ISSN 1977-0707

Gazzetta ufficiale

dell’Unione europea

L 216

European flag  

Edizione in lingua italiana

Legislazione

66° anno
1 settembre 2023


Sommario

 

II   Atti non legislativi

pagina

 

 

REGOLAMENTI

 

*

Regolamento delegato (UE) 2023/1674 della Commissione, del 19 giugno 2023, che modifica il regolamento delegato (UE) 2021/630 per quanto riguarda l’inclusione di determinate paste da spalmare e preparazioni per bevande contenenti cacao, di determinati prodotti a base di cereali, di determinate preparazioni alimentari a base di riso e di altri cereali, di determinate chips e determinati snack croccanti e di determinate salse e determinati condimenti nell’elenco dei prodotti composti esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e che modifica gli allegati I e III del regolamento delegato (UE) 2019/2122 ( 1 )

1

 

*

Regolamento delegato (UE) 2023/1675 della Commissione, del 26 giugno 2023, recante rettifica del regolamento delegato (UE) 2021/1958 che integra il regolamento (UE) 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo norme dettagliate in merito alle procedure di prova e ai requisiti tecnici specifici per l’omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda i sistemi di adattamento intelligente della velocità e per l’omologazione di tali sistemi come entità tecniche indipendenti ( 1 )

9

 

*

Regolamento delegato (UE) 2023/1676 della Commissione, del 7 luglio 2023, che integra il regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la definizione di costi unitari, somme forfettarie, tassi forfettari e finanziamenti non collegati ai costi per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute

11

 

*

Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1677 della Commissione, del 30 agosto 2023, recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana ( 1 )

39

 

*

Regolamento (UE) 2023/1678 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, che modifica il regolamento (UE) 2015/534 della Banca centrale europea sulla segnalazione di informazioni finanziarie a fini di vigilanza (BCE/2015/13), (BCE/2023/20)

93

 

*

Regolamento (UE) 2023/1679 della Banca centrale europea, del 25 agosto 2023, che modifica il regolamento UE/2021/378 sull’applicazione degli obblighi di riserve minime (BCE/2021/1) , (BCE/2023/21)

96

 

 

DECISIONI

 

*

Decisione (UE) 2023/1680 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, sulla segnalazione dei piani di finanziamento dei soggetti vigilati da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2023/19), (rifusione)

98

 

*

Decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE/2023/18), (rifusione)

105

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE.

IT

Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata.

I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco.


II Atti non legislativi

REGOLAMENTI

1.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 216/1


REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/1674 DELLA COMMISSIONE

del 19 giugno 2023

che modifica il regolamento delegato (UE) 2021/630 per quanto riguarda l’inclusione di determinate paste da spalmare e preparazioni per bevande contenenti cacao, di determinati prodotti a base di cereali, di determinate preparazioni alimentari a base di riso e di altri cereali, di determinate chips e determinati snack croccanti e di determinate salse e determinati condimenti nell’elenco dei prodotti composti esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e che modifica gli allegati I e III del regolamento delegato (UE) 2019/2122

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, recante modifica dei regolamenti (CE) n. 999/2001, (CE) n. 396/2005, (CE) n. 1069/2009, (CE) n. 1107/2009, (UE) n. 1151/2012, (UE) n. 652/2014, (UE) 2016/429 e (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, dei regolamenti (CE) n. 1/2005 e (CE) n. 1099/2009 del Consiglio e delle direttive 98/58/CE, 1999/74/CE, 2007/43/CE, 2008/119/CE e 2008/120/CE del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 89/608/CEE, 89/662/CEE, 90/425/CEE, 91/496/CEE, 96/23/CE, 96/93/CE e 97/78/CE del Consiglio e la decisione 92/438/CEE del Consiglio (regolamento sui controlli ufficiali) (1), in particolare l’articolo 48, lettere d) e h), e l’articolo 77, paragrafo 1, lettera k),

considerando quanto segue:

(1)

Il regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione (2) stabilisce l’elenco dei prodotti compositi a lunga conservazione a basso rischio che sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri.

(2)

Il regolamento delegato (UE) 2019/625 della Commissione (3) ha stabilito determinate prescrizioni per le partite di prodotti composti che entrano nell’Unione da paesi terzi o loro regioni. I prodotti composti a lunga conservazione esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri dovevano soddisfare tali prescrizioni. Il regolamento delegato (UE) 2022/2292 della Commissione (4) ha abrogato il regolamento delegato (UE) 2019/625 a decorrere dal 15 dicembre 2022. Poiché il regolamento delegato (UE) 2021/630 fa riferimento al regolamento delegato (UE) 2019/625, al fine di garantire la certezza giuridica è necessario sostituire, nel regolamento delegato (UE) 2021/630, il riferimento all’articolo 12, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2019/625 abrogato con un riferimento all’articolo 20, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2022/2292, che stabilisce le prescrizioni relative ai prodotti composti che entrano nell’Unione da paesi terzi o loro regioni.

(3)

Poiché i prodotti composti a lunga conservazione di cui ai codici NC 1806 90 60, 1806 90 70, 1904 10, 1904 20, 1904 90, 1905 90, 2005 20 20 e 2103 sotto forma di determinate paste da spalmare e preparazioni per bevande contenenti cacao, determinati prodotti a base di cereali, determinate preparazioni alimentari a base di riso, determinate chips e determinati snack croccanti, nonché il miso contenente brodo di pesce per minestre e la salsa di soia contenente brodo di pesce per minestre presentano un basso rischio per la salute umana e degli animali, anche tali prodotti dovrebbero essere esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri. I cracker sono considerati un prodotto della biscotteria e di conseguenza dovrebbero essere anch’essi esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri.

(4)

Il regolamento delegato (UE) 2019/2122 della Commissione (5) stabilisce norme per i casi e le condizioni in cui alcune categorie di animali e di merci contenute nei bagagli personali dei passeggeri sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri.

(5)

Poiché in virtù del presente regolamento determinati prodotti composti a lunga conservazione a basso rischio non contenenti carne sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri conformemente al regolamento delegato (UE) 2021/630, tali prodotti composti dovrebbero essere indicati anche nell’allegato I, parte 2, del regolamento delegato (UE) 2019/2122 come esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri. Dato che queste ultime modifiche sono una conseguenza diretta delle prime, è opportuno inserirle in un unico atto.

(6)

L’elenco dei prodotti esenti di cui all’allegato III del regolamento delegato (UE) 2019/2122 si riferisce alle stesse merci che figurano nell’elenco dei prodotti composti esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri di cui all’allegato del regolamento delegato (UE) 2021/630. Poiché in virtù del presente regolamento sono aggiunti nell’allegato del regolamento delegato (UE) 2021/630 determinati prodotti composti a lunga conservazione a basso rischio non contenenti carne, è necessario modificare anche l’allegato III, punto 7, del regolamento delegato (UE) 2019/2122 e allineare gli elenchi di prodotti composti esenti nei due regolamenti delegati. Dato che i due elenchi sono sostanzialmente collegati e sono destinati ad essere applicati in parallelo, è opportuno apportare le modifiche a tali elenchi in un unico atto.

(7)

È pertanto opportuno modificare di conseguenza i regolamenti delegati (UE) 2019/2122 e (UE) 2021/630,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Il regolamento delegato (UE) 2021/630 è così modificato:

1.

all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), il punto i) è sostituito dal seguente:

«i)

sono conformi alle prescrizioni per l’ingresso nell’Unione di cui all’articolo 20, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2022/2292 della Commissione (*1);

(*1)  Regolamento delegato (UE) 2022/2292 della Commissione, del 6 settembre 2022, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni per l’ingresso nell’Unione di partite di animali destinati alla produzione di alimenti e di determinate merci destinate al consumo umano (GU L 304 del 24.11.2022, pag. 1).»;"

2.

l’allegato è sostituito dal testo che figura nell’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il regolamento delegato (UE) 2019/2122 è così modificato:

1.

nell’allegato I, la parte 2 è sostituita dalla seguente:

« PARTE 2

Elenco delle merci non esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri di cui all’articolo 7, lettera c)

Codice della nomenclatura combinata  ((*))

Designazione delle merci

Precisazioni e spiegazioni

ex capitolo 2

(0201 -0210 )

Carni e frattaglie commestibili

Tutte, escluse le cosce di rana (codice NC 0208 90 70 )

0401 -0406

Latte e derivati del latte

Tutti

ex 0504 00 00

Budella, vesciche e stomaci di animali, interi o in pezzi, diversi da quelli di pesci, freschi, refrigerati, congelati, salati o in salamoia, secchi o affumicati

Tutti, esclusi gli involucri

ex 0511

Prodotti di origine animale, non nominati né compresi altrove; animali morti dell’allegato I, parte seconda, sezione I, capitoli 1 o 3, del regolamento (CEE) n. 2658/87, non atti all’alimentazione umana

Solo gli alimenti per animali da compagnia

1501 00

Grasso di maiale (compreso lo strutto) e grassi di volatili, diversi da quelli delle voci 0209 o 1503

Tutti

1502 00

Grassi di animali delle specie bovina, ovina o caprina, diversi da quelli della voce 1503

Tutti

1503 00

Stearina solare, olio di strutto, oleostearina, oleomargarina ed olio di sevo, non emulsionati, non mescolati né altrimenti preparati

Tutti

1506 00 00

Altri grassi e oli animali e loro frazioni, anche raffinati, ma non modificati chimicamente

Tutti

1601 00

Salsicce, salami e prodotti simili, di carne, di frattaglie, di sangue o di insetti; preparazioni alimentari a base di tali prodotti

Tutti, esclusi gli insetti

1602

Altre preparazioni e conserve di carni, di frattaglie, di sangue o di insetti

Tutte, esclusi gli insetti

1702 11 00

1702 19 00

Lattosio e sciroppo di lattosio

Tutti

ex 1901

Estratti di malto; preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto, non contenenti cacao o contenenti meno di 40 %, in peso, di cacao calcolato su una base completamente sgrassata, non nominate né comprese altrove; preparazioni alimentari di prodotti delle voci da 0401 a 0404 , non contenenti cacao o contenenti meno di 5 %, in peso, di cacao calcolato su una base completamente sgrassata, non nominate né comprese altrove

Solo le preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi

ex 1902

Paste alimentari, anche cotte o farcite (di carne o di altre sostanze) oppure altrimenti preparate, quali spaghetti, maccheroni, tagliatelle, lasagne, gnocchi, ravioli, cannelloni; cuscus, anche preparato

Preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi, esclusi le paste alimentari, le tagliatelle e i cuscus a lunga conservazione non contenenti carne  ((**))

ex 1905

Prodotti della panetteria, della pasticceria o della biscotteria, anche con aggiunta di cacao; ostie, capsule vuote dei tipi utilizzati per medicamenti, ostie per sigilli, paste in sfoglie essiccate di farina, di amido o di fecola e prodotti simili

Preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi, esclusi i prodotti della panetteria, i prodotti della pasticceria preparati o della biscotteria (compresi i cracker), le cialde e le cialdine, le fette biscottate, il pane tostato e i prodotti simili tostati, le chips e gli snack croccanti a lunga conservazione non contenenti carne  ((***))

ex 2004

Altri ortaggi e legumi preparati o conservati ma non nell’aceto o acido acetico, congelati, diversi dai prodotti della voce 2006  ((****))

Solo le preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi

ex 2005

Altri ortaggi e legumi preparati o conservati ma non nell’aceto o acido acetico, non congelati, diversi dai prodotti della voce 2006

Preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi, esclusi le chips di patate e gli snack croccanti di patate a lunga conservazione, atti per l’alimentazione nello stato in cui sono presentati e non contenenti carne  ((*****))

ex 2103

Preparazioni per salse e salse preparate; condimenti composti; farina di senape e senape preparata

Solo le preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi

ex 2104

Preparazioni per zuppe, minestre o brodi; zuppe, minestre o brodi, preparati; preparazioni alimentari composte omogeneizzate

Preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi, esclusi i brodi per minestre e gli aromi confezionati per il consumatore finale a lunga conservazione e non contenenti carne  ((******))

ex 2105 00

Gelati, anche contenenti cacao

Solo le preparazioni contenenti latte

ex 2106

Preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove

Preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi, esclusi gli integratori alimentari confezionati per il consumatore finale, contenenti prodotti trasformati di origine animale (compresi glucosamina, condroitina o chitosano), a lunga conservazione e non contenenti carne  ((*******))

ex 2309

Preparazioni dei tipi utilizzati per l’alimentazione degli animali

Solo gli alimenti per animali da compagnia, gli articoli da masticare per cani e le miscele di farine contenenti carne o latte, o entrambi

Note:

1.

Colonna 1: qualora solo determinati prodotti rientranti in un dato codice debbano essere esaminati e nella nomenclatura combinata non sia contemplata alcuna particolare suddivisione all’interno di tale codice, quest’ultimo è contrassegnato con «ex» (ad esempio ex 19 01: sono da includere solo le preparazioni contenenti carne o latte, o entrambi).

2.

Colonna 2: la descrizione delle merci è quella contenuta nella colonna «Designazione delle merci» dell’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87.

3.

Colonna 3: questa colonna fornisce dettagli in merito ai prodotti contemplati.

2.

nell’allegato III, il punto 7 è sostituito dal seguente:

«7.   Prodotti esenti

I seguenti prodotti sono esenti dalle norme di cui ai punti da 1 a 6 purché siano conformi alle prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), del regolamento delegato (UE) 2021/630:

prodotti della confetteria (comprese le caramelle), cioccolato bianco e altre preparazioni alimentari non contenenti cacao, e prodotti della confetteria (comprese le caramelle), cioccolata e altre preparazioni alimentari, paste da spalmare e preparazioni per bevande contenenti cacao;

paste alimentari, tagliatelle e cuscus;

prodotti a base di cereali ottenuti per soffiatura o tostatura, preparazioni alimentari ottenute da fiocchi di cereali non tostati o da miscugli di fiocchi di cereali non tostati e di fiocchi di cereali tostati o di cereali soffiati (ad esempio cereali da prima colazione, muesli, granola), e preparazioni alimentari a base di riso e di altri cereali;

prodotti della panetteria, prodotti della pasticceria preparati o della biscotteria (compresi i cracker), cialde e cialdine, fette biscottate, pane tostato e prodotti simili tostati, e chips e snack croccanti (compresi le chips di patate e gli snack croccanti di patate);

olive ripiene di pesce;

estratti, essenze e concentrati di caffè, di tè o di mate e preparazioni a base di questi prodotti o a base di caffè, tè o mate;

cicoria torrefatta e altri succedanei torrefatti del caffè e loro estratti, essenze e concentrati;

miso contenente una piccola quantità di brodo di pesce per minestre e salsa di soia contenente una piccola quantità di brodo di pesce per minestre;

brodi per minestre e aromi confezionati per il consumatore finale;

integratori alimentari confezionati per il consumatore finale, contenenti prodotti trasformati di origine animale (compresi glucosamina, condroitina o chitosano);

liquori.

I prodotti composti nella cui composizione sono presenti, come prodotti di origine animale, solo enzimi, aromi, additivi o vitamina D3 sono esenti dalle norme di cui ai punti da 1 a 6 purché siano conformi alle prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento delegato (UE) 2021/630.».

Articolo 3

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 19 giugno 2023

Per la Commissione

La presidente

Ursula VON DER LEYEN


(1)   GU L 95 del 7.4.2017, pag. 1.

(2)  Regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione, del 16 febbraio 2021, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda alcune categorie di merci esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e che modifica la decisione 2007/275/CE della Commissione (GU L 132 del 19.4.2021, pag. 17).

(3)  Regolamento delegato (UE) 2019/625 della Commissione, del 4 marzo 2019, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni per l’ingresso nell’Unione di partite di determinati animali e merci destinati al consumo umano (GU L 131 del 17.5.2019, pag. 18).

(4)  Regolamento delegato (UE) 2022/2292 della Commissione, del 6 settembre 2022, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni per l’ingresso nell’Unione di partite di animali destinati alla produzione di alimenti e di determinate merci destinate al consumo umano (GU L 304 del 24.11.2022, pag. 1).

(5)  Regolamento delegato (UE) 2019/2122 della Commissione, del 10 ottobre 2019, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda alcune categorie di animali e merci esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri, i controlli specifici relativamente al bagaglio personale dei passeggeri e a piccole partite di merci spedite a persone fisiche, non destinate all’immissione in commercio, e che modifica il regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione (GU L 321 del 12.12.2019, pag. 45).

((*))  Allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune (GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1).

((**))  In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione, del 16 febbraio 2021, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda alcune categorie di merci esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e che modifica la decisione 2007/275/CE della Commissione (GU L 132 del 19.4.2021, pag. 17).

((***))  In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione.

((****))  La voce 2006 legge: «Ortaggi e legumi, frutta, frutta a guscio, scorze di frutta ed altre parti di piante, conservate nello zucchero (sgocciolate, ghiacciate o candite)».

((*****))  In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione.

((******))  In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione.

((*******))  In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione.»;


ALLEGATO

«ALLEGATO

Elenco dei prodotti composti esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri (articolo 3)

In questo elenco, che si basa sulla nomenclatura combinata (NC) utilizzata nell’Unione, figurano i prodotti composti che non necessitano di controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri.

Note relative alla tabella:

Colonna (1) — Codice NC

In questa colonna è indicato il codice NC. La NC, istituita dal regolamento (CEE) n. 2658/87, è basata sul sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci («sistema armonizzato» - SA), elaborato dal Consiglio di cooperazione doganale, ora Organizzazione mondiale delle dogane, e approvato con decisione 87/369/CEE del Consiglio (1). La NC riproduce le voci e le sottovoci a sei cifre del SA. La settima e l’ottava cifra identificano ulteriori sottovoci della NC.

Quando è utilizzato un codice a quattro, sei o otto cifre non preceduto da «ex», tutti i prodotti composti preceduti da tali quattro, sei o otto cifre o rientranti in quel codice non devono essere sottoposti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri, salvo altrimenti disposto.

Qualora solo determinati prodotti composti specifici rientranti in un codice a quattro, sei od otto cifre contengano prodotti di origine animale e nella NC non esista una suddivisione specifica di tale codice, quest’ultimo è preceduto da «ex». Ad esempio, per quanto riguarda « ex 2001 90 65 », non sono prescritti controlli ai posti di controllo frontalieri per i prodotti riportati nella colonna (2).

Colonna (2) — Spiegazioni

In questa colonna sono fornite precisazioni sui prodotti composti ai quali si applica l’esenzione dai controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri.

Codici NC

Spiegazioni

(1)

(2)

1704 , ex 1806

Prodotti della confetteria (comprese le caramelle) e cioccolato bianco, non contenenti cacao, e prodotti della confetteria (comprese le caramelle), cioccolata e altre preparazioni alimentari, paste da spalmare e preparazioni per bevande contenenti cacao, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 1902 19 , ex 1902 30 , ex 1902 40

Paste alimentari, tagliatelle e cuscus, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 1904 10 , ex 1904 20 , ex 1904 90

Prodotti a base di cereali ottenuti per soffiatura o tostatura, preparazioni alimentari ottenute da fiocchi di cereali non tostati o da miscugli di fiocchi di cereali non tostati e di fiocchi di cereali tostati o di cereali soffiati, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a) (ad esempio cereali da prima colazione, muesli, granola).

Preparazioni alimentari a base di riso e di altri cereali, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 1905 10 , ex 1905 20 , ex 1905 31 , ex 1905 32 , ex 1905 40 , ex 1905 90

Prodotti della panetteria, prodotti della pasticceria preparati o della biscotteria (compresi i cracker), cialde e cialdine, fette biscottate, pane tostato e prodotti simili tostati, chips e snack croccanti, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 2001 90 65 , ex 2005 70 00 , ex 1604

Olive ripiene di pesce, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 2005 20 20

Chips di patate e snack croccanti di patate, atti per l’alimentazione nello stato in cui sono presentati, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

2101

Estratti, essenze e concentrati di caffè, di tè o di mate e preparazioni a base di questi prodotti o a base di caffè, tè o mate, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

Cicoria torrefatta e altri succedanei torrefatti del caffè e loro estratti, essenze e concentrati, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 2103

Miso contenente una piccola quantità di brodo di pesce per minestre e salsa di soia contenente una piccola quantità di brodo di pesce per minestre, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 2104

Brodi per minestre e aromi confezionati per il consumatore finale, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 2106

Integratori alimentari confezionati per il consumatore finale, contenenti prodotti trasformati di origine animale (compresi glucosamina, condroitina o chitosano), che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

ex 2208 70

Liquori, che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a).

».

(1)  Decisione 87/369/CEE del Consiglio, del 7 aprile 1987, relativa alla conclusione della convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci e il relativo protocollo di emendamento (GU L 198 del 20.7.1987, pag. 1).


1.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 216/9


REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/1675 DELLA COMMISSIONE

del 26 giugno 2023

recante rettifica del regolamento delegato (UE) 2021/1958 che integra il regolamento (UE) 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo norme dettagliate in merito alle procedure di prova e ai requisiti tecnici specifici per l’omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda i sistemi di adattamento intelligente della velocità e per l’omologazione di tali sistemi come entità tecniche indipendenti

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo ai requisiti di omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché di sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli, per quanto riguarda la loro sicurezza generale e la protezione degli occupanti dei veicoli e degli altri utenti vulnerabili della strada, che modifica il regolamento (UE) 2018/858 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga i regolamenti (CE) n. 78/2009, (CE) n. 79/2009 e (CE) n. 661/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 631/2009, (UE) n. 406/2010, (UE) n. 672/2010, (UE) n. 1003/2010, (UE) n. 1005/2010, (UE) n. 1008/2010, (UE) n. 1009/2010, (UE) n. 19/2011, (UE) n. 109/2011, (UE) n. 458/2011, (UE) n. 65/2012, (UE) n. 130/2012, (UE) n. 347/2012, (UE) n. 351/2012, (UE) n. 1230/2012 e (UE) 2015/166 della Commissione (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 6,

considerando quanto segue:

(1)

Le versioni in lingua lituana e tedesca del regolamento delegato (UE) 2021/1958 della Commissione (2) contengono un errore al punto 5.1 dell’allegato I, per quanto riguarda il campo di visibilità del sensore di osservazione. Tale errore incide sulla sostanza della disposizione.

(2)

Le versioni in lingua lituana e tedesca del regolamento delegato (UE) 2021/1958 dovrebbero pertanto essere rettificate di conseguenza. La rettifica non riguarda le altre versioni linguistiche,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

(non riguarda la versione italiana)

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 26 giugno 2023

Per la Commissione

La presidente

Ursula VON DER LEYEN


(1)   GU L 325 del 16.12.2019, pag. 1.

(2)  Regolamento delegato (UE) 2021/1958 della Commissione, del 23 giugno 2021, che integra il regolamento (UE) 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo norme dettagliate in merito alle procedure di prova e ai requisiti tecnici specifici per l’omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda i sistemi di adattamento intelligente della velocità e per l’omologazione di tali sistemi come entità tecniche indipendenti, e che ne modifica l’allegato II (GU L 409 del 17.11.2021, pag. 1).


1.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 216/11


REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/1676 DELLA COMMISSIONE

del 7 luglio 2023

che integra il regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la definizione di costi unitari, somme forfettarie, tassi forfettari e finanziamenti non collegati ai costi per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (1), in particolare l'articolo 94, paragrafo 4, e l'articolo 95, paragrafo 4,

considerando quanto segue:

(1)

Al fine di semplificare l'utilizzo del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e del Fondo per una transizione giusta (JTF) e ridurre l'onere amministrativo per i beneficiari, è opportuno definire alcuni costi unitari e stabilire gli importi dei finanziamenti non collegati ai costi disponibili per il rimborso del contributo dell'Unione ai programmi. Conformemente all'articolo 25, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/1060 tali costi unitari e importi dei finanziamenti non collegati ai costi possono essere utilizzati anche per operazioni ammissibili nell'ambito del FSE+ e sostenute dal Fondo europeo di sviluppo regionale.

(2)

I costi unitari per il rimborso agli Stati membri sono stati stabiliti sulla base di un metodo di calcolo giusto, equo e verificabile, basato su dati storici o statistici, come indicato all'articolo 94, paragrafo 2, secondo comma, lettera a), del regolamento (UE) 2021/1060.

(3)

Nella definizione degli importi per i finanziamenti non collegati ai costi, la Commissione si è attenuta ai principi di sana gestione finanziaria, in particolare al principio relativo all'adeguatezza delle risorse impiegate agli investimenti intrapresi.

(4)

Tenuto conto degli sforzi supplementari richiesti per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi, inclusi i rifugiati e le persone in fuga dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina, è opportuno stabilire costi unitari specifici per le tipologie di operazioni pertinenti.

(5)

Semplificare l'attuazione di operazioni nei settori dell'istruzione formale, della formazione dei dipendenti, della formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive, nonché nel settore dei servizi di consulenza connessi all'occupazione contribuirà inoltre alla positiva attuazione dell'Anno europeo delle competenze.

(6)

Riaffermando gli impegni assunti nel quadro del piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali (2) con il nuovo obiettivo principale dell'Unione per il 2030 in materia di povertà e inclusione sociale, è opportuno agevolare l'attuazione di operazioni che contribuiscano a ridurre il numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale e creare incentivi a tal fine. È pertanto opportuno definire opzioni di costo semplificate e regimi di finanziamento non collegati ai costi per le operazioni che offrono servizi di assistenza domiciliare e sul territorio nonché per le operazioni che forniscono servizi residenziali e non residenziali alle vittime di violenza domestica e alle persone senza fissa dimora a breve o lungo termine.

(7)

Sussistono notevoli disparità tra gli Stati membri per quanto riguarda il livello dei costi relativi alle tipologie di operazioni in questione. In linea con il principio della sana gestione finanziaria, gli importi stabiliti dalla Commissione dovrebbero riflettere le specificità di ogni Stato membro.

(8)

Al fine di garantire che i costi unitari rimangano un indicatore appropriato dei costi effettivamente sostenuti e che gli importi dei finanziamenti non collegati ai costi restino adeguati agli investimenti effettuati per tutto il periodo di programmazione, è stato previsto un opportuno metodo di adeguamento,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Oggetto e ambito di applicazione

Le condizioni per il rimborso del contributo dell'Unione alle operazioni del FSE+ e del JTF sulla base dei costi unitari e dei finanziamenti non collegati ai costi, comprese le tipologie di operazioni coperte e i risultati da conseguire o le condizioni da soddisfare, l'importo di tale rimborso e il metodo di adeguamento di tale importo sono stabiliti nell'allegato.

Articolo 2

Spese ammissibili

Gli importi calcolati sulla base del presente regolamento sono considerati spese ammissibili ai fini dell'applicazione del regolamento (UE) 2021/1060.

Articolo 3

Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 7 luglio 2023

Per la Commissione

La presidente

Ursula VON DER LEYEN


(1)   GU L 231 del 30.6.2021, pag. 159.

(2)  Piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali (europa.eu).


ALLEGATO

Condizioni per il rimborso del contributo dell'Unione ai programmi in conformità dell'articolo 94, paragrafo 4, e dell'articolo 95, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2021/1060 sulla base dei costi unitari e dei finanziamenti non collegati ai costi per le operazioni nei settori dell'istruzione formale, della formazione, dei servizi di consulenza connessi all'occupazione, dei servizi di assistenza domiciliare e di assistenza diurna sul territorio e dei servizi di assistenza alle vittime di violenza domestica e alle persone senza fissa dimora

Gli importi e le condizioni definiti non si applicano ai programmi che hanno stabilito, per le tipologie di operazioni pertinenti, le proprie specifiche opzioni semplificate in materia di costi o finanziamenti non collegati ai costi in conformità dell'articolo 94, paragrafo 3, e dell'articolo 95, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/1060.

1.   OPERAZIONI RIGUARDANTI L'ISTRUZIONE FORMALE CHE POSSONO ESSERE COPERTE DAL RIMBORSO SULLA BASE DEI COSTI UNITARI

1.1.   Tipologie di operazioni

Operazioni nel settore dell'istruzione formale (dall'educazione della prima infanzia al livello di istruzione terziaria, compresa l'istruzione professionale formale).

1.2.   Definizione dell'indicatore che attiva il pagamento dei costi unitari

Denominazione dell'indicatore: partecipanti a un anno accademico di istruzione formale.

Unità di misura dell'indicatore: numero di partecipanti con iscrizione verificata a un anno accademico di istruzione formale, distinti in base alla classificazione ISCED. Per «iscrizione verificata» si intende la verifica, da parte delle autorità nazionali, dell'iscrizione dello studente al corso di istruzione o di formazione formale due o tre volte durante l'anno accademico, secondo le abituali prassi e procedure vigenti negli Stati membri.

Classificazione internazionale standard dell'istruzione: http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/International_Standard_Classification_of_Education_(ISCED)

1.3.   Importi (in EUR)

Gli importi di cui alle tabelle 1a e 1b che seguono coprono tutti i costi ammissibili direttamente connessi alla fornitura di beni e servizi di base nel settore dell'istruzione formale, comprendenti le tasse di iscrizione, le tasse di frequenza e di partecipazione agli esami, i viaggi scolastici e il sevizio mensa.

Altre categorie di costi che potrebbero essere necessarie per l'attuazione dell'operazione, quali le indennità dei partecipanti, i costi di trasporto e di alloggio o altri tipi di sostegno fornito ai partecipanti, non sono coperte dal costo unitario e possono costituire costi ammissibili aggiuntivi conformemente al regolamento (UE) 2021/1060, ai regolamenti specifici relativi ai fondi e alle regole nazionali in materia di ammissibilità.

Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni nel settore dell'istruzione formale nel quadro dello stesso programma per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.

Gli importi si riferiscono alla partecipazione a tempo pieno per un anno accademico.

In caso di partecipazione parziale, l'importo è definito in misura proporzionale alla partecipazione dello studente. Nel caso in cui il corso sia di durata inferiore a un anno accademico, l'importo è definito in misura proporzionale alla durata del corso.

Per i corsi della durata di almeno un anno accademico completo, tali importi possono essere rimborsati allo Stato membro sulla base degli elementi seguenti: 50 % per il primo giustificativo di iscrizione durante l'anno accademico (generalmente all'inizio dell'anno accademico, conformemente alle norme e alle prassi nazionali), 30 % per il secondo giustificativo di iscrizione e 20 % per il terzo e ultimo giustificativo di iscrizione. Per gli Stati membri i cui sistemi nazionali prevedono la raccolta di tale informazione solo due volte l'anno, o per corsi di durata inferiore a un anno accademico completo, il rimborso ammonta al 50 % per il primo giustificativo di iscrizione e al 50 % per il secondo e ultimo giustificativo di iscrizione.

I corsi di formazione possono svolgersi in loco, online o in forma ibrida, ma devono essere sempre erogati in presenza sia del formatore sia dei partecipanti.

Per tenere conto degli sforzi ulteriori richiesti e per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati (1), incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, nella tabella 1b sono indicati valori specifici per le operazioni rivolte a questo gruppo di destinatari. Tali valori possono essere utilizzati in sostituzione dei corrispondenti valori di cui alla tabella 1a. Non sono valori cumulativi e non possono essere utilizzati in combinazione con la tabella 1a.

Le medesime condizioni per il rimborso si applicano per i valori indicati in entrambe le tabelle 1a e 1b. Poiché la sola differenza è rappresentata dal gruppo di destinatari, criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti per i partecipanti conformemente alle specifiche definizioni e prassi nazionali.

1.4.   Metodo di adeguamento

I costi unitari e i valori di cui alla tabella 1a possono essere adeguati automaticamente su base annua applicando l'indice del costo del lavoro (Labour cost index, «LCI») per l'istruzione (2). L'indice di base utilizzato per stabilire i valori di cui alla tabella 1a è LCIEducation2021 (LCI per il 2021). I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.

L'adeguamento si basa sulla formula:

AdjustedSCO = BaseSCO x LCIEducation latest.

Gli importi indicati nella tabella 1b possono essere adeguati automaticamente moltiplicando i costi unitari adeguati di cui alla tabella 1a per il fattore 1,10.

Tabella 1a

Importi per partecipante all'istruzione formale (in EUR)

«N. d.» indica che non sono disponibili dati per lo Stato membro e il livello di istruzione interessati.

L'anno di riferimento della raccolta dati è il 2021 ad eccezione dei campi per FR e NL per i quali l'anno di riferimento è il 2019.


