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Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

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Serie L


2025/646

28.3.2025

DECISIONE (UE) 2025/646 DEL CONSIGLIO

del 27 marzo 2025

a sostegno delle attività volte a facilitare il buon esito della conferenza di revisione del 2026 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, paragrafo 1, e l'articolo 31, paragrafo 1,

vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 12 dicembre 2003 il Consiglio europeo ha adottato la strategia dell'Unione europea contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa («strategia dell'UE del 2003 contro le ADM»), la quale indica il sostegno al trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) come prima priorità dell'azione a livello internazionale e chiede il mantenimento dell'integralità e la diffusione universale del TNP, degli accordi di salvaguardia dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) e dei protocolli acclusi al TNP e agli accordi di salvaguardia dell'AIEA.

(2)

Conformemente alla strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea del 2016 e della strategia dell'UE del 2003 contro le ADM, le azioni dell'Unione continuano a fondarsi sulla convinzione che un approccio multilaterale alla sicurezza, compresi il disarmo e la non proliferazione, costituisca il modo migliore per mantenere l'ordine internazionale e per difendere, attuare e rafforzare i trattati e gli accordi multilaterali in materia di disarmo e non proliferazione.

(3)

Nell'ambito del più ampio impegno ad appoggiare, sostenere e promuovere ulteriormente il quadro in materia di disarmo, non proliferazione e controllo degli armamenti, la bussola strategica per la sicurezza e la difesa, adottata dal Consiglio il 21 marzo 2022, rispecchia l'impegno condiviso a continuare a sostenere la centralità del TNP e a sottolineare la necessità di attuare tutti gli obblighi in esso previsti, nonché attuare gli impegni assunti durante le precedenti conferenze di revisione delle parti del TNP, compresa la necessità di compiere progressi concreti verso la piena attuazione dell'articolo VI del TNP, al fine ultimo di conseguire la completa eliminazione delle armi nucleari.

(4)

L'Unione partecipa attivamente all'attuale ciclo di revisione del TNP. Tale ciclo si concluderà con l'undicesima conferenza di revisione delle parti del TNP, che si terrà a New York tra aprile e maggio 2026.

(5)

Secondo l'Unione il TNP è la pietra angolare del regime globale di non proliferazione nucleare, presupposto essenziale per la prosecuzione del disarmo nucleare, in conformità dell'articolo VI, ed elemento importante per l'ulteriore sviluppo delle applicazioni dell'energia nucleare per scopi pacifici. Al riguardo, il Consiglio ha adottato la posizione comune 2005/329/PESC (1), la decisione 2010/212/PESC (2), le conclusioni sulla nona conferenza di revisione delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari (3) e le conclusioni sulla decima conferenza di revisione delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari (4).

(6)

Nell'ambito delle discussioni sull'ulteriore rafforzamento del processo di revisione del TNP, l'Unione ha sempre caldeggiato una maggiore inclusività e un consolidamento dell'approccio regionale adottato nel precedente ciclo di revisione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1.   L'Unione sostiene le attività volte a facilitare il buon esito della conferenza di revisione del trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) del 2026 attraverso la promozione di una maggiore inclusività e del consolidamento dell'approccio regionale nell'attuale ciclo di revisione e, al tempo stesso, mediante la difesa e il mantenimento dell'integralità del TNP, ponendo l'enfasi in modo equilibrato sui suoi tre pilastri, che hanno pari importanza e si rafforzano reciprocamente, vale a dire disarmo, non proliferazione e usi pacifici dell'energia nucleare.

2.   Per conseguire l'obiettivo di cui al paragrafo 1, l'Unione sostiene un progetto relativo alla conferenza di revisione del 2026 che comprende le seguenti attività:

a)

organizzare un massimo di quattro riunioni regionali nelle regioni Africa, Asia-Pacifico, America latina e Caraibi e Medio Oriente;

b)

organizzare due eventi collaterali, uno durante l'ottantesima sessione del primo comitato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e l'altro durante la conferenza di revisione del TNP del 2026, per informare in merito ai risultati e alle conclusioni delle suddette riunioni regionali; e

c)

sostenere e garantire la partecipazione alla conferenza di revisione del TNP del 2026, attraverso la sponsorizzazione di un delegato per capitale, del maggior numero possibile di Stati parti, con un minimo di tre.

