ISSN 1725-2466 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
48o anno |
Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
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I Comunicazioni |
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Commissione |
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2005/C 274/1 |
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2005/C 274/2 |
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2005/C 274/3 |
Notifica preventiva di una concentrazione (Caso n. COMP/M.4016 — Macquarie Airports Copenhagen/Copenhagen Airports) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
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2005/C 274/4 |
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2005/C 274/5 |
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2005/C 274/6 |
Aiuto di Stato — Polonia — Aiuto di Stato n. C 21/2005 (ex PL45/04) — Compensazione a Poczta Polska per la fornitura di servizi postali universali — Aiuto di Stato n. C 22/2005 (ex PL49/04) — Aiuti a Poczta Polska per investimenti connessi alla fornitura di servizi postali universali — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 ) |
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III Informazioni |
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Commissione |
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2005/C 274/7 |
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2005/C 274/8 |
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2005/C 274/9 |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
IT |
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I Comunicazioni
Commissione
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/1 |
Tasso di interesse applicato dalla Banca centrale europea alle sue principali operazioni di rifinanziamento (1):
2,06 % al 1o novembre 2005
Tassi di cambio dell'euro (2)
4 novembre 2005
(2005/C 274/01)
1 euro=
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Moneta |
Tasso di cambio |
USD |
dollari USA |
1,1933 |
JPY |
yen giapponesi |
140,52 |
DKK |
corone danesi |
7,4640 |
GBP |
sterline inglesi |
0,67640 |
SEK |
corone svedesi |
9,5915 |
CHF |
franchi svizzeri |
1,5439 |
ISK |
corone islandesi |
72,00 |
NOK |
corone norvegesi |
7,7975 |
BGN |
lev bulgari |
1,9556 |
CYP |
sterline cipriote |
0,5736 |
CZK |
corone ceche |
29,357 |
EEK |
corone estoni |
15,6466 |
HUF |
fiorini ungheresi |
249,13 |
LTL |
litas lituani |
3,4528 |
LVL |
lats lettoni |
0,6964 |
MTL |
lire maltesi |
0,4293 |
PLN |
zloty polacchi |
3,9903 |
RON |
leu rumeni |
3,6623 |
SIT |
tolar sloveni |
239,49 |
SKK |
corone slovacche |
38,931 |
TRY |
lire turche |
1,6096 |
AUD |
dollari australiani |
1,6207 |
CAD |
dollari canadesi |
1,4090 |
HKD |
dollari di Hong Kong |
9,2516 |
NZD |
dollari neozelandesi |
1,7345 |
SGD |
dollari di Singapore |
2,0266 |
KRW |
won sudcoreani |
1 250,40 |
ZAR |
rand sudafricani |
7,9363 |
CNY |
renminbi Yuan cinese |
9,6485 |
HRK |
kuna croata |
7,3828 |
IDR |
rupia indonesiana |
11 998,63 |
MYR |
ringgit malese |
4,506 |
PHP |
peso filippino |
65,787 |
RUB |
rublo russo |
34,0630 |
THB |
baht thailandese |
48,907 |
(1) Tasso applicato all'operazione più recente rispetto alla data indicata. Nel caso di appalto a tasso variabile, il tasso di interesse è il tasso di interesse marginale.
Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/2 |
Procedura d'informazione — Regole tecniche
(2005/C 274/02)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
Direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998 che prevede una procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione (GU L 204 del 21.7.1998, pag. 37; GU L 217 del 5.8.1998, pag. 20).
Notifiche di progetti nazionali di regole tecniche ricevute dalla Commissione.
Riferimento (1) |
Titolo |
Scadenza della sospensione di tre mesi (2) |
2005/0535/A |
Regolamento del ministro federale per la Sanità e per le Donne sul latte crudo (regolamento sul latte crudo) |
06-01-2006 |
2005/0536/A |
Regolamento del ministro federale per la Sanità e per le Donne sull'adattamento di determinate norme sull'igiene dei prodotti alimentari (regolamento di adattamento relativo all'igiene dei generi alimentari) |
06-01-2006 |
2005/0537/E |
Progetto di regio decreto che integra il regime giuridico in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggi |
09-01-2006 |
2005/0538/LT |
Il progetto di delibera del governo della Repubblica di Lituania concernente la modifica della delibera n. 174 del governo della Repubblica di Lituania del 3 febbraio 2003 sull'approvazione del piano nazionale di ripartizione delle radiofrequenze |
09-01-2006 |
2005/0539/E |
Reti di accesso senza filo, comprese le reti locali di dati (LAN) nella banda di 5 GHz per applicazioni all'interno di edifici o nelle loro vicinanze (breve distanza) |
09-01-2006 |
2005/0540/E |
Microfoni senza filo |
09-01-2006 |
2005/0541/FIN |
Proposta di legge in materia di nomi di dominio e concernente modifiche della legge sulla gestione delle telecomunicazioni |
09-01-2006 |
2005/0542/A |
RVS 8S.06.25, Condizioni tecniche contrattuali per la costruzione di strade, lavori di pavimentazione, rivestimenti bituminosi, strati sottili di copertura con metodo a freddo e sigillature |
09-01-2006 |
2005/0543/A |
Progetto di un regolamento del ministro federale per la Sanità e per le Donne sull'ispezione degli animali destinati alla macellazione e delle carni (regolamento sull'ispezione delle carni) [5. Punto «Adattamenti a norma del regolamento (CE) n. 854/2004 articolo 17»; Art. 19 Presenza del veterinario nelle imprese di piccole dimensioni; Art. 20 Adattamento dell'ispezione degli animali destinati alla macellazione nel caso della selvaggina d'allevamento] |
09-01-2006 |
2005/0544/NL |
Modifica di alcune leggi fiscali (Piano fiscale 2006) |
|
2005/0545/A |
Progetto di una legge recante modifica della legge per la promozione dell'edilizia residenziale della Carinzia 1997 |
09-01-2006 |
2005/0546/DK |
Comunicazioni della Direzione della navigazione marittima B, prescrizione tecnica sulla costruzione e gli equipaggiamenti delle navi. |
11-01-2006 |
2005/0547/E |
Decreto che disciplina le condizioni tecniche delle macchine da gioco di tipo «B» e «C» |
11-01-2006 |
2005/0548/S |
Prescrizioni dell'agenzia svedese per i servizi di soccorso e linee guida generali relative alla conservazione di merci esplosive |
12-01-2006 |
2005/0549/D |
Regolamento relativo al traffico elettronico in ambito giuridico per i tribunali e le Procure dello Stato domiciliate nella città di Francoforte sul Meno |
13-01-2006 |
2005/0550/E |
Apparecchi per radiocollegamenti fissi nella banda di frequenza 57-59 GHz |
16-01-2006 |
2005/0551/E |
Apparecchi per radiocollegamenti fissi nella banda di frequenza 48,5-50,2 GHz |
16-01-2006 |
2005/0552/E |
Sistema digitale di telefonia mobile automatica GSM |
16-01-2006 |
2005/0554/PL |
Regolamento del ministro dell'Economia e del Lavoro relativo ai requisiti per botti e fusti, alla tipologia delle analisi e delle verifiche da effettuare durante il controllo metrologico legale dei suddetti recipienti |
16-01-2006 |
2005/0555/B |
Progetto di accordo sulla politica ambientale relativo all'attuazione dell'obbligo di accettazione Vlarea per gli oli e i grassi usati |
|
2005/0556/D |
Regolamenti per l'applicazione di prodotti e materiali da costruzione in base alle omologazioni tecniche europee ed alle norme armonizzate conformemente alla direttiva sui prodotti da costruzione. Edizione: settembre 2005 |
18-01-2006 |
2005/0557/D |
Modifiche e integrazioni dell'elenco modello delle norme tecniche di costruzione per l'edizione settembre 2005 |
18-01-2006 |
2005/0558/D |
Regolamenti per l'applicazione di prodotti e materiali da costruzione in base alle omologazioni tecniche europee ed alle norme armonizzate conformemente alla direttiva sui prodotti da costruzione nel campo di applicazione di regolamenti secondo l'art. 17, par. 4 e 21 paragrafo 2 MBO, edizione settembre 2005 |
18-01-2006 |
2005/0559/UK |
Regolamento 2006 sull'ambiente idrico (stoccaggio degli oli) (Scozia) |
18-01-2006 |
2005/0560/UK |
TR 2513 A — Specifica di prestazioni per le apparecchiature di controllo della segnaletica a bandierine |
18-01-2006 |
2005/0561/D |
Condizioni tecniche contrattuali aggiuntive — Costruzioni idrauliche (ZTV-W) per strutture di sostegno scavi di fondazione, miglioramento del terreno di fondazione (campo di applicazione 209) |
18-01-2006 |
2005/0562/UK |
Decreto 2006 (modifica) sulle patologie degli animali (disinfettanti approvati) (Inghilterra) |
18-01-2006 |
2005/0563/CZ |
Progetto di decreto del … 2005 apportante modifiche al decreto dell'Ente minerario ceco n. 35/1998 relativo alla sicurezza delle persone, alla tutela della salute sul lavoro e alla sicurezza d'esercizio della ferrovia di una miniera di lignite |
19-01-2006 |
2005/0564/A |
Descrizione interfaccia radio «Comunicazione via satellite» Interfaccia n.: FSB-RU002, FSB-RU006 |
19-01-2006 |
2005/0565/F |
Ordinanza relativa alla diagnosi del rischio d'intossicazione da piombo nelle vernici |
19-01-2006 |
2005/0566/A |
Descrizione interfaccia radio «Trasmissione per ponte radio» Interfaccia n.: FSB-RR009, FSB-RR010, FSB-RR018, FSB-RR022, FSB-RR042, FSB-RR065, FSB-RR066, FSB-RR067 |
19-01-2006 |
2005/0567/F |
Ordinanza relativa alla constatazione del rischio d'esposizione al piombo |
19-01-2006 |
2005/0568/D |
Modifica della direttiva relativa alla costruzione e all'allestimento degli impianti a pressione su navi destinate alla navigazione marittima battenti bandiera tedesca |
19-01-2006 |
2005/0569/GR |
Controllo delle caratteristiche tecniche dell'acciaio per cemento armato |
20-01-2006 |
La Commissione richiama l'attenzione sulla sentenza riguardante la «CIA Security», emessa il 30 aprile 1996 nella causa C-194/94 (Racc. 1996, pag. I-2201), secondo la quale la Corte di giustizia ritiene che gli articoli 8 e 9 della direttiva 98/34/CE (all'epoca 83/189/CEE) debbano essere interpretati nel senso che i singoli possono farli valere dinanzi a un giudice nazionale, il quale deve rifiutare l'applicazione di una regola tecnica nazionale che non sia stata notificata conformemente alla direttiva di cui sopra.
