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Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

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Serie L


2024/1172

19.4.2024

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1172 DEL CONSIGLIO

del 19 aprile 2024

che attua il regolamento (UE) 2020/1998, relativo a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2020/1998 del Consiglio, del 7 dicembre 2020, relativo a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani (1), in particolare l’articolo 14, paragrafo 1,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 7 dicembre 2020 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) 2020/1998.

(2)

L’8 dicembre 2020, nella dichiarazione dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («alto rappresentante»), a nome dell’Unione europea, relativa al regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, l’Unione e i suoi Stati membri hanno ribadito il loro forte impegno a favore della promozione e protezione dei diritti umani in tutto il mondo. Il regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani sottolinea la determinazione dell’Unione a rafforzare il proprio ruolo nella lotta contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo. Far sì che tutti possano godere dei propri diritti umani è un obiettivo strategico dell’Unione. Il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e dei diritti umani è un valore fondamentale dell’Unione e della sua politica estera e di sicurezza comune.

(3)

Nella dichiarazione del 16 dicembre 2023 l’alto rappresentante ha sottolineato la preoccupazione dell’Unione per l’intensificarsi della violenza contro i palestinesi da parte di coloni estremisti nella Cisgiordania occupata, che ha raggiunto livelli senza precedenti. L’Unione ha continuato a ribadire la sua ferma condanna della violenza dei coloni e ha chiesto un’assunzione di responsabilità. Ha inoltre invitato Israele a prevenire la violenza dei coloni e a garantire che gli autori di crimini siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Dagli attacchi terroristici di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023 la violenza dei coloni è aumentata drasticamente.

(4)

In tale contesto, è opportuno inserire quattro persone e due entità nell’elenco delle persone fisiche o giuridiche, delle entità o degli organismi soggetti alle misure restrittive di cui all’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998.

(5)

È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2020/1998,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 19 aprile 2024

Per il Consiglio

Il presidente

H. LAHBIB


(1)   GU L 410 I del 7.12.2020, pag. 1.


ALLEGATO

L’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998 è così modificato:

1)

nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi che figura nella rubrica A «Persone fisiche» sono aggiunte le voci seguenti:

 

Nomi (traslitterazione in caratteri latini)

Nomi

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«106.

Neria BEN PAZI

alias Naria BEN FAZI

 

Data di nascita: 28.11.1993

Cittadinanza: israeliana

Sesso: maschile

Numero di carta d’identità: 311509004

Nel 2019 Neria Ben Pazi ha creato quattro degli avamposti più violenti in Cisgiordania.

È uno dei principali responsabili dello sfollamento forzato della comunità beduina di Wadi Seeq vicino a Ramallah. Dal 2021 Neria Ben Pazi è stato accusato di aver ripetutamente attaccato palestinesi a Wadi Seeq e Deir Jarir e le sue azioni sono state assimilate alla tortura.

Il 12 ottobre 2023 ha partecipato a un attacco violento a Wadi Seeq, durante il quale dei palestinesi sono stati gravemente malmenati, ammanettati e fotografati in biancheria intima. I coloni hanno urinato e spento sigarette su di loro.

Neria Ben Pazi è pertanto responsabile di gravi violazioni o abusi dei diritti umani nei confronti di palestinesi, tra cui torture e altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti, il che desta serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

19.4.2024

107.

Yinon LEVI

 

Data di nascita: 12.12.1992

Cittadinanza: israeliana

Sesso: maschile

Numero di carta d’identità: 203807276

Yinon Levi ha partecipato a molteplici atti di violenza contro i villaggi vicini dalla sua residenza nella fattoria Mitarim, un avamposto illegale.

In particolare, ha preso d’assalto e danneggiato case di famiglie palestinesi, anche in presenza di donne e bambini, e aizzato cani contro pastori palestinesi per attaccarli fisicamente mentre lasciava che il proprio gregge pascolasse sui terreni di loro proprietà privata.

Yinon Levi è pertanto responsabile di gravi e diffuse violazioni o abusi dei diritti umani che riguardano il diritto all’integrità fisica e mentale, il diritto di proprietà e il diritto alla vita privata e familiare dei palestinesi, che destano serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

19.4.2024

108.

Meir Mordechai ETTINGER

מאיר אטינגר

(grafia ebraica)

Carica: membro di Hilltop Youth

Data di nascita: 4.10.1991

Luogo di nascita: Kiryat Moshe, Gerusalemme, Israele

Cittadinanza: israeliana

Sesso: maschile

Entità associata: Hilltop Youth

Meir Ettinger è considerato una figura di spicco di Hilltop Youth, un gruppo giovanile radicale costituito di membri noti per atti di violenza contro persone e villaggi palestinesi in Cisgiordania.

Hilltop Youth è insediato sulle colline della Cisgiordania e contribuisce alla violenza dei coloni attraverso i cosiddetti attacchi “price tag”. La violenza dei coloni contro i palestinesi, che consiste, tra l’altro, in molestie fisiche e psicosociali, percosse, omicidio e demolizione di proprietà, è di natura sistematica.

Meir Ettinger incoraggia gli attacchi, incita a compierli e partecipa a intimidazioni per costringere i palestinesi ad abbandonare le loro terre. Ha contribuito alla creazione di insediamenti e avamposti illegali su territori palestinesi in tutta la Cisgiordania, impiegando e giustificando tattiche fondate sull’intimidazione, sulle molestie e sulla violenza.

