31.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 88/1


DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 22 aprile 2008

sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006, sezione I — Parlamento europeo

(2009/185/CE, Euratom)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006 (1),

visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee relativi all’esercizio 2006 — Volume I [SEC(2007) 1055 — C6-0363/2007] (2),

vista la relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio per l’esercizio 2006 — Sezione I — Parlamento europeo (3),

vista la relazione annuale del revisore interno per il 2006,

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2006, accompagnata dalle risposte delle istituzioni controllate (4),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell’articolo 248 del trattato CE (5),

visti l’articolo 272, paragrafo 10, e l’articolo 275 del trattato CE, nonché l’articolo 179 bis del trattato Euratom,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (6), in particolare gli articoli 145, 146 e 147,

visto l’articolo 13 delle norme interne relative all’esecuzione del bilancio del Parlamento europeo (7),

visto l’articolo 147, paragrafo 1, del regolamento finanziario, a norma del quale tutte le istituzioni sono tenute ad adottare ogni misura utile per dare seguito alle osservazioni che accompagnano la decisione di discarico del Parlamento europeo,

vista la sua risoluzione del 9 marzo 2005 sugli orientamenti relativi alle sezioni II, IV, V, VI, VII, VIII(A) e VIII(B) e al progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento europeo (sezione I) per la procedura di bilancio 2006 (8),

visti l’articolo 71, l’articolo 74, paragrafo 3, e l’allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0091/2008),

A.

considerando che l’audit della Corte dei conti ha constatato che «tutte le istituzioni hanno istituito un quadro soddisfacente di sistemi di controllo e di sorveglianza nel 2006, conformemente al regolamento finanziario, e il controllo del campione selezionato ha mostrato che il livello di errore non era significativo» (9),

B.

considerando che la Corte dei conti ha posto in evidenza lacune nel quadro regolamentare stabilito dall’ufficio di presidenza e dai questori riguardo il pagamento delle indennità di assistenza parlamentare, nonché nella attuazione che ne deriva,

C.

considerando che il segretario generale ha certificato il 21 febbraio 2007 che vi è una ragionevole certezza che il bilancio del Parlamento europeo è stato eseguito conformemente ai principi di sana gestione finanziaria e che il sistema di controllo e di sorveglianza fornisce la garanzia necessaria quanto alla legalità e regolarità delle operazioni,

1.

concede il discarico al suo presidente per l’esecuzione del bilancio del Parlamento europeo per l’esercizio 2006,

2.

esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso,

3.

incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, al mediatore europeo e al garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

Il presidente

Hans-Gert PÖTTERING

Il segretario generale

Harald RØMER


(1)  GU L 78 del 15.3.2006.

(2)  GU C 274 del 15.11.2007, pag. 1.

(3)  GU C 318 del 29.12.2007.

(4)  GU C 273 del 15.11.2007, pag. 1.

(5)  GU C 274 del 15.11.2007, pag. 130.

(6)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(7)  PE 349.540/Bur/all/def.

(8)  GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 156.

(9)  GU C 273 del 15.11.2007, punto 10.6.


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 22 aprile 2008

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006, sezione I — Parlamento europeo

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006 (1),

visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee relativi all’esercizio 2006 — Volume I [SEC(2007) 1055 — C6-0363/2007] (2),

vista la relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio per l’esercizio 2006 — Sezione I — Parlamento europeo (3),

vista la relazione annuale del revisore interno per il 2006,

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2006, accompagnata dalle risposte delle istituzioni controllate (4),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell’articolo 248 del trattato CE (5),

visti l’articolo 272, paragrafo 10, e l’articolo 275 del trattato CE, nonché l’articolo 179 bis del trattato Euratom,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (6), in particolare gli articoli 145, 146 e 147,

visto l’articolo 13 delle norme interne relative all’esecuzione del bilancio del Parlamento europeo (7),

visto l’articolo 147, paragrafo 1, del regolamento finanziario, a norma del quale tutte le istituzioni sono tenute ad adottare ogni misura utile per dare seguito alle osservazioni che accompagnano la decisione di discarico del Parlamento europeo,

vista la sua risoluzione del 9 marzo 2005 sugli orientamenti relativi alle sezioni II, IV, V, VI, VII, VIII(A) e VIII(B) e al progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento europeo (sezione I) per la procedura di bilancio 2006 (8),

visti l’articolo 71, l’articolo 74, paragrafo 3, e l’allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0091/2008),

A.

considerando che l'audit della Corte dei conti ha constatato che «tutte le istituzioni hanno istituito un quadro soddisfacente di sistemi di controllo e di sorveglianza nel 2006, conformemente al regolamento finanziario, e il controllo del campione selezionato ha mostrato che il livello di errore non era significativo» (9),

B.

considerando che la Corte dei conti ha posto in evidenza lacune nel quadro regolamentare stabilito dall’Ufficio di presidenza e dai questori riguardo il pagamento delle indennità di assistenza parlamentare, nonché nella attuazione che deriva,

C.

considerando che la Corte dei conti ha evidenziato che l’Ufficio di presidenza non ha garantito l’applicazione effettiva delle norme relative al pagamento delle indennità di assistenza parlamentare che richiedono la presentazione di documenti giustificativi adeguati,

D.

considerando che il segretario generale ha certificato il 21 febbraio 2007 che vi è una ragionevole certezza che il bilancio del Parlamento europeo è stato eseguito conformemente ai principi di sana gestione finanziaria e che il sistema di controllo e di sorveglianza fornisce la garanzia necessaria quanto alla legalità e regolarità delle operazioni,

E.

considerando che occorre dar seguito alle sue risoluzioni del 26 settembre 2006 (10) e del 24 aprile 2007 (11) sul discarico relativo agli esercizi 2004 e 2005 e valutare i progressi realizzati per quanto riguarda l’attuazione delle sue raccomandazioni,

F.

considerando le priorità politiche per l’esercizio 2006, vale a dire: consolidare l’allargamento del 2004, preparare quello del 2007, migliorare la politica d’informazione e di comunicazione e migliorare l’assistenza ai deputati,

1.

approva e sostiene il deciso impegno del suo presidente di assicurare che lo statuto degli assistenti, che sarà proposto dalla Commissione e approvato dal Consiglio, entri in vigore contemporaneamente allo statuto dei deputati (12);

2.

invita la Commissione e il Consiglio a cooperare appieno con il Parlamento al fine di garantire che il nuovo statuto degli assistenti sia adottato prima delle prossime elezioni europee del giugno 2009;

Il discarico — un esercizio politico

3.

