ISSN 1725-2466

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 162

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

50o anno
14 luglio 2007


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Risoluzioni, raccomandazioni, orientamenti e pareri

 

RISOLUZIONI

 

Consiglio

2007/C 162/01

Risoluzione del Consiglio, del 31 maggio 2007, sulla strategia per la politica dei consumatori dell'UE 2007-2013

1

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2007/C 162/02

Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 )

4

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2007/C 162/03

Tassi di cambio dell'euro

5

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2007/C 162/04

Informazioni sintetiche comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 1/2004 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

6

2007/C 162/05

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese

10

2007/C 162/06

Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 2004/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa agli strumenti di misura ( 1 )

13

 

V   Pareri

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione

2007/C 162/07

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.4652 — National Grid/TenneT/BritNed JV) (Caso ammissibile alla procedura semplificata) ( 1 )

15

2007/C 162/08

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.4773 — 3i/Eltel) (Caso ammissibile alla procedura semplificata) ( 1 )

16

2007/C 162/09

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.4682 — INEOS/Lanxess' engineering thermoplastic resins business) ( 1 )

17

2007/C 162/10

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.4768 — CRH/Cementbouw) (Caso ammissibile alla procedura semplificata) ( 1 )

18

2007/C 162/11

Aiuti di Stato — Austria — Aiuto di Stato C 16/07 (ex NN 55/06) — Sovvenzione pubblica per Postbus nel distretto di Lienz — Invito a presentare osservazioni ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 )

19

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Risoluzioni, raccomandazioni, orientamenti e pareri

RISOLUZIONI

Consiglio

14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/1


RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO

del 31 maggio 2007

sulla strategia per la politica dei consumatori dell'UE 2007-2013

(2007/C 162/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA

RICORDA che, conformemente all'articolo 153 del trattato che istituisce la Comunità europea:

a)

la Comunità contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori nonché a promuovere il loro diritto all'informazione, all'educazione e all'organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi;

b)

nella definizione e nell'attuazione di altre politiche o attività comunitarie sono prese in considerazione le esigenze inerenti alla protezione dei consumatori.

RICONOSCE l'importante ruolo svolto dalla politica dei consumatori nella formazione del mercato interno e la sua sinergia con le politiche in materia di mercato interno. La fiducia dei consumatori e delle imprese costituisce una condizione preliminare per il buon funzionamento del mercato interno che fornisce slancio alla concorrenza, all'innovazione e allo sviluppo economico. Consumatori informati e con maggiori poteri, fiduciosi e aventi diritti effettivi costituiscono una forza motrice per il successo e i cambiamenti economici.

RICONOSCE il potenziale del mercato interno al dettaglio che, pur restando prevalentemente frammentato su linee nazionali, offre vantaggi ai consumatori e alle imprese eliminando gli ostacoli e aumentando pertanto le possibilità offerte ai consumatori e ai commercianti al dettaglio.

RICONOSCE le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, in particolare nell'ambiente digitale, e dall'innovazione nel rispondere alle scelte dei consumatori e nell'aumentare l'accesso a nuovi mercati nonché le sfide nel garantire che i diritti dei consumatori siano adeguati, chiari, trasparenti e garantiti per proseguire lo sviluppo di meccanismi volti a instaurare un consumo sostenibile e a consentire la comprensione dei comportamenti dei consumatori.

SOTTOLINEA, tenendo altresì presente il principio di sussidiarietà sancito all'articolo 5 del trattato che istituisce la Comunità europea, l'importanza del diritto comunitario per assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori e la necessità di meccanismi di applicazione della legge efficaci, anche per quanto riguarda le operazioni transfrontaliere effettuate dai consumatori.

CONVIENE che gli interessi dei consumatori debbano essere presi in considerazione in tutti i settori della politica europea. Questa è una condizione preliminare per una politica dei consumatori efficace e costituisce una buona base per il conseguimento degli obiettivi di Lisbona. Le preoccupazioni riguardanti gli interessi economici dei consumatori, nonché la loro informazione, concernono molte politiche specializzate. L'inclusione degli interessi dei consumatori negli altri settori politici, anche nei servizi d'interesse generale, rappresenta un compito comune a tutte le istituzioni dell'UE e agli Stati membri.

I.

ACCOGLIE CON FAVORE l'elaborazione, da parte della Commissione, di una strategia per la politica dei consumatori per il periodo 2007-2013 (1) a livello dell'UE che s'incentra sull'ampliare al massimo le scelte e la fiducia dei consumatori responsabilizzandoli e proteggendoli, promuovendo l'occupazione e la crescita ed estendendo i mercati competitivi e che mira alla realizzazione di un mercato interno al dettaglio più integrato ed efficace.

II.

INVITA LA COMMISSIONE ad attuare tale strategia e i suoi tre obiettivi principali e, a tal fine, in particolare:

1)

a proseguire la politica dei consumatori incentrata sulla trasparenza dei mercati e sul rafforzamento della capacità del mercato interno di soddisfare le aspettative dei consumatori. Una politica dei consumatori che persegue mercati efficienti contribuisce alla crescita e all'occupazione e promuove il benessere dei consumatori;

2)

ad accordare la priorità ad un livello elevato di protezione, scelta e accesso dei consumatori in seno alla Comunità garantendone così la fiducia negli acquisti o nei contratti transfrontalieri, e a prestare particolare attenzione all'elaborazione di una politica dei consumatori e di misure di tutela dei consumatori nel settore dei servizi;

3)

ad assicurare la coerenza degli obiettivi operativi con quelli della decisione n. 1926/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 che istituisce un programma d'azione comunitaria in materia di politica dei consumatori (2007-2013) (2);

4)

a promuovere e a salvaguardare gli interessi dei consumatori in un mondo sempre più globalizzato e a promuoverli nel contesto di relazioni internazionali e tramite accordi internazionali;

5)

a rivedere l'acquis comunitario nell'ambito della protezione dei consumatori in vista della semplificazione, modernizzazione, migliore regolamentazione, soppressione delle incoerenze esistenti e del rispetto dei requisiti delle nuove tecnologie, tenendo debito conto del principio di sussidiarietà sancito all'articolo 5 del trattato che istituisce la Comunità europea; e, se opportuno e in base all'esito delle consultazioni concernenti il Libro verde sulla revisione dell'acquis relativo ai consumatori, a presentare proposte volte ad un opportuno adattamento dell'acquis purché i diritti e gli obblighi in questione garantiscano un elevato livello di protezione dei consumatori e migliorino il funzionamento del mercato interno;

6)

a riesaminare i casi in cui i meccanismi di autoregolamentazione e di coregolamentazione potrebbero integrare le disposizioni legislative esistenti;

7)

a sostenere la ricerca globale orientata verso i consumatori, che valuti il funzionamento del mercato, le aspettative dei consumatori e i loro comportamenti, al fine di fornire orientamenti e valutazioni dei meccanismi di monitoraggio orientati sui consumatori della politica ad essi relativa e di elaborare adeguati indicatori sulla base delle conoscenze specialistiche;

8)

ad appoggiare la cooperazione tra le istituzioni ai fini dell'applicazione delle leggi relative ai consumatori e della legislazione che disciplina la sicurezza dei prodotti, per promuovere le attività della rete, sviluppare ulteriormente i sistemi d'informazione ed estendere gli accordi internazionali relativi alla cooperazione amministrativa tra l'UE e i paesi terzi;

9)

a monitorare continuamente l'efficacia delle raccomandazioni esistenti che contengono garanzie minime specifiche relative a procedure alternative di risoluzione delle controversie e ad adoperarsi per un'applicazione più ampia dei principi sanciti e per il loro rafforzamento nonché ad assicurare una migliore relazione tra questi meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie e a migliorare la comunicazione sugli strumenti d'informazione esistenti;

10)

ad analizzare attentamente i meccanismi di ricorso collettivo e a presentare i risultati degli studi pertinenti in corso, in vista di qualsiasi eventuale proposta o azione;

11)

a prestare particolare attenzione alla necessaria protezione, scelta e facilità dei consumatori nell'ambito del completamento del mercato interno dei servizi finanziari alla luce dell'importanza fondamentale delle decisioni relative ai prodotti finanziari per i consumatori, ad esempio per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia e il finanziamento immobiliare;

12)

ad accordare più importanza alle valutazioni d'impatto approfondite di tutte le politiche che riguardano gli interessi a lungo termine dei consumatori;

13)

a coinvolgere maggiormente le parti interessate della politica dei consumatori nelle consultazioni organizzate nell'ambito delle altre politiche comunitarie su proposte aventi un'incidenza importante sui consumatori.

III.

INVITA LA COMMISSIONE E GLI STATI MEMBRI

14)

a continuare a sostenere un migliore coordinamento delle preoccupazioni e delle priorità dei singoli settori politici e ad armonizzare maggiormente le politiche dei consumatori con le altre politiche specializzate, in particolare le politiche in materia di economia, trasporti, ambiente, energia e telecomunicazioni;

15)

ad adoperarsi per una protezione e un'educazione efficaci dei consumatori in tutti gli Stati membri, facendo così in modo che i consumatori siano parimenti attivi e responsabili in tutto il mercato interno, e fornendo altresì un'educazione in materia di consumo sostenibile;

16)

a rafforzare ulteriormente i sistemi per l'applicazione della legge negli Stati membri e la cooperazione tra Stati membri nel settore della protezione dei consumatori, favorendo nel contempo la cooperazione nell'applicazione della legislazione in materia di protezione dei consumatori;

17)

a continuare a proteggere gli interessi dei consumatori per quanto riguarda i servizi d'interesse generale e a rafforzare in modo adeguato i diritti dei consumatori;

18)

a prendere in considerazione gli interessi dei consumatori nei sistemi di normalizzazione e di etichettatura a livello europeo e nazionale e ad adoperarsi per tutelare gli interessi dei consumatori a livello internazionale;

19)

a riconoscere l'importanza fondamentale di associazioni dei consumatori efficaci e rappresentative in modo che esse possano rappresentare gli interessi dei consumatori in modo indipendente a livello comunitario e negli Stati membri;

20)

a fornire un appoggio continuo alla rete europea dei centri per i consumatori (ECC-net) e ad assicurare punti di contatto in tutti gli Stati membri al fine di assistere i consumatori nella risoluzione efficace delle controversie transfrontaliere.

IV.

INVITA GLI STATI MEMBRI ad assicurare che gli obiettivi della strategia per la politica dei consumatori siano altresì presi in considerazione nelle loro politiche nazionali.

V.

INVITA la Commissione:

a)

a consultare regolarmente gli Stati membri per valutare l'attuazione della strategia e, se necessario, ad apportare modifiche o adattamenti in una seconda fase; e

b)

a riferire sui progressi compiuti nella politica dei consumatori e inoltre a presentare una relazione intermedia sull'attuazione della strategia per la politica dei consumatori entro il marzo 2011 e una valutazione ex post entro il dicembre 2015.


(1)  Doc. 7503/07.

(2)  GU L 404 del 30.12.2006, pag. 39.


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/4


Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE

Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 162/02)

Data di adozione della decisione

30.4.2007

Numero dell'aiuto

N 28/07

Stato membro

Italia

Regione

Molise

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Cantieri Navali di Termoli SpA

Base giuridica

Deliberazione della giunta regionale del 18.9.2006 n. 1358 — regolamento che disciplina la concessione dei finanziamenti per il salvataggio delle imprese in difficoltà

Tipo di misura

Aiuto individuale

Obiettivo

Salvataggio di imprese in difficoltà

Forma dell'aiuto

Prestito agevolato

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto: 3 milioni di EUR

Intensità

Durata

6 mesi

Settore economico

Costruzione navale

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Regione Molise — Italia

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/5


Tassi di cambio dell'euro (1)

13 luglio 2007

(2007/C 162/03)

1 euro=

 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,3782

JPY

yen giapponesi

168,68

DKK

corone danesi

7,4416

GBP

sterline inglesi

0,67795

SEK

corone svedesi

9,1560

CHF

franchi svizzeri

1,6579

ISK

corone islandesi

82,92

NOK

corone norvegesi

7,9130

BGN

lev bulgari

1,9558

CYP

sterline cipriote

0,5842

CZK

corone ceche

28,318

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

245,70

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,6969

MTL

lire maltesi

0,4293

PLN

zloty polacchi

3,7487

RON

leu rumeni

3,1340

SKK

corone slovacche

33,238

TRY

lire turche

1,7540

AUD

dollari australiani

1,5879

CAD

dollari canadesi

1,4414

HKD

dollari di Hong Kong

10,7756

NZD

dollari neozelandesi

1,7531

SGD

dollari di Singapore

2,0877

KRW

won sudcoreani

1 263,74

ZAR

rand sudafricani

9,5926

CNY

renminbi Yuan cinese

10,4323

HRK

kuna croata

7,2900

IDR

rupia indonesiana

12 434,81

MYR

ringgit malese

4,7479

PHP

peso filippino

62,915

RUB

rublo russo

35,0920

THB

baht thailandese

41,996


(1)  

Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/6


Informazioni sintetiche comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 1/2004 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

(2007/C 162/04)

Numero dell'aiuto: XA 120/06

Stato membro: Italia.

Regione: Piemonte.

Titolo del Regime di aiuto o nome della società beneficiaria di un aiuto singolo: Contributi agli agricoltori e allevatori che attuano la riconversione del metodo di produzione.

Base giuridica: Deliberazione della Giunta regionale n. 28 — 4172 del 30.10.2006. Legge 7 marzo 2003, n. 38 art. 3 comma 1 lettera b.

Spesa annua prevista nel quadro del regime: 250 000 EUR.

Intensità massima dell'aiuto: Il contributo massimo per azienda potrà coprire fino al 80 % dei costi relativi ai primi due anni di assoggettamento al regime di controllo ai sensi del regolamento (CEE) n. 2092/91 del Consiglio (1), fino ad un contributo massimo di 800 EUR per azienda nel biennio 2005-2006.

