52001PC0279(02)

Proposta di Decisione del Consiglio che adotta un programma specifico 2002-2006 di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione destinato a strutturare lo Spazio europeo della ricerca /* COM/2001/0279 def. - CNS 2001/0123 */

Gazzetta ufficiale n. 240 E del 28/08/2001 pag. 0227 - 0237


Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO che adotta un programma specifico 2002-2006 di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione destinato a strutturare lo Spazio europeo della ricerca

RELAZIONE

Nella riunione svoltasi il 23 e il 24 marzo 2001, ribadendo il suo sostegno al progetto sullo Spazio europeo della ricerca già espresso a Lisbona, Feira e Nizza, il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio e il Parlamento europeo a adottare entro giugno 2002 il programma quadro di ricerca 2002-2006 proposto dalla Commissione.

In quest'ottica ha invitato a trarre il massimo beneficio, nell'ambito di una serie di priorità ben definite, dai nuovi strumenti destinati ad assegnare al nuovo programma quadro i mezzi per contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, conformemente al suo obiettivo.

La Commissione ha presentato il 21 febbraio 2001 [1] la sua proposta relativa al programma quadro. In seguito, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno avviato l'esame della proposta e la relativa discussione. Il 2 e 3 marzo, in occasione della riunione informale di Uppsala, i ministri della Ricerca hanno avuto un primo scambio di vedute sulla questione e gli organi del Consiglio hanno avviato l'esame dei documenti.

[1] COM (2001) 94

Da parte sua, il Parlamento europeo ha discusso della proposta in tre occasioni diverse; l'ultimo dibattito si è svolto sulla base delle risposte fornite ad un questionario dettagliato dalla Commissione.

Presentando, fin d'ora le proposte relative ai programmi specifici che attuano il programma quadro, la Commissione intende agevolare il dibattito avviato nelle istituzioni, consentendone lo svolgimento nelle migliori condizioni per quanto attiene all'informazione.

Con lo stesso intento, la Commissione presenta contemporaneamente una comunicazione sulle possibili modalità di attuazione dell'articolo 169 del trattato per consentire la partecipazione della Comunità a programmi eseguiti congiuntamente da più Stati membri, nel contesto generale del collegamento in rete dei programmi nazionali di ricerca.

La Commissione d'altra parte presenterà prossimamente le proposte relative alle "Norme per la partecipazione e la divulgazione" associate al programma quadro.

Tra gli elementi delle proposte che contribuiranno a dare un'idea più chiara dell'organizzazione, del contenuto e delle modalità di attuazione del nuovo programma quadro figurano:

- la struttura in termini di programmi specifici;

- i nuovi strumenti e il loro funzionamento;

- il contenuto scientifico e tecnologico previsto;

- le attività previste in particolare nel settore EURATOM.

Struttura

Per l'attuazione del programma quadro, si propone una struttura basata su cinque programmi specifici:

- per il programma quadro CE:

- un programma specifico denominato "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" per i due gruppi di attività "Integrare la ricerca" e "Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca" della proposta relativa al programma quadro;

- un programma specifico denominato "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca";

- un programma specifico per le attività del CCR.

- Per il programma quadro EURATOM:

- un programma specifico per l'insieme delle azioni "indirette" nei settori della fissione e della fusione nucleari;

- un programma specifico per le attività del CCR.

Questa struttura è direttamente collegata alla struttura del programma quadro e rispecchia fedelmente il progetto politico sotteso. Semplice e chiara, consente di garantire l'attuazione coerente delle varie categorie di attività previste, nel rispetto dell'obiettivo generale mirato, la realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, e delle particolarità delle singole attività.

L'elemento saliente è il raggruppamento, da una parte, dell'insieme delle attività di ricerca e di coordinamento della ricerca, e dall'altra, delle attività destinate a strutturare su scala europea vari aspetti fondamentali dell'attività di ricerca.

La coerenza dell'attuazione sarà comunque garantita mediante il comitato unico di programma che si riunirà secondo una configurazione variabile in funzione delle aree interessate.

La tipologia particolare delle attività del CCR, d'altra parte, giustifica l'elaborazione di due programmi specifici separati, nel settore CE e EURATOM.

Sulla base delle indicazioni che figurano nell'allegato II della proposta concernente il programma quadro e grazie a queste ultime, si garantisce la corrispondenza con le varie azioni previste dal trattato, in termini di contenuto e a livello di bilancio.

Nuovi strumenti

Il contributo del nuovo programma quadro alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca si basa essenzialmente sulle modalità di intervento previste per la sua messa in atto, in particolare i tre nuovi strumenti che sono le reti di eccellenza, i progetti integrati e la partecipazione della Comunità a programmi nazionali eseguiti congiuntamente.

L'introduzione di questi nuovi strumenti, accolta favorevolmente dal Consiglio e dal Parlamento europeo nelle loro risoluzioni sullo Spazio europeo della ricerca, risponde all'esigenza di un'evoluzione delle modalità di intervento della Comunità nel campo della ricerca evidenziata in varie relazioni concernente la politica di ricerca comunitaria, in particolare la recente relazione di valutazione quinquennale del programma quadro.

Dal momento della presentazione della proposta concernente il programma quadro, la riflessione su questi strumenti è proseguita. Si sono stabiliti dei contatti e si sono svolte discussioni approfondite sul loro funzionamento concreto tra i servizi della Commissione, le autorità nazionali, gli utilizzatori dei programmi e i responsabili in seno alle organizzazioni di ricerca, alle università e alle imprese.

Il 19 e 20 aprile 2001 [2] sono stati organizzati due seminari su questo aspetto specifico.

[2] Alcuni documenti di lavoro su questo argomento sono reperibili sul sito www.http://europa.eu.int/comm/research/.

Sulla base dei risultati del lavoro di approfondimento e delle discussioni, sono stati stabiliti i principi di base e le condizioni generali di funzionamento di questi nuovi strumenti che sono esplicitati nell'allegato III delle proposte concernenti i programmi specifici e riguardano, in particolare:

- gli obiettivi specifici perseguiti con l'aiuto dei singoli strumenti;

- la tipologia delle attività previste;

- le condizioni generali di costituzione, funzionamento ed evoluzione dei partenariati;

- le condizioni generali del sostegno della Comunità.

Questi principi e queste condizioni devono garantire che i nuovi strumenti contribuiranno effettivamente a conseguire l'obiettivo perseguito, e cioè un'integrazione profonda delle attività di ricerca ed innovazione in Europa, nelle condizioni di autonomia di funzionamento e flessibilità che caratterizzano i modi di interventi previsti per il nuovo programma quadro.

La loro attuazione prevede misure che consentiranno di trarre il massimo beneficio dal potenziale complessivo di ricerca e di innovazione presente in Europa, in particolare incoraggiando la partecipazione della PMI alle attività in questione.

Queste osservazioni valgono essenzialmente per le reti di eccellenza ed i progetti integrati. La partecipazione della Comunità ai programmi nazionali eseguiti congiuntamente, ai sensi dell'articolo 169 del trattato, è di tipo diverso e rende necessario un trattamento separato. L'obiettivo della comunicazione che la Commissione presenta in materia, parallelamente alle presenti proposte, è avviare il dibattito politico necessario su questa modalità di attuazione del programma quadro.

Contenuto scientifico e tecnologico

Oltre alla sua organizzazione destinata a strutturare e integrare le attività, un'altra caratteristica del nuovo programma quadro, sottolineata dal Consiglio europeo di Stoccolma, è la concentrazione dei mezzi su un numero ridotto di priorità chiaramente definite.

Detta concentrazione è evidente nelle proposte concernenti i programmi specifici che illustrano, sviluppano e precisano le indicazioni fornite nella proposta concernente il programma quadro, per quanto attiene agli obiettivi, ai settori disciplinati e, al loro interno, ai temi particolari presi in considerazione.

Gli argomenti specifici di ricerca saranno stabiliti al momento dell'elaborazione dei programmi di lavoro e della definizione dei programmi di attività delle reti di eccellenza e dei progetti integrati.

Gli obiettivi, il contenuto e le modalità di attuazione delle attività destinate ad essere attuate nell'ambito dei programmi specifici sono stati valutati "ex-ante". A tal fine, conformemente a quanto indicato nella proposta concernente il programma quadro, si è fatto il possibile per definire obiettivi che, qualora si rivelasse utile o possibile, siano verificabili e misurabili.

Parallelamente alle attività svolte sulle grandi aree tematiche prioritarie, il programma specifico "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" prevede varie categorie di attività nuove o svolte secondo modalità nuove.

In particolare si tratta di:

- azioni svolte nell'ambito dell'"Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione europea" per rispondere alle esigenze delle politiche comunitarie alla frontiera delle conoscenze e a nuove esigenze impreviste.

Saranno attuate in base ad una procedura di programmazione pluriennale delle attività che, a sua volta, si fonda su una valutazione e selezione annuale dei temi prescelti.

- Azioni di sostegno al collegamento in rete dei programmi nazionali di ricerca e al coordinamento delle attività e delle politiche di ricerca e innovazione. A tal fine si utilizzeranno meccanismi semplici e flessibili.

La cooperazione internazionale rappresenta una dimensione importante del programma quadro; in questo campo si realizzeranno delle attività che assumeranno varie forme: nel programma specifico "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca", si tratterà da un lato, dell'apertura delle reti di eccellenza e dei progetti integrati ai ricercatori e alle entità dei paesi terzi, e dall'altro, di attività specifiche; nel programma "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca" si ricorrerà al sostegno alla mobilità internazionale per ricercatori europei e ricercatori di paesi terzi.

Nell'ambito delle attività destinate a rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca si attueranno delle azioni di sostegno alla collaborazione con e tra le organizzazioni di cooperazione scientifica e tecnologica europea. Queste organizzazioni avranno peraltro pieno accesso all'insieme delle attività dei programmi.

Nella descrizione del contenuto del programma "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca" sono illustrate dettagliatamente le condizioni di attuazione ed i temi possibili delle attività destinate ad esercitare un effetto strutturante, ivi compreso, il rafforzamento del collegamento in rete dei vari operatori dell'innovazione, le numerose nuove forme di sostegno alla mobilità, le "iniziative integrate" in materia di infrastrutture ed i temi e le modalità delle azioni nell'ambito dei rapporti tra scienza e società.

Nell'attuazione dei programmi specifici, si terrà ampiamente conto della dimensione regionale della ricerca europea nei suoi vari aspetti e del ruolo riconosciuto delle regioni nel processo di innovazione.

Attività EURATOM

Per loro natura e vista la particolare base giuridica, le attività svolte nel campo EURATOM presentano delle caratteristiche particolari. Nel campo nucleare, la problematica dello Spazio europeo della ricerca si presenta inoltre sotto una forma particolare.

Lo Spazio europeo della ricerca può apparire più agevole da realizzare nel campo della fissione nucleare di quanto non lo sia negli altri settori scientifici e tecnologici, data la dimensione ridotta della comunità scientifica ed industriale interessata ed i rapporti di collaborazione consolidati esistenti al suo interno.

Nel campo della fusione nucleare controllata, lo Spazio europeo della ricerca è già in larga parte una realtà, grazie al programma europeo integrato in materia di ricerca sulla fusione magnetica.

La proposta concernente il programma specifico relativo alle attività indirette di ricerca nucleare sostanzialmente sviluppa e precisa le indicazioni fornite nella parte corrispondente della proposta relativa al programma quadro EURATOM.

Nel campo della fissione, il programma quadro identifica un'area tematica, e cioè il trattamento e lo stoccaggio dei residui. Le azioni svolte in questo campo potranno essere attuate mediante due dei nuovi strumenti applicati nelle aree tematiche prioritarie del programma "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" del programma quadro CE, e cioè le reti di eccellenza ed i progetti integrati.

Le restanti attività in materia di fissione riguardano altri aspetti della sicurezza nucleare: la radioprotezione, lo studio di concetti innovativi e la formazione nel campo nucleare. Queste attività potranno essere attuate mediante progetti di portata limitata e il collegamento in rete di attività nazionali, con la possibilità di ricorrere, se del caso, a nuovi strumenti.

Nel campo della fusione termonucleare, la proposta concernente il programma specifico sviluppa e precisa gli orientamenti formulati nella proposta di programma quadro EURATOM, in base agli esiti della riunione ministeriale svoltasi il 19 gennaio 2001 e fondata su documento di lavoro dei servizi della Commissione [3].

