ISSN 1725-258X |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306 |
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Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
51o anno |
Sommario |
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I Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione è obbligatoria |
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REGOLAMENTI |
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Regolamento (CE) n. 1131/2008 della Commissione, del 14 novembre 2008, recante modifica del regolamento (CE) n. 474/2006 che istituisce un elenco comunitario dei vettori aerei soggetti a un divieto operativo all'interno della Comunità ( 1 ) |
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II Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria |
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DECISIONI |
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Commissione |
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2008/861/CE |
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Decisione della Commissione, del 29 ottobre 2008, relativa alle modalità d’applicazione della direttiva 95/64/CE del Consiglio concernente la rilevazione statistica dei trasporti di merci e di passeggeri via mare [notificata con il numero C(2008) 6203] (Versione codificata) ( 1 ) |
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III Atti adottati a norma del trattato UE |
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ATTI ADOTTATI A NORMA DEL TITOLO V DEL TRATTATO UE |
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2008/863/PESC |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
I Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione è obbligatoria
REGOLAMENTI
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/1 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1127/2008 DELLA COMMISSIONE
del 14 novembre 2008
recante fissazione dei valori forfettari all’importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (1),
visto il regolamento (CE) n. 1580/2007 della Commissione, del 21 dicembre 2007, recante modalità di applicazione dei regolamenti (CE) n. 2200/96, (CE) n. 2201/96 e (CE) n. 1182/2007 nel settore degli ortofrutticoli (2), in particolare l’articolo 138, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
Il regolamento (CE) n. 1580/2007 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell’Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all’importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell’allegato XV, parte A, del medesimo regolamento,
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all’importazione di cui all’articolo 138 del regolamento (CE) n. 1580/2007 sono quelli fissati nell’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il 15 novembre 2008.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2008.
Per la Commissione
Jean-Luc DEMARTY
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
(1) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1.
(2) GU L 350 del 31.12.2007, pag. 1.
ALLEGATO
Valori forfettari all’importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
(EUR/100 kg) |
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Codice NC |
Codice paesi terzi (1) |
Valore forfettario all'importazione |
0702 00 00 |
AL |
34,6 |
MA |
63,1 |
|
MK |
46,2 |
|
TR |
81,4 |
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ZZ |
56,3 |
|
0707 00 05 |
JO |
175,9 |
MA |
60,8 |
|
TR |
62,3 |
|
ZZ |
99,7 |
|
0709 90 70 |
MA |
63,0 |
TR |
121,9 |
|
ZZ |
92,5 |
|
0805 20 10 |
MA |
73,2 |
ZZ |
73,2 |
|
0805 20 30, 0805 20 50, 0805 20 70, 0805 20 90 |
CN |
55,9 |
HR |
35,4 |
|
MA |
82,1 |
|
TR |
75,0 |
|
ZZ |
62,1 |
|
0805 50 10 |
MA |
60,4 |
TR |
77,4 |
|
ZA |
72,5 |
|
ZZ |
70,1 |
|
0806 10 10 |
BR |
217,7 |
TR |
139,2 |
|
US |
273,6 |
|
ZA |
78,7 |
|
ZZ |
177,3 |
|
0808 10 80 |
CA |
96,0 |
CL |
67,1 |
|
MK |
37,6 |
|
US |
118,3 |
|
ZA |
85,9 |
|
ZZ |
81,0 |
|
0808 20 50 |
CL |
58,0 |
CN |
44,3 |
|
ZZ |
51,2 |
(1) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 1833/2006 della Commissione (GU L 354 del 14.12.2006, pag. 19). Il codice «ZZ» rappresenta le «altre origini».
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/3 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1128/2008 DELLA COMMISSIONE
del 14 novembre 2008
recante modifica del regolamento (CE) n. 40/2008 per quanto riguarda l'elenco delle navi che praticano la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata nell'Atlantico settentrionale
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 40/2008 del Consiglio, del 16 gennaio 2008, che stabilisce, per il 2008, le possibilità di pesca e le condizioni ad esse associate per alcuni stock o gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque comunitarie e, per le navi comunitarie, in altre acque dove sono imposti limiti di cattura (1), in particolare il punto 4 dell'allegato XIII,
considerando quanto segue:
(1) |
Dal 1981 la Comunità europea è parte contraente della convenzione sulla futura cooperazione multilaterale per la pesca nell'Atlantico nordorientale (2). Il regolamento (CE) n. 40/2008 stabilisce le disposizioni comunitarie che attuano le misure decise in tale contesto, inserendo a tal fine nell'appendice all'allegato XIII l'elenco delle navi per le quali la Commissione per la pesca nell'Atlantico nordorientale (NEAFC) e l'Organizzazione della pesca nell'Atlantico nordoccidentale (NAFO) hanno confermato la partecipazione ad attività di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (elenco INN). |
(2) |
Nel luglio 2008 la NEAFC ha formulato una raccomandazione intesa a modificare l'elenco INN. Occorre garantire l'attuazione di tale raccomandazione nella Comunità. |
(3) |
È pertanto necessario modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 40/2008, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'appendice all'allegato XIII del regolamento (CE) n. 40/2008 è sostituita dal testo che figura nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2008.
Per la Commissione
Joe BORG
Membro della Commissione
(1) GU L 19 del 23.1.2008, pag. 1.
(2) GU L 227 del 12.8.1981, pag. 21.
ALLEGATO
Nell'allegato XIII del regolamento (CE) n. 40/2008, l'appendice è sostituita dalla seguente:
«Appendice all'allegato XIII
Elenco delle navi (con l'indicazione dei rispettivi numeri IMO) per le quali la NEAFC e la NAFO hanno confermato la partecipazione ad attività di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata
Numero IMO (1) di identificazione della nave |
Nome della nave (2) |
Stato di bandiera (2) |
7436533 |
ALFA |
Georgia |
7612321 |
AVIOR |
Georgia |
8522030 |
CARMEN |
Ex Georgia |
7700104 |
CEFEY |
Russia |
8028424 |
CLIFF |
Cambogia |
8422852 |
DOLPHIN |
Russia |
7321374 |
ENXEMBRE |
Panama |
8522119 |
EVA |
Ex Georgia |
8604668 |
FURABOLOS |
|
6719419 |
GORILERO |
Sierra Leone |
7332218 |
IANNIS I |
Panama |
8422838 |
ISABELLA |
Ex Georgia |
8522042 |
JUANITA |
Ex Georgia |
6614700 |
KABOU |
Guinea Conakry |
8707240 |
MAINE |
Guinea Conakry |
7385174 |
MURTOSA |
Togo |
8721595 |
NEMANSKIY |
|
8421937 |
NICOLAY CHUDOTVORETS |
Russia |
8522169 |
ROSITA |
Ex Georgia |
7347407 |
SUNNY JANE |
|
8606836 |
ULLA |
Ex Georgia |
7306570 |
WHITE ENTERPRISE |
|
(1) Organizzazione marittima internazionale.
(2) Eventuali modifiche di nomi e bandiere e ulteriori informazioni sulle navi sono reperibili nel sito web della NEAFC: www.neafc.org».
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/5 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1129/2008 DELLA COMMISSIONE
del 14 novembre 2008
che istituisce un dazio antidumping provvisorio sulle importazioni di alcuni tipi di fili e trefoli di acciai non legati per cemento armato precompresso e postcompresso originari della Repubblica popolare cinese
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 384/96 del Consiglio, del 22 dicembre 1995, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea (1) (di seguito «regolamento di base»), in particolare l’articolo 7,
previa consultazione del comitato consultivo,
considerando quanto segue:
A. PROCEDURA
1. Apertura
(1) |
Il 3 gennaio 2008 la Commissione ha ricevuto una denuncia riguardante le importazioni di alcuni tipi di fili e trefoli di acciai non legati per cemento armato precompresso e postcompresso originari della Repubblica popolare cinese («RPC»), presentata, a norma dell’articolo 5 del regolamento di base, da Eurostress Information Service («ESIS») («il denunziante») a nome di produttori che rappresentano una quota considerevole, in questo caso superiore al 57 %, della produzione comunitaria totale di fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso. |
(2) |
La denunzia conteneva elementi che comprovavano a prima vista l’esistenza di pratiche di dumping e del notevole pregiudizio da esse derivante, considerati sufficienti per giustificare l’apertura di un procedimento. |
(3) |
Il 16 febbraio 2008, è stato avviato un procedimento mediante la pubblicazione di un avviso di apertura di procedimento nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (2) («avviso di apertura»). |
2. Parti interessate dal procedimento
(4) |
La Commissione ha avvisato ufficialmente dell’apertura del procedimento i produttori esportatori della RPC, gli importatori, gli operatori commerciali, gli utilizzatori, i fornitori e le associazioni notoriamente interessati, le autorità della RPC, i produttori comunitari denunzianti e altri produttori comunitari notoriamente interessati. Le parti interessate hanno avuto la possibilità di presentare osservazioni per iscritto e di chiedere di essere sentite entro i limiti di tempo indicati nell’avviso di apertura. Sono state sentite tutte le parti che ne hanno fatto richiesta dimostrando di avere particolari motivi per chiedere di essere sentite. |
(5) |
Per consentire ai produttori esportatori di chiedere, eventualmente, il trattamento riservato alle imprese operanti in condizioni di economia di mercato (TEM) o il trattamento individuale (TI), la Commissione ha inviato i relativi moduli di richiesta ai produttori esportatori cinesi notoriamente interessati e alle autorità della RPC. Otto produttori esportatori, compresi gruppi di società collegate, hanno chiesto che fosse loro applicato il TEM, ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 7, del regolamento di base, o il TI qualora l’inchiesta dimostrasse una mancata conformità alle condizioni per beneficiare del TEM. |
(6) |
Dato il numero apparentemente elevato di produttori esportatori della RPC, di importatori e di produttori della Comunità, la Commissione ha indicato nell’avviso di apertura che si sarebbe potuto ricorrere a metodi di campionamento per determinare il dumping e il pregiudizio, conformemente all’articolo 17 del regolamento di base. |
(7) |
Per consentire alla Commissione di stabilire se fosse necessario ricorrere al campionamento e, in caso affermativo, di selezionare un campione, tutti i produttori esportatori cinesi, gli importatori e i produttori comunitari sono stati invitati a contattare la Commissione fornendo, secondo quanto specificato nell’avviso di apertura, le informazioni di base sulle loro attività connesse al prodotto in questione durante il periodo d’inchiesta (1o gennaio 2007-31 dicembre 2007). |
(8) |
Dato il numero limitato di risposte al questionario utilizzato a fini di campionamento, la Commissione ha deciso di non ricorrere al campionamento per quanto riguarda i produttori esportatori cinesi e gli importatori comunitari. |
(9) |
Sulla base delle risposte pervenute dai produttori comunitari, invece, essa ha deciso di selezionarne un campione conformemente all’articolo 17 del regolamento di base. Tale campione composto da sette società aventi sede in altrettanti Stati membri è stato scelto sulla base del massimo volume rappresentativo di produzione e di vendite dell’industria comunitaria che potesse essere adeguatamente esaminato entro il periodo di tempo disponibile. |
(10) |
I questionari sono stati inviati a tutte le società della RPC e a tutti gli utilizzatori e importatori della Comunità che hanno partecipato alla procedura di campionamento, nonché ai produttori comunitari estratti a campione e a tutte le altre parti notoriamente interessate. Alla Commissione sono pervenute risposte da sette produttori esportatori e gruppi di società di produttori esportatori cinesi, da tutti i produttori comunitari costituenti il campione, da quattro importatori e sette utilizzatori. Nessuna risposta al questionario è pervenuta da altre parti interessate. |
(11) |
La Commissione ha raccolto e verificato tutte le informazioni ritenute necessarie ai fini della determinazione del dumping, del conseguente pregiudizio e dell’interesse della Comunità e ha svolto accertamenti presso gli stabilimenti delle seguenti società:
|
(12) |
Vista l’esigenza di determinare un valore normale per i produttori esportatori della RPC che avrebbero potuto non ottenere il TEM, allo scopo di determinare il valore normale sulla base dei dati di un paese di riferimento — in questo caso la Turchia — è stata effettuata una visita di accertamento presso la sede della seguente società: Produttore in Turchia
|
3. Periodo dell’inchiesta
(13) |
L’inchiesta relativa al dumping e al pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il 1o gennaio 2007 e il 31 dicembre 2007 («periodo dell’inchiesta» o «PI»). L’analisi delle tendenze utili per la valutazione del pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il 1o gennaio 2004 e la fine del periodo dell’inchiesta («periodo considerato»). |
B. PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE
1. Prodotto in esame
(14) |
Il prodotto in esame è costituito da alcuni tipi di fili di acciai non legati (non rivestiti o zincati) e trefoli di acciai non legati (anche rivestiti), contenenti, in peso, 0,6 % o più di carbonio, di sezione trasversale massima superiore a 3 mm, originari della Repubblica popolare cinese («prodotto in esame»), di norma classificati alle voci NC ex 7217 10 90, ex 7217 20 90, ex 7312 10 61, ex 7312 10 65 ed ex 7312 10 69. Tali prodotti sono noti commercialmente come fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso. |
(15) |
Essi sono utilizzati comunemente per l’armatura per calcestruzzo, strutture di sospensione e ponti strallati. Il prodotto è realizzato con trafilati di acciaio ad elevato tenore di carbonio. |
(16) |
L’associazione di importatori di cavi d’acciaio della Comunità ha chiesto che fosse limitata la definizione del prodotto escludendo dalla stessa i trefoli rivestiti o zincati, quelli composti da più di sette fili e quelli di sezione inferiore a 6,8 mm e superiore a 15,7 mm, a motivo del fatto che i denunzianti non avrebbero subito pregiudizio notevole dalle importazioni di questi tipi di prodotti in quanto la quota di mercato delle importazioni di tali prodotti nel loro insieme non supera il 3 % della produzione comunitaria totale. Tuttavia, questi tipi di prodotti non possono essere esclusi soltanto in ragione del fatto che essi rappresentano una quota minore della produzione. L’inchiesta ha riscontrato che questi e altri tipi di prodotto in esame presentano le stesse caratteristiche fisiche e tecniche di base e sono destinati in generale agli stessi usi. Inoltre, a seconda della società che li produce, la quota di produzione dei suindicati tipi di prodotto può essere notevolmente maggiore. |
(17) |
Si conclude pertanto, in via provvisoria, che, ai fini della presente inchiesta, tutti i tipi di fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso descritti nell’avviso di apertura sono considerati come un unico prodotto. |
2. Prodotto simile
(18) |
L’inchiesta ha dimostrato che i fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso fabbricati e venduti dall’industria comunitaria nella Comunità, quelli fabbricati e venduti sul mercato interno in Turchia, paese di riferimento, e quelli fabbricati nella RPC e venduti alla Comunità presentano sostanzialmente le stesse caratteristiche fisiche e tecniche di base e sono destinati in genere agli stessi usi. |
(19) |
Un importatore comunitario ha dichiarato che sta attualmente importando un tipo di prodotto innovativo («Spiral Ribbed Wire», filo nervato a spirale) non fabbricato nella Comunità. A tale proposito la Commissione ha riscontrato che:
|
(20) |
Tutti i tipi di fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso suindicati sono, pertanto, considerati prodotti simili ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, del regolamento di base. |
C. DUMPING
1. Applicazione dell’articolo 18 del regolamento di base
(21) |
La Commissione ha riscontrato che due produttori esportatori avevano fornito informazioni false e ingannevoli nel presentare la domanda di TEM e durante la visita di controllo nei loro impianti. Un terzo produttore esportatore non ha risposto alle domande del questionario antidumping dopo la visita di accertamento nella sede della società ai fini della concessione del TEM. |
(22) |
Le tre società sono state informate dell’intenzione di applicare l’articolo 18 del regolamento di base ed hanno avuto la possibilità di formulare le loro osservazioni in merito. |
(23) |
Due delle società che avevano fornito informazioni false e fuorvianti non sono state in grado di sottoporre alla Commissione argomentazioni decisive, né elementi di prova di per sé sufficienti a invalidare la decisione di applicare detto articolo. La Commissione non ha pertanto ritenuto opportuno accogliere la richiesta di TEM avanzata da tali società e ha tratto le sue conclusioni sulla base degli elementi a sua disposizione. |
(24) |
La terza società non ha reagito a tale comunicazione. La Commissione ne ha dedotto che tale società non intendeva più collaborare al procedimento; le sue conclusioni saranno pertanto basate sulle informazioni disponibili. |
2. Trattamento riservato alle imprese operanti in condizioni di economia di mercato («TEM»)
(25) |
Ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 7, lettera b), del regolamento di base, nelle inchieste antidumping relative alle importazioni originarie della RPC il valore normale è determinato a norma dei paragrafi da 1 a 6 di detto articolo per i produttori di cui sia accertata la conformità ai criteri stabiliti dall’articolo 2, paragrafo 7, lettera c), del regolamento di base. |
(26) |
Per comodità di riferimento, si riportano di seguito, in sintesi, tali criteri:
|
(27) |
Dopo l’apertura del procedimento, sette produttori esportatori cinesi hanno richiesto il TEM ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 7, lettera b), del regolamento di base e hanno compilato e rispedito l’apposito modulo di richiesta entro i termini prescritti. |
(28) |
Per tre produttori esportatori cinesi si è dovuto applicare l’articolo 18 del regolamento di base (cfr. considerando 23 e 25); le loro domande non sono state pertanto accolte. |
(29) |
Per quanto riguarda le altre quattro società o gruppi di società di produttori esportatori cinesi si è concluso che nessuno di essi rispondeva ai cinque criteri per poter fruire del TEM. |
(30) |
L’inchiesta ha stabilito che un produttore esportatore cinese non era in grado di provare che rispondeva al terzo criterio in quanto è emerso che il prezzo pagato dalla società per esercitare i diritti d’utilizzo del suolo non rifletteva sostanzialmente i valori del mercato e rappresentava pertanto una significativa distorsione derivante dal precedente sistema ad economia non di mercato. |
(31) |
Informata delle suddette conclusioni, la società ha replicato sostenendo che il basso livello di prezzo costituiva una percentuale relativamente modesta dei costi di produzione e che pertanto il terzo criterio andava considerato rispettato. Tuttavia, si ritiene che la valutazione arbitraria dei diritti di utilizzo del suolo stia a indicare la presenza di importanti distorsioni derivanti dal precedente sistema a economia non di mercato. Pertanto, in mancanza di nuove prove a dimostrazione della rappresentatività per il mercato del prezzo dell’utilizzo del suolo o della fissazione di tale prezzo in base a considerazioni di natura commerciale, l’argomentazione è provvisoriamente respinta. |
(32) |
Anche un’altra società non è stata in grado di dimostrare la conformità ai primi tre criteri. Innanzitutto, le sue decisioni in materia di vendite non erano state prese in risposta a tendenze del mercato in modo da rispecchiare i valori di mercato e senza ingerenze di rilievo da parte dello Stato. In particolare, la società beneficiava di una riduzione dell’imposta sul reddito subordinata alla condizione che almeno il 70 % della sua produzione fosse esportato. In secondo luogo è risultato che il suo sistema contabile non era conforme ai principi contabili generalmente riconosciuti. Il metodo di ammortamento del capitale fisso, ad esempio, non era stato applicato correttamente: la società aveva iniziato tale ammortamento solo nel 1997, anche degli attivi acquisiti nel 1994. Infine, la società non è stata in grado di dimostrare l’inesistenza di potenziali distorsioni derivanti dal precedente sistema a economia non di mercato. Nel corso della verifica soprattutto non è stata capace di fornire prove delle condizioni di acquisizione dei suoi attivi, né della valutazione, del trasferimento, dell’imputazione (appianamento dei debiti incluso) e dell’ammortamento degli stessi in funzione del loro valore di mercato. I documenti che la società ha presentato dopo essere stata informata dei fatti non hanno fornito alcun elemento nuovo che potesse modificare tali conclusioni; esse sono pertanto provvisoriamente confermate. |
(33) |
Una terza società non è stata in grado di dimostrare la conformità al primo, secondo e terzo criterio. L’inchiesta ha rivelato in primo luogo l’esistenza di un grave eccesso di capacità a livello sia di manodopera che di produzione, nonostante il quale la società continuava a investire in capacità supplementari. Inoltre, si è ritenuto che il periodo di validità relativamente breve della sua licenza commerciale potesse rappresentare un ostacolo alle decisioni in materia di politica e di pianificazione commerciale a lungo termine, nonché essere indicativo di un’ingerenza indiretta da parte dello Stato. Inoltre, è emerso che nel sistema contabile di questa società non erano previsti accantonamenti per contenziosi; non esisteva una chiara politica riguardo a diverse categorie di immobilizzazioni; gli ammortamenti presentavano degli errori; si sono riscontrati accantonamenti ingiustificati e prestiti non suffragati da sufficienti elementi di prova. Tutto ciò incideva nettamente sui costi della società. Tuttavia, dal momento che l’auditor non faceva riferimento nella sua relazione a nessuno di questi fattori, i risultati del lavoro di revisione e i conti della società erano da ritenersi inattendibili. |
(34) |
La società non è stata inoltre in grado di dimostrare che rispondeva al terzo criterio; si è infatti appurata l’esistenza di notevoli distorsioni derivanti dal precedente sistema ad economia non di mercato. In particolare, la società non è stata capace di presentare alcuna prova a dimostrazione dei suoi diritti d’utilizzo del suolo, dei prestiti, dell’origine del suo capitale fisso, del capitale versato e dell’aumento di capitale. |
(35) |
A un quarto produttore esportatore, composto da un gruppo di società collegate, non è stato possibile concedere il TEM in quanto si è riscontrato che il gruppo non rispondeva ai primi tre criteri. Il gruppo non ha dimostrato, in particolare, di poter decidere liberamente senza pressanti ingerenze da parte dello Stato. Inoltre, i suoi documenti contabili non risultavano conformi alle norme internazionali in materia di contabilità e sono emersi vari errori, tali da rendere inaffidabile l’audit esterno. Vi erano anche distorsioni derivanti dal precedente sistema a economia non di mercato, soprattutto per quanto riguarda il trasferimento della proprietà e i diritti di utilizzo del suolo. I documenti che il gruppo ha presentato dopo essere stato informato dei fatti non hanno fornito alcun elemento nuovo che potesse modificare tali conclusioni; esse sono pertanto provvisoriamente confermate. |
(36) |
Si è concluso pertanto che nessun produttore esportatore cinese ha dimostrato di rispondere alle condizioni enunciate all’articolo 2, paragrafo 7, lettera c), del regolamento di base. |
3. Trattamento individuale («TI»)
(37) |
Conformemente all’articolo 2, paragrafo 7, lettera a), del regolamento di base, viene eventualmente stabilito un dazio applicabile su scala nazionale per i paesi che rientrano nel campo di applicazione di tale articolo, eccettuati i casi in cui le società in questione siano in grado di provare che rispondono a tutti i criteri enunciati all’articolo 9, paragrafo 5, del regolamento di base per fruire del TI. |
(38) |
I produttori esportatori che non hanno soddisfatto i criteri per la concessione del TEM hanno anche chiesto di fruire del TI qualora il primo fosse loro rifiutato. |
(39) |
È risultato dalle informazioni disponibili che tre produttori esportatori cinesi rispondevano a tutti i criteri per beneficiare di un trattamento individuale elencati all’articolo 9, paragrafo 5, del regolamento di base. La Commissione ha tuttavia concluso che il quarto produttore esportatore non poteva fruire del TI in quanto non era possibile escludere una potenziale ingerenza da parte dello Stato nel suo sistema di fissazione dei prezzi. |
4. Valore normale
4.1. Paese di riferimento
(40) |
Conformemente all’articolo 2, paragrafo 7, lettera a), del regolamento di base, nelle economie in transizione il valore normale per i produttori esportatori ai quali non è stato concesso il TEM deve essere stabilito in base al prezzo o al valore costruito in un paese terzo a economia di mercato («paese di riferimento»). |
(41) |
Nell’avviso di apertura la Commissione aveva proposto la Turchia come paese di riferimento appropriato ai fini della determinazione del valore normale per la RPC. La Commissione ha invitato tutte le parti interessate a presentare le loro osservazioni in merito a tale proposta. |
(42) |
Una parte interessata ha proposto la Tailandia come paese di riferimento, sostenendo che, dal momento che vi era un solo produttore in Turchia, protetto da misure antidumping, tale produttore occupava una posizione quasi monopolistica sul mercato turco. La Commissione ha preso contatto con società note in Tailandia e di altri paesi terzi in cui risulta vi siano produttori di prodotto simile. Tuttavia, nessuno di questi produttori ha risposto al questionario. |
(43) |
Il produttore turco ha collaborato pienamente all’inchiesta compilando debitamente il questionario e accettando di essere sottoposto a visita di accertamento. |
(44) |
La Commissione ha esaminato le argomentazioni della parte interessata e ha concluso che la Turchia rispondeva ai criteri previsti per essere considerato il paese di riferimento più indicato. Infatti, benché esista un solo produttore di prodotto simile in questo paese e siano in vigore misure antidumping nei confronti delle importazioni dalla RPC e dalla Russia, le importazioni da una serie di paesi terzi verso la Turchia sono ingenti e rappresentano più del 50 % del mercato turco, garantendo così su questo mercato condizioni di concorrenza. |
(45) |
Sulla scorta di quanto precede, si è concluso provvisoriamente che la Turchia costituisce un paese di riferimento appropriato, conformemente all’articolo 2, paragrafo 7, lettera a), del regolamento di base. |
4.2. Metodo adottato per la determinazione del valore normale
(46) |
In conformità all’articolo 2, paragrafo 7, lettera a), del regolamento di base, il valore normale per la RPC è stato determinato in base alle informazioni comunicate dal produttore del paese di riferimento che ha collaborato e successivamente verificate. |
(47) |
Si è verificato se le vendite di ciascun tipo del prodotto in esame sul mercato interno del paese di riferimento potessero essere considerate eseguite nell’ambito di normali operazioni commerciali, conformemente all’articolo 2, paragrafo 4, del regolamento di base, determinando la percentuale di vendite remunerative del tipo di prodotto in questione effettuate ad acquirenti indipendenti. |
(48) |
Per la maggior parte dei tipi si è ritenuto che il loro prezzo sul mercato interno non costituisca una base adeguata per la determinazione del valore normale, in quanto il volume delle vendite remunerative rappresentava meno del 10 % del volume totale delle vendite. |
(49) |
In conformità dell’articolo 2, paragrafo 3, del regolamento di base, il valore normale per questi tipi di prodotto è stato costruito sulla base dei costi di fabbricazione sostenuti dal produttore in questione, maggiorati di un congruo importo per le spese generali, amministrative e di vendita (o «SGAV») e per il profitto. Quest’ultimo è stato calcolato, in conformità dell’articolo 2, paragrafo 6, lettera b), del regolamento di base, sulla base delle SGAV sostenute e del profitto realizzato dal produttore turco per la vendita sul mercato interno di prodotti appartenenti alla stessa categoria generale. |
(50) |
Per un tipo di prodotto per il quale il volume delle vendite remunerative rappresentava meno dell’80 % ma più del 10 % del volume complessivo delle vendite, il valore normale è stato determinato in base al prezzo effettivo sul mercato interno, calcolato come media ponderata dei prezzi applicati alle sole vendite remunerative di questo tipo. |
4.3. Prezzo all’esportazione
(51) |
In tutti i casi in cui il prodotto in esame era stato esportato ad acquirenti indipendenti nella Comunità, il prezzo all’esportazione è stato stabilito secondo quanto previsto all’articolo 2, paragrafo 8, del regolamento di base, ovvero sulla base del prezzo all’esportazione realmente pagato o pagabile. |
(52) |
Un produttore esportatore ha effettuato vendite all’esportazione tramite un importatore collegato avente sede nella Comunità. In questo caso il prezzo all’esportazione è stato stabilito, conformemente all’articolo 2, paragrafo 9, del regolamento di base, sulla base dei prezzi ai quali i prodotti importati sono stati rivenduti a un acquirente indipendente, debitamente adeguati per tener conto di tutte le spese sostenute dal momento dell’importazione fino alla rivendita, nonché di un congruo margine per le SGAV e i profitti. A tale scopo sono state usate le spese generali, amministrative e di vendita dell’importatore collegato, mentre il margine di profitto è stato stabilito sulla base delle informazioni fornite da importatori indipendenti che hanno collaborato. |
4.4. Confronto
(53) |
Il confronto tra il valore normale e il prezzo all’esportazione è stato effettuato allo stadio franco fabbrica. |
(54) |
Ai fini di un equo confronto tra il valore normale e il prezzo all’esportazione, si è tenuto debitamente conto, in forma di adeguamenti, delle differenze che influiscono sui prezzi e sulla loro comparabilità, secondo quanto prescrive l’articolo 2, paragrafo 10, del regolamento di base. Adeguamenti per le differenze quanto a spese di trasporto, nolo e assicurazione, IVA, spese bancarie, costi di imballaggio, credito e commissioni sono stati concessi, ove opportuno e giustificato, a tutte le società oggetto dell’inchiesta (i produttori esportatori che hanno collaborato e il produttore del paese di riferimento). |
5. Margini di dumping
5.1. Produttori che hanno collaborato ai quali è stato concesso il TI
(55) |
Per le società che beneficiavano di un trattamento individuale, il valore nominale medio ponderato è stato confrontato al prezzo all’esportazione medio ponderato conformemente all’articolo 2, paragrafi 11 e 12, del regolamento di base. |
(56) |
La media ponderata dei margini di dumping provvisori, espressa in percentuale del prezzo cif franco frontiera comunitaria, dazio non corrisposto, è la seguente:
|
5.2. Per tutti gli altri produttori esportatori
(57) |
Per quanto riguarda tutti gli altri esportatori cinesi, la Commissione ha stabilito in primo luogo il livello di cooperazione. È stato effettuato un confronto tra i quantitativi totali esportati indicati nelle risposte al questionario dei produttori esportatori che hanno collaborato e il totale delle importazioni provenienti dalla RPC, come risulta dalle statistiche di Eurostat relative alle importazioni. Il livello di cooperazione è stato giudicato scarso in quanto pari al 24 %. |
(58) |
Pertanto, si è ritenuto opportuno determinare il margine di dumping su scala nazionale come la media ponderata tra i) il margine di dumping constatato per l’esportatore che ha collaborato e al quale è stato negato sia il TEM che il TI; e ii) i margini di dumping più elevati per i tipi di prodotto rappresentativi dello stesso esportatore, in quanto non vi erano elementi per ritenere che i produttori esportatori che non hanno collaborato avessero praticato il dumping a un livello inferiore. |
(59) |
Su tale base, il margine di dumping su scala nazionale è stato fissato in via provvisoria al 50,2 % del prezzo cif frontiera comunitaria, dazio non corrisposto. |
D. INDUSTRIA COMUNITARIA
1. Produzione
(60) |
In base alla definizione di industria comunitaria di cui all’articolo 4, paragrafo 1, del regolamento di base, ai fini della determinazione del volume della produzione comunitaria è stata presa in considerazione la produzione dei seguenti produttori comunitari:
Ne consegue che, ai fini dell’analisi del pregiudizio in generale, l’industria comunitaria si compone di queste 22 società. |
2. Campione
(61) |
Tra gli undici produttori comunitari associatisi alla denunzia sono state selezionate per costituire il campione sette società considerate rappresentative quanto a volume delle vendite, varietà di prodotto e ubicazione nella Comunità. |
(62) |
Tuttavia, una delle società scelte inizialmente per far parte del campione, poiché non ha compilato il questionario trasmessole, non ha partecipato al campionamento. È stata pertanto esclusa dalla selezione ed è stata sostituita da una società che appoggiava la denunzia, la terza società più rappresentativa in termini di volumi di vendite. |
(63) |
I sette produttori comunitari che hanno collaborato all’inchiesta rappresentavano il 51 % della produzione comunitaria totale. |
E. PREGIUDIZIO
1. Osservazione preliminare
(64) |
Dal momento che si era deciso di procedere al campionamento per quanto riguarda l’industria comunitaria, il pregiudizio è stato misurato, da un lato, in base alle tendenze relative a produzione, capacità di produzione, utilizzazione degli impianti, occupazione, produttività, vendite, quota di mercato e crescita, osservate a livello di industria comunitaria nel suo insieme e, dall’altro, in base alle tendenze relative a prezzi, redditività, cash flow, capacità di ottenere capitali e investimenti, scorte, rendimento degli investimenti e salari, osservate a livello dei produttori comunitari costituenti il campione. |
2. Consumo comunitario
(65) |
Il consumo comunitario è stato calcolato in base al volume delle vendite dell’industria comunitaria costituente il campione, ai dati relativi alle vendite forniti dai produttori comunitari che hanno appoggiato la denunzia, a quelli forniti dagli altri produttori comunitari e ai dati Eurostat relativi al volume delle importazioni sul mercato comunitario.
|
(66) |
Durante il periodo considerato, il consumo comunitario è aumentato del 17 %, passando da 903 541 tonnellate nel 2004 a 1 054 236 tonnellate nel PI. L’incremento del consumo comunitario si può spiegare con la domanda crescente del settore della costruzione e la ripresa dello stesso settore siderurgico. |
3. Importazioni nella Comunità dalla RPC
3.1. Volume e quota di mercato delle importazioni
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Importazioni dalla RPC (t) |
3 940 |
11 755 |
43 571 |
86 918 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
298 |
1 106 |
2 206 |
Quota di mercato |
0,4 % |
1,4 % |
4,4 % |
8,2 % |
Indice (2004 = 100) |
100 |
328 |
1 001 |
1 900 |
(67) |
Durante il periodo considerato il volume delle importazioni del prodotto in esame nella Comunità ha registrato un forte aumento, passando da 3 940 tonnellate nel 2004 a 86 918 tonnellate nel PI, il che corrisponde ad un aumento del 2 106 %. L’incremento maggiore si è avuto tra il 2005 e il 2006, allorché le importazioni in questione sono aumentate enormemente, addirittura del 271 %. |
(68) |
La quota di mercato delle importazioni cinesi, espressa come percentuale del consumo comunitario, è cresciuta nel PI dallo 0,4 % all’8,2 %. |
3.2. Prezzi delle importazioni e sottoquotazione
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Prezzo medio all’importazione dalla RPC (EUR/t) |
1 238 |
929 |
713 |
683 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
75 |
58 |
55 |
(69) |
Durante il periodo considerato il prezzo medio delle importazioni del prodotto in esame originario della RPC è bruscamente diminuito da 1 238 EUR/tonnellata nel 2004 a 683 EUR/tonnellata nel PI, ossia di più del 45 %. |
(70) |
Dal confronto tra i prezzi franco fabbrica dell’industria comunitaria costituente il campione offerti ad acquirenti indipendenti del mercato comunitario, da un lato, e i prezzi cif franco frontiera comunitaria praticati dai produttori esportatori della RPC, opportunamente adeguati per tener conto dei costi relativi alle operazioni di scarico e di sdoganamento, dall’altro, è emerso che nel periodo dell’inchiesta la sottoquotazione dei prezzi era in media dell’ordine del 18 %. |
4. Situazione dell’industria comunitaria
(71) |
Conformemente a quanto disposto dall’articolo 3, paragrafo 5, del regolamento di base, l’esame dell’incidenza delle importazioni oggetto di dumping provenienti dalla RPC sull’industria comunitaria ha comportato anche una valutazione di tutti i fattori economici pertinenti che hanno influito sulla situazione di detta industria a partire dal 2004 fino al PI. |
4.1. Dati relativi all’industria comunitaria nel suo insieme
4.1.1. Produzione, capacità di produzione e utilizzazione degli impianti
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Volume di produzione (t) |
924 504 |
848 596 |
940 241 |
953 934 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
92 |
102 |
103 |
Capacità produttiva (t) |
1 071 530 |
1 126 060 |
1 197 940 |
1 212 940 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
105 |
112 |
113 |
Utilizzazione degli impianti (%) |
86 % |
75 % |
78 % |
79 % |
(72) |
Tra il 2004 e il PI la produzione globale dell’industria comunitaria è cresciuta del 3 % mentre la capacità di produzione è aumentata del 13 %. Nello stesso periodo il tasso di utilizzazione degli impianti è sceso di 7 punti percentuali. Tuttavia, nel valutare questo dato va tenuto conto dell’aumento del 17 % del consumo nella Comunità. |
4.1.2. Occupazione e produttività
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Numero di dipendenti |
1 259 |
1 234 |
1 273 |
1 277 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
98 |
101 |
101 |
Produttività (t/dipendente) |
734 |
688 |
739 |
747 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
94 |
101 |
102 |
(73) |
I livelli di occupazione dell’industria comunitaria sono rimasti relativamente stabili durante il periodo considerato. |
(74) |
La produttività della manodopera dell’industria comunitaria, in termini di produzione per lavoratore, ha registrato un leggero aumento, pari al 2 %, nel corso dello stesso periodo. |
4.1.3. Volume delle vendite e quota di mercato
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Volume delle vendite nell’UE a parti indipendenti (t) |
842 526 |
741 597 |
845 014 |
846 561 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
88 |
100 |
100 |
Quota di mercato |
93,2 % |
90,4 % |
84,6 % |
80,3 % |
(75) |
Il volume delle vendite dell’industria comunitaria a clienti indipendenti sul mercato comunitario si è mantenuto stabile, situandosi tra le 842 526 tonnellate del 2004 e le 846 561 tonnellate durante il PI. |
(76) |
La quota di mercato dell’industria comunitaria è diminuita progressivamente nel corso dell’intero periodo considerato. La quota di mercato globale detenuta dall’industria comunitaria è diminuita di circa 13 punti percentuali, scendendo dal 93 % nel 2004 all’80 % nel PI. |
4.1.4. Crescita
(77) |
Mentre il consumo comunitario è cresciuto del 17 % tra il 2004 e il PI, il calo del 13 % circa registrato a livello di quota di mercato dell’industria comunitaria e l’improvviso aumento nello stesso periodo delle importazioni dalla RPC stanno ad indicare che l’industria comunitaria non ha potuto avvantaggiarsi della crescita del mercato. |
4.2. Dati relativi ai produttori comunitari costituenti il campione
4.2.1. Scorte
(78) |
Nella tabella seguente, che si riferisce unicamente alle società costituenti il campione, è indicato il volume delle scorte alla fine di ciascun periodo.
