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ISSN 1977-0707 |
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Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216 |
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Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
66° anno |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE. |
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IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
II Atti non legislativi
REGOLAMENTI
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1.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216/1 |
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/1674 DELLA COMMISSIONE
del 19 giugno 2023
che modifica il regolamento delegato (UE) 2021/630 per quanto riguarda l’inclusione di determinate paste da spalmare e preparazioni per bevande contenenti cacao, di determinati prodotti a base di cereali, di determinate preparazioni alimentari a base di riso e di altri cereali, di determinate chips e determinati snack croccanti e di determinate salse e determinati condimenti nell’elenco dei prodotti composti esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e che modifica gli allegati I e III del regolamento delegato (UE) 2019/2122
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, recante modifica dei regolamenti (CE) n. 999/2001, (CE) n. 396/2005, (CE) n. 1069/2009, (CE) n. 1107/2009, (UE) n. 1151/2012, (UE) n. 652/2014, (UE) 2016/429 e (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, dei regolamenti (CE) n. 1/2005 e (CE) n. 1099/2009 del Consiglio e delle direttive 98/58/CE, 1999/74/CE, 2007/43/CE, 2008/119/CE e 2008/120/CE del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 89/608/CEE, 89/662/CEE, 90/425/CEE, 91/496/CEE, 96/23/CE, 96/93/CE e 97/78/CE del Consiglio e la decisione 92/438/CEE del Consiglio (regolamento sui controlli ufficiali) (1), in particolare l’articolo 48, lettere d) e h), e l’articolo 77, paragrafo 1, lettera k),
considerando quanto segue:
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(1) |
Il regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione (2) stabilisce l’elenco dei prodotti compositi a lunga conservazione a basso rischio che sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri. |
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(2) |
Il regolamento delegato (UE) 2019/625 della Commissione (3) ha stabilito determinate prescrizioni per le partite di prodotti composti che entrano nell’Unione da paesi terzi o loro regioni. I prodotti composti a lunga conservazione esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri dovevano soddisfare tali prescrizioni. Il regolamento delegato (UE) 2022/2292 della Commissione (4) ha abrogato il regolamento delegato (UE) 2019/625 a decorrere dal 15 dicembre 2022. Poiché il regolamento delegato (UE) 2021/630 fa riferimento al regolamento delegato (UE) 2019/625, al fine di garantire la certezza giuridica è necessario sostituire, nel regolamento delegato (UE) 2021/630, il riferimento all’articolo 12, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2019/625 abrogato con un riferimento all’articolo 20, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2022/2292, che stabilisce le prescrizioni relative ai prodotti composti che entrano nell’Unione da paesi terzi o loro regioni. |
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(3) |
Poiché i prodotti composti a lunga conservazione di cui ai codici NC 1806 90 60, 1806 90 70, 1904 10, 1904 20, 1904 90, 1905 90, 2005 20 20 e 2103 sotto forma di determinate paste da spalmare e preparazioni per bevande contenenti cacao, determinati prodotti a base di cereali, determinate preparazioni alimentari a base di riso, determinate chips e determinati snack croccanti, nonché il miso contenente brodo di pesce per minestre e la salsa di soia contenente brodo di pesce per minestre presentano un basso rischio per la salute umana e degli animali, anche tali prodotti dovrebbero essere esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri. I cracker sono considerati un prodotto della biscotteria e di conseguenza dovrebbero essere anch’essi esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri. |
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(4) |
Il regolamento delegato (UE) 2019/2122 della Commissione (5) stabilisce norme per i casi e le condizioni in cui alcune categorie di animali e di merci contenute nei bagagli personali dei passeggeri sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri. |
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(5) |
Poiché in virtù del presente regolamento determinati prodotti composti a lunga conservazione a basso rischio non contenenti carne sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri conformemente al regolamento delegato (UE) 2021/630, tali prodotti composti dovrebbero essere indicati anche nell’allegato I, parte 2, del regolamento delegato (UE) 2019/2122 come esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri. Dato che queste ultime modifiche sono una conseguenza diretta delle prime, è opportuno inserirle in un unico atto. |
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(6) |
L’elenco dei prodotti esenti di cui all’allegato III del regolamento delegato (UE) 2019/2122 si riferisce alle stesse merci che figurano nell’elenco dei prodotti composti esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri di cui all’allegato del regolamento delegato (UE) 2021/630. Poiché in virtù del presente regolamento sono aggiunti nell’allegato del regolamento delegato (UE) 2021/630 determinati prodotti composti a lunga conservazione a basso rischio non contenenti carne, è necessario modificare anche l’allegato III, punto 7, del regolamento delegato (UE) 2019/2122 e allineare gli elenchi di prodotti composti esenti nei due regolamenti delegati. Dato che i due elenchi sono sostanzialmente collegati e sono destinati ad essere applicati in parallelo, è opportuno apportare le modifiche a tali elenchi in un unico atto. |
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(7) |
È pertanto opportuno modificare di conseguenza i regolamenti delegati (UE) 2019/2122 e (UE) 2021/630, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Il regolamento delegato (UE) 2021/630 è così modificato:
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1. |
all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), il punto i) è sostituito dal seguente:
(*1) Regolamento delegato (UE) 2022/2292 della Commissione, del 6 settembre 2022, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni per l’ingresso nell’Unione di partite di animali destinati alla produzione di alimenti e di determinate merci destinate al consumo umano (GU L 304 del 24.11.2022, pag. 1).»;" |
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2. |
l’allegato è sostituito dal testo che figura nell’allegato del presente regolamento. |
Articolo 2
Il regolamento delegato (UE) 2019/2122 è così modificato:
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1. |
nell’allegato I, la parte 2 è sostituita dalla seguente: « PARTE 2 Elenco delle merci non esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri di cui all’articolo 7, lettera c)
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2. |
nell’allegato III, il punto 7 è sostituito dal seguente:
I seguenti prodotti sono esenti dalle norme di cui ai punti da 1 a 6 purché siano conformi alle prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), del regolamento delegato (UE) 2021/630:
I prodotti composti nella cui composizione sono presenti, come prodotti di origine animale, solo enzimi, aromi, additivi o vitamina D3 sono esenti dalle norme di cui ai punti da 1 a 6 purché siano conformi alle prescrizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento delegato (UE) 2021/630.». |
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 19 giugno 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
(1) GU L 95 del 7.4.2017, pag. 1.
(2) Regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione, del 16 febbraio 2021, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda alcune categorie di merci esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e che modifica la decisione 2007/275/CE della Commissione (GU L 132 del 19.4.2021, pag. 17).
(3) Regolamento delegato (UE) 2019/625 della Commissione, del 4 marzo 2019, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni per l’ingresso nell’Unione di partite di determinati animali e merci destinati al consumo umano (GU L 131 del 17.5.2019, pag. 18).
(4) Regolamento delegato (UE) 2022/2292 della Commissione, del 6 settembre 2022, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni per l’ingresso nell’Unione di partite di animali destinati alla produzione di alimenti e di determinate merci destinate al consumo umano (GU L 304 del 24.11.2022, pag. 1).
(5) Regolamento delegato (UE) 2019/2122 della Commissione, del 10 ottobre 2019, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda alcune categorie di animali e merci esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri, i controlli specifici relativamente al bagaglio personale dei passeggeri e a piccole partite di merci spedite a persone fisiche, non destinate all’immissione in commercio, e che modifica il regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione (GU L 321 del 12.12.2019, pag. 45).
((*)) Allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune (GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1).
((**)) In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione, del 16 febbraio 2021, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda alcune categorie di merci esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e che modifica la decisione 2007/275/CE della Commissione (GU L 132 del 19.4.2021, pag. 17).
((***)) In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione.
((****)) La voce 2006 legge: «Ortaggi e legumi, frutta, frutta a guscio, scorze di frutta ed altre parti di piante, conservate nello zucchero (sgocciolate, ghiacciate o candite)».
((*****)) In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione.
((******)) In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione.
((*******)) In conformità al regolamento delegato (UE) 2021/630 della Commissione.»;
ALLEGATO
«ALLEGATO
Elenco dei prodotti composti esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri (articolo 3)
In questo elenco, che si basa sulla nomenclatura combinata (NC) utilizzata nell’Unione, figurano i prodotti composti che non necessitano di controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri.
Note relative alla tabella:
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Colonna (1) — Codice NC In questa colonna è indicato il codice NC. La NC, istituita dal regolamento (CEE) n. 2658/87, è basata sul sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci («sistema armonizzato» - SA), elaborato dal Consiglio di cooperazione doganale, ora Organizzazione mondiale delle dogane, e approvato con decisione 87/369/CEE del Consiglio (1). La NC riproduce le voci e le sottovoci a sei cifre del SA. La settima e l’ottava cifra identificano ulteriori sottovoci della NC. Quando è utilizzato un codice a quattro, sei o otto cifre non preceduto da «ex», tutti i prodotti composti preceduti da tali quattro, sei o otto cifre o rientranti in quel codice non devono essere sottoposti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri, salvo altrimenti disposto. Qualora solo determinati prodotti composti specifici rientranti in un codice a quattro, sei od otto cifre contengano prodotti di origine animale e nella NC non esista una suddivisione specifica di tale codice, quest’ultimo è preceduto da «ex». Ad esempio, per quanto riguarda « ex 2001 90 65 », non sono prescritti controlli ai posti di controllo frontalieri per i prodotti riportati nella colonna (2). |
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Colonna (2) — Spiegazioni In questa colonna sono fornite precisazioni sui prodotti composti ai quali si applica l’esenzione dai controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri.
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(1) Decisione 87/369/CEE del Consiglio, del 7 aprile 1987, relativa alla conclusione della convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci e il relativo protocollo di emendamento (GU L 198 del 20.7.1987, pag. 1).
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1.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216/9 |
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/1675 DELLA COMMISSIONE
del 26 giugno 2023
recante rettifica del regolamento delegato (UE) 2021/1958 che integra il regolamento (UE) 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo norme dettagliate in merito alle procedure di prova e ai requisiti tecnici specifici per l’omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda i sistemi di adattamento intelligente della velocità e per l’omologazione di tali sistemi come entità tecniche indipendenti
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo ai requisiti di omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché di sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli, per quanto riguarda la loro sicurezza generale e la protezione degli occupanti dei veicoli e degli altri utenti vulnerabili della strada, che modifica il regolamento (UE) 2018/858 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga i regolamenti (CE) n. 78/2009, (CE) n. 79/2009 e (CE) n. 661/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 631/2009, (UE) n. 406/2010, (UE) n. 672/2010, (UE) n. 1003/2010, (UE) n. 1005/2010, (UE) n. 1008/2010, (UE) n. 1009/2010, (UE) n. 19/2011, (UE) n. 109/2011, (UE) n. 458/2011, (UE) n. 65/2012, (UE) n. 130/2012, (UE) n. 347/2012, (UE) n. 351/2012, (UE) n. 1230/2012 e (UE) 2015/166 della Commissione (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 6,
considerando quanto segue:
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(1) |
Le versioni in lingua lituana e tedesca del regolamento delegato (UE) 2021/1958 della Commissione (2) contengono un errore al punto 5.1 dell’allegato I, per quanto riguarda il campo di visibilità del sensore di osservazione. Tale errore incide sulla sostanza della disposizione. |
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(2) |
Le versioni in lingua lituana e tedesca del regolamento delegato (UE) 2021/1958 dovrebbero pertanto essere rettificate di conseguenza. La rettifica non riguarda le altre versioni linguistiche, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
(non riguarda la versione italiana)
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 26 giugno 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
(1) GU L 325 del 16.12.2019, pag. 1.
(2) Regolamento delegato (UE) 2021/1958 della Commissione, del 23 giugno 2021, che integra il regolamento (UE) 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo norme dettagliate in merito alle procedure di prova e ai requisiti tecnici specifici per l’omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda i sistemi di adattamento intelligente della velocità e per l’omologazione di tali sistemi come entità tecniche indipendenti, e che ne modifica l’allegato II (GU L 409 del 17.11.2021, pag. 1).
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1.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216/11 |
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/1676 DELLA COMMISSIONE
del 7 luglio 2023
che integra il regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la definizione di costi unitari, somme forfettarie, tassi forfettari e finanziamenti non collegati ai costi per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (1), in particolare l'articolo 94, paragrafo 4, e l'articolo 95, paragrafo 4,
considerando quanto segue:
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(1) |
Al fine di semplificare l'utilizzo del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e del Fondo per una transizione giusta (JTF) e ridurre l'onere amministrativo per i beneficiari, è opportuno definire alcuni costi unitari e stabilire gli importi dei finanziamenti non collegati ai costi disponibili per il rimborso del contributo dell'Unione ai programmi. Conformemente all'articolo 25, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/1060 tali costi unitari e importi dei finanziamenti non collegati ai costi possono essere utilizzati anche per operazioni ammissibili nell'ambito del FSE+ e sostenute dal Fondo europeo di sviluppo regionale. |
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(2) |
I costi unitari per il rimborso agli Stati membri sono stati stabiliti sulla base di un metodo di calcolo giusto, equo e verificabile, basato su dati storici o statistici, come indicato all'articolo 94, paragrafo 2, secondo comma, lettera a), del regolamento (UE) 2021/1060. |
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(3) |
Nella definizione degli importi per i finanziamenti non collegati ai costi, la Commissione si è attenuta ai principi di sana gestione finanziaria, in particolare al principio relativo all'adeguatezza delle risorse impiegate agli investimenti intrapresi. |
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(4) |
Tenuto conto degli sforzi supplementari richiesti per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi, inclusi i rifugiati e le persone in fuga dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina, è opportuno stabilire costi unitari specifici per le tipologie di operazioni pertinenti. |
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(5) |
Semplificare l'attuazione di operazioni nei settori dell'istruzione formale, della formazione dei dipendenti, della formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive, nonché nel settore dei servizi di consulenza connessi all'occupazione contribuirà inoltre alla positiva attuazione dell'Anno europeo delle competenze. |
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(6) |
Riaffermando gli impegni assunti nel quadro del piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali (2) con il nuovo obiettivo principale dell'Unione per il 2030 in materia di povertà e inclusione sociale, è opportuno agevolare l'attuazione di operazioni che contribuiscano a ridurre il numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale e creare incentivi a tal fine. È pertanto opportuno definire opzioni di costo semplificate e regimi di finanziamento non collegati ai costi per le operazioni che offrono servizi di assistenza domiciliare e sul territorio nonché per le operazioni che forniscono servizi residenziali e non residenziali alle vittime di violenza domestica e alle persone senza fissa dimora a breve o lungo termine. |
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(7) |
Sussistono notevoli disparità tra gli Stati membri per quanto riguarda il livello dei costi relativi alle tipologie di operazioni in questione. In linea con il principio della sana gestione finanziaria, gli importi stabiliti dalla Commissione dovrebbero riflettere le specificità di ogni Stato membro. |
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(8) |
Al fine di garantire che i costi unitari rimangano un indicatore appropriato dei costi effettivamente sostenuti e che gli importi dei finanziamenti non collegati ai costi restino adeguati agli investimenti effettuati per tutto il periodo di programmazione, è stato previsto un opportuno metodo di adeguamento, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Oggetto e ambito di applicazione
Le condizioni per il rimborso del contributo dell'Unione alle operazioni del FSE+ e del JTF sulla base dei costi unitari e dei finanziamenti non collegati ai costi, comprese le tipologie di operazioni coperte e i risultati da conseguire o le condizioni da soddisfare, l'importo di tale rimborso e il metodo di adeguamento di tale importo sono stabiliti nell'allegato.
Articolo 2
Spese ammissibili
Gli importi calcolati sulla base del presente regolamento sono considerati spese ammissibili ai fini dell'applicazione del regolamento (UE) 2021/1060.
Articolo 3
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 7 luglio 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
(1) GU L 231 del 30.6.2021, pag. 159.
(2) Piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali (europa.eu).
ALLEGATO
Condizioni per il rimborso del contributo dell'Unione ai programmi in conformità dell'articolo 94, paragrafo 4, e dell'articolo 95, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2021/1060 sulla base dei costi unitari e dei finanziamenti non collegati ai costi per le operazioni nei settori dell'istruzione formale, della formazione, dei servizi di consulenza connessi all'occupazione, dei servizi di assistenza domiciliare e di assistenza diurna sul territorio e dei servizi di assistenza alle vittime di violenza domestica e alle persone senza fissa dimora
Gli importi e le condizioni definiti non si applicano ai programmi che hanno stabilito, per le tipologie di operazioni pertinenti, le proprie specifiche opzioni semplificate in materia di costi o finanziamenti non collegati ai costi in conformità dell'articolo 94, paragrafo 3, e dell'articolo 95, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/1060.
1. OPERAZIONI RIGUARDANTI L'ISTRUZIONE FORMALE CHE POSSONO ESSERE COPERTE DAL RIMBORSO SULLA BASE DEI COSTI UNITARI
1.1. Tipologie di operazioni
Operazioni nel settore dell'istruzione formale (dall'educazione della prima infanzia al livello di istruzione terziaria, compresa l'istruzione professionale formale).
1.2. Definizione dell'indicatore che attiva il pagamento dei costi unitari
Denominazione dell'indicatore: partecipanti a un anno accademico di istruzione formale.
Unità di misura dell'indicatore: numero di partecipanti con iscrizione verificata a un anno accademico di istruzione formale, distinti in base alla classificazione ISCED. Per «iscrizione verificata» si intende la verifica, da parte delle autorità nazionali, dell'iscrizione dello studente al corso di istruzione o di formazione formale due o tre volte durante l'anno accademico, secondo le abituali prassi e procedure vigenti negli Stati membri.
Classificazione internazionale standard dell'istruzione: http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/International_Standard_Classification_of_Education_(ISCED)
1.3. Importi (in EUR)
Gli importi di cui alle tabelle 1a e 1b che seguono coprono tutti i costi ammissibili direttamente connessi alla fornitura di beni e servizi di base nel settore dell'istruzione formale, comprendenti le tasse di iscrizione, le tasse di frequenza e di partecipazione agli esami, i viaggi scolastici e il sevizio mensa.
Altre categorie di costi che potrebbero essere necessarie per l'attuazione dell'operazione, quali le indennità dei partecipanti, i costi di trasporto e di alloggio o altri tipi di sostegno fornito ai partecipanti, non sono coperte dal costo unitario e possono costituire costi ammissibili aggiuntivi conformemente al regolamento (UE) 2021/1060, ai regolamenti specifici relativi ai fondi e alle regole nazionali in materia di ammissibilità.
Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni nel settore dell'istruzione formale nel quadro dello stesso programma per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.
Gli importi si riferiscono alla partecipazione a tempo pieno per un anno accademico.
In caso di partecipazione parziale, l'importo è definito in misura proporzionale alla partecipazione dello studente. Nel caso in cui il corso sia di durata inferiore a un anno accademico, l'importo è definito in misura proporzionale alla durata del corso.
Per i corsi della durata di almeno un anno accademico completo, tali importi possono essere rimborsati allo Stato membro sulla base degli elementi seguenti: 50 % per il primo giustificativo di iscrizione durante l'anno accademico (generalmente all'inizio dell'anno accademico, conformemente alle norme e alle prassi nazionali), 30 % per il secondo giustificativo di iscrizione e 20 % per il terzo e ultimo giustificativo di iscrizione. Per gli Stati membri i cui sistemi nazionali prevedono la raccolta di tale informazione solo due volte l'anno, o per corsi di durata inferiore a un anno accademico completo, il rimborso ammonta al 50 % per il primo giustificativo di iscrizione e al 50 % per il secondo e ultimo giustificativo di iscrizione.
I corsi di formazione possono svolgersi in loco, online o in forma ibrida, ma devono essere sempre erogati in presenza sia del formatore sia dei partecipanti.
Per tenere conto degli sforzi ulteriori richiesti e per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati (1), incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, nella tabella 1b sono indicati valori specifici per le operazioni rivolte a questo gruppo di destinatari. Tali valori possono essere utilizzati in sostituzione dei corrispondenti valori di cui alla tabella 1a. Non sono valori cumulativi e non possono essere utilizzati in combinazione con la tabella 1a.
