|
ISSN 1977-0707 |
||
|
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183 |
|
|
||
|
Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
57° anno |
|
|
|
|
|
(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
|
IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
II Atti non legislativi
REGOLAMENTI
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/1 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 689/2014 DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che attua l'articolo 16, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 204/2011 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 204/2011 del Consiglio, del 2 marzo 2011, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia (1), in particolare l'articolo 16, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 2 marzo 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 204/2011. |
|
(2) |
A norma dell'articolo 16, paragrafo 6, del regolamento (UE) n. 204/2011, il Consiglio ha proceduto a un riesame dell'elenco di cui all'allegato III dello stesso. |
|
(3) |
Si dovrebbero aggiornare le informazioni identificative relative a un'entità figurante nell'elenco di cui all'allegato III del regolamento (UE) n. 204/2011. |
|
(4) |
Non vi sono più motivi per mantenere due entità nell'elenco che figura nell'allegato III del regolamento (UE) n. 204/2011. |
|
(5) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato III del regolamento (UE) n. 204/2011, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato III del regolamento (UE) n. 204/2011 è modificato come indicato nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
ALLEGATO
L'allegato III del regolamento (UE) n. 204/2011 è così modificato:
|
1) |
la voce relativa all'entità «Capitana Seas Limited» è sostituita dalla seguente:
|
|
2) |
le voci relative alle seguenti entità sono soppresse:
|
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/3 |
REGOLAMENTO (UE) N. 690/2014 DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che modifica il regolamento (UE) n. 204/2011 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 215,
vista la decisione 2011/137/PESC del Consiglio, del 28 febbraio 2011, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia (1),
vista la proposta congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il regolamento (UE) n. 204/2011 (2) dà attuazione alle misure previste nella decisione 2011/137/PESC. |
|
(2) |
Il 19 marzo 2014 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (ONU) ha adottato la risoluzione 2146 (2014) [UNSCR 2146 (2014)], che vieta il carico, il trasporto o lo scarico di petrolio greggio illecitamente esportato proveniente dalla Libia su navi battenti la bandiera di uno Stato membro designate dal comitato delle sanzioni (”navi designate”), in assenza di istruzioni del punto di contatto del governo della Libia. |
|
(3) |
L'UNSCR 2146 (2014) chiede altresì l'adozione di misure per impedire l'ingresso delle navi designate nei porti e la prestazione di servizi di bunkeraggio e di approvvigionamento delle navi, o di altri servizi di assistenza, alle navi designate, se la designazione del comitato delle sanzioni ha così specificato. |
|
(4) |
L'UNSCR 2146 (2014) vieta inoltre le transazioni relative a petrolio greggio illecitamente esportato proveniente dalla Libia a bordo delle navi designate, se la designazione del comitato delle sanzioni ha così specificato. Tuttavia, poiché l'UNSCR 2146 (2014) consente l'ingresso delle navi designate nei porti in taluni casi, possono in tali casi essere accettate tasse portuali, anche per quanto riguarda il petrolio greggio a bordo di tali navi. |
|
(5) |
Per motivi di opportunità, la Commissione dovrebbe essere autorizzata a modificare l'elenco delle navi designate a cui si applicano tali misure conformemente alle modifiche dell'allegato V della decisione 2011/137/PESC e in base ad accertamenti eseguiti dal comitato delle sanzioni conformemente ai paragrafi 11 e 12 dell'UNSCR 2146 (2014). |
|
(6) |
Il 23 giugno 2014 la decisione 2011/137/PESC è stata modificata dalla decisione 2014/380/PESC del Consiglio (3) per dare attuazione a tali misure. |
|
(7) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 204/2011, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Il regolamento (UE) n. 204/2011 è così modificato:
|
1) |
all'articolo 1 sono aggiunte le seguenti lettere:
|
|
2) |
è inserito il seguente articolo: «Articolo 10 ter 1. È vietato caricare, trasportare o scaricare petrolio greggio proveniente dalla Libia su navi designate battenti la bandiera di uno Stato membro salvo autorizzazione rilasciata dall'autorità competente di tale Stato membro previa consultazione del punto di contatto del governo della Libia. 2. È vietato accettare o dare accesso ai porti nel territorio dell'Unione alle navi designate, se il comitato delle sanzioni ha così specificato. 3. La misura di cui al paragrafo 2 non si applica se l'ingresso in un porto nel territorio dell'Unione è necessario per un'ispezione, in caso di emergenza o se la nave sta ritornando in Libia. 4. La prestazione, da parte di cittadini di Stati membri o a partire dal territorio di tali Stati, di servizi di bunkeraggio e di approvvigionamento o di altri servizi di assistenza delle navi alle navi designate, compresa la fornitura di carburante o di provviste, è vietata, se il comitato delle sanzioni ha così specificato. 5. Le autorità competenti degli Stati membri indicate nell'allegato IV possono concedere deroghe alla misura imposta dal paragrafo 4 qualora ciò sia necessario per scopi umanitari o di sicurezza o nel caso in cui la nave stia tornando in Libia. Tutte le autorizzazioni di questo tipo devono essere notificate per iscritto al comitato delle sanzioni e alla Commissione. 6. Sono vietate, se il comitato delle sanzioni ha così specificato, le transazioni finanziarie relative a petrolio greggio a bordo delle navi designate, comprese la vendita di petrolio greggio o l'uso del petrolio greggio come credito, nonché la stipula di un'assicurazione per il trasporto di petrolio greggio. Tale divieto non si applica all'accettazione delle tasse portuali nei casi di cui al paragrafo 3.»; |
|
3) |
l'articolo 15 è sostituito dal seguente: «Articolo 15 La Commissione è autorizzata a:
|
|
4) |
l'allegato V è aggiunto come indicato nell'allegato del presente regolamento. |
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
(1) GU L 58 del 3.3.2011, pag. 53.
(2) Regolamento (UE) n. 204/2011 del Consiglio, del 2 marzo 2011, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia (GU L 58 del 3.3.2011, pag. 1).
(3) Decisione 2014/380/PESC del Consiglio, del 23 giugno 2014, che modifica la decisione 2011/137/PESC, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia (cfr. pagina 52 della presente Gazzetta ufficiale).
ALLEGATO
«ALLEGATO V
ELENCO DELLE NAVI DI CUI ALL'ARTICOLO 1, LETTERA h), E ALL'ARTICOLO 10 ter E MISURE APPLICABILI COME SPECIFICATO DAL COMITATO DELLE SANZIONI»
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/6 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 691/2014 DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che attua l'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 224/2014 concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica centrafricana
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 224/2014 del Consiglio, del 10 marzo 2014, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica centrafricana (1), in particolare l'articolo 17, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 10 marzo 2014 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 224/2014. |
|
(2) |
Il 9 maggio 2014, il Comitato delle sanzioni istituito in virtù della risoluzione 2127 (2013) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha inserito tre persone nell'elenco delle persone e delle entità soggette alle misure stabilite dai paragrafi 30 e 32 della risoluzione 2134 (2014) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. |
|
(3) |
È pertanto opportuno modificare di conseguenza l'allegato I del regolamento (UE) n. 224/2014, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Le persone elencate nell'allegato del presente regolamento sono aggiunte all'elenco riportato nell'allegato I del regolamento (UE) n. 224/2014.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
ALLEGATO
Persone di cui all'articolo 1
1. FRANÇOIS YANGOUVONDA BOZIZÉ
COGNOME: BOZIZÉ
NOME: François Yangouvonda
PSEUDONIMO: Bozize Yangouvonda
DATA DI NASCITA/LUOGO DI NASCITA: 14 ottobre 1946/Mouila, Gabon
PASSAPORTO/INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE: Figlio di Martine Kofio
DESIGNAZIONE/GIUSTIFICAZIONE: Coinvolgimento in atti che minano la pace, la stabilità o la sicurezza della Repubblica centrafricana o sostegno a tali atti: in seguito al colpo di Stato del 24 marzo 2013, Bozizé ha fornito assistenza finanziaria e materiale ai miliziani che operano per destabilizzare la transizione in corso e per riportarlo al potere. François Bozizé, unitamente ai suoi sostenitori, ha incoraggiato l'attacco del 5 dicembre 2013 a Bangui. La situazione nella Repubblica centrafricana si è deteriorata rapidamente dopo tale attacco perpetrato dalle forze anti-balaka che ha provocato oltre 700 morti. Da allora, ha continuato a cercare di avviare operazioni di destabilizzazione e di confederare le milizie anti-balaka al fine di mantenere le tensioni nella capitale della Repubblica centrafricana. Bozizé ha provato a riorganizzare molti elementi delle forze armate centrafricane dispersi nelle campagne in seguito al colpo di Stato. Le forze fedeli a Bozizé sono state coinvolte in rappresaglie contro la popolazione musulmana della Repubblica centrafricana. Bozizé ha chiesto alle sue milizie di perpetrare atrocità contro il regime attuale e gli islamici.
2. NOURREDINE ADAM
COGNOME: ADAM
NOME: Nourredine
PSEUDONIMO: Nourredine Adam; Nureldine Adam; Nourreldine Adam; Nourreddine Adam
DATA DI NASCITA/LUOGO DI NASCITA: 1970/Ndele, Repubblica centrafricana
Altre date di nascita: 1969, 1971
PASSAPORTO/INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE:
DESIGNAZIONE/GIUSTIFICAZIONE: Coinvolgimento in atti che minano la pace, la stabilità o la sicurezza della Repubblica centrafricana o sostegno a tali atti: Nourredine è uno dei leader iniziali della coalizione Séléka. È stato identificato sia come generale sia come presidente di uno dei gruppi di ribelli armati della Séléka, il Central PJCC, un gruppo formalmente conosciuto come la Convenzione dei patrioti per la giustizia e la pace e il cui acronimo è anche noto come CPJP. In qualità di ex capo del gruppo scissionista «fondamentale» della Convenzione dei patrioti per la giustizia e la pace (CPJP/F), è stato il coordinatore militare dell'ex-Séléka nel corso delle offensive della precedente ribellione nella Repubblica centrafricana, svoltasi tra inizio dicembre 2012 e marzo 2013. Senza il coinvolgimento di Nourredine, la Séléka non sarebbe probabilmente riuscita a togliere il potere all'ex presidente del paese François Bozizé. In seguito alla nomina di Catherine Samba-Panza a presidente ad interim il 20 gennaio 2014, è stato uno dei principali artefici del ritiro tattico dell'ex-Séléka a Sibut, avente lo scopo di attuare il suo piano per la creazione di una roccaforte musulmana nel nord del paese. Ha chiaramente esortato le sue forze a resistere agli ordini del governo transitorio e dei leader militari della missione internazionale di sostegno alla Repubblica centrafricana sotto guida africana (MISCA). Nourredine dirige attivamente l'ex-Séléka, le forze dell'ex-Séléka dissolte da Djotodia nel settembre 2013, guida le operazioni contro le zone cristiane e continua a sostenere e dirigere in misura significativa l'ex-Séléka attiva nella Repubblica centrafricana.
Coinvolgimento nella pianificazione, direzione o perpetrazione di atti che violano il diritto internazionale dei diritti umani o il diritto internazionale umanitario applicabili :dopo che la Séléka ha assunto il controllo di Bangui il 24 marzo 2013, Nourredine Adam è stato nominato ministro della sicurezza e successivamente direttore generale del comitato straordinario per la difesa dei risultati democratici (Comité extraordinaire de défense des acquis démocratiques — CEDAD, un servizio di intelligence centrafricano ora scomparso). Nourredine Adam ha impiegato il CEDAD come forza di polizia politica personale incaricata di eseguire numerosi arresti arbitrari, atti di tortura ed esecuzioni sommarie. Inoltre, è stato una delle principali figure dietro la sanguinosa operazione di Boy Rabe. Nell'agosto 2013, le forze Séléka hanno attaccato Boy Rabe, una zona della Repubblica centrafricana considerata un bastione dei sostenitori di François Bozizé e del suo gruppo etnico. Con il pretesto di cercare depositi clandestini di armi, le truppe Séléka avrebbero ucciso numerosi civili e quindi saccheggiato con violenza la zona. Quando tali attacchi si sono estesi ad altri quartieri, migliaia di residenti hanno invaso l'aeroporto internazionale, ritenuto un luogo sicuro data la presenza di truppe francesi, occupando la sua pista.
Sostegno a gruppi armati o reti criminali tramite lo sfruttamento illegale di risorse naturali: a inizio 2013, Nourredine Adam ha svolto un importante ruolo nell'ambito delle reti di finanziamento dell'ex-Séléka. Si è recato in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati arabi uniti per raccogliere fondi per tale ribellione. Ha inoltre svolto la funzione di Mediatore per il cartello ciadiano di traffico di diamanti attivo tra la Repubblica centrafricana e il Ciad.
3. LEVY YAKETE
COGNOME: YAKETE
NOME: Levy
PSEUDONIMO: Levi Yakite; Levy Yakite
DATA DI NASCITA/LUOGO DI NASCITA: 14 agosto 1964/Bangui, Repubblica centrafricana
Altra data di nascita: 1965
PASSAPORTO/INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE: Figlio di Pierre Yakété e Joséphine Yamazon
DESIGNAZIONE/GIUSTIFICAZIONE: Coinvolgimento in atti che minano la pace, la stabilità o la sicurezza della Repubblica centrafricana o sostegno a tali atti: il 17 dicembre 2013, Yakete ha assunto l'incarico di coordinatore politico del nuovo gruppo di ribelli anti-balaka denominato «Movimento di resistenza popolare per la riforma della Repubblica centrafricana». Ha partecipato direttamente alle decisioni di un gruppo di ribelli coinvolto in atti che hanno minato la pace, la stabilità e la sicurezza del paese, in particolare il 5 dicembre 2013 e in seguito. Questo gruppo è stato inoltre esplicitamente menzionato nelle risoluzioni 2127, 2134 e 2149 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per tali atti. Yakete è stato accusato di aver ordinato l'arresto di persone collegate alla Séléka, di aver chiesto l'aggressione di oppositori del presidente Bozizé e di aver reclutato giovani miliziani per attaccare chi è ostile al regime con il machete. Rimasto nell'entourage di François Bozizé dopo il marzo 2013, si è unito al fronte per il ripristino dell'ordine costituzionale nella Repubblica centrafricana (Front pour le Retour à l'Ordre Constitutionnel en CentrAfrique — FROCCA), che mira a riportare al potere il presidente destituito con qualsiasi mezzo. A fine estate 2013 si è recato in Camerun e Benin dove ha cercato di reclutare persone per la lotta contro la Séléka. Nel settembre 2013 ha provato a recuperare il controllo delle operazioni condotte dai combattenti pro-Bozizé nelle città e nei villaggi vicino Bossangoa. Yakete è anche sospettato di aver promosso la distribuzione di machete a giovani disoccupati cristiani per facilitare i loro attacchi contro musulmani.
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/9 |
REGOLAMENTO (UE) N. 692/2014 DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
concernente restrizioni sulle importazioni nell'Unione di merci originarie della Crimea o Sebastopoli, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 215,
vista la decisione 2014/386/PESC del Consiglio (1), concernente restrizioni relative alle importazioni nell'Unione di merci originarie della Crimea o Sebastopoli, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli,
vista la proposta congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Nella riunione del 20 e 21 marzo 2014 il Consiglio europeo ha condannato fermamente l'annessione della Repubblica autonoma di Crimea («Crimea») e della città di Sebastopoli («Sebastopoli») alla Federazione russa e ha ribadito che non riconoscerà l'annessione. Il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a valutare le conseguenze giuridiche di tale annessione e a proporre restrizioni economiche, commerciali e finanziarie concernenti la Crimea da attuare rapidamente. |
|
(2) |
Nella sua risoluzione del 27 marzo 2014 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha ribadito il proprio impegno verso la sovranità, l'indipendenza politica, l'unità e l'integrità territoriale dell'Ucraina nei suoi confini riconosciuti internazionalmente, ribadendo la nullità del referendum svolto in Crimea il 16 marzo, nonché esortato tutti gli Stati a non riconoscere modifiche dello status della Crimea e di Sebastopoli. |
|
(3) |
Il 23 giugno 2014 il Consiglio ha adottato la decisione 2014/386/PESC riguardante restrizioni sulle merci originarie della Crimea o Sebastopoli e relativa alla fornitura, diretta o indiretta, di finanziamenti o assistenza finanziaria, nonché di assicurazioni e riassicurazioni connesse all'importazione di tali merci, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli. Al fine di ridurre al minimo l'effetto di tali restrizioni sugli operatori economici dovrebbero essere previste deroghe e periodi transitori in relazione alle merci e ai relativi servizi oggetto di transazioni imposte da un contratto commerciale o da un contratto accessorio subordinato ad una procedura di notifica. |
|
(4) |
Queste misure rientrano nell'ambito di applicazione del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la loro attuazione richiede pertanto, in particolare al fine di garantirne l'applicazione uniforme in tutti gli Stati membri, un'azione normativa a livello di Unione. |
|
(5) |
È opportuno che il presente regolamento entri in vigore il giorno successivo alla pubblicazione per garantire l'efficacia delle misure ivi contemplate, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni:
|
a) |
«richiesta»: qualsiasi richiesta, sotto forma contenziosa o meno, presentata anteriormente o posteriormente al 25 giugno 2014, derivante da un contratto o da una transazione o a essi collegata, e in particolare:
|
|
b) |
«contratto o transazione»: qualsiasi transazione, indipendentemente dalla sua forma e dalla legge ad essa applicabile, che comprenda uno o più contratti o obblighi analoghi stipulati fra le stesse parti o fra parti diverse; a tal fine il termine «contratto» include qualsiasi forma di garanzia, in particolare una garanzia o controgaranzia finanziaria, e qualsiasi credito, anche giuridicamente indipendente, nonché qualsiasi clausola annessa derivante da siffatta transazione o ad essa correlata; |
|
c) |
«merci originarie della Crimea o di Sebastopoli»: merci interamente ottenute in Crimea e a Sebastopoli o che vi abbiano subito la loro ultima trasformazione sostanziale a norma, mutatis mutandis, degli articoli 23 e 24 del regolamento (CEE) n. 2913/92, del 12 ottobre 1992, che istituisce un codice doganale comunitario (2); |
|
d) |
«territorio dell'Unione» i territori degli Stati membri cui si applica il trattato, alle condizioni ivi stabilite, compreso lo spazio aereo; |
|
e) |
«autorità competenti»: le autorità competenti degli Stati membri identificate nei siti web elencati nell'allegato. |
Articolo 2
È vietato:
|
a) |
importare nell'Unione europea merci originarie della Crimea o di Sebastopoli; |
|
b) |
fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria, nonché fornire assicurazioni e riassicurazioni connesse all'importazione delle merci di cui alla lettera a). |
Articolo 3
I divieti di cui all'articolo 2 non si applicano:
|
a) |
all'esecuzione, fino al 26 settembre 2014, di contratti commerciali conclusi prima del 25 giugno 2014, o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti, purché la persona fisica o giuridica, le entità o gli organismi che intendono eseguire il contratto abbia notificato, con almeno dieci giorni lavorativi di anticipo, l'attività o la transazione all'autorità competente dello Stato membro in cui è stabilita/o.; |
|
b) |
merci originarie della Crimea o di Sebastopoli che sono state presentate all'esame delle autorità ucraine, per le quali sono state verificate le condizioni per il riconoscimento dell'origine preferenziale a norma del regolamento (UE) n. 978/2012 e del regolamento (UE) n. 374/2014 (3) e per le quali è stato emesso un certificato d'origine dall'autorità competente dell'Ucraina o a norma dell'accordo di associazione UE-Ucraina. |
Articolo 4
È vietato partecipare, consapevolmente e deliberatamente, ad azioni le cui finalità o conseguenze siano l'elusione dei divieti di cui all'articolo 2.
Articolo 5
Le azioni compiute da persone fisiche o giuridiche, entità o organismi non comportano alcun genere di responsabilità a loro carico se non sapevano, e non avevano alcun motivo ragionevole di sospettare, che le loro azioni avrebbero violato le misure previste dal presente regolamento.
Articolo 6
1. Non è concesso alcun diritto in relazione a contratti o transazioni sulla cui esecuzione abbiano inciso, direttamente o indirettamente, integralmente o in parte, le misure istituite ai sensi del presente regolamento, anche a fini di indennizzo o diritto analogo, ad esempio un diritto di compensazione o un diritto coperto da garanzia, segnatamente una proroga o il pagamento di una garanzia o di una controgaranzia, in particolare finanziaria, indipendentemente dalla sua forma, se la richiesta è presentata da:
|
a) |
persone fisiche o giuridiche, entità o organismi designati elencati nell'allegato I del regolamento (UE) n. 269/2014 del Consiglio; |
|
b) |
qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo che agisca per tramite o per conto di una delle persone, delle entità o degli organismi di cui alla lettera a); |
|
c) |
qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo, la cui violazione dei divieti previsti dal presente regolamento sia stata accertata mediante sentenza, decisione amministrativa o lodo arbitrale; |
|
d) |
qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo, se la procedura volta all'esercizio di un diritto riguarda merci la cui importazione è vietata ai sensi dell'articolo 2. |
2. In ogni procedura volta all'esercizio di un diritto, l'onere della prova che l'esercizio del diritto non è vietato dal paragrafo 1 incombe alla persona fisica o giuridica, all'entità o all'organismo che intende esercitare tale diritto.
3. Il presente articolo lascia impregiudicato il diritto delle persone fisiche o giuridiche, delle entità o degli organismi di cui al paragrafo 1 al controllo giurisdizionale dell'inadempimento degli obblighi contrattuali a norma del presente regolamento.
Articolo 7
1. La Commissione e gli Stati membri si informano reciprocamente delle misure adottate a norma del presente regolamento e condividono tutte le altre informazioni pertinenti in loro possesso attinenti al presente regolamento, in particolare quelle riguardanti i problemi relativi alle violazioni e all'esecuzione, nonché le sentenze emesse dalle giurisdizioni nazionali:
2. Ciascuno Stato membro comunica immediatamente agli altri Stati membri e alla Commissione tutte le altre informazioni pertinenti in suo possesso tali da pregiudicare l'effettiva attuazione del presente regolamento.
Articolo 8
1. Gli Stati membri stabiliscono norme sulle sanzioni applicabili alle violazioni delle disposizioni del presente regolamento e adottano tutte le misure necessarie per garantirne l'attuazione. Le sanzioni devono essere efficaci, proporzionate e dissuasive.
2. Gli Stati membri notificano alla Commissione subito dopo l'entrata in vigore del presente regolamento le norme di cui al paragrafo 1, come pure ogni successiva modifica.
Articolo 9
1. Gli Stati membri designano le autorità competenti di cui al presente regolamento e le identificano sui siti web elencati nell'allegato. Gli Stati membri notificano alla Commissione le eventuali modifiche degli indirizzi dei loro siti web elencati nell'allegato.
2. Gli Stati membri notificano alla Commissione le proprie autorità competenti, compresi gli estremi delle stesse, subito dopo l'entrata in vigore del presente regolamento e informano la Commissione di qualsiasi successiva modifica.
3. Laddove il presente regolamento imponga di notificare, informare o comunicare in altro modo con la Commissione, l'indirizzo e gli altri estremi da usare per queste comunicazioni sono quelli indicati nell'allegato.
Articolo 10
Il presente regolamento si applica:
|
a) |
nel territorio dell'Unione, compreso il suo spazio aereo; |
|
b) |
a bordo di tutti gli aeromobili o di tutti i natanti sotto la giurisdizione di uno Stato membro; |
|
c) |
a qualsiasi cittadino di uno Stato membro che si trovi all'interno o all'esterno del territorio dell'Unione; |
|
d) |
a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo che si trovi all'interno o all'esterno del territorio dell'Unione e sia costituita/o conformemente al diritto di uno Stato membro; |
|
e) |
a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo relativamente ad attività economiche esercitate, interamente o parzialmente, all'interno dell'Unione. |
Articolo 11
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
(1) Decisione 2014/386/PESC del Consiglio, del 23 giugno 2014, concernente restrizioni relative alle importazioni nell'Unione di merci originarie della Crimea o Sebastopoli, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli (cfr. pagina 70 della presente Gazzetta ufficiale).
ALLEGATO
Siti web contenenti informazioni sulle autorità competenti e indirizzo per le notifiche alla Commissione europea
|
|
BELGIO http://www.diplomatie.be/eusanctions |
|
|
BULGARIA http://www.mfa.bg/en/pages/135/index.html |
|
|
REPUBBLICA CECA http://www.mfcr.cz/mezinarodnisankce |
|
|
DANIMARCA http://um.dk/da/politik-og-diplomati/retsorden/sanktioner/ |
|
|
GERMANIA http://www.bmwi.de/DE/Themen/Aussenwirtschaft/aussenwirtschaftsrecht,did=404888.html |
|
|
ESTONIA http://www.vm.ee/est/kat_622/ |
|
|
IRLANDA http://www.dfa.ie/home/index.aspx?id=28519 |
|
|
GRECIA http://www.mfa.gr/en/foreign-policy/global-issues/international-sanctions.html |
|
|
SPAGNA http://www.exteriores.gob.es/Portal/es/PoliticaExteriorCooperacion/GlobalizacionOportunidadesRiesgos/Documents/ORGANISMOS%20COMPETENTES%20SANCIONES%20INTERNACIONALES.pdf |
|
|
FRANCIA http://www.diplomatie.gouv.fr/autorites-sanctions/ |
|
|
CROAZIA http://www.mvep.hr/sankcije |
|
|
ITALIA http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Europea/Deroghe.htm |
|
|
CIPRO http://www.mfa.gov.cy/sanctions |
|
|
LETTONIA http://www.mfa.gov.lv/en/security/4539 |
|
|
LITUANIA http://www.urm.lt/sanctions |
|
|
LUSSEMBURGO http://www.mae.lu/sanctions |
|
|
UNGHERIA http://www.kulugyminiszterium.hu/kum/hu/bal/Kulpolitikank/nemzetkozi_szankciok/ |
|
|
MALTA http://www.doi.gov.mt/EN/bodies/boards/sanctions_monitoring.asp |
|
|
PAESI BASSI www.rijksoverheid.nl/onderwerpen/internationale-vrede-en-veiligheid/sancties |
|
|
AUSTRIA http://www.bmeia.gv.at/view.php3?f_id=12750&LNG=en&version= |
|
|
POLONIA http://www.msz.gov.pl |
|
|
PORTOGALLO http://www.portugal.gov.pt/pt/os-ministerios/ministerio-dos-negocios-estrangeiros/quero-saber-mais/sobre-o-ministerio/medidas-restritivas/medidas-restritivas.aspx |
|
|
ROMANIA http://www.mae.ro/node/1548 |
|
|
SLOVENIA http://www.mzz.gov.si/si/zunanja_politika_in_mednarodno_pravo/zunanja_politika/mednarodna_varnost/omejevalni_ukrepi/ |
|
|
SLOVACCHIA http://www.mzv.sk/sk/europske_zalezitosti/europske_politiky-sankcie_eu |
|
|
FINLANDIA http://formin.finland.fi/kvyhteistyo/pakotteet |
|
|
SVEZIA http://www.ud.se/sanktioner |
|
|
REGNO UNITO https://www.gov.uk/sanctions-embargoes-and-restrictions |
Indirizzo per le notifiche alla Commissione europea:
|
Commissione europea |
|
Servizio degli strumenti di politica estera (FPI) |
|
EEAS 02/309 |
|
B-1049 Bruxelles |
|
Belgio |
|
E-mail: relex-sanctions@ec.europa.eu |
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/15 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 693/2014 DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che attua il regolamento (UE) n. 36/2012, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Siria
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 36/2012 del Consiglio, del 18 gennaio 2012, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Siria (1), in particolare l'articolo 32, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 18 gennaio 2012 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 36/2012. |
|
(2) |
È opportuno aggiornare le informazioni relative ad una persona figurante nell'elenco di cui all'allegato II del regolamento (UE) n. 36/2012. |
|
(3) |
Tenuto conto della gravità della situazione, dodici persone dovrebbero essere aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, degli organismi o delle entità soggetti a misure restrittive riportato nell'allegato II del regolamento (UE) n. 36/2012. |
|
(4) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato II del regolamento (UE) n. 36/2012, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato II del regolamento (UE) n. 36/2012 è modificato come indicato nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
ALLEGATO
1.