[3] SEC (2001)385

Precisa inoltre le priorità proposte per le attività destinate ad essere svolte nel periodo 2000-2006, conformemente all'orientamento "reattore" delle attività comunitarie in questo campo, che si è preferito mantenere: partecipazione al Next Step e utilizzazione degli impianti JET.

Per attuare concretamente quest'orientamento occorre operare delle scelte. Per incrementare l'impatto degli sforzi comunitari in questo campo e nell'ottica dello Spazio europeo della ricerca, si propone di concentrare i mezzi sulle azioni multilaterali che riuniscono gli operatori della ricerca su progetti comuni, come, attualmente, JET e, in futuro, ITER, se si dovesse decidere di avviare la costruzione di questa macchina.

Il coordinamento generale a livello europeo, che si è rivelato molto utile, sarà mantenuto, anche se gli Stati membri svolgeranno una parte più importante di attività il cui orientamento "reattore" e il nesso con il Next Step sono meno evidenti.

Il periodo 2002-2006 dovrebbe essere un periodo di transizione verso un programma caratterizzato dagli impegni rispetto al Next Step. Dei 7000 milioni di euro proposti per l'insieme della ricerca sulla fusione, 200 milioni di euro sono previsti per la partecipazione alla costruzione di ITER che potrebbe iniziare nella seconda metà del periodo di validità del programma quadro, cioè nel 2005 o 2006 e che richiederà una decisione specifica.

Le attività comunitarie sulla fusione per il periodo 2002-2006 sono in gran parte destinate a garantire la transizione tra le attività attualmente svolte nelle associazioni e quello che dovrebbe diventare un programma di accompagnamento nel campo della fisica e della tecnologia della fusione una volta che il progetto ITER avrà raggiunto una "velocità di crociera", dopo il 2006, qualora si decidesse di portare avanti il progetti e avviare la costruzione della macchina.

Attuazione efficace

Concepito per contribuire a realizzare lo Spazio europeo della ricerca, il programma quadro 2002-2006 si basa su tre principi fondamentali: concentrazione su un numero stabilito di priorità, azione strutturante mediante uno stretto collegamento con le attività nazionali, semplificazione e alleggerimento delle condizioni di attuazione.

Il Consiglio europeo, il Parlamento, il gruppo di valutazione quinquennale del programma quadro e la Corte dei conti hanno più volte menzionato la necessità di un miglioramento in questo senso delle condizioni di attuazione del programma quadro e dei programmi specifici.

Fondamentalmente il miglioramento delle condizioni di attuazione risulterà dall'adozione delle nuove modalità di intervento e dei nuovi strumenti adottati per conseguire i due obiettivi di concentrazione e di rafforzamento dei legami tra le attività svolte a vari livelli.

Le reti di eccellenza e i progetti integrati sono stati concepiti nell'ottica di una maggiore decentralizzazione che offra ai partecipanti una più grande autonomia di funzionamento, nonché la flessibilità necessaria in materia di attuazione. I partenariati sono concepiti in modo da poter evolvere con l'associazione di nuovi partecipanti e il ritiro dei partecipanti iniziali lungo l'intero periodo di attuazione.

I principi di base dei nuovi strumenti sono descritti negli allegati III delle varie proposte concernenti i programmi specifici. Saranno ulteriormente chiariti e precisati nelle "Regole per la partecipazione e la divulgazione".

Alcuni aspetti della gestione saranno "esternalizzati", in particolare alcuni aspetti della gestione delle attività di ricerca per le PMI e delle attività di sostegno alla mobilità.

Un dibattito indispensabile

La presentazione da parte della Commissione di una proposta concernente il nuovo programma quadro dà sempre luogo ad un ampio ed intenso dibattito.

Questo dibattito, già ampiamente avviato, non dovrebbe limitarsi, come spesso avviene, ad una discussione sulle priorità e le aree di intervento:

- perché il programma quadro 2002-2006 è caratterizzato essenzialmente dall'introduzione di nuove modalità di intervento dai notevoli effetti positivi potenziali sul tessuto della ricerca europea, che sarebbe opportuno attuare nelle migliori condizioni;

- perché la sua attuazione richiede proprio per questo un maggior coinvolgimento dei responsabili della ricerca in Europa, ad alto livello decisionale, nelle organizzazioni nazionali di ricerca, le università e l'industria e un maggior senso dell'iniziativa e delle responsabilità da parte dei partecipanti.

2001/0123 (CNS)

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO che adotta un programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione 2002-2006 destinato a strutturare lo Spazio europeo della ricerca

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

Visto il trattato che istituisce la Comunità europea, e in particolare l'articolo 166,

vista la proposta della Commissione [4]

[4] GU

visto il parere del Parlamento europeo [5]

[5] GU

visto il parere del Comitato economico e sociale [6]

[6] GU

considerando quanto segue:

(1) Con decisione .../../CE [7] il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il programma quadro pluriennale 2002-2006 di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione per la realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (di seguito "programma quadro") che, conformemente all'articolo 166, paragrafo 3 del trattato, viene attuato mediante programmi specifici. Ogni programma specifico precisa le modalità di realizzazione del medesimo, ne fissa la durata e prevede i mezzi ritenuti necessari.

[7] GU

(2) Il programma quadro è suddiviso in tre gruppi principali di attività denominati "Integrare la ricerca", "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca" e "Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca". Il presente programma specifico riguarda l'attuazione del secondo gruppo di attività.

(3) Al presente programma si applicano le norme per la partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca e delle università e per la divulgazione dei risultati della ricerca ai fini dell'attuazione del programma quadro, adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio con decisione n. .../../CE [8] (di seguito "norme per la partecipazione e la divulgazione").

[8] GU

(4) I nuovi strumenti, che comportano una gestione semplificata e decentrata, ed il ricorso ad un sostegno tecnico esterno dovrebbero consentire, se pienamente sfruttati nell'ambito del programma, di ridurre le spese per il personale e di funzionamento fino ad un massimo del 5,5% dell'importo complessivo ritenuto necessario per l'attuazione del presente programma.

(5) Nell'attuare il presente programma, sarà opportuno privilegiare la promozione della mobilità dei ricercatori e dell'innovazione nella Comunità e l'incentivazione della partecipazione delle PMI e delle attività di cooperazione internazionale con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali. Si dovrà rivolgere particolare attenzione ai paesi candidati all'adesione.

(6) Le attività di ricerca svolte nell'ambito del presente programma devono essere realizzate nel rispetto dei principi etici fondamentali, in particolare quelli che figurano nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

(7) A seguito della comunicazione della Commissione "Donne e scienza" [9] e delle risoluzioni del Consiglio [10] e del Parlamento europeo [11] su questo tema, è in fase di attuazione un piano d'azione destinato a consolidare e accrescere il posto e il ruolo delle donne nel campo della scienza e della ricerca.

[9] COM(1999)76.

[10] Risoluzione del 20 maggio 1999, GU C 201, del 16.7.1999.

[11] Risoluzione del 3 febbraio 2000, PE 284.656.

(8) L'attuazione del presente programma deve essere improntata a criteri di flessibilità, efficienza e trasparenza e tenere conto degli interessi in gioco, nella fattispecie quelli delle comunità scientifiche ed industriali, degli utenti e dei responsabili politici; le attività di ricerca svolte in quest'ambito dovranno, qualora possibile, essere adattate in funzione delle esigenze delle politiche comunitarie e degli sviluppi scientifici e tecnologici.

(9) Le misure necessarie per l'attuazione della presente decisione sono misure di gestione ai sensi dell'articolo 2 della decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione [12]; queste devono pertanto essere adottate secondo la procedura di gestione di cui all'articolo 4 di suddetta decisione.

[12] GU L 184, del 17.7.1999, pag. 23.

(10) La Commissione predispone in tempo utile una valutazione indipendente delle azioni svolte nei settori contemplati dal presente programma.

(0)

HA ADOTTATO LA SEGUENTE DECISIONE:

Articolo 1

1. In applicazione del programma quadro, è adottato un programma specifico denominato "Strutturare lo spazio europeo della ricerca" (di seguito "il programma specifico") per il periodo dal [.....] al 31 dicembre 2006.

2. L'allegato I fissa gli obiettivi e le priorità scientifiche e tecnologiche del programma specifico.

Articolo 2

Conformemente all'allegato II del programma quadro, l'importo ritenuto necessario per l'attuazione del programma specifico è pari a 3 050 milioni di euro, di cui il 5,5% al massimo sarà destinato alle spese amministrative della Commissione. La ripartizione indicativa di tale importo è riportata in allegato II.

Articolo 3

1. Le modalità dettagliate della partecipazione finanziaria della Comunità al programma specifico sono quelle che figurano all'articolo 2, paragrafo 2, del programma quadro.

2. Gli strumenti per l'attuazione del programma specifico sono definiti agli allegati I e III del programma quadro e descritti all'allegato III.

3. Al programma specifico si applicano le norme per la partecipazione e la divulgazione.

Articolo 4

1. Ai fini dell'attuazione del programma specifico, la Commissione elabora un programma di lavoro che stabilisce più dettagliatamente gli obiettivi e le priorità scientifiche e tecnologiche di cui all'allegato I e il relativo calendario di attuazione.

2. Il programma di lavoro tiene conto delle attività di ricerca pertinenti svolte dagli Stati membri, gli Stati associati e le organizzazioni europee e internazionali. Ove necessario, il programma di lavoro viene aggiornato.

Articolo 5

1. La Commissione è responsabile dell'attuazione del programma specifico.

2. Ai fini dell'adozione delle seguenti misure si applica la procedura stabilita all'articolo 6:

- elaborazione e aggiornamento del programma di lavoro di cui all'articolo 4, paragrafo 1,

- eventuali variazioni della ripartizione indicativa dell'importo di cui all'allegato II.

Articolo 6

1. La Commissione è assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione.

2. Quando si fa riferimento al presente paragrafo, si applica la procedura di gestione di cui all'articolo 4 della decisione 1999/468/CE [13], conformemente all'articolo 7, paragrafo 3, della stessa.

[13] GU L 184, del 17.7.1999, pag. 23.

3. Il periodo previsto dall'articolo 4, paragrafo 3, della decisione 1999/468/CE è di due mesi.

Articolo 7

1. Conformemente all'articolo 4 del programma quadro, la Commissione riferisce regolarmente in merito allo stato di attuazione del programma specifico.

2. La Commissione affida ad esperti indipendenti la valutazione, di cui all'articolo 5 del programma quadro, delle attività svolte nei settori previsti dal programma specifico.

Articolo 8

Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles

Per il Consiglio

Il Presidente

ALLEGATO I Obiettivi scientifici e tecnologici e grandi linee delle azioni

Introduzione

Il presente programma riguarda una serie di importanti debolezze strutturali che si manifestano in tutti i settori della ricerca europea e che nel tempo rischiano di incidere sempre più gravemente sulla capacità dell'Unione europea di soddisfare le aspirazioni dei suoi cittadini, mano a mano che si sviluppano l'economia e la società della conoscenza. Esso si propone di:

- accrescere, a tutti i livelli, la propensione a tradurre la ricerca in innovazioni utili e sfruttabili commercialmente;

- promuovere lo sviluppo delle risorse umane, che rappresentano la materia prima su cui edificare le capacità di ricerca, e la mobilità dei ricercatori, dunque delle loro conoscenze e competenze, fra i paesi europei e dai paesi terzi verso l'Europa;

- stimolare lo sviluppo e la modernizzazione delle infrastrutture di ricerca di altissima qualità, in un'ottica di maggiore razionalizzazione e di efficacia rispetto ai costi, e ampliare la disponibilità delle strutture e delle relative risorse per i ricercatori in grado di beneficiarne in tutta Europa;

- sviluppare gli strumenti per rendere più costruttivi ed efficaci la comunicazione e il dialogo fra la ricerca e i cittadini in generale, così da permettere alla società nella sua globalità di incidere in maniera più consapevole e costruttiva sull'evoluzione e la governance di scienza, tecnologia e innovazione.