|
(79) |
Nel periodo considerato le scorte sono aumentate del 35 %, rispecchiando le crescenti difficoltà di vendita dei prodotti sul mercato comunitario nonostante l’importante crescita del consumo nell’UE. |
4.2.2. Prezzi unitari medi di vendita sul mercato comunitario
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Prezzi medi di vendita dell’industria comunitaria (EUR) |
751 |
948 |
772 |
762 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
126 |
103 |
101 |
(80) |
I prezzi unitari di vendita dell’industria comunitaria costituente il campione a clienti indipendenti sul mercato comunitario sono aumentati dell’1 % tra il 2004 e il PI. L’incremento dei prezzi di vendita nel 2005 è da attribuire anche alla penuria della principale materia prima, ossia la vergella. |
4.2.3. Investimenti, utili sul capitale investito e capacità di reperire capitali
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Investimenti (migliaia di EUR) |
4 608 |
10 581 |
7 516 |
7 980 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
230 |
163 |
173 |
Utili sul capitale investito (%) |
24 % |
31 % |
11 % |
6 % |
(81) |
Nel periodo considerato gli investimenti annui nella fabbricazione di fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso sono cresciuti del 73 %. Si è investito non solo per incrementare la capacità produttiva, ma anche per migliorare e modernizzare il processo di fabbricazione al fine di contenere le spese. L’obiettivo è stato raggiunto nonostante l’andamento negativo della redditività. |
(82) |
Gli utili sul capitale investito, espressi come utili in percentuale del valore contabile netto degli investimenti, hanno rispecchiato tale tendenza negativa, scendendo di 18 punti percentuali. Il picco registrato nel 2005 riguardava gli investimenti di una sola società. |
(83) |
Alla Commissione non è stato fornito alcun elemento di prova da cui risulti una diminuzione o un aumento della capacità di reperire capitali nel corso del periodo considerato. |
4.2.4. Redditività e flusso di cassa
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Redditività delle vendite CE (% delle vendite nette) |
6,2 % |
11,2 % |
4,5 % |
2,1 % |
Indice (2004 = 100) |
100 |
180 |
73 |
35 |
Flusso di cassa (EUR) |
37 472 789 |
65 785 501 |
17 830 311 |
18 456 732 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
176 |
48 |
49 |
(84) |
Nel corso del periodo considerato la redditività, espressa in percentuale delle vendite nette dei produttori comunitari costituenti il campione, è crollata dal 6,2 % del 2004 al 2,1 % nel PI. La redditività dell’industria comunitaria ha seguito lo stesso andamento dei suoi prezzi di vendita dal 2005 in poi. È evidente che gli utili realizzati nel corso del PI non sono sufficienti a garantire la redditività economico-finanziaria a lungo termine dell’industria comunitaria. |
(85) |
Il flusso di cassa netto generato dal prodotto in esame è calato del 51 % passando da 37 Mio EUR nel 2004 a 18 Mio EUR nel PI. |
4.2.5. Costo del lavoro
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Costo del lavoro per dipendente |
41 970 |
41 118 |
41 484 |
43 941 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
98 |
99 |
105 |
(86) |
Durante il periodo considerato, i costi della manodopera dell’industria comunitaria sono aumentati del 5 %. Si tratta di un tasso di incremento naturale, inferiore peraltro al tasso di inflazione registrato nello stesso periodo. |
4.2.6. Entità del margine di dumping
(87) |
Dati il volume, la quota di mercato e il prezzo delle importazioni oggetto di dumping, l’incidenza dei margini di dumping effettivi non può essere considerata trascurabile. |
4.2.7. Ripresa dagli effetti di precedenti pratiche di dumping
(88) |
Nulla indica che l’industria comunitaria stia recuperando dagli effetti del dumping precedente. |
5. Conclusioni sul pregiudizio
(89) |
L’evoluzione della maggior parte degli indicatori di pregiudizio concernenti l’industria comunitaria nel corso del periodo considerato è stata negativa. Mentre il consumo comunitario è aumentato del 17 %, il volume delle vendite dell’industria comunitaria si è mantenuto stabile comportando una riduzione della sua quota di mercato di circa 13 punti percentuali. Benché i prezzi delle importazioni cinesi si siano ridotti del 45 %, il prezzo unitario di vendita del prodotto simile praticato sul mercato interno dai produttori comunitari costituenti il campione è rimasto pressoché invariato, nonostante l’incremento del 5 % del costo unitario di produzione conseguente all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. La redditività è di conseguenza crollata dal 6,2 % nel 2004 al 2,1 % nel PI, percentuale che non basta a garantire l’efficienza economica di questo comparto industriale. Tale tendenza negativa ha contrassegnato anche il flusso di cassa e gli utili sul capitale investito, che nel periodo considerato sono scesi rispettivamente del 51 % e di 18 punti percentuali. |
(90) |
Solo alcuni indicatori hanno segnato un’evoluzione positiva nello stesso periodo. La produzione e la capacità produttiva sono salite rispettivamente del 3 % e del 13 %. Gli investimenti sono aumentati del 73 %. Tuttavia, come detto dianzi, la situazione va valutata tenendo conto del netto aumento del consumo comunitario (+ 17 %). |
(91) |
In considerazione di quanto precede, si conclude che l’industria comunitaria ha subito un pregiudizio notevole ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 5, del regolamento di base. |
F. NESSO DI CAUSALITÀ
1. Introduzione
(92) |
A norma delle disposizioni dell’articolo 3, paragrafi 6 e 7, del regolamento di base, la Commissione ha verificato se le importazioni oggetto di dumping dalla RPC abbiano causato all’industria comunitaria un pregiudizio che possa essere definito notevole. Oltre alle importazioni oggetto di dumping, sono stati esaminati altri fattori noti, che nello stesso periodo potrebbero aver causato pregiudizio all’industria comunitaria, al fine di evitare che l’eventuale pregiudizio arrecato da tali fattori non venga attribuito alle importazioni in questione. |
2. Effetti delle importazioni oggetto di dumping
(93) |
Il forte incremento, pari al 2 106 %, del volume delle importazioni oggetto di dumping tra il 2004 e il PI e il corrispondente aumento delle quote di mercato, dallo 0,4 % nel 2004 all’8,2 % nel PI, sul mercato comunitario, nonché la sottoquotazione dei prezzi del 18 % constatata nel corso del PI, hanno coinciso con il deterioramento della situazione economica dell’industria comunitaria, come precisato sopra. Fino al 2005 il volume delle importazioni cinesi non era enorme e i loro prezzi superavano o eguagliavano quelli dell’industria comunitaria. Dal 2005 in poi, tuttavia, i prezzi medi delle importazioni dalla RPC sono calati bruscamente, impedendo all’industria comunitaria di aumentare i suoi prezzi di vendita per compensare l’aumento dei costi della principale materia prima, la vergella, che rappresenta il 75 % dei costi di fabbricazione. Ne consegue che la situazione finanziaria dell’industria comunitaria è nettamente peggiorata nel 2006 e durante il PI. Inoltre, l’industria comunitaria ha perso una parte importante della sua quota di mercato per effetto dell’aumentato volume delle importazioni in dumping. |
(94) |
Sulla base di quanto precede, si conclude provvisoriamente che le importazioni oggetto di dumping dalla RPC, i cui prezzi durante il PI sono stati notevolmente inferiori a quelli dell’industria comunitaria e il cui volume è nettamente aumentato, hanno svolto un ruolo determinante nel pregiudizio subito dall’industria comunitaria, che ha inciso sulla sua difficile situazione finanziaria e sul deterioramento della maggior parte degli indicatori di pregiudizio. |
3. Effetti di altri fattori
3.1. Importazioni da altri paesi
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Importazioni da altri paesi terzi (t) |
57 075 |
67 361 |
110 098 |
120 757 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
118 |
193 |
212 |
Quota di mercato di altri paesi terzi |
6 % |
8 % |
11 % |
11 % |
Prezzo medio delle importazioni |
711 |
842 |
937 |
952 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
118 |
132 |
134 |
(95) |
In base ai dati Eurostat, il volume delle importazioni nella Comunità di fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso originari di paesi terzi non interessati dalla presente inchiesta è aumentato del 112 %, passando da 57 075 tonnellate nel 2004 a 120 757 tonnellate nel PI. La quota di mercato corrispondente detenuta da tali importazioni è cresciuta dal 6 % del 2004 all’11 % del PI. |
(96) |
Tuttavia, i prezzi medi di tali importazioni erano decisamente superiori a quelli praticati dai produttori esportatori cinesi e persino a quelli dell’industria comunitaria. Ne consegue che tali importazioni non possono aver contribuito al pregiudizio subito dall’industria comunitaria. Va ricordato che due di questi paesi, detentori di una quota di mercato comunitario del 2,5 %, nel PI hanno praticato prezzi inferiori a quelli delle importazioni del prodotto in esame dalla RPC. Tuttavia, dato il volume relativamente modesto delle importazioni in questione, si ritiene che ciò non possa portare a escludere l’esistenza di un nesso di causalità tra le importazioni in dumping dalla RPC e il pregiudizio subito dall’industria comunitaria. |
3.2. Andamento delle esportazioni dell’industria comunitaria costituente il campione
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Vendite all’esportazione (t) |
54 759 |
73 186 |
69 324 |
63 792 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
134 |
127 |
116 |
Prezzo di vendita unitario (EUR) |
715 |
723 |
650 |
660 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
101 |
91 |
92 |
(97) |
Come risulta dalla tabella che precede, durante il periodo considerato l’industria comunitaria costituente il campione ha aumentato il volume delle sue vendite all’esportazione del 16 %. Tali esportazioni hanno rappresentato il 14 % delle sue vendite totali nel PI. |
(98) |
Il prezzo unitario di vendita all’esportazione dei produttori comunitari è sceso dell’8 % (da 715 EUR nel 2004 a 660 EUR nel PI). Tuttavia, benché le cifre globali lascino intendere che dette esportazioni siano state realizzate a prezzi inferiori ai costi di produzione fin dall’inizio del periodo considerato, si osservano differenze a livello di società e di date. Inoltre, a causa della concorrenza delle società cinesi su tali mercati, i produttori comunitari si sono visti costretti ad allineare i loro prezzi su quelli praticati da tali società. |
(99) |
Non si può pertanto concludere che questo fattore abbia contribuito in maniera decisiva al deteriorarsi della situazione finanziaria dell’industria comunitaria e, di conseguenza, al pregiudizio notevole subito dalla stessa. |
3.3. Costo di produzione
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Costo unitario di produzione |
700 |
812 |
724 |
740 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
116 |
103 |
105 |
(100) |
Dall’inchiesta è emerso che i costi unitari di produzione dell’industria comunitaria sono aumentati del 5 % tra il 2004 e il PI. La causa dell’aumento è riconducibile al rincaro della principale materia prima, la vergella, nonché all’innalzamento dei costi energetici. |
(101) |
In condizioni economiche normali e in assenza di una forte pressione al ribasso sui suoi prezzi da parte delle importazioni oggetto di dumping, l’industria comunitaria avrebbe potuto facilmente far fronte all’aumento dei costi verificatosi tra il 2004 e il PI, e, di conseguenza, si conclude in via provvisoria che tale aumento non infirma l’esistenza di un nesso di causalità tra le importazioni in dumping dalla RPC e il pregiudizio notevole subito dall’industria comunitaria. |
3.4. Concorrenza degli altri produttori della Comunità
|
2004 |
2005 |
2006 |
PI |
Vendite nella Comunità di altri produttori comunitari |
85 500 |
77 332 |
80 466 |
80 356 |
Indice (2004 = 100) |
100 |
90 |
94 |
94 |
Quota di mercato di altri produttori comunitari |
9,5 % |
9,4 % |
8,1 % |
7,6 % |
(102) |
Il volume delle vendite degli altri produttori comunitari che non figurano né tra le società denunzianti né tra quelle dichiaratesi a favore della denunzia e che rappresentano l’8 % della produzione totale dell’UE, ha subito un calo del 6 %, passando da 85 500 tonnellate stimate nel 2004 a 80 356 tonnellate nel PI. La loro quota del mercato comunitario è anch’essa diminuita nello stesso periodo dal 9,5 % al 7,6 % e non è emersa dall’inchiesta alcuna indicazione che i prezzi di questi altri produttori comunitari fossero inferiori a quelli dell’industria comunitaria costituente il campione. Si conclude pertanto in via provvisoria che le loro vendite sul mercato comunitario non hanno contribuito al pregiudizio subito dall’industria comunitaria. |
4. Conclusione in merito al nesso di causalità
(103) |
L’inchiesta ha rivelato che gli altri fattori noti, ad esempio le importazioni da altri paesi terzi, le esportazioni dell’industria comunitaria, la concorrenza con altri produttori e l’aumento dei costi di produzione, non sono stati determinanti per il pregiudizio subito dall’industria comunitaria. |
(104) |
La coincidenza, da una parte, tra il forte aumento delle importazioni oggetto di dumping dalla RPC, il corrispondente aumento della quota di mercato e la sottoquotazione dei prezzi constatata e, dall’altra, il deterioramento della situazione dell’industria comunitaria, permette di concludere che le importazioni oggetto di dumping sono la causa del notevole pregiudizio subito dall’industria comunitaria ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 6, del regolamento di base. |
G. INTERESSE DELLA COMUNITÀ
1. Osservazioni generali
(105) |
Conformemente all’articolo 21 del regolamento di base, la Commissione ha esaminato se, nonostante le conclusioni relative alle pratiche di dumping causa del pregiudizio, non vi fossero fondati motivi per concludere che non è nell’interesse della Comunità imporre misure in questo caso particolare. Sono stati considerati tanto l’impatto delle eventuali misure su tutte le parti interessate dal presente procedimento quanto le conseguenze della decisione di non adottare misure. |
2. Interesse dell’industria comunitaria
(106) |
L’industria comunitaria ha risentito degli effetti di importazioni pregiudizievoli in dumping del prodotto in esame originario della RPC. Si ricorda inoltre che la maggior parte degli indicatori economici dell’industria comunitaria hanno avuto un andamento negativo durante il periodo considerato. Tenuto conto della natura del pregiudizio (diminuzione della quota di mercato e della redditività), un nuovo e sostanziale deterioramento della situazione dell’industria comunitaria sarebbe inevitabile se non venissero adottate misure |
(107) |
L’adozione di misure dovrebbe consentire di evitare nuove distorsioni e di ristabilire una concorrenza equa sul mercato. Ciò dovrebbe consentire alla Comunità di rialzare i suoi prezzi di vendita a un livello tale da garantirle un equo margine di profitto. |
(108) |
Se non fossero adottate misure, i prezzi continuerebbero a diminuire e gli utili dei produttori comunitari peggiorerebbero ulteriormente, il che darebbe luogo a una situazione insostenibile a medio e lungo termine. Tenuto conto dello scarso livello di profitto e degli investimenti nei sistemi di produzione, si può prevedere che, in mancanza di misure, alcuni produttori comunitari non sarebbero in grado di ammortizzare i loro investimenti. |
(109) |
Inoltre, dal momento che l’industria comunitaria è composta di piccole e medie imprese disseminate sull’intero territorio comunitario, l’istituzione di misure antidumping servirà a salvaguardare i posti di lavoro nelle zone interessate. |
(110) |
Si conclude pertanto, in via provvisoria, che l’adozione di misure antidumping sarebbe nell’interesse dell’industria comunitaria. |
3. Interesse di altri produttori comunitari
(111) |
Per quanto riguarda le quattro società che non hanno presentato la denunzia, né l’hanno appoggiata, nulla indica che l’istituzione di misure andrebbe contro gli interessi di tali produttori. |
4. Interesse degli importatori
(112) |
La Commissione ha inviato questionari a tutti gli importatori e operatori commerciali noti. Hanno collaborato all’inchiesta e risposto al questionario quattro importatori, che rappresentavano il 38 % circa del totale delle importazioni dalla RPC nella Comunità e il 3,2 % circa del consumo comunitario durante il PI. Successivamente gli stabilimenti di due di loro, situati in Spagna e Regno Unito, sono stati oggetto di una visita di accertamento. Il volume delle importazioni del prodotto in esame di queste due società rappresentava il 20-38 % delle importazioni totali dalla RPC nella Comunità. |
(113) |
Il prodotto in esame rappresentava il 100 % del fatturato di questi due importatori. Il primo importava il 100 % e l’altro il 90 % del prodotto in esame dalla RPC. In termini di manodopera, sono tra otto e undici le persone direttamente impegnate nelle operazioni di acquisto, commercio e rivendita del prodotto in esame. |
(114) |
Qualora vengano applicate misure antidumping, non si può escludere che si riduca il volume delle importazioni dal paese interessato, con conseguenti ripercussioni sulla situazione economica degli importatori. Tuttavia, gli effetti per gli importatori di un eventuale aumento dei prezzi delle importazioni del prodotto in esame sarebbero quelli di ristabilire un normale livello di concorrenza con i produttori comunitari, senza impedire agli importatori di vendere il prodotto in esame. Inoltre, il fatto che il costo del prodotto in esame rappresenti una quota esigua del totale dei costi sostenuti dagli utilizzatori dovrebbe permettere agli importatori di ripercuotere senza difficoltà sui loro clienti un eventuale aumento dei prezzi. Pertanto si conclude, in via provvisoria, che l’istituzione di misure antidumping non dovrebbe avere gravi conseguenze negative per gli importatori nella Comunità. |
5. Interesse degli utilizzatori
(115) |
Sono stati inviati questionari a tutte le parti citate come utilizzatori nella denunzia. Sette utilizzatori, che rappresentavano il 13 % circa delle importazioni totali dalla RPC nella Comunità, hanno collaborato all’inchiesta e risposto al questionario. Negli stabilimenti di due di loro, situati in Spagna e nel Regno Unito, sono state successivamente effettuate visite di accertamento. Queste due società rappresentavano insieme meno del 5 % delle importazioni di fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso provenienti dalla RPC durante il PI. Esse si rifornivano prevalentemente da altre fonti, ad esempio industria comunitaria e Sudafrica. |
(116) |
Si ricorda che il prodotto in esame è utilizzato nell’industria delle costruzioni per l’armatura per calcestruzzo, strutture di sospensione e ponti strallati. Tuttavia, nel presente procedimento gli utilizzatori sono società intermedie che producono e forniscono elementi per le suindicate applicazioni. In considerazione di quanto sopra, anche se gli effetti dell’istituzione di dazi antidumping non fossero trascurabili, si prevede che tali utilizzatori dovrebbero essere in grado di ripercuotere, totalmente o in parte, l’aumento derivante dall’introduzione delle misure antidumping sugli utilizzatori finali, tenendo presente che per questi ultimi l’impatto di tali misure sarà trascurabile. |
(117) |
Si conclude pertanto, in via provvisoria, che l’incidenza sui costi risultante per gli utilizzatori all’istituzione di dazi antidumping non sarebbe rilevante. |
6. Conclusioni in merito all’interesse della Comunità
(118) |
Alla luce di quanto precede, si conclude in via provvisoria che non esistono validi e fondati motivi per non istituire dazi antidumping sulle importazioni di fili e trefoli per cemento armato precompresso e postcompresso originari della RPC. |
H. MISURE ANTIDUMPING PROVVISORIE
1. Livello di eliminazione del pregiudizio
(119) |
Alla luce delle conclusioni raggiunte in merito alle pratiche di dumping, al pregiudizio che ne è derivato, al nesso di causalità e all’interesse della Comunità, si ritiene opportuna l’istituzione di misure provvisorie onde impedire che le importazioni oggetto di dumping arrechino un ulteriore pregiudizio all’industria comunitaria. |
(120) |
Per stabilire il livello dei dazi, la Commissione ha tenuto conto dei margini di dumping accertati e dell’importo del dazio necessario per eliminare il pregiudizio subito dall’industria comunitaria. |
(121) |
Nel calcolare l’aliquota del dazio necessaria a eliminare gli effetti del dumping pregiudizievole si è ritenuto che le misure dovessero essere tali da consentire all’industria comunitaria di coprire i costi di produzione e di realizzare un profitto al lordo delle imposte pari a quello che potrebbe essere ragionevolmente realizzato da un’azienda di questo tipo operante nel settore in normali condizioni di concorrenza, cioè in assenza di importazioni in dumping, sulle vendite del prodotto simile nella Comunità. Per questo calcolo è stato utilizzato un margine di profitto al lordo delle imposte pari all’8,5 % del fatturato, sulla base della media ponderata dei livelli di profitto ottenuti nel 2004 e nel 2005 prima che fossero importati quantitativi significativi dalla RPC e a prezzi superiori o vicini a quelli dell’industria comunitaria. Su tale base è stato calcolato un prezzo non pregiudizievole del prodotto simile per l’industria comunitaria. Il prezzo non pregiudizievole è stato ottenuto sommando ai costi di produzione il summenzionato margine di profitto dell’8,5 %. |
(122) |
La maggiorazione di prezzo necessaria è stata quindi determinata procedendo a un confronto fra la media ponderata dei prezzi all’importazione, utilizzata per stabilire la sottoquotazione, e i prezzi non pregiudizievoli dei prodotti venduti dall’industria comunitaria sul mercato della Comunità. La differenza risultante da questo confronto è stata poi espressa come percentuale del valore totale cif all’importazione. |
(123) |
Per calcolare il livello di eliminazione del pregiudizio su scala nazionale per tutti gli altri produttori esportatori della RPC, è opportuno ricordare che il grado di cooperazione è stato modesto. Pertanto, il margine di pregiudizio è stato calcolato basandosi sul livello di eliminazione dello stesso, determinato per la società che ha collaborato all’inchiesta cui non è stato concesso il TEM o il TI. |
2. Misure provvisorie
(124) |
Alla luce di quanto precede, a norma dell’articolo 7, paragrafo 2, del regolamento di base, si ritiene che sulle importazioni originarie della RPC debbano essere istituiti dazi antidumping provvisori a un livello corrispondente al più basso dei margini di dumping e di pregiudizio, conformemente al principio del dazio inferiore. Nel caso presente, tutte le aliquote del dazio devono pertanto essere fissate al livello dei margini di pregiudizio accertati. |
(125) |
Le aliquote del dazio antidumping indicate nel presente regolamento applicabili a titolo individuale ad alcune società sono state stabilite in base alle risultanze della presente inchiesta. Esse rispecchiano pertanto la situazione constatata durante l’inchiesta per le società in questione. Tali aliquote di dazio (contrariamente al dazio per paese, applicabile «a tutte le altre società») sono quindi esclusivamente applicabili alle importazioni di prodotti originari del paese interessato e fabbricati dalle società, ovvero dalle specifiche persone giuridiche, delle quali viene fatta menzione. Le importazioni di prodotti fabbricati da qualsiasi altra società la cui ragione sociale e il cui indirizzo non vengano espressamente menzionati nel dispositivo del presente regolamento, comprese le persone giuridiche collegate a quelle espressamente citate, non possono beneficiare di tali aliquote e sono soggette all’aliquota del dazio applicabile a «tutte le altre società». |
(126) |
Le eventuali richieste di applicazione di tali aliquote individuali del dazio antidumping (ad esempio, in seguito a un cambiamento della ragione o denominazione sociale della società o alla creazione di nuove entità produttive o di vendita) devono essere inoltrate senza indugio alla Commissione, complete di tutte le informazioni pertinenti, in particolare l’indicazione di eventuali mutamenti nelle attività della società riguardanti la produzione, le vendite sul mercato interno e le vendite all’esportazione, collegati ad esempio al cambiamento della ragione o denominazione sociale o ai cambiamenti a livello di entità produttive o di vendita. Se del caso, la Commissione, previa consultazione del comitato consultivo, provvederà a modificare di conseguenza il regolamento aggiornando l’elenco delle società che beneficiano di aliquote individuali del dazio. |
(127) |
Sono pertanto proposti i seguenti dazi antidumping:
|
I. DISPOSIZIONI FINALI
(128) |
Ai fini di una sana amministrazione, è necessario fissare un periodo entro il quale le parti interessate che si sono manifestate entro il termine specificato nell’avviso di apertura possono presentare le loro osservazioni per iscritto e chiedere di essere sentite. Va inoltre precisato che le conclusioni relative all’istituzione di dazi antidumping in forza del presente regolamento sono provvisorie e possono essere riesaminate al fine di stabilire le conclusioni definitive, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
1. È istituito un dazio antidumping provvisorio sulle importazioni di alcuni tipi di fili di acciai non legati (non rivestiti o zincati) e trefoli di acciai non legati (anche rivestiti), contenenti, in peso, 0,6 % o più di carbonio, di sezione trasversale massima superiore a 3 mm, classificabili alle voci NC ex 7217 10 90, ex 7217 20 90, ex 7312 10 61, ex 7312 10 65 e ex 7312 10 69 (voci TARIC 7217109010, 7217209010, 7312106111, 7312106191, 7312106511, 7312106591, 7312106911 e 7312106991), originari della Repubblica popolare cinese.
2. Le aliquote del dazio antidumping, applicabili al prezzo netto franco frontiera comunitaria, dazio non corrisposto, dei prodotti descritti al paragrafo 1 e fabbricati dalle società sotto elencate, sono le seguenti:
Società |
Dazio |
Codice addizionale TARIC |
Kiswire Qingdao, Ltd, Qingdao |
2,1 % |
A899 |
Liaoning Tongda Building Material Industry Co., Ltd, Liaoyang |
23,7 % |
A900 |
Wuxi Jinyang Metal Products Co., Ltd, Wuxi |
30,8 % |
A901 |
Tutte le altre imprese |
52,2 % |
A999 |
3. L’immissione in libera pratica nella Comunità del prodotto di cui al paragrafo 1 è subordinata alla costituzione di una garanzia pari all’importo del dazio provvisorio.
4. Salvo diversa indicazione, si applicano le disposizioni vigenti in materia di dazi doganali.
Articolo 2
Fatte salve le disposizioni dell’articolo 20 del regolamento (CE) n. 384/96, le parti interessate possono chiedere di essere informate dei principali fatti e considerazioni sulla base dei quali è stato adottato il presente regolamento, presentare le loro osservazioni per iscritto e chiedere di essere sentite dalla Commissione entro un mese dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.
Ai sensi dell’articolo 21, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 384/96, le parti interessate possono comunicare le loro osservazioni in merito all’applicazione del presente regolamento entro un mese dalla data della sua entrata in vigore.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
L’articolo 1 del presente regolamento si applica per uno periodo di sei mesi.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri
Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2008.
Per la Commissione
Catherine ASHTON
Membro della Commissione
(1) GU L 56 del 6.3.1996, pag. 1.
(2) GU C 43 del 16.2.2008, pag. 9.
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/22 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1130/2008 DELLA COMMISSIONE
del 14 novembre 2008
che istituisce un dazio antidumping provvisorio sulle importazioni di alcuni tipi di candele, ceri e articoli simili originari della Repubblica popolare cinese
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 384/96 del Consiglio, del 22 dicembre 1995, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea (1) («regolamento di base»), in particolare l'articolo 7,
sentito il comitato consultivo,
considerando quanto segue:
1. PROCEDIMENTO
1.1. Apertura
(1) |
In data 16 febbraio 2008, con avviso pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (2) («avviso di apertura»), la Commissione annunciava l'apertura di un procedimento antidumping relativo alle importazioni nella Comunità di alcuni tipi di candele, ceri ed articoli simili originari della Repubblica popolare cinese (RPC o «paese interessato»). |
(2) |
Il procedimento è stato aperto a seguito di una denuncia presentata il 3 gennaio 2008 da alcuni produttori di alcuni tipi di candele, ceri e articoli simili che rappresentano la maggioranza, in questo caso il 60 % circa, della produzione comunitaria totale di candele, ceri e articoli simili. La denuncia conteneva elementi di prova prima facie atti a dimostrare l'esistenza di pratiche di dumping relative ai suddetti prodotti, il notevole pregiudizio ad esse dovuto e a giustificare l'apertura di un procedimento. |
1.2. Parti interessate dal procedimento
(3) |
La Commissione ha avvisato ufficialmente i denuncianti, i produttori esportatori, gli importatori, altri utenti notoriamente interessati nonché i rappresentanti della RPC dell'apertura del procedimento. Le parti interessate hanno avuto la possibilità di comunicare le loro osservazioni per iscritto e di chiedere un'audizione entro il termine fissato nell'avviso di apertura. |
(4) |
I denuncianti, altri produttori comunitari, produttori esportatori della RPC, importatori (compresi grandi gruppi di dettaglianti) e fornitori di materie prime hanno comunicato i loro punti di vista. Sono state sentite tutte le parti interessate che ne hanno fatto richiesta dimostrando di avere particolari motivi per chiedere un'audizione. |
(5) |
Nell'avviso d'apertura, la Commissione aveva annunciato che avrebbe potuto fare ricorso alla tecnica di campionamento, conformemente all'articolo 17 del regolamento di base, per determinare il dumping e il pregiudizio. Per consentire alla Commissione di stabilire se fosse necessario ricorrere al campionamento, tutti i produttori esportatori della RPC, gli importatori e i produttori comunitari sono stati invitati a contattare la Commissione e a fornire, come specificato nell'avviso di apertura, le informazioni di base sulle loro attività connesse al prodotto in esame durante il periodo dall'1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2007. |
(6) |
Come spiegato ai successivi paragrafi da (33) a (40), hanno fornito le informazioni richieste, esprimendo il loro accordo all'inclusione in un campione, 41 produttori esportatori della RPC. In base alle informazioni ricevute dai produttori esportatori che hanno collaborato all'inchiesta, la Commissione ha scelto un campione di otto produttori nella RPC o gruppi di imprese collegate, aventi il più elevato volume di esportazioni verso la Comunità. Sono stati consultati e hanno dato il loro assenso alla selezione del campione tutti i produttori esportatori interessati nonché la loro associazione e le autorità della RPC. |
(7) |
Per consentire ai produttori esportatori della RPC di presentare domanda per ottenere, qualora lo desiderassero, il trattamento riservato alle imprese operanti in condizioni di economia di mercato (market economy treatment — MET) o un trattamento individuale (individual treatment — IT), i servizi della Commissione hanno inviato appositi formulari ai produttori esportatori notoriamente interessati e alle autorità della RPC. |
(8) |
La Commissione ha comunicato ufficialmente i risultati del MET ai produttori esportatori interessati della RPC, alle autorità della RPC e ai denuncianti. Inoltre, è stata data loro l'opportunità di comunicare i propri punti di vista per iscritto e di chiedere un'audizione se avessero ragioni particolari per essere sentiti. |
(9) |
Un produttore esportatore, non incluso nel campione per non aver soddisfatto i criteri di cui all'articolo 17, paragrafo 1 del regolamento di base, ha chiesto un margine individuale ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 3 del regolamento di base. Si è ritenuto tuttavia che un esame individuale sarebbe stato eccessivamente oneroso e avrebbe impedito la rapida conclusione dell'inchiesta. Si è perciò concluso a titolo provvisorio che la richiesta di esame individuale del produttore esportatore non poteva essere accettata. |
(10) |
La Commissione ha inviato questionari a tutte le parti notoriamente interessate e a tutte le altre imprese manifestatesi entro i termini precisati nell'avviso di apertura: si tratta di 31 produttori comunitari, di 32 importatori e di 2 fornitori di materie prime. |
(11) |
Hanno inviato risposte il produttore comunitario denunciante, 6 importatori indipendenti e 2 fornitori. |
(12) |
Riguarda al paese oggetto dell'inchiesta, la Commissione ha ottenuto risposte al formulario sul campionamento da 41 produttori esportatori della RPC. |
(13) |
La Commissione ha raccolto e verificato tutte le informazioni ritenute necessarie ai fini di una determinazione provvisoria del dumping, del conseguente pregiudizio e dell'interesse della Comunità. Sono state effettuate visite di verifica presso le sedi delle seguenti imprese:
|
1.3. Periodo dell'inchiesta
(14) |
L'inchiesta relativa al dumping e al pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra l'1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2007 (investigation period — IP). L'analisi delle tendenze, necessaria a valutare il pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il 2004 e la fine del'IP («periodo considerato»). |
2. PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE
2.1. Prodotto in esame
(15) |
Il prodotto in esame è costituito da candele, ceri e articoli simili, diversi dai lumini cimiteriali e dalle altre candele da esterno, esportati verso la Comunità e originari della RPC («candele»). Il processo di produzione per fabbricare le candele è piuttosto semplice e consiste nel riscaldamento delle materie prime (soprattutto paraffina e stearina) e nella modellazione della candela in forme o recipienti, seguita da raffreddamento. Le candele producono calore e luce ma sono largamente usate a scopo di decorazione interna, per esempio in candelabri, candelieri e altri elementi decorativi. |
(16) |
Le candele sono normalmente dichiarate nei codici NC ex 3406 00 11, ex 3406 00 19 ed ex 3406 00 90. |
(17) |
I lumini cimiteriali e le altre candele da esterno non fanno parte del prodotto in esame. Questi si possono definire come prodotti, il cui combustibile contenga più di 500 ppm di toluene e/o più di 100 ppm di benzene e/o aventi uno stoppino di almeno 5 millimetri di diametro e/o siano confezionati singolarmente in contenitori di plastica con pareti verticali di almeno 5 cm d'altezza. Si ritiene che i suddetti criteri stabiliscano una chiara linea di demarcazione tra i tipi di candele contemplati dalla presente inchiesta e quelli che non lo sono. |
(18) |
Dall'inchiesta è emersa l'esistenza di una vasta tipologia di candele (candele affusolate, candeline scaldavivande) tra cui alcune a carattere stagionale e speciale, prodotte nella RPC e vendute sul mercato comunitario. I vari tipi di candele possono differire notevolmente per dimensione, forma, colore, profumo, ecc., ma sono accomunati dall'uso e da caratteristiche chimiche e tecniche di base identiche e sono in larga misura intercambiabili. Si presuppone perciò che tutte le candele che rientrano nella presente inchiesta facciano parte dello stesso gruppo di prodotti. |
(19) |
Alcune parti interessate hanno inviato osservazioni e richieste riguardo alla definizione del prodotto in esame. È stato sostenuto che l'esclusione dal prodotto in esame dei lumini cimiteriali e delle candele da esterno fosse indebita perché l'industria comunitaria domina questo segmento e perché i criteri tecnici — v. precedente paragrafo (17) — non sono univoci nel senso che spesso i primi e le seconde rientrano nelle caratteristiche sopradescritte. È stato anche sostenuto che la distinzione tra candele, lumini cimiteriali e altre candele da esterno non fosse giustificata da alcun criterio o norma industriale e contraddicesse il presupposto in base al quale lumini e altre candele da tè sono stati inclusi nella definizione del prodotto in esame. |
(20) |
Altre parti hanno sostenuto che i processi produttivi e la gamma dei prodotti fabbricati nella RPC nonché i tipi di candele esportati nella Comunità fossero molto particolari. Si è quindi argomentato che in alcuni casi gli operatori della RPC esportassero il prodotto in esame insieme ad altri accessori, come portacandele e candelabri di varie forme e materiali, il cui valore d'esportazione comprende tutte le voci e non solo le candele. Tutti questi tipi avrebbero dovuto essere esclusi dall'ambito dell'inchiesta. |
(21) |
È stato inoltre sostenuto che i produttori esportatori della RPC fabbricano in larga misura candele fatte a mano o speciali, completandole con rifiniture come la stampa, la raschiatura e la verniciatura. Si tratta di prodotti ad alta intensità di lavoro, detti candele «di fantasia» o «speciali», e non fabbricati nella Comunità. Tali parti hanno perciò sostenuto che anche le candele «speciali» avrebbero dovuto essere escluse dal prodotto oggetto della presente inchiesta. |
(22) |
Si noti però che le suddette richieste erano generiche e non erano accompagnate da prove che dimostrassero che il prodotto in esame non fosse stato correttamente definito nell'avviso di apertura. Di fatto, come già detto, è emerso che tutti i tipi di prodotto in esame hanno usi e caratteristiche chimiche e tecniche di base identici e sono largamente intercambiabili. Riguardo alle richieste avanzate sui lumini cimiteriali e le candele da esterno, si noti che tali prodotti possono essere distinti da altri tipi di candele in base ai criteri tecnici e chimici di cui al precedente paragrafo (17). Il fatto che i produttori comunitari possano essere dominanti in questo particolare segmento, da un lato, o che, dall'altro, si possa affermare che i produttori comunitari non fabbrichino alcuni tipi di prodotto in esame, è irrilevante e non cambia la definizione del prodotto in esame. |
(23) |
Si noti anche che i processi produttivi, la varietà dei tipi di prodotto fabbricati e venduti sul mercato comunitario, la presenza o l'assenza di norme non sono di per sé ragioni che rendano necessario rivedere la definizione del prodotto in esame. |
2.2. Prodotto simile
(24) |
Alcune parti interessate hanno sostenuto che il tipo cosiddetto «lumino da tè» (tea light — candelina scaldavivande) andrebbe distinto da altre candele perché ha caratteristiche fisiche diverse, come le dimensioni, e la cera è contenuta in un recipiente che ne impedisce la fuoriuscita o il gocciolamento. Se inoltre l'uso principale delle candele è quello di produrre luce, lo scopo principale di questi fornelletti è quello di produrre calore. |
(25) |
Alcune parti interessate hanno obiettato che le candele fabbricate dall'industria comunitaria e vendute sul mercato comunitario non sono simili al prodotto in esame. Essi lamentano soprattutto che il prodotto in esame fosse in gran parte venduto insieme ad altri elementi decorativi come candelabri, candelieri, altri portacandele in ceramica o vetro e che fosse impossibile distinguere il valore della candela dal resto. È stato anche affermato che mentre i produttori comunitari vendono solo tipi di candele standard, i produttori esportatori della RPC vendono grandi quantità di tipi di candele speciali, impossibili da paragonare ai tipi standard. |
(26) |
In merito a quanto affermato sull'uso di taluni tipi di candele, si noti che soprattutto durante un'audizione dell'Associazione dei produttori di candele della RPC è emerso che il consumo interno nella RPC è notevolmente aumentato negli ultimi anni e che le candele vendute all'interno avevano lo stesso uso principale di quelle vendute nella Comunità, cioè la decorazione di interni. Riguardo a presunte differenze d'uso tra alcuni tipi di candele destinate a illuminare e altri destinati a riscaldare, è emerso che tali tipi di prodotto sono intercambiabili: si possono usare entrambi per fornire luce e calore e, come esposto al paragrafo (15), sono entrambi largamente usati a scopo di decorazione interna. |
(27) |
Si ricordi inoltre (v. paragrafo (18)) che, pur esistendo tipi di candele sostanzialmente diversi per dimensione, forma o colore, hanno tutti usi e caratteristiche chimiche e tecniche di base identici e sono largamente intercambiabili. Si presuppone perciò che tutti i tipi di candele che rientrano nella presente inchiesta facciano parte dello stesso gruppo di prodotti. |
(28) |
I criteri da applicare per definire il «prodotto simile» si basano sulle caratteristiche tecniche e chimiche e sugli usi e le funzioni finali del prodotto e non su fattori quali forma, profumo, colore o altre caratteristiche indicate dalla parte interessata. Le differenze di dimensione non hanno incidenza alcuna sulla definizione di prodotto in esame e di prodotto simile, poiché non esiste alcuna chiara distinzione tra prodotti appartenenti allo stesso gruppo rispetto alle loro principali caratteristiche tecniche e chimiche di base, all'uso finale e alla percezione degli utenti. |
(29) |
Viste le osservazioni ricevute, le prove fornite dalle parti interessate e tutte le altre informazioni disponibili allo stadio attuale dell'inchiesta, si ritiene non esista alcuna differenza tra il prodotto in esame e le candele prodotte e vendute dai produttori esportatori sul loro mercato interno e dai produttori della Comunità; quest'ultima è stata inoltre usata come paese di riferimento per determinare il valore normale rispetto alla RPC. Queste candele hanno sostanzialmente usi e caratteristiche tecniche e chimiche di base identici. Si conclude pertanto in via provvisoria che tutti i tipi di candele vanno considerati simile ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 4 del regolamento di base. |
(30) |
Allo stadio attuale dell'inchiesta, la Commissione non ha ricevuto prove in grado di dimostrare che le caratteristiche fisiche e/o gli usi finali delle candeline scaldavivande siano effettivamente diversi da quelli di altre candele e impediscano la loro inclusione nello stesso gruppo di prodotti delle altre candele. L'inchiesta studierà a fondo tutte le richieste giustificate che possano essere formulate sulla questione del prodotto simile e ne analizzerà le conseguenze. |
3. CAMPIONAMENTO
3.1. Campionamento dei produttori comunitari
(31) |
Considerato l'elevato numero di produttori comunitari che ha appoggiato la denuncia, nell'avviso di apertura è stata prospettata la possibilità di ricorrere a tecniche di campionamento, in conformità dell'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base. Analizzate le risposte al questionario sul campionamento, è stato scelto un campione di 5 produttori in base al criterio del maggior volume di produzione come previsto all'articolo 17, paragrafo 1 del regolamento di base. |
3.2. Campionamento degli importatori
(32) |
Considerato l'elevato numero di importatori individuato dalla denuncia, nell'avviso di apertura è stata prospettata la possibilità di ricorrere a tecniche di campionamento, in conformità dell'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base. Ma, analizzate le risposte al questionario sul campionamento, non è risultato necessario applicare il campionamento agli importatori. |
3.3. Campionamento dei produttori esportatori della RPC
(33) |
Dato l'alto numero di produttori esportatori della RPC, nell'avviso di apertura del procedimento per determinare il dumping era stato previsto un campionamento, in conformità dell'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base. |
(34) |
Per consentire alla Commissione di decidere se il campionamento fosse necessario e, in tal caso, di selezionare un campione, i produttori esportatori della RPC sono stati invitati a manifestarsi entro 15 giorni dalla data di inizio dell'inchiesta e a fornire alcune informazioni relative alle loro vendite sul mercato estero e interno, all'esatta natura delle loro attività riguardanti la fabbricazione di candele nonché alla ragione sociale e alle attività di tutte le imprese collegate coinvolte nella produzione e/o nella vendita del prodotto in esame. |
(35) |
Al fine di scegliere un campione rappresentativo sono state anche consultate le autorità della RPC e l'associazione dei produttori. |
3.3.1. Preselezione dei produttori esportatori che hanno collaborato all'inchiesta
(36) |
Si sono manifestati e hanno fornito le informazioni richieste entro la scadenza fissata nell'avviso di apertura 41 produttori esportatori in tutto, compresi i gruppi di società collegate nella RPC. Tutti hanno dichiarato le esportazioni di candele verso la Comunità durante l'IP e, salvo un produttore il volume delle cui esportazioni era insignificante, hanno voluto partecipare al campione. Si considera perciò che 40 produttori esportatori collaborino alla presente inchiesta («esportatori che hanno collaborato all'inchiesta»). |
(37) |
I produttori esportatori invece che non si sono manifestati entro il termine suddetto o che non hanno fornito le informazioni richieste a tempo debito, non sono considerati operatori che hanno collaborato all'inchiesta. La comparazione tra i dati di Eurostat sull'importazione e il volume delle esportazioni verso la Comunità del prodotto in esame durante l'IP delle imprese citate al paragrafo (36) mostra che la collaborazione dei produttori esportatori cinesi è stata assai bassa come denuncia il paragrafo (87). |
3.3.2. Scelta del campione degli esportatori che hanno collaborato all'inchiesta nella RPC
(38) |
In conformità all'articolo 17, paragrafo 1 del regolamento di base, il campione è stato scelto in base al criterio del maggior volume rappresentativo di esportazioni di candele nella Comunità che possa ragionevolmente essere indagato nel tempo a disposizione. Date le informazioni ottenute dai produttori esportatori, la Commissione ha scelto un campione di 8 imprese o gruppi d'imprese collegate con il maggior volume di esportazioni verso la Comunità. In base all'informazione ottenuta sul campionamento, si può dire che le imprese selezionate abbiano rappresentato, nell'IP, più del 73 % del volume totale delle esportazioni verso la Comunità del prodotto in esame dichiarato dai produttori esportatori citati al paragrafo (36) che hanno collaborato all'inchiesta. Si è perciò ritenuto che tale campione permetta di limitare l'inchiesta a un numero ragionevole di produttori esportatori che può essere studiato nel tempo a disposizione garantendo un alto livello di rappresentatività. Sono stati consultati e hanno dato il loro assenso alla selezione del campione tutti i produttori esportatori interessati nonché la loro associazione e le autorità della RPC. |
(39) |
Due esportatori che hanno collaborato all'inchiesta non inclusi nel campione hanno chiesto di essere inclusi nel campione affermando che nella scelta del campione vadano considerati criteri come i) la gamma dei prodotti dei produttori esportatori, ii) il tipo di clienti nella Comunità, iii) la rappresentanza geografica, iv) l'investimento estero e v) il grado di attendibilità delle esportazioni verso la Comunità. |
(40) |
Si noti in proposito che l'articolo 17, paragrafo 1 del regolamento di base non prevede nessuno di tali criteri ai fini della scelta del campione. Le richieste sono state di conseguenza respinte. |
3.4. Esame individuale
(41) |
Un produttore esportatore, non incluso nel campione per non aver soddisfatto i criteri di cui all'articolo 17, paragrafo 1 del regolamento di base, ha chiesto un margine individuale ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 3 del regolamento di base. |
(42) |
Come ricordato al paragrafo (38), il campione doveva limitarsi a un numero ragionevole di imprese che potessero essere studiate nel tempo a disposizione. L'elenco delle imprese indagate nella RPC ai fini dell'inchiesta sul dumping si trova al paragrafo (13), lettere c) e d). Date le visite effettuate presso gli stabilimenti di numerose imprese appartenenti al campione per verificare la fondatezza delle richieste di trattamento di impresa operante in economia di mercato (Market Economy Treatment — MET) e le risposte al questionario, si è ritenuto che l'esame di casi singoli sarebbe stato eccessivamente oneroso e avrebbe impedito il completamento dell'inchiesta entro i termini fissati. |
(43) |
Si è perciò concluso a titolo provvisorio che la richiesta di esame individuale del produttore esportatore non poteva essere accettata. |
4. DUMPING
4.1. Applicazione dell'articolo 18 del regolamento di base
(44) |
Nel corso della verifica in loco, un esportatore che ha collaborato all'inchiesta, membro di un gruppo d'imprese compreso nel campione non ha fornito la pertinente documentazione per una serie di voci (vendite all'interno e all'estero, variazione delle scorte, entrate in valuta estera, depositi bancari e capitale fisso), necessaria alla verifica dei formulari MET. Non sono state fornite neppure i) le dichiarazioni IVA, ii) le fatture IVA speciali richieste dalle autorità per il rimborso della tassa sulle esportazioni e iii) le dichiarazioni dell'imposta sui redditi certificate dalle autorità. I documenti forniti in loco invece non erano certificati e sono stati considerati fuorvianti ed erronei. Infine, sono emerse discrepanze anche tra i documenti contabili presentati nelle risposte e quelli presentati in loco. Di conseguenza, veridicità ed esattezza delle richieste MET non hanno potuto essere verificate in loco. |
(45) |
