ISSN 1977-0707

doi:10.3000/19770707.L_2012.087.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

L 87

European flag  

Edizione in lingua italiana

Legislazione

55° anno
24 marzo 2012


Sommario

 

II   Atti non legislativi

pagina

 

 

REGOLAMENTI

 

*

Regolamento di esecuzione (UE) n. 263/2012 del Consiglio, del 23 marzo 2012, che attua l’articolo 11, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 753/2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, gruppi, imprese e entità in considerazione della situazione in Afghanistan

1

 

*

Regolamento (UE) n. 264/2012 del Consiglio, del 23 marzo 2012, che modifica il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

26

 

*

Regolamento di esecuzione (UE) n. 265/2012 del Consiglio, del 23 marzo 2012, che attua l'articolo 8 bis, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 765/2006 relativo a misure restrittive nei confronti della Bielorussia

37

 

*

Regolamento di esecuzione (UE) n. 266/2012 del Consiglio, del 23 marzo 2012, che attua l'articolo 32, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 36/2012, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Siria

45

 

 

DECISIONI

 

*

Decisione 2012/166/PESC del Consiglio, del 23 marzo 2012, a sostegno delle attività svolte dall'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa

49

 

*

Decisione di esecuzione 2012/167/PESC del Consiglio, del 23 marzo 2012, che attua la decisione 2011/486/PESC, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, gruppi, imprese ed entità in considerazione della situazione in Afghanistan

60

 

*

Decisione 2012/168/PESC del Consiglio, del 23 marzo 2012, che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran

85

 

*

Decisione 2012/169/PESC del Consiglio, del 23 marzo 2012, che modifica la decisione 2010/413/PESC concernente misure restrittive nei confronti dell'Iran

90

 

*

Decisione 2012/170/PESC del Consiglio, del 23 marzo 2012, che modifica la decisione 2010/573/PESC concernente misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transdnestriana della Repubblica moldova

92

 

*

Decisione di esecuzione 2012/171/PESC del Consiglio, del 23 marzo 2012, che attua la decisione 2010/639/PESC relativa a misure restrittive nei confronti della Bielorussia

95

 

*

Decisione di esecuzione 2012/172/PESC del Consiglio, del 23 marzo 2012, che attua la decisione 2011/782/PESC, relativa a misure restrittive nei confronti della Siria

103

IT

Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata.

I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco.


II Atti non legislativi

REGOLAMENTI

24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/1


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 263/2012 DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che attua l’articolo 11, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 753/2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, gruppi, imprese e entità in considerazione della situazione in Afghanistan

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 753/2011 (1), in particolare l’articolo 11, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

In data 1o agosto 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 753/2011.

(2)

In data 29 novembre 2011, 6 gennaio 2012, 13 febbraio 2012, 1o marzo 2012 e 16 marzo 2012 il comitato istituito a norma del paragrafo 30 della risoluzione 1988 (2011) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha aggiornato l’elenco di persone, gruppi, imprese e entità soggetti a misure restrittive.

(3)

Occorre pertanto modificare di conseguenza l’allegato I del regolamento (UE) n. 753/2011,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L’allegato I del regolamento (UE) n. 753/2011 è sostituito dal testo di cui all’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 199 del 2.8.2011, pag. 1.


ALLEGATO

«ALLEGATO

ELENCO DELLE PERSONE FISICHE E GIURIDICHE, DEI GRUPPI, DELLE IMPRESE E DELLE ENTITÀ DI CUI ALL ARTICOLO 4

A.

Persone legate ai talibani

(1)

Abdul Baqi Haqqani Bashir Mohammad

Titolo: (a) Maulavi; Maulavi, b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore delle province di Khost e Paktika sotto il regime talibano; b) viceministro dell'informazione e della cultura sotto il regime talibano; c) Ministero degli affari esteri, servizi consolari sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1960. Luogo di nascita: a) Jalalabad, provincia di Nangarhar, Afghanistan; b) distretto di Shinwar, provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) membro dei talibani responsabile della provincia di Nangarhar nel 2008. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul Baqi è stato dapprima governatore delle province di Khost e Paktika, sotto il regime talibano. Successivamente è stato nominato viceministro dell'informazione e della cultura. Ha inoltre prestato servizio presso il Ministero degli affari esteri, servizi consolari del regime talibano.

Nel 2003, Abdul Baqi ha partecipato ad attività militari antigovernative nei distretti di Shinwar, Achin, Naziyan e Dur Baba della provincia di Nangarhar. A partire dal 2009, ha preso parte all'organizzazione di attività militanti nell'intera regione orientale, segnatamente nella provincia di Nangarhar e nella città di Jalalabad.

(2)

Abdul Qadeer Abdul Baseer (alias (a) Abdul Qadir (b) Ahmad Haji (c) Abdul Qadir Haqqani).

Titolo: a) Generale; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto militare, Ambasciata talibana di Islamabad, Pakistan. Data di nascita: 1964. Luogo di nascita: distretto di Surkh Rod, provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000974 (passaporto afgano). Altre informazioni: a) consulente finanziario del consiglio militare talibano di Peshawar e presidente della commissione finanziaria talibana di Peshawar; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel 2009, Abdul Qadeer Abdul Baseer è stato tesoriere dei talibani a Peshawar (Pakistan) e, all'inizio del 2010, consulente finanziario del consiglio militare talibano di Peshawar e presidente della commissione finanziaria talibana di Peshawar. Consegna personalmente i fondi della shura della dirigenza talibana a gruppi di talibani in tutto il Pakistan.

(3)

Amir Abdullah (alias Amir Abdullah Sahib)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: ex vicegovernatore talibano della provincia di Kandahar. Indirizzo: Karachi, Pakistan. Data di nascita: intorno al 1972. Luogo di nascita: provincia di Paktika, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si è recato in Kuwait, Arabia Saudita, Giamahiria araba libica ed Emirati arabi uniti per reperire fondi per i talibani; b) tesoriere di Abdul Ghani Baradar Abdul Ahmad Turk; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 20.7.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Amir Abdullah è stato tesoriere dell'alto dirigente talibano Abdul Ghani Baradar (TI.B.24.01) ed era l'ex vice del governatore talibano della provincia in Kandahar, Afghanistan. Amir Abdullah si è recato in Kuwait, Arabia Saudita, Libia ed Emirati arabi uniti per reperire fondi per i talibani. Ha inoltre favorito le comunicazioni per la dirigenza talibana ed ha coordinato riunioni ad alto livello nella dépendance per gli ospiti della sua residenza in Pakistan. Ha aiutato a stabilirsi in Pakistan numerosi membri di spicco dei talibani fuggiti dall'Afghanistan nel 2001.

(4)

Abdul Manan

Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto commerciale, Ambasciata talibana di Abu Dhabi, Emirati arabi uniti. Data di nascita: intorno al 1975. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul Manan è stato un alto comandante talibano nelle province di Paktia, Paktika e Khost nell'Afghanistan orientale. È stato inoltre incaricato di assicurare il passaggio dei combattenti talibani e delle armi alla frontiera afgano-pakistana.

(5)

Abdul Razaq Ekhtiyar Mohammad.

Titolo: a) Maulavi; b) Mawlana. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro del commercio sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1955-1958. Luogo di nascita: distretto di Shah Wali Kot, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 077513 (carta di identificazione nazionale (tazkira) emessa nel distretto di Paghman, provincia di Kabul, Afghanistan). Indirizzo: 2a strada, zona di Qalaie-e-Kashif, distretto numero 5, Kabul, Afghanistan. Altre informazioni: coinvolto nel traffico di droga. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

(6)

Abdul Wahab.

Titolo: Malawi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) addetto commerciale talibano a Riyadh, Arabia saudita; b) primo segretario, Ambasciata talibana di Islamabad, Pakistan. Data di nascita: intorno al 1973. Luogo di nascita: distretto di Khogyani, provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) nel 2010, membro della Quetta Shura talibana; b) sarebbe deceduto all'inizio del 2011 in Pakistan; c) apparteneva alla tribù dei Khogyani. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(7)

Abdul Rahman Agha.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: presidente del tribunale militare sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: a) afgana; b) pakistana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(8)

Abdul Wasay Mu’tasim Agha. (alias (a) Mutasim Aga Jan, (b) Agha Jan, (c) Abdul Wasay Agha Jan Motasem).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro delle finanze sotto il regime talibano. Data di nascita: a) 1961; b) intorno al 1968. Luogo di nascita: a) villaggio di Jelawur, distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) villaggio di Speerwan, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) è un talibano addetto al reperimento fondi, che si reca spesso negli Stati del Golfo; b) membro della commissione finanziaria del consiglio supremo dei talibani nel 2011; c) la sua famiglia è imparentata per matrimonio al Mullah Mohammed Omar; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) appartiene al gruppo etnico Sadat. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

(9)

Janan Agha (alias Abdullah Jan Agha).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Faryab (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1958, b) intorno al 1953. Luogo di nascita: Tirin Kot, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani e consigliere del Mullah Mohammed Omar nel giugno 2010; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene al gruppo etnico Sadat. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(10)

Sayed Mohammad Azim Agha (alias (a) Sayed Mohammad Azim Agha, (b) Agha Saheb).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: Direttore del Servizio visti e passaporti del Ministero dell'interno sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1966; b) intorno al 1969. Luogo di nascita: provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Il Servizio visti e passaporti, in cui lavorava Sayed Mohammad Azim Agha, faceva capo al Ministero dell'interno del regime talibano.

(11)

Sayyed Ghiassouddine Agha (alias (a) Sayed Ghiasuddin Sayed Ghousuddin, (b) Sayyed Ghayasudin, (c) Sayed Ghias).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dell'Haj e delle questioni religiose sotto il regime talibano; b) ministro dell'istruzione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1961. Luogo di nascita: distretto di Kohistan, provincia di Faryab, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile delle province di Faryab, Jawzjan, Sari Pul e Balkh, Afghanistan nel giugno 2010; b) coinvolto nel traffico di droga; c) membro del consiglio supremo dei talibani e del consiglio militare dei talibani nel dicembre 2009; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) appartiene al gruppo etnico Sadat. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Sayyed Ghiassouddine Agha è stato anche ministro dell'istruzione del regime talibano. Nel maggio 2007, era responsabile talibano della provincia afgana di Faryab. Si ritiene che sia coinvolto nel traffico di droga.

(12)

Mohammad Ahmadi.

Titolo: a) Mullah; b) Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) presidente della Banca centrale (Da Afghanistan Bank) sotto il regime talibano; b) ministro delle finanze sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Daman, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Kakar; c) è membro del consiglio supremo dei talibani. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(13)

Mohammad Shafiq Ahmadi.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Samangan (Afghanistan) sotto il regime talibano. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(14)

Ahmadullah (alias (a) Ahmadulla (b) Mohammad Ahmadullah).

Titolo: Qari. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della sicurezza (Intelligence) sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1975; b) intorno al 1965. Luogo di nascita: a) zona di Khogyani, distretto di Qarabagh, provincia di Ghazni, Afghanistan; b) distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) sarebbe deceduto nel dicembre 2001; b) apparteneva alla tribù dei Khogyani. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel 2003, Ahmadullah ha fornito ordigni esplosivi a militanti e ordinato loro di compiere attentati in Afghanistan.

(15)

Abdul Bari Akhund (alias (a) Haji Mullah Sahib (b) Zakir).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Helmand sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1953. Luogo di nascita: a) distretto di Baghran, provincia di Helmand, Afghanistan; b) distretto di Now Zad, provincia di Helmand, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel 2009; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù degli Alokozai; d) membro della dirigenza talibana nella provincia di Helmand, Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(16)

Ahmed Jan Akhundzada Wazir (alias (a) Haji Ahmad Jan, (b) Ahmed Jan Akhund).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro delle risorse idriche ed elettriche sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1953 e il 1958. Luogo di nascita: a) provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Tirin Kot, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio militare supremo dei talibani nel 2009; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(17)

Attiqullah Akhund.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'agricoltura sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1953. Luogo di nascita: distretto di Shah Wali Kot, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio militare supremo dei talibani e del consiglio supremo dei talibani nel giugno 2010; b) appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(18)

Hamidullah Akhund Sher Mohammad (alias (a) Janat Gul (b) Hamidullah Akhund).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo dell'Ariana Afghan Airlines sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1972 e il 1973. Luogo di nascita: a) villaggio di Sarpolad, distretto di Washer, provincia di Helmand, Afghanistan; b) distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Ghilzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(19)

Mohammad Hassan Akhund.

Titolo: a) Mullah; b) Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) primo vicepresidente del Consiglio dei ministri sotto il regime talibano; b) ministro degli affari sotto il regime talibano; c) governatore di Kandahar sotto il regime talibano; d) consigliere politico del Mullah Mohammed Omar. Data di nascita: a) tra il 1955 e il 1958; b) tra il 1945 e il 1950. Luogo di nascita: villaggio di Pashmul, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) è uno stretto collaboratore del Mullah Mohammed Omar; b) membro del consiglio supremo dei talibani nel dicembre 2009; c) appartiene alla tribù dei Kakar. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammad Hassan Akhund è uno stretto collaboratore di Mohammed Omar.

A metà 2009, Mohammad Hassan Akhund era un dirigente talibano di spicco. All'inizio del 2010 era uno dei comandanti talibani più attivi.

(20)

Mohammad Abbas Akhund.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della pubblica sanità sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: distretto di Khas Uruzgan, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani incaricato del comitato medico nel gennaio 2011; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù dei Barazkai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(21)

Mohammad Essa Akhund.

Titolo: a) Alhaj, b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro delle risorse idriche, dell'igiene e dell'energia elettrica sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: zona di Mial, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(22)

Ubaidullah Akhund (alias (a) Obaidullah Akhund, (b) Obaid Ullah Akhund). 0

Titolo: a) Mullah; b) Hadji; c) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della difesa sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) villaggio di Sangisar, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) è stato uno dei vice del Mullah Mohammed Omar; b) membro del consiglio supremo dei talibani, responsabile delle operazioni militari; c) arrestato nel 2007 e detenuto in Pakistan nel 2011; d) imparentato per matrimonio a Saleh Mohammad Kakar Akhtar Muhammad; e) appartiene alla tribù degli Alokozai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Ubaidullah Akhund è stato uno dei vice di Mohammed Omar e un membro della dirigenza talibana, responsabile delle operazioni militari.

(23)

Ahmad Jan Akhundzada Shukoor Akhundzada (alias (a) Ahmad Jan Akhunzada (b) Ahmad Jan Akhund Zada).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: Governatore delle province di Zabol e di Uruzgan sotto il regime talibano. Luogo di nascita: a) villaggio di Lablan, distretto di Dehrawood, provincia di Uruzgan, Afghanistan; b) distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Uruzgan, Afghanistan, all'inizio del 2007; b) cognato del Mullah Mohammed Omar; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

All'inizio del 2007, Ahmad Jan Akhunzada Shukoor Akhunzada era il membro dei talibani responsabile della provincia di Uruzgan.

(24)

Mohammad Eshaq Akhunzada (alias Mohammad Ishaq Akhund).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Laghman (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1958 e il 1963. Luogo di nascita: distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel 2008, Mohammad Eshaq Akhunzada è stato nominato comandante provinciale talibano della provincia afgana di Ghazni e vi era ancora attivo nel 2011.

(25)

Agha Jan Alizai (alias (a) Haji Agha Jan Alizai (b) Hajji Agha Jan (c) Agha Jan Alazai (d) Haji Loi Lala (e) Loi Agha).

Titolo: Haji. Data di nascita: a) 15.10.1963; b) 14.2.1973; c) 1967; d) intorno al 1957. Luogo di nascita: a) villaggio di Hitemchai, provincia di Helmand, Afghanistan; b) Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) ha diretto una rete di traffico di droga nella provincia di Helmand, Afghanistan; b) si è recato periodicamente in Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 4.11.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Agha Jan Alizai ha gestito una delle più imponenti reti di narcotraffico della provincia di Helmand (Afghanistan) ed ha finanziato i talibani in cambio di protezione delle sue attività di narcotraffico. Nel 2008 un gruppo di narcotrafficanti, fra cui Alizai, ha accettato di versare ai talibani un'imposta sui terreni coltivati a papaveri da oppio in cambio dell'accordo dei talibani ad organizzare il trasporto di materiale narcotico.

I talibani hanno accettato altresì di garantire la sicurezza dei narcotrafficanti e dei loro depositi in cambio della disponibilità dei trafficanti a dare rifugio e provvedere al trasporto dei combattenti talibani. Alizai è inoltre intervenuto nell'acquisto di armi per i talibani e si è recato periodicamente in Pakistan per incontrarvi alti dirigenti talibani. Ha altresì agevolato membri dei talibani nell'acquisizione di passaporti iraniani falsi che permettessero loro di recarsi in Iran a fini di addestramento. Nel 2009 ha fornito ad un comandante talibano il passaporto e i fondi necessari per recarsi in Iran.

(26)

Allah Dad Mati(alias (a) Allahdad, (b) Shahidwror, (c) Akhund).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dello sviluppo urbano sotto il regime talibano; b) presidente della Banca centrale (Da Afghanistan Bank) sotto il regime talibano; c) direttore delle Ariana Afghan Airlines sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1953; b) intorno al 1960. Luogo di nascita: distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) ha perso un piede nell'esplosione di una mina; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Allahdad, membro della tribù dei Nurzai di Spin Boldak, è stato nominato ministro dell'edilizia e delle politiche abitative dopo aver ricoperto altre cariche civili sotto il regime talibano.

(27)

Aminullah Amin Quddus (alias (a) Muhammad Yusuf (b) Aminullah Amin).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Saripul (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1973. Luogo di nascita: villaggio di Loy Karez, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel 2011; b) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(28)

Mohammad Sadiq Amir Mohammad.

Titolo: a) Alhaj, b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo dell'agenzia commerciale afgana di Peshawar, Pakistan. Data di nascita: 1934. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: SE 011252 (passaporto afgano). Altre informazioni: sarebbe deceduto. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nell'ottobre 2006, Mohammad Sadiq Amir Mohammad era membro del nuovo consiglio consultivo (majlis shura), la cui creazione sarebbe stata annunciata da Mohammed Omar.

(29)

Muhammad Taher Anwari (alias (a) Mohammad Taher Anwari, (b)Muhammad Tahir Anwari, (c) Mohammad Tahre Anwari).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) direttore degli affari amministrativi sotto il regime talibano; b) ministro delle finanze sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1961. Luogo di nascita: distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: appartiene alla tribù degli Andar. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

In qualità di direttore degli affari amministrativi del regime talibano, Muhammad Taher Anwari era posto sotto l'autorità del Consiglio dei ministri del regime talibano, il massimo livello della gerarchia talibana. È stato inoltre ministro delle finanze del regime talibano.

Era altresì incaricato di scrivere i discorsi di Mohammed Omar (TI.O.4.01), guida suprema dei talibani.

(30)

Arefullah Aref.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro delle finanze sotto il regime talibano; b) governatore della provincia di Ghazni sotto il regime talibano; c) governatore della provincia di Paktia sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: a) distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan; b) distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù degli Andar. 31.1.2001.

(31)

Sayed Esmatullah Asem (alias (a) Esmatullah Asem (b) Asmatullah Asem).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro per la prevenzione del vizio e la diffusione della virtù sotto il regime talibano; b) segretario generale della società della Mezzaluna rossa afgana (ARCS) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1967. Luogo di nascita: Qalayi Shaikh, distretto di Chaparhar, provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel maggio 2007; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) membro della shura dei talibani a Peshawar; d) responsabile dell'attività dei talibani afghani nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan nel 2008. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Al momento del suo inserimento nell'elenco, Sayed Esmatullah Asem era inoltre segretario generale della società della Mezzaluna rossa afgana (ARCS) sotto il regime talibano. Dal maggio 2007, è diventato membro della dirigenza talibana. Nel 2009 era anche membro di un consiglio regionale talibano.

Sayed Esmatullah Asem è stato al comando di un gruppo di combattenti talibani nel distretto di Chaparhar nella provincia afgana di Nangarhar. Comandante talibano nella provincia di Konar, ha inviato attentatori suicidi in varie province dell'Afghanistan orientale nel 2007.

Alla fine del 2008, Sayed Esmatullah Asem è stato incaricato di dirigere una base di sosta talibana nella zona di frontiera Afghanistan/ Pakistan.

(32)

Atiqullah.

Titolo: a) Haji, b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dei lavori pubblici sotto il regime talibano. Luogo di nascita: distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della commissione politica del consiglio militare supremo dei talibani nel 2010; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù dei Kakar. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Dopo la conquista di Kabul da parte dei talibani nel 1996, Atiqullah è stato nominato ad un posto di responsabilità a Kandahar. Nel 1999 o 2000 è stato nominato primo viceministro dell'agricoltura e poi viceministro dei lavori pubblici del regime talibano.

Dopo la caduta del regime talibano, Atiqullah è diventato ufficiale operativo dei talibani nell'Afghanistan meridionale. Nel 2008 è stato nominato vice del governatore talibano della provincia di Helmand (Afghanistan).

(33)

Azizirahman Abdul Ahad

Titolo: Mr. Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario dell'Ambasciata talibana di Abu Dhabi, Emirati arabi uniti. Data di nascita: 1972. Luogo di nascita: distretto di Shega, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 44323 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Altre informazioni: appartiene alla tribù degli Hotak. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(34)

Abdul Ghani Baradar Abdul Ahmad Turk (alias (a) Mullah Baradar Akhund (b) Abdul Ghani Baradar).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della difesa sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: villaggio di Yatimak, distretto di Dehrawood, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) arrestato nel febbraio 2010 e detenuto in Pakistan; b) richiesta di estradizione in Afghanistan in sospeso presso la Corte Suprema di Lahore, Pakistan al giugno 2011; c) appartiene alla tribù dei Popalzai; d) alto comandante militare dei talibani e membro del "Quetta Council" talibano nel maggio 2007. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel febbraio 2010, Abdul Ghani Baradar era un alto comandante militare dei talibani e membro della dirigenza talibana.

In qualità di viceministro della difesa del regime talibano, era considerato uno dei vice di Mohammed Omar (TI.O.4.01) e dirigeva la sezione affari militari dei talibani.

Membro di spicco della rete dei talibani, ha organizzato operazioni dei talibani contro il governo afgano e la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza, in stretta cooperazione con il ministro della difesa talibano, Ubaidullah Akhund (TI.A.22.01).

(35)

Shahabuddin Delawar

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: vicepresidente della Corte Suprema sotto il regime talibano. Data di nascita: a) 1957; b) 1953. Luogo di nascita: provincia di Logar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) vicedirettore dell'Ambasciata talibana a Riyadh, Arabia Saudita fino al 25 settembre 1998; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(36)

Dost Mohammad (alias Doost Mohammad)

Titolo: a) Mullah; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Ghazni sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1968 e il 1973. Luogo di nascita: villaggio di Nawi Deh, distretto di Daman, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) associato al Mullah Jalil Haqqani; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Dost Mohammad è stato altresì incaricato dalla dirigenza talibana di condurre operazioni militari a Angora, nella provincia di Nuristan, in Afghanistan.

Nel marzo 2010, Dost Mohammad era il governatore ombra dei talibani nella provincia di Nuristan e dirigeva una madrasa in cui reclutava combattenti.

(37)

Mohammad Azam Elmi (alias Muhammad Azami).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro delle miniere e dell'industria sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: distretto di Sayd Karam, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: sarebbe deceduto nel 2005. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(38)

Faiz.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo dei servizi d'informazione, Ministero degli affari esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1969. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(39)

Rustum Hanafi Habibullah (alias (a) Rostam Nuristani (b) Hanafi Sahib).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dei lavori pubblici sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: Dara Kolum, distretto di Do Aab, provincia di Nuristan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Nuristan, Afghanistan, nel maggio 2007; b) appartiene alla tribù dei Nuristani. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(40)

Gul Ahmad Hakimi.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto commerciale del Consolato generale talibano di Karachi, Pakistan. Data di nascita: 1964. Luogo di nascita: a) provincia di Logar, Afghanistan; b) provincia di Kabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Gul Ahmad Hakimi è stato anche direttore generale del dipartimento dell'insegnamento secondario presso il Ministero dell'istruzione a Kabul, prima di essere nominato a Karachi nel 1996.

(41)

Abdullah Hamad Mohammad Karim (alias al-Hammad)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: console generale, Consolato generale talibano di Quetta, Pakistan. Data di nascita: 1972. Luogo di nascita: villaggio di Darweshan, zona di Hazar Juft, distretto di Garmser, provincia di Helmand, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000857 (rilasciato il 20.11.1997). Numero di identificazione nazionale: 300786 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene al gruppo etnico Baloch. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(42)

Hamdullah Allah Noor

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto ai rimpatri, Consolato generale talibano di Quetta, Pakistan. Data di nascita: 1973. Luogo di nascita: distretto numero 6, Kandahar, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 4414 (carta di identificazione afgana (tazkira)). Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene al gruppo etnico Baloch. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(43)

Zabihullah Hamidi (alias Taj Mir)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'istruzione superiore sotto il regime talibano. Luogo di nascita: villaggio di Payeen Bagh, distretto di Kahmard, provincia di Bamyan, Afghanistan. Indirizzo: zona di Dashti Shor, Mazari Sharif, provincia di Balkh, Afghanistan. Nazionalità: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(44)

Din Mohammad Hanif (alias Qari Din Mohammad).

Titolo: Qari. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro della pianificazione sotto il regime talibano; b) ministro dell'istruzione superiore sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1955. Luogo di nascita: villaggio di Shakarlab, distretto di Yaftali Pain, provincia di Badakhshan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani responsabile delle province di Takhar e Badakhshan; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(45)

Abdul Jalil Haqqani (alias (a) Abdul Jalil Akhund (b) Mullah Akhtar (c) Nazar Jan)

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro degli affari esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Arghandaab, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) Kandahar, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di passaporto: OR 1961825 (rilasciato con il nome Mullah Akhtar in data 4 febbraio 2003 dal Consolato afgano di Quetta, Pakistan, e scaduto il 2 febbraio 2006). Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) membro del consiglio supremo dei talibani nel maggio 2007; c) membro della commissione finanziaria del consiglio dei talibani. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(46)

Badruddin Haqqani (alias Atiqullah).

Indirizzo: Miram Shah, Pakistan. Data di nascita: tra il 1975 e il 1979. Altre informazioni: a) comandante operativo della rete Haqqani e membro della shura talibana a Miram Shah; b) ha contribuito a guidare attacchi contro bersagli nell'Afghanistan sudorientale; c) figlio di Jalaluddin Haqqani, fratello di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani e Nasiruddin Haqqani, nipote di Khalil Ahmed Haqqani. Data di designazione dell'ONU: 11.5.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Badruddin Haqqani è comandante operativo della rete Haqqani, gruppo di militanti affiliato ai talibani basato nell'agenzia del Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. La rete Haqqani ha un ruolo prominente nelle attività degli insorti in Afghanistan ed è responsabile di numerosi attacchi di alto profilo. La dirigenza della rete Haqqani è formata dai tre figli maggiori del fondatore Jalaluddin Haqqani, che si è associato al regime talibano del Mullah Mohammed Omar a metà degli anni '90. Badruddin è figlio di Jalaluddin, fratello di Nasiruddin Haqqani e Sirajuddin Haqqani e nipote di Khalil Ahmed Haqqani.

Badruddin inquadra gli attacchi perpetrati da insorti e combattenti stranieri associati ai talibani contro obiettivi nell'Afghanistan sudorientale. È membro della shura dei talibani a Miram Shah, cui fanno capo le attività della rete Haqqani.

Si ritiene anche che, all'interno di tale rete, sia incaricato dei sequestri di persona. Si è reso colpevole del sequestro di numerosi cittadini afgani e stranieri nella regione di confine fra Afghanistan e Pakistan.

(47)

Ezatullah Haqqani Khan Sayyid (alias Ezatullah Haqqani).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della pianificazione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1957. Luogo di nascita: distretto di Alingar, provincia di Laghman, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della shura talibana di Peshawar nel 2008; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Ezatullah Haqqani è stato dapprima inserito nell'elenco il 23 febbraio 2001 sotto il nome di Maulavi Ezatullah; "Haqqani" vi è stato poi aggiunto il 27 settembre 2007.

Nel 2009, Ezatullah Haqqani era membro di un consiglio regionale talibano.

(48)

Jalaluddin Haqqani (alias (a) Jalaluddin Haqani, (b) Jallalouddin Haqqani, (c) Jallalouddine Haqani).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro degli affari frontalieri sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1942; b) intorno al 1948. Luogo di nascita: a) zona di Garda Saray, distretto di Zadran Waza, provincia di Paktia, Afghanistan; b) distretto di Neka, provincia di Paktika, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) padre di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani; Nasiruddin Haqqani e Badruddin Haqqani; b) fratello di Mohammad Ibrahim Omari e Khalil Ahmed Haqqani; c) è un leader attivo dei talibani; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) responsabile della shura talibana di Miram Shah nel 2008; f) appartiene alla tribù degli Zadran. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Jalaluddin Haqqani intratteneva strette relazioni con Osama bin Laden e Mohammed Omar. È il padre di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani e un leader attivo dei talibani. Jalaluddin Haqqani è stato anche il punto di contatto tra Al-Qaida e i talibani nel 2007. Nel giugno 2008, presiedeva il "Consiglio Miram Shah" dei talibani.

In un primo tempo è stato comandante del partito Hezbi Islami, fondato dal Mawlawi Khalis, nelle province di Khost, Paktika e Paktia, poi si è associato ai talibani ed è stato nominato ministro degli affari frontalieri. Dopo la caduta del regime talibano, è fuggito nel Waziristan settentrionale con membri dei talibani e di Al-Qaida e si è messo a raggruppare le sue milizie per combattere il governo afgano.

Haqqani è stato accusato di aver partecipato all'attentato dinamitardo contro l'ambasciata indiana a Kabul nel 2008 e al tentato omicidio del presidente Karzai durante una parata militare svoltasi a Kabul all'inizio dello stesso anno. Haqqani è inoltre coinvolto in un attentato a edifici ministeriali del febbraio 2009.

(49)

Khalil Ahmed Haqqani (alias (a) Khalil Al-Rahman Haqqani, (b) Khalil ur Rahman Haqqani, (c) Khaleel Haqqani).

Titolo: Haji. Indirizzo: a) Peshawar, Pakistan; b) vicino alla madrasa di Dergey Manday nel villaggio di Dergey Manday, nei pressi di Miram Shah, Agenzia del Waziristan settentrionale (NWA), aree tribali ad amministrazione federale (FATA), Pakistan; c) villaggio di Kayla nei pressi di Miram Shah, Agenzia del Waziristan settentrionale (NWA), aree tribali ad amministrazione federale (FATA), Pakistan; d) villaggio di Sarana Zadran, provincia di Paktia, Afghanistan. Data di nascita: a) 1.1.1966; b) tra il 1958 e il 1964. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro di rilievo della rete Haqqani, che opera dal Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan; b) in precedenza si è recato a reperire fondi a Dubai, Emirati arabi uniti; c) fratello di Jalaluddin Haqqani e zio di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani. Data di designazione dell'ONU: 9.2.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Khalil Ahmed Haqqani è un membro di rilievo della rete Haqqani, gruppo di militanti affiliato ai talibani basato nell'agenzia del Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. Con un ruolo prominente nelle attività insurrezionali in Afghanistan, la rete Haqqani è stata fondata dal fratello di Khalil, Jalaluddin Haqqani (TI.H.40.01), che si è associato al regime talibano del Mullah Mohammed Omar a metà degli anni '90.

Khalil Haqqani si occupa del reperimento di fondi per conto dei talibani e della rete Haqqani recandosi spesso all'estero per incontrare i finanziatori. Secondo i dati disponibili a settembre 2009, Khalil Haqqani si era recato negli Stati del Golfo e vi aveva ottenuto finanziamenti, così come li aveva ottenuti da fonti in Asia meridionale ed orientale.

Khalil Haqqani fornisce altresì sostegno ai talibani e alla rete Haqqani per le operazioni in Afghanistan. Nei primi mesi del 2010 ha messo fondi a disposizione delle cellule talibane della provincia di Logar (Afghanistan). Nel 2009 ha fornito e comandato circa 160 combattenti nella provincia di Logar (Afghanistan) ed è stato uno dei numerosi carcerieri dei prigionieri nemici catturati dai talibani e dalla rete Haqqani. Ha preso ordini per operazioni talibane da suo nipote Sirajuddin Haqqani.

Khalil Haqqani ha altresì operato per conto di Al-Qaida, con collegamenti alle operazioni militari condotte da essa. Nel 2002 ha schierato uomini per rafforzare la presenza di Al-Qaida nella provincia di Paktia (Afghanistan).

(50)

Mohammad Moslim Haqqani Muhammadi Gul (alias Moslim Haqqani).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro dell’Haj e delle questioni religiose sotto il regime talibano; b) viceministro dell’istruzione superiore sotto il regime talibano. Data di nascita: 1965. Luogo di nascita: villaggio di Gorgan, distretto di Pul-e-Khumri, provincia di Baghlan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 1136 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Altre informazioni: a) appartiene all’etnia Pashtun della provincia di Baghlan; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammad Moslim Haqqani ha anche ricoperto la carica di viceministro delle finanze del regime talibano. Tale titolo è stato aggiunto all'elenco il 18 luglio 2007.

(51)

Mohammad Salim Haqqani.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro per la prevenzione del vizio e la diffusione della virtù sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1966-1967. Luogo di nascita: distretto di Alingar, provincia di Laghman, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) vicecomandante di Ezatullah Haqqani Khan Sayyid nel marzo 2010; b) membro del consiglio militare talibano di Peshawar nel giugno 2010; c) appartiene al gruppo etnico Pashai. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel 2006, Mohammad Salim Haqqani era membro di un consiglio talibano che ha pianificato attentati contro le forze governative afgane nella provincia afgana di Laghman, della quale era stato un comandante talibano alla fine del 2004.

(52)

Nasiruddin Haqqani (alias (a) Naseer Haqqani, (b) Dr Naseer Haqqani, (c) Nassir Haqqani, (d) Nashir Haqqani, (e) Naseruddin, (f) Dr Alim Ghair).

Indirizzo: Pakistan. Data di nascita: intorno al 1970-1973. Luogo di nascita: distretto di Neka, provincia di Paktika, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: dirigente della rete Haqqani, che opera dal Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. Figlio di Jalaluddin Haqqani. Si è recato in Arabia saudita e negli Emirati arabi uniti al fine di reperire fondi per i talibani. Data di designazione dell'ONU: 20.7.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

La rete Haqqani, gruppo di militanti affiliato ai talibani basato nell'agenzia del Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan, ha un ruolo prominente nelle attività degli insorti in Afghanistan ed è responsabile di numerosi attacchi di alto profilo. La dirigenza della rete Haqqani è formata dai tre figli maggiori di Jalaluddin Haqqani, tra cui Nasiruddin Haqqani.

Nasiruddin Haqqani opera come emissario della rete Haqqani dedicandosi per lo più al reperimento di fondi. Nel 2004 si è recato in Arabia saudita con un associato dei talibani al fine di reperire fondi per i talibani. Nello stesso anno ha finanziato militanti in Afghanistan per perturbare le elezioni presidenziali. Perlomeno nel periodo dal 2005 al 2008 ha raccolto finanziamenti per la rete Haqqani in diversi viaggi di reperimento fondi, fra l'altro, nel 2007, recandosi periodicamente negli Emirati arabi uniti e, nel 2008, nel corso di un viaggio in un altro Stato del Golfo. Secondo i dati disponibili a metà 2007, le sue tre principali fondi di finanziamento consistevano in donazioni provenienti dalla regione del Golfo, traffico di droga e pagamenti ricevuti da Al-Qaida (QE.A.4.01). Negli ultimi mesi del 2009 ha ottenuto da persone collegate ad Al-Qaida nella penisola arabica finanziamenti per diverse centinaia di migliaia di dollari da utilizzare per le attività della rete Haqqani.

(53)

Sayyed Mohammed Haqqani (alias Sayyed Mohammad Haqqani).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) direttore degli affari amministrativi sotto il regime talibano; b) responsabile dell'informazione e della cultura nella provincia di Kandahar sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1965. Luogo di nascita: villaggio di Chaharbagh, distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) diplomato presso la madrasa Haqqaniya di Akora Khattak in Pakistan; b) si ritiene che abbia avuto strette relazioni con il leader talibano Mullah Mohammad Omar; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) membro del consiglio supremo dei talibani nel giugno 2010; e) appartiene alla tribù dei Barakzay. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Sayyed Mohammed Haqqani è alleato di Gulbbudin Hekmatyar ed è un sostenitore di vecchia data del Mullah Mohammed Omar. Nella sua veste di direttore degli affari amministrativi del regime talibano, ha rilasciato carte d'identità afgane a stranieri collegati ad Al-Qaida che combattevano in Afghanistan, ricevendone in cambio ingenti somme di denaro.

Nel 2003 e 2004 Sayyed Mohammed Haqqani si è incontrato in varie occasioni con Aiman Muhammed Rabi al-Zawahiri e con Farhad, segretario del Mullah Mohammed Omar. Ha aperto una libreria nel bazar di Qissa Khwani a Peshawar (Pakistan) che è stata coinvolta nel finanziamento dei talibani. Nel marzo 2009 era ancora un dirigente attivo dell'insurrezione talibana.

(54)

Sirajuddin Jallaloudine Haqqani (alias (a) Siraj Haqqani, (b) Serajuddin Haqani, (c) Siraj Haqani, (d) Saraj Haqani, (e) Khalifa).