Una descrizione di tale progetto figura nell'allegato.

Articolo 2

1.   L'alto rappresentante dell'Unione per la politica estera e di sicurezza comune («alto rappresentante») è responsabile dell'attuazione della presente decisione.

2.   L'attuazione del progetto di cui all'articolo 1, paragrafo 2, è affidata all'Ufficio per gli affari del disarmo delle Nazioni Unite («UNODA»).

Articolo 3

1.   L'importo di riferimento finanziario per l'attuazione del progetto di cui all'articolo 1, paragrafo 2, è pari a 988 941,12EUR.

2.   Le spese finanziate con l'importo di cui al paragrafo 1 sono gestite secondo le procedure e le norme applicabili al bilancio dell'Unione.

3.   La Commissione vigila sulla corretta gestione dell'importo di riferimento finanziario di cui al paragrafo 1. A tal fine, essa conclude un accordo di finanziamento con l'UNODA. L'accordo di finanziamento dispone che l'UNODA assicuri al contributo dell'Unione una visibilità adeguata alla sua entità.

4.   La Commissione si adopera per concludere l'accordo di finanziamento di cui al paragrafo 3 il più presto possibile dopo l'entrata in vigore della presente decisione. Essa informa il Consiglio di ogni difficoltà correlata a tale processo e della data di conclusione dell'accordo di finanziamento.

Articolo 4

1.   L'alto rappresentante riferisce al Consiglio in merito all'attuazione della presente decisione sulla scorta delle relazioni periodiche stilate dall'UNODA. Tali relazioni costituiscono la base della valutazione da effettuarsi da parte del Consiglio.

2.   La Commissione riferisce sugli aspetti finanziari dell'attuazione del progetto di cui all'articolo 1, paragrafo 2.

Articolo 5

1.   La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

2.   La presente decisione cessa di produrre effetti 18 mesi dopo la data di conclusione dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 3, paragrafo 3. Tuttavia, essa cessa di produrre effetti sei mesi dopo la data di entrata in vigore se nessun accordo di finanziamento è stato concluso entro tale periodo.

Fatto a Bruxelles, il 27 marzo 2025

Per il Consiglio

Il presidente

P. HENNIG-KLOSKA


(1)  Posizione comune 2005/329/PESC del Consiglio, del 25 aprile 2005, relativa alla conferenza di revisione del 2005 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari (GU L 106 del 27.4.2005, pag. 32, ELI: http://data.europa.eu/eli/compos/2005/329/oj).

(2)  Decisione 2010/212/PESC del Consiglio, del 29 marzo 2010, relativa alla posizione dell'Unione europea per la conferenza di revisione del 2010 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari (GU L 90 del 10.4.2010, pag. 8, , ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2010/212/oj).

(3)  Conclusioni del Consiglio sulla nona conferenza di revisione delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Documento del Consiglio ST 8079/15.

(4)  Conclusioni del Consiglio sulla decima conferenza di revisione delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Documento del Consiglio ST 13243/21.


ALLEGATO

Facilitare il buon esito della conferenza di revisione del 2026 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari

Contesto

Le sfide che al momento riguardano il trattato di non proliferazione delle armi nucleari sono gravi e ben note. Nell'attuale contesto geostrategico è stato osservato un aumento dei livelli di rischio, compreso il rischio di impiego di armi nucleari e di conflitto. Stanno inoltre emergendo segnali di una possibile nuova corsa agli armamenti nucleari. Le condizioni geostrategiche stanno alimentando i motori della proliferazione nucleare e le crisi regionali con implicazioni nucleari potrebbero coinvolgere gli Stati dotati di armi nucleari, con conseguenze potenzialmente catastrofiche.

Tuttavia, il valore del TNP rimane ampiamente riconosciuto e rispettato e vi è una consapevolezza condivisa circa l'importanza del rafforzamento del trattato e del suo processo di revisione. Il buon esito della conferenza di revisione del TNP del 2026 è plausibile e realizzabile, ma richiede ampie consultazioni e la valutazione delle priorità di una gamma quanto più ampia possibile di Stati parti e di una serie diversificata di portatori di interessi negli Stati parti, specie quelli che in precedenza potrebbero non aver partecipato attivamente al TNP.