Data di applicazione: 15 dicembre 2006; in ogni caso la prima concessione avverrà quando sarà stato comunicato il numero di identificazione attribuito dalla Commissione una volta ricevute le informazioni sintetiche.

Durata del regime: 30 giugno 2007.

Obiettivo dell'aiuto: Incentivare gli agricoltori e gli allevatori ad attuare la riconversione del metodo di produzione da convenzionale a biologico, attraverso un contributo sulle spese sostenute per il controllo dei metodi di produzione biologici condotti ai sensi del Regolamento (CEE) n. 2092/91.

Le spese ammesse a contributo sono quelle relative ai costi sostenuti negli anni 2005 e 2006 dalle aziende agricole per il controllo operato ai sensi del Regolamento (CEE) n. 2092/91.

Articoli del Regolamento (CE) n. 1/2004 della Commissione (2) utilizzati: art. 13 comma 2 lettera g).

Settori interessati: Aziende agricole di produzione animale e vegetale.

Nome indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Regione Piemonte

Assessorato Agricoltura, Tutela della Flora e della Fauna

Direzione Sviluppo dell'Agricoltura

Corso Stati Uniti, 21

I-10128 Torino

Indirizzo web: www.regione.piemonte.it/agri

Altre informazioni: Il contributo riguarda le aziende agricole attive e inserite al momento della domanda in un sistema di controllo ai sensi del regolamento (CEE) n. 2092/91, il cui centro aziendale e la maggior parte dei terreni siano ubicati in Piemonte e che inizino o abbiano iniziato la conversione dal sistema di produzione convenzionale a quello biologico nel periodo compreso tra il 1o gennaio 2005 ed il 31 dicembre 2006.

Il contributo viene concesso sulla base del seguente ordine di priorità:

Numero dell'aiuto: XA 121/06

Stato membro: Italia

Regione: Marche

Titolo del regime di aiuto: Contributi alle cooperative agricole e alle cooperative sociali che operano nel settore agricolo e forestale al fine di ridurre i costi di produzione, a migliorare e diversificare le attività di produzione, a migliorare la qualità dei prodotti, a tutelare e migliorare l'ambiente naturale e le condizioni di igiene e benessere degli animali.

Base giuridica:

1.

Art. 4 della legge regionale 23 febbraio 2005, n. 7 — «Promozione della cooperazione per lo sviluppo rurale»;

2.

Deliberazione di Giunta Regionale n. 1222 del 23.10.2006 avente ad oggetto «Programma annuale 2006 della legge regionale 23 febbraio 2005, n. 7 », «Promozione della cooperazione per lo sviluppo rurale» .

Spesa annua prevista nel quadro del regime o importo annuo totale dell'aiuto individuale concesso alla società: La spesa massima prevista per l'anno 2006 è di 150 000 EUR. Per gli anni successivi di applicazione del regime di aiuto la spesa massima sarà stabilita con le rispettive leggi di bilancio e comunque non sarà superiore a 1 000 000 EUR per ciascun anno.

Intensità massima dell'aiuto: L'intensità lorda dell'aiuto non può superare il 30 % dei costi ammissibili (40 % in zona svantaggiata).

L'investimento ammesso a finanziamento non può superare il massimale di 60 000 EUR.

L'investimento dovrà essere finalizzato a ridurre i costi di produzione, a migliorare e diversificare le attività di produzione, a migliorare la qualità dei prodotti, a tutelare e migliorare l'ambiente naturale e le condizioni di igiene e benessere degli animali.

Le tipologie d'intervento ammesse devono rientrare in una delle categorie di seguito indicate:

Data di applicazione: Almeno 10 giorni lavorativi dopo l'invio del presente formulario, come previsto al 1o comma dell'articolo 19 del Regolamento (CE) n. 1/2004.

Durata del regime o dell'aiuto individuale: La durata è indeterminata ed è legata agli stanziamenti annuali di bilancio decisi dalla Regione Marche ed al periodo di validità del Regolamento di esenzione [Regolamento (CE) n. 1/2004].

Obiettivo dell'aiuto: Migliorare i redditi, le condizioni di vita e di lavoro delle cooperative agricole e delle cooperative sociali che operano nel settore agricolo e forestale al fine di ridurre i costi di produzione, a migliorare e diversificare le attività di produzione, a migliorare la qualità dei prodotti, a tutelare e migliorare l'ambiente naturale e le condizioni di igiene e benessere degli animali.

Beneficiari:

1.

Cooperative sociali di tipo B iscritte nell'albo delle cooperative sociali istituito con legge regionale 18 dicembre 2001 n. 34, che operano nel settore agricolo e forestale;

2.

Cooperative agricole e loro consorzi con la qualifica di Imprenditore agricolo professionale (IAP);

Settori interessati: Settore agricolo.

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Regione Marche

Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca

Posizione di Funzione Sviluppo della impresa agricola e del sistema agroalimentare

Via Tiziano n. 44

I-60100 Ancona

Sito Web:

1.

www.agri-marche.it

2.

www.regione.marche.it

Altre informazioni: I contributi verranno concessi esclusivamente per investimenti nel settore agricolo ed i beneficiari verranno selezionati attraverso bandi pubblici.

Numero dell'aiuto: XA 122/06

Stato membro: Italia

Regione: Marche

Titolo del regime di aiuto: Contributi a cooperative o consorzi di cooperative che svolgono attività nel settore agricolo e forestale, nel settore agro-industriale e agroalimentare per il finanziamento di progetti di fattibilità finalizzati ad attivare processi di fusione di cooperative esistenti, allargamento della base sociale, aggregazione di nuove imprese in forma cooperativa con l'obiettivo di aumentare la competitività della struttura cooperativa, consentire alle società cooperative di trovare nuovi sbocchi commerciali, concentrare e riorganizzare l'offerta dei prodotti agricoli e forestali.

Base giuridica:

1.

Art. 6 della legge regionale 23 febbraio 2005, n. 7 — «Promozione della cooperazione per lo sviluppo rurale»;

2.

Deliberazione di Giunta regionale n. 1222 del 23.10.2006 avente ad oggetto «Programma annuale 2006 della legge regionale 23 febbraio 2005, n. 7», «Promozione della cooperazione per lo sviluppo rurale».

Spesa annua prevista nel quadro del regime o importo annuo totale dell'aiuto individuale concesso alla società: La spesa massima prevista per l'anno 2006 è di 350 000 EUR. Per gli anni successivi di applicazione del regime di aiuto la spesa massima sarà stabilita con le rispettive leggi di bilancio e comunque non sarà superiore a 1 000 000 EUR per ciascun anno.

Intensità massima dell'aiuto: La spesa ammissibile a contributo non potrà essere inferiore a 30 000 EUR.

Il contributo non potrà superare il 75 % di tale spesa e sarà comunque inferiore a 100 000 EUR in tre anni per beneficiario, nel rispetto di quanto previsto dall'art.14 del Regolamento (CE) n. 1/2004.

Data di applicazione: Almeno 10 giorni lavorativi dopo l'invio del presente formulario, come previsto al 1o comma dell'articolo 19 del Regolamento (CE) n. 1/2004.

Durata del regime o dell'aiuto individuale: La durata è indeterminata ed è legata agli stanziamenti annuali di bilancio decisi dalla Regione Marche ed al periodo di validità del Regolamento di esenzione [Regolamento (CE) n. 1/2004).

Obiettivo dell'aiuto: Favorire processi di fusione di cooperative esistenti, di allargamento della base sociale, di aggregazione di nuove imprese in forma cooperativa con l'obiettivo di aumentare la competitività della struttura cooperativa, consentire alle società cooperative di trovare nuovi sbocchi commerciali e di concentrare e riorganizzare l'offerta dei prodotti agricoli e forestali.

Beneficiari: Cooperative o consorzi di cooperative che svolgono attività nel settore agricolo e forestale, nel settore agro-industriale e agroalimentare e loro consorzi, con sede legale nel territorio regionale e iscritte all'albo statale delle società cooperative istituito con decreto del Ministero delle attività produttive del 23 giugno 2004.

Settori interessati: Non sono interessati settori specifici.

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Regione Marche

Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca

Posizione di Funzione Sviluppo della impresa agricola e del sistema agroalimentare

Via Tiziano n. 44

I-60100 Ancona

Sito Web:

3.

www.agri-marche.it

4.

www.regione.marche.it

Altre informazioni: I contributi verranno concessi esclusivamente per progetti riguardanti il settore agricolo ed i beneficiari verranno selezionati attraverso bandi pubblici.

Gli aiuti alle cooperative forestali verranno erogati con le medesime modalità nel rispetto del De Minimis extragricolo di cui al Regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione (3).

Numero dell'aiuto: XA 123/06

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: Provincie Limburg

Titolo del regime di aiuto o nome della società beneficiaria di un aiuto individuale: Verplaatsing melkveehouderij Snijders in Zuid- Limburg (Trasferimento dell'azienda lattiera Snijders nel Limburgo meridionale)

Fondamento giuridico: Algemene Subsidieverordening 2004

Subsidieregels voorbereidingskosten verplaatsing melkveehouderijen Zuid-Limburg

Spesa annua prevista nel quadro del regime o importo annuo totale concesso all'azienda: Contributo provinciale totale di 100 000 EUR una tantum per trasferimento.

Intensità massima dell'aiuto: L'aiuto massimo all'azienda lattiera ammonta al 40 % dei costi di trasferimento fino ad un massimo di 100 000 EUR. Tale importo è identico all'aiuto concesso all'agricoltore nei casi in cui il trasferimento nell'interesse generale permette di ottenere impianti più moderni e si traduce in un aumento della capacità produttiva. In caso di apprezzamento degli impianti in questione e aumento della capacità produttiva, il contributo dell'agricoltore deve essere almeno pari al 60 % dell'apprezzamento degli impianti o all'aumento delle relative spese, a norma dell'articolo 6, paragrafi 3 e 4, de regolamento (CE) n. 1/2004. L'azienda lattiera apporta da parte sua un contributo pari ad un minimo del 60 %. Azienda Snijders: costi preventivati 1 524 792 EUR.

Data di applicazione: La decisione di concessione dell'aiuto sarà pubblicata una volta ricevuta conferma dall'UE della presente comunicazione.

Durata del programma o del singolo regime di aiuto: Dal dicembre 2006 fino al 31 dicembre 2008 incluso.

Obiettivo dell'aiuto: L'aiuto riguarda il trasferimento nell'interesse pubblico di aziende lattiere con prospettive di avvenire da territori caratterizzati soprattutto da limitazioni sul piano urbanistico ma nei quali la presenza di un'azienda lattiera è cruciale per la preservazione della qualità dell'ambiente e del paesaggio. Secondo gli obiettivi provinciali il trasferimento di un'azienda lattiera deve essere finalizzato alla qualità del paesaggio e dell'ambiente e al suo carattere sostenibile.

Settore o settori interessati: Possono usufruire dell'aiuto le aziende lattiere a produzione intensiva (piccole e medie imprese), con una superficie di almeno 75 NGE (Nederlandse grootte eenheden, unità di superficie olandesi), situate in territori con pendenza non superiore al 2 % nel Limburgo meridionale.

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Provincie Limburg

Limburglaan 10

Postbus 5700

6202 MA Maastricht

Nederland

Sito web: www.limburg.nl

Numero dell'aiuto: XA 124/06

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: Provincie Limburg

Titolo del regime di aiuto o nome della società beneficiaria di un aiuto individuale: Verplaatsing melkveehouderij Mingels in Zuid- Limburg (Trasferimento dell'azienda lattiera Mingels nel Limburgo meridionale)

Fondamento giuridico: Algemene Subsidieverordening 2004

Subsidieregels voorbereidingskosten verplaatsing melkveehouderijen Zuid-Limburg

Spesa annua prevista nel quadro del regime o importo annuo totale concesso all'azienda: Contributo provinciale totale di 100 000 EUR una tantum per trasferimento.

Intensità massima dell'aiuto: L'aiuto massimo all'azienda lattiera ammonta al 40 % dei costi di trasferimento fino ad un massimo di 100 000 EUR. Tale importo è identico all'aiuto concesso all'agricoltore nei casi in cui il trasferimento nell'interesse generale permette di ottenere impianti più moderni e si traduce in un aumento della capacità produttiva. In caso di apprezzamento degli impianti in questione e aumento della capacità produttiva, il contributo dell'agricoltore deve essere almeno pari al 60 % dell'apprezzamento degli impianti o all'aumento delle relative spese, a norma dell'articolo 6, paragrafi 3 e 4, del regolamento (CE) n. 1/2004. L'azienda lattiera apporta da parte sua un contributo pari ad un minimo del 60 %. Azienda Mingels: costi preventivati 1 874 970 EUR.

Data di applicazione: La decisione di concessione dell'aiuto sarà pubblicata una volta ricevuta conferma dall'UE della presente comunicazione.

Durata del programma o del singolo regime di aiuto: Dal dicembre 2006 fino al 31 dicembre 2008 incluso.

Obiettivo dell'aiuto: L'aiuto riguarda il trasferimento nell'interesse pubblico di aziende lattiere con prospettive di avvenire da territori caratterizzati soprattutto da limitazioni sul piano urbanistico ma nei quali la presenza di un'azienda lattiera è cruciale per la preservazione della qualità dell'ambiente e del paesaggio. Secondo gli obiettivi provinciali il trasferimento di un'azienda lattiera deve essere finalizzato alla qualità del paesaggio dell'ambiente e al suo carattere sostenibile.

Settore o settori interessati: Possono usufruire dell'aiuto le aziende lattiere a produzione intensiva (piccole e medie imprese), con una superficie di almeno 75 NGE (Nederlandse grootte eenheden, unità di superficie olandesi), situate in territori con pendenza non superiore al 2 % nel Limburgo meridionale.