Detta sentenza conferma la comunicazione della Commissione del 1o ottobre 1986 (GU C 245 dell'1.10.1986, pag. 4).
L'inadempimento dell'obbligo di notifica comporta pertanto l'inapplicabilità delle regole tecniche in esame, che di consequenza sano inopponibili ai singoli.
Per ulteriori altri informazioni sulla procedura di notifica, rivolgersi a:
Commissione europea |
DG Imprese e industria, Unità C3 |
BE–1049 Bruxelles |
e-mail: Dir83-189-Central@cec.eu.int |
oppure visitare il sito internet: http://europa.eu.int/comm/enterprise/tris/
Per eventuali informazioni su tali notifiche, rivolgersi ai servizi nazionali, il cui elenco è riportato di seguito:
ELENCO DEI DIPARTIMENTI NAZIONALI RESPONSABILI DELL'APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 98/34/CE
BELGIO
BELNotif |
Qualité et Sécurité |
SPF Economie, PME, Classes moyennes et Energie |
NG III — 4ème étage |
Boulevard du Roi Albert II/16 |
BE-1000 Bruxelles |
Sig.ra Pascaline Descamps |
Tel. (32) 2 206 46 89 |
Fax (32) 2 206 57 46 |
E-mail: pascaline.descamps@mineco.fgov.be |
paolo.caruso@mineco.fgov.be |
E-mail generico: belnotif@mineco.fgov.be |
Sito Web: http://www.mineco.fgov.be |
REPUBBLICA CECA
Czech Office for Standards, Metrology and Testing |
Gorazdova 24 |
PO BOX 49 |
CZ-128 01 Praha 2 |
Sig. Miroslav Chloupek |
Director of International Relations Department |
Tel. (420) 224 907 123 |
Fax (420) 224 914 990 |
E-mail: chloupek@unmz.cz |
E-mail generico: eu9834@unmz.cz |
Sito Web: http://www.unmz.cz |
DANIMARCA
Erhvervs- og Boligstyrelsen |
Dahlerups Pakhus |
Langelinie Allé 17 |
DK-2100 Copenhagen Ø (oppure DK-2100 Copenhagen OE) |
Tel. (45) 35 46 66 89 (linea diretta) |
Fax (45) 35 46 62 03 |
E-mail: Sig.ra Birgitte Spühler Hansen — bsh@ebst.dk |
Cassetta delle lettere per messaggi relativi a notifiche — noti@ebst.dk |
Sito Web: http://www.ebst.dk/Notifikationer |
GERMANIA
Bundesministerium für Wirtschaft und Arbeit |
Referat XA2 |
Scharnhorststr. 34-37 |
DE-10115 Berlin |
Sig.ra Christina Jäckel |
Tel. (49) 30 2014 6353 |
Fax. (49) 30 2014 5379 |
E-mail: infonorm@bmwa.bund.de |
Sito Web: http://www.bmwa.bund.de |
ESTONIA
Ministry of Economic Affairs and Communications |
Harju str. 11 |
EE-15072 Tallinn |
Mr Karl Stern |
Tel. (37-2) 6 256 405 |
Fax (37-2) 6 313 660 |
E-mail: karl.stern@mkm.ee |
E-mail generico: el.teavitamine@mkm.ee |
GRECIA
Ministry of Development |
General Secretariat of Industry |
Mesogeion 119 |
EL-101 92 Athens |
Tel. (30) 210 696 98 63 |
Fax (30) 210 696 91 06 |
ELOT |
Acharnon 313 |
EL-111 45 Athens |
Tel. (30) 210 212 03 01 |
Fax (30) 210 228 62 19 |
E-mail: 83189in@elot.gr |
Sito Web: http://www.elot.gr |
SPAGNA
Ministerio de Asuntos Exteriores |
Secretaría de Estado de Asuntos Europeos |
Direccion General de Coordinacion del Mercado Interior y otras Políticas Comunitarias |
Subdireccion General de Asuntos Industriales, Energéticos, de Transportes y Comunicaciones y de Medio Ambiente |
C/Padilla, 46, Planta 2a, Despacho: 6218 |
ES-28006 Madrid |
Sig. Angel Silván Torregrosa |
Tel. (34-91) 379 83 32 |
Sig.ra Esther Pérez Peláez |
Consigliere tecnico |
E-mail: esther.perez@ue.mae.es |
Tel. (34-91) 379 84 64 |
Fax (34-91) 379 84 01 |
E-mail: d83-189@ue.mae.es |
FRANCIA
Délégation interministérielle aux normes |
Direction générale de l'Industrie, des Technologies de l'information et des Postes (DiGITIP) |
Service des politiques d'innovation et de compétitivité (SPIC) |
Sous-direction de la normalisation, de la qualité et de la propriété industrielle (SQUALPI) |
DiGITIP 5 |
12, rue Villiot |
FR-75572 Paris Cedex 12 |
Sig.ra Suzanne Piau |
Tel. (33) 1 53 44 97 04 |
Fax (33) 1 53 44 98 88 |
E-mail: suzanne.piau@industrie.gouv.fr |
Sig.ra Françoise Ouvrard |
Tel. (33) 1 53 44 97 05 |
Fax (33) 1 53 44 98 88 |
E-mail: francoise.ouvrard@industrie.gouv.fr |
IRLANDA
NSAI |
Glasnevin |
Dublin 9 |
Ireland |
Sig. Tony Losty |
Tel. (35-3) 1 807 38 80 |
Fax (35-3) 1 807 38 38 |
E-mail: tony.losty@nsai.ie |
Sito Web: http://www.nsai.ie/ |
ITALIA
Ministero delle attività produttive |
Dipartimento per le imprese |
Direzione Generale per lo sviluppo produttivo e la competitività |
Ispettorato tecnico dell'industria — Ufficio F1 |
Via Molise 2 |
IT-00187 Roma |
Sig. Vincenzo Correggia |
Tel. (39) 06 47 05 22 05 |
Fax (39) 06 47 88 78 05 |
E-mail: vincenzo.correggia@minindustria.it |
Sig. Enrico Castiglioni |
Tel. (39) 06 47 05 26 69 |
Fax (39) 06 47 88 77 48 |
E-mail: enrico.castiglioni@minindustria.it |
E-mail generico: ucn98.34.italia@attivitaproduttive.gov.it |
Sito Web: http://www.minindustria.it |
CIPRO
Cyprus Organization for the Promotion of Quality |
Ministry of Commerce, Industry and Tourism |
13, A. Araouzou street |
CY-1421 Nicosia |
Tel. (35-7) 22 409313 oppure (357) 22 375053 |
Fax (35-7) 22 754103 |
Sig. Antonis Ioannou |
Tel. (35-7) 22 409409 |
Fax (35-7) 22 754103 |
E-mail: aioannou@cys.mcit.gov.cy |
Sig.ra Thea Andreou |
Tel. (35-7) 22 409 404 |
Fax (35-7) 22 754 103 |
E-mail: tandreou@cys.mcit.gov.cy |
E-mail generico: dir9834@cys.mcit.gov.cy |
Sito Web: http://www.cys.mcit.gov.cy |
LETTONIA
Ministry of Economics of Republic of Latvia |
Trade Normative and SOLVIT Notification Division |
SOLVIT Coordination Centre |
55, Brivibas Street |
LV-1519 Riga |
Reinis Berzins |
Deputy Head of Trade Normative and SOLVIT Notification Division |
Tel. (371) 70 13 2 30 |
Fax (371) 72 80 882 |
Zanda Liekna |
Solvit Coordination Centre |
Tel. (371) 70 13 236 |
Fax (371) 72 80 88 2 |
E-mail: zanda.liekna@em.gov.lv |
General e-mail: notification@em.gov.lv |
LITUANIA
Lithuanian Standards Board |
T. Kosciuskos g. 30 |
LT-01100 Vilnius |
Sig.ra Daiva Lesickiene |
Tel. (370) 5 270 93 47 |
Fax (370) 5 270 93 67 |
E-mail: dir9834@lsd.lt |
Sito Web: http://www.lsd.lt |
LUSSEMBURGO
SEE — Service de l'Energie de l'Etat |
34, avenue de la Porte-Neuve |
B.P. 10 |
LU-2010 Luxembourg |
Sig. J.P. Hoffmann |
Tel. (35-2) 46 97 46 1 |
Fax (35-2) 22 25 24 |
E-mail: see.direction@eg.etat.lu |
Sito Web: http://www.see.lu |
UNGHERIA
Hungarian Notification Centre – |
Ministry of Economy and Transport |
Budapest |
Honvéd u. 13-15 |
HU-1055 |
Sig. Zsolt Fazekas |
E-mail: fazekaszs@gkm.hu |
Tel. (36-1) 374 2873 |
Fax (36-1) 473 1622 |
E-mail: notification@gkm.hu |
Sito Web: http://www.gkm.hu/dokk/main/gkm |
MALTA
Malta Standards Authority |
Level 2 |
Evans Building |
Merchants Street |
VLT 03 |
MT-Valletta |
Tel. (35-6) 2124 2420 |
Fax (35-6) 2124 2406 |
Sig.ra Lorna Cachia |
E-mail: lorna.cachia@msa.org.mt |
E-mail generico: notification@msa.org.mt |
Sito Web: http://www.msa.org.mt |
PAESI BASSI
Ministerie van Financiën |
Belastingsdienst/Douane Noord |
Team bijzondere klantbehandeling |
Centrale Dienst voor In-en uitvoer |
Engelse Kamp 2 |
Postbus 30003 |
9700 RD Groningen |
Nederland |
Sig. Ebel van der Heide |
Tel. (31) 50 5 23 21 34 |
Sig.ra Hennie Boekema |
Tel. (31) 50 5 23 21 35 |
Sig.ra Tineke Elzer |
Tel. (31) 50 5 23 21 33 |
Fax (31) 50 5 23 21 59 |
E-mail generico: |
Enquiry.Point@tiscali-business.nl |
Enquiry.Point2@tiscali-business.nl |
AUSTRIA
Bundesministerium für Wirtschaft und Arbeit |
Abteilung C2/1 |
Stubenring 1 |
AT-1010 Wien |
Sig.ra Brigitte Wikgolm |
Tel. (43-1) 711 00 58 96 |
Fax (43-1) 715 96 51 oppure (43-1) 712 06 80 |
E-mail: not9834@bmwa.gv.at |
Sito Web: http://www.bmwa.gv.at |
POLONIA
Ministry of Economy and Labour |
Department for European and Multilateral Relations |
Plac Trzech Krzyży 3/5 |
PL-00-507 Warszawa |
Sig.ra Barbara Nieciak |
Tel. (48) 22 693 54 07 |
Fax (48) 22 693 40 28 |
E-mail: barnie@mg.gov.pl |
Sig.ra Agata Gągor |
Tel. (48) 22 693 56 90 |
E-mail generico: notyfikacja@mg.gov.pl |
PORTOGALLO