La voce relativa alla persona elencata in appresso, quale figura nell'allegato II, sezione A, del regolamento (UE) n. 36/2012, è sostituita dalla seguente:|
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
|
«152. |
Dr. Qadri (
|
|
Ex vice Primo Ministro, responsabile dell'economia, Ministro del commercio interno e della tutela dei consumatori. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
16.10.2012» |
2.
Le persone seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, degli organismi o delle entità riportato nell'allegato II, sezione A, del regolamento (UE) n. 36/2012:|
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
|
180. |
Ahmad al-Qadri |
Data di nascita: 1956 |
Ministro dell'agricoltura e della riforma agraria. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
181. |
Suleiman Al Abbas |
|
Ministro del petrolio e delle risorse minerarie. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
182. |
Kamal Eddin Tu'ma |
Data di nascita: 1959 |
Ministro dell'industria. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
183. |
Kinda al-Shammat (alias Shmat) |
Data di nascita: 1973 |
Ministro degli affari sociali. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
184. |
Hassan Hijazi |
Data di nascita: 1964 |
Ministro del lavoro. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
185. |
Ismael Ismael (alias Ismail Ismail, o Isma'Il Isma'il) |
Data di nascita: 1955 |
Ministro delle finanze. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
186. |
Dr Khodr Orfali (alias Khud/Khudr Urfali/Orphaly) |
Data di nascita: 1956 |
Ministro dell'economia e del commercio estero. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
187. |
Samir Izzat Qadi Amin |
Data di nascita: 1966 |
Ministro del commercio interno e della tutela del consumatore. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
188. |
Bishr Riyad Yazigi |
Data di nascita: 1972 |
Ministro del turismo. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
189. |
Dr Malek Ali (alias Malik) |
Data di nascita: 1956 |
Ministro dell'istruzione superiore. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
190. |
Hussein Arnous (alias Arnus) |
Data di nascita: 1953 |
Ministro dei lavori pubblici. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
191. |
Dr Hassib Elias Shammas (alias Hasib) |
Data di nascita: 1957 |
Ministro di Stato. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/18 |
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 694/2014 DELLA COMMISSIONE
del 17 dicembre 2013
che integra la direttiva 2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che stabiliscono le tipologie di gestori di fondi di investimento alternativi
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la direttiva 2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2011, sui gestori di fondi di investimento alternativi, che modifica le direttive 2003/41/CE e 2009/65/CE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 1095/2010 (1), in particolare l'articolo 4, paragrafo 4,
considerando quanto segue:
|
(1) |
È importante integrare le norme della direttiva 2011/61/UE con norme tecniche di regolamentazione che stabiliscano le tipologie di gestori di fondi di investimento alternativi (GEFIA) per poter applicare uniformemente ai GEFIA taluni obblighi previsti dalla direttiva. |
|
(2) |
Per applicare in modo corretto ai GEFIA le norme sulla gestione della liquidità e le procedure di valutazione previste dalla direttiva 2011/61/UE, è opportuno operare una distinzione fra i GEFIA a seconda che gestiscano fondi d'investimento alternativi (FIA) di tipo aperto o di tipo chiuso ovvero di entrambi i tipi. |
|
(3) |
Per stabilire se il GEFIA gestisca FIA di tipo aperto o di tipo chiuso è opportuno prendere a discriminante il fatto che il FIA di tipo aperto riacquista o rimborsa le quote o azioni degli investitori se lo chiede un qualunque azionista o detentore di quote, prima dell'avvio della fase di liquidazione o dello scioglimento e secondo le procedure e la frequenza stabilite nel regolamento o nei documenti costitutivi, nel prospetto o nella documentazione promozionale. Nello stabilire se il FIA sia o no di tipo aperto non si dovrebbe tener conto della riduzione del suo capitale collegata a distribuzioni previste nel regolamento o nei documenti costitutivi, nel prospetto o nella documentazione promozionale, compresa la riduzione autorizzata da una risoluzione degli azionisti o detentori di quote approvata in base a detto regolamento o documenti costitutivi, prospetto o documentazione promozionale. |
|
(4) |
Per stabilire se il GEFIA gestisca FIA di tipo aperto o di tipo chiuso, occorre prendere in considerazione solo i riacquisti o rimborsi effettuati tramite attività del FIA, escludendo quindi i casi in cui le quote o azioni del FIA possono essere negoziate sul mercato secondario e non sono riacquistate né rimborsate dal FIA stesso. |
|
(5) |
È opportuno che il GEFIA che gestisce contemporaneamente uno o più FIA di tipo aperto e uno o più FIA di tipo chiuso applichi a ciascun FIA le norme specifiche corrispondenti al tipo. |
|
(6) |
Se la politica di rimborso è modificata in modo tale da escludere il FIA dal tipo aperto o dal tipo chiuso cui apparteneva, occorre che il GEFIA cessi di applicare al FIA che gestisce le norme della vecchia politica di rimborso e lo assoggetti alle norme della nuova. |
|
(7) |
Ai fini dell'articolo 61, paragrafi 3 e 4, della direttiva 2011/61/UE occorre tener presente la struttura giuridica alla base dei fondi di tipo chiuso stabiliti anteriormente al 22 luglio 2013. All'epoca dell'adozione della direttiva non vigeva nell'Unione una definizione armonizzata della struttura giuridica dei FIA di tipo chiuso, che variava da uno Stato membro all'altro. Questa situazione si rispecchia nel testo della direttiva, secondo cui sono FIA di tipo chiuso determinate strutture giuridiche esistenti che non prevedono la possibilità di esercitare il diritto di rimborso nel quinquennio successivo alla data degli investimenti iniziali. L'articolo 61, paragrafi 3 e 4, della direttiva 2011/61/UE prevede periodi transitori nei quali i GEFIA esistenti che gestiscono FIA di tipo chiuso giunti a uno stadio avanzato o allo stadio finale del ciclo d'investimento (come risulta dalla data di scadenza o dall'impossibilità di effettuare ulteriori investimenti dopo il 22 luglio 2013) possono continuare a gestirli senza autorizzazione o senza dover ottemperare a disposizioni significative della direttiva. Ne consegue che, per salvaguardare l'ambito di applicazione di dette disposizioni previsto in funzione di tale obiettivo e della situazione su esposta, occorre considerare GEFIA di FIA di tipo chiuso, ai fini dell'articolo 61, paragrafi 3 e 4, della direttiva 2011/61/UE, anche qualsiasi GEFIA che gestisce FIA le cui azioni o quote sono riacquistate o rimborsate trascorso un periodo iniziale di almeno cinque anni durante il quale non è prevista la possibilità di esercitare il diritto di rimborso. |
|
(8) |
Il presente regolamento si basa sui progetti di norme tecniche di regolamentazione che l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati («Autorità») ha presentato alla Commissione. |
|
(9) |
L'Autorità ha condotto una consultazione pubblica aperta sui progetti di norme tecniche di regolamentazione sui quali è basato il presente regolamento, ne ha analizzato i potenziali costi e benefici e ha chiesto il parere del gruppo delle parti interessate nel settore degli strumenti finanziari e dei mercati istituito dall'articolo 37 del regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (2), |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Tipologie di GEFIA
1. Il GEFIA può appartenere ad una delle seguenti categorie o a entrambe:
|
— |
GEFIA di FIA di tipo aperto, |
|
— |
GEFIA di FIA di tipo chiuso. |
2. È considerato GEFIA di FIA di tipo aperto il GEFIA che gestisce un FIA le cui quote o azioni sono riacquistate o rimborsate, se lo chiede un qualunque azionista o detentore di quote, prima dell'avvio della fase di liquidazione o dello scioglimento, direttamente o indirettamente tramite le attività del FIA e secondo le procedure e la frequenza stabilite nel regolamento o nei documenti costitutivi, nel prospetto o nella documentazione promozionale.
Per stabilire se il FIA sia o no di tipo aperto non è tenuto conto della riduzione del suo capitale collegata a distribuzioni previste nel regolamento o nei documenti costitutivi, nel prospetto o nella documentazione promozionale, compresa la riduzione autorizzata da una risoluzione degli azionisti o detentori di quote approvata in base a detto regolamento o documenti costitutivi, prospetto o documentazione promozionale.
Il fatto che le quote o azioni del FIA possano essere negoziate sul mercato secondario e non siano riacquistate né rimborsate dal FIA stesso non è rilevante per stabilire se il FIA sia o no di tipo aperto.
3. È GEFIA di FIA di tipo chiuso il GEFIA che gestisce un FIA che non è del tipo descritto nel paragrafo 2.
4. Se la politica di rimborso è modificata in modo tale da determinare un cambiamento del tipo di FIA che gestisce, il GEFIA applica a tale FIA le norme relative al nuovo tipo corrispondente.
5. Ai fini dell'articolo 61, paragrafi 3 e 4, della direttiva 2011/61/UE, è considerato GEFIA di FIA di tipo chiuso anche il GEFIA che gestisce un FIA le cui quote o azioni sono riacquistate o rimborsate, se lo chiede un qualunque azionista o detentore di quote, prima dell'avvio della fase di liquidazione o dello scioglimento, direttamente o indirettamente dalle attività del FIA, trascorso un periodo iniziale di almeno cinque anni durante il quale non è prevista la possibilità di esercitare il diritto di rimborso.
Articolo 2
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 17 dicembre 2013
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 174 dell'1.7.2011, pag. 1.
(2) Regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/77/CE della Commissione (GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84).
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/21 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 695/2014 DELLA COMMISSIONE
del 23 giugno 2014
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (1),
visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati (2), in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento. |
|
(2) |
Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 23 giugno 2014
Per la Commissione,
a nome del presidente
Jerzy PLEWA
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
ALLEGATO
Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
|
(EUR/100 kg) |
||
|
Codice NC |
Codice dei paesi terzi (1) |
Valore forfettario all’importazione |
|
0702 00 00 |
MK |
75,1 |
|
TR |
61,5 |
|
|
ZZ |
68,3 |
|
|
0707 00 05 |
MK |
50,7 |
|
TR |
85,3 |
|
|
ZZ |
68,0 |
|
|
0709 93 10 |
TR |
109,5 |
|
ZZ |
109,5 |
|
|
0805 50 10 |
AR |
109,3 |
|
BO |
119,0 |
|
|
TR |
141,7 |
|
|
ZA |
123,1 |
|
|
ZZ |
123,3 |
|
|
0808 10 80 |
AR |
103,0 |
|
BR |
76,7 |
|
|
CL |
99,2 |
|
|
CN |
130,3 |
|
|
NZ |
130,7 |
|
|
US |
223,4 |
|
|
ZA |
120,8 |
|
|
ZZ |
126,3 |
|
|
0809 10 00 |
TR |
249,2 |
|
ZZ |
249,2 |
|
|
0809 29 00 |
TR |
310,3 |
|
ZZ |
310,3 |
|
|
0809 30 |
MK |
87,8 |
|
ZZ |
87,8 |
|
(1) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 1833/2006 della Commissione (GU L 354 del 14.12.2006, pag. 19). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».
DIRETTIVE
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/23 |
DIRETTIVA DI ESECUZIONE 2014/78/UE DELLA COMMISSIONE
del 17 giugno 2014
che modifica gli allegati I, II, III, IV e V della direttiva 2000/29/CE del Consiglio concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la direttiva 2000/29/CE del Consiglio, dell'8 maggio 2000, concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità (1), in particolare l'articolo 14, secondo comma, lettere c) e d),
sentiti gli Stati membri interessati,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Considerata la crescita degli scambi internazionali e al fine di proteggere i vegetali, i prodotti vegetali e altri oggetti, risulta giustificato dal punto di vista tecnico, secondo il rischio fitosanitario esistente, aggiungere gli organismi nocivi Agrilus anxius Gory e Anthonomus eugenii Cano all'allegato I, parte A, sezione I, della direttiva 2000/29/CE. |
|
(2) |
Al fine di proteggere la produzione e gli scambi di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti, risulta giustificato dal punto di vista tecnico, secondo il rischio fitosanitario esistente, eliminare gli organismi nocivi Agrilus planipennis Fairmaire, Citrus greening bacterium e Diaphorina citri Kuway dall'allegato II, parte A, sezione I, della direttiva 2000/29/CE e aggiungerli all'allegato I, parte A, sezione I, della direttiva 2000/29/CE. |
|
(3) |
La presenza degli organismi nocivi Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. e Trioza erytreae Del Guercio costituisce un rischio inaccettabile per la produzione e gli scambi di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti. Risulta pertanto giustificato dal punto di vista tecnico, secondo il rischio fitosanitario esistente, spostare tali organismi nocivi dall'allegato II all'allegato I della direttiva 2000/29/CE. Dalle informazioni fornite dal Portogallo risulta che tali organismi nocivi sono ora notoriamente presenti all'interno dell'Unione. Di conseguenza essi dovrebbero essere aggiunti all'allegato I, parte A, sezione II, della direttiva 2000/29/CE. |
|
(4) |
Risulta giustificato dal punto di vista tecnico, secondo il rischio fitosanitario esistente, eliminare l'organismo nocivo Monilinia fructicola (Winter) Honey dall'allegato I, parte A, sezione I e l'organismo nocivo Ciborinia camelliae Kohn dall'allegato II, parte A, sezione I, della direttiva 2000/29/CE in quanto tali organismi nocivi si sono diffusi e sono insediati in gran parte dell'Unione e non esistono misure attuabili per eradicarli o contenere la loro ulteriore diffusione. |
|
(5) |
Risulta giustificato dal punto di vista tecnico, secondo il rischio fitosanitario esistente, sopprimere l'organismo Citrus vein enation woody gall dall'allegato II, parte A, sezione II, della direttiva 2000/29/CE, tenuto conto del suo basso impatto osservato. |
|
(6) |
Taluni vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti possono ospitare i seguenti organismi nocivi: Agrilus anxius Gory, Agrilus planipennis Fairmaire, Amauromyza maculosa (Malloch), Anthonomus eugenii Cano, Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee), Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al., Citrus greening bacterium, Diaphorina citri Kuway, Ditylenchus dipsaci (Kühn) Filipjev, Helicoverpa armigera (Hübner), Liriomyza huidobrensis (Blanchard) Liriomyza sativae (Blanchard), Liriomyza trifolii (Burgess), Spodoptera eridania Cramer, Spodoptera frugiperda Smith, Spodoptera litura (Fabricius), Spodoptera littoralis (Boisd.) e Trioza erytreae Del Guercio, elencati o da elencare nella parte A degli allegati I o II della direttiva 2000/29/CE. Dagli sviluppi delle conoscenze scientifiche e tecniche risulta che i requisiti particolari di cui alla direttiva 2000/29/CE, allegato IV, parte A, non sono adeguati a ridurre ad un livello accettabile il rischio fitosanitario connesso all'introduzione di tali vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti nell'Unione, nonché ai loro spostamenti all'interno dell'Unione. È pertanto necessario modificare tali requisiti speciali e aggiungerne ulteriori. Per quanto riguarda il Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al., anche i requisiti speciali di cui alla direttiva 2000/29/CE, allegato IV, parte A, sezione I dovrebbero essere modificati per allinearli alla normativa dell'Unione volta a contrastare tale organismo nocivo negli spostamenti interni. |
|
(7) |
Per quanto concerne taluni vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti che non figurano nella parte A dell'allegato IV della direttiva 2000/29/CE, gli sviluppi delle conoscenze scientifiche e tecniche dimostrano che la loro introduzione nell'Unione ed il loro spostamento all'interno dell'Unione possono comportare un rischio fitosanitario inaccettabile a causa della probabilità che essi ospitino gli organismi nocivi di cui al considerando 6. Risulta quindi necessario elencare tali vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti nella parte A dell'allegato IV. |
|
(8) |
Inoltre i vegetali, i prodotti vegetali o gli altri oggetti di cui al considerando 6 dovrebbero essere soggetti a ispezioni fitosanitarie prima di essere introdotti o spostati all'interno dell'Unione. Pertanto tali vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti dovrebbero essere elencati nelle parti A e B dell'allegato V della direttiva 2000/29/CE. |
|
(9) |
Da frequenti intercettazioni all'importazione di Manihot esculenta Crantz, di Limnophila L. e Eryngium L., nonché di Capsicum L. risulta che le foglie di Manihot esculenta Crantz, gli ortaggi a foglia Limnophila L. e Eryngium L., nonché i frutti di Capsicum L. possono ospitare organismi nocivi elencati negli allegati I e II della direttiva 2000/29/CE. Pertanto tali vegetali dovrebbero essere sottoposti ad un'ispezione fitosanitaria prima di essere introdotti nell'Unione e la loro introduzione dovrebbe essere consentita solo se essi sono accompagnati da un certificato fitosanitario. Di conseguenza essi dovrebbero essere elencati nell'allegato V, parte B, sezione I. |
|
(10) |
Tenuto conto della norma internazionale FAO riveduta per le misure fitosanitarie n. 15, «Regolamentazione del materiale da imballaggio in legno negli scambi internazionali», si ritiene che l'approccio attualmente adottato nella direttiva 2000/29/CE, ovvero imporre requisiti diversi a seconda che il materiale da imballaggio in legno sia effettivamente in uso o meno, dovrebbe essere abbandonato, poiché non è più giustificato dal punto di vista tecnico. È pertanto opportuno modificare l'allegato IV, parte A, sezione I, della direttiva 2000/29/CE. |
|
(11) |
Analogamente, il legname utilizzato per fissare o sostenere merci di tutti i tipi dovrebbe essere considerato un tipo di materiale da imballaggio in legno, in linea con le definizioni contenute nella norma internazionale per le misure fitosanitarie n. 15, poiché non vi è più nessun motivo tecnico per regolamentarlo separatamente dagli altri tipi di materiale da imballaggio in legno. È pertanto opportuno modificare 'allegato IV, parte A, sezione I, della direttiva 2000/29/CE. |
|
(12) |
Si ritiene che la formulazione dei requisiti fitosanitari basati sul trattamento termico del legname e della corteccia separata dal tronco debba essere modificata per chiarire che il tempo di trattamento necessario è indicato in minuti continui e che la temperatura necessaria deve essere applicata in tutto il profilo del legname o della corteccia separata dal tronco al fine di eliminare con efficacia gli organismi nocivi del legname. È pertanto opportuno modificare l'allegato IV, parte A, sezione I, della direttiva 2000/29/CE. |
|
(13) |
Nell'allegato V, parte B, della direttiva 2000/29/CE, i codici NC per il legname di conifere devono essere aggiornati in modo da comprendere il legname di conifere di spessore inferiore o uguale a 6 mm, che secondo una recente analisi del rischio fitosanitario comporta anche il rischio d'introduzione del Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. |
|
(14) |
I nomi Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith, Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw. e Citrus greening bacterium dovrebbero essere modificati per conformarli alle denominazioni scientifiche rivedute di tali organismi. Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith dovrebbe essere denominato Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al.. Lycopersicon lycopersicum (L.), Karsten ex Farw. dovrebbe essere denominato Solanum Lycopersicum L.. Il Citrus greening bacterium dovrebbe essere denominato Candidatus Liberibacter spp., l'agente causale della malattia di Huanglongbing o di inverdimento degli agrumi. |
|
(15) |
La direttiva 2007/33/CE del Consiglio (2) stabilisce le misure da adottare nei confronti delle popolazioni europee di nematodi a cisti della patata [Globodera pallida (Stone) Behrens e Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens] al fine di determinare la loro distribuzione, di prevenire la loro diffusione e di lottare contro tali organismi nocivi. Le attuali disposizioni della direttiva 2000/29/CE concernenti i nematodi a cisti della patata [Globodera pallida (Stone) Behrens e Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens] dovrebbero essere aggiornate per allinearle alle prescrizioni della direttiva 2007/33/CE. Gli allegati IV e V della direttiva 2000/29/CE dovrebbero pertanto essere modificati di conseguenza. |
|
(16) |
Il regolamento (CE) n. 690/2008 della Commissione (3) riconosce talune zone come zone protette nei confronti di vari organismi nocivi. Il regolamento (CE) n. 690/2008 è stato modificato per tenere conto dei più recenti sviluppi per quanto riguarda le zone protette all'interno dell'Unione e dei seguenti organismi nocivi: Citrus tristeza virus (ceppi europei), Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. e Grapevine flavescence dorée MLO. È pertanto necessario modificare di conseguenza gli allegati da I a V della direttiva 2000/29/CE, al fine di garantire che le prescrizioni in materia di zone protette per quanto riguarda i rispettivi organismi nocivi siano coerenti. |
|
(17) |
Inoltre, diverse zone all'interno dell'Unione che sono state riconosciute come zone protette nei confronti di determinati organismi nocivi, non soddisfano più i requisiti perché tali organismi nocivi vi sono ora stabiliti. Si tratta delle zone seguenti: le comunità autonome di Castilla la Mancha, Murcia, Navarra e La Rioja, la Comarca della Comunità di Calatayud (Aragona) e la provincia di Guipuzcoa (Province basche) in Spagna, il Friuli-Venezia Giulia e la provincia di Sondrio (Lombardia) in Italia, i comuni di Ohrady, Topol'niky e Trhová Hradská in Slovacchia per quanto riguarda l'Erwinia Amylovora (Burr.) Winsl. et al.; l'unità regionale di Argolida e Chania in Grecia, la Corsica (Francia) e l'Algarve in Portogallo per quanto riguarda il Citrus tristeza virus (ceppi europei). È quindi opportuno modificare di conseguenza la parte B dell'allegato II, la parte B dell'allegato III e la parte B dell'allegato IV della direttiva 2000/29/CE. |
|
(18) |
Per proteggere la produzione e gli scambi di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti, risulta giustificato dal punto di vista tecnico, secondo il rischio fitosanitario esistente, aggiungere gli organismi nocivi Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu e Thaumatopoea processionea L. all'allegato I, parte B, della direttiva 2000/29/CE. |
|
(19) |
Da informazioni fornite dall'Irlanda, dal Portogallo e dal Regno Unito risulta che i territori di questi paesi sono indenni dal Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu e che questi territori soddisfano le condizioni di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera h), della direttiva 2000/29/CE per la creazione di una zona protetta nei confronti di tale organismo nocivo. La parte B dell'allegato I e la parte B dell'allegato IV della direttiva 2000/29/CE dovrebbero essere modificate di conseguenza. Analogamente, la parte B dell'allegato IV e la parte A dell'allegato V della direttiva 2000/29/CE dovrebbero essere modificate per introdurre requisiti per lo spostamento di determinati vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti verso le zone protette. |
|
(20) |
Da informazioni fornite dall'Irlanda e dal Regno Unito risulta che il territorio dell'Irlanda e parte del territorio del Regno Unito sono indenni dal Thaumatopoea processionea L. e che queste zone soddisfano le condizioni di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera h), della direttiva 2000/29/CE per la creazione di una zona protetta nei confronti di tale organismo nocivo. La parte B dell'allegato I e la parte B dell'allegato IV della direttiva 2000/29/CE dovrebbero essere modificate di conseguenza. Analogamente, la parte B dell'allegato IV e la parte A dell'allegato V della direttiva 2000/29/CE dovrebbero essere modificate per introdurre requisiti per lo spostamento di determinati vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti verso le zone protette. |
|
(21) |
Da una recente analisi del rischio fitosanitario effettuata dalla Francia risulta che l'Ips amitinus Eichhof non presenta un rischio fitosanitario inaccettabile in Corsica (Francia). Pertanto la Corsica dovrebbe essere depennata dall'elenco delle zone protette nei confronti di tale organismo nocivo. La parte B dell'allegato II e la parte B dell'allegato IV della direttiva 2000/29/CE dovrebbero essere modificate di conseguenza. |
|
(22) |
Da informazioni fornite dal Regno Unito risulta che l'organismo Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr non è presente sull'isola di Man e che tale isola soddisfa le condizioni di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera h), della direttiva 2000/29/CE per la creazione di una zona protetta nei confronti di tale organismo nocivo. La parte B dell'allegato II e la parte B dell'allegato IV della direttiva 2000/29/CE dovrebbero essere modificate di conseguenza. |
|
(23) |
Una recente analisi del rischio fitosanitario dimostra che gli attuali requisiti per l'introduzione e lo spostamento di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti all'interno di alcune zone protette nei confronti del Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr sono inadeguati a ridurre il rischio fitosanitario in questione a livelli accettabili. È opportuno aggiornare tali prescrizioni. La parte B dell'allegato II, la parte B dell'allegato IV, la sezione II della parte A dell'allegato V e la sezione II della parte B dell'allegato V della direttiva 2000/29/CE dovrebbero essere modificate di conseguenza. |
|
(24) |
Da informazioni fornite dalla Francia e dall'Italia risulta che la Picardie (département de l'Aisne) e l'Ile de France (comuni de Citry, Nanteuil-sur-Marne et Saâcy-sur-Marne) e la Puglia sono indenni dall'organismo Grapevine flavescence dorée MLO e soddisfano le condizioni di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera h), della direttiva 2000/29/CE per la creazione di una zona protetta nei confronti di tale organismo nocivo. La parte B dell'allegato II e la parte B dell'allegato IV della direttiva 2000/29/CE dovrebbero essere modificate di conseguenza. |
|
(25) |
Da informazioni fornite dalla Svizzera risulta che la Svizzera (tranne il Canton Ticino e la valle Mesolcina) è indenne dal Grapevine flavescence dorée MLO. È quindi opportuno iscrivere la Svizzera (tranne il Canton Ticino e la valle Mesolcina) come zona dalla quale le piante di Vitis L. possono essere introdotte in zone protette nei confronti di tale organismo. È opportuno modificare la parte B dell'allegato IV della direttiva 2000/29/CE. |
|
(26) |
La direttiva 2000/29/CE dovrebbe quindi essere modificata di conseguenza. |
|
(27) |
Le misure di cui alla presente direttiva sono conformi al parere del comitato fitosanitario permanente, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:
Articolo 1
Gli allegati I, II, III, IV e V della direttiva 2000/29/CE sono modificati conformemente all'allegato della presente direttiva.