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Provincie Limburg

Limburglaan 10

Postbus 5700

6202 MA Maastricht

Nederland

Sito web: www.limburg.nl


(1)  GU L 198 del 22.7.1991, pag. 1.

(2)  GU L 1 del 3.1.2004, pag. 1.

(3)  GU L 10 del 13.1.2001, pag. 30.


14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/10


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese

(2007/C 162/05)

Numero dell'aiuto

XA 7005/07

Stato membro

Repubblica ceca

Regione in cui si applica il regime (NUTS II)

Jihovýchod

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale

Podpora investic v souvislosti se zpracováním a uváděním zemědělských produktů na trh

Fondamento giuridico

1.

Zákon č. 129/2000 Sb., o krajích (krajské zřízení), ve znění pozdějších předpisů

2.

Zákon č. 250/2000 Sb., o rozpočtových pravidlech územních rozpočtů, ve znění pozdějších předpisů

3.

Zákon č. 252/1997 Sb., o zemědělství, ve znění pozdějších předpisů

4.

Program rozvoje kraje Vysočina

5.

Zásady Zastupitelstva kraje Vysočina pro poskytování finančních příspěvků na podporu zemědělství v kraji Vysočina pro období 2007–2013 z rozpočtu kraje Vysočina a způsobu kontroly jejich využití č. 07/06

Spesa annua prevista nell'ambito del regime

Importo annuale totale: 5 000 000 CZK (pari a 0,181 milioni di EUR)

Intensità massima dell'aiuto

In conformità con l'articolo 4 del regolamento

Fino al 50 % delle spese di investimento ammissibili nei settori del settore immobiliare e della tecnologia

Data di applicazione

Dall'1.3.2007

Durata del regime o dell'aiuto individuale

Fino al 31.12.2013

Settore o settori interessati

Tutti i settori ammissibili agli aiuti regionali all'investimento

No

Alcuni settori soltanto:

trasformazione e distribuzione dei prodotti agricoli elencati nell'allegato I del trattato CE, ad eccezione dei prodotti di imitazione o di sostituzione del latte e dei prodotti lattiero-caseari.

Codici di attività NACE Rev. 1.1  (1)15

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto

Vysočina

Žižkova 57

CZ-587 33 Jihlava

Tél. (420) 564 60 22 08

brom.m@kr-vysocina.cz

www.kr-vysocina.cz/soubory/450008/zasady-7-2006.pdf


Numero dell'aiuto

XA 7006/07

Stato membro

Repubblica ceca

Regione

Vysočina

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale

Podpora poskytování technické podpory v odvětví zemědělství

Fondamento giuridico

1.

Zákon č. 129/2000 Sb., o krajích (krajské zřízení), ve znění pozdějších předpisů

2.

Zákon č. 250/2000 Sb., o rozpočtových pravidlech územních rozpočtů, ve znění pozdějších předpisů

3.

Zákon č. 252/1997 Sb., o zemědělství, ve znění pozdějších předpisů

4.

Program rozvoje kraje Vysočina

5.

Zásady Zastupitelstva kraje Vysočina pro poskytování finančních příspěvků na podporu zemědělství v kraji Vysočina pro období 2007–2013 z rozpočtu kraje Vysočina a způsobu kontroly jejich využití č. 07/06

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa

Importo annuo massimo: 600 000 CZK

Intensità massima dell'aiuto

Importo massimo: fino al 50 % delle spese ammissibili;

Le spese ammissibili, per le quali può essere concesso un contributo finanziario, variano da 5 000 a 250 000 CZK per progetto individuale.

L'importo massimo dell'aiuto finanziario per beneficiario/amministratore di progetto è di 1 750 000 CZK per il periodo 2007-2013.

Data di applicazione

Dall'1.3.2007

Durata del regime o dell'aiuto individuale

Fino al 31.12.2013

Obiettivo dell'aiuto

L'aiuto è inteso a migliorare il livello di competenza delle persone che svolgono attività nel settore della trasformazione e della distribuzione di prodotti agricoli elencati all'allegato I del trattato CE al fine di aumentare l'efficacia e la produttività del loro lavoro.

È conforme alle disposizioni generalmente applicabili nella Repubblica ceca e agli obiettivi e alle priorità del «Programma di sviluppo della regione di Vysočina» e ai «Principi del Consiglio regionale di Vysočina relativi alla concessione di aiuti finanziari a favore del settore agricolo nella regione di Vysočina per il periodo 2007-2013 nell'ambito del bilancio regionale e alle modalità di controllo dell'utilizzo di queste risorse». L'aiuto è disciplinato dal regolamento (CE) n. 70/2001.

Sono considerate spese ammissibili i costi inerenti all'organizzazione di concorsi e di saloni aventi paragrafo oggetto la trasformazione e la distribuzione di prodotti agricoli di cui all'allegato I del trattato CE, compresi i costi di partecipazione degli espositori a dette manifestazioni, le spese di organizzazione di attività di formazione sulla trasformazione e la distribuzione di prodotti agricoli di cui all'allegato I del trattato CE sotto forma di corsi, seminari o laboratori, così come le spese inerenti ai servizi di consulenza tecnico e economica rivolti agli operatori agricoli.

Settori interessati

Qualsiasi settore

 

o

 

Industria del carbone

 

Tutti i settori manifatturieri

 

o

 

Siderurgia

 

Costruzione navale

 

Fibre sintetiche

 

Industria automobilistica

 

Altri settori manifatturieri.

 

Trasformazione e distribuzione di prodotti agricoli:

Qualsiasi servizio

 

o

 

Servizi di trasporto

 

Servizi finanziari

 

Altri servizi

 

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto

Vysočina

Žižkova 57

CZ-587 33 Jihlava

Altre informazioni

Le autorità regionali di Vysočina dichiarano che si conformeranno alle condizioni stabilite dal regolamento (CE) n. 70/2001, ovvero l'aiuto sarà riservato alle piccole e medie imprese e saranno rispettati i massimali stabiliti nel citato regolamento.


Numero dell'aiuto

XA 7008/07

Stato membro

Austria

Regione in cui è applicabile il regime (NUTS II)

Tutte le regioni di cui alla carta degli aiuti a finalità regionale approvata dall'Austria per il 2007-2013; N 492/06

Titolo del regime di aiuti

ERP-Landwirtschaftsprogramm

Nachfolgeregelung des ERP-Landwirtschafts-programms, N 519/00

Fondamento giuridico

Richtlinien für das ERP-Landwirtschaftsprogramm

Allgemeine Bestimmungen für die ERP-Programme der Sektoren Tourismus, Landwirtschaft, Forstwirtschaft und Verkehr

Spesa annua prevista nell'ambito del regime

Importo globale annuo nell'ambito del regime

Fino a 5 milioni di EUR circa

= circa 0,6 milioni di EUR equivalente sovvenzione lordo (ESL)

Intensità massima dell'aiuto

Conformemente all'articolo 4 del regolamento

Data di applicazione

1.1.2007

Durata

31.12.2013

Settore economico

Tutti i settori che possono beneficiare di aiuti regionali agli investimenti

No

Sostegno limitato a determinati settori

Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto

ERP-Fonds

Ungargasse 37

A-1030 Wien

Tel. (43-1) 501-75 DW 466

e.kober@awsg.at

www.awsg.at/2007plus www.erp-fonds.at


(1)  NACE Rev. 1.1 è la classificazione statistica delle attività economiche nella Comunità europea.


14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/13


Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 2004/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa agli strumenti di misura

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva)

(2007/C 162/06)

OEN (1)

Riferimento e titolo della norma

(Documento di riferimento)

Riferimento della norma sostituita

Data di cessazione della presunzione di conformità della norma sostituita

Nota 1

CEN

EN 1359:1998

Misuratori di gas — Misuratori di gas a membrana

 

EN 1359:1998/A1:2006

 

 

CEN

EN 1434-1:2007

Contatori di calore — Parte 1: Requisiti generali

 

CEN

EN 1434-2:2007

Contatori di calore — Parte 2: Requisiti costruttivi

 

CEN

EN 1434-4:2007

Contatori di calore — Parte 4: Prove per l'approvazione del modello

 

CEN

EN 1434-5:2007

Contatori di calore — Parte 5: Prove per la verifica prima

 

CEN

EN 12261:2002

Misuratori di gas — Misuratori di gas a turbina

 

EN 12261:2002/A1:2006

 

 

CEN

EN 12405-1:2005

Misuratori di gas — Dispositivi di conversione — Parte 1: Conversione di volume

 

EN 12405-1:2005/A1:2006

 

 

CEN

EN 12480:2002

Misuratori di gas — Misuratori di gas a rotoidi

 

EN 12480:2002/A1:2006

 

 

CEN

EN 14154-1:2005+A1:2007

Contatori d'acqua — Parte 1: Requisiti generali

 

CEN

EN 14154-2:2005+A1:2007

Contatori d'acqua — Parte 2: Installazione e condizioni di utilizzo

 

CEN

EN 14154-3:2005+A1:2007

Contatori d'acqua — Parte 3: Metodi di prova e apparecchiatura

 

CEN

EN 14236:2007

Misuratori di gas ad ultrasuoni per uso domestico

 

Nota 1

In genere la data di cessazione della presunzione di conformità coincide con la data di ritiro («dow»), fissata dall'organismo europeo di normalizzazione, ma è bene richiamare l'attenzione di coloro che utilizzano queste norme sul fatto che in alcuni casi eccezionali può avvenire diversamente.

Nota 3

In caso di modifiche, la Norma cui si fa riferimento è la EN CCCCC:YYYY, comprensiva delle sue precedenti eventuali modifiche, e la nuova modifica citata. La norma sostituita (colonna 4) perciò consiste nella EN CCCCC:YYYY e nelle sue precedenti eventuali modifiche, ma senza la nuova modifica citata. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di fornire la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva.

Avvertimento:

Ogni informazione relativa alla disponibilità delle norme può essere ottenuta o presso gli organismi europei di normalizzazione o presso gli organismi nazionali di normalizzazione il cui l'elenco figura in annesso alla direttiva n. 98/34/CE (2) del Parlamento europeo e del Consiglio modificata dalla direttiva n. 98/48/CE (3).

La pubblicazione dei riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea non implica che le norme siano disponibili in tutte le lingue della Comunità.

Questa lista sostituisce tutte le precedenti liste pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La Commissione assicura l'aggiornamento della presente lista.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito Europa, al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/standardization/harmstds/


(1)  ESO: Organismo europeo di Normalizzazione:

CEN: rue de Stassart 36, B-1050 Brussels, Tel.(32-2) 550 08 11; fax (32-2) 550 08 19 (http://www.cen.eu)

CENELEC: rue de Stassart 35, B-1050 Brussels, Tel.(32-2) 519 68 71; fax (32-2) 519 69 19 (http://www.cenelec.org)

ETSI: 650, route des Lucioles, F-06921 Sophia Antipolis, Tel.(33) 492 94 42 00; fax (33) 493 65 47 16 (http://www.etsi.org)

(2)  GU L 204 del 21.7.1998, pag. 37.

(3)  GU L 217 del 5.8.1998, pag. 18.


V Pareri

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione

14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/15


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.4652 — National Grid/TenneT/BritNed JV)

(Caso ammissibile alla procedura semplificata)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 162/07)

1.

In data 6 luglio 2007 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione le imprese National Grid plc («National Grid», Regno Unito) e TenneT Holding B.V. («TenneT», Paesi Bassi) acquisiscono, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio, il controllo in comune dell'impresa BritNed Development Ltd («BritNed», Regno Unito), in una nuova società che si configura come impresa comune, mediante acquisto di quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per National Grid: gestione del sistema di trasmissione di energia elettrica ad alto voltaggio nel Regno Unito; gestione dei sistemi di trasporto del gas nel Regno Unito,

per TenneT: gestione del sistema di trasmissione di energia elettrica nei Paesi Bassi,

per BritNed: costruzione e gestione di un interconnettore ad alto voltaggio tra il Regno Unito e i Paesi Bassi.

3.

A seguito di un esame preliminare, la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia si riserva la decisione finale al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [fax n. (32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.4652 — National Grid/TenneT/BritNed JV, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

B-1049 Bruxelles


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32.


14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/16


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.4773 — 3i/Eltel)

(Caso ammissibile alla procedura semplificata)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 162/08)

1.

In data 6 luglio 2007 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa 3i Group Plc («3i», Regno Unito) acquisisce ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio il controllo dell'insieme dell'impresa Eltel Group Corporation («Eltel», Finlandia) mediante acquisto di azioni.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per 3i: fondi d'investimento,

per Eltel: costruzione e riparazione di infrastrutture elettriche e per telecomunicazioni.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la transazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia si riserva la decisione finale al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [fax n. (32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.4773 — 3i/Eltel, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

B-1049 Bruxelles/Brussel


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32.


14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/17


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.4682 — INEOS/Lanxess' engineering thermoplastic resins business)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 162/09)

1.

In data 6 luglio 2007 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa acquisisce INEOS («INEOS», United Kingdom) ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio il controllo dell'insieme delle attività di produzione delle resine termoplastica da ingegneria attualmente appartenenti all'impresa Lanxess («Lanxess business» Germania) mediante acquisto di azioni o quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per INEOS: produzione di specialità chimiche e di prodotti chimici intermedi,

per Lanxess business: produzione di resine termoplastiche di ingegnerai a livello mondiale ed in particolare di copolimeri basati sullo stirene.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la transazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia si riserva la decisione finale al riguardo.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [fax n. (32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.4682 — INEOS/Lanxess' engineering thermoplastic resins business, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

B-1049 Bruxelles/Brussel


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.


14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/18


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.4768 — CRH/Cementbouw)

(Caso ammissibile alla procedura semplificata)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 162/10)

1.

