ISSN 1977-0707 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 40 |
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Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
60° anno |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE. |
IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
II Atti non legislativi
REGOLAMENTI
17.2.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 40/1 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/268 DELLA COMMISSIONE
del 14 febbraio 2017
relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione (1), in particolare l'articolo 57, paragrafo 4, e l'articolo 58, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
(1) |
Al fine di garantire l'applicazione uniforme della nomenclatura combinata allegata al regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio (2), è necessario adottare disposizioni relative alla classificazione delle merci di cui in allegato al presente regolamento. |
(2) |
Il regolamento (CEE) n. 2658/87 ha fissato le regole generali relative all'interpretazione della nomenclatura combinata. Tali regole si applicano inoltre a qualsiasi nomenclatura che la riprenda, totalmente o in parte, o che aggiunga eventuali suddivisioni e che sia stabilita da specifiche disposizioni dell'Unione per l'applicazione di misure tariffarie o di altra natura nell'ambito degli scambi di merci. |
(3) |
In applicazione di tali regole generali, le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante nell'allegato del presente regolamento dovrebbero essere classificate nel corrispondente codice NC indicato nella colonna 2, in virtù delle motivazioni indicate nella colonna 3. |
(4) |
È opportuno disporre che le informazioni tariffarie vincolanti rilasciate per le merci interessate dal presente regolamento che non sono conformi al regolamento stesso possano continuare a essere invocate dal titolare per un determinato periodo, conformemente alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013. Tale periodo dovrebbe essere fissato a tre mesi. |
(5) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato del codice doganale, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante in allegato sono classificate nella nomenclatura combinata nel codice NC indicato nella colonna 2 di detta tabella.
Articolo 2
Le informazioni tariffarie vincolanti che non sono conformi al presente regolamento possono continuare a essere invocate per un periodo di tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, in conformità alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 febbraio 2017
Per la Commissione,
a nome del presidente
Stephen QUEST
Direttore generale
Direzione generale della Fiscalità e unione doganale
(1) GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1.
(2) Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune (GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1).
ALLEGATO
Descrizione delle merci |
Classificazione (codice NC) |
Motivazioni |
||||||||
(1) |
(2) |
(3) |
||||||||
Prodotto costituito da compresse bianche composte da:
200 compresse (ciascuna di 56 mg) condizionate per la vendita al minuto in dispenser tascabile. Il prodotto ha un valore calorico di 0,06 kcal per compressa. |
2106 90 92 |
La classificazione è determinata dalle regole generali 1 e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata, dalla nota 1 b) del capitolo 38 e dal testo dei codici NC 2106 , 2106 90 e 2106 90 92 . Conformemente alla nota 1 b) del capitolo 38, il prodotto non può essere considerato un prodotto chimico del capitolo 38 in quanto contiene sostanze aventi valore nutritivo dei tipi utilizzati nella preparazione di alimenti. Non è prevista alcuna soglia per il valore nutritivo. I glicosidi steviolici e la leucina sono considerati sostanze aventi valore nutritivo [cfr. anche le note esplicative del sistema armonizzato (SA) relative al capitolo 38, considerazioni generali, terzultimo e penultimo paragrafo]. Le preparazioni (come le compresse) composte da un edulcorante e da una sostanza alimentare utilizzate come edulcorante dovrebbero essere classificate nella voce 2106 (cfr. anche le note esplicative del SA relative alla voce 2106 , numero 10). Il prodotto deve pertanto essere classificato nella voce 2106 fra le altre preparazioni alimentari di cui al codice NC 2106 90 92 . |
17.2.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 40/4 |
REGOLAMENTO (UE) 2017/269 DELLA COMMISSIONE
del 16 febbraio 2017
che modifica il regolamento (CE) n. 1185/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche sui pesticidi per quanto riguarda l'elenco delle sostanze attive
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1185/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, relativo alle statistiche sui pesticidi (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CE) n. 1185/2009 istituisce un quadro comune di riferimento per la produzione di statistiche europee comparabili sulle vendite e sull'impiego dei pesticidi. |
(2) |
La Commissione dovrebbe adattare, su basi regolari e almeno ogni cinque anni, l'elenco delle sostanze da coprire e la relativa classificazione in categorie di prodotti e di classi chimiche come specificato nell'allegato III. Poiché quest'ultimo è stato aggiornato da ultimo dal regolamento (UE) n. 656/2011 della Commissione (2), l'elenco allegato a detto regolamento va aggiornato per coprire gli anni dal 2016 al 2020. |
(3) |
In ragione del numero di sostanze interessate e della complessità del processo di identificazione e classificazione dei composti pertinenti, per le autorità statistiche nazionali risulta difficile acquisire la gamma di strumenti necessari per raccogliere informazioni sugli usi e sull'immissione sul mercato dei pesticidi. Di conseguenza andrebbero prese in considerazione solo le sostanze cui è stato assegnato un numero di identificazione da una delle due principali istituzioni di registrazione dei composti chimici o dei pesticidi, riconosciute a livello internazionale: il Chemical Abstracts Service of the American Chemical Society e il Collaborative International Pesticides Analytical Council. |
(4) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato del sistema statistico europeo, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato III del regolamento (CE) n. 1185/2009 è sostituito dall'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 16 febbraio 2017
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
(1) GU L 324 del 10.12.2009, pag. 1.
(2) Regolamento (UE) n. 656/2011 della Commissione, del 7 luglio 2011, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1185/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche sui pesticidi per quanto riguarda le definizioni e l'elenco delle sostanze attive (GU L 180 dell'8.7.2011, pag. 3).
ALLEGATO
«ALLEGATO III
CLASSIFICAZIONE ARMONIZZATA DELLE SOSTANZE
Gruppi principali |
Categorie di prodotti |
Codice |
Classe chimica |
Denominazione comune delle sostanze Nomenclatura combinata |
CAS (1) |
CIPAC (2) |
Fungicidi e battericidi |
|
PES_F |
|
|
|
|
|
Fungicidi inorganici |
F01 |
|
|
|
|
|
|
F01_01 |
COMPOSTI DI RAME |
|
|
|
|
|
F01_01_01 |
|
POLTIGLIA BORDOLESE |
8011-63-0 |
44.604 |
|
|
F01_01_02 |
|
IDROSSIDO DI RAME |
20427-59-2 |
44.305 |
|
|
F01_01_03 |
|
OSSIDO DI RAME (I) |
1319-39-1 |
44.603 |
|
|
F01_01_04 |
|
OSSICLORURO DI RAME |
1332-40-7 |
44.602 |
|
|
F01_01_05 |
|
SOLFATO DI RAME TRIBASICO |
1333-22-8 |
44.606 |
|
|
F01_01_06 |
|
ALTRI SALI DI RAME |
|
44 |
|
|
F01_02 |
ZOLFO INORGANICO |
|
|
|
|
|
F01_02_01 |
|
ZOLFO |
7704-34-9 |
18 |
|
|
F01_99 |
ALTRI FUNGICIDI INORGANICI |
|
|
|
|
|
F01_99_01 |
|
ZOLFO CALCICO (POLISOLFURO DI CALCIO) |
1344-81-6 |
17 |
|
|
F01_99_03 |
|
FOSFONATI DI POTASSIO (PRECEDENTEMENTE FOSFITO DI POTASSIO) |
13977-65-6 13492-26-7 |
756 |
|
|
F01_99_06 |
|
FOSFONATO DISODICO |
|
808 |
|
|
F01_99_07 |
|
POTASSIO IDROGENO CARBONATO |
298-14-6 |
853 |
|
|
F01_99_99 |
|
ALTRI FUNGICIDI INORGANICI |
|
|
|
Fungicidi a base di carbammati e ditiocarbammati |
F02 |
|
|
|
|
|
|
F02_01 |
FUNGICIDI CARBANILATI |
|
|
|
|
|
F02_01_01 |
|
DIETOFENCARB |
87130-20-9 |
513 |
|
|
F02_02 |
FUNGICIDI CARBAMMATI |
|
|
|
|
|
F02_02_01 |
|
BENTIAVALICARB-ISOPROPILE |
413615-35-7 177406-68-7 |
744 |
|
|
F02_02_02 |
|
IPROVALICARB |
140923-17-7 |
620 |
|
|
F02_02_03 |
|
PROPAMOCARB |
24579-73-5 |
399 |
|
|
F02_03 |
FUNGICIDI DITIOCARBAMMATI |
|
|
|
|
|
F02_03_01 |
|
MANCOZEB |
8018-01-7 |
34 |
|
|
F02_03_02 |
|
MANEB |
12427-38-2 |
61 |
|
|
F02_03_03 |
|
METIRAM |
9006-42-2 |
478 |
|
|
F02_03_04 |
|
PROPINEB |
12071-83-9 |
177 |
|
|
F02_03_05 |
|
THIRAM |
137-26-8 |
24 |
|
|
F02_03_06 |
|
ZIRAM |
137-30-4 |
31 |
|
|
F02_99 |
ALTRI FUNGICIDI A BASE DI CARBAMMATI E DITIOCARBAMMATI |
|
|
|
|
|
F02_99_99 |
|
ALTRI FUNGICIDI A BASE DI CARBAMMATI E DITIOCARBAMMATI |
|
|
|
Fungicidi a base di benzimidazoli |
F03 |
|
|
|
|
|
|
F03_01 |
FUNGICIDI BENZIMIDAZOLICI |
|
|
|
|
|
F03_01_01 |
|
CARBENDAZINA |
10605-21-7 |
263 |
|
|
F03_01_02 |
|
FUBERIDAZOLO |
3878-19-1 |
525 |
|
|
F03_01_03 |
|
TIABENDAZOLO |
148-79-8 |
323 |
|
|
F03_01_04 |
|
TIOFANATO-METILE |
23564-05-8 |
262 |
|
|
F03_99 |
ALTRI FUNGICIDI A BASE DI BENZIMIDAZOLI |
|
|
|
|
|
F03_99_99 |
|
ALTRI FUNGICIDI A BASE DI BENZIMIDAZOLI |
|
|
|
Fungicidi a base di imidazoli e triazoli |
F04 |
|
|
|
|
|
|
F04_01 |
FUNGICIDI CONAZOLICI |
|
|
|
|
|
F04_01_02 |
|
BROMUCONAZOLO |
116255-48-2 |
680 |
|
|
F04_01_03 |
|
CIPROCONAZOLO |
94361-06-5 |
600 |
|
|
F04_01_04 |
|
DIFENOCONAZOLO |
119446-68-3 |
687 |
|
|
F04_01_05 |
|
EPOXICONAZOLO |
106325-08-0 |
609 |
|
|
F04_01_06 |
|
ETRIDIAZOLO |
2593-15-9 |
518 |
|
|
F04_01_07 |
|
FENBUCONAZOLO |
114369-43-6 |
694 |
|
|
F04_01_08 |
|
FLUQUINCONAZOLO |
136426-54-5 |
474 |
|
|
F04_01_10 |
|
FLUTRIAFOL |
76674-21-0 |
436 |
|
|
F04_01_11 |
|
IMAZALIL (ENILCONAZOLO) |
35554-44-0 |
335 |
|
|
F04_01_12 |
|
IPCONAZOLO |
125225-28-7 |
798 |
|
|
F04_01_13 |
|
METCONAZOLO |
125116-23-6 |
706 |
|
|
F04_01_14 |
|
MICLOBUTANIL |
88671-89-0 |
442 |
|
|
F04_01_15 |
|
PENCONAZOLO |
66246-88-6 |
446 |
|
|
F04_01_16 |
|
PROPICONAZOLO |
60207-90-1 |
408 |
|
|
F04_01_17 |
|
PROTIOCONAZOLO |
178928-70-6 |
745 |
|
|
F04_01_18 |
|
TEBUCONAZOLO |
107534-96-3 |
494 |
|
|
F04_01_19 |
|
TETRACONAZOLO |
112281-77-3 |
726 |
|
|
F04_01_20 |
|
TRIADIMENOL |
55219-65-3 |
398 |
|
|
F04_01_21 |
|
TRIFLUMIZOLO |
99387-89-0 |
730 |
|
|
F04_01_22 |
|
TRITICONAZOLO |
131983-72-7 |
652 |
|
|
F04_02 |
FUNGICIDI IMIDAZOLICI |
|
|
|
|
|
F04_02_01 |
|
CIAZOFAMID |
120116-88-3 |
653 |
|
|
F04_02_02 |
|
FENAMIDONE |
161326-34-7 |
650 |
|
|
F04_02_03 |
|
TRIAZOXIDE |
72459-58-6 |
729 |
|
|
F04_99 |
ALTRI FUNGICIDI A BASE DI IMIDAZOLI E TRIAZOLI |
|
|
|
|
|
F04_99_01 |
|
AMETOCTRADIN |
865318-97-4 |
818 |
|
|
F04_99_02 |
|
AMISULBROM |
348635-87-0 |
789 |
|
|
F04_99_03 |
|
TRICICLAZOLO |
41814-78-2 |
547 |
|
|
F04_99_99 |
|
ALTRI FUNGICIDI A BASE DI IMIDAZOLI E TRIAZOLI |
|
|
|
Fungicidi a base di morfoline |
F05 |
|
|
|
|
|
|
F05_01 |
FUNGICIDI MORFOLINICI |
|
|
|
|
|
F05_01_01 |
|
DIMETOMORF |
110488-70-5 |
483 |
|
|
F05_01_02 |
|
DODEMORF |
1593-77-7 |
300 |
|
|
F05_01_03 |
|
FENPROPIMORF |
67564-91-4 |
427 |
|
|
F05_99 |
ALTRI FUNGICIDI A BASE DI MORFOLINE |
|
|
|
|
|
F05_99_99 |
|
ALTRI FUNGICIDI A BASE DI MORFOLINE |
|
|
|
Fungicidi di origine microbiologica o botanica |
F06 |
|
|
|
|
|
|
F06_01 |
FUNGICIDI MICROBIOLOGICI |
|
|
|
|
|
F06_01_01 |
|
AMPELOMYCES QUISQUALIS CEPPO AQ10 |
|
589 |
|
|
F06_01_02 |
|
AUREOBASIDIUM PULLULANS (CEPPI DSM 14940-1) |
|
809, 810 |
|
|
F06_01_03 |
|
BACILLUS SUBTILIS CEPPO QST 713 |
|
661 |
|
|
F06_01_04 |
|
CONIOTHYRIUM MINITANS |
|
614 |
|
|
F06_01_05 |
|
GLIOCLADIUM CATENULATUM CEPPO J1446 |
|
624 |
|
|
F06_01_08 |
|
PSEUDOMONAS CHLORORAPHIS CEPPO MA342 |
|
574 |
|
|
F06_01_09 |
|
PSEUDOZYMA FLOCCULOSA |
|
669 |
|
|
F06_01_11 |
|
TRICHODERMA HARZIANUM RIFAI (T-22) (ITEM 908) |
|
816 |
|
|
F06_01_12 |
|
CANDIDA OLEOPHILA CEPPO O |
|
946 |
|
|
F06_01_14 |
|
PHLEBIOPSIS GIGANTEA (VARI CEPPI) |
|
921, 922, 923, 924, 925, 926, 927, 928, 929, 930, 931, 932, 933, 934 |
|
|
F06_01_15 |
|
PSEUDOMONAS SP. CEPPO DSMZ 13134 |
|
935 |
|
|
F06_01_16 |
|
PYTHIUM OLIGANDRUM (M1) |
|
936 |
|
|
F06_01_17 |
|
STREPTOMYCES K61 (K61) (PRECEDENTEMENTE STREPTOMYCES GRISEOVIRIDIS) |
|
937 |
|
|
F06_01_18 |
|
TRICHODERMA ASPELLERUM (ICC012) (T25) (TV1) (PRECEDENTEMENTE T. HARZIANUM) |
|
938, 939, 940 |
|
|
F06_01_19 |
|
TRICHODERMA ASPERELLUM (CEPPO T34) |
|
941 |
|
|
F06_01_20 |
|
TRICHODERMA ATROVIRIDE (IMI 206040) (T 11) (PRECEDENTEMENTE TRICHODERMA HARZIANUM) |
|
942, 943 |
|
|
F06_01_21 |
|
TRICHODERMA ATROVIRIDE CEPPO I-1237 |
|
944 |
|
|
F06_01_22 |
|
