ISSN 1977-0944

Gazzetta ufficiale

dell’Unione europea

C 195

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

63° anno
10 giugno 2020


Sommario

pagina

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2020/C 195/01

Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata, (Caso M.9746 — Fyffes Limited/van Wylick GmbH) ( 1 )

1

2020/C 195/02

Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata, (Caso M.9696 — ArcelorMittal Neel Tailored Blanks/TT Steel Service India/JV) ( 1 )

2


 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2020/C 195/03

Tassi di cambio dell'euro — 9 giugno 2020

3


 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione europea

2020/C 195/04

Notifica preventiva di concentrazione, (Caso M.9716 — AMS/OSRAM) ( 1 )

4

 

ALTRI ATTI

 

Commissione europea

2020/C 195/05

Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

6


 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE.

IT

 


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

10.6.2020   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 195/1


Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata

(Caso M.9746 — Fyffes Limited/van Wylick GmbH)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2020/C 195/01)

L’8 aprile 2020 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato interno. La presente decisione si basa sull’articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it) con il numero di riferimento 32020M9746. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.


10.6.2020   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 195/2


Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata

(Caso M.9696 — ArcelorMittal Neel Tailored Blanks/TT Steel Service India/JV)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2020/C 195/02)

Il 22 aprile 2020 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato interno. La presente decisione si basa sull’articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it) con il numero di riferimento 32020M9696. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

10.6.2020   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 195/3


Tassi di cambio dell'euro (1)

9 giugno 2020

(2020/C 195/03)

1 euro =


 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,1294

JPY

yen giapponesi

122,14

DKK

corone danesi

7,4568

GBP

sterline inglesi

0,89120

SEK

corone svedesi

10,4188

CHF

franchi svizzeri

1,0770

ISK

corone islandesi

149,70

NOK

corone norvegesi

10,5418

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

26,634

HUF

fiorini ungheresi

345,00

PLN

zloty polacchi

4,4464

RON

leu rumeni

4,8365

TRY

lire turche

7,6859

AUD

dollari australiani

1,6267

CAD

dollari canadesi

1,5187

HKD

dollari di Hong Kong

8,7530

NZD

dollari neozelandesi

1,7375

SGD

dollari di Singapore

1,5708

KRW

won sudcoreani

1 353,30

ZAR

rand sudafricani

18,8935

CNY

renminbi Yuan cinese

8,0025

HRK

kuna croata

7,5719

IDR

rupia indonesiana

15 917,20

MYR

ringgit malese

4,8287

PHP

peso filippino

56,521

RUB

rublo russo

77,7388

THB

baht thailandese

35,418

BRL

real brasiliano

5,4944

MXN

peso messicano

24,5766

INR

rupia indiana

85,3085


(1)  Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


V Avvisi

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione europea

10.6.2020   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 195/4


Notifica preventiva di concentrazione

(Caso M.9716 — AMS/OSRAM)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2020/C 195/04)

1.   

In data 29 maggio 2020 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 e a seguito di un rinvio ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1).

La notifica riguarda le seguenti imprese:

AMS (Austria)

OSRAM (Germania)

AMS acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, il controllo esclusivo dell’insieme di OSRAM. La concentrazione è effettuata mediante offerta pubblica annunciata in data 7 novembre 2019.

2.   

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

AMS: tecnologie di rilevamento ad alta prestazione per i mercati finali dei consumatori, delle comunicazioni, dei settori automobilistico, industriale e medico, in particolare in relazione ai tre ambiti strategici dei sensori ottici, dei sensori per immagini e dei sensori audio;

OSRAM: soluzioni di illuminazione e sensori di luce, visualizzazione e trattamenti con la luce a partire dalla tecnologia LED e altre tecnologie a base di semiconduttori, come emettitori, laser e sensori a raggi infrarossi, sistemi di gestione dell’illuminazione e lampade tradizionali e speciali.

3.   

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo.

4.   

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione, con indicazione del seguente riferimento:

M.9716 — AMS/OSRAM

Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per e-mail, per fax o per posta, ai seguenti recapiti:

E-mail: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu

Fax + 32 22964301

Indirizzo postale:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 (il «regolamento sulle concentrazioni»).


ALTRI ATTI

Commissione europea

10.6.2020   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 195/6


Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(2020/C 195/05)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1)

COMUNICAZIONE DELL’APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA

«Eger/Egri»

Numero di riferimento: PDO-HU-A1328-AM04

Data della comunicazione: 16.2.2020

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1.   Modifica dell’acidità totale massima da 6 g/l a 7 g/l per i seguenti tipi di vino: Classicus bikavér (sangue di toro), Classicus siller (chiaretto), Classicus vörös (rosso), Superior bikavér (sangue di toro), Superior vörös (rosso), Grand superior bikavér (sangue di toro) e Grand superior vörös (rosso)

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

II. Descrizione del vino (dei vini)

b)

Sezione interessata del documento unico:

Descrizione del vino (dei vini)

c)

Motivo: per via del clima fresco (brezze di montagna e di valle), della ricchezza minerale e della grande diversità dei suoli della zona delimitata, i vini ottenuti dalle varietà a bacca nera con una struttura acida più complessa possono, una volta invecchiati, esprimere un’acidità molto elevata e un certo gusto vellutato. Questa modifica permetterà di mantenere più a lungo l’aroma fruttato.

2.   Modifica del titolo alcolometrico effettivo minimo da 12,5 a 12 % vol per tutti i vini Superior e Grand superior, ad eccezione dei vini da vendemmia tardiva

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

II. Descrizione del vino (dei vini)

b)

Sezione interessata del documento unico:

Descrizione del vino (dei vini)

c)

Motivo: questa modifica permetterà di esprimere meglio la complessità dei vini, specie quella dei vini secchi, dove le note fruttate sono anche più pronunciate per effetto della ridotta proporzione di zuccheri residui dopo la fermentazione; inoltre l’elevata perdita di alcol dovuta all’invecchiamento in piccole botti di legno giustifica il fatto di considerare i vini Superior o Grand superior come vini di maggior tendenza per il titolo alcolometrico inferiore, a condizione che le loro caratteristiche organolettiche rimangano soddisfacenti. Quanto precede rafforza il carattere dei vini di Eger (clima fresco) evitando al contempo che assumano una densità eccessiva.

3.   Deroga alla regola dell’invecchiamento obbligatorio in botte per 6 mesi per i vini Classicus bikavér ottenuti da varietà Blauburger, Kadarka, Kékoportó e Turán

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

III. Pratiche enologiche specifiche

b)

Sezione interessata del documento unico:

Pratiche di vinificazione — Pratiche enologiche specifiche

c)

Motivo: dal momento che questo vino è ottenuto da quattro varietà precoci e poco tanniche, la prescrizione di una norma restrittiva volta a garantire che queste varietà esprimano le loro caratteristiche non sarebbe favorevole alla conservazione nel più lungo termine dell’aroma fruttato fresco, indicato nella descrizione delle caratteristiche organolettiche del Classicus bikavér.

4.   Adeguamento delle pratiche enologiche da applicare obbligatoriamente al Superior bikavér per quanto riguarda la maturazione di 12 mesi in botte e la proporzione del vitigno Turán nel vino di tipo Grand superior bikavér.

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

III. Pratiche enologiche specifiche

b)

Sezione interessata del documento unico:

Pratiche di vinificazione — Pratiche enologiche specifiche

c)

Motivo: questa correzione è intesa a uniformare la normativa relativa all’elaborazione del Bikavér ai due livelli di classificazione, il che permette di scegliere la durata di invecchiamento dei vini in base alla qualità delle uve, variabile a seconda dell’anno di vendemmia. Di conseguenza, la differenza tra i vini Superior e Grand superior non risiede tanto nella loro maturazione; i due livelli si differenzieranno piuttosto l’uno dall’altro per la loro concentrazione e per l’aroma specifico (secondo la nuova norma, i vini Grand superior possono essere solo vini della zona vitivinicola e i vini della zona vitivinicola possono essere solo Grand superior), mentre l’uniformazione del processo di elaborazione rende più omogenee le caratteristiche del vino, oltre a permettere ai consumatori di distinguere meglio le tre classificazioni dei vini Bikavér.

5.   Eliminazione dell’obbligo di utilizzare botti di legno nella norma relativa all’invecchiamento in botte per 6 mesi per i tipi di vino Grand superior fehér (bianco) e csillag (stella)

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

III. Pratiche enologiche specifiche

b)

Sezione interessata del documento unico:

Pratiche di vinificazione — Pratiche enologiche specifiche

c)

Motivo: per i vini ottenuti da varietà a bacca bianca, non tutte le annate devono essere invecchiate in botti di legno. Anche le note fruttate, fresche e dinamiche occupano un posto rilevante tra le caratteristiche organolettiche dei vini Grand superior fehér (bianco) e csillag (stella). L’eliminazione dell’obbligo di invecchiamento in botti di legno rafforza il carattere del vino di Eger e rientra in una tendenza crescente a livello mondiale.

