Gazzetta ufficiale |
IT Serie C |
C/2024/4601 |
29.7.2024 |
Ricorso proposto il 14 maggio 2024 – RMC Consulting e a. / Parlamento
(Causa T-256/24)
(C/2024/4601)
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrenti: RMC-Consulting Sàrl (Lussemburgo, Lussemburgo), Felgen & Associés Engineering SA (Lussemburgo) e Egis Bâtiments International (Montreuil, Francia) (rappresentante: J. Wolter, avvocato)
Convenuto: Parlamento europeo
Conclusioni
Le ricorrenti chiedono che il Tribunale voglia:
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condannare il Parlamento europeo a pagare alle ricorrenti, sopramenzionate, l’importo di EUR 4 998 850,54 a titolo di capitale, oltre agli interessi di mora su ogni fattura prevista dal contratto in caso di ritardo nel pagamento, ossia un interesse di mora calcolato sulla base del tasso applicato dalla Banca centrale europea alle sue operazioni di rifinanziamento principali, maggiorato di otto punti percentuali, tasso in vigore il primo giorno del mese in cui il pagamento era esigibile; |
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dichiarare che gli interessi di mora sono da calcolarsi su ogni fattura a decorrere dal giorno della sua scadenza ossia (i) il 2 febbraio 2023 per le fatture [riservato] (1), e (ii) per la fattura [riservato] a decorrere dal 13 febbraio 2023, fino al saldo, o altrimenti a decorrere dalla data di costituzione in mora del 20 giugno 2023, contenuta nella lettera di costituzione in mora del 5 giugno 2023, o altrimenti dal giorno del deposito del ricorso, fino al saldo; |
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condannare il Parlamento alla restituzione della garanzia bancaria di corretta esecuzione per il periodo 1 di un importo pari a EUR 466 116; |
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dichiarare che il Parlamento è responsabile per contratto o altrimenti per illecito civile ai sensi degli articoli 1382 e 1383 del codice civile lussemburghese dei danni causati dal suo rifiuto di pagare le fatture dovute e di restituire la garanzia scaduta o altrimenti dal suo rifiuto di negoziare una soluzione di compromesso; |
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condannare il Parlamento a pagare alle ricorrenti, sopramenzionate, l’importo di EUR 35 855,20 per gli onorari d’avvocato anticipati; |
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condannare il Parlamento a pagare alle ricorrenti, sopramenzionate, tutte le spese sostenute ai fini del procedimento ai sensi dell’articolo 133 del regolamento di procedura dal Tribunale che sarebbe iniquo lasciare a suo solo carico, tenuto conto del comportamento del convenuto che ha condotto alla controversia; |
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condannare il Parlamento a pagare alle ricorrenti, sopramenzionate, un importo di EUR 15 000 per tutte le spese indispensabili sostenute ai fini del procedimento, ai sensi dell’articolo 140 del regolamento di procedura del Tribunale, che sarebbe iniquo lasciare a suo solo carico, tenuto conto del comportamento del convenuto che ha condotto alla controversia. |
Motivi e principali argomenti
A sostegno del ricorso, le ricorrenti deducono cinque motivi.
1. |
Primo motivo, fondato sull’inadempimento degli obblighi contrattuali del Parlamento, per il motivo che quest’ultimo è tenuto a remunerare, in conformità alle disposizioni contrattuali, le ricorrenti per le prestazioni da esse svolte. |
2. |
Secondo motivo, fondato sugli importi fatturati. Le ricorrenti fanno valere che tutte le fatture sono state discusse tra le parti e che gli importi non sono stati contestati. |
3. |
Terzo motivo, fondato sull’assenza di prova di qualsiasi inadempimento contrattuale in capo alle ricorrenti. |
4. |
Quarto motivo, relativo alla domanda di restituzione della garanzia di corretta esecuzione. Le ricorrenti chiedono lo svincolo della garanzia di corretta esecuzione dell’importo di EUR 466 116. |
5. |
Quinto motivo, relativo al danno subito dalle ricorrenti le quali ritengono che le mancanze o le negligenze commesse dal Parlamento implichino la sua responsabilità o per contratto o per illecito civile a norma degli articoli 1382 e 1383 del codice civile lussemburghese. |
(1) Dati riservati occultati.
ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2024/4601/oj
ISSN 1977-0944 (electronic edition)