TRICHODERMA GAMSII (PRECEDENTEMENTE T. VIRIDE) (ICC080) |
|
945 |
|
|
F06_01_23 |
|
TRICHODERMA POLYSPORUM (IMI 206039) |
|
946 |
|
|
F06_01_24 |
|
VERTICILLIUM ALBO-ATRUM (WCS850) (PRECEDENTEMENTE VERTICILLIUM DAHLIAE) |
|
948 |
|
|
F06_01_25 |
|
BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS MBI 600 |
|
|
|
|
F06_01_26 |
|
BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS CEPPO FZB24 |
|
|
|
|
F06_01_27 |
|
SACCHAROMYCES CEREVISIAE CEPPO LAS02 |
|
|
|
|
F06_01_28 |
|
TRICHODERMA ATROVIRIDE CEPPO SC1 |
|
|
|
|
F06_01_29 |
|
BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS VAR.PLANTARUM D747 |
|
|
|
|
F06_01_30 |
|
BACILLUS PUMILUS QST 2808 |
|
|
|
|
F06_02 |
FUNGICIDI BOTANICI |
|
|
|
|
|
F06_02_01 |
|
EUGENOLO |
97-53-0 |
|
|
|
F06_02_02 |
|
GERANIOLO |
106-24-1 |
|
|
|
F06_02_03 |
|
TIMOLO |
89-83-8 |
900 |
|
|
F06_02_04 |
|
ESTRATTO DI MELALEUCA ALTERNIFOLIA |
68647-73-4 |
914 |
|
|
F06_02_05 |
|
LAMINARINA |
9008-22-4 |
671 |
|
|
F06_02_06 |
|
FEN 560 |
|
858 |
|
|
F06_02_07 |
|
ESTRATTO DI REYNOUTRIA SACCHALINENSIS |
|
|
|
|
F06_99 |
ALTRI FUNGICIDI DI ORIGINE MICROBIOLOGICA O BOTANICA |
|
|
|
|
|
F06_99_01 |
|
CEREVISANE |
|
980 |
|
Battericidi |
F07 |
|
|
|
|
|
|
F07_01 |
BATTERICIDI INORGANICI |
|
|
|
|
|
F07_01_01 |
|
IPOCLORITO DI SODIO |
7681-52-9 |
848 |
|
|
F07_01_02 |
|
SOLFATO DI ALLUMINIO |
10043-01-3 |
849 |
|
|
F07_99 |
ALTRI BATTERICIDI |
|
|
|
|
Altri fungicidi e battericidi |
F99 |
|
|
|
|
|
|
F99_01 |
FUNGICIDI AZOTO ALIFATICI |
|
|
|
|
|
F99_01_01 |
|
CYMOXANIL |
57966-95-7 |
419 |
|
|
F99_01_02 |
|
DODINA |
2439-10-3 |
101 |
|
|
F99_02 |
FUNGICIDI AMMIDICI |
|
|
|
|
|
F99_02_01 |
|
CIFLUFENAMID |
180409-60-3 |
759 |
|
|
F99_02_02 |
|
FLUOPICOLIDE |
239110-15-7 |
787 |
|
|
F99_02_03 |
|
PROCLORAZ |
67747-09-5 |
407 |
|
|
F99_02_04 |
|
SILTIOFAM |
175217-20-6 |
635 |
|
|
F99_02_05 |
|
ZOXAMIDE |
156052-68-5 |
640 |
|
|
F99_02_06 |
|
MANDIPROPAMID |
374726-62-2 |
783 |
|
|
F99_02_07 |
|
PENTHIOPYRAD |
183675-82-3 |
824 |
|
|
F99_02_08 |
|
BENZOVINDIFLUPYR |
1072957-71-1 |
981 |
|
|
F99_02_09 |
|
ISOFETAMID |
875915-78-9 |
972 |
|
|
F99_02_10 |
|
MANDESTROBIN |
173662-97-0 |
|
|
|
F99_02_11 |
|
FLUOPYRAM |
658066-35-4 |
807 |
|
|
F99_03 |
FUNGICIDI ANILIDICI |
|
|
|
|
|
F99_03_01 |
|
BENALAXIL |
71626-11-4 |
416 |
|
|
F99_03_02 |
|
BOSCALID |
188425-85-6 |
673 |
|
|
F99_03_03 |
|
CARBOSSINA |
5234-68-4 |
273 |
|
|
F99_03_04 |
|
FENEXAMID |
126833-17-8 |
603 |
|
|
F99_03_05 |
|
FLUTOLANIL |
66332-96-5 |
524 |
|
|
F99_03_06 |
|
METALAXIL-M |
70630-17-0 |
580 |
|
|
F99_03_07 |
|
METALAXIL |
57837-19-1 |
365 |
|
|
F99_03_08 |
|
BENALAXIL-M |
98243-83-5 |
766 |
|
|
F99_03_09 |
|
BIXAFEN |
581809-46-3 |
819 |
|
|
F99_03_12 |
|
ISOPYRAZAM |
881685-58-1 |
963 |
|
|
F99_03_13 |
|
FLUXAPYROXAD |
907204-31-3 |
828 |
|
|
F99_03_14 |
|
PENFLUFEN |
494793-67-8 |
826 |
|
|
F99_03_15 |
|
SEDAXANE |
874967-67-6 |
833 |
|
|
F99_05 |
FUNGICIDI AROMATICI |
|
|
|
|
|
F99_05_01 |
|
CLOROTALONIL |
1897-45-6 |
288 |
|
|
F99_05_03 |
|
ACIDO 2,5-DICLOROBENZOICO METILESTERE |
2905-69-3 |
686 |
|
|
F99_06 |
FUNGICIDI DICARBOSSIMIDICI |
|
|
|
|
|
F99_06_01 |
|
IPRODIONE |
36734-19-7 |
278 |
|
|
F99_07 |
FUNGICIDI DINITROANILINICI |
|
|
|
|
|
F99_07_01 |
|
FLUAZINAM |
79622-59-6 |
521 |
|
|
F99_08 |
FUNGICIDI DINITROFENOLICI |
|
|
|
|
|
F99_08_02 |
|
MEPTILDINOCAP |
131-72-6 |
811 |
|
|
F99_09 |
FUNGICIDI FOSFORGANICI |
|
|
|
|
|
F99_09_01 |
|
FOSETIL-AL |
15845-66-6 |
384 |
|
|
F99_09_02 |
|
TOLCLOFOS-METILE |
57018-04-9 |
479 |
|
|
F99_10 |
FUNGICIDI OSSAZOLICI |
|
|
|
|
|
F99_10_01 |
|
FAMOXADONE |
131807-57-3 |
594 |
|
|
F99_10_02 |
|
IMEXAZOL |
10004-44-1 |
528 |
|
|
F99_11 |
FUNGICIDI FENILPIRROLICI |
|
|
|
|
|
F99_11_01 |
|
FLUDIOXONIL |
131341-86-1 |
522 |
|
|
F99_12 |
FUNGICIDI FTALIMMIDICI |
|
|
|
|
|
F99_12_01 |
|
CAPTANO |
133-06-2 |
40 |
|
|
F99_12_02 |
|
FOLPET |
133-07-3 |
75 |
|
|
F99_13 |
FUNGICIDI PIRIMIDINICI |
|
|
|
|
|
F99_13_01 |
|
BUPIRIMATE |
41483-43-6 |
261 |
|
|
F99_13_02 |
|
CIPRODINIL |
121552-61-2 |
511 |
|
|
F99_13_03 |
|
MEPANIPIRIM |
110235-47-7 |
611 |
|
|
F99_13_04 |
|
PIRIMETANIL |
53112-28-0 |
714 |
|
|
F99_14 |
FUNGICIDI CHINOLINICI |
|
|
|
|
|
F99_14_01 |
|
8-IDROSSICHINOLINA SOLFATO (8-IDROSSICHINOLINA INCL. OSSICHINOLINA) |
134-31-6 |
677 |
|
|
F99_14_02 |
|
QUINOXIFEN |
124495-18-7 |
566 |
|
|
F99_15 |
FUNGICIDI CHINONICI |
|
|
|
|
|
F99_15_01 |
|
DITIANON |
3347-22-6 |
153 |
|
|
F99_16 |
FUNGICIDI STROBILURINICI |
|
|
|
|
|
F99_16_01 |
|
AZOSSISTROBINA |
131860-33-8 |
571 |
|
|
F99_16_02 |
|
DIMOSSISTROBINA |
149961-52-4 |
739 |
|
|
F99_16_03 |
|
FLUOXASTROBIN |
361377-29-9 |
746 |
|
|
F99_16_04 |
|
KRESOXIM-METILE |
143390-89-0 |
568 |
|
|
F99_16_05 |
|
PICOXISTROBIN |
117428-22-5 |
628 |
|
|
F99_16_06 |
|
PYRACLOSTROBINA |
175013-18-0 |
657 |
|
|
F99_16_07 |
|
TRIFLOSSISTROBINA |
141517-21-7 |
617 |
|
|
F99_17 |
FUNGICIDI UREICI |
|
|
|
|
|
F99_17_01 |
|
PENCICURON |
66063-05-6 |
402 |
|
|
F99_17_02 |
|
UREA |
57-13-6 |
913 |
|
Fungicidi non classificati |
F99_99 |
FUNGICIDI NON CLASSIFICATI |
|
|
|
|
|
F99_99_01 |
|
2-FENILFENOLO |
90-43-7 |
246 |
|
|
F99_99_02 |
|
ACIBENZOLAR-S-METILE |
126448-41-7 |
597 |
|
|
F99_99_04 |
|
ACIDO ASCORBICO |
|
774 |
|
|
F99_99_05 |
|
ACIDO BENZOICO |
65-85-0 |
622 |
|
|
F99_99_06 |
|
FENPROPIDIN |
67306-00-7 |
520 |
|
|
F99_99_08 |
|
METRAFENONE |
220899-03-6 |
752 |
|
|
F99_99_09 |
|
PYRIOFENONE |
688046-61-9 |
827 |
|
|
F99_99_10 |
|
SPIROXAMINA |
118134-30-8 |
572 |
|
|
F99_99_12 |
|
PROQUINAZID |
189278-12-4 |
764 |
|
|
F99_99_13 |
|
VALIFENALATE (PRECEDENTEMENTE VALIFENAL) |
|
857 |
|
|
F99_99_14 |
|
DIMETIL DISOLFURO |
624-92-0 |
|
|
|
F99_99_15 |
|
COS-OGA |
|
979 |
|
|
F99_99_16 |
|
FLUTIANIL |
958647-10-4 |
835 |
|
|
F99_99_17 |
|
FENPIRAZAMINA |
473798-59-3 |
832 |
|
|
F99_99_99 |
|
ALTRI FUNGICIDI NON CLASSIFICATI |
|
|
Erbicidi, essiccanti e antimuschio |
|
PES_H |
|
|
|
|
|
Erbicidi a base di fenossifitoormoni |
H01 |
|
|
|
|
|
|
H01_01 |
ERBICIDI FENOSSICI |
|
|
|
|
|
H01_01_01 |
|
2,4-D |
94-75-7 |
1 |
|
|
H01_01_02 |
|
2,4-DB |
94-82-6 |
83 |
|
|
H01_01_03 |
|
DICLORPROP-P |
15165-67-0 |
476 |
|
|
H01_01_04 |
|
MCPA |
94-74-6 |
2 |
|
|
H01_01_05 |
|
MCPB |
94-81-5 |
50 |
|
|
H01_01_06 |
|
MECOPROP |
7085-19-0 |
51 |
|
|
H01_01_07 |
|
MECOPROP-P |
16484-77-8 |
475 |
|
|
H01_99 |
ALTRI ERBICIDI A BASE DI FENOSSIFITOORMONI |
|
|
|
|
|
H01_99_99 |
|
ALTRI ERBICIDI A BASE DI FENOSSIFITOORMONI |
|
|
|
Erbicidi a base di triazine e triazinoni |
H02 |
|
|
|
|
|
|
H02_02 |
ERBICIDI TRIAZINICI |
|
|
|
|
|
H02_02_01 |
|
TERBUTILAZINA |
5915-41-3 |
234 |
|
|
H02_03 |
ERBICIDI TRIAZINONICI |
|
|
|
|
|
H02_03_01 |
|
METAMITRON |
41394-05-2 |
381 |
|
|
H02_03_02 |
|
METRIBUZIN |
21087-64-9 |
283 |
|
|
H02_99 |
ALTRI ERBICIDI A BASE DI TRIAZINE E TRIAZINONI |
|
|
|
|
|
H02_99_99 |
|
ALTRI ERBICIDI A BASE DI TRIAZINE E TRIAZINONI |
|
|
|
Erbicidi a base di ammidi e anilidi |
H03 |
|
|
|
|
|
|
H03_01 |
ERBICIDI AMMIDICI |
|
|
|
|
|
H03_01_01 |
|
BEFLUBUTAMID |
113614-08-7 |
662 |
|
|
H03_01_02 |
|
DIMETENAMID-P |
163515-14-8 |
638 |
|
|
H03_01_03 |
|
ISOXABEN |
82558-50-7 |
701 |
|
|
H03_01_04 |
|
NAPROPAMIDE |
15299-99-7 |
271 |
|
|
H03_01_05 |
|
PENOXSULAM |
219714-96-2 |
758 |
|
|
H03_01_06 |
|
PETOXAMIDE |
106700-29-2 |
665 |
|
|
H03_01_07 |
|
PROPIZAMIDE |
23950-58-5 |
315 |
|
|
H03_01_08 |
|
PYROXSULAM |
422556-08-9 |
793 |
|
|
H03_02 |
ERBICIDI ANILIDICI |
|
|
|
|
|
H03_02_01 |
|
DIFLUFENICAN |
83164-33-4 |
462 |
|
|
H03_02_02 |
|
FLORASULAM |
145701-23-1 |
616 |
|
|
H03_02_03 |
|
FLUFENACET |
142459-58-3 |
588 |
|
|
H03_02_04 |
|
METAZACLOR |
67129-08-2 |
411 |
|
|
H03_02_05 |
|
METOSULAM |
139528-85-1 |
707 |
|
|
H03_03 |
ERBICIDI CLOROACETANILIDICI |
|
|
|
|
|
H03_03_02 |
|
DIMETACLOR |
50563-36-5 |
688 |
|
|
H03_03_04 |
|
S-METOLACLOR |
87392-12-9 |
607 |
|
|
H03_99 |
ALTRI ERBICIDI A BASE DI AMMIDI E ANILIDI |
|
|
|
|
|
H03_99_99 |
|
ALTRI ERBICIDI A BASE DI AMMIDI E ANILIDI |
|
|
|
Erbicidi a base di carbammati e biscarbammati |
H04 |
|
|
|
|
|
|
H04_01 |
ERBICIDI BISCARBAMMATI |
|
|
|
|
|
H04_01_01 |
|
CLORPROFAM |
101-21-3 |
43 |
|
|
H04_01_02 |
|
DESMEDIFAM |
13684-56-5 |
477 |
|
|
H04_01_03 |
|
FENMEDIFAM |
13684-63-4 |
77 |
|
|
H04_02 |
ERBICIDI CARBAMMATI |
|
|
|
|
|
H04_02_02 |
|
CARBETAMIDE |
16118-49-3 |
95 |
|
|
H04_99 |
ALTRI ERBICIDI A BASE DI CARBAMMATI E BISCARBAMMATI |
|
|
|
|
|
H04_99_99 |
|
ALTRI ERBICIDI A BASE DI CARBAMMATI E BISCARBAMMATI |
|
|
|
Erbicidi a base di derivati di dinitroaniline |
H05 |
|
|
|
|
|
|
H05_01 |
ERBICIDI DINITROANILINICI |
|
|
|
|
|
H05_01_01 |
|
BENFLURALIN |
1861-40-1 |
285 |
|
|
H05_01_02 |
|
PENDIMETALIN |
40487-42-1 |
357 |
|
|
H05_01_03 |
|
ORIZALIN |
19044-88-3 |
537 |
|
|
H05_99 |
ALTRI ERBICIDI A BASE DI DERIVATI DI DINITROANILINE |
|
|
|
|
|
H05_99_99 |
|
ALTRI ERBICIDI A BASE DI DERIVATI DI DINITROANILINE |
|
|
|
Erbicidi a base di derivati di urea, uracile o sulfonilurea |
H06 |
|
|
|
|
|
|
H06_01 |
ERBICIDI SULFONILUREICI |
|
|
|
|
|
H06_01_01 |
|
AMIDOSULFURON |
120923-37-7 |
515 |
|
|
H06_01_02 |
|
AZIMSULFURON |
120162-55-2 |
584 |
|
|
H06_01_03 |
|
BENSULFURON-METILE |
99283-01-9 83055-99-6 |
502 |
|
|
H06_01_04 |
|
CLORSULFURON |
64902-72-3 |
391 |
|
|
H06_01_06 |
|
FLAZASULFURON |
104040-78-0 |
595 |
|
|
H06_01_07 |
|
FLUPIRSULFURON-METILE |
150315-10-9 144740-54-5 |
577 |
|
|
H06_01_08 |
|
FORAMSULFURON |
173159-57-4 |
659 |
|
|
H06_01_09 |
|
IMAZOSULFURON |
122548-33-8 |
590 |
|
|
H06_01_10 |
|
IODOSULFURON-METIL-SODIO |
144550-36-7 |
634,501 |
|
|
H06_01_11 |
|
MESOSULFURON-METILE |
400852-66-6 208465-21-8 |
663 |
|
|
H06_01_12 |
|
METSULFURON-METILE |
74223-64-6 |
441 |
|
|
H06_01_13 |
|
NICOSULFURON |
111991-09-4 |
709 |
|
|
H06_01_14 |
|
OXASULFURON |
144651-06-9 |
626 |
|
|
H06_01_15 |
|
PROSULFURON |
94125-34-5 |
579 |
|
|
H06_01_16 |
|
RIMSULFURON |
122931-48-0 |
716 |
|
|
H06_01_17 |
|
SULFOSULFURON |
141776-32-1 |
601 |
|
|
H06_01_18 |
|
TIFENSULFURON-METILE |
79277-67-1 79227-27-3 |
452 |
|
|
H06_01_19 |
|
TRIASULFURON |
82097-50-5 |
480 |
|
|
H06_01_20 |
|
TRIBENURON-METILE |
106040-48-6 101200-48-0 |
546 |
|
|
H06_01_21 |
|
TRIFLUSULFURON |
135990-29-3 126535-15-7 |
731 |
|
|
H06_01_22 |
|
TRITOSULFURON |
142469-14-5 |
735 |
|
|
H06_01_23 |
|
ORTHOSULFAMURON |
213464-77-8 |
781 |
|
|
H06_01_24 |
|
ETHAMETSULFURON-METILE |
97780-06-8 |
834,201 |
|
|
H06_01_25 |
|
HALOSULFURON-METILE |
100784-20-1 |
785 |
|
|
H06_02 |
ERBICIDI URACILICI |
|
|
|
|
|
H06_02_01 |
|
LENACIL |
2164-08-1 |
163 |
|
|
H06_03 |
ERBICIDI UREICI |
|
|
|
|
|
H06_03_01 |
|
CLOROTOLURON |
15545-48-9 |
217 |
|
|
H06_03_02 |
|
DIURON |
330-54-1 |
100 |
|
|
H06_03_03 |
|
FLUOMETURON |
2164-17-2 |
159 |
|
|
H06_03_04 |
|
ISOPROTURON |
34123-59-6 |
336 |
|
|
H06_03_05 |
|
LINURON |
330-55-2 |
76 |
|
|
H06_03_06 |
|
METOBROMURON |
3060-89-7 |
168 |
|
|
H06_99 |
ALTRI ERBICIDI A BASE DI DERIVATI DI UREA, URACILE O SULFONILUREA |
|
|
|
|
|
H06_99_99 |
|
ALTRI ERBICIDI A BASE DI DERIVATI DI UREA, URACILE O SULFONILUREA |
|
|
|
Altri erbicidi |
H99 |
|
|
|
|
|
|
H99_01 |
ERBICIDI ARILOSSIFENOSSI-PROPIONATI |
|
|
|
|
|
H99_01_01 |
|
CLODINAFOP-PROPARGYL |
114420-56-3 105512-06-9 |
683 |
|
|
H99_01_02 |
|
CIALOFOP-BUTILE |
122008-85-9 |
596 |
|
|
H99_01_03 |
|
DICLOFOP-METILE |
40843-25-2 257-141-8 |
358 |
|
|
H99_01_04 |
|
FENOXAPROP-P-ETILE |
113158-40-0 71283-80-2 |
484 |
|
|
H99_01_05 |
|
FLUAZIFOP-P-BUTILE |
79241-46-6 |
467 |
|
|
H99_01_06 |
|
ALOSSIFOP-P |
95977-29-0 |
526 |
|
|
H99_01_07 |
|
PROPAQUIZAFOP |
111479-05-1 |
713 |
|
|
H99_01_08 |
|
QUIZALOFOP-P |
94051-08-8 |
641 |
|
|
H99_01_09 |
|
QUIZALOFOP-P-ETILE |
100646-51-3 |
641.202 |
|
|
H99_01_10 |
|
QUIZALOFOP-P-TEFURYL |
119738-06-6 |
641.226 |
|
|
H99_02 |
ERBICIDI BENZOFURANICI |
|
|
|
|
|
H99_02_01 |
|
ETOFUMESATE |
26225-79-6 |
233 |
|
|
H99_03 |
ERBICIDI A BASE DI ACIDO BENZOICO |
|
|
|
|
|
H99_03_01 |
|
DICAMBA |
1918-00-9 |
85 |
|
|
H99_04 |
ERBICIDI BIPIRIDILICI |
|
|
|
|
|
H99_04_01 |
|
DIQUAT |
85-00-7 |
55 |
|
|
H99_05 |
ERBICIDI A BASE DI CICLOESANDIONE |
|
|
|
|
|
H99_05_01 |
|
CLETODIM |
99129-21-2 |
508 |
|
|
H99_05_02 |
|
CICLOSSIDIM |
101205-02-1 |
510 |
|
|
H99_05_03 |
|
PROFOSSIDIM |
139001-49-3 |
621 |
|
|
H99_05_04 |
|
TEPRALOSSIDIM |
149979-41-9 |
608 |
|
|
H99_05_05 |
|
TRALCOSSIDIM |
87820-88-0 |
544 |
|
|
H99_06 |
ERBICIDI DIAZINICI |
|
|
|
|
|
H99_06_01 |
|
PIRIDATE |
55512-33-9 |
447 |
|
|
H99_07 |
ERBICIDI DICARBOSSIMIDICI |
|
|
|
|
|
H99_07_02 |
|
FLUMIOSSAZINA |
103361-09-7 |
578 |
|
|
H99_08 |
ERBICIDI A BASE DI DIFENIL ETERE |
|
|
|
|
|
H99_08_01 |
|
ACLONIFEN |
74070-46-5 |
498 |
|
|
H99_08_02 |
|
BIFENOX |
42576-02-3 |
413 |
|
|
H99_08_03 |
|
OXIFLUORFEN |
42874-03-3 |
538 |
|
|
H99_09 |
ERBICIDI IMIDAZOLINONICI |
|
|
|
|
|
