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ISSN 1977-0944 |
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Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
66° anno |
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Sommario |
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I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri |
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RACCOMANDAZIONI |
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Consiglio |
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2023/C 220/01 |
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V Avvisi |
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PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI |
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Commissione europea |
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2023/C 220/08 |
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PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA |
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Commissione europea |
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2023/C 220/09 |
Notifica preventiva di concentrazione (Caso M.11104 — HUTCHISON PORTS SOKHNA / GOLDEN CHANCE INVESTMENT ENTERPRISE / CMA TERMINALS / JV) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
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ALTRI ATTI |
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Commissione europea |
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2023/C 220/10 |
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2023/C 220/11 |
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Rettifiche |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE. |
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IT |
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I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri
RACCOMANDAZIONI
Consiglio
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22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/1 |
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
sul potenziamento delle azioni dell'UE per combattere la resistenza antimicrobica con un approccio «One Health»
(2023/C 220/01)
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 168, paragrafo 6,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
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(1) |
Nel luglio 2022 la Commissione, insieme agli Stati membri, ha definito la resistenza antimicrobica una delle tre principali minacce prioritarie per la salute (1). Si stima che oltre 35 000 persone muoiano ogni anno nell’UE/SEE come conseguenza diretta di un’infezione dovuta a batteri resistenti agli antibiotici (2). L’impatto sanitario della resistenza antimicrobica è paragonabile a quello dell’influenza, della tubercolosi e dell’HIV/AIDS combinati. Nel complesso, i dati più recenti (3) mostrano tendenze in significativo aumento nel numero di infezioni e di decessi ad esse attribuibili per quasi tutte le combinazioni batterio-antibioticoresistenza, in particolare nelle strutture sanitarie. Secondo le stime, circa il 70 % dei casi di infezioni da batteri resistenti agli antibiotici era costituito da infezioni correlate all’assistenza sanitaria. Inoltre, le conseguenze sulla salute della resistenza dei funghi ai fungicidi sono diventate più evidenti nel corso degli anni. |
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(2) |
La resistenza antimicrobica ha gravi conseguenze sui sistemi sanitari, sia in termini economici sia in termini di salute umana. Poiché riduce la capacità di prevenire e curare le malattie infettive, la resistenza antimicrobica mette a repentaglio, tra l’altro, la capacità di effettuare interventi chirurgici, il trattamento dei pazienti immunocompromessi, il trapianto di organi e la terapia oncologica. Ciò comporta costi elevati per i sistemi sanitari dei paesi UE/SEE (4). La resistenza antimicrobica rappresenta inoltre una minaccia per la sicurezza degli alimenti e la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, in quanto ha un impatto sulla salute degli animali e sui sistemi di produzione. |
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(3) |
La resistenza antimicrobica è una questione «One Health», ossia una questione che interessa la salute umana, la salute animale, la salute delle piante e l’ambiente, ed è una minaccia sanitaria multiforme e a carattere transfrontaliero che non può essere affrontata da un singolo settore in modo indipendente o da singoli paesi. La lotta alla resistenza antimicrobica richiede un elevato livello di collaborazione intersettoriale e tra paesi, anche su scala mondiale. |
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(4) |
La comunicazione della Commissione del 29 giugno 2017 su un «Piano d’azione europeo ’One Health’ contro la resistenza antimicrobica» (il «piano d’azione contro la resistenza antimicrobica del 2017») (5) delinea oltre 70 azioni riguardanti la salute umana, la salute animale e l’ambiente, i cui progressi sono periodicamente monitorati (6). Sono tuttavia necessarie ulteriori azioni, in particolare nei settori della salute umana e dell’ambiente, settori cui la Commissione e gli Stati membri devono quindi prestare maggiore attenzione, per esempio attraverso la presente raccomandazione. Le conclusioni del Consiglio, del 14 giugno 2019, sulle prossime tappe per fare dell’UE una regione in cui si applicano le migliori pratiche nella lotta alla resistenza antimicrobica (7) e le conclusioni del Consiglio, del 7 dicembre 2021, sul rafforzamento dell’Unione europea della salute (8) hanno contribuito agli interventi per contrastare la resistenza antimicrobica a tale riguardo. |
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(5) |
Il programma EU4Health (9) prevede significativi investimenti nella lotta alla resistenza antimicrobica, in particolare attraverso sovvenzioni dirette alle autorità degli Stati membri per l’attuazione delle misure in materia di resistenza antimicrobica, che tra l’altro sostengono gli Stati membri nell’attuazione dei piani d’azione nazionali «One Health» sulla resistenza antimicrobica, nella prevenzione e nel controllo delle infezioni sia acquisite in comunità sia correlate all’assistenza sanitaria e nelle strategie di stewardship antimicrobica. Ciò dovrebbe contribuire a sostenere il seguito da dare alla presente raccomandazione del Consiglio in tutti gli Stati membri. Il programma Orizzonte Europa (10) sosterrà le azioni di ricerca e innovazione e istituirà un partenariato per combattere la resistenza antimicrobica secondo l’approccio «One Health» (11); al contempo i finanziamenti della Banca europea per gli investimenti (12) e l’assistenza nell’ambito dello strumento di sostegno tecnico (13) potrebbero fornire un ulteriore contributo per l’attuazione della presente raccomandazione del Consiglio. |
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(6) |
I piani d’azione nazionali «One Health» sulla resistenza antimicrobica sono essenziali per una risposta coordinata alla resistenza antimicrobica in tutti i settori. Nella dichiarazione politica della riunione ad alto livello dell’Assemblea generale sulla resistenza antimicrobica del 2016 (14), gli Stati membri si sono impegnati a lavorare a livello nazionale, regionale e globale per mettere a punto, conformemente alla risoluzione 68.7 dell’Assemblea mondiale della sanità, piani d’azione multisettoriali in linea con l’approccio «One Health» e con il piano d’azione globale sulla resistenza antimicrobica (15). Le conclusioni del Consiglio del 17 giugno 2016 (16) invitavano gli Stati membri a istituire prima della metà del 2017 un piano d’azione nazionale contro la resistenza agli antimicrobici, sulla base dell’approccio «One Health» e in conformità con gli obiettivi del piano d’azione globale dell’OMS sulla resistenza antimicrobica. |
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(7) |
Nella sua relazione di sintesi del 18 ottobre 2022 (17), la Commissione ha rilevato che i piani d’azione nazionali, sebbene fossero stati approntati in tutti gli Stati membri e nella maggior parte dei casi si basassero, almeno in una certa misura, su un approccio «One Health», variavano notevolmente in termini di contenuto e livello di approfondimento. Essa ha inoltre concluso che molti Stati membri dovrebbero lavorare maggiormente seguendo un approccio «One Health», in particolare per quanto riguarda le misure relative all’ambiente, che spesso sono assenti o non sono ben sviluppate. Infine alcune componenti fondamentali, come le parti operative, di monitoraggio e di valutazione, in genere non erano adeguatamente sviluppate nei piani d’azione nazionali stessi, né erano disponibili nei documenti collegati. Le informazioni di bilancio erano inoltre per lo più assenti dai piani d’azione nazionali. Questi aspetti destano preoccupazioni circa l’attuazione sostenibile dei piani d’azione nazionali e le disposizioni in vigore negli Stati membri per garantire che i rispettivi obiettivi strategici siano raggiunti in modo efficace. Gli Stati membri dovrebbero pertanto garantire di disporre di un piano d’azione nazionale basato sull’approccio «One Health», sostenuto da strutture, monitoraggio e risorse adeguati. |
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(8) |
Una sorveglianza e un monitoraggio rigorosi, anche seguendo le tendenze, della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici a tutti i livelli non solo nell’ambito della salute umana, ma anche nei settori veterinario, fitosanitario e ambientale, sono fondamentali per valutare la diffusione della resistenza antimicrobica, sostenere l’uso prudente degli antimicrobici e orientare la prevenzione e il controllo delle infezioni. |
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(9) |
La disponibilità di antibiotici a spettro ristretto è essenziale per prevenire lo sviluppo e la diffusione della resistenza antimicrobica. Gli Stati membri potrebbero pertanto adottare speciali misure per affrontare i problemi di approvvigionamento in ambito umano e veterinario. |
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(10) |
Gli Stati membri sono tenuti a raccogliere dati pertinenti e comparabili sul volume delle vendite di medicinali veterinari antimicrobici e sull’impiego dei medicinali antimicrobici per specie animale (18). Sebbene l’applicazione e l’attuazione del regolamento (UE) 2022/2371 del Parlamento europeo e del Consiglio (19) consentano di migliorare la raccolta di dati e informazioni comparabili e compatibili sulla resistenza antimicrobica e sul consumo di antimicrobici, sono necessarie ulteriori azioni da parte degli Stati membri per colmare le lacune esistenti in materia di sorveglianza e monitoraggio e per garantire la completezza dei dati sia sulla resistenza antimicrobica sia sul consumo di antimicrobici a tutti i livelli, anche raccomandando i dati da comunicare e sviluppando sistemi integrati per la sorveglianza della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici che comprendano la salute umana, la salute animale, la salute delle piante, gli alimenti, le acque reflue e l’ambiente. |
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(11) |
Sebbene permangano lacune nelle conoscenze sullo sviluppo e sulla diffusione della resistenza antimicrobica attraverso l’esposizione degli agenti patogeni ai prodotti fitosanitari e ai biocidi, il rischio che si sviluppi tale resistenza dovrebbe essere preso in considerazione nell’ambito della valutazione della sicurezza e del processo decisionale per i prodotti fitosanitari e i biocidi. |
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(12) |
Sebbene sia stata data, in proporzione, meno attenzione alla dimensione ambientale della resistenza antimicrobica che alla resistenza antimicrobica nella salute umana o animale, sempre più prove dimostrano che l’ambiente naturale può essere un importante serbatoio e fattore trainante della resistenza antimicrobica. In linea con l’approccio «One Health», il monitoraggio ambientale della resistenza antimicrobica nelle acque sotterranee e nelle acque superficiali, comprese le acque costiere, nelle acque reflue e nei suoli agricoli è essenziale per comprendere più a fondo il ruolo svolto dai residui di antimicrobici presenti nell’ambiente nella comparsa e nella diffusione della resistenza antimicrobica, i livelli di contaminazione ambientale e i rischi per la salute umana. Il monitoraggio è inoltre essenziale per integrare i dati clinici fornendo materiale di campionamento proveniente da una popolazione ampia. |
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(13) |
I residui di medicinali sono ampiamente presenti nelle acque sotterranee e nelle acque superficiali, comprese le acque costiere, e nei suoli, e diverse pubblicazioni evidenziano che i residui di antibiotici possono contribuire alla resistenza antimicrobica. Un potenziale punto di ingresso nell’ambiente di geni di resistenza antimicrobica e organismi resistenti agli antimicrobici è costituito dagli impianti di trattamento delle acque reflue. |
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(14) |
Sebbene le proposte della Commissione dell’autunno 2022 mirino a rafforzare il monitoraggio ambientale della resistenza antimicrobica nelle acque sotterranee e nelle acque superficiali, comprese le acque costiere, nelle acque reflue e nei suoli agricoli (20) è riconosciuta la necessità di adottare un approccio integrato «One Health» in materia di resistenza antimicrobica per quanto riguarda i sistemi di sorveglianza, anche relativamente all’ambiente (21). È necessaria una sorveglianza integrata delle risultanze relative ai microrganismi resistenti ai farmaci negli esseri umani, negli animali, nelle piante, negli alimenti, nelle acque reflue e nell’ambiente al fine di individuare rapidamente e prevenire i focolai e contrastare la resistenza antimicrobica in tutti i settori. Una più stretta cooperazione tra questi ambiti può anche consentire risparmi finanziari. Tale processo comporta la condivisione di dati e informazioni tra i settori per una risposta più efficace e coordinata nella lotta alla resistenza antimicrobica. I dati forniti dai sistemi di sorveglianza in questione, agli opportuni livelli amministrativi, possono favorire la comprensione della complessa epidemiologia della resistenza antimicrobica al fine di orientare le raccomandazioni politiche e sviluppare iniziative per rispondere ai rischi di resistenza antimicrobica prima che si convertano in emergenze su vasta scala. |
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(15) |
Una prevenzione e un controllo delle infezioni rigorosi, in particolare in strutture sanitarie per acuti come gli ospedali e nelle strutture di assistenza a lungo termine, contribuiscono alla lotta contro la resistenza antimicrobica. La pandemia di COVID-19 ha accresciuto la consapevolezza in merito all’importanza della prevenzione e del controllo delle infezioni, comprese le misure igieniche, per promuovere la riduzione della trasmissione di microbi, inclusi quelli resistenti. Tuttavia, dato che le infezioni correlate all’assistenza sanitaria rappresentano oltre il 70 % dei casi di resistenza antimicrobica (22), è necessario potenziare la prevenzione e il controllo delle infezioni assicurando che rispettino standard elevati. Questo comprende anche standard elevati di sicurezza dei pazienti. Nell’adottare misure nazionali, si può tenere conto dei lavori dell’Organizzazione mondiale della sanità in materia di prevenzione e controllo delle infezioni, igiene delle mani e sicurezza dei pazienti (23) (24) (25). |
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(16) |
Sebbene sia ormai riconosciuto che l’uso inadeguato degli antimicrobici, sia negli esseri umani sia negli animali, è uno dei principali fattori alla base dell’aumento dei livelli di resistenza antimicrobica, sono regolarmente segnalate carenze in termini di garanzia di livelli elevati di stewardship antimicrobica negli Stati membri. L’uso prudente degli antimicrobici e standard elevati di prevenzione e controllo delle infezioni in ambito territoriale, nel contesto ospedaliero e nelle strutture di assistenza a lungo termine sono aspetti essenziali per ridurre la comparsa e lo sviluppo della resistenza antimicrobica. La presente raccomandazione integra la raccomandazione del Consiglio, del 15 novembre 2001, sull’uso prudente degli agenti antimicrobici nella medicina umana (26), la raccomandazione del Consiglio, del 9 giugno 2009, sulla sicurezza dei pazienti, comprese la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria (27), e le linee guida del 2017 sull’uso prudente degli antimicrobici in medicina umana (28). Essa integra inoltre la revisione della legislazione farmaceutica dell’Unione che propone di introdurre, nella direttiva riveduta recante un codice dell’Unione relativo ai medicinali per uso umano (29), misure regolamentari specifiche per favorire l’uso prudente degli antimicrobici. |
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(17) |
La resistenza antimicrobica comporta un aumento della morbilità e della mortalità negli animali. Essa mette in pericolo la salute e il benessere degli animali e, di conseguenza, la loro produttività, con un notevole impatto socioeconomico per il settore agricolo. La salute e il benessere degli animali, soprattutto di quelli allevati per la produzione di alimenti, incidono sulla sicurezza della filiera alimentare. Garantire un livello elevato di salute e benessere degli animali migliora la loro resilienza rendendoli meno vulnerabili alle malattie, il che contribuisce a ridurre l’uso degli antimicrobici. |
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(18) |
L’applicazione di fanghi di depurazione e letame come fertilizzanti sul suolo agricolo può portare allo sviluppo della resistenza antimicrobica diffondendo nell’ambiente batteri resistenti agli antimicrobici e geni di resistenza antimicrobica, con conseguente ulteriore contaminazione della filiera alimentare. Benché occorrano più dati e sia necessario perfezionare i dati esistenti, è raccomandabile adottare pratiche prudenti di gestione del letame. |
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(19) |
La definizione di obiettivi concreti e misurabili costituisce una maniera efficace per conseguire, entro un determinato periodo di tempo, gli obiettivi relativi alla prevenzione e alla riduzione della resistenza antimicrobica e per monitorare i progressi compiuti in tal senso (30). Discussioni sugli obiettivi in materia di resistenza antimicrobica si sono svolte a livello internazionale, ad esempio nel contesto della task force transatlantica sulla resistenza antimicrobica (31), degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (32) e del G7 (33). |
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(20) |
Mentre un obiettivo di riduzione del 50 %, entro il 2030, delle vendite complessive di antimicrobici nell’UE per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura è stato incluso nella strategia «Dal produttore al consumatore» (34) e nel piano d’azione per l’inquinamento zero (35) e la riduzione dell’uso degli antimicrobici negli animali da allevamento dovrebbe essere monitorata attraverso le misure di sostegno della politica agricola comune (36), nel settore della salute umana non esiste attualmente a livello di UE alcun obiettivo relativo alla resistenza antimicrobica. La Commissione, in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), ha elaborato obiettivi concreti, a livello sia di Unione che di Stati membri, che permetterebbero di ridurre l’uso non necessario degli antimicrobici. Gli obiettivi raccomandati per gli Stati membri tengono debitamente conto delle rispettive situazioni nazionali come pure delle differenze esistenti nei livelli di consumo di antimicrobici e di diffusione dei principali agenti patogeni resistenti. Essi rispecchiano l’entità degli sforzi che ciascuno Stato membro dovrà compiere per raggiungere gli obiettivi comuni dell’UE senza compromettere la salute e la sicurezza dei pazienti. Essi consentono inoltre un sostegno mirato, ove necessario, e il monitoraggio dei progressi che saranno realizzati nei prossimi anni. |
