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ISSN 1977-0707 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56 |
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Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
61° anno |
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Sommario |
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II Atti non legislativi |
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REGOLAMENTI |
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Regolamento di esecuzione (UE) 2018/296 della Commissione, del 27 febbraio 2018, relativo alla non approvazione della sostanza attiva estratto di Reynoutria sachalinensis in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari ( 1 ) |
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DECISIONI |
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Rettifiche |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE. |
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IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
II Atti non legislativi
REGOLAMENTI
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28.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56/1 |
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2018/295 DELLA COMMISSIONE
del 15 dicembre 2017
che modifica il regolamento delegato (UE) n. 44/2014 per quanto riguarda la costruzione dei veicoli e i requisiti generali e il regolamento delegato (UE) n. 134/2014 per quanto riguarda le prescrizioni relative alle prestazioni ambientali e delle unità di propulsione per l'omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli (1), in particolare l'articolo 18, paragrafo 3, l'articolo 21, paragrafo 5, e l'articolo 23, paragrafo 12,
considerando quanto segue:
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(1) |
Sulla base della relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa allo studio dell'impatto globale della norma ambientale Euro 5 per i veicoli di categoria L (2), a norma dell'articolo 23, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 168/2013, e tenendo conto dei problemi incontrati dalle autorità di omologazione e dalle parti interessate nell'applicazione del regolamento (UE) n. 168/2013, del regolamento delegato (UE) n. 44/2014 della Commissione (3) e del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 della Commissione (4), è opportuno apportare alcune modifiche e precisazioni ai regolamenti delegati per garantirne la corretta applicazione. |
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(2) |
Al fine di garantire il buon funzionamento del sistema di omologazione UE per i veicoli di categoria L, le prescrizioni tecniche e le procedure di prova fissate nei regolamenti delegati (UE) n. 44/2014 e (UE) n. 134/2014 dovrebbero essere costantemente migliorate e adeguate al progresso tecnico. |
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(3) |
L'allegato IV del regolamento delegato (UE) n. 44/2014 comprende l'equazione da utilizzare per verificare la conformità di veicoli, sistemi, componenti ed entità tecniche indipendenti al tipo omologato. Ai fini della chiarezza è opportuno modificare tale equazione. L'allegato XII del regolamento delegato (UE) n. 44/2014 dovrebbe essere modificato per quanto riguarda la finestra di osservazione del funzionamento del motore per l'individuazione delle accensioni irregolari al fine di garantire che le prescrizioni stabilite siano tecnicamente fattibili. Inoltre tale allegato dovrebbe essere modificato per consentire un aggiornamento tecnico alle nuove norme sviluppate per l'interfaccia tra il veicolo e gli strumenti di scansione generici rispetto ai sistemi diagnostici di bordo (OBD). L'appendice 2 dell'allegato XII dovrebbe essere modificata per chiarire diversi punti che sono oggetto di monitoraggio per quanto riguarda le prescrizioni del sistema OBD ivi contenute. È opportuno aggiungere nuove appendici all'allegato XII per assicurare la corretta attuazione dei rapporto di efficienza in uso. |
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(4) |
Ai fini della chiarezza si dovrebbero adeguare alcune equazioni negli allegati II, III e IV del regolamento delegato (UE) n. 134/2014. L'allegato VI di detto regolamento delegato dovrebbe essere modificato per garantire la corretta applicazione delle prescrizioni di prova relative alla durata dei dispositivi antinquinamento. È opportuno adattare le prescrizioni relative alla classificazione del ciclo normalizzato su strada per i veicoli appartenenti alla categoria L (SRC-LeCV) contenute nell'allegato VI per garantirne la corretta applicazione durante le prove. L'uso del ciclo per l'accumulo del chilometraggio approvato (AMA) di cui all'allegato VI per i veicoli di classe III dovrebbe essere progressivamente eliminato conformemente alle conclusioni dello studio dettagliato dell'impatto ambientale. L'allegato VI dovrebbe inoltre essere modificato al fine di consentire l'uso della procedura di invecchiamento al banco come alternativa alla prova di durata effettiva con un accumulo del chilometraggio totale o parziale. |
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(5) |
Una delle misure contro le emissioni eccessive di idrocarburi dei veicoli di categoria L consiste nel limitare le emissioni per evaporazione di questi veicoli. A tal fine l'allegato VI, parte C, del regolamento (UE) n. 168/2013 stabilisce i valori limite per la massa degli idrocarburi per i veicoli appartenenti alle categorie L3e, L4e, L5e-A, L6e-A e L7e-A. Le emissioni per evaporazione di questi veicoli sono misurate al momento dell'omologazione. Una delle prescrizioni per la prova di tipo IV in un locale sigillato per misurare le emissioni per evaporazione (SHED) consiste nell'applicare un filtro ai carboni attivi sottoposto a rapido invecchiamento o un fattore di invecchiamento aggiuntivo in caso di montaggio di un filtro ai carboni attivi rodato. Nell'ambito dello studio dettagliato dell'impatto ambientale è stata esaminata l'opportunità, da un punto di vista del rapporto costi/benefici, di applicare la prova SHED ai veicoli appartenenti alle categorie L1e, L2e, L5e-B, L6e-B, L7e-B e L7e-C. Poiché il risultato di tale studio ha dimostrato che tale metodo non è vantaggioso in termini di costi/benefici, è opportuno modificare l'allegato V del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 in modo da consentire l'uso continuato dell'alternativa già stabilita e del metodo più conveniente in termini di costi/benefici che consiste nella prova di permeazione nel quadro della norma Euro 5 per i costruttori di veicoli di categoria L1e, L1e, L2e, L5e-B, L6e-B, L7e-B e L7e-C. |
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(6) |
In base allo studio dettagliato dell'impatto ambientale, la Commissione ha concluso che la procedura matematica per le prescrizioni di omologazione relative alla verifica della durata di cui all'articolo 23, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 168/2013 dovrebbero essere gradualmente eliminate entro il 2025. Lo studio ha rilevato che tale procedura teorica non garantisce che le prescrizioni di durata di cui al regolamento (UE) n. 168/2013 siano soddisfatte nella realtà. Per attenuare l'impatto dell'eliminazione progressiva di tale metodo, lo studio propone di introdurre la procedura di invecchiamento al banco come alternativa alla procedura di prova di durata effettiva con accumulo di chilometraggio parziale e totale. L'invecchiamento al banco è una procedura consolidata spesso applicata ai veicoli che rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (5). L'allegato VI del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 dovrebbe essere modificato al fine di introdurre la procedura di invecchiamento al banco derivante dalle prescrizioni del regolamento (CE) n. 692/2008 (6) della Commissione e del regolamento UNECE n. 83 (7), con gli opportuni adeguamenti alle prescrizioni per i veicoli di categoria L. |
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(7) |
Allo stesso tempo è opportuno modificare il regolamento delegato (UE) n. 44/2014 e il regolamento delegato (UE) n. 134/2014 per garantire che la norma Euro 5 possa essere applicata correttamente per tutti i veicoli di categoria L interessati, conformemente alla tabella dell'allegato IV del regolamento (UE) n. 168/2013. |
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(8) |
È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento delegato (UE) n. 44/2014 e il regolamento delegato (UE) n. 134/2014, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Modifiche del regolamento delegato (UE) n. 44/2014
Il regolamento delegato (UE) n. 44/2014 è modificato come segue:
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1) |
all'articolo 2, il punto 42 è sostituito dal seguente: «42) “ciclo di guida”: ciclo di prova costituito dall'accensione del motore, da una fase di guida che consente di individuare un eventuale malfunzionamento e dallo spegnimento del motore;»; |
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2) |
gli allegati IV e XII sono modificati in conformità dell'allegato I del presente regolamento. |
Articolo 2
Modifiche del regolamento delegato (UE) n. 134/2014
Gli allegati da II a VI, l'allegato VIII e l'allegato X del regolamento (UE) n. 134/2014 sono modificati conformemente all'allegato II del presente regolamento.
Articolo 3
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 15 dicembre 2017
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
(1) GU L 60 del 2.3.2013, pag. 52.
(2) La relazione: « Effect study of the environmental step Euro 5 for L-category vehicles » (Studio dell'impatto della norma ambientale Euro 5 per i veicoli di categoria L, EU-Books, ET-04-17-619-EN-N).
(3) Regolamento delegato (UE) n. 44/2014 della Commissione, del 21 novembre 2013, che integra il regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne la costruzione dei veicoli e i requisiti generali di omologazione dei veicoli a due o tre ruote e dei quadricicli (GU L 25 del 28.1.2014, pag. 1).
(4) Regolamento delegato (UE) n. 134/2014 della Commissione, del 16 dicembre 2013, che integra il regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni relative alle prestazioni ambientali e delle unità di propulsione e che ne modifica l'allegato V (GU L 53 del 21.2.2014, pag. 1).
(5) Direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, che istituisce un quadro per l'omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli (GU L 263 del 9.10.2007, pag. 1).
(6) Regolamento (CE) n. 692/2008 della Commissione, del 18 luglio 2008, recante attuazione e modifica del regolamento (CE) n. 715/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'omologazione dei veicoli a motore riguardo alle emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (Euro 5 ed Euro 6) e all'ottenimento di informazioni per la riparazione e la manutenzione del veicolo (GU L 199 del 28.7.2008, pag. 1).
(7) Regolamento n. 83 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) — Disposizioni uniformi relative all'omologazione dei veicoli per quanto riguarda le emissioni inquinanti in base al carburante utilizzato dal motore [2015/1038] (GU L 172 del 3.7.2015, pag. 1).
ALLEGATO I
Modifiche del regolamento delegato (UE) n. 44/2014
Gli allegati IV e XII del regolamento (UE) n. 44/2014 sono così modificati:
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1. |
Nell'allegato IV, i punti 4.1.1.3.1.1.1.1.1., 4.1.1.3.1.1.1.1.2. e 4.1.1.3.1.1.1.1.3. sono sostituiti dai seguenti:
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2. |
L'allegato XII è così modificato:
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(1) Soltanto in caso di modalità standard attiva che comporta un notevole calo della coppia propulsiva o se è installato un sistema con valvola a farfalla con filo.
(2) Se vengono montati APS o TPS ridondanti, i controlli incrociati dei segnali devono soddisfare tutti i requisiti della razionalità del circuito. Se è montato un solo APS o TPS, il controllo della razionalità del circuito APS o TPS non è obbligatorio.
(4) OBD fase II: due su tre malfunzionamenti della razionalità del circuito contrassegnato da “II” devono essere controllati in aggiunta al controllo della continuità del circuito.
(5) Soltanto se utilizzato come input della centralina (ECU/PCU) ai fini della compatibilità ambientale o della sicurezza funzionale.
(6) Deroga concessa su richiesta del costruttore; altrimenti livello 3 se è presente solo il segnale dell'attuatore senza indicazione del sintomo.»
(3) Regolamento di esecuzione (UE) n. 901/2014 della Commissione, del 18 luglio 2014, che applica il regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio in relazione alle prescrizioni amministrative per l'omologazione e la vigilanza del mercato dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli (GU L 249 del 22.8.2014, pag. 1).
ALLEGATO II
Modifiche del regolamento delegato (UE) n. 134/2014
Gli allegati da II a VI e da VIII a X del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 sono così modificati.
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1. |
L'allegato II è così modificato:
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2. |
L'allegato III è così modificato:
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3. |
L'allegato IV è così modificato:
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4. |
l'allegato V è così modificato:
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5. |
L'allegato VI è così modificato:
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5 |
l'allegato VIII è così modificato:
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6. |
L'allegato X è così modificato:
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28.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56/31 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/296 DELLA COMMISSIONE
del 27 febbraio 2018
relativo alla non approvazione della sostanza attiva estratto di Reynoutria sachalinensis in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE (1), in particolare l'articolo 13, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
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(1) |
In conformità all'articolo 7, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, il 3 novembre 2011 la società Marrone Bio innovations ha presentato al Regno Unito una domanda di approvazione della sostanza attiva estratto di Reynoutria sachalinensis. |
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(2) |
In conformità all'articolo 9, paragrafo 3, del suddetto regolamento, lo Stato membro relatore ha informato il richiedente e gli altri Stati membri dell'ammissibilità della domanda in data 21 marzo 2012 e ha informato la Commissione e l'Autorità europea per la sicurezza alimentare («l'Autorità») in data 11 maggio 2012. |
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(3) |
Gli effetti della sostanza attiva in questione sulla salute umana e animale e sull'ambiente sono stati valutati, in conformità all'articolo 11, paragrafi 2 e 3, del suddetto regolamento, per l'impiego proposto dal richiedente. In data 22 luglio 2014 lo Stato membro relatore ha presentato un progetto di rapporto di valutazione alla Commissione e all'Autorità. |
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(4) |
L'Autorità ha seguito le disposizioni dell'articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009. In conformità all'articolo 12, paragrafo 3, di tale regolamento essa ha chiesto al richiedente di fornire informazioni supplementari agli Stati membri, alla Commissione e all'Autorità stessa. La valutazione delle informazioni supplementari da parte dello Stato membro relatore è stata presentata all'Autorità sotto forma di progetto aggiornato di rapporto di valutazione. |
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(5) |
Il progetto di rapporto di valutazione è stato esaminato dagli Stati membri e dall'Autorità. Quest'ultima ha presentato alla Commissione le sue conclusioni sulla valutazione del rischio della sostanza attiva estratto di Reynoutria sachalinensis (2) in data 31 agosto 2015. |
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(6) |
Con lettera del 16 ottobre 2017 la società Marrone Bio innovations ha ritirato la sua domanda di approvazione dell'estratto di Reynoutria sachalinensis. Dato il ritiro della domanda, non è opportuno approvare l'estratto di Reynoutria sachalinensis a norma dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1107/2009. |
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(7) |
Il presente regolamento non pregiudica la presentazione di un'ulteriore domanda relativa all'estratto di Reynoutria sachalinensis a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1107/2009. |
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(8) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Non approvazione della sostanza attiva
La sostanza attiva estratto di Reynoutria sachalinensis non è approvata.
Articolo 2
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 27 febbraio 2018
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
(1) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1.
(2) EFSA, 2015. Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance Reynoutria sachalinensis extract. EFSA Journal 2015;13(9):4221, 73 pagg, disponibile online all'indirizzo: www.efsa.europa.eu/efsajournal.
DECISIONI
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28.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56/33 |
DECISIONE (PESC) 2018/297 DEL CONSIGLIO
del 20 febbraio 2018
recante nomina del presidente del Comitato militare dell'Unione europea
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 240,
vista la decisione 2001/79/PESC del Consiglio, del 22 gennaio 2001, che istituisce il Comitato militare dell'Unione europea (1),
considerando quanto segue:
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(1) |
Ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, della decisione 2001/79/PESC, il presidente del Comitato militare dell'Unione europea («comitato militare») dev'essere nominato dal Consiglio su raccomandazione del comitato militare riunito a livello di capi di Stato maggiore della difesa. Conformemente all'articolo 3, paragrafo 2, di detta decisione, il mandato del presidente del comitato militare è triennale, salvo decisione contraria del Consiglio. |
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(2) |
Il 15 dicembre 2014 il Consiglio ha nominato il generale Mikhail KOSTARAKOS presidente del comitato militare per un periodo di tre anni a decorrere dal 6 novembre 2015 (2). |
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(3) |
Nella riunione del 6-7 novembre 2017 il comitato militare riunito a livello di capi di Stato maggiore della difesa ha raccomandato di nominare il generale Claudio GRAZIANO presidente del comitato militare, in via eccezionale, per un periodo di tre anni e mezzo. |
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(4) |
Il comitato militare ha raccomandato di prorogare, in via eccezionale, il mandato del generale Claudio GRAZIANO oltre i tre anni al fine di spostare permanentemente la sostituzione del comitato militare a un periodo dell'anno più idoneo, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Il generale Claudio GRAZIANO è nominato presidente del Comitato militare dell'Unione europea per un periodo di tre anni e mezzo a decorrere dal 6 novembre 2018.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Bruxelles, il 20 febbraio 2018
Per il Consiglio
Il presidente
V. GORANOV
(1) GU L 27 del 30.1.2001, pag. 4.
