ISSN 1977-0707 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 86 |
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Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
59° anno |
Sommario |
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II Atti non legislativi |
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DECISIONI |
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Decisione (UE) 2016/449 della Commissione, del 28 luglio 2015, relativa all'aiuto di Stato SA. 38544 2014/C (ex 2014/N) (al quale la Francia intende dare esecuzione in favore di Kem One) [notificata con il numero C(2015)5169] ( 1 ) |
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ORIENTAMENTI |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
II Atti non legislativi
DECISIONI
1.4.2016 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 86/1 |
DECISIONE (UE) 2016/449 DELLA COMMISSIONE
del 28 luglio 2015
relativa all'aiuto di Stato SA. 38544 2014/C (ex 2014/N) (al quale la Francia intende dare esecuzione in favore di Kem One)
[notificata con il numero C(2015)5169]
(Il testo in lingua francese è il solo facente fede)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2, primo comma,
visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),
dopo aver invitato gli interessati a presentare le loro osservazioni a norma dei suddetti articoli (1) e tenuto conto di tali osservazioni,
considerando quanto segue:
1. PROCEDIMENTO
(1) |
Il 30 luglio 2014, dopo alcuni contatti preliminari, la Francia ha notificato alla Commissione tre misure di sostegno finanziario (un prestito FDES, sovvenzioni e anticipi rimborsabili e l'eventuale rinuncia ai crediti tributari e sociali) previste nel quadro del piano di ristrutturazione mediante la prosecuzione delle attività della società Kem One SAS (in prosieguo «Kem One» o «l'impresa»). |
(2) |
Con lettera del 1o ottobre 2014 la Commissione ha informato la Francia della decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) in relazione a tali misure (in prosieguo «la decisione di avvio»). La Francia ha trasmesso le sue osservazioni con lettera del 3 novembre 2014. |
(3) |
La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (2). La Commissione ha invitato gli interessati a presentare le loro osservazioni sulle misure in questione. |
(4) |
La Commissione ha ricevuto da sei parti interessate osservazioni in merito, che ha trasmesso alla Francia affinché potesse commentarle, e ha ricevuto i relativi commenti con lettera del 25 febbraio 2015. |
(5) |
Il 20 marzo 2015 la Francia ha inviato ulteriori informazioni a sostegno delle sue osservazioni. Lo stesso giorno la Commissione ha chiesto informazioni aggiuntive, che la Francia ha fornito l'8 maggio 2015. Successivamente, il 23 giugno 2015, la Commissione ha richiesto nuove informazioni, che la Francia ha trasmesso il 2 luglio 2015. |
(6) |
Inoltre, tra la Commissione e le autorità francesi vi sono state svariate conferenze telefoniche e riunioni. |
2. CONTESTO
2.1. IL BENEFICIARIO: KEM ONE
(7) |
Kem One era una controllata al 100 % di Kem One Holding, che è stata costituita nel 2012 per permettere la creazione di una società controllata e la ripresa delle attività del ramo dei prodotti vinilici di Arkema da parte del gruppo Klesch, un gruppo finanziario con sede in Svizzera. Nel 2012 Kem One e le sue controllate (Kem One Italia e Kem One Hernani) hanno generato un fatturato complessivo di […] (*1) milioni di EUR, di cui […] milioni di EUR realizzati in Francia, il loro principale centro di produzione e di vendita. Le imprese hanno 1 315 dipendenti in Francia e circa 80 dipendenti in Spagna e Italia. Grafico 1 Struttura del gruppo Kem One prima della ripresa Périmètre de l’entreprise bénéficiaire des mesures KEM ONE International Alphacan BV (Netherlands) Alphacan Omniplast Gmbh Alphacan D.o.o. (Croatia) Alphacan Spa (Italy) Alphacan SA (France) Akishima Chemicals Industries Co Ltd (Japan) Resinoplast Vietnam Ltd (Vietnam) Changshu Resichina Engineering Polymers Co Ltd (China) 1 Resitech Germany Gmbh Resinoplast North America SRL (Mexico) Resilia Srl (Italy) Plasgom (Spain) Resinoplast (France) KEM ONE Hernani KEM ONE Italia KEM ONE Trésorerie KEM ONE Innovative Vinyls KEM ONE SAS KEM ONE Holding Fonte: Notifica |
(8) |
Kem One svolge una serie di attività nell'ambito di una filiera verticalmente integrata, che vanno dalla produzione di sale fino alla trasformazione del cloruro di polivinile (PVC). Quindi, Kem One si occupa delle attività a monte della filiera, che consistono nella produzione e nella commercializzazione di PVC e prodotti chimici a base di cloro destinati a svariati settori economici, tra cui l'industria automobilistica, il settore delle costruzioni, il settore agricolo e il comparto sanitario. Grafico 2 Attività di Kem One all'interno della catena di produzione del PVC Cracking di NLG o nafta Balan (Francia) · […] kt s-PVC Lavéra (Francia) · […] kt cloro · […] kt CVM · […] kt soda Fos-sur-Mer (Francia) · […] kt cloro · […] kt CVM · […] kt soda Saint-Fons (Francia) · […] kt m-PVC · […] kt c-PVC Hernani (Spagna) · […] kt e-PVC Saint-Aubain (Francia) · […] kt e-PVC Berre (Francia) · […] kt s-PVC c-PVC m-PVC e-PVC s-PVC Policloruro di vinile (PVC) polimerizzazione Cloruro di vinile monomero (CVM) Cracking Dicloruro di etilene (EDC) Clorazione Soda caustica Cloro Etilene Elettrolisi NaCl Kem One (stime della capacità in kt/anno) Catena di produzione del PVC Fonte: Commissione sulla base delle informazioni fornite dalla Francia e delle osservazioni delle parti interessate |
(9) |
Le attività di Kem One hanno come principale finalità la produzione ([…] % del fatturato) e la commercializzazione del PVC. Kem One produce tre tipi di PVC: i) PVC per uso generico (m-PVC e s-PVC), che costituisce il […] % del volume di produzione del PVC, ii) PVC in emulsione (e-PVC), che rappresenta il […] % del volume di produzione del PVC ma il […] % del margine complessivo relativo all'attività del PVC, e iii) PVC surclorato (c-PVC), che interessa il […] % del volume di produzione del PVC. Dalla prassi decisionale della Commissione emerge (3) che il mercato del PVC comprende due segmenti di mercato distinti: il PVC in sospensione (s-PVC) e il PVC in emulsione (e-PVC). All'interno del segmento del PVC in sospensione si distinguono ulteriori sottocategorie: s-PVC di base, s-PVC speciale e polimeri caricati. Lo stesso dicasi per il segmento del PVC in sospensione (PVC pasta ed e-PVC speciale). |
(10) |
Inoltre, la Commissione ha considerato che questi mercati hanno verosimilmente dimensioni europee (a livello di Spazio economico europeo, SEE) e che è possibile, per il segmento dell's-PVC, prendere in esame una zona geografica più circoscritta, corrispondente all'Europa occidentale o all'Europa nord-occidentale (ossia l'insieme di Germania, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia). |
(11) |
Oggi Kem One è presente principalmente sul mercato dell's-PVC di base. Kem One ritiene che le sue quote di mercato e quelle dei suoi concorrenti siano le seguenti: Tabella 1 Quote di mercato per l's-PVC di base nell'Europa nord-occidentale (2012-2014)
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(12) |
Sul mercato dell'e-PVC, la Francia stima che l'impresa comune di INEOS e Solvay deterrebbe una quota di mercato approssimativa in termini di capacità del [20-30] %, mentre la quota di mercato di Vinnolit sarebbe del [30-40] % circa, quella di Vestolit del [10-20] % e quella di Kem One del [10-20] %. Ne deriva che i tre principali concorrenti (Vinnolit, l'impresa comune INEOS/Solvay e Vestolit) rappresenterebbero assieme circa l'[80-90] % delle capacità di produzione e vendita di e-PVC nell'Europa occidentale. |
(13) |
Oltre al PVC, Kem One produce e commercializza soda, clorometani e cloro impiegato per la fabbricazione del PVC (4). |
2.2. LE DIFFICOLTÀ INCONTRATE DA KEM ONE
(14) |
Le difficoltà incontrate sono riconducibili sia a problemi strutturali sia alla crisi mondiale, che ha causato perdite finanziarie importanti tra il secondo semestre del 2012 e l'inizio del 2013. |
2.2.1. I problemi strutturali di Kem One
2.2.1.1. La disintegrazione verticale della catena di produzione dell'etilene
(15) |
Le autorità francesi ritengono che la competitività degli operatori dell'industria del PVC sia garantita da diversi fattori, tra cui il prezzo d'accesso all'energia e alle materie prime, l'integrazione e le dimensioni degli impianti di produzione dell'intera catena del PVC, la loro collocazione geografica e la relativa struttura logistica, le tecnologie di cui sono dotati gli impianti e la possibilità per certi operatori di sfruttare il cloro due volte. |
(16) |
Le attuali attività di Kem One si sono sviluppate in seno al polo di produzione del ramo vinilici di Arkema, che è diventata un gruppo indipendente nel 2006. Successivamente, nel 2012, il ramo vinilici è stato ceduto al gruppo Klesch. La struttura attuale di Kem One è il frutto di varie suddivisioni conseguenti a diverse cessioni d'attività preesistenti nel settore chimico francese, che hanno dato luogo a una disintegrazione verticale della catena di produzione dell'etilene sfavorevole per Kem One, a causa dell'entità dei costi che l'acquisto di etilene comporta per la produzione del PVC. Quindi, Kem One non gode di un accesso integrato all'etilene, in particolare a causa dell'interruzione dei contatti con l'impianto di steam cracking di Total, che rappresenta la sua fonte d'approvvigionamento di etilene. I principali concorrenti di Kem One beneficiano, al contrario, di una situazione di parziale integrazione, grazie a produzioni integrate di etilene che soddisfano parte del loro fabbisogno (impianti di steam cracking di INEOS in Norvegia e di Solvay in Francia) o all'esistenza di accordi a lungo termine che equivalgono a una forma d'integrazione (come nel caso dell'accordo di SHIN-ETSU con i Paesi Bassi per l'accesso all'impianto di steam cracking di Shell). |
2.2.1.2. Il sistema produttivo (elettrolisi) è obsoleto e registra prestazioni inferiori alla media
(17) |
Su un totale di quattro impianti di elettrolisi, uno soltanto può essere considerato moderno dal punto di vista tecnologico, mentre gli altri tre consumano un elevato quantitativo di energia (gli impianti di elettrolisi con celle a diaframma di Fos-sur-Mer e Lavéra e l'impianto di elettrolisi con celle a mercurio di Lavéra). Nel periodo 2003-2013 i principali concorrenti di Kem One si sono impegnati a riconvertire i propri impianti di elettrolisi con celle a mercurio e diaframma in impianti con celle a membrana. |
(18) |
Di conseguenza, Kem One non possiede che il […] % delle capacità più moderne (elettrolisi con celle a membrana) mentre questa tecnologia rappresenta quasi il […] % delle capacità esistenti. |
2.2.1.3. Costi di produzione elevati
(19) |
Il trasferimento della divisione dei prodotti vinilici da Arkema a Klesch non è stato preceduto dalla costituzione di una controllata e da una ristrutturazione interna, che avrebbero ottimizzato i costi della struttura. Nel 2013 questi ultimi ammontavano a […] milioni di EUR. |
(20) |
Inoltre, tra Arkema e Kem One hanno dovuto essere stipulati numerosi contratti di servizi e di prestazioni, cosa che ha generato carenze di competitività. |
2.2.1.4. Una politica commerciale troppo orientata verso l'Europa meridionale
(21) |
La collocazione geografica di Kem One, le cui principali unità di produzione hanno accesso diretto al Mediterraneo, ha determinato la definizione di una politica di vendita (PVC e soda) ampiamente orientata verso i paesi dell'Europa meridionale, i cui mercati sono stati direttamente colpiti dalla crisi del 2008-2009 e dall'importazione di prodotti (in particolare, i prodotti a base di soda) a prezzi contenuti rispetto a quelli dei mercati dell'Europa nord-occidentale. Questo orientamento della politica commerciale ha contribuito all'assottigliamento del margine di Kem One. |
2.2.2. Le difficoltà finanziarie di Kem One
(22) |
La pessima congiuntura economica del secondo semestre del 2012 e dell'inizio del 2013 ha rapidamente causato a Kem One considerevoli perdite finanziarie. |
(23) |
Gli effetti negativi della crisi sono stati aggravati da una serie di eventi che hanno provocato un calo significativo delle vendite, incidendo sul margine dell'impresa: la chiusura del sito di Fos-sur-Mer nel 2012 per un periodo di cinque anni, ossia più lungo del previsto, il problema della qualità dell'etilene fornito da Total, il grave incidente occorso nell'impianto di steam cracking di Total a Lavéra alla fine di dicembre 2012, che ne ha reso necessaria la chiusura fino al marzo 2013 e, da allora, il funzionamento a metà regime. |
2.2.3. La cessazione dei pagamenti e l'avvio della procedura di insolvenza
(24) |
Le ricorrenti difficoltà incontrate da Kem One hanno indotto l'azienda a sollecitare l'avvio di una procedura di conciliazione presso il tribunale commerciale di Lione nel gennaio 2013. Non essendo stato raggiunto alcun accordo, in data 27 marzo 2013 il suddetto tribunale ha constatato la cessazione dei pagamenti di Kem One e ha disposto l'apertura della procedura di insolvenza. |
(25) |
Con sentenza 20 dicembre 2013, il tribunale commerciale di Lione ha accettato l'offerta congiunta del sig. Alain de Krassny e della società d'investimento OpenGate Capital (in prosieguo «OpenGate») e ha convalidato il piano di risanamento. Il piano di risanamento si prefigge l'obiettivo di continuare l'esercizio d'impresa. |
(26) |
Per far fronte ai bisogni del piano di risanamento è stata costituita una nuova società, K1 Group SAS (in prosieguo «K1»), con l'intento di acquistare e detenere i titoli di Kem One e di Kem One Innovative Vinyls. K1 è posseduta per il 50 % dalla società AK1, controllata dal sig. de Krassny, e per il 50 % dalla società K1 International, controllata da OpenGate. |
2.3. DESCRIZIONE DELLE MISURE DI SOSTEGNO PUBBLICO
(27) |
[…] (5):
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2.3.1. Il prestito FDES (30 milioni di EUR)
(28) |
Il FDES è utilizzato dalle autorità francesi come strumento da attivare nell'ambito della ristrutturazione di talune imprese in difficoltà. La disciplina per l'applicazione del FDES discende dalla circolare del 26 novembre 2004 relativa all'intervento dello Stato nella prevenzione e nel trattamento delle difficoltà delle imprese (6). Il FDES interviene sotto forma di prestiti, che sono limitati alle imprese la cui efficienza economico-finanziaria è garantita al termine del periodo di ristrutturazione e la cui scomparsa avrebbe pesanti ripercussioni su un'intera filiera produttiva o su un'intera regione. In ogni caso, lo Stato interviene tramite un cofinanziamento con il settore privato. Nel novembre 2013, il ministro del Risanamento produttivo ha messo a punto un dispositivo eccezionale che, nell'ambito del FDES, mira a sostenere più in particolare le imprese di medie dimensioni (7), spesso oggetto di procedure concorsuali. |
(29) |
Il prestito FDES di 30 milioni di EUR è destinato a fungere da garanzia per la concessione di crediti di fornitura a Kem One e a partecipare al finanziamento delle sue esigenze di capitale circolante oltre che del suo fabbisogno di cassa a breve termine. |
(30) |
Il prestito sarà concesso a Kem One dopo la stipula dell'accordo di prestito e la concessione sarà subordinata, in particolare, alla sottoscrizione da parte degli acquirenti di un aumento di capitale pari ad almeno 10 milioni di EUR interamente versati. |
(31) |
Il prestito produrrà interessi al tasso fisso annuo del 3,5 %. Kem One rimborserà il prestito FDES in sette versamenti annuali. |
(32) |
Lo Stato beneficia di un'ipoteca di primo grado concessa da Kem One sui suoi materiali e sulle sue apparecchiature. Il valore netto contabile dei materiali e delle apparecchiature iscritti a bilancio al 31 dicembre 2013 è pari a 138,49 milioni di EUR. Tenendo conto della convalida dei conferimenti effettuata da un revisore dei conti nel luglio 2012 e dell'assenza di circostanze eccezionali che possano rimettere in discussione i periodi di ammortamento, le autorità francesi ritengono che i valori netti contabili riflettano il valore reale di tali attivi. |
2.3.2. La sovvenzione (15 milioni di EUR) e gli anticipi rimborsabili (80 milioni di EUR)
(33) |
Queste misure di finanziamento sono destinate alla realizzazione del progetto SAM di conversione dell'impianto industriale (impianto di elettrolisi con celle a mercurio del sito di Lavéra) nel quadro di un programma d'investimento per il futuro dal titolo «aiuto alla re-industrializzazione». |
(34) |
Nella sua notifica, la Francia ha convenuto che la sovvenzione costituiva un aiuto di Stato. |
(35) |
Gli anticipi, che saranno rimborsati nell'arco di sette anni, prevedono un periodo di tolleranza di due anni e sono suddivisi in due tranche: i) 65 milioni di EUR al tasso fisso annuo del 3,5 % e ii) 15 milioni di EUR al tasso fisso anno del 10 %. |
(36) |
Nel contesto dell'erogazione di tali finanziamenti sarà costituito un comitato di sorveglianza composto da rappresentanti del governo, di Kem One e degli acquirenti, con l'incarico di convalidare le spese sostenute a titolo del progetto SAM, il mantenimento dell'attività e del personale presso il sito di Lavéra e l'osservanza della conformità delle eventuali «management fees» (commissioni di direzione) percepite dal sig. de Krassny. |
2.3.3. L'eventuale rinuncia ai crediti tributari e sociali
(37) |
Nella sua notifica, la Francia stima l'ammontare dei debiti tributari e fiscali di Kem One in 42 milioni di EUR. |
(38) |
Il 20 febbraio 2014 Kem One si è rivolta alla Commission des Chefs de Services Financiers (Commissione dei responsabili dei servizi finanziari, in prosieguo «CCSF»), che è competente in materia di cancellazione dei debiti tributari e sociali. |
(39) |
[…] Kem One ha depositato presso il tribunale commerciale di Lione una richiesta di modifica sostanziale del piano di risanamento dell'impresa, ai sensi dell'articolo L626-26 del codice di commercio (8), con una domanda di estinzione sostanziale dei debiti pubblici legalmente condonabili. Conformemente alla sentenza del tribunale commerciale di Lione, la domanda di estinzione di Kem One interessa il 90 % della parte condonabile dei suddetti debiti. Le autorità francesi hanno trattenuto l'importo di […] EUR, corrispondente al […] % dei debiti tributari e sociali. La richiesta di condono non era stata ancora formalmente istruita dalla CCSF alla data della notifica del regime di aiuto alla Commissione. |
2.4. IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DI KEM ONE
2.4.1. Le misure previste
(40) |
Il piano di ristrutturazione prevede il proseguimento dell'attività di Kem One e delle altre controllate di proprietà di Kem One Innovative Vinyls SASU, al fine di ricostituire il perimetro delle attività a monte e a valle. |
(41) |
Il piano di ristrutturazione contempla tre tipi di misure: industriali, commerciali e finanziarie. |
2.4.1.1. Misure industriali: modernizzazione dello stabilimento di produzione, in particolare degli impianti di elettrolisi di Lavéra.