Per loro natura e viste le modalità di attuazione, le attività realizzate nell'ambito del presente programma riguardano tutti i settori della ricerca e della tecnologia. Esse hanno finalità specifiche, distinte e complementari rispetto alle attività condotte nell'ambito di altre parti del programma quadro, nella fattispecie quelle che rientrano nella parte "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" nelle aree tematiche prioritarie della ricerca comunitaria definite nel programma medesimo, con le quali si farà in modo di garantire la compatibilità.

Tale rapporto di complementarietà si espliciterà attraverso

- migliori dispositivi per lo sviluppo delle risorse umane e il trasferimento delle conoscenze derivanti dall'attuazione delle attività del presente programma che si applicheranno, inter alia, alle aree tematiche prioritarie, nonché le infrastrutture di ricerca che si prestano ad ampi utilizzi, ivi comprese le infrastrutture trasversali tra più aree prioritarie;

- l'impiego, all'occorrenza, di metodologie e strumenti idonei a promuovere l'innovazione attraverso la ricerca e a favorire una migliore sintonia fra ricerca e aspettative della società; nonché quadri coerenti per l'attuazione di iniziative concernenti le risorse umane, il sostegno alle infrastrutture e il rispetto dei principi etici nella conduzione della ricerca, da realizzarsi eventualmente nel contesto di progetti integrati e reti di eccellenza.

Sarà incoraggiata la partecipazione al programma dei paesi candidati all'adesione.

1. Ricerca e innovazione

Obiettivi

Lo scopo generale consiste nell'ottenere, a breve, medio e lungo termine, miglioramenti tangibili nel campo dell'innovazione in Europa incentivando una più stretta integrazione fra ricerca e innovazione e impegnandosi a favore di una politica e un quadro normativo più coerenti e più favorevoli all'innovazione in tutta l'Unione europea.

A tal fine, e in conformità con gli obiettivi della comunicazione [14] "L'innovazione in un'economia fondata sulla conoscenza", in una serie di settori specifici complementari e che si rafforzano a vicenda saranno poste in essere iniziative che si integrano fra loro, nonché con le azioni attuate nel programma "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca". Queste azioni si concentreranno sul miglioramento delle conoscenze, della comprensione e delle capacità delle parti interessate - ricercatori, industriali, investitori, autorità pubbliche europee, nazionali e regionali e altri soggetti - incoraggiandole ad istituire rapporti sinergici più intensi e fecondi fra loro, fornendo loro informazioni e servizi strategici, nonché mettendo a punto nuove metodologie e strumenti atti a sostenerle nelle loro attività specifiche. Il principio generale alla base di tutte queste iniziative è l'inscindibilità di innovazione e ricerca; le azioni servono a rafforzare i legami fra ricerca e innovazione, dalla ideazione delle attività di ricerca fino alla loro realizzazione.

[14] COM(2000)567 del 20.9.2000.

Per rafforzarne l'effetto strutturante in Europa, se del caso, dette azioni saranno attuate a livello regionale o europeo in cooperazione con altri quadri d'azione od organismi, quali i Fondi strutturali, la BEI e il FEI nell'ambito dell'Iniziativa Innovazione 2000".

Attività previste

i) Mettere in rete gli operatori e stimolarne l'interazione

L'efficacia dei sistemi di innovazione dipende dall'intensità delle interazioni e degli scambi tra i soggetti interessati. Le reti europee coinvolte in questa azione sono destinate, inter alia, ad esercitare un'azione di stimolo sull'interfaccia ricerca - industria e sull'interfaccia impresa - finanziamento. Le attività riguarderanno l'incentivazione e la convalida delle iniziative locali e regionali per promuovere la creazione e lo sviluppo di imprese innovative, lo scambio di buone pratiche e l'attuazione di una cooperazione transnazionale che coinvolga le università, gli incubatori, i fondi di capitale di rischio, ecc. e infine l'ottimizzazione delle pratiche di comunicazione, formazione, trasferimento e condivisione delle conoscenze tra le università, le imprese e il mondo finanziario.

ii) Incoraggiare le collaborazioni transregionali

Le regioni rappresentano il livello più idoneo per porre in essere strategie e programmi di innovazione coinvolgendo i principali soggetti locali. L'obiettivo di questa azione, condotta in stretta collaborazione con le iniziative portate avanti nel quadro della politica regionale e dei Fondi strutturali, consisterà nel promuovere lo scambio di informazioni su temi specifici legati all'innovazione, agevolare il trasferimento delle "buone pratiche" e la messa in atto di strategie di innovazione nelle regioni dei paesi che intendono aderire all'Unione europea, incoraggiare l'introduzione a livello regionale di progetti o misure già collaudate a livello europeo.

iii) Sperimentare nuovi strumenti e impostazioni

Queste azioni riguardano la sperimentazione di nuovi concetti e metodi in materia di innovazione. Esse riguarderanno la sperimentazione a livello europeo di nuovi concetti applicati in ambito nazionale o regionale per promuovere l'innovazione e la creazione di imprese innovative; l'analisi del potenziale di riproducibilità e/o di valorizzazione in contesti nuovi; di metodi, strumenti o risultati collaudati, e l'adozione di piattaforme integrate che permettano di alimentare e diffondere le conoscenze e le competenze relative ai processi sociotecnologici d'innovazione.

iv) Istituire e consolidare servizi

L'istituzione dello Spazio europeo della ricerca e l'integrazione progressiva dei sistemi di innovazione in Europa richiederanno la fornitura di informazioni e servizi che superino le frammentazioni nazionali esistenti. Le attività da realizzare riguarderanno il servizio CORDIS di informazione sulla ricerca e l'innovazione, che sarà completato tramite il ricorso ad altri mezzi di comunicazione per raggiungere i vari gruppi di destinatari; la rete dei centri relay di innovazione, di cui verrà perseguito l'ampliamento della copertura geografica e che verrà completato mediante incentivi al trasferimento transnazionale delle conoscenze e delle tecnologie; e ancora, servizi di informazione e di sostegno in campi quali la proprietà intellettuale o industriale e l'accesso al finanziamento dell'innovazione.

v) Rafforzare il settore dell'intelligenza economica e tecnologica

Nell'economia della conoscenza, l'intelligenza economica e tecnologica costituisce un elemento essenziale per costruire strategie competitive in materia di ricerca e d'innovazione. Le azioni da porre in essere saranno incentrate sui protagonisti dell'innovazione: PMI, ricercatori-imprenditori e investitori. Esse comporteranno principalmente la presenza di intermediari che operino a fianco o per questi protagonisti, come pure di organismi che vantino competenze in tema di intelligenza economica e tecnologica. Esse si concentreranno su temi di S&T o settori industriali specifici e potranno riguardare l'incentivazione dell'innovazione nelle PMI, in particolare mediante azioni miranti ad agevolarne la partecipazione ai programmi comunitari di ricerca; il sostegno ad attività di rilevazione, analisi e diffusione di informazioni sugli sviluppi, le applicazioni e i mercati di S&T che possono essere utili per i beneficiari, e l'individuazione e la diffusione delle migliori pratiche in materia di intelligenza economica e tecnologica.

vi) Analizzare e valutare l'innovazione nei progetti di ricerca comunitari

Le attività di ricerca e di innovazione condotte nel quadro dei progetti comunitari, in particolare nell'ambito delle reti di eccellenza e dei progetti integrati, sono una ricca fonte di insegnamenti sugli ostacoli che si frappongono all'innovazione e sulle pratiche da adottare per superarli. Le analisi ex-post di tali pratiche riguarderanno la rilevazione e l'analisi di informazioni sulle misure a favore dell'innovazione nei progetti comunitari, nonché sugli ostacoli incontrati e le azioni necessarie per eliminarli; il confronto tra l'esperienza maturata nell'ambito dei progetti comunitari e le lezioni tratte da altri programmi nazionali o intergovernativi e la convalida delle informazioni ottenute; e la diffusione attiva di queste informazioni presso le imprese e altri partecipanti alla produzione e all'utilizzo delle conoscenze.

2. Risorse umane e mobilita'

Le società moderne basate sulla conoscenza dipendono fortemente dalla propria capacità di produrre, trasferire e utilizzare le conoscenze. Ciò richiede una mobilitazione delle risorse cognitive, a cominciare dai ricercatori. L'obiettivo strategico generale dell'attività "Risorse umane e mobilità" è fornire ampio sostegno allo sviluppo di risorse umane abbondanti e dinamiche di rilevanza mondiale nel sistema europeo di ricerca, tenendo conto della dimensione internazionale intrinseca della ricerca.

Ciò richiederà una serie coerente di iniziative, basate in gran parte sul finanziamento di programmi strutturati di mobilità per i ricercatori. Detti programmi saranno essenzialmente destinati allo sviluppo e al trasferimento di competenze nel settore della ricerca, al consolidamento e all'ampliamento delle prospettive di carriera dei ricercatori e alla promozione dell'eccellenza nella ricerca europea. Tutte le azioni interessate porteranno il nome universalmente noto di Marie Curie.

L'attività sarà aperta a tutti i settori della ricerca scientifica e tecnologica che concorrono al conseguimento degli obiettivi comunitari di RST. Ciò nonostante, sussisterà la possibilità di affinare le priorità, per esempio per quanto concerne le discipline scientifiche, le regioni partecipanti, i tipi di organismi di ricerca e il livello di esperienza della popolazione di ricercatori interessata, in modo da tenere conto dell'evoluzione delle esigenze europee nel settore.

Si presterà particolare attenzione

- alla partecipazione delle donne a tutte le azioni, e all'adozione di misure adeguate per promuovere una presenza più equilibrata di uomini e donne nella ricerca;

- alle circostanze personali legate alla mobilità, in particolare relativamente alla famiglia, allo sviluppo delle carriere e alle lingue;

- allo sviluppo di attività di ricerca nelle regioni meno favorite dell'UE e dei paesi associati, e alla necessità di una maggiore e più efficace cooperazione fra le discipline di ricerca e tra il mondo accademico e l'industria, comprese le PMI.

Allo scopo di consolidare ulteriormente il potenziale umano della ricerca europea, questa attività mira altresì ad attirare dai paesi terzi [15] i ricercatori più brillanti e promettenti, a promuovere la formazione dei ricercatori europei all'estero e a incoraggiare il rientro degli scienziati europei stabilitisi in regioni extraeuropee.

[15] La partecipazione di ricercatori da paesi terzi è prevista in tutte le azioni di mobilità condotte attraverso organismi ospitanti (sezione - i) e in una delle azioni destinate al sostegno dei singoli ricercatori (sezione - ii). In questi casi, si terrà conto delle relative intese tra l'UE e quei paesi - o gruppi di paesi - nonché delle relative norme di partecipazione e di finanziamento del programma quadro.

Azioni previste

Saranno attuate tre principali categorie di azioni:

i) Azioni condotte da organismi ospitanti:

La prima categoria d'azione mira a sostenere le reti di ricerca, gli organismi di ricerca e le imprese nella predisposizione di programmi globali e strutturati per la formazione e la mobilità dei ricercatori e lo sviluppo e il trasferimento delle competenze nel settore della ricerca. Le azioni previste sono destinate ad esercitare un forte effetto strutturante sul sistema europeo di ricerca, in particolare incoraggiando i giovani ricercatori ad abbracciare una carriera di ricerca. I moduli di formazione previsti in questa categoria d'azione saranno destinati ai ricercatori all'inizio della carriera (nella fattispecie i primi 4 anni), come ad esempio quelli che intraprendono un corso di dottorato, mentre il trasferimento di competenze e di conoscenze sarà riservato ai ricercatori più esperti.

- Reti Marie Curie di formazione mediante la ricerca - Queste borse sono destinate a fornire a équipe di ricerca di fama internazionale i mezzi per mettersi in collegamento, nell'ambito di un progetto di ricerca in collaborazione, al fine di elaborare e attuare un programma strutturato per la formazione di ricercatori in un settore particolare. Le reti forniranno un quadro compatto ma flessibile per la formazione e la crescita professionale di ricercatori, soprattutto negli stadi iniziali della loro carriera. Un'altra finalità delle reti è conseguire una massa critica di ricercatori qualificati, soprattutto in settori altamente specializzati e/o frammentari; e contribuire a superare le barriere istituzionali o disciplinari, nella fattispecie mediante la promozione della ricerca pluridisciplinare. Esse rappresentano inoltre un mezzo diretto ed efficace per coinvolgere le regioni meno favorite dell'UE e i paesi associati in cooperazioni europee internazionalmente riconosciute nel settore della ricerca. I partecipanti godranno di un alto grado di autonomia e di flessibilità nella gestione concreta delle reti. La durata di una rete sarà di norma 4 anni, e le borse di studio dureranno al massimo 3 anni, comprendenti anche soggiorni di breve durata.