6.   Aumento al 65 % della percentuale massima di utilizzo di Kékfrankos (Blaufränkisch) per i tre livelli di classificazione dei vini Bikavér

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

III. Pratiche enologiche specifiche

b)

Sezione interessata del documento unico:

Pratiche di vinificazione — Pratiche enologiche specifiche

c)

Motivo: dal momento che il principale vitigno di assemblaggio utilizzato nell’elaborazione dei vini Bikavér è il Kékfrankos, è importante che le caratteristiche di quest’ultimo si esprimano nell’assemblaggio. Questa modifica permette di produrre vini Bikavér all’interno della zona delimitata con un carattere più uniforme ai tre livelli di classificazione. Questa misura rafforza esplicitamente il carattere dei vini di Eger (clima fresco).

7.   Eliminazione dei requisiti relativi all’invecchiamento in bottiglia e alla data di imbottigliamento per i livelli di classificazione Superior e Grand superior

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

III. Pratiche enologiche specifiche

b)

Sezione interessata del documento unico:

Pratiche di vinificazione — Pratiche enologiche specifiche

c)

Motivo: la qualità dei vini non dipende solo dalla durata di invecchiamento in bottiglia ma anche dal vitigno, dalla qualità della materia prima (vendemmia media, grado alcolico del mosto) e dalla tecnologia di cantina utilizzata. Il viticoltore deve scegliere la tecnologia di cantina in modo da ottenere le proprietà indicate nella descrizione delle caratteristiche organolettiche. Un vino può essere immesso in commercio solo se la commissione di qualificazione dei vini a livello locale ha espresso il proprio consenso sulla base del controllo delle caratteristiche organolettiche. Considerate le variazioni tra le annate, non è necessario subordinare l’immissione in commercio alla data di imbottigliamento dei vini e alla durata del loro invecchiamento in bottiglia. Nel mercato di questi vini, i consumatori sono comunque sensibili al grado di maturazione dei vini: i produttori se ne rendono direttamente conto e possono determinare di conseguenza la data di immissione in commercio.

8.   Modifica della qualità delle uve dei vitigni utilizzati per i vini Classicus, che passa da 12,08 % vol (19 °MM) a 10,6 % vol (17 °MM) per i vini Classicus csillag (stella)

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

III. Pratiche enologiche specifiche

b)

Sezione interessata del documento unico:

Pratiche di vinificazione — Pratiche enologiche specifiche

c)

Motivo: lo scopo di questa modifica è garantire la freschezza del vino Classicus csillag (stella). Con il titolo alcolometrico naturale minimo attualmente prescritto, pari a 12,08 % vol (19 °MM), ciò non è infatti possibile per tutte le annate. Per mantenere questa freschezza, occorre garantire la conservazione degli acidi dell’uva, il che è possibile, nelle annate più calde, solo con una vendemmia precoce. Questa modifica permette inoltre ai viticoltori di snellire la gestione e le operazioni di conservazione selettiva dei vini di base di questo tipo di vino.

9.   Possibilità di produrre vino Classicus rosato, chiaretto rosso e vini Superior e Grand superior rossi a partire dal vitigno Cabernet dorsa

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

III. Pratiche enologiche specifiche

VI. Vitigni autorizzati

b)

Sezioni interessate del documento unico:

Pratiche di vinificazione — Pratiche enologiche specifiche

Varietà principale/i di uve da vino

c)

Motivo: il vitigno Cabernet dorsa può permettere di ottenere nella zona delimitata vini di ottima qualità. Questa varietà costituisce, sia da sola che in assemblaggio, un’ottima materia prima per i vini monovarietali e assemblati di Eger. La regione è da sempre riconosciuta per i suoi vini assemblati. L’utilizzo di questo vitigno permette di esprimere meglio la complessità della zona di produzione.

10.   Modifica del vigneto di Tornyos in vigneto di Sík-hegy

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

VIII. Condizioni supplementari

b)

Sezione interessata del documento unico:

Condizioni supplementari

c)

Motivo: il nome Sík-Hegy era già usato nel Medioevo in riferimento a tutta la zona di questo vigneto (SUGÁR ISTVÁN 1981). All’epoca dell’agricoltura socialista, la cooperativa di Eger aveva costruito un edificio adibito al riscaldamento e alla conservazione, con due torri al centro del vigneto. Più tardi, alcuni cominciarono a chiamare Alsó- és Felsőtornyos (torre bassa e torre alta) le migliori colline di questa zona nel cuore di Sík-Hegy e, con il tempo, è rimasto solo il nome di Tornyos, il quale è entrato a pieno titolo sulle cartine geografiche al momento della delimitazione dei vigneti; questo nome figura pertanto anche nel disciplinare dei vini di Eger. La composizione dei suoli dell’attuale vigneto di Tornyos è identica a quella del vigneto di Sík-Hegy e i vini prodotti presentano caratteristiche simili. L’attuale vigneto di Sík-Hegy comprende in gran parte la zona di Tornyos. La delimitazione è stata effettuata secondo sentieri rurali e non in base alle frontiere naturali.

11.   Raggruppamento dei nomi di vigneto in base alla località e indicazione obbligatoria del vigneto solo per i vini Grand superior

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

VIII. Condizioni supplementari

b)

Sezione interessata del documento unico:

Condizioni supplementari

c)

Motivo: la modifica rende i tre livelli di classificazione più facilmente comprensibili per il consumatore. I vini Grand superior sono espressione della massima qualità ed è quindi importante indicare con maggiore precisione il luogo di produzione, specificando il nome del vigneto, e produrli secondo standard qualitativi uniformi. Risulta di conseguenza più chiara anche la comunicazione relativa ai tre livelli di classificazione.

12.   Normativa relativa all’indicazione dei nomi dei vitigni per i vini bianchi e rossi di tutte le classificazioni e per il tipo di vino Késői szüretelésű (vendemmia tardiva)

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

VIII. Condizioni supplementari

b)

Sezione interessata del documento unico:

Condizioni supplementari

c)

Motivo: la modifica è intesa a ottenere, per i vini monovarietali, una presentazione uniforme della denominazione di origine e del nome delle varietà sull’etichetta dei vini di Eger.

13.   Determinazione della durata di applicazione delle disposizioni transitorie: «le norme transitorie non saranno più applicabili dalla campagna 2021/2022».

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

VIII. Condizioni supplementari

b)

Sezione interessata del documento unico:

Condizioni supplementari

c)

Motivo: negli ultimi anni i produttori locali hanno avuto la possibilità di strutturare i propri vigneti in base ai requisiti del disciplinare; occorre pertanto limitare la possibilità di applicare norme transitorie.

14.   Modifica-miglioramento di natura tecnica, determinazione dei numeri catastali secondo i nomi dei vigneti

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

VIII. Condizioni supplementari

b)

Sezione interessata del documento unico:

Condizioni supplementari

c)

Motivo: la precedente delimitazione geografica, basata su numeri catastali, circoscriveva zone comprendenti interi vigneti. Il cambiamento dei numeri catastali nel corso degli anni rende necessaria una precisazione.

15.   Eliminazione del titolo alcolometrico effettivo massimo per tutti i tipi di vino

a)

Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

II. Descrizione del vino (dei vini)

b)

Sezione interessata del documento unico:

Il documento unico non è interessato da questa modifica.

c)

Motivo: poiché non ha senso regolamentare il titolo alcolometrico massimo dei tipi di vino con un indicatore non realistico, è necessario procedere all’eliminazione in questione.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome (nomi) da registrare

Eger

Egri

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP — Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

4.   Descrizione del vino (dei vini)

Classicus bikavér (sangue di toro)

Assemblaggio di vini rossi secchi a base di Kékfrankos (Blaufränkisch), con un colore da rosso granato a rosso rubino intenso e con aromi speziati dal sapore fruttato, ma senza note tanniche pronunciate. È caratterizzato da aromi di frutta fresca e matura e da una certa complessità in quanto nessun vitigno deve essere dominante tra quelli che compongono questo vino.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

11,5

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

20

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Classicus muskotály (Moscato)

Vino bianco fresco il cui colore va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo, con sapore e bouquet caratteristici del Moscato. Può essere secco, semisecco, semidolce o dolce.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

10

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Classicus siller (chiaretto)

Vino di colore rosso chiaro ottenuto da uve nere aventi più sostanza colorante rispetto ai vini rosati e con una tonalità più scura per effetto dei vitigni che lo compongono. Vino secco a consistenza chiusa e dal sapore più aspro, con aromi e sapori fruttati e speziati e riflessi aranciati.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

11

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Classicus rozé (rosato)

Vino fresco ottenuto da uve nere, di colore da rosso aranciato a rosa, caratterizzato da aromi e sapori di frutta (lampone, pesca, amarena, ribes, fragola ecc.), eventualmente con un profumo floreale e con acidi freschi e leggeri.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

10,5

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Classicus fehér (bianco)

Vino bianco il cui colore va dal bianco-verde al giallo-verde fino al giallo, con un sapore fresco e persistente. I vini monovarietali presentano gli aromi e i sapori fruttati tipici della varietà da cui sono ottenuti. Questo vino bianco può essere secco, semisecco, semidolce o dolce.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

10,5

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Classicus csillag (stella)

