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dell'Unione europea

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Serie C


C/2024/848

17.1.2024

RIUNIONE PLENARIA DELLA LXX COSAC

Madrid, 26-28 novembre 2023

Contributo della LXX riunione della COSAC

(C/2024/848)

Ucraina

(1)

La COSAC ribadisce le dichiarazioni, rilasciate nelle riunioni tenutesi a Praga e a Stoccolma, di ferma e forte condanna dell’invasione non provocata, ingiustificata e illegale dell’Ucraina da parte della Russia, della guerra di aggressione contro l’Ucraina, nonché dell’occupazione temporanea e del tentativo di annessione di alcune parti dei territori dell’Ucraina, il che rappresenta una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite.

(2)

La COSAC ribadisce la richiesta di una cessazione incondizionata e immediata delle azioni militari illegali della Russia, del ritiro di tutte le sue forze e attrezzature militari dal territorio ucraino entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, e di una cessazione immediata dell’uso della forza o di qualsiasi altra forma di aggressione contro l’Ucraina.

(3)

Ancora una volta, la COSAC esprime fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, nonché al diritto intrinseco di difesa legittima del paese contro l’aggressione russa.

(4)

La COSAC invita l’Unione europea e gli Stati membri a continuare a fornire all’Ucraina e alla sua popolazione un solido sostegno politico, diplomatico, economico, militare, tecnico e umanitario per tutto il tempo necessario a porre fine alla guerra russa di aggressione e ripristinare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. In termini di sostegno militare, auspica il proseguimento dell’assistenza militare in capitoli bilaterali e attraverso lo strumento europeo per la pace, in particolare accelerando le forniture di missili e munizioni nell’ambito dell’iniziativa volta a fornire un milione di munizioni di artiglieria, nonché i sistemi di difesa aerea per proteggere il popolo ucraino e le infrastrutture critiche ed energetiche. Ciò non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri.

(5)

La COSAC ribadisce la propria soddisfazione per gli sforzi europei e internazionali a favore della riparazione, ripresa e ricostruzione dell’Ucraina, e il proprio sostegno a essi. Invita le istituzioni dell’UE e gli Stati membri ad accelerare i lavori volti a utilizzare i beni immobilizzati russi per sostenere la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina.

(6)

La COSAC accoglie con favore gli sforzi diplomatici in corso volti a garantire il più ampio sostegno internazionale possibile ai principi e obiettivi fondamentali del piano di pace in 10 punti. Sottolinea il proprio sostegno all’attuazione del piano di pace e all’organizzazione di un vertice mondiale per la pace, ricordando che una pace generale, equa e duratura in Ucraina deve essere raggiunta nel pieno rispetto della sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale, entro i confini riconosciuti a livello internazionale. Il conseguimento di questo obiettivo contribuirebbe in modo significativo al rafforzamento della pace e della sicurezza internazionali.

(7)

La COSAC accoglie con favore il fatto che il Consiglio europeo dell’ottobre 2023 abbia ribadito l’impegno a garantire un sostegno finanziario stabile, prevedibile e sostenibile all’Ucraina nei prossimi anni, e lo invita ad adottare il pacchetto di assistenza finanziaria, cioè lo strumento per l’Ucraina, nel vertice di dicembre.

(8)

La COSAC ritiene necessario chiamare i leader russi a rispondere della guerra di aggressione contro l’Ucraina e chiunque abbia partecipato o perpetrato crimini di guerra o altri crimini gravi; inoltre, sostiene pienamente l’indagine della Corte penale internazionale in Ucraina, nonché qualsiasi altra iniziativa volta a evitare che tali crimini restino impuniti, in particolare l’istituzione di un tribunale preposto a perseguire il reato di aggressione contro l’Ucraina e la creazione di un futuro meccanismo di risarcimento.

(9)

La COSAC sostiene le misure volte a indebolire la capacità della Russia di continuare a condurre la sua guerra di aggressione, comprese le sanzioni adottate dall’Unione europea e ne auspica la piena ed efficace attuazione; chiede inoltre di intensificare gli sforzi, in cooperazione con i partner, per bloccare qualsiasi tentativo di eludere tali sanzioni. Invita gli Stati membri dell’UE ad accelerare l’adozione del 12° pacchetto di sanzioni per aumentare ulteriormente i costi dell’aggressione russa. Accoglie con favore la risoluzione del Parlamento europeo del 9 novembre 2023 sull’efficacia delle sanzioni dell’UE nei confronti della Russia, compreso l’invito a vietare completamente l’importazione nell’UE di GNL e gas di petrolio liquefatto dalla Russia, nonché il trasporto delle esportazioni russe di petrolio e GNL attraverso il territorio dell’UE.

