ISSN 1977-0707

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

L 82

European flag  

Edizione in lingua italiana

Legislazione

60° anno
29 marzo 2017


Sommario

 

II   Atti non legislativi

pagina

 

 

REGOLAMENTI

 

 

Regolamento di esecuzione (UE) 2017/600 della Commissione, del 28 marzo 2017, recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli

1

 

 

DECISIONI

 

*

Decisione (UE) 2017/601 del Consiglio, del 6 marzo 2017, relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità del partenariato UE-Algeria

4

 

*

Decisione (UE) 2017/602 del Consiglio, del 27 marzo 2017, relativa alla nomina di un membro del Comitato delle regioni, conformemente alla proposta del Regno di Spagna

8

 

 

ATTI ADOTTATI DA ORGANISMI CREATI DA ACCORDI INTERNAZIONALI

 

*

Decisione n. 1/2017 del Consiglio di associazione UE-Algeria, del 13 marzo 2017, che approva le priorità del partenariato UE-Algeria [2017/603]

9

IT

Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata.

I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco.


II Atti non legislativi

REGOLAMENTI

29.3.2017   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 82/1


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/600 DELLA COMMISSIONE

del 28 marzo 2017

recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio (1),

visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati (2), in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.

(2)

Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 28 marzo 2017

Per la Commissione,

a nome del presidente

Jerzy PLEWA

Direttore generale

Direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale


(1)  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671.

(2)  GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1.


ALLEGATO

Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli

(EUR/100 kg)

Codice NC

Codice dei paesi terzi (1)

Valore forfettario all'importazione

0702 00 00

EG

288,4

IL

288,6

MA

112,8

SN

213,0

TN

200,0

TR

107,5

ZA

81,7

ZZ

184,6

0707 00 05

TR

177,8

ZZ

177,8

0709 93 10

MA

54,8

TR

136,3

ZZ

95,6

0805 10 22 , 0805 10 24 , 0805 10 28

EG

45,3

IL

83,4

MA

50,1

TN

55,9

TR

75,9

ZA

99,3

ZZ

68,3

0805 50 10

EG

72,0

TR

71,4

ZZ

71,7

0808 10 80

CL

122,2

CN

142,3

US

128,4

ZA

114,1

ZZ

126,8

0808 30 90

AR

100,2

CL

143,4

CN

81,8

MA

115,2

ZA

144,6

ZZ

117,0


(1)  Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori (GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».


DECISIONI

29.3.2017   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 82/4


DECISIONE (UE) 2017/601 DEL CONSIGLIO

del 6 marzo 2017

relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità del partenariato UE-Algeria

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 217, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9,

vista la proposta della Commissione europea e ell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

L'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra (1) («accordo»), è stato firmato il 22 aprile 2002 ed è entrato in vigore il 1o settembre 2005.

(2)

La comunicazione congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea del 18 novembre 2015 sul riesame della politica europea di vicinato è stata accolta con favore nelle conclusioni del Consiglio del 14 dicembre 2015; il Consiglio, in particolare, ha confermato l'intenzione di avviare una nuova fase di dialogo con i partner nel 2016 che, ove opportuno, potrebbe condurre alla definizione di nuove priorità del partenariato centrate su priorità e interessi concordati.

(3)

Per poter realizzare l'obiettivo condiviso di uno spazio comune di pace, stabilità e prosperità, in particolare attraverso la condivisione delle responsabilità e la differenziazione, è necessario che l'Unione e l'Algeria collaborino e tengano conto del ruolo chiave dell'Algeria nella regione.

(4)

Oltre ad affrontare i problemi più urgenti, l'Unione e l'Algeria continuano a perseguire i principali obiettivi del loro partenariato a lungo termine e a lavorare per la stabilità del paese e della regione, nonché per una crescita economica sostenuta, grazie ad istituzioni statali forti e alla diversificazione e alla competitività dell'economia algerina.