Articolo 2
Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro il 30 settembre 2014, le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni.
Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 1o ottobre 2014.
Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono decise dagli Stati membri.
Articolo 3
La presente direttiva entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Articolo 4
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.
Fatto a Bruxelles, il 17 giugno 2014
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 169 del 10.7.2000, pag. 1.
(2) Direttiva 2007/33/CE del Consiglio, dell'11 giugno 2007, relativa alla lotta ai nematodi a cisti della patata e che abroga la direttiva 69/464/CEE (GU L 156 del 16.6.2007, pag. 12).
(3) Regolamento (CE) n. 690/2008 della Commissione, del 4 luglio 2008, relativo al riconoscimento di zone protette esposte a particolari rischi in campo fitosanitario nella Comunità (GU L 193 del 27.7.2008, pag.1).
ALLEGATO
Gli allegati I, II, III, IV e V della direttiva 2000/29/CE sono così modificati:
|
(1) |
l'allegato I è così modificato:
|
|
(2) |
L'allegato II è così modificato:
|
|
(3) |
La parte B dell'allegato III è così modificata:
|
|
(4) |
L'allegato IV è così modificato:
|
|
(5) |
L'allegato V è così modificato:
|
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/49 |
DIRETTIVA 2014/81/UE DELLA COMMISSIONE
del 23 giugno 2014
che modifica l'allegato II, appendice C, della direttiva 2009/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla sicurezza dei giocattoli per quanto riguarda il bisfenolo A
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la direttiva 2009/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, sulla sicurezza dei giocattoli (1), in particolare l'articolo 46, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
|
(1) |
La direttiva 2009/48/CE stabilisce i requisiti generali per le sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR) dal regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele, che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006 (2). Tali sostanze non possono essere utilizzate nei giocattoli, nei loro componenti o nelle parti dei giocattoli distinte a livello microstrutturale, tranne se inaccessibili ai bambini, autorizzate da una decisione della Commissione o contenute in una concentrazione singola pari o inferiore alle pertinenti concentrazioni stabilite per la classificazione delle miscele contenenti tali sostanze CMR. Per tutelare ulteriormente la salute dei bambini, possono essere fissati, se opportuno, valori limite specifici per tali sostanze nei giocattoli destinati ai bambini di età inferiore a tre anni o in altri giocattoli destinati a essere messi in bocca. |
|
(2) |
Il bisfenolo A è una sostanza chimica prodotta in quantità elevata molto utilizzata per la produzione di un'ampia gamma di prodotti di consumo. Il bisfenolo A viene impiegato come monomero nella fabbricazione del policarbonato, utilizzato tra l'altro nella produzione di giocattoli. Il bisfenolo A è stato inoltre riscontrato in alcuni giocattoli. |
|
(3) |
La direttiva 88/378/CEE del Consiglio, del 3 maggio 1988, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti la sicurezza dei giocattoli (3) ha disciplinato i requisiti essenziali di sicurezza per le proprietà chimiche dei giocattoli fino al 19 luglio 2013. La norma europea EN 71-9:2005+A1:2007 prevede un limite di migrazione di 0,1 mg/l per il bisfenolo A. Le norme europee EN 71-10:2005 ed EN 71-11:2005 indicano i metodi di prova pertinenti. I limiti e i metodi per il bisfenolo A indicati nelle norme EN 71-9:2005+A1:2007, EN 71-10:2005 ed EN 71-11:2005 sono utilizzati dall'industria dei giocattoli come riferimento per evitare un'esposizione rischiosa al bisfenolo A dei giocattoli. Non si tratta tuttavia di norme armonizzate. |
|
(4) |
A norma del regolamento (CE) n. 1272/2008 il bisfenolo A è classificato come tossico per la riproduzione di categoria 2. In assenza di disposizioni specifiche, il bisfenolo A può essere contenuto nei giocattoli in concentrazioni pari o inferiori alle relative concentrazioni stabilite per la classificazione delle miscele contenenti tale sostanza CMR, cioè il 5 % dal 20 luglio 2013 e il 3 % dal 1o giugno 2015. Non può essere escluso che tale concentrazione possa comportare una maggiore esposizione dei bambini al bisfenolo A rispetto al limite di migrazione di 0,1 mg/l per il bisfenolo A fissato dalle norme europee EN 71-9:2005+A1:2007, EN 71-10:2005 ed EN 71-11:2005. |
|
(5) |
Il bisfenolo A è stato valutato accuratamente nel 2003 e nel 2008 nell'ambito del regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio, del 23 marzo 1993, relativo alla valutazione e al controllo dei rischi presentati dalle sostanze esistenti (4). La relazione finale di valutazione del rischio, intitolata Updated European Union Risk Assessment Report 4,4'-isopropylidenediphenol (bisphenol-A) ha rilevato tra l'altro che il bisfenolo A agisce come modulatore endocrino in una serie di test di screening in vitro e in vivo ed ha concluso che erano necessarie ulteriori ricerche per risolvere le incertezze sulla potenziale capacità del bisfenolo A di produrre effetti nocivi sullo sviluppo a basse dosi. Tuttavia, viste le esigenze particolari dei bambini, che sono un gruppo di consumatori vulnerabili, un elevato livello di protezione dei bambini dai rischi causati dalle sostanze chimiche presenti nei giocattoli richiede l'inserimento del limite di migrazione di 0,1 mg/l per il bisfenolo A nella direttiva 2009/48/CE. |
|
(6) |
Gli effetti del bisfenolo A sono attualmente sotto esame presso sedi scientifiche, tra cui l'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Il limite di migrazione stabilito dalla presente direttiva va riveduto se nuove informazioni scientifiche pertinenti saranno disponibili in futuro. |
|
(7) |
Occorre pertanto modificare di conseguenza la direttiva 2009/48/CE. |
|
(8) |
Le misure di cui alla presente direttiva sono conformi al parere del Comitato sulla sicurezza dei giocattoli, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:
Articolo 1
L'allegato II, appendice C, della direttiva 2009/48/CE è sostituito dal seguente:
«Appendice C
Valori limite specifici per i prodotti chimici utilizzati nei giocattoli destinati ai bambini di età inferiore a 36 mesi o in altri giocattoli destinati ad essere messi in bocca, adottati a norma dell'articolo 46, paragrafo 2
|
Sostanza |
Numero CAS |
Valore limite |
|
TCEP |
115-96-8 |
5 mg/kg (tenore limite) |
|
TCPP |
13674-84-5 |
5 mg/kg (tenore limite) |
|
TDCP |
13674-87-8 |
5 mg/kg (tenore limite) |
|
Bisfenolo A |
80-05-7 |
0,1 mg/l (limite di migrazione) in conformità ai metodi indicati nelle norme EN 71-10:2005 ed EN 71-11:2005» |
Articolo 2
1. Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro il 21 dicembre 2015, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni.
Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 21 dicembre 2015.
Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono decise dagli Stati membri.
2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni essenziali di diritto interno adottate nella materia disciplinata dalla presente direttiva.
Articolo 3
La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Articolo 4
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.
Fatto a Bruxelles, il 23 giugno 2014
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 170 del 30.6.2009, pag. 1.
(2) GU L 353 del 31.12.2008, pag. 1.
DECISIONI
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/52 |
DECISIONE 2014/380/PESC DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che modifica la decisione 2011/137/PESC concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 28 febbraio 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/137/PESC concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia (1). |
|
(2) |
Il 19 marzo 2014 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 2146 (2014) [UNSCR 2146 (2014)], che autorizza gli Stati membri delle Nazioni Unite a ispezionare in alto mare le navi designate dal comitato istituito conformemente al paragrafo 24 dell'UNSCR 1970 (2011) («il comitato»). |
|
(3) |
L'UNSCR 2146 (2014) prevede che gli Stati di bandiera delle navi designate, se la designazione del comitato ha così specificato, adottino le misure necessarie per ordinare a tali navi di non caricare, trasportare o scaricare petrolio greggio illecitamente esportato dalla Libia, in assenza di istruzioni del punto di contatto del governo libico. |
|
(4) |
Inoltre, l'UNSCR 2146 (2014) dispone che gli Stati membri delle Nazioni Unite adottino, se la designazione del comitato ha così specificato, le misure necessarie per vietare alle navi designate l'ingresso nei loro porti, a meno che tale ingresso non sia necessario a fini di ispezione, in caso di emergenza o in caso di ritorno in Libia. |
|
(5) |
In aggiunta, l'UNSCR 2146 (2014) prevede che, se la designazione del comitato ha così specificato, si debba vietare la prestazione alle navi designate di servizi di bunkeraggio, quali la fornitura di carburante o di provviste, o di altri servizi di assistenza, a meno che la prestazione di tali servizi sia necessaria a scopi umanitari o o in caso di ritorno in Libia. |
|
(6) |
L'UNSCR 2146 (2014) prevede altresì che, se la designazione del comitato ha così specificato, non si debbano eseguire transazioni finanziarie relative al petrolio greggio illecitamente esportato proveniente dalla Libia a bordo delle navi designate. |
|
(7) |
A norma della decisione 2011/137/PESC, il Consiglio ha proceduto a un riesame completo degli elenchi di persone ed entità di cui agli allegati II e IV di tale decisione. |
|
(8) |
Si dovrebbero aggiornare le informazioni identificative relative a un'entità figurante nell'elenco delle persone ed entità di cui all'allegato IV della decisione 2011/137/PESC. |
|
(9) |
Non ci sono più motivi per mantenere due entità nell'elenco delle persone ed entità di cui all'allegato IV della decisione 2011/137/PESC. |
|
(10) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2011/137/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione 2011/137/PESC è così modificata:
|
1) |
sono inseriti gli articoli seguenti: «Articolo 4 ter 1. Gli Stati membri possono, conformemente ai paragrafi da 5 a 9 dell'UNSCR 2146 (2014), ispezionare in alto mare le navi designate avvalendosi di tutte le misure commisurate alle circostanze specifiche, nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani, a seconda dei casi, effettuare tali ispezioni e ordinare alle navi di adottare i provvedimenti opportuni ai fini della restituzione del petrolio greggio alla Libia, con il consenso del governo libico e in coordinamento con il medesimo. 2. Prima di procedere a un'ispezione di cui al paragrafo 1, gli Stati membri dovrebbero ottenere il previo consenso dello Stato di bandiera della nave. 3. Gli Stati membri che procedono a un'ispezione di cui al paragrafo 1 presentano senza indugio al comitato una relazione sull'ispezione contenente informazioni particolareggiate pertinenti, incluse le iniziative intraprese per ottenere il consenso dello Stato di bandiera della nave. 4. Gli Stati membri che procedono a ispezioni di cui al paragrafo 1 assicurano che tale ispezione sia effettuata da navi da guerra e da navi di proprietà o gestite da uno Stato e impiegate esclusivamente per servizi governativi non commerciali. 5. Il paragrafo 1 lascia impregiudicati i diritti, gli obblighi o le responsabilità derivanti agli Stati membri dal diritto internazionale, inclusi i diritti o gli obblighi derivanti dalla convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, compreso il principio generale della giurisdizione esclusiva dello Stato di bandiera sulle proprie navi in alto mare, per quanto riguarda le navi non designate e in qualsiasi situazione diversa da quella di cui a tale paragrafo. 6. L'allegato V riporta le navi di cui al paragrafo 1 designate dal comitato conformemente al paragrafo 11 dell'UNSCR 2146 (2014). Articolo 4 quater 1. Uno Stato membro che è lo Stato di bandiera di una nave designata ordina, se la designazione del comitato ha così specificato, alla nave di non caricare, trasportare o scaricare petrolio greggio illecitamente esportato dalla Libia, in assenza di istruzioni del punto di contatto del governo libico, di cui al paragrafo 3 dell'UNSCR 2146 (2014). 2. Gli Stati membri, se la designazione del comitato ha così specificato, negano l'ingresso nei loro porti alle navi designate, a meno che tale ingresso sia necessario a fini di ispezione, in caso di emergenza o in caso di ritorno in Libia. 3. È vietata la prestazione alle navi designate, se la designazione del comitato ha così specificato, da parte dei cittadini degli Stati membri o a partire dai territori degli Stati membri, di servizi di bunkeraggio, quali la fornitura di carburante o di provviste, o di altri servizi di assistenza. 4. Il paragrafo 3 non si applica se l'autorità competente dello Stato membro interessato stabilisce che la prestazione di tali servizi è necessaria per scopi umanitari o per il ritorno della nave in Libia. Lo Stato membro interessato informa il comitato di una siffatta autorizzazione. 5. Sono vietate le transazioni finanziarie eseguite da cittadini degli Stati membri o da entità sotto la loro giurisdizione o a partire dai territori degli Stati membri relative al petrolio greggio illecitamente esportato dalla Libia a bordo delle navi designate, se la designazione del comitato ha così specificato. 6. L'allegato V riporta le navi di cui ai paragrafi 1, 2, 3 e 5 designate dal comitato conformemente al paragrafo 11 dell'UNSCR 2146 (2014).»; |
|
2) |
all'articolo 8, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente: «1. Il Consiglio esegue le modifiche degli allegati I, III e V sulla scorta di quanto determinato dal comitato.»; |
|
3) |
è inserito l'articolo seguente: «Articolo 9 ter Qualora il comitato designi una nave di cui all'articolo 4 ter, paragrafo 1, e all'articolo 4 quater, paragrafi 1, 2, 3 e 5, il Consiglio include detta nave nell'allegato V.» |
Articolo 2
L'allegato I della presente decisione è aggiunto come allegato V alla decisione 2011/137/PESC.
Articolo 3
L'allegato IV della decisione 2011/137/PESC è modificato conformemente all'allegato II della presente decisione.
Articolo 4
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
ALLEGATO I
«ALLEGATO V
ELENCO DELLE NAVI DI CUI ALL'ARTICOLO 4 ter, PARAGRAFO 1, E ALL'ARTICOLO 4 quater, PARAGRAFI 1, 2, 3 E 5
…»
ALLEGATO II
L'allegato IV della decisione 2011/137/PESC è così modificato:
|
1) |
la voce relativa all'entità «Capitana Seas Limited» è sostituita dalla seguente:
|
|
2) |
le voci per le seguenti entità sono soppresse:
|
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/56 |
DECISIONE 2014/381/PESC DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che modifica la decisione 2010/573/PESC concernente misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transdnestriana della Repubblica moldova
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 27 settembre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/573/PESC (1). |
|
(2) |
Il 27 settembre 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/477/PESC (2) che ha prorogato, in base a un riesame della decisione 2010/573/PESC, le misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transdnestriana della Repubblica moldova fino al 30 settembre 2014. |
|
(3) |
Le misure restrittive dovrebbero essere prorogate fino al 31 ottobre 2014. |
|
(4) |
È opportuno, pertanto, modificare di conseguenza la decisione 2010/573/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
All'articolo 4 della decisione 2010/573/PESC, il paragrafo 2 è sostituito dal seguente:
«2. La presente decisione si applica fino al 31 ottobre 2014. Essa è costantemente riesaminata ed è, se del caso, prorogata o modificata se il Consiglio ritiene che i suoi obiettivi non siano stati raggiunti.».
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
(1) Decisione 2010/573/PESC concernente misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transdnestriana della Repubblica moldova (GU L 253 del 28.9.2010, pag. 54).
(2) Decisione 2013/477/PESC del Consiglio, del 27 settembre 2013, che modifica la decisione 2010/573/PESC concernente misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transdnestriana della Repubblica moldova (GU L 257 del 28.9.2013, pag. 18).
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/57 |
DECISIONE DI ESECUZIONE 2014/382/PESC DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che attua la decisione 2013/798/PESC concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica centrafricana
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2,
vista la decisione 2013/798/PESC del Consiglio, del 23 dicembre 2013, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica centrafricana (1), in particolare l'articolo 2 quater,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 23 dicembre 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/798/PESC. |
|
(2) |
Il 9 maggio 2014, il Comitato delle sanzioni istituito in virtù della risoluzione 2127 (2013) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha inserito tre persone nell'elenco delle persone e delle entità soggette alle misure stabilite dai paragrafi 30 e 32 della risoluzione 2134 (2014) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. |
|
(3) |
È pertanto opportuno modificare di conseguenza l'allegato della decisione 2013/798/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Le persone elencate nell'allegato della presente decisione sono inserite nell'elenco riportato nell'allegato della decisione 2013/798/PESC.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
ALLEGATO
Persone di cui all'articolo 1
1. FRANÇOIS YANGOUVONDA BOZIZÉ
COGNOME: BOZIZÉ
NOME: François Yangouvonda
PSEUDONIMO: Bozize Yangouvonda
DATA DI NASCITA/LUOGO DI NASCITA: 14 ottobre 1946/Mouila, Gabon
PASSAPORTO/INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE: Figlio di Martine Kofio
DESIGNAZIONE/GIUSTIFICAZIONE: Coinvolgimento in atti che minano la pace, la stabilità o la sicurezza della Repubblica centrafricana o sostegno a tali atti: In seguito al colpo di Stato del 24 marzo 2013, Bozizé ha fornito assistenza finanziaria e materiale ai miliziani che operano per destabilizzare la transizione in corso e per riportarlo al potere. François Bozizé, unitamente ai suoi sostenitori, ha incoraggiato l'attacco del 5 dicembre 2013 a Bangui. La situazione nella Repubblica centrafricana si è rapidamente deteriorata dopo tale attacco perpetrato dalle forze anti-balaka, che ha provocato oltre 700 morti. Da allora, Bozizé ha continuato a cercare di avviare operazioni di destabilizzazione e di confederare le milizie anti-balaka al fine di mantenere le tensioni nella capitale della Repubblica centrafricana. Bozizé ha provato a riorganizzare molti elementi delle forze armate centrafricane dispersi nelle campagne in seguito al colpo di Stato. Le forze fedeli a Bozizé sono state coinvolte in rappresaglie contro la popolazione musulmana della Repubblica centrafricana. Bozizé ha chiesto alle sue milizie di perpetrare atrocità contro il regime attuale e gli islamici.
2. NOURREDINE ADAM
COGNOME: ADAM
NOME: Nourredine
PSEUDONIMO: Nourredine Adam; Nureldine Adam; Nourreldine Adam; Nourreddine Adam
DATA DI NASCITA/LUOGO DI NASCITA: 1970/Ndele, Repubblica centrafricana
Altre date di nascita: 1969, 1971
PASSAPORTO/INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE:
DESIGNAZIONE/GIUSTIFICAZIONE: Coinvolgimento in atti che minano la pace, la stabilità o la sicurezza della Repubblica centrafricana o sostegno a tali atti: Nourreddine è uno dei leader iniziali della coalizione Séléka. È stato identificato sia come generale sia come presidente di uno dei gruppi di ribelli armati della Séléka, il Central PJCC, un gruppo formalmente conosciuto come la Convenzione dei patrioti per la giustizia e la pace e il cui acronimo è anche noto come CPJP. In qualità di ex capo del gruppo scissionista «fondamentale» della Convenzione dei patrioti per la giustizia e la pace (CPJP/F), è stato il coordinatore militare dell'ex-Séléka nel corso delle offensive della precedente ribellione nella Repubblica centrafricana, svoltasi tra inizio dicembre 2012 e marzo 2013. Senza il coinvolgimento di Noureddine, la Séléka non sarebbe probabilmente riuscita a togliere il potere all'ex presidente del paese François Bozizé. In seguito alla nomina di Catherine Samba-Panza a presidente ad interim il 20 gennaio 2014, è stato uno dei principali artefici del ritiro tattico dell'ex-Séléka a Sibut, avente lo scopo di attuare il suo piano per la creazione di una roccaforte musulmana nel nord del paese. Ha chiaramente esortato le sue forze a resistere agli ordini del governo transitorio e dei leader militari della missione internazionale di sostegno alla Repubblica centrafricana sotto guida africana (MISCA). Nourredine dirige attivamente l'ex-Séléka, le forze dell'ex-Séléka dissolte da Djotodia nel settembre 2013, guida le operazioni contro le zone cristiane e continua sostenere e dirigere in misura significativa l'ex-Séléka attiva nella Repubblica centrafricana.
Coinvolgimento nella pianificazione, direzione o perpetrazione di atti che violano il diritto internazionale dei diritti umani o il diritto internazionale umanitario applicabili: Dopo che la Séléka ha assunto il controllo di Bangui il 24 marzo 2013, Nourredine Adam è stato nominato ministro della sicurezza e successivamente direttore generale del Comitato straordinario per la difesa dei risultati democratici (Comité extraordinaire de défense des acquis démocratiques — CEDAD, un servizio di intelligence centrafricano ora scomparso). Nourredine Adam ha impiegato il CEDAD come forza di polizia politica personale incaricata di eseguire numerosi arresti arbitrari, atti di tortura ed esecuzioni sommarie. Inoltre, è stato una delle principali figure dietro la sanguinosa operazione di Boy Rabe. Nell'agosto 2013, le forze Séléka hanno attaccato Boy Rabe, una zona della Repubblica centrafricana considerata un bastione dei sostenitori di François Bozizé e del suo gruppo etnico. Con il pretesto di cercare depositi clandestini di armi, le truppe Séléka avrebbero ucciso numerosi civili e quindi saccheggiato con violenza la zona. Quando tali attacchi si sono estesi ad altri quartieri, migliaia di residenti hanno invaso l'aeroporto internazionale, ritenuto un luogo sicuro data la presenza di truppe francesi, occupandone la pista.
Sostegno a gruppi armati o reti criminali tramite lo sfruttamento illegale di risorse naturali: A inizio 2013, Nourredine Adam ha svolto un importante ruolo nell'ambito delle reti di finanziamento dell'ex-Séléka. Si è recato in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati arabi uniti per raccogliere fondi per tale ribellione. Ha inoltre svolto la funzione di mediatore per il cartello ciadiano di traffico di diamanti attivo tra la Repubblica centrafricana e il Ciad.
3. LEVY YAKETE
COGNOME: YAKETE
NOME: Levy
PSEUDONIMO: Levi Yakite; Levy Yakite
DATA DI NASCITA/LUOGO DI NASCITA: 14 agosto 1964/Bangui, Repubblica centrafricana
Altra data di nascita: 1965
PASSAPORTO/INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE: Figlio di Pierre Yakété e Joséphine Yamazon
DESIGNAZIONE/GIUSTIFICAZIONE: Coinvolgimento in atti che minano la pace, la stabilità o la sicurezza della Repubblica centrafricana o sostegno a tali atti: Il 17 dicembre 2013, Yakete ha assunto l'incarico di coordinatore politico del nuovo gruppo di ribelli anti-balaka denominato «Movimento di resistenza popolare per la riforma della Repubblica centrafricana». Ha partecipato direttamente alle decisioni di un gruppo di ribelli coinvolto in atti che hanno minato la pace, la stabilità e la sicurezza del paese, in particolare il 5 dicembre 2013 e in seguito. Questo gruppo è stato inoltre esplicitamente menzionato nelle risoluzioni 2127, 2134 e 2149 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per tali atti. Yakete è stato accusato di aver ordinato l'arresto di persone collegate alla Séléka, di aver chiesto l'aggressione di oppositori del presidente Bozizé e di aver reclutato giovani miliziani per attaccare chi è ostile al regime con il machete. Rimasto nell'entourage di François Bozizé dopo il marzo 2013, si è unito al fronte per il ripristino dell'ordine costituzionale nella Repubblica centrafricana (Front pour le Retour à l'Ordre Constitutionnel en CentrAfrique — FROCCA), che mira a riportare al potere il presidente destituito con qualsiasi mezzo. A fine estate 2013 si è recato in Camerun e Benin dove ha cercato di reclutare combattenti contro la Séléka. Nel settembre 2013 ha provato a recuperare il controllo delle operazioni condotte dai combattenti pro-Bozizé nelle città e nei villaggi vicino Bossangoa. Yakete è anche sospettato di aver promosso la distribuzione di machete a giovani disoccupati cristiani per facilitarne i loro attacchi contro i musulmani.
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/60 |
DECISIONE 2014/383/PESC DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che proroga il mandato del rappresentante speciale dell'Unione europea in Afghanistan
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2, e l'articolo 33,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 22 luglio 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/393/PESC (1) relativa alla nomina del sig. Franz-Michael SKJOLD MELLBIN quale rappresentante speciale dell'Unione europea (RSUE) per l'Afghanistan. Il mandato dell'RSUE scade il 30 giugno 2014. |
|
(2) |
Il mandato dell'RSUE dovrebbe essere prorogato di altri 8 mesi. |
|
(3) |
L'RSUE espleterà il mandato nell'ambito di una situazione che potrebbe deteriorarsi e compromettere il raggiungimento degli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione fissati nell'articolo 21 del trattato, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Rappresentante speciale dell'Unione europea
Il mandato del sig. Franz-Michael SKJOLD MELLBIN quale RSUE in Afghanistan è prorogato fino al 28 febbraio 2015. Il Consiglio può decidere che il mandato dell'RSUE termini anticipatamente sulla base di una valutazione da parte del comitato politico e di sicurezza (CPS) e di una proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (AR).