Vino bianco secco il cui colore può variare dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo, è fresco e con aromi fruttati e/o floreali e con un intenso sapore fruttato. Si distingue per una certa complessità: in questo vino non deve infatti essere dominante né il carattere dei vitigni che lo compongono, né quello derivante dal processo di invecchiamento in botte.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

11

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Classicus vörös (rosso)

Vino rosso il cui colore varia dal granato al rubino intenso. I vini monovarietali presentano sfumature e tonalità di colore specifiche del vitigno da cui sono ottenuti. Quanto ai vini assemblati, i loro aromi e sapori, la loro acidità rotonda e il loro tenore tannico dipendono dalla proporzione dei vitigni utilizzati nell’assemblaggio. Dolcezza e rotondità piacevoli al palato, con aromi fruttati (amarena, lampone, noce, ribes ecc.) e speziati (cannella, vaniglia, cioccolato, tabacco ecc.) nelle diverse categorie che vanno dal secco al dolce.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

11

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

20

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Superior bikavér (sangue di toro)

Assemblaggio di vini rossi secchi a base di Kékfrankos (Blaufränkisch), di qualità superiore, con una tonalità più intesa di quella dei vini rossi di Eger classificati «Classicus» e che va dal rosso granato al rosso rubino profondo, con aromi speziati e sapore fruttato, ma senza note tanniche pronunciate. Si distingue sia per gli aromi di frutta matura che per quelli di frutta fresca; l’invecchiamento prolungato in botte e in bottiglia ne fanno un vino corposo e strutturato. È caratterizzato da una certa complessità, perché nessun vitigno tra quelli che lo compongono deve essere dominante.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

12,5

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

20

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Superior fehér (bianco)

Vino maturo e compiuto, di qualità superiore, gusto persistente, con una maggiore gradazione alcolica e un colore che va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo. I vini monovarietali presentano aromi e sapori fruttati tipici della varietà da cui sono ottenuti. I vini assemblati sviluppano caratteristiche diverse a seconda della proporzione dei vitigni utilizzati per dare luogo a un vino maturo, dal gusto persistente e piacevolmente rotondo. Questi vini possono essere secchi, semisecchi, semidolci e dolci.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

12

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Superior csillag (stella)

Vino bianco secco, complesso e intenso, più maturo e più elaborato, con un colore che va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo, dal sapore ricco e rotondo, che esprime aromi fruttati e/o floreali e in cui nessun vitigno tra quelli che lo compongono deve essere dominante. Può essere caratterizzato da una certa mineralità (tipica del vigneto) o da altri aromi particolari.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

12

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Superior vörös (rosso)

Vino rosso di tonalità più intensa rispetto a quella dei vini rossi di Eger classificati «Classicus» e che va dal granato al rubino intenso. I vini monovarietali presentano tonalità e sfumature di colore tipiche della varietà da cui sono ottenuti. Quanto ai vini assemblati, i loro aromi e sapori, la loro acidità rotonda e il loro tenore tannico dipendono dalla proporzione dei vitigni utilizzati nell’assemblaggio. Sono vini dal gusto vellutato, corposi, con aromi fruttati (amarena, lampone, noce, ribes ecc.) e speziati (cannella, vaniglia, cioccolato, tabacco ecc.) in tutte le categorie, da quelli secchi a quelli dolci.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo di anidride solforosa totale, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

12

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

20

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Superior késői szüretelésű (vendemmia tardiva)

I vini bianchi presentano un colore che va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo, mentre il colore dei vini rossi va dal granato al rubino intenso. Quando si utilizza un solo vitigno, l’intensità e le sfumature di colore, gli aromi e i sapori del vino sono quelli caratteristici del vitigno in questione; quando invece si utilizzano più vitigni, il vino è complesso e dominato da aromi e sapori che ricordano l’uva stramatura (come l’uva passa) e può anche presentare aromi «botritizzati» dovuti alla muffa nobile.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo di anidride solforosa totale, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

11

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

33,33

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Grand superior bikavér (sangue di toro)

Vino rosso strutturato dal sapore ricco e rotondo, le cui tonalità e sfumature di colore vanno dal rosso granato al rosso rubino scuro. Il particolare assemblaggio di questo vino rosso secco, legato all’uso obbligatorio di Kékfrankos (Blaufränkisch), si differenzia da quello degli altri vini rossi. Questo vino presenta inoltre aromi e sapori ricchi di note speziate e fruttate ed è caratterizzato da un bouquet persistente, senza note tanniche pronunciate. Nella maggior parte dei casi, il vino destinato a essere commercializzato con l’indicazione del vigneto si distingue innanzitutto per i suoi tratti tipici (ad esempio, la mineralità). Presenta inoltre aromi vigorosi e maturi, che sono frutto dell’invecchiamento prolungato in botte e in bottiglia. È caratterizzato da una certa complessità, perché nessun vitigno tra quelli che lo compongono deve essere dominante.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

12

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

20

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Grand superior fehér (bianco)

Vino bianco maturo e strutturato, dal sapore ricco e rotondo, con un colore che va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo. Di qualità superiore, presenta una maturità interessante e una buona persistenza in bocca, con una gradazione alcolica relativamente elevata. I vini monovarietali presentano aromi e sapori fruttati tipici della varietà da cui sono ottenuti. I vini assemblati sviluppano caratteristiche diverse a seconda della proporzione dei vitigni utilizzati per dare luogo a un vino maturo, dal gusto persistente e piacevolmente rotondo. Questi vini possono essere secchi, semisecchi, semidolci e dolci.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

12

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Grand superior csillag (stella)

Vino bianco secco, strutturato, dal sapore ricco e rotondo, il cui colore va dal bianco-verde al giallo-verde fino al giallo. Esprime sapori e aromi decisamente maturi, grazie all’utilizzo di uve raccolte a maturazione e alla durata dell’invecchiamento. Si tratta di un vino complesso, in quanto nessun vitigno tra quelli che lo compongono deve essere dominante. Presenta inoltre ricchi sapori fruttati e talvolta anche una certa mineralità (tipica del vigneto). Si distingue per la rotondità e persistenza del gusto e per l’invecchiamento in botte.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

12

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Grand superior vörös (rosso)

Vino rosso maturo e strutturato, dal sapore ricco e rotondo, il cui colore va dal rosso granato al rosso rubino intenso. I vini monovarietali possono presentare tonalità e sfumature di colore tipiche della varietà da cui sono ottenuti. Per effetto del lungo periodo di invecchiamento, gli aromi di maturazione sono caratteristici e accompagnati da profumi, sapori e tannini maturi e da un’acidità rotonda. Per i vini assemblati, il tenore tannico, il gusto vellutato decisamente maturo e il carattere corposo dipendono dalla proporzione dei vitigni utilizzati. Inoltre gli aromi e i sapori possono esprimere indifferentemente note fruttate (amarena, lampone, noce, ribes ecc.) e speziate (cannella, legna bruciata, vaniglia, cioccolato, tabacco ecc.). Il vino può essere commercializzato in tutte le categorie, dal secco al dolce.

*

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

12

Acidità totale minima

4,6 grammi per litro, espressa in acido tartarico

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

20

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

5.   Pratiche di vinificazione

a)   Pratiche enologiche essenziali

Pratiche enologiche obbligatorie (1)

Pratica enologica specifica

Classicus bikavér (sangue di toro)

la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce per almeno 8 giorni;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

il vino deve essere invecchiato in botte per almeno 6 mesi, ad eccezione delle varietà Blauburger, Kadarka, Kékoportó e Turán.

Norme di assemblaggio:

devono essere obbligatoriamente utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve costituire almeno il 5 % dell’assemblaggio;

la percentuale del vitigno Kékfrankos (Blaufränkisch) deve essere compresa tra il 30 e il 65 % e deve essere la più alta dell’assemblaggio;

i vini ottenuti dai vitigni Turán e Bíborkadarka non devono superare, insieme o separatamente, la percentuale del 10 %.

Classicus muskotály (Moscato)

le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

Classicus siller (chiaretto)

la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente.

Classicus rozé (rosato) e Classicus fehér (bianco)

le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

Pratiche enologiche obbligatorie (2)

Pratica enologica specifica

Classicus csillag (stella)

le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

Norme di assemblaggio:

vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

nel caso di un vino ottenuto da un determinato vitigno, la proporzione non deve superare il 50 %;

è fatto obbligo di utilizzare una o più delle seguenti varietà — Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Irsai Olivér, Juhfark, Kabar, Királyleányka, Leányka, Mátrai muskotály, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Zefír, Zenit e Zengő — e la loro proporzione deve rappresentare complessivamente almeno il 50 % dell’assemblaggio;

i vini ottenuti dalle seguenti varietà — Cserszegi Fűszeres, Gyöngyrizling, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo) e Zefír — non devono superare, insieme o separatamente, la percentuale del 30 %.

Classicus vörös (rosso)

la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente.

Pratiche enologiche obbligatorie (3)

Pratica enologica specifica

Superior bikavér (sangue di toro)

la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce per almeno 14 giorni;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

il vino deve essere invecchiato in botte per almeno 12 mesi.

