Gazzetta ufficiale |
IT Serie C |
C/2024/4221 |
24.7.2024 |
P9_TA(2023)0435
Bussola strategica e capacità di difesa spaziale dell'UE
Risoluzione del Parlamento europeo del 23 novembre 2023 Bussola strategica e capacità di difesa spaziale dell'Unione (2022/2078(INI))
(C/2024/4221)
Il Parlamento europeo,
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visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 222, |
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visto il titolo V del trattato sull'Unione europea (TUE), in particolare l'articolo 42, paragrafo 7, |
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visto il regolamento (UE) 2023/588 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2023, che istituisce il programma dell'Unione per una connettività sicura per il periodo 2023-2027 (1), |
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vista la comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio, del 10 marzo 2023, dal titolo "Strategia spaziale dell'Unione europea per la sicurezza e la difesa" (JOIN(2023)0009), |
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vista la direttiva (UE) 2022/2557 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, relativa alla resilienza dei soggetti critici e che abroga la direttiva 2008/114/CE del Consiglio (2), |
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vista la direttiva (UE) 2022/2555 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell'Unione, recante modifica del regolamento (UE) n. 910/2014 e della direttiva (UE) 2018/1972 e che abroga la direttiva (UE) 2016/1148 (direttiva NIS 2) (3), |
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vista la raccomandazione del Consiglio, del 14 novembre 2022, che valuta i progressi compiuti dagli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni assunti nel quadro della cooperazione strutturata permanente (PESCO) (4), |
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vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 18 maggio 2022, dal titolo "Analisi delle carenze di investimenti nel settore della difesa e prospettive di percorso" (JOIN(2022)0024), |
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visto il regolamento (UE) 2021/697 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2021, che istituisce il Fondo europeo per la difesa e abroga il regolamento (UE) 2018/1092 (5), |
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vista la decisione (PESC) 2021/698 del Consiglio, del 30 aprile 2021, sulla sicurezza dei sistemi e servizi dispiegati, in funzione e usati nell'ambito del programma spaziale dell'Unione che possono incidere sulla sicurezza dell'Unione, e che abroga la decisione 2014/496/PESC (6), |
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vista la comunicazione della Commissione, del 15 febbraio 2022, dal titolo "Tabella di marcia relativa alle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa" (COM(2022)0061), |
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visto il regolamento (UE) 2021/696 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce il programma spaziale dell'Unione e l'Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale e che abroga i regolamenti (UE) n. 912/2010, (UE) n. 1285/2013 e (UE) n. 377/2014 e la decisione n. 541/2014/UE (7), |
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vista la comunicazione della Commissione, del 22 febbraio 2021, dal titolo "Piano d'azione sulle sinergie tra l'industria civile, della difesa e dello spazio" (COM(2021)0070), |
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vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 16 dicembre 2020, dal titolo "La strategia dell'UE in materia di cibersicurezza per il decennio digitale" (JOIN(2020)0018), |
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vista la decisione (PESC) 2019/797 del Consiglio, del 17 maggio 2019, concernente misure restrittive contro gli attacchi informatici che minacciano l'Unione o i suoi Stati membri (8), |
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visto il regolamento (UE) 2019/881 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativo all'ENISA e alla certificazione della cibersicurezza per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, e che abroga il regolamento (UE) n. 526/2013 (regolamento sulla cibersicurezza) (9), |
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visto il regolamento (UE) 2019/452 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2019, che istituisce un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti nell'Unione (10), |
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vista la decisione (PESC) 2017/2315 del Consiglio, dell'11 dicembre 2017, che istituisce la cooperazione strutturata permanente (PESCO) e fissa l'elenco degli Stati membri partecipanti (11), |
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vista la pubblicazione del 28 giugno 2016 dal titolo "Visione condivisa, azione comune: un'Europa più forte – Una strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea", |
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vista la comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 7 febbraio 2013, dal titolo: "Strategia dell'Unione europea per la cibersicurezza: un ciberspazio aperto e sicuro" (JOIN(2013)0001), |
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vista la decisione 2014/401/PESC del Consiglio, del 26 giugno 2014, sul centro satellitare dell'Unione europea e che abroga l'azione comune 2001/555/PESC che istituisce un centro satellitare dell'Unione europea (12), |