Instituto Portugês da Qualidade |
Rua Antonio Gião, 2 |
PT-2829-513 Caparica |
Sig.ra Cândida Pires |
Tel. (351-21) 294 82 36 oppure 81 00 |
Fax (351-21) 294 82 23 |
E-mail: c.pires@mail.ipq.pt |
E-mail generico: not9834@mail.ipq.pt |
Sito Web: http://www.ipq.pt |
SLOVENIA
SIST — Slovenian Institute for Standardization |
Contact point for 98/34/EC and WTO-TBT Enquiry Point |
Šmartinska 140 |
SI-1000 Ljubljana |
Tel. (386-1) 478 30 41 |
Fax (386-1) 478 30 98 |
E-mail: contact@sist.si |
Sig.ra Vesna Stražišar |
SLOVACCHIA
Sig.ra Kvetoslava Steinlova |
Director of the Department of European Integration, |
Office of Standards, Metrology and Testing of the Slovak Republic |
Stefanovicova 3 |
SK-814 39 Bratislava |
Tel. (42-1) 2 5249 3521 |
Fax (42-1) 2 5249 1050 |
E-mail: steinlova@normoff.gov.sk |
FINLANDIA
Kauppa-ja teollisuusministeriö |
(Ministry of Trade and Industry) |
Visitor address: |
Aleksanterinkatu 4 |
FI-00170 Helsinki |
e |
Ratakatu 3 |
FI-00120 Helsinki |
Indirizzo postale: |
PO Box 32 |
FI-00023 Government |
Sig. Tuomas Mikkola |
Tel. (35-8) 9 57 86 32 65 |
Fax (35-8) 9 1606 46 22 |
E-mail: tuomas.mikkola@ktm.fi |
Sig.ra Katri Amper |
E-mail generico: maaraykset.tekniset@ktm.fi |
Sito Web: http://www.ktm.fi |
SVEZIA
Kommerskollegium |
(National Board of Trade) |
Box 6803 |
Drottninggatan 89 |
SE–113 86 Stockholm |
Sig.ra Kerstin Carlsson |
Tel. (46) 86 90 48 82 oppure (46) 86 90 48 00 |
Fax (46) 86 90 48 40 oppure (46) 83 06 75 9 |
E-mail: kerstin.carlsson@kommers.se |
E-mail generico: 9834@kommers.se |
Sito Web: http://www.kommers.se |
REGNO UNITO
Department of Trade and Industry |
Standards and Technical Regulations Directorate 2 |
151 Buckingham Palace Road |
London SW1 W 9SS |
United Kingdom |
Sig. Philip Plumb |
Tel. (44) 2072151488 |
Fax (44) 2072151529 |
E-mail: philip.plumb@dti.gsi.gov.uk |
E-mail generico: 9834@dti.gsi.gov.uk |
Sito Web: http://www.dti.gov.uk/strd |
EFTA — ESA
EFTA Surveillance Authority |
Rue Belliard 35 |
BE-1040 Bruxelles |
Sig.ra Adinda Batsleer |
Tel. (32-2) 286 18 61 |
Fax (32-2) 286 18 00 |
E-mail: aba@eftasurv.int |
Sig.ra Tuija Ristiluoma |
Tel. (32-2) 286 18 71 |
Fax (32-2) 286 18 00 |
E-mail: tri@eftasurv.int |
E-mail generico: DRAFTTECHREGESA@eftasurv.int |
Sito Web: http://www.eftasurv.int |
EFTA |
Goods Unit |
EFTA Secretariat |
Rue Joseph II 12-16 |
BE-1000 Bruxelles |
Sig.ra. Kathleen Byrne |
Tel. (32-2) 286 17 49 |
Fax (32-2) 286 17 42 |
E-mail: kathleen.byrne@efta.int |
E-mail generico: DRAFTTECHREGEFTA@efta.int |
Sito Web: http://www.efta.int |
TURCHIA
Undersecretariat of Foreign Trade |
General Directorate of Standardisation for Foreign Trade |
Inönü Bulvari n. 36 |
TR-06510 |
Emek — Ankara |
Sig. Mehmet Comert |
Tel. (90) 312 212 58 98 |
Fax (90) 312 212 87 68 |
E-mail: dtsabbil@dtm.gov.tr |
Sito Web: http://www.dtm.gov.tr |
(1) Anno, numero di registrazione, Stato membro autore.
(2) Periodo nel corso del quale il progetto non può essere adottato.
(3) Senza scadenza, in quanto la Commissione ha accettato la motivazione di urgenza invocata dallo Stato membro autore del progetto.
(4) Senza scadenza, in quanto si tratta di specificazioni tecniche o di altri requisiti o di regole relative ai servizi connessi con misure di carattere fiscale o finanziario, ai sensi dell'articolo 1, punto 11, secondo comma, terzo trattino, della direttiva 98/34/CE.
(5) Procedura di informazione chiusa.
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/8 |
Notifica preventiva di una concentrazione
(Caso n. COMP/M.4016 — Macquarie Airports Copenhagen/Copenhagen Airports)
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(2005/C 274/03)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
1. |
In data 26/10/2005 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa Macquarie Airports Copenhagen ApS, appartenente al gruppo bancario Macquarie («Macquarie», Australia), acquisisce ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio il controllo dell'insieme di Copenhagen Airports A/S («Copenhagen Airports», Danimarca) mediante acquisto di azioni. |
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
|
3. |
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la transazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia si riserva la decisione finale al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 (2) del Consiglio, il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa. |
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [fax n. (32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.4016 — Macquarie Airports Copenhagen/Copenhagen Airports, al seguente indirizzo:
|
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.
(2) GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32.
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/9 |
PARERE DELLA COMMISSIONE
del 4 novembre 2005
concernente il progetto relativo allo smaltimento di rifiuti radioattivi derivanti dalla disattivazione e smantellamento della centrale nucleare di Sizewell A, nel Regno Unito, a norma dell'articolo 37 del trattato Euratom
(Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)
(2005/C 274/04)
In data 6 aprile 2005 la Commissione europea ha ricevuto dal governo del Regno Unito, a norma dell'articolo 37 del trattato Euratom, i dati generali concernenti il progetto relativo allo smaltimento di residui radioattivi derivanti dalla disattivazione e dallo smantellamento della centrale nucleare di Sizewell A.
Sulla base di tali dati e delle informazioni supplementari richieste dalla Commissione il 20 giugno 2005 e fornite dal governo del Regno Unito il 4 luglio 2005 e dopo aver consultato il gruppo di esperti, la Commissione ha formulato il seguente parere:
1. |
La distanza tra l'impianto e il punto più vicino situato nel territorio di un altro Stato membro, in questo caso la Francia, è di circa 135 km. |
2. |
Durante le normali operazioni di disattivazione e smantellamento, gli scarichi di effluenti liquidi e gassosi non sono tali da comportare in un altro Stato membro un'esposizione della popolazione rilevante sotto il profilo sanitario. |
3. |
I rifiuti solidi a media attività saranno collocati in un deposito interno al sito e gestiti a lungo termine in conformità con la politica del governo del Regno Unito. I rifiuti a bassa attività e gli elementi di combustibile irraggiati saranno collocati in un deposito interno al sito in attesa di essere trasferiti in impianti situati sul territorio del Regno Unito dove saranno sottoposti a smaltimento o a ritrattamento. I residui solidi o i materiali di scarto non radioattivi esonerati dal controllo di regolamentazione saranno destinati allo smaltimento come rifiuti convenzionali o al reimpiego o riciclo. Ciò avverrà nel rispetto dei criteri enunciati nella direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza (direttiva 96/29/Euratom). |
4. |
In caso di scarichi non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di un incidente del tipo e dell'entità contemplati nei dati generali, le dosi cui potrebbe essere esposta la popolazione di altri Stati membri non sarebbero significative sotto il profilo sanitario. |
In conclusione, la Commissione è del parere che la realizzazione del progetto relativo allo smaltimento di rifiuti radioattivi, sotto qualsiasi forma, derivanti dalla disattivazione e smantellamento della centrale nucleare di Sizewell A, nel Regno Unito, non è tale da comportare, né in condizioni operative normali, né in caso di incidenti del tipo e dell'entità contemplati nei dati generali, una contaminazione radioattiva significativa sotto il profilo sanitario delle acque, del suolo o dell'aria di un altro Stato membro.
