ISSN 1977-0707

Gazzetta ufficiale

dell’Unione europea

L 32

European flag  

Edizione in lingua italiana

Legislazione

66° anno
3 febbraio 2023


Sommario

 

II   Atti non legislativi

pagina

 

 

REGOLAMENTI

 

*

Regolamento delegato (UE) 2023/222 della Commissione, del 1o dicembre 2022, sulla sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto per tutti i cittadini di Vanuatu

1

 

*

Regolamento di esecuzione (UE) 2023/223 della Commissione, del 27 gennaio 2023, che rinnova l’approvazione della sostanza attiva Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e che modifica l’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione ( 1 )

5

 

*

Regolamento di esecuzione (UE) 2023/224 della Commissione, del 2 febbraio 2023, recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana ( 1 )

11

 

 

DECISIONI

 

*

Decisione (Euratom) 2023/225 del Consiglio, del 30 gennaio 2023, relativa alla proroga dello stato di impresa comune della Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH

51

 

*

Decisione (Euratom) 2023/226 del Consiglio, del 30 gennaio 2023, relativa alla proroga dei vantaggi concessi all’impresa comune Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG)

53

 

*

Decisione (UE) 2023/227 del Consiglio, del 30 gennaio 2023, relativa alla nomina di un membro e di un supplente del Comitato delle regioni, proposti dal Regno di Spagna

56

 

*

Decisione (UE) 2023/228 del Consiglio, del 30 gennaio 2023, relativa alla nomina di tre membri e di due supplenti del Comitato delle regioni, proposti dal Regno di Svezia

58

 

*

Decisione (PESC) 2023/229 del Consiglio, del 2 febbraio 2023, che modifica la decisione (PESC) 2022/339 relativa a una misura di assistenza nell'ambito dello strumento europeo per la pace per sostenere le forze armate ucraine

60

 

*

Decisione (PESC) 2023/230 del Consiglio, del 2 febbraio 2023, che modifica la decisione (PESC) 2022/338 relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza

62

 

*

Decisione (PESC) 2023/231 del Consiglio, del 2 febbraio 2023, relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace volta a sostenere le forze armate ucraine formate dalla missione dell’Unione europea di assistenza militare a sostegno dell’Ucraina

64

 

*

Decisione (UE) 2023/232 della Commissione, del 25 luglio 2022, relativa all'aiuto di Stato SA.55208 (2020/C) (ex 2022/NN) attuato dalla Cechia a favore delle Poste ceche [notificata con il numero C(2022) 5136]  ( 1 )

68

 

*

Decisione di esecuzione (UE) 2023/233 della Commissione, del 19 gennaio 2023, che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri [notificata con il numero C(2023) 626]  ( 1 )

123

 

*

Decisione di esecuzione (UE) 2023/234 della Commissione, del 1o febbraio 2023, relativa alla concessione di una deroga richiesta da alcuni Stati membri a norma del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la notifica di presentazione per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione [notificata con il numero C(2023) 662]

217

 

*

Decisione di esecuzione (UE) 2023/235 della Commissione, del 1o febbraio 2023, relativa alla concessione di una deroga richiesta da alcuni Stati membri a norma del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la notifica di arrivo di una nave marittima o di un aeromobile [notificata con il numero C(2023) 663]

220

 

*

Decisione di esecuzione (UE) 2023/236 della Commissione, del 1o febbraio 2023, relativa alla concessione di una deroga richiesta da alcuni Stati membri a norma del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la dichiarazione di custodia temporanea delle merci non unionali presentate in dogana [notificata con il numero C(2023) 664]

223

 

*

Decisione di esecuzione (UE) 2023/237 della Commissione, del 1o febbraio 2023, relativa alla concessione di una deroga richiesta da alcuni Stati membri per utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la dichiarazione doganale in relazione alle merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione a norma degli articoli 158, 162, 163, 166, 167, da 170 a 174, 201, 240, 250, 254 e 256 del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell’Unione [notificata con il numero C(2023) 667]

226

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE.

IT

Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata.

I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco.


II Atti non legislativi

REGOLAMENTI

3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/1


REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/222 DELLA COMMISSIONE

del 1o dicembre 2022

sulla sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto per tutti i cittadini di Vanuatu

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2018/1806 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, che adotta l’elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne e l’elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (1), in particolare l’articolo 8, paragrafo 6, lettera b),

considerando quanto segue:

(1)

La Repubblica di Vanuatu figura nell’elenco di cui all’allegato II del regolamento (UE) 2018/1806 tra i paesi terzi i cui cittadini sono esenti dall’obbligo del visto all’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne degli Stati membri per soggiorni la cui durata globale non sia superiore a 90 giorni su un periodo di 180 giorni. L’esenzione dall’obbligo del visto per i cittadini di Vanuatu si applica dal 28 maggio 2015, data in cui è stato firmato e ha iniziato ad applicarsi a titolo provvisorio l’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e la Repubblica di Vanuatu (2) («l’accordo»), a norma dell’articolo 8, paragrafo 1 dell’accordo stesso. L’accordo è entrato in vigore il 1o aprile 2017.

(2)

Dal 25 maggio 2015 Vanuatu applica programmi di cittadinanza per investitori mediante i quali cittadini di paesi terzi che sarebbero altrimenti soggetti all’obbligo di visto hanno la possibilità di ottenere la cittadinanza di Vanuatu in cambio di investimenti, assicurandosi così l’accesso all’Unione in esenzione dall’obbligo di visto.

(3)

Da pertinenti dati, relazioni e statistiche e sulla base di informazioni concrete e attendibili (3) si rileva che i programmi di cittadinanza per investitori di Vanuatu, nella loro forma e nel loro funzionamento attuali, sono contrari agli obiettivi della politica dell’Unione in materia di visti, che prevede un esame dei cittadini di paesi terzi soggetti all’obbligo di visto in base ai criteri di cui all’articolo 21 del regolamento (CE) n. 810/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (4) e alla legislazione nazionale equivalente degli Stati membri in cui il regolamento (CE) n. 810/2009 non si applica ancora integralmente. Il modo in cui tali regimi sono attuati costituisce un’elusione della procedura dell’Unione in materia di visti per soggiorni di breve durata e della valutazione dei rischi per la sicurezza e migratori che essa comporta.

(4)

La Commissione, conformemente all’articolo 8, paragrafo 2, lettera d), e all’articolo 8, paragrafi 3 e 6, del regolamento (UE) 2018/1806, ha concluso che la concessione della cittadinanza da parte di Vanuatu nell’ambito dei programmi di cittadinanza per investitori costituisce un rischio accresciuto per la sicurezza interna e l’ordine pubblico degli Stati membri.

(5)

Il 3 marzo 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (UE) 2022/366 (5) sulla sospensione parziale dell’applicazione dell’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e la Repubblica di Vanuatu, a norma all’articolo 8, paragrafo 4, dell’accordo. La sospensione dell’applicazione dell’accordo è limitata ai passaporti ordinari rilasciati dal 25 maggio 2015, data a partire dalla quale il numero di domande accolte nell’ambito dei programmi di cittadinanza per investitori di Vanuatu ha iniziato ad aumentare significativamente.

(6)

Il 27 aprile 2022 la Commissione ha adottato il regolamento di esecuzione (UE) 2022/693 (6) sulla sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto per i cittadini di Vanuatu, conformemente all’articolo 8, paragrafo 6, lettera a), del regolamento (UE) 2018/1806. La sospensione si applica dal 4 maggio 2022 al 3 febbraio 2023.

(7)

A seguito dell’entrata in vigore, il 4 maggio 2022, della sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto per la categoria di cittadini di Vanuatu sopra citata e a norma all’articolo 8, paragrafo 6, lettera a), terzo comma, del regolamento (UE) 2018/1806, il 12 maggio 2022 la Commissione ha istituito un dialogo rafforzato con Vanuatu al fine di porre rimedio alle circostanze che hanno determinato la sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto.

(8)

Nella prima riunione organizzata nel quadro del dialogo rafforzato, il 12 maggio 2022, la Commissione ha espresso la volontà di trovare una soluzione e, a tal fine, ha proposto di tenere riunioni tecniche mensili. Le parti hanno convenuto che le autorità di Vanuatu avrebbero nominato un interlocutore e ne avrebbero informato la Commissione, al fine di procedere con le successive riunioni tecniche. Vanuatu ha comunicato alla Commissione la decisione del proprio governo di istituire una task force incaricata di riesaminare i programmi di cittadinanza per investitori. Si è convenuto che le autorità di Vanuatu avrebbero trasmesso alla Commissione una relazione, elaborata dalla task force, sullo stato di avanzamento dei lavori.

(9)

Tuttavia, nel prosieguo Vanuatu non ha evidenziato un impegno significativo. Ad oggi i programmi di cittadinanza per investitori di Vanuatu rimangono operativi. La Commissione non ha ricevuto informazioni dalle autorità di Vanuatu in merito a possibili provvedimenti legislativi e non legislativi volti a porre rimedio alle circostanze che hanno determinato la sospensione temporanea.

(10)

Persistono pertanto le circostanze di cui all’articolo 8, paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) 2018/1806, vale a dire un rischio accresciuto per l’ordine pubblico o la sicurezza interna degli Stati membri.

(11)

In conseguenza del persistere di dette circostanze e del mancato impegno di Vanuatu per porvi rimedio, l’applicazione dell’accordo è stata sospesa totalmente con decisione (UE) 2022/2198 (7), che abroga la decisione (UE) 2022/366 del Consiglio e sospende l’applicazione dell’accordo per tutti i cittadini di Vanuatu.

(12)

Conformemente all’articolo 8, paragrafo 6, lettera b), del regolamento (UE) 2018/1806, il persistere della situazione rende necessario adottare un atto delegato che sospenda temporaneamente l’esenzione dall’obbligo del visto per un periodo di 18 mesi per tutti i cittadini di Vanuatu.

(13)

Per quanto riguarda l’Islanda e la Norvegia, il presente regolamento costituisce, ai sensi dell’accordo concluso dal Consiglio dell’Unione europea con la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia sulla loro associazione all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen, uno sviluppo delle disposizioni dell’acquis di Schengen che rientrano nel settore di cui all’articolo 1, lettera B, della decisione 1999/437/CE del Consiglio (8).

(14)

Per quanto riguarda la Svizzera, il presente regolamento costituisce, ai sensi dell’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l’associazione di quest’ultima all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen, uno sviluppo delle disposizioni dell’acquis di Schengen che rientrano nel settore di cui all’articolo 1, lettere B e C, della decisione 1999/437/CE, in combinato disposto con l’articolo 3 della decisione 2008/146/CE del Consiglio (9).

(15)

Per quanto riguarda il Liechtenstein, il presente regolamento costituisce, ai sensi del protocollo sottoscritto tra l’Unione europea, la Comunità europea, la Confederazione svizzera e il Principato del Liechtenstein sull’adesione del Principato del Liechtenstein all’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l’associazione della Confederazione svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen, uno sviluppo delle disposizioni dell’acquis di Schengen che rientrano nel settore di cui all’articolo 1, lettere B e C, della decisione 1999/437/CE, in combinato disposto con l’articolo 3 della decisione 2011/350/UE del Consiglio (10).

(16)

Il presente regolamento costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell’acquis di Schengen a cui l’Irlanda non partecipa, a norma della decisione 2002/192/CE del Consiglio (11); l’Irlanda non partecipa pertanto alla sua adozione, non è da esso vincolata né è soggetta alla sua applicazione.

(17)

Il presente regolamento costituisce un atto basato sull’acquis di Schengen o a esso altrimenti connesso ai sensi, rispettivamente, dell’articolo 3, paragrafo 1, dell’atto di adesione del 2003, dell’articolo 4, paragrafo 1, dell’atto di adesione del 2005 e dell’articolo 4, paragrafo 1, dell’atto di adesione del 2011,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto

Nell’allegato II del regolamento (UE) 2018/1806, al punto 1 («Stati»), il riferimento a «Vanuatu» è sostituito dal seguente:

«Vanuatu (*1)

Articolo 2

Entrata in vigore e periodo di applicazione

Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Esso si applica dal 4 febbraio 2023 al 3 agosto 2024.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile negli Stati membri conformemente ai trattati.

Fatto a Bruxelles, il 1odicembre 2022

Per la Commissione

La presidente

Ursula VON DER LEYEN


(1)  GU L 303 del 28.11.2018, pag. 39.

(2)  GU L 173 del 3.7.2015, pag. 48.

(3)  Proposta di decisione del Consiglio sulla sospensione parziale dell’applicazione dell’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e la Repubblica di Vanuatu [COM(2022) 6 final], considerando da 5 a 12.

(4)  Regolamento (CE) n. 810/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, che istituisce un codice comunitario dei visti (codice dei visti) (GU L 243 del 15.9.2009, pag. 1).

(5)  Decisione (UE) 2022/366 del Consiglio, del 3 marzo 2022, sulla sospensione parziale dell’applicazione dell’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e la Repubblica di Vanuatu (GU L 69 del 4.3.2022, pag. 105).

(6)  Regolamento di esecuzione (UE) 2022/693 della Commissione, del 27 aprile 2022, sulla sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto per i cittadini di Vanuatu (GU L 129 del 3.5.2022, pag. 18).

(7)  Decisione (UE) 2022/2198 del Consiglio, dell’8 novembre 2022, sulla sospensione totale dell’applicazione dell’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e la Repubblica di Vanuatu (GU L 292 dell’11.11.2022, pag. 47).

(8)  Decisione 1999/437/CE del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativa a talune modalità di applicazione dell’accordo concluso dal Consiglio dell’Unione europea con la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia sull’associazione di questi due Stati all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen (GU L 176 del 10.7.1999, pag. 31).

(9)  Decisione 2008/146/CE del Consiglio, del 28 gennaio 2008, relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, dell’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera, riguardante l’associazione della Confederazione svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen (GU L 53 del 27.2.2008, pag. 1).

(10)  Decisione 2011/350/UE del Consiglio, del 7 marzo 2011, sulla conclusione, a nome dell’Unione europea, del protocollo tra l’Unione europea, la Comunità europea, la Confederazione svizzera e il Principato del Liechtenstein sull’adesione del Principato del Liechtenstein all’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l’associazione della Confederazione svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen, con particolare riguardo alla soppressione dei controlli alle frontiere interne e alla circolazione delle persone (GU L 160 del 18.6.2011, pag. 19).

(11)  Decisione 2002/192/CE del Consiglio, del 28 febbraio 2002, riguardante la richiesta dell’Irlanda di partecipare ad alcune disposizioni dell’acquis di Schengen (GU L 64 del 7.3.2002, pag. 20).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/5


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/223 DELLA COMMISSIONE

del 27 gennaio 2023

che rinnova l’approvazione della sostanza attiva Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e che modifica l’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE (1), in particolare l’articolo 20, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

La direttiva 2004/71/CE della Commissione (2) ha iscritto la sostanza attiva Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio (3).

(2)

Le sostanze attive iscritte nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE sono considerate approvate a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 e sono elencate nell’allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione (4).

(3)

L’approvazione della sostanza attiva Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 indicata nell’allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011, scade il 30 aprile 2023.

(4)

Una domanda di rinnovo dell’approvazione della sostanza attiva Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 è stata presentata ai Paesi Bassi, lo Stato membro relatore, in conformità all’articolo 1 del regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione (5) entro i termini previsti in tale articolo.

(5)

Il richiedente ha presentato i fascicoli supplementari richiesti a norma dell’articolo 6 del regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012. La domanda è stata ritenuta ammissibile dallo Stato membro relatore.

(6)

I Paesi Bassi hanno elaborato in consultazione con la Danimarca, lo Stato membro correlatore, un progetto di rapporto valutativo per il rinnovo e l’11 gennaio 2016 lo hanno presentato all’Autorità europea per la sicurezza alimentare («Autorità») e alla Commissione. In tale progetto di rapporto valutativo per il rinnovo, i Paesi Bassi hanno proposto di rinnovare l’approvazione dello Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342.

(7)

L’Autorità ha reso accessibile al pubblico il fascicolo sintetico supplementare. Ha inoltre trasmesso il progetto di rapporto valutativo per il rinnovo al richiedente e agli Stati membri al fine di raccoglierne le osservazioni e ha avviato una consultazione pubblica al riguardo. Le osservazioni pervenute sono state inoltrate dall’Autorità alla Commissione.

(8)

Il 9 dicembre 2016 l’Autorità ha comunicato alla Commissione le sue conclusioni (6) in base alle quali si prevede che lo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 soddisfi i criteri di approvazione di cui all’articolo 4 del regolamento (CE) n. 1107/2009.

(9)

Sulla base delle discussioni svoltesi in seno al comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, il 3 febbraio 2020 la Commissione ha chiesto all’Autorità di formulare un parere scientifico sul potenziale di traslocazione dello Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 nelle piante dopo il trattamento delle sementi dei cereali e dei piselli e, se del caso, di rivedere la valutazione del rischio per l’uomo derivante dal metabolita 2,3-deepoxy-2,3-didehydro-rhizoxin (DDR). In risposta a tale richiesta, il 23 settembre 2020 l’Autorità ha pubblicato una dichiarazione sul potenziale di traslocazione dello Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 nelle piante dopo il trattamento delle sementi dei cereali e dei piselli e una valutazione del rischio per l’uomo (7).

(10)

La Commissione ha presentato al comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi la relazione sul rinnovo e il progetto del presente regolamento relativo allo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 rispettivamente il 15 ottobre 2022 e l’8 dicembre 2022.

(11)

La Commissione ha invitato il richiedente a presentare osservazioni sulle conclusioni e sulla dichiarazione dell’Autorità e, in conformità all’articolo 14, paragrafo 1, terzo comma, del regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012, sulla relazione sul rinnovo. Il richiedente ha presentato le sue osservazioni, che sono state oggetto di un attento esame e, ove opportuno, sono state prese in considerazione.

(12)

Per quanto riguarda uno o più impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente la sostanza attiva Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 è stato accertato che i criteri di approvazione di cui all’articolo 4 del regolamento (CE) n. 1107/2009 sono soddisfatti.

(13)

È pertanto opportuno rinnovare l’approvazione dello Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342. In conformità all’articolo 14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, in combinato disposto con l’articolo 6 di tale regolamento e alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche (8), nonché dei risultati della valutazione dei rischi, è tuttavia necessario fissare alcune condizioni. In particolare, è necessario mantenere l’attuale restrizione che prevede l’uso dello Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 solo come fungicida per la concia delle sementi in impianti chiusi e fissare un tenore massimo del metabolita DDR nei prodotti fitosanitari contenenti Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342.

(14)

Inoltre al fine di aumentare la fiducia nella conclusione secondo cui il rischio per l’uomo e per l’ambiente derivante dall’esposizione allo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 è trascurabile o molto basso, il richiedente dovrebbe fornire informazioni di conferma per quanto riguarda l’identificazione e la caratterizzazione dello Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342, il metabolita DDR e il potenziale di trasferimento genico della resistenza antibiotica dallo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 ad altri microrganismi.

(15)

È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011.

(16)

Il regolamento di esecuzione (UE) 2022/378 della Commissione (9) ha prorogato il periodo di approvazione dello Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 fino al 30 aprile 2023 al fine di consentire il completamento della procedura di rinnovo prima della scadenza del periodo di approvazione di tale sostanza attiva. Tuttavia, dato che è stata presa una decisione sul rinnovo prima della data di scadenza prorogata, il presente regolamento dovrebbe applicarsi anteriormente a tale data.

(17)

Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Rinnovo dell’approvazione della sostanza attiva

L’approvazione della sostanza attiva Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342, di cui all’allegato I del presente regolamento, è rinnovata alle condizioni in esso stabilite.

Articolo 2

Modifiche del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011

L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è modificato conformemente all’allegato II del presente regolamento.

Articolo 3

Entrata in vigore e data di applicazione

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Esso si applica a decorrere dal 1o marzo 2023.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 27 gennaio 2023

Per la Commissione

La presidente

Ursula VON DER LEYEN


(1)  GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1.

(2)  Direttiva 2004/71/CE della Commissione, del 28 aprile 2004, che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l’iscrizione della sostanza attiva pseudomonas chlororaphis (GU L 127 del 29.4.2004, pag. 104).

(3)  Direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari (GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1).

(4)  Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione, del 25 maggio 2011, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’elenco delle sostanze attive approvate (GU L 153 dell’11.6.2011, pag. 1).

(5)  Regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione, del 18 settembre 2012, che stabilisce le norme necessarie per l’attuazione della procedura di rinnovo dell’approvazione delle sostanze attive a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari (GU L 252 del 19.9.2012, pag. 26). Sostituito dal regolamento (UE) 2020/1740, continua comunque ad applicarsi alla procedura di rinnovo dell’approvazione delle sostanze attive: 1) il cui periodo di approvazione termina prima del 27 marzo 2024; 2) per le quali un regolamento, adottato in conformità all’articolo 17 del regolamento (CE) n. 1107/2009 il 27 marzo 2021 o successivamente, proroga il periodo di approvazione al 27 marzo 2024 o a data successiva.

(6)  EFSA Journal 2017;15(1):4668. Disponibile online all’indirizzo: www.efsa.europa.eu.

(7)  EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), 2020. Dichiarazione sul potenziale di traslocazione dello Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 nelle piante dopo il trattamento delle sementi dei cereali e dei piselli e valutazione del rischio per l’uomo. https://doi.org/10.2903/j.efsa.2020.6276.

(8)  Linee guida sulla valutazione dei rischi dei metaboliti prodotti dai microrganismi utilizzati come sostanze attive fitosanitarie SANCO/2020/12258): https://food.ec.europa.eu/system/files/2020-11/pesticides_ppp_app-proc_guide_180653_microorganism-metabolites-concern_202011.pdf.

Linee guida sui criteri di approvazione e sui criteri a basso rischio connessi alla «resistenza antimicrobica» applicabili ai microrganismi utilizzati per scopi fitosanitari (SANTE/2020/12260): https://food.ec.europa.eu/system/files/2020-11/pesticides_ppp_app-proc_guide_180652_microorganism-amr_202011.pdf.

(9)  Regolamento di esecuzione (UE) 2022/378 della Commissione, del 4 marzo 2022, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione per quanto riguarda la proroga dei periodi di approvazione delle sostanze attive abamectina, Bacillus subtilis (Cohn 1872) ceppo QST 713, Bacillus thuringiensis sottospecie aizawai ceppi ABTS-1857 e GC-91, Bacillus thuringiensis sottospecie israeliensis (sierotipo H-14) ceppo AM65-52, Bacillus thuringiensis sottospecie kurstaki ceppi ABTS351, PB 54, SA 11, SA 12 e EG 2348, Beauveria bassiana ceppi ATCC 74040 e GHA, clodinafop, Cydia pomonella Granulovirus (CpGV), ciprodinil, diclorprop-P, fenpirossimato, fosetil, malathion, mepanipyrim, metconazolo, metrafenone, pirimicarb, Pseudomonas chlororaphis ceppo MA342, pirimetanil, Pythium oligandrum ceppo M1, rimsulfuron, spinosad, Trichoderma asperellum (precedentemente t. harzianum) ceppi ICC012, T25 e TV1, Trichoderma atroviride (precedentemente t. harzianum) ceppo T11, Trichoderma gamsii (precedentemente t. viride) ceppo ICC080, Trichoderma harzianum ceppi T-22 e ITEM 908, triclopir, trinexapac, triticonazolo e ziram (GU L 72 del 7.3.2022, pag. 2).


ALLEGATO I

Nome comune, numeri d’identificazione

Denominazione IUPAC

Purezza (1)

Data di approvazione

Scadenza dell’approvazione

Disposizioni specifiche

Pseudomonas chlororaphis

Ceppo: MA 342

Raccolta delle colture: NCIMB, UK: NCIMB 40616

Non pertinente

La quantità del metabolita secondario 2,3-deepoxy-2,3-didehydro-rhizoxin (DDR) nell’agente antiparassitario microbico (MPCA) non deve superare il LOQ (2,0 μg/ml).

1o marzo 2023

28 febbraio 2038

Possono essere autorizzati solo gli usi come fungicida per la concia delle sementi in impianti chiusi.

Per l’applicazione dei principi uniformi di cui all’articolo 29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1107/2009, si deve tener conto delle conclusioni della relazione sul rinnovo relativa allo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342, in particolare delle relative appendici I e II.

Nell’ambito di questa valutazione generale gli Stati membri devono prestare particolare attenzione:

al livello del metabolita secondario 2,3-deepoxy-2,3-didehydro-rhizoxin (DDR) nell’agente antiparassitario microbico (MPCA), che non deve superare i 2 μg/ml;

alla protezione di operatori e lavoratori, tenendo conto del fatto che lo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342, deve essere considerato, come ogni microrganismo, un potenziale sensibilizzante, e prestando particolare attenzione all’esposizione per inalazione.

Il produttore garantisce il rigoroso mantenimento delle condizioni ambientali e l’analisi del controllo di qualità durante il processo di fabbricazione al fine di garantire il rispetto dei limiti relativi alla contaminazione microbiologica di cui al documento di lavoro SANCO/12116/2012.

Le condizioni d’impiego devono comprendere, se del caso, misure di attenuazione dei rischi.

Il richiedente presenta alla Commissione, agli Stati membri e all’Autorità informazioni di conferma riguardanti:

1)

l’identificazione tassonomica filogenetica del microrganismo conformemente all’allegato II, parte B, punto 1.3 (identità, tassonomia e filogenesi), del regolamento (UE) 2022/1439 della Commissione (2);

2)

il metabolita secondario DDR conformemente al documento SANCO/2020/12258 (3), in particolare per quanto riguarda il suo tasso di degradazione;

3)

il potenziale di trasferimento genico della resistenza antibiotica dallo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 ad altri microrganismi conformemente al documento SANTE/2020/12260 (4).

Il richiedente presenta le informazioni di cui ai punti 1, 2 e 3 entro il 23 febbraio 2025.


(1)  Ulteriori dettagli sull’identità e sulle specifiche della sostanza attiva sono contenuti nella relazione sul rinnovo.

(2)  Regolamento (UE) 2022/1439 della Commissione, del 31 agosto 2022, che modifica il regolamento (UE) n. 283/2013 per quanto riguarda le informazioni da trasmettere per le sostanze attive e i requisiti specifici relativi ai dati applicabili ai microrganismi (GU L 227/8 dell’1.9.2022, pag. 8).

(3)  Linee guida sulla valutazione dei rischi dei metaboliti prodotti dai microrganismi utilizzati come sostanze attive fitosanitarie SANCO/2020/12258): https://food.ec.europa.eu/system/files/2020-11/pesticides_ppp_app-proc_guide_180653_microorganism-metabolites-concern_202011.pdf.

(4)  Linee guida sui criteri di approvazione e sui criteri a basso rischio connessi alla «resistenza antimicrobica» applicabili ai microrganismi utilizzati per scopi fitosanitari (SANTE/2020/12260): https://food.ec.europa.eu/system/files/2020-11/pesticides_ppp_app-proc_guide_180652_microorganism-amr_202011.pdf.


ALLEGATO II

L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è così modificato:

1)

nella parte A, la voce 89 relativa allo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 è soppressa;

2)

nella parte B è aggiunta la voce seguente:

«156

Pseudomonas chlororaphis

Ceppo: MA 342

Raccolta delle colture: NCIMB, UK: NCIMB 40616

Non pertinente

La quantità del metabolita secondario 2,3-deepoxy-2,3-didehydro-rhizoxin (DDR) nell’agente antiparassitario microbico (MPCA) non deve superare il LOQ (2,0 μg/ml).

1o marzo 2023

28 febbraio 2038

Possono essere autorizzati solo gli usi come fungicida per la concia delle sementi in impianti chiusi.

Per l’applicazione dei principi uniformi di cui all’articolo 29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1107/2009, si deve tener conto delle conclusioni della relazione sul rinnovo relativa allo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342, in particolare delle relative appendici I e II.

Nell’ambito di questa valutazione generale gli Stati membri devono prestare particolare attenzione:

al livello del metabolita secondario 2,3-deepoxy-2,3-didehydro-rhizoxin (DDR) nell’agente antiparassitario microbico (MPCA), che non deve superare i 2 μg/ml;

alla protezione di operatori e lavoratori, tenendo conto del fatto che lo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342, deve essere considerato, come ogni microrganismo, un potenziale sensibilizzante, e prestando particolare attenzione all’esposizione per inalazione.

Il produttore garantisce il rigoroso mantenimento delle condizioni ambientali e l’analisi del controllo di qualità durante il processo di fabbricazione al fine di garantire il rispetto dei limiti relativi alla contaminazione microbiologica di cui al documento di lavoro SANCO/12116/2012.

Le condizioni d’impiego devono comprendere, se del caso, misure di attenuazione dei rischi.

Il richiedente presenta alla Commissione, agli Stati membri e all’Autorità informazioni di conferma riguardanti:

1)

l’identificazione tassonomica filogenetica del microrganismo conformemente all’allegato II, parte B, punto 1.3 (identità, tassonomia e filogenesi), del regolamento (UE) 2022/1439 della Commissione ((*));

2)

il metabolita secondario DDR conformemente al documento SANCO/2020/12258 ((**)), in particolare per quanto riguarda il suo tasso di degradazione;

3)

il potenziale di trasferimento genico della resistenza antibiotica dallo Pseudomonas chlororaphis ceppo MA 342 ad altri microrganismi conformemente al documento SANTE/2020/12260 ((***)).

Il richiedente presenta le informazioni di cui ai punti 1, 2 e 3 entro il 23 febbraio 2025.


((*))  Regolamento (UE) 2022/1439 della Commissione, del 31 agosto 2022, che modifica il regolamento (UE) n. 283/2013 per quanto riguarda le informazioni da trasmettere per le sostanze attive e i requisiti specifici relativi ai dati applicabili ai microrganismi (GU L 227/8 dell’1.9.2022, pag. 8).

((**))  Linee guida sulla valutazione dei rischi dei metaboliti prodotti dai microrganismi utilizzati come sostanze attive fitosanitarie SANCO/2020/12258): https://food.ec.europa.eu/system/files/2020-11/pesticides_ppp_app-proc_guide_180653_microorganism-metabolites-concern_202011.pdf.

((***))  Linee guida sui criteri di approvazione e sui criteri a basso rischio connessi alla “resistenza antimicrobica” applicabili ai microrganismi utilizzati per scopi fitosanitari (SANTE/2020/12260): https://food.ec.europa.eu/system/files/2020-11/pesticides_ppp_app-proc_guide_180652_microorganism-amr_202011.pdf.».


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/11


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/224 DELLA COMMISSIONE

del 2 febbraio 2023

recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») (1), in particolare l'articolo 71, paragrafo 3,

considerando quanto segue:

(1)

La peste suina africana è una malattia virale infettiva che colpisce i suini detenuti e selvatici e può avere conseguenze gravi sulla popolazione animale interessata e sulla redditività dell'allevamento, perturbando i movimenti delle partite di tali animali e dei relativi prodotti all'interno dell'Unione e le esportazioni verso paesi terzi.

(2)

Nel quadro del regolamento (UE) 2016/429 è stato adottato il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione (2), che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana che gli Stati membri elencati nel relativo allegato I («Stati membri interessati») devono applicare per un periodo di tempo limitato nelle zone soggette a restrizioni I, II e III elencate in detto allegato.

(3)

Le aree elencate come zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 si basano sulla situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione. L'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 è stato modificato da ultimo dal regolamento di esecuzione (UE) 2023/141 (3), a seguito di cambiamenti della situazione epidemiologica relativa a tale malattia in Polonia e in Slovacchia. Dalla data di adozione di tale regolamento di esecuzione la situazione epidemiologica relativa alla malattia in alcuni Stati membri interessati si è evoluta.

(4)

Eventuali modifiche delle zone soggette a restrizioni I, II e III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 dovrebbero basarsi sulla situazione epidemiologica relativa alla peste suina africana nelle aree interessate dalla malattia e sulla situazione epidemiologica generale della peste suina africana nello Stato membro interessato, sul livello di rischio di ulteriore diffusione della malattia, su principi e criteri scientificamente validi per la definizione geografica delle zone con riguardo alla peste suina africana e sugli orientamenti dell'Unione concordati con gli Stati membri in sede di comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi e disponibili al pubblico sul sito web della Commissione (4). Tali modifiche dovrebbero inoltre tenere conto delle norme internazionali, come il codice sanitario per gli animali terrestri (5) dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH), e delle giustificazioni fornite dalle autorità competenti degli Stati membri interessati riguardo alla definizione delle zone.

(5)

Dalla data di adozione del regolamento di esecuzione (UE) 2023/141 sono stati registrati diversi focolai di peste suina africana in suini selvatici in Grecia, in Italia e in Polonia.

(6)

Nel gennaio 2023 sono stati rilevati due focolai di peste suina africana in suini selvatici nella regione di Serres in Grecia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tale area della Grecia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato, interessata da questi recenti focolai di peste suina africana, dovrebbe ora essere elencata nell'allegato in questione come zona soggetta a restrizioni II; inoltre gli attuali confini della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefiniti in modo da tenere conto di questi recenti focolai.

(7)

Nel gennaio 2023 è stato inoltre rilevato un focolaio di peste suina africana in un suino selvatico nella regione di Opole in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in un suino selvatico rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I in detto allegato, interessata da questo recente focolaio di peste suina africana, dovrebbe ora essere elencata nell'allegato in questione come zona soggetta a restrizioni II; inoltre gli attuali confini della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefiniti in modo da tenere conto di questo recente focolaio.

(8)

Infine nel gennaio 2023 sono stati rilevati diversi focolai di peste suina africana in suini selvatici nelle regioni Piemonte e Liguria in Italia, in aree attualmente elencate come zone soggette a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, situate nelle immediate vicinanze di aree attualmente elencate come zone soggette a restrizioni I in detto allegato. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi in detto allegato. Di conseguenza, tali aree dell'Italia attualmente elencate come zone soggette a restrizioni I in detto allegato, interessate da questi recenti focolai di peste suina africana, dovrebbero ora essere elencate nell'allegato in questione come zone soggette a restrizioni II; inoltre gli attuali confini delle zone soggette a restrizioni I dovrebbero essere ridefiniti in modo da tenere conto di questi recenti focolai.

(9)

A seguito di tali recenti focolai di peste suina africana in suini selvatici in Grecia, in Italia e in Polonia e tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica relativa alla peste suina africana nell'Unione, la definizione delle zone in tali Stati membri è stata riesaminata e aggiornata conformemente agli articoli 5, 6 e 7 del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605. Sono state inoltre riesaminate e aggiornate anche le misure di gestione del rischio in vigore. Tali modifiche dovrebbero riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605.

(10)

Al fine di tenere conto dei recenti sviluppi della situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione e affrontare in modo proattivo i rischi associati alla diffusione della malattia, è opportuno delimitare nuove zone soggette a restrizioni di dimensioni sufficienti in Grecia, Italia e Polonia ed elencarle come zone soggette a restrizioni I e II. Poiché nell'Unione la situazione della peste suina africana è assai dinamica, nel delimitare queste nuove zone soggette a restrizioni si è tenuto conto della situazione epidemiologica nelle aree circostanti.

(11)

Data l'urgenza della situazione epidemiologica nell'Unione per quanto riguarda la diffusione della peste suina africana, è importante che le modifiche da apportare all'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 con il presente regolamento di esecuzione prendano effetto il prima possibile.

(12)

Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 è sostituito dal testo che figura nell'allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 2 febbraio 2023

Per la Commissione

La presidente

Ursula VON DER LEYEN


(1)  GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1.

(2)  Regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione, del 7 aprile 2021, che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana (GU L 129 del 15.4.2021, pag. 1).

(3)  Regolamento di esecuzione (UE) 2023/141 della Commissione, del 19 gennaio 2023, recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana (GU L 19 del 20.1.2023, pag. 94).

(4)  Documento di lavoro SANTE/7112/2015/Rev. 3 «Principi e criteri per la definizione geografica della regionalizzazione della PSA» (https://ec.europa.eu/food/animals/animal-diseases/control-measures/asf_en — solo in EN).

(5)  Codice sanitario per gli animali terrestri dell'OIE, 29a edizione, 2021. ISBN dei volumi I e II: 978-92-95115-40-8 (https://www.woah.org/en/what-we-do/standards/codes-and-manuals/terrestrial-code-online-access/).


ALLEGATO

L'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 è sostituito dal seguente:

«ALLEGATO I

ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI

PARTE I

1.   Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Germania:

Bundesland Brandenburg:

Landkreis Dahme-Spreewald:

Gemeinde Alt Zauche-Wußwerk,

Gemeinde Byhleguhre-Byhlen,

Gemeinde Märkische Heide, mit den Gemarkungen Alt Schadow, Neu Schadow, Pretschen, Plattkow, Wittmannsdorf, Schuhlen-Wiese, Bückchen, Kuschkow, Gröditsch, Groß Leuthen, Leibchel, Glietz, Groß Leine, Dollgen, Krugau, Dürrenhofe, Biebersdorf und Klein Leine,

Gemeinde Neu Zauche,

Gemeinde Schwielochsee mit den Gemarkungen Groß Liebitz, Guhlen, Mochow und Siegadel,

Gemeinde Spreewaldheide,

Gemeinde Straupitz,

Landkreis Märkisch-Oderland:

Gemeinde Müncheberg mit den Gemarkungen Müncheberg, Eggersdorf bei Müncheberg und Hoppegarten bei Müncheberg,

Gemeinde Bliesdorf mit den Gemarkungen Kunersdorf - westlich der B167 und Bliesdorf - westlich der B167

Gemeinde Märkische Höhe mit den Gemarkungen Reichenberg und Batzlow,

Gemeinde Wriezen mit den Gemarkungen Haselberg, Frankenfelde, Schulzendorf, Lüdersdorf Biesdorf, Rathsdorf - westlich der B 167 und Wriezen - westlich der B167

Gemeinde Buckow (Märkische Schweiz),

Gemeinde Strausberg mit den Gemarkungen Hohenstein und Ruhlsdorf,

Gemeine Garzau-Garzin,

Gemeinde Waldsieversdorf,

Gemeinde Rehfelde mit der Gemarkung Werder,

Gemeinde Reichenow-Mögelin,

Gemeinde Prötzel mit den Gemarkungen Harnekop, Sternebeck und Prötzel östlich der B 168 und der L35,

Gemeinde Oberbarnim,

Gemeinde Bad Freienwalde mit der Gemarkung Sonnenburg,

Gemeinde Falkenberg mit den Gemarkungen Dannenberg, Falkenberg westlich der L 35, Gersdorf und Kruge,

Gemeinde Höhenland mit den Gemarkungen Steinbeck, Wollenberg und Wölsickendorf,

Landkreis Barnim:

Gemeinde Joachimsthal östlich der L220 (Eberswalder Straße), östlich der L23 (Töpferstraße und Templiner Straße), östlich der L239 (Glambecker Straße) und Schorfheide (JO) östlich der L238,

Gemeinde Friedrichswalde mit der Gemarkung Glambeck östlich der L 239,

Gemeinde Althüttendorf,

Gemeinde Ziethen mit den Gemarkungen Groß Ziethen und Klein Ziethen westlich der B198,

Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Golzow, Senftenhütte, Buchholz, Schorfheide (Ch), Chorin westlich der L200 und Sandkrug nördlich der L200,

Gemeinde Britz,

Gemeinde Schorfheide mit den Gemarkungen Altenhof, Werbellin, Lichterfelde und Finowfurt,

Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit der Gemarkungen Finow und Spechthausen und der Gemarkung Eberswalde südlich der B167 und westlich der L200,

Gemeinde Breydin,

Gemeinde Melchow,

Gemeinde Sydower Fließ mit der Gemarkung Grüntal nördlich der K6006 (Landstraße nach Tuchen), östlich der Schönholzer Straße und östlich Am Postweg,

Hohenfinow südlich der B167,

Landkreis Uckermark:

Gemeinde Passow mit den Gemarkungen Briest, Passow und Schönow,

Gemeinde Mark Landin mit den Gemarkungen Landin nördlich der B2, Grünow und Schönermark,

Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Frauenhagen, Mürow, Angermünde nördlich und nordwestlich der B2, Dobberzin nördlich der B2, Kerkow, Welsow, Bruchhagen, Greiffenberg, Günterberg, Biesenbrow, Görlsdorf, Wolletz und Altkünkendorf,

Gemeinde Zichow,

Gemeinde Casekow mit den Gemarkungen Blumberg, Wartin, Luckow-Petershagen und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow westlich der L272 und nördlich der L27,

Gemeinde Hohenselchow-Groß Pinnow mit der Gemarkung Hohenselchow nördlich der L27,

Gemeinde Tantow,

Gemeinde Mescherin mit der Gemarkung Radekow, der Gemarkung Rosow südlich der K 7311 und der Gemarkung Neurochlitz westlich der B2,

Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Geesow westlich der B2 sowie den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf nördlich der L27 und der B2 bis zur Kastanienallee, dort links abbiegend dem Schülerweg folgend bis Höhe Bahnhof, von hier in östlicher Richtung den Salveybach kreuzend bis zum Tantower Weg, diesen in nördlicher Richtung bis zu Stettiner Straße, diese weiter folgend bis zur B2, dieser in nördlicher Richtung folgend,

Gemeinde Pinnow nördlich und westlich der B2,

Landkreis Oder-Spree:

Gemeinde Storkow (Mark),

Gemeinde Spreenhagen mit den Gemarkungen Braunsdorf, Markgrafpieske, Lebbin und Spreenhagen,

Gemeinde Grünheide (Mark) mit den Gemarkungen Kagel, Kienbaum und Hangelsberg,

Gemeinde Fürstenwalde westlich der B 168 und nördlich der L 36,

Gemeinde Rauen,

Gemeinde Wendisch Rietz bis zur östlichen Uferzone des Scharmützelsees und von der südlichen Spitze des Scharmützelsees südlich der B246,

Gemeinde Reichenwalde,

Gemeinde Bad Saarow mit der Gemarkung Petersdorf und der Gemarkung Bad Saarow-Pieskow westlich der östlichen Uferzone des Scharmützelsees und ab nördlicher Spitze westlich der L35,

Gemeinde Tauche mit der Gemarkung Werder,

Gemeinde Steinhöfel mit den Gemarkungen Jänickendorf, Schönfelde, Beerfelde, Gölsdorf, Buchholz, Tempelberg und den Gemarkungen Steinhöfel, Hasenfelde und Heinersdorf westlich der L36 und der Gemarkung Neuendorf im Sande nördlich der L36,

Landkreis Spree-Neiße:

Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Turnow,

Gemeinde Drachhausen,

Gemeinde Schmogrow-Fehrow,

Gemeinde Drehnow,

Gemeinde Teichland mit den Gemarkungen Maust und Neuendorf,

Gemeinde Guhrow,

Gemeinde Werben,

Gemeinde Dissen-Striesow,

Gemeinde Briesen,

Gemeinde Kolkwitz mit den Gemarkungen Klein Gaglow, Hähnchen, Kolkwitz, Glinzig und Krieschow nördl. der BAB 15, Gulben, Papitz, Babow, Eichow, Limberg und Milkersdorf,

Gemeinde Burg (Spreewald)

Kreisfreie Stadt Cottbus außer den Gemarkungen Kahren, Gallinchen, Groß Gaglow und der Gemarkung Kiekebusch südlich der BAB,

Landkreis Oberspreewald-Lausitz:

Gemeinde Lauchhammer,

Gemeinde Schwarzheide,

Gemeinde Schipkau,

Gemeinde Senftenberg mit den Gemarkungen Brieske, Niemtsch, Senftenberg und Reppist,

die Gemeinde Schwarzbach mit der Gemarkung Biehlen,

Gemeinde Großräschen mit den Gemarkungen Wormlage, Saalhausen, Barzig, Freienhufen, Großräschen,

Gemeinde Vetschau/Spreewald mit den Gemarkungen: Naundorf, Fleißdorf, Suschow, Stradow, Göritz, Koßwig, Vetschau, Repten, Tornitz, Missen und Orgosen,

Gemeinde Calau mit den Gemarkungen: Kalkwitz, Mlode, Saßleben, Reuden, Bolschwitz, Säritz, Calau, Kemmen, Werchow und Gollmitz,

Gemeinde Luckaitztal,

Gemeinde Bronkow,

Gemeinde Altdöbern mit der Gemarkung Altdöbern westlich der Bahnlinie,

Gemeinde Tettau,

Landkreis Elbe-Elster:

Gemeinde Großthiemig,

Gemeinde Hirschfeld,

Gemeinde Gröden,

Gemeinde Schraden,

Gemeinde Merzdorf,

Gemeinde Röderland mit der Gemarkung Wainsdorf, Prösen, Stolzenhain a.d. Röder,

Gemeinde Plessa mit der Gemarkung Plessa,

Landkreis Prignitz:

Gemeinde Groß Pankow mit den Gemarkungen Baek, Tangendorf, Tacken, Hohenvier, Strigleben, Steinberg und Gulow,

Gemeinde Perleberg mit der Gemarkung Schönfeld,

Gemeinde Karstädt mit den Gemarkungen Postlin, Strehlen, Blüthen, Klockow, Premslin, Glövzin, Waterloo, Karstädt, Dargardt, Garlin und die Gemarkungen Groß Warnow, Klein Warnow, Reckenzin, Streesow und Dallmin westlich der Bahnstrecke Berlin/Spandau-Hamburg/Altona,

Gemeinde Gülitz-Reetz,

Gemeinde Putlitz mit den Gemarkungen Lockstädt, Mansfeld und Laaske,

Gemeinde Triglitz,

Gemeinde Marienfließ mit der Gemarkung Frehne,

Gemeinde Kümmernitztal mit der Gemarkungen Buckow, Preddöhl und Grabow,

Gemeinde Gerdshagen mit der Gemarkung Gerdshagen,

Gemeinde Meyenburg,

Gemeinde Pritzwalk mit der Gemarkung Steffenshagen,

Bundesland Sachsen:

Stadt Dresden:

Stadtgebiet, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Landkreis Meißen:

Gemeinde Diera-Zehren, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Glaubitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Hirschstein,

Gemeinde Käbschütztal,

Gemeinde Klipphausen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Niederau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Nünchritz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Röderaue, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Stadt Gröditz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Stadt Lommatzsch,

Gemeinde Stadt Meißen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Stadt Nossen,

Gemeinde Stadt Riesa,

Gemeinde Stadt Strehla,

Gemeinde Stauchitz,

Gemeinde Wülknitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Gemeinde Zeithain,

Landkreis Mittelsachsen:

Gemeinde Großweitzschen mit den Ortsteilen Döschütz, Gadewitz, Niederranschütz, Redemitz,

Gemeinde Ostrau mit den Ortsteilen Auerschütz, Beutig, Binnewitz, Clanzschwitz, Delmschütz, Döhlen, Jahna, Kattnitz, Kiebitz, Merschütz, Münchhof, Niederlützschera, Noschkowitz, Oberlützschera, Obersteina, Ostrau, Pulsitz, Rittmitz, Schlagwitz, Schmorren, Schrebitz, Sömnitz, Trebanitz, Zschochau,

Gemeinde Reinsberg,

Gemeinde Stadt Döbeln mit den Ortsteilen Beicha, Bormitz, Choren, Döbeln, Dreißig, Geleitshäuser, Gertitzsch, Gödelitz, Großsteinbach, Juchhöh, Kleinmockritz, Leschen, Lüttewitz, Maltitz, Markritz, Meila, Mochau, Nelkanitz, Oberranschütz, Petersberg, Präbschütz, Prüfern, Schallhausen, Schweimnitz, Simselwitz, Theeschütz, Zschackwitz, Zschäschütz,

Gemeinde Stadt Großschirma mit den Ortsteilen Obergruna, Siebenlehn,

Gemeinde Stadt Roßwein mit den Ortsteilen Gleisberg, Haßlau, Klinge, Naußlitz, Neuseifersdorf, Niederforst, Ossig, Roßwein, Seifersdorf, Wettersdorf, Wetterwitz,

Gemeinde Striegistal mit den Ortsteilen Gersdorf, Kummersheim, Marbach,

Gemeinde Zschaitz-Ottewig,

Landkreis Nordsachsen:

Gemeinde Arzberg mit den Ortsteilen Stehla, Tauschwitz,

Gemeinde Cavertitz mit den Ortsteilen Außig, Cavertitz, Klingenhain, Schirmenitz, Treptitz,

Gemeinde Liebschützberg mit den Ortsteilen Borna, Bornitz, Clanzschwitz, Ganzig, Kleinragewitz, Laas, Leckwitz, Liebschütz, Sahlassan, Schönnewitz, Terpitz östlich der Querung am Käferberg, Wadewitz, Zaußwitz,

Gemeinde Naundorf mit den Ortsteilen Casabra, Gastewitz, Haage, Hof, Hohenwussen, Kreina, Nasenberg, Raitzen, Reppen, Salbitz, Stennschütz, Zeicha,

Gemeinde Stadt Belgern-Schildau mit den Ortsteilen Ammelgoßwitz, Dröschkau, Liebersee östlich der B182, Oelzschau, Seydewitz, Staritz, Wohlau,

Gemeinde Stadt Mügeln mit den Ortsteilen Mahris, Schweta südlich der K8908, Zschannewitz,

Gemeinde Stadt Oschatz mit den Ortsteilen Lonnewitz östlich des Sandbaches und nördlich der B6, Oschatz östlich des Schmorkauer Wegs und nördlich der S28, Rechau, Schmorkau, Zöschau,

Landkreis Sächsische Schweiz-Osterzgebirge:

Gemeinde Bannewitz,

Gemeinde Dürrröhrsdorf-Dittersbach,

Gemeinde Kreischa,

Gemeinde Lohmen,

Gemeinde Müglitztal,

Gemeinde Stadt Dohna,

Gemeinde Stadt Freital,

Gemeinde Stadt Heidenau,

Gemeinde Stadt Hohnstein,

Gemeinde Stadt Neustadt i. Sa.,

Gemeinde Stadt Pirna,

Gemeinde Stadt Rabenau mit den Ortsteilen Lübau, Obernaundorf, Oelsa, Rabenau und Spechtritz,

Gemeinde Stadt Stolpen,

Gemeinde Stadt Tharandt mit den Ortsteilen Fördergersdorf, Großopitz, Kurort Hartha, Pohrsdorf und Spechtshausen,

Gemeinde Stadt Wilsdruff, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:

Landkreis Vorpommern Greifswald

Gemeinde Penkun,

Gemeinde Nadrensee,

Gemeinde Krackow,

Gemeinde Glasow,

Gemeinde Grambow,

Landkreis Ludwigslust-Parchim:

Gemeinde Barkhagen mit den Ortsteilen und Ortslagen: Altenlinden, Kolonie Lalchow, Plauerhagen, Zarchlin, Barkow-Ausbau, Barkow,

Gemeinde Blievenstorf mit dem Ortsteil: Blievenstorf,

Gemeinde Brenz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Neu Brenz, Alt Brenz,

Gemeinde Domsühl mit den Ortsteilen und Ortslagen: Severin, Bergrade Hof, Bergrade Dorf, Zieslübbe, Alt Dammerow, Schlieven, Domsühl, Domsühl-Ausbau, Neu Schlieven,

Gemeinde Gallin-Kuppentin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Kuppentin, Kuppentin-Ausbau, Daschow, Zahren, Gallin, Penzlin,

Gemeinde Ganzlin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dresenow, Dresenower Mühle, Twietfort, Ganzlin, Tönchow, Wendisch Priborn, Liebhof, Gnevsdorf,

Gemeinde Granzin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Lindenbeck, Greven, Beckendorf, Bahlenrade, Granzin,

Gemeinde Grabow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Fresenbrügge, Grabow, Griemoor, Heidehof, Kaltehof, Winkelmoor,

Gemeinde Groß Laasch mit den Ortsteilen und Ortslagen: Groß Laasch,

Gemeinde Kremmin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Beckentin, Kremmin,

Gemeinde Kritzow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Schlemmin, Kritzow,

Gemeinde Lewitzrand mit dem Ortsteil und Ortslage: Matzlow-Garwitz (teilweise),

Gemeinde Lübz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Bobzin, Broock, Broock Ausbau, Hof Gischow, Lübz, Lutheran, Lutheran Ausbau, Riederfelde, Ruthen, Wessentin, Wessentin Ausbau,

Gemeinde Neustadt-Glewe mit den Ortsteilen und Ortslagen: Hohes Feld, Kiez, Klein Laasch, Liebs Siedlung, Neustadt-Glewe, Tuckhude, Wabel,

Gemeinde Obere Warnow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Grebbin und Wozinkel, Gemarkung Kossebade teilweise, Gemarkung Herzberg mit dem Waldgebiet Bahlenholz bis an die östliche Gemeindegrenze, Gemarkung Woeten unmittelbar östlich und westlich der L16,

Gemeinde Parchim mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dargelütz, Neuhof, Kiekindemark, Neu Klockow, Möderitz, Malchow, Damm, Parchim, Voigtsdorf, Neu Matzlow,

Gemeinde Passow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Unterbrüz, Brüz, Welzin, Neu Brüz, Weisin, Charlottenhof, Passow,

Gemeinde Plau am See mit den Ortsteilen und Ortslagen: Reppentin, Gaarz, Silbermühle, Appelburg, Seelust, Plau-Am See, Plötzenhöhe, Klebe, Lalchow, Quetzin, Heidekrug,

Gemeinde Rom mit den Ortsteilen und Ortslagen: Lancken, Stralendorf, Rom, Darze, Paarsch,

Gemeinde Spornitz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dütschow, Primark, Steinbeck, Spornitz,

Gemeinde Werder mit den Ortsteilen und Ortslagen: Neu Benthen, Benthen, Tannenhof, Werder.

2.   Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Estonia:

Hiiu maakond.

3.   Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lettonia:

Dienvidkurzemes novada, Grobiņas pagasts, Nīcas pagasta daļa uz ziemeļiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Otaņķu pagasts, Grobiņas pilsēta,

Ropažu novada Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz rietumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes.

4.   Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lituania:

Kalvarijos savivaldybė,

Klaipėdos rajono savivaldybė: Agluonėnų, Dovilų, Gargždų, Priekulės, Vėžaičių, Kretingalės ir Dauparų-Kvietinių seniūnijos,

Marijampolės savivaldybė išskyrus Šumskų ir Sasnavos seniūnijos,

Palangos miesto savivaldybė,

Vilkaviškio rajono savivaldybė: Bartninkų, Gražiškių, Keturvalakių, Pajevonio, Virbalio, Vištyčio seniūnijos.

5.   Ungheria

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Ungheria:

Békés megye 950950, 950960, 950970, 951950, 952050, 952750, 952850, 952950, 953050, 953150, 953650, 953660, 953750, 953850, 953960, 954250, 954260, 954350, 954450, 954550, 954650, 954750, 954850, 954860, 954950, 955050, 955150, 955250, 955260, 955270, 955350, 955450, 955510, 955650, 955750, 955760, 955850, 955950, 956050, 956060, 956150 és 956160 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Bács-Kiskun megye 600150, 600850, 601550, 601650, 601660, 601750, 601850, 601950, 602050, 603250, 603750 és 603850 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Budapest 1 kódszámú, vadgazdálkodási tevékenységre nem alkalmas területe,

Csongrád-Csanád megye 800150, 800160, 800250, 802220, 802260, 802310 és 802450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Fejér megye 400150, 400250, 400351, 400352, 400450, 400550, 401150, 401250, 401350, 402050, 402350, 402360, 402850, 402950, 403050, 403450, 403550, 403650, 403750, 403950, 403960, 403970, 404650, 404750, 404850, 404950, 404960, 405050, 405750, 405850, 405950,

406050, 406150, 406550, 406650 és 406750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Győr-Moson-Sopron megye 100550, 100650, 100950, 101050, 101350, 101450, 101550, 101560 és 102150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Jász-Nagykun-Szolnok megye 750150, 750160, 750260, 750350, 750450, 750460, 754450, 754550, 754560, 754570, 754650, 754750, 754950, 755050, 755150, 755250, 755350 és 755450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Komárom-Esztergom megye 250150, 250250, 250450, 250460, 250550, 250650, 250750, 251050, 251150, 251250, 251350, 251360, 251650, 251750, 251850, 252250, kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Pest megye 571550, 572150, 572250, 572350, 572550, 572650, 572750, 572850, 572950, 573150, 573250, 573260, 573350, 573360, 573450, 573850, 573950, 573960, 574050, 574150, 574350, 574360, 574550, 574650, 574750, 574850, 574860, 574950, 575050, 575150, 575250, 575350, 575550, 575650, 575750, 575850, 575950, 576050, 576150, 576250, 576350, 576450, 576650, 576750, 576850, 576950, 577050, 577150, 577350, 577450, 577650, 577850, 577950, 578050, 578150, 578250, 578350, 578360, 578450, 578550, 578560, 578650, 578850, 578950, 579050, 579150, 579250, 579350, 579450, 579460, 579550, 579650, 579750, 580250 és 580450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe.

6.   Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Polonia:

w województwie kujawsko - pomorskim:

powiat rypiński,

powiat brodnicki,

powiat grudziądzki,

powiat miejski Grudziądz,

powiat wąbrzeski,

w województwie warmińsko-mazurskim:

gmina Rozogi w powiecie szczycieńskim,

w województwie podlaskim:

gminy Wysokie Mazowieckie z miastem Wysokie Mazowieckie, Czyżew i część gminy Kulesze Kościelne położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie wysokomazowieckim,

powiat łomżyński,

powiat kolneński,

powiat zambrowski,

powiat miejski Łomża,

w województwie mazowieckim:

powiat ostrołęcki,

powiat miejski Ostrołęka,

gminy Bielsk, Brudzeń Duży, Bulkowo, Drobin, Gąbin, Łąck, Nowy Duninów, Radzanowo, Słupno, Staroźreby i Stara Biała w powiecie płockim,

powiat miejski Płock,

powiat ciechanowski,

gminy Baboszewo, Dzierzążnia, Joniec, Nowe Miasto, Płońsk i miasto Płońsk, Raciąż i miasto Raciąż, Sochocin w powiecie płońskim,

powiat sierpecki,

gmina Bieżuń, Lutocin, Siemiątkowo i Żuromin w powiecie żuromińskim,

część powiatu ostrowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Dzieżgowo, Lipowiec Kościelny, Mława, Radzanów, Strzegowo, Stupsk, Szreńsk, Szydłowo, Wiśniewo w powiecie mławskim,

powiat przasnyski,

powiat makowski,

powiat pułtuski,

część powiatu wyszkowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

część powiatu węgrowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

część powiatu wołomińskiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Mokobody i Suchożebry w powiecie siedleckim,

gminy Dobre, Jakubów, Kałuszyn, Stanisławów w powiecie mińskim,

gminy Bielany i gmina wiejska Sokołów Podlaski w powiecie sokołowskim,

powiat gostyniński,

w województwie podkarpackim:

gmina Krempna w powiecie jasielskim,

część powiatu ropczycko – sędziszowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Pruchnik, Rokietnica, Roźwienica, w powiecie jarosławskim,

gminy Fredropol, Krasiczyn, Krzywcza, Przemyśl, część gminy Orły położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77, część gminy Żurawica na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77 w powiecie przemyskim,

powiat miejski Przemyśl,

gminy Gać, Jawornik Polski, Kańczuga, część gminy Zarzecze położona na południe od linii wyznaczonej przez rzekę Mleczka w powiecie przeworskim,

powiat łańcucki,

gminy Trzebownisko, Głogów Małopolski, część gminy Świlcza położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 94 i część gminy Sokołów Małopolski położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 875 w powiecie rzeszowskim,

gmina Raniżów w powiecie kolbuszowskim,

część powiatu dębickiego niewymieniona w części II załącznika I,

w województwie świętokrzyskim:

powiat buski,

powiat kazimierski,

powiat skarżyski,

część powiatu opatowskiego niewymieniona w części II załącznika I,

część powiatu sandomierskiego niewymieniona w części II załącznika I,

powiat staszowski,

gminy Pawłów, Wąchock, część gminy Brody położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 9 oraz na południowy - zachód od linii wyznaczonej przez drogi: nr 0618T biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania w miejscowości Lipie, drogę biegnącą od miejscowości Lipie do wschodniej granicy gminy i część gminy Mirzec położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 744 biegnącą od południowej granicy gminy do miejscowości Tychów Stary a następnie przez drogę nr 0566T biegnącą od miejscowości Tychów Stary w kierunku północno - wschodnim do granicy gminy w powiecie starachowickim,

powiat ostrowiecki,

gminy Fałków, Ruda Maleniecka, Radoszyce, Smyków, Słupia Konecka, część gminy Końskie położona na zachód od linii kolejowej, część gminy Stąporków położona na południe od linii kolejowej w powiecie koneckim,

powiat pińczowski,

powiat miejski Kielce,

powiat kielecki,

powiat jędrzejowski,

powiat włoszczowski,

w województwie łódzkim:

gminy Łyszkowice, Kocierzew Południowy, Kiernozia, Chąśno, Nieborów, część gminy wiejskiej Łowicz położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 92 biegnącej od granicy miasta Łowicz do zachodniej granicy gminy oraz część gminy wiejskiej Łowicz położona na wschód od granicy miasta Łowicz i na północ od granicy gminy Nieborów w powiecie łowickim,

gminy Cielądz, Rawa Mazowiecka z miastem Rawa Mazowiecka w powiecie rawskim,

gminy Bolimów, Głuchów, Godzianów, Lipce Reymontowskie, Maków, Nowy Kawęczyn, Skierniewice, Słupia w powiecie skierniewickim,

powiat miejski Skierniewice,

gminy Mniszków, Paradyż, Sławno i Żarnów w powiecie opoczyńskim,

gminy Czerniewice, Inowłódz, Lubochnia, Rzeczyca, Tomaszów Mazowiecki z miastem Tomaszów Mazowiecki, Żelechlinek w powiecie tomaszowskim,

gmina Przedbórz w powiecie radomszczańskim,

w województwie pomorskim:

gminy Ostaszewo, miasto Krynica Morska oraz część gminy Nowy Dwór Gdański położona na południowy - zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 7, następnie przez drogę nr 7 i S7 biegnącą do zachodniej granicy gminy w powiecie nowodworskim,

gminy Lichnowy, Miłoradz, Malbork z miastem Malbork, część gminy Nowy Staw położna na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 w powiecie malborskim,

gminy Mikołajki Pomorskie, Stary Targ i Sztum w powiecie sztumskim,

powiat gdański,

Miasto Gdańsk,

powiat tczewski,

część powiatu kwidzyńskiego niewymieniona w części II załącznika I,

w województwie lubuskim:

gmina Lubiszyn w powiecie gorzowskim,

gmina Dobiegniew w powiecie strzelecko – drezdeneckim,

w województwie dolnośląskim:

gminy Międzybórz, Syców, Twardogóra, część gminy wiejskiej Oleśnica położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr S8, część gminy Dobroszyce położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie oleśnickim,

gminy Jordanów Śląski, Kobierzyce, Mietków, Sobótka, część gminy Żórawina położona na zachód od linii wyznaczonej przez autostradę A4, część gminy Kąty Wrocławskie położona na południe od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie wrocławskim,

część gminy Domaniów położona na południowy zachód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie oławskim,

gmina Wiązów w powiecie strzelińskim,

część powiatu średzkiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Pielgrzymka, miasto Złotoryja, część gminy wiejskiej Złotoryja położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od północnej granicy gminy w miejscowości Nowa Wieś Złotoryjska do granicy miasta Złotoryja oraz na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od granicy miasta Złotoryja do wschodniej granicy gminy w powiecie złotoryjskim,

gminy Janowice Wielkie, Mysłakowice, Stara Kamienica, Szklarska Poręba w powiecie karkonoskim,

część powiatu miejskiego Jelenia Góra położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 366,

gminy Bolków, Mściwojów, Paszowice, miasto Jawor, część gminy Męcinka położona na południe od drogi nr 363 w powiecie jaworskim,

gminy Dobromierz, Jaworzyna Śląska, Marcinowice, Strzegom, Żarów w powiecie świdnickim,

gminy Dzierżoniów, Pieszyce, miasto Bielawa, miasto Dzierżoniów w powiecie dzierżoniowskim,

gminy Głuszyca, Mieroszów w powiecie wałbrzyskim,

gmina Nowa Ruda i miasto Nowa Ruda w powiecie kłodzkim,

gminy Kamienna Góra, Marciszów i miasto Kamienna Góra w powiecie kamiennogórskim,

w województwie wielkopolskim:

gminy Koźmin Wielkopolski, Rozdrażew, miasto Sulmierzyce, część gminy Krotoszyn położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogi: nr 15 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 36, nr 36 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 15 do skrzyżowana z drogą nr 444, nr 444 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 36 do południowej granicy gminy w powiecie krotoszyńskim,

gminy Brodnica, część gminy Dolsk położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 434 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 437, a nastęnie na wschód od drogi nr 437 biegnącej od skrzyżowania z drogąnr 434 do południowej granicy gminy, część gminy Śrem położóna na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 310 biegnącą od zachodniej granicy gminy do miejscowości Śrem, następnie na wschód od drogi nr 432 w miejscowości Śrem oraz na wschód od drogi nr 434 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 432 do południowej granicy gminy w powiecie śremskim,

gminy Borek Wielkopolski, Piaski, Pogorzela, w powiecie gostyńskim,

gmina Grodzisk Wielkopolski i część gminy Kamieniec położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 308 w powiecie grodziskim,

gmina Czempiń w powiecie kościańskim,

gminy Kleszczewo, Kostrzyn, Kórnik, Pobiedziska, Mosina, miasto Puszczykowo w powiecie poznańskim,

gmina Kiszkowo i część gminy Kłecko położona na zachód od rzeki Mała Wełna w powiecie gnieźnieńskim,

powiat czarnkowsko-trzcianecki,

część gminy Wronki położona na północ od linii wyznaczonej przez rzekę Wartę biegnącą od zachodniej granicy gminy do przecięcia z droga nr 182, a następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogi nr 182 oraz 184 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 182 do południowej granicy gminy w powiecie szamotulskim,

gmina Budzyń w powiecie chodzieskim,

gminy Mieścisko, Skoki i Wągrowiec z miastem Wągrowiec w powiecie wągrowieckim,

gmina Dobrzyca w powiecie pleszewskim,

gminy Odolanów, Przygodzice, Raszków, Sośnie, część gminy wiejskiej Ostrów Wielkopolski położona na zachód od miasta Ostrów Wielkopolski w powiecie ostrowskim,

gmina Kobyla Góra w powiecie ostrzeszowskim,

gminy Baranów, Bralin, Perzów, Rychtal, Trzcinica, Łęka Opatowska w powiecie kępińskim,

w województwie opolskim:

gmina Byczyna, część gminy Kluczbork położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowana z drogą nr 45, a następnie od tego skrzyżowania na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 45 do skrzyżowania z ulicą Fabryczną w miejscowości Kluczbork i dalej na północ od linii wyznaczonej przez ulice Fabryczna -Dzierżonia – Strzelecka w miejscowości Kluczbork do wschodniej granicy gminy, część gminy Wołczyn położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 w powiecie kluczborskim,

gminy Praszka, Gorzów Śląski, Radłów, Olesno, Zębowice, część gminy Rudniki położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 43 i na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 43 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 42 w powiecie oleskim,

gmina Grodków w powiecie brzeskim,

gminy Chrząstowice, Ozimek, Komprachcice, Niemodlin, Tułowice, część gminy Łubniany położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Świerkle – Masów, ulicę Leśną w miejscowości Masów oraz na południe od ulicy Kolanowskiej biegnącej do wschodniej granicy gminy, część gminy Turawa położona na południe od linii wyznaczonej przez ulice Powstańców Śląskich -Kolanowską -Opolską – Kotorską w miejscowości Węgry i dalej na południe od drogi łączącej miejscowości Węgry- Kotórz Mały – Turawa – Rzędów – Kadłub Turawski – Zakrzów Turawski biegnącą do wschodniej granicy gminy w powiecie opolskim,

powiat miejski Opole,

w województwie zachodniopomorskim:

gminy Nowogródek Pomorski, Barlinek, Myślibórz, część gminy Dębno położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 126 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 23 w miejscowości Dębno, następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 23 do skrzyżowania z ul. Jana Pawła II w miejscowości Cychry, następnie na północ od ul. Jana Pawła II do skrzyżowania z ul. Ogrodową i dalej na północ od linii wyznaczonej przez ul. Ogrodową, której przedłużenie biegnie do wschodniej granicy gminy w powiecie myśliborskim,

gmina Stare Czarnowo w powiecie gryfińskim,

gmina Bielice, Kozielice, Pyrzyce w powiecie pyrzyckim,

gminy Bierzwnik, Krzęcin, Pełczyce w powiecie choszczeńskim,

część powiatu miejskiego Szczecin położona na zachód od linii wyznaczonej przez rzekę Odra Zachodnia biegnącą od północnej granicy gminy do przecięcia z drogą nr 10, następnie na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 10 biegnącą od przecięcia z linią wyznaczoną przez rzekę Odra Zachodnia do wschodniej granicy gminy,

gminy Dobra (Szczecińska), Police w powiecie polickim,

w województwie małopolskim:

powiat brzeski,

powiat gorlicki,

powiat proszowicki,

część powiatu nowosądeckiego niewymieniona w części II załącznika I,

gminy Czorsztyn, Krościenko nad Dunajcem, Ochotnica Dolna w powiecie nowotarskim,

powiat miejski Nowy Sącz,

powiat tarnowski,

powiat miejski Tarnów,

powiat dąbrowski,

gminy Klucze, Bolesław, Bukowno w powiecie olkuskim,

w województwie śląskim:

gmina Sławków w powiecie będzińskim,

powiat miejski Jaworzno,

powiat miejski Mysłowice,

powiat miejski Katowice,

powiat miejski Siemianowice Śląskie,

powiat miejski Chorzów,

powiat miejski Piekary Śląskie,

powiat miejski Bytom,

gminy Kalety, Ożarowice, Świerklaniec, Miasteczko Śląskie, Radzionków w powiecie tarnogórskim,

gmina Woźniki w powiecie lublinieckim,

gminy Myszków i Koziegłowy w powiecie myszkowskim,

gminy Ogrodzieniec, Zawiercie, Włodowice w powiecie zawierciańskim.

7.   Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Slovacchia:

in the district of Nové Zámky, Sikenička, Pavlová, Bíňa, Kamenín, Kamenný Most, Malá nad Hronom, Belá, Ľubá, Šarkan, Gbelce, Bruty, Mužla, Obid, Štúrovo, Nána, Kamenica nad Hronom, Chľaba, Leľa, Bajtava, Salka, Malé Kosihy,

in the district of Veľký Krtíš, the municipalities of Ipeľské Predmostie, Veľká nad Ipľom, Hrušov, Kleňany, Sečianky,

in the district of Levice, the municipalities of Keť, Čata, Pohronský Ruskov, Hronovce, Želiezovce, Zalaba, Malé Ludince, Šalov, Sikenica, Pastovce, Bielovce, Ipeľský Sokolec, Lontov, Kubáňovo, Sazdice, Demandice, Dolné Semerovce, Vyškovce nad Ipľom, Preseľany nad Ipľom, Hrkovce, Tupá, Horné Semerovce, Hokovce, Slatina, Horné Turovce, Veľké Turovce, Šahy, Tešmak, Plášťovce, Ipeľské Uľany, Bátovce, Pečenice, Jabloňovce, Bohunice, Pukanec, Uhliská, Kalná nad Hronom, Nový Tekov, Malé Kozmálovce, Veľké Kozmálovce, Tlmače, Rybník, Hronské Kosihy, Čajkov, Nová Dedina, Devičany,

in the district of Krupina, the municipalities of Dudince, Terany, Hontianske Moravce, Sudince, Súdovce, Lišov,

the whole district of Ružomberok,

in the region of Turčianske Teplice, municipalties of Turček, Horná Štubňa, Čremošné, Háj, Rakša, Mošovce,

in the district of Martin, municipalties of Blatnica, Folkušová, Necpaly,

in the district of Dolný Kubín, the municipalities of Kraľovany, Žaškov, Jasenová, Vyšný Kubín, Oravská Poruba, Leštiny, Osádka, Malatiná, Chlebnice, Krivá,

in the district of Tvrdošín, the municipalities of Oravský Biely Potok, Habovka, Zuberec,

in the district of Prievidza, the municipalities of Handlová, Cígeľ, Podhradie, Lehota pod Vtáčnikom, Kamenec pod Vtáčnikom, Bystričany, Čereňany, Oslany, Horná Ves, Radobica,

in the district of Partizánske, the municipalities of Veľké Uherce, Pažiť, Kolačno, Veľký Klíž, Ješkova Ves, Klátová Nová Ves,

in the district of Topoľčany, the municipalities of Krnča, Prázdnovce, Solčany, Nitrianska Streda, Čeľadince, Kovarce, Súlovce,

in the district of Zlaté Moravce, the municipalities of Zlatno, Mankovce, Velčice, Kostoľany pod Tríbečom, Ladice, Sľažany, Neverice, Beladice, Choča, Vieska nad Žitavou, Slepčany, Červený Hrádok, Nevidzany, Malé Vozokany,

the whole district of Žiar nad Hronom, except municipalities included in zone II.

8.   Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Italia:

Regione Piemonte:

nella provincia di Alessandria, i comuni di Alessandria, Casalnoceto, Oviglio, Tortona, Viguzzolo, Frugarolo, Bergamasco, Castellar Guidobono, Berzano di Tortona, Cerreto Grue, Carbonara Scrivia, Casasco, Carentino, Frascaro, Paderna, Montegioco, Spineto Scrivia, Villaromagnano, Momperone, Merana, Monleale, Borgoratto Alessandrino, Casal Cermelli, Montemarzino, Castellazzo Bormida, Bosco Marengo, Castelspina, Volpeglino, Gamalero, Volpedo, Pozzol Groppo, Sarezzano,

nella provincia di Asti, i comuni di Olmo Gentile, Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Castel Boglione, Mombaruzzo, Maranzana, Rocchetta Palafea, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Quaranti, Fontanile, Calamandrana, Bruno, Bubbio, Cassinasco, Serole, Loazzolo, Cessole, Vesime, San Giorgio Scarampi, Canelli, San Marzano Oliveto,

nella provincia di Cuneo, i comuni di Bergolo, Pezzolo Valle Uzzone, Cortemilia, Levice, Castelletto Uzzone, Perletto, Castino, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Santo Stefano Belbo,

Regione Liguria:

nella provincia di Genova, i comuni di Rovegno, Rapallo, Portofino, Cicagna, Avegno, Montebruno, Santa Margherita Ligure, Favale di Malvaro, Recco, Camogli, Moconesi, Tribogna, Uscio, Fontanigorda, Neirone, Lorsica,

nella provincia di Savona, i comuni di Cairo Montenotte, Quiliano, Dego (a ovest della strada provinciale SP29), Altare, Piana Crixia, Albissola Marina, Savona,

Regione Emilia-Romagna:

nella provincia di Piacenza, i comuni di Cerignale, Ottone (a est del fiume Trebbia),

Regione Lombardia:

nella provincia di Pavia, i comuni di Rocca Susella, Montesegale, Menconico, Val di Nizza, Bagnaria, Santa Margherita di Staffora, Ponte Nizza, Brallo di Pregola, Varzi, Godiasco, Cecima,

Regione Lazio:

nella provincia di Roma:

a nord: i comuni di Riano, Castelnuovo di Porto, Capena, Fiano Romano, Morlupo, Sacrofano, Magliano Romano, Formello, Campagnano di Roma, Anguillara,

a ovest: il comune di Fiumicino,

a sud: il comune di Roma tra i confini del comune di Fiumicino (a ovest), i limiti della zona 3 (a nord), il fiume Tevere fino all'intersezione con il Grande Raccordo Anulare (GRA), il Grande Raccordo Anulare (GRA) fino all'intersezione con l'autostrada A24, l'autostrada A24 fino all'intersezione con Viale del Tecnopolo, viale del Tecnopolo fino all'intersezione con i confini del comune di Guidonia Montecelio,

a est: i comuni di Guidonia Montecelio, Montelibretti, Palombara Sabina, Monterotondo, Mentana, Sant'Angelo Romano, Fonte Nuova,

Regione Sardegna:

nella provincia del Sud Sardegna i comuni di Ballao, Barumini, Escalaplano, Escolca Isola Amministrativa, Genuri, Gergei, Gesico, Guamaggiore, Las Plassas, Mandas, Orroli, Pauli Arbarei, Selegas, Setzu, Siddi, Siurgus Donigala, Suelli, Tuili, Turri, Ussaramanna, Villanovafranca, Villaputzu,

nella provincia di Nuoro i comuni di Arzana Isola Amministrativa, Birori, Borore, Bortigali a ovest della strada statale 131, Dualchi, Gairo Isola Amministrativa, Galtelli, Irgoli, Jerzu Isola Amministrativa, Lanusei Isola Amministrativa, Loceri Isola Amministrativa, Loculi, Macomer a ovest della strada statale 131, Noragugume, Onifai, Orosei, Ortueri, Osini Isola Amministrativa, Perdasdefogu, Posada, Sindia Isola Amministrativa, Siniscola, Tertenia Isola Amministrativa,

nella provincia di Oristano i comuni di Aidomaggiore, Albagiara, Ardauli, Assolo, Asuni, Baradili, Baressa, Bidonì, Boroneddu, Busachi, Ghilarza, Gonnosnò, Mogorella, Neoneli, Nureci, Ruinas, Samugheo, Sedilo, Senis, Sini, Soddi, Sorradile Isola Amministrativa, Tadasuni, Ulà Tirso, Usellus, Villa Sant'antonio,

nella provincia di Sassari i comuni di Ardara, Berchidda, Bonnanaro, Bonorva a ovest della strada statale 131, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Loiri Porto San Paolo, Monti, Mores a nord della strada statale 128 bis – strada provinciale 63, Olbia a sud della strada statale 127, Oschiri a nord della E 840, Ozieri a nord della strada provinciale 63 – strada provinciale 1 – strada statale 199, Semestene, Telti, Torralba, Tula.