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viste le dichiarazioni congiunte sulla cooperazione UE-NATO firmate l'8 luglio 2014, il 10 luglio 2018 e il 10 gennaio 2023, |
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visto il concetto strategico 2022 della NATO adottato il 29 giugno 2022, |
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vista la politica spaziale globale della NATO del 17 gennaio 2022, |
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viste la relazione del Segretario generale delle Nazioni Unite, del 13 luglio 2021, sulla riduzione delle minacce spaziali attraverso norme, regole e principi di comportamento responsabile e la relativa risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 24 dicembre 2021 (76/231), |
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vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, del 7 dicembre 2022, sui test di missili anti-satellite diretti verso l'alto e distruttivi (77/41), |
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vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, del 7 dicembre 2020, dal titolo "Ridurre le minacce spaziali attraverso norme, regole e principi di comportamento responsabile" (75/36), |
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vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, del 22 dicembre 2007, sulla cooperazione internazionale concernente gli usi pacifici dello spazio (62/217), |
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visto il trattato delle Nazioni Unite sui principi che disciplinano le attività degli Stati in materia di esplorazione ed utilizzazione dello spazio extra-atmosferico, inclusa la Luna e gli altri corpi celesti, adottato in occasione della 1499a assemblea plenaria del 19 dicembre 1966, |
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visto il gruppo di lavoro aperto delle Nazioni Unite sulla riduzione delle minacce spaziali attraverso norme, regole e principi di comportamento responsabile, istituito mediante la risoluzione 76/231, |
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vista la sua risoluzione del 9 maggio 2023 sulle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa: situazione attuale e sfide future (13), |
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vista la sua risoluzione del 18 gennaio 2023 sull'attuazione della politica estera e di sicurezza comune – relazione annuale 2022 (14), |
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vista la sua risoluzione del 25 marzo 2021 sull'attuazione della direttiva 2009/81/CE, relativa agli appalti nei settori della difesa e della sicurezza, e della direttiva 2009/43/CE, relativa ai trasferimenti di prodotti per la difesa (15), |
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vista la sua risoluzione del 7 ottobre 2021 sullo stato delle capacità di ciberdifesa dell'UE (16), |
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vista la sua risoluzione del 12 settembre 2018 sui sistemi d'arma autonomi (17), |
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vista la sua risoluzione del 13 giugno 2018 sulla ciberdifesa (18), |
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vista la sua risoluzione dell'8 giugno 2016 sulle capacità nel settore spaziale per la sicurezza e la difesa europea (19), |
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vista la sua risoluzione del 3 aprile 2014 sull'approccio globale dell'UE e le sue implicazioni sulla coerenza dell'azione esterna dell'Unione (20), |
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visto il trattato per il bando degli esperimenti di armi nucleari nell'atmosfera, nello spazio cosmico e negli spazi subacquei del 5 agosto 1963, |
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vista la convenzione sul divieto dell'uso di tecniche di modifica dell'ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile del 10 dicembre 1976, |
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vista la tabella di marcia dell'UE sui cambiamenti climatici e la difesa del 9 novembre 2020, |
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visto l'articolo 54 del suo regolamento, |
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vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A9-0334/2023), |
A. |
considerando che l'UE dispone di programmi e capacità che le conferiscono lo status di potenza spaziale; |
B. |
considerando che il programma spaziale dell'UE e il programma dell'Unione per una connettività sicura (IRIS2) svolgono un ruolo importante nel contesto della sicurezza e della difesa europee, rendendo l'UE un attore credibile sulla scena internazionale; |
C. |
considerando che le attività spaziali dell'UE contribuiscono in maniera significativa alla sicurezza dei cittadini dell'Unione e non solo; che nessuno Stato membro, da solo, potrebbe conseguire tale obiettivo; |
D. |
considerando che le Nazioni Unite hanno istituito un gruppo di lavoro aperto sulla riduzione delle minacce spaziali attraverso norme, regole e principi di comportamento responsabile per far fronte alle minacce posti dagli Stati ai sistemi spaziali; |
E. |
considerando che la bussola strategica e la strategia spaziale dell'UE in materia di sicurezza e difesa riconoscono l'importanza dello spazio quale settore strategico in cui si esercitano affermazioni di potere sempre più disinvolte e potenzialmente confliggenti di tipo civile, militare ed economico; |
F. |