(5)

La posizione dell'Unione in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo dovrebbe pertanto basarsi sul progetto di decisione accluso,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La posizione da adottare a nome dell'Unione in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità del partenariato UE-Algeria si basa sul progetto di decisione del consiglio di associazione UE-Algeria accluso alla presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, il 6 marzo 2017

Per il Consiglio

Il presidente

F. MOGHERINI


(1)  GU L 265 del 10.10.2005, pag. 2.


PROGETTO

DECISIONE N. 1/2017 DEL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-ALGERIA

del …

che approva le priorità del partenariato UE-Algeria

IL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-ALGERIA,

visto l'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra,

considerando quanto segue:

(1)

L'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra (1) («accordo»), è stato firmato il 22 aprile 2002 ed è entrato in vigore il 1o settembre 2005.

(2)

L'articolo 94 dell'accordo abilita il consiglio di associazione ad adottare decisioni ai fini del conseguimento degli obiettivi dell'accordo.

(3)

A norma dell'articolo 104 dell'accordo, le parti adottano qualsiasi misura generale o particolare necessaria per l'adempimento degli obblighi che incombono loro ai sensi dell'accordo e si adoperano per il conseguimento degli obiettivi fissati dallo stesso.

(4)

Nel 2016, nell'ambito del riesame della politica europea di vicinato, è stata proposta una nuova fase di impegno nei confronti dei partner al fine di rafforzare il senso di titolarità per entrambe le parti.

(5)

L'UE e l'Algeria hanno convenuto di consolidare il loro partenariato definendo una serie di priorità per il periodo 2017-2020 con l'obiettivo di sostenere e rafforzare la resilienza e la stabilità del paese.

(6)

Le parti dell'accordo hanno approvato il testo delle priorità del partenariato UE-Algeria, che favoriranno l'attuazione dell'accordo ponendo l'accento sulla cooperazione in relazione a interessi comuni definiti congiuntamente, che saranno considerati prioritari,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Il consiglio di associazione raccomanda che le parti attuino le priorità del partenariato UE-Algeria figuranti nell'allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a …, il …

Per il consiglio di associazione UE-Algeria

Il presidente


(1)  GU L 265 del 10.10.2005, pag. 2.

ALLEGATO

Priorità del partenariato UE-Algeria


29.3.2017   

IT

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L 82/8


DECISIONE (UE) 2017/602 DEL CONSIGLIO

del 27 marzo 2017

relativa alla nomina di un membro del Comitato delle regioni, conformemente alla proposta del Regno di Spagna

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 305,

vista la proposta del governo spagnolo,

considerando quanto segue:

(1)

Il 26 gennaio 2015, il 5 febbraio 2015 e il 23 giugno 2015 il Consiglio ha adottato le decisioni (UE) 2015/116 (1), (UE) 2015/190 (2) e (UE) 2015/994 (3), relative alla nomina dei membri e dei supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2015 al 25 gennaio 2020. Il 18 luglio 2016, con decisione (UE) 2016/1203 del Consiglio (4), il sig. Francesc HOMS i MOLIST è stato sostituito dal sig. Jordi SOLÉ i FERRANDO in qualità di membro.

(2)

Un seggio di membro del Comitato delle regioni è divenuto vacante a seguito della scadenza del mandato del sig. Jordi SOLÉ i FERRANDO,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

È nominata membro del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2020:

sig.ra Maria BADIA i CUTCHET, Secretaria de Asuntos Exteriores y de la Unión Europea de la Comunidad Autónoma de Cataluña.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, il 27 marzo 2017

Per il Consiglio

Il presidente

C. ABELA


(1)  Decisione (UE) 2015/116 del Consiglio, del 26 gennaio 2015, relativa alla nomina dei membri titolari e dei membri supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2015 al 25 gennaio 2020 (GU L 20 del 27.1.2015, pag. 42).

(2)  Decisione (UE) 2015/190 del Consiglio, del 5 febbraio 2015, relativa alla nomina dei membri titolari e dei membri supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2015 al 25 gennaio 2020 (GU L 31 del 7.2.2015, pag. 25).