 

 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR

HU

HR

Educazione della prima infanzia

ED0

5 614

N. d.

2 649

2 133

3 704

9 655

10 912

5 179

N. d.

4 121

10 618

5 963

3 145

2 627

Sviluppo educativo della prima infanzia

ED01

4 848

N. d.

N. d.

357

N. d.

13 279

15 775

N. d.

N. d.

4 132

18 275

N. d.

3 152

N. d.

Educazione prescolastica

ED02

5 793

7 243

2 649

2 771

3 704

8 288

8 012

N. d.

2 994

4 117

8 872

5 963

3 145

3 275

Istruzione primaria

ED1

10 777

8 577

1 858

7 635

3 871

7 981

11 103

5 402

3 734

4 566

8 305

5 768

3 233

5 537

Istruzione primaria e istruzione secondaria inferiore (livelli 1 e 2)

ED1_2

12 451

9 331

2 167

8 055

5 036

9 067

11 338

5 474

3 729

4 969

9 948

6 456

3 054

3 072

Istruzione secondaria inferiore

ED2

14 177

10 995

2 574

8 936

6 626

9 812

11 786

5 645

3 719

5 710

13 247

7 319

2 889

N. d.

Istruzione secondaria inferiore - generale

ED24

13 332

N. d.

2 359

8 936

6 635

9 812

11 770

5 627

3 719

5 710

13 247

7 319

2 889

N. d.

Istruzione secondaria inferiore - professionale

ED25

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

5 134

N. d.

16 126

5 773

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

3 301

N. d.

Istruzione secondaria superiore

ED3

13 111

11 124

2 033

9 844

5 773

9 895

9 831

4 060

3 229

6 400

7 867

9 583

3 306

3 359

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria (livelli 3 e 4)

ED3_4

12 791

11 124

2 030

9 844

5 664

8 769

9 831

4 234

2 665

6 400

7 867

9 522

3 411

3 359

Istruzione secondaria superiore - generale

ED34

10 760

10 812

1 835

8 888

4 926

10 599

9 790

2 930

2 781

5 432

7 569

9 421

3 225

N. d.

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - generale (livelli 34 e 44)

ED34_44

11 933

10 812

1 835

8 888

4 709

1 099

9 790

2 930

2 781

5 432

7 569

9 403

3 225

N. d.

Istruzione secondaria superiore - professionale

ED35

14 711

11 365

2 232

14 624

6 108

9 236

9 895

5 678

4 280

8 471

7 990

9 890

3 401

3 408

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - professionale (livelli 35 e 45)

ED35_45

13 314

11 365

2 224

14 624

6 060

7 615

9 895

5 782

2 513

8 471

7 990

9 741

3 580

3 408

Istruzione post-secondaria non terziaria

ED4

2 054

N. d.

354

N. d.

836

4 893

N. d.

6 276

333

N. d.

N. d.

6 688

4 242

N. d.

Istruzione post-secondaria non terziaria

ED44

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

653

10 323

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

6 437

N. d.

N. d.

Istruzione post-secondaria non terziaria - professionale

ED45

1 359

N. d.

354

N. d.

1 222

4 545

N. d.

6 276

333

N. d.

N. d.

6 748

4 242

N. d.

Istruzione terziaria di ciclo breve

ED5

14 857

10 474

N. d.

557

13 910

1 920

9 000

N. d.

N. d.

5 383

9 138

8 829

465

N. d.

Istruzione terziaria (livelli 5-8)

ED5-8

15 483

9 376

2 627

2 900

4 784

6 806

9 173

3 790

1 144

4 029

8 590

6 739

2 828

3 929

Istruzione terziaria esclusa l'istruzione terziaria di ciclo breve (livelli 6-8)

ED6-8

15 596

9 338

2 627

3 178

4 756

6 817

9 195

3 790

1 144

3 665

8 590

6 105

2 926

3 353


 

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL

PL

PT

RO

SI

SK

SE

Educazione della prima infanzia

ED0

7 707

5 346

3 824

3 807

17 293

6 240

7 161

2 767

3 286

1 805

5 173

3 445

13 449

Sviluppo educativo della prima infanzia

ED01

N. d.

N. d.

N. d.

3 794

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

3 746

6 171

N. d.

17 407

Educazione prescolastica

ED02

5 526

5 346

3 384

3 809

17 293

6 240

7 161

2 767

3 449

1 724

4 731

3 445

12 033

Istruzione primaria

ED1

7 404

6 110

3 600

3 577

17 158

6 132

7 936

3 754

5 229

1 169

5 570

4 148

10 677

Istruzione primaria e istruzione secondaria inferiore (livelli 1 e 2)

ED1_2

7 507

6 282

3 621

3 563

17 931

7 502

9 053

3 753

5 801

1 770

6 000

3 919

10 642

Istruzione secondaria inferiore

ED2

7 788

6 552

3 664

3 553

19 256

10 281

10 712

3 749

6 782

2 543

7 006

3 713

10 564

Istruzione secondaria inferiore - generale

ED24

8 324

6 552

3 660

3 532

19 256

10 230

9 426

3 749

N. d.

2 543

7 006

3 640

10 564

Istruzione secondaria inferiore - professionale

ED25

N. d.

6 615

4 956

4 788

N. d.

16 143

14 131

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

6 970

N. d.

Istruzione secondaria superiore

ED3

7 964

6 654

4 369

3 839

18 676

9 626

8 193

3 236

6 113

2 414

4 839

4 262

11 012

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria (livelli 3 e 4)

ED3_4

8 532

6 654

4 420

4 003

18 435

9 626

8 193

3 130

6 113

2 232

4 839

4 311

10 823

Istruzione secondaria superiore - generale

ED34

8 496

5 946

3 935

3 495

16 939

10 104

8 997

2 848

N. d.

5 200

5 589

3 867

9 710

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - generale (livelli 34 e 44)

ED34_44

8 496

N. d.

3 935

3 495

16 939

10 100

8 997

2 848

N. d.

5 200

5 589

3 867

9 689

Istruzione secondaria superiore - professionale

ED35

N. d.

N. d.

5 016

4 813

19 760

8 312

7 781

3 537

N. d.

320

4 489

4 455

13 189

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - professionale (livelli 35 e 45)

ED35_45

4 192

N. d.

5 053

4 826

19 344

8 312

7 781

3 320

N. d.

416

4 489

4 515

12 633

Istruzione post-secondaria non terziaria

ED4

15 476

N. d.

5 314

4 843

2 769

9 569

5 360

1 793

N. d.

838

N. d.

546

6 657

Istruzione post-secondaria non terziaria

ED44

4 192

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

9 569

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

8 894

Istruzione post-secondaria non terziaria - professionale

ED45

15 476

N. d.

5 314

4 843

2 769

8 624

5 360

1 793

N. d.

838

N. d.

5 457

5 353

Istruzione terziaria di ciclo breve

ED5

N. d.

2 771

3 637

N. d.

4 734

11 289

7 099

5 684

2 471

N. d.

2 378

4 999

6 205

Istruzione terziaria (livelli 5-8)

ED5-8

6 298

2 528

2 750

2 495

23 639

12 754

6 750

3 356

2 993

3 517

6 835

3 484

10 356

Istruzione terziaria esclusa l'istruzione terziaria di ciclo breve (livelli 6-8)

ED6-8

7 315

2 526

2 609

2 495

26 424

12 907

6 745

3 356

2 967

3 517

7 468

3 460

10 788


Tabella 1b

Importi per partecipante all'istruzione formale (in EUR) rivolta alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati, incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina

«N. d.» indica che non sono disponibili dati per lo Stato membro e il livello di istruzione interessati.


 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR

HU

HR

Educazione della prima infanzia

ED0

6 175

N. d.

2 914

2 346

4 074

10 621

12 003

5 697

N. d.

4 533

11 680

6 559

3 459

2 890

Sviluppo educativo della prima infanzia

ED01

5 333

N. d.

N. d.

393

N. d.

14 607

17 352

N. d.

N. d.

4 545

20 103

N. d.

3 467

N. d.

Educazione prescolastica

ED02

6 372

7 967

2 914

3 048

4 276

9 116

8 814

N. d.

3 294

4 529

9 759

6 559

3 459

3 602

Istruzione primaria

ED1

11 854

9 435

2 044

8 398

4 259

8 779

12 213

5 942

4 108

5 023

9 135

6 345

3 556

6 091

Istruzione primaria e istruzione secondaria inferiore (livelli 1 e 2)

ED1_2

13 696

10 264

2 384

8 860

5 540

9 974

12 472

6 021

4 102

5 466

10 943

7 102

3 360

3 379

Istruzione secondaria inferiore

ED2

15 594

12 095

2 832

9 830

7 288

10 794

12 965

6 210

4 091

6 281

14 571

8 051

3 177

N. d.

Istruzione secondaria inferiore - generale

ED24

14 665

N. d.

2 595

9 830

7 298

10 794

12 947

6 189

4 091

6 281

14 571

8 051

3 177

N. d.

Istruzione secondaria inferiore - professionale

ED25

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

5 648

N. d.

17 739

6 350

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

3 631

N. d.

Istruzione secondaria superiore

ED3

14 422

12 237

2 237

10 829

6 350

10 884

10 814

4 466

3 551

7 040

8 653

10 541

3 636

3 694

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria (livelli 3 e 4)

ED3_4

14 070

12 237

2 233

10 829

6 230

9 646

10 814

4 658

2 931

7 040

8 653

10 474

3 752

3 694

Istruzione secondaria superiore - generale

ED34

11 836

11 893

2 019

9 776

5 419

11 659

10 769

3 223

3 059

5 975

8 326

10 363

3 547

N. d.

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - generale (livelli 34 e 44)

ED34_44

13 126

11 893

2 019

9 776

5 180

1 209

10 769

3 223

3 059

5 975

8 326

10 343

3 547

N. d.

Istruzione secondaria superiore - professionale

ED35

16 182

12 501

2 455

16 086

6 719

10 159

10 885

6 246

4 708

9 318

8 789

10 879

3 741

3 748

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - professionale (livelli 35 e 45)

ED35_45

14 645

12 501

2 446

16 086

6 666

8 376

10 885

6 360

2 764

9 318

8 789

10 715

3 938

3 748

Istruzione post-secondaria non terziaria

ED4

2 259

N. d.

389

N. d.

919

5 382

N. d.

6 904

366

N. d.

N. d.

7 357

4 666

N. d.

Istruzione post-secondaria non terziaria

ED44

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

719

11 355

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

7 081

N. d.

N. d.

Istruzione post-secondaria non terziaria - professionale

ED45

1 495

N. d.

389

N. d.

1 345

5 000

N. d.

6 904

366

N. d.

N. d.

7 423

4 666

N. d.

Istruzione terziaria di ciclo breve

ED5

16 342

11 521

N. d.

613

15 301

2 112

9 900

N. d.

N. d.

5 922

10 052

9 712

511

N. d.

Istruzione terziaria (livelli 5-8)

ED5-8

17 031

10 314

2 890

3 190

5 263

7 487

10 090

4 169

1 258

4 431

9 449

7 413

3 111

4 321

Istruzione terziaria esclusa l'istruzione terziaria di ciclo breve (livelli 6-8)

ED6-8

17 155

10 272

2 890

3 496

5 231

7 498

10 114

4 169

1 258

4 031

9 449

6 716

3 218

3 688


 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL

PL

PT

RO

SI

SK

SE

Educazione della prima infanzia

ED0

8 477

5 881

4 207

4 188

19 022

6 864

7 877

3 044

3 615

1 986

5 691

3 790

14 794

Sviluppo educativo della prima infanzia

ED01

N. d.

N. d.

N. d.

4 173

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

4 121

6 788

N. d.

19 147

Educazione prescolastica

ED02

6 079

5 881

3 723

4 190

19 022

6 864

7 877

3 044

3 794

1 897

5 204

3 790

13 236

Istruzione primaria

ED1

8 144

6 721

3 960

3 935

18 874

6 746

8 730

4 129

5 752

1 285

6 127

4 562

11 745

Istruzione primaria e istruzione secondaria inferiore (livelli 1 e 2)

ED1_2

8 257

6 910

3 983

3 919

19 724

8 252

9 958

4 128

6 381

1 947

6 600

4 311

11 706

Istruzione secondaria inferiore

ED2

8 566

7 207

4 031

3 909

21 182

11 309

11 783

4 124

7 461

2 797

7 707

4 085

11 620

Istruzione secondaria inferiore - generale

ED24

9 156

7 207

4 026

3 885

21 182

11 253

10 369

4 124

N. d.

2 797

7 707

4 004

11 620

Istruzione secondaria inferiore - professionale

ED25

N. d.

7 277

5 452

5 267

N. d.

17 758

15 544

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

7 667

N. d.

Istruzione secondaria superiore

ED3

8 760

7 319

4 806

4 223

20 543

10 589

9 012

3 559

6 725

2 655

5 323

4 688

12 114

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria (livelli 3 e 4)

ED3_4

9 385

7 319

4 862

4 404

20 278

10 589

9 012

3 443

6 725

2 455

5 323

4 742

11 905

Istruzione secondaria superiore - generale

ED34

9 345

6 540

4 329

3 844

18 633

11 115

9 897

3 133

N. d.

5 720

6 148

4 254

10 681

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - generale (livelli 34 e 44)

ED34_44

9 345

N. d.

4 329

3 844

18 633

11 110

9 897

3 133

N. d.

5 720

6 148

4 254

10 657

Istruzione secondaria superiore - professionale

ED35

N. d.

N. d.

5 517

5 295

21 736

9 143

8 559

3 891

N. d.

351

4 938

4 901

14 508

Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - professionale (livelli 35 e 45)

ED35_45

4 611

N. d.

5 558

5 309

21 279

9 143

8 559

3 652

N. d.

457

4 938

4 967

13 897

Istruzione post-secondaria non terziaria

ED4

17 023

N. d.

5 845

5 327

3 046

10 526

5 896

1 972

N. d.

922

N. d.

601

7 323

Istruzione post-secondaria non terziaria

ED44

4 611

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

10 526

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

N. d.

9 783

Istruzione post-secondaria non terziaria - professionale

ED45

17 023

N. d.

5 845

5 327

3 046

9 486

5 896

1 972

N. d.

922

N. d.

6 003

5 888

Istruzione terziaria di ciclo breve

ED5

N. d.

3 048

4 001

N. d.

5 207

12 417

7 809

6 253

2 718

N. d.

2 616

5 499

6 825

Istruzione terziaria (livelli 5-8)

ED5-8

6 928

2 781

3 025

2 744

26 003

14 030

7 425

3 691

3 292

3 868

7 518

3 833

11 392

Istruzione terziaria esclusa l'istruzione terziaria di ciclo breve (livelli 6-8)

ED6-8

8 047

2 779

2 870

2 744

29 067

14 197

7 420

3 691

3 263

3 868

8 214

3 806

11 866

2.   OPERAZIONI RIGUARDANTI LA FORMAZIONE DI PERSONE REGISTRATE COME DISOCCUPATE, IN CERCA DI LAVORO O INATTIVE.

2.1.   Tipologie di operazioni

Tutte le operazioni riguardanti la formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive. I corsi di formazione possono essere svolti principalmente in istituto o sul posto di lavoro, ma almeno una parte deve essere erogata in istituto.

Nel caso di formazione in istituto, i corsi di formazione possono svolgersi in loco, online o in forma ibrida, ma devono essere sempre erogati in presenza sia del formatore sia dei partecipanti. I corsi di formazione sul posto di lavoro devono avere luogo sempre in loco.

2.2.   Definizione dell'indicatore che attiva il pagamento dei costi unitari

Denominazione dell'indicatore: partecipanti che hanno completato con successo un corso di formazione.

Unità di misura dell'indicatore: numero di partecipanti che hanno completato con successo un corso di formazione.

Un corso di formazione è considerato «completato con successo» quando un documento ne attesta il completamento conformemente alle norme o alle prassi nazionali (ad esempio un certificato rilasciato dall'organismo che eroga la formazione o un documento equivalente ammissibile ai sensi delle norme o prassi nazionali).

La condizione relativa al completamento con successo di un corso di formazione non può considerarsi soddisfatta quando un partecipante completa con successo solo alcuni dei moduli previsti da un corso di formazione.

2.3.   Importi (in EUR)

Gli importi di cui alle tabelle 2a e 2b riportate di seguito coprono tutti i costi ammissibili direttamente connessi all'erogazione di corsi di formazione.

Altre categorie di costi che potrebbero essere necessarie per l'attuazione dell'operazione, quali le indennità dei partecipanti, il trasporto e l'alloggio o altri tipi di sostegno fornito ai partecipanti, non sono coperte dal costo unitario e possono costituire costi ammissibili aggiuntivi a norma del regolamento (UE) 2021/1060, dei regolamenti specifici relativi ai fondi e delle regole nazionali in materia di ammissibilità.

Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni riguardanti la formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive nel quadro dello stesso programma gestito dallo stesso ente per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.

Per tenere conto degli sforzi ulteriori richiesti e per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati (3), incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, nella tabella 2b sono indicati valori specifici per le operazioni rivolte a questo gruppo di destinatari. Tali valori possono essere utilizzati in sostituzione dei corrispondenti valori di cui alla tabella 2a. Non sono valori cumulativi e non possono essere utilizzati in combinazione con la tabella 2a.

Le medesime condizioni per il rimborso si applicano per i valori indicati nelle tabelle 2a e 2b. Poiché la sola differenza è rappresentata dal gruppo di destinatari, criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti per i partecipanti conformemente alle specifiche definizioni, norme e prassi nazionali.

Per gli Stati membri elencati nella tabella 5:

gli importi di cui alle tabelle 2a e 2b sono moltiplicati per l'indice del pertinente programma regionale;

nel caso di programmi operativi che interessano più di una regione, l'importo da rimborsare è determinato in funzione della regione in cui sono attuati l'operazione o il progetto.

2.4.   Metodo di adeguamento

Il costo unitario di cui alla tabella 2a può essere adeguato automaticamente su base annua applicando l'indice del costo del lavoro per l'istruzione (4). L'indice di base utilizzato per stabilire i valori di cui alla tabella 2a è LCIEducation2021 (LCI per il 2021). I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.

L'adeguamento si basa sulla formula: AdjustedSCO = BaseSCO x LCIEducation latest.

I costi unitari indicati nella tabella 2b possono essere adeguati automaticamente moltiplicando i costi unitari adeguati di cui alla tabella 2a per il fattore 1,10.

Tabella 2a

Importi per la formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive (in EUR)

L'anno di riferimento è il 2021 ad eccezione dei campi contrassegnati con un *, per i quali l'anno di riferimento è il 2019.


Stato membro

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR*

HU

HR

EUR

2 944

3 635

1 143

3 133

838

7 757

6 344

1 052

2 193

2 870

6 141

6 512 *

2 464

831

Stato membro

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL*

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

EUR

12 362

3 697

1 103

2 060

19 971

3 292

5 219 *

785

1 216

1 244

1 088

626

8 555

 


Tabella 2b

Importi per la formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive (in EUR) rivolta alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati, incluse le persone in fuga dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina

Stato membro

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR*

HU

HR

EUR

3 239

3 998

1 257

3 446

922

8 533

6 979

1 157

2 413

3 158

6 755

7 163 *

2 711

914

Stato membro

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL*

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

EUR

13 598

4 067

1 213

2 266

21 968

3 621

5 741 *

863

1 338

1 368

1 197

689

9 411

 

3.   OPERAZIONI RIGUARDANTI L'EROGAZIONE DI FORMAZIONE A PERSONE OCCUPATE

3.1.   Tipologie di operazioni

Tutte le operazioni che riguardano attività di formazione i cui obiettivi primari sono l'acquisizione di nuove competenze o lo sviluppo e il miglioramento di quelle esistenti e che sono state finanziate almeno in parte dalle imprese per i loro dipendenti aventi un contratto di lavoro. Sono esclusi i contratti per le attività di apprendistato o di formazione.

I corsi di formazione possono svolgersi in loco, online o in forma ibrida, ma devono essere sempre erogati in presenza sia del formatore sia dei partecipanti.

3.2.   Definizione degli indicatori che attivano il pagamento dei costi unitari

Denominazione dell'indicatore:

1)

Tariffa oraria della formazione erogata a persone occupate.

2)

Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione.

Unità di misura dell'indicatore:

1)

Numero di ore completate di formazione erogata a persone occupate, per partecipante.

2)

Numero di ore di retribuzione versate a un dipendente impegnato in un corso di formazione.

Il numero di ore deve essere dimostrato da un sistema di gestione del tempo verificabile in conformità delle prassi nazionali accettate di norma.

3.3.   Importi (in EUR)

Gli importi di cui alle tabelle 3a e 3b coprono tutti i costi dell'operazione, incluse le categorie seguenti:

tasse di partecipazione e pagamenti relativi ai corsi di formazione;

spese di viaggio e indennità dei partecipanti connesse ai corsi di formazione;

costi del lavoro dei formatori interni per i corsi di formazione (costi diretti e indiretti);

costi riguardanti il centro di formazione, le sale per la formazione e i materiali didattici.

Il tempo dedicato ai corsi di formazione si riferisce al tempo di lavoro retribuito (in ore) dedicato a tali corsi e copre solamente il tempo reale di formazione e le ore impiegate durante il tempo di lavoro retribuito.

Qualora la retribuzione del dipendente impegnato in un corso di formazione non sia un costo ammissibile, è rimborsato solo il costo unitario 1). Qualora la retribuzione del dipendente impegnato in un corso di formazione sia considerata un costo ammissibile, può essere rimborsato l'importo complessivo dei costi unitari 1) e 2).

Come definito nel CPR (regolamento recante disposizioni comuni), criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo dovrebbero essere stabiliti conformemente alle specifiche definizioni, norme e prassi nazionali.

Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni riguardanti l'erogazione di formazione a persone occupate nel quadro dello stesso programma gestito dallo stesso ente per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.

Per tenere conto degli sforzi ulteriori richiesti e per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati (5), incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, nella tabella 3b sono stabiliti valori specifici per le operazioni rivolte a questo gruppo di destinatari. Tali valori possono essere utilizzati in sostituzione dei corrispondenti valori di cui alla tabella 3a. Non sono valori cumulativi e non possono essere utilizzati in combinazione con la tabella 3a.

Le medesime condizioni per il rimborso si applicano per i valori indicati nelle tabelle 3a e 3b. Poiché la sola differenza è rappresentata dal gruppo di destinatari, criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti per i partecipanti conformemente alle specifiche definizioni e prassi nazionali.

Per gli Stati membri elencati nella tabella 5:

gli importi di cui alle tabelle 3a e 3b sono moltiplicati per l'indice del pertinente programma regionale;

nel caso di programmi operativi che interessano più di una regione, l'importo da rimborsare è determinato in funzione della regione in cui sono attuati l'operazione o il progetto.

3.4.   Metodo di adeguamento

Il costo unitario di cui alla tabella 3a può essere adeguato automaticamente su base annua applicando l'indice del costo del lavoro per l'istruzione (6) e l'indice del costo del lavoro per il sostegno amministrativo. Gli indici di base utilizzati per stabilire i valori di cui alla tabella 3a sono stati LCIEducation2021 e LCIAdminSupport2021 - (LCI per il 2021). I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.

1)

L'adeguamento della tariffa oraria per la formazione di persone occupate si basa sulla formula:

AdjustedSCO = BaseSCO x LCIEducation latest.

2)

L'adeguamento del salario orario di un dipendente durante la formazione si basa sulla formula:

AdjustedSCO = BaseSCO x LCIAdminSupport latest.

I costi unitari indicati nella tabella 3b possono essere adeguati automaticamente moltiplicando i costi unitari adeguati di cui alla tabella 3a per il fattore 1,10.

Tabella 3a

Importi per la formazione di persone occupate (in EUR)

L'anno di riferimento è il 2021 ad eccezione dei campi contrassegnati con un *, per i quali l'anno di riferimento è il 2019.


 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR*

HU

HR

Tariffa oraria - formazione di persone occupate (EUR)

44,84

25,63

8,75

21,37

13,52

40,60

44,31

19,19

19,16

18,98

42,36

37,93 *

21,16

12,42

Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione (EUR)

32,69

33,55

2,96

13,39

10,68

27,61

35,59

10,00

13,87

20,37

29,26

26,75 *

7,27

7,41

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL*

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

Tariffa oraria - formazione di persone occupate (EUR)

36,23

27,90

10,60

10,88

31,31

23,06

34,73 *

14,52

10,34

0,45

24,27

15,41

67,97

 

Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione (EUR)

32,77

25,30

10,12

5,34

26,88

8,83

23,91 *

6,75

12,39

4,49

9,75

18,49

36,47

 


Tabella 3b

Importi per la formazione di persone occupate (in EUR) rivolta alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati, incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina

 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR*

HU

HR

Tariffa oraria - formazione di persone occupate (EUR)

49,32

28,20

9,63

23,51

14,87

44,66

48,75

21,10

21,07

20,88

46,60

41,72 *

23,27

13,67

Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione (EUR)

35,96

36,91

3,26

14,73

11,75

30,37

39,14

11,01

15,25

22,41

32,18

29,42 *

8,00

8,15

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL*

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

Tariffa oraria - formazione di persone occupate (EUR)

39,85

30,70

11,66

11,96

34,44

25,36

38,20 *

15,97

11,38

0,49

26,70

16,95

74,77

 

Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione (EUR)

36,04

27,83

11,13

5,87

29,57

9,72

26,30 *

7,42

13,62

4,94

10,73

20,34

40,12

 

4.   OPERAZIONI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DI SERVIZI DI CONSULENZA CONNESSI ALL'OCCUPAZIONE

4.1.   Tipologie di operazioni

Tutte le operazioni riguardanti la prestazione di servizi di consulenza connessi all'occupazione a persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive. I servizi di consulenza connessi all'occupazione possono essere forniti in un contesto individuale o all'interno di un gruppo e comprendono tutti i servizi e le attività intraprese dai servizi pubblici per l'impiego nonché i servizi forniti da altri enti pubblici o da altri organismi tramite appalto finanziato con fondi pubblici, che facilitano l'integrazione nel mercato del lavoro di persone disoccupate e di altre persone in cerca di lavoro, o che aiutano i datori di lavoro a selezionare e assumere personale.

4.2.   Definizione degli indicatori che attivano il pagamento dei costi unitari

Denominazione dell'indicatore:

1)

Tariffa oraria per la prestazione di servizi di consulenza.

2)

Tariffa mensile per la prestazione di servizi di consulenza.

3)

Tariffa annuale per la prestazione di servizi di consulenza.

Unità di misura dell'indicatore:

Numero di ore di servizi di consulenza prestate a persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive.

Numero di mesi di servizi di consulenza prestati a persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive.

Numero di anni di servizi di consulenza prestati a persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive.

Il numero di ore deve essere dimostrato tramite un sistema di gestione del tempo verificabile. Il numero di mesi deve essere dimostrato conformemente alle abituali prassi amministrative nazionali per questo tipo di registrazione o giustificazione delle ore lavorate.

Il costo unitario copre la prestazione di servizi di consulenza per 1 ora/mese/anno indipendentemente dal numero di persone che ricevono il servizio.

Se si applica la tariffa mensile o annuale in caso di prestazione a tempo parziale, l'importo è definito in misura proporzionale rispetto alla tariffa mensile o annuale.

Criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti in conformità delle specifiche definizioni, norme e prassi nazionali.

4.3.   Importi (in EUR)

Gli importi di cui alle tabelle 4a e 4b coprono tutti i costi ammissibili dell'operazione (ossia i costi diretti del personale + una tariffa forfettaria del 40 % a copertura di tutti gli altri costi ammissibili), ad eccezione delle indennità versate ai partecipanti, che possono quindi costituire costi ammissibili aggiuntivi a norma del regolamento (UE) 2021/1060, dei regolamenti specifici relativi ai fondi e delle norme nazionali in materia di ammissibilità.

Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni riguardanti la prestazione di servizi di consulenza connessi all'occupazione nel quadro dello stesso programma gestito dallo stesso organismo per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.

Per tenere conto degli sforzi ulteriori richiesti e per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati (7), incluse le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, nella tabella 4b sono indicati valori specifici per le operazioni rivolte a questo gruppo di destinatari. Tali valori possono essere utilizzati in sostituzione dei corrispondenti valori di cui alla tabella 4a. Non sono valori cumulativi e non possono essere utilizzati in combinazione con la tabella 4a.

Le medesime condizioni per il rimborso si applicano per i valori indicati nelle tabelle 4a e 4b. Poiché la sola differenza è rappresentata dal gruppo di destinatari, criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti per i partecipanti conformemente alle specifiche definizioni e prassi nazionali.

Per gli Stati membri elencati nella tabella 5:

gli importi di cui alle tabelle 4a e 4b sono moltiplicati per l'indice del pertinente programma regionale;

nel caso di programmi operativi che interessano più di una regione, l'importo da rimborsare è determinato in funzione della regione in cui sono attuati l'operazione o il progetto.

4.4.   Metodo di adeguamento

Il costo unitario può essere adeguato automaticamente su base annua applicando l'indice del costo del lavoro per la pubblica amministrazione. L'indice di base utilizzato per stabilire i valori di cui alle tabelle 4a e 4b è LCIPublic Administration 2021 (LCI per il 2021). I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.

Tariffa oraria: Adjusted SCO = Base SCO x LCIPublic administration year N.

LC – Indice del costo del lavoro per attività della NACE Rev. 2 – valore nominale, dati annuali [lc_lci_r2_a] NACE Rev. 2 (attività = O. Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria)

Tariffa mensile: Adjusted SCO = Adjusted SCOHourly rate x Ti x 4,348121417.

Ti – Media delle ore lavorate per settimana di lavoro a tempo pieno nel paese interessato; 4,348121417 – numero di settimane lavorative al mese.

Tariffa annuale: Adjusted SCO = Adjusted SCOMonthly rate x 52,177457.

52,177457 – numero di settimane all'anno.

I costi unitari indicati nella tabella 4b possono essere adeguati automaticamente moltiplicando i costi unitari adeguati di cui alla tabella 4a per il fattore 1,10.