- Borse di ospitalità Marie Curie per la formazione iniziale di ricercatori - Queste borse saranno riservate a istituti di istruzione superiore e di ricerca, centri di formazione e imprese e si prefiggono di rafforzarne le capacità formative. Indirizzato a ricercatori agli inizi della loro carriera professionale, l'azione sarà incentrata sull'acquisizione di competenze scientifiche e tecnologiche specifiche nel settore della ricerca, nonché di competenze complementari, ad esempio relative alla gestione della ricerca e all'etica. Gli istituti ospitanti saranno selezionati in base alla rispettiva area di specializzazione nella formazione nel campo della ricerca. Le borse consentiranno ai borsisti una permanenza in loco della durata massima di 3 anni. Il programma mirerà altresì a realizzare un migliore coordinamento delle strategie di formazione fra le organizzazioni interessate, e in particolare fra quelle che partecipano a studi internazionali di dottorato.

- Borse di ospitalità Marie Curie per il trasferimento delle conoscenze - Queste borse sono riservate a organismi europei (università, centri di ricerca, imprese ecc.) che necessitino di sviluppare nuove aree di competenza, o destinate all'incentivazione dello sviluppo delle capacità di ricerca nelle regioni meno favorite dell'UE e nei paesi associati. Le borse di studio per il trasferimento delle conoscenze consentiranno a ricercatori esperti di essere ospitati dagli organismi che operano nel campo del trasferimento delle conoscenze, delle competenze di ricerca e tecnologia. La durata massima delle borse di studio sarà di 2 anni.

- Conferenze e corsi di formazione Marie Curie - Queste iniziative permetteranno ai giovani ricercatori di beneficiare dall'esperienza di ricercatori prestigiosi. Saranno sostenute attività specifiche di formazione (anche quelle virtuali) intese a valorizzare risultati conseguiti e interessi europei specifici. Sono previste due categorie di misure: la prima riguarda il sostegno a una serie coerente di conferenze ad alto livello e/o corsi di formazione (corsi estivi, sessioni di laboratorio ecc.) proposti da un unico organizzatore e incentrati su un argomento specifico oppure su argomenti diversi fra loro correlati; la seconda prevede il sostegno alla partecipazione di giovani ricercatori a conferenze di ampia portata selezionate per l'interesse particolare che presentano sul piano della formazione. La durata prevista per tali attività è di qualche giorno, ma potrebbe estendersi ad alcune settimane, come nel caso dei corsi estivi.

ii) Azioni destinate al sostegno di singoli ricercatori

Questa seconda linea d'azione prevede il sostegno a singoli ricercatori, quale risposta al manifestarsi di particolari esigenze a livello europeo in termini di acquisizione e trasferimento di competenze nel campo della ricerca. E' finalizzata inoltre alla reintegrazione professionale dei ricercatori europei che abbiano beneficiato del programma Marie Curie, e a favorire il rientro in Europa di ricercatori europei con alle spalle una lunga permanenza all'estero. Essa comprende una serie di azioni articolate in base alla provenienza e alla destinazione geografica del ricercatore. Sono ammessi a partecipare a questi programmi i ricercatori con almeno 4 anni di esperienza nel settore, compresi i titolari di dottorato di ricerca.

- Borse Marie Curie intraeuropee - Esse permetteranno ai ricercatori più promettenti dell'UE e dei paesi associati di intraprendere un percorso di formazione svolgendo attività di ricerca presso gli organismi europei più adatti alle loro personali esigenze. La domanda sarà presentata dal candidato contestualmente all'organismo ospitante. La scelta dell'argomento è a discrezione del ricercatore, che la effettuerà d'intesa con l'organismo ospitante al fine di completare o diversificare le proprie competenze. La durata di queste borse di studio potrà essere di uno o due anni.

- Borse internazionali Marie Curie per un soggiorno all'estero - Queste borse saranno assegnate a ricercatori dell'UE e di paesi associati per consentire loro di lavorare presso centri di ricerca famosi di un paese terzo, così da ampliare la loro esperienza internazionale nel campo della ricerca. Per ottenere questo tipo di borsa, occorre presentare un progetto coerente di formazione individuale, che preveda un primo periodo all'estero seguito da una seconda fase obbligatoria in Europa.

- Borse internazionali Marie Curie di accoglienza - Queste borse si prefiggono lo scopo di attirare da paesi terzi ricercatori di alto livello e giovani ricercatori promettenti, affinché svolgano in Europa un periodo di lavoro e di formazione nel settore della ricerca, al fine di sviluppare iniziative di cooperazione nell'ambito della ricerca tra Europa e paesi terzi, a vantaggio di entrambi. Nel caso delle economie emergenti e dei paesi in via di sviluppo, il programma potrebbe comprendere un sostegno per il rientro degli interessati nei rispettivi paesi di origine.

- Contributi Marie Curie per il reinserimento - Sono indirizzati a ricercatori dell'UE e dei paesi associati che abbiano appena completato un periodo di almeno 2 anni come borsisti Marie Curie. Trattasi di un importo erogato in un'unica soluzione sotto forma di contributo ad personam da impiegare nell'arco di un anno. Sarà assegnata all'interessato sulla base della presentazione di un progetto preciso che sarà valutato in funzione delle sue qualità intrinseche. Il reinserimento non sarebbe limitato al paese di origine del ricercatore. Un meccanismo simile (che però copre un periodo di reinserimento fino a due anni) sarà previsto per i ricercatori europei che abbiano svolto attività di ricerca in paesi extraeuropei per almeno 5 anni.

iii) Promozione e riconoscimento dell'eccellenza

Questa terza categoria d'azione è incentrata sulla promozione e il riconoscimento dell'eccellenza nella ricerca europea, così da aumentarne la visibilità e l'attrattiva. Sarà finalizzata a promuovere le équipe europee di ricerca, soprattutto in aree di ricerca nuove e/o emergenti, e a mettere in luce i risultati personali conseguiti dai ricercatori europei, allo scopo di favorire la loro crescita e riconoscimento internazionale, promuovendo al tempo stesso la diffusione dei loro lavori a beneficio della comunità scientifica.

- Contributi di eccellenza Marie Curie - Sono finalizzati a fornire sostegno a singoli ricercatori o singole équipe di ricercatori che abbiano raggiunto il massimo livello di eccellenza, per la costituzione o l'ampliamento dell'équipe, per condurre attività di ricerca di punta o interdisciplinari. Il contributo copre un periodo fino a 4 anni e verrà assegnato sulla base di un programma di ricerca ben definito.

- Premi di eccellenza Marie Curie - Essi sono finalizzati al pubblico riconoscimento dell'eccellenza raggiunta da ricercatori che in passato abbiano beneficiato di un sostegno comunitario alla formazione e alla mobilità. Il premio in denaro verrà assegnato sotto forma di contributo per l'avanzamento professionale, con l'obbligo di riferire entro due anni sull'utilizzo del medesimo. I candidati possono proporsi in prima persona o essere segnalati da terzi.

- Cattedre Marie Curie - La loro assegnazione è finalizzata alla nomina di ricercatori di altissimo livello. In particolare si intende attirare ricercatori di levatura mondiale e incoraggiarli a riprendere le loro carriere in Europa. Di norma le cattedre saranno assegnata per una durata di tre anni. Questa azione può essere sviluppata in sinergia con le azioni condotte attraverso gli organismi ospitanti.

Cooperazione con gli Stati membri e i paesi associati

L'attività "Risorse umane e mobilità" si prefigge l'obiettivo di cofinanziare iniziative che promuovano la cooperazione e creino sinergie con programmi nazionali e regionali, laddove essi coincidano con gli obiettivi specifici delle azioni precedentemente illustrate. Detta cooperazione verrà istituita sulla base di criteri comunitari pertinenti, al fine di consentire l'accesso a queste iniziative a tutti i ricercatori dell'UE e dei paesi associati, e promuovere l'adozione di norme sulla formazione mediante la ricerca reciprocamente riconosciute.

In termini di gestione dell'attività, oltre all'importanza delle azioni di ospitalità, saranno intraprese iniziative per rafforzare la cooperazione con gli Stati membri e i paesi associati nel quadro del sostegno di prossimità ai ricercatori, elemento chiave di qualsiasi programma di mobilità per ricercatori che si spostano in ambito europeo o che rientrano in Europa. Tale sostegno potrebbe assumere la forma di un cofinanziamento di strutture nuove o già esistenti, a livello nazionale o regionale, allo scopo di fornire un'assistenza concreta ai ricercatori stranieri su questioni (giuridiche, amministrative, famigliari o culturali) riguardanti la loro mobilità.

Un ulteriore aspetto di tale cooperazione potrebbe interessare una serie di compiti correlati alla gestione e al follow-up dei contratti per le borse di studio individuali. Ciò richiederebbe la definizione a priori di una chiara demarcazione dei compiti e delle responsabilità, come previsto dalle disposizioni e dai regolamenti finanziari della Comunità, nonché l'esecuzione delle relative analisi costi/benefici.

Cooperazione in seno al programma quadro

Scopo dell'attività "Risorse umane e mobilità" è sostenere la formazione mediante la ricerca e lo sviluppo di competenze nel campo della ricerca. Ciò non toglie che altre attività condotte nell'ambito del nuovo programma quadro possano contenere elementi simili. L'attività "Risorse umane e mobilità" fornirà assistenza in merito all'adozione di criteri coerenti per la valutazione, la selezione e il monitoraggio di tali azioni, e alla promozione di approcci comuni fra le attività, al fine di garantire la coerenza e di sviluppare eventuali sinergie e una partecipazione equilibrata di uomini e donne.

3. Infrastrutture di ricerca

La capacità delle équipe europee di ricerca di mantenere una posizione di primo piano in tutti i campi della scienza e della tecnologia dipende dal supporto garantito da infrastrutture del massimo livello. Il termine "infrastrutture di ricerca" si riferisce alle attrezzature e le risorse che forniscono servizi essenziali alla comunità di ricerca, in ambito sia accademico sia industriale. Le infrastrutture di ricerca possono essere del tipo "a sito unico" (risorse singole in un'unica sede) oppure "distribuite" (rete di risorse distribuite, comprendenti strutture basate su architetture di tipo "grid") oppure di tipo "virtuale" (servizio fornito per via telematica).

L'obiettivo generale di questa attività è promuovere lo sviluppo di un tessuto di infrastrutture di ricerca di altissima qualità e dalle ottime prestazioni in Europa e il loro impiego ottimale su scala europea in base alle esigenze manifestate dalla comunità di ricerca. In particolare, si perseguono i seguenti obiettivi:

- garantire ai ricercatori europei l'accesso alle infrastrutture di cui hanno bisogno per condurre il loro lavoro di ricerca, indipendentemente dall'ubicazione dell'infrastruttura;

- contribuire a un'impostazione coordinata per lo sviluppo di nuove infrastrutture di ricerca e per il funzionamento e il miglioramento di quelle esistenti, anche quando non esistono impianti idonei di livello mondiale.

All'occorrenza, il sostegno alle infrastrutture di ricerca in questo programma sarà attuato in associazione con le priorità tematiche del programma quadro e delle altre forme di sostegno disponibili.

Sarà data attuazione a cinque formule di sostegno:

- Iniziative integrate. L'obiettivo consiste nel promuovere la prestazione di servizi essenziali per la comunità di ricerca a livello europeo. A tale scopo le iniziative associano reti di cooperazione con una o più altre attività specifiche, comprendenti, ad esempio, l'accesso transnazionale e le attività di ricerca destinate a migliorare le prestazioni dell'infrastruttura. Dette iniziative contribuiranno a colmare più facilmente lacune che potrebbero limitare il potenziale di sfruttamento dei risultati della ricerca da parte dell'industria, ivi comprese le PMI. Le iniziative integrate saranno individuate sulla base di un programma scientifico e tecnologico europeo di ampio respiro, ma flessibile, volto se del caso a garantire la sostenibilità del programma a lungo termine.