Norme di assemblaggio:

vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

la percentuale del vitigno Kékfrankos (Blaufränkisch) deve essere compresa tra il 30 e il 65 % e deve essere la più alta dell’assemblaggio;

la proporzione del vitigno Turán non deve superare il 10 %.

Superior fehér (bianco)

le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

Superior csillag (stella)

le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

Norme di assemblaggio:

vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

nel caso di un vino ottenuto da un determinato vitigno, la proporzione non deve superare il 50 %;

è fatto obbligo di utilizzare una o più delle seguenti varietà — Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Irsai Olivér, Juhfark, Kabar, Királyleányka, Leányka, Mátrai muskotály, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Zefír, Zenit e Zengő — e la loro proporzione deve rappresentare complessivamente almeno il 50 % dell’assemblaggio;

i vini ottenuti dalle seguenti varietà — Cserszegi Fűszeres, Gyöngyrizling, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo) e Zefír — non devono superare, insieme o separatamente, la percentuale del 30 %.

Pratiche enologiche obbligatorie (4)

Pratica enologica specifica

Superior vörös (rosso)

la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente.

Superior késői szüretelésű (vendemmia tardiva)

le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

Grand superior bikavér (sangue di toro)

la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce per almeno 14 giorni;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

il vino deve essere invecchiato in botte per almeno 12 mesi.

Norme di assemblaggio:

vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

la percentuale del vitigno Kékfrankos (Blaufränkisch) deve essere compresa tra il 30 e il 65 % e deve essere la più alta dell’assemblaggio;

la proporzione del vitigno Turán non deve superare il 10 %.

Grand superior fehér (bianco)

le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

la chiarificazione del mosto è obbligatoria;

il vino deve essere invecchiato per almeno 6 mesi.

Grand superior vörös (rosso)

la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

Pratiche enologiche obbligatorie (5)

Pratica enologica specifica

Grand superior csillag (stella)

le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

la chiarificazione del mosto è obbligatoria;

il vino deve essere invecchiato per almeno 6 mesi.

Norme di assemblaggio:

vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

nel caso di un vino ottenuto da un determinato vitigno, la proporzione non deve superare il 50 %;

è fatto obbligo di utilizzare una o più delle seguenti varietà — Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Irsai Olivér, Juhfark, Kabar, Királyleányka, Leányka, Mátrai muskotály, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Zefír, Zenit e Zengő — e la loro proporzione deve rappresentare complessivamente almeno il 50 % dell’assemblaggio;

i vini ottenuti dalle seguenti varietà — Cserszegi Fűszeres, Gyöngyrizling, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo) e Zefír — non devono superare, insieme o separatamente, la percentuale del 30 %.

Pratiche enologiche non autorizzate (al di fuori delle disposizioni vigenti)

Restrizioni applicabili all’elaborazione

Edulcorazione del vino:

Classicus bikavér (sangue di toro)

Classicus csillag (stella)

tutti i vini Superior e Grand superior

Superior késői szüretelésű (vendemmia tardiva) e Grand superior csillag (stella):

uso di trucioli di quercia

osmosi inversa

dealcoolizzazione parziale dei vini

Norme relative alle viticoltura (1)

Pratica colturale

Norme relative alla tecnica di coltivazione della vite:

a.

Per i vigneti esistenti al 1o agosto 2010 (vini Classicus, Superior e Grand superior): indipendentemente dalla tecnica colturale utilizzata, le uve idonee alla produzione dei vini Classicus, Superior e Grand superior a denominazione di origine protetta possono essere raccolte all’interno del perimetro di qualsiasi vigneto per l’intera durata di esistenza di quest’ultimo.

b.

Per i vigneti entrati in produzione dopo il 1o agosto 2010 (vini Classicus, Superior e Grand superior):

i.

Guyot

ii.

cordone ad altezza media

iii.

cordone basso

iv.

palizzamento a ombrello

v.

palizzamento a ventaglio

vi.

alberello basso

vii.

alberello lungo

2.

Norme relative alla densità di impianto

a.

Per i vigneti esistenti al 1o agosto 2010: indipendentemente dalla densità di impianto, le uve idonee alla produzione dei vini Classicus, Superior e Grand superiore a denominazione di origine protetta possono essere raccolte all’interno del perimetro di qualsiasi vigneto per l’intera durata di esistenza di quest’ultimo.

b.

Per i vigneti entrati in produzione dopo il 1o agosto 2010 (vini Classicus):

i.

densità di impianto delle vigne: almeno 3 700 ceppi/ha;

ii.

distanza tra i ceppi: almeno 0,8 metri.

c.

Per i vigneti entrati in produzione dopo il 1o agosto 2010 (vini Superior e Grand superior):

i.

densità di impianto: almeno 4 000 ceppi/ha;

ii.

distanza tra i ceppi: almeno 0,8 metri.

3.

Metodo di vendemmia: meccanica o manuale

4.

Determinazione della data della vendemmia: il presidente della competente organizzazione dei viticoltori osserva la maturazione delle uve per i diversi vitigni e stabilisce di conseguenza, per ogni varietà, il primo giorno della vendemmia.

Qualità delle uve (tenore zuccherino minimo espresso come titolo alcolometrico potenziale) (1)

Pratica colturale

Classicus bikavér (sangue di toro)

10,6 % vol (17 °MM): Bíborkadarka, Blauburger, Kadarka, Kékfrankos (Blaufränkisch), Kékoportó (Portugais bleu), Turán, Zweigelt

12,08 % vol (19 °MM): Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Menoire, Merlot, Pinot noir, Syrah

Classicus muskotály (Moscato)

9,83 % vol (16 °MM): Chasselas, Csaba gyöngye, Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Hamburgi muskotály (Moscato di Amburgo), Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo)

10,57 % vol (17 °MM), Bouvier, Chardonnay, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Juhfark, Kabar, Kerner, Királyleányka, Leányka, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Pinot blanc, Rajnai rizling (Riesling renano), Rizlingszilváni (Riesling-Sylvaner), Sauvignon, Szürkebarát (Pinot gris), Tramini, Viognier, Zefír, Zenit, Zengő, Zöldszilváni (Sylvaner B), Zöld veltelíni (Grüner Veltliner)

Classicus siller (chiaretto)

10,6 % vol (17 °MM): Alibernet, Bíborkadarka, Blauburger, Cabernet dorsa, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Csókaszőlő, Kadarka, Kármin, Kékfrankos (Blaufränkisch), Kékoportó (Portugais bleu), Merlot, Pinot noir, Syrah, Turán, Zweigelt

Classicus rozé (rosato)

10,60 % vol (17 °MM): Alibernet, Bíborkadarka, Blauburger, Cabernet dorsa, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Csókaszőlő, Kadarka, Kármin, Kékfrankos (Blaufränkisch), Kékoportó (Portugais bleu), Menoire, Merlot, Pinot noir, Syrah, Turán, Zweigelt

Qualità delle uve (tenore zuccherino minimo espresso come titolo alcolometrico potenziale) (2)

Pratica colturale

Classicus fehér (bianco)

9,83 % vol (16 °MM): Chasselas, Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo), Kadarka

10,6 % vol (17 °MM): Bouvier, Chardonnay, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Juhfark, Kabar, Kerner, Királyleányka, Leányka, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Pinot blanc, Rajnai rizling (Riesling renano), Rizlingszilváni (Riesling-Sylvaner), Sauvignon, Szürkebarát (Pinot gris), Tramini, Viognier, Zefír, Zenit, Zengő, Zöldszilváni (Sylvaner B), Zöld veltelíni (Grüner Veltliner)

Classicus csillag (stella)

9,83 % vol (16 °MM), Chasselas, Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Chasselas, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo)

10,57 % vol (17 °MM), Bouvier, Chardonnay, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Juhfark, Kabar, Kerner, Királyleányka, Leányka, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Pinot blanc, Rajnai rizling (Riesling renano), Rizlingszilváni (Riesling-Sylvaner), Sauvignon, Szürkebarát (Pinot gris), Tramini, Viognier, Zefír, Zenit, Zengő, Zöldszilváni (Sylvaner B), Zöld veltelíni (Grüner Veltliner)

Classicus vörös (rosso)

10,60 % vol (17 °MM): Alibernet, Bíborkadarka, Blauburger, Csókaszőlő, Kadarka, Kármin, Kékfrankos (Blaufränkisch), Kékoportó (Portugais bleu), Turán, Zweigelt

12,08 % vol (19 °MM): Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Menoire, Merlot, Pinot noir, Syrah

Tutti i vini di qualità Superior e Grand superior:

12,83 % vol (20 °MM) per tutti i vitigni

b)   Rese massime

Vini Classicus

100 hl/ha

Vini Classicus — vendemmia manuale

13 600 kg di uve per ettaro

Vini Classicus — vendemmia meccanica

13 100 kg di uve per ettaro

Vini Superior

60 hl/ha

Vini Superior — vendemmia manuale

8 100 kg di uve per ettaro

Vini Superior — vendemmia meccanica

7 800 kg di uve per ettaro

Vini Grand superior

35 hl/ha

Vini Grand superior — vendemmia manuale

6 000 kg di uve per ettaro

Vini Grand superior — vendemmia meccanica

5 600 kg di uve per ettaro

6.   Zona geografica delimitata

1.   VINI CLASSICUS

Le località di Aldebrő, Andornaktálya, Demjén, Eger, Egerbakta, Egerszalók, Egerszólát, Feldebrő, Felsőtárkány, Kerecsend, Maklár, Nagytálya, Noszvaj, Novaj, Ostoros, Szomolya, Tarnaszentmária, Tófalu e Verpelét sono, secondo il catasto viticolo, perimetri di classe I e II.