In data 10 luglio 2007 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa CRH Nederland B.V. («CRH», Paesi Bassi), appartenente al gruppo CRH plc («CRH plc», Irlanda), acquisisce, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio, il controllo dell'insieme dell'impresa Cementbouw B.V. («Cementbouw», Paesi Bassi), mediante acquisto di azioni.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per CRH: produzione e distribuzione di materiali da costruzione (cemento, aggregati, materiali da rivestimento, calcestruzzo pronto) e di prodotti per l'edilizia (prodotti in calcestruzzo precompresso, mattoni e tegole),

per CRH plc: produzione e distribuzione di materiali e prodotti per l'edilizia,

per Cementbouw: commercio all'ingrosso di cemento e altri agenti leganti e produzione di calcestruzzo pronto.

3.

A seguito di un esame preliminare, la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia si riserva la decisione finale al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [fax n. (32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.4768 — CRH/Cementbouw, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

B-1049 Bruxelles


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32.


14.7.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 162/19


AIUTI DI STATO — AUSTRIA

Aiuto di Stato C 16/07 (ex NN 55/06) — Sovvenzione pubblica per Postbus nel distretto di Lienz

Invito a presentare osservazioni ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 162/11)

Con lettera del 30 maggio 2007, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Repubblica d'Austria la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione alla misura in oggetto.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito alla misura riguardo alla quale viene avviato il procedimento entro un mese dalla data della presente pubblicazione, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale dell'Energia e dei Trasporti

Direzione A — Affari generali

B-1049 Bruxelles

Fax (32-2) 296 41 04

Dette osservazioni saranno comunicate alle autorità della Repubblica d'Austria. Su richiesta scritta e motivata da parte degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

TESTO DELLA SINTESI

PROCEDIMENTO

Con lettere ricevute dalla Commissione il 2 agosto 2002 e il 23 agosto 2002 una società austriaca di trasporti su autobus ha presentato un reclamo in relazione a presunti aiuti di Stato concessi nel 2002 dall'ente che coordina i trasporti nel Tirolo (Verkehrsverbund Tyrol GmbH) all'impresa Postbus AG (in prosieguo: Postbus) che opera nel distretto di Lienz, in Tirolo. Con lettera del 14 luglio 2005 la Commissione ha chiesto informazioni complementari al governo austriaco sul finanziamento in questione. La risposta delle autorità austriache è stata ricevuta con lettera del 3 ottobre 2005.

DESCRIZIONE DELLA MISURA IN RELAZIONE ALLA QUALE LA COMMISSIONE AVVIA IL PROCEDIMENTO

Il 16 aprile 1997 e il 20 giugno 1997 lo Stato federale, il Land Tirolo, l'impresa Postbus e altre imprese di trasporto su autobus hanno concluso un «contratto di fornitura per il Verkehrsverbund Tyrol». L'oggetto del contratto era la creazione del Verkehrsverbund Tyrol sulla base di prestazioni compensative pagate alle imprese di trasporto su autobus in virtù della Alteinnahmegarantie. Il Verkehrsverbund Tirol GmbH, (in prosieguo: VVT) è un organismo di diritto privato incaricato della pianificazione e del coordinamento dei trasporti su autobus nella regione del Tirolo orientale. Ai sensi della Bundesgesetz über die Ordnung des öffentlichen Personennah- und Regionalverkehr — ÖPNRV — (legge federale sull'ordinamento del trasporto locale e regionale di passeggeri) il VTT ottiene annualmente dallo Stato federale un contributo per l'organizzazione del trasporto in comune nella sua regione.

Poiché l'articolo 19, primo comma, della ÖPNRV obbliga le Verkehrsverbundgesellschaften a sostituire il sistema della Alteinnahmegarantie entro 5 anni a decorrere dal 1999 con un sistema di contratti di servizio pubblico, il VTT e la Postbus hanno avviato dei negoziati, tra l'altro, anche per la stipula di un contratto di questo tipo per il distretto di Lienz.

Il 12 luglio 2002 il VTT ha concluso un contratto di servizio pubblico con la società Postbus per il trasporto pubblico di passeggeri sulle linee di autobus con i seguenti numeri 5002, 5008, 5010, 5012, 5014, 5050 e 5052 nel distretto tirolese di Lienz. Al momento della conclusione del contratto Postbus deteneva già licenze di esercizio per tali linee.

Dato che Postbus aveva presentato di propria iniziativa un'istanza di licenza per l'esercizio di tali linee, esse sono considerate, in virtù della legislazione austriaca, come linee gestite «eigenwirtschaftlich». Di conseguenza il contratto in questione non ha costituito oggetto di gara pubblica poiché la legge austriaca non prevede una procedura simile per le linee gestite «eigenwirtschaftlich».

In particolare, la società Postbus è stata scelta in ragione del fatto che è l'unica impresa a disporre della concessione necessaria per effettuare un simile servizio di trasporto nella regione di Lienz.

VALUTAZIONE DELLA MISURA/DELL'AIUTO

Esistenza di un aiuto. Giacché si tratta di un contratto di servizio pubblico sono applicabili i principi giurisprudenziali elaborati dalla Corte di giustizia delle Comunità europee nella causa Altmark  (1) L'analisi della Commissione ha dimostrato che il criterio 1 della giurisprudenza Altmark,. secondo il quale l'affidamento alla Postbus di obblighi di servizio pubblico definiti in modo chiaro è soddisfatto in quanto il contratto di servizio pubblico definisce chiaramente gli obblighi di servizio pubblico della Postbus. La Commissione ha concluso invece che nel caso di specie il criterio 2 della giurisprudenza Altmark non è soddisfatto poiché i parametri sulla base dei quali viene calcolata la compensazione non erano stati previamente definiti in modo obiettivo e trasparente. Poiché gli altri criteri di cui all'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE sono soddisfatti la Commissione ritiene che le misure in oggetto costituiscano un aiuto.

Base giuridica per la valutazione della compatibilità. La Commissione ritiene che un eventuale aiuto potrebbe essere parzialmente o complessivamente compatibile con il mercato comune sulla base dell'articolo 14 del regolamento (CEE) n. 1191/69 del Consiglio. Tuttavia la Commissione dubita che siano soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 14 di tale regolamento, in particolare per quanto attiene all'assenza di una sovracompensazione.

Da un lato, le informazioni trasmesse dal governo austriaco evidenziano che il costo delle prestazioni della Postbus è complessivamente di 2 217 000 EUR, pari a un prezzo medio di 1,92 EUR/km; d'altro lato, le stesse informazioni confermano che il prezzo pagato dal VTT per la prestazione dei servizi in parola è complessivamente di 2 217 000 EUR o di 1,92 EUR/km. A priori, le compensazioni ricevute dalla Postbus corrispondono quindi esattamente ai costi.

Le autorità austriache hanno comunicato alla Commissione che i costi della Postbus per l'esecuzione del contratto sono stati verificati dal VTT mediante tre metodi differenti prima della conclusione del contratto. Tali tre metodi sono: i costi per chilometro (Prüfung nach Kilometersätzen), i costi per posizione di costo (Prüfung nach Kostensätzen) e i costi in funzione delle diverse categorie di costo (Prüfung nach Einzelkostenpositionen).

La Commissione ritiene che le autorità austriache hanno fornito anche informazioni in grado di dimostrare che l'importo della compensazione della Postbus non supera quanto è necessario per coprire i costi prodotti dall'adempimento degli obblighi di servizio pubblico, tenendo conto delle relative entrate e di un profitto ragionevole per l'adempimento degli obblighi stessi. Di conseguenza, i contributi che la Postbus riceve in virtù del contratto di servizio pubblico con il VTT e che costituiscono aiuti di Stato, potrebbero essere compatibili con il mercato comune sulla base dell'articolo 14 del regolamento (CEE) n. 1191/69.

La Commissione ritiene tuttavia che, in assenza di una gara pubblica e in presenza delle affermazioni di un concorrente diretto della Postbus secondo il quale quest'ultima riceverebbe una sovracompensazione, è opportuno offrire all'impresa concorrente in questione e a tutti i terzi interessati la possibilità di esprimere la propria opinione sui metodi di verifica dei costi effettuati dall'Austria, prima di concludere con certezza che Postbus non riceve una sovracompensazione. In questa fase esprime quindi dubbi sull'esistenza di una sovracompensazione in relazione ai servizi di trasporto offerti dalla Postbus.

Conformemente all'articolo 14 del regolamento (CE) n. 659/1999, gli aiuti di Stato concessi illegalmente possono essere recuperati presso il beneficiario.

TESTO DELLA LETTERA

«Die Europäische Kommission (nachfolgend ‚die Kommission‘) teilt Österreich mit, dass sie nach Prüfung der von den österreichischen Behörden über die vorerwähnte Maßnahme übermittelten Angaben beschlossen hat, das Verfahren nach Artikel 88 Absatz 2 des EG-Vertrags einzuleiten.

1.   VERFAHREN

1.

Mit Schreiben vom 2.8.2002 und 23.8.2002, registriert unter den Nummern TREN (2002) A/63803 und TREN (2002) A/68846, hat ein österreichisches Busunternehmen bei der Kommission Beschwerde wegen mutmaßlicher staatlicher Beihilfen eingereicht, die das öffentliche Beförderungsunternehmen Verkehrsverbund Tirol GmbH 2002 dem im Bezirk Lienz (Tirol) tätigen Unternehmen Postbus AG (nachstehend Postbus) gewährt haben soll.

2.

In der Zwischenzeit wurde das Unternehmen Postbus AG durch ÖBB-Postbus ersetzt, das dessen sämtliche rechtliche Verpflichtungen, einschließlich des in diesem Beschluss behandelten öffentlichen Dienstleistungsvertrags, übernommen hat.

3.

Mit Schreiben vom 14.7.2005, registriert unter der Nummer TREN (2005) D/113701, forderte die Kommission von der österreichischen Regierung ergänzende Informationen an. Die Antwort ging am 3.10.2005 bei der Kommission ein und wurde unter der Nummer TREN (2006) A/15295 registriert.

2.   AUSFÜHRLICHE BESCHREIBUNG DER MASSNAHMEN

2.1.   Österreichische Rechtsvorschriften zur Organisation des öffentlichen Busnahverkehrs

4.

In Österreich ist der öffentliche Busnahverkehr im Wesentlichen in drei Gesetzen geregelt, dem Kraftfahrliniengesetz (KflG) (2), dem Bundesgesetz über die Ordnung des öffentlichen Personennah- und Regionalverkehrs (ÖPNRV-G) (3) und dem Familienlastenausgleichsgesetz (FLAG) (4).

Kraftfahrliniengesetz

5.

Im Kraftfahrliniengesetz (KflG) sind die Bedingungen festgelegt, die für die Erteilung von Konzessionen zum Betrieb einer Busverbindung gelten. Die Konzessionen werden von der zuständigen Aufsichtsbehörde erteilt, die zu prüfen hat, ob das antragstellende Unternehmen die gesetzlich vorgesehenen Voraussetzungen erfüllt, insbesondere in Bezug auf die Sicherheit und finanzielle Leistungsfähigkeit.

6.

Beantragt ein Unternehmen von sich aus eine Konzession für eine Strecke und erfolgt deren Bedienung aufgrund dieser Konzession, so wird die Strecke definitionsgemäß ‚eigenwirtschaftlich‘ bedient.

7.

Bei der Konzessionserteilung muss die Aufsichtsbehörde, d. h. der Landeshauptmann, außerdem die Konzessionen berücksichtigen, die in der betreffenden Region bereits erteilt wurden. Wenn durch die Erteilung einer neuen Konzession die wirtschaftliche Tragfähigkeit einer bereits erteilten Konzession gefährdet werden könnte, kann die Aufsichtsbehörde die Konzession verweigern (vgl. § 7 KflG).

8.

In der Regel beträgt die Konzessionsdauer 10 Jahre (§ 15 KflG).

9.

Die Unternehmen, denen eine Konzession erteilt wird, sind verpflichtet, die betreffende Strecke während der gesamten Konzessionsdauer zu bedienen. Sie müssen die vom österreichischen Gesetzgeber vorgesehenen Tarife einhalten, insbesondere für Schüler, Lehrlinge und kinderreiche Familien.

10.

Für die Erteilung der Konzessionen sind keine Ausschreibungen notwendig. Laut Gesetz sind allerdings Ausschreibungen vorgesehen, wenn die Verkehrsverbundorganisationsgesellschaft einen Busdienst auf einer Strecke anzubieten beabsichtigt, für die kein Unternehmen eine Konzession beantragt hat (§ 23(2) KflG). Eine solche Strecke wird dann ‚gemeinwirtschaftlich‘ betrieben.

Bundesgesetz über die Ordnung des öffentlichen Personennah- und Regionalverkehrs

11.

Das Bundesgesetz über die Ordnung des öffentlichen Personennah- und Regionalverkehrs (ÖPNRV-G) legt die Organisation und Finanzierung des öffentlichen Nahverkehrs im ländlichen Raum Österreichs fest (6 1 ÖPNRV-G).

12.

Die Finanzierungsstrukturen des öffentlichen Nahverkehrs in Österreich gemäß § 20 Abs. 3 und 4 des Finanzausgleichsgesetzes 1997 werden vom ÖPNRV-G nicht berührt (§ 6 ÖPNRV-G). Diese Bestimmungen sehen vor, dass Verluste im öffentlichen Nahverkehr vom Bund abgedeckt werden.

13.

Gemäß § 10(1) ÖPNRV-G werden Forderungen zur Abdeckung von Verlusten im Eigentum des Bundes befindlicher Kraftfahrlinienunternehmen, z. B. Postbus, sofern sie bis zum 1. Juni 1999 geltend gemacht wurden, durch den Bund abgedeckt (Alteinnahmegarantie).

14.