sottolinea che il Parlamento è l’unica autorità di discarico (13) e che il discarico è una decisione politica; per arrivare a tale decisione politica, il Parlamento tiene conto, a norma dell’articolo 276, paragrafi 1 e 2, del trattato CE, oltre che dei documenti menzionati, di qualsiasi informazione che ritiene necessaria;

4.

ritiene che tutte le istituzioni e tutti gli organi di cui agli articoli 70 e 71 del suo regolamento dovrebbero essere trattati alla stessa stregua secondo i medesimi principi e le medesime procedure seguiti nel corso dell’esercizio annuale di discarico;

5.

ricorda che tutte le istituzioni e tutti gli organi possono dotarsi delle strutture politiche e/o amministrative più adatte alle loro esigenze; sottolinea quindi che, per rispettare tali differenti strutture, il Parlamento dovrebbe dare discarico a queste istituzioni e organi in quanto tali che possono essere rappresentati da una persona per assicurare loro visibilità;

6.

conferma che spetta sia al Parlamento sia a ciascuna istituzione e organo individuare il livello di responsabilità più adeguato per rispondere alle osservazioni formulate dal Parlamento in sede di procedura di discarico;

7.

ricorda che il Parlamento ha dichiarato nella sua precitata risoluzione del 24 aprile 2007 che l’esercizio del discarico dovrebbe coprire altresì le decisioni assunte dal presidente, dall’ufficio di presidenza e dalla conferenza dei presidenti, in quanto sono i deputati eletti e non i funzionari a essere politicamente responsabili; invita pertanto il presidente e il vicepresidente competente in materia di bilancio a partecipare alle future riunioni della commissione per il controllo dei bilanci per instaurare un dialogo politico;

8.

ricorda che la plenaria concede il discarico al Parlamento, rappresentato dal suo presidente, a norma dell’articolo 71 del regolamento;

9.

è soddisfatto per l’accettazione da parte del presidente del Parlamento del principio di un dialogo politico nel contesto della procedura di discarico. Si compiace ugualmente del fatto che, dopo una richiesta in tal senso, il vicepresidente del Parlamento responsabile per il bilancio e il controllo di bilancio, che è anche presidente della commissione per il controllo dei bilanci, ha partecipato a un dialogo politico con la commissione per il controllo dei bilanci in occasione di un’audizione pubblica effettuata il 21 gennaio 2008; chiede che questo dialogo venga in futuro basato su una dichiarazione scritta contenente le decisioni dell’ufficio di presidenza e della conferenza dei presidenti con incidenza finanziaria;

10.

accoglie favorevolmente e accetta la proposta formulata dal segretario generale in occasione dell’audizione del 21 gennaio 2008 di tenere riunioni regolari, al di fuori della procedura annuale di discarico, con la commissione per il controllo dei bilanci sull’esecuzione del bilancio del Parlamento;

11.

prende altresì nota dell’iniziativa del presidente del Parlamento volta a rafforzare i rapporti fra l’ufficio di presidenza e la commissione per i bilanci, da un lato, e l’ufficio di presidenza e la commissione per il controllo dei bilanci, dall’altro, creando un gruppo di lavoro incaricato di consolidarli in modo stabile; accoglie favorevolmente la prima discussione congiunta svoltasi il 14 gennaio 2008, come pure il clima di fiducia e cooperazione fra gli organi interessati instaurato da tale discussione; conta che tali deliberazioni proseguano e ne attende le conclusioni;

12.

ritiene che le procedure di bilancio e di discarico dovrebbero essere considerate complementari: un bilancio non dovrebbe essere approvato senza che siano state analizzate le decisioni di discarico già adottate e una decisione di discarico dovrebbe essere presa alla luce degli obiettivi politici fissati in sede di procedura di bilancio per l’anno interessato dal discarico; chiede che l’interoperabilità delle procedure di bilancio e di discarico sia approfondita;

Le priorità finanziarie per l’esercizio 2006

13.

sottolinea di aver adottato le seguenti priorità finanziarie per l’esercizio 2006 (14):

prevedere i posti per l’allargamento, in particolare un numero sufficiente di interpreti e di traduttori qualificati in tutte le lingue ufficiali, affinché tutti i deputati possano partecipare attivamente ai lavori del Parlamento,

attuare una politica di informazione e di comunicazione per avvicinare maggiormente il Parlamento al cittadino; in tale contesto sviluppare ulteriormente il ruolo dei suoi uffici esterni e la cooperazione con la Commissione,

esaminare se occorra modificare le strutture della sua amministrazione o apportare un maggiore sostegno alle sue attività di base per ottimizzare l’attività dell’istituzione,

garantire l’esistenza di un aiuto sufficiente e la presenza di esperti per assicurare la qualità dei lavori legislativi,

creare uno statuto per gli assistenti dei deputati, e

assicurare un impegno finanziario per coprire le spese di partecipazione delle delegazioni del Parlamento alle riunioni organizzate al di fuori dei suoi luoghi di lavoro;

Presentazione dei conti del Parlamento europeo

14.

nota che nel 2006 il Parlamento ha registrato entrate pari a 126 126 604 EUR (2005: 112 393 557 EUR: +12,2 %);

15.

prende atto delle cifre sulla base delle quali i conti del Parlamento europeo per l’esercizio 2006 sono stati chiusi, vale a dire:

in EUR

Utilizzo degli stanziamenti nel 2006 (15)

I.

Stanziamenti 2006

 

stanziamenti iniziali

1 321 600 000

bilancio rettificativi

nessuno

stanziamenti definitivi

1 321 600 000

II.

Stanziamenti definitivi 2006

 

impegni

1 306 325 432

( % degli stanziamenti definitivi)

(98,76 %)

pagamenti

1 117 578 610

(in % degli impegni)

(85,49 %)

III.

Riporti al 2007

 

riporto automatico al 2007

188 746 822

(in % degli stanziamenti definitivi)

(14,26 %)

(in % degli impegni)

(14,43 %)

riporto non automatico (stanziamenti non impegnati riportati)

4 817 000

(in % degli stanziamenti definitivi)

(0,36 %)

IV.

Annullamenti

 

stanziamenti annullati

15 274 568

(in % degli stanziamenti definitivi)

(1,15 %)

V.

Riporti al 2006

 

riporti automatici

307 163 636

pagamenti a titolo di tali riporti

285 578 104

(in % dei riporti)

(92,95 %)

tasso di annullamento

21 585 532

VI.

Stanziamenti da entrate assegnate nel 2006

 

stanziamenti di entrate assegnate

40 017 311

impegni

30 778 877

(in % degli stanziamenti da entrate assegnate)

(73,86 %)

pagamenti

5 858 229

(in % degli stanziamenti di impegni di entrate assegnate)

(18,75 %)

stanziamenti disponibili provenienti da entrate assegnate

9 238 434

VII.

