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ISSN 1977-0707 |
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Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105 |
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Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
66° anno |
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Rettifiche |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE. |
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IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
II Atti non legislativi
ACCORDI INTERNAZIONALI
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20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/1 |
Informazione riguardante l’entrata in vigore dell’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e Saint Vincent e Grenadine
L’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e Saint Vincent e Grenadine entrerà in vigore il 1o maggio 2023, essendo stata espletata, in data 31 marzo 2023, la procedura prevista all’articolo 8, paragrafo 1, dell’accordo.
REGOLAMENTI
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20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/2 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/834 DELLA COMMISSIONE
del 18 aprile 2023
relativo a misure eccezionali di sostegno del mercato nei settori delle uova e delle carni di pollame in Italia
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio (1), in particolare l’articolo 220, paragrafo 1, primo comma, lettera a),
considerando quanto segue:
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(1) |
Tra il 23 ottobre e il 31 dicembre 2021 l’Italia ha confermato e notificato 294 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5. Le specie interessate sono polli e galline ovaiole della specie Gallus domesticus, tacchini e tacchine, anatre e faraone. |
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(2) |
L’Italia ha adottato, immediatamente e con efficienza, tutte le misure veterinarie e di polizia sanitaria necessarie a norma del regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio (2), integrato dal regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione (3). |
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(3) |
In particolare, l’Italia ha adottato misure di controllo, monitoraggio e prevenzione e ha istituito zone di protezione e sorveglianza («zone regolamentate») a norma delle decisioni di esecuzione (UE) 2021/1872 (4), (UE) 2021/1908 (5), (UE) 2021/1982 (6), (UE) 2021/2100 (7), (UE) 2021/2186 (8) e (UE) 2021/2310 (9) della Commissione. |
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(4) |
L’Italia ha comunicato alla Commissione che le misure veterinarie e di polizia sanitaria necessariamente applicate per contenere e sradicare la malattia si sono ripercosse su un numero assai ampio di operatori, i quali hanno subito perdite di reddito non ammissibili al contributo finanziario dell’Unione di cui al regolamento (UE) 2021/690 del Parlamento europeo e del Consiglio (10). |
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(5) |
Il 2 maggio 2022 la Commissione ha ricevuto dall’Italia una richiesta formale di partecipazione al finanziamento di talune misure eccezionali di sostegno ai sensi dell’articolo 220, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1308/2013 per i focolai confermati tra il 23 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021. Il 14 settembre 2022, il 27 febbraio 2023 e il 14 marzo 2023 le autorità italiane hanno chiarito e documentato la loro richiesta. |
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(6) |
In seguito all’applicazione delle misure veterinarie e di polizia sanitaria di cui al terzo considerando sono stati prolungati i periodi di fermo, è stata proibita l’immissione di volatili e ristretta la movimentazione in tutti gli allevamenti di tutti i tipi di pollame nelle zone regolamentate. Ciò ha comportato una perdita di produzione di uova da cova, uova da consumo, animali vivi e carni di pollame nei suddetti allevamenti, ma anche perdite dovute a uova e carni distrutte e declassate. |
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(7) |
A norma dell’articolo 220, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 1308/2013 l’Unione partecipa nella misura del 50 % al finanziamento delle spese sostenute dall’Italia per le misure eccezionali di sostegno del mercato. I quantitativi massimi ammissibili al finanziamento per ciascuna misura eccezionale di sostegno del mercato dovrebbero essere fissati dalla Commissione una volta esaminata la richiesta pervenuta dall’Italia in relazione ai focolai confermati tra il 23 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021. |
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(8) |
Per evitare rischi di sovracompensazione, l’importo forfettario della partecipazione finanziaria dovrebbe basarsi su studi tecnici ed economici o sulla documentazione contabile ed essere fissato a un livello adeguato per ciascun animale e prodotto secondo le categorie. |
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(9) |
Per evitare rischi di doppio finanziamento, le perdite incorse non dovrebbero essere state compensate da aiuti di Stato o da assicurazioni e la partecipazione finanziaria dell’Unione a norma del presente regolamento dovrebbe essere limitata agli animali e ai prodotti ammissibili per i quali non è stato ottenuto alcun contributo finanziario dell’Unione ai sensi del regolamento (UE) 2021/690. |
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(10) |
La portata e la durata delle misure eccezionali di sostegno del mercato previste dal presente regolamento dovrebbero essere limitate a quanto strettamente necessario per sostenere il mercato. In particolare, tali misure dovrebbero applicarsi solo alla produzione di pollame e uova negli allevamenti ubicati nelle zone regolamentate e solo per la durata delle misure veterinarie e di polizia sanitaria stabilite nella pertinente legislazione dell’Unione e dell’Italia in ordine ai 294 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità confermati tra il 23 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021. |
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(11) |
Per garantire flessibilità nell’eventualità in cui il numero di uova o di animali ammissibili all’indennizzo differisca dalle soglie massime, basate su stime, stabilite nel presente regolamento, gli indennizzi possono essere modificati entro certi limiti, purché sia rispettato l’importo massimo delle spese cofinanziate dall’Unione. |
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(12) |
Ai fini della sana gestione finanziaria di queste misure eccezionali di sostegno del mercato, è opportuno che siano ammissibili alla partecipazione finanziaria dell’Unione solo i pagamenti che l’Italia versa ai beneficiari al più tardi entro il 30 settembre 2023. L’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) n. 907/2014 della Commissione (11), sostituito a decorrere dal 1o gennaio 2023 dall’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2022/127 della Commissione (12), non dovrebbe essere applicabile. |
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(13) |
Ai fini dell’ammissibilità e correttezza dei pagamenti, l’Italia dovrebbe procedere a controlli ex ante. |
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(14) |
Per consentire all’Unione di procedere al controllo finanziario, l’Italia dovrebbe comunicare alla Commissione la liquidazione dei pagamenti. |
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(15) |
Per assicurare l’immediata attuazione da parte dell’Italia delle misure stabilite nel presente regolamento, esso dovrebbe entrare in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. |
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(16) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato per l’organizzazione comune dei mercati agricoli, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’Unione partecipa nella misura del 50 % al finanziamento delle spese incorse dall’Italia per sostenere il mercato delle uova da cova, delle uova da consumo e delle carni di pollame gravemente colpito dai 294 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5 rilevati e notificati dall’Italia tra il 23 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021.
Articolo 2
1. Le spese incorse dall’Italia sono ammissibili alla partecipazione finanziaria dell’Unione solo:
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a) |
per il periodo di applicazione delle misure veterinarie e di polizia sanitaria indicate nella legislazione dell’Unione di cui all’allegato e relative al periodo di cui all’articolo 1; e |
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b) |
per le aziende avicole che sono state soggette alle misure veterinarie e di polizia sanitaria e sono ubicate nelle zone indicate nella legislazione dell’Unione di cui all’allegato («zone regolamentate»); e |
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c) |
se sono state versate ai beneficiari dall’Italia al più tardi entro il 30 settembre 2023; e |
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d) |
se l’animale o prodotto, per il periodo di cui alla lettera a), non ha beneficiato di alcun indennizzo tramite aiuti di Stato o assicurazioni e non ha ottenuto alcun contributo finanziario dell’Unione ai sensi del regolamento (UE) 2021/690. |
2. Nessuna delle spese sostenute dall’Italia dopo il 30 settembre 2023 è ammissibile al finanziamento dell’Unione, indipendentemente dalla quota di spesa che rappresenta.
Articolo 3
1. L’importo massimo della partecipazione finanziaria dell’Unione è di 27 229 572 EUR, ripartito come segue:
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a) |
per la perdita di produzione di uova da cova e di uova da tavola nelle zone regolamentate si applicano i seguenti importi forfettari:
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b) |
per le perdite connesse a periodi di fermo prolungati nelle zone regolamentate si applicano i seguenti importi forfettari:
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c) |
per le perdite connesse alla riduzione del ciclo di produzione (macellazione precoce degli animali) nelle zone regolamentate si applicano i seguenti importi forfettari:
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d) |
per le perdite connesse a periodi prolungati di allevamento e ingrasso nelle zone regolamentate si applicano i seguenti importi forfettari:
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e) |
per l’eliminazione del pollame nelle zone regolamentate, si applicano i seguenti importi forfettari:
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f) |
per la vendita a prezzo ridotto di animali provenienti dalle zone regolamentate si applicano i seguenti importi:
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2. Laddove il numero di uova o di animali o la quantità di carni ammissibili al finanziamento ecceda il numero massimo di uova o di capi o di chilogrammi di carni per voce di cui al paragrafo 1, le spese ammissibili alla partecipazione finanziaria dell’Unione possono essere adeguate per voce ed eccedere l’ammontare risultante dall’applicazione del numero massimo per voce, purché il totale delle rettifiche rimanga inferiore al 10 % dell’importo massimo delle spese cofinanziate dall’Unione, di cui al paragrafo 1.
Articolo 4
L’Italia procede a controlli amministrativi e fisici a norma degli articoli 59 e 60 del regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio (13).
In particolare, l’Italia verifica:
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a) |
l’ammissibilità di chi presenta domanda di sostegno; |
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b) |
per ciascun richiedente ammissibile: ammissibilità, quantità e valore dell’effettiva perdita di produzione; |
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c) |
che i richiedenti ammissibili non abbiano ottenuto finanziamenti da altre fonti per compensare le perdite di cui all’articolo 2 del presente regolamento. |
Ai richiedenti ammissibili per i quali sono stati completati i controlli amministrativi, gli aiuti possono essere versati senza attendere la conclusione di tutti i controlli, in particolare quelli sui richiedenti selezionati per i controlli in loco.
Nei casi in cui l’ammissibilità del richiedente non sia confermata, gli aiuti sono rimborsati e vengono applicate sanzioni a norma dell’articolo 59, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/2116.
Articolo 5
L’Italia comunica alla Commissione la liquidazione dei pagamenti.
Articolo 6
Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 18 aprile 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
(1) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671.
(2) Regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») (GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1).
(3) Regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate (GU L 174 del 3.6.2020, pag. 64).
(4) Decisione di esecuzione (UE) 2021/1872 della Commissione, del 25 ottobre 2021, che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri (GU L 379 del 26.10.2021, pag. 53).
(5) Decisione di esecuzione (UE) 2021/1908 della Commissione, del 3 novembre 2021, che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri (GU L 390 del 4.11.2021, pag. 39).
(6) Decisione di esecuzione (UE) 2021/1982 della Commissione, del 12 novembre 2021, che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri (GU L 403 del 15.11.2021, pag. 1).
(7) Decisione di esecuzione (UE) 2021/2100 della Commissione, del 29 novembre 2021, che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri (GU L 428 del 30.11.2021, pag. 3).
(8) Decisione di esecuzione (UE) 2021/2186 della Commissione, del 9 dicembre 2021, che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri (GU L 444 del 10.12.2021, pag. 110).
(9) Decisione di esecuzione (UE) 2021/2310 della Commissione, del 21 dicembre 2021, che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri (GU L 461I del 27.12.2021, pag. 1).