Articolo 2
Obiettivi politici
L'RSUE rappresenta l'Unione e ne promuove gli obiettivi politici in Afghanistan, in stretto coordinamento con i rappresentanti degli Stati membri in Afghanistan. In particolare, l'RSUE:
|
a) |
contribuisce all'attuazione della dichiarazione congiunta UE-Afghanistan e della strategia dell'Unione europea in Afghanistan per il periodo 2014-16 e, se del caso, dell'accordo di cooperazione UE-Afghanistan sul partenariato e lo sviluppo; |
|
b) |
sostiene il dialogo politico Unione-Afghanistan; |
|
c) |
sostiene il ruolo cardine svolto dalle Nazioni Unite (ONU) in Afghanistan, contribuendo in special modo a un miglior coordinamento dell'assistenza internazionale, promuovendo in tal modo l'attuazione dei comunicati delle conferenze di Bonn, Chicago e Tokyo nonché delle pertinenti risoluzioni dell'ONU. |
Articolo 3
Mandato
Per espletare il mandato, in stretta cooperazione con i rappresentanti degli Stati membri in Afghanistan, l'RSUE:
|
a) |
promuove la posizione dell'Unione sul processo politico e sugli sviluppi in Afghanistan; |
|
b) |
mantiene uno stretto contatto con le istituzioni afghane pertinenti, in particolare il governo e il parlamento nonché le autorità locali, sostenendone lo sviluppo. Dovrebbero essere mantenuti contatti anche con altri gruppi politici afghani e altri soggetti interessati in Afghanistan, in particolare con i pertinenti attori della società civile; |
|
c) |
mantiene uno stretto contatto con i soggetti interessati a livello internazionale e regionale in Afghanistan, in particolare il rappresentante speciale del segretario generale dell'ONU e l'alto rappresentante civile dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico nonché altri partner e organizzazioni fondamentali; |
|
d) |
informa in merito ai progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi della dichiarazione congiunta UE-Afghanistan, della strategia dell'Unione europea in Afghanistan per il periodo 2014-16, dell'accordo di cooperazione UE-Afghanistan sul partenariato e lo sviluppo e dei comunicati delle conferenze di Bonn, Chicago e Tokyo, specie nei seguenti settori:
|
|
e) |
partecipa attivamente a consessi locali di coordinamento quali il Consiglio comune di sorveglianza e di coordinamento, tenendo nel contempo esaurientemente informati delle decisioni prese a tali livelli gli Stati membri non partecipanti; |
|
f) |
fornisce consulenza sulla partecipazione dell'Unione alle conferenze internazionali concernenti l'Afghanistan e sulle posizioni da essa assunte in tale contesto; |
|
g) |
si impegna attivamente per la promozione della cooperazione regionale attraverso le pertinenti iniziative, inclusi il processo di Istanbul e la conferenza sulla cooperazione economica regionale relativa all'Afghanistan (RECCA); |
|
h) |
contribuisce all'attuazione della politica dell'Unione sui diritti umani, compresi gli orientamenti dell'Unione sui diritti umani, segnatamente gli orientamenti sulle donne e sui bambini nelle zone interessate dai conflitti, in particolare monitorando e affrontando gli sviluppi al riguardo; |
|
i) |
fornisce sostegno, secondo opportunità, ad un processo di pace inclusivo e a guida afgana che porti ad una soluzione politica coerente con le «linee rosse» concordate nella conferenza di Bonn. |
Articolo 4
Esecuzione del mandato
1. L'RSUE è responsabile dell'esecuzione del mandato, sotto l'autorità dell'AR.
2. Il CPS è un interlocutore privilegiato dell'RSUE e ne costituisce il principale punto di contatto con il Consiglio. Il CPS fornisce all'RSUE un orientamento strategico e una direzione politica nell'ambito del mandato, fatte salve le competenze dell'AR.
3. L'RSUE opera in stretto coordinamento con il servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e i suoi uffici pertinenti.
Articolo 5
Finanziamento
1. L'importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse con il mandato dell'RSUE nel periodo dal 1o luglio 2014 al 28 febbraio 2015 è pari a 3 760 000 EUR.
2. Le spese sono gestite nel rispetto delle procedure e delle norme applicabili al bilancio generale dell'Unione.
3. La gestione delle spese è oggetto di un contratto fra l'RSUE e la Commissione. L'RSUE è responsabile dinanzi alla Commissione di tutte le spese.
Articolo 6
Costituzione e composizione della squadra
1. Nei limiti del suo mandato e dei corrispondenti mezzi finanziari messi a disposizione, l'RSUE è responsabile della costituzione di una squadra. La squadra dispone delle competenze necessarie su problemi politici specifici, secondo le indicazioni del mandato. L'RSUE informa prontamente e periodicamente il Consiglio e la Commissione della composizione della squadra.
2. Gli Stati membri, le istituzioni dell'Unione e il SEAE possono proporre il distacco di personale presso l'RSUE. Lo stipendio di tale personale distaccato è a carico, rispettivamente, dello Stato membro o dell'istituzione dell'Unione in questione o del SEAE. Anche gli esperti distaccati dagli Stati membri presso le istituzioni dell'Unione o il SEAE possono essere assegnati all'RSUE. Il personale internazionale a contratto ha la cittadinanza di uno Stato membro.
3. Ciascun membro del personale distaccato resta alle dipendenze amministrative dello Stato membro o dell'istituzione dell'Unione che l'ha distaccato o del SEAE e assolve i propri compiti e agisce nell'interesse del mandato dell'RSUE.
Articolo 7
Privilegi e immunità dell'RSUE e del personale dell'RSUE
I privilegi, le immunità e le altre garanzie necessarie per il compimento e il regolare svolgimento della missione dell'RSUE e del personale dell'RSUE sono convenuti con il paese ospitante, a seconda dei casi. Gli Stati membri e il SEAE forniscono tutto il sostegno necessario a tale scopo.
Articolo 8
Sicurezza delle informazioni classificate dell'UE
L'RSUE e i membri della sua squadra rispettano i principi e le norme minime di sicurezza fissati dalla decisione 2013/488/UE del Consiglio (2).
Articolo 9
Accesso alle informazioni e supporto logistico
1. Gli Stati membri, la Commissione e il segretariato generale del Consiglio assicurano che l'RSUE abbia accesso a ogni pertinente informazione.
2. Le delegazioni e/o gli Stati membri dell'Unione, a seconda dei casi, forniscono il supporto logistico nella regione.
Articolo 10
Sicurezza
Conformemente alla politica dell'Unione in materia di sicurezza del personale schierato al di fuori dell'Unione nell'ambito di una capacità operativa ai sensi del titolo V del trattato, l'RSUE adotta tutte le misure ragionevolmente praticabili, in conformità del mandato dell'RSUE e in funzione della situazione della sicurezza nell'area geografica di competenza, per garantire la sicurezza di tutto il personale sotto la diretta autorità dell'RSUE, in particolare:
|
a) |
stabilendo un piano di sicurezza specifico, basato sugli orientamenti del SEAE, che contempli le misure di sicurezza fisiche, organizzative e procedurali specifiche che regolano la gestione della sicurezza dei movimenti del personale verso l'area geografica e al suo interno, nonché la gestione degli incidenti di sicurezza e un piano di emergenza e di evacuazione; |
|
b) |
assicurando che tutto il personale schierato al di fuori dell'Unione abbia una copertura assicurativa contro i rischi gravi, tenuto conto della situazione nell'area geografica; |
|
c) |
assicurando che tutti i membri della squadra schierati al di fuori dell'Unione, compreso il personale a contratto a livello locale, ricevano un'adeguata formazione in materia di sicurezza, prima o al momento del loro arrivo nell'area geografica, sulla base dei livelli di rischio assegnati a tale area; |
|
d) |
assicurando che siano attuate tutte le raccomandazioni formulate di comune accordo in seguito a valutazioni periodiche della sicurezza e presentando all'AR, al Consiglio e alla Commissione relazioni scritte sull'attuazione di tali raccomandazioni e su altre questioni di sicurezza nell'ambito della relazione sui progressi compiuti e della relazione di esecuzione del mandato. |
Articolo 11
Relazioni
L'RSUE riferisce periodicamente all'AR e al CPS. Se del caso, l'RSUE riferisce anche ai gruppi di lavoro del Consiglio. Le relazioni periodiche sono diffuse mediante la rete COREU. L'RSUE può presentare relazioni al Consiglio «Affari esteri». Ai sensi dell'articolo 36 del trattato, l'RSUE può essere associato all'informazione del Parlamento europeo.
Articolo 12
Coordinamento
1. L'RSUE contribuisce all'unità, alla coerenza e all'efficacia dell'azione dell'Unione e concorre ad assicurare che tutti gli strumenti dell'Unione e le azioni degli Stati membri siano impiegati in un quadro coerente, ai fini del raggiungimento degli obiettivi politici dell'Unione. Le attività dell'RSUE sono coordinate con quelle della Commissione e con quelle della delegazione dell'Unione in Pakistan. L'RSUE fornisce istruzioni periodiche alle missioni degli Stati membri e alle delegazioni dell'Unione.
2. Sono mantenuti stretti contatti sul campo con i capi delle delegazioni dell'Unione e i capomissione degli Stati membri. Essi si adoperano al massimo per assistere l'RSUE nell'esecuzione del mandato. L'RSUE fornisce orientamenti politici a livello locale al capo della missione di polizia dell'UE in Afghanistan (EUPOL AFGHANISTAN). Se necessario, l'RSUE e il comandante civile dell'operazione si consultano. L'RSUE mantiene stretti contatti anche con altri soggetti internazionali e regionali sul campo.
Articolo 13
Assistenza in relazione ai reclami
L'RSUE e il suo personale devono contribuire a fornire elementi per rispondere a tutti i reclami e gli obblighi derivanti dai mandati degli RSUE precedenti in Afghanistan e fornisce assistenza amministrativa e l'accesso ai file pertinenti per tali scopi.
Articolo 14
Riesame
L'attuazione della presente decisione e la coerenza della stessa con altri contributi dell'Unione nella regione sono riesaminate periodicamente. L'RSUE presenta all'AR, al Consiglio e alla Commissione una relazione esauriente sull'esecuzione del mandato entro la fine di novembre 2014.
Articolo 15
Entrata in vigore
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Essa si applica a decorrere dal 1o luglio 2014.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
(1) GU L 198 del 23.7.2013, pag. 47.
(2) Decisione 2013/488/UE del Consiglio, del 23 settembre 2013, sulle norme di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate UE (GU L 274 del 15.10.2013, pag. 1).
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/65 |
DECISIONE 2014/384/PESC DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che modifica la decisione 2011/426/PESC che nomina il rappresentante speciale dell'Unione europea in Bosnia-Erzegovina
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2, e l'articolo 33,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 18 luglio 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/426/PESC (1) relativa alla nomina del sig. Peter SØRENSEN quale rappresentante speciale dell'Unione europea (RSUE) in Bosnia-Erzegovina. Il mandato dell'RSUE scade il 30 giugno 2015. |
|
(2) |
La decisione 2011/426/PESC, modificata da ultimo dalla decisone 2013/351 PESC (2), prevedeva importi di riferimento finanziario destinati all'RSUE per il periodo dal 1o settembre 2011 al 30 giugno 2014. È opportuno stabilire un nuovo importo di riferimento finanziario per il periodo dal 1o luglio 2014 al 30 giugno 2015. |
|
(3) |
L'RSUE espleterà il mandato nell'ambito di una situazione che potrebbe deteriorarsi e compromettere il raggiungimento degli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione fissati all'articolo 21 del trattato. |
|
(4) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2011/426/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione 2011/426/PESC è modificata come segue:
|
1) |
all'articolo 5, paragrafo 1, è aggiunto il comma seguente: «L'importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse con il mandato dell'RSUE nel periodo dal 1o luglio 2014 al 30 giugno 2015 è pari a 5 250 000 EUR»; |
|
2) |
all'articolo 13, è aggiunto il comma seguente: «La relazione finale ed esauriente sull'esecuzione del mandato deve essere presentata entro marzo 2015». |
Articolo 2
Entrata in vigore
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Essa si applica a decorrere dal 1o luglio 2014.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/66 |
DECISIONE 2014/385/PESC DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che proroga il mandato del rappresentante speciale dell'Unione europea per i diritti umani
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2, e l'articolo 33,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 25 giugno 2012 il Consiglio ha adottato il quadro strategico dell'UE sui diritti umani e la democrazia e il piano d'azione dell'UE sui diritti umani e la democrazia. |
|
(2) |
Il 25 luglio 2012 il Consiglio ha adottato la decisione 2012/440/PESC (1) relativa alla nomina del sig. Stavros LAMBRINIDIS quale rappresentante speciale dell'Unione europea (RSUE) per i diritti umani. Il mandato dell'RSUE scade il 30 giugno 2014. |
|
(3) |
Il mandato dell'RSUE dovrebbe essere prorogato di altri 8 mesi, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Rappresentante speciale dell'Unione europea
Il mandato del sig. Stavros LAMBRINIDIS quale RSUE per i diritti umani è prorogato fino al 28 febbraio 2015. Il Consiglio può decidere che il mandato dell'RSUE termini anticipatamente sulla base di una valutazione da parte del comitato politico e di sicurezza (CPS) e di una proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (AR).
Articolo 2
Obiettivi politici
Il mandato dell'RSUE si basa sugli obiettivi politici dell'Unione in materia di diritti umani, stabiliti nel trattato, nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, nonché nel quadro strategico dell'UE sui diritti umani e la democrazia e nel piano d'azione dell'UE sui diritti umani e la democrazia:
|
a) |
rafforzare l'efficacia, la presenza e la visibilità dell'Unione per la protezione e promozione dei diritti umani nel mondo, in particolare approfondendo la cooperazione e il dialogo politico dell'Unione con i paesi terzi, i partner pertinenti, le imprese, la società civile, le organizzazioni internazionali e regionali, nonché agendo nei pertinenti consessi internazionali; |
|
b) |
potenziare il contributo dell'Unione al rafforzamento della democrazia e della costruzione istituzionale, dello stato di diritto, del buon governo, del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in tutto il mondo; |
|
c) |
migliorare la coerenza dell'azione dell'Unione in materia di diritti umani e l'inclusione dei diritti umani in tutti i settori dell'azione esterna dell'Unione. |
Articolo 3
Mandato
Al fine di raggiungere gli obiettivi politici, l'RSUE ha il mandato di:
|
a) |
contribuire all'attuazione della politica dell'Unione sui diritti umani, in particolare il quadro strategico dell'UE sui diritti umani e la democrazia e il piano d'azione dell'UE sui diritti umani e la democrazia, anche formulando raccomandazioni a tale riguardo; |
|
b) |
contribuire all'attuazione degli orientamenti, degli strumenti e dei piani d'azione dell'Unione sui diritti umani e il diritto umanitario internazionale; |
|
c) |
rafforzare il dialogo con i governi dei paesi terzi e le organizzazioni internazionali e regionali in materia di diritti umani, nonché con le organizzazioni della società civile e altri attori pertinenti al fine di garantire l'efficacia e la visibilità della politica dell'Unione in materia di diritti umani; |
|
d) |
contribuire a una maggiore coerenza delle politiche e delle azioni dell'Unione nel campo della protezione e della promozione dei diritti umani, in particolare apportando contributi alla formulazione di politiche pertinenti dell'Unione. |
Articolo 4
Esecuzione del mandato
1. L'RSUE è responsabile dell'esecuzione del mandato, sotto l'autorità dell'AR.
2. Il CPS è un interlocutore privilegiato dell'RSUE e ne costituisce il principale punto di contatto con il Consiglio. Il CPS fornisce all'RSUE un orientamento strategico e una direzione politica nell'ambito del mandato, fatte salve le competenze dell'AR.
3. L'RSUE opera in pieno coordinamento con il servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e i suoi uffici competenti per assicurare la coerenza del rispettivo operato nel campo dei diritti umani.
Articolo 5
Finanziamento
1. L'importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse con il mandato dell'RSUE dal 1o luglio 2014 al 28 febbraio 2015 è pari a 550 000 EUR.
2. L'importo di riferimento finanziario relativo al periodo successivo per l'RSUE per i diritti umani è deciso dal Consiglio.
3. Le spese sono gestite nel rispetto delle procedure e delle norme applicabili al bilancio generale dell'Unione.
4. La gestione delle spese è oggetto di un contratto fra l'RSUE e la Commissione. L'RSUE è responsabile dinanzi alla Commissione di tutte le spese.
Articolo 6
Costituzione e composizione della squadra
1. Nei limiti del suo mandato e dei corrispondenti mezzi finanziari messi a disposizione, l'RSUE è responsabile della costituzione di una squadra. La squadra dispone delle competenze necessarie su problemi politici specifici, secondo le indicazioni del mandato. L'RSUE informa prontamente il Consiglio e la Commissione della composizione della squadra.
2. Gli Stati membri, le istituzioni dell'Unione e il SEAE possono proporre il distacco di personale presso l'RSUE. La retribuzione di tale personale distaccato è a carico, rispettivamente, dello Stato membro o dell'istituzione dell'Unione in questione o del SEAE. Anche gli esperti distaccati dagli Stati membri presso le istituzioni dell'Unione o il SEAE possono essere assegnati all'RSUE. Il personale internazionale a contratto ha la cittadinanza di uno Stato membro.
3. Ciascun membro del personale distaccato resta alle dipendenze amministrative dello Stato membro o dell'istituzione dell'Unione che l'ha distaccato o del SEAE e assolve i propri compiti e agisce nell'interesse del mandato dell'RSUE.
Articolo 7
Sicurezza delle informazioni classificate dell'UE
L'RSUE e i membri della sua squadra rispettano i principi e le norme minime di sicurezza fissati dalla decisione 2013/488/UE del Consiglio (2).
Articolo 8
Accesso alle informazioni e supporto logistico
1. Gli Stati membri, la Commissione, il SEAE e il segretariato generale del Consiglio assicurano che l'RSUE abbia accesso a ogni pertinente informazione.
2. Le delegazioni dell'Unione e le rappresentanze diplomatiche degli Stati membri, a seconda dei casi, forniscono il supporto logistico all'RSUE.
Articolo 9
Sicurezza
Conformemente alla politica dell'Unione in materia di sicurezza del personale schierato al di fuori dell'Unione nell'ambito di una capacità operativa ai sensi del titolo V del trattato, l'RSUE adotta tutte le misure ragionevolmente praticabili, in conformità del mandato e in funzione della situazione della sicurezza nel paese interessato, per garantire la sicurezza di tutto il personale sotto la diretta autorità dell'RSUE, in particolare:
|
a) |
stabilendo un piano di sicurezza specifico, basato sugli orientamenti del SEAE, che contempli le misure di sicurezza fisiche, organizzative e procedurali specifiche che regolano la gestione della sicurezza dei movimenti del personale verso l'area geografica e al suo interno, nonché la gestione degli incidenti di sicurezza e un piano di emergenza e di evacuazione; |
|
b) |
assicurando che tutto il personale schierato al di fuori dell'Unione abbia una copertura assicurativa contro i rischi gravi, tenuto conto della situazione nell'area geografica; |
|
c) |
assicurando che tutti i membri della squadra schierati al di fuori dell'Unione, compreso il personale a contratto a livello locale, ricevano un'adeguata formazione in materia di sicurezza, prima o al momento del loro arrivo nell'area geografica, sulla base dei livelli di rischio assegnati a tale area; |
|
d) |
assicurando che siano attuate tutte le raccomandazioni formulate di comune accordo in seguito a valutazioni periodiche della sicurezza e presentando all'AR, al Consiglio e alla Commissione relazioni scritte sull'attuazione di tali raccomandazioni e su altre questioni di sicurezza nell'ambito della relazione sui progressi compiuti e della relazione di esecuzione del mandato. |
Articolo 10
Relazioni
L'RSUE riferisce periodicamente all'AR e al CPS. Se del caso, l'RSUE riferisce anche ai gruppi di lavoro del Consiglio, in particolare al gruppo «Diritti umani». Le relazioni periodiche sono diffuse mediante la rete COREU. L'RSUE può presentare relazioni al Consiglio «Affari esteri». Ai sensi dell'articolo 36 del trattato, l'RSUE può essere associato all'informazione del Parlamento europeo.
Articolo 11
Coordinamento
1. L'RSUE contribuisce all'unità, alla coerenza e all'efficacia dell'azione dell'Unione e concorre ad assicurare che tutti gli strumenti dell'Unione e le azioni degli Stati membri siano impiegati in un quadro coerente, ai fini del raggiungimento degli obiettivi politici dell'Unione. L'RSUE lavora in maniera coordinata con gli Stati membri e la Commissione, nonché, se del caso, con altri rappresentanti speciali dell'Unione europea. L'RSUE fornisce istruzioni periodiche alle missioni degli Stati membri e alle delegazioni dell'Unione.
2. Sono mantenuti stretti contatti sul campo con i capi delle delegazioni dell'Unione, i capimissione degli Stati membri, nonché con i capi o comandanti delle missioni e operazioni di politica di sicurezza e di difesa comune e, se del caso, altri rappresentanti speciali dell'Unione europea, che si adoperano al massimo per assistere l'RSUE nell'esecuzione del mandato.
3. L'RSUE mantiene stretti contatti, ricerca complementarità e sinergie con altri attori internazionali e regionali a livello centrale e sul campo. L'RSUE ricerca contatti regolari con le organizzazioni della società civile, sia a livello centrale che sul campo.
Articolo 12
Riesame
L'attuazione della presente decisione e la coerenza della stessa con altri contributi dell'Unione nella regione sono riesaminate periodicamente. L'RSUE presenta all'AR, al Consiglio e alla Commissione una relazione esauriente sull'esecuzione del mandato entro la fine di novembre 2014.
Articolo 13
Entrata in vigore
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Essa si applica a decorrere dal 1o luglio 2014.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
(1) GU L 200 del 27.7.2012, pag. 21.
(2) Decisione 2013/488/UE del Consiglio, del 23 settembre 2013, sulle norme di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate UE (GU L 274 del 15.10.2013, pag. 1).
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/70 |
DECISIONE 2014/386/PESC DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
concernente restrizioni sulle merci originarie della Crimea o Sebastopoli, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 6 marzo 2014 i Capi di Stato o di governo degli Stati membri dell'Unione hanno condannato fermamente la violazione ingiustificata della sovranità e dell'integrità territoriale ucraine da parte della Federazione russa. |
|
(2) |
Il 17 marzo 2014 il Consiglio ha adottato la decisione 2014/145/PESC (1) concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. |
|
(3) |
Nella sessione del 20-21 marzo 2014, il Consiglio europeo ha condannato fermamente l'annessione illegale della Repubblica autonoma di Crimea («Crimea») e della città di Sebastopoli («Sebastopoli») alla Federazione russa e ha sottolineato che non intende riconoscerla. Il Consiglio europeo ha ritenuto che si dovrebbe proporre una rapida attuazione di alcune restrizioni economiche, commerciali e finanziarie, relative alla Crimea. |
|
(4) |
Il 27 marzo 2014, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 68/262 sull'integrità territoriale dell'Ucraina, ribadendo il proprio impegno per la sovranità, l'indipendenza politica, l'unità e l'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno delle sue frontiere riconosciute a livello internazionale, sottolineando la nullità del referendum tenutosi in Crimea il 16 marzo, e invitando tutti gli Stati a non riconoscere alcuna modifica allo status della Crimea e di Sebastopoli. |
|
(5) |
In tali circostanze, il Consiglio ritiene che l'importazione nell'Unione europea di merci originarie della Crimea o di Sebastopoli dovrebbe essere vietata, ad eccezione delle merci originarie della Crimea o di Sebastopoli che abbiano ottenuto un certificato d'origine dal governo dell'Ucraina. |
|
(6) |
È opportuno che la presente decisione entri in vigore il giorno successivo alla pubblicazione per garantire l'efficacia delle misure ivi contemplate. |
|
(7) |
È necessaria un'azione ulteriore dell'Unione per attuare talune misure, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
1. È vietata l'importazione nell'Unione di merci originarie della Crimea o di Sebastopoli.
2. È vietato fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria, nonché assicurazioni e riassicurazioni, relativi all'importazione di merci originarie della Crimea o di Sebastopoli.
Articolo 2
I divieti di cui all'articolo 1 non si applicano alle merci originarie della Crimea o di Sebastopoli che sono state messe a disposizione delle autorità ucraine per un esame e da quest'ultime controllate e che hanno ottenuto un certificato d'origine dal governo dell'Ucraina.
Articolo 3
I divieti di cui all'articolo 1 non pregiudicano l'esecuzione, sino al 26 settembre 2014 di contratti conclusi prima del 25 giugno 2014 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti da concludere ed eseguire entro il 26 settembre 2014.
Articolo 4
È vietato partecipare, consapevolmente e deliberatamente, ad attività aventi l'obiettivo di eludere i divieti di cui all'articolo 1.
Articolo 5
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Essa si applica fino al 23 giugno 2015.
La presente decisione è costantemente riesaminata. Essa è rinnovata, ovvero modificata come opportuno, se il Consiglio ritiene che gli obiettivi della stessa non siano stati raggiunti.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/72 |
DECISIONE DI ESECUZIONE 2014/387/PESC DEL CONSIGLIO
del 23 giugno 2014
che attua la decisione 2013/255/PESC relativa a misure restrittive nei confronti della Siria
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2,
vista la decisione 2013/255/PESC del Consiglio, del 31 maggio 2013, relativa a misure restrittive nei confronti della Siria (1), in particolare l'articolo 30, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il 31 maggio 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/255/PESC. |
|
(2) |
È opportuno aggiornare le informazioni relative a una persona figurante nell'elenco di cui all'allegato I della decisione 2013/255/PESC. |
|
(3) |
Tenuto conto della gravità della situazione, dodici persone dovrebbero essere aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità o degli organismi soggetti a misure restrittive riportato nell'allegato I della decisione 2013/255/PESC. |
|
(4) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2013/255/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'allegato I della decisione 2013/255/PESC è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Lussemburgo, il 23 giugno 2014
Per il Consiglio
Il presidente
C. ASHTON
ALLEGATO
1.
La voce relativa alla persona elencata in appresso, quale figura nell'allegato I, sezione A, della decisione 2013/255/PESC, è sostituita dalla seguente:|
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
|
152. |
Dr. Qadri (
|
|
Ex vice Primo Ministro, responsabile dell'economia, Ministro del commercio interno e della tutela dei consumatori. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
16.10.2012 |
2.