(42) |
Tale progetto comporta tre obiettivi principali:
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(43) |
La stima fatta da Kem One in relazione al recupero del proprio ritardo di competitività è dell'ordine dei [20-40] milioni di EUR all'anno sui costi di produzione. La messa in servizio è prevista nel 2016. L'ammontare dei costi del progetto SAM è pari a [150-250] milioni di EUR. |
2.4.1.2. Misure commerciali: riorientamento della politica commerciale verso i mercati a valore aggiunto
(44) |
Kem One prevede di saturare le proprie capacità di produzione per i mercati più redditizi, vale a dire c-PVC o e-PVC e il ramo del cloro liquido, in modo da permettere un aumento del proprio margine a capacità di cloro costante. |
(45) |
Kem One intende altresì incrementare le vendite di soda e dei prodotti s-PVC di base in Francia e nell'Europa nord-occidentale. |
(46) |
Il piano di risanamento prevede un guadagno di [10-30] milioni di EUR da qui al 2016, ossia una progressione del [0-10] % circa del tasso di margine lordo sul fatturato. |
2.4.1.3. Misure finanziarie: riduzione delle spese della struttura
(47) |
Il piano prevede la soppressione di [90-110] posti di lavoro. In seguito alla chiusura del sito di Aix-en-Provence, [1-15] ai dipendenti sono state notificate modifiche sostanziali del contratto di lavoro. Quanto alla riqualificazione, sono stati individuati [80-100] posti di lavoro all'interno di Kem One e del gruppo. Questo piano sociale equivale a [0-10] milioni di EUR di risparmi sulla spesa salariale. |
(48) |
Il piano prevede altresì risparmi sui costi della struttura per un ammontare di [10-20] milioni di EUR, grazie a una riduzione dei costi assicurativi, alla chiusura dell'antenna della sede sociale di Aix-en-Provence e al rinvio dei progetti informatici. |
(49) |
Infine, il piano prevede risparmi per un ammontare di [15-25] milioni di EUR grazie al miglioramento della produttività: riduzione dei costi fissi e variabili, miglioramento dell'efficienza economica. Tali misure sono indipendenti dal progetto SAM e saranno realizzate nel 2014 e nel 2015. |
2.4.2. Stima delle spese di ristrutturazione e finanziamento del piano di ristrutturazione
(50) |
Le spese di ristrutturazione ammontano a 222 milioni di EUR e interessano il progetto di conversione degli impianti di elettrolisi di Lavéra ([150-210] milioni di EUR) e la perforazione di due pozzi doublet presso la salina di Vauvert ([15-30] milioni di EUR). |
(51) |
Per finanziare i costi di ristrutturazione, il piano prevede i seguenti finanziamenti: Tabella 2 Fonti di finanziamenti previsti nel piano di ristrutturazione, così come presentati nella notifica
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(52) |
Il finanziamento della ristrutturazione è completato con misure di rinuncia ai crediti da parte dei creditori privati per un ammontare di 158,8 milioni di EUR e da parte dei creditori pubblici per un ammontare di […] EUR. |
(53) |
Infine, nel quadro della cessione dei titoli di Kem One a K1, Kem One Trésorerie ha versato a Kem One un importo di [10-19] milioni di EUR, corrispondente alla garanzia cosiddetta «SEVESO», che era stata costituita dal gruppo Kem One Holding tramite Kem One Trésorerie per le sedi di Kem One in Francia al momento del loro trasferimento da parte di Arkema, in applicazione dell'articolo L515-8 del codice ambientale (10) relativo agli impianti posti sotto controllo ai fini della tutela ambientale. Le autorità francesi hanno precisato che, se lo svincolo e il trasferimento a Kem One dell'importo della garanzia SEVESO inizialmente costituita dal gruppo Klesch hanno un effetto positivo immediato sulle sue disponibilità finanziarie, l'importo corrispondente non è stato contabilizzato come conferimento privato perché dovrà essere progressivamente attribuito alla ricostituzione delle suddette garanzie finanziarie. |
2.4.3. Il piano aziendale di Kem One
(54) |
Il piano aziendale di Kem One interessa il periodo 2013-2017; il ritorno alla redditività dell'impresa è previsto a partire dal 2017 sulla base di ipotesi realistiche, a giudizio delle autorità francesi. Secondo lo scenario base, Kem One raggiungerà un livello di disponibilità finanziaria soddisfacente a partire dal 2014, un margine lordo del [25-35] % del fatturato a decorrere dal 2017 e un livello EBITDA dell'ordine del [4-12] % dal 2018, in linea con i riferimenti del settore della chimica dei servizi pubblici. |
(55) |
Il miglioramento della redditività sarà garantito in particolare dalle seguenti cinque misure: conferimenti privati significativi per una ricostituzione immediata della tesoreria; investimenti che permettano di rendere più sicure le operazioni di elettrolisi e di perforazione, in modo da ottimizzare la competitività dell'impresa; la rinegoziazione dei contratti d'accesso alle materie prime e delle piatteforme industriali; una ristrutturazione interna associata a un piano di rendimento e di produttività e a una revisione della politica commerciale del posizionamento di Kem One sul mercato. |
(56) |
Le autorità francesi ritengono che le ipotesi di fondo siano realistiche: i guadagni previsti sono già presi in considerazione da nuovi contratti; a eccezione degli impianti di elettrolisi, le dimensioni degli stabilimenti di produzione di CVM e s-PVC sono analoghe a quelle dei migliori impianti delle aziende concorrenti dell'Europa occidentale; infine, le ipotesi concernenti il prezzo di mercato non tengono conto di una ripresa della domanda o di un miglioramento dell'equilibrio tra domanda e offerta di PVC, peraltro previsti dai principali consulenti del settore. |
(57) |
Il piano aziendale esamina anche alcuni scenari alternativi. Per quanto riguarda lo scenario peggiore, le autorità francesi ipotizzano che ripetuti incidenti di produzione possano ridurre la produzione e le vendite del [8-14] % rispetto allo scenario moderato, così come i costi variabili e i guadagni calcolati sui contratti di fornitura. L'EBITDA rimarrebbe scadente nel periodo 2014-2016 ([1-5] % del fatturato). Le disponibilità finanziarie ritornerebbero a un livello soddisfacente a partire dalla fine del 2014, ma non permetterebbero a Kem One di ridurre il suo debito. Nel frattempo, il ripristino della redditività a lungo termine sarebbe garantito anche in questo scenario da un progetto di conversione degli impianti di elettrolisi. |
(58) |
Lo scenario ottimistico ipotizza un progressivo aumento dei prezzi di vendita del PVC di consumo e della soda nel corso dei prossimi anni. In base a questo scenario, la tesoreria tornerebbe a un livello soddisfacente a partire dal 2014 (+[40-60] milioni di EUR). Il piano permetterebbe inoltre a Kem One di finanziare taluni suoi investimenti ([300-500] milioni di EUR tra il 2014 e il 2020), di ridurre il debito nell'arco del periodo 2017-2020 e di raggiungere un livello EBITDA del [10-15] % a decorrere dal 2018. |
3. DUBBI EMERSI NELLA DECISIONE DI AVVIO
(59) |
Con decisione del 1o ottobre 2014 la Commissione ha avviato il procedimento d'indagine formale. In questa decisione di avvio la Commissione ha espresso dubbi sia in merito alla qualificazione come aiuto di Stato delle misure esaminate sia riguardo alla loro eventuale compatibilità con il mercato interno, in applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato accordati alle imprese in difficoltà. |
3.1. QUALIFICAZIONE COME AIUTO DI STATO
(60) |
Per quanto riguarda le tre misure notificate, vale a dire i) il prestito FDES, ii) la sovvenzione e gli anticipi rimborsabili e iii) la rinuncia ai crediti, la Commissione si era posta interrogativi circa l'esistenza di un vantaggio economico e, in caso di risposta affermativa, in merito all'importo di tale vantaggio. |
3.1.1. Prestito FDES
3.1.1.1. Valore delle garanzie reali
(61) |
La Commissione si era soffermata innanzitutto sulle condizioni del prestito FDES. Per quanto riguarda le garanzie reali, la Commissione aveva manifestato riserve sulla stima del loro valore. Innanzitutto, le autorità francesi non avevano precisato quali materiali e quali apparecchiature fossero dati in pegno. La Commissione aveva notato altresì che lo stato di deterioramento e di scarsa produttività, se non di obsolescenza, di taluni stabilimenti di produzione è presentato dalle autorità francesi come una delle principali difficoltà di Kem One. È questo il caso, in particolare, degli impianti di elettrolisi con celle a mercurio e con celle a membrana. Di conseguenza, la Commissione nutriva perplessità circa il valore reale delle apparecchiature e dei materiali interessati e dubitava che il valore contabile netto preso in considerazione per la stima delle garanzie reali fosse il valore più pertinente, soprattutto se paragonato con la soluzione alternativa che stimerebbe il valore delle ipoteche in funzione delle entrate nette realizzabili con il loro sfruttamento. |
3.1.1.2. Livello di remunerazione del prestito
(62) |
Per quanto riguarda tali perplessità, il fatto di aumentare di 400 punti base il tasso di riferimento della Francia all'epoca della concessione del prestito (0,53 %) allo scopo di calcolare la remunerazione del prestito apparirebbe insufficiente. |
(63) |
La Commissione nutriva dubbi anche sulle condizioni di remunerazione del prestito. In effetti, applicando la comunicazione della Commissione relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (in prosieguo la «comunicazione sui tassi di riferimento del 2008») (11), le autorità francesi erano giunte a una remunerazione del 4,53 %, ma hanno considerato un tasso del 3,5 %. |
(64) |
La Commissione riteneva, al contrario, che il premio riguardante la qualità delle garanzie reali fosse insufficiente e che il tasso dovesse situarsi piuttosto nella forbice compresa tra il 6,53 % e il 10,53 % (12). |
(65) |
La Commissione faceva inoltre notare che, in assenza di un prestito concesso a Kem One da una banca privata alle medesime condizioni, alla luce delle difficoltà e della ristrutturazione dell'impresa, l'intero prestito poteva essere considerato come aiuto. |
3.1.2. Sovvenzione e anticipi rimborsabili
(66) |
La Commissione è dell'avviso che una sovvenzione rappresenti un vantaggio economico che il beneficiario non otterrebbe a condizioni di mercato. Infatti, una sovvenzione è uno strumento finanziario il cui capitale non è rimborsabile e che non genera interessi a carico del beneficiario. Era dunque da escludersi che un creditore privato, che sostiene un costo di finanziamento e deve remunerare il proprio capitale, potesse accettare di finanziare un'impresa mediante sovvenzioni. |
(67) |
Quanto agli anticipi rimborsabili, la Commissione rilevava l'esistenza di talune condizioni relative alla loro concessione che un creditore privato non avrebbe verosimilmente posto. Si trattava, in particolare, della condizione relativa al mantenimento dell'attività e dei dipendenti presso il sito di Lavéra nei cinque anni successivi alla realizzazione del progetto, sempre che ciò fosse giustificato dalla sostenibilità di Kem One e previa autorizzazione dello Stato. Inoltre, non essendo stato dimostrato dalle autorità francesi che i creditori privati sarebbero stati disposti a concedere a un'impresa in difficoltà un prestito di pari importo alle medesime condizioni, la Commissione era del parere che la totalità degli anticipi rimborsabili potesse essere considerata un aiuto. |
3.1.3. Eventuale rinuncia ai crediti tributari e sociali
(68) |
La Commissione aveva osservato innanzitutto che le percentuali di rinuncia ai crediti non erano le stesse per i creditori privati (70 %) e per i creditori pubblici ([…] %), ancorché non vi fosse la certezza che lo Stato godesse delle stesse condizioni rispetto ai creditori privati che intrattenevano pluriennali relazioni di lavoro con Kem One. |
(69) |
Per quanto concerne, inoltre, il principio del creditore privato in economia di mercato, una rinuncia ai crediti costituisce a priori un aiuto poiché, riducendo gli oneri di un'impresa, avvantaggia quest'ultima rispetto alle sue concorrenti. Ciò vale, a maggior ragione, nel caso in cui l'impresa versi in difficoltà e sia oggetto di una procedura concorsuale. Nel caso di specie, la Commissione nutriva una serie di perplessità sui motivi di detta rinuncia ai crediti tributari e sociali, che avrebbe finito col privilegiare l'offerta di un acquirente. La Commissione non escludeva la possibilità che l'importo dell'aiuto equivalesse all'importo complessivo dell'estinzione prevista. |
3.2. VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ
(70) |
Riguardo alla compatibilità delle misure con le norme applicabili in materia di aiuti di Stato, la Commissione ha ritenuto che gli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà del 2004 (in prosieguo gli «orientamenti del 2004») (13) costituissero la base giuridica applicabile. Alla luce di tale contesto, la Commissione ha sollevato dubbi in relazione i) al ripristino della redditività di lungo termine di Kem One, ii) alla prevenzione di distorsioni della concorrenza e iii) alla limitazione degli aiuti al minimo necessario. |
3.2.1. Ripristino della redditività a lungo termine di Kem One
(71) |
Innanzitutto, la Commissione si era posta interrogativi in merito alla durata esatta del piano di ristrutturazione in assenza di precisazioni al riguardo da parte della Francia. |
(72) |
La Commissione aveva osservato successivamente che le autorità francesi avevano incluso nei costi di ristrutturazione soltanto le spese relative alla modernizzazione dell'apparato produttivo [progetto di conversione degli impianti di elettrolisi di Lavéra ([150-210] milioni di EUR) e realizzazione di due pozzi doublet presso la salina di Vauvert ([15-30] milioni di EUR)]. La Commissione era del parere che la ristrutturazione interna di Kem One dovesse necessariamente generare costi supplementari legati alla riduzione delle spese relative alla struttura e al riorientamento della politica commerciale. |
(73) |
La Commissione si era inoltre interrogata in merito alla credibilità di taluni elementi degli scenari di ripristino della redditività a lungo termine presentati dalla Francia. Pertanto, la ricostituzione della tesoreria appariva incerta, sia nello scenario base che nello scenario peggiore. |
(74) |
I tre scenari proposti dalla Francia nella notifica prevedevano l'ottenimento di un prestito bancario di [60-70] milioni di EUR nel 2016 presso istituti finanziari privati. Orbene, le autorità francesi non sembravano disporre in quel momento di alcuna garanzia sull'ottenimento di tale prestito. Tale incertezza indeboliva dunque la verosimiglianza dei tre scenari. |
3.2.2. Prevenzione della distorsione della concorrenza
(75) |
In assenza di misure compensative proposte dalla Francia, la Commissione aveva rammentato che l'esistenza di misure compensative costituisce uno dei criteri di compatibilità di un aiuto alla ristrutturazione. Di conseguenza, aveva invitato le autorità francesi a proporre misure compensative suscettibili di tener conto della totalità delle loro argomentazioni. |
3.2.3. Limitazione degli aiuti al minimo necessario
(76) |
La Commissione aveva manifestato dubbi in merito ai dati utilizzati dalle autorità francesi per calcolare l'importo del contributo proprio di Kem One e, quindi, alla conformità alla regola secondo cui una grande impresa deve contribuire per il 50 % all'importo totale delle spese sostenute per la sua ristrutturazione. |
4. RISPOSTA DELLA FRANCIA ALLA DECISIONE DI AVVIO
(77) |
Con lettera del 3 novembre 2014 la Francia ha presentato le proprie osservazioni relative alla decisione di avvio. |
4.1. SULLA QUALIFICAZIONE COME AIUTO DI STATO
4.1.1. Prestito FDES
4.1.1.1. Valore delle garanzie reali
(78) |
La Francia sottolinea che il valore contabile dei beni offerti in garanzia corrisponde al loro valore di mercato. Infatti, il valore netto contabile equivale al valore lordo contabile al netto degli ammortamenti. Orbene, il valore lordo corrisponde al valore d'acquisto dei beni o al loro valore di conferimento. Così, il 2 luglio 2012, data del conferimento parziale delle strutture da Arkema a Kem One, tale conferimento è stato valutato da esperti indipendenti in [110-120] milioni di EUR. Inoltre, la Francia fa presente che due operazioni effettuate di recente nel settore del PVC, e riguardanti imprese di dimensioni inferiori rispetto a Kem One, si sono concluse con importi di gran lunga superiori al valore contabile delle strutture di Kem One. Oltretutto, se le attività di Kem One venissero valutate con il metodo dei futuri flussi di tesoreria aggiornati, il loro importo ammonterebbe a [80-90] milioni di EUR nel 2014, a [110-130] milioni di EUR nel 2015 e a [330-340] milioni di EUR nel 2016. Infine, la Francia fa notare che si tratta di una garanzia reale di primo grado, che assicura che lo Stato sarà rimborsato prima di qualsiasi altro creditore. |
(79) |
La Francia conclude dunque che occorre considerare che lo Stato dispone di una garanzia solida ed estremamente elevata in relazione all'importo del prestito FDES. |
4.1.1.2. Livello di remunerazione
(80) |
In primo luogo, la Francia ritiene che il metodo con cui è stato calcolato un tasso d'interesse del 20,95 % basato su un campione di imprese con un rating CCC per le quali sono negoziati contratti CDS (Credit Default Swap) a quattro anni, così come indicato al punto 92 della decisione di avvio, non sia idoneo a fornire una rappresentazione approssimativa della realtà dei tassi di mercato. Non può infatti trattarsi di operazioni di prestito comparabili a quella di Kem One in relazione al prestito FDES, poiché non vi sono elementi identificabili con le garanzie o il livello delle garanzie reali correlate alle operazioni prese come riferimento per calcolare il tasso del 20,95 %. |
(81) |
Inoltre, tenendo conto della situazione finanziaria di Kem One e del livello delle garanzie reali, l'applicazione della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008 porterebbe a una remunerazione del 4,53 % (tasso di riferimento della Francia dello 0,53 % + 400 punti base) e non del 6,53 % come sostiene la Commissione nella decisione di avvio. |
(82) |
In ogni caso, il tasso calcolato sulla base della suddetta comunicazione ha scopo meramente indicativo. Nel caso di specie, il limitato rischio d'insolvibilità di Kem One, alla luce in particolare dell'effettiva attuazione del piano di risanamento (che permetterebbe un ripristino della redditività dell'impresa a partire dal 2017) e di una solida gestione finanziaria, oltre che il valore elevato delle garanzie reali giustificherebbero il ricorso a un tasso del 3,5 % conforme al mercato. |
(83) |
Infine, il contratto di finanziamento stipulato con [Operatore privato 2] prevede un tasso di finanziamento Euribor 3 mesi + […] % con un minimo del […] %. Pur non trattandosi di un tasso bancario, le condizioni per la concessione del finanziamento sono tali da confermare la conformità del prestito FDES alle condizioni del mercato. |
4.1.1.3. Importo degli aiuti
(84) |
Come indicato nella notifica, la Francia ritiene che l'importo degli eventuali aiuti dovrebbe essere pari alla differenza tra il tasso calcolato sulla base della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008 e il tasso praticato, vale a dire rispettivamente il 4,53 % e il 3,5 %, e non alla totalità del prestito. |
(85) |
La Francia sottolinea che in passato la Commissione ha adottato questo approccio, tra l'altro a più riprese. |
4.1.2. La sovvenzione e gli anticipi rimborsabili
(86) |
Come si è detto, la Francia riconosce che la sovvenzione costituisce un aiuto di Stato nella sua totalità. |
(87) |
Quanto agli anticipi rimborsabili, la Francia è dell'idea che non possono essere considerati integralmente come aiuti di Stato. Infatti, il rimborso degli anticipi è certo perché diviene automatico a distanza di due anni dalla fine delle opere di modernizzazione intraprese. Quindi, gli anticipi dovrebbero essere assimilati a prestiti e, di conseguenza, l'importo degli aiuti corrisponderebbe all'equivalente sovvenzione, vale a dire 14,4 milioni di EUR. |
4.1.3. L'eventuale rinuncia ai crediti tributari e sociali
(88) |
In primo luogo, la Francia rileva che, contrariamente a quanto riportato nella notifica, l'importo dei crediti tributari e sociali ammonta a […] EUR e non a 42 milioni di EUR. Tale importo di […] EUR è così costituito: […] milioni di EUR di debiti contratti prima dell'avvio della procedura di insolvenza e […] EUR di debiti assunti dopo l'avvio della suddetta procedura. Le autorità competenti prevedono di procedere a una cancellazione del […] % dei debiti condonabili contratti prima dell'avvio della procedura (14), pari a un totale di […] EUR su un debito pubblico complessivo di […] EUR (ossia il […] % del debito pubblico complessivo). |
(89) |
In secondo luogo, la Francia fa presente che la maggior parte dei debiti nei confronti dei creditori privati è stata cancellata per il 100 % o per il 70 %. |
(90) |
Inoltre, la rinuncia della Francia a una parte dei crediti tributari e sociali vantati nei confronti di Kem One è tale da permettere una buona esecuzione del piano di ripresa e di risanamento dell'impresa. Infatti, qualora la società Kem One dovesse fallire, la Francia potrebbe perdere ulteriori […] milioni di EUR (15) se non accordasse un condono per un importo complessivo non superiore a […] milioni di EUR. |
(91) |
Alla luce di tali elementi, la Francia opera quindi come un creditore avveduto. |
(92) |
In ogni caso, se la misura dovesse essere considerata un aiuto di Stato, l'importo dell'aiuto equivarrebbe alla differenza tra l'entità della rinuncia accordata dalla Francia e l'entità della rinuncia minima accettata dall'insieme dei creditori privati. |
4.2. SULLA COMPATIBILITÀ
4.2.1. Sul ripristino della redditività
(93) |
Nella decisione di avvio la Commissione invitava la Francia a commentare l'affermazione secondo cui la stessa avrebbe incluso tra le spese di ristrutturazione soltanto i costi legati alla modernizzazione dell'apparato produttivo, mentre la ristrutturazione di Kem One genererà necessariamente costi aggiuntivi, legati a ciascuna misura di ristrutturazione (riduzione delle spese relative alla struttura e al riorientamento della politica commerciale). Nelle sue osservazioni, la Francia sottolinea che la riduzione delle spese relative alla struttura ha dato luogo esclusivamente a tredici licenziamenti, che comportano un onere finanziario associato di […] milioni di EUR. Questi oneri non sono stati identificati separatamente nel piano aziendale e nel piano di tesoreria allegato al piano di notifica, ma sono stati ugualmente dedotti dalle disponibilità finanziarie iniziali. Oltretutto, gli altri interventi interni associati alla riduzione dei costi centrali non hanno comportato oneri finanziari specifici. Per quanto riguarda il riorientamento della politica commerciale, la Francia non ha sostenuto alcuna spesa direttamente associata a tale operazione. |
(94) |
Si dà il caso, inoltre, che una serie di elementi positivi concorrerebbero a confermare la verosimiglianza degli scenari di ripristino della redditività presentati dall'impresa. Nello scenario iniziale, quindi, si prevede un aumento della disponibilità finanziaria pari a [30-40] milioni di EUR alla fine del 2017, conseguente a una riduzione degli investimenti necessari e a un rilancio dell'attività più rapido del previsto, mentre il guadagno in conto capitale atteso è stato ricalcolato in [35-45] milioni di EUR all'anno anziché i precedenti [25-35] milioni di EUR. Inoltre, il coinvolgimento di più società private quali [Operatore privato 1], [Operatore privato 3], [Operatore privato 4] e [Operatore privato 5], che hanno accettato di rinunciare alla totalità dei crediti vantati nei confronti di Kem One, oltre che di [Operatore privato 2], che ha accettato di aumentare la capacità di factoring di Kem One, dimostra che questi operatori hanno fiducia in un ripristino della redditività a lungo termine dell'impresa. |
(95) |
Il prestito bancario di [60-70] milioni di EUR rimane ipotetico e, alla data della trasmissione della risposta della Francia, non era ancora stato sollecitato. Alla luce di quanto precede, la Francia ritiene che l'assenza di garanzie sul prestito bancario non sia tale da indebolire i tre scenari di ripristino della redditività dell'impresa, tanto meno il contributo proprio dell'impresa. |
4.2.2. Sul contributo proprio dell'impresa
(96) |
Nelle sue osservazioni, la Francia non contesta la decisione di non includere il prestito bancario di [60-70] milioni di EUR nel capitale di Kem One, dal momento che si tratta di un elemento ipotetico, in assenza di un impegno concreto da parte di un istituto finanziario. |
(97) |
Al contrario, la rinuncia ai crediti concessa da [Operatore privato 3], [Operatore privato 1], [Operatore privato 4] e [Operatore privato 5] dovrebbe essere considerata come un vero e proprio flusso finanziario in favore di Kem One e dunque essere presa in considerazione nel calcolo del contributo proprio. Queste imprese, infatti, sono da tempo partner commerciali di Kem One e i loro interessi dipendono dal successo di Kem One. Perciò, l'estinzione di crediti per un ammontare di 180,5 milioni di EUR è il frutto di decisioni industriali avvedute, direttamente correlate alla buona riuscita del piano di risanamento messo a punto da Kem One e dai suoi acquirenti. Gli altri condoni dei crediti rispondono alla medesima logica, ma interessano somme di minor entità. |
(98) |
I contributi privati ammontano quindi complessivamente a 282,5 milioni di EUR, così ripartiti: Tabella 3 Fonti dei contributi privati previsti nel piano di ristrutturazione secondo la Francia
|
5. OSSERVAZIONI DEGLI INTERESSATI E COMMENTI DELLA FRANCIA
5.1. OSSERVAZIONI DI TERZI INTERESSATI
5.1.1. Osservazioni di INEOS
5.1.1.1. Importo dell'aiuto di Stato e contributo proprio di Kem One
(99) |
A detta di INEOS la domanda della Francia sottovaluta ampiamente l'importo dell'aiuto di Stato e non prevede un contributo sufficiente di Kem One e dei suoi azionisti. |
(100) |
Importo dell'aiuto di Stato. In relazione innanzitutto al prestito FDES, INEOS respinge l'analisi della Francia secondo cui può essere considerata come un aiuto soltanto la differenza tra il tasso effettivo di tale prestito (3,5 %) e un tasso asseritamente di mercato del 4,53 % (vale a dire 1,03 punti percentuali). Se le affermazioni della Francia fossero esatte, Kem One dovrebbe essere in grado di ottenere un prestito alle medesime condizioni da un creditore privato, cosa che l'impresa non è stata in grado in nessun caso di fare. Inoltre, il valore delle garanzie reali è stato ampiamente sovrastimato. Il valore contabile delle attività non può essere assimilato al valore di mercato in caso di gravi difficoltà economiche e finanziarie, tanto più che tali garanzie reali hanno valore soltanto se inserite in un ciclo operativo che ha dimostrato una certa fragilità. In conclusione, secondo INEOS, dovrebbe essere considerata come un aiuto la totalità del prestito FDES. |
(101) |
Per quanto concerne la sovvenzione diretta e gli anticipi rimborsabili, INEOS considera aiuto di Stato la totalità di tali interventi. Riguardo agli anticipi rimborsabili, nessun creditore privato porrebbe come condizione il mantenimento dell'attività presso il sito di Lavéra. Inoltre, i tassi sono troppo bassi rispetto a quelli praticati alle stesse condizioni da un creditore privato. |
(102) |
Quanto alla riduzione del debito, INEOS sottolinea che, se i creditori commerciali hanno un interesse commerciale legittimo in una ripresa di Kem One, lo Stato francese si trova dal canto suo in una posizione di mero creditore finanziario. Perciò le riduzioni del debito accordate dallo Stato francese non possono essere assimilate alle riduzioni concesse dai creditori privati. |
(103) |