(2) Decisione 2014/920/PESC del Consiglio, del 15 dicembre 2014, recante nomina del presidente del comitato militare dell'Unione europea (GU L 363 del 18.12.2014, pag. 149).
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28.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56/34 |
DECISIONE (PESC) 2018/298 DEL CONSIGLIO
del 26 febbraio 2018
sul sostegno dell'Unione alle attività della commissione preparatoria per l'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) per il rafforzamento delle sue capacità di monitoraggio e di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, paragrafo 1, e l'articolo 31, paragrafo 1,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
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(1) |
Il 12 dicembre 2003 il Consiglio europeo ha adottato la strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa («strategia»), che nel capitolo III contiene un elenco di misure che devono essere adottate sia all'interno dell'Unione sia nei paesi terzi per combattere tale proliferazione. |
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(2) |
L'Unione sta attivamente attuando la strategia e realizzando le misure elencate nel capitolo III, in particolare liberando risorse finanziarie a sostegno di specifici progetti condotti da istituzioni multilaterali quali il segretariato tecnico provvisorio (PTS) dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO). |
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(3) |
Il 17 novembre 2003 il Consiglio ha adottato la posizione comune 2003/805/PESC (1). Tale posizione comune sollecita, tra l'altro, la promozione della firma e della ratifica del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT). |
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(4) |
Gli Stati firmatari del CTBT hanno deciso di istituire una commissione preparatoria («commissione preparatoria per la CTBTO») che sia dotata di capacità giuridica e abbia il rango di organizzazione internazionale, al fine di dare efficace attuazione al CTBT, in attesa della creazione della CTBTO. |
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(5) |
La rapida entrata in vigore e l'universalizzazione del CTBT e il rafforzamento del sistema di monitoraggio e di verifica della commissione preparatoria per la CTBTO sono obiettivi importanti della strategia. In tale ambito, gli esperimenti nucleari effettuati dalla Repubblica democratica popolare di Corea hanno ulteriormente sottolineato l'importanza di una rapida entrata in vigore del CTBT e la necessità di accelerare lo sviluppo e il potenziamento del sistema di monitoraggio e di verifica del CTBT. |
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(6) |
La commissione preparatoria per la CTBTO è impegnata a individuare in che modo il suo sistema di verifica possa essere rafforzato al meglio, anche tramite lo sviluppo di capacità di monitoraggio dei gas nobili e sforzi volti a coinvolgere pienamente gli Stati firmatari del CTBT nell'attuazione del regime di verifica. |
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(7) |
Nell'ambito dell'attuazione della strategia il Consiglio ha adottato tre azioni comuni e tre decisioni a sostegno delle attività della commissione preparatoria per la CTBTO, vale a dire l'azione comune 2006/243/PESC (2), le azioni comuni 2007/468/PESC (3) e 2008/588/PESC (4), le decisioni del Consiglio 2010/461/PESC (5), 2012/699/PESC (6) e (PESC) 2015/1837 (7). |
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(8) |
È opportuno che tale sostegno dell'Unione prosegua. |
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(9) |
L'attuazione tecnica della presente decisione dovrebbe essere affidata alla commissione preparatoria per la CTBTO che, considerate le competenze e capacità uniche di cui dispone grazie alla rete del sistema internazionale di monitoraggio (IMS), che comprende oltre 337 installazioni in tutto il mondo, e al centro internazionale dati, è la sola organizzazione internazionale che ha la capacità e la legittimità di attuare la presente decisione. I progetti sostenuti dall'Unione possono essere finanziati solo attraverso un contributo fuori bilancio alla commissione preparatoria per la CTBTO, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
1. Al fine di assicurare l'attuazione costante e pratica di alcuni elementi della strategia, l'Unione sostiene le attività svolte dalla commissione preparatoria per la CTBTO per conseguire i seguenti obiettivi:
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a) |
rafforzare le capacità del sistema di monitoraggio e di verifica del CTBT, anche nel campo del rilevamento dei radionuclidi; |
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b) |
rafforzare le capacità degli Stati firmatari del CTBT di adempiere i propri obblighi di verifica nell'ambito del CTBT e consentire loro di beneficiare pienamente della partecipazione al regime del CTBT. |
2. I progetti destinati a essere finanziati dall'Unione sono diretti a sostenere:
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a) |
le stazioni sismiche ausiliarie (AS) certificate che fanno parte del Sistema internazionale di monitoraggio (IMS) della CTBTO; |
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b) |
lo sviluppo di sistemi di campionamento di gas nobili attraverso lo studio di materiali per un migliore adsorbimento dello xeno; |
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c) |
la prosecuzione delle campagne di misurazione del fondo di radioxeno in diverse regioni del mondo; |
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d) |
il sistema di previsione di ensemble per quantificare le incertezze e il livello di fiducia nelle simulazioni della modellazione del trasporto atmosferico (ATM); |
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e) |
la valutazione scientifica dell'aumento di risoluzione per gli strumenti di ATM; |
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f) |
lo sviluppo di nuovo software; |
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g) |
il miglioramento del trattamento e rilevamento di gas nobili nel quadro di ispezioni in loco; |
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h) |
il potenziamento delle capacità di trattamento automatico e di integrazione nel National Data Centre-in-a-Box in ambito sismico, idroacustico e infrasonico; |
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i) |
sensibilizzazione e sviluppo di capacità integrati rivolti a Stati firmatari e non firmatari. |
In sede di attuazione dei progetti, che sono volti a sostenere le attività di cui al presente paragrafo, sarà assicurata la visibilità dell'Unione nonché la gestione adeguata dei programmi nell'esecuzione della presente decisione.
Tali progetti sono svolti a beneficio di tutti gli Stati firmatari del CTBT.
Tutte le componenti dei progetti sono affiancate da attività di sensibilizzazione pubblica proattive e innovative e le risorse sono assegnate di conseguenza.
Una descrizione particolareggiata dei progetti figura nell'allegato.
Articolo 2
1. L'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (alto rappresentante) è responsabile dell'attuazione della presente decisione.
2. L'attuazione tecnica dei progetti di cui all'articolo 1, paragrafo 2, è affidata alla commissione preparatoria per la CTBTO, che svolge tale compito sotto il controllo dell'alto rappresentante. A tal fine l'alto rappresentante stabilisce le necessarie modalità con la commissione preparatoria per la CTBTO.
Articolo 3
1. L'importo di riferimento finanziario per l'esecuzione dei progetti di cui all'articolo 1, paragrafo 2, è pari a 4 594 752 EUR.
2. Le spese finanziate con l'importo di cui al paragrafo 1 sono gestite secondo le procedure e le norme applicabili al bilancio dell'Unione.
3. La Commissione europea vigila sulla corretta gestione dell'importo di riferimento finanziario di cui al paragrafo 1. A tal fine conclude un accordo di finanziamento con la commissione preparatoria per la CTBTO. L'accordo di finanziamento dispone che la commissione preparatoria per la CTBTO assicuri la visibilità del contributo dell'Unione in funzione della sua entità.
4. La Commissione europea si adopera per concludere l'accordo di finanziamento di cui al paragrafo 3 non appena possibile dopo il 26 febbraio 2018. Essa informa il Consiglio di ogni difficoltà in tale contesto e della data di conclusione dell'accordo di finanziamento.
Articolo 4
1. L'alto rappresentante riferisce al Consiglio sull'attuazione della presente decisione in base a relazioni periodiche elaborate dalla commissione preparatoria per la CTBTO. Tali relazioni costituiscono la base della valutazione effettuata dal Consiglio.
2. La Commissione europea fornisce informazioni sugli aspetti finanziari dell'attuazione dei progetti di cui all'articolo 1, paragrafo 2.
Articolo 5
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
La presente decisione cessa di produrre effetti ventiquattro mesi dopo la data della conclusione dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 3, paragrafo 3. Tuttavia, essa cessa di produrre effetti sei mesi dopo l'entrata in vigore se nessun accordo di finanziamento è stato concluso entro tale termine.
Fatto a Bruxelles, il 26 febbraio 2018
Per il Consiglio
Il presidente
F. MOGHERINI
(1) Posizione comune 2003/805/PESC del Consiglio, del 17 novembre 2003, sull'universalizzazione e il rafforzamento degli accordi multilaterali in materia di non proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei relativi vettori (GU L 302 del 20.11.2003, pag. 34).
(2) Azione comune 2006/243/PESC del Consiglio, del 20 marzo 2006, sul sostegno alle attività della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) nel settore della formazione e dello sviluppo di capacità a fini di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 88 del 25.3.2006, pag. 68).
(3) Azione comune 2007/468/PESC del Consiglio, del 28 giugno 2007, sul sostegno alle attività della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) al fine di potenziarne le capacità di monitoraggio e di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 176 del 6.7.2007, pag. 31).
(4) Azione comune 2008/588/PESC del Consiglio, del 15 luglio 2008, sul sostegno alle attività della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) al fine di potenziarne le capacità di monitoraggio e di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 189 del 17.7.2008, pag. 28).
(5) Decisione 2010/461/PESC del Consiglio, del 26 luglio 2010, a sostegno delle attività della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) per il rafforzamento delle sue capacità di monitoraggio e di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 219 del 20.8.2010, pag. 7).
(6) Decisione 2012/699/PESC del Consiglio, del 13 novembre 2012, sul sostegno dell'Unione alle attività della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari per il rafforzamento delle sue capacità di monitoraggio e di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 314 del 14.11.2012, pag. 27).
(7) Decisione (PESC) 2015/1837 del Consiglio, del 12 ottobre 2015, sul sostegno dell'Unione alle attività della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) per il rafforzamento delle sue capacità di monitoraggio e di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 266 del 13.10.2015, pag. 83).
ALLEGATO
Sostegno dell'Unione alle attività della commissione preparatoria per la CTBTO per il rafforzamento delle sue capacità di monitoraggio e di verifica, il miglioramento delle prospettive di rapida entrata in vigore del CTBT e il sostegno della sua universalizzazione e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa
1. Sostegno alle tecnologie di verifica e al sistema di monitoraggio
Contesto
Questo progetto è diretto principalmente a continuare a occuparsi delle stazioni AS che hanno bisogno di urgenti interventi di manutenzione, in particolare quelle situate in paesi confrontati a difficoltà finanziarie, anche nel caso in cui la densità geografica delle stazioni AS operative sia bassa nelle regioni di interesse, proseguendo nel contempo la manutenzione preventiva. A tal fine s'intende rimediare all'obsolescenza delle attrezzature, procedere a potenziamenti e migliorare le attrezzature di ricambio.
Come nel caso di precedenti programmi, sono necessari un personale dedicato a tempo pieno per la pianificazione e l'esecuzione di progetti di lavoro presso le stazioni AS interessate nonché fondi per pezzi di ricambio e viaggi.
Obiettivi
L'obiettivo principale è portare le stazioni AS interessate a un livello tecnico compatibile con i requisiti dell'IMS in modo sostenibile. Le stazioni AS sono la colonna portante dell'infrastruttura sismica dell'IMS e richiedono una manutenzione costante. Un'adeguata manutenzione preventiva e congrue attrezzature di ricambio possono contribuire a raggiungere questo obiettivo. A tal fine verranno svolti anche altri compiti, come la formazione degli operatori delle stazioni AS. Sarà data priorità alle stazioni AS per le quali sussiste la forte necessità di sostegno tecnico e finanziario, come quelle situate in Africa e nei paesi in via di sviluppo dell'Asia e dell'Asia centrale.
Risultati
Maggiore disponibilità e qualità dei dati della rete di AS: quest'ultima contribuisce a migliorare la precisione di localizzazione delle stazioni AS interessate, anche nelle regioni di eventi sismici rilevati dalla rete primaria, con conseguente potenziamento della copertura sismica delle esplosioni nucleari. Il rafforzamento delle strutture di mantenimento delle stazioni AS comporta una maggiore visibilità dell'Unione.
Contesto
L'efficiente concentrazione di isotopi radioattivi di xeno (133Xe,135Xe, 133mXe e 131mXe) in piccoli volumi e in condizioni fisiche differenti nonché l'efficiente e completo rilascio di tali isotopi di xeno dai materiali di adsorbimento rivestono la massima importanza per migliorare il monitoraggio delle esplosioni nucleari e verificare l'osservanza a livello mondiale del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT). Detti isotipi di xeno sono radionuclidi da fissione essenziali monitorati dalla componente «gas nobili» della rete relativa ai radionuclidi dell'IMS e qualsiasi miglioramento che possa essere apportato ai sistemi futuri sarà prezioso.
Obiettivi
L'obiettivo di questa proposta è capire meglio i meccanismi di adsorbimento, le condizioni di desorbimento e le proprietà dei materiali pertinenti in una serie di condizioni importanti per una concentrazione di xeno altamente efficace nell'ambito del quadro di verifica del CTBT. Verrà svolto uno studio di laboratorio per appurare quali parametri siano importanti e individuare informazioni fondamentali su come sia possibile modificare materiali per ottimizzarne le caratteristiche, ivi comprese, tra l'altro, la capacità di adsorbimento e desorbimento, la densità e la durabilità.
Risultati
Verrà elaborato un rapporto di laboratorio che presenterà in dettaglio i risultati raggiunti e raccomandazioni per l'attuazione presso tutte le installazioni dell'IMS, il che consentirà di capire meglio in che modo sia possibile ottimizzare gli attuali materiali di adsorbimento e individuare materiali più recenti per migliorare le capacità di rilevamento di radioxeno presso le installazioni dell'IMS.
Contesto
La commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) effettua misurazioni di radioxeno con sistemi molto sensibili. Con il contributo ricevuto dall'Unione nel quadro dell'azione comune 2008/588/PESC, tale commissione preparatoria per la CTBTO ha sviluppato e acquistato due sistemi trasportabili per misurare gli isotopi 133Xe,135Xe, 133mXe e 131mXe. Nell'ambito della decisione 2012/699/PESC, i due sistemi di misurazione sono stati utilizzati ad Al Kuwait, Giakarta, Mutsu e Manado. Hanno permesso di raccogliere una notevole quantità di informazioni sul fondo di radioxeno.
Nell'ambito della decisione (PESC) 2015/1837, le due campagne di misurazione in Kuwait e Indonesia sono state prolungate. Sono stati avviati contatti con possibili prossimi paesi ospitanti e sono attualmente in discussione accordi di cooperazione.