2.   VINI SUPERIOR E GRAND SUPERIOR

Le località di Aldebrő, Andornaktálya, Demjén, Eger, Egerbakta, Egerszalók, Egerszólát, Feldebrő, Felsőtárkány, Kerecsend, Maklár, Nagytálya, Noszvaj, Novaj, Ostoros, Szomolya, Tarnaszentmária, Tófalu e Verpelét sono, secondo il catasto viticolo, perimetri di classe I e II.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

 

chasselas — weisser gutedel

 

syrah — blauer syrah

 

tramini — traminer

 

juhfark — fehérboros

 

syrah — serine noir

 

királyleányka — feteasca regale

 

syrah — marsanne noir

 

kadarka — jenei fekete

 

hamburgi muskotály — muscat de hamburg

 

kékoportó — portugizer

 

sauvignon — sovinjon

 

kabar

 

pinot noir — kék rulandi

 

pinot noir — savagnin noir

 

furmint — zapfner

 

pinot noir — pinot cernii

 

leányka — leányszőlő

 

furmint — posipel

 

furmint — som

 

olasz rizling — nemes rizling

 

cabernet dorsa

 

tramini — roter traminer

 

cabernet franc — carbonet

 

tramini — savagnin rose

 

pinot blanc — weissburgunder

 

furmint — furmint bianco

 

olasz rizling — taljanska grasevina

 

chardonnay — kereklevelű

 

pinot noir — pignula

 

sauvignon — sauvignon bianco

 

olasz rizling — grasevina

 

leányka — dievcenske hrozno

 

szürkebarát — auvergans gris

 

irsai olivér — zolotis

 

bouvier

 

kékfrankos — blaufränkisch

 

menoire

 

királyleányka — galbena de ardeal

 

rizlingszilváni — müller thurgau blanc

 

szürkebarát — pinot gris

 

rizlingszilváni — müller thurgau bijeli

 

zenit

 

alibernet

 

sauvignon — sauvignon blanc

 

sárga muskotály — weiler

 

rizlingszilváni — rizvanac

 

kadarka — negru moale

 

chasselas — chrupka belia

 

ezerfürtű

 

pinot noir — pinot tinto

 

turán

 

irsai olivér — muskat olivér

 

kékoportó — portugais bleu

 

viognier

 

kadarka — kadarka negra

 

hárslevelű — lipovina

 

chasselas — fendant blanc

 

kadarka — gamza

 

tramini — gewürtztraminer

 

pinot noir — kisburgundi kék

 

pinot noir — spätburgunder

 

chasselas — saszla belaja

 

zöld veltelíni — zöldveltelíni

 

kerner

 

szürkebarát — pinot grigio

 

chasselas — fehér gyöngyszőlő

 

furmint — szigeti

 

sárga muskotály — muscat lunel

 

zöld veltelíni — grüner muskateller

 

tramini — traminer rosso

 

gyöngyrizling

 

zöld veltelíni — grüner veltliner

 

pinot noir — pino csernüj

 

rizlingszilváni — rivaner

 

tramini — tramin cervené

 

kékfrankos — moravka

 

kármin

 

kékfrankos — blauer lemberger

 

irsai olivér — irsai

 

csókaszőlő

 

rajnai rizling — rhine riesling

 

cabernet franc — cabernet

 

chardonnay — chardonnay blanc

 

sárga muskotály — muscat zlty

 

hamburgi muskotály — muszkat gamburgszkij

 

hárslevelű — garszleveljü

 

királyleányka — erdei sárga

 

kékoportó — portugalske modré

 

kadarka — kadar

 

zöld szilváni — grüner sylvaner

 

chasselas — chasselas doré

 

rajnai rizling — rheinriesling

 

királyleányka — little princess

 

cabernet franc — kaberne fran

 

rajnai rizling — riesling

 

zweigelt — zweigeltrebe

 

bíbor kadarka

 

hárslevelű — feuilles de tilleul

 

cabernet franc — gros vidur

 

merlot

 

királyleányka — königstochter

 

hamburgi muskotály — muscat de hambourg

 

olasz rizling — welschrieslig

 

ottonel muskotály — muskat ottonel

 

kadarka — törökszőlő

 

leányka — feteasca alba

 

kadarka — szkadarka

 

rajnai rizling — weisser riesling

 

sárga muskotály — muscat bélüj

 

királyleányka — königliche mädchentraube

 

rajnai rizling — johannisberger

 

pinot noir — rulandski modre

 

pinot blanc — pinot beluj

 

syrah — shiraz

 

zengő

 

sárga muskotály — muscat de lunel

 

olasz rizling — risling vlassky

 

hamburgi muskotály — miszket hamburgszki

 

cabernet sauvignon

 

chardonnay — ronci bilé

 

szürkebarát — grauburgunder

 

chasselas — fehér fábiánszőlő

 

szürkebarát — ruländer

 

cabernet franc — carmenet

 

sárga muskotály — muskat weisser

 

cserszegi fűszeres

 

chasselas — chasselas dorato

 

ottonel muskotály — muscat ottonel

 

kékoportó — blauer portugieser

 

rizlingszilváni — müller thurgau

 

hárslevelű — lindeblättrige

 

kékfrankos — limberger

 

juhfark — mohácsi

 

sauvignon — sauvignon bijeli

 

sárga muskotály — moscato bianco

 

zweigelt — rotburger

 

kadarka — csetereska

 

pinot blanc — fehér burgundi

 

juhfark — lämmerschwantz

 

juhfark — tarpai

 

leányka — mädchentraube

 

sárga muskotály — muscat blanc

 

sárga muskotály — weisser

 

hamburgi muskotály — moscato d’Amburgo

 

sárga muskotály — muscat de frontignan

 

zöld szilváni — sylvánske zelené

 

pinot noir — pinot nero

 

ottonel muskotály — miszket otonel

 

királyleányka — dánosi leányka

 

kadarka — fekete budai

 

kékfrankos — blauer limberger

 

mátrai muskotály

 

olasz rizling — riesling italien

 

pinot noir — kék burgundi

 

zöld szilváni — silvanec zeleni

 

pinot blanc — pinot bianco

 

chasselas — chasselas blanc

 

furmint — moslavac bijeli

 

furmint — mosler

 

blauburger

 

rajnai rizling — riesling blanc

 

syrah — sirac

 

chardonnay — morillon blanc

 

zöld veltelíni — veltlinské zelené

 

zweigelt — blauer zweigeltrebe

 

pinot noir — blauer burgunder

 

olasz rizling — olaszrizling

 

szürkebarát — graumönch

 

cabernet franc — gros cabernet

 

irsai olivér — zolotisztüj rannüj

 

sárga muskotály — muscat sylvaner

 

zefír

 

kékoportó — modry portugal

8.   Descrizione del legame/dei legami

Vini (1)

1.   Descrizione della zona geografica delimitata

Fattori naturali

La città di Eger si trova a un’altitudine compresa tra 160 e 180 metri sul livello del mare, tra i monti Mátra e il massiccio del Bükk, nel punto di congiunzione tra il massiccio centrale del Nord e la grande pianura ungherese. La valle di Eger è delimitata, a est e a ovest, da colline alte 200-300 metri.

A nord-est della città si erge la grande formazione del monte Nagy-Eged, che culmina a oltre 500 metri e che si estende per un lungo tratto in senso est-ovest verso Eged; questo versante aperto sulla valle è esposto a sud.

I tipi di suolo della regione viticola di Eger

Fatta eccezione per i suoli sabbiosi lungo il fiume che segna i confini delle località di Verpelét, Feldebrő, Aldebrő e Tófalu, i vigneti appartenenti al nome geografico di Eger sono caratterizzati da suoli bruni forestali (ramman o chernozem, silicei ed erosi) formatisi su uno strato di tufo riolitico di origine vulcanica. Tranne qualche eccezione, i vigneti sorgono su altipiani e versanti in leggera pendenza orientati a sud, ovest ed est, su suoli forestali bruni, per quanto riguarda quelli dominati dal monte Nagy-Eged, e su suoli di tipo andesitico per quelli dominati dalla collina Mesz.