INEOS sottolinea che Kem One beneficia di contratti di fornitura di energia elettrica e di etilene vantaggiosi. Orbene, a giudizio di INEOS, è pacifico che le decisioni di EDF al riguardo siano imputabili allo Stato francese. INEOS chiede alla Commissione di indagare sulle ragioni che hanno portato a concedere tali riduzioni. Queste tariffe preferenziali sono destinate a migliorare la posizione concorrenziale di Kem One. |
(104) |
Contributo proprio di Kem One. INEOS ritiene che l'importo del contributo proprio di Kem One alle spese di ristrutturazione sia stato sovrastimato dalla Francia. La Francia ha infatti incluso in tale contributo proprio tre prestiti accordati da privati: un prestito di 60-80 milioni di EUR e altri due prestiti per un ammontare rispettivamente di 35-45 milioni di EUR e di 40-50 milioni di EUR. Secondo INEOS, non è dimostrato che un soggetto privato si accollerebbe tale rischio; inoltre, la natura ipotetica e poco probabile di tali prestiti implica che essi non devono essere presi in considerazione per determinare l'importo del contributo proprio di Kem One. |
(105) |
In primo luogo, INEOS sottolinea che OpenGate, una delle controllanti di Kem One, versa in buone condizioni finanziarie e potrebbe quindi concorrere alle spese di ristrutturazione. Secondo INEOS spetterebbe alla Francia dimostrare che le difficoltà di Kem One sono troppo gravi per essere affrontate dagli azionisti di Kem One (e da OpenGate in particolare). In secondo luogo, se l'aiuto di Stato è giudicato ammissibile nel caso di Kem One, gli azionisti, in primis OpenGate, sono tenuti ad accrescere considerevolmente l'importo del loro contributo. |
5.1.1.2. Piano di ristrutturazione
(106) |
INEOS sostiene che la Francia non propone un piano di ristrutturazione realizzabile atto a restituire a Kem One l'efficienza economico-finanziaria in un lasso di tempo ragionevole. |
(107) |
In primo luogo, il presente piano di ristrutturazione fa affidamento su notevoli investimenti e apporti di liquidità, ma non prevede una razionalizzazione delle attività di Kem One. In secondo luogo, il piano di ristrutturazione presuppone che Kem One possa incrementare in maniera significativa la propria quota di mercato e le proprie vendite su mercati di prodotti che sono già esposti a gravi problemi di sovraccapacità e a un'intensa concorrenza, e per cui si prevede una domanda debole. |
(108) |
Stando a INEOS, il piano di ristrutturazione non prevede una razionalizzazione delle attività in perdita di Kem One. Kem One soffre di un problema strutturale di sovraccapacità. Nel 2012 il tasso di produzione di Kem One rapportato alla sua capacità produttiva complessiva di s-PVC equivaleva soltanto al 60-70 %, ossia ben al di sotto dei tassi di utilizzazione medi dei produttori di s-PVC sul mercato dell'Europa nord-occidentale. |
(109) |
Nell'ipotesi contemplata dal piano di ristrutturazione, Kem One dovrebbe aumentare considerevolmente la produzione e le vendite sul mercato dell'Europa nord-occidentale. A parte il fatto che Kem One ha tradizionalmente concentrato le proprie vendite di s-PVC nell'Europa meridionale, questa prospettiva appare troppo poco plausibile secondo INEOS. Il mercato del PVC nell'Europa nord-occidentale è già caratterizzato da un'offerta particolarmente eccedentaria e le previsioni relative a questo mercato nell'Europa nord-occidentale riportano una debole crescita della domanda nell'arco dei prossimi cinque anni. Oltretutto, l'acquisto di Vestolit e Vinnolit da parte di due produttori di PVC americani dovrebbe consentire a questi due operatori di beneficiare di una struttura dei costi più efficiente, rendendo più efficace la loro concorrenza. Infine, Kem One ha una pessima reputazione presso i clienti di questo mercato dell'Europa nord-occidentale. |
(110) |
Il piano di ristrutturazione prevede il riorientamento della politica commerciale verso prodotti più redditizi, vale a dire e-PVC, c-PVC e cloro liquido. È altresì previsto un incremento delle vendite di soda caustica sul mercato dell'Europa nord-occidentale. A giudizio di INEOS, questa strategia ha scarse probabilità di successo. |
(111) |
In primo luogo, il piano punta a una crescita della produzione e delle vendite di e-PVC allo scopo di sfruttare l'eccesso di capacità di Kem One, e per il fatto che questo prodotto è relativamente più redditizio. Tuttavia, il mercato dell'e-PVC all'interno del SEE è estremamente competitivo e soffre già di un eccesso di capacità, e non è prevista una crescita marcata della domanda nel medio o lungo termine. INEOS sottolinea altresì che altri produttori di e-PVC più credibili e con una migliore collocazione all'interno del SEE hanno annunciato investimenti recenti o futuri nella loro capacità produttiva. |
(112) |
Per quanto riguarda il progetto di incremento della produzione di c-PVC allo scopo di approfittare della maggiore redditività di tale prodotto, INEOS insiste sul fatto che si tratta di un prodotto di nicchia, la cui domanda a livello europeo è estremamente esigua. Quanto al mercato francese del cloro liquido, esso è caratterizzato da dimensioni ridotte e da una forte intensità concorrenziale. |
(113) |
Infine, in relazione al progetto di intensificazione delle vendite di soda caustica sul mercato dell'Europa nord-occidentale, INEOS rammenta che la soda caustica è un sottoprodotto inevitabile per la produzione di cloro. Il livello di produzione di soda caustica (e dunque il volume delle vendite) è trainato dalla domanda di derivati clorurati (come il PVC). Kem One non può sperare di incrementare il suo volume di vendite di soda caustica senza presentare un piano plausibile di incremento delle vendite di derivati clorurati a valle. |
5.1.1.3. Misure compensative
(114) |
A detta di INEOS, la Francia non propone misure compensative appropriate. INEOS insiste sul fatto che gli orientamenti del 2004 prescrivono inequivocabilmente il ricorso a misure compensative. |
(115) |
INEOS rammenta che soltanto la metà della capacità di produzione di s-PVC sul mercato dell'Europa nord-occidentale è destinata alla rivendita su questo stesso mercato. Questo grave problema di capacità eccedentaria non è destinato a risolversi nel medio termine, viste le prospettive dell'industria delle costruzioni. La sovraccapacità e la scarsità della domanda hanno provocato una riduzione dei margini dei produttori europei di PVC. In questo scenario l'aiuto previsto conferirebbe a Kem One un vantaggio significativo. |
(116) |
In particolare, permetterebbe all'impresa di convertire la sua tecnologia con celle a mercurio, con una conseguente esacerbazione del rischio per i suoi concorrenti di dover chiudere parte delle loro capacità di produzione. Inoltre, se Kem One riuscisse effettivamente a incrementare le proprie vendite sul mercato dell'Europa nord-occidentale, essa contribuirebbe a intensificare ulteriormente la pressione concorrenziale. |
(117) |
A giudizio di INEOS è fondamentale ridurre in via definitiva la capacità di produzione di PVC di Kem One, in considerazione del fatto che il problema strutturale della sovraccapacità del mercato è destinato a protrarsi a lungo. |
(118) |
Infine, INEOS fa notare che, nel contesto di mercati pertinenti colpiti da un problema strutturale di sovraccapacità, gli orientamenti del 2004 prescrivono che la Commissione autorizzi, in linea di principio, soltanto un aiuto mirato alle spese di ristrutturazione sociali e ambientali. Secondo INEOS, l'aiuto alla ristrutturazione non dovrebbe quindi essere destinato alla riconversione del sito di Lavéra ma dovrebbe essere incentrato sulle spese ambientali e sociali conseguenti alla sua chiusura. |
(119) |
INEOS ritiene che Kem One goda di un ottimo posizionamento sul mercato dei prodotti s-PVC dell'Europa nord-occidentale, il che rappresenta un ulteriore valido motivo per applicare effettivamente importanti misure compensative. Nel 2012 Kem One era il terzo soggetto del mercato dell'Europa nord-occidentale per i prodotti s-PVC, con una capacità complessiva compresa tra il 10 e il 20 %. |
(120) |
Inoltre, la Francia non può affermare, da un lato, che Kem One ha una posizione debole sul mercato dell's-PVC e, dall'altro lato, che un'eventuale riduzione delle sue capacità di produzione determinerebbe un indebolimento della struttura competitiva su questo stesso mercato. |
(121) |
Infatti, INEOS rileva che le misure compensative non farebbero scomparire interamente l'impresa, ma ne ridurrebbero la capacità. INEOS ritiene altresì inesatto affermare che una riduzione di capacità (e persino la mera scomparsa di Kem One dal mercato) impedirebbe ai clienti dell'impresa di mettere a punto una strategia di approvvigionamento diversificata. Al riguardo INEOS rammenta che vi sono, o vi saranno a breve, altri cinque grossi fornitori e una serie di altri concorrenti di più piccole dimensioni. Ricorda in aggiunta che Kem One non è, tra l'altro, considerata un fornitore affidabile sul mercato. Infine, INEOS insiste sul fatto che il mercato in questione è competitivo. |
(122) |
Secondo INEOS, sono necessarie misure compensative anche su altri mercati, caratterizzati anch'essi da problemi di capacità eccedentarie e sui quali Kem One risulta ben piazzata. Si tratta in primo luogo del mercato dell'e-PVC, in cui Kem One disponeva nel 2012 di una capacità complessiva del 10-20 %. Sul mercato dei clorometani gli aiuti in questione consentiranno di realizzare una produzione a valle a costi più vantaggiosi rispetto a quella dei concorrenti di Kem One. Per quanto riguarda, infine, il mercato della soda caustica, INEOS ricorda che si tratta di un sottoprodotto inevitabile per la produzione di cloro. |
(123) |
INEOS è del parere che sia possibile applicare misure compensative e che queste contribuiranno a creare una catena di produzione economicamente valida. |
(124) |
A tale proposito, INEOS ritiene che Kem One debba adottare un piano di ristrutturazione che le consenta di:
|
(125) |
A detta di INEOS, una siffatta riduzione della capacità di Kem One permetterebbe di attenuare gli effetti della distorsione dell'aiuto sul mercato, di razionalizzare le attività di Kem One su una base più competitiva e di concretizzare l'abbandono delle attività strutturalmente carenti (vale a dire il sito di Lavéra). Questa soluzione consentirebbe, da un lato, di risolvere il problema di sovraccapacità di Kem One e, dall'altro, di evitare che lo Stato francese contribuisca con notevoli investimenti alla conversione del sito di Lavéra. |
5.1.2. Osservazioni dell'impresa anonima 1
5.1.2.1. Adeguatezza dell'aiuto di Stato
(126) |
L'impresa anonima 1 ribadisce, in primo luogo, che il settore del PVC è in crisi e che i suoi principali attori subiscono una forte pressione economica e finanziaria. Gli operatori europei devono essere disposti a investire risorse ingenti in conseguenza del quadro regolamentare in un contesto caratterizzato, a partire dal 2007, da una riduzione dei margini, da un calo della domanda europea di PVC, dalla caduta dei prezzi, da livelli elevati dei costi dell'energia, da problemi di sovraccapacità e, infine, da una pessima congiuntura del settore delle costruzioni. |
(127) |
In tale contesto è importante mantenere una concorrenza equa. Un aiuto concesso a Kem One è considerato come una potenziale fonte di gravi distorsioni del mercato. |
(128) |
La Francia sostiene che, se non fosse concessa una misura d'aiuto alla società Kem One, il mercato sarebbe caratterizzato da una situazione di oligopolio ristretto. L'impresa anonima 1 non condivide questa opinione. Rammenta che la Commissione, nella sua decisione INEOS/Solvay/JV, non ha concluso che il mercato sarebbe caratterizzato da una situazione di questo genere. La Commissione ha fatto riferimento, in quell'occasione, a undici imprese che si dedicano alla produzione o all'importazione di s-PVC. |
(129) |
Inoltre, l'impresa anonima 1 fa notare che concedere un aiuto al terzo operatore del settore non farebbe che ritardare i necessari adeguamenti e miglioramenti del mercato, oltre che aggravare le difficoltà finanziarie degli altri operatori. Secondo l'impresa anonima 1, si può affermare altresì che, ai sensi del punto 8 degli orientamenti del 2004, non può essere concesso alcun aiuto, considerando che il mercato versa in una situazione di sovraccapacità strutturale. |
(130) |
L'impresa anonima 1 esprime dubbi anche sulle prospettive di ripristino della redditività di Kem One. Fa notare che la Commissione aveva già constatato, all'epoca della decisione INEOS/Solvay/JV, l'incapacità di Kem One di riacquistare una sua efficienza economico-finanziaria, anche dopo l'acquisizione della società da parte di Klesch. |
(131) |
Le misure del piano di ristrutturazione annunciate nella decisione di avvio sono imprecise, in particolare per quanto concerne la nuova strategia commerciale di Kem One, la conversione degli impianti di elettrolisi e la credibilità dei futuri contratti dell'impresa. Appare dunque probabile che il periodo necessario per la ristrutturazione sia superiore a cinque anni, vale a dire il tempo giudicato accettabile dalla Commissione nelle sue precedenti decisioni. |
(132) |
Altrettanto incerta è la data entro la quale dovranno essere realizzati gli investimenti richiesti per modernizzare gli impianti di elettrolisi (2016 o 2017). La normativa europea impone agli operatori europei di avviare la conversione della tecnologia con celle a mercurio entro la fine del 2017. Se la Francia permettesse a Kem One di ritardare gli investimenti necessari, si tratterebbe di un trattamento preferenziale, che potrebbe dar luogo a un vantaggio finanziario e, dunque, essere considerato una forma di aiuto di Stato. |
(133) |
Infine, la messa a punto di misure di ristrutturazione dipende da fattori esterni e indipendenti dal controllo dell'impresa. È il caso, in particolare, del prestito bancario di 60-70 milioni di EUR previsto nel 2016. |
5.1.2.2. Importo dell'aiuto di Stato
(134) |
Per quanto concerne l'importo dell'aiuto, l'impresa anonima 1 afferma che esso è di gran lunga più elevato rispetto all'ammontare concesso dalla Francia. Alcune misure possono essere integralmente considerate aiuti di Stato: tra queste, la sovvenzione diretta di 15 milioni di EUR o gli anticipi rimborsabili di 80 milioni di EUR destinati alla modernizzazione degli impianti di produzione. Infatti, nessun investitore privato avrebbe inserito nella propria decisione di investimento condizioni relative al mantenimento dell'attività e del personale del sito di Lavéra. Oltretutto, la natura puramente ipotetica del prestito bancario privato non è sufficiente a dimostrare la volontà di un investitore privato di concedere un prestito alle medesime condizioni. |
(135) |
Quanto al prestito FDES di 30 milioni di EUR, in mancanza di un preciso elenco degli elementi dell'attivo e delle apparecchiature che costituiscono le garanzie reali, oltre che di una stima del loro valore di mercato, è impossibile concludere che il livello delle garanzie reali sia «elevato». Questo livello, secondo l'impresa anonima 1, può nella migliore delle ipotesi essere considerato «normale», nel qual caso, ai sensi della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008, il tasso di base dello 0,53 % dovrebbe essere aumentato almeno del 6,00 %. In tal caso aumenterebbe notevolmente l'importo considerato come aiuto nel prestito FDES. |
(136) |
L'impresa anonima 1 cita infine la cancellazione dei debiti tributari e dei contributi sociali per un ammontare di […] EUR. Secondo l'impresa anonima 1, la cancellazione dei debiti da parte delle autorità statali può essere assimilata ai condoni accordati dai creditori privati soltanto nella misura in cui non superi il livello medio in questione. Essendo l'importo medio del 70 %, la cifra di […] EUR superiore a tale livello dovrebbe essere considerata un aiuto di Stato. |
(137) |
Inoltre, l'impresa anonima 1 insiste sulla potenziale natura di aiuto del pagamento differito della garanzia SEVESO. Sembrerebbe che, ai fini della garanzia SEVESO, sia stato effettuato dal gruppo Klesch a vantaggio di Kem One un trasferimento intragruppo per un ammontare di 10-19 milioni di EUR. La Francia ha dichiarato che l'importo svincolato e trasferito della garanzia SEVESO dovrà essere gradualmente destinato alla ricostituzione della garanzia finanziaria SEVESO da parte di Kem One. Le garanzie finanziarie sono di carattere intuitu personae, per cui, in caso di cambiamento dell'operatore del sito, il codice ambientale francese impone al nuovo operatore l'obbligo di rilasciare una dichiarazione al prefetto competente entro il termine di un mese. La Commissione dovrebbe dunque cercare di ottenere la conferma dalla Francia che l'importo trasferito sarà effettivamente utilizzato per la ricostituzione della garanzia SEVESO e che il pagamento differito della garanzia non costituisce un trattamento finanziario preferenziale accordato a Kem One dal prefetto, cosa che implicherebbe un potenziale aiuto di Stato. |
(138) |
Inoltre, secondo l'impresa anonima 1, l'esistenza di possibili riduzioni accordate da EDF a Kem One sui nuovi contratti di fornitura di energia elettrica è un fatto noto al mercato. Se questo fatto dovesse essere confermato, non vi sarebbe dubbio che il trattamento preferenziale è imputabile allo Stato francese, che controlla il consiglio di amministrazione di EDF e ne detiene più di due terzi del capitale. |
(139) |
L'impresa anonima 1 esprime perplessità anche in merito alla limitazione dell'aiuto al minimo strettamente necessario, in particolare per il progetto d'investimento SAM. I 95 milioni di EUR accordati sotto forma di sovvenzione diretta e di anticipi rimborsabili servono di fatto a finanziare un investimento che l'impresa è comunque tenuta a effettuare ai sensi della legislazione in vigore. L'aiuto accordato a questo progetto di conversione può eventualmente non avere più effetti incentivanti per Kem One, se si considera che l'impresa non farebbe che agire in ottemperanza ai propri obblighi di legge. Sussistono dunque grossi dubbi sul fatto che il progetto SAM sia realmente un investimento fondamentale per ripristinare la redditività di Kem One. |
(140) |
Le risorse proprie di Kem One sono in larga parte costituite dall'estinzione dei suoi debiti da parte dei creditori privati. Date queste premesse, il contributo proprio di Kem One non raggiungerebbe nemmeno la metà dell'importo degli aiuti calcolato dalla Francia, importo che, come si è avuto modo di precisare, sarebbe di gran lunga inferiore all'importo reale degli aiuti da prendere in considerazione. |
(141) |
Per di più, l'estinzione dei debiti privati non può essere considerata un contributo proprio, nella misura in cui essa non fornisce risorse aggiuntive a Kem One per coprire le sue spese di ristrutturazione. |
(142) |
L'altro elemento che costituisce il contributo proprio di Kem One è rappresentato dal prestito bancario per un ammontare di 60-70 milioni di EUR. Ora, l'impresa anonima 1 ha già evidenziato la natura ipotetica di tale prestito. |
5.1.2.3. Misure compensative
(143) |
Infine, l'impresa anonima 1 insiste sulla necessità di attivare misure compensative per neutralizzare le conseguenze dell'aiuto. Non condivide la posizione della Francia secondo cui l'applicazione di misure compensative metterebbe a repentaglio la redditività di Kem One e non concorda con l'affermazione che gli effetti dell'aiuto sulla struttura competitiva sarebbero limitati, se non benefici, per la concorrenza sul mercato. |
(144) |
L'impresa anonima 1 insiste, in particolare, sul punto 40 degli orientamenti del 2004, in cui si precisa che le misure compensative sono particolarmente necessarie nei mercati in cui l'impresa beneficiaria si troverà a detenere un'importante posizione dopo la ristrutturazione. Orbene, secondo l'impresa anonima 1, Kem One deterrebbe sul mercato dei prodotti s-PVC dell'Europa nord-occidentale una quota di mercato del 20 %. |
(145) |
L'impresa anonima 1 dissente da quanto ha dichiarato la Francia, e cioè che le misure in causa sono necessarie anche per mantenere una struttura competitiva sul mercato. Infatti, in seguito all'attuazione delle misure correttive previste dalla decisione INEOS/Solvay/JV, il mercato assisterà all'emergenza di nuovi operatori, quale che sia la situazione di Kem One. Non è inoltre provato che il mantenimento delle capacità di produzione di Kem One costituisca una condizione imprescindibile per la sua ripresa economica. Le misure in causa rischiano di aggravare il problema di sovraccapacità del mercato. |
(146) |
Per quanto riguarda le potenziali misure compensative, l'impresa anonima 1 avanza alcune proposte:
|
5.1.3. Osservazioni di Arkema
(147) |
Arkema fa notare, a proposito del punto 13 della decisione di avvio, che la costituzione di due controllate per il ramo dei prodotti vinilici da parte di Arkema è effettivamente avvenuta in occasione della cessione al gruppo Klesch. All'epoca di tale trasferimento si è proceduto a un primo adeguamento dei costi di struttura dei due soggetti ceduti. Arkema specifica di aver realizzato, nel periodo compreso tra il 2005 e il 2010, un piano di ristrutturazione del suo polo «vinilici». Sottolinea che le difficoltà finanziarie incontrate da Kem One nel 2013 si spiegano con una serie di eventi eccezionali, tra cui il ripresentarsi di una congiuntura economica sfavorevole nel secondo semestre del 2012 o l'interruzione della fornitura di etilene, a causa di un incidente occorso presso il sito di Lavéra. |
(148) |
Riguardo al punto 14 della decisione di avvio, Arkema spiega che i contratti di servizi e di prestazioni tra Arkema e Kem One sono stati stipulati su richiesta di Kem One, allo scopo di mettere la società nelle condizioni di proseguire normalmente le sue attività dopo il trasferimento del ramo dei prodotti vinilici. |
(149) |
Al punto 126 della decisione di avvio, la Commissione sostiene che la rinuncia dei crediti da parte dei partner privati non deve essere inserita nel calcolo dei contributi privati. A tale proposito, Arkema sostiene di aver proceduto, oltre alla rinuncia dei crediti, anche a un conferimento al bilancio consolidato di 40,5 milioni di EUR, che costituisce un vero e proprio flusso di cassa, e dichiara di avere fiducia nella fattibilità del piano di risanamento di Kem One. Non vi è motivo, secondo Arkema, di interpretare diversamente la cancellazione dei debiti. La rinuncia ai crediti di 95,6 milioni di EUR da parte di Arkema si prefiggeva l'obiettivo di contribuire a offrire a Kem One una struttura di bilancio che le permetta di contrarre, all'occorrenza, i prestiti necessari a condizioni accettabili. |
(150) |
Arkema tiene a rammentare che essa partecipa a una parte dei rischi correlati alla continuità delle attività economiche di Kem One. Per esempio, Arkema ha deciso di mantenere con Kem One i flussi di fornitura di prodotti e sottoprodotti, anche se questi ultimi avrebbero potuto essere ridistribuiti verso altri fornitori. |
5.1.4. Osservazioni di Vestolit
(151) |
Secondo Vestolit, le misure accordate a Kem One dallo Stato francese avranno ripercussioni negative sulla situazione competitiva del mercato del PVC in Europa. Vestolit richiama l'attenzione della Commissione sul fatto che il mercato versa in uno stato di capacità eccedentaria e che vari studi indipendenti prevedono una stagnazione della domanda. |
(152) |
Tali misure, in particolare, metteranno in difficoltà le imprese che hanno modernizzato le proprie strutture con risorse proprie. L'aiuto di Stato permetterà infatti a Kem One di mantenere strutture economicamente non redditizie e obsolete. |
(153) |
Infine, Vestolit sottolinea che Kem One non avrebbe potuto ottenere prestiti alle medesime condizioni sul mercato. |
(154) |
Di conseguenza, Vestolit invita la Commissione a considerare l'opportunità di imporre l'obbligo di misure compensative. |
5.1.5. Osservazioni di ECVM
(155) |
La European Council of Vinyl Manufacturers (ECVM, Associazione europea dei produttori di vinile) rappresenta gli interessi dei produttori europei di resina di PVC. I suoi cinque membri concorrono approssimativamente al 70 % della produzione di PVC nell'Unione europea e in Norvegia. L'ECVM è membro fondatore del programma VinylPlus, lanciato nel 2011 per un periodo di dieci anni come impegno volontario allo sviluppo sostenibile. |
(156) |
Nel 2012 Kem One ha assunto unilateralmente la decisione di lasciare l'EVCM, ponendo fine contemporaneamente ai suoi contributi al programma VinylPlus. L'ECVM ritiene che Kem One benefici delle iniziative e dei contributi finanziari di altri produttori di PVC al programma VinylPlus senza condividerne gli oneri finanziari. Questa situazione ha generato un vantaggio competitivo iniquo per un'impresa che, peraltro, beneficia anche di un aiuto di Stato. Di conseguenza, l'ECVM chiede che sia introdotta una misura compensativa che consiste per Kem One nell'obbligo di contribuire a VinylPlus. |
5.1.6. Osservazioni dell'impresa anonima 2
(157) |
La Commissione precisa innanzitutto che le osservazioni dell'impresa anonima 2 sono state inviate dopo il termine ultimo per il ricevimento delle osservazioni di terzi. |
(158) |
In primo luogo, l'impresa anonima 2 afferma che le misure in causa conferiranno a Kem One un importante vantaggio competitivo. Ritiene infatti che, alle condizioni di mercato attuali, la conversione della tecnologia con celle a mercurio risulti antieconomica per i suoi concorrenti. Di conseguenza, solo le imprese che beneficiano di aiuti di Stato potranno intraprendere un investimento di questo genere. Ciò si spiega con il fatto che la differenza tra il costo di produzione del dicloruro di etilene (EDC) per clorazione e il suo costo d'acquisto non sono tali da giustificare un investimento gravoso per produrre cloro destinato alla clorazione. Tuttavia, l'EDC fabbricato direttamente è meno costoso, per cui, grazie all'aiuto di Stato, Kem One beneficerà di un notevole vantaggio rispetto ai suoi concorrenti. |
(159) |
L'impresa anonima 2 sottolinea, in secondo luogo, che il mercato è caratterizzato da un netto eccesso di offerta, calcolato dalla stessa in 1 milione di tonnellate all'anno. Alla luce di quanto precede, in un contesto penalizzato anche dalla previsione di una stagnazione, o addirittura di un calo, della domanda, la redditività del capitale investito è estremamente incerta. |
(160) |
L'impresa anonima 2 non concorda con la Francia relativamente allo scenario controfattuale in caso di assenza di aiuto. Precisa che, poiché la politica commerciale di Kem One è stata perlopiù orientata all'Europa meridionale, non vi è il rischio che la scomparsa di questa impresa abbia contraccolpi importanti sulla capacità disponibile a svantaggio dei consumatori di s-PVC dell'Europa settentrionale. L'impresa anonima 2 è del parere che, nel caso in cui Kem One rinunciasse a convertire la sua tecnologia con celle a mercurio, essa potrà comunque rifornire la sua clientela tramite il sito industriale già convertito. |
(161) |
Inoltre, essendo il mercato caratterizzato da un'offerta eccedentaria, se Kem One dovesse ridurre la sua presenza commerciale, i suoi concorrenti non avranno alcuna difficoltà ad approvvigionare i suoi clienti. |
(162) |
L'impresa anonima 2 chiede che sia imposta a Kem One, a titolo di misura compensativa, una riduzione della sua capacità o della sua presenza commerciale. |
(163) |
Infine, in merito alla fattibilità del piano di ristrutturazione, l'impresa anonima 2 ritiene che il contesto dell'offerta eccedentaria già descritto, associato alla stagnazione della domanda, renda impossibile il progressivo aumento del prezzo del PVC previsto al punto 52 della decisione di avvio. |
5.2. COMMENTI DELLA FRANCIA
(164) |
Con lettera del 25 febbraio 2015, la Francia ha risposto alle osservazioni delle parti interessate. |
(165) |
La Francia formula, in via preliminare, una serie di commenti generali con riferimento alle osservazioni di INEOS e dell'impresa anonima 1.