Stanziamenti da entrate assegnate riportati al 2007

 

stanziamenti da entrate assegnate riportati

34 831 297

VIII.

Stanziamenti da entrate assegnate riportate al 2006

 

stanziamenti da entrate assegnate riportati

32 288 714

impegni

32 054 298

pagamenti

31 086 918

(in % degli impegni)

(96,36 %)

16.

nota che la presentazione dei conti, quale figura nella relazione sulla gestione finanziaria di bilancio, è cambiata rispetto all’anno precedente; auspica che l’amministrazione definisca e mantenga una presentazione che consenta di raffrontare facilmente l’esecuzione del bilancio nel corso degli anni;

17.

nota che nel 2006 sono stati impegnati il 98,76 % degli stanziamenti iscritti nel bilancio del Parlamento, con un tasso di annullamento dell’1,15 % e che, come per gli esercizi precedenti, è stato conseguito un tasso molto elevato di esecuzione del bilancio;

18.

rammenta tuttavia che questo elevato livello di esecuzione è in parte attribuibile alla prassi costante praticata (fin dal 1992) di effettuare storni «di recupero» al fine di trasferire tutti gli stanziamenti disponibili a fine anno alle linee di bilancio previste per gli immobili, segnatamente per effettuare anticipi in conto capitale e ridurre in tal modo i futuri oneri di interesse; nota che in tale ambito sono stati raccolti nel 2007 37 246 425 EUR;

19.

rileva che nel 2006 sono stati utilizzati 124 071 425 EUR (71,4 % degli storni) per rafforzare numerose linee di bilancio nel settore della politica immobiliare (di detto importo, 38 603 580 EUR provenivano da stanziamenti accantonati); ricorda che gli stanziamenti inizialmente iscritti sulle linee di bilancio 2 0 0 1-2 0 0 8 ammontavano appena a 14 287 887 EUR;

20.

ricorda altresì che in totale sono stati autorizzati 37 storni, per una cifra pari a 173 751 700 EUR (vale a dire 13 % degli stanziamenti definitivi; alla Commissione, gli storni rappresentano circa il 4 % degli stanziamenti di pagamento); osserva che un numero elevato di storni potrebbe arrecare nocumento ai principi di bilancio;

Osservazioni della Corte dei conti sull’esercizio finanziario 2006

21.

nota che la Corte dei conti ha constatato che «tutte le istituzioni hanno istituito un quadro soddisfacente di sistemi di controllo e di sorveglianza nel 2006, conformemente al regolamento finanziario, e il controllo del campione selezionato ha mostrato che il livello di errore non era significativo» (16);

22.

osserva che la Corte ha rilevato la seguente carenza nella concessione di indennità di assistenza parlamentare: «La Corte fa […] osservare che l’ufficio di presidenza non si è assicurato che le norme che esigono la presentazione di documenti giustificativi appropriati siano state applicate in modo efficace […]. L’ufficio di presidenza dovrebbe adottare misure per ottenere i documenti ritenuti indispensabili per provare che le spese erano giustificate. […]» (17);

23.

esplicita i propri commenti al riguardo prendendo in considerazione ai paragrafi da 56 a 68 le osservazioni del revisore interno;

La relazione annuale del revisore interno

24.

rileva che nel 2006 il servizio di audit interno ha approvato, o pubblicato sotto forma di progetto, 16 relazioni di audit, tra cui figurano l’audit sulle procedure di aggiudicazione di appalti, l’audit sull’indennità di assistenza parlamentare e il seguito delle 452 azioni individuali derivanti dall’esame del dispositivo di controllo interno effettuato in seno all’istituzione;

25.

si compiace del fatto che il revisore interno ha potuto presentare ufficialmente le conclusioni della sua relazione annuale 2006 alla commissione per il controllo dei bilanci, indicando con ciò che la sua relazione costituisce non solo uno strumento di gestione interna, bensì anche un elemento di riferimento importante per l’esercizio annuale di discarico;

26.

condivide l’opinione del revisore interno sulla crescente importanza da attribuire all’introduzione di un dispositivo di controllo interno efficace; rileva in tale contesto le misure volte a migliorare il rispetto delle norme e degli obiettivi di controllo; nota che l’attuazione delle 20 azioni di carattere determinante citate dal revisore interno nel suo primo audit di controllo formerà oggetto di un secondo controllo nel 2008; prende atto delle indicazioni fornite dall’amministrazione secondo cui 18 di queste 20 azioni sono già state attuate e che l’attuazione delle due azioni restanti è in corso di realizzazione;

27.

si compiace dei progressi compiuti dall’amministrazione in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti, in particolare la creazione di un Forum degli appalti pubblici; nota che il revisore interno avvierà nel 2008 un nuovo audit sul controllo dell’attuazione delle 144 azioni individuali derivanti dall’audit delle procedure di aggiudicazione degli appalti;

La gestione finanziaria del Parlamento e le relazioni d’attività dei direttori generali

28.

ricorda ai suoi organi competenti la sua decisione (18) secondo cui «i rimborsi concernenti gli edifici […] dovrebbero […] essere decisi nel quadro della strategia di bilancio»; deplora che i suoi organi competenti non abbiano mai eseguito le decisioni della plenaria, ma abbiano proseguito nella loro pratica di «non iscrizione in bilancio» della politica immobiliare del Parlamento per le future acquisizioni (la linea di bilancio intitolata «Acquisizione di beni immobiliari» comporta soltanto menzioni «per memoria» per gli anni 2005, 2006 e 2007);

29.

nota che, durante un’audizione pubblica presso la commissione per il controllo dei bilanci il 21 gennaio 2008, il segretario generale ha annunciato un piano strategico per la politica immobiliare del Parlamento; chiede che il segretario generale presenti detto piano alla commissione per il controllo dei bilanci in occasione della procedura di discarico per l’anno 2007;

30.

ribadisce la richiesta di modificare l’articolo 16 delle norme interne relative all’esecuzione del bilancio del Parlamento per fare in modo che qualsiasi progetto immobiliare con incidenze finanziarie importanti sul bilancio del Parlamento venga sottoposto all’approvazione della commissione per i bilanci;

31.

si rallegra del fatto che il segretario generale e tutti i direttori generali hanno affermato di avere una garanzia ragionevole che le risorse destinate alle rispettive attività sono state utilizzate per i fini previsti e conformemente al principio di sana gestione finanziaria; nota con soddisfazione che hanno altresì affermato che le procedure di controllo poste in essere danno garanzie sufficienti quanto alla legalità e alla regolarità delle relative operazioni;

32.