Für die Zeit nach dem 1. Juni 1999 überweist der Bund einen Betrag, der dem Betrag entspricht, der gemäß der Alteinnahmegarantie jährlich an die für die Organisation des öffentlichen Nahverkehrs zuständigen Regionalorgane, die Verkehrsverbundgesellschaften, gezahlt wird. Diese verwenden die Mittel für die Bestellung von Verkehrsdiensten bei Busunternehmen. Vor Bestellung dieser Verkehrsdienste müssen die Verkehrsverbundgesellschaften die Verkehrsleistungen in ihrer Region gemäß §§ 11, 20 und 31 ÖPNRV-G planen (§ 10(2) ÖPNRV-G). Diese Paragraphen enthalten betriebswirtschaftliche und qualitätsbezogene Kriterien, die im öffentlichen Nahverkehr zu erfüllen sind.

15.

Ab dem Jahr 2001 werden die Zahlungen des Bundes an die Verkehrsverbundgesellschaften jährlich um ein Fünftel reduziert (§ 10(3) ÖPNRV-G).

16.

In den §§ 14 ff ÖPNRV-G sind die Bedingungen für die Bildung und Organisation der Verkehrsverbundgesellschaften festgelegt. Die Verkehrsverbundgesellschaften sind laut § 19(1) ÖPNRV-G verpflichtet, das System der Alteinnahmengarantie innerhalb einer Frist von fünf Jahren ab 1999 durch ein neues System öffentlicher Dienstleistungsverträge zu ersetzen.

Familienlastenausgleichsgesetz

17.

Gemäß §§ 30 f und 30 j FLAG ist das Bundesministerium für Gesundheit, Familie und Jugend ermächtigt, mit Verkehrsunternehmen des öffentlichen Verkehrs Verträge abzuschließen, wonach der Bund den Verkehrsunternehmen einen entsprechenden Ausgleich leistet, wenn die Unternehmen Schüler und Lehrlinge zu einem ermäßigten Fahrpreis oder unentgeltlich befördern.

18.

Aufgrund dieser Bestimmungen hat das Ministerium am 11. Juni 1979, am 8. Februar 1980 und am 22. Oktober 1993 mit Postbus Verträge geschlossen, in denen die an Postbus geleisteten Ausgleichszahlungen genau geregelt sind.

2.2.   Organisation des öffentlichen Nahverkehrs im Bezirk Lienz

19.

Am 16.4.1997 und 20.6.1997 haben der Bund, das Land Tirol, Postbus sowie weitere Busunternehmen einen Vertrag über die Erbringung von Verkehrsdiensten für den Verkehrsverbund Tirol geschlossen. Gegenstand dieses Vertrags war die Bildung des Verkehrsverbunds Tirol auf der Grundlage von Ausgleichsleistungen, die den Busunternehmen gemäß der Alteinnahmegarantie gezahlt werden. Der Verkehrsverbund Tirol GmbH (VVT) ist eine privatrechtliche Einrichtung, die für die Planung und Organisation des Busverkehrs in Osttirol zuständig ist. Wie oben im Abschnitt Bundesgesetz über die Ordnung des öffentlichen Personennah- und Regionalverkehrs erläutert, erhält der VVT vom Bund jährliche Zahlungen für die Organisation des Nahverkehrs in seiner Region.

20.

Da die Verkehrsverbundgesellschaften gemäß § 19(1) ÖPNRV-G verpflichtet sind, das System der Alteinnahmengarantie innerhalb einer Frist von fünf Jahren ab 1999 durch ein System öffentlicher Dienstleistungsverträge zu ersetzen, haben der VVT und Postbus entsprechende Vertragsverhandlungen für den Bezirk Lienz aufgenommen.

21.

Am 12.7.2002 hat der VVT mit Postbus für die Buslinien 5002, 5008, 5010, 5012, 5014, 5050 und 5052 im Tiroler Bezirk Lienz einen öffentlichen Dienstleistungsvertrag für die Personenbeförderung geschlossen. Zu jenem Zeitpunkt verfügte Postbus bereits über eine Konzession für diese Linien.

22.

Da Postbus die Konzession für diese Strecken aus eigenem Antrieb beantragt hatte, wird nach österreichischem Recht davon ausgegangen, dass die Strecken ‚eigenwirtschaftlich‘ bedient werden. Demzufolge wurde besagter Vertrag ohne Ausschreibung geschlossen, da dies nach österreichischem Recht für ‚eigenwirtschaftlich‘ bediente Strecken nicht vorgeschrieben ist.

23.

Das Unternehmen Postbus wurde auch deshalb ausgewählt, weil es als einziges über die erforderliche Konzession für den betreffenden Verkehrsdienst im Bezirk Lienz verfügte.

24.

Mit Schreiben vom 22.5.2002 hat ein konkurrierendes Busunternehmen sein Interesse an der Bedienung der fraglichen Strecken bekundet. Mit Schreiben vom 28.5.2002 stellte der VVT unter Bezugnahme auf Artikel 23(1) KflG fest, dass eine Ausschreibung nicht notwendig ist, da laut diesem Artikel jene Unternehmen Vorrang besitzen, die bereits über eine Konzession für die betreffenden Strecken verfügen.

25.

Mit Schreiben vom 3.10.2005 teilten die österreichischen Behörden der Kommission ferner mit, dass es sich nach ihrer Ansicht um kein ernsthaftes Interesse des Mitbewerbers handelte, da er weder über die nötige Konzession noch über das erforderliche Material verfügte. Angesichts der langen Verfahrensdauer zur Erlangung einer Berechtigung und der Dringlichkeit, einen funktionierenden öffentlichen Nahverkehr zu gewährleisten, halten die österreichischen Behörden eine direkten Vertragsabschluss mit Postbus für gerechtfertigt.

26.

Gegenstand des Vertrags ist die Erbringung öffentlicher Busverkehrsdienste durch Postbus gegen Entgelt. Er trat am 1. Januar 2002 rückwirkend in Kraft und gilt auf unbestimmte Dauer. Die Parteien können den Vertrag unter Einhaltung einer sechsmonatigen Kündigungsfrist erstmals zum Dezember 2006 kündigen.

Bestimmung des Begriffs öffentlicher Busverkehrsdienste durch Postbus

27.

In dem Vertrag (Teil IV) verpflichtet sich Postbus, auf den vorerwähnten Strecken, für die es eine Konzession besitzt, Busverkehrsdienste zu erbringen. Für das Jahr 2002 verpflichtet sich Postbus zur Erbringung von Verkehrsdiensten auf nachstehenden Strecken (Teil IV Nummer (2)):

KFL

Strecke

Fahrplan km

5002

Lienz — Nußdorf Debant — Zell am See

79 356

5008

Lienz — Huben i.O. — Kals — Taurer

167 811

5010

Lienz — Matrei i.O. — Kitzbühel

148 769

5012

Lienz Bf. — Matrei i.O. — Ströden

312 436

5014

Lienz Bf. — Huben i..O. — Stallersattel

199 982

5050

Sillian — Maria Luggau — Mauthen

112 054

5052/5004

Lienz Bf. — Oberdrauburg — Nöbling/Lavant Peggetz — Lienz Bf. — Peggetz — Nußdorf Ort

137 160

 

Gesamtkilometer

1 157 568

28.

Für die Folgejahre wird in dem Vertrag zwischen Bestellleistungen und Bestandsleistungen unterschieden. Diese Unterscheidung ist zum für die Vergütung von Bedeutung (siehe unten), und zum anderen für die Bedingungen einer Änderung der Dienstleistung (siehe folgende Absätze). Bestellleistungen sind laut Vertrag ein bestimmter Umfang an Busverkehrsdiensten, der von dem Unternehmen nicht verändert werden darf. Unter Bestandsleistungen werden Dienstleistungen verstanden, deren Umfang das Unternehmen unter bestimmten Bedingungen verändern kann.

29.

Bestellleistungen: Laut Teil IV(3) des Vertrags bestehen 204 807 km aus Bestellleistungen. Gemäß Teil IV(4) ist es Postbus untersagt, die im Rahmen der Bestellleistungen erbrachten Kilometer ohne vorherige schriftliche Genehmigung des VVT zu verringern. Daher muss Postbus ab 2003 auf den 7 Strecken, die Gegenstand des Vertrags sind, mindestens 204 807 km erbringen.

30.

Bestandsleistungen: Laut Teil IV(3) des Vertrags bestehen 952 761 km aus Bestandsleistungen. Gemäß Teil IV(4) ist es Postbus erlaubt, die im Rahmen der Bestandsleistungen erbrachten Kilometer ohne vorherige Zustimmung des VVT zu verringern. Allerdings muss Postbus den VVT mindestens drei Monate vorher über die Verringerung des Angebots in Kenntnis setzen.

31.

In Teil V ist die Qualität der zu erbringenden Verkehrsdienste festgelegt. Danach muss Postbus für die Verkehrsdienste über 25 Busse mit einem Durchschnittsalter von höchstens 6 Jahren verfügen, von denen jährlich rund 10 % durch neue Busse zu ersetzen sind. Ferner müssen die Fahrer über ausreichende Deutschkenntnisse verfügen, um sich mit den Kunden angemessen verständigen zu können.

32.

In Teil V(2) wird die Qualität neu angeschaffter Busse genau geregelt. Die Fahrzeuge müssen demnach über eine Klimaanlage, bequeme Sitze, eine Funkverbindung mit der Betriebszentrale und einen Fahrscheinautomat verfügen. Ferner muss es sich bei einem Teil der Fahrzeuge um Niederflurbusse handeln.

33.

Im Fall der Nichterfüllung der Qualitätskriterien sind Vertragsstrafen vorgesehen.

Berechnung der an Postbus gezahlten Vergütung

34.

Für die Berechnung der Vergütung wird in dem Vertrag zwischen Bestellleistungen und Bestandsleistungen unterschieden.

35.

Bestellleistungen: In Teil XIII(1) des Vertrags ist vorgesehen, dass Postbus jährlich 527 000 EUR zuzüglich Umsatzsteuer erhält. Gemäß Nummer (2) werden die Zahlungen in zwölf über das Jahr verteilte Raten geleistet.

36.

In Teil XIII(3) ist vorgesehen, dass die Parteien für die Zeit ab 2007 ein Übereinkommen treffen.

37.

Bestandsleistungen: Die Teile X bis XII betreffen die Berechnung des Preises für die Bestandsleistungen.

38.

In Teil X(2) wird die Vergütung für die Bestandsleistungen des Jahres 2002 auf 1 690 000 EUR festgelegt. Gemäß Teil X(3) setzt sich diese Vergütung aus folgenden Beträgen zusammen:

der Verbundabgeltung, deren Höhe jedes Jahr für jede Strecke entsprechend dem Fahrgastaufkommen festgesetzt wird;

den Erträgen aus dem Fahrscheinverkauf ohne Umsatzsteuer;

den Zahlungen des Bundesministeriums für Gesundheit, Familie und Jugend, die als Ausgleich für die Schülern und Lehrlingen gemäß § 29 ÖPNRV-G gewährten Fahrpreisermäßigungen sowie aufgrund der nach §§ 30 f und 30 j FLAG zwischen dem Ministerium und Postbus geschlossenen Verträge geleistet werden.

39.

Für das erste Vertragsjahr wurde festgelegt, dass die Verbundabgeltung 1 690 000 EUR abzüglich der Erträge aus dem Fahrscheinverkauf und den für die Erfüllung der Tarifpflichten geleisteten Ausgleichszahlungen beträgt. Zum Zeitpunkt des Vertragsabschlusses war den Parteien weder die Höhe der Erträge aus dem Fahrscheinverkauf noch die der Ausgleichszahlungen bekannt. Der Gesamtbetrag der Verbundabgeltung ist somit im Vertrag nicht festgelegt.

40.

Die österreichische Regierung teilte der Kommission mit, dass im Jahr 2002 die Erträge aus dem Fahrscheinverkauf sich auf 386 961,85 EUR beliefen und die für die Erfüllung der Tarifpflichten geleisteten Ausgleichszahlungen auf 914 216,82 EUR. Die Verbundabgeltung wurde somit auf 388 821,33 EUR festgesetzt.

41.

In den Folgejahren setzen sich die Zahlungen aus den jeweiligen Erträgen aus dem Fahrscheinverkauf, dem für die Erfüllung der Tarifpflichten geleisteten Ausgleich und der Verbundabgeltung zusammen, deren Höhe gemäß den Bestimmungen in Teil XI des Vertrags angepasst wird.

42.

In Teil XI(2) des Vertrags heißt es zunächst, dass die für 2002 berechnete Verbundabgeltung anteilig zu den auf den einzelnen Strecken erzielten Erträgen aus dem Fahrscheinverkauf hinzugerechnet wird.

43.

Für 2003 und die Jahre danach wird die Verbundabgeltung einzeln für jede Strecke berechnet. Ist in einem Jahr der Dienstleistungsumfang genauso groß oder noch größer als 2002, so wird für die betreffende Strecke dieselbe Verbundabgeltung geleistet wie 2002.

44.

Wird der Dienstleistungsumfang verringert, so wird die Verbundabgeltung in demselben Maße verringert wie die Dienste. Sollte Postbus anschließend die Zahl der Fahrten wieder erhöhen, so bleibt die Verbundabgeltung unverändert auf dem niedrigeren Stand.

45.

Aufgrund dieses Berechnungsverfahrens beläuft sich somit der vom VVT an Postbus zu zahlende Gesamtbetrag auf 2 217 000 EUR.

3.   RECHTLICHE WÜRDIGUNG

3.1.   Position des Beschwerdeführers

46.

Der Beschwerdeführer ist der Auffassung, dass der zwischen Postbus und dem VVT geschlossene Vertrag Gegenstand einer Ausschreibung hätte sein müssen, da der Vertrag einen unter die Richtlinie 92/50/EG fallenden Verkehrsvertrag darstelle.

47.

Der Beschwerdeführer ist auch der Auffassung, dass die vertraglich vorgesehene jährliche Zahlung eine staatliche Beihilfe im Sinne von Artikel 87 Absatz 1 des EG-Vertrags darstelle, die Österreich der Kommission vorab hätte melden müssen und erst nach Genehmigung durch die Kommission hätte gewähren dürfen.

