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Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

IT

Serie C


C/2023/447

1.12.2023

P9_TA(2023)0112

Le sfide per la Repubblica di Moldova

Risoluzione del Parlamento europeo del 19 aprile 2023 sulle sfide per la Repubblica di Moldova (2023/2595(RSP))

(C/2023/447)

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica di Moldova, l'Ucraina e la Russia,

visto l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Moldova, dall'altra (1), che include una zona di libero scambio globale e approfondita ed è entrato pienamente in vigore il 1o luglio 2016,

viste la domanda di adesione all'UE presentata dalla Repubblica di Moldova il 3 marzo 2022 e la conseguente concessione, da parte del Consiglio europeo, dello status di paese candidato all'adesione avvenuta il 23 giugno 2022, sulla base di una valutazione positiva della Commissione e in linea con le opinioni espresse dal Parlamento,

visti il parere della Commissione del 17 giugno 2022 sulla domanda di adesione della Repubblica di Moldova all'Unione europea (COM(2022)0406), le conclusioni del Consiglio del 24 giugno 2022 sulle domande di adesione dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia, la relazione analitica della Commissione del 1o febbraio 2023 sull'allineamento della Moldova all'acquis dell'UE (SWD(2023)0032) e la relazione della Commissione sull'attuazione dell'associazione relativa alla Repubblica di Moldova del 6 febbraio 2023 (SWD(2023)0041),

viste le conclusioni del Consiglio europeo del 23 marzo 2023,

viste la dichiarazione congiunta a seguito del 7o Consiglio di associazione UE-Moldova del 7 febbraio 2023 e la dichiarazione finale della 13a commissione parlamentare di associazione UE-Moldova del 23 marzo 2023,

visti la Carta delle Nazioni Unite, l'Atto finale di Helsinki e la Carta di Parigi per una nuova Europa,

visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A.

considerando che la Repubblica di Moldova ha condannato sin dall'inizio la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e ha sostenuto l'integrità territoriale dell'Ucraina; che la Repubblica di Moldova è stata colpita in modo sproporzionato dalla guerra, avendo dovuto far fronte a un afflusso di oltre 700 000 rifugiati ucraini, proporzionalmente più di qualsiasi altro paese, e che oltre 100 000 di essi sono ancora rimasti nel paese, mentre l'economia moldova è stata gravemente colpita dalla perdita di scambi commerciali, dalla diminuzione degli investimenti esteri e dall'aumento dei prezzi dell'energia e dei trasporti; che la Federazione russa, in cooperazione con gli attori nazionali sponsorizzati dalla Russia, ha incentivato e utilizzato l'incertezza economica che ne deriva per delegittimare e promuovere l'opposizione alle politiche europeiste del governo moldovo;

B.

considerando che la Russia ha utilizzato le proprie esportazioni di gas per esercitare pressioni sul governo moldovo, anche per quanto riguarda il suo orientamento filoeuropeo, creando artificialmente una crisi di approvvigionamento di gas nel 2021 e 2022; che la strumentalizzazione dell'energia da parte della Russia ha ulteriormente messo in luce la fragilità del settore energetico moldovo, mentre i collegamenti del paese ai mercati e ai meccanismi del gas e dell'elettricità dell'UE lo hanno aiutato a superare la crisi; che gli elevati prezzi dell'energia hanno portato a un'inflazione del 30 % e la produzione economica della Moldova è diminuita del 5,9 % su base annua in termini reali nel 2022; che, sebbene la Repubblica di Moldova abbia diversificato le sue forniture di gas naturale riducendo quelle provenienti dalla Russia, l'approvvigionamento di energia elettrica continua a dipendere in larga misura dalla centrale di Cuciurgan, di proprietà russa, nella regione transdnestriana;

C.

considerando che all'inizio degli anni '90 la Russia ha partecipato attivamente alla guerra di Transnistria contro lo Stato moldovo e da allora ha continuato a sponsorizzare la regione di fatto occupata della Transnistria, in cui mantiene tuttora illegalmente circa 1 500 truppe russe; che il 22 giugno 2018 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha esortato la Federazione russa a portare a termine, incondizionatamente e senza ulteriore indugio, il ritiro ordinato delle sue forze e dei suoi armamenti dal territorio della Repubblica di Moldova; che il deposito di Cobasna, situato nella regione transdnestriana vicino alla frontiera tra Ucraina e Moldova, contiene circa 22 000 tonnellate di munizioni e attrezzature militari dell'era sovietica, poste sotto la sorveglianza del Gruppo operativo delle forze armate russe; che, nonostante gli impegni assunti nel 1999 e nuovamente nel 2021, la Federazione russa non ha garantito la completa distruzione di tali armi e il ritiro delle sue truppe stazionate illegalmente;