Non solo il suolo si presta all’impianto di vigneti, ma anche le condizioni naturali della zona intorno alla città e, in particolare, la pendenza del terreno costituiscono elementi favorevoli. I vigneti sono impiantati sui versanti soleggiati della parte meridionale e sud-occidentale delle colline. Le statistiche meteorologiche medie degli ultimi 47 anni indicano i seguenti valori: una temperatura media annua di 10,65 °C, una media annua delle precipitazioni atmosferiche di 592,6 mm; una media annua delle ore di soleggiamento di 1 964 ore. In virtù delle disposizioni di legge vigenti, i terreni che si prestano all’impianto delle viti sono registrati e classificati nel catasto viticolo in perimetri di classe I e II. Nella regione viticola di Eger, le superfici idonee all’impianto della vite rappresentano 18 431 ettari di terre viticole di classe I e 3 914 ettari di classe II, per un totale di 22 345 ettari.

Fattori umani

La comparsa della vite nei dintorni di Eger e la viticoltura nel Medioevo

Il ritrovamento, sul versante della collina Kis-Eged, di un frammento di foglia di vite arcaica pietrificata, di 30 milioni di anni fa, chiamata in latino «Vitis Hungarica», pur rappresentando una scoperta archeologica molto curiosa, non ha in realtà nulla a che vedere con la viticoltura odierna. Gli scavi archeologici hanno rivelato che la zona intorno a Eger era una regione abitata fin dal X secolo e che la città doveva essere stata un grande insediamento in Ungheria sin dall’inizio dell’XI secolo. Stando a una carta pubblicata nel 1261 dal primo re d’Ungheria Béla IV, Santo Stefano fece dono al vescovado di Eger di una decima di vino, pari a un decimo della produzione vinicola della valle di Eger. Dopo l’invasione dei mongoli nel 1241, lo spopolamento del paese e la mancanza di manodopera indussero il re Béla IV a invitare stranieri a stabilirvisi. È probabilmente a quell’epoca che alcuni coloni valloni si stabilirono in queste terre, soprattutto in Olasz utca (via Olasz) e nella località di Tállya, nei dintorni della città di Eger, per insegnare alla popolazione locale le tecniche di viticoltura francesi e come conservare il vino nelle botti.

È probabile che le prime cantine vinicole siano state scavate per ordine delle istituzioni ecclesiastiche, con le più antiche create per la conservazione delle decime.

La fama della viticoltura nella regione di Eger risale a diversi secoli orsono. Gaspar Boutatts, disegnatore e incisore originario dei Paesi Bassi, è stato autore di numerose incisioni all’acquaforte raffiguranti vari paesaggi ungheresi, tra cui una vista di Eger («d’Erlau») contenuta in un album intitolato «Description exacte des Royaumes de Hongrie» (Descrizione precisa dei regni d’Ungheria), pubblicato nel 1688 ad Anversa. Si conosce anche un’altra incisione, antecedente a quella data e pubblicata nel 1617 da G. Hoefnagel, intitolata «Agria vulgo Erla», raffigurante la città viticola che aveva valorosamente resistito alle truppe ottomane. Entrambe le incisioni mostrano i due motivi di legittimo orgoglio degli abitanti, ovvero la fortezza che domina la città e le colline coltivate a vite delle zone circostanti.

Dalle fonti storiche emerge che nel XVII secolo la viticoltura subì un cambiamento notevole: affianco alle varietà a bacca bianca che fino ad allora erano state dominanti nella regione, cominciarono gradualmente a guadagnare terreno i vitigni a bacca rossa.

Occorre notare che per arare il suolo compatto e rigido dei loro vigneti, gli abitanti di Eger inventarono un sarchiello particolare, chiamato appunto il sarchiello «di Eger». Inoltre, per misurare la quantità di vino, gli abitanti di Eger si servivano del moggio «di Eger» (la cui capacità era quattro volte superiore a quella del moggio ordinario). Era necessario un invecchiamento più lungo del vino in botte, non solo per il contenuto di acidi ma anche per ottenere una lunga conservazione. Il vino veniva fatto invecchiare in botti di rovere conservate in cantine o in cantine di invecchiamento scavate sotto la città, nel tufo riolitico, dove le condizioni climatiche delle cantine naturali (di invecchiamento) potevano essere garantite in qualsiasi momento.

La classifica dei vigneti nel passato

La vinicoltura si sviluppa veramente a Eger nel XV e nel XVI secolo, prima di registrare un’autentica rinascita nel XVIII secolo. I catasti del 1760 e del 1789 contengono informazioni sulle particolari qualità dei vigneti. Nel 1760 questi vigneti erano stati classificati in tre categorie, in base alla qualità del suolo, alla pendenza del terreno, alle ore di soleggiamento ecc.: quasi il 50 % dei vigneti era rientrato nella prima categoria.

Nel 1789 i vigneti erano poi stati classificati in sei categorie (a livello nazionale ne erano state istituite otto, ma intorno a Eger nessun vigneto è rientrato nelle ultime due categorie). I principi di classificazione erano simili a quelli del 1760, con la differenza che nella prima categoria furono classificati anche gli eccellenti vigneti adatti alla produzione dei vini liquorosi («aszúbor»).

Sin dal XVIII secolo gli abitanti di Eger disponevano di norme che disciplinavano la viticoltura e spettava ai presidenti delle organizzazioni agricole il compito di garantirne l’osservanza. Queste ultime operavano peraltro sotto il controllo delle autorità comunali.

Vini (2)

1.   Descrizione della zona geografica delimitata (seguito)

I vitigni coltivati e i vini da questi ottenuti

Prima dell’introduzione del Kadarka, portato nei dintorni di Eger nel XV secolo dai profughi serbi che avevano dovuto abbandonare le loro case a causa della conquista ottomana, la popolazione autoctona aveva coltivato in questa regione solo varietà a bacca bianca. Oltre a introdurre vitigni a bacca rossa, i serbi insegnarono alla popolazione locale le tecniche di vinificazione in rosso. Alla Scuola nazionale di enologia di Buda c’erano non meno di 56 diverse varietà provenienti dalla provincia di Heves, quantità che fu superata solo nelle province di Pest e Baranya. Poco prima dell’epidemia di fillossera, nella maggior parte dei vigneti si coltivavano le varietà Lúdtalpú e Kereklevelű. Un articolo pubblicato nel 1859 sulla rivista specializzata «Szőlészeti Lapok» (rivista di viticoltura) evoca la necessità di sviluppare, su scala adeguata, «vitigni» diversi dal Kadarka, proponendo in particolare Oporto e Fekete muskotály (Moscato nero) per le eccellenti sostanze coloranti in essi contenuti.

Il vino rosso scuro chiamato Bikavér è menzionato per la prima volta nel 1851 in un libro di proverbi: «Bikavér, è così che si chiama un vino rosso forte, in particolare quello di Eger». Per dimostrare l’importanza della viticoltura e della vinicoltura nella regione di Eger, dopo le devastazioni causate dalla fillossera, l’Istituto reale di ampelologia d’Ungheria decise, in accordo con la Scuola di viticoltura ed enologia, di fondare una succursale locale a Eger. Quest’ultima continuò a operare come istituto di ricerca diventando uno dei massimi centri a livello nazionale, specializzato nella selezione di varietà resistenti, nella ricerca sulla selezione varietale, nella valutazione dei luoghi di produzione (dei vigneti) e nella ricerca enologica, in particolare per quanto riguarda le tecnologie di elaborazione del vino rosso.

La denominazione di origine protetta di Eger

L’importanza dei vini di Eger e quella della tutela del loro commercio sono sottolineate dal fatto che la denominazione di origine EGER (ERLAU), EGRI (ERLAUER) è registrata fin dal 15 settembre 1970 nella categoria di merci n. 33 (VINI) in virtù dell’accordo di Lisbona per la protezione delle denominazioni di origine e la loro registrazione internazionale.

2.   Descrizione del vino (dei vini)

La regione viticola si presta sia alla produzione dei vini bianchi leggeri con un finale lungo che a quella dei vini bianchi densi, carnosi e corposi. Questi vini si distinguono per la ricchezza di aromi, di minerali e persino di acidi naturali: aspetto, quest’ultimo, particolarmente rilevante per i vini prodotti nelle zone a sud di Eger.

La regione produce inoltre vini rosati e vini tipo Siller, ricchi di sapore e con un periodo di conservazione più lungo rispetto a quello dei vini prodotti in generale in Ungheria. Sono facilmente riconoscibili sia gli aromi di frutta fresca che quelli di frutta matura.

Il tenore tannico dei vini rossi non è generalmente molto alto, la loro acidità relativa e la loro persistenza al palato si spiegano con la vicinanza al confine settentrionale della coltivazione della vite e della produzione vinicola, nonché con l’esistenza del vento tipico della regione, dominata da montagne e da valli. Questi vini, caratterizzati da decisi aromi fruttati e speziati, si prestano anche a una lunga maturazione.

Questa zona viticola presenta da sempre un elevato numero di vitigni, motivo per cui è diventata terra d’elezione dei vini assemblati, in particolare del Bikavér (sangue di toro).