48.

Der Beschwerdeführer führt insbesondere aus, dass der Vertrag einen Vertrag über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes im Sinne von Artikel 1 Absatz 4 der Verordnung 1191/69/EG und nicht eine Auferlegung von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes im Sinne von Artikel 1 Absatz 5 der Verordnung 1191/69/EG darstelle. Folglich seien die vertraglich vereinbarten Zahlungen nicht von der in Artikel 16 der Verordnung 1191/69/EG vorgesehenen Befreiung von der Anmeldepflicht abgedeckt.

49.

Der Beschwerdeführer ist der Auffassung, dass die vertraglich vorgesehenen Zahlungen eine Überkompensation für Postbus umfassten, da sie nicht Ergebnis einer Ausschreibung gewesen seien.

3.2.   Position der österreichischen Regierung

50.

Die österreichische Regierung ist der Auffassung, dass der fragliche Vertrag ein Vertrag über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes sei, der von der Verordnung 1191/69/EG erfasst werde, und folglich Artikel 87 Absatz 1 des EG-Vertrags auf diesen Vertrag keine Anwendung finde.

3.3.   Rechtliche Würdigung durch die Kommission

51.

Die Kommission weist als erstes das Argument der österreichischen Regierung zurück, wonach Artikel 87 Absatz 1 nicht auf einen Vertrag über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes anwendbar sei, der von der Verordnung 1191/69/EG erfasst wird.

52.

Bei der Verordnung 1191/69/EG handelt es sich um eine Verordnung, die es unter anderem erlaubt, bestimmte Beihilfen für mit dem Gemeinsamen Markt vereinbar zu erklären, die von den Mitgliedstaaten in Form eines Ausgleichs für die Auferlegung gemeinwirtschaftlicher Verpflichtungen gewährt werden, was die Mitgliedstaaten von der in Artikel 88 Absatz 3 vorgesehenen Pflicht zur Anmeldung der Beihilfen vor ihrer Gewährung bei der Kommission befreit.

53.

Die in der Verordnung 1191/69/EG festgelegten Regeln für staatliche Beihilfen gelten jedoch ausschließlich für Maßnahmen, die eine staatliche Beihilfe im Sinne von Artikel 87 Absatz 1 des EG-Vertrags darstellen. Mit anderen Worten handelt es sich bei der Verordnung 1191/69/EG um eine Verordnung zur Vereinbarkeit.

54.

Es ist daher an erster Stelle zu prüfen, ob die im Vertrag zwischen Postbus und dem VVT vorgesehenen Zahlungen staatliche Beihilfen im Sinne von Artikel 87 Absatz 1 des EG-Vertrags darstellen. Ist dies der Fall, muss anschließend geprüft werden, ob sie mit dem Gemeinsamen Markt vereinbar sind.

3.3.1.   Vorliegen einer staatlichen Beihilfe

55.

Gemäß Artikel 87 Absatz 1 des EG-Vertrags sind, ‚soweit in diesem Vertrag nicht etwas anderes bestimmt ist, staatliche oder aus staatlichen Mitteln gewährte Beihilfen gleich welcher Art, die durch die Begünstigung bestimmter Unternehmen oder Produktionszweige den Wettbewerb verfälschen oder zu verfälschen drohen, mit dem Gemeinsamen Markt unvereinbar, soweit sie den Handel zwischen Mitgliedstaaten beeinträchtigen‘.

56.

Postbus erhält die Beihilfen vom VTT, der durch das Land Tirol und den Bund finanziert wird. Die Zahlung erfolgt also aus staatlichen Mitteln.

57.

Die Busbetreiber üben eine wirtschaftliche Tätigkeit aus: die Personenbeförderung gegen Entgelt; sie sind demnach Unternehmen im Sinne von Artikel 87 Absatz 1 des EG-Vertrags.

58.

Des Weiteren stellt sich die Frage, ob die Busbetreiber einen wirtschaftlichen Vorteil erlangen. Der Gerichtshof hat die Kriterien, anhand deren beurteilt wird, ob es sich um einen gerechten Ausgleich für eine öffentliche Dienstleistung handelt, in seinem Urteil ‚Altmark Trans‘  (5) dargelegt:

Öffentliche Zuschüsse, die den Betrieb von Liniendiensten im Stadt-, Vorort- und Regionalverkehr ermöglichen sollen, fallen jedoch nicht unter diese Bestimmung, soweit sie als Ausgleich anzusehen sind, der die Gegenleistung für Leistungen darstellt, die von den begünstigten Unternehmen zur Erfüllung gemeinwirtschaftlicher Verpflichtungen erbracht werden. […]:

59.

Dies ist dem EuGH zufolge dann der Fall, wenn folgende vier Kriterien erfüllt sind:

erstens ist das begünstigte Unternehmen tatsächlich mit der Erfüllung gemeinwirtschaftlicher Verpflichtungen betraut worden, und diese Verpflichtungen sind klar definiert worden,

zweitens sind die Parameter, anhand deren der Ausgleich berechnet wird, zuvor objektiv und transparent aufgestellt worden,

drittens geht der Ausgleich nicht über das hinaus, was erforderlich ist, um die Kosten der Erfüllung der gemeinwirtschaftlichen Verpflichtungen unter Berücksichtigung der dabei erzielten Einnahmen und eines angemessenen Gewinns aus der Erfüllung dieser Verpflichtungen ganz oder teilweise zu decken,

viertens ist die Höhe des erforderlichen Ausgleichs, wenn die Wahl des Unternehmens, das mit der Erfüllung gemeinwirtschaftlicher Verpflichtungen betraut werden soll, nicht im Rahmen eines Verfahrens zur Vergabe öffentlicher Aufträge erfolgt, auf der Grundlage einer Analyse der Kosten bestimmt worden, die ein durchschnittliches, gut geführtes Unternehmen, das so angemessen mit Transportmitteln ausgestattet ist, dass es den gestellten gemeinwirtschaftlichen Anforderungen genügen kann, bei der Erfüllung der betreffenden Verpflichtungen hätte, wobei die dabei erzielten Einnahmen und ein angemessener Gewinn aus der Erfüllung dieser Verpflichtungen zu berücksichtigen sind.

3.3.1.1.   Tatsächlich mit der Erfüllung klar definierter gemeinwirtschaftlicher Verpflichtungen betrautes Unternehmen

60.

In Anhang 1 des Weißbuches zu Dienstleistungen von allgemeinem Interesse (6) werden gemeinwirtschaftliche Verpflichtungen wie folgt definiert: ‚Besondere Anforderungen staatlicher Behörden an den Anbieter des betreffenden Dienstes, mit denen sichergestellt werden soll, dass bestimmte Gemeinwohlinteressen erfüllt werden […]‘.

61.

Die zwischen Postbus und dem Bundesministerium für Gesundheit, Familie und Jugend geschlossenen Verträge schreiben die unentgeltliche Beförderung von Schülern und Lehrlingen vor und entsprechen insofern einem Ziel der öffentlichen Ordnung, als solche Verträge mit sämtlichen Unternehmen des öffentlichen Personenverkehrs der Republik Österreich bestehen.

62.

Die zwischen Postbus und dem VVT geschlossenen Verträge enthalten für den Dienstleister spezifische Anforderungen, um angesichts des ländlichen Charakters, der geringen Bevölkerungsdichte und der geografischen Gegebenheiten der bedienten Gebiete für die Schaffung eines ausgewogenen Beförderungsnetzes zu sorgen. Diese Faktoren bilden für die Unternehmen keinen Anreiz, diese Dienste auf rein kommerzieller Basis anzubieten. Das Unternehmen Postbus muss diese Dienste und Fahrzeiten anbieten, und die entsprechenden Strecken sind, wie in Nummer 2 dieses Beschlusses erläutert, vertraglich festgelegt.

63.

Somit ist Postbus aufgrund dieser öffentlichen Dienstleistungsverträge mit der Erbringung eines öffentlichen Verkehrsdienstes im Bezirk Lienz beauftragt. Das erste Altmark-Kriterium ist daher erfüllt.

3.3.1.2.   Zuvor objektiv und transparent aufgestellte Parameter, anhand deren der Ausgleich berechnet wird

64.

Zweitens sollte festgestellt werden, ob zuvor die Parameter zur Berechnung des Ausgleichs objektiv und transparent aufgestellt worden sind.

65.

Im Vertrag wird zwischen Zahlungen für Bestellleistungen und Zahlungen für Bestandsleistungen differenziert.

66.

Für die Bestellleistungen sieht der Vertrag einen Pauschalpreis von 527 000 EUR vor. Daher ist davon auszugehen, dass dieser Preis im Voraus festgelegt worden ist.

67.

Anschließend stellt sich die Frage, ob die Festlegung objektiv und transparent erfolgte. Der Vertrag enthält keinerlei Bestimmung, aus der sich erschließen ließe, wie die Parteien diesen Preis ermittelt haben. Die Kommission ist daher der Auffassung, dass die Parameter zur Berechnung des Ausgleichs für die Bestellleistungen zwar im Voraus, jedoch nicht objektiv und transparent aufgestellt worden sind. Damit ist nach Ansicht der Kommission das zweite Altmark-Kriterium nicht erfüllt.

68.

Für die Bestandsleistungen ist im Vertrag für 2002 eine Gesamtvergütung von 1 690 000 EUR für 952 761 Kilometer vorgesehen. Ferner legt der Vertrag die drei Bestandteile der Vergütung fest, nämlich die Erträge aus dem Fahrscheinverkauf, die Ausgleichszahlungen des Bundes für die unentgeltliche Beförderung von Schülern und Lehrlingen sowie die Verbundabgeltung, die dem Differenzbetrag zwischen 1 690 000 EUR und der Summe der beiden ersten Bestandteile entspricht.

69.

Zum Zeitpunkt des Vertragsabschlusses war den Parteien allerdings weder die Höhe der Erträge aus dem Fahrscheinverkauf noch die der Ausgleichszahlungen des Bundes bekannt. Somit wurden die drei Bestandteile, aus denen sich der Ausgleich zusammensetzt, nicht vor dem Abschluss des Vertrags festgelegt. Damit ist auch für die Bestandsleistungen das zweite Altmark-Kriterium nicht erfüllt.

70.

Die Kommission ist daher der Ansicht, dass im vorliegenden Fall das zweite Altmark-Kriterium nicht erfüllt ist.

71.

Da es sich um vier kumulative Kriterien handelt und eines dieser Kriterien nicht erfüllt ist, gelangt die Kommission unmittelbar zu dem Schluss, dass die betreffenden Zahlungen für das Unternehmen Postbus als ein wirtschaftlicher Vorteil anzusehen sind.

3.3.1.3.   Wettbewerbsverfälschungen und Auswirkungen auf den Handel

72.

Das Unternehmen ÖBB Postbus ist auf dem Markt für Verkehrsleistungen mit Kraftomnibussen in ganz Österreich tätig und verfügt über einen großen Marktanteil. Die Gewährung eines wirtschaftlichen Vorteils zugunsten dieses Unternehmens kann daher zu Wettbewerbsverfälschungen führen.

73.

Im vorliegenden Fall können sich Wettbewerbsverfälschungen insbesondere dadurch ergeben, dass die öffentliche Finanzierung dem Unternehmen gewährt wird, das die Genehmigung für den Busverkehr in dem betreffenden Bezirk innehat. Diese öffentliche Finanzierung kann daher möglicherweise andere Unternehmen daran hindern, Betriebsgenehmigungen für Nahverkehrslinien zu erhalten, da sie die Stellung der begünstigten Unternehmen stärkt und es ihnen ermöglicht, zum Zeitpunkt der Erneuerung der Genehmigungen attraktivere kommerzielle Bedingungen zu bieten.

74.

Was die Möglichkeit angeht, dass die verfahrensgegenständliche Maßnahme den Handel zwischen Mitgliedstaaten beeinträchtigt, stellt die Kommission als erstes fest, dass der Markt für Beförderungsleistungen im örtlichen oder regionalen öffentlichen Verkehr in Österreich und anderen Mitgliedstaaten dem Wettbewerb offen steht, da kein nationales Monopol für ein oder mehrere Unternehmen auf diesem Markt besteht.

75.

In diesem Zusammenhang weist die Kommission Österreich auf die Randnummern 77 ff. des Urteils in der Rechtssache Altmark Trans hin, in denen der Gerichtshof Folgendes befunden hat:

 

Es ist keineswegs ausgeschlossen, dass sich ein öffentlicher Zuschuss, der einem Unternehmen gewährt wird, das ausschließlich örtliche oder regionale Verkehrsdienste und keine Verkehrsdienste außerhalb seines Heimatstaats leistet, gleichwohl auf den Handel zwischen Mitgliedstaaten auswirken kann.

 

Gewährt nämlich ein Mitgliedstaat einem Unternehmen einen öffentlichen Zuschuss, so kann dadurch die Erbringung von Verkehrsdiensten durch dieses Unternehmen beibehalten oder ausgeweitet werden, so dass sich die Chancen der in anderen Mitgliedstaaten niedergelassenen Unternehmen, ihre Verkehrsdienste auf dem Markt dieses Staates zu erbringen, verringern (vgl. in diesem Sinne Urteile vom 13. Juli 1988 in der Rechtssache 102/87, Frankreich/Kommission, Slg. 1988, 4067, Randnr. 19, vom 21. März 1991 in der Rechtssache C-305/89, Italien/Kommission, Slg. 1991, I-1603, Randnr. 26, und Spanien/Kommission, Randnr. 40).