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/10 |
Pubblicazione di una domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CEE) n. 2081/92 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli ed alimentari
(2005/C 274/05)
La presente pubblicazione conferisce un diritto di opposizione ai sensi dell'articolo 7 e dell'articolo 12 quinquies del citato regolamento. Le eventuali dichiarazioni di opposizione a tale domanda devono essere trasmesse, per il tramite dell'autorità competente di uno Stato membro, di uno Stato membro dell'OCM o di un paese terzo riconosciuto conformemente all'articolo 12, paragrafo 3, entro sei mesi dalla data della presente pubblicazione. La pubblicazione è motivata dagli elementi sotto illustrati, in particolare al punto 4.6, in base ai quali la domanda si ritiene giustificata ai sensi del regolamento (CEE) n. 2081/92.
SCHEDA RIEPILOGATIVA
REGOLAMENTO (CEE) N. 2081/92 DEL CONSIGLIO
«PONIENTE DE GRANADA»
N. CE: ES/00273/23.01.2003
DOP ( X ) IGP ( )
La presente scheda costituisce una sintesi informativa. Per informazioni complete gli interessati, e in particolare i produttori del prodotto coperto dalla DOP o dall'IGP in questione, sono invitati a consultare la versione integrale del disciplinare a livello nazionale oppure presso i servizi competenti della Commissione europea (1).
1. Servizio competente dello Stato membro
Nome |
Subdirección General de Denominaciones de Calidad y Relaciones Interprofesionales y Contractuales. Dirección General de Alimentación. Secretaria General de Agricultura y Alimentación del Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación de España |
||
Indirizzo |
|
||
Telefono |
(34) 913 47 53 94 |
||
Fax |
(34) 913 47 54 10 |
2. Richiedente
2.1. Nome: Asociación de aceites de oliva del Poniente de Granada
2.2. Indirizzo:
Carretera de Priego s/n ES-18270 Montefrío (Granada) |
Telefono (34) 58 33 62 35 |
Fax (34) 58 33 65 44 |
2.3. Composizione: produttore/trasformatore (X) altro ( )
3. Tipo di prodotto
Olio di oliva extravergine — Classe 1.5. — Grassi.
4. Descrizione del disciplinare
(riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2)
4.1. Nome: «Poniente de Granada»
4.2. Descrizione: Olio di oliva extravergine ottenuto dai frutti di diverse varietà di olivo (Olea europea, L.): Picudo, Picual ó Marteño, Hojiblanca, Lucio, Nevadillo de Alhama de Granada e Loaime.
Si tratta di oli moderatamente stabili grazie all'elevata concentrazione di polifenoli, che presentano un tenore di acidi grassi molto equilibrato per l'alimentazione: ciò è dovuto alle molteplici varietà esistenti e all'ambiente geografico. I livelli di acido oleico sono da medi ad alti; lo stesso dicasi per quelli di acido linoleico e per il rapporto acidi grassi insaturi/saturi.
A livello organolettico si tratta di oli di gusto leggero che offrono un'ampia gamma di aromi di frutta fresca e matura, erba, fico, ecc. La perfetta combinazione di attributi distinti produce oli equilibrati e completi che presentano certi tocchi di amaro e di pungente, in perfetta armonia con i sapori lievi.
Il colore degli oli varia all'interno di una gamma dal giallo-verdognolo al giallo dorato, a seconda dell'epoca di raccolta, della climatologia, delle varietà e dell'ubicazione geografica all'interno della «comarca».
Gli oli protetti dalla denominazione di origine sono necessariamente extravergini e dovranno presentare le seguenti caratteristiche analitiche espresse in valori massimi ammessi:
Indice di perossidi: massimo 15 m.e.q. di ossigeno attivo per chilogrammo di olio.
Assorbimento di ultravioletti (K 270): massimo 0,15
Umidità: massimo 0,2 % per gli oli non filtrati e 0,1 % per gli oli filtrati.
Impurità: massimo 0,1 %.
Punteggio organolettico (Panel Test): minimo 6,5.
4.3. Zona geografica: La zona de produzione si situa nell'ovest della provincia di Granada («al Poniente de Granada», come indicato dalla stessa denominazione).
La zona è costituita dai territori ubicati entro i confini municipali di: Algarinejo, Alhama de Granada, Arenas del Rey, Cacín, Huétor Tájar, Íllora, Jayena, Loja, Montefrío, Moraleda de Zafayona, Salar, Santa Cruz del Comercio, Villanueva de Mesía, Zafarraya, Zagra, e dai confini del comune di Moclín, la zona occidentale fino al limite naturale tracciato dal fiume Velillos, tutti nella provincia di Granada.
La zona di lavorazione e condizionamento coincide con quella di produzione.
4.4. Prova dell'origine: Le olive provengono dalle varietà autorizzate degli oliveti iscritti nel registro della denominazione di origine. L'olio proviene dai frantoi iscritti ubicati nella zona di produzione. L'olio viene conservato in frantoi e stabilimenti di condizionamento autorizzati che dispongono di impianti adeguati a garantirne la conservazione ottimale. Il Consejo Regulador mette a punto un piano di vigilanza che comprende la certificazione finale degli oli. Una controetichetta numerata rilasciata dal Consejo Regulador garantisce che gli oli tutelati dalla denominazione soddisfino i requisiti del disciplinare.
4.5. Metodo di ottenimento: Gli alberi sono disposti in filari, con alcuni sesti quadrati che presentano densità di piantagione varianti tra 60 e 125 alberi per ettaro, e con un numero di tronchi/albero probabilmente pari a 2-3. Oltre l'85 % dell'oliveto è in coltura non irrigua. Le pratiche di coltivazione sono quelle tradizionali della zona e mirano a rispettare l'ambiente. La raccolta viene realizzata su frutti sani e maturi, raccolti direttamente dall'albero con i metodi tradizionali: pertica, vibrazione meccanica o abbinamento dei due metodi. Il trasporto al frantoio avviene sempre alla rinfusa, in rimorchi o in contenitori rigidi. La capacità del frantoio è adeguata a gestire i quantitativi massimi di olive in entrata. La macinazione viene effettuata nei frantoi autorizzati ed entro 48 ore al massimo dalla raccolta. La molitura si realizza in ciclo continuo, con mulino a martelli di materiale inerte autorizzato nell'industria alimentare. Viene controllata la temperatura di mescolatura della massa, che non è mai superiore a 33° (livello critico). L'unico coadiuvante autorizzato è rappresentato dal talco alimentare, debitamente omologato ad una dose massima di 2,5 %. La separazione delle fasi si realizza fondamentalmente mediante centrifugazione. Gli oli ottenuti dalla seconda centrifugazione delle paste (oli usciti da pressioni successive) non possono venire certificati con la denominazione d'origine «Poniente de Granada». La temperatura dell'acqua addizionata ai decanter (centrífughe orizzontali) non può essere superiore a 32°. La temperatura dell'acqua addizionata alle centrifughe verticali è tale da impedire il fenomeno dell'inversione delle fasi. La durata della decantazione non è inferiore a 6 ore se effettuata mediante centrifugazione e a 36 ore se si tratta di decantazione per gravità. L'olio d'oliva extravergine viene immagazzinato in cantina, in depositi di acciaio inossidabile o di acciaio rivestito di qualità adatta ai prodotti alimentari, o anche in torchi. Tutti i depositi devono essere completamente chiusi e provvisti di coperchio a fini di igiene, di un fondo inclinato o a tronco conico e di un dispositivo di prelievo. Le cantine e i depositi devono essere sufficientemente condizionati onde evitare forti oscillazioni termiche che possano alterare le caratteristiche degli oli. Il trasporto alla rinfusa degli oli protetti viene permesso unicamente all'interno della zona di produzione geografica. La zona di lavorazione e condizionamento coincide con quella di produzione. Il condizionatore dispone di sistemi di tracciabilità degli oli condizionati nel quadro della denominazione di origine. Il condizionamento si realizza in recipienti atti a garantire la sicurezza alimentare che non pregiudicano la qualità e il prestigio degli oli protetti.
4.6. Legame: Le prime testimonianze storiche riguardanti l'olio d'oliva in questa «comarca» risalgono al Cinquecento e al Seicento e fanno la loro apparizione in comuni di grande tradizione olivicola: Loja, Montefrío e Illora. Vari documenti storici attestano un'importante regolamentazione dei frantoi a partire dal 1586, data alla quale vennero pubblicate le «Ordenanzas Municipales de Molinos de aceites de la Ciudad de Loja», che durarono fino al Settecento (Sección Órgano de Gobierno, apdo. Alcalde, libro 2, 1709, Biblioteca Municipal de Loja.). Nel 1752 il marchese de Ensenada evoca l'importanza dell'olio d'oliva nel comune di Montefrío. Nella sua pubblicazione «Enciclopedia Mundial del Olivo (1996)» il comitato oleicolo internazionale descrive, fra le varietà spagnole di olivo, due varietà autoctone di Montefrío: Manzanilla de Montefrío y Chorreao de Montefrío. Nel «Diccionario Geográfico-Estadístico-Histórico de España» (1845) Pascual Madoz scrive che i territori del comune di Illora si prestano particolarmente alla coltivazione dell'olivo e fa speciale riferimento alla tenuta «El Soto de Roma», proprietà dei Duchi di Wellington, in cui si trova il famoso «Molino del Rey» costruito nel 1800. Nella sua pubblicazione «Las Raíces del Aceite de Oliva (1984)» il ministero spagnolo dell'agricoltura, della pesca e dell'alimentazione definisce gli oli di Loja, Montefrío e Illora come quelli che posseggono la più elevata qualità nella provincia di Granada.