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(21) |
La definizione di obiettivi raccomandati a livello di UE in materia di consumo di antimicrobici e di resistenza antimicrobica è uno strumento utile per realizzare progressi e monitorare i passi avanti compiuti per quanto riguarda sia i fattori di base che incidono sulla resistenza antimicrobica, segnatamente il consumo di antimicrobici, sia la diffusione della resistenza antimicrobica, in particolare in relazione agli agenti patogeni che comportano l’onere più elevato e costituiscono la principale minaccia per la salute pubblica nell’UE. Gli obiettivi raccomandati si basano sui dati esistenti comunicati nell’ambito della sorveglianza dell’UE nel 2019 (37), che è stato scelto come anno di riferimento, dato che la situazione nel 2020 e nel 2021, a causa della pandemia di COVID-19 e delle misure restrittive straordinarie applicate in quel periodo, è stata considerata eccezionale e quindi non adatta a servire come base. Gli obiettivi raccomandati dovrebbero contribuire al conseguimento degli obiettivi comuni e potranno essere integrati da obiettivi nazionali riguardanti altri aspetti relativi alla resistenza antimicrobica, quali la prevenzione e il controllo delle infezioni, la stewardship antimicrobica, le pratiche di prescrizione e la formazione. |
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(22) |
Lo speciale Eurobarometro 2022 sulla resistenza antimicrobica (38) mostra che nell’UE le conoscenze in materia di antibiotici sono ancora carenti (solo la metà degli intervistati sapeva che gli antibiotici non sono efficaci contro i virus) e che esistono ancora notevoli differenze tra uno Stato membro e l’altro per quanto riguarda la consapevolezza dei cittadini dell’Unione. Inoltre quasi un cittadino dell’Unione su 10 assume antibiotici senza prescrizione medica. Questi risultati dimostrano la necessità di accrescere e migliorare la comunicazione e le attività di sensibilizzazione in materia di resistenza antimicrobica e uso prudente degli antimicrobici a tutti i livelli come mezzo per promuovere la conoscenza e un cambiamento dei comportamenti. |
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(23) |
L’istruzione, la sensibilizzazione e la formazione dei professionisti operanti nel settore della salute umana e in quelli ambientale, veterinario e agronomico in materia di resistenza antimicrobica, prevenzione e controllo delle infezioni e approccio «One Health» svolgono un ruolo importante nella lotta contro la resistenza antimicrobica, soprattutto grazie al loro ruolo come sostenitori di un uso prudente degli antimicrobici e come educatori di pazienti e agricoltori. I programmi di studio e di istruzione continua dovrebbero includere, a seconda dei casi, corsi di formazione e di competenze intersettoriali obbligatori sulla resistenza antimicrobica, sulla prevenzione e sul controllo delle infezioni, sul rischio ambientale, sulla biosicurezza e sulla stewardship antimicrobica. |
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(24) |
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), dal luglio 2017 sono stati approvati 11 nuovi antibiotici (dalla Commissione o dalla Food and Drug Administration statunitense o da entrambe). Tranne alcune eccezioni, gli antibiotici approvati di recente offrono benefici clinici limitati rispetto ai trattamenti già disponibili, in quanto l’80 % di essi appartiene a classi esistenti con meccanismi di resistenza ben consolidati e per le quali si prevede un rapido insorgere della resistenza. Sono attualmente in fase di messa a punto 43 antibiotici e combinazioni con una nuova entità terapeutica. Solo alcuni di essi soddisfano almeno uno dei criteri di innovazione dell’OMS (assenza di resistenza crociata nota, nuovo sito di legame, nuova modalità d’azione e/o classe). Nel complesso gli antibiotici in fase di sviluppo clinico e quelli approvati di recente non sono sufficienti per affrontare la sfida della comparsa e della diffusione crescenti della resistenza antimicrobica. L’incapacità di sviluppare e rendere disponibili nuovi antibiotici efficaci sta ulteriormente rafforzando l’impatto della resistenza antimicrobica e questo rende necessario predisporre e attuare con urgenza nuovi incentivi. |
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(25) |
La Commissione mira a migliorare la preparazione e la risposta alle gravi minacce transfrontaliere nel settore delle contromisure mediche, in particolare promuovendo la ricerca e lo sviluppo avanzati di contromisure mediche e delle relative tecnologie e affrontando le sfide del mercato. In tale contesto la Commissione dovrebbe far fronte al fallimento del mercato degli antimicrobici e promuovere lo sviluppo e l’accessibilità di contromisure mediche pertinenti per combattere la resistenza antimicrobica, compresi antimicrobici vecchi e nuovi, diagnostiche e vaccini contro gli agenti patogeni resistenti. |
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(26) |
Dopo il piano d’azione contro la resistenza antimicrobica del 2017 sono state avanzate diverse proposte di nuovi modelli economici per introdurre nel mercato nuovi antimicrobici, in particolare nelle conclusioni della JAMRAI (39), che il 31 marzo 2021 ha presentato una strategia per l’attuazione in Europa di incentivi multinazionali per stimolare l’innovazione in materia di antimicrobici e l’accesso agli stessi (40). |
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(27) |
La Commissione ha commissionato uno studio sull’introduzione nel mercato di contromisure mediche alla resistenza antimicrobica (41), che simula quattro tipi di meccanismi «pull», di diverso valore finanziario, volti a garantire l’accesso agli antimicrobici (garanzia sui ricavi, premi per l’ingresso sul mercato combinati con una garanzia sui ricavi, premi forfettari per l’ingresso sul mercato e pagamenti per il raggiungimento di determinati obiettivi) e presenta opzioni per la loro attuazione a livello di UE. |
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(28) |
Il programma di lavoro 2023 di EU4Health (42) prevede investimenti considerevoli nella lotta alla resistenza antimicrobica, in particolare attraverso l’azione specifica di sostegno all’innovazione e all’accesso agli antimicrobici (43). Ciò consentirà di creare una rete che sosterrà la Commissione e gli Stati membri nella preparazione e nella realizzazione di appalti relativi a contromisure mediche e capacità di riserva per la produzione di specifiche contromisure mediche alla resistenza antimicrobica o per l’accesso a queste ultime. |
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(29) |
Le azioni in materia di ricerca e innovazione sostenute dai programmi Orizzonte 2020 e Orizzonte Europa sono essenziali per l’elaborazione, la valutazione e l’attuazione di misure contro la resistenza antimicrobica. È opportuno garantire un sostegno e una collaborazione costanti, che restano fondamentali per rafforzare l’impatto della ricerca e dell’innovazione ai fini dell’individuazione, della prevenzione e del trattamento delle infezioni causate da agenti patogeni resistenti. |
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(30) |
I vaccini sono strumenti potenti ed efficaci in termini di costi per prevenire le malattie trasmissibili negli esseri umani e negli animali e possono quindi frenare la diffusione delle infezioni connesse alla resistenza antimicrobica e ridurre l’uso degli antimicrobici. È pertanto necessario promuovere il ricorso alla vaccinazione come pure lo sviluppo e la disponibilità dei vaccini e l’accesso agli stessi. |
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(31) |
Poiché la cooperazione intersettoriale degli Stati membri e il coinvolgimento dei portatori di interessi sono fondamentali per garantire la piena ed efficace attuazione delle politiche e delle azioni in materia di resistenza antimicrobica secondo l’approccio «One Health» si propone di rafforzare tale cooperazione, in particolare attraverso la rete «One Health» dell’UE sulla resistenza antimicrobica (44). |
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(32) |
L’elevato livello di cooperazione tra le agenzie dell’Unione (Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) (45), Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) (46) e Agenzia europea per i medicinali (EMA) (47)) dovrebbe essere rafforzato e ampliato per includere l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) (48) e l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) (49), al fine di garantire una risposta alla resistenza antimicrobica che sia coerente, basata su dati concreti e fondata sull’approccio «One Health». |
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(33) |
La lotta alla resistenza antimicrobica nell’ambito dell’approccio «One Health» è una priorità della strategia globale dell’UE in materia di salute (50), anche mediante l’inclusione di disposizioni concrete sulla resistenza antimicrobica nel contesto dei negoziati su un potenziale accordo internazionale dell’OMS in materia di prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie (51). While global attention to AMR is growing, fostering international cooperation, is needed to ensure a coordinated response from the global community and adequate support mainstreamed towards priorities established at global and regional levels for funding, research and policy efforts. In that respect enhanced cooperation should take place, in particular in the context of the United Nations, G7, G20 and with the quadripartite organisations (the Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) (52), the United Nations Environment Programme (UNEP) (53), the World Organization for Animal Health (WOAH) (54) and the World Health Organization (WHO) (55)). La presente raccomandazione non pregiudica la necessità di stabilire le posizioni dell’Unione conformemente alle procedure stabilite nei trattati, in particolare mediante decisioni del Consiglio a norma dell’articolo 218 TFUE. |
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(34) |
È opportuno monitorare periodicamente il seguito dato al piano d’azione contro la resistenza antimicrobica del 2017 e della presente raccomandazione per misurare i progressi compiuti verso il conseguimento dei loro obiettivi e individuare le lacune negli sforzi volti a contrastare la resistenza antimicrobica, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE RACCOMANDAZIONE:
A. Piani d’azione nazionali contro la resistenza antimicrobica
INCORAGGIA GLI STATI MEMBRI A
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1. |
Have in place by 14 giugno 2024, and regularly update and implement National Action Plans against AMR («National Action Plans»), based on the One Health approach and taking into account the objectives of the World Health Organization Global Action Plan and the 2016 Declaration of the United Nations high-level meeting of the General Assembly on AMR.
I piani d'azione nazionali contro la resistenza antimicrobica dovrebbero, tenendo conto di un approccio basato su dati concreti ed efficace sotto il profilo dei costi, in particolare:
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2. |
stanziare, con il sostegno della Commissione se del caso, risorse umane e finanziarie adeguate per attuare in modo efficace i piani d’azione nazionali; |
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3. |
valutare su base regolare, e almeno ogni tre anni, i risultati dei piani d’azione nazionali e adottare provvedimenti in relazione agli esiti di tali valutazioni e ad altri contributi pertinenti, tenendo conto nel contempo delle nuove risultanze e delle tendenze emergenti; |
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4. |
garantire che i piani d’azione nazionali e la valutazione periodica dei loro risultati siano resi pubblici entro sei mesi dal completamento della valutazione. |
B. Sorveglianza e monitoraggio della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici
INCORAGGIA GLI STATI MEMBRI A
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5. |
colmare le lacune esistenti in materia di sorveglianza e monitoraggio e garantire la completezza dei dati, compresi i dati in tempo reale e l’accesso tempestivo ai dati se del caso entro il 2030, riguardanti sia la resistenza antimicrobica sia il consumo di antimicrobici a tutti i livelli (ad es. in ambito territoriale, nel contesto ospedaliero e nelle strutture di assistenza a lungo termine) al fine di sostenere l’uso prudente degli antimicrobici nella salute umana:
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ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE DI:
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6. |
continuare a valutare, sulla base dei pareri dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), le malattie animali causate da batteri resistenti agli antimicrobici onde accertare se sia necessario elencare tali malattie nel regolamento (UE) 2016/429 (57) al fine di classificarle perché siano oggetto di misure regolamentari di sorveglianza o controllo o di altre misure di gestione. |
C. Prevenzione e controllo delle infezioni
INVITA GLI STATI MEMBRI A:
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7. |
garantire che le misure di prevenzione e controllo delle infezioni nella salute umana siano attuate e costantemente monitorate per contribuire a limitare la diffusione di agenti patogeni resistenti agli antimicrobici, in particolare:
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8. |
adottare misure per migliorare la salute e il benessere degli animali destinati alla produzione di alimenti al fine di ridurre l’insorgenza e la diffusione di malattie infettive negli allevamenti e, di conseguenza, la necessità dell’uso di antimicrobici, in particolare:
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9. |
utilizzare buone pratiche di gestione del letame basate su dati concreti e buone pratiche di gestione dei fanghi di depurazione, che tengano conto della loro applicazione in agricoltura, al fine di ridurre l’esposizione ambientale a sostanze con proprietà antimicrobiche e ai determinanti della resistenza antimicrobica. |
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE DI ADOTTARE LA MISURA SEGUENTE, IN STRETTA COOPERAZIONE CON GLI STATI MEMBRI:
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10. |
elaborare, in coordinamento con l’ECDC e tenendo conto di un approccio efficace sotto il profilo dei costi, orientamenti dell’UE in materia di prevenzione e controllo delle infezioni nella salute umana destinati in particolare agli ospedali e alle strutture di assistenza a lungo termine, entro [tre anni dall’adozione della raccomandazione del Consiglio]. Nell’elaborare tali orientamenti è opportuno tenere conto degli orientamenti internazionali e assicurare una stretta collaborazione con le associazioni di categoria europee e nazionali. |
D. Stewardship antimicrobica e uso prudente degli antimicrobici
INCORAGGIA GLI STATI MEMBRI A:
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11. |
garantire che siano adottate misure nel settore della salute umana per sostenere l’uso prudente degli agenti antimicrobici nelle strutture sanitarie, comprese le strutture per l’assistenza sanitaria di base e le strutture di assistenza a lungo termine, e nell’ambito dell’assistenza di prossimità, in particolare:
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12. |
predisporre programmi per la raccolta e lo smaltimento sicuro degli antimicrobici non utilizzati, scaduti o avanzati provenienti dall’ambito territoriale, dagli ospedali, dalle strutture di assistenza a lungo termine, dagli allevamenti, dai fornitori di medicinali veterinari, dalle strutture veterinarie e dagli impianti di fabbricazione di antimicrobici. |
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE DI ADOTTARE LA MISURA SEGUENTE, IN STRETTA COOPERAZIONE CON GLI STATI MEMBRI:
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13. |
adoperarsi per l’elaborazione di orientamenti dell’UE sul trattamento delle principali infezioni comuni degli esseri umani e sulla profilassi perioperatoria negli esseri umani, che comprendano informazioni sull’uso di test diagnostici adeguati, sulla necessità degli antibiotici, sulla scelta dell’antibiotico appropriato (se necessario), sul dosaggio, sull’intervallo di somministrazione e sulla durata del trattamento/della profilassi, tenendo conto delle migliori pratiche disponibili, della disponibilità di antibiotici e della necessità di garantirne un uso il più possibile ottimale e prudente. Nell’elaborare tali orientamenti è opportuno tenere conto del «Manuale antibiotici AWaRe» dell’OMS (63) e assicurare una stretta collaborazione con le associazioni di categoria europee e nazionali. Inoltre, riconoscendo che i modelli di resistenza degli organismi possono variare da una regione all’altra, i requisiti clinici specifici dovrebbero essere determinati dai singoli Stati membri. |
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE E INCORAGGIA GLI STATI MEMBRI AD ADOTTARE LE MISURE SEGUENTI:
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14. |
prendere in considerazione, in base alla ricerca e alle prove scientifiche, il rischio di sviluppo di una resistenza agli antimicrobici umani e veterinari derivante dall’uso di prodotti fitosanitari o di biocidi nell’ambito della valutazione della sicurezza e dell’adozione di decisioni riguardo a tali prodotti e riesaminare le decisioni, se del caso, se emergono nuove prove. Se necessario, dovrebbero essere introdotte condizioni o restrizioni d’uso appropriate per i prodotti in questione. |
E. Obiettivi raccomandati in materia di consumo di antimicrobici e di resistenza antimicrobica
INVITA GLI STATI MEMBRI A:
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15. |
adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, il consumo totale di antibiotici negli esseri umani (in dose definita giornaliera (DDD) per 1 000 abitanti al giorno) in ambito territoriale e nel contesto ospedaliero combinati, comprese le strutture di assistenza a lungo termine e il contesto dell’assistenza a domicilio, sia ridotto del 20 % nell’Unione rispetto all’anno di riferimento 2019; |
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16. |
adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, almeno il 65 % del consumo totale di antibiotici negli esseri umani corrisponda ad antibiotici del gruppo «Access» quale definito nella classificazione AWaRe dell’OMS (64); |
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17. |
adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, l’incidenza totale delle infezioni del sangue da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) (numero di infezioni per 100 000 abitanti) sia ridotta del 15 % nell’UE rispetto all’anno di riferimento 2019; |
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18. |
adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, l’incidenza totale delle infezioni del sangue da Escherichia coli resistente alle cefalosporine di terza generazione (numero di infezioni per 100 000 abitanti) sia ridotta del 10 % nell’UE rispetto all’anno di riferimento 2019; |
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19. |
adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, l’incidenza totale delle infezioni del sangue da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi (numero di infezioni per 100 000 abitanti) sia ridotta del 5 % nell’UE rispetto all’anno di riferimento 2019.