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(166) |
In definitiva, la Francia ritiene che le osservazioni di INEOS e dell'impresa anonima 1 siano distorte, viziate da errori materiali e motivate da considerazioni opportunistiche. |
(167) |
Le misure compensative richieste da INEOS e dall'impresa anonima 1 potrebbero compromettere il ripristino della redditività di Kem One e provocarne l'uscita dal mercato, una situazione che risulterebbe innegabilmente proficua per INEOS e per l'impresa anonima 1, poiché ne rafforzerebbe le posizioni sul mercato, a scapito dell'intensità concorrenziale sui diversi mercati del PVC. |
(168) |
Infine, la Francia sottolinea che in numerosi casi di conversione di impianti di elettrolisi dalla tecnologia con celle a mercurio verso la tecnologia con celle a membrana sono stati concessi aiuti di Stato approvati dalla Commissione tra il 2003 e il 2007. Perciò, INEOS e Solvay hanno beneficiato di tali aiuti per un importo, rispettivamente, di 57,2 milioni di EUR per la modernizzazione dei siti di Runcorn e di 36 milioni di EUR per quella dei siti di Rosignano e Bussi. Per quanto è dato sapere alla Francia, questi aiuti sono stati accordati senza che fossero applicate misure compensative. |
(169) |
Di seguito la Francia passa a trattare la qualificazione delle misure e la compatibilità delle stesse con il mercato interno. |
5.2.1.1. Qualificazione delle misure
(170) |
Prestito FDES. La Francia sottolinea in primo luogo di aver già dimostrato che lo Stato dispone di una solida garanzia, di modo che il tasso effettivo del 3,5 % corrisponde a un tasso di mercato. Qualora fosse constatata l'esistenza di un aiuto, dovrà essere calcolata soltanto come differenza tra il tasso effettivo e un tasso di riferimento. |
(171) |
Per quanto riguarda il valore delle garanzie reali, messo in discussione dai terzi interessati, la Francia ribadisce che il loro valore contabile netto equivale al loro valore di mercato. A sostegno di tale affermazione, infatti, la Francia ha trasmesso relazioni di periti indipendenti, redatte in particolare all'epoca del conferimento parziale di elementi dell'attivo da Arkema a Kem One nel luglio 2012. Inoltre, il valore di tali conferimenti è stato convalidato da un commissario ai conferimenti. La Francia sottolinea che il valore di tali elementi è stato stimato in [130-140] milioni di EUR, mentre il prestito FDES ammonta soltanto a 30 milioni di EUR; ne consegue che, anche nell'ipotesi in cui il valore delle garanzie reali diminuisse a causa delle difficoltà finanziarie di Kem One, esso supererebbe sempre ampiamente il valore del prestito. |
(172) |
Per quanto riguarda le condizioni di remunerazione del prestito, la Francia precisa che il tasso di remunerazione appropriato deve essere calcolato in funzione del rischio d'insolvenza dell'impresa beneficiaria e della qualità delle garanzie reali offerte. In applicazione della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008, un tasso di riferimento può essere calcolato a partire da un tasso di base dello 0,53 % maggiorato di 400 punti base, ossia 4,53 %, e non 6,53 % come proposto dall'impresa anonima 1. Tuttavia, il tasso di riferimento non è che un indicatore, per cui il rischio limitato d'insolvenza di Kem One, unitamente al livello particolarmente elevato delle garanzie reali, giustifica un tasso del 3,5 %. |
(173) |
Infine, come indicato dalla Commissione nella decisione di avvio, il piano di ristrutturazione di Kem One gode anche di un finanziamento di [55-65] milioni di EUR da parte di [Operatore privato 2]. |
(174) |
Anticipi rimborsabili. La Francia sostiene di non aver mai affermato che gli anticipi non contengono elementi di aiuto di Stato. Ritiene tuttavia che tali anticipi debbano essere analizzati come un prestito rimborsabile da parte di Kem One. In tali condizioni, può costituire elemento di aiuto non già la totalità degli importi degli anticipi versati quanto piuttosto la differenza tra i tassi. Di conseguenza, contrariamente a quanto sostengono INEOS e l'impresa anonima 1, non è la totalità dell'importo degli anticipi rimborsabili a essere suscettibile di costituire l'elemento di aiuto bensì l'equivalente sovvenzione, calcolato complessivamente in 29,4 milioni di EUR (compresi i 15 milioni di EUR di sovvenzione). |
(175) |
Quanto al finanziamento del progetto SAM, la Francia è del parere che esso costituisca una componente notevole del piano di ristrutturazione e che le misure di finanziamento si integrino a tale titolo nel piano di ristrutturazione approvato dal tribunale commerciale di Lione. Esse devono essere analizzate alla luce degli orientamenti del 2004, al pari delle altre misure approvate nel quadro del piano di ristrutturazione. |
(176) |
Rinuncia ai crediti tributari e sociali. La Francia ricorda che essa considera che la decisione della CCSF di rinunciare ai crediti condonabili fino a concorrenza del […] % non contenga elementi di aiuto di Stato, dal momento che il tasso di rinuncia corrisponde al tasso medio di rinuncia accettato dai creditori privati per permettere il risanamento dell'impresa (taluni creditori, nel quadro del piano di risanamento tramite continuazione dell'attività approvato dal tribunale commerciale di Lione, hanno infatti accettato di rinunciare integralmente ai loro crediti, per cui il tasso di rinuncia medio dei creditori è pari al […] %). |
(177) |
Tariffe dell'energia elettrica di EDF. La Francia sottolinea che l'argomentazione delle parti terze relativa all'esistenza di «discounts» è fondata su una citazione errata della decisione di avvio, che non fa menzione alcuna di tali riduzioni, oltre che su voci diffuse sul mercato e riferite dall'impresa anonima 1: «It is indeed well known in the market that Kem One has been granted price reductions by EDF for its new electricity contracts.» («È noto infatti sul mercato che Kem One abbia ottenuto riduzioni dei prezzi da EDF per i suoi nuovi contratti di approvvigionamento di energia elettrica»). |
(178) |
La Francia esclude che Kem One abbia ottenuto sconti da EDF. |
5.2.1.2. Compatibilità delle misure con il mercato interno
(179) |
Ripristino della redditività a lungo termine. La Francia sottolinea che le misure di ristrutturazione industriale fanno fronte in maniera adeguata ai diversi fattori all'origine delle difficoltà finanziarie di Kem One e permettono altresì di ripristinare la redditività a lungo termine dell'impresa. |
(180) |
In primo luogo, con riferimento all'argomentazione di INEOS tesa a dimostrare che il problema strutturale di sovraccapacità di Kem One non potrebbe essere risolto in un clima concorrenziale caratterizzato anch'esso da capacità eccedentaria e per il quale si prevede una domanda limitata, la Francia rammenta che le sovraccapacità nominali sul mercato dei prodotti s-PVC nell'Europa occidentale devono essere contestualizzate. Considerando l'inevitabile irregolarità della produzione (stagionalità delle vendite, importanti arresti della produzione), la capacità pratica deve di fatto essere ridotta del 10 %. La Francia è del parere che la sovraccapacità reale del mercato globale non sia superiore al 14 %. |
(181) |
Il concetto di sovraccapacità proposto da INEOS non corrisponde a quello delle capacità libere, bensì alla somma delle capacità libere (escludendo la necessità di una riserva dell'8 %) e del volume venduto fuori dall'Europa. |
(182) |
Questa definizione presume, al tempo stesso, che gli impianti funzionino costantemente al 100 % della loro capacità tecnica e che il mercato europeo sia l'unico sbocco redditizio (ipotesi smentita dalla progressione delle esportazioni), a prescindere dalla realtà geografica (caratterizzata da una marcata dispersione dei siti europei). |
(183) |
Kem One calcola che la capacità disponibile sul mercato del PVC dell'Europa nord-occidentale equivalga a […] kt e che la produzione massima equivalga a […] kt (-[5-15] % per effetti stagionali, interventi di manutenzione). Di conseguenza, sul mercato dell's-PVC, i tassi di sfruttamento raggiungono l'[85-95] % del volume massimo realistico e l'[80-90] % della capacità operativa. Per il PVC pasta (o e-PVC), le corrispondenti percentuali sono quasi identiche, ossia l'[85-95] % del volume massimo realistico e l'[80-90] % della capacità operativa. |
(184) |
Le cifre reali dimostrano quindi che la situazione del mercato dell's-PVC e quella di Kem One sono migliori rispetto alla descrizione fatta da INEOS nelle sue osservazioni. |
(185) |
In secondo luogo, la Francia ritiene che le affermazioni di INEOS e dell'impresa anonima 1, secondo cui il tasso di sovraccapacità dei siti di produzione di Kem One ammonterebbe al 40 %, non abbiano alcun fondamento. Infatti, INEOS non precisa il metodo di calcolo utilizzato. Anche se i volumi di produzione delle strutture di Kem One hanno subito un calo nel periodo 2011-2013 a causa di eventi di ordine tecnico, secondo la Francia il tasso di utilizzazione medio delle strutture di produzione di s-PVC è pari al [70-80] % nell'arco di cinque anni. |
(186) |
Quindi, contrariamente a quanto sostengono INEOS e l'impresa anonima 1, le difficoltà di Kem One non dipendono dalla scarsità della produzione. In realtà, il deposito dei libri contabili di Kem One a fine marzo 2013 è stato causato prevalentemente dall'accumularsi di difficoltà di tipo strutturale (elevati costi di accesso alle materie prime, scarsa competitività dell'impianto di produzione di cloro-alcali di Lavéra) e congiunturale (interruzione programmata di lunga durata e problema tecnico sull'approvvigionamento di etilene). |
(187) |
Per far fronte in maniera efficace a tali difficoltà, il piano di ristrutturazione prevede:
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(188) |
Se dovesse prevalere lo scenario base, il piano di ristrutturazione permetterebbe a Kem One di tornare a un margine lordo del [25-35] % del fatturato a decorrere dal 2017 e a un livello EBITDA dell'ordine del [5-15] % a partire dal 2018, in linea con il livello di redditività medio del settore della chimica dei servizi pubblici. Inoltre, le ipotesi formulate nel piano di ristrutturazione e nel piano aziendale poggiano su una relativa stabilità del fatturato (e non necessariamente su uno scenario di incremento significativo delle vendite di s-PVC) e su previsioni di produzione prossime ai livelli storici dell'azienda. |
(189) |
In ogni caso, i dati FIDES (statistiche dell'industria dell's-PVC) permettono di constatare che nel 2014 Kem One deteneva sul mercato dell's-PVC dell'Europa occidentale una quota del [10-20] %, pari a un livello simile a quello del 2011 e del 2012 e in aumento rispetto all'esercizio 2013 ([10-20] %). Inoltre, da sei mesi Kem One gode di un aumento delle vendite e dei margini di esportazione verso il mercato turco, dove crede di aver opportunamente sottratto quote di mercato ai produttori nordamericani, se si tiene in considerazione l'importante svalutazione dell'euro rispetto al dollaro oltre che la riduzione del prezzo del petrolio. |
(190) |
Le autorità francesi rilevano altresì che le affermazioni di INEOS, secondo cui Kem One godrebbe di una cattiva reputazione presso i consumatori del mercato dell's-PVC dell'Europa nord-occidentale, sono in netto contrasto con le posizioni sostenute, tra l'altro, per giustificare l'adozione di misure compensative, in particolare: «Kem One is a significant player in the S-PVC market» («Kem One è un operatore di rilievo sul mercato dell's-PVS»). |
(191) |
La Francia ritiene, inoltre, che la sezione del piano di ristrutturazione relativa al riorientamento della politica commerciale di Kem One verso mercati diversi dall's-PVC poggia su ipotesi prudenti e realistiche e non costituisce che una componente minore rispetto alla sezione industriale del piano. |
(192) |
Secondo la Francia, l'impresa è pienamente cosciente del fatto che la più importante quota di incremento dei margini non proverrà dalla politica commerciale bensì dalla rinegoziazione dei contratti d'accesso alle materie prime e alle piatteforme, o dalla modernizzazione delle infrastrutture. |
(193) |
Prevenzione di un'eccessiva distorsione della concorrenza. La Francia trasmette i suoi commenti relativi ai seguenti punti:
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(194) |
Se non può essere negata l'esistenza di una sovraccapacità strutturale, a detta della Francia la situazione invocata da INEOS deve essere fortemente ridimensionata sotto vari aspetti. Innanzitutto, le capacità inutilizzate dei produttori sono in genere comprese tra l'8 e il 10 %, per tener conto della distribuzione irregolare di domanda e offerta. Inoltre, la situazione del mercato, come rileva la Commissione nella sua decisione INEOS/Solvay/JV, varia sensibilmente in base alle zone geografiche. Sul mercato dell's-PVC, il costo dei trasporti e della logistica influisce notevolmente sulla delimitazione regionale del mercato geografico. Sia i prezzi che i margini sono diversi da regione a regione. |
(195) |
La Francia ritiene che le posizioni di Kem One sui principali mercati su cui opera siano nettamente inferiori a quelle di INEOS e Solvay. A questo proposito rammenta che la Commissione, nella decisione INEOS/Solvay/JV, ha rilevato che «Ineos is the largest supplier of commodity S-PVC in NWE with merchant market shares in 2012 of [30-40] %» («INEOS è il primo fornitore di s-PVC di base nella regione dell'Europa nord-occidentale, con quote di mercato che, nel 2012, si aggiravano attorno al [30-40] %») e che «Solvay is the second largest player in the NWE market for commodity S-PVC» («Solvay è il secondo operatore sul mercato dell's-PVC di base nell'Europa nord-occidentale»). In merito a Kem One, la Commissione ha fatto notare che «Kem One is currently the number five player by sales volume and number three by capacity in NWE ([5-10]* % and [10-20]* % market shares, respectively)» («attualmente Kem One è il quinto operatore in termini di volume di vendite e il terzo in termini di capacità nella regione dell'Europa nord-occidentale (con quote di mercato pari, rispettivamente, al [5-10]* % e al [10-20]* %»)]. Inoltre, INEOS e Solvay sono le uniche due imprese che esercitano un'attività così intensamente concentrata sul mercato dell'Europa nord-occidentale, a differenza di Kem One. |
(196) |
INEOS e l'impresa anonima 1 chiamano in causa la verosimiglianza dello scenario controfattuale proposto dalle autorità francesi, secondo cui la riduzione della capacità di produzione di Kem One sul mercato del PVC determinerebbe una diminuzione della pressione concorrenziale sugli altri operatori del mercato. Pertanto, la Francia insiste sul fatto che il mercato dell's-PVC presenta tutte le caratteristiche di un mercato oligopolistico, come aveva notato la Commissione nella sua decisione INEOS/Solvay/JV. La Francia sottolinea che, contrariamente a quanto dichiarato dai terzi interessati, INEOS, Solvay e Kem One sono, ad oggi, gli unici operatori ad avere capacità di produzione disponibili nella zona dell'Europa nord-occidentale. La Francia ritiene, di conseguenza, che l'imposizione di misure compensative, oltre a minare il ripristino effettivo della redditività di Kem One, comprometterebbe la struttura concorrenziale del mercato, a scapito dei clienti. |
(197) |
La Francia ritiene che le misure compensative proposte dalle parti interessate siano sproporzionate. In primo luogo, tali misure sembrano alla Francia incompatibili con il piano di ristrutturazione in parola. Secondo la Francia, il mantenimento in attività e il ripristino della redditività a lungo termine di Kem One passano attraverso la conservazione di una catena di produzione verticalmente integrata che, attualmente, presenta un equilibrio economico tra le capacità dei due siti a monte per il cloro e il CVM, da un lato, e quelle dei cinque siti di produzione di PVC a valle, dall'altro. Ragion per cui, la chiusura di un sito o la riduzione delle capacità di Kem One comprometterebbero l'equilibrio industriale della sua attività. Le autorità francesi confermano, in compenso, che l'impegno proposto da ultimo di non aumentare la capacità nominale della produzione di cloro-alcali a Fos-sur-Mer e a Lavéra durante […] costituisce una misura compensativa appropriata. Questo compromesso presenta il vantaggio, da un lato, di preservare l'intensità concorrenziale nel mercato del PVC insieme alle prospettive di ripristino della redditività di Kem One e, dall'altro, di conservare i posti di lavoro il cui mantenimento è stato reso possibile dal piano di ristrutturazione. Infine, la Francia tiene a rimarcare che la decisione di Kem One di ritirarsi dall'ECVM era perfettamente giustificata da motivi correlati alla sua governance e ai suoi costi di gestione, il che non impedisce in alcun modo a Kem One di introdurre una politica ambientale proattiva. |
(198) |
Limitazione dell'aiuto al minimo tramite il contributo proprio. La Francia rammenta di aver stimato l'importo dei contributi privati in 356,3 milioni di EUR, pari al 68,6 % della totalità dei contributi. |
(199) |
La Francia risponde alle obiezioni delle parti interessate in merito al prestito bancario di [55-65] milioni di EUR, all'estinzione dei debiti da parte dei partner privati e alla necessità del progetto SAM. |
(200) |
La Francia sottolinea che le osservazioni di terzi sul prestito bancario sono inoperanti, se si considera che l'importo di tale prestito non è stato integrato nel contributo proprio dell'impresa. Il prestito non è un elemento indispensabile per permettere il finanziamento degli investimenti propri al progetto SAM. Anche senza tener conto del prestito bancario, il contributo proprio di Kem One concorre per oltre il 50 % ai contributi totali versati per la ristrutturazione dell'impresa. |
(201) |
La Francia desidera rammentare che la Commissione, nella sua pratica decisionale, ha già tenuto conto della rinuncia ai crediti ai fini della determinazione del contributo del beneficiario. L'integrazione della rinuncia ai crediti, oltretutto, è prevista dai nuovi orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà (16) (in prosieguo «i nuovi orientamenti»), entrati in vigore il 1o agosto 2014. La Francia ritiene che, contribuendo a migliorare la situazione delle risorse proprie, che permettono di mobilitare liquidità di cui Kem One potrà successivamente usufruire per la propria ristrutturazione, questa misura abbia il medesimo effetto di un flusso di cassa positivo. Come Arkema, la Francia osserva oltretutto che la rinuncia ai crediti è un indicatore della fiducia che i partner privati ripongono nel perseguimento dell'attività dell'impresa. In ogni caso, anche nell'ipotesi in cui la rinuncia ai crediti privati sia inclusa nel calcolo del contributo proprio, quest'ultimo rimarrebbe superiore al 50 % dei costi di ristrutturazione. |
(202) |
Vestolit è del parere che le misure di aiuto in causa permetteranno a Kem One di mantenere strutture non redditizie, mentre i suoi concorrenti sono stati costretti a modernizzare le loro strutture con contributi propri. Tuttavia, la Francia precisa che numerosi concorrenti di Kem One hanno già beneficiato di aiuti di Stato autorizzati da parte della Commissione per la messa a punto di misure di riconversione tecnologica simili a quella intrapresa da Kem One. Questa situazione è giustificata dalla scarsa redditività del capitale investito dei progetti di conversione in questione. Alle obiezioni dell'impresa anonima 1, che afferma che Kem One sarà costretta in ogni caso a intraprendere le opere previste dal progetto SAM in virtù della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (17), la Francia risponde che l'investimento è già stato effettuato e che la realizzazione è prevista entro la fine del 2016, vale a dire un anno prima della data prescritta dalla suddetta direttiva. Inoltre, il progetto SAM non riguarda soltanto l'impianto o gli impianti di elettrolisi con celle a mercurio, ma interessa anche la modernizzazione dell'impianto di elettrolisi con celle a diaframma di Lavéra, il che ne giustifica l'importanza all'interno del fascicolo di ristrutturazione e consente all'impresa di mantenere l'equilibrio delle sue capacità di produzione a monte (cloro) e a valle (vinilici), riducendo considerevolmente i costi. |
6. VALUTAZIONE DEI REGIMI DI AIUTO
(203) |
La Francia ha notificato le seguenti tre misure: i) il prestito FDES (di 30 milioni di EUR), ii) una sovvenzione (di 15 milioni di EUR) e anticipi rimborsabili (di 80 milioni di EUR) e iii) l'eventuale rinuncia ai crediti tributari e sociali (per un ammontare di 42 milioni di EUR, da ultimo ridotti a […] EUR). |
6.1. VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI AIUTO DI STATO AI SENSI DELL'ARTICOLO 107, PARAGRAFO 1, DEL TFUE
(204) |
La Commissione deve valutare se le misure notificate possano costituire un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE. |
(205) |
L'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE definisce «incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.» |
(206) |
In base a tale disposizione, perché una misura pubblica sia qualificata come aiuto di Stato, occorre che siano soddisfatte le condizioni cumulative seguenti: i) che la misura in questione conferisca un vantaggio economico al suo beneficiario, ii) che il vantaggio abbia un'origine statale, iii) che il vantaggio sia selettivo) e iv) che la misura in causa falsi o minacci di falsare la concorrenza e possa incidere sugli scambi tra Stati membri. |
6.1.1. Presenza di risorse di Stato e criteri di imputabilità
(207) |
Il prestito FDES è concesso mediante decreto del ministro dell'Economia e delle Finanze e la sua esecuzione è affidata al direttore generale del Tesoro. La legge finanziaria del 2014 ha attribuito al FDES un bilancio di 300 milioni di EUR. Vale la pena precisare che il FDES, che è un soggetto giuridico distinto dallo Stato, non può essere assimilato alle risorse gestite con un obbligo di equilibrio finanziario tra i rimborsi del capitale e il loro utilizzo per nuovi interventi. I prestiti del FDES sono erogati tramite un conto speciale del Tesoro e rappresentano le spese di tale conto. Gli interessi dei prestiti, invece, confluiscono nel bilancio generale dello Stato. La filosofia di impiego del FDES poggia anch'essa sulla circolare del 26 novembre 2004 citata al punto (28). La concessione di prestiti a titolo del FDES avviene sempre sulla base di un esame, che viene effettuato caso per caso. I prestiti non vengono attribuiti automaticamente in funzione di criteri stabiliti in precedenza. |
(208) |
Si prevede che la sovvenzione e gli anticipi rimborsabili siano consentiti a titolo del dispositivo degli aiuti alla reindustrializzazione, nel quadro di una convenzione conclusa con Bpifrance a nome dello Stato. |
(209) |
Le esenzioni dei debiti tributari e sociali saranno decise nell'ambito della CCSF. Questa commissione è presieduta dal direttore del dipartimento delle finanze pubbliche. |
(210) |
Il prestito FDES, la sovvenzione, gli anticipi rimborsabili e la rinuncia ai crediti tributari e sociali sono quindi accordati tramite risorse pubbliche ed erogati con decisioni prese dallo Stato. |
6.1.2. Selettività
(211) |
Le misure oggetto d'esame sono previste su base ad hoc, esclusivamente a vantaggio di Kem One ai fini della sua ripresa. |
6.1.3. Presenza di un vantaggio economico
(212) |
Si ha un vantaggio economico quando la situazione finanziaria di un'impresa migliora grazie all'intervento dello Stato. Tuttavia, l'intervento di un'autorità pubblica non conferisce un vantaggio al beneficiario e, pertanto, non costituisce un aiuto se viene effettuato in condizioni normali di mercato, ossia se l'autorità pubblica si è comportata come avrebbe fatto un investitore operante in un'economia di mercato che si trovasse in una situazione di questo tipo. |
6.1.3.1. Il prestito FDES (30 milioni di EUR)
(213) |
Valore delle garanzie reali. In seguito all'avvio della procedura, la Francia ha trasmesso alla Commissione l'elenco delle strutture che costituivano l'oggetto della garanzia di primo grado della Francia. |
(214) |
La Francia ha presentato una relazione di valutazione di tali beni, redatta da esperti indipendenti. La relazione porta a tre tipi di osservazioni. Innanzitutto, la Commissione sottolinea che la relazione contiene una valutazione dei beni immobili di Kem One e non dei materiali e delle apparecchiature offerti in garanzia. Inoltre, occorre rilevare che gli esperti hanno stimato il valore dei beni in [110-120] milioni di EUR, vale a dire [20-30] milioni di EUR in meno rispetto al valore contabile netto dichiarato dalla Francia, il che conferma i dubbi della Commissione secondo cui il valore contabile netto non rispecchia il valore reale dei beni. Infine, la relazione riporta la data del luglio 2012, ossia una data precedente l'avvio della procedura di insolvenza, che è datata marzo 2013. Ora, il valore patrimoniale da prendere in considerazione non è il valore contabile bensì il valore al quale sarebbe possibile scambiare i beni se il creditore, nella fattispecie lo Stato, esercitasse il suo diritto ipotecario. Quando un'impresa è in difficoltà ed è costretta a vendere i propri beni, la sua posizione di debolezza e l'urgenza in cui si viene a trovare comportano che, in generale, la cessione dei beni sia negoziata a un prezzo inferiore rispetto al prezzo di mercato. |
(215) |
Nella sua risposta, la Francia fa tra l'altro riferimento agli importi di operazioni effettuate nel 2014 nel settore del PVC. Un raffronto di questo tipo non è, in assoluto, privo di valore. Tuttavia, a differenza di Kem One, né Vestolit né Vinnolit erano imprese in difficoltà all'epoca in cui sono state acquistate. Inoltre, queste operazioni riguardavano la totalità dell'impresa e non solo le sue apparecchiature e i suoi materiali. Di conseguenza, nel caso di specie questo raffronto non ha valore. |
(216) |
Infine, la Commissione aveva chiesto alla Francia di fornire una stima del valore dei beni impegnati in funzione delle entrate nette che possono derivare dal loro sfruttamento. Orbene, la Francia ha fornito una valutazione del valore dell'impresa nel suo complesso, ma non dei soli beni impegnati. Inoltre, per determinare il valore futuro dell'impresa con riferimento agli esercizi 2014, 2015 e 2016, essa tiene conto degli investimenti di riconversione degli impianti di elettrolisi di Lavéra, quegli stessi che il prestito FDES contribuisce a finanziare. In definitiva, per determinare l'importo delle garanzie reali del prestito FDES, la Francia prende in considerazione il valore di un bene modernizzato grazie a questo stesso prestito FDES. Questa valutazione non può quindi essere accettata. |
(217) |
Infine, nella sua risposta alla decisione di avvio, la Francia non ha fornito alcun elemento che permetta di fugare i dubbi della Commissione in merito allo stato di deterioramento e di scarsa produttività, se non di obsolescenza, di alcuni stabilimenti di produzione sui quali è stata iscritta la garanzia della Francia. |
(218) |
Per quanto riguarda tali elementi, per stabilire un livello di remunerazione del prestito FDES conforme alle condizioni di mercato conviene adottare un approccio di tipo conservativo e, quindi, considerare le garanzie reali come caratterizzate da «bassa» qualità creditizia con riferimento alla comunicazione sui tassi di riferimento del 2008. |
(219) |
Livello di remunerazione. La Commissione ammette che il livello di remunerazione calcolato con il metodo basato sui dati Bloomberg e Capital IQ (da cui si ottiene un tasso del 20,95 %) non è in grado di portare a un'approssimazione dei tassi di mercato, per il fatto che non prende in considerazione le garanzie reali e personali. Inoltre, nessun istituto bancario ha concesso un prestito a Kem One alle medesime condizioni offerte dallo Stato. |
(220) |
Di conseguenza, e come precisato al punto 92 della decisione di avvio, in assenza di soddisfacenti dati di mercato reali, è opportuno che la Commissione determini il tasso applicabile in linea con la comunicazione sui tassi di riferimento del 2008, che precisa: «I tassi di riferimento e di attualizzazione sono applicati come approssimazione del tasso di mercato e per misurare l'equivalente sovvenzione di un aiuto». |
(221) |
Come si è avuto modo di dimostrare, le garanzie reali costituite per garantire il prestito FDES non possono essere considerate «elevate» e non possono dunque giustificare l'applicazione di 400 punti base, come sostiene la Francia. |
(222) |
Inoltre, la Francia non fornisce alcun nuovo elemento idoneo a giustificare che l'effettiva attuazione del piano di risanamento e l'impegno di Kem One di ricorrere a una solida gestione finanziaria non costituiscano obblighi e interventi compensativi tipici di una misura di ristrutturazione, ma che al contrario giustificano una remunerazione inferiore al tasso di mercato. |
(223) |
Infine, il confronto con il contratto di factoring di [Operatore privato 2] non è applicabile, visto che il debitore non è Kem One, ma i suoi debitori. |
(224) |
A fronte delle sue difficoltà finanziarie, Kem One deve essere considerata come una società con rating CCC ai sensi della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008. Analogamente, conformemente alla medesima comunicazione, le garanzie reali possono essere qualificate «a bassa qualità creditizia». In assenza di elementi idonei ad accertare i tassi di interesse che figurano nella comunicazione sui tassi di riferimento del 2008, la Commissione ritiene che il tasso di interesse a condizioni di mercato possa essere calcolato sulla base della stessa e corrisponda al 10,53 % (0,53 % per il tasso di riferimento della Francia alla data della concessione del prestito + 1 000 punti base). |
(225) |