Nel corso dei suoi cinque decenni di storia, il TNP si è dimostrato solido e adattabile e rimane tuttora l'accordo multilaterale in materia di disarmo più ampiamente rispettato, per quattro motivi principali:

i suoi obblighi giuridicamente vincolanti in materia di disarmo nucleare, anche relativi ai cinque Stati dotati di armi nucleari;

le sue salvaguardie verificabili in materia di non proliferazione, sotto la supervisione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica;

il suo obbligo di agevolare i benefici della scienza e della tecnologia nucleari per scopi pacifici, compreso il perseguimento dello sviluppo sostenibile; e

la sua quota di adesione quasi universale (191 Stati), il che significa che le sue disposizioni sono vincolanti per la stragrande maggioranza della comunità internazionale.

Dopo la proroga a tempo indeterminato del TNP nel 1995, nelle successive conferenze di revisione quinquennali sono state prese in esame diverse modalità per rafforzare l'attuazione del trattato, anche attraverso misure pratiche e un piano d'azione per realizzare, in ultima analisi, un mondo libero da armi nucleari. Nelle conferenze di revisione del TNP del 1995, del 2000 e del 2010 sono state adottate varie serie di impegni e obblighi che hanno rafforzato sia l'attuazione del trattato nell'ambito di tutti e tre i suoi «pilastri» — disarmo, non proliferazione e usi pacifici — sia il grande patto su cui esso si fonda.

Nelle conferenze di revisione del TNP del 2015 e del 2022 non si è tuttavia giunti a un accordo su un documento finale sostanziale. Il TNP si trova dunque a un bivio.

Il buon esito della conferenza di revisione del 2026 rafforzerà il ruolo del trattato quale pietra angolare del regime globale di non proliferazione nucleare, presupposto essenziale per la prosecuzione del disarmo nucleare, in conformità dell'articolo VI, ed elemento importante per lo sviluppo delle applicazioni dell'energia nucleare per scopi pacifici. Sarà altresì fondamentale per sottolineare e rafforzare il suo valore duraturo, il suo ruolo di organismo di negoziazione multilaterale de facto su tutte le questioni relative alle armi nucleari e i suoi benefici tangibili in termini di sicurezza.

Perché la conferenza di revisione abbia un buon esito, sarà necessario adottare un approccio equilibrato verso tutti e tre i pilastri del trattato. Sarà inoltre necessario avviare i preparativi con largo anticipo rispetto alla conferenza e sarà utile poter contare su un presidente che comprenda le sfumature delle posizioni di tutti gli Stati parti e che si sia guadagnato la loro fiducia. Il dialogo regolare tra gli Stati parti e il presidente designato e il suo ufficio su come superare gli ostacoli a un buon esito nel 2026 è essenziale ed è stato fondamentale per l'elaborazione del documento finale del 2022, che è stato approvato da tutti gli Stati tranne uno nonostante un contesto internazionale difficile.

Il modo migliore per conseguire tale obiettivo è un dialogo regionale e sul campo ai massimi livelli possibili, nonché con esperti a Ginevra, New York e Vienna. I responsabili decisionali nelle capitali e nei vari enti governativi hanno un chiaro interesse a mantenere un TNP forte, siano essi parlamentari, regolatori in materia nucleare o agenzie di sviluppo e ministeri della Difesa. Il punto cruciale sta nel comprendere le posizioni dei diversi portatori di interessi elencati e nel rafforzare il loro sostegno.

Nel corso del decimo ciclo di revisione del TNP, in vista della conferenza di revisione del 2022, il presidente designato ha avviato, grazie al generoso sostegno dell'Unione europea, una serie di consultazioni regionali nelle regioni Asia-Pacifico, Africa e America latina. Tali consultazioni sono state accolte con grande entusiasmo dagli Stati delle regioni in questione, dal momento che consentono agli esperti delle capitali di accedere ai presidenti del comitato preparatorio, rappresentano un'opportunità di dialogo per gli Stati privi delle risorse necessarie a mantenere nutrite delegazioni a New York, Ginevra o Vienna, e offrono importanti occasioni per discutere delle priorità regionali fondamentali. Istituendo un dialogo bidirezionale tra il presidente designato e i governi regionali, le consultazioni hanno gettato le basi per il sostegno di tutti gli Stati parti, eccetto uno, al progetto di documento finale del 2022.