D.

considerando che il 21 febbraio 2023 il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha revocato il decreto del 7 maggio 2012 relativo a misure per l'attuazione della politica estera della Federazione russa, il quale, tra l'altro, sanciva l'impegno della Russia a cercare una soluzione alla questione separatista «basata sul rispetto della sovranità, dell'integrità territoriale e dello status neutrale della Repubblica di Moldova nell'accordare uno status speciale alla Transnistria»;

E.

considerando che la Federazione russa ha utilizzato la provocazione, la disinformazione, gli attacchi informatici e altri mezzi ibridi per minare la stabilità e la sovranità della Repubblica di Moldova; che negli ultimi anni la Repubblica di Moldova ha dovuto far fronte a un aumento della disinformazione proveniente da fonti e da organi di informazione russi e filorussi; che le attività sovversive della Russia nello spazio dell'informazione moldovo mirano anche a indebolire l'ampio sostegno popolare agli ucraini temporaneamente sfollati e all'Unione europea, a relegare le forze ucraine al confine meridionale nonché a favorire la destabilizzazione; che le altre misure attive previste dalla Russia comprendono la creazione e la promozione di organizzazioni fittizie dissimulate come ONG e «centri culturali», al fine di creare solide circoscrizioni politiche e sociali filorusse, ricondurre la Repubblica di Moldova a uno stato di dipendenza dagli idrocarburi russi e adottare misure suscettibili di provocare un'escalation armata nella regione transdnestriana occupata della Repubblica di Moldova; che i funzionari russi hanno ripetutamente e falsamente dichiarato che la popolazione russofona nella Repubblica di Moldova è vittima di oppressione;

F.

considerando che i missili russi contro l'Ucraina hanno sorvolato il territorio della Repubblica di Moldova in diverse occasioni, in palese violazione della sovranità della Moldova, e che in diversi casi i detriti missilistici russi sono caduti sul territorio moldovo, causando danni e mettendo in pericolo la vita dei civili; che la sorveglianza e la difesa aerea della Moldova necessitano urgentemente di investimenti e modernizzazione e che il governo moldovo ha chiesto ai suoi partner occidentali sistemi di difesa aerea;

G.

considerando che il 9 febbraio 2023 il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha riferito al Consiglio europeo che l'Ucraina aveva intercettato un piano dei servizi segreti russi teso a distruggere il sistema democratico nella Repubblica di Moldova e a prendere il controllo del paese; che ciò è stato successivamente confermato dalla presidente della Repubblica di Moldova Maia Sandu, la quale ha dichiarato che il paese aveva ricevuto informazioni di intelligence che suggerivano che la Russia stesse cospirando per rovesciare con la forza la leadership filoeuropea del paese;

H.

considerando che la Russia sta utilizzando oligarchi e forze politiche interni e filorussi, come il partito Șor, per destabilizzare la situazione politica nel paese; che il partito Șor avrebbe reclutato attivamente, organizzato la logistica e abusato della posizione economica vulnerabile dei cittadini fornendo incentivi finanziari per partecipare alle proteste antigovernative dall'agosto 2022; che nel 2019 Ilan Șor, leader del partito Șor, è fuggito dalla Repubblica di Moldova dopo essere stato condannato per riciclaggio di denaro e appropriazione indebita nell'ambito di uno scandalo di frode bancaria che ha portato alla sottrazione dell'equivalente di 1 miliardo di USD dal sistema bancario moldovo; che il 13 aprile 2023 la Corte d'appello di Chisinau ha condannato Ilan Șor a 15 anni di carcere per accuse di corruzione nel caso relativo alla frode bancaria; che i pubblici ministeri moldovi stanno chiedendo la sua estradizione da Israele e hanno anche perseguito il suo partito per aver ricevuto finanziamenti illegali;

I.

considerando che il governo moldovo ha invitato l'UE ad adottare sanzioni nei confronti dell'oligarca latitante Ilan Șor, accusato di aver aiutato la Russia a condurre una guerra ibrida contro il governo di Chisinau fomentando disordini sociali; che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno adottato sanzioni nei confronti degli oligarchi Ilan Șor e Vladimir Plahotniuc per il loro coinvolgimento in una frode bancaria da 1 miliardo di USD e in altre attività illecite;

J.

considerando che la democrazia della Repubblica di Moldova ha dato prova della propria resilienza di fronte alla disinformazione e alla propaganda russe durante il recente rimpasto di governo malgrado l'aumento delle attività sovversive russe e sponsorizzate dalla Russia; che, malgrado tutti questi tentativi di destabilizzazione, il popolo moldovo e la leadership del paese sono rimasti determinati a proseguire il percorso filoeuropeo che hanno scelto;