Motivi dell'inserimento nell'elenco: Na’ib Amir (vice comandante). Indirizzo: a) quartiere di Kela/Danda, Miramshah, Waziristan settentrionale, Pakistan; b) Madrasa Manba’ul uloom, Miramshah, Waziristan settentrionale, Pakistan; c) Madrasa Dergey Manday, Miramshah, Waziristan settentrionale, Pakistan. Data di nascita: intorno al 1977/1978. Luogo di nascita: a) Danda, Miramshah, Waziristan settentrionale, Pakistan; b) villaggio di Srana, distretto di Garda Saray, provincia di Paktia, Afghanistan; c) distretto di Neka, provincia di Paktika, Afghanistan; d) provincia di Khost, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) dal 2004, comandante operativo di alto livello nelle regioni orientali e meridionali dell'Afghanistan; b) figlio di Jallaloudine Haqani; c) appartiene alla sezione Sultan Khel, tribù Zardan di Garda Saray della provincia di Paktia, Afghanistan; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 13.9.2007.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Sirajuddin Jallaloudine Haqqani è uno dei capi più conosciuti, influenti, carismatici e di maggiore esperienza della rete Haqqani, un gruppo di combattenti strettamente associato ai talibani e ad Al-Qaida, e dal 2004 è uno dei principali comandanti operativi della rete.

Sirajuddin Haqqani trae gran parte del suo potere e della sua autorità da suo padre, Jalaluddin Haqqani, ex ministro sotto il regime talibano, già comandante militare dei talibani e intermediario di Al-Qaida e dei talibani sui due versanti della frontiera tra Afghanistan e Pakistan. Durante il suo mandato di ministro del regime talibano, Jalaluddin Haqqani ha stabilito legami molto stretti con Al-Qaida.

Sirajuddin Haqqani è strettamente associato ai talibani, i quali contribuiscono a finanziare le sue operazioni. Riceve anche finanziamenti da vari altri gruppi e individui, compresi baroni della droga. E' un tramite fondamentale per le operazioni terroristiche in Afghanistan e le attività di sostegno nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. I suoi legami con i talibani sono stati resi pubblici nel maggio 2006 dal Mullah Dadullah, che all'epoca era uno dei principali comandanti militari dei talibani e che ha dichiarato di aver collaborato e pianificato operazioni con Sirajuddin Haqqani. Ha anche legami con Jaish-i-Mohammed.

Sirajuddin Haqqani è attivamente coinvolto nella pianificazione ed esecuzione di attentati contro la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (ISAF) e contro funzionari e civili afgani, principalmente nelle regioni orientale e meridionale dell'Afghanistan. Regolarmente recluta e invia inoltre combattenti nelle province afgane di Kost, Paktia e Paktika.

Sirajuddin Haqqani ha partecipato all'attentato suicida contro un autobus dell'accademia di polizia di Kabul del 18 giugno 2007 in cui hanno perso la vita 35 agenti di polizia.

(55)

Abdul Hai Hazem Abdul Qader (alias Abdul Hai Hazem)

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: primo segretario, Consolato generale dei talibani, Quetta, Pakistan. Data di nascita: 1971. Luogo di nascita: villaggio di Pashawal Yargatoo, distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 0001203 (Passaporto afgano). Indirizzo: a) villaggio di Iltifat, distretto di Shakardara, provincia di Kabul, Afghanistan, b) zona di Puli Charkhi, distretto numero 9, Kabul, provincia di Kabul. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(56)

Hidayatullah (alias Abu Turab)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'aviazione civile e del turismo sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Ghilzai. Data di designazione dell'ONU: 8.3.2001.

(57)

Abdul Rahman Ahmad Hottak (alias Hottak Sahib)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro dell'informazione e della cultura (sezione culturale) sotto il regime talibano; b) capo dei servizi consolari del Ministero degli esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1957. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù degli Hottak. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(58)

Najibullah Haqqani Hidayatullah (alias Najibullah Haqani)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro delle finanze sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1964; b) 1969. Luogo di nascita: villaggio di Moni, distretto di Shigal, provincia di Kunar. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) cugino di Moulavi Noor Jalal; b) membro dei talibani responsabile della provincia di Laghman alla fine del 2010. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Najibullah Haqqani Hydayetullah è stato anche viceministro delle finanze del regime talibano. Tale titolo è stato aggiunto all'elenco il 18 luglio 2007. Il 27 settembre 2007, l'elenco è stato aggiornato per sopprimere il titolo originario di "viceministro dei lavori pubblici del regime talibano".

Nel maggio 2007 Najibullah Haqqani Hydayetullah era membro del consiglio talibano della provincia di Kunar, Afghanistan. È un cugino di Noor Jalal.

Nel giugno 2008, la dirigenza talibana lo ha nominato responsabile delle attività militari nella provincia di Kunar.

(59)

Gul Agha Ishakzai (alias (a) Mullah Gul Agha (b) Mullah Gul Agha Akhund (c) Hidayatullah (d) Haji Hidayatullah (e) Hayadatullah)

Indirizzo: Pakistan. Data di nascita: intorno al 1972. Luogo di nascita: Band-e-Timor, distretto di Maiwand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Altre informazioni: a) membro di un consiglio talibano che coordina la riscossione della zakat (tassa islamica) nella provincia di Baluchistan, Pakistan; b) responsabile della commissione finanziaria talibana; c) associato al Mullah Mohammed Omar; d) è stato il principale incaricato delle finanze di Omar e uno dei suoi consiglieri più vicini; e) appartiene alla tribù degli Ishaqzai. Data di designazione dell'ONU: 20.7.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Gul Agha Ishakzai è capo della commissione finanziaria talibana e fa parte di un consiglio talibano di recente creazione che coordina la riscossione della zakat (tassa islamica) nella provincia di Baluchistan, Pakistan. Ha altresì raccolto fondi per attacchi suicidi a Kandahar (Afghanistan) ed è stato coinvolto nell'erogazione di fondi ai combattenti talibani e alle loro famiglie.

Amico d'infanzia del leader talibano Mullah Mohammad Omar, Gul Agha Ishakzai ne è stato il principale incaricato delle finanze e uno dei consiglieri più vicini. A nessuno era in nessuna circostanza permesso d'incontrare il Mullah Omar senza l'approvazione di Gul Agha Ishakzai. Durante il regime talibano Gul Agha Ishakzai risiedeva nel palazzo presidenziale.

Nel dicembre 2005 Gul Agha Ishakzai ha favorito gli spostamenti di persone e merci verso i campi di addestramento dei talibani. Negli ultimi mesi del 2006 si è recato all'estero per reperire componenti di armamenti.

(60)

Qudratullah Jamal (alias Haji Sahib).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro dell'informazione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: Gardez, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani e membro della commissione culturale talibana nel 2010; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nell'aprile 2009, i dirigenti talibani hanno annunciato la nomina di Qudratullah Jamal a loro ufficiale di collegamento per le relazioni con i loro simpatizzanti e amici nel mondo.

(61)

Saleh Mohammad Kakar Akhtar Muhammad (alias Saleh Mohammad).

Data di nascita: a) intorno al 1962; b) 1961. Luogo di nascita: a) villaggio di Nulgham, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) villaggio di Sangesar, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) è stato a capo di una rete organizzata di contrabbando nelle province di Kandahar e Helmand, Afghanistan; b) in precedenza ha gestito laboratori di eroina a Band-e-Timor, nella provincia di Kandahar, Afghanistan; c) è stato proprietario di una concessionaria di auto a Mirwais Mena, distretto di Dand, provincia di Kandahar, Afghanistan; d) arrestato nel 2008-2009 e detenuto in Afghanistan nel 2011; e) imparentato per matrimonio al Mullah Ubaidullah Akhund; f) appartiene alla tribù dei Kakar. Data di designazione dell'ONU: 4.11.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Saleh Mohammad Kakar è un narcotrafficante che è stato a capo di una rete organizzata di contrabbando nelle province di Kandahar e Helmand (Afghanistan), che ha soddisfatto esigenze logistiche e finanziarie dei talibani. Prima di essere arrestato dalle autorità afgane Saleh Mohammad Kakar ha gestito laboratori di eroina nella zona di Band-e-Timor nella provincia di Kandahar, che godevano della protezione dei talibani.

Era in contatto con alti dirigenti talibani, ha raccolto per loro conto denaro dai narcotrafficanti e ha gestito e occultato fondi appartenenti a membri di spicco dei talibani. Si è inoltre dedicato ad agevolare il versamento di imposte ai talibani per conto dei narcotrafficanti. È stato proprietario di una concessionaria di auto a Kandahar che ha fornito ai talibani veicoli usati per attacchi suicidi.

(62)

Rahmatullah Kakazada (alias (a) Rehmatullah, (b) Kakazada, (c) Mullah Nasir).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: console generale, Consolato generale talibano di Karachi, Pakistan. Data di nascita: 1968. Luogo di nascita: distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000952 (Passaporto afgano rilasciato il 7.1.1999). Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Ghazni, Afghanistan, nel maggio 2007; b) responsabile di una rete di intelligence; c) si ritiene che si trovi nella zone di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù dei Suleimankheil. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(63)

Abdul Rauf Khadem (alias Mullah Abdul Rauf Aliza).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: comandante del corpo centrale sotto il regime talibano. Data di nascita: a) tra il 1958 e il 1963; b) intorno al 1970. Luogo di nascita: a) villaggio di Azan, distretto di Kajaki, provincia di Helmand, Afghanistan; b) distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della Quetta Shura talibana nel 2009; b) membro dei talibani responsabile della provincia di Uruzgan, Afghanistan, nel 2011. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Il corpo centrale era posto sotto l'autorità del ministero della difesa del regime talibano.

Nel 2009 Abdul Rauf Khadem era il responsabile della provincia di Logar per i talibani.

Abdul Rauf Khadem è stato il comandante militare generale di diverse province dell'Afghanistan.

(64)

Khairullah Khairkhwah (alias (a) Mullah Khairullah Khairkhwah, (b) Khirullah Said Wali Khairkhwa).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore della provincia di Herat (Afghanistan) sotto il regime talibano; b) portavoce del regime talibano; c) governatore della provincia di Kabul sotto il regime talibano; d) ministro dell'interno sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1963; b) 1o gennaio 1967. Luogo di nascita: a) distretto di Arghistan, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) Kandahar. afgana. Altre informazioni: a) detenuto dagli Stati Uniti d'America nel 2010; b) appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(65)

Abdul Razaq Akhund Lala Akhund.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dell'interno sotto il regime talibano; b) capo della polizia di Kabul sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan, nella zona che confina con il distretto di Chaman, Quetta, Pakistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel giugno 2008; b) vice del Mullah Mohammed Omar nel marzo 2010; c) coinvolto nel traffico di droga; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(66)

Jan Mohmmad Madani.

Titolo: Signor. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto commerciale, Ambasciata talibana di Abu Dhabi, Emirati arabi uniti. Luogo di nascita: distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(67)

Zia-ur-Rahman Madani (alias (a) Ziaurrahman Madani (b) Zaia u Rahman Madani (c) Madani Saheb (d) Diya’ al-Rahman Madani)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Logar (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1960. Luogo di nascita: Taliqan, provincia di Takhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) coinvolto nel traffico di droga; b) membro dei talibani responsabile degli affari militari nella provincia di Takhar, Afghanistan, nel maggio 2007; c) ha promosso la raccolta fondi nel Golfo a nome dei talibani dal 2003; d) ha inoltre promosso incontri tra funzionari talibani e sostenitori facoltosi e ha organizzato lo spostamento a Kabul, Afghanistan, di oltre una dozzina di persone per attacchi suicidi; e) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(68)

Abdul Latif Mansur (alias (a) Abdul Latif Mansoor (b) Wali Mohammad)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro dell'agricoltura sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan; b) distretto di Garda Saray, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della shura talibana di Miram Shah nel maggio 2007; b) membro del consiglio supremo dei talibani e capo della commissione politica del consiglio nel 2009; c) comandante talibano nell'Afghanistan orientale nel 2010; d) membro dei talibani responsabile della provincia di Nangarhar, Afghanistan alla fine del 2009; e) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; f) appartiene alla tribù dei Sahak (Ghilzai). Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel maggio 2007 Abdul Latif Mansur era membro del consiglio talibano di Miram Shah. Nel 2009 era il governatore ombra talibano della provincia di Nangarhar (Afghanistan) e, a partire dalla metà del 2009, il capo della commissione politica dei talibani. Nel maggio 2010, Abdul Latif Mansur era un alto comandante talibano nell'Afghanistan orientale.

(69)

Mohammadullah Mati (alias Mawlawi Nanai).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro dei lavori pubblici sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1961. Luogo di nascita: distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) ha perso una gamba negli anni '80; b) leader provvisorio del consiglio supremo dei talibani dal febbraio all'aprile 2010; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù degli Isakzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammadullah Mati è stato anche ministro delle comunicazioni del regime talibano sotto il nome "Ahmadullah Mutie".

(70)

Matiullah.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: direttore della dogana di Kabul sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1973. Luogo di nascita: distretto di Daman, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(71)

Abdul Quddus Mazhari ( alias Akhtar Mohammad Maz-hari).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto culturale, Consolato generale talibano di Peshawar, Pakistan. Data di nascita: 1970. Luogo di nascita: provincia di Kunduz, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Indirizzo: Kushal Khan Mena, distretto numero 5, Kabul, Afghanistan. Passaporto n.: SE 012820 (passaporto afgano rilasciato il 4.11.2000). Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(72)

Fazl Mohammad Mazloom (alias (a) Molah Fazl, (b) Fazel Mohammad Mazloom).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: vice capo di Stato maggiore dell'esercito del regime talibano. Data di nascita: tra il 1958 e il 1963. Luogo di nascita: Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Fazl Mohammad Mazloom è stato uno stretto collaboratore di Mohammed Omar, che ha aiutato ad istituire il governo talibano. Mazloom si trovava nel campo di addestramento Al-Farouq creato da Al-Qaida. Sapeva che i talibani fornivano assistenza al Movimento islamico dell'Uzbekistan sotto forma di denaro, armi e sostegno logistico in cambio della fornitura di soldati.

Nell'ottobre 2001 era al comando di circa 3 000 soldati talibani che combattevano in prima linea nella provincia di Takhar.

(73)

Nazar Mohammad.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Kunduz (Afghanistan) sotto il regime talibano. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(74)

Mohammad Homayoon Mohammad Yonus Kohistani (alias Mohammad Homayoon Kohistani).

Titolo: ingegnere. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro delle risorse idriche ed elettriche sotto il regime talibano. Data di nascita: 1 febbraio 1958. Luogo di nascita: distretto di Kohistan, provincia di Kapisa, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 446963 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Indirizzo: 8a strada, zona di Taymani, distretto numero 4, Kabul, Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(75)

Mohammad Shafiq Mohammadi.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore della provincia di Khost (Afghanistan) sotto il regime talibano; b) governatore generale delle province di Paktia, Paktika, Khost e Ghazni sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1948. Luogo di nascita: distretto di Tirin Kot, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù degli Hottak. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(76)

Abdul Kabir Mohammad Jan (alias A. Kabir).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) secondo vicepresidente (Affari economici) del Consiglio dei ministri sotto il regime talibano; b) governatore della provincia di Nangahar sotto il regime talibano; c) capo del settore orientale sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Pul-e-Khumri o di Baghlan Jadid, provincia di Baghlan, Afghanistan, b) distretto di Neka, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) partecipa a operazioni terroristiche nell’Afghanistan orientale; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù degli Zadran. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nell'ottobre 2006 Abdul Kabir Mohammad Jan era membro del gran consiglio talibano, come annunciato da Mohammed Omar; nell'ottobre 2007 è stato nominato comandante militare del settore orientale.

(77)

Mohammad Rasul Ayyub (alias Gurg).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Nimroz (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1958 e il 1963. Luogo di nascita: villaggio di Robat, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della Quetta Shura talibana; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(78)

Mohammad Wali.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro per la prevenzione dei vizi e la diffusione della virtù sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1965. Luogo di nascita: a) villaggio di Jelawur, distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) villaggio di Siyachoy, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) sarebbe deceduto; b) apparteneva alla tribù dei Ghilzai. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nella sua veste di ministro per la prevenzione dei vizi e la diffusione della virtù sotto il regime talibano, Mohammad Wali ha fatto spesso ricorso alla tortura e ad altri mezzi per intimidire la popolazione. Dopo la caduta del regime talibano resta attivo tra i talibani nella provincia di Kandahar.

(79)

Mohammad Yaqoub.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo della Bakhtar Information Agency (BIA) sotto il regime talibano. Luogo di nascita: a) distretto di Shahjoi, provincia di Zabul, Afghanistan. afgana. Altre informazioni: a) membro della commissione culturale talibana; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Kharoti. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

A partire dal 2009, Mohammad Yaqoub è stato un dirigente talibano influente nel distretto Yousef Khel della provincia di Paktika.

(80)

Amir Khan Motaqi (alias Amir Khan Muttaqi).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dell’istruzione sotto il regime talibano; b) rappresentante dei talibani ai colloqui svoltisi sotto la guida dell'ONU sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan; b) villaggio di Shin Kalai, distretto di Nad-e-Ali, provincia di Helmand, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel giugno 2007; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Sulaimankhel. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Amir Khan Motaqi è stato anche rappresentante dei talibani ai colloqui svoltisi sotto la guida dell'ONU durante il regime talibano.

Amir Khan Motaqi è considerato un alto esponente dei talibani ed è stato anche ministro dell'informazione e della cultura durante il regime talibano. Nel giugno 2007 Amir Khan Motaqi era membro di un consiglio regionale talibano.

(81)

Abdulhai Motmaen.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) direttore del dipartimento dell'informazione e della cultura della provincia di Kandahar sotto il regime talibano; b) portavoce del regime dei talibani. Data di nascita: intorno al 1973. Luogo di nascita: a) villaggio di Shinkalai, distretto di Nad-e-Ali, provincia di Helmand, Afghanistan; b) provincia di Zabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani e portavoce del Mullah Mohammed Omar nel 2007; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Kharoti. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdulhai Motmaen era il principale portavoce dei talibani e pronunciava i discorsi di politica estera. Era anche uno stretto collaboratore di Mohammed Omar.

(82)

Allah Dad Tayeb Wali Muhammad (alias (a) Allah Dad Tayyab, (b) Allah Dad Tabeeb).

Titolo: a) Mullah; b) Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della comunicazione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Ghorak, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Nesh, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(83)

Najibullah Muhammad Juma (alias Najib Ullah).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: console generale, Consolato generale talibano di Peshawar (Pakistan). Data di nascita: 1958. Luogo di nascita: zona di Zere Kohi, distretto di Shindand, provincia di Farah, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: 000737 (passaporto afgano rilasciato il 20.10.1996). Altre informazioni: a) membro del consiglio militare talibano di Peshawar nel 2010; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(84)

Mohammad Naim Barich (alias (a) Mullah Naeem Barech (b) Mullah Naeem Baraich (c) Mullah Naimullah (d) Mullah Naim Bareh (e) Mohammad Naim (f) Mullah Naim Barich (g) Mullah Naim Barech (h) Mullah Naim Barech Akhund (i) Mullah Naeem Baric (j) Naim Berich (k) Haji Gul Mohammed Naim Barich (l) Gul Mohammad (m) Haji Ghul Mohammad (n) Spen Zrae).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'aviazione civile sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1975. Luogo di nascita: a) villaggio di Lakhi, zona di Hazarjuft, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan; b) villaggio di Laki, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan, c) villaggio di Lakari, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan; d) Darvishan, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan; e) villaggio di De Luy Wiyalah, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio talibano di Gerd-e-Jangal nel giugno 2008; b) membro della commissione militare talibana nel marzo 2010; c) membro dei talibani responsabile della provincia di Helmand, Afghanistan, dal 2008; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) appartiene alla tribù dei Barich. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammad Naim è membro del consiglio talibano di Gerdi Jangal. E' l'ex vice di Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed, alto esponente del consiglio dei capi talibani. Mohammad Naim comanda una base militare nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan.

(85)

Nik Mohammad.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro del commercio sotto il regime talibano. Luogo di nascita: villaggio di Zangi Abad, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nik Mohammad è stato inserito nell'elenco il 31 gennaio 2001 come viceministro del commercio del regime talibano, il che rientra nelle disposizioni delle risoluzioni 1267 (1999) e 1333 (2000) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite concernenti gli atti e le attività delle autorità talibane.

(86)

Hamdullah Nomani.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dell'istruzione superiore sotto il regime talibano; b) sindaco di Kabul sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: villaggio di Sipayaw, distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(87)

Mohammad Aleem Noorani.

Titolo: Mufti. Motivi dell'inserimento nell'elenco: primo segretario, Consolato generale talibano di Karachi (Pakistan). Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(88)

Nurullah Nuri (alias Norullah Noori).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore della provincia di Balkh (Afghanistan) sotto il regime talibano; b) capo del settore settentrionale sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1958, b) 1o gennaio 1967. Luogo di nascita: distretto di Shahjoe, provincia di Zabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) detenuto dagli Stati Uniti d'America nel 2011; b) appartiene alla tribù dei Tokhi. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(89)

Abdul Manan Nyazi (alias (a) Abdul Manan Nayazi, (b) Abdul Manan Niazi, (c) Baryaly, (d) Baryalai).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore della provincia di Kabul sotto il regime talibano; b) governatore della provincia di Balk sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Pashtoon Zarghoon, provincia di Herat, Afghanistan; b) villaggio di Sardar, distretto di Kohsan, provincia di Herat, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile delle province di Herat, Farah e Nimroz a metà del 2009; b) membro del consiglio supremo dei talibani e della Quetta Shura; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù dei Niazi; e) coinvolto nel trasporto di attentatori suicidi in Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul Manan Nyazi è stato anche portavoce dei talibani e poi governatore provinciale di Mazar-e-Sharif e Kabul sotto il regime talibano.

Da metà 2009 Abdul Manan Nyazi è un alto comandante talibano nell'Afghanistan occidentale e opera nelle province di Farah, Herat e Nimroz.

Nel maggio 2010 Abdul Manan Nyazi era membro di un consiglio regionale talibano ed è stato nominato governatore talibano della provincia di Herat.

Abdul Manan Nyazi è un comandante talibano coinvolto nel trasporto di attentatori suicidi in Afghanistan.

(90)

Mohammed Omar.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: guida dei fedeli ("Amir ul-Mumineen"), Afghanistan. Data di nascita: a) intorno al 1966; b) 1960; c) 1953. Luogo di nascita: a) villaggio di Naw Deh, distretto di Deh Rawud, provincia di Uruzgan, Afghanistan; b) villaggio di Noori, distretto di Maywand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) ha perso l'occhio sinistro; b) cognato di Ahmad Jan Akhundzada Shukoor Akhundzada, c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù degli Hotak. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammed Omar possiede il titolo di "Comandante dei fedeli dell'emirato islamico dell'Afghanistan" e nella gerarchia talibana è la guida suprema del movimento talibano. Ha dato rifugio a Osama bin Laden e alla rete Al-Qaida negli anni precedenti gli attentati dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti. Dal 2001 guida i talibani contro il governo afgano e i suoi alleati in Afghanistan.

Mohammed Omar ha il comando su altri capi militari di primo piano nella regione, come Jalaluddin Haqqani. Anche Gulbuddin Hekmatyar ha cooperato con Mohammed Omar e i talibani.

(91)

Abdul Jabbar Omari. (alias (a) Mullah Jabar (b) Muawin Jabbar)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Baghlan (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: provincia di Zabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Zabul, Afghanistan, nel 2008; b) appartiene alla tribù degli Hottak. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel giugno 2008 Abdul Jabbar Omari era il vice di Amir Khan Haqqani e il comandante di un gruppo armato nel distretto di Siuri nella provincia di Zabul. Nello stesso periodo, al fine di rafforzare le loro attività in tale settore, la dirigenza talibana lo ha nominato governatore ombra della provincia di Zabul.

(92)

Mohammad Ibrahim Omari. (alias Ibrahim Haqqani).

Titolo: Alhaj. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro degli affari frontalieri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: Garda Saray, distretto di Zadran Waza, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: fratello di Jalaluddin Haqqani. si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(93)

Nooruddin Turabi Muhammad Qasim (alias (a) Noor ud Din Turabi (b) Haji Karim).

Titolo: a) Mullah; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della giustizia sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1963; b) intorno al 1955; c) 1956. Luogo di nascita: a) distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Chora, provincia di Uruzgan, Afghanistan; c) distretto di Dehrawood, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: vice del Mullah Mohammed Omar. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

A metà 2009 Nooruddin Turabi Muhammad Qasim è stato nominato comandante militare dei talibani in Aghanistan. All'inizio del 2009, nominato vice della guida suprema dei talibani Mohammed Omar, ha partecipato alle riunioni della shura dei talibani.

(94)

Abdul Salam Hanafi Ali Mardan Qul (alias (a) Abdussalam Hanifi, (b) Hanafi Saheb).

Titolo: a) Mullah; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'istruzione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Darzab, provincia di Faryab, Afghanistan; b) distretto di Qush Tepa, provincia di Jawzjan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Jawzjan nell'Afghanistan settentrionale fino al 2008; b) coinvolto nel traffico di droga; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel maggio 2007, la dirigenza talibana ha posto Abdul Salam Hanafi Ali Mardan Qul a capo della provincia di Jawzujan. Nello stesso periodo era anche membro dei talibani responsabile dell'Afghanistan settentrionale. Si ritiene che sia coinvolto nel traffico di droga.

(95)

Abdul Ghafar Qurishi Abdul Ghani (alias Abdul Ghaffar Qureshi).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto ai rimpatri, ambasciata talibana di Islamabad, Pakistan. Data di nascita: a) 1970; b) 1967. Luogo di nascita: villaggio di Turshut, distretto di Warduj, provincia di Takhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000933 (passaporto afgano rilasciato a Kabul il 13 settembre 1998). Numero di identificazione nazionale: 55130 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Indirizzo: sezione Khairkhana n. 3, Kabul, Afghanistan. Altre informazioni: a) coinvolto nel traffico di droga; b) appartiene al gruppo etnico tagico. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(96)

Yar Mohammad Rahimi.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della comunicazione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1953. Luogo di nascita: villaggio di Talugan, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel 2009; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(97)

Mohammad Hasan Rahmani (alias Gud Mullah Mohammad Hassan).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Kandahar (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Deh Rawud, provincia di Uruzgan, Afghanistan; b) distretto di Chora, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: ha una protesi alla gamba destra; b) membro del consiglio supremo dei talibani e vice del Mullah Mohammed Omar nel marzo 2010; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù degli Achakzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(98)

Habibullah Reshad.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo dei servizi investigativi, ministero della sicurezza (intelligence) sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1968 e il 1973. Luogo di nascita: distretto di Waghaz, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) vicedirettore (intelligence) del consiglio militare "Quetta" nel 2009, b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(99)

Abdulhai Salek

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della Provincia di Uruzgan sotto il regime talibano. Luogo di nascita: distretto di Chaki Wardak, provincia di Maidan Wardak, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) sarebbe deceduto; b) apparteneva alla tribù dei Wardak. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(100)

Hamdullah Sunani (alias Sanani)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo di Dar-ul-Efta (dipartimento preposto alle fatwa) della Corte suprema sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1923. Luogo di nascita: distretto di Dai Chopan, provincia di Zabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) sarebbe deceduto nel 2001, b) apparteneva alla tribù dei Kakar. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Il posto di capo di Dar-ul-Efta era sotto l'autorità della Corte suprema del regime talibano.

(101)

Noor Mohammad Saqib.

Motivi dell'inserimento nell'elenco: presidente della Corte suprema sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: a) distretto di Bagrami, provincia di Kabul, Afghanistan; b) zona di Tarakhel, distretto di Deh Sabz, provincia di Kabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Noor Mohammad Saqib è un membro della dirigenza talibana e capo del comitato religioso, che funge da ramo giudiziario dei talibani.

(102)

Ehsanullah Sarfida Hesamuddin Akhundzada (alias (a) Ehsanullah Sarfadi (b) Ehsanullah Sarfida)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della sicurezza (intelligence) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1962-1963. Luogo di nascita: distretto di Gelan, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) a metà 2007 forniva sostegno ai talibani sotto forma di armi e denaro; b) appartiene alla tribù dei Taraki. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Ehsanullah Sarfida è stato anche presidente della Banca centrale dei talibani. Successivamente è stato nominato amministratore delle province conquistate. Ehsanullah Sarfida è stato membro del consiglio supremo dei talibani.

Affiliato di Al-Qaida, Ehsanullah Sarfida ha fornito sostegno ai talibani sotto forma di armi e denaro. A metà 2007 era il capo del distretto di Marja, provincia di Helmand, Afghanistan.

(103)

Saduddin Sayyed (alias (a) Sadudin Sayed, (b) Sadruddin).

Titolo: (a) Maulavi, (b) Alhaj, (c) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro del lavoro e degli affari sociali sotto il regime talibano; b) sindaco di Kabul sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Chaman, Pakistan; b) distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Barakzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Saduddin Sayyed è stato anche viceministro del lavoro e degli affari sociali del regime talibano. L'elenco è stato aggiornato l'8 marzo 2001 per inserire tale informazione.

(104)

Abdul Wali Seddiqi.

Titolo: Qari. Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario, consolato generale talibano di Peshawar, Pakistan. Data di nascita: 1974. Luogo di nascita: villaggio di Zilzilay, distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000769 (passaporto afgano rilasciato il 2.2.1997). Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(105)

Abdul Wahed Shafiq.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: vicegovernatore della provincia di Kabul (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(106)

Said Ahmed Shahidkhel.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'istruzione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1975. Luogo di nascita: distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) nel luglio 2003 era detenuto a Kabul, Afghanistan; b) rilasciato nel 2007; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù degli Andar. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(107)

Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed (alias (a) Akhtar Mohammad Mansour Khan Muhammad, (b) Akhtar Muhammad Mansoor, (c) Akhtar Mohammad Mansoor, (d) Naib Imam).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro dei trasporti e dell'aviazione civile sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1960, b) 1966. Luogo di nascita: a) villaggio di Band-e-Timur, distretto di Maiwand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: SE-011697 (passaporto afgano rilasciato a Kabul il 25 gennaio 1988 e scaduto il 23 febbraio 2000). Altre informazioni: a) nel 2011 coinvolto nel traffico di droga, principalmente attraverso Gerd-e- Jangal, Afghanistan; b) attivo nelle province di Khost, Paktia e Paktika, Afghanistan nel maggio 2007; c) "governatore" talibano di Kandahar nel maggio 2007; d) vice del Mullah Abdul Ghani Baradar nel consiglio supremo dei talibani nel 2009; e) funzionario talibano responsabile di quattro province meridionali dell'Afghanistan; f) in seguito all'arresto del Mullah Baradar, nel febbraio 2010, è stato temporaneamente responsabile del consiglio supremo dei talibani; g) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; h) appartiene alla tribù degli Ishagzay. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed è un alto esponente della dirigenza talibana. È stato rimpatriato in Afghanistan nel settembre 2006 dopo essere stato detenuto in Pakistan. È implicato nel traffico di droga e nel maggio 2007 operava nelle province di Khost, Paktia e Paktika (Afghanistan). Nel maggio 2007 era anche "governatore" talibano di Kandahar.

È stato coinvolto attivamente in attività antigovernative, in particolare reclutando persone per la lotta dei talibani contro il governo afgano e la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza.

A metà 2009 Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed era vice capo della shura suprema dei talibani. È membro del consiglio della dirigenza talibana ed è stato nominato capo degli affari militari del consiglio talibano di Gerdi Jangal prima di essere nominato vice di Mohammed Omar nel marzo 2010. Nel 2010 Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed era direttamente responsabile delle attività talibane in quattro province dell'Afghanistan meridionale e all'inizio del 2010 è stato nominato capo del consiglio civile dei talibani.

(108)

Shamsuddin (alias Pahlawan Shamsuddin).

Titolo: (a) Maulavi; (b) Qari. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Wardak (Maidan) (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: distretto di Keshim, provincia di Badakhshan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(109)

Mohammad Sharif Masood Mohammad Akbar.

Motivi dell'inserimento nell'elenco: vicedirettore dell'accademia di polizia, ministero dell'interno, sotto il regime talibano. Data di nascita: 1958. Luogo di nascita: villaggio di Uzba, distretto di Jaghatu, provincia di Maidan Wardak, Afghanistan. Numero di identificazione nazionale: 4156 (carta di identificazione nazionale (tazkira) emessa il 13 agosto 1996). Indirizzo: Khoshhal Khan Mena, distretto n. 5, Kabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) responsabile di gabinetto del vicedirettore degli affari amministrativi dell'accademia di polizia del ministero dell'interno della Repubblica Islamica di Afghanistan a Kabul nel 2011; b) appartiene alla tribù dei Masud. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(110)

Shams Ur-Rahman Abdurahman (alias (a) Shamsurrahman (b) Shams-u-Rahman (c) Shamsurrahman Abdurahman).

Titolo: a) Mullah; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'agricoltura sotto il regime talibano. Luogo di nascita: villaggio di Waka Uzbin, distretto di Sarobi, provincia di Kabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) coinvolto nel traffico di droga; c) appartiene alla tribù dei Ghilzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel giugno 2007 Shams ur-Rahman Sher Alam era il membro dei talibani responsabile della provincia di Kabul. Era responsabile delle operazioni militari dei talibani a Kabul e dintorni e ha partecipato a numerosi attentati.

(111)

Abdul Ghafar Shinwari

Titolo: Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario, consolato generale talibano di Karachi (Pakistan). Data di nascita: 29.3.1965. Luogo di nascita: provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 00763 (rilasciato il 9.1.1997). Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Safi. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(112)

Mohammad Sarwar Siddiqmal Mohammad Masood (alias Mohammad Sarwar Siddiqmal)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario, ambasciata talibana di Islamabad (Pakistan). Data di nascita: 1963. Luogo di nascita: distretto di Jani Khel, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 19657 (carta di identificazione afgana (tazkira)). Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Mangal. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(113)

Sher Mohammad Abbas Stanekzai Padshah Khan.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro della pubblica sanità sotto il regime talibano; b) viceministro degli affari esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: Qala-e-Abbas, zona di Shah Mazar, distretto di Baraki Barak, provincia di Logar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(114)

Ahmad Taha Khalid Abdul Qadir.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Paktia (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) provincia di Nangarhar, Afghanistan, (b) provincia di Khost, Afghanistan, (c) villaggio di Siddiq Khel, distretto di Naka, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Nangarhar nel 2011; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù degli Zadran. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Alla fine del 2001 Taha era anche governatore della provincia di Kunar sotto il regime talibano. Nel settembre 2009 era responsabile della provincia di Wardak per i talibani.

(115)

Tahis (alias Tahib).

Titolo: Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'aviazione civile sotto il regime talibano. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

(116)

Abdul Raqib Takhari.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro per il rimpatrio sotto regime talibano. Data di nascita: tra il 1968 e il 1973. Luogo di nascita: provincia di Takhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani responsabile delle province di Takhar e Badakhshan nel dicembre 2009; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene al gruppo etnico tagico. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(117)

Walijan.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Jawzjan (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) Quetta, Pakistan. b) provincia di Nimroz, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della shura talibana Gerd-e-Jangal e presidente del comitato talibano per i profughi e i prigionieri; b) appartiene alla tribù degli Ishaqzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(118)

Nazirullah Hanafi Waliullah (alias Nazirullah Aanafi Waliullah).

Titolo: a) Mullah; b) Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto commerciale, ambasciata talibana di Islamabad (Pakistan). Data di nascita: 1962. Luogo di nascita: distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000912 (passaporto afgano rilasciato il 30.6.1998). Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(119)

Abdul-Haq Wassiq (alias Abdul-Haq Wasseq).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della sicurezza (intelligence) sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1975; b) 1971. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: detenuto dagli Stati Uniti d'America nel 2011. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul-Haq Wassiq è alleato di Gulbuddin Hekmatyar. Durante il regime talibano ha ricoperto incarichi successivi di comandante locale nelle province di Nimroz e Kandahar. È stato poi nominato vicedirettore generale dell'intelligence sotto l'autorità di Qari Ahmadullah. In tale veste era incaricato delle relazioni con i combattenti stranieri collegati ad Al-Qaida e dei loro campi di addestramento in Afghanistan. Noto anche per i metodi repressivi usati contro gli oppositori dei talibani nell'Afghanistan meridionale.

(120)

Mohammad Jawad Waziri.

Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministero degli affari esteri, servizio ONU, sotto il regime talibano. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Wazir. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(121)

Sangeen Zadran (alias a) Sangin b) Sangin Zadran c) Sangeen Khan Zadran d) Sangeen e) Fateh). Titolo:

Titolo: a) Maulavi (ortografia alternativa: Maulvi, b) Mullah. Data di nascita: a) intorno al 1976, b) intorno al 1979. Luogo di nascita: Tang Stor Khel, distretto di Ziruk, provincia di Paktika, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: governatore ombra della provincia di Paktika (Afghanistan) e comandante della rete Haqqani, un gruppo di militanti affiliato ai talibani che opera nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Primo luogotenente di Sirajuddin Lallaloudine Haqqani. Data di designazione dell'ONU: 16.08.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Sangeen Zadran è uno dei capi degli insorti nella provincia di Paktika (Afghanistan) e un comandante della rete Haqqani. La rete Haqqani, un gruppo di militanti affiliato ai talibani che opera nella zona di frontiera tra Afghanistan e Pakistan, ha un ruolo di primo piano nell'attività insurrezionale in Afghanistan ed è responsabile di numerosi attacchi di alto profilo. Zadran è il primo luogotenente del capo della rete Haqqani, Sirajuddin Haqqani.

Sangeen Zadran contribuisce a guidare i combattenti negli attacchi perpetrati nell’Afghanistan sudorientale e si ritiene che abbia pianificato e coordinato l'arrivo di combattenti stranieri in Afghanistan. Sangeen Zadran è stato anche implicato in numerosi attacchi perpetrati con ordigni esplosivi improvvisati (IED).

Oltre al suo ruolo in tali attacchi, Sangeen Zadran è stato anche implicato nel sequestro di cittadini afgani e stranieri nella regione di frontiera tra Afghanistan e Pakistan.