A tale riguardo, un esito positivo significativo della conferenza di revisione del 2026 richiederà inoltre approcci diversificati e inclusivi, anche per quanto concerne la partecipazione delle delegazioni del maggior numero possibile di Stati parti, in particolare quelle delle capitali, che in precedenza potrebbero non essere state in grado di partecipare. Partendo dal presupposto che i negoziati sulla non proliferazione e sul disarmo nucleari sono più efficaci e duraturi quando le conversazioni consentono una varietà di opinioni e prospettive degli Stati, il progetto propone un programma di sponsorizzazione.

Tale vantaggio netto per la conferenza di revisione può essere conseguito mediante la sponsorizzazione dei viaggi, dalle rispettive capitali, di delegati che altrimenti non sarebbero in grado di partecipare alla conferenza. In tal modo si manterrebbero sia il collegamento tra il confronto sul campo nell'ambito delle consultazioni regionali e la conferenza di revisione stessa a New York sia, di conseguenza, il potenziale per approcci più innovativi ed efficaci alle sfide esistenti.

1.   Obiettivo e finalità del progetto

L'obiettivo del progetto è contribuire a facilitare il buon esito della conferenza di revisione del 2026 affinché rafforzi l'attuazione del TNP nell'ambito di tutti e tre i suoi pilastri. Il progetto mira a raggiungere tale obiettivo attraverso una serie di consultazioni, nelle capitali delle regioni, che potranno a) contribuire a sensibilizzare i portatori di interessi delle capitali in merito alle principali difficoltà che il trattato deve affrontare e b) garantire che la guida della conferenza di revisione del 2026 arrivi a comprendere in dettaglio le priorità e le preoccupazioni di tutti gli Stati parti. Tale approccio si baserebbe sull'approccio regionale, ampiamente efficace, adottato durante l'ultimo ciclo di revisione, coinvolgendo tuttavia una gamma più ampia di portatori di interessi.

Obiettivi principali:

1.

acquisire conoscenze e consapevolezza circa le preoccupazioni e le priorità relative al ciclo di revisione del TNP del 2026, presso una gamma diversificata di portatori di interessi all'interno di tutti gli Stati parti, anche garantendo l'inclusività e la diversità della partecipazione alla conferenza di revisione;

2.

sensibilizzare in merito agli ostacoli, ma anche ai potenziali punti di convergenza sulla base dei numerosi benefici offerti dal TNP, anche tramite il coinvolgimento di una gamma più ampia e diversificata di voci, ad esempio esperti tecnici delle agenzie di regolamentazione e facoltà scientifiche, nonché responsabili decisionali, come i parlamentari, prestando la dovuta attenzione a garantire l'equilibrio di genere sia degli esperti che dei partecipanti;

3.

creare fiducia tra gli Stati e il presidente designato al fine di sviluppare le solide relazioni necessarie per facilitare il buon esito della conferenza di revisione;

4.

incoraggiare la flessibilità e il compromesso da parte degli Stati nell'avvicinarsi alla conferenza di revisione e passare in rassegna idee per realizzare una convergenza e nel contempo superare le divisioni;

5.

elaborare contributi per una strategia volta a conseguire il buon esito della conferenza di revisione del 2026, anche prendendo in considerazione idee innovative sulle caratteristiche di un potenziale esito che garantisca l'attuazione rafforzata del trattato.

2.   Attività

2.1.   Consultazioni regionali

2.1.1.   Obiettivo

L'obiettivo di ciascuna riunione regionale è migliorare la comprensione della situazione attuale, discutere le opzioni per un dialogo cooperativo, individuare soluzioni e stringere relazioni per facilitare una conclusione positiva della conferenza di revisione del TNP del 2026.