- Sviluppo di reti di comunicazione. L'obiettivo di questa misura, atta a sostenere le infrastrutture di ricerca esistenti, è creare una rete più fitta tra iniziative fra loro correlate, in particolare mediante l'istituzione di una rete di comunicazione a larga banda per tutti i ricercatori in Europa nonché di grid e banchi di prova specifici ad alte prestazioni.

- Accesso transnazionale. L'obiettivo è promuovere nuove opportunità per le équipe di ricerca (singoli ricercatori compresi) affinché possano accedere alle grandi infrastrutture di ricerca più idonee per il loro lavoro. Il finanziamento comunitario coprirà i costi di esercizio necessari per fornire l'accesso a tali infrastrutture alle équipe di ricercatori operanti in Stati membri e Stati associati diversi da quello in cui è stabilito l'operatore di una determinata infrastruttura.

- Studi progettuali. L'obiettivo è contribuire, valutando caso per caso, a studi di fattibilità e lavori preparatori di carattere tecnico per le infrastrutture nuove da realizzarsi da parte di uno o più Stati membri e aventi inequivocabilmente dimensione e rilevanza europee.

- Sviluppo di nuove infrastrutture. In condizioni adatte, questa formula potrebbe concorrere allo sviluppo di una nuova infrastruttura, in collaborazione con altri enti di finanziamento.

In generale, i fondi destinati a infrastrutture nuove o al miglioramento di quelle esistenti saranno limitati al minimo necessario per catalizzare l'attività; gran parte delle spese di realizzazione ed esercizio nonché la sostenibilità a lungo termine delle infrastrutture sarà garantita da finanziamenti nazionali o provenienti da altre fonti. Questi finanziamenti saranno erogati soltanto sulla scorta di una motivazione particolareggiata, basata sul valore aggiunto europeo e che tenga conto della dimensione scientifica, giuridica e finanziaria della realizzazione proposta. Gli studi di fattibilità e i lavori tecnici preparatori devono valutare le possibilità di associare i fondi ad altre fonti di finanziamento dell'Unione europea (ad es. la Banca europea per gli investimenti e i Fondi strutturali).

Bisognerebbe inoltre impiegare reti di comunicazione a larga banda, perfettamente in linea con gli obiettivi politici stabiliti dallo Spazio europeo della ricerca e dall'iniziativa e-Europe, come mezzo per migliorare la cooperazione scientifica con i paesi terzi.

Laddove opportuno, il sostegno alle infrastrutture di ricerca fornito nell'ambito del presente programma dovrebbe tenere conto dei meccanismi esistenti o futuri ai fini di una strategia coordinata per quanto riguarda le infrastrutture di ricerca in Europa, nonché dei pareri scientifici degli organismi europei e internazionali esistenti (per es. La FES). All'occorrenza si potranno attuare le misure di accompagnamento previste dal programma a sostegno di questi meccanismi.

4. Scienza e società

Oggi, e ancora di più nella società della conoscenza di domani, la scienza e la tecnologia pervadono tutti gli aspetti dell'economia e della vita quotidiana. Perché possano realizzare appieno il loro potenziale di garanzia di una qualità della vita sempre migliore - nel senso più ampio del termine - per i cittadini europei, sarà necessario instaurare nuove relazioni e un dialogo più costruttivo fra la comunità scientifica, gli industriali, i responsabili della politica e la società nel suo complesso.

Questo dialogo non può confinarsi alla sola UE. Deve avere respiro internazionale, tenendo pienamente conto delle prospettive dell'allargamento e del contesto globale. Data l'enorme vastità delle tematiche e delle interazioni che entrano in gioco nelle relazioni fra scienza e tecnologia da una parte e la comunità in senso lato dall'altra, queste considerazioni devono essere integrate nelle rispettive aree di attività del programma quadro. Il ruolo di questa attività specifica è sviluppare i nessi strutturali tra le istituzioni e le attività interessate e fornire un filo conduttore mediante quadri comuni di riferimento e attraverso lo sviluppo di strumenti e impostazioni idonei volti a indirizzare le attività nel settore contemplate nelle diverse parti in cui si articola il programma quadro.

Sarà attuato mediante l'istituzione di reti, benchmarking, lo scambio di migliori pratiche, lo sviluppo e la promozione della consapevolezza delle metodologie e degli studi disponibili, nonché mettendo in comune le attività nazionali. In casi particolari si provvederà, se del caso, a sostenere attività di ricerca specifiche.

i) Avvicinare la ricerca alla società

L'obiettivo è esaminare sistematicamente le varie componenti della questione "scienza e governance", in modo da creare le condizioni che consentano di prendere decisioni politiche che soddisfino più adeguatamente i bisogni della società, siano fondate su basi scientifiche più solide e al tempo stesso tengano conto delle preoccupazioni della società civile. E' necessario pertanto, individuare i processi di dialogo efficaci su temi emergenti di carattere scientifico e tecnologico, che in ultima analisi si ripercuotono sullo sviluppo futuro delle politiche; sviluppare strumenti idonei per la creazione di riferimenti scientifici e la trasmissione dei pareri scientifici ai responsabili delle decisioni politiche; dotare questi ultimi di strumenti per valutare e gestire incertezze scientifiche, rischi e il principio di precauzione.

- Scienza e governance: analisi e sostegno alle migliori pratiche; sviluppare nuovi meccanismi di consultazione per promuovere un coinvolgimento più produttivo della società civile e dei soggetti interessati alla formulazione e attuazione delle politiche, compresa la divulgazione delle informazioni scientifiche necessarie al processo decisionale in termini facilmente comprensibili dalla società civile e dagli altri interessati; monitoraggio delle attività concernenti il funzionamento dei processi di elaborazione delle politiche, per valutare l'interazione tra gli esperti, l'industria, la società civile e i responsabili delle politiche.

- Consulenza scientifica e sistemi di riferimento: scambio di esperienze e buone pratiche; monitoraggio della produzione di pareri scientifici su scala mondiale e delle modalità di messa a disposizione di tali pareri nel processo decisionale; sviluppo di metodologie nuove e migliori per realizzare sistemi di riferimento attendibili e riconosciuti; garantire il buon funzionamento e l'uso efficace dell'ente europeo consultivo della ricerca e dei suoi sottocomitati, in modo da fornire consulenza scientifica finalizzata allo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca.

ii) Ricerca e applicazione responsabili delle scienze e delle tecnologie

L'obiettivo è garantire che il rapido progresso della scienza non confligga con i valori etici di tutti gli europei. Le attività promuoveranno una "ricerca responsabile" in Europa, in cui le esigenze di libertà di ricerca si adattino meglio alle responsabilità di carattere sociale e ambientale legate allo sviluppo e all'applicazione della scienza e della tecnologia, nonché il dialogo pubblico, il monitoraggio e l'individuazione tempestiva di tematiche etiche e sociali e dei rischi che risultano da nuovi sviluppi tecnologici, a beneficio dei responsabili delle decisioni politiche e di altri gruppi interessati.

- Etica: collegamento in rete degli organismi che si occupano di etica e delle attività in materia in Europa nonché promozione del dialogo sull'etica nella ricerca con altre regioni nel contesto globale; sensibilizzazione e attività di formazione in materia di etica; coordinamento e sviluppo di codici di condotta per le attività di ricerca e gli sviluppi tecnologici; ricerca sull'etica nei suoi rapporti con la scienza, gli sviluppi tecnologici e loro applicazioni, ad esempio in relazione alla società dell'informazione, alle nanotecnologie, alla genetica umana, alla ricerca biomedica e alle tecnologie alimentari.

- Incertezza, rischi e applicazione del principio di precauzione: analisi e sostegno alle migliori pratiche nell'applicazione del principio di precauzione in diversi settori dell'elaborazione delle politiche e nella valutazione, gestione e comunicazione dei fattori di incertezza e situazioni di rischio.

iii) Incentivare il dialogo tra scienza e società e la presenza delle donne nella scienza

Il sostegno allo sviluppo responsabile della scienza e della tecnologia non richiede soltanto un dialogo continuo tra le parti interessate, ma anche una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui progressi scientifici e tecnologici e sulle loro possibili implicazioni, nonché una più ampia comprensione della cultura della scienza e dell'innovazione. Esistono altresì esigenze specifiche che impongono di stimolare l'interesse dei giovani per la scienza, di rafforzare l'interesse esercitato dalle carriere scientifiche e di fare ulteriori passi in avanti verso la parità fra i generi nel settore della ricerca, contribuendo così a migliorare le risorse umane e a innalzare il livello di eccellenza della ricerca europea.

- Comprensione da parte del pubblico: sostenere le iniziative atte a promuovere la sensibilizzazione e il riconoscimento dei risultati conseguiti dalla ricerca europea; analizzare i fattori che influenzano l'opinione pubblica, compreso il ruolo dei media e dei divulgatori scientifici; sviluppare nuovi metodi per accrescere la consapevolezza e la conoscenza da parte del pubblico; incoraggiare ampi dibattiti fra i protagonisti e stimolare la consapevolezza dell'innovazione nella società.

- Interesse dei giovani per le carriere scientifiche: iniziative volte a incoraggiare le giovani generazioni a partecipare al dibattito su scienza e tecnologia e sul loro impatto sociale, nonché a sensibilizzare i giovani nei confronti della S&T; sostegno allo sviluppo di approcci più adeguati alla scienza per i giovani nell'ambito del sistema di istruzione ufficiale e al di fuori di esso e iniziative atte a promuovere una migliore comprensione dell'interesse esercitato dalla carriera in campo scientifico e dagli aspetti sociali legati a una scelta di questo tipo.

- Donne e scienza: azioni atte a stimolare il dibattito politico a livello nazionale regionale per mobilitare le donne di scienza e dare impulso alla partecipazione del settore privato; migliorare l'efficacia del sistema di vigilanza sulle questioni di genere e le attività correlate atte a promuovere la parità uomo/donna nell'intero programma quadro; azioni specifiche per sviluppare una migliore comprensione della questione di genere nella scienza.

ALLEGATO II

RIPARTIZIONE INDICATIVA DELL'IMPORTO

>SPAZIO PER TABELLA>

ALLEGATO III - MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

Ai fini dell'attuazione del programma specifico e in conformità alle decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio relative al programma quadro pluriennale 2002-2006 di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione per la realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (2002/.../CE) nonché alle norme per la partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca e delle università, e per la divulgazione dei risultati della ricerca (2002/.../CE), in tutti gli ambiti del settore scientifico e tecnologico la Commissione potrà avvalersi di:

- progetti sperimentali in materia di innovazione volti a sperimentare, convalidare e diffondere su scala europea nuovi concetti e metodologie in materia di innovazione nel settore "Ricerca e innovazione";

- progetti mirati specifici volti a realizzare attività di ricerca o di dimostrazione nel settore "Scienza e società";

- iniziative integrate per le infrastrutture che combinino le attività essenziali al rafforzamento e allo sviluppo di infrastrutture di ricerca per la fornitura di servizi su scala europea nel settore delle "Infrastrutture di ricerca";

- azioni di mobilità e formazione che attuino determinate attività Marie Curie quali le reti di formazione mediante la ricerca, le conferenze e i corsi di formazione o le borse individuali di formazione nel settore "Risorse umane e mobilità";

- azioni di coordinamento e di sostegno specifico volte a realizzare gli obiettivi identificati del programma in tutti gli ambiti;

- azioni di accompagnamento attraverso ulteriori misure a favore dell'attuazione degli obiettivi del programma oppure volte a preparare le attività future della politica comunitaria di ricerca e di sviluppo tecnologico.

La Commissione valuterà le proposte sulla base dei criteri di valutazione stabiliti nelle suddette decisioni, al fine di verificarne la pertinenza rispetto agli obiettivi del programma, l'eccellenza scientifica e tecnologica, il valore aggiunto comunitario e la capacità di gestione dei partecipanti.

Il contributo comunitario sarà concesso in conformità alle decisioni di cui sopra. In caso di partecipazione di organismi appartenenti a regioni con ritardo di sviluppo, potrà essere possibile ottenere un finanziamento integrativo dei Fondi strutturali entro i limiti stabiliti dal quadro comunitario per gli aiuti di Stato alla ricerca.

SCHEDA FINANZIARIA DELL'ATTO NORMATIVO

Settore di intervento: Ricerca

Attività: Azioni di ricerca previste dal trattato CE

Denominazione dell'azione:

Proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico di azioni di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione destinato a "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca".

