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Gazzetta ufficiale |
IT Serie C |
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C/2023/1059 |
15.12.2023 |
P9_TA(2023)0131
Tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa
Risoluzione del Parlamento europeo del 9 maggio 2023 sulle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa: situazione attuale e sfide future (2022/2079(INI))
(C/2023/1059)
Il Parlamento europeo,
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visto il Fondo europeo per la difesa 2021-2027, dotato di un bilancio specifico destinato alle tecnologie di rottura emergenti, |
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vista la comunicazione della Commissione, del 15 febbraio 2022, dal titolo «Tabella di marcia relativa alle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa» (COM(2022)0061), |
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visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 10 novembre 2022, dal titolo «First progress report on the implementation the Action Plan on synergies between civil, defence and space industries» (Prima relazione sullo stato di attuazione del piano d'azione sulle sinergie tra l'industria civile, della difesa e dello spazio) (SWD(2022)0362), |
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vista la sua risoluzione del 7 giugno 2022 sulla tabella di marcia del SEAE sui cambiamenti climatici e la difesa (1), |
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visto il parere della commissione per gli affari esteri, |
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visto l'articolo 54 del suo regolamento, |
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vista la relazione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (A9-0120/2023), |
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A. |
considerando che un'industria della difesa forte, tecnologicamente avanzata e competitiva è fondamentale per la sicurezza e le capacità di sicurezza dell'Europa, così come per la sua prosperità e per sostenere alleati e amici; |
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B. |
considerando che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha dimostrato che l'Europa deve urgentemente investire in misura considerevole nelle sue tecnologie di difesa e sicurezza, anche nella produzione di munizioni, con una portata che rispecchi le necessità dei moderni campi di battaglia, con un coordinamento, appalti e investimenti a favore di ricerca e sviluppo, anche in relazione alla sicurezza informatica, che siano congiunti e in una maniera efficiente e collaborativa; che gli Stati membri hanno fissato un obiettivo del 35 % per gli investimenti collaborativi nel settore della difesa, ma hanno dimostrato una scarsa volontà politica, che è addirittura in calo, di conseguire tale obiettivo, raggiungendo soltanto l'11 % nel 2020 e un minimo record dell'8 % nel 2021; che taluni Stati membri si sono impegnati a sostenere l'Ucraina molto più di altri, sia sul piano finanziario che su quello militare; |
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C. |
considerando l'urgente necessità di istituire un vero e proprio mercato europeo dei materiali di difesa, fra l'altro consolidando le capacità industriali, riducendo la duplicazione e la frammentazione e, al contempo, adattando la base industriale di mercato, in particolare le catene di approvvigionamento e la manodopera specializzata, al nuovo ambiente della sicurezza in Europa, che esige un rapido aumento delle capacità di produzione; |
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D. |
considerando che un approvvigionamento costante, sostenibile e stabile di materie prime, componenti e tecnologie critici è fondamentale per il settore della difesa europeo; |
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E. |
considerando che le tecnologie all'avanguardia e il correlato capitale umano, in particolare le tecnologie e le competenze digitali in rapida evoluzione, sono fattori sempre più importanti per sostenere e rafforzare le industrie europee della sicurezza e della difesa; |
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F. |
considerando che il settore della difesa è strutturato in modo diverso in ciascuno Stato membro; |
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G. |
considerando che la frammentazione del settore e gli sforzi di duplicazione nel mercato della difesa europeo conducono a un uso inefficace delle risorse economiche e a una riduzione delle capacità di difesa, e dovrebbero essere evitati; che, secondo la Commissione, ciò equivale a perdite collettive comprese tra 25 e 100 miliardi di EUR; |
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H. |
considerando che alcune tecnologie critiche che potrebbero essere disponibili per l'uso nel settore della difesa provengono dal settore civile e potrebbero essere considerate a duplice uso se venissero rimossi gli ostacoli; |
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I. |
