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Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

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Serie L


2024/2008

22.7.2024

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/2008 DEL CONSIGLIO

del 22 luglio 2024

che attua il regolamento (UE) 2020/1998, relativo a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2020/1998 del Consiglio, del 7 dicembre 2020, relativo a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani (1), in particolare l’articolo 14, paragrafo 1,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

L’8 dicembre 2020, nella dichiarazione dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, a nome dell’Unione europea, relativa al regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, l’Unione e i suoi Stati membri hanno ribadito il loro forte impegno a favore della promozione e protezione dei diritti umani in tutto il mondo. Il regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani sottolinea la determinazione dell’Unione a rafforzare il proprio ruolo nella lotta contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo. Far sì che tutti possano godere dei propri diritti umani è un obiettivo strategico dell’Unione. Il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani sono valori fondamentali dell’Unione e della sua politica estera e di sicurezza comune.

(2)

Nelle sue conclusioni del 14 novembre 2022, il Consiglio ha espresso preoccupazione per l’effetto sproporzionato che i conflitti armati continuano ad avere sulle donne e sulle ragazze in tutto il mondo, nonché per la prevalenza della violenza sessuale e di genere, ivi compresa la violenza sessuale connessa ai conflitti, offline e online. Il Consiglio si è impegnato a intensificare gli sforzi per contrastare tale violenza al fine di garantire la piena assunzione di responsabilità e combattere l’impunità. Inoltre, nelle sue conclusioni di giugno 2014, il Consiglio aveva sottolineato che per combattere ed eliminare tutte le forme di violenza contro le donne sono necessari politiche coordinate a tutti i livelli pertinenti e un approccio globale che punti alle questioni chiave della prevenzione, dello scarso numero di segnalazioni, della protezione, del sostegno alle vittime nonché al perseguimento degli autori di violenze e ad altri interventi. L’uso strategico delle misure restrittive rafforza tale approccio accrescendo la pressione al fine di prevenire ulteriori violazioni e abusi e, in coordinamento con altri strumenti di cui dispone l’Unione in materia di diritti umani, attira l’attenzione su tali violazioni e abusi e sui relativi responsabili.

(3)

In tale contesto, è opportuno inserire quattro persone e due entità nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi oggetto delle misure restrittive di cui all’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998.

(4)

È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2020/1998,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998 del Consiglio è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 22 luglio 2024

Per il Consiglio

Il presidente

J. BORRELL FONTELLES


(1)   GU L 410 I del 7.12.2020, pag. 1.


ALLEGATO

L’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998 è così modificato:

1)

nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi che figura nella rubrica «A. Persone fisiche» sono aggiunte le voci seguenti:

 

Nomi (traslitterazione in caratteri latini)

Nomi

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«115.

Abdel Karim Mohammad IBRAHIM

عبد الكريم محمود إبراهيم

(Arabic spelling)

Carica: capo di Stato maggiore dell’esercito siriano

Luogo di nascita: Tartus, Siria

Cittadinanza: siriana

Sesso: maschile

Abdel Karim Mohammad Ibrahim è il capo di Stato maggiore dell’esercito siriano.

Lo Stato siriano, comprese le sue forze militari, commette torture, stupri, violenze sessuali e di genere contro i civili in modo sistematico e diffuso.

In qualità di capo di Stato maggiore dell’esercito siriano, Abdel Karim Mohammad Ibrahim è responsabile delle azioni delle forze armate sotto il suo comando.

Abdel Karim Mohammad Ibrahim è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui torture e diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere.

22.7.2024

116.

Ali Mahmoud ABBAS

علي محمود عباس

(grafia araba)

Cariche: ministro della Difesa e vicecomandante in capo dell’esercito

Data di nascita: 2.11.1964

Luogo di nascita: Rif Dimashq, Siria

Cittadinanza: siriana

Sesso: maschile

Ali Mahmoud Abbas è ministro della Difesa della Siria e vicecomandante in capo dell’esercito siriano dal 2022.

Lo Stato siriano, comprese le sue forze militari, commette torture, stupri, violenze sessuali e di genere contro i civili in modo sistematico e diffuso.

In qualità di ministro della Difesa della Siria e vicecomandante in capo dell’esercito siriano, Ali Mahmoud Abbas è responsabile delle azioni delle forze armate sotto il suo comando.

Ali Mahmoud Abbas è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui torture e diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere.

22.7.2024

117.