Tabella 4a

Tabelle dei costi unitari per la prestazione di servizi di consulenza (in EUR) - Livelli dei prezzi al 2021

 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR*

HU

HR

Tariffa oraria (EUR)

48,30

46,74

7,36

34,64

17,51

54,69

62,57

24,43

23,60

23,59

51,47

53,77

22,24

13,18

Tariffa mensile (EUR)

8 904

8 352

1 306

6 266

3 158

9 750

10 446

4 303

4 504

4 164

8 997

9 469

3 916

2 338

Tariffa annuale (EUR)

106 844

100 228

15 666

75 189

37 892

116 998

125 347

51 639

54 044

49 973

107 957

113 632

46 992

28 064

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL*

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

Tariffa oraria (EUR)

38,54

35,37

15,62

20,03

41,63

16,84

42,49

11,66

31,71

21,12

38,32

14,72

60,79

 

Tariffa mensile (EUR)

6 838

6 260

2 739

3 484

7 349

3 082

7 519

2 116

5 751

3 701

6 896

2 637

10 757

 

Tariffa annuale (EUR)

82 053

75 120

32 861

41 791

88 195

36 984

90 235

25 387

69 011

44 403

82 757

31 634

129 094

 


Tabella 4b

Tabelle dei costi unitari per l'erogazione di servizi di consulenza rivolti alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati, comprese le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina (in EUR) - Livelli dei prezzi al 2021

 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR

HU

HR

Tariffa oraria (EUR)

53,13

51,42

8,10

38,10

19,26

60,16

68,82

26,88

25,95

25,95

56,62

59,15

24,46

14,50

Tariffa mensile (EUR)

9 794

9 188

1 437

6 892

3 474

10 725

11 491

4 733

4 954

4 581

9 896

10 416

4 308

2 572

Tariffa annuale (EUR)

117 528

110 250

17 232

82 708

41 681

128 697

137 882

56 803

59 448

54 970

118 753

124 995

51 691

30 870

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

Tariffa oraria (EUR)

42,40

38,91

17,18

22,03

45,80

18,52

46,74

12,83

34,88

23,23

42,15

16,19

66,87

 

Tariffa mensile (EUR)

7 522

6 886

3 013

3 832

8 084

3 390

8 271

2 328

6 326

4 071

7 585

2 901

11 833

 

Tariffa annuale (EUR)

90 258

82 632

36 148

45 970

97 014

40 682

99 259

27 925

75 912

48 844

91 033

34 798

142 004

 

5.   INDICE DA APPLICARE A DIVERSE REGIONI PER STATO MEMBRO

Tabella 5

Indice da applicare agli importi per le regioni seguenti

Belgio

1,00

Brussels Capital

1,26

Flanders

0,97

Wallonia

0,91


Francia

1,00

Île-de-France

1,32

Aquitaine

0,87

Champagne-Ardenne

0,88

Midi-Pyrénées

0,91

Picardie

0,91

Limousin

0,84

Haute-Normandie

0,96

Rhône-Alpes

0,97

Centre

0,89

Auvergne

0,86

Basse-Normandie

0,86

Languedoc Roussillon

0,84

Bourgogne

0,87

Provence - Alpes - Côte-d'Azur

0,93

Nord - Pas-de-Calais

0,95

Corse

0,93

Lorraine

0,90

Guadalupe

1,01

Alsace

0,97

Martinique

0,90

Franche-Comté

0,89

Guyane

0,99

Pays-de-la-Loire

0,90

La Réunion

0,83

Bretagne

0,86

Mayotte

0,64

Poitou-Charentes

0,83

 

 


Germania

1,00

Baden-Württemberg

1,08

Niedersachsen

0,93

Bayern

1,05

Nordrhein-Westfalen

1,02

Berlin

0,98

Rheinland-Pfalz

0,96

Brandenburg

0,82

Saarland

0,98

Bremen

1,06

Sachsen

0,81

Hamburg

1,21

Sachsen-Anhalt

0,82

Hessen

1,12

Schleswig-Holstein

0,87

Mecklenburg-Vorpommern

0,79

Thüringen

0,82


Grecia

1,00

Anatolikí Makedonía, Thraki

0,81

Sterea Elláda

0,90

Kentrikí Makedonia

0,88

Pelopónnisos

0,79

Dytikì Makedonia

1,12

Attikí

1,23

Ípeiros

0,79

Vóreio Aigaío

0,90

Thessalía

0,83

Nótio Aigaío

0,97

Iónia Nisía

0,82

Kríti

0,83

Dytiki Elláda

0,81

 

 


Italia

1,00

Piemonte

1,04

Marche

0,90

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

1,00

Lazio

1,07

Liguria

1,01

Abruzzo

0,89

Lombardia

1,16

Molise

0,82

Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen

1,15

Campania

0,84

Provincia autonoma di Trento

1,04

Puglia

0,82

Veneto

1,03

Basilicata

0,86

Friuli Venezia Giulia

1,08

Calabria

0,75

Emilia Romagna

1,06

Sicilia

0,86

Toscana

0,95

Sardegna

0,84

Umbria

0,87

 

 


Polonia

1,00

Łódzkie

0,75

Wielkopolskie

1,16

Mazowieckie

1,26

Zachodniopomorskie

1,06

Małopolskie

1,05

Lubuskie

0,88

Śląskie

1,19

Dolnośląskie

1,22

Lubelskie

0,60

Kujawsko-Pomorskie

0,91

Podkarpackie

0,81

Warmińsko-Mazurskie

0,83

Świętokrzyskie

0,63

Pomorskie

0,78

Podlaskie

0,73

 

 


Portogallo

1,00

Norte

0,86

Algarve

0,87

Centro

0,84

Área Metropolitana de Lisboa

1,33

Alentejo

0,91

Região Autónoma dos Açores

0,91

Região Autónoma da Madera

0,95


Spagna

1,00

 

 

Galicia

0,88

Extremadura

0,84

Principado de Asturias

0,98

Cataluña

1,09

Cantabria

0,96

Comunidad Valenciana

0,91

Pais Vasco

1,17

Illes Balears

0,96

Comunidad Foral de Navarra

1,07

Andalucía

0,87

La Rioja

0,92

Región de Murcia

0,84

Aragón

0,98

Ciudad Autónoma de Ceuta

1,07

Comunidad de Madrid

1,18

Ciudad Autónoma de Melilla

1,04

Castilla y León

0,91

Canarias

0,91

Castilla-la Mancha

0,88

 

 

6.   SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI DI ASSISTENZA DIURNA SUL TERRITORIO

6.1.   Tipologie di operazioni

Tutte le operazioni riguardanti la prestazione di servizi di assistenza domiciliare e di assistenza diurna sul territorio per le persone anziane, gli adulti con disabilità fisiche e mentali e i minori con disabilità fisiche.

1.

I servizi di assistenza domiciliare sono servizi erogati presso il domicilio del destinatario dell'assistenza per aiutare le persone che, a causa di circostanze oggettive, non sono autosufficienti nelle attività della vita quotidiana come lavarsi, vestirsi e mangiare, o nelle attività strumentali della vita quotidiana, come preparare i pasti, gestire il denaro, fare la spesa o acquistare oggetti personali. I servizi di assistenza domiciliare includono anche l'assistenza infermieristica e i servizi terapeutici in ambito domiciliare.

Sono ammissibili al rimborso le tipologie di attività seguenti:

a)

l'assistenza domiciliare alla persona;

b)

la prestazione di servizi di igiene personale;

c)

l'assistenza domiciliare di sollievo;

d)

i servizi terapeutici e di riabilitazione in ambito domiciliare (solo per le disabilità fisiche);

e)

l'assistenza infermieristica domiciliare (escluso l'acquisto di apparecchiature) a sostegno di una vita indipendente;

f)

i servizi di riabilitazione sociale.

Gli Stati membri sono tenuti a fornire su base cumulativa almeno le attività di cui alle lettere a), b) e c) per poter conseguentemente imputare la spesa relativa in base al costo unitario.

2.

I servizi di assistenza diurna sul territorio sono erogati per lo più presso centri di assistenza diurni, ossia istituzioni che prestano servizi di assistenza sociale e di riabilitazione sociale durante il giorno. I centri di assistenza diurni sono strutture aperte dedicate all'ospitalità e all'assistenza di persone non pienamente autosufficienti e che sono in genere affette da malattie croniche. Ai partecipanti è offerta la possibilità di socializzare e di fruire di attività di gruppo pianificate, ricevendo al contempo assistenza durante le ore diurne in un contesto strutturato.

Sono ammissibili al rimborso le tipologie di attività seguenti:

l'assistenza infermieristica;

l'assistenza di sollievo;

i servizi per lo sviluppo di abilità funzionali e sociali;

le attività di gruppo che prevedono esercitazioni in gruppo per la stimolazione mentale e programmi per il benessere.

Affinché le operazioni relative ai servizi di assistenza diurna sul territorio siano ammissibili al rimborso, gli Stati membri sono tenuti a fornire la serie completa delle tipologie di attività sopra elencate.

6.2.   Definizione dell'indicatore che attiva il pagamento dei costi unitari

Denominazione dell'indicatore:

1.

Prestazione di servizi di assistenza domiciliare.

2.

Prestazione di servizi di assistenza diurna sul territorio.

Unità di misura dell'indicatore:

1.

Numero di ore/giorni/mesi/anni per partecipante per tutti i partecipanti che usufruiscono dei servizi di assistenza domiciliare.

2.

Numero di ore/giorni/mesi/anni per partecipante per tutti i partecipanti che usufruiscono dei servizi di assistenza diurna sul territorio.

6.3.   Importi (in EUR)

Gli importi di cui alle tabelle 6 e 7 riportate di seguito coprono tutti i costi ammissibili dell'operazione (8).

Ai fini della definizione di una singola operazione per la prestazione di servizi di assistenza domiciliare e sul territorio sostenuti dal FSE+, non è consentito agli Stati membri di scegliere dall'elenco delle attività ammissibili di cui ai punti 6.1.1 e 6.1.2. Per beneficiare dell'ammissibilità al rimborso delle operazioni, gli Stati membri sono tenuti a fornire la serie completa delle attività standard di cui al punto 6.1.2 per quanto riguarda le operazioni di assistenza diurna sul territorio, oppure almeno le attività di cui al punto 6.1.1, lettere a), b) e c), su base cumulativa, nel caso delle operazioni riguardanti i servizi di assistenza domiciliare.

I documenti necessari per dimostrare che le attività pertinenti hanno avuto luogo e che tutti gli output previsti sono stati conseguiti sono quelli richiesti in conformità delle prassi e procedure abituali vigenti in ciascuno Stato membro. Le autorità di gestione sono tenute a definire in modo chiaro la pista di controllo.

Esempi di documenti giustificativi

 

Per i servizi di assistenza domiciliare:

il contratto con il prestatore di assistenza, i registri delle autodichiarazioni rese dai prestatori di assistenza, le valutazioni sui prestatori di assistenza rilasciate da un medico di base di una persona che usufruisce dei servizi di assistenza domiciliare o dai servizi sociali locali e/o documentazione equivalente;

le schede di presenza dei prestatori di assistenza (per l'uso della tariffa oraria) o altri registri verificabili relativi alla gestione delle ore di lavoro.

 

Per i servizi di assistenza diurna sul territorio:

i registri contenenti l'iscrizione dei partecipanti e i dati sulla frequenza;

le schede di presenza degli operatori dell'assistenza diurna (per l'uso della tariffa oraria) o altri registri verificabili relativi alla gestione delle ore di lavoro.

Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni riguardanti la prestazione di servizi di assistenza domiciliare e di servizi di assistenza diurna sul territorio nel quadro dello stesso programma per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.

6.4.   Metodo di adeguamento

I valori del costo unitario per entrambe le tipologie di servizi di assistenza possono essere adeguati ogni anno sulla base dell'indice del costo del lavoro elaborato da Eurostat per l'attività economica «servizi sanitari e di assistenza sociale». I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.

La formula per l'adeguamento è la seguente: Valore del costo unitario di uno Stato membro X * indice LCI dello Stato membro X.

Tabella 6

Costi unitari per i servizi di assistenza domiciliare - Livelli dei prezzi al 2021

 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR

HU

HR

Tariffa oraria - EUR

37,19

34,36

6,52

13,54

15,01

35,01

44,36

14,24

13,16

26,20

32,95

32,29

7,29

12,83

Tariffa giornaliera - EUR  (*1)

297

275

52

108

120

280

355

114

105

210

264

258

58

103

Tariffa mensile - EUR  (*2)

5 950

5 498

1 044

2 166

2 401

5 602

7 098

2 279

2 105

4 193

5 271

5 167

1 166

2 053

Tariffa annuale - EUR  (*3)

71 399

65 971

12 526

25 992

28 810

67 224

85 178

27 349

25 261

50 314

63 257

62 005

13 988

24 635

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

Tariffa oraria - EUR

36,10

31,86

10,66

10,66

47,19

18,59

40,56

10,98

15,11

11,20

20,55

13,81

36,10

 

Tariffa giornaliera - EUR  (*1)

289

255

85

85

378

149

324

88

121

90

164

110

289

 

Tariffa mensile - EUR  (*2)

5 776

5 097

1 705

1 705

7 551

2 975

6 489

1 757

2 418

1 792

3 288

2 209

5 776

 

Tariffa annuale - EUR  (*3)

69 312

61 170

20 459

20 459

90 606

35 700

77 871

21 086

29 019

21 503

39 458

26 514

69 312

 


Tabella 7

Costi unitari per i servizi di assistenza diurna sul territorio - Livelli dei prezzi al 2021

 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR

HU

HR

Tariffa oraria - EUR

28,78

26,59

5,05

10,48

11,61

27,10

34,34

11,02

10,18

20,28

25,50

24,99

5,64

9,93

Tariffa giornaliera - EUR  (*4)

230

213

40

84

93

217

275

88

81

162

204

200

45

79

Tariffa mensile - EUR  (*5)

4 605

4 255

808

1 676

1 858

4 336

5 494

1 764

1 629

3 245

4 080

3 999

902

1 589

Tariffa annuale - EUR  (*6)

55 260

51 059

9 695

20 117

22 298

52 029

65 925

21 167

19 551

38 941

48 959

47 989

10 826

19 066

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

Tariffa oraria - EUR

27,94

24,66

8,25

8,25

36,52

14,39

31,39

8,50

11,70

8,67

15,91

10,69

27,94

 

Tariffa giornaliera - EUR  (*4)

224

197

66

66

292

115

251

68

94

69

127

86

224

 

Tariffa mensile - EUR  (*5)

4 470

3 945

1 320

1 320

5 844

2 303

5 022

1 360

1 872

1 387

2 545

1 710

4 470

 

Tariffa annuale - EUR  (*6)

53 645

47 343

15 835

15 835

70 126

27 630

60 269

16 320

22 460

16 643

30 539

20 521

53 645

 

7.   FINANZIAMENTI NON COLLEGATI AI COSTI PER LE OPERAZIONI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DI SERVIZI ALLE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA (E AI LORO FIGLI) E ALLE PERSONE SENZA FISSA DIMORA

7.1.   Tipologie di operazioni

Le operazioni contemplate nel quadro della soluzione che prevede finanziamenti non collegati ai costi di cui al presente modulo di servizi comprendono servizi rivolti alle vittime di violenza domestica e alle persone senza fissa dimora a breve o a lungo termine, forniti in base a un pacchetto di servizi comprendente:

servizi residenziali, quali un alloggio di emergenza per il partecipante; e

servizi non residenziali, quali le attività di consulenza e l'intervento tramite l'assistenza sociale fornita al partecipante.

7.2.   Descrizione delle condizioni da soddisfare o dei risultati da conseguire secondo un calendario di attuazione

Il rilascio di fondi è subordinato al rispetto delle condizioni che seguono.

1.

La fornitura verificata di servizi residenziali e/o non residenziali a una coorte di partecipanti predefinita e di grandezza fissa, che deve essere chiaramente indicata da ogni Stato membro nell'invito a presentare operazioni.

I fondi svincolati includono pagamenti al raggiungimento dei risultati indicati di seguito.

2.

Il trasferimento di persone senza fissa dimora e di vittime di violenza domestica e dei loro figli da un alloggio di emergenza o temporaneo a un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia, con un contratto di locazione a lungo termine (9).

7.3.   Definizione dell'indicatore

a)    che attiva il pagamento del costo unitario per la fornitura dei servizi

Denominazione dell'indicatore: Fornitura di un'ora/un giorno/un mese di servizi ammissibili per una coorte di partecipanti di grandezza fissa, predefinita dall'autorità di gestione.

Unità di misura dell'indicatore: Numero di ore/giorni/mesi di servizio dedicati alla fornitura di servizi ammissibili per una coorte di partecipanti di grandezza fissa, predefinita dall'autorità di gestione.

b)    che attiva il rimborso applicabile ai risultati positivi

Denominazione dell'indicatore:

1.

Cambiamento in positivo dello status abitativo di un partecipante che usufruisce di servizi ammissibili (10).

2.

Risultati duraturi riguardo alla situazione abitativa di un partecipante che usufruisce di servizi ammissibili.

Unità di misura dell'indicatore:

1.

Numero di persone senza fissa dimora e di vittime di violenza domestica trasferite in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia, con un contratto di locazione a lungo termine.

2.

Numero di persone senza fissa dimora e di vittime di violenza domestica che, dopo il trasferimento in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia, con un contratto di locazione a lungo termine, hanno mantenuto tale risultato per un periodo di tempo determinato.

1.   Risultati tangibili intermedi che attivano il rimborso di risultati duraturi riguardo alla sistemazione abitativa (b) (11)

1.

Numero di ingressi in alloggio permanente conseguiti.

2.

Numero di trasferimenti a carattere duraturo in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia con contratto di locazione a lungo termine per tre mesi dall'ingresso.

3.

Numero di trasferimenti a carattere duraturo in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia con contratto di locazione a lungo termine per sei mesi dall'ingresso

4.

Numero di trasferimenti a carattere duraturo in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia con contratto di locazione a lungo termine per 12 mesi dall'ingresso

5.

Numero di trasferimenti a carattere duraturo in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia con contratto di locazione a lungo termine per 18 mesi dall'ingresso

Gli importi di cui alle tabelle 8 e 9 coprono tutti i costi ammissibili dell'operazione.

I documenti necessari per dimostrare che le attività pertinenti hanno avuto luogo e che tutti i risultati previsti sono stati conseguiti sono quelli richiesti in conformità delle prassi e procedure abituali vigenti in ciascuno Stato membro. Le autorità di gestione sono tenute a definire in modo chiaro la pista di controllo.

Esempi dei documenti giustificativi richiesti

 

Per i servizi forniti alle vittime di violenza domestica e ai loro figli:

una lettera di un avvocato che si occupa di violenza domestica, di un'agenzia di servizi sociali, di un fornitore di un alloggio di emergenza o di un prestatore di assistenza medica su lettera intestata, o altra documentazione di supporto, come un verbale di polizia, un ordine restrittivo o documenti simili, o un referto medico relativo a eventuali lesioni che dimostri l'ammissibilità del partecipante;

il fascicolo documentale del singolo partecipante contenente la data di ammissione all'operazione, il nome dell'assistente sociale o del consulente (o personale analogo) che opera nella struttura emergenziale e le informazioni relative ai servizi forniti, recante la firma del partecipante e controfirmato dal responsabile incaricato.

 

Per i servizi forniti alle persone senza fissa dimora:

una lettera o altra forma di documentazione (quali un'ordinanza di sfratto del tribunale, una lettera delle sezioni locali dei vigili del fuoco o della polizia, di una compagnia assicurativa, del proprietario del precedente alloggio) firmata da un assistente sociale o da un addetto ai servizi di un'organizzazione in grado di verificare che la persona in questione sia effettivamente senza fissa dimora, oppure una dichiarazione scritta redatta dal partecipante riguardante il suo alloggio precedente (se non è possibile effettuare la verifica tramite un assistente sociale o un addetto ai servizi);

il fascicolo documentale del singolo partecipante contenente la data di ammissione all'operazione, il nome dell'assistente sociale o del consulente (o personale analogo) che opera nella struttura emergenziale e le informazioni relative ai servizi forniti, recante la firma del partecipante e controfirmato dal responsabile incaricato.

 

Per i pagamenti in base ai risultati versati alle vittime di violenza domestica e/o alle persone senza fissa dimora:

una copia dei contratti di locazione relativi all'alloggio permanente in cui sono indicate chiaramente la data di inizio e la data di fine della locazione (firmati dal partecipante e controfirmati dall'agenzia responsabile dell'assegnazione dell'alloggio o da un organismo equivalente).

Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni che forniscono sostegno ai servizi per le vittime di violenza domestica (e per i loro figli) e per le persone senza fissa dimora nel quadro dello stesso programma per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.

7.4.   Metodo di adeguamento

Gli importi calcolati per la fornitura dei servizi (tabella 8) possono essere adeguati ogni anno in base ai costi del lavoro elaborati da Eurostat e all'inflazione misurata sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) relativamente ai costi di servizi e alloggio. I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.

La formula per l'adeguamento è la seguente: valore unitario per lo Stato membro X * indice LCI e IPCA combinato per lo Stato membro X.

Gli importi calcolati per i pagamenti in funzione dei risultati (tabella 9) possono essere adeguati ogni anno in base all'inflazione misurata sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) relativamente ai costi di servizi e alloggio. I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.

La formula per l'adeguamento è la seguente: valore unitario per lo Stato membro X * indice IPCA per lo Stato membro X.

Tabella 8

Valori unitari per la fornitura di servizi nell'ambito del modulo «Crisi ed emergenze»  (12) - Livelli dei prezzi al 2021

 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR

HU

HR

Tariffa oraria - EUR

57,90

55,81

24,96

43,47

38,59

56,73

62,22

37,45

37,75

44,62

56,31

52,80

31,66

31,17

Tariffa giornaliera - EUR  (*7)

463

447

200

348

309

454

498

300

302

357

450

422

253

249

Tariffa mensile - EUR  (*8)

9 264

8 930

3 994

6 955

6 175

9 077

9 955

5 991

6 040

7 139

9 010

8 447

5 065

4 988

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

Tariffa oraria - EUR

64,66

48,27

33,65

37,07

85,48

41,87

57,77

32,83

39,99

29,52

40,27

35,84

58,60

 

Tariffa giornaliera - EUR  (*7)

517

386

269

297

684

335

462

263

320

236

322

287

469

 

Tariffa mensile - EUR  (*8)

10 346

7 722

5 384

5 931

13 676

6 699

9 244

5 253

6 398

4 723

6 443

5 735

9 376

 


Tabella 9

Finanziamento connesso ai risultati mediante somme forfettarie fisse per il modulo di servizi «Crisi ed emergenze»  (13) – Livelli dei prezzi al 2021

 

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR

HU

HR

Ingresso in alloggio - EUR (a)

611

589

263

458

407

598

656

395

398

470

594

557

334

329

Sistemazione duratura in alloggio per 3, 6, 12, 18 mesi - EUR (b)

1 832

1 766

790

1 375

1 221

1 795

1 968

1 185

1 194

1 411

1 781

1 670

1 001

986

 

IE

IT

LV

LT

LU

MT

NL

PL

PT

RO

SI

SK

SE

 

Ingresso in alloggio - EUR (a)

682

509

355

391

901

441

609

346

422

311

425

378

618

 

Sistemazione duratura in alloggio per 3, 6, 12, 18 mesi - EUR (b)

2 045

1 527

1 065

1 173

2 704

1 324

1 828

1 039

1 265

934

1 274

1 134

1 854

 


(1)  Per definire lo status di cittadini di paesi terzi e rifugiati si applicano le definizioni riportate di seguito.

EUR-Lex - 32011L0095 - IT - EUR-Lex (europa.eu):

«rifugiato»: cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, e al quale non si applica l'articolo 12;

«paese di origine»: il paese o i paesi di cui il richiedente è cittadino o, per un apolide, in cui aveva precedentemente la dimora abituale.

EUR-Lex - 32021R1147 - IT - EUR-Lex (europa.eu):

«cittadino di paese terzo»: una persona, inclusi gli apolidi o le persone di cittadinanza indeterminata, che non è cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 1, TFUE.

(2)   LC – Indice del costo del lavoro per attività della NACE Rev. 2 - valore nominale, dati annuali [lc_lci_r2_a] NACE Rev. 2 (attività = P. Istruzione).

(3)  Per definire lo status di cittadini di paesi terzi e rifugiati si applicano le definizioni riportate di seguito.

EUR-Lex - 32011L0095 - EN - EUR-Lex (europa.eu):

«rifugiato»: cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, e al quale non si applica l'articolo 12;

«paese di origine»: il paese o i paesi di cui il richiedente è cittadino o, per un apolide, in cui aveva precedentemente la dimora abituale.

EUR-Lex - 32021R1147 - IT - EUR-Lex (europa.eu):

«cittadino di paese terzo»: una persona, inclusi gli apolidi o le persone di cittadinanza indeterminata, che non è cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 1, TFUE.

(4)   LC – Indice del costo del lavoro per attività della NACE Rev. 2 - valore nominale, dati annuali [lc_lci_r2_a] NACE Rev. 2 (attività = P. Istruzione).

(5)  Per definire lo status di cittadini di paesi terzi e rifugiati si applicano le definizioni riportate di seguito conformemente alle specifiche definizioni nazionali:

EUR-Lex - 32011L0095 - IT - EUR-Lex (europa.eu):

«rifugiato»: cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, e al quale non si applica l'articolo 12;

«paese di origine»: il paese o i paesi di cui il richiedente è cittadino o, per un apolide, in cui aveva precedentemente la dimora abituale.

EUR-Lex - 32021R1147 - IT - EUR-Lex (europa.eu):

«cittadino di paese terzo»: una persona, inclusi gli apolidi o le persone di cittadinanza indeterminata, che non è cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 1, TFUE.

(6)   LC – Indice del costo del lavoro per attività della NACE Rev. 2 - valore nominale, dati annuali [lc_lci_r2_a] NACE Rev. 2 (attività = P. Istruzione).

(7)  Per definire lo status di cittadini di paesi terzi e rifugiati si applicano le definizioni riportate di seguito.

EUR-Lex - 32011L0095 - EN - EUR-Lex (europa.eu):

«rifugiato»: cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, e al quale non si applica l'articolo 12;

«paese di origine»: il paese o i paesi di cui il richiedente è cittadino o, per un apolide, in cui aveva precedentemente la dimora abituale.

EUR-Lex - 32021R1147 - IT - EUR-Lex (europa.eu):

«cittadino di paese terzo»: una persona, inclusi gli apolidi o le persone di cittadinanza indeterminata, che non è cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 1, TFUE.

(8)  Per ulteriori dettagli cfr. lo studio «Opzioni semplificate in materia di costi e finanziamenti non collegati ai costi nel settore dell'inclusione sociale e dei giovani» consultabile al link: Catalogo delle pubblicazioni - Occupazione, affari sociali e inclusione - Commissione europea (europa.eu).

(*1)  In base a otto ore di servizio

(*2)  In base a 160 ore di servizio

(*3)  In base a 1 720 ore di servizio

(*4)  In base a otto ore di servizio

(*5)  In base a 160 ore di servizio

(*6)  In base a 1 720 ore di servizio

(9)  Per lungo termine si intende un anno e oltre (conformemente alla classificazione europea sull'esclusione abitativa e la condizione di persona senza dimora, ETHOS).

(10)  Un cambiamento in positivo dello status abitativo corrisponde al trasferimento da un alloggio di emergenza o temporaneo a un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia, con un contratto di locazione a lungo termine.

(11)  Tali risultati tangibili sono target intermedi cumulativi e il relativo costo unitario può essere richiesto per ciascun target intermedio (cioè 3, 6, 12, 18 mesi), una volta che tale target è stato raggiunto.

(*7)  In base a otto ore di servizio

(*8)  In base a 160 ore di servizio

(12)  Importi fissi per la prestazione complessiva del servizio a una coorte di partecipanti di grandezza fissa. Non si tratta di importi per singolo partecipante.

(13)  Gli importi sono erogati per singolo partecipante al conseguimento positivo del risultato.


1.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 216/39


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1677 DELLA COMMISSIONE

del 30 agosto 2023

recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») (1), in particolare l'articolo 71, paragrafo 3,

considerando quanto segue:

(1)

La peste suina africana è una malattia virale infettiva che colpisce i suini detenuti e selvatici e può avere conseguenze gravi sulla popolazione animale interessata e sulla redditività dell'allevamento, perturbando i movimenti delle partite di tali animali e dei relativi prodotti all'interno dell'Unione e le esportazioni verso paesi terzi.

(2)

Il regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione (2) stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana le quali devono essere applicate per un periodo di tempo limitato dagli Stati membri che sono elencati o nei quali sono presenti aree elencate negli allegati I e II del medesimo regolamento (Stati membri interessati). L'allegato I del suddetto regolamento di esecuzione elenca le zone soggette a restrizioni I, II e III a seguito della comparsa di focolai di tale malattia.

(3)

Le aree elencate come zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 si basano sulla situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione. Gli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 sono stati modificati da ultimo dal regolamento di esecuzione (UE) 2023/1643 della Commissione (3) a seguito di cambiamenti della situazione epidemiologica relativa a tale malattia in Bulgaria, Cechia, Germania, Croazia, Italia, Lettonia e Polonia. Dalla data di adozione di detto regolamento di esecuzione la situazione epidemiologica relativa alla malattia in alcuni Stati membri interessati si è evoluta.

(4)

Eventuali modifiche delle zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 dovrebbero basarsi sulla situazione epidemiologica relativa alla peste suina africana nelle aree interessate dalla malattia e sulla situazione epidemiologica generale della peste suina africana nello Stato membro interessato, sul livello di rischio di ulteriore diffusione della malattia, come pure su principi e criteri scientificamente validi per la definizione geografica delle zone con riguardo alla peste suina africana e sugli orientamenti dell'Unione concordati con gli Stati membri in sede di comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi e disponibili al pubblico sul sito web della Commissione (4). Tali modifiche dovrebbero inoltre tenere conto delle norme internazionali, come il codice sanitario per gli animali terrestri (5) dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH), e delle giustificazioni fornite dalle autorità competenti degli Stati membri interessati riguardo alla definizione delle zone.

(5)

Dalla data di adozione del regolamento di esecuzione (UE) 2023/1643, recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, sono stati registrati un nuovo focolaio di peste suina africana in suini detenuti in Lettonia e nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici in Polonia.

(6)

A seguito di tale recente focolaio di peste suina africana in suini detenuti in Lettonia e dei focolai di peste suina africana in suini selvatici in Polonia, e tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica relativa alla peste suina africana nell'Unione, la definizione delle zone in tali Stati membri è stata riesaminata e aggiornata conformemente agli articoli 6 e 7 del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Sono state inoltre riesaminate e aggiornate anche le misure di gestione del rischio in vigore. Tali modifiche dovrebbero riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594.

(7)

Nell'agosto 2023 è stato rilevato un focolaio di peste suina africana in suini detenuti nella contea di Rezekne in Lettonia, in aree attualmente elencate come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in suini detenuti rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tale area della Lettonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, interessata da questo recente focolaio, dovrebbe invece essere elencata nel medesimo allegato come zona soggetta a restrizioni III nel medesimo allegato; inoltre le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni II dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questo focolaio

(8)

Nell'agosto 2023 sono stati inoltre rilevati vari focolai di peste suina africana in suini selvatici nella regione della Precarpazia in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, situata nelle immediate vicinanze di un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato, situata nelle immediate vicinanze dell'area elencata come zona soggetta a restrizioni II, interessata da questi recenti focolai di peste suina africana, dovrebbe invece essere elencata nel medesimo allegato come zona soggetta a restrizioni II anziché come zona soggetta a restrizioni I; inoltre le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite in modo da tenere conto di questi recenti focolai.

(9)

Nell'agosto 2023 sono stati inoltre rilevati vari focolai di peste suina africana in suini detenuti nella regione della Pomerania occidentale in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato dovrebbe ora essere elencata nel medesimo allegato come zona soggetta a restrizioni II anziché come zona soggetta a restrizioni I; inoltre le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite in modo da tenere conto di questi recenti focolai.

(10)

Al fine di tenere conto dei recenti sviluppi della situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione e affrontare in modo proattivo i rischi associati alla diffusione di tale malattia, è opportuno delimitare nuove zone soggette a restrizioni di dimensioni sufficienti in Lettonia e Polonia ed elencarle come zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Poiché nell'Unione la situazione relativa alla peste suina africana è assai dinamica, nel delimitare queste nuove zone soggette a restrizioni si è tenuto conto della situazione epidemiologica nelle aree circostanti.

(11)

Data l'urgenza della situazione epidemiologica nell'Unione per quanto riguarda la diffusione della peste suina africana, è importante che le modifiche da apportare all'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 con il presente regolamento prendano effetto il prima possibile.

(12)

Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Modifiche del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594

Gli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 sono sostituiti dal testo che figura nell'allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 30 agosto 2023

Per la Commissione

La presidente

Ursula VON DER LEYEN


(1)   GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1.

(2)  Regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione, del 16 marzo 2023, che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana e abroga il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 (GU L 79 del 17.3.2023, pag. 65).

(3)  Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1643 della Commissione, del 17 agosto 2023, recante modifica degli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana (GU L 206 del 21.8.2023, pag. 10).

(4)  Documento di lavoro SANTE/7112/2015/Rev. 3«Principi e criteri per la definizione geografica della regionalizzazione della PSA»; https://food.ec.europa.eu/animals/animal-diseases/diseases-and-control-measures/african-swine-fever_it.