Importo dell'aiuto. Alla luce della sua prassi precedente, la Commissione è del parere che l'importo dell'aiuto equivalga alla differenza tra il tasso d'interesse calcolato in virtù della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008 (10,53 %) e il tasso d'interesse praticato dalla Francia (3,5 %). Per ciascuna tranche di versamenti (ciascun esercizio finanziario), si calcola la differenza tra, da un lato, il prodotto tra il tasso d'interesse effettivo (3,5 %) e il capitale da versare e, dall'altro lato, il prodotto tra il tasso d'interesse considerato dalla Commissione (10,53 %) e il capitale da versare. Gli importi ottenuti (sette in totale, per i sette anni di rimborso del prestito) sono quindi aggiornati e sommati, ottenendo l'importo di […] EUR. |
6.1.3.2. La sovvenzione (15 milioni di EUR) e gli anticipi rimborsabili (80 milioni di EUR)
(226) |
La sovvenzione. La Commissione è del parere che una sovvenzione rappresenti un vantaggio economico che il beneficiario non otterrebbe a condizioni di mercato. Infatti, una sovvenzione è uno strumento finanziario il cui capitale non è rimborsabile e che non genera interessi che il beneficiario dovrà pagare. È dunque da escludersi che un creditore privato, che ha un costo di finanziamento e deve remunerare il suo capitale, accetti di finanziare un'impresa mediante sovvenzioni. L'importo dell'aiuto equivale, quindi, alla totalità della sovvenzione ottenuta, vale a dire a 15 milioni di EUR. |
(227) |
Gli anticipi rimborsabili. La Commissione rileva la presenza di condizioni fissate per la concessione degli anticipi che un creditore privato non avrebbe verosimilmente richiesto. Si tratta, in particolare, della condizione relativa alla prosecuzione dell'attività e al mantenimento del personale presso il sito di Lavéra nei cinque anni successivi alla realizzazione del progetto, a meno che ciò non sia giustificato dalla sostenibilità di Kem One e previo accordo dello Stato. Tuttavia, l'obbligo di rimborso conferma che gli anticipi rimborsabili possono essere assimilati a un prestito ai fini della presente decisione. |
(228) |
Per quanto riguarda l'importo dell'aiuto, in assenza di soddisfacenti dati di mercato concreti (per esempio, un prestito bancario effettivamente accordato a Kem One alle medesime condizioni degli anticipi rimborsabili), è opportuno che la Commissione determini il tasso applicabile in conformità alla comunicazione sui tassi di riferimento del 2008. A fronte del suo status di impresa in difficoltà, Kem One deve essere considerata come una società con rating CCC ai sensi della suddetta comunicazione. Inoltre, gli anticipi non sono garantiti da alcuna garanzia reale. Di conseguenza, il tasso d'interesse alle condizioni di mercato calcolato sulla base della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008 è pari al 10,53 % (0,53 % per il tasso di riferimento della Francia alla data di concessione del prestito + 1 000 punti base). |
(229) |
Sulla 1a tranche (65 milioni di EUR), l'importo dell'aiuto è dunque uguale alla differenza tra il tasso d'interesse calcolato ai sensi della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008 (10,53 %) e il tasso d'interesse praticato dalla Francia (3,5 %), vale a dire 21,77 milioni di EUR. Nel calcolo dell'importo dell'aiuto aggiornato questi anticipi rimborsabili sono infatti assimilati a prestiti, per cui il metodo di calcolo è simile a quello adottato per il prestito FDES. Per ciascuna tranche di versamenti (ciascun esercizio finanziario), si calcola la differenza tra, da un lato, il prodotto tra il tasso d'interesse effettivo (3,5 %) e il capitale da versare e, dall'altro lato, il prodotto tra il tasso d'interesse considerato dalla Commissione (10,53 %) e il capitale da versare. Gli importi ottenuti (sette in totale, per i sette anni di rimborso del prestito) sono quindi aggiornati e sommati, ottenendo la cifra di 21,77 milioni di EUR. Analogamente, sulla 2a tranche (15 milioni di EUR), l'importo dell'aiuto è uguale alla differenza tra il tasso d'interesse calcolato ai sensi della comunicazione sui tassi di riferimento del 2008 (10,53 %) e il tasso d'interesse praticato dalla Francia (10 %), vale a dire 1,64 milioni di EUR. |
(230) |
L'importo complessivo del vantaggio economico a titolo di questa misura ammonta dunque a […] EUR. |
6.1.3.3. L'eventuale rinuncia ai crediti tributari e sociali
(231) |
Occorre innanzitutto osservare che, nella sua risposta alla decisione di avvio, la Francia ha chiarito che i crediti sociali e tributari non ammontano a 42 milioni di EUR, come essa stessa aveva indicato nella notifica, bensì a […] EUR. Infatti, la cifra di 42 milioni di EUR corrispondeva a un importo sovrastimato dalle amministrazioni tributarie e sociali ed era stata citata in via provvisoria nel quadro della procedura di insolvenza avviata dal tribunale commerciale di Lione, in attesa che fosse fornito un inventario dettagliato dei crediti effettivi. |
(232) |
Per quanto riguarda i debiti nei confronti dei creditori privati, la maggior parte è stata cancellata almeno per il 70 %. |
(233) |
A tal fine, le rinunce ai crediti accettate da [Operatore privato 3] e [Operatore privato 1] devono essere analizzate separatamente. Infatti, questi due creditori sono entrambi partner commerciali legati a Kem One da vincoli stretti. […] e alcune produzioni di Lavéra (CVM, residui al cloro, cloroformio) sono indispensabili per [Operatore privato 1], in considerazione dell'integrazione verticale della catena di fabbricazione dei gas fluorati, che coinvolge i siti di Lavéra, Saint-Aubain e Pierre-Bénite, tutti situati nella Francia meridionale. È difficile sostituire queste produzioni con siti di produzione più lontani. Quanto a [Operatore privato 3], i suoi impianti sono collegati a quelli di Kem One mediante una rete di canali. Inoltre, non esiste uno sbocco alternativo per la produzione di etilene tramite l'impianto di steam cracking di [Operatore privato 3] a Lavéra che possa essere impiegato in modo equivalente. |
(234) |
Oltretutto, i partner industriali conoscono i loro clienti e sono indispensabili al funzionamento dell'impresa e al suo proseguimento. Hanno quindi interesse a rimanere legati all'impresa e ad accordare un'estinzione dei debiti, contrariamente a un creditore meramente finanziario, il cui unico obiettivo è il recupero del proprio credito. Di conseguenza, tenendo conto della specificità della situazione di questi due creditori, una stima della rinuncia ai crediti media pari al […] % non è ammissibile. |
(235) |
Tuttavia, tutti gli altri creditori che hanno accettato di rinunciare ai crediti l'hanno fatto per il 70 % (vale a dire 368 creditori, per un totale di 33,4 milioni di EUR). Questi creditori non godono di alcun privilegio né di garanzie reali e non sono dunque in una situazione paragonabile a quella dei creditori tributari e sociali. Di conseguenza, accettando di cancellare il […] % dei debiti condonabili, la Francia è andata oltre la soglia accettata dai creditori privati. |
(236) |
Tuttavia, la Francia fa presente che accordare un condono dei debiti di […] EUR permette di evitare un'eventuale perdita di […] EUR. Ma la differenza di […] EUR è minima rispetto alle somme irrimediabilmente perdute ([…] EUR), soprattutto se si tiene conto dell'incertezza della perdita di […] EUR. Questa soluzione non sembra dunque analoga alla soluzione che adotterebbe un creditore privato in un'economia di mercato. |
(237) |
Con riferimento a tali elementi, l'importo dell'aiuto equivale alla differenza tra la percentuale di rinuncia ai crediti applicata dalla Francia ([…] % pari a […] EUR) e la percentuale di rinuncia ai crediti degli investitori privati (70 % pari a […] EUR), vale a dire […] EUR. |
6.1.4. Incidenza sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri
(238) |
Le misure di sostegno pubblico favoriscono Kem One, fornendole risorse finanziarie aggiuntive ed evitando che la società interrompa le sue attività. Esse permettono all'impresa di conservare di fatto una posizione concorrenziale più forte di quella di cui avrebbe goduto nell'eventualità in cui l'aiuto non fosse stato concesso. Minacciano dunque di falsare la concorrenza tra gli operatori presenti nel settore del PVC e sul mercato della produzione di cloro-alcali. |
(239) |
Inoltre, questi diversi settori sono caratterizzati da scambi commerciali importanti tra gli Stati membri sul territorio europeo. Il mercato del PVC è relativamente concentrato: cinque operatori, tra cui Kem One, rappresentano il 90 % del mercato; Kem One si situa al terzo posto a livello europeo tra i produttori di s-PVC. La Commissione ha già avuto occasione di evidenziare che la dimensione geografica di questo mercato interessa quanto meno l'Europa nord-occidentale, con condizioni di concorrenza relativamente omogenee in quest'area (18). Di conseguenza, il vantaggio accordato dalle misure esaminate a un'impresa attiva su un mercato aperto alla concorrenza e relativamente concentrato è di natura tale da poter falsare la concorrenza e incidere sugli scambi tra Stati membri. |
6.1.5. Conclusione in merito alla presenza di aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE
(240) |
Per quanto riguarda gli elementi richiamati, la Commissione conclude che il complesso delle misure esaminate costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE, per un importo complessivo pari a 49,27 milioni di EUR. |
6.2. VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ DELLE MISURE CON LE NORME APPLICABILI IN MATERIA DI AIUTI DI STATO
6.2.1. Base giuridica applicabile
(241) |
Il divieto di aiuti di Stato previsto dall'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE non è assoluto né incondizionato. In particolare, i paragrafi 2 e 3 dell'articolo 107 del TFUE offrono le basi giuridiche per considerare taluni aiuti come compatibili con il mercato interno. Nel caso di specie, la Commissione considera che gli aiuti notificati previsti a esclusivo vantaggio di Kem One sono finalizzati a ripristinare la redditività a lungo termine di un'impresa in difficoltà. |
(242) |
Nonostante il 1o agosto 2014 siano entrati in vigore nuovi orientamenti, gli aiuti in causa saranno analizzati in base agli orientamenti del 2004. Infatti, il punto 136 dei nuovi orientamenti prevede che le misure la cui notifica sia stata registrata dalla Commissione prima del 1o agosto 2014 siano esaminate alla luce dei criteri in vigore al momento della notifica. Considerando che le misure in causa sono state notificate il 30 luglio 2014 e registrate prima del 1o agosto 2014, esse saranno esaminate alla luce degli orientamenti del 2004. |
(243) |
Di conseguenza, è opportuno valutare se le misure esaminate possano essere considerate compatibili con il mercato interno sulla base dell'articolo 107, paragrafo 3, del TFUE, in applicazione dei criteri indicati negli orientamenti del 2004. |
6.2.2. Ammissibilità di Kem One agli aiuti alla ristrutturazione
(244) |
Una nuova società, K1, è stata costituita per acquistare e detenere i titoli di Kem One, in conformità del piano di continuità e di risanamento convalidato dal tribunale commerciale di Lione. K1 assicura dunque la continuità economica con Kem One. |
(245) |
La Commissione non contesta le condizioni di ammissibilità di Kem One all'applicazione degli orientamenti del 2004 invocate dalle autorità francesi. Kem One, che dal 27 marzo 2013 si trova in amministrazione controllata, soddisfa i criteri di cui al punto 10, lettera c), degli orientamenti del 2004. |
6.2.3. Ripristino della redditività a lungo termine
(246) |
Secondo il punto 17 degli orientamenti del 2004 «[l]a ristrutturazione, invece, i basa su un piano realizzabile, coerente e di ampia portata, volto a ripristinare la redditività a lungo termine dell'impresa. La ristrutturazione comporta generalmente uno o più dei seguenti elementi: la riorganizzazione e la razionalizzazione delle attività aziendali su una base di maggiore efficacia, che implica, in genere, l'abbandono delle attività non più redditizie, la ristrutturazione delle attività che possono essere riportate a livelli competitivi e, talvolta, la diversificazione verso nuove attività redditizie. Di norma la ristrutturazione industriale deve essere accompagnata da una ristrutturazione finanziaria (apporto di capitali, riduzione dell'indebitamento). Tuttavia, ai sensi dei presenti orientamenti, la ristrutturazione non può limitarsi solo ad un aiuto finanziario volto a colmare le perdite pregresse, senza intervenire sulle cause di tali perdite». |
(247) |
Inoltre, i punti 34 e seguenti degli orientamenti del 2004 precisano le caratteristiche che un piano di ristrutturazione deve avere per garantire la compatibilità dell'aiuto concesso con le norme in materia di aiuti di Stato. |
6.2.3.1. Sui costi di ristrutturazione
(248) |
Nel corso della sua indagine approfondita, la Commissione ha avuto l'opportunità di esaminare le argomentazioni avanzate dalla Francia nella sua risposta alla decisione di avvio, in particolare la questione dell'assenza di spese relative alla ristrutturazione dell'organico. La Francia ha chiarito che sui [90-110] posti di lavoro che sarebbero stati soppressi, si sarebbero registrate solo [35-45] partenze effettive dall'impresa. Arkema ha confermato di aver assunto [25-35] lavoratori, senza indennizzo, e che Kem One ha dovuto elargire un risarcimento soltanto a [1-15] lavoratori, per un totale di […] milioni di EUR. Questa somma è stata integrata nelle previsioni deducendola dal conto economico all'inizio del periodo di ristrutturazione. Gli altri posti soppressi interessavano posizioni già vacanti. |
(249) |
Inoltre, la Francia e Kem One hanno confermato che la ristrutturazione non genererebbe alcun costo aggiuntivo. |
6.2.3.2. Sulla durata del piano di ristrutturazione
(250) |
In risposta ai dubbi espressi nella decisione di avvio, la Francia ha spiegato che il punto di partenza del periodo di ristrutturazione è il 5 febbraio 2014, ossia il giorno della ripresa delle attività di Kem One da parte del nuovo azionista (trasferimento delle azioni di Kem One Holding, la precedente società controllante di Kem One, a K1, società di partecipazione detentrice di titoli di Kem One). Il periodo di ristrutturazione terminerà il 31 dicembre 2016, data in cui sarà stato realizzato il progetto SAM. In questa data, tutte le azioni del piano di ristrutturazione saranno state messe a punto. |
(251) |
La durata del piano di ristrutturazione è quindi inferiore a tre anni, in conformità al criterio di cui al punto 35 degli orientamenti del 2004, che prescrive che la durata del piano di ristrutturazione sia «la più limitata possibile». Dunque, il piano di ristrutturazione sarà in grado di ripristinare la redditività di Kem One entro un lasso di tempo ragionevole. |
6.2.3.3. Sul carattere realistico degli scenari di ripristino della redditività
(252) |
Nella decisione di avvio, la Commissione s'interrogava sulla verosimiglianza di taluni elementi degli scenari di ripristino della redditività a lungo termine presentati dalle autorità francesi. Osservava, in particolare, che lo scenario base, in riferimento al ripristino del flusso di cassa, prevedeva solo un modesto attivo nel bilancio di cassa al termine della chiusura nel 2020. I risultati di tesoreria erano di gran lunga più avvilenti nello scenario peggiore, che evidenziava per la tesoreria un importo negativo di [100-150] milioni di EUR nel 2020. |
(253) |
I terzi interessati hanno ampiamente ripreso i dubbi espressi dalla Commissione nella decisione di avvio. |
(254) |
La Commissione constata che, nella risposta alla decisione di avvio, le autorità francesi hanno apportato le correzioni e gli aggiornamenti necessari con riferimento alle ipotesi iniziali del piano aziendale. |
(255) |
Innanzitutto, la Francia ha confermato che la necessità e l'ottenimento di un prestito bancario di [60-70] milioni di EUR erano ipotetici e che un prestito di questo genere non sarebbe stato concesso in ogni caso prima del 2016. Tenuto conto delle incertezze concernenti sia l'ottenimento del prestito che la data di concessione e le relative condizioni, la Commissione calcola che sia poco pertinente considerare nell'analisi del ripristino della redditività i [60-70] milioni di EUR concessi attraverso tale presunto prestito. Di conseguenza, su richiesta della Commissione, le autorità francesi hanno trasmesso previsioni contabili basate su ipotesi pessimistiche, moderate e ottimistiche, che escludono il prestito bancario. |
(256) |
La Commissione osserva inoltre che il progetto d'investimento legato alla ristrutturazione sta facendo progressi maggiori rispetto alle previsioni iniziali. Di conseguenza, l'importo dell'investimento previsto di [150-250] milioni di EUR è stato diminuito di [15-25] milioni di EUR. Si è comunque proposto di procedere con la realizzazione del progetto d'investimento, che dovrebbe concludersi nel quarto trimestre 2016, vale a dire con cinque mesi di anticipo rispetto alla data prevista. Questo anticipo permette un risparmio stimato in [10-20] milioni di EUR. Quindi, nello scenario moderato, la tesoreria migliora di [30-40] milioni di EUR. Nello scenario peggiore, il livello della tesoreria è influenzato in pari misura e ammonta ormai a un importo negativo di [70-80] milioni di EUR. |
(257) |
Inoltre, la Commissione constata che Kem One ha registrato un aumento globale dei volumi prodotti e venduti del […] % nel 2014 rispetto al 2013, aumento che si avvicina ai livelli di produzione storici del 2007/2008 e all'obiettivo di livello previsto nel piano di ristrutturazione per gli esercizi 2017/2018. Questo aumento dei volumi di produzione di PVC e soda scaturisce dalla messa in atto progressiva del piano di ristrutturazione e dall'assenza di incidenti tecnici presso i siti di produzione. |
(258) |
Inoltre, a causa della continua diminuzione nel 2014 della quotazione del petrolio, e dunque del prezzo dell'etilene, unitamente a quella del prezzo della soda, Kem One ha registrato un calo del fatturato superiore alle previsioni. Tuttavia, la Commissione rileva che questo calo del fatturato non determina un assottigliamento dei margini dell'impresa laddove i prezzi delle materie prime necessarie alla fabbricazione del PVC diminuiscono in proporzioni equivalenti o superiori. |
(259) |
La Commissione conclude che i chiarimenti forniti dalle autorità francesi a seguito della decisione di avvio permettono di confermare la credibilità del ripristino della viabilità a lungo termine di Kem One. Le misure di ristrutturazione previste mirano, conformemente ai requisiti degli orientamenti del 2004, a compiere la transizione necessaria di Kem One verso una struttura industriale più integrata verticalmente, e dunque più efficace in termini di redditività, grazie al progetto SAM e al controllo dei costi di produzione relativi all'approvvigionamento di materie prime. |
6.2.4. Prevenzione di un'eccessiva distorsione della concorrenza
(260) |
Ai sensi del punto 38 degli orientamenti del 2004 «[d]evono essere adottate misure compensative per minimizzare il più possibile gli effetti negativi sulle condizioni degli scambi, in modo che prevalgano gli effetti positivi. In caso contrario, gli aiuti verranno considerati “contrari al comune interesse” e quindi incompatibili con il mercato comune». Il punto 39 degli orientamenti del 2004 precisa che «[t]ali misure possono comprendere la cessione di elementi dell'attivo, la riduzione delle capacità o della presenza sul mercato, la riduzione delle barriere all'entrata sui mercati interessati». |
(261) |
Scopo delle misure compensative è dunque consentire di limitare gli effetti delle misure di aiuto nei mercati in cui opera il beneficiario, senza compromettere la struttura della concorrenza su tali mercati, né la redditività finale del beneficiario. |
6.2.4.1. La cessione di elementi dell'attivo non è una misura compensativa adeguata nel caso di specie
(262) |
Il punto 40 degli orientamenti del 2004 specifica che le misure compensative «dovrebbero essere attuate in particolare nei mercati in cui l'impresa si troverà a detenere un'importante posizione di mercato dopo la ristrutturazione». Come illustrato nella sezione 2.1 della presente decisione, Kem One è prevalentemente attiva sul mercato del PVC e, più in particolare, dei prodotti s-PVC base ed e-PVC, e detiene posizioni di mercato relativamente importanti in Francia e in Italia. |
(263) |
Tuttavia, al punto 39 gli orientamenti del 2004 si tiene a precisare che «[n]el valutare l'adeguatezza delle misure compensative, la Commissione terrà conto della struttura del mercato e delle condizioni della concorrenza, per assicurare che le misure non conducano ad un deterioramento della struttura di mercato, ad esempio in quanto hanno l'effetto indiretto di determinare una situazione di monopolio o di oligopolio ristretto. Qualora uno Stato membro dimostri che una tale situazione verrà a determinarsi, le misure compensative dovrebbero essere congegnate in maniera tale da evitare che ciò si verifichi». |
(264) |
Per quanto concerne la struttura del mercato, il mercato del PVC in generale è caratterizzato dalla necessità per gli operatori di essere integrati verticalmente, in modo da controllare tutta la catena di valore e poter essere competitivi. Nel quadro della decisione INEOS/Solvay/JV la Commissione ha quindi sottolineato la necessità per un operatore di disporre di una struttura di produzione autonoma e integrata. |
(265) |
Più in particolare, nella suddetta decisione la Commissione ha dovuto valutare l'esistenza di più modelli d'impresa con livelli d'integrazione diversi nel settore del PVC. A tale proposito la Commissione rileva che i modelli che non offrono un'integrazione verticale del PVC fino al cloro rappresentano l'eccezione in Europa e che «the current competitive landscape indicates that full vertical integration is the general trend in the industry» («il panorama concorrenziale attuale indica che la piena integrazione verticale rappresenta la tendenza nel settore»). |
(266) |
Quanto a creare una «finta» integrazione mettendo in collegamento tra loro diversi operatori tramite contratti privilegiati di fornitura, numerosi esempi passati, riferiti tra l'altro in qualche caso alla società Kem One, confermano i rischi associati a una struttura di questo genere, fondata sulla fornitura esterna di materie prime chiave. |
(267) |
L'importanza di un'integrazione verticale per gli operatori attivi sul mercato del PVC è stata confermata dagli impegni proposti dalle parti notificanti e accettati dalla Commissione nel caso INEOS/Solvay/JV. Esse si sono infatti impegnate a cedere una struttura verticalmente integrata per garantirne la redditività sul mercato e per regolamentare i problemi di concorrenza individuati dalla Commissione sul mercato dell's-PVC. |
(268) |
In passato, inoltre, alcuni produttori indipendenti di PVC non integrati verticalmente hanno tentato senza successo d'imporsi sul mercato del PVC. |
(269) |
Infine, da quando esiste una separazione geografica tra gli impianti della catena verticale, i costi di trasporto del CVM sono particolarmente onerosi a causa della natura del prodotto (gas liquefatto estremamente tossico), indipendentemente dalla modalità di trasporto considerata (trasporto ferroviario, stradale o marittimo). Come rilevato dalla Commissione al punto 1452 della decisione INEOS/Solvay/JV, questi costi di trasporto elevati (circa il 10 % del valore del prodotto) aggravano notevolmente la situazione nel caso di margini limitati: «As regards imports from other areas, VCM transport costs seem to constitute a major hurdle. IHS, a global information company that provides, among other things, monthly and annual indexes, reports and news related to the vinyl industry, talks about “prohibitive freight rates”. This is not surprising, as VCM is a chemical product that is hazardous and difficult to transport, as acknowledged by the Notifying Parties» («Per quanto riguarda le importazioni da altre zone, i costi di trasporto del CVM sembrano rappresentare un enorme ostacolo. IHS, una società d'informazione attiva a livello internazionale che fornisce, tra l'altro, indici, relazioni e informazioni mensili e annuali relativi al settore del vinile, parla di “tariffe di trasporto proibitive”. Ciò non deve sorprendere, in quanto il CVM è un prodotto chimico pericoloso e difficile da trasportare, come hanno riconosciuto le parti notificanti»). |
(270) |
È inoltre interessante notare che la principale misura compensativa proposta da INEOS riguarda la cessazione delle attività dell'intera catena di produzione di Lavéra, compresi i siti a valle, a dimostrazione del fatto che tutti gli operatori del mercato, compresi i concorrenti di Kem One, riconoscono che la redditività sul mercato dipende dall'integrazione verticale. |
(271) |
Di conseguenza, una misura compensativa che prevedesse la cessione di uno dei siti di produzione del PVC di Kem One (come il sito di Balan o di Berre) non sarebbe una soluzione praticabile. Infatti, in assenza di contatti interni con i concorrenti situati a monte (cloro, etilene), l'acquirente sarebbe obbligato a concludere accordi di fornitura con Kem One, ponendosi in una situazione insostenibile dal punto di vista sia della sua indipendenza commerciale sia della sua capacità di esercitare un'effettiva pressione concorrenziale. Inoltre, sottrarre a Kem One uno dei siti a valle avrebbe come conseguenza quella di destabilizzare l'intera catena di produzione dell'impresa, privando di sbocchi interni i suoi siti di produzione di cloro ed etilene a monte. |
(272) |
Nel caso INEOS/Solvay/JV la Commissione ha sottolineato la difficoltà di stabilire se Kem One potesse essere un concorrente aggressivo nei confronti dell'impresa comune di INEOS e Solvay, tenuto conto delle difficoltà di Kem One e dell'assenza di certezze in relazione alla buona riuscita del piano di ristrutturazione in esame. Tuttavia, la Commissione ha rilevato che una riduzione della capacità di produzione di Kem One avrebbe causato un aumento della quota di mercato dell'impresa comune di INEOS e Solvay, mentre l'attuazione del piano di ristrutturazione avrebbe potuto avere come effetto quello di ridurre gli incentivi di Kem One a intensificare in maniera significativa la sua produzione in risposta agli aumenti di prezzo dell'impresa comune. Inoltre, nella sua valutazione della situazione concorrenziale del mercato in seguito alla concentrazione, la Commissione ha adottato un approccio di tipo conservativo ritenendo che Kem One conserverebbe tutta la sua forza concorrenziale (19). |
(273) |
A queste condizioni, trasformare la struttura di Kem One riducendone le vendite sul mercato del PVC o modificandone sostanzialmente il perimetro d'attività rimetterebbe in discussione l'equilibrio del mercato del PVC raggiunto in seguito alla costituzione dell'impresa comune di INEOS e Solvay e all'attuazione degli impegni presi dalle parti nel corso della fase istruttoria dell'operazione (20). |
(274) |
Infatti, nonostante l'attuazione degli impegni presi nella decisione INEOS/Solvay/JV, che ha avuto come effetto quello di eliminare le sovrapposizioni orizzontali tra INEOS e Solvay sul mercato dei prodotti s-PVC dell'Europa nord-occidentale, l'impresa comune di INEOS e Solvay resta di gran lunga il soggetto più importante sul mercato, con una quota di mercato del [30-40] % nel 2012. Di conseguenza, imporre una cessione degli elementi dell'attivo a Kem One indebolirebbe significativamente quest'ultima e ridurrebbe la pressione concorrenziale che essa è in grado di esercitare sull'impresa comune di INEOS e Solvay. |
(275) |
Infatti, una misura compensativa che consistesse nel suddividere le attività di Kem One legate alla produzione di s-PVC in due soggetti verticalmente integrati tramite la vendita di un sito di produzione di s-PVC (di Balan o di Berre) e di un sito di produzione di prodotti a monte (il sito di produzione di Fos-sur-Mer) avrebbe il merito di mantenere il carattere verticalmente integrato della produzione di s-PVC. Tuttavia, una soluzione di questo genere amputerebbe Kem One del […] % circa delle sue attività nel settore dell's-PVC e ne indebolirebbe la capacità di concorrere con l'impresa comune di INEOS e Solvay. Per la sua portata, quindi, una soluzione di questo tipo farebbe scuotere la struttura del mercato dell's-PVC risultante dalla creazione dell'impresa comune di INEOS e Solvay e renderebbe insufficienti gli impegni attuati per rimediare ai problemi di concorrenza causati da tale concentrazione e per garantire una concorrenza effettiva su questo mercato. |
(276) |
Incidentalmente, una misura compensativa di questo genere metterebbe in discussione il ripristino della redditività di Kem One. Infine, una siffatta misura potrebbe apparire sproporzionata rispetto sia all'importo degli aiuti percepito dall'impresa (circa 10 volte meno ingente) sia ai costi di ristrutturazione (circa 100 milioni di EUR in meno). |
6.2.4.2. Assenza di sovraccapacità strutturale a lungo termine sul mercato in causa
(277) |
Le parti interessate hanno insistito sulla situazione di sovraccapacità del mercato europeo del PVC. Esse hanno di conseguenza invocato il punto 42 degli orientamenti del 2004, che stabilisce: «Qualora il beneficiario operi in un mercato che registri una sovracapacità strutturale di lungo periodo ai sensi della disciplina multisettoriale degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti d'investimento, potrebbe essere necessario ridurre fino al 100 % la capacità o la presenza sul mercato dell'impresa». |
(278) |
Nella decisione INEOS/Solvay/JV la Commissione ha effettivamente constatato una situazione di sovraccapacità sul mercato del PVC europeo. La Commissione insiste tuttavia sue due aspetti.