9.   Repubblica ceca

Le seguenti zone soggette a restrizioni I nella Repubblica ceca:

Region of Liberec:

Dolní Chrastava, Horní Chrastava, Chrastava I, Nová Ves u Chrastavy, Mlýnice, Albrechtice u Frýdlantu, Kristiánov, Heřmanice u Frýdlantu, Dětřichov u Frýdlantu, Mníšek u Liberce , Oldřichov na Hranicích, Machnín, Svárov u Liberce, Desná I, Krásná Studánka, Stráž nad Nisou, Fojtka, Radčice u Krásné Studánky, Kateřinky u Liberce, Staré Pavlovice, Nové Pavlovice, Růžodol I, Františkov u Liberce, Liberec, Ruprechtice, Rudolfov, Horní Růžodol, Rochlice u Liberce, Starý Harcov, Vratislavice nad Nisou, Kunratice u Liberce, Proseč nad Nisou, Lukášov, Rýnovice, Jablonec nad Nisou, Jablonecké Paseky, Jindřichov nad Nisou, Mšeno nad Nisou, Lučany nad Nisou, Smržovka, Tanvald, Jiřetín pod Bukovou, Dolní Maxov, Antonínov, Horní Maxov, Karlov u Josefova Dolu, Loučná nad Nisou, Hraničná nad Nisou, Janov nad Nisou, Bedřichov u Jablonce nad Nisou, Josefův Důl u Jablonce nad Nisou, Albrechtice v Jizerských horách, Desná III, Polubný, Harrachov, Jizerka, Hejnice, Bílý Potok pod Smrkem in the district of Liberec, the municipalities of Hrádek nad Nisou, Oldřichov v Hájích, Grabštejn, Václavice u Hrádku nad Nisou, Horní Vítkov, Dolní Vítkov, Bílý Kostel nad Nisou,

10.   Grecia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Grecia:

in the regional unit of Drama:

the community departments of Sidironero and Skaloti and the municipal departments of Livadero and Ksiropotamo (in Drama municipality),

the municipal department of Paranesti (in Paranesti municipality),

the municipal departments of Prosotsani, Kokkinogeia, Mikropoli, Panorama, Pyrgoi (in Prosotsani municipality),

the municipal departments of Kato Nevrokopi, Chrysokefalo, Achladea, Vathytopos, Volakas, Granitis, Dasotos, Eksohi, Katafyto, Lefkogeia, Mikrokleisoura, Mikromilea, Ochyro, Pagoneri, Perithorio, Kato Vrontou and Potamoi (in Kato Nevrokopi municipality),

in the regional unit of Xanthi:

the municipal departments of Kimmerion, Stavroupoli, Gerakas, Dafnonas, Komnina, Kariofyto and Neochori (in Xanthi municipality),

the community departments of Satres, Thermes, Kotyli, and the municipal departments of Myki, Echinos and Oraio and (in Myki municipality),

the community department of Selero and the municipal department of Sounio (in Avdira municipality),

in the regional unit of Rodopi:

the municipal departments of Komotini, Anthochorio, Gratini, Thrylorio, Kalhas, Karydia, Kikidio, Kosmio, Pandrosos, Aigeiros, Kallisti, Meleti, Neo Sidirochori and Mega Doukato (in Komotini municipality),

the municipal departments of Ipio, Arriana, Darmeni, Archontika, Fillyra, Ano Drosini, Aratos and the Community Departments Kehros and Organi (in Arriana municipality),

the municipal departments of Iasmos, Sostis, Asomatoi, Polyanthos and Amvrosia and the community department of Amaxades (in Iasmos municipality),

the municipal department of Amaranta (in Maroneia Sapon municipality),

in the regional unit of Evros:

the municipal departments of Kyriaki, Mandra, Mavrokklisi, Mikro Dereio, Protokklisi, Roussa, Goniko, Geriko, Sidirochori, Megalo Derio, Sidiro, Giannouli, Agriani and Petrolofos (in Soufli municipality),

the municipal departments of Dikaia, Arzos, Elaia, Therapio, Komara, Marasia, Ormenio, Pentalofos, Petrota, Plati, Ptelea, Kyprinos, Zoni, Fulakio, Spilaio, Nea Vyssa, Kavili, Kastanies, Rizia, Sterna, Ampelakia, Valtos, Megali Doxipara, Neochori and Chandras (in Orestiada municipality),

the municipal departments of Asvestades, Ellinochori, Karoti, Koufovouno, Kiani, Mani, Sitochori, Alepochori, Asproneri, Metaxades, Vrysika, Doksa, Elafoxori, Ladi, Paliouri and Poimeniko (in Didymoteixo municipality),

in the regional unit of Serres:

the municipal departments of Kerkini, Livadia, Makrynitsa, Neochori, Platanakia, Akritochori, Vyroneia, Gonimo, Mandraki, Megalochori, Rodopoli, Ano Poroia, Katw Poroia, Sidirokastro, Vamvakophyto, Kamaroto, Strymonochori, Charopo, Kastanousi and Chortero and the community departments of Agkistro, Achladochori and Kapnophyto (in Sintiki municipality),

the municipal departments of Serres, Leukonas, Mitrousi, Skoutari, Elaionas and Oinoussa and the community departments of Orini and Ano Vrontou (in Serres municipality),

the municipal departments of Dasochoriou, Irakleia, Skotoussa, Strimoniko, Valtero, Karperi, Koimisi, Lithotopos, Limnochori, Podismeno and Chrysochorafa (in Irakleia municipality),

the municipal departments of Emmanouil Pappas and Strimonas (in Emmanouil Pappas municipality), the municipal department of Visaltia (in Visaltia municipality),

in the regional unit of Kilkis:

the municipal departments of Kroussa, Mouries and Doirani (in Kilkis municipality),

in the regional unit of Thessaloniki:

the municipal department of Lahanas (in Lagadas municipality).

PARTE II

1.   Bulgaria

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Bulgaria:

the whole region of Haskovo,

the whole region of Yambol,

the whole region of Stara Zagora,

the whole region of Pernik,

the whole region of Kyustendil,

the whole region of Plovdiv, excluding the areas in Part III,

the whole region of Pazardzhik, excluding the areas in Part III,

the whole region of Smolyan,

the whole region of Dobrich,

the whole region of Sofia city,

the whole region of Sofia Province,

the whole region of Blagoevgrad excluding the areas in Part III,

the whole region of Razgrad,

the whole region of Kardzhali,

the whole region of Burgas,

the whole region of Varna excluding the areas in Part III,

the whole region of Silistra,

the whole region of Ruse,

the whole region of Veliko Tarnovo,

the whole region of Pleven,

the whole region of Targovishte,

the whole region of Shumen,

the whole region of Sliven,

the whole region of Vidin,

the whole region of Gabrovo,

the whole region of Lovech,

the whole region of Montana,

the whole region of Vratza.

2.   Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Germania:

Bundesland Brandenburg:

Landkreis Oder-Spree:

Gemeinde Grunow-Dammendorf,

Gemeinde Mixdorf

Gemeinde Schlaubetal,

Gemeinde Neuzelle,

Gemeinde Neißemünde,

Gemeinde Lawitz,

Gemeinde Eisenhüttenstadt,

Gemeinde Vogelsang,

Gemeinde Ziltendorf,

Gemeinde Wiesenau,

Gemeinde Friedland,

Gemeinde Siehdichum,

Gemeinde Müllrose,

Gemeinde Briesen,

Gemeinde Jacobsdorf

Gemeinde Groß Lindow,

Gemeinde Brieskow-Finkenheerd,

Gemeinde Ragow-Merz,

Gemeinde Beeskow,

Gemeinde Rietz-Neuendorf,

Gemeinde Tauche mit den Gemarkungen Stremmen, Ranzig, Trebatsch, Sabrodt, Sawall, Mitweide, Lindenberg, Falkenberg (T), Görsdorf (B), Wulfersdorf, Giesensdorf, Briescht, Kossenblatt und Tauche,

Gemeinde Langewahl,

Gemeinde Berkenbrück,

Gemeinde Steinhöfel mit den Gemarkungen Arensdorf und Demitz und den Gemarkungen Steinhöfel, Hasenfelde und Heinersdorf östlich der L 36 und der Gemarkung Neuendorf im Sande südlich der L36,

Gemeinde Fürstenwalde östlich der B 168 und südlich der L36,

Gemeinde Diensdorf-Radlow,

Gemeinde Wendisch Rietz östlich des Scharmützelsees und nördlich der B 246,

Gemeinde Bad Saarow mit der Gemarkung Neu Golm und der Gemarkung Bad Saarow-Pieskow östlich des Scharmützelsees und ab nördlicher Spitze östlich der L35,

Landkreis Dahme-Spreewald:

Gemeinde Jamlitz,

Gemeinde Lieberose,

Gemeinde Schwielochsee mit den Gemarkungen Goyatz, Jessern, Lamsfeld, Ressen, Speichrow und Zaue,

Landkreis Spree-Neiße:

Gemeinde Schenkendöbern,

Gemeinde Guben,

Gemeinde Jänschwalde,

Gemeinde Tauer,

Gemeinde Peitz,

Gemeinde Kolkwitz mit den Gemarkungen Klein Gaglow, Hähnchen, Kolkwitz, Glinzig und Krieschow südlich der BAB 15,

Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Preilack,

Gemeinde Teichland mit der Gemarkung Bärenbrück,

Gemeinde Heinersbrück,

Gemeinde Forst,

Gemeinde Groß Schacksdorf-Simmersdorf,

Gemeinde Neiße-Malxetal,

Gemeinde Jämlitz-Klein Düben,

Gemeinde Tschernitz,

Gemeinde Döbern,

Gemeinde Felixsee,

Gemeinde Wiesengrund,

Gemeinde Spremberg,

Gemeinde Welzow,

Gemeinde Neuhausen/Spree,

Gemeinde Drebkau,

Kreisfreie Stadt Cottbus mit den Gemarkungen Kahren, Gallinchen, Groß Gaglow und der Gemarkung Kiekebusch südlich der BAB 15,

Landkreis Märkisch-Oderland:

Gemeinde Bleyen-Genschmar,

Gemeinde Neuhardenberg

Gemeinde Golzow,

Gemeinde Küstriner Vorland,

Gemeinde Alt Tucheband,

Gemeinde Reitwein,

Gemeinde Podelzig,

Gemeinde Gusow-Platkow,

Gemeinde Seelow,

Gemeinde Vierlinden,

Gemeinde Lindendorf,

Gemeinde Fichtenhöhe,

Gemeinde Lietzen,

Gemeinde Falkenhagen (Mark),

Gemeinde Zeschdorf,

Gemeinde Treplin,

Gemeinde Lebus,

Gemeinde Müncheberg mit den Gemarkungen Jahnsfelde, Trebnitz, Obersdorf, Münchehofe und Hermersdorf,

Gemeinde Märkische Höhe mit der Gemarkung Ringenwalde,

Gemeinde Bliesdorf mit der Gemarkung Metzdorf und Gemeinde Bliesdorf – östlich der B167 bis östlicher Teil, begrenzt aus Richtung Gemarkungsgrenze Neutrebbin südlich der Bahnlinie bis Straße „Sophienhof“ dieser westlich folgend bis „Ruesterchegraben“ weiter entlang Feldweg an den Windrädern Richtung „Herrnhof“, weiter entlang „Letschiner Hauptgraben“ nord-östlich bis Gemarkungsgrenze Alttrebbin und Kunersdorf – östlich der B167,

Gemeinde Bad Freienwalde mit den Gemarkungen Altglietzen, Altranft, Bad Freienwalde, Bralitz, Hohenwutzen, Schiffmühle, Hohensaaten und Neuenhagen,

Gemeinde Falkenberg mit der Gemarkung Falkenberg östlich der L35,

Gemeinde Oderaue,

Gemeinde Wriezen mit den Gemarkungen Altwriezen, Jäckelsbruch, Neugaul, Beauregard, Eichwerder, Rathsdorf – östlich der B167 und Wriezen – östlich der B167,

Gemeinde Neulewin,

Gemeinde Neutrebbin,

Gemeinde Letschin,

Gemeinde Zechin,

Landkreis Barnim:

Gemeinde Lunow-Stolzenhagen,

Gemeinde Parsteinsee,

Gemeinde Oderberg,

Gemeinde Liepe,

Gemeinde Hohenfinow (nördlich der B167),

Gemeinde Niederfinow,

Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit den Gemarkungen Eberswalde nördlich der B167 und östlich der L200, Sommerfelde und Tornow nördlich der B167,

Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Brodowin, Chorin östlich der L200, Serwest, Neuehütte, Sandkrug östlich der L200,

Gemeinde Ziethen mit der Gemarkung Klein Ziethen östlich der Serwester Dorfstraße und östlich der B198,

Landkreis Uckermark:

Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Crussow, Stolpe, Gellmersdorf, Neukünkendorf, Bölkendorf, Herzsprung, Schmargendorf und den Gemarkungen Angermünde südlich und südöstlich der B2 und Dobberzin südlich der B2,

Gemeinde Schwedt mit den Gemarkungen Criewen, Zützen, Schwedt, Stendell, Kummerow, Kunow, Vierraden, Blumenhagen, Oderbruchwiesen, Enkelsee, Gatow, Hohenfelde, Schöneberg, Flemsdorf und der Gemarkung Felchow östlich der B2,

Gemeinde Pinnow südlich und östlich der B2,

Gemeinde Berkholz-Meyenburg,

Gemeinde Mark Landin mit der Gemarkung Landin südlich der B2,

Gemeinde Casekow mit der Gemarkung Woltersdorf und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow östlich der L272 und südlich der L27,

Gemeinde Hohenselchow-Groß Pinnow mit der Gemarkung Groß Pinnow und der Gemarkung Hohenselchow südlich der L27,

Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Friedrichsthal und den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf südlich der L27 und der B2 bis Kastanienallee, dort links abbiegend dem Schülerweg folgend bis Höhe Bahnhof, von hier in östlicher Richtung den Salveybach kreuzend bis zum Tantower Weg, diesen in nördlicher Richtung bis zu Stettiner Straße, diese weiter folgend bis zur B2, dieser in nördlicher Richtung folgend,

Gemeinde Mescherin mit der Gemarkung Mescherin, der Gemarkung Neurochlitz östlich der B2 und der Gemarkung Rosow nördlich der K 7311,

Gemeinde Passow mit der Gemarkung Jamikow,

Kreisfreie Stadt Frankfurt (Oder),

Landkreis Prignitz:

Gemeinde Karstädt mit den Gemarkungen Neuhof und Kribbe und den Gemarkungen Groß Warnow, Klein Warnow, Reckenzin, Streesow und Dallmin östlich der Bahnstrecke Berlin/Spandau-Hamburg/Altona,

Gemeinde Berge,

Gemeinde Pirow mit den Gemarkungen Hülsebeck, Pirow, Bresch und Burow,

Gemeinde Putlitz mit den Gemarkungen Sagast, Nettelbeck, Porep, Lütkendorf, Putlitz, Weitgendorf und Telschow,

Gemeinde Marienfließ mit den Gemarkungen Jännersdorf, Stepenitz und Krempendorf,

Landkreis Oberspreewald-Lausitz:

Gemeinde Vetschau mit den Gemarkungen Wüstenhain und Laasow,

Gemeinde Altdöbern mit den Gemarkungen Reddern, Ranzow, Pritzen, Altdöbern östlich der Bahnstrecke Altdöbern –Großräschen,

Gemeinde Großräschen mit den Gemarkungen Woschkow, Dörrwalde, Allmosen,

Gemeinde Neu-Seeland,

Gemeinde Neupetershain,

Gemeinde Senftenberg mit der Gemarkungen Peickwitz, Sedlitz, Kleinkoschen, Großkoschen und Hosena,

Gemeinde Hohenbocka,

Gemeinde Grünewald,

Gemeinde Hermsdorf,

Gemeinde Kroppen,

Gemeinde Ortrand,

Gemeinde Großkmehlen,

Gemeinde Lindenau,

Gemeinde Frauendorf,

Gemeinde Ruhland,

Gemeinde Guteborn

Gemeinde Schwarzbach mit der Gemarkung Schwarzbach,

Bundesland Sachsen:

Landkreis Bautzen,

Stadt Dresden:

Stadtgebiet nördlich der BAB4 bis zum Verlauf westlich der Elbe, dann nördlich der B6,

Landkreis Görlitz,

Landkreis Meißen:

Gemeinde Diera-Zehren östlich der Elbe,

Gemeinde Ebersbach,

Gemeinde Glaubitz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Gemeinde Klipphausen östlich der S177,

Gemeinde Lampertswalde,

Gemeinde Moritzburg,

Gemeinde Niederau östlich der B101,

Gemeinde Nünchritz östlich der Elbe und südlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Gemeinde Priestewitz,

Gemeinde Röderaue östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Gemeinde Schönfeld,

Gemeinde Stadt Coswig,

Gemeinde Stadt Gröditz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Gemeinde Stadt Großenhain,

Gemeinde Stadt Meißen östlich des Straßenverlaufs der S177 bis zur B6, dann B6 bis zur B101, ab der B101 Elbtalbrücke Richtung Norden östlich der Elbe,

Gemeinde Stadt Radebeul,

Gemeinde Stadt Radeburg,

Gemeinde Thiendorf,

Gemeinde Weinböhla,

Gemeinde Wülknitz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,

Landkreis Sächsische Schweiz-Osterzgebirge:

Gemeinde Stadt Wilsdruff nördlich der BAB4 zwischen den Abfahren Wilsdruff und Dreieck Dresden-West,

Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:

Landkreis Ludwigslust-Parchim:

Gemeinde Balow mit dem Ortsteil: Balow,

Gemeinde Brunow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Bauerkuhl, Brunow (bei Ludwigslust), Klüß, Löcknitz (bei Parchim),

Gemeinde Dambeck mit dem Ortsteil und der Ortslage: Dambeck (bei Ludwigslust),

Gemeinde Ganzlin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Barackendorf, Hof Retzow, Klein Damerow, Retzow, Wangelin,

Gemeinde Gehlsbach mit den Ortsteilen und Ortslagen: Ausbau Darß, Darß, Hof Karbow, Karbow, Karbow-Ausbau, Quaßlin, Quaßlin Hof, Quaßliner Mühle, Vietlübbe, Wahlstorf

Gemeinde Groß Godems mit den Ortsteilen und Ortslagen: Groß Godems, Klein Godems,

Gemeinde Karrenzin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Herzfeld, Karrenzin, Karrenzin-Ausbau, Neu Herzfeld, Repzin, Wulfsahl,

Gemeinde Kreien mit den Ortsteilen und Ortslagen: Ausbau Kreien, Hof Kreien, Kolonie Kreien, Kreien, Wilsen,

Gemeinde Kritzow mit dem Ortsteil und der Ortslage: Benzin,

Gemeinde Lübz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Burow, Gischow, Meyerberg,

Gemeinde Möllenbeck mit den Ortsteilen und Ortslagen: Carlshof, Horst, Menzendorf, Möllenbeck,

Gemeinde Muchow mit dem Ortsteil und Ortslage: Muchow,

Gemeinde Parchim mit dem Ortsteil und Ortslage: Slate,

Gemeinde Prislich mit den Ortsteilen und Ortslagen: Marienhof, Neese, Prislich, Werle,

Gemeinde Rom mit dem Ortsteil und Ortslage: Klein Niendorf,

Gemeinde Ruhner Berge mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dorf Poltnitz, Drenkow, Griebow, Jarchow, Leppin, Malow, Malower Mühle, Marnitz, Mentin, Mooster, Poitendorf, Poltnitz, Suckow, Tessenow, Zachow,

Gemeinde Siggelkow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Groß Pankow, Klein Pankow, Neuburg, Redlin, Siggelkow,

Gemeinde Stolpe mit den Ortsteilen und Ortslagen: Barkow, Granzin, Stolpe Ausbau, Stolpe,

Gemeinde Ziegendorf mit den Ortsteilen und Ortslagen: Drefahl, Meierstorf, Neu Drefahl, Pampin, Platschow, Stresendorf, Ziegendorf,

Gemeinde Zierzow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Kolbow, Zierzow.

3.   Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Estonia:

Eesti Vabariik (välja arvatud Hiiu maakond).

4.   Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lettonia:

Aizkraukles novads,

Alūksnes novads,

Augšdaugavas novads,

Ādažu novads,

Balvu novads,

Bauskas novads,

Cēsu novads,

Dienvidkurzemes novada Aizputes, Cīravas, Lažas, Durbes, Dunalkas, Tadaiķu, Vecpils, Bārtas, Sakas, Bunkas, Priekules, Gramzdas, Kalētu, Virgas, Dunikas, Vaiņodes, Gaviezes, Rucavas, Vērgales, Medzes pagasts, Nīcas pagasta daļa uz dienvidiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Embūtes pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz rietumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz dienvidiem no autoceļa A9, uz rietumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz rietumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296, Aizputes, Durbes, Pāvilostas, Priekules pilsēta,

Dobeles novads,

Gulbenes novads,

Jelgavas novads,

Jēkabpils novads,

Krāslavas novads,

Kuldīgas novada Alsungas, Gudenieku, Kurmāles, Rendas, Kabiles, Vārmes, Pelču, Snēpeles, Turlavas, Ēdoles, Īvandes, Rumbas, Padures pagasts, Laidu pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V1296, Kuldīgas pilsēta,

Ķekavas novads,

Limbažu novads,

Līvānu novads,

Ludzas novads,

Madonas novads,

Mārupes novads,

Ogres novads,

Olaines novads,

Preiļu novads,

Rēzeknes novads,

Ropažu novada Garkalnes, Ropažu pagasts, Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz austrumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes, Vangažu pilsēta,

Salaspils novads,

Saldus novads,

Saulkrastu novads,

Siguldas novads,

Smiltenes novads,

Talsu novads,

Tukuma novads,

Valkas novads,

Valmieras novads,

Varakļānu novads,

Ventspils novads,

Daugavpils valstspilsētas pašvaldība,

Jelgavas valstspilsētas pašvaldība,

Jūrmalas valstspilsētas pašvaldība,

Rēzeknes valstspilsētas pašvaldība.

5.   Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lituania:

Alytaus miesto savivaldybė,

Alytaus rajono savivaldybė,

Anykščių rajono savivaldybė,

Akmenės rajono savivaldybė,

Birštono savivaldybė,

Biržų miesto savivaldybė,

Biržų rajono savivaldybė,

Druskininkų savivaldybė,

Elektrėnų savivaldybė,

Ignalinos rajono savivaldybė,

Jonavos rajono savivaldybė,

Joniškio rajono savivaldybė,

Jurbarko rajono savivaldybė: Eržvilko, Juodaičių, Seredžiaus, Smalininkų ir Viešvilės seniūnijos,

Kaišiadorių rajono savivaldybė,

Kauno miesto savivaldybė,

Kauno rajono savivaldybė,

Kazlų rūdos savivaldybė: Kazlų Rūdos seniūnija, išskyrus vakarinė dalis iki kelio 2602 ir 183, Plutiškių seniūnija,

Kelmės rajono savivaldybė: Kelmės, Kražių, Liolių, Tytuvėnų, Tytuvėnų apylinkių, Pakražančio ir Vaiguvos seniūnijos,

Kėdainių rajono savivaldybė,

Klaipėdos rajono savivaldybė: Judrėnų, Endriejavo ir Veiviržėnų seniūnijos,

Kupiškio rajono savivaldybė,

Kretingos rajono savivaldybė,

Lazdijų rajono savivaldybė,

Mažeikių rajono savivaldybė,

Molėtų rajono savivaldybė: Alantos, Balninkų, Čiulėnų, Inturkės, Joniškio, Luokesos, Mindūnų, Suginčių ir Videniškių seniūnijos,

Pagėgių savivaldybė,

Pakruojo rajono savivaldybė,

Panevėžio rajono savivaldybė,

Panevėžio miesto savivaldybė,

Pasvalio rajono savivaldybė,

Radviliškio rajono savivaldybė,

Rietavo savivaldybė,

Prienų rajono savivaldybė,

Plungės rajono savivaldybė,

Raseinių rajono savivaldybė,

Rokiškio rajono savivaldybė,

Skuodo rajono savivaldybė,

Šakių rajono savivaldybė: Kriūkų, Lekėčių ir Lukšių seniūnijos,

Šalčininkų rajono savivaldybė,

Šiaulių miesto savivaldybė,

Šiaulių rajono savivaldybė: Ginkūnų, Gruzdžių, Kairių, Kužių, Meškuičių, Raudėnų, Šakynos ir Šiaulių kaimiškosios seniūnijos,

Šilutės rajono savivaldybė,

Širvintų rajono savivaldybė: Čiobiškio, Gelvonų, Jauniūnų, Kernavės, Musninkų ir Širvintų seniūnijos,

Šilalės rajono savivaldybė,

Švenčionių rajono savivaldybė,

Tauragės rajono savivaldybė,

Telšių rajono savivaldybė,

Trakų rajono savivaldybė,

Ukmergės rajono savivaldybė: Deltuvos, Lyduokių, Pabaisko, Pivonijos, Siesikų, Šešuolių, Taujėnų, Ukmergės miesto, Veprių, Vidiškių ir Žemaitkiemo seniūnijos,

Utenos rajono savivaldybė,

Varėnos rajono savivaldybė,

Vilniaus miesto savivaldybė,

Vilniaus rajono savivaldybė: Avižienių, Bezdonių, Buivydžių, Dūkštų, Juodšilių, Kalvelių, Lavoriškių, Maišiagalos, Marijampolio, Medininkų, Mickūnų, Nemenčinės, Nemenčinės miesto, Nemėžio, Pagirių, Riešės, Rudaminos, Rukainių, Sudervės, Sužionių, Šatrininkų ir Zujūnų seniūnijos,

Visagino savivaldybė,

Zarasų rajono savivaldybė.

6.   Ungheria

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Ungheria:

Békés megye 950150, 950250, 950350, 950450, 950550, 950650, 950660, 950750, 950850, 950860, 951050, 951150, 951250, 951260, 951350, 951450, 951460, 951550, 951650, 951750, 952150, 952250, 952350, 952450, 952550, 952650, 953250, 953260, 953270, 953350, 953450, 953550, 953560, 953950, 954050, 954060, 954150, 956250, 956350, 956450, 956550, 956650 és 956750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Borsod-Abaúj-Zemplén megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

Fejér megye 403150, 403160, 403250, 403260, 403350, 404250, 404550, 404560, 404570, 405450, 405550, 405650, 406450 és 407050 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Hajdú-Bihar megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

Heves megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,

Jász-Nagykun-Szolnok megye 750250, 750550, 750650, 750750, 750850, 750970, 750980, 751050, 751150, 751160, 751250, 751260, 751350, 751360, 751450, 751460, 751470, 751550, 751650, 751750, 751850, 751950, 752150, 752250, 752350, 752450, 752460, 752550, 752560, 752650, 752750, 752850, 752950, 753060, 753070, 753150, 753250, 753310, 753450, 753550, 753650, 753660, 753750, 753850, 753950, 753960, 754050, 754150, 754250, 754360, 754370, 754850, 755550, 755650 és 755750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Komárom-Esztergom megye: 250350, 250850, 250950, 251450, 251550, 251950, 252050, 252150, 252350, 252450, 252460, 252550, 252650, 252750, 252850, 252860, 252950, 252960, 253050, 253150, 253250, 253350, 253450 és 253550 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Nógrád megye valamennyi vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Pest megye 570150, 570250, 570350, 570450, 570550, 570650, 570750, 570850, 570950, 571050, 571150, 571250, 571350, 571650, 571750, 571760, 571850, 571950, 572050, 573550, 573650, 574250, 577250, 580050 és 580150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,

Szabolcs-Szatmár-Bereg megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe.

7.   Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Polonia:

w województwie warmińsko-mazurskim:

gminy Kalinowo, Stare Juchy, Prostki oraz gmina wiejska Ełk w powiecie ełckim,

powiat elbląski,

powiat miejski Elbląg,

powiat gołdapski,

powiat piski,

powiat bartoszycki,

powiat olecki,

powiat giżycki,

powiat braniewski,

powiat kętrzyński,

powiat lidzbarski,

gminy Dźwierzuty Jedwabno, Pasym, Świętajno, Wielbark, Szczytno i miasto Szczytno w powiecie szczycieńskim,

powiat mrągowski,

powiat węgorzewski,

powiat olsztyński,

powiat miejski Olsztyn,

powiat nidzicki,

część powiatu ostródzkiego niewymieniona w części III załącznika I,

część powiatu nowomiejskiego niewymieniona w części III załącznika I,

część powiatu iławskiego niewymieniona w części III załącznika I,

część powiatu działdowskiego niewymieniona w części III załącznika I,

w województwie podlaskim:

powiat bielski,

powiat grajewski,

powiat moniecki,

powiat sejneński,

powiat siemiatycki,

powiat hajnowski,

gminy Ciechanowiec, Klukowo, Szepietowo, Kobylin-Borzymy, Nowe Piekuty, Sokoły i część gminy Kulesze Kościelne położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie wysokomazowieckim,

powiat białostocki,

powiat suwalski,

powiat miejski Suwałki,

powiat augustowski,

powiat sokólski,

powiat miejski Białystok,

w województwie mazowieckim:

gminy Domanice, Korczew, Kotuń, Mordy, Paprotnia, Przesmyki, Siedlce, Skórzec, Wiśniew, Wodynie, Zbuczyn w powiecie siedleckim,

powiat miejski Siedlce,

gminy Ceranów, Jabłonna Lacka, Kosów Lacki, Repki, Sabnie, Sterdyń w powiecie sokołowskim,

powiat łosicki,

powiat sochaczewski,

powiat zwoleński,

powiat kozienicki,

powiat lipski,

powiat radomski

powiat miejski Radom,

powiat szydłowiecki,

gminy Lubowidz i Kuczbork Osada w powiecie żuromińskim,

gmina Wieczfnia Kościelna w powicie mławskim,

gminy Bodzanów, Słubice, Wyszogród i Mała Wieś w powiecie płockim,

powiat nowodworski,

gminy Czerwińsk nad Wisłą, Naruszewo, Załuski w powiecie płońskim,

gminy: miasto Kobyłka, miasto Marki, miasto Ząbki, miasto Zielonka, część gminy Tłuszcz ograniczona liniami kolejowymi: na północ od linii kolejowej biegnącej od wschodniej granicy gminy do miasta Tłuszcz oraz na wschód od linii kolejowej biegnącej od północnej granicy gminy do miasta Tłuszcz, część gminy Jadów położona na północ od linii kolejowej biegnącej od wschodniej do zachodniej granicy gminy w powiecie wołomińskim,

powiat garwoliński,

gminy Boguty – Pianki, Brok, Zaręby Kościelne, Nur, Małkinia Górna, część gminy Wąsewo położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 60, część gminy wiejskiej Ostrów Mazowiecka położona na południe od miasta Ostrów Mazowiecka i na południe od linii wyznaczonej przez drogę 60 biegnącą od zachodniej granicy miasta Ostrów Mazowiecka do zachodniej granicy gminy w powiecie ostrowskim,

część gminy Sadowne położona na północny- zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową, część gminy Łochów położona na północny – zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie węgrowskim,

gminy Brańszczyk, Długosiodło, Rząśnik, Wyszków, część gminy Zabrodzie położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr S8 w powiecie wyszkowskim,

gminy Cegłów, Dębe Wielkie, Halinów, Latowicz, Mińsk Mazowiecki i miasto Mińsk Mazowiecki, Mrozy, Siennica, miasto Sulejówek w powiecie mińskim,

powiat otwocki,

powiat warszawski zachodni,

powiat legionowski,

powiat piaseczyński,

powiat pruszkowski,

powiat grójecki,

powiat grodziski,

powiat żyrardowski,

powiat białobrzeski,

powiat przysuski,

powiat miejski Warszawa,

w województwie lubelskim:

powiat bialski,

powiat miejski Biała Podlaska,

powiat janowski,

powiat puławski,

powiat rycki,

powiat łukowski,

powiat lubelski,

powiat miejski Lublin,

powiat lubartowski,

powiat łęczyński,

powiat świdnicki,

powiat biłgorajski,

powiat hrubieszowski,

powiat krasnostawski,

powiat chełmski,

powiat miejski Chełm,

powiat tomaszowski,

powiat kraśnicki,

powiat opolski,

powiat parczewski,

powiat włodawski,

powiat radzyński,

powiat miejski Zamość,

powiat zamojski,

w województwie podkarpackim:

powiat stalowowolski,

powiat lubaczowski,

gminy Medyka, Stubno, część gminy Orły położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77, część gminy Żurawica na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77 w powiecie przemyskim,

część powiatu jarosławskiego niewymieniona w części I załącznika I,

gmina Kamień w powiecie rzeszowskim,

gminy Cmolas, Dzikowiec, Kolbuszowa, Majdan Królewski i Niwiska powiecie kolbuszowskim,

powiat leżajski,

powiat niżański,

powiat tarnobrzeski,

gminy Adamówka, Sieniawa, Tryńcza, Przeworsk z miastem Przeworsk, Zarzecze w powiecie przeworskim,

gmina Ostrów, część gminy Sędziszów Małopolski położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4,

część gminy Czarna położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy Żyraków położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy wiejskiej Dębica położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie dębickim,

powiat mielecki,

w województwie małopolskim:

gminy Nawojowa, Piwniczna Zdrój, Rytro, Stary Sącz, część gminy Łącko położona na południe od linii wyznaczonej przez rzekę Dunajec w powiecie nowosądeckim,

gmina Szczawnica w powiecie nowotarskim,

w województwie pomorskim:

gminy Dzierzgoń i Stary Dzierzgoń w powiecie sztumskim,

gmina Stare Pole, część gminy Nowy Staw położna na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 w powiecie malborskim,

gminy Stegny, Sztutowo i część gminy Nowy Dwór Gdański położona na północny - wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 7, następnie przez drogę nr 7 i S7 biegnącą do zachodniej granicy gminy w powiecie nowodworskim,

gmina Prabuty w powiecie kwidzyńskim,

w województwie świętokrzyskim:

gmina Tarłów i część gminy Ożarów położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 74 biegnącą od miejscowości Honorów do zachodniej granicy gminy w powiecie opatowskim,

część gminy Brody położona wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 9 i na północny - wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 0618T biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania w miejscowości Lipie oraz przez drogę biegnącą od miejscowości Lipie do wschodniej granicy gminy i część gminy Mirzec położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 744 biegnącą od południowej granicy gminy do miejscowości Tychów Stary a następnie przez drogę nr 0566T biegnącą od miejscowości Tychów Stary w kierunku północno – wschodnim do granicy gminy w powiecie starachowickim,

gmina Gowarczów, część gminy Końskie położona na wschód od linii kolejowej, część gminy Stąporków położona na północ od linii kolejowej w powiecie koneckim,

gminy Dwikozy i Zawichost w powiecie sandomierskim,

w województwie lubuskim:

gminy Bogdaniec, Deszczno, Kłodawa, Kostrzyn nad Odrą, Santok, Witnica w powiecie gorzowskim,

powiat miejski Gorzów Wielkopolski,

gminy Drezdenko, Strzelce Krajeńskie, Stare Kurowo, Zwierzyn w powiecie strzelecko – drezdeneckim,

powiat żarski,

powiat słubicki,

gminy Brzeźnica, Iłowa, Gozdnica, Małomice Wymiarki, Żagań i miasto Żagań w powiecie żagańskim,

powiat krośnieński,

powiat zielonogórski

powiat miejski Zielona Góra,

powiat nowosolski,

powiat sulęciński,

powiat międzyrzecki,

powiat świebodziński,

powiat wschowski,

w województwie dolnośląskim:

powiat zgorzelecki,

część powiatu polkowickiego niewymieniona w częsci III załącznika I,

część powiatu wołowskiego niewymieniona w części III załącznika I,

gmina Jeżów Sudecki w powiecie karkonoskim,

gminy Rudna, Ścinawa, miasto Lubin i część gminy Lubin niewymieniona w części III załącznika I w powiecie lubińskim,

gmina Malczyce, Miękinia, Środa Śląska, część gminy Kostomłoty położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy Udanin położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie średzkim,

gmina Wądroże Wielkie, część gminy Męcinka położona na północ od drogi nr 363 w powiecie jaworskim,

gminy Kunice, Legnickie Pole, Prochowice, Ruja w powiecie legnickim,

gminy Wisznia Mała, Trzebnica, Zawonia, część gminy Oborniki Śląskie położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 340 w powiecie trzebnickim,

powiat lubański,

powiat miejski Wrocław,

gminy Czernica, Długołęka, Siechnice, część gminy Żórawina położona na wschód od linii wyznaczonej przez autostradę A4, część gminy Kąty Wrocławskie położona na północ od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie wrocławskim,

gminy Jelcz - Laskowice, Oława z miastem Oława i część gminy Domaniów położona na północny wschód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie oławskim,

gmina Bierutów, Dziadowa Kłoda, miasto Oleśnica, część gminy wiejskiej Oleśnica położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr S8, część gminy Dobroszyce położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie oleśnickim,

powiat bolesławiecki,

powiat milicki,

powiat górowski,

powiat głogowski,

gmina Świerzawa, Wojcieszów, część gminy Zagrodno położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jadwisin – Modlikowice Zagrodno oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od miejscowości Zagrodno do południowej granicy gminy w powiecie złotoryjskim,

powiat lwówecki,

gminy Czarny Bór, Stare Bogaczowice, Walim, miasto Boguszów - Gorce, miasto Jedlina – Zdrój, miasto Szczawno – Zdrój w powiecie wałbrzyskim,

powiat miejski Wałbrzych,

gmina Świdnica, miasto Świdnica, miasto Świebodzice w powiecie świdnickim,

w województwie wielkopolskim:

gminy Siedlec, Wolsztyn, część gminy Przemęt położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Borek – Kluczewo – Sączkowo – Przemęt – Błotnica – Starkowo – Boszkowo – Letnisko w powiecie wolsztyńskim,

gmina Wielichowo, Rakoniewice, Granowo, część gminy Kamieniec położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 308 w powiecie grodziskim,

powiat międzychodzki,

powiat nowotomyski,

powiat obornicki,

część gminy Połajewo na położona na południe od drogi łączącej miejscowości Chraplewo, Tarnówko-Boruszyn, Krosin, Jakubowo, Połajewo - ul. Ryczywolska do północno-wschodniej granicy gminy w powiecie czarnkowsko-trzcianeckim,

powiat miejski Poznań,

gminy Buk, Czerwonak, Dopiewo, Komorniki, Rokietnica, Stęszew, Swarzędz, Suchy Las, Tarnowo Podgórne, Murowana Goślina w powiecie poznańskim,

powiat rawicki,

część powiatu szamotulskiego niewymieniona w części I załącznika I,

część powiatu gostyńskiego niewymieniona w części I i III załącznika I,

gminy Kobylin, Zduny, część gminy Krotoszyn położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogi: nr 15 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 36, nr 36 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 15 do skrzyżowana z drogą nr 444, nr 444 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 36 do południowej granicy gminy w powiecie krotoszyńskim,

gmina Wijewo w powiecie leszczyńskim,

w województwie łódzkim:

gminy Białaczów, Drzewica, Opoczno i Poświętne w powiecie opoczyńskim,

gminy Biała Rawska, Regnów i Sadkowice w powiecie rawskim,

gmina Kowiesy w powiecie skierniewickim,

w województwie zachodniopomorskim:

gmina Boleszkowice i część gminy Dębno położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 126 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 23 w miejscowości Dębno, następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 23 do skrzyżowania z ul. Jana Pawła II w miejscowości Cychry, następnie na południe od ul. Jana Pawła II do skrzyżowania z ul. Ogrodową i dalej na południe od linii wyznaczonej przez ul. Ogrodową, której przedłużenie biegnie do wschodniej granicy gminy w powiecie myśliborskim,

gminy Cedynia, Gryfino, Mieszkowice, Moryń, część gminy Chojna położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogi nr 31 biegnącą od północnej granicy gminy i 124 biegnącą od południowej granicy gminy w powiecie gryfińskim,

gmina Kołbaskowo w powiecie polickim,

w województwie opolskim:

gminy Brzeg, Lubsza, Lewin Brzeski, Olszanka, Skarbimierz w powiecie brzeskim,

gminy Dąbrowa, Dobrzeń Wielki, Popielów, Murów, część gminy Łubniany położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Świerkle – Masów, ulicę Leśną w miejscowości Masów oraz na północ od ulicy Kolanowskiej biegnącej do wschodniej granicy gminy, część gminy Turawa położona na północ od linii wyznaczonej przez ulice Powstańców Śląskich -Kolanowską -Opolską – Kotorską w miejscowości Węgry i dalej na północ od drogi łączącej miejscowości Węgry- Kotórz Mały – Turawa – Rzędów – Kadłub Turawski – Zakrzów Turawski biegnącą do wschodniej granicy gminy w powiecie opolskim,

gmina Lasowice Wielkie, część gminy Kluczbork położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowana z drogą nr 45, a następnie od tego skrzyżowania na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 45 do skrzyżowania z ulicą Fabryczną w miejscowości Kluczbork i dalej na południe od linii wyznaczonej przez ulice Fabryczna -Dzierżonia – Strzelecka w miejscowości Kluczbork do wschodniej granicy gminy, część gminy Wołczyn położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 w powiecie kluczborskim,

powiat namysłowski,

w województwie śląskim:

powiat miejski Sosnowiec,

powiat miejski Dąbrowa Górnicza,

gminy Bobrowniki, Mierzęcice, Psary, Siewierz, miasto Będzin, miasto Czeladź, miasto Wojkowice w powiecie będzińskim,

gminy Łazy i Poręba w powiecie zawierciańskim.

8.   Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Slovacchia:

the whole district of Gelnica,

the whole district of Poprad

the whole district of Spišská Nová Ves,

the whole district of Levoča,

the whole district of Kežmarok,

in the whole district of Michalovce except municipalities included in zone III,

the whole district of Košice-okolie,

the whole district of Rožnava,

the whole city of Košice,

in the district of Sobrance: Remetské Hámre, Vyšná Rybnica, Hlivištia, Ruská Bystrá, Podhoroď, Choňkovce, Ruský Hrabovec, Inovce, Beňatina, Koňuš,

the whole district of Vranov nad Topľou,

the whole district of Humenné except municipalities included in zone III,

the whole district of Snina,

the whole district of Prešov,

the whole district of Sabinov,

the whole district of Svidník, except municipalities included in zone III,

the whole district of Stropkov, except municipalities included in zone III,

the whole district of Bardejov,

the whole district of Stará Ľubovňa,

the whole district of Revúca,

the whole district of Rimavská Sobota,

in the district of Veľký Krtíš, the whole municipalities not included in part I,

the whole district of Lučenec,

the whole district of Poltár,

the whole district of Zvolen,

the whole district of Detva,

the whole district of Krupina, except municipalities included in zone I,

the whole district of Banska Stiavnica,

the whole district of Žarnovica,

in the district of Žiar nad Hronom the municipalities of Hronská Dúbrava, Trnavá Hora,

the whole district of Banska Bystica,

the whole district of Brezno,

the whole district of Liptovsky Mikuláš,

the whole district of Trebišov’,

in the district of Zlaté Moravce, the whole municipalities not included in part I,

in the district of Levice the municipality of Kozárovce.

9.   Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Italia:

Regione Piemonte:

nella provincia di Alessandria, i comuni di Alice Bel Colle, Terzo, Bistagno, Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata d'Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano d'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone, Fabbrica Curone, Spigno Monferrato, Montechiaro d'Acqui, Castelletto d'Erro, Ponti, Denice, Pozzolo Formigaro,

nella provincia di Asti, i comuni di Mombaldone, Castel Rocchero, Montabone, Sessame, Monastero Bormida, Roccaverano,

Regione Liguria:

nella provincia di Genova, i comuni di Bogliasco, Arenzano, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Genova, Masone, Serra Riccò, Campo Ligure, Mignanego, Busalla, Bargagli, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant'Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio, Crocefieschi, Vobbia, Fascia, Gorreto, Propata, Rondanina,

nella provincia di Savona, i comuni di Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe, Sassello, Mioglia, Giusvalla, Dego (a est della strada provinciale SP 29),

Regione Emilia-Romagna:

nella provincia di Piacenza, i comuni di Ottone (a ovest del fiume Trebbia), Zerba,

Regione Lazio:

l'area del comune di Roma compresa entro i confini amministrativi dell'Azienda sanitaria locale “ASL RM1”,

Regione Sardegna:

nella provincia del Sud Sardegna i comuni di Escolca, Esterzili, Genoni, Gesturi, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Sadali, Serri, Seui, Seulo, Villanova Tulo,

nella provincia di Nuoro i comuni di Atzara, Austis, Bari Sardo, Bitti, Bolotana, Bortigali a ovest della strada statale 131, Cardedu, Dorgali, Elini, Fonni, Gadoni, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Lei, Loceri, Lodè, Lodine, Lotzorai, Lula, Macomer a ovest della strada statale 131, Meana Sardo, Nuoro, Oliena, Onani, Orune, Osidda, Osini, Ovodda, Silanus, Sorgono, Teti, Tiana, Torpè, Tortolì, Ulassai, Ussassai,

nella provincia di Oristano i comuni di Laconi, Nughedu Santa Vittoria, Sorradile,

nella provincia di Sassari i comuni di Alà dei Sardi, Anela, Benetutti, Bono, Bonorva a est della strada statale 131, Bottidda, Buddusò, Budoni, Bultei, Burgos, Esporlatu, Illorai, Ittireddu, Mores a sud della strada statale 128 bis – strada provinciale 63, Nughedu di San Nicolò, Nule, Olbia Isola Amministrativa (Berchiddeddu), Oschiri a sud della E 840, Ozieri a sud della strada provinciale 63 – strada provinciale 1 – strada statale 199, Padru, Pattada, San Teodoro.

10.   Repubblica ceca

Le seguenti zone soggette a restrizioni II nella Repubblica ceca:

Region of Liberec:

in the district of Liberec, the municipalities of Arnoltice u Bulovky, Hajniště pod Smrkem, Nové Město pod Smrkem, Dětřichovec, Bulovka, Horní Řasnice, Dolní Pertoltice, Krásný Les u Frýdlantu, Jindřichovice pod Smrkem, Horní Pertoltice, Dolní Řasnice, Raspenava, Dolní Oldřiš, Ludvíkov pod Smrkem, Lázně Libverda, Háj u Habartic, Habartice u Frýdlantu, Kunratice u Frýdlantu, Víska u Frýdlantu, Poustka u Frýdlantu, Višňová u Frýdlantu, Předlánce, Černousy, Boleslav, Ves, Andělka, Frýdlant, Srbská.

11.   Grecia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Grecia:

in the regional unit of Serres:

part of the municipal departments of Kerkini, Agkistro, Petritsi, Sidirokastro, Promahonas, Achladochori (in Sintiki Municipality),

part of municipal departments of Irakleia and Skotoussa (in Irakleia municipality).

PARTE III

1.   Bulgaria

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Bulgaria:

in Blagoevgrad region:

the whole municipality of Sandanski

the whole municipality of Strumyani

the whole municipality of Petrich,

the Pazardzhik region:

the whole municipality of Pazardzhik,

the whole municipality of Panagyurishte,

the whole municipality of Lesichevo,

the whole municipality of Septemvri,

the whole municipality of Strelcha,

in Plovdiv region

the whole municipality of Hisar,

the whole municipality of Suedinenie,

the whole municipality of Maritsa

the whole municipality of Rodopi,

the whole municipality of Plovdiv,

in Varna region:

the whole municipality of Byala,

the whole municipality of Dolni Chiflik.

2.   Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Italia:

Regione Sardegna:

nella provincia di Nuoro i comuni di Aritzo, Arzana, Baunei, Belvi, Desulo, Gavoi, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Ottana, Sarule, Talana, Tonara, Triei, Urzulei, Villagrande Strisaili.

3.   Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lettonia:

Dienvidkurzemes novada Embūtes pagasta daļa uz ziemeļiem autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz austrumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz ziemeļiem no autoceļa A9, uz austrumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz austrumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296,

Kuldīgas novada Rudbāržu, Nīkrāces, Raņķu, Skrundas pagasts, Laidu pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V1296, Skrundas pilsēta.

4.   Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lituania:

Jurbarko rajono savivaldybė: Jurbarko miesto seniūnija, Girdžių, Jurbarkų Raudonės, Skirsnemunės, Veliuonos ir Šimkaičių seniūnijos,

Molėtų rajono savivaldybė: Dubingių ir Giedraičių seniūnijos,

Marijampolės savivaldybė: Sasnavos ir Šunskų seniūnijos,

Šakių rajono savivaldybė: Barzdų, Gelgaudiškio, Griškabūdžio, Kidulių, Kudirkos Naumiesčio, Sintautų, Slavikų, Sudargo, Šakių, Plokščių ir Žvirgždaičių seniūnijos.

Kazlų rūdos savivaldybė: Antanavos, Jankų ir Kazlų Rūdos seniūnijos: vakarinė dalis iki kelio 2602 ir 183,

Kelmės rajono savivaldybė: Kelmės apylinkių, Kukečių, Šaukėnų ir Užvenčio seniūnijos,

Vilkaviškio rajono savivaldybė: Gižų, Kybartų, Klausučių, Pilviškių, Šeimenos ir Vilkaviškio miesto seniūnijos.

Širvintų rajono savivaldybė: Alionių ir Zibalų seniūnijos,

Šiaulių rajono savivaldybė: Bubių, Kuršėnų kaimiškoji ir Kuršėnų miesto seniūnijos,

Ukmergės rajono savivaldybė: Želvos seniūnija,

Vilniaus rajono savivaldybė: Paberžės seniūnija.

5.   Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Polonia:

w województwie zachodniopomorskim:

gminy Banie, Trzcińsko – Zdrój, Widuchowa, część gminy Chojna położona na wschód linii wyznaczonej przez drogi nr 31 biegnącą od północnej granicy gminy i 124 biegnącą od południowej granicy gminy w powiecie gryfińskim,

w województwie warmińsko-mazurskim:

gmina Rybno, część gminy Działdowo położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 538, część gminy Płośnica położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Burkat – Skurpie – Rutkowice – Płośnica – Turza Mała – Koty, część gminy Lidzbark położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 544 biegnącą od wschodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 541 oraz na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 541 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 544 w powiecie działdowskim,

część gminy Grodziczno położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 541 w powiecie nowomiejskim,

część gminy Lubawa położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 537 biegnącą od wschodniej graniczy gminy do skrzyżowana z drogą nr 541, a następnie na wschód od liini wyznaczonej przez drogę nr 541 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 537 do południowej granicy gminy w powiecie iławskim,

gmina Dąbrówno, część gminy Grunwald położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 537 biegnącej od zachodniej granicy gminy do miejscowości Stębark, a następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od miejscowości Stębark do południowej granicy gminy i łączącej miejscowości Stębark – Łodwigowo w powiecie ostródzkim,

w województwie lubuskim:

gminy Niegosławice, Szprotawa w powiecie żagańskim,

w województwie wielkopolskim:

gminy Krzemieniewo, Lipno, Osieczna, Rydzyna, Święciechowa, Włoszakowice w powiecie leszczyńskim,

powiat miejski Leszno,

gminy Kościan i miasto Kościan, Krzywiń, Śmigiel w powiecie kościańskim,

część gminy Dolsk położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 434 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 437, a następnie na zachód od drogi nr 437 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 434 do południowej granicy gminy, część gminy Śrem położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 310 biegnącą od zachodniej granicy gminy do miejscowości Śrem, następnie na zachód od drogi nr 432 w miejscowości Śrem oraz na zachód od drogi nr 434 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 432 do południowej granicy gminy w powiecie śremskim,

część gminy Gostyń położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 12 w powiecie gostyńskim,

część gminy Przemęt położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Borek – Kluczewo – Sączkowo – Przemęt – Błotnica – Starkowo – Boszkowo – Letnisko w powiecie wolsztyńskim,

w województwie dolnośląskim:

część gminy Lubin położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 335 biegnącą od zachodniej granicy gminy do granicy miasta Lubin oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 333 biegnącą od granicy miasta Lubin do południowej granicy gminy w powiecie lubińskim

gminy Prusice, Żmigród, część gminy Oborniki Śląskie położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 340 w powiecie trzebnickim,

część gminy Zagrodno położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jadwisin – Modlikowice - Zagrodno oraz na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od miejscowości Zagrodno do południowej granicy gminy, część gminy wiejskiej Złotoryja położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od północnej granicy gminy w miejscowości Nowa Wieś Złotoryjska do granicy miasta Złotoryja oraz na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od granicy miasta Złotoryja do wschodniej granicy gminy w powiecie złotoryjskim,

część gminy Chocianów położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 335 biegnącą od wschodniej granicy gminy do miejscowości Żabice, a następnie na południe od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Żabice – Trzebnice – Chocianowiec - Chocianów – Pasternik biegnącą do zachodniej granicy gminy w powiecie polkowickim,

gminy Chojnów i miasto Chojnów, Krotoszyce, Miłkowice w powiecie legnickim,

powiat miejski Legnica,

część gminy Wołów położona na wschód od linii wyznaczonej przez lnię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy, część gminy Wińsko położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 36 biegnącą od północnej do zachodniej granicy gminy, część gminy Brzeg Dolny położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową od północnej do południowej granicy gminy w powiecie wołowskim.

6.   Romania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Romania:

Zona orașului București,

Județul Constanța,

Județul Satu Mare,

Județul Tulcea,

Județul Bacău,

Județul Bihor,

Județul Bistrița Năsăud,

Județul Brăila,

Județul Buzău,

Județul Călărași,

Județul Dâmbovița,

Județul Galați,

Județul Giurgiu,

Județul Ialomița,

Județul Ilfov,

Județul Prahova,

Județul Sălaj,

Județul Suceava

Județul Vaslui,

Județul Vrancea,

Județul Teleorman,

Judeţul Mehedinţi,

Județul Gorj,

Județul Argeș,

Judeţul Olt,

Judeţul Dolj,

Județul Arad,

Județul Timiș,

Județul Covasna,

Județul Brașov,

Județul Botoșani,

Județul Vâlcea,

Județul Iași,

Județul Hunedoara,

Județul Alba,

Județul Sibiu,

Județul Caraș-Severin,

Județul Neamț,

Județul Harghita,

Județul Mureș,

Județul Cluj,

Județul Maramureş.

7.   Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Slovacchia:

In the district of Humenné: Závada, Nižná Sitnica, Vyšná Sitnica, Rohožník, Prituľany, Ruská Poruba, Ruská Kajňa,

In the district of Michalovce: Strážske, Staré, Oreské, Zbudza, Voľa, Nacina Ves, Pusté Čemerné, Lesné, Rakovec nad Ondavou, Petrovce nad Laborcom, Trnava pri Laborci, Vinné, Kaluža, Klokočov, Kusín, Jovsa, Poruba pod Vihorlatom, Hojné, Lúčky,Závadka, Hažín, Zalužice, Michalovce, Krásnovce, Šamudovce, Vŕbnica, Žbince, Lastomír, Zemplínska Široká, Čečehov, Jastrabie pri Michalovciach, Iňačovce, Senné, Palín, Sliepkovce, Hatalov, Budkovce, Stretava, Stretávka, Pavlovce nad Uhom, Vysoká nad Uhom, Bajany,

the whole district of Medzilaborce,

In the district of Stropkov: Havaj, Malá Poľana, Bystrá, Mikové, Varechovce, Vladiča, Staškovce, Makovce, Veľkrop, Solník, Korunková, Bukovce, Krišľovce, Jakušovce, Kolbovce,

In the district of Svidník: Pstruša,

The whole district of Sobrance except municipalities included in zone II.

».

DECISIONI

3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/51


DECISIONE (Euratom) 2023/225 DEL CONSIGLIO

del 30 gennaio 2023

relativa alla proroga dello stato di impresa comune della Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica, in particolare l’articolo 49,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

Con decisione 74/295/Euratom (1) il Consiglio ha costituito in impresa comune la Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG) per una durata di 25 anni a decorrere dal 1o gennaio 1974.

(2)

La HKG aveva per oggetto la costruzione, l’equipaggiamento e la gestione di una centrale nucleare della potenza di circa 300 MWe a Uentrop (provincia di Unna) nella Repubblica federale di Germania.

(3)

Dopo essere stata in funzione dal 1987 al 1988, la centrale nucleare è stata infine arrestata il 1o settembre 1989 a causa di difficoltà tecniche ed economiche.

(4)

Dal 1o settembre 1989 l’obiettivo della HKG è stato attuare un programma di disattivazione della centrale nucleare fino allo stadio del confinamento di sicurezza e in seguito di attuare un programma di sorveglianza degli impianti nucleari confinati.

(5)

Con decisione 2011/362/Euratom (2) il Consiglio ha prorogato lo stato di impresa comune della HKG fino al 31 dicembre 2017 per consentire alla HKG di completare i programmi di disattivazione e di sorveglianza, in particolare attraverso un alleggerimento degli oneri finanziari.

(6)

Tale periodo di proroga corrispondeva alla durata dell’accordo per il finanziamento delle attività della HKG concluso tra la Repubblica federale di Germania, il Land Renania settentrionale-Vestfalia, la HKG e soci.

(7)

Con lettera del 7 ottobre 2021, la HKG ha chiesto un’ulteriore proroga dello stato di impresa comune con effetto retroattivo dal 1o gennaio 2018 al 31 dicembre 2022, corrispondente alla durata degli ulteriori accordi conclusi tra la Repubblica federale di Germania, il Land Renania settentrionale-Vestfalia, la HKG e soci per finanziare le attività della HKG.

(8)

Pertanto, è opportuno prorogare lo stato di impresa comune della HKG per il periodo richiesto.

(9)

Dopo il 31 dicembre 2022 qualsiasi ulteriore proroga dello status di impresa comune della HKG è subordinata alla presentazione, da parte della HKG, di una domanda di licenza di disattivazione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1.   Lo stato di impresa comune, ai sensi del trattato, conferito alla Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH («HKG») è prorogato per cinque anni con effetto dal 1o gennaio 2018.

2.   L’obiettivo della HKG è attuare un programma di disattivazione della centrale nucleare situata a Uentrop (provincia di Unna) nella Repubblica federale di Germania fino alla fase del confinamento di sicurezza e in seguito di attuare un programma di sorveglianza degli impianti nucleari confinati.

Articolo 2

Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notificazione.

Articolo 3

La HKG è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 30 gennaio 2023

Per il Consiglio

Il presidente

P. KULLGREN


(1)  Decisione 74/295/Euratom del Consiglio, del 4 giugno 1974, relativa alla costituzione dell’impresa comune Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG) (GU L 165 del 20.6.1974, pag. 7).

(2)  Decisione 2011/362/Euratom del Consiglio, del 17 giugno 2011, relativa alla proroga dello stato di impresa comune della Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG) (GU L 163 del 23.6.2011, pag. 24).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/53


DECISIONE (Euratom) 2023/226 DEL CONSIGLIO

del 30 gennaio 2023

relativa alla proroga dei vantaggi concessi all’impresa comune Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica, in particolare l’articolo 48,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

Con decisione 74/295/Euratom (1) il Consiglio, ai sensi del trattato, ha costituito in impresa comune la Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG), per una durata di 25 anni a decorrere dal 1o gennaio 1974.

(2)

Con decisione 2011/362/Euratom (2) il Consiglio ha prorogato lo stato di impresa comune della HKG fino al 31 dicembre 2017.

(3)

Con decisione 74/296/Euratom (3) e con decisione del 16 novembre 1992 (4) il Consiglio ha concesso alla HKG una serie di vantaggi elencati nell’allegato III del trattato per un periodo di 25 anni a decorrere dal 1o gennaio 1974.

(4)

Con decisione 2011/374/Euratom (5) il Consiglio ha prorogato tali vantaggi fino al 31 dicembre 2017.

(5)

Con lettera del 7 ottobre 2021 la HKG ha chiesto un’ulteriore proroga dello stato di impresa comune. La proroga dovrebbe applicarsi anche al relativo esonero dall’imposta sui trasferimenti immobiliari, dall’imposta immobiliare e dall’imposta sul reddito d’impresa sugli interessi del debito a lungo termine. La HKG aveva chiesto anche l’esonero da qualsiasi imposta diretta che possa comunque applicarsi alle imprese comuni, ai loro beni, averi e redditi. Aveva chiesto che l’esonero fosse delineato nel modo più ampio possibile e fosse applicabile a decorrere dal 1o gennaio 2018. Per motivi di chiarezza, senza considerarlo un elenco esaustivo, la HKG aveva chiesto l’esonero dalle imposte dirette seguenti applicabili nella Repubblica federale di Germania: Körperschaftsteuer (imposta sulle società), Solidaritätszuschlag («sovrattassa di solidarietà» all’imposta sulle società), Gewerbesteuer (imposta locale sulle imprese), Grunderwerbsteuer (imposta sui trasferimenti immobiliari) e Grundsteuer (imposta immobiliare).

(6)

L’obiettivo attuale della HKG è realizzare un programma di disattivazione della centrale nucleare fino alla fase del confinamento di sicurezza e in seguito di attuare un programma di sorveglianza degli impianti nucleari confinati.

(7)

Tali programmi non hanno equivalenti nella Comunità, poiché finora nella Comunità nessun reattore ad alta temperatura è stato arrestato in via definitiva.

(8)

La realizzazione di tali programmi è importante nella misura in cui essi costituiscono esperienze utili per l’industria nucleare e per il futuro sviluppo dell’energia nucleare nella Comunità, in particolare per quanto concerne la disattivazione degli impianti nucleari.

(9)

È pertanto opportuno assistere la HKG nell’applicazione del programma di disattivazione della centrale nucleare fino alla fase del confinamento di sicurezza, nonché del programma di sorveglianza degli impianti nucleari confinati, mediante un alleggerimento degli oneri finanziari e il conferimento dei vantaggi fiscali supplementari richiesti.

(10)

La Repubblica federale di Germania, il Land Renania settentrionale-Vestfalia e la HKG e soci hanno concluso un accordo per il finanziamento delle attività della HKG per un periodo che scade il 31 dicembre 2022.

(11)

È opportuno pertanto estendere retroattivamente i vantaggi concessi alla HKG per la durata della proroga dello stato di impresa comune, ossia dal 1o gennaio 2018 al 31 dicembre 2022.

(12)

Dopo il 31 dicembre 2022 qualsiasi ulteriore proroga dei vantaggi conferiti all’impresa comune HKG è subordinata alla presentazione, da parte della HKG, di una domanda di licenza di disattivazione,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

I vantaggi seguenti di cui all’allegato III del trattato, conferiti all’impresa comune Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH («HKG»), sono prorogati per un periodo di cinque anni a decorrere dal 1o gennaio 2018:

a)

conformemente al punto 4 di tale allegato, l’esonero dalla Grunderwerbsteuer (imposta sui trasferimenti immobiliari);

b)

conformemente al punto 5 di tale allegato, l’esonero da qualsiasi imposta diretta che possa comunque applicarsi all’impresa comune, ai suoi beni, averi e redditi.

Articolo 2

I vantaggi di cui all’articolo 1 sono concessi alla HKG a condizione che la Commissione abbia accesso a tutte le informazioni di natura industriale, tecnica ed economica, anche relative alla sicurezza, acquisite dalla HKG durante l’attuazione del programma di disattivazione della centrale nucleare fino al confinamento di sicurezza e l’attuazione del programma di sorveglianza degli impianti nucleari confinati.

Tale condizione si estende a tutte le informazioni che la HKG ha il diritto di trasmettere conformemente ai contratti che ha sottoscritto. La Commissione stabilisce quali informazioni devono esserle comunicate e in che modo e ne assicura la diffusione.

Articolo 3

Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notificazione.

Articolo 4

La HKG è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 30 gennaio 2023

Per il Consiglio

Il presidente

P. KULLGREN


(1)  Decisione 74/295/Euratom del Consiglio, del 4 giugno 1974, relativa alla costituzione dell’impresa comune Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG) (GU L 165 del 20.6.1974, pag. 7).

(2)  Decisione 2011/362/Euratom del Consiglio, del 17 giugno 2011, relativa alla proroga dello stato di impresa comune della Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG) (GU L 163 del 23.6.2011, pag. 24).

(3)  Decisione 74/296/Euratom del Consiglio, del 4 giugno 1974, relativa alla concessione di vantaggi all’impresa comune Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG) (GU L 165 del 20.6.1974, pag. 14).

(4)  Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale.

(5)  Decisione 2011/374/Euratom del Consiglio, del 17 giugno 2011, relativa alla proroga dei vantaggi concessi all’impresa comune Hochtemperatur-Kernkraftwerk GmbH (HKG) (GU L 168 del 28.6.2011, pag. 8).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/56


DECISIONE (UE) 2023/227 DEL CONSIGLIO

del 30 gennaio 2023

relativa alla nomina di un membro e di un supplente del Comitato delle regioni, proposti dal Regno di Spagna

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 305,

vista la decisione (UE) 2019/852 del Consiglio, del 21 maggio 2019, che determina la composizione del Comitato delle regioni (1),

viste le proposte del governo spagnolo,

considerando quanto segue:

(1)

A norma dell’articolo 300, paragrafo 3, del trattato, il Comitato delle regioni è composto da rappresentanti delle collettività regionali e locali che sono titolari di un mandato elettorale nell’ambito di una collettività regionale o locale, o politicamente responsabili dinanzi ad un’assemblea eletta.

(2)

Il 15 novembre 2021 il Consiglio ha adottato la decisione (UE) 2021/2013 (2), relativa alla nomina di un membro e di un supplente del Comitato delle regioni, proposti dal Regno di Spagna.

(3)

Un seggio di membro del Comitato delle regioni è divenuto vacante in seguito alla scadenza del mandato nazionale in virtù del quale è stata proposta la nomina della sig.ra Victòria ALSINA I BURGUÉS.

(4)

Un seggio di supplente del Comitato delle regioni è divenuto vacante in seguito alla scadenza del mandato nazionale in virtù del quale è stata proposta la nomina del sig. Gerard Martí FIGUERAS I ALBA.

(5)

Il governo spagnolo ha proposto la sig.ra Meritxell SERRET I ALEU, rappresentante di una collettività regionale che è titolare di un mandato elettorale nell’ambito della collettività regionale, Consejera de Acción Exterior y Unión europea, Gobierno de la Generalitat de Cataluña (ministra regionale dell’Azione esterna e dell’Unione europea, governo della Catalogna), quale membro del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025.

(6)

Il governo spagnolo ha proposto il sig. Miquel ROYO VIDAL, rappresentante di una collettività regionale che è politicamente responsabile dinanzi ad un’assemblea eletta, Secretario de Acción Exterior del Gobierno, Gobierno de la Generalitat de Cataluña (segretario dell’Azione esterna del governo, governo della Catalogna), quale supplente del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Sono nominati al Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025, i seguenti rappresentanti di collettività regionali che sono titolari di un mandato elettorale o politicamente responsabili dinanzi ad un’assemblea eletta:

a)

quale membro:

la sig.ra Meritxell SERRET I ALEU, Consejera de Acción Exterior y Unión europea, Gobierno de la Generalitat de Cataluña (ministra regionale dell’Azione esterna e dell’Unione europea, governo della Catalogna),

e

b)

quale supplente:

il sig. Miquel ROYO VIDAL, Secretario de Acción Exterior del Gobierno, Gobierno de la Generalitat de Cataluña (segretario dell’Azione esterna del governo, governo della Catalogna).

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 30 gennaio 2023

Per il Consiglio

Il presidente

P. KULLGREN


(1)  GU L 139 del 27.5.2019, pag. 13.

(2)  Decisione (UE) 2021/2013 del Consiglio, del 15 novembre 2021, relativa alla nomina di un membro e di un supplente del Comitato delle regioni, proposti dal Regno di Spagna (GU L 410 del 18.11.2021, pag. 178).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/58


DECISIONE (UE) 2023/228 DEL CONSIGLIO

del 30 gennaio 2023

relativa alla nomina di tre membri e di due supplenti del Comitato delle regioni, proposti dal Regno di Svezia

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 305,

vista la decisione (UE) 2019/852 del Consiglio, del 21 maggio 2019, che determina la composizione del Comitato delle regioni (1),

vista la proposta del governo svedese,

considerando quanto segue:

(1)

A norma dell’articolo 300, paragrafo 3, del trattato, il Comitato delle regioni è composto da rappresentanti delle collettività regionali e locali che sono titolari di un mandato elettorale nell’ambito di una collettività regionale o locale, o politicamente responsabili dinanzi ad un’assemblea eletta.

(2)

Il 10 dicembre 2019 il Consiglio ha adottato la decisione (UE) 2019/2157 (2), relativa alla nomina dei membri e dei supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2020 al 25 gennaio 2025.

(3)

Tre seggi di membri del Comitato delle regioni sono divenuti vacanti in seguito alle dimissioni del sig. Samuel GONZALEZ WESTLING, della sig.ra Ulrika LANDERGREN e del sig. Tomas RISTE.

(4)

Due seggi di supplenti del Comitato delle regioni sono divenuti vacanti in seguito alle dimissioni della sig.ra Emma NOHRÉN e del sig. Alexander WENDT.

(5)

Il governo svedese ha proposto i seguenti rappresentanti di collettività locali che sono titolari di un mandato elettorale nell’ambito di una collettività locale quali membri del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025: sig.ra Marta AGUIRRE, Ledamot i kommunfullmäktige, Sigtuna kommun (membro del consiglio comunale, comune di Sigtuna), sig. Pär LÖFSTRAND, Ledamot i kommunfullmäktige, Östersunds kommun (membro del consiglio comunale, comune di Östersund), e sulla base di un diverso mandato elettorale, sig. Tomas RISTE, Ledamot i kommunfullmäktige i Karlstads kommun (membro del consiglio comunale, comune di Karlstad).

(6)

Il governo svedese ha proposto i seguenti rappresentanti di collettività regionali che sono titolari di un mandato elettorale nell’ambito di una collettività regionale quali supplenti del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025: sig.ra Mätta IVARSSON, Ledamot i regionfullmäktige, Region Skåne (membro del consiglio regionale, regione di Skåne), e sig. Kristoffer TAMSONS, Ledamot i regionfullmäktige, Region Stockholm (membro del consiglio regionale, regione di Stoccolma),

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Sono nominati al Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025, i seguenti rappresentanti di collettività regionali o locali che sono titolari di un mandato elettorale:

a)

quali membri:

sig.ra Marta AGUIRRE, Ledamot i kommunfullmäktige, Sigtuna kommun (membro del consiglio comunale, comune di Sigtuna),

sig. Pär LÖFSTRAND, Ledamot i kommunfullmäktige, Östersunds kommun (membro del consiglio comunale, comune di Östersund),

sig. Tomas RISTE, Ledamot i kommunfullmäktige i Karlstads kommun (membro del consiglio comunale, comune di Karlstad) (modifica del mandato),

e

b)

quali supplenti:

sig.ra Mätta IVARSSON, Ledamot i regionfullmäktige, Region Skåne (membro del consiglio regionale, regione di Skåne),

sig. Kristoffer TAMSONS, Ledamot i regionfullmäktige, Region Stockholm (membro del consiglio regionale, regione di Stoccolma).

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 30 gennaio 2023

Per il Consiglio

Il presidente

P. KULLGREN


(1)  GU L 139 del 27.5.2019, pag. 13.

(2)  Decisione (UE) 2019/2157 del Consiglio, del 10 dicembre 2019, relativa alla nomina dei membri e dei supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2020 al 25 gennaio 2025 (GU L 327 del 17.12.2019, pag. 78).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/60


DECISIONE (PESC) 2023/229 DEL CONSIGLIO

del 2 febbraio 2023

che modifica la decisione (PESC) 2022/339 relativa a una misura di assistenza nell'ambito dello strumento europeo per la pace per sostenere le forze armate ucraine

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, paragrafo 1, e l'articolo 41, paragrafo 2,

vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 28 febbraio 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/339 (1) che ha istituito una misura di assistenza con un importo di riferimento finanziario pari a 50 000 000 EUR destinato a coprire il finanziamento dell'erogazione di attrezzature e forniture non concepite per l'uso letale della forza, quali dispositivi di protezione individuale, kit di pronto soccorso e carburante, alle forze armate ucraine («Ukrainian Armed Forces» — UAF).

(2)

Il 23 marzo 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/472 (2), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/339 incrementando l'importo di riferimento finanziario a 100 000 000 EUR.

(3)

Il 13 aprile 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/637 (3), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/339 incrementando l'importo di riferimento finanziario a 150 000 000 EUR.

(4)

Il 23 maggio 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/810 (4), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/339 incrementando l'importo di riferimento finanziario a 160 000 000 EUR.

(5)

Il 21 luglio 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/1284 (5), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/339 incrementando l'importo di riferimento finanziario a 170 000 000 EUR.

(6)

Il 17 ottobre 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/1972 (6), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/339 incrementando l'importo di riferimento finanziario a 180 000 000 EUR.

(7)

Vista l'aggressione armata in atto da parte della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina, è opportuno incrementare l'importo di riferimento finanziario di ulteriori 200 000 000 EUR per coprire il finanziamento dell'erogazione di attrezzature e forniture non concepite per l'uso letale della forza, quali dispositivi di protezione individuale, kit di pronto soccorso e carburante, alle UAF.

(8)

È opportuno modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2022/339,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione (PESC) 2022/339 è così modificata:

1)

all'articolo 1, il paragrafo 3 è sostituito dal seguente:

«3.   Per conseguire l'obiettivo di cui al paragrafo 2, la misura di assistenza finanzia la fornitura, alle forze armate ucraine, di attrezzature e forniture non concepite per l'uso letale della forza, quali dispositivi di protezione individuale, kit di pronto soccorso e carburante, nonché la manutenzione, la riparazione e l'adattamento di attrezzature e forniture non concepite per l'uso letale della forza finanziate dall'EPF e di attrezzature identiche, come richiesto dall'Ucraina.»

;

2)

all'articolo 2, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente:

«1.   L'importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse alla misura di assistenza è pari a 380 000 000 EUR.»

;

3)

all'articolo 2, il paragrafo 3 è sostituito dal seguente:

«3.   Conformemente all'articolo 29, paragrafo 5, della decisione (PESC) 2021/509, l'amministratore delle misure di assistenza può chiedere contributi a seguito dell'adozione della presente decisione fino a 380 000 000 EUR. I fondi richiesti dall'amministratore delle misure di assistenza sono utilizzati unicamente per pagare le spese nei limiti approvati dal comitato istituito dalla decisione (PESC) 2021/509 nei relativi bilanci rettificativi e annuali corrispondenti alla misura di assistenza.»

;

4)

all'articolo 2, il paragrafo 4 è sostituito dal seguente:

«4.   Le spese relative all'attuazione della misura di assistenza sono ammissibili a decorrere dal 1o gennaio 2022 e fino a una data che sarà stabilita dal Consiglio. L'importo massimo delle spese ammissibili sostenute prima dell'11 marzo 2022 è fissato a 50 000 000 EUR. L'importo di 220 000 000 EUR è ammissibile a decorrere dal 21 luglio 2022. Le spese relative alla manutenzione e alla riparazione sono ammissibili a decorrere dal 17 ottobre 2022. Le spese relative all'adattamento sono ammissibili a decorrere dal 2 febbraio 2023».

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, il 2 febbraio 2023

Per il Consiglio

Il presidente

J. ROSWALL


(1)  Decisione (PESC) 2022/339 del Consiglio, del 28 febbraio 2022, relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per sostenere le forze armate ucraine (GU L 61 del 28.2.2022, pag. 1).

(2)  Decisione (PESC) 2022/472 del Consiglio, del 23 marzo 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/339, relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per sostenere le forze armate ucraine (GU L 96 del 24.3.2022, pag. 45).

(3)  Decisione (PESC) 2022/637 del Consiglio, del 13 aprile 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/339, relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per sostenere le forze armate ucraine (GU L 117 del 19.4.2022, pag. 36).

(4)  Decisione (PESC) 2022/810 del Consiglio, del 23 maggio 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/339 relativa a una misura di assistenza nell'ambito dello strumento europeo per la pace per sostenere le forze armate ucraine (GU L 145 del 24.5.2022, pag. 42).

(5)  Decisione (PESC) 2022/1284 del Consiglio, del 21 luglio 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/339, relativa a una misura di assistenza nell'ambito dello strumento europeo per la pace per sostenere le forze armate ucraine (GU L 195 del 22.7.2022, pag. 91).

(6)  Decisione (PESC) 2022/1972 del Consiglio, del 17 ottobre 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/339 relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per sostenere le forze armate ucraine (GU L 270 del 18.10.2022, pag. 97).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/62


DECISIONE (PESC) 2023/230 DEL CONSIGLIO

del 2 febbraio 2023

che modifica la decisione (PESC) 2022/338 relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 28, paragrafo 1, e l’articolo 41, paragrafo 2,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 28 febbraio 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/338 (1), che ha istituito una misura di assistenza con un importo di riferimento finanziario pari a 450 000 000 EUR destinato a coprire la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza.

(2)

Il 23 marzo 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/471 (2), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/338 incrementando l’importo di riferimento finanziario a 900 000 000 EUR.

