ISSN 1977-0944 |
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Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 152 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
63° anno |
Sommario |
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II Comunicazioni |
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COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione europea |
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2020/C 152/01 |
Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata, (Caso M.9817 — Rhône Capital/Maxam) ( 1 ) |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione europea |
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2020/C 152/02 |
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V Avvisi |
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PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA |
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Commissione europea |
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2020/C 152/03 |
Notifica preventiva di concentrazione, [Caso M.9797 — AUNDE Group/Toyota Boshoku/TB Kawashima Automotive Textile (India) JV], Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
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2020/C 152/04 |
Notifica preventiva di concentrazione, (Caso M.9814 — Firmenich/Les Dérivés Résiniques et Terpéniques), Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
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ALTRI ATTI |
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Commissione europea |
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2020/C 152/05 |
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2020/C 152/06 |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE. |
IT |
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II Comunicazioni
COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione europea
7.5.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 152/1 |
Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata
(Caso M.9817 — Rhône Capital/Maxam)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2020/C 152/01)
Il 30 aprile 2020 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato interno. La presente decisione si basa sull’articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
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sul sito internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore, |
— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it) con il numero di riferimento 32020M9817. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario. |
IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione europea
7.5.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 152/2 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
6 maggio 2020
(2020/C 152/02)
1 euro =
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Moneta |
Tasso di cambio |
USD |
dollari USA |
1,0807 |
JPY |
yen giapponesi |
114,65 |
DKK |
corone danesi |
7,4618 |
GBP |
sterline inglesi |
0,87253 |
SEK |
corone svedesi |
10,6278 |
CHF |
franchi svizzeri |
1,0530 |
ISK |
corone islandesi |
159,30 |
NOK |
corone norvegesi |
11,0900 |
BGN |
lev bulgari |
1,9558 |
CZK |
corone ceche |
26,987 |
HUF |
fiorini ungheresi |
349,59 |
PLN |
zloty polacchi |
4,5394 |
RON |
leu rumeni |
4,8233 |
TRY |
lire turche |
7,7178 |
AUD |
dollari australiani |
1,7046 |
CAD |
dollari canadesi |
1,5225 |
HKD |
dollari di Hong Kong |
8,3763 |
NZD |
dollari neozelandesi |
1,7839 |
SGD |
dollari di Singapore |
1,5335 |
KRW |
won sudcoreani |
1 323,48 |
ZAR |
rand sudafricani |
20,0603 |
CNY |
renminbi Yuan cinese |
7,6707 |
HRK |
kuna croata |
7,5690 |
IDR |
rupia indonesiana |
16 259,13 |
MYR |
ringgit malese |
4,6713 |
PHP |
peso filippino |
54,620 |
RUB |
rublo russo |
80,7789 |
THB |
baht thailandese |
35,004 |
BRL |
real brasiliano |
6,0896 |
MXN |
peso messicano |
26,0485 |
INR |
rupia indiana |
81,9815 |
(1) Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
V Avvisi
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Commissione europea
7.5.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 152/3 |
Notifica preventiva di concentrazione
[Caso M.9797 — AUNDE Group/Toyota Boshoku/TB Kawashima Automotive Textile (India) JV]
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2020/C 152/03)
1.
In data 28 aprile 2020 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1).La notifica riguarda le seguenti imprese:
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AUNDE Achter & Ebels GmbH (Germania), appartenente a AUNDE Group SE («AUNDE», Germania), |
— |
TB Kawashima Co. Ltd. («TBK», Giappone), controllata da Toyota Boshoku Corporation («TB», Giappone), |
— |
TB Kawashima Automotive Textile (India) Private Ltd. («Target», India). |
AUNDE e TB acquisiscono, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), e dell’articolo 3, paragrafo 4, del regolamento sulle concentrazioni, il controllo comune del Target. Prima dell’operazione, il Target è controllato esclusivamente da TB attraverso TBK.
La concentrazione è effettuata mediante acquisto di quote/azioni.
2.
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
— |
AUNDE Achter & Ebels GmbH: sviluppo e fabbricazione di prodotti per l’industria automobilistica tra cui filati, tessuti tecnici e rivestimenti tessili e in pelle. Controllata di Aunde, che è specializzata nello sviluppo e nella produzione, fra l’altro, di filati, tessuti tecnici, rivestimenti per sedili e parti in schiuma per l’industria automobilistica con i marchi AUNDE, ISRINGHAUSEN e FEHRER, destinati a OEM e fornitori del settore in Europa e nel resto del mondo; |
— |
TBK: sviluppo, produzione e fornitura di vari tipi di tessuti e tessili per interni auto, in particolare in Asia. Affiliata di TB, fabbricante giapponese di componenti per l’industria automobilistica specializzato nei sedili per automobili, treni e aerei, nei relativi componenti e in altri componenti interni ed esterni per veicoli; |
— |
Target: produzione e fabbricazione di tessuti e tessili per interni destinati all’industria automobilistica, in India e nei paesi limitrofi. |
3.
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo.Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l’esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l’applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.
4.