La zona di produzione presenta alcune caratteristiche ambientali tipicamente mediterranee, con un regime termico continentale. Tuttavia l'ubicazione della «comarca», in posizione intermedia fra Andalusia occidentale e orientale, con un'orografia influenzata dall'esistenza di una grande valle (Vega del río Genil) incassata fra due sistemi montagnosi (Subbetico al nord e Penibetico al sud), favorisce un microclima caratterizzato da temperature continentali estreme, con inverni lunghi e freddi ed estati lunghe e calde, con forti oscillazioni termiche tra l'inverno e l'estate e fra la notte e il giorno. Questo regime termico influisce sulla maturazione finale dell'oliva, incrementando il livello di acido oleicolo e sul rapporto acidi grassi insaturi/saturi. Inoltre esso influisce sul tenore di polifenoli dell'oliva, aumentandone la concentrazione.
La principale caratteristica che differenzia gli oli dell'occidente della provincia di Granada è l'essere frutto di una combinazione all'interno di sette varietà: Picual, Hojiblanca, Picudo, Lucio, Loaime e Nevadillo de Alhama de Granada. L'introduzione di varietà di olivo diverse all'interno di una stessa azienda è una pratica antica degli agricoltori della zona: essa è motivata, da un lato, dalla convinzione che si migliori così la pollinizzazione dell'olivo e, dall'altro, servirebbe ad attenuare gli effetti dell'alternanza dell'olivo, dovuta a sua volta alle variazioni climatiche fra un anno e l'altro che sono abituali in questa «comarca».
4.7. Struttura di controllo:
Nome |
Consejo Regulador de la denominación de origen «Poniente de Granada» |
||
Indirizzo |
|
||
Tel |
(34) 958 33 68 79 |
||
Fax |
(34) 958 33 68 79 |
La struttura di controllo è conforme alla norma EN-45.011.
4.8. Etichettatura: Figura obbligatoriamente la menzione «Denominazione di origine 'Poniente de Granada'». Le etichette sono autorizzate dal Consejo Regulador. Le controetichette sono numerate e rilasciate dal Consejo Regulador.
4.9. Condizioni nazionali:
— |
Legge 25/70, del 2 dicembre 1970, Statuto della vigna, del vino e delle bevande alcoliche. |
— |
Decreto 835/1972, del 28 marzo 1972, di applicazione della legge 25/1970. Ordinanza 25 gennaio 1994 di attuazione nella legislazione spagnola del regolamento (CEE) n. 2081/92 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli ed alimentari. |
— |
Decreto regio 1643/1999, del 22 ottobre 1999, sulle modalità di presentazione delle domande di iscrizione nel registro comunitario delle denominazioni d'origine protette e delle indicazioni geografiche protette. |
(1) Commissione europea — Direzione generale «Agricoltura e sviluppo rurale» — Unità «Politica di qualità dei prodotti agricoli» — BE-1049 Bruxelles.
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/14 |
AIUTO DI STATO — POLONIA
Aiuto di Stato n. C 21/2005 (ex PL45/04) — Compensazione a Poczta Polska per la fornitura di servizi postali universali
Aiuto di Stato n. C 22/2005 (ex PL49/04) — Aiuti a Poczta Polska per investimenti connessi alla fornitura di servizi postali universali
Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE
(2005/C 274/06)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
Con la lettera del 29.6.2005, — riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi — la Commissione ha comunicato alla Polonia la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione alle misure in oggetto.
La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito alle misure riguardo alle quali viene avviato il procedimento entro un mese dalla data della pubblicazione della presente sintesi e della lettera che segue, inviandole al seguente indirizzo:
Commissione europea |
DG Concorrenza |
Protocollo Aiuti di Stato |
SPA 3 6/5 |
BE-1049 Bruxelles |
Fax (32-2) 296 12 42 |
Dette osservazioni saranno comunicate alla Polonia. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.
TESTO DELLA SINTESI
I. PROCEDIMENTO
Con e-mail del 30.04.2004 le autorità polacche hanno notificato due regimi di aiuti in favore dell'operatore postale polacco Poczta Polska, nell'ambito della procedura del «meccanismo provvisorio» di cui all'allegato IV.3 dell'Atto di adesione che rientra nel trattato di adesione della Repubblica ceca, dell'Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell'Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia all'Unione europea.
II. DESCRIZIONE DEI REGIMI
Poczta Polska è l'operatore postale polacco; svolge le proprie attività sulla base della legge del 30.7.1997 relativa all'impresa di servizio pubblico Poczta Polska. In base alla legge del 12 giugno 2003 — Legge relativa ai servizi postali (in appresso «legge postale» ), Poczta Polska è tenuta a fornire il servizio postale universale su tutto il territorio della Repubblica polacca.
II.2 Compensazione a Poczta Polska per la fornitura di servizi postali universali
Le autorità polacche intendono concedere a Poczta Polska delle sovvenzioni per compensare le eventuali perdite connesse alla fornitura del servizio postale universale. L'importo delle sovvenzioni sarà limitato all'importo delle perdite.
II.3 Aiuti a Poczta Polska per investimenti connessi alla fornitura di servizi postali universali
Le autorità polacche intendono concedere all'operatore postale Poczta Polska delle sovvenzioni per realizzare investimenti connessi alla fornitura di servizi postali universali. L'intensità dell'aiuto è del 50 %.
III. VALUTAZIONE DEGLI AIUTI
Le misure soddisfano le condizioni richieste per poter essere considerate aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1 del trattato CE. Il compito specifico, ufficialmente attribuito a Poczta Polska dalla legge postale, di fornire un servizio postale universale può essere considerato un servizio di interesse economico generale (SIEG) ai sensi dell'articolo 86 paragrafo 2 del trattato.
PL 45/04: Compensazione a Poczta Polska per la fornitura di servizi postali universali
Al fine di determinare se la compensazione a Poczta Polska per la fornitura del servizio postale universale sia necessaria e proporzionata al costo supplementare netto dell'obbligo di servizio pubblico imposto a Poczta Polska dalla legge, la Commissione deve verificare se i costi supplementari netti della fornitura del servizio postale universale siano valutati correttamente. Se così è, la sovvenzione pubblica non è una compensazione eccessiva di tali costi e non ha l'effetto di mettere Poczta Polska in una posizione che le permetta di sovvenzionare internamente attività svolte in settori aperti alla concorrenza (sovvenzioni incrociate).
Nella fase attuale, non è chiaro se Poczta Polska determini correttamente i costi e le entrate del servizio postale universale, tenendo conti separati, conformemente alla direttiva sulla trasparenza, e attuando correttamente i principi di ripartizione integrale dei costi, conformemente all'articolo 14, paragrafi da 3 a 5 della direttiva postale.
Pertanto, nella fase attuale, la Commissione, sulla base delle informazioni di cui dispone, non può concludere, che i costi supplementari netti connessi alla fornitura del servizio postale universale non siano sopravvalutati e che non siano quindi compensati in maniera eccessiva dalle sovvenzioni pubbliche.
PL 49/04 Aiuti a Poczta Polska per investimenti connessi alla fornitura di servizi postali universali
Nella fase attuale, la Commissione nutre seri dubbi sulla necessità degli aiuti agli investimenti che le autorità polacche intendono concedere a Poczta Polska. Le autorità polacche non hanno fornito informazioni sufficienti a far capire alla Commissione perché i costi degli investimenti ammissibili a beneficiare degli aiuti nell'ambito di questo regime non contribuiscano all'importo totale dei costi sostenuti per la fornitura del servizio postale universale, la cui compensazione è già prevista dal regime PL 45/04.
In tali circostanze, la Commissione si chiede perché Poczta Polska abbia bisogno di aiuti agli investimenti per poter soddisfare il proprio obbligo di fornitrice del servizio postale universale e perché le entrate derivate dalle sue attività non possano essere utilizzate per finanziare gli investimenti in questione.
Inoltre, tenuto conto dell'assenza di informazioni che dimostrino che è stata effettuata una separazione dei conti e che siano stati applicati correttamente i principi di ripartizione integrale dei costi, nella fase attuale, la Commissione non può concludere che i costi supplementari netti connessi alla fornitura del servizio postale universale non siano sopravvalutati e compensati in maniera eccessiva dall'aiuto e che in tal modo non si finanzino le attività concorrenziali di Poczta Polska.
TESTO DELLA LETTERA
«Komisja pragnie poinformować Polskę, że po przeanalizowaniu informacji dostarczonych przez polskie władze w kwestii środków, o których mowa powyżej, podjęła decyzję o wszczęciu postępowania określonego w art. 88 ust. 2 Traktatu WE.