(122)

Abdul Rahman Zahed (alias Abdul Rehman Zahid).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro degli affari esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: distretto di Kharwar, provincia di Logar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(123)

Mohammad Zahid.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario, ambasciata talibana di Islamabad (Pakistan). Data di nascita: 1971. Luogo di nascita: provincia di Logar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 001206 (rilasciato il 17.7.2000). Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(124)

Faizullah Khan Noorzai (alias: (a) Hajji Faizullah Khan Noorzai, (b) Haji Faizuulah Khan Norezai, (c) Haji Faizullah Khan, (d) Haji Fiazullah, (e) Haji Faizullah Noori, (f) Haji Faizullah Noor, (g) Faizullah Noorzai Akhtar Mohammed Mira Khan (h) Haji Pazullah Noorzai, (i) Haji Mullah Faizullah).

Titolo: Haji. Indirizzo: strada Boghra, villaggio di Miralzei, Chaman, provincia Baluchistan, Pakistan. Data di nascita: a) 1962; b) 1961; c) tra il 1968 e il 1970. Luogo di nascita: a) Lowy Kariz, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) Kadanay, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) finanziere talibano di rilievo; b) a metà del 2009 forniva armi, munizioni, esplosivi e attrezzature mediche ai combattenti talibani. Ha raccolto fondi per i talibani e ha fornito loro addestramento nella regione di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) ha precedentemente organizzato e finanziato operazioni dei talibani nella provincia di Kandahar, Afghanistan; d) nel 2010 si è recato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e in Giappone ed era proprietario di imprese in detti paesi; e) appartiene alla tribù dei Nurzai, sottotribù dei Miralzai; f) fratello di Malik Noorzai; g) il nome del padre è Akhtar Mohammed (alias Haji Mira Khan). Data di designazione dell'ONU: 04.10.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Faizullah Noorzai Akhtar Mohammed Mira Khan è stato un importante finanziere talibano con cui alti dirigenti talibani hanno investito fondi. Ha raccolto oltre 100 000 USD per i talibani da donatori del Golfo e nel 2009 ha elargito una quota del proprio patrimonio pecuniario. Inoltre ha finanziato un comandante talibano della provincia di Kandahar ed ha fornito fondi per assistere l'addestramento di combattenti talibani e di Al-Qaida destinati a svolgere attentati contro le forze di coalizione e le forze armate afgane. A metà del 2005 Faizullah organizzava e finanziava operazioni dei talibani nella provincia di Kandahar, in Afghanistan. Oltre al proprio sostegno finanziario, Faizullah ha in altro modo agevolato l'addestramento e le operazioni dei talibani. A metà del 2009 Faizullah forniva armi, munizioni, esplosivi ed attrezzature mediche ai combattenti talibani dell'Afghanistan meridionale. A metà del 2008 Faizullah si è occupato dell'alloggio di attentatori suicidi talibani e dei loro trasferimenti dal Pakistan in Afghanistan. Faizullah ha altresì fornito missili antiaerei ai talibani, ha contribuito allo spostamento di combattenti talibani nella provincia di Helmand, in Afghanistan, ha agevolato le operazioni di attentatori suicidi talibani e fornito apparecchiature radio e automezzi a talibani in Pakistan.

A metà del 2009 Faizullah gestiva una madrasa (scuola religiosa) nella regione di confine tra Afghanistan e Pakistan, in cui si sono raccolte decine di migliaia di dollari destinate ai talibani. I terreni della madrasa di Faizullah sono stati utilizzati per addestrare combattenti talibani nella costruzione e nell'impiego di dispositivi esplosivi improvvisati (IED). Alla fine del 2007 la madrasa di Faizullah era utilizzata per addestrare combattenti di Al-Qaida successivamente inviati nella provincia di Kandahar, in Afghanistan.

Nel 2010 Faizullah ha tenuto in attività uffici e probabilmente posseduto beni, tra cui alberghi, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Faizullah si recava periodicamente a Dubai e in Giappone con suo fratello, Malik Noorzai, per importare autoveicoli, parti di automobili e abbigliamento. All'inizio del 2006 Faizullah era proprietario di imprese a Dubai e in Giappone.

(125)

Malik Noorzai (alias: (a) Hajji Malik Noorzai, (b) Hajji Malak Noorzai, (c) Haji Malek Noorzai, (d) Haji Maluk, (e) Haji Aminullah).

Titolo: Haji. Data di nascita: a) 1957; b) 1960. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) finanziere talibano; b) è proprietario di imprese in Giappone e si reca spesso a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti e in Giappone; c) nel 2009 ha agevolato le attività dei talibani, anche reclutando uomini e fornendo appoggio logistico; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) appartiene alla tribù dei Noorzai; f) fratello di Faizullah Khan Noorzai. Data di designazione dell'ONU: 04.10.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Malik Noorzai è un uomo d'affari residente in Pakistan che ha fornito sostegno finanziario ai talibani. Malik e suo fratello, Faizullah Noorzai Akhtar Mohammed Mira Khan, hanno investito milioni di dollari in varie aziende per conto dei talibani. Alla fine del 2008, rappresentanti talibani hanno preso contatto con l'imprenditore Malik al fine di investire fondi dei talibani. Almeno dal 2005 Malik ha inoltre contribuito personalmente per decine di migliaia di dollari e distribuito centinaia di migliaia di dollari ai talibani, parte dei quali provenivano da donatori nella regione del Golfo e in Pakistan e parte dal suo patrimonio personale. Malik ha inoltre gestito un conto di tipo hawala in Pakistan su cui sono state versate ad intervalli di pochi mesi decine di migliaia di dollari trasferiti dal Golfo per sostenere le attività dei talibani. Malik ha altresì facilitato le attività dei talibani. Nel 2009 Malik occupava da 16 anni la carica di custode principale di una madrasa (scuola religiosa) nella regione di frontiera tra Afghanistan e Pakistan, utilizzata dai talibani per indottrinare e formare nuovi seguaci. Tra l'altro, Malik ha versato fondi a sostegno di tale istituto. Insieme al fratello, Malik ha inoltre svolto un ruolo nella custodia di veicoli destinati ad essere utilizzati dai talibani in attentati dinamitardi suicidi ed ha fornito assistenza ai combattenti talibani per i loro spostamenti nella provincia di Helmand, Afghanistan. Malik possiede aziende in Giappone e compie frequenti viaggi d'affari a Dubai ed in Giappone. Già nel 2005 Malik possedeva un'azienda in Afghanistan che importava veicoli da Dubai e dal Giappone. Ha importato autovetture, pezzi di ricambio per auto e abbigliamento da Dubai e dal Giappone per le sue aziende, in cui hanno investito due comandanti talibani. Verso la metà del 2010, Malik e suo fratello hanno assicurato lo sblocco di centinaia di container cargo, di un valore presunto di vari milioni di dollari, precedentemente sequestrati dalle autorità pakistane, secondo le quali i destinatari avevano connessioni con attività terroristiche.

(126)

Abdul Aziz Abbasin (alias: Abdul Aziz Mahsud).

Data di nascita: 1969. Luogo di nascita: villaggio di Sheykhan, regione di Pirkowti, distretto di Orgun, provincia di Paktika, Afghanistan. Altre informazioni: a) comandante principale nella rete Haqqani sotto l'autorità di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani; b) governatore ombra talibano del distretto di Orgun, provincia di Paktika, Afghanistan, all'inizio del 2010; c) ha gestito un campo di addestramento per combattenti non afgani nella provincia di Paktika; d) è stato coinvolto nel trasporto di armi verso l'Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 04.10.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul Aziz Abbasin è uno dei principali comandanti della rete Haqqani, un gruppo di militanti affiliato ai talibani basato nell'Afghanistan orientale e nel Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. All'inizio del 2010 Abbasin riceveva ordini da Sirajuddin Haqqani, che lo ha nominato governatore ombra talibano del distretto di Orgun, provincia di Paktika, Afghanistan. Abbasin comanda un gruppo di combattenti talibani ed ha contribuito alla gestione di un campo di addestramento per combattenti stranieri situato nella provincia di Paktika. Abbasin è stato inoltre coinvolto in agguati a veicoli che rifornivano le forze del governo afgano e nel trasporto di armi verso l'Afghanistan.

(127)

Ahmad Zia Agha (alias (a) Zia Agha (b) Noor Ahmad (c) Noor Ahmed (d) Sia Agha Sayeed)

Titolo: Haji. Data di nascita: 1974. Luogo di nascita: distretto di Maiwand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Altre informazioni: a) alto funzionario talibano con responsabilità militari e finanziarie nel 2011; b) leader del consiglio militare talibano nel 2010; c) nel 2008-2009 è stato incaricato delle finanze dei talibani e ha distribuito denaro a comandanti talibani nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 6.1.2012.

(128)

Fazl Rabi (alias (a) Fazl Rabbi (b) Fazal Rabi (c) Faisal Rabbi)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: alto funzionario nella provincia di Konar durante il regime talibano. Data di nascita: a) 1972; b) 1975. Luogo di nascita: a) distretto di Kohe Safi, provincia di Parwan, Afghanistan; b) provincia di Kapisa, Afghanistan; c) provincia di Nangarhar, Afghanistan; d) provincia di Kabul, Afghanistan. Altre informazioni: a) rappresentante della rete Haqqani, gruppo basato nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, cui fornisce sostegno logistico e finanziario; b) membro del consiglio finanziario talibano; c) si è recato all'estero per reperire fondi per conto di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani, Jalaluddin Haqqani, la rete Haqqani e i talibani; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 6.1.2012.

(129)

Mohammad Aman Akhund (alias (a) Mohammed Aman (b) Mullah Mohammed Oman (c) Mullah Mad Aman Ustad Noorzai (d) Sanaullah)

Data di nascita: 1970. Luogo di nascita: villaggio di Band-e-Timur, distretto di Maiwand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Altre informazioni: a) nel 2011 membro di spicco dei talibani con incarichi finanziari tra cui la raccolta fondi per conto della dirigenza; b) ha fornito sostegno logistico alle operazioni dei talibani e incanalato i proventi del traffico di droga verso l'acquisto di armi; c) è stato segretario del leader talibano Mullah Mohammed Omar e suo inviato nelle riunioni ad alto livello dei talibani; d) legato anche a Gul Agha Ishakzai; e) membro della cerchia ristretta del Mullah Mohammed Omar durante il regime talibano. Data di designazione dell'ONU: 6.1.2012.

(130)

Ahmed Jan Wazir (alias (a) Ahmed Jan Kuchi (b) Ahmed Jan Zadran)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: funzionario del ministero delle finanze durante il regime talibano. Data di nascita: 1963. Luogo di nascita: villaggio di Barlach, distretto di Qareh Bagh, provincia di Ghazni, Afghanistan. Altre informazioni: a) comandante principale della rete Haqqani, gruppo basato nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) vice, portavoce e consigliere di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani, alto dirigente della rete Haqqani; c) assicura i collegamenti con il consiglio supremo dei talibani; d) si è recato all'estero; e) assicura i collegamenti con i comandanti talibani nella provincia di Ghazni, Afghanistan, e fornisce loro denaro, armi, apparecchiature di comunicazione e provviste. Data di designazione dell'ONU: 6.1.2012.

(131)

Abdul Samad Achekzai (alias (a) Abdul Samad)

Data di nascita: 1970. Luogo di nascita: Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro di spicco dei talibani responsabile della fabbricazione di ordigni esplosivi improvvisati (IED). b) Coinvolto nel reclutamento e nell'impiego di attentatori suicidi per commettere attentati in Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 2.3.2012.

B.

Entità e altri gruppi e imprese associati ai talibani»


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/26


REGOLAMENTO (UE) N. 264/2012 DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che modifica il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 215, paragrafo 2,

vista la decisione 2010/413/PESC del Consiglio, del 26 luglio 2010, concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran (1), in particolare l’articolo 1,

vista la proposta congiunta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

Il regolamento (UE) n. 961/2010 del Consiglio, del 25 ottobre 2010, concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran (2), vieta la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione dall’Unione all’Iran di attrezzature che possono essere utilizzate per la repressione interna.

(2)

Le misure adottate con il regolamento (UE) n. 961/2010 rispecchiano le preoccupazioni del Consiglio circa la natura del programma nucleare iraniano, mentre le misure adottate con il regolamento (UE) n. 359/2011 (3) rispecchiano le sue preoccupazioni per il deterioramento della situazione dei diritti umani in Iran.

(3)

Il divieto relativo alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di attrezzature che possono essere utilizzate per la repressione interna è una misura dettata principalmente dalle preoccupazioni del Consiglio per il deterioramento della situazione dei diritti umani in Iran e dovrebbe pertanto essere inserito nel regolamento (UE) n. 359/2011. È opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 359/2011.

(4)

Al tempo stesso, il regolamento (UE) n. 961/2010 sarà sostituito da un nuovo regolamento consolidato che non comprende la suddetta misura volta a prevenire la repressione interna.

(5)

Vista la gravità della situazione dei diritti umani in Iran, la decisione 2012/168/PESC del 23 marzo 2012, che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone e entità in considerazione della situazione in Iran (4), prevede una misura supplementare, vale a dire il divieto di esportare apparecchiature destinate ad essere usate dal regime iraniano per il controllo delle telecomunicazioni.

(6)

Poiché la misura in questione rientra nell’ambito del trattato, la sua attuazione richiede un’azione normativa a livello dell’Unione, in particolare al fine di garantirne l’applicazione uniforme da parte degli operatori economici di tutti gli Stati membri.

(7)

In considerazione della gravità della situazione dei diritti umani in Iran e conformemente alla decisione 2011/235/PESC, altre persone dovrebbero essere incluse nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti a misure restrittive di cui all'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011.

(8)

È opportuno inoltre aggiornare l’allegato II del regolamento (CE) n. 359/2011, in cui sono elencate le autorità competenti cui sono conferite funzioni specifiche connesse all’attuazione del regolamento stesso, in base alle ultime informazioni fornite dagli Stati membri in merito all’identificazione delle autorità competenti.

(9)

Il presente regolamento deve entrare in vigore il giorno della pubblicazione per garantire l’efficacia delle misure ivi contemplate,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Il regolamento (UE) n. 359/2011 è così modificato:

1)

sono inseriti gli articoli seguenti:

“Articolo 1 bis

È vietato:

a)

vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, attrezzature che possono essere utilizzate per la repressione interna, elencate nell’allegato III, anche non originarie dell’Unione, a qualsiasi persona, entità o organismo in Iran, o per un uso in Iran;

b)

fornire, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica o servizi di intermediazione connessi ad attrezzature che possono essere utilizzate per la repressione interna, elencate nell’allegato III, a qualsiasi persona, entità o organismo in Iran, o per un uso in Iran;

c)

fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria connessi alle attrezzature che possono essere utilizzate per la repressione interna, elencate nell’allegato III, in particolare sovvenzioni, prestiti e assicurazione crediti all’esportazione, per la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione di dette attrezzature ovvero per la fornitura della relativa assistenza tecnica a qualsiasi persona, entità o organismo in Iran, o per un uso in Iran;

d)

partecipare, consapevolmente e deliberatamente, ad attività aventi l’obiettivo o l’effetto di eludere i divieti di cui alle lettere a), b) e c).

Articolo 1 ter

1.   È vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, le apparecchiature, le tecnologie o i software elencati nell’allegato IV, originari o meno dell’Unione, a qualsiasi persona, entità o organismo in Iran, o per un uso in Iran, senza il rilascio preventivo di un’autorizzazione da parte dell’autorità competente dello Stato membro interessato, identificata nei siti web di cui all’allegato II.

2.   Le autorità competenti degli Stati membri, identificate nei siti web di cui all’allegato II, non rilasciano l’autorizzazione di cui al paragrafo 1 se hanno fondati motivi per ritenere che le apparecchiature, le tecnologie o i software in questione sarebbero destinati a controlli o intercettazioni da parte del governo, degli enti pubblici, delle imprese e delle agenzie dell’Iran, o di qualsiasi persona o entità che agisca per loro conto o sotto la loro direzione, sulle comunicazioni via internet o telefoniche in Iran.

3.   L’allegato IV elenca soltanto le apparecchiature, le tecnologie o i software che possono essere utilizzati per controlli o intercettazioni sulle comunicazioni internet o telefoniche.

4.   Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione delle autorizzazioni concesse a norma del presente articolo entro quattro settimane dall’autorizzazione.

Articolo 1 quater

1.   È vietato:

a)

fornire, direttamente o indirettamente, a qualsiasi persona, entità o organismo in Iran, o per un uso in Iran, assistenza tecnica o servizi di intermediazione connessi alle apparecchiature, alle tecnologie e ai software elencati nell’allegato IV, alla fornitura, alla fabbricazione, alla manutenzione e all’uso delle apparecchiature e delle tecnologie elencate nell’allegato IV o alla fornitura, all’installazione, al funzionamento o all’aggiornamento dei software elencati nell’allegato IV;

b)

fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria connessi alle apparecchiature, alle tecnologie e ai software di cui all’allegato IV a qualsiasi persona, entità o organismo in Iran, o per uso in Iran;

c)

fornire qualsiasi tipo di servizio di controllo o intercettazione di telecomunicazioni o di comunicazioni internet al governo, agli enti pubblici, alle imprese e alle agenzie dell’Iran o a qualsiasi persona o entità che agisca per loro conto o sotto la loro direzione, o a loro beneficio diretto o indiretto, e

d)

partecipare, consapevolmente e deliberatamente, a qualsivoglia attività avente l’obiettivo o l’effetto di eludere i divieti di cui alle lettere a), b) o c),

a meno che l’autorità competente dello Stato membro interessato, identificata nei siti web di cui all’allegato II, non abbia preventivamente rilasciato un’autorizzazione sulla base dell’articolo 1 ter, paragrafo 2.

2.   Ai fini del paragrafo 1, lettera c), per “controllo o intercettazione di telecomunicazioni o di comunicazioni internet” si intendono i servizi che, utilizzando in particolare le apparecchiature, le tecnologie o i software elencati nell’allegato IV, danno accesso a dati riguardanti le telecomunicazioni e le chiamate di un soggetto in entrata e in uscita, consentendo altresì la fornitura di tali dati, a fini di estrazione, decodifica, registrazione, trattamento, analisi e archiviazione o per qualsiasi altra attività connessa.”;

2)

le persone elencate nell'allegato I del presente regolamento sono aggiunte all'elenco che figura nell'allegato I;

3)

il testo che figura nell’allegato II del presente regolamento è aggiunto come allegato III;

4)

Il testo che figura nell’allegato III del presente regolamento è aggiunto come allegato IV;

5)

l’allegato II è sostituito dal testo che figura nell’allegato IV del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 195 del 27.7.2010, pag. 39.

(2)   GU L 281 del 27.10.2010, pag. 1.

(3)   GU L 100 del 14.4.2011, pag. 1.

(4)  Cfr. pag. 85 della presente Gazzetta ufficiale.


ALLEGATO I

Elenco delle persone di cui all'articolo 1 punto 2

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

ZARGHAMI Ezzatollah

 

In qualità di direttore della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB), è responsabile di tutte le decisioni relative ai programmi. IRIB ha trasmesso le confessioni estorte a detenuti e una serie di "processi spettacolo" in agosto 2009 e dicembre 2011, in palese violazione delle norme internazionali in materia di equo processo e del diritto ad un giusto processo.

23.3.2012

2.

TAGHIPOUR Reza

Luogo di nascita: Maragheh (Iran)

Data di nascita: 1957

Ministro dell'informazione e della comunicazione. In qualità di ministro dell'informazione, è uno degli alti funzionari responsabili della censura e del controllo delle attività su Internet, come pure di tutte le forme di comunicazione (in particolare, telefoni cellulari). I dati personali, i messaggi elettronici e le comunicazioni dei prigionieri politici vengono usati durante gli interrogatori.

Più volte, dalle ultime elezioni presidenziali e durante le manifestazioni in piazza sono state interrotte le linee mobili, compresi i messaggi da telefoni cellulari, sono stati oscurati i canali televisivi satellitari ed è stato sospeso, o quantomeno rallentato, Internet a livello locale.

23.3.2012

3.

KAZEMI Toraj

 

Colonnello della polizia delle tecnologie e comunicazioni, ha annunciato di recente una campagna di reclutamento di hacker governativi per meglio controllare le informazioni su Internet e nuocere ai siti "nocivi".

23.3.2012

4.

LARIJANI Sadeq

Luogo di nascita: Najaf (Iraq)

Data di nascita: 1960 o agosto 1961

Capo della magistratura, al quale spetta autorizzare e approvare tutte le condanne per reati qisas (per i quali è prevista la pena del taglione), hudud (reati contro Dio) e ta'zir (reati contro lo Stato). Sono comprese le condanne che comportano la pena di morte, la flagellazione e l'amputazione. Al riguardo, ha firmato di persona numerose condanne a morte in violazione delle norme internazionali, fra cui condanne per lapidazione (16 persone sono attualmente in attesa di lapidazione), esecuzioni per impiccagione, esecuzione di minori ed esecuzioni in pubblico, durante le quali, ad esempio, i prigionieri vengono appesi a un ponte davanti a migliaia di persone. Ha inoltre autorizzato condanne a pene corporali, quali amputazioni e versamento di acido negli occhi delcondannato. Da quando Sadeq Larijani è in carica, si è verificato un netto aumento di arresti arbitrari di prigionieri politici, difensori dei diritti umani e minoranze. Dal 2009 sono inoltre aumentate drasticamente le esecuzioni. Sadeq Larijani è inoltre responsabile della sistematica inosservanza del diritto a un equo processo nei procedimenti giudiziari iraniani.

23.3.2012

5.

MIRHEJAZI Ali

 

Vice capo dell'Ufficio della Guida suprema e capo della sicurezza. Appartenente alla cerchia ristretta della Guida suprema, è responsabile di aver ideato la repressione delle proteste, in atto dal 2009.

23.3.2012

6.

SAEEDI Ali

 

Rappresentante della Guida suprema in seno ai Pasdaran dal 1995, dopo una carriera militare trascorsa presso i servizi di intelligence dei Pasdaran. Questo incarico ufficiale ne fa l'anello di collegamento indispensabile tra gli ordini provenienti dall'Ufficio della Guida suprema e l'apparato repressivo dei Pasdaran.

23.3.2012

7.

RAMIN Mohammad-Ali

Luogo di nascita: Dezful (Iran)

Data di nascita: 1954

Principale responsabile della censura in qualità di vice ministro incaricato della stampa fino al dicembre 2010, è stato direttamente responsabile della chiusura di numerosi organi di stampa riformisti (Etemad, Etemad-e Melli, Shargh, ecc.), della chiusura del Sindacato indipendente della stampa e dell'intimidazione o arresto di giornalisti.

23.3.2012

8.

MORTAZAVI Seyyed Solat

Luogo di nascita: Meibod (Iran)

Data di nascita: 1967

Vice ministro dell'interno per gli affari politici. Responsabile di essere a capo della repressione delle persone che si esprimono in difesa dei loro diritti legittimi, compresa la libertà di espressione.

23.3.2012

9.

REZVANI Gholomani

 

Vice governatore di Rasht. Responsabile di gravi violazioni del diritto a un giusto processo.

23.3.2012

10.

SHARIFI Malek Ajdar

 

Capo della magistratura nell'Azerbaigian orientale. Responsabile di gravi violazioni del diritto a un giusto processo.

23.3.2012

11.

ELAHI Mousa Khalil

 

Procuratore di Tabriz. Responsabile di dirigere la commissione di gravi violazioni dei diritti dell'uomo per quanto attiene al diritto a un giusto processo.

23.3.2012

12.

FARHRADI Ali

 

Procuratore di Karaj. Responsabile di aver chiesto la pena capitale per un minorenne, in grave violazione dei diritti umani.

23.3.2012

13.

REZVANMANESH Ali

 

Procuratore. Responsabile di aver chiesto la pena capitale per un minorenne, in grave violazione dei diritti umani.

23.3.2012

14.

RAMEZANI Gholamhosein

 

Comandante del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (IRGC) per l'intelligence. Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani contro persone che si esprimono in difesa dei loro diritti legittimi, compresa la libertà di espressione. A capo del dipartimento responsabile dell'arresto e della tortura di blogger/giornalisti.

23.3.2012

15.

SADEGHI Mohamed

 

Colonnello e addetto al reparto tecnico e di cyber intelligence dell'IRGC. Responsabile dell'arresto e della tortura di blogger/giornalisti.

23.3.2012

16.

JAFARI Reza

 

Capo della procura speciale per la cibercriminalità. Incaricato di arrestare, detenere e perseguire blogger e giornalisti.

23.3.2012

17.

RESHTE-AHMADI Bahram

 

Vice procuratore a Teheran. A capo della procura di Evin. Responsabile di negare ai difensori dei diritti umani e ai prigionieri politici l'esercizio di diritti, quali il diritto di visita e altri diritti dei detenuti.

23.3.2012


ALLEGATO II

Il testo seguente è aggiunto come allegato III al regolamento (UE) n. 359/2011:

«ALLEGATO III

Elenco del materiale di cui all’articolo 1 bis che potrebbe essere usato per la repressione interna

1.

Armi da fuoco, munizioni e accessori connessi:

1.1

armi da fuoco non sottoposte ad autorizzazione dai punti ML 1 e ML 2 dell’elenco comune delle attrezzature militari;

1.2

munizioni specificamente progettate per le armi da fuoco elencate al punto 1.1 e loro componenti appositamente progettati;

1.3

congegni di mira non sottoposti ad autorizzazione dall’elenco comune delle attrezzature militari.

2.

Bombe e granate non sottoposte ad autorizzazione dall’elenco comune delle attrezzature militari.

3.

Veicoli:

3.1

veicoli equipaggiati con un cannone ad acqua, appositamente progettati o modificati a fini antisommossa;

3.2

veicoli specificamente progettati o modificati per essere elettrificati onde respingere gli assalitori;

3.3

veicoli specificamente progettati o modificati per rimuovere barricate, incluse apparecchiature da costruzione con protezione balistica;

3.4

veicoli specificamente progettati per il trasporto dei detenuti e/o degli imputati in custodia preventiva;

3.5

veicoli specificamente progettati per installare barriere mobili;

3.6

componenti per i veicoli di cui ai punti da 3.1 a 3.5, specificamente progettati a fini antisommossa.

Nota 1

Questo punto non sottopone ad autorizzazione i veicoli specificamente progettati a fini antincendio.

Nota 2

Ai fini del punto 3.5 il termine “veicoli” include i rimorchi.

4.

Sostanze esplosive e attrezzature collegate:

4.1

apparecchi e dispositivi specificamente progettati per provocare esplosioni con mezzi elettrici o non elettrici, compresi gli apparecchi di innesco, i detonatori, gli ignitori, gli acceleranti di esplosione e le corde di detonazione e i relativi componenti appositamente progettati, tranne quelli appositamente progettati per un impiego commerciale specifico, ossia per l’attivazione o il funzionamento mediante esplosione di altre attrezzature o dispositivi la cui funzione non è l’innesco di un’esplosione (ad esempio, gonfiatori degli air bag per autoveicoli, limitatori di tensione o azionatori antincendio a sprinkler);

4.2

cariche esplosive a taglio lineare non sottoposte ad autorizzazione dall’elenco comune delle attrezzature militari;

4.3

altri esplosivi non sottoposti ad autorizzazione dall’elenco comune delle attrezzature militari e sostanze collegate:

a)

amatolo;

b)

nitrocellulosa (contenente oltre il 12,5% di azoto);

c)

nitroglicole;

d)

tetranitrato di pentaeritrite (PETN);

e)

cloruro di picrile;

f)

2,4,6 trinitrotoluene (TNT).

5.

Apparecchiature protettive non sottoposte ad autorizzazione dal punto ML 13 dell’elenco comune delle attrezzature militari:

5.1

giubbotto antiproiettile per la protezione da armi da fuoco e/o da taglio;

5.2

elmetti con protezione balistica e/o protezione da antiframmentazione, elmetti antisommossa, scudi antisommossa e scudi balistici.

Nota: questo punto non sottopone ad autorizzazione:

le apparecchiature specificamente progettate per attività sportive;

le apparecchiature specificamente progettate per esigenze di sicurezza sul lavoro.

6.

Simulatori, diversi da quelli sottoposti ad autorizzazione dal punto ML 14 dell’elenco comune delle attrezzature militari, per la formazione nell’uso delle armi da fuoco, e software appositamente progettato.

7.

Apparecchiature per la visione notturna e la registrazione di immagini termiche e amplificatori d’immagine, diversi da quelli sottoposti ad autorizzazione dall’elenco comune delle attrezzature militari.

8.

Filo spinato tagliente.

9.

Coltelli militari, coltelli e baionette da combattimento con lama eccedente in lunghezza i 10 cm.

10.

Apparecchiature di fabbricazione specificamente progettate per gli articoli di cui al presente elenco.

11.

Tecnologia specifica per lo sviluppo, la fabbricazione o l’uso degli articoli di cui al presente elenco.»


ALLEGATO III

Il testo seguente è aggiunto come allegato IV al regolamento (UE) n. 359/2011:

“ALLEGATO IV

Apparecchiature, tecnologie e software di cui agli articoli 1 ter e 1 quater

Nota generale

Fatto salvo il contenuto del presente allegato, quest’ultimo non si applica a:

a)

apparecchiature, tecnologie o software che figurano nell’allegato I del regolamento (CE) n. 428/2009 del Consiglio (1) o nell’elenco comune delle attrezzature militari o

b)

software che sono progettati per essere installati dall’utilizzatore senza ulteriore significativa assistenza da parte del fornitore e che sono generalmente disponibili al pubblico in quanto venduti direttamente, senza restrizioni, nei punti di vendita al dettaglio, in uno dei seguenti modi:

i)

al banco;

ii)

per corrispondenza;

iii)

mediante transazione elettronica o

iv)

su ordinazione telefonica o

c)

software che sono di pubblico dominio.

Le categorie A, B, C, D e E fanno riferimento alle categorie di cui al regolamento (CE) n. 428/2009.

Per “apparecchiature, tecnologie e software” ai sensi dell’articolo 1 ter si intende quanto segue:

A.

Elenco delle apparecchiature

apparecchiature di ispezione approfondita di pacchetti

apparecchiature di intercettazione delle reti, incluse le apparecchiature di gestione delle intercettazioni (IMS) e le apparecchiature di link intelligence per la conservazione dei dati

apparecchiature di controllo delle radiofrequenze

apparecchiature di interferenze di reti e satelliti

apparecchiature di infezione a distanza

apparecchiature di riconoscimento/trattamento vocale

apparecchiature di intercettazione e controllo IMSI (2), MSISDN (3), IMEI (4) e TMSI (5)

apparecchiature di intercettazione e controllo tattici SMS (6), GSM (7), GPS (8), GPRS (9), UMTS (10), CDMA (11) e PSTN (12)

apparecchiature di intercettazione e controllo DHCP (13), SMTP (14) e GTP (15)

apparecchiature di riconoscimento morfologico e di analisi morfologica

apparecchiature forensi a distanza

apparecchiature di motori di trattamento semantico

apparecchiature WEP e WPA di violazione di codici

apparecchiature di intercettazione per protocollo VoIP proprietario e standard

B.

Non utilizzato

C.

Non utilizzato

D.

“Software” per lo “sviluppo”, la “produzione” o l’“utilizzazione” delle apparecchiature specificate sopra in A.

E.

“Tecnologie” per lo “sviluppo”, la “produzione” o l’“utilizzazione” delle apparecchiature specificate sopra in A.

Le apparecchiature, le tecnologie e i software di queste categorie rientrano nell’ambito di applicazione del presente allegato solo nella misura in cui rispondono alla descrizione generale di “sistemi di intercettazione e controllo di internet e delle comunicazioni telefoniche e satellitari”.

Ai fini del presente allegato, per “controllo” si intende l’acquisizione, l’estrazione, la decodificazione, la registrazione, il trattamento, l’analisi e l’archiviazione del contenuto di una chiamata o dei dati della rete.”


(1)  Regolamento (CE) n. 428/2009 del Consiglio, del 5 maggio 2009, che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell’intermediazione e del transito di prodotti a duplice uso (GU L 134 del 29.5.2009, pag. 1).

(2)  IMSI sta per “International Mobile Subscriber Identity” (identità utente mobile internazionale). Si tratta di un codice di identificazione unico per ciascun dispositivo di telefonia mobile, che è integrato nella carta SIM e consente di identificare quest’ultima tramite le reti GSM e UMTS.

(3)  MSISDN sta per “Mobile Subscriber Integrated Services Digital Network Number” (numero di rete digitale integrata nei servizi dell’abbonato mobile). È un numero unico per l’identificazione di un abbonamento ad una rete mobile GSM o UMTS. In altri termini, è il numero di telefono attribuito alla carta SIM di un telefono mobile e pertanto identifica un abbonato mobile nonché l’IMSI, ma per instradare le chiamate tramite l’abbonato.

(4)  IMEI sta per “International Mobile Equipment Identity” (identificatore internazionale apparecchiature mobili). È un numero, solitamente unico, che permette di identificare i telefoni mobili GSM, WCDMA e IDEN e alcuni telefoni satellitari. Di solito si trova stampato all’interno dello scomparto della batteria del telefono. L’intercettazione (telefonica) può essere specificata mediante il suo numero IMEI nonché l’IMSI e l’MSISDN.

(5)  TMSI sta per “Temporary Mobile Subscriber Identity” (identità utente mobile temporanea). Si tratta dell’identità più comunemente trasmessa tra telefono mobile e rete.

(6)  SMS sta per “Short Message System” (servizio di messaggi brevi).

(7)  GSM sta per “Global System for Mobile Communications” (sistema mondiale di comunicazioni mobili).

(8)  GPS sta per “Global Positioning System” (sistema di localizzazione globale via satellite).

(9)  GPRS sta per “General Package Radio Service” (sistema di trasmissione radio a pacchetto).

(10)  UMTS sta per “Universal Mobile Telecommunication System” (sistema universale di comunicazioni mobili).

(11)  CDMA sta per “Code Division Multiple Access” (accesso multiplo a divisione di codice).

(12)  PSTN sta per “Public Switch Telephone Networks” (rete telefonica pubblica commutata).

(13)  DHCP sta per “Dynamic Host Configuration Protocol” (protocollo di configurazione dinamica tramite host).

(14)  SMTP sta per “Simple Mail Transfer Protocol” (protocollo semplice per il trasferimento di posta).

(15)  GTP sta per “GPRS Tunneling Protocol” (protocollo di tunneling per GPRS).


ALLEGATO IV

L’allegato II del regolamento (UE) n. 359/2011 è sostituito dal testo seguente:

“ALLEGATO II

Siti web per informazioni sulle autorità competenti e indirizzo per le notifiche alla Commissione europea

BELGIO

http://www.diplomatie.be/eusanctions

BULGARIA

http://www.mfa.bg/en/pages/view/5519

REPUBBLICA CECA

http://www.mfcr.cz/mezinarodnisankce

DANIMARCA

http://um.dk/da/politik-og-diplomati/retsorden/sanktioner/

GERMANIA

http://www.bmwi.de/BMWi/Navigation/Aussenwirtschaft/Aussenwirtschaftsrecht/embargos.html

ESTONIA

http://www.vm.ee/est/kat_622/

IRLANDA

http://www.dfa.ie/home/index.aspx?id=28519

GRECIA

http://www1.mfa.gr/en/foreign-policy/global-issues/international-sanctions.html

SPAGNA

http://www.maec.es/es/MenuPpal/Asuntos/Sanciones%20Internacionales/Paginas/Sanciones_%20Internacionales.aspx

FRANCIA

http://www.diplomatie.gouv.fr/autorites-sanctions/

ITALIA

http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Europea/Deroghe.html

CIPRO

http://www.mfa.gov.cy/sanctions

LETTONIA

http://www.mfa.gov.lv/en/security/4539

LITUANIA

http://www.urm.lt/sanctions

LUSSEMBURGO

http://www.mae.lu/sanctions

UNGHERIA

http://www.kulugyminiszterium.hu/kum/hu/bal/Kulpolitikank/nemzetkozi_szankciok/

MALTA

http://www.doi.gov.mt/EN/bodies/boards/sanctions_monitoring.asp

PAESI BASSI

http://www.rijksoverheid.nl/onderwerpen/internationale-vrede-en-veiligheid/sancties

AUSTRIA

http://www.bmeia.gv.at/view.php3?f_id=12750&LNG=en&version=

POLONIA

http://www.msz.gov.pl

PORTOGALLO

http://www.min-nestrangeiros.pt

ROMANIA

http://www.mae.ro/node/154

SLOVENIA

http://www.mzz.gov.si/si/zunanja_politika_in_mednarodno_pravo/zunanja_politika/mednarodna_varnost/omejevalni_ukrepi/

SLOVACCHIA

http://www.foreign.gov.sk

FINLANDIA

http://formin.finland.fi/kvyhteistyo/pakotteet

SVEZIA

http://www.ud.se/sanktioner

REGNO UNITO

www.fco.gov.uk/competentauthorities

Indirizzo per le notifiche alla Commissione europea

Commissione europea

Servizio degli strumenti di politica estera (FPI)

Ufficio EEAS 02/309

B-1049 Bruxelles/Brussel (Belgio)

E-mail: relex-sanctions@ec.europa.eu”.


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/37


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 265/2012 DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che attua l'articolo 8 bis, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 765/2006 relativo a misure restrittive nei confronti della Bielorussia

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (CE) n. 765/2006 (1), in particolare l'articolo 8 bis, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

Il 18 maggio 2006 il Consiglio ha adottato il regolamento (CE) n. 765/2006.

(2)

Tenuto conto della gravità della situazione in Bielorussia, altre persone ed entità dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti a misure restrittive che figura nell'allegato IB del regolamento (CE) n. 765/2006.

(3)

È opportuno aggiornare le informazioni relative ad una persona figurante nell'elenco di cui all'allegato IB del regolamento (CE) n. 765/2006.

(4)

È opportuno modificare di conseguenza l'allegato IB del regolamento (CE) n. 765/2006,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L'allegato IB del regolamento (CE) n. 765/2006 è modificato come indicato nell'allegato I del presente regolamento.

Articolo 2

Le persone e le entità elencate nell’allegato II del presente regolamento sono aggiunte all’allegato IB del regolamento (CE) n. 756/2006.