|
(279) |
Orbene, la Commissione constata che più fattori indicano chiaramente che la situazione di sovraccapacità sul mercato del PVC europeo si sia evoluta dal 2012 a questa parte. |
(280) |
Calcolo della sovraccapacità. La Commissione ribadisce in primo luogo che, se è vero che in passato si è registrata effettivamente una situazione di capacità eccedentarie, sembra che la portata di tale situazione sia stata sovrastimata dalle parti interessate. Infatti, la capacità di produzione effettiva di un operatore presente sul mercato dipende in definitiva dalla stagionalità delle vendite (le vendite di s-PVC in Europa sono in calo in agosto e in dicembre). Inoltre, le interruzioni della produzione programmate per le operazioni di manutenzione, il rallentamento della produzione del cloro nei periodi invernali e il costo elevato dell'energia elettrica implicano che raramente le capacità di produzione sono sfruttate al 100 %. Inoltre, l'attività industriale di produzione del PVC è caratterizzata dal periodico verificarsi di incidenti di fabbricazione e da carenze di approvvigionamento delle materie prime. Infine, le capacità non utilizzate non potrebbero sommarsi, tenendo conto dei fattori di isolamento geografico e dei costi di trasporto non trascurabili registrati anche all'interno del continente europeo. |
(281) |
In realtà, la produzione effettiva di PVC non oltrepassa, se non raramente, su base annua, il 90 % delle capacità vantate dall'insieme dei produttori. |
(282) |
Secondo i dati FIDES (statistiche interne alla professione), nel 2014 la capacità nominale di produzione del PVC per l'Europa occidentale e centrale era di [6 000-7 000] kt, mentre la produzione effettiva ammontava a [5 000-6 000] kt, pari a un tasso di utilizzazione delle capacità nominali dell'[80-90] %. La sovraccapacità reale nel 2014 è dunque limitata su questo mercato. La Commissione osserva altresì che il tasso di utilizzazione delle capacità di produzione di s-PVC è pari all'84,3 % anche negli Stati Uniti (secondo i dati dell'IHS, uno dei principali analisti specializzati del mercato, insieme all'ICIS (Independent Chemical Information Services)]. |
(283) |
La sovraccapacità del mercato dei prodotti s-PVC. Dall'estate del 2014 una serie di fattori ha influenzato l'offerta sul mercato europeo. In primo luogo, la svalutazione dell'euro, accompagnata da un notevole calo del prezzo del petrolio, ha ampiamente contribuito all'incremento delle vendite a titolo di esportazioni (in Turchia, India, Africa settentrionale). Questi mercati d'esportazione sono infatti facilmente accessibili per i produttori europei: di conseguenza, per Kem One, il costo del trasporto dei prodotti s-PVC dallo stabilimento di Berre verso la Turchia è pari a […] EUR/t, rispetto ai […] EUR/t necessari per il trasporto verso la Germania e l'Europa settentrionale. Di conseguenza, le esportazioni complessive di Kem One nel primo trimestre del 2015 ammontavano a […] kt, in crescita rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente ([…] kt). Una relazione dell'IHS del marzo 2015 evidenzia questa evoluzione della situazione dei produttori europei di PVC. La relazione indica che nel 2009 le esportazioni dei produttori di s-PVC stabiliti nell'Europa occidentale rappresentavano il 19 % della produzione rispetto al 30 % registrato alla fine del 2014. Questa evoluzione è all'origine di una crescente tensione correlata alle disponibilità — una situazione che è in netto contrasto con lo stato di sovraccapacità di un mercato –, senza che ciò determini una pressione concorrenziale sull'impresa comune di INEOS e Solvay. La situazione ha comportato un aumento dei prezzi di vendita all'inizio del 2015. Inoltre, il calo dell'offerta sul mercato europeo accresce il potere negoziale dei produttori di PVC, come riportato in un articolo dell'ICIS del 10 aprile 2015, che poggia la sua analisi sulle comunicazioni di clienti sul mercato: «One buyer said that with European market seeing low imports, production difficulties and an increase in demand, April will be a month in which producers potentially can break long standing records for margin improvements» («Un acquirente ha dichiarato che, a fronte delle limitate importazioni sul mercato europeo, delle difficoltà di produzione e dell'aumento della domanda, aprile sarà un mese in cui i produttori potranno battere nuovi record in termini di miglioramento dei propri margini»). Tale situazione ha indotto i produttori a introdurre quote per i grossi clienti e ad aumentare i prezzi di vendita. In tale contesto, uno smembramento di Kem One e/o una riduzione duratura delle vendite non farebbero che rafforzare la posizione concorrenziale dell'impresa comune di INEOS e Solvay a scapito della concorrenza sui mercati non europei. |
(284) |
La Commissione conclude che le parti interessate, nella loro analisi dello stato di sovraccapacità del mercato, non hanno tenuto in debito conto l'evoluzione del mercato del PVC all'indomani della decisione INEOS/Solvay/JV, anche se tale evoluzione può dar luogo a una situazione in cui le esportazioni strategicamente dirette verso paesi terzi e i riorientamenti della produzione potrebbero, in caso di indebolimento della concorrenza, tradursi in incrementi di prezzo pregiudizievoli per i clienti situati nell'Europa occidentale. |
6.2.4.3. Le misure compensative giudicate adeguate dalla Commissione
(285) |
In via preliminare, occorre notare che il punto 39 degli orientamenti del 2004 non propone un elenco tassativo delle misure compensative possibili, ma si limita a enumerare alcune soluzioni accettabili a priori, senza con ciò restringere la capacità della Commissione di considerare misure compensative che non figurano in tale elenco. |
(286) |
In seguito alla sua indagine, la Commissione è giunta alla conclusione che i seguenti interventi rappresentano misure compensative adeguate:
|
(287) |
Queste tre misure compensative sono destinate a controbilanciare gli effetti sfavorevoli delle misure di aiuto sulle condizioni di scambio impedendo a Kem One di utilizzare gli aiuti ricevuti per accrescere la propria presenza sia sul mercato del PVC sia sugli altri mercati in cui opera. |
(288) |
Limitazione della capacità nominale di produzione di cloro ([600-700] kt/anno) e di soda ([600-700] kt/anno escluso l'autoconsumo) dei siti di produzione di Fos-sur-Mer e Lavéra, per un periodo di […] a partire dalla data di adozione della presente decisione. Questa misura è già destinata a «ridurre» la produzione effettiva di cloro di […] kt rispetto alle capacità di produzione effettiva di Kem One previste al termine della realizzazione del progetto SAM. Il tasso di utilizzazione attuale delle capacità di produzione di cloro-alcali è dell'[80-90] % (ossia l'[85-95] % corrispondente al tasso di utilizzazione pratico abituale, ridotto del [5-15] % circa in seguito a un incidente straordinario occorso presso il sito di Fos-sur-Mer nel giugno 2014). L'utilizzazione della capacità di produzione al [90-100] % nel 2015 e nel 2016 corrisponde a […] kt/anno. Questo tasso di utilizzazione dovrebbe raggiungere l'[85-95] % una volta terminata la riconversione degli impianti di produzione di cloro-soda per elettrolisi di Lavéra, resa necessaria da una loro debolezza intrinsecamente più elevata, per ottenere la produzione effettiva di cloro prevista dal piano aziendale, vale a dire […] kt/anno. Occorre notare, tuttavia, che il nuovo impianto di elettrolisi con celle a membrana sarà in grado di produrre il [5-15] % in più rispetto alla produzione «nominale» di […] kt/anno, aumentando l'intensità dell'alimentazione elettrica da […] a […] kA/m2. Questa opzione tecnica è stata mantenuta da Kem One e l'acquisto di materiale adeguato è stato negoziato con il fornitore al fine di favorire un ulteriore aumento del livello di produzione, in linea con la crescita attesa del mercato del cloro per gli anni 2017 e seguenti. |
(289) |
Infatti, se si considera l'insieme degli sbocchi del cloro per Kem One, grazie alla sua gamma di prodotti a valle (s-PVC, PVC pasta, PVC surclorato e clorometani), Kem One dispone di capacità sufficienti per assorbire una produzione di […] kt/anno di cloro. Inoltre, le previsioni di crescita di Kem One per la domanda di cloro e soda nell'Europa occidentale sono, rispettivamente, del […] % e del […] % all'anno (23). La limitazione delle capacità di produzione impedirà dunque a Kem One di sviluppare la sua produzione di cloro fino a [600-700] kt/anno di produzione effettiva, cosa che permetterebbe alla società di avvicinarsi alla saturazione della totalità dei suoi potenziali sbocchi, ossia di ottimizzare il tasso di utilizzazione delle sue strutture a valle nella catena del cloro. In definitiva, la limitazione della capacità nominale a [600-700] kt/anno di cloro, pari a una produzione effettiva attesa di […] kt/anno di cloro, priva Kem One della possibilità di associarvi una crescita del mercato della soda, cosa che si traduce in una perdita di opportunità del […] % circa sulla crescita delle vendite in […]. La quota di mercato di Kem One per la soda nell'Europa occidentale, stimata al [5-15] %, passerebbe pertanto al [5-15] %. |
(290) |
Inoltre, questa misura porrebbe Kem One nell'impossibilità di aumentare i propri sbocchi e le proprie quote di mercato in Europa e/o ai fini dell'esportazione per i derivati del cloro, vale a dire i prodotti s-PVC, e-PVC (o PVC pasta), c-PVC (o PVC surclorato), i clorometani e, in minor misura, il cloro liquido. La perdita di opportunità è dell'ordine di […] kt di cloro su […]. A titolo illustrativo, […] kt di cloro permettono, per esempio, di fabbricare […] kt di s-PVC, grazie a cui la quota di mercato di Kem One potrebbe passare dal [10-20] % al [10-20] %, se si fa riferimento al livello di vendite di PVC di Kem One ([…] kt/anno) e alle dimensioni del mercato dell's-PVC accessibile ai produttori europei ([…] Mt). |
(291) |
Limitazione della quota di mercato dell's-PVC di Kem One e delle sue controllate presenti o future nella regione dell'Europa nord-occidentale (l'insieme di Germania, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia), a un volume del [10-20] %, per un periodo di […] a partire dalla data di adozione della presente decisione (24). Per quanto riguarda l's-PVC (compreso l'm-PVC o «PVC massa» di Saint-Fons, che è assimilato all's-PVC sul mercato), Kem One dispone di una capacità nominale di produzione di […] kt/anno, che rappresenta quasi il […] % delle capacità di produzione complessive dell'Europa occidentale ([…] Mt/anno). |
(292) |
[…] |
(293) |
La combinazione di tali interventi industriali e commerciali dovrebbe determinare un aumento significativo dei volumi commercializzati in questa regione (circa […] Kt), portando la quota di mercato dell's-PVC dell'impresa in questa regione al [10-20] %. |
(294) |
Di conseguenza, la Commissione calcola che la limitazione della quota di mercato di Kem One al [10-20] % (in volume) sul mercato dell's-PVC […] a decorrere dalla data di adozione della presente decisione nella regione dell'Europa nord-occidentale permetterebbe di garantire che Kem One non utilizzi le misure di aiuto nel quadro della sua attività commerciale in questa regione. La limitazione permette inoltre di attenuare gli effetti dell'aiuto e di evitare qualsiasi rischio di pregiudizio eccessivo della concorrenza. Inoltre, l'inclusione in questo perimetro geografico della Francia, dove Kem One possiede il suo principale impianto industriale e commerciale nel settore dell's-PVC, risponde ai criteri della giurisprudenza in materia di misure compensative (25). Tale soluzione offre oltretutto il vantaggio di mantenere la pressione concorrenziale sull'impresa comune di INEOS e Solvay, che è il principale operatore sul mercato dell's-PVC nell'Europa nord-occidentale (26), e ciò senza peraltro bloccare la situazione concorrenziale per un periodo di tempo straordinariamente lungo. |
(295) |
Alla luce di quanto precede la Commissione ritiene che, rispetto alla cessione di elementi dell'attivo, queste temporanee limitazioni costituiscano in effetti misure più appropriate per prevenire una distorsione eccessiva della concorrenza determinata dagli aiuti in questione, mantenendo al tempo stesso una pressione concorrenziale sul mercato dell's-PVC nell'Europa nord-occidentale. |
(296) |
Divieto di acquisto. Tale divieto riguarderà non soltanto Kem One, bensì qualsiasi persona fisica o giuridica che esercita attualmente o che eserciterà nei prossimi […] un controllo su Kem One ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento comunitario sulle concentrazioni, secondo cui «[s]i ha controllo in presenza di diritti, contratti o altri mezzi che conferiscono, da soli o congiuntamente, e tenuto conto delle circostanze di fatto o di diritto, la possibilità di esercitare un'influenza determinante sull'attività di un'impresa; trattasi in particolare di: a) diritti di proprietà o di godimento sulla totalità o su parti del patrimonio di un'impresa; b) diritti o contratti che conferiscono un'influenza determinante sulla composizione, sulle deliberazioni o sulle decisioni degli organi di un'impresa». Di conseguenza, né Kem One né i soggetti che ne deterranno il controllo non saranno in grado di dirottare gli aiuti versati dalla Francia e di utilizzarli per rafforzare il proprio potere di mercato a scapito degli operatori che non hanno ricevuto sovvenzioni pubbliche. |
(297) |
Il divieto non riguarderà le acquisizioni i) che sono necessarie per il ripristino della redditività di Kem One e ii) che non costituiscono un'elusione dell'obbligo di limitazione degli effetti dell'aiuto al minimo necessario per conseguire gli obiettivi del piano di ristrutturazione di Kem One. Un'acquisizione non potrà aver luogo prima che la Commissione abbia valutato se le condizioni di cui ai punti i) e ii) sono state soddisfatte. L'intenzione di realizzare un'acquisizione e gli elementi che permettono alla Commissione di stabilire se le suddette condizioni sono soddisfatte dovranno essere comunicati alla Commissione entro un lasso di tempo ragionevole. |
6.2.4.4. Controllo e relazioni semestrali
(298) |
Il punto 49 degli orientamenti del 2004 stabilisce quanto segue: «La Commissione deve essere in grado di controllare il corretto avanzamento del piano di ristrutturazione, sulla base di relazioni regolari e dettagliate, trasmesse dallo Stato membro». |
(299) |
Nel caso di specie, tenuto conto dell'importo dell'aiuto in questione, della natura delle misure compensative necessarie per garantire la compatibilità degli aiuti con le norme applicabili in materia di aiuti di Stato, dell'obiettivo di assicurare il ripristino alla redditività di Kem One e della situazione concorrenziale sul mercato in causa, la Commissione ritiene necessario che la Francia le sottoponga relazioni semestrali contenenti i seguenti elementi:
|
(300) |
Tali relazioni dovranno essere fornite per un periodo di […] a decorrere dalla data di adozione della presente decisione. La prima relazione dovrà pervenire alla Commissione a distanza di sei mesi dalla data di adozione della presente decisione. |
(301) |
In conclusione, per quanto concerne la prevenzione di qualsiasi distorsione eccessiva della concorrenza dovuta alle misure di aiuto, e tenendo conto della presenza dell'impresa comune INEOS/Solvay, che è un operatore di gran lunga più forte sul mercato dell's-PVC, e del fatto che misure compensative più drastiche come la cessione di elementi dell'attivo quali elencate al punto 39 degli orientamenti del 2004 rischierebbero di mettere a repentaglio la redditività di Kem One e ne indebolirebbero la forza concorrenziale, con ripercussioni negative per la struttura e le prestazioni competitive del mercato, e considerando infine che le misure compensative esaminate nella sezione 6.2.4 della presente decisione sono in grado di attenuare in maniera adeguata gli effetti della distorsione della concorrenza causata dagli aiuti e di apportarvi un rimedio appropriato, e che saranno valutate congiuntamente con la situazione concorrenziale del mercato mediante periodiche relazioni, le suddette misure compensative sono considerate adeguate dalla Commissione. |
6.2.5. Limitazione dell'aiuto al minimo: contributo effettivo, privo di elementi di aiuto
(302) |
Ai sensi del punto 43 degli orientamenti del 2004 «[l]'importo e l'intensità dell'aiuto devono essere limitati ai costi minimi indispensabili per la ristrutturazione, in funzione delle disponibilità finanziarie dell'impresa, dei suoi azionisti o del gruppo di cui fa parte». Il punto 44 degli orientamenti del 2004 stabilisce che «[l]la Commissione considererà adeguati i seguenti contributi alla ristrutturazione: […] 50 % nel caso delle grandi imprese». |
(303) |
Innanzitutto, gli elementi raccolti in seguito all'avvio della procedura non hanno permesso di giustificare l'inclusione del prestito di [60-70] milioni di EUR nel contributo proprio di Kem One. Infatti, la Francia ha confermato l'ipoteticità e l'incertezza del prestito, precisando che in ogni caso non sarebbe stato concesso prima del 2016. Tale prestito non soddisfa dunque la condizione di carattere effettivo del contributo proprio del beneficiario, riportata negli orientamenti del 2004. Di conseguenza, la Commissione ritiene che non sia giustificato tenerne conto nel calcolo del contributo proprio. |
(304) |
L'indagine della Commissione ha evidenziato che le risorse da considerare nel calcolo del contributo proprio di Kem One alle spese di ristrutturazione sono le seguenti: Tabella 4 Fonti dei contributi privati previsti nel piano di ristrutturazione secondo la Commissione
|
(305) |
Nel corso dell'indagine sono emersi vari nuovi elementi. Innanzitutto, per quanto concerne l'autofinanziamento di Kem One, finora quest'ultima ha conferito soltanto 18 milioni di EUR nel progetto di modernizzazione. La natura ipotetica del versamento del saldo vieta di qualificare queste somme come contributo proprio. Peraltro, alla fine il factoring di [Operatore privato 2] ammonta a [55-65] milioni di EUR (contro i [40-50] milioni di EUR inizialmente previsti), dopo le negoziazioni condotte tra Kem One e [Operatore privato 2]. |
(306) |
Le spese di ristrutturazione sono stimate in 222 milioni di EUR. Il contributo proprio di Kem One al progetto di ristrutturazione rappresenta quindi il 60 % delle spese di ristrutturazione. |
(307) |
Di conseguenza, si può concludere che l'aiuto è limitato al minimo, senza che vi sia la necessità di pronunciarsi sulla natura della rinuncia ai crediti accordata dai creditori privati. |
6.2.6. Principio dell'«aiuto una tantum»
(308) |
In virtù del punto 72 e seguenti degli orientamenti del 2004, un aiuto alla ristrutturazione può essere accordato a un'impresa soltanto una volta ogni dieci anni. |
(309) |
La Francia ha precisato nella sua notifica che né Kem One né il gruppo a cui quest'ultima appartiene hanno beneficiato in passato di un aiuto per il salvataggio o la ristrutturazione. |
(310) |
Di conseguenza, il principio dell'«aiuto una tantum» è stato rispettato. |
7. CONCLUSIONE
(311) |
La Commissione ritiene che le misure di aiuto in causa possano essere dichiarate compatibili con il mercato interno in applicazione dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, a condizione che le misure compensative elencate nella sezione 6.2.4.3 della presente decisione siano rispettate e che le relazioni previste nella sezione 6.2.4.4 della presente decisione siano trasmesse alla Commissione entro i termini stabiliti, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Gli aiuti di Stato ai quali la Francia prevede di dare esecuzione in favore di Kem One SAS (in prosieguo «Kem One») sotto forma di i) un prestito del Fondo di sviluppo economico e sociale, ii) una sovvenzione e anticipi rimborsabili, e di iii) eventuali rinunce ai crediti tributari e sociali sono compatibili con il mercato interno alle condizioni previste all'articolo 2.
Articolo 2
1. La Francia garantisce che la capacità nominale di produzione di cloro ([600-700] kt/anno) e di soda ([600-700] kt/anno escluso l'autoconsumo) di Kem One nei siti di Fos-sur-Mer e Lavéra resti invariata per un periodo di […] a partire dalla data di adozione della presente decisione.
2. La Francia assicura che la quota di mercato di Kem One sul mercato dell's-PVC nella regione dell'Europa nord-occidentale (l'insieme di Germania, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia) non superi la soglia del [10-20] %, per un periodo di […] a partire dalla data di adozione della presente decisione.
3. La Francia garantisce che Kem One e qualsiasi persona fisica o giuridica che attualmente esercita o che eserciterà nei […] successivi alla data di adozione della presente decisione un controllo su Kem One si astenga dall'acquisire partecipazioni o elementi dell'attivo di imprese sui mercati dei prodotti dello Spazio economico europeo (SEE) in cui Kem One è presente, per una durata di […] a decorrere dalla data di adozione della presente decisione.
Il divieto previsto dal presente paragrafo non si applica alle acquisizioni:
a) |
che sono necessarie per il ripristino della redditività di Kem One; |
b) |
che non costituiscono un'elusione dell'obbligo di limitare gli effetti dell'aiuto al minimo necessario al fine di conseguire gli obiettivi del piano di ristrutturazione di Kem One. |
L'intenzione di realizzare un'acquisizione prevista nel presente paragrafo e gli elementi che permettano alla Commissione di stabilire se le condizioni di cui alle lettere a) e b) sono soddisfatte devono essere comunicati alla Commissione entro un lasso di tempo ragionevole. Un'acquisizione non può aver luogo prima che la Commissione abbia valutato se le suddette condizioni sono soddisfatte.
Articolo 3
La Francia trasmette alla Commissione relazioni semestrali contenenti le seguenti informazioni:
a) |
la corretta attuazione del piano di ristrutturazione, con una valutazione relativa al perseguimento dell'obiettivo di ripristinare la redditività di Kem One; |
b) |
qualsiasi informazione utile relativa al rispetto delle condizioni enunciate all'articolo 2, in particolare l'evoluzione della quota di Kem One sul mercato di cui al paragrafo 2 del suddetto articolo; |
c) |
il quadro della situazione concorrenziale del mercato del PVC e dei mercati a monte e a valle nel SEE che includa, in particolare, le quote di mercato e le capacità degli operatori, i cambiamenti nella struttura dei mercati, l'evoluzione dei prezzi e qualsiasi altro elemento che consenta alla Commissione di avere una buona comprensione dei fatti. |
Tali relazioni sono fornite per […] a decorrere dalla data di adozione della presente decisione. La prima relazione dovrà pervenire alla Commissione a distanza di sei mesi dalla data di adozione della presente decisione.
Articolo 4
La Francia comunica alla Commissione, entro due mesi a decorrere dalla data di notifica della presente decisione, le misure prese per la sua esecuzione.
Articolo 5
La Repubblica francese è la destinataria della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 28 luglio 2015
Per la Commissione
Margrethe VESTAGER
Membro della Commissione
(1) GU C 460 del 19.12.2014, pag. 40.
(2) Cfr. la nota 1.
(*1) Informazioni riservate
(3) Cfr., in particolare, la decisione della Commissione dell'8 maggio 2014 nel caso M.6905 — INEOS/Solvay/JV (in prosieguo «la decisione INEOS/Solvay/JV»).
(4) Il cloro è usato nella produzione del cloruro di vinile monomero (CVM), che a sua volta è utilizzato per la produzione del PVC.
(5) […]
(6) Journal officiel de la République française (Gazzetta ufficiale della Repubblica francese) n. 279 dell'1.12.2004, pag. 20468.
(7) Secondo la definizione proposta dall'Istituto nazionale di statistica e di studi economici, un'impresa di medie dimensioni è un'impresa con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 4 999 e un fatturato non superiore a 1,5 miliardi di EUR o uno stato patrimoniale complessivo non superiore a 2 miliardi di EUR. Un'impresa con meno di 250 dipendenti ma con un fatturato superiore a 50 milioni di EUR e un totale dello stato patrimoniale superiore a 43 milioni di EUR è considerata anch'essa una media impresa.
(8) «Una modifica sostanziale degli obiettivi o dei mezzi del piano può essere approvata soltanto dal tribunale, su richiesta del debitore e sulla base della relazione del commissario per l'esecuzione del piano. Nei casi in cui la situazione del debitore permetta una modifica sostanziale del piano a vantaggio dei creditori, il commissario per l'esecuzione del piano può egli stesso rivolgersi al tribunale».
(9) La decisione di sottoscrivere tale prestito sarà adottata in base al flusso di cassa generato da Kem One nel 2014 e nel 2015.