(10) Regolamento (UE) 2021/690 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce il programma relativo al mercato interno, alla competitività delle imprese, tra cui le piccole e medie imprese, al settore delle piante, degli animali, degli alimenti e dei mangimi e alle statistiche europee (programma per il mercato unico) e che abroga i regolamenti (UE) n. 99/2013, (UE) n. 1287/2013, (UE) n. 254/2014 e (UE) n. 652/2014 (GU L 153 del 3.5.2021, pag. 1).
(11) Regolamento delegato (UE) n. 907/2014 della Commissione, dell’11 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la liquidazione dei conti, le cauzioni e l’uso dell’euro (GU L 255 del 28.8.2014, pag. 18).
(12) Regolamento delegato (UE) 2022/127 della Commissione, del 7 dicembre 2021, che integra il regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio con norme concernenti gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la liquidazione dei conti, le cauzioni e l’uso dell’euro (GU L 20 del 31.1.2022, pag. 95).
(13) Regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga il regolamento (UE) n. 1306/2013 (GU L 435 del 6.12.2021, pag. 187).
ALLEGATO
Elenco della legislazione dell’Unione che indica le zone e i periodi regolamentati cui si riferisce l’articolo 2
Zone dell’Italia e periodi stabiliti ai sensi del regolamento (UE) 2016/429, integrato dal regolamento delegato (UE) 2020/687, e definiti in:
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decisione di esecuzione (UE) 2021/1872; |
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decisione di esecuzione (UE) 2021/1908; |
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decisione di esecuzione (UE) 2021/1982; |
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decisione di esecuzione (UE) 2021/2100; |
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decisione di esecuzione (UE) 2021/2186; |
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decisione di esecuzione (UE) 2021/2310. |
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20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/9 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/835 DELLA COMMISSIONE
del 19 aprile 2023
recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 per quanto riguarda le misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale ("normativa in materia di sanità animale") (1), in particolare l'articolo 71, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
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(1) |
La peste suina africana è una malattia virale infettiva che colpisce i suini detenuti e selvatici e può avere conseguenze gravi sulla popolazione animale interessata e sulla redditività dell'allevamento, perturbando i movimenti delle partite di tali animali e dei relativi prodotti all'interno dell'Unione e le esportazioni verso paesi terzi. |
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(2) |
Il regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione (2) stabilisce misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana che devono essere applicate per un periodo di tempo limitato dagli Stati membri (3) figuranti negli elenchi degli allegati I e II o aventi aree elencate in detti allegati. |
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(3) |
L'articolo 14 del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 stabilisce le condizioni generali per le deroghe a divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni. L'articolo 14, paragrafo 1, lettera a), di tale regolamento fa riferimento alle condizioni generali di cui all'articolo 43, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione (4), che prevedono, tra l'altro, che tutti i movimenti autorizzati nella zona di sorveglianza siano effettuati senza operazioni di scarico o soste, fino allo scarico nello stabilimento di destinazione. |
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(4) |
L'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 stabilisce che la zona soggetta a restrizioni I è un'area in cui non è stato confermato alcun focolaio di peste suina africana, mentre l'articolo 6, paragrafo 1, prevede che la zona soggetta a restrizioni II è un'area in cui tale malattia è confermata solo nei suini selvatici. |
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(5) |
La peste suina africana non è confermata nei suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I e II e sono già in vigore altre misure di riduzione dei rischi per i movimenti di partite di suini secondo quanto prescritto nel regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Tenendo conto delle specifiche disposizioni logistiche relative ai movimenti di suini detenuti in vigore in alcuni Stati membri e al fine di evitare inutili restrizioni, la condizione generale che autorizza solo i movimenti di suini detenuti senza operazioni di scarico o soste fino allo scarico nello stabilimento di destinazione non dovrebbe essere prevista per i movimenti autorizzati all'interno dello stesso Stato membro interessato ai fini della macellazione immediata di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I e II. È pertanto opportuno modificare di conseguenza gli articoli 14, 22 e 24 del regolamento (UE) 2023/594. |
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(6) |
La situazione epidemiologica nell'Unione per quanto riguarda la peste suina africana è inoltre dinamica e in costante evoluzione ed è cambiata rispetto al periodo precedente l'adozione del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. L'allegato I di detto regolamento di esecuzione dovrebbe pertanto essere modificato affinché le aree ivi elencate come zone soggette a restrizioni I, II e III riflettano l'attuale situazione epidemiologica di tale malattia nell'Unione. |
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(7) |
L'attuale situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione si riflette nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione (5), modificato di recente dal regolamento di esecuzione (UE) 2023/685 della Commissione (6) a seguito di recenti cambiamenti della situazione epidemiologica relativa a tale malattia in Bulgaria, Italia, Polonia e Slovacchia. Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 si applica fino al 20 aprile 2023. |
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(8) |
Le zone soggette a restrizioni I, II e III elencate nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 dovrebbero pertanto essere aggiornate per tenere conto delle aree attualmente elencate nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Ciò è necessario anche per garantire continuità e coerenza a seguito dell'abrogazione del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. |
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(9) |
Dalla data di adozione del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 si sono inoltre verificati diversi focolai di peste suina africana in suini selvatici in Polonia, Italia e Lituania nonché un focolaio in suini detenuti in Polonia. |
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(10) |
Nel marzo 2023 è stato rilevato un focolaio di peste suina africana in un suino selvatico nella regione di Opole in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in un suino selvatico rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I, interessata da questo recente focolaio, dovrebbe pertanto essere elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questo focolaio. |
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(11) |
Nel marzo 2023 sono stati inoltre rilevati vari focolai di peste suina africana in suini selvatici nelle regioni della Grande Polonia e della Masovia in Polonia, in aree attualmente elencate come zone soggette a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, situate nelle immediate vicinanze di aree attualmente elencate come zone soggette a restrizioni I in detto allegato. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Tali aree della Polonia attualmente elencate come zone soggette a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, situate nelle immediate vicinanze delle aree elencate come zone soggette a restrizioni II interessate da questi recenti focolai, dovrebbero pertanto essere elencate nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 come zone soggette a restrizioni II e le attuali delimitazioni delle zone soggette a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questi focolai. |
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(12) |
Nell'aprile 2023 è stato inoltre rilevato un focolaio di peste suina africana in un suino selvatico nella regione Liguria in Italia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in un suino selvatico rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Tale area dell'Italia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, interessata da questo recente focolaio, dovrebbe pertanto essere elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questo focolaio. |
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(13) |
Nel marzo e nell'aprile 2023 sono stati inoltre rilevati diversi focolai di peste suina africana in suini selvatici nella regione Piemonte in Italia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, situata nelle immediate vicinanze di un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Tale area dell'Italia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, situata nelle immediate vicinanze dell'area elencata come zona soggetta a restrizioni II interessata da questi recenti focolai, dovrebbe pertanto essere elencata nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 come zona soggetta a restrizioni II e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questi focolai. |
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(14) |
Nel marzo e nell'aprile 2023 sono stati altresì rilevati diversi focolai di peste suina africana in suini selvatici nella contea di Marijampolė in Lituania, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Tale area della Lituania attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, interessata da questi recenti focolai, dovrebbe pertanto essere elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questi focolai. |
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(15) |
Nell'aprile 2023 è stato infine rilevato un focolaio di peste suina africana in suini detenuti nella regione della Bassa Slesia in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in un suino detenuto rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. Tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, interessata da questo recente focolaio, dovrebbe pertanto essere elencata come zona soggetta a restrizioni III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni II dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questo focolaio. |
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(16) |
A seguito di questi recenti focolai di peste suina africana in suini selvatici in Italia e Lituania nonché in suini selvatici e detenuti in Polonia, e tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica relativa alla peste suina africana nell'Unione, la definizione delle zone in tali Stati membri è stata riesaminata e aggiornata conformemente agli articoli 5, 6 e 7 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Sono state inoltre riesaminate e aggiornate anche le misure di gestione del rischio in vigore. Tali modifiche dovrebbero riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594. |
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(17) |
Il regolamento (UE) 2023/594 dovrebbe pertanto essere modificato di conseguenza. |
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(18) |
Data l'urgenza della situazione epidemiologica nell'Unione per quanto riguarda la diffusione della peste suina africana, è importante che gli effetti del presente regolamento di esecuzione decorrano quanto prima. |
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(19) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Il regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 è così modificato:
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1. |
all'articolo 14 è aggiunto il paragrafo seguente: "4. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che la condizione generale di cui all'articolo 43, paragrafo 2, lettera c), del regolamento delegato (UE) 2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I o II, purché i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro conformemente agli articoli 22 e 24 del presente regolamento (UE) 2023/594 ai fini della macellazione immediata." |
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2. |
all'articolo 22 è aggiunto il paragrafo seguente: "3. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che la condizione generale di cui all'articolo 43, paragrafo 2, lettera c), del regolamento delegato (UE) 2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I, purché i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro ai fini della macellazione immediata." |
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3. |
all'articolo 24 è aggiunto il paragrafo seguente: "4. L'autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che la condizione generale di cui all'articolo 43, paragrafo 2, lettera c), del regolamento delegato (UE) 2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II, purché i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro ai fini della macellazione immediata." |
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4. |
l'allegato I è sostituito dal testo di cui all'allegato del presente regolamento. |
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 19 aprile 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
(1) GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1.
(2) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione, del 16 marzo 2023, che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana e abroga il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 (GU L 79 del 17.3.2023, pag. 65).
(3) Conformemente all'accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea e dalla Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo 5, paragrafo 4, del protocollo su Irlanda/Irlanda del Nord, in combinato disposto con l'allegato 2 di tale protocollo, ai fini del presente regolamento i riferimenti all'"Unione" si intendono fatti anche al Regno Unito nei confronti dell'Irlanda del Nord.
(4) Regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate (GU L 174 del 3.6.2020, pag. 64).
(5) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione, del 7 aprile 2021, che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana (GU L 131 del 16.4.2021, pag. 137).
(6) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/685 della Commissione, del 27 marzo 2023, recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana (GU L 90 del 28.3.2023, pag. 1).
