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dell'Unione europea

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Serie C


C/2024/890

6.2.2024

Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla contabilizzazione delle emissioni di gas a effetto serra dei servizi di trasporto

[COM(2023) 441 final — 2023/0266 (COD)]

(C/2024/890)

Relatore:

Angelo PAGLIARA

Consultazione

Consiglio dell’Unione europea, 27.9.2023

Parlamento europeo, 19.10.2023

Base giuridica

Articoli 91, 100, paragrafo 2, e 304 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea

Sezione competente

Trasporti, energia, infrastrutture e società dell’informazione

Adozione in sezione

6.10.2023

Adozione in sessione plenaria

25.10.2023

Sessione plenaria n.

582

Esito della votazione

(favorevoli/contrari/astenuti)

153/1/3

1.   Conclusioni e raccomandazioni

1.1.

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) sostiene l’iniziativa di un quadro europeo armonizzato per misurare le emissioni di gas a effetto serra dei servizi di trasporto e condivide la necessità di informazioni chiare e affidabili che consentano ai consumatori di prendere decisioni sostenibili in materia di trasporti.

1.2.

Il CESE prende atto dell’attuale frammentazione dei metodi di calcolo delle emissioni di gas a effetto serra, la quale determina divergenze nei conteggi e ne impedisce il confronto. L’esistenza di metodologie di calcolo differenti potrebbe compromettere la comparabilità delle emissioni di gas a effetto serra e fornire informazioni inesatte che rischiano di pregiudicare il funzionamento del mercato unico e la concorrenza leale.

1.3.

Secondo il CESE, la disponibilità di dati affidabili sulle emissioni promuoverà la sostenibilità e un cambiamento dei comportamenti a favore di scelte di trasporto sostenibili.

1.4.

Il CESE ritiene che la creazione di un quadro normativo comune favorirà la trasparenza.

1.5.

Il CESE chiede una strategia per il settore dei trasporti che garantisca una transizione giusta affrontando le questioni sociali, proteggendo i lavoratori e assicurando servizi di trasporto accessibili e a prezzi abbordabili. Il CESE ritiene che, adottando misure specifiche a tutela dei consumatori e dei lavoratori, l’iniziativa proposta possa incoraggiare l’utilizzo di trasporti sostenibili.

1.6.

Il CESE invita la Commissione europea ad adottare tutte le misure necessarie per salvaguardare l’accessibilità economica dei servizi pubblici, al fine di garantire che gli interventi siano efficaci sotto tutti i punti di vista.

2.   Osservazioni generali

2.1.

Il settore dei trasporti riveste un ruolo centrale nella realizzazione degli obiettivi climatici dell’Europa. Nel 2021, a seguito della crisi della COVID-19, l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha segnalato che le emissioni dei trasporti erano aumentate del 7,7 %, e le stime indicano che saliranno ulteriormente nei prossimi anni.

2.2.

Occorre prestare particolare attenzione alle sfide connesse all’impatto ambientale dei trasporti, che continua ad aumentare, soprattutto a causa dell’incremento del traffico di merci e passeggeri sulla rete europea.

2.3.

Attualmente non esiste un quadro universalmente accettato per la contabilizzazione delle emissioni di gas a effetto serra dei servizi di trasporto. Per quantificare tali emissioni, i gestori dei trasporti possono scegliere tra norme, metodologie e strumenti di calcolo differenti e fare riferimento a molteplici banche dati e serie di dati sui valori standard di emissione.

2.4.

Nella sua proposta, la Commissione osserva che questa frammentazione spesso determina una notevole discrepanza nei risultati, che compromette la comparabilità dei dati sulle emissioni di gas a effetto serra sul mercato e fornisce informazioni imprecise e fuorvianti sulle prestazioni di un determinato servizio di trasporto.

2.5.

La mancanza di un quadro standard è generalmente riconosciuta dal settore e ha portato a diversi tentativi da parte dell’industria e dei governi nazionali di produrne uno. Ad esempio, nel 2012 il Comitato europeo di normalizzazione (CEN) ha introdotto la metodologia comune CEN EN 16258:2012 per il calcolo e la dichiarazione del consumo di energia e delle emissioni di gas a effetto serra dei servizi di trasporto.

Tuttavia, nessuno di questi tentativi ha portato all’armonizzazione dei metodi di contabilizzazione delle emissioni di gas a effetto serra o all’utilizzo coerente dei dati su tali gas a livello dell’Unione.

2.6.

Il CESE osserva che la proposta di regolamento in esame non rende obbligatoria la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra. Essa stabilisce un quadro metodologico, ma non ne impone l’applicazione. Tuttavia, qualsiasi soggetto che decida di calcolare le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai servizi di trasporto e divulgare tali informazioni dovrà rispettare la metodologia comune «Count Emissions EU».

2.7.

L’obiettivo della proposta della Commissione è quello di stabilire una metodologia unica per il calcolo e la quantificazione delle emissioni di gas a effetto serra dei servizi di trasporto nei diversi modi di trasporto, al fine di consentire un confronto equo tra i vari servizi. È però importante sottolineare che, essendo altamente tecnica, la proposta potrebbe dover essere adattata periodicamente in modo da essere in linea con gli sviluppi tecnici, in particolare per quanto riguarda la metodologia di calcolo di riferimento comune e le norme in materia di dati di ingresso, certificazione e verifica.

