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Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

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Serie C


C/2024/884

6.2.2024

Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Un pacchetto adeguato per la prossima generazione di risorse proprie»

[COM(2023) 330 final]

e sulla proposta modificata di decisione del Consiglio recante modifica della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell’Unione europea

[COM(2023) 331 final/2 — 2021/0430 (CNS)]

(C/2024/884)

Relatrice:

Katrīna ZARIŅA

Correlatore:

Philip VON BROCKDORFF

Consultazione

Commissione europea, 18.7.2023

Consiglio dell’Unione europea, 19.7.2023

Base giuridica

Articolo 304 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea

Sezione competente

Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale

Adozione in sezione

5.10.2023

Adozione in sessione plenaria

25.10.2023

Sessione plenaria n.

582

Esito della votazione

(favorevoli/contrari/astenuti)

169/04/04

1.   Conclusioni e raccomandazioni

1.1.

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) riconosce gli sforzi della Commissione volti a proporre nuove risorse proprie e a garantire un bilancio dell’UE solido e sostenibile. Il bilancio dell’UE rappresenta uno dei pilastri principali dell’integrazione economica e della coesione sociale dell’UE, nonché della sua competitività globale a lungo termine.

1.2.

Il CESE sostiene la proposta di revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 volta ad aumentare progressivamente il rapporto tra le risorse proprie dell’UE e le entrate degli Stati membri basate sull’RNL. Le esigenze di bilancio dell’UE, che risentono della recessione economica dovuta alla COVID-19, di NextGenerationEU e del dispositivo per la ripresa e la resilienza, come pure del sostegno fornito alla ripresa dell’Ucraina, delle politiche di autonomia strategica e della triplice transizione giusta, verde e digitale, richiederanno un aumento del contributo degli Stati membri alle attuali risorse proprie dell’UE.

1.3.

Il CESE sostiene inoltre, in linea di massima, il pacchetto adattato della Commissione europea per la prossima generazione di risorse proprie, sia perché ne comprende la natura temporanea sia perché il pacchetto si limita al rimborso degli stanziamenti utilizzati per finanziare NextGenerationEU.

1.4.

Il CESE invita il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE ad adottare un pacchetto adattato per la prossima generazione di risorse proprie prima delle prossime elezioni del Parlamento europeo nel 2024 ed entro la fine dell’attuale mandato politico.

1.5.

Tuttavia, il CESE ritiene che alla questione delle risorse proprie e delle capacità di bilancio dell’UE non sia stata data la visibilità necessaria per affrontarne tutti gli aspetti. Un dibattito approfondito ma con una scadenza precisa, cui partecipino le parti sociali e le organizzazioni della società civile, dovrebbe svolgersi senza indugio e in linea con il prossimo mandato delle istituzioni dell’UE. Tale dibattito, che è particolarmente urgente, dovrebbe vertere anche sulla capacità di bilancio dell’UE di finanziare la propria agenda ambiziosa ma necessaria. A tale riguardo, le diverse proposte in materia di risorse proprie presentate dal Parlamento europeo il 10 maggio 2023 (1) — e ampiamente sostenute dal CESE — rappresentano un importante contributo al dibattito.

1.6.

Il CESE sottolinea che le spese a carico del bilancio dell’Unione relative al rimborso dello strumento NextGenerationEU non devono ridurre il finanziamento di altri programmi o investimenti dell’UE nell’ambito dell’attuale e del prossimo QFP. Si tratta di un aspetto essenziale per l’integrazione economica e la coesione sociale dell’UE, nonché per la sua competitività globale e per la ripresa post-pandemia nel medio termine.

1.7.

Il CESE riconosce la necessità e l’urgenza di apportare degli adeguamenti alle nuove risorse proprie già proposte e di suggerire nuove risorse proprie aggiuntive. Al tempo stesso, ribadisce la necessità di una modernizzazione strutturale del sistema delle risorse proprie, che dovrebbe sostenere gli obiettivi di crescita digitale, ambientale e sostenibile dell’economia.

1.8.