Obiettivi
La CTBTO intende spostare i due sistemi mobili acquistati nel quadro dell'azione comune 2008/588/PESC e utilizzati attualmente in Kuwait e Indonesia. Sono in discussione accordi di cooperazione con futuri paesi ospitanti.
Dal punto di vista della copertura di rete, la regione del sud-est asiatico riveste grande importanza per la CTBTO in quanto attualmente in tale regione non sono in funzione sistemi di rilevamento di gas nobili dell'IMS. Oltre a rafforzare notevolmente la copertura in tale regione del mondo, l'utilizzazione di un sistema mobile per una campagna di misurazione del fondo consentirà di:
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migliorare la comprensione del fondo regionale di radioxeno nelle regioni equatoriali, dove la dispersione dei gas nobili è resa molto complessa da numerosi fenomeni intensi; |
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affinare ulteriormente i modelli atmosferici e di dispersione per rappresentare meglio i movimenti delle masse d'aria in tale regione del mondo. |
La CTBTO prevede di condurre una campagna di misurazione nella regione del sud-est asiatico per un periodo di almeno 12 mesi al fine di coprire l'intera variazione stagionale.
La CTBTO intende utilizzare un altro sistema mobile nella regione dell'Asia orientale. Una breve campagna di misurazione finanziata dall'Unione ha già permesso di raccogliere notevoli conoscenze sulla caratterizzazione del fondo di radioxeno. È fondamentale condurre una campagna di misurazione più lunga per integrare e affinare la conoscenza del fondo regionale di radioxeno. L'obiettivo principale di tale campagna integrativa è consentire la caratterizzazione della regione dell'Asia orientale durante un ciclo intero di 12 mesi che copra tutte le condizioni stagionali. Il sito sarà scelto con l'obiettivo di mettere in funzione una rete regionale di sensori intensificata (vale a dire con una densità maggiore rispetto all'attuale rete di rilevamento di gas nobili dell'IMS). Sarà la prima volta che almeno due sistemi si troveranno molto vicini l'uno all'altro, consentendo maggiori studi scientifici sulla validazione incrociata dei sistemi, sulla correlazione incrociata dei rilevamenti, sull'evoluzione della modellazione del trasporto atmosferico (ATM) su piccola scala ecc. Questi studi potrebbero giovarsi di un partenariato con gli Stati della regione che prevedono altresì contributi volontari in materia.
Al termine di queste campagne, la CTBTO prevede di effettuare ulteriori misurazioni in zone in cui il fondo globale di radioxeno non è sufficientemente noto e compreso. I siti favoriti si trovano in località equatoriali dell'America latina, dell'Asia e dell'Africa.
Per proseguire le campagne di misurazione sono necessari fondi per il trasporto nei nuovi siti e per il funzionamento e la manutenzione dei due sistemi di rilevamento di gas nobili durante un periodo di due anni.
Risultati
I benefici consistono in una migliore comprensione della variazione del fondo globale di gas nobili e in una migliore copertura della rete di monitoraggio di tali gas. Dopo queste campagne di misurazione, i sistemi saranno a disposizione della CTBTO per studi di follow-up del fondo di gas nobili su scale geografiche differenti e quali sistemi ausiliari e/o di formazione.
Contesto
In riferimento alla parte I, punto 18, lettera a), del protocollo della CTBT, il centro internazionale dati («IDC») dovrebbe indicare i valori e le relative incertezze calcolati per ciascun evento da esso localizzato. Poiché l'ATM contribuisce alla localizzazione degli eventi, dovrebbero essere indicate le relative incertezze.
È riconosciuto che le incertezze possono essere stimate utilizzando un complesso di simulazioni equivalenti, un ensemble, piuttosto che un'unica simulazione. Questo progetto utilizzerà dati metereologici dell'EPS (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, centri nazionali per le previsioni ambientali, o altri) per generare un insieme di dati comprendente più simulazioni per gli stessi casi. Tale insieme di dati sarà poi utilizzato per sviluppare strumenti intesi a stimare le incertezze e i livelli di fiducia nelle simulazioni di ATM. Un insieme di dati indipendente servirà per la validazione e la dimostrazione dei nuovi strumenti.
Obiettivi
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Sviluppare un prototipo validato per stimare le incertezze e il livello di fiducia nelle simulazioni di ATM. |
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Definire le esigenze in collaborazione con gli utenti. |
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Individuare i dati meteorologici dell'EPS da utilizzare. |
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Creare un insieme di dati relativo alle simulazioni di ATM. |
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Sviluppare strumenti per stimare le incertezze e i livelli di fiducia. |
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Validare strumenti. |
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Adattare la nuova interfaccia di avvio per stabilire le incertezze e il livello di fiducia. |
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Rendere il prototipo validato disponibile per prove su casi reali. |
Risultati
I prodotti basati sull'EPS aiuteranno a prendere decisioni importanti fornendo informazioni obiettive per quantificare le incertezze e il livello di fiducia nelle simulazioni di ATM per un caso specifico. Forniranno inoltre una base scientifica per dimostrare in che modo estrarre informazioni preziose dalle indicazioni derivanti da ATM nonostante le incertezze intrinseche associate alle simulazioni atmosferiche.
Contesto
Le indicazioni derivanti dagli ATM solitamente traggono beneficio da un aumento della risoluzione dei campi metereologici portanti e dell'ATM stesso, specialmente per intervalli di tempo più brevi. Due progetti in tal senso sono prossimi al completamento presso l'IDC; la produzione operativa di campi relativi alla sensibilità sorgente-recettore (SRS) a più alta risoluzione (1 ora, 0,5o) e la generazione, su richiesta, di campi metereologici ad alta risoluzione per eventi specifici (ispezioni in loco, test nucleari, incidenti nucleari ecc.) in qualsiasi posto del mondo. Tali campi metereologici ad alta risoluzione andranno ad alimentare Flexpart, uno strumento software che utilizza il modello di trasporto e dispersione lagrangiano per elaborare prodotti di ATM a risoluzione molto alta (~0,05o) secondo necessità. Si procederà a una validazione scientifica per dimostrare e quantificare i vantaggi di questi due progetti per i prodotti di ATM.
Obiettivi
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Dimostrare il valore aggiunto dell'aumento di risoluzione attraverso osservazioni e comparazioni di modelli. |
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Sviluppare un'interfaccia di avvio per produrre rapidamente simulazioni di ATM prospettiche e retrospettive, campi metereologici ad alta risoluzione e indicazioni derivanti da ATM sulla base di campi metereologici ad alta risoluzione in qualsiasi sito. |
Risultati
La dimostrazione scientifica dei vantaggi dell'aumento di risoluzione per le indicazioni derivanti da ATM contribuirà a confermare l'utilità delle nuove capacità (SRS operativa a più alta risoluzione, campi metereologici ad alta risoluzione) nel sistema operativo.
L'interfaccia di avvio renderà possibile l'elaborazione di indicazioni dettagliate durante le ispezioni in loco o altri eventi eccezionali (test nucleari, incidenti nucleari ecc.).
Contesto
Dal gennaio 2014 all'aprile 2017 la CTBTO ha proceduto alla fase 2 del progetto di reingegnerizzazione dell'IDC (RP2) con l'obiettivo di sviluppare un'architettura software globale destinata a guidare lo sviluppo di nuovo software e gli aggiornamenti dei sistemi esistenti nel prossimo decennio.
L'architettura risultante presenta notevoli miglioramenti rispetto a quella esistente, tra cui:
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maggiore flessibilità dell'interfaccia utente per strumenti di analisi, migliore flusso di lavoro per la revisione di analisi, gestione degli eventi, correlazione incrociata e comparazione degli eventi, integrazione di strumenti di mappatura e di mappe, visualizzazione ed editing di maschere di controllo della qualità delle forme d'onda, visualizzazione frequenza-numero d'onda (f-k), sostegno alla formazione di analisti; |
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registrazione globale della provenienza dei dati per capire come si sia giunti ai risultati del loro trattamento ed esaminare l'evoluzione di un risultato al variare delle informazioni disponibili; |
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estensibilità come importante caratteristica di tutti i componenti; |
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configurazione flessibile della pipeline di dati in ambito sismico, idroacustico e infrasonico (SHI) con supporto di strumenti grafici; |
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facilitazione di un nuovo modello di sviluppo collaborativo di software mediante applicazione delle migliori pratiche nello sviluppo di software open source; |
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potenziamento delle capacità di monitoraggio e di collaudo - riproduzione dell'insieme dei dati di collaudo. |
La RP2 è stata realizzata con il sostegno di un contributo in natura degli Stati Uniti e di fondi erogati a titolo della decisione (PESC) 2015/1837. Questi ultimi sono stati utilizzati, in particolare, per sostenere le riunioni tecniche con esperti degli Stati membri al fine di assicurare un'ampia partecipazione alla RP2. Tali fondi sono stati utilizzati altresì per sostenere attività di prototipazione al fine di mostrare in che modo il software fornito dai centri nazionali di dati (NDC) possa essere integrato nell'architettura reingegnerizzata.
In preparazione della terza fase della reingegnerizzazione dell'IDC, durante la quale si procederà all'implementazione di codici sulla base dell'architettura della RP2, l'IDC intende incrementare il livello di maturità tecnologica per vari algoritmi che potrebbero essere considerati suscettibili di inclusione nel software reingegnerizzato. Questa proposta riguarda specificamente gli algoritmi che rendono possibile un migliore trattamento delle sequenze di scosse di assestamento in modalità automatica o semiautomatica.
Obiettivi
Questo progetto mira alla prototipazione e comparazione dei risultati di non più di tre approcci al miglioramento del trattamento delle sequenze di scosse di assestamento.
Gli algoritmi presi in considerazione sono:
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due approcci fondati sulla correlazione incrociata; |
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un approccio basato su metodi autoregressivi fondati sul criterio d'informazione di Akaike. |
Risultati attesi:
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per ciascuno dei tre approcci summenzionati verranno create pipeline sperimentali di trattamento automatico in cui saranno integrati i tre algoritmi presi in considerazione (ciascuno in una pipeline distinta). Ciò implica l'automazione di alcuni passaggi manuali nell'ambito di tali metodi; |
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ciascuna pipeline verrà utilizzata in relazione alla stessa serie di eventi rappresentativi che causano scosse di assestamento; |
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saranno concepiti e realizzati una serie di test automatici intesi a consentire la raccolta di informazioni statistiche sui tre algoritmi quando utilizzati in relazione a una serie rappresentativa di eventi, al fine di compararne le prestazioni; |
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i dati statistici raccolti grazie ai testi automatici saranno usati per comparare i risultati degli algoritmi in relazione a insiemi di dati rappresentativi; |
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gli addetti all'analisi discriminante multipla in ambito SHI valuteranno altresì i risultati prodotti dai tre algoritmi dal punto di vista della loro qualità come punto di partenza per un esame da parte di analisti; |
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i risultati attesi finali dovrebbero essere una relazione e una raccomandazione che sintetizzino le risultanze di quanto sopra e indichino quale dei tre approcci debba essere eventualmente seguito a fini di ulteriore sviluppo e implementazione in un sistema operativo. In tale contesto si dovrebbe anche stimare lo sforzo ancora necessario per completare lo sviluppo. |
L'esecuzione del progetto durerà un anno e mezzo e inizierà nel secondo trimestre del 2018. Si stima che circa il 60 % dello sforzo totale, soprattutto nel primo anno del progetto, sarà rivolto alla creazione delle pipeline sperimentali. La parte restante dello sforzo totale sarà dedicata alla concezione dei test automatici nonché alla raccolta e all'analisi dei relativi risultati.
Risultati
L'obiettivo principale del progetto è incrementare il livello di maturità tecnica di un algoritmo dal grande potenziale in termini di riduzione del carico di lavoro degli analisti. Un software dotato di un livello di maturità tecnologica sufficientemente elevato può essere implementato in un sistema reingegnerizzato con meno rischi. Sulla base di questo lavoro è possibile effettuare una stima più attendibile dello sforzo ancora necessario per implementare l'algoritmo selezionato a livello operativo.
Alcuni codici prototipo sviluppati nel quadro di questo progetto possono essere integrati nel software operativo finale.
2. Rafforzamento delle capacità di ispezione in loco
Contesto
Il sistema per gas nobili di proprietà del segretariato tecnico provvisorio (PTS) utilizzato nel quadro di ispezioni in loco per il trattamento e rilevamento di radioxeno (sistema OSI NG) è stato sviluppato con il sostegno finanziario dell'Unione europea (decisione 2010/461/PESC). Il sistema è stato fornito agli inizi del 2014 ed è stato utilizzato con successo più tardi nello stesso anno durante l'IFE14, un'esercitazione integrata sul campo organizzata nel 2014 dalla commissione preparatoria per la CTBTO per simulare un'ispezione in loco quasi intera in Giordania. Durante tale esercitazione, il sistema OSI NG ha determinato in modo affidabile e preciso il rapporto tra isotopi 131mXe e 133Xe. Inoltre, il sistema ha soddisfatto i requisiti tecnici concernenti l'attività minima rilevabile per questi isotopi.
Sebbene l'esercitazione abbia mostrato che il sistema OSI NG soddisfa i principali parametri di prestazione nel rilevamento di radioxeno, la relazione tecnica del gruppo di valutazione esterno dell'IFE14 ha individuato anche una serie di parametri operativi di cui tener conto nel quadro dell'ulteriore sviluppo delle capacità di trattamento e rilevamento di gas nobili. Analogamente, nel 2016, in occasione del 23o seminario sull'ispezione in loco dedicato all'ulteriore sviluppo della lista delle attrezzature per ispezioni in loco, si è concluso che le capacità di misurazione e purificazione del radioxeno devono migliorare prioritariamente in termini di solidità, semplicità e ingegneria al fine di migliorarne le prestazioni operative. Il potenziamento del sistema OSI NG è necessario per ultimare la progettazione e la messa in funzione del laboratorio da campo per ispezioni in loco, che ha effetti diretti sulle capacità richieste di spiegamento rapido e di supporto sul campo.
Obiettivi
Conformemente alle raccomandazioni derivanti dalla valutazione e dal seguito dato all'IFE14, l'obiettivo di questa proposta è migliorare il sistema OSI NG esistente. Il progetto mira a rendere il sistema adatto al trasporto aereo e a spostamenti facili da, verso e all'interno della base operativa nonché a un funzionamento affidabile e semplice in un ambiente di laboratorio da campo. A sostegno del progetto 3.11 («Laboratorio per gas nobili») del piano d'azione sull'ispezione in loco che mira, tra l'altro, a una maggiore facilità d'uso, modularità e affidabilità di sistema, è necessario riprogettare e/o sviluppare i seguenti componenti del sistema:
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supporto di rilevamento e schermo di piombo, al fine di facilitare l'installazione e regolare il centro di gravità; |
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separazione dei gas, al fine di ridurre il consumo energetico e cambiare di gas vettore passando dall'elio a materiali più facilmente disponibili nei siti remoti; |
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software, al fine di semplificare i processi adatti a un sistema utilizzato da un ispettore; |
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progettazione ingegneristica globale, al fine di massimizzare l'integrazione in conformità del piano di spiegamento rapido di ispezioni in loco. |
Risultati
Un laboratorio per gas nobili per ispezioni in loco di proprietà del PTS migliorato, più efficiente ed efficace nonché dotato di modalità di interazione con l'utente semplificate e di maggiore affidabilità e solidità migliorerà il lavoro degli ispettori durante un'ispezione in loco; ciò va dunque a sostegno della politica e della determinazione dell'Unione a favore dell'entrata in vigore del CTBT.