considerando che la dichiarazione di Versailles del 10 e 11 marzo 2022 pone l'accento sulla necessità di aumentare gli investimenti in abilitanti strategici quali la cibersicurezza e la connettività spaziale, al fine di potenziare le capacità di difesa dell'UE e la capacità operativa dell'Unione nell'attuazione delle politiche comuni di sicurezza e di difesa, nonché di altre politiche dell'Unione in settori quali l'azione esterna, la gestione delle frontiere, la protezione delle risorse critiche, la gestione delle crisi, gli aiuti umanitari o i soccorsi in caso di catastrofi; |
G. |
considerando che l'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia ha dimostrato la necessità e il valore strategico delle immagini geospaziali e della connettività sicura per il puntamento, la manovra e la difesa militari, ma che ha anche messo in luce le sfide che devono essere affrontate attraverso iniziative di governance internazionali incentrate sui temi spaziali e cibernetici, tenuto conto delle strette correlazioni esistenti tra il settore spaziale e quello cibernetico; |
H. |
considerando che la sicurezza spaziale è essenziale per garantire la stabilità a livello mondiale e può contribuire a mitigare l'impatto dei conflitti o a evitarli del tutto; |
I. |
considerando che le capacità spaziali dell'Unione e dei suoi Stati membri forniscono attività essenziali per l'economia, la ricerca scientifica e il funzionamento delle nostre società; |
J. |
considerando che le risorse spaziali sono a duplice uso e servono a scopi civili, pur essendo fondamentali per la sicurezza e la difesa; che le capacità spaziali sono diventate indispensabili non solo per disporre di autonomia di valutazione, di decisione e di azione, ma anche per lo svolgimento di operazioni civili e militari dell'Unione e dei suoi Stati membri; |
K. |
considerando che l'UE rischia di perdere l'accesso autonomo allo spazio per il dispiegamento dei suoi satelliti civili e militari; che ciò comporterebbe problemi di sicurezza, giacché l'Unione sarebbe costretta a gestire le sue missioni al di fuori del territorio dell'UE e a fare affidamento su lanciatori di paesi terzi; |
L. |
considerando che le attività spaziali sono diventate più comuni, che è aumentato il rischio di collisioni e di detriti spaziali e che è cresciuto anche il numero di attori statali e privati; che si sta assistendo a una corsa tecnologica e commerciale e alla concorrenza strategica tra le potenze spaziali, oltre che alla potenziale escalation in aumento; |
M. |
considerando che il rapido sviluppo di capacità spaziali private "New Space" rappresenta un'opportunità di innovazione in collaborazione con gli Stati membri, ma anche una sfida giacché lo sfruttamento commerciale può avere un impatto negativo sulla sicurezza spaziale; che tali capacità private, ad esempio i servizi satellitari Starlink, sono state utilizzate per scopi positivi o negativi nel contesto della guerra illegale di aggressione russa nei confronti dell'Ucraina; |
N. |
considerando che tale arsenalizzazione si riflette nello sviluppo di mezzi per neutralizzare o addirittura distruggere i veicoli spaziali; |
O. |
considerando che le minacce alle capacità spaziali, civili o militari dell'Unione e dei suoi Stati membri, che siano accidentali o intenzionali, sono cresciute e sono difficili da individuare e da attribuire, e che si sono intensificati i comportamenti ostili basati su ambiguità o intimidazioni; |
P. |
considerando che la creazione deliberata di campi di detriti da parte di attori malintenzionati, utilizzando per esempio missili anti-satellite, può portare a collisioni di tali detriti con conseguente effetto cascata (sindrome di Kessler), impedendo un accesso sicuro allo spazio; |
Q. |
considerando che non esiste una visione internazionale comune sulle possibili soglie di reazione a un atto che avviene nello spazio; che ciò potrebbe portare a un'escalation accidentale o non intenzionale; |
R. |
considerando che tali minacce hanno anche gravi ripercussioni sulle operazioni umanitarie e di gestione delle crisi, in quanto le capacità relative ai servizi spaziali sono spesso utilizzate per assistere le persone colpite in situazioni di emergenza, quali catastrofi naturali o conflitti armati; che è necessario un approccio collaborativo ai servizi spaziali per monitorare e contrastare tali minacce, ivi compresi gli effetti dei cambiamenti climatici; |
S. |
considerando che il livello di sicurezza delle capacità spaziali europee è insufficiente, giacché alcune industrie spaziali europee ancora dipendono da paesi terzi; che esiste un livello eterogeneo di protezione e sostegno finanziario dei sistemi spaziali nazionali tra gli Stati membri; che manca una capacità di risposta rapida ed efficace in caso di crisi nel settore spaziale; |
T. |
considerando che lo spazio è un settore economico in rapida crescita; che, secondo la relazione sulla revisione coordinata annuale sulla difesa del 2022, i settori dello spazio e del ciberspazio sembrano essere meno finanziati dei settori tradizionali come quello aereo, terrestre e marittimo; che la spesa annuale aggregata degli Stati membri dell'UE per le operazioni spaziali civili ammonta all'incirca solo a un sesto della spesa degli Stati Uniti ed è significativamente inferiore alla spesa della Cina; che tale disparità è tanto significativa da rendere difficile il raggiungimento dell'obiettivo dell'UE di un'autonomia strategica aperta nello spazio; |
1.
accoglie con favore i risultati e l'elevato livello di ambizione delle raccomandazioni proposte dalla strategia spaziale dell'Unione in materia di sicurezza e difesa, che rispondono alle forti aspettative degli attori europei del settore spaziale; chiede un'attuazione rapida ed efficace delle azioni raccomandate, conformemente al principio guida dell'UE relativo all'autonomia strategica aperta;
2.