RI Chang Dae

 

Carica: ministro della Sicurezza dello Stato

Cittadinanza: Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC)

Sesso: maschile

Ri Chang Dae è ministro della Sicurezza dello Stato della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC) dal 2022.

Le donne e le ragazze che manifestano opposizione nei confronti del regime o sono trattenute in centri di detenzione o penitenziari nella RPDC sono sistematicamente oggetto di violenza, in particolare sotto la sorveglianza del ministero della Sicurezza dello Stato e in centri gestiti da tale ministero.

In qualità di capo del ministero della Sicurezza dello Stato, Ri Chang Dae è responsabile di numerosi atti di violenza sessuale e di genere commessi da funzionari di tale ministero.

Ri Chang Dae è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere.

22.7.2024

118*.

Evgeniy Aleksandrovich SOBOLEV

alias Yevhen Oleksandrovich SOBOLEV

Евгений Александрович Соболев

(grafia russa)

Carica: capo del servizio penitenziario delle autorità di occupazione russe nella regione di Kherson

Data di nascita: 25.7.1985

Luogo di nascita: Nova Kakhovka, regione di Kherson, Ucraina

Cittadinanza: russa

Sesso: maschile

N. di passaporto: 3125216313

Evgeniy Sobolev è a capo del servizio penitenziario delle autorità di occupazione russe nella regione di Kherson.

Sotto il suo comando è stato documentato un modello di violazioni dei diritti umani diffuso e sistematico nei centri di detenzione in zone sotto il controllo delle autorità di occupazione russe, anche nella regione di Kherson.

Tale modello include torture e altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti nonché violenze sessuali e di genere, sotto forma, tra l’altro di stupri, nudità forzata, elettrocuzione dei genitali e minacce di mutilazioni genitali.

Le persone sospettate di aver trasmesso informazioni alle autorità ucraine o di sostenere le forze armate ucraine sono state specificamente prese di mira.

In qualità di capo del servizio penitenziario delle autorità di occupazione russe nella regione di Kherson, Evgeniy Sobolev è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui torture e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti, nonché di altre violazioni dei diritti umani, tra cui diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere.

22.7.2024»

2)

nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi che figura nella rubrica «B. Persone giuridiche, entità e organismi» sono aggiunte le voci seguenti:

 

Nomi (traslitterazione in caratteri latini)

Nomi

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«32.

Kokorat San Ras

 

Tipo di entità: banda haitiana attiva principalmente in Artibonite e nella regione nordoccidentale

Kokorat San Ras è una banda attiva ad Haiti, nata e sviluppatasi tra il 2015 e il 2017. Opera in zone specifiche (Artibonite/nord-ovest) e la sua influenza è in continua crescita.

Kokorat San Ras è nota per l’uso di attacchi violenti e le aggressioni fisiche perpetrati al fine di acquisire il controllo di un maggior numero di zone. Durante tali attacchi gli stupri e altre violenze contro le donne sono un’arma abituale.

Kokorat San Ras è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere.

22.7.2024

33.

Onsong County MSS Detention Centre

 

Tipo di entità: centro di detenzione

Luogo di registrazione: contea di Onsong, provincia di Hamgyong Settentrionale, Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC)

L’Onsong County MSS Detention Centre (centro di detenzione dell’MSS nella contea di Onsong) è una struttura detentiva della provincia di Hamgyong Settentrionale nella Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC).

Il centro è gestito dalle forze di polizia ordinarie della RPDC e dal ministero della Sicurezza popolare e impiega funzionari statali di detto ministero e agenti penitenziari.

Nel centro di detenzione dell’MSS nella contea di Onsong l’uso della tortura è parte integrante del processo di interrogatorio al fine di estorcere una confessione completa alle persone poste in detenzione arbitraria.

Tra le torture e altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti sono praticati, ad esempio, la privazione prolungata di cibo, l’affamamento, la privazione dell’assistenza medica, la mancanza di igiene e la tortura posizionale.

Le persone detenute nel centro di detenzione dell’MSS nella contea di Onsong subiscono stupri e altre forme di violenza sessuale e di genere, tra cui la riduzione in schiavitù, perquisizioni personali invasive, aborti forzati e la presa di mira sistematica della capacità riproduttiva delle donne.

Il centro di detenzione dell’MSS nella contea di Onsong è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui torture e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, arresti o detenzioni arbitrari, nonché di altre violazioni dei diritti umani, tra cui diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere.

22.7.2024»


ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2024/2008/oj

ISSN 1977-0707 (electronic edition)