(10)

La COSAC deplora il sostegno militare, materiale e di altro tipo che alcuni paesi continuano a fornire alla guerra russa di aggressione contro l’Ucraina e li esorta a porre fine a tali azioni.

(11)

La COSAC ribadisce la ferma condanna delle deportazioni e dei trasferimenti illegali di bambini e altri civili ucraini verso la Russia e la Bielorussia, e chiede che questi paesi ne garantiscano l’immediato rimpatrio in sicurezza.

(12)

La COSAC condanna i deliberati attacchi russi contro le infrastrutture critiche e quelle civili dell’Ucraina, compresi gli impianti di stoccaggio ed esportazione dei cereali, nonché le azioni volte a ostacolare la libertà di navigazione nel Mar Nero; tali azioni dimostrano che la Russia continua a utilizzare gli alimenti come arma, compromettendo in tal modo la sicurezza alimentare globale. Accoglie con favore le risolute azioni dell’Ucraina nell’aprire una rotta marittima alternativa per mantenere le esportazioni di cereali dopo il ritiro unilaterale della Russia dall’iniziativa sui cereali del Mar Nero. La COSAC esprime il proprio sostegno a tutti gli sforzi volti ad agevolare le esportazioni di cereali, in particolare verso i paesi più bisognosi dell’Africa e del Medio Oriente, e a rafforzare la capacità dei corridoi di solidarietà dell’UE e di altre rotte di esportazione dei cereali ucraini. È inoltre importante promuovere la resilienza dell’agricoltura in Africa.

(13)

La COSAC ribadisce il proprio sostegno all’attuale processo di allargamento a favore di Ucraina e Moldova, basato sul loro rispetto dei requisiti per il processo di adesione all’Unione europea in conformità al pacchetto allargamento 2023 della Commissione.

(14)

La COSAC ritiene che, come sottolineato nella dichiarazione di Granada rilasciata dai leader dell’UE il 6 ottobre 2023, l’allargamento sia un investimento geostrategico per la pace, la sicurezza, la stabilità e la prosperità. È un motore per migliorare le condizioni economiche e sociali dei cittadini europei, riducendo le disparità tra paesi, e deve promuovere i valori su cui si fonda l’Unione.

(15)

La COSAC accoglie con favore il pacchetto allargamento 2023 della Commissione pubblicato l’8 novembre 2023 e le raccomandazioni per avviare negoziati di adesione con Ucraina, Moldova e Bosnia-Erzegovina (una volta raggiunto il necessario livello di conformità ai criteri di adesione), nonché per concedere lo status di paese candidato alla Georgia.

(16)

La COSAC ribadisce il proprio sostegno ai Balcani occidentali, come espresso nell’Agenda di Salonicco venti anni fa; ne sostiene il processo di adesione e accoglie con favore il piano di crescita per i Balcani occidentali presentato di recente dalla Commissione.

(17)

La COSAC invita gli aspiranti membri a intensificare i processi di riforma, con l’assistenza dell’Unione europea, in particolare nel settore dello Stato di diritto, in linea con la natura meritocratica del processo di adesione. Parallelamente, occorre realizzare le riforme necessarie affinché un’Unione europea allargata possa continuare a funzionare efficacemente a vantaggio dei cittadini europei.

Patto europeo sull’immigrazione e l’asilo

(18)

La COSAC riconosce che il dibattito sulla migrazione ha riacquisito rilevanza a seguito delle ultime crisi migratorie e della crescente pressione sulle frontiere esterne dell’UE, come dimostrano in particolare i casi delle isole di Lampedusa ed El Hierro.

(19)

La COSAC ritiene urgente raggiungere un accordo politico equilibrato e praticabile per il patto sull’immigrazione e l’asilo, garantendo solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità. In tal senso, la COSAC esorta il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione a intensificare gli sforzi per concludere i lavori su questo fascicolo prima della fine della legislatura europea. Alla luce degli ultimi, allarmanti sviluppi in Medio Oriente, la COSAC chiede che l’UE sia proattiva nell’affrontare i possibili nuovi flussi di rifugiati e nel fornire sostegno in particolare agli Stati membri che si trovano in prima linea.