Articolo 3

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 134 del 20.5.2006, pag. 1.


ALLEGATO I

La voce relativa alla persona sottoindicata è sostituita dalla seguente:

 

Nome

Traslitterazione della grafia bielorussa

Traslitterazione della grafia russa

Nome

(grafia bielorussa)

Nome

(grafia russa)

Luogo e data di nascita

Carica

1.

Mazouka, Anzhalika Mikhailauna

Mazovko, Anzhelika Mikhailovna

(Mazovka Anzhelika Mikhailovna)

Мазоўка Анжалiка Мiхайлаўна

Мазовкo Анжелика Михайловна

(Мазовкa Анжелика Михайловна)

 

Giudice presso il tribunale del distretto Sovetski di Minsk. Nel 2010-2011 ha comminato pene detentive a rappresentanti della società civile per le loro proteste pacifiche nei seguenti casi:

a)

14.7.2011, Bussel Alyaksandr, 10 giorni di carcere;

b)

14.7.2011, Krukowski Syarhey, 8 giorni di carcere;

c)

14.7.2011, Kantsin Yahor, 10 giorni di carcere;

d)

7.7.2011, Sukhanossik Vyachaslaw, 8 giorni di carcere;

e)

21.12.2010, Nyanakhaw Andrey, 15 giorni di carcere;

f)

20.12.2010, Myslivets Ihar, 15 giorni di carcere;

g)

20.12.2010, Vilkin Alyaksey, 12 giorni di carcere;

h)

20.12.2010, Kharitonaw Paval, 12 giorni di carcere.

Ha ripetutamente comminato pene detentive a persone coinvolte in proteste pacifiche e pertanto è responsabile della repressione della società civile e dell'opposizione democratica in Bielorussia.


ALLEGATO II

Persone e entità di cui all'articolo 2

Persone

 

Nome

Traslitterazione della grafia bielorussa

Traslitterazione della grafia russa

Nome

(grafia bielorussa)

Nome

(grafia russa)

Data e luogo di nascita

Carica

1.

Chyzh, Iury Aliaksandravich

(Chyzh, Yury Aliaksandravich)

Chizh, Iuri Aleksandrovich

(Chizh, Yuri Aleksandrovich)

ЧЫЖ, Юрый Аляксандравiч

ЧИЖ, Юрий Александрович

Luogo di nascita: Soboli, Bierezowskij Rajon, Brestkaja Oblast (Соболи, Березовский район, Брестская область)

Data di nascita 28.03.1963

Passaporto n.: SP 0008543 (validità attuale incerta).

Iury Chyzh fornisce sostegno finanziario al regime di Lukashenko tramite la sua holding LLC Triple che è attiva in numerosi settori dell'economia bielorussa, comprese le attività derivanti dalle aggiudicazioni e concessioni pubbliche del regime. Le cariche sportive assunte, in particolare presidente del consiglio di amministrazione della squadra di calcio della Dynamo Minsk e presidente della federazione bielorussa di wrestling, confermano la sua associazione al regime.

2.

Anatoly Ternavsky

Анатолий Тернавский

 

Data di nascita: 1950

Persona vicina ai membri della famiglia del presidente Lukashenko; sponsor del club sportivo del presidente.

Le attività di Ternavsky nel settore del petrolio e dei prodotti petroliferi attestano le sue strette relazioni con il regime, tenendo conto del monopolio di Stato nel settore della raffinazione del petrolio e del fatto che solo varie persone sono autorizzate a operare nel settore del petrolio. La sua società Univest-M è uno dei due più importanti esportatori di petrolio privati in Bielorussia.

3.

Zhuk Alena Siamionauna

(Zhuk Alena Syamionauna)

Zhuk Elena Semenovna

(Zhuk Yelena Semyonovna)

Жук Алена Сямёнаўна

Жук Елена Семеновна

 

Giudice presso il tribunale del distretto Pervomayskij di Vitsebsk. Il 24 febbraio 2012, ha condannato Syarhei Kavalenka, considerato prigioniero politico dall'inizio del febbraio 2012, a due anni e un mese di prigione per violazione della sospensione condizionale. E' direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani perché ha negato a Syarhei Kavalenka il diritto a un processo equo. A Syarhei Kavalenka è stata inflitta in precedenza una sospensione condizionale della pena per aver issato una bandiera bianca-rossa-bianca storica vietata a Vitsebsk. La successivacondanna pronunciata da Alena Zhuk è stata sproporzionatamente dura data la natura del reato e non è stata conforme al codice penale della Bielorussia. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

4.

Lutau Dzmitry Mikhailavich

Lutov Dmitri Mikhailovich

(Lutov Dmitry Mikhailovich)

Лутаў Дзмiтрый Мiхайлавiч

Лутов Дмитрий Михайлович

 

Procuratore durante il processo di Syarhei Kavalenka che è stato condannato a due anni e un mese di prigione per violazione della sospensione condizionale. In precedenza a Syarhei Kavalenka era stata inflitta una sospensione condizionale della pena per avere issato una bandiera bianca-rossa-bianca, simbolo dell'opposizione, sull'albero di Natale a Vitsebsk. La condanna successiva inflitta dal giudice incaricato del caso è stata sproporzionatamente dura, data la natura del reato, e non è stata conforme al codice penale della Bielorussia. Le azioni di Lutau hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

5.

Atabekau Khazalbek Bakhtibekavich

Atabekov Khazalbek Bakhtibekovich

Атабекаў Хазалбек Бактiбекавiч

Атабеков Хазалбек Баxтибекович

(Атабеков Кхазалбек Баxтибекович)

 

Colonnello, comandante di una brigata speciale di truppe interne nel sobborgo Uruchie di Minsk. Ha comandato la sua unità durante la repressione della manifestazione di protesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010 dove è stato fatto ricorso ad un uso eccessivo della forza. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

6.

Charnyshou Aleh

Chernyshev Oleg A.

Чарнышоў Алег

Черышев Олег А

 

Colonnello, incaricato dell'unità antiterrorista dell'unità "Alpha" del KGB. Ha partecipato di persona al trattamento inumano e degradante degli attivisti dell'opposizione presso il centro di detenzione del KGB di Minsk dopo la repressione della manifestazione di protestapost-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

7.

Arlau Aliaksey

(Arlau Aliaksei)

Arlau Aliaksandr Uladzimiravich

Orlov Aleksei

(Orlov Alexey)

Orlov Aleksandr Vladimirovich

(Orlov Alexandr Vladimirovich)

Apлaў Аляксей

Apлaў Аляксандр Уладзiмiравiч

Opлов Алексей

Opлов Александр Владимирович

 

Colonnello, capo del centro di detenzione del KGB di Minsk. E' stato personalmente responsabile delle pene o dei trattamenti crudeli, inumani o degradanti di coloro che sono stati fermati nelle settimane e nei mesi dopo la repressione della manifestazione di protesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

8.

Sanko Ivan Ivanavich

Sanko Ivan Ivanovich

Санько Iван Iванавiч

Санько Иван Иванович

 

Maggiore, investigatore di alto livello del KGB. Ha svolto indagini che hanno compreso il ricorso a elementi di prova falsificati contro gli attivisti dell'opposizione presso il centro di detenzione del KGB di Minsk dopo la repressione della manifestazione di protesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010. Le sue azioni hanno costituito una palese violazione dei diritti umani negando il diritto a un processo equo e degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

9.

Traulka Pavel

Traulko Pavel

Траулька Павел

Траулько Павел

 

Tenente colonnello, ex agente segreto del controspionaggio militare del KGB (attualmente capo del servizio stampa del comitato investigativo della Bielorussia recentemente costituito). Ha falsificato elementi di prova e ha usato le minacce al fine di estorcere le confessioni degli attivisti dell'opposizione presso il centro di detenzione del KGB di Minsk dopo la repressione della manifestazione di protesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010. E' stato direttamente responsabile dell'uso di pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti e della negazione del diritto a unprocesso equo. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

10.

Sukhau Dzmitri Viachaslavavich

(Sukhau Dzimitry Vyachyaslavavich)

Sukhov Dmitri Vyacheslavovich

(Sukhov Dmitry Viacheslavovich)

Сухаў Дзмiтрi Вячаслававiч

Сухов Дмитрий Вячеславович

 

Tenente colonnello, agente segreto del controspionaggio militare del KGB, ha falsificato le prove e ha usato le minacce al fine di estorcere le confessioni degli attivisti dell'opposizione presso il centro di detenzione del KGB a Minsk dopo la repressione della manifestazione di protesta a Minsk il 19 dicembre 2010. E' direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani fondamentali dei prigionieri politici e degli attivisti dell'opposizione mediante l'uso eccessivo della forza esercitata contro di loro. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

11.

Alinikau Siarhei Aliaksandravich

(Alinikau Siarhey Alyaksandravich)

Aleinikov Sergei Aleksandrovich

Алиникаў Сяргей Аляксандравич

Алeйникoв Сергей Aлександрович

 

Maggiore, capo dell'unità operativa della colonia penitenziaria IK-17 a Shklov, ha messo sotto pressione i prigionieri politici negando i loro diritti alla corrispondenza e agli incontri, ha emesso ordini al fine di assoggettarli ad un regime penale più severo, a perquisizioni e li ha minacciati al fine di estorcere le confessioni. E' stato direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani dei prigionieri politici e degli attivisti dell'opposizione usando eccessivamente la forza contro di loro. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

12.

Shamionau Vadzim Iharavich

Shamenov Vadim Igorevich

(Shamyonov Vadim Igorevich)

Шамёнаў Вадзiм Iгаравiч

Шамёнов Вадим Игоревич

 

Capitano, capo dell'unità operativa della colonia penitenziaria IK-17 a Shklov. Ha messo sotto pressione i prigionieri politici negando i loro diritti alla corrispondenza, e li ha minacciati al fine di estorcere le confessioni. Direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani dei prigionieri politici e degli attivisti dell'opposizione mediante l'uso di pene o di trattamenti crudeli, inumani o degradanti.Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.


Entità

 

Nome

Traslitterazione della grafia bielorussa

Traslitterazione della grafia russa

Nome

(grafia bielorussa)

Nome

(grafia russa)

Informazioni identificative

Motivi

1.

LLC Delovaya Set

ООО Деловая сеть

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

2.

CJSC Sistema investicii i inovacii

ЗАО Системы инвестиций и инноваций

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

3.

PUC Sen-Ko

ЧУП Сен-Ко

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

4.

PUC BT Invest

ЧУП БТ Инвест

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

5.

The Spirit and Vodka Company Aquadiv

Малиновщизненский спиртоводочный завод Аквадив

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

6.

Beltekh Holding

Белтех Холдинг

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

7.

Spetspriborservice

Спецприборсервис

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

8.

Tekhnosoyuzpribor

Техносоюзприбор

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

9.

LLC Triple

ООО ТРАЙПЛ

 

Pobediteley Avenue 51/2, Room 15 220035 Minsk

Республика Беларусь, 220035 Минск, проспект Победителей, дом 51, корпус 2, помещение 15

Holding di Iury Chyzh. Iury Chyzh fornisce sostegno finanziario al regime di Lukashenko, in particolare tramite la sua holding LLC Triple.

10.

JLLC Neftekhimtrading

СООО НефтеХимТрейдинг

 

Registrato nel 2002, Minsk

Controllata di LLC Triple.

11.

CJSC Askargoterminal

ЗАО Аскарготерминал

 

 

Controllata di LLC Triple.

12.

LLC Triple Metal Trade

ООО Трайплметаллтрейд

 

 

Controllata di LLC Triple.

13.

JSC Berezovsky KSI

ОАО Березовский комбинат силикатных изделий

 

 

Controllata di LLC Triple.

14.

JV LLC Triple-Techno

СП ООО Трайпл-Техно

 

 

Controllata di LLC Triple.

15.

JLLC Variant

СООО Вариант

 

 

Controllata di LLC Triple.

16.

JLLC Triple-Dekor

СООО Трайпл-Декор

 

 

Controllata di LLC Triple.

17.

JCJSC QuartzMelProm

СЗАО Кварцмелпром

 

 

Controllata di LLC Triple.

18.

JCJSC Altersolutions

СЗАО Альтерсолюшнс

 

 

Controllata di LLC Triple.

19.

JCJSC Prostoremarket

СЗАО Простомаркет

 

 

Controllata di LLC Triple.

20.

JLLC AquaTriple

СП ООО Акватрайпл

 

 

Controllata di LLC Triple.

21.

LLC Rakowski browar

ООО Ракаўскi бровар

 

 

Controllata di LLC Triple.

22.

MSSFC Logoysk

ГСОК Логойск

 

 

Controllata di LLC Triple.

23.

Triple-Agro ACC

Трайпл-Агро

 

 

Controllata di LLC Triple.

24.

CJCS Dinamo-Minsk

ЗАО ФК Динамо-Минск

 

 

Controllata di LLC Triple.

25.

JLLC Triplepharm

СООО Трайплфарм

 

 

Controllata di LLC Triple.

26.

LLC Triple-Veles

ООО Трайплфарм

 

 

Controllata di LLC Triple.

27.

Univest-M

Юнивест

 

 

Entità controllata da Anatoly Ternavsky.

28.

FLLC Unis Oil

ИООО Юнис Ойл

 

 

Controllata di Univest-M.

29.

JLLC UnivestStroyInvest

СООО ЮнивестСтройИнвест

 

 

Controllata di Univest-M.


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/45


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 266/2012 DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che attua l'articolo 32, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 36/2012, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Siria

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il regolamento (UE) n. 36/2012 del Consiglio, del 18 gennaio 2012, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Siria (1), in particolare l'articolo 32, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

Il 18 gennaio 2012 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 36/2012.

(2)

Tenuto conto della gravità della situazione in Siria e conformemente alla decisione di esecuzione 2012/172/PESC del Consiglio (2), che attua la decisione 2011/782/PESC (3), relativa a misure restrittive nei confronti della Siria, altre persone dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità o degli organismi soggetti a misure restrittive riportato nell'allegato II del regolamento (UE) n. 36/2012.

(3)

Inoltre, dovrebbero essere modificate le voci riguardanti determinate persone inserite nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità o degli organismi soggetti a misure restrittive riportato nell'allegato II del regolamento (UE) n. 36/2012,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Le persone elencate nell'allegato I del presente regolamento sono aggiunte all'elenco riportato nell'allegato II del regolamento (UE) n. 36/2012.

Articolo 2

Nell'allegato II del regolamento (UE) n. 36/2012, le voci riguardanti le persone elencate nell'allegato II del presente regolamento sono sostituite con le voci figuranti nell'allegato II del presente regolamento.

Articolo 3

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 16 del 19.1.2012, pag. 1.

(2)  Cfr. pag. 103 della presente Gazzetta ufficiale.

(3)   GU L 319 del 2.12.2011, pag. 56.


ALLEGATO I

Persone ed entità di cui all'articolo 1

A.   Persone

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

Anisa Al Assad

(alias Anisah Al Assad)

Nata nel 1934

Cognome da nubile: Makhlouf

Madre del presidente Al-Assad. Date le strette relazioni personali e le intrinseche relazioni finanziarie con il presidente siriano Bashar Al Assad, trae vantaggio dal regime siriano ed è ad esso associata.

23.3.2012

2.

Bushra Al Assad

(alias Bushra Shawkat)

Nata il 24.10.1960

Sorella di Bashar al Assad e moglie di Asif Shawkat, vice capo di stato maggiore per la sicurezza e il riconoscimento.

Date le strette relazioni personali e le intrinseche relazioni finanziarie con il presidente siriano Bashar Al Assad e con altre figure centrali del regime siriano, trae vantaggio dal regime ed è ad esso associata.

23.3.2012

3.

Asma Al Assad (alias Asma Fawaz Al Akhras)

Nata l'11.08.1975

Luogo di nascita: Londra, UK

Numero di passaporto: 707512830; scadenza: 22/9/2020

Cognome da nubile: Al Akhras

Moglie di Bashar Al Assad. Date le strette relazioni personali e le intrinseche relazioni finanziarie con il presidente siriano Bashar Al Assad, trae vantaggio dal regime siriano ed è ad esso associata.

23.3.2012

4.

Manal Al Assad (alias Manal Al Ahmad)

Nato il 2.2.1970

Luogo di nascita: Damasco

Numero di passaporto (siriano): 0000000914

Cognome da nubile: Al Akhras

Moglie di Maher Al Assad, in quanto tale trae vantaggio dal regime e vi è strettamente associata.

23.3.2012

5.

Imad Mohammad Deeb Khamis

Nato il 1o agosto 1961

Luogo di nascita: vicino a Damasco

Ministro dell'energia elettrica. Responsabile dell'utilizzo delle interruzioni della fornitura di elettricità come metodo di repressione.

23.3.2012

6.

Omar Ibrahim Ghalawanji

Nato nel 1954

Luogo di nascita: Tartus

Ministro degli enti locali. Responsabile delle autorità amministrative locali, in quanto tale responsabile della repressione esercitata dalle autorità locali nei confronti della popolazione civile.

23.3.2012

7.

Joseph Suwaid

Nato nel 1958

Luogo di nascita: Damasco

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

8.

Ghiath Jeraatli

Nato nel 1950

Luogo di nascita: Salamiya

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

9.

Hussein Mahmoud Farzat

Nato nel 1957

Luogo di nascita: Hama

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

10.

Yousef Suleiman Al-Ahmad

Nato nel 1956

Luogo di nascita: Hasaka

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

11.

Hassan al-Sari

Nato il 1953

Luogo di nascita: Hama

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

12.

Mazen al-Tabba

Nato l'1.1.1958

Luogo di nascita: Damasco

Numero di passaporto (siriano): 004415063; scadenza: 6.5.2015

Socio d'affari di Ihab Makhlouf e Nizar al-Assad (inserito nell'elenco il 23/8/2011); titolare, insieme a Rami Makhlouf, della società di cambio Al-Diyar lil-Saraafa, che sostiene la politica della Banca centrale siriana.

23.3.2012


B.   Entità

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

Syrian Petroleum company

Indirizzo: Dummar Province, Expansion Square, Island 19-Building 32

P.O. BOX: 2849 or 3378

Tel.: 00963-11-3137935 o 3137913

Fax: 00963-11-3137979 o 3137977

E-mail: spccom2@scs-net.org o

spccom1@scs-net.org

Sito web: www.spc.com.sy

Sito web: www.spc-sy.com

Società petrolifera statale. Fornisce sostegno finanziario al regime siriano

23.3.2012

2.

Mahrukat Company (Società siriana per lo stoccaggio e la distribuzione dei prodotti petroliferi)

Sede: Damasco - Al Adawi st., Petroleum building

Fax: 00963-11/4445796

Tel.: 00963-11/44451348 - 4451349

E-mail: mahrukat@net.sy

Sito web:http://www.mahrukat.gov.sy/indexeng.php

Società petrolifera statale. Fornisce sostegno finanziario al regime siriano

23.3.2012


ALLEGATO II

Persone di cui all’articolo 2

 

Nome

Informazioni sull'identità

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

Tarif Akhras

Nato il 2 giugno 1951 a Homs, Siria.

Passaporto siriano n. 0000092405

Imprenditore di spicco che trae vantaggio dal regime e che lo sostiene. Fondatore del gruppo Akhras (materie prime, commercio, lavorazione e logistica) ed ex presidente della Camera di commercio di Homs. Stretti rapporti d’affari con la famiglia del presidente Al-Assad. Membro del Consiglio direttivo della Federazione delle camere di commercio siriane. Ha messo a disposizione edifici industriali e residenziali per campi di detenzione improvvisati e fornito sostegno logistico al regime (autobus e veicoli per il trasporto di carri armati).

2.9.2011

2.

Issam Anbouba

Nato nel 1952 a Homs, Siria

Presidente della Anbouba for Agricultural Industries Co.; fornisce sostegno finanziario al regime siriano.

2.9.2011

3.

Ra’if Al-Quwatly (alias Ri’af Al-Quwatli, alias Raeef Al-Kouatly)

 

Socio d'affari di Maher Al-Assad e responsabile della gestione di alcuni suoi interessi commerciali; fonte di finanziamenti per il regime.

23.6.2011

4.

Bassam Sabbagh

Nato il 24 agosto 1959 a Damasco. Indirizzo: Kasaa, via Anwar al Attar, stabile al Midani, Damasco.

Passaporto siriano n. 004326765, emesso il 2 novembre 2008, valido fino al novembre 2014.

Consulente giuridico, finanziario e amministrativo degli affari di Rami Makhlouf e di Khaldoun Makhlouf. Socio di Bashar al-Assad nel finanziamento di un progetto immobiliare a Laodicea. Fornisce sostegno finanziario al regime.

14.11.2011

5.

Mohamed Hamcho

Nato il 20 maggio 1966;

passaporto n. 002954347

Uomo d’affari siriano e agente locale di varie società straniere; collaboratore di Maher al-Assad, di cui gestisce parte degli interessi finanziari ed economici; in quanto tale, fonte di finanziamenti per il regime.

23.5.2011

6.

El-Tel Co. (alias El-Tel Middle East Company)

Indirizzo: Dair Ali Jordan Highway, P.O. Box 13052, Damasco – Siria.

Tel: +963-11-2212345.

Numero di fax: +963-11-44694450.

Indirizzo di posta elettronica: sales@eltelme.com.

Sito internet: www.eltelme.com

Produzione e fornitura di torri di comunicazione e di trasmissione e di altre apparecchiature per l'esercito siriano.

23.9.2011

7.

Rami Makhlouf

Nato a Damasco il 10 luglio 1969,

passaporto n. 454224

Uomo d’affari siriano; cugino del presidente Bashar Al-Assad; controlla il fondo d’investimento Al Mahreq, Bena Properties, Cham Holding Syriatel, Souruh Company e a questo titolo finanzia e sostiene il regime.

9.5.2011

8.

Ihab (alias Ehab, Iehab) Makhlouf

Nato a Damasco il 21 gennaio 1973;

passaporto n. N002848852

Presidente di Syriatel, che versa il 50% dei suoi utili al governo siriano attraverso il suo contratto di licenza a tale titolo.

23.5.2011


DECISIONI

24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/49


DECISIONE 2012/166/PESC DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

a sostegno delle attività svolte dall'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 26, paragrafo 2,

considerando quanto segue:

(1)

Il 12 dicembre 2003 il Consiglio europeo ha adottato la strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa («strategia dell'UE»), che nel capitolo III contiene un elenco di misure per combattere tale proliferazione.

(2)

La strategia dell'UE sottolinea il ruolo cruciale della convenzione sulle armi chimiche («CWC») e dell'OPCW per liberare il mondo dalle armi chimiche. Nell'ambito della strategia dell'UE, l'Unione si è impegnata ad operare per l'adesione universale ai principali trattati e accordi in materia di disarmo e non proliferazione, tra i quali la CWC. Gli obiettivi della strategia dell'UE sono complementari a quelli perseguiti dall'OPCW, nel contesto della responsabilità di quest'ultima per l'attuazione della CWC.

(3)

Il 22 novembre 2004 il Consiglio ha adottato l'azione comune 2004/797/PESC sul sostegno alle attività svolte dall'OPCW nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (1) e, dopo la sua scadenza, l'azione comune 2005/913/PESC (2), che a sua volta è stata seguita dall’azione comune 2007/185/PESC (3). L'azione comune 2007/185/PESC è stata seguita dalla decisione 2009/569/PESC (4), la quale ha cessato di produrre effetti il 3 dicembre 2011.

(4)

L'Unione deve continuare a fornire siffatta assistenza intensiva e mirata all'OPCW nel contesto dell'attuazione pratica del capitolo III della strategia dell'UE. Si rendono necessarie ulteriori attività che promuovano la piena attuazione della CWC, come anche attività che migliorino la preparazione degli Stati parte della CWC («Stati parte») a prevenire e rispondere agli attacchi con sostanze chimiche tossiche, la cooperazione internazionale nel settore delle attività chimiche e la capacità dell'OPCW di adattarsi agli sviluppi nel settore scientifico e tecnologico. Le misure connesse con l'universalizzazione della CWC dovrebbero continuare ad essere adattate e mirate al numero in diminuzione di Stati che non aderiscono alla CWC,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1.   Al fine di dare applicazione immediata e pratica ad alcuni elementi della strategia dell'UE, l'Unione sostiene le attività svolte dall'OPCW, con i seguenti obiettivi:

potenziare le capacità degli Stati parte nell’ottemperare agli obblighi previsti dalla CWC,

migliorare la preparazione degli Stati parte a prevenire e rispondere agli attacchi con sostanze chimiche tossiche,

rafforzare la cooperazione internazionale nel settore delle attività chimiche,

sostenere la capacità dell'OPCW di adattarsi agli sviluppi nel settore scientifico e tecnologico,

promuovere l’universalità incoraggiando gli Stati non parte ad aderire alla CWC.

2.   In detto contesto, le attività svolte per i progetti dell’OPCW a cui l'Unione fornisce sostegno, che sono conformi alle misure previste dalla strategia dell’UE, sono le seguenti:

 

Progetto I: Attuazione a livello nazionale, verifica e universalità

Attività:

Visite bilaterali di assistenza tecnica

Corsi di formazione per gli operatori doganali sugli aspetti tecnici del regime dei trasferimenti della CWC

Sovvenzioni alle autorità nazionali

Strumento di eLearning per le autorità nazionali/i soggetti interessati associati

Sensibilizzazione degli Stati non parte della CWC

Esercitazioni relative alle indagini sull'uso presunto

 

Progetto II: Cooperazione internazionale

Attività:

Corso di formazione per lo sviluppo di capacità analitiche

Sensibilizzazione dell'industria — CWC e Workshop sulla sicurezza dei processi chimici

 

Progetto III: Visite di rappresentanti del consiglio esecutivo dell'OPCW e di osservatori ad impianti di distruzione delle armi chimiche (CWDF)

Attività:

Visite a CWDF

 

Progetto IV: Scienza e tecnologia

Attività:

Riunioni del gruppo di lavoro del comitato scientifico consultivo

Cofinanziamento di un Workshop internazionale di scienza e tecnologia OPCW — Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC)

 

Progetto V: Preparazione degli Stati parte a prevenire e rispondere agli attacchi con sostanze chimiche

Attività:

Workshop regionali — Articolo X della CWC e questioni di cooperazione regionale nel settore dell’assistenza e della risposta di emergenza

Modulo comprendente esercizi di simulazione ed esercitazione pratica

L'OPCW quale piattaforma per rafforzare la sicurezza negli impianti chimici

 

Progetto VI: Programma per l’Africa

Attività:

Visite bilaterali di assistenza tecnica

Corsi di formazione per gli operatori doganali sugli aspetti tecnici del regime dei trasferimenti della CWC

Sensibilizzazione dell'industria — CWC e Workshop sulla sicurezza dei processi chimici

Corso di formazione per lo sviluppo di capacità analitiche

Workshop regionali — Articolo X della CWC e questioni di cooperazione regionale nel settore dell’assistenza e della risposta di emergenza

Progetto regionale di costruzione di capacità a lungo termine nel settore dell'assistenza e della protezione

In allegato figura una descrizione particolareggiata delle summenzionate attività svolte dall'OPCW a cui l'Unione fornisce sostegno.

Articolo 2

1.   L'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (AR) è responsabile dell'attuazione della presente decisione.

2.   All'attuazione tecnica dei progetti di cui all'articolo 1, paragrafo 2, provvede il segretariato tecnico dell'OPCW («segretariato tecnico»). Esso svolge i suoi compiti sotto la responsabilità e il controllo dell'AR. A tal fine l'AR conclude gli accordi necessari con il segretariato tecnico.

Articolo 3

1.   L'importo di riferimento finanziario per l'esecuzione dei progetti di cui all'articolo 1, paragrafo 2, è pari a 2 140 000 EUR.

2.   Le spese finanziate con l'importo di cui al paragrafo 1 sono gestite secondo le procedure e le norme applicabili al bilancio generale dell'Unione.

3.   La Commissione vigila sulla corretta gestione delle spese di cui al paragrafo 1. A tal fine essa conclude un accordo di finanziamento con il segretariato tecnico. L'accordo prevede che il segretariato tecnico garantisca al contributo dell'Unione una visibilità commisurata alla sua entità.

4.   La Commissione si adopera per concludere l'accordo di finanziamento di cui al paragrafo 3 non appena possibile successivamente al 23 marzo 2012. Essa informa il Consiglio di ogni difficoltà in tale procedimento e della data di conclusione dell'accordo.

Articolo 4

L'AR riferisce al Consiglio in merito all'attuazione della presente decisione sulla scorta di rapporti periodici stilati dal segretariato tecnico. Su tali rapporti dell'AR si basa la valutazione del Consiglio. La Commissione fornisce informazioni sugli aspetti finanziari dei progetti di cui all'articolo 1, paragrafo 2.

Articolo 5

1.   La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

2.   La presente decisione cessa di produrre effetti 24 mesi dopo la data della conclusione dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 3, paragrafo 3. Tuttavia, essa cessa di produrre effetti sei mesi dopo la sua entrata in vigore se il predetto accordo di finanziamento non è concluso entro tale termine.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 349 del 25.11.2004, pag. 63.

(2)   GU L 331 del 17.12.2005, pag. 34.

(3)   GU L 85 del 27.3.2007, pag. 10.

(4)   GU L 197 del 29.7.2009, pag. 96.


ALLEGATO

Sostegno dell'Unione alle attività svolte dall'OPCW nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa

Progetto I:   Attuazione a livello nazionale, verifica e universalità

Obiettivo:

Potenziare la capacità degli Stati parte nell'ottemperare agli obblighi derivanti loro dalla CWC e incoraggiare gli Stati non parte della CWC ad una migliore comprensione dei vantaggi derivanti dall’adesione alla CWC e da una maggiore partecipazione alle attività dell’OPCW.

Scopi:

Scopo 1 — Gli Stati parte compiono progressi:

nell'ottemperare ai requisiti di attuazione a livello nazionale ai sensi dell'articolo VII della CWC

nel soddisfare i requisiti in materia di dichiarazioni e di dichiarazioni sulle ispezioni ai sensi dell’articolo VI della CWC,

nel gestire le proprie autorità nazionali con maggiore efficacia,

nel facilitare la formazione di base delle autorità nazionali,

nel prepararsi alle indagini sull'uso presunto ai sensi degli articoli IX e X della CWC.

Scopo 2 — Gli Stati non parte della CWC partecipano maggiormente alle attività dell’OPCW e migliorano la loro comprensione della CWC e dei relativi vantaggi.

Risultati:

Risultato 1

Le autorità nazionali hanno rafforzato la capacità di elaborare la legislazione nazionale di attuazione e sono in grado di presentare legislazione per adozione.

Gli operatori doganali hanno rafforzato la capacità di individuare i prodotti chimici pertinenti ai fini della CWC e di presentare accurati trasferimenti di dati di prodotti chimici classificati alle autorità nazionali.

Le autorità nazionali hanno rafforzato la capacità di comunicare con l'OPCW e presentare documentazione e dichiarazioni all'OPCW.

Il personale delle autorità nazionali ha rafforzato la capacità di comprendere e attuare i principi di base della CWC e di sfruttare con maggiore efficacia sotto il profilo dei costi le opportunità di formazione diretta.

Gli Stati parte hanno una conoscenza migliore delle indagini sull'uso presunto e delle ispezioni su sfida quali strumenti fondamentali di cui possono servirsi per fornire assistenza e/o acclarare eventuali inosservanze della CWC.

Gli Stati parte ricevono assicurazioni sulla disponibilità del segretariato tecnico a condurre indagini sull'uso presunto e ispezioni su sfida.

Risultato 2

Gli Stati non parte della CWC sono maggiormente coinvolti nelle attività dell'OPCW e vantano una migliore comprensione dei vantaggi derivanti dall'adesione alla CWC.

Attività:

 

Visite bilaterali di assistenza tecnica: il sostegno agli Stati parte sarà fornito mediante visite di assistenza tecnica concepite caso per caso e condotte in modo da fornire un’assistenza mirata a soddisfare le esigenze espresse nelle richieste avanzate dagli Stati parte. La natura di tale sostegno includerà iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione attraverso workshop di sensibilizzazione nazionali, corsi di formazione specializzati, assistenza all’elaborazione della legislazione nazionale di attuazione e misure correlate, e argomenti connessi all’industria ai sensi dell’articolo VI della CWC. In funzione degli obiettivi queste visite presupporranno un lavoro coordinato con la partecipazione — di volta in volta — del segretariato tecnico-ufficio supporto all'attuazione, dell'ufficio di consulenza legale, dell'ufficio dichiarazioni e dell'ufficio verifiche dell'industria.

 

Formazione degli operatori doganali sugli aspetti tecnici del regime dei trasferimenti della CWC: sostegno agli operatori doganali è stato fornito nel quadro dell'azione comune 2005/913/PESC, dell'azione comune 2007/185/PESC e della decisione 2009/569/PESC. In base all’esperienza acquisita, la sensibilizzazione degli operatori doganali sarà attuata attraverso corsi di formazione intesi a migliorare la raccolta e la trasmissione alle autorità nazionali dei dati sulle importazioni ed esportazioni dei prodotti chimici classificati. I corsi di formazione a livello regionale e subregionale offriranno dimostrazioni ed esercitazioni dirette e pratiche. Un corso regionale si terrà nella regione dell'America latina e dei Caraibi, mentre un corso subregionale si terrà nella regione asiatica. I corsi saranno tenuti dall'ufficio di supporto all'attuazione del segretariato tecnico con la consulenza tecnica dell'ufficio dichiarazioni.

 

Sovvenzioni alle autorità nazionali: le autorità nazionali degli Stati parte in via di sviluppo incontrano spesso difficoltà a far pienamente fronte agli obblighi derivanti dalla CWC per mancanza di attrezzature di base (computer da tavolo, stampanti, software, fotocopiatrici, ecc.). Se si forniscono loro le attrezzature per ufficio essenziali, le autorità nazionali potranno raggiungere un livello più elevato di efficienza e professionalità nell'attuazione della CWC. L'offerta di attrezzature sarà inoltre usata come incentivo alle autorità nazionali affinché si adoperino maggiormente per attuare la CWC, in particolare se la disponibilità delle attrezzature sarà condizionata al raggiungimento di taluni obiettivi predefiniti.

Gli obiettivi saranno definiti caso per caso ed in consultazione con gli Stati parte interessati.

 

Strumento di eLearning per le autorità nazionali/i soggetti interessati associati: per ottimizzare le opportunità di formazione diretta, agli Stati parte saranno offerti i moduli base e generici della formazione OPCW ad uso delle autorità nazionali in formato elettronico e nella traduzione in tutte le lingue ufficiali dell'Organizzazione (arabo, cinese, inglese, francese, spagnolo e russo). Saranno pertanto sviluppati cinque moduli di eLearning basati su materiale esistente presso il segretariato tecnico ricorrendo ai servizi di un fornitore commerciale. Le presentazioni utilizzate attualmente, che saranno convertite in strumenti di eLearning, vertono sugli aspetti seguenti:

visione d'insieme della CWC,

introduzione all'OPCW,

la CWC articolo per articolo,

CWC: tabelle 1, 2 e 3,

gestione efficace delle autorità nazionali.

 

Sensibilizzazione degli Stati non parte della CWC: i rappresentanti di Stati non parte della CWC che sono nella posizione di influenzare le azioni nazionali riguardanti l’adesione/ratifica e quelli direttamente coinvolti in questioni rilevanti ai fini della CWC saranno patrocinati affinché possano partecipare ai diversi programmi organizzati dal Servizio per la cooperazione e l’assistenza internazionale (International Cooperation and Assistance Division, ICA). Questi programmi includeranno workshop regionali per le autorità nazionali degli Stati parte e workshop regionali per le autorità doganali. Se necessario, si patrocineranno anche funzionari del servizio relazioni esterne del segretariato tecnico, per consentire loro di partecipare a tali riunioni in modo da instaurare i contatti e l’interazione necessari con i partecipanti patrocinati degli Stati non parte della CWC. Inoltre, e ove necessario, sono altresì previste visite e accordi specifici con il coinvolgimento di Stati non parte della CWC nel quadro del programma di sostegno a tali Stati della CWC.

 

Esercitazioni relative alle indagini sull'uso presunto: dall'entrata in funzione della CWC il segretariato tecnico, spesso in cooperazione con gli Stati parte, ha condotto una serie di esercitazioni relative agli articoli IX e X della CWC, comprese quelle concernenti le indagini sull'uso presunto (IAU) e le ispezioni su sfida (CI). Sebbene molte esperienze acquisite con le esercitazioni CI si applichino alle IAU e viceversa, non è mai stato intrapreso un esame globale. In tale esame completo le esperienze e le relazioni di valutazione scaturite dalle esercitazioni IAU e CI (sia di simulazione che sul campo) saranno analizzate e si terrà un workshop, che riunirà gli esperti coinvolti in tali esercitazioni per condividere le migliori pratiche e riversare le informazioni pertinenti nelle esercitazioni future, soprattutto in ordine alle indagini sull'uso presunto.

Progetto II:   Cooperazione internazionale

Obiettivi:

Potenziare lo sviluppo economico e tecnologico mediante la cooperazione internazionale nel settore chimico per attività i cui scopi non sono vietati dalla CWC

Promuovere la missione dell'OPCW e gli obiettivi della CWC mediante un coinvolgimento più assiduo degli Stati parte nelle iniziative di cooperazione internazionale per l'uso pacifico della chimica

Scopi:

Scopo 1 — Rafforzare la capacità dei laboratori a finanziamento pubblico negli Stati parte con economie in via di sviluppo o in transizione di attuare la CWC nel settore degli usi pacifici della chimica.

Scopo 2 — Assistere gli Stati parte con economie in via di sviluppo o in transizione nel potenziamento degli approcci alla gestione della sicurezza chimica nelle piccole e medie imprese del settore chimico.

Risultati:

Risultato 1 — Miglioramento del livello di competenza tecnica dei laboratori a finanziamento pubblico degli Stati parte con economie in via di sviluppo o in transizione nel settore dell’analisi dei prodotti chimici connessi all'attuazione nazionale della CWC e nell’applicazione pacifica della chimica utilizzando metodi analitici moderni, segnatamente la gascromatografia (GC) e la gascromatografia/spettrometria di massa (GC-MS).