(5)  Codice sanitario per gli animali terrestri dell'OIE, 29a edizione, 2021, ISBN dei volumi I e II: 978-92-95115-40-8. https://www.woah.org/en/what-we-do/standards/codes-and-manuals/terrestrial-code-online-access/


ALLEGATO

Gli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 sono sostituiti dai seguenti:

«ALLEGATO I

ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI I, II E III

PARTE I

1.   Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Germania:

Bundesland Brandenburg:

Landkreis Dahme-Spreewald:

Gemeinde Jamlitz,

Gemeinde Lieberose,

Gemeinde Schwielochsee mit den Gemarkungen Goyatz, Jessern, Lamsfeld, Ressen, Speichrow und Zaue,

Landkreis Märkisch-Oderland:

Gemeinde Müncheberg mit den Gemarkungen Müncheberg, Eggersdorf bei Müncheberg und Hoppegarten bei Müncheberg,

Gemeinde Bliesdorf mit den Gemarkungen Kunersdorf - westlich der B167 und Bliesdorf - westlich der B167

Gemeinde Märkische Höhe mit den Gemarkungen Reichenberg und Batzlow,

Gemeinde Wriezen mit den Gemarkungen Haselberg, Frankenfelde, Schulzendorf, Lüdersdorf Biesdorf, Rathsdorf - westlich der B 167 und Wriezen - westlich der B167

Gemeinde Buckow (Märkische Schweiz),

Gemeinde Strausberg mit den Gemarkungen Hohenstein und Ruhlsdorf,

Gemeine Garzau-Garzin,

Gemeinde Waldsieversdorf,

Gemeinde Rehfelde mit der Gemarkung Werder,

Gemeinde Reichenow-Mögelin,

Gemeinde Prötzel mit den Gemarkungen Harnekop, Sternebeck und Prötzel östlich der B 168 und der L35,

Gemeinde Oberbarnim,

Gemeinde Bad Freienwalde mit der Gemarkung Sonnenburg,

Gemeinde Falkenberg mit den Gemarkungen Dannenberg, Falkenberg westlich der L 35, Gersdorf und Kruge,

Gemeinde Höhenland mit den Gemarkungen Steinbeck, Wollenberg und Wölsickendorf,

Landkreis Barnim:

Gemeinde Joachimsthal östlich der L220 (Eberswalder Straße), östlich der L23 (Töpferstraße und Templiner Straße), östlich der L239 (Glambecker Straße) und Schorfheide (JO) östlich der L238,

Gemeinde Friedrichswalde mit der Gemarkung Glambeck östlich der L 239,

Gemeinde Althüttendorf,

Gemeinde Ziethen mit den Gemarkungen Groß Ziethen und Klein Ziethen westlich der B198,

Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Golzow, Senftenhütte, Buchholz, Schorfheide (Ch), Chorin westlich der L200 und Sandkrug nördlich der L200,

Gemeinde Britz,

Gemeinde Schorfheide mit den Gemarkungen Altenhof, Werbellin, Lichterfelde und Finowfurt,

Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit der Gemarkungen Finow und Spechthausen und der Gemarkung Eberswalde südlich der B167 und westlich der L200,

Gemeinde Breydin,

Gemeinde Melchow,

Gemeinde Sydower Fließ mit der Gemarkung Grüntal nördlich der K6006 (Landstraße nach Tuchen), östlich der Schönholzer Straße und östlich Am Postweg,

Hohenfinow südlich der B167,

Landkreis Uckermark:

Gemeinde Passow mit den Gemarkungen Briest, Passow und Schönow,

Gemeinde Mark Landin mit den Gemarkungen Landin nördlich der B2, Grünow und Schönermark,

Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Frauenhagen, Mürow, Angermünde nördlich und nordwestlich der B2, Dobberzin nördlich der B2, Kerkow, Welsow, Bruchhagen, Greiffenberg, Günterberg, Biesenbrow, Görlsdorf, Wolletz und Altkünkendorf,

Gemeinde Zichow,

Gemeinde Casekow mit den Gemarkungen Blumberg, Wartin, Luckow-Petershagen und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow westlich der L272 und nördlich der L27,

Gemeinde Hohenselchow-Groß Pinnow mit der Gemarkung Hohenselchow nördlich der L27,

Gemeinde Tantow,

Gemeinde Mescherin mit der Gemarkung Radekow, der Gemarkung Rosow südlich der K 7311 und der Gemarkung Neurochlitz westlich der B2,

Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Geesow westlich der B2 sowie den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf nördlich der L27 und der B2 bis zur Kastanienallee, dort links abbiegend dem Schülerweg folgend bis Höhe Bahnhof, von hier in östlicher Richtung den Salveybach kreuzend bis zum Tantower Weg, diesen in nördlicher Richtung bis zu Stettiner Straße, diese weiter folgend bis zur B2, dieser in nördlicher Richtung folgend,

Gemeinde Pinnow nördlich und westlich der B2,

Landkreis Oder-Spree:

Gemeinde Spreenhagen mit den Gemarkungen Braunsdorf und Markgrafpieske,

Gemeinde Grünheide (Mark) mit den Gemarkungen Kagel, Kienbaum und Hangelsberg,

Gemeinde Fürstenwalde westlich der B 168 und nördlich der L 36,

Gemeinde Rauen,

Gemeinde Wendisch Rietz nördlich der B246 und östlich des Scharmützelsees,

Gemeinde Bad Saarow mit den Gemarkungen Petersdorf (SP) und Neu Golm und der Gemarkung Bad Saarow-Pieskow östlich der östlichen Uferzone des Scharmützelsees und ab nördlicher Spitze östlich der L35,

Gemeinde Tauche mit den Gemarkungen Briescht, Falkenberg (T), Giesensdorf, Wulfersdorf, Görsdorf (B), Kossenblatt, Lindenberg, Mittweide, Ranzig, Stremmen, Tauche, Trebatsch, Sabrodt und Sawall,

Gemeinde Langewahl südlich der A12,

Gemeinde Berkenbrück südlich der A12,

Gemeinde Ragow-Merz,

Gemeinde Diensdorf-Radlow,

Gemeinde Beeskow,

Gemeinde Schlaubetal,

Gemeinde Neuzelle,

Gemeinde Lawitz,

Gemeinde Friedland,

Gemeinde Rietz-Neuendorf westlich der L411 bis Raßmannsdorf und westlich der K 6734,

Gemeinde Grunow-Dammendorf,

Gemeinde Neißemünde,

Gemeinde Vogelsang,

Gemeinde Eisenhüttenstadt mit der Gemarkung Diehlo und der Gemarkung Eisenhüttenstadt außer nördlich der L 371 und außer östlich der B 112,

Gemeinde Mixdorf,

Gemeinde Siehdichum mit den Gemarkungen Pohlitz und Schernsdorf und mit der Gemarkung Rießen südlich des Oder-Spree-Kanal,

Gemeinde Müllrose südlich des Oder-Spree-Kanal,

Gemeinde Briesen mit der Gemarkung Kersdorf südlich A12 und der Gemarkung Neubrück Forst westlich der K 7634 und südlich der A12,

Gemeinde Steinhöfel mit den Gemarkungen Jänickendorf, Schönfelde, Beerfelde, Gölsdorf, Buchholz, Tempelberg und den Gemarkungen Steinhöfel, Hasenfelde und Heinersdorf westlich der L36 und der Gemarkung Neuendorf im Sande nördlich der L36,

Landkreis Spree-Neiße:

Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Turnow,

Gemeinde Drachhausen,

Gemeinde Schmogrow-Fehrow,

Gemeinde Drehnow,

Gemeinde Guhrow,

Gemeinde Werben,

Gemeinde Dissen-Striesow,

Gemeinde Briesen,

Gemeinde Kolkwitz mit den Gemarkungen Babow, Eichow und Milkersdorf,

Gemeinde Burg (Spreewald),

Landkreis Oberspreewald-Lausitz:

Gemeinde Lauchhammer,

Gemeinde Schwarzheide westlich der BAB 13,

Gemeinde Schipkau mit den Gemarkungen Annahütte, Drochow und den Gemarkungen Klettwitz und Schipkau westlich der BAB 13,

Gemeinde Großräschen mit den Gemarkungen Wormlage, Saalhausen, Barzig, Freienhufen, Großräschen,

Gemeinde Vetschau/Spreewald mit den Gemarkungen: Naundorf, Fleißdorf, Suschow, Stradow, Göritz, Koßwig, Vetschau, Repten, Tornitz, Missen und Orgosen,

Gemeinde Calau mit den Gemarkungen: Kalkwitz, Mlode, Saßleben, Reuden, Bolschwitz, Säritz, Calau, Kemmen, Werchow und Gollmitz,

Gemeinde Luckaitztal,

Gemeinde Bronkow,

Gemeinde Altdöbern mit der Gemarkung Altdöbern westlich der Bahnlinie,

Gemeinde Tettau,

Landkreis Elbe-Elster:

Gemeinde Sallgast mit den Gemarkungen Dollenchen, Zürchel und Sallgast,

Gemeinde Lichterfeld-Schacksdorf mit der Gemarkung Bergheide,

Gemeinde Finsterwalde mit der Gemarkung Finsterwalde östlich der L60,

Gemeinde Großthiemig,

Gemeinde Hirschfeld,

Gemeinde Gröden,

Gemeinde Schraden,

Gemeinde Merzdorf,

Gemeinde Röderland mit der Gemarkung Wainsdorf, Prösen, Stolzenhain a.d. Röder,

Gemeinde Plessa mit der Gemarkung Plessa,

Landkreis Prignitz

Gemeinde Karstädt mit den Gemarkungen Neuhof südöstlich der Neuhausener Straße, Kribbe südlich der Kreisstraße 7045, Dallmin südlich der L133 und K7045 begrenzt durch die Bahnstrecke Berlin-Hamburg, Groß Warnow östlich der Bahnstrecke Berlin-Hamburg, Reckenzin östlich der Bahnstrecke Berlin-Hamburg, Klein Warnow östlich der Bahnstrecke Berlin-Hamburg, Streesow östlich der Bahnstrecke Berlin-Hamburg,

Gemeinde Putlitz mit den Gemarkungen Porep nördlich der A24, Telschow nördlich der A24, Lütkendorf östlich der L13, Weitgendorf östlich der L 13, Putlitz südlich des Hülsebecker Damm, Nettelbeck nördlich der A24, Sagast südlich des Grabens 1/12/05

Gemeinde Pirow mit den Gemarkungen Pirow, Burow, Bresch und Hülsebeck südlich der L104,

Gemeinde Berge mit den Gemarkungen Neuhausen östlich der L10, Berge südlich der Schulstraße/östlich der Perleberger Straße,

Bundesland Sachsen:

Stadt Dresden:

Stadtgebiet, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Landkreis Meißen:

Gemeinde Diera-Zehren, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Glaubitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Hirschstein,

Gemeinde Käbschütztal,

Gemeinde Klipphausen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Niederau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Nünchritz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Röderaue, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Stadt Gröditz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Stadt Lommatzsch,

Gemeinde Stadt Meißen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Stadt Nossen,

Gemeinde Stadt Riesa,

Gemeinde Stadt Strehla,

Gemeinde Stauchitz,

Gemeinde Wülknitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Zeithain,

Landkreis Mittelsachsen:

Gemeinde Großweitzschen mit den Ortsteilen Döschütz, Gadewitz, Niederranschütz, Redemitz,

Gemeinde Ostrau mit den Ortsteilen Auerschütz, Beutig, Binnewitz, Clanzschwitz, Delmschütz, Döhlen, Jahna, Kattnitz, Kiebitz, Merschütz, Münchhof, Niederlützschera, Noschkowitz, Oberlützschera, Obersteina, Ostrau, Pulsitz, Rittmitz, Schlagwitz, Schmorren, Schrebitz, Sömnitz, Trebanitz, Zschochau,

Gemeinde Reinsberg,

Gemeinde Stadt Döbeln mit den Ortsteilen Beicha, Bormitz, Choren, Döbeln, Dreißig, Geleitshäuser, Gertitzsch, Gödelitz, Großsteinbach, Juchhöh, Kleinmockritz, Leschen, Lüttewitz, Maltitz, Markritz, Meila, Mochau, Nelkanitz, Oberranschütz, Petersberg, Präbschütz, Prüfern, Schallhausen, Schweimnitz, Simselwitz, Theeschütz, Zschackwitz, Zschäschütz,

Gemeinde Stadt Großschirma mit den Ortsteilen Obergruna, Siebenlehn,

Gemeinde Stadt Roßwein mit den Ortsteilen Gleisberg, Haßlau, Klinge, Naußlitz, Neuseifersdorf, Niederforst, Ossig, Roßwein, Seifersdorf, Wettersdorf, Wetterwitz,

Gemeinde Striegistal mit den Ortsteilen Gersdorf, Kummersheim, Marbach,

Gemeinde Zschaitz-Ottewig,

Landkreis Nordsachsen:

Gemeinde Arzberg mit den Ortsteilen Stehla, Tauschwitz,

Gemeinde Cavertitz mit den Ortsteilen Außig, Cavertitz, Klingenhain, Schirmenitz, Treptitz,

Gemeinde Liebschützberg mit den Ortsteilen Borna, Bornitz, Clanzschwitz, Ganzig, Kleinragewitz, Laas, Leckwitz, Liebschütz, Sahlassan, Schönnewitz, Terpitz östlich der Querung am Käferberg, Wadewitz, Zaußwitz,

Gemeinde Naundorf mit den Ortsteilen Casabra, Gastewitz, Haage, Hof, Hohenwussen, Kreina, Nasenberg, Raitzen, Reppen, Salbitz, Stennschütz, Zeicha,

Gemeinde Stadt Belgern-Schildau mit den Ortsteilen Ammelgoßwitz, Dröschkau, Liebersee östlich der B182, Oelzschau, Seydewitz, Staritz, Wohlau,

Gemeinde Stadt Mügeln mit den Ortsteilen Mahris, Schweta südlich der K8908, Zschannewitz,

Gemeinde Stadt Oschatz mit den Ortsteilen Lonnewitz östlich des Sandbaches und nördlich der B6, Oschatz östlich des Schmorkauer Wegs und nördlich der S28, Rechau, Schmorkau, Zöschau,

Landkreis Sächsische Schweiz-Osterzgebirge:

Gemeinde Bannewitz,

Gemeinde Dürrröhrsdorf-Dittersbach,

Gemeinde Kreischa,

Gemeinde Lohmen,

Gemeinde Müglitztal,

Gemeinde Stadt Dohna,

Gemeinde Stadt Freital,

Gemeinde Stadt Heidenau,

Gemeinde Stadt Hohnstein,

Gemeinde Stadt Neustadt i. Sa.,

Gemeinde Stadt Pirna,

Gemeinde Stadt Rabenau mit den Ortsteilen Lübau, Obernaundorf, Oelsa, Rabenau und Spechtritz,

Gemeinde Stadt Stolpen,

Gemeinde Stadt Tharandt mit den Ortsteilen Fördergersdorf, Großopitz, Kurort Hartha, Pohrsdorf und Spechtshausen,

Gemeinde Stadt Wilsdruff, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:

Landkreis Vorpommern Greifswald

Gemeinde Penkun,

Gemeinde Nadrensee,

Gemeinde Krackow,

Gemeinde Glasow,

Gemeinde Grambow,

Landkreis Ludwigslust-Parchim:

Gemeinde Balow mit den Ortsteilen und der Ortslage: Balow,

Gemeinde Dambeck mit den Ortsteilen und der Ortslage: Dambeck (bei Ludwigslust),

Gemeinde Groß Godems mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Groß Godems und Klein Godems,

Gemeinde Karrenzin mit den Ortsteilen und der Ortslage: Repzin,

Gemeinde Möllenbeck mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Carlshof (bei Neustadt-Glewe), Menzendorf (bei Neustadt-Glewe), Möllenbeck (bei Ludwigslust),

Gemeinde Muchow mit den Ortsteilen und der Ortslage: Muchow,

Gemeinde Parchim mit den Ortsteilen und der Ortslage: Slate,

Gemeinde Prislich mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Marienhof (bei Grabow), Neese, Prislich, Werle (bei Ludwigslust / mv),

Gemeinde Ruhner Berge mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Drenkow, Jarchow, Poitendorf, Poltnitz, Suckow (bei Parchim), Zachow (bei Parchim),

Gemeinde Stolpe mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Barkow (bei Parchim), Granzin (bei Parchim), Stolpe (bei Neustadt-Glewe),

Gemeinde Zierzow mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Kolbow, Zierzow (bei Ludwigslust).

2.   Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Estonia:

Hiiu maakond.

3.   Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lettonia:

Dienvidkurzemes novada, Nīcas pagasta daļa uz ziemeļiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Otaņķu pagasts,

Ropažu novada Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz rietumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes.

4.   Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lituania:

Klaipėdos rajono savivaldybė: Agluonėnų, Dovilų, Gargždų, Priekulės, Vėžaičių, Kretingalės ir Dauparų-Kvietinių seniūnijos,

Palangos miesto savivaldybė.

5.   Ungheria

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Ungheria:

Békés megye 950150, 950250, 950350, 950450, 950550, 950650, 950660, 950750, 950850, 950860, 950950, 950960, 950970, 951050, 951150, 951250, 951260, 951350, 951950, 952050, 952150, 952250, 952550, 952750, 952850, 952950, 953050, 953150, 953250, 953260, 953270, 953350, 953450, 953550, 953560, 953650, 953660, 953750, 953850, 953950, 953960, 954050, 954060, 954150, 954250, 954260, 954350, 954450, 954550, 954650, 954750, 954850, 954860, 954950, 955050, 955150, 955250, 955260, 955270, 955350, 955450, 955510, 955650, 955750, 955760, 955850, 955950, 956050, 956060, 956150, 956160, 956250, 956450, 956550, 956650 és 956750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Bács-Kiskun megye 600150, 600850 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Budapest 1 kódszámú, vadgazdálkodási tevékenységre nem alkalmas területe,

Fejér megye 400150, 400250, 400351, 400352, 400450, 400550, 401150, 401250, 401350, 402050, 402350, 402360, 402850, 402950, 403050, 403450, 403550, 403650, 403750, 403950, 403960, 403970, 404650, 404750, 404850, 404950, 404960, 405050, 405750, 405850, 405950,

406050, 406150, 406550, 406650 és 406750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Győr-Moson-Sopron megye 100550, 100650, 100950, 101050, 101350, 101450, 101550, 101560 és 102150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Jász-Nagykun-Szolnok megye 750150, 750160, 750260, 750350, 750450, 750460, 751250, 751260, 751350, 751360, 751750, 751850, 751950, 753650, 753750, 753850, 753950, 753960, 754050, 754360, 754450, 754550, 754560, 754570, 754650, 754750, 754850 és 755450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Komárom-Esztergom megye 250150, 250250, 250450, 250460, 250550, 250650, 250750, 251050, 251150, 251250, 251350, 251360, 251650, 251750, 251850, 252250, kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Pest megye 571550, 572150, 572250, 572350, 572550, 572650, 572750, 572850, 572950, 573150, 573250, 573260, 573350, 573360, 573450, 573850, 573950, 573960, 574050, 574150, 574350, 574360, 574550, 574650, 574750, 574850, 574860, 574950, 575050, 575150, 575250, 575350, 575550, 575650, 575750, 575850, 575950, 576050, 576150, 576250, 576350, 576450, 576650, 576750, 576850, 576950, 577050, 577150, 577250, 577350, 577450, 577650, 577850, 577950, 578050, 578150, 578250, 578350, 578360, 578450, 578550, 578560, 578650, 578850, 578950, 579050, 579150, 579250, 579350, 579450, 579460, 579550, 579650, 579750, 580250 és 580450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe.

6.   Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Polonia:

w województwie kujawsko - pomorskim:

powiat rypiński,

powiat brodnicki,

powiat grudziądzki,

powiat miejski Grudziądz,

powiat wąbrzeski,

w województwie warmińsko-mazurskim:

gmina Rozogi w powiecie szczycieńskim,

w województwie podlaskim:

gminy Wysokie Mazowieckie z miastem Wysokie Mazowieckie, Czyżew i część gminy Kulesze Kościelne położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie wysokomazowieckim,

powiat łomżyński,

gminy Turośl, Mały Płock w powiecie kolneńskim,

powiat zambrowski,

powiat miejski Łomża,

w województwie mazowieckim:

powiat ostrołęcki,

powiat miejski Ostrołęka,

gminy Bodzanów, Bulkowo, Gąbin, Mała Wieś, Słubice, Słupno, Wyszogród w powiecie płockim,

powiat ciechanowski,

powiat płoński,

powiat pułtuski,

gminy Rościszewo i Szczutowo w powiecie sierpeckim,

gminy Nowa Sucha, Teresin, Sochaczew z miastem Sochaczew w powiecie sochaczewskim,

część powiatu żyrardowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

część powiatu grodziskiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Baranów i Jaktorów w powiecie grodziskim

gmina Bieżuń, Lutocin, Siemiątkowo i Żuromin w powiecie żuromińskim,

część powiatu ostrowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Dzieżgowo, Lipowiec Kościelny, Mława, Radzanów, Strzegowo, Stupsk, Szreńsk, Szydłowo, Wiśniewo w powiecie mławskim,

gminy Czernice Borowe, Krasne, Krzynowłoga Mała, miasto Przasnysz, część gminy wiejskiej Przasnysz niewymieniona w części II i części III załącznika I w powiecie przasnyskim,

część powiatu makowskiego niewymieniona w części II i III załącznika I,

część powiatu wyszkowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

część powiatu węgrowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

część powiatu wołomińskiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Mokobody i Suchożebry w powiecie siedleckim,

gminy Cegłów, Dębe Wielkie, Dobre, Halinów, Jakubów, Mińsk Mazowiecki z miastem Mińśk Mazowiecki, Kałuszyn, Mrozy, Stanisławów w powiecie mińskim,

gminy Bielany i gmina wiejska Sokołów Podlaski w powiecie sokołowskim,

gminy Pacyna, Sanniki w powiecie gostynińskim,

gmina Gózd, część gminy Skaryszew położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 9 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 733, a następnie na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 733 biegnącą od tego skrzyżowania do wschodniej granicy gminy, w powiecie radomskim,

gminy Ciepielów, Lipsko, Rzeczniów, Sienno w powiecie lipskim,

gminy Kazanów, Policzna, Tczów, Zwoleń w powiecie zwoleńskim,

w województwie podkarpackim:

gminy Brzyska, Kołaczyce, Tarnowiec, część gminy Nowy Żmigród położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 993, część gminy wiejskiej Jasło położona na południowy wschód od miasta Jasło w powiecie jasielskim,

gmina Grodzisko Dolne w powiecie leżajskim,

część powiatu ropczycko – sędziszowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Chłopice, Pawłosiów, Jarosław z miastem Jarosław w powiecie jarosławskim,

gminy Fredropol, Krasiczyn, Krzywcza, Przemyśl, część gminy Orły położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77, część gminy Żurawica na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77 w powiecie przemyskim,

powiat miejski Przemyśl,

gminy Adamówka, Sieniawa, Tryńcza, Przeworsk z miastem Przeworsk, część gminy Zarzecze położona na północ od linii wyznaczonej przez rzekę Mleczka w powiecie przeworskim,

gminy Rakszawa, Żołynia w powiecie łańcuckim,

gminy Trzebownisko, Głogów Małopolski, część gminy Świlcza położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 94 i część gminy Sokołów Małopolski położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 875 w powiecie rzeszowskim,

gmina Raniżów w powiecie kolbuszowskim,

część powiatu dębickiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Chorkówka, Jedlicze, Miejsce Piastowe, Krościenko Wyżne gminy w powiecie krośnieńskim,

powiat miejski Krosno,

gminy Bukowsko, Zagórz, część gminy Zarszyn położona na północ od linii wynaczonej przez linię kolejową biegnącą od zachodniej do wschodniej granicy gminy, część gminy wiejskiej Sanok położona na zachód od linii wyznaczonej przez droge nr 886 biegnącą od północnej granicy gminy do granicy gminy miejskiej Sanok oraz na południe od granicy miasta Sanok, część gminy Komańcza położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 889 oraz na północ od drogi nr 889 biegnącej od tego skrzyżowania do północnej granicy gminy w powiecie sanockim,

gmina Cisna w powiecie leskim,

gminy Lutowiska, Czarna, Ustrzyki Dolne w powiecie bieszczadzkim,

gmina Haczów, część gminy Brzozów położona na zachód od linii wyznaczonej przez droge nr 886 biegnacą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie brzozowskim,

w województwie świętokrzyskim:

powiat buski,

powiat skarżyski,

część powiatu opatowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

część powiatu sandomierskiego niewymieniona w części II załącznika I,

powiat staszowski,

gminy Brody, część gminy Wąchock położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 42, część gminy Mirzec położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od zachodniej granicy gminy do miejscowości Mirzec, łączącą miejscowości Gadka – Mirzec, a następnie na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 744 biegnącą od miejscowości Mirzec do wschodniej granicy gminy w powiecie starachowickim,

powiat ostrowiecki,

gminy Gowarczów, Końskie, Stąporków w powiecie koneckim,

w województwie łódzkim:

gminy Łyszkowice, Kocierzew Południowy, Kiernozia, Chąśno, Nieborów, część gminy wiejskiej Łowicz położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 92 biegnącej od granicy miasta Łowicz do zachodniej granicy gminy oraz część gminy wiejskiej Łowicz położona na wschód od granicy miasta Łowicz i na północ od granicy gminy Nieborów w powiecie łowickim,

gminy Cielądz, Rawa Mazowiecka z miastem Rawa Mazowiecka w powiecie rawskim,

gminy Bolimów, Głuchów, Godzianów, Lipce Reymontowskie, Maków, Nowy Kawęczyn, Skierniewice, Słupia w powiecie skierniewickim,

powiat miejski Skierniewice,

powiat opoczyński,

gminy Czerniewice, Inowłódz, Lubochnia, Rzeczyca, Tomaszów Mazowiecki z miastem Tomaszów Mazowiecki, Żelechlinek w powiecie tomaszowskim,

w województwie pomorskim:

gminy Ostaszewo, miasto Krynica Morska oraz część gminy Nowy Dwór Gdański położona na południowy - zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 7, następnie przez drogę nr 7 i S7 biegnącą do zachodniej granicy gminy w powiecie nowodworskim,

gminy Lichnowy, Miłoradz, Malbork z miastem Malbork, część gminy Nowy Staw położna na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 w powiecie malborskim,

gmina Sztum w powiecie sztumskim,

gminy Cedry Wielkie, Suchy Dąb, Pszczółki, miasto Pruszcz Gdański, część gminy wiejskiej Pruszcz Gdański położona na wschód od lini wyznaczonej przez drogę A1 w powiecie gdańskim,

Miasto Gdańsk,

powiat tczewski,

część powiatu kwidzyńskiego niewymieniona w części II załącznika I,

w województwie lubuskim:

gmina Lubiszyn w powiecie gorzowskim,

powiat strzelecko – drezdenecki,

w województwie dolnośląskim:

gminy Międzybórz, Syców, Twardogóra, część gminy wiejskiej Oleśnica położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr S8, część gminy Dobroszyce położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie oleśnickim,

gminy Jordanów Śląski, Kobierzyce, Sobótka, część gminy Żórawina położona na zachód od linii wyznaczonej przez autostradę A4, część w powiecie wrocławskim,

część gminy Domaniów położona na południowy zachód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie oławskim,

gmina Wiązów w powiecie strzelińskim,

gminy Pielgrzymka, miasto Złotoryja, część gminy wiejskiej Złotoryja położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od północnej granicy gminy w miejscowości Nowa Wieś Złotoryjska do granicy miasta Złotoryja oraz na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od granicy miasta Złotoryja do wschodniej granicy gminy w powiecie złotoryjskim,

gminy Janowice Wielkie, Mysłakowice, Stara Kamienica, Szklarska Poręba w powiecie karkonoskim,

część powiatu miejskiego Jelenia Góra położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 366,

gminy Bolków, Paszowice, miasto Jawor, część gminy Męcinka położona na południe od drogi nr 363 w powiecie jaworskim,

gminy Dobromierz i Marcinowice w powiecie świdnickim,

gminy Dzierżoniów, Pieszyce, miasto Bielawa, miasto Dzierżoniów w powiecie dzierżoniowskim,

gminy Głuszyca, Mieroszów w powiecie wałbrzyskim,

gmina Nowa Ruda i miasto Nowa Ruda w powiecie kłodzkim,

gminy Kamienna Góra, Marciszów i miasto Kamienna Góra w powiecie kamiennogórskim,

w województwie wielkopolskim:

gminy Koźmin Wielkopolski, Rozdrażew w powiecie krotoszyńskim,

gminy Książ Wielkopolski, część gminy Dolsk położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 434 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 437, a następnie na wschód od drogi nr 437 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 434 do południowej granicy gminy, w powiecie śremskim,

gminy Borek Wielkopolski, Piaski, Pogorzela, w powiecie gostyńskim,

gminy Kleszczewo, Kostrzyn, Pobiedziska, w powiecie poznańskim,

gmina Kiszkowo i część gminy Kłecko położona na zachód od rzeki Mała Wełna w powiecie gnieźnieńskim,

powiat czarnkowsko-trzcianecki,

część gminy Wronki położona na północ od linii wyznaczonej przez rzekę Wartę biegnącą od zachodniej granicy gminy do przecięcia z droga nr 182, a następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogi nr 182 oraz 184 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 182 do południowej granicy gminy w powiecie szamotulskim,

gmina Budzyń w powiecie chodzieskim,

gminy Mieścisko, Wągrowiec z miastem Wągrowiec, część gminy Skoki położna na wschód od linii wyznaczonej przez drogę 197 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 196, następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 196 biegnącą od tego skrzyżowania do miejscowości Skoki i dalej na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Skoki – Rościnno - Grzybowo biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 196 do zachodniej granicy gminy w powiecie wągrowieckim,

gmina Dobrzyca w powiecie pleszewskim,

gminy Odolanów, Przygodzice, Raszków, Sośnie, miasto Ostrów Wielkopolski, część gminy wiejskiej Ostrów Wielkopolski położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Sulisław – Łąkociny – Wierzbno i na zachód od miasta Ostrów Wielkopolski oraz część gminy wiejskiej Ostrów Wielkopolski położona na wschód od miasta Ostrów Wielkopolski w powiecie ostrowskim,

gmina Kobyla Góra w powiecie ostrzeszowskim,

gminy Baranów, Bralin, Perzów, Rychtal, Trzcinica, Łęka Opatowska w powiecie kępińskim,

część powiatu średzkiego niewymieniona w części II załącznika I,

w województwie opolskim:

gmina Byczyna, część gminy Kluczbork położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowana z drogą nr 45, a następnie od tego skrzyżowania na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 45 do skrzyżowania z ulicą Fabryczną w miejscowości Kluczbork i dalej na północ od linii wyznaczonej przez ulice Fabryczna -Dzierżonia – Strzelecka w miejscowości Kluczbork do wschodniej granicy gminy, w powiecie kluczborskim,

gminy Praszka, Gorzów Śląski, Radłów, Olesno, Zębowice, część gminy Rudniki położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 43 i na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 43 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 42 w powiecie oleskim,

część gminy Grodków położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie brzeskim,

gminy Łambinowice, Pakosławice, Skoroszyce, część gminy Korfantów położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 407 w powiecie nyskim,

część gminy Biała położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 407 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 414 i dalej na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 414 biegnącej od tego skrzyżowania do skrzyżowania z drogą nr 409, a następnie na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 409 biegnącą od tego skrzyżowania do wschodniej granicy gminy w powiecie prudnickim,

gminy Chrząstowice, Ozimek, Komprachcice, Prószków, część gminy Łubniany położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Świerkle – Masów, ulicę Leśną w miejscowości Masów oraz na południe od ulicy Kolanowskiej biegnącej do wschodniej granicy gminy, część gminy Turawa położona na południe od linii wyznaczonej przez ulice Powstańców Śląskich -Kolanowską -Opolską – Kotorską w miejscowości Węgry i dalej na południe od drogi łączącej miejscowości Węgry- Kotórz Mały – Turawa – Rzędów – Kadłub Turawski – Zakrzów Turawski biegnącą do wschodniej granicy gminy w powiecie opolskim,

powiat miejski Opole,

w województwie zachodniopomorskim:

gminy Nowogródek Pomorski, Barlinek, część gminy Myślibórz położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 23 biegnącej od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 26, następnie na wschód od drogi nr 26 biegnącej od tego skrzyżowania do skrzyżowania z drogą nr 119 i dalej na wschód od drogi nr 119 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 26 do północnej granicy gminy, część gminy Dębno położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 126 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 23 w miejscowości Dębno, następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 23 do skrzyżowania z ul. Jana Pawła II w miejscowości Cychry, następnie na północ od ul. Jana Pawła II do skrzyżowania z ul. Ogrodową i dalej na północ od linii wyznaczonej przez ul. Ogrodową, której przedłużenie biegnie do wschodniej granicy gminy w powiecie myśliborskim,

gminy Lipiany, Przelewice, Pyrzyce, Warnice w powiecie pyrzyckim,

gminy Bierzwnik, Krzęcin, Pełczyce w powiecie choszczeńskim,

część powiatu miejskiego Szczecin położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr S10 biegnącą od wschodniej granicy gminy do przecięcia z rzeką Regalica, następnie na wschód od linii wyznaczonej przez rzekę Regalica biegnącą do jeziora Dąbie i dalej na południe od linii wyznaczonej przez linię brzegową jeziora Dąbie do wschodniej granicy gminy,

gminy Przybiemów, Osina, część gminy Maszewo położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 106 w powiecie goleniowskim,

gminy Wolin, Międzyzdroje w powiecie kamieńskim,

powiat miejski Świnoujście,

gmina Kobylanka, część gminy wiejskiej Stargard położona na południowy zachód od linii wyznaczonej przez południową i zachodnią granicę miasta Stargard oraz część gminy położona na północ od miasta Stargard i na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 106 w powiecie stargardzkim,

w województwie małopolskim:

gminy Bobowa, Moszczenica, Łużna, Ropa, część gminy wiejskiej Gorlice położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od wschodniej do zachodniej granicy gminy, część gminy Biecz położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 28 w powiecie gorlickim,

powiat nowosądecki,

gminy Czorsztyn, Krościenko nad Dunajcem, Ochotnica Dolna, Szczawnica w powiecie nowotarskim,

powiat miejski Nowy Sącz,

gminy Skrzyszów, Lisia Góra, Radłów, Wietrzychowice, Żabno, część gminy wiejskiej Tarnów położona na wschód od miasta Tarnów w powiecie tarnowskim,

powiat dąbrowski,

gminy Klucze, Bolesław, Bukowno w powiecie olkuskim,

gmina Szerzyny w powiecie tarnowskim,

w województwie śląskim:

gmina Sławków w powiecie będzińskim,

powiat miejski Jaworzno,

powiat miejski Mysłowice,

powiat miejski Katowice,

powiat miejski Siemianowice Śląskie,

powiat miejski Chorzów,

powiat miejski Piekary Śląskie,

powiat miejski Bytom,

gminy Kalety, Ożarowice, Świerklaniec, Miasteczko Śląskie, Radzionków w powiecie tarnogórskim,

gmina Woźniki w powiecie lublinieckim,

gminy Myszków i Koziegłowy w powiecie myszkowskim,

gminy Ogrodzieniec, Zawiercie, Włodowice w powiecie zawierciańskim.

