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Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

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Serie L


2024/291

15.1.2024

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/291 DEL CONSIGLIO

del 12 gennaio 2024

che attua il regolamento (UE) 2022/2309 concernente misure restrittive in considerazione della situazione ad Haiti

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2022/2309 del Consiglio, del 25 novembre 2022, concernente misure restrittive in considerazione della situazione ad Haiti (1), in particolare l’articolo 16, paragrafo 1,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 25 novembre 2022 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) 2022/2309.

(2)

L’8 dicembre 2023 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, istituito a norma della risoluzione 2653 (2022), ha aggiunto quattro persone all’elenco delle persone ed entità oggetto di misure restrittive.

(3)

È opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2022/2309,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L’allegato I del regolamento (UE) 2022/2309 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 12 gennaio 2024

Per il Consiglio

Il presidente

H. LAHBIB


(1)   GU L 307 del 28.11.2022, pag. 17.


ALLEGATO

All’allegato I del regolamento (UE) 2022/2309, nell’«elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi di cui agli articoli 2, 3 e 9», alla rubrica «PERSONE», sono aggiunte le voci seguenti:

«2.

Johnson ANDRE (alias Izo) Inserito nell’elenco a norma del punto 15 della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 2653 (2022) per le misure di cui ai punti 3 e 6 di tale risoluzione, come ulteriormente precisato al punto 16, lettere a), e), f), e g), di tale risoluzione.

Funzione: capo della banda «5 Segond»

Data di nascita: 1997

Luogo di nascita: Port-au-Prince, Haiti

Cittadinanza: haitiana

Data della designazione dell’ONU: 8 dicembre 2023

Sesso: maschile

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell’inserimento nell’elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Johnson Andre (alias «Izo») è il capo principale della banda 5 Segond e ha svolto un ruolo sempre più influente nell’ambito dell’alleanza G-Pep (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 54). Sotto il comando di Andre, la banda 5 Segond è stata coinvolta in varie attività criminali che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità di Haiti, compresi stupri, furti con scasso, saccheggi, rapimenti, traffico di armi e stupefacenti, e che impediscono l’inoltro di aiuti umanitari (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 4). Andre è inoltre ricercato dalla polizia nazionale haitiana (HNP) per reati quali omicidio, rapimento a scopo di estorsione, detenzione illecita di armi da fuoco, furto di veicoli e dirottamento di merci (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 11).

Mosso da ambizioni espansionistiche e grazie alle ingenti risorse acquisite mediante attività illecite, negli ultimi tre anni Andre ha esteso l’influenza di 5 Segond, diffondendo la violenza in altre zone di Port-au-Prince (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 54). Inoltre, la banda ha perpetrato attacchi contro istituzioni pubbliche, compreso il tribunale di primo grado, che è stato saccheggiato nel 2022 e rimane tuttora sotto il controllo di 5 Segond (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 29).

Andre ha sfruttato la rotta marittima per fornire sostegno alle cellule settentrionali della sua banda, nonché alla banda Canaan, e da lì opera strategicamente, eseguendo rapimenti nelle zone di Delmas, Bon Repos e Lilavois, dirottando camion e rubando merci. Tra il 18 aprile e il 23 giugno 2023, quattro attacchi che hanno portato al rapimento di oltre 30 persone sono stati attribuiti alla banda 5 Segond (cfr.il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 64).

Le attività della banda hanno inoltre gravemente perturbato la libera circolazione delle persone e dei veicoli lungo le strade statali (RN) 1 e 2, nonché in mare con atti di pirateria. Nell’ottobre 2022 i membri di 5 Segond hanno intensificato il dirottamento di camion che trasportavano merci di elevato valore lungo l’RN 1. Lungo l’RN 2, a Martissant, 5 Segond ha effettuato operazioni di estorsione (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 79), limitando in tal modo l’accesso a punti strategici, frenando l’economia locale e ostacolando l’accesso alle derrate alimentari e ad altri beni essenziali, compresi gli aiuti umanitari.

Nel novembre 2022 5 Segond ha preso in ostaggio 38 persone (36 passeggeri e 2 conducenti) che si trovavano alla stazione in due minibus in procinto di partire per Miragoâne. In un video, Andre ha dichiarato che il rapimento è stata la risposta alla morte di uno dei suoi uomini.

La banda 5 Segond ha sfruttato il fragile contesto della sicurezza per generare entrate supplementari attraverso il traffico di stupefacenti. Secondo alcune fonti, gli stupefacenti sono stati trasportati direttamente dall’America del Sud alla zona di Village de Dieu, talvolta insieme ad armi da fuoco. Da Village-de-Dieu, Izo ha il sostegno di altre bande, quali Canaan, Gran Grif e Kokorat San Ras, per trasportare gli stupefacenti fino a Port-de-Paix e fuori dal paese (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 121).