osserva che, nella tabella di marcia dell'UE sui cambiamenti climatici e la difesa, i cambiamenti climatici sono riconosciuti come un "moltiplicatore di minacce che influisce profondamente sulla nostra sicurezza a lungo termine" e sono definite misure concrete per affrontare il nesso sempre più rilevante tra clima e sicurezza; sottolinea l'importanza di monitorare strettamente e riferire sui cambiamenti climatici attraverso l'uso delle capacità spaziali dell'UE, a causa delle loro conseguenze cruciali sulla sicurezza dell'Unione, del loro effetto sui flussi migratori e sui conflitti nelle regioni limitrofe e delle implicazioni per la sicurezza alimentare, la produzione di energia e il commercio internazionale;
Protezione e resilienza dei sistemi e dei servizi spaziali
3. |
riconosce i sistemi spaziali e i satelliti come infrastrutture critiche che devono essere protette e rafforzate; osserva che l'aumento dei rischi derivanti dai detriti spaziali, nonché delle minacce nello spazio e nei sistemi spaziali, sia terrestri che spaziali, rende necessario potenziare la resilienza delle infrastrutture spaziali, dei sistemi delle catene di approvvigionamento e dei servizi dell'Unione europea; |
4. |
accoglie con favore la proposta della strategia di elaborare un documento annuale di analisi delle minacce spaziali classificate, in modo che l'UE e gli Stati membri siano collettivamente consapevoli della portata di tali minacce e delle azioni da intraprendere per affrontarle in modo efficace; |
5. |
osserva che 11 dei 27 Stati membri hanno già adottato regolamentazioni spaziali nazionali; accoglie con favore l'iniziativa della Commissione di proporre una legislazione spaziale per l'UE che istituisca un quadro di sicurezza e sostenibilità comune, armonizzato e coerente per rafforzare la resilienza e l'autonomia strategica dei servizi spaziali dell'Unione ed evitare un'eccessiva frammentazione del mercato spaziale globale, contribuendo a rafforzare la competitività dell'industria spaziale europea stimolando l'utilizzo di servizi spaziali in un'ampia gamma di politiche dell'Unione; sottolinea che tale quadro coerente e armonizzato dell'UE è atteso dagli Stati membri e dal settore spaziale in generale, compresi i principali attori industriali e le PMI; sottolinea inoltre la necessità di istituire un quadro normativo efficace per le nuove imprese spaziali con sede nell'UE, con particolare attenzione alle misure di protezione e alla sicurezza delle informazioni, in linea con le esigenze di sicurezza dell'Unione; chiede l'istituzione di misure specifiche per garantire che le imprese spaziali private che forniscono un servizio siano considerate, in tempi di crisi, entità private con una missione di servizio pubblico, al fine di evitare l'eventuale sospensione o degrado dell'accesso ai servizi spaziali, in particolare alle comunicazioni satellitari; incoraggia la Commissione a includere le questioni relative alla registrazione, alla responsabilità e alle norme ambientali nella nuova legislazione spaziale; |
6. |
chiede un rafforzamento degli strumenti normativi internazionali e delle capacità per la gestione del traffico spaziale (STM) e la definizione di soglie comuni di reazione agli atti che avvengono nello spazio al fine di proteggere meglio l'infrastruttura in orbita che appartiene all'UE, agli Stati membri e alle imprese private; insiste sul fatto che l'UE non dovrebbe affidarsi a sistemi di sorveglianza dello spazio di terzi; invita quindi l'UE e gli Stati membri a intensificare i loro sforzi di sorveglianza dello spazio e di tracciamento degli oggetti in orbita per ridurre il rischio di collisione; ricorda l'importanza di migliorare la cibersicurezza dei sistemi spaziali e dell'infrastruttura terrestre tutelandoli dagli attacchi informatici; sollecita una maggiore cooperazione e un più intenso coordinamento internazionali nel settore della gestione del traffico spaziale e per la riduzione dell'impronta ambientale del settore spaziale; |
7. |
sottolinea la necessità di sensibilizzare l'UE sull'importanza dell'utilizzo del servizio pubblico regolamentato (PRS) di Galileo e dei nuovi elementi di differenziazione di Galileo, come i servizi ad alta precisione, di autenticazione e d'allarme di emergenza di Galileo, da parte degli utenti civili e governativi in modo sinergico con l'osservazione della Terra e le comunicazioni sicure, al fine di rafforzare la capacità operativa dell'Unione europea di agire in tutte le fasi della gestione del rischio di catastrofi; |
8. |
si rammarica della forte dipendenza dell'Unione da altri paesi per i dati di sorveglianza dello spazio e tracciamento (SST); sollecita maggiori investimenti da parte della Commissione e degli Stati membri nelle capacità di rilevamento dei dati di SST per sostenere lo sviluppo di una banca dati europea più ampia, in collaborazione con il consorzio SST; |
9. |
chiede l'istituzione rapida e operativa della costellazione di connettività sicura IRIS2, con la partecipazione del settore spaziale di tutta l'Unione, incluse le PMI, garantendo l'accesso costante a servizi di connettività sicuri e sovrani che soddisfino le esigenze operative degli Stati membri e dell'UE e completino le componenti esistenti del programma spaziale dell'Unione, migliorando così la resilienza dell'infrastruttura critica degli Stati membri; ritiene che IRIS2 dimostri l'importanza della connettività sicura via satellite, anche attraverso l'uso della cifratura quantistica, e dell'osservazione della Terra dallo spazio come fattori abilitanti critici; sottolinea altresì l'importanza della costellazione IRIS2 per l'efficace attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune dell'UE, giacché fornisce sostegno alle missioni e alle operazioni all'estero e funge da strumento chiave per garantire la sicurezza delle comunicazioni digitali sensibili; |