ALLEGATO
"ALLEGATO I
ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI
PARTE I
1. Germania
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Germania:
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Bundesland Brandenburg:
|
|
Bundesland Sachsen:
|
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Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:
|
2. Estonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Estonia:
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— |
Hiiu maakond. |
3. Lettonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lettonia:
|
— |
Dienvidkurzemes novada, Grobiņas pagasts, Nīcas pagasta daļa uz ziemeļiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Otaņķu pagasts, Grobiņas pilsēta, |
|
— |
Ropažu novada Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz rietumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes. |
4. Lituania
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lituania:
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— |
Klaipėdos rajono savivaldybė: Agluonėnų, Dovilų, Gargždų, Priekulės, Vėžaičių, Kretingalės ir Dauparų-Kvietinių seniūnijos, |
|
— |
Palangos miesto savivaldybė. |
5. Ungheria
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Ungheria:
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— |
Békés megye 950950, 950960, 950970, 951950, 952050, 952750, 952850, 952950, 953050, 953150, 953650, 953660, 953750, 953850, 953960, 954250, 954260, 954350, 954450, 954550, 954650, 954750, 954850, 954860, 954950, 955050, 955150, 955250, 955260, 955270, 955350, 955450, 955510, 955650, 955750, 955760, 955850, 955950, 956050, 956060, 956150 és 956160 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Bács-Kiskun megye 600150, 600850, 601550, 601650, 601660, 601750, 601850, 601950, 602050, 603250, 603750 és 603850 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Budapest 1 kódszámú, vadgazdálkodási tevékenységre nem alkalmas területe, |
|
— |
Csongrád-Csanád megye 800150, 800160, 800250, 802220, 802260, 802310 és 802450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Fejér megye 400150, 400250, 400351, 400352, 400450, 400550, 401150, 401250, 401350, 402050, 402350, 402360, 402850, 402950, 403050, 403450, 403550, 403650, 403750, 403950, 403960, 403970, 404650, 404750, 404850, 404950, 404960, 405050, 405750, 405850, 405950, |
|
— |
406050, 406150, 406550, 406650 és 406750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
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— |
Győr-Moson-Sopron megye 100550, 100650, 100950, 101050, 101350, 101450, 101550, 101560 és 102150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Jász-Nagykun-Szolnok megye 750150, 750160, 750260, 750350, 750450, 750460, 754450, 754550, 754560, 754570, 754650, 754750, 754950, 755050, 755150, 755250, 755350 és 755450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Komárom-Esztergom megye 250150, 250250, 250450, 250460, 250550, 250650, 250750, 251050, 251150, 251250, 251350, 251360, 251650, 251750, 251850, 252250, kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Pest megye 571550, 572150, 572250, 572350, 572550, 572650, 572750, 572850, 572950, 573150, 573250, 573260, 573350, 573360, 573450, 573850, 573950, 573960, 574050, 574150, 574350, 574360, 574550, 574650, 574750, 574850, 574860, 574950, 575050, 575150, 575250, 575350, 575550, 575650, 575750, 575850, 575950, 576050, 576150, 576250, 576350, 576450, 576650, 576750, 576850, 576950, 577050, 577150, 577350, 577450, 577650, 577850, 577950, 578050, 578150, 578250, 578350, 578360, 578450, 578550, 578560, 578650, 578850, 578950, 579050, 579150, 579250, 579350, 579450, 579460, 579550, 579650, 579750, 580250 és 580450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe. |
6. Polonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Polonia:
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w województwie kujawsko - pomorskim:
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w województwie warmińsko-mazurskim:
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w województwie podlaskim:
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w województwie mazowieckim:
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w województwie podkarpackim:
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w województwie świętokrzyskim:
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w województwie łódzkim:
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w województwie pomorskim:
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w województwie lubuskim:
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w województwie dolnośląskim:
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w województwie wielkopolskim:
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w województwie opolskim:
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w województwie zachodniopomorskim:
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w województwie małopolskim:
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w województwie śląskim:
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7. Slovacchia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Slovacchia:
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— |
in the district of Nové Zámky, Sikenička, Pavlová, Bíňa, Kamenín, Kamenný Most, Malá nad Hronom, Belá, Ľubá, Šarkan, Gbelce, Bruty, Mužla, Obid, Štúrovo, Nána, Kamenica nad Hronom, Chľaba, Leľa, Bajtava, Salka, Malé Kosihy, |
|
— |
in the district of Veľký Krtíš, the municipalities of Ipeľské Predmostie, Veľká nad Ipľom, Hrušov, Kleňany, Sečianky, |
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— |
in the district of Levice, the municipalities of Keť, Čata, Pohronský Ruskov, Hronovce, Želiezovce, Zalaba, Malé Ludince, Šalov, Sikenica, Pastovce, Bielovce, Ipeľský Sokolec, Lontov, Kubáňovo, Sazdice, Demandice, Dolné Semerovce, Vyškovce nad Ipľom, Preseľany nad Ipľom, Hrkovce, Tupá, Horné Semerovce, Hokovce, Slatina, Horné Turovce, Veľké Turovce, Šahy, Tešmak, Plášťovce, Ipeľské Uľany, Bátovce, Pečenice, Jabloňovce, Bohunice, Pukanec, Uhliská, Kalná nad Hronom, Nový Tekov, Malé Kozmálovce, Veľké Kozmálovce, Tlmače, Rybník, Hronské Kosihy, Čajkov, Nová Dedina, Devičany, |
|
— |
in the district of Krupina, the municipalities of Dudince, Terany, Hontianske Moravce, Sudince, Súdovce, Lišov, |
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— |
the whole district of Ružomberok, |
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— |
the whole district of Turčianske Teplice, except municipalities included in zone II, |
|
— |
in the district of Martin, municipalties of Blatnica, Folkušová, Necpaly, Belá-Dulice, Ďanová, Karlová, Laskár, Rakovo, Príbovce, Košťany nad Turcom, Socovce, Turčiansky Ďur, Kláštor pod Znievom, Slovany, Ležiachov, Benice, |
|
— |
in the district of Dolný Kubín, the municipalities of Kraľovany, Žaškov, Jasenová, Vyšný Kubín, Oravská Poruba, Leštiny, Osádka, Malatiná, Chlebnice, Krivá, |
|
— |
in the district of Tvrdošín, the municipalities of Oravský Biely Potok, Habovka, Zuberec, |
|
— |
in the district of Prievidza, the municipalities of Handlová, Cígeľ, Podhradie, Lehota pod Vtáčnikom, Kamenec pod Vtáčnikom, Bystričany, Čereňany, Oslany, Horná Ves, Radobica, Ráztočno, |
|
— |
in the district of Partizánske, the municipalities of Veľké Uherce, Pažiť, Kolačno, Veľký Klíž, Ješkova Ves, Klátová Nová Ves, |
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— |
in the district of Topoľčany, the municipalities of Krnča, Prázdnovce, Solčany, Nitrianska Streda, Čeľadince, Kovarce, Súlovce, |
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— |
in the district of Zlaté Moravce, the municipalities of Zlatno, Mankovce, Velčice, Kostoľany pod Tríbečom, Ladice, Sľažany, Neverice, Beladice, Choča, Vieska nad Žitavou, Slepčany, Červený Hrádok, Nevidzany, Malé Vozokany, |
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— |
the whole district of Žiar nad Hronom, except municipalities included in zone II. |
8. Italia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Italia:
|
regione Piemonte:
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regione Liguria:
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regione Emilia-Romagna:
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regione Lombardia:
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regione Lazio:
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regione Sardegna:
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9. Cechia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Cechia:
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Liberecký kraj:
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10. Grecia
Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Grecia:
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— |
in the regional unit of Drama:
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— |
in the regional unit of Xanthi:
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— |
in the regional unit of Rodopi:
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— |
in the regional unit of Evros:
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— |
in the regional unit of Serres:
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— |
in the regional unit of Kilkis:
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PARTE II
1. Bulgaria
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Bulgaria:
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— |
the whole region of Haskovo, |
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— |
the whole region of Yambol, |
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— |
the whole region of Stara Zagora, |
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— |
the whole region of Pernik, |
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— |
the whole region of Kyustendil, |
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— |
the whole region of Plovdiv, |
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— |
the whole region of Pazardzhik, excluding the areas in Part III, |
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— |
the whole region of Smolyan, |
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— |
the whole region of Dobrich, |
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— |
the whole region of Sofia city, |
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— |
the whole region of Sofia Province, |
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— |
the whole region of Blagoevgrad, |
|
— |
the whole region of Razgrad, |
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— |
the whole region of Kardzhali, |
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— |
the whole region of Burgas, |
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— |
the whole region of Varna, |
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— |
the whole region of Silistra, |
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— |
the whole region of Ruse, |
|
— |
the whole region of Veliko Tarnovo, |
|
— |
the whole region of Pleven, |
|
— |
the whole region of Targovishte, |
|
— |
the whole region of Shumen, |
|
— |
the whole region of Sliven, |
|
— |
the whole region of Vidin, |
|
— |
the whole region of Gabrovo, |
|
— |
the whole region of Lovech, |
|
— |
the whole region of Montana, |
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— |
the whole region of Vratza. |
2. Germania
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Germania:
|
Bundesland Brandenburg:
|
|
Bundesland Sachsen:
|
|
Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:
|
3. Estonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Estonia:
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— |
Eesti Vabariik (välja arvatud Hiiu maakond). |
4. Lettonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lettonia:
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— |
Aizkraukles novads, |
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— |
Alūksnes novads, |
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— |
Augšdaugavas novads, |
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— |
Ādažu novads, |
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— |
Balvu novads, |
|
— |
Bauskas novads, |
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— |
Cēsu novads, |
|
— |
Dienvidkurzemes novada Aizputes, Cīravas, Lažas, Durbes, Dunalkas, Tadaiķu, Vecpils, Bārtas, Sakas, Bunkas, Priekules, Gramzdas, Kalētu, Virgas, Dunikas, Vaiņodes, Gaviezes, Rucavas, Vērgales, Medzes pagasts, Nīcas pagasta daļa uz dienvidiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Embūtes pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz rietumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz dienvidiem no autoceļa A9, uz rietumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz rietumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296, Aizputes, Durbes, Pāvilostas, Priekules pilsēta, |
|
— |
Dobeles novads, |
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— |
Gulbenes novads, |
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— |
Jelgavas novads, |
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— |
Jēkabpils novads, |
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— |
Krāslavas novads, |
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— |
Kuldīgas novada Alsungas, Gudenieku, Kurmāles, Rendas, Kabiles, Vārmes, Pelču, Snēpeles, Turlavas, Ēdoles, Īvandes, Rumbas, Padures pagasts, Laidu pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V1296, Kuldīgas pilsēta, |
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— |
Ķekavas novads, |
|
— |
Limbažu novads, |
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— |
Līvānu novads, |
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— |
Ludzas novads, |
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— |
Madonas novads, |
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— |
Mārupes novads, |
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— |
Ogres novads, |
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— |
Olaines novads, |
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— |
Preiļu novads, |
|
— |
Rēzeknes novads, |
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— |
Ropažu novada Garkalnes, Ropažu pagasts, Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz austrumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes, Vangažu pilsēta, |
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— |
Salaspils novads, |
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— |
Saldus novads, |
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— |
Saulkrastu novads, |
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— |
Siguldas novads, |
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— |
Smiltenes novads, |
|
— |
Talsu novads, |
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— |
Tukuma novads, |
|
— |
Valkas novads, |
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— |
Valmieras novads, |
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— |
Varakļānu novads, |