1. LINEA(E) DI BILANCIO + DENOMINAZIONE

Sottosezione B6 6 Azioni indirette: le linee saranno specificate all'inizio della procedura di bilancio 2003 tenendo conto della nomenclatura ABB, anch'essa in corso di elaborazione.

2. DATI GLOBALI IN CIFRE

2.1. Dotazione totale dell'azione (parte B): 3 050 milioni di euro in stanziamenti di impegno

2.2. Periodo di applicazione:

2002-2006

2.3. Stima globale pluriennale delle spese

a) Scadenzario stanziamenti d'impegno/stanziamenti di pagamento (intervento finanziario) (cfr. punto 6.1.1)

milioni di euro (al terzo decimale)

>SPAZIO PER TABELLA>

b) Assistenza tecnica e amministrativa e spese d'appoggio (cfr. punto 6.1.2)

Questa categoria di bilancio non trova applicazione in questo settore.

c) Incidenza finanziaria globale delle risorse umane e delle altre spese di funzionamento (cfr. punti 7.2 e 7.3)

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

2.4. Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie

|X| La proposta è compatibile con la programmazione finanziaria in vigore

| | La proposta impone una riprogrammazione della corrispondente rubrica delle prospettive finanziarie

| | La proposta può comportare l'applicazione delle disposizioni dell'accordo interistituzionale

2.5 Incidenza finanziaria sulle entrate

| | Nessuna incidenza finanziaria (si tratta degli aspetti tecnici dell'attuazione di una misura)

OPPURE

|X| Incidenza finanziaria - Incidenza sulle entrate:

Alcuni Stati associati concorreranno al finanziamento di questo programma specifico.

Gli accordi di associazione sono legati a un programma quadro e il loro rinnovo sarà rinegoziato una volta adottato il nuovo programma quadro; non è pertanto possibile prevedere a priori l'ammontare di queste entrate.

Ai sensi dell'articolo 27 del regolamento finanziario, alcune entrate possono essere reimpiegate.

3. CARATTERISTICHE DI BILANCIO

>SPAZIO PER TABELLA>

4. BASE GIURIDICA

Articolo 166 del trattato CE.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al programma quadro 2002-2006 di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione per la realizzazione dello Spazio europeo della ricerca.

5. DESCRIZIONE E GIUSTIFICAZIONE

5.1. Necessità dell'intervento comunitario

5.1.1 Obiettivi perseguiti

Come è stato riconosciuto al massimo livello politico ai Consigli europei di Lisbona, Feira e Nizza e ancora recentemente a Stoccolma, la ricerca si afferma come una componente centrale dell'economia e della società della conoscenza che stanno emergendo a livello mondiale. L'obiettivo fissato per l'Unione europea a Lisbona per il decennio a venire è quello di "diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale". Più che mai la ricerca si rivela essere uno dei motori fondamentali del progresso economico e sociale, un fattore chiave della competitività delle imprese, dell'occupazione e della qualità della vita. La scienza e la tecnologia rappresentano tra l'altro un elemento centrale nel processo decisionale politico sia a livello di Unione che nazionale.

Tuttavia, l'Europa presenta ancora debolezze strutturali in materia di ricerca. Esse riguardano quattro punti essenziali:

I. Carenza e dispersione degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo tecnologico e, più in generale, nella conoscenza (RST, istruzione e software) comportano un ritardo sui nostri concorrenti. Nel 1999 l'Unione europea ha investito nella ricerca e nello sviluppo 76 miliardi di euro in meno rispetto agli Stati Uniti. Oggi essa si colloca in posizione arretrata rispetto ai suoi concorrenti in termini di spesa per la ricerca rapportata al PIL (nel 1999, l'1,9% per l'UE contro il 2,6% per gli Stati Uniti e il 2,9% per il Giappone [16]). Nel 1999 gli Stati Uniti hanno investito nella conoscenza circa il 9% posizionandosi davanti all'Unione europea (7,6%) e al Giappone (6,9 %). E il divario continua da aumentare.

[16] Dati del 1998.

II. Risorse umane insufficienti nel settore della ricerca. I ricercatori rappresentano il 5,3/1000 della forza lavoro nell'UE (1998), il 7,4/1000 negli Stati Uniti (1993) e l'8,9/1000 in Giappone (1998), dove i ricercatori sono due volte più numerosi nelle imprese. La spesa pubblica diretta per l'istruzione superiore corrisponde allo 0,9% del PIL nell'Unione europea, all'1,4% negli Stati Uniti e allo 0,5% in Giappone (1997).

III. Capacità limitata di trasformare i risultati della scienza in prodotti e servizi innovativi e competitivi, nonostante una produzione scientifica di elevata qualità. Il totale di brevetti assegnati dai tre uffici brevetti (europeo, americano e giapponese) per milione di abitanti ammonta a 32 nell'UE, a 49 negli Stati Uniti e a 88 in Giappone. Nel 1998 la bilancia commerciale dei prodotti ad alta tecnologia è stata deficitaria per 28 miliardi di euro nell'Unione europea (tendenza confermata nel corso dell'intero decennio), mentre gli Stati Uniti hanno registrato un deficit di 8 miliardi di euro e il Giappone un surplus di 39 miliardi di euro. L'investimento in capitale di rischio nei settori avanzati rappresenta l'80% negli Stati Uniti e, sebbene in aumento tendenziale, soltanto il 26% nell'Unione europea e il 23% in Giappone.

IV. Frammentazione delle politiche di ricerca in Europa. A tutt'oggi, l'Unione europea non si è dotata di una politica di ricerca pienamente consolidata. Le quindici politiche nazionali continuano a coesistere fra di loro e con il programma quadro comunitario, senza un coordinamento sufficiente a conseguire l'efficacia a livello organizzativo e di valorizzazione. Questa mancanza di coordinamento penalizza anche l'insediamento e lo sfruttamento efficace di infrastrutture di ricerca.

Proprio per porre rimedio a questa situazione, la Commissione ha proposto, e il Consiglio e il Parlamento hanno avallato, la creazione di uno "Spazio europeo della ricerca". La sua realizzazione sarà necessariamente il prodotto di un impegno comune dell'UE, degli Stati membri e dei responsabili della ricerca. I programmi quadro di ricerca della Comunità (2002-2006) e i programmi specifici vi contribuiranno, attraverso l'apporto significativo che essi potranno esercitare a livello di coordinamento, integrazione e strutturazione della ricerca nell'UE, come pure nel consolidare le basi dello Spazio europeo della ricerca.

Un cambiamento strutturale del tessuto di S&T dell'Unione europea in grado di porre rimedio alle debolezze testé descritte richiederà risorse proporzionali all'obiettivo fissato. La Commissione ha proposto un finanziamento del programma quadro dell'ordine di 17,5 miliardi di euro, pari al livello di finanziamento precedente più tasso di inflazione e di crescita (che tuttavia continuerà a rappresentare a malapena il 5-6 % circa della spesa pubblica in RST). Secondo le stime della Commissione, un importo del genere potrà incidere sensibilmente sul sistema di ricerca in quanto tale, migliorando almeno alcuni degli indicatori globali di ricerca e producendo un impatto significativo sulle aree prioritarie del programma quadro, portatrici di crescita nell'UE. In termini globali, questo livello di finanziamento permetterà di mantenere al livello attuale, durante il periodo 2003-2006, l'impegno comunitario in materia di RST espresso in percentuale del PIL.

I programmi quadro verranno attuati attraverso cinque programmi specifici, tre dei quali scaturiscono dal trattato della Comunità europea e due dal trattato della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom). Ciascun programma specifico viene identificato in funzione della natura degli strumenti applicati, che riflettono gli obiettivi e l'organizzazione del programma quadro:

- un programma intitolato "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" e comprendente le azioni indirette previste alla voce "Integrare la ricerca" e al titolo "Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca", riunendo così le attività di ricerca e di coordinamento;

- un programma intitolato "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca", comprendente le attività orizzontali, di sostegno e a vocazione strutturante;

- due programmi denominati "Centro comune di ricerca (CCR)" comprendenti le azioni dirette portate avanti dal CCR rispettivamente nel settore non nucleare e nucleare;

- un programma denominato "Energia nucleare" comprendente le azioni indirette condotte nel settore dell'energia nucleare.

Di seguito si riportano gli obiettivi del programma specifico "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca" suddivisi per area d'azione e associati alle rispettive motivazioni nonché al valore aggiunto europeo che sono in grado di produrre.

1. Ricerca e innovazione

L'obiettivo di queste azioni è stimolare, nella Comunità e nell'insieme delle sue regioni, l'innovazione tecnologica, la valorizzazione dei risultati della ricerca, il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie, nonché la creazione di imprese tecnologiche.

Motivazione e valore aggiunto europeo

- Necessità di ridurre lo scarto di prestazioni fra regioni europee.

- Bisogno di promuovere politiche e strategie di sviluppo in materia d'innovazione.

- Bisogno per i partecipanti alle azioni di ricerca comunitaria di beneficiare di informazioni e di servizi specializzati a livello europeo.

- Attualmente, le informazioni sulle tendenze economiche e tecnologiche scarseggiano o sono di qualità insufficiente.

- Necessità di stimolare la cooperazione fra i depositari di conoscenze complementari al fine di innovare.

2. Risorse umane e mobilità

Le attività condotte in questo ambito si prefiggono l'obiettivo di sostenere, in tutte le regioni della Comunità, lo sviluppo di risorse umane abbondanti e di rilevanza mondiale, incentivando la mobilità transnazionale ai fini della formazione, dello sviluppo delle competenze o del trasferimento delle conoscenze, soprattutto fra settori diversi; sostenere lo sviluppo dell'eccellenza scientifica; e contribuire a rafforzare l'interesse suscitato dall'Europa per i ricercatori di paesi terzi. Ciò va fatto cercando trarre il massimo beneficio in tal senso da tutte le componenti della popolazione, in modo particolare le donne, adottando misure idonee allo scopo.

Motivazione e valore aggiunto europeo

- Bassa percentuale di forza lavoro europea nella R&S (5,3 per mille nel 1998) rispetto a Stati Uniti (7,4 nel 1993) e Giappone (8,9 nel 1998)

- Fuga di cervelli, segnatamente di scienziati europei, verso gli Stati Uniti, con percentuali di permanenza definitiva fino al 50% (nel 1998) una volta completato il dottorato negli Stati Uniti.

- Bassa percentuale di coloro che hanno intrapreso percorsi di studi scientifici e di ricerca accademica nel 1998, pari al 23% degli studenti universitari dell'EU di età compresa fra 20 e i 29 anni, contro il 39% negli Stati Uniti e il 21% in Giappone.

- Rigidità delle carriere accademiche e prospettive di carriera più allettanti nell'industria.

- Diversità fra leggi e procedure regionali e nazionali concernenti la mobilità dei ricercatori.

3. Infrastrutture di ricerca

Le attività portate avanti in questo settore mirano a contribuire alla creazione di un tessuto di infrastrutture di ricerca di altissimo livello in Europa e a stimolarne l'utilizzo ottimale a livello europeo.

Motivazione e valore aggiunto europeo

- Permangono ostacoli all'accesso transnazionale alle strutture.

- Il potenziale delle reti elettroniche di comunicazione non è ancora sfruttato al meglio.

- E' difficile porre in essere accordi multinazionali di finanziamento.

- Lo sviluppo tecnologico relativo alle infrastrutture è compromesso per la mancanza di una massa critica.

4. Scienza e società

L'obiettivo delle azioni portate avanti in questo ambito è incoraggiare, in Europa, lo sviluppo di relazioni armoniose fra la scienza e la società e l'apertura nei confronti dell'innovazione grazie all'instaurazione di rapporti nuovi e di un dialogo informato fra ricercatori, industriali, responsabili delle decisioni politiche e cittadini.

Motivazione e valore aggiunto europeo

- I recenti avvenimenti in Europa, come la BSE e gli OGM, si sono tradotti in una perdita di fiducia dell'opinione pubblica nella scienza e nella tecnologia.

- I responsabili delle politiche hanno preteso risposte rapide e precise su argomenti scientifici complessi che spesso travalicano i confini geografici.

- I tradizionali metodi di istruzione appaiono fallimentari.

- Le donne sono largamente sottorappresentate nel settore della ricerca scientifica (ad esempio, esse sono il 50% dei laureati in Europa, ma solo il 10% dei docenti di ruolo sono donne).