10. |
accoglie con favore la proposta di avviare un programma di servizi di osservazione della Terra dell'UE per uso governativo, per applicazioni sensibili nei settori della sicurezza e della difesa; invita la Commissione a commissionare uno studio al fine di analizzare la fattibilità di tale servizio e garantire finanziamenti sufficienti a tal fine; |
11. |
evidenzia il contributo significativo di Copernicus alle missioni legate all'osservazione della Terra, comprese le applicazioni legate alla sicurezza; |
12. |
chiede che l'infrastruttura di connettività sicura e multiorbitale evolva in un servizio realmente globale, che includa anche le aree attualmente poco coperte, come l'Artico; chiede di garantire l'accesso degli attori della sicurezza pubblica e della difesa a servizi satellitari comuni in aree strategicamente importanti per sostenere il funzionamento delle infrastrutture critiche, la gestione delle crisi e la conoscenza situazionale; |
13. |
ritiene che, per preservare la continuità del servizio in caso di incidenti, sia necessario garantire che i satelliti siano a prova di futuro e che i probabili scenari di attacco siano previsti durante la fase di sviluppo; è del parere che sia necessario mantenere i sistemi terrestri autonomi al fine di prevenire eventuali effetti negativi a lungo termine che potrebbero derivare da un ridotto accesso allo spazio, e che le misure di protezione debbano essere rafforzate integrando sistematicamente i requisiti di cibersicurezza fin dalla progettazione, grazie alla cooperazione costante con il settore privato, e durante tutta l'evoluzione dei componenti esistenti; |
14. |
osserva che le capacità spaziali dell'Unione consentono di proteggere le infrastrutture spaziali, aumentarne la resilienza e migliorare il contributo delle risorse spaziali europee alle capacità operative di difesa e sicurezza, nonché di garantire che gli sforzi di dissuasione e di difesa rimangano efficaci nel caso in cui attacchi o negazioni dello spazio compromettano le infrastrutture critiche; è preoccupato per i rischi reali dello sviluppo incontrollato di nuove tecnologie spaziali; raccomanda, a tal fine, l'attuazione di una valutazione e di una sorveglianza più rigorose a livello europeo dei rischi di militarizzazione, soprattutto in settori particolarmente sensibili come l'accesso allo spazio o le operazioni in orbita; |
15. |
sottolinea che la capacità di accesso autonomo allo spazio rappresenta un elemento essenziale della politica spaziale europea; prende atto con rammarico dell'attuale mancanza di accesso autonomo allo spazio da parte dell'UE, che mette in pericolo le missioni legate alla sicurezza e alla difesa; ritiene pertanto che occorra compiere uno sforzo particolare sulla base delle sinergie per promuovere ulteriormente la produzione sostenibile di lanciatori europei e la loro competitività; invita l'UE e i suoi Stati membri ad applicare il principio della preferenza europea alla scelta dei lanciatori, per assicurare la sostenibilità economica del settore europeo dei lanci e ridurre la dipendenza dai lanciatori fabbricati al di fuori dell'Unione, nonché nella selezione dei dati e dei servizi spaziali da parte delle autorità pubbliche; invita la Commissione a sviluppare una strategia globale per la politica dell'Unione sui lanciatori che dia priorità all'accesso autonomo allo spazio, alla ridondanza, al riutilizzo e alla scalabilità, che copra tutti i tipi di missioni, orbite e tipi di carico utile e che si affidi alle competenze tecniche dell'Agenzia spaziale europea; |
16. |
sottolinea la necessità di sostenere la creazione di cosmodromi e complessi di lancio geograficamente diversificati sul territorio dell'Unione, favorendo l'autonomia strategica dell'UE nel settore spaziale; osserva che le risorse spaziali dei governi dell'UE devono essere lanciate solo dal territorio di un paese terzo o con servizi di lancio di paesi terzi in casi eccezionali e giustificati; chiede di trasformare i cosmodromi esistenti e futuri all'interno dell'Unione in veri e propri cosmodromi europei, destinando agli stessi finanziamenti dell'UE dedicati per le loro operazioni e la loro sicurezza nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale; chiede l'istituzione di una piattaforma comune di appalto per i servizi di lancio al fine di soddisfare le esigenze dell'UE e dei suoi Stati membri; |
17. |
evidenzia la necessità di promuovere lo sviluppo di sistemi spaziali reattivi che siano in grado di posizionare piccoli satelliti in diversi tipi di orbite con un breve preavviso, così da far fronte a specifiche esigenze operative e capacità mancanti nel caso di risorse spaziali insufficienti o di danni alle stesse; |
18. |
riconosce che alcune orbite sono già congestionate da satelliti e detriti che rendono più rischioso e complesso il futuro sviluppo delle attività spaziali; sottolinea a tale proposito la necessità di monitorare e gestire i detriti spaziali esistenti e di individuare modi per ridurre la quantità di rifiuti generati dalle future attività spaziali; |
19. |