Nel 2015, quando era già considerato membro di Hilltop Youth, è stato implicato in un attacco incendiario mortale a una casa palestinese in Cisgiordania che è costato la vita a una coppia e al loro figlio di 18 mesi.

Meir Ettinger è pertanto responsabile di gravi violazioni o abusi dei diritti umani, tra cui torture e altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti, nonché violazioni o abusi del diritto di proprietà e del diritto alla vita privata e familiare dei palestinesi in Cisgiordania, e di aver sostenuto e incoraggiato tali atti. Detti abusi e violazioni destano serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

19.4.2024

109.

Elisha YERED

אלישע ירד

(grafia ebraica)

Carica: membro di Hilltop Youth

Data di nascita: 2001

Cittadinanza: israeliana

Sesso: maschile

Entità associata: Hilltop Youth

Elisha Yered è un’attivista colono israeliano in Cisgiordania, noto in quanto affiliato a “Hilltop Youth”, gruppo giovanile radicale che compie atti di violenza contro persone e villaggi palestinesi in Cisgiordania.

Hilltop Youth contribuisce alla violenza dei coloni attraverso i cosiddetti attacchi “price tag”. La violenza dei coloni contro i palestinesi, che consiste, tra l’altro, in molestie fisiche e psicosociali, percosse, omicidio e demolizione di proprietà, è di natura sistematica.

Elisha Yered incoraggia tali atti e vi prende parte. Istiga regolarmente alla violenza contro i palestinesi in Cisgiordania, anche distribuendo messaggi che incitano, ad esempio, a “spazzare via” un villaggio palestinese.

Ha personalmente vessato una famiglia palestinese utilizzando un linguaggio intimidatorio e minaccioso per ostacolarne la libertà di circolazione sulla loro stessa terra ed è coinvolto nella distruzione di proprietà di palestinesi in Cisgiordania.

Elisha Yered era tra i coloni armati che il 4 agosto 2023 sono avanzati dall’avamposto illegale di Oz Zion fino al villaggio palestinese di Burqa vicino a Ramallah. I coloni hanno sparato proiettili sui palestinesi, causando la morte di Qusai Jammal Mìtan, palestinese di 19 anni, e ferendo diversi altri palestinesi.

Elisha Yered è pertanto responsabile di gravi violazioni o abusi dei diritti umani, tra cui torture e altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti, nonché di violazioni o abusi del diritto di proprietà e del diritto alla vita privata e familiare dei palestinesi in Cisgiordania, e di sostenere e incoraggiare tali atti ed è responsabile dell’appello all’odio nazionale, razziale o religioso che costituisce incitamento alla discriminazione, all’ostilità o alla violenza. Tali violazioni o abusi destano serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

19.4.2024»;

2)

nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi che figura nella rubrica B «Persone giuridiche, entità e organismi» sono aggiunte le voci seguenti:

 

Nome (traslitterazione in caratteri latini)

Nome

Informazioni identificative

Motivi dell’inserimento nell’elenco

Data di inserimento nell’elenco

«27.

Lehava

alias Prevention of Assimilation in the Holy Land (Prevenzione dell’assimilazione in Terra Santa)

להב"ה

(grafia ebraica)

Telefono: 079-9130000

E-mail: o.leava@gmail.com

Sito web:

www.lehava-us.com;

vod.leava.co.il

Lehava è un gruppo di destra radicale che milita per la supremazia ebraica, fondato e guidato da Ben-Zion “Bentzi” Gopstein.

Lehava ricorre alla violenza e incita alla violenza contro palestinesi, cristiani ed ebrei messianici: ad esempio, durante manifestazioni, i membri di Lehava scandivano lo slogan “morte degli arabi” e invitavano a imbracciare le armi. Lehava organizza proteste violente contro i matrimoni tra ebrei e musulmani e contro la comunità LGBTQI. I membri di Lehava molestano e attaccano le coppie arabo-ebraiche.

Lehava è pertanto responsabile di gravi violazioni o abusi dei diritti umani, in particolare di appello sistematico all’odio nazionale, razziale o religioso, che costituisce incitamento alla discriminazione, all’ostilità o alla violenza, il che desta serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

19.4.2024

28.

Hilltop Youth

alias No’ar HaGvàot

נוער הגבעות

(grafia ebraica)

Persone associate:

Meir Mordechai ETTINGER; Elisha YERED

Hilltop Youth è un gruppo giovanile radicale costituito di membri noti per atti di violenza contro persone e villaggi palestinesi in Cisgiordania.

Hilltop Youth è insediato sulle colline della Cisgiordania e contribuisce alla violenza dei coloni attraverso i cosiddetti attacchi “price tag”. La violenza dei coloni contro persone e villaggi palestinesi, sotto forma, tra l’altro, di molestie fisiche e psicosociali, percosse, omicidio e demolizione di proprietà, è di natura sistematica.

Hilltop Youth è pertanto responsabile di gravi violazioni o abusi dei diritti umani, tra cui torture e altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti, nonché di gravi violazioni o abusi del diritto di proprietà e del diritto alla vita privata e familiare dei palestinesi in Cisgiordania, che destano serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

19.4.2024».


ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2024/1172/oj

ISSN 1977-0707 (electronic edition)