Le medesime condizioni per il rimborso si applicano per i valori indicati in entrambe le tabelle 1a e 1b. Poiché la sola differenza è rappresentata dal gruppo di destinatari, criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti per i partecipanti conformemente alle specifiche definizioni e prassi nazionali.
1.4. Metodo di adeguamento
I costi unitari e i valori di cui alla tabella 1a possono essere adeguati automaticamente su base annua applicando l'indice del costo del lavoro (Labour cost index, «LCI») per l'istruzione (2). L'indice di base utilizzato per stabilire i valori di cui alla tabella 1a è LCIEducation2021 (LCI per il 2021). I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.
L'adeguamento si basa sulla formula:
AdjustedSCO = BaseSCO x LCIEducation latest.
Gli importi indicati nella tabella 1b possono essere adeguati automaticamente moltiplicando i costi unitari adeguati di cui alla tabella 1a per il fattore 1,10.
Tabella 1a
Importi per partecipante all'istruzione formale (in EUR)
«N. d.» indica che non sono disponibili dati per lo Stato membro e il livello di istruzione interessati.
L'anno di riferimento della raccolta dati è il 2021 ad eccezione dei campi per FR e NL per i quali l'anno di riferimento è il 2019.
|
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR |
HU |
HR |
|
Educazione della prima infanzia |
ED0 |
5 614 |
N. d. |
2 649 |
2 133 |
3 704 |
9 655 |
10 912 |
5 179 |
N. d. |
4 121 |
10 618 |
5 963 |
3 145 |
2 627 |
|
Sviluppo educativo della prima infanzia |
ED01 |
4 848 |
N. d. |
N. d. |
357 |
N. d. |
13 279 |
15 775 |
N. d. |
N. d. |
4 132 |
18 275 |
N. d. |
3 152 |
N. d. |
|
Educazione prescolastica |
ED02 |
5 793 |
7 243 |
2 649 |
2 771 |
3 704 |
8 288 |
8 012 |
N. d. |
2 994 |
4 117 |
8 872 |
5 963 |
3 145 |
3 275 |
|
Istruzione primaria |
ED1 |
10 777 |
8 577 |
1 858 |
7 635 |
3 871 |
7 981 |
11 103 |
5 402 |
3 734 |
4 566 |
8 305 |
5 768 |
3 233 |
5 537 |
|
Istruzione primaria e istruzione secondaria inferiore (livelli 1 e 2) |
ED1_2 |
12 451 |
9 331 |
2 167 |
8 055 |
5 036 |
9 067 |
11 338 |
5 474 |
3 729 |
4 969 |
9 948 |
6 456 |
3 054 |
3 072 |
|
Istruzione secondaria inferiore |
ED2 |
14 177 |
10 995 |
2 574 |
8 936 |
6 626 |
9 812 |
11 786 |
5 645 |
3 719 |
5 710 |
13 247 |
7 319 |
2 889 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria inferiore - generale |
ED24 |
13 332 |
N. d. |
2 359 |
8 936 |
6 635 |
9 812 |
11 770 |
5 627 |
3 719 |
5 710 |
13 247 |
7 319 |
2 889 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria inferiore - professionale |
ED25 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
5 134 |
N. d. |
16 126 |
5 773 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
3 301 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria superiore |
ED3 |
13 111 |
11 124 |
2 033 |
9 844 |
5 773 |
9 895 |
9 831 |
4 060 |
3 229 |
6 400 |
7 867 |
9 583 |
3 306 |
3 359 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria (livelli 3 e 4) |
ED3_4 |
12 791 |
11 124 |
2 030 |
9 844 |
5 664 |
8 769 |
9 831 |
4 234 |
2 665 |
6 400 |
7 867 |
9 522 |
3 411 |
3 359 |
|
Istruzione secondaria superiore - generale |
ED34 |
10 760 |
10 812 |
1 835 |
8 888 |
4 926 |
10 599 |
9 790 |
2 930 |
2 781 |
5 432 |
7 569 |
9 421 |
3 225 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - generale (livelli 34 e 44) |
ED34_44 |
11 933 |
10 812 |
1 835 |
8 888 |
4 709 |
1 099 |
9 790 |
2 930 |
2 781 |
5 432 |
7 569 |
9 403 |
3 225 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria superiore - professionale |
ED35 |
14 711 |
11 365 |
2 232 |
14 624 |
6 108 |
9 236 |
9 895 |
5 678 |
4 280 |
8 471 |
7 990 |
9 890 |
3 401 |
3 408 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - professionale (livelli 35 e 45) |
ED35_45 |
13 314 |
11 365 |
2 224 |
14 624 |
6 060 |
7 615 |
9 895 |
5 782 |
2 513 |
8 471 |
7 990 |
9 741 |
3 580 |
3 408 |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria |
ED4 |
2 054 |
N. d. |
354 |
N. d. |
836 |
4 893 |
N. d. |
6 276 |
333 |
N. d. |
N. d. |
6 688 |
4 242 |
N. d. |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria |
ED44 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
653 |
10 323 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
6 437 |
N. d. |
N. d. |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria - professionale |
ED45 |
1 359 |
N. d. |
354 |
N. d. |
1 222 |
4 545 |
N. d. |
6 276 |
333 |
N. d. |
N. d. |
6 748 |
4 242 |
N. d. |
|
Istruzione terziaria di ciclo breve |
ED5 |
14 857 |
10 474 |
N. d. |
557 |
13 910 |
1 920 |
9 000 |
N. d. |
N. d. |
5 383 |
9 138 |
8 829 |
465 |
N. d. |
|
Istruzione terziaria (livelli 5-8) |
ED5-8 |
15 483 |
9 376 |
2 627 |
2 900 |
4 784 |
6 806 |
9 173 |
3 790 |
1 144 |
4 029 |
8 590 |
6 739 |
2 828 |
3 929 |
|
Istruzione terziaria esclusa l'istruzione terziaria di ciclo breve (livelli 6-8) |
ED6-8 |
15 596 |
9 338 |
2 627 |
3 178 |
4 756 |
6 817 |
9 195 |
3 790 |
1 144 |
3 665 |
8 590 |
6 105 |
2 926 |
3 353 |
|
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
Educazione della prima infanzia |
ED0 |
7 707 |
5 346 |
3 824 |
3 807 |
17 293 |
6 240 |
7 161 |
2 767 |
3 286 |
1 805 |
5 173 |
3 445 |
13 449 |
|
Sviluppo educativo della prima infanzia |
ED01 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
3 794 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
3 746 |
6 171 |
N. d. |
17 407 |
|
Educazione prescolastica |
ED02 |
5 526 |
5 346 |
3 384 |
3 809 |
17 293 |
6 240 |
7 161 |
2 767 |
3 449 |
1 724 |
4 731 |
3 445 |
12 033 |
|
Istruzione primaria |
ED1 |
7 404 |
6 110 |
3 600 |
3 577 |
17 158 |
6 132 |
7 936 |
3 754 |
5 229 |
1 169 |
5 570 |
4 148 |
10 677 |
|
Istruzione primaria e istruzione secondaria inferiore (livelli 1 e 2) |
ED1_2 |
7 507 |
6 282 |
3 621 |
3 563 |
17 931 |
7 502 |
9 053 |
3 753 |
5 801 |
1 770 |
6 000 |
3 919 |
10 642 |
|
Istruzione secondaria inferiore |
ED2 |
7 788 |
6 552 |
3 664 |
3 553 |
19 256 |
10 281 |
10 712 |
3 749 |
6 782 |
2 543 |
7 006 |
3 713 |
10 564 |
|
Istruzione secondaria inferiore - generale |
ED24 |
8 324 |
6 552 |
3 660 |
3 532 |
19 256 |
10 230 |
9 426 |
3 749 |
N. d. |
2 543 |
7 006 |
3 640 |
10 564 |
|
Istruzione secondaria inferiore - professionale |
ED25 |
N. d. |
6 615 |
4 956 |
4 788 |
N. d. |
16 143 |
14 131 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
6 970 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria superiore |
ED3 |
7 964 |
6 654 |
4 369 |
3 839 |
18 676 |
9 626 |
8 193 |
3 236 |
6 113 |
2 414 |
4 839 |
4 262 |
11 012 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria (livelli 3 e 4) |
ED3_4 |
8 532 |
6 654 |
4 420 |
4 003 |
18 435 |
9 626 |
8 193 |
3 130 |
6 113 |
2 232 |
4 839 |
4 311 |
10 823 |
|
Istruzione secondaria superiore - generale |
ED34 |
8 496 |
5 946 |
3 935 |
3 495 |
16 939 |
10 104 |
8 997 |
2 848 |
N. d. |
5 200 |
5 589 |
3 867 |
9 710 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - generale (livelli 34 e 44) |
ED34_44 |
8 496 |
N. d. |
3 935 |
3 495 |
16 939 |
10 100 |
8 997 |
2 848 |
N. d. |
5 200 |
5 589 |
3 867 |
9 689 |
|
Istruzione secondaria superiore - professionale |
ED35 |
N. d. |
N. d. |
5 016 |
4 813 |
19 760 |
8 312 |
7 781 |
3 537 |
N. d. |
320 |
4 489 |
4 455 |
13 189 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - professionale (livelli 35 e 45) |
ED35_45 |
4 192 |
N. d. |
5 053 |
4 826 |
19 344 |
8 312 |
7 781 |
3 320 |
N. d. |
416 |
4 489 |
4 515 |
12 633 |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria |
ED4 |
15 476 |
N. d. |
5 314 |
4 843 |
2 769 |
9 569 |
5 360 |
1 793 |
N. d. |
838 |
N. d. |
546 |
6 657 |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria |
ED44 |
4 192 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
9 569 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
8 894 |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria - professionale |
ED45 |
15 476 |
N. d. |
5 314 |
4 843 |
2 769 |
8 624 |
5 360 |
1 793 |
N. d. |
838 |
N. d. |
5 457 |
5 353 |
|
Istruzione terziaria di ciclo breve |
ED5 |
N. d. |
2 771 |
3 637 |
N. d. |
4 734 |
11 289 |
7 099 |
5 684 |
2 471 |
N. d. |
2 378 |
4 999 |
6 205 |
|
Istruzione terziaria (livelli 5-8) |
ED5-8 |
6 298 |
2 528 |
2 750 |
2 495 |
23 639 |
12 754 |
6 750 |
3 356 |
2 993 |
3 517 |
6 835 |
3 484 |
10 356 |
|
Istruzione terziaria esclusa l'istruzione terziaria di ciclo breve (livelli 6-8) |
ED6-8 |
7 315 |
2 526 |
2 609 |
2 495 |
26 424 |
12 907 |
6 745 |
3 356 |
2 967 |
3 517 |
7 468 |
3 460 |
10 788 |
Tabella 1b
Importi per partecipante all'istruzione formale (in EUR) rivolta alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati, incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina
«N. d.» indica che non sono disponibili dati per lo Stato membro e il livello di istruzione interessati.
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR |
HU |
HR |
|
|
Educazione della prima infanzia |
ED0 |
6 175 |
N. d. |
2 914 |
2 346 |
4 074 |
10 621 |
12 003 |
5 697 |
N. d. |
4 533 |
11 680 |
6 559 |
3 459 |
2 890 |
|
Sviluppo educativo della prima infanzia |
ED01 |
5 333 |
N. d. |
N. d. |
393 |
N. d. |
14 607 |
17 352 |
N. d. |
N. d. |
4 545 |
20 103 |
N. d. |
3 467 |
N. d. |
|
Educazione prescolastica |
ED02 |
6 372 |
7 967 |
2 914 |
3 048 |
4 276 |
9 116 |
8 814 |
N. d. |
3 294 |
4 529 |
9 759 |
6 559 |
3 459 |
3 602 |
|
Istruzione primaria |
ED1 |
11 854 |
9 435 |
2 044 |
8 398 |
4 259 |
8 779 |
12 213 |
5 942 |
4 108 |
5 023 |
9 135 |
6 345 |
3 556 |
6 091 |
|
Istruzione primaria e istruzione secondaria inferiore (livelli 1 e 2) |
ED1_2 |
13 696 |
10 264 |
2 384 |
8 860 |
5 540 |
9 974 |
12 472 |
6 021 |
4 102 |
5 466 |
10 943 |
7 102 |
3 360 |
3 379 |
|
Istruzione secondaria inferiore |
ED2 |
15 594 |
12 095 |
2 832 |
9 830 |
7 288 |
10 794 |
12 965 |
6 210 |
4 091 |
6 281 |
14 571 |
8 051 |
3 177 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria inferiore - generale |
ED24 |
14 665 |
N. d. |
2 595 |
9 830 |
7 298 |
10 794 |
12 947 |
6 189 |
4 091 |
6 281 |
14 571 |
8 051 |
3 177 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria inferiore - professionale |
ED25 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
5 648 |
N. d. |
17 739 |
6 350 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
3 631 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria superiore |
ED3 |
14 422 |
12 237 |
2 237 |
10 829 |
6 350 |
10 884 |
10 814 |
4 466 |
3 551 |
7 040 |
8 653 |
10 541 |
3 636 |
3 694 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria (livelli 3 e 4) |
ED3_4 |
14 070 |
12 237 |
2 233 |
10 829 |
6 230 |
9 646 |
10 814 |
4 658 |
2 931 |
7 040 |
8 653 |
10 474 |
3 752 |
3 694 |
|
Istruzione secondaria superiore - generale |
ED34 |
11 836 |
11 893 |
2 019 |
9 776 |
5 419 |
11 659 |
10 769 |
3 223 |
3 059 |
5 975 |
8 326 |
10 363 |
3 547 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - generale (livelli 34 e 44) |
ED34_44 |
13 126 |
11 893 |
2 019 |
9 776 |
5 180 |
1 209 |
10 769 |
3 223 |
3 059 |
5 975 |
8 326 |
10 343 |
3 547 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria superiore - professionale |
ED35 |
16 182 |
12 501 |
2 455 |
16 086 |
6 719 |
10 159 |
10 885 |
6 246 |
4 708 |
9 318 |
8 789 |
10 879 |
3 741 |
3 748 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - professionale (livelli 35 e 45) |
ED35_45 |
14 645 |
12 501 |
2 446 |
16 086 |
6 666 |
8 376 |
10 885 |
6 360 |
2 764 |
9 318 |
8 789 |
10 715 |
3 938 |
3 748 |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria |
ED4 |
2 259 |
N. d. |
389 |
N. d. |
919 |
5 382 |
N. d. |
6 904 |
366 |
N. d. |
N. d. |
7 357 |
4 666 |
N. d. |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria |
ED44 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
719 |
11 355 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
7 081 |
N. d. |
N. d. |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria - professionale |
ED45 |
1 495 |
N. d. |
389 |
N. d. |
1 345 |
5 000 |
N. d. |
6 904 |
366 |
N. d. |
N. d. |
7 423 |
4 666 |
N. d. |
|
Istruzione terziaria di ciclo breve |
ED5 |
16 342 |
11 521 |
N. d. |
613 |
15 301 |
2 112 |
9 900 |
N. d. |
N. d. |
5 922 |
10 052 |
9 712 |
511 |
N. d. |
|
Istruzione terziaria (livelli 5-8) |
ED5-8 |
17 031 |
10 314 |
2 890 |
3 190 |
5 263 |
7 487 |
10 090 |
4 169 |
1 258 |
4 431 |
9 449 |
7 413 |
3 111 |
4 321 |
|
Istruzione terziaria esclusa l'istruzione terziaria di ciclo breve (livelli 6-8) |
ED6-8 |
17 155 |
10 272 |
2 890 |
3 496 |
5 231 |
7 498 |
10 114 |
4 169 |
1 258 |
4 031 |
9 449 |
6 716 |
3 218 |
3 688 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Educazione della prima infanzia |
ED0 |
8 477 |
5 881 |
4 207 |
4 188 |
19 022 |
6 864 |
7 877 |
3 044 |
3 615 |
1 986 |
5 691 |
3 790 |
14 794 |
|
Sviluppo educativo della prima infanzia |
ED01 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
4 173 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
4 121 |
6 788 |
N. d. |
19 147 |
|
Educazione prescolastica |
ED02 |
6 079 |
5 881 |
3 723 |
4 190 |
19 022 |
6 864 |
7 877 |
3 044 |
3 794 |
1 897 |
5 204 |
3 790 |
13 236 |
|
Istruzione primaria |
ED1 |
8 144 |
6 721 |
3 960 |
3 935 |
18 874 |
6 746 |
8 730 |
4 129 |
5 752 |
1 285 |
6 127 |
4 562 |
11 745 |
|
Istruzione primaria e istruzione secondaria inferiore (livelli 1 e 2) |
ED1_2 |
8 257 |
6 910 |
3 983 |
3 919 |
19 724 |
8 252 |
9 958 |
4 128 |
6 381 |
1 947 |
6 600 |
4 311 |
11 706 |
|
Istruzione secondaria inferiore |
ED2 |
8 566 |
7 207 |
4 031 |
3 909 |
21 182 |
11 309 |
11 783 |
4 124 |
7 461 |
2 797 |
7 707 |
4 085 |
11 620 |
|
Istruzione secondaria inferiore - generale |
ED24 |
9 156 |
7 207 |
4 026 |
3 885 |
21 182 |
11 253 |
10 369 |
4 124 |
N. d. |
2 797 |
7 707 |
4 004 |
11 620 |
|
Istruzione secondaria inferiore - professionale |
ED25 |
N. d. |
7 277 |
5 452 |
5 267 |
N. d. |
17 758 |
15 544 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
7 667 |
N. d. |
|
Istruzione secondaria superiore |
ED3 |
8 760 |
7 319 |
4 806 |
4 223 |
20 543 |
10 589 |
9 012 |
3 559 |
6 725 |
2 655 |
5 323 |
4 688 |
12 114 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria (livelli 3 e 4) |
ED3_4 |
9 385 |
7 319 |
4 862 |
4 404 |
20 278 |
10 589 |
9 012 |
3 443 |
6 725 |
2 455 |
5 323 |
4 742 |
11 905 |
|
Istruzione secondaria superiore - generale |
ED34 |
9 345 |
6 540 |
4 329 |
3 844 |
18 633 |
11 115 |
9 897 |
3 133 |
N. d. |
5 720 |
6 148 |
4 254 |
10 681 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - generale (livelli 34 e 44) |
ED34_44 |
9 345 |
N. d. |
4 329 |
3 844 |
18 633 |
11 110 |
9 897 |
3 133 |
N. d. |
5 720 |
6 148 |
4 254 |
10 657 |
|
Istruzione secondaria superiore - professionale |
ED35 |
N. d. |
N. d. |
5 517 |
5 295 |
21 736 |
9 143 |
8 559 |
3 891 |
N. d. |
351 |
4 938 |
4 901 |
14 508 |
|
Istruzione secondaria superiore e istruzione post-secondaria non terziaria - professionale (livelli 35 e 45) |
ED35_45 |
4 611 |
N. d. |
5 558 |
5 309 |
21 279 |
9 143 |
8 559 |
3 652 |
N. d. |
457 |
4 938 |
4 967 |
13 897 |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria |
ED4 |
17 023 |
N. d. |
5 845 |
5 327 |
3 046 |
10 526 |
5 896 |
1 972 |
N. d. |
922 |
N. d. |
601 |
7 323 |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria |
ED44 |
4 611 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
10 526 |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
N. d. |
9 783 |
|
Istruzione post-secondaria non terziaria - professionale |
ED45 |
17 023 |
N. d. |
5 845 |
5 327 |
3 046 |
9 486 |
5 896 |
1 972 |
N. d. |
922 |
N. d. |
6 003 |
5 888 |
|
Istruzione terziaria di ciclo breve |
ED5 |
N. d. |
3 048 |
4 001 |
N. d. |
5 207 |
12 417 |
7 809 |
6 253 |
2 718 |
N. d. |
2 616 |
5 499 |
6 825 |
|
Istruzione terziaria (livelli 5-8) |
ED5-8 |
6 928 |
2 781 |
3 025 |
2 744 |
26 003 |
14 030 |
7 425 |
3 691 |
3 292 |
3 868 |
7 518 |
3 833 |
11 392 |
|
Istruzione terziaria esclusa l'istruzione terziaria di ciclo breve (livelli 6-8) |
ED6-8 |
8 047 |
2 779 |
2 870 |
2 744 |
29 067 |
14 197 |
7 420 |
3 691 |
3 263 |
3 868 |
8 214 |
3 806 |
11 866 |
2. OPERAZIONI RIGUARDANTI LA FORMAZIONE DI PERSONE REGISTRATE COME DISOCCUPATE, IN CERCA DI LAVORO O INATTIVE.
2.1. Tipologie di operazioni
Tutte le operazioni riguardanti la formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive. I corsi di formazione possono essere svolti principalmente in istituto o sul posto di lavoro, ma almeno una parte deve essere erogata in istituto.