3. Attività integrate di sensibilizzazione e di sviluppo di capacità
A. Ulteriore sviluppo nell'introduzione di NDC-in-a-Box
Contesto
Nel luglio 2016, la commissione preparatoria per la CTBTO ha lanciato la versione 4.0 di NDC-in-a-Box, che comprende nuovi moduli sviluppati nel quadro del progetto «Extended NDC-in-a-Box». Tale versione ha migliorato notevolmente le capacità di trattamento dei centri dati nazionali grazie a strumenti di analisi automatica e interattiva dei dati infrasonici e all'integrazione con il pacchetto software SeisComP3 per il trattamento automatico di dati sismoacustici. Il rilevatore STA/LTA dell'IDC e il rilevatore DTK-PMCC sono stati integrati con la pipeline di trattamento automatico di SeisComP. A seguito del lancio di detta versione, il localizzatore dell'IDC può essere chiamato con lo strumento di esame interattivo «scolv» di SeisComP. Vari moduli di conversione supportano l'integrazione dei dati e prodotti dell'IDC nella pipeline di trattamento basata su SeisComP e agevolano la sincronizzazione delle informazioni sulla configurazione delle stazioni tra i centri dati nazionali e l'IDC attraverso moduli di reperimento e di importazione di dati o la replicazione di banche dati.
I nuovi moduli consentono ai centri dati nazionali di riprodurre i risultati dei rilevatori dell'IDC per quanto riguarda i dati sismici e infrasonici, mentre il trattamento dei dati idroacustici non è stato ancora preso in considerazione. Inoltre, gli eventi prodotti dalla pipeline di trattamento automatico basata su SeisComP sono molto diversi da quelli generati dall'IDC. Ciò è dovuto a differenze tra il software usato per creare eventi nelle pipeline dell'IDC e di SeisComP.
Obiettivi
L'obiettivo di questo progetto è ampliare le capacità di SeisComP e dei moduli SeisComP messi a disposizione in NDC-in-a-Box al fine di:
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integrare il rilevatore di segnali dell'IDC per dati idroacustici in NDC-in-a-Box, anche per quanto riguarda la determinazione di caratteristiche specifiche ai rilevamenti idroacustici. Ciò consentirebbe ai centri dati nazionali di rilevare dati in arrivo da stazioni idroacustiche dell'IMS utilizzando lo stesso software utilizzato per il trattamento presso l'IDC; |
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integrare il rilevatore NET-VISA utilizzato presso l'IDC nella pipeline di trattamento di SeisComP e offrire all'utente finale un'interfaccia per configurare NET-VISA come associatore di default da utilizzare in SeisComP. Ciò aiuterebbe i centri dati nazionali che trattano dati dell'IMS utilizzando la pipeline automatica di SeisComP a creare un insieme di eventi più vicino a quello creato dall'IDC; |
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potenziare le capacità di integrazione dei dati dell'IMS in altri software open source di analisi sismica come SEISAN. |
Risultati attesi:
Tutti i risultati attesi da questo progetto consistono in potenziamenti dei moduli software facenti parte di NDC-in-a-Box nonché in nuovi moduli software da mettere a disposizione in future versioni di NDC-in-a-Box. Tali moduli software nuovi e potenziati sono i seguenti:
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il modulo scdfx esistente di NDC-in-a-Box integrato in SeisComP potenziato per consentirgli di trattare dati idroacustici e di memorizzare tutte le caratteristiche dei rilevamenti idroacustici effettuati presso l'IDC; |
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il modulo IDC HASE per la determinazione dell'azimut e del grado di lentezza dei dati idroacustici in arrivo integrato in un modulo SeisComP; |
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l'associatore NET-VISA integrato in SeisComP come associatore facoltativo che può essere configurato per essere utilizzato al posto dell'associatore di default SeisComP; |
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SeisComP potenziato per consentirgli di memorizzare caratteristiche supplementari per rilevamenti idroacustici nonché pixel e famiglie di pixel per rilevamenti infrasonici; |
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moduli di esportazione di SeisComP potenziati in modo tale che i rilevamenti e le relative caratteristiche per software di rilevamento idroacustico e infrasonico possano essere esportati verso la banca dati open source; |
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software attuale potenziato per consentire la configurazione completa delle stazioni sismiche dell'IMS e l'importazione dei dati dell'IMS in SAEISAN a fini di trattamento in combinazione con dati non provenienti dall'IMS che rivestono interesse per i centri dati nazionali. |
Il progetto sarà eseguito durante un periodo di 12 mesi utilizzando metodologie agili di sviluppo di software (come Scrum o Kanban), con realizzazione di software incrementale diffondibile e potenziamento della funzionalità ogni quattro settimane.
È prevista l'organizzazione di due seminari destinati a rappresentanti dei centri dati nazionali con i seguenti obiettivi:
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il primo seminario introdurrà il progetto e offrirà ai rappresentanti dei centri dati nazionali la possibilità di presentare casi di utilizzo riguardanti il proprio centro dati nazionale che possono trarre vantaggio dall'impiego di un associatore automatico (NET-VISA) all'interno di SeisComP al fine di generare eventi in ambito sismico, idroacustico e infrasonico. I centri dati nazionali dovrebbero inoltre fornire all'IDC dati di collaudo di reti di loro interesse a fini di collaudo; |
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il secondo seminario dovrebbe segnare l'inizio di un periodo di collaudo per il software completato durante il progetto. Tale software comprenderà probabilmente l'associatore NET-VISA integrato in SeisComP nonché strumenti integrati in SeisComP per il trattamento di dati idroacustici presso le stazioni AS. |
Risultati
Il risultato atteso finale sarà una pipeline di trattamento automatico potenziata basata su SeisComP da distribuire agli NDC.
Il risultato principale è dotare i centri dati nazionali di capacità supplementari di trattamento automatico dei dati dell'IMS, combinare i dati provenienti da stazioni dell'IMS e altre stazioni in NDC-in-a-Box e riprodurre i risultati dell'IDC mediante trattamento automatico in NDC-in-a-Box.
Contesto
Dal 2013 l'IDC lavora sia alla riprogettazione del sistema di trattamento automatico dei dati infrasonici sia ai progetti legati a «Extended-NDC-in-a-box», con lancio del software nel 2016. Per quanto riguarda il sistema di trattamento dei dati infrasonici, i lavori sono consistiti nello sviluppo di un sistema di stazioni ad antenne multiple (array stations) per il trattamento automatico e del software di analisi interattivo. Tali strumenti sono stati integrati in NDC-in-a-box e nell'ambiente IDC.
I primi riscontri da parte dei centri dati nazionali sono positivi dal momento che le loro capacità in termini di tecnologia infrasonica sono incrementate. L'IDC riceve attualmente richieste di formazione specifica in materia di tecnologia infrasonica nonché suggerimenti relativi al potenziamento e all'evoluzione degli strumenti, il che va oltre le attività di manutenzione previste.
L'IDC vorrebbe proseguire gli sforzi volti a completare il sistema di trattamento dei dati infrasonici per sostenere le esigenze proprie e dell'IMS e per sostenere e rispondere alle richieste di software dei centri dati nazionali.
Obiettivi
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Sostenere l'evoluzione del sistema di trattamento presso le stazioni per rispondere in modo continuo alle esigenze di sostegno alle operazioni dell'IMS e dell'IDC. |
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Sostenere le richieste dei centri dati nazionali di software, di aggiornamento del software e di funzionalità per lo svolgimento delle loro attività. |
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Proseguire l'implementazione di funzionalità allo stato dell'arte per analizzare meglio i segnali infrasonici al fine di mantenere la credibilità scientifica della tecnologia infrasonica della CTBTO. |
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Lavorare all'inclusione di modelli di propagazione delle onde infrasoniche dotati di quantificazione dell'incertezza, in combinazione con dati atmosferici ad alta risoluzione durante l'associazione di fase infrasonica, la formazione di eventi e l'analisi approfondita di eventi, al fine di conseguire gli obiettivi della strategia a medio termine. |
Risultati
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Continuare a costruire la credibilità tecnica e scientifica del sistema infrasonico dell'IDC e garantire appoggio alle operazioni dell'IDC e dell'IMS. |
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Continuare a far leva sugli sforzi relativi al software NDC-in-a-Box iniziati sulla base della decisione 2012/699/PESC e proseguiti sulla base della decisione (PESC) 2015/1837 per consentire ai centri dati nazionali di trattare i dati messi a disposizione dall'IMS sia per il monitoraggio del rispetto del CTBT sia per fini nazionali. Tali sforzi hanno permesso di creare una forte base di utenti a livello di centri dati nazionali e i risultati del progetto proposto contribuiranno ad accrescere la fiducia di detti centri nella credibilità del sistema di verifica. |
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Collaborare con i centri dati nazionali per creare un sistema infrasonico allo stato dell'arte nel quadro degli sforzi di reingegnerizzazione dell'IDC. |
B. Sensibilizzazione e sviluppo di capacità integrati attraverso assistenza tecnica, istruzione e formazione
Contesto
Lo sviluppo di capacità si è rivelato fondamentale per il rafforzamento del regime di verifica del CTBT. Numerose stazioni dell'IMS del CTBT sono o saranno situate nel territorio di paesi in via di sviluppo e sono gestite da istituzioni di paesi in via di sviluppo. Inoltre, molti paesi in via di sviluppo sono impegnati a creare e migliorare i propri NDC per consentire loro di trarre pieno vantaggio dai dati e prodotti generati dal sistema di verifica. In tale contesto sono stati forniti sistemi di sviluppo di capacità a oltre 40 centri dati nazionali grazie a finanziamenti dell'Unione; tali sistemi richiedono una manutenzione periodica e devono essere talvolta sostituiti.
Le attività integrate di sensibilizzazione e di sviluppo di capacità forniscono a esperti di paesi in via di sviluppo le informazioni di fondo e la formazione necessarie per agevolarne la partecipazione ai processi decisionali e di elaborazione delle politiche della commissione preparatoria per la CTBTO. Tale partecipazione è essenziale per affermare il carattere democratico e partecipativo del CTBT, che a sua volta funge da misura di rafforzamento della fiducia per ottenere il sostegno degli Stati non firmatari.
Come elemento chiave della sensibilizzazione e dello sviluppo di capacità integrati, il segretariato assicura attività di istruzione e formazione intese a creare e mantenere le necessarie capacità per quanto riguarda gli aspetti tecnici, scientifici, giuridici e politici del CTBT e del relativo regime di verifica concentrandosi sugli Stati che non hanno firmato o ratificato il CTBT. Tali attività di istruzione e formazione richiedono sforzi e risorse interdivisionali e beneficiano inoltre della partecipazione di membri del gruppo di eminenti personalità e del sostegno di membri del CTBTO Youth Group.
Obiettivi
Le attività integrate di sensibilizzazione e di sviluppo di capacità della commissione preparatoria per la CTBTO mirano a:
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a) |
contribuire all'universalizzazione del trattato; |
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b) |
migliorare le prospettive di entrata in vigore del CTBT; e |
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c) |
rafforzare e mantenere il sostegno al regime di verifica del CTBT. |
Attività relative all'universalizzazione e all'entrata in vigore
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sviluppo di materiali e strumenti didattici online; |
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azioni di formazione, seminari e convegni scientifici, diplomatici; |
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partecipazione a grandi eventi dedicati a questioni legate alla non proliferazione e al disarmo. |
Attività volte a rafforzare e mantenere il sostegno al regime di verifica del CTBT
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sviluppo di software e infrastruttura; |
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seminari tecnici; |
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formazione sistematica per il software extended NDC-in-a-Box (eNIAB); |
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sostegno all'integrazione del trattamento dei dati dell'IMS nelle reti sismiche nazionali e regionali; |
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prestazione di assistenza tecnica correttiva sotto forma di attrezzature per i sistemi di sviluppo di capacità e relativa manutenzione o sostituzione. |
Risultati
Migliori abilità e maggiore conoscenza con riferimento al CTBT e al relativo sistema di verifica e capacità operative del regime di verifica rafforzate. Gli Stati che devono firmare e/o ratificare il CTBT, compresi quelli di cui all'allegato 2 del CTBT, saranno resi edotti dei vantaggi del CTBT e del suo regime di verifica.