Il CESE ritiene che le entrate derivanti dal sistema di scambio di quote di emissione (ETS) dovrebbero sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per adottare misure volte alla decarbonizzazione delle imprese che operano nei settori in cui le entrate sono riscosse. Pertanto, la quota dei proventi dell’ETS da destinare al bilancio dell’UE dovrebbe essere oggetto di una valutazione rigorosa e del raggiungimento di un consenso tra la Commissione e gli Stati membri.

1.9.

Il CESE ritiene che la produttività e la competitività delle imprese europee debba figurare tra le priorità. Al tempo stesso, il CESE riconosce che il potenziale impatto di questa nuova risorsa propria sulla competitività delle imprese, compresa un’eventuale revisione delle politiche nazionali in materia di imposta sulle società, dovrebbe essere adeguatamente valutato e che gli oneri amministrativi per le amministrazioni pubbliche e le imprese dovrebbero essere ridotti al minimo. Le risorse dovrebbero essere utilizzate strategicamente per rafforzare la competitività e la sostenibilità dell’UE, come pure per promuovere l’innovazione, la giustizia sociale e fiscale e gli obiettivi ambientali.

1.10.

Il CESE sottolinea che la risorsa propria basata su dati statistici riguardanti gli utili delle imprese potrebbe comportare un onere amministrativo per gli istituti nazionali di statistica e le imprese: un effetto, questo, inerente a qualsiasi nuova risorsa propria. Sebbene tale onere aggiuntivo sia considerato marginale rispetto alle alternative, il CESE sottolinea che gli oneri amministrativi, in particolare a carico delle imprese, dovrebbero essere evitati o ridotti al minimo.

1.11.

Il CESE ritiene necessario ricorrere ad analisi quantitative per valutare il funzionamento pratico delle misure proposte. Affinché gli Stati membri accettino le nuove risorse proprie, il volume delle entrate attese da ciascuna di esse e gli adeguamenti tecnici proposti devono essere corroborati da previsioni globali, garantendo la trasparenza. Pertanto, la Commissione dovrebbe elaborare valutazioni specifiche a livello nazionale — e, se necessario, regionale — per stabilire i contributi previsti dai bilanci degli Stati membri.

1.12.

Il CESE concorda con la Commissione sulla necessità di dare la priorità all’attuazione del primo pilastro dell’OCSE/G20 rispetto ad altre misure nel settore digitale, e ritiene essenziale accelerare la ratifica della convenzione. A tale riguardo, il CESE desidera sottolineare che la Commissione dovrebbe dare rapido seguito all’attuazione del primo pilastro dell’OCSE con lavori tecnici intesi a supportare una direttiva dell’UE sulla risorsa propria basata su tale primo pilastro.

1.13.

Il CESE riconosce che, nel complesso, la risorsa propria temporanea basata su dati statistici potrebbe contribuire al finanziamento di NextGenerationEU fino all’attuazione del meccanismo BEFIT. Al tempo stesso, il CESE chiede una valutazione approfondita dell’efficacia delle risorse proprie già esistenti e sottolinea la necessità di garantire il rispetto delle norme già stabilite e di completare e attuare le riforme avviate.

2.   Osservazioni generali

2.1.

Nel dicembre 2021 la Commissione ha proposto tre nuove risorse proprie per finanziare il bilancio dell’UE, vale a dire un contributo dall’ETS, uno dal meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) e una risorsa propria basata su una quota degli utili residui delle multinazionali che saranno riassegnati agli Stati membri dell’UE nell’ambito del recente accordo OCSE/G20 («primo pilastro»).

2.2.

Il CESE sostiene pienamente la proposta di revisione intermedia del QFP 2021-2027 volta ad aumentare progressivamente il rapporto tra le risorse proprie dell’UE e le entrate degli Stati membri basate sull’RNL (2). A seguito dell’adozione del QFP, sono stati introdotti nuovi requisiti per i finanziamenti europei a causa della recessione economica dovuta alla COVID-19, di NextGenerationEU e del dispositivo per la ripresa e la resilienza, come pure del sostegno fornito alla ricostruzione dell’Ucraina e del finanziamento di investimenti per garantire l’autonomia strategica dell’UE in vari settori, in particolare nell’industria verde.