7.   Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Slovacchia:

in the district of Nové Zámky, Sikenička, Pavlová, Bíňa, Kamenín, Kamenný Most, Malá nad Hronom, Belá, Ľubá, Šarkan, Gbelce, Bruty, Mužla, Obid, Štúrovo, Nána, Kamenica nad Hronom, Chľaba, Leľa, Bajtava, Salka, Malé Kosihy,

in the district of Veľký Krtíš, the municipalities of Ipeľské Predmostie, Veľká nad Ipľom, Hrušov, Kleňany, Sečianky,

in the district of Levice, the municipalities of Keť, Čata, Pohronský Ruskov, Hronovce, Želiezovce, Zalaba, Malé Ludince, Šalov, Sikenica, Pastovce, Bielovce, Ipeľský Sokolec, Lontov, Kubáňovo, Sazdice, Demandice, Dolné Semerovce, Vyškovce nad Ipľom, Preseľany nad Ipľom, Hrkovce, Tupá, Horné Semerovce, Hokovce, Slatina, Horné Turovce, Veľké Turovce, Šahy, Tešmak, Plášťovce, Ipeľské Uľany, Tehla, Lula, Beša, Jesenské, Ina, Lok, Veľký Ďur, Horný Pial, Horná Seč, Starý Tekov, Dolná Seč, Hronské Kľačany, Levice, Podlužany, Krškany, Brhlovce, Bory, Santovka, Domadice, Hontianske Trsťany, Žemberovce,

in the district of Krupina, the municipalities of Dudince, Terany, Hontianske Moravce, Sudince, Súdovce, Lišov,

the whole district of Ružomberok, except municipalities included in zone II,

the whole district of Turčianske Teplice, except municipalities included in zone II,

in the district of Martin, municipalties of Blatnica, Folkušová, Necpaly, Belá-Dulice, Ďanová, Karlová, Laskár, Rakovo, Príbovce, Košťany nad Turcom, Socovce, Turčiansky Ďur, Kláštor pod Znievom, Slovany, Ležiachov, Benice,

in the district of Dolný Kubín, the municipalities of Kraľovany, Žaškov, Jasenová, Vyšný Kubín, Oravská Poruba, Leštiny, Osádka, Malatiná, Chlebnice, Krivá,

in the district of Tvrdošín, the municipalities of Oravský Biely Potok, Habovka, Zuberec,

in the district of Prievidza, the municipalities of Handlová, Cígeľ, Podhradie, Lehota pod Vtáčnikom, Ráztočno,

the whole district of Partizánske, except municipalities included in zone II,

in the district of Topoľčany, the municipalities of Krnča, Prázdnovce, Solčany, Nitrianska Streda, Čeľadince, Kovarce, Súlovce, Oponice,

in the district of Nitra, the municipalities of Horné Lefantovce, Dolné Lefantovce, Bádice, Jelenec, Žirany, Podhorany, Nitrianske Hrnčiarovce, Štitáre, Pohranice, Hosťová, Kolíňany, Malý Lapáš, Dolné Obdokovce, Čeľadice, Veľký Lapáš, Babindol, Malé Chyndice, Golianovo, Klasov, Veľké Chyndice, Nová Ves nad Žitavou, Paňa, Vráble, Tajná, Lúčnica nad Žitavou, Žitavce, Melek, Telince, Čifáre.

8.   Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Italia:

Regione Piemonte:

nella provincia di Alessandria, i comuni di: Oviglio, Viguzzolo, Bergamasco, Castellar Guidobono, Berzano di Tortona, Carentino, Frascaro, Borgoratto Alessandrino, Volpeglino, Gamalero, Pontecurone, Castelnuovo Scrivia, Alluvione Piovera, Sale, Bassignana, Pecetto di Valenza, Rivarone, Montecastello, Valenza, San Salvatore Monferrato, Castelletto Monferrato, Quargnento, Solero, Pietra Marazzi,

nella provincia di Asti, i comuni di: Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Mombaruzzo, Maranzana, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Quaranti, Fontanile, Calamandrana, Bruno, Canelli, San Marzano Oliveto,

nella provincia di Cuneo, i comuni di: Bergolo, Pezzolo Valle Uzzone, Cortemilia, Levice, Castelletto Uzzone, Perletto, Castino, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Santo Stefano Belbo, Gottasecca, Monesiglio, Sale delle Langhe, Camerana, Castelnuovo di Ceva, Priero, Prunetto, Montezemolo, Perlo;

Regione Liguria:

nella provincia di Genova, i comuni di: Portofino, Santa Margherita Ligure, Camogli, Zoagli, Leivi, Chiavari, Santo Stefano d'Aveto, Mezzanego, Carasco, Borzonasca,

nella provincia di Savona, i comuni di: Bergeggi, Spotorno, Vezzi Portio, Noli, Orco Feglino, Bormida, Calice Ligure, Rialto, Osiglia, Murialdo;

Regione Emilia-Romagna:

nella provincia di Piacenza, i comuni di: Cerignale, Ottone (a est del fiume Trebbia), Corte Brugnatella, Bobbio, Alta Val Tidone, Ferriere,

nella provincia di Parma, il comune di Tornolo (parte amministrativa a ovest del fiume Taro);

Regione Lombardia:

nella provincia di Pavia, i comuni di: Volpara, Rocca De' Giorgi, Colli Verdi – Ruino e Canevino, Casteggio, Oliva Gessi, Montebello della Battaglia, Montalto Pavese, Corvino San Quirino, Calvignano, Voghera;

Regione Lazio:

nella provincia di Roma,

a nord: i comuni di Riano, Castelnuovo di Porto, Capena, Fiano Romano, Morlupo, Sacrofano, Magliano Romano, Formello, Campagnano di Roma, Anguillara,

a ovest: il comune di Fiumicino,

a sud: il comune di Roma tra i limiti della zona 2 (a nord), i confini del comune di Fiumicino (a ovest), il fiume Tevere fino all'intersezione con il Grande Raccordo Anulare, il Grande Raccordo Anulare fino all'intersezione con l'autostrada A24, l'autostrada A24 fino all'intersezione con viale del Tecnopolo, viale del Tecnopolo fino all'intersezione con i confini del comune di Guidonia Montecelio,

a est: i comuni di: Guidonia Montecelio, Montelibretti, Palombara Sabina, Monterotondo, Mentana, Sant'Angelo Romano, Fonte Nuova;

Regione Sardegna:

nella provincia del Sud Sardegna, i comuni di: Escalaplano, Genuri, Gesico, Goni, Las Plassas, Setzu, Seui Isola Amministrativa, Siurgus Donigala, Suelli, Tuili, Villanovafranca,

nella provincia di Nuoro, i comuni di: Atzara, Bitti, Bolotana, Bortigali, Dorgali, Elini, Elini Isola Amministrativa, Gairo, Girasole, Ilbono, Lanusei, Lei, Loceri, Lotzorai, Macomer a ovest della SS 131, Noragugume, Oliena, Ortueri, Orune, Osini, Perdasdefogu, Silanus, Sorgono, Tortolì, Ulassai,

nella provincia di Oristano, i comuni di: Albagiara, Ardauli, Assolo, Asuni, Bidonì, Gonnosnò, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Samugheo, Sedilo, Senis, Sini, Sorradile,

nella provincia di Sassari, i comuni di: Alà dei Sardi, Ardara, Berchidda, Bonnanaro, Bonorva a ovest della SS 131, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave a ovest della SS 131, Mores a nord della SS 128bis - SP 63, Oschiri a nord della E 840, Ozieri a nord della SP 63 - SP 1 - SS 199, Torralba a ovest della SS 131, Tula;

Regione Calabria:

nella provincia di Reggio Calabria, i comuni di: Taurianova, Locri, Cittanova, Gerace, Rizziconi, Canolo, Antonimina, Portigliola, Gioia Tauro, Sant'Ilario dello Ionio, Agnana Calabra, Mammola, Melicucco, Polistena, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, Siderno, Placanica, Riace, San Giovanni di Gerace, Martone, Stilo, Marina di Gioiosa Ionica, Roccella Jonica, Maropati, Laureana di Borrello, Candidoni, Camini, Grotteria, Monasterace, Giffone, Pazzano, Gioiosa Ionica, Bivongi, Galatro, Stignano, San Pietro di Caridà, Serrata, Feroleto della Chiesa, Caulonia, Cinquefrondi, Anoia.

9.   Cechia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Cechia:

Liberecký kraj:

v okrese Liberec katastrální území obcí Hrádek nad Nisou, Oldřichov v Hájích, Grabštejn, Václavice u Hrádku nad Nisou, Horní Vítkov, Dolní Vítkov, Bílý Kostel nad Nisou, Dolní Chrastava, Horní Chrastava, Chrastava I, Nová Ves u Chrastavy, Mlýnice, Albrechtice u Frýdlantu, Kristiánov, Heřmanice u Frýdlantu, Dětřichov u Frýdlantu, Mníšek u Liberce, Oldřichov na Hranicích, Machnín, Svárov u Liberce, Desná I, Krásná Studánka, Stráž nad Nisou, Fojtka, Radčice u Krásné Studánky, Kateřinky u Liberce, Staré Pavlovice, Nové Pavlovice, Růžodol I, Františkov u Liberce, Liberec, Ruprechtice, Rudolfov, Horní Růžodol, Rochlice u Liberce, Starý Harcov, Vratislavice nad Nisou, Kunratice u Liberce, Proseč nad Nisou, Lukášov, Rýnovice, Jablonec nad Nisou, Jablonecké Paseky, Jindřichov nad Nisou, Mšeno nad Nisou, Lučany nad Nisou, Smržovka, Tanvald, Jiřetín pod Bukovou, Dolní Maxov, Antonínov, Horní Maxov, Karlov u Josefova Dolu, Loučná nad Nisou, Hraničná nad Nisou, Janov nad Nisou, Bedřichov u Jablonce nad Nisou, Josefův Důl u Jablonce nad Nisou, Albrechtice v Jizerských horách, Desná III, Polubný, Harrachov, Jizerka, Andělská Hora u Chrastavy, Benešovice u Všelibic, Cetenov, Česká Ves v Podještědí, Dolní Sedlo, Dolní Suchá u Chotyně, Donín u Hrádku nad Nisou, Druzcov, Hlavice, Hrubý Lesnov, Chotyně, Chrastava II, Chrastná, Jablonné v Podještědí, Janovice v Podještědí, Janův Důl, Jítrava, Kněžice v Lužických horách, Kotel, Kryštofovo Údolí, Křižany, Lázně Kundratice, Loučná, Lvová, Malčice u Všelibic, Markvartice v Podještědí, Nesvačily u Všelibic, Novina u Liberce, Osečná, Panenská Hůrka, Polesí u Rynoltic, Postřelná, Přibyslavice, Rynoltice, Smržov u Českého Dubu, Vápno, Všelibice, Zábrdí u Osečné, Zdislava, Žibřidice,

v okrese Česká Lípa katastrální území obcí Bezděz, Blatce, Brniště, Břevniště pod Ralskem, Česká Lípa, Deštná u Dubé, Dobranov, Dražejov u Dubé, Drchlava, Dřevčice, Dubá, Dubice u České Lípy, Dubnice pod Ralskem, Hamr na Jezeře, Heřmaničky u Dobranova, Hlemýždí, Holany, Horky u Dubé, Horní Krupá, Houska, Chlum u Dubé, Jabloneček, Jestřebí u České Lípy, Kamenice u Zákup, Korce, Kruh v Podbezdězí, Kvítkov u České Lípy, Lasvice, Loubí pod Vlhoštěm, Luhov u Mimoně, Luka, Maršovice u Dubé, Náhlov, Nedamov, Noviny pod Ralskem, Obora v Podbezdězí, Okna v Podbezdězí, Okřešice u České Lípy, Pavlovice u Jestřebí, Písečná u Dobranova, Skalka u Doks, Sosnová u České Lípy, Srní u České Lípy, Stará Lípa, Starý Šidlov, Stráž pod Ralskem, Šváby, Tachov u Doks, Tubož, Újezd u Jestřebí, Velenice u Zákup, Velký Grunov, Velký Valtinov, Vítkov u Dobranova, Vlčí Důl, Vojetín, Vrchovany, Zahrádky u České Lípy, Zákupy, Zbyny, Žďár v Podbezdězí, Ždírec v Podbezdězí, Žizníkov,

Středočeský kraj

v okrese Mladá Boleslav katastrální území obcí Bezdědice, Březovice pod Bezdězem, Víska u Březovic, Dolní Krupá u Mnichova Hradiště, Mukařov u Jiviny, Neveklovice, Strážiště u Jiviny, Vicmanov, Vrchbělá, Březinka pod Bezdězem, Bělá pod Bezdězem, Dolní Rokytá, Horní Rokytá, Rostkov, Kozmice u Jiviny.

10.   Grecia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Grecia:

in the regional unit of Drama:

the community departments of Sidironero and Skaloti and the municipal departments of Livadero and Ksiropotamo (in Drama municipality),

the municipal department of Paranesti (in Paranesti municipality),

the municipal departments of Prosotsani, Kokkinogeia, Mikropoli, Panorama, Pyrgoi (in Prosotsani municipality),

the municipal departments of Kato Nevrokopi, Chrysokefalo, Achladea, Vathytopos, Volakas, Granitis, Dasotos, Eksohi, Katafyto, Lefkogeia, Mikrokleisoura, Mikromilea, Ochyro, Pagoneri, Perithorio, Kato Vrontou and Potamoi (in Kato Nevrokopi municipality),

in the regional unit of Xanthi:

the municipal departments of Kimmerion, Stavroupoli, Gerakas, Dafnonas, Komnina, Kariofyto and Neochori (in Xanthi municipality),

the community departments of Satres, Thermes, Kotyli, and the municipal departments of Myki, Echinos and Oraio (in Myki municipality),

the community department of Selero and the municipal department of Sounio (in Avdira municipality),

in the regional unit of Rodopi:

the municipal departments of Komotini, Anthochorio, Gratini, Thrylorio, Kalhas, Karydia, Kikidio, Kosmio, Pandrosos, Aigeiros, Kallisti, Meleti, Neo Sidirochori and Mega Doukato (in Komotini municipality),

the municipal departments of Ipio, Arriana, Darmeni, Archontika, Fillyra, Ano Drosini, Aratos and the Community Departments Kehros and Organi (in Arriana municipality),

the municipal departments of Iasmos, Sostis, Asomatoi, Polyanthos and Amvrosia and the community department of Amaxades (in Iasmos municipality),

the municipal department of Amaranta (in Maroneia Sapon municipality),

in the regional unit of Evros:

the municipal departments of Kyriaki, Mandra, Mavrokklisi, Mikro Dereio, Protokklisi, Roussa, Goniko, Geriko, Sidirochori, Megalo Derio, Sidiro, Giannouli, Agriani and Petrolofos (in Soufli municipality),

the municipal departments of Dikaia, Arzos, Elaia, Therapio, Komara, Marasia, Ormenio, Pentalofos, Petrota, Plati, Ptelea, Kyprinos, Zoni, Fulakio, Spilaio, Nea Vyssa, Kavili, Kastanies, Rizia, Sterna, Ampelakia, Valtos, Megali Doxipara, Neochori and Chandras (in Orestiada municipality),

the municipal departments of Asvestades, Ellinochori, Karoti, Koufovouno, Kiani, Mani, Sitochori, Alepochori, Asproneri, Metaxades, Vrysika, Doksa, Elafoxori, Ladi, Paliouri and Poimeniko (in Didymoteixo municipality).

in the regional unit of Serres:

the municipal departments of Melenikitsi, Nea Tyroloi, Palaiokastro and Skotoussa (Irakleia Municipality),

the municipal department of Vamvakofyto, part of the municipal department of Sidirokastro and the community departments of Agkistro, Kapnofyto and Achladochori (Sintiki Municipality),

the municipal departments of Serres, Elaionas, Leukonas, Kala Dendra, Christos, Monokklisia, Ano Kamila, Mitrousi, Oinoussa, Agia Eleni, Adelfiko, Vamvakoussa, Kato Kamila, Kouvouklia, Koumaria, Konstantinato, Peponia, Skoutari and the community departments of Orini and Ano Vrontou (Serres Municipality),

the municipal departments of Choumniko, Agia Paraskevi, Ligaria, Sisamia, Anthi, Therma, Nigrita, Terpni and Flampouro (Visaltia Municipality),

the municipal departments of Valtotopos, Neos Skopos, Neochori Serron (Emmanouil Pappas Municipality),

in the regional unit of Kilkis:

the municipal departments of, Megali Vrisi, Megali Sterna, Kastaneon, Iliolousto, Gallikos, Kampani, Mandres, Nea Santa, Pedino, Chrisopetra, Vaptistis, Kristoni Chorigio, Mavroneri, Neo Ginekokatsro, Xilokeratea and Mesiano (Kilkis Municipality),

the municipal departments of Eiriniko, Euzonoi, Vafiochori, Mikro Dasos, Peukodasos, Polikastro, Pontoirakleia, Axioupoli, Gorgopi, Idomeni, Plagia, Rizia, Skra, Fanos, Goumenissa, Grivas, Karpi, Kastaneri, Stathis, Toumpa and the community department of Livadia (Peonias Municipality),

in the regional unit of Thessaloniki:

the municipal departments of Assiros, Krithia, Exalofos, Lofiskos, Analipsi, Irakleio, Kolchiko, Lagadas, Perivolaki, Chrisavgi and Askos (Lagadas Municipality),

the municipal departments of Arethousa, Maurouda, Skepasto, Stefanina, Filadelfio, Evagelismos, Nimfopetra, Profitis, Scholari and Volvi (Volvi Municipality),

the municipal departments of Drimos, Mesaio, Melissochori and Liti (Oreokastro Municipality),

in the regional unit of Pella:

the municipal departments of Aloros, Aridea, Apsalos, Vorino, Garefio, Dorothea, Loutraki, Likostomo, Megaplatanos, Xifiani, Piperia, Polikarpi, Promachoi, Sosandra, Tsaki, Archaggelos, Exaplatanos, Theodorakio, Thiriopetra, Ida, Konstantia, Milea, Neromili, Notia, Periklia, Filoteia, Foustani and Chrisi (Almopia Municipality),

the municipal departments of Grammatiko, Agras, Vrita, Karidia, Mesimeri, Nisi, Platani, Sotira and Flamouria (Edessa Municipality),

in the regional unit of Kozani:

the municipal departments of Komnina, Mesovouno and Pirgi (Eordea Municipality),

in the regional unit of Florina:

the municipal departments of Agrapidies, Aetos, Anargiri, Valtonera, Limnochori, Pedino, Sklithro, Aminteo, Xino Nero, Rodonas, Fanos, Antigonos, Vegora, Levea, Maniaki, Pelargos, Filotas and the community department of Nimfeo (Aminteo Municipality),

the municipal departments of Agios Achillios, Agios Germanos, Antartiko, Vrontero, Kallithea, Karies, Lemos, Lefkonas, Mikrolimni, Pisoderi, Plati, Prasino, Psarades and the community departments of Vatochori, Kristallopigi and Kotas (Prespes Municipality),

the municipal departments of Agia Paraskevi, Akritas, Ano Kalliniki, Ano Klines, Ethniko, Kato Kalliniki, Kato Klines, Kladorrachi, Krateros, Neos Kafkasos, Niki, Parorio, Poliplatano, Agios Vartholomeos, Ammochori, Ano Idroussa, Atrapos, Drosopigi, Kolchiki, Leptokaries, Perasma, Polipotamo, Triantafillia, Tropeouchos, Idroussa, Flampouro, Alona, Armenochori, Korifi, Mesonisi, Proti, Skopia, Trivouno and Florina (Florina Municipality),

in the regional unit of Kastoria:

the municipal departments of Avgi, Koromilia, Lefki, Maniaki, Omorfoklissia, Pentavriso, Tsakoni, Chiliodenro, Agia Kiriaki, Kalochori, Mesopotamia, Inoi, Pteria, Vitsi, Kastoria, Agios Antonios, Gavros, Kranionas, Makrochori, Mavrokampos, Melas, Chalara, Dispilio and the community departments of Dendrochori and Ieropigi (Kastoria Municipality),

the municipal departments of Akrites, Polianemo, Kotili, Kipseli, Nestorio, Ptelea and the community deprtments of Eptachori, Chrisi and Gramos (Nestorio Municipality),

the municipal departments of Argos Orestiko, Vrachos, Kastanofito, Lagka, Lakkomata, Melanthio and Spilea (Orestidos Municipality).

in the regional unit of Ioannina:

the municipal departments of Agios Minas, Aristi, Elafotopos, Mesovouni, Monodendri, Vradeto, Vrisochori, Kapesovo, Koukouli, Tsepelovo and the community department of Papigko (Zagori Municipality),

the municipal departments of Vatatades, Vlachatano, Vasilopoulo, Evrymenes, Raiko, Zitsa, Lithino, Aetopetra Dodonis, Vereniki, Voutsaras, Vrisoula, Gkrimpovo, Granitsopoula, Despotiko, Ekklisochori, Kalochori, Rizo and Fotino (Zitsa Municipality),

the municipal departments of Agia Varvara, Agia Paraskevi, Aetopetra Konitsas, Aidonochori, Amarantos, Ganadio, Elefthero, Exochi, Iliorachi, Kavasila, Kallithea, Klidonia, Konitsa, Mazi, Melissopetra, Molista, Molivdoskepastos, Monastiri, Nikanoras, Pades, Paleoselli, Pigi, Pournia, Pirgos, Asimochori, Vourmpiani, Gorgopotamos, Drosopigi, Kastanea, Kefalochori, Lagkada, Oxia, Plagia, Plikati, Pirsogianni. Chionades and the community departments of Aetomilitsa and Fourka (Konitsa Municipality),

the municipal departments of Areti, Vrontismeni, Ieromnimi, Katarraktis, Kouklii, Mazaraki, Mavronoros, Parakalamos, Repetista, Riachovo, Sitaria, Agios Kosmas, Vasiliko, Kakolakkos, Kato Meropi, Kefalovriso, Meropi, Paleopirgos, Roupsia, Oreokastro, Agia Marina, Argirochori, Vissani, Delvinaki, Kastaniani, Kerasovo, Krioneri, Ktismata, Limni, Μavropoulo, Orinos Xirovaltos, Peristeri, Pontikates, Stratinista, Teriachi, Faraggi, Charavgi, Ano Ravenia, Geroplatanos, Doliana, Kalpaki, Kato Ravenia, Mavrovouni, Negrades, Chrisorrachi and the community departments of Dimokori, Lavdani, Dolo, Drimades, Pogoniani and Stavroskiadi (Pogoni Municipality).

in the regional unit of Thesprotia:

the municipal departments of Agios Vlasios, Grekochori, Igoumenitsa, Kastri, Kriovrisi, Ladochori, Mavroudi, Nea Selefkia, Geroplatanos, Drimitsa, Parapotamos and Plataria (Igoumenitsa Municipality),

the municipal departments of Pente Ekklisies, Plakoti and Polidroso (Souli Municipality)

the municipal departments of Asprokklisi, Kestrini, Ragio, Sagiada, Smertos, Agios Nikolaos, Agii Pantes, Aetos, Ampelonas, Anavrito, Achladia, Vavouri, Vrisella, Gardiki, Giromeri, Gola, Kallithea Filiaton, Kato Xechoro, Keramitsa, Kerasochori, Kefalochori, Kokkinia, Kokkinolithari, Kouremadi, Krioneri, Kiparisso, Leptokaria, Lia, Lista, Malouni, Milea, Xechoro, Paleokklisi, Paleochori, Palampas, Pigadoulia, Plaisio, Platanos, Raveni, Rizo, Sideri, Trikorifo, Tsamantas, Faneromeni, Filiates, Finiki and Charavgi (Filiates Municipality).

PARTE II

1.   Bulgaria

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Bulgaria:

the whole region of Haskovo,

the whole region of Yambol,

the whole region of Stara Zagora,

the whole region of Pernik,

the whole region of Kyustendil,

the whole region of Plovdiv,

the whole region of Pazardzhik, excluding the areas in Part III,

the whole region of Smolyan,

the whole region of Dobrich,

the whole region of Sofia city,

the whole region of Sofia Province,

the whole region of Blagoevgrad,

the whole region of Razgrad,

the whole region of Kardzhali,

the whole region of Burgas,

the whole region of Varna,

the whole region of Silistra,

the whole region of Ruse,

the whole region of Veliko Tarnovo,

the whole region of Pleven,

the whole region of Targovishte,

the whole region of Shumen,

the whole region of Sliven,

the whole region of Vidin,

the whole region of Gabrovo,

the whole region of Lovech excluding the areas in Part III,

the whole region of Montana, excluding the areas in Part III,

the whole region of Vratza excluding the areas in Part III.

2.   Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Germania:

Bundesland Brandenburg:

Landkreis Oder-Spree:

Gemeinde Eisenhüttenstadt mit der Gemarkung Eisenhüttenstadt nördlich der L371 und östlich der B112,

Gemeinde Ziltendorf,

Gemeinde Wiesenau,

Gemeinde Siehdichum mit der Gemarkung Rießen nördlich des Oder-Spree-Kanal,

Gemeinde Müllrose nördlich des Oder-Spree-Kanal,

Gemeinde Briesen mit den Gemarkungen Alt Madlitz, Madlitz-Forst, Biegen, Briesen, Falkenberg (B), Wilmersdorf (B), der Gemarkung Kersdorf nördlich A12 und der Gemarkung Neubrück Forst östlich der K7634 und nördlich der A12,

Gemeinde Jacobsdorf,

Gemeinde Groß Lindow,

Gemeinde Brieskow-Finkenheerd,

Gemeinde Rietz-Neuendorf mit der Gemarkung Neubrück östlich der L411 und K6734,

Gemeinde Langewahl nördlich der A12,

Gemeinde Berkenbrück nördlich der A12,

Gemeinde Steinhöfel mit den Gemarkungen Arensdorf und Demitz und den Gemarkungen Steinhöfel, Hasenfelde und Heinersdorf östlich der L 36 und der Gemarkung Neuendorf im Sande südlich der L36,

Gemeinde Fürstenwalde östlich der B 168 und südlich der L36,

Landkreis Spree-Neiße:

Gemeinde Schenkendöbern,

Gemeinde Guben,

Gemeinde Jänschwalde,

Gemeinde Tauer,

Gemeinde Peitz,

Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Preilack,

Gemeinde Teichland,

Gemeinde Heinersbrück,

Gemeinde Forst,

Gemeinde Groß Schacksdorf-Simmersdorf,

Gemeinde Neiße-Malxetal,

Gemeinde Jämlitz-Klein Düben,

Gemeinde Tschernitz,

Gemeinde Döbern,

Gemeinde Felixsee,

Gemeinde Wiesengrund,

Gemeinde Spremberg mit den Gemarkungen Wolkenberg, Stradow, Jessen, Pulsberg und Perpe,

Gemeinde Welzow,

Gemeinde Neuhausen/Spree mit der Gemarkung Gablenz,

Gemeinde Drebkau mit den Gemarkungen Greifenhain und Kausche,

Landkreis Märkisch-Oderland:

Gemeinde Bleyen-Genschmar,

Gemeinde Neuhardenberg

Gemeinde Golzow,

Gemeinde Küstriner Vorland,

Gemeinde Alt Tucheband,

Gemeinde Reitwein,

Gemeinde Podelzig,

Gemeinde Gusow-Platkow,

Gemeinde Seelow,

Gemeinde Vierlinden,

Gemeinde Lindendorf,

Gemeinde Fichtenhöhe,

Gemeinde Lietzen,

Gemeinde Falkenhagen (Mark),

Gemeinde Zeschdorf,

Gemeinde Treplin,

Gemeinde Lebus,

Gemeinde Müncheberg mit den Gemarkungen Jahnsfelde, Trebnitz, Obersdorf, Münchehofe und Hermersdorf,

Gemeinde Märkische Höhe mit der Gemarkung Ringenwalde,

Gemeinde Bliesdorf mit der Gemarkung Metzdorf und Gemeinde Bliesdorf – östlich der B167 bis östlicher Teil, begrenzt aus Richtung Gemarkungsgrenze Neutrebbin südlich der Bahnlinie bis Straße “Sophienhof” dieser westlich folgend bis “Ruesterchegraben” weiter entlang Feldweg an den Windrädern Richtung „Herrnhof”, weiter entlang “Letschiner Hauptgraben” nord-östlich bis Gemarkungsgrenze Alttrebbin und Kunersdorf – östlich der B167,

Gemeinde Bad Freienwalde mit den Gemarkungen Altglietzen, Altranft, Bad Freienwalde, Bralitz, Hohenwutzen, Schiffmühle, Hohensaaten und Neuenhagen,

Gemeinde Falkenberg mit der Gemarkung Falkenberg östlich der L35,

Gemeinde Oderaue,

Gemeinde Wriezen mit den Gemarkungen Altwriezen, Jäckelsbruch, Neugaul, Beauregard, Eichwerder, Rathsdorf – östlich der B167 und Wriezen – östlich der B167,

Gemeinde Neulewin,

Gemeinde Neutrebbin,

Gemeinde Letschin,

Gemeinde Zechin,

Landkreis Barnim:

Gemeinde Lunow-Stolzenhagen,

Gemeinde Parsteinsee,

Gemeinde Oderberg,

Gemeinde Liepe,

Gemeinde Hohenfinow (nördlich der B167),

Gemeinde Niederfinow,

Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit den Gemarkungen Eberswalde nördlich der B167 und östlich der L200, Sommerfelde und Tornow nördlich der B167,

Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Brodowin, Chorin östlich der L200, Serwest, Neuehütte, Sandkrug östlich der L200,

Gemeinde Ziethen mit der Gemarkung Klein Ziethen östlich der Serwester Dorfstraße und östlich der B198,

Landkreis Uckermark:

Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Crussow, Stolpe, Gellmersdorf, Neukünkendorf, Bölkendorf, Herzsprung, Schmargendorf und den Gemarkungen Angermünde südlich und südöstlich der B2 und Dobberzin südlich der B2,

Gemeinde Schwedt mit den Gemarkungen Criewen, Zützen, Schwedt, Stendell, Kummerow, Kunow, Vierraden, Blumenhagen, Oderbruchwiesen, Enkelsee, Gatow, Hohenfelde, Schöneberg, Flemsdorf und der Gemarkung Felchow östlich der B2,

Gemeinde Pinnow südlich und östlich der B2,

Gemeinde Berkholz-Meyenburg,

Gemeinde Mark Landin mit der Gemarkung Landin südlich der B2,

Gemeinde Casekow mit der Gemarkung Woltersdorf und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow östlich der L272 und südlich der L27,

Gemeinde Hohenselchow-Groß Pinnow mit der Gemarkung Groß Pinnow und der Gemarkung Hohenselchow südlich der L27,

Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Friedrichsthal und den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf südlich der L27 und der B2 bis Kastanienallee, dort links abbiegend dem Schülerweg folgend bis Höhe Bahnhof, von hier in östlicher Richtung den Salveybach kreuzend bis zum Tantower Weg, diesen in nördlicher Richtung bis zu Stettiner Straße, diese weiter folgend bis zur B2, dieser in nördlicher Richtung folgend,

Gemeinde Mescherin mit der Gemarkung Mescherin, der Gemarkung Neurochlitz östlich der B2 und der Gemarkung Rosow nördlich der K 7311,

Gemeinde Passow mit der Gemarkung Jamikow,

Kreisfreie Stadt Frankfurt (Oder),

Landkreis Prignitz

Gemeinde Karstädt mit den Gemarkungen Neuhof nordwestlich der Neuhausener Straße, Kribbe nördlich der K7045, Dallmin nördlich der L133 und K7045 begrenzt durch die Bahnstrecke Berlin-Hamburg

Gemeinde Berge mit den Gemarkungen Grenzheim, Kleeste, Neuhausen westlich der L10, Berge nördlich der Schulstraße/östlich der Perleberger Straße

Gemeinde Pirow mit den Gemarkungen Hülsebeck nördlich der L104, Bresch Dreieck an der nordwestlichen Gemarkungsgrenze am Bach Karwe

Gemeinde Putlitz mit den Gemarkungen Sagast nördlich des Grabens 1/12/05, Nettelbeck südwestlich der A24, Porep südlich der A24, Lütkendorf westlich der L13, Putlitz nördlich des Hülsebecker Damm, Weitgendorf westlich der L13 und Telschow südwestlich der A24,

Landkreis Oberspreewald-Lausitz:

Gemeinde Vetschau mit den Gemarkungen Wüstenhain und Laasow,

Gemeinde Altdöbern mit den Gemarkungen Reddern, Ranzow, Pritzen, Altdöbern östlich der Bahnstrecke Altdöbern –Großräschen,

Gemeinde Großräschen mit den Gemarkungen Woschkow, Dörrwalde, Allmosen,

Gemeinde Neu-Seeland,

Gemeinde Neupetershain,

Gemeinde Senftenberg,

Gemeinde Schipkau mit den Gemarkungen Hörlitz, Meuro und den Gemarkungen Schipkau und Klettwitz östlich der BAB 13,

Gemeinde Schwarzheide östlich der BAB 13,

Gemeinde Hohenbocka,

Gemeinde Grünewald,

Gemeinde Hermsdorf,

Gemeinde Kroppen,

Gemeinde Ortrand,

Gemeinde Großkmehlen,

Gemeinde Lindenau,

Gemeinde Frauendorf,

Gemeinde Ruhland,

Gemeinde Guteborn,

Gemeinde Schwarzbach,

Bundesland Sachsen:

Landkreis Bautzen,

Stadt Dresden:

Stadtgebiet nördlich der BAB4 bis zum Verlauf westlich der Elbe, dann nördlich der B6,

Landkreis Görlitz,

Landkreis Meißen:

Gemeinde Diera-Zehren östlich der Elbe,

Gemeinde Ebersbach,

Gemeinde Glaubitz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Gemeinde Klipphausen östlich der S177,

Gemeinde Lampertswalde,

Gemeinde Moritzburg,

Gemeinde Niederau östlich der B101,

Gemeinde Nünchritz östlich der Elbe und südlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Gemeinde Priestewitz,

Gemeinde Röderaue östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Gemeinde Schönfeld,

Gemeinde Stadt Coswig,

Gemeinde Stadt Gröditz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Gemeinde Stadt Großenhain,

Gemeinde Stadt Meißen östlich des Straßenverlaufs der S177 bis zur B6, dann B6 bis zur B101, ab der B101 Elbtalbrücke Richtung Norden östlich der Elbe,

Gemeinde Stadt Radebeul,

Gemeinde Stadt Radeburg,

Gemeinde Thiendorf,

Gemeinde Weinböhla,

Gemeinde Wülknitz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Landkreis Sächsische Schweiz-Osterzgebirge:

Gemeinde Stadt Wilsdruff nördlich der BAB4 zwischen den Abfahren Wilsdruff und Dreieck Dresden-West,

Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:

Landkreis Ludwigslust-Parchim:

Gemeinde Brunow mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Bauerkuhl, Brunow (bei Ludwigslust), Klüß, Löcknitz (bei Parchim),

Gemeinde Karrenzin mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Herzfeld (bei Parchim), Karrenzin, Karrenzin-Ausbau, Neu Herzfeld, Wulfsahl (bei Parchim),

Gemeinde Möllenbeck mit den Ortsteilen und der Ortslage: Horst (bei Grabow),

Gemeinde Ruhner Berge mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Dorf Poltnitz, Griebow, Leppin (bei Marwitz), Mentin,

Gemeinde Ziegendorf mit den Ortsteilen und den Ortslagen: Drefahl, Meierstorf (bei Parchim), Neu Drefahl, Pampin, Platschow, Stresendorf, Ziegendorf (bei Parchim).