K.

considerando che il 3 marzo 2022 la Repubblica di Moldova ha presentato domanda di adesione all'UE, confermando la determinazione delle autorità e dei cittadini moldovi nel portare avanti l'integrazione europea del paese; che attualmente la Repubblica di Moldova è un paese candidato all'adesione all'UE;

L.

considerando che il governo della Repubblica di Moldova ha avviato un ambizioso processo di riforma politica, giudiziaria e istituzionale e ha dimostrato la sua determinazione a completare le nove tappe individuate nel parere della Commissione al fine di soddisfare le condizioni stabilite per l'avvio dei negoziati di adesione; che l'attuazione degli accordi in vigore da parte del governo moldovo dimostra il suo impegno a favore di una cooperazione e di un'integrazione più strette con l'Unione; che l'adesione all'UE rimane un processo basato sul merito e subordinato al soddisfacimento dei criteri e delle condizioni stabiliti;

M.

considerando che la Repubblica di Moldova è un partner stretto e prezioso per l'UE e che le relazioni UE-Moldova si sono intensificate nel corso dell'ultimo anno, sulla base di un impegno reciproco a rafforzare l'associazione politica e ad approfondire l'integrazione economica; che le conclusioni del Consiglio del 13 dicembre 2022 sull'allargamento e sul processo di stabilizzazione e di associazione hanno posto l'accento sull'ulteriore approfondimento della cooperazione settoriale dell'UE con la Moldova e sulla sua integrazione nel mercato unico dell'Unione; che l'UE e i suoi Stati membri hanno fornito un notevole sostegno politico, economico e umanitario alla Repubblica di Moldova e si sono impegnati attivamente per promuovere lo Stato di diritto, la democrazia e le riforme nel paese; che le conclusioni del Consiglio europeo del 23 marzo 2023 hanno ribadito la determinazione dell'UE a continuare a fornire tutto il sostegno necessario alla Repubblica di Moldova e hanno incaricato la Commissione di presentare un pacchetto di sostegno prima della sua prossima riunione; che un pacchetto di sostegno ambizioso e globale è fondamentale sia per contrastare le attività destabilizzanti di attori esterni sia per sostenere il percorso di adesione del paese;

N.

considerando che dall'ottobre 2021 l'Unione ha fornito alla Repubblica di Moldova 1,09 miliardi di EUR in prestiti e sovvenzioni al fine di rafforzarne la resilienza, compreso il sostegno al bilancio, l'assistenza macrofinanziaria, gli aiuti umanitari e l'assistenza nell'ambito del meccanismo unionale di protezione civile e della piattaforma di sostegno alla Moldova; che la seconda rata dei 105 milioni di EUR di assistenza macrofinanziaria promessa nel novembre 2022 non è ancora stata erogata; che il Consiglio ha adottato misure di assistenza per un valore di 7 milioni di EUR nel 2021 e di 40 milioni di EUR nel 2022 per un'ulteriore assistenza militare non letale nell'ambito dello strumento europeo per la pace (EPF); che la missione dell'UE di assistenza alle frontiere (EUBAM) sostiene gli sforzi della Moldova e dell'Ucraina per gestire efficacemente le loro frontiere comuni;

O.

considerando che la Repubblica di Moldova ospiterà il prossimo vertice della Comunità politica europea a Chisinau, dimostrando la sua ambiziosa e risoluta posizione filoeuropea;

P.

considerando che la Repubblica di Moldova ha superato i notevoli blocchi logistici alla sua frontiera con l'Ucraina inviando ulteriore personale specializzato della guardia di frontiera;

1.

esprime solidarietà al popolo della Repubblica di Moldova in questi tempi difficili e ribadisce il suo fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale della Repubblica di Moldova; condanna fermamente i ripetuti tentativi della Russia di destabilizzare la Repubblica di Moldova, il suo governo e la sua società, tra cui figurano l'uso di mezzi ibridi, la strumentalizzazione delle forniture energetiche a fini bellici, le ripetute violazioni dello spazio aereo del paese, le campagne di disinformazione, l'inscenamento di proteste nonché la minaccia dell'uso della forza; invita le autorità russe a rispettare l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale della Repubblica di Moldova, a porre fine alle provocazioni e ai tentativi di destabilizzare il paese, a ritirare le proprie forze militari dalla regione transdnestriana della Repubblica di Moldova, a garantire l'evacuazione sicura o la completa distruzione di tutte le munizioni e il materiale presenti nel deposito di Cobasna sotto il controllo internazionale, nonché a sostenere una risoluzione pacifica e sostenibile del conflitto in Transnistria, in linea con i principi del diritto internazionale ed entro i confini della Repubblica di Moldova riconosciuti a livello internazionale;

2.