I contributi raccomandati per singolo Stato membro per conseguire tali obiettivi dell'Unione sono presentati nell'allegato della presente raccomandazione; |
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20. |
stabilire indicatori e condividere le migliori pratiche relative al loro uso, utili al conseguimento degli obiettivi raccomandati e di obiettivi riguardanti altri aspetti relativi alla resistenza antimicrobica, quali la prevenzione e il controllo delle infezioni, la stewardship antimicrobica, le pratiche di prescrizione e la formazione. |
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE E INCORAGGIA GLI STATI MEMBRI AD ADOTTARE LE MISURE SEGUENTI:
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21. |
predisporre misure adeguate per contribuire al conseguimento dell’obiettivo della strategia «Dal produttore al consumatore» e del piano d’azione per l’inquinamento zero di ridurre del 50 % le vendite complessive nell’UE di antimicrobici utilizzati negli animali d’allevamento e in acquacoltura entro il 2030. |
F. Sensibilizzazione, istruzione e formazione
INVITA GLI STATI MEMBRI A:
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22. |
garantire, in cooperazione con gli istituti di istruzione superiore e professionale e con i portatori di interessi, e con l’ausilio di conoscenze pedagogiche e comportamentali, che i programmi nazionali di studio e di istruzione continua in, tra le altre discipline, medicina, infermieristica, ostetricia, farmacia, odontoiatria, medicina veterinaria, agraria e scienze agronomiche, ambientali ed ecologia includano una formazione e competenze intersettoriali obbligatorie in materia di resistenza antimicrobica, prevenzione e controllo delle infezioni, rischi ambientali, biosicurezza e stewardship antimicrobica, compreso l’uso prudente degli antimicrobici, a seconda dei casi; |
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23. |
sensibilizzare il pubblico e i professionisti sanitari operanti nel settore della salute umana e in quello veterinario in merito all’esistenza di programmi per la raccolta e lo smaltimento sicuro degli antimicrobici non utilizzati, scaduti o avanzati e in merito all’importanza di tali programmi per la prevenzione della resistenza antimicrobica, e condividere le migliori pratiche; |
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24. |
accrescere e migliorare la comunicazione e la sensibilizzazione in materia di resistenza antimicrobica e uso prudente degli antimicrobici al fine di promuovere la conoscenza e un cambiamento dei comportamenti:
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25. |
informare circa le suddette attività di sensibilizzazione e campagne di comunicazione gli altri Stati membri, la Commissione, le pertinenti agenzie dell’Unione e altri organismi pertinenti, come pure a coordinarsi con loro in merito a tali attività e campagne, al fine di massimizzarne gli effetti. |
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE DI:
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26. |
sostenere e integrare le attività di sensibilizzazione condotte dagli Stati membri in materia di resistenza antimicrobica e di uso prudente degli antimicrobici mediante azioni di comunicazione paneuropee, tenendo conto di un approccio efficace sotto il profilo dei costi e sulla base delle esigenze degli Stati membri; |
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27. |
sostenere gli Stati membri nelle attività di formazione continua e apprendimento permanente destinate ai professionisti operanti nel settore della salute umana e in quelli veterinario e agronomico per quanto riguarda la minaccia rappresentata dalla resistenza antimicrobica e la sua prevenzione seguendo l’approccio «One Health» attraverso opportunità di formazione quali l’iniziativa «Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti» (65). |
G. Ricerca e sviluppo e incentivi per l’innovazione e l’accesso agli antimicrobici e ad altre contromisure mediche alla resistenza antimicrobica
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE E INCORAGGIA GLI STATI MEMBRI A INTRAPRENDERE LE MISURE SEGUENTI:
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28. |
sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica con incentivi «push» per l’individuazione, la prevenzione e il trattamento delle infezioni umane causate da agenti patogeni resistenti agli antimicrobici, compresa l’istituzione di un partenariato in materia di resistenza antimicrobica basato sull’approccio «One Health», per il quale siano realizzati investimenti significativi, volto a consentire il coordinamento, l’allineamento e il finanziamento della ricerca e dell’innovazione intersettoriali; |
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29. |
promuovere, in maniera coordinata con le iniziative nazionali e multinazionali, lo sviluppo di antimicrobici e di altre contromisure mediche pertinenti per combattere la resistenza antimicrobica negli esseri umani, in particolare test diagnostici e vaccini mirati contro gli agenti patogeni resistenti agli antimicrobici, e promuovere l’accesso a tali antimicrobici e contromisure mediche. |
A TAL FINE IL CONSIGLIO ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE DI:
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a. |
continuare a sostenere gli Stati membri nell’individuare gli agenti patogeni prioritari resistenti agli antimicrobici a livello di Unione e di Stati membri, nel mappare le contromisure mediche alla resistenza antimicrobica esistenti, future e mancanti e nel definire i profili dei prodotti bersaglio in linea con le iniziative nazionali; |
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b. |
sostenere la ricerca e lo sviluppo di contromisure mediche alla resistenza antimicrobica, in particolare coordinando il finanziamento della ricerca traslazionale e dello sviluppo in fase avanzata di contromisure mediche alla resistenza antimicrobica, comprese le sperimentazioni cliniche degli antimicrobici; |
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c. |
migliorare la continuità dell’approvvigionamento di antimicrobici e di altre contromisure mediche alla resistenza antimicrobica nell’UE, in particolare sostenendo e coordinando, d’intesa con gli Stati membri, le iniziative degli Stati membri in materia di fabbricazione, acquisizione e costituzione di scorte e affrontando gli ostacoli a livello di UE; |
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d. |
migliorare la previsione della domanda, valutando e affrontando le vulnerabilità della catena di approvvigionamento degli antibiotici, e attuare azioni mirate di costituzione di scorte di antibiotici, se del caso, al fine di evitare carenze; |
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30. |
contribuire all’elaborazione e alla governance di un sistema multinazionale di incentivi «pull» dell’Unione al fine di migliorare l’innovazione, lo sviluppo di nuovi antimicrobici e l’accesso agli antimicrobici esistenti e nuovi a cui gli Stati membri possono partecipare su base volontaria. Tale sistema potrebbe ad es. assumere la forma di una garanzia sui ricavi, di premi per l’ingresso sul mercato combinati con una garanzia sui ricavi, di premi forfettari per l’ingresso sul mercato o di pagamenti per il raggiungimento di determinati obiettivi e potrebbe essere finanziato a livello dell’UE, a livello nazionale o essere cofinanziato, a seconda dei casi; |
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31. |
mettere in comune risorse, intraprendere azioni di collaborazione, contribuire finanziariamente all’attuazione del sistema di incentivi «pull» e impegnarsi a partecipare alla rete (66) menzionata nel programma di lavoro 2023 di EU4Health; |
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32. |
riesaminare periodicamente il sistema e il suo impatto sullo sviluppo e sull’accessibilità degli antimicrobici; |
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33. |
incentivare lo sviluppo e l’immissione sul mercato di alternative efficaci e basate su dati concreti per quanto riguarda l’uso di antimicrobici e di vaccini per la salute animale. |
H. Cooperazione
INCORAGGIA GLI STATI MEMBRI A:
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34. |
comunicare i dati sulla resistenza antimicrobica e sul consumo di antimicrobici al sistema di sorveglianza globale della resistenza agli antimicrobici e del loro uso (GLASS) (67); |
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35. |
cogliere le opportunità offerte dalle riunioni periodiche della rete «One Health» dell’UE sulla resistenza antimicrobica e di altri comitati e gruppi di lavoro pertinenti in cui si discute della resistenza antimicrobica al fine di:
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36. |
rafforzare la cooperazione in materia di resistenza antimicrobica tra i professionisti operanti nel settore della salute umana e in quelli veterinario, ambientale e agronomico e con i portatori di interessi, al fine di migliorare l’approccio «One Health» alla resistenza antimicrobica. |
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE DI:
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37. |
intensificare la cooperazione in materia di resistenza antimicrobica tra l’EFSA, l’EMA, l’ECDC, l’AEA e l’ECHA e rafforzare l’approccio «One Health» alla resistenza antimicrobica mediante un gruppo di lavoro interagenzie sulla resistenza antimicrobica. Tale gruppo di lavoro:
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38. |
sviluppare un quadro di monitoraggio per valutare i progressi compiuti e i risultati ottenuti nell’attuazione del piano d’azione contro la resistenza antimicrobica del 2017 e della presente raccomandazione. |
I. A livello mondiale
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE E INCORAGGIA GLI STATI MEMBRI AD ADOTTARE LE MISURE SEGUENTI:
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39. |
sostenere l’elaborazione di norme da parte degli organismi internazionali di normazione e la loro applicazione da parte dei paesi terzi, in particolare:
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40. |
adoperarsi per prevenire la resistenza antimicrobica attraverso l’approccio «One Health», rafforzando le capacità in cooperazione con il quadripartito, come descritto nella linea d’azione 5 del piano d’azione congiunto «One Health» (2022-2026) elaborato dal quadripartito (73); |
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41. |
adoperarsi per l’inclusione di disposizioni concrete e pertinenti sulla resistenza antimicrobica secondo un approccio «One Health» nel contesto dei negoziati su un potenziale accordo internazionale dell’OMS in materia di prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie, in conformità della decisione (UE) 2022/451 del Consiglio (74); |
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42. |
sostenere le iniziative dell’OMS volte all’elaborazione di orientamenti sulle modalità di applicazione delle buone pratiche di fabbricazione per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e delle acque reflue nell’ambito della produzione di antimicrobici, a seguito della decisione in materia adottata il 30 novembre 2018 dal comitato esecutivo dell’OMS (75); |
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43. |
chiedere che la resistenza antimicrobica figuri tra le principali priorità politiche in sede di G7 e G20, affinché siano presi impegni ambiziosi a livello mondiale, compreso il ripartire equamente tra i paesi del G20 o del G7 l’onere finanziario derivante dagli incentivi «push» e «pull» relativi agli antimicrobici; |
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44. |
chiedere che alla conferenza ad alto livello delle Nazioni Unite sulla resistenza antimicrobica prevista per il 2024 siano presi impegni globali per combattere la resistenza antimicrobica; |
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45. |
sostenere la piattaforma di partenariato multilaterale sulla resistenza antimicrobica del quadripartito (76), e parteciparvi attivamente, al fine di contribuire a definire una visione mondiale comune e generare maggiore consenso in materia di resistenza antimicrobica; |
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46. |
fornire capacità di sviluppo e sostenere le azioni di lotta alla resistenza antimicrobica nei paesi a basso e medio reddito, in particolare:
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J. Comunicazione
ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE DI:
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47. |
riferire al Consiglio, quattro anni dopo la sua adozione, in merito al seguito dato alla presente raccomandazione. |
Fatto a Lussemburgo, il 13 giugno 2023
Per il Consiglio
Il presidente
J. PEHRSON
(1) https://health.ec.europa.eu/publications/hera-factsheet-health-union-identifying-top-3-priority-health-threats_it.
(2) https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/Health-burden-infections-antibiotic-resistant-bacteria.pdf.
(3) https://www.ecdc.europa.eu/en/news-events/eaad-2022-launch.
(4) https://www.oecd.org/health/health-systems/AMR-Tackling-the-Burden-in-the-EU-OECD-ECDC-Briefing-Note-2019.pdf.
(5) https://health.ec.europa.eu/system/files/2020-01/amr_2017_action-plan_0.pdf.
(6) https://health.ec.europa.eu/system/files/2022-04/amr_2018-2022_actionplan_progressreport_en.pdf.
(7) Conclusioni del Consiglio, del 14 giugno 2019, sulle prossime tappe per fare dell'UE una regione in cui si applicano le migliori pratiche nella lotta alla resistenza antimicrobica.
(8) Conclusioni del Consiglio, del 7 dicembre 2021, sul rafforzamento dell'Unione europea della salute.
(9) Regolamento (UE) 2021/522 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 marzo 2021, che istituisce un programma d'azione dell'Unione in materia di salute per il periodo 2021-2027 («programma UE per la salute») (EU4Health) e che abroga il regolamento (UE) n. 282/2014 (GU L 107 del 26.3.2021, pag. 1).
(10) Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce il programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa e ne stabilisce le norme di partecipazione e diffusione, e che abroga i regolamenti (UE) n. 1290/2013 e (UE) n. 1291/2013 (GU L 170 del 12.5.2021, pag. 1).
(11) https://cordis.europa.eu/programme/id/HORIZON_HORIZON-HLTH-2024-DISEASE-09-01; https://research-and-innovation.ec.europa.eu/system/files/2022-02/ec_rtd_he-partnerships-onehealth-amr.pdf.
(12) https://www.eib.org/en/index.htm.
(13) Regolamento (UE) 2021/240 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 febbraio 2021, che istituisce uno strumento di sostegno tecnico (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 1).
(14) https://digitallibrary.un.org/record/845917#record-files-collapse-header.
(15) https://www.who.int/publications/i/item/9789241509763.
(16) Conclusioni del Consiglio, del 17 giugno 2016, sulle prossime tappe dell'approccio «one health» di lotta alla resistenza agli antimicrobici.
(17) https://health.ec.europa.eu/publications/overview-report-member-states-one-health-national-action-plans-against-antimicrobial-resistance_it.
(18) In linea con le prescrizioni del regolamento (UE) 2019/6 relativo ai medicinali veterinari.
(19) Regolamento (UE) 2022/2371 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 novembre 2022, relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 1082/2013/UE (GU L 314 del 6.12.2022, pag. 26).
(20) Proposta della Commissione, del 26 ottobre 2022, di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, della direttiva 2006/118/CE sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento e della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque (COM (2022) 540 final) e proposta della Commissione, del 26 ottobre 2022, di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il trattamento delle acque reflue urbane (rifusione) (COM(2022) 541 final).
(21) Commissione europea, direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare, Study on a future-proofing analysis of the 2017 AMR action plan: final report (Studio di analisi dell'adeguatezza alle esigenze future del piano d'azione contro la resistenza antimicrobica del 2017: relazione finale), Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, 2023, https://op.europa.eu/it/publication-detail/-/publication/fd5a2103-9165-11ed-b508-01aa75ed71a1.
(22) https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/health-burden-infections-antibiotic-resistant-bacteria-2016-2020
(23) WHO: Core components for infection prevention and control programmes (https://www.who.int/teams/integrated-health-services/infection-prevention-control/core-components)
(24) WHO guidelines on Hand Hygiene in Health Care (https://www.who.int/publications/i/item/9789241597906)
(25) Global patient safety action plan 2021–2030: towards eliminating avoidable harm in health care. Geneva: World Health Organization; 2021. Licence: CC BY-NC-SA 3.0 IGO
(26) Raccomandazione del Consiglio, del 15 novembre 2001, sull'uso prudente degli agenti antimicrobici nella medicina umana (GU L 34 del 5.2.2002, pag. 13).
(27) Raccomandazione del Consiglio, del 9 giugno 2009 , sulla sicurezza dei pazienti, comprese la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all'assistenza sanitaria (GU C 151 del 3.7.2009, pag. 1).
(28) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52017XC0701(01).
(29) Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante un codice dell'Unione relativo ai medicinali per uso umano e che abroga la direttiva 2001/83/CE [e le direttive modificative] nonché la direttiva 2009/35/CE.
(30) ECDC, EFSA and EMA Joint Scientific Opinion on a list of outcome indicators as regards surveillance of antimicrobial resistance and antimicrobial consumption in humans and food-producing animals (Parere scientifico congiunto dell'ECDC, dell'EFSA e dell'EMA su un elenco di indicatori di risultato per quanto riguarda la sorveglianza della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici negli esseri umani e negli animali destinati alla produzione di alimenti).
(31) https://www.cdc.gov/drugresistance/tatfar/index.html.
(32) https://sdgs.un.org/goals.
(33) https://www.g7germany.de/resource/blob/974430/2042058/5651daa321517b089cdccfaffd1e37a1/2022-05-20-g7-health-ministers-communique-data.pdf.
(34) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Una strategia «Dal produttore al consumatore» per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente (COM(2020) 381 final).
(35) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni Un percorso verso un pianeta più sano per tutti Piano d'azione dell'UE:«Verso l'inquinamento zero per l'aria, l'acqua e il suolo» COM(2021) 400.
(36) In base all'indicatore di risultato R.43 (percentuale di unità di bestiame adulto oggetto di azioni di sostegno finalizzate a limitare l'utilizzo di antimicrobici) contenuto nel regolamento sui piani strategici della PAC (Regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga i regolamenti (UE) n. 1305/2013 e (UE) n. 1307/2013 (GU L 435 del 6.12.2021, pag. 1).
(37) Sulla base dei dati disponibili della rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica (EARS-Net).
(38) https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/2632.
(39) https://eu-jamrai.eu/.
(40) https://eu-jamrai.eu/wp-content/uploads/2021/03/EUjamrai_D9.2_Strategy-for-a-multi-country-incentive-in-Europe_INSERM-FHI.pdf.
(41) European Commission, European Health and Digital Executive Agency, Study on bringing AMR medical countermeasures to the market : final report, Publications Office of the European Union, 2023, https://data.europa.eu/doi/10.2925/442912.
(42) https://health.ec.europa.eu/publications/2023-eu4health-work-programme_it.
(43) https://health.ec.europa.eu/system/files/2022-11/wp2023_annex_en.pdf.
(44) https://health.ec.europa.eu/antimicrobial-resistance/events_en?f%5B0%5D=topic_topic%3A173.
(45) https://www.efsa.europa.eu/it.
(46) https://www.ecdc.europa.eu/en.
(47) https://www.ema.europa.eu/en.
(48) https://www.eea.europa.eu/about-us.
(49) https://echa.europa.eu/it/home.
(50) https://health.ec.europa.eu/system/files/2023-02/international_ghs-report-2022_en.pdf.
(51) https://www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/pandemic-prevention--preparedness-and-response-accord.
(52) https://www.fao.org/home/en.
(53) https://www.unep.org/.
(54) https://www.woah.org/en/home/.
(55) https://www.who.int/.
(56) Le organizzazioni quadripartite hanno istituito il gruppo tecnico «Sorveglianza integrata dell'uso e della resistenza degli antimicrobici»(who.int)
(57) Regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») (GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1).
(58) Raccomandazione 2018/C 466/01 del Consiglio, del 7 dicembre 2018, relativa al rafforzamento della cooperazione nella lotta contro le malattie prevenibili da vaccino (GU C 466 del 28.12.2018, pag. 1).
(59) Regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga i regolamenti (UE) n. 1305/2013 e (UE) n. 1307/2013 (GU L 435 del 6.12.2021, pag. 1).
(60) https://oceans-and-fisheries.ec.europa.eu/funding/emfaf_it.
(61) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato della regioni - Orientamenti strategici per un'acquacoltura dell'UE più sostenibile e competitiva per il periodo 2021 - 2030 (COM(2021) 236 final).
(62) Tecniche di ingegneria genetica con uso limitato alle specie che sono state oggetto di una valutazione del rischio con esito favorevole.
(63) https://www.who.int/publications/i/item/WHO-MHP-HPS-EML-2022.02.
(64) https://www.who.int/publications/i/item/2021-aware-classification.
(65) https://food.ec.europa.eu/horizontal-topics/official-controls-and-enforcement/legislation-official-controls/better-training-safer-food_it.
(66) CP-p-23-16 Sostegno all'innovazione e all'accesso agli antimicrobici.
(67) https://www.who.int/initiatives/glass.
(68) https://www.ippc.int/en/.
(69) Foodborne antimicrobial resistance (fao.org)
(70) https://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/sh-proxy/en/?lnk=1&url=https%253A%252F%252Fworkspace.fao.org%252Fsites%252Fcodex%252FStandards%252FCXC%2B61-2005%252FCXC_061e.pdf.
(71) https://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/sh-proxy/ar/?lnk=1&url=https%253A%252F%252Fworkspace.fao.org%252Fsites%252Fcodex%252FStandards%252FCXG%2B94-2021%252FCXG_94e.pdf.
(72) https://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/sh-proxy/en/?lnk=1&url=https%253A%252F%252Fworkspace.fao.org%252Fsites%252Fcodex%252FStandards%252FCXG%2B77-2011%252FCXG_077e.pdf
(73) One health joint plan of action (2022–2026): working together for the health of humans, animals, plants and the environment (who.int)
(74) Decisione (UE) 2022/451 del Consiglio, del 3 marzo 2022, che autorizza l'avvio di negoziati a nome dell'Unione europea per un accordo internazionale sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie, e le modifiche complementari del regolamento sanitario internazionale (2005) (GU L 92 del 21.3.2022, pag. 1).
(75) https://apps.who.int/gb/ebwha/pdf_files/EB144/B144_19-en.pdf.
(76) https://www.fao.org/antimicrobial-resistance/quadripartite/the-platform/en/.
(77) https://europa.eu/capacity4dev/tei-jp-tracker/tei/sustainable%C2%A0health-security-africa.
(78) https://mptf.undp.org/fund/amr00.
(79) https://research-and-innovation.ec.europa.eu/research-area/health/edctp_it.
(80) https://icars-global.org/
(81) https://gardp.org/
(82) https://www.reactgroup.org/
ALLEGATO
COM(2023) 191 final
Contributi degli Stati membri per conseguire gli obiettivi raccomandati dell'UE di cui al punto E della presente raccomandazione (1).
1.
Obiettivi nazionali raccomandati in relazione al consumo totale di antibiotici in ambito territoriale e nel contesto ospedaliero combinati, comprese le strutture di assistenza a lungo termine (DDD per 1 000 abitanti al giorno)|
Stato membro |
Consumo totale di antibiotici in ambito territoriale e nel contesto ospedaliero combinati, comprese le strutture di assistenza a lungo termine (DDD per 1 000 abitanti al giorno) nel 2019 (2) |
Obiettivo di riduzione raccomandato entro il 2030 |
|
NL |
9,5 |
3 % |
|
AT |
11,6 |
3 % |
|
EE |
11,8 |
3 % |
|
SE |
11,8 |
3 % |
|
DE |
12,6 (3) |
9 % |
|
SI |
13,0 |
9 % |
|
LV |
13,9 |
9 % |
|
HU |
14,4 |
9 % |
|
FI |
14,7 |
9 % |
|
DK |
15,3 |
9 % |
|
LT |
16,1 |
9 % |
|
CZ |
16,9 |
9 % |
|
HR |
18,8 |
9 % |
|
PT |
19,3 |
9 % |
|
SK |
19,3 |
9 % |
|
BG |
20,7 |
18 % |
|
MT |
20,7 |
18 % |
|
LU |
21,1 |
18 % |
|
BE |
21,4 |
18 % |
|
IT |
21,7 |
18 % |
|
IE |
22,8 |
27 % |
|
PL |
23,6 |
27 % |
|
ES |
24,9 |
27 % |
|
FR |
25,1 |
27 % |
|
RO |
25,8 |
27 % |
|
CY |
30,1 |
27 % |
|
EL |
34,1 |
27 % |
2.
Obiettivi nazionali raccomandati in relazione alla percentuale di consumo di antibiotici appartenenti del gruppo «Access» rispetto al consumo di tutti gli antibiotici («Access», «Watch», «Reserve», non classificati) elencati nella classificazione AWaRe dell’OMS (4)|
Stato membro |
Percentuale di consumo di antibiotici del gruppo «Access» rispetto al consumo di tutti gli antibiotici («Access», «Watch», «Reserve», non classificati) elencati nella classificazione AWaRe nel 2019 (5) |
Obiettivo di riduzione raccomandato entro il 2030 |
|
DK |
79,1 |
Almeno il 65 % |
|
FI |
73,2 |
|
|
FR |
72,0 |
|
|
NL |
71,2 |
|
|
SE |
71,0 |
|
|
IE |
70,3 |
|
|
LV |
68,6 |
|
|
BE |
67,9 |
|
|
LT |
67,5 |
|
|
ES |
63,0 |
|
|
HR |
62,7 |
|
|
SI |
62,1 |
|
|
PT |
61,4 |
|
|
EE |
61,3 |
Almeno il 65 % |
|
PL |
60,4 |
|
|
CZ |
60,2 |
|
|
LU |
59,5 |
|
|
AT |
58,1 |
|
|
RO |
52,8 |
|
|
HU |
50,5 |
|
|
MT |
49,9 |
|
|
IT |
48,9 |
|
|
CY |
48,9 |
|
|
EL |
46,8 |
|
|
BG |
45,1 |
|
|
SK |
42,4 |
|
|
DE |
Dati non disponibili (6) |
3.