Risultato 2 — Migliori livelli di competenza e comprensione tra il personale delle piccole e medie imprese, i rappresentanti delle associazioni industriali e le autorità nazionali o istituzioni governative degli Stati parte con economie in via di sviluppo o in transizione per quanto riguarda le pratiche di gestione della sicurezza dei processi.

Attività:

 

Corso di formazione per lo sviluppo di capacità analitiche: nel corso, della durata di due settimane, ai partecipanti saranno impartite una formazione teorica ed esperienza pratica in GC e GC-MS. Fra i temi trattati figurano i seguenti: hardware; convalida e ottimizzazione del sistema; individuazione di guasti, problemi e simili; preparazione di campioni ambientali; analisi GC/GC-MS di tali campioni per i prodotti chimici connessi alla CWC. Ai partecipanti sarà inoltre impartita una formazione pratica intensiva nella preparazione di diverse matrici di campioni da analizzare mediante GC con rivelatori selettivi di elementi e con GC-MS nelle modalità della ionizzazione chimica e ionizzazione a impatto elettronico. I partecipanti saranno infine iniziati a una gamma di procedure di estrazione, purificazione e derivatizzazione. Il corso sarà realizzato con il sostegno di VERIFIN, insigne istituzione scelta mediante una procedura di gara trasparente, con la quale l'OPCW ha concluso un accordo quinquennale.

 

Sensibilizzazione dell’industria — Workshop su CWC e sicurezza dei processi chimici: questo workshop durerà due giorni e mezzo e tratterà, fra l'altro, i temi seguenti: sicurezza e protezione nell'industria chimica, strategie di gestione dei prodotti chimici, gestione della sicurezza dei processi chimici, migliori prassi industriali; introduzione al programma Responsible Care®.

Nella seduta di apertura sarà inoltre presentata una visione d'insieme della CWC e dei programmi di cooperazione internazionale. Si terrà un seminario regionale nella regione dell'America latina e dei Caraibi e, se necessario, sarà assicurata la traduzione in spagnolo.

Progetto III:   Visite di rappresentanti del consiglio esecutivo dell'OPCW e di osservatori a CWDF

Obiettivo:

Far avanzare e assicurare l'eliminazione delle scorte di armi chimiche e degli impianti di produzione, in funzione delle misure di verifica contenute nella CWC.

Scopi:

Scopo 1 — Gli Stati parte sono in grado di verificare i progressi realizzati nella distruzione completa delle scorte di armi chimiche e possono individuare e affrontare i relativi problemi al fine di pervenire rapidamente a tal fine.

Scopo 2 — Gli Stati parte confidano maggiormente nel fatto che siano avviate iniziative tangibili e concrete per pervenire alla distruzione completa delle scorte di armi chimiche da parte dei detentori.

Risultati:

Risultato 1 — Gli Stati parte comprendono meglio i problemi e le difficoltà tecniche in ordine alla distruzione delle armi chimiche.

Risultato 2 — Gli Stati parte confidano maggiormente nel fatto che siano avviate iniziative tangibili e concrete per pervenire alla distruzione completa delle scorte di armi chimiche.

Attività:

Visite a CWDF: finora hanno avuto luogo cinque visite: tre negli Stati Uniti d'America agli impianti situati a Anniston, Alabama (ottobre 2007), Pueblo, Colorado, e Umatilla, Oregon (maggio/giugno 2009), e Tooele e Pueblo (febbraio-marzo 2011) e due nella Federazione russa agli impianti situati a Shchuchye, nella regione di Kurganst (settembre 2008) e Pochep, regione di Bryansk (settembre 2010). Le visite finora effettuate si sono rivelate utili per affrontare questioni o preoccupazioni in relazione al programma dello Stato parte detentore finalizzato a ottemperare agli obblighi di distruzione delle proprie armi chimiche nei tempi prorogati convenuti. Se non sarà rispettato il termine ultimo, proroga inclusa, per la distruzione, si prevede che, a seguito di una nuova decisione della conferenza degli Stati parte, gli Stati parte in questione continuino ad accogliere visite agli impianti operativi di distruzione delle armi chimiche e agli impianti attualmente in costruzione fin quando la distruzione non sarà stata completata.

Progetto IV:   Scienza e tecnologia

Obiettivo:

Permettere al direttore generale dell'OPCW di formulare pareri e raccomandazioni alla conferenza degli Stati parte, al consiglio esecutivo dell'OPCW o agli Stati parte in ordine ai settori scientifici e tecnologici pertinenti per la CWC.

Scopi:

Scopo delle riunioni dei gruppi temporanei del comitato scientifico consultivo. Permettere al direttore generale di formulare pareri speciali per gli organi decisionali dell'OPCW e per gli Stati parte nei settori scientifici e tecnologici pertinenti per la CWC.

Scopo del workshop internazionale di scienza e tecnologia OPCW/IUPAC. Assistere il comitato scientifico consultivo nei preparativi per la redazione della relazione alla terza conferenza di riesame.

Risultati:

Risultato 1 — Pareri e raccomandazioni nei settori scientifici e tecnologici pertinenti per la CWC formulati dal comitato scientifico consultivo e trasmessi dagli Stati parte.

Risultato 2 — Stati parte aggiornati e meglio informati in merito ai settori scientifici e tecnologici pertinenti per la CWC.

Risultato 3 — Stati parte assistiti nella valutazione dell'impatto potenziale dei progressi scientifici e tecnologici sull'attuazione della CWC.

Attività:

 

Riunioni del gruppo di lavoro del comitato scientifico consultivo: nel 2012-13 si terranno due riunioni del gruppo temporaneo sulla convergenza di chimica e biologia e due riunioni di lavoro del gruppo temporaneo su istruzione e sensibilizzazione. L'obiettivo del gruppo temporaneo sulla convergenza di chimica e biologia è esaminare ulteriormente la convergenza delle due discipline e le potenziali implicazioni per la CWC, come raccomandato dal comitato scientifico consultivo nella sedicesima sessione. Il gruppo temporaneo valuterà tali implicazioni e formulerà raccomandazioni al comitato scientifico consultivo. Il comitato scientifico consultivo si avvarrà della valutazione e delle raccomandazioni nella stesura della relazione da presentare alla terza conferenza di riesame. L'obiettivo delle riunioni del gruppo temporaneo su istruzione e sensibilizzazione, non ancora costituito, sarà incentrato sui modi per sensibilizzare la comunità scientifica e sviluppare e rafforzare le relazioni tra di essa e l'OPCW.

 

Cofinanziamento del workshop internazionale di scienza e tecnologia OPCW-IUPAC: l'obiettivo del workshop è esaminare le tendenze e i progressi registrati in chimica, ingegneria chimica, scienze della vita e discipline connesse per valutarne l'influenza sull'attuazione della CWC. Il comitato scientifico consultivo si avvarrà della relazione presentata dal workshop per preparare la propria relazione riguardo alla valutazione dell'impatto degli sviluppi scientifici e tecnologici sul funzionamento della CWC.

La relazione sarà presentata, come contributo del direttore generale, alla terza conferenza di riesame della CWC che si terrà nel 2013. Il workshop internazionale di scienza e tecnologia OPCW-IUPAC fornirà un prezioso contributo per la preparazione della relazione del comitato scientifico consultivo in previsione della terza conferenza di riesame.

Progetto V:   Preparazione degli Stati parte a prevenire e rispondere agli attacchi con sostanze chimiche

Obiettivo:

Contribuire allo sviluppo di capacità degli Stati parte in termini di prevenzione, preparazione e risposta a un attacco terroristico con sostanze chimiche e migliorare la risposta a richieste di assistenza in caso di uso o minacciato di uso di sostanze chimiche.

Scopi:

Scopi dei workshop regionali:

Scopo 1 — Sensibilizzare maggiormente gli Stati parte all'importanza di presentare tempestivamente dichiarazioni complete sui programmi nazionali finalizzati alla protezione.

Scopo 2 — Accrescere il contributo degli Stati parte alla preparazione dell'OPCW a rispondere a domande di assistenza.

Scopo 3 — Incoraggiare gli Stati parte nelle regioni o subregioni a promuovere la creazione di reti regionali per migliorare il coordinamento della risposta alle emergenze dovute ad armi chimiche.

Scopi concernenti un modulo comprendente esercizi di simulazione ed esercitazioni pratiche.

Scopo 1 — Effettuare esercitazioni e valutare la prevenzione, preparazione e risposta, a livello nazionale, a un attacco terroristico con sostanze chimiche e sensibilizzare all'adozione di nuove misure volte a innalzare il livello di preparazione.

Scopo 2 — Effettuare esercitazioni e valutare il coordinamento della comunità internazionale nella prevenzione e risposta a un attacco terroristico con sostanze chimiche. Individuare potenziali lacune nel sostegno fornito da OPCW e altre organizzazioni internazionali agli Stati parte per la preparazione rispetto ad attacchi terroristici con sostanze chimiche.

Scopi concernenti l'OPCW quale piattaforma per rafforzare la sicurezza negli impianti chimici.

Scopo 1 — Sostenere i governi e le associazioni dell'industria chimica degli Stati parte beneficiari nella sensibilizzazione alla sicurezza chimica e nel miglioramento della stessa attraverso l'adozione di migliori pratiche.

Scopo 2 — Accrescere la sicurezza chimica negli Stati parte beneficiari impegnati nel processo migliorando la cooperazione tra tutti i soggetti interessati, comprese le autorità nazionali, l'industria chimica, le associazioni dell'industria chimica, la comunità scientifica e le ONG.

Scopo 3 — Aggiornare puntualmente gli Stati parte sui nuovi sviluppi nel campo della sicurezza chimica e delle relative migliori pratiche.

Risultati:

Risultati dei workshop regionali:

Risultato 1 — Gli Stati parte sono consapevoli dell'importanza di presentare tempestivamente dichiarazioni complete sui programmi nazionali finalizzati alla protezione.

Risultato 2 — Gli Stati parte sono maggiormente in grado di rispondere alle domande di assistenza dell'OPCW.

Risultato 3 — Maggiore sensibilizzazione degli Stati parte con economie in via di sviluppo o in transizione per quanto riguarda la necessità di promuovere la cooperazione in ordine alle emergenze dovute ad armi chimiche in caso di attacco.

Risultati dei moduli comprendenti esercizi di simulazione ed esercitazioni pratiche

Risultato 1 — Sviluppo di un modulo per la preparazione e lo svolgimento di esercizi di simulazione, improntato a flessibilità e adattabile alle situazioni che variano da Stato parte a Stato parte.

Risultato 2 — Rafforzare la preparazione alla prevenzione e alla risposta a attacchi terroristici con armi chimiche individuati dallo Stato parte che ospita l'esercizio di simulazione.

Risultato 3 — Migliorare la preparazione alla prevenzione e alla risposta a attacchi terroristici con armi chimiche individuati da altri Stati parte che partecipano all'esercizio di simulazione.

Risultato 4 — Migliorare la comprensione che le organizzazioni partecipanti hanno dei settori in cui un maggiore coordinamento può ridurre le lacune e nuove attività possono essere avviate.

Risultati delll'OPCW quale piattaforma per rafforzare la sicurezza negli impianti chimici

Risultato 1 — Sensibilizzazione dei beneficiari ai requisiti e migliori pratiche in materia di sicurezza chimica.

Risultato 2 — Divulgazione delle migliori pratiche in materia di sicurezza chimica tra gli Stati parte beneficiari, le rispettive associazioni industriali e altri soggetti interessati.

Risultato 3 — Documento di riflessione per eventuali misure di follow-up, con la partecipazione di autorità nazionali, scienziati, direttori di laboratorio e industria chimica, sulle migliori pratiche in materia di sicurezza chimica, con il supporto di materiale di formazione.

Risultato 4 — Pubblicazioni sulla sicurezza chimica per autorità nazionali e industria chimica/direttori di laboratorio, e sulle migliori pratiche in materia di sicurezza e protezione chimica.

Attività:

 

Workshop regionali — Articolo X della CWC e questioni di cooperazione regionale nel settore dell’assistenza e della risposta di emergenza: i workshop regionali sono intesi a stimolare la discussione e l'analisi di varie questioni relative all'assistenza e alla protezione, ponendo l'accento soprattutto su settori quali diritti e obblighi degli Stati parte a norma dell'articolo X della CWC, dichiarazioni sui programmi di protezione, importanza delle offerte di assistenza degli Stati parte, analisi dei punti deboli e dei problemi nell'articolo X e rassegna delle attività di protezione e assistenza nella regione. Gli Stati parte procederanno a presentazioni al fine di scambiare esperienze e buone pratiche. L'ufficio di assistenza e protezione organizzerà due workshop regionali a breve termine nella regione asiatica e nella regione dell'America latina e dei Caraibi.

 

Modulo comprendente esercizi di simulazione ed esercitazioni pratiche: l'attività è intesa a sviluppare le capacità degli Stati parte in materia di prevenzione, preparazione e risposta in caso di attacco terroristico con armi chimiche. Lo scenario di base dell'esercizio o dell'esercitazione sarà un attacco contro un impianto chimico o un mezzo che trasporta sostanze chimiche con conseguente fuoriuscita di sostanze chimiche tossiche. Le caratteristiche specifiche dello scenario da utilizzare durante l'esercizio di simulazione saranno adattate in base alle circostanze e alle necessità dello Stato parte che lo ospita. A tale fine saranno effettuati un inventario delle responsabilità nazionali, una rassegna delle procedure esistenti e una visita guidata della struttura o dell'impianto scelti per l'esercizio a livello nazionale prima dello svolgimento dell'esercizio di simulazione con partecipazione su scala regionale e internazionale. L'esercizio esaminerà il processo decisionale intergovernativo, lo scambio d'informazioni e la fornitura di assistenza tra le organizzazioni competenti nazionali e internazionali. Saranno svolti due esercizi di simulazione in due regioni diverse. Sarà inoltre messo a punto un modulo dettagliato per la preparazione e lo svolgimento di esercizi di simulazione su attacchi con sostanze chimiche tossiche, con il coinvolgimento di organismi regionali, nazionali e internazionali. L'attività sarà organizzata e coordinata dall'ufficio progetti speciali.

 

L'OPCW quale piattaforma per rafforzare la sicurezza negli impianti chimici: nella prima fase dell'attività saranno analizzati i ruoli e le funzioni che l'OPCW potrebbe assumere e le sinergie dell'organizzazione con i soggetti interessati nel settore della sicurezza chimica.

Avrà luogo un evento per discutere e diffondere le buone pratiche in materia di sicurezza e protezione chimica, il cui scopo sarà stimolare la discussione e l'analisi di questioni pratiche ed esperienze legate al potenziamento della sicurezza negli impianti chimici. I beneficiari potranno fruire dell'esperienza di altri partner internazionali nella promozione della sicurezza chimica e, più in generale, nell'assistenza fornita agli Stati per potenziarne le capacità in materia di prevenzione e preparazione rispetto alle minacce legate ad armi di distruzione di massa e relativi materiali. L'evento servirà inoltre per individuare opportunità e requisiti in relazione alle misure di monitoraggio necessarie per continuare ad aumentare la sicurezza chimica e per sviluppare l'OPCW come piattaforma di scambio in questo ambito.

Tra i risultati del progetto figureranno delle proposte pratiche sul modo in cui sviluppare ulteriormente l'OPCW come piattaforma per la cooperazione e il coordinamento nel settore della sicurezza chimica. L'attività sarà organizzata e coordinata dall'ufficio progetti speciali.

Progetto VI:   Programma per l’Africa

Obiettivo:

Potenziare la capacità degli Stati parte africani ad ottemperare agli obblighi previsti dalla CWC.

Scopi:

 

Scopo 1 — Gli Stati parte africani compiono progressi:

nell'ottemperare ai requisiti di attuazione a livello nazionale ai sensi dell'articolo VII della CWC,

nel soddisfare i requisiti in materia di dichiarazioni e di dichiarazioni sulle ispezioni ai sensi dell’articolo VI della CWC.

 

Scopo 2

Rafforzare la capacità dei laboratori a finanziamento pubblico negli Stati parte africani le cui economie in via di sviluppo o in transizione di attuare la CWC nel settore degli usi pacifici della chimica.

Potenziare gli approcci alla gestione della sicurezza chimica nelle piccole e medie imprese del settore chimico negli Stati parte africani con economie in via di sviluppo o in transizione.

 

Scopo 3

Sensibilizzare gli Stati parte africani all'importanza di presentare tempestivamente dichiarazioni complete sui programmi nazionali finalizzati alla protezione.

Accrescere il contributo degli Stati parte africani alla preparazione dell'OPCW a rispondere a domande di assistenza.

Incoraggiare gli Stati parte africani a stimolare la creazione di reti regionali nelle regioni o subregioni africane per migliorare il coordinamento della risposta alle emergenze dovute ad armi chimiche.

Incoraggiare gli Stati parte africani a instaurare un coordinamento e una cooperazione tra subregioni per la risposta alle emergenze chimiche.

Risultati:

Risultato 1

Le autorità nazionali negli Stati parte africani hanno rafforzato la capacità di elaborare la legislazione nazionale di attuazione e sono in grado di presentare legislazione per adozione.

Gli operatori doganali degli Stati parte africani hanno rafforzato la capacità di individuare i prodotti chimici pertinenti ai fini della CWC e di presentare accurati trasferimenti di dati su prodotti chimici classificati alle autorità nazionali.

Risultato 2

I laboratori a finanziamento pubblico degli Stati parte africani hanno migliorato il livello di competenza tecnica per analizzare i prodotti chimici connessi all'attuazione nazionale della CWC e ai fini dell'applicazione pacifica della chimica utilizzando metodi analitici moderni, segnatamente CG e GC/MS.

Il personale delle piccole e medie imprese, i rappresentanti delle associazioni industriali e le autorità nazionali/istituzioni governative degli Stati parte africani hanno migliorato i livelli di competenza e comprensione per quanto riguarda le pratiche di gestione della sicurezza dei processi.

Risultato 3

Gli Stati parte africani sono consapevoli dell'importanza di presentare tempestivamente dichiarazioni complete sui programmi nazionali finalizzati alla protezione.

Gli Stati parte africani sono maggiormente in grado di rispondere alle domande di assistenza dell'OPCW.

Maggiore sensibilizzazione degli Stati parte africani con economie in via di sviluppo o in transizione per quanto riguarda la necessità di promuovere la cooperazione in ordine alle emergenze dovute ad armi chimiche in caso di attacco.

Un gruppo di istruttori provenienti dagli Stati parte africani in grado di supportare il piano di risposta alle emergenze chimiche addestrando il personale di primo intervento.

Attività:

 

Visite bilaterali di assistenza tecnica: il sostegno agli Stati parte africani sarà fornito mediante visite di assistenza tecnica concepite caso per caso e condotte in modo da fornire un’assistenza mirata a soddisfare le esigenze espresse nelle richieste avanzate dagli Stati parte africani.

La natura del sostegno includerà iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione attraverso workshop di sensibilizzazione nazionali, corsi di formazione specializzati, assistenza all’elaborazione della legislazione nazionale di attuazione e misure correlate, e argomenti connessi all’industria ai sensi dell’articolo VI della CWC. In funzione degli obiettivi queste visite presupporranno un lavoro coordinato con la partecipazione — di volta in volta — del segretariato tecnico-ufficio supporto all'attuazione, dell'ufficio di consulenza legale, dell'ufficio dichiarazioni e dell'ufficio verifiche dell'industria.

 

Formazione degli operatori doganali sugli aspetti tecnici del regime dei trasferimenti della CWC: sostegno agli operatori doganali è stato fornito nel quadro dell'azione comune 2005/913/PESC, dell'azione comune 2007/185/PESC e della decisione 2009/569/PESC. In base all’esperienza acquisita, la sensibilizzazione degli operatori doganali sarà attuata attraverso corsi di formazione intesi a migliorare la raccolta e la trasmissione alle autorità nazionali dei dati sulle importazioni ed esportazioni dei prodotti chimici classificati. I corsi di formazione a livello subregionale negli Stati parte africani offriranno dimostrazioni ed esercitazioni dirette e pratiche. I corsi saranno tenuti dall'ufficio supporto all'attuazione con la consulenza tecnica dell'ufficio dichiarazioni.

 

Sensibilizzazione dell’industria – Workshop su CWC e sicurezza dei processi chimici: questo workshop durerà due giorni e mezzo e tratterà, fra l'altro, i temi seguenti: sicurezza e protezione nell'industria chimica, strategie di gestione delle sostanze chimiche, gestione della sicurezza dei processi chimici, migliori pratiche industriali e introduzione al programma Responsible Care®. Nella seduta di apertura sarà inoltre presentata una visione d'insieme della CWC e dei programmi di cooperazione internazionale. Sarà fornita la traduzione in francese.

 

Corso di formazione per lo sviluppo di capacità analitiche: nel corso, della durata di due settimane, ai partecipanti degli Stati parte africani saranno impartite una formazione teorica ed esperienza pratica in GC e GC-MS. Fra i temi trattati figurano i seguenti: hardware; convalida e ottimizzazione del sistema; individuazione di guasti, problemi e simili; preparazione di campioni ambientali; analisi GC/GC-MS di tali campioni per i prodotti chimici connessi alla CWC. Ai partecipanti sarà inoltre impartita una formazione pratica intensiva nella preparazione di diverse matrici di campioni da analizzare mediante GC con rivelatori selettivi di elementi e con GC-MS nelle modalità della ionizzazione chimica e ionizzazione a impatto elettronico.

I partecipanti saranno infine iniziati a una gamma di procedure di estrazione, purificazione e derivatizzazione.

Il corso sarà realizzato con il sostegno di VERIFIN, insigne istituzione scelta mediante una procedura di gara trasparente, con la quale l'OPCW ha concluso un accordo quinquennale. Il corso sarà in inglese.

 

Workshop regionale — Articolo X della CWC e questioni di cooperazione regionale nel settore dell’assistenza e della risposta di emergenza: il workshop regionale per gli Stati parte africani è inteso a stimolare la discussione e l'analisi di varie questioni relative all'assistenza e alla protezione, ponendo l'accento soprattutto su settori quali diritti e obblighi degli Stati parte a norma dell'articolo X della CWC, dichiarazioni sui programmi di protezione, importanza delle offerte di assistenza degli Stati parte, analisi dei punti deboli e dei problemi nell'articolo X della CWC e rassegna delle attività di protezione e assistenza nella regione. Gli Stati parte procederanno a presentazioni al fine di scambiare esperienze e buone prassi. L'attività sarà organizzata dall'ufficio assistenza e protezione.

 

Progetto regionale di costruzione di capacità a lungo termine nel settore dell'assistenza e della protezione: l'obiettivo principale di questa attività consisterà nello sviluppare un sistema di risposta di emergenza nazionale/regionale relativo alle armi chimiche, nel formare gli istruttori del personale di primo intervento e degli specialisti operanti in questo campo e nel fornire loro assistenza per la costituzione della squadra di intervento nazionale/regionale.

La squadra di intervento farà parte di una rete regionale capace di attivarsi in uno scenario di emergenza. Sarà realizzato un progetto di costruzione di capacità a lungo termine per gli Stati parte africani nelle sottoregioni dell'Africa meridionale o centrale (in francese per l'Africa centrale e in inglese per l'Africa meridionale).


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/60


DECISIONE DI ESECUZIONE 2012/167/PESC DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che attua la decisione 2011/486/PESC, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, gruppi, imprese ed entità in considerazione della situazione in Afghanistan

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 31, paragrafo 2,

vista la decisione 2011/486/PESC (1), in particolare l’articolo 5,

considerando quanto segue:

(1)

In data 1o agosto 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/486/PESC.

(2)

In data 29 novembre 2011, 6 gennaio 2012, 13 febbraio 2012, 1o marzo 2012 e 16 marzo 2012 il comitato istituito a norma del paragrafo 30 della risoluzione 1988 (2011) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha aggiornato l’elenco di persone, gruppi, imprese e entità soggetti alle misure restrittive.

(3)

È pertanto opportuno modificare di conseguenza l’allegato della decisione 2011/486/PESC,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L’allegato della decisione 2011/486/PESC è sostituito dal testo riportato nell’allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 199 del 2.8.2011, pag. 57.


ALLEGATO

«ALLEGATO

ELENCO DELLE PERSONE FISICHE E GIURIDICHE, DEI GRUPPI, DELLE IMPRESE E DELLE ENTITÀ DI CUI ALL'ARTICOLO 1

A.

Persone legate ai talibani

(1)

Abdul Baqi Haqqani Bashir Mohammad

Titolo: (a) Maulavi; Maulavi, b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore delle province di Khost e Paktika sotto il regime talibano; b) viceministro dell'informazione e della cultura sotto il regime talibano; c) Ministero degli affari esteri, servizi consolari sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1960. Luogo di nascita: a) Jalalabad, provincia di Nangarhar, Afghanistan; b) distretto di Shinwar, provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) membro dei talibani responsabile della provincia di Nangarhar nel 2008. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul Baqi è stato dapprima governatore delle province di Khost e Paktika, sotto il regime talibano. Successivamente è stato nominato viceministro dell'informazione e della cultura. Ha inoltre prestato servizio presso il Ministero degli affari esteri, servizi consolari del regime talibano.

Nel 2003, Abdul Baqi ha partecipato ad attività militari antigovernative nei distretti di Shinwar, Achin, Naziyan e Dur Baba della provincia di Nangarhar. A partire dal 2009, ha preso parte all'organizzazione di attività militanti nell'intera regione orientale, segnatamente nella provincia di Nangarhar e nella città di Jalalabad.

(2)

Abdul Qadeer Abdul Baseer (alias (a) Abdul Qadir (b) Ahmad Haji (c) Abdul Qadir Haqqani).

Titolo: a) Generale; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto militare, Ambasciata talibana di Islamabad, Pakistan. Data di nascita: 1964. Luogo di nascita: distretto di Surkh Rod, provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000974 (passaporto afgano). Altre informazioni: a) consulente finanziario del consiglio militare talibano di Peshawar e presidente della commissione finanziaria talibana di Peshawar; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel 2009, Abdul Qadeer Abdul Baseer è stato tesoriere dei talibani a Peshawar (Pakistan) e, all'inizio del 2010, consulente finanziario del consiglio militare talibano di Peshawar e presidente della commissione finanziaria talibana di Peshawar. Consegna personalmente i fondi della shura della dirigenza talibana a gruppi di talibani in tutto il Pakistan.

(3)

Amir Abdullah (alias Amir Abdullah Sahib)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: ex vicegovernatore talibano della provincia di Kandahar. Indirizzo: Karachi, Pakistan. Data di nascita: intorno al 1972. Luogo di nascita: provincia di Paktika, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si è recato in Kuwait, Arabia Saudita, Giamahiria araba libica ed Emirati arabi uniti per reperire fondi per i talibani; b) tesoriere di Abdul Ghani Baradar Abdul Ahmad Turk; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 20.7.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Amir Abdullah è stato tesoriere dell'alto dirigente talibano Abdul Ghani Baradar (TI.B.24.01) ed era l'ex vice del governatore talibano della provincia in Kandahar, Afghanistan. Amir Abdullah si è recato in Kuwait, Arabia Saudita, Libia ed Emirati arabi uniti per reperire fondi per i talibani. Ha inoltre favorito le comunicazioni per la dirigenza talibana ed ha coordinato riunioni ad alto livello nella dépendance per gli ospiti della sua residenza in Pakistan. Ha aiutato a stabilirsi in Pakistan numerosi membri di spicco dei talibani fuggiti dall'Afghanistan nel 2001.

(4)

Abdul Manan

Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto commerciale, Ambasciata talibana di Abu Dhabi, Emirati arabi uniti. Data di nascita: intorno al 1975. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul Manan è stato un alto comandante talibano nelle province di Paktia, Paktika e Khost nell'Afghanistan orientale. È stato inoltre incaricato di assicurare il passaggio dei combattenti talibani e delle armi alla frontiera afgano-pakistana.

(5)

Abdul Razaq Ekhtiyar Mohammad.

Titolo: a) Maulavi; b) Mawlana. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro del commercio sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1955-1958. Luogo di nascita: distretto di Shah Wali Kot, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 077513 (carta di identificazione nazionale (tazkira) emessa nel distretto di Paghman, provincia di Kabul, Afghanistan). Indirizzo: 2a strada, zona di Qalaie-e-Kashif, distretto numero 5, Kabul, Afghanistan. Altre informazioni: coinvolto nel traffico di droga. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

(6)

Abdul Wahab.

Titolo: Malawi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) addetto commerciale talibano a Riyadh, Arabia saudita; b) primo segretario, Ambasciata talibana di Islamabad, Pakistan. Data di nascita: intorno al 1973. Luogo di nascita: distretto di Khogyani, provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) nel 2010, membro della Quetta Shura talibana; b) sarebbe deceduto all'inizio del 2011 in Pakistan; c) apparteneva alla tribù dei Khogyani. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(7)

Abdul Rahman Agha.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: presidente del tribunale militare sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: a) afgana; b) pakistana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(8)

Abdul Wasay Mu’tasim Agha. (alias (a) Mutasim Aga Jan, (b) Agha Jan, (c) Abdul Wasay Agha Jan Motasem).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro delle finanze sotto il regime talibano. Data di nascita: a) 1961; b) intorno al 1968. Luogo di nascita: a) villaggio di Jelawur, distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) villaggio di Speerwan, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) è un talibano addetto al reperimento fondi, che si reca spesso negli Stati del Golfo; b) membro della commissione finanziaria del consiglio supremo dei talibani nel 2011; c) la sua famiglia è imparentata per matrimonio al Mullah Mohammed Omar; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) appartiene al gruppo etnico Sadat. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

(9)

Janan Agha (alias Abdullah Jan Agha).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Faryab (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1958, b) intorno al 1953. Luogo di nascita: Tirin Kot, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani e consigliere del Mullah Mohammed Omar nel giugno 2010; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene al gruppo etnico Sadat. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(10)

Sayed Mohammad Azim Agha (alias (a) Sayed Mohammad Azim Agha, (b) Agha Saheb).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: Direttore del Servizio visti e passaporti del Ministero dell'interno sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1966; b) intorno al 1969. Luogo di nascita: provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Il Servizio visti e passaporti, in cui lavorava Sayed Mohammad Azim Agha, faceva capo al Ministero dell'interno del regime talibano.

(11)

Sayyed Ghiassouddine Agha (alias (a) Sayed Ghiasuddin Sayed Ghousuddin, (b) Sayyed Ghayasudin, (c) Sayed Ghias).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dell'Haj e delle questioni religiose sotto il regime talibano; b) ministro dell'istruzione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1961. Luogo di nascita: distretto di Kohistan, provincia di Faryab, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile delle province di Faryab, Jawzjan, Sari Pul e Balkh, Afghanistan nel giugno 2010; b) coinvolto nel traffico di droga; c) membro del consiglio supremo dei talibani e del consiglio militare dei talibani nel dicembre 2009; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) appartiene al gruppo etnico Sadat. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Sayyed Ghiassouddine Agha è stato anche ministro dell'istruzione del regime talibano. Nel maggio 2007, era responsabile talibano della provincia afgana di Faryab. Si ritiene che sia coinvolto nel traffico di droga.

(12)

Mohammad Ahmadi.

Titolo: a) Mullah; b) Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) presidente della Banca centrale (Da Afghanistan Bank) sotto il regime talibano; b) ministro delle finanze sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Daman, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Kakar; c) è membro del consiglio supremo dei talibani. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(13)

Mohammad Shafiq Ahmadi.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Samangan (Afghanistan) sotto il regime talibano. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(14)

Ahmadullah (alias (a) Ahmadulla (b) Mohammad Ahmadullah).

Titolo: Qari. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della sicurezza (Intelligence) sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1975; b) intorno al 1965. Luogo di nascita: a) zona di Khogyani, distretto di Qarabagh, provincia di Ghazni, Afghanistan; b) distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) sarebbe deceduto nel dicembre 2001; b) apparteneva alla tribù dei Khogyani. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel 2003, Ahmadullah ha fornito ordigni esplosivi a militanti e ordinato loro di compiere attentati in Afghanistan.

(15)

Abdul Bari Akhund (alias (a) Haji Mullah Sahib (b) Zakir).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Helmand sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1953. Luogo di nascita: a) distretto di Baghran, provincia di Helmand, Afghanistan; b) distretto di Now Zad, provincia di Helmand, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel 2009; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù degli Alokozai; d) membro della dirigenza talibana nella provincia di Helmand, Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(16)

Ahmed Jan Akhundzada Wazir (alias (a) Haji Ahmad Jan, (b) Ahmed Jan Akhund).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro delle risorse idriche ed elettriche sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1953 e il 1958. Luogo di nascita: a) provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Tirin Kot, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio militare supremo dei talibani nel 2009; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(17)

Attiqullah Akhund.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'agricoltura sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1953. Luogo di nascita: distretto di Shah Wali Kot, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio militare supremo dei talibani e del consiglio supremo dei talibani nel giugno 2010; b) appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(18)

Hamidullah Akhund Sher Mohammad (alias (a) Janat Gul (b) Hamidullah Akhund).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo dell'Ariana Afghan Airlines sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1972 e il 1973. Luogo di nascita: a) villaggio di Sarpolad, distretto di Washer, provincia di Helmand, Afghanistan; b) distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Ghilzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(19)

Mohammad Hassan Akhund.

Titolo: a) Mullah; b) Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) primo vicepresidente del Consiglio dei ministri sotto il regime talibano; b) ministro degli affari sotto il regime talibano; c) governatore di Kandahar sotto il regime talibano; d) consigliere politico del Mullah Mohammed Omar. Data di nascita: a) tra il 1955 e il 1958; b) tra il 1945 e il 1950. Luogo di nascita: villaggio di Pashmul, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) è uno stretto collaboratore del Mullah Mohammed Omar; b) membro del consiglio supremo dei talibani nel dicembre 2009; c) appartiene alla tribù dei Kakar. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammad Hassan Akhund è uno stretto collaboratore di Mohammed Omar.

A metà 2009, Mohammad Hassan Akhund era un dirigente talibano di spicco. All'inizio del 2010 era uno dei comandanti talibani più attivi.

(20)

Mohammad Abbas Akhund.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della pubblica sanità sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: distretto di Khas Uruzgan, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani incaricato del comitato medico nel gennaio 2011; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù dei Barazkai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(21)

Mohammad Essa Akhund.

Titolo: a) Alhaj, b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro delle risorse idriche, dell'igiene e dell'energia elettrica sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: zona di Mial, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(22)

Ubaidullah Akhund (alias (a) Obaidullah Akhund, (b) Obaid Ullah Akhund). 0

Titolo: a) Mullah; b) Hadji; c) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della difesa sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) villaggio di Sangisar, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) è stato uno dei vice del Mullah Mohammed Omar; b) membro del consiglio supremo dei talibani, responsabile delle operazioni militari; c) arrestato nel 2007 e detenuto in Pakistan nel 2011; d) imparentato per matrimonio a Saleh Mohammad Kakar Akhtar Muhammad; e) appartiene alla tribù degli Alokozai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Ubaidullah Akhund è stato uno dei vice di Mohammed Omar e un membro della dirigenza talibana, responsabile delle operazioni militari.

(23)

Ahmad Jan Akhundzada Shukoor Akhundzada (alias (a) Ahmad Jan Akhunzada (b) Ahmad Jan Akhund Zada).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: Governatore delle province di Zabol e di Uruzgan sotto il regime talibano. Luogo di nascita: a) villaggio di Lablan, distretto di Dehrawood, provincia di Uruzgan, Afghanistan; b) distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Uruzgan, Afghanistan, all'inizio del 2007; b) cognato del Mullah Mohammed Omar; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

All'inizio del 2007, Ahmad Jan Akhunzada Shukoor Akhunzada era il membro dei talibani responsabile della provincia di Uruzgan.

(24)

Mohammad Eshaq Akhunzada (alias Mohammad Ishaq Akhund).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Laghman (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1958 e il 1963. Luogo di nascita: distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel 2008, Mohammad Eshaq Akhunzada è stato nominato comandante provinciale talibano della provincia afgana di Ghazni e vi era ancora attivo nel 2011.

(25)

Agha Jan Alizai (alias (a) Haji Agha Jan Alizai (b) Hajji Agha Jan (c) Agha Jan Alazai (d) Haji Loi Lala (e) Loi Agha).

Titolo: Haji. Data di nascita: a) 15.10.1963; b) 14.2.1973; c) 1967; d) intorno al 1957. Luogo di nascita: a) villaggio di Hitemchai, provincia di Helmand, Afghanistan; b) Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) ha diretto una rete di traffico di droga nella provincia di Helmand, Afghanistan; b) si è recato periodicamente in Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 4.11.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Agha Jan Alizai ha gestito una delle più imponenti reti di narcotraffico della provincia di Helmand (Afghanistan) ed ha finanziato i talibani in cambio di protezione delle sue attività di narcotraffico. Nel 2008 un gruppo di narcotrafficanti, fra cui Alizai, ha accettato di versare ai talibani un'imposta sui terreni coltivati a papaveri da oppio in cambio dell'accordo dei talibani ad organizzare il trasporto di materiale narcotico.

I talibani hanno accettato altresì di garantire la sicurezza dei narcotrafficanti e dei loro depositi in cambio della disponibilità dei trafficanti a dare rifugio e provvedere al trasporto dei combattenti talibani. Alizai è inoltre intervenuto nell'acquisto di armi per i talibani e si è recato periodicamente in Pakistan per incontrarvi alti dirigenti talibani. Ha altresì agevolato membri dei talibani nell'acquisizione di passaporti iraniani falsi che permettessero loro di recarsi in Iran a fini di addestramento. Nel 2009 ha fornito ad un comandante talibano il passaporto e i fondi necessari per recarsi in Iran.