invita l'UE e i suoi Stati membri a monitorare attentamente la situazione nel paese e a prendere provvedimenti per contrastare l'uso di mezzi ibridi da parte della Federazione russa; chiede che l'UE intensifichi il suo sostegno alla Repubblica di Moldova, anche fornendo maggiori risorse tecniche, assistenza finanziaria e competenze nella lotta alla disinformazione, agli attacchi informatici e ad altri attacchi ibridi; invita la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) a migliorare la comunicazione strategica sull'UE nella Repubblica di Moldova; chiede che la Commissione e gli Stati membri continuino a sostenere l'indipendenza dei media nella Repubblica di Moldova, nonché gli sforzi tesi a migliorare l'alfabetizzazione mediatica e le competenze di analisi critica a livello di società, al fine di migliorare la capacità della popolazione di individuare la disinformazione;

3.

valuta positivamente la leadership e il coraggio politico della presidente Maia Sandu, nonché la determinazione e la responsabilità con cui le autorità moldove sono riuscite a portare alla luce e contrastare i tentativi di destabilizzare il governo orchestrati dalla Russia; invita il Consiglio, la Commissione e il SEAE a valutare in modo approfondito le misure di sostegno esistenti, tenendo conto dei maggiori rischi per la sicurezza della Repubblica di Moldova e della necessità di rafforzare la resilienza delle istituzioni statali, delle forze armate e della società del paese di fronte a tentativi esterni di destabilizzazione e provocazione; accoglie con favore la proposta della Presidenza svedese di istituire una missione civile in Moldova nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune (missione di partenariato dell'UE in Moldova — EUPM Moldova), al fine di fornire sostegno nella lotta contro la disinformazione e le minacce informatiche e ibride; invita gli Stati membri a istituire e avviare rapidamente un'ambiziosa missione civile consultiva dell'UE nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune e, pertanto, a dare priorità all'avvio della missione in occasione del Consiglio «Affari esteri» del 22 maggio 2023, nonché a garantire adeguate risorse umane e finanziarie a tale missione;

4.

invita la Commissione e il SEAE a rafforzare ulteriormente la cooperazione con la Repubblica di Moldova per potenziare la resilienza del paese alle minacce ibride, anche sviluppando una strategia congiunta tesa a salvaguardare l'integrità e la sicurezza delle elezioni locali del 2023, delle elezioni presidenziali del 2024 e delle elezioni parlamentari del 2025, al fine di sostenere il lavoro dei giornalisti e delle organizzazioni della società civile impegnati a contrastare la disinformazione; invita la Commissione e le autorità moldove a rafforzare le loro attività di comunicazione strategica destinate alla popolazione moldova, compresa la popolazione della regione transdnestriana della Repubblica di Moldova; chiede inoltre che le piattaforme dei social media elaborino, adeguino e attuino specifiche misure di moderazione dei contenuti online che siano attente al contesto della disinformazione nella Repubblica di Moldova;

5.

si compiace che le autorità moldove abbiano chiaramente condannato la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e accoglie con favore l'impegno del governo ad allinearsi alle misure restrittive dell'UE nei confronti della Russia; invita la Commissione ad assistere la Moldova nell'attuazione di tali sanzioni e a fornire sostegno per attenuare eventuali conseguenze negative; elogia la continua solidarietà della Moldova nei confronti delle persone in fuga dall'Ucraina a causa della guerra di aggressione della Russia, nonché la recente decisione di concedere loro protezione temporanea in linea con la pertinente legislazione dell'UE; invita la Commissione a continuare a fornire sostegno umanitario tramite il meccanismo di protezione civile dell'UE, sostegno alla gestione delle frontiere tramite l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) e l'EUBAM, che è stata trasferita, nonché sostegno al trasferimento di persone verso gli Stati membri dell'UE nel contesto della piattaforma di solidarietà; ribadisce il suo invito alla Commissione e alle autorità moldove a tenere conto delle esigenze specifiche dei minori rifugiati provenienti dall'Ucraina che attualmente soggiornano in Moldova, a istituire programmi di sostegno per le donne rifugiate, in particolare quelle che necessitano di un sostegno specializzato per le vittime della violenza di genere, nonché a garantire l'accesso ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva;

6.

sottolinea il ruolo della Repubblica di Moldova quale garante della sicurezza regionale, in particolare dall'inizio dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia; accoglie con favore il maggiore sostegno fornito alla Repubblica di Moldova nel 2022 a titolo dello strumento europeo per la pace per contribuire a modernizzare le forze armate moldove; invita gli Stati membri ad aumentare i contributi che la Repubblica di Moldova riceve dallo strumento europeo per la pace attraverso stanziamenti annuali a più lungo termine e prevedibili che, tra l'altro, consentirebbero alla Moldova di migliorare la sua sorveglianza aerea e la sua difesa aerea, rafforzando così anche la sicurezza dell'UE alle sue frontiere;