(3)

Il 13 aprile 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/636 (3), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/338 incrementando l’importo di riferimento finanziario a 1 350 000 000 EUR.

(4)

Il 23 maggio 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/809 (4), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/338 incrementando l’importo di riferimento finanziario a 1 840 000 000 EUR.

(5)

Il 21 luglio 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/1285 (5), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/338 incrementando l’importo di riferimento finanziario a 2 330 000 000 EUR.

(6)

Il 17 ottobre 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/1971 (6), che ha modificato la decisione (PESC) 2022/338 incrementando l’importo di riferimento finanziario a 2 820 000 000 EUR.

(7)

Alla luce dell’aggressione armata in atto da parte della Federazione russa nei confronti dell’Ucraina, l’importo di riferimento finanziario dovrebbe essere incrementato di ulteriori 300 000 000 EUR.

(8)

È opportuno modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2022/338,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione (PESC) 2022/338 è così modificata:

1)

all’articolo 1, il paragrafo 3 è sostituito dal seguente:

«3.   Per conseguire l’obiettivo di cui al paragrafo 2, la misura di assistenza finanzia la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza nonché la manutenzione, la riparazione e l’adattamento di materiale e piattaforme militari finanziati dall’EPF, concepiti per l’uso letale della forza, e di materiale identico, da parte di personale militare nei siti militari o in forme miste di cooperazione civile-militare o nelle fabbriche, come richiesto dall’Ucraina.»

;

2)

all’articolo 2, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente:

«1.   L’importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse alla misura di assistenza è pari a 3 120 000 000 EUR.»

;

3)

all’articolo 2, il paragrafo 3 è sostituito dal seguente:

«3.   Conformemente all’articolo 29, paragrafo 5, della decisione (PESC) 2021/509, l’amministratore delle misure di assistenza può chiedere contributi a seguito dell’adozione della presente decisione fino a 3 120 000 000 EUR. I fondi richiesti dall’amministratore delle misure di assistenza sono utilizzati unicamente per pagare le spese nei limiti approvati dal comitato istituito dalla decisione (PESC) 2021/509 nei relativi bilanci rettificativi e annuali corrispondenti alla misura di assistenza.»

;

4)

all’articolo 2, il paragrafo 4 è sostituito dal seguente:

«4.   Le spese relative all’attuazione della misura di assistenza sono ammissibili a decorrere dal 1o gennaio 2022 e fino a una data che sarà stabilita dal Consiglio. L’importo massimo delle spese ammissibili sostenute prima dell’11 marzo 2022 è fissato a 450 000 000 EUR. L’importo di 1 280 000 000 EUR è ammissibile a decorrere dal 21 luglio 2022. Le spese relative alla manutenzione e alla riparazione sono ammissibili a decorrere dal 17 ottobre 2022. Le spese relative all’adattamento sono ammissibili a decorrere dal 2 febbraio 2023».

5)

all’articolo 4, il paragrafo 4, lettera j), è sostituito dal seguente:

«j)

dal ministero della Difesa, dal ministero federale degli Affari esteri e dal ministero federale dell’Interno e della comunità nazionale della Germania.».

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 2 febbraio 2023

Per il Consiglio

Il presidente

J. ROSWALL


(1)  Decisione (PESC) 2022/338 del Consiglio, del 28 febbraio 2022, relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza (GU L 60 del 28.2.2022, pag. 1).

(2)  Decisione (PESC) 2022/471 del Consiglio, del 23 marzo 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/338 del Consiglio relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza (GU L 96 del 24.3.2022, pag. 43).

(3)  Decisione (PESC) 2022/636 del Consiglio, del 13 aprile 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/338, relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza (GU L 117 del 19.4.2022, pag. 34).

(4)  Decisione (PESC) 2022/809 del Consiglio, del 23 maggio 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/338 del Consiglio relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza (GU L 145 del 24.5.2022, pag. 40).

(5)  Decisione (PESC) 2022/1285 del Consiglio, del 21 luglio 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/338, relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza (GU L 195 del 22.7.2022, pag. 93).

(6)  Decisione (PESC) 2022/1971 del Consiglio, del 17 ottobre 2022, che modifica la decisione (PESC) 2022/338 relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace per la fornitura alle forze armate ucraine di materiale e piattaforme militari concepiti per l’uso letale della forza (GU L 270 del 18.10.2022, pag. 95).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/64


DECISIONE (PESC) 2023/231 DEL CONSIGLIO

del 2 febbraio 2023

relativa a una misura di assistenza nell’ambito dello strumento europeo per la pace volta a sostenere le forze armate ucraine formate dalla missione dell’Unione europea di assistenza militare a sostegno dell’Ucraina

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 28, paragrafo 1, e l’articolo 41, paragrafo 2,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

La decisione (PESC) 2021/509 (1), istituisce lo strumento europeo per la pace («EPF») per il finanziamento, da parte degli Stati membri, delle azioni dell’Unione nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC) al fine di preservare la pace, prevenire i conflitti e rafforzare la sicurezza internazionale, ai sensi dell’articolo 21, paragrafo 2, lettera c), del trattato. In particolare, ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 2, lettera b), punto i), della decisione (PESC) 2021/509, l’EPF deve essere utilizzato per finanziare misure di assistenza come le azioni volte a rafforzare le capacità degli Stati terzi e delle organizzazioni regionali e internazionali nel settore militare e della difesa.

(2)

Approfondire il dialogo e la cooperazione nel settore della sicurezza e della difesa è uno dei principali obiettivi dell’accordo di associazione con l’Ucraina (2). La cooperazione rafforzata nel settore della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) e l’allineamento con la PESC tra l’Unione e l’Ucraina sono stati uno dei risultati conseguiti nel 22o vertice tra l’Unione europea e l’Ucraina del 6 ottobre 2020, e sono stati ulteriormente rafforzati in occasione del 23o vertice tra l’Unione europea e l’Ucraina, svoltosi a Kiev il 12 ottobre 2021.

(3)

L’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina dal 2014 si è drammaticamente intensificata nel febbraio 2022 con l’invasione non provocata dell’Ucraina. Le forze armate ucraine (UAF) continuano a difendere l’integrità territoriale dell’Ucraina e a proteggere la popolazione civile del paese con le limitate risorse disponibili.

(4)

Il 30 settembre 2022 il ministro degli Affari esteri e il ministro della Difesa dell’Ucraina hanno accolto congiuntamente con favore il sostegno dell’Unione alle UAF e hanno chiesto all’Unione di avviare una missione di assistenza militare dell’Unione europea a sostegno dell’Ucraina (EUMAM Ucraina) per rafforzare le capacità delle UAF.

(5)

Il 17 ottobre 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/1968 relativa a una missione di assistenza militare dell’Unione europea a sostegno dell’Ucraina (EUMAM Ucraina) (3). Come sottolineato in tale decisione, la missione fa parte dell’approccio integrato dell’UE inteso a fornire sostegno all’Ucraina che comprende misure di assistenza a sostegno delle UAF.

(6)

L’EUMAM Ucraina sarà incaricata di attuare la misura di assistenza. È responsabile del rimborso dei kit di formazione personale e di qualsiasi altra attrezzatura e fornitura non concepita per l’uso letale della forza forniti dagli Stati membri a sostegno delle attività di formazione. Sarà necessario uno stretto coordinamento tra lo Stato maggiore dell’UE, l’EUMAM Ucraina e gli altri comandi della missione, come anche tra gli Stati membri impegnati nelle attività di formazione.

(7)

A norma dell’articolo 11, paragrafo 3, della decisione (PESC) 2022/1968, i kit di formazione personale non devono più essere considerati costi comuni una volta forniti nell’ambito di una misura di assistenza dell’EPF.

(8)

La misura di assistenza deve essere attuata tenendo conto dei principi e dei requisiti di cui alla decisione (PESC) 2021/509, in particolare il rispetto della posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio (4), e in conformità delle norme per l’esecuzione delle entrate e delle spese finanziate a titolo dell’EPF.

(9)

Il Consiglio ribadisce la sua determinazione a proteggere, promuovere e rispettare i diritti umani, le libertà fondamentali e i principi democratici, come anche a rafforzare lo Stato di diritto e il buon governo in conformità della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del diritto internazionale, in particolare il diritto internazionale dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Istituzione, obiettivi, ambito di applicazione e durata

1.   È istituita una misura di assistenza a favore dell’Ucraina («beneficiario»), da finanziare a titolo dello strumento europeo per la pace (EPF) («misura di assistenza»).

2.   L’obiettivo della misura di assistenza è il sostegno, da parte della missione di assistenza militare dell’Unione europea a sostegno dell’Ucraina (EUMAM Ucraina), allo sviluppo delle capacità delle forze armate ucraine (UAF) per consentire loro di difendere l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina nonché proteggere la popolazione civile dall’aggressione militare in corso.

3.   Per conseguire l’obiettivo di cui al paragrafo 2, la misura di assistenza finanzia la fornitura, da parte degli Stati membri, di:

a)

attrezzature e forniture non concepite per l’uso letale della forza necessarie per soddisfare i requisiti operativi dell’EUMAM Ucraina e richieste dall’Ucraina;

b)

servizi, ivi compresi il trasporto, il deposito, la manutenzione e la riparazione dei materiali di cui alla lettera a) messi a disposizione dagli Stati membri, ai fini della formazione nel quadro dell’EUMAM Ucraina.

4.   Al termine della formazione o alla cessazione dell’EUMAM Ucraina, il beneficiario sarà nuovamente responsabile del deposito delle attrezzature e forniture non concepite per l’uso letale della forza che erano state fornite a titolo della presente misura di assistenza. Sulla base delle esigenze dell’Ucraina, i materiali contenuti nei kit personali possono essere ritrasferiti al beneficiario una volta utilizzati nella formazione.

5.   La durata della misura di assistenza è di 24 mesi dalla data di adozione della presente decisione o, se precedente, fino alla data di scadenza della decisione che istituisce l’EUMAM Ucraina.

Articolo 2

Disposizioni finanziarie

1.   L’importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse alla misura di assistenza è pari a 45 000 000 EUR.

2.   Tutte le spese sono gestite in conformità delle norme per l’esecuzione delle entrate e delle spese per le operazioni finanziate a titolo dell’EPF.

3.   Conformemente all’articolo 29, paragrafo 5, della decisione (PESC) 2021/509, l’amministratore delle operazioni può chiedere contributi a seguito dell’adozione della presente decisione fino a 45 000 000 EUR. I fondi richiesti dall’amministratore delle operazioni possono essere utilizzati unicamente per pagare le spese nei limiti approvati dal comitato istituito dalla decisione (PESC) 2021/509 nel bilancio rettificativo corrispondente alla misura di assistenza.

4.   Le spese relative all’attuazione della misura di assistenza sono ammissibili a decorrere dalla data di avvio dell’EUMAM Ucraina. Le spese relative ai kit di formazione personale sono ammissibili a titolo della presente misura di assistenza a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente decisione.

Articolo 3

Accordi con il beneficiario

1.   L’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («alto rappresentante») conclude con il beneficiario gli accordi necessari per garantire il rispetto delle condizioni e dei requisiti stabiliti dalla presente decisione quale condizione per la concessione del sostegno nell’ambito della misura di assistenza.

2.   Gli accordi di cui al paragrafo 1 includono disposizioni che obbligano il beneficiario a garantire:

a)

la conformità delle unità delle UAF sostenute nell’ambito della misura di assistenza con il pertinente diritto internazionale, in particolare il diritto internazionale dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario;

b)

l’uso corretto ed efficiente di tutti i mezzi forniti nell’ambito della misura di assistenza per gli scopi per i quali sono stati forniti;

c)

l’opportuna manutenzione di tutti i mezzi forniti nell’ambito della misura di assistenza per garantirne la fruibilità e la disponibilità operativa durante il loro ciclo di vita;

d)

che i mezzi forniti nell’ambito della misura di assistenza non vadano perduti né siano trasferiti senza il consenso del comitato dello strumento istituito nell’ambito della decisione (PESC) 2021/509 a persone o entità diverse da quelle individuate negli accordi di cui al paragrafo 1, al termine del loro ciclo di vita.

3.   Gli accordi di cui al paragrafo 1 comprendono disposizioni relative alla sospensione e alla cessazione del sostegno nell’ambito della misura di assistenza qualora risulti che il beneficiario abbia violato gli obblighi di cui al paragrafo 2.

Articolo 4

Attuazione

1.   L’alto rappresentante è responsabile di assicurare l’attuazione della presente decisione conformemente alla decisione (PESC) 2021/509 e alle norme per l’esecuzione delle entrate e delle spese finanziate a titolo dell’EPF, in linea con il quadro metodologico integrato per la valutazione e l’individuazione delle misure e dei controlli necessari per le misure di assistenza nell’ambito dell’EPF.

2.   Le attività di cui all’articolo 1, paragrafo 3, relative al rimborso e alla sorveglianza delle attrezzature e delle forniture non concepite per l’uso letale della forza, fornite dagli Stati membri, sono attuate dall’EUMAM Ucraina.

Articolo 5

Sorveglianza, controllo e valutazione

1.   L’alto rappresentante provvede alla sorveglianza del rispetto, da parte del beneficiario, degli obblighi di cui all’articolo 3. Tale sorveglianza consente di conoscere il contesto e i rischi di violazione degli obblighi istituiti a norma dell’articolo 3 e contribuisce a prevenire tali violazioni, comprese le violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario da parte di unità delle UAF sostenute nell’ambito della misura di assistenza.

2.   Il controllo post-spedizione delle attrezzature è organizzato in modo conforme al quadro metodologico integrato per la valutazione e l’individuazione delle misure e dei controlli necessari per le misure di assistenza nell’ambito dell’EPF.

3.   Al termine della misura di assistenza l’alto rappresentante effettua una valutazione finale per stabilire se la misura di assistenza abbia contribuito a conseguire l’obiettivo di cui all’articolo 1, paragrafo 2.

Articolo 6

Relazioni

Durante il periodo di attuazione l’alto rappresentante presenta al comitato politico e di sicurezza (CPS) relazioni semestrali sull’attuazione della misura di assistenza, conformemente all’articolo 63 della decisione (PESC) 2021/509. L’amministratore delle operazioni, con il sostegno del comandante della missione, informa regolarmente il comitato dello strumento istituito dalla decisione (PESC) 2021/509 in merito all’esecuzione delle entrate e delle spese conformemente all’articolo 38 di tale decisione.

Articolo 7

Sospensione e cessazione

1.   Il CPS può decidere di sospendere, in tutto o in parte, l’attuazione della misura di assistenza conformemente all’articolo 64 della decisione (PESC) 2021/509.

2.   Il CPS può anche raccomandare al Consiglio la cessazione della misura di assistenza.

Articolo 8

Entrata in vigore

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 2 febbraio 2023

Per il Consiglio

Il presidente

J. ROSWALL


(1)  Decisione (PESC) 2021/509 del Consiglio, del 22 marzo 2021, che istituisce uno strumento europeo per la pace, e abroga la decisione (PESC) 2015/528 (GU L 102 del 24.3.2021, pag. 14).

(2)  Accordo di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l’Ucraina, dall’altra (GU L 161 del 29.5.2014, pag. 3).

(3)  Decisione (PESC) 2022/1968 del Consiglio, del 17 ottobre 2022, relativa a una missione di assistenza militare dell’Unione europea a sostegno dell’Ucraina (EUMAM Ucraina) (GU L 270 del 18.10.2022, pag. 85).

(4)  Posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio, dell’8 dicembre 2008, che definisce norme comuni per il controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari (GU L 335 del 13.12.2008, pag. 99).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/68


DECISIONE (UE) 2023/232 DELLA COMMISSIONE

del 25 luglio 2022

relativa all'aiuto di Stato SA.55208 (2020/C) (ex 2022/NN) attuato dalla Cechia a favore delle Poste ceche

[notificata con il numero C(2022) 5136]

(Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2, primo comma,

visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni a norma delle suddette disposizioni e viste le osservazioni trasmesse,

considerando quanto segue:

1.   PROCEDIMENTO

(1)

Il 18 gennaio 2018 le autorità ceche hanno preventivamente notificato una compensazione a favore delle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio postale universale nel periodo 2018-2022. L'8 marzo 2019, a seguito di discussioni antecedenti la notificazione, in particolare sulla metodologia del costo evitato netto, le autorità ceche hanno ritirato la pre-notifica in questione.

(2)

Il 20 agosto 2019 le autorità ceche hanno nuovamente notificato preventivamente una compensazione a favore delle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale nel periodo 2018-2022 («la misura»). Rispetto alla pre-notifica del 18 gennaio 2018, la misura è stata modificata in particolare per quanto concerne il calcolo del costo evitato netto.

(3)

L'8 e il 22 novembre 2019 la Commissione ha ricevuto due denunce formali da parte di due concorrenti delle Poste ceche (Česká pošta), ossia Zásilkovna s.r.o. («Zásilkovna») e První Novinová Společnost a.s. («PNS», ex «Mediaservis»). Tali denunce sono state registrate rispettivamente con i numeri SA.55686 (2019/FC) e SA.55497 (2019/FC) (1).

(4)

Tali denunce sono state trasmesse alle autorità ceche il 4 dicembre 2019. Le autorità ceche hanno risposto con lettera datata 31 gennaio 2020.

(5)

Il 28 gennaio 2020 le autorità ceche hanno notificato una compensazione da concedere alle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale nel periodo 2018-2022.

(6)

Il 12 marzo 2020 la Commissione ha richiesto informazioni supplementari alle autorità ceche, le quali hanno risposto con lettera del 24 aprile 2020.

(7)

Con decisione del 23 giugno 2020, la Commissione ha comunicato alla Cechia la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea («TFUE») in relazione agli aiuti (2) («la decisione di avvio»). La Commissione ha chiesto alle autorità ceche di presentare le loro osservazioni e di fornire tutte le informazioni utili alla valutazione dell'aiuto, invitando inoltre tutti gli interessati a presentare le loro osservazioni sull'aiuto.

(8)

Alla Commissione sono pervenute osservazioni in merito alla decisione di avvio dalle autorità ceche e dalle Poste ceche con lettera del 24 luglio 2020.

(9)

La Commissione ha ricevuto osservazioni da Zásilkovna in merito alla decisione di avvio con lettera del 2 ottobre 2020 e da PNS con lettera del 3 ottobre 2020.

(10)

Il 9 novembre 2020 la Commissione ha trasmesso alle autorità ceche le osservazioni ricevute da terzi.

(11)

Con lettera del 3 febbraio 2021, le autorità ceche hanno presentato le loro osservazioni in merito alle osservazioni formulate da terzi.

(12)

Il 9 luglio 2021 i servizi della Commissione hanno inviato una lettera a Zásilkovna e PNS per informarle che i casi SA.55686 (2019/FC) e SA.55497 (2019/FC) sarebbero stati chiusi e che il procedimento di indagine formale sarebbe stato trattato congiuntamente con il numero SA.55208 (2020/C). Di conseguenza tali parti sono state informate del fatto che le osservazioni e le informazioni fornite con le denunce nel contesto dei casi SA.55686 (2019/FC) e SA.55497 (2019/FC) sarebbero state esaminate nel contesto del procedimento di indagine formale SA.55208 (2020/C).

(13)

Il 12 novembre 2021 la Commissione ha chiesto alle autorità ceche informazioni supplementari. Le autorità ceche hanno risposto con lettera datata 10 dicembre 2021.

(14)

Il 2 dicembre 2021 Zásilkovna ha inviato ulteriori osservazioni alla Commissione.

(15)

Il 17 febbraio 2022 e il 29 marzo 2022 la Commissione ha chiesto chiarimenti sulle informazioni presentate dalle autorità ceche con lettera del 10 dicembre 2021. Le autorità ceche hanno risposto rispettivamente con lettere del 16 marzo 2022 e del 1o aprile 2022.

(16)

La Cechia ha convenuto in via eccezionale di rinunciare ai diritti conferiti ai sensi dell'articolo 342 TFUE, in combinato disposto con l'articolo 3 del regolamento n. 1/1958 (3) e di acconsentire all'adozione e alla notifica in inglese della presente decisione.

2.   DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA MISURA/DELL'AIUTO

2.1.   Il beneficiario: Poste ceche (Česká pošta)

(17)

L'unico beneficiario della misura sono le Poste ceche, ossia il principale operatore postale nella Cechia.

(18)

Le Poste ceche sono interamente di proprietà dello Stato e sono state fondate nel 1993 dal ministero dell'Economia della Cechia, in conformità con la legge sulle imprese di proprietà dello Stato (4). Il suo status a livello giuridico e di proprietà è disciplinato dalla legge sulle imprese di proprietà dello Stato (5).

(19)

Oltre ai servizi postali, le Poste ceche forniscono anche una serie di altri servizi, quali i servizi finanziari (servizi bancari, servizi di gestione del contante e servizi connessi al pagamento delle pensioni).

(20)

Nonostante la liberalizzazione del mercato postale ceco avvenuta il 1o gennaio 2013, la concorrenza nel mercato della corrispondenza postale non si è sviluppata in modo significativo. I principali concorrenti delle Poste ceche nel mercato della corrispondenza postale sono PNS e Česká distribuční e, nel mercato della consegna di pacchi, PPL (Professional Parcel Logistic) CZ (PPL), Direct Parcel Distribution CZ (DPD), General Logistics Systems Repubblica ceca (GLS) e Zásilkovna.

2.2.   L'obbligo di servizio universale affidato alle Poste ceche

(21)

Con decisione del 12 dicembre 2017 dell'autorità nazionale di regolamentazione dei servizi postali, l'Ufficio ceco delle telecomunicazioni («CTU») (6), le Poste ceche sono state incaricate dello svolgimento dell'obbligo di servizio universale dal 1o gennaio 2018 al 31 dicembre 2022.

(22)

L'ambito dell'obbligo di servizio universale affidato alle Poste ceche è stabilito dalla legislazione nazionale, in particolare dall'articolo 3, primo comma, della legge sui servizi postali (7), e comprende:

a)

la consegna di invii postali fino a due chilogrammi (nel territorio nazionale e all'estero);

b)

la consegna di pacchi postali fino a dieci chilogrammi (nel territorio nazionale e all'estero);

c)

la consegna di invii postali raccomandati fino a due chilogrammi (nel territorio nazionale e all'estero);

d)

la consegna di invii assicurati fino a dieci chilogrammi (nel territorio nazionale e all'estero);

e)

i vaglia postali;

f)

la consegna gratuita di invii postali fino a sette chilogrammi per persone non vedenti e ipovedenti (nel territorio nazionale e all'estero);

g)

la consegna di invii postali dall'estero nell'ambito dei servizi di cui alle lettere da a) a d) e alla lettera f);

h)

la consegna di pacchi postali fino a 20 chilogrammi dall'estero;

i)

la consegna di «sacchi M» fino a 30 chilogrammi (solo verso l'estero e dall'estero); questo servizio consiste nella consegna di sacchi speciali contenenti giornali, periodici, libri e documentazione stampata analoga, indirizzata al medesimo destinatario e al medesimo indirizzo;

j)

servizio di risposta commerciale internazionale: un servizio che consente di riscuotere in anticipo dal mittente il costo dell'affrancatura per una lettera di risposta inviata verso un altro paese; non si tratta di un servizio postale indipendente perché include solo un metodo diverso di pagamento del prezzo per gli invii postali fino a due chilogrammi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale;

k)

buoni risposta internazionali: un metodo diverso di pagamento dell'affrancatura per gli invii postali. Il buono può essere scambiato con francobolli che rappresentano l'affrancatura minima per una lettera di posta aerea prioritaria fino a 20 grammi inviata a un altro Stato membro dell'Unione postale universale.

(23)

In quanto fornitore del servizio universale, le Poste ceche sono tenute a garantire l'accessibilità a tutti i servizi postali universali a prezzi accessibili, in tutto il territorio della Cechia e almeno una volta al giorno per ogni giorno lavorativo.

(24)

La base giuridica per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale è la seguente:

a)

legge n. 29/2000 racc. sui servizi postali e che modifica talune leggi («legge sui servizi postali»);

b)

decisione del CTU del 12 dicembre 2017 (8) che affida l'incarico di svolgimento dell'obbligo di servizio universale alle Poste ceche, dal 1o gennaio 2018 al 31 dicembre 2022;

c)

decreto del governo n. 178/2015 racc. sulla determinazione del numero minimo di posti di lavoro per la fornitura di servizi universali (9);

d)

decreto n. 464/2012 racc., sulla determinazione delle specifiche dei singoli servizi universali e dei requisiti di qualità di base per la loro fornitura;

e)

decreto n. 465/2012 racc., sul metodo di gestione della contabilità separata per i costi e le entrate del titolare della licenza postale; e

f)

decreto n. 466/2012 racc., sul metodo utilizzato dal CTU per il calcolo dei costi netti dell'adempimento dell'obbligo di fornire servizi universali.

2.3.   Sistema di informazione «Data boxes» (DBIS)

(25)

Le Poste ceche sono altresì incaricate della fornitura del sistema informativo «Data boxes» (caselle elettroniche di dati) («DBIS») nel periodo 2018-2022. Il 2 febbraio 2018 la Commissione ha adottato una decisione (10) che conclude che la compensazione per l'importo di 2,3 miliardi di CZK (85,1 milioni di EUR) da concedere alle Poste ceche per la fornitura del DBIS nel periodo 2018-2022 costituisce un aiuto di Stato compatibile con il mercato interno ai sensi della disciplina SIEG del 2012 (11).

(26)

DBIS è un canale elettronico per la comunicazione interna in seno alla pubblica amministrazione e per la comunicazione protetta tra la pubblica amministrazione e i cittadini e le imprese, che, in alcuni casi, sostituisce servizi postali convenzionali quali la posta raccomandata.

2.4.   La misura notificata e il meccanismo di compensazione per l'obbligo di servizio universale

2.4.1.   Portata della notifica e importo della compensazione

(27)

La misura notificata riguarda il finanziamento pubblico per l'adempimento da parte delle Poste ceche dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche (cfr. considerando 22), nel periodo 2018-2022, da concedere ai sensi della legge sui servizi postali. Ai sensi dell'articolo 34e, terzo comma, della legge sui servizi postali, il CTU non può trasferire fondi per saldare costi netti preliminari o costi netti che rappresentano un onere finanziario indebito fino a quando la Commissione non abbia adottato una decisione in merito alla compatibilità della compensazione con il mercato interno.

(28)

La compensazione da concedere alle Poste ceche dipenderà dai costi netti dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, verificati dal CTU, ed è limitata a un importo massimo di 1 500 milioni di CZK [55,5 milioni di EUR (12)] l'anno (cfr. considerando 33).

2.4.2.   Procedura per stabilire l'importo da concedere come compensazione

(29)

Ai sensi dell'articolo 34c della legge sui servizi postali, il livello della compensazione per l'obbligo di servizio universale per ogni anno non è fissato in anticipo, ma viene calcolato e versato ogni anno in tre fasi.

Fase 1: rimborso dei costi netti provvisori nell'anno t (pari al 50 % dei costi netti nell'anno t–1)

(30)

Per i costi netti provvisori sostenuti in un determinato anno, le Poste ceche possono presentare una richiesta di rimborso al CTU dal 1o luglio al 31 dicembre di quell'anno (anno t), in conformità con l'articolo 34c della legge sui servizi postali. In tali casi, il CTU emetterà una decisione che stabilisce i costi netti provvisori pari al 50 % dei costi netti calcolati (utilizzando il metodo descritto nella seguente sezione 8.2.8) per l'anno precedente (anno t–1) per il quale l'importo è stato verificato. Entro 30 giorni dalla data in cui la decisione diventa definitiva, la Cechia rimborserà alle Poste ceche l'importo relativo ai costi netti provvisori tramite il CTU.

Fase 2: rimborso nell'anno t+1 dei restanti costi netti sostenuti nell'anno t

(31)

Per i costi netti effettivi sostenuti in un determinato anno, le Poste ceche possono presentare una richiesta di rimborso al CTU entro il 31 agosto dell'anno seguente (anno t+1), in conformità con l'articolo 34d della legge sui servizi postali. Il CTU eseguirà la verifica del costo netto calcolato dalle Poste ceche utilizzando la metodologia del costo evitato netto. Mediante una decisione, il CTU stabilirà i costi netti corrispondenti all'importo dei costi netti verificati in conformità con l'articolo 34b della legge sui servizi postali. Per il rimborso dei costi netti, il CTU dedurrà i costi netti provvisori già rimborsati alle Poste ceche. Se i costi netti provvisori corrisposti sono superiori ai costi netti sostenuti in un determinato anno, le Poste ceche rimborseranno la differenza allo Stato.

(32)

Il CTU verifica l'origine e l'importo dei costi netti nel modo specificato all'articolo 34b della legge sui servizi postali. Se a seguito di tale verifica emerge che il calcolo dei costi netti è corretto, le Poste ceche avranno legalmente diritto al rimborso dei costi netti.

Fase 3: il rimborso non può superare l'importo di 1 500 milioni di CZK per ogni anno

(33)

Il CTU verifica il costo netto dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, in conformità con l'articolo 34b della legge sui servizi postali. Il costo netto viene rimborsato fino all'importo massimo di 1 500 milioni di CZK per ogni anno, in conformità con l'articolo 34d della legge sui servizi postali, in base all'analisi dell'onere indebito dell'obbligo di servizio universale.

3.   DENUNCE

3.1.   Denuncia di Zásilkovna

(34)

Zásilkovna, un concorrente delle Poste ceche attivo nel mercato delle consegne di pacchi, sostiene che le Poste ceche hanno beneficiato di aiuti illegali «almeno» a partire dal 2013. La denuncia presentata da Zásilkovna è riepilogata di seguito.

(35)

Zásilkovna ritiene che l'atto di incarico non sia conforme alla disciplina SIEG, dato che il metodo per la determinazione dell'importo della compensazione per le Poste ceche non è né obiettivo né trasparente. Zásilkovna sostiene che né le autorità ceche né le Poste ceche hanno spiegato o pubblicato alcun dettaglio sul calcolo dei costi netti sulla base del quale è stato stabilito l'importo della compensazione.

(36)

Zásilkovna ritiene inoltre che le Poste ceche abbiano ricevuto risorse finanziarie eccessive come compensazione per l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, dal 2013 al 2017, e che ciò sarà «a maggior ragione» il caso per il periodo 2018-2022. A tale proposito, Zásilkovna sottolinea che il limite annuale dell'onere indebito per il periodo 2018-2022 è triplicato, raggiungendo i 1 500 milioni di CZK, rispetto all'importo accettato nella decisione della Commissione relativa alla compensazione per l'obbligo di servizio universale per il periodo 2013-2017 (la «decisione del 2018 sull'obbligo di servizio universale») (13). Zásilkovna ritiene che le Poste ceche utilizzino tale compensazione in eccesso per sovvenzionare in modo incrociato i propri servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale, in particolare sul mercato della consegna di pacchi (14).

(37)

In particolare Zásilkovna ritiene che le Poste ceche ricevano una compensazione eccessiva perché attribuiscono l'intero costo della loro rete di consegna e trasporto all'obbligo di servizio universale e quindi non imputino correttamente una quota di tali costi al loro servizio «Balíkovna» (la consegna di pacchi presso punti di prelievo diversi dagli uffici postali) e sovvenzionino quindi in modo incrociato tale servizio utilizzando la propria presunta compensazione eccessiva per l'obbligo di servizio universale. Secondo Zásilkovna, il servizio Balíkovna viene offerto «sostanzialmente sotto costo». Zásilkovna sembra ritenere che le Poste ceche abbiano imputato in modo errato i costi quanto meno dal 2013.

(38)

Zásilkovna corrobora la propria argomentazione sui prezzi di Balíkovna facendo riferimento ai propri prezzi e a quelli di altri concorrenti privati per la consegna di pacchi presso punti di prelievo (che sono tutti presumibilmente più elevati). Inoltre Zásilkovna rileva che i prezzi delle consegne di pacchi delle Poste ceche a uffici postali, un servizio che secondo Zásilkovna è molto simile al servizio Balíkovna perché entrambi hanno un livello elevato di costi comuni e lo stesso livello di efficienza del processo, sono tra due e tre volte più elevati.

3.2.   Denuncia di PNS

(39)

PNS sostiene che le Poste ceche saranno sovracompensate per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche. PNS asserisce che lo scenario controfattuale del costo evitato netto non è credibile, dato che la riduzione del numero di uffici postali inciderebbe in maniera notevole sulle entrate generate dalle Poste ceche in relazione ai servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale. PNS afferma che lo scenario controfattuale comporterebbe la perdita di tutte le entrate generate attraverso servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale, pari a 4,25 miliardi di CZK (157,3 milioni di EUR) l'anno, che presumibilmente non sono contabilizzati adeguatamente nel contesto dei calcoli effettuati dalle autorità ceche e dalle Poste ceche.

(40)

PNS sostiene inoltre che le Poste ceche hanno erroneamente classificato alcuni servizi come servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale e così facendo hanno ridotto artificiosamente le entrate generate dall'obbligo di servizio universale. Secondo PNS, ciò porta a un costo netto artificiosamente più elevato da compensare.

(41)

A tale proposito PNS rileva altresì che la legge sui servizi postali è stata modificata al fine di aumentare significativamente i limiti per la compensazione dei costi netti portandoli a 1 500 milioni di CZK (55,5 milioni di EUR) l'anno, dai 500 milioni di CZK (18,5 milioni di EUR) l'anno originari. PNS sottolinea che, nella decisione del 2018 sull'obbligo di servizio universale, le autorità ceche avevano stimato che il costo netto dell'obbligo di servizio universale ammontava al massimo a 984 milioni di CZK (36,4 milioni di EUR) l'anno, un valore significativamente inferiore rispetto a quello del massimale aumentato.

(42)

PNS ritiene inoltre che le Poste ceche abbiano violato gli obblighi di trasparenza di cui alla direttiva 97/67/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (15), e in particolare l'allegato I, parte C, primo comma, e l'articolo 7, paragrafo 5, pubblicando soltanto l'importo della compensazione e non i calcoli del costo evitato netto.

(43)

PNS sostiene che il calcolo dei costi netti delle Poste ceche non sia in linea con l'allegato I, parte B, quinto comma, della direttiva 97/67/CE. Quest'ultimo prevede che « [i]l calcolo si basa sui costi imputabili ai seguenti fattori: [...] elementi del servizio che possono essere forniti solo in perdita o a costi diversi dalle normali condizioni commerciali». PNS ritiene altresì che le Poste ceche violino l'articolo 33 della legge sui servizi postali, che le obbliga a offrire servizi nell'ambito del servizio universale a prezzi correlati ai costi.

(44)

PNS asserisce che le Poste ceche offrono sconti «immensi», fino al 60 % ai grandi mittenti, una circostanza questa che determina prezzi «straordinariamente» bassi, inferiori ai costi. Secondo PNS, ciò è il risultato della politica di fissazione dei prezzi specifica delle Poste ceche, che non dovrebbe essere interpretata come estranea alle normali condizioni commerciali, ai sensi della direttiva 97/67/CE; in altri termini, l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, non obbliga le Poste ceche ad applicare prezzi inferiori ai costi. Il calcolo della compensazione delle Poste ceche non può quindi prendere in considerazione perdite derivanti da tale pratica.

(45)

Al fine di sostenere tale argomentazione PNS ha fornito un altro esempio e ha rilevato che i prezzi per i servizi postali ibridi (16) sono aumentati di quasi il 20 % nel 2019, il che, secondo PNS, significa che il nuovo prezzo è troppo elevato e supera un margine di profitto ragionevole o il prezzo precedente, inferiore, non era correlato ai costi in quanto sarebbe stato troppo basso per coprire i costi.

4.   MOTIVAZIONI DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI INDAGINE FORMALE

(46)

Il 23 giugno 2020 la Commissione ha avviato il procedimento di indagine formale in relazione alla compensazione per l'obbligo di servizio universale a favore delle Poste ceche per il periodo 2018-2022 in ragione dei dubbi da essa nutriti circa la compatibilità con il mercato interno.

(47)

Nella decisione di avvio, la Commissione ha espresso per la prima volta i propri dubbi in merito all'ambito dell'obbligo di servizio universale così come definito dalle autorità ceche. In effetti, l'obbligo di servizio universale oggetto dell'incarico affidato alle Poste ceche, come descritto nel considerando 22, è più ampio dei servizi di cui all'articolo 3 della direttiva 97/67/CE. In particolare, la Commissione ha rilevato che l'obbligo di servizio universale comprende i vaglia postali, che non sono elencati in tale articolo e sono menzionati nella direttiva 2008/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (17) come servizi supplementari o complementari. La Commissione ha ritenuto altresì che il pubblico non fosse stato specificamente consultato in merito all'inclusione dei vaglia postali nell'ambito dell'obbligo di servizio universale per il periodo notificato. Di conseguenza ha concluso che vi erano dubbi circa il fatto che l'obbligo di servizio universale, così come definito dalla Cechia nella legge sui servizi postali, potesse qualificarsi come un effettivo servizio di interesse economico generale (o quanto meno che i vaglia postali potessero qualificarsi come tali).

(48)

In secondo luogo, e in relazione ai dubbi sull'ambito dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, la Commissione ha espresso dubbi altresì in merito al rispetto delle norme dell'Unione in materia di appalti pubblici per quanto concerne l'aggiudicazione diretta dell'obbligo di servizio universale. In effetti la designazione di un fornitore del servizio universale ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 97/67/CE, è possibile se l'ambito delle attività svolte da tale fornitore può essere considerato un servizio universale, così come definito all'articolo 3 di tale direttiva.

(49)

In terzo luogo, la Commissione ha espresso dubbi nella decisione di avvio in merito all'importo della compensazione da concedere alle Poste ceche. A tale proposito la Commissione ha espresso dubbi in merito alla plausibilità della progettazione dello scenario controfattuale delle Poste ceche. In particolare la Commissione nutriva dubbi circa il fatto che, nel contesto dello scenario controfattuale, le Poste ceche avrebbero chiuso più di 1 000 uffici che avevano gestito volontariamente fino alla fine del 2015. La Commissione ha osservato che la semplice entrata in vigore di un decreto attuativo nel 2016 che evitava la chiusura di determinati uffici postali non renda, di per sé, il funzionamento di tali uffici un onere e che le Poste ceche avrebbero potuto chiuderli in qualsiasi momento prima dell'entrata in vigore del decreto attuativo, ma hanno scelto di non procedere in tal senso.

(50)

Inoltre la Commissione ha espresso dubbi in merito alla quantificazione dell'impatto delle modifiche proposte dalle Poste ceche alla loro infrastruttura postale e alla frequenza di consegna nello scenario controfattuale. Per quanto concerne la quantificazione dell'effetto della domanda nello scenario controfattuale derivante dalla riduzione dell'infrastruttura (18), le autorità ceche hanno condotto un indagine dalla quale è emerso, tra l'altro, che il 29 % dei partecipanti smetterebbe di utilizzare le Poste ceche per i servizi finanziari in caso di chiusura dell'ufficio postale al quale si rivolgono attualmente; inoltre anche i servizi postali ne risentirebbero in modo marcato dato che il 20 % dei partecipanti all'indagine smetterebbe di utilizzare le Poste ceche per l'invio di lettere raccomandate. Anche se le risposte relative alla domanda ottenute dalle indagini non dovrebbero necessariamente portare a una corrispondente diminuzione della domanda, secondo le autorità ceche, nello scenario controfattuale, le entrate derivanti dai servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale diminuirebbero soltanto del 4 %, mentre la domanda di lettere raccomandate diminuirebbe soltanto dell'1,1 %. In considerazione di quanto sopra, la Commissione ha espresso dubbi in merito alla corretta quantificazione degli effetti sulla domanda determinati dalle chiusure degli uffici postali.

(51)

Per quanto concerne la quantificazione dell'effetto sulla domanda nello scenario controfattuale derivante dalla riduzione della frequenza di consegna (19), le autorità ceche hanno condotto un'altra indagine, chiedendo a un campione di 1 002 cittadini che avevano utilizzato le Poste ceche per l'invio di lettere negli ultimi sei mesi, se ritenevano «accettabile» che le lettere inviate venissero consegnate entro due giorni lavorativi, anziché il giorno successivo. Secondo tale indagine, il [70-95] % dei partecipanti lo considera accettabile, il [2,5-15] % lo considera inaccettabile e un altro [2,5-15] % non lo considera né accettabile né inaccettabile. Secondo le autorità ceche, a seguito della riduzione della frequenza di consegna, i volumi delle lettere non raccomandate diminuirebbero del [5-15] % nello scenario controfattuale. Considerando quanto sopra, la Commissione ha espresso dubbi, innanzitutto, in merito al fatto che tale indagine consentisse di trarre conclusioni definitive in merito agli effetti precisi sulla domanda della riduzione della frequenza di consegna, dato che il fatto che un rispondente trovi accettabile o meno una modifica delle frequenze di consegna delle Poste ceche non chiarisce necessariamente il modo in cui la domanda ne sarebbe influenzata. In secondo luogo, la Commissione ha espresso dubbi circa il fatto che le autorità ceche avessero quantificato correttamente tale domanda, data la discrepanza tra i risultati dell'indagine e la riduzione dei volumi.

(52)

Infine, per quanto concerne il costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale, la Commissione ha espresso dubbi in merito al fatto che le autorità ceche abbiano tenuto correttamente conto del costo netto della fornitura del DBIS. In effetti, nel calcolare il costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale è necessario evitare qualsiasi doppia contabilizzazione del costo evitato netto calcolato per il DBIS per il quale le Poste ceche hanno ricevuto l'incarico per il medesimo periodo («la decisione DBIS») (20). Nel caso di specie, le autorità ceche hanno calcolato che il costo evitato netto (obbligo di servizio universale+DBIS) è pari a 15,2 miliardi di CZK (562,6 milioni di EUR) nel periodo 2018-2022. Il costo evitato netto (DBIS) è pari a 5,2 miliardi di CZK (192,5 milioni di EUR) per il medesimo periodo (21). Ciò si traduce in un costo evitato netto (obbligo di servizio universale) ammontante a 10,0 miliardi di CZK (370,1 milioni di EUR). Le autorità ceche concludono tuttavia che il costo evitato netto (obbligo di servizio universale) è pari a 12,3 miliardi di CZK (455,3 milioni di EUR), corrispondente a una media di 2,5 miliardi di CZK (92,5 milioni di EUR) l'anno. Di conseguenza le autorità ceche sembrerebbero aver commesso un errore metodologico.

(53)

In considerazione di quanto precede la Commissione ha concluso che nutriva dubbi circa la stima del costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale per il periodo 2018-2022. La Commissione ha osservato che, nonostante il massimale di 7,5 miliardi di CZK (277,6 milioni di EUR), sebbene il costo evitato netto fosse stato stimato ammontare a 12,3 miliardi di CZK, le incertezze sul costo evitato netto erano troppo significative per escludere che il costo evitato netto potesse potenzialmente essere ancora più basso rispetto al massimale di compensazione previsto e che le Poste ceche potessero essere potenzialmente sovracompensate per l'obbligo di servizio universale.

(54)

In quarto luogo, la Commissione ha espresso dubbi circa l'incentivo all'efficienza. In effetti l'importo massimo della compensazione a favore delle Poste ceche per il periodo 2018-2022 è stabilito nella legge sui servizi postali e tale importo è fissato sul periodo di durata dell'incarico. Nella misura in cui il massimale di compensazione delle Poste ceche è inferiore al costo evitato netto, la Commissione riterrebbe tale approccio accettabile per garantire l'esistenza di un incentivo all'efficienza. Tuttavia, tenendo conto delle incertezze di cui al considerando 53, la Commissione ha espresso dubbi altresì in merito all'eventuale rispetto da parte dell'obbligo di servizio universale delle prescrizioni in materia di incentivi all'efficienza di cui al punto 39 della disciplina SIEG del 2012 (22).

(55)

In quinto luogo, la Commissione ha espresso dubbi circa il soddisfacimento degli obblighi di trasparenza di cui al punto 60 della disciplina SIEG del 2012. In effetti la Commissione ha ritenuto che la consultazione pubblica di cui al considerando 47, qualora fosse stata necessaria, avrebbe dovuto essere pubblicata.

5.   OSSERVAZIONI DEGLI INTERESSATI

5.1.   Zásilkovna

(56)

Zásilkovna condivide i dubbi che la Commissione ha sollevato nella decisione di avvio e ha presentato ulteriori osservazioni rispetto alla compatibilità della misura.

(57)

In particolare Zásilkovna ritiene che l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, o quanto meno i servizi di consegna di pacchi, possano essere svolti da operatori privati come avviene ad esempio in Germania, nei Paesi Bassi e in Svezia su base commerciale senza alcun aiuto di Stato. A tal fine sostiene che le condizioni attuali di mercato non corrispondono a un fallimento del mercato per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale su base commerciale e quindi che l'obbligo di servizio universale non può essere considerato un effettivo servizio di interesse economico generale.

(58)

Zásilkovna spiega che la sua rete per la consegna di pacchi postali soddisfa il requisito di disporre di almeno 3 200 uffici postali, come stabilito nel decreto del governo n. 178/2015 racc. L'impresa spiega inoltre che la sua rete postale soddisfa tutti i criteri di qualità di base per garantire una disponibilità sufficiente e la grande maggioranza dei criteri per garantire una densità sufficiente. La rete postale di Zásilkovna potrebbe soddisfare molto rapidamente anche i criteri rimanenti per qualificarsi come una rete postale a livello nazionale, qualifica richiesta per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale come stabilito nel decreto n. 464/2012.

(59)

Zásilkovna afferma che i periodi di ammortamento per gli attivi necessari per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, ai fini del periodo di durata dell'incarico sono infondati, in quanto non è chiaro: quali degli attivi di cui alla tabella 1 della decisione di avvio siano destinati a essere finanziati dalla compensazione per l'obbligo di servizio universale; quando siano stati acquistati o quando se ne preveda l'acquisto; o se il loro periodo di ammortamento sia scaduto. Tale elenco non risulta corroborato in alcun modo per quanto concerne la necessità degli attivi per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale. Secondo Zásilkovna, un tale elenco è assolutamente non trasparente e non può essere utilizzato come prova.

(60)

Secondo Zásilkovna, la compensazione per l'obbligo di servizio universale non è in linea con gli obblighi di trasparenza finanziaria di cui alla disciplina SIEG. A detta di Zásilkovna, le Poste ceche hanno già incluso formalmente parte della compensazione nella relazione annuale 2019 prima dell'approvazione da parte della Commissione e del pagamento della compensazione stessa. Inoltre Zásilkovna asserisce che le Poste ceche sovvenzionano volontariamente i prezzi inferiori ai costi per i loro servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale utilizzando i servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale, aumentano le proprie perdite e le imputano ad attività relative all'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche.

(61)

Zásilkovna sostiene altresì che le autorità ceche hanno violato le norme in materia di appalti pubblici di cui all'articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 97/67/CE, poiché i criteri pertinenti sono stati definiti dall'autorità di regolamentazione (ossia CTU) in modo discriminatorio, in quanto sono stati creati su misura per le Poste ceche. Tale impresa sostiene che: i) i vaglia postali sono stati intenzionalmente inclusi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, conferendo, in questo modo, un vantaggio alle Poste ceche, che erano l'unico operatore postale che poteva offrire tali servizi (disponendo delle necessarie infrastrutture, reti e strutture logistiche speciali, ecc.); e ii) i criteri/punti di valutazione sono stati fissati in modo tale da consentire alle Poste ceche di ottenere la maggior parte dei punti per l'aggiudicazione.

(62)

Secondo Zásilkovna l'importo notificato del costo evitato netto determina una sovracompensazione dell'obbligo di servizio universale, come definito dalle autorità ceche, in ragione di diversi motivi quali i seguenti:

a)

le Poste ceche non sono un'impresa gestita in modo efficiente, in quanto non spiegano né giustificano con precisione tutti i costi che sono presumibilmente necessari per adempiere gli obblighi relativi all'obbligo di servizio universale nello scenario fattuale;

b)

le Poste ceche non sottraggono dal costo evitato netto finale le perdite che conseguono volontariamente fornendo i propri servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale a prezzi inferiori ai costi;

c)

la chiusura del 67,1 % degli uffici postali e la conversione del 14,4 % in punti postali, nello scenario controfattuale, sono assolutamente irrealistiche e sono state definite precisamente per giustificare una compensazione per l'obbligo di servizio universale preselezionata;

d)

la riduzione della frequenza di consegna (da 5 giorni a settimana a 5 giorni ogni due settimane) assunta nello scenario controfattuale corrisponde alla situazione reale per la consegna di lettere già dal 2020, anno in cui le Poste ceche hanno introdotto la consegna a due velocità che presumibilmente le stesse non considerano nel contesto del loro scenario controfattuale quando stimano i rispettivi risparmi sui costi;

e)

la riduzione della frequenza di consegna ridurrebbe ulteriormente la redditività delle Poste ceche nello scenario controfattuale e il costo evitato netto; e

f)

la metodologia per il calcolo del costo netto dell'obbligo di servizio universale non si basa sulla metodologia di attribuzione dei costi, che presumibilmente sarebbe in genere più adatta, eviterebbe la sovvenzione incrociata e condividerebbe in maniera proporzionale i costi comuni tra servizi di interesse economico generale (SIEG) e altre attività commerciali.

(63)

Infine Zásilkovna ritiene che la sovvenzione incrociata di attività puramente non legate all'obbligo di servizio universale di cui al considerando 60 costituisca una questione autonoma di aiuti di Stato che la Commissione dovrebbe valutare separatamente. Secondo Zásilkovna le Poste ceche hanno sovvenzionato in modo incrociato i prezzi sottocosto per le loro attività non relative all'obbligo di servizio universale. Inoltre le Poste ceche sono in grado di fornire tali servizi a prezzi inferiori ai costi non condividendo in maniera corretta i costi per l'infrastruttura e il funzionamento della rete tra le attività relative all'obbligo di servizio universale e quelle non relative a tale obbligo.

5.2.   PNS (ex Mediaservis)

(64)

PNS ritiene che l'incarico relativo all'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, non sia in linea con il punto 13 della disciplina SIEG 2012 ai sensi del quale gli Stati membri non possono attribuire obblighi specifici di servizio pubblico a servizi che vengono già forniti o che possono essere forniti in modo soddisfacente da imprese operanti in normali condizioni di mercato. A tale proposito, PNS sostiene che ci sono diversi concorrenti, inclusa essa stessa, che non sono soltanto pronti e disposti ad adempiere l'obbligo di servizio universale in Cechia, ma che in realtà stanno già svolgendo servizi che sono intercambiabili con i servizi che rientrano nell'ambito dell'obbligo di servizio universale in tutta la Cechia, una circostanza questa che potrebbe garantire l'adempimento di tale obbligo nella stessa misura e con la stessa qualità delle Poste ceche nonché a fronte di una compensazione molto più bassa dei costi netti, se non persino a fronte di alcuna compensazione.

(65)

Secondo PNS, i vaglia postali vanno oltre la definizione di obbligo di servizio universale di cui all'articolo 3 della direttiva 97/67/CE. Tale disposizione della legge sui servizi postali rappresenta quindi una contraddizione diretta con la direttiva 97/67/CE. PNS asserisce inoltre che l'inclusione dei vaglia postali nell'obbligo di servizio universale non ha alcun senso da un punto di vista economico dato che i servizi relativi ai vaglia postali potrebbero essere facilmente forniti da banche nonché da altri istituti professionali di moneta senza costi aggiuntivi e sicuramente in modo più economico delle Poste ceche. Per quanto concerne il costo evitato netto dei vaglia postali, PNS ritiene che debba essere escluso dall'obbligo di servizio universale, il che comporta una riduzione di almeno 200 milioni di CZK (circa 8 milioni di EUR) l'anno (23).

(66)

PNS ritiene inoltre che l'incarico affidato alle Poste ceche in relazione all'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, mediante aggiudicazione diretta violi le norme in materia di appalti. A tale proposito, PNS sostiene che la gara d'appalto per l'obbligo di servizio universale era stata discriminatoria nei confronti degli operatori diversi dalle Poste ceche. Secondo PNS, i vaglia postali sono stati intenzionalmente inclusi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, conferendo in questo modo un vantaggio alle Poste ceche, l'unico operatore postale capace di offrire tali servizi (disponendo delle necessarie infrastrutture, reti, strutture logistiche speciali, ecc.); e inoltre i criteri/punti di valutazione sono stati fissati in modo tale da consentire alle Poste ceche di ottenere la maggior parte dei punti di aggiudicazione.

(67)

Secondo PNS la mera entrata in vigore di un decreto attuativo nel 2016 che evitava la chiusura di determinati uffici postali non rende, di per sé, tali uffici postali un onere: le Poste ceche avrebbero potuto chiuderli in qualsiasi momento prima dell'entrata in vigore del decreto attuativo, ma hanno scelto di non procedere in tal senso.

(68)

Secondo PNS, la compensazione per l'obbligo di servizio universale si basa su uno scenario controfattuale irrealistico per quanto riguarda gli uffici postali chiusi, che non rispecchia il comportamento normale o orientato al mercato di un normale operatore del mercato, mentre il numero di uffici postali chiusi è scelto intenzionalmente per sostenere la nuova compensazione del costo netto fissata a partire dal 2018, affinché sia superiore a quella precedente per il periodo 2013-2017. La chiusura degli uffici postali va contro la tendenza del mercato, dato che i principali concorrenti delle Poste ceche, come PNS e Zásilkovna, gestiscono ciascuno oltre 3 000 uffici postali senza essere soggetti ad obbligo di servizio universale.

(69)

Secondo PNS, il costo evitato netto per l'obbligo di servizio universale è artificioso ed è stato calcolato in modo errato, senza tener conto di quanto segue: i) una corretta quantificazione del costo netto della gestione degli uffici da chiudere nello scenario controfattuale; ii) i risparmi generati dal nuovo regime delle Poste ceche che prevede consegne meno frequenti; e iii) le perdite volontarie associate ai servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale delle Poste ceche che devono essere detratte dall'importo del costo evitato netto.

(70)

PNS afferma inoltre che le Poste ceche non separano correttamente la propria contabilità e imputano erroneamente i costi concernenti servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale ai servizi che invece rientrano in tale obbligo, così come definito dalle autorità ceche, e richiedono quindi la compensazione di tali costi netti, aumentati in modo artificioso, associati all'obbligo di servizio universale sovvenzionando allo stesso tempo in modo incrociato le perdite registrate per i servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale. PNS asserisce che l'autorità di regolamentazione (CTU) conclude regolarmente che le Poste ceche rispettano le prescrizioni della legge nazionale in materia di contabilità separata, ma in realtà non indaga se le procedure di imputazione siano effettivamente corrette. Secondo PNS, il revisore conferma soltanto che le Poste ceche hanno inserito correttamente i numeri nelle tabelle preparate, ma né il CTU né un revisore esegue alcuna valutazione effettiva della metodologia adottata per la contabilità separata da quando il CTU ha adottato tale metodologia della contabilità separata più di 7 anni fa.

(71)

Inoltre PNS sottolinea che diversi fatti suggeriscono che le Poste ceche non adempiono il loro obbligo di servizio universale in modo efficiente come un'impresa gestita in modo efficiente. Ad esempio, un'organizzazione senza scopo di lucro, Hlídač Státu («controllore dello Stato»), la cui missione è fornire chiarezza e trasparenza sul funzionamento del governo ceco e su qualsiasi gestione delle finanze pubbliche, colloca le Poste ceche al secondo posto in una lista nera delle entità presumibilmente meno trasparenti, una circostanza questa che indica che il rischio di corruzione è estremamente elevato. PNS ritiene altresì che le finanze delle Poste ceche vengano spese in modo irragionevole, inefficiente e senza un fine specifico. Tutte le spese di questo tipo devono di conseguenza essere eliminate dal calcolo del costo evitato netto, dato che tali costi sono irrilevanti tanto per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale quanto per la fornitura di servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale, poiché sono spesi inutilmente (24).

(72)

Infine PNS porta all'attenzione della Commissione il contratto concluso tra le Poste ceche e l'Ufficio statistico ceco (Český statistický úřad) in merito al censimento del 2021, che è stato aggiudicato alle Poste ceche senza alcuna gara d'appalto pubblica, nonostante il fatto che tale contratto valga 876 859 000 CZK (circa 33 milioni di EUR). PNS esorta la Commissione a valutare attentamente tale contratto aggiudicato alle Poste ceche, poiché la remunerazione riconosciuta a queste ultime ai sensi di tale contratto potrebbe effettivamente costituire un aiuto di Stato non notificato a favore delle Poste ceche, in violazione dell'articolo 108, paragrafo 3, TFUE.

5.3.   Poste ceche

(73)

Le Poste ceche ritengono che l'inclusione dei vaglia postali nell'obbligo di servizio universale sia stata oggetto di una consultazione pubblica e, anche qualora la Commissione non considerasse la consultazione che si è svolta come una «consultazione pubblica adeguata», le Poste ceche ritengono che rappresenti «[un altro] strumento adeguato» tramite il quale è stato verificato che l'inclusione dei vaglia postali nell'obbligo di servizio universale era necessaria in considerazione degli interessi degli utenti. Le Poste ceche ritengono che il pubblico sia stato consultato in merito all'obbligo di servizio universale in generale, compresi i vaglia postali, attraverso i seguenti strumenti:

a)

il CTU ha condotto un riesame destinato a verificare se la qualità dei servizi universali (di base) corrispondesse alle esigenze del pubblico e se il CTU dovesse imporre nuovamente l'obbligo di fornire i singoli servizi universali e se i servizi universali sarebbero stati forniti o meno anche in assenza di tali obblighi pertinenti, secondo modalità paragonabili alle prescrizioni per i servizi universali. Nel contesto di tale revisione, sono stati contattati diversi soggetti (25) ed è stata commissionata anche un'indagine sotto forma di un sondaggio di opinione pubblica;

b)

il CTU ha successivamente consultato il pubblico nel 2016 in merito alla sua intenzione di imporre un obbligo di fornitura del servizio universale (compreso in relazione ai vaglia postali) per un periodo di cinque anni;

c)

nel 2016, l'ambito dell'obbligo di servizio universale è stato quindi oggetto di un riesame che ha affrontato specificamente l'inclusione del servizio dei vaglia postali nell'ambito del servizio universale, qualificandolo espressamente come servizio pubblico;

d)

oltre al riesame del 2016, anche il processo di attuazione dell'emendamento della legge sui servizi postali che comprende i vaglia postali ha avuto la natura di una consultazione pubblica, nel contesto della quale si sono svolte numerose consultazioni, sono stati organizzati gruppi di lavoro e si sono tenute negoziazioni bilaterali con i soggetti interessati;

e)

il dibattito sul progetto di legge concernente la legge sui servizi postali durante il processo legislativo in seno al parlamento nazionale è aperto al pubblico, dato che quest'ultimo può prendere parte al seminario e dispone quindi di un'altra opportunità per ottenere ulteriori informazioni e altresì presentare i propri suggerimenti in merito al progetto di legge (26).

(74)

Secondo le Poste ceche, il servizio relativo ai vaglia postali incide positivamente sull'importo dei costi netti dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche (ossia, riduce l'importo di tali costi). Il servizio relativo ai vaglia postali copre quindi i propri costi e contribuisce a coprire i costi di altre componenti dell'obbligo di servizio universale. La fornitura del servizio relativo ai vaglia postali da parte delle Poste ceche non richiede quindi alcun versamento a partire da fondi pubblici. Di conseguenza non è necessario che le condizioni della disciplina SIEG (compreso l'obbligo di tenere una consultazione pubblica) siano soddisfatte per quanto concerne tale servizio, dato che le Poste ceche non ricevono aiuti di Stato per detto servizio.

(75)

Le Poste ceche non concordano con l'argomentazione della Commissione secondo cui l'imposizione di un servizio supplementare o complementare ai sensi del considerando 30 della direttiva 2008/6/CE esclude l'aggiudicazione diretta ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 97/67/CE essendo stato adeguatamente verificato che esisteva un interesse pubblico nel garantire che l'obbligo di fornire servizi relativi ai vaglia postali fosse imposto al fornitore di servizi universali ed essendo stato verificato allo stesso tempo, attraverso la procedura ai sensi della legge sui servizi postali, che le Poste ceche erano l'unico soggetto in grado di adempiere l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche.

(76)

Per quanto concerne i dubbi che la Commissione ha espresso in merito allo scenario controfattuale (considerando 107 della decisione di avvio), le Poste ceche hanno sostenuto che, sebbene non vi fosse alcun obbligo formale di mantenere un certo numero (più elevato) di uffici postali fino al 2016, sulla base delle informazioni disponibili e della discussione politica dell'epoca, non vi erano dubbi circa il fatto che l'opzione teorica di ridurre il numero degli uffici postali a 2 100 era solo temporanea, dato che le Poste ceche sarebbero state tenute per legge a riaprire qualsiasi ufficio postale che fosse stato eventualmente chiuso. Tale procedura sarebbe assolutamente irrazionale in termini economici. Inoltre le Poste ceche sostengono che da tale circostanza non sia possibile dedurre nulla in relazione allo scenario controfattuale, che modella una situazione nella quale le Poste ceche non sarebbero vincolate dall'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, e la chiusura di taluni uffici postali non sarebbe quindi solo temporanea.

(77)

Le Poste ceche asseriscono che i dubbi della Commissione che riguardano la quantificazione dell'effetto sulla domanda derivante dalla chiusura degli uffici postali nello scenario controfattuale sono infondati in quanto:

a)

la perdita percentuale di entrate applicata per tutti gli uffici postali da chiudere nello scenario controfattuale era la stessa registrata per gli uffici postali da chiudere nello scenario controfattuale su cui si è basata la decisione del 2018 sull'obbligo di servizio universale (27); e

b)

nel complesso, la riduzione percentuale della domanda è inferiore, date le entrate molto più elevate realizzate negli uffici postali e nei depositi da mantenere in servizio.

(78)

Le Poste ceche affermano inoltre che i dubbi della Commissione riguardo alla quantificazione dell'effetto sulla domanda derivante dalla riduzione della frequenza di consegna nello scenario controfattuale sono infondati per due motivi. Innanzitutto, dal punto di vista dei clienti, si tratta soltanto di una riduzione della probabilità che la loro spedizione venga consegnata il giorno successivo, laddove, come nella grande maggioranza dei casi, i clienti non noterebbero il cambiamento nelle modalità di consegna fatto salvo il caso in cui venissero esplicitamente avvisati. In secondo luogo, lo scenario controfattuale presuppone che nessun altro prodotto sostitutivo adeguato (28) venga offerto per spedizioni postali con un tempo di consegna garantito, circostanza che potrebbe generare corrispondenti perdite di entrate.

(79)

Le Poste ceche ritengono di non essere affatto compensate per i costi totali dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, e di essere quindi costantemente motivate ad aumentare l'efficienza dei servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale.

(80)

Infine, le Poste ceche asseriscono che anche il punto 60 della disciplina SIEG relativo agli obblighi di trasparenza sarebbe rispettato. A tal fine le Poste ceche sostengono che: i) i risultati del riesame del 2016 condotto dal CTU (29) e della consultazione pubblica organizzata dalla medesima autorità nel 2016 sono stati pubblicati sul sito web del CTU (30); ii) i risultati delle consultazioni pubbliche effettuate durante la preparazione e l'attuazione dell'emendamento della legge sui servizi postali nel 2011 e 2012 sono pubblicati, nel contesto della relazione sull'emendamento (31), nella libreria eKLEP a disposizione del pubblico (32) e sul sito web della Camera dei deputati; e iii) sono disponibili i risultati delle singole fasi del processo legislativo, unitamente ai registri stenografici di ciascuna delle sessioni della Camera dei deputati e del Senato nel corso delle quali è stato discusso il progetto di emendamento della legge sui servizi postali (33).

6.   OSSERVAZIONI DELLA CECHIA

6.1.   Osservazioni della Cechia sulla decisione di avvio

(81)

Le autorità ceche ritengono che il servizio relativo ai vaglia postali si qualifichi come un servizio di interesse economico generale e debba quindi essere incluso nell'ambito dell'obbligo di servizio universale. Innanzitutto, ritengono che non vi siano servizi analoghi ai vaglia postali forniti su base commerciale (34). In secondo luogo, i vaglia postali hanno natura di servizio pubblico erogato per soddisfare le esigenze del pubblico (in particolare, gruppi vulnerabili della popolazione). In terzo luogo, l'ambito di applicazione dell'obbligo di servizio universale è stato oggetto di discussioni e consultazioni con il pubblico in generale e con gli interessati durante la preparazione dell'emendamento della legge sui servizi postali nel 2012. Infine l'intenzione di imporre l'obbligo di servizio universale, compresi i vaglia postali, per il periodo 2018-2022 si basava sulle conclusioni tratte da un riesame approfondito della qualità e delle modalità di adempimento dell'obbligo di servizio universale e la sua disponibilità generale nel territorio della Cechia, condotto dall'autorità di regolamentazione, CTU. Tale riesame ha portato alla conclusione che né i servizi postali né i servizi relativi ai vaglia postali inclusi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale potevano essere forniti dal mercato.

(82)

Le autorità ceche spiegano che l'obbligo di fornire e organizzare il servizio universale è imposto ai sensi dell'articolo 22 della legge sui servizi postali sulla base di una procedura di gara. Secondo loro, le condizioni di tale procedura di gara sono state stabilite in modo tale da consentire la partecipazione a qualsiasi parte interessata a fornire il servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, nonché il rispetto degli obblighi applicabili in materia di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione. Prima dell'annuncio della procedura di gara, il CTU era stato informato in modo informale che diversi operatori sarebbero stati interessati a parteciparvi; tuttavia, alla fine, soltanto un candidato si è registrato per partecipare alla procedura di gara, ossia le Poste ceche. A causa del mancato rispetto di una delle condizioni per la partecipazione alla procedura di gara, la candidatura di tale soggetto è stata respinta.

(83)

Al fine di garantire l'adempimento continuo all'obbligo di servizio universale in linea con i requisiti di qualità applicabili in tutto il territorio della Cechia, le autorità ceche hanno imposto l'obbligo di servizio universale alle Poste ceche in quanto tale soggetto soddisfaceva meglio i criteri di valutazione. In tal modo, le autorità ceche hanno applicato la procedura di cui all'articolo 22, nono comma, della legge sui servizi postali, la quale prevede che il CTU possa imporre, in virtù di una decisione di concedere una licenza postale, l'obbligo di fornire e organizzare i servizi universali stabiliti nell'avviso della procedura di gara all'operatore che soddisfa al meglio i criteri di valutazione. Per questo motivo, il CTU ha avviato d'ufficio un procedimento amministrativo con le Poste ceche in merito alla concessione di una licenza postale per il periodo dal 1o gennaio 2018 al 31 dicembre 2022, poiché le Poste ceche soddisfacevano al meglio i criteri stabiliti nell'avviso della procedura di gara. Alla luce di quanto indicato ai considerando 81 e 82, secondo le autorità ceche, nel contesto del processo di imposizione dell'obbligo di adempiere all'obbligo di servizio universale, sono state rispettate tutte le condizioni applicabili in materia di trasparenza, proporzionalità, parità di trattamento e non discriminazione derivanti dalla direttiva 97/67/EC e dalle norme in materia di appalti pubblici, rispettando quindi anche le prescrizioni di cui al punto 19 della disciplina SIEG.

(84)

Per quanto concerne la plausibilità dello scenario controfattuale, le autorità ceche chiariscono che, in tale scenario, il ricevimento e la consegna di lettere e pacchi via posta raccomandata sarebbero offerti non soltanto presso gli uffici postali ma anche presso i punti postali unitamente alla consegna di pacchi espressi che attualmente non rientra nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche (ad esempio i servizi Balík Do ruky, Balík Na poštu, Balík Do balíkovny) e nel contesto della rete Balíkovna (ossia una rete di punti di prelievo che offrono un solo servizio denominato «Parcel to a Parcel Pick-up Outlet» in inglese e «Balík do Balíkovny» in ceco) aggiungendo filiali di terzi e quindi creando una rete esterna di punti di prelievo gestiti in modo analogo a quello utilizzato dai concorrenti sul mercato ceco dei pacchi. Le Poste ceche offriranno quindi servizi postali presso i punti postali e nel contesto della rete Balíkovna, ma non offriranno servizi commerciali non postali (ad esempio servizi bancari, vendita di biglietti della lotteria) presso tali punti vendita. Infine le autorità ceche spiegano che ciò che gli altri fornitori considerano come «uffici postali» nelle proprie reti di filiali, sono meri punti vendita (ad esempio chioschi edicola) e punti di prelievo (punti assistenza di terzi che operano su commissione) che non possono essere considerati equivalenti agli uffici postali ai sensi della legge sui servizi postali in quanto non soddisfano le prescrizioni pertinenti per offrire l'intera gamma di servizi afferenti all'obbligo di servizio universale. Gli uffici postali delle Poste ceche offrono più servizi e sono quindi più costosi rispetto ai punti di vendita e ai punti di prelievo dei concorrenti.

(85)

Secondo le autorità ceche, l'obbligo di garantire la disponibilità dei servizi universali presso almeno 3 200 uffici postali era già imposto prima della designazione del fornitore di servizi universali per il periodo notificato (2018-2022). Tale obbligo si applicherebbe a qualsiasi fornitore di servizi universali designato in Cechia. Per questo motivo, le autorità ceche considerano irrilevante, ai fini della valutazione della plausibilità dello scenario controfattuale per quanto concerne la chiusura degli uffici postali, il numero di uffici postali presso i quali le Poste ceche offrivano i loro servizi nel periodo 2013-2015. Tuttavia le autorità ceche spiegano che aveva senso economicamente per le Poste ceche mantenere volontariamente 1 118 uffici postali (non obbligatori) in perdita per il periodo 2013-2015, dal momento che era noto in anticipo in quel momento che tali uffici sarebbero stati riaperti nel 2016.

(86)

Le autorità ceche spiegano altresì che, sulla base dei dati finanziari, le perdite di entrate stimate dovute alla chiusura degli uffici postali nello scenario controfattuale sarebbero limitate poiché gli uffici chiusi generano soltanto una piccola frazione ([15-35] %) delle entrate totali generate dall'intera rete postale mentre alcune delle entrate degli uffici postali da chiudere sarebbero trasferite ai punti postali. La perdita di entrate è dedotta non soltanto dai risultati di un'indagine pertinente, ma anche da altri dati, quali la distanza dall'ufficio postale più vicino e la disponibilità di un servizio analogo sul mercato.

(87)

Per quanto concerne i dubbi espressi dalla Commissione sull'uso dei risultati dell'indagine per la quantificazione dell'effetto sulla domanda del ridimensionamento della rete di uffici postali nello scenario controfattuale, le autorità ceche hanno spiegato che hanno tenuto conto dei risultati dell'indagine (35) che indicano che il 23 % dei partecipanti smetterebbe di utilizzare le Poste ceche per i servizi finanziari non rientrati nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, qualora l'ufficio postale che stanno utilizzando attualmente dovesse essere chiuso. Tale percentuale di perdita di domanda è stata applicata soltanto alle entrate derivanti dai servizi finanziari realizzate solo negli uffici postali chiusi nello scenario controfattuale (non a tutte le entrate derivanti dai servizi finanziari realizzate presso tutti gli uffici postali messi a disposizione dalle Poste ceche). Tuttavia, i servizi finanziari sono soltanto un'attività commerciale marginale delle Poste ceche, dato che le entrate derivanti dai servizi finanziari rappresentano meno del [5-20] % del reddito totale delle Poste ceche. Di conseguenza anche la rispettiva perdita di domanda nello scenario controfattuale sarebbe marginale. La perdita di domanda relativa alle lettere raccomandate è stata calcolata allo stesso modo. Poiché approssimativamente soltanto il [20-45] % delle lettere raccomandate viene inviato da clienti a partire da uffici postali, a questo proposito si prevede una perdita di domanda piuttosto limitata nello scenario controfattuale.

(88)

Per quanto concerne la quantificazione della domanda restante, migrata dagli uffici chiusi a quelli rimanenti nello scenario controfattuale, le autorità ceche hanno spiegato che non presumevano che tale domanda sarebbe stata la stessa, in percentuale, per tutti gli uffici chiusi e per tutti i tipi di servizi postali (ossia indipendentemente dalla vicinanza all'ufficio postale rimanente e alla presenza di concorrenza). In particolare la percentuale della perdita di entrate derivante dalla consegna di lettere dipende dalla distanza che i clienti devono percorrere per raggiungere l'ufficio postale più vicino (ad esempio per lettere ordinarie: fino a 3 km, [0,5-2] %; fino a 5 km, [1-3] %; fino a 10 km, [2-6] %; e oltre 10 km, [3-8] %). È stato applicato un approccio diverso per i pacchi, in relazione ai quali le autorità ceche hanno utilizzato una percentuale diversa (ossia il [30-55] %) della perdita di domanda indipendentemente dalla distanza tra l'ufficio chiuso e l'ufficio postale aperto più vicino. Tale approccio si è basato sul fatto che il mercato dei pacchi è altamente competitivo in Cechia e che i servizi dei concorrenti sono disponibili in tutto il paese. Di conseguenza, le autorità ceche non hanno preso in considerazione impatti differenti sulla domanda a seconda della distanza dall'ufficio postale più vicino. Secondo dette autorità, il trasferimento della domanda restante ai tre uffici postali più vicini simula in modo più approssimativo l'effettivo spostamento dei clienti negli uffici postali rimanenti, in base alla probabilità di spostamento dei clienti. Infine le autorità ceche hanno spiegato di aver condotto un sondaggio mirato al fine di quantificare ile ipotesi utilizzate.

(89)

Per quanto concerne l'impatto del ridimensionamento della rete di uffici postali nello scenario controfattuale sul funzionamento generale delle Poste ceche, le autorità ceche hanno spiegato che le Poste ceche effettuano una raccolta da casette postali, uno smistamento e una consegna in modo indipendente dagli uffici postali. Di conseguenza una riduzione del numero di uffici postali non causerebbe un aumento dei costi di smistamento.

(90)

Contrariamente ai dubbi espressi dalla Commissione al considerando 114 della decisione di avvio, le autorità ceche sostengono che l'effetto sulla domanda derivante dalla riduzione della frequenza di consegna è stato quantificato correttamente da quando il CTU ha preso in considerazione l'offerta di servizi di sostituzione che potrebbero aver influito sulla variazione della domanda, unitamente all'indagine sul mercato menzionata al considerando 113 della decisione di avvio («l'indagine di mercato»). Le autorità ceche spiegano che le Poste ceche hanno modificato la frequenza di consegna nel febbraio del 2020 e offrono «spedizioni economiche» con consegna G+n (36) e «spedizioni prioritarie» con consegna G+1 (37). Le spedizioni economiche sono 7 CZK più economiche rispetto alle spedizioni prioritarie (tale differenza si applica tanto alle lettere ordinarie quanto a quelle raccomandate). I dati (38) corrispondenti a un periodo limitato da febbraio a maggio del 2020 sembrano indicare che l'effetto sulla domanda derivante dalla riduzione della frequenza di consegna sarebbe piuttosto limitato nello scenario controfattuale.

(91)

Inoltre le autorità ceche hanno spiegato di aver stimato la plausibile capacità aggiuntiva richiesta per consentire alle Poste ceche di continuare a operare nello scenario controfattuale. Innanzitutto, hanno stimato la capacità necessaria per il trasferimento da ogni ufficio postale chiuso, quindi hanno trasformato il volume deviato (in ore di lavoro) nei restanti uffici postali e infine hanno sottoposto a prova la nuova capacità di restanti uffici postali. Le autorità ceche hanno spiegato che la capacità eccessiva presso gli uffici postali commerciali (39) fa riferimento all'obbligo di servizio universale dato che la domanda di servizi è stabilita in tutti gli uffici postali obbligatori e pertanto tali uffici postali non sono completamente utilizzati e redditizi (la domanda di servizi postali non aumenta in maniera proporzionale al numero di uffici postali, ossia la presenza di più uffici postali non determina necessariamente entrate maggiori). Il basso carico di lavoro presso tali uffici postali commerciali è causato altresì dai picchi di attività e dai tempi morti durante gli orari di apertura. Le Poste ceche modificano in modo flessibile il numero di sportelli aperti per adattarsi a picchi di attività e tempi morti, ma esiste una limitazione a tale adattamento dovuta agli orari di lavoro dei dipendenti.

(92)

Per quanto concerne l'opinione della Commissione di cui al considerando 115 della decisione di avvio secondo cui le autorità ceche potrebbero aver commesso un errore metodologico nel calcolo nel costo evitato netto, le autorità ceche presumono che si tratti di un malinteso e ribadiscono la loro opinione secondo cui esse hanno considerato correttamente il costo evitato netto del DBIS nel calcolo del costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale. Secondo loro, non si sono discostate in maniera sostanziale dai principi di calcolo utilizzati per il periodo 2013-2017, ma hanno semplicemente ridefinito lo scenario controfattuale per rispecchiare la situazione attuale presente sul mercato ceco della posta.

(93)

Per quanto concerne i dubbi della Commissione circa il soddisfacimento della prescrizione di cui al punto 39 della disciplina SIEG, le autorità ceche sostengono che la definizione di un importo ammissibile massimo per coprire i costi netti sia uno strumento comune per garantire l'efficienza del fornitore del servizio universale, che è quindi motivato a ridurre i costi e migliorare l'organizzazione del lavoro con l'obiettivo di ridurre i costi che non saranno compensati. Le autorità ceche ritengono inoltre che il controllo della qualità (40) dell'obbligo di servizio universale da parte del CTU possa essere considerato un altro strumento disponibile per escludere la sovracompensazione e garantire un adempimento efficiente dell'obbligo di servizio universale.