considerando che la ricerca e l'innovazione aperte che coinvolgono il mondo accademico, le imprese private e il settore pubblico hanno il potenziale di accelerare lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia in Europa, che potrebbero far fronte alla frammentazione del mercato, a condizione che sia garantita l'interoperabilità; |
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J. |
considerando che un maggiore coinvolgimento delle piccole e medie imprese (PMI) rafforza la competitività nel settore della sicurezza e della difesa; |
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K. |
considerando che la necessità di un sostegno strutturato all'innovazione e al progresso tecnologico dovrebbe prendere in considerazione il fatto che l'innovazione nasce essenzialmente dalla concorrenza e dallo spirito di ricerca e non da una pianificazione burocratica; |
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L. |
considerando che dal 2017 al 2020 gli Stati membri aderenti all'Agenzia europea per la difesa (EAD) hanno stanziato più di 25 miliardi di EUR per le attività di ricerca e sviluppo (R&S) nel settore della difesa, di cui soltanto una quota esigua è stata spesa in modo collaborativo; |
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M. |
considerando che l'accesso ai finanziamenti da parte dell'industria della sicurezza e della difesa non deve essere limitato dalle normative dell'Unione; |
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N. |
considerando che la condivisione dei dati è fondamentale per analizzare le lacune strategiche e realizzare il potenziale del progresso tecnologico, pur garantendo la tutela della proprietà intellettuale e dei dati aziendali sensibili; |
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O. |
considerando che la cooperazione con i partner strategici al di fuori dell'UE, in particolare con gli alleati della NATO, ma anche con i partner associati e affini globali, è fondamentale per rafforzare l'innovazione e il progresso tecnologico; |
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1. |
accoglie con favore la tabella di marcia della Commissione per le tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa; sottolinea la necessità di un maggiore coinvolgimento dell'UE nel coordinamento e nella facilitazione dello sviluppo di tecnologie legate alla sicurezza e alla difesa, che dovrebbe essere, nella misura del possibile, quanto più compatibile con gli obiettivi del Green Deal, senza alcuna riduzione dell'efficacia operativa; sottolinea che la competitività tecnologica globale dell'UE dipende in larga misura dalle attività di ricerca e sviluppo, dall'innovazione e dalla capacità di trasferire e impiegare le nuove tecnologie e formare rapidamente le persone; |
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2. |
riconosce l’urgente necessità, evidenziata nella tabella di marcia, di individuare le tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa dell'UE, preservando al contempo la necessaria flessibilità per lo sviluppo e l'applicazione di tecnologie innovative e di rottura; sottolinea che la proposta di adottare fin dall'inizio un approccio strategico coordinato a livello di UE sulle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa è la strada giusta da seguire; |
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3. |
si compiace della proposta della Commissione di superare l'attuale divisione tra ricerca, sviluppo e innovazione in campo civile e nel settore della difesa e della sicurezza; invita la Commissione a migliorare il collegamento tra i programmi e gli strumenti dell'UE per il settore civile, della difesa e della sicurezza e i portatori di interessi, in particolare nell'ambito dell'innovazione; chiede investimenti più mirati nelle attività comuni di ricerca e sviluppo; sottolinea che l'aumento della ricerca e dell'innovazione nel settore della difesa e della sicurezza non dovrebbe andare a scapito dei progetti civili; |
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4. |
deplora il fatto che nel 2020 la spesa combinata degli Stati membri per la ricerca e la tecnologia nel settore della difesa sia stata pari solo all'1,2 % della loro spesa totale per la difesa, ben al di sotto del parametro di riferimento del 2 % concordato nel quadro dell'AED; |
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5. |
sottolinea che il peggioramento della situazione della sicurezza in Europa, specialmente in paesi con frontiere esterne all'UE, a seguito della guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina richiede uno sforzo più forte e meglio coordinato da parte dell'UE e dei suoi Stati membri per investire e, quanto più possibile, acquisire tecnologie critiche in materia di sicurezza e difesa, inclusa la produzione di munizioni, e per istituire un mercato europeo dei materiali di difesa; esprime preoccupazione per il fatto che la crescente domanda globale di sistemi d'arma convenzionali nel contesto della guerra in Ucraina possa avere un effetto negativo sugli investimenti nello sviluppo di nuove tecnologie; |
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6. |