(26)

Allah Dad Mati(alias (a) Allahdad, (b) Shahidwror, (c) Akhund).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dello sviluppo urbano sotto il regime talibano; b) presidente della Banca centrale (Da Afghanistan Bank) sotto il regime talibano; c) direttore delle Ariana Afghan Airlines sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1953; b) intorno al 1960. Luogo di nascita: distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) ha perso un piede nell'esplosione di una mina; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Allahdad, membro della tribù dei Nurzai di Spin Boldak, è stato nominato ministro dell'edilizia e delle politiche abitative dopo aver ricoperto altre cariche civili sotto il regime talibano.

(27)

Aminullah Amin Quddus (alias (a) Muhammad Yusuf (b) Aminullah Amin).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Saripul (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1973. Luogo di nascita: villaggio di Loy Karez, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel 2011; b) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(28)

Mohammad Sadiq Amir Mohammad.

Titolo: a) Alhaj, b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo dell'agenzia commerciale afgana di Peshawar, Pakistan. Data di nascita: 1934. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: SE 011252 (passaporto afgano). Altre informazioni: sarebbe deceduto. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nell'ottobre 2006, Mohammad Sadiq Amir Mohammad era membro del nuovo consiglio consultivo (majlis shura), la cui creazione sarebbe stata annunciata da Mohammed Omar.

(29)

Muhammad Taher Anwari (alias (a) Mohammad Taher Anwari, (b)Muhammad Tahir Anwari, (c) Mohammad Tahre Anwari).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) direttore degli affari amministrativi sotto il regime talibano; b) ministro delle finanze sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1961. Luogo di nascita: distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: appartiene alla tribù degli Andar. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

In qualità di direttore degli affari amministrativi del regime talibano, Muhammad Taher Anwari era posto sotto l'autorità del Consiglio dei ministri del regime talibano, il massimo livello della gerarchia talibana. È stato inoltre ministro delle finanze del regime talibano.

Era altresì incaricato di scrivere i discorsi di Mohammed Omar (TI.O.4.01), guida suprema dei talibani.

(30)

Arefullah Aref.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro delle finanze sotto il regime talibano; b) governatore della provincia di Ghazni sotto il regime talibano; c) governatore della provincia di Paktia sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: a) distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan; b) distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù degli Andar. 31.1.2001.

(31)

Sayed Esmatullah Asem (alias (a) Esmatullah Asem (b) Asmatullah Asem).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro per la prevenzione del vizio e la diffusione della virtù sotto il regime talibano; b) segretario generale della società della Mezzaluna rossa afgana (ARCS) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1967. Luogo di nascita: Qalayi Shaikh, distretto di Chaparhar, provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel maggio 2007; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) membro della shura dei talibani a Peshawar; d) responsabile dell'attività dei talibani afghani nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan nel 2008. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Al momento del suo inserimento nell'elenco, Sayed Esmatullah Asem era inoltre segretario generale della società della Mezzaluna rossa afgana (ARCS) sotto il regime talibano. Dal maggio 2007, è diventato membro della dirigenza talibana. Nel 2009 era anche membro di un consiglio regionale talibano.

Sayed Esmatullah Asem è stato al comando di un gruppo di combattenti talibani nel distretto di Chaparhar nella provincia afgana di Nangarhar. Comandante talibano nella provincia di Konar, ha inviato attentatori suicidi in varie province dell'Afghanistan orientale nel 2007.

Alla fine del 2008, Sayed Esmatullah Asem è stato incaricato di dirigere una base di sosta talibana nella zona di frontiera Afghanistan/ Pakistan.

(32)

Atiqullah.

Titolo: a) Haji, b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dei lavori pubblici sotto il regime talibano. Luogo di nascita: distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della commissione politica del consiglio militare supremo dei talibani nel 2010; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù dei Kakar. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Dopo la conquista di Kabul da parte dei talibani nel 1996, Atiqullah è stato nominato ad un posto di responsabilità a Kandahar. Nel 1999 o 2000 è stato nominato primo viceministro dell'agricoltura e poi viceministro dei lavori pubblici del regime talibano.

Dopo la caduta del regime talibano, Atiqullah è diventato ufficiale operativo dei talibani nell'Afghanistan meridionale. Nel 2008 è stato nominato vice del governatore talibano della provincia di Helmand (Afghanistan).

(33)

Azizirahman Abdul Ahad

Titolo: Mr. Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario dell'Ambasciata talibana di Abu Dhabi, Emirati arabi uniti. Data di nascita: 1972. Luogo di nascita: distretto di Shega, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 44323 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Altre informazioni: appartiene alla tribù degli Hotak. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(34)

Abdul Ghani Baradar Abdul Ahmad Turk (alias (a) Mullah Baradar Akhund (b) Abdul Ghani Baradar).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della difesa sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: villaggio di Yatimak, distretto di Dehrawood, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) arrestato nel febbraio 2010 e detenuto in Pakistan; b) richiesta di estradizione in Afghanistan in sospeso presso la Corte Suprema di Lahore, Pakistan al giugno 2011; c) appartiene alla tribù dei Popalzai; d) alto comandante militare dei talibani e membro del "Quetta Council" talibano nel maggio 2007. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel febbraio 2010, Abdul Ghani Baradar era un alto comandante militare dei talibani e membro della dirigenza talibana.

In qualità di viceministro della difesa del regime talibano, era considerato uno dei vice di Mohammed Omar (TI.O.4.01) e dirigeva la sezione affari militari dei talibani.

Membro di spicco della rete dei talibani, ha organizzato operazioni dei talibani contro il governo afgano e la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza, in stretta cooperazione con il ministro della difesa talibano, Ubaidullah Akhund (TI.A.22.01).

(35)

Shahabuddin Delawar

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: vicepresidente della Corte Suprema sotto il regime talibano. Data di nascita: a) 1957; b) 1953. Luogo di nascita: provincia di Logar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) vicedirettore dell'Ambasciata talibana a Riyadh, Arabia Saudita fino al 25 settembre 1998; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(36)

Dost Mohammad (alias Doost Mohammad)

Titolo: a) Mullah; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Ghazni sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1968 e il 1973. Luogo di nascita: villaggio di Nawi Deh, distretto di Daman, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) associato al Mullah Jalil Haqqani; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Dost Mohammad è stato altresì incaricato dalla dirigenza talibana di condurre operazioni militari a Angora, nella provincia di Nuristan, in Afghanistan.

Nel marzo 2010, Dost Mohammad era il governatore ombra dei talibani nella provincia di Nuristan e dirigeva una madrasa in cui reclutava combattenti.

(37)

Mohammad Azam Elmi (alias Muhammad Azami).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro delle miniere e dell'industria sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: distretto di Sayd Karam, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: sarebbe deceduto nel 2005. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(38)

Faiz.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo dei servizi d'informazione, Ministero degli affari esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1969. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(39)

Rustum Hanafi Habibullah (alias (a) Rostam Nuristani (b) Hanafi Sahib).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dei lavori pubblici sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: Dara Kolum, distretto di Do Aab, provincia di Nuristan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Nuristan, Afghanistan, nel maggio 2007; b) appartiene alla tribù dei Nuristani. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(40)

Gul Ahmad Hakimi.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto commerciale del Consolato generale talibano di Karachi, Pakistan. Data di nascita: 1964. Luogo di nascita: a) provincia di Logar, Afghanistan; b) provincia di Kabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Gul Ahmad Hakimi è stato anche direttore generale del dipartimento dell'insegnamento secondario presso il Ministero dell'istruzione a Kabul, prima di essere nominato a Karachi nel 1996.

(41)

Abdullah Hamad Mohammad Karim (alias al-Hammad)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: console generale, Consolato generale talibano di Quetta, Pakistan. Data di nascita: 1972. Luogo di nascita: villaggio di Darweshan, zona di Hazar Juft, distretto di Garmser, provincia di Helmand, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000857 (rilasciato il 20.11.1997). Numero di identificazione nazionale: 300786 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene al gruppo etnico Baloch. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(42)

Hamdullah Allah Noor

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto ai rimpatri, Consolato generale talibano di Quetta, Pakistan. Data di nascita: 1973. Luogo di nascita: distretto numero 6, Kandahar, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 4414 (carta di identificazione afgana (tazkira)). Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene al gruppo etnico Baloch. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(43)

Zabihullah Hamidi (alias Taj Mir)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'istruzione superiore sotto il regime talibano. Luogo di nascita: villaggio di Payeen Bagh, distretto di Kahmard, provincia di Bamyan, Afghanistan. Indirizzo: zona di Dashti Shor, Mazari Sharif, provincia di Balkh, Afghanistan. Nazionalità: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(44)

Din Mohammad Hanif (alias Qari Din Mohammad).

Titolo: Qari. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro della pianificazione sotto il regime talibano; b) ministro dell'istruzione superiore sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1955. Luogo di nascita: villaggio di Shakarlab, distretto di Yaftali Pain, provincia di Badakhshan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani responsabile delle province di Takhar e Badakhshan; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(45)

Abdul Jalil Haqqani (alias (a) Abdul Jalil Akhund (b) Mullah Akhtar (c) Nazar Jan)

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro degli affari esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Arghandaab, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) Kandahar, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di passaporto: OR 1961825 (rilasciato con il nome Mullah Akhtar in data 4 febbraio 2003 dal Consolato afgano di Quetta, Pakistan, e scaduto il 2 febbraio 2006). Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) membro del consiglio supremo dei talibani nel maggio 2007; c) membro della commissione finanziaria del consiglio dei talibani. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(46)

Badruddin Haqqani (alias Atiqullah).

Indirizzo: Miram Shah, Pakistan. Data di nascita: tra il 1975 e il 1979. Altre informazioni: a) comandante operativo della rete Haqqani e membro della shura talibana a Miram Shah; b) ha contribuito a guidare attacchi contro bersagli nell'Afghanistan sudorientale; c) figlio di Jalaluddin Haqqani, fratello di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani e Nasiruddin Haqqani, nipote di Khalil Ahmed Haqqani. Data di designazione dell'ONU: 11.5.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Badruddin Haqqani è comandante operativo della rete Haqqani, gruppo di militanti affiliato ai talibani basato nell'agenzia del Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. La rete Haqqani ha un ruolo prominente nelle attività degli insorti in Afghanistan ed è responsabile di numerosi attacchi di alto profilo. La dirigenza della rete Haqqani è formata dai tre figli maggiori del fondatore Jalaluddin Haqqani, che si è associato al regime talibano del Mullah Mohammed Omar a metà degli anni '90. Badruddin è figlio di Jalaluddin, fratello di Nasiruddin Haqqani e Sirajuddin Haqqani e nipote di Khalil Ahmed Haqqani.

Badruddin inquadra gli attacchi perpetrati da insorti e combattenti stranieri associati ai talibani contro obiettivi nell'Afghanistan sudorientale. È membro della shura dei talibani a Miram Shah, cui fanno capo le attività della rete Haqqani.

Si ritiene anche che, all'interno di tale rete, sia incaricato dei sequestri di persona. Si è reso colpevole del sequestro di numerosi cittadini afgani e stranieri nella regione di confine fra Afghanistan e Pakistan.

(47)

Ezatullah Haqqani Khan Sayyid (alias Ezatullah Haqqani).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della pianificazione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1957. Luogo di nascita: distretto di Alingar, provincia di Laghman, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della shura talibana di Peshawar nel 2008; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Ezatullah Haqqani è stato dapprima inserito nell'elenco il 23 febbraio 2001 sotto il nome di Maulavi Ezatullah; "Haqqani" vi è stato poi aggiunto il 27 settembre 2007.

Nel 2009, Ezatullah Haqqani era membro di un consiglio regionale talibano.

(48)

Jalaluddin Haqqani (alias (a) Jalaluddin Haqani, (b) Jallalouddin Haqqani, (c) Jallalouddine Haqani).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro degli affari frontalieri sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1942; b) intorno al 1948. Luogo di nascita: a) zona di Garda Saray, distretto di Zadran Waza, provincia di Paktia, Afghanistan; b) distretto di Neka, provincia di Paktika, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) padre di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani; Nasiruddin Haqqani e Badruddin Haqqani; b) fratello di Mohammad Ibrahim Omari e Khalil Ahmed Haqqani; c) è un leader attivo dei talibani; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) responsabile della shura talibana di Miram Shah nel 2008; f) appartiene alla tribù degli Zadran. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Jalaluddin Haqqani intratteneva strette relazioni con Osama bin Laden e Mohammed Omar. È il padre di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani e un leader attivo dei talibani. Jalaluddin Haqqani è stato anche il punto di contatto tra Al-Qaida e i talibani nel 2007. Nel giugno 2008, presiedeva il "Consiglio Miram Shah" dei talibani.

In un primo tempo è stato comandante del partito Hezbi Islami, fondato dal Mawlawi Khalis, nelle province di Khost, Paktika e Paktia, poi si è associato ai talibani ed è stato nominato ministro degli affari frontalieri. Dopo la caduta del regime talibano, è fuggito nel Waziristan settentrionale con membri dei talibani e di Al-Qaida e si è messo a raggruppare le sue milizie per combattere il governo afgano.

Haqqani è stato accusato di aver partecipato all'attentato dinamitardo contro l'ambasciata indiana a Kabul nel 2008 e al tentato omicidio del presidente Karzai durante una parata militare svoltasi a Kabul all'inizio dello stesso anno. Haqqani è inoltre coinvolto in un attentato a edifici ministeriali del febbraio 2009.

(49)

Khalil Ahmed Haqqani (alias (a) Khalil Al-Rahman Haqqani, (b) Khalil ur Rahman Haqqani, (c) Khaleel Haqqani).

Titolo: Haji. Indirizzo: a) Peshawar, Pakistan; b) vicino alla madrasa di Dergey Manday nel villaggio di Dergey Manday, nei pressi di Miram Shah, Agenzia del Waziristan settentrionale (NWA), aree tribali ad amministrazione federale (FATA), Pakistan; c) villaggio di Kayla nei pressi di Miram Shah, Agenzia del Waziristan settentrionale (NWA), aree tribali ad amministrazione federale (FATA), Pakistan; d) villaggio di Sarana Zadran, provincia di Paktia, Afghanistan. Data di nascita: a) 1.1.1966; b) tra il 1958 e il 1964. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro di rilievo della rete Haqqani, che opera dal Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan; b) in precedenza si è recato a reperire fondi a Dubai, Emirati arabi uniti; c) fratello di Jalaluddin Haqqani e zio di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani. Data di designazione dell'ONU: 9.2.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Khalil Ahmed Haqqani è un membro di rilievo della rete Haqqani, gruppo di militanti affiliato ai talibani basato nell'agenzia del Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. Con un ruolo prominente nelle attività insurrezionali in Afghanistan, la rete Haqqani è stata fondata dal fratello di Khalil, Jalaluddin Haqqani (TI.H.40.01), che si è associato al regime talibano del Mullah Mohammed Omar a metà degli anni '90.

Khalil Haqqani si occupa del reperimento di fondi per conto dei talibani e della rete Haqqani recandosi spesso all'estero per incontrare i finanziatori. Secondo i dati disponibili a settembre 2009, Khalil Haqqani si era recato negli Stati del Golfo e vi aveva ottenuto finanziamenti, così come li aveva ottenuti da fonti in Asia meridionale ed orientale.

Khalil Haqqani fornisce altresì sostegno ai talibani e alla rete Haqqani per le operazioni in Afghanistan. Nei primi mesi del 2010 ha messo fondi a disposizione delle cellule talibane della provincia di Logar (Afghanistan). Nel 2009 ha fornito e comandato circa 160 combattenti nella provincia di Logar (Afghanistan) ed è stato uno dei numerosi carcerieri dei prigionieri nemici catturati dai talibani e dalla rete Haqqani. Ha preso ordini per operazioni talibane da suo nipote Sirajuddin Haqqani.

Khalil Haqqani ha altresì operato per conto di Al-Qaida, con collegamenti alle operazioni militari condotte da essa. Nel 2002 ha schierato uomini per rafforzare la presenza di Al-Qaida nella provincia di Paktia (Afghanistan).

(50)

Mohammad Moslim Haqqani Muhammadi Gul (alias Moslim Haqqani).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro dell’Haj e delle questioni religiose sotto il regime talibano; b) viceministro dell’istruzione superiore sotto il regime talibano. Data di nascita: 1965. Luogo di nascita: villaggio di Gorgan, distretto di Pul-e-Khumri, provincia di Baghlan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 1136 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Altre informazioni: a) appartiene all’etnia Pashtun della provincia di Baghlan; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammad Moslim Haqqani ha anche ricoperto la carica di viceministro delle finanze del regime talibano. Tale titolo è stato aggiunto all'elenco il 18 luglio 2007.

(51)

Mohammad Salim Haqqani.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro per la prevenzione del vizio e la diffusione della virtù sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1966-1967. Luogo di nascita: distretto di Alingar, provincia di Laghman, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) vicecomandante di Ezatullah Haqqani Khan Sayyid nel marzo 2010; b) membro del consiglio militare talibano di Peshawar nel giugno 2010; c) appartiene al gruppo etnico Pashai. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel 2006, Mohammad Salim Haqqani era membro di un consiglio talibano che ha pianificato attentati contro le forze governative afgane nella provincia afgana di Laghman, della quale era stato un comandante talibano alla fine del 2004.

(52)

Nasiruddin Haqqani (alias (a) Naseer Haqqani, (b) Dr Naseer Haqqani, (c) Nassir Haqqani, (d) Nashir Haqqani, (e) Naseruddin, (f) Dr Alim Ghair).

Indirizzo: Pakistan. Data di nascita: intorno al 1970-1973. Luogo di nascita: distretto di Neka, provincia di Paktika, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: dirigente della rete Haqqani, che opera dal Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. Figlio di Jalaluddin Haqqani. Si è recato in Arabia saudita e negli Emirati arabi uniti al fine di reperire fondi per i talibani. Data di designazione dell'ONU: 20.7.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

La rete Haqqani, gruppo di militanti affiliato ai talibani basato nell'agenzia del Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan, ha un ruolo prominente nelle attività degli insorti in Afghanistan ed è responsabile di numerosi attacchi di alto profilo. La dirigenza della rete Haqqani è formata dai tre figli maggiori di Jalaluddin Haqqani, tra cui Nasiruddin Haqqani.

Nasiruddin Haqqani opera come emissario della rete Haqqani dedicandosi per lo più al reperimento di fondi. Nel 2004 si è recato in Arabia saudita con un associato dei talibani al fine di reperire fondi per i talibani. Nello stesso anno ha finanziato militanti in Afghanistan per perturbare le elezioni presidenziali. Perlomeno nel periodo dal 2005 al 2008 ha raccolto finanziamenti per la rete Haqqani in diversi viaggi di reperimento fondi, fra l'altro, nel 2007, recandosi periodicamente negli Emirati arabi uniti e, nel 2008, nel corso di un viaggio in un altro Stato del Golfo. Secondo i dati disponibili a metà 2007, le sue tre principali fondi di finanziamento consistevano in donazioni provenienti dalla regione del Golfo, traffico di droga e pagamenti ricevuti da Al-Qaida (QE.A.4.01). Negli ultimi mesi del 2009 ha ottenuto da persone collegate ad Al-Qaida nella penisola arabica finanziamenti per diverse centinaia di migliaia di dollari da utilizzare per le attività della rete Haqqani.

(53)

Sayyed Mohammed Haqqani (alias Sayyed Mohammad Haqqani).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) direttore degli affari amministrativi sotto il regime talibano; b) responsabile dell'informazione e della cultura nella provincia di Kandahar sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1965. Luogo di nascita: villaggio di Chaharbagh, distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) diplomato presso la madrasa Haqqaniya di Akora Khattak in Pakistan; b) si ritiene che abbia avuto strette relazioni con il leader talibano Mullah Mohammad Omar; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) membro del consiglio supremo dei talibani nel giugno 2010; e) appartiene alla tribù dei Barakzay. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Sayyed Mohammed Haqqani è alleato di Gulbbudin Hekmatyar ed è un sostenitore di vecchia data del Mullah Mohammed Omar. Nella sua veste di direttore degli affari amministrativi del regime talibano, ha rilasciato carte d'identità afgane a stranieri collegati ad Al-Qaida che combattevano in Afghanistan, ricevendone in cambio ingenti somme di denaro.

Nel 2003 e 2004 Sayyed Mohammed Haqqani si è incontrato in varie occasioni con Aiman Muhammed Rabi al-Zawahiri e con Farhad, segretario del Mullah Mohammed Omar. Ha aperto una libreria nel bazar di Qissa Khwani a Peshawar (Pakistan) che è stata coinvolta nel finanziamento dei talibani. Nel marzo 2009 era ancora un dirigente attivo dell'insurrezione talibana.

(54)

Sirajuddin Jallaloudine Haqqani (alias (a) Siraj Haqqani, (b) Serajuddin Haqani, (c) Siraj Haqani, (d) Saraj Haqani, (e) Khalifa).

Motivi dell'inserimento nell'elenco: Na’ib Amir (vice comandante). Indirizzo: a) quartiere di Kela/Danda, Miramshah, Waziristan settentrionale, Pakistan; b) Madrasa Manba’ul uloom, Miramshah, Waziristan settentrionale, Pakistan; c) Madrasa Dergey Manday, Miramshah, Waziristan settentrionale, Pakistan. Data di nascita: intorno al 1977/1978. Luogo di nascita: a) Danda, Miramshah, Waziristan settentrionale, Pakistan; b) villaggio di Srana, distretto di Garda Saray, provincia di Paktia, Afghanistan; c) distretto di Neka, provincia di Paktika, Afghanistan; d) provincia di Khost, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) dal 2004, comandante operativo di alto livello nelle regioni orientali e meridionali dell'Afghanistan; b) figlio di Jallaloudine Haqani; c) appartiene alla sezione Sultan Khel, tribù Zardan di Garda Saray della provincia di Paktia, Afghanistan; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 13.9.2007.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Sirajuddin Jallaloudine Haqqani è uno dei capi più conosciuti, influenti, carismatici e di maggiore esperienza della rete Haqqani, un gruppo di combattenti strettamente associato ai talibani e ad Al-Qaida, e dal 2004 è uno dei principali comandanti operativi della rete.

Sirajuddin Haqqani trae gran parte del suo potere e della sua autorità da suo padre, Jalaluddin Haqqani, ex ministro sotto il regime talibano, già comandante militare dei talibani e intermediario di Al-Qaida e dei talibani sui due versanti della frontiera tra Afghanistan e Pakistan. Durante il suo mandato di ministro del regime talibano, Jalaluddin Haqqani ha stabilito legami molto stretti con Al-Qaida.

Sirajuddin Haqqani è strettamente associato ai talibani, i quali contribuiscono a finanziare le sue operazioni. Riceve anche finanziamenti da vari altri gruppi e individui, compresi baroni della droga. E' un tramite fondamentale per le operazioni terroristiche in Afghanistan e le attività di sostegno nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. I suoi legami con i talibani sono stati resi pubblici nel maggio 2006 dal Mullah Dadullah, che all'epoca era uno dei principali comandanti militari dei talibani e che ha dichiarato di aver collaborato e pianificato operazioni con Sirajuddin Haqqani. Ha anche legami con Jaish-i-Mohammed.

Sirajuddin Haqqani è attivamente coinvolto nella pianificazione ed esecuzione di attentati contro la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (ISAF) e contro funzionari e civili afgani, principalmente nelle regioni orientale e meridionale dell'Afghanistan. Regolarmente recluta e invia inoltre combattenti nelle province afgane di Kost, Paktia e Paktika.

Sirajuddin Haqqani ha partecipato all'attentato suicida contro un autobus dell'accademia di polizia di Kabul del 18 giugno 2007 in cui hanno perso la vita 35 agenti di polizia.

(55)

Abdul Hai Hazem Abdul Qader (alias Abdul Hai Hazem)

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: primo segretario, Consolato generale dei talibani, Quetta, Pakistan. Data di nascita: 1971. Luogo di nascita: villaggio di Pashawal Yargatoo, distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 0001203 (Passaporto afgano). Indirizzo: a) villaggio di Iltifat, distretto di Shakardara, provincia di Kabul, Afghanistan, b) zona di Puli Charkhi, distretto numero 9, Kabul, provincia di Kabul. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(56)

Hidayatullah (alias Abu Turab)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'aviazione civile e del turismo sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Ghilzai. Data di designazione dell'ONU: 8.3.2001.

(57)

Abdul Rahman Ahmad Hottak (alias Hottak Sahib)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro dell'informazione e della cultura (sezione culturale) sotto il regime talibano; b) capo dei servizi consolari del Ministero degli esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1957. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù degli Hottak. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(58)

Najibullah Haqqani Hidayatullah (alias Najibullah Haqani)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro delle finanze sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1964; b) 1969. Luogo di nascita: villaggio di Moni, distretto di Shigal, provincia di Kunar. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) cugino di Moulavi Noor Jalal; b) membro dei talibani responsabile della provincia di Laghman alla fine del 2010. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Najibullah Haqqani Hydayetullah è stato anche viceministro delle finanze del regime talibano. Tale titolo è stato aggiunto all'elenco il 18 luglio 2007. Il 27 settembre 2007, l'elenco è stato aggiornato per sopprimere il titolo originario di "viceministro dei lavori pubblici del regime talibano".

Nel maggio 2007 Najibullah Haqqani Hydayetullah era membro del consiglio talibano della provincia di Kunar, Afghanistan. È un cugino di Noor Jalal.

Nel giugno 2008, la dirigenza talibana lo ha nominato responsabile delle attività militari nella provincia di Kunar.

(59)

Gul Agha Ishakzai (alias (a) Mullah Gul Agha (b) Mullah Gul Agha Akhund (c) Hidayatullah (d) Haji Hidayatullah (e) Hayadatullah)

Indirizzo: Pakistan. Data di nascita: intorno al 1972. Luogo di nascita: Band-e-Timor, distretto di Maiwand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Altre informazioni: a) membro di un consiglio talibano che coordina la riscossione della zakat (tassa islamica) nella provincia di Baluchistan, Pakistan; b) responsabile della commissione finanziaria talibana; c) associato al Mullah Mohammed Omar; d) è stato il principale incaricato delle finanze di Omar e uno dei suoi consiglieri più vicini; e) appartiene alla tribù degli Ishaqzai. Data di designazione dell'ONU: 20.7.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Gul Agha Ishakzai è capo della commissione finanziaria talibana e fa parte di un consiglio talibano di recente creazione che coordina la riscossione della zakat (tassa islamica) nella provincia di Baluchistan, Pakistan. Ha altresì raccolto fondi per attacchi suicidi a Kandahar (Afghanistan) ed è stato coinvolto nell'erogazione di fondi ai combattenti talibani e alle loro famiglie.

Amico d'infanzia del leader talibano Mullah Mohammad Omar, Gul Agha Ishakzai ne è stato il principale incaricato delle finanze e uno dei consiglieri più vicini. A nessuno era in nessuna circostanza permesso d'incontrare il Mullah Omar senza l'approvazione di Gul Agha Ishakzai. Durante il regime talibano Gul Agha Ishakzai risiedeva nel palazzo presidenziale.

Nel dicembre 2005 Gul Agha Ishakzai ha favorito gli spostamenti di persone e merci verso i campi di addestramento dei talibani. Negli ultimi mesi del 2006 si è recato all'estero per reperire componenti di armamenti.

(60)

Qudratullah Jamal (alias Haji Sahib).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro dell'informazione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: Gardez, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani e membro della commissione culturale talibana nel 2010; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nell'aprile 2009, i dirigenti talibani hanno annunciato la nomina di Qudratullah Jamal a loro ufficiale di collegamento per le relazioni con i loro simpatizzanti e amici nel mondo.

(61)

Saleh Mohammad Kakar Akhtar Muhammad (alias Saleh Mohammad).

Data di nascita: a) intorno al 1962; b) 1961. Luogo di nascita: a) villaggio di Nulgham, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) villaggio di Sangesar, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) è stato a capo di una rete organizzata di contrabbando nelle province di Kandahar e Helmand, Afghanistan; b) in precedenza ha gestito laboratori di eroina a Band-e-Timor, nella provincia di Kandahar, Afghanistan; c) è stato proprietario di una concessionaria di auto a Mirwais Mena, distretto di Dand, provincia di Kandahar, Afghanistan; d) arrestato nel 2008-2009 e detenuto in Afghanistan nel 2011; e) imparentato per matrimonio al Mullah Ubaidullah Akhund; f) appartiene alla tribù dei Kakar. Data di designazione dell'ONU: 4.11.2010.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Saleh Mohammad Kakar è un narcotrafficante che è stato a capo di una rete organizzata di contrabbando nelle province di Kandahar e Helmand (Afghanistan), che ha soddisfatto esigenze logistiche e finanziarie dei talibani. Prima di essere arrestato dalle autorità afgane Saleh Mohammad Kakar ha gestito laboratori di eroina nella zona di Band-e-Timor nella provincia di Kandahar, che godevano della protezione dei talibani.

Era in contatto con alti dirigenti talibani, ha raccolto per loro conto denaro dai narcotrafficanti e ha gestito e occultato fondi appartenenti a membri di spicco dei talibani. Si è inoltre dedicato ad agevolare il versamento di imposte ai talibani per conto dei narcotrafficanti. È stato proprietario di una concessionaria di auto a Kandahar che ha fornito ai talibani veicoli usati per attacchi suicidi.

(62)

Rahmatullah Kakazada (alias (a) Rehmatullah, (b) Kakazada, (c) Mullah Nasir).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: console generale, Consolato generale talibano di Karachi, Pakistan. Data di nascita: 1968. Luogo di nascita: distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000952 (Passaporto afgano rilasciato il 7.1.1999). Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Ghazni, Afghanistan, nel maggio 2007; b) responsabile di una rete di intelligence; c) si ritiene che si trovi nella zone di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù dei Suleimankheil. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(63)

Abdul Rauf Khadem (alias Mullah Abdul Rauf Aliza).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: comandante del corpo centrale sotto il regime talibano. Data di nascita: a) tra il 1958 e il 1963; b) intorno al 1970. Luogo di nascita: a) villaggio di Azan, distretto di Kajaki, provincia di Helmand, Afghanistan; b) distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della Quetta Shura talibana nel 2009; b) membro dei talibani responsabile della provincia di Uruzgan, Afghanistan, nel 2011. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Il corpo centrale era posto sotto l'autorità del ministero della difesa del regime talibano.

Nel 2009 Abdul Rauf Khadem era il responsabile della provincia di Logar per i talibani.

Abdul Rauf Khadem è stato il comandante militare generale di diverse province dell'Afghanistan.

(64)

Khairullah Khairkhwah (alias (a) Mullah Khairullah Khairkhwah, (b) Khirullah Said Wali Khairkhwa).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore della provincia di Herat (Afghanistan) sotto il regime talibano; b) portavoce del regime talibano; c) governatore della provincia di Kabul sotto il regime talibano; d) ministro dell'interno sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1963; b) 1o gennaio 1967. Luogo di nascita: a) distretto di Arghistan, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) Kandahar. afgana. Altre informazioni: a) detenuto dagli Stati Uniti d'America nel 2010; b) appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(65)

Abdul Razaq Akhund Lala Akhund.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dell'interno sotto il regime talibano; b) capo della polizia di Kabul sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan, nella zona che confina con il distretto di Chaman, Quetta, Pakistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel giugno 2008; b) vice del Mullah Mohammed Omar nel marzo 2010; c) coinvolto nel traffico di droga; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(66)

Jan Mohmmad Madani.

Titolo: Signor. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto commerciale, Ambasciata talibana di Abu Dhabi, Emirati arabi uniti. Luogo di nascita: distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(67)

Zia-ur-Rahman Madani (alias (a) Ziaurrahman Madani (b) Zaia u Rahman Madani (c) Madani Saheb (d) Diya’ al-Rahman Madani)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Logar (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1960. Luogo di nascita: Taliqan, provincia di Takhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) coinvolto nel traffico di droga; b) membro dei talibani responsabile degli affari militari nella provincia di Takhar, Afghanistan, nel maggio 2007; c) ha promosso la raccolta fondi nel Golfo a nome dei talibani dal 2003; d) ha inoltre promosso incontri tra funzionari talibani e sostenitori facoltosi e ha organizzato lo spostamento a Kabul, Afghanistan, di oltre una dozzina di persone per attacchi suicidi; e) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(68)

Abdul Latif Mansur (alias (a) Abdul Latif Mansoor (b) Wali Mohammad)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro dell'agricoltura sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan; b) distretto di Garda Saray, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della shura talibana di Miram Shah nel maggio 2007; b) membro del consiglio supremo dei talibani e capo della commissione politica del consiglio nel 2009; c) comandante talibano nell'Afghanistan orientale nel 2010; d) membro dei talibani responsabile della provincia di Nangarhar, Afghanistan alla fine del 2009; e) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; f) appartiene alla tribù dei Sahak (Ghilzai). Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel maggio 2007 Abdul Latif Mansur era membro del consiglio talibano di Miram Shah. Nel 2009 era il governatore ombra talibano della provincia di Nangarhar (Afghanistan) e, a partire dalla metà del 2009, il capo della commissione politica dei talibani. Nel maggio 2010, Abdul Latif Mansur era un alto comandante talibano nell'Afghanistan orientale.

(69)

Mohammadullah Mati (alias Mawlawi Nanai).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro dei lavori pubblici sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1961. Luogo di nascita: distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) ha perso una gamba negli anni '80; b) leader provvisorio del consiglio supremo dei talibani dal febbraio all'aprile 2010; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù degli Isakzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammadullah Mati è stato anche ministro delle comunicazioni del regime talibano sotto il nome "Ahmadullah Mutie".

(70)

Matiullah.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: direttore della dogana di Kabul sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1973. Luogo di nascita: distretto di Daman, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(71)

Abdul Quddus Mazhari ( alias Akhtar Mohammad Maz-hari).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto culturale, Consolato generale talibano di Peshawar, Pakistan. Data di nascita: 1970. Luogo di nascita: provincia di Kunduz, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Indirizzo: Kushal Khan Mena, distretto numero 5, Kabul, Afghanistan. Passaporto n.: SE 012820 (passaporto afgano rilasciato il 4.11.2000). Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(72)

Fazl Mohammad Mazloom (alias (a) Molah Fazl, (b) Fazel Mohammad Mazloom).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: vice capo di Stato maggiore dell'esercito del regime talibano. Data di nascita: tra il 1958 e il 1963. Luogo di nascita: Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Fazl Mohammad Mazloom è stato uno stretto collaboratore di Mohammed Omar, che ha aiutato ad istituire il governo talibano. Mazloom si trovava nel campo di addestramento Al-Farouq creato da Al-Qaida. Sapeva che i talibani fornivano assistenza al Movimento islamico dell'Uzbekistan sotto forma di denaro, armi e sostegno logistico in cambio della fornitura di soldati.

Nell'ottobre 2001 era al comando di circa 3 000 soldati talibani che combattevano in prima linea nella provincia di Takhar.

(73)

Nazar Mohammad.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Kunduz (Afghanistan) sotto il regime talibano. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(74)

Mohammad Homayoon Mohammad Yonus Kohistani (alias Mohammad Homayoon Kohistani).

Titolo: ingegnere. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro delle risorse idriche ed elettriche sotto il regime talibano. Data di nascita: 1 febbraio 1958. Luogo di nascita: distretto di Kohistan, provincia di Kapisa, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 446963 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Indirizzo: 8a strada, zona di Taymani, distretto numero 4, Kabul, Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(75)

Mohammad Shafiq Mohammadi.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore della provincia di Khost (Afghanistan) sotto il regime talibano; b) governatore generale delle province di Paktia, Paktika, Khost e Ghazni sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1948. Luogo di nascita: distretto di Tirin Kot, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù degli Hottak. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(76)

Abdul Kabir Mohammad Jan (alias A. Kabir).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) secondo vicepresidente (Affari economici) del Consiglio dei ministri sotto il regime talibano; b) governatore della provincia di Nangahar sotto il regime talibano; c) capo del settore orientale sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Pul-e-Khumri o di Baghlan Jadid, provincia di Baghlan, Afghanistan, b) distretto di Neka, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) partecipa a operazioni terroristiche nell’Afghanistan orientale; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene alla tribù degli Zadran. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nell'ottobre 2006 Abdul Kabir Mohammad Jan era membro del gran consiglio talibano, come annunciato da Mohammed Omar; nell'ottobre 2007 è stato nominato comandante militare del settore orientale.

(77)

Mohammad Rasul Ayyub (alias Gurg).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Nimroz (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1958 e il 1963. Luogo di nascita: villaggio di Robat, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della Quetta Shura talibana; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(78)

Mohammad Wali.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro per la prevenzione dei vizi e la diffusione della virtù sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1965. Luogo di nascita: a) villaggio di Jelawur, distretto di Arghandab, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) villaggio di Siyachoy, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) sarebbe deceduto; b) apparteneva alla tribù dei Ghilzai. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nella sua veste di ministro per la prevenzione dei vizi e la diffusione della virtù sotto il regime talibano, Mohammad Wali ha fatto spesso ricorso alla tortura e ad altri mezzi per intimidire la popolazione. Dopo la caduta del regime talibano resta attivo tra i talibani nella provincia di Kandahar.

(79)

Mohammad Yaqoub.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo della Bakhtar Information Agency (BIA) sotto il regime talibano. Luogo di nascita: a) distretto di Shahjoi, provincia di Zabul, Afghanistan. afgana. Altre informazioni: a) membro della commissione culturale talibana; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Kharoti. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

A partire dal 2009, Mohammad Yaqoub è stato un dirigente talibano influente nel distretto Yousef Khel della provincia di Paktika.

(80)

Amir Khan Motaqi (alias Amir Khan Muttaqi).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dell’istruzione sotto il regime talibano; b) rappresentante dei talibani ai colloqui svoltisi sotto la guida dell'ONU sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Zurmat, provincia di Paktia, Afghanistan; b) villaggio di Shin Kalai, distretto di Nad-e-Ali, provincia di Helmand, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel giugno 2007; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Sulaimankhel. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Amir Khan Motaqi è stato anche rappresentante dei talibani ai colloqui svoltisi sotto la guida dell'ONU durante il regime talibano.