(3)  Decisione (UE) 2015/994 del Consiglio, del 23 giugno 2015, relativa alla nomina dei membri titolari e dei membri supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2015 al 25 gennaio 2020 (GU L 159 del 25.6.2015, pag. 70).

(4)  Decisione (UE) 2016/1203 del Consiglio, del 18 luglio 2016, relativa alla nomina di un membro e di un supplente del Comitato delle regioni, conformemente alla proposta del Regno di Spagna (GU L 198 del 23.7.2016, pag. 44).


ATTI ADOTTATI DA ORGANISMI CREATI DA ACCORDI INTERNAZIONALI

29.3.2017   

IT

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L 82/9


DECISIONE N. 1/2017 DEL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-ALGERIA

del 13 marzo 2017

che approva le priorità del partenariato UE-Algeria [2017/603]

IL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-ALGERIA,

visto l'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra,

considerando quanto segue:

(1)

L'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra (1) («accordo»), è stato firmato il 22 aprile 2002 ed è entrato in vigore il 1o settembre 2005.

(2)

L'articolo 94 dell'accordo abilita il consiglio di associazione ad adottare decisioni ai fini del conseguimento degli obiettivi dell'accordo.

(3)

A norma dell'articolo 104 dell'accordo, le parti adottano qualsiasi misura generale o particolare necessaria per l'adempimento degli obblighi che incombono loro ai sensi dell'accordo e si adoperano per il conseguimento degli obiettivi fissati dallo stesso.

(4)

Nel 2016, nell'ambito del riesame della politica europea di vicinato, è stata proposta una nuova fase di impegno nei confronti dei partner al fine di rafforzare il senso di titolarità per entrambe le parti.

(5)

L'UE e l'Algeria hanno convenuto di consolidare il loro partenariato definendo una serie di priorità per il periodo 2017-2020 con l'obiettivo di sostenere e rafforzare la resilienza e la stabilità del paese.

(6)

Le parti dell'accordo hanno approvato il testo delle priorità del partenariato UE-Algeria, che favoriranno l'attuazione dell'accordo ponendo l'accento sulla cooperazione in relazione a interessi comuni definiti congiuntamente, che saranno considerati prioritari,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Il consiglio di associazione raccomanda che le parti attuino le priorità del partenariato UE-Algeria figuranti nell'allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, il 13 marzo 2017

Per il consiglio di associazione UE-Algeria

Il presidente

F. MOGHERINI


(1)  GU L 265 del 10.10.2005, pag. 2.


ALLEGATO

PRIORITÀ COMUNI DEL PARTENARIATO TRA LA REPUBBLICA ALGERINA DEMOCRATICA E POPOLARE (ALGERIA) E L'UNIONE EUROPEA (UE) NEL QUADRO DELLA POLITICA EUROPEA DI VICINATO RIVEDUTA

Il quadro generale della cooperazione tra l'UE e l'Algeria è stabilito dall'accordo di associazione firmato nel 2002, entrato in vigore nel 2005, che definisce l'insieme dei settori di cooperazione tra le parti. Senza pregiudizio di questi ultimi, il presente documento presenta le priorità del partenariato definite congiuntamente tra l'Algeria e l'UE nell'ambito della politica europea di vicinato (PEV) riveduta, per il periodo 2016-2020.

Nello spirito dei principi guida della PEV riveduta e alla luce delle priorità politiche di entrambe le parti, l'Algeria e l'Unione europea si impegnano a rilanciare il dialogo e a concordare gli assi portanti delle loro relazioni, precisando nel contempo gli obiettivi e gli interessi reciproci e stabilendo una gerarchia tra i vari settori di cooperazione. Le priorità del partenariato dettagliate qui di seguito indicano gli ambiti privilegiati in cui rafforzare il dialogo e impostare una cooperazione amministrativa e istituzionale il più possibile concreta tra l'UE e l'Algeria, in base alle esperienze e alle competenze rispettive e nel rispetto delle specificità e dell'indipendenza di ciascuna delle parti.