Data questa situazione, l'esportatore è stato informato che in conformità all'articolo 18 del regolamento di base, i risultati e le conclusioni si sarebbero basate sui dati disponibili e gli è stata data l'opportunità di presentare osservazioni. |
(46) |
Nella sua risposta, l'esportatore ha sostenuto essenzialmente di non aver conservato i documenti contabili che non fossero obbligatori per la legge cinese sulla contabilità. Ma non ha documentato in alcun modo la sua affermazione né ha giustificato il fatto di non aver conservato e di non aver fornito i documenti ufficiali certificati dalle autorità della RPC. Infine, nelle sue osservazioni ha ammesso le discrepanze emerse nelle sue risposte e nei documenti presentati in loco. |
(47) |
Date queste circostanze, non si è tenuto conto delle informazioni fornite da questo gruppo di società collegate e sono stati usati i dati disponibili, ai sensi dell'articolo 18 del regolamento di base. |
4.2. Trattamento riservato alle società operanti in condizioni di economia di mercato (Market economy treatment — MET)
(48) |
Ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera b), del regolamento di base, nelle inchieste antidumping relative a importazioni provenienti dalla RPC, per i produttori esportatori risultati conformi ai criteri di cui all'articolo 2, paragrafo 7, lettera c), del regolamento di base, il valore normale va stabilito in base ai paragrafi da 1 a 6 di tale articolo. |
(49) |
Per comodità di riferimento, tali criteri vengono riportati qui di seguito in forma sintetica:
|
(50) |
Tutte le società del campione hanno chiesto il MET ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera b) del regolamento di base e hanno risposto al formulario MET entro le scadenze fissate. La Commissione ha raccolto e verificato le informazioni fornite nei formulari e tutte le altre informazioni ritenute necessarie presso gli stabilimenti delle imprese in questione. |
(51) |
Come spiegato ai paragrafi da (44) a (47), a un richiedente del MET ha dovuto essere applicato l'articolo 18 del regolamento di base, non avendo fornito le informazioni richieste o avendo fornito informazioni fuorvianti durante la verifica in loco. |
(52) |
Dalle verifica è anche emerso che 5 altri produttori esportatori che hanno collaborato all'inchiesta nella RPC non avevano rispettato i requisiti di cui all'articolo 2, paragrafo 7, lettera c) del regolamento di base per ottenere il MET. |
(53) |
Non avendo potuto dimostrare che la loro contabilità era stata oggetto di revisione indipendente ai sensi dello IAS, 2 produttori esportatori non sono risultati conformi al criterio 2. Più precisamente, è emerso che i conti di un produttore esportatore non erano conformi allo IAS 24 ed allo IAS 32 riguardo a prestiti effettuati a parti collegate. I conti del 2o produttore esportatore contenevano numerose incoerenze e lacune e non erano conformi allo IAS 1 e allo IAS 38 riguardo al capitale fisso. |
(54) |
Un esportatore che ha collaborato all'inchiesta non ha soddisfatto i requisiti dei criteri da 1 a 3. Innanzitutto, egli non ha potuto dimostrare che le sue decisioni erano state prese in risposta a tendenze del mercato e senza ingerenze rilevanti da parte dello Stato perché è emersa l'esistenza di restrizioni alle sue attività di acquisto e di vendita (criterio 1). In secondo luogo, non ha potuto dimostrare che la sua contabilità non aveva subito una revisione conforme allo IAS, perché i conti delle immobilizzazioni non erano conformi allo IAS 1 e allo IAS 38 (criterio 2). Infine, sono state osservate distorsioni dovute al precedente sistema ad economia non di mercato sotto forma di valutazioni inadeguate dei diritti di utilizzazione del suolo (criterio 3). |
(55) |
Un altro esportatore che ha collaborato all'inchiesta non ha potuto dimostrare di soddisfare il criterio 1 perché le sue decisioni non erano state prese in risposta a tendenze del mercato e senza ingerenze rilevanti da parte dello Stato a causa di restrizioni alle sue attività di acquisto e di vendita. |
(56) |
Un esportatore che ha collaborato all'inchiesta non ha potuto dimostrare di soddisfare i criteri 1 e 3. Infatti, le sue decisioni economiche in materia di investimenti non sono state prese senza ingerenze rilevanti da parte dello Stato. Le autorità locali hanno influenzato le sue decisioni economiche e hanno contribuito finanziariamente alla costruzione di un polo tecnologico (criterio 1). Sono state anche osservate distorsioni dovute al precedente sistema ad economia non di mercato sotto forma di valutazioni inadeguate dei diritti di utilizzazione del suolo (criterio 3). |
(57) |
Avendo dimostrato di soddisfare i criteri di cui all'articolo 2, paragrafo 7, lettera c) del regolamento di base, 2 esportatori che hanno collaborato possono ottenere il MET. Viste però le osservazioni pervenute dopo la divulgazione dei risultati del MET, la concessione del MET sarà oggetto di ulteriori indagini per entrambi. |
4.3. Trattamento individuale (Individual treatment — IT)
(58) |
In conformità all'articolo 2, paragrafo 7, lettera a), del regolamento di base, per i paesi cui si applica tale articolo viene eventualmente calcolato un dazio a livello nazionale a meno che le imprese non dimostrino di soddisfare tutti i criteri di cui all'articolo 9, paragrafo 5, del regolamento di base e, pertanto, venga loro concesso l'IT. |
(59) |
Gli esportatori che hanno collaborato e non avevano soddisfatto i criteri MET avevano chiesto l'IT nel caso in cui non avessero ottenuto il MET. |
(60) |
In base alle informazioni disponibili, è stato provvisoriamente stabilito che i seguenti 5 produttori esportatori della RPC rispettassero tutti i requisiti dell'IT di cui all'articolo 9, paragrafo 5 del regolamento di base:
|
4.4. Valore normale
4.4.1. Esportatori che hanno collaborato all'inchiesta che hanno ottenuto il MET
(61) |
Per fissare il valore normale in conformità all'articolo 2, paragrafo 2 del regolamento di base, la Commissione ha innanzitutto stabilito, per ogni impresa che ha ottenuto il MET, se le vendite sul mercato interno del prodotto in esame per i clienti indipendenti avessero realizzato volumi rappresentativi, cioè se il volume totale di tali vendite avesse rappresentato almeno il 5 % del volume totale esportato verso la Comunità del prodotto simile durante l'IP. |
(62) |
È emerso che le vendite sul mercato interno di un esportatore che ha collaborato all'inchiesta avevano volumi rappresentativi. Ma il secondo produttore esportatore che aveva ottenuto il MET non effettuava vendite sul mercato interno. |
4.4.1.1. Esportatori che hanno collaborato all'inchiesta e hanno realizzato vendite rappresentative sul mercato interno
(63) |
La Commissione ha successivamente individuato i tipi di prodotto venduti sul mercato interno dal produttore esportatore con vendite complessive interne rappresentative e che fossero identici o direttamente comparabili con i tipi venduti per l'esportazione nella Comunità. |
(64) |
Le vendite sul mercato interno di un particolare tipo di prodotto sono state considerate sufficientemente rappresentative quando il volume del tipo di prodotto in questione venduto ad acquirenti indipendenti durante l'IP era pari o superiore al 5 % del volume totale del tipo comparabile venduto per l'esportazione nella Comunità. |
(65) |
La Commissione ha poi esaminato se le vendite sul mercato interno del produttore esportatore si potessero considerare come avvenute nel corso di normali operazioni commerciali ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 4 del regolamento di base. |
(66) |
Per i tipi di prodotto non venduti in quantità rappresentativa sul mercato interno, ai sensi del paragrafo (64), o non venduti nel corso di normali operazioni commerciali, il valore normale va costruito in base all'articolo 2, paragrafo 6 del regolamento di base. A tal fine, le spese di vendita, generali e amministrative (selling, general and administrative expenses — SG&A) e il profitto medio ponderato realizzato dalla società interessata sulle vendite interne del prodotto simile sono stati aggiunti al suo costo medio di fabbricazione durante l'IP. |
4.4.1.2. Esportatori che hanno collaborato all'inchiesta non hanno realizzato vendite rappresentative sul mercato interno
(67) |
Le vendite sul mercato interno di un esportatore che ha collaborato all'inchiesta e aveva ottenuto il MET non hanno potuto essere usate per fissare il valore normale. Il valore normale è stato perciò calcolato in conformità all'articolo 2, paragrafo 3 del regolamento di base aggiungendo ai costi di produzione dell'impresa per il prodotto in esame un importo ragionevole per le spese SG&A e il profitto. |
(68) |
È stato deciso di non determinare le spese SG&A e il profitto in base all'articolo 2, paragrafo 6, lettera a) perché un solo esportatore che aveva collaborato all'inchiesta e aveva realizzato vendite rappresentative sul mercato interno aveva ottenuto il MET. Inoltre le spese SG&A e i profitti non hanno potuto essere stabiliti in base all'articolo 2, paragrafo 6, lettera b) perché tale operatore non aveva realizzato vendite rappresentative della stessa categoria generale di prodotti. Le spese SG&A e i profitti dovevano dunque essere determinati in base ad altri metodi ragionevoli in conformità all'articolo 2, paragrafo 6, lettera c) del regolamento di base. |
(69) |
Nella fattispecie, per calcolare il valore normale del suddetto esportatore che ha collaborato all'inchiesta e usufruisce del MET, si è ritenuto di poter usare la media ponderata delle spese SG&A durante l'IP e un profitto ragionevole del 6,5 %, basato su dati dell'industria comunitaria. Tale profitto ragionevole non era superiore al profitto realizzato con le vendite del prodotto simile sul mercato interno durante l'IP dall'altro esportatore che ha collaborato e usufruisce del MET. |
4.4.2. Produttori esportatori che non beneficiano del MET e paese di riferimento
(70) |
In conformità all'articolo 2, paragrafo 7, lettera a) del regolamento di base, nelle economie di transizione il valore normale per i produttori esportatori che non beneficiano del MET deve essere stabilito in base al prezzo o al valore costruito in un paese terzo ad economia di mercato («paese di riferimento»). |
(71) |
Nell'avviso di apertura è stato proposto il Brasile come paese di riferimento adatto al fine di stabilire il valore normale nella RPC. La Commissione ha contattato i produttori noti di candele in Brasile e ha inviato questionari per raccogliere i dati necessari a calcolare il valore normale. Non ha collaborato tuttavia nessun produttore brasiliano. |
(72) |
La Commissione ha cercato collaboratori di altri potenziali paesi di riferimento. A tal fine è stata cercata la collaborazione di produttori residenti in paesi a economia di mercato come Argentina, Canada, Cile, India, Indonesia, Israele, Malaysia, Nuova Zelanda, Taiwan e Tailandia. I produttori di questi paesi tuttavia non hanno offerto alcuna collaborazione. |
(73) |
Poiché non è stato possibile ottenere una collaborazione dai produttori di paesi terzi a economia di mercato, la Commissione ha cercato altri metodi per determinare in modo ragionevole il valore normale nella RPC. Si è esaminato se in conformità all'articolo 2, paragrafo 7, lettera a) del regolamento di base per calcolare il valore normale si potessero usare i prezzi delle candele chiesti dagli esportatori di paesi terzi sul mercato della Comunità. Ci si è resi conto tuttavia che i codici NC nel cui ambito si importano le candele dai paesi terzi non hanno definizioni sufficientemente precise e non permettono una comparazione obiettiva e soddisfacente con i tipi esportati dagli esportatori della RPC che hanno collaborato all'inchiesta. Perciò, essendo stata ritenuta inattendibile e non rappresentativa tale informazione, non è parso ragionevole calcolare il valore normale della RPC in base ad essa. |
(74) |
Si è pertanto concluso in via provvisoria che l'uso dei prezzi effettivamente pagati o pagabili nella Comunità per il prodotto simile, in conformità all'articolo 2, paragrafo 7, lettera a) del regolamento di base, costituisse una base ragionevole per stabilire il valore normale nella RPC. |
(75) |
Si è constatato che i volumi delle vendite sul mercato interno dei produttori comunitari inclusi nella definizione di industria comunitaria erano rappresentativi rispetto ai volumi di candele esportate verso la Comunità dai produttori esportatori del campione che hanno collaborato all'inchiesta e che non beneficiano del MET. |
(76) |
I prezzi di vendita dei produttori comunitari sono stati allora debitamente aggiustati per includervi un ragionevole margine di profitto, ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera a) del regolamento di base. Si è usato un ragionevole margine di profitto del 6,5 %. Esso è stato fissato in base del profitto medio ponderato ottenuto dai produttori comunitari del campione nei primi 2 anni del periodo considerato quando le condizioni del mercato non erano molto influenzate da importazioni provenienti dalla RPC. |
4.5. Prezzo all'esportazione
(77) |
I prezzi all'esportazione sono stati calcolati in base ai prezzi effettivamente pagati o pagabili per il prodotto simile ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 8 del regolamento di base. |
(78) |
Per le esportazioni verso la Comunità effettuate tramite società commerciali collegate aventi sede nella Comunità, il prezzo all'esportazione è stato stabilito in base al prezzo al quale il prodotto è stato rivenduto per la prima volta a un acquirente indipendente nella Comunità, ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 9 del regolamento di base. Per le vendite realizzate tramite società collegate stabilite fuori della Comunità, il prezzo all'esportazione è stato stabilito in base al prezzo al quale il prodotto è stato rivenduto per la prima volta a un acquirente indipendente nella Comunità. |
4.6. Comparazione
(79) |
La comparazione tra il valore normale e il prezzo all'esportazione è stato effettuato allo stadio franco fabbrica. |
(80) |
Ai fini di un equo confronto tra il valore normale e il prezzo all'esportazione, si è tenuto debitamente conto, in forma di adeguamenti, delle differenze che influiscono sui prezzi e sulla loro comparabilità, secondo quanto prescrive l'articolo 2, paragrafo 10 del regolamento di base. |
(81) |
Su questa base, se necessario e giustificato, sono stati introdotti aggiustamenti per costi di trasporto e di assicurazione, manutenzione, carico, spese accessorie, imballaggio, credito e commissioni. |
(82) |
Per le vendite effettuate attraverso operatori collegati con sede al di fuori della Comunità, è stato applicato un adeguamento in conformità all'articolo 2, paragrafo 10, lettera i) del regolamento di base, laddove fosse dimostrato che l'operatore esercitava funzioni analoghe a quelle di un agente che lavora su commissione. L'adeguamento è risultato sommando alle spese SG&A effettivamente sostenute dagli operatori collegati un margine di guadagno fissato in base ai dati ottenuti da operatori indipendenti nella Comunità. |
(83) |
Eventualmente è stata introdotta una rettifica al prezzo d'esportazione degli operatori che hanno collaborato all'inchiesta per tener conto della differenza tra l'IVA pagata e quella rimborsata sulla produzione e sull'esportazione delle candele durante l'IP. |
4.7. Margini di dumping
4.7.1. Per gli esportatori che hanno collaborato all'inchiesta e hanno beneficiato del MET e dell'IT
(84) |
Per le società che hanno beneficiato del MET e/o dell'IT, il valore normale ponderato di ciascun tipo di prodotto in esame esportato verso la Comunità è stato confrontato al prezzo medio ponderato all'esportazione del prodotto di tipo corrispondente, in conformità all'articolo 2, paragrafi 11 e 12, del regolamento di base. |
(85) |
Su questa base, i margini medi ponderati provvisori di dumping, espressi come percentuale del prezzo CIF frontiera comunitaria, dazio non corrisposto, sono i seguenti:
|
4.7.2. Per altri esportatori che hanno collaborato all'inchiesta
(86) |
Il margine medio ponderato del dumping degli esportatori che hanno collaborato all'inchiesta non inclusi nel campione è stato calcolato ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 6 del regolamento di base. Il margine è stato stabilito in base ai margini fissati per i produttori esportatori compresi nel campione, trascurando il margine del produttore esportatore con margine di dumping zero e quello della società cui è stato applicato l'articolo 18 del regolamento di base. Il margine di dumping così calcolato per le società che hanno collaborato all'inchiesta non incluse nel campione è stato fissato provvisoriamente al 26,2 %. |
(87) |
Per tutti gli altri esportatori della RPC, la Commissione ha innanzitutto stabilito il livello di collaborazione. Sono state comparate tutte le esportazioni, indicate nelle risposte al questionario sul campionamento di tutti i produttori esportatori che hanno collaborato, e tutte le importazioni oggetto di dumping provenienti dalla RPC desunte dalle statistiche sulle importazioni di Eurostat. È così emersa una collaborazione del 46 %. Su questa base, il livello di cooperazione è stato ritenuto troppo scarso. Si è perciò ritenuto opportuno fissare il margine di dumping per i produttori esportatori che non hanno collaborato a un livello più alto del margine massimo di dumping fissato per i produttori esportatori che hanno collaborato all'inchiesta. Le fonti disponibili suggeriscono effettivamente che il basso livello di collaborazione sia dovuto al fatto che i produttori esportatori cinesi che non hanno collaborato hanno in genere praticato il dumping a livelli più alti degli esportatori che hanno collaborato durante l'IP. Il margine di dumping è stato dunque fissato al livello dei margini più alti di dumping e di pregiudizio fissati per i tipi di prodotto rappresentativi. |
(88) |
Su tale base il margine di dumping nazionale è stato provvisoriamente fissato al 66,1 % del prezzo CIF frontiera comunitaria, dazio non corrisposto. |
(89) |
Tale aliquota di dazio è stata anche applicata al produttore esportatore le conclusioni per il quale sono state elaborate in base ai dati disponibili (v. paragrafo (51)). |
5. PREGIUDIZIO
5.1. Produzione comunitaria
(90) |
Al fine di stabilire la produzione comunitaria totale sono state utilizzate tutte le informazioni disponibili, comprese quelle fornite nella denuncia e i dati raccolti presso i produttori comunitari prima e dopo l'apertura dell'inchiesta. |
(91) |
Grazie a tali informazioni è stato accertato che durante l'IP la produzione comunitaria si aggirava intorno alle 390 000 tonnellate. Ciò comprende quanto prodotto da fabbricanti che non si sono manifestati durante la procedura e da fabbricanti mantenutisi neutrali rispetto all'apertura dell'inchiesta. Tali fabbricanti rappresentano il 23 % circa della produzione comunitaria totale e comprendono produttori che si sono opposti all'apertura dell'inchiesta. Tali fabbricanti rappresentano il 17 % circa della produzione comunitaria. |
5.2. Definizione dell'industria comunitaria
(92) |
L'inchiesta ha evidenziato che i produttori comunitari favorevoli alla denuncia e che hanno accettato di collaborarvi rappresentavano durante l'IP il 60 % circa della produzione comunitaria totale. Tali produttori costituiscono pertanto l'industria comunitaria ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1 e dell'articolo 5, paragrafo 4 del regolamento di base. |
5.3. Consumo comunitario
(93) |
Il consumo comunitario è stato calcolato in base ai volumi di vendita dell'industria comunitaria sul mercato comunitario e alle importazioni dalla RPC e da altri paesi terzi, secondo i dati forniti da Eurostat. Esso presenta il seguente andamento: Tabella 1
|
(94) |
Durante il periodo considerato il consumo comunitario complessivo è aumentato del 13 %. Tale espansione ha subito una temporanea flessione del 5 % tra il 2005 ed il 2006 per poi recuperare e aumentare dell'11 % durante l'IP. La contrazione del consumo nel 2006 può essere in parte attribuita al forte aumento del prezzo d'acquisto della paraffina, principale materia prima usata per la produzione delle candele, come spiegato al paragrafo (122). |
5.4. Importazioni dalla RPC verso la Comunità
5.4.1. Osservazione preliminare
(95) |
Come già detto al paragrafo (15), l'inchiesta ha evidenziato che per dichiarare le candele le statistiche di Eurostat sulle importazioni distinguono tra 3 codici principali della NC:
|
(96) |
È stato rilevato che alcuni produttori esportatori della RPC dichiaravano set comprendenti candele e altri elementi decorativi in ceramica, vetro, panno e articoli simili nell'ambito della categoria (2). |
5.4.2. Volume, prezzo e quota di mercato delle importazioni oggetto di dumping
(97) |
Se ricorre al campione per stabilire il dumping, la Commissione esamina poi se sia provato che tutte le imprese, che non rientrano in esso, abbiano effettivamente sottoposto a dumping i loro prodotti sul mercato della Comunità durante l'IP. |
(98) |
A tal fine, grazie ai dati di Eurostat, alle risposte ai questionari date dai produttori esportatori cinesi inseriti nel campione e ai formulari per il campionamento compilati da tutte le imprese cinesi che hanno collaborato, la Commissione determina i prezzi all'esportazione chiesti dai produttori esportatori che hanno collaborato non inclusi nel campione, e i prezzi all'esportazione degli esportatori che non hanno collaborato all'inchiesta. Parallelamente, si è pensato di poter stabilire il livello dei prezzi all'esportazione non-sottoposti a dumping aggiungendo il margine di dumping medio, rilevato per i produttori esportatori del campione, ai prezzi medi all'esportazione, rilevati per i produttori esportatori del campione che praticavano il dumping. I prezzi all'esportazione rilevati per i produttori esportatori non compresi nel campione sono stati poi comparati ai prezzi all'esportazione non sottoposti a dumping. |
(99) |
Da tale comparazione è emerso che tanto i) i produttori esportatori che hanno collaborato non inclusi nel campione, quanto ii) gli esportatori che non hanno collaborato all'inchiesta praticavano prezzi medi all'esportazione comunque inferiori ai prezzi medi non sottoposti a dumping. Si è perciò ritenuto che i prodotti di tutte le imprese non inserite nel campione, che collaborassero o meno all'inchiesta, erano effettivamente soggetti a dumping sul mercato della Comunità. |
(100) |
Si noti che esiste un produttore esportatore cinese, incluso nel campione, che non ha sottoposto a dumping i suoi prodotti sul mercato comunitario. Le sue esportazioni dovrebbero perciò essere escluse dall'analisi sull'andamento delle importazioni oggetto di dumping sul mercato comunitario. Ma, per non rischiare di rivelare dati commerciali sensibili su tale operatore, è parso opportuno per ragioni di riservatezza non presentare dati pubblici, come quelli di Eurostat, privi dei dati dell'esportatore che non ha praticato il dumping sul mercato comunitario. |
(101) |
La prima tabella comprende quindi tutte le importazioni di candele originarie della RPC e la seconda mostra i dati indicizzati relativi alle importazioni sottoposte a dumping sul mercato comunitario durante il periodo considerato. Tabella 2a
|
(102) |
Complessivamente, le importazioni provenienti dalla RPC sono aumentate di oltre 51 000 t. (da 147 530 t. nel 2004 a 199 112 t., + 35 %) durante l'IP. Il corrispondente aumento della quota di mercato (+ 5,6 %) è stato inferiore, grazie all'aumento del consumo comunitario. |
(103) |
In conseguenza di quanto detto al paragrafo (96), l'inchiesta ha evidenziato che il prezzo medio delle importazioni provenienti dalla RPC e le tendenze osservate sono dovute, in parte, al fatto che in alcuni prodotti dichiarati come candele è compreso il valore di accessori in ceramica e vetro, del cartone o di altri materiali da imballaggio. Tabella 2b
|
(104) |
Nel periodo considerato sono aumentati (+ 36 %) anche i volumi delle importazioni in dumping dalla RPC. Il corrispondente aumento della quota di mercato è stato meno pronunciato, grazie all'aumento del consumo comunitario. I dati di Eurostat indicano che il volume delle vendite delle importazioni in dumping, e quindi la quota di mercato, è aumentato soprattutto nell'ambito del primo codice della NC, che comprende il prodotto principale dell'industria comunitaria e che rappresenta gran parte delle esportazioni dalla RPC. Emerge inoltre che nonostante una diminuzione generale del consumo tra il 2005 e il 2006, di fatto le importazioni non hanno perso quote di mercato che esse detenevano. |
(105) |
I prezzi medi delle importazioni in dumping dalla RPC mostrano un aumento del 10 % durante il periodo considerato ma, durante l'IP, il dumping praticato è stato pur sempre assai elevato: oltre il 38 % in media. Il prezzo medio delle importazioni in dumping è diminuito di oltre il 3 % tra il 2006 e l'IP e, come di seguito spiegato, era inferiore ai prezzi dell'industria comunitaria nello stesso periodo. |
5.4.3. Applicazione di prezzi inferiori (sottoquotazione)
(106) |
Per analizzare la sottoquotazione, i prezzi di vendita medi — franco fabbrica, ponderati per tipo di prodotto dell'industria comunitaria — praticati a clienti indipendenti sul mercato comunitario sono stati comparati ai corrispondenti prezzi medi — CIF e ponderati — delle importazioni interessate praticati al primo cliente indipendente e rettificati per tener conto dei costi post importazione. |
(107) |
Secondo tale metodo, la differenza tra i suddetti prezzi, espressi in percentuale del prezzo medio ponderato dell'industria comunitaria (franco fabbrica), evidenzia una sottoquotazione media del 9 %. |
(108) |
È anche emerso che la sottoquotazione del prodotto principale dell'industria comunitaria era maggiore di quella calcolata per gli altri tipi di candele (12,1 %). Ciò dimostra ancora una volta la pressione esercitata sull'industria comunitaria dalle importazioni a prezzo di dumping durante l'IP. |
5.5. Situazione economica dell'industria comunitaria
5.5.1. Osservazioni preliminari
(109) |
In conformità all'articolo 3, paragrafo 5 del regolamento di base, l'esame dell'impatto delle importazioni in dumping sull'industria comunitaria comprende l'esame di tutti gli indicatori economici relativi alla valutazione dello stato dell'industria comunitaria dal 2004 alla fine dell'IP. |
(110) |
Come annunciato al paragrafo (31), dato l'elevato numero di produttori che ha appoggiato la denuncia, è stato deciso di applicare il campionamento per determinare il pregiudizio. Inizialmente, si è pensato a un campione di 8 produttori o gruppi di produttori in base al criterio della maggior produzione, ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 1 del regolamento di base. Ma un produttore comunitario, in serie difficoltà finanziarie, e altri 2 produttori comunitari, pur appoggiando senza riserve la denuncia, non hanno potuto collaborare pienamente all'inchiesta. I 5 produttori o gruppi di produttori restanti avevano un volume di produzione pari al 44 % della produzione totale delle imprese che hanno collaborato all'inchiesta e sono stati perciò considerati rappresentativi ai fini del campione. |
(111) |
Per applicare il campionamento alla determinazione del pregiudizio, la Commissione fissa gli indicatori del pregiudizio in parte sui produttori in seno al campione e in parte su dati relativi a tutti i produttori inclusi nella definizione dell'industria comunitaria. Fattori economici e indici relativi ai risultati dell'impresa (prezzi, salari, redditività, cash flow, investimenti, utile sul capitale investito e capacità di raccogliere capitali), sono stati calcolati in base a informazioni ottenute dalle imprese inserite nel campione. Fattori di volume (come produzione, capacità di produzione, utilizzo degli impianti, produttività, volume delle vendite, quote di mercato, scorte, occupazione, crescita ed entità del margine di dumping) sono stati calcolati a livello dell'industria comunitaria nel suo insieme. |
5.5.2. Produzione, capacità di produzione e utilizzo degli impianti
Tabella 3
|
2004 |
2005 |
2006 |
IP |
Produzione (t.) |
224 153 |
229 917 |
212 017 |
229 110 |
Indice |
100 |
103 |
95 |
102 |
Capacità di produzione (in t.) |
279 362 |
281 023 |
291 902 |
301 327 |
Indice |
100 |
101 |
104 |
108 |
Utilizzo degli impianti (%) |
80 % |
82 % |
73 % |
76 % |
Indice |
100 |
102 |
91 |
95 |
Fonte: Risposte al questionario. |
(112) |
L'inchiesta ha evidenziato che uno dei principali prodotti dell'industria comunitaria è il cosiddetto «lumino da tè» (tea light — candelina scaldavivande) che rappresenta il 50 % circa della produzione dei fabbricanti inclusi nella definizione dell'industria comunitaria. |
(113) |
Secondo la tabella che precede, la produzione dell'industria comunitaria è lievemente aumentata (+ 2 %) durante il periodo considerato. La diminuzione della produzione (– 8 %) tra il 2005 e il 2006 è stata recuperata durante l'IP in corrispondenza all'aumento del consumo comunitario (+ 11 %). Durante l'IP, l'industria comunitaria ha costantemente aumentato la sua capacità di produzione fino a 300 000 t. circa ma, nello stesso periodo, ha utilizzato meno gli impianti. Poiché si tratta di un'attività prevalentemente stagionale non si può ottenere l'utilizzo completo degli impianti per tutto l'anno; tuttavia, un utilizzo del 76 % (durante l'IP) è stato era relativamente basso se paragonato ai livelli del 2004 e 2005. |
5.5.3. Volume delle vendite e quota di mercato
Tabella 4
Volume delle vendite |
2004 |
2005 |
2006 |
IP |
Tonnellate |
203 388 |
202 993 |
193 524 |
208 475 |
Indice |
100 |
100 |
95 |
103 |
Quota di mercato |
39,8 % |
37,2 % |
37,2 % |
36,1 % |
Indice |
100 |
93 |
93 |
91 |
Fonte: Risposte al questionario. |
(114) |
Rispetto al 2004, le vendite del prodotto in esame da parte dell'industria comunitaria a clienti indipendenti (soprattutto grossisti e distributori) sul mercato comunitario sono aumentate in volume del 3 % durante l'IP. A causa di livelli di consumo relativamente bassi nel 2006, le vendite in volume sono diminuite (2005-2006: – 5 %) ma hanno recuperato durante l'IP grazie all'aumento del consumo comunitario. |
(115) |
È stato osservato tuttavia che l'industria comunitaria non ha potuto soddisfare del tutto l'espansione dei consumi comunitari (+ 13 %) nel periodo considerato, soprattutto tra il 2005 e il 2006 allorché il mercato è cresciuto dell'11 %. Di conseguenza, la sua quota di mercato è passata dal 39,8 % al 36,1 % (– 3,7 %) durante l'IP. |
5.5.4. Prezzi medi unitari dell'industria comunitaria
(116) |
Nel periodo considerato, i prezzi di vendita medi franco fabbrica a clienti indipendenti sul mercato comunitario sono diminuiti del 9 %. La diminuzione è stata progressiva nell'arco del periodo considerato. Tabella 5
|
(117) |
La tabella che precede mostra che tra il 2006 e l'IP anche il prezzo dell'industria comunitaria è diminuito nonostante l'aumento della domanda sul mercato comunitario. |
5.5.5. Scorte
(118) |
Il livello delle scorte di fine anno, durante il periodo considerato, pari in media al 25 % circa della produzione, va considerato alto. Tabella 6
|
(119) |
L'elevato livello delle scorte si può anche spiegare con il carattere stagionale del prodotto in esame, con il fatto che l'industria comunitaria produce soprattutto tipi standard e con la necessità che la vasta gamma dei prodotti esistenti sia effettivamente disponibile. Il livello delle scorte fu ancora più elevato nel 2005 quando l'andamento negativo dei volumi di vendita rispetto al 2004 provocò l'accumulo delle scorte durante l'anno. Il rallentamento di vendite alla fine del 2005 produsse di conseguenza ingenti quantitativi di scorte. Ma, nel caso in esame, si ritiene tuttavia che le scorte non rappresentino un indicatore pertinente del pregiudizio. |
5.5.6. Occupazione, salari e produttività
Tabella 7
|
2004 |
2005 |
2006 |
IP |
Occupazione — equivalenti a tempo pieno (ETP) |
5 418 |
5 686 |
5 089 |
4 699 |
Indice |
100 |
105 |
94 |
87 |
Costo della manodopera (EUR/ETP) |
19 404 |
16 568 |
19 956 |
21 073 |
Indice |
100 |
85 |
103 |
109 |
Produttività (t./ETP) |
52 |
49 |
57 |
64 |
Indice |
100 |
94 |
110 |
123 |
Fonte: Risposte del questionario. |
(120) |
Il livello relativamente alto dell'occupazione nel 2005 è dovuto soprattutto all'assunzione di lavoratori temporanei per fronteggiare l'aumento della domanda durante tale anno. Dal 2006 in poi tuttavia l'occupazione è stata drasticamente ridotta e alla fine dell'IP era inferiore a quella del 2004 (– 13 %). Nel periodo considerato, l'aumento medio del costo della manodopera è stato limitato (+ 9 %). |
(121) |
L'aumento della manodopera ha causato un leggero calo di produttività nel 2005, ma i licenziamenti del 2006 hanno permesso un aumento della produttività anche se i volumi di produzione sono diminuiti tra il 2005 e il 2006 (– 8 %). La combinazione tra elevati volumi di vendita e di produzione e bassi livelli di occupazione spiega l'aumento della produttività durante l'IP rispetto al 2004 (+ 23 %). |
5.5.7. Costi di produzione
Tabella 8
|
2004 |
2005 |
2006 |
IP |
Costi di produzione totali (EUR/t.) |
1 502 |
1 468 |
1 695 |
1 468 |
Indice |
100 |
98 |
113 |
98 |
Fonte: Risposte al questionario. |
(122) |
Si noti che le materie prime, soprattutto la paraffina, rappresentano il 50 % circa dei costi di produzione (CdP). La tabella che precede mostra che, a parte il 2006, nel periodo considerato, i CdP sono rimasti stabili. L'aumento del 2006 è dovuto al forte aumento del prezzo della paraffina tra il 2005 e il 2006. L'industria comunitaria ha risposto a tali improvvisi aumenti di prezzo della paraffina sostituendola, laddove tecnicamente possibile, con la stearina. Effettivamente, il prezzo della stearina è stato più stabile fino al 2006 ed era inferiore a quello della paraffina anche durante l'IP. |
(123) |
L'inchiesta ha inoltre evidenziato che l'industria comunitaria ha razionalizzato la produzione che è stata in parte spostata negli Stati membri nella Comunità europea e ha dovuto al tempo stesso ridurre drasticamente l'occupazione, soprattutto dal 2006 in poi, per ridurre i costi. |
(124) |
Tutti questi fattori hanno dato vita a una situazione che ha permesso all'industria comunitaria di tenere i suoi CdP durante l'IP a livelli comparabili a quelli del 2004. |
5.5.8. Redditività, cash flow, investimenti, utile sul capitale investito e capacità di raccogliere capitali
Tabella 9
|
2004 |
2005 |
2006 |
IP |
Redditività |
6,9 % |
6,2 % |
–13,3 % |
–0,6 % |
Indice |
100 |
90 |
– 193 |
–9 |
Cash flow (in migliaia di EUR) |
16 215 |
13 732 |
–4 618 |
3 093 |
Indice |
100 |
85 |
–28 |
19 |
Investimenti (in migliaia di EUR) |
5 435 |
8 876 |
12 058 |
7 326 |
Indice |
100 |
163 |
222 |
135 |
Utile sul capitale investito |
5,7 % |
4,9 % |
–10,7 % |
–0,1 % |
Indice |
100 |
86 |
– 188 |
–2 |
Fonte: Risposte ai questionari. |
(125) |
La redditività dell'industria comunitaria è stata determinata esprimendo il profitto netto prima delle imposte delle vendite del prodotto simile in percentuale del fatturato generato da tali vendite. Durante il periodo considerato, la redditività dell'industria comunitaria è diminuita passando da un profitto del 6,9 % a una perdita dello 0,6 % nell'IP. Se l'industria comunitaria ha dato prova di una buona redditività nel 2004 e nel 2005, la situazione è drammaticamente mutata nel 2006 per una serie di fattori come l'aumento dei CdP e la riduzione di prezzi di vendita. Nonostante l'ulteriore diminuzione del prezzo di vendita medio durante l'IP, la riduzione dei CdP ha permesso un risultato prossimo al pareggio in tale periodo. |
(126) |
La tendenza evidenziata dal cash flow, che rappresenta la capacità dell'industria di autofinanziare le sue attività, riflette in larga misura l'andamento della redditività. Anche se il cash flow è tornato positivo durante l'IP, ciò è avvenuto a un livello molto inferiore a quello degli anni 2004 e 2005. Osservazioni identiche si possono formulare riguardo all'utile sul capitale investito, negativo sia nel 2006 che nell'IP. |
(127) |
Nonostante la situazione difficile, l'industria comunitaria ha continuato a investire durante il periodo considerato. Ciò fa pensare che l'industria non voglia rinunciare alla produzione ma ritenga che il settore sia sostanzialmente sano. Il livello di investimenti dimostra che il settore ha la capacità di raccogliere i capitali necessari. |
5.5.9. Crescita
(128) |
Le vendite dell'industria comunitaria sul mercato comunitario tra il 2004 e l'IP sono aumentate del 3 %, ma l'industria comunitaria non è riuscita a seguire del tutto l'espansione del consumo comunitario che è stato del 13 %. Di conseguenza, la sua quota di mercato è diminuita di quasi il 3,7 %. |
5.5.10. Entità del margine di dumping effettivo
(129) |
Si è constatato che un produttore esportatore cinese incluso nel campione, che rappresentava un volume limitato di esportazioni verso la Comunità, non esportava i suoi prodotti in dumping sul mercato della Comunità. I margini di dumping di tutti gli altri produttori esportatori inclusi nel campione, elencati ai paragrafi da (84) a (89) sono invece significativamente al di sopra del de minimis. Come spiegato al paragrafo (99), si è presupposto che tutti gli altri produttori esportatori cinesi non inclusi nel campione, che avessero collaborato all'inchiesta o meno, avessero praticato il dumping sul mercato della Comunità. Dati i volumi e i prezzi delle importazioni in dumping, l'impatto del margine di dumping effettivo, pari al 48 % in media, non può essere considerato trascurabile. |
5.6. Conclusioni sul pregiudizio
(130) |
Durante il periodo considerato, è emerso che la prestazione dell'industria comunitaria è migliorata rispetto ad alcuni indicatori di volume come la produzione (+ 2 %), la capacità produttiva (+ 8 %), la produttività (+ 23 %) e il volume delle vendite (+ 3 %). |
(131) |
Tutti gli indicatori si riferivano tuttavia alla situazione finanziaria dell'industria comunitaria, notevolmente peggiorata nel periodo considerato. Nonostante la capacità dell'industria comunitaria di raccogliere capitali per gli investimenti, l'utile sul capitale investito divenne negativo nell'IP e il cash flow è diminuito dell'81 % durante il periodo considerato. I prezzi di vendita medi sono diminuiti del 9 % e la redditività è caduta dal 6,9 % circa nel 2004 a una perdita dello 0,6 % durante l'IP. |
(132) |
Durante il periodo considerato, si sono sviluppati negativamente anche altri indicatori del pregiudizio relativi all'industria comunitaria: l'utilizzazione degli impianti è diminuita del 4 %, gli stock sono aumentati del 7 % e l'occupazione è diminuita del 13 %. Anche la quota di mercato detenuta dall'industria comunitaria è diminuita del 3,7 % dal 39,8 % nel 2004 al 36,1 %. L'industria comunitaria non ha beneficiato dell'ampliamento del 13 % del mercato perché ha potuto aumentare il suo volume di vendita solo del 3 %. |
(133) |
L'analisi dei costi, compresi quelli della materia prima, dimostra che, nonostante un forte aumento del prezzo delle principali materie prime, l'industria comunitaria è riuscita a mantenere i costi unitari ai livelli del 2004-2005 durante l'IP. Ma, nonostante l'aumento dell'11 % della domanda tra il 2006 e l'IP, i prezzi di vendita sono diminuiti del 3 % e l'occupazione è stata drasticamente ridotta. La redditività è rimasta negativa durante l'IP. |
(134) |
Considerato quanto precede, si conclude che l'industria comunitaria ha subito un pregiudizio notevole ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 5, del regolamento di base. |
6. NESSO CAUSALE
6.1. Introduzione
(135) |
In conformità all'articolo 3, paragrafi 6 e 7, del regolamento di base, si è esaminato se le importazioni in dumping di candele originarie della RPC abbiano causato un pregiudizio tale da poter essere considerato grave all'industria comunitaria. In questa analisi, oltre alle importazioni in dumping, sono stati esaminati anche altri fattori noti che nello stesso periodo avrebbero potuto causare un pregiudizio all'industria comunitaria: ciò per garantire che l'eventuale pregiudizio arrecato da tali fattori non sia attribuito alle importazioni in dumping. |
6.2. Effetti delle importazioni oggetto di dumping
(136) |
L'inchiesta ha evidenziato, che durante l'IP, le candele esportate dalla RPC verso la Comunità sono state vendute a prezzi oggetto di un notevole dumping sul mercato comunitario. Come già detto al paragrafo (129), è emerso che i produttori esportatori che in Cina hanno collaborato all'inchiesta vendevano il prodotto in esame con un margine di dumping medio pari al 26,2 %. Si noti che il 55 % circa degli esportatori cinesi non ha collaborato all'inchiesta. È provato che tali esportatori praticavano un dumping maggiore di coloro che hanno collaborato all'inchiesta. |
(137) |
Le importazioni in dumping sono aumentate in volume del 36 % sul mercato comunitario, nel periodo considerato. Tale aumento è avvenuto a prezzi oggetto di notevole dumping e in media inferiori del 9 % rispetto ai prezzi dell'industria comunitaria durante l'IP. Come già detto al paragrafo (108), l'inchiesta ha rivelato che la sottoquotazione causata dalle importazioni in dumping è stata più pronunciata e pari al 12,1 % nel segmento di mercato principale dell'industria comunitaria. Di conseguenza, la quota di mercato degli esportatori che praticano il dumping è cresciuta dal 27,5 % circa al 33 % circa (oltre il 5 %) durante l'IP. |
(138) |
Secondo le statistiche di Eurostat sulle importazioni sembra che le importazioni in dumping siano aumentate di più nelle categorie comprendenti i principali prodotti fabbricati e venduti dall'industria comunitaria. Le importazioni in dumping di tale segmento di mercato sono aumentate del 46 %, guadagnando così il 3,5 % circa in termini di quota di mercato. Questo andamento va visto alla luce della significativa sottoquotazione complessiva dei prezzi e della pressione su di essi esercitata dalle importazioni in dumping sul mercato comunitario. |
(139) |
Contemporaneamente, il volume delle vendite dell'industria comunitaria è aumentato solo del 3 % nonostante l'aumento globale del consumo del 13 %. Nel periodo considerato, la sua quota di mercato è perciò diminuita dal 39,8 % al 36,1 %, cioè del 3,7 %. |
(140) |
È anche emerso che nel 2006 le prestazioni dell'industria comunitaria sono state particolarmente negative perché hanno registrato perdite significative rispetto al 2005. Questa situazione ha coinciso con importazioni dalla RPC sul mercato comunitario di forti volumi a basso prezzo e con una diminuzione del 5 % del consumo comunitario. Il volume complessivo delle vendite della Comunità è diminuito della stessa misura delle importazioni in dumping in concomitanza di una diminuzione del 5 % dei prezzi dell'industria comunitaria per adeguarsi al livello dei prezzi di tali importazioni. |
(141) |
Nel periodo che copre dal 2006 alla fine dell'IP, è emerso che il consumo è aumentato dell'11 %. L'industria comunitaria è riuscita ad aumentare il volume delle sue vendite dell'8 % ma le importazioni in dumping sono complessivamente aumentate in misura molto maggiore (+ 18 %). Ma, al tempo stesso, i prezzi delle importazioni in dumping sono diminuiti più del 3 %. L'industria comunitaria non ha potuto trarre beneficio dalla crescita del mercato e dalla riduzione dei CdP. Essa ha dovuto seguire invece la tendenza al ribasso dei prezzi di vendita e ridurre ulteriormente i prezzi del 2,5 % durante l'IP, aggiungendo altre perdite a quelle già accumulate nel 2006. |
(142) |
Si ritiene che la continua pressione esercitata durante l'IP dalle importazioni a basso prezzo in dumping sul mercato comunitario non abbia permesso all'industria comunitaria di fissare prezzi di vendita adeguati ai costi. Ciò spiega la perdita di quote di mercato, il basso livello dei prezzi di vendita e la redditività negativa dimostrata dall'industria comunitaria in quel periodo. Si conclude perciò provvisoriamente che durante l'IP l'ondata di importazioni a basso prezzo in dumping dalla RPC abbia avuto un notevole impatto negativo sulla situazione economica dell'industria comunitaria. |
6.3. Effetto di altri fattori
6.3.1. Andamento della domanda
(143) |
Come già detto al paragrafo (94), il consumo comunitario di candele è aumentato del 13 % tra il 2004 e l'IP. Poiché ciò ha permesso all'industria comunitaria di operare in un mercato in espansione, il grave pregiudizio da essa subìto non può essere attribuito all'andamento del consumo sul mercato comunitario. |
6.3.2. Importazioni non oggetto di dumping
(144) |
L'inchiesta ha evidenziato che i beni importati a prezzi non affetti da dumping sono stati venduti sul mercato comunitario a prezzi relativamente elevati. Si ritiene perciò che tali importazioni non abbiano contribuito al basso livello dei prezzi di vendita e al pregiudizio subìto dall'industria comunitaria. |
6.3.3. Importazioni da altri paesi terzi
(145) |
L'andamento dei prezzi e dei volumi delle importazioni provenienti da altri paesi terzi tra il 2004 e l'IP ha avuto le seguenti caratteristiche: Tabella 10
|
(146) |
I volumi delle importazioni da paesi terzi non interessati dalla presente inchiesta sono aumentati del 7 % nel periodo considerato ma sono rimasti a livelli modesti durante l'IP. Probabilmente, essi consistono soprattutto in prodotti ad alto valore di nicchia importati in particolare dagli Stati Uniti d'America (USA). Il fatto che l'aumento del consumo comunitario sia stato più pronunciato ha causato la perdita di una quota di mercato pari allo 0,2 % durante l'IP. I prezzi di queste importazioni, relativamente elevati nel periodo considerato, sono aumentati del 21 % per tale periodo. |
(147) |
Di conseguenza, si conclude provvisoriamente che queste importazioni non hanno contribuito al grave pregiudizio per l'industria comunitaria. |
6.3.4. Produttori della Comunità non inclusi nella definizione di industria comunitaria
(148) |
Come detto al paragrafo (92), dalle informazioni disponibili sul mercato comunitario delle candele emerge che vari produttori, che rappresentano il 40 % circa della produzione comunitaria, non sono inclusi nella definizione di industria comunitaria della presente inchiesta. |
(149) |
Alcuni di essi, che rappresentano il 17 % circa della produzione comunitaria, si erano opposti all'apertura dell'inchiesta perché importavano quantità non indifferenti di candele dalla RPC. Si è tenuto conto dell'impatto delle loro importazioni dalla RPC nell'analisi degli effetti delle importazioni in dumping dalla RPC di cui ai paragrafi da (136) a (142). Gli altri produttori comunitari, pari al 23 % della produzione comunitaria, non si sono manifestati o erano neutrali rispetto all'apertura della presente inchiesta. |
(150) |
I dati sul mercato comunitario fanno pensare che tutti gli altri produttori comunitari vendendo i loro prodotti non solo non abbiano guadagnato ma abbiano perso quote di mercato nel periodo considerato. Riguardo alle candele prodotte in proprio, l'inchiesta non ha evidenziato particolari problemi di concorrenza tra produttori comunitari né effetti distorsivi negli scambi che possano spiegare il grave pregiudizio subìto dall'industria comunitaria. |
(151) |
Dato quanto precede, si conclude provvisoriamente che i produttori non inclusi nella definizione di industria comunitaria non hanno contribuito al grave pregiudizio subìto dall'industria comunitaria. |
6.3.5. Andamento delle esportazioni dell'industria comunitaria
(152) |
In base alle risposte di Eurostat e al questionario dei produttori comunitari inseriti nel campione, le esportazioni totali di candele di quest'ultimi all'esterno della Comunità sono aumentate del 10 % nel periodo considerato (da 47 701 t. nel 2004 a 52 565 t. durante l'IP). I principali mercati d'esportazione sono Norvegia, Svizzera e USA, paesi in cui i livelli dei prezzi sono in genere relativamente elevati. Secondo l'inchiesta, l'industria comunitaria è riuscita ad aumentare le esportazioni verso i paesi terzi, soprattutto tra il 2005 e il 2006, allorché il consumo comunitario diminuì del 5 %. Di questo andamento relativamente buono delle esportazioni, essa ne ha beneficiato soprattutto durante l'IP. |
(153) |
Si ritiene perciò che l'andamento delle esportazioni dell'industria comunitaria non abbia contribuito al pregiudizio subìto da tale industria nell'IP. |
6.3.6. Importazioni di candele dell'industria comunitaria
(154) |
Alcune parti interessate hanno sostenuto che le importazioni di candele dalla RPC da parte dell'industria comunitaria abbiano dato luogo a un pregiudizio autoinflitto. |
(155) |
L'inchiesta ha dimostrato che alcuni produttori inclusi nella definizione di industria comunitaria hanno importato le candele originarie della RPC per completare la loro gamma di prodotti. Tuttavia, gli acquisti effettuati durante l'IP sono stati esegui (meno del 5 %) rispetto al volume delle vendite dei produttori comunitari interessati. |
(156) |
Provvisoriamente si conclude perciò che le importazioni dalla RPC del prodotto in esame da parte dell'industria comunitaria non abbiano contribuito al pregiudizio grave subìto durante l'IP. |
6.3.7. Trasferimento della produzione da parte dell'industria comunitaria
(157) |
Alcune parti interessate attribuiscono la diminuita utilizzazione degli impianti e la perdita di quote di mercato da parte dell'industria comunitaria al trasferimento di parte della produzione verso altri Stati membri della Comunità, soprattutto nel 2006. Esse attribuiscono inoltre la diminuzione dei prezzi di vendita alle condizioni della concorrenza in tali Stati membri, caratterizzate da maggior pressione sui prezzi di vendita. |
(158) |
L'inchiesta ha dimostrato che la capacità produttiva della Comunità non è diminuita e che nel periodo considerato è aumentata dell'8 % in modo costante. È emerso inoltre che i maggiori aumenti di capacità sono stati osservati a partire dal 2006 e durante l'IP. Infine, è anche emerso che sia la produzione che il volume delle vendite dell'industria comunitaria sono aumentati dell'8 % tra il 2006 e l'IP. Di conseguenza, il rilievo è contraddetto dai risultati dell'inchiesta che denunciano invece aumenti della capacità produttiva, della produzione e delle scorte. Come affermato al paragrafo (115), la perdita di quote di mercato subìta dall'industria comunitaria è dovuta al fatto di non aver potuto beneficiare del tutto della crescita del mercato avutasi in quel periodo. |