(20)

La COSAC ricorda che il patto sulla migrazione e l’asilo deve articolare i due livelli della politica migratoria europea. In primo luogo la dimensione interna, che combina la gestione della migrazione, l’efficace protezione delle frontiere esterne e il rafforzamento della cooperazione di polizia e giudiziaria con un corretto funzionamento del sistema europeo comune di asilo (CEAS). In secondo luogo la dimensione esterna, che è volta a gestire i flussi migratori, combattere la tratta di esseri umani e il traffico di migranti in cooperazione con i principali paesi di origine e di transito, affrontare le cause profonde della migrazione e offrire opportunità di migrazione legale, nonché l’integrazione dei migranti e dei richiedenti asilo. La COSAC chiede l’elaborazione e l’attuazione di un maggior numero di memorandum d’intesa con i paesi terzi, nel tentativo di contrastare la migrazione irregolare e il traffico di migranti. Inoltre, è necessaria una politica di rimpatrio più efficace, comprensiva di misure tese a rafforzare il quadro giuridico e operativo e a migliorare la qualità e i tassi di rimpatrio, nonché di programmi di reintegrazione e cooperazione con i paesi partner.

(21)

La COSAC sottolinea l’importanza del funzionamento dello spazio Schengen nella lotta alla migrazione irregolare e ribadisce l’invito ad approvare senza ulteriori indugi l’adesione della Bulgaria e della Romania a Schengen.

Crisi energetica e transizione verde

(22)

La COSAC ritiene che il contenimento della crisi climatica e del degrado ambientale sia non solo una necessità ineluttabile, ma anche un’opportunità per aumentare drasticamente l’autonomia strategica dell’UE in materia di energia e risorse, rendendo le imprese europee più competitive. L’Unione europea deve continuare a guidare la lotta globale contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, creando ricchezza e nuove opportunità, prendendosi cura dei cittadini, delle imprese e delle regioni più vulnerabili e sostenendoli nella transizione verde, e tenendo conto degli effetti collaterali della diffusione delle energie rinnovabili, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista delle nuove dipendenze che potrebbe generare. Da qui, la pertinenza di fascicoli quali la riforma dell’assetto del mercato dell’energia elettrica, il pacchetto gas-idrogeno, il regolamento sul ripristino della natura, la qualità dell’aria, la normativa sull’industria a zero emissioni nette, il pacchetto «Pronti per il 55 %» o la normativa sulle materie prime critiche. La COSAC confida nel fatto che, durante le presidenze spagnola e belga, dette misure saranno adottate per contribuire al conseguimento degli obiettivi sopra elencati e per aiutare ad affrontare le sfide future.

(23)

La COSAC sottolinea che la transizione verde deve contribuire a ridurre la dipendenza energetica dell’UE rispettando nel contempo il mix energetico di ciascuno Stato membro e deve essere inclusiva, non lasciare indietro nessuno e affrontare efficacemente strozzature quali la carenza di personale qualificato e di infrastrutture adeguate e lo stoccaggio delle energie rinnovabili.

(24)

La COSAC valuta positivamente l’accordo raggiunto in occasione del Consiglio «Trasporti, telecomunicazioni ed energia», tenutosi lo scorso ottobre, per modificare la configurazione del mercato dell’energia elettrica dell’UE e incoraggia le istituzioni europee a portare a termine le azioni legislative necessarie per ridurre la volatilità dell’energia elettrica, rendendola meno dipendente dal prezzo dei combustibili fossili, proteggendo in tal modo i consumatori e l’industria e migliorando il funzionamento del mercato dell’energia elettrica a lungo termine.

(25)

La COSAC condivide il parere del Consiglio europeo dell’ottobre 2023, vale a dire sottolinea anch’essa la necessità di adottare misure efficaci per garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche, nell’ambito di un approccio globale e coordinato alla risposta alle crisi, assicurando che tutti i settori contribuiscano a un approccio preventivo che tenga conto di tutte le minacce.

(26)

La COSAC sottolinea che le misure legislative relative alla transizione verde dovrebbero essere conformi al pilastro sociale dell’UE e garantire la sostenibilità economica e sociale, tenendo conto delle esigenze dei lavoratori e delle imprese, nonché delle specificità nazionali e dell’autonomia strategica dell’UE.