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— |
Ventspils novads, |
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— |
Daugavpils valstspilsētas pašvaldība, |
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— |
Jelgavas valstspilsētas pašvaldība, |
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— |
Jūrmalas valstspilsētas pašvaldība, |
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— |
Rēzeknes valstspilsētas pašvaldība. |
5. Lituania
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lituania:
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— |
Alytaus miesto savivaldybė, |
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— |
Alytaus rajono savivaldybė, |
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— |
Anykščių rajono savivaldybė, |
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— |
Akmenės rajono savivaldybė, |
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— |
Birštono savivaldybė, |
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— |
Biržų miesto savivaldybė, |
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— |
Biržų rajono savivaldybė, |
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— |
Druskininkų savivaldybė, |
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— |
Elektrėnų savivaldybė, |
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— |
Ignalinos rajono savivaldybė, |
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— |
Jonavos rajono savivaldybė, |
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— |
Joniškio rajono savivaldybė, |
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— |
Jurbarko rajono savivaldybė: Eržvilko, Juodaičių, Seredžiaus, Smalininkų ir Viešvilės seniūnijos, |
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— |
Kaišiadorių rajono savivaldybė, |
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— |
Kauno miesto savivaldybė, |
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— |
Kauno rajono savivaldybė, |
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— |
Kalvarijos savivaldybė, |
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— |
Kazlų rūdos savivaldybė: Kazlų Rūdos seniūnija, išskyrus vakarinė dalis iki kelio 2602 ir 183, Plutiškių seniūnija, |
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— |
Kelmės rajono savivaldybė: Kelmės, Kražių, Liolių, Tytuvėnų, Tytuvėnų apylinkių, Pakražančio ir Vaiguvos seniūnijos, |
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— |
Kėdainių rajono savivaldybė, |
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— |
Klaipėdos rajono savivaldybė: Judrėnų, Endriejavo ir Veiviržėnų seniūnijos, |
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— |
Kupiškio rajono savivaldybė, |
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— |
Kretingos rajono savivaldybė, |
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— |
Lazdijų rajono savivaldybė, |
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— |
Mažeikių rajono savivaldybė, |
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Marijampolės savivaldybė, išskyrus Šumskų ir Sasnavos seniūnijos, |
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— |
Molėtų rajono savivaldybė: Alantos, Balninkų, Čiulėnų, Inturkės, Joniškio, Luokesos, Mindūnų, Suginčių ir Videniškių seniūnijos, |
|
— |
Pagėgių savivaldybė, |
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— |
Pakruojo rajono savivaldybė, |
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— |
Panevėžio rajono savivaldybė, |
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— |
Panevėžio miesto savivaldybė, |
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— |
Pasvalio rajono savivaldybė, |
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— |
Radviliškio rajono savivaldybė, |
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— |
Rietavo savivaldybė, |
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— |
Prienų rajono savivaldybė, |
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— |
Plungės rajono savivaldybė, |
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— |
Raseinių rajono savivaldybė, |
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— |
Rokiškio rajono savivaldybė, |
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— |
Skuodo rajono savivaldybė, |
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— |
Šakių rajono savivaldybė: Kriūkų, Lekėčių ir Lukšių seniūnijos, |
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— |
Šalčininkų rajono savivaldybė, |
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— |
Šiaulių miesto savivaldybė, |
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— |
Šiaulių rajono savivaldybė: Ginkūnų, Gruzdžių, Kairių, Kužių, Meškuičių, Raudėnų, Šakynos ir Šiaulių kaimiškosios seniūnijos, |
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— |
Šilutės rajono savivaldybė, |
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— |
Širvintų rajono savivaldybė: Čiobiškio, Gelvonų, Jauniūnų, Kernavės, Musninkų ir Širvintų seniūnijos, |
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— |
Šilalės rajono savivaldybė, |
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— |
Švenčionių rajono savivaldybė, |
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— |
Tauragės rajono savivaldybė, |
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— |
Telšių rajono savivaldybė, |
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— |
Trakų rajono savivaldybė, |
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— |
Ukmergės rajono savivaldybė: Deltuvos, Lyduokių, Pabaisko, Pivonijos, Siesikų, Šešuolių, Taujėnų, Ukmergės miesto, Veprių, Vidiškių ir Žemaitkiemo seniūnijos, |
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— |
Utenos rajono savivaldybė, |
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— |
Varėnos rajono savivaldybė, |
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— |
Vilkaviškio rajono savivaldybė: Bartninkų, Gražiškių, Keturvalakių, Pajevonio, Virbalio ir Vištyčio seniūnijos, |
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— |
Vilniaus miesto savivaldybė, |
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— |
Vilniaus rajono savivaldybė: Avižienių, Bezdonių, Buivydžių, Dūkštų, Juodšilių, Kalvelių, Lavoriškių, Maišiagalos, Marijampolio, Medininkų, Mickūnų, Nemenčinės, Nemenčinės miesto, Nemėžio, Pagirių, Riešės, Rudaminos, Rukainių, Sudervės, Sužionių, Šatrininkų ir Zujūnų seniūnijos, |
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— |
Visagino savivaldybė, |
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— |
Zarasų rajono savivaldybė. |
6. Ungheria
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Ungheria:
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— |
Békés megye 950150, 950250, 950350, 950450, 950550, 950650, 950660, 950750, 950850, 950860, 951050, 951150, 951250, 951260, 951350, 951450, 951460, 951550, 951650, 951750, 952150, 952250, 952350, 952450, 952550, 952650, 953250, 953260, 953270, 953350, 953450, 953550, 953560, 953950, 954050, 954060, 954150, 956250, 956350, 956450, 956550, 956650 és 956750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Borsod-Abaúj-Zemplén megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe, |
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— |
Fejér megye 403150, 403160, 403250, 403260, 403350, 404250, 404550, 404560, 404570, 405450, 405550, 405650, 406450 és 407050 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Hajdú-Bihar megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe, |
|
— |
Heves megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe, |
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— |
Jász-Nagykun-Szolnok megye 750250, 750550, 750650, 750750, 750850, 750970, 750980, 751050, 751150, 751160, 751250, 751260, 751350, 751360, 751450, 751460, 751470, 751550, 751650, 751750, 751850, 751950, 752150, 752250, 752350, 752450, 752460, 752550, 752560, 752650, 752750, 752850, 752950, 753060, 753070, 753150, 753250, 753310, 753450, 753550, 753650, 753660, 753750, 753850, 753950, 753960, 754050, 754150, 754250, 754360, 754370, 754850, 755550, 755650 és 755750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
|
— |
Komárom-Esztergom megye: 250350, 250850, 250950, 251450, 251550, 251950, 252050, 252150, 252350, 252450, 252460, 252550, 252650, 252750, 252850, 252860, 252950, 252960, 253050, 253150, 253250, 253350, 253450 és 253550 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
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— |
Nógrád megye valamennyi vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
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— |
Pest megye 570150, 570250, 570350, 570450, 570550, 570650, 570750, 570850, 570950, 571050, 571150, 571250, 571350, 571650, 571750, 571760, 571850, 571950, 572050, 573550, 573650, 574250, 577250, 580050 és 580150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe, |
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— |
Szabolcs-Szatmár-Bereg megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe. |
7. Polonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Polonia:
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w województwie warmińsko-mazurskim:
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w województwie podlaskim:
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w województwie mazowieckim:
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w województwie lubelskim:
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w województwie podkarpackim:
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w województwie małopolskim:
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w województwie pomorskim:
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w województwie świętokrzyskim:
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w województwie lubuskim:
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w województwie dolnośląskim:
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w województwie wielkopolskim:
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w województwie łódzkim:
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w województwie zachodniopomorskim:
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w województwie opolskim:
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w województwie śląskim:
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8. Slovacchia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Slovacchia:
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the whole district of Gelnica, |
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— |
the whole district of Poprad |
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— |
the whole district of Spišská Nová Ves, |
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— |
the whole district of Levoča, |
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— |
the whole district of Kežmarok, |
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— |
the whole district of Michalovce, except municipalities included in zone III, |
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— |
the whole district of Medzilaborce |
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— |
the whole district of Košice-okolie, |
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— |
the whole district of Rožnava, |
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— |
the whole city of Košice, |
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— |
the whole district of Sobrance, except municipalities included in zone III, |
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— |
the whole district of Vranov nad Topľou, |
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— |
the whole district of Humenné, |
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— |
the whole district of Snina, |
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— |
the whole district of Prešov, |
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— |
the whole district of Sabinov, |
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— |
the whole district of Svidník, |
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— |
the whole district of Stropkov, |
|
— |
the whole district of Bardejov, |
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— |
the whole district of Stará Ľubovňa, |
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— |
the whole district of Revúca, |
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— |
the whole district of Rimavská Sobota, |
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— |
in the district of Veľký Krtíš, the whole municipalities not included in part I, |
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— |
the whole district of Lučenec, |
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— |
the whole district of Poltár, |
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— |
the whole district of Zvolen, |
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— |
the whole district of Detva, |
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— |
the whole district of Krupina, except municipalities included in zone I, |
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— |
the whole district of Banska Stiavnica, |
|
— |
the whole district of Žarnovica, |
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— |
in the district of Žiar nad Hronom the municipalities of Hronská Dúbrava, Trnavá Hora, Ihráč, Nevoľné, Kremnica, Kremnické Bane, Krahule, |
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— |
the whole district of Banska Bystica, |
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— |
the whole district of Brezno, |
|
— |
the whole district of Liptovsky Mikuláš, |
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— |
the whole district of Trebišov’, |
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— |
in the district of Zlaté Moravce, the whole municipalities not included in part I, |
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— |
in the district of Levice the municipality of Kozárovce, |
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— |
in the district of Turčianske Teplice, municipalties of Turček, Horná Štubňa, Čremošné, Háj, Rakša, Mošovce. |
9. Italia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Italia:
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regione Piemonte:
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regione Liguria:
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regione Emilia-Romagna:
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regione Lazio:
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regione Sardegna:
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10. Cechia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Cechia:
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Liberecký kraj:
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11. Grecia
Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Grecia:
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— |
in the regional unit of Serres:
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— |