3.   Descrizione e dimostrazione di un legame causale

Le condizioni climatiche della regione viticola dipendono in gran parte dalla vicinanza dei monti Bükk. Questi monti offrono protezione contro le gelate invernali, oltre a garantire la persistenza, nelle uve, di acidi fini ed eleganti e di aromi primari di frutta, grazie alle notti fresche per la «brezza di montagna» che inizia a soffiare quando viene meno il caldo delle giornate estive e autunnali. Si può quindi in generale affermare che i vini della regione di Eger contengono acidi vivaci e che si esprimono con una lunga persistenza al palato. Il regime idrico equilibrato dei suoli della regione viticola di Eger, così come le precipitazioni atmosferiche, mediamente pari a 600 millimetri all’anno, garantiscono alle viti uno sviluppo armonioso, senza stress. Grazie a quest’equilibrio, i vini non contengono gli acidi acerbi che possono scaturire da una carenza idrica.

A causa della varietà delle condizioni climatiche e della composizione dei suoli nella regione viticola di Eger, possono esistere notevoli differenze tra un vigneto e l’altro — soprattutto nel caso di annate «meno buone» — per quanto riguarda la gradazione alcolica, il contenuto di acidi e persino l’aroma dei vini. Gli esperimenti condotti presso l’Istituto delle scienze della vite e del vino di Eger sono piuttosto indicativi e sembrano confermare che il sito e l’esposizione dei vigneti influiscono soprattutto sulla gradazione alcolica e la generosità dei vini, mentre la composizione del suolo è importante per la costituzione degli aromi. Di conseguenza, i diversi vigneti permettono di produrre vini in cui ciascuno esprime il proprio carattere. Ad esempio, i vini prodotti su suoli di origine vulcanica con uno strato arabile più sottile sono più ricchi di minerali, mentre i vini prodotti su suoli particolarmente argillosi con uno strato arabile più profondo sono più corposi; infine i vini prodotti sui suoli sabbiosi della regione di Debrő sono più generosi per effetto del riscaldamento più rapido del suolo.

Di conseguenza, le tradizioni locali e questa diversità climatica spiegano e giustificano sia l’esistenza di un gran numero di vitigni nella regione, sia la produzione di una grandissima varietà di vini. Le condizioni climatiche e le proprietà fisiche del suolo della zona di produzione delimitata nei dintorni di Eger permettono ai viticoltori locali di beneficiare di una regione che, a differenza di altre zone di produzione viticola del paese, si presta alla produzione di una varietà molto ampia di vini di ottima qualità.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Norme generali relative al nome (1)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

a)

Al posto della dicitura «denominazione di origine protetta» possono essere utilizzate menzioni tradizionali, come «vino “Classicus” di origine protetta», «vino “Superior” di origine protetta» o «vino “Grand superior” di origine protetta».

b)

Il nome di un vitigno, una menzione tradizionale, qualsiasi menzione a uso limitato o quelle che fanno riferimento al colore del vino possono figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

c)

Nel caso dei vini tipo «Superior» o «Grand superior», il nome del vino deve essere completato con la menzione «Superior» o «Grand superior». Questa menzione deve figurare dopo la denominazione di origine ed essere stampata con lo stesso carattere tipografico. Se viene indicato il nome del vigneto, è obbligatorio riportare in etichetta, nello stesso campo visivo in cui appare il nome del vigneto, il livello normativo di classificazione, oltre al nome della località.

d)

L’espressione tradizionale «Bikavér» (sangue di toro) deve figurare solo sull’etichetta dei vini ottenuti dalle varietà coltivate sui terreni viticoli seguenti: secondo il catasto viticolo, quelli di classe I e II delle località di Andornaktálya, Demjén, Eger, Egerbakta, Egerszalók, Egerszólát, Felsőtárkány, Kerecsend, Maklár, Nagytálya, Noszvaj, Novaj, Ostoros e Szomolya, così come a Verpelét i terreni viticoli di Cinège, Közép-bérc, Ördönös, Öreg-hegy e Szreg-hegy.

Norme generali relative al nome (2)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

e)

La menzione tradizionale «Bikavér» deve comparire in etichetta subito dopo la variante «Egri» della parola «Eger» figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

f)

Un disegno o un’immagine che rappresenti o che evochi una figura di toro o una testa di toro o la parola che traduce «bikavér» (sangue di toro) in una lingua straniera o una qualsiasi espressione in ungherese o in lingua straniera che evochi il sangue di toro può apparire soltanto nell’etichetta e sulle bottiglie dei vini Egri Bikavér, Egri Bikavér Superior e Egri Bikavér Grand superior. Il disegno che evoca la testa di toro sul marchio della regione viticola di Eger è un’eccezione a questa regola.

g)

Un disegno o un’immagine che rappresenti o che evochi una stella, indipendentemente dalla sua forma e dimensioni, o anche la parola che traduce «csillag» (stella) in una lingua straniera o una qualsiasi espressione in ungherese o in lingua straniera che evochi una stella può figurare solo sui vini Egri Csillag, Egri Csillag Superior e Egri Csillag Grand superior.

h)

Per i vini assemblati, i vitigni possono essere indicati solo se la loro proporzione nell’assemblaggio raggiunge singolarmente il 5 %. In tal caso, il nome del vitigno può essere indicato in caratteri di dimensioni non superiori a un quinto della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

i)

L’indicazione dell’annata è obbligatoria.

j)

Per i vini Grand superior è obbligatorio indicare il nome del vigneto.

Nomi di unità geografiche più piccole e norme che ne disciplinano la delimitazione e l’indicazione (1)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

a)

Località:

i)

anche sui vini Classicus, Superior e Grand superior, su tutti i tipi di vino;

ii)

origine identica: almeno l’85 %;

iii)

i nomi di località che possono essere scritti sono: Aldebrő, Andornaktálya, Demjén, Eger, Egerbakta, Egerszalók, Egerszólát, Feldebrő, Felsőtárkány, Kerecsend, Maklár, Nagytálya, Noszvaj, Novaj, Ostoros, Szomolya, Tarnaszentmária, Tófalu, Verpelét.

b)

Legame tra le unità geografiche più piccole e i marchi commerciali: le norme relative all’indicazione dell’origine dell’uva utilizzata per l’elaborazione dei vini non si applicano ai prodotti enologici con marchi commerciali registrati o con marchi commerciali stabiliti dall’uso prima dell’11 maggio 2002, che contengono o che consistono in un nome di unità geografica più piccola o in riferimenti alla zona geografica del paese.

c)

Vigneti:

i)

solo sui vini Grand superior;

ii)

origine identica: almeno il 95 %;

iii)

sull’etichetta deve figurare anche il nome della località interessata della regione viticola.

iv)

Nomi di vigneti

Aldebrő: Káli-völgy, Poharas-dűlő, Sík-hegy, Szent Donát-dűlő, Uraké

Andornaktálya: Bánya-tető, Cserje, Cserjés-lápa, Dezerta, Felső-rétre járó, Felső-tábla, Gesztenyési-dűlő, Kerek-szilvás, Kétágú-dűlő, Kis-hegy, Málnás, Marinka, Mocsáry, Nagy-parlag, Nagy-völgy, parti-dűlő, Pesti, Pünkösd-tető, Rózsa-hegy, Schwarcz, Szállás-völgy, Szél-hegy, Zúgó-part

Demjén: Bodzás-tető, Farkas-hegy, Hangács, Nyitra, Pünkösd-tető, Szőlőhegy, Varjasi-dűlő

Nomi di unità geografiche più piccole e norme che ne disciplinano la delimitazione e l’indicazione (2)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

iv)

Nomi di vigneti (seguito):

Eger Almagyar, Áfrika, Agárdi, Almár-völgy, Bajusz, Bajusz-völgy, Bánya-tető, Békési, Benke-lápa, Birka, Braun-völgy, Cigléd, Cinege, Déllés, Dobrányi, Donát, Érseki, Erzsébet-völgy, Fehér-hegy, Felső-galagonyás, Fertő, Gőzmalmos, Grőber, Grőber-völgy, Gyilkos, Hajdú-hegy, Hergyimó, Kerékkötő, Kis-Eged, Kis-galagonyás, Kis-Kocs, Kolompos, Kolompos-völgy, Kőlyuk-tető, Kőporos, Kutya-hegy, Losonci-völgy, Makjány, Marinka, Merengő, Mész-hegy, Mezey alsó, Mezey öreg, Nagy-galagonyás, Nagy-Eged-dűlő, Nagy-Eged-hegy, Nagy-Kocs, Nyerges, Nyúzó, Öreg-hegy, Pap-hegy, Pirittyó, Posta út, Rác-hegy, Rádé, Répás-tető, Rózsás, Sík-hegy, Steiner, Szarkás, Szépasszony-völgy, Szőlőcske, Szőlőske, Tiba, Tibrik, Tihamér, Tót-hegy, Új-fogás, Vécsey-völgy, Vidra, Vizes-hegy

Egerbakta: Dobos-lápa, Ivánka, Ivánkafő, Magyalos, Muki-lápa, Ortás, Pap-tag, Szőlő-tető, Töviskes, Zsebe-lápa

Egerszalók: Ádám-völgy, Buk-tető, Ferenc-hegy, Juhkosár, Káptalan-völgy, Kis-határ, Kovászó, Kővágó, Magyalos, Nagy Ádám-tető, Pap-tag, Vágás

Egerszólát: Alsó-hegy, Birka-tető, Boldogságos, Csutaj-tető, Felső-hegy, Kamra-völgy, Kántor-tag, Szarvas, Tó-bérc