Nel caso di formazione in istituto, i corsi di formazione possono svolgersi in loco, online o in forma ibrida, ma devono essere sempre erogati in presenza sia del formatore sia dei partecipanti. I corsi di formazione sul posto di lavoro devono avere luogo sempre in loco.
2.2. Definizione dell'indicatore che attiva il pagamento dei costi unitari
Denominazione dell'indicatore: partecipanti che hanno completato con successo un corso di formazione.
Unità di misura dell'indicatore: numero di partecipanti che hanno completato con successo un corso di formazione.
Un corso di formazione è considerato «completato con successo» quando un documento ne attesta il completamento conformemente alle norme o alle prassi nazionali (ad esempio un certificato rilasciato dall'organismo che eroga la formazione o un documento equivalente ammissibile ai sensi delle norme o prassi nazionali).
La condizione relativa al completamento con successo di un corso di formazione non può considerarsi soddisfatta quando un partecipante completa con successo solo alcuni dei moduli previsti da un corso di formazione.
2.3. Importi (in EUR)
Gli importi di cui alle tabelle 2a e 2b riportate di seguito coprono tutti i costi ammissibili direttamente connessi all'erogazione di corsi di formazione.
Altre categorie di costi che potrebbero essere necessarie per l'attuazione dell'operazione, quali le indennità dei partecipanti, il trasporto e l'alloggio o altri tipi di sostegno fornito ai partecipanti, non sono coperte dal costo unitario e possono costituire costi ammissibili aggiuntivi a norma del regolamento (UE) 2021/1060, dei regolamenti specifici relativi ai fondi e delle regole nazionali in materia di ammissibilità.
Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni riguardanti la formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive nel quadro dello stesso programma gestito dallo stesso ente per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.
Per tenere conto degli sforzi ulteriori richiesti e per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati (3), incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, nella tabella 2b sono indicati valori specifici per le operazioni rivolte a questo gruppo di destinatari. Tali valori possono essere utilizzati in sostituzione dei corrispondenti valori di cui alla tabella 2a. Non sono valori cumulativi e non possono essere utilizzati in combinazione con la tabella 2a.
Le medesime condizioni per il rimborso si applicano per i valori indicati nelle tabelle 2a e 2b. Poiché la sola differenza è rappresentata dal gruppo di destinatari, criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti per i partecipanti conformemente alle specifiche definizioni, norme e prassi nazionali.
Per gli Stati membri elencati nella tabella 5:
|
— |
gli importi di cui alle tabelle 2a e 2b sono moltiplicati per l'indice del pertinente programma regionale; |
|
— |
nel caso di programmi operativi che interessano più di una regione, l'importo da rimborsare è determinato in funzione della regione in cui sono attuati l'operazione o il progetto. |
2.4. Metodo di adeguamento
Il costo unitario di cui alla tabella 2a può essere adeguato automaticamente su base annua applicando l'indice del costo del lavoro per l'istruzione (4). L'indice di base utilizzato per stabilire i valori di cui alla tabella 2a è LCIEducation2021 (LCI per il 2021). I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.
L'adeguamento si basa sulla formula: AdjustedSCO = BaseSCO x LCIEducation latest.
I costi unitari indicati nella tabella 2b possono essere adeguati automaticamente moltiplicando i costi unitari adeguati di cui alla tabella 2a per il fattore 1,10.
Tabella 2a
Importi per la formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive (in EUR)
L'anno di riferimento è il 2021 ad eccezione dei campi contrassegnati con un *, per i quali l'anno di riferimento è il 2019.
|
Stato membro |
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR* |
HU |
HR |
|
EUR |
2 944 |
3 635 |
1 143 |
3 133 |
838 |
7 757 |
6 344 |
1 052 |
2 193 |
2 870 |
6 141 |
6 512 * |
2 464 |
831 |
|
Stato membro |
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL* |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
EUR |
12 362 |
3 697 |
1 103 |
2 060 |
19 971 |
3 292 |
5 219 * |
785 |
1 216 |
1 244 |
1 088 |
626 |
8 555 |
|
Tabella 2b
Importi per la formazione di persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive (in EUR) rivolta alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati, incluse le persone in fuga dall'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina
|
Stato membro |
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR* |
HU |
HR |
|
EUR |
3 239 |
3 998 |
1 257 |
3 446 |
922 |
8 533 |
6 979 |
1 157 |
2 413 |
3 158 |
6 755 |
7 163 * |
2 711 |
914 |
|
Stato membro |
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL* |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
EUR |
13 598 |
4 067 |
1 213 |
2 266 |
21 968 |
3 621 |
5 741 * |
863 |
1 338 |
1 368 |
1 197 |
689 |
9 411 |
|
3. OPERAZIONI RIGUARDANTI L'EROGAZIONE DI FORMAZIONE A PERSONE OCCUPATE
3.1. Tipologie di operazioni
Tutte le operazioni che riguardano attività di formazione i cui obiettivi primari sono l'acquisizione di nuove competenze o lo sviluppo e il miglioramento di quelle esistenti e che sono state finanziate almeno in parte dalle imprese per i loro dipendenti aventi un contratto di lavoro. Sono esclusi i contratti per le attività di apprendistato o di formazione.
I corsi di formazione possono svolgersi in loco, online o in forma ibrida, ma devono essere sempre erogati in presenza sia del formatore sia dei partecipanti.
3.2. Definizione degli indicatori che attivano il pagamento dei costi unitari
Denominazione dell'indicatore:
|
1) |
Tariffa oraria della formazione erogata a persone occupate. |
|
2) |
Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione. |
Unità di misura dell'indicatore:
|
1) |
Numero di ore completate di formazione erogata a persone occupate, per partecipante. |
|
2) |
Numero di ore di retribuzione versate a un dipendente impegnato in un corso di formazione. |
Il numero di ore deve essere dimostrato da un sistema di gestione del tempo verificabile in conformità delle prassi nazionali accettate di norma.
3.3. Importi (in EUR)
Gli importi di cui alle tabelle 3a e 3b coprono tutti i costi dell'operazione, incluse le categorie seguenti:
|
— |
tasse di partecipazione e pagamenti relativi ai corsi di formazione; |
|
— |
spese di viaggio e indennità dei partecipanti connesse ai corsi di formazione; |
|
— |
costi del lavoro dei formatori interni per i corsi di formazione (costi diretti e indiretti); |
|
— |
costi riguardanti il centro di formazione, le sale per la formazione e i materiali didattici. |
Il tempo dedicato ai corsi di formazione si riferisce al tempo di lavoro retribuito (in ore) dedicato a tali corsi e copre solamente il tempo reale di formazione e le ore impiegate durante il tempo di lavoro retribuito.
Qualora la retribuzione del dipendente impegnato in un corso di formazione non sia un costo ammissibile, è rimborsato solo il costo unitario 1). Qualora la retribuzione del dipendente impegnato in un corso di formazione sia considerata un costo ammissibile, può essere rimborsato l'importo complessivo dei costi unitari 1) e 2).
Come definito nel CPR (regolamento recante disposizioni comuni), criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo dovrebbero essere stabiliti conformemente alle specifiche definizioni, norme e prassi nazionali.
Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni riguardanti l'erogazione di formazione a persone occupate nel quadro dello stesso programma gestito dallo stesso ente per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.
Per tenere conto degli sforzi ulteriori richiesti e per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati (5), incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, nella tabella 3b sono stabiliti valori specifici per le operazioni rivolte a questo gruppo di destinatari. Tali valori possono essere utilizzati in sostituzione dei corrispondenti valori di cui alla tabella 3a. Non sono valori cumulativi e non possono essere utilizzati in combinazione con la tabella 3a.
Le medesime condizioni per il rimborso si applicano per i valori indicati nelle tabelle 3a e 3b. Poiché la sola differenza è rappresentata dal gruppo di destinatari, criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti per i partecipanti conformemente alle specifiche definizioni e prassi nazionali.
Per gli Stati membri elencati nella tabella 5:
|
— |
gli importi di cui alle tabelle 3a e 3b sono moltiplicati per l'indice del pertinente programma regionale; |
|
— |
nel caso di programmi operativi che interessano più di una regione, l'importo da rimborsare è determinato in funzione della regione in cui sono attuati l'operazione o il progetto. |
3.4. Metodo di adeguamento
Il costo unitario di cui alla tabella 3a può essere adeguato automaticamente su base annua applicando l'indice del costo del lavoro per l'istruzione (6) e l'indice del costo del lavoro per il sostegno amministrativo. Gli indici di base utilizzati per stabilire i valori di cui alla tabella 3a sono stati LCIEducation2021 e LCIAdminSupport2021 - (LCI per il 2021). I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.
|
1) |
L'adeguamento della tariffa oraria per la formazione di persone occupate si basa sulla formula: AdjustedSCO = BaseSCO x LCIEducation latest. |
|
2) |
L'adeguamento del salario orario di un dipendente durante la formazione si basa sulla formula: AdjustedSCO = BaseSCO x LCIAdminSupport latest. |
I costi unitari indicati nella tabella 3b possono essere adeguati automaticamente moltiplicando i costi unitari adeguati di cui alla tabella 3a per il fattore 1,10.
Tabella 3a
Importi per la formazione di persone occupate (in EUR)
L'anno di riferimento è il 2021 ad eccezione dei campi contrassegnati con un *, per i quali l'anno di riferimento è il 2019.
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR* |
HU |
HR |
|
Tariffa oraria - formazione di persone occupate (EUR) |
44,84 |
25,63 |
8,75 |
21,37 |
13,52 |
40,60 |
44,31 |
19,19 |
19,16 |
18,98 |
42,36 |
37,93 * |
21,16 |
12,42 |
|
Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione (EUR) |
32,69 |
33,55 |
2,96 |
13,39 |
10,68 |
27,61 |
35,59 |
10,00 |
13,87 |
20,37 |
29,26 |
26,75 * |
7,27 |
7,41 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL* |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Tariffa oraria - formazione di persone occupate (EUR) |
36,23 |
27,90 |
10,60 |
10,88 |
31,31 |
23,06 |
34,73 * |
14,52 |
10,34 |
0,45 |
24,27 |
15,41 |
67,97 |
|
|
Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione (EUR) |
32,77 |
25,30 |
10,12 |
5,34 |
26,88 |
8,83 |
23,91 * |
6,75 |
12,39 |
4,49 |
9,75 |
18,49 |
36,47 |
|
Tabella 3b
Importi per la formazione di persone occupate (in EUR) rivolta alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati, incluse le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR* |
HU |
HR |
|
Tariffa oraria - formazione di persone occupate (EUR) |
49,32 |
28,20 |
9,63 |
23,51 |
14,87 |
44,66 |
48,75 |
21,10 |
21,07 |
20,88 |
46,60 |
41,72 * |
23,27 |
13,67 |
|
Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione (EUR) |
35,96 |
36,91 |
3,26 |
14,73 |
11,75 |
30,37 |
39,14 |
11,01 |
15,25 |
22,41 |
32,18 |
29,42 * |
8,00 |
8,15 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL* |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Tariffa oraria - formazione di persone occupate (EUR) |
39,85 |
30,70 |
11,66 |
11,96 |
34,44 |
25,36 |
38,20 * |
15,97 |
11,38 |
0,49 |
26,70 |
16,95 |
74,77 |
|
|
Tariffa oraria della retribuzione versata a un dipendente impegnato in un corso di formazione (EUR) |
36,04 |
27,83 |
11,13 |
5,87 |
29,57 |
9,72 |
26,30 * |
7,42 |
13,62 |
4,94 |
10,73 |
20,34 |
40,12 |
|
4. OPERAZIONI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DI SERVIZI DI CONSULENZA CONNESSI ALL'OCCUPAZIONE
4.1. Tipologie di operazioni
Tutte le operazioni riguardanti la prestazione di servizi di consulenza connessi all'occupazione a persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive. I servizi di consulenza connessi all'occupazione possono essere forniti in un contesto individuale o all'interno di un gruppo e comprendono tutti i servizi e le attività intraprese dai servizi pubblici per l'impiego nonché i servizi forniti da altri enti pubblici o da altri organismi tramite appalto finanziato con fondi pubblici, che facilitano l'integrazione nel mercato del lavoro di persone disoccupate e di altre persone in cerca di lavoro, o che aiutano i datori di lavoro a selezionare e assumere personale.
4.2. Definizione degli indicatori che attivano il pagamento dei costi unitari
Denominazione dell'indicatore:
|
1) |
Tariffa oraria per la prestazione di servizi di consulenza. |
|
2) |
Tariffa mensile per la prestazione di servizi di consulenza. |
|
3) |
Tariffa annuale per la prestazione di servizi di consulenza. |
Unità di misura dell'indicatore:
|
— |
Numero di ore di servizi di consulenza prestate a persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive. |
|
— |
Numero di mesi di servizi di consulenza prestati a persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive. |
|
— |
Numero di anni di servizi di consulenza prestati a persone registrate come disoccupate, in cerca di lavoro o inattive. |
Il numero di ore deve essere dimostrato tramite un sistema di gestione del tempo verificabile. Il numero di mesi deve essere dimostrato conformemente alle abituali prassi amministrative nazionali per questo tipo di registrazione o giustificazione delle ore lavorate.
Il costo unitario copre la prestazione di servizi di consulenza per 1 ora/mese/anno indipendentemente dal numero di persone che ricevono il servizio.
Se si applica la tariffa mensile o annuale in caso di prestazione a tempo parziale, l'importo è definito in misura proporzionale rispetto alla tariffa mensile o annuale.
Criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti in conformità delle specifiche definizioni, norme e prassi nazionali.
4.3. Importi (in EUR)
Gli importi di cui alle tabelle 4a e 4b coprono tutti i costi ammissibili dell'operazione (ossia i costi diretti del personale + una tariffa forfettaria del 40 % a copertura di tutti gli altri costi ammissibili), ad eccezione delle indennità versate ai partecipanti, che possono quindi costituire costi ammissibili aggiuntivi a norma del regolamento (UE) 2021/1060, dei regolamenti specifici relativi ai fondi e delle norme nazionali in materia di ammissibilità.
Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni riguardanti la prestazione di servizi di consulenza connessi all'occupazione nel quadro dello stesso programma gestito dallo stesso organismo per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.
Per tenere conto degli sforzi ulteriori richiesti e per rispondere alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati (7), incluse le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, nella tabella 4b sono indicati valori specifici per le operazioni rivolte a questo gruppo di destinatari. Tali valori possono essere utilizzati in sostituzione dei corrispondenti valori di cui alla tabella 4a. Non sono valori cumulativi e non possono essere utilizzati in combinazione con la tabella 4a.
Le medesime condizioni per il rimborso si applicano per i valori indicati nelle tabelle 4a e 4b. Poiché la sola differenza è rappresentata dal gruppo di destinatari, criteri specifici in materia di ammissibilità e pista di controllo devono essere stabiliti per i partecipanti conformemente alle specifiche definizioni e prassi nazionali.
Per gli Stati membri elencati nella tabella 5:
|
— |
gli importi di cui alle tabelle 4a e 4b sono moltiplicati per l'indice del pertinente programma regionale; |
|
— |
nel caso di programmi operativi che interessano più di una regione, l'importo da rimborsare è determinato in funzione della regione in cui sono attuati l'operazione o il progetto. |
4.4. Metodo di adeguamento
Il costo unitario può essere adeguato automaticamente su base annua applicando l'indice del costo del lavoro per la pubblica amministrazione. L'indice di base utilizzato per stabilire i valori di cui alle tabelle 4a e 4b è LCIPublic Administration 2021 (LCI per il 2021). I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.
|
— |
Tariffa oraria: Adjusted SCO = Base SCO x LCIPublic administration year N. |
LC – Indice del costo del lavoro per attività della NACE Rev. 2 – valore nominale, dati annuali [lc_lci_r2_a] NACE Rev. 2 (attività = O. Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria)
|
— |
Tariffa mensile: Adjusted SCO = Adjusted SCOHourly rate x Ti x 4,348121417. |
Ti – Media delle ore lavorate per settimana di lavoro a tempo pieno nel paese interessato; 4,348121417 – numero di settimane lavorative al mese.
|
— |
Tariffa annuale: Adjusted SCO = Adjusted SCOMonthly rate x 52,177457. 52,177457 – numero di settimane all'anno. |
I costi unitari indicati nella tabella 4b possono essere adeguati automaticamente moltiplicando i costi unitari adeguati di cui alla tabella 4a per il fattore 1,10.