2.1.2.   Tematiche

Le riunioni regionali nelle regioni Asia-Pacifico, Africa e America latina e Caraibi riguarderanno tutti e tre i pilastri del TNP e affronteranno le principali questioni che interessano il TNP e i suoi Stati parti, in base alle deliberazioni delle sessioni del comitato preparatorio del TNP, dalla prospettiva delle priorità e delle preoccupazioni regionali. Tali questioni includono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: l'attuazione degli impegni assunti nei precedenti cicli di revisione, il superamento delle divisioni sulle modalità per realizzare e conservare un mondo libero da armi nucleari, il rafforzamento del regime di non proliferazione, l'accesso ai benefici degli usi pacifici della tecnologia nucleare, anche per facilitare il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, e il rafforzamento del processo di revisione del TNP.

La riunione regionale degli Stati parti del TNP nella regione Medio Oriente dovrebbe riguardare tutti e tre i pilastri del TNP e trattare l'attuazione della risoluzione adottata nel 1995 nell'ambito del TNP in merito alla creazione di una zona libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa in Medio Oriente. I recenti eventi, come gli ultimi sviluppi nella regione o l'avvio, su mandato dell'Assemblea generale, della conferenza sulla creazione di una zona libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa in Medio Oriente, e le sfide che questa situazione potrebbe porre per un esito positivo nel 2026 giustificano tale approccio.

2.1.3.   Formato

Nelle riunioni regionali si farà principalmente ricorso a consultazioni interattive. In ogni riunione regionale il presidente designato avrà la possibilità di presentare lo stato dei lavori del ciclo di revisione. In seguito, si porranno domande agli Stati allo scopo di favorire un dialogo interattivo del tipo «domande e risposte».

Nelle riunioni saranno coinvolti anche gruppi di esperti regionali per stimolare discussioni e formulare idee.

Lo stesso formato verrebbe usato per ulteriori riunioni con i portatori di interessi non governativi.

La partecipazione interesserebbe sia il livello degli esperti che quello dei responsabili decisionali.

2.1.4.   Sedi

Le riunioni regionali sono intese a promuovere l'interazione con i governi di determinate regioni nella preparazione della conferenza di revisione del 2026. Si propongono le quattro riunioni regionali seguenti:

Paesi delle regioni/sottoregioni:

Sede proposta:

Africa (2025)

Addis Abeba

America latina/Caraibi (2026)

Città del Messico

Asia-Pacifico (2025)

Bangkok

Medio Oriente (2026)

Amman

2.1.5.   Tempistica

Le quattro riunioni regionali si terranno nell'arco di dieci mesi tra giugno 2025 e marzo 2026. La tempistica e la sequenza (ossia l'ordine delle regioni contemplate) esatte delle riunioni regionali saranno stabilite dall'agenzia esecutiva, in consultazione con il presidente designato della conferenza di revisione e l'UE, tenendo conto del calendario delle Nazioni Unite relativo al disarmo. Ogni riunione regionale durerà un massimo di due giorni.

2.1.6.   Responsabilità dell'agenzia esecutiva

Preparazione sostanziale:

 

In consultazione con il presidente designato della conferenza di revisione del TNP del 2026, l'agenzia esecutiva definirà il contenuto delle riunioni regionali nonché l'ordine del giorno e la selezione degli oratori e degli esperti.

Logistica e sostegno alle riunioni:

 

L'agenzia esecutiva, insieme agli Stati regionali ospitanti, curerà gli aspetti logistici (prenotazione delle strutture, organizzazione del catering, attrezzature audiovisive, viaggi dei partecipanti e degli esperti, ecc.) per le riunioni regionali.

2.2.   Sponsorizzazioni

2.2.1.   Obiettivo

Sostenere e garantire la partecipazione, attraverso la sponsorizzazione di una persona per delegazione, del maggior numero possibile di Stati parti, con un minimo di tre, alla conferenza di revisione del TNP del 2026, anche assicurando la partecipazione di delegati provenienti da capitali che solitamente non sono in grado di partecipare.