chiede che la sua amministrazione rispetti i principi finanziari e stabilisca un progetto di bilancio tale da garantire che gli importi iscritti riflettano meglio le esigenze reali dei vari settori di attività del Parlamento; chiede agli ordinatori delegati di indicare chiaramente nelle loro relazioni di attività annuali, in una distinta tabella riepilogativa all’inizio delle rispettive relazioni, gli stanziamenti definitivi, quelli impegnati, i pagamenti, i riporti, gli stanziamenti annullati e l’importo che la direzione generale mette a disposizione dello «storno di recupero»;

33.

si rallegra del fatto che i direttori generali hanno riesaminato l’elenco dei contratti di lunga durata;

34.

chiede alle sue direzioni generali di raddoppiare gli sforzi affinché le rispettive relazioni non si limitino a una struttura comune, ma contengano elementi d’informazione comparabili sì da guadagnarne in leggibilità;

35.

si compiace del fatto che il revisore interno e i servizi si siano accordati sull’avvio di un piano d’azione volto a munire il Parlamento di un quadro di controllo interno efficace, nel contesto del quale 452 azioni individuali erano state decise nel 2003 e nel 2004; constata che di queste 452 azioni, 225 sono state realizzate interamente e 121 lo sono state parzialmente nel 2006; nota anche che il revisore interno aveva individuato 20 azioni «di carattere determinante» riguardanti settori esposti a rischi elevati; prende atto che in questa fase l’amministrazione dichiara che 18 di queste 20 azioni sono state attuate e nota che il revisore interno le esaminerà nel corso di un secondo audit di controllo nel 2008;

Appalti

36.

ricorda che a norma degli articoli 54 e 119 delle modalità di esecuzione del regolamento finanziario (19) le istituzioni trasmettono all’autorità di bilancio relazioni sulle procedure negoziate e sui contratti che non ricadono nel campo di applicazione delle direttive sugli appalti pubblici; segnala che una lista dei contraenti cui sono stati aggiudicati appalti di valore superiore a 50 000 EUR, ma al di sotto della soglia stabilita dalle direttive menzionate, è pubblicata nella Gazzetta ufficiale e che gli appalti di valore compreso tra i 13 800 EUR e i 50 000 EUR sono pubblicati sulle pagine Internet dell’istituzione;

37.

constata che la relazione annuale contiene le seguenti informazioni sugli appalti aggiudicati nel 2006:

Tipo di contratto

Numero

[2005 in ()]

Percentuale

[2005 in ()]

Importo in EUR

[2005 in ()]

Percentuale

[2005 in ()]

Servizi

199 (199)

69 % (64 %)

67 315 809

(89 551 639)

23 % (44 %)

Forniture

56 (53)

20 % (17 %)

61 441 090

(29 036 604)

21 % (14 %)

Lavori

31 (48)

11 % (15 %)

20 026 192

(13 763 856)

7 % (7 %)

Immobili

1 (12)

0 % (4 %)

143 125 000

(73 149 658)

49 % (35 %)

Totale

287 (312)

100 %

291 908 091

(205 501 756)

100 %

38.

constata che la ripartizione degli appalti assegnati nel 2006 (a parte gli appalti di natura immobiliare aggiudicati attraverso una procedura negoziata — acquisto degli edifici di Strasburgo, che rappresenta in sé un valore di 143 125 000 EUR) per tipo di procedura utilizzata è stata la seguente:

Tipo di procedura

Numero

[2005 in ()]

Percentuale

[2005 in ()]

Importo in EUR

[2005 in ()]

Percentuale

[2005 in ()]

Importo medio

[2005 in ()]

Aperta

73 (64)

25 % (21 %)

93 681 193

(94 187 176)

62 % (71 %)

1 283 304

(1 471 675)

Ristretta

84 (112)

30 % (37 %)

7 044 607

(26 676 276)

5 % (20 %)

83 863

(238 181)

Negoziata

129 (124)

45 % (42 %)

48 057 291

(11 488 646)

33 % (9 %)

372 537

(92 650)

Totale

286 (300)

100 %

148 783 091

(132 352 098)

100 %

520 220

(441 174)

39.

rileva che nel 2006 sono stati attribuiti 128 appalti di valore pari o superiore a 50 000 EUR e 159 di valore compreso tra i 13 800 EUR e i 50 000 EUR; sottolinea che tali cifre dimostrano che gli appalti inferiori a 50 000 EUR rappresentano solo l’1,7 % del valore totale ma il 55 % del numero totale degli appalti aggiudicati dal Parlamento;

40.

constata che in termini di valore, il 67 % degli appalti sono stati aggiudicati sulla base di procedure aperte (62 %) e ristrette (5 %); deplora tuttavia il fatto che in termini di valore il 33 % degli appalti sono stati aggiudicati secondo la procedura negoziata; chiede al segretario generale di spiegare tale aumento rispetto all’anno precedente;

41.

nota tuttavia che per il 2006 il raffronto imposto dall’articolo 54 delle modalità di esecuzione del regolamento finanziario (tra il numero di appalti aggiudicati nell’anno n e nell’anno n-1 da ogni ordinatore delegato) non era possibile per via delle modifiche regolamentari intervenute nel corso dell’anno, modifiche che riguardano soltanto gli appalti banditi a partire del 22 agosto; nel 2006 il Parlamento ha fatto ricorso alla procedura negoziata per 74 contratti (nel 2005 per 136 contratti);

42.

ricorda che il revisore interno ha ultimato un audit sulle procedure di aggiudicazione degli appalti in seno all’istituzione; si compiace dell’accordo tra il revisore interno e i servizi su un vasto piano d’azione riguardante 144 azioni individuali da attuare; si compiace altresì del fatto che uno dei compiti principali figurante nel programma di lavoro del revisore interno per il 2008 sia quello di procedere a un nuovo audit delle procedure delle aggiudicazioni degli appalti per esaminare i progressi compiuti;

43.

chiede al segretario generale di spiegare lo stato di avanzamento riguardo all’attuazione di una base di dati sugli appalti a norma dell’articolo 95 del regolamento finanziario; considera anche che il regolamento finanziario rivisto prevede la creazione di un’unica base di dati centrale, gestita dalla Commissione, per tutte le istituzioni;

Gruppi politici (revisione dei conti e delle procedure — linea di bilancio 4 0 0 0)

44.

ribadisce che i gruppi politici sono responsabili della gestione e dell’utilizzazione degli stanziamenti di bilancio del Parlamento loro assegnati e che la sfera di competenza del servizio di audit interno dell’istituzione non si estende alle condizioni di utilizzo degli stanziamenti iscritti alla linea di bilancio 4 0 0 0;

45.