2.3.

La proposta della Commissione è considerata urgente in vista del rimborso con tassi di interesse più elevati dei prestiti contratti dall’UE per finanziare il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il CESE concorda con l’ambito di applicazione della proposta e ne sostiene la rapida adozione prima delle prossime elezioni del Parlamento europeo. Tuttavia, in linea con la risoluzione del Parlamento europeo, il CESE sottolinea la necessità di assicurare maggiori entrate per il bilancio dell’UE in futuro. Il Comitato ritiene che questo secondo passo debba essere compiuto al termine di un dibattito approfondito e urgente sulla capacità di bilancio dell’UE per il finanziamento sostenibile degli obiettivi comuni dell’Europa, dibattito in cui la società civile organizzata dovrebbe svolgere un ruolo chiave.

2.4.

Il CESE riconosce gli sforzi compiuti dalla Commissione — conformemente all’articolo 322, paragrafo 2, del TFUE e all’articolo 9, paragrafo 3, della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio (3) — per proporre nuove risorse proprie e garantire un bilancio dell’UE solido e sostenibile. Il bilancio dell’UE rappresenta uno dei pilastri principali dell’integrazione economica e della coesione sociale dell’UE, nonché della sua competitività globale a lungo termine.

2.5.

Il CESE riconosce la necessità di un quadro stabile atto a garantire che il bilancio europeo risponda in modo flessibile agli shock imprevisti che potrebbero verificarsi in futuro. Tale quadro deve tenere conto della necessità di rimborsare il capitale e pagare gli interessi dei finanziamenti di NextGenerationEU, secondo quanto concordato dagli Stati membri durante la pandemia di COVID-19.

2.6.

Il CESE sottolinea che le spese a carico del bilancio dell’Unione relative ai rimborsi per lo strumento NextGenerationEU non devono ridurre il finanziamento di altri programmi o investimenti dell’UE nell’ambito dell’attuale e del prossimo quadro finanziario pluriennale. Si tratta di un aspetto essenziale per l’integrazione economica e la coesione sociale dell’UE, nonché per la sua competitività globale durante la ripresa post-pandemia nel medio termine.

2.7.

Come sottolineato nei propri precedenti pareri in merito alla Proposta di decisione sulle risorse proprie (4) e alla Seconda serie di nuove risorse proprie (5), il CESE riconosce la necessità e l’urgenza di apportare adeguamenti alle risorse proprie già proposte e di proporne di nuove. Ciò è necessario per evitare di dover aumentare il contributo alla risorsa basata sull’RNL, in quanto i contributi derivanti dal pacchetto di risorse proprie presentato nel dicembre 2021 si sono rivelati insufficienti.

2.8.

Il CESE accoglie con favore, in linea di principio, l’analisi e la proposta della Commissione, pubblicata nel giugno 2023, di un nuovo pacchetto di risorse proprie che comprende la revisione della proposta iniziale del dicembre 2021 volta a generare tre nuove fonti di entrate per l’UE, tra cui una nuova risorsa propria temporanea basata sui dati statistici riguardanti gli utili delle imprese. Al tempo stesso, il CESE ribadisce la necessità di una modernizzazione strutturale del sistema delle risorse proprie, che dovrebbe sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per conseguire gli obiettivi di crescita digitale, ambientale e sostenibile dell’economia.

2.9.

Nel maggio 2023 il Parlamento europeo ha proposto una serie di nuove fonti di entrate per il bilancio dell’UE, tra cui le risorse proprie basate sull’imposta sulle società, l’imposta sulle transazioni finanziarie, un meccanismo equo alle frontiere, un’imposta sulle cripto-attività, risorse proprie verdi e contributi nazionali basati su dati statistici.

2.10.