 

Im vorliegenden Fall ist diese Feststellung nicht nur hypothetischer Natur; wie sich insbesondere aus den Erklärungen der Kommission ergibt, haben nämlich mehrere Mitgliedstaaten bereits 1995 begonnen, einzelne Verkehrsmärkte dem Wettbewerb durch in anderen Mitgliedstaaten ansässige Unternehmen zu öffnen, so dass mehrere Unternehmen bereits ihre Stadt-, Vorort- oder Regionalverkehrsdienste in anderen Mitgliedstaaten als ihrem Heimatstaat anbieten.

 

Sodann gilt die Mitteilung der Kommission vom 6. März 1996 über ‚De minimis‘-Beihilfen (ABl. C 68, S. 9) nicht für den Verkehrssektor, wie sich aus ihrem vierten Absatz ergibt. Auch die Verordnung (EG) Nr. 69/2001 der Kommission vom 12. Januar 2001 über die Anwendung der Artikel 87 und 88 des EG-Vertrags auf ‚De-minimis‘-Beihilfen (ABl. L 10, S. 30) gilt nach ihrer dritten Begründungserwägung und ihrem Artikel 1 Buchstabe a nicht für diesen Sektor.

 

Schließlich gibt es nach der Rechtsprechung des Gerichtshofes keine Schwelle und keinen Prozentsatz, bis zu der oder dem man davon ausgehen könnte, dass der Handel zwischen Mitgliedstaaten nicht beeinträchtigt wäre. Weder der verhältnismäßig geringe Umfang einer Beihilfe noch die verhältnismäßig geringe Größe des begünstigten Unternehmens schließt nämlich von vornherein die Möglichkeit einer Beeinträchtigung des Handels zwischen Mitgliedstaaten aus (Urteile Tubemeuse, Randnr. 43, und Spanien/Kommission, Randnr. 42).

 

Die zweite Anwendungsvoraussetzung von Artikel 92 Absatz 1 des EG-Vertrags, wonach die Beihilfe geeignet sein muss, den Handel zwischen Mitgliedstaaten zu beeinträchtigen, hängt daher nicht ab vom örtlichen oder regionalen Charakter der erbrachten Verkehrsdienste oder von der Größe des betreffenden Tätigkeitsgebiets.

76.

Es kann daher nicht ausgeschlossen werden, dass die Chancen in anderen Mitgliedstaaten niedergelassener Unternehmen, Verkehrsdienste auf dem österreichischen Markt zu erbringen, durch die fragliche Maßnahme verringert werden.

77.

Folglich birgt die öffentliche Finanzierung zugunsten von Postbus durch den VVT die Gefahr der Schaffung von Wettbewerbsverfälschungen und Beeinträchtigungen des Handels zwischen Mitgliedstaaten.

3.3.1.4.   Schlussfolgerung

78.

Da das zweite Altmark-Kriterium nicht erfüllt wird und alle anderen Bedingungen von Artikel 87 Absatz 1 erfüllt sind, ist die Kommission der Auffassung, dass die fraglichen Zahlungen eine staatliche Beihilfe im Sinne des Artikels 87 Absatz 1 des EG-Vertrags darstellen. Es ist daher zu prüfen, ob diese Beihilfe als mit dem Gemeinsamen Markt vereinbar erklärt werden kann.

3.3.2.   Vereinbarkeit der Beihilfe mit dem Gemeinsamen Markt

79.

Artikel 73 des EG-Vertrags sieht für den Landverkehr vor: ‚Mit diesem Vertrag vereinbar sind Beihilfen, die den Erfordernissen der Koordinierung des Verkehrs oder der Abgeltung bestimmter, mit dem Begriff des öffentlichen Dienstes zusammenhängender Leistungen entsprechen.

3.3.2.1.   Die Rechtsprechung in der Rechtssache Altmark zur Anwendbarkeit von Artikel 73

80.

Dem Gerichtshof zufolge sind ‚nach Artikel 77 (nunmehr Artikel 73) des EG-Vertrags (…) Beihilfen, die den Erfordernissen der Koordinierung des Verkehrs oder der Abgeltung bestimmter, mit dem Begriff des öffentlichen Dienstes zusammenhängender Leistungen entsprechen, mit dem des EG-Vertrags vereinbar. […] Nach dem Erlass der Verordnung Nr. 1107/70 über Beihilfen im Eisenbahn-, Straßen- und Binnenschiffsverkehr sind die Mitgliedstaaten nicht mehr befugt, sich außerhalb der im abgeleiteten Gemeinschaftsrecht genannten Fälle auf Artikel 77 des EG-Vertrags zu berufen, wonach Beihilfen, die den Erfordernissen der Koordinierung des Verkehrs oder der Abgeltung bestimmter, mit dem Begriff des öffentlichen Dienstes zusammenhängender Leistungen entsprechen, mit dem EG-Vertrag vereinbar sind. Soweit die Verordnung Nr. 1191/69 über das Vorgehen der Mitgliedstaaten bei mit dem Begriff des öffentlichen Dienstes verbundenen Verpflichtungen auf dem Gebiet des Eisenbahn-, Straßen- und Binnenschiffsverkehrs im vorliegenden Fall nicht anwendbar ist und die im Ausgangsverfahren fraglichen Zuschüsse unter Artikel 92 Absatz 1 (nach der Änderung Artikel 87 Absatz 1 des EG-Vertrags fallen, legt die Verordnung Nr. 1107/70 infolgedessen abschließend fest, unter welchen Voraussetzungen die Behörden der Mitgliedstaaten Beihilfen im Sinne von Artikel 77 des EG-Vertrags gewähren können.‘  (7)

81.

Es stellt sich somit die Frage, ob die Verordnung Nr. 1191/69/EG oder die Verordnung Nr. 1107/70/EG Regeln über die Vereinbarkeit staatlicher Beihilfen enthält, die im vorliegenden Fall anwendbar sind.

3.3.2.2.   Vereinbarkeit auf der Grundlage der Verordnung 1191/69/EG

Anwendungsbereich der Verordnung 1191/69/EG

82.

Der Anwendungsbereich der Verordnung 1191/69/EG ist in Artikel 1 Absatz 1 und 2 wie folgt bestimmt:

1.

Diese Verordnung gilt für Verkehrsunternehmen, die Verkehrsdienste auf dem Gebiet des Eisenbahn-, Straßen- und Binnenschiffsverkehrs betreiben. Die Mitgliedstaaten können die Unternehmen, deren Tätigkeit ausschließlich auf den Betrieb von Stadt-, Vorort- und Regionalverkehrsdiensten beschränkt ist, vom Anwendungsbereich dieser Verordnung ausnehmen.

2.

Im Sinne dieser Verordnung bedeutet:

‚Stadt- und Vorortverkehrsdienste‘ den Betrieb von Verkehrsdiensten, die die Verkehrsbedürfnisse sowohl in einem Stadtgebiet oder einem Ballungsraum als auch zwischen einem Stadtgebiet oder einem Ballungsraum und seinem Umland befriedigen,

‚Regionalverkehrsdienste‘ den Betrieb von Verkehrsdiensten, um die Verkehrsbedürfnisse in einer Region zu befriedigen.

83.

Österreich hat von der Möglichkeit Gebrauch gemacht, bestimmte Unternehmen aus dem Anwendungsbereich der Verordnung auszunehmen: Nach Artikel 2 des Privatbahnunterstützungsgesetzes 1998  (8) sind Unternehmen vom Anwendungsbereich der Verordnung 1191/69/EG ausgenommen, die ausschließlich Dienste im Stadt- und Vorortverkehr betreiben.

84.

Im vorliegenden Fall handelt es sich bei den fraglichen Diensten jedoch um regionale Dienste. Folglich findet die Verordnung 1191/69/EG Anwendung.

Von Österreich gewählte Regelung

85.

In Artikel 1 Absatz 3 bis 5 der Verordnung 1191/69/EG sind die beiden unterschiedlichen Regelungen beschrieben, nämlich die Auferlegung gemeinwirtschaftlicher Verpflichtungen und die Vertragsvergabe, zwischen denen die Mitgliedstaaten bei der Organisation und Finanzierung des öffentlichen Verkehrs wählen können.

(3)

Die zuständigen Behörden der Mitgliedstaaten heben die auf dem Gebiet des Eisenbahn-, Straßen- und Binnenschiffsverkehrs auferlegten, in dieser Verordnung definierten Verpflichtungen auf, die mit dem Begriff des öffentlichen Dienstes verbunden sind.

(4)

Um insbesondere unter Berücksichtigung sozialer, umweltpolitischer und landesplanerischer Faktoren eine ausreichende Verkehrsbedienung sicherzustellen oder um Sondertarife für bestimmte Gruppen von Reisenden anzubieten, können die zuständigen Behörden der Mitgliedstaaten mit einem Verkehrsunternehmen Verträge über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes abschließen. Die Bedingungen und Einzelheiten dieser Verträge sind in Abschnitt V festgelegt.

(5)

Die zuständigen Behörden der Mitgliedstaaten können jedoch im Stadt-, Vorort- und Regionalpersonenverkehr Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes im Sinne des Artikels 2 beibehalten oder auferlegen. Die diesbezüglichen Bedingungen und Einzelheiten, einschließlich der Ausgleichsmethoden, sind in den Abschnitten II, III und IV festgelegt. Ist ein Verkehrsunternehmen außer auf dem Gebiet der Verkehrsdienste, für die Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes gelten, noch in anderen Bereichen tätig, so sind die Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes in einem gesonderten Unternehmensbereich zu erbringen, der mindestens folgende Anforderungen erfüllt:

a)

getrennte Rechnungsführung für jeden dieser Tätigkeitsbereiche und entsprechende Zuordnung der Aktiva nach den geltenden Buchungsregeln;

b)

Ausgleich der Ausgaben durch die Betriebseinnahmen und durch die Zahlungen der öffentlichen Hand ohne die Möglichkeit von Transfers von oder zu anderen Unternehmensbereichen.

(6)

Ferner haben die zuständigen Behörden eines Mitgliedstaats die Möglichkeit, im Bereich der Personenbeförderung die Absätze 3 und 4 nicht auf die im Interesse einer oder mehrerer besonderer sozialer Gruppen festgelegten Beförderungstarife und -bedingungen anzuwenden.

86.

Österreich hat sich für die Vertragsvergabe entschieden. So sieht § 19 ÖPNRV-G vor, dass die Verkehrsverbünde das System der Alteinnahmegarantie innerhalb von fünf Jahren durch ein Vertragssystem ersetzen (siehe die obige Darlegung). Folglich sind für die in Frage stehenden Maßnahmen die Regeln in Abschnitt V der Verordnung 1191/69/EG anwendbar.

Anwendung von Abschnitt V der Verordnung 1191/69/EG

87.

Abschnitt V der Verordnung 1191/69/EG umfasst einen einzigen Artikel, Artikel 14, mit folgendem Wortlaut:

(1)

Ein ‚Vertrag über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes‘ ist ein Vertrag, der zwischen den zuständigen Behörden eines Mitgliedstaats und einem Verkehrsunternehmen abgeschlossen wird, um der Allgemeinheit ausreichende Verkehrsdienste zu bieten.

Ein Vertrag über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes kann insbesondere folgendes umfassen:

Verkehrsdienste, die bestimmten Anforderungen an die Kontinuität, Regelmäßigkeit, Leistungsfähigkeit und Qualität genügen;

zusätzliche Verkehrsdienste;

Verkehrsdienste zu besonderen Tarifen und Bedingungen, vor allem für bestimmte Personengruppen oder auf bestimmten Verkehrsverbindungen;

eine Anpassung der Dienste an den tatsächlichen Bedarf.

(2)

In einem Vertrag über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes werden unter anderem folgende Punkte geregelt:

a)

die Einzelheiten des Verkehrsdienstes, vor allem die Anforderungen an Kontinuität, Regelmäßigkeit, Leistungsfähigkeit und Qualität;

b)

der Preis für die vertraglich vereinbarten Dienstleistungen, der die Tarifeinnahmen ergänzt oder die Einnahmen miteinschließt, sowie die Einzelheiten der finanziellen Beziehungen zwischen den beiden Parteien;

c)

Vertragszusätze und Vertragsänderungen, um insbesondere unvorhersehbare Veränderungen zu berücksichtigen;

d)

die Geltungsdauer des Vertrages;

e)

die Sanktionen bei Nichterfüllung des Vertrages.

(3)

Das Sachanlagevermögen, das für die Erbringung von Verkehrsdiensten eingesetzt wird, die Gegenstand eines Vertrages über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes sind, kann sich im Besitz des Unternehmens befinden oder ihm zur Verfügung gestellt werden.

(4)

Ein Unternehmen, das einen Verkehrsdienst, den es der Allgemeinheit kontinuierlich und regelmäßig bietet und der nicht unter die Vertragsregelung oder das System der Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes fällt, einstellen oder wesentlich ändern möchte, teilt dies den zuständigen Behörden des Mitgliedstaats unter Einhaltung einer Kündigungsfrist von mindestens drei Monaten mit. Die zuständigen Behörden können darauf verzichten, unterrichtet zu werden. Durch diese Bestimmung bleiben die einschlägigen anderen einzelstaatlichen Verfahren betreffend das Recht auf Einstellung oder Änderung von Verkehrsdiensten unberührt.

(5)

Nach Eingang der Mitteilung nach Absatz 4 können die zuständigen Behörden vorschreiben, dass der betreffende Verkehrsdienst noch höchstens ein Jahr lang, gerechnet vom Zeitpunkt der Kündigung an, aufrechterhalten wird; sie teilen diese Entscheidung dem Unternehmen mindestens einen Monat vor Ablauf der Kündigungsfrist mit. Die Behörden können ferner von sich aus die Einrichtung oder die Änderung eines solchen Verkehrsdienstes aushandeln.

(6)

Für die Kosten, die den Verkehrsunternehmen aus den Verpflichtungen im Sinne des Absatzes 5 erwachsen, erhalten diese einen Ausgleich nach den in den Abschnitten II, III und IV genannten gemeinsamen Methoden.

88.