in the regional unit of Kilkis:
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PARTE III
1. Bulgaria
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Bulgaria:
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the Pazardzhik region:
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2. Italia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Italia:
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regione Sardegna:
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3. Lettonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lettonia:
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— |
Dienvidkurzemes novada Embūtes pagasta daļa uz ziemeļiem autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz austrumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz ziemeļiem no autoceļa A9, uz austrumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz austrumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296, |
|
— |
Kuldīgas novada Rudbāržu, Nīkrāces, Raņķu, Skrundas pagasts, Laidu pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V1296, Skrundas pilsēta. |
4. Lituania
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lituania:
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— |
Jurbarko rajono savivaldybė: Jurbarko miesto seniūnija, Girdžių, Jurbarkų Raudonės, Skirsnemunės, Veliuonos ir Šimkaičių seniūnijos, |
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— |
Molėtų rajono savivaldybė: Dubingių ir Giedraičių seniūnijos, |
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— |
Marijampolės savivaldybė: Sasnavos ir Šunskų seniūnijos, |
|
— |
Šakių rajono savivaldybė: Barzdų, Gelgaudiškio, Griškabūdžio, Kidulių, Kudirkos Naumiesčio, Sintautų, Slavikų, Sudargo, Šakių, Plokščių ir Žvirgždaičių seniūnijos. |
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— |
Kazlų rūdos savivaldybė: Antanavos, Jankų ir Kazlų Rūdos seniūnijos: vakarinė dalis iki kelio 2602 ir 183, |
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— |
Kelmės rajono savivaldybė: Kelmės apylinkių, Kukečių, Šaukėnų ir Užvenčio seniūnijos, |
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— |
Vilkaviškio rajono savivaldybė: Gižų, Kybartų, Klausučių, Pilviškių, Šeimenos ir Vilkaviškio miesto seniūnijos. |
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— |
Širvintų rajono savivaldybė: Alionių ir Zibalų seniūnijos, |
|
— |
Šiaulių rajono savivaldybė: Bubių, Kuršėnų kaimiškoji ir Kuršėnų miesto seniūnijos, |
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— |
Ukmergės rajono savivaldybė: Želvos seniūnija, |
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— |
Vilniaus rajono savivaldybė: Paberžės seniūnija. |
5. Polonia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Polonia:
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w województwie warmińsko-mazurskim:
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w województwie wielkopolskim:
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w województwie dolnośląskim:
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6. Romania
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Romania:
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Zona orașului București, |
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— |
Județul Constanța, |
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Județul Satu Mare, |
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— |
Județul Tulcea, |
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— |
Județul Bacău, |
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— |
Județul Bihor, |
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— |
Județul Bistrița Năsăud, |
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— |
Județul Brăila, |
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— |
Județul Buzău, |
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— |
Județul Călărași, |
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— |
Județul Dâmbovița, |
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— |
Județul Galați, |
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— |
Județul Giurgiu, |
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— |
Județul Ialomița, |
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— |
Județul Ilfov, |
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— |
Județul Prahova, |
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— |
Județul Sălaj, |
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— |
Județul Suceava |
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— |
Județul Vaslui, |
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— |
Județul Vrancea, |
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— |
Județul Teleorman, |
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— |
Judeţul Mehedinţi, |
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— |
Județul Gorj, |
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Județul Argeș, |
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— |
Judeţul Olt, |
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— |
Judeţul Dolj, |
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— |
Județul Arad, |
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— |
Județul Timiș, |
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— |
Județul Covasna, |
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Județul Brașov, |
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— |
Județul Botoșani, |
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— |
Județul Vâlcea, |
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— |
Județul Iași, |
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Județul Hunedoara, |
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— |
Județul Alba, |
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— |
Județul Sibiu, |
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— |
Județul Caraș-Severin, |
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— |
Județul Neamț, |
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— |
Județul Harghita, |
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— |
Județul Mureș, |
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— |
Județul Cluj, |
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— |
Județul Maramureş. |
7. Slovacchia
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Slovacchia:
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In the district of Michalovce: Iňačovce, Čečehov, Hažín, Hnojné, Lastomír, Lúčky, Michalovce, Palín, Pavlovce nad Uhom, Senné, Sliepkovce, Stretava, Stretavka, Vysoká nad Uhom, Zálužice, Závadka, Zemplínska Široká, Budkovce, Žbince, Jastrabie pri Michalovciach, Hatalov, |
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— |
In the district of Sobrance: Blatné Remety, Blatné Revištia, Blatná Polianka, Bunkovce, Fekišovce, Ostrov, Porostov, Svätuš, Veľké Revištia, Bežovce, Tašuľa, Kristy, Nižná Rybnica. |
8. Germania
Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Germania:
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Bundesland Brandenburg:
|
DECISIONI
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20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/51 |
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/836 DELLA COMMISSIONE
dell'11 aprile 2023
che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 relativa ad alcune misure di emergenza contro il vaiolo degli ovini e dei caprini in Spagna
[notificata con il numero C(2023) 2534]
(Il testo in lingua spagnola è il solo facente fede)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») (1), in particolare l’articolo 259, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
|
(1) |
La decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 della Commissione (2) è stata adottata nel quadro del regolamento (UE) 2016/429 e stabilisce misure di emergenza per la Spagna in relazione ai focolai di vaiolo degli ovini e dei caprini rilevati nelle regioni dell’Andalusia e di Castiglia-La Mancia, nelle quali formano due cluster distinti, uno in ciascuna regione. |
|
(2) |
Più in particolare, la decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 stabilisce che le zone di protezione, le zone di sorveglianza e le ulteriori zone soggette a restrizioni che devono essere istituite dalla Spagna, conformemente all’articolo 21 del regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione (3), in seguito alla comparsa di focolai di vaiolo degli ovini e dei caprini devono comprendere almeno le aree elencate nell’allegato di tale decisione di esecuzione. |
|
(3) |
Oltre alle zone di protezione e di sorveglianza è stata istituita un’ulteriore zona soggetta a restrizioni conformemente all’articolo 21, paragrafo 1, lettera c), del regolamento delegato (UE) 2020/687 sia nella regione dell’Andalusia che nella regione di Castiglia-La Mancia, in cui la Spagna è tenuta ad applicare determinate misure relative alle restrizioni dei movimenti di ovini e di caprini al di fuori di tale zona al fine di prevenire la diffusione della malattia nel resto del suo territorio e nel resto dell’Unione. |
|
(4) |
Dopo l’adozione della decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 la Spagna ha notificato alla Commissione la comparsa di altri due focolai di vaiolo degli ovini e dei caprini in stabilimenti in cui erano detenuti ovini e/o caprini, situati nella regione di Castiglia-La Mancia e successivamente di altri tre focolai di vaiolo degli ovini e dei caprini in stabilimenti in cui erano detenuti ovini e/o caprini, tutti situati nella regione di Castiglia-La Mancia. Le aree elencate come zone di protezione e di sorveglianza, come pure le ulteriori zone soggette a restrizioni per la Spagna nell’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 sono state pertanto ulteriormente modificate e l’allegato è stato modificato da ultimo con decisione di esecuzione (UE) 2023/414 della Commissione (4). |
|
(5) |
Dalla data di adozione della decisione di esecuzione (UE) 2023/414 la Spagna ha notificato alla Commissione la comparsa di altri due focolai di vaiolo degli ovini e dei caprini in stabilimenti in cui erano detenuti ovini e/o caprini nella regione di Castiglia-La Mancia, provincia di Ciudad Real, all’interno della zona soggetta a restrizioni già istituita in tale regione. L’autorità competente della Spagna ha adottato le necessarie misure di controllo della malattia prescritte dal regolamento delegato (UE) 2020/687, compresa l’istituzione di zone di protezione e di sorveglianza attorno ai nuovi focolai. La Spagna ha anche mantenuto le zone soggette a restrizioni già istituite attorno ai tre precedenti focolai registrati dall’inizio del 2023 nella regione di Castiglia-La Mancia. |
|
(6) |
Le aree elencate come zone di protezione, zone di sorveglianza e ulteriori zone soggette a restrizioni per la Spagna nell’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 dovrebbero pertanto essere modificate, in termini spaziali e/o temporali, tenuto conto dell’attuale situazione epidemiologica nella regione di Castiglia-La Mancia. |
|
(7) |
Data l’attuale situazione epidemiologica, è inoltre necessario adottare misure più rigorose in relazione ai movimenti di ovini e caprini detenuti nelle zone di protezione e di sorveglianza, per prevenire la diffusione della malattia nel resto del territorio della Spagna e nel resto dell’Unione. A tal fine, i movimenti di ovini e caprini detenuti nelle zone di protezione o di sorveglianza dovrebbero essere consentiti solo verso un macello situato all’interno della stessa zona di protezione o di sorveglianza dello stabilimento di origine, per la macellazione immediata, oppure, quando non è possibile macellare gli animali nella stessa zona di protezione o di sorveglianza dello stabilimento di origine, verso un macello situato quanto più vicino possibile allo stabilimento di origine nell’ulteriore zona soggetta a restrizioni. |
|
(8) |
Data l’urgenza della situazione epidemiologica nell’Unione per quanto riguarda la diffusione del vaiolo degli ovini e dei caprini, è importante che le modifiche da apportare mediante la presente decisione alla decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 prendano effetto il prima possibile. |
|
(9) |
Tenuto conto inoltre dell’attuale situazione epidemiologica nell’Unione per quanto riguarda il vaiolo degli ovini e dei caprini, il periodo di applicazione della decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 dovrebbe essere prorogato fino al 20 settembre 2023. |
|
(10) |
È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione di esecuzione (UE) 2022/2333. |
|
(11) |
Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 è così modificata:
|
1. |
l’articolo 3 è sostituito dal seguente: «Articolo 3 Misure da applicare nelle zone di protezione, nelle zone di sorveglianza e nelle ulteriori zone soggette a restrizioni 1. I movimenti di ovini e di caprini detenuti nella zona di protezione o di sorveglianza sono consentiti solo se sono autorizzati dall’autorità competente e soddisfano le condizioni di cui ai paragrafi 2 e 5. 2. L’autorità competente può autorizzare i seguenti movimenti di ovini e di caprini detenuti nelle zone di protezione o di sorveglianza:
3. I movimenti di ovini e di caprini dall’ulteriore zona soggetta a restrizioni verso una destinazione al di fuori di tale zona sono consentiti solo se sono autorizzati dall’autorità competente e soddisfano le condizioni di cui ai paragrafi 4 e 5. 4. L’autorità competente può autorizzare i movimenti di ovini e caprini detenuti nell’ulteriore zona soggetta a restrizioni al di fuori di quest’ultima, ma all’interno del territorio della Spagna quando detti ovini e caprini sono spostati direttamente verso un macello per la macellazione immediata. 5. I mezzi di trasporto utilizzati per il movimento degli ovini e dei caprini dalle zone di protezione, dalle zone di sorveglianza o dalle ulteriori zone soggette a restrizioni:
|
|
2. |
l’articolo 5 è sostituito dal seguente: «Articolo 5 Applicazione La presente decisione si applica fino al 20 settembre 2023.» |
|
3. |
L’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 è sostituito dal testo che figura nell’allegato della presente decisione. |
Articolo 2
Destinatario
Il Regno di Spagna è destinatario della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, l'11 aprile 2023
Per la Commissione
Stella KYRIAKIDES
Membro della Commissione
(1) GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1.
(2) Decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 della Commissione, del 23 novembre 2022, relativa ad alcune misure di emergenza contro il vaiolo degli ovini e dei caprini in Spagna e che abroga la decisione di esecuzione (UE) 2022/1913 (GU L 308 del 29.11.2022, pag. 22).
(3) Regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate (GU L 174 del 3.6.2020, pag. 64).
(4) Decisione di esecuzione (UE) 2023/414 della Commissione, del 17 febbraio 2023, che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2022/2333 relativa ad alcune misure di emergenza contro il vaiolo degli ovini e dei caprini in Spagna (GU L 59 del 24.2.2023, pag. 15).