Autonomia strategica aperta e relazioni con l’America latina e i Caraibi

(27)

La COSAC si compiace che il Consiglio europeo informale tenutosi a Granada il 6 ottobre abbia affrontato, fra i principali temi di discussione, l’autonomia strategica aperta e chiede il coinvolgimento e il dibattito parlamentare sulla questione.

(28)

Detta questione, esaminata nuovamente in occasione del Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre, rappresenta uno degli elementi chiave per i lavori presenti e futuri dell’Unione europea. Essa stabilisce infatti diverse linee di lavoro e contribuisce a definire i parametri dell’Unione a partire dal nuovo ciclo istituzionale previsto dal 2024 in poi.

(29)

La COSAC ribadisce che l’Unione deve rafforzare la base economica e industriale nonché le risorse e le capacità necessarie per garantire la sua autonomia strategica in un mondo sempre più competitivo e complesso, senza rinunciare ai vantaggi di un’economia globale aperta.

(30)

La COSAC accoglie con favore il fatto che il concetto di autonomia strategica aperta, inizialmente più strettamente legato alla sicurezza e alla difesa, abbia oggi una portata economica. Le recenti conclusioni e dichiarazioni dei leader rilasciate nel corso del 2023, molte delle quali in occasione della presidenza spagnola, vanno nella stessa direzione, così come il documento Resilient 2030, presentato durante il Consiglio europeo informale di Granada.

(31)

La COSAC incoraggia un rafforzamento interno dell’Unione, senza rinunciare a una stretta relazione con i suoi partner, ad esempio l’America latina e i Caraibi, una regione con cui gli scorsi 17 e 18 luglio, dopo 8 anni senza riunioni ad alto livello, si è tenuto il III vertice UE-CELAC, che la COSAC accoglie con favore. In occasione di tale vertice è stata adottata una dichiarazione congiunta che struttura e regolarizza le relazioni biregionali tra i due partner, stabilendo l’impegno a organizzare vertici regolari e a istituire un meccanismo di coordinamento corredato di una tabella di marcia per il periodo 2023-2025.

(32)

Analogamente, la COSAC si compiace del fatto che il III vertice UE-CELAC abbia contribuito a sostenere l’alleanza digitale UE-America latina nonché a concordare un’ambiziosa agenda di investimenti nel quadro dell’iniziativa Global Gateway. Inoltre, questa occasione ha permesso di progredire su questioni di interesse comune e di concludere accordi di cooperazione in settori chiave quali l’energia (con l’Argentina e l’Uruguay) o le materie prime (con il Cile).

(33)

La COSAC condivide le conclusioni del vertice UE-CELAC nel senso che chiede la ratifica degli accordi firmati e attualmente applicati, accoglie con favore i processi in corso, tenendo conto dei diritti umani, sociali e ambientali, verso la firma dell’accordo aggiornato tra l’UE e il Cile e tra l’UE e il Messico nei prossimi mesi, e prende atto dei lavori in corso tra l’UE e il Mercosur.

Medio Oriente

(34)

La COSAC appoggia la ferma condanna di Hamas – decisa nella riunione del Consiglio europeo del 15 ottobre e ribadita il 26 ottobre – per i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutto Israele. L’uso di civili come scudi umani da parte di Hamas è un’atrocità particolarmente deplorevole.

(35)

La COSAC sottolinea il diritto di Israele di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Ribadisce il suo invito ad Hamas a liberare immediatamente tutti gli ostaggi senza alcuna condizione preliminare.

(36)

La COSAC ribadisce l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento, in linea con il diritto internazionale umanitario, e deplora ogni perdita di vite umane civili.

(37)

La COSAC esprime la più profonda preoccupazione per il deteriorarsi della situazione umanitaria a Gaza e chiede di assicurare un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza restrizioni, nonché l’arrivo degli aiuti ai bisognosi attraverso tutte le misure necessarie, compresi corridoi umanitari e pause per esigenze umanitarie.

(38)

La COSAC ricorda la necessità di evitare un’escalation regionale e di dialogare a tale riguardo con i partner, ivi compresa l’Autorità palestinese.

(39)

La COSAC è pronta a contribuire al rilancio di un processo politico sulla base della soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati, anche attraverso l’iniziativa «Peace Day Effort», accoglie con favore le iniziative diplomatiche per la pace e la sicurezza e sostiene lo svolgimento, a breve, di una conferenza di pace internazionale.

ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2024/848/oj

ISSN 1977-0944 (electronic edition)