3.   Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Estonia:

Eesti Vabariik (välja arvatud Hiiu maakond).

4.   Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lettonia:

Aizkraukles novads,

Alūksnes novads,

Augšdaugavas novads,

Ādažu novads,

Balvu novads,

Bauskas novads,

Cēsu novads,

Dienvidkurzemes novada Aizputes, Cīravas, Lažas, Durbes, Dunalkas, Tadaiķu, Vecpils, Bārtas, Sakas, Bunkas, Priekules, Gramzdas, Kalētu, Virgas, Dunikas, Vaiņodes, Gaviezes, Grobiņas, Rucavas, Vērgales, Medzes pagasts, Nīcas pagasta daļa uz dienvidiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Embūtes pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz rietumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz dienvidiem no autoceļa A9, uz rietumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz rietumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296, Aizputes, Durbes, Pāvilostas, Priekules pilsēta, Grobiņas,

Dobeles novads,

Gulbenes novada Daukstu, Druvienas, Galgauskas, Jaungulbenes, Lejasciema, Lizuma, Līgo, Rankas, Tirzas pagasts,

Jelgavas novads,

Jēkabpils novada Aknīstes, Asares, Atašienes, Dunavas, Elkšņu, Gārsenes, Kalna, Krustpils, Leimaņu, Rites, Rubenes, Salas, Saukas, Sēlpils, Variešu, Viesītes, Zasas pagasts, Ābeļu pagasta daļa uz rietumiem no autoceļa posmā no apdzīvotas vietas Laši līdz Ābeļu pagasta robežai, Dignājas pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V824, Jēkabpils valstspilsēta, Viesītes, Aknīstes pilsēta,

Krāslavas novada Andrupenes, Andzeļu, Aulejas, Bērziņu, Dagdas, Ezernieku, Grāveru, Izvaltas, Kaplavas, Kastuļinas, Kombuļu, Konstantinovas, Krāslavas, Ķepovas, Piedrujas, Svariņu, Šķaunes, Šķeltovas, Ūdrīšu pagasts, Dagdas, Krāslavas pilsēta,

Kuldīgas novada Alsungas, Gudenieku, Kurmāles, Rendas, Kabiles, Vārmes, Pelču, Snēpeles, Turlavas, Ēdoles, Īvandes, Rumbas, Padures pagasts, Laidu pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V1296, Kuldīgas pilsēta,

Ķekavas novads,

Limbažu novads,

Līvānu novada Jersikas, Rožupes, Rudzātu, Sutru pagasts, Līvānu pilsēta,

Ludzas novads,

Madonas novada Barkavas pagasta daļa uz Rietumiem no ceļā Meirānu kanāls – Vēršuzepi, Bērzaunes, Ērgļu, Indrānu, Jumurdas, Kalsnavas, Ošupes, Sausnējas, Vestienas pagasts, Liezēres pagasta daļa uz rietumiem no autoceļa P30, Aronas pagasta daļa uz rietumiem no autoceļa P30, Lubānas, Madonas pilsēta,

Mārupes novads,

Ogres novads,

Olaines novads,

Preiļu novads,

Rēzeknes novada Audriņu, Bērzgales, Čornajas, Feimaņu, Griškānu, Ilzeskalna, Kantinieku, Kaunatas, Lendžu, Lūznavas, Mākoņkalna, Maltas, Nautrēnu, Ozolaines, Ozolmuižas, Pušas, Sakstagala, Silmalas, Sokolku, Stoļerovas, Stružānu, Vērēmu pagasts, Dekšāres pagasta daļa uz Dienvidiem no autoceļa A12, Dricānu pagasta daļa uz Austrumiem no autoceļa P36, Gaigalavas pagasta daļa uz Austrumiem no autoceļa P36, Viļānu pagasta daļa uz Dienvidiem no autoceļa A12, Viļānu pilsēta,

Ropažu novada Garkalnes, Ropažu pagasts, Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz austrumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes, Vangažu pilsēta,

Salaspils novads,

Saldus novads,

Saulkrastu novads,

Siguldas novads,

Smiltenes novads,

Talsu novads,

Tukuma novads,

Valkas novads,

Valmieras novads,

Varakļānu novad, novada Murmastienes pagasts, Varakļānu pagasta daļa uz Rietumiem no autoceļa V869, Varakļānu pilsēta,

Ventspils novads,

Daugavpils valstspilsētas pašvaldība,

Jelgavas valstspilsētas pašvaldība,

Jūrmalas valstspilsētas pašvaldība,

Rēzeknes valstspilsētas pašvaldība.

5.   Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lituania:

Alytaus miesto savivaldybė,

Alytaus rajono savivaldybė,

Anykščių rajono savivaldybė,

Akmenės rajono savivaldybė,

Birštono savivaldybė,

Biržų miesto savivaldybė,

Biržų rajono savivaldybė,

Druskininkų savivaldybė,

Elektrėnų savivaldybė,

Ignalinos rajono savivaldybė,

Jonavos rajono savivaldybė,

Joniškio rajono savivaldybė,

Jurbarko rajono savivaldybė: Eržvilko, Juodaičių, Seredžiaus, Smalininkų ir Viešvilės seniūnijos,

Kaišiadorių rajono savivaldybė,

Kauno miesto savivaldybė,

Kauno rajono savivaldybė,

Kazlų rūdos savivaldybė: Kazlų Rūdos seniūnija, išskyrus vakarinė dalis iki kelio 2602 ir 183, Plutiškių seniūnija,

Kelmės rajono savivaldybė: Kelmės, Kražių, Liolių, Tytuvėnų, Tytuvėnų apylinkių, Pakražančio ir Vaiguvos seniūnijos,

Kėdainių rajono savivaldybė,

Klaipėdos rajono savivaldybė: Judrėnų, Endriejavo ir Veiviržėnų seniūnijos,

Kupiškio rajono savivaldybė,

Kretingos rajono savivaldybė,

Lazdijų rajono savivaldybė,

Mažeikių rajono savivaldybė,

Molėtų rajono savivaldybė: Alantos, Balninkų, Čiulėnų, Inturkės, Joniškio, Luokesos, Mindūnų, Suginčių ir Videniškių seniūnijos,

Pagėgių savivaldybė,

Pakruojo rajono savivaldybė,

Panevėžio rajono savivaldybė,

Panevėžio miesto savivaldybė,

Pasvalio rajono savivaldybė,

Radviliškio rajono savivaldybė,

Rietavo savivaldybė,

Prienų rajono savivaldybė,

Plungės rajono savivaldybė,

Raseinių rajono savivaldybė,

Rokiškio rajono savivaldybė,

Skuodo rajono savivaldybė,

Šakių rajono savivaldybė: Kriūkų, Lekėčių ir Lukšių seniūnijos,

Šalčininkų rajono savivaldybė,

Šiaulių miesto savivaldybė,

Šiaulių rajono savivaldybė: Ginkūnų, Gruzdžių, Kairių, Kužių, Meškuičių, Raudėnų, Šakynos ir Šiaulių kaimiškosios seniūnijos,

Šilutės rajono savivaldybė,

Širvintų rajono savivaldybė: Čiobiškio, Gelvonų, Jauniūnų, Kernavės, Musninkų ir Širvintų seniūnijos,

Šilalės rajono savivaldybė,

Švenčionių rajono savivaldybė,

Tauragės rajono savivaldybė,

Telšių rajono savivaldybė,

Trakų rajono savivaldybė,

Ukmergės rajono savivaldybė: Deltuvos, Lyduokių, Pabaisko, Pivonijos, Siesikų, Šešuolių, Taujėnų, Ukmergės miesto, Veprių, Vidiškių ir Žemaitkiemo seniūnijos,

Utenos rajono savivaldybė,

Varėnos rajono savivaldybė,

Vilniaus miesto savivaldybė,

Vilniaus rajono savivaldybė: Avižienių, Bezdonių, Buivydžių, Dūkštų, Juodšilių, Kalvelių, Lavoriškių, Maišiagalos, Marijampolio, Medininkų, Mickūnų, Nemenčinės, Nemenčinės miesto, Nemėžio, Pagirių, Riešės, Rudaminos, Rukainių, Sudervės, Sužionių, Šatrininkų ir Zujūnų seniūnijos,

Visagino savivaldybė,

Zarasų rajono savivaldybė.

6.   Ungheria

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Ungheria:

Békés megye 951450, 951460, 951550, 951650, 951750, 952350, 952450, 952650 és 956350 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Borsod-Abaúj-Zemplén megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

Fejér megye 403150, 403160, 403250, 403260, 403350, 404250, 404550, 404560, 404570, 405450, 405550, 405650, 406450 és 407050 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Hajdú-Bihar megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

Heves megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

Jász-Nagykun-Szolnok megye 750250, 750550, 750650, 750750, 750850, 750970, 750980, 751050, 751150, 751160, 751450, 751460, 751470, 751550, 751650, 752150, 752250, 752350, 752450, 752460, 752550, 752560, 752650, 752750, 752850, 752950, 753060, 753070, 753150, 753250, 753310, 753450, 753550, 753660, 754150, 754250, 754370, 755550, 755650 és 755750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Komárom-Esztergom megye 250350, 250850, 250950, 251450, 251550, 251950, 252050, 252150, 252350, 252450, 252460, 252550, 252650, 252750, 252850, 252860, 252950, 252960, 253050, 253150, 253250, 253350, 253450 és 253550 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Nógrád megye valamennyi vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Pest megye 570150, 570250, 570350, 570450, 570550, 570650, 570750, 570850, 570950, 571050, 571150, 571250, 571350, 571650, 571750, 571760, 571850, 571950, 572050, 573550, 573650, 574250, 580050 és 580150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Szabolcs-Szatmár-Bereg megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe.

7.   Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Polonia:

w województwie warmińsko-mazurskim:

gminy Kalinowo, Stare Juchy, Prostki oraz gmina wiejska Ełk w powiecie ełckim,

powiat elbląski,

powiat miejski Elbląg,

część powiatu gołdapskiego niewymieniona w częśći III załącznika I,

powiat piski,

powiat bartoszycki,

powiat olecki,

część powiatu giżyckiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat braniewski,

powiat kętrzyński,

powiat lidzbarski,

gminy Dźwierzuty Jedwabno, Pasym, Świętajno, Wielbark, Szczytno i miasto Szczytno w powiecie szczycieńskim,

powiat mrągowski,

część powiatu węgorzewskiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat olsztyński,

powiat miejski Olsztyn,

powiat nidzicki,

powiat ostródzki,

powiat nowomiejski,

powiat iławski,

powiat działdowski,

w województwie podlaskim:

powiat bielski,

powiat grajewski,

powiat moniecki,

powiat sejneński,

powiat siemiatycki,

powiat hajnowski,

gminy Ciechanowiec, Klukowo, Szepietowo, Kobylin-Borzymy, Nowe Piekuty, Sokoły i część gminy Kulesze Kościelne położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie wysokomazowieckim,

powiat białostocki,

powiat suwalski,

powiat miejski Suwałki,

powiat augustowski,

powiat sokólski,

powiat miejski Białystok,

gminy Grabowo, Stawiski, Kolno z miastem Kolno w powiecie kolneńskim,

w województwie mazowieckim:

gminy Domanice, Korczew, Kotuń, Mordy, Paprotnia, Przesmyki, Siedlce, Skórzec, Wiśniew, Wodynie, Zbuczyn w powiecie siedleckim,

powiat miejski Siedlce,

gminy Ceranów, Jabłonna Lacka, Kosów Lacki, Repki, Sabnie, Sterdyń w powiecie sokołowskim,

powiat łosicki,

część powiatu sochaczewskiego niewymieniona w części I załącznika I,

gmina Przyłęk w powiecie zwoleńskim,

powiat kozienicki,

gminy Chotcza i Solec nad Wisłą w powiecie lipskim,

gminy Jastrzębia, Jedlińsk, Jedlnia – Letnisko, Pionki z miastem Pionki, Przytyk, Wolanów, Zakrzew, część gminy Kowala położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 733 biegnącą od wschodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 744 w miejscowości Maliszów i dalej na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 744 biegnącą od miejscowości Maliszów do południowej granicy gminy w powiecie radomskim,

powiat miejski Radom,

część powiatu szydłowickiego niewymieniona w części III załącznika I,

gminy Szelków i Rzewnie w powiecie makowskim,

gminy Lubowidz i Kuczbork Osada w powiecie żuromińskim,

gmina Wieczfnia Kościelna w powicie mławskim,

powiat nowodworski,

gminy Radzymin, Wołomin, miasto Kobyłka, miasto Marki, miasto Ząbki, miasto Zielonka, część gminy Tłuszcz położona na północ od linii kolejowej łączącej miejscowości Łochów – Wołomin, część gminy Jadów położona na północ od linii kolejowej biegnącej od wschodniej do zachodniej granicy gminy, część gminy Dąbrówka położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr S8 w powiecie wołomińskim,

powiat garwoliński,

gminy Boguty – Pianki, Brok, Zaręby Kościelne, Nur, Małkinia Górna, część gminy Wąsewo położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 60, część gminy wiejskiej Ostrów Mazowiecka położona na południe od miasta Ostrów Mazowiecka i na południe od linii wyznaczonej przez drogę 60 biegnącą od zachodniej granicy miasta Ostrów Mazowiecka do zachodniej granicy gminy w powiecie ostrowskim,

część gminy Sadowne położona na północny- zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową, część gminy Łochów położona na północny – zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie węgrowskim,

gminy Brańszczyk, Długosiodło, Rząśnik, Wyszków, część gminy Zabrodzie położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr S8 w powiecie wyszkowskim,

gminy Latowicz, Siennica, Sulejówek w powiecie mińskim,

powiat otwocki,

część powiatu warszawskiego zachodniego niewymieniona w części I załącznika I,

powiat warszawski zachodni,

powiat legionowski,

powiat piaseczyński,

powiat pruszkowski,

powiat grójecki,

gminy Grodzisk Mazowiecki, Żabia Wola, miasto Milanówek, miasto Podkowa Leśna w powiecie grodziskim,

gmina Mszczonów w powiecie żyrardowskim,

powiat białobrzeski,

powiat przysuski,

powiat miejski Warszawa,

gminy Chorzele, Jednorożec, część gminy wiejskiej Przasnysz położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 57 biegnącą od północnej granicy gminy do granicy miasta Przasnysz i na północ od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od wschodniej granicy gminy do granicy miasta Przasnysz, łączącej miejscowości Dębiny – Bartniki – Przasnysz w powiecie przasnyskim,

w województwie lubelskim:

część powiatu bialskiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat miejski Biała Podlaska,

powiat janowski,

powiat puławski,

powiat rycki,

powiat łukowski,

powiat lubelski,

powiat miejski Lublin,

gminy Abramów, Firlej, Jeziorzany, Kamionka, Kock, Lubartów z miastem Lubartów, Michów, Ostrówek, w powiecie lubartowskim,

powiat łęczyński,

powiat świdnicki,

powiat biłgorajski,

powiat hrubieszowski,

powiat krasnostawski,

część powiatu chełmskiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat tomaszowski,

powiat kraśnicki,

część powiatu parczewskiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat opolski,

część powiatu włodawskiego niewymieniona w części III załącznika I,

część powiatu radzyńskiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat miejski Zamość,

powiat zamojski,

w województwie podkarpackim:

powiat stalowowolski,

powiat lubaczowski,

gminy Medyka, Stubno, część gminy Orły położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77, część gminy Żurawica na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77 w powiecie przemyskim,

gmina Laszki, Wiązownica, Radymno z miastem Radymno w powiecie jarosławskim,

gmina Kamień, część gminy Sokołów Małopolski położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 875 w powiecie rzeszowskim,

gminy Cmolas, Dzikowiec, Kolbuszowa, Majdan Królewski i Niwiska powiecie kolbuszowskim,

część powiatu leżajskiego niewymieniona w części I załącznika I,

powiat niżański,

powiat tarnobrzeski,

powiat miejski Tarnobrzeg,

gmina Ostrów, część gminy Sędziszów Małopolski położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie ropczycko – sędziszowskim,

część gminy Czarna położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy Żyraków położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy wiejskiej Dębica położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie dębickim,

powiat mielecki,

gminy Dębowiec, Krempna, Osiek Jasielski, Skołyszyn, miasto Jasło, część gminy wiejskiej Jasło położona na południe od miasta Jasło, część gminy Nowy Żmigród położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 993 w powiecie jasielskim,

gminy Jaśliska, Rymanów, Iwonicz Zdrój, Dukla w powiecie krośnieńskim,

gmina Besko, część gminy Zarszyn położona na południe od linii wynaczonej prze linię kolejową biegnącą od zachodniej do wschodniej granicy gminy, część gminy Komańcza położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 889 oraz na południe od drogi nr 889 biegnącej od tego skrzyżowania do północnej granicy gminy w powiecie sanockim,

w województwie małopolskim:

gminy Lipinki, Sękowa, Uście Gorlickie, miasto Gorlice, część gminy wiejskiej Gorlice położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od wschodniej do zachodniej granicy gminy, część gminy Biecz położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 28 w powiecie gorlickim,

w województwie pomorskim:

gminy Mikołajki Pomorskie, Dzierzgoń i Stary Dzierzgoń, Stary Targ w powiecie sztumskim,

gmina Stare Pole, część gminy Nowy Staw położna na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 w powiecie malborskim,

gminy Stegny, Sztutowo i część gminy Nowy Dwór Gdański położona na północny - wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 7, następnie przez drogę nr 7 i S7 biegnącą do zachodniej granicy gminy w powiecie nowodworskim,

gmina Prabuty w powiecie kwidzyńskim,

w województwie świętokrzyskim:

gminy Tarłów i Ożarów w powiecie opatowskim,

gminy Dwikozy, Wilczyce, Zawichost w powiecie sandomierskim,

w województwie lubuskim:

gminy Bogdaniec, Deszczno, Kłodawa, Kostrzyn nad Odrą, Santok, Witnica w powiecie gorzowskim,

powiat miejski Gorzów Wielkopolski,

powiat żarski,

powiat słubicki,

powiat żagański,

powiat krośnieński,

powiat zielonogórski

powiat miejski Zielona Góra,

powiat nowosolski,

powiat sulęciński,

część powiatu międzyrzeckiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat świebodziński,

powiat wschowski,

w województwie dolnośląskim:

część powiatu zgorzeleckiego niewymieniona w części III załącznika I,

część powiatu polkowickiego niewymieniona w częsci III załącznika I,

część powiatu wołowskiego niewymieniona w części III załącznika I,

gmina Jeżów Sudecki w powiecie karkonoskim,

gminy Rudna, Ścinawa, miasto Lubin i część gminy Lubin niewymieniona w części III załącznika I w powiecie lubińskim,

powiat średzki,

gmina Mściwojów, Wądroże Wielkie, część gminy Męcinka położona na północ od drogi nr 363 w powiecie jaworskim,

gminy Kunice, Legnickie Pole, Prochowice, Ruja w powiecie legnickim,

gminy Wisznia Mała, Trzebnica, Zawonia, część gminy Oborniki Śląskie położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 340 w powiecie trzebnickim,

miasto Świeradów Zdrój w powiecie lubańskim,

powiat miejski Wrocław,

gminy Czernica, Długołęka, Siechnice, Mietków, Kąty Wrocławskie, część gminy Żórawina położona na wschód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie wrocławskim,

gminy Jelcz - Laskowice, Oława z miastem Oława i część gminy Domaniów położona na północny wschód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie oławskim,

gmina Bierutów, Dziadowa Kłoda, miasto Oleśnica, część gminy wiejskiej Oleśnica położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr S8, część gminy Dobroszyce położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie oleśnickim,

część powiatu bolesławieckiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat milicki,

powiat górowski,

powiat głogowski,

gmina Świerzawa, Wojcieszów, część gminy Zagrodno położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jadwisin – Modlikowice Zagrodno oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od miejscowości Zagrodno do południowej granicy gminy w powiecie złotoryjskim,

część powiatu lwóweckiego niewymieniona w części III załącznika I,

gminy Czarny Bór, Stare Bogaczowice, Walim, miasto Boguszów - Gorce, miasto Jedlina – Zdrój, miasto Szczawno – Zdrój w powiecie wałbrzyskim,

powiat miejski Wałbrzych,

część powiatu świdnickiego niewymieniona w części I załącznika I,

w województwie wielkopolskim:

powiat wolsztyński,

powiat grodziski,

część powiatu kościańskiego niewymieniona w części III załącznika I,

gminy Brodnica, Śrem, część gminy Dolsk położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 434 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 437, a następnie na zachód od drogi nr 437 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 434 do południowej granicy gminy w powiecie śremskim,

gmina Zaniemyśl w powiecie średzkim,

część powiatu międzychodzkiego niewymieniona w części III załącznika I,

powiat nowotomyski,

gmina Ryczywół, część gminy Rogoźno położona na północ od linii wyznaczonej przez drogi łączące miejscowości Rożnowo – Szczytno – Boguniewo – Studzieniec – Budziszewko – Budziszewice w powiecie obornickim,

vczęść gminy Połajewo na położona na południe od drogi łączącej miejscowości Chraplewo, Tarnówko-Boruszyn, Krosin, Jakubowo, Połajewo - ul. Ryczywolska do północno-wschodniej granicy gminy w powiecie czarnkowsko-trzcianeckim,

powiat miejski Poznań,

gminy Buk, Dopiewo, Komorniki, Kórnik, Mosina, Stęszew, Swarzędz, Tarnowo Podgórne, miasto Luboń, miasto Puszczykowo w powiecie poznańskim,

powiat rawicki,

gminy Duszniki, Kaźmierz, Ostroróg, Pniewy, część gminy Wronki niewymieniona w części I załącznika I w powiecie szamotulskim,

część powiatu gostyńskiego niewymieniona w części I załącznika I,

gminy Kobylin, Zduny, Krotoszyn, miasto Sulmierzyce w powiecie krotoszyńskim,

część gminy wiejskiej Ostrów Wielkopolski położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Sulisław – Łąkociny – Wierzbno w powiecie ostrowskim,

gminy Włoszakowice, Święciechowa, Wijewo, część gminy Rydzyna położona na południe od linii wyznaczonej przez kanał Kopanica (Rów Polski) w powiecie leszczyńskim,

w województwie łódzkim:

gminy Biała Rawska, Regnów i Sadkowice w powiecie rawskim,

gmina Kowiesy w powiecie skierniewickim,

w województwie zachodniopomorskim:

gmina Boleszkowice, część gminy Myślibórz położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 23 biegnącej od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 26, następnie na zachód od drogi nr 26 biegnącej od tego skrzyżowania do skrzyżowania z drogą nr 119 i dalej na zachód od drogi nr 119 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 26 do północnej granicy gminy, część gminy Dębno położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 126 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 23 w miejscowości Dębno, następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 23 do skrzyżowania z ul. Jana Pawła II w miejscowości Cychry, następnie na południe od ul. Jana Pawła II do skrzyżowania z ul. Ogrodową i dalej na południe od linii wyznaczonej przez ul. Ogrodową, której przedłużenie biegnie do wschodniej granicy gminy w powiecie myśliborskim,

gminy Bielice, Kozielice w powiecie pyrzyckim,

powiat gryfiński,

powiat policki,

część miasta Szczecin niewymieniona w części I załącznika I,

gminy Goleniów i Stepnica w powiecie goleniowskim,

w województwie opolskim:

gminy Brzeg, Lubsza, Lewin Brzeski, Olszanka, Skarbimierz, część gminy Grodków położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie brzeskim,

gminy Dąbrowa, Dobrzeń Wielki, Popielów, Murów, Niemodlin, Tułowice, część gminy Łubniany położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Świerkle – Masów, ulicę Leśną w miejscowości Masów oraz na północ od ulicy Kolanowskiej biegnącej do wschodniej granicy gminy, część gminy Turawa położona na północ od linii wyznaczonej przez ulice Powstańców Śląskich -Kolanowską -Opolską – Kotorską w miejscowości Węgry i dalej na północ od drogi łączącej miejscowości Węgry- Kotórz Mały – Turawa – Rzędów – Kadłub Turawski – Zakrzów Turawski biegnącą do wschodniej granicy gminy w powiecie opolskim,

gminy Lasowice Wielkie, Wołczyn, część gminy Kluczbork położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowana z drogą nr 45, a następnie od tego skrzyżowania na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 45 do skrzyżowania z ulicą Fabryczną w miejscowości Kluczbork i dalej na południe od linii wyznaczonej przez ulice Fabryczna -Dzierżonia – Strzelecka w miejscowości Kluczbork do wschodniej granicy gminyw powiecie kluczborskim,

powiat namysłowski,

w województwie śląskim:

powiat miejski Sosnowiec,

powiat miejski Dąbrowa Górnicza,

gminy Bobrowniki, Mierzęcice, Psary, Siewierz, miasto Będzin, miasto Czeladź, miasto Wojkowice w powiecie będzińskim,

gminy Łazy i Poręba w powiecie zawierciańskim.

8.   Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Slovacchia:

the whole district of Gelnica,

the whole district of Poprad

the whole district of Spišská Nová Ves,

the whole district of Levoča,

the whole district of Kežmarok,

the whole district of Michalovce, except municipalities included in zone III,

the whole district of Medzilaborce

the whole district of Košice-okolie,

the whole district of Rožnava,

the whole city of Košice,

the whole district of Sobrance, except municipalities included in zone III,

the whole district of Vranov nad Topľou,

the whole district of Humenné,

the whole district of Snina,

the whole district of Prešov,

the whole district of Sabinov,

the whole district of Svidník,

the whole district of Stropkov,

the whole district of Bardejov,

the whole district of Stará Ľubovňa,

the whole district of Revúca,

the whole district of Rimavská Sobota,

in the district of Veľký Krtíš, the whole municipalities not included in part I,

the whole district of Lučenec,

the whole district of Poltár,

the whole district of Zvolen,

the whole district of Detva,

the whole district of Krupina, except municipalities included in zone I,

the whole district of Banska Stiavnica,

the whole district of Žarnovica,

the whole district of Banska Bystica,

the whole district of Brezno,

the whole district of Liptovsky Mikuláš,

the whole district of Trebišov’,

the whole district of Zlaté Moravce,

in the district of Levice the municipality of Kozárovce, Kalná nad Hronom, Nový Tekov, Malé Kozmálovce, Veľké Kozmálovce, Tlmače, Rybník, Hronské Kosihy, Čajkov, Nová Dedina, Devičany, Bátovce, Pečenice, Jabloňovce, Bohunice, Pukanec, Uhliská, Drženice,

in the district of Turčianske Teplice, municipalties of Turček, Horná Štubňa, Čremošné, Háj, Rakša, Mošovce,

in the district of Ružomberok, municipalties of Liptovské revúce, Liptovská osada, Liptovská Lúžna,

the whole district Žiar nad Hronom,

in the district of Prievidza, municipalties of Kamenec pod Vtáčnikom, Bystričany, Čereňany, Oslany, Horná Ves, Radobica,

in the district of Partizánske, the municipalities of Veľké Uherce, Pažiť, Kolačno, Veľký Klíž, Ješkova Ves, Klátová Nová Ves.