7.

appoggia il proseguimento dei lavori nell'ambito del dialogo politico e di sicurezza ad alto livello tra l'UE e la Repubblica di Moldova per rafforzare la cooperazione in materia di politica estera e sicurezza, sollevare importanti questioni che destano preoccupazione per la sicurezza e la stabilità regionale e discutere le possibilità di uno stretto coordinamento e un'assistenza efficace come pure misure di sostegno; esprime soddisfazione per la partecipazione della Repubblica di Moldova alla missione di formazione dell'UE in Mali e per la sua intenzione di contribuire alla missione di formazione dell'UE in Somalia e all'EUFOR ALTHEA in Bosnia-Erzegovina, nonché di intensificare la cooperazione per contrastare le minacce ibride;

8.

invita l'UE e i suoi Stati membri ad ampliare l'ambito di applicazione del regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani al fine di includere tra i reati punibili gli atti di corruzione che compromettono la sicurezza, la stabilità, l'ordine costituzionale e le istituzioni democratiche di un paese; invita l'UE e i suoi Stati membri a stabilire sanzioni immediate nei confronti di coloro che tentano di destabilizzare la Repubblica di Moldova, comprometterne la sicurezza, la stabilità e l'ordine costituzionale o corrompere le sue istituzioni politiche ed economiche; chiede, in tale contesto, che l'UE applichi sanzioni personali nei confronti degli oligarchi latitanti Ilan Șor e Vladimir Plahotniuc e, se del caso, delle loro imprese e organizzazioni politiche; invita i rispettivi Stati e territori ospitanti a estradare Ilan Șor e Vladimir Plahotniuc affinché vengano processati nella Repubblica di Moldova;

9.

ribadisce il suo impegno a favore dell'adesione della Repubblica di Moldova all'Unione europea; ritiene che tale adesione rappresenterebbe un investimento geostrategico in un'Europa unita e forte; riconosce i progressi compiuti dal governo in termini di riforme e livello di allineamento all'acquis dell'UE e lo incoraggia a intensificare i lavori per la piena ed efficace attuazione dell'accordo di associazione e della zona di libero scambio globale e approfondita; incoraggia i leader dell'UE e degli Stati membri a continuare a investire nel dialogo politico con la Repubblica di Moldova e a visitare altresì il paese, anche per dimostrare l'impegno dell'Unione a favore del futuro europeo della Moldova; invita la Commissione a corredare le nove tappe individuate di criteri ei parametri di riferimento chiari, misurabili e coerenti affinché la Repubblica di Moldova possa progredire verso l'adesione all'UE;

10.

accoglie con favore i notevoli sforzi profusi dalle autorità moldove per portare avanti il programma di riforme e la loro determinazione a completare le nove tappe individuate nel parere della Commissione, malgrado le pressioni esercitate dalla Russia e le crisi innescate dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina; incoraggia la Repubblica di Moldova a portare avanti con determinazione il suo programma di riforme in materia di democrazia e Stato di diritto; incoraggia il governo a collaborare con tutte le parti interessate per realizzare una riforma della giustizia e della lotta alla corruzione che sia profonda, sostenibile e completa, in linea con le raccomandazioni dell'UE e della Commissione di Venezia; elogia le misure decisive adottate dal governo per migliorare il funzionamento del sistema giudiziario, compresi i progressi compiuti nella procedura di controllo preliminare per i nuovi membri del Consiglio superiore della magistratura (CSM) e del Consiglio superiore dei pubblici ministeri; incoraggia tutti gli attori pertinenti, in particolare l'Assemblea generale dei giudici, a garantire che le restanti posizioni in seno al CSM siano ricoperte rapidamente e conformemente alle rigorose norme stabilite per l'integrità dei suoi membri; accoglie con favore le misure adottate nel settore della lotta alla corruzione, quali l'attuazione della legislazione sui processi in contumacia e i progressi compiuti nel perseguimento di una serie di casi di corruzione di alto profilo o relativi a una frode bancaria da 1 miliardo di USD; invita le autorità moldove a proseguire e a intensificare ulteriormente gli sforzi tesi a combattere la corruzione, in particolare chiarendo i mandati delle istituzioni del paese specializzate nella lotta alla corruzione e rafforzando l'efficacia del Centro nazionale anticorruzione e dell'Autorità nazionale per l'integrità; ricorda l'importanza di stabilire una casistica credibile delle azioni penali e delle condanne per corruzione sulla base di indagini proattive ed efficienti, quale questione della massima priorità;

11.