accoglie con favore l'istituzione da parte della Commissione di un osservatorio delle tecnologie critiche; invita la Commissione a integrare pienamente i risultati dell'osservatorio nella sua relazione classificata agli Stati membri sulle tecnologie critiche e sui rischi associati alle dipendenze strategiche che incidono sulla sicurezza, sullo spazio e sulla difesa; pone l'accento sulla necessità di garantire la tutela della proprietà intellettuale e dei dati aziendali sensibili; sottolinea la necessità che la Commissione, in cooperazione con l'AED, coordini, promuova e faciliti ulteriormente la cooperazione e la messa in comune delle risorse tra gli Stati membri al fine di colmare le attuali e future lacune tecnologiche, ridurre la duplicazione dei progetti e aumentare l'efficacia e l'efficienza della spesa; invita la Commissione a tenere il Parlamento debitamente informato in merito ai principali risultati dell'osservatorio; |
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7. |
invita la Commissione a incoraggiare gli Stati membri a rivedere tutti i programmi e gli strumenti strategici di difesa, seguendo l'approccio della revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD) con un'attenzione particolare per le tecnologie critiche, a verificare se siano ancora idonei allo scopo, a riassumere i risultati e a condividerli con tutti gli altri Stati membri, ove possibile e pertinente; chiede un'approfondita revisione delle pertinenti iniziative in materia di difesa, quali il piano di sviluppo delle capacità, al fine di aggiornarle alla luce delle disposizioni contemplate nella bussola strategica per la sicurezza e la difesa e dell'analisi del divario elaborata dall'AED; suggerisce che l'AED sia nella posizione ideale per garantire l'allineamento delle attività di innovazione tra gli attori europei nel settore della difesa; chiede, a tale proposito, il rafforzamento del suo ruolo nel fornire sostegno, coordinare i suggerimenti, compresa una valutazione strategica dei risultati, e presentare soluzioni per sostenere progetti congiunti di R&S; |
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8. |
invita l'Agenzia europea per la difesa a includere il concetto di tecnologie critiche nell'ambito della sua procedura di revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD); |
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9. |
osserva che esiste un rischio di dipendenza per l'approvvigionamento di materiali critici e un rischio di sovraccarico delle catene di approvvigionamento, il che può incidere sulla capacità dell'UE di rimanere competitiva nel settore delle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa; invita la Commissione a promuovere la circolarità e a valutare come incrementare la ricerca sui nuovi materiali per le tecnologie critiche nell'atto legislativo sulle nuove materie prime, in modo da ridurre al minimo la dipendenza dell'UE dai paesi terzi; |
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10. |
prende atto del pericolo di un'eccessiva dipendenza dalle materie prime non-UE e raccomanda il rafforzamento degli sforzi per evitarlo; |
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11. |
accoglie con favore la creazione di un sistema di innovazione dell'UE nel settore della difesa e il lavoro in corso con vari strumenti relativi alla difesa e alle tecnologie nuove e a duplice uso, al fine di aiutare le start-up innovative e le PMI a superare gli elevati ostacoli tecnologici, amministrativi, finanziari, normativi e di accesso al mercato; invita la Commissione a incoraggiare gli Stati membri, in quanto utenti finali, a integrare le reti di innovazione transfrontaliere nelle loro catene di approvvigionamento delle tecnologie della difesa; sottolinea che tali iniziative devono mirare a migliorare le capacità militari e a cercare di garantire l'indipendenza tecnologica di alto livello dell'UE; invita la Commissione a tenere debitamente conto delle sensibilità specifiche in materia di sicurezza e difesa in sede di definizione delle iniziative nell'ambito del sistema di innovazione dell'UE nel settore della difesa; invita la Commissione a collaborare strettamente con il polo di innovazione dell'UE nel settore della difesa istituito presso l'AED; |
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12. |
invita la Commissione a esaminare le direttive dell'UE in materia di appalti per quanto riguarda gli ostacoli per le start-up e le piccole imprese, soprattutto nel settore dell'innovazione dove il rischio di insuccesso dei progetti è più elevato, e a incoraggiare gli Stati membri a evitare tali ostacoli nella loro attuazione; |
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13. |
sottolinea la costante necessità di uno stretto coordinamento con i partner associati e con cui condivide gli stessi principi, come gli Stati Uniti e la NATO; accoglie con favore l'impegno della Commissione e del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR) a esplorare le possibilità di cooperazione UE-USA nel contesto del Consiglio UE-USA per il commercio e la tecnologia; accoglie con favore l'impegno della Commissione e del VP/AR a esaminare le interazioni reciprocamente concordate e vantaggiose tra le iniziative dell'UE e della NATO incentrate sulle nuove tecnologie; insiste, tuttavia, sulla necessità che l'Unione costruisca la propria autonomia strategica aperta con un'attenzione speciale agli investimenti nelle tecnologie europee; |