accoglie con favore la recente inaugurazione del cosmodromo Esrange in Svezia, che renderà l'UE più resiliente offrendo un secondo sito di lancio nell'Unione insieme al cosmodromo guyanese; accoglie inoltre con favore il recente investimento nella piattaforma di lancio "Diamant" presso il cosmodromo guyanese, progettata per consentire il lancio di lanciatori di piccole e medie dimensioni, diversificando le capacità di lancio nell'UE; |
Risposte ad attività dolose o ostili nello spazio
20. |
osserva che l'intensificazione delle minacce spaziali impone all'Unione e ai suoi Stati membri di rafforzare le loro capacità e la governance al fine di poter individuare, categorizzare, attribuire e affrontare le minacce il più velocemente possibile; accoglie con favore la conclusione, contenuta nella strategia spaziale, secondo cui sono necessarie nuove capacità e nuovi servizi governativi di osservazione della Terra; |
21. |
sottolinea che le rare rivelazioni pubbliche di attività ostili da parte di potenze spaziali che mirano a colpire infrastrutture spaziali critiche attestano sia la realtà della minaccia di potenziali attività malevole sia la difficoltà di attribuire con precisione l'origine di tali minacce; ricorda, a tale proposito, che il 15 novembre 2021 la Russia ha distrutto uno dei suoi vecchi satelliti di sorveglianza elettronica con un missile anti-satellite distruttivo ad ascesa diretta, generando una grande quantità di detriti spaziali; aggiunge che la Russia ha infine riconosciuto di aver effettuato tale operazione come test, senza fornire dettagli sui mezzi utilizzati; ricorda che tali minacce sono così reali da essere oggetto di lavoro a margine della conferenza sul disarmo di Ginevra, a seguito della risoluzione A/RES/76/231 sulla riduzione delle minacce spaziali attraverso norme, regole e principi di comportamento responsabile; chiede che siano elaborate garanzie per tutelarsi dal crescente rischio di militarizzazione dello spazio; |
22. |
richiede un'attenta vigilanza sullo sviluppo di tecnologie sensibili da parte di piccole entità private, che sono più vulnerabili all'acquisizione da parte di attori malintenzionati o ostili e possono generare un rischio di proliferazione incontrollata; esorta inoltre gli Stati membri e la Commissione a fare in modo che gli otto criteri della posizione comune 2008/944/PESC (21) e le norme del regolamento sul duplice uso (22) siano pienamente rispettate con riferimento all'esportazione di tecnologie spaziali; |
23. |
sottolinea che il monitoraggio del settore spaziale è essenziale per individuare, tracciare e attribuire una minaccia e consentire agli Stati membri di prendere decisioni adeguate di fronte a un attacco spaziale; ricorda che qualsiasi risposta a un attacco deve essere proporzionata alla sua natura, tenendo conto sia delle azioni non cinetiche che di quelle cinetiche e della loro reversibilità; sottolinea che pochi Stati membri possiedono attualmente le capacità necessarie per un accurato monitoraggio del settore spaziale e quindi incoraggia fortemente gli Stati membri a fornire le informazioni necessarie per la segnalazione di comportamenti ostili, il che richiede lo sviluppo di capacità di comunicazione e di scambio sicure, solide e affidabili a livello europeo; sottolinea che lo scambio di informazioni dovrebbe includere anche un frequente scambio di buone pratiche tra gli Stati membri, con la partecipazione delle istituzioni dell'UE; |
24. |
accoglie con favore la proposta della Strategia di modificare la decisione (PESC) 2021/698 al fine di assegnare e rispondere alle minacce ai servizi dei programmi spaziali; chiede più risposte concrete sui meccanismi di solidarietà da attuare a livello europeo; chiede di continuare a lavorare per rendere operativa la clausola di assistenza reciproca (articolo 42, paragrafo 7, TUE) soprattutto nel settore spaziale, testando e concordando le modalità di identificazione e di attribuzione di un attacco, e di preparazione dei necessari meccanismi di risposta; accoglie con favore l'impegno a sviluppare una cassetta degli attrezzi dedicata, complementare alla diplomazia cibernetiche e alle cassette degli attrezzi ibride, che contribuirebbe a far fronte alle diverse minacce nel settore spaziale; |
25. |
sottolinea che le esercitazioni sono essenziali per testare e validare la risposta dell'Unione alle minacce spaziali, così come la creazione di una maggiore consapevolezza condivisa delle minacce spaziali e di una cultura strategica comune nel settore spaziale; |
26. |
ricorda la stretta correlazione tra il settore spaziale e quello cibernetico; sottolinea in tal senso che le risposte e le iniziative dell'UE nello spazio dovrebbero essere coerenti, tenendo conto delle sfide insite in entrambi i settori; |
27. |
invita l'UE e gli Stati membri ad adottare politiche sui test anti-satellite, soprattutto con l'obiettivo specifico di vietare i test distruttivi; |
Competitività e investimenti
28. |