Obiettivi nazionali raccomandati in relazione all’incidenza delle infezioni del sangue da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) (numero di infezioni per 100 000 abitanti)|
Stato membro |
Incidenza delle infezioni del sangue da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) (numero di infezioni del sangue (7) per 100 000 abitanti) nel 2019 |
Obiettivo di riduzione raccomandato entro il 2030 |
|
NL |
0,4 |
3 % |
|
DK |
0,8 |
3 % |
|
EE |
0,8 |
3 % |
|
FI |
1,1 |
3 % |
|
SE |
1,3 |
3 % |
|
BG |
1,5 |
3 % |
|
LV |
1,9 |
6 % |
|
LU |
2,1 |
6 % |
|
AT |
2,2 |
6 % |
|
LT |
2,2 |
6 % |
|
SI |
2,4 |
6 % |
|
BE |
2,6 |
6 % |
|
HR |
2,7 |
6 % |
|
IE |
3,1 |
6 % |
|
CZ |
3,1 |
6 % |
|
DE |
3,6 |
10 % |
|
MT |
3,8 |
10 % |
|
HU |
4,2 |
10 % |
|
ES |
4,2 |
10 % |
|
PL |
4,3 |
10 % |
|
EL |
4,6 |
10 % |
|
SK |
5,0 |
10 % |
|
FR |
5,6 |
18 % |
|
CY |
6,9 |
18 % |
|
PT |
11,4 |
18 % |
|
IT |
13,6 |
18 % |
|
RO |
13,7 |
18 % |
4.
Obiettivi nazionali raccomandati in relazione all’incidenza delle infezioni del sangue da Escherichia coli resistente alle cefalosporine di terza generazione (numero di infezioni per 100 000 abitanti)|
Stati membri |
Incidenza delle infezioni del sangue da Escherichia coli resistente alle cefalosporine di terza generazione (8) (numero di infezioni per 100 000 abitanti) nel 2019 |
Obiettivo di riduzione raccomandato entro il 2030 |
|
EL |
2,6 |
0 % |
|
BG |
4,3 |
0 % |
|
NL |
4,5 |
0 % |
|
LV |
5,0 |
0 % |
|
HR |
5,3 |
0 % |
|
LT |
5,6 |
0 % |
|
HU |
5,7 |
0 % |
|
CY |
6,2 |
5 % |
|
RO |
6,3 |
5 % |
|
SK |
6,4 |
5 % |
|
CZ |
6,6 |
5 % |
|
DK |
6,6 |
5 % |
|
AT |
7,1 |
10 % |
|
PL |
7,4 |
10 % |
|
SI |
7,7 |
10 % |
|
ES |
7,8 |
10 % |
|
EE |
7,9 |
10 % |
|
FI |
8,0 |
10 % |
|
IE |
8,3 |
10 % |
|
FR |
8,6 |
10 % |
|
SE |
9,6 |
10 % |
|
LU |
10,1 |
12 % |
|
PT |
10,3 |
12 % |
|
DE |
12,0 |
12 % |
|
MT |
12,4 |
12 % |
|
BE |
13,2 |
12 % |
|
IT |
23,2 |
12 % |
5.
Obiettivi nazionali raccomandati in relazione all’incidenza delle infezioni del sangue da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi (numero di infezioni per 100 000 abitanti)|
Stato membro |
Incidenza delle infezioni del sangue da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi (9) (numero di infezioni per 100 000 abitanti) nel 2019 |
Obiettivo di riduzione raccomandato entro il 2030 |
|
EE |
0,00 |
0 % |
|
LV |
0,00 |
0 % |
|
NL |
0,02 |
0 % |
|
SE |
0,03 |
0 % |
|
SI |
0,05 |
2 % |
|
FI |
0,06 |
2 % |
|
DK |
0,07 |
2 % |
|
CZ |
0,09 |
2 % |
|
HU |
0,09 |
2 % |
|
IE |
0,11 |
2 % |
|
LU |
0,16 |
2 % |
|
DE |
0,20 |
2 % |
|
AT |
0,20 |
2 % |
|
FR |
0,22 |
2 % |
|
BE |
0,27 |
2 % |
|
SK |
0,52 |
4 % |
|
LT |
0,54 |
4 % |
|
ES |
0,76 |
4 % |
|
HR |
1,20 |
4 % |
|
PL |
1,38 |
4 % |
|
MT |
2,13 |
4 % |
|
BG |
2,29 |
4 % |
|
CY |
2,61 |
5 % |
|
PT |
2,93 |
5 % |
|
RO |
7,12 |
5 % |
|
IT |
8,51 |
5 % |
|
EL |
13,05 |
5 % |
(1) Alcuni Stati membri hanno compiuto progressi in materia di resistenza antimicrobica o consumo di antimicrobici dall'anno di riferimento 2019.
(2) Dati della rete europea di sorveglianza del consumo di antimicrobici (ESAC-Net). I dati demografici provengono da Eurostat.
(3) La Germania non ha comunicato all'ESAC-Net i dati relativi al consumo nel contesto ospedaliero. Il consumo totale è stato stimato sulla base della percentuale media UE del consumo nel contesto ospedaliero come parte del consumo totale.
(4) https://www.who.int/publications/i/item/2021-aware-classification
(5) Dati della rete europea di sorveglianza del consumo di antimicrobici (ESAC-Net). I dati demografici provengono da Eurostat.
(6) La Germania non ha comunicato all'ESAC-Net i dati relativi al consumo nel contesto ospedaliero. La percentuale non può pertanto essere calcolata.
(7) Sulla base dei dati esistenti sugli isolati invasivi disponibili nella rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica (EARS-Net), in cui gli isolati invasivi provengono essenzialmente da infezioni del sangue (> 99 %), con una percentuale molto ridotta di isolati da meningiti (< 1 %). I dati demografici provengono da Eurostat.
(8) Sulla base dei dati esistenti sugli isolati invasivi disponibili nella rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica (EARS-Net), in cui gli isolati invasivi provengono essenzialmente da infezioni del sangue (> 99 %), con una percentuale molto ridotta di isolati da meningiti (< 1 %). I dati demografici provengono da Eurostat.
(9) Sulla base dei dati esistenti sugli isolati invasivi disponibili nella rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica (EARS-Net), in cui gli isolati invasivi provengono essenzialmente da infezioni del sangue (> 99 %), con una percentuale molto ridotta di isolati da meningiti (< 1 %). I dati demografici provengono da Eurostat.
IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione europea
|
22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/21 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
21 giugno 2023
(2023/C 220/02)
1 euro =
|
|
Moneta |
Tasso di cambio |
|
USD |
dollari USA |
1,0923 |
|
JPY |
yen giapponesi |
154,89 |
|
DKK |
corone danesi |
7,4479 |
|
GBP |
sterline inglesi |
0,85828 |
|
SEK |
corone svedesi |
11,7563 |
|
CHF |
franchi svizzeri |
0,9803 |
|
ISK |
corone islandesi |
148,30 |
|
NOK |
corone norvegesi |
11,7470 |
|
BGN |
lev bulgari |
1,9558 |
|
CZK |
corone ceche |
23,763 |
|
HUF |
fiorini ungheresi |
369,90 |
|
PLN |
zloty polacchi |
4,4328 |
|
RON |
leu rumeni |
4,9625 |
|
TRY |
lire turche |
25,7343 |
|
AUD |
dollari australiani |
1,6154 |
|
CAD |
dollari canadesi |
1,4435 |
|
HKD |
dollari di Hong Kong |
8,5510 |
|
NZD |
dollari neozelandesi |
1,7697 |
|
SGD |
dollari di Singapore |
1,4678 |
|
KRW |
won sudcoreani |
1 413,88 |
|
ZAR |
rand sudafricani |
20,0783 |
|
CNY |
renminbi Yuan cinese |
7,8519 |
|
IDR |
rupia indonesiana |
16 330,80 |
|
MYR |
ringgit malese |
5,0737 |
|
PHP |
peso filippino |
60,747 |
|
RUB |
rublo russo |
|
|
THB |
baht thailandese |
38,056 |
|
BRL |
real brasiliano |
5,2273 |
|
MXN |
peso messicano |
18,7393 |
|
INR |
rupia indiana |
89,5765 |
(1) Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
|
22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/22 |
Sintesi delle decisioni della Commissione europea relative alle autorizzazioni all'immissione sul mercato per l'uso e/o all'uso di sostanze elencate nell'allegato XIV del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH)
(Pubblicata in applicazione dell'articolo 64, paragrafo 9, del regolamento (CE) n. 1907/2006 (1))
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2023/C 220/03)
Decisione di rilascio di un'autorizzazione
|
Riferimento della decisione (2) |
Data della decisione |
Nome della sostanza |
Titolare dell’autorizzazione |
Numero dell’autorizzazione |
Uso autorizzato |
Data di scadenza del periodo di revisione |
Motivi della decisione |
|
C(2023) 3793 |
15 giugno 2023 |
4-(1,1,3,3-tetrametilbutil)fenolo, etossilato (4-terz-OPnEO) N. CE: -, N. CAS: - |
LFB Biomedicaments, 3 avenue des Tropiques, ZA de Courtaboeuf, 91940, Les Ulis, Francia |
REACH/23/19/0 |
Inattivazione del virus nel processo di produzione delle immunoglobuline derivate dal plasma |
4 gennaio 2028 |
A norma dell’articolo 60, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1907/2006, i vantaggi socioeconomici prevalgono sui rischi che l’uso della sostanza comporta per la salute umana o per l’ambiente e non esistono idonee sostanze o tecnologie alternative. |
(1) GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1.
(2) La decisione è disponibile sul sito internet della Commissione europea: Authorisation (europa.eu).
|
22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/23 |
Sintesi delle decisioni della Commissione europea relative alle autorizzazioni all'immissione sul mercato per l'uso e/o all'uso di sostanze elencate nell'allegato XIV del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH)
(Pubblicata in applicazione dell'articolo 64, paragrafo 9, del regolamento (CE) n. 1907/2006 (1) )
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2023/C 220/04)
Decisione di rilascio di un'autorizzazione
|
Riferimento della decisione (2) |
Data della decisione |
Nome della sostanza |
Titolare dell’autorizzazione |
Numero dell’autorizzazione |
Uso autorizzato |
Data di scadenza del periodo di revisione |
Motivi della decisione |
|
C(2023) 3807 |
15 giugno 2023 |
4-(1,1,3,3-tetrametilbutil)fenolo, etossilato (4-terz-OPnEO) N. CE: -, N. CAS: - |
Merck Millipore Limited, 37, Tullagreen, Carrigtwohill, Cork, Irlanda |
REACH/23/20/0 |
Uso industriale come ingrediente tensioattivo per la produzione di due tipi di membrane in esteri misti di cellulosa (membrane a flusso laterale e a microfiltrazione) |
4 gennaio 2033 |
A norma dell’articolo 60, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1907/2006, i vantaggi socioeconomici prevalgono sui rischi che l’uso della sostanza comporta per la salute umana o per l’ambiente e non esistono idonee sostanze o tecnologie alternative. |
|
REACH/23/20/1 |
Uso a valle come componente di due tipi di membrane in esteri misti di cellulosa (membrane a flusso laterale e a microfiltrazione) |
(1) GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1.
(2) La decisione è disponibile sul sito internet della Commissione europea: Authorisation (europa.eu).
INFORMAZIONI RELATIVE ALLO SPAZIO ECONOMICO EUROPEO
Autorità de vigilanza EFTA
|
22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/24 |
Avviso dell'Autorità di vigilanza EFTA sui tassi di interesse per il recupero degli aiuti di Stato e sui tassi di riferimento/attualizzazione in vigore per gli Stati EFTA applicabili dal 1o aprile 2023
(Pubblicato a norma delle disposizioni sui tassi di riferimento e di attualizzazione di cui alla parte VII della guida sugli aiuti di Stato dell'Autorità e all'articolo 10 della decisione dell'Autorità n. 195/04/COL del 14 luglio 2004 (1))
(2023/C 220/05)
I tassi di base sono calcolati in conformità del disposto del capitolo sul metodo per stabilire i tassi di riferimento e di attualizzazione della guida sugli aiuti di Stato dell'Autorità, modificata con decisione dell'Autorità n. 788/08/COL del 17 dicembre 2008. Per ottenere i tassi di riferimento applicabili, ai tassi di base vanno aggiunti gli opportuni margini come definiti nella guida sugli aiuti di Stato.
I tassi di base sono stati determinati come segue:
|
|
Islanda |
Liechtenstein |
Norvegia |
|
1.4.2023 – |
6,37 |
0,00 |
3,15 |
(1) GU L 139 del 25.5.2006, pag. 37, e supplemento SEE n. 26/2006 del 25.5.2006, pag. 1.
|
22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/25 |
Aiuti di Stato — Decisione di non sollevare obiezioni
(2023/C 220/06)
L'Autorità di vigilanza EFTA non solleva obiezioni riguardo alla seguente misura di aiuto di Stato:
|
Data di adozione della decisione |
8 marzo 2023 |
|||
|
Numero dell’aiuto |
90026 |
|||
|
Numero della decisione |
43/23/COL |
|||
|
Stato EFTA |
Norvegia |
|||
|
|
|
|||
|
Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Modifica del regime norvegese di compensazione del CO2 - prezzo minimo |
|||
|
Base giuridica |
Modifica dell'articolo 6 del regolamento in materia di compensazione del CO2 per il settore manifatturiero in Norvegia per il periodo 2021-2030 che sarà adottata dal ministero del Clima e dell'ambiente. Il bilancio nazionale norvegese, adottato annualmente del Parlamento (Stortinget) |
|||
|
Tipo di misura |
Regime |
|||
|
Obiettivo |
Tutela dell’ambiente |
|||
|
Forma dell’aiuto |
Sovvenzione diretta |
|||
|
Bilancio |
2022: 4,7 miliardi di NOK (stima) Totale: 81 miliardi di NOK (stima) |
|||
|
Intensità |
Fino al 75 % |
|||
|
Durata |
1 gennaio 2021 — 31 dicembre 2030 |
|||
|
Settori economici |
Settori e sottosettori di cui all’allegato I degli Orientamenti dell’Autorità di vigilanza EFTA relativi a determinati aiuti di Stato nell’ambito del sistema per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra dopo il 2021 |
|||
|
Nome e indirizzo dell’autorità che concede l’aiuto |
|
|||
|
Altre informazioni |
|
Il testo della decisione facente fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito dell'Autorità di vigilanza EFTA: http://www.eftasurv.int/state-aid/state-aid-register/decisions/
|
22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/26 |
Avviso della Norvegia in merito alla Direttiva 94/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi
Avviso dell'invito a presentare domande di autorizzazione alla coltivazione di petrolio sulla piattaforma continentale norvegese – Aggiudicazioni 2023 nelle aree prestabilite
(2023/C 220/07)
Il ministero norvegese del Petrolio e dell'energia bandisce un invito a presentare domande di autorizzazione alla coltivazione di petrolio, a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 94/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 1994, relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi (1).
Le autorizzazioni alla coltivazione saranno concesse esclusivamente a società per azioni registrate in Norvegia o in un altro Stato parte contraente dell'accordo sullo Spazio economico europeo (accordo SEE) o a persone fisiche domiciliate in uno Stato parte contraente dell'accordo SEE.
Le società che non sono licenziatarie sulla piattaforma continentale norvegese possono ottenere autorizzazioni alla coltivazione se sono state preselezionate come licenziatarie sulla suddetta piattaforma.
Le società individuali e quelle che presentano domanda come componenti di un gruppo saranno trattate dal ministero alle stesse condizioni. Ai fini della domanda di autorizzazione alla coltivazione, saranno equiparati i richiedenti che presentano domande individuali e quelli che presentano domande congiunte nell'ambito di un gruppo. Sulla base delle domande presentate da gruppi o da singoli, il ministero può stabilire la composizione dei gruppi aggiudicatari a cui verrà concessa una nuova autorizzazione alla coltivazione, anche rimuovendo da un gruppo alcuni richiedenti che ne fanno parte e aggiungendo dei richiedenti individuali, e designare l'operatore per tali gruppi.
Per aggiudicarsi una partecipazione in un'autorizzazione alla coltivazione, il licenziatario deve sottoscrivere un accordo sulle attività petrolifere, comprendente un accordo operativo comune e un accordo contabile. Se l'autorizzazione alla coltivazione è suddivisa in modo stratigrafico, i licenziatari delle due autorizzazioni suddivise in modo stratigrafico dovranno anche sottoscrivere uno specifico accordo operativo comune che disciplini i reciproci rapporti sotto questo aspetto.
Una volta firmati i suddetti accordi, i licenziatari costituiranno un'impresa comune nella quale l'entità della loro partecipazione sarà sempre identica alla partecipazione che detengono nell'autorizzazione alla coltivazione.
I documenti di autorizzazione saranno basati prevalentemente sui documenti pertinenti delle aggiudicazioni 2022 nelle aree prestabilite. L'obiettivo è quello di rendere noti ai potenziali richiedenti gli aspetti fondamentali di eventuali adeguamenti del quadro, prima della presentazione della domanda.
Criteri per il rilascio di un'autorizzazione alla coltivazione
Nell'intento di promuovere una buona gestione delle risorse e una rapida ed efficiente ricerca e coltivazione di petrolio sulla piattaforma continentale norvegese, ivi compresa la composizione dei gruppi a tal fine, la concessione di partecipazioni nelle autorizzazioni alla coltivazione e la nomina dell'operatore sono subordinate al rispetto dei seguenti criteri:
|
a) |
la conoscenza da parte del richiedente delle caratteristiche geologiche della zona geografica in questione e le modalità con cui il licenziatario intende effettuare una ricerca efficace di petrolio; |
|
b) |
la competenza tecnica del richiedente nel settore e le modalità in cui tale competenza può attivamente contribuire a ricerche efficienti rispetto ai costi e, se del caso, alla coltivazione di petrolio nella zona geografica in questione; |
|
c) |
l’esperienza del richiedente sulla piattaforma continentale norvegese o una pertinente esperienza equivalente in altre zone; |
|
d) |
la capacità finanziaria sufficiente del richiedente per condurre attività di ricerca e, se del caso, coltivare petrolio nella zona geografica in questione; |
|
e) |
se il richiedente è o è stato licenziatario di un’autorizzazione alla coltivazione, il ministero può tener conto di qualsiasi forma di inefficienza o di mancanza di responsabilità dimostrata dal richiedente in quanto licenziatario. Nell’interesse della sicurezza nazionale, il ministero può negare l’accesso e il diritto di esercitare l’attività petrolifera se il richiedente o il licenziatario è di fatto controllato da uno Stato al di fuori del SEE o da cittadini di tale Stato; |
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f) |
le autorizzazioni alla coltivazione saranno concesse, di norma, a imprese comuni nelle quali almeno un licenziatario abbia svolto come minimo un’attività di perforazione sulla piattaforma continentale norvegese come operatore o abbia un’equivalente esperienza operativa nel settore al di fuori della suddetta piattaforma; |
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g) |
le autorizzazioni alla coltivazione saranno concesse, di norma, a due o più licenziatari, dei quali almeno uno abbia l’esperienza di cui alla lettera f); |
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h) |
l’operatore designato per le autorizzazioni alla coltivazione nel Mare di Barents deve aver svolto almeno un’attività di perforazione sulla piattaforma continentale norvegese come operatore o avere un’equivalente esperienza operativa nel settore al di fuori della suddetta piattaforma; |
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i) |
per le autorizzazioni alla coltivazione in acque profonde, l’operatore designato e almeno un altro licenziatario devono aver svolto come minimo un’attività di perforazione sulla piattaforma continentale norvegese come operatori o devono avere un’equivalente esperienza operativa nel settore al di fuori della suddetta piattaforma. Per l’autorizzazione alla coltivazione un licenziatario deve aver svolto un’attività di perforazione in acque profonde come operatore; |
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j) |
per le autorizzazioni alla coltivazione che comportino perforazioni esplorative ad alta pressione e/o a temperatura elevata (HPHT), l’operatore designato e almeno un altro licenziatario devono aver svolto come minimo un’attività di perforazione sulla piattaforma continentale norvegese come operatori o devono avere un’equivalente esperienza operativa nel settore al di fuori della suddetta piattaforma. Per l’autorizzazione alla coltivazione, un licenziatario deve aver svolto un’attività di perforazione ad alta pressione e/o a temperatura elevata (HPHT) come operatore. |
Blocchi disponibili per le domande di autorizzazione
Si possono richiedere partecipazioni nelle autorizzazioni alla coltivazione per i blocchi non oggetto di autorizzazione all'interno della zona prestabilita, conformemente alle mappe pubblicate dalla Direzione norvegese per i prodotti petroliferi (NPD). È inoltre possibile presentare una domanda relativa ad una superficie abbandonata all'interno della zona prestabilita successivamente all'avviso, in linea con le mappe aggiornate delle Factmaps interattive della Direzione norvegese per i prodotti petroliferi, reperibili sulla pagina web della NPD.