Tabella 4a
Tabelle dei costi unitari per la prestazione di servizi di consulenza (in EUR) - Livelli dei prezzi al 2021
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR* |
HU |
HR |
|
Tariffa oraria (EUR) |
48,30 |
46,74 |
7,36 |
34,64 |
17,51 |
54,69 |
62,57 |
24,43 |
23,60 |
23,59 |
51,47 |
53,77 |
22,24 |
13,18 |
|
Tariffa mensile (EUR) |
8 904 |
8 352 |
1 306 |
6 266 |
3 158 |
9 750 |
10 446 |
4 303 |
4 504 |
4 164 |
8 997 |
9 469 |
3 916 |
2 338 |
|
Tariffa annuale (EUR) |
106 844 |
100 228 |
15 666 |
75 189 |
37 892 |
116 998 |
125 347 |
51 639 |
54 044 |
49 973 |
107 957 |
113 632 |
46 992 |
28 064 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL* |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Tariffa oraria (EUR) |
38,54 |
35,37 |
15,62 |
20,03 |
41,63 |
16,84 |
42,49 |
11,66 |
31,71 |
21,12 |
38,32 |
14,72 |
60,79 |
|
|
Tariffa mensile (EUR) |
6 838 |
6 260 |
2 739 |
3 484 |
7 349 |
3 082 |
7 519 |
2 116 |
5 751 |
3 701 |
6 896 |
2 637 |
10 757 |
|
|
Tariffa annuale (EUR) |
82 053 |
75 120 |
32 861 |
41 791 |
88 195 |
36 984 |
90 235 |
25 387 |
69 011 |
44 403 |
82 757 |
31 634 |
129 094 |
|
Tabella 4b
Tabelle dei costi unitari per l'erogazione di servizi di consulenza rivolti alle esigenze specifiche dei cittadini di paesi terzi o dei rifugiati, comprese le persone in fuga dall'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina (in EUR) - Livelli dei prezzi al 2021
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR |
HU |
HR |
|
Tariffa oraria (EUR) |
53,13 |
51,42 |
8,10 |
38,10 |
19,26 |
60,16 |
68,82 |
26,88 |
25,95 |
25,95 |
56,62 |
59,15 |
24,46 |
14,50 |
|
Tariffa mensile (EUR) |
9 794 |
9 188 |
1 437 |
6 892 |
3 474 |
10 725 |
11 491 |
4 733 |
4 954 |
4 581 |
9 896 |
10 416 |
4 308 |
2 572 |
|
Tariffa annuale (EUR) |
117 528 |
110 250 |
17 232 |
82 708 |
41 681 |
128 697 |
137 882 |
56 803 |
59 448 |
54 970 |
118 753 |
124 995 |
51 691 |
30 870 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Tariffa oraria (EUR) |
42,40 |
38,91 |
17,18 |
22,03 |
45,80 |
18,52 |
46,74 |
12,83 |
34,88 |
23,23 |
42,15 |
16,19 |
66,87 |
|
|
Tariffa mensile (EUR) |
7 522 |
6 886 |
3 013 |
3 832 |
8 084 |
3 390 |
8 271 |
2 328 |
6 326 |
4 071 |
7 585 |
2 901 |
11 833 |
|
|
Tariffa annuale (EUR) |
90 258 |
82 632 |
36 148 |
45 970 |
97 014 |
40 682 |
99 259 |
27 925 |
75 912 |
48 844 |
91 033 |
34 798 |
142 004 |
|
5. INDICE DA APPLICARE A DIVERSE REGIONI PER STATO MEMBRO
Tabella 5
Indice da applicare agli importi per le regioni seguenti
|
Belgio |
1,00 |
|
Brussels Capital |
1,26 |
|
Flanders |
0,97 |
|
Wallonia |
0,91 |
|
Francia |
1,00 |
||
|
Île-de-France |
1,32 |
Aquitaine |
0,87 |
|
Champagne-Ardenne |
0,88 |
Midi-Pyrénées |
0,91 |
|
Picardie |
0,91 |
Limousin |
0,84 |
|
Haute-Normandie |
0,96 |
Rhône-Alpes |
0,97 |
|
Centre |
0,89 |
Auvergne |
0,86 |
|
Basse-Normandie |
0,86 |
Languedoc Roussillon |
0,84 |
|
Bourgogne |
0,87 |
Provence - Alpes - Côte-d'Azur |
0,93 |
|
Nord - Pas-de-Calais |
0,95 |
Corse |
0,93 |
|
Lorraine |
0,90 |
Guadalupe |
1,01 |
|
Alsace |
0,97 |
Martinique |
0,90 |
|
Franche-Comté |
0,89 |
Guyane |
0,99 |
|
Pays-de-la-Loire |
0,90 |
La Réunion |
0,83 |
|
Bretagne |
0,86 |
Mayotte |
0,64 |
|
Poitou-Charentes |
0,83 |
|
|
|
Germania |
1,00 |
||
|
Baden-Württemberg |
1,08 |
Niedersachsen |
0,93 |
|
Bayern |
1,05 |
Nordrhein-Westfalen |
1,02 |
|
Berlin |
0,98 |
Rheinland-Pfalz |
0,96 |
|
Brandenburg |
0,82 |
Saarland |
0,98 |
|
Bremen |
1,06 |
Sachsen |
0,81 |
|
Hamburg |
1,21 |
Sachsen-Anhalt |
0,82 |
|
Hessen |
1,12 |
Schleswig-Holstein |
0,87 |
|
Mecklenburg-Vorpommern |
0,79 |
Thüringen |
0,82 |
|
Grecia |
1,00 |
||
|
Anatolikí Makedonía, Thraki |
0,81 |
Sterea Elláda |
0,90 |
|
Kentrikí Makedonia |
0,88 |
Pelopónnisos |
0,79 |
|
Dytikì Makedonia |
1,12 |
Attikí |
1,23 |
|
Ípeiros |
0,79 |
Vóreio Aigaío |
0,90 |
|
Thessalía |
0,83 |
Nótio Aigaío |
0,97 |
|
Iónia Nisía |
0,82 |
Kríti |
0,83 |
|
Dytiki Elláda |
0,81 |
|
|
|
Italia |
1,00 |
||
|
Piemonte |
1,04 |
Marche |
0,90 |
|
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste |
1,00 |
Lazio |
1,07 |
|
Liguria |
1,01 |
Abruzzo |
0,89 |
|
Lombardia |
1,16 |
Molise |
0,82 |
|
Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen |
1,15 |
Campania |
0,84 |
|
Provincia autonoma di Trento |
1,04 |
Puglia |
0,82 |
|
Veneto |
1,03 |
Basilicata |
0,86 |
|
Friuli Venezia Giulia |
1,08 |
Calabria |
0,75 |
|
Emilia Romagna |
1,06 |
Sicilia |
0,86 |
|
Toscana |
0,95 |
Sardegna |
0,84 |
|
Umbria |
0,87 |
|
|
|
Polonia |
1,00 |
||
|
Łódzkie |
0,75 |
Wielkopolskie |
1,16 |
|
Mazowieckie |
1,26 |
Zachodniopomorskie |
1,06 |
|
Małopolskie |
1,05 |
Lubuskie |
0,88 |
|
Śląskie |
1,19 |
Dolnośląskie |
1,22 |
|
Lubelskie |
0,60 |
Kujawsko-Pomorskie |
0,91 |
|
Podkarpackie |
0,81 |
Warmińsko-Mazurskie |
0,83 |
|
Świętokrzyskie |
0,63 |
Pomorskie |
0,78 |
|
Podlaskie |
0,73 |
|
|
|
Portogallo |
1,00 |
|
Norte |
0,86 |
|
Algarve |
0,87 |
|
Centro |
0,84 |
|
Área Metropolitana de Lisboa |
1,33 |
|
Alentejo |
0,91 |
|
Região Autónoma dos Açores |
0,91 |
|
Região Autónoma da Madera |
0,95 |
|
Spagna |
1,00 |
|
|
|
Galicia |
0,88 |
Extremadura |
0,84 |
|
Principado de Asturias |
0,98 |
Cataluña |
1,09 |
|
Cantabria |
0,96 |
Comunidad Valenciana |
0,91 |
|
Pais Vasco |
1,17 |
Illes Balears |
0,96 |
|
Comunidad Foral de Navarra |
1,07 |
Andalucía |
0,87 |
|
La Rioja |
0,92 |
Región de Murcia |
0,84 |
|
Aragón |
0,98 |
Ciudad Autónoma de Ceuta |
1,07 |
|
Comunidad de Madrid |
1,18 |
Ciudad Autónoma de Melilla |
1,04 |
|
Castilla y León |
0,91 |
Canarias |
0,91 |
|
Castilla-la Mancha |
0,88 |
|
|
6. SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI DI ASSISTENZA DIURNA SUL TERRITORIO
6.1. Tipologie di operazioni
Tutte le operazioni riguardanti la prestazione di servizi di assistenza domiciliare e di assistenza diurna sul territorio per le persone anziane, gli adulti con disabilità fisiche e mentali e i minori con disabilità fisiche.
|
1. |
I servizi di assistenza domiciliare sono servizi erogati presso il domicilio del destinatario dell'assistenza per aiutare le persone che, a causa di circostanze oggettive, non sono autosufficienti nelle attività della vita quotidiana come lavarsi, vestirsi e mangiare, o nelle attività strumentali della vita quotidiana, come preparare i pasti, gestire il denaro, fare la spesa o acquistare oggetti personali. I servizi di assistenza domiciliare includono anche l'assistenza infermieristica e i servizi terapeutici in ambito domiciliare. Sono ammissibili al rimborso le tipologie di attività seguenti:
Gli Stati membri sono tenuti a fornire su base cumulativa almeno le attività di cui alle lettere a), b) e c) per poter conseguentemente imputare la spesa relativa in base al costo unitario. |
|
2. |
I servizi di assistenza diurna sul territorio sono erogati per lo più presso centri di assistenza diurni, ossia istituzioni che prestano servizi di assistenza sociale e di riabilitazione sociale durante il giorno. I centri di assistenza diurni sono strutture aperte dedicate all'ospitalità e all'assistenza di persone non pienamente autosufficienti e che sono in genere affette da malattie croniche. Ai partecipanti è offerta la possibilità di socializzare e di fruire di attività di gruppo pianificate, ricevendo al contempo assistenza durante le ore diurne in un contesto strutturato. Sono ammissibili al rimborso le tipologie di attività seguenti:
Affinché le operazioni relative ai servizi di assistenza diurna sul territorio siano ammissibili al rimborso, gli Stati membri sono tenuti a fornire la serie completa delle tipologie di attività sopra elencate. |
6.2. Definizione dell'indicatore che attiva il pagamento dei costi unitari
Denominazione dell'indicatore:
|
1. |
Prestazione di servizi di assistenza domiciliare. |
|
2. |
Prestazione di servizi di assistenza diurna sul territorio. |
Unità di misura dell'indicatore:
|
1. |
Numero di ore/giorni/mesi/anni per partecipante per tutti i partecipanti che usufruiscono dei servizi di assistenza domiciliare. |
|
2. |
Numero di ore/giorni/mesi/anni per partecipante per tutti i partecipanti che usufruiscono dei servizi di assistenza diurna sul territorio. |
6.3. Importi (in EUR)
Gli importi di cui alle tabelle 6 e 7 riportate di seguito coprono tutti i costi ammissibili dell'operazione (8).
Ai fini della definizione di una singola operazione per la prestazione di servizi di assistenza domiciliare e sul territorio sostenuti dal FSE+, non è consentito agli Stati membri di scegliere dall'elenco delle attività ammissibili di cui ai punti 6.1.1 e 6.1.2. Per beneficiare dell'ammissibilità al rimborso delle operazioni, gli Stati membri sono tenuti a fornire la serie completa delle attività standard di cui al punto 6.1.2 per quanto riguarda le operazioni di assistenza diurna sul territorio, oppure almeno le attività di cui al punto 6.1.1, lettere a), b) e c), su base cumulativa, nel caso delle operazioni riguardanti i servizi di assistenza domiciliare.
I documenti necessari per dimostrare che le attività pertinenti hanno avuto luogo e che tutti gli output previsti sono stati conseguiti sono quelli richiesti in conformità delle prassi e procedure abituali vigenti in ciascuno Stato membro. Le autorità di gestione sono tenute a definire in modo chiaro la pista di controllo.
Esempi di documenti giustificativi
|
|
Per i servizi di assistenza domiciliare:
|
|
|
Per i servizi di assistenza diurna sul territorio:
|
Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni riguardanti la prestazione di servizi di assistenza domiciliare e di servizi di assistenza diurna sul territorio nel quadro dello stesso programma per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.
6.4. Metodo di adeguamento
I valori del costo unitario per entrambe le tipologie di servizi di assistenza possono essere adeguati ogni anno sulla base dell'indice del costo del lavoro elaborato da Eurostat per l'attività economica «servizi sanitari e di assistenza sociale». I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.
La formula per l'adeguamento è la seguente: Valore del costo unitario di uno Stato membro X * indice LCI dello Stato membro X.
Tabella 6
Costi unitari per i servizi di assistenza domiciliare - Livelli dei prezzi al 2021
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR |
HU |
HR |
|
Tariffa oraria - EUR |
37,19 |
34,36 |
6,52 |
13,54 |
15,01 |
35,01 |
44,36 |
14,24 |
13,16 |
26,20 |
32,95 |
32,29 |
7,29 |
12,83 |
|
Tariffa giornaliera - EUR (*1) |
297 |
275 |
52 |
108 |
120 |
280 |
355 |
114 |
105 |
210 |
264 |
258 |
58 |
103 |
|
Tariffa mensile - EUR (*2) |
5 950 |
5 498 |
1 044 |
2 166 |
2 401 |
5 602 |
7 098 |
2 279 |
2 105 |
4 193 |
5 271 |
5 167 |
1 166 |
2 053 |
|
Tariffa annuale - EUR (*3) |
71 399 |
65 971 |
12 526 |
25 992 |
28 810 |
67 224 |
85 178 |
27 349 |
25 261 |
50 314 |
63 257 |
62 005 |
13 988 |
24 635 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Tariffa oraria - EUR |
36,10 |
31,86 |
10,66 |
10,66 |
47,19 |
18,59 |
40,56 |
10,98 |
15,11 |
11,20 |
20,55 |
13,81 |
36,10 |
|
|
Tariffa giornaliera - EUR (*1) |
289 |
255 |
85 |
85 |
378 |
149 |
324 |
88 |
121 |
90 |
164 |
110 |
289 |
|
|
Tariffa mensile - EUR (*2) |
5 776 |
5 097 |
1 705 |
1 705 |
7 551 |
2 975 |
6 489 |
1 757 |
2 418 |
1 792 |
3 288 |
2 209 |
5 776 |
|
|
Tariffa annuale - EUR (*3) |
69 312 |
61 170 |
20 459 |
20 459 |
90 606 |
35 700 |
77 871 |
21 086 |
29 019 |
21 503 |
39 458 |
26 514 |
69 312 |
|
Tabella 7
Costi unitari per i servizi di assistenza diurna sul territorio - Livelli dei prezzi al 2021
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR |
HU |
HR |
|
Tariffa oraria - EUR |
28,78 |
26,59 |
5,05 |
10,48 |
11,61 |
27,10 |
34,34 |
11,02 |
10,18 |
20,28 |
25,50 |
24,99 |
5,64 |
9,93 |
|
Tariffa giornaliera - EUR (*4) |
230 |
213 |
40 |
84 |
93 |
217 |
275 |
88 |
81 |
162 |
204 |
200 |
45 |
79 |
|
Tariffa mensile - EUR (*5) |
4 605 |
4 255 |
808 |
1 676 |
1 858 |
4 336 |
5 494 |
1 764 |
1 629 |
3 245 |
4 080 |
3 999 |
902 |
1 589 |
|
Tariffa annuale - EUR (*6) |
55 260 |
51 059 |
9 695 |
20 117 |
22 298 |
52 029 |
65 925 |
21 167 |
19 551 |
38 941 |
48 959 |
47 989 |
10 826 |
19 066 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Tariffa oraria - EUR |
27,94 |
24,66 |
8,25 |
8,25 |
36,52 |
14,39 |
31,39 |
8,50 |
11,70 |
8,67 |
15,91 |
10,69 |
27,94 |
|
|
Tariffa giornaliera - EUR (*4) |
224 |
197 |
66 |
66 |
292 |
115 |
251 |
68 |
94 |
69 |
127 |
86 |
224 |
|
|
Tariffa mensile - EUR (*5) |
4 470 |
3 945 |
1 320 |
1 320 |
5 844 |
2 303 |
5 022 |
1 360 |
1 872 |
1 387 |
2 545 |
1 710 |
4 470 |
|
|
Tariffa annuale - EUR (*6) |
53 645 |
47 343 |
15 835 |
15 835 |
70 126 |
27 630 |
60 269 |
16 320 |
22 460 |
16 643 |
30 539 |
20 521 |
53 645 |
|
7. FINANZIAMENTI NON COLLEGATI AI COSTI PER LE OPERAZIONI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DI SERVIZI ALLE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA (E AI LORO FIGLI) E ALLE PERSONE SENZA FISSA DIMORA
7.1. Tipologie di operazioni
Le operazioni contemplate nel quadro della soluzione che prevede finanziamenti non collegati ai costi di cui al presente modulo di servizi comprendono servizi rivolti alle vittime di violenza domestica e alle persone senza fissa dimora a breve o a lungo termine, forniti in base a un pacchetto di servizi comprendente:
|
— |
servizi residenziali, quali un alloggio di emergenza per il partecipante; e |
|
— |
servizi non residenziali, quali le attività di consulenza e l'intervento tramite l'assistenza sociale fornita al partecipante. |
7.2. Descrizione delle condizioni da soddisfare o dei risultati da conseguire secondo un calendario di attuazione
Il rilascio di fondi è subordinato al rispetto delle condizioni che seguono.
|
1. |
La fornitura verificata di servizi residenziali e/o non residenziali a una coorte di partecipanti predefinita e di grandezza fissa, che deve essere chiaramente indicata da ogni Stato membro nell'invito a presentare operazioni. |
I fondi svincolati includono pagamenti al raggiungimento dei risultati indicati di seguito.
|
2. |
Il trasferimento di persone senza fissa dimora e di vittime di violenza domestica e dei loro figli da un alloggio di emergenza o temporaneo a un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia, con un contratto di locazione a lungo termine (9). |
7.3. Definizione dell'indicatore
a) che attiva il pagamento del costo unitario per la fornitura dei servizi
Denominazione dell'indicatore: Fornitura di un'ora/un giorno/un mese di servizi ammissibili per una coorte di partecipanti di grandezza fissa, predefinita dall'autorità di gestione.
Unità di misura dell'indicatore: Numero di ore/giorni/mesi di servizio dedicati alla fornitura di servizi ammissibili per una coorte di partecipanti di grandezza fissa, predefinita dall'autorità di gestione.
b) che attiva il rimborso applicabile ai risultati positivi
Denominazione dell'indicatore:
|
1. |
Cambiamento in positivo dello status abitativo di un partecipante che usufruisce di servizi ammissibili (10). |
|
2. |
Risultati duraturi riguardo alla situazione abitativa di un partecipante che usufruisce di servizi ammissibili. |
Unità di misura dell'indicatore:
|
1. |
Numero di persone senza fissa dimora e di vittime di violenza domestica trasferite in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia, con un contratto di locazione a lungo termine. |
|
2. |
Numero di persone senza fissa dimora e di vittime di violenza domestica che, dopo il trasferimento in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia, con un contratto di locazione a lungo termine, hanno mantenuto tale risultato per un periodo di tempo determinato. |
1. Risultati tangibili intermedi che attivano il rimborso di risultati duraturi riguardo alla sistemazione abitativa (b) (11)
|
1. |
Numero di ingressi in alloggio permanente conseguiti. |
|
2. |
Numero di trasferimenti a carattere duraturo in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia con contratto di locazione a lungo termine per tre mesi dall'ingresso. |
|
3. |
Numero di trasferimenti a carattere duraturo in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia con contratto di locazione a lungo termine per sei mesi dall'ingresso |
|
4. |
Numero di trasferimenti a carattere duraturo in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia con contratto di locazione a lungo termine per 12 mesi dall'ingresso |
|
5. |
Numero di trasferimenti a carattere duraturo in un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia con contratto di locazione a lungo termine per 18 mesi dall'ingresso |
Gli importi di cui alle tabelle 8 e 9 coprono tutti i costi ammissibili dell'operazione.
I documenti necessari per dimostrare che le attività pertinenti hanno avuto luogo e che tutti i risultati previsti sono stati conseguiti sono quelli richiesti in conformità delle prassi e procedure abituali vigenti in ciascuno Stato membro. Le autorità di gestione sono tenute a definire in modo chiaro la pista di controllo.
Esempi dei documenti giustificativi richiesti
|
|
Per i servizi forniti alle vittime di violenza domestica e ai loro figli:
|
|
|
Per i servizi forniti alle persone senza fissa dimora:
|
|
|
Per i pagamenti in base ai risultati versati alle vittime di violenza domestica e/o alle persone senza fissa dimora:
|
Se l'autorità di gestione o l'organismo intermedio responsabile dell'attuazione di un programma applica questi costi unitari per stabilire il contributo dell'Unione al programma per un'operazione che rientra nell'ambito del presente regolamento, tali importi costituiscono l'importo che la Commissione rimborsa per le operazioni che forniscono sostegno ai servizi per le vittime di violenza domestica (e per i loro figli) e per le persone senza fissa dimora nel quadro dello stesso programma per lo stesso tipo di beneficiario. Tale restrizione non si applica ad altri programmi gestiti da organismi intermedi o autorità di gestione diversi.
7.4. Metodo di adeguamento
Gli importi calcolati per la fornitura dei servizi (tabella 8) possono essere adeguati ogni anno in base ai costi del lavoro elaborati da Eurostat e all'inflazione misurata sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) relativamente ai costi di servizi e alloggio. I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.
La formula per l'adeguamento è la seguente: valore unitario per lo Stato membro X * indice LCI e IPCA combinato per lo Stato membro X.
Gli importi calcolati per i pagamenti in funzione dei risultati (tabella 9) possono essere adeguati ogni anno in base all'inflazione misurata sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) relativamente ai costi di servizi e alloggio. I valori adeguati con indice dell'anno N si applicano a tutte le operazioni interessate dal 1o gennaio dell'anno N+1.
La formula per l'adeguamento è la seguente: valore unitario per lo Stato membro X * indice IPCA per lo Stato membro X.