ALLEGATO
«ALLEGATO
A. Zone di protezione e di sorveglianza istituite intorno ai focolai confermati
|
Regione e numero di riferimento ADIS del focolaio |
Aree istituite come zone di protezione e di sorveglianza, facenti parte delle zone soggette a restrizioni in Spagna di cui all’articolo 1 |
Termine ultimo di applicazione |
|
Regione di Castiglia-La Mancia ES-CAPRIPOX-2023-00001 ES-CAPRIPOX-2023-00002 ES-CAPRIPOX-2023-00003 ES-CAPRIPOX-2023-00004 ES-CAPRIPOX-2023-00005 |
Zona di protezione: le parti della provincia di Ciudad Real, situate entro una circonferenza con un raggio di 7 km, con centro sulle coordinate UTM 30, ETRS89: lat. 39.3779337 e long. -3.2065384 (2023/3); lat. 39.3799218, long. -3.2133482 (2023/4); lat. 39.28998, long. -3.24795 (2023/5) |
10.5.2023 |
|
Zona di sorveglianza: le parti delle province di Cuenca e Albacete, situate entro una circonferenza con un raggio di 20 km, con centro sulle coordinate UTM 30, ETRS89: lat. 39.5105823 e long. -2.4881244 (2023/01); lat. 39.4754483 e long. -2.1693509 (2023/2); |
17.4.2023 |
|
|
Zona di sorveglianza: le parti delle province di Ciudad Real e Toledo, situate oltre l’area descritta nella zona di protezione, entro una circonferenza con un raggio di 25 km, con centro sulle coordinate UTM 30, ETRS89: lat. 39.3779337 e long. -3.2065384 (2023/3); lat. 39.3799218, long. -3.2133482 (2023/4); lat. 39.28998, long. -3.24795 (2023/5) |
26.5.2023 |
|
|
Zona di sorveglianza: le parti della provincia di Ciudad Real, situate entro una circonferenza con un raggio di 7 km, con centro sulle coordinate UTM 30, ETRS89: lat. 39.3779337 e long. -3.2065384 (2023/3); lat. 39.3799218, long. -3.2133482 (2023/4); lat. 39.28998, long. -3.24795 (2023/5) |
11.5.2023 – 26.5.2023 |
B. Ulteriori zone soggette a restrizioni
|
Regione |
Aree istituite come ulteriori zone soggette a restrizioni, facenti parte delle zone soggette a restrizioni in Spagna di cui all’articolo 1 |
Termine ultimo di applicazione |
||||||||
|
Regione di Castiglia-La Mancia |
Un’ulteriore zona soggetta a restrizioni comprendente le province seguenti:
|
5.7.2023 |
|
20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/55 |
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/837 DELLA COMMISSIONE
del 17 aprile 2023
recante modifica della decisione di esecuzione (UE) 2021/1803 che stabilisce gli importi provvisori assegnati a ciascuno Stato membro a carico delle risorse della riserva di adeguamento alla Brexit e l’importo minimo del sostegno alle comunità costiere locali e regionali
[notificata con il numero C(2023) 2459]
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2021/1755 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 ottobre 2021, che istituisce la riserva di adeguamento alla Brexit (1), in particolare l’articolo 4, paragrafo 5,
considerando quanto segue:
|
(1) |
L’8 ottobre 2021 la Commissione ha adottato la decisione di esecuzione (UE) 2021/1803 (2) che stabilisce gli importi provvisori assegnati a ciascuno Stato membro a carico delle risorse della riserva di adeguamento alla Brexit conformemente alla metodologia di cui all’allegato I del regolamento (UE) 2021/1755, nonché l’importo minimo delle risorse da spendere in conformità all’articolo 4, paragrafo 4, di tale regolamento. |
|
(2) |
A norma dell’articolo 4 bis, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/1755 gli Stati membri possono presentare alla Commissione una richiesta motivata di trasferimento al dispositivo per la ripresa e la resilienza istituito dal regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio (3) della totalità o di parte degli importi della dotazione provvisoria stabilita nell’atto di esecuzione di cui all’articolo 4, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2021/1755. |
|
(3) |
In conformità all’articolo 4 bis, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/1755 se uno Stato membro sceglie di trasferire la totalità o una parte della propria dotazione provvisoria al dispositivo per la ripresa e la resilienza conformemente all’articolo 4 bis, gli importi da spendere ai fini di cui all’articolo 4, paragrafo 4, primo comma, sono ridotti in modo proporzionale. |
|
(4) |
Ventitré Stati membri hanno presentato una richiesta motivata di trasferimento di un importo totale di 2 089 446 003 EUR dalla riserva di adeguamento alla Brexit al dispositivo per la ripresa e la resilienza. La Commissione ha valutato positivamente tali richieste. |
|
(5) |
È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione di esecuzione (UE) 2021/1803. |
|
(6) |
Per motivi di programmazione, gli importi provvisori globali assegnati a ciascuno Stato membro dovrebbero essere espressi a prezzi correnti, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/1803 è sostituito dal testo che figura nell’allegato della presente decisione.
Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 17 aprile 2023
Per la Commissione
Elisa FERREIRA
Membro della Commissione
(1) GU L 357 dell’8.10.2021, pag. 1.
(2) Decisione di esecuzione (UE) 2021/1803 della Commissione, dell’8 ottobre 2021, che stabilisce gli importi provvisori assegnati a ciascuno Stato membro a carico delle risorse della riserva di adeguamento alla Brexit e l’importo minimo del sostegno alle comunità costiere locali e regionali (GU L 362 del 12.10.2021, pag. 3).
(3) Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17).
ALLEGATO
L’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/1803 è sostituito dal seguente:
«ALLEGATO
Importi provvisori assegnati a ciascuno Stato membro a carico delle risorse della riserva di adeguamento alla Brexit e importo minimo del sostegno alle comunità costiere locali e regionali, a prezzi correnti (EUR) a seguito di trasferimenti di risorse al dispositivo per la ripresa e la resilienza
|
Stato membro |
Importo relativo ai fattori di cui all’allegato I del regolamento (UE) 2021/1755 |
Dotazione totale provvisoria (dopo i trasferimenti) |
Importi trasferiti al dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) |
Importo minimo da spendere in conformità all’articolo 4, paragrafo 4, per le comunità costiere locali e regionali |
||
|
Scambi di merci e servizi con il Regno Unito |
Pesce catturato nella zona economica esclusiva del Regno Unito |
Regioni marittime confinanti con il Regno Unito |
||||
|
BE - Belgio |
129 217 527 |
23 333 576 |
5 172 766 |
157 723 869 |
228 850 088 |
11 040 671 |
|
BG - Bulgaria |
9 372 864 |
|
|
9 372 864 |
6 000 000 |
|
|
CZ - Cechia |
0 |
|
|
0 |
54 918 029 |
|
|
DK - Danimarca |
89 484 857 |
119 487 833 |
|
208 972 690 |
66 026 588 |
14 628 088 |
|
DE - Germania |
396 922 262 |
29 938 608 |
|
426 860 870 |
219 739 187 |
14 969 304 |
|
EE - Estonia |
0 |
|
|
0 |
6 615 616 |
|
|
IE - Irlanda |
855 060 202 |
96 925 106 |
63 216 817 |
1 015 202 125 |
150 000 000 |
48 462 552 |
|
EL - Grecia |
13 031 153 |
|
|
13 031 153 |
25 600 000 |
|
|
ES - Spagna |
211 333 066 |
3 113 984 |
|
214 447 050 |
58 000 000 |
|
|
FR - Francia |
142 041 225 |
41 642 737 |
47 867 301 |
231 551 263 |
504 000 000 |
16 208 588 |
|
HR - Croazia |
0 |
|
|
0 |
7 190 532 |
|
|
IT - Italia |
146 769 412 |
|
|
146 769 412 |
0 |
|
|
CY - Cipro |
0 |
|
|
0 |
52 056 350 |
|
|
LV - Lettonia |
0 |
|
|
0 |
10 946 343 |
|
|
LT - Lituania |
7 465 868 |
18 705 |
|
7 484 573 |
4 700 000 |
|
|
LU - Lussemburgo |
0 |
|
|
0 |
128 475 124 |
|
|
HU - Ungheria |
57 157 852 |
|
|
57 157 852 |
0 |
|
|
MT - Malta |
4 322 261 |
|
|
4 322 261 |
40 000 000 |
|
|
NL – Paesi Bassi |
485 768 732 |
95 761 650 |
24 784 255 |
606 314 637 |
280 000 000 |
42 442 025 |
|
AT - Austria |
27 711 512 |
|
|
27 711 512 |
0 |
|
|
PL - Polonia |
172 161 964 |
1 471 297 |
|
173 633 261 |
0 |
|
|
PT - Portogallo |
0 |
0 |
|
0 |
81 358 359 |
|
|
RO - Romania |
0 |
|
|
0 |
43 162 623 |
|
|
SI - Slovenia |
0 |
|
|
0 |
5 257 380 |
|
|
SK - Slovacchia |
0 |
|
|
0 |
36 307 747 |
|
|
FI - Finlandia |
9 000 000 |
|
|
9 000 000 |
14 242 037 |
|
|
SE - Svezia |
67 431 973 |
4 001 632 |
|
71 433 605 |
66 000 000 |
|
|
Totale UE 27 |
2 824 252 730 |
415 695 128 |
141 041 139 |
3 380 988 997 |
2 089 446 003 |
147 751 228 . |
Rettifiche
|
20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/59 |
Rettifica del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 della Commissione del 24 marzo 2021 che stabilisce gli elenchi di paesi terzi, territori o loro zone da cui è autorizzato l’ingresso nell’Unione di animali, materiale germinale e prodotti di origine animale conformemente al regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio
( Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 114 del 31 marzo 2021 )
Pagina 86, allegato XV, parte 1, la sezione A è sostituita dal testo seguente:
« Sezione A
Elenco di paesi terzi, territori o loro zone da cui è autorizzato l’ingresso nell’Unione di partite di prodotti trasformati a base di carne che sono stati sottoposti al trattamento generico di riduzione dei rischi A ((*)) [cfr. nota alla fine della tabella] o al trattamento B, C o D per i prodotti a base di carne [conformemente all’allegato XXVI del regolamento delegato (UE) 2020/692] richiesto per ciascuna specie di origine delle carni.