Ogni autorizzazione alla coltivazione può comprendere uno o più blocchi o parti di blocchi. I richiedenti sono pregati di limitare la descrizione della domanda alle aree in cui hanno già effettuato l'indagine prospettica.
Per il testo integrale dell'avviso e le mappe dettagliate delle aree disponibili, consultare il sito della Direzione norvegese per i prodotti petroliferi www.npd.no/apa2023.
Le domande di autorizzazione alla coltivazione di petrolio vanno trasmesse per via elettronica, ad esempio attraverso L2S a:
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Ministero del Petrolio e dell'energia |
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PO Box 8148 Dep |
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N-0033 OSLO |
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NORVEGIA |
Una copia deve essere trasmessa per via elettronica, ad esempio attraverso L2S, a:
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Direzione norvegese per i prodotti petroliferi |
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PO Box 600 |
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N-4003 Stavanger |
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NORVEGIA |
Scadenza: (Entro le ore) 12.00 del 23 agosto 2023.
Le autorizzazioni alla coltivazione petrolifera nel quadro delle aggiudicazioni 2023 nelle aree prestabilite della piattaforma continentale norvegese saranno rilasciate prevedibilmente nel primo trimestre del 2024.
V Avvisi
PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Commissione europea
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22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/28 |
BANDO DI CONCORSO GENERALE
(2023/C 220/08)
L'Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) organizza il seguente concorso generale:
EPSO/AD/402/23 — AMMINISTRATORI (AD 6) nei seguenti settori:
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1. |
Microeconomia/macroeconomia |
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2. |
Economia finanziaria |
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3. |
Economia industriale |
Il bando di concorso è pubblicato in 24 lingue nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea C 220 A del 22 giugno 2023 .
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell'EPSO (1).
(1) https://epso.europa.eu/it
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Commissione europea
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22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/29 |
Notifica preventiva di concentrazione
(Caso M.11104 — HUTCHISON PORTS SOKHNA / GOLDEN CHANCE INVESTMENT ENTERPRISE / CMA TERMINALS / JV)
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2023/C 220/09)
1.
In data 15 giugno 2023, è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1).La notifica riguarda le seguenti imprese:
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— |
Hutchison Port Sokhna Limited («HPSL», Regno Unito), controllata da CK Hutchison Holdings Limited («CKHH», Isole Cayman), |
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— |
Golden Chance Investment Enterprise Limited («Golden Chance», Hong Kong), controllata da China COSCO Shipping Corporation Limited («COSCO», Hong Kong), |
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— |
CMA Terminals SAS («CMAT», Francia), controllata da CMA CGM S.A. («CMA CGM», Francia), |
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— |
un'impresa comune (joint venture, JT) di nuova costituzione oggetto dell'operazione (target) («JV», Regno Unito). |
HPSL, Golden Chance e CMAT acquisiscono, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), e dell'articolo 3, paragrafo 4, del regolamento sulle concentrazioni, il controllo comune dell'impresa comune di nuova costituzione oggetto dell'operazione.
La concentrazione è effettuata mediante acquisto di quote/azioni in una società di nuova costituzione che si configura come impresa comune.
2.
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:|
— |
HPSL è una divisione operativa di CKHH, un'impresa leader di livello mondiale che sviluppa e gestisce terminal per container e fornisce servizi logistici associati. CKHH opera in quattro settori fondamentali: porti e servizi correlati, vendita al dettaglio, infrastrutture e telecomunicazioni, |
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— |
Golden Chance è una controllata di COSCO che opera come operatore portuale. Le attività del COSCO comprendono il trasporto merci, la logistica, la costruzione e la riparazione di navi, i servizi di gestione navale, l'ingegneria marittima, le operazioni presso i terminali e i relativi servizi finanziari e informatici, |
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— |
CMAT è una controllata di CMA CGM, che offre una serie di servizi connessi al trasporto marittimo, tra cui il trasporto marittimo di linea per container e i servizi relativi ai terminal portuali. CMA CGM opera anche nell'ambito dei servizi di trasporto merci e di logistica contrattuale attraverso la sua controllata al 100 % CEVA Logistics e fornisce, attraverso la sua controllata al 100 % CMA CGM Inland Services (CCIS), una gamma limitata di servizi ausiliari di gestione della catena di approvvigionamento. Infine, anche CMA CGM ha recentemente lanciato CMA CGM Air Cargo, iniziando a fornire servizi di trasporto aereo di merci. |
3.
L’impresa comune di nuova costituzione oggetto dell’operazione costruirà, svilupperà e gestirà un terminal di container nel porto di Ain Sokhna in Egitto.
4.
A seguito di esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo.Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.
5.
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione e recare il seguente riferimento:
M.11104 — HUTCHISON PORTS SOKHNA / GOLDEN CHANCE INVESTMENT ENTERPRISE / CMA TERMINALS / JV
Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per e-mail, fax o posta ai seguenti recapiti.
E-mail: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu
Indirizzo postale:
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Commissione europea |
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Direzione generale della Concorrenza |
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Protocollo Concentrazioni |
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1049 Bruxelles/Brussel |
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BELGIQUE/BELGIË |
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («regolamento sulle concentrazioni»).
ALTRI ATTI
Commissione europea
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22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/31 |
Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione
(2023/C 220/10)
La presente comunicazione è pubblicata conformemente all'articolo 17, paragrafo 5,del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1).
COMUNICAZIONE DELL'APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA
«Abruzzo»
PDO-IT-A0880-AM04
Data della comunicazione: 23.3.2023
DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA
1. Inserimento tipologie ed unità geografiche aggiuntive
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Descrizione: inserita la tipologia Rosato. |
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Motivi: il vino Rosato è una tipologia estremamente importante e strategica in Abruzzo che si aggiunge alla versione spumante Rosato vigente. |
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Descrizione: inserite le tipologie spumante con la specificazione dei vitigni locali a bacca bianca: Cococciola, Malvasia, Montonico, Passerina, Pecorino. |
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Motivi: la possibilità di spumantizzare con la specificazione di vitigno rientra nelle dinamiche strategiche di valorizzazione della denominazione. |
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Descrizione: inserita la possibilità di produrre vini bivarietali. |
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— |
Motivi: l’inserimento dei vini bivarietali rientra nella valorizzazione della denominazione anche in ambito internazionale. |
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Descrizione: inserite quattro sottozone provinciali (Terre di Chieti, Terre Aquilane o Terre de L'Aquila, Colline Pescaresi, Colline Teramane) in cui si possono produrre i vini seguiti dalle menzioni superiore e riserva. |
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Motivi: l’inserimento nelle quattro sottozone provinciali di vini legati alla classificazione «superiore» e «riserva» permette di mantenere inalterato il livello qualitativo della denominazione Abruzzo come immagine e come strategia complessiva delle produzioni che sono state stratificate secondo una segmentazione piramidale che parte dalla regione Doc Abruzzo poi scende alla singola Sottozona provinciale, poi ancora alla singola Unità Geografica Aggiuntiva sovracomunale o comunale ed infine con la «Vigna». |
Le modifiche riguardano il disciplinare agli articoli 1,2,4,5,6,7,8, 9 ed il documento unico alle sezioni 4,5,8,9.
2. Variazione basi ampelografiche per le tipologie vigenti e indicazione basi ampelografiche per le tipologie introdotte
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Descrizione: Abruzzo bianco, aumentata all’85% la percentuale minima di Trebbiano abruzzese, nel restante 15 % di vitigni idonei è ammessa la presenza di vitigni aromatici nella misura massima del 10 %. |
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Motivi: detta modifica della composizione ampelografica consente di produrre vini con caratteri di aromaticità più spiccati in grado di soddisfare le esigenze di mercati più giovani ed innovativi. |
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Descrizione: Abruzzo rosso, aumentata all’85% la percentuale minima di Montepulciano. |
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Motivi: detta modifica della composizione ampelografica consente di produrre vini con caratteri di minore tannicità ed acidità legati ad una maggiore vinosità che consente di avere vini di pronta beva tali da soddisfare le esigenze di mercati più giovani ed innovativi. |
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Descrizione: Abruzzo rosato, previsto con un utilizzo minimo di 85 % di Montepulciano. |
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Motivi: Abruzzo rosato è una nuova tipologia di prodotto con colore rosa tenue note speziate di buona acidità e sempre fragranti. |
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Descrizione: Abruzzo passito bianco, inserito tra i vitigni principali (60 %) anche il Trebbiano abruzzese. |
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Motivi: l’inserimento del vitigno Trebbiano abruzzese è necessario al completamento dei vitigni principali per questa tipologia di prodotto. |
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Descrizione: Abruzzo passito rosso, aumentata all’85% la percentuale minima di Montepulciano. |
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Motivi: l’aumento di utilizzo della percentuale minima di Montepulciano è fondamentale per aumentare la produzione di questa tipologia di vino che ha già dato riscontri qualitativi molto importanti a livello internazionale. |
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Descrizione: Abruzzo spumante bianco, inserito tra i vitigni principali (minimo 60 %) il Trebbiano abruzzese, tra le altre uve sono stati ammessi i vitigni aromatici fino ad un massimo del 10 %. |
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Motivi: è stato completato l’elenco dei vitigni principali con il Trebbiano abruzzese per la produzione spumantistica, inoltre è stata specificata la possibilità di vinificare in bianco le uve a bacca nera fino ad un massimo del 40 % . Con queste nuove varianti produttive, la tipologia spumante bianco inizia un percorso di sviluppo quantitativo con numeri significativi per la denominazione. |
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— |
Descrizione: Abruzzo spumante rosè, specificati tra gli altri idonei, l’uso di vitigni a bacca bianca e a bacca nera. |
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— |
Motivi: si tratta di una specificazione al fine di chiarire la possibilità di utilizzo anche di vitigni a bacca bianca. |
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Descrizione: per la tipologia spumante è stata inserita la specificazione di vitigno Cococciola, Malvasia, Montonico, Passerina e Pecorino. |
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Motivi: i vitigni Cococciola, Malvasia, Montonico, Passerina e Pecorino identificano la spumantizzazione varietale locale; infatti il loro l’inserimento nella Dop Abruzzo è tra gli obiettivi principali di questa denominazione. |
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Descrizione: inserita la possibilità di produzione di vini bivarietali. |
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Motivi: la denominazione Abruzzo secondo questa proposta di modifica si pone come obiettivo di essere un’alternativa qualitativamente certificata e di innalzare il livello di valore economico nelle diverse fasce commerciali dell’offerta produttiva. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 2 e non riguardano il documento unico.
3. Zona di produzione delle uve - modifica redazionale e semplificazione dei confini
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— |
Descrizione: spostamento delle indicazioni relative all’ubicazione dei vigneti ed esclusione dei terreni non adatti alla coltivazione. |
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Motivi: le caratteristiche orografiche e agronomiche sono coerentemente spostate dall'articolo 3 all’articolo 4. |
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— |
Descrizione: la zona di produzione è stata semplificata nei confini comprendendo l’intero territorio amministrativo dei comuni già ricompresi per ogni singola provincia. Nella provincia di L’Aquila è stato aggiunto il comune di Cocullo che per un refuso non era stato riportato nel vigente disciplinare di produzione. |
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Motivi: la delimitazione amministrativa dei territori comunali è stata ampliata a tutto il territorio amministrativo del singolo comune per semplificare la tracciatura dei confini con la stesura di sistema cartografico digitale regionale. |
L’aumento delle superfici non comporta un aumento della superficie vitata.
Le modifiche riguardano il disciplinare agli articoli 3 e 4 ed il documento unico alla sezione 6.
4. Norme per la viticoltura - modifica redazionale e l’inserimento della quota altimetrica
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— |
Descrizione: inserite indicazioni relative all’ubicazione dei vigneti con l’inserimento della quota altimetrica di 1 000 m s.l.m. e le condizioni limitanti per l’esclusione dei terreni non adatti alla coltivazione. |
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— |
Motivi: le caratteristiche orografiche e agronomiche sono coerentemente inserite all’articolo 4; l’altitudine massima dei vigneti è stata innalzata fino alla quota di 1 000 metri s.l.m., in relazione sia ai cambiamenti climatici e sia per riportare e facilitare lo sviluppo di una viticoltura in «quota» visto l’enorme disponibilità di aree montane (valli, altopiani, pendii) coltivabili distribuite uniformemente in tutta la regione Abruzzo. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 4 e riguarda una variazione formale e coerente indicata nel documento unico alla sezione 9.
5. Norme per la viticoltura - ceppi ad ettaro
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— |
Descrizioni: aumento del numero minimo di ceppi ad ettaro da 2 000 a 2 400. |
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Motivi: il numero di ceppi ad ettaro è aumentato a 2 400 in linea con quanto previsto nelle altre Doc della Regione Abruzzo, per adeguarsi ai parametri previsti nei Piano di ristrutturazione e riconversione viticola (PRRV) della misura investimenti. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 4 e non riguarda il documento unico.
6. Variazioni della resa di uva per ettaro
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— |
Descrizione: aumento della resa di uva per ettaro per le uve a bacca nera da 12 a 18,5 t/ha e per le uve a bacca bianca da 14 fino a 20 t/ha; Per le sottozone provinciali è prevista una resa massima di 14 t/ha. |
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— |
Motivi: l’aumento della resa di uva per ettaro, ha come obiettivo di aumentare a livello regionale la quantità e la qualità complessiva di prodotto classificato a DOP e ridurre parimenti il vino generico, nel rispetto delle vigenti produzioni normate dai disciplinari ed in relazione alle reali produzioni di campo |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 4 ed documento unico alla sezione 5.2
7. Entrata in produzione dei nuovi impianti
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Descrizione: eliminato il riferimento relativo ai tempi di entrata in produzione dei nuovi impianti. |
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Motivi: si tratta di una variazione che recepisce quanto già previsto con il regolamento vitivinicolo della Regione Abruzzo. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 4 e non riguarda il documento unico.
8. Selezione delle uve idonee all’appassimento
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— |
Descrizione: inserita la selezione per cernita in campo delle uve atte all’appassimento per la produzione delle tipologie passito bianco e rosso; |
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Motivi: con l’inserimento della pratica della cernita in vigneto, anche nella Dop Abruzzo si sono poste le basi corrette per la produzione della dei vini passiti. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 4 e non riguarda il documento unico.
9. Titolo alcolometrico volumico naturale minimo delle uve al termine dell’appassimento
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— |
Descrizione: per la tipologia Abruzzo passito, il titolo alcolometrico volumico naturale minimo delle uve al termine dell’appassimento, è stato previsto da un valore minimo non inferiore a 14 % vol. |
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Motivi: tale modifica è stata introdotta al fine di poter diversificare i vini di questa tipologia per rispondere alle esigenze tecnico commerciali di mercato. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 5 e non riguarda il documento unico.
10. Designazione metodo Charmat per gli spumanti
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Descrizione: inserito in alternativa a metodo Charmat il termine «metodo italiano». |
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Motivi: con «metodo italiano» si intende la classificazione degli spumanti ottenuti con rifermentazione in autoclave. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 6 ed non riguarda il documento unico.
11. Variazione della resa di uva in vino
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Descrizione: per la sola tipologia spumante è aumentata da 70 a 75 % la resa uva/vino . |
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Motivi: l’aumento di resa uva/vino a 75 % è coerente con quanto realmente si ottiene dalla pressatura delle varietà di uve autoctone a bacca bianca ed in linea con quanto già autorizzato come resa di spumantizzazione per varietà di uve simili per caratteristiche ampelografiche. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 5 ed non riguarda il documento unico.
12. Elaborazione tipologia spumante metodo classico
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— |
Descrizione: per le produzioni spumante «metodo classico» sono stati adeguati tempi minimi di affinamento in bottiglia da 36 a 18 mesi di cui 15 sui lieviti a partire dalla data di tiraggio (condizionamento in bottiglia per la rifermentazione), per il millesimato.; |
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Motivi: per le produzioni ottenute con il metodo classico sono stati ridotti i tempi di rifermentazione e permanenza sui lieviti, rendendoli più coerenti con la qualità e le condizioni tecniche della zona. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 5 ed non riguarda il documento unico.
13. Immissione al consumo
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Descrizione: per le tipologie bianco, rosato e con le specificazioni di vitigno l’ immissione al consumo è stata anticipata al 1°novembre. |
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Motivi: l'immissione al consumo al 1° novembre favorisce la commercializzazione in funzione della crescente domanda del mercato ed i tempi legati alla logistica. Anche dal punto di vista qualitativo ciò consentirà di essere pronti per il mercato con vini molto freschi e fruttati. |
tutte le tipologie anche con specificazione di vitigno seguite dalle menzioni superiore e riserva sono state previste solo nelle singole sottozone.
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 5 ed non riguarda il documento unico.
14. Uso delle menzioni superiore e riserva
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Descrizione: Le menzioni superiore e riserva per tutte le tipologie anche con specificazione di vitigno, sono previste soltanto per i vini prodotti nelle singole sottozone. |
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Motivi: la classificazione piramidale delle produzioni prevede infatti menzioni qualitative e più restrittive quali superiore, riserva e vigna. Per tali vini l'immissione sul mercato è prevista con la stagione primaverile successiva alla raccolta delle uve. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 5 ed non riguarda il documento unico.
15. Parametri chimico fisici
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— |
Descrizione: per tutte le tipologie bianco, rosso, rosato, e con la specificazione di vitigno è stato previsto un range di sapore da secco ad abboccato; |
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— |
Motivi: la modifica del range di sapore da secco a «da secco ad abboccato» rientra nella necessità enologica di definire linee di prodotto per singolo paese e target. |
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Descrizione: per tutte le tipologie con la specificazione di vitigno è stato prevista una diminuzione di mezzo punto dell’acidità minima da 5,5 a 5 g/l; |
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Motivi: la diminuzione a 5 g/l del livello minimo di acidità dei vini è confacente agli attuali gradienti di maturazione delle uve alla raccolta. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 6 e riguarda il documento unico alla sezione 4.
16. Nuova tipologia rosato
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— |
Descrizione: per la tipologia rosato, sono inseriti i parametri chimico fisici ed organolettici; |
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Motivi: i descrittori sensoriali e chimico-fisici sono stati elaborati facendo riferimento a produzioni idonee alla denominazione e già presenti sul mercato. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 6 e riguarda il documento unico alla sezione 4.
17. Tipologia passito bianco e rosso - variazioni al sapore
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Descrizione: per la tipologia passito bianco e rosso previsto un range di sapore da secco a dolce con un grado minimo di 14 % vol. di cui 12%vol. svolto; |
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— |
Motivi: in linea con quanto detto per l’appassimento parziale delle uve, anche la produzione di vini passiti è in aumento in particolare un mercato molto importante è quello riferito ai vini della tipologia «rosso passito secco» come possono essere quelli ottenuti con le uve Montepulciano. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 6 e riguarda il documento unico alla sezione 4.