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28.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56/46 |
DECISIONE (PESC) 2018/299 DEL CONSIGLIO
del 26 febbraio 2018
che promuove la rete europea di gruppi di riflessione indipendentin sulla non proliferazione e il disarmo a sostegno dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, paragrafo 1, e l'articolo 31, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
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(1) |
Il 12 dicembre 2003, il Consiglio europeo ha adottato la strategia UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa («strategia dell'UE contro la proliferazione delle ADM»), che nel capitolo III contiene un elenco di misure da adottare sia all'interno dell'Unione sia nei paesi terzi per combattere tale proliferazione. |
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(2) |
L'Unione sta attuando attivamente la strategia dell'UE contro la proliferazione delle ADM, attuando le misure elencate nel capitolo III della stessa, quale lo sviluppo delle necessarie strutture all'interno dell'Unione. |
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(3) |
L'8 dicembre 2008 il Consiglio ha adottato le sue conclusioni ed un documento intitolato «Nuove linee d'azione dell'Unione europea nella lotta alla proliferazione delle armi di distruzione di massa e relativi vettori» («nuove linee d'azione»), secondo cui la proliferazione delle armi di distruzione di massa («ADM») continua a costituire una delle maggiori sfide in materia di sicurezza e la politica di non proliferazione costituisce un aspetto essenziale della politica estera e di sicurezza comune (PESC). |
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(4) |
Nelle nuove linee d'azione il Consiglio invita le formazioni e gli organi competenti del Consiglio, la Commissione, le altre istituzioni e gli Stati membri a dare un seguito concreto a tale documento. |
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(5) |
Nelle nuove linee d'azione il Consiglio sottolinea che l'azione dell'Unione volta ad impedire la proliferazione potrebbe trarre vantaggio dal supporto fornito da una rete non governativa di non proliferazione, che riunisca le istituzioni di politica estera e i centri di ricerca specializzati nei settori strategici dell'Unione, pur appoggiandosi su reti utili già esistenti. Una siffatta rete potrebbe essere estesa alle istituzioni dei paesi terzi con i quali l'Unione svolge dialoghi specifici connessi alla non proliferazione. |
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(6) |
Il 15 e il 16 dicembre 2005 il Consiglio europeo ha adottato la strategia dell'UE volta a combattere l'accumulazione e il traffico illeciti di armi leggere e di piccolo calibro (SALW) e relative munizioni («strategia dell'UE sulle SALW»), che stabilisce gli orientamenti per l'azione dell'Unione nel settore delle SALW. Secondo la strategia dell'Unione sulle SALW l'accumulazione e il traffico illeciti di SALW e relative munizioni costituiscono una grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale. |
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(7) |
La strategia dell'UE sulle SALW include tra i suoi obiettivi la necessità di promuovere un multilateralismo efficace per sviluppare i meccanismi internazionali, regionali e all'interno dell'Unione e dei suoi Stati membri contro l'offerta e la diffusione destabilizzante delle SALW e relative munizioni. |
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(8) |
Il 26 luglio 2010, il Consiglio ha adottato la decisione 2010/430/PESC (1), che ha istituito la rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione e ha disposto che l'attuazione tecnica di tale decisione debba essere effettuata dal consorzio dell'UE per la non proliferazione («consorzio»). |
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(9) |
La scelta del consorzio quale unico beneficiario di una sovvenzione è motivata, nella fattispecie, dalla volontà dell'Unione – appoggiata dagli Stati membri – di proseguire una proficua cooperazione con la rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione, che contribuisce alla creazione di una cultura europea comune in materia di non proliferazione e disarmo, aiuta l'Unione ad elaborare e plasmare le proprie politiche in tali settori e contribuisce ad aumentare la visibilità dell'Unione. Il consorzio, che per sua natura deve la sua esistenza all'Unione e dipende interamente dal sostegno della stessa, effettua il finanziamento del 100 % necessario in questo caso. Il consorzio non dispone di risorse finanziarie indipendenti né dell'autorità giuridica necessaria per reperire altri fondi. Il consorzio ha inoltre istituito, oltre ai quattro gruppi di riflessione incaricati della gestione, una rete che riunisce oltre 70 gruppi di riflessione e centri di ricerca, raggruppando la quasi totalità delle competenze non governative in materia di non proliferazione e disarmo nell'Unione. |
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(10) |
Il 10 marzo 2014 il Consiglio ha adottato la decisione 2014/129/PESC (2), che ha prorogato di tre anni la prosecuzione della promozione e del sostegno finanziario delle attività della rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione e ha incaricato il consorzio dell'attuazione tecnica della decisione. |
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(11) |
Il 3 aprile 2017 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2017/632 (3), che ha stabilito la proroga della durata della decisione 2014/129/PESC per consentire il proseguimento dell'attuazione delle attività fino al 2 luglio 2017. |
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(12) |
Il 4 luglio 2017 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2017/1195 (4), che ha prorogato il periodo di attuazione della decisione 2014/129/PESC dal 3 luglio al 31 dicembre 2017 per consentire di organizzare, nel 2017, una conferenza annuale di primaria importanza sulla non proliferazione e il disarmo, nonché di continuare a mantenere e aggiornare la piattaforma Internet del consorzio. |
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(13) |
I nomi della rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione e del consorzio saranno adattati al fine di includere «disarmo», in linea con la raccomandazione contenuta nella risoluzione del Parlamento europeo del 27 ottobre 2016 sulla sicurezza nucleare e la non proliferazione, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
1. Al fine di contribuire all'attuazione rafforzata della strategia dell'UE contro la proliferazione delle ADM, fondata sui principi del multilateralismo, della prevenzione e della cooperazione efficaci con i paesi terzi, è prorogata di 42 mesi la prosecuzione della promozione e del sostegno delle attività della rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione al fine di perseguire i seguenti obiettivi:
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a) |
incoraggiare il dialogo politico e di sicurezza e le discussioni a lungo termine sulle misure volte a combattere la proliferazione di ADM e relativi vettori all'interno delle società civili, in particolare tra gli esperti, i ricercatori e gli accademici; |
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b) |
fornire ai partecipanti dei pertinenti organi preparatori del Consiglio l'opportunità di consultare la rete su questioni attinenti alla non proliferazione e al disarmo e consentire ai rappresentanti degli Stati membri di partecipare alle riunioni della rete; |
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c) |
costituire una base di partenza utile per l'azione svolta dall'Unione e dalla comunità internazionale in materia di non proliferazione e disarmo, in particolare fornendo relazioni e/o raccomandazioni ai rappresentanti dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («AR»); |
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d) |
contribuire a rafforzare la consapevolezza dei paesi terzi sulle sfide della proliferazione e del disarmo, nonché sulla necessità di agire in cooperazione con l'Unione e nel quadro di consessi multilaterali, in particolare le Nazioni Unite, al fine di prevenire, scoraggiare, bloccare e, se possibile, eliminare i programmi di proliferazione che causano preoccupazione a livello globale; |
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e) |
contribuire allo sviluppo di competenze e capacità istituzionale in materia di non proliferazione e disarmo nell'ambito dei gruppi di riflessione e dei governi nell'Unione e nei paesi terzi. |
2. Alla luce della strategia dell'UE sulle SALW, la portata delle attività della rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione non si limita ad affrontare le questioni relative alle minacce connesse alla proliferazione delle ADM e relativi vettori, ma si occupa anche delle questioni relative alle armi convenzionali, comprese le SALW. L'inclusione delle questioni relative alle armi convenzionali nel settore di attività della rete offrirà uno strumento essenziale ai fini del dialogo e della formulazione di raccomandazioni riguardo all'azione dell'Unione in questo settore nel quadro dell'attuazione della strategia dell'UE sulle SALW e della politica dell'Unione sulle armi convenzionali.
3. I progetti che saranno sostenuti dall'Unione contemplano le seguenti attività specifiche:
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a) |
fornire gli strumenti per l'organizzazione di conferenze annuali di primaria importanza con paesi terzi e la società civile sulla non proliferazione e il disarmo al fine di discutere e identificare misure ulteriori per la lotta alla proliferazione di ADM e relativi vettori, e i correlati obiettivi del disarmo, e affrontare altresì le sfide connesse alle armi convenzionali, tra cui il contrasto del traffico illecito e dell'accumulazione eccessiva di SALW e relative munizioni. Le conferenze promuoveranno inoltre a livello internazionale la strategia dell'UE contro la proliferazione delle ADM e la strategia dell'UE sulle SALW, nonché il ruolo delle istituzioni dell'Unione e dei gruppi di riflessione dell'Unione in questo ambito, al fine di accrescere la visibilità delle politiche dell'Unione in materia e di presentare relazioni e/o raccomandazioni ai rappresentanti dell'AR; |
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b) |
fornire gli strumenti per l'organizzazione di riunioni consultive annuali tra rappresentanti delle istituzioni dell'Unione, rappresentanti gli Stati membri ed esperti accademici nella prospettiva di scambiare opinioni sulle più importanti questioni e gli sviluppi cruciali nel settore del disarmo, della non proliferazione e del controllo delle esportazioni di armi in vista della presentazione di relazioni e/o di raccomandazioni ai rappresentanti dell'AR; |
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c) |
fornire gli strumenti per l'organizzazione di un massimo di nove seminari ad hoc per esperti e operatori del settore sull'intera gamma di questioni connesse alla non proliferazione e al disarmo, riguardanti sia le armi non convenzionali che quelle convenzionali, in vista della presentazione di relazioni e/o di raccomandazioni ai rappresentanti dell'AR; |
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d) |
fornire gli strumenti per elaborare e pubblicare fino a 20 documenti programmatici che verteranno sui temi che rientrano nel mandato del consorzio e presenteranno opzioni politiche e/o operative; |
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e) |
fornire gli strumenti per continuare a gestire e sviluppare ulteriormente un servizio di help-desk in seno al consorzio che metta a disposizione competenze ad hoc su problemi inerenti all'intera gamma di questioni connesse alla non proliferazione e al disarmo, riguardanti sia le armi non convenzionali che quelle convenzionali, e fornisca risposte entro un termine di due-tre settimane, compresa l'elaborazione di un massimo di 18 documenti di esperti; |
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f) |
fornire gli strumenti per proseguire la sensibilizzazione, l'istruzione e lo sviluppo di competenze e capacità istituzionale in materia di non proliferazione e disarmo nell'ambito dei gruppi di riflessione e dei governi nell'Unione e nei paesi terzi attraverso:
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g) |
fornire gli strumenti per mantenere, gestire e sviluppare ulteriormente una piattaforma Internet e le relative reti sociali per facilitare i contatti, fornire un forum unico per la ricerca europea in materia di disarmo e non proliferazione, promuovere la rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione, coinvolgere la comunità globale per la non proliferazione e il disarmo e promuovere le offerte educative del consorzio per quanto concerne sia le formazioni in loco che l'apprendimento elettronico. |
Una descrizione particolareggiata dei progetti figura nell'allegato.
Articolo 2
1. L'AR è responsabile dell'attuazione della presente decisione.
2. L'attuazione sotto il profilo tecnico dei progetti che riguardano le attività di cui all'articolo 1, paragrafo 3, è realizzata dal consorzio, fondato sulla Fondation pour la Recherche Stratégique (FRS), sul Peace Research Institute Frankfurt (HSFK/PRIF), sull'International Institute for Strategic Studies (IISS), sullo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), sull'Istituto Affari Internazionali (IAI) di Roma e sul Vienna Center for Disarmament and Non-Proliferation (VCDNP). Il consorzio svolge tale compito sotto la responsabilità dell'AR. A tal fine l'AR stabilisce le necessarie modalità con il consorzio.
3. Gli Stati membri e il servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) propongono priorità e temi di interesse specifico da valutare nell'ambito dei programmi di ricerca del consorzio, che saranno esaminati in documenti di lavoro e seminari, conformemente alle politiche dell'Unione.
Articolo 3
1. L'importo di riferimento finanziario per l'attuazione dei progetti che riguardano le attività di cui all'articolo 1, paragrafo 3, è pari a 4 507 004,70 EUR.
2. Le spese finanziate con l'importo di cui al paragrafo 1 sono gestite in conformità delle procedure e delle norme applicabili al bilancio generale dell'Unione.
3. La Commissione vigila sulla corretta gestione delle spese di cui al paragrafo 1. A tal fine essa conclude un accordo di finanziamento con il consorzio. L'accordo prevede che il consorzio assicuri la visibilità del contributo dell'Unione corrispondente alla sua entità.
4. La Commissione si adopera per concludere l'accordo di finanziamento di cui al paragrafo 3 il più presto possibile dopo l'entrata in vigore della presente decisione. Essa informa il Consiglio sulle eventuali difficoltà di detto processo e sulla data di conclusione dell'accordo.
Articolo 4
1. L'AR riferisce al Consiglio sull'attuazione della presente decisione sulla scorta di relazioni periodiche elaborate dal consorzio. Tali relazioni costituiscono la base della valutazione effettuata dal Consiglio.
2. La Commissione riferisce sugli aspetti finanziari dei progetti di cui all'articolo 1, paragrafo 3.
Articolo 5
1. La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
2. La presente decisione cessa di produrre effetti decorsi 42 mesi dalla data di conclusione dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 3, paragrafo 3.
Tuttavia, essa cessa di produrre effetti decorsi sei mesi dall'entrata in vigore se l'accordo di finanziamento non è concluso entro tale termine.
Fatto a Bruxelles, il 26 febbraio 2018
Per il Consiglio
Il presidente
F. MOGHERINI
(1) Decisione 2010/430/PESC del Consiglio, del 26 luglio 2010, che istituisce una rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione a sostegno dell'attuazione della strategia UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 202 del 4.8.2010, pag. 5).
(2) Decisione 2014/129/PESC del Consiglio, del 10 marzo 2014, che promuove la rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione a sostegno dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 71 del 12.3.2014, pag. 3).
(3) Decisione (PESC) 2017/632 del Consiglio, del 3 aprile 2017, che modifica la decisione 2014/129/PESC che promuove la rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione a sostegno dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 90 del 4.4.2017, pag. 10).
(4) Decisione (PESC) 2017/1195 del Consiglio, del 4 luglio 2017, che modifica la decisione 2014/129/PESC che promuove la rete europea di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione a sostegno dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (GU L 172 del 5.7.2017, pag. 14).
ALLEGATO
LA RETE EUROPEA DI GRUPPI DI RIFLESSIONE INDIPENDENTI SULLA NON PROLIFERAZIONE E IL DISARMO A SOSTEGNO DELL'ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA DELL'UE CONTRO LA PROLIFERAZIONE DELLE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA (STRATEGIA DELL'UE CONTRO LA PROLIFERAZIONE DELLE ADM)
1. Obiettivi
Scopo della presente decisione è continuare ad attuare le «Nuove linee d'azione dell'Unione europea nella lotta alla proliferazione delle armi di distruzione di massa e relativi vettori» («Nuove linee d'azione») stabilite nelle conclusioni del Consiglio dell'8 dicembre 2008 quale approfondimento della strategia dell'UE del 2003 contro la proliferazione delle ADM. Ai sensi delle Nuove linee d'azione, nella sua lotta alla proliferazione delle ADM l'Unione potrebbe trarre vantaggio dal supporto fornito da una rete non governativa di gruppi di riflessione sulla non proliferazione. La rete dovrebbe raggruppare le istituzioni di politica estera e i centri di ricerca specializzati nei settori strategici dell'Unione. Una siffatta rete potrebbe essere estesa alle istituzioni dei paesi terzi con i quali l'Unione conduce dialoghi specifici connessi al disarmo e alla non proliferazione.
Tale rete di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione («rete») e il disarmo continuerebbe a incoraggiare il dialogo politico e di sicurezza e le discussioni a lungo termine sulle misure volte a combattere la proliferazione di ADM e relativi vettori e le correlate questioni del disarmo all'interno delle società civili, e più in particolare tra gli esperti, i ricercatori e gli accademici.
L'attività della rete è estesa a questioni connesse con le armi convenzionali, SALW comprese, con particolare attenzione alle misure atte a proseguire l'attuazione della strategia dell'UE sulle SALW. La rete contribuirà ad apportare idee nuove sulle azioni dell'Unione in materia di armi convenzionali, ivi inclusi il traffico illecito e l'accumulazione eccessiva delle SALW e relative munizioni. Si tratta non solo della dimensione di reazione che interessa questioni di sicurezza ma anche di quella di prevenzione. La prevenzione del traffico illecito e non regolamentato di armi convenzionali, incluse le SALW, è stata riconosciuta come priorità dell'Unione nell'ambito del processo relativo al trattato sul commercio delle armi (ATT).
La rete affronta inoltre tutti gli aspetti del controllo delle esportazioni connesse alle ADM o alle armi convenzionali, tra cui i prodotti a duplice uso, e le questioni concernenti la sicurezza spaziale.
La rete punta a rafforzare la consapevolezza dei paesi terzi in merito alle sfide connesse alla proliferazione di ADM e di armi convenzionali, ivi inclusi il traffico illecito e l'accumulazione eccessiva di SALW e relative munizioni, attraverso pubblicazioni, riunioni, conferenze e progetti specifici di formazione e sensibilizzazione. Essa mira inoltre a rafforzare la consapevolezza della necessità di agire in cooperazione con l'Unione e nel quadro di consessi multilaterali, in particolare le Nazioni Unite, al fine di prevenire, scoraggiare, bloccare e, se possibile, eliminare i programmi di proliferazione che causano preoccupazione a livello globale, nonché il traffico illecito e l'accumulazione eccessiva di SALW e relative munizioni.