(159) |
È stato inoltre dimostrato ai paragrafi da (122) a (124) che le ristrutturazioni effettuate soprattutto nel 2006 dall'industria comunitaria hanno portato a una diminuzione sostanziale (14 %) dei CdP medi, in particolare durante l'IP. Secondo l'inchiesta l'industria comunitaria non ha cambiato in misura significativa la composizione dei suoi clienti nella Comunità, come sostenuto dalle parti in questione. Si ritiene invece che la pressione dei prezzi esercitata da importazioni a basso prezzo in dumping provenienti dalla RPC abbia indotto una riduzione del livello dei prezzi delle candele sul mercato comunitario. |
(160) |
Per questo, l'inchiesta non vede legami tra il trasferimento della produzione da parte dell'industria comunitaria e il grave pregiudizio subìto da quest'ultima durante l'IP. |
6.3.8. Impatto della presenza di un cartello di produttori europei di paraffina
(161) |
Alcune parti hanno sostenuto che il pregiudizio subìto dall'industria comunitaria è dovuto all'aumento del prezzo della materia prima principale, la paraffina, sul mercato della Comunità. In particolare, esse si riferiscono a una dichiarazione di opposizione pubblicata dalla Direzione generale della concorrenza (Commissione europea, DG Concorrenza) in cui si ipotizzava l'esistenza fino ai primi del 2005 di un cartello di produttori europei di paraffina. Le parti hanno perciò chiesto alla Commissione di esaminare con cura i fatti e di seguire gli sviluppi di un eventuale impatto del cartello sulla situazione economica dell'industria comunitaria. |
(162) |
L'inchiesta ha dimostrato che l'aumento del prezzo della paraffina è avvenuto non solo sul mercato della Comunità ma anche su altri mercati mondiali in quanto il prezzo della paraffina, derivato del petrolio, è strettamente legato al prezzo di quest'ultimo. |
(163) |
I paragrafi da (122) a (124) spiegano come l'industria comunitaria sia riuscita a controllare i propri costi durante l'IP. L'aumento del prezzo della paraffina è stato contenuto sostituendo la stearina alla paraffina. L'industria comunitaria ha poi razionalizzato la sua produzione e ha notevolmente ridotto i costi che, durante l'IP, avevano livelli comparabili a quelli del 2004 e del 2005. |
(164) |
La DG Concorrenza ha effettivamente condotto un'inchiesta sull'esistenza di un cartello formato da taluni produttori di paraffina, principale materia prima dell'industria comunitaria della candela, pubblicandone i risultati ufficiali all'inizio di ottobre 2008. |
(165) |
Una prima analisi dei risultati rispetto alla presente inchiesta antidumping indica che l'industria comunitaria otteneva 1/3 circa del proprio fabbisogno di paraffina da imprese che partecipavano al cartello durante l'IP, cioè nel 2007. I dati analizzati in tale periodo mostrano che il prezzo medio della paraffina acquistata presso imprese partecipanti al cartello era simile a quello della paraffina acquistata presso altri fornitori comunitari. Si noti anche che il prezzo della paraffina acquistata dall'industria comunitaria era in linea con quello della paraffina nella RPC, unica informazione disponibile sul prezzo non-UE allo stadio attuale dell'inchiesta. |
(166) |
La DG Concorrenza aprì l'inchiesta ai primi di aprile 2005; quest'ultima considerava un periodo di poco superiore a 1 anno di comprovata esistenza del cartello. Si può dunque sostenere che il 2004 non è adatto o rappresentativo ai fini dell'analisi del pregiudizio e del nesso di causalità perché esisteva un cartello durante tale anno. |
(167) |
Poiché è plausibile supporre che il cartello cessò di esistere con l'apertura dell'inchiesta della DG Concorrenza (primi del 2005), l'andamento della situazione economica dell'industria comunitaria nel 2004, quando il cartello esisteva ancora, è stato comparato a quello del 2005, quando il cartello cessò di esistere. La comparazione mostra che le tendenze, relative al quadro del pregiudizio subìto dall'industria comunitaria, restano approssimativamente le stesse. Anche tenendo conto degli sviluppi degli indicatori del pregiudizio tra il 2005 e l'IP, il quadro del pregiudizio e le conclusioni di cui ai paragrafi da (130) a (134) dunque non cambiano. |
(168) |
In base alle informazioni attualmente disponibili, sembra perciò che l'aumento dei costi per la materia prima e il cartello non hanno potuto avere un impatto materiale sulla situazione economica dell'industria comunitaria che è stata esaminata a fondo dal 2004 alla fine del 2007. |
(169) |
L'eventuale impatto che il cartello può avere avuto sul mercato comunitario sarà tuttavia studiato più a fondo nel prosieguo dell'inchiesta. |
6.4. Conclusioni sul nesso di causalità
(170) |
L'analisi che precede evidenzia il sostanziale aumento dei volumi e della quota di mercato delle importazioni a basso prezzo in dumping provenienti dalla RPC tra il 2004 e l'IP. Essa evidenzia altresì che tali importazioni sono avvenute a prezzi a elevati livelli di dumping di gran lunga inferiori a quelli chiesti dall'industria comunitaria sul mercato interno per tipi di prodotto simili. |
(171) |
L'aumento dei volumi e della quota di mercato delle importazioni a basso prezzo in dumping provenienti dalla RPC ha coinciso con un aumento globale della domanda nella Comunità ma anche con lo sviluppo negativo dei prezzi di vendita, con un calo notevole della quota di mercato dell'industria comunitaria e con un deterioramento dei principali indicatori relativi alla sua situazione economica durante l'IP. L'industria comunitaria ha registrato forti perdite nel 2006 e ha continuato a registrarle durante l'IP. |
(172) |
L'esame degli altri fattori noti che avrebbero potuto causare pregiudizio all'industria comunitaria ha rivelato che nessuno di essi avrebbe potuto avere un impatto negativo significativo su tale industria, soprattutto durante l'IP. |
(173) |
Secondo l'analisi che precede, che ha debitamente distinto e separato gli effetti di tutti i fattori noti sulla situazione dell'industria comunitaria dagli effetti pregiudizievoli delle importazioni in dumping, si conclude in via provvisoria che le importazioni originarie della RPC hanno causato all'industria comunitaria un pregiudizio grave ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 6, del regolamento di base. |
7. INTERESSE DELLA COMUNITÀ
7.1. Osservazione preliminare
(174) |
In conformità all'articolo 21 del regolamento di base, è stato esaminato se, nonostante le conclusioni relative alle pratiche di dumping causa del pregiudizio, esistessero fondati motivi per ritenere contrario all'interesse della Comunità istituire misure antidumping in questo caso particolare. L'analisi dell'interesse della Comunità si è basata su una valutazione di tutti gli interessi coinvolti: quelli dell'industria comunitaria, degli importatori, dei fornitori di materie prime e dei consumatori del prodotto in esame. |
7.2. Industria comunitaria
(175) |
L'industria comunitaria si compone di numerosi produttori piccoli e medi, distribuiti nell'intera Comunità; essa impiega direttamente 5 000 persone circa e copre il proprio fabbisogno di materia prima ricorrendo a fornitori comunitari. Ciò significa che molte imprese nella Comunità dipendono da questa industria. Ciò amplia le implicazioni economiche dell'industria delle candele e soprattutto il suo impatto sull'occupazione nella Comunità. |
(176) |
L'industria comunitaria si sforza di raccogliere capitali, di investire per ammodernare e automatizzare i processi produttivi, di restare competitiva. Essa ha anche cercato di ristrutturare la produzione e di ridurre i costi. Ciò significa che è un'industria vitale e non disposta ad abbandonare la produzione. |
(177) |
Si ritiene che la mancata istituzione di misure provvisorie antidumping porterebbe a un ulteriore deterioramento della sua situazione economica, vanificando così gli sforzi e gli investimenti, fatti negli ultimi anni. A breve termine, ciò porterebbe alla chiusura di imprese, non solo nell'industria delle candele ma probabilmente anche nelle industrie a monte, e a successive perdite occupazionali nella Comunità. |
(178) |
È prevedibile che, in seguito all'istituzione di dazi antidumping provvisori, l'aumento del livello dei prezzi delle candele sul mercato comunitario permetta il ripristino della redditività dell'industria comunitaria. Un aumento del prezzo del 7 % basterebbe per consentirle di raggiungere rapidamente un livello accettabile di redditività. È inoltre probabile che le misure proposte permettano all'industria comunitaria di riacquistare almeno in parte le quote di mercato perse durante il periodo considerato, con un ulteriore impatto positivo sulla sua situazione economica e sulla sua redditività. |
7.3. Importatori
(179) |
Il questionario «importatori» ha ottenuto 6 risposte in tutto, di cui solo 2 possono essere considerate significative ai fini dell'analisi dell'interesse comunitario. |
(180) |
I 2 importatori che hanno inviato risposte significative e hanno collaborato all'inchiesta sono contrari all'istituzione di misure antidumping. Essi rappresentano il 3 % circa delle importazioni totali di candele dalla RPC nella Comunità e l'1 % del consumo comunitario di candele durante l'IP. Il fatturato relativo al commercio di candele rappresenta il 3,4 % dell'attività di queste imprese. |
(181) |
Il profitto lordo realizzato da questi importatori sulle candele acquistate dalla RPC durante l'IP varia tra il 15 % e il 25 %: essi vendevano soprattutto a distributori sul mercato della Comunità. L'impatto diretto dell'introduzione di misure provvisorie antidumping può quindi non essere trascurabile per questi 2 importatori che hanno collaborato all'inchiesta se non possono trasferire l'eventuale impatto delle misure ai loro clienti. L'inchiesta ha appurato che il prezzo delle candele ai grandi clienti come i distributori erano relativamente bassi durante l'IP ma che i dettaglianti ottenevamo buoni profitti lordi anche sulla vendita al dettaglio dei prodotti di base. Si ritiene perciò che l'intero aumento del prezzo d'acquisto dovuto alle misure antidumping o almeno parte di esso, possa essere trasferito, attraverso le varie fasi della catena di distribuzione, ai rivenditori al dettaglio. |
(182) |
Data la piccola quota che rappresentano le candele sul volume d'affari degli importatori che hanno collaborato (solo il 3,4 %) e la probabilità che gli importatori hanno di trasferire alla distribuzione almeno parte dell'aumento dei prezzi, si ritiene in via provvisoria che l'impatto delle misure provvisorie sulla loro situazione finanziaria non sia significativo. |
(183) |
I grandi gruppi di dettaglianti che hanno importato grandi quantità di candele durante l'IP, non hanno collaborato né hanno fornito risposte significative ai fini dell'analisi dell'interesse comunitario. Non è stato dunque possibile valutare esattamente l'impatto completo delle misure antidumping proposte sulla redditività di questi gruppi, basandosi su dati verificati. |
(184) |
Ma nonostante la mancata collaborazione di queste parti, la Commissione ha cercato informazioni pubblicamente disponibili sui prezzi al dettaglio delle candele, in particolare dei «lumini da tè», e ha valutato l'eventuale impatto delle misure provvisorie antidumping sui rivenditori al dettaglio. I lumini da tè costituiscono gran parte sia delle esportazioni dalla RPC che delle vendite dell'industria comunitaria durante l'IP. È stato perciò comparato il dazio medio da pagare sulle importazioni di candele dalla RPC all'eventuale aumento del prezzo dei lumini da tè prodotti dall'industria comunitaria. |
(185) |
Secondo informazioni pubblicamente disponibili, i grandi dettaglianti ottengono con le candele margini di guadagno lordo pari a più volte il prezzo iniziale. In pratica, per un pacco di candele di base vendute al consumo a un prezzo al dettaglio indicizzato di 100, il guadagno lordo dei dettaglianti può raggiungere l'indice di 70. In base a dati verificati, l'indice per lo stesso pacchetto importato dalla RPC sarebbe pari a 30 e l'istituzione di misure antidumping provvisorie porterebbe a un dazio indicizzato pari a 4, tenendo conto della quota di mercato detenuta rispettivamente dalle importazioni oggetto di dumping. |
(186) |
Se i grandi dettaglianti acquistassero lo stesso pacchetto di candele direttamente dall'industria comunitaria, il loro guadagno lordo resterebbe alto anche se si verificasse l'aumento del prezzo di cui al paragrafo (178). Per i dettaglianti il prezzo (indicizzato) d'acquisto del pacchetto si aggirerebbe intorno a 35. |
(187) |
Da ciò si deduce che l'eventuale impatto delle misure provvisorie sui dettaglianti sarebbe molto limitato. Probabilmente, essi potrebbero anche assorbire la maggior parte delle misure proposte senza trasferirle sui consumatori e senza incidere troppo sul proprio margine di guadagno. |
(188) |
Date queste circostanze, si conclude in via provvisoria che, in base alle informazioni disponibili, eventuali misure antidumping non avranno probabilmente conseguenze di rilievo sugli importatori. |
7.4. Consumatori
(189) |
Sebbene le candele siano un tipico prodotto di consumo, le associazioni che rappresentano gli interessi di consumatori non hanno offerto alcuna collaborazione. Il possibile impatto delle misure provvisorie antidumping sui consumatori è stato comunque esaminato alla luce dei dati raccolti per i grandi gruppi di dettaglianti nella Comunità. |
(190) |
Come spiegato ai paragrafi (185) e (186), i dettaglianti, soprattutto se grandi gruppi, ottengono guadagni lordi così alti da assorbire le misure provvisorie antidumping senza dover trasferire sui consumatori alcun aumento dei prezzi. |
(191) |
Date le circostanze, si conclude in via provvisoria che i consumatori non subiranno probabilmente conseguenze di rilievo. |
7.5. Fornitori di materie prime
(192) |
Un fornitore di paraffina si è manifestato e ha risposto al questionario destinato ai fornitori delle materie prime usate nella produzione di candele. Si ricorda che la paraffina può rappresentare fino a 50 % dei CdP del prodotto in esame. |
(193) |
Come già detto al paragrafo (175), è probabile che la futura situazione dell'industria comunitaria influisca positivamente sui fornitori di materie prime. In via provvisoria, si conclude che l'istituzione di misure antidumping non danneggia gli interessi dei fornitori di materie prime. |
7.6. Concorrenza ed effetti distorsivi sugli scambi
(194) |
Riguardo al mercato della Comunità, se saranno istituite misure antidumping, i produttori esportatori cinesi interessati, date le loro cospicue quote di mercato, continueranno probabilmente a vendere i loro prodotti, ma non più in dumping. Visto l'alto numero di produttori comunitari e cinesi, è anche probabile che continuino a esistere molti concorrenti di rilievo sul mercato comunitario. E gli importatori pertanto, siano essi commercianti, distributori o dettaglianti, e quindi i consumatori, continueranno a poter scegliere tra diversi fornitori di candele. |
(195) |
Se invece non sarà istituita alcuna misura, il futuro dell'industria comunitaria che deteneva notevoli quote di mercato, a breve e medio termine correrebbe seri rischi. Permettere alle importazioni in dumping dalla RPC di accedere al mercato comunitario senza correggerne gli effetti distorsivi negli scambi, provocherà la scomparsa di molti produttori comunitari, ridurrà le possibilità di scelta degli operatori, ridurrà la concorrenza e farà perdere numerosi posti di lavoro sul mercato della Comunità. |
7.7. Conclusioni relative all'interesse della Comunità
(196) |
Per le ragioni suesposte, la Commissione conclude in via provvisoria, che non esistono validi motivi che impediscano, nel caso in esame, l'istituzione di misure antidumping. |
8. PROPOSTA DI MISURE ANTIDUMPING PROVVISORIE
8.1. Livello di eliminazione del pregiudizio
(197) |
Alla luce delle conclusioni raggiunte in merito al dumping, al pregiudizio, alla causa del pregiudizio e all'interesse della Comunità, si ritiene opportuno adottare misure provvisorie al fine di impedire che le importazioni oggetto di dumping in questione arrechino un ulteriore pregiudizio all'industria comunitaria. |
(198) |
Per calcolare il livello del dazio, la Commissione ha tenuto conto del livello dei margini di dumping riscontrati e dell'importo del dazio necessario a eliminare il pregiudizio subìto dall'industria comunitaria. |
(199) |
In base ai dati dell'inchiesta si ritiene che il profitto ottenibile in assenza delle importazioni oggetto di dumping si debba riferire agli anni 2004 e 2005 quando l'industria comunitaria raggiungeva livelli remunerativi e le importazioni dalla Cina non erano così forti sul mercato della Comunità. Si ritiene perciò che un margine di guadagno pari al 6,5 % del fatturato possa essere considerato un minimo adeguato che l'industria comunitaria avrebbe potuto ottenere in assenza di dumping pregiudizievole. Si è poi fissato il conseguente aumento del prezzo comparando, per tipo di prodotto, il prezzo medio ponderato all'importazione dei produttori esportatori cinesi inseriti nel campione, con il prezzo non pregiudizievole dei tipi di prodotto venduti dall'industria comunitaria sul mercato della Comunità durante l'IP. Il prezzo non pregiudizievole è stato ottenuto aggiungendo ai CdP dell'industria comunitaria il suddetto margine di guadagno del 6,5 %. Le differenze risultanti da tale comparazione sono poi state espresse in percentuale del valore CIF all'importazione dei tipi comparati. |
8.2. Misure provvisorie
(200) |
Alla luce delle considerazioni suesposte, a norma dell'articolo 7, paragrafo 2, del regolamento di base, si ritiene che sulle importazioni originarie della Repubblica popolare cinese debbano essere istituiti dazi antidumping provvisori al livello dei margini di dumping e di pregiudizio più bassi, in conformità al principio del «dazio inferiore». |
(201) |
Le aliquote del dazio antidumping indicate nel presente regolamento applicabili a titolo individuale ad alcune imprese sono state stabilite in base alle conclusioni della presente inchiesta. Esse rispecchiano pertanto la situazione constatata durante l'inchiesta per le imprese interessate. Tali aliquote del dazio (diversamente dal dazio unico per l'intero paese, applicabile a «tutte le altre imprese») sono quindi applicabili esclusivamente alle importazioni di prodotti originari del paese interessato e fabbricati dalle imprese, cioè dalle specifiche persone giuridiche, delle quali viene fatta menzione. Le importazioni di prodotti fabbricati da ogni altra impresa la cui ragione sociale e il cui indirizzo non siano espressamente indicati nel dispositivo del presente regolamento, comprese le persone giuridiche collegate a quelle espressamente citate, non possono beneficiare di tali aliquote e sono soggette all'aliquota del dazio applicabile a «tutte le altre imprese». |
(202) |
I margini di dumping e di pregiudizio sono dunque i seguenti:
|
(203) |
Poiché spesso le candele sono importate insieme a candelieri, candelabri o altri articoli si è ritenuto opportuno stabilire i dazi in importi fissi in base al contenuto di combustibile delle candele, stoppino compreso, perché questo tipo di provvedimento sembra adatto al prodotto interessato. |
9. COMUNICAZIONE DELLE INFORMAZIONI
(204) |
Le conclusioni provvisorie di cui sopra saranno comunicate a tutte le parti interessate, che saranno invitate a fare conoscere il loro punto di vista per iscritto e a chiedere di essere sentite. Le loro osservazioni saranno analizzate e prese in considerazione, ove opportuno, prima che sia presa una decisione definitiva. Potrà essere necessario riesaminare le conclusioni provvisorie al fine di stabilire le conclusioni definitive, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
1. Viene istituito un dazio antidumping provvisorio sulle importazioni di candele, ceri e articoli simili, diversi dai lumini cimiteriali e dalle altre candele da esterno, che rientrano nei codici NC ex 3406 00 11, ex 3406 00 19 ad ex 3406 00 90 (codici TARIC 3406001190, 3406001990 e 3406009090), provenienti dalla Repubblica popolare cinese.
Ai fini del presente regolamento, i termini «lumini cimiteriali e le altre candele da esterno» indicano candele, ceri e articoli simili, rispondenti a una o più delle seguenti caratteristiche:
a) |
il loro combustibile contiene più di 500 ppm di toluene; |
b) |
il loro combustibile contiene più di 100 ppm di benzene; |
c) |
sono muniti di uno stoppino del diametro di almeno 5 mm; |
d) |
sono confezionati singolarmente in contenitori di plastica con pareti verticali, alte almeno 5 cm. |
2. L'aliquota del dazio antidumping provvisorio sarà in importo fisso di euro per tonnellata di combustibile (di solito ma non necessariamente sotto forma di sego, stearina, paraffina o altre cere, stoppino compreso), contenuto nei prodotti fabbricati dalle imprese di seguito elencate:
Impresa |
Importo del dazio in EUR/t. di combustibile |
Codice supplementare TARIC |
Aroma Consumer Products (Hangzhou) Co., Ltd. |
593,17 |
A910 |
Dalian Bright Wax Co., Ltd. |
81,87 |
A911 |
Dalian Talent Gift Co., Ltd. |
375,90 |
A912 |
Gala-Candles (Dalian) Co., Ltd. |
202,60 |
A913 |
Ningbo Kwung's Home Interior & Gift Co., Ltd. |
0 |
A914 |
Ningbo Kwung's Wisdom Art & Design Co., Ltd. |
0 |
A915 |
Qingdao Kingking Applied Chemistry Co., Ltd. |
0 |
A916 |
Imprese di cui all'allegato |
396,93 |
A917 |
Tutte le altre imprese |
671,41 |
A999 |
3. La commercializzazione nella Comunità dei prodotti di cui al paragrafo 1 è subordinata alla costituzione di una garanzia pari all'importo del dazio provvisorio.
4. Se le merci prima della commercializzazione sono state danneggiate e, perciò, il prezzo effettivamente pagato o pagabile viene proporzionalmente ripartito ai fini della determinazione del valore in dogana ai sensi dell'articolo 145 del regolamento (CEE) n. 2454/93 della Commissione (3), l'importo del dazio antidumping, calcolato in base agli importi di cui sopra, va ridotto di una percentuale corrispondente alla ripartizione del prezzo effettivamente pagato o pagabile.
5. Salvo diversa indicazione, si applicano le disposizioni vigenti in materia di dazi doganali.
Articolo 2
1. Fatte salve le disposizioni dell'articolo 20 del regolamento (CE) n. 384/96, le parti interessate possono chiedere di essere informate dei principali fatti e considerazioni in base alle quali è stato adottato il presente regolamento, presentare le loro osservazioni per iscritto e chiedere di essere sentite dalla Commissione entro un mese dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.
2. Ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 384/96, le parti interessate possono comunicare osservazioni sull'applicazione del presente regolamento entro un mese a decorrere dalla data della sua entrata in vigore.
Articolo 3
L'articolo 1 del presente regolamento si applica per un periodo di sei mesi.
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2008.
Per la Commissione
Catherine ASHTON
Membro della Commissione
(1) GU L 56 del 6.3.1996, pag. 1.
(2) GU C 43 del 16.2.2008, pag. 14.
(3) GU L 253 dell'11.10.1993, pag. 1.
ALLEGATO
Produttori esportatori cinesi che hanno collaborato ma non fanno parte del campione
Codice supplementare TARIC A917
Denominazione dell'impresa |
Città |
Beijing Candleman Candle Co., Ltd. |
Beijing |
Cixi Shares Arts & Crafts Co., Ltd. |
Cixi |
Dalian All Bright Arts & Crafts Co., Ltd. |
Dalian |
Dalian Aroma Article Co., Ltd. |
Dalian |
Dalian Glory Arts & crafts Co., Ltd. |
Dalian |
Dandong Kaida Arts & crafts Co., Ltd. |
Dandong |
Dehua Fudong Porcelain Co., Ltd. |
Dehua |
Dongguan Xunrong Wax Industry Co., Ltd. |
Dongguan |
Xin Lian Candle Arts & Crafts Factory |
Zhongshan |
Fushun Hongxu Wax Co., Ltd. |
Fushun |
Fushun Pingtian Wax Products Co., Ltd. |
Fushun |
Future International (Gift) Co., Ltd. |
Taizhou |
Greenbay Craft (Shanghai) Co., Ltd. |
Shanghai |
Horsten Xi'an Innovation Co., Ltd. |
Xian |
M.X. Candles and Gifts (Taicang) Co., Ltd. |
Taicang |
Ningbo Hengyu Artware Co., Ltd. |
Ningbo |
Ningbo Junee Gifts Designers & Manufacturers Co., Ltd |
Ningbo |
Qingdao Allite Radiance Candle Co., Ltd. |
Qingdao |
Shanghai Changran Industrial & Trade Co., Ltd. |
Shanghai |
Shanghai Daisy Gifts Manufacture Co., Ltd. |
Shanghai |
Shanghai EGFA International Trading Co., Ltd. |
Shanghai |
Shanghai Huge Scents Factory |
Shanghai |
Shanghai Kongde Arts & Crafts Co., Ltd. |
Shanghai |
Shenyang Shengwang Candle Co., Ltd. |
Shenyang |
Shenyang Shenjie Candle Co., Ltd. |
Shenyang |
Taizhou Dazhan Arts & Crafts Co., Ltd. |
Taizhou |
Zheijang Hong Mao Household Co., Ltd. |
Taizhou |
Zheijang Neeo Home Decoration Co., Ltd. |
Taizhou |
Zheijang Ruyi Industry Co., Ltd. |
Taizhou |
Zheijang Zhaoyuan Industry Co., Ltd. |
Taizhou |
Zhejiang Aishen Candle Arts & Crafts Co., Ltd. |
Jiaxing |
Zhongshan Zhongnam Candle Manufacturer Co., Ltd. |
Zhongshan |
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/47 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1131/2008 DELLA COMMISSIONE
del 14 novembre 2008
recante modifica del regolamento (CE) n. 474/2006 che istituisce un elenco comunitario dei vettori aerei soggetti a un divieto operativo all'interno della Comunità
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 2111/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2005, relativo all'istituzione di un elenco comunitario di vettori aerei soggetti a un divieto operativo all'interno della Comunità e alle informazioni da fornire ai passeggeri del trasporto aereo sull'identità del vettore aereo effettivo e che abroga l'articolo 9 della direttiva 2004/36/CE (1), in particolare l'articolo 4,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CE) n. 474/2006 della Commissione, del 22 marzo 2006, ha istituito l'elenco comunitario dei vettori aerei soggetti a un divieto operativo all'interno della Comunità ai sensi del capo II del regolamento (CE) n. 2111/2005 (2). |
(2) |
A norma dell'articolo 4, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 2111/2005, alcuni Stati membri hanno comunicato alla Commissione informazioni utili nel contesto dell'aggiornamento dell'elenco comunitario. Informazioni utili sono state comunicate anche da paesi terzi. Sulla base di tali informazioni è opportuno aggiornare l'elenco comunitario. |
(3) |
La Commissione ha informato tutti i vettori aerei interessati, direttamente o, laddove ciò non era possibile, per il tramite delle autorità responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme nei loro confronti, indicando i fatti salienti e le considerazioni atte a motivare una decisione volta a imporre loro un divieto operativo all'interno della Comunità o a modificare le condizioni di un divieto operativo imposto a un vettore aereo incluso nell'elenco comunitario. |
(4) |
La Commissione ha offerto ai vettori aerei interessati la possibilità di consultare la documentazione fornita dagli Stati membri, di trasmettere osservazioni scritte e di essere ascoltati entro 10 giorni lavorativi dalla Commissione nonché dal comitato per la sicurezza aerea istituito dal regolamento (CEE) n. 3922/91 del Consiglio, del 16 dicembre 1991, concernente l'armonizzazione di regole tecniche e di procedure amministrative nel settore dell'aviazione civile (3). |
(5) |
La Commissione e, in casi specifici, alcuni Stati membri hanno consultato le autorità responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme nei confronti dei vettori aerei interessati. |
(6) |
Occorre pertanto modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 474/2006. |
(7) |
Secondo le informazioni risultanti da controlli a terra SAFA effettuati su aeromobili di alcuni vettori aerei comunitari, nonché da ispezioni e audit effettuati in aree specifiche dalle autorità aeronautiche nazionali, i seguenti vettori sono stati sottoposti a misure di intervento da parte delle rispettive autorità nazionali responsabili della sorveglianza: le autorità competenti tedesche, pur essendo rimaste soddisfatte delle misure correttive attuate dal vettore MSR Flug Charter GmbH, hanno tuttavia deciso, il 31 ottobre 2008, di sospenderne la licenza di esercizio dopo che tale vettore ha dovuto presentare istanza di fallimento, il che comporta potenziali difficoltà sotto il profilo del rispetto dei requisiti di sicurezza; le autorità competenti del Portogallo hanno sospeso il 10 ottobre 2008 il COA del vettore Luzair, in attesa della nuova certificazione che ne attesti il pieno rispetto delle norme comunitarie applicabili; le autorità competenti spagnole, il 28 ottobre 2008, hanno avviato la procedura di sospensione del COA del vettore Bravo Airlines; le autorità competenti greche, il 24 ottobre 2008, hanno sospeso per tre mesi il COA del vettore Hellenic Imperial Airways. Quest'ultimo ha chiesto di poter esporre la propria situazione al Comitato per la sicurezza aerea, il che è avvenuto il 3 novembre 2008. |
(8) |
Successivamente all'adozione del regolamento (CE) n. 715/2008, la Commissione ha ricevuto nuove informazioni che confermano l'esistenza di carenze sistemiche in materia di sicurezza all'interno di INAVIC. Il 1o ottobre 2008 l'ICAO ha pubblicato la relazione finale dell'audit da essa effettuato in Angola dal 26 novembre al 5 dicembre 2007, nell'ambito del suo Universal Safety Oversight Audit Programme (USOAP). Tale relazione contiene anche le osservazioni dell'autorità sottoposta all'audit, nonché le azioni correttive presentate all'ICAO per correggere gli aspetti critici riscontrati. Il numero di criticità riscontrate nelle aree pertinenti disciplinate dagli allegati alla Convenzione di Chicago n. 1, 6, 8 e 13 sono quarantasei (46). Tali criticità indicano un elevato livello di mancanza di applicazione effettiva delle Standard and Recommended Practices (SARPs) dell'ICAO in tutti gli otto elementi critici di un sistema di sorveglianza in materia di sicurezza. In particolare, gli elementi critici che presentano un livello di mancanza di attuazione superiore all'80 % sono la legislazione in materia aeronautica (84 %), i regolamenti operativi specifici (89 %), le qualifiche e l'addestramento del personale tecnico (81 %), gli obblighi di certificazione e autorizzazione (licensing) (81 %), gli obblighi di sorveglianza (80 %) e la soluzione dei problemi di sicurezza (100 %). Inoltre, l'ICAO ha espresso gravi preoccupazioni in materia di sicurezza nell'area della certificazione e supervisione delle attività degli aeromobili, chiedendosi, anche dopo la presentazione di un piano di azione e di azioni correttive attuate dall'INAVIC, se «gli operatori aerei che effettuano operazioni internazionali possano dimostrare il rispetto dei regolamenti promulgati dall'INAVIC per conformarsi al disposto dell'allegato 6 dell'ICAO». Alla data di pubblicazione della relazione, avrebbe dovuto essere stato eseguito il 50 % delle azioni correttive. |
(9) |
Questa situazione conferma la relazione del gruppo di esperti della Commissione e degli Stati membri che ha effettuato una missione conoscitiva in Angola tra il 18 e il 22 febbraio 2008. Effettivamente, la relazione di audit USOAP conferma che attualmente tutti i vettori dell'Angola detengono COA non conformi all'allegato 6 della Convenzione di Chicago. Secondo il piano di azione correttivo presentato all'ICAO, non si prevede il completamento del processo di certificazione di questi vettori prima del 31 maggio 2009. |
(10) |
La Commissione, il 6 ottobre 2008, ha inviato una lettera alle competenti autorità dell'Angola, conformemente all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 2111/2005, con la quale le autorità angolane e tutte le aerolinee certificate in Angola hanno ottenuto la possibilità di consultare la documentazione pertinente prima che venga presa una decisione. Inoltre, ognuna di queste aerolinee è stata contemporaneamente invitata a presentare osservazioni scritte e/o a fare una presentazione orale alla Commissione e al Comitato per la sicurezza aerea. |
(11) |
La Commissione riconosce gli sforzi fatti dall'INAVIC ai fini di un'attuazione graduale delle azioni correttive proposte all'ICAO. Tuttavia, finché non avrà ricevuto la prova di un soddisfacente completamento del piano di azione correttivo, in particolare per quanto riguarda la ricertificazione dei vettori aerei nel pieno rispetto dell'allegato 6 della Convenzione di Chicago, la Commissione, sulla base dei criteri comuni, ritiene che tutti i vettori aerei certificati in Angola debbano essere sottoposti a divieto operativo e pertanto inclusi nell'elenco di cui all'allegato A. La Commissione consulterà le autorità angolane su questo problema senza ulteriori indugi. |
(12) |
È stato dimostrato che le autorità responsabili per la sorveglianza dei vettori aerei certificati nel Regno di Cambogia non sono in grado di affrontare le carenze in materia di sicurezza, come dimostrato dall'audit USOAP effettuato dall'ICAO nel periodo novembre-dicembre 2007, che ha constatato numerose inosservanze delle norme internazionali. Inoltre l'ICAO ha segnalato a tutte le parti contraenti l'esistenza di gravi problemi di sicurezza per quanto riguarda la capacità delle autorità dell'aviazione civile della Cambogia di esercitare le proprie responsabilità di sorveglianza in materia di sicurezza aerea. Di conseguenza, come prevede il considerando 35 del regolamento (CE) n. 715/2008, la Commissione, il 3 ottobre 2008, ha invitato le autorità competenti della Cambogia (SSCA) e tutti i vettori aerei certificati in Cambogia a fornire tempestivamente tutte le informazioni pertinenti in merito all'attuazione delle misure correttive dirette a sanare le carenze in materia di sicurezza individuate dall'ICAO, con particolare riguardo alla ricertificazione delle aerolinee. |
(13) |
SSCA ha informato la Commissione di aver revocato il COA dei seguenti vettori aerei: Sarika Air Services, Royal Air Services, Royal Khmer Airlines e Imtrec Aviation. Inoltre, è stato sospeso fino al 12 aprile 2009 il COA di PMT Air a causa della non conformità con i regolamenti cambogiani sull'aviazione civile. |
(14) |
Rimangono, tuttavia, preoccupazioni sotto il profilo della sicurezza per quanto riguarda Siem Reap Airways International. Il COA di questo vettore è stato prorogato senza limitazioni geografiche mentre è stato dimostrato che questo operatore non rispetta i regolamenti cambogiani sull'aviazione civile e non soddisfa i requisiti ICAO. Pertanto, sulla base dei criteri comuni, si ritiene che questo vettore debba essere sottoposto a divieto operativo e quindi inserito nell'elenco di cui all'allegato A. La Commissione è pronta a offrire assistenza tecnica alle autorità competenti del Regno di Cambogia e riesaminerà, in occasione del prossimo Comitato per la sicurezza aerea, la situazione di questo vettore sotto il profilo della sicurezza sulla base dell'eventuale documentazione presentata dalle stesse. |
(15) |
Sono state comprovate gravi carenze in materia di sicurezza da parte di tutti i vettori certificati nella Repubblica delle Filippine e l'inadeguatezza delle autorità responsabili della sorveglianza dei vettori aerei certificati nelle Filippine, le quali non sono in grado di affrontare le suddette carenze, come dimostra l'abbassamento del rating di sicurezza del paese, retrocesso nella categoria due dalla U.S. Department of Transportation's Federal Aviation Administration (FAA) nell'ambito del suo programma IASA, il che indica che la Repubblica delle Filippine non soddisfa le norme internazionali di sicurezza stabilite dall'ICAO. |
(16) |
Le autorità competenti delle Filippine tuttavia, il 13 ottobre 2008, hanno presentato un dettagliato piano di azione correttivo diretto a porre rimedio alla situazione in materia di sicurezza dell'aviazione civile del paese, in modo che, una volta ultimato, le Filippine possano dimostrare di rispettare in modo durevole le norme ICAO per quanto riguarda sia il sistema di sorveglianza nazionale che le attività dei vettori aerei da esse autorizzati. Secondo tale piano, circa metà delle azioni correttive devono essere completate entro il 31 dicembre 2008 e le rimanenti entro il 31 marzo 2009. |
(17) |
Nell'ambito dell'USOAP, le autorità competenti delle Filippine hanno chiesto all'ICAO di rinviare l'ispezione approfondita del loro Air Transportation Office, prevista inizialmente per novembre 2008, all'ottobre 2009. |
(18) |
La Commissione europea intende effettuare, con l'assistenza degli Stati membri, una valutazione in materia di sicurezza delle autorità competenti delle Filippine, inclusa la verifica dell'attuazione del summenzionato piano di azione correttivo, all'inizio del 2009, per poter decidere la linea di condotta più adeguata in una prossima riunione del Comitato per la sicurezza aerea. |
(19) |
Le autorità competenti della Guinea equatoriale hanno fornito alla Commissione informazioni indicanti il rilascio del certificato di operatore aereo ai seguenti vettori: EGAMS e Star Equatorial Airlines. Considerato che le suddette autorità non si sono dimostrate in grado di esercitare un'adeguata sorveglianza in materia di sicurezza sui vettori da esse certificati, anche i due vettori in questione devono essere inclusi nell'elenco di cui all'allegato A. |
(20) |
Le autorità della Repubblica del Kirghizistan hanno fornito alla Commissione la prova di aver proceduto al ritiro del certificato di operatore aereo dei seguenti vettori: Asia Alpha Airways, Artik Avia, Esen Air, Kyrgyzstan Airlines e Osh Avia. Poiché i vettori in questione hanno conseguentemente cessato le attività, devono essere ritirati dall'elenco di cui all'allegato A. |
(21) |
Le autorità competenti della Sierra Leone hanno fornito alla Commissione la prova della cancellazione del certificato di operatore aereo del vettore aereo Bellview Airlines (SL). Dato che il vettore in questione ha cessato la sua attività deve essere ritirato dall'elenco di cui all'allegato A. |
(22) |
Successivamente all'adozione del regolamento (CE) n. 715/2008, la Commissione ha ricevuto informazioni dalle autorità competenti della Repubblica dello Yemen nonché dal vettore Yemenia secondo le quali il piano di azione correttivo è stato discusso e riesaminato con Airbus, che ha effettuato degli audit sulla compagnia aerea nell'area della manutenzione e dell'attività operativa. Il 17 settembre 2008 la Commissione ha ricevuto i risultati di queste discussioni. |
(23) |
La Commissione ha monitorato le prestazioni sotto il profilo della sicurezza del vettore e ritiene che i risultati dei controlli a terra eseguiti sugli aeromobili operati da Yemenia nella Comunità dopo l'adozione del regolamento (CE) n. 715/2008 mostrino che la compagnia sta attuando il suo piano di azione correttivo nell'area della manutenzione e della disciplina operativa in modo durevole per evitare il ripetersi di gravi carenze in materia di sicurezza. In seguito a controlli a terra degli aeromobili di Yemenia dai quali sono emerse inottemperanze gravi, la Commissione, il 15 ottobre, ha effettuato un'audizione del vettore nel corso della quale ha ricevuto della documentazione che dimostra che il vettore ha reagito in modo appropriato e tempestivo per risolvere in modo durevole le criticità riscontrate. La Commissione ritiene pertanto, sulla base delle suddette informazioni, che non si rendano necessarie ulteriori iniziative. Gli Stati membri intendono verificare sistematicamente l'effettiva conformità alle norme di sicurezza pertinenti rendendo prioritarie le ispezioni a terra da effettuare sugli aeromobili del vettore in questione a norma del regolamento (CE) n. 351/2008. |
(24) |
Il vettore Nouvelle Air Affaires Gabon ha chiesto di poter esporre la propria posizione al Comitato per la sicurezza aerea ed è stato ascoltato il 3 novembre 2008. La Commissione ha preso atto che questa aerolinea ha intrapreso una riorganizzazione e ha avviato una serie di azioni correttive per provare, in definitiva, la propria conformità alle norme di sicurezza dell'aviazione internazionale. Il vettore in questione, tuttavia, non ha dimostrato, con prove documentate, che il piano di azione correttivo sia stato approvato dalle autorità competenti del Gabon e che ne sia stata accertata l'attuazione. |
(25) |
Per quanto riguarda l'esercizio della sorveglianza in materia di sicurezza di questo vettore, le autorità competenti del Gabon non hanno fornito la prova che le attività di sorveglianza relative alle operazioni degli aeromobili vengano effettuate in conformità alle norme internazionali, né che le misure di cui al considerando 15 del regolamento n. 715/2008 siano state applicate nel caso del vettore in questione. Il 5 novembre 2008 le autorità competenti del Gabon hanno comunicato informazioni relative all'esercizio delle attività di sorveglianza su alcuni vettori certificati nel Gabon. Queste informazioni non contenevano alcuna prova concernente la sorveglianza nell'area delle attività degli aeromobili. |
(26) |
Pertanto, sulla base dei criteri comuni, la Commissione ritiene che, in questa fase, il vettore non possa essere ritirato dall'elenco di cui all'allegato A. |
(27) |
Successivamente all'adozione del regolamento (CE) n. 715/2008, il 14 agosto 2008, le autorità competenti dell'Ucraina hanno trasmesso alla Commissione il nuovo COA del vettore, valido a decorrere dal 4 agosto 2008, precisando che in seguito a ispezioni effettuate sul vettore, nel giugno e nel luglio 2008, hanno deciso di togliere tutte le restrizioni esistenti e di autorizzare l'aggiunta dei seguenti aeromobili nel COA dello stesso: cinque IL-76 con marche di immatricolazione UR-UCC, UR-UCA, UR-UCT, UR-UCU, UR-UCO, un AN-12 con marche di immatricolazione UR-UCN e due AN-26 con marche di immatricolazione UR-UDM e UR-UDS. Inoltre, secondo il nuovo COA del vettore, sono stati cancellati i seguenti aeromobili a causa della loro non conformità alle norme di sicurezza internazionali: quattro IL-76 con marche di immatricolazione UR-UCD, UR-UCH, UR-UCQ, UR-UCW, un AN-26 con marche di immatricolazione UR-UCP e un TU-154-B2 con marche di immatricolazione UR-UCZ. Il 31 ottobre le autorità competenti dell'Austria hanno comunicato alle autorità competenti dell'Ucraina di considerare chiuse le questioni sollevate in occasione dei controlli a terra SAFA effettuati nel 2007 e 2008 sull'aeromobile AN-12 del vettore con marca di immatricolazione UR-UCK. L'aeromobile è stato tolto dal COA della compagnia. |
(28) |
Quest'ultima ha chiesto di poter esporre la propria posizione al Comitato per la sicurezza aerea, dove è stata sentita il 3 novembre 2008. Nel corso della riunione con il Comitato per la sicurezza aerea, le autorità competenti dell'Ucraina hanno ribadito che la non conformità, riscontrata in precedenza, di una serie di aeromobili sui quali vigono tuttora restrizioni di attività, imposte con la loro decisione del febbraio 2008, era dovuta a «decisioni di natura tecnologica ed economica». Le stesse autorità, tuttavia, non hanno spiegato come il vettore abbia superato le precedenti difficoltà «tecnologiche o economiche». Inoltre, non sono state fornite informazioni concernenti la nuova situazione del vettore che permettano di verificare che le azioni correttive adottate per sanare le carenze in materia di sicurezza della sua intera flotta siano riuscite ad apportare soluzioni durevoli. |
(29) |
La Commissione riconosce gli sforzi fatti dal vettore per attuare azioni correttive dirette a sanare tutte le carenze individuate sotto il profilo della sicurezza. Tuttavia, in assenza di prove fornite dalle autorità competenti dell'Ucraina in merito alla verifica dell'attuazione delle misure correttive e dell'efficacia di tali misure per sanare in modo durevole le carenze individuate in materia di sicurezza, la Commissione ritiene che, in questa fase, sulla base dei criteri comuni, il vettore non possa essere ritirato dall'elenco di cui all'allegato A. È necessario organizzare una visita in loco congiunta della Commissione e degli Stati membri prima di prendere in considerazione un'eventuale modifica del divieto operativo imposto al vettore. Tale soluzione è stata accettata dal vettore e dalle sue autorità nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza aerea. |
(30) |
Il 15 ottobre 2008 il vettore ha informato la Commissione di aver completato un piano di azione correttivo per risolvere tutte le carenze individuate in materia di sicurezza ed ha chiesto di poter illustrare la propria posizione al Comitato per la sicurezza aerea. Ukrainian Mediterranean Airlines è stato sentito il 3 novembre 2008. Nella sua presentazione la compagnia ha fatto un riferimento più generale agli effetti economici subiti nel periodo in cui è stata inserita nell'elenco dell'allegato A e ha affermato che le sue prestazioni in materia di sicurezza sono migliorate precisando di aver subito un numero inferiore di incidenti gravi in Ucraina dal 2007 rispetto ad altri vettori ucraini. Essa ha inoltre dichiarato che il COA è stato rinnovato il 31 ottobre 2008 dopo un audit effettuato dalle autorità competenti dell'Ucraina. Il vettore ha presentato dei documenti comprovanti che l'Amministrazione statale ucraina per l'aviazione il 31 ottobre 2008 ha approvato l'attuazione del suo piano di azione correttivo. |
(31) |
Il 24 ottobre le autorità competenti dell'Ucraina sono state invitate a trasmettere alla Commissione la verifica dettagliata dell'attuazione delle azioni correttive da parte di Ukraine Mediterranean Airlines per consentire alla Commissione e al Comitato per la sicurezza aerea di valutarne l'adeguatezza. Inoltre le stesse autorità sono state invitate a trasmettere informazioni in merito agli audit e alle ispezioni da esse effettuate sul vettore in questione per quanto riguarda il suo COA e la conformità alle pertinenti norme ICAO e alle pratiche raccomandate. La Commissione non ha ricevuto dalle suddette autorità nessuna documentazione al riguardo. |
(32) |
Pertanto, dato che le autorità responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme di questo vettore non hanno dimostrato di aver attuato e applicato le pertinenti norme di sicurezza, la Commissione ritiene di non disporre degli elementi necessari e sufficienti per valutare l'adeguatezza del piano di azione correttivo diretto a sanare in modo durevole tutte le carenze in materia di sicurezza che hanno portato all'imposizione del divieto operativo nella Comunità tramite il regolamento (CE) n. 1043/2007 dell'11 settembre 2007. |
(33) |
Di conseguenza, sulla base dei criteri comuni, si ritiene che il vettore in questione in questa fase non possa essere ritirato dall'elenco di cui all'allegato A. È necessario organizzare una visita in loco congiunta della Commissione e degli Stati membri prima di prendere in considerazione un'eventuale modifica del divieto operativo imposto al vettore. Tale soluzione è stata accettata dal vettore e dalle sue autorità nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza aerea. |
(34) |
La Commissione ha richiamato l'attenzione delle competenti autorità dell'Ucraina sul fatto che, nonostante l'incremento delle attività di sorveglianza di queste autorità, il monitoraggio delle prestazioni dei vettori aerei autorizzati in Ucraina ha continuato a dare risultati preoccupanti nel corso delle ispezioni a terra. Le competenti autorità dell'Ucraina sono state invitate a fornire chiarimenti e ad adottare le necessarie misure, ove si rendessero necessarie. Il 10 ottobre le suddette autorità hanno informato la Commissione in merito alle loro attività di sorveglianza e alle misure per l'applicazione delle norme con riguardo ai vettori ucraini. |
(35) |
Come prevede il regolamento (CE) n. 715/2008, la Commissione ha chiesto alle autorità competenti dell'Ucraina di presentare una relazione sull'applicazione del piano di azione correttivo predisposto per migliorare e rafforzare l'esercizio della sorveglianza in materia di sicurezza aerea in Ucraina. Le autorità competenti dell'Ucraina hanno presentato una relazione sull'applicazione del piano in questione il 10 ottobre 2008. La relazione mostra un incremento delle attività di sorveglianza delle autorità competenti dell'Ucraina che si riflette nel numero di ispezioni effettuate sugli aeromobili, di ispezioni di COA e di attività intese ad assicurare il rispetto delle norme. Essa indica anche, tuttavia, che la maggior parte delle azioni previste per settembre 2008 hanno dovuto essere rinviate alla fine dell'anno, fra le quali l'adozione del Codice dell'aviazione e le azioni correttive relative all'attività degli aeromobili. La Commissione intende verificare l'attuazione del suddetto piano di azione entro la prossima riunione del Comitato per la sicurezza aerea prima di proporre ulteriori azioni. |
(36) |
A tutt'oggi, nonostante le richieste specifiche inoltrate, la Commissione non dispone di alcun elemento di prova circa la piena attuazione di adeguate misure correttive da parte degli altri vettori inclusi nell'elenco comunitario aggiornato alla data del 24 luglio 2008, né da parte delle autorità responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme di tali vettori aerei. Di conseguenza, sulla base dei criteri comuni, si ritiene che i suddetti vettori aerei debbano continuare a restare sottoposti a un divieto operativo (allegato A) o a restrizioni operative (allegato B), a seconda dei casi. |
(37) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del Comitato per la sicurezza aerea, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Il regolamento (CE) n. 474/2006 è così modificato:
1. |
l'allegato A è sostituito dall'allegato A del presente regolamento; |
2. |
l'allegato B è sostituito dall'allegato B del presente regolamento. |
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2008.