2.8.

La Commissione europea intende influenzare le decisioni degli utenti dei trasporti e creare incentivi affinché scelgano soluzioni di trasporto più sostenibili. Essa propone di utilizzare la metodologia stabilita dalla nuova norma EN ISO 14083:2023 basata sul concetto «dal pozzo alla ruota».

3.   Osservazioni particolari

3.1.

Il CESE constata che il concetto «dal pozzo alla ruota» è un metodo per valutare l’efficienza di una fonte di energia e le relative emissioni tenendo conto del suo intero ciclo di vita. Questo metodo consente di misurare il consumo di energia e le emissioni di gas a effetto serra in modo più completo rispetto al metodo «dal serbatoio alla ruota», che non tiene conto delle emissioni legate alla produzione dei vettori energetici.

3.2.

L’analisi «dal pozzo alla ruota» fornisce una valutazione complessiva dell’efficienza energetica e delle emissioni, in quanto tiene conto del consumo totale di energia e delle emissioni di gas a effetto serra durante l’intero ciclo di vita di una fonte di energia.

3.3.

Il CESE osserva inoltre che, sebbene la proposta di regolamento affronti le emissioni di gas a effetto serra «dal pozzo alla ruota» derivanti sia dall’utilizzo di un veicolo che dal suo approvvigionamento di energia, il settore dei trasporti produce altri effetti negativi, come le emissioni di inquinanti atmosferici e le emissioni acustiche, che non rientrano nell’ambito di applicazione della proposta.

3.4.

Il CESE appoggia la scelta della nuova norma ISO 14083:2023 (nella sua versione europea EN ISO 14083:2023), in quanto risulta la più pertinente e proporzionata al momento attuale per conseguire l’obiettivo di stabilire una metodologia di riferimento comune atta a garantire che le emissioni di gas a effetto serra dei servizi di trasporto siano calcolate in modo standardizzato in tutto il settore dei trasporti, dal momento che si tratta di una norma riconosciuta a livello mondiale.

3.5.

Inoltre, il CESE ritiene che, in assenza di un approccio comune riguardo ai dati di ingresso, i risultati del calcolo delle emissioni di gas a effetto serra continueranno a essere incoerenti e non comparabili anche se si applica la stessa metodologia di riferimento. Sostiene pertanto la proposta di una banca dati centrale dell’UE dei fattori di emissione di gas a effetto serra, che tenga debitamente conto delle pertinenti iniziative normative dell’UE e di altre fonti affidabili, tra cui la direttiva riveduta sulla promozione delle energie rinnovabili (RED II) che dovrà essere adottata e un tema specifico nell’ambito del programma Orizzonte Europa.

3.6.

Il CESE sostiene l’«approccio di adesione (opt-in) vincolante» definito nella proposta. Il regolamento proposto si limita a stabilire un quadro metodologico ma non ne impone l’applicazione. Va tuttavia osservato che qualsiasi soggetto che decida di calcolare le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai servizi di trasporto e divulgare tali informazioni sarà tenuto a rispettare la metodologia comune dell’UE stabilita a norma del regolamento.

3.7.

Dovrebbero essere previste anche norme comuni per la comunicazione e la trasparenza dei risultati della contabilizzazione delle emissioni. Il CESE ritiene che esse siano fondamentali per consentire il corretto confronto dei dati sulle emissioni di gas a effetto serra sul mercato e per facilitare le scelte degli utenti dei trasporti. Osserva che questo è anche nell’interesse delle imprese e del settore energetico.

La strategia per una mobilità sostenibile e intelligente pubblicata il 9 dicembre 2020 fa riferimento a incentivi per la scelta delle soluzioni di trasporto più sostenibili. Tali incentivi possono essere di natura sia economica che non economica, anche fornendo migliori informazioni agli utenti e ai consumatori e rendendo più trasparenti le prestazioni in termini di emissioni di gas a effetto serra dei servizi di trasporto.

3.8.

Il CESE ritiene che la metodologia comune dell’UE non debba comportare ulteriori oneri burocratici, che sarebbero controproducenti rispetto agli obiettivi perseguiti. Questo è particolarmente importante per le PMI, che rappresentano la stragrande maggioranza delle imprese del settore dei trasporti, come anche per i lavoratori.

Il CESE rileva che le capacità delle autorità nazionali influenzeranno anche l’applicazione della metodologia comune dell’UE. Questo aspetto dovrebbe essere esaminato attentamente per garantire l’effettiva attuazione del regolamento proposto.

3.9.

A tale riguardo, il CESE chiede una strategia per il settore dei trasporti che garantisca una transizione giusta e verde affrontando le questioni sociali, proteggendo i lavoratori e assicurando servizi di trasporto accessibili e a prezzi abbordabili. Ciò include la protezione dei consumatori da informazioni false o fuorvianti e dalle strategie commerciali che propongono un ecologismo di facciata (greenwashing).

3.10.

A tale riguardo, campagne di sensibilizzazione efficaci dovrebbero informare i consumatori in modo da fornire loro una migliore conoscenza delle prestazioni dei servizi di trasporto, della disponibilità di dati, delle opzioni disponibili per viaggiare in modo più sostenibile dal punto di vista ambientale e del costo di tali opzioni.

Bruxelles, 25 ottobre 2023

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

Oliver RÖPKE


ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2024/890/oj

ISSN 1977-0944 (electronic edition)