incoraggia gli sforzi della Moldova per contrastare la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità internazionale e transnazionale; invita la Commissione a rafforzare l'assistenza alle autorità di contrasto moldove per prevenire questi tipi di reati; accoglie con favore la cooperazione rafforzata della Repubblica di Moldova con l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol), l'Agenzia dell'Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL) e Frontex, e invita la Commissione e il Consiglio a rafforzare la presenza di tali istituzioni in Moldova; apprezza la stretta cooperazione nel quadro del polo di sostegno dell'UE per la sicurezza interna e la gestione delle frontiere in Moldova e chiede il rafforzamento di tale strumento, anche designando e mantenendo punti di contatto nelle pertinenti istituzioni dell'Unione e prestando ulteriore assistenza finanziaria dell'UE per le sue attività operative; invita l'UE e i suoi Stati membri ad aumentare il loro sostegno al ministero degli Affari interni della Moldova e a migliorare la cooperazione con la Repubblica di Moldova per quanto riguarda lo scambio di informazioni classificate;

12.

accoglie con favore l'impegno della Repubblica di Moldova a intensificare gli sforzi per conformarsi al requisito della «deoligarchizzazione» indicato nel parere della Commissione; accoglie con favore il progetto di legge sulla «deoligarchizzazione», la legislazione sulla proprietà dei media e l'adozione della nuova strategia 2022-2030 sulla gestione della proprietà statale, delle imprese statali e delle entità con capitale statale; esorta tuttavia le autorità ad affrontare le raccomandazioni della Commissione di Venezia per adottare un approccio sistemico volto a rafforzare le istituzioni e la legislazione relative alla prevenzione di monopoli, alla politica di concorrenza, ai partiti politici, alle elezioni, alla fiscalità e alla lotta contro la corruzione e il riciclaggio di denaro; invita la Commissione europea a chiarire il processo di «deoligarchizzazione» descritto nelle nove tappe;

13.

ribadisce la richiesta di un'interazione innovativa, complementare e flessibile tra l'attuazione dell'accordo di associazione e il processo negoziale di adesione, che consenta la graduale integrazione della Repubblica di Moldova nel mercato unico dell'UE, sulla base di un piano d'azione prioritario e di programmi settoriali pertinenti, e garantisca l'accesso ai pertinenti fondi dell'UE, permettendo ai cittadini moldovi di beneficiare dei vantaggi dell'adesione durante l'intero processo anziché solo alla sua conclusione;

14.

sottolinea l'importanza di proseguire il processo di riforma del paese al fine di migliorare il tenore di vita della popolazione, specialmente dei gruppi più vulnerabili della popolazione e di quelli che vivono nelle regioni, e di fornire alle giovani generazioni interessanti prospettive di vivere e lavorare nel paese; ricorda altresì la necessità che la Moldova rispetti i suoi impegni volti a rafforzare la parità di genere e a combattere la violenza contro le donne, come indicato nelle nove tappe individuate nel parere della Commissione;

15.

attende con interesse il completamento, da parte della Repubblica di Moldova, delle nove tappe individuate nel parere della Commissione e nella valutazione della Commissione nel quadro del pacchetto di allargamento 2023; invita, in tale contesto, la Commissione e il Consiglio europeo ad avviare i negoziati di adesione all'UE entro la fine del 2023, una volta completate le nove tappe;

16.

invita l'UE e i suoi Stati membri a sostenere l'integrazione della Repubblica di Moldova inserendo il paese nei programmi, negli strumenti e nelle agenzie dell'Unione, quali il programma dell'UE per il mercato unico, il programma Europa digitale, il meccanismo di protezione civile dell'UE, l'Agenzia europea dell'ambiente, il meccanismo per collegare l'Europa, l'Agenzia europea per la difesa, l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC), DiscoverEU, il programma per l'occupazione e l'innovazione sociale e altri, nonché rafforzando la partecipazione della Repubblica di Moldova ai programmi cui ha già aderito, come Erasmus Mundus;

17.

chiede che l'UE e i suoi Stati membri continuino a fornire sostegno politico, economico e umanitario alla Repubblica di Moldova, anche attraverso la piattaforma di sostegno alla Moldova lanciata nel 2022, e che promuovano lo Stato di diritto, la democrazia e le riforme nel paese; invita l'UE e i suoi Stati membri a intensificare l'assistenza finanziaria e tecnica al fine di sostenere un processo di integrazione rapido ed efficace della Repubblica di Moldova nell'UE e chiede che l'assistenza finanziaria alla Repubblica di Moldova sia erogata in particolare sotto forma di sostegno diretto al bilancio; chiede che siano forniti documenti informativi politici alla Repubblica di Moldova prima e dopo le riunioni del Consiglio, in linea con la prassi attuale per i paesi dei Balcani occidentali;