Per la Commissione
Günter VERHEUGEN
Vicepresidente
(1) GU L 344 del 27.12.2005, pag. 15.
(2) GU L 84 del 23.3.2006, pag. 14.
(3) GU L 373 del 31.12.1991, pag. 4.
ALLEGATO A
ELENCO DEI VETTORI AEREI SOGGETTI A DIVIETO OPERATIVO TOTALE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ (1)
Denominazione legale del vettore aereo come indicato nel suo COA (compresa la denominazione commerciale, se diversa) |
Numero del certificato di operatore aereo (COA) o della licenza di esercizio |
Codice ICAO di designazione della compagnia aerea |
Stato dell'operatore aereo |
AIR KORYO |
Sconosciuto |
KOR |
Repubblica democratica popolare di Corea (DPRK) |
AIR WEST CO. LTD |
004/A |
AWZ |
Sudan |
ARIANA AFGHAN AIRLINES |
009 |
AFG |
Afghanistan |
SIEM REAP AIRWAYS INTERNATIONAL |
AOC/013/00 |
SRH |
Cambogia |
SILVERBACK CARGO FREIGHTERS |
Sconosciuto |
VRB |
Ruanda |
UKRAINE CARGO AIRWAYS |
145 |
UKS |
Ucraina |
UKRAINIAN MEDITERRANEAN AIRLINES |
164 |
UKM |
Ucraina |
VOLARE AVIATION ENTREPRISE |
143 |
VRE |
Ucraina |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità dell'Angola responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme, compresi i seguenti: |
|
|
Angola |
AEROJET |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
AIR26 |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
AIR GEMINI |
02/2008 |
Sconosciuto |
Angola |
AIR GICANGO |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
AIR JET |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
AIR NAVE |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
ALADA |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
ANGOLA AIR SERVICES |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
DIEXIM |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
GIRA GLOBO |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
HELIANG |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
HELIMALONGO |
11/2008 |
Sconosciuto |
Angola |
MAVEWA |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
RUI & CONCEICAO |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
SAL |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Angola |
SONAIR |
14/2008 |
Sconosciuto |
Angola |
TAAG ANGOLA AIRLINES |
001 |
DTA |
Angola |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Repubblica democratica del Congo (RDC) responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme, compresi i seguenti: |
|
— |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AFRICA ONE |
409/CAB/MIN/TC/0114/2006 |
CFR |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AFRICAN AIR SERVICES COMMUTER SPRL |
409/CAB/MIN/TC/0005/2007 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AIGLE AVIATION |
409/CAB/MIN/TC/0042/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AIR BENI |
409/CAB/MIN/TC/0019/2005 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AIR BOYOMA |
409/CAB/MIN/TC/0049/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AIR INFINI |
409/CAB/MIN/TC/006/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AIR KASAI |
409/CAB/MIN/TC/0118/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AIR NAVETTE |
409/CAB/MIN/TC/015/2005 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
AIR TROPIQUES S.P.R.L. |
409/CAB/MIN/TC/0107/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
BEL GLOB AIRLINES |
409/CAB/MIN/TC/0073/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
BLUE AIRLINES |
409/CAB/MIN/TC/0109/2006 |
BUL |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
BRAVO AIR CONGO |
409/CAB/MIN/TC/0090/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
BUSINESS AVIATION S.P.R.L. |
409/CAB/MIN/TC/0117/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
BUTEMBO AIRLINES |
409/CAB/MIN/TC/0056/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
CARGO BULL AVIATION |
409/CAB/MIN/TC/0106/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
CETRACA AVIATION SERVICE |
409/CAB/MIN/TC/037/2005 |
CER |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
CHC STELLAVIA |
409/CAB/MIN/TC/0050/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
COMAIR |
409/CAB/MIN/TC/0057/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
COMPAGNIE AFRICAINE D’AVIATION (CAA) |
409/CAB/MIN/TC/0111/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
DOREN AIR CONGO |
409/CAB/MIN/TC/0054/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
EL SAM AIRLIFT |
409/CAB/MIN/TC/0002/2007 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
ESPACE AVIATION SERVICE |
409/CAB/MIN/TC/0003/2007 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
FILAIR |
409/CAB/MIN/TC/0008/2007 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
FREE AIRLINES |
409/CAB/MIN/TC/0047/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
GALAXY INCORPORATION |
409/CAB/MIN/TC/0078/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
GOMA EXPRESS |
409/CAB/MIN/TC/0051/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
GOMAIR |
409/CAB/MIN/TC/0023/2005 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
GREAT LAKE BUSINESS COMPANY |
409/CAB/MIN/TC/0048/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
HEWA BORA AIRWAYS (HBA) |
409/CAB/MIN/TC/0108/2006 |
ALX |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
I.T.A.B. — INTERNATIONAL TRANS AIR BUSINESS |
409/CAB/MIN/TC/0022/2005 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
KATANGA AIRWAYS |
409/CAB/MIN/TC/0088/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
KIVU AIR |
409/CAB/MIN/TC/0044/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
LIGNES AERIENNES CONGOLAISES |
Firma ministeriale (ordinanza 78/205) |
LCG |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
MALU AVIATION |
409/CAB/MIN/TC/0113/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
MALILA AIRLIFT |
409/CAB/MIN/TC/0112/2006 |
MLC |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
MANGO AIRLINES |
409/CAB/MIN/TC/0007/2007 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
PIVA AIRLINES |
409/CAB/MIN/TC/0001/2007 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
RWAKABIKA BUSHI EXPRESS |
409/CAB/MIN/TC/0052/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
SAFARI LOGISTICS SPRL |
409/CAB/MIN/TC/0076/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
SAFE AIR COMPANY |
409/CAB/MIN/TC/0004/2007 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
SERVICES AIR |
409/CAB/MIN/TC/0115/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
SUN AIR SERVICES |
409/CAB/MIN/TC/0077/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
TEMBO AIR SERVICES |
409/CAB/MIN/TC/0089/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
THOM'S AIRWAYS |
409/CAB/MIN/TC/0009/2007 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
TMK AIR COMMUTER |
409/CAB/MIN/TC/020/2005 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
TRACEP CONGO |
409/CAB/MIN/TC/0055/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
TRANS AIR CARGO SERVICE |
409/CAB/MIN/TC/0110/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
TRANSPORTS AERIENS CONGOLAIS (TRACO) |
409/CAB/MIN/TC/0105/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
VIRUNGA AIR CHARTER |
409/CAB/MIN/TC/018/2005 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
WIMBI DIRA AIRWAYS |
409/CAB/MIN/TC/0116/2006 |
WDA |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
ZAABU INTERNATIONAL |
409/CAB/MIN/TC/0046/2006 |
Sconosciuto |
Repubblica democratica del Congo (RDC) |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Guinea equatoriale responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme, compresi i seguenti: |
|
|
Guinea equatoriale |
CRONOS AIRLINES |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Guinea equatoriale |
CEIBA INTERCONTINENTAL |
Sconosciuto |
CEL |
Guinea equatoriale |
EGAMS |
Sconosciuto |
EGM |
Guinea equatoriale |
EUROGUINEANA DE AVIACION Y TRANSPORTES |
2006/001/MTTCT/DGAC/SOPS |
EUG |
Guinea equatoriale |
GENERAL WORK AVIACION |
002/ANAC |
n/d |
Guinea equatoriale |
GETRA — GUINEA ECUATORIAL DE TRANSPORTES AEREOS |
739 |
GET |
Guinea equatoriale |
GUINEA AIRWAYS |
738 |
n/d |
Guinea equatoriale |
STAR EQUATORIAL AIRLINES |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Guinea equatoriale |
UTAGE — UNION DE TRANSPORT AEREO DE GUINEA ECUATORIAL |
737 |
UTG |
Guinea equatoriale |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità dell'Indonesia responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme, compresi i seguenti: |
|
|
Indonesia |
AIR PACIFIC UTAMA |
135-020 |
Sconosciuto |
Indonesia |
AIRFAST INDONESIA |
135-002 |
AFE |
Indonesia |
ASCO NUSA AIR TRANSPORT |
135-022 |
Sconosciuto |
Indonesia |
ASI PUDJIASTUTI |
135-028 |
Sconosciuto |
Indonesia |
ATLAS DELTASATYA |
135-023 |
Sconosciuto |
Indonesia |
AVIASTAR MANDIRI |
135-029 |
Sconosciuto |
Indonesia |
BALAI KALIBRASI FASITAS PENERBANGAN |
135-031 |
Sconosciuto |
Indonesia |
DABI AIR NUSANTARA |
135-030 |
Sconosciuto |
Indonesia |
DERAYA AIR TAXI |
135-013 |
DRY |
Indonesia |
DERAZONA AIR SERVICE |
135-010 |
Sconosciuto |
Indonesia |
DIRGANTARA AIR SERVICE |
135-014 |
DIR |
Indonesia |
EASTINDO |
135-038 |
Sconosciuto |
Indonesia |
EKSPRES TRANSPORTASI ANTAR BENUA |
135-032 |
Sconosciuto |
Indonesia |
GARUDA INDONESIA |
121-001 |
GIA |
Indonesia |
GATARI AIR SERVICE |
135-018 |
GHS |
Indonesia |
HELIZONA |
135-003 |
Sconosciuto |
Indonesia |
INDONESIA AIR ASIA |
121-009 |
AWQ |
Indonesia |
INDONESIA AIR TRANSPORT |
135-017 |
IDA |
Indonesia |
INTAN ANGKASA AIR SERVICE |
135-019 |
Sconosciuto |
Indonesia |
KARTIKA AIRLINES |
121-003 |
KAE |
Indonesia |
KURA-KURA AVIATION |
135-016 |
Sconosciuto |
Indonesia |
LION MENTARI ARILINES |
121-010 |
LNI |
Indonesia |
LINUS AIRWAYS |
121-029 |
Sconosciuto |
Indonesia |
MANDALA AIRLINES |
121-005 |
MDL |
Indonesia |
MANUNGGAL AIR SERVICE |
121-020 |
Sconosciuto |
Indonesia |
MEGANTARA AIRLINES |
121-025 |
Sconosciuto |
Indonesia |
MERPATI NUSANTARA |
121-002 |
MNA |
Indonesia |
METRO BATAVIA |
121-007 |
BTV |
Indonesia |
NATIONAL UTILITY HELICOPTER |
135-011 |
Sconosciuto |
Indonesia |
PELITA AIR SERVICE |
121-008 |
PAS |
Indonesia |
PELITA AIR SERVICE |
135-001 |
PAS |
Indonesia |
PENERBANGAN ANGKASA SEMESTA |
135-026 |
Sconosciuto |
Indonesia |
PURA WISATA BARUNA |
135-025 |
Sconosciuto |
Indonesia |
REPUBLIC EXPRES AIRLINES |
121-040 |
RPH |
Indonesia |
RIAU AIRLINES |
121-017 |
RIU |
Indonesia |
SAMPURNA AIR NUSANTARA |
135-036 |
Sconosciuto |
Indonesia |
SAYAP GARUDA INDAH |
135-004 |
Sconosciuto |
Indonesia |
SMAC |
135-015 |
SMC |
Indonesia |
SRIWIJAYA AIR |
121-035 |
SJY |
Indonesia |
SURVEI UDARA PENAS |
135-006 |
Sconosciuto |
Indonesia |
TRANSWISATA PRIMA AVIATION |
135-021 |
Sconosciuto |
Indonesia |
TRAVEL EXPRES AIRLINES |
121-038 |
XAR |
Indonesia |
TRAVIRA UTAMA |
135-009 |
Sconosciuto |
Indonesia |
TRI MG INTRA AIRLINES |
121-018 |
TMG |
Indonesia |
TRI MG INTRA AIRLINES |
135-037 |
TMG |
Indonesia |
TRIGANA AIR SERVICE |
121-006 |
TGN |
Indonesia |
WING ABADI NUSANTARA |
121-012 |
WON |
Indonesia |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme della Repubblica del Kirghizistan, compresi i seguenti: |
|
— |
Repubblica del Kirghizistan |
AIR MANAS |
17 |
MBB |
Repubblica del Kirghizistan |
AVIA TRAFFIC COMPANY |
23 |
AVJ |
Repubblica del Kirghizistan |
AEROSTAN (EX BISTAIR-FEZ BISHKEK) |
08 |
BSC |
Repubblica del Kirghizistan |
CLICK AIRWAYS |
11 |
CGK |
Repubblica del Kirghizistan |
DAMES |
20 |
DAM |
Repubblica del Kirghizistan |
EASTOK AVIA |
15 |
Sconosciuto |
Repubblica del Kirghizistan |
GOLDEN RULE AIRLINES |
22 |
GRS |
Repubblica del Kirghizistan |
ITEK AIR |
04 |
IKA |
Repubblica del Kirghizistan |
KYRGYZ TRANS AVIA |
31 |
KTC |
Repubblica del Kirghizistan |
KYRGYZSTAN |
03 |
LYN |
Repubblica del Kirghizistan |
MAX AVIA |
33 |
MAI |
Repubblica del Kirghizistan |
S GROUP AVIATION |
6 |
Sconosciuto |
Repubblica del Kirghizistan |
SKY GATE INTERNATIONAL AVIATION |
14 |
SGD |
Repubblica del Kirghizistan |
SKY WAY AIR |
21 |
SAB |
Repubblica del Kirghizistan |
TENIR AIRLINES |
26 |
TEB |
Repubblica del Kirghizistan |
TRAST AERO |
05 |
TSJ |
Repubblica del Kirghizistan |
VALOR AIR |
07 |
Sconosciuto |
Repubblica del Kirghizistan |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Liberia responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme |
|
— |
Liberia |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Repubblica del Gabon responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme, con l'eccezione di Gabon Airlines e Afrijet, compresi i seguenti: |
|
|
Repubblica del Gabon |
AIR SERVICES SA |
0002/MTACCMDH/SGACC/DTA |
Sconosciuto |
Repubblica del Gabon |
AIR TOURIST (ALLEGIANCE) |
0026/MTACCMDH/SGACC/DTA |
NIL |
Repubblica del Gabon |
NATIONALE ET REGIONALE TRANSPORT (NATIONALE) |
0020/MTACCMDH/SGACC/DTA |
Sconosciuto |
Repubblica del Gabon |
NOUVELLE AIR AFFAIRES GABON (SN2AG) |
0045/MTACCMDH/SGACC/DTA |
NVS |
Repubblica del Gabon |
SCD AVIATION |
0022/MTACCMDH/SGACC/DTA |
Sconosciuto |
Repubblica del Gabon |
SKY GABON |
0043/MTACCMDH/SGACC/DTA |
SKG |
Repubblica del Gabon |
SOLENTA AVIATION GABON |
0023/MTACCMDH/SGACC/DTA |
Sconosciuto |
Repubblica del Gabon |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Sierra Leone responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme, compresi i seguenti: |
— |
— |
Sierra Leone |
AIR RUM, LTD |
Sconosciuto |
RUM |
Sierra Leone |
DESTINY AIR SERVICES, LTD |
Sconosciuto |
DTY |
Sierra Leone |
HEAVYLIFT CARGO |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Sierra Leone |
ORANGE AIR SIERRA LEONE LTD |
Sconosciuto |
ORJ |
Sierra Leone |
PARAMOUNT AIRLINES, LTD |
Sconosciuto |
PRR |
Sierra Leone |
SEVEN FOUR EIGHT AIR SERVICES LTD |
Sconosciuto |
SVT |
Sierra Leone |
TEEBAH AIRWAYS |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Sierra Leone |
Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità dello Swaziland responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme, compresi i seguenti: |
— |
— |
Swaziland |
AERO AFRICA (PTY) LTD |
Sconosciuto |
RFC |
Swaziland |
JET AFRICA SWAZILAND |
Sconosciuto |
OSW |
Swaziland |
ROYAL SWAZI NATIONAL AIRWAYS CORPORATION |
Sconosciuto |
RSN |
Swaziland |
SCAN AIR CHARTER, LTD |
Sconosciuto |
Sconosciuto |
Swaziland |
SWAZI EXPRESS AIRWAYS |
Sconosciuto |
SWX |
Swaziland |
SWAZILAND AIRLINK |
Sconosciuto |
SZL |
Swaziland |
(1) I vettori aerei elencati nell'allegato A possono essere autorizzati a esercitare i diritti di traffico se utilizzano aeromobili presi a noleggio con equipaggio (wet-leased) di un vettore aereo non soggetto a divieto operativo, a condizione che siano rispettate tutte le pertinenti norme di sicurezza.
ALLEGATO B
ELENCO DEI VETTORI AEREI LE CUI ATTIVITÀ SONO SOGGETTE A RESTRIZIONI OPERATIVE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ (1)
Denominazione legale del vettore aereo come indicato nel suo COA (compresa la denominazione commerciale, se diversa) |
Numero del certificato di operatore aereo (COA) |
Codice ICAO di designazione della compagnia aerea |
Stato dell'operatore aereo |
Tipo di aeromobile |
Marca di immatricolazione e, se disponibile, numero di serie di costruzione |
Stato di immatricolazione |
AFRIJET (2) |
0027/MTAC/SGACC/DTA |
|
Repubblica del Gabon |
L'intera flotta, tranne: 2 aeromobili del tipo Falcon 50; 1 aeromobile del tipo Falcon 900; |
L'intera flotta, tranne: TR-LGV; TR-LGY; TR-AFJ |
Repubblica del Gabon |
AIR BANGLADESH |
17 |
BGD |
Bangladesh |
B747-269B |
S2-ADT |
Bangladesh |
AIR SERVICE COMORES |
06-819/TA-15/DGACM |
KMD |
Comore |
L'intera flotta, tranne: LET 410 UVP |
L'intera flotta, tranne: D6-CAM (851336) |
Comore |
GABON AIRLINES (3) |
0040/MTAC/SGACC/DTA |
GBK |
Repubblica del Gabon |
L'intera flotta, tranne: 1 aeromobile del tipo Boeing B-767-200 |
L'intera flotta, tranne: TR-LHP |
Repubblica del Gabon |
(1) I vettori aerei elencati nell'allegato B possono essere autorizzati a esercitare i diritti di traffico se utilizzano aeromobili presi a noleggio con equipaggio (wet-leased) di un vettore aereo non soggetto a divieto operativo, a condizione che siano rispettate tutte le pertinenti norme di sicurezza.
(2) Afrijet è autorizzata a impiegare unicamente l'aeromobile indicato per le sue operazioni correnti nella Comunità europea.
(3) Gabon Airlines è autorizzata a impiegare unicamente l'aeromobile indicato per le sue operazioni correnti nella Comunità europea.
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/59 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1132/2008 DELLA COMMISSIONE
del 13 novembre 2008
recante riapertura della pesca del pesce industriale nelle acque norvegesi della zona IV per le navi battenti bandiera svedese
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 2371/2002 del Consiglio, del 20 dicembre 2002, relativo alla conservazione e allo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nell’ambito della politica comune della pesca (1), in particolare l’articolo 26, paragrafo 4,
visto il regolamento (CEE) n. 2847/93 del Consiglio, del 12 ottobre 1993, che istituisce un regime di controllo applicabile nell’ambito della politica comune della pesca (2), in particolare l’articolo 21, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CE) n. 40/2008 del Consiglio, del 16 gennaio 2008, che stabilisce, per il 2008, le possibilità di pesca e le condizioni ad esse associate per alcuni stock o gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque comunitarie e, per le navi comunitarie, in altre acque dove sono imposti limiti di cattura (3), fissa i contingenti per il 2008. |
(2) |
Il 27 maggio 2008 la Svezia ha comunicato alla Commissione, a norma dell’articolo 21, paragrafo 2, del regolamento (CEE) n. 2847/93, che a decorrere dal 30 maggio 2008 avrebbe chiuso la pesca del pesce industriale nelle acque norvegesi della zona IV. |
(3) |
Il 5 agosto 2008 la Commissione, a norma dell’articolo 21, paragrafo 3, del regolamento (CEE) n. 2847/93 e dell’articolo 26, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 2371/2002, ha adottato il regolamento (CE) n. 779/2008, recante divieto di pesca del pesce industriale nelle acque norvegesi della zona IV per le navi battenti bandiera svedese o immatricolate in Svezia, con effetto a decorrere dalla stessa data. |
(4) |
Secondo le informazioni trasmesse alla Commissione dalle autorità svedesi, all’interno del contingente svedese per le acque norvegesi della zona IV è ancora disponibile un quantitativo di pesce industriale. Occorre pertanto autorizzare la pesca del pesce industriale nelle acque suddette per le navi battenti bandiera svedese o immatricolate in Svezia. |
(5) |
È necessario che tale autorizzazione prenda effetto il 3 settembre 2008, in modo che il quantitativo di pesce industriale di cui trattasi possa essere pescato prima della fine dell’anno. |
(6) |
Occorre pertanto abrogare il regolamento (CE) n. 779/2008 della Commissione con effetto a decorrere dal 3 settembre 2008. |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Abrogazione
Il regolamento (CE) n. 779/2008 è abrogato.
Articolo 2
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Esso si applica a decorrere dal 3 settembre 2008.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 13 novembre 2008.
Per la Commissione
Fokion FOTIADIS
Direttore generale degli Affari marittimi e della pesca
(1) GU L 358 del 31.12.2002, pag. 59.
(2) GU L 261 del 20.10.1993, pag. 1.
(3) GU L 19 del 23.1.2008, pag. 1.
ALLEGATO
N. |
58 — Riapertura |
Stato membro |
SWE |
Stock |
I/F/4AB-N. |
Specie |
Pesce industriale |
Zona |
IV (acque norvegesi) |
Data |
3.9.2008 |
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/61 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1133/2008 DELLA COMMISSIONE
del 14 novembre 2008
recante modifica dei prezzi rappresentativi e dei dazi addizionali all'importazione per taluni prodotti del settore dello zucchero, fissati dal regolamento (CE) n. 945/2008, per la campagna 2008/2009
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 1234/2007, del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (1),
visto il regolamento (CE) n. 951/2006 della Commissione, del 30 giugno 2006, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 318/2006 del Consiglio per quanto riguarda gli scambi di prodotti del settore dello zucchero con i paesi terzi (2), in particolare l'articolo 36, paragrafo 2, secondo comma, seconda frase,
considerando quanto segue:
(1) |
Gli importi dei prezzi rappresentativi e dei dazi addizionali applicabili all'importazione di zucchero bianco, di zucchero greggio e di taluni sciroppi per la campagna 2008/2009 sono stati fissati dal regolamento (CE) n. 945/2008 della Commissione (3). Tali prezzi e dazi sono stati modificati da ultimo dal regolamento (CE) n. 1106/2008 della Commissione (4). |
(2) |
Alla luce dei dati attualmente in possesso della Commissione risulta necessario modificare gli importi in vigore, in conformità delle norme e delle modalità previste dal regolamento (CE) n. 951/2006, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I prezzi rappresentativi e i dazi addizionali applicabili all'importazione dei prodotti contemplati dall'articolo 36 del regolamento (CE) n. 951/2006, fissati dal regolamento (CE) n. 945/2008 per la campagna 2008/2009, sono modificati e figurano nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il 15 novembre 2008.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2008.
Per la Commissione
Jean-Luc DEMARTY
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
(1) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1.
(2) GU L 178 dell'1.7.2006, pag. 24.
(3) GU L 258 del 26.9.2008, pag. 56.
(4) GU L 299 dell'8.11.2008, pag. 11.
ALLEGATO
Importi modificati dei prezzi rappresentativi e dei dazi addizionali all'importazione per lo zucchero bianco, lo zucchero greggio e i prodotti del codice NC 1702 90 95 applicabili a partire dal 15 novembre 2008
(EUR) |
||
Codice NC |
Importo del prezzo rappresentativo per 100 kg netti di prodotto |
Importo del dazio addizionale per 100 kg netti di prodotto |
1701 11 10 (1) |
24,58 |
4,01 |
1701 11 90 (1) |
24,58 |
9,24 |
1701 12 10 (1) |
24,58 |
3,82 |
1701 12 90 (1) |
24,58 |
8,81 |
1701 91 00 (2) |
24,40 |
13,33 |
1701 99 10 (2) |
24,40 |
8,51 |
1701 99 90 (2) |
24,40 |
8,51 |
1702 90 95 (3) |
0,24 |
0,40 |
(1) Importo fissato per la qualità tipo definita nell'allegato IV, punto III, del regolamento (CE) n. 1234/2007.
(2) Importo fissato per la qualità tipo definita nell'allegato IV, punto II, del regolamento (CE) n. 1234/2007.
(3) Importo fissato per 1 % di tenore di saccarosio.
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/63 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1134/2008 DELLA COMMISSIONE
del 14 novembre 2008
recante fissazione dei dazi all’importazione nel settore dei cereali applicabili a decorrere dal 16 novembre 2008
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (1),
visto il regolamento (CE) n. 1249/96 della Commissione, del 28 giugno 1996, recante modalità d’applicazione del regolamento (CEE) n. 1766/92 del Consiglio in ordine ai dazi all’importazione nel settore dei cereali (2), in particolare l’articolo 2, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
(1) |
A norma dell’articolo 136, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1234/2007, il dazio all’importazione per i prodotti dei codici NC 1001 10 00, 1001 90 91, ex 1001 90 99 [frumento (grano) tenero di alta qualità], 1002, ex 1005, escluso l’ibrido da seme, ed ex 1007, escluso l’ibrido destinato alla semina, è pari al prezzo d’intervento applicabile a tali prodotti all’atto dell’importazione e maggiorato del 55 %, deduzione fatta del prezzo cif all’importazione applicabile alla spedizione in causa. Tale dazio, tuttavia, non può essere superiore all’aliquota dei dazi della tariffa doganale comune. |
(2) |
A norma dell’articolo 136, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1234/2007, ai fini del calcolo del dazio all’importazione di cui al paragrafo 1 del medesimo articolo, per i prodotti in questione sono fissati regolarmente prezzi rappresentativi all’importazione cif. |
(3) |
A norma dell’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1249/96, il prezzo da prendere in considerazione per calcolare il dazio all’importazione per i prodotti dei codici NC 1001 10 00, 1001 90 91, ex 1001 90 99 (frumento tenero di alta qualità), 1002 00, 1005 10 90, 1005 90 00 e 1007 00 90 è il prezzo rappresentativo cif all’importazione giornaliero, determinato in base al metodo previsto all’articolo 4 del medesimo regolamento. |
(4) |
Occorre fissare i dazi all’importazione per il periodo a decorrere dal 16 novembre 2008, applicabili fino all’entrata in vigore di una nuova fissazione. |
(5) |
Tuttavia, a norma del regolamento (CE) n. 608/2008 della Commissione, del 26 giugno 2008, recante sospensione temporanea dei dazi doganali all’importazione di alcuni cereali per la campagna di commercializzazione 2008/2009 (3), l’applicazione di alcuni dazi fissati dal presente regolamento è sospesa, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
A decorrere dal 16 novembre 2008, i dazi all’importazione nel settore dei cereali, di cui all’articolo 136, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1234/2007, sono quelli fissati nell’allegato I del presente regolamento sulla base degli elementi riportati nell’allegato II.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il 16 novembre 2008.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2008.
Per la Commissione
Jean-Luc DEMARTY
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
(1) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1.
(2) GU L 161 del 29.6.1996, pag. 125.
(3) GU L 166 del 27.6.2008, pag. 19.
ALLEGATO I
Dazi all’importazione dei prodotti di cui all’articolo 136, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1234/2007 applicabili a decorrere del 16 novembre 2008
Codice NC |
Designazione delle merci |
Dazi all’importazione (1) (EUR/t) |
1001 10 00 |
FRUMENTO (grano) duro di alta qualità |
0,00 |
di media qualità |
0,00 |
|
di bassa qualità |
0,00 |
|
1001 90 91 |
FRUMENTO (grano) tenero da seme |
0,00 |
ex 1001 90 99 |
FRUMENTO (grano) tenero di alta qualità, diverso da quello da seme |
0,00 |
1002 00 00 |
SEGALA |
24,22 |
1005 10 90 |
GRANTURCO da seme, diverso dal granturco ibrido |
9,65 |
1005 90 00 |
GRANTURCO, diverso dal granturco da seme (2) |
9,65 |
1007 00 90 |
SORGO da granella, diverso dal sorgo ibrido destinato alla semina |
24,22 |
(1) Per le merci che arrivano nella Comunità attraverso l’Oceano Atlantico o il Canale di Suez [a norma dell'articolo 2, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1249/96], l’importatore può beneficiare di una riduzione dei dazi pari a:
— |
3 EUR/t se il porto di sbarco si trova nel Mar Mediterraneo, oppure |
— |
2 EUR/t se il porto di sbarco si trova in Danimarca, in Estonia, in Irlanda, in Lettonia, in Lituania, in Polonia, in Finlandia, in Svezia, nel Regno Unito oppure sulla costa atlantica della penisola iberica. |
(2) L’importatore può beneficiare di una riduzione forfettaria di 24 EUR/t se sono soddisfatte le condizioni fissate all’articolo 2, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1249/96.
ALLEGATO II
Elementi per il calcolo dei dazi fissati nell’allegato I
31.10.2008-13.11.2008
1) |
Medie nel periodo di riferimento di cui all’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1249/96:
|
2) |
Medie nel periodo di riferimento di cui all’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1249/96:
|
(1) Premio positivo a 14 EUR/t incluso [articolo 4, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1249/96].
(2) Premio negativo a 10 EUR/t [articolo 4, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1249/96].
(3) Premio negativo a 30 EUR/t [articolo 4, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1249/96].
II Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria
DECISIONI
Commissione
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/66 |
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 29 ottobre 2008
relativa alle modalità d’applicazione della direttiva 95/64/CE del Consiglio concernente la rilevazione statistica dei trasporti di merci e di passeggeri via mare
[notificata con il numero C(2008) 6203]
(Versione codificata)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2008/861/CE)
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
vista la direttiva 95/64/CE del Consiglio, dell’8 dicembre 1995, concernente la rilevazione statistica dei trasporti di merci e di passeggeri via mare (1), in particolare gli articoli 4, 10 e 12,
considerando quanto segue:
(1) |
La decisione 98/385/CE della Commissione, del 13 maggio 1998, relativa alle modalità d’applicazione della direttiva 95/64/CE del Consiglio concernente la rilevazione statistica dei trasporti di merci e di passeggeri via mare (2), è stata modificata in modo sostanziale e a più riprese (3). A fini di razionalità e chiarezza occorre provvedere alla codificazione di tale decisione. |
(2) |
La Commissione deve elaborare un elenco di porti, codificati e classificati per paese e per zone costiere marittime. |
(3) |
Le misure previste dalla presente decisione sono conformi al parere formulato dal comitato del programma statistico, istituito con la decisione 89/382/CEE, Euratom del Consiglio (4), |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Nell’allegato I figura l’elenco di porti, codificati e classificati per paese e per zone costiere marittime.
Articolo 2
La decisione 98/385/CE è abrogata.
I riferimenti alla decisione abrogata si intendono fatti alla presente decisione e si leggono secondo la tavola di concordanza contenuta nell’allegato III.
Articolo 3
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 29 ottobre 2008.
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 320 del 30.12.1995, pag. 25.
(2) GU L 174 del 18.6.1998, pag. 1.
(3) Cfr. allegato II.
(4) GU L 181 del 28.6.1989, pag. 47.
ALLEGATO I
ELENCO EUROSTAT DEI PORTI EUROPEI
Descrizione dell’elenco di porti
Per ogni Stato membro i porti statistici e i sottoporti sono classificati in ordine alfabetico.