(94)

Infine le autorità ceche sostengono che l'ambito dell'obbligo di servizio universale soddisfa gli obblighi di trasparenza stabiliti nella disciplina SIEG del 2012, dato che tale obbligo è stato imposto previo il rispetto di una consultazione adeguata, come illustrato al considerando 81, compresa la pubblicazione dei risultati dei risultati della consultazione.

6.2.   Osservazioni della Cechia in merito alle osservazioni di terzi

6.2.1.   Osservazioni della Cechia in merito alle osservazioni di Zásilkovna

(95)

La Cechia considera non fondata la linea di argomentazioni mediante la quale Zásilkovna utilizza dati attuali sulla situazione del mercato per valutare le conclusioni tratte dal CTU per quanto concerne la necessità di imporre gli obblighi di servizio universale al momento del completamento del riesame del 2016, dato che la situazione sul mercato nel 2020 differisce dalla situazione in base alla quale è stato imposto l'obbligo di servizio universale. La decisione di imporre un obbligo di servizio universale si basa sull'esito del riesame effettuato nel 2016. Nel valutare la regolarità dell'approccio adottato dalla Cechia nel prendere una decisione in merito alla necessità di imporre tali obblighi, è necessario valutare la situazione nel momento in cui tale decisione è stata presa, non la situazione odierna.

(96)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna secondo cui l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, non dovrebbe essere considerato un effettivo servizio di interesse economico generale dato che può essere svolto da operatori privati su base commerciale senza ricorrere ad aiuti, la Cechia sostiene di avere, al momento dell'imposizione dell'obbligo, proceduto in conformità con le prescrizioni della legge sui servizi postali, che recepisce la direttiva 97/67/CE. Tale procedura ha confermato che i servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale rimangono un'esigenza pubblica oggettiva il cui adempimento dovrebbe essere imposto come obbligo. L'intenzione di imporre l'obbligo di fornire il servizio relativo ai vaglia postali è stata inclusa nella consultazione pubblica facente parte del riesame ed è stata anche presentata in occasione di un seminario con le parti interessate organizzato il 5 gennaio 2017. Tuttavia Zásilkovna non ha esercitato il proprio diritto di formulare osservazioni e non ha sollevato obiezioni riguardo a tale intenzione nel contesto della consultazione pubblica.

(97)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna secondo cui i periodi di ammortamento degli attivi per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, ai fini del periodo di durata dell'incarico sono infondati, la Cechia sostiene che il periodo previsto per l'ammortamento degli attivi delle Poste ceche era stato sottoposto alla Commissione ai fini della notifica dell'aiuto di Stato per il periodo 2018-2022. Tale stima è in linea con la durata di vita prevista per gli attivi riportata nella parte finanziaria della relazione annuale delle Poste ceche, che è verificata da un revisore dei conti, mentre il parere di revisione costituisce parte della relazione annuale. Il CTU ritiene necessari gli attivi elencati per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale e considera ragionevoli i loro periodi di ammortamento ipotizzati.

(98)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna sulla presunta violazione delle norme in materia di trasparenza finanziaria per le imprese pubbliche, la Cechia sostiene che la contabilizzazione di attivi e passivi stimati sia in linea con le norme contabili applicabili in Cechia e osserva che la contabilità delle Poste ceche è stata oggetto di verifica da parte di un organo competente (revisore dei conti indipendente). Secondo la Cechia, il fatto che parte della compensazione per l'obbligo di servizio universale sia stata registrata nei conti del 2019 non dà origine a un sospetto di violazione della trasparenza delle relazioni finanziarie tra gli Stati membri e le imprese pubbliche, ma suggerisce piuttosto che Zásilkovna ha frainteso le informazioni riportate nella relazione annuale.

(99)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 61 secondo cui le norme in materia di appalti pubblici sarebbero state violate, la Cechia sostiene che: i) la procedura di gara è stata annullata per ragioni legittime oggettive e secondo quanto previsto dalla legge, poiché nessuno dei partecipanti soddisfaceva i criteri di ammissibilità per partecipare alla gara; ii) Zásilkovna non ha in ogni caso dichiarato il proprio interesse a partecipare alla procedura di gara; iii) prima della presentazione delle offerte, il CTU ha consentito a tutti i potenziali candidati di porre domande in merito alle condizioni di gara e all'ambito di applicazione, al fine di garantire la massima trasparenza e di consentire a tutti di ottenere tutte le informazioni necessarie per preparare le loro offerte; e iv) il CTU ha iniziato a valutare le offerte dopo la scadenza del termine, in linea con la pratica usuale. La procedura di gara è stata progettata in modo tale da consentire a diversi candidati di partecipare, anche nel caso in cui non forniscano il portafoglio completo di servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, e consentiva altresì l'aggiudicazione a fornitori diversi di servizi universali di una serie di licenze di obbligo di servizio universale per servizi diversi relativi all'obbligo di servizio universale. Di conseguenza non era necessario che un unico operatore garantisse la fornitura di tutti i servizi universali richiesti. In considerazione di quanto sopra, secondo la Cechia, la procedura di gara non è stata discriminatoria ma, al contrario, è stata redatta in modo tale da consentire a qualsiasi operatore che forniva servizi postali di candidarsi per essere designato come fornitore di servizi universali.

(100)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna secondo cui lo scenario controfattuale non è realistico ed è stato redatto soltanto al fine di creare un motivo sufficiente per giustificare i costi netti di 10 miliardi di CZK per il periodo 2018-2022, la Cechia asserisce che: i) la metodologia del costo evitato netto utilizzata per il calcolo dei costi netti non è a discrezione del titolare della licenza postale, ma è prevista dalla legge sui servizi postali; ii) i prezzi dei servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale delle Poste ceche sono considerati allo stesso livello tanto negli scenari fattuali quanto in quelli controfattuali e l'obbligo di orientamento ai costi non si applica a tali prezzi, contrariamente a quanto avviene per i prezzi dei servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale; iii) il rimborso dei costi netti è limitato dalla perdita economica rispetto all'obbligo di servizio universale registrata nella contabilità separata di costi ed entrate; iv) sebbene per il calcolo dei costi netti nel contesto dello scenario fattuale siano stati utilizzati soltanto 2 108 uffici postali obbligatori prima dell'emissione del decreto del governo n. 178/2015, dal 2016 l'obbligo è stato esteso a 3 200 uffici postali; e v) lo scenario controfattuale è plausibile ed è quantificato correttamente (cfr. considerando da 82 a 89) e le Poste ceche operano in linea con le tendenze del mercato. La Cechia ritiene che il tetto di compensazione esistente costituisca un incentivo efficace ai fini del conseguimento dell'efficienza sotto il profilo dei costi, mentre ritiene che, per i motivi di cui sopra, l'argomentazione secondo cui lo scenario controfattuale sarebbe stato modificato per corrispondere al limite aumentato sia ingiustificata.

(101)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna secondo cui le Poste ceche avrebbero sovrastimato il costo evitato netto non tenendo conto debitamente nello scenario controfattuale del lancio della consegna economica G+n, la Cechia sostiene che tale aspetto è stato in realtà preso in considerazione, come dimostra la documentazione dettagliata presentata alla Commissione il 18 gennaio 2020.

(102)

Infine, la Cechia contesta le argomentazioni di Zásilkovna secondo cui le Poste ceche sovvenzionano in modo incrociato attività puramente commerciali avendo costituito 781 punti di prelievo Balíkovna e successivamente reindirizzando i pacchi e le rispettive entrate da uffici postali meno redditizi a tali 781 punti di prelievo al fine di gonfiare artificiosamente il costo evitato netto e, di conseguenza, di sovracompensare le Poste ceche. La Cechia sostiene che ciò non sia vero dato che: i) le Poste ceche devono cercare modalità per razionalizzare le operazioni e rendere i servizi più attraenti per i clienti; e ii) il calcolo del costo evitato netto tiene conto in modo corretto dei costi netti del servizio Balíkovna, tanto negli scenari fattuali quanto in quelli controfattuali, e di conseguenza tale servizio non comporta una sovracompensazione. Pertanto, non vi è alcuna sovvenzione incrociata dei servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale.

6.2.2.   Osservazioni della Cechia in merito alle osservazioni di PNS

(103)

Analogamente al punto di vista espresso dalla Cechia al considerando 95 rispetto alle osservazioni di Zásilkovna, la Cechia ritiene del tutto infondata la linea di argomentazioni nel contesto della quale PNS utilizza i dati attuali sulla situazione del mercato per valutare le conclusioni tratte dal CTU per quanto concerne la necessità di imporre l'obbligo al termine del riesame del 2016.

(104)

Analogamente al punto di vista della Cechia presentato al considerando 96 in merito all'eventualità che l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, possa essere adempiuto da operatori privati su base commerciale senza ricorrere ad alcun aiuto, la Cechia sostiene di aver proceduto, al momento dell'imposizione dell'obbligo, in conformità con le prescrizioni di cui alla legge sui servizi postali, che recepisce la direttiva 97/67/CE. Nell'ambito della consultazione pubblica condotta dal CTU nel contesto del riesame del 2016, PNS (ossia Mediaservis s.r.o. all'epoca) ha affermato che l'imposizione dell'obbligo di servizio universale era ancora necessaria dato che il mercato non poteva fornire tali servizi. La Cechia aggiunge che, durante il riesame del 2016, non sono stati individuati altri operatori in grado di garantire, su base commerciale, l'adempimento dei servizi postali in maniera coerente con l'obbligo di servizio universale.

(105)

Per quanto concerne l'argomentazione di PNS secondo la quale il servizio relativo ai vaglia postali può essere svolto da istituti finanziari nello stesso modo, ma in maniera più economica rispetto alle Poste ceche e quindi dovrebbe essere escluso dall'ambito dell'obbligo di servizio universale, la Cechia sostiene che il riesame del 2016, nel contesto del quale PNS non si è opposta all'inclusione dei vaglia postali nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, ha concluso che: i) il servizio relativo ai vaglia postali costituisce un'esigenza pubblica oggettiva; ii) nessun altro servizio disponibile sul mercato potrebbe sostituire un vaglia postali; e iii) era necessario includere tale servizio nell'ambito dell'obbligo di servizio universale. Inoltre la Cechia spiega che, sulla base delle informazioni ottenute da registrazioni separate di costi ed entrate, il servizio relativo ai vaglia postali non era in perdita nel 2018 o nel 2019 (la redditività in entrambi gli anni ha superato il [5-25] %) e per la fornitura di tale servizio non sono stati sostenuti costi netti aggiuntivi, come sostenuto anche dalle Poste ceche nella loro lettera alla Commissione del 21 luglio 2020 (punto 18).

(106)

Analogamente al punto di vista della Cechia illustrato al considerando 99 sull'eventualità che le norme in materia di appalti pubblici siano state violate in considerazione del fatto che, presumibilmente, i criteri per la partecipazione a una gara per la selezione di un titolare della licenza postale erano stati progettati in modo discriminatorio, la Cechia ritiene che la procedura di gara non sia stata discriminatoria ma al contrario, fosse progettata in modo tale da consentire a qualsiasi operatore che fornisce servizi postali di candidarsi per essere designato fornitore di servizi universali.

(107)

Per quanto concerne l'argomentazione di PNS secondo la quale le Poste ceche sono sovracompensate dato che il numero di uffici postali che queste ultime non avrebbero gestito in caso di mancata imposizione di alcun obbligo, era stato intenzionalmente modificato per comportare un costo evitato netto più elevato, in relazione all'aumento del limite di compensazione dal 2018, la Cechia, secondo le sue spiegazioni di cui al considerando 100, asserisce che: i) la modifica del numero di uffici postali da chiudere nello scenario controfattuale deriva dalla modifica dell'obbligo di gestire un numero più elevato di uffici postali; ii) la chiusura degli uffici postali è stata quantificata correttamente nello scenario controfattuale; e iii) la gestione complessiva e lo sviluppo della rete delle Poste ceche è in linea con le tendenze del mercato.

(108)

Per quanto concerne l'argomentazione di PNS secondo la quale la consegna a due velocità delle Poste ceche (prioritaria G+1 ed economica G+n) introdotta nel febbraio 2020 violerebbe l'obbligo di garantire la consegna postale ogni giorno lavorativo, la Cechia sostiene che: i) le Poste ceche continuano a essere tenute a garantire la consegna a qualsiasi indirizzo ogni giorno di lavoro se i clienti lo richiedono; ii) i clienti esprimono tale richiesta pagando per la consegna postale prioritaria e l'invio postale viene consegnato nel contesto del regime G+1; e iii) la modifica dei servizi offerti da Poste ceche sotto forma di due velocità di consegna e il derivante risparmio sui costi sono stati debitamente presi in considerazione al momento della definizione di una stima dei costi netti ai fini della presente notifica.

(109)

Per quanto concerne l'argomentazione di PNS secondo la quale le Poste ceche stanno abusando della compensazione dell'obbligo di servizio universale per finanziare in modo incrociato i servizi che forniscono al di fuori dell'ambito dell'obbligo di servizio universale e offrono servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale a prezzi estremamente bassi, la Cechia sostiene che l'esempio di confronto dei prezzi tra due servizi, «invio postale comune economico» rispetto a «invio postale diretto», presentato da PNS al fine di illustrare tale asserzione non è appropriato. Mentre il servizio di «invio postale comune» (obyčejné psaní) è disponibile per chiunque e può essere effettuato presso qualsiasi ufficio postale delle Poste ceche oppure imbucandolo in una cassetta postale e non esiste un volume minimo di singoli invii postali (41), il servizio di «invio postale diretto» (obchodní psaní) è destinato a invii massivi che prevedono un volume minimo di un determinato invio postale di 500 pezzi aventi dimensioni identiche e può essere effettuato soltanto sulla base di un contratto stipulato con le Poste ceche e soltanto da uffici postali selezionati, mentre gli invii postali devono essere preparati anticipatamente (separati e raggruppati) in base alle prescrizioni stabilite in anticipo nel contratto. Inoltre tali invii postali possono contenere soltanto giornali, riviste, libri, brochure, cataloghi, volantini o materiali stampati di natura esclusivamente promozionale, informazioni destinate ai membri della clientela e di club fedeltà, nonché comunicazioni destinate a raccogliere fondi o altre risorse per attività svolte nell'interesse pubblico da organizzazioni o persone fisiche. La differenza tra i prezzi dei due servizi rispecchia le suddette differenze in termini di qualità e risorse dell'azienda utilizzate per la fornitura di ciascun servizio. Inoltre la Cechia ricorda la sentenza del Tribunale nella causa První novinová společnost (42) nella quale conclude che la disciplina SIEG non impedisce in alcun modo a un fornitore di servizi universali di essere in grado di assegnare liberamente la compensazione corrisposta a tale scopo ad altri servizi.

(110)

La Cechia respinge le argomentazioni di PNS secondo le quali: i) i costi dei servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale sono erroneamente imputati all'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, al fine di creare l'impressione che l'adempimento dell'obbligo di servizio universale rappresenti un onere finanziario significativo per le Poste ceche; ii) le norme che disciplinano l'attribuzione dei costi e delle entrate al fine della tenuta di conti separati sono interamente a discrezione del titolare della licenza postale; e iii) il CTU non esamina in alcun modo se le norme (i criteri) di attribuzione siano effettivamente corrette. La Cechia sostiene che i titolari di licenze postali in Cechia sono tenuti a presentare le loro norme di attribuzione al CTU per l'approvazione ai sensi dell'articolo 33a, quarto comma, della legge sui servizi postali, che stabilisce altresì la competenza del CTU per l'esame e l'approvazione di tali norme. Le norme di attribuzione approvate comprendono una descrizione dettagliata del principio che disciplina l'attribuzione dei costi e delle entrate dalla contabilità finanziaria al livello di dettaglio necessario per le registrazioni separate di costi ed entrate come imposto ai titolari di licenze postali dalla legge sui servizi postali e in linea con il decreto n. 465/2012 che dà esecuzione a tale atto. In considerazione di quanto sopra, secondo la Cechia, i conti delle Poste ceche sono adeguatamente separati tra obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, e servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale.

(111)

Infine, per quanto concerne le asserzioni di PNS illustrate al considerando 71 secondo le quali le Poste ceche spendono «in modo irragionevole, inefficiente e senza un fine specifico» nel contesto di «contratti, transazioni e circostanze discutibili», la Cechia sostiene che se le spese delle Poste ceche sono efficaci ed efficienti e monitorate dal loro fondatore, ossia il ministero degli Interni, mentre in parallelo le Poste ceche hanno messo in atto un proprio programma di conformità aziendale interna contro la corruzione e altre forme di condotta illecita (43). Le autorità ceche asseriscono altresì che qualora, nonostante tutte le misure messe in atto, sussistano dubbi di pratiche sleali nell'aggiudicazione di uno specifico contratto, la questione viene affrontata dalle autorità competenti quali il tribunale municipale di Praga.

7.   VALUTAZIONE DELLA MISURA

7.1.   Esistenza di aiuti

(112)

Ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE «sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza».

(113)

Ne consegue che, affinché una misura possa qualificarsi come aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE, occorre che siano soddisfatte le seguenti quattro condizioni cumulative: i) la misura deve essere imputabile allo Stato membro e finanziata mediante risorse statali; ii) deve conferire un vantaggio economico a imprese; iii) il vantaggio deve essere selettivo; e iv) la misura deve falsare o minacciare di falsare la concorrenza e incidere sugli scambi tra Stati membri.

7.2.   Aiuto imputabile allo Stato ed esistenza di risorse statali

(114)

Per potersi qualificare come aiuto di Stato, una misura deve essere imputabile allo Stato ed essere concessa direttamente o indirettamente tramite risorse dello Stato.

(115)

La compensazione per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, è corrisposta dalla Cechia a partire dal proprio bilancio ed è amministrata dal CTU. Il CTU stabilisce l'importo della compensazione a seguito della procedura prevista dalla legge sui servizi postali (cfr. sezione 8.2.2).

(116)

Di conseguenza, la compensazione concessa alle Poste ceche per l'adempimento del loro obbligo di servizio universale è imputabile allo Stato ed è concessa attraverso risorse statali.

7.3.   Aiuto concesso a un'impresa

(117)

La concessione di fondi pubblici a un'entità può essere qualificata come aiuto di Stato soltanto se tale entità è un'impresa ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE. La Corte di giustizia dell'Unione europea (la «Corte di giustizia») ha costantemente definito le imprese come entità che esercitano un'attività economica (44). La qualifica di un'entità come impresa dipende quindi dalla natura della sua attività, a prescindere dallo status giuridico e dalle modalità di finanziamento (45). Di norma, un'attività va in genere considerata economica se consiste nell'offrire beni e servizi sul mercato (46). Un'entità che svolge attività di natura sia economica che non economica è considerata un'impresa solo per quanto riguarda le prime (47).

(118)

Nel caso di specie, le Poste ceche offrono servizi postali dietro remunerazione sul mercato ceco dei servizi postali e in concorrenza con altri fornitori. Offrire servizi postali su tale mercato equivale quindi ad un'attività economica. Lo Stato compensa le Poste ceche per la fornitura di taluni servizi (l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche) e compensa pertanto un'attività economica. Di conseguenza, per quanto concerne le attività finanziate dalle misure in questione, le Poste ceche si qualificano come impresa.

7.4.   Vantaggio

(119)

Un vantaggio ai fini dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE è un vantaggio economico che un'impresa non avrebbe ottenuto in condizioni normali di mercato, ossia in assenza di un intervento dello Stato (48). A tale fine è pertinente soltanto l'effetto della misura sull'impresa e non la causa o l'obiettivo dell'intervento dello Stato (49). Ogni volta che la situazione finanziaria di un'impresa risulta migliorata a seguito di un intervento dello Stato, si è in presenza di un vantaggio.

(120)

La compensazione per l'obbligo di servizio universale è concepita in modo tale da coprire la totalità o una parte del costo netto sostenuto dalle Poste ceche nell'adempimento di tale obbligo, così come definito dalle autorità ceche. In assenza di intervento statale, le Poste ceche dovrebbero sostenere tali costi autonomamente. La misura in esame esonera quindi le Poste ceche da alcuni dei costi delle sue attività economiche e ne migliora la situazione finanziaria. Di conseguenza, e fatta salva la questione circa l'eventualità che la misura sia conforme o meno alle condizioni fissate dalla Corte di giustizia nella sua sentenza Altmark (50) (C-280/00), la misura in esame conferisce prima facie un vantaggio alle Poste ceche.

Conformità rispetto ai criteri Altmark

(121)

La compensazione degli obblighi di servizio pubblico concessa a un'impresa che soddisfa i quattro criteri stabiliti nella sentenza Altmark non è considerata concedere un vantaggio economico e non costituisce pertanto un aiuto di Stato. Tali quattro criteri, che sono cumulativi, sono i seguenti:

a)

l'impresa beneficiaria deve essere effettivamente incaricata dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico e tali obblighi devono essere definiti chiaramente;

b)

i parametri sulla base dei quali viene calcolata la compensazione devono essere previamente definiti in modo obiettivo e trasparente;

c)

la compensazione non può eccedere quanto necessario per coprire interamente o in parte i costi originati dall'adempimento degli obblighi di servizio pubblico, tenendo conto dei relativi introiti agli stessi nonché di un margine di utile ragionevole.

d)

quando la scelta dell'impresa da incaricare dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico, in un caso specifico, non venga effettuata nell'ambito di una procedura di appalto pubblico che consenta di selezionare il candidato in grado di fornire tali servizi al costo minore per la collettività, il livello della necessaria compensazione deve essere determinato sulla base di un'analisi dei costi che un'impresa media, gestita in modo efficiente e adeguatamente dotata, operante nel medesimo settore, avrebbe dovuto sopportare per adempiere tali obblighi, tenendo conto degli introiti nonché di un margine di utile ragionevole per l'adempimento di detti obblighi.

(122)

Per quanto riguarda la compensazione concessa alle Poste ceche durante il periodo in esame, le autorità ceche riconoscono che il quarto criterio Altmark non è soddisfatto. La Commissione ritiene inoltre che il quarto criterio Altmark non sia soddisfatto poiché, in assenza di una procedura di appalto pubblico che consenta di selezionare il candidato in grado di fornire il servizio al costo minore per la collettività (51), le autorità ceche non hanno dimostrato che il livello della compensazione è stato determinato sulla base di un'analisi dei costi di un'impresa gestita in modo efficiente, operante nel medesimo settore, tenendo conto degli introiti e di un margine di utile ragionevole.

(123)

In ragione della natura cumulativa dei quattro criteri Altmark, laddove uno di tali criteri non sia soddisfatto, la compensazione sarà considerata costituire un vantaggio ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE. Poiché almeno uno dei quattro criteri Altmark non è soddisfatto nel caso di specie, la Commissione conclude che la compensazione per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale conferisce un vantaggio alle Poste ceche.

7.5.   Selettività

(124)

L'articolo 107, paragrafo 1, TFUE, stabilisce che, per essere considerata un aiuto di Stato, una misura deve favorire «talune imprese o talune produzioni». La Commissione rileva che la compensazione per l'obbligo di servizio universale sarà concessa soltanto alle Poste ceche. Dato che il presente caso riguarda una misura di aiuto individuale, l'individuazione del vantaggio economico (cfr. considerando da 119 a 123) è sufficiente per presumere la selettività della misura (52). In ogni caso, non risulta che altre imprese del medesimo settore o di altri settori in una situazione fattuale e giuridica analoga beneficino del medesimo vantaggio. La misura è pertanto selettiva ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE.

7.6.   Effetto sugli scambi e distorsione della concorrenza

(125)

Le sovvenzioni pubbliche alle imprese costituiscono aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE qualora «falsino o minaccino di falsare la concorrenza» e nella misura in cui «incidano sugli scambi tra Stati membri».

(126)

Per quanto concerne il principio della distorsione della concorrenza, una misura concessa da uno Stato è considerata idonea a falsare o a minacciare di falsare la concorrenza, quando è tale da migliorare la posizione concorrenziale del beneficiario rispetto ad altre imprese con le quali compete (53). A tutti i fini pratici, si presume una distorsione della concorrenza quando lo Stato concede un vantaggio finanziario a un'impresa in un settore liberalizzato nel quale esiste, o potrebbe esserci, concorrenza.

(127)

Per quanto riguarda l'effetto sugli scambi, la giurisprudenza della Corte ha stabilito che qualsiasi concessione di aiuti a un'impresa che esercita le sue attività nel mercato interno può essere suscettibile di incidere sugli scambi tra Stati membri (54). Nel settore delle norme in materia di aiuti di Stato, un tale effetto sugli scambi non è escluso a priori dal carattere locale o regionale del servizio fornito. Sebbene non vi siano soglie o percentuali rigorose al di sotto delle quali si possa ritenere che gli scambi tra gli Stati membri non siano soggetti a ripercussioni, la portata limitata dell'attività economica, che può essere dimostrata da un fatturato molto basso, rende la presenza di un effetto sugli scambi meno probabile.

(128)

Per quanto concerne il presente caso, la Commissione osserva che le Poste ceche operano nel mercato ceco dei servizi postali, che è stato liberalizzato dal 1o gennaio 2013. Di conseguenza, le Poste ceche operano in concorrenza con altri fornitori.

(129)

Taluni concorrenti delle Poste ceche, in particolare i concorrenti che forniscono servizi di consegna di pacchi, fanno parte di gruppi internazionali che operano anche in altri Stati membri (ad esempio DPD).

(130)

Pertanto, esistono scambi tra Stati membri nel settore postale e la compensazione degli obblighi di servizio pubblico concessa alle Poste ceche rafforza la posizione di queste ultime nei confronti di altre imprese postali concorrenti nel contesto degli scambi all'interno dell'Unione.

(131)

La Commissione conclude che la compensazione concessa alle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, è suscettibile di incidere sugli scambi e di falsare la concorrenza.

7.7.   Conclusioni

(132)

Sulla base di quanto precede, la Commissione conclude che la compensazione concessa alle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale nel periodo 2018-2022 soddisfa i criteri di cui all'articolo 107, paragrafo 1, TFUE e, pertanto, la misura costituisce un aiuto di Stato ai sensi di tale disposizione.

7.8.   Legalità delle misure di aiuto notificate alla Commissione

(133)

Conformemente agli articoli 34c e 34d della legge sui servizi postali, le Poste ceche hanno il diritto di ricevere una compensazione annua pari ai costi netti (soggetti a un massimale di 1,5 miliardi di CZK se i costi netti sono superiori a 1,5 miliardi di CZK) dopo che il CTU ha verificato i costi netti delle Poste ceche. In effetti l'articolo 34c, terzo comma, della legge sui servizi postali prevede che «lo Stato, tramite l'[OTC], rimborsi al titolare della licenza postale i costi netti provvisori […]». Inoltre l'articolo 34d, quarto comma, della legge sui servizi postali prevede che «lo Stato paghi, tramite l'[OTC], un importo pari alla differenza tra [i costi netti provvisori e i costi netti definitivi che rappresentano un onere indebito] al titolare della licenza postale […]».

(134)

A seguito della verifica da parte del CTU dei costi netti delle Poste ceche, queste ultime hanno già registrato nei propri conti la compensazione annua per gli anni 2018-2022, anche se tale compensazione non era ancora stata corrisposta (55).

(135)

Di conseguenza la Commissione ritiene che la compensazione per l'obbligo di servizio universale costituisca un aiuto illegale ai sensi dell'articolo 1, lettera f), del regolamento di procedura.

8.   VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ

8.1.   Compatibilità ai sensi dell'articolo 106, paragrafo 2, TFUE

(136)

Nella misura in cui la compensazione per l'obbligo di servizio universale a favore delle Poste ceche costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE, è necessario valutarne la compatibilità con il mercato interno.

(137)

Le autorità ceche ritengono che la compensazione per l'obbligo di servizio universale costituisca una compensazione per la fornitura di SIEG. Di conseguenza la compatibilità di tale compensazione con il mercato interno deve essere valutata sulla base dell'articolo 106, paragrafo 2, TFUE.

(138)

L'articolo 106, paragrafo 2, TFUE prevede quanto segue: «[l]e imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale o aventi carattere di monopolio fiscale sono sottoposte alle norme dei trattati, e in particolare alle regole di concorrenza, nei limiti in cui l'applicazione di tali norme non osti all'adempimento, in linea di diritto e di fatto, della specifica missione loro affidata. Lo sviluppo degli scambi non deve essere compromesso in misura contraria agli interessi dell'Unione».

(139)

Conformemente a tale disposizione, la Commissione può dichiarare la compensazione per i SIEG compatibile con il mercato interno, a condizione che siano soddisfatte determinate condizioni. La Commissione ha stabilito le condizioni in base alle quali applica l'articolo 106, paragrafo 2, TFUE nella decisione SIEG del 2012 (56) e nella disciplina SIEG del 2012.

(140)

Le autorità ceche hanno notificato una compensazione fino a un importo annuo massimo di 1 500 milioni di CZK (55,5 milioni di EUR). Qualora la compensazione da concedere alle Poste ceche sia superiore a 15 milioni di EUR in relazione a un singolo anno, tale compensazione non rientra nell'ambito di applicazione della decisione SIEG del 2012, come stabilito dall'articolo 2 di quest'ultima.

(141)

Un aiuto di Stato che non rientra nell'ambito di applicazione della decisione SIEG del 2012 può essere dichiarato compatibile con l'articolo 106, paragrafo 2, TFUE, se è necessario per la gestione dei servizi di interesse economico generale in questione e non incide sullo sviluppo degli scambi in misura contraria all'interesse dell'Unione (57). A questo proposito, la disciplina SIEG del 2012 stabilisce gli orientamenti per valutare la compatibilità della compensazione per servizi di interesse economico generale.

8.2.   Conformità rispetto alla disciplina SIEG del 2012

(142)

Al fine di valutare la compatibilità della compensazione per l'obbligo di servizio universale concessa alle Poste ceche, la disciplina SIEG del 2012 descrive le condizioni pertinenti che devono essere soddisfatte. Tali condizioni sono elencate di seguito.

8.2.1.   Effettivo servizio di interesse economico generale di cui all'articolo 106 TFUE

(143)

Come indicato al punto 46 della comunicazione SIEG della Commissione (58), gli Stati membri dispongono di un ampio margine di discrezionalità per quanto concerne la natura dei servizi che potrebbero essere classificati come SIEG. La competenza della Commissione si limita a verificare che il margine di discrezionalità sia applicato senza errore manifesto per quanto concerne la definizione del SIEG nonché a valutare l'eventuale aiuto di Stato connesso alla compensazione. Il punto 56 della disciplina SIEG del 2012 conferma l'ampio margine di discrezionalità degli Stati membri nel contesto della definizione dei servizi di interesse economico generale.

(144)

Al fine di dimostrare che la compensazione viene concessa per un effettivo servizio di interesse economico generale «è opportuno che gli Stati membri dimostrino [nel concedere una compensazione ai sensi della disciplina SIEG (59)] di aver tenuto in debita considerazione le esigenze di servizio pubblico cui è offerto sostegno mediante una consultazione pubblica o altri strumenti adeguati per tener conto degli interessi di utenti e fornitori».

(145)

L'obbligo di servizio universale, così come definito all'articolo 3 della direttiva 97/67/CE, è riconosciuto come un effettivo servizio di interesse economico generale (60). Di conseguenza gli Stati membri non sono tenuti a dimostrare, mediante una consultazione pubblica o altri strumenti adeguati, di aver tenuto conto delle esigenze di servizio pubblico nell'affidare a un fornitore l'incarico di adempiere l'obbligo di servizio universale, così come definito in tale articolo 3.

(146)

Tuttavia l'obbligo di servizio universale oggetto dell'incarico affidato alle Poste ceche, come descritto nel considerando 22, è più ampio dei servizi di cui all'articolo 3 della direttiva 97/67/CE. In particolare, l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, comprende i servizi postali («SIEG postale»), così come definiti in tale disposizione, e i servizi relativi ai vaglia postali, che non sono elencati in tale disposizione e sono richiamati dalla direttiva 2008/6/CE come servizi supplementari o complementari che possono essere messi a disposizione a livello nazionale.

(147)

Le autorità ceche hanno spiegato che, dato che i servizi relativi ai vaglia postali sono redditizi, la loro inclusione nell'ambito dell'obbligo di servizio universale non aumenta il costo netto, ma al contrario ha un effetto positivo sull'importo dei costi netti dell'obbligo di servizio universale (ne riduce l'importo). Le autorità ceche hanno spiegato inoltre che i servizi relativi ai vaglia postali non rappresentano un diritto esclusivo. Si tratta di servizi necessari per soddisfare le esigenze del pubblico e delle autorità in relazione a determinati pagamenti. Dal punto di vista della legge sui servizi postali, i servizi relativi ai vaglia postali rientrano nell'obbligo di servizio universale, ma l'obbligo di fornire servizi relativi ai vaglia postali può essere imposto separatamente o congiuntamente ad altri servizi postali di base.

(148)

La Commissione ritiene che i servizi relativi ai vaglia postali non siano inclusi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, così come definito all'articolo 3 della direttiva 97/67/CE. Tuttavia, conformemente al considerando 30 della direttiva 2008/6/CE, gli Stati membri possono decidere di rendere accessibili al pubblico, nel territorio nazionale, servizi supplementari o complementari, come i vaglia postali, ad eccezione di quelli connessi agli obblighi del servizio universale di cui alla direttiva 97/67/CE. Gli Stati membri possono imporre l'obbligo di fornire tali servizi al fornitore di servizi universali.

(149)

La Commissione osserva che nel 2016, nel contesto di un riesame periodico quinquennale, il CTU ha preso la decisione di classificare i servizi postali e i servizi relativi ai vaglia postali, inclusi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, come effettivi servizi di interesse economico generale considerando le condizioni di mercato esistenti all'epoca, ossia nel 2016. Inoltre, nel contesto del riesame del 2016, né Zásilkovna né PNS si sono opposte alla sussistenza dell'esigenza pubblica di tali servizi postali e servizi relativi ai vaglia postali. Tali soggetti non si sono nemmeno opposti alla decisione del CTU di imporre l'adempimento di tali SIEG sulla base di un fallimento del mercato.

(150)

Per quanto concerne le argomentazioni di Zásilkovna di cui ai considerando 57 e 58, nonché le argomentazioni di PNS di cui ai considerando 64 e 65, secondo le quali, sulla base delle attuali condizioni di mercato, non esiste alcun fallimento del mercato tanto per i servizi postali quanto per quelli relativi ai vaglia postali, la Commissione osserva che le autorità ceche dispongono di discrezionalità nell'organizzare e nel garantire l'adempimento dei SIEG. A tale fine, le autorità ceche hanno istituito un riesame periodico quinquennale dei servizi postali e dei servizi relativi ai vaglia postali, sulla base del quale valutano le esigenze del pubblico unitamente alle condizioni di mercato al momento del riesame. Il riesame che ha valutato la necessità di imporre l'obbligo per entrambi i servizi per il corrente periodo 2018-2022 è stato effettuato nel 2016 e ha concluso che vi era un fallimento del mercato per entrambi i servizi, quelli postali e quelli relativi ai vaglia postali. Nel riesame del 2021 relativo al periodo 2023-2027 sono state prese in considerazione le attuali condizioni di mercato esistenti sul mercato nonché i possibili sviluppi futuri.

(151)

Come indicato nei considerando da 4 a 8 della direttiva 2008/6/CE, i servizi postali universali definiti sulla base dell'articolo 3 della direttiva 97/67/CE sono riconosciuti come un effettivo servizio di interesse economico generale (61). Dato che i servizi postali inclusi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, oggetto dell'incarico affidato alle Poste ceche corrispondono alle prescrizioni di cui alla direttiva 97/67/CE, la Commissione ritiene che la Cechia non sia tenuta a dimostrare di aver tenuto conto delle esigenze di servizio pubblico mediante una consultazione pubblica o altri strumenti adeguati. Di conseguenza la Commissione ritiene che il punto 14 della disciplina SIEG sia rispettato per quanto concerne tali servizi.

(152)

Per quanto concerne i servizi relativi ai vaglia postali, la Commissione ritiene che la Cechia abbia dimostrato di aver preso in considerazione le esigenze di servizio pubblico mediante una consultazione pubblica o altri strumenti adeguati, come illustrato ai considerando 73, 81, 95, 96 e da 103 a 105. Sulla base delle informazioni fornite nel corso del procedimento di indagine, la Commissione ritiene che il servizio relativo ai vaglia postali fornito dalle Poste ceche costituisca un effettivo servizio di interesse economico generale («SIEG relativo ai vaglia postali»). In particolare le autorità ceche hanno spiegato che servizi analoghi disponibili sul mercato non soddisfacevano le prescrizioni in termini di fornitura, ambito di applicazione territoriale o prezzo accessibile. Alla luce di quanto sopra esposto, la Commissione ritiene che il requisito di cui al punto 14 della disciplina SIEG del 2012 sia stato soddisfatto per quanto concerne i vaglia postali.

8.2.2.   Necessità di un atto di incarico che specifichi gli obblighi di servizio pubblico e le modalità di calcolo della compensazione

(153)

Come indicato al punto 15 della disciplina SIEG del 2012, la fornitura di un servizio di interesse economico generale, ai sensi dell'articolo 106 TFUE, deve essere attribuita all'impresa in questione mediante uno o più atti ufficiali. Come richiesto dal punto 16 della disciplina SIEG del 2012, tali atti di incarico devono indicare, in particolare:

a)

l'oggetto e la durata degli obblighi di servizio pubblico;

b)

l'impresa e, se del caso, il territorio interessati;

c)

la natura dei diritti esclusivi accordati all'impresa da parte dell'autorità che conferisce l'incarico;

d)

la descrizione del meccanismo di compensazione e i parametri per il calcolo, il controllo e la revisione della compensazione;

e)

le modalità per evitare sovracompensazioni e per il loro eventuale recupero.

(154)

Le Poste ceche sono state designate come fornitore di servizi universali dal 1o gennaio 2018 al 31 dicembre 2022 mediante una decisione del CTU (cfr. considerando 21). L'incarico conferito alle Poste ceche specifica l'oggetto dell'obbligo di servizio pubblico e il territorio interessato (cfr. considerando da 22 a 23). Il meccanismo di compensazione e la metodologia utilizzata per calcolare la compensazione sono stabiliti nella legge sui servizi postali, come descritto nella sezione 2.4.2.

(155)

Le autorità ceche hanno confermato che non esistono diritti esclusivi per quanto riguarda i servizi postali oggetto dell'incarico alle Poste ceche in linea con l'articolo 7, paragrafo 1, della direttiva 97/67/CE. Per quanto concerne le modalità per evitare sovracompensazioni e per il loro eventuale recupero, il meccanismo di compensazione garantisce che quest'ultima sia calcolata e riesaminata ex post, evitando che le Poste ceche ricevano sovracompensazioni (cfr. sezione 8.2.10).

(156)

Per quanto concerne le argomentazioni delle denuncianti di cui ai considerando 35 e 42 secondo le quali le Poste ceche avrebbero violato gli obblighi di trasparenza stabiliti nella disciplina SIEG e nella direttiva 97/67/CE non pubblicando i calcoli del costo evitato netto, la Commissione osserva che gli obblighi di trasparenza di cui al punto 60 della disciplina SIEG riguardano: i) i risultati della consultazione pubblica o degli altri strumenti adeguati; ii) l'oggetto e la durata degli obblighi di servizio pubblico; iii) l'impresa e, se del caso, il territorio interessati; e iv) gli importi di aiuto concessi all'impresa su base annua. L'articolo 7, paragrafo 5, della direttiva 97/67/CE stabilisce che, qualora uno Stato membro decida di introdurre un meccanismo per compensare il fornitore o i fornitori di servizi universali utilizzando fondi pubblici, tale decisione dovrebbe basarsi su criteri oggettivi e verificabili e venire resa pubblica. Pertanto, né la disciplina SIEG né la direttiva 97/96/CE richiedono che i calcoli del costo evitato netto siano messi a disposizione del pubblico. Come già spiegato al considerando 155, il meccanismo e i parametri utilizzati per il calcolo della compensazione sono stabiliti nella legge sui servizi postali e sono pertanto a disposizione del pubblico. La Commissione ritiene pertanto che tali argomentazioni delle denuncianti siano infondate.

(157)

La Commissione osserva inoltre che l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, oggetto dell'incarico affidato alle Poste ceche è costituito da due SIEG: quello postale, ai sensi della direttiva 97/67/CE, e quello relativo ai vaglia postali. L'atto di incarico comprende l'oggetto e la durata degli obblighi di servizio pubblico; l'impresa e, se del caso, il territorio interessati; e gli importi di aiuto concessi all'impresa su base annua per entrambi i SIEG. La Commissione ritiene che il fatto che entrambi i SIEG siano affidati mediante il medesimo atto di incarico non violi gli obblighi di trasparenza di cui alla disciplina SIEG nonché quelli di cui alla direttiva 97/67/CE.

(158)

In conclusione, la Commissione ritiene che l'incarico conferito alle Poste ceche per il periodo 2018-2022 sia in linea con le prescrizioni della disciplina SIEG del 2012.

8.2.3.   Durata del periodo di incarico

(159)

Conformemente alla sezione 2.4 della disciplina SIEG del 2012, «la durata del periodo di incarico deve essere giustificata con riferimento a criteri oggettivi quali la necessità di ammortizzare attività fisse non trasferibili. In linea di principio, la durata del periodo di incarico non deve superare il tempo necessario per l'ammortamento dell'attività più significativa necessaria per fornire il SIEG».

(160)

Le Poste ceche sono state designate dal CTU come fornitore di servizi universali per il periodo dal 1o gennaio 2018 al 31 dicembre 2022, ossia per un periodo di 5 anni.

(161)

Secondo le autorità ceche, il periodo di incarico è stato determinato conformemente all'articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 97/67/CE, il quale prevede che la durata della designazione copra un periodo sufficiente ad assicurare la redditività degli investimenti.

(162)

Le autorità ceche hanno spiegato che la durata quinquennale dell'incarico conferito alle Poste ceche possa essere giustificata con riferimento al periodo di ammortamento previsto degli attivi più significativi necessari per adempiere l'obbligo di servizio universale. Gli investimenti effettuati dalle Poste ceche in termini di immobilizzazioni al fine di garantire l'adempimento dell'obbligo di servizio universale presentano periodi di ammortamento contabile che variano notevolmente (cfr. tabella 4). Le autorità ceche hanno spiegato altresì che in Cechia ogni impresa deve creare un piano di ammortamento ai sensi dell'articolo 28, sesto comma, della legge sulla contabilità (legge n. 563/1991 racc.). La legge sulla contabilità non stabilisce un periodo di ammortamento preciso per ogni tipo di attivo; tuttavia, il periodo di ammortamento dovrebbe corrispondere al periodo di utilizzo, dato che i dati contabili devono presentare un'immagine attendibile della realtà. Anche il periodo di ammortamento è verificato da un revisore finanziario. Le imprese pubblicano il piano di ammortamento nei loro bilanci d'esercizio e il piano dovrebbe essere aggiornato con cadenza annuale. La fonte dei dati utilizzata per definire il periodo di ammortamento previsto è stato il bilancio d'esercizio delle Poste ceche. In ogni caso, la durata del periodo di incarico è stabilita al momento dell'avvio del procedimento per il rilascio della licenza postale, ossia prima che la licenza postale sia concessa a un determinato fornitore di servizi postali. Il periodo di 5 anni è il periodo usuale stabilito dalle autorità ceche nell'ambito delle loro procedure per organizzare e garantire la fornitura dei SIEG, tenendo conto dello sviluppo del mercato e delle esigenze della società. Infine le autorità ceche sostengono altresì che la durata dell'incarico è coerente con la prassi esistente in altri Stati membri (62).

(163)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 59 secondo cui i periodi di ammortamento ai fini della determinazione del periodo di durata dell'incarico sono infondati, poiché non è chiaro quali degli attivi di cui alla tabella 1 della decisione di avvio siano destinati a essere finanziati dalla compensazione per l'obbligo di servizio universale o quando tali attivi sono stati acquistati o quando si intende acquistarli o se il loro periodo di ammortamento sia scaduto, la Commissione rileva che la durata dell'incarico è prestabilita, nel contesto delle procedure che la Cechia ha posto in essere per organizzare e garantire l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, e preventivamente fissata nel contesto della gara iniziale per la selezione del fornitore di servizi postali, ossia prima che si conoscesse il titolare della licenza postale. Inoltre, non è realistico che l'autorità che conferisce l'incarico conosca in anticipo la durata del periodo di ammortamento di tutti gli attivi di tutti i potenziali fornitori di servizi postali che eventualmente parteciperanno alla gara al fine di determinare la durata dell'incarico. Il periodo di ammortamento degli attivi è preso come riferimento soltanto ai fini della determinazione del periodo di durata dell'incarico. I costi di ammortamento non sono considerati nel costo evitato netto dato che non rappresentano costi effettivi, ma soltanto spese non monetarie utilizzate per fini fiscali. Secondo la giurisprudenza (63), le Poste ceche sono libere di utilizzare la compensazione per l'obbligo di servizio universale per qualsiasi finalità. Tuttavia, i costi di investimento, quali i costi di acquisto di attivi relativi al cambiamento di funzionamento delle Poste ceche dallo scenario fattuale allo scenario controfattuale, non sono considerati nei calcoli del costo evitato netto e pertanto non incidono in alcun modo sulla compensazione per l'obbligo di servizio universale.

Tabella 4

Periodo di ammortamento per gli attivi delle Poste ceche (necessari per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale)

Gruppo di attivi

Periodo di ammortamento (anni)

Fabbricati

30 -45

Veicoli

6

Trasporto ferroviario

15

Tecnologie dell'informazione — centrali

4 -6

Tecnologie dell'informazione — vendita al dettaglio

3 -6

Macchine per ufficio

4 -6

Macchine da magazzino

4 -6

Macchine da sportello

3 -8

Mobilio

6

Accessori di edifici

6 -12

Tecnologia di movimentazione

5 -12

Cassaforti e altre proprietà associate alla sicurezza

5 -20

Selezionatrici

10

(164)

Conformemente alla sezione 2.4 della disciplina SIEG del 2012, la durata del periodo di incarico deve essere giustificata con riferimento a criteri oggettivi e, in linea di principio, non deve superare il tempo necessario per l'ammortamento dell'attivo più significativo necessario per fornire il servizio di interesse economico generale. La Commissione ritiene che un incarico relativo a un obbligo di servizio universale per un periodo di 5 anni sia giustificato con riferimento al periodo di ammortamento degli attivi più significativi necessari per fornire entrambi i SIEG inclusi nell'obbligo di servizio universale. In effetti dalla tabella 4 emerge che il periodo di ammortamento della maggior parte degli attivi delle Poste ceche necessari per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale supera i cinque anni. Inoltre, la durata del periodo di incarico è prestabilita tenendo conto dei periodi di ammortamento utilizzati di norma per tali attivi, indipendentemente dalla selezione del fornitore del servizio universale. Di conseguenza la Commissione ritiene che le autorità ceche abbiano giustificato in maniera sufficiente la durata dell'incarico.

8.2.4.   Rispetto della direttiva 2006/111/CE

(165)

Secondo il punto 18 della disciplina SIEG del 2012, «[u]n aiuto verrà considerato compatibile con il mercato interno a norma dell'articolo 106, paragrafo 2, [TFUE] soltanto se l'impresa rispetta, ove applicabile, la direttiva 2006/111/CE [della Commissione] relativa alla trasparenza delle relazioni finanziarie tra gli Stati membri e le loro imprese pubbliche e alla trasparenza finanziaria all'interno di talune imprese» (64).

(166)

Inoltre il punto 44 della disciplina SIEG del 2012 recita: «[q]ualora un'impresa svolga sia attività che rientrano nell'ambito del SIEG, sia attività che ne esulano, dalla contabilità interna devono risultare distintamente i costi e le entrate derivanti dal SIEG e quelli degli altri servizi, conformemente ai principi di cui al punto 31».

(167)

La legge sui servizi postali prevede, all'articolo 33a, che il titolare della licenza postale debba tenere conti separati per i costi e le entrate associati alla fornitura dei singoli servizi inclusi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale per il quale è designato (il SIEG postale e quello relativo ai vaglia postali) e quelli associati alla fornitura di altri servizi. Essa prevede inoltre che il metodo per la separazione dei conti sia stabilito in un decreto attuativo e che i conti separati debbano essere sottoposti annualmente a revisione da parte di un revisore dei conti indipendente.

(168)

Il decreto attuativo (65) è stato adottato dal CTU e dispone, al suo articolo 1, che i costi diretti devono essere imputati al servizio ad essi direttamente connesso, mentre i costi indiretti o comuni devono essere imputati sulla base di un nesso di causalità rispetto ai processi, alle attività o ai servizi interessati. Come stabilito dall'articolo 33a della legge sui servizi postali, le norme specifiche per la ripartizione dei costi comuni, così come proposte dalle Poste ceche, devono essere approvate dal CTU.

(169)

In particolare, il sistema di contabilità separata e il metodo di attribuzione dei costi adottati dalle Poste ceche si basano sul metodo della determinazione dei costi per attività. In una prima fase, i costi vengono attribuiti ai centri di costo, ad esempio un ufficio postale, un deposito, un centro di smistamento ecc. I costi sono attribuiti ai centri di costo per ogni attività che può essere registrata separatamente. Il sistema contabile delle Poste ceche presenta attualmente circa 5 740 centri di costo. Le voci di costo che non sono imputate a centri di costo operativi (ad esempio IVA, spese generali) sono attribuite secondo norme pre-approvate a seguito di un calcolo a livello di centri di costo operativi. La ripartizione di tali costi è proporzionale all'attribuzione dei costi diretti.

(170)

Le autorità ceche hanno spiegato che la contabilità separata è soggetta a revisione da parte di una società professionale indipendente. Il revisore deve verificare che il titolare della licenza postale abbia utilizzato le norme approvate nella prassi contabile e che i risultati annuali della separazione contabile siano corretti. Inoltre la Cechia ha presentato le relazioni del revisore dei conti indipendente per gli anni 2018, 2019 e 2020 che certificano che la contabilità interna delle Poste ceche è in linea con la direttiva 97/67/CE, il diritto nazionale e le norme approvate dal CTU ed è quindi idonea a quantificare i costi netti dell'obbligo di servizio universale ad esse affidato.

(171)

PNS asserisce al considerando 70 che le Poste ceche non separano correttamente i loro conti ed imputano erroneamente i costi relativi ai servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale ai servizi relativi a tale obbligo, così come definito dalle autorità ceche, sovvenzionando così in modo incrociato le perdite dei servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale. PNS afferma inoltre che il CTU e il revisore non esaminano in modo efficace se la separazione dei conti è stata eseguita correttamente o se i criteri di attribuzione sono sostanzialmente corretti. A questo proposito, la Commissione ritiene che le autorità ceche abbiano dimostrato che il sistema contabile e di attribuzione dei costi delle Poste ceche consente un'attribuzione dei costi e delle entrate tra le attività con un livello sufficiente di adeguatezza. Come hanno indicato le autorità ceche, i costi sono ripartiti in base al principio di proporzionalità, tenendo conto dell'utilizzo di singoli elementi della rete postale. Inoltre, come spiegato al considerando 171, nel certificare che la contabilità interna delle Poste ceche nel periodo 2018-2020 è conforme alla direttiva 97/67/CE, al diritto nazionale e alle norme approvate dal CTU, il revisore dei conti indipendente verifica la contabilità separata e i criteri di attribuzione dei costi e, di conseguenza, certifica l'idoneità di tale contabilità ai fini della quantificazione dei costi netti dei SIEG (postale e relativo ai vaglia postali) affidati alle Poste ceche. Infine la Commissione ricorda il considerando 139 della decisione di avvio, che chiarisce che la presunta errata ripartizione dei costi è una questione contabile e non comporterebbe il trasferimento di alcuna risorsa statale e pertanto non costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE.

(172)

Analogamente, per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui ai considerando 37, 38, 60 e 63 secondo cui le Poste ceche sovvenzionano volontariamente i prezzi sottocosto dei loro servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale, quali Balíkovna, e imputano alle attività connesse all'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, i costi e le perdite delle attività non relative all'obbligo di servizio universale, la Commissione ritiene, analogamente alla sua conclusione di cui al considerando 172, che le autorità ceche abbiano dimostrato in maniera sufficiente che la contabilità delle Poste ceche è gestita in modo separato conformemente alle prescrizioni di cui alla direttiva 97/67/CE e pertanto si esclude la sovvenzione incrociata, mediante una errata imputazione dei costi, tanto del SIEG postale quanto di quello relativo ai vaglia postali. In ogni caso, le sovvenzioni incrociate non possono essere considerate una questione a sé stante in quanto possono verificarsi soltanto in caso di sovracompensazione causata da un'errata attribuzione dei costi o da un'inadeguata quantificazione dello scenario controfattuale. Entrambi questi fenomeni non si verificano nella presente misura, come spiegato di seguito al considerando 206.

(173)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 60, secondo cui la compensazione per l'obbligo di servizio universale non è in linea con gli obblighi in materia di trasparenza finanziaria stabiliti dalla disciplina SIEG del 2012, poiché le Poste ceche hanno già formalmente incluso parte della compensazione nella relazione annuale del 2019, la Commissione rileva che il fatto che tale voce sia stata contabilizzata non è di per sé riconducibile ad una violazione dei citati obblighi di trasparenza finanziaria in materia di contabilità separata.

(174)

La Commissione rileva che il sistema contabile delle Poste ceche è il medesimo di cui al precedente periodo di incarico. La questione relativa al sistema contabile è stata sollevata anche da PNS nel ricorso contro la decisione del 2018 sull'obbligo di servizio universale nella causa T-316/18 (66), nel contesto della quale il Tribunale ha concluso che la Commissione ha condotto un'analisi approfondita del sistema contabile, in particolare della sua affidabilità, e, pertanto, la Commissione non ha commesso un errore manifesto di valutazione al riguardo.

(175)

Di conseguenza la Commissione conclude che la separazione contabile tra attività non relative e relative ai SIEG, così come attuate, è appropriata. Ne consegue che le Poste ceche rispettano la direttiva 2006/111/CE e il punto 44 della disciplina SIEG del 2012.

8.2.5.   Rispetto delle norme dell'Unione sull'aggiudicazione degli appalti

(176)

Conformemente al punto 19 della disciplina SIEG del 2012, «[u]n aiuto verrà considerato compatibile con il mercato interno a norma dell'articolo 106, paragrafo 2, [TFUE] soltanto se l'autorità responsabile, al momento di incaricare l'impresa in questione della fornitura del servizio, ha rispettato o si impegna a rispettare le norme dell'Unione applicabili in materia di appalti pubblici. Questo comprende eventuali condizioni relative a trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione sancite direttamente dal [TFUE] e, se del caso, dal diritto derivato dell'Unione. Si ritiene che gli aiuti che non rispettano tali norme e condizioni compromettano lo sviluppo degli scambi in misura contraria agli interessi dell'Unione, a norma dell'articolo 106, paragrafo 2, [TFUE]».

(177)

La legge sui servizi postali prevede che il fornitore del servizio universale sia designato mediante una procedura di selezione. A norma dell'articolo 22 della legge sui servizi postali il CTU ha condotto la procedura di selezione per il titolare della licenza postale per il periodo 2018-2022. Il CTU non ha selezionato alcun fornitore nel contesto di tale procedura in ragione del mancato rispetto delle condizioni di partecipazione.

(178)

Le autorità ceche hanno spiegato che, a seguito della conclusione della procedura di selezione infruttuosa, esse hanno avviato d'ufficio una procedura amministrativa per imporre alle Poste ceche l'obbligo di fornire i servizi universali, come previsto dall'articolo 22, nono comma, della legge sui servizi postali.

(179)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 61 e quella di PNS di cui al considerando 65, secondo cui le autorità ceche avrebbero violato le norme in materia di appalti pubblici di cui all'articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 97/67/CE, includendo intenzionalmente il servizio relativo ai vaglia postali nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, nel fissare i criteri di valutazione/aggiudicazione della procedura di gara a favore delle Poste ceche, la Commissione rileva che, come hanno spiegato le autorità ceche, la procedura di gara (67) è stata concepita in modo tale da consentire la partecipazione di numerosi candidati, anche se non erano in grado di fornire l'intero portafoglio di servizi, e che tale procedura consentiva altresì l'aggiudicazione di diverse licenze postali per singoli servizi. Vi era quindi la possibilità di designare fornitori diversi per la fornitura di servizi diversi inclusi nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, in linea con l'articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 97/67/CE. Un candidato aveva altresì la possibilità di presentare un'offerta per singoli servizi postali rientranti nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalla legge, esclusi i servizi relativi ai vaglia postali. Inoltre il CTU ha consentito a tutti i potenziali candidati di porre domande in merito alle condizioni di gara e all'ambito di applicazione, al fine di garantire la massima trasparenza e di consentire a tutti di ottenere tutte le informazioni necessarie per preparare le loro offerte. A tale proposito Zásilkovna non ha dichiarato il proprio interesse a partecipare alla procedura di gara. Secondo la Commissione, la procedura di gara non è stata discriminatoria ma, al contrario, è stata concepita in modo tale da consentire a qualsiasi fornitore di servizi postali di essere designato come fornitore di servizi universali.

(180)

La Commissione ritiene che soltanto nel caso in cui gli Stati membri decidano di organizzare una procedura di gara per la selezione del fornitore del servizio universale si applicherebbero le norme in materia di appalti pubblici e che, pertanto, in tal caso la compatibilità del finanziamento dell'obbligo di servizio universale con il mercato interno dipenderebbe dal fatto che tali norme siano state effettivamente rispettate. Nel caso di specie, a seguito di una procedura di gara infruttuosa, le autorità ceche hanno infine optato per la designazione diretta dell'operatore storico come fornitore del servizio universale, come consentito dall'articolo 7, paragrafo 2, della direttiva 97/67/CE. In tal modo, le autorità ceche hanno applicato la procedura di cui all'articolo 22, nono comma, della legge sui servizi postali, la quale prevede che il CTU possa imporre, in virtù di una decisione di concedere una licenza postale, l'obbligo di fornire e organizzare i servizi universali stabiliti nell'avviso della procedura di gara all'operatore che soddisfa al meglio i criteri di valutazione. Per questo motivo, il CTU ha avviato d'ufficio un procedimento amministrativo con le Poste ceche in merito alla concessione di una licenza postale per il periodo dal 1o gennaio 2018 al 31 dicembre 2022, poiché le Poste ceche soddisfacevano al meglio i criteri stabiliti nell'avviso della procedura di gara. Ne consegue che l'assegnazione diretta dell'incarico alle Poste ceche in veste di fornitore del servizio universale in relazione al SIEG postale è in linea con il punto 19 della disciplina SIEG del 2012. Il fatto che le autorità ceche abbiano incluso il SIEG relativo ai vaglia postali nell'ambito dell'obbligo di servizio universale, non inficia la legalità dell'assegnazione diretta dell'incarico per il SIEG postale, in quanto le autorità ceche hanno svolto una procedura di gara che non ha avuto esito positivo e soltanto successivamente hanno deciso di designare le Poste ceche come fornitore del servizio universale, trattandosi del fornitore che soddisfaceva i requisiti per la fornitura di tutti i servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche. In ogni caso, la Commissione osserva che le autorità ceche possono utilizzare la procedura negoziata senza previa pubblicazione qualora nel contesto di una procedura di gara non sia stata presentata alcuna offerta o alcuna offerta appropriata, né alcuna domanda di partecipazione o alcuna domanda di partecipazione appropriata ai sensi dell'articolo 32, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (68).

(181)

Per quanto riguarda l'aggiudicazione diretta del SIEG relativo ai vaglia postali, la Commissione ritiene che le autorità ceche abbiano esaminato le reti esistenti di istituti postali e finanziari (cfr. considerando 81) e abbiano concluso che non esisteva nessun altro operatore sul mercato che fornisse servizi relativi ai vaglia postali su base commerciale in tutto il territorio della Cechia, secondo le modalità richieste per un servizio universale, rispettando così le specifiche tecniche stabilite nel contesto della procedura di gara. I SIEG relativi ai vaglia postali sono così specifici per loro natura e modalità di fornitura che al momento del riesame dell'obbligo di servizio universale non esisteva alcun sostituto che fornisse tale servizio su base commerciale. Per fornire il SIEG relativo ai vaglia postali, un operatore deve disporre di una rete di distribuzione fitta e considerevole, nonché di un sistema di consegne giornaliere, combinate con elevate garanzie di sicurezza. Gli altri operatori non possedevano tali capacità, necessarie per fornire il SIEG relativo ai vaglia postali in linea con le condizioni stabilite dallo Stato ceco. Inoltre nessun altro operatore sarebbe stato in grado di sviluppare tali capacità prima del periodo 2018-2022. Soltanto la rete delle Poste ceche possedeva una densità, dimensioni e una qualità tali da poter conseguire gli obiettivi del SIEG relativo ai vaglia postali. Sebbene non si possa escludere che i concorrenti svilupperanno tale rete in futuro, le Poste ceche costituiscono l'unico fornitore in grado di offrire il SIEG relativo ai vaglia postali in modo affidabile nel periodo 2018-2022. Questo è il motivo per cui la Commissione riconosce che le Poste ceche detengono una rete logistica e di filiali unica in termini di densità, dimensioni e operazioni di consegna giornaliere, una circostanza questa che le rende l'unico fornitore possibile per il SIEG relativo ai vaglia postali durante il periodo in questione. Su questa base, la Commissione ritiene che l'aggiudicazione diretta del SIEG relativo ai vaglia postali possa essere coperta dall'esenzione per il fornitore unico ed essere affidata mediante una procedura negoziata senza previa pubblicazione ai sensi dell'articolo 32, paragrafo 2, lettera b), della direttiva 2014/24/UE (69).

8.2.6.   Assenza di discriminazione

(182)

Secondo il punto 20 della disciplina SIEG del 2012, «[n]el caso in cui un'autorità attribuisca l'incarico della fornitura del medesimo SIEG a più imprese, è opportuno che la compensazione sia calcolata in base allo stesso metodo per ciascuna impresa».

(183)

Poiché entrambi i SIEG sono assegnati soltanto alle Poste ceche, la Commissione ritiene che la condizione di cui al punto 20 della disciplina SIEG del 2012 non sia applicabile.

8.2.7.   Importo della compensazione

(184)

Secondo il punto 21 della disciplina SIEG del 2012, «[l]'importo della compensazione non deve eccedere quanto necessario per coprire i costi netti determinati dall'adempimento degli obblighi di servizio pubblico, compreso un margine di utile ragionevole». A questo proposito, il punto 24 della disciplina SIEG del 2012 stabilisce che «[i]l costo netto necessario - o che si prevede sarà necessario - per l'adempimento degli obblighi di servizio pubblico deve essere calcolato utilizzando la metodologia del costo evitato netto, laddove questo sia richiesto dalla legislazione nazionale o dell'Unione e negli altri casi in cui sia possibile».

8.2.8.   Calcolo del costo netto: metodologia del costo evitato netto

(185)

Ai sensi del punto 25 della disciplina SIEG del 2012, «[i]n base alla metodologia del costo evitato netto, il costo netto necessario - o che si prevede sia necessario - per ottemperare agli obblighi di servizio pubblico è calcolato come la differenza tra il costo netto per il fornitore del servizio soggetto ad un obbligo di servizio pubblico e il costo netto o utile del medesimo fornitore in assenza di tale obbligo».

(186)

Il decreto attuativo n. 466/2012 stabilisce la procedura utilizzata dal CTU per calcolare il costo netto per la fornitura dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalla legge sui servizi postali, da parte delle Poste ceche.

(187)

La metodologia del costo evitato netto utilizzata dalle autorità ceche si basa su quattro elementi principali:

a)

la definizione dello scenario fattuale e di quello controfattuale;

b)

il calcolo dell'impatto che lo scenario controfattuale avrebbe su costi e sulle entrate delle Poste ceche;

c)

il calcolo dei vantaggi immateriali per le Poste ceche;

d)

il calcolo del costo netto totale.

(188)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 62, lettera f), secondo cui la metodologia di attribuzione dei costi è più adatta per il calcolo del costo evitato netto, la Commissione rileva che, secondo il punto 27 della disciplina SIEG, la Commissione stessa ritiene che «la metodologia del costo evitato netto sia il modo più accurato per stabilire il costo dell'adempimento di un obbligo di servizio pubblico». Allo stesso tempo, l'allegato I della direttiva 97/67/CE utilizza anche la metodologia del costo evitato netto per determinare il costo netto per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale.

I.   Lo scenario fattuale e quello controfattuale

Scenario fattuale

(189)

Nello scenario fattuale, vengono presi in considerazione i costi e le entrate effettivi delle Poste ceche per i diversi elementi e tutte le attività per gli anni 2018-2020. Per il 2021 e il 2022 è stata utilizzata una stima dei costi e delle entrate delle Poste ceche. L'utilizzo di dati effettivi per il periodo 2018-2020 e di dati stimati per il 2021 e il 2022 è considerato ragionevole e preciso dato che i dati effettivi sono disponibili per il periodo 2018-2020. Tali dati iniziali sono considerati appropriati e atti a escludere sovracompensazioni dato che derivano dal sistema contabile delle Poste ceche che, come spiegato al considerando 176, è conforme alla direttiva 2006/111/CE e al punto 44 della disciplina SIEG del 2012.

Scenario controfattuale

Fase 1: individuazione degli aspetti dell'obbligo di servizio universale e del DBIS che l'impresa non gestirebbe in normali condizioni di mercato

(190)

Lo scenario controfattuale prende in considerazione il comportamento delle Poste ceche nel caso in cui non fossero loro affidati né l'obbligo di servizio universale (SIEG postale e relativo ai vaglia postali) né il DBIS. Le Poste ceche hanno considerato le possibilità di ottimizzazione aziendale e hanno apportato modifiche allo scenario controfattuale, rispetto allo scenario fattuale, in relazione ai seguenti quattro aspetti:

a)

i servizi DBIS;

b)

gli uffici postali; la condizione della densità della rete di uffici postali (numero di uffici);

c)

la frequenza di consegna: l'obbligo di consegna capillare sul territorio nazionale con una frequenza di 5 giorni lavorativi settimanali;

d)

i processi ausiliari: altri compiti amministrativi assegnati soltanto al fornitore dell'obbligo di servizio universale (cfr. punto 196).

(191)

Per quanto concerne i quattro aspetti summenzionati, le autorità ceche affermano che le Poste ceche: i) cesserebbero la fornitura di servizi DBIS, ii) chiuderebbero un certo numero di uffici postali e, inoltre, ne convertirebbero alcuni in punti postali (70); iii) ridurrebbero la frequenza di consegna di alcuni invii postali; e iv) smetterebbero di svolgere o svolgerebbero in misura minore alcune attività amministrative relative alle prescrizioni concernenti l'obbligo di servizio universale. I quattro aspetti dello scenario controfattuale sono presentati ulteriormente in appresso.

1.   Cessazione del servizio DBIS

(192)

L'introduzione del DBIS ha modificato la forma di consegna di taluni invii postali, principalmente lettere ordinarie e raccomandate (invii «cannibalizzati»), i quali sono passati dalla forma fisica a quella elettronica, per tutti i tipi di utenti che comunicano con la pubblica amministrazione. Nello scenario controfattuale, nel contesto del quale le Poste ceche smetterebbe di fornire servizi DBIS, gli invii postali cannibalizzati verrebbero consegnati nel modo tradizionale, ossia quello fisico. Da un lato, le entrate e i costi delle Poste ceche diminuirebbero in relazione alle entrate e ai costi associati ai servizi DBIS e, dall'altro, le entrate e i costi delle Poste ceche aumenterebbero in ragione del recupero degli invii postali cannibalizzati da consegnare fisicamente. Il numero di invii postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale tenendo conto dei dati sugli invii cannibalizzati come stimato al considerando 152 della decisione DBIS è presentato nella tabella 5:

Tabella 5

Numero di invii postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale, considerando gli invii cannibalizzati dalle caselle postali elettroniche di dati (DBIS) come stimato nella decisione DBIS

Numero di invii postali (in migliaia)

 

2018

2019

2020

2021

2022

Scenario fattuale (A)

posta ordinaria

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

 

posta raccomandata

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

Cannibalizzati (B)

posta ordinaria

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

 

posta raccomandata

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

Scenario controfattuale (C=A+B)

posta ordinaria

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

 

posta raccomandata

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

2.   Chiusura di una serie di uffici postali e conversione di alcuni di essi in punti postali

(193)

Per il periodo 2018-2022, le Poste ceche considerano che 3 210 uffici postali facciano parte della rete di uffici postali nello scenario fattuale. Tale dato comprende 3 200 uffici postali obbligatori nel contesto dell'obbligo di servizio universale e 10 gestiti volontariamente situati in località turistiche speciali (ad esempio in montagna o presso musei all'aperto), che consentono ai turisti di inviare lettere o cartoline utilizzando francobolli speciali. In assenza dell'obbligo di servizio universale, le poste ceche gestirebbero una rete meno fitta, mantenendo soltanto gli uffici postali redditizi, tenendo conto del fatto che il titolare della licenza postale è un fornitore di servizi postali di livello nazionale e distribuisce le proprie sedi in modo tale da garantire la disponibilità dei propri servizi in tutto il paese. Sulla base del proprio sistema contabile interno, le Poste ceche ripartiscono le entrate e i costi tra gli uffici postali al fine di stabilire la redditività di ciascun ufficio. Le Poste ceche hanno analizzato tali informazioni in associazione a una serie di criteri operativi e di accessibilità al fine di decidere se mantenere o meno un ufficio postale nello scenario controfattuale. Sulla base dell'analisi effettuata dalle Poste ceche, nello scenario controfattuale, la sua rete sarebbe composta da 583 uffici postali rispetto a quelli obbligatori che le Poste ceche gestiscono nel contesto dell'obbligo di servizio universale, 10 uffici postali in aggiunta a quelli obbligatori e 462 punti postali. Considerato che, nello scenario controfattuale, verrebbe chiuso circa l'80 % degli uffici postali, la distanza massima tra la maggior parte (circa l'89 %) degli uffici postali commerciali e i punti postali, anche se sarebbe più lunga rispetto a quella dello scenario fattuale, sarebbe comunque inferiore a 10 km. Secondo le Poste ceche, in tal caso la disponibilità di tutti i servizi offerti presso gli uffici postali (compresi i servizi postali e i servizi relativi ai vaglia postali) subirebbe una riduzione sostanziale. Il numero degli uffici obbligatori da mantenere nello scenario controfattuale è considerato costante nel corso della durata del periodo di incarico e rappresenta la decisione ex ante previsionale per l'ottimizzazione aziendale. La tabella 6 illustra la rete degli uffici postali (numero di uffici) nel contesto dello scenario fattuale e in quello dello scenario controfattuale.

Tabella 6

Numero di uffici postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale

Anno

uffici nello scenario fattuale

uffici da chiudere nello scenario controfattuale

uffici nello scenario controfattuale

Totale (uffici postali obbligatori +non obbligatori)

obbligatori

non obbligatori

restanti rispetto agli uffici postali obbligatori

restanti rispetto agli uffici postali non obbligatori

uffici che saranno convertiti in punti postali

numero totale di uffici

 

a=b+c

b

c

d=a-h

e

f

g

h=e+f+g

2018

3 231

3 200

31

2 155

583

31

462

1 076

2019

3 232

3 200

32

2 155

583

32

462

1 077

2020

3 237

3 200

37

2 149

583

37

468

1 088

2021

3 237

3 200

37

2 149

583

37

468

1 088

2022

3 237

3 200

37

2 149

583

37

468

1 088

3.   Minore frequenza di consegna di invii postali specifici

(194)

Le autorità ceche hanno spiegato che una minore frequenza di consegna delle lettere significherebbe passare da cinque giorni la settimana a cinque giorni ogni due settimane. Il mercato della consegna dei pacchi è sufficientemente competitivo e pertanto la frequenza di consegna dei pacchi non verrebbe ridotta. Le autorità ceche hanno inoltre spiegato che, nel periodo 2018-2022, si prevedevano cambiamenti nella consegna delle lettere. Nello scenario fattuale, nel 2020 è stato introdotto un nuovo regime di consegna. La consegna G+1 (71) esistente verrà estesa con la consegna G+n e si presume un trasferimento della maggior parte della domanda alla consegna G+n, dato che i clienti preferiscono risparmiare sui costi di consegna piuttosto che sulla velocità di consegna. Nello scenario controfattuale, l'offerta consiste nella consegna G+n. La frequenza e il numero di lettere consegnate presso le singole sedi (ossia le famiglie) sono stati oggetto di esame da parte delle Poste ceche, nel contesto di un esercizio di monitoraggio a livello nazionale. La tabella 7a e la tabella 7b mostrano la manodopera necessaria in equivalenti a tempo pieno (ETP), nonché il numero di veicoli necessari nello scenario fattuale e in quello controfattuale per una consegna di cinque giorni su due settimane.

Tabella 7a

Rete di consegna nel 2018

2018

ETP

numero di veicoli

trasporto (in km)

Scenario fattuale (G+1)

[…]

[…]

[…]

Scenario controfattuale (G+n)

[…]

[…]

[…]

Differenza

[2 000 -2 500 ]

[750 -900 ]

[10 000 000 -15 000 000 ]

Tabella 7b

Rete di consegna nel 2019

2019

ETP

numero di veicoli

trasporto (in km)

Scenario fattuale (G+1)

[…]

[…]

[…]

Scenario controfattuale (G+n)

[…]

[…]

[…]

Differenza

[2 000 -2 500 ]

[750 -900 ]

[11 000 000 -16 000 000 ]

Tabella 7c

Rete di consegna nel 2020, nel 2021 e nel 2022

2020, 2021, 2022

ETP

numero di veicoli

trasporto (in km)

Scenario fattuale (G+n, G+1)

[…]

[…]

[…]

Scenario controfattuale (G+n)

[…]

[…]

[…]

Differenza

[350 -500 ]

[700 -850 ]

[11 000 000 -16 000 000 ]

4.   Riduzione delle attività amministrative

(195)

Le Poste ceche smetterebbero altresì di svolgere alcune attività amministrative relative all'adempimento dell'obbligo di servizio universale. Le attività amministrative relative all'adempimento dell'obbligo di servizio universale che le Poste ceche interromperebbero nello scenario controfattuale sono le seguenti:

a)

misurazione dei tempi di trasporto e dei flussi di trasporto e rendicontazione all'autorità di regolamentazione;

b)

registrazioni dettagliate e separate di costi ed entrate, calcolo del costo netto dell'obbligo di servizio universale e comunicazione all'autorità di regolamentazione;

c)

verifica contabile delle registrazioni separate;

d)

acquisto di documenti di origine per il calcolo del costo netto dell'obbligo di servizio universale;

e)

gestione del dipartimento delle tecnologie postali competente per lo sviluppo dei requisiti qualitativi dell'obbligo di servizio universale in norme operative, il monitoraggio della qualità dei servizi e l'organizzazione delle misure correttive.

Plausibilità e quantificazione dello scenario controfattuale

(196)

Per quanto concerne la plausibilità di uno scenario controfattuale nel contesto del quale la rete degli uffici postali sarebbe notevolmente ridotta, le autorità ceche hanno spiegato che le Poste ceche gestiscono diversi tipi di istituti postali, da uffici postali di piccole dimensioni che gestiscono un unico sportello presso piccoli comuni fino a uffici postali di grandi dimensioni con numerosi sportelli situati nelle grandi città. Il numero di clienti serviti da uno specifico ufficio postale dipende dalle sue dimensioni. Il numero più elevato di clienti è servito da uffici postali di grandi e medie dimensioni situati in zone densamente popolate. Tali uffici postali sono per lo più mantenuti nello scenario controfattuale. Di contro, gli uffici postali di piccole dimensioni che servono un numero minore di clienti non verrebbero mantenuti nello scenario controfattuale. Secondo le autorità ceche, l'ipotesi semplificata secondo cui la chiusura dell'81,5 % degli uffici postali (di norma più piccoli e in perdita) comporterà un trasferimento dell'81,5 % della domanda verso gli altri uffici postali non è corretta e non corrisponde alla situazione esistente in Cechia. I dati finanziari mostrano che i 583 uffici postali mantenuti nello scenario controfattuale generano il [50-75] % delle entrate (domanda) rispetto al totale delle entrate generate presso gli uffici postali nel 2018. Il totale dei 2 155 uffici postali da chiudere genera soltanto il [15-35] % delle entrate nel 2018 e le percentuali sono analoghe negli altri anni. Una parte delle entrate generate dagli uffici postali da chiudere viene trasferita ai punti postali, dato che è presso questi punti che viene spostata la domanda di lettere e pacchi tramite posta raccomandata da parte dei clienti. Le Poste ceche perderanno la restante parte della domanda dato che alcuni dei clienti smetterebbero di utilizzare i suoi servizi, compresi i vaglia postali. Per quanto concerne i vaglia postali, andrebbe perso il [30-55] % delle entrate generate presso gli uffici chiusi. Infine l'impatto complessivo sulla domanda è stato stimato non soltanto sulla base dei risultati di un'indagine, ma anche di altri dati, quali la distanza dall'ufficio postale più vicino e la disponibilità di un servizio analogo sul mercato.