18. Tipologie spumante - adeguamento formale
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Descrizione: per tutte le tipologie spumante previsti i range di sapore da brut nature a demisec per il metodo charmat e da brut nature a extra dry per il metodo classico. |
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Motivi: i range di sapore sono stati indicati adeguandoli alla classificazione usata per la descrizione degli spumanti. |
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— |
Descrizione: inserite le caratteristiche al consumo per ognuna delle tipologie spumante con la specificazione di vitigno quali Cococciola, Montonico, Passerina e Pecorino. |
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— |
Motivi: per la tipologie spumante bianco e rosè già vigenti e quelle con la specificazione di vitigno Cococciola, Montonico, Passerina e Pecorino di nuova introduzione sono stati previsti i singoli descrittori chimico fisici ed organolettici per l’immissione al consumo. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 6 e riguarda il documento unico alla sezione 4.
19. Confezionamento
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— |
Descrizione: per il confezionamento è inserita la possibilità di utilizzo di tutti i recipienti previsti dalla normativa vigente. |
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— |
Motivi: detta modifica è coerente con le esigenze commerciali della denominazione. |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 8 e non riguardano il documento unico.
20. Descrizione del legame - adeguamenti
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Descrizione: aggiornato l’articolato secondo quanto previsto dalla proposta di modifica; |
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— |
Motivi: si tratta di un adeguamento formale in coerenza con talune variazioni inserite nel disciplinare (quali parametri di altitudine, di produzione di uva per ettaro, di tempi per l’immissione al consumo e di caratteristiche al consumo). |
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 9 ed il documento unico alla sezione 8.
DOCUMENTO UNICO
1. Nome del prodotto
Abruzzo
2. Tipo di indicazione geografica
DOP - Denominazione di origine protetta
3. Categorie di prodotti vitivinicoli
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1. |
Vino |
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4. |
Vino spumante |
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5. |
Vino spumante di qualità |
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15. |
Vino ottenuto da uve appassite |
4. Descrizione dei vini
1. Abruzzo bianco
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: giallo paglierino più o meno intenso;
Odore: fruttato, caratteristico, delicato, gradevole;
Sapore: da secco ad abboccato, fresco, armonico;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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2. Abruzzo rosso
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: rosso rubino anche intenso possibili sfumature violacee, tendente al granato con l’invecchiamento;
Odore: profumi di frutti rossi, spezie, intenso, etereo;
Sapore: da secco ad abboccato, armonico, giustamente tannico, talora speziato e con sentore di confettura se sottoposto a parziale appasimento delle uve;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12.00 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 22 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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3. Abruzzo passito bianco
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: dal giallo paglierino intenso all’ambrato;
Odore: intenso, etereo, caratteristico;
Sapore: da secco a dolce, corposo, armonico, vellutato;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14,00 % vol per la categoria vino (di cui almeno 12,00 % vol svolto) e 16,00 % vol per la categoria vino da uve appassite (di cui almeno 12,00 % vol svolto);
Estratto non riduttore minimo: 26 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
12 |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
4. Abruzzo passito rosso
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento;
Odore: intenso, etereo e caratteristico;
Sapore: da secco a dolce, pieno, armonico, vellutato;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14,00 % vol per la categoria vino (di cui almeno 12,00 % vol svolto) e 16,00 % vol per la categoria vino da uve appassite (di cui almeno 12,00 % vol svolto);
Estratto non riduttore minimo: 32 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
12,5 |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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5. Abruzzo spumante bianco metodo italiano o charmat
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Spuma: fine e persistente;
Colore: giallo paglierino più o meno carico, anche con riflessi ramati;
Odore: fine, ampio e composito;
Sapore: fresco, gradevole e armonico, da brut nature a demi-sec;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 16 g/l;
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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6. Abruzzo spumante rosè metodo italiano o charmat
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Spuma: fine e persistente;
Colore: da rosa tenue a rosato e/o ramato più o meno intenso;
Odore: fine, ampio e composito;
Sapore: fresco, gradevole e armonico, da brut nature a demi-sec;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 16 g/l;
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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7. Abruzzo Cococciola
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
Odore: gradevole, floreale, fruttato;
Sapore: secco, armonico, persistente;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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8. Abruzzo Malvasia
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
Odore: intenso, gradevole, caratteristico;
Sapore: secco, armonico, persistente;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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9. Abruzzo Montonico
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi verdognoli;
Odore: intenso, gradevole, caratteristico;
Sapore: secco, armonico, persistente, gradevolmente acidulo;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 16 g/l .
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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10. Abruzzo Passerina
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi ambrati;
Odore: gradevole, fresco, floreale, fruttato;
Sapore: secco, armonico, persistente;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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11. Abruzzo Pecorino
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: giallo paglierino più o meno intenso con riflessi da verdognoli a dorati;
Odore: gradevole, floreale, fruttato;
Sapore: secco, armonico, persistente, caratteristico;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;
Estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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12. Abruzzo rosato
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
colore: da rosa tenue a rosato più o meno intenso;
odore: delicato, di frutti rossi, floreale e spezie;
sapore: da secco ad abboccato, armonico anche di corpo;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50 % vol;
estratto non riduttore minimo: 17 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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13. Abruzzo spumante bianco metodo classico:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- spuma: fine e persistente
- colore: giallo paglierino più o meno carico anche con riflessi ramati;
- odore: fine, ampio e composito;
- sapore: fresco, gradevole e armonico da brut nature a extra-dry;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- acidità totale minima: 5,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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14. Abruzzo spumante rosè metodo classico
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- spuma: fine e persistente
- colore: da rosa tenue a rosato e/o ramato più o meno intenso;
- odore: fine, ampio e composito;
- sapore: fresco, gradevole e armonico, da brut nature a extra-dry;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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15. Abruzzo Cococciola spumante metodo italiano o charmat e metodo classico
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
spuma: fine e persistente
colore: giallo paglierino più o meno carico talvolta con riflessi dorati;
odore: fine, ampio e composito;
sapore: fresco, gradevole e armonico da brut nature a demi-sec;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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16. Abruzzo Malvasia spumante metodo italiano o charmat e metodo classico
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
spuma: fine e persistente;
colore: giallo paglierino più o meno carico talvolta con riflessi dorati;
odore: fine, ampio e composito;
sapore: fresco, gradevole e armonico da brut nature a demi-sec;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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17. Abruzzo Montonico spumante metodo italiano o charmat e metodo classico:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
spuma: fine e persistente
colore: giallo paglierino più o meno carico, talvolta con riflessi verdognoli;
odore: fine, ampio e composito;
sapore: fresco, gradevole e armonico da brut nature a demi-sec;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
estratto non riduttore minimo: 15 g/l;
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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18. Abruzzo Passerina spumante metodo italiano o charmat e metodo classico:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
spuma: fine e persistente
colore: giallo paglierino più o meno carico, anche con riflessi ambrati;
odore: fine, ampio e composito;
sapore: fresco, gradevole e armonico da brut nature a demi-sec;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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19. Abruzzo Pecorino spumante metodo italiano o charmat e metodo classico:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
spuma: fine e persistente
colore: giallo paglierino più o meno intenso con riflessi da verdognoli a dorati;
odore: fine, ampio e composito;
sapore: fresco, gradevole e armonico da brut nature a demi-sec;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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20. Abruzzo con la specificazione di due dei seguenti vitigni Cococciola, Malvasia, Montonico, Passerina , Pecorino
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Per le caratteristiche al consumo delle tipologie derivate da due varietà, si fa riferimento ai parametri descritti per le tipologie monovarietali e, in particolare, alla varietà presente in maggiore quantità.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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21. Abruzzo” «Terre di Chieti» bianco riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: dal giallo paglierino al dorato più o meno intenso;
- odore: intenso, persistente;
- sapore: secco equilibrato, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol.;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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22. «Abruzzo»«Terre di Chieti» rosso riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: rosso rubino anche intenso tendente al granato con l’invecchiamento;
- odore: caratteristico, persistente;
- sapore: secco, di buona struttura, armonico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 27 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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23. «Abruzzo»«Terre di Chieti» rosato superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: da rosa tenue a rosa più o meno intenso;
- odore: delicato, talvolta floreale, di frutti rossi, speziato;
- sapore: secco, armonico anche di corpo;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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24. «Abruzzo»«Terre di Chieti» Cococciola superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore:dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, caratteristico persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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25. «Abruzzo»«Terre di Chieti» Malvasia superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore: intenso, gradevole, caratteristico;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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26. «Abruzzo»«Terre di Chieti» Montonico superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi verdognoli;
- odore: intenso, caratteristico;
- sapore: secco, armonico, persistente, leggermente acidulo;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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27. «Abruzzo»«Terre di Chieti» Passerina superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi ambrati;
- odore: dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, caratteristico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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28. «Abruzzo»«Terre di Chieti» Pecorino superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino più o meno intenso con riflessi da verdognoli a dorati;
- odore: dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol.;
- estratto non riduttore minimo: 22 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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29. «Abruzzo»«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» bianco riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: dal giallo paglierino al dorato più o meno intenso;
- odore: intenso, persistente;
- sapore: secco, equilibrato, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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30. «Abruzzo»«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» rosso riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: rosso rubino anche intenso tendente al granato con l’invecchiamento;
- odore: caratteristico delicato, persistente;
- sapore: secco, di buona struttura, armonico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 27 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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31. «Abruzzo»«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» rosato superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
-colore: da rosa tenue al rosa più o meno intenso;
- odore: caratteristico, talvolta floreale di frutti rossi e spezie;
- sapore: secco, armonico anche di corpo;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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32. «Abruzzo»«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» Cococciola superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore: caratteristico, dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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33. «Abruzzo»«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» Malvasia superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore: intenso, gradevole, caratteristico;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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34. «Abruzzo»«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» Montonico superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi verdognoli;
- odore: intenso, caratteristico;
- sapore: secco, armonico, persistente, acidulo;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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35. «Abruzzo»«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» Passerina superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore: dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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36. «Abruzzo»«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» Pecorino superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
colore: giallo paglierino più o meno intenso con riflessi da verdognoli a dorati;
- odore: caratteristico dal fruttato al floreale;
- sapore: secco, armonico, persistente, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 22 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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37. «Abruzzo»«Colline Pescaresi» bianco riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
colore: dal giallo paglierino al dorato più o meno intenso;
- odore: intenso, persistente;
- sapore: secco equilibrato, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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38. «Abruzzo»«Colline Pescaresi» rosso riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: rosso rubino anche intenso tendente al granato con l’invecchiamento;
- odore: caratteristico delicato, persistente;
- sapore: secco, di buona struttura, armonico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 27 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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39. «Abruzzo»«Colline Pescaresi» rosato superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
colore: da rosa tenue a rosa più o meno intenso;
odore: delicato, di frutti rossi, floreale e spezie;
sapore: secco, armonico anche di corpo;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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40. «Abruzzo»«Colline Pescaresi» Cococciola superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore: dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
|
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Acidità totale minima |
5,0 |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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41. «Abruzzo»«Colline Pescaresi» Malvasia superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore: intenso, gradevole, caratteristico;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
|
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
|
|
Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
42. «Abruzzo»«Colline Pescaresi» Montonico superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi verdognoli;
- odore: intenso, caratteristico;
- sapore: secco, armonico, persistente, gradevolmente acidulo;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
|
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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|
Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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43. «Abruzzo»«Colline Pescaresi» Passerina superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi ambrati;
- odore: dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
|
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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|
Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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44. «Abruzzo»«Colline Pescaresi» Pecorino superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino più o meno intenso con riflessi da verdognoli a dorati;
- odore: dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 22 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
|
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
|
|
Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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45. «Abruzzo»«Colline Teramane» bianco riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: dal giallo paglierino al dorato più o meno intenso;
- odore: intenso, persistente;
- sapore: secco equilibrato, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
|
|
Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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46. «Abruzzo»«Colline Teramane» rosso riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: rosso rubino anche intenso tendente al granato con l’invecchiamento;
- odore: caratteristico delicato, persistente;
- sapore: secco, di buona struttura, armonico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 27 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
|
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
|
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
47. «Abruzzo»«Colline Teramane» rosato superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: da rosa tenue a rosa più o meno intenso;
- odore: delicato, di frutti rossi talvolta speziato;
- sapore: secco, armonico anche di buona struttura;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 19 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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48. «Abruzzo»«Colline Teramane» Cococciola superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore: caratteristico, dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
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Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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|
Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
49. «Abruzzo»«Coline Teramane» Malvasia superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi dorati;
- odore: intenso, gradevole, caratteristico;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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50. «Abruzzo»«Colline Teramane» Montonico superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi verdognoli;
- odore: intenso, caratteristico;
- sapore: secco, armonico, persistente, acidulo;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
51. «Abruzzo»«Colline Teramane» Passerina superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi ambrati;
- odore: dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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52. «Abruzzo»«Colline Teramane» Pecorino superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
- colore: giallo paglierino più o meno intenso con riflessi da verdognoli a dorati;
- odore: dal floreale al fruttato;
- sapore: secco, armonico, persistente, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol;
- estratto non riduttore minimo: 22 g/l.
Gli altri parametri analitici che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell'UE
|
Caratteristiche analitiche generali |
|
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
|
|
Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
5. Pratiche di vinificazione
5.1. Pratiche enologiche specifiche
—
5.2. Rese massime:
|
1. |
Abruzzo bianco, bianco spumante anche con specificazione di vitigno Cococciola, Malvasia, Montonico, Passerina, Pecorino 20 000 chilogrammi di uve per ettaro |
|
2. |
Abruzzo rosso, rosato, spumante rosé 18 500 chilogrammi di uve per ettaro |
|
3. |
Abruzzo Cococciola, Malavasia, Montonico, Passerina, Pecorino 18 000 chilogrammi di uve per ettaro |
|
4. |
Abruzzo Passito bianco 14 000 chilogrammi di uve per ettaro |
|
5. |
Abruzzo Passito rosso 12 000 chilogrammi di uve per ettaro |
6. Zona geografica delimitata
La zona di produzione del vino a denominazione di origine controllata «Abruzzo» comprende i l’intero territorio amministrativo dei seguenti comuni:
|
1) |
in provincia di Chieti: Altino, Archi, Ari, Arielli, Atessa, Bomba, Bucchianico, Canosa Sannita, Carunchio, Casacanditella, Casalanguida, Casalincontrada, Carpineto Sinello, Casalbordino, Casoli, Castel Frentano, Celenza sul Trigno, Chieti, Civitella Messer Raimondo, Crecchio, Cupello, Dogliola, Fara Filiorum Petri, Fara San Martino, Filetto, Fossacesia, Francavilla, Fresagrandinaria, Frisa, Furci, Gessopalena, Gissi, Giuliano Teatino, Guardiagrele, Guilmi, Lama dei Peligni, Lanciano, Lentella, Liscia, Miglianico, Monteodorisio, Mozzagrogna, Orsogna, Ortona, Paglieta, Palmoli, Palombaro, Pennapiedimonte, Perano, Poggiofiorito, Pollutri, Pretoro, Rapino, Ripa Teatina, Roccamontepiano, Roccascalegna, Rocca San Giovanni, San Buono, Sant’Eusanio del Sangro, San Giovanni Teatino, Santa Maria Imbaro, San Martino sulla Marrucina, San Salvo, San Vito Chietino, Scerni, Tollo, Torino di Sangro, Tornareccio, Torrevecchia Teatina, Treglio, Tufillo, Vasto, Villalfonsina, Villamagna, Vacri; |
|
2) |
in provincia di L’Aquila: Acciano, Anversa degli Abruzzi, Balsorano, Bugnara, Canistro, Capestrano, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Civita d’Antino, Civitella Roveto, Corfinio, Cocullo, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Introdacqua, Molina Aterno, Morino, Ofena, Pacentro, Poggio Picenze, Pratola Peligna, Pettorano sul Gizio, Prezza, Raiano, Rocca Casale, San Demetrio nei Vestini, Sant’Eusanio Forconese, San Vincenzo Valle Roveto, Secinaro, Sulmona, Tione d’Abruzzi, Villa S. Angelo, Villa S. Lucia, Vittorito. |
|
3) |
in provincia di Pescara: Abbateggio, Alanno, Bolognano, Brittoli, Bussi, Cappelle sul Tavo, Castiglione a Casauria, Catignano, Cepagatti, Citta Sant’Angelo, Civitella Casanova, Civitaquana, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pianella, Pietranico, Picciano, Pescara, Pescosansonesco, Popoli, Rosciano, Salle, San Valentino, Scafa, Serramonacesca, Spoltore, Tocco Casauria, Torre de’ Passeri, Turrivalignani, Vicoli; |
|
4) |
in provincia di Teramo: Alba Adriatica, Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti, Campli, Canzano, Castel Castagno, Castellato, Castiglione Messer Raimondi, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montefino, Montorio al Vomano, Morrodoro, Mosciano, Nereto, Notaresco, Penna S. Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio, Sant’Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Tortoreto, Tossicia e la frazione di Trignano del comune Isola del Gran Sasso. |
7. Varietà di uve da vino
Chardonnay B.
Cococciola B.
Malvasia Istriana B. - Malvasia
Malvasia bianca B. - Malvasia
Malvasia bianca Lunga B. - Malvasia
Malvasia bianca di Candia B. - Malvoisie
Malvasia bianca di Candia B. - Malvoisier
Malvasia del Lazio B. - Malvasia
Montepulciano N.
Montonico bianco B. - Montonico
Moscato bianco B. - Moscato
Passerina B.
Pecorino B.
Pinot nero N.
Riesling italico B. - Riesling
Riesling renano B. - Riesling
Sauvignon B.
Traminer aromatico Rs
Trebbiano abruzzese B. - Trebbiano
Trebbiano toscano B. - Trebbiano
8. Descrizione del legame/dei legami
8.1. Abruzzo DOP anche per le sottozone
A) Informazioni sulla zona geografica
Fattori naturali rilevanti per il legame.
La zona geografica delimitata comprende l’intera fascia collinare costiera e pedemontana della regione Abruzzo che, nella parte mediana, si amplia verso l’interno per includere verso nord l’altopiano dell’Alto Tirino, a nord-ovest la Valle Subequana, a sud la Valle Peligna nonché a sud-ovest la Valle Roveto.
Le formazioni collinari e le aree pedemontane interessate dalla coltivazione della vite, costituite da depositi plio-pleistocenici che hanno riempito il bacino periadriatico mediante un ciclo sedimentario marino svoltosi tra la fine del Terziario e l’inizio del Quaternario, si sviluppano su una fascia di circa 25 chilometri di larghezza e circa 125 chilometri di lunghezza, dal fiume Tronto al fiume Trigno, cui si aggiungono alcune conche intermontane nella parte centrale della regione. Dal punto di vista granulometrico tali formazioni possono essere considerate abbastanza variabili: alle argille con sabbia, verso la parte alta della formazione, si sovrappongono le sabbie silicee a grana fine e media, più o meno argillose, di colore giallastro per l’alterazione di ossidi di ferro, a cemento calcareo oppure argilloso, di solito scarso, spesso intercalato da livelli di limi, ghiaie e argille.
Il suolo che si origina presenta una equa ripartizione di materiale da cui si formano terreni con struttura sabbioso-argillosa, generalmente sciolti, con spessore variabile in relazione alla pendenza ed alla esposizione nella parte centro-meridionale dell’area interessata e tendenzialmente più argillosi nella parte settentrionale.