Tabella 8
Valori unitari per la fornitura di servizi nell'ambito del modulo «Crisi ed emergenze» (12) - Livelli dei prezzi al 2021
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR |
HU |
HR |
|
Tariffa oraria - EUR |
57,90 |
55,81 |
24,96 |
43,47 |
38,59 |
56,73 |
62,22 |
37,45 |
37,75 |
44,62 |
56,31 |
52,80 |
31,66 |
31,17 |
|
Tariffa giornaliera - EUR (*7) |
463 |
447 |
200 |
348 |
309 |
454 |
498 |
300 |
302 |
357 |
450 |
422 |
253 |
249 |
|
Tariffa mensile - EUR (*8) |
9 264 |
8 930 |
3 994 |
6 955 |
6 175 |
9 077 |
9 955 |
5 991 |
6 040 |
7 139 |
9 010 |
8 447 |
5 065 |
4 988 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Tariffa oraria - EUR |
64,66 |
48,27 |
33,65 |
37,07 |
85,48 |
41,87 |
57,77 |
32,83 |
39,99 |
29,52 |
40,27 |
35,84 |
58,60 |
|
|
Tariffa giornaliera - EUR (*7) |
517 |
386 |
269 |
297 |
684 |
335 |
462 |
263 |
320 |
236 |
322 |
287 |
469 |
|
|
Tariffa mensile - EUR (*8) |
10 346 |
7 722 |
5 384 |
5 931 |
13 676 |
6 699 |
9 244 |
5 253 |
6 398 |
4 723 |
6 443 |
5 735 |
9 376 |
|
Tabella 9
Finanziamento connesso ai risultati mediante somme forfettarie fisse per il modulo di servizi «Crisi ed emergenze» (13) – Livelli dei prezzi al 2021
|
|
AT |
BE |
BG |
CY |
CZ |
DE |
DK |
EE |
EL |
ES |
FI |
FR |
HU |
HR |
|
Ingresso in alloggio - EUR (a) |
611 |
589 |
263 |
458 |
407 |
598 |
656 |
395 |
398 |
470 |
594 |
557 |
334 |
329 |
|
Sistemazione duratura in alloggio per 3, 6, 12, 18 mesi - EUR (b) |
1 832 |
1 766 |
790 |
1 375 |
1 221 |
1 795 |
1 968 |
1 185 |
1 194 |
1 411 |
1 781 |
1 670 |
1 001 |
986 |
|
|
IE |
IT |
LV |
LT |
LU |
MT |
NL |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
SE |
|
|
Ingresso in alloggio - EUR (a) |
682 |
509 |
355 |
391 |
901 |
441 |
609 |
346 |
422 |
311 |
425 |
378 |
618 |
|
|
Sistemazione duratura in alloggio per 3, 6, 12, 18 mesi - EUR (b) |
2 045 |
1 527 |
1 065 |
1 173 |
2 704 |
1 324 |
1 828 |
1 039 |
1 265 |
934 |
1 274 |
1 134 |
1 854 |
|
(1) Per definire lo status di cittadini di paesi terzi e rifugiati si applicano le definizioni riportate di seguito.
EUR-Lex - 32011L0095 - IT - EUR-Lex (europa.eu):
«rifugiato»: cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, e al quale non si applica l'articolo 12;
«paese di origine»: il paese o i paesi di cui il richiedente è cittadino o, per un apolide, in cui aveva precedentemente la dimora abituale.
EUR-Lex - 32021R1147 - IT - EUR-Lex (europa.eu):
«cittadino di paese terzo»: una persona, inclusi gli apolidi o le persone di cittadinanza indeterminata, che non è cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 1, TFUE.
(2) LC – Indice del costo del lavoro per attività della NACE Rev. 2 - valore nominale, dati annuali [lc_lci_r2_a] NACE Rev. 2 (attività = P. Istruzione).
(3) Per definire lo status di cittadini di paesi terzi e rifugiati si applicano le definizioni riportate di seguito.
EUR-Lex - 32011L0095 - EN - EUR-Lex (europa.eu):
«rifugiato»: cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, e al quale non si applica l'articolo 12;
«paese di origine»: il paese o i paesi di cui il richiedente è cittadino o, per un apolide, in cui aveva precedentemente la dimora abituale.
EUR-Lex - 32021R1147 - IT - EUR-Lex (europa.eu):
«cittadino di paese terzo»: una persona, inclusi gli apolidi o le persone di cittadinanza indeterminata, che non è cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 1, TFUE.
(4) LC – Indice del costo del lavoro per attività della NACE Rev. 2 - valore nominale, dati annuali [lc_lci_r2_a] NACE Rev. 2 (attività = P. Istruzione).
(5) Per definire lo status di cittadini di paesi terzi e rifugiati si applicano le definizioni riportate di seguito conformemente alle specifiche definizioni nazionali:
EUR-Lex - 32011L0095 - IT - EUR-Lex (europa.eu):
«rifugiato»: cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, e al quale non si applica l'articolo 12;
«paese di origine»: il paese o i paesi di cui il richiedente è cittadino o, per un apolide, in cui aveva precedentemente la dimora abituale.
EUR-Lex - 32021R1147 - IT - EUR-Lex (europa.eu):
«cittadino di paese terzo»: una persona, inclusi gli apolidi o le persone di cittadinanza indeterminata, che non è cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 1, TFUE.
(6) LC – Indice del costo del lavoro per attività della NACE Rev. 2 - valore nominale, dati annuali [lc_lci_r2_a] NACE Rev. 2 (attività = P. Istruzione).
(7) Per definire lo status di cittadini di paesi terzi e rifugiati si applicano le definizioni riportate di seguito.
EUR-Lex - 32011L0095 - EN - EUR-Lex (europa.eu):
«rifugiato»: cittadino di un paese terzo il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un determinato gruppo sociale, si trova fuori dal paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di detto paese, oppure apolide che si trova fuori dal paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale per le stesse ragioni succitate e non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, e al quale non si applica l'articolo 12;
«paese di origine»: il paese o i paesi di cui il richiedente è cittadino o, per un apolide, in cui aveva precedentemente la dimora abituale.
EUR-Lex - 32021R1147 - IT - EUR-Lex (europa.eu):
«cittadino di paese terzo»: una persona, inclusi gli apolidi o le persone di cittadinanza indeterminata, che non è cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 1, TFUE.
(8) Per ulteriori dettagli cfr. lo studio «Opzioni semplificate in materia di costi e finanziamenti non collegati ai costi nel settore dell'inclusione sociale e dei giovani» consultabile al link: Catalogo delle pubblicazioni - Occupazione, affari sociali e inclusione - Commissione europea (europa.eu).
(*1) In base a otto ore di servizio
(*2) In base a 160 ore di servizio
(*3) In base a 1 720 ore di servizio
(*4) In base a otto ore di servizio
(*5) In base a 160 ore di servizio
(*6) In base a 1 720 ore di servizio
(9) Per lungo termine si intende un anno e oltre (conformemente alla classificazione europea sull'esclusione abitativa e la condizione di persona senza dimora, ETHOS).
(10) Un cambiamento in positivo dello status abitativo corrisponde al trasferimento da un alloggio di emergenza o temporaneo a un alloggio convenzionale di qualità appropriata in termini di sanità e sicurezza e adeguato alla composizione specifica della famiglia, con un contratto di locazione a lungo termine.
(11) Tali risultati tangibili sono target intermedi cumulativi e il relativo costo unitario può essere richiesto per ciascun target intermedio (cioè 3, 6, 12, 18 mesi), una volta che tale target è stato raggiunto.
(*7) In base a otto ore di servizio
(*8) In base a 160 ore di servizio
(12) Importi fissi per la prestazione complessiva del servizio a una coorte di partecipanti di grandezza fissa. Non si tratta di importi per singolo partecipante.
(13) Gli importi sono erogati per singolo partecipante al conseguimento positivo del risultato.
|
1.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216/39 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1677 DELLA COMMISSIONE
del 30 agosto 2023
recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») (1), in particolare l'articolo 71, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
|
(1) |
La peste suina africana è una malattia virale infettiva che colpisce i suini detenuti e selvatici e può avere conseguenze gravi sulla popolazione animale interessata e sulla redditività dell'allevamento, perturbando i movimenti delle partite di tali animali e dei relativi prodotti all'interno dell'Unione e le esportazioni verso paesi terzi. |
|
(2) |
Il regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione (2) stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana le quali devono essere applicate per un periodo di tempo limitato dagli Stati membri che sono elencati o nei quali sono presenti aree elencate negli allegati I e II del medesimo regolamento (Stati membri interessati). L'allegato I del suddetto regolamento di esecuzione elenca le zone soggette a restrizioni I, II e III a seguito della comparsa di focolai di tale malattia. |
|
(3) |
Le aree elencate come zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 si basano sulla situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione. Gli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 sono stati modificati da ultimo dal regolamento di esecuzione (UE) 2023/1643 della Commissione (3) a seguito di cambiamenti della situazione epidemiologica relativa a tale malattia in Bulgaria, Cechia, Germania, Croazia, Italia, Lettonia e Polonia. Dalla data di adozione di detto regolamento di esecuzione la situazione epidemiologica relativa alla malattia in alcuni Stati membri interessati si è evoluta. |
|
(4) |
Eventuali modifiche delle zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 dovrebbero basarsi sulla situazione epidemiologica relativa alla peste suina africana nelle aree interessate dalla malattia e sulla situazione epidemiologica generale della peste suina africana nello Stato membro interessato, sul livello di rischio di ulteriore diffusione della malattia, come pure su principi e criteri scientificamente validi per la definizione geografica delle zone con riguardo alla peste suina africana e sugli orientamenti dell'Unione concordati con gli Stati membri in sede di comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi e disponibili al pubblico sul sito web della Commissione (4). Tali modifiche dovrebbero inoltre tenere conto delle norme internazionali, come il codice sanitario per gli animali terrestri (5) dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH), e delle giustificazioni fornite dalle autorità competenti degli Stati membri interessati riguardo alla definizione delle zone. |
|
(5) |
Dalla data di adozione del regolamento di esecuzione (UE) 2023/1643, recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, sono stati registrati un nuovo focolaio di peste suina africana in suini detenuti in Lettonia e nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici in Polonia. |
|
(6) |
A seguito di tale recente focolaio di peste suina africana in suini detenuti in Lettonia e dei focolai di peste suina africana in suini selvatici in Polonia, e tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica relativa alla peste suina africana nell'Unione, la definizione delle zone in tali Stati membri è stata riesaminata e aggiornata conformemente agli articoli 6 e 7 del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Sono state inoltre riesaminate e aggiornate anche le misure di gestione del rischio in vigore. Tali modifiche dovrebbero riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. |
|
(7) |
Nell'agosto 2023 è stato rilevato un focolaio di peste suina africana in suini detenuti nella contea di Rezekne in Lettonia, in aree attualmente elencate come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in suini detenuti rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tale area della Lettonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, interessata da questo recente focolaio, dovrebbe invece essere elencata nel medesimo allegato come zona soggetta a restrizioni III nel medesimo allegato; inoltre le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni II dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questo focolaio |
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(8) |
Nell'agosto 2023 sono stati inoltre rilevati vari focolai di peste suina africana in suini selvatici nella regione della Precarpazia in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, situata nelle immediate vicinanze di un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato, situata nelle immediate vicinanze dell'area elencata come zona soggetta a restrizioni II, interessata da questi recenti focolai di peste suina africana, dovrebbe invece essere elencata nel medesimo allegato come zona soggetta a restrizioni II anziché come zona soggetta a restrizioni I; inoltre le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite in modo da tenere conto di questi recenti focolai. |
|
(9) |
Nell'agosto 2023 sono stati inoltre rilevati vari focolai di peste suina africana in suini detenuti nella regione della Pomerania occidentale in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato dovrebbe ora essere elencata nel medesimo allegato come zona soggetta a restrizioni II anziché come zona soggetta a restrizioni I; inoltre le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite in modo da tenere conto di questi recenti focolai. |
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(10) |
Al fine di tenere conto dei recenti sviluppi della situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione e affrontare in modo proattivo i rischi associati alla diffusione di tale malattia, è opportuno delimitare nuove zone soggette a restrizioni di dimensioni sufficienti in Lettonia e Polonia ed elencarle come zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Poiché nell'Unione la situazione relativa alla peste suina africana è assai dinamica, nel delimitare queste nuove zone soggette a restrizioni si è tenuto conto della situazione epidemiologica nelle aree circostanti. |
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(11) |
Data l'urgenza della situazione epidemiologica nell'Unione per quanto riguarda la diffusione della peste suina africana, è importante che le modifiche da apportare all'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 con il presente regolamento prendano effetto il prima possibile. |
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(12) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Modifiche del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594
Gli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 sono sostituiti dal testo che figura nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 30 agosto 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
(1) GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1.
(2) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione, del 16 marzo 2023, che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana e abroga il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 (GU L 79 del 17.3.2023, pag. 65).
(3) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1643 della Commissione, del 17 agosto 2023, recante modifica degli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana (GU L 206 del 21.8.2023, pag. 10).
(4) Documento di lavoro SANTE/7112/2015/Rev. 3«Principi e criteri per la definizione geografica della regionalizzazione della PSA»; https://food.ec.europa.eu/animals/animal-diseases/diseases-and-control-measures/african-swine-fever_it.
(5) Codice sanitario per gli animali terrestri dell'OIE, 29a edizione, 2021, ISBN dei volumi I e II: 978-92-95115-40-8. https://www.woah.org/en/what-we-do/standards/codes-and-manuals/terrestrial-code-online-access/
ALLEGATO
Gli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 sono sostituiti dai seguenti:
«ALLEGATO I
ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI I, II E III
PARTE I
1. Germania
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Germania:
|
Bundesland Brandenburg:
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|
Bundesland Sachsen:
|
|
Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:
|
2. Estonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Estonia:
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— |
Hiiu maakond. |
3. Lettonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lettonia:
|
— |
Dienvidkurzemes novada, Nīcas pagasta daļa uz ziemeļiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Otaņķu pagasts, |
|
— |
Ropažu novada Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz rietumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes. |
4. Lituania
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lituania:
|
— |
Klaipėdos rajono savivaldybė: Agluonėnų, Dovilų, Gargždų, Priekulės, Vėžaičių, Kretingalės ir Dauparų-Kvietinių seniūnijos, |
|
— |
Palangos miesto savivaldybė. |
5. Ungheria
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Ungheria:
|
— |
Békés megye 950150, 950250, 950350, 950450, 950550, 950650, 950660, 950750, 950850, 950860, 950950, 950960, 950970, 951050, 951150, 951250, 951260, 951350, 951950, 952050, 952150, 952250, 952550, 952750, 952850, 952950, 953050, 953150, 953250, 953260, 953270, 953350, 953450, 953550, 953560, 953650, 953660, 953750, 953850, 953950, 953960, 954050, 954060, 954150, 954250, 954260, 954350, 954450, 954550, 954650, 954750, 954850, 954860, 954950, 955050, 955150, 955250, 955260, 955270, 955350, 955450, 955510, 955650, 955750, 955760, 955850, 955950, 956050, 956060, 956150, 956160, 956250, 956450, 956550, 956650 és 956750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Bács-Kiskun megye 600150, 600850 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Budapest 1 kódszámú, vadgazdálkodási tevékenységre nem alkalmas területe, |
|
— |
Fejér megye 400150, 400250, 400351, 400352, 400450, 400550, 401150, 401250, 401350, 402050, 402350, 402360, 402850, 402950, 403050, 403450, 403550, 403650, 403750, 403950, 403960, 403970, 404650, 404750, 404850, 404950, 404960, 405050, 405750, 405850, 405950, |
|
— |
406050, 406150, 406550, 406650 és 406750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
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— |
Győr-Moson-Sopron megye 100550, 100650, 100950, 101050, 101350, 101450, 101550, 101560 és 102150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Jász-Nagykun-Szolnok megye 750150, 750160, 750260, 750350, 750450, 750460, 751250, 751260, 751350, 751360, 751750, 751850, 751950, 753650, 753750, 753850, 753950, 753960, 754050, 754360, 754450, 754550, 754560, 754570, 754650, 754750, 754850 és 755450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Komárom-Esztergom megye 250150, 250250, 250450, 250460, 250550, 250650, 250750, 251050, 251150, 251250, 251350, 251360, 251650, 251750, 251850, 252250, kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Pest megye 571550, 572150, 572250, 572350, 572550, 572650, 572750, 572850, 572950, 573150, 573250, 573260, 573350, 573360, 573450, 573850, 573950, 573960, 574050, 574150, 574350, 574360, 574550, 574650, 574750, 574850, 574860, 574950, 575050, 575150, 575250, 575350, 575550, 575650, 575750, 575850, 575950, 576050, 576150, 576250, 576350, 576450, 576650, 576750, 576850, 576950, 577050, 577150, 577250, 577350, 577450, 577650, 577850, 577950, 578050, 578150, 578250, 578350, 578360, 578450, 578550, 578560, 578650, 578850, 578950, 579050, 579150, 579250, 579350, 579450, 579460, 579550, 579650, 579750, 580250 és 580450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe. |
6. Polonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Polonia:
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w województwie kujawsko - pomorskim:
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w województwie warmińsko-mazurskim:
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w województwie podlaskim:
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w województwie mazowieckim:
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w województwie podkarpackim:
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w województwie świętokrzyskim:
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w województwie łódzkim:
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w województwie pomorskim:
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w województwie lubuskim:
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w województwie dolnośląskim:
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w województwie wielkopolskim:
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w województwie opolskim:
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w województwie zachodniopomorskim:
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w województwie małopolskim:
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w województwie śląskim:
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7. Slovacchia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Slovacchia:
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— |
in the district of Nové Zámky, Sikenička, Pavlová, Bíňa, Kamenín, Kamenný Most, Malá nad Hronom, Belá, Ľubá, Šarkan, Gbelce, Bruty, Mužla, Obid, Štúrovo, Nána, Kamenica nad Hronom, Chľaba, Leľa, Bajtava, Salka, Malé Kosihy, |
|
— |
in the district of Veľký Krtíš, the municipalities of Ipeľské Predmostie, Veľká nad Ipľom, Hrušov, Kleňany, Sečianky, |
|
— |
in the district of Levice, the municipalities of Keť, Čata, Pohronský Ruskov, Hronovce, Želiezovce, Zalaba, Malé Ludince, Šalov, Sikenica, Pastovce, Bielovce, Ipeľský Sokolec, Lontov, Kubáňovo, Sazdice, Demandice, Dolné Semerovce, Vyškovce nad Ipľom, Preseľany nad Ipľom, Hrkovce, Tupá, Horné Semerovce, Hokovce, Slatina, Horné Turovce, Veľké Turovce, Šahy, Tešmak, Plášťovce, Ipeľské Uľany, Tehla, Lula, Beša, Jesenské, Ina, Lok, Veľký Ďur, Horný Pial, Horná Seč, Starý Tekov, Dolná Seč, Hronské Kľačany, Levice, Podlužany, Krškany, Brhlovce, Bory, Santovka, Domadice, Hontianske Trsťany, Žemberovce, |
|
— |
in the district of Krupina, the municipalities of Dudince, Terany, Hontianske Moravce, Sudince, Súdovce, Lišov, |
|
— |
the whole district of Ružomberok, except municipalities included in zone II, |
|
— |
the whole district of Turčianske Teplice, except municipalities included in zone II, |
|
— |
in the district of Martin, municipalties of Blatnica, Folkušová, Necpaly, Belá-Dulice, Ďanová, Karlová, Laskár, Rakovo, Príbovce, Košťany nad Turcom, Socovce, Turčiansky Ďur, Kláštor pod Znievom, Slovany, Ležiachov, Benice, |
|
— |
in the district of Dolný Kubín, the municipalities of Kraľovany, Žaškov, Jasenová, Vyšný Kubín, Oravská Poruba, Leštiny, Osádka, Malatiná, Chlebnice, Krivá, |
|
— |
in the district of Tvrdošín, the municipalities of Oravský Biely Potok, Habovka, Zuberec, |
|
— |
in the district of Prievidza, the municipalities of Handlová, Cígeľ, Podhradie, Lehota pod Vtáčnikom, Ráztočno, |
|
— |
the whole district of Partizánske, except municipalities included in zone II, |
|
— |
in the district of Topoľčany, the municipalities of Krnča, Prázdnovce, Solčany, Nitrianska Streda, Čeľadince, Kovarce, Súlovce, Oponice, |
|
— |
in the district of Nitra, the municipalities of Horné Lefantovce, Dolné Lefantovce, Bádice, Jelenec, Žirany, Podhorany, Nitrianske Hrnčiarovce, Štitáre, Pohranice, Hosťová, Kolíňany, Malý Lapáš, Dolné Obdokovce, Čeľadice, Veľký Lapáš, Babindol, Malé Chyndice, Golianovo, Klasov, Veľké Chyndice, Nová Ves nad Žitavou, Paňa, Vráble, Tajná, Lúčnica nad Žitavou, Žitavce, Melek, Telince, Čifáre. |
8. Italia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Italia:
|
Regione Piemonte:
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|
Regione Liguria:
|
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Regione Emilia-Romagna:
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Regione Lombardia:
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Regione Lazio:
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Regione Sardegna:
|
|
Regione Calabria:
|
9. Cechia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Cechia:
|
Liberecký kraj:
|
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Středočeský kraj
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10. Grecia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Grecia:
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— |
in the regional unit of Drama:
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— |
in the regional unit of Xanthi:
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— |
in the regional unit of Rodopi:
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— |
in the regional unit of Evros:
|
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— |
in the regional unit of Serres:
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— |
in the regional unit of Kilkis:
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— |
in the regional unit of Thessaloniki:
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|
— |
in the regional unit of Pella:
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|
— |
in the regional unit of Kozani:
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— |
in the regional unit of Florina:
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— |
in the regional unit of Kastoria:
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— |
in the regional unit of Ioannina:
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— |
in the regional unit of Thesprotia:
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PARTE II
1. Bulgaria
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Bulgaria:
|
— |
the whole region of Haskovo, |
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— |
the whole region of Yambol, |
|
— |
the whole region of Stara Zagora, |
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— |
the whole region of Pernik, |
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— |