Amir Khan Motaqi è considerato un alto esponente dei talibani ed è stato anche ministro dell'informazione e della cultura durante il regime talibano. Nel giugno 2007 Amir Khan Motaqi era membro di un consiglio regionale talibano.

(81)

Abdulhai Motmaen.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) direttore del dipartimento dell'informazione e della cultura della provincia di Kandahar sotto il regime talibano; b) portavoce del regime dei talibani. Data di nascita: intorno al 1973. Luogo di nascita: a) villaggio di Shinkalai, distretto di Nad-e-Ali, provincia di Helmand, Afghanistan; b) provincia di Zabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani e portavoce del Mullah Mohammed Omar nel 2007; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Kharoti. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdulhai Motmaen era il principale portavoce dei talibani e pronunciava i discorsi di politica estera. Era anche uno stretto collaboratore di Mohammed Omar.

(82)

Allah Dad Tayeb Wali Muhammad (alias (a) Allah Dad Tayyab, (b) Allah Dad Tabeeb).

Titolo: a) Mullah; b) Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della comunicazione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Ghorak, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Nesh, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Popalzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(83)

Najibullah Muhammad Juma (alias Najib Ullah).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: console generale, Consolato generale talibano di Peshawar (Pakistan). Data di nascita: 1958. Luogo di nascita: zona di Zere Kohi, distretto di Shindand, provincia di Farah, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: 000737 (passaporto afgano rilasciato il 20.10.1996). Altre informazioni: a) membro del consiglio militare talibano di Peshawar nel 2010; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(84)

Mohammad Naim Barich (alias (a) Mullah Naeem Barech (b) Mullah Naeem Baraich (c) Mullah Naimullah (d) Mullah Naim Bareh (e) Mohammad Naim (f) Mullah Naim Barich (g) Mullah Naim Barech (h) Mullah Naim Barech Akhund (i) Mullah Naeem Baric (j) Naim Berich (k) Haji Gul Mohammed Naim Barich (l) Gul Mohammad (m) Haji Ghul Mohammad (n) Spen Zrae).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'aviazione civile sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1975. Luogo di nascita: a) villaggio di Lakhi, zona di Hazarjuft, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan; b) villaggio di Laki, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan, c) villaggio di Lakari, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan; d) Darvishan, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan; e) villaggio di De Luy Wiyalah, distretto di Garmsir, provincia di Helmand, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio talibano di Gerd-e-Jangal nel giugno 2008; b) membro della commissione militare talibana nel marzo 2010; c) membro dei talibani responsabile della provincia di Helmand, Afghanistan, dal 2008; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) appartiene alla tribù dei Barich. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammad Naim è membro del consiglio talibano di Gerdi Jangal. E' l'ex vice di Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed, alto esponente del consiglio dei capi talibani. Mohammad Naim comanda una base militare nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan.

(85)

Nik Mohammad.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro del commercio sotto il regime talibano. Luogo di nascita: villaggio di Zangi Abad, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nik Mohammad è stato inserito nell'elenco il 31 gennaio 2001 come viceministro del commercio del regime talibano, il che rientra nelle disposizioni delle risoluzioni 1267 (1999) e 1333 (2000) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite concernenti gli atti e le attività delle autorità talibane.

(86)

Hamdullah Nomani.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) ministro dell'istruzione superiore sotto il regime talibano; b) sindaco di Kabul sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: villaggio di Sipayaw, distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(87)

Mohammad Aleem Noorani.

Titolo: Mufti. Motivi dell'inserimento nell'elenco: primo segretario, Consolato generale talibano di Karachi (Pakistan). Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(88)

Nurullah Nuri (alias Norullah Noori).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore della provincia di Balkh (Afghanistan) sotto il regime talibano; b) capo del settore settentrionale sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1958, b) 1o gennaio 1967. Luogo di nascita: distretto di Shahjoe, provincia di Zabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) detenuto dagli Stati Uniti d'America nel 2011; b) appartiene alla tribù dei Tokhi. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(89)

Abdul Manan Nyazi (alias (a) Abdul Manan Nayazi, (b) Abdul Manan Niazi, (c) Baryaly, (d) Baryalai).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) governatore della provincia di Kabul sotto il regime talibano; b) governatore della provincia di Balk sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Pashtoon Zarghoon, provincia di Herat, Afghanistan; b) villaggio di Sardar, distretto di Kohsan, provincia di Herat, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile delle province di Herat, Farah e Nimroz a metà del 2009; b) membro del consiglio supremo dei talibani e della Quetta Shura; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù dei Niazi; e) coinvolto nel trasporto di attentatori suicidi in Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul Manan Nyazi è stato anche portavoce dei talibani e poi governatore provinciale di Mazar-e-Sharif e Kabul sotto il regime talibano.

Da metà 2009 Abdul Manan Nyazi è un alto comandante talibano nell'Afghanistan occidentale e opera nelle province di Farah, Herat e Nimroz.

Nel maggio 2010 Abdul Manan Nyazi era membro di un consiglio regionale talibano ed è stato nominato governatore talibano della provincia di Herat.

Abdul Manan Nyazi è un comandante talibano coinvolto nel trasporto di attentatori suicidi in Afghanistan.

(90)

Mohammed Omar.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: guida dei fedeli ("Amir ul-Mumineen"), Afghanistan. Data di nascita: a) intorno al 1966; b) 1960; c) 1953. Luogo di nascita: a) villaggio di Naw Deh, distretto di Deh Rawud, provincia di Uruzgan, Afghanistan; b) villaggio di Noori, distretto di Maywand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) ha perso l'occhio sinistro; b) cognato di Ahmad Jan Akhundzada Shukoor Akhundzada, c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù degli Hotak. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Mohammed Omar possiede il titolo di "Comandante dei fedeli dell'emirato islamico dell'Afghanistan" e nella gerarchia talibana è la guida suprema del movimento talibano. Ha dato rifugio a Osama bin Laden e alla rete Al-Qaida negli anni precedenti gli attentati dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti. Dal 2001 guida i talibani contro il governo afgano e i suoi alleati in Afghanistan.

Mohammed Omar ha il comando su altri capi militari di primo piano nella regione, come Jalaluddin Haqqani. Anche Gulbuddin Hekmatyar ha cooperato con Mohammed Omar e i talibani.

(91)

Abdul Jabbar Omari. (alias (a) Mullah Jabar (b) Muawin Jabbar)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Baghlan (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: provincia di Zabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Zabul, Afghanistan, nel 2008; b) appartiene alla tribù degli Hottak. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel giugno 2008 Abdul Jabbar Omari era il vice di Amir Khan Haqqani e il comandante di un gruppo armato nel distretto di Siuri nella provincia di Zabul. Nello stesso periodo, al fine di rafforzare le loro attività in tale settore, la dirigenza talibana lo ha nominato governatore ombra della provincia di Zabul.

(92)

Mohammad Ibrahim Omari. (alias Ibrahim Haqqani).

Titolo: Alhaj. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro degli affari frontalieri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: Garda Saray, distretto di Zadran Waza, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: fratello di Jalaluddin Haqqani. si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(93)

Nooruddin Turabi Muhammad Qasim (alias (a) Noor ud Din Turabi (b) Haji Karim).

Titolo: a) Mullah; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della giustizia sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1963; b) intorno al 1955; c) 1956. Luogo di nascita: a) distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) distretto di Chora, provincia di Uruzgan, Afghanistan; c) distretto di Dehrawood, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: vice del Mullah Mohammed Omar. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

A metà 2009 Nooruddin Turabi Muhammad Qasim è stato nominato comandante militare dei talibani in Aghanistan. All'inizio del 2009, nominato vice della guida suprema dei talibani Mohammed Omar, ha partecipato alle riunioni della shura dei talibani.

(94)

Abdul Salam Hanafi Ali Mardan Qul (alias (a) Abdussalam Hanifi, (b) Hanafi Saheb).

Titolo: a) Mullah; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'istruzione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Darzab, provincia di Faryab, Afghanistan; b) distretto di Qush Tepa, provincia di Jawzjan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Jawzjan nell'Afghanistan settentrionale fino al 2008; b) coinvolto nel traffico di droga; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel maggio 2007, la dirigenza talibana ha posto Abdul Salam Hanafi Ali Mardan Qul a capo della provincia di Jawzujan. Nello stesso periodo era anche membro dei talibani responsabile dell'Afghanistan settentrionale. Si ritiene che sia coinvolto nel traffico di droga.

(95)

Abdul Ghafar Qurishi Abdul Ghani (alias Abdul Ghaffar Qureshi).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto ai rimpatri, ambasciata talibana di Islamabad, Pakistan. Data di nascita: a) 1970; b) 1967. Luogo di nascita: villaggio di Turshut, distretto di Warduj, provincia di Takhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000933 (passaporto afgano rilasciato a Kabul il 13 settembre 1998). Numero di identificazione nazionale: 55130 (carta di identificazione nazionale afgana (tazkira)). Indirizzo: sezione Khairkhana n. 3, Kabul, Afghanistan. Altre informazioni: a) coinvolto nel traffico di droga; b) appartiene al gruppo etnico tagico. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(96)

Yar Mohammad Rahimi.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro della comunicazione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1953. Luogo di nascita: villaggio di Talugan, distretto di Panjwai, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani nel 2009; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù dei Nurzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(97)

Mohammad Hasan Rahmani (alias Gud Mullah Mohammad Hassan).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Kandahar (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) distretto di Deh Rawud, provincia di Uruzgan, Afghanistan; b) distretto di Chora, provincia di Uruzgan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: ha una protesi alla gamba destra; b) membro del consiglio supremo dei talibani e vice del Mullah Mohammed Omar nel marzo 2010; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù degli Achakzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(98)

Habibullah Reshad.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo dei servizi investigativi, ministero della sicurezza (intelligence) sotto il regime talibano. Data di nascita: tra il 1968 e il 1973. Luogo di nascita: distretto di Waghaz, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) vicedirettore (intelligence) del consiglio militare "Quetta" nel 2009, b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(99)

Abdulhai Salek

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della Provincia di Uruzgan sotto il regime talibano. Luogo di nascita: distretto di Chaki Wardak, provincia di Maidan Wardak, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) sarebbe deceduto; b) apparteneva alla tribù dei Wardak. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(100)

Hamdullah Sunani (alias Sanani)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: capo di Dar-ul-Efta (dipartimento preposto alle fatwa) della Corte suprema sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1923. Luogo di nascita: distretto di Dai Chopan, provincia di Zabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) sarebbe deceduto nel 2001, b) apparteneva alla tribù dei Kakar. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Il posto di capo di Dar-ul-Efta era sotto l'autorità della Corte suprema del regime talibano.

(101)

Noor Mohammad Saqib.

Motivi dell'inserimento nell'elenco: presidente della Corte suprema sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1958. Luogo di nascita: a) distretto di Bagrami, provincia di Kabul, Afghanistan; b) zona di Tarakhel, distretto di Deh Sabz, provincia di Kabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Noor Mohammad Saqib è un membro della dirigenza talibana e capo del comitato religioso, che funge da ramo giudiziario dei talibani.

(102)

Ehsanullah Sarfida Hesamuddin Akhundzada (alias (a) Ehsanullah Sarfadi (b) Ehsanullah Sarfida)

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della sicurezza (intelligence) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1962-1963. Luogo di nascita: distretto di Gelan, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) a metà 2007 forniva sostegno ai talibani sotto forma di armi e denaro; b) appartiene alla tribù dei Taraki. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Ehsanullah Sarfida è stato anche presidente della Banca centrale dei talibani. Successivamente è stato nominato amministratore delle province conquistate. Ehsanullah Sarfida è stato membro del consiglio supremo dei talibani.

Affiliato di Al-Qaida, Ehsanullah Sarfida ha fornito sostegno ai talibani sotto forma di armi e denaro. A metà 2007 era il capo del distretto di Marja, provincia di Helmand, Afghanistan.

(103)

Saduddin Sayyed (alias (a) Sadudin Sayed, (b) Sadruddin).

Titolo: (a) Maulavi, (b) Alhaj, (c) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro del lavoro e degli affari sociali sotto il regime talibano; b) sindaco di Kabul sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) distretto di Chaman, Pakistan; b) distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Barakzai. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Saduddin Sayyed è stato anche viceministro del lavoro e degli affari sociali del regime talibano. L'elenco è stato aggiornato l'8 marzo 2001 per inserire tale informazione.

(104)

Abdul Wali Seddiqi.

Titolo: Qari. Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario, consolato generale talibano di Peshawar, Pakistan. Data di nascita: 1974. Luogo di nascita: villaggio di Zilzilay, distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000769 (passaporto afgano rilasciato il 2.2.1997). Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(105)

Abdul Wahed Shafiq.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: vicegovernatore della provincia di Kabul (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(106)

Said Ahmed Shahidkhel.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'istruzione sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1975. Luogo di nascita: distretto di Andar, provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) nel luglio 2003 era detenuto a Kabul, Afghanistan; b) rilasciato nel 2007; c) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; d) appartiene alla tribù degli Andar. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(107)

Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed (alias (a) Akhtar Mohammad Mansour Khan Muhammad, (b) Akhtar Muhammad Mansoor, (c) Akhtar Mohammad Mansoor, (d) Naib Imam).

Titolo: a) Maulavi; b) Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro dei trasporti e dell'aviazione civile sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1960, b) 1966. Luogo di nascita: a) villaggio di Band-e-Timur, distretto di Maiwand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: SE-011697 (passaporto afgano rilasciato a Kabul il 25 gennaio 1988 e scaduto il 23 febbraio 2000). Altre informazioni: a) nel 2011 coinvolto nel traffico di droga, principalmente attraverso Gerd-e- Jangal, Afghanistan; b) attivo nelle province di Khost, Paktia e Paktika, Afghanistan nel maggio 2007; c) "governatore" talibano di Kandahar nel maggio 2007; d) vice del Mullah Abdul Ghani Baradar nel consiglio supremo dei talibani nel 2009; e) funzionario talibano responsabile di quattro province meridionali dell'Afghanistan; f) in seguito all'arresto del Mullah Baradar, nel febbraio 2010, è stato temporaneamente responsabile del consiglio supremo dei talibani; g) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; h) appartiene alla tribù degli Ishagzay. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed è un alto esponente della dirigenza talibana. È stato rimpatriato in Afghanistan nel settembre 2006 dopo essere stato detenuto in Pakistan. È implicato nel traffico di droga e nel maggio 2007 operava nelle province di Khost, Paktia e Paktika (Afghanistan). Nel maggio 2007 era anche "governatore" talibano di Kandahar.

È stato coinvolto attivamente in attività antigovernative, in particolare reclutando persone per la lotta dei talibani contro il governo afgano e la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza.

A metà 2009 Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed era vice capo della shura suprema dei talibani. È membro del consiglio della dirigenza talibana ed è stato nominato capo degli affari militari del consiglio talibano di Gerdi Jangal prima di essere nominato vice di Mohammed Omar nel marzo 2010. Nel 2010 Akhtar Mohammad Mansour Shah Mohammed era direttamente responsabile delle attività talibane in quattro province dell'Afghanistan meridionale e all'inizio del 2010 è stato nominato capo del consiglio civile dei talibani.

(108)

Shamsuddin (alias Pahlawan Shamsuddin).

Titolo: (a) Maulavi; (b) Qari. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Wardak (Maidan) (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: distretto di Keshim, provincia di Badakhshan, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(109)

Mohammad Sharif Masood Mohammad Akbar.

Motivi dell'inserimento nell'elenco: vicedirettore dell'accademia di polizia, ministero dell'interno, sotto il regime talibano. Data di nascita: 1958. Luogo di nascita: villaggio di Uzba, distretto di Jaghatu, provincia di Maidan Wardak, Afghanistan. Numero di identificazione nazionale: 4156 (carta di identificazione nazionale (tazkira) emessa il 13 agosto 1996). Indirizzo: Khoshhal Khan Mena, distretto n. 5, Kabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) responsabile di gabinetto del vicedirettore degli affari amministrativi dell'accademia di polizia del ministero dell'interno della Repubblica Islamica di Afghanistan a Kabul nel 2011; b) appartiene alla tribù dei Masud. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(110)

Shams Ur-Rahman Abdurahman (alias (a) Shamsurrahman (b) Shams-u-Rahman (c) Shamsurrahman Abdurahman).

Titolo: a) Mullah; b) Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'agricoltura sotto il regime talibano. Luogo di nascita: villaggio di Waka Uzbin, distretto di Sarobi, provincia di Kabul, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) coinvolto nel traffico di droga; c) appartiene alla tribù dei Ghilzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Nel giugno 2007 Shams ur-Rahman Sher Alam era il membro dei talibani responsabile della provincia di Kabul. Era responsabile delle operazioni militari dei talibani a Kabul e dintorni e ha partecipato a numerosi attentati.

(111)

Abdul Ghafar Shinwari

Titolo: Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario, consolato generale talibano di Karachi (Pakistan). Data di nascita: 29.3.1965. Luogo di nascita: provincia di Nangarhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 00763 (rilasciato il 9.1.1997). Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Safi. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(112)

Mohammad Sarwar Siddiqmal Mohammad Masood (alias Mohammad Sarwar Siddiqmal)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario, ambasciata talibana di Islamabad (Pakistan). Data di nascita: 1963. Luogo di nascita: distretto di Jani Khel, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Numero di identificazione nazionale: 19657 (carta di identificazione afgana (tazkira)). Altre informazioni: appartiene alla tribù dei Mangal. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(113)

Sher Mohammad Abbas Stanekzai Padshah Khan.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: a) viceministro della pubblica sanità sotto il regime talibano; b) viceministro degli affari esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: Qala-e-Abbas, zona di Shah Mazar, distretto di Baraki Barak, provincia di Logar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(114)

Ahmad Taha Khalid Abdul Qadir.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Paktia (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: a) provincia di Nangarhar, Afghanistan, (b) provincia di Khost, Afghanistan, (c) villaggio di Siddiq Khel, distretto di Naka, provincia di Paktia, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro dei talibani responsabile della provincia di Nangarhar nel 2011; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, c) appartiene alla tribù degli Zadran. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Alla fine del 2001 Taha era anche governatore della provincia di Kunar sotto il regime talibano. Nel settembre 2009 era responsabile della provincia di Wardak per i talibani.

(115)

Tahis (alias Tahib).

Titolo: Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro dell'aviazione civile sotto il regime talibano. Cittadinanza: afgana. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

(116)

Abdul Raqib Takhari.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministro per il rimpatrio sotto regime talibano. Data di nascita: tra il 1968 e il 1973. Luogo di nascita: provincia di Takhar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro del consiglio supremo dei talibani responsabile delle province di Takhar e Badakhshan nel dicembre 2009; b) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) appartiene al gruppo etnico tagico. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(117)

Walijan.

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: governatore della provincia di Jawzjan (Afghanistan) sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1968. Luogo di nascita: a) Quetta, Pakistan. b) provincia di Nimroz, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro della shura talibana Gerd-e-Jangal e presidente del comitato talibano per i profughi e i prigionieri; b) appartiene alla tribù degli Ishaqzai. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(118)

Nazirullah Hanafi Waliullah (alias Nazirullah Aanafi Waliullah).

Titolo: a) Mullah; b) Haji. Motivi dell'inserimento nell'elenco: addetto commerciale, ambasciata talibana di Islamabad (Pakistan). Data di nascita: 1962. Luogo di nascita: distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 000912 (passaporto afgano rilasciato il 30.6.1998). Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(119)

Abdul-Haq Wassiq (alias Abdul-Haq Wasseq).

Titolo: Maulavi. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro della sicurezza (intelligence) sotto il regime talibano. Data di nascita: a) intorno al 1975; b) 1971. Luogo di nascita: provincia di Ghazni, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: detenuto dagli Stati Uniti d'America nel 2011. Data di designazione dell'ONU: 31.1.2001.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul-Haq Wassiq è alleato di Gulbuddin Hekmatyar. Durante il regime talibano ha ricoperto incarichi successivi di comandante locale nelle province di Nimroz e Kandahar. È stato poi nominato vicedirettore generale dell'intelligence sotto l'autorità di Qari Ahmadullah. In tale veste era incaricato delle relazioni con i combattenti stranieri collegati ad Al-Qaida e dei loro campi di addestramento in Afghanistan. Noto anche per i metodi repressivi usati contro gli oppositori dei talibani nell'Afghanistan meridionale.

(120)

Mohammad Jawad Waziri.

Motivi dell'inserimento nell'elenco: ministero degli affari esteri, servizio ONU, sotto il regime talibano. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) appartiene alla tribù dei Wazir. Data di designazione dell'ONU: 23.2.2001.

(121)

Sangeen Zadran (alias a) Sangin b) Sangin Zadran c) Sangeen Khan Zadran d) Sangeen e) Fateh). Titolo:

Titolo: a) Maulavi (ortografia alternativa: Maulvi, b) Mullah. Data di nascita: a) intorno al 1976, b) intorno al 1979. Luogo di nascita: Tang Stor Khel, distretto di Ziruk, provincia di Paktika, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: governatore ombra della provincia di Paktika (Afghanistan) e comandante della rete Haqqani, un gruppo di militanti affiliato ai talibani che opera nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Primo luogotenente di Sirajuddin Lallaloudine Haqqani. Data di designazione dell'ONU: 16.08.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Sangeen Zadran è uno dei capi degli insorti nella provincia di Paktika (Afghanistan) e un comandante della rete Haqqani. La rete Haqqani, un gruppo di militanti affiliato ai talibani che opera nella zona di frontiera tra Afghanistan e Pakistan, ha un ruolo di primo piano nell'attività insurrezionale in Afghanistan ed è responsabile di numerosi attacchi di alto profilo. Zadran è il primo luogotenente del capo della rete Haqqani, Sirajuddin Haqqani.

Sangeen Zadran contribuisce a guidare i combattenti negli attacchi perpetrati nell’Afghanistan sudorientale e si ritiene che abbia pianificato e coordinato l'arrivo di combattenti stranieri in Afghanistan. Sangeen Zadran è stato anche implicato in numerosi attacchi perpetrati con ordigni esplosivi improvvisati (IED).

Oltre al suo ruolo in tali attacchi, Sangeen Zadran è stato anche implicato nel sequestro di cittadini afgani e stranieri nella regione di frontiera tra Afghanistan e Pakistan.

(122)

Abdul Rahman Zahed (alias Abdul Rehman Zahid).

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: viceministro degli affari esteri sotto il regime talibano. Data di nascita: intorno al 1963. Luogo di nascita: distretto di Kharwar, provincia di Logar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(123)

Mohammad Zahid.

Titolo: Mullah. Motivi dell'inserimento nell'elenco: terzo segretario, ambasciata talibana di Islamabad (Pakistan). Data di nascita: 1971. Luogo di nascita: provincia di Logar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Passaporto n.: D 001206 (rilasciato il 17.7.2000). Altre informazioni: si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 25.1.2001.

(124)

Faizullah Khan Noorzai (alias: (a) Hajji Faizullah Khan Noorzai, (b) Haji Faizuulah Khan Norezai, (c) Haji Faizullah Khan, (d) Haji Fiazullah, (e) Haji Faizullah Noori, (f) Haji Faizullah Noor, (g) Faizullah Noorzai Akhtar Mohammed Mira Khan (h) Haji Pazullah Noorzai, (i) Haji Mullah Faizullah).

Titolo: Haji. Indirizzo: strada Boghra, villaggio di Miralzei, Chaman, provincia Baluchistan, Pakistan. Data di nascita: a) 1962; b) 1961; c) tra il 1968 e il 1970. Luogo di nascita: a) Lowy Kariz, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan; b) Kadanay, distretto di Spin Boldak, provincia di Kandahar, Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) finanziere talibano di rilievo; b) a metà del 2009 forniva armi, munizioni, esplosivi e attrezzature mediche ai combattenti talibani. Ha raccolto fondi per i talibani e ha fornito loro addestramento nella regione di frontiera Afghanistan/Pakistan; c) ha precedentemente organizzato e finanziato operazioni dei talibani nella provincia di Kandahar, Afghanistan; d) nel 2010 si è recato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e in Giappone ed era proprietario di imprese in detti paesi; e) appartiene alla tribù dei Nurzai, sottotribù dei Miralzai; f) fratello di Malik Noorzai; g) il nome del padre è Akhtar Mohammed (alias Haji Mira Khan). Data di designazione dell'ONU: 04.10.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Faizullah Noorzai Akhtar Mohammed Mira Khan è stato un importante finanziere talibano con cui alti dirigenti talibani hanno investito fondi. Ha raccolto oltre 100 000 USD per i talibani da donatori del Golfo e nel 2009 ha elargito una quota del proprio patrimonio pecuniario. Inoltre ha finanziato un comandante talibano della provincia di Kandahar ed ha fornito fondi per assistere l'addestramento di combattenti talibani e di Al-Qaida destinati a svolgere attentati contro le forze di coalizione e le forze armate afgane. A metà del 2005 Faizullah organizzava e finanziava operazioni dei talibani nella provincia di Kandahar, in Afghanistan. Oltre al proprio sostegno finanziario, Faizullah ha in altro modo agevolato l'addestramento e le operazioni dei talibani. A metà del 2009 Faizullah forniva armi, munizioni, esplosivi ed attrezzature mediche ai combattenti talibani dell'Afghanistan meridionale. A metà del 2008 Faizullah si è occupato dell'alloggio di attentatori suicidi talibani e dei loro trasferimenti dal Pakistan in Afghanistan. Faizullah ha altresì fornito missili antiaerei ai talibani, ha contribuito allo spostamento di combattenti talibani nella provincia di Helmand, in Afghanistan, ha agevolato le operazioni di attentatori suicidi talibani e fornito apparecchiature radio e automezzi a talibani in Pakistan.

A metà del 2009 Faizullah gestiva una madrasa (scuola religiosa) nella regione di confine tra Afghanistan e Pakistan, in cui si sono raccolte decine di migliaia di dollari destinate ai talibani. I terreni della madrasa di Faizullah sono stati utilizzati per addestrare combattenti talibani nella costruzione e nell'impiego di dispositivi esplosivi improvvisati (IED). Alla fine del 2007 la madrasa di Faizullah era utilizzata per addestrare combattenti di Al-Qaida successivamente inviati nella provincia di Kandahar, in Afghanistan.

Nel 2010 Faizullah ha tenuto in attività uffici e probabilmente posseduto beni, tra cui alberghi, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Faizullah si recava periodicamente a Dubai e in Giappone con suo fratello, Malik Noorzai, per importare autoveicoli, parti di automobili e abbigliamento. All'inizio del 2006 Faizullah era proprietario di imprese a Dubai e in Giappone.

(125)

Malik Noorzai (alias: (a) Hajji Malik Noorzai, (b) Hajji Malak Noorzai, (c) Haji Malek Noorzai, (d) Haji Maluk, (e) Haji Aminullah).

Titolo: Haji. Data di nascita: a) 1957; b) 1960. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) finanziere talibano; b) è proprietario di imprese in Giappone e si reca spesso a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti e in Giappone; c) nel 2009 ha agevolato le attività dei talibani, anche reclutando uomini e fornendo appoggio logistico; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; e) appartiene alla tribù dei Noorzai; f) fratello di Faizullah Khan Noorzai. Data di designazione dell'ONU: 04.10.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Malik Noorzai è un uomo d'affari residente in Pakistan che ha fornito sostegno finanziario ai talibani. Malik e suo fratello, Faizullah Noorzai Akhtar Mohammed Mira Khan, hanno investito milioni di dollari in varie aziende per conto dei talibani. Alla fine del 2008, rappresentanti talibani hanno preso contatto con l'imprenditore Malik al fine di investire fondi dei talibani. Almeno dal 2005 Malik ha inoltre contribuito personalmente per decine di migliaia di dollari e distribuito centinaia di migliaia di dollari ai talibani, parte dei quali provenivano da donatori nella regione del Golfo e in Pakistan e parte dal suo patrimonio personale. Malik ha inoltre gestito un conto di tipo hawala in Pakistan su cui sono state versate ad intervalli di pochi mesi decine di migliaia di dollari trasferiti dal Golfo per sostenere le attività dei talibani. Malik ha altresì facilitato le attività dei talibani. Nel 2009 Malik occupava da 16 anni la carica di custode principale di una madrasa (scuola religiosa) nella regione di frontiera tra Afghanistan e Pakistan, utilizzata dai talibani per indottrinare e formare nuovi seguaci. Tra l'altro, Malik ha versato fondi a sostegno di tale istituto. Insieme al fratello, Malik ha inoltre svolto un ruolo nella custodia di veicoli destinati ad essere utilizzati dai talibani in attentati dinamitardi suicidi ed ha fornito assistenza ai combattenti talibani per i loro spostamenti nella provincia di Helmand, Afghanistan. Malik possiede aziende in Giappone e compie frequenti viaggi d'affari a Dubai ed in Giappone. Già nel 2005 Malik possedeva un'azienda in Afghanistan che importava veicoli da Dubai e dal Giappone. Ha importato autovetture, pezzi di ricambio per auto e abbigliamento da Dubai e dal Giappone per le sue aziende, in cui hanno investito due comandanti talibani. Verso la metà del 2010, Malik e suo fratello hanno assicurato lo sblocco di centinaia di container cargo, di un valore presunto di vari milioni di dollari, precedentemente sequestrati dalle autorità pakistane, secondo le quali i destinatari avevano connessioni con attività terroristiche.

(126)

Abdul Aziz Abbasin (alias: Abdul Aziz Mahsud).

Data di nascita: 1969. Luogo di nascita: villaggio di Sheykhan, regione di Pirkowti, distretto di Orgun, provincia di Paktika, Afghanistan. Altre informazioni: a) comandante principale nella rete Haqqani sotto l'autorità di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani; b) governatore ombra talibano del distretto di Orgun, provincia di Paktika, Afghanistan, all'inizio del 2010; c) ha gestito un campo di addestramento per combattenti non afgani nella provincia di Paktika; d) è stato coinvolto nel trasporto di armi verso l'Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 04.10.2011.

Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Abdul Aziz Abbasin è uno dei principali comandanti della rete Haqqani, un gruppo di militanti affiliato ai talibani basato nell'Afghanistan orientale e nel Waziristan settentrionale nelle aree tribali ad amministrazione federale del Pakistan. All'inizio del 2010 Abbasin riceveva ordini da Sirajuddin Haqqani, che lo ha nominato governatore ombra talibano del distretto di Orgun, provincia di Paktika, Afghanistan. Abbasin comanda un gruppo di combattenti talibani ed ha contribuito alla gestione di un campo di addestramento per combattenti stranieri situato nella provincia di Paktika. Abbasin è stato inoltre coinvolto in agguati a veicoli che rifornivano le forze del governo afgano e nel trasporto di armi verso l'Afghanistan.

(127)

Ahmad Zia Agha (alias (a) Zia Agha (b) Noor Ahmad (c) Noor Ahmed (d) Sia Agha Sayeed)

Titolo: Haji. Data di nascita: 1974. Luogo di nascita: distretto di Maiwand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Altre informazioni: a) alto funzionario talibano con responsabilità militari e finanziarie nel 2011; b) leader del consiglio militare talibano nel 2010; c) nel 2008-2009 è stato incaricato delle finanze dei talibani e ha distribuito denaro a comandanti talibani nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 6.1.2012.

(128)

Fazl Rabi (alias (a) Fazl Rabbi (b) Fazal Rabi (c) Faisal Rabbi)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: alto funzionario nella provincia di Konar durante il regime talibano. Data di nascita: a) 1972; b) 1975. Luogo di nascita: a) distretto di Kohe Safi, provincia di Parwan, Afghanistan; b) provincia di Kapisa, Afghanistan; c) provincia di Nangarhar, Afghanistan; d) provincia di Kabul, Afghanistan. Altre informazioni: a) rappresentante della rete Haqqani, gruppo basato nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan, cui fornisce sostegno logistico e finanziario; b) membro del consiglio finanziario talibano; c) si è recato all'estero per reperire fondi per conto di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani, Jalaluddin Haqqani, la rete Haqqani e i talibani; d) si ritiene che si trovi nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan. Data di designazione dell'ONU: 6.1.2012.

(129)

Mohammad Aman Akhund (alias (a) Mohammed Aman (b) Mullah Mohammed Oman (c) Mullah Mad Aman Ustad Noorzai (d) Sanaullah)

Data di nascita: 1970. Luogo di nascita: villaggio di Band-e-Timur, distretto di Maiwand, provincia di Kandahar, Afghanistan. Altre informazioni: a) nel 2011 membro di spicco dei talibani con incarichi finanziari tra cui la raccolta fondi per conto della dirigenza; b) ha fornito sostegno logistico alle operazioni dei talibani e incanalato i proventi del traffico di droga verso l'acquisto di armi; c) è stato segretario del leader talibano Mullah Mohammed Omar e suo inviato nelle riunioni ad alto livello dei talibani; d) legato anche a Gul Agha Ishakzai; e) membro della cerchia ristretta del Mullah Mohammed Omar durante il regime talibano. Data di designazione dell'ONU: 6.1.2012.

(130)

Ahmed Jan Wazir (alias (a) Ahmed Jan Kuchi (b) Ahmed Jan Zadran)

Motivi dell'inserimento nell'elenco: funzionario del ministero delle finanze durante il regime talibano. Data di nascita: 1963. Luogo di nascita: villaggio di Barlach, distretto di Qareh Bagh, provincia di Ghazni, Afghanistan. Altre informazioni: a) comandante principale della rete Haqqani, gruppo basato nella zona di frontiera Afghanistan/Pakistan; b) vice, portavoce e consigliere di Sirajuddin Jallaloudine Haqqani, alto dirigente della rete Haqqani; c) assicura i collegamenti con il consiglio supremo dei talibani; d) si è recato all'estero; e) assicura i collegamenti con i comandanti talibani nella provincia di Ghazni, Afghanistan, e fornisce loro denaro, armi, apparecchiature di comunicazione e provviste. Data di designazione dell'ONU: 6.1.2012.

(131)

Abdul Samad Achekzai (alias (a) Abdul Samad)

Data di nascita: 1970. Luogo di nascita: Afghanistan. Cittadinanza: afgana. Altre informazioni: a) membro di spicco dei talibani responsabile della fabbricazione di ordigni esplosivi improvvisati (IED). b) Coinvolto nel reclutamento e nell'impiego di attentatori suicidi per commettere attentati in Afghanistan. Data di designazione dell'ONU: 2.3.2012.

B.

Entità e altri gruppi e imprese associati ai talibani»


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/85


DECISIONE 2012/168/PESC DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,

considerando quanto segue:

(1)

Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/235/PESC (1).

(2)

In base ad un riesame della decisione 2011/235/PESC, è opportuno prorogare le misure restrittive fino al 13 aprile 2013.

(3)

Inoltre, tenuto conto della gravità della situazione dei diritti umani in Iran, altre persone dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone e delle entità soggette a misure restrittive riportato nell'allegato della decisione 2011/235/PESC.

(4)

A tale proposito, è opportuno rilevare che, in linea con il considerando (4) della decisione 2011/235/PESC, tra le persone oggetto di misure restrittive possono essere inseriti anche membri del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (IRGC), delle forze Basij e di Ansar-e-Hezbollah.

(5)

È opportuno altresì vietare la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di apparecchiature o software destinati principalmente ad essere usati per il controllo e l'intercettazione, da parte del regime iraniano, di internet e delle comunicazioni telefoniche di rete fissa o mobile in Iran.

(6)

Dovrebbe inoltre essere incluso nella decisione 2011/235/PESC, in considerazione degli obiettivi che questa si prefigge, il divieto di fornitura, vendita o trasferimento di attrezzature che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna. Nello stesso tempo, la decisione 2010/413/PESC del 26 luglio 2010, concernente misure restrittive nei confronti dell'Iran (2), dovrebbe essere modificata in modo che non includa più tale divieto.

(7)

È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2011/235/PESC,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione 2011/235/PESC è così modificata:

1)

sono inseriti gli articoli seguenti:

"Articolo 2 bis

Sono vietati la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di apparecchiature o software destinati principalmente ad essere usati per il controllo o l'intercettazione, da parte del regime iraniano, o per suo conto, di internet e delle comunicazioni telefoniche di rete fissa o mobile in Iran, nonché la prestazione di assistenza per l'installazione, il funzionamento o l'aggiornamento di tali apparecchiature o software.

L'Unione adotta le misure necessarie per determinare gli elementi pertinenti che devono essere contemplati dal presente articolo.

Articolo 2 ter

1.   Sono vietati la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione, da parte di cittadini degli Stati membri, o in provenienza dai territori degli Stati membri ovvero mediante navi o aeromobili battenti bandiera degli stessi, di attrezzature che potrebbero essere usate per la repressione interna, siano esse originarie o meno dei loro territori.

2.   È altresì vietato:

a)

prestare, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica, servizi di intermediazione o altri servizi attinenti ai prodotti di cui al paragrafo 1 o alla fornitura, alla fabbricazione, alla manutenzione e all'uso di tali prodotti, a qualunque persona fisica o giuridica, entità od organismo in Iran, o destinati ad essere ivi utilizzati;

b)

fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria in relazione ai prodotti di cui al paragrafo 1, compresi in particolare sovvenzioni, prestiti e assicurazione dei crediti all'esportazione, per la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di tali prodotti, o per la prestazione di assistenza tecnica, di servizi di intermediazione o di altri servizi connessi, a qualunque persona fisica o giuridica, entità od organismo in Iran, o destinati ad essere ivi utilizzati.";

2)

è inserito l'articolo seguente:

"Articolo 4 bis

È vietato partecipare, consapevolmente e deliberatamente, ad attività aventi l’obiettivo o l’effetto di eludere le misure di cui agli articoli 2 bis e 2 ter.";

3)

l’articolo 6 è sostituito dal seguente:

"Articolo 6

1.   La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

2.   La presente decisione si applica fino al 13 aprile 2013. Essa è costantemente riesaminata. È prorogata o modificata, a seconda del caso, qualora il Consiglio ritenga che i suoi obiettivi non siano stati raggiunti.".

Articolo 2

Le persone elencate nell'allegato della presente decisione sono aggiunte all'elenco riportato nell'allegato della decisione 2011/235/PESC.