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14. |
esprime preoccupazione per la mancanza di investimenti in nuove tecnologie di rottura nell'industria della difesa e della sicurezza malgrado l'esistenza del regolamento sul Fondo europeo per la difesa (2) (EDF); invita la Commissione a fare chiarezza su indirizzi strategici e regolamenti per favorire gli investimenti nell'industria della difesa e a creare gli strumenti e le misure di cooperazione necessari per incoraggiare l'industria della difesa e della sicurezza a investire maggiormente nell'innovazione delle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa, oltre a produrre sistemi d'arma esistenti, nel pieno rispetto e seguendo lo sviluppo del diritto internazionale e del quadro legislativo dell'UE; |
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15. |
sottolinea l'importanza del ruolo delle PMI e delle start-up nell'innovazione e nello sviluppo e chiede che siano incluse in programmi e strumenti specifici quale parte della futura attuazione della tabella di marcia sulle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa; |
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16. |
sottolinea la necessità di una più stretta cooperazione tra gli Stati membri in materia di sviluppo delle capacità per stimolare l'innovazione nelle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa; invita gli organi competenti dell'UE a dare priorità ai progetti comuni per l'innovazione finanziata e cofinanziata dall'UE nel campo delle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa e a fungere da catalizzatori e acceleratori per incoraggiare fortemente gli Stati membri a coordinare effettivamente i loro programmi di sviluppo delle capacità; invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a prendere in considerazione l'istituzione di un meccanismo dell'UE per mettere in comune le risorse nazionali di R&S nel settore della difesa e della sicurezza, con un solido coinvolgimento del Parlamento, se del caso, nella sua attuazione; |
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17. |
sottolinea che l'innovazione e lo sviluppo finanziati e cofinanziati dall'UE di tecnologie di difesa critiche e di rottura dovrebbero portare a un più alto grado di interoperabilità e a un maggior numero di appalti comuni di attrezzature di difesa da parte degli Stati membri una volta che le tecnologie sviluppate avranno raggiunto un adeguato livello di maturità tecnologica; sottolinea la pari importanza di evitare la duplicazione dei progetti a livello dell'UE ed evidenzia l'importanza di ridurre al minimo le sovrapposizioni e le duplicazioni esistenti; chiede che il livello adeguato di maturità tecnologica sia definito dalla Commissione in cooperazione con gli Stati membri, in linea con l'attuale ambiente di sicurezza e le esigenze del campo di battaglia moderno; evidenzia la necessità di allineare maggiormente le i vari programmi dell'UE di ricerca e innovazione, con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo di tecnologie critiche in Europa, considerato il potenziale del duplice uso delle tecnologie esistenti; |
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18. |
prende atto degli sforzi della Commissione per sostenere l'acquisizione congiunta di tecnologie per la sicurezza e la difesa da parte degli Stati membri, come la proposta di regolamento sull'istituzione di uno strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa mediante l'atto legislativo sugli appalti comuni; |
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19. |
sottolinea la necessità di una stretta cooperazione tra i vari portatori di interessi, quali il mondo accademico e i settori pubblico e privato, al fine di utilizzare le migliori pratiche nelle tecnologie della sicurezza e della difesa; invita la Commissione a esaminare il potenziale dell'uso di modelli a «elica multipla» per l'innovazione; |
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20. |
esprime preoccupazione per il livello insufficiente di finanziamenti per la difesa e la sicurezza provenienti dai fondi dell'UE e deplora il tasso eccezionalmente basso di collaborazione degli Stati membri in materia di appalti nel settore della difesa; deplora il fatto che il bilancio del FED sia stato ridotto di circa il 40 % rispetto alla proposta della Commissione relativa al quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, e che il bilancio del programma per la mobilità militare abbia subito una riduzione del 75 %; fa presente che l'attuale quadro finanziario pluriennale non sarà in grado di fornire risorse finanziarie sufficienti a rafforzare in modo adeguato la collaborazione della difesa dell'UE, dal momento che l'attuale situazione della sicurezza richiede un salto di qualità; esorta gli Stati membri a prendere in considerazione la possibilità di mettere in comune a livello di Unione quote consistenti delle loro crescenti dotazioni nazionali di bilancio destinate alla difesa, al fine di ricostituire congiuntamente le scorte di munizioni esaurite e acquistare collettivamente i sistemi d'arma, compresi quelli più complessi e costosi come gli aeromobili da combattimento, le navi da guerra e i carri armati; invita la Commissione a sviluppare ulteriormente i regimi e le alternative di finanziamento esistenti per aumentare significativamente i finanziamenti destinati alle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa nell'ambito dell'attuale QFP, tenendo conto delle reali necessità di investimento industriale; |