L’altitudine dei terreni coltivati a vite è generalmente in aumento fino a 1 000 metri s.l.m. per le varietà di uva a bacca bianca destinate alla produzione di vini base per la spumantizzazione, con pendenze ed esposizioni variabili a seconda dei versanti. Sono esclusi i terreni siti nei fondovalle umidi.
Il clima è di tipo temperato, con temperature medie comprese tra i 12°C di aprile ed i 16°C di ottobre, ma nei mesi di luglio ed agosto tende al caldo-arido con temperature medie di 24-25°C. L’escursione termica annua è considerevole poiché legata da una parte alla presenza delle correnti fredde provenienti dai Balcani, che durante l’inverno fanno sentire la loro influenza, e dall’altra alla presenza del mare Adriatico e delle aree di alta pressione che permangono sul bacino del Mediterraneo durante l’estate. Notevoli anche le escursioni termiche tra giorno e notte, favorite dalla vicinanza dei massicci del Gran Sasso e della Maiella, così come la ventilazione che determinano le condizioni ottimali per la sanità delle uve e l’accumulo di sostanze aromatiche.
L’indice termico di Winkler, ossia la temperatura media attiva nel periodo aprile-ottobre, è compreso tra 1 800 e 2 200 gradi-giorno, condizioni che garantiscono la maturazione ottimale sia delle varietà medio-precoci, quali il Pecorino, la Passerina, la Malvasia ed il Trebbiano, sia di quelle medio-tardive e tardive quali la Cococciola, il Montonico ed il Montepulciano.
Le precipitazioni totali annue mediamente superano gli 800 mm; il periodo più piovoso è quello compreso tra novembre e dicembre (oltre 80 mm/mese) mentre il mese con il minimo assoluto è quello di luglio (intorno a 30 mm).
Fattori umani rilevanti per il legame.
La presenza della vite e la produzione di buoni vini nell’area di produzione risale a Polibio, storico greco vissuto tra il 205 ed il 123 a.C., che narrando le gesta di Annibale dopo la vittoria di Canne (216 a.C.) lodava i vini di quest’area in quanto avevano guarito i feriti e rimesso in forze gli uomini. Da allora tanti altri scrittori hanno elogiato le qualità dei vini prodotti nel territorio abruzzese, quali Andrea Bacci (1524-1600), filosofo e medico di papa Sisto V, che nell’opera «De naturali vinorum historia de vinis Italiae» scritta nel 1596, parla dei vini di Sulmona e del territorio dei Peligni, così come Michele Torcia che nell’opera dal titolo Saggio Itinerario Nazionale pel Paese dei Peligni fatto nel 1792 descrive per la prima volta la presenza del vitigno Montepulciano in Abruzzo.
Oltre alle radici storiche sono molto importanti i fattori umani poiché, attraverso la definizione ed il miglioramento di alcune pratiche viticole ed enologiche, che fanno parte integrante e sostanziale del disciplinare di produzione, si riescono ad ottenere oggi prodotti dalle spiccate caratteristiche e tipicità.
8.2. Abruzzo DOP anche per le sottozone
B) Informazioni sulla qualità o sulle caratteristiche del prodotto essenzialmente o esclusivamente attribuibili all’ambiente geografico
La secolare presenza ed il particolare equilibro vegeto-produttivo che i vitigni prescelti per la produzione dei vini della DOP «Abruzzo» hanno trovato nell’area interessata, portano a considerare a tutti gli effetti detti vitigni come «varietà autoctone» abruzzesi, le cui peculiarità si estrinsecano appieno sia nei vini bianco e rosso, sia nei passiti e spumanti, sia soprattutto nei vini con indicazione del vitigno, prodotti sia nella versione «base» sia in quella «superiore» che sono previsti esclusivamente nella produzione classificata all’interno delle singole Sottozone provinciali; quest’ultime si differenziano sia livello di resa di uva per ettaro e sia per le caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche dei vini per presentare un grado alcolico leggermente superiore, una maggiore struttura e complessità rispetto al base.
C) Descrizione dell’interazione causale fra gli elementi di cui alla lettera A) e quelli di cui alla lettera B)
L’area geografica interessata, che copre circa un terzo dell’intero territorio regionale, sebbene presenti un’orografia ed una pedologia piuttosto omogenea, di fatto è caratterizzata da condizioni climatiche leggermente differenti (pioggia, temperatura, ventilazione, ecc.) che associate alla diversa natura dei terreni, per lo più sciolti e ben drenati, ed all’esposizione influenzano in maniera più o meno significativa le caratteristiche vegeto-produttive dei diversi vitigni interessati. Infatti, accanto ad una presenza abbastanza omogenea su tutto il territorio delimitato dei vitigni Montepulciano e Trebbiano, base rispettivamente dei vini rosso e bianco, grazie a questi particolari microclimi si rilevano aree dove eccellono determinati vitigni e la tradizione secolare dell’enologia viticola sulla caratterizzazione dei vini hanno consentito di distinguere specifici territori provinciali in quattro sottozone quali «Colline Teramane», «Terre Aquilane», «Colline Pescaresi» e «Terre di Chieti» in grado di valorizzare al meglio le peculiarità dei singoli territori delimitati in interazione con i vitigni locali quali la Cococciola, la Malvasia e Pecorino (area teatino-frentana), altri dove spicca il Montonico (area interna del teramano e taetina), altri ancora dove si trova più diffusamente la Passerina (alto teramano).
9. Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)
Vinificazione elaborazione e imbottigliamento del vini a DOP Abruzzo
Quadro di riferimento giuridico:
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Nella legislazione unionale |
Tipo di condizione supplementare:
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Imbottigliamento nella zona geografica delimitata |
Descrizione della condizione:
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Le operazioni di vinificazione, spumantizzazione, appassimento, conservazione, affinamento e imbottigliamento, devono essere effettuate nella zona di produzione al fine di preservare le peculiari caratteristiche dei prodotti, la loro reputazione e garantire l’origine. |
Abruzzo DOP - Impiego delle Unità Geografiche Aggiuntive
Quadro di riferimento giuridico:
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Nella legislazione unionale |
Tipo di condizione supplementare:
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Disposizioni supplementari in materia di etichettatura |
Descrizione della condizione:
Sono previste le seguenti sotto zone”:
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— |
«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila»; |
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— |
«Colline Pescaresi»; |
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— |
«Colline Teramane» |
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— |
«Terre di Chieti» con le seguenti Unità geografiche aggiuntive più piccole: Colline Teatine o Teatino, Colline Frentane o Frentania o Frentano; Colline del Sangro; Colline del Vastese o Hystonium. |
Link al disciplinare del prodotto
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19399
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22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/66 |
Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione
(2023/C 220/11)
La presente comunicazione è pubblicata conformemente all'articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1).
COMUNICAZIONE DELL'APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA
«Montepulciano d'Abruzzo»
PDO-IT-A0723-AM03
Data della comunicazione: 23.3.2023
DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA
1. Inserimento delle unità geografiche aggiuntive
Descrizione: inserite quattro nuove sottozone (Terre di Chieti, Terre Aquilane o Terre de L'Aquila, Colline Pescaresi, San Martino sulla Marruccina) in cui si possono produrre i vini seguiti dalle menzioni superiore e riserva. Inoltre per la sottozona Terre di Chieti sono previste n. 4 unità geografiche aggiuntive più piccole: Colline Teatine o Teatino; Colline Frentane o Frentania o Frentano; Colline del Sangro; Colline del Vastese o Hystonium.
Motivi: l’inserimento nelle quattro sottozone di vini con le menzioni «superiore» e «riserva» permette di mantenere inalterato il livello qualitativo della denominazione Montepulciano d'Abruzzo come immagine e come strategia complessiva delle produzioni che sono state stratificate secondo una segmentazione piramidale che parte dalla Regione Abruzzo poi scende alla singola sottozona provinciale, poi ancora alla singola Unità Geografica Aggiuntiva sovracomunale o comunale ed infine con la «Vigna».
Le modifiche riguardano il disciplinare della DOP Montepulciano d'Abruzzo agli articoli 1, 4, 5, 6, 7, 8, 9, e gli allegati relativi ai disciplinari delle singole sottozone; ed il documento unico alle sezioni 4, 5, 8, 9.
2. Zona di produzione delle uve - modifica redazionale e semplificazione dei confini
Descrizione: spostamento delle indicazioni relative all’ubicazione dei vigneti ed esclusione dei terreni non adatti alla coltivazione.
Motivi: le caratteristiche orografiche e agronomiche sono coerentemente spostate dall'articolo 3 all’articolo 4.
Descrizione: la zona di produzione è stata semplificata nei confini comprendendo l’intero territorio amministrativo dei comuni già ricompresi per ogni singola provincia.
Motivi: la delimitazione amministrativa dei territori comunali è stata ampliata a tutto il territorio amministrativo del singolo comune per semplificare la tracciatura dei confini con la stesura di sistema cartografico digitale regionale.
L’aumento delle superfici non comporta un aumento della superficie vitata.
Descrizione: Per la provincia di Chieti inseriti n. 15 comuni.
Motivi: si sono sovrapposte le aree di produzione dei vini DOP per la provincia di Chieti in quanto coincidono per areale, vigneti e storicità.
L’inserimento di questi nuovi 15 comuni non comporta aumenti superiori all’1% di superfici vitate già esistenti.
Le modifiche riguardano il disciplinare agli articoli 3 e 4 ed il documento unico alle sezioni 6 e 8.
3. Norme per la viticoltura - modifica redazionale e l’inserimento della quota altimetrica
Descrizione: inserite indicazioni relative all’ubicazione dei vigneti con l’inserimento della quota altimetrica di 600 m s.l.m., eccezionalmente fino a 700 m s.l.m e le condizioni limitanti per l’esclusione dei terreni non adatti alla coltivazione.
Motivi: le caratteristiche orografiche e agronomiche sono coerentemente inserite all’articolo 4; l’altitudine massima dei vigneti è stata innalzata fino alla quota di 700 metri s.l.m., in relazione sia ai cambiamenti climatici e sia per riportare e facilitare lo sviluppo di una viticoltura in «quota».
Le modifiche riguardano il disciplinare agli articoli 4 e 9 e riguardano una variazione formale e coerente indicata nel documento unico alla sezione 8.
4. Norme per la viticoltura - ceppi ad ettaro
Descrizione: diminuzione del numero minimo di ceppi ad ettaro da 2 500 a 2 400.
Motivi: il numero di ceppi ad ettaro è adeguato a 2 400 in linea con quanto previsto, per un adeguamento ai parametri previsti nel Piano di ristrutturazione e riconversione viticola (PRRV) della misura investimenti.
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 4 e non riguardano il documento unico.
5. Variazioni della resa di uva per ettaro
Descrizione: aumento della resa di uva per ettaro per le uve a bacca nera da 14 a 15 t/ha; per le nuove 4 sottozone Terre di Chieti, Terre Aquilane o Terre de L'Aquila, Colline Pescaresi, San Martino sulla Marruccina, è prevista una resa massima di 12,5 t/ha.
Motivi: l’aumento della resa per le uve Montepulciano ha come obiettivo di aumentare a livello regionale la quantità e la qualità complessiva di prodotto classificato a DOP e ridurre parimenti il vino generico, nel rispetto delle vigenti produzioni normate dai disciplinari ed in relazione alle reali produzioni di campo .
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 4 ed documento unico alla sezione 5.2
6. Uso delle menzioni superiore e riserva
Motivi: la classificazione piramidale delle produzioni prevede infatti menzioni qualitative più restrittive, quali superiore, riserva. Per tali vini l'immissione sul mercato è prevista con la stagione autunnale successiva alla raccolta delle uve.
Le modifiche riguardano il disciplinare agli articoli 1, 6, 7, 9 ed il documento unico alle sezioni 4, 5, 8, 9.
7. Parametri chimico fisici
Descrizione: dalla descrizione del sapore è stato eliminato il termine secco ed inserito il valore degli zuccheri residui: massimo 9 g/l, purché il tenore di acidità totale, espresso in grammi di acido tartarico per litro, non sia inferiore di oltre 2 grammi al tenore di zucchero residuo.
Motivi: l'eliminazione del descrittore «secco» è dovuta alla necessità di puntualizzare la quantità massima di zuccheri residui nel rispetto della normativa vigente. Questa modifica riguarda esclusivamente il vino DOP Montepulciano d'Abruzzo senza il riferimento alle sottozone.
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 6 ed il documento unico alla sezione 4.
8. Confezionamento, materiali, volumi nominali e chiusure dei recipienti
Descrizione: il confezionamento del vino «Montepulciano d'Abruzzo» deve avvenire in recipienti di vetro delle capacità nominali previste dalla normativa vigente. Inoltre, ad esclusione delle tipologie qualificate con le sottozone e le Unità Geografiche Aggiuntive, è consentito l’uso di recipienti di altri materiali idonei a venire in contatto con gli alimenti, delle capacità nominali non inferiori a 2 litri.
Per il vino «Montepulciano d’Abruzzo» ad esclusione delle sottozone e delle Unità Geografiche Aggiuntive sono ammesse tutte le chiusure consentite dalla vigente normativa, ad esclusione del tappo a corona e delle capsule a strappo.
Motivi: sono state descritte più dettagliatamente le indicazioni per l'utilizzo dei materiali, i volumi nominali e le chiusure dei recipienti.
Le modifiche riguardano il disciplinare all'articolo 8 ed documento unico alla sezione 9.
DOCUMENTO UNICO
1. Denominazione/denominazioni
Montepulciano d'Abruzzo
2. Tipo di indicazione geografica
DOP - Denominazione di origine protetta
3. Categorie di prodotti vitivinicoli
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1. |
Vino |
4. Descrizione dei vini
1. «Montepulciano d’Abruzzo»
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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— |
colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, tendente al granato con l'invecchiamento; |
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— |
odore: profumi di frutti rossi, spezie, intenso, etereo; |
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— |
sapore: pieno, armonico, leggermente tannico; |
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— |
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00 % vol.; |
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— |
zuccheri residui: massimo 9 g/l, purché il tenore di acidità totale, espresso in grammi di acido tartarico per litro, non sia inferiore di oltre 2 grammi al tenore di zucchero residuo; |
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— |
estratto non riduttore minimo: 21,00 g/l. |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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2. Montepulciano d’Abruzzo sottozona Terre dei Vestini e Montepulciano d’Abruzzo sottozone Terre dei Vestini riserva
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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Colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, tendente al granato con l'invecchiamento; |
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Odore: profumi di frutti rossi maturi, vegetale secco, spezie, intenso, etereo; |
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Sapore: pieno, secco, robusto, armonico, vellutato. |
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Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5 % vol (13 % vol per la menzione riserva). |
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Estratto non riduttore minimo: 23 g/l. |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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3. Montepulciano d’Abruzzo sott. Casauria o Terre di Casauria e Montepulciano d’Abruzzo sott. Casauria o Terre di Casauria riserva
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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Colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, tendente al granato con l'invecchiamento; |
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Odore: profumi di frutti rossi maturi, spezie, intenso, etereo; |
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Sapore: pieno, robusto, armonico, leggermente tannico. |
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Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13 % vol (13,5 % vol per la menzione riserva). |
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|
Estratto non riduttore minimo: 23 g/l. |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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4. Montepulciano d’Abruzzo sottozona Alto Tirino e Montepulciano d’Abruzzo sottozona Alto Tirino riserva
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, tendente al granato con l'invecchiamento; Odore: profumi di frutti rossi maturi, spezie, intenso, etereo; Sapore: sapido, pieno, robusto, armonico, leggermente tannico, persistente. Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5 % vol (13 % vol per la menzione riserva). Estratto non riduttore minimo: 25 g/l (28 g/l per la menzione riserva).
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
5,0 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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5. Montepulciano d’Abruzzo sottozona Terre dei Peligni e Montepulciano d’Abruzzo sottozona Terre dei Peligni riserva
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, tendente al granato con l'invecchiamento; Odore: profumi di frutti rossi maturi, spezie, intenso, etereo; Sapore: pieno, robusto, armonico, leggermente tannico. Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5 % vol (13 % vol per la menzione riserva). Estratto non riduttore minimo: 23 g/l (26 g/l per la menzione riserva).
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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6. Montepulciano d’Abruzzo sottozona Teate e Montepulciano d’Abruzzo sottozona Teate riserva
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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Colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, tendente al granato con l'invecchiamento; |
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Odore: profumi di frutti rossi maturi, spezie, intenso, etereo e con sentore di confettura se sottoposto a parziale appassimento delle uve; |
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Sapore: pieno, robusto, armonico, leggermente tannico. |
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Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5 % vol (13 % vol per la menzione riserva). |
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Estratto non riduttore minimo: 26 g/l (28 g/l per la menzione riserva). (per la menzione riserva l'acidità totale minima: 5,0 g/l). |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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7. Montepulciano d’Abruzzo «Terre di Chieti» superiore:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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— |
colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento; |
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— |
odore: etereo, profumi di frutti rossi, spezie e con caratteri fini nella fase di invecchiamento e con sentori di confettura se sottoposto a parziale appassimento delle uve; |
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— |
sapore: secco, armonico, sapido, leggermente tannico che si affina con il tempo al morbido; |
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— |
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol. con un massimo di 4,0 g/l di zuccheri riduttori; |
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— |
estratto non riduttore minimo: 25,00 g/l. |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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8. Montepulciano d’Abruzzo «Terre di Chieti» riserva:
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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— |
colore: rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento; |
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— |
odore: speziato e persistente; |
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— |
sapore: secco, persistente, equilibrato; |
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— |
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol. con un massimo di 4,0 g/l di zuccheri riduttori; |
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— |
estratto non riduttore minimo: 27,00 g/l |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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9. Montepulciano d’Abruzzo «Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» superiore
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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— |
colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento; |
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— |
odore: etereo, profumi di frutti rossi, spezie e con caratteri fini nella fase di invecchiamento e con sentori di confettura se sottoposto a parziale appassimento delle uve; |
|
— |
sapore: secco, armonico, sapido, leggermente tannico che si affina con il tempo al morbido; |
|
— |
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol., con un massimo di 4,0 g/l di zuccheri riduttori; |
|
— |
estratto non riduttore minimo: 25,00 g/l. |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
|
Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,50 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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10. Montepulciano d’Abruzzo «Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila» riserva
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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— |
colore: rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento; |
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— |
odore: speziato e persistente; |
|
— |
sapore: secco, persistente, equilibrato; |
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— |
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol. con un massimo di 4,0 g/l di zuccheri riduttori; |
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— |
estratto non riduttore minimo: 27,00 g/l. |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
|
Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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|
Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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11. Montepulciano d’Abruzzo sottozona «Colline Pescaresi » superiore
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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— |
colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento; |
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— |
odore: etereo, profumi di frutti rossi, spezie e con caratteri fini nella fase di invecchiamento e con sentori di confettura se sottoposto a parziale appassimento delle uve; |
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— |
sapore: secco, armonico, sapido, leggermente tannico che si affina con il tempo al morbido; |
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— |
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol., con un massimo di 4,0 g/l di zuccheri riduttori; |
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— |
estratto non riduttore minimo: 25,00 g/l. |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,50 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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12. Montepulciano d’Abruzzo sottozona «Colline Pescaresi» riserva
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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— |
colore: rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento; |
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— |
odore: speziato e persistente; |
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— |
sapore: secco, persistente, equilibrato; |
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— |
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol. con un massimo di 4,0 g/l di zuccheri riduttori; |
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— |
estratto non riduttore minimo: 27,00 g/l |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,50 |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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13. Montepulciano d’Abruzzo «San Martino sulla Marruccina» superiore
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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— |
colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, tendente al granato con l'invecchiamento; |
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— |
odore: profumi di frutti rossi maturi, spezie, intenso, etereo; |
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— |
sapore: pieno, secco, armonico, leggermente tannico; |
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— |
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50 % vol.; |
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— |
estratto non riduttore minimo: 26 g/l. |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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14. Montepulciano d’Abruzzo «San Martino sulla Marruccina» riserva
BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
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colore: rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento; |
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odore: speziato e persistente; |
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sapore: secco, persistente, equilibrato; |
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titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol. con un massimo di 4,0 g/l di zuccheri riduttori; |
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— |
estratto non riduttore minimo: 28,00 g/l |
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa dell'UE e nazionale.