Der zwischen Postbus und dem VVT geschlossene Vertrag ist ein Vertrag zwischen der zuständigen Behörde eines Mitgliedstaats und einem Verkehrsunternehmen mit dem Zweck, der Allgemeinheit ausreichende Verkehrsdienste zu bieten.

89.

Der Vertrag umfasst insbesondere Folgendes: Verkehrsdienste, die bestimmten Anforderungen an die Kontinuität, Regelmäßigkeit, Leistungsfähigkeit und Qualität genügen; Verkehrsdienste zu besonderen Tarifen und Bedingungen, vor allem für bestimmte Personengruppen; eine Anpassung der Dienste an den tatsächlichen Bedarf.

90.

Der Vertrag kann somit als Vertrag über Verkehrsdienste aufgrund von Verpflichtungen des öffentlichen Dienstes im Sinne von Artikel 14 der Verordnung 1191/69/EG angesehen werden.

91.

Die Kommission stellt fest, dass sowohl der Zweck (‚der Allgemeinheit ausreichende Verkehrsdienste zu bieten‘) als auch der Inhalt der öffentlichen Dienstleistungsverträge (‚Anforderungen an Kontinuität, Regelmäßigkeit, Leistungsfähigkeit und Qualität‘, Festlegung der Tarife und Bedingungen ‚für bestimmte Personengruppen oder auf bestimmten Verkehrsverbindungen‘, ‚Anpassung der Dienste an den tatsächlichen Bedarf‘ usw.) nicht von denen abweichen, die Gegenstand gemeinwirtschaftlicher Verpflichtungen, die vom Staat oder seinen Körperschaften auferlegt werden, sein können. Andererseits ist nicht auszuschließen, dass der im Vertrag festgelegte Preis für solche Leistungen nicht dem Marktpreis entspricht und somit als staatliche Beihilfe zugunsten des Vertragspartners angesehen werden kann.

92.

Diesbezüglich stellt die Kommission als erstes fest, dass der Gesetzgeber mit der Annahme der Verordnung 1191/69 festzulegen bezweckte, unter welchen Bedingungen ‚Beihilfen, die […] der Abgeltung bestimmter, mit dem Begriff des öffentlichen Dienstes zusammenhängender Leistungen entsprechen‘, die in Artikel 73 des EG-Vertrags genannt werden, mit dem Gemeinsamen Markt vereinbar sind. Die Anwendung von Artikel 73, somit auch die Anwendung der Verordnung 1191/69, setzt jedoch das Vorliegen einer staatlichen Beihilfe im Sinne des Artikels 87 Absatz 1 des EG-Vertrags voraus. Wenn der Inhalt des Vertrags durch den Begriff des Artikels 73, ‚mit dem Begriff des öffentlichen Dienstes zusammenhängende Leistungen‘, erfasst werden kann, sollte die Form des Instruments, ein Vertrag statt einseitig auferlegter Verpflichtungen, für sich genommen kein Hindernis dafür sein, möglicherweise im Preis enthaltene Beihilfen als mit dem Gemeinsamen Markt vereinbar erklären zu können. Der für die Bewertung einer Leistung, sei sie vom Staat auferlegt oder von den Parteien in einem Vertrag vereinbart, als gemeinwirtschaftliche Verpflichtung ausschlaggebende Faktor ergibt sich aus der Substanz der Leistung und nicht aus der Form, die ihrer Entstehung zugrunde liegt (9). Die Kommission schließt daraus, dass rechtlich nichts dagegen spricht, dass eine Beihilfe, die im Preis von Leistungen enthalten ist, der in einem öffentlichen Dienstleistungsvertrag vorgesehen ist, von der Kommission als mit dem Gemeinsamen Markt vereinbar erklärt werden kann.

93.

In Ermangelung genauer Bedingungen für die Vereinbarkeit in der Verordnung 1191/69 ist die Kommission der Auffassung, dass die sich aus dem EG-Vertrag, der Rechtsprechung und der Entscheidungspraxis der Kommission in anderen Bereichen ergebenden allgemeinen Grundsätze zur Beurteilung der Vereinbarkeit solcher Beihilfen herangezogen werden können.

94.

Diese Grundsätze wurden von der Kommission im Gemeinschaftsrahmen für staatliche Beihilfen, die als Ausgleich für die Erbringung öffentlicher Dienstleistungen gewährt werden (10), allgemein zusammengefasst. Bezüglich der Vereinbarkeit von Beihilfen, die in dem Preis enthalten sind, den eine öffentliche Stelle einem Erbringer einer öffentlichen Dienstleistung zahlt, sieht dieser Gemeinschaftsrahmen folgendes vor:

Die Höhe des Ausgleichs darf nicht über das hinausgehen, was erforderlich ist, um die durch die Erfüllung der Gemeinwohlverpflichtung verursachten Kosten unter Berücksichtigung der dabei erzielten Einnahmen und einer angemessenen Rendite aus der Erfüllung dieser Verpflichtungen abzudecken. Darin enthalten sind sämtliche vom Staat oder aus staatlichen Mittel in jedweder Form gewährten Vorteile. Die angemessene Rendite kann ganz oder teilweise die Produktivitätsgewinne mit einschließen, die von den betreffenden Unternehmen über einen ganz bestimmten, zuvor festgelegten Zeitraum ohne Reduzierung der vom Staat vorgegebenen Qualität erzielt wurden.

95.

Die Zahlungen des VVT an Postbus sind daher als mit dem Gemeinsamen Markt vereinbar zu erklären, falls die ‚Höhe des Ausgleichs […] nicht über das hinausgeht, was erforderlich ist, um die durch die Erfüllung der Gemeinwohlverpflichtung verursachten Kosten unter Berücksichtigung der dabei erzielten Einnahmen und einer angemessenen Rendite aus der Erfüllung dieser Verpflichtungen abzudecken‘.

96.

Aus den von der österreichischen Regierung übermittelten Informationen ergibt sich, dass sich die Kosten der Leistungen von Postbus auf insgesamt 2 217 000 EUR belaufen, was einem Durchschnittspreis von 1,92 EUR/km entspricht. Zum anderen geht aus den Informationen hervor, dass der vom VVT für die erbrachten Leistungen gezahlte Preis insgesamt 2 217 000 EUR oder 1,92 EUR/km beträgt.. Die Postbus gewährten Ausgleichszahlungen entsprechen somit genau den Kosten.

97.

Die österreichischen Behörden haben der Kommission mitgeteilt, dass die Postbus bei der Erfüllung des Vertrags entstehenden Kosten vor Vertragsschluss vom VVT mit drei unterschiedlichen Methoden überprüft wurden. Bei diesen drei Methoden handelt es sich um die Prüfung nach Kilometersätzen, die Prüfung nach Kostensätzen und die Prüfung nach Einzelkostenpositionen.

98.

Prüfung nach Kilometersätzen. Der an Postbus gezahlte Kilometersatz beträgt 1,92 EUR. Die österreichischen Behörden sehen einen solchen Satz als verhältnismäßig niedrig an, insbesondere angesichts der Tatsache, dass es sich beim Bezirk Lienz um eine Gebirgsregion handelt, was im Vergleich zu einer durchschnittlichen Region besonders im Winter höhere Kosten pro Kilometer zur Folge hat.

99.

Für vollkommen annehmbar halten die österreichischen Behörden einen solchen Kilometersatz auch im Lichte des Vorschlags der Kommission für eine Verordnung des Europäischen Parlaments und des Rates über Maßnahmen der Mitgliedstaaten im Zusammenhang mit Anforderungen des öffentlichen Dienstes und der Vergabe öffentlicher Dienstleistungsaufträge für den Personenverkehr auf der Schiene, der Straße und auf Binnenschifffahrtswegen vom 26. Juli 2000 (11). In diesem Verordnungsvorschlag wird in Ziffer 2.2.3 der Begründung Bezug genommen auf eine Isotope-Studie von 1997, wonach die durchschnittlichen Kosten pro Kilometer für den Kraftomnibusverkehr in Märkten mit geregeltem Wettbewerb 2,26 EUR betragen.

100.

Prüfung nach Kostensätzen. Für die Prüfung nach Kostensätzen hat Österreich Standardparameter für Personalkosten, Sachkosten ohne Fahrzeugkosten, Fahrzeugkosten (Abschreibungen) und Verwaltungskosten verwendet. Die Kosten für Leistungen, die den von Postbus erbrachten vergleichbar sind, belaufen sich nach dieser Methode auf 2 425 495,16 EUR. Bei einer zu erbringenden Kilometerleistung von 1 157 568 km ergeben sich mit dieser Methode somit Kosten von 2,09 EUR/km.

101.

Prüfung nach Einzelpositionen. Zur Prüfung nach Einzelpositionen hat Österreich Standardparameter für Personalkosten, Fahrzeugkosten, Kosten für Kraftstoffe, Reifen und Instandhaltung der Busse, Versicherungskosten und Verwaltungskosten verwendet. Nach dieser Methode entstünden Postbus Kosten von insgesamt 2 207 000 EUR oder 1,90 EUR/km.

102.

Die Kommission ist der Auffassung, dass die österreichischen Behörden somit Informationen vorgelegt haben, mit denen belegt werden kann, dass die Höhe des an Postbus gezahlten Ausgleichs nicht über das hinausgeht, was erforderlich ist, um die durch die Erfüllung der gemeinwirtschaftlichen Verpflichtungen verursachten Kosten unter Berücksichtigung der dabei erzielten Einnahmen und einer angemessenen Rendite aus der Erfüllung dieser Verpflichtungen abzudecken. Folglich könnten die Zahlungen, die Postbus aufgrund des öffentlichen Dienstleistungsvertrags mit dem VVT erhält und die staatliche Beihilfen darstellen, auf der Grundlage von Artikel 14 der Verordnung 1191/69/EG als mit dem Gemeinsamen Markt vereinbar angesehen werden.

103.

Angesichts der Tatsache, dass keine Ausschreibung stattgefunden hat und ein unmittelbarer Wettbewerber von Postbus behauptet, Postbus habe eine Überkompensation erhalten, ist die Kommission jedoch der Auffassung, dass es im vorliegenden Fall angezeigt ist, diesem Wettbewerber sowie allen betroffenen Dritten die Möglichkeit zu geben, sich zu den Methoden der von Österreich vorgenommenen Kostenprüfung zu äußern, bevor mit Sicherheit geschlossen werden kann, dass Postbus keine Überkompensation erhält. Die Kommission äußert daher zum gegenwärtigen Stadium Zweifel, ob Postbus nicht eine Überkompensation für Verkehrsleistungen erhält.

4.   BESCHLUSS

104.

Aus den dargelegten Gründen fordert die Kommission daher Österreich im Rahmen des Verfahrens nach Artikel 88 Absatz 2 des EG-Vertrags auf, sich innerhalb eines Monats nach Eingang dieses Schreibens zu dem Sachverhalt zu äußern und alle für die Beurteilung der betreffenden Maßnahmen sachdienlichen Informationen zu übermitteln. Sie bittet die österreichischen Behörden, dem Empfänger der etwaigen Beihilfe unmittelbar eine Kopie dieses Schreibens zuzuleiten.

105.

Die Kommission teilt Österreich mit, dass sie die Beteiligten durch die Veröffentlichung des vorliegenden Schreibens und einer Zusammenfassung dieses Schreibens im Amtsblatt der Europäischen Union in Kenntnis setzen wird. Außerdem wird sie die Beteiligten in den EFTA-Staaten, die das EWR-Abkommen unterzeichnet haben, durch die Veröffentlichung einer Bekanntmachung in der EWR-Beilage zum Amtsblatt und die EFTA-Überwachungsbehörde durch Übermittlung einer Kopie dieses Schreibens von dem Vorgang in Kenntnis setzen. Alle vorerwähnten Beteiligten werden aufgefordert, innerhalb eines Monats nach dem Datum dieser Veröffentlichung ihre Stellungnahme abzugeben.»


(1)  Sentenza della Corte del 24.3.2003, causa C- 280/00, Altmark Trans. 2003, p. I-7747.

(2)  Bundesgesetzblatt I 1999/203 in der Fassung Bundesgesetzblatt I 2002/77, 2003/62 und 2004/151.

(3)  Bundesgesetzblatt I 2002/32.

(4)  Bundesgesetzblatt I 1972/284.

(5)  Urteil des EuGH vom 24. Juli 2003, Altmark Trans, Rechtssache C-280/00.

(6)  Mitteilung der Kommission vom 12. Mai 2004 an das Europäische Parlament, den Rat, den Europäischen Wirtschafts- und Sozialausschuss und den Ausschuss der Regionen — Weißbuch zu Dienstleistungen von allgemeinem Interesse, KOM(2004) 374 endg.

(7)  Urteil des Gerichtshofs vom 24. Juli 2003, Rechtsache C-280/00, Altmark Trans, Randnrn. 101, 106, 107.

(8)  Bundesgesetzblatt I 1994/519.

(9)  Vgl. in diesem Sinne das Urteil des Gerichtshofs vom 24. Juli 2003, Rs. C-280/00, Altmark Trans, das einen deutschen öffentlichen Dienstleistungsvertrag betraf. Dies hat den Gerichtshof nicht daran gehindert zu beurteilen, ob es sich um eine Beihilfe handelt oder nicht, und sich dabei auf den Inhalt und nicht die Form des Instruments zu stützen. Vgl. Artikel 4 der Entscheidung der Kommission vom 28. November 2005 über die Anwendung von Artikel 86 Absatz 2 EG-Vertrag auf staatliche Beihilfen, die bestimmten mit der Erbringung von Dienstleistungen von allgemeinem wirtschaftlichem Interesse betrauten Unternehmen als Ausgleich gewährt werden (ABl. L 312 vom 29.11.2005, S. 67), in der ebenfalls von der Form des Instruments abgesehen wird.

(10)  ABl. C 297 vom 29.11.2005, S. 4.

(11)  KOM(2000) 7 endg.