H99_09_01 |
|
IMAZAMOX |
114311-32-9 |
619 |
|
|
H99_10 |
ERBICIDI INORGANICI |
|
|
|
|
|
H99_10_01 |
|
SOLFATO DI FERRO |
7720-78-7 17375-41-6 7782-63-0 |
837 |
|
|
H99_11 |
ERBICIDI ISOSSAZOLICI |
|
|
|
|
|
H99_11_01 |
|
ISOSSAFLUTOLO |
141112-29-0 |
575 |
|
|
H99_11_02 |
|
TOPRAMEZONE |
210631-68-8 |
800 |
|
|
H99_13 |
ERBICIDI NITRILICI |
|
|
|
|
|
H99_13_01 |
|
BROMOSSINIL OTTANOATO E/O EPTANOATO |
1689-84-5 1689-99-2 56634-95-8 |
87 |
|
|
H99_13_03 |
|
IOSSINIL |
1689-83-4 3861-47-0 |
86 |
|
|
H99_14 |
ERBICIDI FOSFORGANICI |
|
|
|
|
|
H99_14_01 |
|
GLUFOSINATO-AMMONIO |
51276-47-2 77182-82-2 |
437 |
|
|
H99_14_02 |
|
GLIFOSATO |
1071-83-6 |
284 |
|
|
H99_15 |
ERBICIDI FENILPIRAZOLICI |
|
|
|
|
|
H99_15_01 |
|
PINOXADEN |
243973-20-8 |
776 |
|
|
H99_15_02 |
|
PIRAFLUFEN-ETILE |
129630-19-9 |
605 |
|
|
H99_16 |
ERBICIDI PIRIDAZINONICI |
|
|
|
|
|
H99_16_01 |
|
CLORIDAZONE |
1698-60-8 |
111 |
|
|
H99_16_02 |
|
FLURTAMONE |
96525-23-4 |
569 |
|
|
H99_17 |
ERBICIDI PIRIDIN-CARBOSSAMMIDI |
|
|
|
|
|
H99_17_01 |
|
PICOLINAFEN |
137641-05-5 |
639 |
|
|
H99_18 |
ERBICIDI A BASE DI ACIDO PIRIDINCARBOSSILICO |
|
|
|
|
|
H99_18_01 |
|
SALE DI MONOETANOLAMMINA CLOPIRALID |
1702-17-6 57754-85-5 |
455 |
|
|
H99_18_02 |
|
PICLORAM |
1918-02-1 |
174 |
|
|
H99_18_03 |
|
HALAUXIFEN-METILE |
943831-98-9 |
970 |
|
|
H99_18_04 |
|
AMINOPIRALID |
150114-71-9 |
771 |
|
|
H99_19 |
ERBICIDI A BASE DI ACIDO PIRIDILOSSIACETICO |
|
|
|
|
|
H99_19_02 |
|
FLUROXIPIR |
69377-81-7 |
431 |
|
|
H99_19_03 |
|
TRICLOPIR |
55335-06-3 |
376 |
|
|
H99_20 |
ERBICIDI CHINOLINICI |
|
|
|
|
|
H99_20_01 |
|
QUINMERAC |
90717-03-6 |
563 |
|
|
H99_21 |
ERBICIDI TIADIAZINICI |
|
|
|
|
|
H99_21_01 |
|
BENTAZONE |
25057-89-0 |
366 |
|
|
H99_22 |
ERBICIDI TIOCARBAMMATI |
|
|
|
|
|
H99_22_01 |
|
MOLINATE |
2212-67-1 |
235 |
|
|
H99_22_02 |
|
PROSULFOCARB |
52888-80-9 |
539 |
|
|
H99_22_03 |
|
TRI-ALLATO |
2303-17-5 |
97 |
|
|
H99_23 |
ERBICIDI TRIAZOLICI |
|
|
|
|
|
H99_23_01 |
|
AMITROLO |
61-82-5 |
90 |
|
|
H99_24 |
ERBICIDI TRIAZOLINONICI |
|
|
|
|
|
H99_24_01 |
|
CARFENTRAZONE-ETILE |
128639-02-1 |
587.202 |
|
|
H99_25 |
ERBICIDI TRIAZOLONICI |
|
|
|
|
|
H99_25_01 |
|
PROPOSSICARBAZONE-SODICO |
145026-81-9 181274-15-7 |
655 |
|
|
H99_25_02 |
|
THIENCARBAZONE-METILE |
936331-72-5 317815-83-1 |
797 |
|
|
H99_26 |
ERBICIDI TRICHETONICI |
|
|
|
|
|
H99_26_01 |
|
MESOTRIONE |
104206-82-8 |
625 |
|
|
H99_26_02 |
|
SULCOTRIONE |
99105-77-8 |
723 |
|
|
H99_26_03 |
|
TEMBOTRIONE |
335104-84-2 |
790 |
|
Erbicidi non classificati |
H99_99 |
ERBICIDI NON CLASSIFICATI |
|
|
|
|
|
H99_99_01 |
|
ACIDO ACETICO |
64-19-7 |
838 |
|
|
H99_99_02 |
|
BISPYRIBAC SODIO |
125401-92-5 |
748.011 |
|
|
H99_99_03 |
|
CLOMAZONE |
81777-89-1 |
509 |
|
|
H99_99_04 |
|
FLUROCLORIDONE |
61213-25-0 |
430 |
|
|
H99_99_06 |
|
OSSADIAZONE |
19666-30-9 |
213 |
|
|
H99_99_07 |
|
ACIDO PELARGONICO |
112-05-0 |
888 |
|
|
H99_99_08 |
|
QUINOCLAMINE |
2797-51-5 |
648 |
|
|
H99_99_99 |
|
ALTRI ERBICIDI, ESSICCANTI E ANTIMUSCHIO |
|
|
Insetticidi e acaricidi |
|
PES_I |
|
|
|
|
|
Insetticidi a base di piretroidi |
I01 |
|
|
|
|
|
|
I01_01 |
INSETTICIDI PIRETROIDI |
|
|
|
|
|
I01_01_01 |
|
ACRINATRINA |
101007-06-1 |
678 |
|
|
I01_01_02 |
|
ALFA CIPERMETRINA |
67375-30-8 |
454 |
|
|
I01_01_03 |
|
BETA-CIFLUTRINA |
68359-37-5 |
482 |
|
|
I01_01_04 |
|
BIFENTRINA |
82657-04-3 |
415 |
|
|
I01_01_06 |
|
CIPERMETRINA |
52315-07-8 |
332 |
|
|
I01_01_07 |
|
DELTAMETRINA |
52918-63-5 |
333 |
|
|
I01_01_08 |
|
ESFENVALERATE |
66230-04-4 |
481 |
|
|
I01_01_09 |
|
ETOFENPROX |
80844-07-1 |
471 |
|
|
I01_01_10 |
|
GAMMA-CIALOTRINA |
76703-62-3 |
768 |
|
|
I01_01_11 |
|
LAMBDA-CIALOTRINA |
91465-08-6 |
463 |
|
|
I01_01_12 |
|
TAU-FLUVALINATO |
102851-06-9 |
786 |
|
|
I01_01_13 |
|
TEFLUTRINA |
79538-32-2 |
451 |
|
|
I01_01_14 |
|
ZETA-CIPERMETRINA |
52315-07-8 |
733 |
|
|
I01_01_15 |
|
BETA-CIPERMETRINA |
65731-84-2 72204-43-4 65732-07-2 83860-31-5 |
632 |
|
|
I01_99 |
ALTRI INSETTICIDI A BASE DI PIRETROIDI |
|
|
|
|
|
I01_99_99 |
|
ALTRI INSETTICIDI A BASE DI PIRETROIDI |
|
|
|
Insetticidi a base di idrocarburi clorinati |
I02 |
|
|
|
|
|
|
I02_01 |
INSETTICIDI A BASE DI DIAMIDE ANTRANILICA |
|
|
|
|
|
I02_01_01 |
|
CYANTRANILIPROLE |
|
|
|
|
I02_99 |
ALTRI INSETTICIDI A BASE DI IDROCARBURI CLORINATI |
|
|
|
|
|
I02_99_99 |
|
ALTRI INSETTICIDI A BASE DI IDROCARBURI CLORINATI |
|
|
|
Insetticidi a base di carbammati e ossima-carbammati |
I03 |
|
|
|
|
|
|
I03_01 |
INSETTICIDI OSSIMA-CARBAMMATI |
|
|
|
|
|
I03_01_01 |
|
METOMIL |
16752-77-5 |
264 |
|
|
I03_01_02 |
|
OXAMIL |
23135-22-0 |
342 |
|
|
I03_02 |
INSETTICIDI CARBAMMATI |
|
|
|
|
|
I03_02_01 |
|
FENOXICARB |
79127-80-3 |
425 |
|
|
I03_02_02 |
|
CLORIDRATO DI FORMETANATO |
22259-30-9 23422-53-9 |
697 |
|
|
I03_02_03 |
|
METIOCARB |
2032-65-7 |
165 |
|
|
I03_02_04 |
|
PIRIMICARB |
23103-98-2 |
231 |
|
|
I03_99 |
ALTRI INSETTICIDI A BASE DI CARBAMMATI E OSSIMA-CARBAMMATI |
|
|
|
|
|
I03_99_99 |
|
ALTRI INSETTICIDI A BASE DI CARBAMMATI E OSSIMA-CARBAMMATI |
|
|
|
Insetticidi a base di organofosfati |
I04 |
|
|
|
|
|
|
I04_01 |
INSETTICIDI ORGANOFOSFATICI |
|
|
|
|
|
I04_01_01 |
|
CLORPIRIFOS |
2921-88-2 |
221 |
|
|
I04_01_02 |
|
CLORPIRIFOS-METILE |
5589-13-0 |
486 |
|
|
I04_01_03 |
|
DIMETOATO |
60-51-5 |
59 |
|
|
I04_01_04 |
|
ETOPROFOS |
13194-48-4 |
218 |
|
|
I04_01_07 |
|
MALATION |
121-75-5 |
12 |
|
|
I04_01_08 |
|
FOSMET |
732-11-6 |
318 |
|
|
I04_01_09 |
|
PIRIMIFOS-METILE |
29232-93-7 |
239 |
|
|
I04_99 |
ALTRI INSETTICIDI A BASE DI ORGANOFOSFATI |
|
|
|
|
|
I04_99_99 |
|
ALTRI INSETTICIDI A BASE DI ORGANOFOSFATI |
|
|
|
Insetticidi di origine microbiologica o botanica |
I05 |
|
|
|
|
|
|
I05_01 |
INSETTICIDI MICROBIOLOGICI |
|
|
|
|
|
I05_01_01 |
|
ADOXOPHYES ORANA GV CEPPO BV-0001 |
|
782 |
|
|
I05_01_03 |
|
BACILLUS THURINGIENSIS VAR. ISRAELENSIS (AM65-52) |
|
770 |
|
|
I05_01_04 |
|
METARHIZIUM ANISOPLIAE VAR. ANISOPLIAE CEPPO BIPESCO 5F/52 |
|
784 |
|
|
I05_01_05 |
|
PAECILOMYCES FUMOSOROSEUS CEPPO FE9901 |
|
778 |
|
|
I05_01_08 |
|
BACILLUS THURINGIENSIS VAR. AIZAWAI (ABTS-1857 e GC-91) |
|
949, 950 |
|
|
I05_01_09 |
|
BACILLUS THURINGIENSIS VAR. KURSTAKI (ABTS 351, PB 54, SA 11, SA12 ed EG 2348) |
|
951, 952, 953, 954, 955 |
|
|
I05_01_10 |
|
BACILLUS THURINGIENSIS VAR. TENEBRIONIS (NB 176) |
|
956 |
|
|
I05_01_11 |
|
BEAUVERIA BASSIANA (ATCC 74040 e GHA) |
|
957, 958 |
|
|
I05_01_12 |
|
VIRUS DELLA GRANULOSI DI CYDIA POMONELLA (CPGV) |
|
959 |
|
|
I05_01_13 |
|
VIRUS DELLA POLIEDROSI NUCLEARE DI HELICOVERPA ARMIGERA (HEARNPV) |
|
960 |
|
|
I05_01_14 |
|
LECANICILLIMUM MUSCARIUM (VE6) (PRECEDENTEMENTE VERTICILLIUM LECANII) |
|
961 |
|
|
I05_01_15 |
|
VIRUS DELLA POLIEDROSI NUCLEARE DI SPODOPTERA LITTORALIS |
|
962 |
|
|
I05_01_16 |
|
BEAUVERIA BASSIANA CEPPO 147 |
|
|
|
|
I05_01_17 |
|
BEAUVERIA BASSIANA CEPPO NPP11B005 |
|
|
|
|
I05_01_18 |
|
ISARIA FUMOSOROSEA APOPKA CEPPO 97 (PRECEDENTEMENTE PAECILOMYCES FUMOSOROSEUS) |
|
573 |
|
|
I05_01_19 |
|
VIRUS DELLA POLIEDROSI NUCLEARE DI SPODOPTERA EXIGUA |
|
592 |
|
|
I05_02 |
INSETTICIDI BOTANICI |
|
|
|
|
|
I05_02_01 |
|
OLIO DI ARANCIO |
|
902 |
|
|
I05_02_02 |
|
OLIO DI TAGETE |
|
903 |
|
|
I05_02_03 |
|
AZADIRACTINA |
11141-17-6 |
627 |
|
|
I05_02_04 |
|
PIRETRINE |
8003-34-7 |
32 |
|
|
I05_99 |
ALTRI INSETTICIDI DI ORIGINE MICROBIOLOGICA O BOTANICA |
|
|
|
|
|
I05_99_99 |
|
ALTRI INSETTICIDI DI ORIGINE MICROBIOLOGICA O BOTANICA |
|
|
|
Acaricidi |
I06 |
|
|
|
|
|
|
I06_01 |
ACARICIDI PIRAZOLICI |
|
|
|
|
|
I06_01_01 |
|
FENPIROSSIMATO |
134098-61-6 |
695 |
|
|
I06_02 |
ACARICIDI TETRAZINICI |
|
|
|
|
|
I06_02_01 |
|
CLOFENTEZINA |
74115-24-5 |
418 |
|
|
I06_99 |
ALTRI ACARICIDI |
|
|
|
|
|
I06_99_01 |
|
ACEQUINOCIL |
57960-19-7 |
760 |
|
|
I06_99_02 |
|
CYFLUMETOFEN |
400882-07-7 |
821 |
|
|
I06_99_99 |
|
ALTRI ACARICIDI |
|
|
|
Altri insetticidi |
I99 |
|
|
|
|
|
|
I99_01 |
INSETTICIDI PRODOTTI DALLA FERMENTAZIONE |
|
|
|
|
|
I99_01_01 |
|
ABAMECTINA |
71751-41-2 |
495 |
|
|
I99_01_02 |
|
MILBEMECTINA |
51596-10-2 51596-11-3 |
660 |
|
|
I99_01_03 |
|
SPINOSAD |
168316-95-8 |
636 |
|
|
I99_01_04 |
|
EMAMECTINA |
155569-91-8 |
791 |
|
|
I99_01_05 |
|
SPINETORAM |
187166-40-1 |
802 |
|
|
I99_03 |
INSETTICIDI BENZOILUREICI |
|
|
|
|
|
I99_03_01 |
|
DIFLUBENZURON |
35367-38-5 |
339 |
|
|
I99_03_03 |
|
LUFENURON |
103055-07-8 |
704 |
|
|
I99_03_05 |
|
TEFLUBENZURON |
83121-18-0 |
450 |
|
|
I99_03_06 |
|
TRIFLUMURON |
64628-44-0 |
548 |
|
|
I99_04 |
INSETTICIDI CARBAZATI |
|
|
|
|
|
I99_04_01 |
|
BIFENAZATO |
149877-41-8 |
736 |
|
|
I99_05 |
INSETTICIDI DIACILIDRAZINICI |
|
|
|
|
|
I99_05_01 |
|
METOSSIFENOZIDE |
161050-58-4 |
656 |
|
|
I99_05_02 |
|
TEBUFENOZIDE |
112410-23-8 |
724 |
|
|
I99_05_03 |
|
CROMAFENOZIDE |
143807-66-3 |
775 |
|
|
I99_06 |
REGOLATORI DELLA CRESCITA DEGLI INSETTI |
|
|
|
|
|
I99_06_01 |
|
CIROMAZINA |
66215-27-8 |
420 |
|
|
I99_06_02 |
|
BUPROFEZINA |
69327-76-0 |
681 |
|
|
I99_06_03 |
|
EXITIAZOX |
78587-05-0 |
439 |
|
|
I99_08 |
INSETTICIDI NITROGUANIDINICI |
|
|
|
|
|
I99_08_01 |
|
CLOTIANIDINA |
210880-92-5 |
738 |
|
|
I99_08_02 |
|
TIAMETOXAM |
153719-23-4 |
637 |
|
|
I99_09 |
INSETTICIDI ORGANOSTANNICI |
|
|
|
|
|
I99_10 |
INSETTICIDI OSSADIAZINICI |
|
|
|
|
|
I99_10_01 |
|
INDOXACARB |
173584-44-6 |
612 |
|
|
I99_11 |
INSETTICIDI DELLA FAMIGLIA DEI FENIL-ETERI |
|
|
|
|
|
I99_11_01 |
|
PIRIPROXIFENE |
95737-68-1 |
715 |
|
|
I99_12 |
INSETTICIDI (FENIL-)PIRAZOLICI |
|
|
|
|
|
I99_12_02 |
|
FIPRONIL |
120068-37-3 |
581 |
|
|
I99_12_03 |
|
TEBUFENPIRAD |
119168-77-3 |
725 |
|
|
I99_12_04 |
|
CLORANTRANILIPROLE |
500008-45-7 |
794 |
|
|
I99_13 |
INSETTICIDI PIRIDINICI |
|
|
|
|
|
I99_13_01 |
|
PIMETROZINA |
123312-89-0 |
593 |
|
|
I99_13_02 |
|
FLONICAMID |
158062-67-0 |
763 |
|
|
I99_13_03 |
|
SULFOXAFLOR |
946578-00-3 |
820 |
|
|
I99_14 |
INSETTICIDI DELLA FAMIGLIA DELLE PIRIDILMETILAMMINE |
|
|
|
|
|
I99_14_01 |
|
ACETAMIPRID |
135410-20-7 |
649 |
|
|
I99_14_02 |
|
IMIDACLOPRID |
138261-41-3 |
582 |
|
|
I99_14_03 |
|
TIACLOPRID |
111988-49-9 |
631 |
|
|
I99_14_04 |
|
FLUPYRADIFURONE |
951659-40-8 |
|
|
|
I99_15 |
INSETTICIDI A BASE DI ESTERE DI SOLFITO |
|
|
|
|
|
I99_17 |
INSETTICIDI A BASE DI ACIDO TETRONICO |
|
|
|
|
|
I99_17_01 |
|
SPIRODICLOFEN |
148477-71-8 |
737 |
|
|
I99_17_02 |
|
SPIROMESIFEN |
283594-90-1 |
747 |
|
|
I99_18 |
ATTRATTIVI PER INSETTI FEROMONI DI LEPIDOTTERI A CATENA LINEARE (SCLPS) |
|
|
895 |
|
|
I99_18_01 |
|
(E,E)-8,10-DODECADIEN-1-OLO |
33956-49-9 |
860 |
|
|
I99_18_02 |
|
(Z)-9-DODECEN-1-IL ACETATO |
16974-11-1 112-66-3 |
422 |
|
|
I99_18_03 |
|
(Z)-8-DODECEN-1-IL ACETATO |
28079-04-1 |
861 |
|
|
I99_18_04 |
|
(2E, 13Z)-OTTADECADIEN-1-IL ACETATO |
86252-65-5 |
862 |
|
|
I99_18_05 |
|
(7E, 9E)-DODECADIEN 1-IL ACETATO |
54364-63-5 |
863 |
|
|
I99_18_06 |
|
(7E, 9Z)-DODECADIEN 1-IL ACETATO |
55774-32-8 |
864 |
|
|
I99_18_07 |
|
(7Z, 11E)-ESADECADIEN-1-IL ACETATO |
51606-94-4 |
865 |
|
|
I99_18_08 |
|
(7Z, 11Z)-ESADECADIEN-1-IL ACETATO |
53042-79-8 52207-99-5 |
866 |
|
|
I99_18_09 |
|
(9Z, 12E)-TETRADECADIEN-1-IL ACETATO |
31654-77-0 |
867 |
|
|
I99_18_10 |
|
(E)-11-TETRADECEN-1-IL ACETATO |
33189-72-9 |
868 |
|
|
I99_18_11 |
|
(E)-5-DECEN-1-OLO |
56578-18-8 |
869 |
|
|
I99_18_12 |
|
(E)-5-DECEN-1-IL-ACETATO |
38421-90-8 |
870 |
|
|
I99_18_13 |
|
(E)-8-DODECEN-1-IL ACETATO |
38363-29-0 |
871 |
|
|
I99_18_14 |
|
(E/Z)-8-DODECEN-1-IL ACETATO |
38363-29-0 28079-04-1 |
872 |
|
|
I99_18_15 |
|
(Z)-11-ESADECEN-1-OLO |
56683-54-6 |
873 |
|
|
I99_18_16 |
|
(Z)-11-ESADECEN-1-IL ACETATO |
34010-21-4 |
874 |
|
|
I99_18_17 |
|
(Z)-11-ESADECENAL |
53939-28-9 |
875 |
|
|
I99_18_18 |
|
(Z)-11-TETRADECEN-1-IL ACETATO |
20711-10-8 |
876 |
|
|
I99_18_19 |
|
(Z)-13-OTTADECENAL |
58594-45-9 |
878 |
|
|
I99_18_20 |
|
(Z)-7-TETRADECENAL |
65128-96-3 |
879 |
|
|
I99_18_21 |
|
(Z)-8-DODECEN-1-OLO |
40642-40-8 |
880 |
|
|
I99_18_22 |
|
(Z)-9-ESADECENAL |
56219-04-6 |
881 |
|
|
I99_18_23 |
|
(Z)-9-TETRADECEN-1-IL ACETATO |
16725-53-4 |
882 |
|
|
I99_18_24 |
|
DODECIL ACETATO |
112-66-3 |
884 |
|
|
I99_18_25 |
|
TETRADECAN-1-OLO |
112-72-1 |
856 |
|
|
I99_18_26 |
|
DODECAN-1-OLO |
112-53-8 |
|
|
|
I99_18_27 |
|
(E/Z)-9-DODECEN-1-IL ACETATO |
16974-34-8 |
|
|
|
I99_18_28 |
|
(E,Z,Z)-3,8,11-TETRADECATRIEN-1-IL ACETATO |
|
|
|
|
I99_18_29 |
|
(E,Z)-3,8-TETRADECATRIEN-1-IL ACETATO |
|
|
|
|
I99_18_30 |
|
N-TETRADECIL ACETATO |
|
|
|
|
I99_18_31 |
|
(Z,E)-9,11-TETRADECADIEN-1-IL ACETATO |
50767-79-8 |
|
|
|
I99_18_32 |
|
(E,Z)-3,13-OTTADECADIENIL ACETATO |
53120-26-6 |
|
|
|
I99_18_33 |
|
(E,Z)-3,13-OTTADECADIENIL ACETATO |
53120-26-7 |
|
|
|
I99_19 |
ALTRI ATTRATTIVI PER INSETTI |
|
|
|
|
|
I99_19_01 |
|
ACETATO DI AMMONIO |
631-61-8 |
842 |
|
|
I99_19_02 |
|
PUTRESCINA (1,4-DIAMINOBUTANO) |