Di fronte alle sfide comuni di sviluppo e di sicurezza, l'Algeria e l'UE mirano a sviluppare un partenariato globale e multiforme rafforzato. Le parti esprimono inoltre la volontà comune di realizzare tali priorità nei principali settori in cui, in futuro, le relazioni tra l'UE e l'Algeria sono destinate a rafforzarsi. Alcune di queste priorità saranno oggetto di una cooperazione tecnica e finanziaria che sarà attuata nel quadro della programmazione finanziaria 2018-2020.

I.   Dialogo politico, governance, Stato di diritto e promozione dei diritti fondamentali

L'UE e l'Algeria convengono di attribuire un'importanza particolare al rafforzamento del dialogo politico in tutte le sue forme.

Attraverso la revisione della sua Costituzione del 7 febbraio 2016, l'Algeria prosegue il processo di consolidamento delle libertà e dei diritti fondamentali, dello Stato di diritto e delle istituzioni e principi democratici che presiedono all'azione dello Stato nei suoi rapporti con i cittadini. Tale processo, risultato del dialogo bilaterale intrattenuto tra l'Unione europea e l'Algeria nel corso degli ultimi 15 anni, testimonia come le relazioni tra le parti siano basate sul rispetto reciproco, nonché sul riconoscimento e sull'osservanza dei valori universali e degli impegni internazionali relativi allo Stato di diritto e al rispetto dei diritti fondamentali.

In tale contesto, l'Algeria e l'UE convengono di accordare un'importanza particolare all'attuazione delle nuove norme costituzionali. Al riguardo, l'UE intende sostenere l'Algeria nella loro applicazione, soprattutto per quanto concerne la governance, la democrazia partecipativa, la promozione e la difesa dei diritti fondamentali, compresi quelli dei lavoratori, la valorizzazione del ruolo della donna nella società, il decentramento, il potenziamento del sistema giudiziario, ivi inclusa l'amministrazione penitenziaria, nonché il rafforzamento del ruolo della società civile, anche attraverso il ricorso ai programmi di assistenza tecnica.

Tale cooperazione comprenderà anche il sostegno alla modernizzazione e al potenziamento delle capacità della pubblica amministrazione, il miglioramento del controllo delle finanze pubbliche e dell'amministrazione fiscale, il contrasto alla corruzione e, infine, la lotta alla fuga e al riciclaggio dei capitali e al finanziamento del terrorismo nel quadro delle raccomandazioni del gruppo d'azione finanziaria internazionale (GAFI).

II.   Cooperazione, sviluppo socioeconomico inclusivo, scambi commerciali e accesso al mercato unico europeo

Nell'attuale contesto di stagnazione dell'economia mondiale e a fronte del crollo dei prezzi degli idrocarburi, l'Algeria e l'Unione europea hanno l'interesse comune e urgente di definire misure di governance economica, nel settore sia privato che pubblico, che permettano di incoraggiare l'iniziativa privata, rilanciare gli investimenti nel tessuto produttivo, nonché, per quanto concerne il settore pubblico, modernizzare la gestione delle finanze e razionalizzare la spesa pubblica.

Per superare, insieme, la congiuntura negativa attuale, è opportuno trarre il massimo vantaggio dal quadro offerto dall'accordo di associazione che vincola le parti, in quanto favorevole all'aumento degli scambi commerciali e degli investimenti. In questo senso l'Unione europea e l'Algeria ribadiscono la loro volontà comune di garantire un uso ottimale dell'accordo di associazione in vigore dal 2005, nel pieno rispetto dello stesso e cercando di equilibrare gli interessi in gioco. È proprio in questa dinamica che si iscrive la valutazione congiunta dell'accordo di associazione.

A fronte dell'instabilità dei prezzi degli idrocarburi il governo algerino ha fatto della diversificazione dell'economia una priorità nazionale. Le misure di riforma adottate in tal senso offrono la possibilità di rafforzare la cooperazione in settori che, nel rispetto delle disposizioni dell'accordo di associazione, contribuiscono a diversificare e rendere più competitiva l'economia algerina ai fini di un ampliamento dell'offerta dei prodotti, diversi dagli idrocarburi, esportabili nel mercato unico europeo.