accoglie favorevolmente il fatto che i gruppi politici abbiano pubblicato le loro relazioni di audit esterno e i conti per l’esercizio 2006 sul sito Intranet del Parlamento;

46.

prende atto che, nel 2006, gli stanziamenti iscritti alla linea di bilancio 4 0 0 0 sono stati utilizzati nel modo seguente:

(in migliaia di EUR)

Totale disponibile nel bilancio 2006

70 900

Membri non iscritti

1 644

Importi disponibili per gruppi

69 256

Gruppo

Stanziamenti concessi dal bilancio del Parlamento

Risorse proprie e stanziamenti riportati dei gruppi

Spesa nel 2006

Tasso di utilizzo degli stanziamenti disponibili

Massimale dei riporti (20)

Riporti al 2007

PPE-DE

18 088

7 203

16 345

64,6 %

9 044

8 947

PSE

13 989

6 934

14 191

67,8 %

6 995

6 732

ELDR/ALDE

6 526

3 145

6 383

66,1 %

3 263

3 263

Verdi/ALE

2 836

1 157

2 716

68,0 %

1 418

1 278

GUE/NGL

2 582

1 265

3 189

77,5 %

1 426

928

UEN

1 896

454

1 863

79,3 %

948

487

IND/DEM

2 034

875

1 912

65,7 %

1 017

997

NI

1 384

260

1 222

74,3 %

692

136

Totale

49 606

21 294

47 821

67,4 %

24 803

22 767

47.

prende atto che i revisori dei conti esterni hanno confermato che i conti dei gruppi politici sono conformi alle disposizioni vigenti e alle norme contabili internazionali;

48.

nota anche che i gruppi politici hanno utilizzato in media appena il 67,4 % degli stanziamenti messi a loro disposizione (2005: 66 %; 2004: 74 %);

49.

rileva che il 9 luglio 2007 l’ufficio di presidenza ha esaminato le relazioni dei gruppi politici sull’esecuzione del bilancio nonché le relazioni dei rispettivi revisori interni; nota in tale contesto che l’ufficio di presidenza ha incaricato l’ordinatore di procedere al recupero presso il gruppo ALDE di 25 403,77 EUR non utilizzati, importo che non ha potuto essere riportato;

Partiti politici a livello europeo

50.

prende atto dei conti presentati a chiusura dell’esercizio 2006, e figuranti di seguito:

Esecuzione del bilancio 2006 nel quadro della convenzione

(EUR)

Partito (21)

Risorse proprie

Totale sovvenzione da PE

Totale delle entrate

Sovvenzione in % della spesa ammissibile (max. 75 %)

PPE

1 106 891,41

2 914 059,56

4 020 950,97

72,50 %

PSE

932 781,81

2 580 000,00

3 512 781,81

71,49 %

ELDR

340 782,87

883 500,00

1 224 282,87

71,97 %

EFGP

240 204,29

581 000,00

821 204,29

71,20 %

GE

172 875,00

439 018,54

611 893,54

71,82 %

PDE

55 189,84

163 570,75

218 760,59

75,00 %

AEN

49 385,00

144 808,81

194 193,81

74,57 %

ADIE

59 513,36

125 016,22

184 529,58

75,00 %

EFA

69 665,67

220 913,67

290 579,34

75,00 %

EUD

47 597,22

29 670,24

77 267,46

62,59 %

Totale

3 074 886,47

8 081 557,78

11 156 444,25

72,13 %

51.

sottolinea che i revisori dei conti esterni hanno certificato che i conti dei partiti sono in regola con il disposto di cui agli articoli 6, 7, 8 e 10 del regolamento (CE) n. 2004/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo (22) e che i conti davano un quadro fedele e veritiero della situazione finanziaria dei partiti politici alla chiusura dell’esercizio finanziario 2006;

52.

si compiace del fatto che i partiti politici a livello europeo hanno conseguito un elevato livello di utilizzo degli stanziamenti messi a loro disposizione;

53.

osserva tuttavia che l’ordinatore è stato incaricato:

di procedere al recupero dell’eccedenza di 248 953,91 EUR dal PDE, di 215 498,59 EUR dall’AEN, di 69 317,14 EUR dall’ADIE e di 24 799,11 EUR dall’EUD,

e di procedere al recupero di 121 670,10 EUR dall’EUD e di 70 902,64 EUR dall’ADIE per via di una non conformità con l’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 2004/2003;

54.

chiede al segretario generale di comunicare se gli importi sono stati recuperati;

55.

nota che il revisore interno ha passato in rassegna l’attuazione delle disposizioni relative ai contributi a favore dei partiti politici a livello europeo e ha pubblicato la sua relazione al riguardo nell’agosto 2007; si compiace del fatto che ciò abbia portato a un piano d’azione dettagliato accettato dall’amministrazione; chiede che i risultati di tale audit facciano parte della procedura di discarico 2007;

56.

nota che il bilancio di un partito politico a livello europeo può essere finanziato fino all’85 % dal bilancio del Parlamento a partire dal 2008 (fino al 75 % alla fine del 2007); sottolinea che questo elevato livello di sussidi del Parlamento conferisce ai partiti maggiore responsabilità per quanto attiene alle loro attività;

Le indennità di assistenza parlamentare (IAP)

57.

prende atto che la Corte dei conti ha constatato, criticandole, carenze nel quadro regolamentare fissato dall’ufficio di presidenza e che la maggior parte degli importi versati ai membri del Parlamento a titolo di indennità di assistenza parlamentare non sono stati successivamente giustificati da documenti soddisfacenti a corredo delle spese sostenute in nome del deputato; riconosce parimenti lo sforzo sostenuto dall’ufficio di presidenza e dall’amministrazione nel 2007 per ovviare alla situazione; si compiace del fatto che per il 2006 l’amministrazione indica di aver ricevuto, alla fine del 2007, più del 99 % dei documenti giustificativi;

58.

osserva tuttavia che per gli anni 2004 e 2005 l’amministrazione ha potuto ottenere rispettivamente il 57 % e il 51 % dei documenti richiesti; prende nota in tale contesto della decisione politica di applicare la regolamentazione adottata il 13 dicembre 2006 retroattivamente al periodo 2004-2005;

59.

auspica che, per quanto riguarda i loro obblighi di fornire documenti giustificativi per l’utilizzo delle rispettive indennità di assistenza parlamentare nel 2004 e 2005, tutti i deputati ricevano una comunicazione che precisi se devono ancora presentare all’amministrazione documenti giustificativi per tale periodo oppure se la loro pratica è in ordine;

60.

chiede all’amministrazione di applicare correttamente e coerentemente la regolamentazione riguardante le spese e le indennità dei deputati (regolamentazione SID) (23), e di segnalare tempestivamente e direttamente le irregolarità e le mancanze;