(197)

Per quanto concerne l'effetto sulla domanda della riduzione della frequenza di consegna, le autorità ceche hanno spiegato che il CTU ha tenuto conto di diverse circostanze che potrebbero incidere sulla variazione della domanda, e non soltanto dell'indagine di mercato (cfr. considerando 90). Ad esempio la misura in cui sono disponibili servizi sostitutivi alla consegna di lettere è stato un altro aspetto importante. Mentre la consegna di pacchi espressi è offerta da diversi fornitori in Cechia, la consegna garantita di lettere secondo un modello G+1 è offerta soltanto dai servizi di corriere. Si prevede che i singoli clienti in generale non passeranno ai servizi di corriere o alla comunicazione elettronica per ottenere la consegna G+1. Piuttosto passerebbero al servizio di consegna G+n. I singoli clienti possono utilizzare i servizi di corriere o la comunicazione elettronica, ma il motivo che li spinge a utilizzare tali servizi anziché inviare lettere sarà probabilmente diverso e non correlato a una modifica nella frequenza di consegna da G+1 a G+n, dato che anche una spedizione consegnata secondo il modello G+1 non può competere con la comunicazione elettronica in termini di velocità e prezzo; inoltre, i servizi di corriere sono molto più costosi. Le Poste ceche hanno modificato la frequenza di consegna nel febbraio del 2020 e offrono «spedizioni economiche» con consegna G+n e «spedizioni prioritarie» con consegna G+1. Le spedizioni economiche sono 7 CZK più economiche rispetto alle spedizioni prioritarie (tale differenza si applica tanto alle lettere ordinarie quanto a quelle raccomandate). Secondo i dati delle Poste ceche relativi al rapporto tra spedizioni economiche e prioritarie per il periodo da febbraio a maggio del 2020, presentati nella tabella 7, la maggior parte dei clienti preferisce prezzi più bassi a una consegna più rapida, ma più costosa (circa il [93-96] % dei clienti sceglie il modello economico per le lettere ordinarie e circa il [82-87] % per le raccomandate), un dato che corrisponde ai risultati dell'indagine.

Tabella 8

Rapporto tra spedizioni prioritarie ed economiche (tutti i clienti)

Prodotto

Modello di servizio

Febbraio 2020

Marzo 2020

Aprile 2020

Maggio 2020

Lettere ordinarie

Priorità

[5 -7 ] %

[5 -7 ] %

[3,5 -6,5 ] %

[3,5 -6,5 ] %

Economia

[93 -95 ] %

[93 -95 ] %

[93,5 -96,5 ] %

[93,5 -96,5 ] %

Lettere raccomandate

Priorità

[13 -18 ] %

[13 -18 ] %

[13 -18 ] %

[13 -18 ] %

Economia

[82 -87 ] %

[82 -87 ] %

[82 -87 ] %

[82 -87 ] %

(198)

Per quanto concerne l'argomentazione di PNS di cui al considerando 67, secondo la quale le Poste ceche hanno deciso di gestire volontariamente una serie di uffici postali fino al 2016, la Commissione osserva che la decisione delle Poste ceche di gestire volontariamente una serie di uffici nel periodo 2013-2015 non porta necessariamente a concludere che le Poste ceche avrebbero dovuto optare per il medesimo approccio nel periodo 2018-2020. Inoltre, come spiegato dalle autorità ceche al considerando 85, la decisione delle Poste ceche di mantenere temporaneamente tali uffici postali aveva un senso dal punto di vista economico in considerazione dell'imminente decisione politica di aumentare il numero di uffici obbligatori a 3 200. La Commissione rileva altresì che, in linea di principio, gli Stati membri non sono tenuti a utilizzare lo stesso scenario controfattuale in ogni notifica di compensazione per l'obbligo di servizio universale, ma hanno la facoltà di adattarlo in base agli sviluppi del mercato. Tali sviluppi del mercato si rispecchiano realisticamente nei costi e nelle entrate di ciascun ufficio postale, dato che tali aspetti sono stati considerati nell'analisi volta a stabilire quali uffici sarebbero da chiudere e quali dovrebbero rimanere aperti nello scenario controfattuale. In ogni caso, il fattore decisivo è tuttavia l'eventualità che lo scenario controfattuale selezionato sia stato quantificato correttamente, in modo realistico, come spiegato ai considerando 205 e 206.

(199)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 62 e quella di PNS di cui ai considerando 71 e 72, secondo le quali le Poste ceche non sono un'impresa gestita in modo efficiente in quanto non spiegano né giustificano con precisione la necessità di tutti i costi richiesti per l'adempimento dell'obbligo in modo efficiente, la Commissione rileva che la spesa delle Poste ceche è monitorata dal ministero dell'Interno, mentre parallelamente le Poste ceche hanno messo in atto un proprio programma interno di conformità aziendale contro la corruzione e altre forme di condotta illecita. La Commissione rileva altresì che, nonostante tutte le misure in essere, qualora sussistano dubbi circa l'aggiudicazione di un particolare contratto, tale questione viene portata all'attenzione delle autorità competenti quali il tribunale municipale di Praga. Di conseguenza la Commissione ritiene che Zásilkovna non abbia dimostrato che le Poste ceche non sono un'impresa gestita in modo efficiente. Inoltre la Commissione ribadisce la conclusione di cui al considerando 175 secondo cui la separazione contabile tra le attività non relative ai SIEG e quelle relative ai SIEG così come attuata è conforme alla direttiva 2006/111/CE e al punto 44 della disciplina SIEG del 2012. Il calcolo del costo evitato netto tiene pertanto conto effettivamente soltanto dei costi necessari che le Poste ceche devono sostenere per adempiere l'obbligo in questione. Inoltre la metodologia del costo netto non tiene conto soltanto dei costi che un'impresa media, gestita in modo efficiente e adeguatamente dotata, operante nel medesimo settore dovrebbe sostenere, in quanto ciò implicherebbe che la misura in questione non apporterebbe alcun vantaggio all'impresa in questione (sarebbe quindi soddisfatto anche il quarto criterio Altmark — cfr. considerando 120 e 121). Infine la Commissione osserva che l'attribuzione diretta del censimento del 2021 alle Poste ceche, di cui al considerando 72, non rientra nell'ambito di applicazione della presente decisione.

(200)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di al considerando 62 e quella di PNS di cui ai considerando 44, 45 e 69, secondo le quali le Poste ceche non sottraggono dal costo evitato netto finale le perdite che hanno volontariamente sostenuto fornendo i loro servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale a prezzi inferiori ai costi, la Commissione osserva che, in linea di principio, possono essere concessi sconti anche per i servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale. All'articolo 12 la direttiva 97/67/CE prevede che i prezzi dovrebbero essere correlati ai costi. Tuttavia i prodotti che non rientrano nell'ambito del servizio universale non sono oggetto dell'obbligo di correlare i prezzi ai costi e le Poste ceche sono libere di determinarne i prezzi in base alla domanda e all'offerta. In ogni caso, oltre alle argomentazioni delle denuncianti relative ai prodotti non relativi all'obbligo di servizio universale, la Commissione ha valutato i prezzi scontati anche dei prodotti soggetti ad obbligo di servizio universale e ha constatato che, sulla base delle informazioni fornite dalle autorità ceche, i prezzi volontariamente scontati dei prodotti soggetti all'obbligo di servizio universale sono più elevati rispetto ai rispettivi costi variabili medi e, di conseguenza, non incidono in alcun modo sul costo evitato netto. Infine, la Commissione rileva che l'attribuzione dei costi, fissi o variabili, ai vari prodotti non è correlata al prezzo di ciascun prodotto, scontato o meno. Poiché i costi di ciascun prodotto sono orientati al consumo di risorse e non al prezzo, la metodologia di attribuzione dei costi e i rispettivi criteri di attribuzione sono gli aspetti determinanti ai fini dell'attribuzione dei costi a ciascun prodotto. Tuttavia, come spiegato ai considerando da 169 a 172, la Commissione ha riscontrato che la metodologia di ripartizione dei costi e i rispettivi criteri di ripartizione sono conformi alla direttiva 97/67/CE, al diritto nazionale e alle norme approvate dal CTU, come certificato da un revisore dei conti indipendente per il periodo 2018-2020. La Commissione conclude pertanto che le Poste ceche non imputano indebitamente i costi dei prodotti non soggetti ad obbligo di servizio universale ai costi dei prodotti soggetti a tale obbligo al fine di aumentare il costo evitato netto.

(201)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 62 e quelle di PNS di cui al considerando 69, secondo le quali la massiccia riduzione degli uffici postali è del tutto irrealistica e contraria alle tendenze del mercato e non è stata adeguatamente quantificata, la Commissione ribadisce le sue osservazioni di cui al considerando 197 secondo le quali nello scenario controfattuale l'effetto stimato sulla domanda non soltanto dell'attività relativa all'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, ma anche dell'attività non relativa a tale obbligo, è attendibile. Inoltre, in risposta al rapido sviluppo del segmento dei punti di prelievo (il segmento cresce di anno in anno del 70 %-100 % e attualmente rappresenta circa il 20 % della distribuzione di merci da negozi online), le Poste ceche hanno introdotto un prodotto analogo a basso costo denominato Balík Do balíkovny (in inglese «Package Delivery to Package Pick-Up Outlet», ossia consegna di pacchi presso punti di prelievo), una circostanza questa che dimostra che la conversione degli uffici postali in punti postali è in linea con l'andamento del mercato.

(202)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 66 e l'argomentazione di PNS di cui al considerando 72, secondo le quali la riduzione della frequenza di consegna è la situazione effettiva delle Poste ceche che non è stata presa in considerazione nella quantificazione del rispettivo effetto sulla domanda, la Commissione rileva che, anche in presenza del nuovo sistema di consegna a due velocità, le Poste ceche continuano a essere tenute a effettuare le consegne ogni giorno, se tale servizio è richiesto e pagato dai clienti. Nello scenario controfattuale, tali consegne non avranno più luogo. In ogni caso, le autorità ceche hanno distinto, nei calcoli del costo evitato netto, i periodi precedenti e successivi all'introduzione della consegna a due velocità, mentre la quantificazione del rispettivo effetto sulla domanda si è basata su un'adeguata indagine di mercato ed è stata corroborata da osservazioni recenti riguardanti le tendenze riguardanti la clientela.

(203)

Per quanto concerne l'argomentazione di Zásilkovna di cui al considerando 36, secondo la quale le Poste ceche sarebbero state sovracompensate per l'obbligo di servizio universale dal 2013 al 2017 e avrebbero utilizzato tale compensazione eccessiva per sovvenzionare le loro attività commerciali, la Commissione rileva che la compensazione per l'obbligo di servizio universale dal 2013 al 2017 è stata approvata con la decisione del 2018 sull'obbligo di servizio universale che è stata confermata dal Tribunale nella causa T-316/18 (72). Dato che tale decisione non è stata impugnata, le conclusioni della Commissione contenute in tale decisione sono valide e definitive.

(204)

La Commissione rileva che, nel corso del procedimento di indagine formale, la Cechia ha riesaminato i calcoli del costo evitato netto notificato prendendo in considerazione ipotesi più prudenti nello scenario controfattuale (ossia abbassando il costo evitato netto). In particolare, la Cechia ha ipotizzato: i) un maggior potenziamento della capacità dei restanti uffici postali commerciali di evadere la domanda dirottata dagli uffici chiusi; e ii) perdite maggiori di fatturato dovute ad un'interpretazione più conservativa dei risultati delle indagini di mercato. La Cechia ha inoltre tenuto conto nello scenario fattuale, ove disponibili, dei dati effettivi, anziché dei dati previsti, un approccio questo che ha reso i calcoli del costo evitato netto più realistici; ha dimostrato, utilizzando delle stime, che le Poste ceche realizzerebbero ulteriori risparmi sui costi nelle loro operazioni di ritiro/consegna, senza tuttavia considerare tali risparmi nei calcoli del costo evitato netto; ha dimostrato che i prezzi volontariamente scontati dei prodotti oggetto di obbligo di servizio universale offerti ai clienti di grandi dimensioni continuano ad essere superiori ai rispettivi costi variabili medi e, quindi, non incidono in alcun modo indebitamente sul costo evitato netto; e ha tenuto correttamente conto del costo evitato netto del DBIS, aggiornato con i dati effettivi, nel calcolo del costo evitato netto di tale obbligo di servizio universale. Di conseguenza, la Cechia ha ridotto il costo evitato netto totale notificato per il periodo 2018-2022 da 12 300 433 665 CZK a 9 996 852 907 CZK, apportando una rettifica pari al – 18,73 %, come illustrato in dettaglio per ciascun anno nella tabella 9.

Tabella 9

Costo evitato netto notificato rispetto al costo evitato netto rettificato

Importi in CZK

2018

2019

2020

2021

2022

Totale

2018-2022

Costo evitato netto notificato

2 694 652 078

2 967 587 686

2 100 283 382

2 230 483 704

2 307 426 815

12 300 433 665

Costo evitato netto rettificato

2 402 212 803

2 498 215 225

1 631 363 967

1 723 251 833

1 741 809 079

9 996 852 907

% di rettifica

–10,85  %

–15,82  %

–22,33  %

–22,74  %

–24,51  %

–18,73  %

(205)

Alla luce di quanto sopra, la Commissione ritiene che lo scenario controfattuale descritto sia credibile e basato su presupposti razionali che rispecchiano lo sforzo delle Poste ceche volto ad ottimizzare la loro attività risparmiando sui costi e aumentando le entrate, mentre l'effetto sulla domanda di servizi delle Poste ceche è stato stimato correttamente, contrariamente a quanto affermato dalle denuncianti ai considerando 62, lettera c) e 68. Inoltre la Commissione ritiene che le spiegazioni fornite dalle Poste ceche, come illustrato ai considerando da 73 a 80, e dalle autorità ceche, come illustrato ai considerando da 81 a 93 e da 197 a 198, siano ragionevoli e sufficienti a dissipare i dubbi espressi dalla Commissione nella decisione di avvio. In condizioni di mercato, è comprensibile che le Poste ceche chiuderebbero gli uffici postali in perdita e manterrebbero quelli redditizi. La Commissione ritiene non significativo un raffronto tra la rete postale nello scenario controfattuale e quella delle denuncianti dato che i cosiddetti «uffici postali» delle denuncianti sono principalmente punti vendita (ad esempio chioschi edicola) e punti di prelievo (ossia locali di terzi che operano su commissione) che non possono essere equiparati agli uffici postali ai sensi della legge sui servizi postali. Tali punti vendita non soddisfano le prescrizioni pertinenti previste dalla legislazione nazionale e non possono offrire l'intera gamma di servizi oggetto dell'obbligo di servizio universale. Analogamente, è altresì logico che la frequenza delle consegne cambi per adattarsi alle condizioni del mercato e alla necessità di ridurre le perdite. Sebbene una minore frequenza di consegna e una riduzione della rete di uffici postali inciderebbero negativamente sulla domanda, le autorità ceche ne tengono conto nella progettazione dello scenario controfattuale.

II.   Calcolo dell'impatto dello scenario controfattuale su costi ed entrate delle Poste ceche

Fase 1: individuazione dell'impatto su costi ed entrate derivante dalla chiusura di alcuni uffici postali e dalla cessazione dei servizi DBIS nello scenario controfattuale

(206)

Occorre accertare l'ammontare dei costi e delle entrate che corrispondono alle attività e agli elementi di rete eliminati. La fonte di tali informazioni è la contabilità interna delle Poste ceche, ossia registrazioni contabili separate di costi ed entrate, in particolare dei costi e delle entrate riconosciuti nei singoli pool di costi (centri di costo). Viene utilizzato il metodo della determinazione dei costi per attività. Se l'attività in questione non fosse svolta, o se un determinato elemento della rete non fosse più gestito, i costi associati sarebbero risparmiati. I costi connessi al funzionamento dei singoli uffici postali sono iscritti in centri di costo distinti. Ciascun ufficio postale tiene registrazioni individuali nella propria contabilità di tutti i costi per il funzionamento dell'edificio e delle sue apparecchiature nonché per la manutenzione e le riparazioni, oltre a tutti i costi del personale per il personale di sportello e altri costi diretti associati alla fornitura di determinati servizi (ad esempio, l'uso di etichette, buoni, diritti per l'accesso a banche dati esterne ecc.). Le entrate per i servizi postali e non postali resi dagli uffici postali sono iscritti anch'essi nella contabilità dei singoli uffici postali. Inoltre le entrate generate da un ufficio postale sono registrate nella contabilità del suo pool di costi (integralmente), indipendentemente dal fatto che tali entrate coprano anche i costi di altre parti della catena postale (ad esempio, smistamento, trasporto e consegna). Le entrate dei servizi postali sono suddivise in tali parti della catena postale per poter confrontare il costo degli uffici postali con la parte rilevante delle entrate generate da tali uffici. Il fine è valutare se un determinato ufficio postale sia redditizio o meno, una circostanza questa che è importante per stabilire se tale ufficio postale debba essere mantenuto o meno nello scenario controfattuale (alternativo).

(207)

Le tabelle da 10 a 14 mettono a confronto il costo degli uffici postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale e individuano i costi evitati grazie alla riduzione proposta nello scenario controfattuale per il periodo 2018-2022.

Tabella 10

Confronto del costo di tutti gli uffici postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale (anno 2018)

Costo degli uffici postali (2018), in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

1)

Uffici obbligatori nel contesto dell'obbligo di servizio universale, di cui:

[…]

 

 

a)

Uffici postali da chiudere

[…]

[…]

[…]

b1)

Restanti uffici postali

[…]

[…]

[…]

b2)

Uffici postali convertiti in punti postali

[…]

[…]

[…]

2)

Uffici postali non obbligatori

[…]

[…]

[…]

Costo totale

[…]

[…]

1 971 954 710

Tabella 11

Confronto del costo di tutti gli uffici postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale (anno 2019)

Costo degli uffici postali (2019), in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

1)

Uffici obbligatori nel contesto dell'obbligo di servizio universale, di cui:

[…]

 

 

a)

Uffici postali da chiudere

[…]

[…]

[…]

b1)

Restanti uffici postali

[…]

[…]

[…]

b2)

Uffici postali convertiti in punti postali

[…]

[…]

[…]

2)

Uffici postali non obbligatori

[…]

[…]

[…]

Costo totale

[…]

[…]

2 068 972 772

Tabella 12

Confronto del costo di tutti gli uffici postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale (anno 2020)

Costo degli uffici postali (2020), in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

1)

Uffici obbligatori nel contesto dell'obbligo di servizio universale, di cui:

[…]

 

 

a)

Uffici postali da chiudere

[…]

[…]

[…]

b1)

Restanti uffici postali

[…]

[…]

[…]

b2)

Uffici postali convertiti in punti postali

[…]

[…]

[…]

2)

Uffici postali non obbligatori

[…]

[…]

[…]

Costo totale

[…]

[…]

2 087 416 256

Tabella 13

Confronto del costo di tutti gli uffici postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale (anno 2021)

Costo degli uffici postali (2021), in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

1)

Uffici obbligatori nel contesto dell'obbligo di servizio universale, di cui:

[…]

 

 

a)

Uffici postali da chiudere

[…]

[…]

[…]

b1)

Restanti uffici postali

[…]

[…]

[…]

b2)

Uffici postali convertiti in punti postali

[…]

[…]

[…]

2)

Uffici postali non obbligatori

[…]

[…]

[…]

Costo totale

[…]

[…]

2 092 609 307

Tabella 14

Confronto del costo di tutti gli uffici postali nello scenario fattuale e in quello controfattuale (anno 2022)

Costo degli uffici postali (2022), in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

1)

Uffici obbligatori nel contesto dell'obbligo di servizio universale, di cui:

[…]

 

 

a)

Uffici postali da chiudere

[…]

[…]

[…]

b1)

Restanti uffici postali

[…]

[…]

[…]

b2)

Uffici postali convertiti in punti postali

[…]

[…]

[…]

2)

Uffici postali non obbligatori

[…]

[…]

[…]

Costo totale

[…]

[…]

2 102 282 619

(208)

Tuttavia non ci si può aspettare che nello scenario controfattuale tutti i risparmi sui costi stimati derivanti dalla chiusura proposta di taluni uffici postali e dalla cessazione dei servizi DBIS possano essere realizzati integralmente. Quando un ufficio postale viene chiuso o se il servizio DBIS non viene più fornito, la domanda dei servizi forniti da quell'ufficio non scompare del tutto e gli invii postali cannibalizzati da DBIS continuerebbero ad essere consegnati per posta tradizionale (ossia in formato cartaceo) nello scenario controfattuale. Tale variazione della domanda incide tanto sui costi quanto sulle entrate e deve pertanto essere presa in considerazione nello scenario controfattuale. Al fine di modellizzare il modo in cui la domanda cambierebbe, le autorità ceche hanno spiegato di aver utilizzato le indagini di mercato e l'analisi presentata nella decisione DBIS (cfr. considerando 193). Secondo le indagini condotte, alcuni clienti sceglierebbero di continuare a utilizzare i servizi delle Poste ceche dopo la chiusura del loro ufficio postale e soddisferebbero la loro domanda di servizi presso un ufficio postale diverso. Tuttavia una parte della domanda andrebbe inevitabilmente persa, dato che alcuni clienti passerebbero ad altri concorrenti e alcuni clienti sceglierebbero di ridurre la loro domanda. Di conseguenza le Poste ceche perderebbero entrate sia a livello SIEG che non SIEG. La quantificazione della riduzione prevista delle entrate dovuta alla variazione della domanda conseguente alla chiusura degli uffici postali è riportata di seguito nella tabella 15.

Tabella 15

Riduzione delle entrate (2018-2022)

Anno

Entrate — scenario fattuale

Entrate — scenario controfattuale

Riduzione delle entrate (impatto dell'obbligo di servizio universale)

Aumento delle entrate (impatto di DBIS)

Differenza in termini di entrate

2018 (2 135  uffici postali chiusi + 462 punti postali)

[…]

[…]

[…]

[…]

509 492 440

2019 (2 155  uffici postali chiusi + 462 punti postali)

[…]

[…]

[…]

[…]

567 578 636

2020 (2 149  uffici postali chiusi + 462 punti postali)

[…]

[…]

[…]

[…]

825 285 436

2021 (2 149  uffici postali chiusi + 468 punti postali)

[…]

[…]

[…]

[…]

667 351 242

2022 (2 149  uffici postali chiusi + 468 punti postali)

[…]

[…]

[…]

[…]

769 075 085

(209)

La Cechia ha chiarito che tutti i costi associati alla fornitura del servizio DBIS (nello scenario fattuale) non verrebbero sostenuti nello scenario controfattuale. Il DBIS è operativamente e tecnologicamente separato dalle attività nella rete postale tradizionale e nessun processo è condiviso tra il DBIS e il processo postale e di altro tipo attuato presso gli uffici postali, nella rete di trasporto o presso i punti di consegna, quindi i costi diretti evitati del DBIS possono essere individuati in modo accurato.

(210)

Oltre all'analisi dell'impatto sulle entrate, il fatto che i clienti soddisfino la loro domanda di servizi postali e non postali presso un ufficio postale diverso implica che presso quest'ultimo ufficio debba essere disponibile una capacità sufficiente. Nel caso in cui sia necessaria capacità aggiuntiva, tale circostanza aumenta i costi delle risorse umane e delle apparecchiature per tale ufficio postale. I costi per la creazione di capacità sufficiente (aggiuntiva) presso gli uffici postali che restano aperti sono quindi una voce che riduce i costi risparmiati dalla chiusura degli altri uffici postali (ossia una diminuzione degli importi stimati risparmiabili nelle tabelle da 10 a 14). Il calcolo di tale capacità aggiuntiva si basa sul volume di servizi che ci si aspetterebbe di trasferire dagli uffici postali chiusi. Il volume è tradotto in ore lavorative in base alle norme sull'orario di lavoro per le attività e quindi ulteriormente tradotto in costi (aggiuntivi). Nella tabella 16 sono riportati i costi legati alla necessità di aumentare la capacità dei rimanenti uffici postali e l'impatto sui costi evitati.

Tabella 16

Riduzione dei costi sulla rete degli uffici postali dopo aver tenuto conto dell'incremento di capacità (2018-2022)

Importi in CZK

Risparmio sui costi 2018

Risparmio sui costi 2019

Risparmio sui costi 2020

Risparmio sui costi 2021

Risparmio sui costi 2022

Costi evitati dalla chiusura degli uffici postali

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

Costo per l'aumento della capacità degli uffici postali rimanenti*

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

Costo per l'aumento della capacità degli uffici postali rimanenti che forniscono il servizio DBIS**

[…]

[…]

[…]

[…]

[…]

Risparmi finali sui costi derivanti dalla chiusura degli uffici postali

1 665 731 514

1 678 453 114

1 704 858 692

1 756 093 539

1 753 203 324

Fase 2: individuazione dell'impatto su costi ed entrate derivante dalla riduzione della frequenza di consegna di lettere nello scenario controfattuale

(211)

Le Poste ceche, con l'aiuto di un consulente esterno, hanno condotto un'analisi della quantità e della frequenza delle lettere consegnate in tutto il paese. L'analisi si è basata sulla frequenza delle visite presso i recapiti dei clienti nei singoli distretti postali così come sulla struttura delle spedizioni recapitate.

(212)

Le Poste ceche non hanno intenzione di modificare la consegna dei pacchi, dato che il mercato della consegna dei pacchi è sufficientemente competitivo. Di conseguenza la frequenza di consegna dei pacchi non è soggetta a modifiche nello scenario controfattuale.

(213)

Per il 2018-2019, lo scenario fattuale comprende la consegna G+1 e lo scenario controfattuale comprende la consegna G+n per lettere ordinarie e raccomandate. Una minore frequenza di consegna nello scenario controfattuale comporta risparmi in relazione a veicoli e manodopera (ossia in relazione al numero di corrieri postali). Il risparmio sui costi viene dedotto da un'analisi dei costi registrati nella contabilità in pool di costi e in sistemi operativi specializzati (ad esempio, sistema di misurazione della produttività delle consegne). I costi si dividono in due tipologie: costi fissi associati alla consegna postale e costi variabili relativi alla gestione delle lettere (ad esempio, inserimento delle lettere nelle cassette delle lettere, consegna delle raccomandate, registrazione delle consegne — firme dei destinatari). I costi per lo svolgimento di un giro possono essere considerati i costi che si risparmiano se l'addetto alle consegne postali non esce a effettuare tale giro (si risparmiano i costi relativi ai veicoli, al carburante e al personale). I costi dell'effettiva consegna (recapito) delle spedizioni ai destinatari sono parzialmente risparmiati, a seconda della precisa riduzione della domanda di servizi.

(214)

Nel periodo 2020-2022, lo scenario fattuale comprende la consegna G+1 e G+n di lettere e lo scenario controfattuale comprende la consegna G+n. Il costo netto di consegna per il periodo 2020-2022 è inferiore perché considera solo i costi aggiuntivi e le entrate aggiuntive per la consegna G+1 di lettere. Non si prevede che una riduzione della frequenza di consegna riduca la domanda di servizi. Una riduzione della domanda è prevista soltanto come conseguenza della riduzione della rete di uffici postali.

(215)

Le ipotesi di cui al considerando 215 sono state confermate non soltanto da un'indagine di mercato, ma anche da recenti osservazioni di mercato, come spiegato al considerando 203. Nella misurazione del costo evitato, ogni tipo di risparmio sui costi viene quantificato separatamente. I risparmi sui costi sono dettagliati nelle tabelle da 17 a 21.

Tabella 17

Risparmio sui costi dovuto a una riduzione della frequenza di consegna, considerando l'impatto dovuto all'abolizione del DBIS (2018)

Costi (CZK) 2018

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati (risparmiati).

Rete di consegna — lettere

 

 

 

giri durante le consegne all'interno del distretto

[…]

[…]

[…]

impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

trasporto

[…]

[…]

[…]

numero di veicoli necessari

[…]

[…]

[…]

spese fisse

[…]

[…]

[…]

Rete di consegna — pacchi

[…]

[…]

0

Costi totali — rete di consegna completa

[…]

[…]

964 172 812

Tabella 18

Risparmio sui costi dovuto a una riduzione della frequenza di consegna, considerando l'impatto dovuto all'abolizione del DBIS (2019)

Costi (CZK) 2019

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati (risparmiati).

Rete di consegna — lettere

 

 

 

giri durante le consegne all'interno del distretto

[…]

[…]

[…]

impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

trasporto

[…]

[…]

[…]

numero di veicoli necessari

[…]

[…]

[…]

spese fisse

[…]

[…]

[…]

Rete di consegna — pacchi

[…]

[…]

0

Costi totali — rete di consegna completa

[…]

[…]

984 317 954

Tabella 19

Risparmio sui costi dovuto alla riduzione della frequenza di consegna, considerando l'impatto dovuto all'abolizione del DBIS (2020)

Costi (CZK) 2020

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati (risparmiati).

Rete di consegna — lettere

 

 

 

giri durante le consegne all'interno del distretto

[…]

[…]

[…]

impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

trasporto

[…]

[…]

[…]

numero di veicoli necessari

[…]

[…]

[…]

spese fisse

[…]

[…]

[…]

Rete di consegna — pacchi

[…]

[…]

0

Costi totali — rete di consegna completa

[…]

[…]

30 535 370

Tabella 20

Risparmio sui costi dovuto alla riduzione della frequenza di consegna, considerando l'impatto dovuto all'abolizione del DBIS (2021)

Costi (CZK) 2021

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati (risparmiati).

Rete di consegna — lettere

 

 

 

giri durante le consegne all'interno del distretto

[…]

[…]

[…]

impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

trasporto

[…]

[…]

[…]

numero di veicoli necessari

[…]

[…]

[…]

spese fisse

[…]

[…]

[…]

Rete di consegna — pacchi

[…]

[…]

0

Costi totali — rete di consegna completa

[…]

[…]

155 551 623

Tabella 21

Risparmio sui costi dovuto alla riduzione della frequenza di consegna, considerando l'impatto dovuto all'abolizione del DBIS (2022)

Costi (CZK) 2022

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati (risparmiati).

Rete di consegna — lettere

 

 

 

giri durante le consegne all'interno del distretto

[…]

[…]

[…]

impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

trasporto

[…]

[…]

[…]

numero di veicoli necessari

[…]

[…]

[…]

spese fisse

[…]

[…]

[…]

Rete di consegna — pacchi

[…]

[…]

0

Costi totali — rete di consegna completa

[…]

[…]

143 084 135

Fase 3: individuazione dei costi evitati relativi alla riduzione delle attività amministrative associate alla fornitura di servizi universali

(216)

Nello scenario fattuale, vi sono attività amministrative direttamente collegate all'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche. Le Poste ceche prevedono di interrompere lo svolgimento di alcune di tali attività nello scenario controfattuale.

(217)

Vi sono altre attività amministrative che le Poste ceche svolgerebbero volontariamente nello scenario controfattuale, anche se in misura minore rispetto allo scenario fattuale. Ad esempio, le Poste ceche manterrebbero comunque un sistema di contabilità dei costi anche se non fosse affidato ad esse l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche.

(218)

Le attività amministrative pertinenti che le Poste ceche prevedono di interrompere nello scenario controfattuale sono le seguenti:

a)

misurazione dei tempi di trasporto e dei tempi dei flussi di trasporto: le Poste ceche sono tenute a consegnare entro G+1 secondo determinati livelli di qualità. Le misurazioni dei tempi di trasporto, inclusi tutti i documenti di origine, devono essere fornite all'autorità di regolamentazione. Le Poste ceche incaricano un'agenzia indipendente per lo svolgimento di tali misurazioni;

b)

tenuta di registrazioni separate e dettagliate per i costi e le entrate relativi all'obbligo di servizio universale: le Poste ceche sono tenute a tenere registrazioni separate in merito ai costi e alle entrate relativi all'attività concernente l'obbligo di servizio universale. Il costo di tale obbligo è calcolato come costo di elaborazione e mantenimento del modello di registrazione separata dei costi e delle entrate, e della relativa rendicontazione;

c)

verifica contabile delle registrazioni separate: le Poste ceche sono tenute a fare verificare da un soggetto indipendente le registrazioni separate dei costi e delle entrate. Se non fossero state obbligate a tenere contabilità separate, le Poste ceche avrebbero mantenuto soltanto la revisione legale dei conti;

d)

documenti di origine per i costi netti dell'obbligo di servizio universale: le Poste ceche necessitano di documenti di origine pertinenti per poter calcolare i costi dell'obbligo di servizio universale. A tale fine le Poste ceche hanno incaricato una società indipendente specializzata in calcoli geodetici (collegamento della produzione con mappe e individuazione dei distretti di consegna). L'importo di tali costi annuali è stato incluso nei costi netti dell'obbligo di servizio universale;

e)

dipartimento di regolamentazione: i costi dell'unità organizzativa che garantisce la comunicazione con l'autorità di regolamentazione in merito agli obblighi dell'obbligo di servizio universale, compresa l'elaborazione dei suoi incentivi di qualità relativi all'obbligo di servizio universale;

f)

dipartimento delle tecnologie postali: i costi dell'unità organizzativa che garantisce i prerequisiti per il rispetto dei parametri qualitativi dell'obbligo di servizio universale riguardanti il funzionamento di Poste ceche (ad esempio, lo sviluppo dei requisiti qualitativi dell'obbligo di servizio universale in norme operative, il monitoraggio della qualità dei servizi e l'adozione di misure correttive) e il rispetto dell'obbligo di rendicontazione dell'operatore dei servizi postali.

(219)

I relativi risparmi sui costi derivanti dalla riduzione di tali attività amministrative sono riportati nelle tabelle da 22 a 26.

Tabella 22

Risparmio sui costi derivante dalle attività amministrative (2018)

Importi per il 2018 in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

Misurazione dei tempi di trasporto e dei flussi di trasporto

[…]

[…]

[…]

Tenuta di conti separati per costi ed entrate

[…]

[…]

[…]

Revisione della contabilità separata

[…]

[…]

[…]

Materiali di riferimento per il calcolo del costo netto

[…]

[…]

[…]

Divisione licenze postali

[…]

[…]

[…]

Divisione tecnologie postali

[…]

[…]

[…]

Costo totale evitato derivante dalla riduzione delle attività amministrative

[…]

[…]

26 074 775


Tabella 23

Risparmio sui costi derivante dalle attività amministrative (2019)

Importi per il 2019 in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

Misurazione dei tempi di trasporto e dei flussi di trasporto

[…]

[…]

[…]

Tenuta di conti separati per costi ed entrate

[…]

[…]

[…]

Revisione della contabilità separata

[…]

[…]

[…]

Materiali di riferimento per il calcolo del costo netto

[…]

[…]

[…]

Divisione licenze postali

[…]

[…]

[…]

Divisione tecnologie postali

[…]

[…]

[…]

Costo totale evitato derivante dalla riduzione delle attività amministrative

[…]

[…]

25 869 244


Tabella 24

Risparmio sui costi derivante dalle attività amministrative (2020)

Importi per il 2020 in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

Misurazione dei tempi di trasporto e dei flussi di trasporto

[…]

[…]

[…]

Tenuta di conti separati per costi ed entrate

[…]

[…]

[…]

Revisione della contabilità separata

[…]

[…]

[…]

Materiali di riferimento per il calcolo del costo netto

[…]

[…]

[…]

Divisione licenze postali

[…]

[…]

[…]

Divisione tecnologie postali

[…]

[…]

[…]

Costo totale evitato derivante dalla riduzione delle attività amministrative

[…]

[…]

28 386 061


Tabella 25

Risparmio sui costi derivante dalle attività amministrative (2021)

Importi per il 2021 in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

Misurazione dei tempi di trasporto e dei flussi di trasporto

[…]

[…]

[…]

Tenuta di conti separati per costi ed entrate

[…]

[…]

[…]

Revisione della contabilità separata

[…]

[…]

[…]

Materiali di riferimento per il calcolo del costo netto

[…]

[…]

[…]

Divisione licenze postali

[…]

[…]

[…]

Divisione tecnologie postali

[…]

[…]

[…]

Costo totale evitato derivante dalla riduzione delle attività amministrative

[…]

[…]

28 652 075


Tabella 26

Risparmio sui costi derivante dalle attività amministrative (2022)

Importi per il 2022 in CZK

Scenario fattuale

Scenario controfattuale

Costi evitati

Misurazione dei tempi di trasporto e dei flussi di trasporto

[…]

[…]

[…]

Tenuta di conti separati per costi ed entrate

[…]

[…]

[…]

Revisione della contabilità separata

[…]

[…]

[…]

Materiali di riferimento per il calcolo del costo netto

[…]

[…]

[…]

Divisione licenze postali

[…]

[…]

[…]

Divisione tecnologie postali

[…]

[…]

[…]

Costo totale evitato derivante dalla riduzione delle attività amministrative

[…]

[…]

29 222 379

III.   Individuazione e calcolo dei vantaggi immateriali e di mercato

(220)

I vantaggi immateriali e di mercato sono quei vantaggi goduti da un fornitore, in ragione del suo status di fornitore di servizi universali, che comporta un miglioramento della sua redditività.

(221)

I tipici vantaggi immateriali nel settore postale di cui alla letteratura comprendono:

a)

miglioramento del valore del marchio;

b)

vendita esclusiva di francobolli e articoli filatelici;

c)

effetto pubblicitario migliorato;

d)

effetti sulla domanda dovuti all'esenzione dall'imposta sul valore aggiunto (IVA);

e)

economie di scala e portata;

f)

ubiquità e vantaggi di rete;

g)

costi di transazione più bassi e una migliore acquisizione di clienti grazie all'uniformità dei prezzi.

(222)

Di seguito sono presentati i vantaggi immateriali e di mercato relativi allo status di fornitore di servizi universali individuati dalle Poste ceche.

(223)

Il miglioramento del valore del marchio è inteso come un vantaggio in quanto il fornitore di servizi universali ottiene entrate più elevate perché il marchio è ben noto e le persone credono che garantisca una determinata qualità del servizio. Tale vantaggio è espresso finanziariamente come importo delle entrate corrispondenti alla percentuale di clienti del titolare della licenza che non utilizzerebbero i suoi servizi postali qualora lo stesso non adempiesse l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche. Per il calcolo di tale vantaggio è stata utilizzata una percentuale dello 0,4 % (73) tenendo conto delle conclusioni tratte nello «Studio sui principi utilizzati per calcolare i costi netti dell'obbligo di servizio universale postale» (solo in EN) (74).

(224)

Il vantaggio derivante dal diritto esclusivo del fornitore di servizi universali di vendere francobolli e altri buoni è dovuto al fatto che alcuni francobolli e simboli venduti non vengono mai utilizzati (tra gli altri motivi perché sono collezionati per scopi filatelici). Il valore di tale vantaggio è espresso finanziariamente come somma dei seguenti elementi: i) la stima del valore dei francobolli e dei buoni venduti e inutilizzati; e ii) una stima delle entrate derivanti dalla vendita di francobolli, buoni e altri prodotti analoghi per fini filatelici.

(225)

L'effetto pubblicitario migliorato è il vantaggio che il fornitore di servizi universali ottiene dalla possibilità di utilizzare parti selezionate dei suoi beni (quali autovetture o edifici) per fini commerciali. Tale vantaggio può essere calcolato come il risparmio per il fornitore di servizi universali in relazione ai costi di commercializzazione (ossia il costo che dovrebbe sostenere sul mercato per la commercializzazione del proprio marchio e dei propri prodotti nello stesso luogo), tenendo conto di qualsiasi entrata effettiva ottenuta affittando ad altre imprese spazi pubblicitari presso i propri locali. Ad esempio, per calcolare il valore degli spazi pubblicitari dei propri locali, sono stati utilizzati i listini prezzi di società pubblicitarie o dei comuni. Tali prezzi sono stati successivamente adattati alle dimensioni dello spazio pubblicitario presso i locali delle Poste ceche. Su tale base, le autorità ceche hanno stimato un valore derivante dalla pubblicità su edifici e dalla pubblicità sui veicoli.

(226)

La parte riguardante i servizi postali dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, beneficia di un'esenzione dall'imposta sul valore aggiunto («IVA»). L'esenzione dall'IVA su tali servizi incide sul fornitore nello scenario controfattuale in due modi: i) nel contesto delle entrate (vantaggi dipendenti dall'elasticità dei prezzi per categorie diverse di clienti); e ii) nel contesto dei costi (il fornitore di servizi universali non può richiedere l'IVA a monte per i servizi universali).

(227)

Entrambe le conseguenze relative all'IVA sono state prese in considerazione nel calcolo di tale vantaggio immateriale e il valore risultante corrisponde alla differenza di tali elementi.

(228)

L'impatto nel contesto delle entrate è calcolato misurando il modo in cui l'introduzione dell'IVA al 21 % sarebbe percepita dai clienti dei servizi postali. La struttura della clientela in termini di assoggettamento (o meno) all'IVA è essenziale ai fini della determinazione dell'importo del vantaggio relativo all'IVA. I clienti che non possono dedurre l'IVA in una dichiarazione dei redditi (imprese aziendali — pagatori non soggetti ad IVA) percepiscono un aumento dei prezzi a seguito dell'introduzione dell'IVA come un aumento assoluto del prezzo, che potrebbe scoraggiarli dal ricorrere ai servizi postali delle Poste ceche. Per i clienti che godono di un regime speciale (organismi statali), ci si potrebbe aspettare una certa riduzione delle entrate; soltanto per le lettere raccomandate l'elasticità è bassa dato che alcuni tipi di documenti devono essere inviati come spedizioni raccomandate. Il valore del vantaggio relativo all'IVA è stato determinato (75) al [2-8] % delle entrate per le lettere raccomandate della pubblica amministrazione. Un aumento del prezzo a seguito dell'applicazione dell'IVA potrebbe essere applicato in larga misura tra i clienti finali (vendita al dettaglio). Il vantaggio relativo all'IVA è stato quantificato come pari al [4-9] % delle entrate per i servizi relativi a tali clienti. I clienti che versano l'IVA possono dedurla nelle loro dichiarazioni dei redditi e per questo motivo un aumento del prezzo dell'IVA non incide negativamente su di essi; pertanto, il loro comportamento non viene influenzato da un aumento del prezzo dovuto all'IVA. Di conseguenza l'IVA non costituisce un vantaggio in relazione a tali clienti.

(229)

Le autorità ceche hanno spiegato che hanno altresì considerato i potenziali vantaggi immateriali elencati al considerando 215, lettere da e) a g), ma che ritengono che non sarebbero pertinenti nel caso delle Poste ceche. Secondo le autorità ceche, le economie di scala sono considerate nello scenario controfattuale; di conseguenza il calcolo di un vantaggio immateriale di questo tipo porterebbe a una doppia contabilizzazione. Per quanto concerne l'ubiquità e il vantaggio di rete delle Poste ceche, le autorità ceche ritengono che tali elementi rappresentino uno svantaggio piuttosto che un vantaggio per il titolare della licenza postale designato, dato che quest'ultimo è tenuto a gestire uffici postali anche in luoghi nei quali la domanda è bassa (insufficiente). Tale svantaggio viene solo leggermente compensato dalla possibilità di commercializzazione degli uffici postali, che possono offrire un ampio portafoglio di servizi. Inoltre, anche i concorrenti delle Poste ceche offrono servizi di consegna in tutto il paese senza essere tenuti a mantenere una rete così densa di uffici postali che deve soddisfare i requisiti minimi in termini di servizi disponibili. Infine, per quanto concerne l'applicazione di prezzi uniformi, le autorità ceche spiegano che le Poste ceche offrirebbero prezzi uniformi anche nello scenario controfattuale e che pertanto non vi sarebbe alcun vantaggio derivante da tale aspetto. Inoltre anche altri operatori postali offrono prezzi uniformi.

(230)

La tabella 27 riporta l'importo stimato annuale di vantaggi immateriali per categoria di vantaggi immateriali, unitamente al valore aggregato.

Tabella 27

Vantaggi immateriali nel periodo 2018-2022

Importi in CZK

Valore (2018)

Valore (2019)

Valore (2020)

Valore (2021)

Valore (2022)

a)

Miglioramento del valore del marchio

[47 000 000 -49 000 000 ]

[47 000 000 -49 000 000 ]

[47 000 000 -49 000 000 ]

[46 000 000 -48 000 000 ]

[48 000 000 -50 000 000 ]

b)

Vendita esclusiva di francobolli e articoli filatelici

[29 000 000 -31 000 000 ]

[20 000 000 -24 000 000 ]

[25 000 000  -29 000 000 ]

[24 000 000 -26 000 000 ]

[23 000 000 -25 000 000 ]

c)

Effetto pubblicitario migliorato

[5 000 000 -6 000 000 ]

[5 000 000 -6 000 000 ]

[5 000 000 -6 000 000 ]

[5 000 000 -6 000 000 ]

[5 000 000 -6 000 000 ]

d)

Vantaggio derivante dall'esenzione dell'IVA

[1 000 000 -3 000 000 ]

[10 000 000 -15 000 000 ]

[10 000 000 -15 000 000 ]

[500 000 -1 000 000 ]

[3 000 000 -6 000 000 ]

Valore totale dei vantaggi immateriali e di mercato

85 243 182

89 520 368

90 441 323

77 782 080

83 283 689

IV.   Calcolo del costo evitato netto totale sostenuto dalle Poste ceche tanto per il DBIS quanto per l'obbligo di servizio universale

(231)

Le tabelle da 28 a 32 forniscono una panoramica dei vari elementi del calcolo totale dei costi netti di DBIS e dell'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche, come spiegato sopra.

Tabella 28

Riepilogo del calcolo del costo evitato netto totale per il DBIS e l'obbligo di servizio universale per il 2018

Differenza tra scenario fattuale e scenario controfattuale nel 2018 in CZK

Costi evitati

Entrate (differenza)

Costo netto

Infrastruttura postale

 

 

 

Effetto della chiusura degli uffici postali  compresa la cannibalizzazione (A)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione della frequenza di consegna  compresa la cannibalizzazione (B)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione delle attività amministrative (c)

[…]

[…]

[…]

altro impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

Totale infrastruttura postale (D)

[…]

[…]

2 961 954 995

Valore totale dei vantaggi immateriali e di mercato (E)

 

 

–85 243 182

Margine di utile ragionevole (F)

 

 

70 395 489

Abolizione del DBIS (G)

[…]

[…]

399 895 500

Costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale e del DBIS (G+D+E+F)

[…]

[…]

3 347 002 803


Tabella 29

Riepilogo del calcolo del costo evitato netto totale per il DBIS e l'obbligo di servizio universale per il 2019

Differenza tra scenario fattuale e scenario controfattuale nel 2019 in CZK

Costi evitati

Entrate (differenza)

Costo netto

Infrastruttura postale

 

 

 

Effetto della chiusura degli uffici postali  compresa la cannibalizzazione (A)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione della frequenza di consegna  compresa la cannibalizzazione (B)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione delle attività amministrative (c)

[…]

[…]

[…]

altro impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

Totale infrastruttura postale (D)

[…]

[…]

3 056 279 020

Valore totale dei vantaggi immateriali e di mercato (E)

 

 

–89 520 368

Margine di utile ragionevole (F)

 

 

51 039 074

Abolizione del DBIS (G)

[…]

[…]

365 740 500

Costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale e del DBIS (G+D+E+F)

[…]

[…]

3 383 538 225


Tabella 30

Riepilogo del calcolo del costo evitato netto totale per il DBIS e l'obbligo di servizio universale per il 2020

Differenza tra scenario fattuale e scenario controfattuale nel 2020 in CZK

Costi evitati

Entrate (differenza)

Costo netto

Infrastruttura postale

 

 

 

Effetto della chiusura degli uffici postali  compresa la cannibalizzazione (A)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione della frequenza di consegna  compresa la cannibalizzazione (B)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione delle attività amministrative (c)

[…]

[…]

[…]

altro impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

Totale infrastruttura postale (D)

[…]

[…]

2 364 647 327

Valore totale dei vantaggi immateriali e di mercato (E)

 

 

–90 441 323

Margine di utile ragionevole (F)

 

 

54 711 963

Abolizione del DBIS (G)

[…]

[…]

405 093 000

Costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale e del DBIS (G+D+E+F)

[…]

[…]

2 734 010 967


Tabella 31

Riepilogo del calcolo del costo evitato netto totale per il DBIS e l'obbligo di servizio universale per il 2021

Differenza tra scenario fattuale e scenario controfattuale nel 2021 in CZK

Costi evitati

Entrate (differenza)

Costo netto

Infrastruttura postale

 

 

 

Effetto della chiusura degli uffici postali  compresa la cannibalizzazione (A)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione della frequenza di consegna  compresa la cannibalizzazione (B)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione delle attività amministrative (c)

[…]

[…]

[…]

altro impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

Totale infrastruttura postale (D)

[…]

[…]

2 388 112 789

Valore totale dei vantaggi immateriali e di mercato (E)

 

 

–77 782 080

Margine di utile ragionevole (F)

 

 

87 966 118

Abolizione del DBIS (G)

[…]

[…]

385 330 000

Costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale e del DBIS (G+D+E+F)

[…]

[…]

2 783 626 828


Tabella 32

Riepilogo del calcolo del costo evitato netto totale per il DBIS e l'obbligo di servizio universale per il 2022

Differenza tra scenario fattuale e scenario controfattuale nel 2022 in CZK

Costi evitati

Entrate (differenza)

Costo netto

Infrastruttura postale

 

 

 

Effetto della chiusura degli uffici postali  compresa la cannibalizzazione (A)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione della frequenza di consegna  compresa la cannibalizzazione (B)

[…]

[…]

[…]

Effetto della riduzione delle attività amministrative (c)

[…]

[…]

[…]

altro impatto del DBIS (aumento delle lettere)*

[…]

[…]

[…]

Totale infrastruttura postale (D)

[…]

[…]

2 459 402 481

Valore totale dei vantaggi immateriali e di mercato (E)

 

 

–83 283 689

Margine di utile ragionevole (F)

 

 

85 139 498

Abolizione del DBIS (G)

[…]

[…]

377 178 000

Costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale e del DBIS (G+D+E+F)

[…]

[…]

2 838 436 290

(232)

La tabella 33 presenta una panoramica del costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale per le Poste ceche, che equivale alla differenza tra il costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale e del DBIS meno il costo evitato netto del DBIS, come ricalcolato sulla base della metodologia approvata con la decisione DBIS ma considerando i dati effettivi nello scenario fattuale per il periodo 2018-2021.

Tabella 33

Costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale delle Poste ceche nel corso del periodo 2018-2022

Anno

2018

2019

2020

2021

2022

Costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale + DBIS (a)

3 347 002 803

3 383 538 225

2 734 010 967

2 783 626 828

2 838 436 290

Costo evitato netto del DBIS (b)

944 790 000

885 323 000

1 102 647 000

1 060 374 995

1 096 627 211

Costo evitato netto dell'obbligo di servizio universale (c=a-b)

2 402 212 803

2 498 215 225

1 631 363 967

1 723 251 833

1 741 809 079

8.2.8.1.   Credibilità della metodologia del costo evitato netto proposta dalle autorità ceche

(233)

La Commissione rileva che la metodologia per il calcolo del costo netto delle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio pubblico, così come definito dalle autorità ceche, non si basa sulla metodologia di attribuzione dei costi, che calcola il costo netto necessario per l'adempimento degli obblighi di servizio pubblico come differenza tra i costi e le entrate per un fornitore designato della dell'adempimento dell'obbligo di servizio pubblico, bensì sulla metodologia del costo evitato netto. Secondo la metodologia del costo evitato netto, il costo netto che si prevede sia necessario per adempiere l'obbligo di servizio pubblico, nel caso di specie l'obbligo di servizio universale, viene calcolato come la differenza tra il costo netto del fornitore (Poste ceche) che opera adempiendo l'obbligo di servizio pubblico e il costo netto che il fornitore avrebbe sostenuto qualora non avesse dovuto adempiere tale obbligo. Di conseguenza, indipendentemente dall'esistenza di una politica di fissazione dei prezzi dei servizi postali universali determinata dalla legge sui servizi postali, che è già considerata garantire un livello adeguato di profitto, le Poste ceche possono comunque sostenere un costo netto quando adempiono un obbligo di servizio pubblico quale l'obbligo di servizio universale. In effetti, la metodologia del costo evitato netto tiene conto del costo aggiuntivo sostenuto dal fornitore quando adempie l'obbligo di servizio universale rispetto a una situazione ipotetica nella quale il fornitore non deve fornire il servizio pubblico.

(234)

Pertanto la Commissione conclude che la metodologia del costo evitato netto proposta dalle autorità ceche è appropriata per determinare i costi netti sostenuti dalle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale. La metodologia del costo evitato netto soddisfa le prescrizioni di cui alla disciplina SIEG del 2012. In particolare lo scenario controfattuale è credibile così come la stima del suo impatto finanziario sulle attività delle Poste ceche. Inoltre le correzioni dei vantaggi immateriali sono state considerate in modo adeguato.

8.2.8.2.   Margine di utile ragionevole

(235)

Il punto 21 della disciplina SIEG del 2012 prevede l'inclusione di un profitto ragionevole nel costo netto della fornitura di un SIEG. Le autorità ceche hanno aggiunto un margine di utile ragionevole al calcolo del costo evitato netto determinato come differenza del costo del capitale impiegato dalle Poste ceche nel passaggio dallo scenario fattuale a quello controfattuale (76). Tale costo del capitale si basava sul costo medio ponderato del capitale (WACC). I valori di WACC tanto per lo scenario fattuale (ossia l'8,22 %) quanto per lo scenario controfattuale (ossia l'8,92 %), per il periodo di incarico 2018-2022, sono stati calcolati nella seconda metà del 2018 dal CTU in collaborazione con dei consulenti.

(236)

Secondo un documento di lavoro dei servizi della Commissione del 2015 (77) il costo del concetto di capitale viene utilizzato come misurazione economica ragionevole della redditività. Il WACC viene utilizzato comunemente come costo del concetto di capitale. Indica il tasso di remunerazione che deve essere generato al fine di garantire che gli investitori siano disposti a mantenere il proprio investimento in condizioni di concorrenza. Il WACC associato alla fornitura del servizio universale è appropriato per garantire che tutti i costi pertinenti del fornitore di servizi universali siano presi in considerazione. La Commissione rileva che la metodologia utilizzata, come dettagliato nelle relazioni annuali di verifica del costo evitato netto del CTU, nonché il valore del WACC tanto nello scenario fattuale quanto in quello controfattuale sono appropriati per stimare il margine di utile ragionevole delle Poste ceche nell'adempiere l'obbligo di servizio universale, così come definito dalle autorità ceche. In conclusione la Commissione ritiene che il margine di utile ragionevole preso in considerazione nei calcoli relativi al costo evitato netto sia accettabile.

8.2.8.3.   Definizione dell'onere indebito

(237)

Le Poste ceche ricevono una compensazione soltanto per la parte del costo netto dell'obbligo di servizio universale che è considerata un onere indebito per il fornitore. L'articolo 34d della legge sui servizi postali specifica che costi netti superiori a 1 500 milioni di CZK all'anno non sono considerati un onere indebito (78).

(238)

Secondo le autorità ceche, l'ultimo passo della procedura amministrativa consiste nel confrontare il costo netto dell'obbligo di servizio universale con il limite (massimale) dell'onere indebito stabilito nella legge sui servizi postali. L'importo massimo di compensazione che può essere concesso alle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale è limitato all'importo stabilito al considerando 238. Ai fini degli aiuti di Stato, ciò che è rilevante è che le Poste ceche non siano sovracompensate (ossia che queste ultime non ricevano una compensazione che supera il risultato del calcolo del costo evitato netto). La determinazione dell'onere indebito e del suo livello è una questione normativa e non incide sulla valutazione della compatibilità nel contesto della disciplina SIEG.

8.2.9.   Incentivi all'efficienza

(239)

Il punto 39 della disciplina SIEG del 2012 recita: «[n]el definire il metodo di compensazione, gli Stati membri devono introdurre incentivi a favore di una prestazione efficiente di SIEG di elevata qualità, a meno che possano debitamente dimostrare che questo non sia possibile o opportuno».

(240)

Le autorità ceche hanno spiegato che sono presenti incentivi all'efficienza nel meccanismo di compensazione.

(241)

L'importo massimo della compensazione è stabilito nella legge sui servizi postali (ossia 1 500 milioni di CZK per ogni anno). Tale importo è fisso e non verrà adeguato per tenere conto dell'inflazione. Nel caso in cui il costo netto dell'obbligo di servizio universale superi l'importo di 1 500 milioni di CZK per ogni anno, le Poste ceche devono coprire tale eccedenza con risorse proprie. Ciò fornisce un incentivo alle Poste ceche per operare in modo efficiente.

8.2.10.   Verifica dell'assenza di sovracompensazione

(242)

Le autorità ceche hanno confermato che esiste un meccanismo che permette di evitare le sovracompensazioni: in conformità con l'articolo 34d della legge sui servizi postali, il titolare della licenza postale può presentare una richiesta al CTU per il rimborso dei costi netti che rappresentano un onere finanziario indebito. La richiesta deve essere presentata entro il 31 agosto dell'anno in corso per l'anno precedente (periodo di fatturazione). Il CTU esegue la procedura amministrativa di verifica del costo netto calcolato dalle Poste ceche utilizzando la metodologia del costo evitato netto. Dopo la verifica, il CTU stabilisce se il costo netto rappresenta un onere finanziario indebito conformemente ai limiti stabiliti all'articolo 34d della legge sui servizi postali. Più specificamente, il rimborso non può superare l'importo di 1 500 milioni di CZK per ogni anno. Inoltre, la Commissione rileva che l'importo massimo della compensazione del servizio pubblico che può essere pagato alle Poste ceche per il periodo 2018-2022 è significativamente inferiore al costo netto calcolato per tale periodo. La tabella 43 evidenzia il costo evitato netto stimato dell'obbligo di servizio universale mettendolo a confronto con l'importo massimo di compensazione del servizio pubblico che può essere corrisposto alle Poste ceche per il periodo 2018-2022. Su tale base, e dato che il CTU eseguirà controlli ex post per escludere sovracompensazioni, la Commissione conclude che non ci sono rischi che le Poste ceche siano sovracompensate per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale per il periodo 2018-2022.

8.2.11.   Condizioni aggiuntive che possono essere necessarie per garantire che lo sviluppo degli scambi non sia compromesso in misura contraria agli interessi dell'Unione

(243)

Come spiegato al punto 51 della disciplina SIEG del 2012, «[l]e condizioni previste alle sezioni da 2.1 a 2.8 sono di norma sufficienti per garantire che gli aiuti non falsino la concorrenza in misura contraria agli interessi dell'Unione».

(244)

La Commissione ritiene che, nel caso di specie non vi sia alcun motivo per richiedere alla Cechia il rispetto di condizioni o l'assunzione di impegni.

8.2.12.   Trasparenza

(245)

Il punto 60 della disciplina SIEG del 2012 recita: «[p]er ciascuna compensazione della prestazione di SIEG che rientra nel campo di applicazione della presente comunicazione, lo Stato interessato deve pubblicare le seguenti informazioni, su Internet o in altro modo adeguato:

1)

i risultati della consultazione pubblica o degli altri strumenti adeguati di cui al punto 14;

2)

l'oggetto e la durata degli obblighi di servizio pubblico;

3)

l'impresa e, se del caso, il territorio interessati;

4)

gli importi di aiuto concessi all'impresa su base annua».

(246)

Nella loro notifica, le autorità ceche si sono impegnate a rispettare le prescrizioni di cui al punto 60 della disciplina SIEG per la compensazione nel periodo 2018-2022. In particolare, le autorità ceche hanno spiegato che:

a)

la consultazione sull'ambito dei servizi SIEG ha avuto luogo nel contesto di un riesame periodico nel contesto del quale il CTU ha valutato la necessità di imporre l'adempimento dell'obbligo di servizio universale per il periodo 2018-2022. In conformità con i risultati del riesame periodico e della consultazione pubblica, il CTU ha deciso l'ambito del SIEG per il periodo 2018-2022. I risultati del riesame e della consultazione pubblica sono disponibili sul sito web del CTU (79);

b)

l'oggetto e la durata degli obblighi di servizio pubblico sono stabiliti dalla decisione del CTU, che deve essere pubblicata sul sito web di quest'ultimo (80) così come nel bollettino postale (81);

c)

anche l'impresa cui affidare l'adempimento dell'obbligo di servizio pubblico e l'ambito territoriale di applicazione di tale obbligo sono aspetti specificati nella decisione sulla concessione della licenza postale, come illustrato alla lettera b);

d)

l'importo dell'aiuto sarà pubblicato sul sito web del CTU. L'obbligo di pubblicare le informazioni sull'importo dell'aiuto è fissato dall'articolo 37, terzo comma, lettera e), della legge sui servizi postali. Il CTU pubblica le informazioni sulla corresponsione del costo netto nella relazione annuale (82). Il CTU pubblica inoltre a titolo volontariato le informazioni concernenti il costo netto nelle sue relazioni periodiche di monitoraggio (83).

8.2.13.   Conclusioni

(247)

In considerazione di quanto precede, la Commissione conclude che la compensazione del servizio pubblico concessa alle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito nella legge sui servizi postali, nel corso del periodo 2018-2022, costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, che è compatibile con il mercato interno sulla base dell'articolo 106, paragrafo 2, TFUE.

9.   CONCLUSIONI

(248)

La Commissione rileva che la Cechia ha attuato illegalmente la compensazione a favore delle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio postale universale («obbligo di servizio universale»), così come definito dalle autorità ceche, nel periodo 2018-2022, in violazione dell'articolo 108, paragrafo 3, TFUE.

(249)

Tuttavia, la Commissione informa la Cechia che, avendo esaminato le informazioni fornite dalle sue autorità in merito alle misure di cui sopra, la compensazione concessa dallo Stato alle Poste ceche per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito nella legge sui servizi postali, nel periodo 2018-2022, costituisce un aiuto di Stato compatibile con il mercato interno nel contesto della disciplina SIEG del 2012, che stabilisce le condizioni che gli aiuti devono soddisfare da per risultare compatibili ai sensi dell'articolo 106, paragrafo 2, TFUE.

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L'aiuto di Stato concesso alle Poste ceche che la Cechia ha attuato per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale, così come definito nella legge sui servizi postali, nel periodo 2018-2022, è compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 106, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Articolo 2

La Repubblica ceca è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 25 luglio 2022

Per la Commissione

Margrethe VESTAGER

Membro della Commissione


(1)  La denuncia è stata presentata inizialmente da Mediaservis. Il 1o gennaio 2020 Mediaservis si è fusa con PNS. PNS, in quanto successore legale di Mediaservis, è subentrata in tutti i diritti e gli obblighi di Mediaservis.

(2)  Aiuti di Stato — Cechia — Aiuto di Stato SA.55208 (2020/C) (ex 2020/N) — Compensazione per l'obbligo di servizio universale a favore delle Poste ceche — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (GU C 294 del 4.9.2020, pag. 24).

(3)  Regolamento n. 1 che stabilisce il regime linguistico della Comunità economica europea (GU 17 del 6.10.1958, pag. 385/58).

(4)  Legge n. 111/1990 racc.

(5)  Legge n. 77/1997 racc.

(6)  Decisione del Consiglio del CTU rif. n. ČTÚ-70580/2017-610/ V. vyř. Cfr.: https://www.ctu.cz/sites/default/files/obsah/stranky/26768/soubory/70580-2017-610-v-pm.pdf.

(7)  Legge n. 29/2000 racc.

(8)  Decisione del Consiglio del CTU rif. n. ČTÚ-70580/2017-610/ V. vyř. Cfr.: https://www.ctu.cz/sites/default/files/obsah/stranky/26768/soubory/70580-2017-610-v-pm.pdf.

(9)  Tale normativa stabilisce che, a partire dal 1o gennaio 2016, il fornitore del servizio universale è tenuto a fornire i servizi universali attraverso una rete di almeno 3 200 uffici postali.

(10)  Decisione della Commissione, del 2 febbraio 2018, nel caso di aiuti di Stato SA.47293 (2017/N) Repubblica ceca — Compensazioni da parte dello Stato concesse a Poste ceche per la fornitura del sistema informativo Data Boxes nel periodo 2018-2022 (2017/N) (GU C 180 del 25.5.2018, pag. 1) (la «decisione DBIS»).

(11)  Comunicazione della Commissione — Disciplina dell'Unione europea relativa agli aiuti di Stato concessi sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico (GU C 8 dell'11.1.2012, pag. 15).

(12)  Tasso di cambio: 1 CZK = 0,03701 EUR, rilevato per giugno 2020 dal sito: https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/procedures-guidelines-tenders/information-contractors-and-beneficiaries/exchange-rate-inforeuro_it.

(13)  Decisione della Commissione SA.45281 (2017/N) e nel caso di aiuto di Stato SA.44859 (2016/FC) del 19 febbraio 2018 — Repubblica ceca — Compensazioni da parte dello Stato concesse alle Poste ceche per la fornitura del servizio postale universale nel periodo 2013-2017 (GU C 158 del 4.5.2018, pag. 2), disponibile all'indirizzo: https://ec.europa.eu/competition/elojade/isef/case_details.cfm?proc_code=3_SA_45281.

(14)  Ad esempio il servizio di consegna presso punti di prelievo di recente introduzione nel quadro del nome commerciale «Parcel Delivery to Parcel Pickup Outlet Balíkovna» («Balíkovna»).

(15)  Direttiva 97/67/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 1997, concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e il miglioramento della qualità del servizio (GU L 15 del 21.1.1998, pag. 14).

(16)  Si tratta di un servizio nel contesto del quale la lettera/il documento viene creato online e inviato digitalmente al fornitore di servizi postali che lo stampa e lo invia per posta il giorno stesso.

(17)  Direttiva 2008/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 febbraio 2008, che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari (GU L 52 del 27.2.2008, pag. 3).

(18)  Nel contesto della riduzione delle infrastrutture, le Poste ceche propongono di chiudere 2 155 dei loro 3 210 uffici postali (67,1 %) e di convertire ulteriori 462 uffici postali (14,4 %) in cosiddetti «punti postali». I punti postali forniscono tutti i servizi che rientrano nell'obbligo di servizio universale come nello scenario fattuale ad esempio servizi di consegna di corrispondenza postale e di prelievo di pacchi in collaborazione con società private, fatta eccezione per i servizi che non rientrano nell'obbligo di servizio universale.

(19)  In assenza dell'obbligo di servizio universale, le Poste ceche dimezzerebbero la frequenza di consegna da cinque giorni alla settimana a cinque giorni ogni due settimane (ossia lunedì, mercoledì, venerdì, martedì, giovedì ecc.).

(20)  Decisione della Commissione SA.47293 (2017/N) del 2 febbraio 2018, Repubblica ceca — Compensazioni da parte dello Stato concesse alle Poste ceche per la fornitura del sistema informativo Data Boxes nel periodo 2018-2022 (GU C 180 del 25.5.2018, pag. 4), disponibile all'indirizzo: https://ec.europa.eu/competition/elojade/isef/case_details.cfm?proc_code=3_SA_47293.

(21)  Cfr. tabella 15 della decisione DBIS.

(22)  Comunicazione della Commissione — Disciplina dell'Unione europea relativa agli aiuti di Stato concessi sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico (GU C 8 del 11.1.2012, pag. 15).

(23)  PNS non ha fornito alcun calcolo a tale proposito né il tasso di cambio utilizzato per la conversione dell'importo in euro.

(24)  PNS fornisce alcuni esempi di costi inutili: i) un accordo quadro con Profinit UE, s.r.o. per servizi di consulenza; ii) una gara d'appalto in fase di preparazione per la selezione di un fornitore nel settore delle tecnologie dell'informazione; iii) presunte gare d'appalto manipolate condotte dalle Poste ceche per il miglioramento degli interni degli uffici postali e per la modernizzazione delle murature di sostegno negli uffici postali nel periodo 2012-2014; iv) accuse di corruzione nei confronti di dirigenti delle Poste ceche; e v) un contratto non trasparente concluso tra le Poste ceche e la sua controllata Česká pošta Security, s.r.o.

(25)  Ad esempio altri fornitori di servizi postali, associazioni professionali, associazioni di consumatori, autorità regionali e autorità governative centrali selezionate.

(26)  L'invito al seminario organizzato dalla commissione per gli Affari economici della Camera dei deputati della Cechia il 10 gennaio 2012 intitolato «Emendamento della legge n. 29/2000 sui servizi postali – documento della Camera n. 535» è disponibile all'indirizzo: https://www.psp.cz/sqw/text/text2.sqw?idd=88779.

(27)  Cfr. nota 13.

(28)  Dato che una spedizione con un tempo di consegna garantito pari a G+1 non può competere con le spedizioni elettroniche in termini di velocità o prezzo, è improbabile che la variazione nel modello di consegna contribuirà in modo significativo all'accelerazione della sostituzione elettronica e quindi a una perdita di entrate.

(29)  Consultabile all'indirizzo: https://www.ctu.cz/sites/default/files/obsah/ctu/vyzva-k-uplatneni-pripominek-k-zameru-ulozit-jako-povinnost-poskytovat-zajistovat-jednotlive/obrazky/prezkumpodless37odst.4zakonaopostovnichsluzbach.pdf.

(30)  Consultabile all'indirizzo: https://www.ctu.cz/vyzva-k-uplatneni-pripominek-k-zameru-ulozit-jako-povinnost-poskytovat-zajistovat-jednotlive.

(31)  Consultabile all'indirizzo: https://www.psp.cz/sqw/text/tiskt.sqw?o=6&ct=535&ct1=0.

(32)  Consultabile all'indirizzo: http://apps.odok.cz/veklep.

(33)  Consultabile all'indirizzo: https://www.psp.cz/saw/historie.saw?o=6&t=535.

(34)  Ai sensi dell'articolo 37, quarto comma, della legge sui servizi postali, il CTU deve riesaminare periodicamente il livello di qualità e le modalità di adempimento dei servizi di base e la loro disponibilità universale in tutta la Cechia in conformità con i requisiti di qualità di base. Il CTU deve altresì riesaminare periodicamente l'obbligo del titolare della licenza postale di fornire e garantire servizi di base. Nel contesto di un riesame, i cui risultati sono pubblicamente disponibili, svoltosi nel 2016, la Cechia ha giustificato in modo più dettagliato la disponibilità sul mercato dei vaglia postali e le modalità per considerare tale servizio un servizio di interesse economico generale. Segnatamente, il riesame conclude che il modo in cui i servizi relativi ai vaglia postali sono forniti da altri fornitori di servizi di pagamento non corrisponde ai requisiti imposti per i servizi di base, poiché la consegna all'indirizzo di ciascuna persona naturale o legale non è garantita, ma la somma di denaro deve essere ritirata presso un luogo specifico; oppure l'ambito di applicazione territoriale dei servizi di pagamento è molto limitato; oppure il prezzo è significativamente più elevato; oppure l'uso di determinati servizi è limitato in qualche modo, ad esempio dall'obbligo di acquistare a un determinato valore. Il riesame è disponibile all'indirizzo: https://www.ctu.cz/vyzva-k-uplatneni-pripominek-k-zameru-ulozit-jako-povinnost-poskytovat-zajistovat-jednotlive.

(35)  Da pagina 155 del documento Annex4b_3_survey (Inboox).pdf della notifica.

(36)  G+n: consegna in più di un giorno a partire dal giorno dell'invio tramite posta.

(37)  G+1: consegna entro un giorno a partire dal giorno dell'invio tramite posta.

(38)  La maggior parte dei clienti (dall'85 % al 95 %) sembra preferire prezzi più bassi con consegna G+n piuttosto che prezzi più elevati con consegna G+1, mentre soltanto una piccola percentuale di clienti aziendali è disposta a pagare un prezzo più elevato per una consegna più rapida e considera le consegne G+1 necessarie.

(39)  Uffici postali commerciali: gli uffici postali dello scenario fattuale che verrebbero mantenuti (rimarrebbero aperti) nello scenario controfattuale.

(40)  Qualora si constati durante la verifica di un periodo contabile specifico che le Poste ceche non hanno soddisfatto gli indicatori qualitativi prescritti per la fornitura dei servizi universali, ciò si rifletterà nel calcolo dei costi netti; ad esempio se le Poste ceche non forniscono temporaneamente alcun servizio universale presso un ufficio postale, tutti i costi attribuibili al periodo di chiusura temporanea di tale ufficio sono esclusi dai costi netti e non verrebbero quindi compensati, anche se i costi netti verificati totali fossero inferiori rispetto al massimale di compensazione.

(41)  Per una descrizione dettagliata del criterio, cfr. https://www.ceskaposta.cz/sluzby/psani/cr/obycejne-psani#popis.

(42)  Sentenza del Tribunale del 15 ottobre 2020, První novinová společnost/Commissione, T-316/18, ECLI:EU:T:2020:489, punto 202.

(43)  https://www.ceskaposta.cz/o-ceske-poste/profil/compliance-v-cp.

(44)  Sentenza della Corte di giustizia del 12 settembre 2000, Pavel Pavlov e a./Stichting Pensioenfonds Medische Specialisten, cause riunite da C-180/98 a C-184/98, ECLI:EU:C:2000:428, punto 74.

(45)  Sentenza della Corte di giustizia del 23 aprile 1991, Klaus Höfner e Fritz Elser/Macrotron GmbH, C-41/90, ECLI:EU:C:1991:161, punto 21 e sentenza della Corte di giustizia del 12 settembre 2000, Pavel Pavlov e a./Stichting Pensioenfonds Medische Specialisten, cause riunite da C-180/98 a C-184/98, ECLI:EU:C:2000:428, punto 74.

(46)  Sentenza della Corte di giustizia del 16 giugno 1987, Commissione/Repubblica italiana, causa 118/85, ECLI:EU:C:1987:283, punto 7.

(47)  Sentenza della Corte di giustizia del 24 ottobre 2002, Aéroports de Paris/Commissione, C-82/01 P, ECLI:EU:C:2002:617, punto 74; e sentenza della Corte di giustizia del 1o luglio 2008, Motosykletistiki Omospondia Ellados NPID (MOTOE)/Elliniko Dimosio, C-49/07, ECLI:EU:C:2008:376, punto 25. Cfr. anche la comunicazione della Commissione sull'applicazione delle norme dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato alla compensazione concessa per la prestazione di servizi di interesse economico generale (GU C 8 dell'11.1.2012, pag. 2), punto 9.

(48)  Sentenza della Corte di giustizia dell'11 luglio 1996, Syndicat français de l'Express international (SFEI) e a./La Poste e a., C-39/94, ECLI:EU:C:1996:285, punto 60; e sentenza della Corte di giustizia del 29 aprile 1999, Regno di Spagna/Commissione, C-342/96, ECLI:EU:C:1999:210, punto 41.

(49)  Sentenza della Corte di giustizia del 2 luglio 1974, Repubblica italiana/Commissione, causa 173/73, ECLI:EU:C:1974:71, punto 13.

(50)  Sentenza della Corte di giustizia del 24 luglio 2003, Altmark Trans GmbH e Regierungspräsidium Magdeburg/Nahverkehrsgesellschaft Altmark GmbH, C-280/00, ECLI:EU:C:2003:415.

(51)  Cfr. anche la comunicazione della Commissione sull'applicazione delle norme dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato alla compensazione concessa per la prestazione di servizi di interesse economico generale (GU C 8 dell'11.1.2012, pag. 4) (comunicazione SIEG), punto 65.

(52)  Cfr. sentenza della Corte di giustizia del 4 giugno 2015, Commissione/MOL, C-15/14 P, ECLI:EU:C:2015:362, punto 60; sentenza della Corte di giustizia del 30 giugno 2016, Regno del Belgio/Commissione, C-270/15 P, ECLI:EU:C:2016:489, punto 49; Sentenza del Tribunale del 13 dicembre 2017, Repubblica ellenica/Commissione, T-314/15, ECLI:EU:T:2017:903, punto 79.

(53)  Sentenza della Corte di giustizia del 17 settembre 1980, Philip Morris Holland BV/Commissione, causa 730/79, ECLI:EU:C:1980:209, punto 11; e sentenza del Tribunale del 15 giugno 2000, Alzetta Mauro e a./Commissione, cause riunite T-298/97, T-312/97, T-313/97, T-315/97, da T-600/97 a 607/97, T-1/98, da T-3/98 a T-6/98 e T-23/98, ECLI:EU:T:2000:151, punto 80.

(54)  Sentenza della Corte di giustizia del 17 settembre 1980, Philip Morris Holland BV/ Commissione, causa 730/79, ECLI:EU:C:1980:209, punti 11 e 12; e sentenza del Tribunale del 30 aprile 1998, Het Vlaamse Gewest (Regione fiamminga)/Commissione, T-214/95, ECLI:EU:T:1998:77, punti da 48 a 50.

(55)  La corresponsione della compensazione è soggetta ad approvazione da parte della Commissione (cfr. articolo 34e della legge sui servizi postali, che prevede che «l'[OTC] non trasferisce fondi a copertura dei costi netti provvisori o dei costi netti che rappresentano un onere finanziario indebito fino a quando la Commissione europea si sarà pronunciata in merito alla loro ammissibilità»).

(56)  Decisione della Commissione, del 20 dicembre 2011, riguardante l'applicazione delle disposizioni dell'articolo 106, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti di Stato sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico, concessi a determinate imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale (GU L 7 dell'11.1.2012, pag. 3).

(57)  Disciplina SIEG del 2012, punto 11.

(58)  Comunicazione della Commissione sull'applicazione delle norme dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato alla compensazione concessa per la prestazione di servizi di interesse economico generale (GU C 8 dell'11.1.2012, pag. 4).