Struttura
Intestazione della colonna |
Spiegazione |
CTRY |
paese (codice alfabetico standard ISO a due cifre) |
MCA |
zona costiera marittima nella quale il porto è situato (allegato IV della direttiva 95/64/CE) |
MODIFIC. |
modificato successivamente alla decisione 2000/363/CE della Commissione |
PORT NAME |
nome del porto |
LOCODE |
codice (alfabetico) della UN/LOCODE o codice (numerico) attribuito temporaneamente da Eurostat ai porti senza LOCODE |
NAT. STAT. GROUP |
per un porto che non è un porto statistico, il gruppo statistico nazionale (NAT. STAT. GROUP) è il codice del porto statistico in cui è incluso il porto in questione |
STATISTICAL PORT |
porto statistico |
NATIONAL CODE |
codice attribuito al porto statistico nelle statistiche nazionali dello Stato membro in cui esso è situato |
CTRY |
MCA |
MODIFIC. |
PORT NAME |
LOCODE |
NAT. STAT. GROUP |
STATISTICAL PORT |
NATIONAL CODE |
BE |
BE00 |
X |
Albertkanaal |
BEABK |
|
X |
|
BE |
BE00 |
X |
Antwerpen |
BEANR |
|
X |
|
BE |
BE00 |
X |
Brugge |
BEBGS |
BEZEE |
|
|
BE |
BE00 |
X |
Bruxelles (Brussel) |
BEBRU |
|
X |
|
BE |
BE00 |
X |
Gent |
BEGNE |
|
X |
|
BE |
BE00 |
X |
Liège |
BELGG |
|
X |
|
BE |
BE00 |
X |
Nieuwpoort |
BENIE |
|
X |
|
BE |
BE00 |
X |
Oostende |
BEOST |
|
X |
|
BE |
BE00 |
X |
Rupel |
BERUP |
BEBRU |
|
|
BE |
BE00 |
X |
Zeebrugge |
BEZEE |
|
X |
|
BE |
BE00 |
X |
Zelzate |
BEZEL |
BEGNE |
|
|
BE |
BE00 |
X |
BE — Impianti off-shore |
BE88P |
|
|
|
BE |
BE00 |
X |
Belgio — Altri porti |
BE888 |
|
|
|
|
|
|
11 |
11 |
3 |
8 |
|
BG |
BG00 |
X |
Akhotopol (Ахтопол) |
BGAKH |
BGBOJ |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Balchik (Балчик) |
BGBAL |
BGVAR |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Burgas (Бургас) |
BGBOJ |
|
X |
|
BG |
BG00 |
X |
Lom (Лом) |
BGLOM |
|
X |
|
BG |
BG00 |
X |
Nesebar (Несебър) |
BGNES |
BGBOJ |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Orehovo (Оряхово) |
BGORE |
BGLOM |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Pomorie (Поморие) |
BGPOR |
BGBOJ |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Ruse (Русе) |
BGRDU |
|
X |
|
BG |
BG00 |
X |
Silistra (Силистра) |
BGSLS |
BGRDU |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Somovit (Сомовит) |
BGSOM |
BGRDU |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Sozopol (Созопол) |
BGSOZ |
BGBOJ |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Svistov (Свищов) |
BGSVI |
BGRDU |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Toutracan (Тутракан) |
BGTRP |
BGRDU |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Tzarevo (Царево) |
BGMIC |
BGBOJ |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Varna (Варна) |
BGVAR |
|
X |
|
BG |
BG00 |
X |
Varna-Zapad (Варна-Запад) |
BGVAZ |
BGVAR |
|
|
BG |
BG00 |
X |
Vidin (Видин) |
BGVID |
BGLOM |
|
|
BG |
BG00 |
X |
BG Impianti off-shore |
BG88P |
|
|
|
BG |
BG00 |
X |
Altri porti – Bulgaria |
BG888 |
|
|
|
|
|
|
17 |
17 |
13 |
4 |
|
DK |
DK00 |
X |
Aabenraa |
DKAAB |
|
X |
885-00 |
DK |
DK00 |
X |
Aalborg |
DKAAL |
|
X |
970-00 |
DK |
DK00 |
X |
Aalborg Portland (Cementfabrikken Rørdal) |
DKROR |
|
X |
971-00 |
DK |
DK00 |
X |
Århus |
DKAAR |
|
X |
980-00 |
DK |
DK00 |
X |
Årø |
DKARO |
|
X |
363-02 |
DK |
DK00 |
X |
Årøsund |
DKARD |
|
X |
363-01 |
DK |
DK00 |
X |
Ærøskøbing |
DKARK |
|
X |
864-00 |
DK |
DK00 |
X |
Agersø |
DKAGO |
|
X |
493-01 |
DK |
DK00 |
X |
Agger Havn |
DKAGH |
|
X |
896-00 |
DK |
DK00 |
X |
Aggersund Havn |
DKASH |
|
X |
976-00 |
DK |
DK00 |
X |
Anholt |
DKANH |
|
X |
982-01 |
DK |
DK00 |
X |
Askø |
DKASK |
|
X |
599-02 |
DK |
DK00 |
X |
Asnæsværkets Havn |
DKASV |
|
X |
462-00 |
DK |
DK00 |
X |
Assens |
DKASN |
|
X |
285-00 |
DK |
DK00 |
X |
Augustenborg |
DKAUB |
|
X |
881-00 |
DK |
DK00 |
X |
Avedøreværkets Havn |
DKAVE |
|
X |
045-00 |
DK |
DK00 |
X |
Avernakø/Lyø |
DKAVK |
|
X |
869-03 |
DK |
DK00 |
X |
Bågø |
DKBGO |
|
X |
287-00 |
DK |
DK00 |
X |
Bagenkop |
DKBAG |
|
X |
867-00 |
DK |
DK00 |
X |
Ballebro |
DKBLB |
|
X |
888-01 |
DK |
DK00 |
X |
Bandholm (Maribo) |
DKBDX |
|
X |
592-00 |
DK |
DK00 |
X |
Bogø |
DKBOG |
|
X |
636-00 |
DK |
DK00 |
X |
Bøjden |
DKBOS |
|
X |
869-01 |
DK |
DK00 |
X |
Branden Havn |
DKBRH |
|
X |
801-01 |
DK |
DK00 |
X |
Cementfabrikken Danias Havn |
DKDAN |
|
X |
674-01 |
DK |
DK00 |
X |
Cementfabrikken Kongsdal Havn |
DKKON |
|
X |
674-02 |
DK |
DK00 |
X |
Dansk Salts Havn |
DKDAS |
|
X |
675-00 |
DK |
DK00 |
X |
Dragør |
DKDRA |
|
X |
044-00 |
DK |
DK00 |
X |
Ebeltoft |
DKEBT |
|
X |
985-00 |
DK |
DK00 |
X |
Egense |
DKEGN |
|
X |
|
DK |
DK00 |
X |
Egernsund |
DKEND |
|
X |
883-00 |
DK |
DK00 |
X |
Endelave |
DKEDL |
|
X |
452-00 |
DK |
DK00 |
X |
Enstedværkets Havn |
DKENS |
|
X |
886-00 |
DK |
DK00 |
X |
Esbjerg |
DKEBJ |
|
X |
260-00 |
DK |
DK00 |
X |
Fåborg Havn |
DKFAA |
|
X |
861-00 |
DK |
DK00 |
X |
Fakse Ladeplads Havn |
DKFAK |
|
X |
637-00 |
DK |
DK00 |
X |
Feggesund |
DKFGS |
|
X |
897-01 |
DK |
DK00 |
X |
Fejø |
DKFEJ |
|
X |
598-01 |
DK |
DK00 |
X |
Femø |
DKFMO |
|
X |
598-02 |
DK |
DK00 |
X |
Fredericia (Og Shell-Havnen) |
DKFRC |
|
X |
280-00 |
DK |
DK00 |
X |
Frederikshavn |
DKFDH |
|
X |
290-00 |
DK |
DK00 |
X |
Frederikssund Havn |
DKFDS |
|
X |
371-00 |
DK |
DK00 |
X |
Frederiskværk Havn (Frederiksværk Stålvalseværk) |
DKSVV |
|
X |
374-00 |
DK |
DK00 |
X |
Fur |
DKFUH |
|
X |
803-00 |
DK |
DK00 |
X |
Fynshav |
DKFYH |
|
X |
887-00 |
DK |
DK00 |
X |
Gedser |
DKGED |
|
X |
593-00 |
DK |
DK00 |
X |
Gråsten |
DKGRA |
|
X |
882-00 |
DK |
DK00 |
X |
Grenå |
DKGRE |
|
X |
986-00 |
DK |
DK00 |
X |
Gulfhavnen |
DKGFH |
|
X |
592-01 |
DK |
DK00 |
X |
Haderslev |
DKHAD |
|
X |
360-00 |
DK |
DK00 |
X |
Hadsund |
DKHSU |
|
X |
969-00 |
DK |
DK00 |
X |
Hals |
DKHAS |
|
X |
|
DK |
DK00 |
X |
Hanstholm |
DKHAN |
|
X |
891-00 |
DK |
DK00 |
X |
Hardeshøj |
DKHDH |
|
X |
888-02 |
DK |
DK00 |
X |
Hasle |
DKHSL |
|
X |
744-00 |
DK |
DK00 |
X |
Havneby |
DKHNB |
|
X |
366-00 |
DK |
DK00 |
X |
Havnsø |
DKHVN |
|
X |
467-00 |
DK |
DK00 |
X |
Helsingør (Elsinore) |
DKHLS |
|
X |
370-00 |
DK |
DK00 |
X |
Hirtshals |
DKHIR |
|
X |
291-00 |
DK |
DK00 |
X |
Hobro |
DKHBO |
|
X |
979-00 |
DK |
DK00 |
X |
Holbæk |
DKHBK |
|
X |
463-01 |
DK |
DK00 |
X |
Holstebro-Struer Havn |
DKSTR |
|
X |
444-00 |
DK |
DK00 |
X |
Horsens |
DKHOR |
|
X |
450-00 |
DK |
DK00 |
X |
Hou Havn |
DKHOH |
|
X |
982-02 |
DK |
DK00 |
X |
Hundested |
DKHUN |
|
X |
375-00 |
DK |
DK00 |
X |
Hvalpsund |
DKHVA |
|
X |
977-00 |
DK |
DK00 |
X |
Juelsminde Havn |
DKJUE |
|
X |
451-00 |
DK |
DK00 |
X |
Kalundborg |
DKKAL |
|
X |
460-00 |
DK |
DK00 |
X |
Kastrup |
DKKTP |
|
X |
043-00 |
DK |
DK00 |
X |
Kerteminde |
DKKTD |
|
X |
643-00 |
DK |
DK00 |
X |
Kleppen |
DK102 |
|
X |
|
DK |
DK00 |
X |
Københavns Havn |
DKCPH |
|
X |
040-00 |
DK |
DK00 |
X |
Køge |
DKKOG |
|
X |
510-00 |
DK |
DK00 |
X |
Kolby Kås Havn |
DKKOK |
|
X |
984-00 |
DK |
DK00 |
X |
Kolding |
DKKOL |
|
X |
480-00 |
DK |
DK00 |
X |
Korsør |
DKKRR |
|
X |
490-00 |
DK |
DK00 |
X |
Kragenæs |
DKKRA |
|
X |
599-03 |
DK |
DK00 |
X |
Kyndbyværkets Havn |
DKKBY |
|
X |
372-00 |
DK |
DK00 |
X |
Lemvig |
DKLVG |
|
X |
441-00 |
DK |
DK00 |
X |
Lindø Havn |
DKLIN |
|
X |
641-00 |
DK |
DK00 |
X |
Løgstør |
DKLGR |
|
X |
975-00 |
DK |
DK00 |
X |
Lohals |
DKLOH |
|
X |
866-00 |
DK |
DK00 |
X |
Lyngs Odde Havn |
DKLYO |
|
X |
283-00 |
DK |
DK00 |
X |
Marbæk Havn |
DKMRB |
|
X |
377-00 |
DK |
DK00 |
X |
Mariager |
DKMRR |
DKDAS |
|
|
DK |
DK00 |
X |
Marstal |
DKMRS |
|
X |
862-00 |
DK |
DK00 |
X |
Masnedøværkets Havn |
DKMAS |
|
X |
634-00 |
DK |
DK00 |
X |
Masnedsund |
DKMNS |
DKVOR |
|
|
DK |
DK00 |
X |
Masnedø Gødningshavn (Uno-X Havn) |
DKUNX |
|
X |
835-00 |
DK |
DK00 |
X |
Middelfart |
DKMID |
|
X |
284-00 |
DK |
DK00 |
X |
Mommark |
DKMOM |
|
X |
888-03 |
DK |
DK00 |
X |
Næssund |
DKNUD |
|
X |
897-02 |
DK |
DK00 |
X |
Næstved |
DKNVD |
|
X |
630-00 |
DK |
DK00 |
X |
Nakskov |
DKNAK |
|
X |
594-00 |
DK |
DK00 |
X |
Neksø |
DKNEX |
|
X |
742-00 |
DK |
DK00 |
X |
Nordby Havn, Fanø |
DKNDB |
|
X |
261-00 |
DK |
DK00 |
X |
Nordjyllandsværkets Havn |
DKVSV |
|
X |
974-00 |
DK |
DK00 |
X |
Nørresundby |
DKNRS |
DKAAL |
|
|
DK |
DK00 |
X |
Nyborg |
DKNBG |
|
X |
870-00 |
DK |
DK00 |
X |
Nykøbing Falster |
DKNYF |
|
X |
590-00 |
DK |
DK00 |
X |
Nykøbing Mors |
DKNYM |
|
X |
892-00 |
DK |
DK00 |
X |
Nysted |
DKNTD |
|
X |
597-00 |
DK |
DK00 |
X |
Odense |
DKODE |
|
X |
640-00 |
DK |
DK00 |
X |
Omø |
DKOMO |
|
X |
593-02 |
DK |
DK00 |
X |
Orehoved, Falster |
DKORE |
DKNYF |
|
591-00 |
DK |
DK00 |
X |
Orø |
DKORO |
|
X |
563-02 |
DK |
DK00 |
X |
Randers |
DKRAN |
|
X |
670-00 |
DK |
DK00 |
X |
Rødby |
DKROD |
|
X |
599-01 |
DK |
DK00 |
X |
Rødby (Færgehavn) |
DKROF |
|
X |
730-00 |
DK |
DK00 |
X |
Rønne |
DKRNN |
|
X |
740-00 |
DK |
DK00 |
X |
Rørvig |
DKRRV |
|
X |
469-02 |
DK |
DK00 |
X |
Rudkøbing |
DKRKB |
|
X |
863-00 |
DK |
DK00 |
X |
Sælvig Havn |
DKSLV |
|
X |
984-03 |
DK |
DK00 |
X |
Sakskøbing |
DKSAX |
|
X |
595-00 |
DK |
DK00 |
X |
Sejerø |
DKSEO |
|
X |
468-00 |
DK |
DK00 |
X |
Sjællands Odde |
DKSJO |
|
X |
469-01 |
DK |
DK00 |
X |
Skælskør |
DKSSK |
|
X |
490-00 |
DK |
DK00 |
X |
Skærbækværkets Havn |
DKSKB |
|
X |
282-00 |
DK |
DK00 |
X |
Skagen |
DKSKA |
|
X |
292-00 |
DK |
DK00 |
X |
Skarø/Drejø |
DKSDO |
|
X |
869-05 |
DK |
DK00 |
X |
Skive |
DKSKV |
|
X |
800-00 |
DK |
DK00 |
X |
Snekkersten |
DKSNE |
|
X |
376-00 |
DK |
DK00 |
X |
Søby Havn |
DKSOB |
|
X |
868-00 |
DK |
DK00 |
X |
Sønderborg |
DKSGD |
|
X |
880-00 |
DK |
DK00 |
X |
Spodsbjerg Havn |
DKSPB |
|
X |
867-00 |
DK |
DK00 |
X |
Statoil-Havnen |
DKSTT |
|
X |
461-00 |
DK |
DK00 |
X |
Stege |
DKSTE |
|
X |
632-00 |
DK |
DK00 |
X |
Stigsnæs |
DKSTN |
|
X |
492-03 |
DK |
DK00 |
X |
Stigsnæsværkets Havn |
DKSTG |
|
X |
492-02 |
DK |
DK00 |
X |
Strib Havn |
DKSTB |
|
X |
286-00 |
DK |
DK00 |
X |
Strynø |
DKSNO |
|
X |
869-04 |
DK |
DK00 |
X |
Stubbekøbing Havn |
DKSBK |
|
X |
596-00 |
DK |
DK00 |
X |
Studstrupværkets Havn |
DKSSV |
|
X |
981-00 |
DK |
DK00 |
X |
Sundsøre |
DKSUE |
|
X |
801-02 |
DK |
DK00 |
X |
Svendborg |
DKSVE |
|
X |
860-00 |
DK |
DK00 |
X |
Tårs |
DKTRS |
|
X |
599-04 |
DK |
DK00 |
X |
Thisted |
DKTED |
|
X |
890-00 |
DK |
DK00 |
X |
Thyborøn |
DKTYB |
|
X |
635-00 |
DK |
DK00 |
X |
Tuborg |
DKTUB |
|
X |
042-00 |
DK |
DK00 |
X |
Tunø |
DKTNO |
|
X |
982-03 |
DK |
DK00 |
X |
Vang Havn |
DKVNG |
|
X |
747-00 |
DK |
DK00 |
X |
Vejle |
DKVEJ |
|
X |
920-00 |
DK |
DK00 |
X |
Venø Havn |
DKVEN |
|
X |
445-00 |
DK |
DK00 |
X |
Vesterø Havn, Læsø |
DKVES |
|
X |
294-00 |
DK |
DK00 |
X |
Vordingborg Havn |
DKVOR |
|
X |
633-00 |
DK |
DK00 |
X |
DK — Impianti off-shore |
DK88P |
|
|
|
DK |
DK00 |
X |
Danimarca — Altri porti |
DK888 |
|
|
|
|
|
|
145 |
145 |
4 |
141 |
|
DE |
DE01 |
X |
Amrum I. |
DEAMR |
|
X |
01301 |
DE |
DE03 |
X |
Andernach |
DEAND |
|
X |
13202 |
DE |
DE02 |
X |
Anklam |
DEANK |
|
X |
23301 |
DE |
DE02 |
X |
Mar Baltico (altri porti) |
DE115 |
|
X |
01684 |
DE |
DE01 |
X |
Baltrum I. |
DEBMR |
|
X |
04102 |
DE |
DE03 |
X |
Beddingen — zu Salzgitter — |
DEBZS |
|
X |
05101 |
DE |
DE01 |
X |
Beidenfleth |
DEBEI |
|
X |
01401 |
DE |
DE01 |
X |
Bensersiel |
DEBEN |
|
X |
04204 |
DE |
DE03 |
X |
Berlin |
DEBER |
|
X |
22229 |
DE |
DE02 |
X |
Berndshof |
DEBOF |
|
X |
23331 |
DE |
DE01 |
X |
Blumenthal |
DEBLM |
DEBRE |
|
06101 |
DE |
DE01 |
X |
Borkum I. |
DEBMK |
|
X |
04103 |
DE |
DE01 |
X |
Brake |
DEBKE |
|
X |
04206 |
DE |
DE03 |
X |
Braunschweig |
DEBWE |
|
X |
05103 |
DE |
DE01 |
X |
Bremen |
DEBRE |
|
X |
06101 |
DE |
DE01 |
X |
Bremerhaven |
DEBRV |
|
X |
06201 |
DE |
DE01 |
X |
Brunsbüttel |
DEBRB |
|
X |
01404 |
DE |
DE01 |
X |
Büsum |
DEBUM |
|
X |
01405 |
DE |
DE01 |
X |
Bützfleth |
DEBUZ |
|
X |
03108 |
DE |
DE02 |
X |
Burgstaaken/Fehmarn |
DEBSK |
|
X |
01701 |
DE |
DE01 |
X |
Carolinensiel |
DECAR |
|
X |
04208 |
DE |
DE03 |
X |
Castrop-Rauxel |
DECRL |
|
X |
08205 |
DE |
DE01 |
X |
Cuxhaven |
DECUX |
|
X |
03110 |
DE |
DE01 |
X |
Dagebüll |
DEDAG |
|
X |
01302 |
DE |
DE02 |
X |
Damp-Ostseebad |
DEDAP |
DE115 |
|
01684 |
DE |
DE02 |
X |
Demmin |
DEDMN |
|
X |
23332 |
DE |
DE03 |
X |
Dormagen |
DEDMG |
|
X |
09301 |
DE |
DE03 |
X |
Dorsten |
DEDON |
|
X |
08208 |
DE |
DE03 |
X |
Dortmund |
DEDTM |
|
X |
08302 |
DE |
DE02 |
X |
Dranske |
DEDRA |
DE075 |
|
23175 |
DE |
DE01 |
X |
Drochtersen |
DEDRO |
DE116 |
|
03182 |
DE |
DE03 |
X |
Düsseldorf |
DEDUS |
|
X |
09201 |
DE |
DE03 |
X |
Duisburg |
DEDUI |
|
X |
08101 |
DE |
DE02 |
X |
Eckernförde |
DEECK |
|
X |
01602 |
DE |
DE01 |
X |
Eiderdam |
DEEDD |
DE118 |
|
01318 |
DE |
DE01 |
X |
Elbe (altri porti) |
DE116 |
|
X |
03182 |
DE |
DE01 |
X |
Emden |
DEEME |
|
X |
04105 |
DE |
DE03 |
X |
Emmelsum |
DEESU |
|
X |
07226 |
DE |
DE02 |
X |
Flensburg |
DEFLF |
|
X |
01201 |
DE |
DE02 |
X |
Flensburger Förde (altri porti) |
DE117 |
|
X |
01282 |
DE |
DE01 |
X |
Föhr I. |
DE017 |
|
X |
01303 |
DE |
DE01 |
X |
Friedrichstadt |
DEFRI |
|
X |
01304 |
DE |
DE03 |
X |
Fürst Leopold-Baldur, Zeche — zu Dorsten — |
DE102 |
|
X |
08213 |
DE |
DE03 |
X |
Gelsenkirchen |
DEGEK |
|
X |
08215 |
DE |
DE02 |
X |
Gelting |
DEGEL |
|
X |
01202 |
DE |
DE01 |
X |
Gieselaukanal and Eider (altri porti) |
DE118 |
|
X |
01381 |
DE |
DE02 |
X |
Glücksburg, Langballigau, Neukirchen |
DENEK |
DE117 |
|
01282 |
DE |
DE01 |
X |
Glückstadt |
DEGLU |
|
X |
01408 |
DE |
DE02 |
X |
Greifswald, Landkreis |
DEGRD |
|
X |
23372 |
DE |
DE01 |
X |
Hamburg |
DEHAM |
|
X |
02001 |
DE |
DE03 |
X |
Hanau |
DEHAU |
|
X |
12310 |
DE |
DE01 |
X |
Harburg |
DEHBU |
DEHAM |
|
02001 |
DE |
DE01 |
X |
Haren/Ems |
DEHRN |
|
X |
04409 |
DE |
DE02 |
X |
Heiligenhafen |
DEHHF |
|
X |
01704 |
DE |
DE01 |
X |
Helgoland I. |
DEHGL |
|
X |
01409 |
DE |
DE01 |
X |
Hochdonn |
DEHOD |
|
X |
01410 |
DE |
DE01 |
X |
Hörnum/Sylt |
DEHRM |
|
X |
01305 |
DE |
DE01 |
X |
Hohenhoern |
DEHHS |
|
X |
01412 |
DE |
DE03 |
X |
Homberg |
DEHOM |
|
X |
08106 |
DE |
DE01 |
X |
Husum |
DEHUS |
|
X |
01306 |
DE |
DE01 |
X |
Itzehoe |
DEITZ |
|
X |
01413 |
DE |
DE01 |
X |
Juist |
DEJUI |
|
X |
04108 |
DE |
DE02 |
X |
Kappeln |
DEKAP |
|
X |
01203 |
DE |
DE02 |
X |
Kiel |
DEKEL |
|
X |
01501 |
DE |
DE03 |
X |
Köln |
DECGN |
|
X |
09505 |
DE |
DE03 |
X |
Krefeld |
DEKRE |
|
X |
09302 |
DE |
DE01 |
X |
Langeoog, Insel |
DELGO |
|
X |
04220 |
DE |
DE02 |
X |
Lauterbach |
DELAU |
|
X |
23110 |
DE |
DE01 |
X |
Leer |
DELEE |
|
X |
04109 |
DE |
DE01 |
X |
List/Sylt |
DELIS |
|
X |
01307 |
DE |
DE01 |
X |
Lohesch |
DELOH |
|
X |
04414 |
DE |
DE02 |
X |
Lübeck |
DELBC |
|
X |
01801 |
DE |
DE03 |
X |
Lülsdorf |
DELLF |
|
X |
09507 |
DE |
DE03 |
X |
Minden |
DEMID |
|
X |
10110 |
DE |
DE03 |
X |
Mülheim an der Ruhr |
DEMUH |
|
X |
08231 |
DE |
DE02 |
X |
Mukran |
DEMUK |
DESAS |
|
23111 |
DE |
DE01 |
X |
Nessmersiel |
DENES |
|
X |
04113 |
DE |
DE01 |
X |
Neuharlingersiel |
DENHS |
|
X |
04223 |
DE |
DE03 |
X |
Neuss |
DENSS |
|
X |
09303 |
DE |
DE02 |
X |
Neustadt/Holstein |
DENHO |
|
X |
01705 |
DE |
DE01 |
X |
Norddeich |
DENOE |
|
X |
04114 |
DE |
DE01 |
X |
Nordenham |
DENHA |
|
X |
04224 |
DE |
DE01 |
X |
Norderney I. |
DENRD |
|
X |
04115 |
DE |
DE01 |
X |
Oldenburg/Oldenburg |
DEOLO |
|
X |
04225 |
DE |
DE03 |
X |
Orsoy |
DEORS |
|
X |
07212 |
DE |
DE02 |
X |
Orth/Fehmarn |
DEORT |
|
X |
01706 |
DE |
DE01 |
X |
Papenburg |
DEPAP |
|
X |
04417 |
DE |
DE03 |
X |
Peine |
DEPEI |
|
X |
05106 |
DE |
DE01 |
X |
Pellworm I. |
DEPEL |
|
X |
01309 |
DE |
DE02 |
X |
Petersdorf |
DEPTD |
DERSK |
|
23115 |
DE |
DE02 |
X |
Puttgarden |
DEPUT |
|
X |
01707 |
DE |
DE02 |
X |
Rendsburg |
DEREN |
|
X |
01607 |
DE |
DE03 |
X |
Rheinberg-Ossenberg |
DERBH |
|
X |
07217 |
DE |
DE02 |
X |
Rostock |
DERSK |
|
X |
23118 |
DE |
DE02 |
X |
Rügen (Inneres Gewässer) |
DE075 |
|
X |
23175 |
DE |
DE02 |
X |
Rügen (Östl. Stralsunder Fahrw.) |
DE055 |
|
X |
23180 |
DE |
DE03 |
X |
Salzgitter |
DESAR |
|
X |
05108 |
DE |
DE02 |
X |
Sassnitz |
DESAS |
|
X |
23120 |
DE |
DE01 |
X |
Schülpersiel |
DESPS |
|
X |
01422 |
DE |
DE01 |
X |
Schwarzenhütten, Hemmoor |
DEHMO |
|
X |
03126 |
DE |
DE03 |
X |
Schwedt |
DESDT |
|
X |
24217 |
DE |
DE03 |
X |
Sehnde |
DESNE |
|
X |
05215 |
DE |
DE01 |
X |
Spieckeroog I. |
DESPI |
|
X |
04230 |
DE |
DE03 |
X |
Spyck |
DE061 |
|
X |
07218 |
DE |
DE01 |
X |
Stade |
DESTA |
|
X |
03127 |
DE |
DE01 |
X |
Stadersand |
DESTS |
|
X |
03128 |
DE |
DE01 |
X |
Steenodde |
DESDD |
DEAMR |
|
01301 |
DE |
DE02 |
X |
Stralsund |
DESTL |
|
X |
23124 |
DE |
DE01 |
X |
Travemünde |
DETRV |
DELBC |
|
01801 |
DE |
DE03 |
X |
Uelzen |
DEUEL |
|
X |
03217 |
DE |
DE01 |
X |
Upschört |
DEUPS |
|
X |
04233 |
DE |
DE02 |
X |
Vitte/Hiddensee |
DE070 |
|
X |
23125 |
DE |
DE03 |
X |
Walsum |
DEWLS |
|
X |
08109 |
DE |
DE01 |
X |
Wangerooge I. |
DEAGE |
|
X |
04235 |
DE |
DE02 |
X |
Warnemünde |
DEWAR |
DERSK |
|
23126 |
DE |
DE01 |
X |
Wedel-Schulau |
DEWED |
|
X |
01424 |
DE |
DE03 |
X |
Wesel |
DEWES |
|
X |
07224 |
DE |
DE01 |
X |
Wilhelmshaven |
DEWVN |
|
X |
04236 |
DE |
DE01 |
X |
Wilster |
DEWIL |
|
X |
01426 |
DE |
DE01 |
X |
Wischhafen |
DEWIF |
|
X |
03131 |
DE |
DE02 |
X |
Wismar |
DEWIS |
|
X |
23213 |
DE |
DE02 |
X |
Wolgast |
DEWOL |
|
X |
23328 |
DE |
DE01 |
X |
Wyk/Föhr |
DEWYK |
DE017 |
|
01303 |
DE |
DE01 |
X |
DE — Impianti off-shore |
DE88P |
|
|
|
DE |
DE02 |
X |
DE — Impianti off-shore |
DE88P |
|
|
|
DE |
DE01 |
X |
Germania: Mare del Nord — Altri porti |
DE888 |
|
|
|
DE |
DE02 |
X |
Germania: Mar Baltico — Altri porti |
DE888 |
|
|
|
DE |
DE03 |
X |
Germania: Vie d’acqua interne — Altri porti |
DE888 |
|
|
|
DE |
DE09 |
X |
Germania (MCA sconosciuta) — Altri porti |
DE888 |
|
|
|
|
|
|
123 |
123 |
13 |
110 |
|
EE |
EE00 |
X |
Kunda |
EEKUN |
|
X |
|
EE |
EE00 |
X |
Miiduranna |
EEMID |
|
X |
|
EE |
EE00 |
X |
Pärnu |
EEPAR |
|
X |
|
EE |
EE00 |
X |
Tallinn (inclusa Vanasadam (Città vecchia), Muuga, Paljassaare, Paldiski Lõunasadam (Paldiski South)) |
EETLL |
|
X |
|
EE |
EE00 |
X |
Vene-Balti |
EEVEB |
|
X |
|
EE |
EE00 |
X |
EE — Impianti off-shore |
EE88P |
|
|
|
EE |
EE00 |
X |
Estonia — Altri porti |
EE888 |
|
|
|
|
|
|
5 |
5 |
|
5 |
|
IE |
IE00 |
X |
Arklow |
IEARK |
|
X |
00ARKL |
IE |
IE00 |
X |
Arklow Head Port |
IE009 |
|
X |
|
IE |
IE00 |
X |
Bantry Bay |
IEBYT |
|
X |
|
IE |
IE00 |
X |
Castletown Bere |
IECTB |
|
X |
|
IE |
IE00 |
X |
Cork |
IEORK |
|
X |
00CORK |
IE |
IE00 |
X |
Drogheda |
IEDRO |
|
X |
00DROG |
IE |
IE00 |
X |
Dublin |
IEDUB |
|
X |
00DUBL |
IE |
IE00 |
X |
Dun Laoghaire |
IEDLG |
|
X |
00DUNL |
IE |
IE00 |
X |
Dundalk |
IEDDK |
|
X |
00DUND |
IE |
IE00 |
X |
Foynes |
IEFOV |
|
X |
00FOYN |
IE |
IE00 |
X |
Galway |
IEGWY |
|
X |
00GALW |
IE |
IE00 |
X |
Greenore |
IEGRN |
|
X |
00GREE |
IE |
IE00 |
X |
Killybegs |
IEKBS |
|
X |
|
IE |
IE00 |
X |
Kilrush |
IEKLR |
|
X |
|
IE |
IE00 |
X |
Kinsale |
IEKLN |
|
X |
|
IE |
IE00 |
X |
Limerick |
IELMK |
|
X |
00LIME |
IE |
IE00 |
X |
New Ross |
IENRS |
|
X |
00NEWR |
IE |
IE00 |
X |
Rosslare Harbour |
IEROS |
|
X |
00ROSS |
IE |
IE00 |
X |
Sligo |
IESLI |
|
X |
00SLIG |
IE |
IE00 |
X |
Tralee |
IETRA |
|
X |
|
IE |
IE00 |
X |
Waterford |
IEWAT |
|
X |
00WATE |
IE |
IE00 |
X |
Wicklow |
IEWIC |
|
X |
00WICK |
IE |
IE00 |
X |
Youghal |
IEYOU |
|
X |
|
IE |
IE00 |
X |
IE — Impianti off-shore |
IE88P |
|
|
|
IE |
IE00 |
X |
Irlanda — Altri porti |
IE888 |
|
|
|
|
|
|
23 |
23 |
0 |
23 |
|
GR |
GR00 |
X |
Achladi (Αχλάδι Φθιώτιδας) |
GRACL |
GRSYS |
|
072 |
GR |
GR00 |
X |
Aegina (Αίγινα) |
GRAEG |
|
X |
025 |
GR |
GR00 |
X |
Aegio (Αίγιο) |
GRAEN |
|
X |
027 |
GR |
GR00 |
X |
Agia Marina Aiginas (Αγία Μαρίνα Αίγινας) |
GR868 |
|
X |
868 |
GR |
GR00 |
X |
Agia Marina Attikis (Αγία Μαρίνα Αττικής) |
GR883 |
|
X |
883 |
GR |
GR00 |
X |
Agia Marina Fthiotidas (Αγία Μαρίνα Φθιώτιδας) |
GRAGM |
|
X |
006 |
GR |
GR00 |
X |
Agia Pelagia (Αγία Πελαγία) |
GRAPE |
|
X |
019 |
GR |
GR00 |
X |
Agia Roumeli Chanion (Αγία Ρούμελη Χανίων) |
GR704 |
|
X |
704 |
GR |
GR00 |
X |
Agii Theodori (Άγιοι Θεόδωροι) |
GRAGT |
|
X |
008 |
GR |
GR00 |
X |
Agiokampos Larissas (Αγιόκαμπος Λάρισας) |
GR879 |
|
X |
879 |
GR |
GR00 |
X |
Agios Konstantinos (Άγιος Κωνσταντίνος) |
GRAKO |
|
X |
013 |
GR |
GR00 |
X |
Agios Kyrikos (Άγιος Κύρικος) |
GRAKI |
|
X |
011 |
GR |
GR00 |
X |
Agios Nikolaos Creta (Άγιος Νικόλαος Κρήτης) |
GRANI |
|
X |
015 |
GR |
GR00 |
X |
Agios Eystratios Lesvou (Άγιος Ευστράτιος Λέσβου) |
GR703 |
|
X |
703 |
GR |
GR00 |
X |
Agios Nikolaos Fokidas (Άγιος Νικόλαος Φωκίδας) |
GR876 |
|
X |
876 |
GR |
GR00 |
X |
Agistri Aiginas (Αγκίστρι Αίγινας) |
GR708 |
|
X |
708 |
GR |
GR00 |
X |
Aigiali Amorgou (Αιγιάλη Αμοργού) |
GR710 |
|
X |
710 |
GR |
GR00 |
X |
Aktio Vonitsas (Άκτιο Βόνιτσας) |
GR880 |
|
X |
880 |
GR |
GR00 |
X |
Alexandroupolis (Αλεξανδρούπολις) |
GRAXD |
|
X |
031 |
GR |
GR00 |
X |
Aliverio (Αλιβέριο) |
GRLVR |
|
X |
033 |
GR |
GR00 |
X |
Almyros Volou (Αλμυρός Βόλου) |
GRALM |
|
X |
|
GR |
GR00 |
X |
Alonissos (Αλόνησσος) |
GRALO |
|
X |
035 |
GR |
GR00 |
X |
Amfilochia (Αμφιλοχία) |
GRAMF |
|
X |
047 |
GR |
GR00 |
X |
Amoliani (Αμολιανή) |
GRAMI |
|
X |
043 |
GR |
GR00 |
X |
Amorgos (Αμοργός) |
GRAMO |
|
X |
045 |
GR |
GR00 |
X |
Anafi Kyklades (Ανάφη Κυκλάδες) |
GR716 |
|
X |
716 |
GR |
GR00 |
X |
Andros (Άνδρος) |
GRAND |
|
X |
055 |
GR |
GR00 |
X |
Antikyra (Αντίκυρα) |
GRATK |
|
X |
057 |
GR |
GR00 |
X |
Antiparos (Αντίπαρος) |
GRANP |
|
X |
059 |
GR |
GR00 |
X |
Antirio (Αντίριο) |
GRANT |
|
X |
060 |
GR |
GR00 |
X |
Araxos (Άραξος) |
GR870 |
|
X |
870 |
GR |
GR00 |
X |
Argostoli (Αργοστόλι) |
GREFL |
|
X |
185 |
GR |
GR00 |
X |
Arkitsa Fthiotidas (Αρκίτσα Φθιώτιδας) |
GR877 |
|
X |
877 |
GR |
GR00 |
X |
Aspropyrgos (Ασπρόπυργος) |
GRAPY |
GREEU |
|
|
GR |
GR00 |
X |
Astakos (Αστακός) |
GRAST |
|
X |
065 |
GR |
GR00 |
X |
Astypalea (Αστυπάλαια) |
GRJTY |
|
X |
069 |
GR |
GR00 |
X |
Bassiliki Leykados (Βασιλική Λευκάδας) |
GR722 |
|
X |
722 |
GR |
GR00 |
X |
Canea (Χανιά) |
GRCHQ |
GRSUD |
|
|
GR |
GR00 |
X |
Chalki Dodekanissou (Χάλκη Δωδεκανήσων) |
GR846 |
|
X |
846 |
GR |
GR00 |
X |
Chalkida (Χαλκίδα) |
GRCLK |
|
X |
515 |
GR |
GR00 |
X |
Chios (Χίος) |
GRJKH |
|
X |
521 |
GR |
GR00 |
X |
Chora Sfakion (Χώρα Σφακίων) |
GRCSF |
|
X |
525 |
GR |
GR00 |
X |
Corfu (Κέρκυρα) |
GRCFU |
|
X |
183 |
GR |
GR00 |
X |
Dafni Agiou Orous (Δάφνη Αγίου Όρους) |
GR728 |
|
X |
728 |
GR |
GR00 |
X |
Diafani Karpathou (Διαφανή Κάρπαθου) |
GR729 |
|
X |
729 |
GR |
GR00 |
X |
Donoussa Kyklades (Δονούσσα Κυκλάδες) |
GR733 |
|
X |
733 |
GR |
GR00 |
X |
Drapetsona (Δραπετσώνα) |
GRDPA |
GRPIR |
|
|
GR |
GR00 |
X |
Edipsos (Αιδηψός) |
GREDI |
|
X |
029 |
GR |
GR00 |
X |
Elafonissos Lakonias (Ελαφόνησος Λακωνίας) |
GR734 |
|
X |
734 |
GR |
GR00 |
X |
Eleftheres (Ελευθερές) |
GRELT |
|
X |
103 |
GR |
GR00 |
X |
Eleusina (Ελευσίνα) |
GREEU |
|
X |
105 |
GR |
GR00 |
X |
Eretria Evoias (Ερέτρεια Ευβοίας) |
GR882 |
|
X |
882 |
GR |
GR00 |
X |
Eydilos (Εύδηλος) |
GREYD |
|
X |
115 |
GR |
GR00 |
X |
Faneromeni Salaminas (Φανερωμένη Σαλαμίνας) |
GR891 |
|
X |
891 |
GR |
GR00 |
X |
Fiskardo Kefallinias (Φισκάρδο Κεφαλληνίας) |
GR842 |
|
X |
842 |
GR |
GR00 |
X |
Folegandros Kyklades (Φολέγανδρος Κυκλάδες) |
GR843 |
|
X |
843 |
GR |
GR00 |
X |
Fourni Samou (Φούρνοι Σάμου) |
GR844 |
|
X |
844 |
GR |
GR00 |
X |
Frikes Ithakis (Φρίκες Ιθάκης) |
GR845 |
|
X |
845 |
GR |
GR00 |
X |
Galatas Trizinias (Γαλατάς Τροιζηνίας) |
GR884 |
|
X |
884 |
GR |
GR00 |
X |
Gavrio (Γαύριο) |
GRGAV |
|
X |
085 |
GR |
GR00 |
X |
Gerakas Lakonias (Γέρακας Λακωνίας) |
GR857 |
|
X |
857 |
GR |
GR00 |
X |
Glossa Skopelou (Γλώσσα Σκοπέλου) |
GRGLO |
|
X |
091 |
GR |
GR00 |
X |
Glyfa Fthiotidas (Γλύφα Φθιώτιδας) |
GR878 |
|
X |
878 |
GR |
GR00 |
X |
Gythio (Γύθειο) |
GRGYT |
|
X |
093 |
GR |
GR00 |
X |
Heraklio (Ηράκλειο) |
GRHER |
|
X |
121 |
GR |
GR00 |
X |
Hydra (Υδρα) |
GRHYD |
|
X |
501 |
GR |
GR00 |
X |
Igoumenitsa (Ηγουμενίτσα) |
GRIGO |
|
X |
119 |
GR |
GR00 |
X |
Inousses (Οινούσες) |
GRINO |
|
X |
365 |
GR |
GR00 |
X |
Ios (Ιος) |
GRIOS |
|
X |
137 |
GR |
GR00 |
X |
Iraklia Kyklades (Ηρακλειά Κυκλάδες) |
GR738 |
|
X |
738 |
GR |
GR00 |
X |
Istmia (Ίσθμια) |
GRITM |
|
X |
139 |
GR |
GR00 |
X |
Itea (Ιτέα) |
GRITA |
|
X |
141 |
GR |
GR00 |
X |
Ithaki (Ιθάκη) |
GRITH |
|
X |
135 |
GR |
GR00 |
X |
Kalamata (Καλαμάτα) |
GRKLX |
|
X |
145 |
GR |
GR00 |
X |
Kalymnos (Κάλυμνος) |
GRKMI |
|
X |
151 |
GR |
GR00 |
X |
Karlovassi (Καρλόβασι) |
GRKAR |
|
X |
159 |
GR |
GR00 |
X |
Karpathos (Κάρπαθος) |
GRAOK |
|
X |
161 |
GR |
GR00 |
X |
Karra Chalkidikis (Καρρά Χαλκιδικής) |
GR854 |
|
X |
854 |
GR |
GR00 |
X |
Karystos (Κάρυστος) |
GRKST |
|
X |
163 |
GR |
GR00 |
X |
Kassos (Κάσσος) |
GRKSI |
|
X |
167 |
GR |
GR00 |
X |
Kastelli Kissamou (Καστέλλι Κισσάμου) |
GRKIS |
|
X |
171 |
GR |
GR00 |
X |
Katakolo (Κατάκολο) |
GRKAK |
|
X |
173 |
GR |
GR00 |
X |
Kavala (Καβάλα) |
GRKVA |
|
X |
143 |
GR |
GR00 |
X |
Kea (Κέα) |
GRKEA |
|
X |
177 |
GR |
GR00 |
X |
Keramoti (Κεραμωτή) |
GRKER |
|
X |
181 |
GR |
GR00 |
X |
Keratsini (Κερατσίνι) |
GRKTS |
GRPIR |
|
|
GR |
GR00 |
X |
Kiato (Κιάτο) |
GRKIO |
|
X |
189 |
GR |
GR00 |
X |
Kimolos (Κίμωλος) |
GRKMS |
|
X |
193 |
GR |
GR00 |
X |
Korinthos (Κόρινθος) |
GRCRG |
|
X |
203 |
GR |
GR00 |
X |
Kos (Κως) |
GRKGS |
|
X |
225 |
GR |
GR00 |
X |
Kosta Ermionidos (Κόστα Ερμιονίδας) |
GR881 |
|
X |
881 |
GR |
GR00 |
X |
Koufonissi Kyklades (Κουφονήσι Κυκλάδες) |
GR761 |
|
X |
761 |
GR |
GR00 |
X |
Kylini (Κυλήνη) |
GRKYL |
|
X |
217 |
GR |
GR00 |
X |
Kymi (Κύμη) |
GRKIM |
|
X |
219 |
GR |
GR00 |
X |
Kythnos (Κύθνος) |
GRKYT |
|
X |
099 |
GR |
GR00 |
X |
Larymna (Λάρυμνα) |
GRLRY |
|
X |
231 |
GR |
GR00 |
X |
Lavrio (Λαύριο) |
GRLAV |
|
X |
233 |
GR |
GR00 |
X |
Lefkimi (Λευκίμη Κερκύρας) |
GRLFK |
|
X |
214 |
GR |
GR00 |
X |
Leros (Λέρος) |
GRLRS |
|
X |
237 |
GR |
GR00 |
X |
Lipsi Dodekanissou (Λειψοί Δωδεκανήσων) |
GR766 |
|
X |
766 |
GR |
GR00 |
X |
Lixouri (Ληξούρι Κεφαλληνίας) |
GRLIX |
|
X |
245 |
GR |
GR00 |
X |
Loutro Chania (Λουτρό Χανίων) |
GR850 |
|
X |
850 |
GR |
GR00 |
X |
Marmari (Μαρμάρι) |
GRMRM |
|
X |
261 |
GR |
GR00 |
X |
Meganissi (Μεγανήσι) |
GRMGN |
|
X |
253 |
GR |
GR00 |
X |
Megara (Μέγαρα) |
GRMGR |
|
X |
267 |
GR |
GR00 |
X |
Megisti Kastelorizou (Μεγίστη Καστελόριζου) |
GR775 |
|
X |
775 |
GR |
GR00 |
X |
Menidi Etoloakarnanias (Μενίδι Αιτωλοακαρνανίας) |
GRMEN |
|
X |
277 |
GR |
GR00 |
X |
Messologi (Μεσολόγγι) |
GRMEL |
|
X |
281 |
GR |
GR00 |
X |
Methana (Μέθανα) |
GRMET |
|
X |
|
GR |
GR00 |
X |
Milos (Μήλος) |
GRMLO |
|
X |
287 |
GR |
GR00 |
X |
Moudros (Μούδρος Λήμνου) |
GRMDR |
|
X |
299 |
GR |
GR00 |
X |
Mykonos (Μύκονος) |
GRJMK |
|
X |
311 |
GR |
GR00 |
X |
Myrina (Μύρινα) |
GRMYR |
|
X |
315 |
GR |
GR00 |
X |
Mytilene (Μυτιλήνη) |
GRMJT |
|
X |
319 |
GR |
GR00 |
X |
Nafplio (Ναύπλιο) |
GRNAF |
|
X |
327 |
GR |
GR00 |
X |
Naxos (Νάξος) |
GRJNX |
|
X |
321 |
GR |
GR00 |
X |
Nea Karvali (Νέα Καρβάλη Καβάλας) |
GRNKV |
GRKVA |
|
|
GR |
GR00 |
X |
Nea Moudania (Νέα Μουδανιά Χαλκιδικής) |
GRNMA |
|
X |
345 |
GR |
GR00 |
X |
Nea Styra (Νέα Στύρα) |
GRNST |
|
X |
349 |
GR |
GR00 |
X |
Neapoli Lakonias (Νεάπολις Λακωνίας) |
GRNEA |
|
X |
329 |
GR |
GR00 |
X |
Nidri (Νυδρί) |
GRNID |
|
X |
359 |
GR |
GR00 |
X |
Nissyros (Νίσσυρος) |
GRNIS |
|
X |
355 |
GR |
GR00 |
X |
Orei (Ωρεοί) |
GRORE |
|
X |
529 |
GR |
GR00 |
X |
Oropos (Ωρωπός) |
GRORO |
|
X |
531 |
GR |
GR00 |
X |
Ouranoupoli Chalkidikis (Ουρανόπολις Χαλκιδικής) |
GR801 |
|
X |
801 |
GR |
GR00 |
X |
Paleochora Sfakion (Παλαιοχώρα Σφακίων) |
GRPSF |
|
X |
371 |
GR |
GR00 |
X |
Paloukia Salaminas (Παλούκια Σαλαμίνας) |
GR890 |
|
X |
890 |
GR |
GR00 |
X |
Paros (Πάρος) |
GRPAS |
|
X |
389 |
GR |
GR00 |
X |
Patmos (Πάτμος) |
GRPMS |
|
X |
391 |
GR |
GR00 |
X |
Patras (Πάτρα) |
GRGPA |
|
X |
393 |
GR |
GR00 |
X |
Paxi (Παξοί) |
GRPAX |
|
X |
385 |
GR |
GR00 |
X |
Perama (Πέραμα) |
GRPER |
GRPIR |
|
399 |
GR |
GR00 |
X |
Pessada Kefallinias (Πεσσάδα Κεφαλληνίας) |
GR887 |
|
X |
887 |
GR |
GR00 |
X |
Petra Lesvou (Πέτρα Λέσβου) |
GR812 |
|
X |
812 |
GR |
GR00 |
X |
Pireus (Πειραιάς) |
GRPIR |
|
X |
397 |
GR |
GR00 |
X |
Pissaetos Ithakis (Πισαετός Ιθάκης) |
GR852 |
|
X |
852 |
GR |
GR00 |
X |
Politika (Πολιτικά) |
GRPTK |
|
X |
414 |
GR |
GR00 |
X |
Poros Trizinias (Πόρος Τροιζηνίας) |
GRPTR |
|
X |
417 |
GR |
GR00 |
X |
Poros Kefallinias (Πόρος Κεφαλληνίας) |
GRPKE |
|
X |
419 |
GR |
GR00 |
X |
Porto Lagos (Πόρτο Λάγος) |
GRPTL |
|
X |
421 |
GR |
GR00 |
X |
Preveza (Πρέβεζα) |
GRPVK |
|
X |
423 |
GR |
GR00 |
X |
Psara (Ψαρά) |
GR804 |
|
X |
804 |
GR |
GR00 |
X |
Rafina (Ραφήνα) |
GRRAF |
|
X |
433 |
GR |
GR00 |
X |
Rethymno (Ρέθυμνο) |
GRRET |
|
X |
437 |
GR |
GR00 |
X |
Rhodes (Ρόδος) |
GRRHO |
|
X |
439 |
GR |
GR00 |
X |
Rio (Ρίο) |
GRRIO |
|
X |
|
GR |
GR00 |
X |
Sami (Σάμη) |
GRSMI |
|
X |
445 |
GR |
GR00 |
X |
Samothraki (Σαμοθράκη) |
GRSAM |
|
X |
447 |
GR |
GR00 |
X |
Schinoussa Kyklades (Σχοινούσα Κυκλάδες) |
GR836 |
|
X |
836 |
GR |
GR00 |
X |
Seriphos (Σέριφος) |
GRSER |
|
X |
451 |
GR |
GR00 |
X |
Shinari Zakyntou (Σχινάρι Ζακύνθου) |
GR892 |
|
X |
892 |
GR |
GR00 |
X |
Sifnos (Σίφνος) |
GRSIF |
|
X |
461 |
GR |
GR00 |
X |
Sikinos Kyklades (Σίκινος) |
GR829 |
|
X |
829 |
GR |
GR00 |
X |
Sitia (Σητεία) |
GRJSH |
|
X |
453 |
GR |
GR00 |
X |
Skaramagas (Σκαραμαγκάς) |
GRSKA |
GRPIR |
|
|
GR |
GR00 |
X |
Skiathos (Σκιάθος) |
GRJSI |
|
X |
465 |
GR |
GR00 |
X |
Skopelos (Σκόπελος) |
GRSKO |
|
X |
467 |
GR |
GR00 |
X |
Skyros (Σκύρος) |
GRSKU |
|
X |
469 |
GR |
GR00 |
X |
Souda Bay (Σούδα) |
GRSUD |
|
X |
470 |
GR |
GR00 |
X |
Sougia (Σούγια) |
GR873 |
|
X |
873 |
GR |
GR00 |
X |
Souvala Aiginas (Σουβάλα Αίγινας) |
GR832 |
|
X |
832 |
GR |
GR00 |
X |
Spetses (Σπέτσες) |
GRSPE |
|
X |
473 |
GR |
GR00 |
X |
Stratonio (Στρατώνιο Χαλκιδικής) |
GRSTI |
|
X |
479 |
GR |
GR00 |
X |
Stylida (Στυλίδα) |
GRSYS |
|
X |
481 |
GR |
GR00 |
X |
Symi (Σύμη) |
GRSYM |
|
X |
487 |
GR |
GR00 |
X |
Syros (Σύρος) |
GRJSY |
|
X |
489 |
GR |
GR00 |
X |
Thassos (Θάσος) |
GRTSO |
|
X |
123 |
GR |
GR00 |
X |
Thessaloniki (Θεσσαλονίκη) |
GRSKG |
|
X |
125 |
GR |
GR00 |
X |
Thira (Θήρα) |
GRJTR |
|
X |
127 |
GR |
GR00 |
X |
Tilos Dodekanissou (Τήλος Δωδεκανήσων) |
GR837 |
|
X |
837 |
GR |
GR00 |
X |
Tinos (Τήνος) |
GRTIN |
|
X |
493 |
GR |
GR00 |
X |
Trypiti Chalkidikis (Τρυπητή Χαλκιδικής) |
GR885 |
|
X |
885 |
GR |
GR00 |
X |
Vathy Samou (Βαθύ Σάμου) |
GRVTH |
|
X |
449 |
GR |
GR00 |
X |
Volos (Βόλος) |
GRVOL |
|
X |
079 |
GR |
GR00 |
X |
Yerakini (Γερακινή Χαλκιδικής) |
GRYER |
GRNMA |
|
|
GR |
GR00 |
X |
Zakynthos (Ζάκυνθος) |
GRZTH |
|
X |
117 |
GR |
GR00 |
X |
GR — Impianti off-shore |
GR88P |
|
|
|
GR |
GR00 |
X |
Grecia — Altri porti |
GR888 |
|
X |
|
|
|
|
176 |
176 |
9 |
167 |
|
ES |
ES02 |
X |
Alcudia |
ESALD |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Algeciras |
ESALG |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Alicante |
ESALC |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Almería |
ESLEI |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Arguineguin |
ESARI |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Arrecife de Lanzarote |
ESACE |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Avilés |
ESAVS |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Barcelona |
ESBCN |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Bilbao |
ESBIO |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Cabezuela |
ESCBZ |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Cádiz |
ESCAD |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Cala Sabina |
ESCBS |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Carboneras |
ESCRS |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Cartagena |
ESCAR |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Castellón |
ESCAS |
|
X |
|
ES |
XC00 |
X |
Ceuta |
XCCEU |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Escombreras |
ESESC |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Ferrol |
ESFER |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Gandía |
ESGAN |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Gijón |
ESGIJ |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Hierro |
ESHIE |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Huelva |
ESHUV |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Ibiza |
ESIBZ |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
La Coruña |
ESLCG |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
La Estaca |
ESLES |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Las Palmas |
ESLPA |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Los Cristianos |
ESLCR |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Mahón |
ESMAH |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Málaga |
ESAGP |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Marín-(Pontevedra) |
ESMPG |
|
X |
|
ES |
XL00 |
X |
Melilla |
XLMLN |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Motril |
ESMOT |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Palma de Mallorca |
ESPMI |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Pasajes |
ESPAS |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Puerto de Santa Maria |
ESPSM |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Puerto del Rosario |
ESFUE |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Rota |
ESROT |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Sagunto |
ESSAG |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
San Ciprián |
ESSCI |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
San Sebastian de la Gomera |
ESSSG |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Santa Cruz de la Palma |
ESSPC |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Santa Cruz de Tenerife |
ESSCT |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Santander |
ESSDR |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Sevilla |
ESSVQ |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Tarifa |
ESTRF |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Tarragona |
ESTAR |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Torrevieja |
ESTOR |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Valencia |
ESVLC |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Vigo |
ESVGO |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
Villagarcía (de Arosa) |
ESVIL |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Vinaroz |
ESVZR |
|
X |
|
ES |
ES02 |
X |
Zona Franca de Cadiz |
ESZFR |
|
X |
|
ES |
ES01 |
X |
ES — Impianti off-shore |
ES88P |
|
|
|
ES |
ES02 |
X |
ES — Impianti off-shore |
ES88P |
|
|
|
ES |
ES01 |
X |