Il gruppo di esperti ha inoltre individuato gli stupri commessi dalla banda 5 Segond (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 136).

3.

Renel DESTINA (alias Ti Lapli). Inserito nell’elenco a norma del punto 15 della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 2653 (2022) per le misure di cui ai punti 3 e 6 di tale risoluzione, come ulteriormente precisato al punto 16, lettere a), e), f), e g), di tale risoluzione.

Funzione: capo della banda «Grand Ravine»

Data di nascita: 11 giugno 1982

Luogo di nascita: Haiti

Cittadinanza: haitiana

Data della designazione dell’ONU: 8 dicembre 2023

Sesso: maschile

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell’inserimento nell’elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Renel Destina (alias «Ti Lapli») è il capo della banda Grand Ravine e alleato chiave di Johnson Andre. Grand Ravine, che conta 300 membri ed è alleata alla coalizione G-Pep, è stata coinvolta in varie azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità ad Haiti (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 65).

Sotto il comando di Destina, la banda Grand Ravine ha commesso gravi reati, tra cui omicidi, stupri, rapine a mano armata, distruzione di proprietà, rapimenti a scopo di estorsione, furti di veicoli, dirottamenti di camion e merci e saccheggi (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 136, allegato 4). Destina è inoltre ricercato dalla polizia nazionale haitiana per reati quali omicidio, furto di veicoli, dirottamento di camion, detenzione illecita di armi e rapimenti a scopo di estorsione (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 18).

Dalla fine del 2022 la banda ha cercato di ampliare il proprio controllo territoriale sui quartieri di Carrefour-Feuilles e Savanne Pistache, commettendo reati contro i residenti e perpetrando attacchi continui contro la polizia nazionale haitiana (omicidi, rapine, stupri, saccheggi e incendi di abitazioni e aggressioni ad agenti di polizia). Due agenti di polizia sono stati uccisi il 4 e il 14 agosto 2023. Il 14 agosto 2023 Grand Ravine ha attaccato la sottostazione elettrica haitiana, rendendola non operativa nella zona. Il 15 agosto 2023 circa 1 020 famiglie (4 972 persone) sono fuggite da Carrefour-Feuilles e Savane Pistache (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 65). Il 24 maggio 2023 uomini armati di Grand Ravine hanno attaccato la zona di Carrefour-Feuilles, uccidendo uno scolaro (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 40).

Secondo un comunicato stampa del 7 novembre 2022 del Dipartimento della Giustizia, Destina è stato incriminato con l’accusa di rapimento di una vittima statunitense nel febbraio 2021. La vittima è stata trattenuta per circa 14 giorni e tenuta sotto la minaccia quotidiana delle armi, mentre la sua famiglia cercava di raccogliere fondi per il suo rilascio.

Secondo un articolo di The Haitian Times del 22 ottobre 2020, Destina ha annunciato in una trasmissione radiofonica di aver rapito Wolf Hall, presidente dell’organizzazione Titi Loto &T-Sound Lottery, il 18 ottobre 2020.

Inoltre, Grand Ravine ha preso il controllo lungo la strada statale 2 (RN 2) che collega Port-au-Prince al sud, al fine di riscuotere proventi da estorsione, dirottamento di camion, contrabbando e altre attività illecite (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 79). Così facendo, ha limitato l’accesso alle infrastrutture strategiche e ha frenato l’economia locale, ostacolando l’accesso alle derrate alimentari e ad altri beni essenziali, compresi gli aiuti umanitari.

4.

Wilson JOSEPH (alias Lanmo San Jou). Inserito nell’elenco a norma del punto 15 della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 2653 (2022) per le misure di cui ai punti 3 e 6 di tale risoluzione, come ulteriormente precisato al punto 16, lettere a), b), d), ed e), di tale risoluzione.

Funzione: capo della banda «400 Mawozo»

Data di nascita: 28 febbraio 1993

Luogo di nascita: Haiti

Cittadinanza: haitiana

Data della designazione dell’ONU: 8 dicembre 2023

Sesso: maschile

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell’inserimento nell’elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Wilson Joseph (alias «Lanmo San Jou») è il capo della banda 400 Mawozo, una banda attiva nell’area metropolitana di Port-au-Prince, in particolare nel comune di Croix-des-Bouquets, e un alleato della coalizione di bande G-Pep (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, sezione III, A, 2.3).

Wilson Joseph è responsabile – direttamente o tramite ordini ai membri della sua banda – della commissione di violazioni dei diritti umani e di reati, compresi attacchi contro persone indifese e causano morti e feriti nonché perturbano o ostacolano gli aiuti umanitari (ad esempio i servizi medici), stupri (compreso lo stupro di minori), reclutamento di minori, rapine, saccheggi e distruzione di proprietà pubbliche come carceri e stazioni di polizia, rapimenti e dirottamenti di camion (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 4). Tali attacchi hanno provocato un gran numero di sfollamenti interni. Joseph è inoltre ricercato dalla polizia nazionale haitiana per reati quali omicidio, tentato omicidio, furto di veicoli e rapimento (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 20).