Feldebrő: Alberki, Bogár-hát, Csepegő, Csonkás, Egri út, Szőlők háta

Felsőtárkány: Homok-hegy, Homok-lápa, Nyavalyás, Öreg-hegy, Tiba alja

Nomi di unità geografiche più piccole e norme che ne disciplinano la delimitazione e l’indicazione (3)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

iv)

Nomi di vigneti (seguito):

Kerecsend: Nagy-aszó, Öreg-hegy, Tardi-dűlő

Maklár: Nagy-aszó, Öreg-hegy

Nagytálya: Kendervát, Nagy-aszó, Öreg-hegy, Pipis, Vitis-dűlő

Noszvaj: Csókás, Dóc, Herceg, Hosszú-szél, Kőkötő, Nagyfai-dűlő, Nyilas-már, Perzselő, Pipis, Szeles-oldal, Szeles-tető, Tekenő-hát, Zsidó-szél

Novaj: Halom, Hegyi-tábla, Hermány, Hodály-tető, Juhszalagos, Kis-gyepföld, Mezőkövesdi út tető, Nagy-gyepföld, Nagyút, Öreg-hegy, Pap-föld, Szeszfőzde-tető, Vitéz

Ostoros: Bikus, Csárda-kert, Gólint, Hermány, Janó, Kutya-hegy, Pajados, Sóderbánya-tető, Szél-hegy, Szilvás-tető, Tag, Verem-part

Szomolya: Csáj-lapos, Demecs, Galagonyás, Gyűr, Ispán-berki, Jató-tető, Kangyalló, Mácsalma, Nagy-völgy-tető, Pazsag, Proletár, Szilos-oldal, Vas-lápa, Vén-hegy

Tarnaszentmária: Dobi-oldal, Dobi-tető, Szőlőhegy

Tófalu: Bogár-hát, Petes alja

Verpelét: Ácsok, Alberki, Cinege, Fekete-oldal, Hagyóka, Hosszúi-dűlő, Kecske-hát, Kerékkötő, Keresztfa, Királyi-dűlő, Kis-hegy, Kő-hegy, Közép-bérc, Majka, Ördöngős, Öreg-hegy, Padok, Pallagfő, Szent János-völgy, Szirák, Tilalmas, Tölgyes-szél, Túró-mező, Varjas, Veres

Norme relative all’indicazione in base al tipo di vino (1)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

Classicus bikavér (sangue di toro)

La menzione tradizionale «Bikavér» deve comparire in etichetta subito dopo la variante «Egri» della parola «Eger» figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «ó» (invecchiato), «muzeális bor» (vino da museo)

Classicus muskotály (Moscato)

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «cuvée»,«első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage»,«újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

La menzione «Muskotály» (Moscato) può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

Classicus siller e Classicus rozé:

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «cuvée»,«első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage»,«újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Classicus fehér (bianco)

Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«cuvée»,«fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage»,«újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «ó» (invecchiato), «muzeális bor» (vino da museo)

Norme relative all’indicazione in base al tipo di vino (2)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

Classicus csillag (stella)

La menzione «csillag» deve comparire in etichetta subito dopo la variante «Egri» della parola «Eger» figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage»,«újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Classicus vörös (rosso)

Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«cuvée»,«fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage»,«újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «ó» (invecchiato), «muzeális bor» (vino da museo)

Superior bikavér (sangue di toro)

La menzione tradizionale «Bikavér» deve comparire in etichetta subito dopo la variante «Egri» della parola «Eger» figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Superior fehér (bianco)

Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«cuvée»,«fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «főbor» (principale, vino delle prime uve)

Norme relative all’indicazione in base al tipo di vino (3)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

Superior csillag (stella)

La menzione «csillag» deve comparire in etichetta subito dopo la variante «Egri» della parola «Eger» figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Superior vörös (rosso)

Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«cuvée»,«fahordós érlelésű» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «főbor» (principale, vino delle prime uve)

Superior késői szüretelésű (vendemmia tardiva)

Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«cuvée»,«fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Grand superior bikavér (sangue di toro)

La menzione tradizionale «Bikavér» deve comparire in etichetta subito dopo la variante «Egri» della parola «Eger» figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«fahordós érlelésű» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Norme relative all’indicazione in base al tipo di vino (4)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

Grand superior fehér (bianco)

Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«cuvée»,«fahordós érlelésű» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Grand superior csillag (stella)

La menzione «csillag» deve comparire in etichetta subito dopo la variante «Egri» della parola «Eger» figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique», «fahordós érlelésű» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Grand superior vörös (rosso)

Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

Menzione tradizionale e altra menzione a uso limitato che possono essere indicate: «barrique»,«cuvée»,«fahordós érlelésű» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione).

Norme relative al confezionamento dei prodotti

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

confezionamento nella zona geografica delimitata

Descrizione della condizione:

a)

I vini delle classificazioni Superior e Grand superior (tutti i tipi di vino), così come i vini Bikavér e Csillag della classificazione Classicus possono essere venduti solo in bottiglie di vetro. Tutti gli altri tipi di vino possono essere commercializzati solo in bottiglie di vetro o in bag-in-box.

b)

L’imbottigliamento deve essere effettuato esclusivamente nel centro di imbottigliamento autorizzato dall’autorità vinicola e registrato dall’Egri Borvidék Hegyközségi Tanácsa (di seguito, EBHT) (Consiglio delle organizzazioni di viticoltori della regione viticola di Eger). L’obbligo di imbottigliamento non si applica ai vini prodotti dal viticoltore all’interno della zona di produzione per un uso personale e consumati nella propria cantina.

c)

L’imbottigliamento all’esterno della zona delimitata è possibile solo in caso di dichiarazione effettuata almeno 48 ore prima dell’inizio previsto dell’operazione. Al fine di preservare la qualità organolettica, il vino deve essere imbottigliato entro 90 giorni dall’uscita del vino dal luogo di produzione.

Data iniziale di immissione in commercio

Quadro normativo:

attraverso un’organizzazione responsabile della gestione della DOP/IGP, se previsto dagli Stati membri

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

Descrizione della condizione:

a)

Vini Classicus:

i)

Bikavér (sangue di toro): il 1o novembre del primo anno successivo a quello della vendemmia;

ii)

Csillag (stella): il 15 marzo del primo anno successivo a quello della vendemmia;

iii)

per tutti gli altri tipi di vino: data non fissata.

b)

Vini Superior:

i)

Bikavér (sangue di toro): il 1o maggio del secondo anno successivo a quello della vendemmia;

ii)

Csillag (stella): il 1o maggio del primo anno successivo a quello della vendemmia;

iii)

per tutti gli altri tipi di vino: data non fissata.

c)

Vini Grand superior:

i)

Bikavér (sangue di toro): il 1o settembre del secondo anno successivo a quello della vendemmia;

ii)

Csillag (stella): il 1o luglio del primo anno successivo a quello della vendemmia;

iii)

per tutti gli altri tipi di vino: data non fissata.

Produzione all’esterno della zona geografica delimitata

Quadro normativo:

attraverso un’organizzazione responsabile della gestione della DOP/IGP, se previsto dagli Stati membri

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

Descrizione della condizione:

Sul territorio della località di Kompolt e, nel caso delle uve coltivate nel vigneto di Dóc situato nella località di Noszvaj, sul territorio delle località di Bogács, Bükkzsérc e Cserépfalu.

Norme transitorie

Quadro normativo:

attraverso un’organizzazione responsabile della gestione della DOP/IGP, se previsto dagli Stati membri

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

a)

Ciascun produttore che abbia immesso in commercio vino «Egri Bikavér» indicante il vigneto, prodotto con uve coltivate prima del 31 dicembre 2009 e che abbia adempiuto agli obblighi di cui all’articolo 20 del decreto n. 102 del 5 agosto 2009 del ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale è tenuto ad applicare, nelle annate successive, le norme di assemblaggio antecedenti, relative al vino «Egri Bikavér», definite dal decreto n. 130 del 31 dicembre 2003 del ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale, sui vini di origine protetta della regione viticola di Eger al momento dell’assemblaggio del vino «Egri Bikavér» recante indicazione del vigneto, ottenuto dallo stesso vigneto e dalla stessa zona vitivinicola, e ciò per l’intera durata di vita del vigneto o almeno finché non viene modificata la composizione delle varietà nel vigneto.

b)

I produttori che elaborano vino «Classicus Egri Bikavér» corrispondente a un prodotto biologico ottenuto da coltivazione biologica e che dimostrano, con idonea documentazione, che nell’anno in questione non hanno avuto la possibilità di assemblare vini ottenuti da quattro varietà, conformemente al punto III, possono assemblare vini di tre varietà per produrre il vino biologico «Classicus Egri Bikavér».

c)

Le norme transitorie non saranno più applicabili dalla campagna 2021/2022.

Link al disciplinare del prodotto

https://boraszat.kormany.hu/admin/download/d/5d/82000/Eger_OEM_v4_standard.pdf


(1)  GU L 9 dell’11.1.2019, pag. 2.