I. PROCEDURA
1. |
W dniu 30 kwietnia 2004 r. (A/33137) władze Polski pocztą elektroniczną notyfikowały dwa programy pomocowe na rzecz polskiego operatora pocztowego Poczty Polskiej, zgodnie z “procedurą przejściową”, o której mowa w części 3 załącznika IV do Traktatu o Przystąpieniu stanowiącego część Traktatu o Przystąpieniu Republiki Czeskiej, Estonii, Cypru, Łotwy, Litwy, Węgier, Malty, Polski, Słowenii i Słowacji do Unii Europejskiej. |
2. |
W dniach 26 lipca 2004 r. (D/55454 i D/55455), 26 listopada 2004 r. (D/58531) i 7 lutego 2005 r. (D/50974) Komisja zwróciła się o dodatkowe informacje. Władze polskie przedłożyły dodatkowe informacje w pismach z dnia: 10 września 2004 r. (A/36825), 27 października 2004 r. (A/38289), 3 grudnia 2004 r. (A/39442) oraz 29 marca 2005 r. (A/32670). W dniach 25 października 2004 r. i 31 stycznia 2005 r. miały miejsce dwa spotkania między władzami polskimi i przedstawicielami Komisji. W dniu 20 czerwca 2005 r. Komisja otrzymała od władz polskich dodatkowe informacje. |
II. OPIS PROGRAMÓW POMOCY
II.1. Beneficjent
3. |
Poczta Polska jest polskim publicznym operatorem pocztowym, prowadzącym działalność na podstawie ustawy z dnia 30 lipca 1997 r. o państwowym przedsiębiorstwie użyteczności publicznej “Poczta Polska”. |
4. |
Na mocy ustawy z dnia 12 czerwca 2003 r. — “Prawo pocztowe” (zwanej dalej “Prawem pocztowym”) Poczcie Polskiej powierzono świadczenie powszechnych usług pocztowych na całym terytorium Rzeczypospolitej Polskiej. |
5. |
Poczta Polska świadczy swoje usługi za pośrednictwem 8 306 urzędów pocztowych, z czego 56 % znajduje się na obszarach wiejskich a 44 % na terenie miast. Poczta Polska zatrudnia obecnie ponad 96 000 pracowników. |
6. |
Działalność Poczty Polskiej jest zorganizowana wokół trzech zasadniczych obszarów świadczenia usług: pocztowego (listy, druki zaadresowane i nieopatrzone adresem, wymiana korespondencji, terminale sortowania listów, transport samochodowy oraz listonosze), przesyłek ekspresowych i logistyki (przesyłki ekspresowe, paczki, przedsiębiorstwa świadczenia usług logistycznych oraz przedsiębiorstwo transportu powietrznego), finansowego, handlowego i nowych technologii (Postdata, marketing bezpośredni, portal pocztowy, usługi e-mail, sklep internetowy oraz podpis elektroniczny, sprzedaż informacji ekonomicznych i inne usługi komercyjne). |
7. |
W 2002 r. przychody ogółem oraz zysk netto Poczty Polskiej wyniosły odpowiednio 5 410 mln PLN (1 294 mln EUR) oraz 21 mln PLN (5 mln EUR). Według władz polskich źródłem 53 % przychodów ogółem Poczty Polskiej są powszechne usługi pocztowe, zaś koszty świadczenia tych usług stanowią 50 % kosztów całkowitych Poczty Polskiej. 60 % przychodów ogółem Poczty Polskiej pochodzi ze świadczenia usług pocztowych, paczek, marketingu bezpośredniego oraz dystrybucji prasy. 30 % tych przychodów pochodzi ze świadczenia usług finansowych, natomiast 10 % ze świadczenia usług logistycznych i transportowych. |
8. |
Zgodnie z ustawą z dnia 28 lutego 2003 r. — Prawo upadłościowe i naprawcze, Poczta Polska korzysta ze statusu prawnego (“przedsiębiorstwo państwowe”), który chroni ją przed postawieniem w stan upadłości. Taki status prawny wydaje się zapewniać przedsiębiorstwu nieodpłatną gwarancję rządową na czas nieograniczony i bez limitów w odniesieniu do kwoty i zakresu. Gwarancja ta nie jest analizowana przez Komisję w świetle zasad pomocy państwa w niniejszej decyzji, lecz stanowi przedmiot osobnego postępowania w ramach sprawy z zakresu pomocy państwa E 12/05. |
II.2. Rekompensata dla Poczty Polskiej za świadczenie powszechnych usług pocztowych
9. |
Na podstawie art. 17 ustawy z dnia 30 lipca 1997 r. o państwowym przedsiębiorstwie użyteczności publicznej “Poczta Polska”, na podstawie “Prawa pocztowego” oraz rozporządzenia Ministra Infrastruktury z dnia 9 stycznia 2004 r. w sprawie warunków wykonywania powszechnych usług pocztowych, polskie władze zamierzają przyznać Poczcie Polskiej dotacje w celu zrekompensowania ewentualnych strat, jakie Poczta Polska może ponieść w związku ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych. |
10. |
Dotacje te będą przyznawane ex post na podstawie zarejestrowanych w każdym roku obrachunkowym strat, jeśli takowe wystąpią. Kwota dotacji będzie ograniczona do wysokości kwoty poniesionych strat. |
11. |
Okres realizacji programu jest nieograniczony, a budżetu nie sprecyzowano. |
12. |
Władze polskie wskazały na fakt, że od 1998 r. nie zostały poniesione żadne straty wynikające ze świadczenia powszechnych usług pocztowych. Od tego czasu nie miała miejsca żadna rekompensata ze strony państwa. |
II.3. Pomoc dla Poczty Polskiej na inwestycje związane ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych
13. |
Na podstawie art. 17 ustawy z dnia 30 lipca 1997 r. o państwowym przedsiębiorstwie użyteczności publicznej “Poczta Polska” i rozporządzenia Rady Ministrów z dnia 1 czerwca 2004 r. w sprawie szczegółowych warunków udzielania pomocy publicznej na finansowanie inwestycji państwowego przedsiębiorstwa użyteczności publicznej “Poczta Polska”, władze polskie zamierzają przyznać polskiemu operatorowi pocztowemu dotacje na zrealizowanie inwestycji związanych ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych. |
14. |
Do kosztów kwalifikujących się do objęcia programem pomocowym zalicza się grunty, budynki, wyposażenie, studia wykonalności, obsługę inwestycyjną, szkolenia i koszty uruchomienia. Intensywność pomocy wynosi 50 %. |
15. |
Projekty inwestycyjne przewidziane na lata 2005-2007, kwalifikujące się do objęcia pomocą zgodnie z omawianym programem, dotyczą budowy czterech “ośrodków wysyłki i dystrybucji” we Wrocławiu, Katowicach, Gdańsku i Bydgoszczy. Całkowity szacowany koszt wynosi 686 mln PLN (około 163 mln EUR). |
16. |
Czas trwania programu jest nieograniczony, a budżet na 2005 r. wynosi około 48 mln EUR. |
III. OCENA POMOCY
III.1. Istnienie pomocy w rozumieniu art. 87 ust. 1 Traktatu WE
17. |
Przedmiotowe środki pomocy spełniają warunki podlegające ocenie zgodnie z zasadami pomocy państwa:
|
18. |
Ponadto Komisja musi określić, czy przedmiotowe środki zapewniają Poczcie Polskiej korzyści gospodarcze, gdyż w razie spełnienia wszystkich kryteriów określonych w wyroku w sprawie Altmark (zob. sprawa C-280/00, Altmark Trans GmbH ust. 87-97) mogą one nie kwalifikować się jako pomoc państwa w rozumieniu art. 87 ust. 1 Traktatu. Mowa tu o następujących kryteriach:
|
19. |
Komisja uznaje, że w przypadku Poczty Polskiej czwarte kryterium nie jest spełnione. Zadanie świadczenia usług publicznych nie zostało przyznane w wyniku otwartej procedury zamówień publicznych, a poziom rekompensaty nie będzie określany w odniesieniu do kosztów typowego przedsiębiorstwa działającego w tym sektorze. W związku z tym przedmiotowe środki pomocy zapewniają korzyści gospodarcze Poczcie Polskiej, które mogą zostać zakwalifikowane jako pomoc państwa w rozumieniu art. 87 ust. 1 Traktatu. |
III.2. Zgodność środków pomocy ze wspólnym rynkiem
20. |
Komisja musi ocenić, czy — zgodnie z tym, co twierdzą polskie władze — przedmiotowe środki pomocy są zgodne z rynkiem wewnętrznym na podstawie art. 86 ust. 2 Traktatu, ponieważ stanowią one rekompensatę dla Poczty Polskiej za wywiązywanie się ze zobowiązań z tytułu świadczenia usług publicznych. |
Usługi świadczone w ogólnym interesie gospodarczym
21. |
Zgodnie z art. 86 ust. 2 Traktatu “Przedsiębiorstwa zobowiązane do zarządzania usługami świadczonymi w ogólnym interesie gospodarczym (…) podlegają normom niniejszego Traktatu, zwłaszcza regułom konkurencji, w granicach, w jakich ich stosowanie nie stanowi prawnej lub faktycznej przeszkody w wykonywaniu poszczególnych zadań im powierzonych. Rozwój handlu nie może być naruszony w sposób pozostający w sprzeczności z interesem Wspólnoty”. |
22. |
Aby uzasadnić zgodność programów pomocowych z rynkiem wewnętrznym, na podstawie art. 86 ust. 2 Traktatu, muszą być spełnione pewne warunki:
|
Charakter usług i ich powierzenia
23. |
Na mocy Prawa pocztowego (ustawy z dnia 12 czerwca 2003 r. — Prawo pocztowe) Poczcie Polskiej powierzono świadczenie powszechnych usług pocztowych na terytorium Rzeczypospolitej Polskiej. |
24. |
Artykuł 3 Prawa pocztowego definiuje powszechne usługi pocztowe, jako “usługi polegające na:
świadczone w obrocie krajowym i zagranicznym na terytorium Rzeczypospolitej Polskiej, w sposób jednolity w porównywalnych warunkach i po przystępnych cenach, z zachowaniem wymaganej prawem jakości oraz z zapewnieniem co najmniej jednego opróżniania nadawczej skrzynki pocztowej i doręczania przesyłek co najmniej w każdy dzień roboczy i nie mniej niż przez 5 dni w tygodniu”. |
25. |
Podana wyżej definicja powszechnych usług pocztowych powierzonych Poczcie Polskiej jest zgodna z odpowiednimi przepisami dyrektywy pocztowej (1). |
26. |
Szczególne zadanie oficjalnie powierzone Poczcie Polskiej przez Prawo pocztowe, polegające na świadczeniu powszechnych usług pocztowych, może zostać zakwalifikowane jako usługi świadczone w ogólnym interesie gospodarczym w rozumieniu art. 86 ust. 2 Traktatu. |
27. |
Prawo pocztowe stanowi instrument prawny, który wystarczająco jasno określa i powierza Poczcie Polskiej usługi świadczone w ogólnym interesie gospodarczym. |
Potrzeba i proporcjonalność rekompensaty ze strony państwa
PL 45/04: rekompensata dla Poczty Polskiej za świadczenie powszechnych usług pocztowych
28. |
Władze polskie zamierzają przyznać Poczcie Polskiej dotacje w celu zrekompensowania ewentualnych strat, jakie Poczta Polska może ponieść w związku ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych. Dotacje te będą przyznawane ex post na podstawie zarejestrowanych w każdym roku obrachunkowym strat, jeśli takowe wystąpią. Kwota dotacji będzie ograniczona do wysokości kwoty poniesionych strat. |
29. |
W celu ustalenia, czy rekompensata dla Poczty Polskiej za świadczenie powszechnych usług pocztowych jest konieczna i proporcjonalna do wysokości dodatkowych kosztów netto (2), wynikających ze zobowiązania z tytułu świadczenia usług publicznych, ustawowo nałożonego na Pocztę Polską, Komisja musi sprawdzić, czy dodatkowe koszty netto świadczenia powszechnych usług pocztowych są poprawnie oszacowane. Jeśli tak, dotacja publiczna nie stanowi nadmiernej rekompensaty tych kosztów i nie prowadzi do sytuacji, która umożliwiłaby Poczcie Polskiej subsydiowanie krzyżowe na rzecz obszarów jej działalności podlegających konkurencji. |