Le persone seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità o degli organismi riportato nell'allegato I, sezione A, della decisione 2013/255/PESC:|
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
|
180. |
Ahmad al-Qadri |
Data di nascita: 1956 |
Ministro dell'agricoltura e della riforma agraria. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
181. |
Suleiman Al Abbas |
|
Ministro del petrolio e delle risorse minerarie. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
182. |
Kamal Eddin Tu'ma |
Data di nascita: 1959 |
Ministro dell'industria. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
183. |
Kinda al-Shammat (alias Shmat) |
Data di nascita: 1973 |
Ministro degli affari sociali. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
184. |
Hassan Hijazi |
Data di nascita: 1964 |
Ministro del lavoro. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
185. |
Ismael Ismael (alias Ismail Ismail, o Isma'Il Isma'il) |
Data di nascita: 1955 |
Ministro delle finanze. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
186. |
Dr Khodr Orfali (alias Khud/Khudr Urfali/Orphaly) |
Data di nascita: 1956 |
Ministro dell'economia e del commercio estero. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
187. |
Samir Izzat Qadi Amin |
Data di nascita: 1966 |
Ministro del commercio interno e della tutela del consumatore. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
188. |
Bishr Riyad Yazigi |
Data di nascita: 1972 |
Ministro del turismo. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
189. |
Dr Malek Ali (alias Malik) |
Data di nascita: 1956 |
Ministro dell'istruzione superiore. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
190. |
Hussein Arnous (alias Arnus) |
Data di nascita: 1953 |
Ministro dei lavori pubblici. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
191. |
Dr Hassib Elias Shammas (alias Hasib) |
Data di nascita: 1957 |
Ministro di Stato. Corresponsabile, a tale titolo, della repressione violenta del regime contro la popolazione civile. |
24.6.2014 |
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/75 |
DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE
del 16 giugno 2014
che stabilisce l'elenco delle regioni e delle zone ammissibili a un finanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro delle componenti transfrontaliere e transnazionali dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea per il periodo 2014-2020
[notificata con il numero C(2014) 3898]
(2014/388/UE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea (1), in particolare l'articolo 3, paragrafo 1, secondo comma, e l'articolo 3, paragrafo 3, primo comma,
sentito il parere del comitato di coordinamento dei fondi europei strutturali e di investimento europei istituito dall'articolo 150, paragrafo 1, del regolamento (UE) n 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (2),
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) sostiene l'obiettivo di cooperazione territoriale europea, a favore della cooperazione transfrontaliera, in alcune regioni corrispondenti al livello 3 della classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (di seguito «livello NUTS 3»), istituita dal regolamento (CE) n. 1059/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (3), modificato dal regolamento (UE) n. 31/2011 della Commissione (4), nonché, a favore della cooperazione transnazionale, in tutte le regioni corrispondenti al livello 2 della stessa classificazione (di seguito «livello NUTS 2»). È pertanto necessario stabilire gli elenchi delle regioni ammissibili al finanziamento. |
|
(2) |
Conformemente all'articolo 3, paragrafo 1, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1299/2013, l'elenco delle regioni ammissibili nel quadro della cooperazione transfrontaliera specifica anche le regioni dell'Unione di livello NUTS 3 prese in considerazione per la dotazione del FESR a favore della cooperazione transfrontaliera a tutte le frontiere interne e alle frontiere esterne contemplate dagli strumenti finanziari esterni dell'Unione, come lo strumento europeo di vicinato (ENI) nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 232/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (5) e lo strumento di assistenza preadesione (IPA II) nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 231/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (6). |
|
(3) |
A norma dell'articolo 3, paragrafo 1, quinto comma, del regolamento (UE) n. 1299/2013, su richiesta dello Stato o degli Stati membri interessati, tale elenco può includere anche le regioni di livello NUTS 3 delle aree ultraperiferiche che si trovano lungo confini marittimi separati da una distanza superiore ai 150 km quali aree transfrontaliere. |
|
(4) |
A norma dell'articolo 3, paragrafo 6, del regolamento (UE) n. 1299/2013, la decisione della Commissione che stabilisce gli elenchi delle zone transfrontaliere e transnazionali cita inoltre, a titolo informativo, le regioni dei paesi terzi o dei territori di cui all'articolo 3, paragrafi 2 e 4, di tale regolamento. |
|
(5) |
È pertanto necessario stabilire gli elenchi delle zone transfrontaliere e transnazionali ammissibili ai finanziamenti del FESR, ripartite per programma di cooperazione, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Le regioni e le zone ammissibili a un finanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), nel quadro della componente transfrontaliera dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea, sono quelle elencate nell'allegato I.
Articolo 2
Le regioni dell'Unione di livello NUTS 3, prese in considerazione per la dotazione del FESR a favore della cooperazione transfrontaliera, ma non facenti parte delle zone transfrontaliere di cui all'allegato I, e contemplate dagli strumenti finanziari esterni dell'Unione, come lo strumento europeo di vicinato (ENI) nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 232/2014 e lo strumento di assistenza preadesione (IPA II) nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 231/2014 sono quelle elencate nell'allegato II.
Articolo 3
Le regioni e le zone ammissibili ad un finanziamento del FESR, nel quadro della componente transnazionale dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea, sono quelle elencate nell'allegato III.
Articolo 4
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 16 giugno 2014
Per la Commissione
Johannes HAHN
Membro della Commissione
(1) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 259.
(2) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320.
(3) Regolamento (CE) n. 1059/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, relativo all'istituzione di una classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS) (GU L 154 del 21.6.2003, pag. 1).
(4) Regolamento (UE) n. 31/2011 della Commissione, del 17 gennaio 2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1059/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'istituzione di una classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS) (GU L 13 del 18.1.2011, pag. 3).
(5) Regolamento (UE) n. 232/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, che istituisce uno strumento europeo di vicinato (GU L 77 del 15.3.2014, pag. 27).
(6) Regolamento (UE) n. 231/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA II) (GU L 77 del 15.3.2014, pag. 11).
ALLEGATO I
Elenco delle zone che ricevono il sostegno, ripartite per programma di cooperazione transfrontaliera
|
2014TC16RFCB001 |
BE-DE-NL |
(Interreg V-A) Belgio-Germania-Paesi Bassi (Euregio Meuse-Rhin/Euregio Maas-Rijn/Euregio Maas-Rhein) |
|
|
|
|
|
|
|
|
BE221 |
Arr. Hasselt |
|
|
|
BE222 |
Arr. Maaseik |
|
|
|
BE223 |
Arr. Tongeren |
|
|
|
BE332 |
Arr. Liège |
|
|
|
BE335 |
Arr. Verviers — communes francophones |
|
|
|
BE336 |
Bezirk Verviers — Deutschsprachige Gemeinschaft |
|
|
|
DEA26 |
Düren |
|
|
|
DEA28 |
Euskirchen |
|
|
|
DEA29 |
Heinsberg |
|
|
|
DEA2D |
Städteregion Aachen |
|
|
|
DEB23 |
Eifelkreis Bitburg-Prüm |
|
|
|
DEB24 |
Vulkaneifel |
|
|
|
NL422 |
Midden-Limburg |
|
|
|
NL423 |
Zuid-Limburg |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB002 |
AT-CZ |
(Interreg V-A) Austria-Repubblica ceca |
|
|
|
|
|
|
|
|
AT121 |
Mostviertel-Eisenwurzen |
|
|
|
AT123 |
Sankt Pölten |
|
|
|
AT124 |
Waldviertel |
|
|
|
AT125 |
Weinviertel |
|
|
|
AT126 |
Wiener Umland/Nordteil |
|
|
|
AT130 |
Wien |
|
|
|
AT311 |
Innviertel |
|
|
|
AT312 |
Linz-Wels |
|
|
|
AT313 |
Mühlviertel |
|
|
|
AT314 |
Steyr-Kirchdorf |
|
|
|
CZ031 |
Jihočeský kraj |
|
|
|
CZ063 |
Kraj Vysočina |
|
|
|
CZ064 |
Jihomoravský kraj |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB003 |
SK-AT |
(Interreg V-A) Slovacchia-Austria |
|
|
|
|
|
|
|
|
AT111 |
Mittelburgenland |
|
|
|
AT112 |
Nordburgenland |
|
|
|
AT121 |
Mostviertel-Eisenwurzen |
|
|
|
AT122 |
Niederösterreich-Süd |
|
|
|
AT123 |
Sankt Pölten |
|
|
|
AT124 |
Waldviertel |
|
|
|
AT125 |
Weinviertel |
|
|
|
AT126 |
Wiener Umland/Nordteil |
|
|
|
AT127 |
Wiener Umland/Südteil |
|
|
|
AT130 |
Wien |
|
|
|
SK010 |
Bratislavský kraj |
|
|
|
SK021 |
Trnavský kraj |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB004 |
AT-DE |
(Interreg V-A) Austria–Germania/Baviera (Bayern–Österreich) |
|
|
|
|
|
|
|
|
AT311 |
Innviertel |
|
|
|
AT312 |
Linz-Wels |
|
|
|
AT313 |
Mühlviertel |
|
|
|
AT314 |
Steyr-Kirchdorf |
|
|
|
AT315 |
Traunviertel |
|
|
|
AT321 |
Lungau |
|
|
|
AT322 |
Pinzgau-Pongau |
|
|
|
AT323 |
Salzburg und Umgebung |
|
|
|
AT331 |
Außerfern |
|
|
|
AT332 |
Innsbruck |
|
|
|
AT333 |
Osttirol |
|
|
|
AT334 |
Tiroler Oberland |
|
|
|
AT335 |
Tiroler Unterland |
|
|
|
AT341 |
Bludenz-Bregenzer Wald |
|
|
|
AT342 |
Rheintal-Bodenseegebiet |
|
|
|
DE213 |
Rosenheim, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE214 |
Altötting |
|
|
|
DE215 |
Berchtesgadener Land |
|
|
|
DE216 |
Bad Tölz-Wolfratshausen |
|
|
|
DE21D |
Garmisch-Partenkirchen |
|
|
|
DE21F |
Miesbach |
|
|
|
DE21G |
Mühldorf a. Inn |
|
|
|
DE21K |
Rosenheim, Landkreis |
|
|
|
DE21M |
Traunstein |
|
|
|
DE21N |
Weilheim-Schongau |
|
|
|
DE221 |
Landshut, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE222 |
Passau, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE224 |
Deggendorf |
|
|
|
DE225 |
Freyung-Grafenau |
|
|
|
DE227 |
Landshut, Landkreis |
|
|
|
DE228 |
Passau, Landkreis |
|
|
|
DE229 |
Regen |
|
|
|
DE22A |
Rottal-Inn |
|
|
|
DE22C |
Dingolfing-Landau |
|
|
|
DE272 |
Kaufbeuren, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE273 |
Kempten (Allgäu), Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE274 |
Memmingen, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE27A |
Lindau (Bodensee) |
|
|
|
DE27B |
Ostallgäu |
|
|
|
DE27C |
Unterallgäu |
|
|
|
DE27E |
Oberallgäu |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB005 |
ES-PT |
(Interreg V-A) Spagna-Portogallo (POCTEP) |
|
|
|
|
|
|
|
|
ES111 |
A Coruña |
|
|
|
ES112 |
Lugo |
|
|
|
ES113 |
Ourense |
|
|
|
ES114 |
Pontevedra |
|
|
|
ES411 |
Ávila |
|
|
|
ES413 |
León |
|
|
|
ES415 |
Salamanca |
|
|
|
ES418 |
Valladolid |
|
|
|
ES419 |
Zamora |
|
|
|
ES431 |
Badajoz |
|
|
|
ES432 |
Cáceres |
|
|
|
ES612 |
Cádiz |
|
|
|
ES613 |
Córdoba |
|
|
|
ES615 |
Huelva |
|
|
|
ES618 |
Sevilla |
|
|
|
PT111 |
Minho-Lima |
|
|
|
PT112 |
Cávado |
|
|
|
PT113 |
Ave |
|
|
|
PT114 |
Grande Porto |
|
|
|
PT115 |
Tâmega |
|
|
|
PT117 |
Douro |
|
|
|
PT118 |
Alto Trás-os-Montes |
|
|
|
PT150 |
Algarve |
|
|
|
PT165 |
Dão-Lafões |
|
|
|
PT166 |
Pinhal Interior Sul |
|
|
|
PT167 |
Serra da Estrela |
|
|
|
PT168 |
Beira Interior Norte |
|
|
|
PT169 |
Beira Interior Sul |
|
|
|
PT16A |
Cova da Beira |
|
|
|
PT181 |
Alentejo Litoral |
|
|
|
PT182 |
Alto Alentejo |
|
|
|
PT183 |
Alentejo Central |
|
|
|
PT184 |
Baixo Alentejo |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB006 |
ES-FR-AD |
(Interreg V-A) Spagna-Francia-Andorra (POCTEFA) |
|
|
|
|
|
|
|
|
ES211 |
Álava |
|
|
|
ES212 |
Guipúzcoa |
|
|
|
ES213 |
Vizcaya |
|
|
|
ES220 |
Navarra |
|
|
|
ES230 |
La Rioja |
|
|
|
ES241 |
Huesca |
|
|
|
ES243 |
Zaragoza |
|
|
|
ES511 |
Barcelona |
|
|
|
ES512 |
Girona |
|
|
|
ES513 |
Lleida |
|
|
|
ES514 |
Tarragona |
|
|
|
FR615 |
Pyrénées-Atlantiques |
|
|
|
FR621 |
Ariège |
|
|
|
FR623 |
Haute-Garonne |
|
|
|
FR626 |
Hautes-Pyrénées |
|
|
|
FR815 |
Pyrénées orientales |
|
|
|
AD000 |
Andorra |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB007 |
ES-PT |
(Interreg V-A) Spagna-Portogallo (Madeira-Açores-Canarias (MAC)) |
|
|
|
|
|
|
|
|
ES703 |
El Hierro |
|
|
|
ES704 |
Fuerteventura |
|
|
|
ES705 |
Gran Canaria |
|
|
|
ES706 |
La Gomera |
|
|
|
ES707 |
La Palma |
|
|
|
ES708 |
Lanzarote |
|
|
|
ES709 |
Tenerife |
|
|
|
PT200 |
Região Autónoma dos Açores |
|
|
|
PT300 |
Região Autónoma de Madeira |
|
|
|
CP |
Cabo Verde |
|
|
|
MR |
Mauritania |
|
|
|
SN |
Senegal |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB008 |
HU-HR |
(Interreg V-A) Ungheria-Croazia |
|
|
|
|
|
|
|
|
HR044 |
Varaždinska županija |
|
|
|
HR045 |
Koprivničko-križevačka županija |
|
|
|
HR046 |
Međimurska županija |
|
|
|
HR047 |
Bjelovarsko-bilogorska županija |
|
|
|
HR048 |
Virovitičko-podravska županija |
|
|
|
HR049 |
Požeško-slavonska županija |
|
|
|
HR04B |
Osječko-baranjska županija |
|
|
|
HR04C |
Vukovarsko-srijemska županija |
|
|
|
HU223 |
Zala |
|
|
|
HU231 |
Baranya |
|
|
|
HU232 |
Somogy |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB009 |
DE-CZ |
(Interreg V-A) Germania/Baviera-Repubblica ceca |
|
|
|
|
|
|
|
|
CZ031 |
Jihočeský kraj |
|
|
|
CZ032 |
Plzeňský kraj |
|
|
|
CZ041 |
Karlovarský kraj |
|
|
|
DE222 |
Passau, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE223 |
Straubing, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE224 |
Deggendorf |
|
|
|
DE225 |
Freyung-Grafenau |
|
|
|
DE228 |
Passau, Landkreis |
|
|
|
DE229 |
Regen |
|
|
|
DE22B |
Straubing-Bogen |
|
|
|
DE231 |
Amberg, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE232 |
Regensburg, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE233 |
Weiden i. d. Opf, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE234 |
Amberg-Sulzbach |
|
|
|
DE235 |
Cham |
|
|
|
DE237 |
Neustadt a. d. Waldnaab |
|
|
|
DE238 |
Regensburg, Landkreis |
|
|
|
DE239 |
Schwandorf |
|
|
|
DE23A |
Tirschenreuth |
|
|
|
DE242 |
Bayreuth, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE244 |
Hof, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE246 |
Bayreuth, Landkreis |
|
|
|
DE249 |
Hof, Landkreis |
|
|
|
DE24A |
Kronach |
|
|
|
DE24B |
Kulmbach |
|
|
|
DE24D |
Wunsiedel i. Fichtelgebirge |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB010 |
AT-HU |
(Interreg V-A) Austria-Ungheria |
|
|
|
|
|
|
|
|
AT111 |
Mittelburgenland |
|
|
|
AT112 |
Nordburgenland |
|
|
|
AT113 |
Südburgenland |
|
|
|
AT122 |
Niederösterreich-Süd |
|
|
|
AT127 |
Wiener Umland/Südteil |
|
|
|
AT130 |
Wien |
|
|
|
AT221 |
Graz |
|
|
|
AT224 |
Oststeiermark |
|
|
|
HU221 |
Győr-Moson-Sopron |
|
|
|
HU222 |
Vas |
|
|
|
HU223 |
Zala |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB011 |
DE-PL |
(Interreg V-A) Germania/Brandeburgo-Polonia |
|
|
|
|
|
|
|
|
DE402 |
Cottbus, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE403 |
Frankfurt (Oder), Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE409 |
Märkisch-Oderland |
|
|
|
DE40C |
Oder-Spree |
|
|
|
DE40G |
Spree-Neiße |
|
|
|
PL431 |
Gorzowski |
|
|
|
PL432 |
Zielonogórski |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB012 |
PL-SK |
(Interreg V-A) Polonia-Slovacchia |
|
|
|
|
|
|
|
|
PL214 |
Krakowski |
|
|
|
PL215 |
Nowosądecki |
|
|
|
PL216 |
Oświęcimski |
|
|
|
PL225 |
Bielski |
|
|
|
PL22C |
Tyski |
|
|
|
PL323 |
Krośnieński |
|
|
|
PL324 |
Przemyski |
|
|
|
PL325 |
Rzeszowski |
|
|
|
SK031 |
Žilinský kraj |
|
|
|
SK041 |
Prešovský kraj |
|
|
|
SK042 |
Košický kraj |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB013 |
PL-DK-DE-LT-SE |
(Interreg V-A) Polonia-Danimarca-Germania-Lituania-Svezia (SOUTH BALTIC) |
|
|
|
|
|
|
|
|
DE801 |
Greifswald, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE803 |
Rostock, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE805 |
Stralsund, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE806 |
Wismar, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE807 |
Bad Doberan |
|
|
|
DE80D |
Nordvorpommern |
|
|
|
DE80E |
Nordwestmecklenburg |
|
|
|
DE80F |
Ostvorpommern |
|
|
|
DE80H |
Rügen |
|
|
|
DE80I |
Uecker-Randow |
|
|
|
DE809 |
Güstrow |
|
|
|
DE808 |
Demmin |
|
|
|
DK014 |
Bornholm |
|
|
|
DK021 |
Østsjælland |
|
|
|
DK022 |
Vest- og Sydsjælland |
|
|
|
LT003 |
Klaipėdos apskritis |
|
|
|
LT007 |
Tauragės apskritis |
|
|
|
LT008 |
Telšių apskritis |
|
|
|
PL422 |
Koszaliński |
|
|
|
PL423 |
Stargardzki |
|
|
|
PL424 |
Miasto Szczecin |
|
|
|
PL425 |
Szczeciński |
|
|
|
PL621 |
Elbląski |
|
|
|
PL631 |
Słupski |
|
|
|
PL633 |
Trójmiejski |
|
|
|
PL634 |
Gdański |
|
|
|
PL635 |
Starogardzki |
|
|
|
SE212 |
Kronobergs län |
|
|
|
SE213 |
Kalmar län |
|
|
|
SE221 |
Blekinge län |
|
|
|
SE224 |
Skåne län |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB014 |
FI-EE-LV-SE |
(Interreg V-A) Finlandia-Estonia-Lettonia-Svezia (Central Baltic) |
|
|
|
|
|
|
|
|
EE001 |
Põhja-Eesti |
|
|
|
EE004 |
Lääne-Eesti |
|
|
|
EE006 |
Kesk-Eesti |
|
|
|
EE007 |
Kirde-Eesti |
|
|
|
EE008 |
Lõuna-Eesti |
|
|
|
FI1B1 |
Helsinki-Uusimaa |
|
|
|
FI1C1 |
Varsinais-Suomi |
|
|
|
FI1C2 |
Kanta-Häme |
|
|
|
FI1C3 |
Päijät-Häme |
|
|
|
FI1C4 |
Kymenlaakso |
|
|
|
FI1C5 |
Etelä-Karjala |
|
|
|
FI196 |
Satakunta |
|
|
|
FI197 |
Pirkanmaa |
|
|
|
FI200 |
Åland |
|
|
|
LV003 |
Kurzeme |
|
|
|
LV006 |
Rīga |
|
|
|
LV007 |
Pierīga |
|
|
|
LV008 |
Vidzeme |
|
|
|
LV009 |
Zemgale |
|
|
|
SE110 |
Stockholms län |
|
|
|
SE121 |
Uppsala län |
|
|
|
SE122 |
Södermanlands län |
|
|
|
SE123 |
Östergötlands län |
|
|
|
SE124 |
Örebro län |
|
|
|
SE125 |
Västmanlands län |
|
|
|
SE214 |
Gotlands län |
|
|
|
SE313 |
Gävleborgs län |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB015 |
SK-HU |
(Interreg V-A) Slovacchia-Ungheria |
|
|
|
|
|
|
|
|
HU101 |
Budapest |
|
|
|
HU102 |
Pest |
|
|
|
HU212 |
Komárom-Esztergom |
|
|
|
HU221 |
Győr-Moson-Sopron |
|
|
|
HU311 |
Borsod-Abaúj-Zemplén |
|
|
|
HU312 |
Heves |
|
|
|
HU313 |
Nógrád |
|
|
|
HU323 |
Szabolcs-Szatmár-Bereg |
|
|
|
SK010 |
Bratislavský kraj |
|
|
|
SK021 |
Trnavský kraj |
|
|
|
SK023 |
Nitriansky kraj |
|
|
|
SK032 |
Banskobystrický kraj |
|
|
|
SK042 |
Košický kraj |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB016 |
SE-NO |
(Interreg V-A) Svezia-Norvegia |
|
|
|
|
|
|
|
|
SE311 |
Värmlands län |
|
|
|
SE312 |
Dalarnas län |
|
|
|
SE321 |
Västernorrlands län |
|
|
|
SE322 |
Jämtlands län |
|
|
|
SE232 |
Västra Götaland |
|
|
|
NO012 |
Akershus |
|
|
|
NO021 |