Nel proprio precedente parere sulla seconda serie di nuove risorse proprie, il CESE ha accolto con favore diverse proposte del Parlamento europeo e ha formulato raccomandazioni su possibili nuove risorse proprie. Nella stessa occasione, il CESE ha ribadito che qualsiasi proposta di risorse proprie dovrebbe essere accompagnata da una valutazione d’impatto della loro efficacia e dei loro effetti su imprese e famiglie. L’UE dovrebbe pertanto esaminare, in via prioritaria, ulteriori opzioni di future entrate del bilancio dell’UE che riducano al minimo l’onere fiscale per le imprese e i cittadini europei,

2.11.

Sebbene la Commissione abbia effettuato un’analisi delle possibili opzioni relative a nuove fonti di entrate per il bilancio dell’UE, il CESE constata con rammarico che diverse opzioni proposte dal Parlamento europeo e dallo stesso CESE non sono state giudicate, in ultima analisi, sufficientemente adeguate e solide da essere incluse nella proposta della Commissione. Ciò detto, una risorsa propria basata sulle statistiche relative a una stima degli utili delle imprese è considerata una soluzione provvisoria efficace con un «elevato valore aggiunto potenziale» (6).

2.12.

Il CESE sostiene, ancora una volta, che per ogni decisione su questioni relative al bilancio dell’UE la Commissione debba cercare di avviare un ampio dibattito che coinvolga l’intera società e raccogliere i punti di vista dei cittadini, delle organizzazioni non governative e della società civile, delle imprese, delle amministrazioni e di tutte le parti interessate. Questo principio dovrebbe sempre guidare i colegislatori dell’UE nel proporre misure che non mettano a repentaglio, in alcun modo, le dotazioni destinate ad altri programmi dell’UE e che rispettino i principi di proporzionalità e di equità sociale.

2.13.

Il CESE invita la Commissione a effettuare ulteriori valutazioni e analisi delle misure proposte che sono state individuate come potenziali risorse proprie, ed esprime dubbi circa l’efficacia e la sostenibilità a lungo termine delle risorse proposte per rimborsare i fondi raccolti con l’obiettivo di finanziare lo strumento per la ripresa NextGenerationEU.

2.14.

A questo proposito, il CESE ritiene che i criteri adottati dalla Commissione nella sua valutazione — ad esempio, il gettito potenziale e la semplicità, come pure la rapida mobilitazione delle entrate — siano piuttosto limitati. Nella valutazione delle otto possibili risorse proprie la Commissione si è basata su tre principi tratti dalla limitata letteratura esistente sulle entrate dell’UE. Di conseguenza, i risultati della valutazione sono di natura perlopiù qualitativa (7) e creano ulteriore ambiguità per quanto riguarda l’efficacia e la sostenibilità delle risorse nel lungo termine.

2.15.

Per ovviare a questa situazione, il CESE ritiene necessario ricorrere ad analisi quantitative delle misure proposte. Affinché gli Stati membri accettino le nuove risorse proprie, il volume delle entrate attese da ciascuna di esse e gli adeguamenti tecnici proposti devono essere corroborati da previsioni globali, garantendo la trasparenza. Pertanto, la Commissione dovrebbe elaborare valutazioni specifiche a livello nazionale — e, se necessario, regionale — per stabilire quanta pressione aspettarsi sui bilanci degli Stati membri. Le previsioni dovrebbero inoltre prendere in considerazione eventuali scenari futuri — compresi shock economici o nuove cause di instabilità finanziaria — che imporranno ulteriori vincoli ai bilanci degli Stati membri.

2.16.

Inoltre, il CESE esprime preoccupazione circa il calendario per la presentazione della proposta sulle nuove risorse proprie. Tenuto conto delle priorità presentate dalla presidenza spagnola del Consiglio dell’UE e delle prossime elezioni del Parlamento europeo nel giugno 2024, il CESE esorta le parti interessate ad adottare un pacchetto adeguato sulle risorse proprie entro la fine dell’attuale mandato politico.

2.17.