the whole region of Kyustendil, |
|
— |
the whole region of Plovdiv, |
|
— |
the whole region of Pazardzhik, excluding the areas in Part III, |
|
— |
the whole region of Smolyan, |
|
— |
the whole region of Dobrich, |
|
— |
the whole region of Sofia city, |
|
— |
the whole region of Sofia Province, |
|
— |
the whole region of Blagoevgrad, |
|
— |
the whole region of Razgrad, |
|
— |
the whole region of Kardzhali, |
|
— |
the whole region of Burgas, |
|
— |
the whole region of Varna, |
|
— |
the whole region of Silistra, |
|
— |
the whole region of Ruse, |
|
— |
the whole region of Veliko Tarnovo, |
|
— |
the whole region of Pleven, |
|
— |
the whole region of Targovishte, |
|
— |
the whole region of Shumen, |
|
— |
the whole region of Sliven, |
|
— |
the whole region of Vidin, |
|
— |
the whole region of Gabrovo, |
|
— |
the whole region of Lovech excluding the areas in Part III, |
|
— |
the whole region of Montana, excluding the areas in Part III, |
|
— |
the whole region of Vratza excluding the areas in Part III. |
2. Germania
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Germania:
|
Bundesland Brandenburg:
|
|
Bundesland Sachsen:
|
|
Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:
|
3. Estonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Estonia:
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— |
Eesti Vabariik (välja arvatud Hiiu maakond). |
4. Lettonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lettonia:
|
— |
Aizkraukles novads, |
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— |
Alūksnes novads, |
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— |
Augšdaugavas novads, |
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— |
Ādažu novads, |
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— |
Balvu novads, |
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— |
Bauskas novads, |
|
— |
Cēsu novads, |
|
— |
Dienvidkurzemes novada Aizputes, Cīravas, Lažas, Durbes, Dunalkas, Tadaiķu, Vecpils, Bārtas, Sakas, Bunkas, Priekules, Gramzdas, Kalētu, Virgas, Dunikas, Vaiņodes, Gaviezes, Grobiņas, Rucavas, Vērgales, Medzes pagasts, Nīcas pagasta daļa uz dienvidiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Embūtes pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz rietumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz dienvidiem no autoceļa A9, uz rietumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz rietumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296, Aizputes, Durbes, Pāvilostas, Priekules pilsēta, Grobiņas, |
|
— |
Dobeles novads, |
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— |
Gulbenes novada Daukstu, Druvienas, Galgauskas, Jaungulbenes, Lejasciema, Lizuma, Līgo, Rankas, Tirzas pagasts, |
|
— |
Jelgavas novads, |
|
— |
Jēkabpils novada Aknīstes, Asares, Atašienes, Dunavas, Elkšņu, Gārsenes, Kalna, Krustpils, Leimaņu, Rites, Rubenes, Salas, Saukas, Sēlpils, Variešu, Viesītes, Zasas pagasts, Ābeļu pagasta daļa uz rietumiem no autoceļa posmā no apdzīvotas vietas Laši līdz Ābeļu pagasta robežai, Dignājas pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V824, Jēkabpils valstspilsēta, Viesītes, Aknīstes pilsēta, |
|
— |
Krāslavas novada Andrupenes, Andzeļu, Aulejas, Bērziņu, Dagdas, Ezernieku, Grāveru, Izvaltas, Kaplavas, Kastuļinas, Kombuļu, Konstantinovas, Krāslavas, Ķepovas, Piedrujas, Svariņu, Šķaunes, Šķeltovas, Ūdrīšu pagasts, Dagdas, Krāslavas pilsēta, |
|
— |
Kuldīgas novada Alsungas, Gudenieku, Kurmāles, Rendas, Kabiles, Vārmes, Pelču, Snēpeles, Turlavas, Ēdoles, Īvandes, Rumbas, Padures pagasts, Laidu pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V1296, Kuldīgas pilsēta, |
|
— |
Ķekavas novads, |
|
— |
Limbažu novads, |
|
— |
Līvānu novada Jersikas, Rožupes, Rudzātu, Sutru pagasts, Līvānu pilsēta, |
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— |
Ludzas novads, |
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— |
Madonas novada Barkavas pagasta daļa uz Rietumiem no ceļā Meirānu kanāls – Vēršuzepi, Bērzaunes, Ērgļu, Indrānu, Jumurdas, Kalsnavas, Ošupes, Sausnējas, Vestienas pagasts, Liezēres pagasta daļa uz rietumiem no autoceļa P30, Aronas pagasta daļa uz rietumiem no autoceļa P30, Lubānas, Madonas pilsēta, |
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— |
Mārupes novads, |
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— |
Ogres novads, |
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— |
Olaines novads, |
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— |
Preiļu novads, |
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— |
Rēzeknes novada Audriņu, Bērzgales, Čornajas, Feimaņu, Griškānu, Ilzeskalna, Kantinieku, Kaunatas, Lendžu, Lūznavas, Mākoņkalna, Maltas, Nautrēnu, Ozolaines, Ozolmuižas, Pušas, Sakstagala, Silmalas, Sokolku, Stoļerovas, Stružānu, Vērēmu pagasts, Dekšāres pagasta daļa uz Dienvidiem no autoceļa A12, Dricānu pagasta daļa uz Austrumiem no autoceļa P36, Gaigalavas pagasta daļa uz Austrumiem no autoceļa P36, Viļānu pagasta daļa uz Dienvidiem no autoceļa A12, Viļānu pilsēta, |
|
— |
Ropažu novada Garkalnes, Ropažu pagasts, Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz austrumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes, Vangažu pilsēta, |
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— |
Salaspils novads, |
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— |
Saldus novads, |
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— |
Saulkrastu novads, |
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— |
Siguldas novads, |
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— |
Smiltenes novads, |
|
— |
Talsu novads, |
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— |
Tukuma novads, |
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— |
Valkas novads, |
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— |
Valmieras novads, |
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— |
Varakļānu novad, novada Murmastienes pagasts, Varakļānu pagasta daļa uz Rietumiem no autoceļa V869, Varakļānu pilsēta, |
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— |
Ventspils novads, |
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— |
Daugavpils valstspilsētas pašvaldība, |
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— |
Jelgavas valstspilsētas pašvaldība, |
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— |
Jūrmalas valstspilsētas pašvaldība, |
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— |
Rēzeknes valstspilsētas pašvaldība. |
5. Lituania
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lituania:
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— |
Alytaus miesto savivaldybė, |
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— |
Alytaus rajono savivaldybė, |
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— |
Anykščių rajono savivaldybė, |
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— |
Akmenės rajono savivaldybė, |
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— |
Birštono savivaldybė, |
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— |
Biržų miesto savivaldybė, |
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— |
Biržų rajono savivaldybė, |
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— |
Druskininkų savivaldybė, |
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— |
Elektrėnų savivaldybė, |
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— |
Ignalinos rajono savivaldybė, |
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— |
Jonavos rajono savivaldybė, |
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— |
Joniškio rajono savivaldybė, |
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— |
Jurbarko rajono savivaldybė: Eržvilko, Juodaičių, Seredžiaus, Smalininkų ir Viešvilės seniūnijos, |
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— |
Kaišiadorių rajono savivaldybė, |
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— |
Kauno miesto savivaldybė, |
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— |
Kauno rajono savivaldybė, |
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— |
Kazlų rūdos savivaldybė: Kazlų Rūdos seniūnija, išskyrus vakarinė dalis iki kelio 2602 ir 183, Plutiškių seniūnija, |
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— |
Kelmės rajono savivaldybė: Kelmės, Kražių, Liolių, Tytuvėnų, Tytuvėnų apylinkių, Pakražančio ir Vaiguvos seniūnijos, |
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— |
Kėdainių rajono savivaldybė, |
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— |
Klaipėdos rajono savivaldybė: Judrėnų, Endriejavo ir Veiviržėnų seniūnijos, |
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— |
Kupiškio rajono savivaldybė, |
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— |
Kretingos rajono savivaldybė, |
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— |
Lazdijų rajono savivaldybė, |
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— |
Mažeikių rajono savivaldybė, |
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— |
Molėtų rajono savivaldybė: Alantos, Balninkų, Čiulėnų, Inturkės, Joniškio, Luokesos, Mindūnų, Suginčių ir Videniškių seniūnijos, |
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— |
Pagėgių savivaldybė, |
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— |
Pakruojo rajono savivaldybė, |
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— |
Panevėžio rajono savivaldybė, |
|
— |
Panevėžio miesto savivaldybė, |
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— |
Pasvalio rajono savivaldybė, |
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— |
Radviliškio rajono savivaldybė, |
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— |
Rietavo savivaldybė, |
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— |
Prienų rajono savivaldybė, |
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— |
Plungės rajono savivaldybė, |
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— |
Raseinių rajono savivaldybė, |
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— |
Rokiškio rajono savivaldybė, |
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— |
Skuodo rajono savivaldybė, |
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— |
Šakių rajono savivaldybė: Kriūkų, Lekėčių ir Lukšių seniūnijos, |
|
— |
Šalčininkų rajono savivaldybė, |
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— |
Šiaulių miesto savivaldybė, |
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— |
Šiaulių rajono savivaldybė: Ginkūnų, Gruzdžių, Kairių, Kužių, Meškuičių, Raudėnų, Šakynos ir Šiaulių kaimiškosios seniūnijos, |
|
— |
Šilutės rajono savivaldybė, |
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— |
Širvintų rajono savivaldybė: Čiobiškio, Gelvonų, Jauniūnų, Kernavės, Musninkų ir Širvintų seniūnijos, |
|
— |
Šilalės rajono savivaldybė, |
|
— |
Švenčionių rajono savivaldybė, |
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— |
Tauragės rajono savivaldybė, |
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— |
Telšių rajono savivaldybė, |
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— |
Trakų rajono savivaldybė, |
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— |
Ukmergės rajono savivaldybė: Deltuvos, Lyduokių, Pabaisko, Pivonijos, Siesikų, Šešuolių, Taujėnų, Ukmergės miesto, Veprių, Vidiškių ir Žemaitkiemo seniūnijos, |
|
— |
Utenos rajono savivaldybė, |
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— |
Varėnos rajono savivaldybė, |
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— |
Vilniaus miesto savivaldybė, |
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— |
Vilniaus rajono savivaldybė: Avižienių, Bezdonių, Buivydžių, Dūkštų, Juodšilių, Kalvelių, Lavoriškių, Maišiagalos, Marijampolio, Medininkų, Mickūnų, Nemenčinės, Nemenčinės miesto, Nemėžio, Pagirių, Riešės, Rudaminos, Rukainių, Sudervės, Sužionių, Šatrininkų ir Zujūnų seniūnijos, |
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— |
Visagino savivaldybė, |
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— |
Zarasų rajono savivaldybė. |
6. Ungheria
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Ungheria:
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— |
Békés megye 951450, 951460, 951550, 951650, 951750, 952350, 952450, 952650 és 956350 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Borsod-Abaúj-Zemplén megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe, |
|
— |
Fejér megye 403150, 403160, 403250, 403260, 403350, 404250, 404550, 404560, 404570, 405450, 405550, 405650, 406450 és 407050 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Hajdú-Bihar megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe, |
|
— |
Heves megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe, |
|
— |
Jász-Nagykun-Szolnok megye 750250, 750550, 750650, 750750, 750850, 750970, 750980, 751050, 751150, 751160, 751450, 751460, 751470, 751550, 751650, 752150, 752250, 752350, 752450, 752460, 752550, 752560, 752650, 752750, 752850, 752950, 753060, 753070, 753150, 753250, 753310, 753450, 753550, 753660, 754150, 754250, 754370, 755550, 755650 és 755750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Komárom-Esztergom megye 250350, 250850, 250950, 251450, 251550, 251950, 252050, 252150, 252350, 252450, 252460, 252550, 252650, 252750, 252850, 252860, 252950, 252960, 253050, 253150, 253250, 253350, 253450 és 253550 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Nógrád megye valamennyi vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Pest megye 570150, 570250, 570350, 570450, 570550, 570650, 570750, 570850, 570950, 571050, 571150, 571250, 571350, 571650, 571750, 571760, 571850, 571950, 572050, 573550, 573650, 574250, 580050 és 580150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Szabolcs-Szatmár-Bereg megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe. |
7. Polonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Polonia:
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w województwie warmińsko-mazurskim:
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w województwie podlaskim:
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w województwie mazowieckim:
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w województwie lubelskim:
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w województwie podkarpackim:
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w województwie małopolskim:
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w województwie pomorskim:
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w województwie świętokrzyskim:
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w województwie lubuskim:
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w województwie dolnośląskim:
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w województwie wielkopolskim:
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w województwie łódzkim:
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w województwie zachodniopomorskim:
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w województwie opolskim:
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w województwie śląskim:
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8. Slovacchia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Slovacchia:
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— |
the whole district of Gelnica, |
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— |
the whole district of Poprad |
|
— |
the whole district of Spišská Nová Ves, |
|
— |
the whole district of Levoča, |
|
— |
the whole district of Kežmarok, |
|
— |
the whole district of Michalovce, except municipalities included in zone III, |
|
— |
the whole district of Medzilaborce |
|
— |
the whole district of Košice-okolie, |
|
— |
the whole district of Rožnava, |
|
— |
the whole city of Košice, |
|
— |
the whole district of Sobrance, except municipalities included in zone III, |
|
— |
the whole district of Vranov nad Topľou, |
|
— |
the whole district of Humenné, |
|
— |
the whole district of Snina, |
|
— |
the whole district of Prešov, |
|
— |
the whole district of Sabinov, |
|
— |
the whole district of Svidník, |
|
— |
the whole district of Stropkov, |
|
— |
the whole district of Bardejov, |
|
— |
the whole district of Stará Ľubovňa, |
|
— |
the whole district of Revúca, |
|
— |
the whole district of Rimavská Sobota, |
|
— |
in the district of Veľký Krtíš, the whole municipalities not included in part I, |
|
— |
the whole district of Lučenec, |
|
— |
the whole district of Poltár, |
|
— |
the whole district of Zvolen, |
|
— |
the whole district of Detva, |
|
— |
the whole district of Krupina, except municipalities included in zone I, |
|
— |
the whole district of Banska Stiavnica, |
|
— |
the whole district of Žarnovica, |
|
— |
the whole district of Banska Bystica, |
|
— |
the whole district of Brezno, |
|
— |
the whole district of Liptovsky Mikuláš, |
|
— |
the whole district of Trebišov’, |
|
— |
the whole district of Zlaté Moravce, |
|
— |
in the district of Levice the municipality of Kozárovce, Kalná nad Hronom, Nový Tekov, Malé Kozmálovce, Veľké Kozmálovce, Tlmače, Rybník, Hronské Kosihy, Čajkov, Nová Dedina, Devičany, Bátovce, Pečenice, Jabloňovce, Bohunice, Pukanec, Uhliská, Drženice, |
|
— |
in the district of Turčianske Teplice, municipalties of Turček, Horná Štubňa, Čremošné, Háj, Rakša, Mošovce, |
|
— |
in the district of Ružomberok, municipalties of Liptovské revúce, Liptovská osada, Liptovská Lúžna, |
|
— |
the whole district Žiar nad Hronom, |
|
— |
in the district of Prievidza, municipalties of Kamenec pod Vtáčnikom, Bystričany, Čereňany, Oslany, Horná Ves, Radobica, |
|
— |
in the district of Partizánske, the municipalities of Veľké Uherce, Pažiť, Kolačno, Veľký Klíž, Ješkova Ves, Klátová Nová Ves. |
9. Italia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Italia:
|
Regione Piemonte:
|
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Regione Liguria:
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Regione Lombardia:
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Regione Emilia-Romagna:
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Regione Lazio:
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Regione Sardegna:
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Regione Calabria:
|
10. Cechia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Cechia:
|
Liberecký kraj:
|
PARTE III
1. Bulgaria
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Bulgaria:
|
the Pazardzhik region:
|
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the Montana region:
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the Lovech region:
|
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the Vratsa region:
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2. Italia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Italia:
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Regione Sardegna:
|
|
Regione Calabria:
|
3. Lettonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lettonia:
|
— |
Dienvidkurzemes novada Embūtes pagasta daļa uz ziemeļiem autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz austrumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz ziemeļiem no autoceļa A9, uz austrumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz austrumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296, |
|
— |
Gulbenes novada Beļavas, Litenes, Stāmerienas, Stradu pagasts, Gulbenes pilsēta, |
|
— |
Krāslavas novada Robežnieku, Indras, Kalniešu, Skaistas, Asūnes pagasts, |
|
— |
Kuldīgas novada Rudbāržu, Nīkrāces, Raņķu, Skrundas pagasts, Laidu pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V1296, Skrundas pilsēta, |
|
— |
Madonas novada Cesvaines, Sarkaņu, Dzelzavas, Lazdonas, Ļaudonas, Praulienas, Mārcienas, Mētrienas pagasts, Liezēres pagasta daļa uz austrumiem no autoceļa P30, Aronas pagasta daļa uz austrumiem no autoceļa P30, Barkavas pagasta daļa uz Austrumiem no autoceļa Meirānu kanāls – Vēršuzepi, Cesvaines pilsēta, |
|
— |
Jēkabpils novada Kūku, Mežāres, Vīpes pagasts, Dignājas pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V824, Ābeļu pagasta daļa uz austrumiem no autoceļa posmā no apdzīvotas vietas Laši līdz Ābeļu pagasta robežai, |
|
— |
Līvānu novada Turku pagasts, |
|
— |
Rēzeknes novada Nagļu, Rikavas pagasts, Gaigalavas pagasta daļa uz Rietumiem no autoceļa P36, Dricānu pagasta daļa uz Rietumiem no autoceļa P36, Dekšāres pagasta daļa uz Ziemeļiem no autoceļa A12, Viļānu pagasta daļa uz Ziemeļiem no autoceļa A12, |
|
— |
Varakļānu novada Varakļānu pagasta daļa uz Austrumiem no autoceļa V869. |
4. Lituania
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lituania:
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— |
Jurbarko rajono savivaldybė: Jurbarko miesto seniūnija, Girdžių, Jurbarkų Raudonės, Skirsnemunės, Veliuonos ir Šimkaičių seniūnijos, |
|
— |
Molėtų rajono savivaldybė: Dubingių ir Giedraičių seniūnijos, |
|
— |
Marijampolės savivaldybė, |
|
— |
Šakių rajono savivaldybė: Barzdų, Gelgaudiškio, Griškabūdžio, Kidulių, Kudirkos Naumiesčio, Sintautų, Slavikų, Sudargo, Šakių, Plokščių ir Žvirgždaičių seniūnijos. |
|
— |
Kalvarijos savivaldybė, |
|
— |
Kazlų rūdos savivaldybė: Antanavos, Jankų ir Kazlų Rūdos seniūnijos: vakarinė dalis iki kelio 2602 ir 183, |
|
— |
Kelmės rajono savivaldybė: Kelmės apylinkių, Kukečių, Šaukėnų ir Užvenčio seniūnijos, |
|
— |
Vilkaviškio rajono savivaldybė, |
|
— |
Širvintų rajono savivaldybė: Alionių ir Zibalų seniūnijos, |
|
— |
Šiaulių rajono savivaldybė: Bubių, Kuršėnų kaimiškoji ir Kuršėnų miesto seniūnijos, |
|
— |
Ukmergės rajono savivaldybė: Želvos seniūnija, |
|
— |
Vilniaus rajono savivaldybė: Paberžės seniūnija. |
5. Polonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Polonia:
|
w województwie warmińsko-mazurskim:
|
|
w województwie wielkopolskim:
|
|
w województwie lubuskim:
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|
w województwie dolnośląskim:
|
|
w województwie lubelskim:
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|
w województwie mazowieckim:
|
|
w województwie świętokrzyskim:
|
6. Romania
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Romania:
|
— |
Zona orașului București, |
|
— |
Județul Constanța, |
|
— |
Județul Satu Mare, |
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— |
Județul Tulcea, |
|
— |
Județul Bacău, |
|
— |
Județul Bihor, |
|
— |
Județul Bistrița Năsăud, |
|
— |
Județul Brăila, |
|
— |
Județul Buzău, |
|
— |
Județul Călărași, |
|
— |
Județul Dâmbovița, |
|
— |
Județul Galați, |
|
— |
Județul Giurgiu, |
|
— |
Județul Ialomița, |
|
— |
Județul Ilfov, |
|
— |
Județul Prahova, |
|
— |
Județul Sălaj, |
|
— |
Județul Suceava |
|
— |
Județul Vaslui, |
|
— |
Județul Vrancea, |
|
— |
Județul Teleorman, |
|
— |
Judeţul Mehedinţi, |
|
— |
Județul Gorj, |
|
— |
Județul Argeș, |
|
— |
Judeţul Olt, |
|
— |
Judeţul Dolj, |
|
— |
Județul Arad, |
|
— |
Județul Timiș, |
|
— |
Județul Covasna, |
|
— |
Județul Brașov, |
|
— |
Județul Botoșani, |
|
— |
Județul Vâlcea, |
|
— |
Județul Iași, |
|
— |
Județul Hunedoara, |
|
— |
Județul Alba, |
|
— |
Județul Sibiu, |
|
— |
Județul Caraș-Severin, |
|
— |
Județul Neamț, |
|
— |
Județul Harghita, |
|
— |
Județul Mureș, |
|
— |
Județul Cluj, |
|
— |
Județul Maramureş. |
7. Germania
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Germania:
|
Bundesland Brandenburg:
|
8. Grecia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Grecia:
|
— |
in the regional unit of Serres:
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— |
in the regional unit of Kilkis:
|
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— |
in the regional unit of Thessaloniki:
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9. Estonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Estonia:
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— |
The following villages in Rõuge vald:
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— |
The following villages in Setomaa vald:
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— |
The following villages in Räpina vald:
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— |
The following villages in Põlva vald:
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|
— |
The following towns in Põlva vald:
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— |
The following villages in Võru vald:
|
ALLEGATO II
AREE ISTITUITE A LIVELLO DELL'UNIONE COME ZONE INFETTE O ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI, COMPRENDENTI ZONE DI PROTEZIONE E ZONE DI SORVEGLIANZA
(di cui all'articolo 6, paragrafo 2, e all'articolo 7, paragrafo 2)
Parte A –
Aree istituite come zone infette a seguito di un focolaio di peste suina africana in suini selvatici in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia|
Stato membro: Italia
|
|
Stato membro: Croazia
|
Parte B –
Aree istituite come zone soggette a restrizioni, comprendenti zone di protezione e zone di sorveglianza, a seguito di un focolaio di peste suina africana in suini detenuti in uno Stato membro o in una zona precedentemente indenni da malattia|
Stato membro: Croazia
|
|
Stato membro: Grecia
|
(1) Sistema di informazione dell'UE sulle malattie animali.