61.

chiede all’amministrazione di istituire una procedura che preveda una comunicazione migliore e più visibile per i deputati, il rispetto sistematico dei termini per l’invio dei documenti giustificativi fissato nella regolamentazione SID, e ciò al fine di garantire che detto invio avvenga in conformità della procedura e del calendario obbligatorio della Corte dei conti per l’elaborazione della sua relazione annuale, e una conferma finale ai deputati una volta chiuso il loro fascicolo;

62.

incoraggia il gruppo di lavoro dell’ufficio di presidenza sullo statuto dei deputati a presentare le sue conclusioni per consentire di dare rapidamente un seguito adeguato alle osservazioni formulate dal revisore interno nella sua relazione sulle indennità di assistenza parlamentare; conferma, alla luce del lavoro di tale gruppo e nel contesto di una nuova regolamentazione da elaborare da parte degli organi politici competenti, la responsabilità dell’amministrazione di assicurarsi che le indennità di assistenza parlamentare siano concesse nel rispetto dei principi di sana gestione finanziaria, di legalità e di regolarità; comprende i problemi e le difficoltà che si pongono per armonizzare le indennità di assistenza parlamentare con la legislazione sociale e fiscale di ciascuno dei 27 Stati membri; chiede però che siano avviate immediatamente le trattative necessarie con gli Stati membri e lo Stato belga; esige che tale operazione, sia pur complessa, non inibisca l’attuazione parallela di una nuova regolamentazione per le indennità di assistenza parlamentare;

63.

nota che la relazione del revisore interno raccomanda un’evoluzione in due tappe delle condizioni di impiego degli assistenti parlamentari; in un primo tempo, il rapporto contrattuale tra il/gli assistente/i e il deputato verrebbe sistematicamente basato su un contratto d’impiego che utilizza un modello di contratto obbligatorio migliorato; in un secondo tempo, l’obiettivo sarebbe di integrare gli assistenti nella categoria del personale coperta dal regime applicabile agli altri agenti delle Comunità europee;

64.

ricorda che assistere i deputati nella loro attività richiede flessibilità e mobilità, mentre il nuovo statuto degli assistenti dovrebbe stabilire norme minime in materia di retribuzione e diritti sociali in conformità della legislazione europea vigente;

65.

prende atto dell’unanime decisione della conferenza dei presidenti e dell’Ufficio di presidenza, rispettivamente del 6 e del 10 marzo 2008, con cui:

invitano l’amministrazione ad assicurare un’applicazione e un’esecuzione coerente delle norme interne del Parlamento concernenti il rimborso delle spese di assistenza parlamentare,

affidano al segretario generale il mandato di prendere contatto con la Commissione e il Consiglio allo scopo di accertare la possibilità di adottare una nuova serie di norme per gli assistenti dei deputati ricorrendo a un regime contrattuale modificato, salvaguardando il diritto dei deputati di assumere i loro assistenti e determinare indipendentemente il loro livello salariale,

incaricano il gruppo di lavoro sullo statuto, gli assistenti e il fondo pensioni dei deputati a valutare urgentemente il funzionamento delle esistenti norme in modo particolareggiato e, vista l’importanza del problema, di presentare proposte sulle modifiche alla normativa che ritenga necessarie;

insiste che un membro della commissione per il controllo dei bilanci, in quanto commissione competente per il discarico, faccia parte di tale gruppo di lavoro in qualità di osservatore; ricorda all’ufficio di presidenza, in questo contesto, i suoi commenti sulla Sezione I — Parlamento europeo enunciati nella sua risoluzione del 25 ottobre 2007 sul progetto di bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2008 (24) e nella sua risoluzione del 26 settembre 2006 con i commenti che fanno parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2004, Sezione I — Parlamento europeo (25); invita le autorità competenti a riferire alla commissione per il controllo dei bilanci in merito ai progressi compiuti entro la fine del 2008;

66.

insiste in particolare sui seguenti aspetti:

in linea con il paragrafo 76 della suddetta risoluzione del 26 settembre 2006, il Parlamento dovrebbe concludere contratti quadro esclusivamente con società degli Stati membri specializzate nella gestione, a norma del diritto nazionale applicabile, degli aspetti fiscali e della sicurezza sociale relativi ai contratti di lavoro, e invita la sua amministrazione a stabilire un calendario per la completa esecuzione di tale paragrafo entro il 1o settembre 2008,

in via temporanea, e cioè fino a che non sarà stata trovata una soluzione permanente, i contratti con i fornitori di servizi devono essere gestiti dagli agenti pagatori negli Stati membri, visto che le carenze riscontrate dall’audit interno riguardano principalmente contratti con tali fornitori; l’agente pagatore deve essere responsabile per il rispetto dei contratti di prestazione di servizi per quanto riguarda la legislazione fiscale le norme in materia di previdenza sociale dello Stato membro interessato e le norme SID, le quali devono ancora essere modificate a tal fine, e che non deve essere accettato nessun contratto di prestazione di servizi che non sia conforme a queste disposizioni,

l’amministrazione deve essere messa in grado di dimostrare alla Corte dei conti gli importi che sono stati pagati dai deputati ai loro assistenti, agenti pagatori e fornitori di servizi, precisando le relative condizioni,

non possono essere assunti parenti dei deputati,

il mancato rispetto della legislazione degli Stati membri e/o delle norme (riviste) SID deve comportare automaticamente la sospensione dei pagamenti e il recupero degli importi indebitamente pagati;

67.

chiede che le misure di applicazione dello statuto dei deputati del Parlamento europeo (26) con implicazioni finanziarie siano sottoposte formalmente per parere preventivo alla commissione per il controllo dei bilanci;

68.

si compiace del fatto che l’ufficio di presidenza ha approvato il 25 settembre 2006 il Codex per gli assistenti parlamentari e i tirocinanti dei deputati del Parlamento europeo e che tutti i deputati ne hanno ricevuto copia;

69.

chiede al segretario generale di informare la commissione per il controllo dei bilanci, entro la fine del 2008, del numero degli ordini di recupero emessi e dell’importo totale corrispondente;

Il fondo pensionistico volontario

70.

constata che nel novembre 2006 il fondo pensionistico volontario contava 659 affiliati; constata altresì che il contributo mensile al fondo per ogni deputato ammontava a 3 354,21 EUR così ripartiti: un terzo, pari a 1 118,07 EUR, versato dal deputato e attualmente prelevato sulla sua indennità per spese generali e due terzi, pari a 2 236,14 EUR, versati dal Parlamento;

71.

ricorda i punti relativi alla trasparenza e alle fonti di reddito di cui alla sua suddetta risoluzione del 24 aprile 2007;

72.