L'Unione intende sostenere questa rete nel modo seguente:
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organizzando tre conferenze annuali di primaria importanza e, come evento a latere, dei «workshop di nuova generazione» in vista della presentazione di relazioni e/o di raccomandazioni ai rappresentanti dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («AR»); |
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organizzando tre riunioni consultive tra rappresentanti delle istituzioni dell'Unione, rappresentanti degli Stati membri ed esperti accademici nella prospettiva di scambiare opinioni sulle più importanti questioni e gli sviluppi cruciali nel settore del disarmo, della non proliferazione e del controllo delle esportazioni di armi in vista della presentazione di relazioni e/o di raccomandazioni ai rappresentanti dell'AR; |
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organizzando un massimo di nove seminari ad hoc per esperti e operatori del settore sull'intera gamma di questioni connesse alla non proliferazione e al disarmo, riguardanti sia le armi non convenzionali che quelle convenzionali, in vista della presentazione di relazioni e/o di raccomandazioni ai rappresentanti dell'AR; |
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elaborando e pubblicando fino a 20 documenti programmatici, che verteranno sui temi che rientrano nel mandato del consorzio e presenteranno opzioni politiche e/o operative; |
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continuando a gestire e sviluppare ulteriormente un servizio di help-desk in seno al consorzio che metta a disposizione competenze ad hoc su problemi inerenti all'intera gamma di questioni connesse alla non proliferazione e al disarmo, riguardanti sia le armi non convenzionali che quelle convenzionali, e fornisca risposte entro un termine compreso tra due e tre settimane, compresa l'elaborazione di un massimo di 18 documenti di esperti; |
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mantenendo e sviluppando ulteriormente un corso di apprendimento elettronico che copra tutti gli aspetti pertinenti della non proliferazione e del disarmo; |
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istituendo un massimo di 36 tirocini in materia di non proliferazione e disarmo per laureati o giovani diplomatici provenienti dall'Unione e da paesi terzi; |
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organizzando visite studio annuali a Bruxelles per i partecipanti al programma di borse di studio dell'ONU sul disarmo al fine di promuovere e aumentare la visibilità delle politiche dell'Unione nei settori della non proliferazione, del disarmo e del controllo delle esportazioni di armi; |
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sviluppando un corso pilota di formazione finalizzato a sensibilizzare in merito ai rischi della proliferazione, compresi quelli derivanti dagli sviluppi scientifici e tecnologici, tra laureati e studenti di corsi post-universitari nel settore delle scienze naturali; |
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mantenendo, gestendo e sviluppando ulteriormente una piattaforma Internet e le relative reti sociali per facilitare i contatti, offrire un forum unico per la ricerca europea in materia di disarmo e non proliferazione, promuovere la rete, coinvolgere la comunità globale per la non proliferazione e il disarmo e promuovere le offerte educative del consorzio per quanto concerne sia le formazioni in loco che l'apprendimento elettronico. |
2. Organizzazione della rete
La rete è aperta a tutti i gruppi di riflessione e gli istituti di ricerca competenti dell'Unione e degli Stati associati, nel pieno rispetto della diversità di opinione all'interno dell'Unione. Sarà coinvolta in tutte le attività del consorzio nella massima misura possibile, al fine di conferire ai suoi membri titolarità e visibilità.
La rete continuerà a favorire i contatti all'interno della comunità di ricerca europea in materia di non proliferazione e disarmo, in particolare a raggiungere gli studiosi di scienze naturali che lavorano nel settore della sicurezza chimica, biologica, radiologica e nucleare (CBRN). Continuerà a facilitare i contatti tra esperti non governativi, rappresentanti degli Stati membri e istituzioni dell'Unione. La rete sarà pronta ad avviare un dialogo con soggetti non governativi di paesi terzi in linea con le strategie dell'UE contro la proliferazione delle ADM e sulle SALW.
Il mandato della rete contempla la non proliferazione delle ADM e relativi vettori, il disarmo, le questioni relative alle armi convenzionali, incluse le SALW, nonché il controllo delle esportazioni di armi e la sicurezza spaziale.
I partecipanti dei pertinenti organi preparatori del Consiglio (come i gruppi CONOP/CODUN e COARM) potranno consultare la rete su questioni connesse al disarmo e alla non proliferazione di armi non convenzionali e convenzionali, incluse le SALW, e i loro rappresentanti avranno facoltà di partecipare alle riunioni della rete, le quali, se fattibile, potranno essere organizzate consecutivamente a quelle dei gruppi di lavoro.
La rete continuerà ad essere diretta dal consorzio dell'UE per la non proliferazione, formato da FRS, HSFK/PRIF, IISS, SIPRI, IAI e VCDNP, che sarà incaricato della gestione dei progetti, in stretta cooperazione con i rappresentanti dell'AR.
Il consorzio, in consultazione con i rappresentanti dell'AR e gli Stati membri, inviterà i partecipanti esperti nelle politiche in materia di non proliferazione e disarmo nel settore delle ADM e delle armi convenzionali, a seminari di esperti e conferenze annuali di primaria importanza nonché a condividere on line le loro pubblicazioni e attività su un sito dedicato. Il consorzio contribuirà inoltre allo sviluppo di competenze in materia di non proliferazione e disarmo a favore dei funzionari e degli accademici sia dell'Unione che al di fuori di essa.
3. Descrizione dei progetti
3.1. Progetto 1: Organizzazione di una conferenza annuale di primaria importanza con una relazione e/o raccomandazioni
3.1.1.
Le conferenze annuali di primaria importanza sulla non proliferazione e il disarmo, con la partecipazione di esperti governativi, gruppi di riflessione indipendenti e altri specialisti del mondo accademico dell'Unione e degli Stati associati nonché dei paesi terzi, discuteranno e identificheranno misure ulteriori per la lotta alla proliferazione di ADM e relativi vettori, e i correlati obiettivi di disarmo, e affronteranno altresì le sfide connesse alle armi convenzionali, tra cui il contrasto del traffico illecito e dell'accumulazione eccessiva di SALW e relative munizioni. In quanto evento faro del progetto, la conferenza annuale continuerà ad accrescere la consapevolezza in merito alla strategia dell'UE contro la proliferazione delle ADM, alla strategia sulle SALW nonché alle Nuove linee d'azione e agli sforzi di attuazione delle stesse da parte delle istituzioni.
Le conferenze annuali serviranno anche a promuovere il ruolo e la coesione dei gruppi di riflessione europei specializzati in settori connessi alla non proliferazione e al disarmo e contribuiranno a potenziare le capacità degli stessi e di altre istituzioni, anche in regioni del mondo sprovviste di competenze molto approfondite in materia di disarmo e non proliferazione.
Le conferenze annuali e le eventuali riunioni preparatorie affronteranno questioni connesse al disarmo e alla non proliferazione che siano di attualità per i lavori del servizio europeo per l'azione esterna (SEAE). Sulla base di tali discussioni e di altri lavori sotto la supervisione del consorzio, saranno elaborate relazioni di taglio programmatico congiuntamente ad una serie di raccomandazioni ai rappresentanti dell'AR imperniate sull'azione. La relazione sarà distribuita alle istituzioni competenti dell'Unione e agli Stati membri, e sarà resa disponibile on line.
3.1.2.
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Mantenimento di una conferenza internazionale di primaria importanza a guida europea sulla non proliferazione e il disarmo che resterà il contesto chiave per promuovere la discussione strategica delle misure di lotta alla proliferazione di ADM e relativi vettori e dei correlati obiettivi di disarmo per affrontare le sfide connesse alle armi convenzionali, tra cui il contrasto del traffico illecito e dell'accumulazione eccessiva di SALW e relative munizioni; |
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aumento della visibilità e della conoscenza delle politiche dell'Unione contro la proliferazione di ADM e SALW e nell'ambito dell'azione CBRN tra i funzionari dei governi, il mondo accademico e la società civile dei paesi terzi; |
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promozione del ruolo e della coesione della rete e del ruolo dell'Unione in questo settore nonché consolidamento delle competenze in materia di non proliferazione nei paesi in cui sono insufficienti, incluso nei paesi terzi; |
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presentazione di relazioni con taglio programmatico e/o raccomandazioni imperniate sull'azione, che migliorerebbero l'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle ADM e della strategia sulle SALW e costituirebbero una base di partenza utile per l'azione svolta dall'Unione e dalla comunità internazionale in materia di non proliferazione e di armi convenzionali; |
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aumento della consapevolezza e della conoscenza delle istituzioni dell'Unione, degli Stati membri, della società civile e dei paesi terzi in merito alle minacce connesse alle ADM e relativi vettori, ai fini di una migliore capacità di previsione. |
3.1.3.
Il progetto prevede l'organizzazione di tre conferenze annuali di primaria importanza, con eventuali riunioni preparatorie, e la preparazione delle connesse relazioni e/o raccomandazioni:
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una conferenza annuale di un giorno e mezzo a Bruxelles, con la partecipazione di un massimo di 300 esperti dei gruppi di riflessione, del mondo accademico e dei governi dell'Unione, degli Stati associati e dei paesi terzi, specializzati nelle questioni connesse alla non proliferazione, al disarmo, al controllo delle armi e alle armi convenzionali, comprese le SALW; |
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attenzione allo sviluppo degli specialisti di «nuova generazione», anche al di fuori dell'Europa e nell'America del Nord, che saranno invitati ad una giornata supplementare prima o dopo la conferenza per una formazione specializzata e contatti con le competenti istituzioni dell'Unione; |
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relazioni di taglio programmatico e/o raccomandazioni imperniate sull'azione che migliorerebbero l'attuazione delle strategie dell'UE sulle ADM e sulle SALW. |
3.2. Progetto 2: Organizzazione di riunioni consultive annuali dell'Unione
3.2.1.
Il progetto prevede l'organizzazione di tre riunioni consultive annuali con la preparazione delle connesse relazioni e/o raccomandazioni. I seminari dovrebbero affrontare le sfide, sia a breve che a medio termine, cui è confrontata l'Unione nei settori della non proliferazione e del disarmo, in particolare delle ADM e relativi vettori, delle armi convenzionali incluse le SALW, dei nuovi tipi di armi e vettori. I seminari dovrebbero inoltre offrire ai decisori dell'Unione la possibilità di concentrarsi su sfide e tendenze a più lungo termine nel settore della non proliferazione e del disarmo nonché su altre questioni pertinenti, che esulano dalla loro ordinaria attività quotidiana.
Le riunioni consultive serviranno anche a rafforzare la coesione dei gruppi di riflessione europei specializzati in settori connessi alla non proliferazione e al disarmo e contribuiranno a potenziare le capacità in questi settori, specialmente nelle regioni dell'Unione in cui le competenze in materia di disarmo e non proliferazione sono perfezionabili.
3.2.2.
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— |
Scambio di informazioni e analisi sulle attuali tendenze della proliferazione tra responsabili delle politiche ed esperti del mondo accademico degli Stati membri e personale specializzato del SEAE e delle altre istituzioni dell'Unione; |
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discussione su migliori modalità e strumenti da esperire per attuare le politiche dell'Unione contro la proliferazione; |
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riscontri costruttivi forniti all'Unione da parte di gruppi di riflessione indipendenti dell'Unione sulle sue strategie contro la proliferazione delle ADM e delle SALW, nonché proposte rivolte ai gruppi di riflessione da parte di operatori del settore sui temi strategici più importanti per la ricerca futura; |
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individuazione di questioni pertinenti in materia di non proliferazione e disarmo per le relazioni di taglio programmatico; |
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elaborazione di relazioni di taglio programmatico congiuntamente a una serie di raccomandazioni imperniate sull'azione per i rappresentanti dell'AR. |
3.2.3.
Il progetto prevede l'organizzazione di tre riunioni consultive annuali con la preparazione delle connesse relazioni e/o raccomandazioni. Il programma di tali eventi è preparato in stretta cooperazione con i gruppi PESC del Consiglio competenti in materia di non proliferazione e di disarmo (CODUN/CONOP) e di controllo delle esportazioni di armi (COARM). Le riunioni dovrebbero affrontare le sfide a breve e medio termine che si pongono all'Unione in materia di non proliferazione e di disarmo nelle seguenti categorie di armi: ADM e relativi vettori, armi convenzionali, incluse le SALW, e nuovi tipi di armi e vettori.
Le riunioni consultive annuali, della durata di un giorno e mezzo, consentono la partecipazione di un massimo di 100 persone appartenenti a gruppi di riflessione dell'Unione, degli Stati membri e delle istituzioni dell'Unione, specializzate nelle questioni connesse alla non proliferazione e alle armi convenzionali, SALW comprese. Tali seminari dovrebbero assolvere soprattutto una funzione consultiva tra i gruppi di riflessione dell'Unione sulla non proliferazione e il disarmo, l'Unione e gli Stati membri. Le riunioni consultive annuali dovrebbero tenersi a Bruxelles.
3.3. Progetto 3: Organizzazione di seminari ad hoc
3.3.1.
Il progetto prevede l'organizzazione di un massimo di nove seminari di esperti ad hoc, con la preparazione delle connesse relazioni e/o raccomandazioni. Questi seminari dovrebbero assolvere, in particolare, una funzione consultiva tra i gruppi di riflessione dell'Unione sulla non proliferazione, l'Unione europea e gli Stati membri, su una base ad hoc, allo scopo di affrontare eventi salienti e opzioni strategiche dell'Unione, nonché di offrire ai gruppi di riflessione dell'Unione, agli Stati membri dell'UE e alle istituzioni dell'Unione la possibilità di raggiungere destinatari all'interno e all'esterno dell'Unione.
3.3.2.
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Scambio di informazioni e analisi sulle attuali tendenze della proliferazione tra responsabili delle politiche ed esperti del mondo accademico degli Stati membri e personale specializzato del SEAE e delle altre istituzioni dell'Unione; |
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discussione su migliori modalità e strumenti da esperire per attuare le politiche dell'Unione contro la proliferazione; |
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riscontri costruttivi forniti all'Unione da parte di gruppi di riflessione indipendenti dell'Unione sulle sue strategie contro la proliferazione delle ADM e delle SALW, nonché proposte rivolte ai gruppi di riflessione da parte di operatori del settore sui temi strategici più importanti per la ricerca futura; |
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individuazione di questioni pertinenti in materia di non proliferazione e disarmo per le relazioni di taglio programmatico; |
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elaborazione di relazioni di taglio programmatico congiuntamente a una serie di raccomandazioni ai rappresentanti dell'AR imperniate sull'azione. Le relazioni sarebbero distribuite alle istituzioni competenti dell'Unione e degli Stati membri. |
3.3.3.
Il progetto prevede l'organizzazione di un massimo di nove seminari di esperti ad hoc, con la preparazione delle connesse relazioni e/o raccomandazioni. I seminari ad hoc, di durata fino a due giorni, consentono la partecipazione di un massimo di 45 persone, da stabilire caso per caso.
3.4. Progetto 4: Pubblicazioni
3.4.1.
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— |
Fornire informazioni e analisi, principalmente da parte di esperti, ricercatori e accademici, che riguardino questioni attinenti alla non proliferazione delle AMD e relativi vettori, alle armi convenzionali, comprese le SALW, e al disarmo e che contribuiscano a un dialogo politico e di sicurezza su tali questioni; |
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— |
fornire ai partecipanti ai pertinenti organi preparatori del Consiglio una risorsa che consenta loro di arricchire le discussioni sulle politiche e sulle prassi dell'Unione in materia di non proliferazione, controllo delle armi e disarmo; |
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— |
fornire idee, informazioni e analisi che possano contribuire all'elaborazione di azioni di non proliferazione, controllo delle armi e disarmo a livello dell'Unione. |
3.4.2.