|
1.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216/93 |
REGOLAMENTO (UE) 2023/1678 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
del 17 agosto 2023
che modifica il regolamento (UE) 2015/534 della Banca centrale europea sulla segnalazione di informazioni finanziarie a fini di vigilanza (BCE/2015/13)
(BCE/2023/20)
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il Regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (1), in particolare l’articolo 4, paragrafi 1 e 3, l’articolo 6, paragrafo 2 e paragrafo 5, lettera d), e l’articolo 10.
Visto il regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea, del 16 aprile 2014, che istituisce il quadro di cooperazione nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico tra la Banca centrale europea e le autorità nazionali competenti e con le autorità nazionali designate (regolamento quadro sull’MVU) (BCE/2014/17) (2), in particolare l’articolo 21, paragrafo 1, l’articolo 140 e l’articolo 141, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Per l’esercizio dei compiti della Banca centrale europea (BCE) in relazione alle segnalazioni a fini di vigilanza, la decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea (3) precisa le modalità con le quali le autorità nazionali competenti (ANC) trasmettono alla BCE talune informazioni ricevute dai soggetti vigilati e la tempistica di tale trasmissione. |
|
(2) |
La decisione BCE/2014/29 è abrogata e sostituita dalla decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea (BCE/2023/18) (4). |
|
(3) |
Al fine di allineare la trasmissione alla BCE da parte delle ANC di informazioni finanziarie a fini di vigilanza alle disposizioni della decisione (UE) 2023/1681 (BCE/2023/18), è opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2015/534 della Banca centrale europea (BCE/2015/13) (5), |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Modifiche
Il regolamento (UE) 2015/534 (BCE/2015/13) è modificato come segue:
|
1) |
all’articolo 8, i paragrafi 4 e 5 sono sostituiti dai seguenti: «4. Una volta ricevute da enti creditizi significativi e da succursali significative le informazioni di cui agli articoli 6 e 7 e dopo aver assicurato che le informazioni siano nel formato di file corretto conformemente all’articolo 17, le ANC trasmettono tali informazioni alla BCE senza indebito ritardo. 5. Gli enti creditizi significativi e le succursali significative segnalano le informazioni finanziarie a fini di vigilanza alle ANC entro le date di invio di cui all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 o entro una scadenza anteriore stabilita dall’ANC.» |
|
2) |
all’articolo 10, i paragrafi 2 e 3 sono sostituiti dai seguenti: «2. Una volta ricevute da enti creditizi significativi informazioni riguardanti filiazioni stabilite in uno Stato membro non partecipante o in un paese terzo, come precisato all’articolo 9, e dopo aver assicurato che le informazioni siano nel formato di file corretto conformemente all’articolo 17, le ANC trasmettono tali informazioni alla BCE senza indebito ritardo. 3. Le ANC stabiliscono la data entro la quale gli enti creditizi devono segnalare le informazioni finanziarie a fini di vigilanza di cui all’articolo 9. Tale data non può essere successiva al venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle relative date di invio di cui all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/451.» |
|
3) |
all’articolo 12, il paragrafo 4 è sostituito dal seguente testo: «4. Le ANC trasmettono alla BCE le informazioni di cui all’articolo 11 entro la fine del venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle date di invio di cui all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 per i seguenti enti:
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4) |
all’articolo 15, il paragrafo 4 è sostituito dal seguente testo: «4. Le ANC trasmettono alla BCE le informazioni finanziarie a fini di vigilanza di cui agli articoli 13 e 14 riguardanti gli enti creditizi meno significativi e le filiazioni meno significative entro la fine del venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle relative date di invio di cui all’articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/451:
|
|
5. |
l’articolo 16 è sostituito dal seguente: «Articolo 16 Controlli sulla qualità dei dati Le ANC verificano e valutano la qualità e l’affidabilità delle informazioni trasmesse alla BCE. A tal fine, le ANC si attengono alle specifiche relative ai controlli della qualità dei dati e alle informazioni qualitative di cui agli articoli 4 e 5 della decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea (BCE/2023/18) (*1). (*1) Decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE/2023/18) (GU L 216 del 1.9.2023, pag. 105).»;" |
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6. |
l’articolo 17 è sostituito dal seguente: «Articolo 17 Linguaggio informatico per la trasmissione delle informazioni dalle autorità nazionali competenti alla BCE Le ANC trasmettono le informazioni precisate nel presente regolamento secondo la pertinente tassonomia eXtensible Business Reporting Language al fine di fornire un formato tecnico uniforme per lo scambio dei dati. A tali fini, le ANC si attengono alle specifiche stabilite all’articolo 6 della decisione (UE) 2023/1681 (BCE/2023/18).». |
Articolo 2
Disposizioni finali
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, conformemente ai trattati.
Fatto a Francoforte sul Meno, il 17 agosto 2023
Per il Consiglio direttivo della BCE
La presidente della BCE
Christine LAGARDE
(1) GU L 287 del 29.10.2013, pag. 63.
(2) GU L 141 del 14.5.2014, pag. 1.
(3) Decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea, del 2 luglio 2014, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione (GU L 214, 19.7.2014, pag. 34).
(4) Decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE2023/18) (cfr. pag. 105 della presente Gazzetta ufficiale).
(5) Regolamento (UE) 2015/534 della Banca centrale europea, del 17 marzo 2015, sulla segnalazione di informazioni finanziarie a fini di vigilanza (BCE/2015/13) (GU L 86 del 31.3.2015, pag. 13).
|
1.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216/96 |
REGOLAMENTO (UE) 2023/1679 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
del 25 agosto 2023
che modifica il regolamento UE/2021/378 sull’applicazione degli obblighi di riserve minime (BCE/2021/1)
(BCE/2023/21)
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto lo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, in particolare l'articolo 19, paragrafo 1,
visto il regolamento (CE) n. 2531/98 del Consiglio, del 23 novembre 1998, sull’applicazione dell’obbligo di riserve minime da parte della Banca centrale europea (1),
considerando quanto segue:
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(1) |
Le riserve obbligatorie minime detenute dagli enti creditizi ai sensi del regolamento (UE) 2021/378 della Banca centrale europea (BCE/2021/1) (2), e le riserve detenute in operazione di deposito presso la banca centrale, sono attualmente remunerate al tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale dell’Eurosistema («deposit facility rate», DFR). Nelle attuali condizioni di abbondante liquidità, gli interessi pagati sulle riserve detenute dalle banche in operazione di deposito presso la banca centrale costituiscono il principale strumento per orientare i tassi del mercato monetario a breve termine in linea con l’orientamento di politica monetaria auspicato. |
|
(2) |
Il 27 luglio 2023 il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso di fissare la remunerazione delle riserve obbligatorie minime allo 0%. La decisione del Consiglio direttivo di ridurre la remunerazione delle riserve obbligatorie minime assicura la continua efficacia della politica monetaria, preservando la funzione del DFR di ancorare i tassi del mercato monetario e mantenendo così l'attuale grado di controllo sull’orientamento di politica monetaria. Allo stesso tempo, la decisione migliora l’efficienza della politica monetaria, nell’attuale contesto economico, riducendo l’ammontare complessivo degli interessi da corrispondere sulle riserve al fine di dare attuazione all’orientamento adeguato di politica monetaria. Tale considerazione sull’efficienza è divenuta particolarmente rilevante tenuto conto degli aumenti dei tassi di interesse di riferimento della BCE. |
|
(3) |
Il presente regolamento si applica a decorrere dal 20 settembre 2023, ossia il primo giorno del sesto periodo di mantenimento nel 2023. |
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(4) |
Pertanto, è opportuno modificare di conseguenza il regolamento (EU) 2021/378 (BCE/2021/1), |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Modifiche
Il regolamento (UE) 2021/378 (BCE/2021/1) è modificato come segue:
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1. |
All'articolo 2, il punto 13) è sostituito dal testo seguente: «Per «giornata lavorativa TARGET» s’intende la «giornata lavorativa» o la «giornata lavorativa di TARGET» come definite all’articolo 2, paragrafo 13, dell’indirizzo (UE) 2022/912 della Banca centrale europea (BCE/2022/8) (*1), in combinato disposto con l’allegato III, punto 13), di tale indirizzo; (*1) Indirizzo (UE) 2022/912 della Banca centrale europea, del 24 febbraio 2022, relativo a un sistema di trasferimento espresso transeuropeo automatizzato di regolamento lordo in tempo reale (TARGET) di nuova generazione e che abroga l’indirizzo BCE/2012/27 (BCE/2022/8) (GU L 163 del 17.6.2022, pag. 84).»." |
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2. |
L’articolo 9 è sostituito dal testo seguente: «Articolo 9 Remunerazione 1. La BCN competente remunera le riserve obbligatorie minime detenute presso i conti di riserva allo 0% 2. LA BCN competente corrisponde l’eventuale remunerazione sulle riserve obbligatorie minime detenute nella seconda giornata lavorativa TARGET successiva alla fine del periodo di mantenimento oggetto della remunerazione. 3. I fondi inclusi negli importi delle riserve obbligatorie minime successivamente esclusi da tali riserve obbligatorie minime in base all’articolo 3, paragrafo 1, lettera d), sono remunerati dalla BCN competente conformemente alle norme applicabili ai depositi non collegati alla politica monetaria di cui all’indirizzo (UE) 2019/671 della Banca centrale europea (BCE/2019/7) (*2), a partire dalla data in cui trova applicazione la condizione specifica di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera d), come stabilito dalla BCN competente. (*2) Indirizzo (UE) 2019/671 della Banca centrale europea, del 9 aprile 2019, sulla gestione di attività e passività nazionali da parte delle banche centrali nazionali (BCE/2019/7) (GU L 113 del 29.4.2019, pag. 11).»." |
Articolo 2
Disposizioni finali
1. Il presente regolamento entra in vigore il quinto giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
2. Si applica a decorrere dal 20 settembre 2023.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, conformemente ai trattati.
Fatto a Francoforte sul Meno, il 25 agosto 2023
Per il Consiglio direttivo della BCE
La presidente della BCE
Christine LAGARDE
(1) GU L 318 del 27.11.1998, pag. 1.
(2) Regolamento (UE) 2021/378 della Banca centrale europea, del 22 gennaio 2021, sull’applicazione degli obblighi di riserve minime (BCE/2021/1) (GU L 73 del 3.3.2021, pag. 1).
DECISIONI
|
1.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216/98 |
DECISIONE (UE) 2023/1680 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
del 17 agosto 2023
sulla segnalazione dei piani di finanziamento dei soggetti vigilati da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2023/19)
(rifusione)
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 2,
visto il regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea, del 16 aprile 2014, che istituisce il quadro di cooperazione nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico tra la Banca centrale europea e le autorità nazionali competenti e con le autorità nazionali designate (regolamento quadro sull’MVU) (BCE/2014/7) (2) e in particolare l’articolo 21,
vista la proposta del Consiglio di vigilanza,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Gli orientamenti dell’Autorità bancaria europea (ABE) in materia di definizioni e modelli armonizzati per i piani di finanziamento degli enti creditizi ai sensi della raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico del 20 dicembre 2012 (CERS/2012/2) (ABE/GL/2019/05) (3) (di seguito, gli «orientamenti dell’ABE del 2019») armonizzano i modelli e le definizioni per agevolare la segnalazione dei piani di finanziamento da parte degli enti creditizi. |
|
(2) |
Gli orientamenti dell’ABE del 2019 sono rivolti alle autorità competenti di cui all’articolo 4, punto 2), del regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (4), e agli istituti finanziari che segnalano piani di finanziamento alle rispettive autorità competenti in conformità al quadro di attuazione nazionale della raccomandazione CERS/2012/2 del Comitato europeo per il rischio sistemico (5). |
|
(3) |
Al fine esclusivo di assolvere i compiti ad essa attribuiti dall’articolo 4, paragrafo 1, dall’articolo 4, paragrafo 2, e dall’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1024/2013, la Banca centrale europea (BCE) è considerata, a seconda dei casi, autorità competente o autorità designata negli Stati membri partecipanti come stabilito dal diritto dell’Unione. Pertanto, la BCE figura tra i destinatari degli orientamenti ABE del 2019. |
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(4) |
Conformemente all’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1024/2013 e all’articolo 21 del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), sia la BCE che le autorità nazionali competenti (ANC) sono tenute allo scambio di informazioni. Fatto salvo il potere della BCE di ricevere direttamente le informazioni segnalate dai soggetti vigilati, o di accedervi direttamente su base continuativa, le ANC forniscono in particolare alla BCE tutte le informazioni necessarie per l’assolvimento dei compiti attribuiti alla BCE stessa dal regolamento (UE) n. 1024/2013. |
|
(5) |
Al fine ottemperare agli orientamenti dell’ABE del 2019, la BCE dovrebbe assicurare che i soggetti vigilati segnalino i rispettivi piani di finanziamento in conformità ai modelli e alle definizioni armonizzati di cui al modello di piano di finanziamento allegato agli orientamenti dell’ABE del 2019. A tal fine, la decisione (UE) 2017/1198 della Banca centrale europea (BCE/2017/21) (6) stabilisce procedure armonizzate per la trasmissione di tali piani di finanziamento alla BCE nonché dettagli sulle tempistiche della trasmissione delle informazioni e sui controlli di qualità eseguiti dalle ANC prima di trasmettere le informazioni alla BCE. |
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(6) |
Per l’esercizio dei compiti della BCE in relazione alle segnalazioni a fini di vigilanza, la decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea (7) precisa le modalità con cui le ANC trasmettono alla BCE determinate informazioni che ricevono dai soggetti vigilati e le tempistiche di tale trasmissione. |
|
(7) |
La decisione BCE/2014/29 è abrogata e sostituita dalla decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea (BCE/2023/18) (8). È pertanto necessario allineare la trasmissione alla BCE da parte delle ANC dei piani di finanziamento degli enti creditizi alle disposizioni della decisione (UE) 2023/1681 (BCE/2023/18). |
|
(8) |
La decisione (UE) 2017/1198 (BCE/2017/21) è stata modificata in modo sostanziale (9). Poiché sono necessarie nuove modifiche, è opportuno provvedere, a fini di chiarezza, alla rifusione di tale decisione. |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Oggetto e ambito di applicazione
La presente decisione stabilisce l’obbligo per le autorità nazionali competenti (ANC) di comunicare alla Banca centrale europea (BCE) i piani di finanziamento di determinati soggetti vigilati significativi e meno significativi e stabilisce le procedure relative alla trasmissione di tali piani di finanziamento alla BCE.
Articolo 2
Definizioni
Ai fini della presente decisione, si applicano le definizioni di cui al regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17).
Articolo 3
Requisiti per la segnalazione dei piani di finanziamento
1. Le ANC comunicano alla BCE i piani di finanziamento conformi agli orientamenti dell’Autorità bancaria europea (ABE) in materia di definizioni e modelli armonizzati per i piani di finanziamento degli enti creditizi ai sensi della raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico del 20 dicembre 2012 (CERS/2012/2) (ABE/GL/2019/05) (10) (di seguito, gli «orientamenti dell’ABE del 2019») dei seguenti soggetti vigilati stabiliti nei rispettivi Stati membri partecipanti:
|
a) |
soggetti vigilati significativi al massimo livello di consolidamento negli Stati membri partecipanti su base consolidata; |
|
b) |
soggetti vigilati significativi non facenti parte di un gruppo vigilato su base individuale; |
|
c) |
soggetti vigilati meno significativi rispetto ai quali l’ANC di riferimento raccoglie i piani di finanziamento ai sensi degli orientamenti dell’ABE del 2019. |
2. Le ANC che raccolgono i piani di finanziamento dei soggetti vigilati significativi diversi da quelli di cui al paragrafo 1, lettere a) e b) comunicano tali piani di finanziamento alle BCE se questi sono conformi agli orientamenti dell’ABE del 2019.
3. I piani di finanziamento sono trasmessi alla BCE in conformità ai modelli e alle istruzioni armonizzati di cui agli orientamenti dell’ABE del 2019. I piani di finanziamento hanno come data di riferimento per la segnalazione il 31 dicembre dell’anno precedente.
Nel caso in cui i soggetti vigilati siano autorizzati dalla legislazione nazionale a segnalare le proprie informazioni finanziarie in base alla chiusura del rispettivo esercizio contabile, che non coincide con la chiusura dell’anno civile, si considera come data di riferimento della comunicazione la chiusura dell’ultimo esercizio contabile disponibile.
Articolo 4
Date di invio
1. Le ANC interessate, all’atto della ricezione dei piani di finanziamento dei soggetti vigilati di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettere a) e b), e all’articolo 3, paragrafo 2, in conformità alla data di invio del 15 marzo precisata negli orientamenti dell’ABE del 2019 e dopo aver eseguito le verifiche iniziali dei dati di cui all’articolo 7, comunicano alla BCE tali piani senza indebito ritardo.