Spagna: Atlantico (Nord del Portogallo) — Altri porti |
ES888 |
|
|
|
ES |
ES02 |
X |
Spagna: Mediterraneo — Altri porti |
ES888 |
|
|
|
ES |
ES09 |
X |
Spagna (MCA sconosciuta) — Altri porti |
ES888 |
|
|
|
|
|
|
52 |
52 |
0 |
52 |
|
FR |
FR02 |
X |
Ajaccio |
FRAJA |
|
X |
76 |
FR |
FR01 |
X |
Basse-Indre |
FRBAI |
FRNTE |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Bassens |
FRBAS |
FRBOD |
|
|
FR |
FR04 |
X |
Basse-Terre (Guadeloupe) |
GPBBR |
GP001 |
|
|
FR |
FR02 |
X |
Bastia |
FRBIA |
|
X |
73 |
FR |
FR01 |
X |
Bayonne |
FRBAY |
|
X |
57 |
FR |
FR01 |
X |
Bec d’Ambes |
FRBEC |
FRBOD |
|
|
FR |
FR02 |
X |
Berre |
FRBEE |
FRMRS |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Blaye |
FRBYE |
FRBOD |
|
|
FR |
FR02 |
X |
Bonifacio |
FRBON |
|
X |
78 |
FR |
FR01 |
X |
Bonsecours |
FRBSC |
FRURO |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Bordeaux |
FRBOD |
|
X |
56 |
FR |
FR01 |
X |
Boulogne-sur-Mer |
FRBOL |
|
X |
04 |
FR |
FR01 |
X |
Brest |
FRBES |
|
X |
29 |
FR |
FR01 |
X |
Caen |
FRCFR |
|
X |
13 |
FR |
FR01 |
X |
Calais |
FRCQF |
|
X |
03 |
FR |
FR02 |
X |
Calvi |
FRCLY |
|
X |
75 |
FR |
FR01 |
X |
Camaret |
FRCAM |
|
X |
32 |
FR |
FR02 |
X |
Cannes |
FRCEQ |
|
X |
68 |
FR |
FR01 |
X |
Carteret |
FRCRT |
|
X |
15 |
FR |
FR01 |
X |
Cherbourg |
FRCER |
|
X |
14 |
FR |
FR03 |
X |
Dégrad-des-Cannes (Guyane française) |
GFDDC |
|
X |
94 |
FR |
FR01 |
X |
Concarneau |
FRCOC |
|
X |
38 |
FR |
FR01 |
X |
Dieppe |
FRDPE |
|
X |
07 |
FR |
FR01 |
X |
Donges |
FRDON |
FRNTE |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Douarnenez |
FRDRZ |
|
X |
33 |
FR |
FR01 |
X |
Dunkerque |
FRDKK |
|
X |
1 |
FR |
FR02 |
X |
Étang-de-Berre |
FRETB |
FRMRS |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Fécamp |
FRFEC |
|
X |
08 |
FR |
FR04 |
X |
Fort-de-France (Martinique) |
MQFDF |
|
X |
93 |
FR |
FR02 |
X |
Fos-sur-Mer |
FRFOS |
FRMRS |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Gonfreville-l’Orcher |
FRGLO |
FRLEH |
|
|
FR |
FR04 |
X |
Guadeloupe (Guadeloupe) |
GP001 |
|
X |
90 |
FR |
FR01 |
X |
Granville |
FRGFR |
|
X |
16 |
FR |
FR01 |
X |
Gravelines |
FRGRV |
|
X |
02 |
FR |
FR01 |
X |
Harfleur |
FRHRF |
FRLEH |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Hennebont |
FRHET |
|
X |
40 |
FR |
FR01 |
X |
Honfleur |
FRHON |
|
X |
11 |
FR |
FR04 |
X |
Jarry (Guadeloupe) |
GPJAR |
GP001 |
|
|
FR |
FR03 |
X |
Kourou (Guyane française) |
GFQKR |
|
X |
96 |
FR |
FR02 |
X |
L’Île Rousse |
FRILR |
|
X |
74 |
FR |
FR02 |
X |
La Ciotat |
FRLCT |
|
X |
65 |
FR |
FR03 |
X |
Larivot (Guyane française) |
GFLVT |
|
X |
91 |
FR |
FR01 |
X |
La Pallice |
FRLPE |
FRLRH |
|
|
FR |
FR01 |
X |
La Rochelle |
FRLRH |
|
X |
49 |
FR |
FR01 |
X |
Landerneau |
FRLDN |
|
X |
30 |
FR |
FR01 |
X |
Lannion |
FRLAI |
|
X |
26 |
FR |
FR02 |
X |
Lavéra |
FRLAV |
FRMRS |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Le Fret (Crozon) |
FRLFR |
|
X |
31 |
FR |
FR01 |
X |
Le Guildo (Créhen) |
FRLGU |
|
X |
20 |
FR |
FR01 |
X |
Le Havre |
FRLEH |
|
X |
09 |
FR |
FR01 |
X |
Le Légué (Saint-Brieuc) |
FRSBK |
|
X |
22 |
FR |
FR01 |
X |
Le Tréport |
FRLTR |
|
X |
06 |
FR |
FR01 |
X |
Le Verdon |
FRLVE |
FRBOD |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Les Sables-d’Olonne |
FRLSO |
|
X |
47 |
FR |
FR01 |
X |
Lézardrieux |
FRLEZ |
|
X |
19 |
FR |
FR01 |
X |
Lorient |
FRLRT |
|
X |
39 |
FR |
FR02 |
X |
Marseille |
FRMRS |
|
X |
64 |
FR |
FR01 |
X |
Montoir de Bretagne |
FRMTX |
FRNTE |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Morlaix |
FRMXN |
|
X |
27 |
FR |
FR01 |
X |
Mortagne-sur-Gironde |
FRMSG |
|
X |
54 |
FR |
FR01 |
X |
Nantes Saint-Nazaire |
FRNTE |
|
X |
44 |
FR |
FR02 |
X |
Nice-Villefranche |
FRNCE |
|
X |
70 |
FR |
FR01 |
X |
Paimbœuf |
FRPBF |
FRNTE |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Paimpol |
FRPAI |
|
X |
23 |
FR |
FR01 |
X |
Pauillac-Port |
FRPAP |
FRBOD |
|
|
FR |
FR04 |
X |
Pointe-à-Pitre (Guadeloupe) |
GPPTP |
GP001 |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Petit-Couronne |
FRPET |
FRURO |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Pontrieux |
FRPOX |
|
X |
24 |
FR |
FR02 |
X |
Port-de-Bouc |
FRPDB |
FRMRS |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Port Jérôme |
FRPJE |
FRURO |
|
|
FR |
FR05 |
X |
Port Réunion (ex Pointe-des-Galets) (Réunion) |
REPDG |
|
X |
97 |
FR |
FR02 |
X |
Port Vendres |
FRPOV |
|
X |
61 |
FR |
FR01 |
X |
Port-Joinville (Île d’Yeu) |
FRPRJ |
|
X |
46 |
FR |
FR02 |
X |
Port-la-Nouvelle |
FRNOU |
|
X |
62 |
FR |
FR02 |
X |
Porto Vecchio |
FRPVO |
|
X |
79 |
FR |
FR02 |
X |
Propriano |
FRPRP |
|
X |
77 |
FR |
FR01 |
X |
Quimper |
FRUIP |
|
X |
37 |
FR |
FR01 |
X |
Redon |
FRRDN |
|
X |
42 |
FR |
FR01 |
X |
Rochefort |
FRRCO |
|
X |
51 |
FR |
FR01 |
X |
Roscoff |
FRROS |
|
X |
28 |
FR |
FR01 |
X |
Rouen |
FRURO |
|
X |
10 |
FR |
FR01 |
X |
Royan |
FRRYN |
|
X |
53 |
FR |
FR03 |
X |
Saint-Laurent-du-Maroni (Guyane française) |
GFSLM |
|
X |
95 |
FR |
FR02 |
X |
Sète |
FRSET |
|
X |
63 |
FR |
FR02 |
X |
Saint-Louis (Rhône) |
FRPSL |
FRMRS |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Saint-Malo |
FRSML |
|
X |
17 |
FR |
FR01 |
X |
Saint-Nazaire |
FRSNR |
FRNTE |
|
|
FR |
FR02 |
X |
Saint-Raphaël |
FRSRL |
|
X |
67 |
FR |
FR01 |
X |
Saint-Valéry-sur-Somme |
FRSVS |
|
X |
05 |
FR |
FR01 |
X |
Saint-Wandrille |
FRSWD |
FRURO |
|
|
FR |
FR01 |
X |
Tonnay Charente |
FRTON |
|
X |
52 |
FR |
FR02 |
X |
Toulon |
FRTLN |
|
X |
66 |
FR |
FR01 |
X |
Tréguier |
FRTRE |
|
X |
25 |
FR |
FR01 |
X |
Vannes |
FRVNE |
|
X |
41 |
FR |
FR01 |
X |
FR — Impianti off-shore |
FR88P |
|
|
|
FR |
FR02 |
X |
FR — Impianti off-shore |
FR88P |
|
|
|
FR |
FR01 |
X |
Francia: Atlantico/Mare del Nord — Altri porti |
FR888 |
|
|
|
FR |
FR02 |
X |
Francia: Mediterraneo — Altri porti |
FR888 |
|
|
|
FR |
FR03 |
X |
Francia: France Guyane française |
GF888 |
|
|
|
FR |
FR04 |
X |
Francia: France Guadeloupe |
GP888 |
|
|
|
FR |
FR04 |
X |
Francia: France Martinique |
MQ888 |
|
|
|
FR |
FR05 |
X |
Francia: France Réunion |
RE888 |
|
|
|
FR |
FR09 |
X |
Francia (MCA sconosciuta) — Altri porti |
FR888 |
|
|
|
|
|
|
95 |
95 |
26 |
69 |
|
IT |
IT00 |
X |
Alghero |
ITAHO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Alicudi |
ITALI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Amalfi |
ITAMA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Ancona |
ITAOI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Anzio |
ITANZ |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Arbatax |
ITATX |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Augusta |
ITAUG |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Bari |
ITBRI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Barletta |
ITBLT |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Brindisi |
ITBDS |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Cagliari |
ITCAG |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Calasetta |
ITCLS |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Capraia |
ITCPA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Capri |
ITPRJ |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Carloforte |
ITCLF |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Casamicciola |
ITCML |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Castellammare del Golfo |
ITCTR |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Castellammare di Stabia |
ITCAS |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Catania |
ITCTA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Cavo |
ITCVX |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Chioggia |
ITCHI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Civitavecchia |
ITCVV |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Crotone |
ITCRV |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Falconara Marittima |
ITFAL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Favignana |
ITFAV |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Filicudi Porto |
ITFPO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Fiumicino |
ITFCO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Formia |
ITFOM |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Gaeta |
ITGAE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Gallipoli |
ITGAL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Gela |
ITGEA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Genova |
ITGOA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Giannutri |
ITGII |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Giardini |
ITGIA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Gioia Tauro |
ITGIT |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Golfo Aranci |
ITGAI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Gorgona |
ITGOR |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Grado |
ITGRD |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Isola del Giglio |
ITIDG |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
La Maddalena |
ITMDA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
La Spezia |
ITSPE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Lampedusa |
ITLMP |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Levanzo |
ITLEV |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Licata |
ITLIC |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Linosa |
ITLIU |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Lipari |
ITLIP |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Livorno |
ITLIV |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Manfredonia |
ITMFR |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Marettimo |
ITMMO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Marina di Carrara |
ITMDC |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Marsala |
ITMRA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Mazara del Vallo |
ITMAZ |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Messina |
ITMSN |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Milazzo |
ITMLZ |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Molfetta |
ITMOL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Monfalcone |
ITMNF |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Monopoli |
ITMNP |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Napoli |
ITNAP |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Olbia |
ITOLB |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Oneglia |
ITONE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Oristano |
ITQOS |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Ortona |
ITOTN |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Otranto |
ITOTO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Palau |
ITPAU |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Palermo |
ITPMO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Panarea |
ITPAN |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Pantelleria |
ITPNL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Pesaro |
ITPES |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Pescara |
ITPSR |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Peschici |
ITPCH |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Pianosa |
ITPIA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Piombino |
ITPIO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Ponte Fornaci |
ITPFO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Ponza |
ITPNZ |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Portiglioni |
ITPGL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Azzurro |
ITPAZ |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto d’Ischia |
ITPDI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Empedocle |
ITPEM |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Foxi |
ITPFX |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Garibaldi |
ITPGA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Lignano |
ITPLI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Maurizio |
ITPMZ |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Nogaro |
ITPNG |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Santo Stefano |
ITPSS |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Porto Torres |
ITPTO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Portoferraio |
ITPFE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Portofino |
ITPTF |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Portovesme |
ITPVE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Positano |
ITPOS |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Pozzallo |
ITPZL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Pozzuoli |
ITPOZ |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Procida |
ITPRO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Ravenna |
ITRAN |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Reggio di Calabria |
ITREG |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Rimini |
ITRMI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Rio Marina |
ITRMA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Riposto |
ITRPT |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Rodi Garganico |
ITRGG |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Salerno |
ITSAL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Salina |
ITSLA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
San Benedetto del Tronto |
ITSDB |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Sanremo |
ITSRE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Santa Margherita Ligure |
ITSML |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Santa Panagia |
ITSPA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Santa Teresa di Gallura |
ITSTE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Sant’Antioco |
ITSAT |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
San Vito Lo Capo |
ITSVC |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Savona — Vado |
ITSVN |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Siracusa |
ITSIR |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Sorrento |
ITRRO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Stromboli |
ITSTR |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Talamone |
ITTAL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Taranto |
ITTAR |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Termini Imerese |
ITTRI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Termoli |
ITTMI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Terracina |
ITTRC |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Torre Annunziata |
ITTOA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Torregrande |
ITTGR |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Torviscosa |
ITTVC |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Trani |
ITTNI |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Trapani |
ITTPS |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Tremiti |
ITTMT |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Trieste |
ITTRS |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Ustica |
ITUST |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Vada |
ITVDA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Vasto |
ITVSO |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Venezia |
ITVCE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Ventotene |
ITVTT |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Viareggio |
ITVIA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Vibo Valentia |
ITVVA |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Vieste |
ITVIE |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
Vulcano Porto |
ITVUL |
|
X |
|
IT |
IT00 |
X |
IT — Impianti off-shore |
IT88P |
|
|
|
IT |
IT00 |
X |
Italia — Altri porti |
IT888 |
|
|
|
|
|
|
132 |
132 |
0 |
132 |
|
CY |
CY00 |
X |
Larnaca (Λάρνακα) |
CYLCA |
|
X |
|
CY |
CY00 |
X |
Larnaca Oil Terminal (Σταθμός Πετρελαιοειδών Λάρνακας) |
CY01M |
|
X |
|
CY |
CY00 |
X |
Latsi (Λατσί) |
CYLAT |
|
|
|
CY |
CY00 |
X |
Lemesos (Λεμεσός) |
CYLMS |
|
X |
|
CY |
CY00 |
X |
Moni Anchorage (Μονή) |
CYMOI |
|
X |
|
CY |
CY00 |
X |
Pafos (Πάφος) |
CYPFO |
|
|
|
CY |
CY00 |
X |
Vasilico (Βασιλικό) |
CYVAS |
|
X |
|
CY |
CY00 |
X |
Zygi (Ζύγι) |
CYZYY |
|
|
|
CY |
CY00 |
X |
CY — Impianti off-shore |
CY88P |
|
|
|
CY |
CY00 |
X |
Cipro — Altri porti |
CY888 |
|
|
|
|
|
|
8 |
8 |
0 |
5 |
|
LV |
LV00 |
X |
Liepāja |
LVLPX |
|
X |
|
LV |
LV00 |
X |
Rīga |
LVRIX |
|
X |
|
LV |
LV00 |
X |
Ventspils |
LVVNT |
|
X |
|
LV |
LV00 |
X |
LV — Impianti off-shore |
LV88P |
|
|
|
LV |
LV00 |
X |
Lettonia — Altri porti |
LV888 |
|
|
|
|
|
|
3 |
3 |
|
3 |
|
LT |
LT00 |
X |
Būtingė |
LTBOT |
|
X |
|
LT |
LT00 |
X |
Klaipėda |
LTKLJ |
|
X |
|
LT |
LT00 |
X |
LT — Impianti off-shore |
LT88P |
|
|
|
LT |
LT00 |
X |
Lituania — Altri porti |
LT888 |
|
|
|
|
|
|
2 |
2 |
|
2 |
|
MT |
MT00 |
X |
Marsaxlokk |
MTMAR |
|
X |
|
MT |
MT00 |
X |
Malta (La Valletta) |
MTMLA |
|
X |
|
MT |
MT00 |
X |
MT — Impianti off-shore |
MT88P |
|
|
|
MT |
MT00 |
X |
Malta — Altri porti |
MT888 |
|
|
|
|
|
|
2 |
2 |
|
2 |
|
NL |
NL00 |
X |
Alblasserdam |
NLABL |
|
X |
0482 |
NL |
NL00 |
X |
Ameland |
NLAML |
|
X |
0060 |
NL |
NL00 |
X |
Amsterdam |
NLAMS |
|
X |
0363 |
NL |
NL00 |
X |
Appingedam |
NLAPP |
|
X |
0003 |
NL |
NL00 |
X |
Bergambacht |
NLBGB |
|
X |
0491 |
NL |
NL00 |
X |
Bergen |
NLBEG |
|
X |
0893 |
NL |
NL00 |
X |
Bergen op Zoom |
NLBZM |
|
X |
0748 |
NL |
NL00 |
X |
Beverwijk |
NLBEV |
|
X |
0375 |
NL |
NL00 |
X |
Binnenmaas |
NLBNM |
|
X |
0585 |
NL |
NL00 |
X |
Born |
NLBON |
|
X |
0897 |
NL |
NL00 |
X |
Borsele |
NLBOR |
|
X |
0654 |
NL |
NL00 |
X |
Brakel |
NLBRK |
|
X |
0212 |
NL |
NL00 |
X |
Breda |
NLBRD |
|
X |
0758 |
NL |
NL00 |
X |
Breskens |
NLBRS |
|
X |
0692 |
NL |
NL00 |
X |
Budel |
NLBUD |
|
X |
0759 |
NL |
NL00 |
X |
Capelle aan den IJssel |
NLCPI |
|
X |
0502 |
NL |
NL00 |
X |
Cuijk |
NLCUY |
|
X |
1684 |
NL |
NL00 |
X |
Delfzijl/Eemshaven |
NLDZL |
|
X |
0010 |
NL |
NL00 |
X |
Den Haag (’s-Gravenhage) |
NLHAG |
NLSCI |
|
|
NL |
NL00 |
X |
Den Helder |
NLDHR |
|
X |
0400 |
NL |
NL00 |
X |
Deventer |
NLDEV |
|
X |
0150 |
NL |
NL00 |
X |
Dinteloord en Prinsenland |
NLDIN |
|
X |
0851 |
NL |
NL00 |
X |
Dordrecht |
NLDOR |
|
X |
0505 |
NL |
NL00 |
X |
Druten |
NLDRU |
|
X |
0225 |
NL |
NL00 |
X |
Duiven |
NLDUI |
|
X |
1676 |
NL |
NL00 |
X |
Echteld |
NLECD |
|
X |
0227 |
NL |
NL00 |
X |
Eemshaven |
NLEEM |
NLDZL |
|
|
NL |
NL00 |
X |
Europoort |
NLEUR |
NLRTM |
|
|
NL |
NL00 |
X |
Fijnaart en Heijninge |
NLFFJ |
|
X |
0878 |
NL |
NL00 |
X |
Franekeradeel |
NLFRK |
|
X |
0070 |
NL |
NL00 |
X |
Gennep |
NLGEN |
|
X |
0907 |
NL |
NL00 |
X |
Goerdereede |
NLGDR |
|
X |
0511 |
NL |
NL00 |
X |
Gorinchem |
NLGOR |
|
X |
0512 |
NL |
NL00 |
X |
Gouda |
NLGOU |
|
X |
0513 |
NL |
NL00 |
X |
Groningen |
NLGRQ |
|
X |
0014 |
NL |
NL00 |
X |
Haarlem |
NLHAA |
|
X |
0392 |
NL |
NL00 |
X |
Hardinxveld-Giessendam |
NLHRX |
|
X |
0523 |
NL |
NL00 |
X |
Harlingen |
NLHAR |
|
X |
0072 |
NL |
NL00 |
X |
Hasselt |
NLHAS |
|
X |
0161 |
NL |
NL00 |
X |
Hendrik-Ido-Ambacht |
NLHIA |
|
X |
0531 |
NL |
NL00 |
X |
Hengelo |
NLHGL |
|
X |
0164 |
NL |
NL00 |
X |
Hontenisse |
NLHTN |
|
X |
0675 |
NL |
NL00 |
X |
Hooge en Laage Zwaluwe |
NLHOZ |
NLMOE |
|
|
NL |
NL00 |
X |
IJmuiden |
NLIJM |
NLVEL |
|
|
NL |
NL00 |
X |
Kampen |
NLKAM |
|
X |
0166 |
NL |
NL00 |
X |
Kessel |
NLKSL |
|
X |
0929 |
NL |
NL00 |
X |
Klundert |
NLKLU |
NLMOE |
|
|
NL |
NL00 |
X |
Krimpen aan den IJssel |
NLKRP |
|
X |
0542 |
NL |
NL00 |
X |
Lelystad |
NLLEY |
|
X |
0995 |
NL |
NL00 |
X |
Lemsterland |
NLLEM |
|
X |
0082 |
NL |
NL00 |
X |
Lienden |
NLLIE |
|
X |
0261 |
NL |
NL00 |
X |
Lith |
NLLIT |
|
X |
0808 |
NL |
NL00 |
X |
Lochem |
NLLCH |
|
X |
0262 |
NL |
NL00 |
X |
Maarssen |
NLMSS |
|
X |
0333 |
NL |
NL00 |
X |
Maasbracht |
NLMSB |
|
X |
0933 |
NL |
NL00 |
X |
Maassluis |
NLMSL |
|
X |
0556 |
NL |
NL00 |
X |
Maastricht |
NLMST |
|
X |
0935 |
NL |
NL00 |
X |
Meerlo-Wansum |
NLMEW |
|
X |
0993 |
NL |
NL00 |
X |
Meppel |
NLMEP |
|
X |
0119 |
NL |
NL00 |
X |
Middelburg |
NLMID |
|
X |
0687 |
NL |
NL00 |
X |
Middelharnis |
NLMIH |
|
X |
0559 |
NL |
NL00 |
X |
Mierlo |
NLMIE |
|
X |
0814 |
NL |
NL00 |
X |
Moerdijk |
NLMOE |
|
X |
0878 |
NL |
NL00 |
X |
Nieuw-Lekkerland |
NLNLK |
|
X |
0571 |
NL |
NL00 |
X |
Nijkerk |
NLNKK |
|
X |
0267 |
NL |
NL00 |
X |
Nijmegen |
NLNIJ |
|
X |
0268 |
NL |
NL00 |
X |
Oosterhout |
NLOOS |
|
X |
0826 |
NL |
NL00 |
X |
Oss |
NLOSS |
|
X |
0828 |
NL |
NL00 |
X |
Oud en Nieuw Gastel |
NLOUG |
|
X |
1655 |
NL |
NL00 |
X |
Ouderkerk |
NLOAI |
|
X |
0644 |
NL |
NL00 |
X |
Papendrecht |
NLPAP |
|
X |
0590 |
NL |
NL00 |
X |
Raamsdonk |
NLRAA |
|
X |
0779 |
NL |
NL00 |
X |
Reimerswaal |
NLREW |
|
X |
0703 |
NL |
NL00 |
X |
Renkum |
NLRNK |
|
X |
0274 |
NL |
NL00 |
X |
Rheden |
NLRHD |
|
X |
0275 |
NL |
NL00 |
X |
Rhenen |
NLRHE |
|
X |
0340 |
NL |
NL00 |
X |
Ridderkerk |
NLRID |
|
X |
0597 |
NL |
NL00 |
X |
Roermond |
NLOMD |
|
X |
0957 |
NL |
NL00 |
X |
Rotterdam |
NLRTM |
|
X |
0599 |
NL |
NL00 |
X |
Rozenburg |
NLROZ |
|
X |
0600 |
NL |
NL00 |
X |
Sas van Gent |
NLSVG |
|
X |
0704 |
NL |
NL00 |
X |
Scheveningen |
NLSCE |
|
X |
0518 |
NL |
NL00 |
X |
Schiedam |
NLSCI |
|
X |
0606 |
NL |
NL00 |
X |
’s-Gravendeel |
NLGRA |
|
X |
0517 |
NL |
NL00 |
X |
’s-Hertogenbosch |
NLHTB |
|
X |
0796 |
NL |
NL00 |
X |
Smallingerland |
NLSML |
|
X |
0090 |
NL |
NL00 |
X |
Sneek |
NLSNK |
|
X |
0091 |
NL |
NL00 |
X |
Stein |
NLSTI |
|
X |
0791 |
NL |
NL00 |
X |
Swalmen |
NLSWM |
|
X |
0975 |
NL |
NL00 |
X |
Tegelen |
NLTEG |
|
X |
0976 |
NL |
NL00 |
X |
Terneuzen |
NLTNZ |
|
X |
0715 |
NL |
NL00 |
X |
Texel |
NLTEX |
|
X |
0448 |
NL |
NL00 |
X |
Tiel |
NLTIE |
|
X |
0281 |
NL |
NL00 |
X |
Utrecht |
NLUTC |
|
X |
0344 |
NL |
NL00 |
X |
Velsen/IJmuiden |
NLVEL |
|
X |
0453 |
NL |
NL00 |
X |
Venlo |
NLVEN |
|
X |
0983 |
NL |
NL00 |
X |
Vierlingsbeek |
NLVIE |
|
X |
0756 |
NL |
NL00 |
X |
Vlaardingen |
NLVLA |
|
X |
0622 |
NL |
NL00 |
X |
Vlieland |
NLVLL |
|
X |
0096 |
NL |
NL00 |
X |
Vlissingen |
NLVLI |
|
X |
0718 |
NL |
NL00 |
X |
Waalwijk |
NLWLK |
|
X |
0867 |
NL |
NL00 |
X |
Wageningen |
NLWGW |
|
X |
0289 |
NL |
NL00 |
X |
Werkendam |
NLWKD |
|
X |
0870 |
NL |
NL00 |
X |
Zaanstad |
NLZAA |
|
X |
0479 |
NL |
NL00 |
X |
Zutphen |
NLZUT |
|
X |
0301 |
NL |
NL00 |
X |
Zwijndrecht |
NLZWI |
|
X |
0642 |
NL |
NL00 |
X |
Zwolle |
NLZWO |
|
X |
0193 |
NL |
NL00 |
X |
NL — Impianti off-shore |
NL88P |
|
|
|
NL |
NL00 |
X |
Paesi Bassi — Altri porti |
NL888 |
|
|
|
|
|
|
107 |
107 |
6 |
101 |
|
PL |
PL00 |
X |
Darlowo (Darłowo) |
PLDAR |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Elblag (Elbląg) |
PLELB |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Gdańsk |
PLGDN |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Gdynia |
PLGDY |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Kolobrzeg (Kołobrzeg) |
PLKOL |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Nowe Warpno |
PLNWA |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Police |
PLPLC |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Stepnica |
PLSPA |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Swinoujscie (Świnoujście) |
PLSWI |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Szczecin |
PLSZZ |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Trzebiez (Trzebież) |
PL001 |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Ustka |
PLUST |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
Wladyslawowo (Władysławowo) |
PLWLA |
|
X |
|
PL |
PL00 |
X |
PL — Impianti off-shore |
PL88P |
|
|
|
PL |
PL00 |
X |
Polonia — Altri porti |
PL888 |
|
|
|
|
|
|
13 |
13 |
0 |
13 |
|
PT |
PT00 |
X |
Angra do Heroísmo (ilha Terceira, Açores) |
PTADH |
|
X |
60 |
PT |
PT00 |
X |
Aveiro |
PTAVE |
|
X |
09 |
PT |
PT00 |
X |
Cais do Pico (ilha do Pico, Açores) |
PTCDP |
|
X |
80 |
PT |
PT00 |
X |
Calheta (ilha de S. Jorge, Açores) |
PTCAL |
|
X |
67 |
PT |
PT00 |
X |
Cascais |
PTCAS |
|
X |
16 |
PT |
PT00 |
X |
Douro (Oporto) |
PTOPO |
|
X |
08 |
PT |
PT00 |
X |
Faro |
PTFAO |
|
X |
27 |
PT |
PT00 |
X |
Figueira da Foz |
PTFDF |
|
X |
10 |
PT |
PT00 |
X |
Funchal (Madeira) |
PTFNC |
|
X |
90 |
PT |
PT00 |
X |
Horta (ilha das Flores, Açores) |
PTHOR |
|
X |
75 |
PT |
PT00 |
X |
Lagos |
PTLOS |
|
X |
|
PT |
PT00 |
X |
Lajes das Flores (ilha das Flores, Açores) |
PTLAJ |
|
X |
|
PT |
PT00 |
X |
Lajes da Picola (ilha da Pico, Açores) |
PTLDP |
|
X |
|
PT |
PT00 |
X |
Leixões |
PTLEI |
|
X |
07 |
PT |
PT00 |
X |
Lisboa |
PTLIS |
|
X |
14 |
PT |
PT00 |
X |
Madalena (ilha do Pico, Açores) |
PTMAD |
|
X |
82 |
PT |
PT00 |
X |
Ponta Delgada (ilha de S. Miguel, Açores) |
PTPDL |
|
X |
55 |
PT |
PT00 |
X |
Portimão |
PTPRM |
|
X |
25 |
PT |
PT00 |
X |
Porto Santo (ilha de Porto Santo, Madeira) |
PTPXO |
|
X |
91 |
PT |
PT00 |
X |
Praia da Graciosa (ilha da Graciosa, Açores) |
PTPRG |
|
X |
71 |
PT |
PT00 |
X |
Praia da Vitória (ilha Terceira, Açores) |
PTPRV |
|
X |
61 |
PT |
PT00 |
X |
Santa Cruz da Graciosa (ilha da Graciosa, Açores) |
PTSCG |
|
X |
|
PT |
PT00 |
X |
Santa Cruz das Flores (ilha das Flores, Açores) |
PTSCF |
|
X |
|
PT |
PT00 |
X |
Setúbal |
PTSET |
|
X |
20 |
PT |
PT00 |
X |
Sines |
PTSIN |
|
X |
22 |
PT |
PT00 |
X |
Velas (ilha de S. Jorge, Açores) |
PTVEL |
|
X |
65 |
PT |
PT00 |
X |
Viana do Castelo |
PTVDC |
|
X |
03 |
PT |
PT00 |
X |
Vila do Porto (ilha de Santa Maria, Açores) |
PTVDP |
|
X |
|
PT |
PT00 |
X |
Vila Nova do Corvo (ilha do Corvo, Açores) |
PTVNC |
|
X |
|
PT |
PT00 |
X |
Vila Real de Santo António |
PTVRL |
|
X |
32 |
PT |
PT00 |
X |
Zona Franca da Madeira |
PTZFM |
|
X |
|
PT |
PT00 |
X |
PT — Impianti off-shore |
PT88P |
|
|
|
PT |
PT00 |
X |
Portogallo — Altri porti |
PT888 |
|
|
|
|
|
|
31 |
31 |
0 |
31 |
|
RO |
RO00 |
X |
Agigea |
ROAGI |
ROCND |
|
|
RO |
RO00 |
X |
Basarabi |
ROBAB |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Brăila |
ROBRA |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Cernavodă |
ROCEV |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Constanța |
ROCND |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Galați |
ROGAL |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Mangalia |
ROMAG |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Medgidia |
ROMED |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Midia |
ROMID |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Sulina |
ROSUL |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
Tulcea |
ROTCE |
|
X |
|
RO |
RO00 |
X |
RO Impianti off-shore |
RO88P |
|
|
|
RO |
RO00 |
X |
Romania — Altri porti |
RO888 |
|
|
|
|
|
|
11 |
11 |
1 |
10 |
|
SI |
SI00 |
X |
Izola |
SIIZO |
|
X |
|
SI |
SI00 |
X |
Koper |
SIKOP |
|
X |
|
SI |
SI00 |
X |
Piran |
SIPIR |
|
X |
|
SI |
SI00 |
X |
Portorož |
SIPOW |
|
X |
|
SI |
SI00 |
X |
SI — Impianti off-shore |
SI88P |
|
|
|
SI |
SI00 |
X |
Slovenia — Altri porti |
SI888 |
|
|
|
|
|
|
4 |
4 |
0 |
4 |
|
FI |
FI00 |
X |
Brändö |
FIBRA |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Dragsfjärd |
FIDRA |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Eckerö |
FIECK |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Enonkoski |
FIENK |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Espoo |
FIESP |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Eurajoki |
FIEJO |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Färjsund |
FIFAR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Föglö |
FIFOG |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Förby |
FIFOR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Godby |
FIGDB |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Hamina |
FIHMN |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Hanko |
FIHKO |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Haukipudas |
FIHAU |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Helsinki |
FIHEL |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Houtskär |
FIHOU |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Iisalmi |
FIIIS |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Imatra |
FIIMA |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Iniö |
FIINI |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Inkoo |
FIINK |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Inland Ports |
FI001 |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Isnäs |
FIISN |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Joensuu |
FIJOE |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Joutseno |
FIJOU |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Kalajoki |
FIKJO |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kantvik |
FIKNT |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kaskinen |
FIKAS |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kemi |
FIKEM |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kemiö |
FIKIM |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kitee |
FIKTQ |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Kökar |
FIKKR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kokkola |
FIKOK |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Korppoo |
FIKOR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kotka |
FIKTK |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Koverhar |
FIKVH |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kristiinankaupunki |
FIKRS |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kronvik |
FIKRO |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kumlinge |
FIKUM |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Kuopio |
FIKUO |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Kustavi |
FIKUS |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Langnäs |
FILAN |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Lappohja |
FILAP |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Lappeenranta |
FILPP |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Loviisa |
FILOV |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Luvia |
FILUV |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Maaninka |
FIMAA |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Mariehamn |
FIMHQ |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Merikarvia |
FIMER |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Mikkeli |
FIMIK |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Naantali |
FINLI |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Nauvo |
FINAU |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Nurmes |
FINUR |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Oulu |
FIOUL |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Parainen |
FIPAR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Pernaja |
FIPER |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Pietarsaari |
FIPRS |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Pohjankuru |
FIPOH |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Pori |
FIPOR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Porvoo |
FIPRV |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Puumala |
FIPUU |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Raahe |
FIRAA |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Rauma |
FIRAU |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Rautaruukki/Raahe |
FIRTR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Ristiina |
FIRIS |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Ruotsinpyhtää |
FIRUO |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Rymättylä |
FIRYM |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Salo |
FISAL |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Savonlinna |
FISVL |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Siilinjärvi |
FISII |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Sipoonlahti |
FISIP |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Sköldvik |
FISKV |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Skogby |
FISKB |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Strömma |
FISTR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Taalintehdas |
FIDLS |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Taivassalo |
FITVS |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Tammisaari |
FITAI |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Teijo |
FITEI |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Tolkkinen |
FITOK |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Tornio |
FITOR |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Turku |
FITKU |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Uimaharju |
FIUIM |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Uusikaarlepyy |
FIUKP |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Uusikaupunki |
FIUKI |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Vaasa |
FIVAA |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
Varkaus |
FIVRK |
FI001 |
|
|
FI |
FI00 |
X |
Velkua |
FIVEL |
|
X |
|
FI |
FI00 |
X |
FI — Impianti off-shore |
FI88P |
|
|
|
FI |
FI00 |
X |
Finlandia — Altri porti |
FI888 |
|
|
|
|
|
|
85 |
85 |
17 |
68 |
|
SE |
SE01 |
X |
Åhus |
SEAHU |
|
X |
51100 |
SE |
SE01 |
X |
Ala |
SEALA |
|
X |
21100 |
SE |
SE02 |
X |
Älvenäs |
SEALN |
|
X |
71703 |
SE |
SE02 |
X |
Åmål |
SEAMA |
|
X |
71600 |
SE |
SE01 |
X |
Bäckviken |
SEBAC |
SELAA |
|
56120 |
SE |
SE01 |
X |
Bällstaviken |
SEBLV |
|
X |
28143 |
SE |
SE01 |
X |
Bålsta |
SEBAA |
|
X |
30103 |
SE |
SE01 |
X |
Bergkvara |
SEBEA |
|
X |
40100 |
SE |
SE01 |
X |
Bergs Oljehamn |
SEBER |
|
X |
28213 |
SE |
SE02 |
X |
Bohus |
SEBOH |
|
X |
60123 |
SE |
SE01 |
X |
Bollstabruk |
SEBOL |
|
X |
16100 |
SE |
SE01 |
X |
Borgholm |
SEBOM |
|
X |
40210 |
SE |
SE02 |
X |
Brofjorden Scanraff |
SEBRO |
|
X |
66303 |
SE |
SE01 |
X |
Bureå |
SEBUR |
SESFT |
|
|
SE |
SE01 |
X |
Burgsvik |
SEBUV |
|
X |
43910 |
SE |
SE01 |
X |
Byxelkrok |
SEBYX |
|
X |
40220 |
SE |
SE01 |
X |
Degerhamn |
SEDEG |
|
X |
40300 |
SE |
SE01 |
X |
Djurön |
SEDJN |
SENRK |
|
37910 |
SE |
SE01 |
X |
Domsjö |
SEDOM |
|
X |
15100 |
SE |
SE02 |
X |
Donsö |
SEDON |
|
X |
60910 |
SE |
SE01 |
X |
Enhörna |
SE954 |
|
X |
35903 |
SE |
SE01 |
X |
Enköping |
SEENK |
|
X |
30200 |
SE |
SE01 |
X |
Fagerviken |
SEFAK |
|
X |
23910 |
SE |
SE02 |
X |
Falkenberg |
SEFAG |
|
X |
63100 |
SE |
SE01 |
X |
Fårösund |
SEFSD |
|
X |
43920 |
SE |
SE02 |
X |
Fjällbacka |
SEFJA |
|
X |
67910 |
SE |
SE01 |
X |
Forsmark |
SEFOR |
|
X |
26923 |
SE |
SE01 |
X |
Gamleby |
SEGAM |
|
X |
38200 |
SE |
SE01 |
X |
Gävle |
SEGVX |
|
X |
22100 |
SE |
SE02 |
X |
Göta |
SEGOA |
|
X |
68323 |
SE |
SE02 |
X |
Göteborg |
SEGOT |
|
X |
59100 |
SE |