|
Codice ISO e nome del paese terzo o territorio |
Zona di cui alla parte 2 |
Specie di origine delle carni trasformate, cfr. definizioni di cui all’articolo 2 |
|||||||||||
|
Bovini |
Ovini e caprini |
Suini |
Ungulati detenuti come selvaggina d’allevamento (eccetto i suini) |
Suini detenuti come selvaggina d’allevamento (eccetto le razze domestiche dei suini) |
Ungulati selvatici (eccetto i suini) |
Suini selvatici (eccetto le razze domestiche dei suini) |
Pollame diverso dai ratiti |
Ratiti |
Selvaggina da penna |
Certificati sanitari |
Condizioni specifiche di cui alla parte 3 |
||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
|
AR Argentina |
AR-0 |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
A |
A |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
AR-1 |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
A |
A |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
AR-2 |
A |
A |
C |
A |
A |
C |
C |
A |
A |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
AU Australia |
AU-0 |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
D |
D |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
BA Bosnia-Erzegovina |
BA-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
A |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
A |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
BH Bahrein |
BH-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
C |
C |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
BR Brasile |
BR-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
BR-1 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
A |
A |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
BR-2 |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
Non autorizzato |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
|
BR-3 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
A |
D |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
BR-4 |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
|
BW Botswana |
BW-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
Non autorizzato |
A |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
BY Bielorussia |
BY-0 |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
CA Canada |
CA-0 |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
CA-1 |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
CA-2 |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
D |
D |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
CH Svizzera |
CH-0 |
Fatto salvo l’accordo di cui all’allegato I, punto 7 |
|
||||||||||
|
CL Cile |
CL-0 |
A |
A |
A |
A |
A |
B |
B |
A |
A |
A |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
CN Cina |
CN-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
MPST |
|
|
CN-1 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
D |
B |
B |
MPST |
|
|
|
CO Colombia |
CO-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
Non autorizzato |
A |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
ET Etiopia |
ET-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
GL Groenlandia |
GL-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
A |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
HK Hong Kong |
HK-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
D |
D |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
IL Israele |
IL-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
IN India |
IN-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
JP Giappone |
JP-0 |
A |
Non autorizzato |
B |
A |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
KE Kenya |
KE-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
KR Corea del Sud |
KR-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
MA Marocco |
MA-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
ME Montenegro |
ME-0 |
A |
A |
D |
A |
D |
D |
D |
D |
D |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
MG Madagascar |
MG-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
MK Repubblica di Macedonia del Nord |
MK-0 |
A |
A |
B |
A |
B |
B |
B |
A |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
MU Maurizio |
MU-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
MX Messico |
MX-0 |
A |
D |
D |
A |
D |
D |
D |
D |
D |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
MY Malaysia |
MY-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
|
|
|
MY-1 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
|
NA Namibia |
NA-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
D |
A |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
NC Nuova Caledonia |
NC-0 |
A |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
A |
Non autorizzato |
A |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
NZ Nuova Zelanda |
NZ-0 |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
PM Saint Pierre e Miquelon |
PM-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
PY Paraguay |
PY-0 |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
RS Serbia |
RS-0 |
A |
A |
D |
A |
D |
D |
D |
D |
D |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
RU Russia |
RU-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
C |
C |
D |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
RU-2 |
C o D1 |
C o D1 |
C o D1 |
C o D1 |
C o D1 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
|
SG Singapore |
SG-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
D |
D |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
SZ Eswatini |
SZ-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
TH Thailandia |
TH-0 |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
B |
A |
A |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
TN Tunisia |
TN-0 |
C |
C |
B |
C |
B |
B |
B |
A |
A |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
TR Turchia |
TR-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
UA Ucraina |
UA-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPST |
|
|
UA-1 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
A |
A |
A |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
UA-2 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
|
US Stati Uniti |
US-0 |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
US-1 |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
US-2 |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
A |
D |
D |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
|
UY Uruguay |
UY-0 |
C |
C |
B |
C |
B |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
D |
A |
D |
MPNT ((**)) MPST |
|
|
XK Kosovo |
XK-0 |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
C o D |
Non autorizzato |
Non autorizzato |
|
1 |
|
ZA Sud Africa |
ZA-0 |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
C |
D |
D |
D |
MPST |
|
|
ZW Zimbabwe |
ZW-0 |
C |
C |
B |
C |
B |
B |
B |
D |
D |
D |
MPST |
|
((*)) “A” significa che non è richiesto nessuno dei trattamenti di riduzione dei rischi B, C o D [conformemente all’allegato XXVI del regolamento delegato (UE) 2020/692].
((**)) Solo per i prodotti cui è stato assegnato il trattamento “A” ».
|
20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/66 |
Rettifica della decisione di esecuzione (UE) 2023/749 della Commissione, del 14 aprile 2023, che modifica gli allegati I e II della decisione di esecuzione (UE) 2021/260 per quanto riguarda le misure nazionali applicabili in Danimarca in relazione alla nefrobatteriosi (BKD) e alla necrosi pancreatica infettiva (IPN) e le misure nazionali applicabili nel Regno Unito (Irlanda del Nord) in relazione all’Ostreid herpesvirus-1 μνar (OsHV-1 μνar)
( Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 99 del 12 aprile 2023 )
Copertina e pagina 28, nel titolo, e pagina 29, nella data,
anziché:
« 14 aprile 2023 »,
leggasi:
« 11 aprile 2023 ».
|
20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/67 |
Rettifica del regolamento di esecuzione (UE) 2023/573 della Commissione del 10 marzo 2023 che modifica gli allegati V, XIV e XV del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 per quanto riguarda le voci relative all’Argentina, al Regno Unito e agli Stati Uniti negli elenchi di paesi terzi da cui è autorizzato l’ingresso nell’Unione di partite di pollame e materiale germinale di pollame, carni fresche di pollame e selvaggina da penna e prodotti a base di carne ottenuti da pollame e selvaggina da penna
( Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 75 del 14 marzo 2023 )
Pagina 6, allegato, il punto 3 è sostituito dal seguente:
|
«3) |
nell’allegato XV, parte 1, sezione A, la voce relativa all’Argentina è sostituita dalla seguente:
|
|
20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/68 |
Rettifica del regolamento (UE) 2019/5 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che modifica il regolamento (CE) n. 726/2004 che istituisce procedure comunitarie per l'autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario e che istituisce l'agenzia europea per i medicinali, il regolamento (CE) n. 1901/2006 relativo ai medicinali per uso pediatrico e la direttiva 2001/83/CE recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 4 del 7 gennaio 2019 )
Pagina 36, Articolo 1, punto 38) relativo al nuovo articolo 84 bis del regolamento (CE) n. 726/2004, paragrafo 10, parte introduttiva:
anziché:
«10. Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all'articolo 87 ter bis al fine di integrare il presente regolamento, riguardo:»,
leggasi:
«10. Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all'articolo 87 ter al fine di integrare il presente regolamento, riguardo:».
|
20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/69 |
Rettifica della decisione (PESC) 2022/1355 del Consiglio, del 4 agosto 2022, che modifica la decisione 2014/145/PESC concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell’Ucraina
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 204 I del 4 agosto 2022 )
|
1. |
Pagina 5, allegato, tabella «Persone», riga 209, colonna «Informazioni identificative»: |
anziché:
«Luogo di nascita: Yenakiyeve, oblast di Donetsk, Ucraina»
leggasi:
«Luogo di nascita: Yenakiyeve, oblast di Donetsk, (ex RSS Ucraina, ora Ucraina)».
|
2. |
Pagina 5, allegato, tabella «Persone», riga 209, colonna «Motivi»: |
anziché:
«… Ha sostenuto finanziariamente la creazione delle cosiddette “Repubbliche popolari” separatiste nel Donbass. Grazie agli stretti legami con i separatisti filorussi, ha acquisito attività economiche essenziali nelle cosiddette “Repubbliche popolari” di Donetsk e Lugansk, tra l'altro, nei settori dell'energia, del carbone e immobiliare. I suoi progetti di sviluppo immobiliare nella cosiddetta “Repubblica popolare di Donetsk” sono stati protetti dal battaglione separatista Oplot (in elenco dal febbraio 2015). Oleksandr Yanukovich è il titolare effettivo di beni immobili situati a Otradnoye nel territorio della Crimea illegalmente annessa. Pertanto, Oleksandr Yanukovych è responsabile di aver attivamente sostenuto o attuato azioni e politiche che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Ha inoltre tratto vantaggio dell'operato dei decisori russi responsabili dell'annessione della Crimea o della destabilizzazione dell'Ucraina orientale e ha effettuano transazioni con i gruppi separatisti nella regione del Donbass dell'Ucraina.»
leggasi:
«… Durante la presidenza di Viktor Yanukovych e grazie al legame personale con un gruppo di persone vicine al padre, ha riunito una serie di interessi commerciali e ha accumulato una grande fortuna. Continua a svolgere le sue attività commerciali nella regione del Donbass controllata dai gruppi separatisti, in particolare nei settori dell'energia, del carbone, dell'edilizia, bancario e immobiliare. In particolare, grazie agli stretti legami con i separatisti filorussi, ha acquisito attività economiche essenziali nelle cosiddette “Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk”, tra l'altro, nei settori dell'energia, del carbone e immobiliare. I suoi progetti di sviluppo immobiliare nella cosiddetta “Repubblica popolare di Donetsk” sono stati protetti dal battaglione separatista Oplot (in elenco dal febbraio 2015). Pertanto, Oleksandr Yanukovych è responsabile di sostenere o attuare azioni o politiche che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina e ha effettuato transazioni con i gruppi separatisti nella regione del Donbass dell'Ucraina. È inoltre associato a suo padre Viktor Yanukovych, responsabile di sostenere o attuare azioni e politiche che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza dello Stato.».
|
3. |
Pagina 5, allegato, tabella «Persone», riga 210, colonna «Informazioni identificative»: |
anziché:
«Luogo di nascita: Yenakiyeve, oblast di Donetsk, Ucraina»
leggasi:
«Luogo di nascita: Yenakiyeve, oblast di Donetsk, (ex RSS Ucraina, ora Ucraina)».
|
4. |
Pagina 5, allegato, tabella «Persone», riga 210, colonna «Motivi»: |
anziché:
«...Un tribunale ucraino ha riconosciuto Viktor Yanukovych colpevole di tradimento per aver cercato di reprimere le manifestazioni filo occidentali del 2014. Dopo essere stato destituito, si è trasferito in Russia, da dove ha proseguito le sue attività tese a destabilizzare l'Ucraina e a tutelare i propri interessi economici.
Ha favorito l'ingerenza militare russa in Ucraina invitando il presidente della Federazione russa a inviare truppe russe in Ucraina nel marzo 2014. Viktor Yanukovych ha sostenuto politici filorussi che ricoprivano cariche pubbliche nella Crimea occupata. Nei suoi interventi pubblici ha sempre assunto una posizione filorussa. La famiglia di Viktor Yanukovych possiede molteplici beni sul territorio della penisola di Crimea occupata illegalmente, tra cui una catena di negozi e proprietà immobiliari a Otradnoye. Pertanto, Viktor Yanukovych è responsabile di aver attivamente sostenuto o attuato azioni e politiche che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina. Ha inoltre tratto vantaggio dall'operato dei decisori russi responsabili dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell'Ucraina orientale.»
leggasi:
«... Un tribunale ucraino ha riconosciuto Viktor Yanukovych colpevole di tradimento per aver invitato la Federazione russa a invadere l'Ucraina. Dopo essere stato destituito, si è trasferito in Russia, da dove ha proseguito le sue attività tese a destabilizzare l'Ucraina. Ha favorito l'ingerenza militare russa in Ucraina invitando il presidente della Federazione russa a inviare truppe russe in Ucraina nel marzo 2014. Viktor Yanukovych ha sostenuto politici filorussi che ricoprivano cariche pubbliche nella Crimea occupata. Nel 2021 è stata avviata una nuova indagine preliminare in Ucraina per avere Viktor Yanukovych, insieme a due ex ministri della Difesa, deliberatamente ridotto la capacità di difesa dell'Ucraina, in particolare nella Repubblica autonoma di Crimea. Si considera il legittimo presidente dell'Ucraina e ha costantemente adottato una posizione filorussa nei suoi interventi pubblici. Secondo diverse fonti, Viktor Yanukovych ha preso parte a un'operazione speciale russa, volta a fargli prendere il posto del presidente ucraino, durante le prime fasi dell'aggressione militare illegale non provocata nei confronti dell'Ucraina. Inoltre, il presidente della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov ha chiesto al presidente dell'Ucraina di trasferire tutti i suoi poteri a Viktor Yanukovych. Pertanto, Viktor Yanukovych è responsabile di sostenere o attuare azioni o politiche che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza dello Stato.».