9.   Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Italia:

Regione Piemonte:

nella provincia di Alessandria, i comuni di: Alessandria, Tortona, Carbonara Scrivia, Frugarolo, Paderna, Spineto Scrivia, Castellazzo Bormida, Bosco Marengo, Castelspina, Casal Cermelli, Alice Bel Colle, Terzo, Bistagno, Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto D'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata D'Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano D'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone, Fabbrica Curone, Spigno Monferrato, Montechiaro d'Acqui, Castelletto d'Erro, Ponti, Denice, Pozzolo Formigaro, Cerreto Grue, Casasco, Montegioco, Montemarzino, Momperone, Merana, Pozzol Groppo, Villaromagnano, Sarezzano, Monleale, Volpedo, Casalnoceto,

nella provincia di Asti, i comuni di: Mombaldone, Castel Rocchero, Montabone, Sessame, Monatero Bormida, Roccaverano, Vesime, Cessole, Loazzolo, San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Bubbio, Rocchetta Palafea, Cassinasco, Castel Boglione, Serole,

nella provincia di Cuneo, il comune di Saliceto;

Regione Liguria:

nella provincia di Genova, i comuni di: Bogliasco, Arenzano, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Genova, Masone, Serra Riccò, Campo Ligure, Mignanego, Busalla, Bargagli, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant'Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio, Crocefieschi, Vobbia, Fascia, Gorreto, Propata, Rondanina, Neirone, Montebruno, Uscio, Avegno, Recco, Tribogna, Moconesi, Favale di Malvaro, Cicagna, Lorsica, Rapallo, Rezzoaglio, Orero, Fontanigorda, Rovegno, San Colombano Certenoli, Coreglia Ligure, Borzonasca,

nella provincia di Savona, i comuni di: Savona, Cairo Montenotte, Quiliano, Altare, Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe, Sassello, Mioglia, Giusvalla, Dego, Vado Ligure, Albissola Marina, Carcare, Plodio, Cosseria, Piana Crixia, Mallare, Pallare, Roccavignale, Millesimo, Cengio;

Regione Lombardia:

nella provincia di Pavia, i comuni di: Ponte Nizza, Bagnaria, Brallo di Pregola, Menconico, Zavattarello, Romagnese, Varzi, Val di Nizza, Santa Margherita di Staffora, Cecima, Colli Verdi – Valverde, Borgoratto Mormorolo, Godiasco, Rocca Susella, Fortunago, Montesegale, Borgo Priolo, Rivanazzano, Torrazza Coste, Retorbido, Codevilla;

Regione Emilia-Romagna:

nella provincia di Piacenza, i comuni di: Ottone (a ovest del fiume Trebbia), Zerba;

Regione Lazio:

l'area del comune di Roma compresa entro i confini amministrativi dell'Azienda sanitaria locale “ASL RM1”;

Regione Sardegna:

provincia del Sud Sardegna: Barumi, Escolca, Escolca Isola Amministrativa, Esterzili, Genoni, Gergei, Gesturi, Isili, Mandas, Nuragas, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seui, Seulo, Villanova Tulo,

provincia di Nuoro: Aritzo, Austis, Belvi, Fonni, Gadoni, Gavoi, Lodine, Macomer (a est della SS 131), Meana Sardo, Ollolai, Olzai, Orotelli, Osidda, Ottana, Ovodda, Sarule, Teti, Tiana, Tonara, Ussassai,

provincia di Oristano: Laconi, Nureci,

provincia di Sassari: Anela, Benetutti, Boni, Bonorva (a est della SS 131), Bottidda, Buddusò, Bultei, Burgos, Esporlatu, Giave (a est della SS 131), Illorai, Ittireddu, Mores (a sud della SS 128 bis – SP 63), Nughedu di San Nicolò, Nule, Oschiri (a sud della E 840), Ozieri (a sud della SP 63 – SP 1 – SS 199), Pattada e Torralba (a est della SS 131);

Regione Calabria:

nella provincia di Reggio Calabria, i comuni di: Cardeto, Motta San Giovanni, Montebello Ionico, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Sant'Alessio in Aspromonte, Sinopoli, San Roberto, San Lorenzo, San Procopio, Palmi, Melito di Porto Salvo, Laganadi, Calanna, Melicuccà, Santo Stefano in Aspromonte, Seminara, Reggio Calabria, Scilla, Condofuri, Bagaladi, Bagnara Calabra, Fiumara, Bova Marina, Villa San Giovanni, Campo Calabro.

10.   Cechia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Cechia:

Liberecký kraj:

v okrese Liberec katastrální území obcí Arnoltice u Bulovky, Hajniště pod Smrkem, Nové Město pod Smrkem, Dětřichovec, Bulovka, Horní Řasnice, Dolní Pertoltice, Krásný Les u Frýdlantu, Jindřichovice pod Smrkem, Horní Pertoltice, Dolní Řasnice, Raspenava, Dolní Oldřiš, Ludvíkov pod Smrkem, Lázně Libverda, Háj u Habartic, Habartice u Frýdlantu, Kunratice u Frýdlantu, Víska u Frýdlantu, Poustka u Frýdlantu, Višňová u Frýdlantu, Předlánce, Černousy, Boleslav, Ves, Andělka, Frýdlant, Srbská, Hejnice, Bílý Potok pod Smrkem.

v okrese Česká Lípa katastrální území obcí Bohatice u Zákup, Boreček, Božíkov, Brenná, Doksy u Máchova jezera, Hradčany nad Ploučnicí, Kuřívody, Mimoň, Pertoltice pod Ralskem, Ploužnice pod Ralskem, Provodín, Svébořice, Veselí nad Ploučnicí, Vranov pod Ralskem.

PARTE III

1.   Bulgaria

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Bulgaria:

the Pazardzhik region:

in municipality of Pazardzhik the villages of Apriltsi, Sbor, Tsar Asen, Rosen, Ovtchepoltsi, Gelemenovo, Saraya, Yunatsite, Velitchkovo,

in municipality of Panagyurishte the villages of Popintsi, Levski, Elshitsa,

in municipality of Lesitchovo the villages of Pamidovo, Dinkata, Shtarkovo, Kalugerovo,

in municipality of Septemvri the village of Karabunar,

in municipality of Streltcha the village of Svoboda.

the Montana region:

municipalities of Vulchedrum and Lom.

the Lovech region:

municipalities of Lukovit and Yablanitsa.

the Vratsa region:

municipality of Roman.

2.   Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Italia:

Regione Sardegna:

provincia di Nuoro: Arzana, Baunei, Desulo, Mamoiada, Nuoro, Oniferi, Orani, Orgosolo, Talana, Triei, Urzulei, Villagrande Strisaili;

Regione Calabria:

nella provincia di Reggio Calabria, i comuni di: Cosoleto, Delianuova, Varapodio, Oppido Mamertina, Molochio, Terranova Sappo Minulio, Platì, Ciminà, Santa Cristina D'aspromonte, Scido, Ardore, Benestare, Careri, Casignana, Bianco, Bovalino, Sant'agata del Bianco, Samo, Africo, Brancaleone, Palizzi, Staiti, Ferruzzano, Bova, Caraffa del Bianco, Bruzzano Zeffirio, San Luca, Roghudi, Roccaforte del Greco, Roghudi, Roccaforte del Greco.

3.   Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lettonia:

Dienvidkurzemes novada Embūtes pagasta daļa uz ziemeļiem autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz austrumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz ziemeļiem no autoceļa A9, uz austrumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz austrumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296,

Gulbenes novada Beļavas, Litenes, Stāmerienas, Stradu pagasts, Gulbenes pilsēta,

Krāslavas novada Robežnieku, Indras, Kalniešu, Skaistas, Asūnes pagasts,

Kuldīgas novada Rudbāržu, Nīkrāces, Raņķu, Skrundas pagasts, Laidu pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V1296, Skrundas pilsēta,

Madonas novada Cesvaines, Sarkaņu, Dzelzavas, Lazdonas, Ļaudonas, Praulienas, Mārcienas, Mētrienas pagasts, Liezēres pagasta daļa uz austrumiem no autoceļa P30, Aronas pagasta daļa uz austrumiem no autoceļa P30, Barkavas pagasta daļa uz Austrumiem no autoceļa Meirānu kanāls – Vēršuzepi, Cesvaines pilsēta,

Jēkabpils novada Kūku, Mežāres, Vīpes pagasts, Dignājas pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V824, Ābeļu pagasta daļa uz austrumiem no autoceļa posmā no apdzīvotas vietas Laši līdz Ābeļu pagasta robežai,

Līvānu novada Turku pagasts,

Rēzeknes novada Nagļu, Rikavas pagasts, Gaigalavas pagasta daļa uz Rietumiem no autoceļa P36, Dricānu pagasta daļa uz Rietumiem no autoceļa P36, Dekšāres pagasta daļa uz Ziemeļiem no autoceļa A12, Viļānu pagasta daļa uz Ziemeļiem no autoceļa A12,

Varakļānu novada Varakļānu pagasta daļa uz Austrumiem no autoceļa V869.

4.   Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lituania:

Jurbarko rajono savivaldybė: Jurbarko miesto seniūnija, Girdžių, Jurbarkų Raudonės, Skirsnemunės, Veliuonos ir Šimkaičių seniūnijos,

Molėtų rajono savivaldybė: Dubingių ir Giedraičių seniūnijos,

Marijampolės savivaldybė,

Šakių rajono savivaldybė: Barzdų, Gelgaudiškio, Griškabūdžio, Kidulių, Kudirkos Naumiesčio, Sintautų, Slavikų, Sudargo, Šakių, Plokščių ir Žvirgždaičių seniūnijos.

Kalvarijos savivaldybė,

Kazlų rūdos savivaldybė: Antanavos, Jankų ir Kazlų Rūdos seniūnijos: vakarinė dalis iki kelio 2602 ir 183,

Kelmės rajono savivaldybė: Kelmės apylinkių, Kukečių, Šaukėnų ir Užvenčio seniūnijos,

Vilkaviškio rajono savivaldybė,

Širvintų rajono savivaldybė: Alionių ir Zibalų seniūnijos,

Šiaulių rajono savivaldybė: Bubių, Kuršėnų kaimiškoji ir Kuršėnų miesto seniūnijos,

Ukmergės rajono savivaldybė: Želvos seniūnija,

Vilniaus rajono savivaldybė: Paberžės seniūnija.

5.   Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Polonia:

w województwie warmińsko-mazurskim:

gmina Banie Mazurskie w powiecie godłapskim,

gmina Budry, część gminy Pozezdrze położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 63, część gminy Węgorzewo położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 650 biegnącą od wschodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 63 w miejscowości Węgorzewo, a następnie od tego skrzyżowania na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 63 biegnącą do południowej granicy gminy w powiecie węgorzewskim,

część gminy Kruklanki położna na północ od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od wschodniej do północnej granicy gminy i łączącej miejscowości Leśny Zakątek – Podleśne – Jeziorowskie – Jasieniec – Jakunówko w powiecie giżyckim,

w województwie wielkopolskim:

gminy Krzemieniewo, Lipno, Osieczna, część gminy Rydzyna położona na północ od linii wyznaczonej przez kanał Kopanica (Rów Polski) w powiecie leszczyńskim,

powiat miejski Leszno,

gmina Śmigiel, miasto Kościan, część gminy Kościan położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Spytkówka – Stary Lubosz – Kościan, biegnącą od wschodniej granicy gminy do granicy miasta Kościan oraz na wschód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od granicy miasta Kościan i łączącą miejscowości Czarkowo – Ponin do południowej granicy gminy, część gminy Krzywiń położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 308 w powiecie kościańskim,

gmina Międzychód, część gminy Sieraków położona za zachód od liini wyznaczonej przez drogę nr 150 biegnącą od północnej granicy gminy do miejscowości Sieraków, a następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 133 biegnącą od skrzyżowania z drogę nr 150 do skrzyżowania z drogą nr 182 i dalej na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowość Sieraków od skrzyżowania z drogą nr 182 i lączącą miejscowości Góra – Śrem – Kurnatowice do południowej granicy gminy, część gminy Kwilcz położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 186 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogąnr 24 w miejscowości Kwilcz, a następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 24 do zachodniej granicy gminy i łączącą miejscowości Kwilcz – Stara Dąbrowa - Miłostowo w powiecie międzychodzkim,

gmina Oborniki, część gminy Rogoźno położona na południe od linii wyznaczonej przez drogi łączące miejscowości Rożnowo – Szczytno – Boguniewo – Studzieniec – Budziszewko – Budziszewice w powiecie obornickim,

gminy Czerwonak, Murowana Goślina, Suchy Las, Rokietnica w powiecie poznańskim,

część gminy Skoki położna na zachód od linii wyznaczonej przez drogę 197 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 196, następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 196 biegnącą od tego skrzyżowania do miejscowości Skoki i dalej na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Skoki – Rościnno - Grzybowo biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 196 do zachodniej granicy gminy w powiecie wągrowieckim

gminy Obrzycko z miastem Obrzycko, Szamotuły w powiecie szamotulskim,

w województwie lubuskim:

część gminy Przytoczna położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 192 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 24, a następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 24 i łączącą miejscowości Goraj – Lubikowo – Dziubielewo – Szarcz do południowej granicy gminy, część gminy Pszczew położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Dziubilewo – Szarcz – Pszczew – Świechocin – Łowyń, biegnącą od północnej do wschodniej granicy gminy w powiecie międzyrzeckim,

w województwie dolnośląskim:

część gminy Lubin położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 335 biegnącą od zachodniej granicy gminy do granicy miasta Lubin oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 333 biegnącą od granicy miasta Lubin do południowej granicy gminy w powiecie lubińskim

gminy Prusice, Żmigród, część gminy Oborniki Śląskie położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 340 w powiecie trzebnickim,

część gminy Zagrodno położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jadwisin – Modlikowice - Zagrodno oraz na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od miejscowości Zagrodno do południowej granicy gminy, część gminy wiejskiej Złotoryja położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od północnej granicy gminy w miejscowości Nowa Wieś Złotoryjska do granicy miasta Złotoryja oraz na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od granicy miasta Złotoryja do wschodniej granicy gminy w powiecie złotoryjskim,

część gminy Chocianów położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 335 biegnącą od wschodniej granicy gminy do miejscowości Żabice, a następnie na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Żabice – Trzebnice – Chocianowiec - Chocianów – Pasternik biegnącą do zachodniej granicy gminy w powiecie polkowickim,

gminy Chojnów i miasto Chojnów, Krotoszyce, Miłkowice w powiecie legnickim,

powiat miejski Legnica,

część gminy Wołów położona na wschód od linii wyznaczonej przez lnię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy, część gminy Wińsko położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 36 biegnącą od północnej do zachodniej granicy gminy, część gminy Brzeg Dolny położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową od północnej do południowej granicy gminy w powiecie wołowskim

gminy Leśna, Lubań z miastem Lubań, Olszyna, Platerówka, Siekierczyn w powiecie lubańskim,

część gminy Zgorzelec położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Dłużyna Górna – Przesieczany – Gronów – Sławnikowice – Wyręba, biegnąca od północnej do południowej granicy gminy w powiecie zgorzeleckim,

część gminy Nowogrodziec położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 94 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z linią kolejową w miejscowości Zebrzydowa, następnie na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą na południe od miejscowości Zebrzydowa do wschodniej granicy gminy w powiecie bolesławieckim,

gmina Gryfów Śląski w powiecie lwóweckim,

w województwie lubelskim:

gmina Milanów, Jabłoń, Parczew, Siemień, część gminy Dębowa Kłoda położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Przewłoka-Dębowa Kłoda biegnąca od północnej granicy gminy do miejscowości Dębowa Kłoda, a następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 819 biegnąca od miejscowości Dębowa Kłoda do południowej granicy gminy w powiecie parczewskim,

gmina Wohyń, Komarówka Podlaska, część gminy Radzyń Podlaski położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 19 biegnącą od północnej granicy gminy do granicy miasta Radzyń Podlaski oraz na wschód od miasta Radzyń Podlaski w powiecie radzyńskim,

część gminy Drelów położona na południe od kanału Wieprz – Krzna, część gminy Wisznice położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 812 w powiecie bialskim,

gminy Niedźwiada, Ostrów Lubelski, Serniki, Uścimów w powiecie lubartowskim,

gminy Dorohusk, Kamień, Ruda - Huta, Sawin, część gminy wiejskiej Chełm położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 812 biegnącą od północnej granicy gminy do granicy miasta Chełm w powiecie chełmskim,

powiat miejski Chełm,

gmina Wola Uhruska w powiecie włodawskim,

w województwie mazowieckim:

część gminy wiejskiej Przasnysz położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od wschodniej granicy gminy do granicy miasta Przasnysz, łączącej miejscowości Dębiny – Bartniki – Przasnysz oraz na wschód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od południowej granicy miasta Przasnysz do południowej granicy gminy i łączącej miejscowości Przasnysz – Leszno – Gostkowo w powiecie przasnyskim,

gminy Czerwonka, Płoniawy – Bramura, Krasnosielc, Sypniewo w powiecie makowskim

gmina Mirów powiecie szydłowieckim,

gminy Iłża, Wierzbica, część gminy Kowala położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 733 biegnącą od wschodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 744 w miejscowości Maliszów i dalej na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 744 biegnącą od miejscowości Maliszów do południowej granicy gminy, część gminy Skaryszew położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 9 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 733, a następnie na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 733 biegnącą od tego skrzyżowania do wschodniej granicy gminy, w powiecie radomskim,

w województwie świętokrzyskim:

część gminy Mirzec położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od zachodniej granicy gminy do miejscowości Mirzec, łączącą miejscowości Gadka – Mirzec, a następnie na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 744 biegnącą od miejscowości Mirzec do wschodniej granicy gminy w powiecie starachowickim.

6.   Romania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Romania:

Zona orașului București,

Județul Constanța,

Județul Satu Mare,

Județul Tulcea,

Județul Bacău,

Județul Bihor,

Județul Bistrița Năsăud,

Județul Brăila,

Județul Buzău,

Județul Călărași,

Județul Dâmbovița,

Județul Galați,

Județul Giurgiu,

Județul Ialomița,

Județul Ilfov,

Județul Prahova,

Județul Sălaj,

Județul Suceava

Județul Vaslui,

Județul Vrancea,

Județul Teleorman,

Judeţul Mehedinţi,

Județul Gorj,

Județul Argeș,

Judeţul Olt,

Judeţul Dolj,

Județul Arad,

Județul Timiș,

Județul Covasna,

Județul Brașov,

Județul Botoșani,

Județul Vâlcea,

Județul Iași,

Județul Hunedoara,

Județul Alba,

Județul Sibiu,

Județul Caraș-Severin,

Județul Neamț,

Județul Harghita,

Județul Mureș,

Județul Cluj,

Județul Maramureş.

7.   Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Germania:

Bundesland Brandenburg:

Kreisfreie Stadt Cottbus,

Landkreis Spree-Neiße:

Gemeinde Kolkwitz mit den Gemarkungen Hänchen, Klein Gaglow, Kolkwitz, Gulben, Papitz, Glinzig, Limberg und Krieschow,

Gemeinde Drebkau mit den Gemarkungen Jehserig, Domsdorf, Drebkau, Laubst, Leuthen, Siewisch, Casel und der Gemarkung Schorbus bis zur L521,

Gemeinde Neuhausen/Spree mit den Gemarkungen Groß Oßnig, Klein Döbbern, Groß Döbbern, Haasow, Kathlow, Frauendorf, Koppatz, Roggosen, Sergen, Komptendorf, Laubsdorf, Neuhausen, Drieschnitz, Kahsel und Bagenz,

Gemeinde Spremberg mit den Gemarkungen Sellessen, Bühlow, Groß Buckow, Klein Buckow, Spremberg, Radeweise und Straußdorf.

8.   Grecia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Grecia:

in the regional unit of Serres:

the municipal departments of Irakleia, Valtero, Dasochori, Karperi, Koimisi, Lithotopos, Limnochori, Pontismeno, Chrysochorafa, Ammoudia, Gefiroudi, Triada, Cheimaros, Ζeugolatio, Kalokastro, Livadochori and Strimoniko (Irakleia Municipality),

the municipal departments of Kamaroto, Kerkini, Livadia, Makrynitsa, Neochori Sintikis, Platanakia, Kastanousi, Rodopoli, Ano Poroia, Kato Poroia, Akritochori, Neo Petritsi, Vyroneia, Megalochori, Mandraki, Strymonochori, Charopo, Chortero and Gonimo, part of the municipal department of Sidirokastro and the community department of Promahonas (Sintiki Municipality),

the municipal departments of Anagennisi, Vamvakia and Provatas (Serres Municipality),

the municipal departments of Ampeloi, Vergi, Dimitritsi, Nikokleia and Triantafilia (Visaltia Municipality),

in the regional unit of Kilkis:

the municipal departments of Vathi, Agios Markos, Pontokerasea, Drosato, Amaranta, Antigoneia, Gerakario, Kokkinia, Tripotamos, Fyska, Myriofyto, Kentriko, Mouries, Agia Paraskevi, Stathmos Mourion, Kato Theodoraki, Melanthio, Anavrito, Elliniko, Eptalofos, Eukarpia, Theodosia, Isoma, Koiladi, Koronouda, Akritas, Kilkis, Lipsidrio, Stavrochori, Plagia, Cherso and Terpillos (Kilkis Municipality)

in the regional unit of Thessaloniki:

the municipal departments of Vertiskos, Ossa, Karteres, Lahanas, Leukochori, Nikopoli, Xilopoli, Krioneri and Sochos (Lagadas Municipality).

9.   Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Estonia:

The following villages in Rõuge vald:

Tsiistre

Preeksa

Savioja

Kärinä

Põdramõtsa

Põnni

Hürsi

Horoski

Saagri

Purka

Kääraku

Mahtja

Kõomäe

Kotka

Palujüri

Pundi

Meelaku

Tsolli

Leoski

Holdi

Kergatsi

Haavistu

Pressi

Hämkoti

Kirbu

Ala-Suhka

Tummelka

Mäe-Suhka

Piipsemäe

Villa

Plaani

Pausakunnu

Vaalimäe

Puspuri

Tõnkova

Mäe-Lüütsepa

Tuuka

Missokülä

Tika

Pedejä

Sandi

Möldre

Mauri

Häärmäni

Sapi

Horosuu

Misso-Saika

Kundsa

Pältre

Saagrimäe

Savimäe

Välko-Tiilige

Ritsiko

Kiviora

Pupli

Siksälä

Muraski

Suurõsuu

Kurö

Misso alevik

Kimalasõ

Hino

Kurõ

Rammuka

Laisi

Murati

Kuklase

Kuura

Kaubi

Käbli

Savioja

Naapka

Andsumäe

Söödi

Ala-Palo

Sarise

Tsilgutaja

Vihkla

Posti

Laitsna-Hurda

Rusa

Vaarkali

Märdimiku

Kriguli

Vungi

Lillimõisa

Käänu

Ruusmäe

Pundi

Raagi

Palujüri

Hanija

Pausakunnu

Kotka

Vaalimäe

Plaani

Vorstimäe

Vastsekivi

Hulaku

Tuuka

Mäe-Lüütsepä

Rogosi-Mikita

Savioja

Kuura

Käbli

Puspuri

Tõnkova

The following villages in Setomaa vald:

Põrstõ

Määsi

Kriiva

Leimani

Napi

Tiilige

Saagri

Tiastõ

The following villages in Räpina vald:

Pindi

Võiardi

Ruusa

Võuküla

Pääsna

Jõevaara

Soohara

Sarvemäe

Süvahavva

Vareste

Himmiste

Timo

Viira

The following villages in Põlva vald:

Soesaare

Vanaküla

Kiisa

Lutsu

Naruski

Tromsi

Partsi

Uibujärve

Kanassaare

Kauksi

Kaaru

Miiaste

Adiste

Nooritsmetsa

Eoste

Valgesoo

Himmaste

Taevaskoja

Mammaste

Puuri

Tännassilma

Metste

Pragi

Himma

Andre

Meemaste

Peri

Rosma

The following towns in Põlva vald:

Põlva

The following villages in Võru vald:

Viitka

Vatsa

Perametsa

Heinasoo

Jeedasküla

Vana-Saaluste

Paloveere

Käpa

Kündja

Haava-Tsäpsi

Luhte

Kõo

Pari

Kirikumäe

ALLEGATO II

AREE ISTITUITE A LIVELLO DELL'UNIONE COME ZONE INFETTE O ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI, COMPRENDENTI ZONE DI PROTEZIONE E ZONE DI SORVEGLIANZA

(di cui all'articolo 6, paragrafo 2, e all'articolo 7, paragrafo 2)

Parte A –   

Aree istituite come zone infette a seguito di un focolaio di peste suina africana in suini selvatici in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia

Stato membro: Italia

Numero di riferimento ADIS (1) del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione

IT-ASF-2023-00516

Regione Campania:

nella provincia di Salerno, i comuni seguenti: Sanza, Buonabitacolo, Sassano, Padula, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Casaletto spartano, Caselle in Pittari, Piaggine, Morigerati, Monte San Giacomo, Tortorella, Teggiano, Sala Consilina, Rofrano, Valle Dell'Angelo, Torraca.

Regione Basilicata:

nella provincia di Potenza, i comuni seguenti: Moliterno, Lagonegro, Grumento Nova, Paterno, Tramutola.

22.9.2023

Stato membro: Croazia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione

HR-ASF-2023-00074

Karlovačka županija

općina Rakovica

općina Slunj

općina Cetingrad

općina Plaški

općina Saborsko

Ličko-senjska županija

općina Plitvička jezera

Sisačko-moslavačka županija

općina Dvor

općina Donji Kukuruzari

općina Majur

grad Hrvatska Kostajnica

općina Hrvatska Dubica

naselje Slabinja

naselje Živaja

grad Glina

naselje Momčilović Kosa

naselje Trnovac Glinski

naselje Brestik

naselje Martinovići

naselje Mali Gradac

naselje Veliki Gradac

grad Petrinja

naselje Tremušnjak

naselje Veliki Šušnjar

naselje Donja Pastuša

naselje Mačkovo Selo

naselje Begovići

naselje Blinja

naselje Dodoši

naselje Miočinovići

naselje Bijelnik

naselje Jabukovac

naselje Jošavica

naselje Gornja Mlinoga

naselje Gornja Pastuša

općina Sunja

naselje Radonja Luka

naselje Čapljani

naselje Drljača

naselje Kladari

naselje Vukoševac

naselje Šaš

naselje Slovinci

naselje Četvrtkovac

naselje Jasenovčani

naselje Papići

naselje Mala Gradusa

naselje Timarci

naselje Mala Paukova

naselje Velika Gradusa

naselje Staza

naselje Kostreši Šaški

naselje Pobrđani

naselje Sjeverovac

naselje Donji Hrastovac

12.10.2023

Parte B –   

Aree istituite come zone soggette a restrizioni, comprendenti zone di protezione e zone di sorveglianza, a seguito di un focolaio di peste suina africana in suini detenuti in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia

Stato membro: Croazia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione

HR-ASF-2023-00001

La zona di protezione include le aree di:

Vukovarsko- srijemska županija:

općina Drenovci

općina Gunja

općina Privlaka

općina Babina Greda

Grad Županja

općina Nijemci

grad Otok

općina Vrbanja

općina Bošnjaci

općina Cerna

općina Štitar

općina Gradište

općina Stari Jankovci

Brodsko-posavska županija:

općina Sikirevci

općina Gundinci

općina Slavonski Šamac.

La zona di sorveglianza include le aree di:

Vukovarsko- srijemska županija:

općina Andrijaševci

grad Vinkovci

općina Bogdanovci

općina Borovo

općina Ivankovo

općina Jarmina

općina Lovas

općina Markušica

općina Negoslavci

općina Nuštar

općina Stari Mikanovci

općina Tompojevci

općina Tordinci

općina Tovarnik

općina Trpinja

općina Vođinci

grad Ilok

grad Vukovar

Brodsko- posavska županija:

općina Velika Kopanica

općina Oprisavci

općina Vrpolje

Osječko-baranjska županija:

općina Strizivojna

26.9.2023

Stato membro: Grecia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione

GR-ASF-2023-00008

Zona di protezione:

In the regional unit of Florina

The municipal department of Skopos (Florina municipality)

Zona di sorveglianza:

In the regional unit of Florina:

The municipal departments of Achlada, Meliti, Lofi, Vevi, Sitaria, Palaistra, Neochoraki, Tripotamos, Itea, Pappagiannis, Marina, Mesochori and Mesokampos (Florina municipality)

The municipal departments of Kella, Kleidi, Petres, Agios Panteleimon and Farangi (Amyntaio municipality)

In the regional unit of Pella:

The municipal departments of Agios Athanasios, Panagitsa, Arnissa and Peraia (Edessa municipality)

The municipal departments of Orma and Sarakinoi (Almopia municipality).

5.10.2023

»

(1)  Sistema di informazione dell'UE sulle malattie animali.


1.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 216/93


REGOLAMENTO (UE) 2023/1678 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

del 17 agosto 2023

che modifica il regolamento (UE) 2015/534 della Banca centrale europea sulla segnalazione di informazioni finanziarie a fini di vigilanza (BCE/2015/13)

(BCE/2023/20)

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il Regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (1), in particolare l’articolo 4, paragrafi 1 e 3, l’articolo 6, paragrafo 2 e paragrafo 5, lettera d), e l’articolo 10.

Visto il regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea, del 16 aprile 2014, che istituisce il quadro di cooperazione nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico tra la Banca centrale europea e le autorità nazionali competenti e con le autorità nazionali designate (regolamento quadro sull’MVU) (BCE/2014/17) (2), in particolare l’articolo 21, paragrafo 1, l’articolo 140 e l’articolo 141, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

Per l’esercizio dei compiti della Banca centrale europea (BCE) in relazione alle segnalazioni a fini di vigilanza, la decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea (3) precisa le modalità con le quali le autorità nazionali competenti (ANC) trasmettono alla BCE talune informazioni ricevute dai soggetti vigilati e la tempistica di tale trasmissione.

(2)

La decisione BCE/2014/29 è abrogata e sostituita dalla decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea (BCE/2023/18) (4).

(3)

Al fine di allineare la trasmissione alla BCE da parte delle ANC di informazioni finanziarie a fini di vigilanza alle disposizioni della decisione (UE) 2023/1681 (BCE/2023/18), è opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2015/534 della Banca centrale europea (BCE/2015/13) (5),

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Modifiche

Il regolamento (UE) 2015/534 (BCE/2015/13) è modificato come segue:

1)

all’articolo 8, i paragrafi 4 e 5 sono sostituiti dai seguenti:

«4.   Una volta ricevute da enti creditizi significativi e da succursali significative le informazioni di cui agli articoli 6 e 7 e dopo aver assicurato che le informazioni siano nel formato di file corretto conformemente all’articolo 17, le ANC trasmettono tali informazioni alla BCE senza indebito ritardo.

5.   Gli enti creditizi significativi e le succursali significative segnalano le informazioni finanziarie a fini di vigilanza alle ANC entro le date di invio di cui all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 o entro una scadenza anteriore stabilita dall’ANC.»

;

2)

all’articolo 10, i paragrafi 2 e 3 sono sostituiti dai seguenti:

«2.   Una volta ricevute da enti creditizi significativi informazioni riguardanti filiazioni stabilite in uno Stato membro non partecipante o in un paese terzo, come precisato all’articolo 9, e dopo aver assicurato che le informazioni siano nel formato di file corretto conformemente all’articolo 17, le ANC trasmettono tali informazioni alla BCE senza indebito ritardo.

3.   Le ANC stabiliscono la data entro la quale gli enti creditizi devono segnalare le informazioni finanziarie a fini di vigilanza di cui all’articolo 9. Tale data non può essere successiva al venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle relative date di invio di cui all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/451.»

;

3)

all’articolo 12, il paragrafo 4 è sostituito dal seguente testo:

«4.   Le ANC trasmettono alla BCE le informazioni di cui all’articolo 11 entro la fine del venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle date di invio di cui all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 per i seguenti enti:

a)

enti creditizi meno significativi stabiliti in uno Stato membro partecipante e che effettuano le segnalazioni al più alto livello di consolidamento;

b)

enti creditizi meno significativi che effettuano le segnalazioni su base consolidata, diversi da quelli di cui alla lettera a).»;

4)

all’articolo 15, il paragrafo 4 è sostituito dal seguente testo:

«4.   Le ANC trasmettono alla BCE le informazioni finanziarie a fini di vigilanza di cui agli articoli 13 e 14 riguardanti gli enti creditizi meno significativi e le filiazioni meno significative entro la fine del venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle relative date di invio di cui all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/451:

a)

per gli enti creditizi meno significativi che non fanno parte di un gruppo vigilato e per le filiazioni meno significative;

b)

per gli enti creditizi meno significativi che fanno parte di un gruppo vigilato meno significativo.»;

5.

l’articolo 16 è sostituito dal seguente:

«Articolo 16

Controlli sulla qualità dei dati

Le ANC verificano e valutano la qualità e l’affidabilità delle informazioni trasmesse alla BCE. A tal fine, le ANC si attengono alle specifiche relative ai controlli della qualità dei dati e alle informazioni qualitative di cui agli articoli 4 e 5 della decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea (BCE/2023/18) (*1).

(*1)  Decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE/2023/18) (GU L 216 del 1.9.2023, pag. 105).»;"

6.

l’articolo 17 è sostituito dal seguente:

«Articolo 17

Linguaggio informatico per la trasmissione delle informazioni dalle autorità nazionali competenti alla BCE

Le ANC trasmettono le informazioni precisate nel presente regolamento secondo la pertinente tassonomia eXtensible Business Reporting Language al fine di fornire un formato tecnico uniforme per lo scambio dei dati. A tali fini, le ANC si attengono alle specifiche stabilite all’articolo 6 della decisione (UE) 2023/1681 (BCE/2023/18).».

Articolo 2

Disposizioni finali

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, conformemente ai trattati.

Fatto a Francoforte sul Meno, il 17 agosto 2023

Per il Consiglio direttivo della BCE

La presidente della BCE

Christine LAGARDE


(1)   GU L 287 del 29.10.2013, pag. 63.

(2)   GU L 141 del 14.5.2014, pag. 1.

(3)  Decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea, del 2 luglio 2014, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione (GU L 214, 19.7.2014, pag. 34).