5.1.2 Disposizioni adottate in merito alla valutazione ex ante

In occasione della preparazione delle proposte sui programmi specifici è stata effettuata dai servizi della Commissione una valutazione ex ante, i cui risultati riflettono nella fattispecie:

- le raccomandazioni della valutazione quinquennale dei programmi quadro e dei programmi specifici, effettuata da esperti indipendenti nel corso dell'anno 2000;

- la valutazione intermedia del Quinto programma quadro (1998-2002) della Commissione, presentata nel documento COM(2000)612 del 4 ottobre 2000 e meglio specificata nel documento di lavoro dei servizi della Commissione SEC(2000)1780, del 23 ottobre 2000;

- ampie consultazioni con i protagonisti in merito alle due comunicazioni sullo Spazio europeo della ricerca nel corso del 2000 [17] e alla proposta di programma quadro dell'inizio del 2001;

[17] COM(2000) 6, del 18 gennaio 2000. COM(2000) 612, del 4 ottobre 2000.

- una serie di studi interni ed esterni della Commissione relativi ai settori economico e politico nonché sulle prospettive e sull'impatto delle attività di RST.

I risultati della valutazione ex-ante si riflettono in particolare nelle scelte operate in materia di struttura dei programmi, di obiettivi e priorità e di strumenti di attuazione.

Per quanto attiene agli obiettivi e alle priorità, questi sono stati fissati attraverso un'applicazione rigorosa del criterio del valore aggiunto europeo.

Quest'ultimo abbraccia i seguenti aspetti applicati alle tematiche e alle attività prioritarie selezionate, la cui motivazione e valore aggiunto europeo sono illustrati più dettagliatamente al punto 5.1, mentre i risultati attesi sono elencati al punto 5.2.

- Importanza della collaborazione in termini economici (economie di scala) e per quanto attiene agli effetti benefici che essa produce sulla ricerca privata e sulla competitività industriale.

- Mantenimento o sviluppo della posizione dell'UE nei settori di RST strategici per l'Unione.

- Necessità di riunire le competenze complementari esistenti nei diversi paesi, in special modo in ragione dei problemi di natura interdisciplinare, e di ricorrere a studi comparativi a livello europeo.

- Correlazioni con gli interessi prioritari dell'Unione europea, nonché con la legislazione e le politiche comunitarie.

- Carattere necessariamente transnazionale delle ricerche, in considerazione del livello al quale si manifestano i problemi oppure per ragioni di natura scientifica.

Per quanto concerne gli strumenti di attuazione, verranno applicati alcuni strumenti nuovi, che per loro natura non possono essere attivati se non in ambito comunitario, per contribuire a livello di Unione europea

- a stimolare l'interazione fra ricerca e innovazione

- a sviluppare le risorse umane e a rafforzare la mobilità

- a sostenere le infrastrutture di ricerca

- a sviluppare relazioni armoniose fra scienza e società.

Questi strumenti e gli obiettivi corrispondenti sono descritti al punto 5.2.

5.1.3 Disposizioni adottate a seguito della valutazione ex post

Nel corso dell'elaborazione delle proposte sui programmi specifici si è tenuto conto delle raccomandazioni della valutazione quinquennale dei programmi quadro e dei programmi specifici, effettuata nel 2000, in particolare di quelle inerenti i seguenti punti:

- l'esigenza di colmare il ritardo lamentato dall'Europa nel settore RST rispetto ai suoi concorrenti;

- il bisogno di complementarità e di coerenza fra politiche di RST nazionali e comunitarie e il ruolo cruciale della Commissione nel conseguimento di questo obiettivo;

- l'impatto benefico del programma quadro destinato a colmare "una lacuna in Europa consentendo ai ricercatori universitari e industriali di svolgere insieme dei lavori di natura applicata";

- la necessità di snellire le procedure di gestione del programma 1998-2002 e di "ripensare le strutture e le procedure di gestione del programma quadro";

- l'inserimento delle azioni di ricerca della Comunità nel contesto più ampio di un'autentica politica di ricerca europea;

- la maggiore concentrazione dei programmi;

- il proseguimento delle ricerche necessarie per conseguire gli obiettivi delle politiche della Comunità;

- l'evoluzione auspicata verso una gamma adattata di strumenti più flessibili, tenendo conto di tutte le possibilità offerte dal trattato.

La valutazione intermedia del Quinto programma quadro ha inoltre portato ad alcuni aggiustamenti dei programmi di lavoro annuali relativi ai programmi specifici, finalizzati a concentrare meglio l'impegno e a avviare alcuni progetti pilota pertinenti alle misure previste per il prossimo programma quadro (reti, raggruppamenti (clusters), piattaforme industriali, progetti di più ampio respiro ecc.).

5.2. Azioni previste e modalità dell'intervento di bilancio

Le azioni previste per il programma specifico "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca" sono elencate di seguito suddivise per singole aree d'azione. Questa presentazione consente di mettere in evidenza le stime dei risultati previsti, i contributi agli obiettivi globali del programma quadro della Comunità o i parametri potenziali di prestazione ad essi associati. Queste indicazioni sono da intendersi quali tappe di riferimento e non quali obiettivi fissati in via definitiva.

Più avanti, sotto forma di tabella, viene stabilita una corrispondenza fra le aree d'azione e i tipi di strumenti utilizzati.

1. Ricerca e innovazione

i) Mettere in rete i soggetti interessati e stimolarne l'interazione

ii) Incoraggiare le collaborazioni transregionali

iii) Sperimentare nuovi strumenti e impostazioni

iv) Attivare e consolidare i servizi

v) Rafforzare il settore dell'intelligenza economica e tecnologica

vi) Analizzare e valutare l'innovazione nei progetti comunitari di ricerca

Risultati attesi, contributi al conseguimento di obiettivi globali o criteri di prestazione potenziale :

- Incremento del numero di "start-up"

- Aumento del capitale di rischio investito nelle imprese innovative

- Incremento nel numero di collaborazioni regionali e con i paesi associati

- Incremento nel numero di utilizzatori e di transazioni di servizi d'informazione aventi carattere specificatamente europeo

- Raddoppio del numero di membri di reti operanti con le PMI.

2. Risorse umane e mobilità

i) Azioni condotte attraverso organismi ospitanti

(Reti Marie Curie di formazione mediante la ricerca, Borse di ospitalità Marie Curie per la formazione iniziale di ricercatori, Borse di ospitalità Marie Curie per il trasferimento delle conoscenze, Conferenze e corsi di formazione Marie Curie)

ii) Azioni destinate al sostegno di singoli ricercatori

(Borse Marie Curie intraeuropee, Borse Marie Curie internazionali per un soggiorno all'estero, Borse Marie Curie internazionali di accoglienza, Contributi Marie Curie per il reinserimento)

iii) Promozione e riconoscimento dell'eccellenza

(Contributi di eccellenza Marie Curie , Premi di eccellenza Marie Curie, Cattedre Marie Curie)

(Cooperazione con gli Stati membri e i paesi associati, cooperazione in seno al programma quadro)

Risultati attesi, contributi al conseguimento di obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione

- Valutazione del numero dei progetti internazionali svolti in collaborazione e degli spostamenti individuali, paesi coinvolti, durata dei soggiorni, età dei ricercatori.

- Valutazione del numero dei ricercatori/mesi-ricercatore, fascia di età, discipline e tipo di formazione.

- Aumento del numero dei posti fissi successivi alla mobilità.

- Incentivazione del rientro in Europa degli scienziati europei.

- Aumento del numero dei ricercatori/équipe premiati.

3. Infrastrutture di ricerca

Iniziative integrate

Sviluppo di reti di comunicazione,

Accesso transnazionale

Studi progettuali

Sviluppo di nuove infrastrutture

Risultati attesi, contributi agli obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione

- Accesso agli impianti o ai servizi erogati da circa 100 infrastrutture per una media di circa 8.000 ricercatori, per un finanziamento di 100 milioni di euro.

- Promozione della cooperazione fra circa 100 partecipanti a 10 reti o progetti di ricerca per un finanziamento di 100 milioni di euro.

- Incremento nel numero di nuove tecniche, tecnologie o reti elettroniche, che miglioreranno in modo tangibile la disponibilità di servizi infrastrutturali nel rispettivo settore.

4. Scienza e società

i) Avvicinare la ricerca alla società

(Scienza e governance, consulenza scientifica e sistemi di riferimento)

ii) Sviluppo responsabile e applicazione di scienza e tecnologia

(Etica, incertezza, rischio e applicazione del principio di precauzione)

iii) Incentivare il dialogo fra scienza e società e la presenza delle donne nella scienza

(Comprensione da parte del pubblico, interesse dei giovani per le carriere scientifiche, donne e scienza)

Risultati attesi, contributi agli obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione

- Linee guida inerenti a scienza e governance e sistemi scientifici di riferimento finalizzati a consolidare il legame fra la comunità scientifica, i responsabili delle politiche e la società civile.

- Cartografia delle strutture di consulenza scientifica dell'UE e del mondo intero

- Svolgimento di valutazioni etiche, in modo da garantire l'adesione ai principi etici nelle attività di ricerca della Comunità, e sviluppo di codici di condotta.

- Obiettivo di una partecipazione femminile pari al 40% nelle assemblee e nei gruppi.

In funzione degli obiettivi, le modalità d'intervento e la partecipazione finanziaria al programma quadro saranno le seguenti:

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

(1) Nell'impianto del programma specifico potranno anche trovare esecuzione azioni di accompagnamento.

L'intervento di bilancio comunitario è rivolto alle imprese (in particolare alle PMI), ai centri di ricerca, alle università e agli organismi nazionali o europei che finanziano attività di ricerca. Questi possono anche fungere da intermediari per l'intervento di bilancio comunitario.

5.3. Modalità d'attuazione

La Commissione garantirà l'esecuzione delle azioni. In alcuni casi debitamente motivati potrà essere invocata l'assistenza di organismi esterni.

6. INCIDENZA FINANZIARIA

6.1. Incidenza finanziaria totale sulla parte B (per l'intero periodo di programmazione)

Si ricorda che lo stanziamento di riferimento del programma quadro della Comunità europea ammonta a 16 275 milioni di euro. Il totale dei programmi quadro 2002-2006 è di 17 500 milioni di euro.

6.1.1 Intervento finanziario:stanziamenti di impegno in milioni di euro (al terzo decimale)

Ripartizione per obiettivo // Totale

Strutturare lo Spazio europeo della ricerca // 3 050

1) Ricerca e innovazione // 300

2) Risorse umane // 1 800

3) Infrastrutture di ricerca // 900

4) Scienza e società // 50

TOTALE // 3 050

Uno scadenzario annuale per ciascuno di questi obiettivi non appare significativo in questa fase e potrà essere definito soltanto in misura rigorosamente proporzionale a quello dell'intero programma specifico, che a sua volta è in linea con quello del programma quadro. La ripartizione annuale interna sarà definita successivamente in seno ai programmi di lavoro.

6.1.2 Assistenza tecnica e amministrativa, spese d'appoggio e spese TI (stanziamenti d'impegno)

Questa categoria di bilancio non trova applicazione in questo settore.

6.2. Calcolo delle spese per ciascuna delle misure previste nella parte B (per l'intero periodo di programmazione)

Per le azioni indirette del Quinto programma quadro di RST della Comunità europea è previsto un volume annuo dell'ordine di 3 500 nuovi contratti stipulati (comprendenti tutte le categorie) per un bilancio annuo pari a 3 miliardi di euro.

Per le azioni indirette del programma quadro 2002-2006, il bilancio annuo sarà dell'ordine di 3 700 milioni di euro, con un aumento in termini reali del 13%.

Come indicato al punto 5.1.2, sono stati peraltro elaborati nuovi strumenti per l'attuazione del nuovo programma quadro.

Rispetto ai precedenti programmi quadro, questi strumenti non si limitano ai soli progetti scientifici e introducono il concetto di integrazione e strutturazione della ricerca, nella fattispecie attraverso la costituzione di massa critica e la messa in rete di competenze e risorse negli ambiti identificati.

Per quanto attiene alla gestione del programma quadro 2002-2006, questo concetto di massa critica si rifletterà in un significativo aumento del contributo finanziario medio concesso ai progetti e si tradurrà probabilmente in una consistente riduzione del numero dei contratti stipulati ogni anno.