110-60-1 |
854 |
|
|
I99_19_03 |
|
CLORIDRATO DI TRIMETILAMMINA |
593-81-7 |
848 |
|
|
I99_19_04 |
|
(Z)-13-ESADECEN-11-YN-1-IL ACETATO |
78617-58-0 |
|
|
|
I99_19_05 |
|
(Z,Z,Z,Z)-7,13,16,19-DOCOSATETRAEN-1-IL ISOBUTIRATO |
135459-81-3 |
883 |
|
|
I99_19_06 |
|
RESCALURE |
67601-06-3 |
|
|
|
I99_19_07 |
|
PROTEINE IDROLIZZATE |
|
901 |
|
Insetticidi — acaricidi non classificati |
I99_99 |
INSETTICIDI — ACARICIDI NON CLASSIFICATI |
|
|
|
|
|
I99_99_03 |
|
ETOSSAZOLO |
153233-91-1 |
623 |
|
|
I99_99_04 |
|
ACIDI GRASSI C7-C18 E SALI DI POTASSIO INSATURI C18 (CAS 67701-09-1) |
67701-09-1 |
889 |
|
|
I99_99_05 |
|
ESTERI METILICI DI ACIDI GRASSI C8-C10 (CAS 85566-26-3) |
85566-26-3 |
890 |
|
|
I99_99_06 |
|
FENAZAQUIN |
120928-09-8 |
693 |
|
|
I99_99_07 |
|
KIESELGUR (TERRA DIATOMACEA) |
61790-53-2 |
647 |
|
|
I99_99_08 |
|
ACIDO LAURICO (CAS 143-07-7) |
143-07-7 |
885 |
|
|
I99_99_09 |
|
METAFLUMIZONE |
139968-49-3 |
779 |
|
|
I99_99_10 |
|
DECANOATO DI METILE (CAS 110-42-9) |
110-42-9 |
892 |
|
|
I99_99_11 |
|
OTTANOATO DI METILE (CAS 111-11-5) |
111-11-5 |
893 |
|
|
I99_99_12 |
|
ACIDO OLEICO (CAS 112-80-1) |
112-80-1 |
894 |
|
|
I99_99_13 |
|
OLIO DI PARAFFINA (CAS 64742-46-7) |
64742-46-7 |
896 |
|
|
I99_99_14 |
|
OLIO DI PARAFFINA (CAS 72623-86-0) |
72623-86-0 |
897 |
|
|
I99_99_15 |
|
OLIO DI PARAFFINA (CAS 8042-47-5) |
8042-47-5 |
898 |
|
|
I99_99_16 |
|
OLIO DI PARAFFINA (CAS 97862-82-3) |
97862-82-3 |
899 |
|
|
I99_99_17 |
|
FOSFANO |
7803-51-2 |
127 |
|
|
I99_99_18 |
|
PIRIDABEN |
96489-71-3 |
583 |
|
|
I99_99_19 |
|
PIRIDALIL |
179101-81-6 |
792 |
|
|
I99_99_20 |
|
SPIROTETRAMAT |
203313-25-1 |
795 |
|
|
I99_99_21 |
|
FLUORURO DI SOLFORILE |
2699-79-8 |
757 |
|
|
I99_99_23 |
|
ACIDI GRASSI DA C7 A C20 |
|
891 |
|
|
I99_99_27 |
|
FOSFURO DI ALLUMINIO |
20859-73-8 |
227 |
|
|
I99_99_28 |
|
FOSFURO DI MAGNESIO |
12057-74-8 |
228 |
|
|
I99_99_29 |
|
ANIDRIDE CARBONICA |
124-38-9 |
844 |
|
|
I99_99_30 |
|
MALTODESTRINA |
9050-36-6 |
801 |
|
|
I99_99_31 |
|
TERPENOID BLEND QRD 460 |
|
982 |
|
|
I99_99_32 |
|
FLUBENDIAMIDE |
272451-65-7 |
788 |
|
|
I99_99_99 |
|
ALTRI INSETTICIDI — ACARICIDI |
|
|
Molluschicidi |
|
PES_M |
|
|
|
|
|
Molluschicidi |
M01 |
|
|
|
|
|
|
M01_01 |
MOLLUSCHICIDI |
|
|
|
|
|
M01_01_01 |
|
FOSFATO FERRICO |
10045-86-0 |
629 |
|
|
M01_01_03 |
|
METALDEIDE |
108-62-3 |
62 |
|
|
M01_01_99 |
|
ALTRI MOLLUSCHICIDI |
|
|
Regolatori della crescita delle piante |
|
PES_PGR |
|
|
|
|
|
Regolatori fisiologici della crescita delle piante |
PGR01 |
|
|
|
|
|
|
PGR01_01 |
REGOLATORI FISIOLOGICI DELLA CRESCITA DELLE PIANTE |
|
|
|
|
|
PGR01_01_01 |
|
1-METILCICLOPROPENE |
3100-04-7 |
767 |
|
|
PGR01_01_02 |
|
CLORMEQUAT |
999-81-5 |
143 |
|
|
PGR01_01_04 |
|
DAMINOZIDE |
1596-84-5 |
330 |
|
|
PGR01_01_05 |
|
ETEFON |
16672-87-0 |
373 |
|
|
PGR01_01_07 |
|
ETILENE |
74-85-1 |
839 |
|
|
PGR01_01_08 |
|
FORCLORFENURON |
68157-60-8 |
633 |
|
|
PGR01_01_09 |
|
ACIDO GIBBERELLICO |
77-06-5 |
307 |
|
|
PGR01_01_10 |
|
GIBBERELLINA |
468-44-0 510-75-8 8030-53-3 |
904 |
|
|
PGR01_01_11 |
|
IMAZAQUIN |
81335-37-7 |
699 |
|
|
PGR01_01_12 |
|
IDRAZIDE MALEICA |
123-33-1 |
310 |
|
|
PGR01_01_13 |
|
MEPIQUAT |
24307-26-4 |
440 |
|
|
PGR01_01_14 |
|
PACLOBUTRAZOLO |
76738-62-0 |
445 |
|
|
PGR01_01_15 |
|
CALCIO-PROESADIONE |
127277-53-6 |
567.02 |
|
|
PGR01_01_16 |
|
5-NITROGUAIACOLATO DI SODIO |
67233-85-6 |
718 |
|
|
PGR01_01_17 |
|
O-NITROFENOLATO DI SODIO |
824-39-5 |
720 |
|
|
PGR01_01_18 |
|
P-NITROFENOLATO DI SODIO |
824-78-2 |
721 |
|
|
PGR01_01_19 |
|
TRINEXAPAC-ETILE |
95266-40-3 |
732.202 |
|
|
PGR01_01_22 |
|
FLUMETRALIN |
62924-70-3 |
971 |
|
|
PGR01_99 |
ALTRI REGOLATORI FISIOLOGICI DELLA CRESCITA DELLE PIANTE |
|
|
|
|
|
PGR01_99_01 |
|
ACIDO 1-NAFTILACETICO (1-NAA) |
86-87-3 |
313 |
|
|
PGR01_99_02 |
|
1-DECANOLO |
112-30-1 |
831 |
|
|
PGR01_99_03 |
|
1-NAFTILACETAMMIDE (1-NAD) |
86-86-2 |
282 |
|
|
PGR01_99_05 |
|
6-BENZILADENINA |
1214-39-7 |
829 |
|
|
PGR01_99_07 |
|
ACIDO INDOLILBUTIRRICO |
133-32-4 |
830 |
|
|
PGR01_99_08 |
|
SINTOFEN (CINTOFEN) |
130561-48-7 |
717 |
|
|
PGR01_99_09 |
|
1,4-DIMETILNAFTALENE |
|
822 |
|
|
PGR01_99_10 |
|
SODIO ARGENTO TIOSOLFATO |
|
762 |
|
|
PGR01_99_11 |
|
ACIDO S-ABSCISSICO |
21293-29-8 |
|
|
|
PGR01_99_99 |
|
ALTRI REGOLATORI FISIOLOGICI DELLA CRESCITA DELLE PIANTE |
|
|
|
Inibitori di germinazione |
PGR02 |
|
|
|
|
|
|
PGR02_02 |
INIBITORI DI GERMINAZIONE |
|
|
|
|
|
PGR02_02_01 |
|
CARVONE |
99-49-0 |
602 |
|
|
PGR02_99 |
ALTRI INIBITORI DI GERMINAZIONE |
|
|
|
|
|
PGR02_99_99 |
|
ALTRI INIBITORI DI GERMINAZIONE |
|
|
|
Altri regolatori della crescita delle piante |
PGR03 |
|
|
|
|
|
|
PGR03_99 |
ALTRI REGOLATORI DELLA CRESCITA DELLE PIANTE |
|
|
|
|
|
PGR03_99_01 |
|
ESTRATTO D'ALGA MARINA (PRECEDENTEMENTE ESTRATTO D'ALGA MARINA E ALGHE MARINE) |
|
920 |
|
|
PGR03_99_99 |
|
ALTRI REGOLATORI DELLA CRESCITA DELLE PIANTE |
|
|
Altri prodotti fitosanitari |
|
PES_ZR |
|
|
|
|
|
Oli minerali |
ZR01 |
|
|
|
|
|
|
ZR01_01 |
OLI MINERALI |
|
|
|
|
|
ZR01_01_01 |
|
OLI MINERALI |
|
|
|
Oli vegetali |
ZR02 |
|
|
|
|
|
|
ZR02_01 |
OLI VEGETALI |
|
|
|
|
|
ZR02_01_01 |
|
OLI VEGETALI/OLIO DI CITRONELLA |
|
905 |
|
|
ZR02_01_02 |
|
OLI VEGETALI/OLIO DI CHIODI DI GAROFANO |
|
906 |
|
|
ZR02_01_03 |
|
OLI VEGETALI/OLIO DI COLZA |
|
907 |
|
|
ZR02_01_04 |
|
OLI VEGETALI/OLIO DI MENTA VERDE |
|
908 |
|
|
ZR02_01_99 |
|
ALTRI OLI VEGETALI |
|
|
|
Sterilizzanti del terreno (incl. nematocidi) |
ZR03 |
|
|
|
|
|
|
ZR03_02 |
NEMATICIDI BIOLOGICI |
|
|
|
|
|
ZR03_02_01 |
|
PAECILOMYCES LILACINUS CEPPO 251 |
|
753 |
|
|
ZR03_02_02 |
|
BACILLUS FIRMUS I-1582 |
|
|
|
|
ZR03_02_99 |
ALTRI NEMATICIDI BIOLOGICI |
|
|
|
|
|
ZR03_03 |
NEMATICIDI ORGANOFOSFORICI |
|
|
|
|
|
ZR03_03_01 |
|
FENAMIFOS |
22224-92-6 |
692 |
|
|
ZR03_03_02 |
|
FOSTIAZATO |
98886-44-3 |
585 |
|
|
ZR03_03_99 |
ALTRI NEMATICIDI ORGANOFOSFORICI |
|
|
|
|
|
ZR03_99 |
ALTRI STERILIZZANTI DEL TERRENO |
|
|
|
|
|
ZR03_99_03 |
|
DAZOMET |
533-74-4 |
146 |
|
|
ZR03_99_04 |
|
METAM-SODIO |
137-42-8 |
20 |
|
|
ZR03_99_99 |
|
ALTRI STERILIZZANTI DEL TERRENO |
|
|
|
Rodenticidi |
ZR04 |
|
|
|
|
|
|
ZR04_01 |
RODENTICIDI |
|
|
|
|
|
ZR04_01_01 |
|
FOSFURO DI CALCIO |
1305-99-3 |
505 |
|
|
ZR04_01_02 |
|
DIFENACUM |
56073-07-5 |
514 |
|
|
ZR04_01_04 |
|
FOSFURO DI ZINCO |
1314-84-7 |
69 |
|
|
ZR04_01_05 |
|
BROMADIOLONE |
28772-56-7 |
371 |
|
|
ZR04_01_99 |
|
ALTRI RODENTICIDI |
|
|
|
Tutti gli altri prodotti fitosanitari |
ZR99 |
|
|
|
|
|
|
ZR99_01 |
DISINFETTANTI |
|
|
|
|
|
ZR99_01_99 |
|
ALTRI DISINFETTANTI |
|
|
|
|
ZR99_02 |
REPELLENTI |
|
|
|
|
|
ZR99_02_01 |
|
SOLFATO DI ALLUMINIO E AMMONIO |
7784-26-1 |
840 |
|
|
ZR99_02_02 |
|
SILICATO DI ALLUMINIO (CAOLINO) |
1332-58-7 |
841 |
|
|
ZR99_02_03 |
|
FARINE DI SANGUE |
68911-49-9 |
909 |
|
|
ZR99_02_04 |
|
CARBURO DI CALCIO |
75-20-7 |
910 |
|
|
ZR99_02_05 |
|
CARBONATO DI CALCIO |
471-34-1 |
843 |
|
|
ZR99_02_06 |
|
BENZOATO DI DENATONIO |
3734-33-6 |
845 |
|
|
ZR99_02_07 |
|
CALCARE |
1317-65-3 |
852 |
|
|
ZR99_02_08 |
|
METIL NONIL CHETONE |
112-12-9 |
846 |
|
|
ZR99_02_09 |
|
SABBIA DI QUARZO |
14808-60-7 |
855 |
|
|
ZR99_02_10 |
|
REPELLENTI OLFATTIVI/TALLOLIO GREZZO |
8002-26-4 |
911 |
|
|
ZR99_02_11 |
|
REPELLENTI OLFATTIVI/PECE DI TALLOLIO |
8016-81-7 |
912 |
|
|
ZR99_02_12 |
|
SILICATO DI SODIO E ALLUMINIO |
1344-00-9 |
850 |
|
|
ZR99_02_13 |
|
RESIDUI DI DISTILLAZIONE DEI GRASSI |
|
915 |
|
|
ZR99_02_14 |
|
REPELLENTI OLFATTIVI/OLIO DI PESCE |
|
918 |
|
|
ZR99_02_15 |
|
REPELLENTI OLFATTIVI/GRASSO DI PECORA |
|
919 |
|
|
ZR99_02_16 |
|
ESTRATTO D'AGLIO |
|
916 |
|
|
ZR99_02_17 |
|
PEPE |
|
917 |
|
|
ZR99_02_99 |
|
ALTRI REPELLENTI |
|
|
|
|
ZR99_99 |
ALTRI PRODOTTI FITOSANITARI |
|
|
|
|
|
ZR99_99_07 |
|
ACIDO CAPRICO |
334-48-5 |
886 |
|
|
ZR99_99_08 |
|
ACIDO CAPRILICO |
124-07-2 |
887 |
|
|
ZR99_99_12 |
|
EPTAMALOSSIGLUCANO |
870721-81-6 |
851 |
|
|
ZR99_99_24 |
|
VIRUS DEL MOSAICO GIALLO DELLO ZUCCHINO, VIRULENZA DEBOLE |
|
618 |
|
|
ZR99_99_34 |
|
VIRUS DEL MOSAICO DEL CETRIOLO, CEPPO CH2, ISOLATO 1906 |
|
|
|
|
ZR99_99_99 |
|
ALTRI PRODOTTI FITOSANITARI |
|
|
(1) Chemical Abstracts Service Registry Numbers (numeri di registrazione del Chemical Abstracts Service — CAS).
(2) Collaborative International Pesticides Analytical Council.»
17.2.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 40/48 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/270 DELLA COMMISSIONE
del 16 febbraio 2017
che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva fluoruro di solforile
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE (1), in particolare la seconda alternativa di cui all'articolo 21, paragrafo 3, e l'articolo 78, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
(1) |
La direttiva 2010/38/UE della Commissione (2) fornisce ulteriori informazioni di conferma sulle stime della durata atmosferica di fluoruro di solforile, sulle concentrazioni troposferiche di fluoruro di solforile e sulle condizioni di macinatura necessarie ad assicurare che i residui di ione fluoruro nei cereali non superino i livelli naturali di fondo. |
(2) |
Le sostanze attive iscritte nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio (3) sono considerate approvate a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 e sono elencate nell'allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione (4). |
(3) |
Il notificante ha presentato informazioni supplementari per confermare la valutazione dei rischi relativi al destino del fluoruro di solforile nell'atmosfera e ai residui di ione fluoruro nei prodotti di macinatura presenti nella macchina durante la fumigazione. |
(4) |
Il Regno Unito ha valutato le informazioni supplementari fornite dal notificante. Il 4 giugno 2015 ha presentato la propria valutazione, sotto forma di addendum al progetto di relazione di valutazione, agli altri Stati membri, alla Commissione e all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (di seguito «l'Autorità»). |
(5) |
La Commissione ha ritenuto che, in base alle informazioni supplementari fornite dal notificante, non è possibile escludere la possibilità che i livelli residui presenti nei prodotti di macinatura durante la fumigazione superino la concentrazione naturale di fondo di ione fluoruro o che non rispettino i livelli massimi di residuo pertinenti. Le condizioni di approvazione dovrebbero pertanto essere modificate per assicurare che i prodotti di macinatura presenti negli impianti trattati siano sempre conformi alle disposizioni del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio (5). La Commissione ha inoltre ritenuto che le informazioni trasmesse non dimostrano la stabilità del fluoruro di solforile nella troposfera; di conseguenza è necessario anche monitorarne ulteriormente le concentrazioni troposferiche finché non ne sia pienamente dimostrata la stabilità e fornire regolarmente, ogni cinque anni, informazioni al riguardo alla Commissione, agli Stati membri e all'Autorità europea per la sicurezza alimentare. |
(6) |
Il fluoruro di solforile è inoltre approvato come sostanza attiva biocida a norma della direttiva 2009/84/CE della Commissione (6). In base alle stesse preoccupazioni circa il destino ambientale del fluoruro di solforile che sussistono per i suoi usi come pesticida sono state richieste ulteriori informazioni comprendenti un monitoraggio delle sue concentrazioni troposferiche. Le scadenze per la presentazione delle informazioni dovrebbero coincidere, al fine di evitare una duplicazione di lavoro e razionalizzare il processo di valutazione. |
(7) |
L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 dovrebbe pertanto essere modificato di conseguenza. |
(8) |
Al richiedente è stata data la possibilità di presentare osservazioni sul rapporto di riesame. |
(9) |
È opportuno concedere agli Stati membri il tempo necessario a modificare o revocare le autorizzazioni per i prodotti fitosanitari contenenti fluoruro di solforile non conformi alle condizioni di approvazione più rigide. |
(10) |
Per quanto concerne i prodotti fitosanitari contenenti fluoruro di solforile, laddove gli Stati membri concedano un periodo di tolleranza a norma dell'articolo 46 del regolamento (CE) n. 1107/2009, tale periodo dovrebbe terminare non oltre 18 mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento. |
(11) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011
L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Misure transitorie
In conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 gli Stati membri modificano o revocano all'occorrenza le autorizzazioni esistenti per i prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva fluoruro di solforile entro il 9 settembre 2017.