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Caratteristiche analitiche generali |
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Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
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Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
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Acidità totale minima |
4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico |
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Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
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Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
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5. Pratiche di vinificazione
5.1. Pratiche enologiche specifiche
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5.2. Rese massime
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1. |
Montepulciano d’Abruzzo 15 000 chilogrammi di uve per ettaro |
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2. |
Montepulciano d’Abruzzo sottozona Casauria o Terre di Casauria 9 500 logrammi di uve per ettaro |
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3. |
Montepulciano d’Abruzzo sottozona Terre dei Vestini 10 000 chilogrammi di uve per ettaro |
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4. |
Montepulciano d’Abruzzo sottozona Alto Tirino 9 000 logrammi di uve per ettaro |
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5. |
Montepulciano d’Abruzzo sottozona Terre dei Peligni 10 000 chilogrammi di uve per ettaro |
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6. |
Montepulciano d’Abruzzo sottozona Teate 12 500 chilogrammi di uve per ettaro |
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7. |
Montepulciano d’Abruzzo sottozone Terre di Chieti, Terre dell’Aquila o Terre Aquilane, Colline pescaresi, 13 500 chilogrammi di uve per ettaro |
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8. |
Montepulciano d’Abruzzo sottozona San Martino sulla Marruccina 12 000 chilogrammi di uve per ettaro |
6. Zona geografica delimitata
La zona di produzione della DOP del vino «Montepulciano d'Abruzzo» comprende l’intero territorio amministrativo dei seguenti comuni:
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1) |
provincia di Chieti: Altino, Archi, Ari, Arielli, Atessa, Bomba, Bucchianico, Canosa Sannita, Carunchio, Casacanditella, Casalanguida, Casalincontrada, Carpineto Sinello, Casalbordino, Casoli, Castel Frentano, Celenza sul Trigno, Chieti, Civitella Messer Raimondo, Crecchio, Cupello, Dogliola, Fara Filiorum Petri, Fara San Martino, Filetto, Fossacesia, Francavilla, Fresagrandinaria, Frisa, Furci, Gessopalena, Gissi, Giuliano Teatino, Guardiagrele, Guilmi, Lama dei Peligni, Lanciano, Lentella, Liscia, Miglianico, Monteodorisio, Mozzagrogna, Orsogna, Ortona, Paglieta, Palmoli, Palombaro, Pennapiedimonte, Perano, Poggiofiorito, Pollutri, Pretoro, Rapino, Ripa Teatina, Roccascalegna, Roccamontepiano, Rocca San Giovanni, San Buono, Sant'Eusanio del Sangro, San Giovanni Teatino, Santa Maria Imbaro, San Martino sulla Marrucina, San Salvo, San Vito Chietino, Scerni, Tollo, Torino di Sangro, Tornareccio, Torrevecchia Teatina, Treglio, Tufillo, Vasto, Villalfonsina, Villamagna, Vacri |
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2) |
provincia di L’Aquila: Acciano, Anversa degli Abruzzi, Balsorano, Bugnara, Canistro, Capestrano, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Civita d'Antino, Civitella Roveto, Cocullo, Corfinio, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Introdacqua, Molina Aterno, Morino, Ofena, Pacentro, Poggio Picenze, Pratola Peligna, Pettorano sul Gizio, Prezza, Raiano, Rocca Casale, San Demetrio nei Vestini, Sant'Eusanio Forconese, San Vincenzo Valle Roveto, Secinaro, Sulmona, Tione d'Abruzzi, Villa S. Angelo, Villa S. Lucia, Vittorito. |
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3) |
provincia di Pescara: Alanno, Bolognano, Brittoli, Bussi, Cappelle sul Tavo, Castiglione a Casauria, Catignano, Cepagatti, Città Sant'Angelo, Civitella Casanova, Civitaquana, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pianella, Pietranico, Picciano, Pescara, Pescosansonesco, Popoli, Rosciano, San Valentino, Scafa, Serramonacesca, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre de’ Passeri, Turrivalignani, Vicoli; |
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4) |
provincia di Teramo: Alba Adriatica, Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti, Campli, Canzano, Castel Castagno, Castellato, Castiglion Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montefino, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano, Nereto, Notaresco, Penna S. Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Tortoreto, Tossicia e Isola del Gran Sasso |
7. Varietà di uve da vino
Montepulciano N.
8. Descrizione del legame/dei legami
8.1. DOP Montepulciano d’Abruzzo anche per le sottozone
A) Informazioni sulla zona geografica.
1) Fattori naturali rilevanti per il legame
La zona geografica comprende l’intera fascia collinare costiera e pedemontana della regione Abruzzo che, nella parte mediana, si amplia verso l’interno per includere verso nord l’altopiano dell’Alto Tirino, a nord-ovest la Valle Subequana, a sud la Valle Peligna nonché a sud-ovest la Valle Roveto.
Le formazioni collinari interessate dalla coltivazione della vite, costituite da depositi plio-pleistocenici che hanno riempito il bacino periadriatico mediante un ciclo sedimentario marino svoltosi tra la fine del Terziario e l’inizio del Quaternario, si sviluppano su una fascia di circa 20-25 chilometri di larghezza e circa 125 chilometri di lunghezza, dal fiume Tronto al fiume Trigno, cui si aggiungono alcune conche intermontane nella parte centrale della regione Abruzzo. Dal punto di vista granulometrico tali formazioni possono essere considerate abbastanza variabili: alle argille con sabbia, verso la parte alta della formazione, si sovrappongono le sabbie silicee a grana fine e media, più o meno argillose, di colore giallastro per l’alterazione di ossidi di ferro, a cemento calcareo oppure argilloso, di solito scarso, spesso intercalato da livelli di limi, ghiaie e argille. Nella grande maggioranza dei casi il suolo che si origina presenta una equa ripartizione di materiale da cui si formano terreni con struttura sabbioso-argillosa, generalmente sciolti, con spessore variabile in relazione alla pendenza ed alla esposizione nella parte centro-meridionale dell’area interessata e tendenzialmente più argillosi nella parte settentrionale. Le conche intermontane sono costituite da terrazzi fluvio-alluvionali antichi, con depositi detritici a bassa pendenza che rendono questi terreni particolarmente sciolti, con spessore variabile in relazione alla pendenza ed alla esposizione. La ritenzione idrica in genere è medio bassa con elementi nutritivi ed humus scarsi o modesti. L’altitudine dei terreni coltivati a vite può raggiungere i 700 metri s.l.m., con pendenze ed esposizioni variabili a seconda dei versanti e quando le condizioni orografiche, di esposizione a mezzogiorno sono favorevoli ad una completa maturazione fenolica. Sono esclusi i terreni siti nei fondovalle umidi.
2) Fattori umani rilevanti per il legame
La presenza della vite e la produzione di buoni vini rossi nell’area di produzione delimitata risale a Polibio, storico greco vissuto tra il 205 ed il 123 a.C., che narrando le gesta di Annibale dopo la vittoria di Canne (216 a.C.) lodava i vini di quest’area in quanto avevano guarito i feriti e rimesso in forze gli uomini. Anche il poeta latino Publio Ovidio Nasone, nato a Sulmona nel 43 a.C., rievoca con i suoi versi la terra natale: «Sulmona, la terza parte della campagna Peligna mi tiene, una terra piccola, ma salubre per le acque di fonte. Terra fertile della spiga di Cerere, e ancor più di uva, qualche campo dà anche l’albero di Pallade, l’ulivo, ».
Da allora tanti altri scrittori hanno elogiato le qualità dei vini prodotti nel territorio abruzzese, ma la prima notizia storica sulla presenza del vitigno Montepulciano in Abruzzo è contenuta nell’opera di Michele Torcia dal titolo Saggio Itinerario Nazionale pel Paese dei Peligni fatto nel 1792. Dopo il Torcia molti testi storici e manuali tecnici descrivono le caratteristiche di questo vitigno: ricordiamo Panfilo Serafini (Sulmona 1817-1864) che nella Monografia storica di Sulmona, apparsa nel 1854 a Napoli sul notissimo periodico Il Regno delle Due Sicilie scritto ed illustrato, scriveva: «Le viti più comuni sono il montepulciano, sia primaticcio, sia cordisco o tardivo...», il professor Andrea Vivenza con le Brevi norme per fare il vino del 1867, Edoardo Ottavi e Arturo Marescalchi con l’opera dal titolo Vade-Mecum del commerciante di uve e di vini in Italia, la cui prima edizione venne pubblicata nel 1897. Questo vitigno, perfettamente acclimatatosi nelle aree interne, in particolare nella Valle Peligna alla quale era inizialmente limitato, si è diffuso sul finire del 1800 verso la fascia costiera ed a partire dal secondo dopoguerra è diventato il vitigno rosso più coltivato in regione. Esso costituisce oggi la base del vino abruzzese più importante ed apprezzato, simbolo enoico di un’intera regione, il «Montepulciano d’Abruzzo» DOP, riconosciuto nel 1968, il cui disciplinare è stato negli anni oggetto di alcune modifiche volte alla qualificazione del prodotto ed alla identificazione territoriale mediante la individuazione di specifiche sottozone.
8.2. DOP Montepulciano d’Abruzzo anche per le sottozone
B) Informazioni sulla qualità o sulle caratteristiche del prodotto essenzialmente o esclusivamente attribuibili all’ambiente geografico
La secolare presenza ed il particolare equilibro che il vitigno Montepulciano ha trovato nell’area interessata, portano a considerare detto vitigno una «varietà autoctona» abruzzese, le cui peculiarità si estrinsecano appieno nel vino DOC «Montepulciano d’Abruzzo». che dal punto di vista analitico ed organolettico esprime caratteri propri, specifici, descritti in maniera sintetica e non esaustiva nell’art.6 del presente disciplinare.
In particolare il vino presenta un colore rosso rubino intenso, con lievi sfumature violacee, colore che tende al granato con l’invecchiamento; l’odore tipico è quello dei frutti rossi (ciliegia, mora) mentre nei vini invecchiati si percepiscono sentori di confetture e spezie (pepe, tabacco, liquirizia); il sapore è secco, leggermente tannico, vellutato ed armonico.
C) Descrizione dell’interazione causale fra gli elementi di cui alla lettera a) e quelli di cui alla lettera b).
L’ampia area geografica interessata, pari ad oltre un terzo dell’intera regione Abruzzo, sebbene presenti un’orografia ed una pedologia piuttosto omogenea, di fatto è caratterizzata da condizioni climatiche leggermente differenti, da nord a sud e da est ad ovest, che permettono di individuare macroaree caratterizzate da specifiche condizioni climatiche (pioggia, temperatura, ventilazione, ecc.) che associate alla diversa natura dei terreni ed all’esposizione influenzano in maniera piuttosto significativa le caratteristiche vegeto-produttive del vitigno Montepulciano, base essenziale se non vitigno esclusivo dell’omonimo vino prodotto da oltre due secoli in Abruzzo. Gli studi sulla caratterizzazione dei vini Montepulciano d’Abruzzo hanno consentito infatti di distinguere specifici territori: oltre alla sottozona Colline Teramane, assurta dal 2003 a distinta DOCG, delimitati alle prime cinque sottozone quali Terre di Casauria, Terre dei Vestini, Alto Tirino, Valle dei Peligni e Teate, si sono aggiunte quattro nuove sottozone di cui tre ricomprendono le aree vocate delle provincie di Pescara, Chieti e L’Aquila per un totale di 9 (nove) sottozone di cui 3 (tre) di ordine provinciale quali Terre di Chieti, Terre Aquilane, Colline Pescaresi e 1 (una) di ordine comunale San Martino sulla Marruccina in grado di valorizzare al meglio le peculiarità dei singoli territori delimitati.
9. Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)
Montepulciano dAbruzzo DOP - Impiego delle Unità Geografiche Aggiuntive
Quadro di riferimento giuridico:
Nella legislazione unionale
Tipo di condizione supplementare:
Disposizioni supplementari in materia di etichettatura
Descrizione della condizione:
Sono previste le seguenti sotto zone:
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Casauria o Terre di Casauria; |
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Terre dei Vestini; |
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Alto Tirino; |
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Terre dei Peligni; |
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Teate; |
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«Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila»; |
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«Colline Pescaresi»; |
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San Martino sulla Marrucina; |
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— |
«Terre di Chieti» con le seguenti Unità geografiche aggiuntive più piccole: Colline Teatine o Teatino, Colline Frentane o Frentania o Frentano; Colline del Sangro; Colline del Vastese o Hystonium. |
Montepulciano dAbruzzo DOP anche per le sottozone
Quadro di riferimento giuridico:
Nella legislazione unionale
Tipo di condizione supplementare:
Disposizioni supplementari in materia di etichettatura
Descrizione della condizione:
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— |
Annata |
Nell'etichettatura dei vini Montepulciano d'Abruzzo l'indicazione dell'annata di produzione delle uve è obbligatoria.
Montepulciano dAbruzzo DOP
Quadro di riferimento giuridico:
Nella legislazione unionale
Tipo di condizione supplementare:
Disposizioni supplementari in materia di etichettatura
Descrizione della condizione:
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— |
Materiali e volumi nominali dei recipienti. Il confezionamento del vino a denominazione di origine controllata Montepulciano d'Abruzzo, deve avvenire in recipienti di vetro delle capacità nominali previste dalla normativa vigente. Inoltre, per il vino del comma precedente ad esclusione delle tipologie qualificate con le sottozone e le Unità Geografiche Aggiuntive, è consentito l’uso di recipienti di altri materiali idonei a venire in contatto con gli alimenti, delle capacità nominali non inferiori a 2 litri. |
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— |
Chiusure dei recipienti. Per il vino a denominazione di origine controllata «Montepulciano d’Abruzzo» ad esclusione delle sottozone e delle Unità Geografiche Aggiuntive sono ammesse tutte le chiusure consentite dalla vigente normativa, ad esclusione del tappo a corona e delle capsule a strappo. |
Montepulciano dAbruzzo con riferimento alle sottozone
Quadro di riferimento giuridico:
Nella legislazione unionale
Tipo di condizione supplementare:
Disposizioni supplementari in materia di etichettatura
Descrizione della condizione:
Sottozona Casauria o Terre di Casauria:
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— |
Materiali e volumi nominali dei recipienti. Il vino può essere immesso al consumo soltanto in recipienti di vetro di volume nominale pari a litri: 0,750 - 1,500 - 3,000 - 6,000. |
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— |
Chiusure dei recipienti. È obbligatorio utilizzare il tappo di sughero raso bocca. |
Sottozone Terre dei Vestini, Alto Tirino, Terre dei Peligni:
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— |
Materiali e volumi nominali dei recipienti. Il vino può essere immesso al consumo soltanto in recipienti in vetro di volume nominale pari a litri: 0,375 - 0,750 - 1,500 - 3,000 - 6,000 |
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— |
Chiusure dei recipienti. È obbligatorio utilizzare il tappo di sughero raso bocca. |
Sottozona Teate:
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— |
Materiali e volumi nominali dei recipienti. Per il confezionamento del vino Montepulciano d'Abruzzo sottozona «Teate» sono consentiti tutti i recipienti previsti dalla normativa vigente. Il vino a DOC Montepulciano d'Abruzzo sottozona «Teate» che si fregia della menzione «riserva» deve essere confezionato in recipienti di volume nominale pari a litri: 0,750 - 1,500 - 3,000 - 6,000. |
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— |
Chiusure dei recipienti. È consentito l'uso di tutti i sistemi di chiusura previsti dalla normativa vigente. Per il vino a DOC Montepulciano d'Abruzzo sottozona «Teate» che si fregia della menzione «riserva» è consentito solo l'uso del tappo di sughero raso bocca. Sottozone Terre di Chieti, Terre de L'Aquila o Terre Aquilane, Colline Pescaresi, San Martino sulla Marruccina |
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— |
Materiali e volumi nominali dei recipienti. Per il confezionamento del vino è consentito utilizzare solo bottiglie di vetro di forma tradizionale e di volume nominale pari a litri: 0,375 - 0,750 - 1,500 -3,00 - 6,00 e formati speciali di volume nominale fino a 27 litri. |
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— |
Chiusure dei recipienti. Per il vino ” seguito dalla menzione «riserva» è consentito solo l'uso del tappo di sughero raso bocca. |
Montepulciano dAbruzzo con riferimento alle sottozone
Quadro di riferimento giuridico:
Nella legislazione unionale
Tipo di condizione supplementare:
Disposizioni supplementari in materia di etichettatura
Descrizione della condizione:
sottozone Casauria o Terre di Casauria, Terre dei Vestini, Alto Tirino, Terre dei Peligni, Teate, «Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila», Colline Pescaresi, San Martino sulla Marruccina:
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— |
Caratteri e posizione in etichetta: Il nome della singola sottozona Casauria o Terre di Casauria, Terre dei Vestini, Alto Tirino, Terre dei Peligni, Teate, «Terre Aquilane» o «Terre de L’Aquila», Colline Pescaresi, San Martino sulla Marruccina deve sempre precedere senza nessun intercalare la denominazione «Montepulciano d’Abruzzo» e figurare in caratteri di dimensioni uguali o superiori di quelli usati per la denominazione di origine controllata «Montepulciano d’Abruzzo». Sottozona Terre di Chieti |
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— |
Caratteri e posizione in etichetta. Il nome della sottozona Terre di Chieti deve sempre precedere senza nessun intercalare la denominazione «Montepulciano d’Abruzzo» e figurare in caratteri di dimensioni uguali o superiori di quelli usati per la denominazione di origine controllata «Montepulciano d’Abruzzo». Nella designazione dei vini a Denominazione di origine protetta «Montepulciano Abruzzo» accompagnata dalla sottozona «Terre di Chieti» è consentito l’uso delle Unità geografiche aggiuntive Colline Teatine o Teatino; Colline Frentane o Frentania o Frentano; Colline del Sangro; Colline del Vastese o Hystonium. Il nome dell’Unità geografica sovra comunale deve sempre essere riportato al di sotto del nome della sottozona e figurare in caratteri più piccoli. |
Link al disciplinare del prodotto
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19401
Rettifiche
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22.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 220/81 |
Rettifica della pubblicazione di una domanda di registrazione di un nome ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea C 123 del 5 aprile 2023 )
(2023/C 220/12)
Pagina 33, punto 3.2, terzo comma:
anziché:
«Il prodotto finito contiene batteri acido-lattici vivi:
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— |
il Lactobacillus delbrueckii sottospecie bulgaricus – 1.0×107 CfU/g (tolleranza 1,0×106 CfU/g); |
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— |
lo Streptococcus thermophilus – 1.0×108 CfU/g (tolleranza– 1.0×107 CfU/g).», |
leggasi:
«Il prodotto finito contiene batteri acido-lattici vivi:
|
— |
il Lactobacillus delbrueckii sottospecie bulgaricus – 1,0×107 CfU/g (tolleranza 1,0×106 CfU/g); |
|
— |
lo Streptococcus thermophilus – 1,0×108 CfU/g (tolleranza – 1.0×107 CfU/g).». |