Hedmark |
|
|
|
NO031 |
Østfold |
|
|
|
NO061 |
Sør-Trøndelag |
|
|
|
NO062 |
Nord-Trøndelag |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB017 |
DE-CZ |
(Interreg V-A) Germania/Sassonia-Repubblica ceca |
|
|
|
|
|
|
|
|
CZ041 |
Karlovarský kraj |
|
|
|
CZ042 |
Ústecký kraj |
|
|
|
CZ051 |
Liberecký kraj |
|
|
|
DED21 |
Dresden, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DED2C |
Bautzen |
|
|
|
DED2D |
Görlitz |
|
|
|
DED2F |
Sächsische Schweiz-Osterzgebirge |
|
|
|
DED41 |
Chemnitz, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DED42 |
Erzgebirgskreis |
|
|
|
DED43 |
Mittelsachsen |
|
|
|
DED44 |
Vogtlandkreis |
|
|
|
DED45 |
Zwickau |
|
|
|
DEG0K |
Saale-Orla-Kreis |
|
|
|
DEG0L |
Greiz |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB018 |
PL-DE |
(Interreg V-A) Polonia-Germania/Sassonia |
|
|
|
|
|
|
|
|
DED2C |
Bautzen |
|
|
|
DED2D |
Görlitz |
|
|
|
PL432 |
Zielonogórski |
|
|
|
PL515 |
Jeleniogórski |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB019 |
DE-PL |
(Interreg V-A) Germania/Meclemburgo-Pomerania Occidentale/Brandeburgo-Polonia |
|
|
|
|
|
|
|
|
DE405 |
Barnim |
|
|
|
DE409 |
Märkisch-Oderland |
|
|
|
DE40I |
Uckermark |
|
|
|
DE801 |
Greifswald, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE802 |
Neubrandenburg, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE805 |
Stralsund, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE808 |
Demmin |
|
|
|
DE80B |
Mecklenburg-Strelitz |
|
|
|
DE80C |
Müritz |
|
|
|
DE80D |
Nordvorpommern |
|
|
|
DE80F |
Ostvorpommern |
|
|
|
DE80H |
Rügen |
|
|
|
DE80I |
Uecker-Randow |
|
|
|
PL422 |
Koszaliński |
|
|
|
PL423 |
Stargardzki |
|
|
|
PL424 |
Miasto Szczecin |
|
|
|
PL425 |
Szczeciński |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB020 |
EL-IT |
(Interreg V-A) Grecia-Italia |
|
|
|
|
|
|
|
|
EL211 |
Άρτα (Arta) |
|
|
|
EL212 |
Θεσπρωτία (Thesprotia) |
|
|
|
EL213 |
Ιωάννινα (Ioannina) |
|
|
|
EL214 |
Πρέβεζα (Preveza) |
|
|
|
EL221 |
Ζάκυνθος (Zakynthos) |
|
|
|
EL222 |
Κέρκυρα (Kerkyra) |
|
|
|
EL223 |
Κεφαλληνία (Kefallinia) |
|
|
|
EL224 |
Λευκάδα (Lefkada) |
|
|
|
EL231 |
Αιτωλοακαρνανία (Aitoloakarnania) |
|
|
|
EL232 |
Αχαΐα (Achaia) |
|
|
|
EL233 |
Ηλεία (Ileia) |
|
|
|
ITF43 |
Taranto |
|
|
|
ITF44 |
Brindisi |
|
|
|
ITF45 |
Lecce |
|
|
|
ITF46 |
Foggia |
|
|
|
ITF47 |
Bari |
|
|
|
ITF48 |
Barletta-Andria-Trani |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB021 |
RO-BG |
(Interreg V-A) Romania-Bulgaria |
|
|
|
|
|
|
|
|
BG311 |
Видин (Vidin) |
|
|
|
BG312 |
Монтана (Montana) |
|
|
|
BG313 |
Враца (Vratsa) |
|
|
|
BG314 |
Плевен (Pleven) |
|
|
|
BG321 |
Велико Търново (Veliko Tarnovo) |
|
|
|
BG323 |
Русе (Ruse) |
|
|
|
BG325 |
Силистра (Silistra) |
|
|
|
BG332 |
Добрич (Dobrich) |
|
|
|
RO223 |
Constanţa |
|
|
|
RO312 |
Călăraşi |
|
|
|
RO314 |
Giurgiu |
|
|
|
RO317 |
Teleorman |
|
|
|
RO411 |
Dolj |
|
|
|
RO413 |
Mehedinţi |
|
|
|
RO414 |
Olt |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB022 |
EL-BG |
(Interreg V-A) Grecia-Bulgaria |
|
|
|
|
|
|
|
|
BG413 |
Благоевград (Blagoevgrad) |
|
|
|
BG422 |
Хасково (Haskovo) |
|
|
|
BG424 |
Смолян (Smolyan) |
|
|
|
BG425 |
Кърджали (Kardzhali) |
|
|
|
EL111 |
Έβρος (Evros) |
|
|
|
EL112 |
Ξάνθη (Xanthi) |
|
|
|
EL113 |
Ροδόπη (Rodopi) |
|
|
|
EL114 |
Δράμα (Drama) |
|
|
|
EL115 |
Καβάλα (Kavala) |
|
|
|
EL122 |
Θεσσαλονίκη (Thessaloniki) |
|
|
|
EL126 |
Σέρρες (Serres) |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB023 |
DE-NL |
(Interreg V-A) Germania-Paesi Bassi |
|
|
|
|
|
|
|
|
DE941 |
Stadt Delmenhorst |
|
|
|
DE942 |
Emden, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE943 |
Stadt Oldenburg |
|
|
|
DE944 |
Osnabrück, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE945 |
Stadt Wilhelmshaven |
|
|
|
DE946 |
Ammerland |
|
|
|
DE947 |
Aurich |
|
|
|
DE948 |
Cloppenburg |
|
|
|
DE949 |
Emsland |
|
|
|
DE94A |
Friesland (D) |
|
|
|
DE94B |
Grafschaft Bentheim |
|
|
|
DE94C |
Leer |
|
|
|
DE94D |
Landkreis Oldenburg |
|
|
|
DE94E |
Osnabrück, Landkreis |
|
|
|
DE94F |
Landkreis Vechta |
|
|
|
DE94G |
Landkreis Wesermarsch |
|
|
|
DE94H |
Wittmund |
|
|
|
DEA11 |
Stadt Düsseldorf |
|
|
|
DEA12 |
Duisburg, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEA14 |
Krefeld, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEA15 |
Mönchengladbach, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEA1B |
Kleve |
|
|
|
DEA1D |
Rhein-Kreis Neuss |
|
|
|
DEA1E |
Viersen |
|
|
|
DEA1F |
Wesel |
|
|
|
DEA33 |
Münster, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEA34 |
Borken |
|
|
|
DEA35 |
Coesfeld |
|
|
|
DEA37 |
Steinfurt |
|
|
|
DEA38 |
Warendorf |
|
|
|
NL111 |
Oost-Groningen |
|
|
|
NL112 |
Delfzijl en omgeving |
|
|
|
NL113 |
Overig Groningen |
|
|
|
NL121 |
Noord-Friesland |
|
|
|
NL122 |
Zuidwest-Friesland |
|
|
|
NL123 |
Zuidoost-Friesland |
|
|
|
NL131 |
Noord-Drenthe |
|
|
|
NL132 |
Zuidoost-Drenthe |
|
|
|
NL133 |
Zuidwest-Drenthe |
|
|
|
NL211 |
Noord-Overijssel |
|
|
|
NL212 |
Zuidwest-Overijssel |
|
|
|
NL213 |
Twente |
|
|
|
NL221 |
Veluwe |
|
|
|
NL224 |
Zuidwest-Gelderland |
|
|
|
NL225 |
Achterhoek |
|
|
|
NL226 |
Arnhem/Nijmegen |
|
|
|
NL230 |
Flevoland |
|
|
|
NL413 |
Noordoost-Noord-Brabant |
|
|
|
NL414 |
Zuidoost Noord-Brabant |
|
|
|
NL421 |
Noord-Limburg |
|
|
|
NL422 |
Midden-Limburg |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB024 |
DE-AT-CH-LI |
(Interreg V-A) Germania-Austria-Svizzera-Liechtenstein (Alpenrhein-Bodensee-Hochrhein) |
|
|
|
|
|
|
|
|
AT341 |
Bludenz-Bregenzer Wald |
|
|
|
AT342 |
Rheintal-Bodenseegebiet |
|
|
|
DE136 |
Schwarzwald-Baar-Kreis |
|
|
|
DE137 |
Tuttlingen |
|
|
|
DE138 |
Konstanz |
|
|
|
DE139 |
Lörrach |
|
|
|
DE13A |
Waldshut |
|
|
|
DE147 |
Bodenseekreis |
|
|
|
DE148 |
Ravensburg |
|
|
|
DE149 |
Sigmaringen |
|
|
|
DE272 |
Kaufbeuren, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE273 |
Kempten (Allgäu), Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE274 |
Memmingen, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DE27A |
Lindau (Bodensee) |
|
|
|
DE27B |
Landkreis Ostallgäu |
|
|
|
DE27C |
Unterallgäu |
|
|
|
DE27E |
Oberallgäu |
|
|
|
CH033 |
Aargau |
|
|
|
CH040 |
Zürich |
|
|
|
CH051 |
Glarus |
|
|
|
CH052 |
Schaffhausen |
|
|
|
CH053 |
Appenzell Ausserrhoden |
|
|
|
CH054 |
Appenzell Innerrhoden |
|
|
|
CH055 |
St. Gallen |
|
|
|
CH056 |
Graubünden |
|
|
|
CH057 |
Thurgau |
|
|
|
LI000 |
Liechtenstein |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB025 |
CZ-PL |
(Interreg V-A) Repubblica ceca-Polonia |
|
|
|
|
|
|
|
|
CZ051 |
Liberecký kraj |
|
|
|
CZ052 |
Královéhradecký kraj |
|
|
|
CZ053 |
Pardubický kraj |
|
|
|
CZ071 |
Olomoucký kraj |
|
|
|
CZ080 |
Moravskoslezský kraj |
|
|
|
PL225 |
Bielski |
|
|
|
PL227 |
Rybnicki |
|
|
|
PL515 |
Jeleniogórski |
|
|
|
PL517 |
Wałbrzyski |
|
|
|
PL521 |
Nyski |
|
|
|
PL522 |
Opolski |
|
|
|
PL22C |
Tyski |
|
|
|
PL518 |
Wrocławski |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB026 |
SE-DK-NO |
(Interreg V-A) Svezia-Danimarca-Norvegia (Öresund-Kattegat-Skagerrak) |
|
|
|
|
|
|
|
|
DK011 |
Byen København |
|
|
|
DK012 |
Københavns omegn |
|
|
|
DK013 |
Nordsjælland |
|
|
|
DK014 |
Bornholm |
|
|
|
DK021 |
Østsjælland |
|
|
|
DK022 |
Vest- og Sydsjælland |
|
|
|
DK041 |
Vestjylland |
|
|
|
DK042 |
Østjylland |
|
|
|
DK050 |
Nordjylland |
|
|
|
SE224 |
Skåne län |
|
|
|
SE231 |
Hallands län |
|
|
|
SE232 |
Västra Götalands län |
|
|
|
NO011 |
Oslo |
|
|
|
NO012 |
Akershus |
|
|
|
NO031 |
Østfold |
|
|
|
NO032 |
Buskerud |
|
|
|
NO034 |
Telemark |
|
|
|
NO033 |
Vestfold |
|
|
|
NO041 |
Aust-Agder |
|
|
|
NO042 |
Vest-Agder |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB027 |
LV-LT |
(Interreg V-A) Lettonia-Lituania |
|
|
|
|
|
|
|
|
LT002 |
Kauno apskritis |
|
|
|
LT003 |
Klaipėdos apskritis |
|
|
|
LT005 |
Panevėžio apskritis |
|
|
|
LT006 |
Šiaulių apskritis |
|
|
|
LT008 |
Telšių apskritis |
|
|
|
LT009 |
Utenos apskritis |
|
|
|
LV003 |
Kurzeme |
|
|
|
LV005 |
Latgale |
|
|
|
LV009 |
Zemgale |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB028 |
SE-FI-NO |
(Interreg V-A) Svezia-Finlandia-Norvegia (Botnia-Atlantica) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FI195 |
Pohjanmaa |
|
|
|
FI1D5 |
Keski-Pohjanmaa |
|
|
|
FI194 |
Etelä-Pohjanmaa |
|
|
|
SE313 |
Gävleborgs län |
|
|
|
SE321 |
Västernorrlands län |
|
|
|
SE331 |
Västerbottens län |
|
|
|
NO071 |
Nordland |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB029 |
SI-HR |
(Interreg V-A) Slovenia-Croazia |
|
|
|
|
|
|
|
|
HR031 |
Primorsko-goranska županija |
|
|
|
HR036 |
Istarska županija |
|
|
|
HR041 |
Grad Zagreb |
|
|
|
HR042 |
Zagrebačka županija |
|
|
|
HR043 |
Krapinsko-zagorska županija |
|
|
|
HR044 |
Varaždinska županija |
|
|
|
HR046 |
Međimurska županija |
|
|
|
HR04D |
Karlovačka županija |
|
|
|
SI011 |
Pomurska |
|
|
|
SI012 |
Podravska |
|
|
|
SI014 |
Savinjska |
|
|
|
SI015 |
Zasavska |
|
|
|
SI016 |
Spodnjeposavska |
|
|
|
SI017 |
Jugovzhodna Slovenija |
|
|
|
SI018 |
Notranjsko-kraška |
|
|
|
SI021 |
Osrednjeslovenska |
|
|
|
SI024 |
Obalno-kraška |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB030 |
SK-CZ |
(Interreg V-A) Slovacchia-Repubblica ceca |
|
|
|
|
|
|
|
|
CZ064 |
Jihomoravský kraj |
|
|
|
CZ072 |
Zlínský kraj |
|
|
|
CZ080 |
Moravskoslezský kraj |
|
|
|
SK021 |
Trnavský kraj |
|
|
|
SK022 |
Trenčiansky kraj |
|
|
|
SK031 |
Žilinský kraj |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB031 |
LT-PL |
(Interreg V-A) Lituania-Polonia |
|
|
|
|
|
|
|
|
LT001 |
Alytaus apskritis |
|
|
|
LT002 |
Kauno apskritis |
|
|
|
LT004 |
Marijampolės apskritis |
|
|
|
LT007 |
Tauragės apskritis |
|
|
|
LT00A |
Vilniaus apskritis |
|
|
|
PL343 |
Białostocki |
|
|
|
PL345 |
Suwalski |
|
|
|
PL623 |
Ełcki |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB032 |
SE-FI-NO |
(Interreg V-A) Svezia-Finlandia-Norvegia (Nord) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FI1D5 |
Keski-Pohjanmaa |
|
|
|
FI1D6 |
Pohjois-Pohjanmaa |
|
|
|
FI1D7 |
Lappi |
|
|
|
SE312 |
Dalarnas län |
|
|
|
SE321 |
Västernorrlands län |
|
|
|
SE322 |
Jämtlands län |
|
|
|
SE331 |
Västerbottens län |
|
|
|
SE332 |
Norrbottens län |
|
|
|
NO021 |
Hedmark |
|
|
|
NO061 |
Sør-Trøndelag |
|
|
|
NO062 |
Nord-Trøndelag |
|
|
|
NO071 |
Nordland |
|
|
|
NO072 |
Troms |
|
|
|
NO073 |
Finnmark |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB033 |
IT-FR |
(Interreg V-A) Italia-Francia (Maritime) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FR823 |
Alpes-Maritimes |
|
|
|
FR825 |
Var |
|
|
|
FR831 |
Corse-du-Sud |
|
|
|
FR832 |
Haute-Corse |
|
|
|
ITC31 |
Imperia |
|
|
|
ITC32 |
Savona |
|
|
|
ITC33 |
Genova |
|
|
|
ITC34 |
La Spezia |
|
|
|
ITG25 |
Sassari |
|
|
|
ITG26 |
Nuoro |
|
|
|
ITG27 |
Cagliari |
|
|
|
ITG28 |
Oristano |
|
|
|
ITG29 |
Olbia-Tempio |
|
|
|
ITG2A |
Ogliastra |
|
|
|
ITG2B |
Medio Campidano |
|
|
|
ITG2C |
Carbonia-Iglesias |
|
|
|
ITI11 |
Massa-Carrara |
|
|
|
ITI12 |
Lucca |
|
|
|
ITI16 |
Livorno |
|
|
|
ITI17 |
Pisa |
|
|
|
ITI1A |
Grosseto |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB034 |
FR-IT |
(Interreg V-A) Francia-Italia (ALCOTRA) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FR717 |
Savoie |
|
|
|
FR718 |
Haute-Savoie |
|
|
|
FR821 |
Alpes-de-Haute-Provence |
|
|
|
FR822 |
Hautes-Alpes |
|
|
|
FR823 |
Alpes-Maritimes |
|
|
|
ITC11 |
Torino |
|
|
|
ITC16 |
Cuneo |
|
|
|
ITC20 |
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste |
|
|
|
ITC31 |
Imperia |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB035 |
IT-CH |
(Interreg V-A) Italia-Svizzera |
|
|
|
|
|
|
|
|
ITC12 |
Vercelli |
|
|
|
ITC13 |
Biella |
|
|
|
ITC14 |
Verbano-Cusio-Ossola |
|
|
|
ITC15 |
Novara |
|
|
|
ITC20 |
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste |
|
|
|
ITC41 |
Varese |
|
|
|
ITC42 |
Como |
|
|
|
ITC43 |
Lecco |
|
|
|
ITC44 |
Sondrio |
|
|
|
ITH10 |
Bolzano-Bozen |
|
|
|
CH012 |
Valais |
|
|
|
CH056 |
Graubünden |
|
|
|
CH070 |
Ticino |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB036 |
IT-SI |
(Interreg V-A) Italia-Slovenia |
|
|
|
|
|
|
|
|
ITH35 |
Venezia |
|
|
|
ITH41 |
Pordenone |
|
|
|
ITH42 |
Udine |
|
|
|
ITH43 |
Gorizia |
|
|
|
ITH44 |
Trieste |
|
|
|
SI018 |
Notranjsko-kraška |
|
|
|
SI021 |
Osrednjeslovenska |
|
|
|
SI022 |
Gorenjska |
|
|
|
SI023 |
Goriška |
|
|
|
SI024 |
Obalno-kraška |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB037 |
IT-MT |
(Interreg V-A) Italia-Malta |
|
|
|
|
|
|
|
|
ITG11 |
Trapani |
|
|
|
ITG12 |
Palermo |
|
|
|
ITG13 |
Messina |
|
|
|
ITG14 |
Agrigento |
|
|
|
ITG15 |
Caltanissetta |
|
|
|
ITG16 |
Enna |
|
|
|
ITG17 |
Catania |
|
|
|
ITG18 |
Ragusa |
|
|
|
ITG19 |
Siracusa |
|
|
|
MT001 |
Malta |
|
|
|
MT002 |
Gozo and Comino/Għawdex u Kemmuna |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB038 |
FR-BE-NL-UK |
(Interreg V-A) Francia-Belgio-Paesi Bassi-Regno Unito (Les Deux Mers/Two seas/Twee Zeeën) |
|
|
|
|
|
|
|
|
BE211 |
Arr. Antwerpen |
|
|
|
BE212 |
Arr. Mechelen |
|
|
|
BE213 |
Arr. Turnhout |
|
|
|
BE231 |
Arr. Aalst |
|
|
|
BE232 |
Arr. Dendermonde |
|
|
|
BE233 |
Arr. Eeklo |
|
|
|
BE234 |
Arr. Gent |
|
|
|
BE235 |
Arr. Oudenaarde |
|
|
|
BE236 |
Arr. Sint-Niklaas |
|
|
|
BE251 |
Arr. Brugge |
|
|
|
BE252 |
Arr. Diksmuide |
|
|
|
BE253 |
Arr. Ieper |
|
|
|
BE254 |
Arr. Kortrijk |
|
|
|
BE255 |
Arr. Oostende |
|
|
|
BE256 |
Arr. Roeselare |
|
|
|
BE257 |
Arr. Tielt |
|
|
|
BE258 |
Arr. Veurne |
|
|
|
FR221 |
Aisne |
|
|
|
FR223 |
Somme |
|
|
|
FR301 |
Nord |
|
|
|
FR302 |
Pas-de-Calais |
|
|
|
NL321 |
Kop van Noord-Holland |
|
|
|
NL322 |
Alkmaar en omgeving |
|
|
|
NL323 |
IJmond |
|
|
|
NL324 |
Agglomeratie Haarlem |
|
|
|
NL332 |
Agglomeratie's-Gravenhage |
|
|
|
NL333 |
Delft en Westland |
|
|
|
NL337 |
Agglomeratie Leiden en Bollenstreek |
|
|
|
NL339 |
Groot-Rijnmond |
|
|
|
NL33A |
Zuidoost-Zuid-Holland |
|
|
|
NL341 |
Zeeuwsch-Vlaanderen |
|
|
|
NL342 |
Overig Zeeland |
|
|
|
NL411 |
West-Noord-Brabant |
|
|
|
UKH11 |
Peterborough |
|
|
|
UKH12 |
Cambridgeshire CC |
|
|
|
UKH13 |
Norfolk |
|
|
|
UKH14 |
Suffolk |
|
|
|
UKH31 |
Southend-on-Sea |
|
|
|
UKH32 |
Thurrock |
|
|
|
UKH33 |
Essex CC |
|
|
|
UKJ21 |
Brighton and Hove |
|
|
|
UKJ22 |
East Sussex CC |
|
|
|
UKJ23 |
Surrey |
|
|
|
UKJ24 |
West Sussex |
|
|
|
UKJ31 |
Portsmouth |
|
|
|
UKJ32 |
Southampton |
|
|
|
UKJ33 |
Hampshire CC |
|
|
|
UKJ34 |
Isle of Wight |
|
|
|
UKJ41 |
Medway |
|
|
|
UKJ42 |
Kent CC |
|
|
|
UKK14 |
Swindon |
|
|
|
UKK15 |
Wiltshire CC |
|
|
|
UKK21 |
Bournemouth and Poole |
|
|
|
UKK22 |
Dorset CC |
|
|
|
UKK23 |
Somerset |
|
|
|
UKK30 |
Cornwall and Isles of Scilly |
|
|
|
UKK41 |
Plymouth |
|
|
|
UKK42 |
Torbay |
|
|
|
UKK43 |
Devon CC |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB039 |
FR-DE-CH |
(Interreg V-A) Francia-Germania-Svizzera (Rhin supérieur-Oberrhein) |
|
|
|
|
|
|
|
|
DEB3K |
Südwestpfalz |
|
|
|
DE121 |
Baden-Baden, Stadtkreis |
|
|
|
DE122 |
Karlsruhe, Stadtkreis |
|
|
|
DE123 |
Karlsruhe, Landkreis |
|
|
|
DE124 |
Rastatt |
|
|
|
DE131 |
Freiburg im Breisgau, Stadtkreis |
|
|
|
DE132 |
Breisgau-Hochschwarzwald |
|
|
|
DE133 |
Emmendingen |
|
|
|
DE134 |
Ortenaukreis |
|
|
|
DE139 |
Lörrach |
|
|
|
DE13A |
Waldshut |
|
|
|
DEB33 |
Landau in der Pfalz, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB3E |
Germersheim |
|
|
|
DEB3H |
Südliche Weinstraße |
|
|
|
FR421 |
Bas-Rhin |
|
|
|
FR422 |
Haut-Rhin |
|
|
|
CH023 |
Solothurn |
|
|
|
CH025 |
Jura |
|
|
|
CH031 |
Basel-Stadt |
|
|
|
CH032 |
Basel-Landschaft |
|
|
|
CH033 |
Aargau |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB040 |
FR-UK |
(Interreg V-A) Francia-Regno Unito (Manche-Channel) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FR222 |
Oise |
|
|
|
FR223 |
Somme |
|
|
|
FR231 |
Eure |
|
|
|
FR232 |
Seine-Maritime |
|
|
|
FR251 |
Calvados |
|
|
|
FR252 |
Manche |
|
|
|
FR253 |
Orne |
|
|
|
FR302 |
Pas-de-Calais |
|
|
|
FR521 |
Côtes-d'Armor |
|
|
|
FR522 |
Finistère |
|
|
|
FR523 |
Ille-et-Vilaine |
|
|
|
FR524 |
Morbihan |
|
|
|
UKH11 |
Peterborough |
|
|
|
UKH12 |
Cambridgeshire CC |
|
|
|
UKH13 |
Norfolk |
|
|
|
UKH14 |
Suffolk |
|
|
|
UKH31 |
Southend-on-Sea |
|
|
|
UKH32 |
Thurrock |
|
|
|
UKH33 |
Essex CC |
|
|
|
UKJ21 |
Brighton and Hove |
|
|
|
UKJ22 |
East Sussex CC |
|
|
|
UKJ23 |
Surrey |
|
|
|
UKJ24 |
West Sussex |
|
|
|
UKJ31 |
Portsmouth |
|
|
|
UKJ32 |
Southampton |
|
|
|
UKJ33 |
Hampshire CC |
|
|
|
UKJ34 |
Isle of Wight |
|
|
|
UKJ41 |
Medway |
|
|
|
UKJ42 |
Kent CC |
|
|
|
UKK14 |
Swindon |
|
|
|
UKK15 |
Wiltshire CC |
|
|
|
UKK21 |
Bournemouth and Poole |
|
|
|
UKK22 |
Dorset CC |
|
|
|
UKK23 |
Somerset |
|
|
|
UKK30 |
Cornwall and Isles of Scilly |
|
|
|
UKK41 |
Plymouth |
|
|
|
UKK42 |
Torbay |
|
|
|
UKK43 |
Devon CC |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB041 |
FR-CH |
(Interreg V-A) Francia-Svizzera |
|
|
|
|
|
|
|
|
FR431 |
Doubs |
|
|
|
FR432 |
Jura |
|
|
|
FR434 |
Territoire de Belfort |
|
|
|
FR711 |
Ain |
|
|
|
FR718 |
Haute-Savoie |
|
|
|
CH011 |
Vaud |
|
|
|
CH012 |
Valais |
|
|
|
CH013 |
Genève |
|
|
|
CH021 |
Bern |
|
|
|
CH024 |
Neuchâtel |
|
|
|
CH025 |
Jura |
|
|
|
CH022 |
Freiburg |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB042 |
IT-HR |
(Interreg V-A) Italia-Croazia |
|
|
|
|
|
|
|
|
HR031 |
Primorsko-goranska županija |
|
|
|
HR032 |
Ličko-senjska županija |
|
|
|
HR033 |
Zadarska županija |
|
|
|
HR034 |
Šibensko-kninska županija |
|
|
|
HR035 |
Splitsko-dalmatinska županija |
|
|
|
HR036 |
Istarska županija |
|
|
|
HR037 |
Dubrovačko-neretvanska županija |
|
|
|
HR04D |
Karlovačka županija |
|
|
|
ITF12 |
Teramo |
|
|
|
ITF13 |
Pescara |
|
|
|
ITF14 |
Chieti |
|
|
|
ITF22 |
Campobasso |
|
|
|
ITF44 |
Brindisi |
|
|
|
ITF45 |
Lecce |
|
|
|
ITF46 |
Foggia |
|
|
|
ITF47 |
Bari |
|
|
|
ITF48 |
Barletta-Andria-Trani |
|
|
|
ITH35 |
Venezia |
|
|
|
ITH36 |
Padova |
|
|
|
ITH37 |
Rovigo |
|
|
|
ITH41 |
Pordenone |
|
|
|
ITH42 |
Udine |
|
|
|
ITH43 |
Gorizia |
|
|
|
ITH44 |
Trieste |
|
|
|
ITH56 |
Ferrara |
|
|
|
ITH57 |
Ravenna |
|
|
|
ITH58 |
Forlì-Cesena |
|
|
|
ITH59 |
Rimini |
|
|
|
ITI31 |
Pesaro e Urbino |
|
|
|
ITI32 |
Ancona |
|
|
|
ITI33 |
Macerata |
|
|
|
ITI34 |
Ascoli Piceno |
|
|
|
ITI35 |
Fermo |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB043 |
FR |
(Interreg V-A) Francia (Saint Martin-Sint Maarten) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FR910 (part) |
Saint-Martin |
|
|
|
SX |
Sint Maarten |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB044 |
BE-FR |
(Interreg V-A) Belgio-Francia (France-Wallonie-Vlaanderen) |
|
|
|
|
|
|
|
|
BE234 |
Arr. Gent |
|
|
|
BE235 |
Arr. Oudenaarde |
|
|
|
BE251 |
Arr. Brugge |
|
|
|
BE252 |
Arr. Diksmuide |
|
|
|
BE253 |
Arr. Ieper |
|
|
|
BE254 |
Arr. Kortrijk |
|
|
|
BE255 |
Arr. Oostende |