Articolo 3
Periodo di tolleranza
Il periodo di tolleranza eventualmente concesso dagli Stati membri a norma dell'articolo 46 del regolamento (CE) n. 1107/2009 è il più breve possibile e comunque ha termine trascorsi dodici mesi dalla revoca della relativa autorizzazione.
Articolo 4
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 16 febbraio 2017
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
(1) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1.
(2) Direttiva 2010/38/UE della Commissione, del 18 giugno 2010, che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l'iscrizione della sostanza attiva fluoruro di solforile (GU L 154 del 19.6.2010, pag. 21).
(3) Direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari (GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1).
(4) Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione, del 25 maggio 2011, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'elenco delle sostanze attive approvate (GU L 153 dell'11.6.2011, pag. 1).
(5) Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio (GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1).
(6) Direttiva 2009/84/CE della Commissione, del 28 luglio 2009, recante modifica della direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio al fine di iscrivere il fluoruro di solforile come principio attivo nell'allegato I della direttiva (GU L 197 del 29.7.2009, pag. 67).
ALLEGATO
Nell'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011, parte A, riga 307, fluoruro di solforile, la colonna «disposizioni specifiche» è sostituita dalla seguente:
«PARTE A
Possono essere autorizzati solo gli usi come insetticida o nematocida (fumigante) limitati agli utilizzatori professionali in strutture sigillabili nella misura in cui:
a) |
tali strutture siano vuote; oppure |
b) |
se nell'impianto sottoposto a trattamento di fumigazione sono presenti prodotti alimentari o foraggeri, gli utilizzatori e gli operatori economici assicurino che siano immessi nella catena alimentare umana o animale solo i prodotti alimentari e foraggeri che rispettano i livelli massimi di residui per il fluoruro di solforile e di ione fluoruro stabiliti dal regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio (*1); a tale scopo gli utilizzatori e gli operatori economici attuano integralmente misure equivalenti ai principi HACCP di cui all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (*2); in particolare gli utilizzatori identificano il punto critico al quale il controllo è essenziale al fine di prevenire il superamento dei livelli massimi di residui e stabiliscono e applicano procedure di sorveglianza efficaci a tale punto critico. |
PARTE B
Per l'applicazione dei principi uniformi di cui all'articolo 29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1107/2009 si deve tener conto delle conclusioni del rapporto di riesame sul fluoruro di solforile, in particolare delle appendici I e II, nella versione definitiva elaborata dal comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi il 7 dicembre 2016.
Nella valutazione complessiva gli Stati membri prestano particolare attenzione a quanto segue:
— |
al rischio presentato dal fluoruro inorganico attraverso i prodotti contaminati, quali la farina e la crusca che sono rimaste nel macchinario per la macinatura durante la fumigazione, o le granaglie contenute nei silo del mulino. Sono necessarie misure che garantiscano che nella catena alimentare umana e animale siano immessi solo prodotti conformi agli attuali LMR; |
— |
al rischio per gli operatori e per i lavoratori, ad esempio quando rientrano in una struttura sottoposta a fumigazione, dopo l'aerazione. Sono necessarie misure che garantiscano l'utilizzo di autorespiratori o di altri dispositivi appropriati di protezione personale; |
— |
al rischio per gli astanti; è necessario prevedere un'appropriata zona di interdizione intorno alla struttura sottoposta a fumigazione. |
Le condizioni di autorizzazione devono comprendere, se del caso, misure di contenimento dei rischi.
Il notificante comunica alla Commissione, agli Stati membri e all'Autorità i dati relativi al monitoraggio delle concentrazioni troposferiche di fluoruro di solforile ogni cinque anni a partire dal 30 giugno 2017. Il limite di rivelabilità per l'analisi è di almeno 0,5 ppt (pari a 2,1 ng di fluoruro di solforile/m3 di troposfera).
17.2.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 40/51 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/271 DELLA COMMISSIONE
del 16 febbraio 2017
che estende il dazio antidumping definitivo istituito dal regolamento (CE) n. 925/2009 del Consiglio sulle importazioni di fogli di alluminio originari della Repubblica popolare cinese alle importazioni di determinati fogli di alluminio leggermente modificati
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell'Unione europea (1) («il regolamento di base»), in particolare l'articolo 13, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
1. PROCEDURA
1.1. Misure in vigore
(1) |
Con il regolamento (CE) n. 925/2009 (2) («il regolamento iniziale»), il Consiglio ha istituito un dazio antidumping definitivo del 30,0 % sulle importazioni di fogli di alluminio di spessore non inferiore a 0,008 mm e non superiore a 0,018 mm, senza supporto, semplicemente laminati, in rotoli di larghezza inferiore o uguale a 650 mm e di peso superiore a 10 kg («il prodotto in esame»), originari della Repubblica popolare cinese («RPC» o «Cina») per tutte le società non menzionate all'articolo 1, paragrafo 2, di detto regolamento. |
(2) |
Nel dicembre 2015 il regolamento di esecuzione (UE) 2015/2384 della Commissione (3) ha esteso le misure per lo stesso prodotto («il riesame in previsione della scadenza»). |
(3) |
Tali misure sono denominate in appresso «le misure in vigore» e l'inchiesta che ha condotto alle misure istituite dal regolamento iniziale è denominata «l'inchiesta iniziale». |
1.2. Apertura in seguito a una domanda
(4) |
Il 18 aprile 2016 la Commissione europea («la Commissione») ha ricevuto una domanda secondo cui le misure in vigore sulle importazioni di determinati fogli di alluminio vengono eluse con l'importazione di prodotti in esame leggermente modificati dalla RPC. |
(5) |
Il richiedente ha chiesto di rimanere anonimo a causa della minaccia di ritorsioni commerciali. La Commissione ha considerato giustificata la richiesta e ha accettato di mantenere riservata l'identità del richiedente. |
(6) |
La domanda conteneva elementi di prova che dimostravano che in seguito all'istituzione delle misure in vigore ha avuto luogo una significativa modificazione della configurazione degli scambi per quanto riguarda le esportazioni nell'Unione dalla RPC, che sembrava essere causata dall'istituzione delle misure in vigore. Presumibilmente non esiste alcuna motivazione o giustificazione sufficiente per tale modificazione oltre all'istituzione delle misure in vigore. |
(7) |
Gli elementi di prova disponibili hanno inoltre dimostrato che gli effetti riparatori delle misure in vigore venivano indeboliti sia in termini di quantitativi che di prezzo. Essi hanno evidenziato che le crescenti importazioni del prodotto leggermente modificato erano effettuate a prezzi inferiori al prezzo non pregiudizievole stabilito nell'inchiesta iniziale. |
(8) |
Gli elementi di prova hanno infine dimostrato che durante l'inchiesta iniziale i prodotti leggermente modificati sono stati oggetto di dumping in relazione al valore normale stabilito per il prodotto simile, cioè il prodotto fabbricato dall'industria dell'Unione che ha le stesse caratteristiche fisiche e tecniche del prodotto in esame. |
(9) |
Dopo aver informato gli Stati membri, la Commissione ha stabilito che esistevano elementi di prova sufficienti per l'apertura di un'inchiesta a norma dell'articolo 13 del regolamento di base. Essa ha avviato quindi la presente inchiesta con il regolamento di esecuzione (UE) 2016/865 della Commissione (4) («il regolamento di apertura»). In conformità all'articolo 13, paragrafo 3, e all'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, la Commissione ha inoltre disposto, con il regolamento di apertura, che le autorità doganali sottopongano a registrazione le importazioni del prodotto in esame leggermente modificato provenienti dalla RPC. |
1.3. Inchiesta
(10) |
La Commissione ha debitamente informato dell'apertura dell'inchiesta le autorità della RPC, i produttori esportatori e gli operatori commerciali della RPC, gli importatori dell'Unione notoriamente interessati e l'industria dell'Unione. |
(11) |
Sono stati inviati moduli di esenzione ai produttori esportatori della RPC e agli importatori noti dell'Unione. |
(12) |
Le parti interessate hanno avuto la possibilità di comunicare osservazioni per iscritto e di chiedere un'audizione entro il termine fissato nel regolamento di apertura. Tutte le parti sono state informate del fatto che la mancata collaborazione avrebbe comportato l'applicazione dell'articolo 18 del regolamento di base e l'elaborazione delle conclusioni in base ai dati disponibili. |
(13) |
Si sono manifestati cinque gruppi di società della RPC e 19 società dell'Unione, comprendenti l'industria dell'Unione e importatori indipendenti. |
(14) |
Cinque gruppi di società della PRC e cinque importatori indipendenti hanno risposto al questionario e hanno chiesto un'esenzione dalle eventuali misure estese, in conformità all'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base. |
(15) |
I seguenti produttori esportatori hanno presentato risposte complete al questionario e successivamente sono state effettuate visite di verifica nelle loro sedi:
|
(16) |
I seguenti cinque importatori indipendenti dell'Unione hanno presentato risposte complete al questionario:
|
(17) |
Successivamente uno degli importatori indipendenti, la società Wrap Films Systems Ltd., ha cessato di collaborare. |
(18) |
Sono state effettuate visite di verifica nelle sedi dei seguenti importatori indipendenti:
|
(19) |
La società Cellofix S.L. ha presentato osservazioni e ha chiesto un'audizione in qualità di parte interessata. |
(20) |
Le audizioni hanno avuto luogo tra la Commissione e il richiedente e tra la Commissione e le società Cellofix S.L., Now Plastics Inc. e Von Aschenbach & Voss GmbH. |
(21) |
In seguito alla divulgazione delle conclusioni è stata svolta un'altra audizione tra la Commissione e il richiedente, dopo di che la Commissione ha comunicato la propria intenzione di estendere le misure nel quadro del meccanismo del regime di uso finale, in conformità all'articolo 254 del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio («il codice doganale dell'Unione») (5). |
1.4. Periodo dell'inchiesta e periodo di riferimento
(22) |
Il periodo dell'inchiesta era compreso fra il 1o aprile 2012 e il 31 marzo 2016. Sono stati raccolti dati per il periodo dell'inchiesta e per tutti gli anni a partire dal 2009 (anno in cui sono state istituite le misure in vigore) per esaminare tra l'altro la presunta modificazione della configurazione degli scambi. Per il periodo compreso tra il 1o aprile 2015 e il 31 marzo 2016 («il periodo di riferimento») sono stati raccolti dati più dettagliati al fine di esaminare il possibile indebolimento dell'effetto riparatore delle misure in vigore e l'esistenza di pratiche di dumping. |
2. RISULTATI DELL'INCHIESTA
2.1. Considerazioni generali
(23) |
In conformità all'articolo 13, paragrafo 1, del regolamento di base, la Commissione ha esaminato in seguito se vi fosse stata una modificazione della configurazione degli scambi tra i paesi terzi e l'Unione; se tale cambiamento fosse derivato da pratiche, processi o lavorazioni per cui non esisteva una sufficiente motivazione o giustificazione economica oltre all'istituzione del dazio; se vi fossero prove che sussisteva un pregiudizio o risultavano indeboliti gli effetti riparatori del dazio in termini di prezzi e/o di quantitativi del prodotto simile e se vi fossero prove dell'esistenza di pratiche di dumping in relazione ai valori normali precedentemente stabiliti per il prodotto simile, se necessario in conformità all'articolo 2 del regolamento di base. |
2.2. Prodotto in esame
(24) |
Il prodotto in esame oggetto della possibile elusione è il prodotto soggetto alle misure in vigore descritto nel considerando (1). Esso rientra nel codice NC ex 7607 11 19 (codice TARIC 7607111910). Come stabilito nell'inchiesta iniziale, questo particolare tipo di fogli di alluminio è trasformato in un prodotto di consumo, i fogli di alluminio per uso domestico (AHF — aluminium household foil) utilizzati per l'imballaggio e altri impieghi domestici. |
2.3. Prodotto oggetto dell'inchiesta
(25) |
Il prodotto oggetto dell'inchiesta sull'elusione ha le stesse caratteristiche essenziali del prodotto in esame. Esso può tuttavia essere ricotto o no. |
(26) |
Nel regolamento di apertura il prodotto oggetto dell'inchiesta è stato definito come segue:
|
(27) |
I primi tre prodotti descritti sopra sono attualmente classificati con il codice NC ex 7607 11 19 (codici TARIC 7607111930, 7607111940 e 7607111950). Il quarto prodotto descritto sopra è classificato con il codice NC ex 7607 11 90 (codici TARIC 7607119045 e 7607119080). |
(28) |
Nell'inchiesta iniziale la Commissione aveva stabilito che i fogli di alluminio destinati alla trasformazione (ACF — aluminium converter foil) non erano il prodotto in esame (6). I due prodotti AHF e ACF hanno impieghi diversi. Gli ACF sono utilizzati dalle industrie di trasformazione che li laminano, rivestono, laccano, sottopongono ad altri trattamenti e inseriscono in prodotti utilizzati per l'imballaggio di alimenti, medicinali, cosmetici, tabacco o nei materiali isolanti per il settore dell'edilizia. Nel dicembre 2014 la Commissione ha aperto un'inchiesta antidumping sugli ACF (7). In seguito al ritiro della domanda da parte del richiedente, sugli ACF non sono state istituite misure (8). Per i motivi sopraindicati la Commissione ha ritenuto opportuno escludere gli ACF dall'ambito della presente inchiesta. |
(29) |
Dopo la comunicazione delle conclusioni, il richiedente ha affermato che ACF e AHF erano intercambiabili. La Commissione ha comunque ritenuto che questa argomentazione non mettesse in questione l'incontestata definizione del prodotto in esame stabilita nell'inchiesta iniziale. |
(30) |
Durante l'inchiesta la Commissione ha tuttavia constatato che la definizione del prodotto oggetto dell'inchiesta non comprendeva soltanto il prodotto in esame leggermente modificato, ma poteva comprendere anche gli ACF. I cinque produttori esportatori che hanno collaborato hanno esportato ACF nell'Unione durante il periodo di riferimento [cfr. considerando (74)]. È stato quindi deciso di tenere conto dell'uso finale al momento dell'elaborazione delle misure [cfr. considerando da (58) a (69)]. |
(31) |
In seguito alla comunicazione delle conclusioni, uno degli importatori che non hanno collaborato ha sostenuto che la Commissione avrebbe dovuto prendere in considerazione il suo suggerimento di escludere le bobine jumbo non ricotte dal campo di applicazione dell'inchiesta. |
(32) |
Dato che la società non ha collaborato all'inchiesta, la Commissione non è stata in grado di verificare tale affermazione. Non vi sono dati disponibili che consentano di concludere che le bobine jumbo non ricotte dovrebbero essere escluse dal campo di applicazione della presente inchiesta. La Commissione ha pertanto respinto questa affermazione. |
2.4. Livello di collaborazione
(33) |
Il livello di collaborazione dei produttori esportatori della RPC è stato basso: solo cinque gruppi di produttori esportatori cinesi, che rappresentano circa il 22 % delle esportazioni cinesi nell'Unione durante il periodo di riferimento, si sono manifestati e hanno chiesto l'esenzione dalle misure eventualmente estese. |
(34) |
Le esportazioni degli esportatori che non hanno collaborato sono state stimate a circa il 78 % del totale delle esportazioni cinesi nell'Unione durante lo stesso periodo. Per queste esportazioni la Commissione ha quindi utilizzato i dati più attendibili a disposizione, conformemente all'articolo 18 del regolamento di base. |
2.5. Modificazione della configurazione degli scambi
(35) |
Al fine di stabilire la modificazione della configurazione degli scambi, la Commissione ha analizzato il volume delle importazioni del prodotto in esame e il volume delle importazioni del prodotto in esame leggermente modificato, per il periodo che va dall'istituzione delle misure iniziali (2009) fino al settembre 2016. |
(36) |
Dall'inchiesta è emerso che nel periodo di riferimento l'80 % del volume totale delle importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta originario della RPC era costituito dal prodotto in esame leggermente modificato (9). Tale rapporto è stato poi estrapolato per gli anni in esame a partire dal 2009. |
(37) |
Il volume delle importazioni del prodotto in esame è stato stabilito in base ai dati di Eurostat per il periodo compreso tra il 2009 e il periodo di riferimento. |
(38) |
La tabella seguente contiene le informazioni raccolte. Tabella 1 Importazioni del prodotto in esame e del prodotto in esame leggermente modificato dalla RPC verso l'UE
|
(39) |
Il volume totale delle importazioni del prodotto in esame dalla RPC è diminuito da 30 318 tonnellate nel PI dell'inchiesta iniziale (luglio 2007 — giugno 2008) a 1 152 tonnellate nel periodo di riferimento della presente inchiesta. Le importazioni del prodotto in esame leggermente modificato sono invece aumentate da 11 393 tonnellate nel 2009 a 44 522 tonnellate nel periodo di riferimento della presente inchiesta. |
(40) |
L'aumento delle importazioni del prodotto in esame leggermente modificato e la parallela scomparsa delle importazioni del prodotto in esame dopo l'istituzione delle misure costituiscono una significativa modificazione della configurazione degli scambi, come prevista all'articolo 13, paragrafo 1, del regolamento di base. |
(41) |
Dopo la comunicazione delle conclusioni, uno degli importatori che non hanno collaborato ha sostenuto che la Commissione ha utilizzato un metodo sbagliato per determinare la modificazione della configurazione degli scambi. Più specificamente, ha messo in discussione la supposizione che le vendite effettuate nel periodo di riferimento dai produttori esportatori che non hanno collaborato fossero vendite del prodotto leggermente modificato. |
(42) |
La Commissione ha ribadito che per stabilire il volume delle importazioni del prodotto leggermente modificato essa si è basata sui dati disponibili. Visto il bassissimo livello di collaborazione, alla luce delle informazioni contenute nella domanda e in mancanza di altre informazioni che dimostrino il contrario, la Commissione ha potuto ragionevolmente concludere che le società che non hanno collaborato esportavano il prodotto leggermente modificato. Il metodo usato per stabilire la modificazione della configurazione degli scambi è stato quindi confermato. |
2.6. Esistenza di pratiche di elusione
(43) |
L'articolo 13, paragrafo 1, del regolamento di base stabilisce che la modificazione della configurazione degli scambi deve derivare da pratiche, processi o lavorazioni per i quali non vi sia una motivazione o una giustificazione economica sufficiente oltre all'istituzione del dazio. Le pratiche, i processi o le lavorazioni comprendono, tra l'altro, le leggere modifiche del prodotto in esame. |
(44) |
Sono state esaminate le attività dei produttori esportatori che hanno collaborato e l'analisi ha confermato l'esistenza di quattro pratiche di elusione. |
(45) |
Per queste quattro pratiche di elusione esistono prove sotto forma di e-mail inviati dai produttori esportatori cinesi agli acquirenti, nei quali spiegavano il modo in cui si potevano eludere le attuali misure. I vari elementi di prova contenevano anche informazioni sull'effettiva attuazione di tali pratiche da parte di alcuni importatori/utilizzatori dell'Unione. |
(46) |
La Commissione ha inoltre trovato elementi di prova effettuando verifiche su uno dei produttori cinesi che hanno collaborato, Dingsheng Aluminium Group. In seguito all'istituzione dei dazi nel 2009, Dingsheng Aluminium Group ha esportato nell'Unione AHF più sottili rispetto al prodotto in esame, cioè con uno spessore superiore a 0,007 mm e inferiore a 0,008 mm. Lo stesso produttore esportatore ha esportato nell'Unione anche AHF più spessi del prodotto in esame, vale a dire con uno spessore superiore a 0,018 mm e inferiore a 0,021 mm. L'esistenza di tale pratica è stata confermata anche da prove sotto forma di e-mail di altri produttori esportatori. |
(47) |
Nello stesso periodo, inoltre, Dingsheng Aluminium Group ha venduto all'Unione AHF in rotoli di larghezza superiore a 650 mm, che sono stati stati tagliati successivamente nell'Unione in rotoli più piccoli. Durante le verifiche di uno degli importatori che hanno collaborato, la Commissione ha constatato che tale importatore, la società Von Aschenbach & Voss GmbH, taglia nell'Unione i rotoli più larghi in rotoli standard. |
(48) |
Per quanto riguarda le importazioni nell'Unione di fogli di alluminio con uno spessore compreso tra 0,021 e 0,045 mm e costituiti da doppi strati, la Commissione dispone di elementi di prova sotto forma di e-mail inviati dai produttori esportatori cinesi, tra cui anche Dingsheng Aluminium Group, ai produttori dell'Unione. La Commissione ha anche accertato che alcuni produttori dell'Unione possiedono macchinari per staccare i due strati dei fogli, riducendoli a uno spessore standard che ne permette l'uso come AHF. |
(49) |