invita l'Unione ad adottare una vera politica industriale e a disporre di un'industria competitiva, anche attraverso la creazione di importanti progetti di comune interesse europeo, ove necessario; ritiene che il sostegno dell'Unione allo sviluppo delle capacità degli Stati membri debba andare a vantaggio degli attori industriali europei, sia i gruppi storici che le PMI e start-up innovative); sostiene, al contempo, un massiccio investimento ad alto coefficiente di rischio in tecnologie spaziali e cibernetiche chiave, ivi comprese le tecnologie spaziali di rottura, per ridurre la dipendenza strategica da paesi terzi, anche attraverso l'appalto congiunto di componenti critici e la messa in sicurezza delle catene di approvvigionamento delle materie prime critiche; sottolinea il potenziale dell'Osservatorio sulle tecnologie critiche della Commissione per rilevare e monitorare la creazione di dipendenze da paesi terzi; invita la Commissione a garantire l'allineamento tra la legge sulle materie prime critiche e le esigenze del settore spaziale nel campo della sicurezza e della difesa; |
29. |
evidenzia il sottoutilizzo dei dati forniti dalle varie componenti del programma spaziale dell'Unione; chiede un migliore utilizzo dei dati e dei servizi spaziali dell'UE da parte delle autorità pubbliche, in particolare nel campo della sicurezza e della difesa; |
30. |
sottolinea che lo sviluppo delle capacità spaziali deve tradursi in un aumento sostanziale delle risorse destinate al settore spaziale nel prossimo quadro finanziario pluriennale, anche a sostegno di agenzie dell'Unione quali l'Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale (EUSPA), il Centro satellitare dell'Unione (SATCEN) e l'Agenzia europea per la difesa per rispondere alle crescenti esigenze dell'Unione e dei suoi Stati membri in termini di capacità spaziali e resilienza, soprattutto per quanto riguarda l'accesso allo spazio, l'osservazione della Terra, la sorveglianza dell'ambiente spaziale, la connettività sicura, il posizionamento, la navigazione e la sincronizzazione avanzati, nonché i relativi servizi agli utenti; sottolinea in particolare la necessità di aumentare i finanziamenti per la gestione del traffico spaziale e i sistemi di sorveglianza e tracciamento dello spazio al fine di proteggere l'infrastruttura spaziale dell'Unione e rispondere alle possibili minacce; richiama l'attenzione sulla necessità di assicurare la coerenza e la visibilità di tutte le risorse assegnate in un modo o nell'altro alla politica spaziale europea attraverso diversi strumenti; |
31. |
chiede una maggiore coerenza tra gli strumenti esistenti al fine di evitare inutili duplicazioni degli investimenti; ritiene essenziale che i finanziamenti siano correttamente indirizzati verso gli strumenti, tenendo conto delle capacità disponibili sia a livello di Unione che a livello commerciale; sostiene un coordinamento congiunto tra il Fondo europeo per la difesa, il programma spaziale dell'Unione, Orizzonte Europa e i progetti PESCO al fine di accelerare lo sviluppo delle capacità pertinenti; sottolinea l'importanza delle sinergie tra i programmi civili, spaziali e di difesa dell'Unione e nazionali per soddisfare le esigenze in termini di capacità; |
32. |
chiede di migliorare le competenze tecniche necessarie nella pubblica amministrazione e nelle imprese, investendo ulteriormente nell'istruzione e nella formazione, ivi compreso nell'ambito degli aspetti di sicurezza e difesa del settore spaziale; rileva l'importanza di maggiori investimenti nell'istruzione spaziale a tutti i livelli, con una forte attenzione a una maggiore uguaglianza di genere nel settore spaziale, dato che solo il 30 % della forza lavoro a livello internazionale è costituito da donne; |
Governance
33. |
sottolinea che la resilienza dell'Unione e degli Stati membri e la loro risposta alle potenziali azioni ostili nello spazio, in particolare alle minacce dolose alle risorse spaziali dell'UE quali i test di armi anti-satellite, devono essere sostenute da una governance chiara, flessibile e reattiva, affrontando in tal modo le criticità che derivano dall'attuale frammentazione delle competenze nell'approccio dell'Unione allo spazio e alla difesa e rafforzando la responsabilità di tutti gli attori coinvolti nelle diverse componenti del programma spaziale dell'UE; |
34. |
ritiene che la governance sia specifica per ciascuna componente del programma spaziale; sottolinea che ciò, avendo forti implicazioni sulla sicurezza degli Stati membri, richieda una governance armonizzata che coinvolga gli Stati membri e consenta la protezione delle informazioni; |
35. |
accoglie con favore l'approccio di governance di Galileo e del Servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria, che è fondamentale per il buon funzionamento dell'architettura del programma spaziale dell'UE e per la solidità del sistema; ricorda l'importanza di estendere questa catena di comando unica e la chiara divisione dei compiti a tutte le componenti del programma spaziale dell'UE; |
36. |
sottolinea che l'evoluzione dei servizi Copernicus che consentono di rispondere alle esigenze di difesa dovrebbe essere soggetta a una governance adeguata che coinvolga da vicino gli Stati membri e il Centro satellitare dell'Unione (SATCEN); riconosce il ruolo essenziale del SATCEN quale unica capacità collettiva di intelligence geospaziale che contribuisce a rafforzare il processo decisionale e l'azione autonoma dell'Unione e dei suoi Stati membri; |
37. |
sottolinea l'importanza di garantire la coerenza e di sviluppare ulteriormente i progetti PESCO nel campo delle immagini satellitari dei governi, dei sistemi d'allarme spaziale immediato contro i missili, del posizionamento, della navigazione e della sincronizzazione militari, e della difesa delle risorse spaziali; auspica una consegna tempestiva dei progetti di capacità PESCO relativi allo spazio; |
38. |