(59)  Cfr. punto 14 della disciplina SIEG del 2012.

(60)  Ad esempio l'articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 97/67/CE, prevede quanto segue: «[g]li Stati membri garantiscono che gli utilizzatori godano del diritto a un servizio universale corrispondente ad un'offerta di servizi postali di qualità determinata forniti permanentemente in tutti i punti del territorio a prezzi accessibili a tutti gli utenti».

(61)  Ad esempio, l'articolo 3, paragrafo 1, della direttiva sui servizi postali recita: «[g]li Stati membri garantiscono che gli utilizzatori godano del diritto a un servizio universale corrispondente ad un'offerta di servizi postali di qualità determinata forniti permanentemente in tutti i punti del territorio a prezzi accessibili a tutti gli utenti».

(62)  Le autorità ceche fanno riferimento a Francia (La Poste), Italia (Poste Italiane), Spagna (Correos) e Grecia (ELTA) che presentano periodi di durata dell'incarico fino a 15 anni.

(63)  Sentenza del Tribunale del 15 ottobre 2020, První novinová společnost/Commissione, T-316/18, ECLI:EU:T:2020:489, punto 202.

(64)  Direttiva 2006/111/CE della Commissione, del 16 novembre 2006 , relativa alla trasparenza delle relazioni finanziarie tra gli Stati membri e le loro imprese pubbliche e alla trasparenza finanziaria all'interno di talune imprese (GU L 318 del 17.11.2006, pag. 17).

(65)  Decreto n. 465/2012 racc.

(66)  Sentenza del Tribunale del 15 ottobre 2020, První novinová společnost/Commissione, T-316/18, ECLI:EU:T:2020:489, punti da 244 a 254.

(67)  La procedura di gara per il periodo 2018-2022 è stata annunciata sulla Gazzetta postale: https://www.ctu.cz/postovni-vestnik-castka-8-z-30-cervna-2017 e sulla bacheca ufficiale del CTU, anche nella sua versione elettronica: https://www.ctu.cz/oznameni-o-vyhlaseni-vyberoveho-rizeni-na-drzitele-postovni-licence-pro-obdobi-1-1-2018-31-12-2022.

(68)  Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE (GU L 94 del 28.3.2014, pag. 65).

(69)  Oltre alle spiegazioni di cui al considerando 179 in merito alla possibilità di avvalersi dell'articolo 32, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2014/24/UE.

(70)  Un punto postale è un punto vendita esterno che provvede esclusivamente al ricevimento e alla consegna di lettere e pacchi tramite posta raccomandata. Le Poste ceche non corrispondono all'operatore esterno del punto postale alcuna remunerazione fissa, bensì li remunerano soltanto per ogni transazione. Le Poste ceche non sostengono costi per le apparecchiature (fatta eccezione per un lettore di codici a barre). I punti postali non sono considerati nello scenario fattuale, ma soltanto in quello controfattuale.

(71)  «G» sta per il giorno di spedizione della lettera.

(72)  Cfr. punti da 244 a 254.

(73)  Il valore del vantaggio di miglioramento del marchio è stato quantificato secondo la stessa metodologia del precedente periodo di incarico 2013-2017 nella decisione del 2018 sull'obbligo di servizio universale. La Commissione ritiene che, a partire dal 2018, il mercato ceco non si sia evoluto in modo da rendere inappropriata tale metodologia per il calcolo del vantaggio del valore del marchio.

(74)  https://op.europa.eu/it/publication-detail/-/publication/13f857cc-74d4-430f-ab13-df744da42bea.

(75)  I vantaggi/coefficienti relativi all'IVA sono stati determinati sulla base di un'indagine di mercato condotta nel 2019.

(76)  Il costo del capitale è definito come: CC = capitale impiegato * WACC. Differenza del costo del capitale = capitale impiegato (fattuale) * WACC (fattuale) meno capitale impiegato (controfattuale) * WACC (controfattuale).

(77)  Documento di lavoro dei servizi della Commissione (SWD(2015) 207 final), del 17 novembre 2015, che accompagna la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'applicazione della direttiva sui servizi postali (direttiva 97/67/CE modificata dalle direttive 2002/39/CE e 2008/6/CE), cfr. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A52015SC0207.

(78)  L'analisi relativa alla natura indebita dell'onere dell'obbligo di servizio universale viene effettuata ai sensi delle disposizioni pertinenti della direttiva 97/67/CE.

(79)  https://www.ctu.cz/vyzva-k-uplatneni-pripominek-k-zameru-ulozit-jako-povinnost-poskytovat-zajistovat-jednotlive.

(80)  https://www.ctu.cz/sites/default/files/obsah/stranky/26768/soubory/70580-2017-610-v-pm.pdf.

(81)  https://www.ctu.cz/postovni-vestnik-castka-16-z-12-prosince-2017.

(82)  https://www.ctu.cz/vyrocni-zpravy.

(83)  https://www.ctu.eu/monitoring-reports, ad esempio cfr. https://www.ctu.eu/sites/default/files/obsah/ctu/monthly-monitoring-report-no.3/2018/obrazky/mmz032018enfin.pdf.


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/123


DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/233 DELLA COMMISSIONE

del 19 gennaio 2023

che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri

[notificata con il numero C(2023) 626]

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») (1), in particolare l’articolo 259, paragrafo 1, lettera c),

considerando quanto segue:

(1)

L’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) è una malattia infettiva virale dei volatili e può avere gravi conseguenze per la redditività degli allevamenti avicoli, perturbando gli scambi all’interno dell’Unione e le esportazioni verso i paesi terzi. I virus dell’HPAI possono infettare gli uccelli migratori, che possono poi diffondere tali virus a lunga distanza durante le loro migrazioni autunnali e primaverili. Di conseguenza la presenza di virus dell’HPAI nei volatili selvatici costituisce una minaccia costante di introduzione diretta e indiretta di tali virus negli stabilimenti in cui sono detenuti pollame o volatili in cattività. In caso di comparsa di un focolaio di HPAI vi è il rischio che l’agente patogeno possa diffondersi ad altri stabilimenti in cui sono detenuti pollame o volatili in cattività.

(2)

Il regolamento (UE) 2016/429 stabilisce un nuovo quadro normativo per la prevenzione e il controllo delle malattie che sono trasmissibili agli animali o all’uomo. L’HPAI rientra nella definizione di malattia elencata di cui a tale regolamento e ad essa si applicano le norme per la prevenzione e il controllo delle malattie ivi previste. Inoltre il regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione (2) integra il regolamento (UE) 2016/429 per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate, anche per quanto riguarda le misure di controllo dell’HPAI.

(3)

La decisione di esecuzione (UE) 2021/641 della Commissione (3) è stata adottata nel quadro del regolamento (UE) 2016/429 e stabilisce misure di emergenza a livello dell’Unione in relazione a focolai di HPAI.

(4)

Più in particolare, la decisione di esecuzione (UE) 2021/641 stabilisce che le zone di protezione, le zone di sorveglianza e le ulteriori zone soggette a restrizioni istituite dagli Stati membri in conformità al regolamento delegato (UE) 2020/687 in seguito alla comparsa di focolai di HPAI devono comprendere almeno le aree elencate come zone di protezione, zone di sorveglianza e ulteriori zone soggette a restrizioni nell’allegato di tale decisione di esecuzione.

(5)

L’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 è stato di recente modificato con decisione di esecuzione (UE) 2023/125 della Commissione (4) a seguito della comparsa di focolai di HPAI nel pollame o in volatili in cattività in Belgio, Cechia, Danimarca, Germania, Spagna, Francia, Italia, Ungheria, nei Paesi Bassi e in Polonia, di cui era necessario tenere conto in tale allegato.

(6)

Dalla data di adozione della decisione di esecuzione (UE) 2023/125 il Belgio, la Cechia, la Germania, la Francia, l’Ungheria, l’Austria e la Polonia hanno notificato alla Commissione la comparsa di ulteriori focolai di HPAI in stabilimenti in cui erano detenuti pollame o volatili in cattività, situati nella regione fiamminga in Belgio, nelle regioni della Boemia centrale, della Boemia meridionale e di Zlín in Cechia, in Baviera e nel Land della Bassa Sassonia in Germania, nelle regioni amministrative Alvernia-Rodano-Alpi, Bretagna, Nuova Aquitania, Occitania e Paesi della Loira in Francia, nella contea di Békés in Ungheria, nel distretto di Braunau in Austria e nei voivodati di Kuyavian-Pomerania, Lubusz, Łódź e Grande Polonia in Polonia.

(7)

Le autorità competenti di Belgio, Cechia, Germania, Francia, Ungheria, Austria e Polonia hanno adottato le necessarie misure di controllo della malattia prescritte dal regolamento delegato (UE) 2020/687, compresa l’istituzione di zone di protezione e di sorveglianza attorno a tali focolai.

(8)

L’autorità competente della Francia ha anche deciso di istituire ulteriori zone soggette a restrizioni in aggiunta alle zone di protezione e di sorveglianza istituite in relazione ad alcuni focolai in detto Stato membro.

(9)

Inoltre il focolaio confermato dall’Ungheria è localizzato nelle immediate vicinanze del confine con la Romania. Di conseguenza le autorità competenti di questi Stati membri hanno debitamente collaborato all’istituzione della necessaria zona di sorveglianza, dato che detta zona di sorveglianza si estende nel territorio della Romania.

(10)

La Commissione ha esaminato le misure di controllo della malattia adottate da Belgio, Cechia, Germania, Francia, Ungheria, Austria, Polonia e Romania in collaborazione con tali Stati membri e ha potuto accertare che i confini delle zone di protezione e di sorveglianza istituite in Belgio, Cechia, Germania, Francia, Ungheria, Austria e Polonia e della zona di sorveglianza istituita in Romania dalle autorità competenti di tali Stati membri si trovano a una distanza sufficiente dagli stabilimenti in cui sono stati confermati i focolai di HPAI.

(11)

Nell’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 non vi sono attualmente aree elencate come zone di protezione e sorveglianza per l’Austria né come zone di sorveglianza per la Romania.

(12)

Al fine di prevenire inutili perturbazioni degli scambi all’interno dell’Unione e di evitare che paesi terzi impongano ostacoli ingiustificati agli scambi, è necessario definire rapidamente a livello di Unione, in collaborazione con Belgio, Cechia, Germania, Francia, Ungheria, Austria, Polonia e Romania, le zone di protezione e di sorveglianza debitamente istituite da Belgio, Cechia, Germania, Francia, Ungheria, Austria e Polonia e la zona di sorveglianza debitamente istituita dalla Romania in conformità al regolamento delegato (UE) 2020/687 e le ulteriori zone soggette a restrizioni istituite dalla Francia.

(13)

È pertanto opportuno modificare le aree elencate come zone di protezione e di sorveglianza per Belgio, Cechia, Germania, Francia, Ungheria e Polonia come pure le aree elencate come ulteriori zone soggette a restrizioni per la Francia nell’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641.

(14)

È inoltre opportuno inserire nel medesimo allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 le zone di protezione e di sorveglianza relative all’Austria e la zona di sorveglianza relativa alla Romania.

(15)

Di conseguenza, l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 dovrebbe essere modificato al fine di aggiornare la regionalizzazione a livello di Unione per tenere conto delle zone di protezione e di sorveglianza debitamente istituite da Belgio, Cechia, Germania, Francia, Ungheria, Austria e Polonia, della zona di sorveglianza debitamente istituita dalla Romania e delle ulteriori zone soggette a restrizioni istituite dalla Francia in conformità al regolamento delegato (UE) 2020/687 e la durata delle misure in esse applicabili.

(16)

È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione di esecuzione (UE) 2021/641.

(17)

Data l’urgenza della situazione epidemiologica nell’Unione per quanto riguarda la diffusione dell’HPAI, è importante che le modifiche da apportare mediante la presente decisione alla decisione di esecuzione (UE) 2021/641 prendano effetto il prima possibile.

(18)

Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 è sostituito dal testo che figura nell’allegato della presente decisione.

Articolo 2

Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 19 gennaio 2023

Per la Commissione

Stella KYRIAKIDES

Membro della Commissione


(1)  GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1.

(2)  Regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate (GU L 174 del 3.6.2020, pag. 64).

(3)  Decisione di esecuzione (UE) 2021/641 della Commissione, del 16 aprile 2021, relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri (GU L 134 del 20.4.2021, pag. 166).

(4)  Decisione di esecuzione (UE) 2023/125 della Commissione, del 10 gennaio 2023, che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2021/641 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri (GU L 16 del 18.1.2023, pag. 42).


ALLEGATO

«ALLEGATO

Parte A

Zone di protezione negli Stati membri interessati* di cui agli articoli 1 e 2

Stato membro: Belgio

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

BE-HPAI(P)-2023-00001

Those parts of the municipalities Borgloon, Hoeselt, Kortessem and Tongeren contained within a circle of a radius of 3 kilometres, centered on WGS84 dec. coordinates long 5,44421, lat 50,79007.

1.2.2023

Stato membro: Cechia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

Moravian-Silesian Region

CZ-HPAI(P)-2022-00018

Kozlovice (671771); Kunčice pod Ondřejníkem (677094); Tichá na Moravě (766992);

Frenštát pod Radhoštěm (634719) – severovýchodní část katastrálního území, kdy hranici tvoří železniční trať ze směru Veřovice - Kunčice p. O. po železniční přejezd na silnici Nádražní, silnice Nádražní, silnice Bezručova a silnice Lomná.

19.1.2023

Plzeň Region

CZ-HPAI(P)-2022-00019

Brod nad Tichou (612651); Kočov (667676); Lom u Tachova (686603); Týnec u Plané (721298); Ústí nad Mží (667684); Vítovice u Pavlovic (718530); Vysoké Sedliště (721301).

23.1.2023

Ústí nad Labem Region

CZ-HPAI(P)-2023-00001

Karlovka (778265); Malá Bukovina (690031); Malý Šachov (755214); Starý Šachov (755222); Velká Bukovina (778273).

25.1.2023

Liberec Region

CZ-HPAI(P)-2023-00001

Horní Police (643823); Mistrovice u Nového Oldřichova (707821); Volfartice (784907); Dolní Police (794473); Radeč u Horní Police (737445); Žandov u České Lípy (794481).

25.1.2023

Central Bohemian Region

CZ-HPAI(P)-2023-00002

Janov u Kosovy Hory (670006); Kosova Hora (670014); Bor u Sedlčan (702234); Doubravice u Sedlčan (682802); Libíň (682811); Sedlčany (746533); Sestrouň (746568);

Vysoká u Kosovy Hory (788198) - část obce Dohnalova Lhota.

24.1.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00006

Boudy (695483); Minice u Mišovic (696188); Lučkovice (695491); Mišovice (696196); Pohoří u Mirovic (696200); Svučice (761621); Kožlí u Myštic (700835); Myštice (700851); Výšice (700908); Rakovice (623849); Uzeničky (775789);

Uzenice (775771) - východní část katastrálního území, přičemž hranici na západě tvoří silnice č. 1735 vedoucí od severní hranice katastrálního území k jižní hranici katastrálního území.

26.1.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00007

Dolánky (628239); Ctiměřice (618055); Bojetice (606928); Dobrovice (627470); Holé Vrchy (640905); Týnec u Dobrovice (772267); Úherce (772780); Kolomuty (668541); Semčice (747165); Vinařice u Dobrovice (782297).

30.1.2023

Moravian-Silesian Region

CZ-HPAI(P)-2023-00003

Bartovice (715085); Radvanice (715018); Šenov u Ostravy (762342);

Horní Datyně (642720) – severní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Vratimovská a ul. Václavovická; Petřvald u Karviné (720488) - jihozápadní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Ostravská, ul. Závodní a ul. Šumbarská; Šumbark (637734) - západní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Školní, ul. Lidická, ul. Opletalova a ul. U Nádraží; Vratimov (785601) - severní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Buničitá, ul. Frýdecká, ul. Datyňská a ul. Václavovická.

24.1.2023

Hradec Králové Region

CZ-HPAI(P)-2023-00004

Češov (623466); Kozojedy u Žlunic (797677); Sběř (746321); Slavhostice (797693); Volanice (784664); Žlunice (797707).

25.1.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00008

Dřevěnice (737801); Robousy (740225); Kacákova Lhota (771783); Lužany u Jičína (689238); Radim u Jičína (737828); Studeňany (737836); Řeheč (774154); Úlibice (774162).

3.2.2023

Zlín Region:

CZ-HPAI(P)-2023-00005

Šumice u Uherského Brodu (764230); Těšov (766828); Újezdec u Luhačovic (774081);

Uherský Brod (772984) - severní část katastrálního území od silnice č. 50.

25.1.2023

Stato membro: Danimarca

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

DK-HPAI(P)-2022-00007

The parts of Lolland municipality that are contained within a circle of radius 3 km, centered on GPS coordinates N 54,8728; E 11,3967

17.1.2023

DK-HPAI(P)-2022-00008

The parts of Hedensted municipality that are contained within a circle of radius 3 km, centered on GPS coordinates

N 55.7343; E 9.7477

27.1.2023

Stato membro: Germania

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

BAYERN

DE-HPAI(NON-P)-2023-00017

Landkreis Tirschenreuth

An der Landkreisgrenze zu Wunsiedel der ST 2178 nach Osten Richtung Waldsassen folgend, an Münchenreuth vorbei nach Schottenhof. Weiter entlang der Straße TIR 20 bis zum südlichen Ende von Hundsbach, entlang der Wondreb bis zum Skilift, dem östlichen Waldrand bis zum Sammelhof folgend. Weiter Richtung Süden entlang dem Feldweg bis zur ST 2175 und dieser Richtung Osten nach Bad Neualbenreuth bis zur Kreuzung Hatzenreuth/Pfudermühle folgend. Richtung Süden an der Pfudermühle vorbei, der Gemeindegrenze Waldsassen bis zum Egnermühlbach folgend, an diesem entlang bis zum Socksteich. Über den Feldweg zur Straße TIR 25 bei Pfaffenreuth, dieser Richtung Waldsassen zur Straße TIR 22 folgend. Entlang der TIR 22 nach Süden, an Pfaffenreuth vorbei bis zur Hohe Straße. Dieser folgend Richtung Königshütte und über Altenhammer nach Forkatshof. Dem Feldweg zur Gemeindegrenze Waldsassen folgend, dann entlang der Gemeindegrenze bis zur B 299. Entlang der B 299 Richtung Süden nach Mitterteich und bei Neupleußen der Straße TIR 3 nach Fockenfeld folgend. Weiter entlang der TIR 15 nach Norden Richtung Neudorf, vor Neudorf dem Feldweg zur ST 2175 folgend, weiter Richtung Waldsassen bis zur Abzweigung nach Wolfsbühl, an Wolfsbühl vorbei zur Gemeindegrenze Waldsassen und dieser nach Norden zur Landkreisgrenze zu Wunsiedel bis zur ST 2178 folgend.

26.1.2023

MECKLENBURG-VORPOMMERN

DE-HPAI(P)-2023-00002

Landkreis Vorpommern-Rügen

Gemeinde Süderholz, die Ortsteile: Behnkenhagen, Kandelin, Klein Bisdorf, Klein Zarnewanz, Lüssow, Neuendorf, Poggendorf, Wüsteney

31.1.2023

NIEDERSACHSEN

DE-HPAI(P)-2022-00103

Landkreis Cloppenburg

3 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 7.982109/52.959481)

Betroffen sind Teile der Gemeinden Garrel, Bösel und Friesoythe.

24.1.2023

DE-HPAI(P)-2022-00102

Landkreis Cuxhaven

3 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 8.656393/53.671901)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Geestland.

21.1.2022

DE-HPAI(P)-2023-00001

Landkreis Cloppenburg

3 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 7.998687/52.959784)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Garrel, Bösel und Friesoythe.

26.1.2023

Stato membro: Francia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

Département: Côtes-d’Armor (22)

FR-HPAI(P)-2022-01619

CANIHUEL

HAUT-CORLAY

CORLAY

PLUSSULIEN

SAINT-IGEAUX

SAINT-NICOLAS DU PELEM

24.1.2023

FR-HPAI(P)-2023-00014

CAVAN

CAOUENNEC-LANVÉZÉAC

LANNION

PLOUBEZRE

TONQUÉDEC

31.1.2023

Département:Creuse (23)

FR-HPAI(NON-P)-2023-00005

FLAYAT

8.2.2023

Département: Dordogne (24)

FR-HPAI(P)-2022-01481

FR-HPAI(P)-2022-01480

FR-HPAI(P)-2022-01517

FR-HPAI(P)-2022-01558

FR-HPAI(P)-2022-01559

FR-HPAI(P)-2022-01581

ARCHIGNAC

MARCILLAC SAINT QUENTIN

PAULIN

SAINT CREPIN ET CARLUCET

SAINT GENIES

SALIGNAC EYVIGUES

18.1.2023

Département: Gers (32)

FR-HPAI(P)-2022-01605

FR-HPAI(P)-2022-01612

FR-HPAI(P)-2023-00008

FR-HPAI(P)-2023-00012

FR-HPAI(P)-2023-00013

AIGNAN

BEAUMARCHES

BOUZON-GELLENAVE

COULOUME-MONDEBAT

FUSTEROUAU

IZOTGES

LASSERADE

LOUSSOUS-DEBAT

POUYDRAGUIN

SABAZAN

TASQUE

TERMES-D’ARMAGNAC

28.1.2023

Département: Ille-et-Vilaine (35)

FR-HPAI(NON-P)-2023-00004

LECOUSSE

FOUGERES

LAIGNELET

SAINT GERMAIN EN COGLES,

LE CHATELIER,

PARIGNE

LANDEAN

28.1.2023

Département: Indre (36)

FR-HPAI(NON-P)-2022-00405

POULAINES Partie de commune située au Sud de la D960

VALENCAY Partie de commune située au Sud- Est du Nahon

VICQ-SUR-NAHON Partie de commune située à l’Est de la D956 et au Nord de la D109

16.1.2023

Département: Loire-Atlantique (44)

FR-HPAI(P)-2022-01466

FR-HPAI(P)-2022-01591

FR-HPAI(P)-2022-01592

FR-HPAI(P)-2022-01609

FR-HPAI(P)-2022-01616

FR-HPAI(P)-2023-00001

FR-HPAI(P)-2023-00015

FR-HPAI(P)-2023-00009

VIEILLEVIGNE

CORCOUE SUR LORGNE

LEGE

SAINT LUMINE DE COUTAIS

SAINT PHILBERT DE GRAND LIEU

LA LIMOUZINIERE

PAULX

TOUVOIS

REMOUILLE

AIGREFEUILLE SUR MAINE

SAINTE LUMINE DE CLISSON

28.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01554

BOUSSAY

GETIGNE

19.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01498

Andrezé

Beaupréau

Gesté

Jallais

La Chapelle-du-Genêt

La Jubaudière

La Poitevinière

Le Pin-en-Mauges

Saint-Philbert-en-Mauges

Villedieu-la-Blouère

La Romagne

Le Fief-Sauvin

La Renaudière

Montfaucon-Montigné

Roussay

Saint-André-de-la-Marche

Saint-Macaire-en-Mauges

18.1.2023

FR-HPAI(P)-2023-00010

MESANGER

TEILLE

27.1.2023

Département: Maine-et-Loire (49)

FR-HPAI(P)-2022-01457

FR-HPAI(P)-2022-01471

FR-HPAI(P)-2022-01472

FR-HPAI(P)-2022-01483

FR-HPAI(P)-2022-01485

FR-HPAI(P)-2022-01486

FR-HPAI(P)-2022-01487

FR-HPAI(P)-2022-01489

FR-HPAI(P)-2022-01496

FR-HPAI(P)-2022-01498

FR-HPAI(P)-2022-01506

FR-HPAI(P)-2022-01511

FR-HPAI(P)-2022-01512

FR-HPAI(P)-2022-01516

FR-HPAI(P)-2022-01518

FR-HPAI(P)-2022-01519

FR-HPAI(P)-2022-01524

FR-HPAI(P)-2022-01458

FR-HPAI(P)-2022-01467

FR-HPAI(P)-2022-01535

FR-HPAI(P)-2022-01545

FR-HPAI(P)-2022-01547

FR-HPAI(P)-2022-01549

FR-HPAI(P)-2022-01548

FR-HPAI(P)-2022-01564

FR-HPAI(P)-2022-01571

FR-HPAI(P)-2022-01573

FR-HPAI(P)-2022-01578

FR-HPAI(P)-2022-01579

FR-HPAI(P)-2022-01580

FR-HPAI(P)-2022-01586

FR-HPAI(P)-2022-01594

FR-HPAI(P)-2022-01603

FR-HPAI(P)-2023-00016

Andrezé

Beaupréau

Gesté

Jallais

La Chapelle-du-Genêt

La Jubaudière

La Poitevinière

Le Pin-en-Mauges

Saint-Philbert-en-Mauges

Villedieu-la-Blouère

La Romagne

Le Fief-Sauvin

La Renaudière

Montfaucon-Montigné

Roussay

Saint-André-de-la-Marche

Saint-Macaire-en-Mauges

Torfou

LES CERQUEUX

YZERNAY

SEVREMOINE

30.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01606

LOUVAINES

NYOISEAU

SEGRE’

16.1.2023

Département: Manche (50)

FR-HPAI(NON-P)-2022-00420

HUBERVILLE

MONTAIGU LA BRISETTE

SAINT CYR

SAINT GERMAIN DE TOURNEBUT

SAUSSEMESNIL

TAMERVILLE

VALOGNES

19.1.2023

Département: Rhône (69)

FR-HPAI(P)-2022-01597

L’ARBRESLE

SAIN BEL

SAVIGNY

18.1.2023

Département: Deux – Sèvres (79)

FR-HPAI(P)-2022-01411

FR-HPAI(P)-2022-01415

FR-HPAI(P)-2022-01414

FR-HPAI(P)-2022-01417

FR-HPAI(P)-2022-01430

FR-HPAI(P)-2022-01436

FR-HPAI(P)-2022-01428

FR-HPAI(P)-2022-01447

FR-HPAI(P)-2022-01448

FR-HPAI(P)-2022-01449

FR-HPAI(P)-2022-01477

FR-HPAI(P)-2022-01450

FR-HPAI(P)-2022-01475

FR-HPAI(P)-2022-01474

FR-HPAI(P)-2022-01482

FR-HPAI(P)-2022-01484

FR-HPAI(P)-2022-01473

FR-HPAI(P)-2022-01502

FR-HPAI(P)-2022-01504

FR-HPAI(P)-2022-01515

FR-HPAI(P)-2022-01499

FR-HPAI(P)-2022-01521

FR-HPAI(P)-2022-01522

FR-HPAI(P)-2022-01532

FR-HPAI(P)-2022-01541

FR-HPAI(P)-2022-01534

FR-HPAI(P)-2022-01538

FR-HPAI(P)-2022-01544

FR-HPAI(P)-2022-01532

FR-HPAI(P)-2022-01544

FR-HPAI(P)-2022-01541

FR-HPAI(P)-2022-01538

FR-HPAI(P)-2022-01534

FR-HPAI(P)-2022-01569

FR-HPAI(P)-2022-01587

FR-HPAI(P)-2022-01588

L’ABSIE

ARGENTONNAY

BOISME

BRESSUIRE

BRETIGNOLLES

LE BREUIL-BERNARD

LE BUSSEAU

CERIZAY

CHANTELOUP

LA CHAPELLE-SAINT-ETIENNE

LA CHAPELLE-SAINT-LAURENT

CIRIERES

COMBRAND

COURLAY

GENNETON

LARGEASSE

MAULEON

MONTRAVERS

NEUVY-BOUIN

NUEIL-LES-AUBIERS

LA PETITE-BOISSIERE

LE PIN

PUGNY

SAINT-AMAND-SUR-SEVRE

SAINT-ANDRE-SUR-SEVRE

SAINT-AUBIN-DU-PLAIN

SAINT-PAUL-EN-GATINE

SAINT PIERRE DES ECHAUBROGNES

TRAYES

VAL-EN-VIGNES

VERNOUX-EN-GATINE

19.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01449

MENIGOUTE

VASLES

19.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01476

FR-HPAI(P)-2022-01501

BRULAIN

MOUGON-THORIGNE

PRAHECQ

SAINTE-BLANDINE

SAINT-MARTIN-DE-BERNEGOUE

19.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01617

LAGEON

VIENNAY

6.2.2023

Département: Vendée (85)

FR-HPAI(P)-2022-01523

GROSBREUIL

CHÂTEAU D’OLONNE

SAINTE FOY

LE GIROUARD

GROSBREUIL

TALMONT SAINT HILAIRE

LES ACHARDS

SAINT MATHURIN

SAINTE FLAIVE DES LOUPS

23.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01526

AUIGNY LES CLOUZEAUX

BEAULIEU SOUS LA ROCHE

LANDERONDE

LA ROCHE SUR YON

VENANSAULT

23.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01465

FR-HPAI(P)-2022-01468

FR-HPAI(P)-2022-01439

FR-HPAI(P)-2022-01453

CHALLANS

LE PERRIER

SALLERTAINE

SOULLANS

APPREMONT

COMMEQUIERS

LA CHAPELLE PALLAU

SAINT PAUL MONT PENIT

SAINT CHRISTOPHE DU LIGNERON

23.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01536

LES LUCS SUR BOULOGNE

MONTREVERD

ROCHESERVIERE

SAINT PHILBERT DE BOUAINE

23.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01424

FR-HPAI(P)-2022-01426

FR-HPAI(P)-2022-01438

FR-HPAI(P)-2022-01440 FR-HPAI(P)-2022-01441

FR-HPAI(P)-2022-01442

FR-HPAI(P)-2022-01446

FR-HPAI(P)-2022-01451

FR-HPAI(P)-2022-01454

FR-HPAI(P)-2022-01455

FR-HPAI(P)-2022-01456

FR-HPAI(P)-2022-01459

FR-HPAI(P)-2022-01460

FR-HPAI(P)-2022-01461

FR-HPAI(P)-2022-01462

FR-HPAI(P)-2022-01463

FR-HPAI(P)-2022-01464

FR-HPAI(P)-2022-01469

FR-HPAI(P)-2022-01470

FR-HPAI(P)-2022-01478

FR-HPAI(P)-2022-01479

FR-HPAI(P)-2022-01488

FR-HPAI(P)-2022-01490

FR-HPAI(P)-2022-01491

FR-HPAI(P)-2022-01493

FR-HPAI(P)-2022-01494

FR-HPAI(P)-2022-01495

FR-HPAI(P)-2022-01500

FR-HPAI(P)-2022-01503

FR-HPAI(P)-2022-01507

FR-HPAI(P)-2022-01508

FR-HPAI(P)-2022-01509

FR-HPAI(P)-2022-01510

FR-HPAI(P)-2022-01513

FR-HPAI(P)-2022-01514

FR-HPAI(P)-2022-01520

FR-HPAI(P)-2022-01525

FR-HPAI(P)-2022-01527

FR-HPAI(P)-2022-01528

FR-HPAI(P)-2022-01529

FR-HPAI(P)-2022-01530

FR-HPAI(P)-2022-01531

FR-HPAI(P)-2022-01533

FR-HPAI(P)-2022-01537

FR-HPAI(P)-2022-01539

FR-HPAI(P)-2022-01540

FR-HPAI(P)-2022-01542

FR-HPAI(P)-2022-01543

FR-HPAI(P)-2022-01546

FR-HPAI(P)-2022-01551

FR-HPAI(P)-2022-01552

FR-HPAI(P)-2022-01553

FR-HPAI(P)-2022-01555

FR-HPAI(P)-2022-01556

FR-HPAI(P)-2022-01557 FR-HPAI(P)-2022-01560

FR-HPAI(P)-2022-01561

FR-HPAI(P)-2022-01562

FR-HPAI(P)-2022-01563

FR-HPAI(P)-2022-01565

FR-HPAI(P)-2022-01566

FR-HPAI(P)-2022-01567

FR-HPAI(P)-2022-01568

FR-HPAI(P)-2022-01570

FR-HPAI(P)-2022-01572

FR-HPAI(P)-2022-01574

FR-HPAI(P)-2022-01575

FR-HPAI(P)-2022-01576

FR-HPAI(P)-2022-01577

FR-HPAI(P)-2022-01583

FR-HPAI(P)-2022-01585

FR-HPAI(P)-2022-01589

FR-HPAI(P)-2022-01590

FR-HPAI(P)-2022-01593

FR-HPAI(P)-2022-01595

FR-HPAI(P)-2022-01596

FR-HPAI(P)-2022-01599

FR-HPAI(P)-2022-01600

FR-HPAI(P)-2022-01601

FR-HPAI(P)-2022-01602

FR-HPAI(P)-2022-01604

FR-HPAI(P)-2022-01607

FR-HPAI(P)-2022-01608

FR-HPAI(P)-2022-01610

FR-HPAI(P)-2022-01611

FR-HPAI(P)-2022-01613

FR-HPAI(P)-2022-01614

FR-HPAI(P)-2022-01615

FR-HPAI(P)-2022-01618

FR-HPAI(P)-2022-01620

FR-HPAI(P)-2023-00002

FR-HPAI(P)-2023-00003

FR-HPAI(P)-2023-00004

FR-HPAI(P)-2023-00005

FR-HPAI(P)-2023-00006

ANTIGNY

BAZOGES EN PAILLERS

BAZOGES EN PAREDS

BEAUREPAIRE

BOUFFERE

BOURNEZEAU

CHANTONNAY

CHANVERRIE

CHAVAGNES EN PAILLERS

CHAVAGNES LES REDOUX

CHEFFOIS

FOUGERE

LA BOISSIERE DE MONT TAIGU

LA BRUFFIERE

LA CAILLERE SAINT HILAIRE

LA CHATAIGNERAIE

LA GUYONNIERE

LA JAUDONNIERE

LA MEILLERAIE TILLAY

LA TARDIERE

LE BOUPERE

LES EPESSES

LES HERBIERS

LES LANDES GENUSSON

MENOMBLET

MONSIREIGNE

MONTAIGU

MONTOURNAIS

MORTAGNE SUR SEVRE

MOUCHAMPS

MOUILLERON SAINT GERMAIN

POUZAUGES

REAUMUR

ROCHETREJOUX

SAINT AUBIN DES ORMEAUX

SAINT CYR DES GATS

SAINT GEORGES DE MONTAIGU

SAINT GERMAIN DE PRINCAY

SAINT HILAIRE DE LOULAY

SAINT HILAIRE LE VOUHIS

SAINT LAURENT SUR SEVRE

SAINT MALO DU BOIS

SAINT MARS LA REORTHE

SAINT MARTIN DES NOYERS

SAINT MARTINS DES TILLEULS

SAINT LMAURICE LE GIRARD

SAINT MESMIN

SAINT PAUL EN PÄREDS

SAINT PIERRE DU CHEMIN

SAINT PROUANT

SAINT SULPICE EN PAREDS

SAINT VINCENT STERLANGES

SAINTE CECILE

SEVREMONT

SIGOURNAIS

TALLUD SAINTE GEMME

THOUARSAIS BOUILDROUX

TIFFAUGES

VENDRENNES

23.1.2023

Stato membro: Italia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

Regione: Veneto

IT-HPAI(P)-2022-00054

L’area delle parti della regione Veneto comprese in una circonferenza con un raggio di 3 chilometri, il cui centro si trovasulle coordinate decimali WGS84 seguenti: N45.355299708, E10.860377854

19.1.2023

Stato membro: Ungheria

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

Bács-Kiskun vármegye

HU-HPAI(P)-2023-00002

Császártöltés, Hajós és Homokhegy települések közigazgatási területeinek a 46.417287 és a 19.158443 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 3 km sugarú körön belül eső területe.

27.1.2023

Hajdú-Bihar vármegye

HU-HPAI(P)-2022-00298

HU-HPAI(P)-2022-00299

HU-HPAI(P)-2023-00001

Hajdúszoboszló és Nádudvar települések közigazgatási területének a 47.471520 és a 21.203237, a 47.485876 és a 21.170037, valamint a 47.448133 és a 21.156837 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 3 km sugarú körön belül eső területe.

27.1.2023

Békés vármegye

HU-HPAI(P)-2023-00003

Battonya és Dombegyház települések közigazgatási területének a 46.298611 és a 21.048904 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 3 km sugarú körön belül eső területe.

3.2.2023

Stato membro: Austria

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

AT-HPAI(NON-P)-2023-15

Bezirk Braunau:

 

in der Gemeinde Eggelsberg die Katastralgemeinden Eggelsberg, Gundertshausen, Ibm; in der Gemeinde Feldkirchen bei Mattighofen die Katastralgemeinden Aschau, Vormoosen; in der Gemeinde Franking die Katastralgemeinden Eggenham; in der Gemeinde Geretsberg die Katastralgemeinde Lehrsberg; in der Gemeinde Moosdorf die Katastralgemeinden Moosdorf, Stadl

6.2.2023

Stato membro: Polonia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 39 del regolamento delegato (UE) 2020/687

PL-HPAI(P)-2022-00052

PL-HPAI(P)-2022-00053

PL-HPAI(P)-2022-00060

PL-HPAI(P)-2022-00061

PL-HPAI(P)-2022-00067

PL-HPAI(P)-2022-00069

W województwie łódzkim powiat zduńskowolski:

1.

w gminie Sędziejowice: Bilew, Dobra, Kustrzyce, Marzenin, Niecenia, Pruszków, Rososza, Wola Marzeńska, Wrzesiny;

W województwie łódzkim powiat łaski:

1.

w gminie Łask - obszar wiejski: Bałucz, Kolonia Bałucz, Młynisko, Borszewice, Grabina, Kolonia Bilew, Kopyść, Mikołajówek, Okup Mały, Okup Wielki, Ulejów, Wincentów, Sięganów, Wola Bałucka, Zielęcice;

2.

w gminie Zduńska Wola: Zduńska Wola, Annopole Nowe, Biały Ług, Czechy, Gajewniki, Gajewniki Kolonia, Henryków, Izabelów, Janiszewice, Karsznice, Kłady, Korczew, Krobanów, Michałów, Ochraniew, Opiesin, Pratków, Rębieskie Nowe, Rębieskie Stare, Suchoczasy, Tymienice, Wojsławice, Wólka Wojsławska, Wymysłów, Izabelów Mały, Andrzejów, Krobanówek, Ostrówek;

3.

w gminie Zapolice: Swędzieniejewice, Swędzieniejewice Kolonia, Wygiełzów;

4.

w gminie Szadek - obszar wiejski: Kotlinki, Kotliny, Kromolin Stary, Kromolin Nowy, Wielka Wieś;

5.

gmina Szadek (gm. miejska): Szadek;

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.56326/19.03881

22.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00055

PL-HPAI(P)-2022-00056

HPAI(P)-2023-00002

PL-HPAI(P)-2023-00003

W województwie pomorskim w powiecie człuchowskim:

1.

W gminie Debrzno: Buchowo, Grzymisław, Kamień, Strzeczona, Strzeczonka.

W gminie Człuchów: Barkówko

25.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00057

W województwie łódzkim część gminy Uniejów,

W województwie wielkopolskim część gminy Przykona

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.97360/18.73595

25.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00058

W województwie łódzkim:

1.

Część gminy: Koluszki, Koluszki miasto w powiecie łódzkim wschodnim

2.

Część gminy Rokiciny w powiecie tomaszowskim zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.71136/19.82636

19.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00059

W województwie wielkopolskim części gmin: Gołuchów i Pleszew w powiecie pleszewskim zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.86127/17.84609

20.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00062

W województwie wielkopolskim część gmin: Żelazków, Ceków-Kolonia i Mycielin w powiecie kaliskim zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS:

51.851222/18.235528

19.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00063

W województwie śląskim część gminy Łazy zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 50.42754/19.34959

20.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00064

W województwie wielkopolskim części gmin: Turek, Przykona, Dobra, Kawęczyn w powiecie tureckim zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.96866/18.58093

21.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00065

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Grabów nad Prosną i Kraszewice w powiecie ostrzeszowskim.

2.

Część gminy Sieroszewice w powiecie ostrowskim.

3.

Część gminy Brzeziny w powiecie kaliskim.

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.5270/18.16422

22.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00066

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Duszniki, Kaźmierz w powiecie szamotulskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 52.48160/16.43688

22.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00068

W województwie dolnośląskim:

1.

Część gminy Wińsko w powiecie wołowskim,

2.

Część gminy Wąsosz w powiecie górowskim,

3.

Część gminy Żmigród w powiecie trzebnickim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.47256/16.75511

21.1.2023

PL-HPAI(P)-2023-00001

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Pleszew, Chocz, Czermin w powiecie pleszewskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.93958/17.85476

26.1.2023

PL-HPAI(P)-2023-00004

W województwie wielkopolskim część gmin: Żelazków, Opatówek, Ceków-Kolonia w powiecie kaliskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.79300/18.19184

26.1.2023

PL-HPAI(P)-2023-00005

PL-HPAI(P)-2023-00006

PL-HPAI(P)-2023-00007

W województwie wielkopolskim

1.

W gminie Opatówek: Szałe, Chełmce, Zduny, Trojanów, Cienia Pierwsza, Cienia Druga, Cienia Trzecia, Porwity, Opatówek, Tłokinia Nowa, Tłokinia Kościelna, Zawady

2.

W gminie Kalisz, osiedle Winiary w mieście Kalisz;

3.

W gminie Godziesze Wielkie, miejscowość Wolica;

w powiecie kaliskim.

1.

W gminie Sieroszewice: Wielowieś, Namysłaki, Masanów, Strzyżew

w powiecie ostrowskim

1.

W gminie Mikstat: Biskupice Zabaryczne, Kaliszkowice Ołobockie, Kaliszkowice Kaliskie, Mikstat, Kotłów, część miejscowości Mikstat Pustkowie - na północ od drogi gminnej G832559, część miejscowości Przedborów - na północ od drogi wojewódzkiej nr 447

w powiecie ostrzeszowskim.

31.1.2023

PL-HPAI(P)-2023-00008

W województwie kujawsko – pomorskim w powiecie grudziądzkim:

1.

W gminie Świecie nad Osą: Linowo, Rychnowo, Świecie nad Osą,

2.

W gminie Gruta: Boguszewo, Słup, Gruta, Jasiewo, Mełno

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 53.44146/19.03353

28.1.2023

PL-HPAI(P)-2023-00009

W województwie lubuskim:

Osiedla miasta Zielona Góra: Ochla, Jarogniewice, Kiełpin i Jeleniów w Dzielnicy Nowe Miasto w powiecie zielonogórskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.87236/15.47649

7.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00010

W województwie łódzkim część gmin: Łęczyca, Witonia, Góry św. Małgorzaty w powiecie łęczyckim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 52.10725/19.25505

31.1.2023

PL-HPAI(P)-2023-00011

PL-HPAI(P)-2023-00014

W województwie wielkopolskim w powiecie kaliskim:

1.

W gminie Koźminek: Dąbrowa, Gać Kaliska, Ksawerów, Marianów, Nowy Karolew, Oszczeklin, Smółki, Stary Nakwasin,

2.

W gminie Opatówek: miasto Opatówek, Borów, Cienia-Folwark, Cienia Pierwsza, Janików, Józefów, Rajsko, Rożdżały, Sierzchów, Szulec, Tłokinia Mała, Tłokinia Nowa, Tłokinia Wielka, Warszew, Michałów Czwarty, Modła, Słoneczna, Zmyślanka,

W gminie Szczytniki: Cieszyków, Gorzuchy, Krowica Pusta, Krowica Zawodnia, Marchwacz, Marchwacz-Kolonia, Mroczki Wielkie, Radliczyce, Trzęsów, Tymieniec

5.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00012

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gminy Opatówek w powiecie kaliskim

zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.733997/18.209118

2.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00013

W województwie opolskim w powiecie namysłowskim:

1.

W gminie Pokój: Domaradz, Krogulna, Pokój, Siedlice, Zieleniec, Jagienna, Kozuby, Żabiniec.

2.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00015

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gminy Kępno w powiecie kępińskim.

2.

Część gminy Doruchów w powiecie ostrzeszowskim.

W województwie łódzkim:

1.

Część gminy Wieruszów w powiecie wieruszowskim.

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.35345/18.05265

5.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00016

PL-HPAI(P)-2023-00018

W województwie wielkopolskim:

1.

W gminie Koźminek: Bogdanów, Pietrzyków, Stary Nakwasin;

2.

W gminie Opatówek: miasto Opatówek, Borów, Cienia-Folwark, Cienia Pierwsza, Janików, Józefów, Michałów Drugi, Rajsko, Rożdżały, Sierzchów, Szulec, Tłokinia Nowa, Tłokinia Wielka, Warszew, Michałów Czwarty, Modła, Słoneczna, Zmyślanka;

3.

W gminie Szczytnik: Krowica Zawodnia, Marchwacz.

w powiecie kaliskim.

6.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00017

W województwie opolskim w gminie Strzeleczki: Dobra, Kujawy, Moszna, Racławiczki, Smolarnia, Strzeleczki, Ścigów, Zielina w powiecie krapkowickim.

6.2.2023

Parte B

Zone di sorveglianza negli Stati membri interessati* di cui agli articoli 1 e 3

Stato membro: Belgio

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

BE-HPAI(P)-2022-00012

BE-HPAI(P)-2022-00013

Those parts of the municipalities Alveringem, Diksmuide, Houthulst, Ieper, Kortemark, Langemark-Poelkapelle,Lo-Reninge, Poperinge, Staden and Vleteren, extending beyond the area described in the protection zone and contained within a circle of a radius of 10 kilometres, centered on WGS84 dec. coordinates long 2,854729, lat 50,961658.

25.1.2023

Those parts of the municipalities Diksmuide, Houthulst, Ieper, Langemark-Poelkapelle and Lo-Reninge contained within a circle of a radius of 3 kilometres, centered on WGS84 dec. coordinates long 2,854729, lat 50,961658.

17.1.2023 - 25.1.2023

BE-HPAI(P)-2023-00001

Those parts of the municipalities Awans, Bassenge, Bilzen, Borgloon, Crisnée, Heers, Herstappe, Hoeselt, Juprelle, Kortessem, Oreye, Riemst, Tongeren and Wellen, extending beyond the area described in the protection zone and contained within a circle of a radius of 10 kilometres, centered on WGS84 dec. coordinates long 5,44421, lat 50,79007.

10.2.2023

Those parts of the municipalities Borgloon, Hoeselt, Kortessem and Tongeren contained within a circle of a radius of 3 kilometres, centered on WGS84 dec. coordinates long 5,44421, lat 50,79007.

2.2.2023- 10.2.2023

Stato membro: Cechia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

South Bohemian Region

CZ-HPAI(P)-2023-00006

Bělčice (601870); Hostišovice (645796); Podruhlí (645818); Závišín u Bělčic (791288); Bezdědovice (603457); Blatná (605247); Drahenický Málkov (631558); Hněvkov u Mačkova (689726); Skaličany (748005); Buzice (616401); Cerhonice (617571); Čimelice (623822); Krsice (623831); Hornosín (644765); Horosedly (644781); Chlum u Blatné (651494); Chobot (775754); Králova Lhota (672581); Laziště (672599); Lety (680770); Lom u Blatné (86549); Míreč (686557); Bořice u Mirotic (756822); Jarotice (756831); Mirotice (695505); Radobytce (617601); Stráž u Mirotic (756849); Strážovice u Mirotic (756857); Boješice (606898); Kakovice (696170); Mirovice (695726); Ohař (606901); Plíškovice (721875); Ráztely (721883); Touškov (767883); Myslín (700631); Vahlovice (700894); Dolní Nerestce (703699); Horní Nerestce (703702); Mužetice (700509); Němčice u Sedlice (746886); Smetanova Lhota (750867); Pacelice (762750); Škvořetice (762768);

Uzenice (775771) – západní část katastrálního území, přičemž hranici na východě tvoří silnice č. 1735 vedoucí od severní hranice katastrálního území k jižní hranici katastrálního území.

4.2.2023

Boudy (695483); Minice u Mišovic (696188); Lučkovice (695491); Mišovice (696196); Pohoří u Mirovic (696200); Svučice (761621); Kožlí u Myštic (700835); Myštice (700851); Výšice (700908); Rakovice (623849); Uzeničky (775789);

Uzenice (775771) - východní část katastrálního území, přičemž hranici na západě tvoří silnice č. 1735 vedoucí od severní hranice katastrálního území k jižní hranici katastrálního území.

27.1.2023 - 4.2.2023

Central Bohemian Region

CZ-HPAI(P)-2023-00002

Břekova Lhota (633569); Dublovice (633577); Chramosty (653667); Líchovy (683825); Zvírotice (793990); Velké Heřmanice (778796); Bolechovice II (798479); Dobrošovice (658626); Jesenice u Sedlčan (658651); Mezné (788180); Kňovice (667153); Plešiště (673536); Hořetice (645133); Krchleby (674427); Křečovice u Neveklova (675547); Nahoruby (701131); Vlkonice u Neveklova (789631); Živohošť (701157); Křepenice (675938); Strnadice (762105); Nalžovice (701491); Nalžovické Podhájí (701505); Kamenice u Nedrahovic (702242); Nedrahovice (702251); Nedrahovické Podhájí (702269); Radeč u Nedrahovic (702277); Bratřejov (702536); Křemenice (702552); Libčice u Nechvalic (702561); Nechvalice (702587); Ředice (744913); Osečany (712701); Velběhy (712728); Počepice (723151); Rovina (742091); Skuhrov u Počepic (723169); Vitín u Počepic (723177); Luhy u Prosenické Lhoty (733326); Prosenická Lhota (733342); Suchdol u Prosenické Lhoty (733351); Příčovy (735833); Radíč (737674); Oříkov (646571); Solopysky u Třebnic (770043); Třebnice (770116); Bolechovice I (626279); Divišovice (626287); Kvasejovice (678104); Měšetice (678139); Nové Dvory u Kvasejovic (678155); Skrýšov u Svatého Jana (760188); Štětkovice (763730); Bezmíř (784435); Minartice (784451); Vojkov u Votic (784486); Martinice u Votic (692051); Šebáňovice (762113); Vrchotovy Janovice (786489); Hrabří (646563); Pořešice (725927); Vápenice u Vysokého Chlumce (788406); Vysoký Chlumec (788414);

Vysoká u Kosovy Hory (788198) - vyjma části obce Dohnalova Lhota; Zderadice (792331) - vyjma části obce Zderadice.

2.2.2023

Janov u Kosovy Hory (670006); Kosova Hora (670014); Bor u Sedlčan (702234); Doubravice u Sedlčan (682802); Libíň (682811); Sedlčany (746533); Sestrouň (746568);

Vysoká u Kosovy Hory (788198) - část obce Dohnalova Lhota.

25.1.2023 - 2.2.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00004

Dubečno (666912); Dvořiště (712868); Chroustov (654248); Kamilov (750689); Kněžice u Městce Králové (666921); Malá Strana u Chotěšic (653080); Nouzov u Dymokur (704920); Nová Ves u Chotěšic (653098); Osek (712876); Sloveč (750697); Střihov (750701); Záhornice u Městce Králové (789828).

3.2.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00006

Bor u Březnice (607240); Březnice (614271); Bubovice u Březnice (784800); Drahenice (631540); Hudčice (649236); Koupě (671207); Martinice u Březnice (692085); Nestrašovice (761320); Počaply u Březnice (722952); Stražiště (722961); Zalužany (790761).

4.2.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00007

Chudoplesy (654809); Bradlec (608980); Brodce nad Jizerou (612685); Březno u Mladé Boleslavi (614467); Struhy (757098); Dalovice u Mladé Boleslavi (624578); Dlouhá Lhota u Mladé Boleslavi (626384); Chloumek u Mladé Boleslavi (651371); Libichov (682799); Sýčina (761630); Bechov (601501); Dolní Stakory (630195); Domousnice (631001); Skyšice (745821); Hrušov nad Jizerou (648736); Husí Lhota (649660); Charvatce u Jabkenic (650641); Chudíř (654795); Jabkenice (655864); Jizerní Vtelno (661457); Lítkovice u Kněžmostu (708771); Násedlnice (669369); Úhelnice (772771); Kobylnice (667463); Horní Stakory (644137); Kosmonosy (669857); Kosořice (669989); Krnsko (674788); Řehnice (674818); Ledce u Mladé Boleslavi (679623); Lhotky u Mladé Boleslavi (681466); Loučeň (686930); Luštěnice (689106); Voděrady u Luštěnic (689114); Mcely (692344); Bezděčín u Mladé Boleslavi (696579; Čejetice u Mladé Boleslavi (696641); Debř (696692); Chrást u Mladé Boleslavi (696587); Jemníky u Mladé Boleslavi (696455); Mladá Boleslav (696293); Podlázky (900125); Němčice u Luštěnic (702943); Nepřevázka (703559); Nová Telib (705276); Obrubce (708798); Pěčice (718742); Petkovy (719609); Písková Lhota (720968); Plazy (721590); Prodašice (733121); Rabakov (737089); Řepov (745286); Řitonice (745812); Seletice (670855); Bratronice u Luštěnic (609625); Rejšice (740055); Smilovice u Luštěnic (751014); Újezd u Luštěnic (773581); Újezdec u Luštěnic (773590); Strašnov (756300); Sukorady u Mladé Boleslavi (759350); Ujkovice (774103); Vinec (782327); Žerčice (796468); Židněves (796786);

Bakov nad Jizerou (600831) - východní část katastru Bakov nad Jizerou na západě ohraničená dálnicí D10.

8.2.2023

Dolánky (628239); Ctiměřice (618055); Bojetice (606928); Dobrovice (627470); Holé Vrchy (640905); Týnec u Dobrovice (772267); Úherce (772780); Kolomuty (668541); Semčice (747165); Vinařice u Dobrovice (782297).

31.1.2023 - 8.2.2023

Moravian-Silesian Region

CZ-HPAI(P)-2022-00018

Bordovice (607444); Čeladná (619116); Frýdlant nad Ostravicí (635171); Hájov (636771); Chlebovice (651150); Kopřivnice (669393); Měrkovice (671789); Lhotka u Frýdku-Místku (681407); Lichnov u Nového Jičína (683787); Drnholec nad Lubinou (687961); Větřkovice u Lubiny (687987); Metylovice (693545); Mniší (697664); Myslík (700606); Nová Ves u Frýdlantu nad Ostravicí (705705); Ostravice 1 (715671); Palkovice (717452); Pstruží (736465); Sklenov (748293); Rychaltice (748307); Štramberk (764116); Trojanovice (768499); Veřovice (780367); Vlčovice (783901); Ženklava (796409);

Frenštát pod Radhoštěm (634719) – jihozápadní část katastrálního území, kdy hranici tvoří železniční trať ze směru Veřovice - Kunčice p. O. po železniční přejezd na silnici Nádražní, silnice Nádražní, silnice Bezručova a silnice Lomná.

28.1.2023

Kozlovice (671771); Kunčice pod Ondřejníkem (677094); Tichá na Moravě (766992);

Frenštát pod Radhoštěm (634719) – severovýchodní část katastrálního území, kdy hranici tvoří železniční trať ze směru Veřovice - Kunčice p. O. po železniční přejezd na silnici Nádražní, silnice Nádražní, silnice Bezručova a silnice Lomná.

20.1.2023 - 28.1.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00003

Bruzovice (613398); Havířov-město (637556); Bludovice (637696); Prostřední Suchá (637742); Dolní Suchá (637777); Horní Suchá (644404); Horní Bludovice (642401); Prostřední Bludovice (642410); Kaňovice (663051); Karviná-Doly (664103); Lískovec u Frýdku-Místku (684899); Nová Bělá (704946); Oprechtice ve Slezsku (712035); Orlová (712361); Lazy u Orlové (712434); Poruba u Orlové (712493); Horní Lutyně (712531); Moravská Ostrava (713520); Přívoz (713767); Mariánské Hory (713830); Muglinov (714941); Nová Ves u Ostravy (713937); Zábřeh-Hulváky (713970); Vítkovice (714071); Zábřeh (714089); Kunčice nad Ostravicí (714224); Kunčičky (714241); Zábřeh nad Odrou (714305); Hrabová (714534); Hrabůvka (714585); Heřmanice (714691); Michálkovice (714747); Slezská Ostrava (714828); Hrušov (714917); Výškovice u Ostravy (715620); Paskov (718211); Rychvald (744441); Řepiště (745197); Sedliště ve Slezsku (746983); Pitrov (751928); Dolní Soběšovice (751944); Stará Bělá (753661); Václavovice u Frýdku-Místku (776033); Vrbice nad Odrou (785971); Záblatí u Bohumína (789216); Žabeň (794139); Žermanice (796514); Dubina u Ostravy (798894); Dolní Datyně (628905);

Horní Datyně (642720) – jižní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Vratimovská a ul. Václavovická; Šumbark (637734) – východní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Školní, ul. Lidická, ul.Opletalova a ul. U Nádraží; Petřvald u Karviné (720488) – severovýchodní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Ostravská, ul. Závodní a ul. Šumbarská; Vratimov (785601) – jižní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Buničitá, ul. Frýdecká, ul. Datyňská a ul. Václavovická; Lučina (688371) – západní část katastrálního území, kdy hranici tvoří silnice č.4737; Horní Těrlicko (766577) – západní část katastrálního území, kdy hranici tvoří vodní nádrž Těrlicko a řeka Stonávka; Dolní Těrlicko (766607) – západní část katastrálního území, kdy hranici tvoří vodní nádrž Těrlicko; Doubrava u Orlové (631167) – západní část katastrálního území, kdy hranici tvoří silnice vedoucí od čísla popisného 608 přes Doubravský kopec k hasičské zbrojnici a dále ke křižovatce se silnicí č. 47215, silnice č. 47215 a silnice č. 47214.

2.2.2023

Bartovice (715085); Radvanice (715018); Šenov u Ostravy (762342);

Horní Datyně (642720) – severní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Vratimovská a ul. Václavovická; Petřvald u Karviné (720488) - jihozápadní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Ostravská, ul. Závodní a ul. Šumbarská; Šumbark (637734) - západní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Školní, ul. Lidická, ul. Opletalova a ul. U Nádraží; Vratimov (785601) - severní část katastrálního území, kdy hranici tvoří ul. Buničitá, ul. Frýdecká, ul. Datyňská a ul. Václavovická.

25.1.2023 - 2.2.2023

Zlín Region

CZ-HPAI(P)-2022-00018

Rožnov pod Radhoštěm (742937) – severní část katastrálního území, která je na jihu vymezena zeměpisnou rovnoběžnou linií protínající křižovatku ulic Ostravská a Kročákov.

28.1.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00005

Bánov (600865); Biskupice u Luhačovic (604780); Bojkovice (606979); Bystřice pod Lopeníkem (617130); Částkov (618608); Dobrkovice (627275); Dolní Němčí (629839); Drslavice (632643); Havřice (638064); Hradčovice (646725); Hřivínův Újezd (649163); Kaňovice u Luhačovic (663034); Kelníky (664782); Kladná Žilín (664944); Komňa (668800); Lhotka u Hradčovic (646733); Ludkovice (688444); Luhačovice (688576); Maršov u Uherského Brodu (691950); Nedachlebice (702137); Nezdenice (704415); Nivnice (704679); Pašovice na Moravě (718254); Polichno (725463); Prakšice (732826); Přečkovice (734195); Rudice (743241); Suchá Loz (759031); Svárov u Uherského Hradiště (759911); Veletiny (777919); Velký Ořechov (779679); Vlčnov (783897); Záhorovice (789836);

Uherský Brod (772984) - jižní část katastrálního území od silnice č. 50.

3.2.2023

Šumice u Uherského Brodu (764230); Těšov (766828); Újezdec u Luhačovic (774081);

Uherský Brod (772984) - severní část katastrálního území od silnice č. 50.

26.1.2023 - 3.2.2023

Plzeň Region

CZ-HPAI(P)-2022-00019

Bezděkov u Damnova (624705); Boněnov (693995); Březí u Tachova (618021); Ctiboř u Tachova (618039); Částkov u Tachova (618560); Čečkovice (607321); Černošín (620408); Damnov (624713); Dolní Jadruž (629201); Dolní Kramolín (652199); Dolní Plezom (716405); Dolní Víska (680281); Doly u Boru (607339); Horní Jadruž (652288); Horní Plezom (716413); Hostíčkov (694002); Chodová Planá (652211); Chodský Újezd (652296); Jemnice u Tisové (767204); Kořen (680311); Klíčov (667668); Křínov (721255); Kříženec (721263); Kumpolec (767212); Kurojedy (677604); Kyjov u Zadního Chodova (789577); Lažany u Černošína (620424); Lhota u Tachova (715964); Malý Rapotín (764922); Michalovy Hory (694011); Neblažov (652300); Nahý Újezdec (701246); Olbramov (709824); Oldřichov u Tachova (764949); Ostrov u Tachova (715972); Ošelín (716430); Otín u Plané (721271); Pavlovice nad Mží (718521); Pernolec (618586); Planá u Mariánských Lázní (721280); Stan u Lestkova (680338); Staré Sedliště (754668); Svahy (759856); Štokov (652318); Tachov (764914); Tisová u Tachova (767221); Trnová u Tachova (767239); Třebel (620467); Velká Ves u Damnova (624721); Velký Rapotín (618594); Vítkov u Tachova (764833); Vížka (759864); Vysoké Jamné (680354); Výškov u Chodové Plané (652237); Záhoří u Černošína (620475); Zliv nad Mží (759872).

1.2.2023

Brod nad Tichou (612651); Kočov (667676); Lom u Tachova (686603); Týnec u Plané (721298); Ústí nad Mží (667684); Vítovice u Pavlovic (718530); Vysoké Sedliště (721301).

24.1.2023 - 1.2.2023

Ústí nad Labem Region

CZ-HPAI(P)-2023-00001

Benešov nad Ploučnicí (602451); Blankartice (638633); Brložec (627283); Česká Kamenice (621285); Dobrná (627291); Dolní Habartice (629049); Dolní Kamenice (621293); Fojtovice u Heřmanova (638641); Františkov nad Ploučnicí (634603); Heřmanov (638650); Horní Habartice (642916); Horní Kamenice (621315); Janská (657204); Kamenická Nová Víska (780600); Kerhartice (664791); Loučky u Verneřic (780103); Malá Veleň (690392); Markvartice u Děčína (691780); Merboltice (693111); Oldřichov nad Ploučnicí (634620); Ovesná (602469); Stará Oleška (649554); Valkeřice (776629); Verneřice (780146); Veselé (780618).

3.2.2023

Karlovka (778265); Malá Bukovina (690031); Malý Šachov (755214); Starý Šachov (755222); Velká Bukovina (778273).

26.1.2023 - 3.2.2023

Liberec Region

CZ-HPAI(P)-2023-00001

Častolovice u České Lípy (621609); Dolní Libchava (621544); Dubice u České Lípy (621528); Manušice (691542); Horní Libchava (643319); Kamenický Šenov (662640); Prácheň (732770); Kozly u České Lípy (671819); Janovice u Kravař (657034); Rané (674192); Nový Oldřichov (707830); Okrouhlá u Nového Boru (709573); Dolní Prysk (734039); Horní Prysk (734047); Skalice u České Lípy (747904; Slunečná u České Lípy (750760); Jezvé (757306); Stráž u České Lípy (757314); Stružnice (757322); Stvolínecké Petrovice (758647); Volfartická Nová Ves (784893); Heřmanice u Žandova (638579); Valteřice u Žandova (776653); Velká Javorská (778397).

3.2.2023

Horní Police (643823); Mistrovice u Nového Oldřichova (707821); Volfartice (784907); Dolní Police (794473); Radeč u Horní Police (737445); Žandov u České Lípy (794481).

26.1.2023 - 3.2.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00008

Bradlecká Lhota (608998); Chlum pod Táborem (686735); Nová Ves nad Popelkou (705802); Ploužnice pod Táborem (686786); Syřenov (761851); Žďár u Kumburku (761877).

12.2.2023

Hradec Králové Region

CZ-HPAI(P)-2023-00004

Bartoušov u Jičíněvsi (659631); Běchary (601462); Bílsko u Kopidlna (772658); Budčeves (615188); Butoves (771767); Červeněves (750913); Dolany u Chyjic (655422); Drahoraz (631809); Hlušice (639923); Hlušičky (639931); Hradíšťko (796484); Hrobičany (746312); Hubálov (771775); Cholenice (652334); Chomutice (652423); Chomutičky (652431); Chotělice (653021); Chyjice (655431); Janovice u Vinar (782157); Jičíněves (659649); Keteň (631817); Kopidlno (669296); Kostelec u Jičíněvsi (659657); Kovač (669016); Kozojídky u Vinar (782165); Křičov (750921); Labouň (678813); Liběšice (623474); Loučná Hora (750930); Milíčeves (749842); Mlýnec u Kopidlna (697371); Nečas (615196); Nemyčeves (703273); Nevratice (754765); Ohnišťany (709280); Pševes (631825); Sekeřice (797685); Skochovice (748331); Skřeněř (754927); Skřivany (748960); Slatiny (749851); Sloupno nad Cidlinou (750671); Smidarská Lhota (782173); Smidary (750948); Staré Místo (723754); Staré Smrkovice (754773); Starý Bydžov (754943); Stříbrnice v Čechách (757713); Třtěnice (771147); Tuř (771791); Údrnická Lhota (772674); Únětice (772682); Velešice (746339); Vesec u Jičína (778141); Veselská Lhota (788341); Vinary u Smidar (782181); Vitiněves (782912); Vlhošť (796492); Vrbice nad Cidlinou (785954); Vršce (786608); Vysoké Veselí (788350); Žeretice (796506); Židovice (796832); Žitětín (659665).

3.2.2023

Češov (623466); Kozojedy u Žlunic (797677); Sběř (746321); Slavhostice (797693); Volanice (784664); Žlunice (797707).

26.1.2023 - 3.2.2023

CZ-HPAI(P)-2023-00008

Brada (724521); Březina u Jičína (638871); Butoves (771767); Dílce (724530); Holín (641243); Prachov (641286); Chomutice (652423); Chomutičky (652431); Obora u Chomutic (652440); Choteč u Lázní Bělohradu (697214); Jičín (659541); Moravčice (740217); Popovice u Jičína (725838); Jičíněves (659649); Jinolice (724564); Kbelnice u Jičína (724572); Kamenice u Konecchlumí (668991); Konecchlumí (669008); Kostelec u Jičíněvsi (659657); Kovač (669016); Kyje u Jičína (678406); Horní Nová Ves (679305); Hřídelec (679313); Lány u Lázní Bělohradu (679321); Lázně Bělohrad (679330); Prostřední Nová Ves (679348); Uhlíře (601861); Mlázovice (697249); Nemyčeves (703273); Nevratice (754765); Heřmanice u Nové Paky (758329); Kumburský Újezd (758337); Nová Paka (705128); Přibyslav u Nové Paky (776548); Pustá Proseč (776556); Radkyně (601853); Studénka u Nové Paky (758345); Štikov (763764); Valdov (776564); Ohaveč (641260); Ostroměř (715727); Podhorní Újezd (723665); Vojice (723673); Čejkovice u Jičína (723738); Hlásná Lhota u Jičína (638889); Podhradí u Jičína (723746); Podůlší (724556); Lháň (737810); Tužín (737844); Milíčeves (749842); Slatiny (749851); Sobčice (751499); Soběraz (751685); Brdo (609790); Krsmol (609803); Roškopov (741469); Stará Paka (753823); Ústí u Staré Paky (741477); Staré Místo (723754); Svatojanský Újezd (697257); Šárovcova Lhota (697265); Třtěnice (771147); Hubálov (771775); Tuř (771791); Česká Proseč (772461); Stav (772496); Úbislavice (772518); Zboží u Nové Paky (772526); Valdice (776530); Veliš u Jičína (778133); Vesec u Jičína (778141); Vitiněves (782912); Stříbrnice v Čechách (757713); Vrbice nad Cidlinou (785954); Veselská Lhota (788341); Cidlina (617709); Těšín (751693); Zámezí (617725); Železnice (796123); Hradíšťko (796484); Vlhošť (796492); Žeretice (796506).

12.2.2023

Dřevěnice (737801); Robousy (740225); Kacákova Lhota (771783); Lužany u Jičína (689238); Radim u Jičína (737828); Studeňany (737836); Řeheč (774154); Úlibice (774162).

4.2.2023 - 12.2.2023

Stato membro: Danimarca

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

DK-HPAI(P)-2022-00007

The parts of Lolland municipality beyond the area described in the protection zone and within the circle of radius 10 kilometres, centred on GPS koordinates coordinates N N 54,8728; E 11,3967

26.1.2023

The parts of Lolland municipality that are contained within a circle of radius 3 km, centered on GPS coordinates N N 54,8728; E 11,3967

18.1.2023 - 26.1.2023

DK-HPAI(P)-2022-00008

The parts of Hedensted, Horsens and Vejle municipality beyond the area described in the protection zone and within the circle of radius 10 kilometres, centred on GPS koordinates coordinates N 55.7343; E 9.7477

5.2.2023

The parts of Hedensted municipality that are contained within a circle of radius 3 km, centered on GPS coordinates N 55.7343; E 9.7477

28.1.2023 - 5.2.2023

Stato membro: Germania

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

BAYERN

DE-HPAI(NON-P)-2023-00017

Landkreis Tirschenreuth

An der Staatsgrenze zur Tschechischen Republik der ST 2175 nach Osten Richtung Mähring durch Bad Neualbenreuth folgend und bei Ernestgrün entlang der ST 2174 nach Süden bis Wondreb. Entlang des Flusses Wondreb nach Norden zur Gemeindegrenze Leonberg. Ab hier den südlichen Gemeindegrenzen Leonberg, Mitterteich und Pechbrunn bis zur Landkreisgrenze zu Wunsiedel folgend.

4.2.2023

Landkreis Tirschenreuth

An der Landkreisgrenze zu Wunsiedel der ST 2178 nach Osten Richtung Waldsassen folgend, an Münchenreuth vorbei nach Schottenhof. Weiter entlang der Straße TIR 20 bis zum südlichen Ende von Hundsbach, entlang der Wondreb bis zum Skilift, dem östlichen Waldrand bis zum Sammelhof folgend. Weiter Richtung Süden entlang dem Feldweg bis zur ST 2175 und dieser Richtung Osten nach Bad Neualbenreuth bis zur Kreuzung Hatzenreuth/Pfudermühle folgend. Richtung Süden an der Pfudermühle vorbei, der Gemeindegrenze Waldsassen bis zum Egnermühlbach folgend, an diesem entlang bis zum Socksteich. Über den Feldweg zur Straße TIR 25 bei Pfaffenreuth, dieser Richtung Waldsassen zur Straße TIR 22 folgend. Entlang der TIR 22 nach Süden, an Pfaffenreuth vorbei bis zur Hohe Straße. Dieser folgend Richtung Königshütte und über Altenhammer nach Forkatshof. Dem Feldweg zur Gemeindegrenze Waldsassen folgend, dann entlang der Gemeindegrenze bis zur B 299. Entlang der B 299 Richtung Süden nach Mitterteich und bei Neupleußen der Straße TIR 3 nach Fockenfeld folgend. Weiter entlang der TIR 15 nach Norden Richtung Neudorf, vor Neudorf dem Feldweg zur ST 2175 folgend, weiter Richtung Waldsassen bis zur Abzweigung nach Wolfsbühl, an Wolfsbühl vorbei zur Gemeindegrenze Waldsassen und dieser nach Norden zur Landkreisgrenze zu Wunsiedel bis zur ST 2178 folgend.

27.1.2023 - 4.2.2023

Landkreis Wunsiedel i. Fichtelgebirge

 

Stadt Arzberg

 

Stadt Arzberg

 

Elisenfels

 

Elmberg

 

Forellenmühle (bei Arzberg)

 

Hagenhaus

 

Haid

 

Heiligenfurt

 

Kieselmühle bei Arzberg

 

Klausen (bei Seußen)

 

Oschwitz

 

Preisdorf

 

Schlottenhof

 

Seußen (nur Hauptstr. Hsnr. 036 bis 46, Niebitz und Am Altenberg)

 

Steinau bei Konnersreuth

 

Theresienfeld

 

Trögerhäuser

 

Trompetenberg

 

Waldenfelswarte (At)

 

Stadt Marktredwitz

 

Fridau

 

Glashütte (bei Brand)

 

Katharinenhöhe (bei Marktredwitz)

 

Gemeinde Schirnding

 

Markt Schirnding

 

Raithenbach

 

Seedorf (bei Münchenreuth)

4.2.2023

BREMEN

DE-HPAI(P)-2022-00102

Stadtgemeinde Bremerhaven

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb GPS-Koordinaten 8.656393/53.671901

Betroffen sind Leherheide-West, Königsheide, Fehrmoor inklusive der Enklave Fehrmoor

30.1.2023

MECKLENBURG-VORPOMMERN

DE-HPAI(P)-2022-00100

Landkreis Nordwestmecklenburg

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb mit den GPS Koordinaten 11.122477, 53.771366. Betroffen sind folgende Gemeinden mit den Orten und Ortsteilen:

Gemeinde Stepenitztal: Börzow, Bonnhagen, Volkenhagen und Teschow

Gemeinde Grieben: Grieben und Zehmen

Gemeinde Roduchelstorf: Roduchelstorf und Cordshagen

Gemeinde Rehna: Falkenhagen, Löwitz, Rehna, Gletzow, Vitense, Neu Vitense, Törber, Törberhals, Parber, Nesow und Dorf Nesow

Gemeinde Königsfeld: Bülow, Klein Rünz, Groß Rünz, Warnekow, Bestenrade und Demern

Gemeinde Roggendorf: Breesen

Gemeinde Holdorf: Holdorf und Meetzen

Gemeinde Gadebusch: Ganzow, Dorf Ganzow, Neu Bauhof, Gadebusch, Reinhardtsdorf, Güstow, Buchholz, Klein Hundorf und Möllin

Gemeinde Lützow: Bendhof

Gemeinde Dragun: Dragun, Neu Dragun und Vietlübbe

Gemeinde Mühlen Eichsen: Mühlen Eichsen, Goddin, Webelsfelde und Groß Eichsen

Gemeinde Testorf-Steinfort: Testorf-Steinfort, Testorf, Wüstenmark und Seefeld

Gemeinde Upahl: Upahl, Kastahn, Boienhagen, Groß Pravtshagen, Sievershagen und Hanshagen

Gemeinde Grevesmühlen: Grevesmühlen Süd ab Bahnschienen Rehnaer Straße/Heinrich-Heine-Straße/Jahnstraße bis Ortsschild Wotenitz, Poischow, Wotenitz, Büttlingen und Questin

Gemeinde Menzendorf: Lübsee

Gemeinde Wedendorfersee: Benzin

Gemeinde Veelböken: Frauenmark, Passow, Paetrow, Veelböken, Rambeel und Hindenberg

Gemeinde Rüting: Rüting, Diedrichshagen und Schildberg

Gemeinde Bernstorf: Bernstorf, Bernstorf-Ausbau, Jeese, Strohkirchen, Pieverstorf, Wilkenhagen und Wölschendorf

19.1.2023

DE-HPAI(P)-2023-00002

Landkreis Vorpommern-Greifswald

10 km Radius um den im Landkreis Vorpommern-Rügen liegenden Ausbruchsbetrieb mit den GPS-Koordinaten 13.147556/54.072837 die tangierten Orte und Ortsteile in den betroffenen Gemeinden in Gänze.

9.2.2023

Landkreis Vorpommern- Rügen

Gemeinde Süderholz, die Ortsteile: Behnkenhagen, Kandelin, Klein Bisdorf, Klein Zarnewanz, Lüssow, Neuendorf, Poggendorf, Wüsteney

31.1.2023 - 9.2.2023

Landkreis Vorpommern-Rügen

Gemeinde Süderholz, die Ortsteile: Barkow, Bartmannshagen, Boltenhagen, Bretwisch, Dönnie, Grabow, Griebenow, Grischow, Groß Bisdorf, Gülzow-Dorf, Kaschow, Kreutzmannshagen, Prützmannshagen, Rakow, Schmietkow, Willershusen, Willerswalde, Wüst Eldena, Wüstenbilow, Zarnewanz

Gemeinde Sundhagen, die Ortsteile: Bremerhagen, Gerdeswalde, Horst, Segebadenhau, Wendorf

Stadt Grimmen mit den Ortsteilen: Appelshof, Jessin, Gerlachsruh, Groß Lehmhagen, Hohenwarth, Hohenwieden, Klein Lehmhagen, Vietlipp

Gemeinde Wendisch-Baggendorf, der Ortsteil: Borgstedt

9.2.2023

NIEDERSACHSEN

DE-HPAI(P)-2022-00099

Landkreis Cloppenburg

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 8.005787/52.950081)

Betroffen sind Teile der Gemeinden Bösel, Emstek, Garrel, Großenkneten, Molbergen, Wardenburg und der Städte Cloppenburg und Friesoythe.

21.1.2023

Landkreis Cloppenburg

3 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 8.005787/52.950081)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Garrel.

12.1.2023 -21.1.2023

DE-HPAI(P)-2022-00101

Landkreis Cloppenburg

3 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 8.012005/52.952218)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Garrel.

15.1.2023 - 23.1.2023

Landkreis Cloppenburg

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 8.012005/52.952218)

Betroffen sind Teile der Gemeinden Bösel, Emstek, Garrel, Großenkneten, Molbergen, Wardenburg und der Städte Cloppenburg und Friesoythe.

23.1.2023

DE-HPAI(P)-2022-00103

Landkreis Cloppenburg

3 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 7.982109/52.959481)

Betroffen sind Teile der Gemeinden Garrel, Bösel und Friesoythe.