Articolo 3

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 100 del 14.4.2011, pag. 51.

(2)   GU L 195 del 27.7.2010, pag. 39.


ALLEGATO

Elenco delle persone di cui all'articolo 2

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

ZARGHAMI Ezzatollah

 

In qualità di direttore della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB), è responsabile di tutte le decisioni relative ai programmi. IRIB ha trasmesso le confessioni estorte a detenuti e una serie di "processi spettacolo" in agosto 2009 e dicembre 2011, in palese violazione delle norme internazionali in materia di equo processo e del diritto ad un giusto processo.

23.3.2012

2.

TAGHIPOUR Reza

Luogo di nascita: Maragheh (Iran)

Data di nascita: 1957

Ministro dell'informazione e della comunicazione. In qualità di ministro dell'informazione, è uno degli alti funzionari responsabili della censura e del controllo delle attività su Internet, come pure di tutte le forme di comunicazione (in particolare, telefoni cellulari). I dati personali, i messaggi elettronici e le comunicazioni dei prigionieri politici vengono usati durante gli interrogatori.

Più volte, dalle ultime elezioni presidenziali e durante le manifestazioni in piazza sono state interrotte le linee mobili, compresi i messaggi da telefoni cellulari, sono stati oscurati i canali televisivi satellitari ed è stato sospeso, o quantomeno rallentato, Internet a livello locale.

23.3.2012

3.

KAZEMI Toraj

 

Colonnello della polizia delle tecnologie e comunicazioni, ha annunciato di recente una campagna di reclutamento di hacker governativi per meglio controllare le informazioni su Internet e nuocere ai siti "nocivi".

23.3.2012

4.

LARIJANI Sadeq

Luogo di nascita: Najaf (Iraq)

Data di nascita: 1960 o agosto 1961

Capo della magistratura, al quale spetta autorizzare e approvare tutte le condanne per reati qisas (per i quali è prevista la pena del taglione), hudud (reati contro Dio) e ta'zir (reati contro lo Stato). Sono comprese le condanne che comportano la pena di morte, la flagellazione e l'amputazione. Al riguardo, ha firmato di persona numerose condanne a morte in violazione delle norme internazionali, fra cui condanne per lapidazione (16 persone sono attualmente in attesa di lapidazione), esecuzioni per impiccagione, esecuzione di minori ed esecuzioni in pubblico, durante le quali, ad esempio, i prigionieri vengono appesi a un ponte davanti a migliaia di persone. Ha inoltre autorizzato condanne a pene corporali, quali amputazioni e versamento di acido negli occhi del condannato. Da quando Sadeq Larijani è in carica, si è verificato un netto aumento di arresti arbitrari di prigionieri politici, difensori dei diritti umani e minoranze. Dal 2009 sono inoltre aumentate drasticamente le esecuzioni. Sadeq Larijani è inoltre responsabile della sistematica inosservanza del diritto a un equo processo nei procedimenti giudiziari iraniani.

23.3.2012

5.

MIRHEJAZI Ali

 

Vice capo dell'Ufficio della Guida suprema e capo della sicurezza. Appartenente alla cerchia ristretta della Guida suprema, è responsabile di aver ideato la repressione delle proteste, in atto dal 2009.

23.3.2012

6.

SAEEDI Ali

 

Rappresentante della Guida suprema in seno ai Pasdaran dal 1995, dopo una carriera militare trascorsa presso i servizi di intelligence dei Pasdaran. Questo incarico ufficiale ne fa l'anello di collegamento indispensabile tra gli ordini provenienti dall'Ufficio della Guida suprema e l'apparato repressivo dei Pasdaran.

23.3.2012

7.

RAMIN Mohammad-Ali

Luogo di nascita: Dezful (Iran)

Data di nascita: 1954

Principale responsabile della censura in qualità di vice ministro incaricato della stampa fino al dicembre 2010, è stato direttamente responsabile della chiusura di numerosi organi di stampa riformisti (Etemad, Etemad-e Melli, Shargh, ecc.), della chiusura del Sindacato indipendente della stampa e dell'intimidazione o arresto di giornalisti.

23.3.2012

8.

MORTAZAVI Seyyed Solat

Luogo di nascita: Meibod (Iran)

Data di nascita: 1967

Vice ministro dell'interno per gli affari politici. Responsabile di essere a capo della repressione delle persone che si esprimono in difesa dei loro diritti legittimi, compresa la libertà di espressione.

23.3.2012

9.

REZVANI Gholomani

 

Vice governatore di Rasht. Responsabile di gravi violazioni del diritto a un giusto processo.

23.3.2012

10.

SHARIFI Malek Ajdar

 

Capo della magistratura nell'Azerbaigian orientale. Responsabile di gravi violazioni del diritto a un giusto processo.

23.3.2012

11.

ELAHI Mousa Khalil

 

Procuratore di Tabriz. Responsabile di dirigere la commissione di gravi violazioni dei diritti dell'uomo per quanto attiene al diritto a un giusto processo.

23.3.2012

12.

FARHRADI Ali

 

Procuratore di Karaj. Responsabile di aver chiesto la pena capitale per un minorenne, in grave violazione dei diritti umani.

23.3.2012

13.

REZVANMANESH Ali

 

Procuratore. Responsabile di aver chiesto la pena capitale per un minorenne, in grave violazione dei diritti umani.

23.3.2012

14.

RAMEZANI Gholamhosein

 

Comandante del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (IRGC) per l'intelligence. Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani contro persone che si esprimono in difesa dei loro diritti legittimi, compresa la libertà di espressione. A capo del dipartimento responsabile dell'arresto e della tortura di blogger/giornalisti.

23.3.2012

15.

SADEGHI Mohamed

 

Colonnello e addetto al reparto tecnico e di cyber intelligence dell'IRGC. Responsabile dell'arresto e della tortura di blogger/giornalisti.

23.3.2012

16.

JAFARI Reza

 

Capo della procura speciale per la cibercriminalità. Incaricato di arrestare, detenere e perseguire blogger e giornalisti.

23.3.2012

17.

RESHTE-AHMADI Bahram

 

Vice procuratore a Teheran. A capo della procura di Evin. Responsabile di negare ai difensori dei diritti umani e ai prigionieri politici l'esercizio di diritti, quali il diritto di visita e altri diritti dei detenuti.

23.3.2012


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/90


DECISIONE 2012/169/PESC DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che modifica la decisione 2010/413/PESC concernente misure restrittive nei confronti dell'Iran

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,

considerando quanto segue:

(1)

Il 26 luglio 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/413/PESC (1).

(2)

Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran (2).

(3)

Le misure contenute nella decisione 2010/413/PESC rispecchiano le preoccupazioni del Consiglio circa la natura del programma nucleare iraniano, mentre quelle contenute nella decisione 2011/235/PESC riflettono le preoccupazioni del Consiglio sul deteriorarsi della situazione dei diritti umani in Iran.

(4)

In considerazione dei suoi obiettivi, il divieto di fornitura, vendita o trasferimento di attrezzature che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna sarà incluso nella decisione 2011/235/PESC. Detta decisione sarà quindi modificata di conseguenza

(5)

Al tempo stesso, la decisione 2010/413/PESC non dovrebbe più comprendere il divieto di fornitura, vendita o trasferimento di attrezzature che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna e dovrebbe essere modificata in conseguenza.

(6)

Inoltre, si dovrebbe precisare che le restrizioni in materia di ammissione e il congelamento dei fondi e delle risorse economiche si applicano alle persone che agiscono per conto dell'IRGC o dell'IRISL,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione 2010/413/PESC è così modificata:

1)

all'articolo 1, paragrafo 1, la lettera c) è sostituita dalla seguente:

"c)

armi e materiale connesso di ogni tipo, compresi armi e munizioni, veicoli e attrezzature militari, attrezzature paramilitari e pezzi di ricambio per tali armi e materiale connesso. Tale divieto non si applica ai veicoli non da combattimento costruiti o equipaggiati con materiali per difese balistiche, adibiti esclusivamente alla protezione del personale dell'UE e degli Stati membri in Iran;";

2)

all'articolo 19, paragrafo 1, la lettera b) è sostituita dalla seguente:

"b)

delle altre persone non menzionate dall'allegato I che partecipano, sono direttamente associate o danno il loro sostegno ad attività nucleari sensibili in termini di proliferazione o allo sviluppo di sistemi di lancio di armi nucleari dell'Iran, anche attraverso un coinvolgimento nell'approvvigionamento di prodotti, beni, attrezzature, materiali e tecnologie vietati, o delle persone che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, o delle persone che hanno assistito persone o entità indicate per eludere o violare le disposizioni dell'UNSCR 1737(2006), dell'UNSCR 1747(2007), dell'UNSCR 1803(2008) e dell'UNSCR 1929 (2010) ovvero la presente decisione, nonché di altri membri dell'IRGC e di persone che agiscono per conto dell'IRGC o dell'IRISL, di cui all'elenco nell'allegato II.";

3)

all'articolo 20, paragrafo 1, la lettera b) è sostituita dalla seguente:

"b)

dalle persone e entità non menzionate dall'allegato I che partecipano, sono direttamente associate o danno il loro sostegno ad attività nucleari sensibili in termini di proliferazione o allo sviluppo di sistemi di lancio di armi nucleari dell'Iran, anche attraverso un coinvolgimento nell'approvvigionamento di prodotti, beni, attrezzature, materiali e tecnologie vietati, o dalle persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, o dalle entità da esse possedute o controllate, anche attraverso mezzi illeciti, o dalle persone e entità che hanno assistito persone o entità indicate per eludere o violare le disposizioni dell'UNSCR 1737(2006), dell'UNSCR 1747(2007), dell'UNSCR 1803(2008) e dell'UNSCR 1929 (2010) ovvero la presente decisione nonché da altri membri e entità dell'IRGC e della IRISL o da entità da essi possedute o controllate, o da persone e entità che agiscono per loro conto, di cui all'elenco nell'allegato II.".

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 195 del 27.7.2010, pag. 39.

(2)   GU L 100 del 14.4.2011, pag. 51.


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/92


DECISIONE 2012/170/PESC DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che modifica la decisione 2010/573/PESC concernente misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transdnestriana della Repubblica moldova

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,

considerando quanto segue:

(1)

Il 27 settembre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/573/PESC (1).

(2)

Al fine di incoraggiare i progressi verso una soluzione politica del conflitto transdnestriano e ripristinare la libera circolazione delle persone attraverso la demarcazione amministrativa della regione transdnestriana, le misure restrittive che si applicano riguardo all'allegato I della decisione 2010/573/PESC dovrebbero essere ulteriormente sospese fino al 30 settembre 2012. Alla fine di tale periodo, il Consiglio dovrebbe riesaminare dette misure restrittive alla luce degli sviluppi nei due settori di cui sopra.

(3)

Al fine di incoraggiare i progressi nel risolvere gli ultimi problemi delle scuole che insegnano in caratteri latini, le misure restrittive che si applicano riguardo all'allegato II della decisione 2010/573/PESC dovrebbero essere ulteriormente sospese fino al 30 settembre 2012. Alla fine di tale periodo il Consiglio dovrebbe riesaminare dette misure restrittive al fine di assicurare l'adempimento delle condizioni per un efficace e sostenibile ritorno al normale del funzionamento delle scuole che insegnano in caratteri latini nella regione transdnestriana, vale a dire tramite l'abolizione delle restrizioni sulla loro registrazione da parte dell'amministrazione di fatto transdnestriana, la fornitura di condizioni di funzionamento adeguate per tutte le suddette e la sostenibilità di tali condizioni di funzionamento.

(4)

È opportuno aggiornare le informazioni concernenti determinate persone inserite negli elenchi di cui agli allegati I e II della decisione 2010/573/PESC.

(5)

La decisione 2010/573/PESC dovrebbe essere modificata di conseguenza,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

All'articolo 4 della decisione 2010/573/PESC, il paragrafo 3 è sostituito dal seguente:

"3.   Le misure restrittive di cui alla presente decisione sono sospese fino al 30 settembre 2012. Alla fine di tale periodo, il Consiglio riesamina dette misure restrittive.".

Articolo 2

1.   L'allegato I della decisione 2010/573/PESC è modificato come indicato nell'allegato I della presente decisione.

2.   L'allegato II della decisione 2010/573/PESC è modificato come indicato nell'allegato II della presente decisione.

Articolo 3

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 253 del 28.9.2010, pag. 54.


ALLEGATO I

Le voci per le persone qui di seguito elencate sono sostituite dalle voci di cui qui seguito:

1.

SMIRNOV, Igor Nikolayevich, ex "Presidente", nato il 23 ottobre 1941 a Khabarovsk, Federazione russa. Passaporto russo n. 50 No0337530.

2.

SMIRNOV, Vladimir Igorevich, figlio del Presidente ed ex "Presidente del Comitato doganale statale", nato il 3 aprile 1961 a Kupiansk, Kharkovskaya Oblast o a Novaya Kakhovka, Khersonskaya Oblast, Ucraina. Passaporto russo n. 50 No00337016.

3.

KHAZHEYEV, Stanislav Galimovich, ex "Ministro della difesa", nato il 28 dicembre 1941 a Chelyabinsk, Federazione russa.

4.

ANTYUFEYEV, Vladimir Yuryevich, alias SHEVTSOV, Vadim, ex "Ministro della sicurezza dello Stato", nato nel 1951 a Novosibirsk, Federazione russa. Passaporto russo.

5.

KOROLYOV, Alexandr Ivanovich, ex "Vicepresidente", nato il 24 ottobre 1958 a Wroclaw, Polonia. Passaporto russo.

6.

KRASNOSELSKY, Vadim Nikolayevich, ex "Ministro dell'interno", nato il 14 aprile 1970 a Dauriya, Zabaykalskyi rayon, Chitinskaya oblast, Federazione russa.

7.

ATAMANIUK, Vladimir, ex "Viceministro della difesa".


ALLEGATO II

Le voci per le persone qui di seguito elencate sono sostituite dalle voci di cui qui seguito:

1.

MAZUR, Igor Leonidovich, ex "Capo dell'amministrazione pubblica di Dubossary Rayon", nato il 29 gennaio 1967 a Dubossary, Repubblica moldova.

2.

PLATONOV, Yuri Mikhailovich, conosciuto come Yury PLATONOV, ex "Capo dell'amministrazione di Rybnitsa Rayon e della città di Rybnitsa", nato il 16 gennaio 1948 a Klimkovo, Poddorsky Rayon, Novgorodskaya Oblast. Passaporto russo n. 51 No0527002, rilasciato dall'Ambasciata russa a Chisinau il 4 maggio 2001.

3.

KOGUT, Vecheslav Vasyilevich, ex "Capo dell'amministrazione pubblica di Bender", nato il 16 febbraio 1950 a Taraclia, Chadir-Lunga rayon, Repubblica moldova.

4.

KOSTIRKO, Viktor Ivanovich, ex "Capo dell'amministrazione di Tiraspol", nato il 24 maggio 1948, Komsomolsk na Amure, Habarovsky kray, Federazione russa.


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/95


DECISIONE DI ESECUZIONE 2012/171/PESC DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che attua la decisione 2010/639/PESC relativa a misure restrittive nei confronti della Bielorussia

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2,

vista la decisione 2010/639/PESC (1), in particolare l'articolo 4, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

Il 25 ottobre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/639/PESC.

(2)

Tenuto conto della gravità della situazione in Bielorussia, dovrebbero essere iscritte altre persone ed entità nell'elenco delle persone e delle entità soggette a misure restrittive riportato nell'allegato V della decisione 2010/639/PESC.

(3)

È opportuno aggiornare le informazioni relative a una persona figurante nell'elenco di cui all'allegato V della decisione 2010/639/PESC.

(4)

È opportuno modificare di conseguenza l'allegato V della decisione 2010/639/PESC,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L'allegato V della decisione 2010/639/PESC è modificato come indicato nell'allegato I della presente decisione.

Articolo 2

Le persone ed entità elencate nell'allegato II della presente decisione sono aggiunte nell'allegato V della decisione 2010/639/PESC.

Articolo 3

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 280 del 26.10.2010, pag. 18.


ALLEGATO I

La voce relativa alla persona sottoindicata è sostituita dalla voce riportata in appresso:

 

Nome

Traslitterazione della grafia bielorussa

Traslitterazione della grafia russa

Nome

(grafia bielorussa)

Nome

(grafia russa)

Luogo e data di nascita

Carica

1.

Mazouka, Anzhalika Mikhailauna

Mazovko, Anzhelika Mikhailovna

(Mazovka Anzhelika Mikhailovna)

Мазоўка Анжалiка Мiхайлаўна

Мазовкo Анжелика Михайловна

(Мазовкa Анжелика Михайловна)

 

Giudice presso il tribunale del distretto Sovetski di Minsk. Nel 2010-2011 ha comminato pene detentive a rappresentanti della società civile per le loro proteste pacifiche nei seguenti casi:

a)

14.7.2011, Bussel Alyaksandr, 10 giorni di carcere;

b)

14.7.2011, Krukowski Syarhey, 8 giorni di carcere;

c)

14.7.2011, Kantsin Yahor, 10 giorni di carcere;

d)

7.7.2011, Sukhanossik Vyachaslaw, 8 giorni di carcere;

e)

21.12.2010, Nyanakhaw Andrey, 15 giorni di carcere;

f)

20.12.2010, Myslivets Ihar, 15 giorni di carcere;

g)

20.12.2010, Vilkin Alyaksey, 12 giorni di carcere;

h)

20.12.2010, Kharitonaw Paval, 12 giorni di carcere.

Ha ripetutamente comminato pene detentive a persone coinvolte in proteste pacifiche e pertanto è responsabile della repressione della società civile e dell'opposizione democratica in Bielorussia.


ALLEGATO II

Persone e entità di cui all'articolo 2

Persone

 

Nome

Traslitterazione della grafia bielorussa

Traslitterazione della grafia russa

Nome

(grafia bielorussa)

Nome

(grafia russa)

Data e luogo di nascita

Carica

1.

Chyzh, Iury Aliaksandravich

(Chyzh, Yury Aliaksandravich)

Chizh, Iuri Aleksandrovich

(Chizh, Yuri Aleksandrovich)

ЧЫЖ, Юрый Аляксандравiч

ЧИЖ, Юрий Александрович

Luogo di nascita: Soboli, Bierezowskij Rajon, Brestkaja Oblast (Соболи, Березовский район, Брестская область)

Data di nascita 28.03.1963

Passaporto n.: SP 0008543 (validità attuale incerta).

Iury Chyzh fornisce sostegno finanziario al regime di Lukashenko tramite la sua holding LLC Triple che è attiva in numerosi settori dell'economia bielorussa, comprese le attività derivanti dalle aggiudicazioni e concessioni pubbliche del regime. Le cariche sportive assunte, in particolare presidente del consiglio di amministrazione della squadra di calcio della Dynamo Minsk e presidente della federazione bielorussa di wrestling, confermano la sua associazione al regime.

2.

Anatoly Ternavsky

Анатолий Тернавский

 

Data di nascita: 1950

Persona vicina ai membri della famiglia del presidente Lukashenko; sponsor del club sportivo del presidente.

Le attività di Ternavsky nel settore del petrolio e dei prodotti petroliferi attestano le sue strette relazioni con il regime, tenendo conto del monopolio di Stato nel settore della raffinazione del petrolio e del fatto che solo varie persone sono autorizzate a operare nel settore del petrolio. La sua società Univest-M è uno dei due più importanti esportatori di petrolio privati in Bielorussia.

3.

Zhuk Alena Siamionauna

(Zhuk Alena Syamionauna)

Zhuk Elena Semenovna

(Zhuk Yelena Semyonovna)

Жук Алена Сямёнаўна

Жук Елена Семеновна

 

Giudice presso il tribunale del distretto Pervomayskij di Vitsebsk. Il 24 febbraio 2012, ha condannato Syarhei Kavalenka, considerato prigioniero politico dall'inizio del febbraio 2012, a due anni e un mese di prigione per violazione della sospensione condizionale. E' direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani perché ha negato a Syarhei Kavalenka il diritto a un processo equo. A Syarhei Kavalenka è stata inflitta in precedenza una sospensione condizionale della pena per aver issato una bandiera bianca-rossa-bianca storica vietata a Vitsebsk. La successivacondanna pronunciata da Alena Zhuk è stata sproporzionatamente dura data la natura del reato e non è stata conforme al codice penale della Bielorussia. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

4.

Lutau Dzmitry Mikhailavich

Lutov Dmitri Mikhailovich

(Lutov Dmitry Mikhailovich)

Лутаў Дзмiтрый Мiхайлавiч

Лутов Дмитрий Михайлович

 

Procuratore durante il processo di Syarhei Kavalenka che è stato condannato a due anni e un mese di prigione per violazione della sospensione condizionale. In precedenza a Syarhei Kavalenka era stata inflitta una sospensione condizionale della pena per avere issato una bandiera bianca-rossa-bianca, simbolo dell'opposizione, sull'albero di Natale a Vitsebsk. La condanna successiva inflitta dal giudice incaricato del caso è stata sproporzionatamente dura, data la natura del reato, e non è stata conforme al codice penale della Bielorussia. Le azioni di Lutau hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

5.

Atabekau Khazalbek Bakhtibekavich

Atabekov Khazalbek Bakhtibekovich

Атабекаў Хазалбек Бактiбекавiч

Атабеков Хазалбек Баxтибекович

(Атабеков Кхазалбек Баxтибекович)

 

Colonnello, comandante di una brigata speciale di truppe interne nel sobborgo Uruchie di Minsk. Ha comandato la sua unità durante la repressione della manifestazione di protesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010 dove è stato fatto ricorso ad un uso eccessivo della forza. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

6.

Charnyshou Aleh

Chernyshev Oleg A.

Чарнышоў Алег

Черышев Олег А

 

Colonnello, incaricato dell'unità antiterrorista dell'unità "Alpha" del KGB. Ha partecipato di persona al trattamento inumano e degradante degli attivisti dell'opposizione presso il centro di detenzione del KGB di Minsk dopo la repressione della manifestazione diprotesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

7.

Arlau Aliaksey

(Arlau Aliaksei)

Arlau Aliaksandr Uladzimiravich

Orlov Aleksei

(Orlov Alexey)

Orlov Aleksandr Vladimirovich

(Orlov Alexandr Vladimirovich)

Apлaў Аляксей

Apлaў Аляксандр Уладзiмiравiч

Opлов Алексей

Opлов Александр Владимирович

 

Colonnello, capo del centro di detenzione del KGB di Minsk. E' stato personalmente responsabile delle pene o dei trattamenti crudeli, inumani o degradanti di coloro che sono stati fermati nelle settimane e nei mesi dopo la repressione della manifestazione di protesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

8.

Sanko Ivan Ivanavich

Sanko Ivan Ivanovich

Санько Iван Iванавiч

Санько Иван Иванович

 

Maggiore, investigatore di alto livello del KGB. Ha svolto indagini che hanno compreso il ricorso a elementi di prova falsificati contro gli attivisti dell'opposizione presso il centro di detenzione del KGB di Minsk dopo la repressione della manifestazione di protesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010. Le sue azioni hanno costituito una palese violazione dei diritti umani negando il diritto a un processo equo e degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

9.

Traulka Pavel

Traulko Pavel

Траулька Павел

Траулько Павел

 

Tenente colonnello, ex agente segreto del controspionaggio militare del KGB (attualmente capo del servizio stampa del comitato investigativo della Bielorussia recentemente costituito). Ha falsificato elementi di prova e ha usato le minacce al fine di estorcere le confessioni degli attivisti dell'opposizione presso il centro di detenzione del KGB di Minsk dopo la repressione della manifestazione di protesta post-elettorale a Minsk il 19 dicembre 2010. E' stato direttamente responsabile dell'uso dipene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti e della negazione del diritto a unprocesso equo. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

10.

Sukhau Dzmitri Viachaslavavich

(Sukhau Dzimitry Vyachyaslavavich)

Sukhov Dmitri Vyacheslavovich

(Sukhov Dmitry Viacheslavovich)

Сухаў Дзмiтрi Вячаслававiч

Сухов Дмитрий Вячеславович

 

Tenente colonnello, agente segreto del controspionaggio militare del KGB, ha falsificato le prove e ha usato le minacce al fine di estorcere le confessioni degli attivisti dell'opposizione presso il centro di detenzione del KGB a Minsk dopo la repressione della manifestazione di protesta a Minsk il 19 dicembre 2010. E' direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani fondamentali dei prigionieri politici e degli attivisti dell'opposizione mediante l'uso eccessivo della forza esercitata contro di loro. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

11.

Alinikau Siarhei Aliaksandravich

(Alinikau Siarhey Alyaksandravich)

Aleinikov Sergei Aleksandrovich

Алиникаў Сяргей Аляксандравич

Алeйникoв Сергей Aлександрович

 

Maggiore, capo dell'unità operativa della colonia penitenziaria IK-17 a Shklov, ha messo sotto pressione i prigionieri politici negando i loro diritti alla corrispondenza e agli incontri, ha emesso ordini al fine di assoggettarli ad un regime penale più severo, a perquisizioni e li ha minacciati al fine di estorcere le confessioni. E' stato direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani dei prigionieri politici e degli attivisti dell'opposizione usando eccessivamente la forza contro di loro. Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.

12.

Shamionau Vadzim Iharavich

Shamenov Vadim Igorevich

(Shamyonov Vadim Igorevich)

Шамёнаў Вадзiм Iгаравiч

Шамёнов Вадим Игоревич

 

Capitano, capo dell'unità operativa della colonia penitenziaria IK-17 a Shklov. Ha messo sotto pressione i prigionieri politici negando i loro diritti alla corrispondenza, e li ha minacciati al fine di estorcere le confessioni. Direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani dei prigionieri politici e degli attivisti dell'opposizione mediante l'uso di pene o di trattamenti crudeli, inumani o degradanti.Le sue azioni hanno costituito una diretta violazione degli impegni internazionali della Bielorussia nel settore dei diritti umani.


Entità

 

Nome

Traslitterazione della grafia bielorussa

Traslitterazione della grafia russa

Nome

(grafia bielorussa)

Nome

(grafia russa)

Informazioni identificative

Motivi

1.

LLC Delovaya Set

ООО Деловая сеть

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

2.

CJSC Sistema investicii i inovacii

ЗАО Системы инвестиций и инноваций

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

3.

PUC Sen-Ko

ЧУП Сен-Ко

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

4.

PUC BT Invest

ЧУП БТ Инвест

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

5.

The Spirit and Vodka Company Aquadiv

Малиновщизненский спиртоводочный завод Аквадив

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

6.

Beltekh Holding

Белтех Холдинг

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

7.

Spetspriborservice

Спецприборсервис

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

8.

Tekhnosoyuzpribor

Техносоюзприбор

 

 

Entità controllata da Peftiyev Vladimir.

9.

LLC Triple

ООО ТРАЙПЛ

 

Pobediteley Avenue 51/2, Room 15 220035 Minsk

Республика Беларусь, 220035 Минск, проспект Победителей, дом 51, корпус 2, помещение 15

Holding di Iury Chyzh. Iury Chyzh fornisce sostegno finanziario al regime di Lukashenko, in particolare tramite la sua holding LLC Triple.

10.

JLLC Neftekhimtrading

СООО НефтеХимТрейдинг

 

Registrato nel 2002, Minsk

Controllata di LLC Triple.

11.

CJSC Askargoterminal

ЗАО Аскарготерминал

 

 

Controllata di LLC Triple.

12.

LLC Triple Metal Trade

ООО Трайплметаллтрейд

 

 

Controllata di LLC Triple.

13.

JSC Berezovsky KSI

ОАО Березовский комбинат силикатных изделий

 

 

Controllata di LLC Triple.

14.

JV LLC Triple-Techno

СП ООО Трайпл-Техно

 

 

Controllata di LLC Triple.

15.

JLLC Variant

СООО Вариант

 

 

Controllata di LLC Triple.

16.

JLLC Triple-Dekor

СООО Трайпл-Декор

 

 

Controllata di LLC Triple.

17.

JCJSC QuartzMelProm

СЗАО Кварцмелпром

 

 

Controllata di LLC Triple.

18.

JCJSC Altersolutions

СЗАО Альтерсолюшнс

 

 

Controllata di LLC Triple.

19.

JCJSC Prostoremarket

СЗАО Простомаркет

 

 

Controllata di LLC Triple.

20.

JLLC AquaTriple

СП ООО Акватрайпл

 

 

Controllata di LLC Triple.

21.

LLC Rakowski browar

ООО Ракаўскi бровар

 

 

Controllata di LLC Triple.

22.

MSSFC Logoysk

ГСОК Логойск

 

 

Controllata di LLC Triple.

23.

Triple-Agro ACC

Трайпл-Агро

 

 

Controllata di LLC Triple.

24.

CJCS Dinamo-Minsk

ЗАО ФК Динамо-Минск

 

 

Controllata di LLC Triple.

25.

JLLC Triplepharm

СООО Трайплфарм

 

 

Controllata di LLC Triple.

26.

LLC Triple-Veles

ООО Трайплфарм

 

 

Controllata di LLC Triple.

27.

Univest-M

Юнивест

 

 

Entità controllata da Anatoly Ternavsky.

28.

FLLC Unis Oil

ИООО Юнис Ойл

 

 

Controllata di Univest-M.

29.

JLLC UnivestStroyInvest

СООО ЮнивестСтройИнвест

 

 

Controllata di Univest-M.


24.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 87/103


DECISIONE DI ESECUZIONE 2012/172/PESC DEL CONSIGLIO

del 23 marzo 2012

che attua la decisione 2011/782/PESC, relativa a misure restrittive nei confronti della Siria

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea,

vista la decisione 2011/782/PESC, del 1o dicembre 2011, relativa a misure restrittive nei confronti della Siria (1), in particolare l’articolo 21, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

Il 1o dicembre 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/782/PESC, relativa a misure restrittive nei confronti della Siria.

(2)

Tenuto conto della gravità della situazione in Siria, altre persone ed entità dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone e delle entità soggette a misure restrittive riportato nell'allegato I della decisione 2011/782/PESC.

(3)

Le voci riguardanti determinate persone e un'entità inserite nell'allegato I della decisione 2011/782/PESC dovrebbero essere modificate,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Le persone ed entità elencate nell'allegato I della presente decisione sono aggiunte all'elenco riportato nell'allegato I della decisione 2011/782/PESC.

Articolo 2

Nell'allegato I della decisione 2011/782/PESC, le voci riguardanti le persone e un'entità elencate nell'allegato II della presente decisione sono sostituite con le voci figuranti nell'allegato II della presente decisione.

Articolo 3

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 23 marzo 2012

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)   GU L 319 del 2.12.2011, pag. 56.


ALLEGATO I

Persone ed entità di cui all'articolo 1

A.   Persone

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

Anisa Al Assad

(alias Anisah Al Assad)

Nata nel 1934

Cognome da nubile: Makhlouf

Madre del presidente Al-Assad. Date le strette relazioni personali e le intrinseche relazioni finanziarie con il presidente siriano Bashar Al Assad, trae vantaggio dal regime siriano ed è ad esso associata.

23.3.2012

2.

Bushra Al Assad

(alias Bushra Shawkat)

Nata il 24.10.1960

Sorella di Bashar al Assad e moglie di Asif Shawkat, vice capo di stato maggiore per la sicurezza e il riconoscimento.

Date le strette relazioni personali e le intrinseche relazioni finanziarie con il presidente siriano Bashar Al Assad e con altre figure centrali del regime siriano, trae vantaggio dal regime ed è ad esso associata.

23.3.2012

3.

Asma Al Assad (alias Asma Fawaz Al Akhras)

Nata l'11.08.1975

Luogo di nascita: Londra, UK

Numero di passaporto: 707512830; scadenza: 22/9/2020

Cognome da nubile: Al Akhras

Moglie di Bashar Al Assad. Date le strette relazioni personali e le intrinseche relazioni finanziarie con il presidente siriano Bashar Al Assad, trae vantaggio dal regime siriano ed è ad esso associata.

23.3.2012

4.

Manal Al Assad (alias Manal Al Ahmad)

Nato il 2.2.1970

Luogo di nascita: Damasco

Numero di passaporto (siriano): 0000000914

Cognome da nubile: Al Akhras

Moglie di Maher Al Assad, in quanto tale trae vantaggio dal regime e vi è strettamente associata.

23.3.2012

5.

Imad Mohammad Deeb Khamis

Nato il 1o agosto 1961

Luogo di nascita: vicino a Damasco

Ministro dell'energia elettrica. Responsabile dell'utilizzo delle interruzioni della fornitura di elettricità come metodo di repressione.

23.3.2012

6.

Omar Ibrahim Ghalawanji

Nato nel 1954

Luogo di nascita: Tartus

Ministro degli enti locali. Responsabile delle autorità amministrative locali, in quanto tale responsabile della repressione esercitata dalle autorità locali nei confronti della popolazione civile.

23.3.2012

7.

Joseph Suwaid

Nato nel 1958

Luogo di nascita: Damasco

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

8.

Ghiath Jeraatli

Nato nel 1950

Luogo di nascita: Salamiya

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

9.

Hussein Mahmoud Farzat

Nato nel 1957

Luogo di nascita: Hama

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

10.

Yousef Suleiman Al-Ahmad

Nato nel 1956

Luogo di nascita: Hasaka

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

11.

Hassan al-Sari

Nato il 1953

Luogo di nascita: Hama

Ministro di Stato, in quanto tale strettamente associato alla politica del regime.

23.3.2012

12.

Mazen al-Tabba

Nato l'1.1.1958

Luogo di nascita: Damasco

Numero di passaporto (siriano): 004415063; scadenza: 6.5.2015

Socio d'affari di Ihab Makhlouf e Nizar al-Assad (inserito nell'elenco il 23/8/2011); titolare, insieme a Rami Makhlouf, della società di cambio Al-Diyar lil-Saraafa, che sostiene la politica della Banca centrale siriana.

23.3.2012


B.   Entità

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

Syrian Petroleum company

Indirizzo: Dummar Province, Expansion Square, Island 19-Building 32

P.O. BOX: 2849 or 3378

Tel.: 00963-11-3137935 o 3137913

Fax: 00963-11-3137979 o 3137977

E-mail: spccom2@scs-net.org o

spccom1@scs-net.org

Sito web: www.spc.com.sy

Sito web: www.spc-sy.com

Società petrolifera statale. Fornisce sostegno finanziario al regime siriano

23.3.2012

2.

Mahrukat Company (Società siriana per lo stoccaggio e la distribuzione dei prodotti petroliferi)

Sede: Damasco - Al Adawi st., Petroleum building

Fax: 00963-11/4445796

Tel.: 00963-11/44451348 - 4451349

E-mail: mahrukat@net.sy

Sito web:http://www.mahrukat.gov.sy/indexeng.php

Società petrolifera statale. Fornisce sostegno finanziario al regime siriano

23.3.2012


ALLEGATO II

Persone ed entità di cui all'articolo 2

 

Nome

Informazioni sull'identità

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

Tarif Akhras

Nato il 2 giugno 1951 a Homs, Siria.

Passaporto siriano n. 0000092405

Imprenditore di spicco che trae vantaggio dal regime e che lo sostiene. Fondatore del gruppo Akhras (materie prime, commercio, lavorazione e logistica) ed ex presidente della Camera di commercio di Homs. Stretti rapporti d’affari con la famiglia del presidente Al-Assad. Membro del Consiglio direttivo della Federazione delle camere di commercio siriane. Ha messo a disposizione edifici industriali e residenziali per campi di detenzione improvvisati e fornito sostegno logistico al regime (autobus e veicoli per il trasporto di carri armati).

2.9.2011

2.

Issam Anbouba

Nato nel 1952 a Homs, Siria

Presidente della Anbouba for Agricultural Industries Co.; fornisce sostegno finanziario al regime siriano.

2.9.2011

3.

Ra’if Al-Quwatly (alias Ri’af Al-Quwatli, alias Raeef Al-Kouatly)

 

Socio d'affari di Maher Al-Assad e responsabile della gestione di alcuni suoi interessi commerciali; fonte di finanziamenti per il regime.

23.6.2011

4.

Bassam Sabbagh

Nato il 24 agosto 1959 a Damasco. Indirizzo: Kasaa, via Anwar al Attar, stabile al Midani, Damasco.

Passaporto siriano n. 004326765, emesso il 2 novembre 2008, valido fino al novembre 2014.

Consulente giuridico, finanziario e amministrativo degli affari di Rami Makhlouf e di Khaldoun Makhlouf. Socio di Bashar al-Assad nel finanziamento di un progetto immobiliare a Laodicea. Fornisce sostegno finanziario al regime.

14.11.2011

5.

Mohamed Hamcho

Nato il 20 maggio 1966;

passaporto n. 002954347

Uomo d’affari siriano e agente locale di varie società straniere; collaboratore di Maher al-Assad, di cui gestisce parte degli interessi finanziari ed economici; in quanto tale, fonte di finanziamenti per il regime.

23.5.2011

6.

El-Tel Co. (alias El-Tel Middle East Company)

Indirizzo: Dair Ali Jordan Highway, P.O. Box 13052, Damasco – Siria.

Tel: +963-11-2212345.

Numero di fax: +963-11-44694450.

Indirizzo di posta elettronica: sales@eltelme.com.

Sito internet: www.eltelme.com

Produzione e fornitura di torri di comunicazione e di trasmissione e di altre apparecchiature per l'esercito siriano.

23.9.2011

7.

Rami Makhlouf

Nato a Damasco il 10 luglio 1969,

passaporto n. 454224

Uomo d’affari siriano; cugino del Presidente Bashar Al-Assad; controlla il fondo d’investimento Al Mahreq, Bena Properties, Cham Holding Syriatel, Souruh Company e a questo titolo finanzia e sostiene il regime.

9.5.2011

8.

Ihab (alias Ehab, Iehab) Makhlouf

Nato a Damasco il 21 gennaio 1973;

passaporto n. N002848852

Presidente di Syriatel, che versa il 50% dei suoi utili al governo siriano attraverso il suo contratto di licenza a tale titolo.

23.5.2011