Consapevoli dell'importanza del clima imprenditoriale per attirare nuovi investitori, l'Algeria e l'UE si impegnano, nel corso del prossimo periodo di programmazione della cooperazione bilaterale, ad agevolare le attività economiche private, ad operare congiuntamente per il miglioramento del clima e della politica imprenditoriale in Algeria in modo da favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI) e delle piccole e medie industrie, ad adoperarsi per lo sviluppo di un partenariato industriale e tecnologico pubblico-privato, anche con l'estero, a sostenere l'attuazione di una strategia nazionale integrata nel settore dell'occupazione e a rafforzare il programma algerino di dialogo sociale bilaterale e trilaterale. Le parti concordano sull'importanza di sostenere il programma algerino per il rafforzamento del sistema bancario e la relativa vigilanza e di promuovere lo sviluppo dei mercati dei capitali al fine di favorire l'accesso ai finanziamenti per tutte le imprese, in particolare le PMI, le piccole e medie industrie e le imprese innovative (start-up).

Consapevoli che i giovani, al centro delle loro sfide economiche, sociali e culturali, sono una forza dinamica nella costruzione delle loro rispettive entità, l'UE e l'Algeria si impegnano ad intensificare gli sforzi per sostenerne e vivacizzarne le energie. Le parti, in particolare tramite i programmi e le strategie dell'UE in materia di occupabilità, di istruzione formale e non formale o di formazione professionale, convengono di promuovere la cooperazione in questo settore al fine di sostenere lo sviluppo economico, la ricerca/sviluppo e l'istruzione in Algeria (dalla scuola materna alla scuola superiore, compresa la formazione professionale) in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).

L'Algeria e l'Unione europea si impegnano a sostenere lo sviluppo di una politica culturale in Algeria che agisca da leva per lo sviluppo economico e industriale e per la promozione degli scambi con gli operatori culturali europei (ad esempio, tramite il programma Europa creativa).

L'UE e l'Algeria rafforzeranno il dialogo in materia di scambi commerciali nel quadro dell'accordo di associazione allo scopo di favorire uno scambio equilibrato ad alto valore aggiunto, nonché di ridurre ed eliminare progressivamente le restrizioni agli scambi di merci e servizi.

A tale proposito le parti si asterranno dall'introdurre qualsiasi misura che possa rappresentare un ostacolo al commercio, salvo nel caso in cui questa sia applicata in modo compatibile con le disposizioni e le procedure stabilite dall'accordo di associazione. Le parti rafforzeranno il dialogo in materia di strumenti di difesa commerciale e di cooperazione industriale (nel quadro della cooperazione industriale euromediterranea).

L'UE e l'Algeria convengono altresì di istituire, nell'ambito dell'accordo di associazione, un dialogo in materia di investimenti al fine di attrarre investimenti stranieri (in particolare, europei). L'UE ribadisce il suo impegno ad appoggiare l'adesione dell'Algeria all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), in particolare attraverso la conclusione di un accordo bilaterale in tal senso.

Per accompagnare le riforme che l'Algeria sta progressivamente attuando (in particolare per quanto concerne il sistema bancario e l'amministrazione, ovvero in materia di ravvicinamento della legislazione nazionale al diritto dell'UE), le parti si dichiarano disposte ad approfondire eventualmente le loro relazioni commerciali tramite negoziati supplementari nel settore dei servizi, ovvero in vista della conclusione di un accordo sulla tutela degli investimenti, una volta soddisfatte le condizioni necessarie. Le parti convengono che tale processo potrebbe essere accompagnato dall'organizzazione di conferenze e di eventi finanziati dall'UE per mobilitare potenziali investitori in Algeria.