25.1.2023 - 2.2.2023

Landkreis Cloppenburg

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 7.982109/52.959481)

Betroffen sind Teile der Gemeinden Garrel, Bösel, Friesoythe, Molbergen, Stadt Cloppenburg, Emstek und Großenkneten.

2.2.2023

DE-HPAI(P)-2023-00001

Landkreis Cloppenburg

3 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 7.998687/52.959784)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Garrel, Bösel und Friesoythe.

27.1.2023 - 4.2.2023

Landkreis Cloppenburg

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 7.998687/52.959784)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Garrel, Bösel, Friesoythe, Molbergen, Stadt Cloppenburg und Emstek.

4.2.2023

DE-HPAI(P)-2022-00102

Landkreis Cuxhaven

3 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 8.656393/53.671901)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Geestland.

22.1.2023 - 30.1.2023

Landkreis Cuxhaven

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 8.656393/53.671901)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Geestland.

30.1.2023

DE-HPAI(P)-2022-00103

Landkreis Oldenburg

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 7.982109/52.959481)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Großenkneten.

2.2.2023

DE-HPAI(P)-2023-00001

Landkreis Oldenburg

10 km Radius um den Ausbruchsbetrieb (GPS-Koordinaten 7.998687/52.959784)

Betroffen sind Teile der Gemeinde Großenkneten und Wardenburg.

4.2.2023

Stato membro: Spagna

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

ES-HPAI(P)-2022-00038

Those parts in the province of Valladolid of the comarca of Tordesillas beyond the area described in the protection zone and contained within a circle of a radius of 10 kilometres, centered on UTM 30, ETRS89 coordinates long -4,6551761, lat 41,5811216

21.1.2023

Those parts in the province of Valladolid of the comarca of Tordesillas contained within a circle of a radius of 3 kilometres, centered on UTM 30, ETRS89 coordinates long -4,6551761, lat 41,5811216

13.1.2023 -21.1.2023

Stato membro: Francia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

Département: Côtes-d’Armor (22)

FR-HPAI(P)-2022-01619

CANIHUEL

HAUT-CORLAY

CORLAY

PLUSSULIEN

SAINT-IGEAUX

SAINT-NICOLAS DU PELEM

SAINT-GILLES-PLIGEAUX

KERPERT

SAINTE-TREPHINE

SAINT-MAYEUX

CAUREL

BON REPOS SUR BLAVET

PLOUNEVEZ-QUINTIN

LANRIVAIN

LE VIEUX-BOURG

SAINT-BIHY

LA HARMOYE

SAINT-MARTIN-DES-PRES

SAINT-GILLES-VIEUX-MARCHE

2.2.2023

CANIHUEL

HAUT-CORLAY

CORLAY

PLUSSULIEN

SAINT-IGEAUX

SAINT-NICOLAS DU PELEM

25.1.2023 - 2.2.2023

FR-HPAI(P)-2023-00014

BÉGARD

BERHET

COATRÉVEN

CAVAN

COATASCORN

KERMARIA-SULARD

LANGOAT

LANMERIN

LANNION

LE-VIEUX-MARCHÉ

LOUANNEC

LOUARGAT

MANTALLOT

PLOUARET

PLOUBEZRE

PLOULEC’H

PLOUMILLIAU

PLOUZÉLAMBRE

PRAT

QUEMPERVEN

ROSPEZ

SAINT-QUAY-PERROS

TRÉGROM

TRÉZÉNY

PLUZUNET

9.2.2023

CAVAN

CAOUENNEC-LANVÉZÉAC

LANNION

PLOUBEZRE

TONQUÉDEC

1.2.2023 - 9.2.2023

Département: Creuse (23)

FR-HPAI(NON-P)-2023-00005

BASVILLE

BEISSAT

CROCQ

MAGNAT-L’ÉTRANGE

MALLERET

SAINT-AGNANT-PRÈS-CROCQ

SAINT-GEORGES-NIGREMONT

SAINT-MARTIAL-LE-VIEUX

SAINT-MAURICE-PRÈS-CROCQ

SAINT-MERD-LA-BREUILLE

SAINT-ORADOUX-DE-CHIROUZE

17.2.2023

FLAYAT

9.2.2023 - 17.2.2023

Département: Dordogne (24)

FR-HPAI(P)-2022-01481

FR-HPAI(P)-2022-01480

FR-HPAI(P)-2022-01517

FR-HPAI(P)-2022-01558

FR-HPAI(P)-2022-01559

FR-HPAI(P)-2022-01581

VALOJOULX

LA DORNAC

NADAILLAC

SAINT-VINCENT-LE-PALUEL

PRATS6DE-CARLUX

BORREZE

MARQUAY

SAINT-AMAND-DE-COLY

PROISSANS

SAINT-ANDRE-D’ALLAS

SARLAT-LA-CANEDA

SIMEYROLS

TAMNIES

AUBAS

MONTIGNAC

JAYAC

LA CASSAGNE

LA CHAPELLE-AUBAREIL

COLY

ORLIAGUET

SAINTE-NATHALENE

SALIGNAC-EYVIGUES

MARCILLAC SAINT QUENTIN

27.1.2023

ARCHIGNAC

MARCILLAC SAINT QUENTIN

PAULIN

SAINT CREPIN ET CARLUCET

SAINT GENIES

SALIGNAC EYVIGUES

19.1.2023 - 27.1.2023

Département: Gers (32)

FR-HPAI(P)-2022-01605

FR-HPAI(P)-2022-01612

FR-HPAI(P)-2023-00008

FR-HPAI(P)-2023-00012

FR-HPAI(P)-2023-00013

ARBLADE-LE-HAUT

ARMOUS-ET-CAU

AVERON-BERGELLE

BETOUS

CAHUZAC-SUR-ADOUR

CASTELNAVET

CASTILLON-DEBATS

CAUMONT

COURTIES

CRAVENCERES

DEMU

ESPAS

GALIAX

GAZAX-ET-BACCARISSE

GOUX

JU-BELLOC

JUILLAC

LADEVEZE-RIVIERE

LANNE-SOUBIRAN

LOUBEDAT

LOUSLITGES

LUPIAC

MARGOUET-MEYMES

MAULICHERES

MAUMUSSON-LAGUIAN

NOGARO

PEYRUSSE-GRANDE

PEYRUSSE-VIEILLE

PLAISANCE

PRECHAC-SUR-ADOUR

RISCLE

SAINT-AUNIX-LENGROS

SAINT-GRIEDE

SAINT-MARTIN-D’ARMAGNAC

SAINT-PIERRE-D’AUBEZIES

SAINTE-CHRISTIE-D’ARMAGNAC

SARRAGACHIES

SEAILLES

SION

SORBETS

TARSAC

TIESTE-URAGNOUX

TOURDUN

URGOSSE

6.2.2023

AIGNAN

BEAUMARCHES

BOUZON-GELLENAVE

COULOUME-MONDEBAT

FUSTEROUAU

IZOTGES

LASSERADE

LOUSSOUS-DEBAT

POUYDRAGUIN

SABAZAN

TASQUE

TERMES-D’ARMAGNAC

29.1.2023 - 6.2.2023

Département: Ille-et-Vilaine (35)

FR-HPAI(NON-P)-2023-00004

LA BAZOUGE-DU-DÉSERT

BEAUCÉ

LE CHATELIER,

FLEURIGNÉ

JAVENÉ

LANDEAN

LE LOROUX

PARIGNE,

ROMAGNÉ

SAINT GERMAIN EN COGLES,

LA SELLE-EN-LUITRÉ

VILLAMÉE

LOUVIGNÉ-DU-DÉSERT

MELLE

POILLEY

LES PORTES DU COGLAIS

MAEN-ROCH

SAINT-SAUVEUR DES LANDES

LUITRE-DOMPIERRE

LA CHAPELLE JANSON

6.2.2023

LECOUSSE

FOUGERES

LAIGNELET

SAINT GERMAIN EN COGLES,

LE CHATELIER,

PARIGNE

LANDEAN

29.1.2023 - 6.2.2023

 

Département: Indre (36)

 

FR-HPAI(NON-P)-2022-00405

AIZE

BAGNEUX Partie de commune située à l’Ouest de la D25

BAUDRES

BOUGES-LE-CHATEAU Partie de commune située au Nord de la D2, puis de la D34 A

BUXEUIL

FONTGUENAND Partie de commune située au Sud de la D52

GUILLY

LANGE

POULAINES Partie de commune située au Nord de D960

ROUVRES LES BOIS

SAINT-CHRISTOPHE-EN-BAZELLE partie de commune située au Sud-Ouest de D25

SEMBLECAY Partie de commune située au Sud de D25

VALENCAY Partie de commune située au Nord-Ouest du Nahon

VAL-FOUZON

VEUIL

VICQ-SUR-NAHON Partie de commune située à l’Ouest de la D956 et au Sud de la D109

26.1.2023

POULAINES Partie de commune située au Sud de la D960

VALENCAY Partie de commune située au Sud- Est du Nahon

VICQ-SUR-NAHON Partie de commune située à l’Est de la D956 et au Nord de la D109

17.1.2023 - 26.1.2023

Département: Loire-Atlantique (44)

FR-HPAI(P)-2022-01492

FR-HPAI(P)-2022-01497

FR-HPAI(P)-2022-01505

CASSON

LE CELLIER

COUFFE

HERIC

JOUE-SUR-ERDRE

MESANGER

MOUZEIL

NORT-SUR-ERDRE

RIAILLE

SAFFRE

SAINT-MARS-DU-DESERT

SUCE-SUR-ERDRE

TEILLE

TRANS-SUR-ERDRE

18.1.2023

LIGNE

NORT-SUR-ERDRE

PETIT-MARS

LES TOUCHES

9.1.2023 - 18.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01466

FR-HPAI(P)-2022-01591

FR-HPAI(P)-2022-01592

FR-HPAI(P)-2022-01609

FR-HPAI(P)-2022-01616

FR-HPAI(P)-2023-00001

2023-00015

FR-HPAI(P)-2023-00009

LA PLANCHE

REMOUILLE

MONTBERT

AIGREFEUILLE

SAINT LUMINE DE CLISSON

LA CHEVROLIERE

CORCOUE SUR LORGNE

GENESTON

LA LIMOUZINIERE

MACHECOUL SAINT MEME

LA MARNE

SAINT MARS DE COUTAIS

PAULX

SAINT COLOMBAN

SAINT PHILBERT DE GRAND LIEU

SAINT ETIENNE DE MER MORTE

SAINT HILAIRE DE CLISSON

6.2.2023

VIEILLEVIGNE

CORCOUE SUR LORGNE

LEGE

SAINT LUMINE DE COUTAIS

SAINT PHILBERT DE GRAND LIEU

LA LIMOUZINIERE

PAULX

TOUVOIS

29.1.2023 - 6.2.2023

FR-HPAI(P)-2022-01498

Bégrolles-en-Mauges

Chanteloup-les-Bois

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Cholet

Cléré-sur-Layon

La Plaine

La Séguinière

La Tessouale

Le May-sur-Evre

Le Puy-Saint-Bonnet

Les Cerqueux-sous-Passavant

Nueil-sur-Layon

En entier

En entier

Chaudron-en-Mauges

La Boissière-sur-Evre

La Chaussaire

La Salle-et-Chapelle-Aubry

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Nuaillé

Passavant-sur-Layon

Saint-Christophe-du-Bois

Saint-Léger-sous-Cholet

Le Longeron

Saint-Crespin-sur-Moine

Saint-Germain-sur-Moine

Tillières

Somloire

Toutlemonde

Trémentines

27.1.2023

Andrezé

Beaupréau

Gesté

Jallais

La Chapelle-du-Genêt

La Jubaudière

La Poitevinière

Le Pin-en-Mauges

Saint-Philbert-en-Mauges

Villedieu-la-Blouère

La Romagne

Le Fief-Sauvin

La Renaudière

Montfaucon-Montigné

Roussay

Saint-André-de-la-Marche

Saint-Macaire-en-Mauges

19.1.2023 - 27.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01504

LA BOISSIERE-DU-DORE

LA REGRIPPIERE

LA REMAUDIERE

2.2.2023

FR-HPAI(P)-2022-01554

CLISSON

GORGES

MOUZILLON

SAINT HILAIRE DE CLISSON

VALLETS

7.2.2023

BOUSSAY

GETIGNE

19.1.2023 - 7.2.2023

FR-HPAI(P)-2023-00010

RIAILLE

BONNEUVRE

PANNECE

TEILLE

TRANS SUR ERDRE

MOUZEIL

LIGNE

COUFFE

OUDON

ANCENIS SAINT GEREON

VAIR SUR LOIRE

LA ROCHE BLANCHE

POUILLE LES COTEAUX

5.2.2023

MESANGER

TEILLE

27.1.2023 - 5.2.2023

Département: Maine-et-Loire (49)

FR-HPAI(P)-2022-01457

FR-HPAI(P)-2022-01471

FR-HPAI(P)-2022-01472

FR-HPAI(P)-2022-01483

FR-HPAI(P)-2022-01485

FR-HPAI(P)-2022-01486

FR-HPAI(P)-2022-01487

FR-HPAI(P)-2022-01489

FR-HPAI(P)-2022-01496

FR-HPAI(P)-2022-01498

FR-HPAI(P)-2022-01506

FR-HPAI(P)-2022-01511

FR-HPAI(P)-2022-01512

FR-HPAI(P)-2022-01516

FR-HPAI(P)-2022-01518

FR-HPAI(P)-2022-01519

FR-HPAI(P)-2022-01524

FR-HPAI(P)-2022-01458

FR-HPAI(P)-2022-01467

FR-HPAI(P)-2022-01535

FR-HPAI(P)-2022-01545

FR-HPAI(P)-2022-01547

FR-HPAI(P)-2022-01549

FR-HPAI(P)-2022-01548

FR-HPAI(P)-2022-01564

FR-HPAI(P)-2022-01571

FR-HPAI(P)-2022-01573

FR-HPAI(P)-2022-01578

FR-HPAI(P)-2022-01579

FR-HPAI(P)-2022-01580

FR-HPAI(P)-2022-01586

FR-HPAI(P)-2022-01594

FR-HPAI(P)-2022-01603

FR-HPAI(P)-2023-00016

Bégrolles-en-Mauges

Chanteloup-les-Bois

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Chemillé-en-Anjou

Cholet

Cléré-sur-Layon

La Plaine

La Séguinière

La Tessouale

Le May-sur-Evre

Le Puy-Saint-Bonnet

Les Cerqueux-sous-Passavant

Nueil-sur-Layon

En entier

En entier

Chaudron-en-Mauges

La Boissière-sur-Evre

La Chaussaire

La Salle-et-Chapelle-Aubry

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Montrevault-sur-Evre

Nuaillé

Passavant-sur-Layon

Saint-Christophe-du-Bois

Saint-Léger-sous-Cholet

Le Longeron

Saint-Crespin-sur-Moine

Saint-Germain-sur-Moine

Tillières

Somloire

Toutlemonde

Trémentines

8.2.2023

ANDREZÉ

BEAUPRÉAU

GESTÉ

JALLAIS

LA CHAPELLE-DU-GENÊT

LA JUBAUDIÈRE

LA POITEVINIÈRE

LE PIN-EN-MAUGES

SAINT-PHILBERT-EN-MAUGES

VILLEDIEU-LA-BLOUÈRE

LA ROMAGNE

LE FIEF-SAUVIN

LA RENAUDIÈRE

MONTFAUCON-MONTIGNÉ

ROUSSAY

SAINT-ANDRÉ-DE-LA-MARCHE

SAINT-MACAIRE-EN-MAUGES

TORFOU

31.1.2023 - 8.2.2023

FR-HPAI(P)-2022-01606

BOUILLE MENARD

CHAZE SUR ARGOS

GENE

VERN D ANJOU

LION D’ANGERS

AVIRE

LE BOURG D’IRE

LA CHAPELLE SUR OUDON

CHATELAIS

LA FERRIERE DE FLEE

L'HOTELLERIE DE FLEE

LOUVAINES

MARANS

MONTGUILLON

NOYANT LA GRAVOYERE

NYOISEAU

SAINTE GEMMES D’ANDIGNE

SAINT MARTIN DU BOIS

SAINT SAUVEUR DE FLEE

25.1.2023

LOUVAINES

NYOISEAU

SEGRE’

17.1.2023 - 25.1.2023

Département: Manche (50)

FR-HPAI(NON-P)-2022-00420

AUMEVILLE LESTRE

BRILLEVAST

BRIX

CHERBOURG EN COTENTIN

COLOMBY

CRASVILLE

DIGOSVILLE

ECAUSSEVILLE

EMONDEVILLE

EROUDEVILLE

FLOTTEMANVILLE

FONTENAY SUR MER

FRESVILLE

GOLLEVILLE

GONNEVILLE LE THEIL

HAUTTEVILLE BOCAGE

HEMEVEZ

HUBERVILLE

JOGANVILLE

L’ETANG BERTRAND

LE HAM

LE MESNIL AU VAL

LE VAST

LESTRE

LIEUSAINT

MAGNEVILLE

MONTAIGU LA BRISETTE

MONTEBOURG

MORSALINES

MORVILLE

NEGREVILLE

OCTEVILLE L’AVENEL

ORGLANDES

OZEVILLE

QUETTEHOU

QUINEVILLE

ROCHEVILLE

SAINT CYR

SAINT FLOXEL

SAINT GERMAIN DE TOURNEBUT

SAINT JOSEPH

SAINT MARTIN D’AUDOUVILLE

SAUSSEMESNIL

SORTOSVILLE

SOTTEVAST

TEMERVILLE

TEURTHEVILLE BOCAGE

URVILLE

VALOGNES

VAUDREVILLE

VIDECOSVILLE

YVETOT BOCAGE

28.1.2023

HUBERVILLE

MONTAIGU LA BRISETTE

SAINT CYR

SAINT GERMAIN DE TOURNEBUT

SAUSSEMESNIL

TAMERVILLE

VALOGNES

20.1.2023 - 28.1.2023

Département: Morbihan (56)

FR-HPAI(P)-2022-01422

FR-HPAI(P)-2022-01435

FR-HPAI(P)-2022-01443

FR-HPAI(P)-2022-01444

FR-HPAI(P)-2022-01445

BIGNAN - Commune entière

BILLIO - Commune entière

BULEON - Commune entière

CREDIN - Partie de la commune à l’ouest de la D11 jusqùà Bellevue puis au sud de la route allant de Bellevue à Le Pont du redressement

CRUGUEL - Commune entière

GUEGON -Partie de la commune au sud de la N24

GUEHENNO - Commune entière

EVELLYS - Partie de la commune à l’ouest de la D767 jusqùà Siviac puis au nord-ouest de la route allant à Naizin puis au nord de la D203

JOSSELIN - Commune entière

KERFOURN - Partie de la commmune au sud de la route allant de Le Guéric à Le Lindreu

LA CROIX HELLEAN - Commune entière

LANOUEE - Partie de la commune à l’est de la rivière de l’Oust jusqùà Pomeleuc puis au nord de la D155 jusqùà la Ville Hervieux puis au nord de la 764 jusqùà la N24

LANTILLAC - Commune entière

LES FORGES - Partie de la commune à l’ouest de la D778

LOCMINE - Commune entière

MOREAC - Partie de la commune à l’ouest de la D767 jusqùà Porh Legal puis au sud de la D181 jusqùà Keranna puis au sud de la route allant de Keranna à Kervalo en passant par Le Petit Kerimars, Bolcalpère et le Faouët d’En Haut

MOUSTOIR-AC - Partie de la commune au nord de la route allant de Plumelin à Moustoir-Ac puis au nord de la D318 et à l’ouest de la D767

PLEUGRIFFET - Commune entière

PLUMELIAU-BIEUZY - Partie de la commune au sud de la D203 et à l’est de la route allant du bourg à Talhouet Avalec en passant par Kerjegu et Beau Soleil

PLUMELIN - Partie de la commune au nord de la D117 jusqùà Kerfourchec puis à l’est de la route allant à Moustoir-Ac

RADENAC - Commune entière

REGUINY - Partie de la commune au nord de la D203 jusqùà Le Pont Saint Fiacre

SAINT-ALLOUESTRE - Commune entière

17.1.2023

EVELLYS -Partie de la commune à l’est de la D767 jusqùà Siviac puis à l’est de la route allant à Naizin puis au sud de la D203

MOREAC - Partie de la commune à l’est de la D767 jusqùà Porh Legal puis au nord de la D181 jusqùà Keranna puis au nord de la route allant de Keranna à Kervalo en passant par Le Petit Kerimars, Bolcalpère et le Faouët d’En Haut

REGUINY - Partie de la commune au sud de la D203 jusqùà Le Pont Saint Fiacre

RADENAC -Partie de la commune à l’ouest de la D11

BULEON - Partie de la commune au nord de la N24

GUEGON - Partie de la commune au nord de la N24

LANOUEE - Partie de la commune à l’ouest de la rivière de l’Oust jusqùà Pomeleuc puis au sud de la D155 jusqùà la Ville Hervieux puis au sud de la 764 jusqùà la N24

LANTILLAC - Commune entière

PLEUGRIFFET - Partie de la commune au sud de la D117

9.1.2023 - 17.1.2023

Département: Nord (59)

FR-HPAI(P)-2022-01434

ALLENES-LES-MARAIS

ANNOEULLIN

BAILLEUL

BAUVIN

BEAUCAMPS-LIGNY

BOIS-GRENIER

DON

ERQUINGHEM-LE-SEC

ERQUINGHEM-LYS

ESCOBECQUES

FOURNES-EN-WEPPES

FROMELLES

HALLENNE-LES-HAUBOURDIN

HANTAY

LA BASSEE

LA GORGUE

LE MAISNIL

MARQUILLIES

MERRIS

MERVILLE

METEREN

NIEPPE

PROVIN

RADINGHEM-EN-WEPPES

SAINGHIN-EN-WEPPES

SALOME

STRAZEELE

VIEUX-BERQUIN

WAVRIN

WICRES

17.1.2023

NEUF-BERQUIN

STEENWERCK

ESTAIRES

LE DOULIEU

AUBERS

HERLIES

ILLIES

9.1.2023 - 17.1.2023

Département: Puy-de-Dôme (63)

FR-HPAI(NON-P)-2023-00005

FERNOEL

GIAT

VERNEUGHEOL

17.2.2023

Département: Hautes-Pyrénées (65)

FR-HPAI(P)-2022-01598

ALLIER

ANGOS

ANTIST

ARTIGUEMY

AUBAREDE

AUREILHAN

BARBAZAN-DEBAT

BARBAZAN-DESSUS

BEGOLE

BERNAC-DEBAT

BERNAC-DESSUS

BERNADETS-DESSUS

BONNEFONT

BONNEMAZON

BOULIN

BUGARD

BURG

CABANAC

CAHARET

CALAVANTE

CASTELVIEILH

CASTERA-LANUSSE

CASTILLON

CHELLE-SPOU

CIEUTAT

CLARAC

COUSSAN

FRECHOU-FRECHET

GONEZ

GOUDON

GOURGUE

HITTE

HOURC

LANESPEDE

LANSAC

LASLADES

LESPOUEY

LIZOS

LUC

LUTILHOUS

MARQUERIE

MAUVEZIN

MERILHEU

MONTASTRUC

MONTGAILLARD

MONTIGNAC

MOULEDOUS

ORIEUX

ORIGNAC

PERE

PEYRIGUERE

POUYASTRUC

RICAUD

SALLES-ADOUR

SARROUILLES

SEMEAC

SERE-RUSTAING

SOUES

SOUYEAUX

THUY

VIELLE-ADOUR

23.1.2023

BORDES

LHEZ

MASCARAS

OLEAC-DESSUS

OUEILLOUX

OZON

PEYRAUBE

POUMAROUS

SINZOS

TOURNAY

15.1.2023 - 23.1.2023

Département: Rhône (69)

FR-HPAI(P)-2022-01597

ANCY

BAGNOLS

BELMONT-D’AZERGUES

BESSENAY

BIBOST

BULLY

EVEUX

BRULLIOLES

BRUSSIEU

BULLY

CHARNAY

CHATILLON

CHAZAY-D’AZERGUES

CHESSY

CHEVINAY

CIVRIEUX-D’AZERGUES

COURZIEU

DAREIZE

DOMMARTIN

EVEUX

FLEURIEUX-SUR-L’ARBRESLE

GREZIEU-LA-VARENNE

LEGNY

LENTILLY

LOZANNE

MARCY-L’ETOILE

MONTROTTIER

MORANCE

LES OLMES

POLLIONNAY

PONTCHARRA-SUR-TURDINE

SARCEY

SOURCIEUX-LES-MINES

SAINTE-CONSORCE

SAINT-FORGEUX

SAINT-GERMAIN-NUELLES

SAINT-JEAN-DES-VIGNES

SAINT-JULIEN-SUR-BIBOST

SAINT-LOUP

SAINT-PIERRE-LA-PALUD

SAINT-ROMAIN-DE-POPEY

SAINT-VERAND

LA TOUR-DE-SALVAGNY

VAUGNERAY

27.1.2023

L’ARBRESLE

SAIN BEL

SAVIGNY

19.1.2023 - 27.1.2023

Département: Sarthe (72)

FR-HPAI(P)-2022-01584

ASSE LE RIBOUL

BALLON SAINT MARS

BEAUMONT SUR SARTHE

CHERANCE

CONGE-SUR-ORNE

COURGAINS

DANGEUL

FRESNAY-SUR-SARTHE

GRANDCHAMP

JUILLE

LOUVIGNY

LUCE-SOUS-BALLON

MARESCHE

MAROLLES-LES-BRAULTS

LES MEES

MEZIERE-SOUS-PONTHOUIN

MOITRON-SUR-SARTHE

MONHOUDOU

MONTBIZOT

PIACE

RENE

ROUESSE-FONTAINE

SAINT-AIGNAN

SAINT-CHRISTOPHE-DU-JAMBET

SAINT-MARCEAU

SAOSNES

TEILLE

THOIGNE

THOIREE-SOUS-CONTENSOR

VIVOIN

18.1.2023

CHERANCE

DANGEUL

DOUCELLES

MEURCE

NOUANS

RENE

VIVOIN

9.1.2023 - 18.1.2023

Département: Deux-Sèvres (79)

FR-HPAI(P)-2022-01411

FR-HPAI(P)-2022-01415

FR-HPAI(P)-2022-01414

FR-HPAI(P)-2022-01417

FR-HPAI(P)-2022-01430

FR-HPAI(P)-2022-01436

FR-HPAI(P)-2022-01428

FR-HPAI(P)-2022-01447

FR-HPAI(P)-2022-01448

FR-HPAI(P)-2022-01477

FR-HPAI(P)-2022-01450

FR-HPAI(P)-2022-01475

FR-HPAI(P)-2022-01474

FR-HPAI(P)-2022-01482

FR-HPAI(P)-2022-01484

FR-HPAI(P)-2022-01473

FR-HPAI(P)-2022-01502

FR-HPAI(P)-2022-01504

FR-HPAI(P)-2022-01515

FR-HPAI(P)-2022-01499

FR-HPAI(P)-2022-01521

FR-HPAI(P)-2022-01522

FR-HPAI(P)-2022-01532

FR-HPAI(P)-2022-01541

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FR-HPAI(P)-2022-01544

FR-HPAI(P)-2022-01541

FR-HPAI(P)-2022-01538

FR-HPAI(P)-2022-01534

FR-HPAI(P)-2022-01569

FR-HPAI(P)-2022-01587

FR-HPAI(P)-2022-01588

ADILLY

AMAILLOUX

ARDIN

ARGENTON-L’EGLISE

BECELEUF

LE BEUGNON

BOUILLE-LORETZ

LA CHAPELLE-THIREUIL

CHICHE

CLESSÉ

COULONGES-SUR-L’AUTIZE

COULONGES-THOUARSAIS

FAYE-L’ABESSE

FÉNERY

FENIOUX

LA FORÊT-SUR-SÈVRE

GEAY

LUCHE-THOUARSAIS

MAUZE-THOUARSAIS

MONCOUTANT

MOUTIERS-SOUS-CHANTEMERLE

POUGNE-HÉRISSON

PUIHARDY

SAINT-AUBIN-LE-CLOUD

SAINT-GERMAIN-DE-LONGUE-CHAUME

SAINT-JOUIN-DE-MILLY

SAINT-LAURS

SAINT-MAIXENT-DE-BEUGNE

SAINT-MAURICE-ETUSSON

SAINT-POMPAIN

SCILLÉ

SECONDIGNY

VILLIERS-EN-PLAINE

VOULMENTIN

28.1.2023

L’ABSIE

ARGENTONNAY

BOISME

BRESSUIRE

BRETIGNOLLES

LE BREUIL-BERNARD

LE BUSSEAU

CERIZAY

CHANTELOUP

LA CHAPELLE-SAINT-ETIENNE

LA CHAPELLE-SAINT-LAURENT

CIRIERES

COMBRAND

COURLAY

GENNETON

LARGEASSE

MAULEON

MONTRAVERS

NEUVY-BOUIN

NUEIL-LES-AUBIERS

LA PETITE-BOISSIERE

LE PIN

PUGNY

SAINT-AMAND-SUR-SEVRE

SAINT-ANDRE-SUR-SEVRE

SAINT-AUBIN-DU-PLAIN

SAINT-PAUL-EN-GATINE

SAINT PIERRE DES ECHAUBROGNES

TRAYES

VAL-EN-VIGNES

VERNOUX-EN-GATINE

20.1.2023 - 28.1.2023

FR-HPAI(P)-2022-01449

CHANTECORPS

CLAVE

COUTIERES

EXIREUIL

FOMPERRON

LES FORGES

NANTEUIL

PAMPROUX

REFFANNES

SAINT-GERMIER

SAINT-MARTIN-DU-FOUILLOUX

SOUDAN

VAUSSEROUX

VAUTEBIS

29.2.2023

MENIGOUTE

VASLES

20.1.2023-29.2.2023

Département: Vendée (85)

FR-HPAI(P)-2022-01424

FR-HPAI(P)-2022-01426

FR-HPAI(P)-2022-01438

FR-HPAI(P)-2022-01440

FR-HPAI(P)-2022-01441

FR-HPAI(P)-2022-01442

FR-HPAI(P)-2022-01446

FR-HPAI(P)-2022-01451

FR-HPAI(P)-2022-01454

FR-HPAI(P)-2022-01455

FR-HPAI(P)-2022-01456

FR-HPAI(P)-2022-01459

FR-HPAI(P)-2022-01460

FR-HPAI(P)-2022-01461

FR-HPAI(P)-2022-01462

FR-HPAI(P)-2022-01463

FR-HPAI(P)-2022-01464

FR-HPAI(P)-2022-01469

FR-HPAI(P)-2022-01470

FR-HPAI(P)-2022-01478

FR-HPAI(P)-2022-01479

FR-HPAI(P)-2022-01488

FR-HPAI(P)-2022-01490

FR-HPAI(P)-2022-01491

FR-HPAI(P)-2022-01493

FR-HPAI(P)-2022-01494

FR-HPAI(P)-2022-01495

FR-HPAI(P)-2022-01500

FR-HPAI(P)-2022-01503

FR-HPAI(P)-2022-01507

FR-HPAI(P)-2022-01508

FR-HPAI(P)-2022-01509

FR-HPAI(P)-2022-01510

FR-HPAI(P)-2022-01513

FR-HPAI(P)-2022-01514

FR-HPAI(P)-2022-01520

FR-HPAI(P)-2022-01525

FR-HPAI(P)-2022-01527

FR-HPAI(P)-2022-01528

FR-HPAI(P)-2022-01529

FR-HPAI(P)-2022-01530

FR-HPAI(P)-2022-01531

FR-HPAI(P)-2022-01533

FR-HPAI(P)-2022-01537

FR-HPAI(P)-2022-01539

FR-HPAI(P)-2022-01540

FR-HPAI(P)-2022-01542

FR-HPAI(P)-2022-01543

FR-HPAI(P)-2022-01546

FR-HPAI(P)-2022-01551

FR-HPAI(P)-2022-01552

FR-HPAI(P)-2022-01553

FR-HPAI(P)-2022-01555

FR-HPAI(P)-2022-01556

FR-HPAI(P)-2022-01557

FR-HPAI(P)-2022-01583

FR-HPAI(P)-2022-01585

FR-HPAI(P)-2022-01589

FR-HPAI(P)-2022-01590

FR-HPAI(P)-2022-01593

FR-HPAI(P)-2022-01595

FR-HPAI(P)-2022-01596

FR-HPAI(P)-2022-01599

FR-HPAI(P)-2022-01600

FR-HPAI(P)-2022-01601

FR-HPAI(P)-2022-01602

FR-HPAI(P)-2022-01604

FR-HPAI(P)-2022-01607

FR-HPAI(P)-2022-01608

FR-HPAI(P)-2022-01610

FR-HPAI(P)-2022-01611

FR-HPAI(P)-2022-01613

FR-HPAI(P)-2022-01614

FR-HPAI(P)-2022-01615

FR-HPAI(P)-2022-01618

FR-HPAI(P)-2022-01620

FR-HPAI(P)-2023-00002

FR-HPAI(P)-2023-00003

FR-HPAI(P)-2023-00004

FR-HPAI(P)-2023-00005

FR-HPAI(P)-2023-00006

SAINT HILAIRE DES LOGES au sud de la D745

FOUSSAIS PAYRE a l’ouest de la D49

FAYMOREAU

MARILLET

ANTIGNY

BOURNEAU

CEZAIS

FONTENAY-LE-COMTE

L’ORBRIE

LA CHATAIGNERAIE

LA TARDIERE

LOGE-FOUGEREUSE

MARSAIS-SAINTE-RADEGONDE

SAINT-MARTIN-DE-FRAIGNEAU

SAINT-MAURICE-DES-NOUES

SAINT-PIERRE-DU-CHEMIN

SERIGNE

PISSOTTE

MARVENT

NIEUL-SUR-L’AUTISTE

PUY-DE-SERRE

SAINT-HILAIRE-DE-VOUST

VOUVANT

SAINT-MICHEL-LE-CLOUCQ

XANTON-CHASSENON

SAINT HILAIRE DES LOGES au nord de la D745

FOUSSAIS PAYRE à l’est de la D49

BREUIL-BARRET

LA CHAPELLE-AUX-LYS

LOGE-FOUGEREUSE

SAINT-HILAIRE-DE-VOUST

BAZOGES-EN-PAILLERS

BEAUREPAIRE

BESSAY

BOURNEZEAU au nord de la D948 et de la D949B

CHAILLE-LES-MARAIS

CHAMPAGNE-LES-MARAIS

CHANTONNAY à l’ouest de la D137

CHÂTEAU-GUIBERT à l’est de la D746

CHAUCHE à l’ouest de l’A83

CHAVAGNES-EN-PAILLERS au nord de la D6

CORPE

DOMPIERRE-SUR-YON

ESSARTS EN BOCAGE

FOUGERE

LA BOISSIERE-DE-MONTAIGU au sud de la D23 et D72

LA CHAIZE-LE-VICOMTE au sud de la D948

LA COPECHAGNIERE

LA FERRIERE

LA MERLATIERE

LA RABATELIERE

LA REORTHE

LA ROCHE-SUR-YON à l’est de la D746 et D763

LES BROUZILS

LES HERBIERS au nord de la D160 et à l’ouest de la D23

LES LANDES-GENUSSON au sud de la D72 et D755

MAREUIL-SUR-LAY-DISSAIS à l’est de la D746

MESNARD-LA-BAROTIERE

MOUTIERS-SUR-LE-LAY au sud de la D19

RIVES-DE-L’YON à l’est de la D746

SAINT-ANDRE-GOULE-D’OIE au sud de l’A87

SAINTE-CECILE

SAINTE-HERMINE

SAINTE-PEXINE au sud de la D19

SAINT-FULGENT à l’est de l’A87

SAINT-GEORGES-DE-MONTAIGU

SAINT-HILAIRE-LE-VOUHIS

SAINT-JEAN-DE-BEUGNE

SAINT-JUIRE-CHAMPGILLON

SAINT-MARTIN-DES-NOYERS à l’est de la D7

THORIGNY

LES MAGNILS-REIGNIERS

LUCON

MOUZEUIL-SAINT-MARTIN

NALLIERS

PUYRAVAULT

SAINT-AUBIN-LA-PLAINE

SAINTE-GEMME-LA-PLAINE

SAINTE-RADEGONDE-DES6NOYERS

SAINTE-ETIENNE-DE6BRILLOUET

TRIAIZE

VENDRENNES

BOURNEZEAU au sud de la D498 et de la D949B

LES PINEAUX

MOUTIERS-SUR-LE-LAY

SAINTE-PEXINE au nord de la D19

SAINT-MARTIN-DES-NOYERS à l’ouest de la D7

LA CHAIZE-LE-VICOME au nord de la D948

LA FERRIERE au sud de la D160

CHAUCHE à l’est de l’A83

CHAVAGNES-EN-PAILLERS au sud de la D6

SAINT-ANDRE-GOULE-D’OIE au nord de l’A87

SAINT-FULGENT à l’ouest de l’A87

BREM-SUR-MER

BRETIGNOLLES-SUR-MER

COEX

GIVRAND

LA CHAIZE-GIRAUD

LA CHAPELLE-HERMIER

L’AIUGUILLON-SUR-VIE

LES ACHARDS

L’ILE-D’OLONNE

MARTINET

OLONNE-SUR-MER

SAINTE-FOY

SAINT-GEORGES-DES-POINTINDOUX

SAINT-JULIEN-DES-LANDES

SAINT-MATHURIN

SAINT-REVEREND

BREM-SUR-MER

LANDEVIEILLE

SAINT-JULIEN-DES-LANDES

VAIRE

2.2.2023

Département: Vienne (86)

FR-HPAI(P)-2023-00019

CURZAY SUR VONNE

JAZENEUIL

ROUILLE

SAINT SAUVANT

SANXAY

15.2.2023

Stato membro: Italia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

Regione: Veneto

IT-HPAI(P)-2022-00054

L’area delle parti della regione Veneto che si estende oltre l’area descritta nella zona di protezione ed entro una circonferenza con un raggio di 10 chilometri, il cui centro si trova sulle coordinate decimali WGS84 seguenti: N45.355299708, E10.860377854

28.1.2023

L’area delle parti della regione Veneto comprese entro una circonferenza con un raggio di 3 chilometri, il cui centro si trova sulle coordinate decimali WGS84 seguenti: N45.355299708, E10.860377854

20.1.2023 - 28.1.2023

Stato membro: Ungheria

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

Bács-Kiskun, Békés és Csongrád-Csanád vármegye

HU-HPAI(P)-2022-00211-00295

HU-HPAI(P)-2022-00297

Ágasegyháza, Bácsalmás, Bácsszőlős, Balotaszállás, Borota, Csengőd, Csikéria, Csólyospálos, Felsőszentiván, Fülöpjakab, Gátér, Harkakötöny, Helvécia, Imrehegy, Izsák, Jakabszállás, Jánoshalma, Jászszentlászló, Kelebia, Kéleshalom, Kiskunfélegyháza, Kiskunmajsa, Kisszállás, Kömpöc, Kunfehértó, Kunszállás, Mátételke, Mélykút, Móricgát, Orgovány, Páhi, Pálmonostora, Petőfiszállás, Tabdi, Tataháza, Tiszaalpár, Tompa, Városföld, Zsana, Békéssámson, Csanádapáca, Kardoskút, Kaszaper, Mezőhegyes, Mezőkovácsháza, Nagybánhegyes, Orosháza, Pusztaföldvár, Tótkomlós, Végegyháza, Algyő, Ambrózfalva, Árpádhalom, Baks, Balástya, Bordány, Csanytelek, Csengele, Csongrád, Derekegyház, Dóc, Domaszék, Fábiánsebestyén, Felgyő, Forráskút, Hódmezővásárhely, Kistelek, Mártély, Mindszent, Nagyér, Nagymágocs, Nagytőke, Ópusztaszer, Öttömös, Pusztamérges, Pusztaszer, Ruzsa, Sándorfalva, Szatymaz, Szeged, Szegvár, Székkutas, Szentes, Tömörkény, Üllés, Zákányszék és Zsombó települések teljes közigazgatási területe

Kecskemét település közigazgatási területének a 46.686318 és a 19.661755, valamint a 46.695600 és a 19.681280 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 10 km sugarú körön belül eső területe.

Bócsa, Bugac, Bugacpusztaháza, Kaskantyú, Kiskőrös, Kiskunhalas, Pirtó, Soltvadkert, Szank, Tázlár települések közigazgatási területének a 46.598273 és a 19.462954 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 10 km sugarú körön kívül eső teljes közigazgatási területe.

Borota, Imrehegy és Kéleshalom települések közigazgatási területének a 46.598273 és a 19.462954 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 10 km sugarú körön kívül eső teljes közigazgatási területe.

18.1.2023

HU-HPAI(P)-2022-00296

Bócsa, Bugac, Bugacpusztaháza, Kaskantyú, Kiskőrös, Kiskunhalas, Pirtó, Soltvadkert, Szank, Tázlár települések közigazgatási területének a 46.598273 és a 19.462954 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 10 km sugarú körön belül eső területe.

21.1.2023

HU-HPAI(P)-2023-00002

Borota, Császártöltés, Drágszél, Dusnok, Érsekhalma, Hajós, Homokhegy, Imrehegy, Kecel, Kéleshalom, Miske, Nemesnádudvar, Öregcsertő települések közigazgatási területének a 46.417287 és a 19.158443 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 10 km sugarú körön belül és védőkörzeten kívül eső területe.

5.2.2023

HU-HPAI(P)-2023-00003

Battonya, Dombegyház, Kisdombegyház, Kunágota, Magyardombegyház, Mezőhegyes és Mezőkovácsháza települések közigazgatási területének a 46.298611 és a 21.048904 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 10 km sugarú körön belül és védőkörzeten kívül eső területe.

12.2.2023

HU-HPAI(P)-2023-00002

Császártöltés, Hajós és Homokhegy települések közigazgatási területeinek a 46.417287 és a 19.158443 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 3 km sugarú körön belül eső területe.

28.1.2023 - 5.2.2023

HU-HPAI(P)-2023-00003

Battonya és Dombegyház települések közigazgatási területének a 46.298611 és a 21.048904 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 3 km sugarú körön belül eső területe.

4.2.2023 -12.2.2023

Hajdú-Bihar vármegye

HU-HPAI(P)-2022-00298

HU-HPAI(P)-2022-00299

HU-HPAI(P)-2023-00001

Hajdúszoboszló, Hortobágy, Kaba, Nádudvar, Nagyhegyes és Püspökladány települések közigazgatási területének a a 47.471520 és a 21.203237, a 47.485876 és a 21.170037, valamint a 47.448133 és a 21.156837 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 10 km sugarú körön belül és védőkörzeten kívül eső területe.

5.2.2023

HU-HPAI(P)-2022-00298

HU-HPAI(P)-2022-00299

HU-HPAI(P)-2023-00001

Hajdúszoboszló és Nádudvar települések közigazgatási területének a 47.471520 és a 21.203237, a 47.485876 és a 21.170037, valamint a 47.448133 és a 21.156837 GPS-koordináták által meghatározott pont körüli 3 km sugarú körön belül eső területe.

28.1.2023 - 5.2.2023

Stato membro: Paesi Bassi

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

Municipality De Ronde Venen, province Utrecht

 

Bewakingszone (10 kilometer) Mijdrecht

1.

via Bennebroekerweg naar Nelson Mandela Dreef

2.

via Nelson Mandela Dreef naar Hoofddorp-Zuid 3a

3.

via Hoofddorp-Zuid 3a naar Hoofddorp

4.

via Hoofddorp naar Rijksweg A4

5.

via Rijksweg a4 naar Hoofddorp

6.

via Hoofddorp naar Rijksweg A4

7.

via Rijksweg A4 naar Schiphol 2

8.

via Schiphol 2 naar Spoorbaan

9.

via Spoorbaan naar Schiphol 2

10.

via Schiphol 2 naar Ceintuurbaan Zuid

11.

via Ceintuurbaan Zuid naar Vertrekpassage

12.

via Vertrekpassage naar Spoorbaan

13.

via Spoorbaan naar Loevesteinse Randweg

14.

via Loevesteinse Randweg naar Hugo de Grootstraat

15.

via Hugo de Grootstraat naar Schipholweg

16.

via Schipholweg naar Aalsmeer 6

17.

via Aalsmeer 6 naar Rijksweg A9

18.

via Rijksweg A9 naar Ringvaart van de Haarlemmermeerpolder (oostelijk deel)

19.

via Ringvaart van de Haarlemmermeerpolder (oostelijk deel) naar Schipholweg

20.

via Schipholweg naar Schipholdijk

21.

via Schipholdijk naar Nieuwe Meerlaan

22.

via Nieuwe Meerlaan naar Bosbaanweg

23.

via Bosbaanweg naar van Nijenrodeweg

24.

via van Nijenrodeweg naar Buitenveldertselaan

25.

via Buitenveldertselaan naar Uilenstede

26.

via Uilenstede naar Laan van Kronenburg

27.

via Laan van Kronenburg naar Kalfjeslaan

28.

via Kalfjeslaan naar Amsteldijk

29.

via Amsteldijk naar de Smient

30.

via de Smient naar Ouderkerkerdijk

31.

via Ouderkerkerdijk naar fietspad Oudekerkerdijk

32.

via Fietspadoudekerkerdijk naar Machineweg

33.

via Machineweg naar Burgemeester Stramanweg

34.

via Burgemeester Stramanweg naar Holterbergweg

35.

via Holterbergweg naar Muntbergweg

36.

via Muntbergweg naar Meibergdreef

37.

via Meibergdreef naar Tafelbergweg

38.

via Tafelbergweg naar Abcouderstraatweg

39.

via Abcouderstraatweg naar Nieuwe Amsterdamseweg

40.

via Nieuwe Amsterdamseweg naar Broekzijdselaan

41.

via Broekzijdselaan naar Dokter van Doornplein

42.

via Dokter van Doornplein naar Kerkplein

43.

via Kerkplein naar Hoogstraat

44.

via Hoogstraat naar Molenweg

45.

via Molenweg naar Lange Coupure

46.

via Lange Coupure naar Rijksstraatweg

47.

via Rijksstraatweg naar Provincialeweg

48.

via Provincialeweg naar Spoorbaan

49.

via Spoorbaan naar Polderweg

50.

via Polderweg naar Westkanaaldijk

51.

via Westkanaaldijk naar Ter Aaseweg

52.

via Ter Aaseweg naar Dorpsstraat

53.

via Dorpsstraat naar Julianalaan

54.

via Julianalaan naar Laantje

55.

via Laantje naar Oud Aa

56.

via Oud Aa naar Provincialeweg

57.

via Provincialeweg naar ir. Enschedéweg

58.

via ir. Enschedéweg naar Oortjespad

59.

via Oortjespad naar van Teylingenweg

60.

via van Teylingenweg naar Houtkade

61.

via Houtkade naar fietspad

62.

via fietspad naar Grechtkade

63.

via Grechtkade naar toegang

64.

via toegang naar Oude Meije

65.

via Oude Meije naar Hollandsekade

66.

via Hollandsekade naar Zonneveer

67.

via Zonneveer naar Simon van Capelweg

68.

via Simon van Capelweg naar Noordenseweg

69.

via Noordenseweg naar Nieuwveenseweg

70.

via Nieuwveenseweg naar Achterweg

71.

via Achterweg naar Kennedylaan

72.

via Kennedylaan naar provinciale weg

73.

via provinciale weg naar Achttienkavels

74.

via Achttienkavels naar Achttienkavelseweg

75.

via Achttienkavelseweg naar Zevenhovenseweg

76.

via Zevenhovenseweg naar Kerkweg

77.

via Kerkweg naar Korteraarseweg

78.

via Korteraarseweg naar Oude Kerkpad

79.

via Oude Kerkpad naar Oostkanaalweg

80.

via Oostkanaalweg naar Schilkerweg

81.

via Schilkerweg naar Westkanaalweg

82.

via Westkanaalweg naar Sluispad

83.

via Sluispad naar Bloemenstraat

84.

via Bloemenstraat naar Kerkpad

85.

via Kerkpad naar de Strooplikker

86.

via de Strooplikker naar Langeraarseweg

87.

via Langeraarseweg naar Hazepad

88.

via Hazepad naar van Brederodeplein

89.

via van Brederodeplein naar Sportweg

90.

via Sportweg naar Landerij

91.

via Landerij naar Langeraarseweg

92.

via Langeraarseweg naar Geerweg

93.

via Geerweg naar Vriezenweg

94.

via Vriezenweg naar Provincialeweg

95.

via Provincialeweg naar Leimuiderweg

96.

via Leimuiderweg naar Weteringweg

97.

via Weteringweg naar Aalsmeerderweg

98.

via Aalsmeerderweg naar Bennebroekerweg

20.1.2023

Those parts of the municipality Ronde Venen contained within a circle of a radius of 3 kilometres, centered on WGS84 dec. coordinates long 4,85 lat 52,24.

12.1.2023 - 20.1.2023

Stato membro: Austria

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

AT-HPAI(NON-P)-2023-15

Bezirk Braunau:

 

in der Gemeinde Auerbach die Katastralgemeinden Auerbach, Irnprechting; in der Gemeinde Eggelsberg die Katastralgemeinden Haimhausen, Haselreith; in der Gemeinde Feldkirchen bei Mattighofen die Katastralgemeinden Feldkirchen bei Mattighofen, Gstaig, Wiesing; in der Gemeinde Franking die Katastralgemeinde Holzöster; in der Gemeinde Geretsberg die Katastralgemeinden Geretsberg, Werberg; in der Gemeinde Gilgenberg am Weilhart die Katastralgemeinden Gilgenberg, Mairhof, Ruderstallgassen; in der Gemeinde Haigermoos die Katastralgemeinde Haigermoos; in der Gemeinde Handenberg die Katastralgemeinden Adenberg, Sandthal; in der Gemeinde Kirchberg bei Mattighofen die Katastralgemeinden Sauldorf, Siegertshaft; in der Gemeinde Ostermiething die Katastralgemeinde Ernsting; in der Gemeinde Palting die Katastralgemeinde Palting; in der Gemeinde Perwang am Grabensee die Katastralgemeinden Perwang, Rudersberg; in der Gemeinde Pischelsdorf am Engelbach die Katastralgemeinden Gschwendt, Humertsham; in der Gemeinde St. Georgen am Fillmannsbach die Katastralgemeinde St. Georgen; in der Gemeinde St. Pantaleon die Katastralgemeinden St. Pantaleon, Steinwag, Wildshut; in der Gemeinde Tarsdorf die Katastralgemeinde Hofstatt;

15.2.2023

Bezirk Salzburg-Umgebung:

 

in der Gemeinde Berndorf bei Salzburg die Katastralgemeinde Berndorf; in der Gemeinde Bürmoos die Katastralgemeinde Bürmoos; in der Gemeinde Dorfbeuern die Katastralgemeinde Dorfbeuern; in der Gemeinde Lamprechtshausen die Katastralgemeinden Arnsdorf, Lamprechtshausen, St. Alban, Schwerting; in der Gemeinde Nußdorf am Haunsberg die Katastralgemeinde Pinswag; in der Gemeinde Sankt Georgen bei Salzburg die Katastralgemeinden Holzhausen, St. Georgen;

15.2.2023

Bezirk Braunau:

 

in der Gemeinde Eggelsberg die Katastralgemeinden Eggelsberg, Gundertshausen, Ibm; in der Gemeinde Feldkirchen bei Mattighofen die Katastralgemeinden Aschau, Vormoosen; in der Gemeinde Franking die Katastralgemeinden Eggenham; in der Gemeinde Geretsberg die Katastralgemeinde Lehrsberg; in der Gemeinde Moosdorf die Katastralgemeinden Moosdorf, Stadl

7.2.2023- 15.2.2023

Stato membro: Polonia

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

PL-HPAI(P)-2022-00042

W województwie lubelskim:

1.

Miasto Łęczna oraz część gmin: Cyców, Puchaczów, Ludwin, Łęczna w powiecie łęczyńskim,

2.

Część gmin: Uścimów, Ostrów Lubelski w powiecie lubartowskim,

3.

Część gminy Sosnowica w powiecie parczewskim

4.

Część gminy Urszulin w powiecie włodawskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.36494/23.00283

17.1.2023

W województwie lubelskim część gmin: Ludwin, Puchaczów w powiecie łęczyńskim

zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.36494/23.00283

9.1.2023 - 17.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00043

W województwie mazowieckim:

1.

Część gminy Gostynin oraz miasto Gostynin, część gminy Szczawin Kościelny w powiecie gostynińskim,

2.

Część gminy Łąck w powiecie płockim.

W województwie łódzkim część gmin:

1.

Strzelce, Oporów w powiecie kutnowskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 52.3515/19.4839

18.1.2023

W województwie mazowieckim część gmin: Gostynin, Szczawin Kościelny w powiecie gostynińskim.

W województwie łódzkim część gminy Strzelce w powiecie kutnowskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 52.3515/19.4839

10.1.2023 - 18.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00044

PL-HPAI(P)-2022-00046

W województwie łódzkim w powiecie sieradzkim:

1.

W gminie Błaszki: Borysławice, Brudzew, Cienia, Chociszew, Chrzanowice, Chabierów, Gruszczyce, Grzymaczew, Grzymaczew Kolonia, Jasionna, Kąśnie, Kije-Pęczek, Kobylniki, Kołdów, Korzenica, Lubna-Jarosłaj, Łubna-Jakusy, Marianów, Mroczki Małe, Mroczki Wielkie, Nacesławice, Niedoń, Równa, Samy, Sędzimirowice, Skalmierz, Sudoły, Suliszewice, Sudoły, Wojków, Włocin, Włocin Kolonia, Wrzącą Zaborów, Żelisław, Żelisław Kolonia.

2.

W gminie Goszczanów: Chlewo, Chwalęcice, Gawłowice, Poprężniki, Poradzew, Stojanów, Świnice Kaliskie, Sulmówek, Wacławów, Waliszewice, Wilkszyce, Wójcinek.

3.

W gminie Warta: Augustynów, Bartochów, Cielce, Czartki, Duszniki, Głaniszew, Gołuchy, Góra, Grzybki, Jakubice-Baszków, Kawęczynek, Krąków, Łabędzie, Małków, Piotrowice, Popów, Raczków, Socha, Socha Kolonia, Upuszczew, Warta na zachód od drogi 83, Witów, Zagajew, Zielęcin.

4.

W gminie Wróblew: Bliźniew, Dziebędów, Gaj, Inczew, Kobierzycko, Orzeł Biały, Próchna, Sędzice, Słomków Mokry, Słomków Suchy, Tubądzin, Wągłczew Kolonia, Wągłczew.

5.

W gminie Brąszewice: Budy, Gałki, Kamienniki, Orły, Pokrzywniak, Trzcinka.

W województwie wielkopolskim część gmin:

1.

Szczytniki, Koźminek w powiecie kaliskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.6761/18.4844

19.1.2023

W województwie łódzkim, powiat sieradzki:

1.

W gminie Błaszki: Adamki, Brończyn, Bukowina, Domaniew, Garbów, Gołków, Gorzałów, Gzików, Kamienna, Kamienna Kolonia, Kalinowa, Kociołki, Kwasków, Lubanów, Maciszewice, Orzeżyn, Romanów, Stok Polski, Stok Nowy, Smaszków, Zawady, Morawki, Wójcice,

2.

W gminie Warta: Gać Warcka

W województwie wielkopolskim, powiat kaliski:

2.

W części gmin: Brzeziny, Szczytniki

zawierających się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.6761/18.4844

11.1.2023 - 19.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00045

W województwie warmińsko – mazurskim:

1.

Część gmin Zalewo, Iława w powiecie iławskim,

2.

Część gmin Miłomłyn, Małdyty w powiecie ostródzkim

W województwie pomorskim część gminy Stary Dzierzgoń w powiecie sztumskim

Zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 53.80560/19.64087

19.1.2023

W województwie warmińsko – mazurskim część gminy Zalewo w powiecie iławskim zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 53.80560/19.64087

11.1.2023 - 19.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00047

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Ostrzeszów, Mikstat, miasto Mikstat, Grabów n/Prosną w powiecie ostrzeszowskim,

2.

Część gmin: Przygodzice, Ostrów Wielkopolski, Sieroszowice w powiecie ostrowskim,

3.

Część gminy Godziesze Wielkie w powiecie kaliskim

zawierająca się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.54409/17.99438

21.1.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gminy: Mikstat, miasto Mikstat w powiecie ostrzeszowskim,

2.

Część gminy: Sieroszowice w powiecie ostrowskim

zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.54409/17.99438

13.1.2023 - 21.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00048

W województwie łódzkim:

1.

Część gmin: Rokiciny, Będków, Ujazd w powiecie tomaszowskim,

2.

Część gmin: Brójce, Koluszki, Andrespol, Tuszyn w powiecie łódzkim wschodnim,

3.

Część gmin: Czarnocin, Moszczenica, Wolbórz w powiecie piotrkowskim

zawierająca się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.63575/19.74504

21.1.2023

W województwie łódzkim:

1.

Część gmin: Rokiciny, Będków w powiecie tomaszowskim,

2.

Część gminy Brójce w powiecie łódzkim wschodnim,

3.

Część gminy Czarnocin w powiecie piotrkowskim

zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.63575/19.74504

13.1.2023 - 21.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00049

W województwie mazowieckim:

1.

Cześć gmin: Łosice, Platerów, Olszanki, Stara Kornica, Huszlew, Sarnaki, część miasta Łosice w powiecie łosickim,

2.

Cześć gmin: Przesmyki, Mordy w powiecie siedleckim

Zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 52.24032/22.74160

21.1.2023

W województwie mazowieckim:

1.

Cześć gminy Łosice w powiecie łosickim,

2.

Cześć gmin: Przesmyki w powiecie siedleckim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 52.24032/22.74160

13.1.2023 - 21.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00050

W województwie wielkopolskim

1.

Część gmin: Brzeziny i Godziesze Wielkie w powiecie kaliskim

2.

Część gmin: Sieroszewice, Mikstat, Ostrzeszów, Grabów nad Prosną, Doruchów, Czajków, Kraszewice w powiecie ostrzeszowskim.

3.

Część gminy Sieroszewice w powiecie ostrowskim

W województwie łódzkim część gminy Galewice w powiecie wieruszowskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.51032/18.06508

23.1.2023

W województwie wielkopolskim

1.

Część gminy Sieroszewice w powiecie ostrowskim

2.

Część gmin: Grabów n/Prosną, Kraszewice w powiecie ostrzeszowskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.51032/18.06508

15.1.2023 - 23.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00051

PL-HPAI(P)-2022-00054

W województwie wielkopolskim:

1.

Części gminy: Brzeziny, Godziesze Wielkie w powiecie kaliskim

2.

Części gmin: Mikstat, Ostrzeszów, Grabów nad Prosną, Doruchów, Kraszewice w powiecie ostrzeszowskim

3.

Część gminy Sieroszewice w powiecie ostrowskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.510/18.065

24.1.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Części gmin: Grabów nad Prosną, Mikstat w powiecie ostrzeszowskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.510/18.065

16.1.2023 - 24.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00052

PL-HPAI(P)-2022-00053

PL-HPAI(P)-2022-00060

PL-HPAI(P)-2022-00061

PL-HPAI(P)-2022-00067

PL-HPAI(P)-2022-00069

W województwie łódzkim powiat łaski:

1.

W gminie Łask (gm. miejska): Łask,

2.

W gminie Łask (gm. wiejska): Anielin, Budy Stryjewskie, Gorczyn, Karszew, Krzucz, Łopatki, Mauryca, Orchów, Ostrów, Remiszew, Stryje Księże, Stryje Paskowe, Teodory, Wiewiórczyn, Wola Łaska, Wola Stryjewska, Wronowice, Wrzeszczewice, Wrzeszczewice Nowe, Wrzeszczewice Skrejnia, Wydrzyn,

3.

W gminie Buczek: Brodnia Dolna, Brodnia Górna, Buczek, Czestków A, Czestków B, Czestków F, Dąbrowa, Gucin, Kowalew, Luciejów, Sycanów, Wola Buczkowska;

4.

W gminie Sędziejowice: Brody Emilianów, Brzeski, Grabia, Grabica, Grabno, Kamostek, Kolonia Sędziejowice, Korczyska, Kozuby Stare i Nowe, Lichawa, Osiny, Podule, Sędziejowice, Sobiepany, Wola Wężykowa, Żagliny;

5.

W gminie Wodzierady: Elodia, Kiki, Przyrownica, Piorunów, Magnusy, Wrząsawa, Dobruchów, Leśnica;

6.

W gminie Widawa: Górki Grabieńskie, Ligota;

W województwie łódzkim powiat powiat zduńskowolski:

1.

W gminie Zduńska Wola (gm. wiejska): Annopole Stare, Laskowiec, Mostki, Ogrodzisko, Piaski, Polków, Poręby, Zamłynie, Zborowskie;

2.

W gminie Zapolice: Beleń, Branica, Holendry, Jelno, Kalinowa, Marcelów, Młodawin Górny i Dolny, Paprotnia, Pstrokonie, Ptaszkowice, Rembieszów, Rojków, Strońsko, Świerzyny, Zapolice, Rembieszów Kolonia, Woźniki, Zamoście;

3.

W gminie Szadek (gminie wiejska): Boczki, Dziadkowice, Kolonia Góry Prusinowskie, Piaski, Przatów, Reduchów, Sikucin, Borki Prusinowskie, Choszczewo, Tarnówka, Wola Krokocka, Wilamów, Lichawa, Wola Łobudzka, Krokocice, Łobudzice, Rzepiszew, Przatów Górny, Górna Wola;

W województwie łódzkim powiat sieradzki:

1.

W gminie Warta (gminie wiejska): Lipiny, Lipiny Kolonia, Miedźno, Mogilno Rossoszyca, Rożdżały, Miedze;

2.

W gminie Sieradz (gm. miejska): Obręb 26, Obręb 27, Obręb 28, Obręb 29, Obręb 30, Obręb 31, Obręb 32, Obręb 33, Obręb 34 (wschodnia część miasta Sieradz ograniczona od wschodu parkiem miejskim przy stadionie);

3.

W gminie Sieradz: Chałupki, Czartki, Męcka Wola, Podłężyce-Rzechta, Ruda, Rzechta, Stawiszcze, Woźniki;

W województwie łódzkim powiat pabianicki:

1.

W gminie Dobroń: Barycz, Poleszyn;

W województwie łódzkim powiat poddębicki:

1.

W gminie Zadzim: Ralewice, Rzeczyca, Bąki, Bogucice, Chodaki, Dzierzązna Szlachecka, Górki Zadzimskie, Kłoniszew, Małyń, Marcinów, Otok, PGR Zalesie, Pietrachy, Stefanów, Wola Zaleska, Zadzim-Kazimierzew, Zygry, Dąbrówka Szadkowska, Budy Jeżewskie, Zaborów, Stefanów, Głogowiec, Maksymilianów, Nowy Świat, Sikory

31.1.2023

W województwie łódzkim powiat zduńskowolski:

1.

w gminie Sędziejowice: Bilew, Dobra, Kustrzyce, Marzenin, Niecenia, Pruszków, Rososza, Wola Marzeńska, Wrzesiny;

W województwie łódzkim powiat łaski:

1.

w gminie Łask - obszar wiejski: Bałucz, Kolonia Bałucz, Młynisko, Borszewice, Grabina, Kolonia Bilew, Kopyść, Mikołajówek, Okup Mały, Okup Wielki, Ulejów, Wincentów, Sięganów, Wola Bałucka, Zielęcice;

2.

w gminie Zduńska Wola: Zduńska Wola, Annopole Nowe, Biały Ług, Czechy, Gajewniki, Gajewniki Kolonia, Henryków, Izabelów, Janiszewice, Karsznice, Kłady, Korczew, Krobanów, Michałów, Ochraniew, Opiesin, Pratków, Rębieskie Nowe, Rębieskie Stare, Suchoczasy, Tymienice, Wojsławice, Wólka Wojsławska, Wymysłów, Izabelów Mały, Andrzejów, Krobanówek, Ostrówek;

3.

w gminie Zapolice: Swędzieniejewice, Swędzieniejewice Kolonia, Wygiełzów;

4.

w gminie Szadek - obszar wiejski: Kotlinki, Kotliny, Kromolin Stary, Kromolin Nowy, Wielka Wieś;

5.

gmina Szadek (gm. miejska): Szadek;

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.56326/19.03881

23.1.2023 - 31.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00055

PL-HPAI(P)-2022-00056

PL-HPAI(P)-2023-00002

PL-HPAI(P)-2023-00003

W województwie pomorskim w powiecie człuchowskim:

1.

gmina Debrzno: Boboszewo, Bolesławowo, Cierznie, Debrzno, Gniewno, Główna, Jakubowo, Jeleniec, Kostrzyca, Krzepiszyn, Miłachowo, Myśligoszcz, Myśligoszcz Wybudowanie, Nierybie, Pokrzywy, Prusinowo Wybudowanie, Pędziszewo, Przypólsko, Rozdoły, Rozwory, Skowarnki, Słupia, Służewo, Smug, Stanisławka, Strzeszyn, Uniechówek, Uniechów, Uniechów Wybudowanie.

2.

W gminie Człuchów: Barkowo, Biskupnica, Biskupnica Wybudowanie, Chrząstowo, Chrząstowo Wybudowanie, Chrząstówko, Dziewiątka, Gębarzewo, Jaromierz, Migi, Mosiny, Rogowo.

W gminie Czarne: Bińcze, Gliniana Góra, Wiśniowa Aleja, Wygonki

3.2.2023

W województwie pomorskim w powiecie człuchowskim:

1.

W gminie Debrzno: Buchowo, Grzymisław, Kamień, Strzeczona, Strzeczonka.

W gminie Człuchów: Barkówko

26.1.2023 - 3.2.2023

PL-HPAI(P)-2022-00057

W województwie łódzkim:

1.

Części gmin: Uniejów, Poddębice, Wartkowice, Pęczniew w powiecie poddębickim

2.

Części gmin: Świnice Warckie w powiecie łęczyckim

W województwie wielkopolskim części gmin Brudzew, Przykona, Dobra w powiecie tureckim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.97360/18.73595

30.1.2023

W województwie łódzkim część gminy Uniejów powiecie poddębickim

W województwie wielkopolskim część gminy Przykona w powiecie tureckim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS:

51.97360/18.73595

17.1.2023 - 30.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00058

W województwie łódzkim:

1.

Części gmin: Budziszewice, Ujazd, Rokiciny, Żechlinek w powiecie tomaszowskim.

2.

Części gmin: Andrespol, Brójce, Koluszki, Koluszki - miasto w powiecie łódzkim wschodnim.

3.

Części gmin: Brzeziny, Jeżów, Rogów w powiecie brzezińskim

Zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.71136/19.82636

28.1.2023

W województwie łódzkim:

1.

Część gmin: Koluszki, Koluszki miasto w powiecie łódzkim wschodnim

2.

Część gmin: Rokiciny w powiecie tomaszowskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.71136/19.82636

20.1.2023 - 28.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00059

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Pleszew, Dobrzyca, Czermin, Chocz, Gołuchów w powiecie pleszewskim,

2.

Część gmin: Blizanów w powiecie kaliskim,

3.

Część gmin: Raszków, Ostrów Wielkopolski, Nowe Skalmierzyce w powiecie ostrowskim.

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.861277/17.846092

29.1.2023

W województwie wielkopolskim części gmin: Gołuchów i Pleszew w powiecie pleszewskim zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.86127/17.84609

21.1.2023 - 29.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00062

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Żelazków, Opatówek, Ceków-Kolonia, Koźminek, Lisków, Mycielin i Stawiszyn w powiecie kaliskim.

2.

Część gminy Malanów w powiecie tureckim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.85122/18.23552

28.1.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Żelazków, Ceków-Kolonia i Mycielin w powiecie kaliskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.85122/18.23552

20.1.2023 - 28.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00063

W województwie śląskim:

1.

Część gmin: Łazy, Zawiercie miasto, Ogrodzieniec, Poręba, w powiecie zawierciańskim,

2.

Część gmin: Siewierz, Dąbrowa Górnicza miasto w powiecie będzińskim,

3.

Część gmin: Myszków miasto w powiecie myszkowskim

Zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 50.42754/19.34959

29.1.2023

W województwie śląskim część gminy Łazy zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 50.42754/19.34959

21.1.2023 - 29.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00064

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Turek, Przykona, Dobra, Kawęczyn, Brudzew, Malanów w powiecie tureckim w województwie wielkopolskim.

2.

Część gminy Uniejów w powiecie poddębickim w województwie wielkopolskim.

W województwie łódzkim część gminy Uniejów w powiecie poddębicki.

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.96866/18.58093

30.1.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Turek, Przykona, Dobra, Kawęczyn w powiecie tureckim w województwie wielkopolskim.

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.96866/18.58093

22.1.2023 - 30.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00065

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Grabów nad Prosną, Mikstat, Kraszewice, Doruchów, Czajków w powiecie ostrzeszowskim.

2.

Część gminy Sieroszewice w powiecie ostrowskim.

3.

Część gmin: Brzeziny i Godziesze Wielkie w powiecie kaliskim.

W województwie łódzkim część gminy Galewice w powiecie wieruszowskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.52703/18.16422

31.1.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Części gmin: Grabów nad Prosną i Kraszewice w powiecie ostrzeszowskim.

2.

Część gminy Sieroszewice w powiecie ostrowskim.

3.

Część gminy Brzeziny w powiecie kaliskim.

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.52703/18.164223

23.1.2023 - 31.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00066

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Duszniki, Kaźmierz, Pniewy, Szamotuły w powiecie szamotulskim.

2.

Część gmin: Lwówek, Kuślin w powiecie nowotomyskim.

3.

Część gminy Tarnowo Podgórne w powiecie poznańskim.

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 52.48160/16.43688

31.1.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Duszniki, Kaźmierz w powiecie szamotulskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 52.48160/16.43688

23.1.2023 - 31.1.2023

PL-HPAI(P)-2022-00068

W województwie dolnośląskim:

1.

Część gmin: Wińsko, Wołów w powiecie wołowskim,

2.

Część gmin: Wąsosz, miasto Wąsosz, Jemielno w powiecie górowskim,

3.

Część gmin: Żmigród, Prusice w powiecie trzebnickim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: GPS: 51.47256/16.75511

30.1.2023

W województwie dolnośląskim:

1.

Część gmin: Wińsko w powiecie wołowskim,

2.

Część gmin: Wąsosz w powiecie górowskim,

3.

Część gmin: Żmigród w powiecie trzebnickim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.47256/16.75511

22.1.2023 - 30.1.2023

PL-HPAI(P)-2023-00001

PL-HPAI(P)-2023-00001 W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Chocz, Czermin, Gizałki, Gołuchów, Pleszew w powiecie pleszewskim

2.

Część gminy Blizanów w powiecie kaliskim

3.

Część gminy Grodziec powiecie konińskim

4.

Część gminy Kotlin w powiecie jarocińskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS:

51.93958/17.854769

4.2.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Pleszew, Chocz, Czermin w powiecie pleszewskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.939588/17.854769

27.1.2023 - 4.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00004

W województwie wielkopolskim część gmin: Żelazków, Kalisz, Opatówek, Koźminek, Ceków-Kolonia, Lisków w powiecie kaliskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.79300/18.19184

5.2.2023

W województwie wielkopolskim część gmin: Żelazków, Opatówek, Ceków-Kolonia w powiecie kaliskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.79300/18.19184

28.1.2023 - 5.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00005

PL-HPAI(P)-2023-00006

PL-HPAI(P)-2023-00007

W województwie wielkopolskim:

1.

W gminie Żelazków: Dębe, Florentyna, Kokanin, Kolonia Skarszewek, Pólko, Skarszew, Skarszewek, Szosa Turecka, Wojciechówka, Borków Nowy, Koronka, Niedźwiady, Biernatki;

2.

W gminie Ceków-Kolonia: Beznatka, Kamień;

3.

W gminie Koźminek: Stary Nakwasin, Bogdanów, Rogal, Nowy Nakwasin, Józefina, Pietrzyków, Smółki;

4.

W gminie Opatówek: Borów, Sierzchów, Rajsko, Warszew, Szulec, Józefów, Cienia Folwark, Michałów Pierwszy, Michałów Drugi, Michałów Trzeci, Michałów Czwarty, Tłokinia Mała, Tłokinia Wielka, Rożdżały, Kobierno, Dębe Kolonia, Nędzerzew, Janików, Modła, Zmyślanka;

5.

W gminie Szczytniki: Marchwacz, Marchwacz Kolonia, Trzęsów, Krowica Zawodnia, Krowica Pusta, Cieszyków, Marcjanów, Borek, Kuczewola, Włodzimierz, Pośrednik, Murowaniec, Popów, Szczytniki, Radliczyce, Gorzuchy, Bronibór;

6.

W gminie Godziesze Wielkie: Borek, Żydów, Stobno, Stobno Siódme, Józefów, Saczyn, Bałdoń, Sobocin, Zadowice, Kąpie, Wola Droszewska, Godziesze Małe, Godziesze Wielkie, Skrzatki, Końska Wieś, Godzieszki, Zajączki Bankowe, Takomyśle, Wola Droszewska, Stara Kakawa, Nowa Kakawa, Kakawa-Kolonia, Krzemionka, Biała, Rafałów;

7.

W gminie Brzeziny: Wrząca, Zajączki, Moczalec, Przystajnia, Przystajnia Kolonia, Ostrów Kaliski;

8.

W mieście Kalisz: Dobrzec, Sulisławice, Sulisławice Kolonia, osiedla: Adama Asnyka, Chmielnik, Czaszki, Dobro, Dobrzec P, Dobrzec W, Kaliniec, Korczak, Majków, Ogrody, Piskorzewie, Piwonice, Rajsków, Rogatka, Rypinek, Serbinów, Szczypiorno, Śródmieście I, Śródmieście II, Tyniec, Widok, Zagorzynek

w powiecie kaliskim.

1.

W gminie Nowe Skalmierzyce: Węgry, Chotów, Strzegowa, Leziona, Gostyczyna, Osiek, Śmiłów;

2.

W gminie Sieroszewice: Parczew, Sieroszewice, Rososzyca, Biernacice, Zamość, Raduchów, Psary, Latowice, Sławin, Kania, Kęszyce, Bibianki, Ołobok, Westrza;

3.

W gminie Ostrów Wielkopolski: Sadowie, Nowe Kamienice, Wysocko Wielkie, Smardowskie Olendry;

4.

W gminie Przygodzice: Przygodzice, Bogufałów, Chynowa, Przygodziczki, Antonin, Trzcieliny

w powiecie ostrowskim.

1.

W gminie Mikstat: Komorów, Jaźwiny, część miejscowości Mikstat Pustkowie - na południe od drogi gminnej G832559, część miejscowości Przedborów - na południe od drogi wojewódzkiej nr 447;

2.

W gminie Ostrzeszów: Marydół, Korpysy, Siedlików, Zajączki, Rejmanka;

3.

W gminie Grabów nad Prosną: Grabów nad Prosną, Grabów Pustkowie, Grabów Wójtostwo, Książenice, Smolniki, Bukownica, Marszałki, Giżyce, Palaty, Kamola, Chlewo;

4.

W gminie Kraszewice: Racławice, Mączniki.

w powiecie ostrzeszowskim.

9.2.2023

W województwie wielkopolskim

1.

W gminie Opatówek: Szałe, Chełmce, Zduny, Trojanów, Cienia Pierwsza, Cienia Druga, Cienia Trzecia, Porwity, Opatówek, Tłokinia Nowa, Tłokinia Kościelna, Zawady

2.

W gminie Kalisz, osiedle Winiary w mieście Kalisz;

3.

W gminie Godziesze Wielkie, miejscowość Wolica;

w powiecie kaliskim.

1.

W gminie Sieroszewice: Wielowieś, Namysłaki, Masanów, Strzyżew

w powiecie ostrowskim.

1.

W gminie Mikstat: Biskupice Zabaryczne, Kaliszkowice Ołobockie, Kaliszkowice Kaliskie, Mikstat, Kotłów, część miejscowości Mikstat Pustkowie - na północ od drogi gminnej G832559, część miejscowości Przedborów - na północ od drogi wojewódzkiej nr 447

w powiecie ostrzeszowskim.

1.2.2023- 9.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00008

W województwie kujawsko-pomorskim:

1.

W gminie Świecie nad Osą: Białobłoty, Bursztynowo, Karolewo, Kitnówko, Lisnowo, Lisnówko, Mędrzyce, Szarnoś, Widlice, Partęczyny

2.

W gminie Łasin: Bogdanki, Jakubkowo, Łasin, Nowe Mosty, Przesławice, Szczepanki, Wybudowanie Łasińskie, Szonowo Szlacheckie, Nowe Błonowo

3.

W gminie Rogóźno: Rogóźno Zamek, Bukowiec

4.

W gminie Gruta: Annowo, Dąbrówka Królewska, Gołębiewko, Kitnowo, Okonin, Orle, Salno, Plemięta, Niewałd

5.

W gminie Radzyń Chełmiński: Czeczewo, Gołębiewo, Nowy Dwór, Radzyń Chełmiński, Rywałd, Stara Ruda, Szumiłowo, Zakrzewo, Kneblowo, Mazanki, Radzyń Wybudowanie

w powiecie grudziądzkim.

1.

W gminie Jabłonowo Pomorskie: Adamowo, Budziszewo, Buk Pomorski, Jabłonowo Pomorskie, Jabłonowo-Zamek, Szczepanki, Nowa Wieś

w powiecie brodnickim.