constata che il deficit attuariale del fondo pensionistico volontario (registrato sin dal 2001) è stato ridotto da 43 756 745 EUR nel 2004 a 28 875 471 EUR nel 2005 e a 26 638 000 EUR nel 2006, migliorando la propria posizione di finanziamento attuariale che è passata dal 76,8 % nel 2004 e 86,1 % nel 2005 all’88,4 % nel 2006; sottolinea che negli ultimi anni i mercati borsistici sono stati altamente volatili e che non esiste quindi alcuna certezza in merito al futuro andamento del deficit attuariale del fondo; sottolinea in tale contesto che il fondo ha investito il 73 % del suo patrimonio in azioni; ricorda che i gestori del fondo avrebbero dovuto aggiornare il deficit attuariale alla fine del dicembre 2007 entro il 15 marzo 2008;

73.

richiama l’attenzione dell’ufficio di presidenza sul paragrafo 84 della citata risoluzione del 24 aprile 2007, secondo cui è stato deciso che dopo l’entrata in vigore dello statuto dei deputati al Parlamento, il fondo pensionistico volontario dovrà limitarsi a onorare i diritti maturati (acquisiti al mese di giugno 2009), il che significa che né i deputati attuali né gli altri affiliati potranno continuare a versarvi contributi;

74.

esprime il proprio stupore per la recente raccomandazione della conferenza dei presidenti del 13 marzo 2008, dopo essere stata consultata dal gruppo di lavoro dell’ufficio di presidenza sullo statuto dei deputati, assistenti e fondo pensionistico, che gli affiliati del fondo pensionistico volontario possano ancora acquisire nuovi diritti a pensione dopo l’entrata in vigore dello statuto dei deputati; ricorda all’ufficio di presidenza, in quanto organo decisionale, che deve attenersi alla volontà politica del Parlamento, espressa nelle risoluzioni sul discarico per quanto riguarda l’esecuzione del bilancio del Parlamento per gli esercizi 2004 e 2005, che le attività del fondo pensionistico volontario dovrebbero essere gradualmente ridotte e limitate a onorare i diritti acquisiti dopo l’entrata in vigore dello statuto dei deputati; insiste che il gruppo di lavoro dell’ufficio di presidenza prepari le necessarie misure in linea con le decisioni del Parlamento;

Preparare l’attuazione del trattato di Lisbona

75.

ricorda che nel 2006 il Parlamento voleva «esaminare se occorra modificare le sue strutture amministrative o apportare un maggior sostegno alle sue attività di base per ottimizzare l’attività dell’istituzione» (27); ricorda che esso ha al contempo ritenuto che «la maggiore responsabilità del Parlamento europeo nel processo decisionale legislativo richiede molte più risorse da assegnare a sostegno di questa attività fondamentale» (28);

76.

prende nota della risposta della sua amministrazione in merito all’attuazione dell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio»;

77.

ricorda altresì che il trattato di Lisbona amplia considerevolmente il campo della codecisione, che diventa la procedura legislativa normale; ne consegue che il Parlamento diventa colegislatore paritario per il 95 % della legislazione europea;

78.

chiede in tale contesto alla sua amministrazione di presentare entro il 30 novembre 2008:

una tabella dell’organico del Parlamento (funzionari e altri agenti) per grado, direzione generale, nazionalità e sesso, comprensiva di una valutazione,

un’analisi del modo in cui il bilancio relativo agli studi è stato utilizzato nelle direzioni generali;

79.

ricorda che nel corso della procedura di bilancio 2007 il Parlamento europeo ha invitato la Commissione a procedere a una valutazione di medio termine del suo fabbisogno di personale e a fornire una relazione dettagliata sul suo personale di sostegno e sulle sue funzioni di coordinamento; invita la sua amministrazione a procedere a una valutazione del proprio organico su tale base e utilizzando gli stessi strumenti; auspica che una relazione di valutazione sia inviata alla commissione per il controllo dei bilanci in tempo utile per il discarico 2007; desidera sapere, in tale contesto, quanti funzionari e altri agenti hanno il compito di aiutare i parlamentari nel loro lavoro di colegislatori, quanti agenti lavorano per le delegazioni parlamentari e quanti agenti assicurano il sostegno amministrativo del Parlamento;

Seguito del discarico 2005

80.

approva la riduzione della stima dei costi operativi derivanti dall’esigenza di disporre di più luoghi di lavoro da 203 000 000 EUR per il 2002 a 155 000 000 EUR per il 2007; sottolinea che rappresenta una riduzione di quasi il 24 % per il periodo quinquennale; invita la sua amministrazione a continuare il processo di razionalizzazione; sottolinea che l’esigenza di disporre di più luoghi di lavoro è stabilita dai trattati; ritiene che occorra un coordinamento ottimale fra tali luoghi di lavoro; sottolinea che i cittadini non comprendono il motivo per cui il Parlamento deve disporre di tre luoghi di lavoro;

81.

prende nota della risposta della sua amministrazione (29) sulla possibilità di creare un’autorità europea per gli immobili secondo cui «la creazione di un grande ufficio unico incaricato di costruire e mantenere i locali delle istituzioni e degli organi dell’Unione europea non risponde all’auspicato principio di economia e di migliore gestione»; constata al contempo quanto sia auspicabile e auspicata una più stretta cooperazione;

82.

nota che nessun progresso ha potuto essere registrato in materia di avanzamento dei negoziati con il governo belga riguardo i terreni occupati dagli edifici D4-D5 e alla loro urbanizzazione; chiede al vicepresidente responsabile della politica immobiliare di prendere contatto con il nuovo governo belga appena possibile;

83.

constata il progresso che si è potuto registrare per dar seguito alle sue richieste di creare un piano Kyoto +; ricorda che l’ufficio di presidenza ha, il 18 giugno 2007:

invitato il segretario generale a pubblicare un bando di gara per la valutazione delle emissioni di CO2 causate dal Parlamento europeo,

preso atto della revisione, da parte della direzione, degli obiettivi ambientali e delle azioni chiave per il futuro, approvandoli,

adottato il calendario delle future fasi di EMAS,

chiesto al segretario generale di stabilire un piano d’azione dettagliato,

deciso di creare un gruppo di lavoro incaricato di seguire le emissioni di CO2 composto di due membri dell’ufficio di presidenza che verranno designati in una fase successiva del processo EMAS,

recepito il principio di includere tutte le iniziative ambientali in EMAS e convenuto sulla necessità di rendere disponibili risorse per migliorare EMAS;

84.

chiede che qualsiasi altro progresso registrato al riguardo venga segnalato anche alla commissione per il controllo dei bilanci;

Il multilinguismo

85.