(10) «Nel caso in cui una domanda di autorizzazione riguardi un impianto classificato da realizzare su un nuovo sito e suscettibile di porre, a causa di un pericolo d'esplosione o del rilascio di prodotti nocivi, rischi molto gravi per la salute o la sicurezza delle popolazioni vicine e per l'ambiente, è possibile istituire servitù di utilità pubblica riguardanti l'utilizzo del suolo e l'esecuzione di lavori soggetti a permesso di costruire».
(11) GU C 14 del 19.1.2008, pag. 2.
(12) Applicazione del premio di 650 punti base per un livello di garanzie reali caratterizzato da una qualità creditizia normale e di 1 000 punti base per un livello di garanzie reali caratterizzato da bassa qualità creditizia.
(13) GU C 244 dell'1.10.2004, pag. 2.
(14) […] EUR di contributi del datore di lavoro + […] EUR di imposte e tasse + […] EUR di contributi riguardanti il regime obbligatorio dovuti al gruppo Malakoff Médéric.
(15) Una quota del […] % dei debiti non condonati, pari a […] EUR, più i debiti non condonabili, pari a […] EUR, più i debiti sociali contratti posteriormente alla procedura di insolvenza, vale a dire 13 milioni di EUR.
(16) GU C 249 del 31.7.2014, pag. 1.
(17) Direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento) (GU L 334 del 17.12.2010, pag. 17).
(18) Decisione della Commissione del 26 luglio 2011 nel caso M.6218 — INEOS/Tessenderlo Group S-PVC Assets. Cfr. anche la decisione INEOS/Solvay/JV.
(19) Cfr. i punti 805, 828 e 838 della decisione INEOS/Solvay/JV.
(20) Il 9 giugno 2015, la Commissione ha quindi autorizzato l'acquisizione di talune imprese del ramo «cloruri di vinile» di INEOS da parte di ICIG e ha approvato quest'ultima quale acquirente degli elementi dell'attivo ceduti unitamente alla costituzione di un'impresa comune (IP/15/5147).
(21) Cfr. il punto 403 della decisione INEOS/Solvay/JV.
(22) Regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio, del 20 gennaio 2004, relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese (in prosieguo: «il regolamento comunitario sulle concentrazioni») (GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1).
(23) L'andamento storico degli ultimi dieci anni tende infatti a mostrare che la domanda di soda, il cui impiego è estremamente vario, cresce a un tasso molto simile a quello del PIB, mentre la domanda di cloro cresce a un tasso leggermente inferiore.
(24) Poiché i volumi di vendita nella regione geografica sono disponibili con un certo ritardo nelle statistiche professionali e non dipendono unicamente da Kem One, e dal momento che il rispetto della soglia fissata può comportare adattamenti relativamente rapidi della politica commerciale con riassegnazioni delle vendite all'interno della regione geografica coperta, è opportuno regolamentare la soglia della quota di mercato preso in considerazione. Quindi, se la quota di mercato supera del 10 % il limite fissato dalla presente decisione, si riterrà che tale limite non sia stato superato se il beneficiario ripristina la quota di mercato all'11 % entro un termine massimo di un anno a partire dalla prima relazione semestrale che ha segnalato il superamento.
(25) Cause riunite T-115/09 e T-116/09 — Electrolux e Whirlpool contro Commissione europea. EU:T:2012:76, punti da 50 a 58.
(26) Cfr. il punto 403 e seguenti della decisione INEOS/Solvay/JV.
ORIENTAMENTI
1.4.2016 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 86/42 |
INDIRIZZO (UE) 2016/450 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
del 4 dicembre 2015
che modifica l'Indirizzo BCE/2014/15 relativo alle statistiche monetarie e finanziarie (BCE/2015/44)
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,
visto lo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, in particolare gli articoli 5.1, 12.1 e 14.3,
visto il Regolamento (CE) n. 2533/98 del Consiglio, del 23 novembre 1998, sulla raccolta di informazioni statistiche da parte della Banca centrale europea (1),
considerando quanto segue:
(1) |
È necessario aggiornare la compilazione delle statistiche monetarie e finanziarie in ragione del fatto che, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1374/2014 della Banca centrale europea (BCE/2014/50) (2), le imprese di assicurazione sono assoggettate a obblighi di segnalazione statistica a partire dal primo trimestre 2016. Pertanto è necessario iniziare a elaborare statistiche su imprese di assicurazione (IS) nel quadro stabilito nell'Indirizzo BCE/2014/15 (3). |
(2) |
Pertanto, è opportuno modificare di conseguenza la Decisione BCE/2014/15, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE INDIRIZZO:
Articolo 1
Modifiche
L'indirizzo BCE/2014/15 è modificato come segue:
1) |
all'articolo 1, il paragrafo 2 è sostituito dal seguente: |
2) |
all'articolo 25, paragrafo 1, è aggiunto il seguente paragrafo: «Per consentire la redazione e l'aggiornamento dell'elenco delle IA a fini statistici di cui all'articolo 3 del Regolamento (UE) n. 1374/2014 della Banca centrale europea (BCE/2014/50) (*1), le variabili specificate nell'allegato V, parti 1 e 2, devono essere raccolte in RIAD agli intervalli predefiniti. Le BCN segnalano ogni aggiornamento di tali variabili, in particolare quando un'istituzione entra nell'insieme delle IA o lo abbandona. Le BCN trasmettono dati di riferimento completi come specificato nell'allegato V, parti 1 e 2, su imprese di assicurazione madri e controllate residenti, su tutte le filiali residenti a prescindere dalla residenza dell'impresa madre, nonché su tutte le filiali di imprese di assicurazione madri e controllate residenti che risultino residenti fuori del territorio economico dell'Unione. Questa serie di informazioni è integrata da dati di riferimento completi come precisato nell'allegato V, parti 1 e 2, relativi a filiali di imprese di assicurazione madri e controllate residenti che risultino residenti in Stati membri non dichiaranti e non partecipanti. Tale segnalazione può essere basata su una raccolta di dati più ampia che copra tutte le filiali di imprese di assicurazione madri e controllate residenti a prescindere dal loro paese di residenza. (*1) Regolamento (UE) n. 1374/2014 della Banca centrale europea, del 28 novembre 2014, sugli obblighi di segnalazione statistica delle imprese di assicurazione (BCE/2014/50) (GU L 366 del 20.12.2014, pag. 36)»;" |
3) |
all'articolo 25, paragrafo 2, è aggiunto il seguente paragrafo: «In occasione della prima presentazione dell'elenco delle IA, le BCN trasmettono alla BCE dati di riferimento trimestrali completi come specificato nell'allegato V, parte 1, relativi alle imprese di assicurazione madri e controllate residenti non oltre il 31 marzo 2016. Le BCN sono comunque invitate a trasmettere tali informazioni entro il 31 dicembre 2015. Le BCN trasmettono alla BCE dati di riferimento completi come precisato nelle parti 1 e 2 dell'allegato V su tutte le filiali residenti a prescindere dall'ubicazione delle rispettive imprese madri, nonché sulle filiali di imprese di assicurazione madri e controllate residenti che risultino residenti fuori del territorio economico dell'Unione e in Stati membri non dichiaranti e non partecipanti non oltre il 31 luglio 2016. Attributi richiesti su base annuale sono segnalati per tutte le istituzioni entro il 31 marzo 2016. Nelle trasmissioni successive, le BCN trasmettono alla BCE i possibili aggiornamenti delle variabili trimestrali specificate per le IA almeno con frequenza trimestrale, entro due mesi dalla data di riferimento. Le variabili annuali sono aggiornate per tutte le IA con frequenza annuale entro un termine massimo di sei mesi successivi alla data di riferimento del 31 dicembre.»; |
4) |
all'articolo 25, paragrafo 3, è aggiunto il seguente paragrafo: «Il quarto giorno lavorativo successivo al termine per la trasmissione degli aggiornamenti, entro le 18:00 ora Europa Centrale (O.E.C.), la BCE riceve copia dell'insieme dei dati delle IA e lo rende disponibile alle BCN. La BCE quindi rende l'elenco delle IA disponibile sul proprio sito Internet.»; |
5) |
all'articolo 26, il paragrafo 2 è sostituito dal seguente: |
6) |
è inserito il seguente articolo 26 bis: «Articolo 26 bis Statistiche delle IA 1. Ambito di applicazione della segnalazione 2. Frequenza della segnalazione e scadenza Le BCN segnalano alla BCE dati trimestrali sulle IA entro la fine della giornata lavorativa del decimo giorno lavorativo successivo alla scadenza del termine indicato per i dati trimestrali nell'articolo 8 del Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50). Per un periodo transitorio che abbraccia le segnalazioni dei primi tre trimestri del 2016 detto termine è prorogato al trentesimo giorno lavorativo successivo al suddetto termine per il primo trimestre 2016, al venticinquesimo giorno lavorativo successivo al suddetto termine per il secondo trimestre 2016 e al ventesimo giorno lavorativo al suddetto termine per il terzo trimestre 2016. Le BCN segnalano alla BCE dati annuali sulle IA entro la fine della giornata lavorativa del decimo giorno lavorativo successivo alla scadenza del termine indicato per i dati annuali nell'articolo 8 del Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50). Le date esatte di trasmissione sono comunicate alle BCN in anticipo nella forma di un calendario delle segnalazioni fornito dalla BCE entro settembre di ogni anno. Nella prima segnalazione alla BCE dei dati trimestrali sulle IA, le BCN sono tenute a presentare dati sulle consistenze in essere. Gli aggiustamenti di flusso sono trasmessi con la massima diligenza possibile. 3. Politica di revisione Si applicano alle revisioni dei dati trimestrali le seguenti regole generali:
4. Deroghe ed estrapolazioni Per assicurare la qualità delle statistiche relative alle IA dell'area dell'euro, quando le BCN concedono deroghe alle IA più piccole in conformità all'articolo 7, paragrafo 1, lettera a), del Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50), dette BCN estrapolano i dati trimestrali sulle IA segnalati alla BCE fino a una copertura del 100 %. Le BCE possono scegliere la procedura di estrapolazione per ottenere la copertura del 100 % in base ai dati raccolti conformemente all'articolo 7, paragrafo 1, lettera b), e all'articolo 7, paragrafo 1, lettera c), del Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50) purché le stime siano basate sulla corrispondente tipologia di IA (ossia assicurazioni vita, assicurazioni non vita, assicurazioni miste). Le BCN assicurano che, per i trimestri di riferimento del 2016 i dati segnalati alla BCE rappresentino il 100 % degli operatori soggetti agli obblighi di segnalazione. Le BCN che intendono accordare deroghe alle IA più piccole ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 1, lettera a) del Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50), raccolgono le informazioni necessarie per assicurare che i dati trasmessi alla BCE siano di elevata qualità. Le BCN che ricavano i dati richiesti dai dati raccolti a fini di vigilanza ai sensi della Direttiva 2009/138/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (*2), possono, a tal fine, (i) ampliare i dati raccolti per il giorno di apertura dalla data di riferimento del 1o gennaio 2016 (cfr. il paragrafo 5); (ii) aumentare la copertura degli operatori soggetti agli obblighi di segnalazione del/i primo/i trimestre/i di riferimento; ovvero (iii) utilizzare fonti di dati alternative dai quali ricavare dati estrapolati di qualità ugualmente elevata. 5. Segnalazione una tantum per il quarto trimestre 2015 Le BCN trasmettono alla BCE dati sulle consistenze di fine 2015 comprendenti, se necessario, approssimazioni per i principali aggregati come previsto nell'allegato II, parte 23. La BCN possono, a tal fine, utilizzare i dati riferiti al 1o gennaio 2016 raccolti a fini di vigilanza ai sensi della Direttiva 2009/138/CE. Tali dati sono trasmessi alla BCE insieme a quelli relativi al primo trimestre 2016. 6. Provenienza dei dati aggregati sui titoli Le BCN ricavano dati trimestrali aggregati su attività e passività per ciascuna tipologia di IA conformemente alle tabelle 2a e 3b dell'allegato II, parte 23, come segue:
7. Suddivisione di partecipazioni e quote di FI in base ai principali obiettivi di investimento Le BCN trasmettono alla BCE le migliori stime relative a partecipazioni e quote di FI detenute da IA suddivise per principali obiettivi di investimento (ossia fondi obbligazionari, fondi di investimento azionario, fondi misti, fondi immobiliari, hedge fund e altri fondi). Tali dati possono essere ricavati mediante l'associazione delle informazioni disaggregate per titolo (s-b-s)conformemente al Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50) dal CSDB come banca dati di riferimento. Se le partecipazioni/quote di FI detenute non risultano dal CSDB, le BCN stimano i dati mancanti o li ricavano da fonti alternative. In via transitoria, le BCN possono trasmettere tali dati alla BCE per la prima volta al momento della trasmissione dei dati relativi al secondo trimestre 2016 includendo altresì i dati per il primo trimestre 2016. 8. Stima di dati trimestrali per le riserve tecniche di assicurazione non vita Conformemente all'articolo 4, paragrafo 1, lettera c), del Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50), le BCN raccolgono i dati sulle riserve tecniche di assicurazione non vita suddivisi per settore di attività e area geografica con cadenza annuale. I dati trimestrali trasmessi dalle BCN alla BCE possono essere stimati sulla base di dati raccolti annualmente. 9. Metodi di valutazione e/o norme contabili I metodi di valutazione e/o le norme contabili di cui al Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50) si applicano anche quando le BCN segnalano i dati sulle IA alla BCE. 10. Note esplicative Le BCN presentano delle note esplicative nelle quali indicano le ragioni delle revisioni significative e delle revisioni effettuate al di fuori dei periodi di produzione regolari conformemente all'articolo 26 bis, paragrafo 3, lettera c). Inoltre, le BCN forniscono alla BCE le note esplicative concernenti gli aggiustamenti da riclassificazione. 11. Impostazione della raccolta dei dati Le BCN possono raccogliere dati da tutte le imprese di assicurazione residente nel paese («approccio basato sul paese ospitante») conformemente all'articolo 2, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50) ovvero possono ricavare i dati richiesti ai fini del SEBC da quelli raccolti a fini di vigilanza ai sensi della Direttiva 2009/138/CE conformemente all'articolo 2, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50) («approccio basato sul paese d'origine»). Di norma, i dati trasmessi alla BCE conformemente al presente indirizzo rispecchiano l'approccio basato sul paese ospitante. Tuttavia, le BCN che ricavano i dati richiesti ai fini del SEBC dalla raccolta di dati di vigilanza possono trasmettere i dati seguendo l'approccio basato sul paese d'origine se la differenza tra l'approccio basato sul paese ospitante e quello basato sul paese d'origine non è ritenuto significativo. La questione se la differenza tra l'approccio basato sul paese ospitante e quello basato sul paese d'origine sia significativa è decisa sulla base dei dati sui premi segnalati conformemente alla tabella 3 dell'allegato III, parte 23, del presente indirizzo. A seguito di tale valutazione, la BCE, in stretta collaborazione con le BCN, definirà l'approccio da seguire in nella trasmissione dei dati raccolti con l'approccio basato sul paese ospitante alla BCE. Fino a che tale approccio non sia stato definito, le BCN non sono tenute a procedere ad aggiustamenti dei dati. Le BCN che intendono aggiustare i dati possono, su base volontaria e impiegando la massima diligenza, ricavare dati con l'approccio basato sul paese ospitante utilizzando dati raccolti con l'approccio basato sul paese d'origine. A tal fine, possono aversi contatti bilaterali e scambi di dati tra BCN interessate. (*2) Direttiva 2009/138/CE de Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (Solvibilità II) (GU L 335 del 17.12.2009, pag. 1).»;" |
7) |
gli Allegati I e II sono modificati in modo conforme all'Allegato al presente Indirizzo. |
Articolo 2
Efficacia e attuazione
Gli effetti del presente indirizzo decorrono dal giorno della notifica alle BCN degli Stati membri. Le BCN degli Stati membri la cui moneta è l'euro si conformano al presente indirizzo a partire dal 1o gennaio 2016.
Articolo 3
Destinatari
Le BCN degli Stati membri la cui moneta è l'euro sono destinatarie del presente indirizzo.
Fatto a Francoforte sul Meno, il 4 dicembre 2015.
Il presidente della BCE
Mario DRAGHI
(1) GU L 318 del 27.11.1998, pag. 8.
(2) Regolamento (CE) n. 1374/2014 della Banca centrale europea, del 28 novembre 2014, sugli obblighi di segnalazione statistica delle imprese di assicurazione (BCE/2014/50) (GU L 366 del 20.12.2014, pag. 36).
(3) Indirizzo BCE/2014/15, del 4 aprile 2014, relativo alle statistiche monetarie e finanziarie (GU L 340 del 26.11.2014, pag. 1).
ALLEGATO
Gli allegati II, III, IV e V sono modificati come segue:
1) |
nell'allegato II, la tabella sulle statistiche relative ai fondi pensione contenuta nel paragrafo 1 della parte 22 è sostituita dalle seguenti tabelle: «Attività dei fondi pensione
Passività fondi pensione
|
2) |
all'allegato II è aggiunta la seguente parte 23: «PARTE 23 Statistiche delle IA Tabella 1 Dati su attività e passività da fornirsi per il quarto trimestre 2015: consistenze (3)
Tabella 2a Dati su attività da fornirsi su base trimestrale: consistenze e aggiustamenti ai dati di flusso
Tabella 2b Dati su passività da fornirsi su base trimestrale: consistenze e aggiustamenti ai dati di flusso
Tabella 3 Dati su premi, indennizzi e commissioni da fornirsi su base annuale
|
3) |
all'allegato III, le parti 2, 3 e 4 sono sostituite dalle seguenti: «PARTE 2 Definizioni della struttura dei dati e serie di dati 1. Nei messaggi SDMX scambiati, i concetti statistici possono essere utilizzati o come dimensioni (nel comporre le “chiavi” che identificano le serie temporali) o come attributi (che forniscono informazioni sui dati). Le dimensioni e gli attributi codificati traggono i loro valori da liste di codici predefinite. Le DSD definiscono la struttura delle chiavi delle serie scambiate, in termini di concetti e liste di codici associati. Inoltre, essi definiscono le loro relazioni con i relativi attributi. La medesima struttura può essere utilizzata per diversi flussi di dati che sono differenziati dalle informazioni sulla serie di dati. 2. Nel contesto delle statistiche monetarie e finanziarie, la BCE ha definito 12 DSD usate correntemente per lo scambio di statistiche con il SEBC e con altre organizzazioni internazionali. Per la maggior parte di tali DSD, viene scambiata una serie di dati con quella struttura e di conseguenza l'identificatore della DSD e il connesso identificatore della serie di dati (ISD) utilizzati nei messaggi dati SDMX coincidono. Ai fini del trattamento, della tempestività e della responsabilità, sono state definite due serie di dati che seguono la DSD “ECB_BSI1” e sono identificate al livello di ISD. Analogamente sono state definite due differenti serie di dati che seguono la DSD “ECB_ICPF1” e sono identificate a livello di ISD. Le seguenti caratteristiche dei flussi di dati sono in produzione:
2.1 L'ISD “ECB_BSI1” è utilizzato per definire le chiavi della serie di dati su:
2.2 Ai fini delle imprese di assicurazione e fondi pensione (ICPF), l'ISD “ECB_ICPF1” è utilizzato per definire le chiavi delle serie di dati su attività e passività di imprese di assicurazione e attività e passività di fondi pensione. PARTE 3 Dimensioni La tabella seguente identifica le dimensioni che compongono le chiavi delle serie delle specifiche statistiche monetarie e finanziarie elencate nella parte 2, il loro formato e le liste di codici dalle quali traggono i loro valori.
Frequenza. Questa dimensione indica la frequenza delle serie temporali segnalate. I requisiti specifici per lo scambio dei dati sono i seguenti:
Area di riferimento. Questa dimensione si riferisce al paese di residenza dell'istituzione segnalante. Nella DSD “ECB_SEC1” essa indica il paese di residenza del settore emittente (*1). Indicatore di aggiustamenti. Questa dimensione indica se i dati sono destagionalizzati e/o corretti per il numero di giorni lavorativi. Disaggregazione settoriale di riferimento di bilancio. Questa dimensione si riferisce al settore segnalante secondo la disaggregazione definita nella lista di codici associata. Disaggregazione settoriale di riferimento. Questa dimensione indica il settore di riferimento per gli indicatori finanziari strutturali (nella DSD “ECB_SSI1”). Settore emittente dei titoli. Questa dimensione si riferisce al settore degli emittenti dei titoli (nella DSD “ECB_SEC1”). Tipologia di informazione PSS. Questa dimensione rappresenta la tipologia generale di informazioni da fornire nell'ambito della DSD “ECB_PSS1”. Strumento PSS. Questa dimensione, utilizzata nella DSD “ECB_PSS1”, indica il particolare tipo di strumento/supporto utilizzato per le operazioni di pagamento, per esempio carte con funzione di contante o bonifici ecc. Punto di accesso PSS. Questa dimensione è collegata al tipo di terminale o sistema attraverso il quale la sottostante operazione di pagamento è stata effettuata. Per la corrispondenza dei sistemi di pagamento e i valori del codice del punto di accesso PSS, si veda l'allegato II, parte 16. Tipologia di dati PSS. Nell'ambito PSS, questa dimensione fornisce l'unità di misura per l'osservazione, cioè se per tale voce deve essere segnalato un numero o un valore (per esempio numero di operazioni per carta, valore delle operazioni per carta ecc.). Impostazione della raccolta dei dati. Questa dimensione indica se i dati rispecchiano l'approccio del paese ospitante o l'approccio del paese d'origine. Settore dell'istituzione segnalante Altri intermediari finanziari Questa dimensione indica il settore dell'istituzione segnalante nell'ambito del settore degli AIF. Settore segnalante fondi di investimento Questa dimensione indica il settore dell'istituzione segnalante nell'ambito del settore dei FI. Settore segnalante Società veicolo. Questa dimensione indica il settore dell'istituzione segnalante nell'ambito del settore delle SV. Settore segnalante. Questa dimensione indica se l'istituzione segnalante è un FP, o un tipo di IA. Disaggregazione settoriale di riferimento Dati bancari consolidati. Questa dimensione indica la proprietà e il tipo di istituzione segnalante (enti creditizi nazionali e controllate o filiali estere). Dimensione del settore Dati bancari consolidati. Questa dimensione indica le dimensioni dell'istituzione segnalante rispetto alle sue attività totali. Si applica solo agli enti creditizi nazionali. Indicatore finanziario strutturale. Questa dimensione è specifica della DSD “ECB_SSI1” e rappresenta il tipo di indicatore finanziario strutturale. Voce di bilancio. Questa dimensione indica la voce di bilancio IFM così come definita nel Regolamento (UE) n. 1071/2013 (BCE/2013/33). Voce di bilancio Altri intermediari finanziari. Questa dimensione indica una voce di bilancio degli AIF. Gli AIF si concentrano su attività finanziarie diverse a seconda del tipo di istituzione e non tutte le voci di bilancio si applicano a tutti i tipi di intermediari. Pertanto, mentre la maggior parte delle voci di bilancio sono comuni a tutti i tipi di altri intermediari finanziari, “altre attività” e “altre passività” possono avere definizioni diverse per i diversi tipi di intermediari. Dal lato delle attività, sono state adottate due diverse definizioni per la voce “altre attività”: (a) per gli operatori su valori mobiliari e strumenti derivati (OVMSD) questa voce include i prestiti; e (b) per le società finanziarie che concedono finanziamenti (SF) questa voce include depositi, cassa, quote di fondi di investimento, capitale fisso e derivati finanziari. Riguardo alla voce “altre passività”: (a) per gli OVMSD questa voce esclude titoli di debito, capitale e riserve e strumenti finanziari derivati; e (b) per le SF questa voce include gli strumenti finanziari derivati. Categoria dei titoli. Questa dimensione si riferisce alle voci tratte dalla lista di voci stabilita per i conti finanziari dell'unione monetaria (CFUM) in linea con concetti del Sistema europeo dei conti. È utilizzata solo per la DSD “ECB_SEC1”. Attività e passività fondi di investimento. Questa dimensione si riferisce alla voce delle attività e delle passività dei FI come definita nel Regolamento (UE) n. 1073/2013 (BCE/2013/38). Attività e passività Società veicolo Questa dimensione si riferisce alla voce delle attività e delle passività delle SV come definita nel Regolamento (UE) n. 1075/2013 (BCE/2013/40). Attività e passività Imprese di assicurazione e fondi pensione Questa dimensione si riferisce alla voce delle attività e passività delle IA e dei FP. Nel caso delle IA le voci sono definite nel Regolamento (CE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50). Nel caso dei FP le voci sono definite nel SEC 2010. Voce Operazioni imprese di assicurazione Questa dimensione si riferisce alle voci delle operazioni delle IA ossia a premi, indennizzi e commissioni, come definite nel Regolamento (UE) n. 1374/2014 (BCE/2014/50). Voce Dati bancari consolidati. Questa dimensione indica la voce dello schema di segnalazione dei dati bancari consolidati che deve essere segnalata (dal conto economico, dallo stato patrimoniale e dalle relazioni sull'adeguatezza patrimoniale delle banche). Scadenza originaria. Per le DSD “ECB_BSI1”, “ECB_FVC1”, “ECB_IVF1”, “ECB_CBD1” e “ECB_OFI1” questa dimensione indica la scadenza originaria delle VdB. Per la DSD “ECB_MIR1”, questa dimensione indica, per le voci sulle consistenze, la disaggregazione per scadenza originaria o per periodo di preavviso dei depositi o dei prestiti; per le voci sulle nuove operazioni essa indica la disaggregazione per scadenza originaria o per periodo di preavviso, nel caso dei depositi, e il periodo iniziale di determinazione, nel caso dei prestiti. Durata Questa dimensione indica la scadenza originaria e la vita residua dello strumento nella DSD “ECB_ICPF1”. Valutazione dei titoli. Questa dimensione identifica il metodo di valutazione applicato per le statistiche in materia di emissioni di titoli nella DSD “ECB_SEC1”. Tipologia di dati Questa dimensione descrive la tipologia di dati segnalati nelle DSD “ECB_BSI1”, “ECB_SSI1”, “ECB_OFI1” e “ECB_IVF1”, “ECB_FVC1”, “ECB_CBD1”, “ECB_ICPF1” e “ECB_ICO1”. Tipologia di dati TIFM. Nella DSD “ECB_MIR1” questa dimensione distingue le statistiche sui tassi di interesse delle IFM da quelle sui volumi delle nuove operazioni o delle consistenze. Tipologia di dati Titoli. Questa dimensione indica la tipologia di dati contenuti all'interno delle statistiche sull'emissione di titoli nella DSD “ECB_SEC1”. Le emissioni nette sono comunicate solo nel caso in cui non sia possibile la disaggregazione in emissioni lorde e rimborsi. Consistenze, flussi. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, indica la tipologia di dati, consistenze o flussi dei dati segnalati. Area di riferimento per le statistiche finanziarie internazionali della BRI. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, rappresenta l'area di residenza delle istituzioni segnalanti. Tipologia bancaria CBS. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, si riferisce al gruppo del corrispondente settore segnalante. Per la trasmissione alla BCE si deve utilizzare il codice “4P”, ossia, i dati devono essere segnalati solo per uffici bancari nazionali relativi a dati bancari consolidati di grandi gruppi bancari. Base segnaletica CBS. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, rappresenta la base di registrazione di un credito o un'esposizione. Tipologia di posizione CBS. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, rappresenta la tipologia di posizione finanziaria registrata dai dati. Vita residua CBS. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, rappresenta la vita residua dei crediti e delle esposizioni registrati. Tipo di valuta del luogo di registrazione CBS. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, rappresenta il tipo di valuta dei crediti registrati. Settore di controparte CBS. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, è connessa alla disaggregazione per settore della controparte per i crediti o le esposizioni registrati. Area di controparte CBS. Questa dimensione, che è specifica di “BIS_CBS”, fornisce l'area di residenza della controparte della voce pertinente. Area di controparte. Questa dimensione fornisce l'area di residenza della controparte della voce pertinente. Categoria di importo. Questa dimensione fornisce la categoria dell'importo dei nuovi prestiti a società non finanziarie; i nuovi prestiti sono segnalati anche secondo la loro dimensione. È pertinente solo per la DSD “ECB_MIR1”. Bilancio per settore di controparte. Questa dimensione è collegata alla disaggregazione per settore della controparte delle VdB. Nella DSD “ECB_ICPF1”, indica il settore della controparte della voce rilevante. Settore di controparte. Questa dimensione, definita nella DSD “ECB_PSS1” rappresenta la disaggregazione per settore del tipo di beneficiario (controparte) coinvolto nell'operazione di pagamento. Settore cedente Società veicolo. Questa dimensione, definita nella DSD “ECB_FVC1”, rappresenta il settore del trasferente (cedente) delle attività, o di un insieme di attività, e/o del rischio di credito delle attività o dell'insieme di attività della struttura della cartolarizzazione. Unità Imprese di assicurazione Questa dimensione indica l'unità operativa interessata dell'IA. Valuta dell'operazione. Questa dimensione descrive la valuta nella quale i titoli sono emessi (per la DSD “ECB_SEC1”) o in cui sono espressi: (a) le voci di bilancio IFM (per la DSD “ECB_BSI1”); (b) gli indicatori finanziari strutturali (per la DSD “ECB_SSI1”); (c) i depositi e prestiti (per la DSD “ECB_MIR1”); (d) le attività e passività dei FI (per la DSD “ECB_IVF1”); (e) le operazioni di pagamento (per la DSD “ECB_PSS1”); (f) le attività e passività delle SV (per la DSD “ECB_FVC1”); (g) le voci di bilancio AIF (per la DSD “ECB_OFI1”); (h) le voci dei dati bancari consolidati (per la DSD “ECB_CBD1”) e (i) le operazioni in attività e passività di IA e FP (per la DSD “ECB_ICPF”). Denominatore della valuta. Questa dimensione descrive la valuta in cui sono espresse (a) attività e passività di IA e FP e (b) operazioni di IA (per la DSD “ECB_ICO1”). Denominazione della serie o calcolo speciale. Questa dimensione indica il denominatore della valuta in cui sono espresse le osservazioni nell'ambito di una serie temporale oppure specifica il calcolo sottostante. Suffisso di bilancio. Questa dimensione, presente nella DSD “ECB_BSI1”, fornisce la valuta in cui sono espresse le osservazioni nell'ambito di una serie temporale o specifica il calcolo sottostante. Suffisso delle serie nel contesto mobiliare. Questa dimensione contiene tipologie supplementari di dati per serie derivate. È utilizzata solo per la DSD “ECB_SEC1”. Operazioni coperte dai tassi di interesse. Questa dimensione, specifica della DSD “ECB_MIR1”, indica se le statistiche sui tassi di interesse IFM si riferiscono alle consistenze o a una nuova operazione. PARTE 4 Attributi Le sezioni seguenti spiegano in dettaglio gli attributi associati ai dati scambiati. La sezione1 definisce gli attributi per DSD, ivi compreso il loro formato e il loro livello di assegnazione. La sezione 2 illustra la responsabilità dei partner dello scambio di dati nel SEBC per la creazione e il mantenimento degli attributi, così come il loro status. Infine, le sezioni 3, 4 e 5 si concentrano sul contenuto degli attributi, distinti per livello di assegnazione, rispettivamente: parentela, serie temporale e livello di osservazione. Sezione 1: Attributi codificati e non codificati definiti nelle DSD ECB_BSI1, ECB_SSI1, ECB_MIR1, ECB_OFI1, ECB_SEC1, ECB_PSS1, ECB_IVF1, ECB_FVC1, ECB_CBD1, BIS_CBS, ECB_ICPF1 e ECB_ICO1 In aggiunta alle dimensioni che definiscono le chiavi della serie, è definita una serie di attributi. Gli attributi sono allegati a vari livelli dello scambio di informazioni: al livello di parentela, al livello di serie temporale o al livello di osservazione. Come illustrato di seguito, essi traggono il loro valore da liste di codici predefinite oppure non sono codificati e sono usati per aggiungere spiegazioni testuali sui relativi aspetti dei dati. I valori degli attributi sono scambiati solo quando sono stabiliti per la prima volta e ogniqualvolta cambino, ad eccezione degli attributi obbligatori allegati al livello di osservazione, che sono allegati a ogni osservazione e segnalati a ogni trasmissione di dati. La seguente tabella fornisce informazioni sugli attributi definiti per ogni DSD considerata, sul livello al quale essi sono allegati, sul loro formato e sulla denominazione della lista di codici dalla quale gli attributi codificati traggono i loro valori.