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21. |
sottolinea che la regolamentazione dell'UE, che può incidere sull'accesso delle industrie europee della sicurezza e della difesa ai finanziamenti, deve essere coerente con gli sforzi dell'UE volti a facilitare un accesso sufficiente dell'industria europea della difesa ai finanziamenti e agli investimenti pubblici e privati; |
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22. |
sottolinea la necessità di un migliore duplice uso delle tecnologie civili esistenti e del reciproco arricchimento tra innovazione civile, militare e a duplice uso nel settore delle tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa, ed evidenzia il corrispondente potenziale di promozione delle sinergie tra i programmi dell'UE; sottolinea la necessità di migliorare le reti di condivisione delle conoscenze per le tecnologie esistenti e nuove, in modo da consentire a utenti finali e investitori potenziali di utilizzare meglio le tecnologie già presenti sul mercato o di investire in tecnologie emergenti ad alto potenziale; |
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23. |
incoraggia l'innovazione basata su una maggiore efficienza delle risorse, lo sviluppo di nuovi materiali, la promozione di materie prime secondarie e appalti pubblici congiunti più sostenibili e l'uso di soluzioni tecnologiche sostenibili sul piano ambientale; invita la Commissione a esaminare, in cooperazione con l'EAD, la via da seguire per quanto riguarda le tecnologie di sicurezza e difesa sostenibili e il modo in cui le resilienza dell'UE e le sue industrie della sicurezza e della difesa potrebbero beneficiarne, in linea con la tabella di marcia dell'UE sui cambiamenti climatici e la difesa e con la sua risoluzione del 7 giugno 2022 sullo stesso tema, in particolare riducendo la dipendenza delle industrie dell'UE dei settori della sicurezza e della difesa dai combustibili fossili, e valutando la loro vulnerabilità ai cambiamenti climatici e la conseguente necessità di adattarsi a questi ultimi; |
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24. |
sottolinea la necessità di aumentare gli investimenti nella difesa «verde» destinando una quota maggiore delle attività di R&S finanziate dall'UE a combustibili e sistemi di propulsione neutri in termini di emissioni di carbonio per i veicoli militari, in particolare per i futuri grandi sistemi d'arma sviluppati nell'ambito dei pertinenti quadri dell'UE; invita la Commissione e gli Stati membri a prendere in considerazione l'impronta energetica, di carbonio e ambientale a partire dalla fase di progettazione al momento di investire i pertinenti fondi dell'UE; ricorda che le azioni di R&S ai sensi del FED possono migliorare l'efficienza, ridurre l'impronta di carbonio e conseguire migliori pratiche sostenibili; chiede un meccanismo per incentivare la R&S per tecnologie sostenibili nel settore della difesa e della sicurezza; accoglie con favore il bilancio destinato alla resilienza energetica e alla transizione ambientali nel primo programma di lavoro annuale, ma osserva che ciò rappresenta solo l'11 % del bilancio annuale complessivo del FED; |
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25. |
sottolinea che la guerra della Russia contro l'Ucraina ha ripetutamente dimostrato l'efficacia delle tecnologie di rottura, che spesso comportano costi relativamente bassi pur avendo un forte impatto sul campo di battaglia contro grandi sistemi e formazioni d'arma; invita la Commissione, in collaborazione con il governo ucraino e i partner della NATO, a condurre uno studio sugli insegnamenti tratti dalla guerra in Ucraina per quanto riguarda le tecnologie critiche per la sicurezza e la difesa; pone l'accento sulla necessità di un approccio aperto nello svolgimento della valutazione tecnologica ed evidenzia la grave necessità di trarre le giuste conclusioni dalla più grande guerra che interessa l'Europa dai tempi della seconda guerra mondiale; |
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26. |
incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione. |
(1) GU C 493 del 27.12.2022, pag. 19.
(2) Regolamento (UE) 2021/697 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2021, che istituisce il Fondo europeo per la difesa e abroga il regolamento (UE) 2018/1092, GU L 170 del 12.5.2021, pag. 149.
ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2023/1059/oj
ISSN 1977-0944 (electronic edition)