ricorda che la governance non deve duplicare i mezzi esistenti o aggirare gli Stati membri in settori quali l'attribuzione delle minacce, che dipendono in larga misura dalle capacità nazionali; sottolinea, a tale proposito, che l'esperienza e le competenze del SATCEN, e il suo rapporto di fiducia con gli Stati membri e l'industria, possono essere utilmente sfruttati in questo settore; sottolinea la necessità di aumentare ulteriormente i finanziamenti di SATCEN per consentirgli di svolgere efficacemente le sue operazioni alla luce dell'aumento della domanda dei suoi prodotti negli ultimi anni; |
Cooperazione e partenariati
39. |
osserva che l'evoluzione del contesto geopolitico deve incoraggiare l'Unione e i suoi Stati membri a raggiungere posizioni comuni e coordinate per poter agire con l'elaborazione delle norme internazionali; invita l'UE ad assumere un ruolo più attivo quale facilitatore della normazione internazionale sullo spazio; sostiene soluzioni multilaterali nel quadro delle Nazioni Unite per la governance spaziale; invita l'UE e i suoi Stati membri a essere proattivi nel cercare accordi multilaterali, incluse le potenziali revisioni dei trattati internazionali, soprattutto per quanto riguarda la gestione del traffico spaziale, e a riaffermare l'applicabilità del diritto internazionale umanitario; sottolinea la necessità di sviluppare a livello delle Nazioni Unite un quadro efficace per il coordinamento della conoscenza situazionale spaziale e di sviluppare norme e principi per la rimozione dei detriti spaziali; invita l'UE e i suoi Stati membri a riaffermare gli impegni per le misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia al fine di presentare nuove misure per la sicurezza spaziale alla luce delle minacce attuali; constata la necessità di un quadro giuridico internazionale che disciplini le attività delle nuove imprese spaziali; |
40. |
sottolinea l'importanza di sviluppare la cooperazione con i partner strategici, assicurando al contempo l'autonomia strategica dell'UE e la sua capacità di affrontare autonomamente le eventuali minacce poste alle sue risorse spaziali e ai suoi interessi nello spazio; è favorevole al proseguimento di un dialogo con gli Stati Uniti, pur continuando a vigilare contro il rischio che vi siano visioni orientate o imposte, standard e norme che gli Stati membri non contribuirebbero a definire; chiede una maggiore cooperazione e la creazione di alleanze con un più ampio gruppo di partner strategici dell'UE; |
41. |
osserva che la NATO sta conducendo riflessioni strategiche sul suo ruolo nel settore spaziale; osserva, tuttavia, che l'Unione, in proprio e attraverso i suoi Stati membri, dispone già di programmi, capacità e istituzioni più elaborati che non sono in concorrenza con la NATO in tale settore; invita a perseguire una più intensa cooperazione tra l'Unione e la NATO sulla base di un'analisi congiunta delle minacce nei settori di interesse comune, ad esempio attraverso formazioni ed esercitazioni congiunte, scambi di buone pratiche e incontri tra i personali, garantendo che i ruoli, le competenze e l'autonomia di entrambe le organizzazioni siano rigorosamente preservati e aggiornati attraverso il dialogo e la riflessione continui; ricorda che l'UE e la NATO già discutono i temi spaziali nell'ambito del loro dialogo strutturato in materia di resilienza; |
42. |
evidenzia il ruolo dell'Agenzia spaziale europea (ESA) di agenzia tecnica che contribuisce tra l'altro all'attuazione della politica spaziale dell'UE; ricorda che la cooperazione con l'ESA deve avvenire in un quadro che salvaguardi gli interessi essenziali dell'Unione; |
43. |
sottolinea che l'EUSPA, responsabile della fornitura di servizi commerciali e governativi e della sicurezza operativa dei sistemi satellitari, dovrebbe continuare a rafforzare il suo ruolo nel garantire la sicurezza dei sistemi spaziali operativi, contribuendo in tal modo all'autonomia strategica dell'UE;
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44. |
incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al servizio europeo per l'azione esterna e al vicepresidente della Commissione / alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. |
(1) GU L 79 del 17.3.2023, pag. 1.
(2) GU L 333 del 27.12.2022, pag. 164.
(3) GU L 333 del 27.12.2022, pag. 80.
(4) GU C 433 del 15.11.2022, pag. 6.
(5) GU L 170 del 12.5.2021, pag. 149.
(6) GU L 170 del 12.5.2021, pag. 178.
(7) GU L 170 del 12.5.2021, pag. 69.
(8) GU L 129 I del 17.5.2019, pag. 13.
(9) GU L 151 del 7.6.2019, pag. 15.
(10) GU L 79 I del 21.3.2019, pag. 1.
(11) GU L 331 del 14.12.2017, pag. 57.
(12) GU L 188 del 27.6.2014, pag. 73.
(13) Testi approvati, P9_TA(2023)0131.
(14) GU C 214 del 16.6.2023, pag. 26.
(15) GU C 494 del 8.12.2021, pag. 54.
(16) GU C 132 del 24.3.2022, pag. 102.
(17) GU C 433 del 23.12.2019, pag. 86.
(18) GU C 28 del 27.1.2020, pag. 57.
(19) GU C 86 del 6.3.2018, pag. 84.
(20) GU C 408 del 30.11.2017, pag. 21.
(21) Posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio dell'8 dicembre 2008 che definisce norme comuni per il controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari (GU L 335 del 13.12.2008, pag. 99).
(22) Regolamento (UE) 2021/821 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2021, che istituisce un regime dell'Unione di controllo delle esportazioni, dell'intermediazione, dell'assistenza tecnica, del transito e del trasferimento di prodotti a duplice uso (GU L 206 dell'11.6.2021, pag. 1).
ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2024/4221/oj
ISSN 1977-0944 (electronic edition)