Il 24 luglio 2022 un ispettore di polizia di Croix-des-Bouquets è stato ucciso e mutilato da membri della banda 400 Mawozo (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 6). Nel febbraio 2023, l’Higgins Brothers Surgicenter for Hope di Fonds Parisien, situato in una zona controllata da 400 Mawozo, ha segnalato numerosi casi di chirurghi, medici e infermieri che negli ultimi due anni sono stati uccisi, rapinati e rapiti mentre si recavano al lavoro (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 44). Joseph è coinvolto inoltre nel caso del rapimento di alto profilo avvenuto nell’ottobre 2021, quando 17 missionari cristiani stranieri e loro familiari, compresi cinque minori, sono stati rapiti ad Haiti (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 32).

La banda 400 Mawozo è attivamente coinvolta nel traffico di armi e munizioni (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 104). Diversi membri riconosciuti come responsabili del traffico di armi e munizioni sono stati arrestati dalla polizia nazionale di Haiti, ad esempio a Malpasse il 26 aprile 2022 e a Nippes, nel sud-ovest del paese, il 14 maggio 2022 (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 32). Nel maggio 2022 tre cittadini haitiani e un cittadino statunitense sono stati accusati di traffico di armi da fuoco a sostegno di 400 Mawozo ad Haiti (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 32).

5.

Vitelhomme INNOCENT Inserito nell’elenco a norma del punto 15 della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 2653 (2022) per le misure di cui ai punti 3 e 6 di tale risoluzione, come ulteriormente precisato al punto 16, lettere a), e) e f), di tale risoluzione.

Funzione: capo della banda «Kraze Barye»

Data di nascita: 27 marzo 1986

Luogo di nascita: Port-au-Prince, Haiti

Cittadinanza: haitiana

Numero di identificazione nazionale: Haiti 004-341-263-3

Indirizzo: 64, Soisson, Tabarre 49, Port-au-Prince

Data della designazione dell’ONU: 8 dicembre 2023

Sesso: maschile».

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell’inserimento nell’elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Vitelhomme Innocent è il capo della banda Kraze Barye, divenuta una delle bande più potenti dell’area metropolitana di Port-au-Prince, con un numero crescente di combattenti e armi semiautomatiche (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 66). Innocent ha preso parte ad attività che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità di Haiti.

Sotto la guida di Innocent, la banda Kraze Barye ha commesso violazioni dei diritti umani quali omicidi, stupri, reclutamento di minori e rapimenti a scopo di estorsione, nonché altri reati quali rapine a mano armata, distruzione di beni, furti di veicoli, saccheggi di terre e distruzione di proprietà (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 141, allegato 4). Innocent è inoltre ricercato dalla polizia nazionale haitiana per reati quali omicidio, tentato omicidio, stupro, rapina a mano armata, furto di veicoli e rapimento (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 19).

Kraze Barye ha preso di mira la polizia nazionale haitiana in varie occasioni, provocando la morte di diversi agenti di polizia e danni a stazioni di polizia. Inoltre, negli ultimi tre anni le popolazioni dei comuni di Petion-Ville, Kenscoff, Tabarre, Croix-des-Bouquets e Delmas hanno ripetutamente subito attacchi da parte della banda di Innocent, il che ha contribuito allo sfollamento di migliaia di persone. Innocent ha continuato a compiere attacchi contro la polizia e la popolazione, compresi saccheggi di terre e beni, uccisioni, depredazioni, furti e rapimenti di persone influenti (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 66).

Nel luglio 2023 la banda Kraze Barye ha continuato ad attaccare, uccidere e stuprare abitanti di Fort-Jacques, Truitier e Dumornay. Al 10 agosto 2023, gli attacchi di Kraze Barye avevano provocato lo sfollamento di circa 2 000 persone, tra cui 229 minori (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, punto 151).

Innocent ha condotto rapimenti mirati contro personalità di spicco, tra cui il direttore regionale del porto dell’APN di Cap-Haïtien, il direttore di un’emittente televisiva privata su «Route des Freres», il direttore di «Radio Commerciale d’Haiti», nonché un famoso giornalista e l’ex presidente della commissione elettorale provvisoria (cfr. il documento delle Nazioni Unite S/2023/674, allegato 22). Innocent è stato incriminato con accuse relative alla presa in ostaggio con armi, avvenuta ad Haiti nell’ottobre 2022, di due cittadini statunitensi, una dei quali è stata uccisa durante l’evento (comunicato stampa, procura degli Stati Uniti, District of Columbia, 24 ottobre 2023).»


ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2024/291/oj

ISSN 1977-0707 (electronic edition)