Il CESE invita la Commissione a continuare a individuare nuove fonti di finanziamento per il rimborso di NextGenerationEU e per il finanziamento del bilancio dell’UE. Come indicato in precedenza, quando si esplorano ulteriori opzioni e si esamina il loro potenziale impatto a medio e lungo termine, è fondamentale aprire il dibattito coinvolgendo le pertinenti parti interessate. Il CESE ritiene che, per quanto riguarda la creazione di risorse proprie per finanziare il rimborso del dispositivo per la ripresa e la resilienza, nonché la revisione del più ampio sistema delle risorse proprie, sia fondamentale coinvolgere le parti sociali e la società civile organizzata nelle consultazioni formali. Ciò faciliterebbe il raggiungimento di un consenso sociale a livello europeo per quanto riguarda il bilancio dell’UE. Il Comitato invita la Commissione a procedere in tal senso.

3.   Osservazioni particolari

3.1.

Il CESE concorda con la Commissione sulla necessità di dare la priorità all’attuazione del primo pilastro dell’OCSE/G20 rispetto ad altre misure nel settore digitale. Dato che il primo pilastro dell’OCSE affronta già le sfide legate alla tassazione nel settore digitale e che i lavori tecnici per la sua attuazione sono ancora in corso, il CESE ritiene essenziale accelerare la ratifica della convenzione. A tale riguardo, il CESE desidera sottolineare che la Commissione dovrebbe dare rapido seguito all’attuazione del primo pilastro dell’OCSE con lavori tecnici intesi a supportare una direttiva dell’UE sulla risorsa propria basata su tale primo pilastro.

3.2.

Il CESE riconosce che i recenti sviluppi nei mercati del carbonio hanno aumentato il potenziale del sistema di scambio di quote di emissione in termini di gettito. Nonostante si preveda che nei prossimi anni i prezzi di mercato rimangano costantemente al di sopra del livello di 55 EUR, come indicato dalla Commissione (8), il CESE è convinto che i proventi del sistema ETS dovrebbero sostenere anche gli sforzi compiuti dagli Stati membri per adottare misure volte a decarbonizzare le imprese che operano nei settori in cui le entrate sono riscosse. Pertanto, la quota dei proventi dell’ETS da destinare al bilancio dell’UE dovrebbe essere oggetto di una valutazione rigorosa e del raggiungimento di un consenso tra la Commissione e gli Stati membri. Il CESE esprime preoccupazione per l’adeguamento della risorsa propria basata sull’ETS e per la proposta di portare l’aliquota di prelievo al 30 % di tutte le entrate generate dal sistema per lo scambio di quote di emissioni dell’UE, rispetto al 25 % inizialmente proposto. Ciò comporta il rischio di rallentare i processi di decarbonizzazione e, in generale, gli investimenti verdi a livello nazionale.

3.3.

Il conseguimento della neutralità climatica richiede sforzi significativi da parte degli Stati membri, pur tenendo conto della diversità in termini di esigenze, strumenti e misure riconducibili a ciascun paese. Occorre quindi agevolare la loro capacità e i loro sforzi per conseguire gli obiettivi legati al clima senza compromettere il loro impegno a rimborsare i prestiti contratti con NextGenerationEU.

3.4.

Il CESE accoglie con favore il fatto che la risorsa propria proposta, basata sui dati statistici, sia di natura temporanea. Al tempo stesso, il CESE riconosce che il potenziale impatto di questa nuova risorsa propria sulla competitività delle imprese, compresa un’eventuale revisione delle politiche nazionali in materia di imposta sulle società, dovrebbe essere adeguatamente valutato e che gli oneri amministrativi per le amministrazioni pubbliche e le imprese dovrebbero essere ridotti al minimo.

3.5.

Il CESE prende atto della dichiarazione della Commissione secondo cui la mancanza di un’armonizzazione fiscale sufficiente nell’UE giustifica l’introduzione della risorsa propria basata sui dati statistici riguardanti gli utili delle imprese. Le grandi imprese multinazionali traggono beneficio da questa situazione adottando pratiche di trasferimento degli utili, ricorrendo alla pianificazione fiscale e sfruttando le asimmetrie tra i sistemi fiscali nazionali. Tuttavia, dovrebbero essere messi a disposizione un quadro più chiaro del problema connesso alla proposta della Commissione e una valutazione approfondita delle entrate potenziali. Il CESE ritiene pertanto che la proposta relativa a questa nuova fonte di entrate dovrebbe essere supportata da una valutazione d’impatto globale.