|
|
|
BE256 |
Arr. Roeselare |
|
|
|
BE257 |
Arr. Tielt |
|
|
|
BE258 |
Arr. Veurne |
|
|
|
BE321 |
Arr. Ath |
|
|
|
BE322 |
Arr. Charleroi |
|
|
|
BE323 |
Arr. Mons |
|
|
|
BE324 |
Arr. Mouscron |
|
|
|
BE325 |
Arr. Soignies |
|
|
|
BE326 |
Arr. Thuin |
|
|
|
BE327 |
Arr. Tournai |
|
|
|
BE341 |
Arr. Arlon |
|
|
|
BE342 |
Arr. Bastogne |
|
|
|
BE343 |
Arr. Marche-en-Famenne |
|
|
|
BE344 |
Arr. Neufchâteau |
|
|
|
BE345 |
Arr. Virton |
|
|
|
BE351 |
Arr. Dinant |
|
|
|
BE352 |
Arr. Namur |
|
|
|
BE353 |
Arr. Philippeville |
|
|
|
FR211 |
Ardennes |
|
|
|
FR213 |
Marne |
|
|
|
FR221 |
Aisne |
|
|
|
FR222 |
Oise |
|
|
|
FR223 |
Somme |
|
|
|
FR301 |
Nord |
|
|
|
FR302 |
Pas-de-Calais |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB045 |
FR-BE-DE-LUX |
(Interreg V-A) Francia-Belgio-Germania-Lussemburgo (Grande Région /Großregion) |
|
|
|
|
|
|
|
|
BE331 |
Arr. Huy |
|
|
|
BE332 |
Arr. Liège |
|
|
|
BE334 |
Arr. Waremme |
|
|
|
BE335 |
Arr. Verviers — communes francophones |
|
|
|
BE336 |
Bezirk Verviers — Deutschsprachige Gemeinschaft |
|
|
|
BE341 |
Arr. Arlon |
|
|
|
BE342 |
Arr. Bastogne |
|
|
|
BE343 |
Arr. Marche-en-Famenne |
|
|
|
BE344 |
Arr. Neufchâteau |
|
|
|
BE345 |
Arr. Virton |
|
|
|
DEB21 |
Trier, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB23 |
Eifelkreis Bitburg-Prüm |
|
|
|
DEB25 |
Trier-Saarburg |
|
|
|
DEB37 |
Pirmasens, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB3A |
Zweibrücken, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB3K |
Südwestpfalz |
|
|
|
DEC01 |
Regionalverband Saarbrücken |
|
|
|
DEC02 |
Merzig-Wadern |
|
|
|
DEC04 |
Saarlouis |
|
|
|
DEC05 |
Saarpfalz-Kreis |
|
|
|
DEB15 |
Birkenfeld |
|
|
|
DEB22 |
Bernkastel-Wittlich |
|
|
|
DEB24 |
Vulkaneifel |
|
|
|
DEB31 |
Frankenthal (Pfalz), Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB32 |
Kaiserslautern, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB33 |
Landau in der Pfalz, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB34 |
Ludwigshafen am Rhein, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB35 |
Mainz, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB36 |
Neustadt an der Weinstraße, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB38 |
Speyer, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB39 |
Worms, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEB3B |
Alzey-Worms |
|
|
|
DEB3C |
Bad Dürkheim |
|
|
|
DEB3D |
Donnersbergkreis |
|
|
|
DEB3E |
Germersheim |
|
|
|
DEB3F |
Kaiserslautern, Landkreis |
|
|
|
DEB3G |
Kusel |
|
|
|
DEB3H |
Südliche Weinstraße |
|
|
|
DEB3I |
Rhein-Pfalz-Kreis |
|
|
|
DEB3J |
Mainz-Bingen |
|
|
|
DEC03 |
Neunkirchen |
|
|
|
DEC06 |
St. Wendel |
|
|
|
FR411 |
Meurthe-et-Moselle |
|
|
|
FR412 |
Meuse |
|
|
|
FR413 |
Moselle |
|
|
|
FR414 |
Vosges |
|
|
|
LU000 |
Luxembourg |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB046 |
BE-NL |
(Interreg V-A) Belgio-Paesi Bassi (Vlaanderen-Nederland) |
|
|
|
|
|
|
|
|
BE211 |
Arr. Antwerpen |
|
|
|
BE212 |
Arr. Mechelen |
|
|
|
BE213 |
Arr. Turnhout |
|
|
|
BE221 |
Arr. Hasselt |
|
|
|
BE222 |
Arr. Maaseik |
|
|
|
BE223 |
Arr. Tongeren |
|
|
|
BE231 |
Arr. Aalst |
|
|
|
BE232 |
Arr. Dendermonde |
|
|
|
BE233 |
Arr. Eeklo |
|
|
|
BE234 |
Arr. Gent |
|
|
|
BE235 |
Arr. Oudenaarde |
|
|
|
BE236 |
Arr. Sint-Niklaas |
|
|
|
BE242 |
Arr. Leuven |
|
|
|
BE251 |
Arr. Brugge |
|
|
|
BE252 |
Arr. Diksmuide |
|
|
|
BE254 |
Arr. Kortrijk |
|
|
|
BE255 |
Arr. Oostende |
|
|
|
BE256 |
Arr. Roeselare |
|
|
|
BE257 |
Arr. Tielt |
|
|
|
NL341 |
Zeeuwsch-Vlaanderen |
|
|
|
NL342 |
Overig Zeeland |
|
|
|
NL411 |
West-Noord-Brabant |
|
|
|
NL412 |
Midden-Noord-Brabant |
|
|
|
NL413 |
Noordoost-Noord-Brabant |
|
|
|
NL414 |
Zuidoost-Noord-Brabant |
|
|
|
NL421 |
Noord-Limburg |
|
|
|
NL422 |
Midden-Limburg |
|
|
|
NL423 |
Zuid-Limburg |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB047 |
UK-IE |
(Interreg V-A) Regno Unito-Irlanda (Ireland-Northern Ireland-Scotland) |
|
|
|
|
|
|
|
|
IE011 |
Border |
|
|
|
UKM32 |
Dumfries & Galloway |
|
|
|
UKM33 |
East Ayrshire and North Ayrshire mainland |
|
|
|
UKM37 |
South Ayrshire |
|
|
|
UKM63 |
Lochaber, Skye & Lochalsh, Arran & Cumbrae and Argyll & Bute |
|
|
|
UKN03 |
East of Northern Ireland |
|
|
|
UKN04 |
North of Northern Ireland |
|
|
|
UKN05 |
West and South of Northern Ireland |
|
|
|
UKM64 |
Eilean Siar (Western Isles) |
|
|
|
UKN01 |
Belfast |
|
|
|
UKN02 |
Outer Belfast |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB048 |
UK-IE |
(Interreg V-A) Regno Unito-Irlanda (Ireland-Wales) |
|
|
|
|
|
|
|
|
IE021 |
Dublin |
|
|
|
IE022 |
Mid-East |
|
|
|
IE024 |
South-East (IE) |
|
|
|
IE025 |
South-West (IE) |
|
|
|
UKL11 |
Isle of Anglesey |
|
|
|
UKL12 |
Gwynedd |
|
|
|
UKL13 |
Conwy and Denbighshire |
|
|
|
UKL14 |
South West Wales |
|
|
|
UKL18 |
Swansea |
|
|
|
UKL23 |
Flintshire and Wrexham |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB049 |
HU-RO |
(Interreg V-A) Ungheria-Romania |
|
|
|
|
|
|
|
|
HU321 |
Hajdú-Bihar |
|
|
|
HU323 |
Szabolcs-Szatmár-Bereg |
|
|
|
HU332 |
Békés |
|
|
|
HU333 |
Csongrád |
|
|
|
RO111 |
Bihor |
|
|
|
RO115 |
Satu Mare |
|
|
|
RO421 |
Arad |
|
|
|
RO424 |
Timiş |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB050 |
EE-LV |
(Interreg V-A) Estonia-Lettonia |
|
|
|
|
|
|
|
|
EE004 |
Lääne-Eesti |
|
|
|
EE008 |
Lõuna-Eesti |
|
|
|
LV003 |
Kurzeme |
|
|
|
LV006 |
Rīga |
|
|
|
LV007 |
Pierīga |
|
|
|
LV008 |
Vidzeme |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB051 |
FR |
(Interreg V-A) Francia (Mayotte/Comores/Madagascar) |
|
|
|
|
|
|
|
|
YT |
Mayotte |
|
|
|
KM |
Comoros |
|
|
|
MG |
Madagascar |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB052 |
IT-AT |
(Interreg V-A) Italia-Austria |
|
|
|
|
|
|
|
|
AT211 |
Klagenfurt-Villach |
|
|
|
AT212 |
Oberkärnten |
|
|
|
AT213 |
Unterkärnten |
|
|
|
AT321 |
Lungau |
|
|
|
AT322 |
Pinzgau-Pongau |
|
|
|
AT323 |
Salzburg und Umgebung |
|
|
|
AT331 |
Außerfern |
|
|
|
AT332 |
Innsbruck |
|
|
|
AT333 |
Osttirol |
|
|
|
AT334 |
Tiroler Oberland |
|
|
|
AT335 |
Tiroler Unterland |
|
|
|
ITH10 |
Bolzano-Bozen |
|
|
|
ITH32 |
Vicenza |
|
|
|
ITH33 |
Belluno |
|
|
|
ITH34 |
Treviso |
|
|
|
ITH41 |
Pordenone |
|
|
|
ITH42 |
Udine |
|
|
|
ITH43 |
Gorizia |
|
|
|
ITH44 |
Trieste |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB053 |
SI-HU |
(Interreg V-A) Slovenia-Ungheria |
|
|
|
|
|
|
|
|
HU222 |
Vas |
|
|
|
HU223 |
Zala |
|
|
|
SI011 |
Pomurska |
|
|
|
SI012 |
Podravska |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB054 |
SI-AT |
(Interreg V-A) Slovenia-Austria |
|
|
|
|
|
|
|
|
AT111 |
Mittelburgenland |
|
|
|
AT113 |
Südburgenland |
|
|
|
AT211 |
Klagenfurt-Villach |
|
|
|
AT212 |
Oberkärnten |
|
|
|
AT213 |
Unterkärnten |
|
|
|
AT221 |
Graz |
|
|
|
AT223 |
Östliche Obersteiermark |
|
|
|
AT224 |
Oststeiermark |
|
|
|
AT225 |
West- und Südsteiermark |
|
|
|
AT226 |
Westliche Obersteiermark |
|
|
|
SI011 |
Pomurska |
|
|
|
SI012 |
Podravska |
|
|
|
SI013 |
Koroška |
|
|
|
SI014 |
Savinjska |
|
|
|
SI015 |
Zasavska |
|
|
|
SI021 |
Osrednjeslovenska |
|
|
|
SI022 |
Gorenjska |
|
|
|
SI023 |
Goriška |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB055 |
EL-CY |
(Interreg V-A) Grecia-Cipro |
|
|
|
|
|
|
|
|
CY000 |
Κύπρος (Kýpros) |
|
|
|
EL411 |
Λέσβος (Lesvos) |
|
|
|
EL412 |
Σάμος (Samos) |
|
|
|
EL413 |
Χίος (Chios) |
|
|
|
EL421 |
Δωδεκάνησος (Dodekanisos) |
|
|
|
EL422 |
Κυκλάδες (Kyklades) |
|
|
|
EL431 |
Ηράκλειο (Irakleio) |
|
|
|
EL432 |
Λασίθι (Lasithi) |
|
|
|
EL433 |
Ρεθύμνη (Rethymni) |
|
|
|
EL434 |
Χανιά (Chania) |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFCB056 |
DE-DK |
(Interreg V-A) Germania-Danimarca |
|
|
|
|
|
|
|
|
DEF01 |
Flensburg, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEF02 |
Kiel, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEF03 |
Lübeck, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEF04 |
Neumünster, Kreisfreie Stadt |
|
|
|
DEF07 |
Nordfriesland |
|
|
|
DEF08 |
Ostholstein |
|
|
|
DEF0A |
Plön |
|
|
|
DEF0B |
Rendsburg-Eckernförde |
|
|
|
DEF0C |
Schleswig-Flensburg |
|
|
|
DK021 |
Østsjælland |
|
|
|
DK022 |
Vest- og Sydsjælland |
|
|
|
DK031 |
Fyn |
|
|
|
DK032 |
Sydjylland |
|
|
|
|
|
|
|
2014TC16RFPC001 |
IE/UK |
Irlanda-Regno Unito (PEACE) |
|
|
|
|
|
|
|
|
IE011 |
Border |
|
|
|
UKN03 |
East of Northern Ireland |
|
|
|
UKN04 |
North of Northern Ireland |
|
|
|
UKN05 |
West and South of Northern Ireland |
|
|
|
UKN01 |
Belfast |
|
|
|
UKN02 |
Outer Belfast |
|
|
|
|
|
|
|
Nell'ambito della cooperazione transnazionale Caraibi |
FR |
(Interreg V-A) Francia (Guadeloupe-Martinique-Organisation des Etats de la Caraïbe orientale) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FR910 |
Guadeloupe |
|
|
|
FR920 |
Martinique |
|
|
|
AG |
Antigua and Barbuda |
|
|
|
AI |
Anguilla (Overseas country and territory) |
|
|
|
DM |
Dominica |
|
|
|
GD |
Grenada |
|
|
|
MS |
Montserrat (Overseas country and territory) |
|
|
|
KN |
Saint Kitts and Nevis |
|
|
|
LC |
Saint Lucia |
|
|
|
VC |
Saint Vincent and the Grenadines |
|
|
|
VG |
British Virgin Islands (Overseas country and territory) |
|
|
|
|
|
|
|
Nell'ambito della cooperazione transnazionale Oceano Indiano |
FR |
(Interreg V-A) Francia (Réunion-Pays de la Commission de l'Océan Indien) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FR940 |
Réunion |
|
|
|
MU |
Maurice |
|
|
|
MG |
Madagascar |
|
|
|
KM |
Comoros |
|
|
|
SC |
Seychelles |
|
|
|
|
|
|
|
Nell'ambito della cooperazione transnazionale Amazzonia |
FR |
(Interreg V-A) Francia/Guiana-Brasile-Suriname (Amazonie) |
|
|
|
|
|
|
|
|
FR930 |
Guyane |
|
|
|
BR |
Stato di Amapa |
|
|
|
SR |
Suriname |
|
|
|
|
|
|
(*1) Regioni figuranti nell'elenco delle regioni cui sono destinate le dotazioni del FESR.
(*2) Regioni di paesi terzi o di paesi e territori d'oltremare (PTOM).
ALLEGATO II
Regioni prese in considerazione per le dotazioni del FESR alla cooperazione transfrontaliera, ma non appartenenti alle zone contemplate da un programma transfrontaliero di cui all'allegato I
|
BG341 |
Бургас (Burgas) |
|
BG343 |
Ямбол (Yambol) |
|
BG412 |
София (Sofia) |
|
BG414 |
Перник (Pernik) |
|
BG415 |
Кюстендил (Kyustendil) |
|
EL123 |
Κιλκίς (Kilkis) |
|
EL124 |
Πέλλα (Pella) |
|
EL127 |
Χαλκιδική (Chalkidiki) |
|
EL132 |
Καστοριά (Kastoria) |
|
EL134 |
Φλώρινα (Florina) |
|
EL143 |
Μαγνησία (Magnisia) |
|
EL242 |
Εύβοια (Evvoia) |
|
ES611 |
Almería |
|
ES614 |
Granada |
|
ES617 |
Málaga |
|
ES630 |
Ceuta |
|
ES640 |
Melilla |
|
HR04A |
Brodsko-posavska županija |
|
HR04E |
Sisačko-moslavačka županija |
|
HU331 |
Bács-Kiskun |
|
PL122 |
Ostrołęcko-siedlecki |
|
PL311 |
Bialski |
|
PL312 |
Chełmsko-zamojski |
|
PL344 |
Łomżyński |
|
PL622 |
Olsztyński |
|
RO114 |
Maramureş |
|
RO212 |
Botoşani |
|
RO213 |
Iaşi |
|
RO215 |
Suceava |
|
RO216 |
Vaslui |
|
RO221 |
Brăila |
|
RO224 |
Galaţi |
|
RO225 |
Tulcea |
|
RO422 |
Caraş-Severin |
|
FI1D1 |
Etelä-Savo |
|
FI1D3 |
Pohjois-Karjala |
|
FI1D4 |
Kainuu |
ALLEGATO III
Elenco delle zone che ricevono un sostegno, ripartite per programma di cooperazione transfrontaliera
(Interreg V-B) ADRIATICO-MAR IONIO
|
EL11 |
Aνατολική Μακεδονία, Θράκη (Anatoliki Makedonia, Thraki) |
|
EL12 |
Κεντρική Μακεδονία (Kentriki Makedonia) |
|
EL13 |
Δυτική Μακεδονία (Dytiki Makedonia) |
|
EL14 |
Θεσσαλία (Thessalia) |
|
EL21 |
Ήπειρος (Ipeiros) |
|
EL22 |
Ιόνια Νησιά (Ionia Nisia) |
|
EL23 |
Δυτική Ελλάδα (Dytiki Ellada) |
|
EL24 |
Στερεά Ελλάδα (Sterea Ellada) |
|
EL25 |
Πελοπόννησος (Peloponnisos) |
|
EL30 |
Aττική (Attiki) |
|
EL41 |
Βόρειο Αιγαίο (Voreio Aigaio) |
|
EL42 |
Νότιο Αιγαίο (Notio Aigaio) |
|
EL43 |
Κρήτη (Kriti) |
|
HR03 |
Jadranska Hrvatska |
|
HR04 |
Kontinentalna Hrvatska |
|
ITC4 |
Lombardia |
|
ITF1 |
Abruzzo |
|
ITF2 |
Molise |
|
ITF4 |
Puglia |
|
ITF5 |
Basilicata |
|
ITF6 |
Calabria |
|
ITG1 |
Sicilia |
|
ITH1 |
Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen |
|
ITH2 |
Provincia Autonoma di Trento |
|
ITH3 |
Veneto |
|
ITH4 |
Friuli-Venezia Giulia |
|
ITH5 |
Emilia-Romagna |
|
ITI2 |
Umbria |
|
ITI3 |
Marche |
|
SI01 |
Vzhodna Slovenija |
|
SI02 |
Zahodna Slovenija |
I seguenti paesi terzi sono elencati a titolo puramente informativo:
|
AL |
Albania |
|
BA |
Bosnia-Erzegovina |
|
ME |
Montenegro |
|
RS |
Serbia |
(Interreg V-B) AREA ALPINA
|
DE13 |
Freiburg |
|
DE14 |
Tübingen |
|
DE21 |
Oberbayern |
|
DE27 |
Schwaben |
|
FR42 |
Alsace |
|
FR43 |
Franche-Comté |
|
FR71 |
Rhône-Alpes |
|
FR82 |
Provence-Alpes-Côte d'Azur |
|
ITC1 |
Piemonte |
|
ITC2 |
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste |
|
ITC3 |
Liguria |
|
ITC4 |
Lombardia |
|
ITH1 |
Provincia autonoma di Bolzano/Bozen |
|
ITH2 |
Provincia autonoma di Trento |
|
ITH3 |
Veneto |
|
ITH4 |
Friuli Venezia Giulia |
|
AT11 |
Burgenland |
|
AT12 |
Niederösterreich |
|
AT13 |
Wien |
|
AT21 |
Kärnten |
|
AT22 |
Steiermark |
|
AT31 |
Oberösterreich |
|
AT32 |
Salzburg |
|
AT33 |
Tirol |
|
AT34 |
Vorarlberg |
|
SI01 |
Vzhodna Slovenija |
|
SI02 |
Zahodna Slovenija |
I seguenti paesi terzi sono elencati a titolo puramente informativo:
|
CH |
Svizzera |
|
LI |
Liechtenstein |
(Interreg V-B) AREA ATLANTICA
|
ES11 |
Galicia |
|
ES12 |
Principado de Asturias |
|
ES13 |
Cantabria |
|
ES21 |
País Vasco |
|
ES22 |
Comunidad Foral de Navarra |
|
ES612 |
Cádiz |
|
ES615 |
Huelva |
|
ES618 |
Sevilla |
|
ES70 |
Canarias |
|
FR23 |
Haute-Normandie |
|
FR25 |
Basse-Normandie |
|
FR51 |
Pays de la Loire |
|
FR52 |
Bretagne |
|
FR53 |
Poitou-Charentes |
|
FR61 |
Aquitaine |
|
IE01 |
Border, Midland and Western |
|
IE02 |
Southern and Eastern |
|
PT11 |
Norte |
|
PT15 |
Algarve |
|
PT16 |
Centro (PT) |
|
PT17 |
Lisboa |
|
PT18 |
Alentejo |
|
PT20 |
Região Autónoma dos Açores |
|
PT30 |
Região Autónoma da Madeira |
|
UKD1 |
Cumbria |
|
UKD3 |
Greater Manchester |
|
UKD4 |
Lancashire |
|
UKD6 |
Cheshire |
|
UKD7 |
Merseyside |
|
UKK1 |
Gloucestershire, Wiltshire and Bristol/Bath area |
|
UKK2 |
Dorset and Somerset |
|
UKK3 |
Cornwall and Isles of Scilly |
|
UKK4 |
Devon |
|
UKL1 |
West Wales and The Valleys |
|
UKL2 |
East Wales |
|
UKM3 |
South Western Scotland |
|
UKM6 |
Highlands and Islands |
|
UKN0 |
Northern Ireland |
(Interreg V-B) MAR BALTICO
|
DK01 |
Hovedstaden |
|
DK02 |
Sjælland |
|
DK03 |
Syddanmark |
|
DK04 |
Midtjylland |
|
DK05 |
Nordjylland |
|
DE30 |
Berlin |
|
DE40 |
Brandenburg |
|
DE50 |
Bremen |
|
DE60 |
Hamburg |
|
DE80 |
Mecklenburg-Vorpommern |
|
DE93 |
Lüneburg |
|
DEF0 |
Schleswig-Holstein |
|
EE00 |
Eesti |
|
LV00 |
Latvija |
|
LT00 |
Lietuva |
|
PL11 |
Łódzkie |
|
PL12 |
Mazowieckie |
|
PL21 |
Małopolskie |
|
PL22 |
Śląskie |
|
PL31 |
Lubelskie |
|
PL32 |
Podkarpackie |
|
PL33 |
Świętokrzyskie |
|
PL34 |
Podlaskie |
|
PL41 |
Wielkopolskie |
|
PL42 |
Zachodniopomorskie |
|
PL43 |
Lubuskie |
|
PL51 |
Dolnośląskie |
|
PL52 |
Opolskie |
|
PL61 |
Kujawsko-Pomorskie |
|
PL62 |
Warmińsko-Mazurskie |
|
PL63 |
Pomorskie |
|
FI19 |
Länsi-Suomi |
|
FI1B |
Helsinki-Uusimaa |
|
FI1C |
Etelä-Suomi |
|
FI1D |
Pohjois- ja Itä-Suomi |
|
FI20 |
Åland |
|
SE11 |
Stockholm |
|
SE12 |
Östra Mellansverige |
|
SE21 |
Småland med öarna |
|
SE22 |
Sydsverige |
|
SE23 |
Västsverige |
|
SE31 |
Norra Mellansverige |
|
SE32 |
Mellersta Norrland |
|
SE33 |
Övre Norrland |
I seguenti paesi terzi o loro parti sono elencati a titolo puramente informativo:
|
BY |
Bielorussia |
|
NO |
Norvegia |
|
RU |
Arkhangelskaya Oblast |
|
RU |
Kaliningradskaya Oblast |
|
RU |
Repubblica di Karelya |
|
RU |
Repubblica di Komi |
|
RU |
Leningradskaya Oblast |
|
RU |
Murmanskaya Oblast |
|
RU |
Nenetskiy Okrug |
|
RU |
Novgorodskaya Oblast |
|
RU |
Pskovskaya Oblast |
|
RU |
San Pietroburgo |
|
RU |
Vologda Oblast |
(Interreg V-B) CARAIBI
|
FR91 |
Guadeloupe/Saint-Martin |
|
FR92 |
Martinique |
|
FR93 |
Guyane |
I seguenti paesi e territori d'oltremare (PTOM) e paesi terzi o loro parti sono elencati a titolo puramente informativo:
|
AG |
Antigua e Barbuda |
|
AI |
Anguilla (PTOM) |
|
BQ |
Bonaire (PTOM) |
|
BQ |
Sint Eustatius (PTOM) |
|
BQ |
Saba (PTOM) |
|
CW |
Curaçao (PTOM) |
|
SX |
Sint Maarten (PTOM) |
|
AW |
Aruba (PTOM) |
|
BB |
Barbados |
|
BM |
Bermuda (PTOM) |
|
BS |
Bahamas |
|
BZ |
Belize |
|
CO |
Colombia |
|
CR |
Costa Rica |
|
CU |
Cuba |
|
DM |
Dominica |
|
DO |
Repubblica dominicana |
|
GD |
Grenada |
|
GT |
Guatemala |
|
GY |
Guyana |
|
HN |
Honduras |
|
HT |
Haiti |
|
JM |
Jamaica |
|
KN |
Saint Kitts e Nevis |
|
KY |
Isole Cayman (PTOM) |
|
LC |
Santa Lucia |
|
MS |
Montserrat (PTOM) |
|
MX |
Messico |
|
NI |
Nicaragua |
|
PA |
Panama |
|
PR |
Portorico |
|
SR |
Suriname |
|
SV |
El Salvador |
|
TC |
Isole Turks e Caicos (PTOM) |
|
TT |
Trinidad e Tobago |
|
VC |
Saint Vincent e Grenadine |
|
VE |
Venezuela |
|
VG |
Isole Vergini britanniche (PTOM) |
|
BR |
Brasile (unicamente gli Stati di Amapa, Para, Amazonas e Roraima) |
(Interreg V-B) EUROPA CENTRALE
|
CZ01 |
Praha |
|
CZ02 |
Střední Čechy |
|
CZ03 |
Jihozápad |
|
CZ04 |
Severozápad |
|
CZ05 |
Severovýchod |
|
CZ06 |
Jihovýchod |
|
CZ07 |
Střední Morava |
|
CZ08 |
Moravskoslezsko |
|
DE11 |
Stuttgart |
|
DE12 |
Karlsruhe |
|
DE13 |
Freiburg |
|
DE14 |
Tübingen |
|
DE21 |
Oberbayern |
|
DE22 |
Niederbayern |
|
DE23 |
Oberpfalz |
|
DE24 |
Oberfranken |
|
DE25 |
Mittelfranken |
|
DE26 |
Unterfranken |
|
DE27 |
Schwaben |
|
DE30 |
Berlin |
|
DE40 |
Brandenburg |
|
DE80 |
Mecklenburg-Vorpommern |
|
DED2 |
Dresden |
|
DED4 |
Chemnitz |
|
DED5 |
Leipzig |
|
DEE0 |
Sachsen-Anhalt |
|
DEG0 |
Thüringen |
|
ITC1 |
Piemonte |
|
ITC2 |
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste |
|
ITC3 |
Liguria |
|
ITC4 |
Lombardia |
|
ITH1 |
Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen |
|
ITH2 |
Provincia Autonoma di Trento |
|
ITH3 |
Veneto |
|
ITH4 |
Friuli-Venezia Giulia |
|
ITH5 |
Emilia-Romagna |
|
HR03 |
Jadranska Hrvatska |
|
HR04 |
Kontinentalna Hrvatska |
|
HU10 |
Közép-Magyarország |
|
HU21 |
Közép-Dunántúl |
|
HU22 |
Nyugat-Dunántúl |
|
HU23 |
Dél-Dunántúl |
|
HU31 |
Észak-Magyarország |
|
HU32 |
Észak-Alföld |
|
HU33 |
Dél-Alföld |
|
AT11 |
Burgenland (AT) |
|
AT12 |
Niederösterreich |
|
AT13 |
Wien |
|
AT21 |
Kärnten |
|
AT22 |
Steiermark |
|
AT31 |
Oberösterreich |
|
AT32 |
Salzburg |
|
AT33 |
Tirol |
|
AT34 |
Vorarlberg |
|
PL11 |
Łódzkie |
|
PL12 |
Mazowieckie |
|
PL21 |
Małopolskie |
|
PL22 |
Śląskie |
|
PL31 |
Lubelskie |
|
PL32 |
Podkarpackie |
|
PL33 |
Świętokrzyskie |
|
PL34 |
Podlaskie |
|
PL41 |
Wielkopolskie |
|
PL42 |
Zachodniopomorskie |
|
PL43 |
Lubuskie |
|
PL51 |
Dolnośląskie |
|
PL52 |
Opolskie |
|
PL61 |
Kujawsko-Pomorskie |
|
PL62 |
Warmińsko-Mazurskie |
|
PL63 |
Pomorskie |
|
SI01 |
Vzhodna Slovenija |
|
SI02 |
Zahodna Slovenija |
|
SK01 |
Bratislavský kraj |
|
SK02 |
Západné Slovensko |
|
SK03 |
Stredné Slovensko |
|
SK04 |