L'UE si impegna a sviluppare un intenso dialogo sull'attuazione del nuovo modello algerino di crescita economica, imperniato sul rafforzamento dell'iniziativa, dell'impresa e dell'imprenditorialità private, del partenariato pubblico-privato, anche con l'estero, e dell'economia del sapere. Si tratta di un modello che mira a creare un'economia competitiva, diversificata, endogena, inclusiva e capace di attrarre gli investimenti stranieri.

Per favorire la diversificazione dell'economia algerina, l'UE e l'Algeria hanno inoltre individuato altri possibili settori di cooperazione in cui intervenire tramite il sostegno e lo scambio di buone pratiche, informazioni ed esperienze, segnatamente: lo sviluppo rurale e agricolo, la pesca, l'economia marittima, il turismo (in particolare, quello sostenibile), gli appalti pubblici, le statistiche, il ravvicinamento delle regolamentazioni tecniche algerine con quelle dell'UE in materia di accreditamento, valutazione della conformità e vigilanza del mercato, l'adozione e l'applicazione delle norme di origine preferenziali paneuromediterranee.

L'UE e l'Algeria desiderano accelerare la loro cooperazione ai fini del ravvicinamento delle norme algerine a quelle dell'UE nei settori prioritari individuati dalle parti, nonché per adeguare le infrastrutture di garanzia della qualità in vista della negoziazione di un accordo sulla valutazione della conformità e l'accettazione dei prodotti industriali (ACAA). Tale intervento dovrà consentire una miglior integrazione dell'economia algerina nelle catene del valore regionali e mondiali.

Le parti, infine, convengono di esaminare le varie possibilità di cooperazione allo scopo di sviluppare, in Algeria, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) per accompagnare misure che favoriscano la competitività, il clima imprenditoriale e gli investimenti, una maggiore efficienza dell'amministrazione e una migliore governance delle imprese pubbliche e dei partenariati pubblico-privato per lo sviluppo delle PMI, delle piccole e medie industrie e delle attività innovative.

Le parti convengono di istituire i meccanismi necessari al rafforzamento delle capacità delle dogane algerine, in particolare per gli aspetti riguardanti il sistema dell'operatore economico autorizzato, la contraffazione e lo scambio di informazioni, anche in materia di valutazione in dogana.

Le parti ritengono inoltre che la cooperazione nel settore statistico resti importante ai fini del ravvicinamento dei sistemi di contabilità nazionali.

III.   Partenariato in materia di energia, ambiente e sviluppo sostenibile

L'UE e l'Algeria si impegnano a sviluppare un partenariato strategico che riconosca la loro sicurezza energetica quale aspetto reciprocamente vantaggioso. Sulle questioni energetiche l'Algeria e l'Unione europea sono legate da un reciproco interesse strategico. L'Algeria è da tempo uno dei fornitori di gas più importanti e affidabili dell'UE e tale è destinata a rimanere. L'Unione europea, dal canto suo, resta il principale cliente dell'Algeria.

Consapevoli che l'energia rappresenta tuttora una delle principali leve per uno sviluppo economico sostenibile, l'UE e l'Algeria riaffermano i loro interessi strategici comuni e si impegnano a consolidare il loro partenariato in questo settore nel quadro del dialogo ad alto livello istituito tra le parti sulle questioni relative al commercio di energia, alla promozione delle energie rinnovabili e all'efficienza energetica. A tal fine le parti si impegnano a cooperare nello scambio di informazioni sulle previsioni a medio e lungo termine della domanda e dell'offerta di energia, ivi incluse le energie rinnovabili. L'UE, inoltre, è ancora disposta a rafforzare il suo sostegno all'attuazione del programma algerino di sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica per il 2030, al fine di sfruttare pienamente il considerevole potenziale dell'Algeria in questo settore.

L'Algeria e l'UE convengono di esaminare la possibilità di attuare misure a favore dell'incremento degli investimenti, del rafforzamento e dello sviluppo delle interconnessioni elettriche in Europa e nel Mediterraneo, della formazione e del trasferimento di tecnologia, innovazione, competenze e conoscenze dall'UE verso l'Algeria.