2. I piani di finanziamento dei soggetti vigilati di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera c), che sono inclusi nell’elenco degli enti creditizi di maggiori dimensioni nello Stato membro pubblicato dall’ABE ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6, della decisione dell’ABE, del 27 luglio 2021, concernente le segnalazioni a fini di vigilanza da parte delle autorità competenti all’ABE (ABE/DC/404) (11), sono comunicati dalle ANC interessate alla BCE al più tardi entro le ore 12:00, ora dell’Europa centrale (CET) del decimo giorno lavorativo successivo al 15 marzo.
3. I piani di finanziamento dei soggetti vigilati non menzionati ai paragrafi 1 o 2 sono comunicati dalle ANC interessate alla BCE al più tardi entro le ore 12:00 CET del venticinquesimo giorno lavorativo successivo al 15 marzo.
Articolo 5
Qualità dei dati
1. Le ANC:
|
a) |
verificano e valutano la qualità e l’affidabilità delle informazioni messe a disposizione della BCE ai sensi della presente decisione; |
|
b) |
applicano le regole di convalida elaborate, aggiornate e pubblicate dall’ABE; e |
|
c) |
eseguono i controlli integrativi sulla qualità dei dati stabiliti dalla BCE in collaborazione con le ANC. |
2. Le ANC eseguono la valutazione della qualità dei dati loro trasmessi in conformità alle seguenti disposizioni:
|
a) |
entro il decimo giorno lavorativo successivo alla data di invio del 15 marzo di cui agli orientamenti dell’ABE del 2019 in relazione ai seguenti soggetti:
|
|
b) |
per i soggetti vigilati significativi non contemplati alla lettera a), entro il venticinquesimo giorno lavorativo successivo alla data di invio del 15 marzo di cui agli orientamenti dell’ABE del 2019. |
3. Oltre all’osservanza delle regole di convalida e ai controlli di qualità dei dati di cui al paragrafo 1, le informazioni sono comunicate in conformità ai requisiti minimi per l’accuratezza di seguito indicati:
|
a) |
le ANC forniscono informazioni, se del caso, sugli sviluppi desumibili dalle informazioni trasmesse; e |
|
b) |
le informazioni sono complete, eventuali lacune sono evidenziate e spiegate alla BCE e, se del caso, tali lacune sono colmate senza indebito ritardo. |
Articolo 6
Informazioni qualitative
1. Ove non sia possibile assicurare la qualità dei dati per una determinata tabella nella tassonomia, le ANC ne comunicano le ragioni alla BCE senza indebito ritardo.
2. Le ANC comunicano alla BCE quanto segue:
|
a) |
le ragioni di eventuali ritrasmissioni da parte di soggetti vigilati significativi; e |
|
b) |
le ragioni di eventuali revisioni rilevanti trasmesse da soggetti vigilati significativi. |
Ai fini della lettera b), per «revisione rilevante» si intende qualsiasi revisione di uno o più punti di dati, in termini sia di cifre assolute segnalate che di percentuale di variazioni, che incida in modo significativo sull’analisi prudenziale o finanziaria effettuata utilizzando tali punti di dati a livello di soggetto.
Articolo 7
Formato di trasmissione
1. Le ANC trasmettono le informazioni precisate nella presente decisione in conformità al pertinente Modello dei punti di dati e alla tassonomia eXtensible Business Reporting Language (XBRL) applicabile, elaborati, aggiornati e pubblicati dall’ABE.
2. In conformità all’articolo 140, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), all’atto della ricezione di cui agli orientamenti dell’ABE del 2019, le ANC eseguono le verifiche iniziali dei dati per garantire che la trasmissione costituisca un valido rapporto XBRL in conformità al paragrafo 1.
3. I soggetti vigilati sono identificati nella trasmissione corrispondente mediante l’uso dell’identificativo della persona giuridica (Legal Entity Identifier).
Articolo 8
Abrogazione
1. La decisione (UE) 2017/1198 (BCE/2017/21) è abrogata.
2. I riferimenti alla decisione abrogata sono da interpretarsi come riferimenti alla presente decisione e sono intesi conformemente alla tavola di concordanza contenuta nell’allegato II.
Articolo 9
Efficacia
Gli effetti della decisione decorrono dal giorno della notifica ai destinatari.
Articolo 10
Destinatari
Le autorità nazionali competenti degli Stati membri partecipanti sono destinatarie della presente decisione.
Fatto a Francoforte sul Meno, il 17 agosto 2023
La presidente della BCE
Christine LAGARDE
(1) GU L 287 del 29.10.2013, pag. 63.
(2) GU L 141 del 14.5.2014, pag. 1.
(3) Disponibili sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu.
(4) Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l’Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione (GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12).
(5) Raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico, del 20 dicembre 2012, relativa al finanziamento degli enti creditizi (GU C 119 del 25.4.2013, pag. 1).
(6) Decisione (UE) 2017/1198 della Banca centrale europea, del 27 giugno 2017, sulla comunicazione dei piani di finanziamento degli enti creditizi da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2017/21) (GU L 172 del 5.7.2017, pag. 32).
(7) Decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea, del 2 luglio 2014, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione (GU L 214, 19.7.2014, pag. 34).
(8) Decisione (UE) 2023/1681 della Banca centrale europea, del 17 agosto 2023, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE/2023/18) (cfr. pag. 105 della presente Gazzetta ufficiale).
(9) Cfr. l’allegato I.
(10) Disponibili sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu.
(11) Disponibili sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu.
(12) Disponibile sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu.
ALLEGATO I
Decisione abrogata con le relative modifiche
|
Decisione (UE) 2017/1198 della Banca centrale europea, del 27 giugno 2017, sulla comunicazione dei piani di finanziamento degli enti creditizi da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2017/21) (GU L 172 del 5.7.2017, pag. 32). |
|
Decisione (UE) 2021/432 della Banca centrale europea, del 1o marzo 2021, che modifica la Decisione (UE) 2017/1198 sulla comunicazione dei piani di finanziamento degli enti creditizi da parte della autorità nazionali competenti alla Banca centrale europea (BCE/2021/7) (GU L 86 del 12.3.2021, pag. 14). |
ALLEGATO II
Tavola di concordanza
|
Decisione (UE) 2017/1198 |
Presente decisione |
|
Articolo 1 |
Articolo 1 |
|
Articolo 2 |
Articolo 2 |
|
Articolo 3 |
Articolo 3 |
|
Articolo 4 |
Articolo 4 |
|
Articolo 5, paragrafo 1 |
Articolo 5, paragrafo 1 |
|
— |
Articolo 5, paragrafo2 |
|
Articolo 5, paragrafo 2 |
Articolo 5, paragrafo 3 |
|
Articolo 6, paragrafo 1 |
Articolo 6, paragrafo 1 |
|
Articolo 6, paragrafo 2 |
Articolo 6, paragrafo 2, primo comma, lettera b) |
|
— |
Articolo 6, paragrafo 2, primo comma, lettera a) e articolo 6, paragrafo 2, secondo comma |
|
Articolo 7, paragrafo 1 |
Articolo 7, paragrafo 1 |
|
— |
Articolo 7, paragrafo 2 |
|
Articolo 7, paragrafo 2 |
Articolo 7, paragrafo 3 |
|
Articolo 8 |
— |
|
— |
Articolo 8 |
|
Articolo 8 bis |
— |
|
Articolo 9 |
Articolo 9 |
|
Articolo 10 |
Articolo 10 |
|
1.9.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 216/105 |
DECISIONE (UE) 2023/1681 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
del 17 agosto 2023
relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (BCE/2023/18)
(rifusione)
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 2,
visto il regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea, del 16 aprile 2014, che istituisce il quadro di cooperazione nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico tra la Banca centrale europea e le autorità nazionali competenti e con le autorità nazionali designate (regolamento quadro sull’MVU) (BCE/2014/17) (2) e in particolare gli articoli 21 e 140, paragrafo 4,
vista la proposta del Consiglio di vigilanza,
considerando quanto segue:
|
(1) |
gli enti creditizi sono assoggettati a obblighi di segnalazione periodica in conformità al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (3) nonché al regolamento di esecuzione della Commissione (UE) 2016/2070 (4), al regolamento di esecuzione della Commissione (UE) 2021/451 (5) e al regolamento di esecuzione della Commissione (UE) 2021/453 (6). |
|
(2) |
Nel quadro dell’articolo 6 del regolamento (UE) n. 1024/2013, la Banca centrale europea (BCE) ha competenza esclusiva ad assolvere, a fini di vigilanza prudenziale, i compiti stabiliti all’articolo 4 di detto regolamento. La BCE, nell’esercizio di tali compiti, garantisce l’osservanza delle disposizioni del diritto dell’Unione che impongono agli enti creditizi requisiti prudenziali per ciò che concerne la segnalazione. |
|
(3) |
Ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1024/2013 e dell’articolo 21 del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), sia la BCE che le autorità nazionali competenti (ANC) sono tenute allo scambio di informazioni. Fatto salvo il potere della BCE di ricevere direttamente le informazioni segnalate dagli enti creditizi, o di accedervi direttamente su base continuativa, le ANC comunicano in particolare alla BCE tutte le informazioni necessarie per l’assolvimento dei compiti attribuiti alla BCE stessa dal regolamento (UE) n. 1024/2013. |
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(4) |
Ai sensi dell’articolo 140, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), i soggetti vigilati hanno l’obbligo di comunicare alla rispettiva ANC qualsiasi informazione da segnalare periodicamente, in conformità al pertinente diritto dell’Unione. Salvo che sia espressamente disposto altrimenti, tutte le informazioni segnalate dai soggetti vigilati devono essere trasmesse alle ANC. Le ANC sono tenute ad eseguire le verifiche iniziali sui dati e a mettere a disposizione della BCE le informazioni segnalate dai soggetti vigilati. |
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(5) |
Per l’esercizio dei compiti della BCE in relazione alle segnalazioni a fini di vigilanza, è necessario precisare ulteriormente le modalità con le quali le ANC trasmettono alla BCE le informazioni ricevute dai soggetti vigilati. A tal fine, nel 2014 la BCE ha adottato la decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea (7), che definisce i formati, la frequenza e la tempistica in relazione alla trasmissione di tali informazioni, nonché i dettagli dei controlli di qualità che le ANC dovrebbero effettuare prima di trasmettere le informazioni alla BCE. |
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(6) |
La decisione BCE/2014/29 è stata modificata in modo sostanziale e a più riprese (8). Poiché sono necessarie nuove modifiche, è opportuno provvedere, a fini di chiarezza, alla rifusione della decisione. |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Oggetto e ambito di applicazione
Ai sensi dell’articolo 21 del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), la presente decisione stabilisce le procedure relative alla trasmissione alla Banca centrale europea (BCE) delle informazioni segnalate alle autorità nazionali competenti (ANC) dai soggetti vigilati, in conformità al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070, al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 e al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453.
Articolo 2
Definizioni
Ai fini della presente decisione, si applicano le definizioni di cui al regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17).
Articolo 3
Date di invio
1. Le ANC trasmettono alla BCE le informazioni di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 e al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453, a loro segnalate dai soggetti vigilati in conformità alle seguenti disposizioni:
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a) |
per i soggetti vigilati significativi, all’atto della ricezione delle trasmissioni dei dati e una volta eseguite le verifiche iniziali dei dati precisate all’articolo 6, le ANC trasmettono tutte le informazioni alla BCE senza indebito ritardo; |
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b) |
per i soggetti vigilati meno significativi che effettuano segnalazioni su base consolidata o su base individuale, se non sono tenuti a effettuare la segnalazione su base consolidata e che sono inclusi nell’elenco degli enti creditizi di maggiori dimensioni nello Stato membro pubblicata dall’Autorità bancaria europea (ABE) ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6, della decisione dell’ABE, del 27 luglio 2021, relativa alle segnalazioni a fini di vigilanza da parte delle autorità competenti all’ABE (EBA/DC/404) (9), le ANC trasmettono alla BCE tali informazioni al più tardi entro le ore 12:00, ora dell’Europa centrale (CET), del decimo giorno lavorativo successivo alle pertinenti date d’invio di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 e al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453; |
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c) |
per i soggetti vigilati meno significativi non contemplati alla lettera b), le ANC trasmettono tutte le informazioni alla BCE al più tardi entro le ore 12:00 CET del venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle pertinenti date d’invio di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 e al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453. |
2. Le ANC trasmettono alla BCE le informazioni di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070 in conformità alle seguenti disposizioni:
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a) |
per i soggetti vigilati significativi, all’atto della ricezione delle trasmissioni dei dati e una volta effettuate le verifiche iniziali dei dati di cui all’articolo 6, le ANC trasmettono tutte le informazioni alla BCE senza indebito ritardo; |
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b) |
per i soggetti vigilati meno significativi che effettuano le segnalazioni al massimo livello di consolidamento all’interno degli Stati membri partecipanti, nella misura in cui rappresentano il massimo livello di consolidamento nell’Unione, e per i soggetti vigilati meno significativi che effettuano le segnalazioni su base individuale se non fanno parte di un gruppo vigilato, in conformità all’articolo 1, paragrafo 2, della decisione dell’ABE, del 5 giugno 2020, relativa ai dati per l’analisi comparativa a fini di vigilanza (EBA/DC/2020/337) (10), le ANC trasmettono alla BCE tutti i dati al più tardi entro le ore 12:00 CET del decimo giorno lavorativo successivo alla pertinente data di invio per ciascun elemento di dati di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070; |
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c) |
per i soggetti vigilati meno significativi non contemplati alla lettera b), le ANC segnalano tutte le informazioni alla BCE al più tardi entro la fine del venticinquesimo giorno lavorativo successivo alla pertinente data di invio per ciascun elemento di dati di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070. |
Articolo 4
Qualità dei dati
1. Le ANC:
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a) |
verificano e valutano la qualità e l’affidabilità delle informazioni messe a disposizione della BCE ai sensi della presente decisione; |
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b) |
applicano le regole di convalida elaborate, aggiornate e pubblicate dall’ABE; |
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c) |
eseguono i controlli integrativi sulla qualità dei dati stabiliti dalla BCE in collaborazione con le ANC. |
2. Le ANC eseguono la valutazione della qualità dei dati loro trasmessi in conformità alle seguenti disposizioni:
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a) |
per i seguenti soggetti vigilati, entro il decimo giorno lavorativo successivo alle pertinenti date d’invio di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451, al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453 e al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070;
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b) |
per i soggetti vigilati significativi non contemplati alla lettera a), entro il venticinquesimo giorno lavorativo successivo alle pertinenti date d’invio di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/451, al regolamento di esecuzione (UE) 2021/453 e al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070. |
3. Oltre all’osservanza delle regole di convalida e ai controlli di qualità dei dati di cui al paragrafo 1, le informazioni sono trasmesse in conformità ai requisiti minimi per l’accuratezza di seguito indicati:
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a) |
le ANC forniscono informazioni, se del caso, sugli sviluppi desumibili dalle informazioni trasmesse;e |
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b) |
le informazioni sono complete, eventuali lacune sono evidenziate e spiegate alla BCE e, se del caso, tali lacune sono colmate senza indebito ritardo. |
Articolo 5
Informazioni qualitative
1. Ove non sia possibile garantire la qualità dei dati per una determinata tabella nella tassonomia, le ANC ne comunicano le ragioni alla BCE senza indebito ritardo.
2. Le ANC comunicano alla BCE quanto segue:
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a) |
le ragioni di eventuali ritrasmissioni da parte di soggetti vigilati significativi; |
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b) |
le ragioni di eventuali revisioni rilevanti trasmesse da soggetti vigilati significativi. |
Ai fini della lettera b), per «revisione rilevante» si intende qualsiasi revisione di uno o più punti di dati, in termini sia di cifre assolute segnalate che di percentuale di variazioni, che incida in modo significativo sull’analisi prudenziale o finanziaria effettuata utilizzando tali punti di dati a livello di soggetto.
Articolo 6
Formato di trasmissione
1. Le ANC trasmettono le informazioni precisate nella presente decisione in conformità al pertinente Modello dei punti di dati e alla tassonomia eXtensible Business Reporting Language (XBRL) applicabile, elaborati, aggiornati e pubblicati dall’ABE.
2. In conformità all’articolo 140, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17), all’atto della ricezione delle informazioni precisate nella presente decisione, le ANC eseguono le verifiche iniziali dei dati per garantire che la trasmissione costituisca un valido rapporto XBRL in conformità al paragrafo 1.
3. I soggetti vigilati sono identificati nella trasmissione corrispondente mediante l’uso dell’identificativo della persona giuridica (Legal Entity Identifier).
Articolo 7
Abrogazione
1. La decisione BCE/2014/29 è abrogata.
2. I riferimenti alla decisione abrogata sono da interpretarsi come riferimenti alla presente decisione e sono intesi conformemente alla tavola di concordanza contenuta nell’allegato II.
Articolo 8
Efficacia
Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notifica ai destinatari.
Articolo 9
Destinatari
Le autorità nazionali competenti degli Stati membri partecipanti sono destinatarie della presente decisione.
Fatto a Francoforte sul Meno, il 17 agosto 2023
La presidente della BCE
Christine LAGARDE
(1) GU L 287 del 29.10.2013, pag. 63.
(2) GU L 141, del 14.5.2014, pag. 1.
(3) Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e che modifica il Regolamento (UE) n. 648/2012 (GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1).
(4) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070 della Commissione, del 14 settembre 2016, che stabilisce le norme tecniche di attuazione per i modelli, le definizioni e le soluzioni IT che gli enti sono tenuti ad applicare nella presentazione di informazioni all’Autorità bancaria europea e alle autorità competenti in conformità all’articolo 78, paragrafo 2, della direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 328 del 2.12.2016, pag. 1).
(5) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 della Commissione, del 17 dicembre 2020, che stabilisce norme tecniche di attuazione per l’applicazione del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza e che abroga il regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 (GU L 97 del 19.3.2021, pag. 1).
(6) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/453 della Commissione, del 15 marzo 2021, che stabilisce norme tecniche di attuazione per l’applicazione del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli obblighi di segnalazione specifici per il rischio di mercato (GU L 89 del 16.3.2021, pag. 3).
(7) Decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea, del 2 luglio 2014, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati (GU L 214, 19.7.2014, pag. 34).
(8) Cfr. allegato I.
(9) Disponibile sul sito Internet dell’ABE all’indirizzo www.eba.europa.eu
(10) Disponibile sul sito Internet dell’ABE.
ALLEGATO I
Decisione abrogata ed elenco delle modifiche successive
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Decisione BCE/2014/29 della Banca centrale europea, del 2 luglio 2014, relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione (GU L 214 del 19.7.2014, pag. 34). |
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Decisione (UE) 2017/1493 della Banca centrale europea, del 3 agosto 2017, che modifica la decisione BCE/2014/29 relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione (BCE/2017/23) (GU L 216 del 22.8.2017, pag. 23). |
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Decisione (UE) 2021/1396 della Banca centrale europea, del 13 agosto 2021, che modifica la decisione BCE/2014/29 relativa alla comunicazione alla Banca centrale europea di dati in materia di vigilanza segnalati alle autorità nazionali competenti dai soggetti vigilati ai sensi dei regolamenti di esecuzione (UE) n. 680/2014 e (UE) 2016/2070 della Commissione (BCE/2021/39) (GU L 300 del 24.8.2021, pag. 74). |
ALLEGATO II
Tavola di concordanza
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Decisione BCE/2014/29 |
Presente decisione |
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Articolo 1 |
Articolo 1 |
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Articolo 2 |
Articolo 2 |
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Articolo 3 |
Articolo 3 |
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Articolo 4, paragrafo 1 |
Articolo 4, paragrafo 1 |
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— |
Articolo 4, paragrafo 2 |
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Articolo 4, paragrafo 2 |
Articolo 4, paragrafo 3 |
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Articolo 5, paragrafo 1 |
Articolo 5, paragrafo 1 |
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Articolo 5, paragrafo 2 |
Articolo 5, paragrafo 2, primo comma, lettera b) |
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— |
Articolo 5, paragrafo 2, primo comma, lettera a) e articolo 5, paragrafo 2, secondo comma |
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Articolo 6, paragrafo 1 |
Articolo 6, paragrafo 1 |
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— |
Articolo 6, paragrafo 2 |
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Articolo 6, paragrafo 2 |
Articolo 6, paragrafo 3 |
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Articolo 7 |
— |
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Articolo 7 |
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Articolo 7 bis |
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Articolo 7 ter |
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Articolo 8 |
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Articolo 8 |
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Articolo 9 |
Articolo 9 |