SE02 |
X |
Grebbestad |
SEGRE |
|
X |
67920 |
SE |
SE01 |
X |
Grisslehamn |
SEGRH |
|
X |
26990 |
SE |
SE02 |
X |
Grundsund |
SEGRD |
|
X |
66970 |
SE |
SE02 |
X |
Gruvön (ports) |
SEGRU |
|
X |
7211 |
SE |
SE01 |
X |
Gunnebo |
SEGUN |
|
X |
38933 |
SE |
SE01 |
X |
Gustavberg |
SEGUB |
|
X |
28923 |
SE |
SE01 |
X |
Hallstavik |
SEHAK |
|
X |
26100 |
SE |
SE02 |
X |
Halmstad |
SEHAD |
|
X |
62100 |
SE |
SE01 |
X |
Haraholmen |
SEHAH |
SEPIT |
|
|
SE |
SE01 |
X |
Hargshamn |
SEHAN |
|
X |
26200 |
SE |
SE01 |
X |
Härnösand |
SEHND |
|
X |
16200 |
SE |
SE01 |
X |
Hässelbyverket |
SEHBV |
SESTO |
|
28133 |
SE |
SE01 |
X |
Helsingborg |
SEHEL |
|
X |
57100 |
SE |
SE02 |
X |
Höganäs |
SEHOG |
|
X |
58203 |
SE |
SE01 |
X |
Holmsund |
SEHLD |
SEUME |
|
|
SE |
SE02 |
X |
Hönsäter |
SEHON |
|
X |
69100 |
SE |
SE01 |
X |
Hudiksvall |
SEHUV |
SEIGG |
|
20100 |
SE |
SE02 |
X |
Hunnebostrand |
SEHUN |
|
X |
66940 |
SE |
SE01 |
X |
Husum |
SEHUS |
|
X |
15200 |
SE |
SE02 |
X |
Hyppeln |
SEHYP |
|
X |
60920 |
SE |
SE01 |
X |
Iggesund |
SEIGG |
|
X |
20200 |
SE |
SE01 |
X |
Jättersön |
SEJAT |
|
X |
39100 |
SE |
SE01 |
X |
Kagghamra |
SE977 |
|
X |
35210 |
SE |
SE01 |
X |
Kalix |
SEKAX |
|
X |
10901 |
SE |
SE01 |
X |
Kalmar |
SEKLR |
|
X |
40500 |
SE |
SE01 |
X |
Kalmarsand |
SE950 |
|
X |
30303 |
SE |
SE01 |
X |
Kappelshamn |
SEKPH |
|
X |
43930 |
SE |
SE01 |
X |
Kappelskär |
SEKPS |
|
X |
26303 |
SE |
SE01 |
X |
Karlsborg Axelvik |
SEKXV |
|
X |
10200 |
SE |
SE01 |
X |
Karlshamn |
SEKAN |
|
X |
48100 |
SE |
SE01 |
X |
Karlskrona |
SEKAA |
|
X |
47100 |
SE |
SE02 |
X |
Karlstad |
SEKSD |
|
X |
71300 |
SE |
SE01 |
X |
Klintehamn |
SEKLI |
|
X |
42300 |
SE |
SE01 |
X |
Köping |
SEKOG |
|
X |
32100 |
SE |
SE01 |
X |
Kopparverkshamnen |
SEKVH |
SEHEL |
|
57100 |
SE |
SE02 |
X |
Kristinehamn |
SEKHN |
|
X |
73100 |
SE |
SE01 |
X |
Kubikenborg |
SEKUB |
|
X |
18200 |
SE |
SE02 |
X |
Kungshamn (ports) |
SEKUN |
|
X |
6693 |
SE |
SE01 |
X |
Kungsör |
SEKGR |
|
X |
32920 |
SE |
SE01 |
X |
Kvarnholmen |
SEKVA |
|
X |
28233 |
SE |
SE01 |
X |
Landskrona |
SELAA |
|
X |
56100 |
SE |
SE02 |
X |
Lidköping |
SELDK |
|
X |
69200 |
SE |
SE02 |
X |
Lilla Edet |
SELED |
|
X |
68333 |
SE |
SE01 |
X |
Limhamn |
SELIM |
SEMMA |
|
55100 |
SE |
SE01 |
X |
Lomma |
SELOM |
|
X |
55200 |
SE |
SE01 |
X |
Löten |
SE951 |
|
X |
28153 |
SE |
SE01 |
X |
Loudden |
SELOU |
SESTO |
|
28263 |
SE |
SE01 |
X |
Luleå |
SELLA |
|
X |
11100 |
SE |
SE01 |
X |
Luleå SSAB |
SENJA |
SELLA |
|
11200 |
SE |
SE01 |
X |
Lugnvik |
SELUG |
|
X |
16400 |
SE |
SE02 |
X |
Lysekil |
SELYS |
|
X |
66100 |
SE |
SE01 |
X |
Malmö |
SEMMA |
|
X |
54100 |
SE |
SE02 |
X |
Mariestad |
SEMAD |
|
X |
69300 |
SE |
SE01 |
X |
Mönsterås |
SEMON |
SEJAT |
|
|
SE |
SE01 |
X |
Mörbylånga |
SEMOR |
|
X |
40600 |
SE |
SE02 |
X |
Nol (ports) |
SENOL |
|
X |
601 |
SE |
SE01 |
X |
Nordmaling |
SENOG |
|
X |
14930 |
SE |
SE01 |
X |
Norrköping |
SENRK |
|
X |
37100 |
SE |
SE01 |
X |
Norrsundet |
SENOT |
|
X |
23100 |
SE |
SE01 |
X |
Norrtälje |
SENOE |
|
X |
26400 |
SE |
SE01 |
X |
Nyköping |
SENYO |
|
X |
36200 |
SE |
SE01 |
X |
Nynäshamn (ports) |
SENYN |
|
X |
29100 |
SE |
SE01 |
X |
Nynäshamns Oljehamn |
SE131 |
SENYN |
|
29200 |
SE |
SE01 |
X |
Obbola |
SEOBB |
SEUME |
|
14300 |
SE |
SE02 |
X |
Öckerö |
SEOCO |
|
X |
60980 |
SE |
SE01 |
X |
Öregrund |
SEOGR |
|
X |
26910 |
SE |
SE01 |
X |
Örnsköldsvik |
SEOER |
|
X |
15400 |
SE |
SE01 |
X |
Ortviken |
SEORT |
SESDL |
|
18300 |
SE |
SE01 |
X |
Oskarshamn |
SEOSK |
|
X |
39300 |
SE |
SE01 |
X |
Östrand |
SEOST |
|
X |
19300 |
SE |
SE02 |
X |
Otterbäcken |
SEOTT |
|
X |
73200 |
SE |
SE01 |
X |
Oxelösund (ports) |
SEOXE |
|
X |
36500 |
SE |
SE01 |
X |
Oxelösund SSAB |
SE134 |
SEOXE |
|
36500 |
SE |
SE01 |
X |
Piteå |
SEPIT |
|
X |
12100 |
SE |
SE01 |
X |
Ronehamn |
SERNH |
|
X |
42400 |
SE |
SE01 |
X |
Ronneby |
SERNB |
|
X |
48300 |
SE |
SE01 |
X |
Rönnskär |
SEROR |
SESFT |
|
|
SE |
SE01 |
X |
Rundvik |
SERUV |
|
X |
14400 |
SE |
SE02 |
X |
Säffle |
SESAF |
|
X |
71803 |
SE |
SE01 |
X |
Sandarne |
SESAE |
SESOO |
|
21400 |
SE |
SE01 |
X |
Simrishamn |
SESIM |
|
X |
52100 |
SE |
SE02 |
X |
Skattkärr |
SESKT |
|
X |
71963 |
SE |
SE01 |
X |
Skellefteå |
SESFT |
|
X |
13200 |
SE |
SE01 |
X |
Skelleftehamn |
SESKE |
SESFT |
|
|
SE |
SE02 |
X |
Skoghall (ports) |
SESKO |
|
X |
71503 |
SE |
SE01 |
X |
Skutskär |
SESSR |
|
X |
23200 |
SE |
SE01 |
X |
Slite (ports) |
SESLI |
|
X |
42500 |
SE |
SE01 |
X |
Slite Industrihamn |
SE139 |
SESLI |
|
42600 |
SE |
SE01 |
X |
Söderhamn |
SESOO |
|
X |
21200 |
SE |
SE01 |
X |
Södertälje |
SESOE |
|
X |
35200 |
SE |
SE01 |
X |
Sölvesborg |
SESOL |
|
X |
50100 |
SE |
SE01 |
X |
Söråker |
SESOR |
|
X |
18800 |
SE |
SE02 |
X |
Stenungsund (ports) |
SESTE |
|
X |
61000 |
SE |
SE01 |
X |
Stockholm |
SESTO |
|
X |
27100 |
SE |
SE01 |
X |
Stockvik |
SESTK |
|
X |
18400 |
SE |
SE01 |
X |
Stora Vika |
SESTV |
|
X |
29300 |
SE |
SE01 |
X |
Storugns |
SESUS |
|
X |
42703 |
SE |
SE01 |
X |
Strängnäs |
SESTQ |
|
X |
33100 |
SE |
SE02 |
X |
Strömstad |
SESMD |
|
X |
67100 |
SE |
SE01 |
X |
Stugsund |
SESTU |
SESOO |
|
|
SE |
SE01 |
X |
Sundsvall |
SESDL |
|
X |
18500 |
SE |
SE02 |
X |
Surte |
SESUR |
|
X |
60163 |
SE |
SE01 |
X |
Töre |
SETOE |
|
X |
10400 |
SE |
SE01 |
X |
Trelleborg |
SETRG |
|
X |
53100 |
SE |
SE02 |
X |
Trollhättan (ports) |
SETHN |
|
X |
681, 688 |
SE |
SE01 |
X |
Tunadal |
SETUN |
|
X |
19100 |
SE |
SE02 |
X |
Uddevalla |
SEUDD |
|
X |
65100 |
SE |
SE01 |
X |
Umeå |
SEUME |
|
X |
14500 |
SE |
SE01 |
X |
Uppsala |
SEUPP |
|
X |
30400 |
SE |
SE01 |
X |
Utansjö |
SEUTA |
|
X |
16700 |
SE |
SE01 |
X |
Väja |
SEVAJ |
|
X |
16800 |
SE |
SE01 |
X |
Valdemarsvik |
SEVAK |
|
X |
37940 |
SE |
SE01 |
X |
Vallvik |
SEVAL |
|
X |
21300 |
SE |
SE02 |
X |
Vänersborg (ports) |
SEVAN |
|
X |
68200 |
SE |
SE02 |
X |
Varberg |
SEVAG |
|
X |
64100 |
SE |
SE02 |
X |
Vargön |
SEVGN |
|
X |
68963 |
SE |
SE01 |
X |
Västerås |
SEVST |
|
X |
31100 |
SE |
SE01 |
X |
Västervik |
SEVVK |
|
X |
38200 |
SE |
SE01 |
X |
Verkebäck |
SEVER |
|
X |
38210 |
SE |
SE01 |
X |
Visby |
SEVBY |
|
X |
43100 |
SE |
SE01 |
X |
Vivstavarv |
SEVIV |
|
X |
19200 |
SE |
SE02 |
X |
Wallhamn |
SEWAL |
|
X |
61100 |
SE |
SE01 |
X |
Ystad |
SEYST |
|
X |
52200 |
SE |
SE01 |
X |
SE — Impianti off-shore |
SE88P |
|
|
|
SE |
SE02 |
X |
SE — Impianti off-shore |
SE88P |
|
|
|
SE |
SE01 |
X |
Svezia: Mar Baltico — Altri porti |
SE888 |
|
|
|
SE |
SE02 |
X |
Svezia: Mare del Nord — Altri porti |
SE888 |
|
|
|
SE |
SE09 |
X |
Svezia (MCA sconosciuta) — Altri porti |
SE888 |
|
|
|
|
|
|
154 |
154 |
21 |
133 |
|
GB |
GB01 |
X |
Aberdeen |
GBABD |
|
X |
0806 |
GB |
GB01 |
X |
Amble |
GBAMB |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Appledore |
GBAPP |
|
X |
0412 |
GB |
GB01 |
X |
Arbroath |
GBARB |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Ardrishaig |
GBASG |
|
X |
0711 |
GB |
GB01 |
X |
Ardrossan |
GBARD |
GBCLY |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Armadale |
GBARE |
GBUIG |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Arran |
GB085 |
GBCLY |
|
0753 |
GB |
GB01 |
X |
Avonmouth |
GBAVO |
GBBRS |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Ayr |
GBAYR |
|
X |
0702 |
GB |
GB01 |
X |
Ballylumford |
GB017 |
|
X |
1310 |
GB |
GB01 |
X |
Baltasound |
GBBSN |
GBSUL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Baltic Wharf |
GBBAW |
GBRFD |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Bangor |
GBBNG |
GBPPE |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Barking |
GBBKG |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Barnstaple |
GBBND |
|
X |
0414 |
GB |
GB01 |
X |
Barra Castlebay |
GB162 |
|
X |
0721 |
GB |
GB01 |
X |
Barrow-in-Furness |
GBBIF |
|
X |
0610 |
GB |
GB01 |
X |
Barrow on Humber |
GBBHR |
GB221 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Barry |
GBBAD |
|
X |
0408 |
GB |
GB01 |
X |
Barton on Humber |
GBBNH |
GB221 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Battlesbridge |
GBBAT |
GBRFD |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Beaumaris |
GBBMR |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Beckingham |
GBBEC |
GBSCP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Belfast |
GBBEL |
|
X |
1313 |
GB |
GB01 |
X |
Bellport |
GB114 |
GBGWE |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Berwick on Tweed |
GBBWK |
|
X |
0901 |
GB |
GB01 |
X |
Bideford |
GBBID |
|
X |
0413 |
GB |
GB01 |
X |
Billingham |
GBBHW |
GBTEE |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Birkenhead |
GBBRK |
GBLIV |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Blyth |
GBBLY |
|
X |
0903 |
GB |
GB01 |
X |
Boston |
GBBOS |
|
X |
1101 |
GB |
GB01 |
X |
Bowling |
GBBOW |
GBCLY |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Braefoot Bay |
GBBFB |
GBFOR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Bridgwater |
GBBRW |
|
X |
0402 |
GB |
GB01 |
X |
Brightlingsea |
GBBLS |
|
X |
0109 |
GB |
GB01 |
X |
Bristol |
GBBRS |
|
X |
0403 |
GB |
GB01 |
X |
Briton Ferry |
GBBFY |
GBNEA |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Brixham |
GBBRX |
|
X |
0319 |
GB |
GB01 |
X |
Bromborough |
GBBHK |
GBLIV |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Buckie |
GBBUC |
|
X |
0815 |
GB |
GB01 |
X |
Burghead |
GBBUH |
|
X |
0813 |
GB |
GB01 |
X |
Burnham-on-Crouch |
GBBOC |
GBRFD |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Burntisland |
GBBTL |
GBFOR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Burray Pier |
GB234 |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Burton upon Stather |
GBBUS |
GB203 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Cairnryan |
GBCYN |
|
X |
0706 |
GB |
GB01 |
X |
Caldaire Terminal |
GB113 |
GBGOO |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Canvey Island |
GBCAN |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Cantley |
GBCNL |
GBGYT |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Cardiff |
GBCDF |
|
X |
0406 |
GB |
GB01 |
X |
Carrickfergus |
GBCFG |
|
X |
1312 |
GB |
GB01 |
X |
Cattewater Harbour |
GB144 |
GBPLY |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Charlestown |
GBCHF |
|
X |
0312 |
GB |
GB01 |
X |
Chatham |
GBCTM |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Chepstow |
GBCHT |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Chichester |
GBCST |
|
X |
0208 |
GB |
GB01 |
X |
Cliffe |
GBCLF |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Cloghan |
GB218 |
GB017 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Clydebank |
GBCLY |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Clydeport |
GBCYP |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Coaltainers, Belfast |
GB181 |
|
X |
1322 |
GB |
GB01 |
X |
Colchester |
GBCOL |
|
X |
0101 |
GB |
GB01 |
X |
Coleraine |
GBCLR |
|
X |
1302 |
GB |
GB01 |
X |
Coll |
GB027 |
|
X |
0722 |
GB |
GB01 |
X |
Colonsay |
GBCSA |
|
X |
0724 |
GB |
GB01 |
X |
Convoys Wharf |
GB124 |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Corpach |
GBCOR |
|
X |
0713 |
GB |
GB01 |
X |
Coryton |
GBCOY |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Cowes, Isle of Wight |
GBCOW |
|
X |
0206 |
GB |
GB01 |
X |
Craignure |
GBCNU |
|
X |
0736 |
GB |
GB01 |
X |
Creeksea |
GB149 |
GBRFD |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Cromarty Firth |
GBCRN |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Cumbrae |
GB086 |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Dagenham |
GBDAG |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Dartford |
GBDFD |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Dartmouth |
GBDTM |
|
X |
0310 |
GB |
GB01 |
X |
Dean Point Quarry |
GBDNQ |
|
X |
3016 |
GB |
GB01 |
X |
Deptford |
GBDEP |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Dover |
GBDVR |
|
X |
0106 |
GB |
GB01 |
X |
Dundee |
GBDUN |
|
X |
0808 |
GB |
GB01 |
X |
Dunoon |
GBDNU |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Dutch River Wharf |
GB230 |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Eastham |
GBEAM |
GBMNC |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Eday |
GBEOI |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Edinburgh |
GBEDI |
GBFOR |
|
0809 |
GB |
GB01 |
X |
Egilsay |
GB175 |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Eigg |
GB166 |
|
X |
0727 |
GB |
GB01 |
X |
Ellesmere Port |
GBELL |
GBMNC |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Erith |
GBERI |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Exeter |
GBEXE |
GBEXM |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Exmouth |
GBEXM |
|
X |
0302 |
GB |
GB01 |
X |
Falmouth |
GBFAL |
|
X |
0307 |
GB |
GB01 |
X |
Fareham |
GBFHM |
|
X |
0207 |
GB |
GB01 |
X |
Faslane |
GBFAS |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Faversham |
GBFAV |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Fawley |
GBFAW |
GBSOU |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Felixstowe |
GBFXT |
|
X |
1202 |
GB |
GB01 |
X |
Fingringhoe |
GBFRH |
GBCOL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Finnart |
GBFNT |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Fishguard |
GBFIS |
|
X |
0502 |
GB |
GB01 |
X |
Fleetwood |
GBFLE |
|
X |
0603 |
GB |
GB01 |
X |
Flixborough |
GBFLW |
GB203 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Flotta Terminal |
GBFLH |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Folkestone |
GBFOL |
|
X |
0107 |
GB |
GB01 |
X |
Forth |
GBFOR |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Fosdyke |
GBFDK |
|
X |
1106 |
GB |
GB01 |
X |
Fowey |
GBFOY |
|
X |
0305 |
GB |
GB01 |
X |
Fraserburgh |
GBFRB |
|
X |
0817 |
GB |
GB01 |
X |
Gainsborough |
GBGAI |
GBSCP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Garston |
GBGTN |
|
X |
0609 |
GB |
GB01 |
X |
Gillingham |
GBGIL |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Girvan |
GBGIR |
|
X |
0707 |
GB |
GB01 |
X |
Glasgow |
GBGLW |
GBCYP |
|
0703 |
GB |
GB01 |
X |
Glasson Dock |
GBGLD |
GBLAN |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Glensanda |
GBGSA |
|
X |
0740 |
GB |
GB01 |
X |
Gloucester |
GBGLO |
GBSSS |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Goole |
GBGOO |
|
X |
1004 |
GB |
GB01 |
X |
Gourock |
GBGUR |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Graemsay |
GBGAE |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Grangemouth |
GBGRG |
GBFOR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Granton |
GBGRN |
GBFOR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Gravesend |
GBGVS |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Great Yarmouth |
GBGTY |
|
X |
1104 |
GB |
GB01 |
X |
Greenhithe |
GBGHI |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Greenock |
GBGRK |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Greenwich |
GBGNW |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Grimsby |
GBGSY |
GBIMM |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Grove Wharves |
GBGRW |
GB203 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Gunness |
GBGUW |
GB203 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Hamble |
GBHAM |
GBSOU |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Hartlepool |
GBHTP |
GBMME |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Harwich |
GBHRW |
|
X |
1203 |
GB |
GB01 |
X |
Harwich Navyard |
GB115 |
GBHRW |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Hayle |
GBHAY |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Heysham |
GBHYM |
|
X |
0604 |
GB |
GB01 |
X |
Hole Haven |
GBHHN |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Holyhead |
GBHLY |
|
X |
0503 |
GB |
GB01 |
X |
Hound Point |
GBHPT |
GBFOR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Howdendyke |
GBHDD |
GB222 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Hull |
GBHUL |
|
X |
1001 |
GB |
GB01 |
X |
Hunterston |
GBHST |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Immingham |
GBIMM |
|
X |
1006 |
GB |
GB01 |
X |
Invergordon |
GBIVG |
GBCRN |
|
0803 |
GB |
GB01 |
X |
Inverkeithing |
GBINK |
|
X |
0819 |
GB |
GB01 |
X |
Inverness |
GBINV |
|
X |
0804 |
GB |
GB01 |
X |
Ipswich |
GBIPS |
|
X |
1201 |
GB |
GB01 |
X |
Islay |
GBIYP |
|
X |
0737 |
GB |
GB01 |
X |
Isle of Grain |
GBIOG |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Isle of Skye |
GBSKY |
GBUIG |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Itchenor |
GBITC |
GBCST |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Keadby |
GBKEA |
GB203 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Kennacraig |
GBKCG |
|
X |
0732 |
GB |
GB01 |
X |
Kilchoan |
GBKOA |
|
X |
0765 |
GB |
GB01 |
X |
Killingholme |
GBKGH |
GBIMM |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Kilroot |
GBKLR |
|
X |
1311 |
GB |
GB01 |
X |
Kings Ferry |
GB211 |
GB203 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
King’s Lynn |
GBKLN |
|
X |
1103 |
GB |
GB01 |
X |
Kingsnorth |
GBKNK |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Kingston-upon-Hull |
GBKUH |
GBHUL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Kinlochbervie |
GBKBE |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Kirkcaldy |
GBKKD |
GBFOR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Kirkcudbright |
GBKBT |
|
X |
0715 |
GB |
GB01 |
X |
Kirkwall |
GBKWL |
|
X |
0801 |
GB |
GB01 |
X |
Lancaster |
GBLAN |
|
X |
0608 |
GB |
GB01 |
X |
Largs |
GBLGS |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Larne |
GBLAR |
|
X |
1307 |
GB |
GB01 |
X |
Larne Bank Quays |
GB120 |
|
X |
1308 |
GB |
GB01 |
X |
Laxo |
GBLAX |
GBSUL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Leigh-on-Sea |
GBLOS |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Leith |
GBLEI |
GBFOR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Lerwick |
GBLER |
|
X |
0821 |
GB |
GB01 |
X |
Lismore |
GB164 |
|
X |
0764 |
GB |
GB01 |
X |
Littlehampton |
GBLIT |
|
X |
0205 |
GB |
GB01 |
X |
Liverpool |
GBLIV |
|
X |
0601 |
GB |
GB01 |
X |
Llandulas |
GBLLD |
|
X |
0510 |
GB |
GB01 |
X |
Llanelli |
GBLLN |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Loch Carnan |
GB231 |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Loch Katrine |
GB233 |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Lochaline |
GBLOL |
|
X |
0741 |
GB |
GB01 |
X |
Lochinver |
GBLOV |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Lochmaddy |
GBLMA |
|
X |
0738 |
GB |
GB01 |
X |
London |
GBLON |
|
X |
0102 |
GB |
GB01 |
X |
Londonderry |
GBLDY |
|
X |
1301 |
GB |
GB01 |
X |
Longhope |
GBLHP |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Lossiemouth |
GBLSS |
|
X |
0814 |
GB |
GB01 |
X |
Lowestoft |
GBLOW |
|
X |
1105 |
GB |
GB01 |
X |
Lydney |
GBLYD |
GBSSS |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Lymington |
GBLYM |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Macduff |
GBMCD |
|
X |
0816 |
GB |
GB01 |
X |
Magheramorne |
GBMGO |
|
X |
1309 |
GB |
GB01 |
X |
Maldon |
GBMAL |
|
X |
0110 |
GB |
GB01 |
X |
Mallaig |
GBMLG |
|
X |
0719 |
GB |
GB01 |
X |
Manchester |
GBMNC |
|
X |
0602 |
GB |
GB01 |
X |
Medway |
GBMED |
|
X |
0103 |
GB |
GB01 |
X |
Menai Bridge |
GBMEB |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Methil |
GBMTH |
GBFOR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Middlesbrough |
GBMID |
GBMME |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Milford Docks |
GB138 |
GBMLF |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Milford Haven |
GBMLF |
|
X |
0501 |
GB |
GB01 |
X |
Millbay Docks |
GB145 |
GBPLY |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Millom |
GBMLM |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Mistley |
GBMIS |
|
X |
1205 |
GB |
GB01 |
X |
Montrose |
GBMON |
|
X |
0807 |
GB |
GB01 |
X |
Mostyn |
GBCHE |
|
X |
0505 |
GB |
GB01 |
X |
Mull |
GBMUL |
GBCNU |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Neap House |
GBNEH |
GB203 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Neath |
GBNEA |
|
X |
0410 |
GB |
GB01 |
X |
New Holland |
GBNHO |
GB221 |
|
1002 |
GB |
GB01 |
X |
Newburgh |
GBNBU |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Newcastle upon Tyne |
GBNCL |
GBTYN |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Newhaven |
GBNHV |
|
X |
0201 |
GB |
GB01 |
X |
Newlyn |
GBNYL |
|
X |
0318 |
GB |
GB01 |
X |
Newport, Gwent |
GBNPT |
|
X |
0405 |
GB |
GB01 |
X |
Newport, Isle of Wight |
GBNPO |
|
X |
0209 |
GB |
GB01 |
X |
North Ronalsday |
GBNRO |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
North Shields |
GBNSH |
GBTYN |
|
|
GB |
GB01 |
X |
North Uist |
GB153 |
GBLMA |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Northfleet |
GBNFT |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Northwich |
GBNTH |
GBMNC |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Norwich |
GBNRW |
GBGTY |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Oban |
GBOBA |
|
X |
0729 |
GB |
GB01 |
X |
Otterham Quay |
GB134 |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Padstow |
GBPAD |
|
X |
0311 |
GB |
GB01 |
X |
Papa Westray |
GBPPW |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Par |
GBPAR |
|
X |
0306 |
GB |
GB01 |
X |
Parkeston Quay |
GBPST |
GBHRW |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Partington |
GBPTT |
GBMNC |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Pembroke |
GBPEM |
GBMLF |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Pembroke Dock |
GBPED |
GBMLF |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Penryn |
GBPRY |
GBFAL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Penzance |
GBPEN |
|
X |
0317 |
GB |
GB01 |
X |
Perth |
GBPER |
|
X |
0810 |
GB |
GB01 |
X |
Peterhead |
GBPHD |
|
X |
0805 |
GB |
GB01 |
X |
Peterhead Bay |
GB143 |
GBPHD |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Plymouth |
GBPLY |
|
X |
0304 |
GB |
GB01 |
X |
Poole |
GBPOO |
|
X |
0301 |
GB |
GB01 |
X |
Port Askaig |
GBPAK |
|
X |
0710 |
GB |
GB01 |
X |
Port Ellen |
GBPLN |
GBIYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Port Glasgow |
GB091 |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Port Penrhyn |
GBPPE |
|
X |
0508 |
GB |
GB01 |
X |
Port Sutton Bridge |
GBPSB |
|
X |
1109 |
GB |
GB01 |
X |
Port Talbot |
GBPTB |
|
X |
0409 |
GB |
GB01 |
X |
Portbury |
GBPRU |
GBBRS |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Portishead |
GBPTH |
GBBRS |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Portland |
GBPTL |
GBWEY |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Portree |
GBPRT |
GBUIG |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Portrush |
GBPTR |
|
X |
1303 |
GB |
GB01 |
X |
Portsmouth |
GBPME |
|
X |
0203 |
GB |
GB01 |
X |
Purfleet |
GBPFT |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Queenborough |
GBQUB |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Rainham |
GBRAH |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Ramsgate |
GBRMG |
|
X |
0105 |
GB |
GB01 |
X |
Red Bay |
GB070 |
|
X |
1304 |
GB |
GB01 |
X |
Redcar |
GBRER |
GBMME |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Renfrew |
GBREN |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Rhyl |
GBRHY |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Richborough |
GB188 |
GBSDW |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Ridham Dock |
GBRID |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
River Hull and Humber |
GB221 |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
River Ouse |
GB222 |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Rochester |
GBRCS |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Rochford |
GBRFD |
|
X |
0108 |
GB |
GB01 |
X |
Rosyth |
GBROY |
GBEDI |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Rotherham |
GBRTH |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Rothesay |
GBRAY |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Rousay |
GB170 |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Rowhedge |
GBROW |
GBCOL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Runcorn |
GBRUN |
GBMNC |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Rye |
GBRYE |
|
X |
0112 |
GB |
GB01 |
X |
Salt End |
GBSED |
GBHUL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Saltburn |
GBSLN |
GBIVG |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Sanday |
GBNDY |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Sandwich |
GBSDW |
|
X |
0111 |
GB |
GB01 |
X |
Scalloway |
GBSWY |
GBSUL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Scapa Flow |
GBSFW |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Scarborough |
GBSCA |
GBWTB |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Scrabster |
GBSCR |
|
X |
0811 |
GB |
GB01 |
X |
Scunthorpe |
GBSCP |
GB203 |
|
1003 |
GB |
GB01 |
X |
Seaforth |
GBSEF |
GBLIV |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Seaham |
GBSEA |
|
X |
0906 |
GB |
GB01 |
X |
Selby |
GBSLB |
GB222 |
|
1005 |
GB |
GB01 |
X |
Shapinsay |
GBSPY |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Sharpness |
GBSSS |
|
X |
0404 |
GB |
GB01 |
X |
Sheerness |
GBSHS |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Shell Haven |
GBSHV |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Shetlands |
GB010 |
GBSUL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Shoreham |
GBSHO |
|
X |
0202 |
GB |
GB01 |
X |
Shotton |
GBSHT |
|
X |
0509 |
GB |
GB01 |
X |
Silloth |
GBSIL |
|
X |
0607 |
GB |
GB01 |
X |
Silvertown |
GBSVT |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Skerries |
GB180 |
GBSUL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
South Bank |
GB215 |
GBMME |
|
|
GB |
GB01 |
X |
South Shields |
GBSSH |
GBTYN |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Southampton |
GBSOU |
|
X |
0204 |
GB |
GB01 |
X |
Southend |
GBSND |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Southwold |
GBSWD |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
St Margaret’s Hope |
GB232 |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Stanlow |
GBSOW |
GBMNC |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Stockton |
GBSCT |
GBMME |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Stornoway |
GBSTO |
|
X |
0714 |
GB |
GB01 |
X |
Stranraer |
GBSTR |
|
X |
0701 |
GB |
GB01 |
X |
Stromness |
GBSNS |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Stronsay |
GBSOY |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Strood |
GBSTD |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Sullom Voe |
GBSUL |
|
X |
0802 |
GB |
GB01 |
X |
Sunderland |
GBSUN |
|
X |
0905 |
GB |
GB01 |
X |
Sutton Harbour |
GBSUS |
GBPLY |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Swansea |
GBSWA |
|
X |
0411 |
GB |
GB01 |
X |
Symbister |
GBSYM |
GBSUL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Tarbert |
GBTAB |
GBCYP |
|
0718 |
GB |
GB01 |
X |
Tayport |
GBTAY |
GBDUN |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Tees and Hartlepool |
GBMME |
|
X |
0907 |
GB |
GB01 |
X |
Tees River |
GB202 |
GBMME |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Teesport |
GBTEE |
GBMME |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Teignmouth |
GBTNM |
|
X |
0303 |
GB |
GB01 |
X |
Tetney Terminal |
GBTTL |
GB221 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Thamesport |
GBTHP |
GBMED |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Thurso |
GBTHR |
GBSCR |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Tilbury |
GBTIL |
GBLON |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Tingwall |
GBTWL |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Tobermory |
GBTOB |
GB031 |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Topsham |
GBTHM |
GBEXM |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Torquay |
GBTOR |
GBBRX |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Totnes |
GBTTS |
GBDTM |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Tranmere |
GBTRA |
GBLIV |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Trent River |
GB203 |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Troon |
GBTRN |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Truro |
GBTRU |
|
X |
0313 |
GB |
GB01 |
X |
Tyne |
GBTYN |
|
X |
0904 |
GB |
GB01 |
X |
Tynemouth |
GBTYM |
GBTYN |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Uig |
GBUIG |
|
X |
0730 |
GB |
GB01 |
X |
Ullapool |
GBULL |
|
X |
0720 |
GB |
GB01 |
X |
Wallasea |
GBWLA |
GBRFD |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Warrenpoint |
GBWPT |
|
X |
1321 |
GB |
GB01 |
X |
Warrington |
GBWRN |
GBMNC |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Watchet |
GBWAT |
|
X |
0401 |
GB |
GB01 |
X |
Wells |
GBWLS |
|
X |
1107 |
GB |
GB01 |
X |
Wemyss Bay |
GBWMB |
GBCYP |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Weston Point |
GBWSP |
GBMNC |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Westray |
GBWRY |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Weymouth |
GBWEY |
|
X |
0308 |
GB |
GB01 |
X |
Whitby |
GBWTB |
|
X |
0908 |
GB |
GB01 |
X |
Whitehaven |
GBWHV |
|
X |
0605 |
GB |
GB01 |
X |
Whitstable |
GBWTS |
|
X |
0104 |
GB |
GB01 |
X |
Wick |
GBWIC |
|
X |
0812 |
GB |
GB01 |
X |
Wisbech |
GBWIS |
|
X |
1102 |
GB |
GB01 |
X |
Wivenhoe |
GBWIV |
GBCOL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Workington |
GBWOR |
|
X |
0606 |
GB |
GB01 |
X |
Wyre |
GB176 |
GBKWL |
|
|
GB |
GB01 |
X |
Yarmouth |
GBYMO |
|
X |
|
GB |
GB01 |
X |
Yelland |
GBYLL |
GBBND |
|
|
GB |
GB01 |
X |
GB — Impianti off-shore |
GB88P |
|
|
|
GB |
GB01 |
X |
Regno Unito (Gran Bretagna e Irlanda del Nord) — Altri porti |
GB888 |
|
|
|
GB |
GB02 |
X |
Regno Unito: Isola di Man — Altri porti |
GB888 |
|
|
|
GB |
GB03 |
X |
Regno Unito: Isole del Canale — Altri porti |
GB888 |
|
|
|
GB |
GB09 |
X |
Regno Unito (MCA sconosciuta) — Altri porti |
GB888 |
|
|
|
|
|
|
352 |
352 |
177 |
175 |
|
ALLEGATO II
Decisione abrogata ed elenco delle sue modificazioni successive
Decisione 98/385/CE della Commissione |
|
Decisione 2000/363/CE della Commissione |
limitatamente all’articolo 2 e all’allegato II |
Punto 10.14 dell’allegato II dell’Atto di adesione del 2003 |
|
Decisione 2005/366/CE della Commissione |
limitatamente all’articolo 2 e all’allegato VII |
Regolamento (CE) n. 1792/2006 della Commissione |
limitatamente al paragrafo 8, punto 3 dell’allegato |
ALLEGATO III
Tavola di concordanza
Decisione 98/385/CE |
Presente decisione |
Articolo 1 |
— |
Articolo 2 |
Articolo 1 |
Articolo 3 |
— |
— |
Articolo 2 |
Articolo 4 |
Articolo 3 |
Allegato I |
— |
Allegato II |
Allegato I |
Allegato III |
— |
— |
Allegato II |
— |
Allegato III |
III Atti adottati a norma del trattato UE
ATTI ADOTTATI A NORMA DEL TITOLO V DEL TRATTATO UE
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/98 |
AZIONE COMUNE 2008/862/PESC
del 10 novembre 2008
che modifica l'azione comune 2005/889/PESC che istituisce una missione dell'Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah (EUBAM Rafah)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 14,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 25 novembre 2005 il Consiglio ha adottato l'azione comune 2005/889/PESC che istituisce una missione dell'Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah (EUBAM Rafah) (1). |
(2) |
L'azione comune 2008/379/PESC (2) ha prorogato il mandato di tale missione fino al 24 novembre 2008. |
(3) |
L'azione comune 2005/889/PESC dovrebbe essere ulteriormente prorogata fino al 24 novembre 2009, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE AZIONE COMUNE:
Articolo 1
L'azione comune 2005/889/PESC è così modificata:
1) |
all'articolo 13, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente: «1. L'importo di riferimento finanziario destinato a coprire la spesa connessa alla missione per il periodo dal 25 novembre 2008 al 24 novembre 2009 è pari a 2,5 milioni di euro.»; |
2) |
l'articolo 16 è sostituito dal seguente: «Articolo 16 Entrata in vigore La presente azione comune entra in vigore alla data dell'adozione. Essa scade il 24 novembre 2009.»; |
3) |
l'articolo 17 è sostituito dal seguente: «Articolo 17 Riesame La presente azione comune è riesaminata entro il 30 settembre 2009.»; |
4) |
all'articolo 18 è aggiunto il seguente comma: «Le decisioni del CPS ai sensi dell'articolo 10, paragrafo 1, relative alla nomina del capomissione, sono parimenti pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.» |
Articolo 2
La presente azione comune entra in vigore alla data dell'adozione.
Articolo 3
La presente azione comune è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, addì 10 novembre 2008.
Per il Consiglio
Il presidente
B. KOUCHNER
(1) GU L 327 del 14.12.2005, pag. 28.
(2) GU L 130 del 20.5.2008, pag. 24.
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/99 |
DECISIONE EUBAM Rafah/1/2008 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA
dell’11 novembre 2008
relativa alla nomina del capo della missione dell’Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah EUBAM Rafah
(2008/863/PESC)
IL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 25, terzo comma,
vista l’azione comune 2005/889/PESC del Consiglio, del 12 dicembre 2005, che istituisce una missione dell’Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah, (EUBAM Rafah) (1), in particolare l’articolo 10, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
(1) |
Conformemente all’articolo 10, paragrafo 2, dell’azione comune 2005/889/PESC, il CPS è autorizzato, a norma dell’articolo 25 del trattato, a prendere le decisioni appropriate ai fini dell’esercizio del controllo politico e della direzione strategica della missione EUBAM Rafah, compresa la decisione relativa alla nomina del capomissione. |
(2) |
Il segretario generale/alto rappresentante ha proposto di nominare Alain FAUGERAS capo della missione EUBAM Rafah, |
DECIDE:
Articolo 1
Alain FAUGERAS è nominato capo della missione dell’Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah (EUBAM Rafah).
Articolo 2
Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno dell’adozione.
Essa si applica dal 25 novembre 2008 al 24 novembre 2009.
Fatto a Bruxelles, addì 11 novembre 2008.
Per il comitato politico e di sicurezza
La presidente
C. ROGER
(1) GU L 327 del 14.12.2005, pag. 28.
15.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/s3 |
NOTA PER IL LETTORE
Le istituzioni hanno deciso di non fare più apparire nei loro testi la menzione dell'ultima modifica degli atti citati.
Salvo indicazione contraria, nei testi qui pubblicati il riferimento è fatto agli atti nella loro versione in vigore.