7. INCIDENZA SUL PERSONALE E SULLE SPESE DI FUNZIONAMENTO

Determinata a modificare in maniera sostanziale i termini di attuazione del programma quadro, la Commissione propone di abbassare il massimale previsto per le risorse umane e altre spese amministrative al 5,5% per i due programmi indiretti di ricerca non nucleare.

Nelle parti del Quinto programma quadro relative alla ricerca indiretta non nucleare, il tetto complessivo di spesa per le risorse umane e di carattere amministrativo è pari al 7,0%.

Secondo la tendenza corrente, è probabile che la spesa effettiva prevista dal Quinto programma quadro non si discosti da questo limite, o forse si attesti su un valore leggermente inferiore.

Supponendo che non si renda necessaria alcuna variazione nelle modalità di attuazione del programma quadro e tenendo conto della necessità di prevedere un certo margine in questa categoria di spesa, la Commissione non avrebbe alcuna ragione di scostarsi dal tetto complessivo del 7%, soprattutto visto che il bilancio proposto per il prossimo programma aumenterà in linea con l'inflazione, pur consentendo un minimo aumento superiore, proporzionale alla crescita dell'economia.

La riduzione del tetto complessivo sarebbe possibile soltanto in presenza di significativi aumenti di produttività, con in particolare cambiamenti rilevanti nella gestione del programma. Una serie di ipotesi relativamente restrittive comprenderebbe:

- Il congelamento del numero complessivo di dipendenti di ruolo al livello del 2002, pari a 1654 unità, ipotizzando aumenti di produttività del 2% l'anno per compensare l'aumento del volume reale del programma.

- Un tasso di inflazione annuo del 2% nonostante il tendenziale aumento leggermente superiore dei costi di personale.

- Il congelamento della spesa per i collaboratori esterni al livello del 2002.

Lo scenario testé illustrato permetterebbe alla Commissione di proporre una riduzione del tetto complessivo al 6,3% circa.

La Commissione intende comunque impegnarsi per una riduzione molto più consistente di questo tetto, dal 7,0% al 5,5%, il che consentirebbe di mettere a disposizione una quantità apprezzabile di risorse aggiuntive, circa 230 milioni di euro, da stanziare direttamente ai progetti di ricerca.

Ciò richiede sforzi adeguati in termini di aumenti di produttività in tutte le attività di ricerca. Il tetto di 5,5% proposto per le spese di funzionamento è globale, in quanto copre i programmi specifici "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" e "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca". Nell'attuazione di questi programmi, la Commissione garantirà una ripartizione adeguata delle spese di funzionamento tra i servizi responsabili della gestione delle attività di ricerca. Questa ripartizione terrà conto del bilancio globale da gestire, del grado di utilizzazione dei tre nuovi strumenti, della manodopera necessaria e delle ultime evoluzioni tecnologiche delle attività nelle varie fasi del loro ciclo di vita, nonché della loro durata e della necessità di garantire una gestione efficace dei contratti sottoscritti nell'ambito dei precedenti programmi quadro.

Il fattore principale che permetterebbe il raggiungimento di questo risultato è l'introduzione su vasta scala dei nuovi strumenti previsti nel prossimo programma quadro, che consentirebbero di conseguire riduzioni nette dei costi di gestione del programma.

In altri termini, il tetto del 5.5 % esprime la determinazione della Commissione a modificare radicalmente l'attuazione del programma quadro.

- E' utile ricordare che anche se i nuovi strumenti sono utilizzati in modo del tutto conforme alla proposta della Commissione, il loro impatto sulle spese di funzionamento sarà graduale. Nel periodo 2003-2006, buona parte delle attività gestionali prese in carico dalla Commissione continueranno ad essere assorbite dall'attuazione e conclusione dei programmi quadro precedenti.

Dato che la durata media dei contratti di ricerca indiretta è pari a quattro anni, alla fine del Quinto programma quadro si potrebbero prevedere circa 13 000 contratti aperti con un volume finanziario di 6 600 milioni di euro.

Il tetto del 5,5% per le risorse umane e amministrative destinate ai programmi indiretti non nucleari comporterebbe quindi lo sfruttamento dell'intero potenziale della nuova impostazione gestionale del programma quadro:

- Sarebbe necessario utilizzare appieno i nuovi strumenti per ridurre il numero di progetti individuali e di contratti amministrati dalla Commissione.

- La loro gestione dovrebbe essere notevolmente snellita e decentrata.

- Dovrebbero essere sfruttate tutte le possibilità di appaltare all'esterno le attività di supporto tecnico e determinati aspetti gestionali di alcune categorie specifiche di attività, qualora ciò serva a ridurre la spesa totale di funzionamento.

Richiederebbe inoltre strutture efficienti di programmazione e di bilancio; il tetto del 5,5% dovrebbe valere per l'insieme dei due programmi indiretti non nucleari di ricerca.

Questa proposta dipende in modo determinante dall'introduzione dei nuovi strumenti, conformemente alle proposte della Commissione. Eventuali modifiche comporteranno una variazione del tetto previsto per le spese di funzionamento.

7.1. Incidenza sulle risorse umane

>SPAZIO PER TABELLA>

Le azioni indirette della ricerca dispongono di una propria tabella degli effettivi che prevede complessivamente 954 posti A, 273 posti B e 427 posti C, per un totale di 1654 posti (CE ed EURATOM, BRS 3/2001 compresi).

A questa tabella degli effettivi si aggiungono 166 posti del bilancio previsionale di funzionamento, che non hanno incidenza finanziaria sul bilancio previsionale di questi programmi, a titolo di partecipazione alla definizione e all'attuazione della politica di ricerca.

7.2 Incidenza delle spese per risorse umane

>SPAZIO PER TABELLA>

Gli importi corrispondono alle spese totali per la durata del programma.

7.3 Altre spese di funzionamento derivanti dall'azione

>SPAZIO PER TABELLA>

Gli importi corrispondono alle spese totali dell'azione per i quattro anni di esecuzione di questo programma specifico, vale a dire una spesa totale annua nell'ordine di 42,000 milioni di euro.

>SPAZIO PER TABELLA>

8. CONTROLLO E VALUTAZIONE

8.1 Disposizioni di controllo

Concepiti per concorrere alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, i programmi specifici vengono attuati parallelamente e in diretta collaborazione con altre azioni comunitarie e nazionali che perseguono i medesimi obiettivi. La natura stessa della ricerca e i diversi tipi di azione ai vari livelli rendono difficoltosa la determinazione delle cause e degli effetti, e complessi il monitoraggio e la valutazione dei risultati e dell'impatto.

Sulla base dell'esperienza dei programmi precedenti e degli studi metodologici in corso, è già stata messa a punto o è in via di definizione una serie di strumenti per sviluppare gli obiettivi e seguire e valutare i risultati e l'impatto del programma quadro e dei programmi che servono alla sua attuazione, come pure le attività connesse alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca. La Commissione valuterà l'evoluzione di questi strumenti in tempo utile, prima dell'attuazione dei programmi.

Questi strumenti consentiranno di realizzare progressivamente un sistema strutturato per la raccolta di informazioni e statistiche.

In questo contesto saranno messi a punto alcuni indicatori generali adattati alla specificità del programma quadro, il che permetterà di valutare in particolare i contributi dei programmi in relazione alle sfide che l'UE deve affrontare e citate al punto 5.1 (investimento nella RST e nella conoscenza in generale e nei settori prioritari dell'Unione europea, risorse umane impiegate nella RST, sfruttamento dei risultati di RST, coerenza delle politiche nazionali e comunitarie di ricerca e in materia di infrastrutture di ricerca).

Inoltre, saranno individuati indicatori più specifici per i diversi obiettivi dei programmi, in particolare quelli relativi alla produzione, gestione e messa in rete, allo sfruttamento e all'impatto delle conoscenze che scaturiscono dalle attività condotte all'insegna dei programmi. Alcuni primi assi di riflessione in questo senso sono già indicati al punto 5.2 alla voce "risultati attesi, contributi agli obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione".

8.2 Modalità e periodicità della valutazione

- Monitoraggio annuale: all'occorrenza affidandosi a idonee competenze, la Commissione esaminerà continuamente lo stato di attuazione del programma quadro e dei programmi specifici in relazione agli obiettivi prefissati, valutando in particolare se gli obiettivi, le priorità, gli strumenti, i mezzi finanziari e la gestione sono costantemente aggiornati all'evolversi della situazione.

L'obiettivo è rafforzare e migliorare la raccolta sistematica, la coerenza e la qualità delle informazioni di base, onde consentire un'analisi e un monitoraggio rappresentativi e fornire un contributo sostanziale alla valutazione quinquennale. Per sensibilizzare ulteriormente i responsabili della ricerca comunitaria sulle questioni inerenti il monitoraggio dell'attuazione, dei risultati e dell'impatto dei programmi, si prevede anche l'elaborazione di una griglia comune di autovalutazione. Saranno inoltre adottate misure per garantire una migliore coerenza fra il monitoraggio del programma quadro, dei programmi specifici e lo stato di avanzamento dello Spazio europeo della ricerca.

Relazione annuale: lo stato di realizzazione del programma quadro e dei programmi specifici viene pubblicato nella relazione annuale presentata al Parlamento europeo e al Consiglio in conformità all'articolo 173 del trattato. Essa illustrerà i risultati del monitoraggio annuale, descriverà le attività svolte in materia di ricerca e di sviluppo tecnologico, di realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e di divulgazione dei risultati durante l'anno precedente, nonché il programma di lavoro dell'anno in corso.

- Valutazione quinquennale: prima di presentare la propria proposta per il programma quadro successivo e i programmi specifici, la Commissione affiderà a esperti indipendenti di alto livello la valutazione esterna della realizzazione delle azioni comunitarie poste in essere nel corso dei cinque anni precedenti la valutazione stessa, del conseguimento degli obiettivi e dell'impatto delle attività, in relazione agli obiettivi applicabili ai periodi considerati. Essa comunicherà le conclusioni di questa valutazione, corredate delle proprie osservazioni, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni.

9. MISURE ANTIFRODE

Nel sottoporre le relazioni volte a ottenere il consolidamento delle entrate nella contabilità dei partecipanti, il coordinatore finanziario dovrà mettere a disposizione della Commissione l'intera documentazione finanziaria, onde consentirle di effettuare le proprie revisioni contabili, indicando il calendario e il consolidamento dei conti dei partecipanti.

Se del caso, la Commissione effettuerà dette revisioni contabili, in particolare se avrà ragioni per dubitare della veridicità dei conti in rapporto allo stato dei lavori descritti nelle relazioni sulle attività.

La Comunità effettuerà le revisioni contabili tramite i propri incaricati oppure tramite esperti contabili - accreditati ai sensi della legislazione del partecipante sottoposto a revisione -, scelti liberamente dalla Comunità evitando in ogni caso i rischi di conflitto di interessi eventualmente segnalati da parte del partecipante oggetto di revisione.

In relazione allo svolgimento delle attività di ricerca, la Commissione garantirà inoltre, attraverso controlli efficaci, la salvaguardia degli interessi finanziari delle Comunità europee e, qualora dovessero emergere irregolarità, l'adozione di misure che assumeranno le caratteristiche di deterrente e di sanzioni proporzionate.

A tal fine, le disposizioni sui controlli, i provvedimenti e le sanzioni in relazione ai regolamenti nn. 2988/95, 2185/96, 1073/99 e 1074/99 saranno incorporate in tutti gli strumenti giuridici utilizzati nell'attuazione dei programmi compresi i contratti specifici e i contratti tipo.

In particolare, i contratti dovranno prevedere i seguenti elementi:

- l'introduzione di clausole contrattuali specifiche a tutela degli interessi finanziari della CE, in relazione ai controlli sui premi;

- controlli amministrativi nel campo delle misure antifrode, ai sensi dei regolamenti nn. 2185/96, 1073/99 e 1074/99;

- l'applicazione di sanzioni amministrative per tutte le irregolarità dovute a dolo o negligenza nell'esecuzione dei contratti, in conformità al regolamento quadro n. 2988/95, compreso un meccanismo di inserimento in una lista nera;

- una clausola che in caso di irregolarità e di frode preveda l'esecutività di eventuali intimazioni di recupero, ai sensi dell'articolo 256 del trattato CE.