Consapevoli dei loro doveri nei confronti delle generazioni future, l'Unione europea e l'Algeria si impegnano a coniugare il suddetto partenariato sull'energia con una maggior cooperazione in materia di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione dei loro effetti, ai fini di una piena attuazione sia dell'accordo di Parigi che dei contributi stabiliti a livello nazionale. Le parti si impegnano a favorire l'integrazione dell'azione per il clima nelle politiche nazionali, incluse le attività di monitoraggio, comunicazione e verifica in materia di emissioni.

Per quanto riguarda l'ambiente, le parti si impegnano a promuovere la gestione sostenibile delle loro risorse, in particolare idriche, la buona governance, l'integrazione delle buone pratiche ambientali in tutte le loro attività, il sistema di valutazione d'impatto e un miglior accesso alle informazioni. Si impegnano altresì a rafforzare la loro cooperazione nel quadro dell'attuazione dei rispettivi impegni internazionali, in particolare della convenzione di Barcellona per la protezione dell'ambiente marino e del litorale del Mediterraneo e della cooperazione regionale per il disinquinamento del Mediterraneo.

IV.   Dialogo strategico e in materia di sicurezza

L'UE e l'Algeria convengono di promuovere un dialogo strategico e in materia di sicurezza di fronte alle sfide comuni riguardanti la sicurezza e lo sviluppo.

Da vari anni l'Algeria fornisce un importante contributo all'instaurazione della pace, della stabilità e della sicurezza nella regione, in particolare nel Sahel, attraverso la messa in sicurezza dei propri confini. In quanto paese limitrofo, si basa sulla sua attività diplomatica nel condurre, in Mali, una mediazione internazionale sfociata in un accordo di pace e di riconciliazione nazionale di cui si dovrebbe garantire l'attuazione e, in Libia, nel garantire appoggio al governo di intesa nazionale.

Tenendo conto del loro ruolo in ambito regionale, l'Algeria e l'UE convengono di rafforzare il dialogo in vista dello sviluppo del partenariato per la pace e la sicurezza, anche in consessi internazionali e regionali quali le Nazioni Unite e l'Unione africana, ovvero nel quadro dei dialoghi attualmente in corso tra l'UE e la Lega degli Stati arabi, l'Europa-Africa, il Dialogo 5 + 5, l'Unione per il Mediterraneo e la Fondazione Anna Lindh e di contesti quali il Forum globale contro il terrorismo («Global Counter Terrorism Forum»). Si impegnano inoltre a sfruttare eventuali possibilità di cooperazione triangolare che consentano di predisporre azioni congiunte a favore dello sviluppo e del rafforzamento delle capacità di resilienza e di risposta alle minacce del terrorismo e alle sue connessioni con la criminalità organizzata transfrontaliera, segnatamente il traffico di droga.

L'UE e l'Algeria convengono di instaurare una stretta concertazione su questioni regionali e internazionali di interesse comune, al fine di contribuire alla soluzione politica delle crisi e alla promozione della pace e della sicurezza nella regione.

Nel loro sforzo congiunto e costante per la prevenzione e la lotta integrata contro il terrorismo e qualunque forma di radicalizzazione, nonché contro la criminalità organizzata, il traffico di droga e la tratta di esseri umani, le parti si impegnano a rafforzare ulteriormente il dialogo e ad intensificare la cooperazione, in particolare nel quadro del Forum globale contro il terrorismo e contro la criminalità organizzata transnazionale. La cooperazione riguarderà anche la gestione dei rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari (CBRN), il controllo dei trasferimenti di armi convenzionali e la lotta contro il traffico illecito di armi, anche leggere.

Le parti concordano di promuovere lo scambio di esperienze e di competenze, in particolare nel settore della criminalità informatica, nonché il rafforzamento delle capacità di AFRIPOL, il suo collegamento con Europol e CEPOL e il sostegno al CAERT.