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20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/71 |
Rettifica del regolamento di esecuzione (UE) 2022/1354 del Consiglio, del 4 agosto 2022, che attua il regolamento (UE) n. 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 204 I del 4 agosto 2022 )
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1. |
Pagina 3, tabella «Persone», riga 209, colonna «Informazioni identificative»: |
anziché:
«Luogo di nascita: Yenakiyeve, oblast di Donetsk, Ucraina»
leggasi:
«Luogo di nascita: Yenakiyeve, oblast di Donetsk, (ex RSS Ucraina, ora Ucraina)».
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2. |
Pagina 3, allegato, tabella «Persone», riga 209, colonna «Motivi»: |
anziché:
«… Ha sostenuto finanziariamente la creazione delle cosiddette “Repubbliche popolari” separatiste nel Donbass. Grazie agli stretti legami con i separatisti filorussi, ha acquisito attività economiche essenziali nelle cosiddette “Repubbliche popolari” di Donetsk e Lugansk, tra l'altro, nei settori dell'energia, del carbone e immobiliare. I suoi progetti di sviluppo immobiliare nella cosiddetta “Repubblica popolare di Donetsk” sono stati protetti dal battaglione separatista Oplot (in elenco dal febbraio 2015). Oleksandr Yanukovich è il titolare effettivo di beni immobili situati a Otradnoye nel territorio della Crimea illegalmente annessa. Pertanto, Oleksandr Yanukovych è responsabile di aver attivamente sostenuto o attuato azioni e politiche che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Ha inoltre tratto vantaggio dell'operato dei decisori russi responsabili dell'annessione della Crimea o della destabilizzazione dell'Ucraina orientale e ha effettuano transazioni con i gruppi separatisti nella regione del Donbass dell'Ucraina.»
leggasi:
«… Durante la presidenza di Viktor Yanukovych e grazie al legame personale con un gruppo di persone vicine al padre, ha riunito una serie di interessi commerciali e ha accumulato una grande fortuna. Continua a svolgere le sue attività commerciali nella regione del Donbass controllata dai gruppi separatisti, in particolare nei settori dell'energia, del carbone, dell'edilizia, bancario e immobiliare. In particolare, grazie agli stretti legami con i separatisti filorussi, ha acquisito attività economiche essenziali nelle cosiddette “Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk”, tra l'altro, nei settori dell'energia, del carbone e immobiliare. I suoi progetti di sviluppo immobiliare nella cosiddetta “Repubblica popolare di Donetsk” sono stati protetti dal battaglione separatista Oplot (in elenco dal febbraio 2015). Pertanto, Oleksandr Yanukovych è responsabile di sostenere o attuare azioni o politiche che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina e ha effettuato transazioni con i gruppi separatisti nella regione del Donbass dell'Ucraina. È inoltre associato a suo padre Viktor Yanukovych, responsabile di sostenere o attuare azioni e politiche che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza dello Stato.».
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3. |
Pagina 3, allegato, tabella «Persone», riga 210, colonna «Informazioni identificative»: |
anziché:
«Luogo di nascita: Yenakiyeve, oblast di Donetsk, Ucraina»
leggasi:
«Luogo di nascita: Yenakiyeve, oblast di Donetsk, (ex RSS Ucraina, ora Ucraina)».
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4. |
Pagina 3, allegato, tabella «Persone», riga 210, colonna «Motivi»: |
anziché:
«...Un tribunale ucraino ha riconosciuto Viktor Yanukovych colpevole di tradimento per aver cercato di reprimere le manifestazioni filo occidentali del 2014. Dopo essere stato destituito, si è trasferito in Russia, da dove ha proseguito le sue attività tese a destabilizzare l'Ucraina e a tutelare i propri interessi economici.
Ha favorito l'ingerenza militare russa in Ucraina invitando il presidente della Federazione russa a inviare truppe russe in Ucraina nel marzo 2014. Viktor Yanukovych ha sostenuto politici filorussi che ricoprivano cariche pubbliche nella Crimea occupata. Nei suoi interventi pubblici ha sempre assunto una posizione filorussa. La famiglia di Viktor Yanukovych possiede molteplici beni sul territorio della penisola di Crimea occupata illegalmente, tra cui una catena di negozi e proprietà immobiliari a Otradnoye. Pertanto, Viktor Yanukovych è responsabile di aver attivamente sostenuto o attuato azioni e politiche che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina. Ha inoltre tratto vantaggio dall'operato dei decisori russi responsabili dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell'Ucraina orientale.»
leggasi:
«... Un tribunale ucraino ha riconosciuto Viktor Yanukovych colpevole di tradimento per aver invitato la Federazione russa a invadere l'Ucraina. Dopo essere stato destituito, si è trasferito in Russia, da dove ha proseguito le sue attività tese a destabilizzare l'Ucraina. Ha favorito l'ingerenza militare russa in Ucraina invitando il presidente della Federazione russa a inviare truppe russe in Ucraina nel marzo 2014. Viktor Yanukovych ha sostenuto politici filorussi che ricoprivano cariche pubbliche nella Crimea occupata. Nel 2021 è stata avviata una nuova indagine preliminare in Ucraina per avere Viktor Yanukovych, insieme a due ex ministri della Difesa, deliberatamente ridotto la capacità di difesa dell'Ucraina, in particolare nella Repubblica autonoma di Crimea. Si considera il legittimo presidente dell'Ucraina e ha costantemente adottato una posizione filorussa nei suoi interventi pubblici. Secondo diverse fonti, Viktor Yanukovych ha preso parte a un'operazione speciale russa, volta a fargli prendere il posto del presidente ucraino, durante le prime fasi dell'aggressione militare illegale non provocata nei confronti dell'Ucraina. Inoltre, il presidente della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov ha chiesto al presidente dell'Ucraina di trasferire tutti i suoi poteri a Viktor Yanukovych. Pertanto, Viktor Yanukovych è responsabile di sostenere o attuare azioni o politiche che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza dello Stato.».
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20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/73 |
Rettifica della decisione (PESC) 2022/582 del Consiglio, dell'8 aprile 2022, che modifica la decisione 2014/145/PESC concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 110 dell'8 aprile 2022 )
Pagina 62, allegato, tabella «Persone», riga 903, colonna «Motivi»:
anziché:
«… Trae pertanto vantaggio dal suo legame con Gennady Timchenko, il quale è responsabile di azioni di sostegno e politiche che compromettono l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, e del sostegno materiale e finanziario ai decisori russi responsabili dell'annessione della Crimea o della destabilizzazione dell'Ucraina, e ne trae vantaggio.»
leggasi:
«… Trae pertanto vantaggio dal suo legame con Gennady Timchenko, il quale è responsabile del sostegno ad azioni e politiche che compromettono l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, e del sostegno materiale e finanziario ai decisori russi responsabili dell'annessione della Crimea o della destabilizzazione dell'Ucraina, e ne trae vantaggio.».
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20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/74 |
Rettifica del regolamento di esecuzione (UE) 2022/581 del Consiglio dell'8 aprile 2022 che attua il regolamento (UE) n. 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 110 dell'8 aprile 2022 )
Pagina 9, allegato, tabella «Persone», riga 903, colonna «Motivi»:
anziché:
«… Trae pertanto vantaggio dal suo legame con Gennady Timchenko, il quale è responsabile di azioni di sostegno e politiche che compromettono l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, e del sostegno materiale e finanziario ai decisori russi responsabili dell'annessione della Crimea o della destabilizzazione dell'Ucraina, e ne trae vantaggio.»,
leggasi:
«… Trae pertanto vantaggio dal suo legame con Gennady Timchenko, il quale è responsabile del sostegno ad azioni e politiche che compromettono l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, e del sostegno materiale e finanziario ai decisori russi responsabili dell'annessione della Crimea o della destabilizzazione dell'Ucraina, e ne trae vantaggio.».
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20.4.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 105/75 |
Rettifica della decisione (PESC) 2022/596 del Consiglio, dell'11 aprile 2022, che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 114 del 12 aprile 2022 )
Pagina 71, tabella, voce 35, colonna «Motivi»:
anziché:
«Capo del reparto 5 e responsabile dell'isolamento nella prigione Rajaee Shahr inserita nell'elenco dell'UE dal 2015; Ex responsabile del reparto 1 della prigione Rajaee Shahr, Karadj, fino al luglio 2010. Diversi ex detenuti hanno denunciato che egli ha fatto ricorso alla tortura e che ha impartito l'ordine di negare l'assistenza medica ai detenuti. Secondo la trascrizione di un presunto detenuto della prigione Rajaee Shahr, quest'ultimo era picchiato violentemente da tutti i guardiani e Akharian ne era pienamente informato. Durante l'incarico di Akharian è stato riportato almeno un caso di maltrattamento e di morte di un detenuto, Mohsen Beikvand. Nel periodo in cui Akharian ha ricoperto tale incarico è stato riportato almeno un caso di maltrattamenti e morte di un detenuto, Mohsen Beikvand, deceduto nel settembre 2010. Altri prigionieri, ritenuti credibili, sostengono che sia stato ucciso su ordine di Hassan Akharian.»
leggasi:
«Capo del reparto 5 e responsabile dell'isolamento nella prigione Rajaee Shahr inserita nell'elenco dell'UE dal 2015; ex responsabile del reparto 1 della prigione Rajaee Shahr, Karadj, fino al luglio 2010. Diversi ex detenuti hanno denunciato che egli ha fatto ricorso alla tortura e che ha impartito l'ordine di negare l'assistenza medica ai detenuti. Secondo la trascrizione di un presunto detenuto della prigione Rajaee Shahr, quest'ultimo era picchiato violentemente da tutti i guardiani e Akharian ne era pienamente informato. Nel periodo in cui Akharian ha ricoperto tale incarico è stato inoltre riportato almeno un caso di maltrattamenti e morte di un detenuto, Mohsen Beikvand, deceduto nel settembre 2010. Altri prigionieri, ritenuti credibili, sostengono che sia stato ucciso su ordine di Hassan Akharian.».