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— |
Rafforzamento del dialogo politico e di sicurezza sulle misure volte a combattere la proliferazione delle ADM e relativi vettori, sul controllo delle armi e sul disarmo, principalmente da parte di esperti, ricercatori ed accademici; |
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— |
maggiore consapevolezza, conoscenza e comprensione nella società civile, in particolare nella più ampia rete dell'Unione di gruppi di riflessione indipendenti sulla non proliferazione, e nei governi delle questioni concernenti le politiche dell'Unione in materia di non proliferazione, controllo delle armi e disarmo; |
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proposta di opzioni politiche e/o operative all'AR, alle istituzioni dell'Unione e agli Stati membri; |
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elaborazione di azioni di non proliferazione, controllo delle armi e disarmo a livello dell'Unione sostenuta attraverso idee, informazioni e analisi. |
3.4.3.
Il progetto mira a elaborare e pubblicare fino a 20 documenti programmatici. Questi saranno redatti o commissionati dal consorzio e non riflettono necessariamente le posizioni delle istituzioni dell'Unione o degli Stati membri. I documenti programmatici verteranno sui temi che rientrano nel mandato del consorzio. Ogni documento inquadrerà opzioni politiche e/o operative. Tutti i documenti programmatici saranno pubblicati sul sito del consorzio
3.5. Progetto 5: Gestione e ulteriore sviluppo del servizio di help-desk
3.5.1.
Il proseguimento della gestione e l'ulteriore sviluppo, in seno al consorzio, del servizio di help-desk che mette a disposizione competenze ad hoc su problemi inerenti all'intera gamma di questioni connesse alla non proliferazione e al disarmo, riguardanti sia le armi non convenzionali che quelle convenzionali, informeranno e faciliteranno l'elaborazione dell'azione strategica dell'Unione in relazione a temi specifici e urgenti.
3.5.2.
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— |
Gestione delle domande di ricerca ad hoc, con risposte entro un termine di due-tre settimane, su questioni specifiche chieste dal SEAE; |
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— |
promozione del dialogo ad hoc su temi specifici tra i gruppi di riflessione del consorzio e il SEAE; |
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— |
conseguente rafforzamento della base di conoscenze per le discussioni in corso nell'Unione sulle questioni relative alla non proliferazione; |
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concessione al SEAE del completo accesso alle competenze e alle risorse dedicate alla ricerca del consorzio per richieste a breve termine e occasionali. |
3.5.3.
Il progetto fornirà al SEAE e ai competenti gruppi di lavoro del Consiglio, entro due-tre settimane dalla richiesta del SEAE, fino a 18 documenti di esperti di 5-10 pagine su questioni attuali connesse alla non proliferazione e al disarmo. I documenti si baseranno su una rassegna della letteratura accademica e dei documenti principali esistenti (ricerca non originale). I possibili argomenti alla luce dell'agenda internazionale, dei prossimi eventi dell'Unione e dei documenti strategici dell'Unione saranno individuati attraverso discussioni con il SEAE. Il SEAE può richiedere tale servizio a) tramite un documento; e/o b) mediante una riunione informativa con i gruppi CONOP o COARM; e/o c) con il contributo a distanza di un esperto quando è necessario un parere urgente.
3.6. Progetto 6: apprendimento elettronico
3.6.1.
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— |
Sviluppare le competenze della prossima generazione di accademici e responsabili nei settori della non proliferazione e del disarmo; |
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— |
approfondire ulteriormente la conoscenza delle politiche dell'Unione in materia di non proliferazione e disarmo nell'Unione e nei paesi terzi; |
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— |
contribuire alle iniziative mondiali intese a promuovere l'educazione alla non proliferazione e al disarmo; |
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rinnovare e ampliare le competenze sulle questioni connesse alle ADM e alle SALW all'interno dell'Unione e nei paesi partner; |
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fornire, alle istituzioni dell'Unione, agli Stati membri e alla rete europea di gruppi di riflessione, conoscenze ad hoc e aggiornate sull'intera gamma di controlli delle armi non convenzionali e convenzionali. |
3.6.2.
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— |
Manutenzione e ottimizzazione di un corso di apprendimento elettronico completo che copra tutti gli aspetti pertinenti della non proliferazione e del disarmo; |
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attività di sensibilizzazione e assistenza per educatori e formatori affinché utilizzino le risorse didattiche dell'Unione in materia di non proliferazione e disarmo; |
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sostegno per l'integrazione delle risorse di apprendimento elettronico dell'Unione nei programmi di master universitari; |
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associazione di apprendimento elettronico e formazione in aula nell'ambito della formazione ideata dal consorzio per sensibilizzare alla questione della proliferazione («apprendimento misto») |
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conoscenza più approfondita delle politiche dell'Unione in materia di non proliferazione e disarmo nell'Unione e nei paesi terzi; |
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fornitura di una risorsa didattica aperta e costantemente aggiornata a tutti gli attori impegnati nella ricerca e nella programmazione in materia di non proliferazione; |
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sviluppo di ulteriore contenuto online per migliorare il piano di formazione e per offrire essenziali conoscenze di sostegno ai responsabili e agli accademici che si occupano di non proliferazione. |
3.6.3.
Il progetto sarà incentrato sulla diffusione e sull'utilizzo a livello mondiale dello strumento di apprendimento elettronico, che è stato sviluppato ai sensi della decisione 2014/129/PESC.
A tal fine, la facilità d'uso del sito di apprendimento elettronico e della relativa sezione «Certificati» sarà continuamente migliorata sulla base dei riscontri dei partecipanti e della valutazione del comportamento degli utenti realizzata mediante vari strumenti statistici. Particolare attenzione sarà rivolta all'aggiornamento dell'offerta di apprendimento elettronico per gli utenti con deficit visivo o uditivo, al fine di agevolare un utilizzo del corso privo di impedimenti e di consentire la partecipazione di un massimo di utenti potenziali. Inoltre, l'intelligibilità dell'intero corso sarà migliorata mediante una revisione linguistica completa effettuata da specialisti di lingua madre inglese.
Tutte le 15 unità didattiche saranno aggiornate per fornire agli studenti i fatti e le cifre più attuali. Le attività di sensibilizzazione e di sostegno rivolte agli istituti didattici consentiranno di integrare facilmente l'apprendimento elettronico nei programmi di master universitari e nelle altre offerte didattiche e promuoveranno l'utilizzo a livello mondiale del corso di apprendimento elettronico.
Fino a 5 unità didattiche supplementari saranno create e avviate tra il 2018 e il 2020. Il contenuto aggiuntivo dell'apprendimento elettronico sarà elaborato in stretta consultazione con il SEAE e gli Stati membri dell'UE e può rientrare in una delle seguenti categorie:
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a) |
unità di apprendimento avanzato: sviluppa il contenuto del corso esistente e fornisce conoscenze più approfondite |
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b) |
unità di apprendimento pratico: si concentra sulle questioni pratiche relative all'attuazione dei regimi di non proliferazione o di controllo delle esportazioni |
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c) |
unità di apprendimento accademico: fornisce riflessioni teoriche sulla non proliferazione e sul disarmo |
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d) |
unità di apprendimento di sostegno: apporta conoscenze essenziali per comprendere meglio l'ampia problematica della non proliferazione e del disarmo (ad esempio gli aspetti giuridici, finanziari o etici). |
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e) |
unità di apprendimento su misura: affianca specifiche formazioni in aula ed è utilizzata in combinazione con tali formazioni («apprendimento misto»). |
3.7. Progetto 7: Tirocini
3.7.1.
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Sviluppare le competenze della prossima generazione di accademici e responsabili delle politiche e della programmazione in materia di non proliferazione; |
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rafforzare la comprensione e la titolarità delle politiche dell'Unione in materia di non proliferazione e disarmo in tutta l'Unione; |
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— |
diffondere e migliorare la conoscenza delle politiche dell'Unione in materia di SALW e ADM nei paesi terzi; |
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creare reti di esperti emergenti a livello regionale, laddove l'Unione ha forti interessi nel settore della non proliferazione; |
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potenziare lo sviluppo di competenze all'interno della rete europea di gruppi di riflessione sulla non proliferazione e il disarmo; |
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— |
rinnovare e ampliare le competenze sulle questioni connesse alle ADM e alle SALW all'interno dell'Unione e nei paesi partner; |
3.7.2.
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Rafforzamento delle competenze della prossima generazione di accademici e responsabili nelle politiche e nella programmazione in materia di non proliferazione; |
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— |
conoscenza più approfondita delle politiche dell'Unione in materia di non proliferazione e disarmo nell'Unione; |
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— |
migliore comprensione di strategie, politiche e approcci dell'Unione alla non proliferazione nei paesi terzi; |
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— |
creazione di una rete di giovani operatori e accademici e agevolazione della cooperazione sul piano pratico; |
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— |
potenziamento dello sviluppo di competenze relative alle politiche dell'Unione nei settori delle ADM e delle SALW all'interno della rete. |
3.7.3.
Il progetto prevede l'organizzazione di tirocini europei, di durata fino a tre mesi, in materia di non proliferazione e disarmo per un numero massimo di 36 laureati o giovani diplomatici. I tirocini saranno istituiti, monitorati e documentati dal consorzio e comprenderanno conferenze, sessioni di dibattito, letture strutturate e integrazione di progetti.
Tutti gli istituti appartenenti alla rete sono ammissibili quali istituti ospitanti. 30 dei 36 tirocini sono riservati a candidati europei, mentre i 6 tirocini rimanenti sono rivolti a candidati non europei provenienti idealmente dall'Asia meridionale, dall'Asia orientale, dal Medio oriente e dall'Africa settentrionale.
Tutti i tirocinanti saranno invitati – per quanto possibile – alle conferenze e ai seminari organizzati dal consorzio che si svolgono durante il loro tirocinio.
3.8. Progetto 8: Visita studio dell'Unione per i partecipanti al programma di borse di studio dell'ONU sul disarmo
3.8.1.
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— |
Approfondire ulteriormente la conoscenza e assicurare la visibilità delle politiche dell'Unione in materia di non proliferazione e disarmo nei paesi terzi; |
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— |
rinnovare e ampliare le competenze sulle questioni connesse alle ADM e alle SALW nei paesi terzi, in particolare informando in merito alle opportunità create dai programmi dell'Unione per lo sviluppo di competenze in settori quali il controllo delle esportazioni di armi, la non proliferazione, il disarmo e la riduzione dei rischi CBRN; |
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— |
sostenere gli sforzi delle Nazioni Unite volti ad accrescere l'educazione al disarmo e a promuovere il multilateralismo. |
3.8.2.
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Conoscenza più approfondita e visibilità delle politiche dell'Unione in materia di non proliferazione e disarmo nei paesi terzi; |
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competenze rafforzate sulle questioni connesse alle ADM e alle SALW nei paesi partner; |
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maggiore educazione al disarmo promossa dalle Nazioni Unite. |
3.8.3.
Il progetto comprende l'organizzazione di una visita studio annuale di 2-3 giorni a Bruxelles per i partecipanti al programma di borse di studio dell'ONU sul disarmo, compreso un seminario con oratori provenienti dalle istituzioni dell'Unione ed esperti della rete del consorzio, e una vista a luoghi rilevanti. La visita sarà programmata in modo tale che si svolga nell'ambito della componente europea del programma di borse di studio, di norma prima dell'Assemblea generale dell'ONU.
3.9. Progetto 9: Formazione per sensibilizzare alla questione della proliferazione
3.9.1.
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— |
Informare il settore delle scienze naturali e altri settori pertinenti in merito ai rischi di proliferazione delle ADM associati a determinati materiali, software e tecnologie, e ai trattati e meccanismi internazionali in materia; |
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— |
sviluppare le competenze di tali gruppi per la creazione, nelle loro istituzioni, di sistemi interni di conformità volti a controllare i flussi di tecnologie sensibili e la sicurezza dei materiali; |
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— |
fornire alle istituzioni dell'Unione, agli Stati membri e alla rete dell'Unione sulla non proliferazione nuove idee in merito agli sviluppi tecnologici e al loro potenziale impatto sulla non proliferazione. |
3.9.2.
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— |
Rafforzamento delle competenze della prossima generazione di accademici di scienze naturali e altri settori pertinenti in materia di strumenti e politiche di non proliferazione; |
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contributo agli obiettivi della politica di non proliferazione dell'Unione attraverso una maggiore consapevolezza dei rischi di proliferazione nelle discipline che presentano significativi rischi di proliferazione e negli sviluppi tecnologici; |
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associazione di apprendimento a distanza (apprendimento elettronico) e formazione in loco («apprendimento misto»). |
3.9.3.
Il progetto prevede lo sviluppo di un corso pilota per sensibilizzare ai rischi di proliferazione i laureati e gli studenti post-universitari nel settore delle scienze naturali e in altri settori pertinenti. A tal fine si renderebbe necessaria l'elaborazione di uno specifico programma di formazione rivolto a due diverse tipologie di pubblico (ad esempio nei settori biomedico, nucleare o dell'ingegneria) e la realizzazione di un corso pilota per ciascuno di tali gruppi destinatari.
3.10. Progetto 10: Gestione di una piattaforma su Internet
3.10.1.
La manutenzione e lo sviluppo di un sito Internet agevolerà i contatti intersessionali tra le riunioni della rete e promuoverà il dialogo sulla ricerca tra gruppi di riflessione sulla non proliferazione. Le istituzioni dell'Unione e gli Stati membri potrebbero inoltre beneficiare di un sito Internet dedicato in cui i partecipanti della rete sono liberi di scambiare informazioni, di mettere in comune le idee e di pubblicare i loro studi sulla non proliferazione delle ADM e relativi vettori nonché sulle armi convenzionali, comprese le SALW. Il progetto fornirà una verifica on line degli eventi e una finestra per la ricerca europea. Esso contribuirà alla diffusione efficace dei risultati della ricerca all'interno della comunità dei gruppi di riflessione e tra gli ambienti governativi. Ciò contribuirà ad una migliore previsione e conoscenza delle minacce legate alla proliferazione delle ADM e relativi vettori e alle armi convenzionali, ivi inclusi il traffico illecito e l'accumulazione eccessiva delle SALW e relative munizioni.
3.10.2.
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Gestione di una piattaforma in cui i gruppi di riflessione sulla non proliferazione possono costantemente scambiare idee ed analisi indipendenti sulla proliferazione delle ADM e sulle questioni connesse alle armi convenzionali, incluse le SALW; |
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ampliamento, gestione e aggiornamento della rete esistente di gruppi di riflessione indipendenti; |
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promozione di una migliore comprensione delle strategie dell'UE contro la proliferazione delle ADM e sulle SALW nella società civile e garanzia di un'interfaccia tra l'Unione e la rete dei gruppi di riflessione; |
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scaricamento gratuito e a titolo permanente dei documenti delle riunioni della rete e dei gruppi di riflessione indipendenti che desiderano mettere a disposizione i risultati della ricerca senza compenso finanziario; |
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maggiore consapevolezza e conoscenza, da parte delle istituzioni dell'Unione, degli Stati membri, della società civile e dei paesi terzi, delle minacce connesse alle armi convenzionali, alle ADM e relativi vettori ai fini di una migliore capacità di previsione. |
3.10.3.