3.6.

Il CESE sottolinea la necessità di una maggiore chiarezza nella definizione delle imprese multinazionali operanti nei settori finanziario e non finanziario. Il documento di lavoro dei servizi della Commissione (9) deve essere integrato con informazioni più trasparenti per individuare le statistiche armonizzate sul reddito o sugli utili societari e la loro composizione. Ricorrendo a calcoli basati su dati estrapolati dalla banca dati di Eurostat relativa alla contabilità nel settore non finanziario, la Commissione dovrebbe fornire informazioni facilmente accessibili per il monitoraggio del contributo di ciascuno Stato membro al bilancio dell’UE attraverso la risorsa propria temporanea basata sui dati statistici.

3.7.

Il CESE riconosce che, nel complesso, la risorsa propria temporanea basata su dati statistici potrebbe contribuire al finanziamento del programma NextGenerationEU fino all’attuazione del meccanismo BEFIT.

Bruxelles, 25 ottobre 2023

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

Oliver RÖPKE


(1)  Risoluzione del Parlamento europeo sulle risorse proprie: un nuovo inizio per le finanze dell'UE, un nuovo inizio per l'Europa.

(2)  Parere del Comitato economico e sociale europeo su «Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Un bilancio moderno al servizio di un’Unione che protegge, che dà forza, che difende. Quadro finanziario pluriennale 2021-2027» [COM(2018) 321 final] «Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027» [COM(2018) 322 final/2 — 2018/0166 (APP)] «Proposta di decisione del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie dell’Unione europea» [COM(2018) 325 final — 2018/0135 (CNS)] «Proposta di regolamento del Consiglio concernente le modalità e la procedura di messa a disposizione delle risorse proprie basate sulla base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società, sul sistema di scambio di quote di emissioni dell’Unione europea e sui rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati, nonché le misure per far fronte al fabbisogno di tesoreria» [COM(2018) 326 final — 2018/0131 (NLE)] «Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell’Unione europea» [COM(2018) 327 final — 2018/0132 (APP)] «Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CEE, Euratom) n. 1553/89 del Consiglio concernente il regime uniforme definitivo di riscossione delle risorse proprie provenienti dall’imposta sul valore aggiunto» [COM(2018) 328 final — 2018/0133 (NLE)] (GU C 440 del 6.12.2018, pag. 106).

(3)  Decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, relativa al sistema delle risorse proprie dell’Unione europea e che abroga la decisione 2014/335/UE, Euratom (GU L 424 del 15.12.2020, pag. 1).

(4)  Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — La prossima generazione di risorse proprie per il bilancio dell’UE [COM(2021) 566 final], sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (UE, Euratom) n. 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 [COM(2021) 569 final — 2021/0429 (APP)] e sulla proposta di decisione del Consiglio recante modifica della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell’Unione europea [COM(2021) 570 final — 2021/0430 (CNS)] (GU C 323 del 26.8.2022, pag. 48).

(5)  Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema «Seconda serie di nuove risorse proprie» (parere esplorativo) (GU C 293 del 18.8.2023, pag. 13).

(6)  Progetto di relazione sulle risorse proprie: un nuovo inizio per le finanze dell'UE, un nuovo inizio per l'Europa, commissione per i bilanci, Parlamento europeo.

(7)  Amended Proposal for a Council Decision amending Decision (EU, Euratom) 2020/2053 on the system of own resources of the European Union, COM(2023) 331 final.

(8)  Amended Proposal for a Council Decision amending Decision (EU, Euratom) 2020/2053 on the system of own resources of the European Union, COM(2023) 331 final.

(9)  Amended Proposal for a Council Decision amending Decision (EU, Euratom) 2020/2053 on the system of own resources of the European Union, COM(2023) 331 final.


ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2024/884/oj

ISSN 1977-0944 (electronic edition)