In base alle conclusioni raggiunte riguardo ai produttori esportatori che hanno collaborato e in base ai dati disponibili per i produttori esportatori che non hanno collaborato, è stata accertata l'esistenza di pratiche di elusione ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 1, del regolamento di base, a livello nazionale per l'80 % di tutte le importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta provenienti dalla RPC. Tali pratiche di elusione consistono in una leggera modifica del prodotto in esame per farlo rientrare in codici doganali normalmente non soggetti a misure (il prodotto oggetto dell'inchiesta). |
2.7. Indebolimento degli effetti riparatori del dazio in termini di prezzi e/o quantitativi del prodotto simile
(50) |
L'aumento delle importazioni del prodotto in esame leggermente modificato è stato considerevole, come spiegato al considerando (36), e ha rappresentato circa l'80 % del volume totale delle importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta nel periodo che va dal 2009 al periodo di riferimento. |
(51) |
La Commissione ha effettuato un confronto tra il prezzo all'esportazione del prodotto in esame leggermente modificato e il livello di eliminazione del pregiudizio, come stabilito nel regolamento di esecuzione (UE) 2015/2384 che istituisce un dazio definitivo in seguito a un riesame in previsione della scadenza a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base. |
(52) |
Per quanto riguarda il produttore esportatore che ha collaborato coinvolto in pratiche di elusione, il prezzo all'esportazione è stato determinato in base alle informazioni verificate durante l'inchiesta. Per i produttori esportatori che non hanno collaborato, il prezzo all'esportazione è stato stabilito in base ai dati di Eurostat, dopo aver detratto il volume delle esportazioni effettuate dai produttori esportatori che hanno collaborato. |
(53) |
Tale confronto ha messo in evidenza una considerevole vendita sottocosto. |
(54) |
Si ritiene quindi che gli effetti riparatori delle misure in vigore siano indeboliti sia in termini di quantitativi che di prezzo. |
2.8. Elementi di prova del dumping in relazione al valore normale precedentemente stabilito per il prodotto simile
(55) |
In conformità all'articolo 13, paragrafo 1, del regolamento di base e al fine di stabilire se i prezzi all'esportazione del prodotto oggetto dell'inchiesta sono stati oggetto di dumping, i prezzi all'esportazione del produttore esportatore che ha collaborato all'inchiesta coinvolto in pratiche di elusione e dei produttori esportatori che non hanno collaborato sono stati determinati nel modo descritto ai considerando (51) e (52) e confrontati con il valore normale stabilito nell'inchiesta di riesame in previsione della scadenza, come indicato al considerando (51), e debitamente adeguati alle fluttuazioni della borsa londinese dei metalli (LME — London Metal Exchange). Tale adeguamento è stato necessario perché i prezzi dei prodotti di alluminio sono legati alle fluttuazioni dei prezzi della materia prima di base, l'alluminio primario. I prezzi dell'LME sono considerati il parametro mondiale per l'alluminio primario. |
(56) |
Il confronto tra il valore normale e il prezzo all'esportazione evidenzia che nel periodo di riferimento gli AHF sono stati importati nell'Unione a prezzi di dumping sia dal produttore esportatore che ha collaborato coinvolto in pratiche di elusione sia dai produttori esportatori che non hanno collaborato. |
2.9. Conclusione
(57) |
In base ai risultati sopraindicati la Commissione ha concluso che i dazi sulle importazioni del prodotto in esame, come definito nell'inchiesta iniziale, sono stati elusi con l'importazione di un prodotto in esame leggermente modificato originario della RPC. |
(58) |
Dall'inchiesta è emerso inoltre che vi è stata una modificazione della configurazione degli scambi tra la RPC e l'Unione e che non esisteva una motivazione o giustificazione economica sufficiente per tale modificazione oltre all'istituzione del dazio. |
(59) |
La Commissione ha anche constatato che tali importazioni causano un pregiudizio e che gli effetti riparatori del dazio vengono indeboliti in termini di prezzi e/o di quantitativi del prodotto simile. Sono stati trovati anche elementi di prova di pratiche di dumping in relazione ai valori normali precedentemente stabiliti per il prodotto simile. |
3. MISURE
(60) |
Alla luce di tali risultati, la Commissione ha concluso che il dazio antidumping definitivo istituito sulle importazioni del prodotto in esame originario della RPC viene eluso mediante l'importazione del prodotto oggetto dell'inchiesta originario della RPC. |
(61) |
In base ai risultati sopraindicati, è stato tuttavia concluso che i fogli di alluminio destinati alla trasformazione (ACF) devono essere esclusi dal campo di applicazione delle misure estese. |
(62) |
Per stabilire il modo in cui può essere operata una distinzione tra AHF e ACF, la Commissione si è basata in primo luogo su criteri supplementari, oltre allo spessore dei fogli di alluminio e alla larghezza dei rotoli. |
(63) |
La Commissione ha concluso che la distinzione desiderata può essere ottenuta tramite un'analisi cumulativa di una serie di caratteristiche: le leghe, la bagnabilità e i fori dei fogli di alluminio. |
(64) |
La lega di alluminio è determinata dalla composizione chimica del prodotto (tenore effettivo di alluminio e di altri prodotti chimici). In base alle osservazioni delle parti interessate e alle informazioni raccolte durante le visite di verifica, è stato constatato che gli ACF vengono generalmente prodotti utilizzando le leghe di alluminio 1235, 8011 e 8079. |
(65) |
Con grado di bagnabilità si intende il grado di secchezza (pulizia della superficie) dei fogli di alluminio in relazione all'olio utilizzato nel processo di avvolgimento. La bagnabilità degli ACF è generalmente di grado A, poiché qualsiasi residuo di olio sulla superficie creerebbe problemi per la stampa e la laminazione. |
(66) |
I fori compaiono nella struttura dei fogli di alluminio durante il processo di avvolgimento. Il numero di fori in genere non è importante nelle vendite di AHF e non fa parte delle caratteristiche del prodotto. Per gli ACF il numero di fori è importante perché durante il processo di laminazione l'adesivo può penetrare attraverso i fori da un lato all'altro degli strati dei fogli e danneggiare così il materiale di imballaggio. La Commissione ha constatato che il numero massimo di fori negli ACF è generalmente legato allo spessore dei fogli. Il numero massimo di fori per m2 in relazione allo spessore dei fogli è indicato qui di seguito. Tabella 2 Numero massimo di fori per m2 in relazione allo spessore dei fogli
|
(67) |
Questi criteri si basavano sui risultati dell'inchiesta e sulle osservazioni di terzi. |
(68) |
Dopo la comunicazione delle conclusioni il richiedente ha sostenuto e ribadito che non si poteva tracciare alcuna linea di demarcazione adeguata sulla base dei criteri sopramenzionati e che ciò avrebbe creato un rischio di elusione sproporzionato. A suo parere i fogli di alluminio erano intercambiabili e alcuni AHF potevano essere prodotti con gli stessi fogli di alluminio che si utilizzavano generalmente per la produzione di ACF. Ha fatto riferimento in particolare alle leghe 8011 e 8079. Per quanto riguarda il numero di fori, il richiedente ha affermato che questo non era un requisito regolamentato e generalmente era basato su un accordo tra il venditore e l'acquirente. Riguardo al criterio di bagnabilità, il richiedente ha anche affermato che esso non costituiva un fattore decisivo per determinare se i fogli di alluminio fossero ACF. Durante l'audizione dopo la comunicazione delle conclusioni, il richiedente ha inoltre sostenuto che persino l'applicazione cumulativa dei tre criteri non era adeguata per operare la distinzione desiderata. Anche se tutti e tre i criteri di identificazione degli ACF fossero stati soddisfatti, le importazioni avrebbero comunque potuto essere utilizzate come fogli per uso domestico e falsare la concorrenza. Secondo il richiedente l'unico modo per distinguere AHF e ACF era l'uso finale. In seguito alla comunicazione delle conclusioni supplementari, il richiedente ha sostenuto che i produttori esportatori che hanno ottenuto un'esenzione a norma dell'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base dovevano essere soggetti al regime dell'uso finale, in conformità all'articolo 254 del codice doganale dell'Unione, al fine di evitare qualsiasi futura elusione delle misure. |
(69) |
Uno dei produttori esportatori che hanno collaborato ha inoltre affermato che i criteri proposti dalla Commissione per distinguere ACF e AHF non erano comunemente e ampiamente accettati dall'industria dell'alluminio. A suo avviso ciò avrebbe aperto le porte all'elusione dei dazi antidumping estesi e avrebbe portato a un notevole calo del prezzo medio degli ACF, il che poteva comportare un'altra denuncia antidumping. |
(70) |
Dopo la comunicazione delle conclusioni supplementari, un importatore ha ribadito che era in effetti era possibile e sufficiente una distinzione basata su una valutazione cumulativa supplementare delle tre caratteristiche costituite da leghe, bagnabilità e fori. |
(71) |
In risposta a queste argomentazioni la Commissione ha ricordato in primo luogo che le misure antielusione non possono, dal punto di vista giuridico, essere istituite in base a un semplice rischio di elusione, bensì solo se sono soddisfatte le condizioni stabilite all'articolo 13 del regolamento di base. La richiesta del richiedente di sottoporre i produttori esportatori beneficiari di un'esenzione al controllo dell'uso finale è stata pertanto respinta. |
(72) |
In seguito alla comunicazione delle conclusioni iniziali e supplementari, la Commissione ha valutato ulteriormente il suo approccio iniziale, descritto nei considerando (62) e (66), e le argomentazioni presentate dall'importatore riportate nel considerando (70). La Commissione ha ribadito la conclusione che, a causa delle caratteristiche simili, non può essere escluso che gli ACF che soddisfano i requisiti tecnici indicati nei considerando (61) e (67) possano essere in realtà utilizzati per usi domestici. Essa ha perciò concluso che, date le circostanze specifiche del caso, il modo più appropriato per distinguere tra i due prodotti, ai fini dell'estensione della misura iniziale, è in base al loro uso finale. Gli importatori che non utilizzano fogli di alluminio importati per usi domestici avranno di conseguenza la possibilità di presentare una dichiarazione nel quadro del regime di uso finale, in conformità all'articolo 254 del codice doganale dell'Unione. |
4. RICHIESTE DI ESENZIONE
4.1. Richiesta di esenzione dei gruppi di produttori esportatori
(73) |
In conformità all'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base, cinque gruppi di produttori esportatori della RPC che hanno collaborato hanno chiesto di essere esentati dalle misure eventualmente estese e hanno presentato una richiesta di esenzione. |
(74) |
Dall'inchiesta è emerso che quattro gruppi di produttori esportatori cinesi esportavano nell'Unione solo ACF e non i fogli di alluminio per uso domestico leggermente modificati. Questi gruppi di produttori esportatori cinesi non risultano quindi aver eluso i dazi in vigore. La Commissione ha pertanto ritenuto che a queste società potesse essere concessa un'esenzione dai dazi estesi a norma dell'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base. |
(75) |
L'inchiesta ha anche rivelato che un produttore che ha collaborato, Dingsheng Aluminium Group, era coinvolto in tutti i tipi di pratiche di elusione fuorché uno, cioè non ha esportato nell'Unione fogli di alluminio di spessore non inferiore a 0,021 mm e non superiore a 0,045 mm, costituiti da almeno due strati, indipendentemente dalla larghezza dei rotoli. |
(76) |
La conclusione che questa società sia coinvolta in tre pratiche di elusione è stata raggiunta in base a diversi fattori. In primo luogo, la Commissione ha individuato i prodotti leggermente modificati che la società ha esportato nell'Unione in base alle informazioni che questa ha fornito riguardo alle vendite di AHF e ACF ai suoi acquirenti. In secondo luogo, è stato verificato un campione delle fatture inviate agli acquirenti di AHF e ACF. Quest'operazione ha confermato che i prodotti venduti descritti come AHF erano costituiti in realtà dal prodotto in esame o da AHF leggermente modificati. Di conseguenza la Commissione ha stabilito che per questa società gli AHF leggermente modificati oggetto di elusione rappresentavano il 20 % di tutte le esportazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta, mentre il resto era costituito da veri ACF. In terzo luogo, è stata constatata una chiara modificazione della configurazione degli scambi per questa società, dato che le esportazioni del prodotto in esame erano state sostituite con esportazioni del prodotto leggermente modificato. In quarto luogo, per questa modificazione non è stata trovata alcuna giustificazione economica oltre all'istituzione delle misure. In quinto luogo, riguardo ai prodotti leggermente modificati esportati da tale produttore esportatore è stata constatata sia l'esistenza di pratiche di dumping sia l'indebolimento dell'effetto riparatore dei dazi. |
(77) |
Alla luce di quanto precede, a Dingsheng Aluminium Group non ha potuto essere concessa un'esenzione a norma dell'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base. |
(78) |
In seguito alla comunicazione delle conclusioni il richiedente ha affermato che ai produttori esportatori cinesi non doveva essere concessa alcuna esenzione dal campo di applicazione delle misure estese. |
(79) |
A suo avviso la Commissione non poteva aver verificato se i produttori esportatori cinesi beneficiari di un'esenzione avessero effettivamente esportato ACF, dato che ciò non veniva menzionato nei questionari. Il richiedente ha inoltre affermato che la pratica di elusione avveniva nell'Unione. In tali circostanze non poteva, dal punto di vista giuridico, essere concessa un'esenzione agli esportatori. |
(80) |
La Commissione ha effettuato visite in loco presso i produttori esportatori e ha verificato, tra l'altro, le caratteristiche tecniche e l'uso finale del prodotto oggetto dell'inchiesta venduto nell'Unione. Di conseguenza essa ha concluso, in base alle visite di verifica, che il prodotto esportato dai quattro produttori esportatori era effettivamente costituito da ACF, cioè da un prodotto non compreso nella presente inchiesta. La Commissione ha anche constatato che la leggera modifica del prodotto è stata apportata in Cina, cioè negli stabilimenti di uno dei produttori che hanno collaborato e, secondo i dati disponibili, negli stabilimenti di produttori che non hanno collaborato. Di conseguenza era possibile ed effettivamente necessario concedere un'esenzione alle società che non sono state coinvolte in alcuna pratica di elusione in Cina e che soddisfano le condizioni fissate all'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base. L'argomentazione è stata pertanto respinta. |
4.2. Richiesta di esenzione degli importatori indipendenti
(81) |
Se le pratiche di elusione hanno luogo all'interno dell'Unione, l'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base permette agli importatori di essere esentati dai dazi estesi, se sono in grado di dimostrare di non essere collegati ai produttori oggetto delle misure. |
(82) |
Per questo motivo sono state ricevute ed esaminate cinque richieste di esenzione presentate da importatori indipendenti. Una società, Wrap Films Systems Ltd, ha successivamente cessato di collaborare. |
(83) |
La Commissione ha constatato che anche se in alcuni casi il completamento finale (il taglio dei fogli in rotoli più piccoli) è effettuato nell'Unione, la leggera modifica del prodotto in esame viene apportata al di fuori dell'Unione, cioè nella RPC. Per questo motivo la Commissione ha ritenuto che non potevano essere concesse esenzioni agli importatori indipendenti. |
(84) |
Tre delle quattro società che hanno collaborato sono risultate essere semplici importatori che rivendono il prodotto in esame senza lavorarlo. A queste società non può quindi essere concessa un'esenzione dai dazi estesi a norma dell'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base. Una sola società, Von Aschenbach &Voss GmbH, importa dalla RPC il prodotto oggetto dell'inchiesta sotto forma di fogli di alluminio per uso domestico in rotoli superiori a 650 mm e li lavora ulteriormente. I fogli vengono tagliati prima di essere venduti ai clienti della società (imprese di avvolgimento). |
(85) |
Prima dell'istituzione delle misure in vigore, la società Von Aschenbach & Voss importava nell'Unione il prodotto in esame ed è stata riscontrata una chiara modificazione della configurazione. I risultati raggiunti dalla Commissione non confermano l'argomentazione della società secondo cui esiste una motivazione o giustificazione economica sufficiente oltre all'istituzione dei dazi. Pertanto, anche se la Commissione riconoscesse che la pratica di elusione è stata completata all'interno dell'Unione, a tale società non potrebbe essere concessa un'esenzione. |
(86) |
Di conseguenza si è concluso che nessuno degli importatori indipendenti può ottenere un'esenzione a norma dell'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base. |
4.3. Conclusioni
(87) |
In base ai risultati menzionati sopra è stato concluso che quattro dei cinque gruppi di produttori esportatori cinesi che hanno collaborato potevano essere esentati dai dazi estesi. È stato anche stabilito che uno dei produttori esportatori cinesi, Dingsheng Aluminium Group, non può ottenere un'esenzione. |
(88) |
Si è concluso inoltre che nessuno degli importatori indipendenti ha diritto a un'esenzione a norma dell'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base. |
5. CONCLUSIONE
(89) |
Conformemente all'articolo 13, paragrafo 1, prima frase, del regolamento di base, le misure antidumping in vigore sulle importazioni del prodotto in esame originario della RPC dovrebbero essere estese alle importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta originario della RPC. |
(90) |
In conformità all'articolo 13, paragrafo 3, e all'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, che prevedono l'applicazione di qualsiasi misura estesa alle importazioni nell'Unione sottoposte a registrazione in base al regolamento di apertura, il dazio antidumping dovrebbe essere riscosso sulle importazioni nell'Unione di:
originari della RPC. |
(91) |
Il prodotto descritto al considerando 90 dovrebbe essere esentato dal dazio antidumping esteso se è importato per usi diversi dall'uso domestico. Tale esenzione dovrebbe essere soggetta alle condizioni stabilite nelle relative disposizioni doganali dell'Unione concernenti il regime di uso finale, in particolare nell'articolo 254 del codice doganale dell'Unione. |
6. DIVULGAZIONE DELLE INFORMAZIONI
(92) |
Tutte le parti interessate sono state informate in merito ai fatti e alle considerazioni principali che hanno condotto alle conclusioni sopraindicate e sono state invitate a presentare osservazioni. Tali osservazioni sono state esaminate nel presente regolamento. |
(93) |
Le misure stabilite nel presente regolamento sono conformi al parere del comitato istituito dall'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento di base, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
1. Il dazio antidumping definitivo applicabile a «tutte le altre società» istituito dall'articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 925/2009 sulle importazioni di fogli di alluminio originari della Repubblica popolare cinese, è esteso alle importazioni nell'Unione di:
— |
fogli di alluminio di spessore non inferiore a 0,007 mm e inferiore a 0,008 mm, indipendentemente dalla larghezza dei rotoli, ricotti o no, attualmente classificati con il codice NC ex 7607 11 19 (codice TARIC 7607111930), oppure |
— |
fogli di alluminio di spessore non inferiore a 0,008 mm e non superiore a 0,018 mm e in rotoli di larghezza superiore a 650 mm, ricotti o no, attualmente classificati con il codice NC ex 7607 11 19 (codice TARIC 7607111940), oppure |
— |
fogli di alluminio di spessore superiore a 0,018 mm e inferiore a 0,021 mm, indipendentemente dalla larghezza dei rotoli, ricotti o no, attualmente classificati con il codice NC ex 7607 11 19 (codice TARIC 7607111950), oppure |
— |
fogli di alluminio di spessore non inferiore a 0,021 mm e non superiore a 0,045 mm, costituiti da almeno due strati, indipendentemente dalla larghezza dei rotoli, ricotti o no, attualmente classificati con il codice NC ex 7607 11 90 (codici TARIC 7607119045 e 7607119080). |
2. Tale estensione non si applica alle importazioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo prodotte dalle seguenti società:
Nome della società |
Codice addizionale TARIC |
Jiangsu Zhongji Lamination Materials Co., Ltd. |
C198 |
Luoyang Wanji Aluminium Processing Co., Ltd. |
C199 |
Xiamen Xiashun Aluminium Foil Co., Ltd. |
C200 |
Yantai Donghai Aluminum Foil Co., Ltd. |
C201 |
3. L'applicazione delle esenzioni concesse alle società specificamente menzionate al paragrafo 2 del presente articolo è subordinata alla presentazione alle autorità doganali degli Stati membri di una fattura commerciale valida emessa dal produttore recante una dichiarazione datata e firmata da un responsabile del soggetto giuridico che l'ha emessa, identificato dal nome e dalla funzione. Tale dichiarazione è formulata come segue: «Il sottoscritto certifica che il (volume) di determinati fogli di alluminio venduti all'esportazione nell'Unione europea e oggetto della presente fattura è stato fabbricato da (nome e indirizzo della società) (codice addizionale TARIC) in (paese interessato). Il sottoscritto dichiara che le informazioni contenute nella presente fattura sono complete ed esatte.» Qualora non venga presentata una simile fattura, si applica il dazio antidumping istituito a norma del paragrafo 1 del presente articolo.