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— |
Si potrebbe sviluppare il ricorso a una tecnologia di tipo «reti sociali», se fattibile e opportuna, in modo da permettere la comunicazione e lo scambio d'informazioni attivi on line tra i partecipanti della rete in un ambiente conosciuto. |
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Il consorzio incaricato del progetto sarà responsabile del web-hosting, della progettazione e della manutenzione tecnica del sito. |
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Le politiche dell'Unione sulle questioni connesse alla non proliferazione di ADM e alle armi convenzionali, incluse le SALW, saranno costantemente seguite e sostenute da una documentazione appropriata. |
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— |
Le pubblicazioni del consorzio saranno promosse e sostenute da archivi storici specifici. |
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— |
Le conferenze organizzate dal consorzio saranno promosse e diffuse tramite il sito (documenti preparatori, ordini del giorno, presentazioni, filmati delle sedute pubbliche ove opportuno). |
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— |
Il corso di apprendimento elettronico del consorzio sarà disponibile sul sito web. Un accesso intranet sarà sviluppato appositamente per i membri della rete e i funzionari dell'Unione (strumento integrato per il corso di apprendimento elettronico). |
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— |
Pagine speciali di approfondimento saranno pubblicate con cadenza bimestrale su questioni di attualità connesse alla non proliferazione di ADM e alle armi convenzionali, incluse le SALW. |
4. Durata
La durata totale stimata dell'attuazione dei progetti è di 42 mesi.
5. Beneficiari
5.1. Beneficiari diretti
I progetti proposti sono utili ai fini della PESC e contribuiscono a conseguire gli obiettivi strategici stabiliti dalle strategie dell'UE contro la proliferazione delle ADM e sulle SALW.
5.2. Beneficiari indirett
Sono beneficiari indiretti dei progetti:
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a) |
i gruppi di riflessione indipendenti e gli ambienti accademici dell'Unione e dei paesi terzi specializzati nelle questioni connesse alla non proliferazione, al disarmo e alle armi convenzionali, comprese le SALW; |
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b) |
le istituzioni dell'Unione, inclusi gli istituti didattici, gli studenti e ogni altro destinatario del corso di apprendimento elettronico; |
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c) |
gli Stati membri; |
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d) |
i paesi terzi. |
6. Partecipanti terzi
I progetti saranno totalmente finanziati dalla presente decisione. Gli esperti della rete si possono considerare partecipanti terzi. Essi lavoreranno conformemente alle rispettive norme.
7. Comitato direttivo
Il comitato direttivo per tale progetto sarà composto da rappresentanti dell'AR e da uno dell'ente incaricato dell'attuazione di cui al punto 8 del presente allegato. Il comitato direttivo esaminerà l'attuazione della presente decisione periodicamente, almeno una volta l'anno, anche facendo uso dei mezzi elettronici di comunicazione.
8. Ente incaricato dell'attuazione
L'attuazione tecnica della presente decisione è affidata al consorzio, che espleterà le sue funzioni sotto il controllo dell'AR. Nello svolgimento delle sue attività il consorzio coopererà con l'AR, gli Stati membri e gli altri Stati parti, nonché con le organizzazioni internazionali, se del caso.
|
28.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56/60 |
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2018/300 DELLA COMMISSIONE
dell'11 gennaio 2018
relativa alla conformità della proposta congiunta presentata dagli Stati membri interessati concernente l'estensione del corridoio merci ferroviario Atlantico all'articolo 5 del regolamento (UE) n. 913/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio
[notificata con il numero C(2018) 51]
(I testi in lingua francese, portoghese, spagnola e tedesca sono i soli facenti fede)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 913/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, relativo alla rete ferroviaria europea per un trasporto merci competitivo (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 6,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Conformemente all'articolo 5, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 913/2010, i ministeri competenti in materia di trasporto ferroviario della Germania, della Spagna, della Francia e del Portogallo hanno inviato alla Commissione una lettera di intenti, ricevuta il 6 marzo 2017. Tale lettera comprendeva una proposta di estensione del corridoio merci ferroviario Atlantico al terminale di Valongo, a Saragozza, a La Rochelle e a Nantes St Nazaire. |
|
(2) |
La Commissione ha esaminato la proposta a norma dell'articolo 5, paragrafo 6, del regolamento e la ritiene conforme all'articolo 5 dello stesso regolamento per i motivi esposti di seguito. |
|
(3) |
La proposta tiene conto dei criteri di cui all'articolo 4 del regolamento. Le estensioni del corridoio merci ferroviario riguardano i territori di tre Stati membri (Spagna, Francia e Portogallo), mentre in totale gli Stati membri partecipanti al corridoio restano quattro. I nuovi collegamenti miglioreranno l'integrazione del corridoio merci ferroviario con gli altri modi di trasporto. Le estensioni creeranno a Saragozza un nuovo collegamento con il corridoio merci ferroviario Mediterraneo; è assicurata la coerenza di entrambi i corridoi merci ferroviari, nonché la loro coerenza con la RTE-T. Le estensioni sono coerenti con la rete RTE-T poiché quelle a Saragozza e a Nantes St Nazaire si trovano sulla rete centrale, quella a La Rochelle fa parte della rete globale e quella al terminale di Valongo rientra nella zona servita dal nodo centrale di Porto. |
|
(4) |
Dallo studio sul mercato dei trasporti eseguito dal comitato di gestione del corridoio merci ferroviario emerge che le estensioni dovrebbero comportare un aumento del volume del trasporto ferroviario internazionale lungo il corridoio merci ferroviario Atlantico e un costante incremento della quota modale del trasporto ferroviario. Tale trasferimento modale apporterà considerevoli vantaggi socioeconomici riducendo le emissioni di carbonio e la congestione stradale. Il collegamento al corridoio merci ferroviario Mediterraneo a Saragozza farà sì che le comunità autonome di Aragona e Navarra si aggiungano alla zona servita dal corridoio. Lo studio di mercato ha stimato che le estensioni contribuiranno allo sviluppo del traffico merci ferroviario portando la sua quota modale tra il Portogallo e le tre comunità autonome spagnole di Madrid, Navarra e Aragona dal 28 % registrato nel 2010 al 60 % nel 2050. Ciò si verificherebbe nel contesto di una stimata sestuplicazione del totale delle tonnellate di merci trasportate su ferrovia. Analogamente, i collegamenti ai porti e ai terminali di Nantes St Nazaire, La Rochelle e Valongo rafforzeranno il corridoio agevolando i viaggi multimodali e incrementando il ricorso al corridoio, sviluppando in tal modo la competitività del trasporto ferroviario merci europeo. |
|
(5) |
Conformemente alla lettera di intenti, il comitato di gestione e i richiedenti sono stati consultati e hanno espresso il loro sostegno alle estensioni. |
|
(6) |
Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito a norma dell'articolo 21 del regolamento (UE) n. 913/2010, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La proposta presentata nella lettera di intenti inviata alla Commissione dai ministeri competenti in materia di trasporto ferroviario della Germania, della Spagna, della Francia e del Portogallo e ricevuta il 6 marzo 2017, riguardante le estensioni del corridoio merci ferroviario Atlantico al terminale di Valongo, a Saragozza, a La Rochelle e a Nantes St Nazaire è conforme all'articolo 5 del regolamento (UE) n. 913/2010.
Articolo 2
La Repubblica federale di Germania, il Regno di Spagna, la Repubblica francese e la Repubblica portoghese sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, l'11 gennaio 2018
Per la Commissione
Violeta BULC
Membro della Commissione
|
28.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56/62 |
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2018/301 DELLA COMMISSIONE
del 26 febbraio 2018
che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2017/926 sulla liquidazione dei conti degli organismi pagatori degli Stati membri relativi alle spese finanziate dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per l'esercizio finanziario 2016
[notificata con il numero C(2018) 1078]
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008 (1), in particolare l'articolo 51,
previa consultazione del comitato dei fondi agricoli,
considerando quanto segue:
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(1) |
La decisione di esecuzione (UE) 2017/926 della Commissione (2) ha liquidato, per l'esercizio finanziario 2016, i conti relativi al periodo di programmazione 2014-2020 per tutti gli organismi pagatori, fatta eccezione per l'organismo pagatore bulgaro «State Fund Agriculture», l'organismo pagatore danese «Danish Agrifish Agency», l'organismo pagatore francese «'OADRC», l'organismo pagatore ungherese «ARDA», gli organismi pagatori italiani «AGEA» e «ARCEA», l'organismo pagatore maltese «Agriculture and Rural Payments Agency» e l'organismo pagatore slovacco «Agricultural Paying Agency». |
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(2) |
L'articolo 54, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 1306/2013 impone agli Stati membri di allegare ai conti annuali da trasmettere alla Commissione a norma dell'articolo 29 del regolamento di esecuzione (UE) n. 908/2014 della Commissione (3) una tabella certificata che attesti le conseguenze finanziarie a loro carico in applicazione dell'articolo 54, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1306/2013. Il regolamento di esecuzione (UE) n. 908/2014 specifica le modalità di applicazione dell'obbligo, per gli Stati membri, di comunicare gli importi oggetto di recupero. L'allegato II del regolamento di esecuzione (UE) n. 908/2014 definisce il modello della tabella che gli Stati membri sono tenuti ad usare per trasmettere le informazioni sugli importi oggetto di recupero nel 2016. Sulla base delle tabelle compilate dagli Stati membri, la Commissione dovrebbe decidere in merito alle conseguenze finanziarie del mancato recupero di importi corrispondenti a irregolarità risalenti rispettivamente a oltre quattro o a oltre otto anni. |
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(3) |
A norma dell'articolo 54, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1306/2013, per motivi debitamente giustificati gli Stati membri possono decidere di non portare avanti il procedimento di recupero. Tale decisione può essere adottata solo se i costi già sostenuti e i costi prevedibili del recupero sono globalmente superiori all'importo da recuperare o se il recupero si rivela impossibile per insolvenza del debitore o delle persone giuridicamente responsabili dell'irregolarità, constatata e riconosciuta in virtù del diritto nazionale dello Stato membro interessato. Se la decisione è stata presa nel termine di quattro anni dalla data della richiesta di recupero, oppure nel termine di otto anni in caso di procedimento giudiziario dinanzi ai giudici nazionali, le conseguenze finanziarie del mancato recupero dovrebbero essere per il 100 % a carico del bilancio dell'Unione. Gli importi per i quali un determinato Stato membro decida di non portare avanti il procedimento di recupero e i motivi di tale decisione devono essere inclusi nei conti annuali ai sensi dell'articolo 29, lettera e), del regolamento di esecuzione (UE) n. 908/2014, di cui all'articolo 102, paragrafo 1, lettera c), punto iii), del regolamento (UE) n. 1306/2013. Pertanto, i suddetti importi non dovrebbero essere imputati agli Stati membri interessati e di conseguenza devono essere a carico del bilancio dell'Unione. |
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(4) |
L'allegato III della decisione di esecuzione (UE) 2017/926 stabilisce gli importi a carico degli Stati membri, derivanti dall'applicazione dell'articolo 54, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1306/2013 in relazione al periodo di programmazione 2014-2020 del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). |
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(5) |
Vi sono ancora importi da imputare agli Stati membri, derivanti dall'applicazione dell'articolo 54, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1306/2013 in relazione al periodo di programmazione 2007-2013 del FEASR. |
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(6) |
Al fine di disporre di un quadro completo degli importi a carico degli Stati membri per il FEASR, indipendentemente dal periodo di programmazione e per motivi di efficienza amministrativa, la decisione di esecuzione (UE) 2017/926 dovrebbe essere modificata di conseguenza, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione di esecuzione (UE) 2017/926 è così modificata:
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1) |
l'articolo 3 è sostituito dal seguente: «Articolo 3 Gli importi che devono essere imputati agli Stati membri a norma dell'articolo 54, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1306/2013 in relazione al periodo di programmazione 2014-2020 del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) sono indicati nell'allegato III della presente decisione. Gli importi che devono essere imputati agli Stati membri a norma dell'articolo 54, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1306/2013 in relazione al periodo di programmazione 2007-2013 del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) sono indicati nell'allegato IV della presente decisione.»; |
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2) |
il testo dell'allegato della presente decisione è aggiunto come allegato IV della decisione (UE) 2017/926. |
Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 26 febbraio 2018
Per la Commissione
Phil HOGAN
Membro della Commissione
(1) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 549.
(2) Decisione di esecuzione (UE) 2017/926 della Commissione, del 29 maggio 2017, sulla liquidazione dei conti degli organismi pagatori degli Stati membri relativi alle spese finanziate dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per l'esercizio finanziario 2016 (GU L 140 del 31.5.2017, pag. 15).
(3) Regolamento di esecuzione (UE) n. 908/2014 della Commissione, del 6 agosto 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la liquidazione dei conti, le norme sui controlli, le cauzioni e la trasparenza (GU L 255 del 28.8.2014, pag. 59).
ALLEGATO
«ALLEGATO IV
LIQUIDAZIONE DEI CONTI DEGLI ORGANISMI PAGATORI
ESERCIZIO FINANZIARIO 2016 — FEASR
Rettifiche a norma dell'articolo 54, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1306/2013 (*1)
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Stato membro |
Valuta |
in valuta nazionale |
in EUR |
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AT |
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BE |
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BG (*2) |
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CY |
EUR |
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CZ |
CZK |
36 969,05 |
— |
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DE |
EUR |
— |
41 455,51 |
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DK (*2) |
DKK |
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— |
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EE |
EUR |
— |
233 063,44 |
|
ES |
EUR |
— |
260 699,62 |
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FI |
EUR |
— |
4 602,87 |
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FR (*2) |
EUR |
— |
601 073,78 |
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UK |
GBP |
9 169,51 |
— |
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EL |
EUR |
— |
34 706,51 |
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HR |
HRK |
— |
— |
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HU (*2) |
HUF |
— |
— |
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IE |
EUR |
— |
179 494,91 |
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IT (*2) |
EUR |
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67 180,48 |
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LT |
EUR |
— |
— |
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LU |
EUR |
— |
— |
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LV |
EUR |
— |
475,29 |
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MT (*2) |
EUR |
— |
— |
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NL |
EUR |
— |
— |
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PL |
PLN |
1 563 681,20 |
— |
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PT |
EUR |
— |
22 273,99 |
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RO |
RON |
125 075,98 |
— |
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SE |
SEK |
378 568,89 |
— |
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SI |
EUR |
— |
497,82 |
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SK (*2) |
EUR |
— |
— |
(*1) Solo le rettifiche relative al periodo di programmazione 2007-2013 sono comunicate nel presente allegato.
(*2) Per gli organismi pagatori i cui conti sono stati stralciati, la riduzione di cui all'articolo 54, paragrafo 2, deve essere applicata una volta che i conti sono proposti per la liquidazione.
Rettifiche
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28.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 56/66 |
Rettifica del regolamento (UE) 2017/1151 della Commissione, del 1o giugno 2017, che integra il regolamento (CE) n. 715/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'omologazione dei veicoli a motore riguardo alle emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (Euro 5 ed Euro 6) e all'ottenimento di informazioni sulla riparazione e la manutenzione del veicolo, modifica la direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento (CE) n. 692/2008 della Commissione e il regolamento (UE) n. 1230/2012 della Commissione e abroga il regolamento (CE) n. 692/2008 della Commissione
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 175 del 7 luglio 2017 )
Pagina 135, Allegato IIIA, Appendice 2, punto 4.3.5(c)(ii):
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Pagina 178, Allegato IIIA, Appendice 7a, punto 3.1.2:
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Pagina 434, Sub-Allegato 2 dell'Allegato XXI, punto 3.5(b):
anzichè:
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«b) |
Pavailable_i,i < Prequired,j» |
leggi:
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«b) |
Pavailable_i,j ≥ Prequired,j» |