18.

riconosce l'importanza del pacchetto integrale di aiuti dell'UE, che dall'ottobre 2021 ha mobilitato oltre 1,09 miliardi di EUR in prestiti e sovvenzioni per rafforzare la resilienza della Moldova; si compiace che il 5 aprile 2023 la Commissione abbia erogato una sovvenzione di 10 milioni di EUR nel quadro della seconda rata dell'attuale assistenza macrofinanziaria (AMF) a favore della Repubblica di Moldova, pari a un importo totale di 150 milioni di EUR, di cui si attende il pieno esborso senza ritardi; si attende che un pagamento di ulteriori 40 milioni di EUR di prestiti sarà effettuato all'inizio di maggio 2023; invita la Commissione a erogare rapidamente i 105 milioni di EUR di sostegno di bilancio annunciati nel novembre 2022, al fine di sostenere gli sforzi di stabilizzazione macroeconomica e finanziaria della Moldova; accoglie con favore l'ulteriore aumento di 145 milioni di EUR dell'AMF proposto dalla Commissione e conferma la sua disponibilità a sostenere tale misura; chiede la rapida adozione della proposta al fine di consentire l'erogazione dei fondi nel corso del 2023;

19.

invita la Commissione a preparare, prima della riunione del Consiglio europeo del 29 giugno 2023, il pacchetto di sostegno per la Moldova richiesto dal Consiglio europeo il 23 marzo 2023 al fine di rafforzare la resilienza, la sicurezza, l'economia e l'approvvigionamento energetico del paese e a sostenere il suo percorso di adesione verso l'UE;

20.

sottolinea l'importanza di fornire alla Repubblica di Moldova l'accesso agli strumenti finanziari preadesione dell'UE il prima possibile; invita la Commissione a presentare quanto prima una contestuale proposta di revisione del regolamento IPA III (2), compresa una proposta volta ad aumentare in misura sufficiente il bilancio complessivo dell'IPA III; insiste inoltre sull'importanza di garantire le sinergie tra i programmi dell'UE e le risorse aggiuntive fornite dalle istituzioni finanziarie dell'UE e internazionali, dagli Stati membri e da altri donatori;

21.

accoglie con favore le misure temporanee di liberalizzazione intese a sostenere l'economia della Repubblica di Moldova concedendo contingenti tariffari annuali esenti da dazi per superare la perdita dei suoi mercati di esportazione in Russia, in Bielorussia e in Ucraina; invita l'UE ad adottare misure rapide e significative verso la liberalizzazione permanente dei suoi contingenti tariffari, onde garantire la prevedibilità e aumentare l'attrattiva del paese a medio e lungo termine per gli investitori, come richiesto dal governo moldovo; rileva che, essendo l'agricoltura un settore economico fondamentale per la Repubblica di Moldova, le suddette misure dovrebbero essere accompagnate anche da un sostegno alla sostenibilità della produzione agricola moldova; invita l'UE, data la struttura della piccola economia della Repubblica di Moldova e sulla base di valutazioni di audit positive, a consentire altresì l'importazione di prodotti moldovi di origine animale e a includere gli agricoltori moldovi nel meccanismo di compensazione per i produttori colpiti dalle perturbazioni del mercato dovute alla guerra in Ucraina;

22.

condanna il continuo ricatto energetico della Russia ed esprime sostegno agli sforzi della Repubblica di Moldova volti ad aumentare la sua sicurezza energetica diversificando le fonti di approvvigionamento, riducendo i consumi, acquistando energia sul mercato europeo e sviluppando infrastrutture di interconnettività (ad esempio le linee elettriche ad alta tensione Isaccea-Vulcănești e Suceava-Bălți), nonché alla protezione da essa offerta ai suoi cittadini attraverso un piano di compensazione per i gruppi più vulnerabili nel quadro del Fondo per la vulnerabilità energetica; invita l'UE e i suoi Stati membri a continuare a sostenere la Repubblica di Moldova nel conseguimento dell'indipendenza energetica, anche potenziando la sua capacità di generazione, la connettività, la diversificazione, attraendo investimenti nelle fonti di energia rinnovabili e nell'efficienza energetica, garantendo nel contempo la sostenibilità ambientale e adoperandosi per conseguire la neutralità in termini di emissioni di carbonio, in linea con le priorità strategiche della Moldova; esorta l'UE a utilizzare i finanziamenti di emergenza per rafforzare il collegamento della Repubblica di Moldova alla rete elettrica dell'UE e ridurre la dipendenza dall'energia prodotta nella regione transdnestriana; sottolinea il carattere essenziale dei contributi dell'UE e dei partner per attenuare l'impatto della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina sui prezzi dell'energia in Moldova e chiede che sia fornita ulteriore assistenza, se necessario; incoraggia la Moldova a sfruttare appieno il meccanismo di acquisto in comune di gas attraverso la piattaforma dell'UE per l'energia per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e l'accesso all'energia a prezzi accessibili; invita le istituzioni dell'UE ad assistere la Repubblica di Moldova in tale sforzo;