1.

W gminie Książki: Blizno, Blizienko, Szczuplinki w powiecie wąbrzeskim.

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 53.44146/19.03353

6.2.2023

W województwie kujawsko – pomorskim w powiecie grudziądzkim:

1.

W gminie Świecie nad Osą: Linowo, Rychnowo, Świecie nad Osą,

2.

W gminie Gruta: Boguszewo, Słup, Gruta, Jasiewo, Mełno

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 53.44146/19.03353

29.1.2023 - 6.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00009

W województwie lubuskim:

1.

Część gminy: Nowogród Bobrzański w powiecie zielonogórskim,

2.

Część gminy: Czerwieńsk w powiecie zielonogórskim,

3.

Część gminy Świdnica w powiecie zielonogórskim,

4.

Część miasta Zielona Góra w powiecie zielonogórskim,

5.

Część gminy: Kożuchów w powiecie nowosolskim,

6.

Część gminy Otyń w powiecie nowosolskim,

7.

Część gminy: Nowa Sól w powiecie nowosolskim,

zawierająca się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.87236/15.47649

16.2.2023

W województwie lubuskim:

Osiedla miasta Zielona Góra: Ochla, Jarogniewice, Kiełpin i Jeleniów w Dzielnicy Nowe Miasto w powiecie zielonogórskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.87236/15.47649

8.2.2023 - 16.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00010

W województwie łódzkim część gmin:

1.

Łęczyca, Witonia, Góry św. Małgorzaty, Daszyna, Piątek, Grabków, miasto Łęczyca w powiecie łęczyckim

2.

Kutno, Krzyżanów w powiecie kutnowskim

3.

Ozorków w powiecie zgierskim

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 52.10725/19.25505

9.2.2023

W województwie łódzkim część gmin: Łęczyca, Witonia, Góry św. Małgorzaty w powiecie łęczyckim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 52.10725/19.25505

1.2.2023- 9.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00011

PL-HPAI(P)-2023-00014

W województwie wielkopolskim w powiecie kaliskim:

1.

W gminie Ceków-Kolonia: Beznatka, Kamień, Morawin, Podzborów;

2.

W gminie Godziesze Wielkie: Bałdoń, Borek, Józefów, Saczyn, Stobno, Stobno Siódme, Takomyśle, Wolica, Zajączki Bankowe, Żydów;

3.

W gminie Koźminek: Bogdanów, Chodybki, Dębsko, Emilianów, Józefina, Koźminek, Krzyżówki, Młynisko, Moskurnia, Nowy Nakwasin, Osuchów, Pietrzyków, Rogal, Słowiki, Stary Karolew, Tymianek, Złotniki;

4.

W gminie Lisków: Budy Liskowskie, Ciepielew, Koźlątków, Lisków, Lisków-Rzgów, Trzebienie, Żychów;

5.

W gminie Opatówek: Chełmce, Cienia Druga, Cienia Trzecia, Dębe-Kolonia, Kobierno, Michałów Drugi, Michałów Trzeci, Nędzerzew, Porwity, Szałe, Tłokinia Kościelna, Trojanów, Zawady, Zduny;

6.

W gminie Szczytniki: Antonin, Borek, Bronibór, Chojno, Główczyn, Guzdek, Iwanowice, Joanka, Korzekwin, Kościany, Kuczewola, Lipka, Marcjanów, Murowaniec, Niemiecka Wieś, Popów, Pośrednik, Staw, Szczytniki, Włodzimierz;

7.

W gminie Żelazków: Biernatki, Borków Nowy, Borków Stary, Czartki, Dębe, Florentyna, Góry Zborowskie, Ilno, Kolonia Skarszewek, Koronka, Pólko, Skarszew, Skarszewek, Szosa Turecka, Wojciechówka, Zborów.

14.2.2023

W województwie wielkopolskim w powiecie kaliskim:

1.

W gminie Koźminek: Dąbrowa, Gać Kaliska, Ksawerów, Marianów, Nowy Karolew, Oszczeklin, Smółki, Stary Nakwasin,

2.

W gminie Opatówek: miasto Opatówek, Borów, Cienia-Folwark, Cienia Pierwsza, Janików, Józefów, Rajsko, Rożdżały, Sierzchów, Szulec, Tłokinia Mała, Tłokinia Nowa, Tłokinia Wielka, Warszew, Michałów Czwarty, Modła, Słoneczna, Zmyślanka,

W gminie Szczytniki: Cieszyków, Gorzuchy, Krowica Pusta, Krowica Zawodnia, Marchwacz, Marchwacz-Kolonia, Mroczki Wielkie, Radliczyce, Trzęsów, Tymieniec.

6.2.2023 - 14.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00012

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Opatówek, Koźminek, Szczytniki, Godziesze Wielkie, Kalisz, Żelazków, Ceków Kolonia w powiecie kaliskim.

2.

Część gminy Nowe Skalmierzyce w powiecie ostrowskim.

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.73399/18.20911

11.2.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gminy Opatówek w powiecie kaliskim

zawierająca się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.73399/18.20911

3.2.2023 - 11.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00013

W województwie opolskim:

1.

W gminie Pokój: Dąbrówka Dolna, Domaradzka Kuźnia, Fałkowice, Kopalina; Krzywa Góra, Lubnów, Ładza,

2.

W gminie Domaszowice: Nowa Wieś, Siemysłów, Zofijówka,

3.

W gminie Namysłów: Jastrzębie,

4.

W gminie Świerczów: Biestrzykowice, Bąkowice, Bielice, Dąbrowa, Gola, Kuźnica Dąbrowska, Miejsce, Miodary, Osiek Duży, Pieczyska, Starościn, Świerczów, Wężowice; Zbica;

w powiecie namysłowskim.

1.

W gminie Murów: Grabczok, Grabice, Okoły, Zagwiździe, Święciny,

2.

W gminie Popielów: Kaniów, Kuźnica Katowska, Lubienia, część miejscowości Kurznie, Karłowice, Popielów- na wschód od linii kolejowej nr 277 oraz część miejscowości Nowe Siołkowice – na północ od ulic Dworcowej i Kupskiej,

3.

W gminie Dobrzeń Wielki: Kup

w powiecie opolskim.

11.2.2023

W województwie opolskim w powiecie namysłowskim:

1.

W gminie Pokój: Domaradz, Krogulna, Pokój, Siedlice, Zieleniec, Jagienna, Kozuby, Żabiniec.

3.2.2023 -11.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00015

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gmin: Kępno, Bralin, Kobyla Góra, Baranów w powiecie kępińskim.

2.

Część gmin: Doruchów, Ostrzeszów, Grabów nad Prosną w powiecie ostrzeszowskim.

W województwie łódzkim:

1.

Część gmin: Wieruszów, Galewice w powiecie wieruszowskim.

zawierające się w promieniu 10 km od współrzędnych GPS: 51.35345/18.05265

14.2.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

Część gminy Kępno w powiecie kępińskim

2.

Część gminy Doruchów w powiecie ostrzeszowskim

W województwie łódzkim:

1.

Część gminy Wieruszów w powiecie wieruszowskim

zawierające się w promieniu 3 km od współrzędnych GPS: 51.35345/18.05265

6.2.2023 - 14.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00016

PL-HPAI(P)-2023-00018

W województwie wielkopolskim:

1.

W gminie Ceków-Kolonia, miejscowość: Beznatka (wraz z Korek), Kamień (wraz z Bystrek, Cierpiatka, Kamień-Kolonia, Magdalenów, Orzeł), Morawin, Podzborów;

2.

W gminie Godziesze Wielkie: Bałdoń, Borek, Saczyn, Stobno, Stobno Siódme, Takomyśle, Wolica, Zajączki Bankowe, Żydów;

3.

W gminie Koźminek: Chodybki, Dąbrowa, Dębsko, Emilianów, Gać Kaliska, Józefina, Koźminek, Krzyżówki, Ksawerów, Marianów, Młynisko, Nowy Karolew, Nowy Nakwasin, Osuchów, Oszczeklin, Rogal, Słowiki, Smółki, Stary Karolew, Tymianek, Złotniki

4.

W gminie Lisków: Koźlątków;

5.

W gminie Opatówek, miejscowości: Chełmce, Cienia Druga, Cienia Trzecia, Dębe-Kolonia, Kobierno, Michałów Trzeci, Nędzerzew, Porwity, Szałe, Tłokinia Kościelna, Tłokinia Mała, Trojanów, Zawady, Zduny;

6.

W gminie Szczytniki: Borek, Bronibór, Cieszyków, Gorzuchy, Guzdek, Iwanowice, Korzekwin, Kościany, Krowica Pusta, Kuczewola, Lipka, Marchwacz-Kolonia, Marcjanów, Mroczki Wielkie, Murowaniec, Popów, Pośrednik, Radliczyce, Staw, Szczytniki, Trzęsów, Tymieniec, Włodzimierz;

7.

W gminie Żelazków: Biernatki, Czartki, Dębe, Florentyna, Góry Zborowskie, Ilno, Kolonia Skarszewek, Pólko, Skarszew, Skarszewek, Szosa Turecka, Wojciechówka, Zborów

w powiecie kaliskim.

15.2.2023

W województwie wielkopolskim:

1.

W gminie Koźminek: Bogdanów, Pietrzyków, Stary Nakwasin;

2.

W gminie Opatówek: miasto Opatówek, Borów, Cienia-Folwark, Cienia Pierwsza, Janików, Józefów, Michałów Drugi, Rajsko, Rożdżały, Sierzchów, Szulec, Tłokinia Nowa, Tłokinia Wielka, Warszew, Michałów Czwarty, Modła, Słoneczna, Zmyślanka;

3.

W gminie Szczytnik: Krowica Zawodnia, Marchwacz.

w powiecie kaliskim.

7.2.2023 - 15.2.2023

PL-HPAI(P)-2023-00017

W województwie opolskim:

1.

W gminie Walce: Brożec;

2.

W gminie Krapkowice: Dąbrówka Górna, Gwoździce, Kórnica, Krapkowice, Ligota Krapkowicka, Nowy Dwór Prudnicki, Pietna, Rogów Opolski, Steblów, Ściborowice, Żywocice;

3.

W gminie Strzeleczki: Dziedzice, Komorniki, Łowkowice, Pisarzowice, Wawrzyńcowice;

4.

W gminie Gogolin: Odrowąż;

w powiecie krapkowickim.

1.

W gminie Biała: Chrzelice, Czartowice, Gostomia, Górka Prudnicka, Krobusz, Łącznik, Mokra, Nowa Wieś Prudnicka, Ogiernicze, Pogórze, Radostynia, Wilków;

2.

W gminie Głogówek: Błażejowice Dolne, Kierpień, Leśnik, Mionów, Rzepcze, Zawada, część miejscowości Głogówek - na północ od DK 40;

w powiecie prudnickim.

1.

W gminie Prószków: Ligota Prószkowska, Przysiecz - na południe od Potoku Prószkowskiego;

w powiecie opolskim.

1.

W gminie Korfantów: Przechód; Borek, Rzymkowice

w powiecie nyskim.

15.2.2023

W województwie opolskim w gminie Strzeleczki: Dobra, Kujawy, Moszna, Racławiczki, Smolarnia, Strzeleczki, Ścigów, Zielina w powiecie krapkowickim

7.2.2023 -15.2.2023

Stato membro: Romania

Numero di riferimento ADIS del focolaio

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione a norma dell’articolo 55 del regolamento delegato (UE) 2020/687

County: Arad

HU-HPAI(P)-2023-00003

Following localities:

 

Peregu Mic - comuna Pergu Mare

 

Turnu - oraș Pecica

 

Variașu Mare - comuna Iartoșu

 

Variașu Mic - comuna Iartoșu

12.2.2023

Parte C

Ulteriori zone soggette a restrizioni negli Stati membri interessati* di cui agli articoli 1 e 3 bis

Stato membro: Francia

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione delle misure a norma dell’articolo 3 bis

Les communes suivantes dans le département: Creuse (23)

CLAIRAVAUX

LA COURTINE

CROZE

LIOUX-LES-MONGES

LE MAS-D’ARTIGE

MAUTES

LA MAZIÈRE-AUX-BONS-HOMMES

MERINCHAL

MOUTIER-ROZEILLE

NÉOUX

PONTCHARRAUD

POUSSANGES

SAINT-AVIT-DE-TARDES

SAINT-BARD

SAINTE-FEYRE-LA-MONTAGNE

SAINT-FRION

SAINT-ORADOUX-PRÈS-CROCQ

SAINT-PARDOUX-D’ARNET

LA VILLENEUVE

LA VILLETELLE

17.1.2023

Les communes suivantes dans le département: Dordogne (24)

LES COTEAUX PERIGOURDINS

DOMME

CAZOULES

FANLAC

LFLEURAC

PEYZAC-LE-MOUSTIER

PEYRILLAC-ET-MILLAC

SAINT-JULIEN-DE-LAMPON

SAINT-VINCENT-DE-COSSE

LA ROQUE-GAGEAC

CARSAC-AILLAC

LES EYZIES-DE-TAYAC-SIREUIL

CONDAT-SUR-VEZERE

VITRAC

BEYNAC-ET-CAZENAC

GROLEJAC

SAINTE-MONDANE

LA FEUILLADE

SERGEAC

THONAC

BEAUREGARD-DE-TERRASSON

PLAZAC

PAZAYAC

TURSAC

LES FARGES

CALVIAC-EN-PERIGORD

BARS

LA BACHELLERIE

VEYRIGNAC

CARLUX

AURIAC-DU-PERIGORD

SAINT-LEON-SUR-VEZERE

CASTELS ET BEZENAC

LE LARDIN-SAINT-LAZARE

MEYRALS

VEZAC

TERRASSON-LAVILLEDIEU

27.1.2023

Les communes suivantes dans le département: Gers (32)

ARBLADE-LE-BAS

ARBLADE-LE-HAUT

ARMENTIEUX

ARMOUS-ET-CAU

BARCELONNE-DU-GERS

BASCOUS

BASSOUES

BAZIAN

BELMONT

BOURROUILLAN

CAILLAVET

CALLIAN

CASTELNAU-D’ANGLES

CAUMONT

CAUPENNE-D’ARMAGNAC

CAZAUX-D’ANGLES

COURTIES

EAUZE

JU-BELLOC

JUILLAC

LABARTHETE

LADEVEZE-RIVIERE

LADEVEZE-VILLE

LANNE-SOUBIRAN

LANNEPAX

LAUJUZAN

LAVERAET

LELIN-LAPUJOLLE

LUPPE-VIOLLES

MAGNAN

MANCIET

MARCIAC

MASCARAS

MAULICHERES

MAUMUSSON-LAGUIAN

MONTESQUIOU

NOGARO

NOULENS

PANJAS

PERCHEDE

PEYRUSSE-GRANDE

PRENERON

RAMOUZENS

RIGUEPEU

RISCLE

ROQUEBRUNE

SAINT-AUNIX-LENGROS

SAINT-GERME

SAINT-GRIEDE

SAINT-MONT

SAINTE-CHRISTIE-D’ARMAGNAC

SALLES-D’ARMAGNAC

SCIEURAC-ET-FLOURES

TARSAC

TIESTE-URAGNOUX

TOURDUN

TUDELLE

VERGOIGNAN

VIC-FEZENSAC

VIELLA

6.2.2023

Les communes suivantes dans le département: Indre (36)

AIZE

BAGNEUX Partie de commune située à l’Ouest de la D25

BAUDRES

BOUGES-LE-CHATEAU Partie de commune située au Nord de la D2, puis de la D34 A

BUXEUIL

FONTGUENAND Partie de commune située au Sud de la D52

GUILLY

LANGE

POULAINES Partie de commune située au Nord de D960

ROUVRES LES BOIS

SAINT-CHRISTOPHE-EN-BAZELLE partie de commune située au Sud-Ouest de D25

SEMBLECAY Partie de commune située au Sud de D25

VALENCAY Partie de commune située au Nord-Ouest du Nahon

VAL-FOUZON

VEUIL

VICQ-SUR-NAHON Partie de commune située à l’Ouest de la D956 et au Sud de la D109

ANJOUIN

BAGNEUX Partie de commune à l’Est de D25

BOUGES-LE-CHATEAU Partie de commune au Sud de D2 puis de D34 A

BRETAGNE

CHABRIS

LA CHAPELLE-SAINT-LAURIAN

DUN-LE-POELIER

ECUEILLE Partie de la commune au Sud de D13et à l’Est de D8

FONTENAY

FONTGUENAND Partie de commune au Nord de la D52

FREDILLE

GEHEE

HEUGNES Partie de commune à l’Est de la voie ferrée

JEU-MALOCHES

LEVROUX

LINIEZ

LUCAY-LE-MALE

LYE

MENETOU-SUR-NAHON

MEUNET-SUR-VATAN

MOULINS-SUR-CEPHONS

ORVILLE

REBOURSIN

SAINT-CHRISTOPHE-EN-BAZELLE Partie de commune au Nord Est de la D25

SAINT-FLORENTIN

SELLES-SUR-NAHON

SEMBLECAY partie de commune au Nord de D25

VATAN

LA VERNELLE

VEUIL

VILLENTROIS FAVEROLLES EN BERRY

26.1.2023

Les communes suivantes dans le département: Manche (50)

ANNEVILLE-EN-SAIRE

AUDOUVILLE-LA-HUBERT

AUMEVILLE-LESTRE

AZEVILLE

BARFLEUR

BESNEVILLE

BEUZEVILLE-LA-BASTILLE

BINIVILLE

BLOSVILLE

BRETTEVILLE

BREUVILLE

BRICQUEBEC-EN-COTENTIN

BRICQUEBOSQ

BRILLEVAST

BRIX

CANTELOUP

CARNEVILLE

CARQUEBUT

CATTEVILLE

CHERBOURG-EN-COTENTIN

CLITOURPS

COLOMBY

COUVILLE

CRASVILLE

CROSVILLE-SUR-DOUVE

DIGOSVILLE

ECAUSSEVILLE

EMONDEVILLE

EROUDEVILLE

ETIENVILLE

FERMANVILLE

FIERVILLE-LES-MINES

FLOTTEMANVILLE

FONTENAY-SUR-MER

FRESVILLE

GATTEVILLE-LE-PHARE

GOLLEVILLE

GONNEVILLE-LE THEIL

GROSVILLE

HARDINVAST

HAUTTEVILLE-BOCAGE

HEMEVEZ

HUBERVILLE

JOGANVILLE

L’ETANG-BERTRAND

LA BONNEVILLE

LA HAGUE

LA PERNELLE

LE HAM

LE MESNIL-AU-VAL

LE VAST

LE VICEL

LESTRE

LIEUSAINT

MAGNEVILLE

MARTINVAST

MAUPERTUS-SUR-MER

MONTAIGU-LA-BRISETTE

MONTEBOURG

MONTFARVILLE

MORSALINES

MORVILLE

NEGREVILLE

NEHOU

NEUVILLE-AU-PLAIN

NOUAINVILLE

OCTEVILLE-L’AVENEL

ORGLANDES

OZEVILLE

PICAUVILLE

QUETTEHOU

QUINEVILLE

RAUVILLE-LA-BIGOT

RAUVILLE-LA-PLACE

RAVENOVILLE

REIGNEVILLE-BOCAGE

REVILLE

ROCHEVILLE

SAINT-CHRISTOPHE-DU-FOC

SAINT-CYR

SAINT-FLOXEL

SAINT-GERMAIN-DE-TOURNEBUT

SAINT-GERMAIN-DE-VARREVILLE

SAINT-JACQUES-DE-NEHOU

SAINT-JOSEPH

SAINT-MARCOUF

SAINT-MARTIN-D’AUDOUVILLE

SAINT-MARTIN-DE-VARREVILLE

SAINT-MARTIN-LE-GREARD

SAINT-PIERRE-D’ARTHEGLISE

SAINT-PIERRE-EGLISE

SAINT-SAUVEUR-LE-VICOMTE

SAINT-VAAST-LA-HOUGUE

SAINTE-COLOMBE

SAINTE-GENEVIEVE

SAINTE-MERE-EGLISE

SAUSSEMESNIL

SEBEVILLE

SIDEVILLE

SORTOSVILLE

SORTOSVILLE-EN-BEAUMONT

SOTTEVAST

TAILLEPIED

TAMERVILLE

TEURTHEVILLE-BOCAGE

TEURTHEVILLE-HAGUE

THEVILLE

TOCQUEVILLE

TOLLEVAST

TURQUEVILLE

URVILLE

VALCANVILLE

VALOGNES

VARENGUEBEC

VAROUVILLE

VAUDREVILLE

VICQ-SUR-MER

VIDECOSVILLE

VIRANDEVILLE

YVETOT-BOCAGE

ANNEVILLE-EN-SAIRE

28.1.2023

Les communes suivantes dans le département: Puy-de-Dôme (63)

BOURG-LASTIC

BRIFFONS

LA CELLE

CONDAT-EN-COMBRAILLE

HERMENT

LASTIC

MESSEIX

PUY-SAINT-GULMIER

SAINT-AVIT

SAINT-ETIENNE-DES-CHAMPS

SAINT-GERMAIN-PRES-HERMENT

SAUVAGNAT

VOINGT

17.2.2023

Les communes suivantes dans le département: Pyrénées-Atlantiques (64)

ARROSES

AYDIE

CROUSEILLES

AUBOUS

AURIONS IDERNES

BETRACQ

CONCHEZ DE BEARN

DIUSSE

LASSERRE

MONPEZAT

MONT DISSE

PORTET

6.2.2023

Les communes suivantes dans le département: Hautes-Pyrénées (65)

ADE

ANDREST

ANTIN

ARCIZAC-ADOUR

ARCIZAC-EZ-ANGLES

ARGELES-BAGNERES

ARNE

ARRODETS-EZ-ANGLES

ARRODETS

ASQUE

ASTE

ASTUGUE

AURENSAN

AURIEBAT

AVERAN

AVEZAC-PRAT-LAHITTE

AZEREIX

BAGNERES-DE-BIGORRE

BANIOS

BARRY

LA BARTHE-DE-NESTE

BATSERE

BAZET

BAZILLAC

BEAUDEAN

BENAC

BENQUE-MOLERE

BERNADETS-DEBAT

BETPOUY

BETTES

BONREPOS

BORDERES-SUR-L’ECHEZ

BOUILH-DEVANT

BOUILH-PEREUILH

BOURG-DE-BIGORRE

BOURREAC

BOURS

BULAN

CAMPAN

CAMPISTROUS

CAMPUZAN

CAPVERN

CASTELBAJAC

CASTELNAU-RIVIERE-BASSE

CASTERA-LOU

CAUBOUS

CAUSSADE-RIVIERE

CHELLE-DEBAT

CHIS

CLARENS

COLLONGUES

DOURS

ESCALA

ESCONDEAUX

ESCONNETS

ESCOTS

ESCOUBES-POUTS

ESPARROS

ESPECHE

ESPIEILH

ESTIRAC

FONTRAILLES

FRECHEDE

FRECHENDETS

GALAN

GALEZ

GAUSSAN

GAYAN

GERDE

GERMS-SUR-L’OUSSOUET

GEZ-EZ-ANGLES

GONEZ

HAGEDET

HAUBAN

HERES

HIBARETTE

HIIS

HORGUES

HOUEYDETS

IBOS

IZAUX

JACQUE

JUILLAN

JULOS

LABASSERE

LABASTIDE

LABATUT-RIVIERE

LABORDE

LACASSAGNE

LAGARDE

LAGRANGE

ARRAYOU-LAHITTE

LALANNE-TRIE

LALOUBERE

LAMARQUE-RUSTAING

LAMEAC

LANNE

LANNEMEZAN

LAPEYRE

LARAN

LASCAZERES

LAYRISSE

LESCURRY

LEZIGNAN

LIBAROS

LIES

LOMNE

LORTET

LOUCRUP

LOUEY

LOUIT

LUBRET-SAINT-LUC

LUBY-BETMONT

LUSTAR

MADIRAN

MANSAN

MARSAC

MARSAS

MARSEILLAN

MAUBOURGUET

MAZEROLLES

MOMERES

MONLONG

MONTOUSSE

MOUMOULOUS

MUN

NEUILH

ODOS

OLEAC-DEBAT

ORDIZAN

ORINCLES

ORLEIX

OSMETS

OSSUN

OSSUN-EZ-ANGLES

OURSBELILLE

PAREAC

PEYRUN

PINAS

POUZAC

PUYDARRIEUX

RECURT

REJAUMONT

SABALOS

SABARROS

SADOURNIN

SAINT-LANNE

SAINT-MARTIN

SAINT-SEVER-DE-RUSTAN

SARLABOUS

SARNIGUET

SENAC

SENTOUS

SIARROUY

SOREAC

SOUBLECAUSE

TAJAN

TARBES

TILHOUSE

TOSTAT

TOURNOUS-DARRE

TOURNOUS-DEVANT

TREBONS

TRIE-SUR-BAISE

TROULEY-LABARTHE

TUZAGUET

UGLAS

UGNOUAS

UZER

VIDOU

VIEUZOS

VILLEFRANQUE

VILLEMBITS

VILLENAVE-PRES-MARSAC

VISKER

CANTAOUS

23.1.2023

VILLEFRANQUE

LABATUT RIVIERE

CASTELNAU RIVIERE BASSE

ESTIRAC

HAGEDET

MAUBOURGUET

CAUSSADE-RIVIERE

SAINT LANNE

AURIEBAT

MADIRAN

SOUBLECAUSE

LASCAZERES

HERES

6.2.2023

Les communes suivantes dans le département: Rhône (69)

AFFOUX

ALBIGNY-SUR-SAONE

ALIX

AMBERIEUX

AMPLEPUIS

ANCY

ANSE

L’ARBRESLE

AVEIZE

BAGNOLS

BELMONT-D’AZERGUES

BESSENAY

BIBOST

VAL D’OINGT

LE BREUIL

BRIGNAIS

BRINDAS

BRULLIOLES

BRUSSIEU

BULLY

CALUIRE-ET-CUIRE

CHAMBOST-ALLIERES

CHAMBOST-LONGESSAIGNE

CHAMELET

CHAMPAGNE-AU-MONT-D’OR

LA CHAPELLE-SUR-COISE

CHAPONOST

CHARBONNIERES-LES-BAINS

CHARNAY

CHASSELAY

CHATILLON

CHAUSSAN

CHAZAY-D’AZERGUES

LES CHERES

CHESSY

CHEVINAY

CIVRIEUX-D’AZERGUES

COGNY

COLLONGES-AU-MONT-D’OR

COURZIEU

COUZON-AU-MONT-D’OR

CRAPONNE

CURIS-AU-MONT-D’OR

DARDILLY

DAREIZE

DENICE

DIEME

DOMMARTIN

DUERNE

ECULLY

EVEUX

FLEURIEUX-SUR-L’ARBRESLE

FRANCHEVILLE

FRONTENAS

GENAY

GLEIZE

GREZIEU-LA-VARENNE

GREZIEU-LE-MARCHE

LES HALLES

HAUTE-RIVOIRE

JARNIOUX

JOUX

LACENAS

LACHASSAGNE

LEGNY

LENTILLY

LETRA

LIMAS

LIMONEST

LISSIEU

LONGESSAIGNE

LOZANNE

LUCENAY

LYON

MARCILLY-D’AZERGUES

MARCY

MARCY-L’ETOILE

MESSIMY

MEYS

MOIRE

MONTROMANT

MONTROTTIER

MORANCE

NEUVILLE-SUR-SAONE

LES OLMES

ORLIENAS

OULLINS

POLEYMIEUX-AU-MONT-D’OR

POLLIONNAY

POMEYS

POMMIERS

PONTCHARRA-SUR-TURDINE

PORTE DES PIERRES DOREES

QUINCIEUX

RIVOLET

ROCHETAILLEE-SUR-SAONE

RONTALON

SAIN-BEL

SARCEY

LES SAUVAGES

SAVIGNY

SOUCIEU-EN-JARREST

SOURCIEUX-LES-MINES

SOUZY

SAINT-ANDRE-LA-COTE

SAINT-APPOLINAIRE

SAINT-CLEMENT-LES-PLACES

SAINT-CLEMENT-SUR-VALSONNE

SAINTE-CONSORCE

SAINT-CYR-AU-MONT-D’OR

SAINT-DIDIER-AU-MONT-D’OR

SAINT-FORGEUX

SAINTE-FOY-L’ARGENTIERE

SAINTE-FOY-LES-LYON

SAINT-GENIS-L’ARGENTIERE

SAINT-GENIS-LAVAL

SAINT-GENIS-LES-OLLIERES

SAINT-GERMAIN-AU-MONT-D’OR

SAINT-GERMAIN-NUELLES

SAINT-JEAN-DES-VIGNES

SAINT-JULIEN-SUR-BIBOST

SAINT-JUST-D’AVRAY

SAINT-LAURENT-D’AGNY

SAINT-LAURENT-DE-CHAMOUSSET

SAINT-LOUP

SAINT-MARCEL-L’ECLAIRE

SAINT-MARTIN-EN-HAUT

SAINTE-PAULE

SAINT-PIERRE-LA-PALUD

SAINT-ROMAIN-AU-MONT-D’OR

SAINT-ROMAIN-DE-POPEY

SAINT-VERAND

TARARE

TASSIN-LA-DEMI-LUNE

TERNAND

THEIZE

THURINS

LA TOUR-DE-SALVAGNY

VALSONNE

VAUGNERAY

VILLECHENEVE

VILLEFRANCHE-SUR-SAONE

VILLE-SUR-JARNIOUX

YZERON

27.1.2023

Les communes suivantes dans le département: Deux – Sèvres (79)

BOUSSAIS

GLENAY

LUZAY

MAISONTIERS

PIERREFITE

SAINTE-GEMME

SAINT-VARENT

28.1.2023

Les communes suivantes dans le département: Vendée (85)

AUCHAY SUR VENDEE

BESSAY

BOURNEZEAU

CHÂTEAU GUIBERT

CORPE

FONTENAY LE COMTE

FOUGERE

L’HERMANAULT

LA COUTURE

LE LANGON

LE TABLIER

LES MAGNILS REIGNIERS

LES VELLUIRE SUR VENDEE

LONGEVES

LUCON

MAREUIL SUR LAY DISSAIS

MOUZEUIL SAINT MARTIN

NALLIERS

PEAULT

PETOSSE

POUILLE

RIVE DE L’YON

ROSNAY

SAINT AUBIN LA PLAINE

SAINT ETIENNE DE BRILLOUET

SAINT JEAN DE BEUGNE

SAINTE GEMME LA PLAINE

SAINTE PEXINE

SERIGNE

THIRE

2.2.2023

Les communes suivantes dans le département: Vienne (86)

BENASSAY

CELLE LEVESCAULT

CHATILLON

CLOUE

COUHE

COULOMBIERS

LA CHAPELLE MONTREUIL

LAVAUSSEAU

LUSIGNAN

PAYRE

15.2.2023

Stato membro: Italia

Area comprendente

Termine ultimo di applicazione delle misure a norma dell’articolo 3 bis

Regione: Lombardia

Comune di Acquafredda (Brescia)

Comune di Alfianello (Brescia)

Comune di Bassano Bresciano (Brescia)

Comune di Borgo San Giacomo (Brescia)

Comune di Calvisano (Brescia)

Comune di Carpenedolo (Brescia)

Comune di Cigole (Brescia)

Comune di Desenzano del Garda (Brescia) a sud della A4

Comune di Fiesse (Brescia)

Comune di Gambara (Brescia)

Comune di Ghedi (Brescia)

Comune di Gottolengo (Brescia)

Comune di Isorella (Brescia)

Comune di Leno (Brescia) ad est della A21

Comune di Lonato del Garda (Brescia) a sud della A4

Comune di Manerbio (Brescia)

Comune di Milzano (Brescia)

Comune di Montichiari (Brescia)

Comune di Offlaga (Brescia)

Comune di Orzinuovi (Brescia)

Comune di Pavone del Mella (Brescia)

Comune di Pontevico (Brescia)

Comune di Pozzolengo (Brescia) a sud della A4

Comune di Pralboino (Brescia)

Comune di Quinzano d’Oglio (Brescia)

Comune di Remedello (Brescia)

Comune di San Gervasio Bresciano (Brescia)

Comune di San Paolo (Brescia)

Comune di Seniga (Brescia)

Comune di Verolanuova (Brescia)

Comune di Verolavecchia (Brescia)

Comune di Villachiara (Brescia)

Comune di Visano (Brescia)

Comune di Annicco (Cremona)

Comune di Azzanello (Cremona)

Comune di Bordolano (Cremona)

Comune di Casalbuttano ed Uniti (Cremona)

Comune di Casalmorano (Cremona)

Comune di Castelverde (Cremona)

Comune di Castelvisconti (Cremona)

Comune di Corte de’ Cortesi con Cignone (Cremona)

Comune di Corte de’ Frati (Cremona)

Comune di Genivolta (Cremona)

Comune di Olmeneta (Cremona)

Comune di Paderno Ponchielli (Cremona)

Comune di Pozzaglio ed Uniti (Cremona)

Comune di Robecco d’Oglio (Cremona)

Comune di Soresina (Cremona)

Comune di Acquanegra sul Chiese (Mantova)

Comune di Asola (Mantova)

Comune di Canneto sull’Oglio (Mantova)

Comune di Casalmoro (Mantova)

Comune di Casaloldo (Mantova)

Comune di Casalromano (Mantova)

Comune di Castel Goffredo (Mantova)

Comune di Castelbelforte (Mantova)

Comune di Castellucchio (Mantova) a nord della SP64 ex SS10

Comune di Castiglione delle Stiviere (Mantova)

Comune di Cavriana (Mantova)

Comune di Ceresara (Mantova)

Comune di Curtatone (Mantova) a nord della SP64 ex SS10

Comune di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova)

Comune di Goito (Mantova)

Comune di Guidizzolo (Mantova)

Comune di Mantova (Mantova) a nord della SP64 ex SS10

Comune di Marcaria (Mantova) a nord della SP64 ex SS10

Comune di Mariana Mantovana (Mantova)

Comune di Marmirolo (Mantova)

Comune di Medole (Mantova)

Comune di Monzambano (Mantova)

Comune di Piubega (Mantova)

Comune di Ponti sul Mincio (Mantova)

Comune di Porto Mantovano (Mantova)

Comune di Redondesco (Mantova)

Comune di Rodigo (Mantova)

Comune di Roverbella (Mantova)

Comune di San Giorgio Bigarello (Mantova) a nord della SP64 ex SS10

Comune di Solferino (Mantova)

Comune di Volta Mantovana (Mantova)

31.1.2023

Regione: Veneto

Comune di Arquà Petrarca (Padova)

Comune di Baone (Padova)

Comune di Barbona (Padova)

Comune di Borgo Veneto (Padova)

Comune di Carceri (Padova)

Comune di Casale di Scodosia (Padova)

Comune di Castelbaldo (Padova)

Comune di Cervarese Santa Croce (Padova)

Comune di Cinto Euganeo (Padova)

Comune di Este (Padova)

Comune di Galzignano Terme (Padova)

Comune di Granze (Padova)

Comune di Lozzo Atestino (Padova)

Comune di Masi (Padova)

Comune di Megliadino San Vitale (Padova)

Comune di Merlara (Padova)

Comune di Mestrino (Padova) a sud della A4

Comune di Monselice (Padova) ad ovest della A13

Comune di Montagnana (Padova)

Comune di Ospedaletto Euganeo (Padova)

Comune di Piacenza d’Adige (Padova)

Comune di Ponso (Padova)

Comune di Pozzonovo (Padova) ad ovest della A13

Comune di Rovolon (Padova)

Comune di Rubano (Padova) a sud della A4

Comune di Saccolongo (Padova)

Comune di Sant’Elena (Padova)

Comune di Sant’Urbano (Padova)

Comune di Solesino (Padova) ad ovest della A13

Comune di Stanghella (Padova) ad ovest della A13

Comune di Teolo (Padova)

Comune di Torreglia (Padova)

Comune di Urbana (Padova)

Comune di Veggiano (Padova)

Comune di Vescovana (Padova) ad ovest della A13

Comune di Vighizzolo d’Este (Padova)

Comune di Villa Estense (Padova)

Comune di Villafranca Padovana (Padova) a sud della A4

Comune di Vo’ (Padova)

Comune di Albaredo d’Adige (Verona)

Comune di Angiari (Verona)

Comune di Arcole (Verona)

Comune di Belfiore (Verona)

Comune di Bevilacqua (Verona)

Comune di Bonavigo (Verona)

Comune di Boschi Sant’Anna (Verona)

Comune di Bovolone (Verona)

Comune di Buttapietra (Verona)

Comune di Caldiero (Verona) a sud della A4

Comune di Casaleone (Verona)

Comune di Castagnaro (Verona)

Comune di Castel d’Azzano (Verona)

Comune di Castelnuovo del Garda (Verona) a sud della A4

Comune di Cerea (Verona)

Comune di Cologna Veneta (Verona)

Comune di Colognola ai Colli (Verona) a sud della A4

Comune di Concamarise (Verona)

Comune di Erbè (Verona)

Comune di Gazzo Veronese (Verona)

Comune di Isola della Scala (Verona)

Comune di Isola Rizza (Verona)

Comune di Lavagno (Verona) a sud della A4

Comune di Legnago (Verona)

Comune di Minerbe (Verona)

Comune di Monteforte d’Alpone (Verona) a sud della A4

Comune di Mozzecane (Verona)

Comune di Nogara (Verona)

Comune di Nogarole Rocca (Verona)

Comune di Oppeano (Verona)

Comune di Palù (Verona)

Comune di Peschiera del Garda (Verona) a sud della A4

Comune di Povegliano Veronese (Verona)

Comune di Pressana (Verona)

Comune di Ronco all’Adige (Verona)

Comune di Roverchiara (Verona)

Comune di Roveredo di Guá (Verona)

Comune di Salizzole (Verona)

Comune di San Bonifacio (Verona) a sud della A4

Comune di San Giovanni Lupatoto (Verona) a sud della A4

Comune di San Martino Buon Albergo (Verona) a sud della A4

Comune di San Pietro di Morubio (Verona)

Comune di Sanguinetto (Verona)

Comune di Soave (Verona) a sud della A4

Comune di Sommacampagna (Verona) a sud della A4

Comune di Sona (Verona) a sud della A4

Comune di Sorgá (Verona)

Comune di Terrazzo (Verona)

Comune di Trevenzuolo (Verona)

Comune di Valeggio sul Mincio (Verona)

Comune di Verona (Verona) a sud della A4

Comune di Veronella (Verona)

Comune di Vigasio (Verona)

Comune di Villa Bartolomea (Verona)

Comune di Villafranca di Verona (Verona)

Comune di Zevio (Verona)

Comune di Zimella (Verona)

Comune di Agugliaro (Vicenza)

Comune di Albettone (Vicenza)

Comune di Alonte (Vicenza)

Comune di Altavilla Vicentina (Vicenza) a sud della A4

Comune di Arcugnano (Vicenza) a sud della A4

Comune di Asigliano Veneto (Vicenza)

Comune di Barbarano Mossano (Vicenza)

Comune di Brendola (Vicenza) ad est della A4

Comune di Campiglia dei Berici (Vicenza)

Comune di Castegnero (Vicenza)

Comune di Gambellara (Vicenza) a sud della A4

Comune di Grisignano di Zocco (Vicenza) a sud della A4

Comune di Grumolo delle Abbadesse (Vicenza) a sud della A4

Comune di Longare (Vicenza)

Comune di Lonigo (Vicenza)

Comune di Montebello Vicentino (Vicenza) ad est della A4

Comune di Montecchio Maggiore (Vicenza) ad est della A4

Comune di Montegalda (Vicenza)

Comune di Montegaldella (Vicenza)

Comune di Nanto (Vicenza)

Comune di Noventa Vicentina (Vicenza)

Comune di Orgiano (Vicenza)

Comune di Pojana Maggiore (Vicenza)

Comune di Sarego (Vicenza)

Comune di Sossano (Vicenza)

Comune di Torri di Quartesolo (Vicenza) a sud della A4

Comune di Val Liona (Vicenza)

Comune di Vicenza (Vicenza) a sud della A4

Comune di Villaga (Vicenza)

Comune di Zovencedo (Vicenza)

31.1.2023

*

Conformemente all’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica, in particolare l’articolo 5, paragrafo 4, del protocollo su Irlanda/Irlanda del Nord, in combinato disposto con l’allegato 2 di tale protocollo, ai fini del presente allegato i riferimenti agli Stati membri si intendono fatti anche al Regno Unito nei confronti dell’Irlanda del Nord.
».

3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/217


DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/234 DELLA COMMISSIONE

del 1o febbraio 2023

relativa alla concessione di una deroga richiesta da alcuni Stati membri a norma del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la notifica di presentazione per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione

[notificata con il numero C(2023) 662]

(I testi in lingua ceca, croata, danese, estone, francese, greca, inglese, maltese, neerlandese, polacca, portoghese, rumena, slovacca, slovena, spagnola, svedese, tedesca e ungherese sono i soli facenti fede)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell’Unione (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 4, in combinato disposto con l’articolo 8, paragrafo 2,

previa consultazione del comitato del codice doganale,

considerando quanto segue:

(1)

L’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 952/2013 stabilisce che tutti gli scambi di informazioni tra le autorità doganali nonché tra gli operatori economici e le autorità doganali e l’archiviazione di tali informazioni richiesti dalla normativa doganale sono effettuati mediante procedimenti informatici. A tal fine, e a norma dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 952/2013, la Commissione definisce requisiti comuni in materia di dati.

(2)

L’articolo 6, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 952/2013 prevede, per la Commissione, la possibilità di adottare, in casi eccezionali, decisioni che autorizzano uno o più Stati membri a derogare all’uso di procedimenti informatici come mezzi di scambio e archiviazione di informazioni, se tale deroga, concessa per un periodo di tempo specifico, è giustificata dalla situazione specifica degli Stati membri che ne fanno richiesta.

(3)

La decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 della Commissione (2) stabilisce il programma di lavoro relativo allo sviluppo e all’utilizzazione dei sistemi elettronici previsti dal codice doganale dell’Unione («il programma di lavoro»). Il programma di lavoro elenca i sistemi elettronici da sviluppare e le date in cui si ritiene che saranno operativi. Tale programma specifica, tra l’altro, l’attuazione e le date di utilizzazione per la notifica di presentazione a norma dell’articolo 6, paragrafo 1, e degli articoli 16 e 139 del regolamento (UE) n. 952/2013.

(4)

Inoltre l’articolo 278, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 952/2013 specifica il termine entro il quale possono essere utilizzati, su base transitoria, mezzi diversi dai procedimenti informatici per attuare le disposizioni relative alla notifica di presentazione per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione.

(5)

Data l’importanza del sistema della notifica di presentazione per la vigilanza delle merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione, alcuni Stati membri hanno già sviluppato sistemi elettronici per gestire tali notifiche, ad esempio attraverso sistemi per gli operatori portuali. Tali sistemi richiedono adeguamenti a norma delle disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 e dei relativi atti della Commissione, in particolare per quanto riguarda i requisiti comuni in materia di dati. A norma dell’articolo 278, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 952/2013, tali adeguamenti devono essere ultimati entro il 31 dicembre 2022.

(6)

Tuttavia si sono verificate tre circostanze importanti e parzialmente impreviste che hanno avuto un impatto significativo sulle risorse delle autorità doganali e le hanno sottoposte a sfide complementari. La pandemia di COVID-19 ha causato notevoli ritardi negli sviluppi informatici in Austria, Belgio, Cechia, Francia, Grecia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia e Spagna. Il recesso del Regno Unito dall’Unione europea e il conseguente aumento del numero di dichiarazioni doganali hanno indotto Belgio, Francia, Paesi Bassi e Spagna a modificare le risorse e le priorità. Le conseguenze finanziarie dell’invasione russa dell’Ucraina sulle attività doganali dei paesi confinanti o geograficamente vicini hanno ulteriormente aggravato la situazione e hanno portato alla necessità di risorse supplementari in Austria e in Polonia. In particolare difficoltà in materia di appalti e gare d’appalto, nonché questioni relative al bilancio e al personale derivanti dalle circostanze summenzionate, hanno avuto un impatto significativo sulla capacità degli Stati membri di rispettare i termini, come segnalato da Austria, Cipro, Cechia, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

(7)

Tali circostanze specifiche hanno causato ritardi significativi negli sviluppi informatici in corso e hanno impedito ad alcuni Stati membri di completare l’introduzione dei mezzi informatici per il trattamento della notifica di presentazione entro il 31 dicembre 2022. Pertanto il 21 aprile 2022 l’Austria, il 3 maggio 2022 Cipro, il 6 maggio 2022 la Spagna, il 23 maggio 2022 la Slovenia, il 3 giugno 2022 la Grecia, il 7 giugno 2022 la Francia, il 7 giugno 2022 il Portogallo, il 24 giugno 2022 il Belgio, il 24 giugno 2022 la Svezia, il 29 giugno 2022 la Danimarca, il 4 luglio 2022 la Slovacchia, il 4 luglio 2022 i Paesi Bassi, il 6 luglio 2022 l’Estonia, il 7 luglio 2022 la Polonia, il 13 luglio 2022 Malta, il 19 luglio 2022 la Croazia, il 22 luglio 2022 l’Ungheria, il 22 luglio 2022 il Lussemburgo, il 10 ottobre 2022 la Cechia e il 17 ottobre 2022 la Romania hanno chiesto di utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici a norma dell’articolo 6, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento (UE) n. 952/2013.

(8)

È pertanto opportuno consentire agli Stati membri di continuare a utilizzare le rispettive procedure esistenti, inclusi i pertinenti sistemi informatici, conformemente ai requisiti in materia di dati stabiliti dagli Stati membri a norma dell’articolo 2, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione (3) per un periodo di tempo limitato.

(9)

L’Austria, il Belgio, la Cechia, Cipro, la Croazia, la Danimarca, l’Estonia, la Francia, la Grecia, il Lussemburgo, Malta, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo, la Romania, la Slovacchia, la Slovenia, la Spagna, la Svezia e l’Ungheria devono notificare alla Commissione i progressi compiuti nello sviluppo del sistema elettronico per la notifica di presentazione nell’ambito del processo di comunicazione dei progressi di cui all’articolo 278 bis del regolamento (UE) n. 952/2013. Occorre garantire la comunicazione e la condivisione delle informazioni relative alla pianificazione nazionale di cui all’articolo 4 della decisione di esecuzione (UE) 2019/2151.

(10)

Al fine di evitare l’invalidamento della dichiarazione sommaria di entrata a norma dell’articolo 129, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 952/2013 entro 200 giorni dalla presentazione, anche se le merci oggetto di tale dichiarazione sommaria di entrata sono state presentate alla dogana di uno Stato membro che beneficia della deroga, tale Stato membro dovrebbe conservare nelle proprie scritture i dati necessari per la notifica di presentazione e trasmetterli al sistema elettronico di cui all’articolo 182 del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione (4) (ICS2) entro tale termine.

(11)

Considerando l’impatto delle circostanze eccezionali che hanno causato ritardi negli sviluppi informatici in corso per il trattamento della notifica di presentazione negli Stati membri, lo stato attuale di tali sviluppi negli Stati membri e la necessità di evitare ulteriori ritardi significativi, la deroga dovrebbe durare al più tardi fino al 31 dicembre 2023 per quanto riguarda le merci che entrano nel territorio doganale dell’Unione per via aerea e al più tardi fino al 29 febbraio 2024 per quanto riguarda le merci che entrano nel territorio doganale dell’Unione con altri modi di trasporto,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1.   Gli Stati membri possono utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la notifica di presentazione, di cui all’articolo 139 del regolamento (UE) n. 952/2013, delle merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione per via aerea fino al 31 dicembre 2023 e per la notifica di presentazione delle merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione con altri modi di trasporto fino al 29 febbraio 2024, a condizione che l’uso di mezzi diversi dai procedimenti informatici non pregiudichi lo scambio di informazioni tra lo Stato membro e gli altri Stati membri o lo scambio e l’archiviazione di informazioni in altri Stati membri ai fini dell’applicazione della normativa doganale.

2.   Al fine di soddisfare la condizione di cui al paragrafo 1, gli Stati membri conservano i dati necessari per la notifica di presentazione nelle proprie scritture e li comunicano entro il termine di 200 giorni di cui all’articolo 129, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 952/2013 al sistema elettronico di cui all’articolo 182 del regolamento (UE) 2015/2447 (ICS2) se in tale sistema elettronico è stata presentata una dichiarazione sommaria di entrata per le merci oggetto della notifica di presentazione.

Articolo 2

La presente decisione si applica a decorrere dal 1o gennaio 2023 al più tardi fino al 31 dicembre 2023 per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione per via aerea e al più tardi fino al 29 febbraio 2024 per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione con altri modi di trasporto.

Articolo 3

Il Regno del Belgio, la Repubblica ceca, il Regno di Danimarca, la Repubblica di Estonia, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, la Repubblica di Croazia, la Repubblica di Cipro, il Granducato di Lussemburgo, l’Ungheria, la Repubblica di Malta, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d’Austria, la Repubblica di Polonia, la Repubblica portoghese, la Romania, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca e il Regno di Svezia sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 1o febbraio 2023

Per la Commissione

Paolo GENTILONI

Membro della Commissione


(1)  GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1.

(2)  Decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 della Commissione, del 13 dicembre 2019, che stabilisce il programma di lavoro relativo allo sviluppo e all’utilizzazione dei sistemi elettronici previsti dal codice doganale dell’Unione (GU L 325 del 16.12.2019, pag. 168).

(3)  Regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione, del 28 luglio 2015, che integra il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio in relazione alle modalità che specificano alcune disposizioni del codice doganale dell’Unione (GU L 343 del 29.12.2015, pag. 1).

(4)  Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione, del 24 novembre 2015, recante modalità di applicazione di talune disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell’Unione (GU L 343 del 29.12.2015, pag. 558).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/220


DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/235 DELLA COMMISSIONE

del 1o febbraio 2023

relativa alla concessione di una deroga richiesta da alcuni Stati membri a norma del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la notifica di arrivo di una nave marittima o di un aeromobile

[notificata con il numero C(2023) 663]

(I testi in lingua bulgara, ceca, croata, danese, estone, francese, greca, inglese, maltese, neerlandese, polacca, portoghese, rumena, slovacca, slovena, spagnola, svedese, tedesca e ungherese sono i soli facenti fede)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell’Unione (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 4, in combinato disposto con l’articolo 8, paragrafo 2,

previa consultazione del comitato del codice doganale,

considerando quanto segue:

(1)

L’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 952/2013 stabilisce che tutti gli scambi di informazioni tra le autorità doganali nonché tra gli operatori economici e le autorità doganali e l’archiviazione di tali informazioni richiesti dalla normativa doganale sono effettuati mediante procedimenti informatici. A tal fine, e a norma dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 952/2013, la Commissione definisce requisiti comuni in materia di dati.

(2)

L’articolo 6, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 952/2013 prevede, per la Commissione, la possibilità di adottare, in casi eccezionali, decisioni che autorizzano uno o più Stati membri a derogare all’uso di procedimenti informatici come mezzi di scambio e archiviazione di informazioni, se tale deroga, concessa per un periodo di tempo specifico, è giustificata dalla situazione specifica degli Stati membri che ne fanno richiesta.

(3)

La decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 della Commissione (2) stabilisce il programma di lavoro relativo allo sviluppo e all’utilizzazione dei sistemi elettronici previsti dal codice doganale dell’Unione («il programma di lavoro»). Il programma di lavoro elenca i sistemi elettronici da sviluppare e le date in cui si ritiene che saranno operativi. Tale programma specifica, tra l’altro, la finestra di attuazione e di utilizzazione per la notifica di arrivo a norma dell’articolo 6, paragrafo 1, e degli articoli 16 e 133 del regolamento (UE) n. 952/2013.

(4)

Inoltre l’articolo 278, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 952/2013 specifica il termine entro il quale possono essere utilizzati, su base transitoria, mezzi diversi dai procedimenti informatici per attuare le disposizioni relative alla notifica di arrivo in relazione alle merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione.

(5)

Data l’importanza della notifica di arrivo per la vigilanza delle merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione, alcuni Stati membri hanno già sviluppato sistemi elettronici per gestire tali notifiche, ad esempio attraverso sistemi per gli operatori portuali. Tali sistemi richiedono adeguamenti a norma delle disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 e dei relativi atti della Commissione, in particolare per quanto riguarda i requisiti comuni in materia di dati. A norma dell’articolo 278, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 952/2013, tali adeguamenti devono essere ultimati entro il 31 dicembre 2022.

(6)

Tuttavia si sono verificate tre circostanze importanti e parzialmente impreviste che hanno avuto un impatto significativo sulle risorse degli Stati membri e le hanno sottoposte a sfide complementari. La pandemia di COVID-19 ha causato notevoli ritardi negli sviluppi informatici in Austria, Belgio, Cechia, Francia, Grecia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia e Spagna. Il recesso del Regno Unito dall’Unione europea e il conseguente aumento del numero di dichiarazioni doganali hanno indotto Belgio, Francia, Paesi Bassi e Spagna a modificare le risorse e le priorità. Le conseguenze finanziarie dell’invasione russa dell’Ucraina sulle attività doganali dei paesi confinanti o geograficamente vicini hanno ulteriormente aggravato la situazione e hanno portato alla necessità di risorse supplementari in Austria e in Polonia. In particolare difficoltà in materia di appalti e gare d’appalto, nonché questioni relative al bilancio e al personale derivanti dalle circostanze summenzionate, hanno avuto un impatto significativo sulla capacità degli Stati membri di rispettare i termini, come segnalato da Austria, Bulgaria, Cipro, Cechia, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

(7)

Tali circostanze specifiche hanno causato ritardi significativi negli sviluppi informatici in corso e hanno impedito ad alcuni Stati membri di completare l’introduzione dei mezzi informatici per il trattamento della notifica di arrivo entro il 31 dicembre 2022. Pertanto il 21 aprile 2022 l’Austria, il 3 maggio 2022 Cipro, il 6 maggio 2022 la Spagna, il 23 maggio 2022 la Slovenia, il 3 giugno 2022 la Bulgaria, il 3 giugno 2022 la Grecia, il 7 giugno 2022 la Francia, il 7 giugno 2022 il Portogallo, il 24 giugno 2022 il Belgio, il 24 giugno 2022 la Svezia, il 29 giugno 2022 la Danimarca, il 4 luglio 2022 la Slovacchia, il 4 luglio 2022 i Paesi Bassi, il 6 luglio 2022 l’Estonia, il 7 luglio 2022 la Polonia, il 13 luglio 2022 Malta, il 19 luglio 2022 la Croazia, il 22 luglio 2022 l’Ungheria, il 22 luglio 2022 il Lussemburgo, il 10 ottobre 2022 la Cechia e il 17 ottobre 2022 la Romania hanno chiesto di utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici a norma dell’articolo 6, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento (UE) n. 952/2013. Conformemente all’articolo 6, paragrafo 4, terzo comma, tali deroghe non pregiudicheranno lo scambio di informazioni tra lo Stato membro al quale sono indirizzate e gli altri Stati membri né lo scambio e l’archiviazione di informazioni in altri Stati membri ai fini dell’applicazione della normativa doganale.

(8)

È pertanto opportuno consentire a tali Stati membri di continuare a utilizzare i rispettivi sistemi informatici esistenti conformemente ai requisiti in materia di dati stabiliti dagli Stati membri a norma dell’articolo 2, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione (3) per un periodo di tempo limitato.

(9)

L’Austria, il Belgio, la Bulgaria, la Cechia, Cipro, la Croazia, la Danimarca, l’Estonia, la Francia, la Grecia, il Lussemburgo, Malta, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo, la Romania, la Slovacchia, la Slovenia, la Spagna, la Svezia e l’Ungheria devono notificare alla Commissione i progressi compiuti nello sviluppo del sistema elettronico per la notifica di arrivo nell’ambito del processo di comunicazione dei progressi di cui all’articolo 278 bis del regolamento (UE) n. 952/2013. Occorre garantire la comunicazione e la condivisione delle informazioni relative alla pianificazione nazionale di cui all’articolo 4 della decisione di esecuzione (UE) 2019/2151.

(10)

La presente decisione lascia impregiudicato l’obbligo di un operatore aereo, a norma dell’articolo 43, paragrafo 1, lettera c), del regolamento di esecuzione (UE) 2021/414 della Commissione (4), di presentare, tramite il sistema elettronico di cui all’articolo 182 del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione (5) («ICS2»), le informazioni relative alle notifiche di arrivo di cui all’allegato B del regolamento delegato (UE) 2015/2446 e all’allegato B del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447, una volta stabilita una connessione a tale sistema entro la finestra di utilizzazione prevista nella decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 per la versione 2 di tale sistema.

(11)

Considerando l’impatto delle circostanze eccezionali che hanno causato ritardi negli sviluppi informatici in corso per il trattamento della notifica di arrivo negli Stati membri, lo stato attuale di tali sviluppi negli Stati membri e la necessità di evitare ulteriori ritardi significativi, la deroga dovrebbe durare al più tardi fino al 31 dicembre 2023 per quanto riguarda un aeromobile che entra nel territorio doganale dell’Unione e al più tardi fino al 29 febbraio 2024 per quanto riguarda una nave marittima che entra nel territorio doganale dell’Unione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Gli Stati membri possono utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici, di cui all’articolo 133 del regolamento (UE) n. 952/2013, per la notifica dell’arrivo di un aeromobile fino al 31 dicembre 2023 e per la notifica dell’arrivo di una nave marittima fino al 29 febbraio 2024.

Articolo 2

La presente decisione si applica a decorrere dal 1o gennaio 2023 al più tardi fino al 31 dicembre 2023 per quanto riguarda un aeromobile che entra nel territorio doganale dell’Unione e al più tardi fino al 29 febbraio 2024 per quanto riguarda una nave marittima che entra nel territorio doganale dell’Unione.

Articolo 3

Il Regno del Belgio, la Repubblica di Bulgaria, la Repubblica ceca, il Regno di Danimarca, la Repubblica di Estonia, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, la Repubblica di Croazia, la Repubblica di Cipro, il Granducato di Lussemburgo, l’Ungheria, la Repubblica di Malta, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d’Austria, la Repubblica di Polonia, la Repubblica portoghese, la Romania, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca e il Regno di Svezia sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 1o febbraio 2023

Per la Commissione

Paolo GENTILONI

Membro della Commissione


(1)  GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1.

(2)  Decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 della Commissione, del 13 dicembre 2019, che stabilisce il programma di lavoro relativo allo sviluppo e all’utilizzazione dei sistemi elettronici previsti dal codice doganale dell’Unione (GU L 325 del 16.12.2019, pag. 168).

(3)  Regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione, del 28 luglio 2015, che integra il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio in relazione alle modalità che specificano alcune disposizioni del codice doganale dell'Unione (GU L 343 del 29.12.2015, pag. 1).

(4)  Regolamento di esecuzione (UE) 2021/414 della Commissione, dell’8 marzo 2021, sulle disposizioni tecniche relative allo sviluppo, alla manutenzione e all’utilizzo dei sistemi elettronici per lo scambio e l’archiviazione delle informazioni conformemente al regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 81 del 9.3.2021, pag. 37).

(5)  Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione, del 24 novembre 2015, recante modalità di applicazione di talune disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell’Unione (GU L 343 del 29.12.2015, pag. 558).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/223


DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/236 DELLA COMMISSIONE

del 1o febbraio 2023

relativa alla concessione di una deroga richiesta da alcuni Stati membri a norma del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la dichiarazione di custodia temporanea delle merci non unionali presentate in dogana

[notificata con il numero C(2023) 664]

(I testi in lingua ceca, croata, danese, estone, francese, greca, inglese, lituana, maltese, neerlandese, polacca, portoghese, rumena, slovacca, slovena, spagnola, svedese, tedesca e ungherese sono i soli facenti fede)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell’Unione (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 4, in combinato disposto con l’articolo 8, paragrafo 2,

previa consultazione del comitato del codice doganale,

considerando quanto segue:

(1)

L’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 952/2013 stabilisce che tutti gli scambi di informazioni tra le autorità doganali nonché tra gli operatori economici e le autorità doganali e l’archiviazione di tali informazioni richiesti dalla normativa doganale sono effettuati mediante procedimenti informatici. A tal fine, e a norma dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 952/2013, la Commissione definisce requisiti comuni in materia di dati.

(2)

L’articolo 6, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 952/2013 prevede, per la Commissione, la possibilità di adottare, in casi eccezionali, decisioni che autorizzano uno o più Stati membri a derogare all’uso di procedimenti informatici come mezzi di scambio e archiviazione di informazioni, se tale deroga, concessa per un periodo di tempo specifico, è giustificata dalla situazione specifica degli Stati membri che ne fanno richiesta.

(3)

La decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 della Commissione (2) stabilisce il programma di lavoro relativo allo sviluppo e all’utilizzazione dei sistemi elettronici previsti dal codice doganale dell’Unione («il programma di lavoro»). Il programma di lavoro elenca i sistemi elettronici da sviluppare e le date in cui si ritiene che saranno operativi. Tale programma specifica, tra l’altro, la finestra di attuazione e di utilizzazione per le dichiarazioni di custodia temporanea a norma dell’articolo 6, paragrafo 1, e degli articoli 16, 145 e 146 del regolamento (UE) n. 952/2013.

(4)

Inoltre l’articolo 278, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 952/2013 specifica il termine entro il quale possono essere utilizzati, su base transitoria, mezzi diversi dai procedimenti informatici per attuare le disposizioni relative alla dichiarazione di custodia temporanea.

(5)

Data l’importanza della custodia temporanea per la vigilanza delle merci che entrano nel territorio doganale dell’Unione, alcuni Stati membri hanno già sviluppato sistemi elettronici per gestire tali dichiarazioni di custodia temporanea. Tali sistemi richiedono adeguamenti a norma delle disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 e dei relativi atti della Commissione, in particolare per quanto riguarda i requisiti comuni in materia di dati. A norma dell’articolo 278, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 952/2013, tali adeguamenti devono essere ultimati entro il 31 dicembre 2022.

(6)

Tuttavia si sono verificate tre circostanze importanti e parzialmente impreviste che hanno avuto un impatto significativo sulle risorse degli Stati membri e le hanno sottoposte a sfide complementari. La pandemia di COVID-19 ha causato notevoli ritardi negli sviluppi informatici in Austria, Belgio, Cechia, Francia, Grecia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia e Spagna. Il recesso del Regno Unito dall’Unione europea e il conseguente aumento del numero di dichiarazioni doganali hanno indotto Belgio, Francia, Lituania, Paesi Bassi e Spagna a modificare le risorse e le priorità. Le conseguenze finanziarie dell’invasione russa dell’Ucraina sulle attività doganali dei paesi confinanti o geograficamente vicini hanno ulteriormente aggravato la situazione e hanno portato alla necessità di risorse supplementari in Austria, Lituania e Polonia. In particolare difficoltà in materia di appalti e gare d’appalto, nonché questioni relative al bilancio e al personale derivanti dalle circostanze summenzionate, hanno avuto un impatto significativo sulla capacità degli Stati membri di rispettare i termini, come segnalato da Austria, Cipro, Cechia, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

(7)

Tali circostanze specifiche hanno causato ritardi significativi negli sviluppi informatici in corso e hanno impedito ad alcuni Stati membri di completare l’introduzione dei mezzi informatici per il trattamento delle dichiarazioni di custodia temporanea entro il 31 dicembre 2022. Pertanto il 21 aprile 2022 l’Austria, il 3 maggio 2022 Cipro, il 3 maggio 2022 la Lituania, il 6 maggio 2022 la Spagna, il 23 maggio 2022 la Slovenia, il 3 giugno 2022 la Grecia, il 7 giugno 2022 la Francia, il 7 giugno 2022 il Portogallo, il 24 giugno 2022 il Belgio, il 24 giugno 2022 la Svezia, il 29 giugno 2022 la Danimarca, il 4 luglio 2022 la Slovacchia, il 4 luglio 2022 i Paesi Bassi, il 6 luglio 2022 l’Estonia, il 7 luglio 2022 la Polonia, il 13 luglio 2022 Malta, il 19 luglio 2022 la Croazia, il 22 luglio 2022 l’Ungheria, il 22 luglio 2022 il Lussemburgo, il 10 ottobre 2022 la Cechia e il 17 ottobre 2022 la Romania hanno chiesto di utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici a norma dell’articolo 6, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento (UE) n. 952/2013. Conformemente all’articolo 6, paragrafo 4, terzo comma, tali deroghe non pregiudicheranno lo scambio di informazioni tra lo Stato membro al quale sono indirizzate e gli altri Stati membri né lo scambio e l’archiviazione di informazioni in altri Stati membri ai fini dell’applicazione della normativa doganale.

(8)

È pertanto opportuno consentire agli Stati membri di continuare a utilizzare le rispettive procedure esistenti, inclusi i pertinenti sistemi informatici, conformemente ai requisiti in materia di dati stabiliti dagli Stati membri a norma dell’articolo 2, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione (3) per un periodo di tempo limitato.

(9)

L’Austria, il Belgio, la Cechia, Cipro, la Croazia, la Danimarca, l’Estonia, la Francia, la Grecia, la Lituania, il Lussemburgo, Malta, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo, la Romania, la Slovacchia, la Slovenia, la Spagna, la Svezia e l’Ungheria devono notificare alla Commissione i progressi compiuti nello sviluppo del sistema elettronico per la custodia temporanea nell’ambito del processo di comunicazione dei progressi di cui all’articolo 278 bis del regolamento (UE) n. 952/2013. Occorre garantire la comunicazione e la condivisione delle informazioni relative alla pianificazione nazionale di cui all’articolo 4 della decisione di esecuzione (UE) 2019/2151.

(10)

Considerando l’impatto delle circostanze eccezionali che hanno causato ritardi negli sviluppi informatici in corso per la custodia temporanea negli Stati membri, lo stato attuale di tali sviluppi negli Stati membri e la necessità di evitare ulteriori ritardi significativi, la deroga dovrebbe durare al più tardi fino al 31 dicembre 2023 per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione per via aerea e al più tardi fino al 29 febbraio 2024 per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione con altri modi di trasporto,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Gli Stati membri possono utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la dichiarazione di custodia temporanea, di cui all’articolo 145 del regolamento (UE) n. 952/2013, per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione per via aerea fino al 31 dicembre 2023 e per la dichiarazione di custodia temporanea per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione con altri modi di trasporto fino al 29 febbraio 2024.

Articolo 2

La presente decisione si applica a decorrere dal 1o gennaio 2023 al più tardi fino al 31 dicembre 2023 per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione per via aerea e al più tardi fino al 29 febbraio 2024 per quanto riguarda le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione con altri modi di trasporto.

Articolo 3

Il Regno del Belgio, la Repubblica ceca, il Regno di Danimarca, la Repubblica di Estonia, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, la Repubblica di Croazia, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lituania, il Granducato di Lussemburgo, l’Ungheria, la Repubblica di Malta, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d’Austria, la Repubblica di Polonia, la Repubblica portoghese, la Romania, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca e il Regno di Svezia sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 1o febbraio 2023

Per la Commissione

Paolo GENTILONI

Membro della Commissione


(1)  GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1.

(2)  Decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 della Commissione, del 13 dicembre 2019, che stabilisce il programma di lavoro relativo allo sviluppo e all’utilizzazione dei sistemi elettronici previsti dal codice doganale dell’Unione (GU L 325 del 16.12.2019, pag. 168).

(3)  Regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione, del 28 luglio 2015, che integra il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio in relazione alle modalità che specificano alcune disposizioni del codice doganale dell'Unione (GU L 343 del 29.12.2015, pag. 1).


3.2.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 32/226


DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/237 DELLA COMMISSIONE

del 1o febbraio 2023

relativa alla concessione di una deroga richiesta da alcuni Stati membri per utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per la dichiarazione doganale in relazione alle merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione a norma degli articoli 158, 162, 163, 166, 167, da 170 a 174, 201, 240, 250, 254 e 256 del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell’Unione

[notificata con il numero C(2023) 667]

(I testi in lingua ceca, danese, francese, greca, inglese, lituana, maltese, neerlandese, portoghese, rumena, spagnola, svedese, tedesca e ungherese sono i soli facenti fede)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell’Unione (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 4, in combinato disposto con l’articolo 8, paragrafo 2,

previa consultazione del comitato del codice doganale,

considerando quanto segue:

(1)

L’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 952/2013 stabilisce che tutti gli scambi di informazioni tra le autorità doganali nonché tra gli operatori economici e le autorità doganali e l’archiviazione di tali informazioni richiesti dalla normativa doganale sono effettuati mediante procedimenti informatici. A tal fine, e a norma dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 952/2013, la Commissione definisce requisiti comuni in materia di dati.

(2)

L’articolo 6, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 952/2013 prevede, per la Commissione, la possibilità di adottare, in casi eccezionali, decisioni che autorizzano uno o più Stati membri a derogare all’uso di procedimenti informatici come mezzi di scambio e archiviazione di informazioni, se tale deroga, concessa per un periodo di tempo specifico, è giustificata dalla situazione specifica degli Stati membri che ne fanno richiesta.

(3)

La decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 della Commissione (2) stabilisce il programma di lavoro relativo allo sviluppo e all’utilizzazione dei sistemi elettronici previsti dal codice doganale dell’Unione («il programma di lavoro»). Il programma di lavoro elenca i sistemi elettronici da sviluppare e le date in cui si ritiene che saranno operativi. Tale programma specifica, tra l’altro, l’attuazione e le date di utilizzazione del sistema nazionale di importazione («NIS») e della componente 2 dei regimi speciali, che insieme coprono i regimi doganali per le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione a norma degli articoli 158, 162, 163, 166, 167, da 170 a 174, 201, 240, 250, 254 e 256 del regolamento (UE) n. 952/2013.

(4)

Inoltre l’articolo 278, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 952/2013 specifica il termine entro il quale possono essere utilizzati, su base transitoria, mezzi diversi dai procedimenti informatici per attuare le disposizioni relative alla dichiarazione doganale per le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione.

(5)

Data l’importanza del NIS nella protezione delle entrate e nella lotta contro il commercio sleale e illecito, tutti gli Stati membri hanno già sviluppato sistemi elettronici per gestire le dichiarazioni presentate in relazione alle merci introdotte nell’Unione. Diversi Stati membri hanno inoltre sviluppato sistemi elettronici per la gestione dei regimi speciali. Tali sistemi richiedono adeguamenti a norma delle disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 e dei relativi atti della Commissione, in particolare per quanto riguarda i requisiti comuni in materia di dati. A norma dell’articolo 278, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 952/2013, tali adeguamenti devono essere ultimati entro il 31 dicembre 2022.

(6)

Tuttavia si sono verificati tre sviluppi importanti e parzialmente imprevisti che hanno avuto un impatto significativo sulle risorse degli Stati membri e le hanno sottoposte a sfide complementari. La pandemia di COVID-19 ha causato notevoli ritardi negli sviluppi informatici in Austria, Belgio, Cechia, Francia, Grecia, Malta, Paesi Bassi, Romania e Spagna. Il recesso del Regno Unito dall’Unione europea e il conseguente aumento del numero di dichiarazioni doganali hanno indotto Belgio, Francia, Lituania, Paesi Bassi e Spagna a modificare le risorse e le priorità. Le conseguenze finanziarie dell’invasione russa dell’Ucraina sulle attività doganali dei paesi confinanti o geograficamente vicini hanno ulteriormente aggravato la situazione e hanno portato alla necessità di risorse supplementari in Austria, Lituania e Ungheria. In particolare difficoltà in materia di appalti e gare d’appalto, nonché questioni relative al bilancio e al personale derivanti dalle circostanze summenzionate, hanno avuto un impatto significativo sulla capacità degli Stati membri di rispettare i termini, come segnalato da Austria, Cechia, Cipro, Danimarca, Francia, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia e Ungheria.

(7)

Tali circostanze specifiche hanno causato ritardi significativi negli sviluppi informatici in corso e hanno impedito alle autorità doganali di completare l’introduzione dei mezzi informatici per l’attuazione del NIS e della componente 2 dei regimi speciali entro il 31 dicembre 2022. Pertanto il 21 aprile 2022 l’Austria, il 3 maggio 2022 Cipro, il 3 maggio 2022 la Lituania, il 6 maggio 2022 la Spagna, il 25 maggio 2022 la Romania, il 26 maggio 2022 la Cechia, il 3 giugno 2022 la Grecia, il 7 giugno 2022 la Francia, il 7 giugno 2022 il Portogallo, il 24 giugno 2022 il Belgio, il 24 giugno 2022 la Svezia, il 29 giugno 2022 la Danimarca, il 4 luglio 2022 i Paesi Bassi, il 13 luglio 2022 Malta, il 22 luglio 2022 il Lussemburgo e il 7 ottobre 2022 l’Ungheria hanno chiesto di utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici a norma dell’articolo 6, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento (UE) n. 952/2013. Conformemente all’articolo 6, paragrafo 4, terzo comma, tali deroghe non pregiudicheranno lo scambio di informazioni tra lo Stato membro al quale sono indirizzate e gli altri Stati membri né lo scambio e l’archiviazione di informazioni in altri Stati membri ai fini dell’applicazione della normativa doganale.

(8)

È pertanto opportuno consentire a tali Stati membri di continuare a utilizzare i rispettivi sistemi informatici esistenti conformemente ai requisiti in materia di dati stabiliti dagli Stati membri a norma dell’allegato 9 del regolamento delegato (UE) 2016/342 della Commissione (3) come previsto all’articolo 2, paragrafo 4, primo comma, lettera g), del regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione (4) per un periodo di tempo limitato.

(9)

In conseguenza della deroga le autorità doganali devono essere autorizzate a continuare a fornire alla Commissione i dati per la sorveglianza dell’immissione in libera pratica delle merci a norma dell’articolo 55, paragrafo 6, del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 (5).

(10)

L’Austria, il Belgio, la Cechia, Cipro, la Danimarca, la Francia, la Grecia, la Lituania, il Lussemburgo, Malta, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Romania, la Spagna, la Svezia e l’Ungheria devono notificare alla Commissione i progressi compiuti nello sviluppo del NIS e della componente 2 dei regimi speciali nell’ambito del processo di comunicazione dei progressi di cui all’articolo 278 bis del regolamento (UE) n. 952/2013. Occorre garantire la comunicazione e la condivisione delle informazioni relative alla pianificazione nazionale di cui all’articolo 4 della decisione di esecuzione (UE) 2019/2151.

(11)

Il NIS e la componente 2 dei regimi speciali sono elementi fondamentali dell’ambiente informatico doganale degli Stati membri in virtù delle loro interconnessioni con varie altre applicazioni nazionali, del ruolo centrale del NIS, tra l’altro, nella riscossione delle entrate e nell’applicazione dei divieti e delle restrizioni a livello dell’Unione e a livello nazionale in relazione all’importazione delle merci. A causa della complessità del NIS e della componente 2 dei regimi speciali, le modifiche necessarie per l’allineamento ai requisiti del CDU hanno ripercussioni anche sui sistemi informatici ad essi correlati o da essi dipendenti. La durata della deroga dovrebbe pertanto essere limitata allo stretto necessario. In tale contesto e considerando sia l’impatto delle circostanze eccezionali che hanno causato ritardi negli sviluppi informatici in corso del NIS e della componente 2 dei regimi speciali negli Stati membri sia lo stato attuale di tali sviluppi negli Stati membri, la deroga dovrebbe durare al più tardi fino al 31 dicembre 2023,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Gli Stati membri possono utilizzare mezzi di scambio e archiviazione di informazioni diversi dai procedimenti informatici per l’attuazione delle disposizioni relative alla dichiarazione doganale per le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione a norma degli articoli 158, 162, 163, 166, 167, da 170 a 174, 201, 240, 250, 254 e 256 del codice doganale dell’Unione fino al 31 dicembre 2023.

Articolo 2

La presente decisione si applica a decorrere dal 1o gennaio 2023 al più tardi fino al 31 dicembre 2023.

Articolo 3

Il Regno del Belgio, la Repubblica ceca, il Regno di Danimarca, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lituania, il Granducato di Lussemburgo, l’Ungheria, la Repubblica di Malta, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d’Austria, la Repubblica portoghese, la Romania e il Regno di Svezia sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 1o febbraio 2023

Per la Commissione

Paolo GENTILONI

Membro della Commissione


(1)  GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1.

(2)  Decisione di esecuzione (UE) 2019/2151 della Commissione, del 13 dicembre 2019, che stabilisce il programma di lavoro relativo allo sviluppo e all’utilizzazione dei sistemi elettronici previsti dal codice doganale dell’Unione (GU L 325 del 16.12.2019, pag. 168).

(3)  Regolamento delegato (UE) 2016/341 della Commissione, del 17 dicembre 2015, che integra il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme transitorie relative a talune disposizioni del codice doganale dell’Unione nei casi in cui i pertinenti sistemi elettronici non sono ancora operativi e che modifica il regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione (GU L 69 del 15.3.2016, pag. 1).

(4)  Regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione, del 28 luglio 2015, che integra il regolamento (UE) n 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio in relazione alle modalità che specificano alcune disposizioni del codice doganale dell’Unione (GU L 343 del 29.12.2015, pag. 1).

(5)  Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione, del 24 novembre 2015, recante modalità di applicazione di talune disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell’Unione (GU L 343 del 29.12.2015, pag. 558).