4. Il prodotto descritto al paragrafo 1 è esentato dal dazio antidumping definitivo se è importato per usi diversi dall'uso domestico. Un'esenzione è subordinata alle condizioni stabilite nelle relative disposizioni doganali dell'Unione concernenti il regime di uso finale, in particolare nell'articolo 254 del codice doganale dell'Unione.
5. Il dazio esteso dal paragrafo 1 del presente articolo è riscosso sulle importazioni originarie della Repubblica popolare cinese, registrate in conformità all'articolo 2 del regolamento di esecuzione (UE) 2016/865 nonché all'articolo 13, paragrafo 3, e all'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2016/1036, ad eccezione delle importazioni prodotte dalle società elencate al paragrafo 2 del presente articolo e ad esenzione delle importazioni per le quali può essere dimostrato che sono state utilizzate per usi diversi dall'uso domestico conformemente al paragrafo 4.
6. Salvo altrimenti disposto, si applicano le disposizioni in vigore in materia di dazi doganali.
Articolo 2
1. Le richieste di esenzione dal dazio esteso a norma dell'articolo 1 sono presentate per iscritto in una delle lingue ufficiali dell'Unione europea e devono essere firmate da una persona autorizzata a rappresentare il soggetto giuridico che chiede l'esenzione. La richiesta deve essere inviata al seguente indirizzo:
Commissione europea |
Direzione generale del Commercio |
Direzione H |
Ufficio: CHAR 04/039 |
1049 Bruxelles |
Belgio |
2. Conformemente all'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2016/1036, la Commissione può autorizzare, mediante decisione, l'esenzione dal dazio esteso a norma dell'articolo 1 del presente regolamento per le importazioni provenienti da società che non eludono le misure antidumping istituite dal regolamento di esecuzione (UE) 2015/2384.
Articolo 3
Le autorità doganali sono invitate a sospendere la registrazione delle importazioni prevista dall'articolo 2 del regolamento di esecuzione (UE) 2016/865.
Articolo 4
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 16 febbraio 2017
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
(1) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21.
(2) Regolamento (CE) n. 925/2009 del Consiglio, del 24 settembre 2009, che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva del dazio provvisorio istituito sulle importazioni di fogli di alluminio originari dell'Armenia, del Brasile e della Repubblica popolare cinese (GU L 262 del 6.10.2009, pag. 1).
(3) Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2384 della Commissione, del 17 dicembre 2015, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di determinati fogli di alluminio originari della Repubblica popolare cinese e chiude il procedimento relativo alle importazioni di determinati fogli di alluminio originari del Brasile in seguito a un riesame in previsione della scadenza a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio (GU L 332 del 18.12.2015, pag. 63).
(4) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/865 della Commissione, del 31 maggio 2016, che apre un'inchiesta relativa alla possibile elusione delle misure antidumping istituite dal regolamento di esecuzione (UE) 2015/2384 sulle importazioni di determinati fogli di alluminio originari della Repubblica popolare cinese mediante importazioni di determinati fogli di alluminio leggermente modificati provenienti dalla Repubblica popolare cinese e che dispone la registrazione di tali importazioni (GU L 144 dell'1.6.2016, pag. 35).
(5) Regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione (GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1).
(6) Considerando 89 del regolamento (CE) n. 287/2009 della Commissione, del 7 aprile 2009, che istituisce un dazio antidumping provvisorio sulle importazioni di fogli d'alluminio originarie dell'Armenia, del Brasile e della Repubblica popolare cinese (GU L 94 dell'8.4.2009, pag. 17).
(7) GU C 444 del 12.12.2014, pag. 13.
(8) Decisione di esecuzione (UE) 2015/1928 della Commissione, del 23 ottobre 2015, che chiude il procedimento antidumping relativo alle importazioni di determinati fogli di alluminio originari della Repubblica popolare cinese (GU L 281 del 27.10.2015, pag. 16).
(9) Al fine di stabilire il volume del prodotto in esame leggermente modificato rispetto al prodotto oggetto dell'inchiesta per il periodo di riferimento, la Commissione ha utilizzato il metodo seguente. In primo luogo, la Commissione ha stabilito il volume totale delle esportazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta provenienti dalla Cina in base ai dati di Eurostat. In secondo luogo, basandosi sulle risposte verificate al questionario dei produttori esportatori cinesi che hanno collaborato, la Commissione ha stabilito il volume delle esportazioni di ACF delle cinque società che hanno collaborato. In terzo luogo, la Commissione ha detratto il volume delle esportazioni di ACF effettuate dalle società che hanno collaborato dal totale delle esportazioni provenienti dalla Cina. Visto il bassissimo livello di collaborazione, la Commissione ha ritenuto di avere una base sufficiente per supporre che le società che non hanno collaborato esportassero il prodotto leggermente modificato. La Commissione ha quindi concluso che l'80 % del totale delle esportazioni dalla Cina è costituito da esportazioni di prodotti leggermente modificati e il 20 % da esportazioni di ACF. La Commissione ha applicato tale tasso per stabilire la modifica della configurazione degli scambi.
17.2.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 40/64 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/272 DELLA COMMISSIONE
del 16 febbraio 2017
che apre un'inchiesta relativa alla possibile elusione delle misure antidumping istituite dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1331/2011 del Consiglio sulle importazioni di alcuni tipi di tubi e condotte senza saldature, in acciaio inossidabile, originari della Repubblica popolare cinese mediante importazioni spedite dall'India, indipendentemente dal fatto che siano dichiarati o no originari dell'India, e che dispone la registrazione di tali importazioni
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell'Unione europea (1), in particolare l'articolo 13, paragrafo 3, e l'articolo 14, paragrafo 5,
dopo aver informato gli Stati membri,
considerando quanto segue:
A. DOMANDA
(1) |
La Commissione europea (in seguito «la Commissione») ha ricevuto una domanda in conformità all'articolo 13, paragrafo 3, e all'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2016/1036 («il regolamento di base»), con la quale le viene chiesto di aprire un'inchiesta sulla possibile elusione delle misure antidumping istituite su alcuni tipi di tubi e condotte senza saldature, in acciaio inossidabile, originari della Repubblica popolare cinese mediante importazioni spedite dall'India, indipendentemente dal fatto che siano dichiarati o no originari dell'India, e di disporre la registrazione di tali importazioni. |
(2) |
La domanda è stata presentata il 3 gennaio 2017 dal comitato di difesa dell'industria dei tubi di acciaio inossidabile senza saldature dell'Unione europea («il richiedente»). |
B. PRODOTTO
(3) |
Il prodotto oggetto della possibile elusione è costituito da alcuni tipi di tubi e condotte senza saldature in acciaio inossidabile (diversi da quelli muniti di accessori, per condutture di gas o liquidi, destinati ad aeromobili civili). Esso è attualmente classificabile ai codici NC 7304 11 00, 7304 22 00, 7304 24 00, ex 7304 41 00, 7304 49 10, ex 7304 49 93, ex 7304 49 95, ex 7304 49 99 ed ex 7304 90 00, ed è originario della Repubblica popolare cinese («il prodotto in esame»). Questo è il prodotto cui si applicano le misure attualmente in vigore. |
(4) |
Il prodotto oggetto dell'inchiesta è lo stesso descritto nel precedente considerando ma è spedito dall'India, indipendentemente dal fatto che sia dichiarato originario dell'India o meno, ed è attualmente classificato agli stessi codici NC del prodotto in esame («il prodotto oggetto dell'inchiesta»). |
C. MISURE IN VIGORE
(5) |
Le misure attualmente in vigore che potrebbero essere oggetto di elusione sono le misure antidumping stabilite dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1331/2011 del Consiglio (2) («le misure in vigore»). |
D. MOTIVAZIONE
(6) |
La domanda contiene elementi di prova prima facie sufficienti a ritenere che le misure antidumping istituite sulle importazioni del prodotto in esame vengano eluse mediante importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta spedite dall'India. |
(7) |
Gli elementi di prova presentati sono elencati in appresso. |
(8) |
Dalla domanda risulta che, successivamente all'istituzione delle misure, si è verificata una significativa modificazione nella configurazione degli scambi riguardanti le esportazioni dalla Repubblica popolare cinese e dall'India nell'Unione, senza motivazioni o giustificazioni economiche sufficienti oltre all'istituzione del dazio. |
(9) |
Questa modificazione appare dovuta alla spedizione del prodotto in esame attraverso l'India nell'Unione, dopo aver eseguito le operazioni di completamento o no. Il richiedente ha fornito elementi di prova prima facie sufficienti a ritenere che il valore aggiunto durante l'operazione di completamento sia inferiore al 25 % del costo di produzione. |
(10) |
Inoltre, la domanda contiene elementi di prova prima facie sufficienti a ritenere che gli effetti riparatori delle misure antidumping in vigore sul prodotto in esame risultino indeboliti in termini quantitativi e di prezzo. Volumi significativi di importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta sembrano aver sostituito le importazioni del prodotto in esame. Vi sono inoltre elementi di prova prima facie sufficienti a ritenere che le importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta avvengano a prezzi inferiori al prezzo non pregiudizievole stabilito nell'inchiesta che ha determinato l'istituzione delle misure in vigore. |
(11) |
La domanda contiene infine elementi di prova prima facie sufficienti a ritenere che i prezzi del prodotto oggetto dell'inchiesta siano oggetto di dumping rispetto al valore normale precedentemente stabilito per il prodotto in esame. |
(12) |
Qualora nel corso dell'inchiesta siano individuate pratiche di elusione attraverso l'India previste all'articolo 13 del regolamento di base diverse dal trasbordo e dalle operazioni di assemblaggio, l'inchiesta potrà riguardare anche tali pratiche. |
E. PROCEDURA
(13) |
Alla luce di quanto precede la Commissione ha concluso che esistono elementi di prova sufficienti per giustificare l'apertura di un'inchiesta a norma dell'articolo 13, paragrafo 3, del regolamento di base e per disporre la registrazione delle importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta, in conformità all'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base. |
a) Questionari
(14) |
Per ottenere le informazioni ritenute necessarie ai fini dell'inchiesta, la Commissione invierà questionari ai produttori/esportatori indiani noti e alle associazioni note di produttori/esportatori della RPC, agli importatori noti e alle associazioni note di importatori dell'Unione, nonché alle autorità dell'India e della RPC. Potranno all'occorrenza essere richieste informazioni anche all'industria dell'Unione. |
(15) |
Tutte le parti interessate sono in ogni caso invitate a contattare la Commissione entro il termine indicato all'articolo 3 del presente regolamento e a richiedere un questionario entro il termine indicato all'articolo 3, paragrafo 1, del presente regolamento, poiché il termine indicato all'articolo 3, paragrafo 2, del presente regolamento si applica a tutte le parti interessate. |
(16) |
Le autorità dell'India e della RPC saranno informate dell'apertura dell'inchiesta. |
b) Raccolta di informazioni e audizioni
(17) |
Tutte le parti interessate sono invitate a comunicare le proprie osservazioni per iscritto e a fornire elementi di prova a sostegno. La Commissione può inoltre sentire le parti interessate a condizione che ne facciano richiesta per iscritto e dimostrino di avere particolari motivi per chiedere un'audizione. |
c) Esenzione dalla registrazione delle importazioni o dalle misure
(18) |
In conformità all'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base le importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta possono essere esentate dalla registrazione o dalle misure se l'importazione non costituisce una forma di elusione. |
(19) |
Dato che l'eventuale elusione può aver luogo al di fuori dell'Unione, possono essere concesse esenzioni, in conformità all'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base, ai produttori dei prodotti oggetto dell'inchiesta in India che possono dimostrare di non essere collegati (3) ad alcun produttore interessato dalle misure (4) e per i quali si sia accertato che non sono coinvolti in pratiche di elusione ai sensi dell'articolo 13, paragrafi 1 e 2, del regolamento di base. I produttori che desiderino beneficiare dell'esenzione devono presentare una richiesta debitamente suffragata da elementi di prova entro il termine di cui all'articolo 3, paragrafo 3, del presente regolamento. |
F. REGISTRAZIONE
(20) |
In conformità all'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, le importazioni dei prodotti oggetto dell'inchiesta devono essere sottoposte a registrazione al fine di garantire, qualora le conclusioni dell'inchiesta confermino l'elusione, che dazi antidumping per un importo adeguato possano essere riscossi a decorrere dalla data in cui è stata disposta la registrazione di tali importazioni. |
G. TERMINI
(21) |
Ai fini di una corretta amministrazione devono essere precisati i termini entro i quali:
|
(22) |
Si ricorda che l'esercizio della maggior parte dei diritti procedurali stabiliti nel regolamento di base è subordinato al fatto che la parte si manifesti entro i termini indicati all'articolo 3 del presente regolamento. |
H. OMESSA COLLABORAZIONE
(23) |
Qualora una parte interessata rifiuti l'accesso alle informazioni necessarie oppure non le comunichi entro i termini stabiliti oppure ostacoli gravemente l'inchiesta, a norma dell'articolo 18 del regolamento di base possono essere elaborate conclusioni, affermative o negative, in base ai dati disponibili. |
(24) |
Se si accerta che una parte interessata ha fornito informazioni false o fuorvianti, non si tiene conto di tali informazioni e possono essere utilizzati i dati disponibili. |
(25) |
Se una parte interessata non collabora o collabora soltanto parzialmente e le conclusioni si basano quindi sui dati disponibili in conformità all'articolo 18 del regolamento di base, l'esito dell'inchiesta per tale parte può essere meno favorevole di quanto lo sarebbe stato se avesse collaborato. |
(26) |
L'assenza di risposta su supporto informatico non viene considerata omessa collaborazione, a condizione che la parte interessata dimostri che la presentazione della risposta nella forma richiesta comporterebbe oneri supplementari o costi aggiuntivi eccessivi. La parte interessata è tenuta a contattare immediatamente la Commissione. |
I. CALENDARIO DELL'INCHIESTA
(27) |
A norma dell'articolo 13, paragrafo 3, del regolamento di base, l'inchiesta si conclude entro nove mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento. |
J. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
(28) |
Si fa presente che i dati personali raccolti nel corso della presente inchiesta saranno trattati conformemente al regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio (5). |
K. CONSIGLIERE AUDITORE
(29) |
Nei procedimenti in materia commerciale le parti interessate possono chiedere l'intervento del consigliere auditore, che funge da tramite tra le parti interessate e i servizi della Commissione incaricati dell'inchiesta. Il consigliere auditore esamina le richieste di accesso al fascicolo, le controversie sulla riservatezza dei documenti, le richieste di proroga dei termini e le domande di audizione di terzi. Può organizzare un'audizione con una singola parte interessata e mediare al fine di garantire il pieno esercizio dei diritti di difesa delle parti interessate. |
(30) |
Le domande di audizione con il consigliere auditore devono essere motivate e presentate per iscritto. Il consigliere auditore darà inoltre la possibilità di organizzare un'audizione delle parti che consenta di esporre le diverse posizioni e le controargomentazioni. |
(31) |
Per ulteriori informazioni e per le modalità di contatto, le parti interessate sono invitate a consultare le pagine dedicate al consigliere auditore all'interno del sito web della direzione generale del Commercio: http://ec.europa.eu/trade/trade-policy-and-you/contacts/hearing-officer/, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Conformemente all'articolo 13, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2016/1036, è aperta un'inchiesta al fine di determinare se le importazioni nell'Unione di alcuni tipi di tubi e condotte senza saldature, in acciaio inossidabile, attualmente classificati ai codici NC ex 7304 11 00, ex 7304 22 00, ex 7304 24 00, ex 7304 41 00, ex 7304 49 10, ex 7304 49 93, ex 7304 49 95, ex 7304 49 99 ed ex 7304 90 00, spedite dall'India (codici TARIC: 7304110011, 7304110019, 7304220021, 7304220029, 7304240021, 7304240029, 7304410091, 7304491091, 7304499391, 7304499591, 7304499991 e 7304900091), indipendentemente dal fatto che siano dichiarati o no originari dell'India, eludano le misure istituite dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1331/2011.
Articolo 2
A norma dell'articolo 13, paragrafo 3, e dell'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2016/1036, le autorità doganali prendono le opportune misure per registrare le importazioni nell'Unione di cui all'articolo 1 del presente regolamento.
Le importazioni sono soggette a registrazione per un periodo di nove mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.
La Commissione può, mediante regolamento, ordinare alle autorità doganali di cessare la registrazione delle importazioni nell'Unione dei prodotti fabbricati dai produttori che hanno presentato una domanda di esenzione dalla registrazione e la cui situazione risulta conforme alle condizioni previste per la concessione di un'esenzione.
Articolo 3
1. I questionari devono essere richiesti alla Commissione entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.
2. Salvo diversa disposizione, affinché le loro osservazioni siano prese in considerazione nel corso dell'inchiesta le parti interessate devono manifestarsi mettendosi in contatto con la Commissione e presentare le loro osservazioni scritte e le risposte al questionario o qualunque altra informazione entro 37 giorni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.
3. I produttori dell'India che chiedono l'esenzione dalla registrazione delle importazioni o dalle misure devono presentare una domanda sostenuta da elementi di prova entro lo stesso termine di 37 giorni.
4. Entro lo stesso termine di 37 giorni le parti interessate possono inoltre chiedere di essere sentite dalla Commissione.
5. Le informazioni trasmesse alla Commissione ai fini delle inchieste di difesa commerciale sono esenti da diritti d'autore. Le parti interessate, prima di presentare alla Commissione informazioni e/o dati oggetto di diritti d'autore di terzi, devono chiedere un'autorizzazione specifica al titolare dei diritti d'autore, che consenta esplicitamente alla Commissione a) di utilizzare le informazioni e i dati ai fini del procedimento di difesa commerciale e b) di fornire le informazioni e/o i dati alle parti interessate all'inchiesta in una forma che consenta loro di esercitare i diritti di difesa.