2.2.2.   Approccio/Criteri

I delegati sponsorizzati verrebbero selezionati tra i paesi meno sviluppati (PMS), i paesi beneficiari di aiuto pubblico allo sviluppo (APS) (sulla base dell'elenco dei paesi beneficiari di APS stilato dal comitato di aiuto allo sviluppo) o i piccoli Stati insulari in via di sviluppo. Altri criteri per il programma di sponsorizzazione saranno l'equa rappresentanza regionale e la parità di genere.

2.2.3.   Responsabilità dell'agenzia esecutiva

L'agenzia esecutiva provvederà ai necessari aspetti concernenti le indennità di viaggio e giornaliere per consentire la partecipazione dei delegati selezionati.

2.3.   Due eventi collaterali

2.3.1.   Obiettivo

Un evento collaterale dovrebbe tenersi durante la sessione del primo comitato (UNGA 80) e l'altro si svolgerà a margine della conferenza di revisione stessa.

2.3.2.   Tematiche

Il primo evento collaterale, durante la sessione del primo comitato dell'UNGA 80, è inteso a presentare le due consultazioni regionali svoltesi anteriormente e a fare il punto della situazione al riguardo. A tal fine si prevede, tra l'altro, che il presidente designato fornisca informazioni sui lavori svolti fino a quel momento, compresi eventuali risultati preliminari. Il secondo evento collaterale, durante la conferenza di revisione stessa, dovrebbe consentire di condividere i risultati e le conclusioni finali. Per accrescere l'impatto delle sue risultanze, questo evento collaterale dovrebbe svolgersi nei primi giorni della conferenza di revisione, preferibilmente durante la prima settimana.

2.3.3.   Formato

Il presidente designato informerà gli Stati parti in merito agli sviluppi e alle risultanze, delineando le sfide e le opportunità e proponendo possibili approcci. L'evento dovrebbe includere sessioni interattive di domande e risposte tra il presidente designato e i partecipanti, dirette tra l'altro ai delegati degli Stati parti e ai rappresentanti della società civile.

2.3.4.   Sedi

Sede principale dell'ONU (New York).

2.3.5.   Responsabilità dell'agenzia esecutiva

Preparazione sostanziale:

 

In consultazione con il presidente designato, l'agenzia esecutiva definirà il contenuto degli eventi collaterali nonché l'ordine del giorno e la selezione degli oratori e degli esperti.

Logistica e servizi di conferenza:

 

L'agenzia esecutiva curerà gli aspetti logistici (prenotazione delle strutture, organizzazione del catering, attrezzature audiovisive).

3.   Visibilità dell'UE

L'agenzia esecutiva prenderà tutte le misure appropriate per pubblicizzare il fatto che il progetto è stato finanziato dall'Unione europea. Il sostegno dell'Unione sarà messo in evidenza nelle presentazioni e attività informative, pubbliche o in ambito ristretto, del presidente designato. Il sostegno dell'Unione sarà citato anche negli inviti e in altro materiale scritto condiviso con i partecipanti alle varie attività. L'agenzia esecutiva provvederà affinché l'Unione sia rappresentata in tutti gli eventi organizzati nell'ambito del progetto.

4.   Agenzia esecutiva

Ufficio per gli affari del disarmo delle Nazioni Unite (sottodivisione «armi di distruzione di massa»).

5.   Effettivi — Personale del progetto: consulente di livello B/C e assistente amministrativo/a a tempo parziale di livello G-5

In considerazione del limitato numero di effettivi della sottodivisione «armi di distruzione di massa» dell'UNODA, si prevede che il supporto di un/a consulente di livello B/C (equivalente a un membro del personale P3) e di un/a assistente a tempo parziale di livello G-5 sia necessario per sovrintendere agli aspetti sostanziali e amministrativi/organizzativi del progetto. Questi comprenderanno l'elaborazione degli ordini del giorno e del materiale necessario per le riunioni regionali, l'individuazione e la successiva raccolta delle opinioni espresse dai partecipanti, la preparazione delle sintesi delle riunioni e l'apporto di contributi alla relazione finale. Il personale di supporto sarà inoltre responsabile degli aspetti logistici, fra cui la prenotazione delle strutture e i viaggi dei partecipanti e degli esperti.

Il personale in questione riferirà al capo della sottodivisione «armi di distruzione di massa».


ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2025/646/oj

ISSN 1977-0707 (electronic edition)