sottolinea l’importanza sempre maggiore del codice di condotta sul multilinguismo per i lavori parlamentari dei deputati; è preoccupato del fatto che le due relazioni semestrali dell’anno 2006 sull’attuazione del codice di condotta hanno mostrato carenze a livello di utilizzazione efficace del servizio d’interpretazione; constata quindi che gli stanziamenti disponibili non sono stati assegnati nel modo più economico e che i settori principalmente interessati da tale carenza sono stati le commissioni e delegazioni parlamentari e anche i gruppi politici; chiede in tale contesto, e tenuto conto della relazione sul multilinguismo approvata il 5 settembre 2006, al segretario generale di trovare una soluzione d’intesa con gli utenti;

La politica d’informazione e comunicazione

86.

ricorda che nell’ambito della politica d’informazione e di comunicazione del Parlamento, le attività sono state estese e sono stati creati nuovi strumenti d’informazione che hanno avuto un impatto finanziario considerevole sul bilancio 2006 (centro visitatori, Web TV, impianti audiovisivi); chiede al segretario generale di presentare una relazione sull’attuazione e sulla valutazione della politica d’informazione e di comunicazione entro la fine del mese di luglio 2008;

Le tecnologie dell’informazione

87.

sottolinea l’importanza delle tecnologie dell’informazione per il Parlamento europeo in generale e in particolare per i lavori parlamentari; deplora il fatto che i miglioramenti apportati si concentrano sulla presentazione dell’istituzione in Internet e Intranet piuttosto che sulla possibilità di rendere il lavoro legislativo più agevole e più efficace;

Varie

88.

chiede al segretario generale di inviare copia di tutte le relazioni dell’ufficio di presidenza, comprese quelle dei gruppi di lavoro, e della conferenza dei presidenti che hanno un impatto finanziario alle commissioni per i bilanci e per il controllo dei bilanci;

89.

constata che il caso relativo alla differenza di 4 136 125 BEF osservata tra l’importo di cassa e le scritture corrispondenti del 1982 ha potuto essere risolto nel 2007, per cui farà parte del discarico per l’esercizio di bilancio 2007;

Conclusioni della discussione del progetto di relazione in commissione

90.

ricorda ancora una volta l’importanza delle priorità di bilancio per la procedura di discarico; allo stesso tempo resta convinto che i risultati della procedura di discarico hanno un valore inestimabile per la procedura di bilancio; si rallegra, di conseguenza, del fatto che una stretta cooperazione tra la commissione per i bilanci e la commissione per il controllo dei bilanci rivestirà ancora maggiore importanza nel quadro del trattato di Lisbona;

91.

rileva con soddisfazione i progressi registrati nell’attuazione delle priorità di bilancio per il 2006; continua tuttavia a vigilare affinché siano realizzate tutte le priorità;

92.

prende nota della relazione del revisore interno — classificata come riservata — sulle IAP, in cui analizza i dispositivi del controllo interno in questo settore e propone dei miglioramenti; sottolinea che, in ogni fase dell’elaborazione del progetto di relazione sul discarico, l’amministrazione ha pienamente cooperato con il relatore e in tutta trasparenza; sottolinea altresì che l’ufficio per la lotta antifrode e la Corte dei conti sono stati invitati a esaminare la relazione di audit interno e a dare adeguato seguito alle loro conclusioni; deplora la violazione delle disposizioni del suo regolamento in materia di riservatezza, nonché la pubblicazione di interpretazioni personali e politiche di un’informazione riservata; ritiene che le interpretazioni diano un’impressione distorta degli obiettivi e delle conclusioni della relazione;

93.

chiede a tutti i suoi organi competenti di prendere le misure necessarie ai fini dell’adozione in seduta plenaria, a norma dell’allegato VII, sezione A, paragrafo 1, quarto comma, del suo regolamento, delle norme che disciplinano il trattamento amministrativo dei documenti confidenziali, approvate dall’ufficio di presidenza il 13 novembre 2006, in tempo per la procedura di discarico dell’esercizio 2007;

94.

deplora che non sia stato registrato alcun progresso nell’avanzamento dei negoziati con il governo belga per quanto concerne i terreni occupati dagli edifici D4-D5 e la loro urbanizzazione; insiste affinché il governo belga rispetti l’impegno politico vincolante che ha assunto nei confronti del Parlamento europeo.


(1)  GU L 78 del 15.3.2006.

(2)  GU C 274 del 15.11.2007, pag. 1.

(3)  GU C 318 del 29.12.2007.

(4)  GU C 273 del 15.11.2007, pag. 1.

(5)  GU C 274 del 15.11.2007, pag. 30.

(6)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(7)  PE 349.540/Bur/ann/def.

(8)  GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 156.

(9)  GU C 273 del 15.11.2007, punto 10.6.

(10)  GU L 177 del 6.7.2007, pag. 3.

(11)  GU L 187 del 15.7.2008, pag. 3.

(12)  Decisione 2005/684/CE, Euratom del Parlamento europeo, del 28 settembre 2005, che adotta lo statuto dei deputati del Parlamento europeo (GU L 262 del 7.10.2005, pag. 1).

(13)  Articolo 276, paragrafo 1, del trattato CE.

(14)  GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 156.

(15)  GU C 318 del 29.12.2007, pag. 3.

(16)  GU C 273 del 15.11.2007, punto 10.6.

(17)  GU C 273 del 15.11.2007, punto 10.12.

(18)  Paragrafo 5 della sua summenzionata risoluzione del 24 aprile 2007.

(19)  Regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità di esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1065/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 1).

(20)  Conformemente all’articolo 2.1.6 della regolamentazione sull’utilizzazione degli stanziamenti della voce 4 0 0 0.

(21)  PPE: Partito popolare europeo; PSE: Partito socialista europeo; ELDR: Partito europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori; EFGP: Federazione dei Partiti Verdi europei; GE: Partito della Sinistra europea; PDE: Partito Democratico europeo; AEN: Alleanza per l’Europa delle Nazioni; ADIE: Alleanza dei Democratici Indipendenti in Europa; EFA: European Free Alliance; EUD: Democratici UE.

(22)  GU L 297 del 15.11.2003, pag. 1.

(23)  Documento PE 113.116/BUR/rev. XXIV/03-2007 del 1o marzo 2007.

(24)  Testi approvati, P6_TA(2007)0474, in particolare i paragrafi 23 e 24.

(25)  GU L 177 del 6.7.2007, pag. 3, paragrafi dal 73 al 79.

(26)  PE 388.087/BUR/GT/RIV 10.

(27)  GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 156, paragrafo 19.

(28)  GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 156, paragrafo 20.

(29)  Lettera del segretario generale del 29 ottobre 2007 (317 124).