23.

chiede che l'UE e le sue istituzioni sostengano gli sforzi della Repubblica di Moldova tesi a modernizzare il suo sistema di pagamento, al fine di soddisfare le condizioni per l'integrazione nell'area unica dei pagamenti in euro (SEPA), e che adottino le misure necessarie per conseguire l'abolizione delle tariffe di roaming tra la Repubblica di Moldova e l'UE, a partire dall'estensione del regime di roaming a tariffa nazionale alla Repubblica di Moldova;

24.

accoglie con favore la proroga fino al 30 giugno 2024 dell'accordo UE-Moldova sulla liberalizzazione del trasporto di merci su strada, che consentirà alla Moldova di utilizzare appieno rotte di esportazione alternative al fine di sostenere la sua economia; plaude al coinvolgimento della Moldova nei lavori della Comunità dei trasporti e incoraggia un'ulteriore cooperazione al fine di spianare la strada alla piena adesione della Moldova al trattato che istituisce la Comunità dei trasporti, nonché l'istituzione di un ufficio di rappresentanza della Comunità dei trasporti a Chisinau; invita il segretariato della Comunità dei trasporti a sostenere lo sviluppo di un piano d'azione per il recepimento dell'acquis dell'UE in materia di trasporti nella legislazione nazionale;

25.

invita l'UE a sostenere ulteriormente la ristrutturazione e il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie nella Repubblica di Moldova, nonché del porto di Giurgiulești, nell'ambito della risoluzione dei problemi di sicurezza alimentare a livello regionale e globale nonché come mezzo per sostenere le economie della Repubblica di Moldova e dell'Ucraina;

26.

accoglie con favore l'adesione della Repubblica di Moldova al programma EU4Health e invita la Commissione a offrire un sostegno supplementare alla Moldova per l'avvio e l'attuazione del programma;

27.

incoraggia l'organizzazione di riunioni parlamentari bilaterali tra i parlamenti degli Stati membri e il parlamento della Repubblica di Moldova, nonché tra la Commissione e il governo della Repubblica di Moldova, e raccomanda di valutare modalità per anticipare il momento in cui gli osservatori della Repubblica di Moldova possano assumere i loro seggi al Parlamento europeo, ad esempio correlandolo alla chiusura dei negoziati su poli tematici specifici; esprime la propria determinazione a contribuire a sostenere e a rafforzare la democrazia parlamentare nella Repubblica di Moldova, in particolare attraverso il prossimo dialogo Jean Monnet, ove il contesto nazionale lo consenta;

28.

ricorda che il consolidamento delle capacità amministrative della Repubblica di Moldova è un requisito fondamentale indicato nel parere della Commissione del 17 giugno 2022; prende atto dell'incidenza della guerra della Russia contro l'Ucraina sulle limitate capacità di bilancio e amministrative della Repubblica di Moldova; invita le autorità moldove, a tal proposito, a proseguire i loro sforzi per migliorare la qualità e le competenze del personale della pubblica amministrazione impegnato nell'adesione all'UE; incoraggia la Commissione a procedere al distaccamento di funzionari dell'Unione presso i ministeri moldovi; invita la Commissione, viste le sfide che incombono sulla Repubblica di Moldova e il suo status di paese candidato all'adesione all'UE, a rafforzare ulteriormente le sue capacità in termini di personale che si occupa e sostiene il processo di adesione della Repubblica di Moldova, sia a Bruxelles che a Chișinău, e a creare un'unità dedicata alla Repubblica di Moldova all'interno della direzione generale della Politica di vicinato e dei negoziati di allargamento (DG NEAR) della Commissione;

29.

sottolinea che la cooperazione con la società civile e la sua partecipazione ai processi decisionali saranno alla base di un'efficace attuazione delle riforme necessarie per avvicinare la Repubblica di Moldova all'UE; invita le istituzioni dell'UE e gli Stati membri a rafforzare il loro sostegno alla società civile del paese;

30.

incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio d'Europa, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, alle Nazioni Unite, nonché alla Presidente, al governo e al parlamento della Repubblica di Moldova e alla Federazione russa.

(1)   GU L 260 del 30.8.2014, pag. 4.

(2)  Regolamento (UE) 2021/1529 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 settembre 2021, che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA III) (GU L 330 del 20.9.2021, pag. 1).


ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2023/447/oj

ISSN 1977-0944 (electronic edition)