Východné Slovensko |
(Interreg V-B) DANUBIO
|
AT11 |
Burgenland (AT) |
|
AT12 |
Niederösterreich |
|
AT13 |
Wien |
|
AT21 |
Kärnten |
|
AT22 |
Steiermark |
|
AT31 |
Oberösterreich |
|
AT32 |
Salzburg |
|
AT33 |
Tirol |
|
AT34 |
Vorarlberg |
|
BG31 |
Северозападен (Severozapaden) |
|
BG32 |
Северен централен (Severen tsentralen) |
|
BG33 |
Североизточен (Severoiztochen) |
|
BG34 |
Югоизточен (Yugoiztochen) |
|
BG41 |
Югозападен (Yugozapaden) |
|
BG42 |
Южен централен (Yuzhen tsentralen) |
|
CZ01 |
Praha |
|
CZ02 |
Střední Čechy |
|
CZ03 |
Jihozápad |
|
CZ04 |
Severozápad |
|
CZ05 |
Severovýchod |
|
CZ06 |
Jihovýchod |
|
CZ07 |
Střední Morava |
|
CZ08 |
Moravskoslezsko |
|
DE11 |
Stuttgart |
|
DE12 |
Karlsruhe |
|
DE13 |
Freiburg |
|
DE14 |
Tübingen |
|
DE21 |
Oberbayern |
|
DE22 |
Niederbayern |
|
DE23 |
Oberpfalz |
|
DE24 |
Oberfranken |
|
DE25 |
Mittelfranken |
|
DE26 |
Unterfranken |
|
DE27 |
Schwaben |
|
HR03 |
Jadranska Hrvatska |
|
HR04 |
Kontinentalna Hrvatska |
|
HU10 |
Közép-Magyarország |
|
HU21 |
Közép-Dunántúl |
|
HU22 |
Nyugat-Dunántúl |
|
HU23 |
Dél-Dunántúl |
|
HU31 |
Észak-Magyarország |
|
HU32 |
Észak-Alföld |
|
HU33 |
Dél-Alföld |
|
RO11 |
Nord-Vest |
|
RO12 |
Centru |
|
RO21 |
Nord-Est |
|
RO22 |
Sud-Est |
|
RO31 |
Sud-Muntenia |
|
RO32 |
Bucureşti-Ilfov |
|
RO41 |
Sud-Vest Oltenia |
|
RO42 |
Vest |
|
SI01 |
Vzhodna Slovenija |
|
SI02 |
Zahodna Slovenija |
|
SK01 |
Bratislavský kraj |
|
SK02 |
Západné Slovensko |
|
SK03 |
Stredné Slovensko |
|
SK04 |
Východné Slovensko |
I seguenti paesi terzi o loro parti sono elencati a titolo puramente informativo:
|
BA |
Bosnia-Erzegovina |
|
ME |
Montenegro |
|
RS |
Serbia |
|
MD |
Moldova |
|
UA |
Chernivetska Oblast |
|
UA |
Ivano-Frankiviska Oblast |
|
UA |
Zakarpatska Oblast |
|
UA |
Odessa Oblast |
(Interreg V-B) OCEANO INDIANO
|
FR94 |
Réunion |
|
YT |
Mayotte |
I seguenti PTOM e paesi terzi sono elencati a titolo puramente informativo:
|
KM |
Comore |
|
MG |
Madagascar |
|
MU |
Maurizio |
|
SC |
Seychelles |
|
ZA |
Sudafrica |
|
TZ |
Tanzania |
|
MZ |
Mozambico |
|
KE |
Kenya |
|
IN |
India |
|
LK |
Sri Lanka |
|
MV |
Maldive |
|
TF |
Terre australi e antartiche francesi (PTOM) |
|
AU |
Australia |
(Nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera 2014TC16RFCB007) MAC (Madeira-Azzorre-Canarie)
|
ES70 |
Canarias |
|
PT20 |
Região Autónoma dos Açores |
|
PT30 |
Região Autónoma de Madeira |
I seguenti paesi terzi o loro parti sono elencati a titolo puramente informativo:
|
CV |
Cabo Verde |
|
MR |
Mauritania |
|
SN |
Senegal |
(Interreg V-B) MEDITERRANEO (1)
|
EL 11 |
Aνατολική Μακεδονία, Θράκη (Anatoliki Makedonia, Thraki) |
|
EL12 |
Κεντρική Μακεδονία (Kentriki Makedonia) |
|
EL13 |
Δυτική Μακεδονία (Dytiki Makedonia) |
|
EL14 |
Θεσσαλία (Thessalia) |
|
EL21 |
Ήπειρος (Ipeiros) |
|
EL22 |
Ιόνια Νησιά (Ionia Nisia) |
|
EL23 |
Δυτική Ελλάδα (Dytiki Ellada) |
|
EL24 |
Στερεά Ελλάδα (Sterea Ellada) |
|
EL25 |
Πελοπόννησος (Peloponnisos) |
|
EL30 |
Aττική (Attiki) |
|
EL41 |
Βόρειο Αιγαίο (Voreio Aigaio) |
|
EL42 |
Νότιο Αιγαίο (Notio Aigaio) |
|
EL43 |
Κρήτη (Kriti) |
|
ES24 |
Aragón |
|
ES51 |
Cataluña |
|
ES52 |
Comunidad Valenciana |
|
ES53 |
Illes Balears |
|
ES61 |
Andalucía |
|
ES62 |
Región de Murcia |
|
ES63 |
Ciudad Autónoma de Ceuta |
|
ES64 |
Ciudad Autónoma de Melilla |
|
FR62 |
Midi-Pyrénées |
|
FR71 |
Rhône-Alpes |
|
FR81 |
Languedoc-Roussillon |
|
FR82 |
Provence-Alpes-Côte d'Azur |
|
FR83 |
Corse |
|
HR03 |
Jadranska Hrvatska |
|
HR04 |
Kontinentalna Hrvatska |
|
ITC1 |
Piemonte |
|
ITC2 |
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste |
|
ITC3 |
Liguria |
|
ITC4 |
Lombardia |
|
ITF1 |
Abruzzo |
|
ITF2 |
Molise |
|
ITF3 |
Campania |
|
ITF4 |
Puglia |
|
ITF5 |
Basilicata |
|
ITF6 |
Calabria |
|
ITG1 |
Sicilia |
|
ITG2 |
Sardegna |
|
ITH3 |
Veneto |
|
ITH4 |
Friuli-Venezia Giulia |
|
ITH5 |
Emilia-Romagna |
|
ITI1 |
Toscana |
|
ITI2 |
Umbria |
|
ITI3 |
Marche |
|
ITI4 |
Lazio |
|
CY00 |
Κύπρος (Kypros) |
|
MT00 |
Malta |
|
PT15 |
Algarve |
|
PT17 |
Lisboa |
|
PT18 |
Alentejo |
|
SI01 |
Vzhodna Slovenija |
|
SI02 |
Zahodna Slovenija |
I seguenti paesi terzi sono elencati a titolo puramente informativo:
|
AL |
Albania |
|
BA |
Bosnia-Erzegovina |
|
ME |
Montenegro |
(Interreg V-B) ZONE PERIFERICHE SETTENTRIONALI E ARTICHE
|
IE01 |
Border, Midland and Western |
|
IE02 |
Southern and Eastern |
|
FI19 |
Länsi-Suomi |
|
FI1D |
Pohjois- ja Itä-Suomi |
|
SE32 |
Mellersta Norrland |
|
SE33 |
Övre Norrland |
|
UKM3 |
South Western Scotland |
|
UKM6 |
Highlands and Islands |
|
UKN0 |
Northern Ireland |
I seguenti PTOM, paesi terzi e altre zone sono elencati a titolo puramente informativo:
|
FO |
Faer Øer |
|
GL |
Groenlandia (PTOM) |
|
IS |
Islanda |
|
NO05 |
Vestlandet |
|
NO06 |
Trondelag |
|
NO07 |
Nord-Norge |
|
NO043 |
Rogaland |
|
SJ |
Svalbard e Jan Mayen |
(Interreg V-B) MARE DEL NORD
|
BE21 |
Prov. Antwerpen |
|
BE23 |
Prov. Oost-Vlaanderen |
|
BE25 |
Prov. West-Vlaanderen |
|
DK01 |
Hovedstaden |
|
DK02 |
Sjælland |
|
DK03 |
Syddanmark |
|
DK04 |
Midtjylland |
|
DK05 |
Nordjylland |
|
DE50 |
Bremen |
|
DE60 |
Hamburg |
|
DE91 |
Braunschweig |
|
DE92 |
Hannover |
|
DE93 |
Lüneburg |
|
DE94 |
Weser-Ems |
|
DEF0 |
Schleswig-Holstein |
|
NL11 |
Groningen |
|
NL12 |
Friesland |
|
NL13 |
Drenthe |
|
NL21 |
Overijssel |
|
NL23 |
Flevoland |
|
NL32 |
Noord-Holland |
|
NL33 |
Zuid-Holland |
|
NL34 |
Zeeland |
|
SE22 |
Sydsverige (Skåne län) |
|
SE31 |
Norra Mellansverige (Värmlands län) |
|
SE21 |
Småland med öarna (Kronobergs län) |
|
SE23 |
Västsverige |
|
UKC1 |
Tees Valley and Durham |
|
UKC2 |
Northumberland and Tyne and Wear |
|
UKE1 |
East Yorkshire and Northern Lincolnshire |
|
UKE2 |
North Yorkshire |
|
UKE3 |
South Yorkshire |
|
UKE4 |
West Yorkshire |
|
UKF1 |
Derbyshire and Nottinghamshire |
|
UKF2 |
Leicestershire, Rutland and Northamptonshire |
|
UKF3 |
Lincolnshire |
|
UKH1 |
East Anglia |
|
UKH3 |
Essex |
|
UKJ4 |
Kent |
|
UKM5 |
North Eastern Scotland |
|
UKM2 |
Eastern Scotland |
|
UK M6 |
Highlands and Islands |
Il seguente paese terzo è elencato a titolo puramente informativo:
|
NO |
Norvegia |
(Interreg V-B) EUROPA NORD-OCCIDENTALE
|
BE10 |
Région de Bruxelles-Capitale/Brussels Hoofdstedelijk Gewest |
|
BE21 |
Prov. Antwerpen |
|
BE22 |
Prov. Limburg (BE) |
|
BE23 |
Prov. Oost-Vlaanderen |
|
BE24 |
Prov. Vlaams-Brabant |
|
BE25 |
Prov. West-Vlaanderen |
|
BE31 |
Prov. Brabant Wallon |
|
BE32 |
Prov. Hainaut |
|
BE33 |
Prov. Liège |
|
BE34 |
Prov. Luxembourg (BE) |
|
BE35 |
Prov. Namur |
|
DE11 |
Stuttgart |
|
DE12 |
Karlsruhe |
|
DE13 |
Freiburg |
|
DE14 |
Tübingen |
|
DE24 |
Oberfranken |
|
DE25 |
Mittelfranken |
|
DE26 |
Unterfranken |
|
DE27 |
Schwaben |
|
DE71 |
Darmstadt |
|
DE72 |
Gießen |
|
DE73 |
Kassel |
|
DEA1 |
Düsseldorf |
|
DEA2 |
Köln |
|
DEA3 |
Münster |
|
DEA4 |
Detmold |
|
DEA5 |
Arnsberg |
|
DEB1 |
Koblenz |
|
DEB2 |
Trier |
|
DEB3 |
Rheinhessen-Pfalz |
|
DEC0 |
Saarland |
|
FR10 |
Île de France |
|
FR21 |
Champagne-Ardenne |
|
FR22 |
Picardie |
|
FR23 |
Haute-Normandie |
|
FR24 |
Centre |
|
FR25 |
Basse-Normandie |
|
FR26 |
Bourgogne |
|
FR30 |
Nord-Pas-de-Calais |
|
FR41 |
Lorraine |
|
FR42 |
Alsace |
|
FR43 |
Franche-Comté |
|
FR51 |
Pays de la Loire |
|
FR52 |
Bretagne |
|
IE01 |
Border, Midland and Western |
|
IE02 |
Southern and Eastern |
|
LU00 |
Luxembourg |
|
NL21 |
Overijssel |
|
NL22 |
Gelderland |
|
NL23 |
Flevoland |
|
NL31 |
Utrecht |
|
NL32 |
Noord-Holland |
|
NL33 |
Zuid-Holland |
|
NL34 |
Zeeland |
|
NL41 |
Noord-Brabant |
|
NL42 |
Limburg (NL) |
|
UKC1 |
Tees Valley and Durham |
|
UKC2 |
Northumberland and Tyne and Wear |
|
UKD1 |
Cumbria |
|
UKD6 |
Cheshire |
|
UKD3 |
Greater Manchester |
|
UKD4 |
Lancashire |
|
UKD7 |
Merseyside |
|
UKE1 |
East Yorkshire and Northern Lincolnshire |
|
UKE2 |
North Yorkshire |
|
UKE3 |
South Yorkshire |
|
UKE4 |
West Yorkshire |
|
UKF1 |
Derbyshire and Nottinghamshire |
|
UKF2 |
Leicestershire, Rutland and Northamptonshire |
|
UKF3 |
Lincolnshire |
|
UKG1 |
Herefordshire, Worcestershire and Warwickshire |
|
UKG2 |
Shropshire and Staffordshire |
|
UKG3 |
West Midlands |
|
UKH1 |
East Anglia |
|
UKH2 |
Bedfordshire and Hertfordshire |
|
UKH3 |
Essex |
|
UKI1 |
Inner London |
|
UKI2 |
Outer London |
|
UKJ1 |
Berkshire, Buckinghamshire and Oxfordshire |
|
UKJ2 |
Surrey, East and West Sussex |
|
UKJ3 |
Hampshire and Isle of Wight |
|
UKJ4 |
Kent |
|
UKK1 |
Gloucestershire, Wiltshire and Bristol/Bath area |
|
UKK2 |
Dorset and Somerset |
|
UKK3 |
Cornwall and Isles of Scilly |
|
UKK4 |
Devon |
|
UKL1 |
West Wales and The Valleys |
|
UKL2 |
East Wales |
|
UKM5 |
North Eastern Scotland |
|
UKM2 |
Eastern Scotland |
|
UKM3 |
South Western Scotland |
|
UKM6 |
Highlands and Islands |
|
UKN0 |
Northern Ireland |
Il seguente paese terzo è elencato a titolo puramente informativo:
|
CH |
Svizzera |
(Interreg V-B) AMAZZONIA
|
FR93 |
Guyane |
I seguenti paesi terzi o loro parti sono elencati a titolo puramente informativo:
|
BR |
Brasile (unicamente gli Stati di Amapa, Para e Amazonas) |
|
SR |
Suriname |
|
GY |
Guyana |
(Interreg V-B) EUROPA SUD-OCCIDENTALE (2)
|
ES11 |
Galicia |
|
ES12 |
Principado de Asturias |
|
ES13 |
Cantabria |
|
ES21 |
País Vasco |
|
ES22 |
Comunidad Foral de Navarra |
|
ES23 |
La Rioja |
|
ES24 |
Aragón |
|
ES30 |
Comunidad de Madrid |
|
ES41 |
Castilla y León |
|
ES42 |
Castilla-La Mancha |
|
ES43 |
Extremadura |
|
ES51 |
Cataluña |
|
ES52 |
Comunidad Valenciana |
|
ES53 |
Illes Balears |
|
ES61 |
Andalucía |
|
ES62 |
Región de Murcia |
|
ES63 |
Ciudad Autónoma de Ceuta |
|
ES64 |
Ciudad Autónoma de Melilla |
|
FR53 |
Poitou-Charentes |
|
FR61 |
Aquitaine |
|
FR62 |
Midi-Pyrénées |
|
FR63 |
Limousin |
|
FR72 |
Auvergne |
|
FR81 |
Languedoc-Roussillon |
|
PT11 |
Norte |
|
PT15 |
Algarve |
|
PT16 |
Centro (PT) |
|
PT17 |
Lisboa |
|
PT18 |
Alentejo |
Il seguente paese terzo è elencato a titolo puramente informativo:
|
AD |
Andorra |
(Interreg V-B) BALCANI-MEDITERRANEO
|
BG31 |
Северозападен (Severozapaden) |
|
BG32 |
Северен централен (Severen tsentralen) |
|
BG33 |
Североизточен (Severoiztochen) |
|
BG34 |
Югоизточен (Yugoiztochen) |
|
BG41 |
Югозападен (Yugozapaden) |
|
BG42 |
Южен централен (Yuzhen tsentralen) |
|
EL11 |
Aνατολική Μακεδονία, Θράκη (Anatoliki Makedonia, Thraki) |
|
EL12 |
Κεντρική Μακεδονία (Kentriki Makedonia) |
|
EL13 |
Δυτική Μακεδονία (Dytiki Makedonia) |
|
EL14 |
Θεσσαλία (Thessalia) |
|
EL21 |
Ήπειρος (Ipeiros) |
|
EL22 |
Ιόνια Νησιά (Ionia Nisia) |
|
EL23 |
Δυτική Ελλάδα (Dytiki Ellada) |
|
EL24 |
Στερεά Ελλάδα (Sterea Ellada) |
|
EL25 |
Πελοπόννησος (Peloponnisos) |
|
EL30 |
Aττική (Attiki) |
|
EL41 |
Βόρειο Αιγαίο (Voreio Aigaio) |
|
EL42 |
Νότιο Αιγαίο (Notio Aigaio) |
|
EL43 |
Κρήτη (Kriti) |
|
CY00 |
Κύπρος (Kýpros) |
I seguenti paesi terzi sono elencati a titolo puramente informativo:
|
MK |
Ex Repubblica jugoslava di Macedonia |
|
AL |
Albania |
(1) L'area include anche Gibilterra.
(2) L'area include anche Gibilterra.
|
24.6.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 183/135 |
DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE
del 23 giugno 2014
relativa a emissioni storiche del trasporto aereo aggiuntive e quote aggiuntive assegnate al trasporto aereo per tenere conto dell'adesione della Croazia all'Unione europea
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2014/389/UE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto l'atto di adesione della Croazia (1), in particolare la sezione 10 (I), paragrafo 1, lettera a), dell'allegato V,
considerando quanto segue:
|
(1) |
la sezione 10 (I), paragrafo 1, lettera a), punto i), dell'allegato V dell'atto di adesione della Croazia, relativo all'inclusione di tutti i voli tra due aerodromi situati nel territorio croato e di tutti i voli tra un aerodromo situato nel territorio croato e un aerodromo situato in un paese esterno al SEE (nel prosieguo: «attività di trasporto aereo supplementari»), stabilisce che, in deroga all'articolo 3 quater, paragrafo 2, della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (2), il periodo di cui all'articolo 13, paragrafo 1 della citata direttiva con inizio il 1o gennaio 2013, ha inizio il 1o gennaio 2014 per le attività di trasporto aereo supplementari. |
|
(2) |
A norma della sezione 10 (I), paragrafo 1, lettera a), punto ii), dell'allegato V, dell'atto di adesione della Croazia, e in deroga all'articolo 3 quater, paragrafo 4, della direttiva 2003/87/CE, la Commissione, seguendo la procedura di cui alla stessa disposizione, decide in merito alle emissioni storiche del trasporto aereo per le attività di trasporto aereo supplementari entro un periodo di sei mesi dalla data di adesione. |
|
(3) |
La quantità totale di quote di emissioni da assegnare agli operatori aerei è definita come percentuale delle emissioni storiche del trasporto aereo. All'articolo 3, lettera s), della direttiva 2003/87/CE le emissioni storiche del trasporto aereo sono definite come la media delle emissioni annue prodotte negli anni civili 2004, 2005 e 2006 dagli aeromobili che svolgono una delle attività di trasporto aereo elencate nell'allegato I della stessa direttiva. Secondo quanto previsto dall'articolo 3 quater, paragrafo 2, di detta direttiva, la quantità totale di quote da assegnare agli operatori aerei è calcolata sulla base della media delle emissioni storiche. |
|
(4) |
In conformità all'articolo 18 ter della direttiva 2003/87/CE la Commissione è stata coadiuvata da Eurocontrol ai fini del calcolo delle emissioni storiche del trasporto aereo per le attività di trasporto aereo supplementari. Si è ritenuto che i migliori dati disponibili per calcolare le emissioni storiche fossero i dati completi relativi al traffico aereo contenuti nelle banche dati di Eurocontrol e provenienti dall'Ufficio centrale dei canoni di rotta e dall'Unità centrale di gestione dei flussi di traffico aereo, che permettono di conoscere la durata effettiva della rotta di ogni singolo volo. Per ogni volo sono state calcolate le emissioni utilizzando le metodologie ANCAT 3 (Abatement of Nuisances Caused by Air Transport) e CASE (Calculation of Emissions by Selective Equivalence). Questo approccio, utilizzato per calcolare le emissioni storiche, è stato ulteriormente migliorato utilizzando le informazioni relative al consumo effettivo di carburante, fornite volontariamente da un numero rappresentativo di operatori aerei al fine di convalidare i risultati. |
|
(5) |
È stato calcolato che nell'anno civile 2004 le emissioni annue dovute alle attività di trasporto aereo supplementari degli aeromobili che svolgono una delle attività di trasporto aereo elencate nell'allegato I della direttiva 2003/87/CE sono state pari a 114 024 tonnellate di CO2. Le emissioni annue di detti aeromobili per gli anni civili 2005 e 2006 sono state calcolate rispettivamente in 126 827 e 127 120 tonnellate di CO2. Le emissioni storiche del trasporto aereo sono pari a 122 657 tonnellate di CO2. |
|
(6) |
A norma della sezione 10 (I), paragrafo 1, lettera a), punto viii), dell'allegato V, dell'atto di adesione della Croazia, e in deroga all'articolo 3 sexies, paragrafo 3, lettera d), della direttiva 2003/87/CE, per le attività di trasporto aereo supplementari il numero di quote da assegnare a titolo gratuito è calcolato moltiplicando il parametro di riferimento di cui all'articolo 3 sexies, paragrafo 3, lettera e), della citata direttiva, per la somma dei dati relativi alle tonnellate-chilometro dichiarati nelle domande trasmesse alla Commissione a norma della sezione 10 (I), paragrafo 1, lettera a), punto vi), dell'allegato V dell'atto di adesione della Croazia. |
|
(7) |
La Commissione ha analizzato le domande relative alle attività di trasporto aereo supplementari presentate dalla Croazia a norma della sezione 10 (I), paragrafo 1, lettera a), punto vi), dell'allegato V dell'atto di adesione della Croazia e i calcoli delle emissioni storiche del trasporto aereo per le attività di trasporto aereo supplementari forniti da Eurocontrol, pervenendo alla conclusione che il parametro di riferimento di cui all'articolo 3 sexies, paragrafo 3, lettera e), della direttiva 2003/87/CE non debba essere assoggettato a un fattore di correzione uniforme come previsto dalla sezione 10 (I), paragrafo 1, lettera a), punto viii), dell'allegato V dell'atto di adesione della Croazia. |
|
(8) |
A norma della sezione 10 (I), paragrafo 1, lettera a), punto iii), dell'allegato V dell'atto di adesione della Croazia, in deroga all'articolo 3 quinquies, paragrafo 2, della direttiva 2003/87/CE, a decorrere dal 1o gennaio 2014 la percentuale di quote da mettere all'asta per le attività di trasporto aereo supplementari è la percentuale delle quote rimanenti dopo aver calcolato il numero delle quote da assegnare a titolo gratuito a norma dell'articolo 3 sexies, paragrafo 3, lettera d), di tale direttiva e il numero delle quote da accantonare in una riserva speciale a norma dell'articolo 3 septies della stessa direttiva. |
|
(9) |
Le misure di cui alla presente decisione sono state valutate in sede di Comitato sui cambiamenti climatici. |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Le emissioni storiche del trasporto aereo per le attività di trasporto aereo supplementari sono pari a 122 657 tonnellate di CO2.
Articolo 2
A livello unionale il numero totale di quote per le attività di trasporto aereo supplementari relative a ogni anno del periodo che va dal 1o gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 è pari a 116 524.
Articolo 3
I risultati dei calcoli relativi al numero di quote da assegnare per attività di trasporto aereo supplementari in conformità al parametro di riferimento di cui all'articolo 3 sexies, paragrafo 3, lettera e), della direttiva 2003/87/CE, sono arrotondati per difetto alla quota più vicina.
Articolo 4
A livello unionale il numero totale di quote da assegnare a titolo gratuito per le attività di trasporto aereo supplementari relative a ogni anno del periodo che va dal 1o gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 è pari a 41 584.
Articolo 5
A livello unionale il numero totale di quote supplementari da accantonare nella riserva speciale è pari a 3 495.
Articolo 6
A livello unionale il numero di quote supplementari per le attività di trasporto aereo da mettere all'asta per ogni anno del periodo che va dal 1o gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 è pari a 71 445.
Articolo 7
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 23 giugno 2014
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 112 del 24.4.2012, pag. 6.
(2) Direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 ottobre 2003, che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio (GU L 275 del 25.10.2003, pag. 32).