Sezione 2: Proprietà comuni agli attributi per le DSD ECB_BSI1, ECB_SSI1, ECB_MIR1, ECB_OFI1, ECB_SEC1, ECB_PSS1, ECB_IVF1, ECB_FVC1, ECB_CBD1, BIS_CBS, ECB_ICPF1 e ECB_ICO1: BCN segnalanti alla BCE (15) Ciascun attributo è caratterizzato da talune caratteristiche tecniche, che sono elencate nella seguente tabella.
La definizione di un insieme di attributi da scambiare congiuntamente ai dati consente di fornire informazioni aggiuntive sulle serie temporali scambiate. Qui di seguito sono riportati i dettagli delle informazioni fornite dagli attributi per le serie di dati statistiche della BCE qui considerate. Sezione 3: Attributi a livello di parentela Obbligatorio TITLE_COMPL (Complemento del titolo). Questo attributo consente un numero più elevato di caratteri rispetto all'attributo TITLE e per tale ragione sostituisce TITLE come attributo obbligatorio per registrare il titolo delle serie. UNIT (Unità)
UNIT_MULT (Moltiplicatore di unità)
DECIMALS (Decimali)
METHOD_REF (Riferimento metodologico). Questo attributo è utilizzato solo per la serie di dati PSS e indica se, per ogni serie temporale o per parte di essa, è utilizzata la definizione “perfezionata” del 2005 o una definizione precedente. Sono definiti due valori:
L'attributo deve anche indicare il periodo al quale si applica ciascuna definizione. Per esempio, “definizioni 2005 per l'intera serie”, “definizioni del 2005 a partire dai dati riferiti al 2003, definizioni precedenti per il resto”, oppure “definizioni precedenti fino ai dati riferiti al 2004”. Condizionali TITLE (Titolo). Le BCN possono utilizzare l'attributo TITLE per la costruzione di titoli abbreviati. NAT_TITLE (Titolo lingua nazionale). Le BCN possono utilizzare l'attributo NAT_TITLE per fornire una descrizione precisa e altre informazioni aggiuntive o distintive nella propria lingua nazionale. Benché l'utilizzo di lettere maiuscole e minuscole non dia problemi, le BCN si devono limitare a utilizzare l'insieme di caratteri Latin –1. In generale, lo scambio di caratteri accentati e di simboli alfanumerici estesi deve essere testato prima di farne regolarmente uso. COMPILATION (Compilazione). Per le serie di dati BIS, IVF, FVC, ICO e MIR questo attributo può essere utilizzato per ulteriori spiegazioni testuali dei metodi di compilazione, delle ponderazioni, delle procedure statistiche utilizzati per compilare le serie sottostanti, in particolare se essi divergono dalle regole e dagli standard della BCE. In generale, la struttura delle note esplicative nazionali richieste è la seguente:
Per la serie di dati SSI, l'attributo “compilazione” comprende informazioni sui collegamenti con il quadro regolamentare dell'UE per gli intermediari diversi dagli enti creditizi. Per la famiglia di codici OFI, i punti da 1 a 5 delle note esplicative nazionali forniscono una descrizione dettagliata delle informazioni che devono essere incluse in questo attributo (allegato II, parte 11). Analogamente, per la serie di dati SEC, i punti 1, 2, 4, 5, 8, 9 e 10 delle note esplicative nazionali forniscono una descrizione dettagliata delle informazioni che devono essere incluse in questo attributo (allegato II, parte 12). COVERAGE (Copertura)
SOURCE_AGENCY (Agenzia fonte). Questo attributo sarà fissato dalla BCE in un valore che rappresenti il nome della BCN che fornisce i dati. Sezione 4: Attributi al livello di serie temporali Obbligatori COLLECTION (Indicatore di raccolta). Questo attributo fornisce informazioni sul periodo o sul momento in cui viene misurata una serie temporale (ad esempio inizio periodo, periodo centrale o fine periodo) oppure indica se i dati sono delle medie.
Condizionali DOM_SER_IDS (Identificatori delle serie nazionali). Questo attributo consente di fare riferimento ai codici utilizzati nelle banche dati nazionali per identificare le serie corrispondenti (è possibile specificare anche formule che utilizzano codici di riferimento nazionali). UNIT_INDEX_BASE (Base dell'indice di unità). Questo attributo è obbligatorio quando è associato a una chiave della serie che esprime un indice. Esso indica il riferimento e il valore base per gli indici ed è utilizzato solamente per le serie degli indici relativi alle consistenze nozionali calcolati dalla BCE e divulgati al Sistema europeo di banche centrali. BREAKS (Discontinuità). Questo attributo descrive discontinuità e cambiamenti rilevanti che si verificano nel corso del tempo nell'attività di raccolta, nella copertura delle segnalazioni e nella compilazione delle serie. Nel caso di discontinuità, dichiarare se possibile il grado di confrontabilità dei dati vecchi e nuovi. PUBL_PUBLIC, PUBL_MU, PUBL_ECB (Pubblicazione fonte, Pubblicazione fonte (solo area dell'euro), Pubblicazione fonte (solo BCE)]. Questi attributi saranno fissati dalla BCE se i dati saranno presentati in pubblicazioni della BCE, siano esse destinate al pubblico o riservate. Essi forniscono un riferimento (ad esempio pubblicazioni, voci ecc.) ai dati pubblicati. Sezione 5: Attributi a livello di osservazione Se una BCN desidera modificare un attributo assegnato al livello di osservazione deve contestualmente segnalare di nuovo la/le rispettiva/e osservazione/i. Se una BCN modifica un'osservazione senza fornire anche il valore del pertinente attributo, i valori esistenti saranno sostituiti dai valori di default. Obbligatori OBS_STATUS (Stato dell'osservazione). Le BCN segnalano un valore relativo stato dell'osservazione per ciascuna osservazione scambiata. Questo attributo è obbligatorio e va fornito in ogni trasmissione di dati per ogni singola osservazione. Quando procedono alla revisione del valore dell'attributo, le BCN dovrebbero ritrasmettere sia il valore dell'osservazione (anche se invariato) sia il nuovo contrassegno indicativo dello stato dell'osservazione. L'elenco che segue specifica i possibili valori da assegnare a questo attributo, secondo la gerarchia concordata, ai fini delle presenti statistiche: “A”= valore normale (di default per le osservazioni esistenti), “B”= valore di discontinuità per le seguenti serie di dati: SSI, MIR, CBD e PSS (*4), “M”= valore mancante, dati inesistenti, “L”= valore mancante, dati esistenti ma non raccolti, “E”= valore stimato (*5), “P”= valore provvisorio (questo valore può essere utilizzato, in ogni trasmissione dei dati, con riferimento all'ultima osservazione disponibile, se la si considera provvisoria). In circostanze normali, si dovrebbero segnalare i valori numerici allegando lo stato dell'osservazione “A” (valore normale). Altrimenti, è dato un valore diverso da “A” secondo la lista di cui sopra. Se un'osservazione si può qualificare con due caratteristiche, è segnalata la più importante, secondo la gerarchia di cui sopra. In ogni trasmissione di dati, le ultime osservazioni disponibili possono essere segnalate come provvisorie e contrassegnate indicando lo stato dell'osservazione “P”, se sono considerate provvisorie. Queste osservazioni possono assumere valori definiti ed essere segnalate indicando lo stato dell'osservazione “A” in uno stadio successivo nel quale i nuovi valori rivisti e i nuovi contrassegni di stato dell'osservazione sostituiscono quelli provvisori. I valori mancanti (“-”) sono segnalati quando non è possibile segnalare un valore numerico (ad esempio perché i dati sono inesistenti o perché non sono raccolti). In nessun caso un'osservazione mancante dovrebbe essere segnalata come “zero”, poiché lo zero è un normale valore numerico che indica un ammontare preciso e valido. Se le BCN non sono in grado di identificare l'esatto motivo di un valore mancante o se non possono utilizzare l'intera gamma di valori presenti nella lista di codici CL_OBS_STATUS per segnalare le osservazioni mancanti (“L” o “M”), si utilizza il valore “M”. Quando, a causa di condizioni statistiche locali, i dati per una serie temporale non sono raccolti in specifiche date o per la lunghezza totale delle serie temporali (il fenomeno economico sottostante esiste, ma non è soggetto a rilevazione statistica), si segnala un valore mancante (“-”) indicando con “L” lo stato dell'osservazione in ciascun periodo, Quando, a causa di prassi di mercato locali o del quadro giuridico/economico, una serie temporale (o parte di essa) non è applicabile (il fenomeno sottostante non esiste) si segnala un valore mancante (“-”) indicando con “M” lo stato dell'osservazione. Condizionali OBS_CONF (Riservatezza dell'osservazione). Le BCN segnalano un valore relativo alla riservatezza dell'osservazione per ogni osservazione scambiata. Mentre questo attributo è definito come condizionale nel file delle definizioni strutturali della BCE, esso dovrebbe essere fornito in ogni trasmissione di dati per ogni singola osservazione, giacché ogni osservazione riservata dovrebbe essere adeguatamente contrassegnata. Quando procedono alla revisione del valore di questo attributo, le BCN ritrasmettono sia il valore dell'osservazione associato sia il contrassegno indicativo dello stato dell'osservazione (anche se invariati). L'elenco che segue specifica i possibili valori da assegnare a questo attributo ai fini delle presenti statistiche: “F”= libera pubblicazione, “N”= da non pubblicare, riservato a uso interno, “C”= informazione statistica riservata nel senso di cui all'articolo 8 del regolamento (CE) n. 2533/98 del Consiglio, “S”= riservatezza secondaria fissata e gestita dal destinatario, da non pubblicare, “D”= riservatezza secondaria fissata dal mittente, da non pubblicare. Questo codice può essere utilizzato dalle BCN che operano già una differenziazione tra riservatezza primaria e secondaria nel loro sistema di segnalazione. In caso contrario, la BCN segnalante deve utilizzare “C” per contrassegnare la riservatezza secondaria. OBS_PRE_BREAK (Valore dell'osservazione pre-discontinuità). Questo attributo contiene il valore dell'osservazione pre-discontinuità, che è un campo numerico come l'osservazione (*6). In generale, è fornito quando si verifica una discontinuità; in questo caso deve essere fissato lo stato dell'osservazione indicando “B” (valore di discontinuità). Ai fini delle serie di dati BSI, IVF, FVC, OFI, ICPF e ICO questo attributo non è richiesto in quanto tale informazione è già disponibile nelle serie relative alle riclassificazioni o nelle serie che rappresentano le operazioni finanziarie. È stato aggiunto alla lista degli attributi poiché è parte della comune sottocategoria di attributi per tutte le serie di dati. OBS_COM(Commento sull'osservazione). Questo attributo può essere utilizzato per fornire commenti testuali sulle osservazioni (ad esempio per descrivere le stime effettuate su una specifica osservazione per mancanza di dati, per motivare una possibile osservazione anomala o fornire dettagli in merito a cambiamenti nelle serie temporali segnalate). (*1) Per le BCN, il paese di residenza del settore emittente è il paese di residenza della BCN." (*4) Se si segnala “B” per OBS_STATUS allora deve essere riportato un valore anche sotto l'attributo OBS_PRE_BREAK." (*5) Lo stato dell'osservazione “E” è da utilizzare per tutte le osservazioni o periodi di dati che sono il risultato di stime e non possono essere considerati come valori normali." (*6) I quattro elementi valore dell'osservazione e OBS_STATUS, OBS_CONF e OBS_PRE_BREAK sono considerati come un'unica entità. Ciò significa che le BCN sono tenute a inviare tutte le informazioni complementari per un'osservazione (quando gli attributi non sono segnalati, i loro valori precedenti sono sostituiti dai valori di default)»;" |
4) |
l'allegato VI è modificato come segue:
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5) |
l'allegato V è sostituito dal seguente: «ALLEGATO V ELENCO DELLE UNITÀ ISTITUZIONALI A FINI STATISTICI PARTE 1 Raccordo dell'elenco degli attributi del Register of Institutions and Affiliates Database (RIAD) con specifiche serie di dati mantenute a fini statistici
PARTE 2 Tipi di rapporti tra unità organizzative
PARTE 3 Definizioni e affinamento delle istruzioni di segnalazione
PARTE 4 Trasmissione di dati Le BCN possono fornire (aggiornamenti dei) dati di riferimento on line o in modalità batch attraverso il RIAD secondo uno dei formati presentati nel documento intitolato “Disposizioni tecniche relative allo scambio di dati nel quadro del sistema di scambio dei dati RIAD” (“Exchange Specification for the RIAD Data Exchange System”). L'inserimento di nuove entità nel RIAD (così come la cancellazione eccezionale dalla banca dati) è sempre possibile in modalità on line o batch. Il RIAD adotta un approccio parsimonioso nella gestione dei dati di riferimento, il che significa che ogni variazione nei dati di riferimento di una singola entità può essere applicata per specifici (singoli) attributi. Eccetto il caso di errore materiale, nessuna unità registrata nel RIAD è cancellata; la sua durata di vita è determinata inserendo una data di creazione o una data di chiusura. Le modifiche di attributi singoli sono attuate tramite la variazione (dell'intervallo di validità) di valori specifici»; |
6. |
nel Glossario sono aggiunte le seguenti definizioni:
(*11) Regolamento delegato (UE) n. 2015/35 della Commissione, del 10 ottobre 2014, che integra la Direttiva 2009/138/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (Solvibilità II) (GU L 12 del 17.1.2015, pag. 1).» " |
(*1) Per le BCN, il paese di residenza del settore emittente è il paese di residenza della BCN.
(*4) Se si segnala “B” per OBS_STATUS allora deve essere riportato un valore anche sotto l'attributo OBS_PRE_BREAK.
(*5) Lo stato dell'osservazione “E” è da utilizzare per tutte le osservazioni o periodi di dati che sono il risultato di stime e non possono essere considerati come valori normali.
(*6) I quattro elementi valore dell'osservazione e OBS_STATUS, OBS_CONF e OBS_PRE_BREAK sono considerati come un'unica entità. Ciò significa che le BCN sono tenute a inviare tutte le informazioni complementari per un'osservazione (quando gli attributi non sono segnalati, i loro valori precedenti sono sostituiti dai valori di default)»;
(*7) Ciò è conforme al SEC 2010 e agli altri standard statistici internazionali.
(*8) Tuttavia, il Regolamento (UE) n. 1073/2013 (BCE/2013/38) impone la segnalazione separata dei dati relativi alle nuove emissioni e rimborsi di partecipazioni/quote di FI durante il mese di riferimento per la segnalazione.
(*9) La definizione e la classificazione di “Altre variazioni” sono ampiamente coerenti con quelle del SEC 2010. La categoria “Riclassificazioni e altri aggiustamenti” equivale grosso modo a “Altre variazioni di volume delle attività e delle passività” (K.1-K.6, cfr. i paragrafi 6.03-25), mentre “Rivalutazioni” può corrispondere a “Guadagni e perdite nominali in conto capitale” (K.7, cfr. paragrafi 6.26-64). Per le statistiche relative alle VdB, uno scostamento significativo è il fatto che le “Svalutazioni di crediti” figurino nella stessa categoria delle “Rivalutazioni” (e precisamente come rivalutazioni dovute a variazioni di prezzo), mentre nel SEC 2010 sono di norma considerate “Altre variazioni di volume” (paragrafo 6.14) — ad eccezione delle perdite realizzate alla cessione dei crediti; tali perdite, che sono pari alla differenza tra il prezzo dell'operazione e il valore contabile di bilancio del credito, devono essere registrate come una rivalutazione (paragrafo 6.58). L'inserimento di “Svalutazioni di crediti” nella voce “Rivalutazioni” costituisce uno scostamento anche rispetto alle norme relative alla posizione netta con l'estero (p.n.e.). Nella p.n.e. tali svalutazioni di crediti sono considerate come “Altri aggiustamenti” e non come “Variazioni dei prezzi o dei tassi di cambio”. Per le statistiche relative ai FI, le “Cancellazioni/svalutazioni di crediti” non sono richieste.
(*10) La Direzione Contabilità e finanze della BCE segnala gli aggiustamenti relativi al bilancio della BCE.»;
(*11) Regolamento delegato (UE) n. 2015/35 della Commissione, del 10 ottobre 2014, che integra la Direttiva 2009/138/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (Solvibilità II) (GU L 12 del 17.1.2015, pag. 1).» »
(1) Questa voce può includere riserve tecniche di assicurazione contro i danni (SEC 2010: F61) diritto dei fondi pensione nei confronti dei gestori dei fondi (SEC 2010: F64) e riserve per escussioni di garanzie standard (SEC 2010: F.66).
(2) Tale voce, incluse le relative disaggregazioni, può includere diritti dei gestori dei fondi pensione (SEC 2010: F64) e diritti a prestazioni non pensionistiche (SEC 2010: F.65).
(3) La data del 1 gennaio 2016 può essere usata come riferimento.
(4) Questa voce può includere riserve tecniche di assicurazione contro i danni (SEC 2010: F61) diritto dei fondi pensione nei confronti dei gestori dei fondi (SEC 2010: F64) e riserve per escussioni di garanzie standard (SEC 2010: F.66)
(5) In caso di Stati membri non appartenenti all'area dell'euro, “IFM” e “istituzioni diverse dalle IFM” si riferiscono rispettivamente a “banche” e “istituzioni diverse dalle banche”.
(6) Questa voce può includere diritti a prestazioni non pensionistiche (SEC 2010: F.65).
(7) La relativa posizione “di cui” può altresì includere diritti dei gestori dei fondi nei confronti di imprese di assicurazioni che agiscono in qualità di amministratori delle pensioni (SEC 2010: F.64).
(8) Tale voce, incluso il pertinente settore di attività, può includere riserve per escussioni di garanzie standard (EC 2010: F.66).
(9) La struttura dei codici e la DSD delle statistiche bancarie consolidate internazionali sono comuni a tutti i paesi segnalanti e dovrebbero essere uguali a quelle utilizzate per segnalare i dati corrispondenti alla Banca dei regolamenti internazionali (BRI) (www.bis.org/statistics/dsd_cbs.pdf).
(10) Questo indica il numero di lettere/numeri consentito per ciascun elemento della lista dei codici (per esempio AN..07 significa una stringa alfanumerica lunga fino a 7 caratteri, AN1 significa solo un carattere alfanumerico).
(11) Nuova DSD SDMX.
(12) Questo indica il numero di lettere/numeri consentito per la trasmissione di ciascun attributo (per esempio AN..1050 significa una stringa alfanumerica lunga fino a 1 050 caratteri, AN1 significa solo un carattere alfanumerico, mentre N1 significa un numero).
(*2) Ove una BCN desideri apportare una modifica, deve consultare la BCE, e sarà comunque quest'ultima ad effettuare la revisione.
(*3) I cambiamenti devono essere comunicati all'area operativa competente della BCE via fax/e-mail.
(13) Per BCE si intende direzione generale statistiche della BCE.
(14) La BCE raccomanda che le BCN forniscano questi valori per garantire una comunicazione più trasparente.
(15) Tutti gli attributi specificati nella tabella in sezione 1, che sono fissati dalla BCE, non sono compresi nella presente tabella.
(16) I dati sui tassi di interesse sono presentati come percentuali.
(1) Per ulteriori descrizioni e metadati si veda la parte 3.
(2) PSRI: Istituzioni rilevanti ai fini delle statistiche sui pagamenti (Payment statistics relevant institutions); si prega di osservare che l'elenco delle PSRI può sovrapporsi all'elenco delle IFM.
(c) solo per “grandi gruppi bancari” con sede centrale nell'area dell'euro (cfr. l'articolo 12)
(d) Per i contrassegni semplici non è necessario fornire specifici intervalli di validità alla prima segnalazione.
(17) Direttiva 2009/110/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, concernente l'avvio, l'esercizio e la vigilanza prudenziale dell'attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica le direttive 2005/60/CE e 2006/48/CE e che abroga la direttiva 2000/46/CE (GU L 267, 10.10.2009, pag. 7).
(18) Direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativa ai bilanci d'esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese, recante modifica della direttiva 2006/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e abrogazione delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE del Consiglio (GU L 182 del 29.6.2013, pag. 19).