6. Tutte le comunicazioni scritte delle parti interessate, compresi i dati richiesti nel presente regolamento, i questionari compilati e la corrispondenza, per cui venga chiesto un trattamento riservato devono recare la dicitura «Limited» («Diffusione limitata») (6).
7. Le parti interessate che trasmettono informazioni recanti tale dicitura sono tenute a presentare, a norma dell'articolo 19, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036, un riassunto non riservato delle stesse, contrassegnato dalla dicitura «For inspection by interested parties» («Consultabile da tutte le parti interessate»). Il riassunto deve essere sufficientemente dettagliato, in modo da consentire una comprensione adeguata della sostanza delle informazioni presentate a titolo riservato. Le informazioni riservate potranno non essere prese in considerazione se la parte interessata che le ha trasmesse non fornisce un riassunto non riservato nel formato richiesto e della qualità richiesta.
8. Le parti interessate sono invitate a presentare tutte le comunicazioni e le richieste per posta elettronica, comprese le deleghe e certificazioni in forma scannerizzata, a eccezione delle risposte voluminose che devono essere fornite su CD-ROM o DVD, a mano o per posta raccomandata. Utilizzando la posta elettronica, le parti interessate esprimono il proprio accordo con le norme applicabili alle comunicazioni in forma elettronica contenute nel documento «CORRESPONDENCE WITH THE EUROPEAN COMMISSION IN TRADE DEFENCE CASES» («Corrispondenza con la Commissione europea nei casi di difesa commerciale»), pubblicato sul sito della direzione generale del Commercio: http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2011/june/tradoc_148003.pdf
Le parti interessate devono indicare il proprio nome, indirizzo, numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica valido e assicurarsi che l'indirizzo di posta elettronica fornito sia un indirizzo ufficiale di lavoro attivo e controllato quotidianamente. Una volta ricevuti i recapiti, la Commissione comunicherà con le parti interessate unicamente per posta elettronica, a meno che le parti non richiedano esplicitamente di ricevere dalla Commissione tutti i documenti tramite un altro mezzo di comunicazione o a meno che la natura del documento da inviare non richieda l'utilizzo della posta raccomandata. Per ulteriori regole e informazioni riguardanti la corrispondenza con la Commissione, compresi i principi che si applicano alle comunicazioni per posta elettronica, si invitano le parti interessate a consultare le istruzioni sopraindicate relative alla comunicazione con le parti interessate.
Indirizzo della Commissione per la corrispondenza:
Commissione europea |
Direzione generale del Commercio |
Direzione H |
Ufficio: CHAR 04/039 |
1049 Bruxelles/Brussel |
BELGIQUE/BELGIË |
E-mail: TRADE-R670-SSSPT-CIRC@ec.europa.eu |
Articolo 4
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 16 febbraio 2017
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
(1) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21.
(2) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1331/2011 del Consiglio, del 14 dicembre 2011, che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva del dazio provvisorio istituito sulle importazioni di alcuni tipi di tubi e condotte senza saldature, in acciaio inossidabile, originari della Repubblica popolare cinese (GU L 336 del 20.12.2011, pag. 6).
(3) A norma dell'articolo 127 del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione, del 24 novembre 2015, recante modalità di applicazione di talune disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell'Unione (GU L 343 del 29.12.2015, pag. 558), due persone sono considerate legate se: a) l'una fa parte della direzione o del consiglio di amministrazione dell'impresa dell'altra e viceversa; b) hanno la veste giuridica di associati; c) l'una è il datore di lavoro dell'altra; d) un terzo possiede, controlla o detiene, direttamente o indirettamente, il 5 % o più delle azioni o quote con diritto di voto delle imprese dell'una e dell'altra; e) l'una controlla direttamente o indirettamente l'altra; f) l'una e l'altra sono direttamente o indirettamente controllate da una terza persona; g) esse controllano assieme, direttamente o indirettamente, una terza persona; oppure h) sono membri della stessa famiglia. Si considerano appartenenti alla stessa famiglia solo le persone tra le quali intercorre uno dei seguenti rapporti: marito e moglie, ii) ascendenti e discendenti, in linea diretta, di primo grado, iii) fratelli e sorelle (germani e consanguinei o uterini), iv) ascendenti e discendenti, in linea diretta, di secondo grado, v) zii/zie e nipoti, vi) suoceri e generi o nuore, vii) cognati e cognate. In questo contesto, per «persona» si intendono le persone fisiche o giuridiche.
(4) Un'esenzione può tuttavia essere accordata anche nel caso in cui, sebbene i produttori siano collegati nel modo sopraindicato a società soggette alle misure istituite sulle importazioni originarie della Repubblica popolare cinese, non esistono prove del fatto che la relazione con le società sottoposte alle misure originarie sia sorta o sia stata utilizzata per eludere le misure originarie.
(5) Regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2000, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati (GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1).
(6) Un documento a «diffusione limitata» è un documento considerato riservato a norma dell'articolo 19 del regolamento (UE) 2016/1036 e dell'articolo 6 dell'accordo OMC sull'attuazione dell'articolo VI del GATT 1994 (accordo antidumping). Tale tipo di documento è anche protetto a norma dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001, relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione (GU L 145 del 31.5.2001, pag. 43).
17.2.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 40/70 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/273 DELLA COMMISSIONE
del 16 febbraio 2017
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio (1),
visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati (2), in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento. |
(2) |
Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 16 febbraio 2017
Per la Commissione,
a nome del presidente
Jerzy PLEWA
Direttore generale
Direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
(1) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671.
(2) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1.
ALLEGATO
Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
(EUR/100 kg) |
||
Codice NC |
Codice dei paesi terzi (1) |
Valore forfettario all'importazione |
0702 00 00 |
IL |
337,2 |
MA |
110,8 |
|
TN |
194,0 |
|
TR |
130,7 |
|
ZZ |
193,2 |
|
0707 00 05 |
MA |
64,9 |
TR |
183,3 |
|
ZZ |
124,1 |
|
0709 91 00 |
EG |
128,6 |
ZZ |
128,6 |
|
0709 93 10 |
MA |
54,7 |
TR |
180,1 |
|
ZZ |
117,4 |
|
0805 10 22 , 0805 10 24 , 0805 10 28 |
EG |
47,0 |
IL |
74,2 |
|
MA |
50,9 |
|
TN |
56,6 |
|
TR |
76,3 |
|
ZZ |
61,0 |
|
0805 21 10 , 0805 21 90 , 0805 29 00 |
EG |
93,2 |
IL |
123,2 |
|
JM |
122,7 |
|
MA |
93,3 |
|
TR |
85,5 |
|
ZZ |
103,6 |
|
0805 22 00 |
IL |
112,1 |
MA |
103,8 |
|
ZZ |
108,0 |
|
0805 50 10 |
EG |
82,4 |
TR |
98,6 |
|
ZZ |
90,5 |
|
0808 10 80 |
CN |
128,2 |
US |
103,9 |
|
ZZ |
116,1 |
|
0808 30 90 |
CL |
121,2 |
CN |
112,8 |
|
ZA |
127,0 |
|
ZZ |
120,3 |
(1) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori (GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».
DECISIONI
17.2.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 40/72 |
DECISIONE (UE) 2017/274 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
del 10 febbraio 2017
che stabilisce i principi per la presentazione di un feedback sull'operato dei sub-coordinatori delle autorità nazionali competenti e che abroga la Decisione (UE) 2016/3 (BCE/2017/6)
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il Regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (1), in particolare l'articolo 6, paragrafi 1 e 7,
considerando quanto segue:
(1) |
L'articolo 6, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 1024/2013 prevede che la Banca centrale europea (BCE) sia responsabile del funzionamento efficace e coerente del Meccanismo di vigilanza unico (MVU). Il considerando 79 di detto regolamento chiarisce che una vigilanza efficace presuppone personale estremamente motivato, adeguatamente formato e imparziale. |
(2) |
In conformità agli articoli da 3 a 6 del regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea (BCE/2014/17) (2), la BCE è responsabile dell'istituzione e della composizione dei gruppi di vigilanza congiunti, composti da personale della BCE e delle autorità nazionali competenti. Un coordinatore del gruppo di vigilanza congiunto (GVC), assistito da uno o più sub-coordinatori delle autorità nazionali competenti (ANC), assicura il coordinamento dei lavori all'interno del GVC. |
(3) |
Alla luce dell'importante ruolo dei sub-coordinatori delle ANC nel coordinamento dei membri del GVC appartenenti alla rispettiva ANC, appare necessario e proporzionato introdurre un procedimento uniforme per la presentazione di un feedback sul loro operato nei GVC. Supportando il continuo miglioramento dell'operato dei sub-coordinatori delle ANC, il feedback sull'operato può contribuire ad assicurare il corretto funzionamento dei GVC. |
(4) |
Compete esclusivamente alle ANC valutare il loro personale, mentre compete esclusivamente alla BCE valutare il suo. Tuttavia, le ANC possono utilizzare il feedback sull'operato fornito ai sensi della presente decisione nella gestione del proprio personale, ed esso può apportare un contributo ai sistemi valutativi interni delle ANC, se consentito dalla pertinente normativa nazionale. |
(5) |
Il feedback sull'operato dei sub-coordinatori delle ANC è stato fornito inizialmente nel corso di un periodo di sperimentazione in conformità ai principi fissati nella decisione (UE) 2016/3 della Banca centrale europea (BCE/2015/36) (3). Concluso il periodo di sperimentazione, tale decisione dovrebbe essere abrogata nell'interesse della certezza giuridica. |
(6) |
L'esperienza acquisita nel corso del periodo di sperimentazione ha indicato che il meccanismo di feedback sull'operato dei sub-coordinatori della ANC può essere utile per assicurare l'efficace funzionamento dei GVC. È necessario, comunque, effettuare ulteriori valutazioni. Pertanto è opportuno prolungare di un anno il periodo di sperimentazione del meccanismo di feedback sull'operato. Dovrebbe essere effettuato un successivo riesame per valutare l'utilità di continuare ad utilizzare in modo più stabile il meccanismo di feedback sulla performance. |
(7) |
Le risultanze del riesame dovrebbero essere comunicate al Consiglio di vigilanza. Alla luce del riesame, dovrebbe essere formulata al Consiglio direttivo una proposta in merito all'eventuale prosecuzione del meccanismo di feedback sull'operato. |
(8) |
Il Garante europeo sulla protezione dei dati, consultato in conformità all'articolo 27 del regolamento (CE) 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio (4), in data 7 aprile 2015 ha emesso un parere in cui si riconosce che il feedback sull'operato è necessario alla gestione dei GVC, approvandone il meccanismo e si raccomanda che il suo preciso funzionamento sia stabilito in un atto giuridico appropriato. |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Definizioni
Ai fini della presente decisione si applicano le definizioni di cui all'articolo 2 del regolamento (UE) n. 1024/2013, all'articolo 2 del Regolamento (UE) n. 468/2014 (BCE/2014/17).
Articolo 2
Feedback sull'operato
1. I coordinatori dei GVC forniscono ai sub-coordinatori delle ANC un feedback sul loro operato e su quello del loro gruppo nell'assolvimento dei rispettivi compiti e nel conseguimento dei rispettivi obiettivi in seno al GVC, in conformità ai principi stabiliti nell'allegato I, tenendo conto delle competenze stabilite nell'allegato II.
2. I coordinatori dei GVC, dopo essersi consultati con il sub-coordinatore dell'ANC, stabiliscono i principali compiti e obiettivi del sub-coordinatore della ANC.
3. I coordinatori dei GVC forniscono un feedback sull'operato in relazione al ciclo di feedback che ha inizio il giorno di entrata in vigore della presente decisione e si conclude 12 mesi dopo.
Articolo 3
Riesame
Al termine del ciclo di feedback sull'operato, la BCE, in collaborazione con le ANC, riesamina il funzionamento del meccanismo di feedback sull'operato e presenta al Consiglio di vigilanza una relazione in merito. La relazione include una proposta in merito all'eventuale continuazione del meccanismo di feedback sulla performance.
Articolo 4
Abrogazione
La decisione (UE) n. 2016/3 (BCE/2015/36) è abrogata.
Articolo 5
Entrata in vigore
La presente decisione entra in vigore il 15 febbraio 2017.
Fatto a Francoforte sul Meno, il 10 febbraio 2017.
Per il Consiglio direttivo della BCE
Il presidente della BCE
Mario DRAGHI
(1) GU L 287 del 29.10.2013, pag. 63.
(2) Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea, del 16 aprile 2014, che istituisce il quadro di cooperazione nell'ambito del Meccanismo di vigilanza unico tra la Banca centrale europea e le autorità nazionali competenti e con le autorità nazionali designate (regolamento quadro sull'MVU) (BCE/2014/17) (GU L 141 del 14.5.2014, pag. 1).
(3) Decisione (UE) 2016/3 della Banca centrale europea, del 18 novembre 2015, che stabilisce i principi per la presentazione di un feedback sull'operato dei sub-coordinatori delle autorità nazionali competenti nei gruppi di vigilanza congiunti del Meccanismo di vigilanza unico (BCE/2015/36) (OJ L 1 del 5.1.2016, pag. 4).
(4) Regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2000, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati (GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1).
ALLEGATO I
Principi per la presentazione di un feedback sull'operato dei sub-coordinatori delle autorità nazionali competenti nei gruppi di vigilanza congiunti del meccanismo di vigilanza unico
Principio 1
Ambito del feedback sull'operato
I sub-coordinatori delle autorità nazionali competenti (ANC) in un gruppo di vigilanza congiunto (GVC) del Meccanismo di vigilanza unico (MVU) ricevono un feedback sull'operato, a condizione che essi prestino il proprio lavoro in un GVC sulla base di almeno il 25 % di una posizione equivalente a tempo pieno, come definita nella disciplina del rapporto di impiego della rispettiva ANC.
Principio 2
Finalità del feedback sull'operato
Al fine di sostenere e di migliorare il funzionamento dell'MVU nel suo complesso, il feedback sull'operato valuterà l'operato dei sub-coordinatori delle ANC nell'assolvimento dei rispettivi compiti, al fine di svilupparne ulteriormente la comprensione degli obiettivi e le competenze in qualità di sub-coordinatori dell'ANC, contribuendo in tal modo a migliorare la performance e l'integrazione dei GVC.
Principio 3
Procedimento relativo al feedback sull'operato
1. |
All'inizio del ciclo di feedback, il coordinatore del GVC, dopo essersi consultato con il sub-coordinatore dell'ANC, stabilisce i principali compiti e obiettivi di ciascun sub-coordinatore dell'ANC che riceve il feedback sull'operato in conformità al Principio 1. Tali compiti ed obiettivi sono indicati nel modulo di feedback dell'MVU. |
2. |
Il coordinatore del GVC fornisce a ciascun sub-coordinatore dell'ANC un orientamento continuo e un feedback informale durante tutto il ciclo di feedback sull'operato. Al termine del ciclo di feedback, il coordinatore del GVC fornisce a ciascun sub-coordinatore dell'ANC un feedback di fine ciclo, sia oralmente che in forma scritta utilizzando il modulo di feedback dell'MVU. Prima della finalizzazione del modulo di feedback, al sub-coordinatore è data la possibilità di mettere formalmente agli atti le proprie osservazioni e commenti sul feedback sull'operato. |
3. |
Sia il feedback sull'operato informale che quello di fine ciclo tengono conto dei principali compiti e obiettivi del sub-coordinatore dell'ANC, delle competenze richieste nell'ambito dell'MVU indicate nell'allegato II e del contributo del suo gruppo al funzionamento complessivo del GVC. |
Principio 4
Accesso al feedback sull'operato
1. |
Su richiesta dell'ANC interessata, il feedback di fine ciclo sull'operato è messo a disposizione dell'ANC che può utilizzarlo al fine di gestire più agevolmente il proprio personale, se consentito dalla disciplina nazionale applicabile. |
2. |
Le ANC possono decidere di utilizzare il feedback sulla performance come contributo aggiuntivo ai propri sistemi interni di valutazione delle prestazioni, se consentito dalla disciplina nazionale applicabile. |
3. |
L'accesso al feedback sull'operato, compreso il suo trasferimento, sarà consentito alle ANC in conformità all'articolo 8, lett. a), del regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio. |
Principio 5
Protezione dei dati personali trattati nel contesto del feedback sull'operato nell'MVU
1. |
I dati relativi al feedback sull'operato saranno trattati dalla BCE in conformità al regolamento (CE) n. 45/2001. |
2. |
I dati relativi al feedback sull'operato possono essere usati esclusivamente per le finalità descritte nei Principi 2 e 4 e possono essere conservati per un periodo massimo di cinque anni. |
ALLEGATO II
Elenco delle competenze particolarmente rilevanti per il personale che presta il proprio lavoro nell'ambito dell'MVU (competenze ai fini dell'MVU)
Conoscenza professionale : conoscenza delle politiche, delle metodologie e delle normative di vigilanza, in particolare nel contesto dell'MVU, nonché del funzionamento delle istituzioni finanziarie. Costante aggiornamento sugli sviluppi in tali campi e capacità di applicare le conoscenze alle aree di lavoro pertinenti.
Comunicazione : capacità di comunicare le informazioni in maniera chiara e concisa a gruppi ed individui, in forma orale o scritta, in modo da garantire la comprensione delle informazioni e del messaggio. Capacità di ascoltare e rispondere in maniera appropriata.
Cooperazione e collaborazione : capacità di costruire e mantenere continuativamente con i colleghi rapporti di lavoro collaborativi per il raggiungimento degli obiettivi europei del gruppo. Capacità di sviluppare e mantenere rapporti efficaci con gli altri, al fine di incoraggiare e supportare il lavoro di gruppo. Condivisione proattiva di dati, informazioni e conoscenze all'interno del gruppo.
Determinazione nel raggiungimento degli obiettivi : svolgimento dei compiti con tenacia e perseveranza, capacità di perseguire soluzioni fruttuose e di adattare il proprio comportamento in modo da individuare un approccio adatto a conseguire un esito positivo.
Capacità di giudizio e di approfondimento dell'indagine : capacità di analisi e valutazione di situazioni, dati e informazioni al fine di sviluppare strategie, piani e politiche appropriati. Capacità di comprensione ed elaborazione di punti di vista diversi e opposti su una medesima questione; se necessario, capacità di adattare l'approccio, ove richiesto dal mutamento della situazione; capacità di considerare i problemi da prospettive nuove e di ampliare e sviluppare le opinioni e le soluzioni proposte da altri. Capacità di adoperarsi per la comprensione delle questioni prima di formulare una raccomandazione o raggiungere una conclusione, raccogliendo per quanto necessario informazioni complete e corrette; capacità di giungere a conclusioni solide ponendo in maniera rispettosa una serie di domande di approfondimento e prestando costante attenzione a individuare potenziali problematiche e informazioni.
Grado di consapevolezza e capacità di anticipare gli eventi : capacità di guardare oltre il proprio ruolo per definire il più ampio contesto di operazione, con una piena comprensione delle differenti funzioni/aree, dimostrando consapevolezza dei diversi contesti culturali e dei differenti punti di vista, e valutando l'impatto delle proprie decisioni su altri. Capacità di considerare le questioni in modo prospettico e di precorrere le opportunità e le minacce future e di assumere l'iniziativa per creare opportunità o evitare future problematiche.
Capacità di agire in maniera obiettiva con integrità e indipendenza : capacità di agire in maniera indipendente e obiettiva, nell'interesse dell'Unione nel suo insieme, sulla base degli standard di professionalità dell'MVU; capacità di verificare le circostanze per acquisire un quadro completo e realistico di una situazione. Capacità di adoperarsi per ridurre o eliminare le prevenzioni, i pregiudizi o le valutazioni soggettive, sulla base di dati e fatti verificabili.
Gestione di gruppi dell'MVU (applicabile al solo personale di grado manageriale) : capacità di dirigere gruppi (virtuali/remoti) e di guidarli verso il conseguimento degli obiettivi del gruppo. Capacità di coordinare le attività del gruppo al di là dei rispettivi confini, impartendo direttive e valorizzando le competenze e le diversità all'interno del gruppo nel modo più efficace ed efficiente. Capacità di lavorare per ridurre le ambiguità e fronteggiarle e di trovare modi per dirigere e conseguire risultati in situazioni incerte.