L'UE e l'Algeria convengono di dare piena attuazione all'accordo amministrativo da esse recentemente firmato per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi naturali, a quelle provocate dall'uomo e ai rischi tecnologici ed ecologici, in particolare sostenendo e rafforzando le capacità di allerta precoce, monitoraggio, prevenzione, preparazione e gestione attraverso la cooperazione tra gli organismi responsabili della protezione civile.

Le parti convengono infine di instaurare una cooperazione mirante a rafforzare le capacità delle dogane algerine e dei servizi di frontiera.

V.   Dimensione umana, migrazione e mobilità

L'UE e l'Algeria si impegnano ad accordare la dovuta importanza al rafforzamento della dimensione umana nelle loro relazioni bilaterali e convengono che la migrazione e la mobilità sono al centro di tale dimensione. Concordano altresì di sviluppare una cooperazione a favore di un dialogo culturale e interreligioso rispettoso delle specificità e diversità di ognuno, contrastando nel contempo l'esacerbarsi dell'estremismo.

Consapevoli che i flussi migratori tra l'UE e l'Algeria sono un'opportunità e una ricchezza per lo sviluppo umano, culturale, economico, sociale e scientifico, ma anche una sfida se non adeguatamente controllati, in particolare nell'attuale contesto regionale, l'UE e l'Algeria convengono, sulla base di un approccio globale, equilibrato e concertato, concordato in occasione del vertice di La Valletta sulla migrazione, di instaurare un dialogo regolare che, al livello più appropriato, affronti l'insieme delle tematiche connesse alla mobilità, alla migrazione e al diritto d'asilo.

In quest'ottica, l'UE e l'Algeria si impegnano ad esaminare le misure che potrebbero eventualmente adottare per migliorare progressivamente le condizioni di circolazione dei loro cittadini e riammettere coloro che, secondo le procedure in vigore, si trovano in situazione irregolare, nel pieno rispetto dei loro diritti umani.

L'UE e l'Algeria si propongono inoltre di impostare la cooperazione in materia di gestione della migrazione e di diritti dei lavoratori migranti, conformemente alle norme internazionali in vigore, nonché per la predisposizione di azioni preventive contro la migrazione irregolare, affrontando le cause profonde di questo fenomeno nelle regioni a forte pressione migratoria, in particolare per le persone vulnerabili.

L'UE sosterrà gli sforzi dell'Algeria nella gestione dei flussi migratori. Le parti si impegnano altresì a collaborare per migliorare la gestione della migrazione regolare e della mobilità delle persone tramite il rafforzamento del dialogo e della cooperazione in materia consolare, semplificare le procedure di rilascio dei visti, ottimizzare il controllo delle frontiere e la lotta contro il falso documentale e il traffico di migranti, perfezionare la politica di rimpatrio dei migranti irregolari così da favorire il loro reinserimento sostenibile e, infine, migliorare il sistema di protezione internazionale e di asilo.

Le parti convengono di attivare, ad un livello appropriato, uno scambio di opinioni in materia di riammissioni, nonché sull'agevolazione del rilascio dei visti, tenendo conto dell'esistenza di accordi bilaterali con alcuni Stati membri dell'UE in questi settori.

L'UE continuerà a garantire la piena tutela dei diritti dei cittadini algerini stabilitisi nell'UE ed esaminerà le misure che consentono di valorizzarne maggiormente il ruolo e il contributo allo sviluppo dell'Algeria.

Le parti convengono di dare maggior valore alla loro cooperazione nel quadro del dialogo Africa-UE, anche sul piano triangolare, su tutte le questioni relative alla migrazione e alla mobilità che l'UE e l'Algeria si impegnano a sviluppare.

Nel contesto del vertice di La Valletta sulla migrazione, la creazione di un Fondo fiduciario di emergenza per l'Africa, comprendente una finestra dedicata all'Africa del Nord, e l'avvio di altre iniziative quali il Piano europeo per gli investimenti esterni (PIE) sono in grado di contribuire alla realizzazione dei progetti concordati dalle parti in materia di migrazione e di mobilità.