30. |
Oszacowanie dodatkowych kosztów netto związanych ze zobowiązaniem z tytułu świadczenia usług publicznych jest ściśle związane oraz zależne od metody, jaką stosuje Poczta Polska do rozdzielenia swoich kosztów i przychodów między wszystkie swoje obszary działalności, w szczególności między działalność związaną ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych i inne obszary działalności. |
31. |
Na tym etapie nie można mieć pewności co do tego, że Poczta Polska prawidłowo określa koszty i przychody pochodzące ze świadczenia powszechnych usług pocztowych, prowadząc odrębne rachunki, w rozumieniu dyrektywy w sprawie przejrzystości (3), i prawidłowo wdrażając zasady pełnego rozdzielenia kosztów w rozumieniu art. 14 ust. 3, 4 i 5 dyrektywy pocztowej. |
32. |
Według władz polskich Poczta Polska wprowadziła rozdzielenie rachunkowości w styczniu 2004 r. Polski urząd regulacyjny zagwarantował, że Poczta Polska spełnia wymogi rachunkowości określone w art. 14 ust. 2 dyrektywy pocztowej.. Jednakże nie można mieć na tym etapie pewności co do tego, że urząd ten zweryfikował zgodność rachunków Poczty Polskiej z artykułem 52 ust. 4 Prawa pocztowego i z rozporządzeniem Ministra Finansów z dnia 24 grudnia 2003 r. w sprawie sposobu podziału kosztów operatora świadczącego powszechne usługi pocztowe, tak jak tego wymaga art. 14 ust. 5 dyrektywy pocztowej. |
33. |
Na tym etapie Komisja ma poważne wątpliwości, mające swoje źródło w rzeczywistych danych liczbowych któregokolwiek zamkniętego roku obrachunkowego, co do poprawności oszacowania kosztów i przychodów w zakresie powszechnych usług pocztowych oraz co do tego, czy oszacowanie to rzeczywiście wyklucza wszelką nadmierną rekompensatę dodatkowych kosztów netto z tytułu świadczenia powszechnych usług pocztowych. |
34. |
Z tego względu, na podstawie dostępnych informacji, Komisja nie może mieć na tym etapie pewności, że dodatkowe koszty netto związane ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych nie są przeszacowane, co prowadziłoby do nadmiernej rekompensaty przez dotacje publiczne. Innymi słowy Komisja nie może wykluczyć tego, że potencjalną nadwyżkę rekompensaty za dodatkowe koszty netto związaną ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych operator pocztowy może wykorzystać do finansowania obszarów działalności podlegających konkurencji. |
PL 49/04: pomoc dla Poczty Polskiej na inwestycje związane ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych
35. |
Władze polskie notyfikowały przedmiotowy program pomocy jako rekompensatę za koszty inwestycyjne związane wyłącznie ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych. |
36. |
Na tym etapie Komisja ma poważne wątpliwości co do tego, czy pomoc inwestycyjna, jaką władze polskie zamierzają przyznać Poczcie Polskiej, jest rzeczywiście niezbędna. Władze polskie nie przekazały wystarczających informacji, pozwalających Komisji na zrozumienie dlaczego koszty inwestycyjne kwalifikujące się do przyznania pomocy w ramach tego programu nie są już wyliczane w obrębie całkowitej kwoty kosztów poniesionych podczas świadczenia powszechnych usług pocztowych, których rekompensata została już przewidziana w programie PL 45/04. |
37. |
Ponadto w piśmie z dnia 10 września 2004 r. władze polskie wskazały, że “dotąd Poczta Polska prowadziła rejestry zysku i kosztów, które umożliwiały obliczenie w przybliżeniu zyskowności świadczenia powszechnych usług pocztowych. Zarówno w 2002 jak i w 2003 r. Poczta Polska nie wykazała w swoich sprawozdaniach finansowych strat wynikających ze świadczenia powszechnych usług pocztowych”. Z dostępnych informacji wynika również, że Poczta Polska jako całość w tym samym okresie nie zaksięgowała żadnych strat. |
38. |
W piśmie z dnia 29 marca 2005 r. władze polskie wskazały również, że w 2004 r. Poczta Polska wygenerowała ze wszystkich obszarów swojej działalności pozytywny wynik netto w wysokości 101,4 mln PLN (około 21 mln EUR) oraz że przewiduje zysk netto za rok 2005 w wysokości 29,7 mln PLN (około 7 mln EUR). W zakresie, w jakim dotyczy to zyskowności powszechnych usług pocztowych, władze polskie wskazały, że w 2004 r. zysk brutto wyniósł 273 mln PLN (około 65 mln EUR) oraz że jego wysokość spadnie w 2005 r. do 93 mln PLN (około 22 mln EUR) z powodu przewidzianego spadku ilości przesyłek listowych. |
39. |
W obliczu okoliczności, o których mowa powyżej, Komisja ma wątpliwości, czy pomoc inwestycyjna na rzecz Poczty Polskiej jest niezbędna do spełnienia wymogów nałożonych na nią jako na dostawcę powszechnych usług pocztowych oraz dlaczego zysk pochodzący z prowadzenia działalności poczty Polskiej nie może zostać wykorzystany do sfinansowania inwestycji, o których mowa. |
40. |
Ponadto, z powodu braku dowodów na poprawne wdrożenie zasad pełnego rozdzielenia kosztów (4), Komisja nie może mieć na tym etapie pewności, że dodatkowe koszty netto związane ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych nie są przeszacowane i nadmiernie rekompensowane poprzez przedmiotową pomoc w taki sposób, że Poczta Polska może finansować swoje podlegające konkurencji obszary działalności. |
41. |
W świetle powyższego Komisja ma poważne wątpliwości co do niezbędności zgłoszonej pomocy oraz co do tego, że pomoc jest ograniczona do minimum i że nie jest źródłem nadmiernych korzyści dla Poczty Polskiej. |
III.3. “Procedura przejściowa”
42. |
W części 3 załącznika IV do Traktatu o Przystąpieniu stanowiącego część Traktatu o Przystąpieniu Republiki Czeskiej, Estonii, Cypru, Łotwy, Litwy, Węgier, Malty, Polski, Słowenii i Słowacji do Unii Europejskiej została określona “procedura przejściowa”. Zapewnia ona ramy prawne dla oceny programów pomocowych oraz środków pomocy indywidualnej, które zostały wprowadzone w życie w nowym Państwie Członkowskim przed datą przystąpienia i które nadal można stosować po przystąpieniu; procedurę tą stosuje się do tych programów i środków, które nie zostały jeszcze umieszczone w wykazie “istniejących środków pomocy” załączonym do załącznika IV, i które wprowadzano w życie począwszy od dnia 10 grudnia 1994 r. Środki, które można stosować po przystąpieniu, i które wprowadzono w życie przed dniem 10 grudnia 1994 r., po przystąpieniu uznaje się za pomoc istniejącą w rozumieniu art. 88 ust. 1 Traktatu WE. W odniesieniu do powyższego właściwym kryterium jest prawnie wiążący akt, zgonie z którym właściwe władze krajowe przyznają pomoc (5). |
43. |
Na podstawie “procedury przejściowej”, zgodność ze wspólnym rynkiem środków pomocy, które można stosować po przystąpieniu, musi być w pierwszym rzędzie oceniona przez władze krajowe odpowiedzialne za monitorowanie pomocy państwa (w przypadku Polski jest to Urząd Ochrony Konkurencji i Konsumentów — UOKiK). |
44. |
Państwowy organ monitorujący może dążyć do uzyskania pewności prawnej, notyfikując dane środki Komisji Europejskiej. Po otrzymaniu notyfikacji, Komisja rozważy zgodność zgłoszonych środków ze wspólnym rynkiem. |
45. |
Jeśli Komisja ma poważne wątpliwości co do zgodności notyfikowanych środków z dorobkiem prawnym Wspólnoty, może przed upływem trzech miesięcy od daty otrzymania pełnej notyfikacji wnieść zastrzeżenia. |
46. |
W przeciwnym przypadku, jeśli Komisja nie wniesie w terminie zastrzeżeń co do notyfikowanych środków, środki te uznaje się za pomoc istniejącą począwszy od daty przystąpienia. |
47. |
Oba przedmiotowe programy pomocy zostały notyfikowane przez władze polskie zgodnie ze wspomnianą powyżej procedurą w ramach “procedury przejściowej”. |
48. |
Komisja uznaje, że program pomocowy “PL 45/04: rekompensata dla Poczty Polskiej za świadczenie powszechnych usług pocztowych” kwalifikuje się do notyfikacji zgodnie z “procedurą przejściową”, ponieważ jego wejście w życie miało miejsce przed przystąpieniem Polski do Unii Europejskiej. |
49. |
Jednakże Komisja ma poważne wątpliwości co do tego, czy program pomocy “PL 49/04: pomoc dla Poczty Polskiej na inwestycje związane ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych” kwalifikuje się do notyfikacji zgodnie z “procedurą przejściową”. Na podstawie dostępnych informacji Komisja nie może mieć na tym etapie pewności, że wejście w życie programu miało miejsce przed przystąpieniem, jako że niektóre warunki przyznania pomocy zostały określone w rozporządzeniu Rady Ministrów w sprawie szczegółowych warunków udzielania pomocy publicznej na finansowanie inwestycji państwowego przedsiębiorstwa użyteczności publicznej “Poczta Polska”, które weszło w życie 4 czerwca 2004 r., tj. po przystąpieniu. |
IV. WNIOSKI
50. |
W związku z powyższym, Komisja proponuje, aby: Polskę, zgodnie z procedurą opisaną w art. 88 ust. 2 Traktatu WE, przedstawiła swoje uwagi i wszelkie informacje mogące pomocne w ocenie przedmiotowych środków pomocy w terminie do jednego miesiąca od daty otrzymania niniejszego listu. Komisja zwraca się z prośbą do władz polskich o niezwłoczne przekazanie kopii niniejszego listu potencjalnemu beneficjentowi pomocy. |
51. |
Niniejszym, Komisja pragnie ostrzec Polskę, że informacja o sprawie zostanie przekazana zainteresowanym stronom poprzez publikację niniejszego listu i jego streszczenia w Dzienniku Urzędowym Unii Europejskiej. Odnośna informacja przekazana zostanie również zainteresowanym stronom w krajach EFTA, które są sygnatariuszami porozumienia EOG, poprzez publikację komunikatu w suplemencie EOG do Dziennika Urzędowego, jak również organowi nadzorującemu EFTA, któremu przesłana zostania kopia niniejszego listu. Wszystkie zainteresowane strony wymienione powyżej mogą przedstawiać swoje uwagi w terminie do jednego miesiąca od daty ukazania się takiej publikacji.» |
(1) Dyrektywa Parlamentu Europejskiego i Rady 97/67/WE z dnia 15 grudnia 1997 r. w sprawie wspólnych zasad rozwoju rynku wewnętrznego usług pocztowych Wspólnoty oraz poprawy jakości usług (Dz.U. L 15 z 21.1.1998).