(4)  Decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE2023/18) (cfr. pag. 105 della presente Gazzetta ufficiale).

(5)  Regolamento (UE) 2015/534 della Banca centrale europea, del 17 marzo 2015, sulla segnalazione di informazioni finanziarie a fini di vigilanza (BCE/2015/13) (GU L 86 del 31.3.2015, pag. 13).


1.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 216/96


REGOLAMENTO (UE) 2023/1679 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

del 25 agosto 2023

che modifica il regolamento UE/2021/378 sull’applicazione degli obblighi di riserve minime (BCE/2021/1)

(BCE/2023/21)

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto lo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, in particolare l'articolo 19, paragrafo 1,

visto il regolamento (CE) n. 2531/98 del Consiglio, del 23 novembre 1998, sull’applicazione dell’obbligo di riserve minime da parte della Banca centrale europea (1),

considerando quanto segue:

(1)

Le riserve obbligatorie minime detenute dagli enti creditizi ai sensi del regolamento (UE) 2021/378 della Banca centrale europea (BCE/2021/1) (2), e le riserve detenute in operazione di deposito presso la banca centrale, sono attualmente remunerate al tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale dell’Eurosistema («deposit facility rate», DFR). Nelle attuali condizioni di abbondante liquidità, gli interessi pagati sulle riserve detenute dalle banche in operazione di deposito presso la banca centrale costituiscono il principale strumento per orientare i tassi del mercato monetario a breve termine in linea con l’orientamento di politica monetaria auspicato.

(2)

Il 27 luglio 2023 il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso di fissare la remunerazione delle riserve obbligatorie minime allo 0%. La decisione del Consiglio direttivo di ridurre la remunerazione delle riserve obbligatorie minime assicura la continua efficacia della politica monetaria, preservando la funzione del DFR di ancorare i tassi del mercato monetario e mantenendo così l'attuale grado di controllo sull’orientamento di politica monetaria. Allo stesso tempo, la decisione migliora l’efficienza della politica monetaria, nell’attuale contesto economico, riducendo l’ammontare complessivo degli interessi da corrispondere sulle riserve al fine di dare attuazione all’orientamento adeguato di politica monetaria. Tale considerazione sull’efficienza è divenuta particolarmente rilevante tenuto conto degli aumenti dei tassi di interesse di riferimento della BCE.

(3)

Il presente regolamento si applica a decorrere dal 20 settembre 2023, ossia il primo giorno del sesto periodo di mantenimento nel 2023.

(4)

Pertanto, è opportuno modificare di conseguenza il regolamento (EU) 2021/378 (BCE/2021/1),

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Modifiche

Il regolamento (UE) 2021/378 (BCE/2021/1) è modificato come segue:

1.

All'articolo 2, il punto 13) è sostituito dal testo seguente:

«Per «giornata lavorativa TARGET» s’intende la «giornata lavorativa» o la «giornata lavorativa di TARGET» come definite all’articolo 2, paragrafo 13, dell’indirizzo (UE) 2022/912 della Banca centrale europea (BCE/2022/8) (*1), in combinato disposto con l’allegato III, punto 13), di tale indirizzo;

(*1)  Indirizzo (UE) 2022/912 della Banca centrale europea, del 24 febbraio 2022, relativo a un sistema di trasferimento espresso transeuropeo automatizzato di regolamento lordo in tempo reale (TARGET) di nuova generazione e che abroga l’indirizzo BCE/2012/27 (BCE/2022/8) (GU L 163 del 17.6.2022, pag. 84).»."

2.

L’articolo 9 è sostituito dal testo seguente:

«Articolo 9

Remunerazione

1.   La BCN competente remunera le riserve obbligatorie minime detenute presso i conti di riserva allo 0%

2.   LA BCN competente corrisponde l’eventuale remunerazione sulle riserve obbligatorie minime detenute nella seconda giornata lavorativa TARGET successiva alla fine del periodo di mantenimento oggetto della remunerazione.

3.   I fondi inclusi negli importi delle riserve obbligatorie minime successivamente esclusi da tali riserve obbligatorie minime in base all’articolo 3, paragrafo 1, lettera d), sono remunerati dalla BCN competente conformemente alle norme applicabili ai depositi non collegati alla politica monetaria di cui all’indirizzo (UE) 2019/671 della Banca centrale europea (BCE/2019/7) (*2), a partire dalla data in cui trova applicazione la condizione specifica di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera d), come stabilito dalla BCN competente.

(*2)  Indirizzo (UE) 2019/671 della Banca centrale europea, del 9 aprile 2019, sulla gestione di attività e passività nazionali da parte delle banche centrali nazionali (BCE/2019/7) (GU L 113 del 29.4.2019, pag. 11).»."

Articolo 2

Disposizioni finali

1.   Il presente regolamento entra in vigore il quinto giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

2.   Si applica a decorrere dal 20 settembre 2023.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, conformemente ai trattati.

Fatto a Francoforte sul Meno, il 25 agosto 2023

Per il Consiglio direttivo della BCE

La presidente della BCE

Christine LAGARDE


(1)   GU L 318 del 27.11.1998, pag. 1.

(2)  Regolamento (UE) 2021/378 della Banca centrale europea, del 22 gennaio 2021, sull’applicazione degli obblighi di riserve minime (BCE/2021/1) (GU L 73 del 3.3.2021, pag. 1).


DECISIONI

1.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 216/98


DECISIONE (UE) 2023/1680 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

del 17 agosto 2023

sulla segnalazione dei piani di finanziamento dei soggetti vigilati da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2023/19)

(rifusione)

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 2,

visto il regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea, del 16 aprile 2014, che istituisce il quadro di cooperazione nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico tra la Banca centrale europea e le autorità nazionali competenti e con le autorità nazionali designate (regolamento quadro sull’MVU) (BCE/2014/7) (2) e in particolare l’articolo 21,

vista la proposta del Consiglio di vigilanza,

considerando quanto segue:

(1)

Gli orientamenti dell’Autorità bancaria europea (ABE) in materia di definizioni e modelli armonizzati per i piani di finanziamento degli enti creditizi ai sensi della raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico del 20 dicembre 2012 (CERS/2012/2) (ABE/GL/2019/05) (3) (di seguito, gli «orientamenti dell’ABE del 2019») armonizzano i modelli e le definizioni per agevolare la segnalazione dei piani di finanziamento da parte degli enti creditizi.

(2)

Gli orientamenti dell’ABE del 2019 sono rivolti alle autorità competenti di cui all’articolo 4, punto 2), del regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (4), e agli istituti finanziari che segnalano piani di finanziamento alle rispettive autorità competenti in conformità al quadro di attuazione nazionale della raccomandazione CERS/2012/2 del Comitato europeo per il rischio sistemico (5).

(3)

Al fine esclusivo di assolvere i compiti ad essa attribuiti dall’articolo 4, paragrafo 1, dall’articolo 4, paragrafo 2, e dall’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1024/2013, la Banca centrale europea (BCE) è considerata, a seconda dei casi, autorità competente o autorità designata negli Stati membri partecipanti come stabilito dal diritto dell’Unione. Pertanto, la BCE figura tra i destinatari degli orientamenti ABE del 2019.

(4)

Conformemente all’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1024/2013 e all’articolo 21 del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), sia la BCE che le autorità nazionali competenti (ANC) sono tenute allo scambio di informazioni. Fatto salvo il potere della BCE di ricevere direttamente le informazioni segnalate dai soggetti vigilati, o di accedervi direttamente su base continuativa, le ANC forniscono in particolare alla BCE tutte le informazioni necessarie per l’assolvimento dei compiti attribuiti alla BCE stessa dal regolamento (UE) n. 1024/2013.

(5)

Al fine ottemperare agli orientamenti dell’ABE del 2019, la BCE dovrebbe assicurare che i soggetti vigilati segnalino i rispettivi piani di finanziamento in conformità ai modelli e alle definizioni armonizzati di cui al modello di piano di finanziamento allegato agli orientamenti dell’ABE del 2019. A tal fine, la decisione (UE) 2017/1198 della Banca centrale europea (BCE/2017/21) (6) stabilisce procedure armonizzate per la trasmissione di tali piani di finanziamento alla BCE nonché dettagli sulle tempistiche della trasmissione delle informazioni e sui controlli di qualità eseguiti dalle ANC prima di trasmettere le informazioni alla BCE.

(6)

Per l’esercizio dei compiti della BCE in relazione alle segnalazioni a fini di vigilanza, la decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea (7) precisa le modalità con cui le ANC trasmettono alla BCE determinate informazioni che ricevono dai soggetti vigilati e le tempistiche di tale trasmissione.

(7)

La decisione BCE/2014/29 è abrogata e sostituita dalla decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea (BCE/2023/18) (8). È pertanto necessario allineare la trasmissione alla BCE da parte delle ANC dei piani di finanziamento degli enti creditizi alle disposizioni della decisione (UE) 2023/1681 (BCE/2023/18).

(8)

La decisione (UE) 2017/1198 (BCE/2017/21) è stata modificata in modo sostanziale (9). Poiché sono necessarie nuove modifiche, è opportuno provvedere, a fini di chiarezza, alla rifusione di tale decisione.

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Oggetto e ambito di applicazione

La presente decisione stabilisce l’obbligo per le autorità nazionali competenti (ANC) di comunicare alla Banca centrale europea (BCE) i piani di finanziamento di determinati soggetti vigilati significativi e meno significativi e stabilisce le procedure relative alla trasmissione di tali piani di finanziamento alla BCE.

Articolo 2

Definizioni

Ai fini della presente decisione, si applicano le definizioni di cui al regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17).

Articolo 3

Requisiti per la segnalazione dei piani di finanziamento

1.   Le ANC comunicano alla BCE i piani di finanziamento conformi agli orientamenti dell’Autorità bancaria europea (ABE) in materia di definizioni e modelli armonizzati per i piani di finanziamento degli enti creditizi ai sensi della raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico del 20 dicembre 2012 (CERS/2012/2) (ABE/GL/2019/05) (10) (di seguito, gli «orientamenti dell’ABE del 2019») dei seguenti soggetti vigilati stabiliti nei rispettivi Stati membri partecipanti:

a)

soggetti vigilati significativi al massimo livello di consolidamento negli Stati membri partecipanti su base consolidata;

b)

soggetti vigilati significativi non facenti parte di un gruppo vigilato su base individuale;

c)

soggetti vigilati meno significativi rispetto ai quali l’ANC di riferimento raccoglie i piani di finanziamento ai sensi degli orientamenti dell’ABE del 2019.

2.   Le ANC che raccolgono i piani di finanziamento dei soggetti vigilati significativi diversi da quelli di cui al paragrafo 1, lettere a) e b) comunicano tali piani di finanziamento alle BCE se questi sono conformi agli orientamenti dell’ABE del 2019.

3.   I piani di finanziamento sono trasmessi alla BCE in conformità ai modelli e alle istruzioni armonizzati di cui agli orientamenti dell’ABE del 2019. I piani di finanziamento hanno come data di riferimento per la segnalazione il 31 dicembre dell’anno precedente.

Nel caso in cui i soggetti vigilati siano autorizzati dalla legislazione nazionale a segnalare le proprie informazioni finanziarie in base alla chiusura del rispettivo esercizio contabile, che non coincide con la chiusura dell’anno civile, si considera come data di riferimento della comunicazione la chiusura dell’ultimo esercizio contabile disponibile.

Articolo 4

Date di invio

1.   Le ANC interessate, all’atto della ricezione dei piani di finanziamento dei soggetti vigilati di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettere a) e b), e all’articolo 3, paragrafo 2, in conformità alla data di invio del 15 marzo precisata negli orientamenti dell’ABE del 2019 e dopo aver eseguito le verifiche iniziali dei dati di cui all’articolo 7, comunicano alla BCE tali piani senza indebito ritardo.

2.   I piani di finanziamento dei soggetti vigilati di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera c), che sono inclusi nell’elenco degli enti creditizi di maggiori dimensioni nello Stato membro pubblicato dall’ABE ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6, della decisione dell’ABE, del 27 luglio 2021, concernente le segnalazioni a fini di vigilanza da parte delle autorità competenti all’ABE (ABE/DC/404) (11), sono comunicati dalle ANC interessate alla BCE al più tardi entro le ore 12:00, ora dell’Europa centrale (CET) del decimo giorno lavorativo successivo al 15 marzo.

3.   I piani di finanziamento dei soggetti vigilati non menzionati ai paragrafi 1 o 2 sono comunicati dalle ANC interessate alla BCE al più tardi entro le ore 12:00 CET del venticinquesimo giorno lavorativo successivo al 15 marzo.

Articolo 5

Qualità dei dati

1.   Le ANC:

a)

verificano e valutano la qualità e l’affidabilità delle informazioni messe a disposizione della BCE ai sensi della presente decisione;

b)

applicano le regole di convalida elaborate, aggiornate e pubblicate dall’ABE; e

c)

eseguono i controlli integrativi sulla qualità dei dati stabiliti dalla BCE in collaborazione con le ANC.

2.   Le ANC eseguono la valutazione della qualità dei dati loro trasmessi in conformità alle seguenti disposizioni:

a)

entro il decimo giorno lavorativo successivo alla data di invio del 15 marzo di cui agli orientamenti dell’ABE del 2019 in relazione ai seguenti soggetti:

i)

soggetti vigilati significativi che effettuano le segnalazioni al massimo livello di consolidamento all’interno degli Stati membri partecipanti;

ii)

soggetti vigilati significativi non facenti parte di un gruppo vigilato;

iii)

soggetti vigilati che sono classificati come significativi in conformità al criterio dei tre enti creditizi più significativi nei propri Stati membri e che effettuano le segnalazioni su base consolidata o su base individuale, se non sono tenuti a segnalare su base consolidata e laddove le ANC comunichino tali piani di finanziamento alla BCE ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 2;

iv)

i soggetti vigilati di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera c), che siano inclusi nell’elenco degli enti creditizi di maggiori dimensioni nello Stato membro pubblicato dall’ABE ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6, della decisione dell’ABE, del 27 luglio 2021,concernente le segnalazioni a fini di vigilanza da parte delle autorità competenti all’ABE (ABE/DC/404) (12);

b)

per i soggetti vigilati significativi non contemplati alla lettera a), entro il venticinquesimo giorno lavorativo successivo alla data di invio del 15 marzo di cui agli orientamenti dell’ABE del 2019.

3.   Oltre all’osservanza delle regole di convalida e ai controlli di qualità dei dati di cui al paragrafo 1, le informazioni sono comunicate in conformità ai requisiti minimi per l’accuratezza di seguito indicati:

a)

le ANC forniscono informazioni, se del caso, sugli sviluppi desumibili dalle informazioni trasmesse; e

b)

le informazioni sono complete, eventuali lacune sono evidenziate e spiegate alla BCE e, se del caso, tali lacune sono colmate senza indebito ritardo.

Articolo 6

Informazioni qualitative

1.   Ove non sia possibile assicurare la qualità dei dati per una determinata tabella nella tassonomia, le ANC ne comunicano le ragioni alla BCE senza indebito ritardo.

2.   Le ANC comunicano alla BCE quanto segue:

a)

le ragioni di eventuali ritrasmissioni da parte di soggetti vigilati significativi; e

b)

le ragioni di eventuali revisioni rilevanti trasmesse da soggetti vigilati significativi.

Ai fini della lettera b), per «revisione rilevante» si intende qualsiasi revisione di uno o più punti di dati, in termini sia di cifre assolute segnalate che di percentuale di variazioni, che incida in modo significativo sull’analisi prudenziale o finanziaria effettuata utilizzando tali punti di dati a livello di soggetto.

Articolo 7

Formato di trasmissione

1.   Le ANC trasmettono le informazioni precisate nella presente decisione in conformità al pertinente Modello dei punti di dati e alla tassonomia eXtensible Business Reporting Language (XBRL) applicabile, elaborati, aggiornati e pubblicati dall’ABE.

2.   In conformità all’articolo 140, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), all’atto della ricezione di cui agli orientamenti dell’ABE del 2019, le ANC eseguono le verifiche iniziali dei dati per garantire che la trasmissione costituisca un valido rapporto XBRL in conformità al paragrafo 1.

3.   I soggetti vigilati sono identificati nella trasmissione corrispondente mediante l’uso dell’identificativo della persona giuridica (Legal Entity Identifier).

Articolo 8

Abrogazione

1.   La decisione (UE) 2017/1198 (BCE/2017/21) è abrogata.

2.   I riferimenti alla decisione abrogata sono da interpretarsi come riferimenti alla presente decisione e sono intesi conformemente alla tavola di concordanza contenuta nell’allegato II.

Articolo 9

Efficacia

Gli effetti della decisione decorrono dal giorno della notifica ai destinatari.

Articolo 10

Destinatari

Le autorità nazionali competenti degli Stati membri partecipanti sono destinatarie della presente decisione.

Fatto a Francoforte sul Meno, il 17 agosto 2023

La presidente della BCE

Christine LAGARDE


(1)   GU L 287 del 29.10.2013, pag. 63.

(2)   GU L 141 del 14.5.2014, pag. 1.

(3)  Disponibili sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu.

(4)  Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l’Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione (GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12).

(5)  Raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico, del 20 dicembre 2012, relativa al finanziamento degli enti creditizi (GU C 119 del 25.4.2013, pag. 1).

(6)  Decisione (UE) 2017/1198 della Banca centrale europea, del 27 giugno 2017, sulla comunicazione dei piani di finanziamento degli enti creditizi da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2017/21) (GU L 172 del 5.7.2017, pag. 32).

(7)  Decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea, del 2 luglio 2014, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione (GU L 214, 19.7.2014, pag. 34).

(8)  Decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE/2023/18) (cfr. pag. 105 della presente Gazzetta ufficiale).

(9)  Cfr. l’allegato I.

(10)  Disponibili sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu.

(11)  Disponibili sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu.

(12)  Disponibile sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu.


ALLEGATO I

Decisione abrogata con le relative modifiche

Decisione (UE) 2017/1198 della Banca centrale europea, del 27 giugno 2017, sulla comunicazione dei piani di finanziamento degli enti creditizi da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2017/21) (GU L 172 del 5.7.2017, pag. 32).

Decisione (UE) 2021/432 della Banca centrale europea, del 1o marzo 2021, che modifica la Decisione (UE) 2017/1198 sulla comunicazione dei piani di finanziamento degli enti creditizi da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2021/7) (GU L 86 del 12.3.2021, pag. 14).


ALLEGATO II

Tavola di concordanza

Decisione (UE) 2017/1198

Presente decisione

Articolo 1

Articolo 1

Articolo 2

Articolo 2

Articolo 3

Articolo 3

Articolo 4

Articolo 4

Articolo 5, paragrafo 1

Articolo 5, paragrafo 1

Articolo 5, paragrafo2

Articolo 5, paragrafo 2

Articolo 5, paragrafo 3

Articolo 6, paragrafo 1

Articolo 6, paragrafo 1

Articolo 6, paragrafo 2

Articolo 6, paragrafo 2, primo comma, lettera b)

Articolo 6, paragrafo 2, primo comma, lettera a) e articolo 6, paragrafo 2, secondo comma

Articolo 7, paragrafo 1

Articolo 7, paragrafo 1

Articolo 7, paragrafo 2

Articolo 7, paragrafo 2

Articolo 7, paragrafo 3

Articolo 8

Articolo 8

Articolo 8 bis

Articolo 9

Articolo 9

Articolo 10

Articolo 10


1.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 216/105


DECISIONE (UE) 2023/1681 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

del 17 agosto 2023

relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE/2023/18)

(rifusione)

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 2,

visto il regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea, del 16 aprile 2014, che istituisce il quadro di cooperazione nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico tra la Banca centrale europea e le autorità nazionali competenti e con le autorità nazionali designate (regolamento quadro sull’MVU) (BCE/2014/17) (2) e in particolare gli articoli 21 e 140, paragrafo 4,

vista la proposta del Consiglio di vigilanza,

considerando quanto segue:

(1)

gli enti creditizi sono assoggettati a obblighi di segnalazione periodica in conformità al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (3) nonché al regolamento di esecuzione della Commissione (UE) 2016/2070 (4), al regolamento di esecuzione della Commissione (UE) 2021/451 (5) e al regolamento di esecuzione della Commissione (UE) 2021/453 (6).

(2)

Nel quadro dell’articolo 6 del regolamento (UE) n. 1024/2013, la Banca centrale europea (BCE) ha competenza esclusiva ad assolvere, a fini di vigilanza prudenziale, i compiti stabiliti all’articolo 4 di detto regolamento. La BCE, nell’esercizio di tali compiti, garantisce l’osservanza delle disposizioni del diritto dell’Unione che impongono agli enti creditizi requisiti prudenziali per ciò che concerne la segnalazione.

(3)

Ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1024/2013 e dell’articolo 21 del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), sia la BCE che le autorità nazionali competenti (ANC) sono tenute allo scambio di informazioni. Fatto salvo il potere della BCE di ricevere direttamente le informazioni segnalate dagli enti creditizi, o di accedervi direttamente su base continuativa, le ANC comunicano in particolare alla BCE tutte le informazioni necessarie per l’assolvimento dei compiti attribuiti alla BCE stessa dal regolamento (UE) n. 1024/2013.

(4)

Ai sensi dell’articolo 140, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), i soggetti vigilati hanno l’obbligo di comunicare alla rispettiva ANC qualsiasi informazione da segnalare periodicamente, in conformità al pertinente diritto dell’Unione. Salvo che sia espressamente disposto altrimenti, tutte le informazioni segnalate dai soggetti vigilati devono essere trasmesse alle ANC. Le ANC sono tenute ad eseguire le verifiche iniziali sui dati e a mettere a disposizione della BCE le informazioni segnalate dai soggetti vigilati.

(5)

Per l’esercizio dei compiti della BCE in relazione alle segnalazioni a fini di vigilanza, è necessario precisare ulteriormente le modalità con le quali le ANC trasmettono alla BCE le informazioni ricevute dai soggetti vigilati. A tal fine, nel 2014 la BCE ha adottato la decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea (7), che definisce i formati, la frequenza e la tempistica in relazione alla trasmissione di tali informazioni, nonché i dettagli dei controlli di qualità che le ANC dovrebbero effettuare prima di trasmettere le informazioni alla BCE.

(6)

La decisione BCE/2014/29 è stata modificata in modo sostanziale e a più riprese (8). Poiché sono necessarie nuove modifiche, è opportuno provvedere, a fini di chiarezza, alla rifusione della decisione.

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Oggetto e ambito di applicazione

Ai sensi dell’articolo 21 del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), la presente decisione stabilisce le procedure relative alla trasmissione alla Banca centrale europea (BCE) delle informazioni segnalate alle autorità nazionali competenti (ANC) dai soggetti vigilati, in conformità al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070, al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 e al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453.

Articolo 2

Definizioni

Ai fini della presente decisione, si applicano le definizioni di cui al regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17).

Articolo 3

Date di invio

1.   Le ANC trasmettono alla BCE le informazioni di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 e al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453, a loro segnalate dai soggetti vigilati in conformità alle seguenti disposizioni:

a)

per i soggetti vigilati significativi, all’atto della ricezione delle trasmissioni dei dati e una volta eseguite le verifiche iniziali dei dati precisate all’articolo 6, le ANC trasmettono tutte le informazioni alla BCE senza indebito ritardo;

b)

per i soggetti vigilati meno significativi che effettuano segnalazioni su base consolidata o su base individuale, se non sono tenuti a effettuare la segnalazione su base consolidata e che sono inclusi nell’elenco degli enti creditizi di maggiori dimensioni nello Stato membro pubblicata dall’Autorità bancaria europea (ABE) ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6, della decisione dell’ABE, del 27 luglio 2021, relativa alle segnalazioni a fini di vigilanza da parte delle autorità competenti all’ABE (EBA/DC/404) (9), le ANC trasmettono alla BCE tali informazioni al più tardi entro le ore 12:00, ora dell’Europa centrale (CET), del decimo giorno lavorativo successivo alle pertinenti date d’invio di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 e al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453;

c)

per i soggetti vigilati meno significativi non contemplati alla lettera b), le ANC trasmettono tutte le informazioni alla BCE al più tardi entro le ore 12:00 CET del venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle pertinenti date d’invio di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 e al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453.

2.   Le ANC trasmettono alla BCE le informazioni di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070 in conformità alle seguenti disposizioni:

a)

per i soggetti vigilati significativi, all’atto della ricezione delle trasmissioni dei dati e una volta effettuate le verifiche iniziali dei dati di cui all’articolo 6, le ANC trasmettono tutte le informazioni alla BCE senza indebito ritardo;

b)

per i soggetti vigilati meno significativi che effettuano le segnalazioni al massimo livello di consolidamento all’interno degli Stati membri partecipanti, nella misura in cui rappresentano il massimo livello di consolidamento nell’Unione, e per i soggetti vigilati meno significativi che effettuano le segnalazioni su base individuale se non fanno parte di un gruppo vigilato, in conformità all’articolo 1, paragrafo 2, della decisione dell’ABE, del 5 giugno 2020, relativa ai dati per l’analisi comparativa a fini di vigilanza (EBA/DC/2020/337) (10), le ANC trasmettono alla BCE tutti i dati al più tardi entro le ore 12:00 CET del decimo giorno lavorativo successivo alla pertinente data di invio per ciascun elemento di dati di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070;

c)

per i soggetti vigilati meno significativi non contemplati alla lettera b), le ANC segnalano tutte le informazioni alla BCE al più tardi entro la fine del venticinquesimo giorno lavorativo successivo alla pertinente data di invio per ciascun elemento di dati di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070.

Articolo 4

Qualità dei dati

1.   Le ANC:

a)

verificano e valutano la qualità e l’affidabilità delle informazioni messe a disposizione della BCE ai sensi della presente decisione;

b)

applicano le regole di convalida elaborate, aggiornate e pubblicate dall’ABE;

c)

eseguono i controlli integrativi sulla qualità dei dati stabiliti dalla BCE in collaborazione con le ANC.

2.   Le ANC eseguono la valutazione della qualità dei dati loro trasmessi in conformità alle seguenti disposizioni:

a)

per i seguenti soggetti vigilati, entro il decimo giorno lavorativo successivo alle pertinenti date d’invio di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451, al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453 e al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070;

i)

soggetti vigilati significativi che effettuano le segnalazioni al massimo livello di consolidamento all’interno degli Stati membri partecipanti;

ii)

soggetti vigilati significativi non facenti parte di un gruppo vigilato;

iii)

soggetti vigilati che sono classificati come significativi secondo il criterio dei tre enti creditizi più significativi nel rispettivo Stato membro e che effettuano le segnalazioni su base consolidata o su base individuale, se non sono tenuti a segnalare su base consolidata;

iv)

altri soggetti vigilati che effettuano le segnalazioni su base consolidata o su base individuale, se non sono tenuti a segnalare su base consolidata e che sono inclusi nell’elenco degli enti creditizi di maggiori dimensioni nello Stato membro pubblicato dall’ABE ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6, della decisione dell’ABE EBA/DC/404.

b)

per i soggetti vigilati significativi non contemplati alla lettera a), entro il venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle pertinenti date d’invio di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451, al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453 e al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070.

3.   Oltre all’osservanza delle regole di convalida e ai controlli di qualità dei dati di cui al paragrafo 1, le informazioni sono trasmesse in conformità ai requisiti minimi per l’accuratezza di seguito indicati:

a)

le ANC forniscono informazioni, se del caso, sugli sviluppi desumibili dalle informazioni trasmesse;e

b)

le informazioni sono complete, eventuali lacune sono evidenziate e spiegate alla BCE e, se del caso, tali lacune sono colmate senza indebito ritardo.

Articolo 5

Informazioni qualitative

1.   Ove non sia possibile garantire la qualità dei dati per una determinata tabella nella tassonomia, le ANC ne comunicano le ragioni alla BCE senza indebito ritardo.

2.   Le ANC comunicano alla BCE quanto segue:

a)

le ragioni di eventuali ritrasmissioni da parte di soggetti vigilati significativi;

b)

le ragioni di eventuali revisioni rilevanti trasmesse da soggetti vigilati significativi.

Ai fini della lettera b), per «revisione rilevante» si intende qualsiasi revisione di uno o più punti di dati, in termini sia di cifre assolute segnalate che di percentuale di variazioni, che incida in modo significativo sull’analisi prudenziale o finanziaria effettuata utilizzando tali punti di dati a livello di soggetto.

Articolo 6

Formato di trasmissione

1.   Le ANC trasmettono le informazioni precisate nella presente decisione in conformità al pertinente Modello dei punti di dati e alla tassonomia eXtensible Business Reporting Language (XBRL) applicabile, elaborati, aggiornati e pubblicati dall’ABE.

2.   In conformità all’articolo 140, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), all’atto della ricezione delle informazioni precisate nella presente decisione, le ANC eseguono le verifiche iniziali dei dati per garantire che la trasmissione costituisca un valido rapporto XBRL in conformità al paragrafo 1.

3.   I soggetti vigilati sono identificati nella trasmissione corrispondente mediante l’uso dell’identificativo della persona giuridica (Legal Entity Identifier).

Articolo 7

Abrogazione

1.   La decisione BCE/2014/29 è abrogata.

2.   I riferimenti alla decisione abrogata sono da interpretarsi come riferimenti alla presente decisione e sono intesi conformemente alla tavola di concordanza contenuta nell’allegato II.

Articolo 8

Efficacia

Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notifica ai destinatari.

Articolo 9

Destinatari

Le autorità nazionali competenti degli Stati membri partecipanti sono destinatarie della presente decisione.

Fatto a Francoforte sul Meno, il 17 agosto 2023

La presidente della BCE

Christine LAGARDE


(1)   GU L 287 del 29.10.2013, pag. 63.

(2)   GU L 141, del 14.5.2014, pag. 1.

(3)  Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e che modifica il Regolamento (UE) n. 648/2012 (GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1).

(4)  Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070 della Commissione, del 14 settembre 2016, che stabilisce le norme tecniche di attuazione per i modelli, le definizioni e le soluzioni IT che gli enti sono tenuti ad applicare nella presentazione di informazioni all’Autorità bancaria europea e alle autorità competenti in conformità all’articolo 78, paragrafo 2, della direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 328 del 2.12.2016, pag. 1).

(5)  Regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 della Commissione, del 17 dicembre 2020, che stabilisce norme tecniche di attuazione per l’applicazione del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza e che abroga il regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 (GU L 97 del 19.3.2021, pag. 1).

(6)  Regolamento di esecuzione (UE) 2021/453 della Commissione, del 15 marzo 2021, che stabilisce norme tecniche di attuazione per l’applicazione del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli obblighi di segnalazione specifici per il rischio di mercato (GU L 89 del 16.3.2021, pag. 3).

(7)  Decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea, del 2 luglio 2014, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (GU L 214, 19.7.2014, pag. 34).

(8)  Cfr. allegato I.

(9)  Disponibile sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu

(10)  Disponibile sul sito Internet dell’ABE.


ALLEGATO I

Decisione abrogata ed elenco delle modifiche successive

Decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea, del 2 luglio 2014, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione (GU L 214 del 19.7.2014, pag. 34).

Decisione (UE) 2017/1493 della Banca centrale europea, del 3 agosto 2017, che modifica la decisione BCE/2014/29 relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione (BCE/2017/23) (GU L 216 del 22.8.2017, pag. 23).

Decisione (UE) 2021/1396 della Banca centrale europea, del 13 agosto 2021, che modifica la decisione BCE/2014/29 relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi dei regolamenti di esecuzione (UE) n. 680/2014 e (UE) 2016/2070 della Commissione (BCE/2021/39) (GU L 300 del 24.8.2021, pag. 74).


ALLEGATO II

Tavola di concordanza

Decisione BCE/2014/29

Presente decisione

Articolo 1

Articolo 1

Articolo 2

Articolo 2

Articolo 3

Articolo 3

Articolo 4, paragrafo 1

Articolo 4, paragrafo 1

Articolo 4, paragrafo 2

Articolo 4, paragrafo 2

Articolo 4, paragrafo 3

Articolo 5, paragrafo 1

Articolo 5, paragrafo 1

Articolo 5, paragrafo 2

Articolo 5, paragrafo 2, primo comma, lettera b)

Articolo 5, paragrafo 2, primo comma, lettera a) e articolo 5, paragrafo 2, secondo comma

Articolo 6, paragrafo 1

Articolo 6, paragrafo 1

Articolo 6, paragrafo 2

Articolo 6, paragrafo 2

Articolo 6, paragrafo 3

Articolo 7

Articolo 7

Articolo 7 bis

Articolo 7 ter

Articolo 8

Articolo 8

Articolo 9

Articolo 9