(2) Komisja uznaje, że dodatkowe koszty netto wynikające ze zobowiązania z tytułu świadczenia usług publicznych to koszty poniesione w trakcie wywiązywania się ze zobowiązań z tytułu świadczenia usług publicznych, przy uwzględnieniu odpowiednich wpływów i rozsądnego zysku z wywiązywania się z tych zobowiązań.
(3) Dyrektywa Komisji 80/723/EWG z dnia 25 czerwca 1980 r. w sprawie przejrzystości stosunków finansowych między Państwami Członkowskimi a przedsiębiorstwami publicznymi, zmieniona dyrektywami Komisji 85/413/EWG z dnia 24 lipca 1985 r., 93/84/EWG z dnia 30 września 1993 r. i 2000/52/WE z dnia 26 lipca 2000 r.
(4) W notyfikacji przedmiotowego programu pomocy wskazano wyraźnie, że “jest praktycznie niemożliwym, aby przypisać koszty inwestycji związanych ze świadczeniem powszechnych usług pocztowych poszczególnym usługom. Dlatego też przyjmuje się, że koszty, które równają się szacowanym kosztom inwestycji, zostaną zaksięgowane jako koszty poniesione podczas świadczenia powszechnych usług pocztowych”.
(5) Wyrok Sądu Pierwszej Instancji z dnia 14 stycznia 2004 r. w sprawie T-109/01, Fleuren Compost v Komisja, nyr, pkt 74.
III Informazioni
Commissione
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/20 |
Bando di gara per la riduzione del prelievo all'importazione per il granturco proveniente dai paesi terzi
(2005/C 274/07)
I. OGGETTO
1. |
È indetta una gara avente per oggetto la riduzione del prelievo all'importazione per il granturco di cui al codice NC 1005 90 00, proveniente dai paesi terzi. |
2. |
Il quantitativo che può essere oggetto di fissazioni della riduzione del prelievo all'importazione è pari a 250 000 t. |
3. |
La gara si effettua conformemente alle disposizioni del regolamento (CE) n. 1809/2005 della Commissione (1). |
II. TERMINI
1. |
Il termine di presentazione delle offerte per la prima delle gare settimanali decorre il 4.11.2005 e scade il 10.11.2005, alle ore 10. |
2. |
Per le gare settimanali successive, il termine di presentazione delle offerte decorre dal venerdì e scade il giovedì di ogni settimana alle ore 10. Il presente bando è pubblicato esclusivamente per indire la presente gara. Fatta salva la possibilità di modifica o di sostituzione, esso è valido per tutte le gare settimanali effettuate nel periodo di validità della gara. La presentazione delle offerte sarà tuttavia sospesa per le settimane nelle quali non vi sarà riunione del Comitato di gestione dei cereali. |
III. OFFERTE
1. |
Le offerte devono essere presentate per iscritto e pervenire entro e non oltre la data e l'ora indicata al titolo II, mediante deposito contro ricevuta oppure con invio per telefax, al seguente indirizzo:
Le offerte non presentate per telefax devono pervenire al relativo indirizzo in doppia busta sigillata. La busta interna, anch'essa sigillata, deve recare la seguente dicitura: «Offerta presentata in relazione alla gara per la riduzione del prelievo all'importazione di granturco — Regolamento (CE) n. 1809/2005». Fino al momento in cui lo Stato membro interessato non comunica al concorrente l'avvenuta aggiudicazione, le offerte presentate non possono essere ritirate. |
2. |
L'offerta, come pure la prova e la dichiarazione di cui all'articolo 6, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1839/95 della Commissione (2), sono redatte nella lingua ufficiale o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro all'organismo competente che ha ricevuto l'offerta. |
IV. CAUZIONE DI GARA
La cauzione di gara è costituita a favore dell'organismo competente.
V. AGGIUDICAZIONE
L'aggiudicazione crea:
a) |
il diritto al rilascio, nello Stato membro in cui è stata presentata l'offerta, di un titolo d'importazione da cui risulti il prelievo all'importazione previsto nell'offerta ed aggiudicato per il quantitativo in causa; |
b) |
l'obbligo di chiedere un titolo d'importazione per tale quantitativo nello Stato membro di cui alla lettera a). |
(1) GU L 291 del 5.11.2005, pag. 4.
(2) GU L 177 del 28.7.1995, pag. 4. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1558/2005 (GU L 249 del 24.9.2005, pag. 6).
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/22 |
Bando di gara per la riduzione del prelievo all'importazione per il granturco proveniente dai paesi terzi
(2005/C 274/08)
I. OGGETTO
1. |
È indetta una gara avente per oggetto la riduzione del prelievo all'importazione per il granturco di cui al codice NC 1005 90 00, proveniente dai paesi terzi. |
2. |
Il quantitativo che può essere oggetto di fissazioni della riduzione del prelievo all'importazione è pari a 100 000 t. |
3. |
La gara si effettua conformemente alle disposizioni del regolamento (CE) n. 1808/2005 della Commissione (1). |
II. TERMINI
1. |
Il termine di presentazione delle offerte per la prima delle gare settimanali decorre il 4.11.2005 e scade il 10.11.2005, alle ore 10. |
2. |
Per le gare settimanali successive, il termine di presentazione delle offerte decorre dal venerdì e scade il giovedì di ogni settimana alle ore 10. Il presente bando è pubblicato esclusivamente per indire la presente gara. Fatta salva la possibilità di modifica o di sostituzione, esso è valido per tutte le gare settimanali effettuate nel periodo di validità della gara. La presentazione delle offerte sarà tuttavia sospesa per le settimane nelle quali non vi sarà riunione del Comitato di gestione dei cereali. |
III. OFFERTE
1. |
Le offerte devono essere presentate per iscritto e pervenire entro e non oltre la data e l'ora indicata al titolo II, mediante deposito contro ricevuta oppure con invio per telefax o e-mail, al seguente indirizzo:
Le offerte non presentate per telefax o e-mail devono pervenire al relativo indirizzo in doppia busta sigillata. La busta interna, anch'essa sigillata, deve recare la seguente dicitura: «Offerta presentata in relazione alla gara per la riduzione del prelievo all'importazione di granturco — Regolamento (CE) n. 1808/2005». Fino al momento in cui lo Stato membro interessato non comunica al concorrente l'avvenuta aggiudicazione, le offerte presentate non possono essere ritirate. |
2. |
L'offerta, come pure le prova e la dichiarazione di cui all'articolo 6, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1839/95 della Commissione (2), sono redatte nella lingua ufficiale o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro all'organismo competente che ha ricevuto l'offerta. |
IV. CAUZIONE DI GARA
La cauzione di gara è costituita a favore dell'organismo competente.
V. AGGIUDICAZIONE
L'aggiudicazione crea:
a) |
il diritto al rilascio, nello Stato membro in cui è stata presentata l'offerta, di un titolo d'importazione da cui risulti il prelievo all'importazione previsto nell'offerta ed aggiudicato per il quantitativo in causa; |
b) |
l'obbligo di chiedere un titolo d'importazione per tale quantitativo nello Stato membro di cui alla lettera a). |
(1) GU L 291 del 5.11.2005, pag. 3.
(2) GU L 177 del 28.7.1995, pag. 4. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1558/2005 (GU L 249 del 24.9.2005, pag. 6).
5.11.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 274/24 |
Modifica del bando di gara per la restituzione all'esportazione di frumento tenero verso alcuni paesi terzi
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea C 166 del 7 luglio 2005 )
(2005/C 274/09)
A pagina 54, titolo I, «Oggetto», il paragrafo 2 è sostituito dal seguente testo:
«La quantità totale che può formare oggetto di fissazione della restituzione massima all'esportazione, prevista dall'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1501/95 della Commissione (1), è di circa 4 000 000 di tonnellate.»
(1) GU L 147 del 30.6.1995, pag. 7.