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione, con indicazione del seguente riferimento:
M.9797 — AUNDE Group/Toyota Boshoku/TB Kawashima Automotive Textile (India) JV
Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per e-mail, per fax o per posta, ai seguenti recapiti:
E-mail: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu
Fax + 32 22964301
Indirizzo postale:
Commissione europea |
Direzione generale Concorrenza |
Protocollo Concentrazioni |
1049 Bruxelles/Brussel |
BELGIQUE/BELGIË |
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 (il «regolamento sulle concentrazioni»).
7.5.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 152/5 |
Notifica preventiva di concentrazione
(Caso M.9814 — Firmenich/Les Dérivés Résiniques et Terpéniques)
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2020/C 152/04)
1.
In data 29 aprile 2020 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1).La notifica riguarda le seguenti imprese:
— |
il gruppo Firmenich («Firmenich», Svizzera), |
— |
il gruppo Les Dérivés Résiniques et Terpéniques («DRT», Francia). |
Firmenich acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, il controllo dell’insieme di DRT.
La concentrazione è effettuata mediante acquisto di quote/azioni.
2.
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
— |
Firmenich è specializzata nella produzione e commercializzazione di fragranze, profumi e aromi chimici; |
— |
DRT opera principalmente nel settore della produzione e commercializzazione di resina di pino, di olio di trementina di pino e terpeni di pino. Alcuni dei prodotti di DRT possono essere utilizzati come aromi chimici per la produzione di fragranze. |
3.
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo.Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l’esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l’applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.
4.
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione, con indicazione del seguente riferimento:
Caso M.9814 — Firmenich/Les Dérivés Résiniques et Terpéniques
Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per e-mail, per fax o per posta, ai seguenti recapiti:
E-mail: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu
Fax + 32 22964301
Indirizzo:
Commissione europea |
Direzione generale della Concorrenza |
Protocollo Concentrazioni |
1049 Bruxelles/Brussel |
BELGIQUE/BELGIË |
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 (il «regolamento sulle concentrazioni»).
ALTRI ATTI
Commissione europea
7.5.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 152/6 |
Pubblicazione di una domanda di modifica del disciplinare di un nome del settore vitivinicolo di cui all’articolo 105 del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
(2020/C 152/05)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda ai sensi dell’articolo 98 del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (1) entro due mesi dalla data della presente pubblicazione.
DOMANDA DI MODIFICA DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
«Rioja»
PDO-ES-A0117-AM06
Data di presentazione della domanda: 24.9.2018
1. Norme applicabili alla modifica
Articolo 105 del regolamento (UE) n. 1308/2013 — modifica non minore
2. Descrizione e motivi della modifica
2.1. Rettifica
Correzione di un errore individuato nella formulazione del secondo paragrafo del punto b.7.1 della sezione 8 del disciplinare di produzione (Condizioni applicabili). La modifica non riguarda il documento unico.
La formulazione deve essere modificata come segue:
«Il processo di qualificazione verrà effettuato per partita o lotto omogenei e dovrà essere eseguito conformemente alle norme per i vini ammissibili alla denominazione di origine protetta “Rioja”, redatte dal Consejo Regulador».
2.2. Eliminazione della restrizione sull’uso di alcune varietà bianche
Occorre modificare il punto 3.b.1 del disciplinare di produzione, voci «BIANCO» e «ROSATO», e il punto 2.5.1 «Pratiche enologiche specifiche» del documento unico.
Occorre eliminare la riga nella quale si afferma che, per i vini bianchi e rosati, le varietà Chardonnay, Sauvignon Blanc e Verdejo non devono predominare nel prodotto finale.
Nel 2008 e nel 2009, il Consejo Regulador della denominazione di origine protetta «Rioja» ha esteso il catalogo delle varietà bianche e rosse autorizzate. Si è trattato di una decisione strategica, in linea con una delle raccomandazioni presentate nel piano strategico per il vino Rioja 2005-2020 alla luce delle opportunità di mercato.
Al fine di preservare le caratteristiche dei suoi vini bianchi, si era deciso che le varietà Chardonnay, Sauvignon Blanc e Verdejo non dovessero predominare nel prodotto finale. L’idea era quella che la loro aggiunta avrebbe fornito una nota complementare e avrebbe permesso una graduale padronanza della coltivazione e della gestione di queste varietà.
La decisione ha portato a risultati commerciali significativamente positivi, in quanto la qualità dei vini bianchi della Rioja ha guadagnato in apprezzamento, con tassi di crescita molto più alti rispetto alla media del mercato.
Su questa base, la sessione plenaria del Consejo Regulador della denominazione di origine protetta «Rioja» ha deciso, in occasione della riunione plenaria dell’11 novembre 2016, di eliminare la restrizione sulla percentuale delle varietà Chardonnay, Sauvignon Blanc e Verdejo nel prodotto finale, in ragione dell’interesse commerciale per le stesse e della loro comprovata idoneità alla gestione qualitativa.
2.3. Nuovo termine di etichettatura «Viñedo singular» [vigneto singolo] e condizioni d’uso
Occorre modificare vari punti del disciplinare di produzione (3.b.3, 4, 5, 8.b.1, 8.b.3.4, 8.b.4.1, 8.b.4.3, 8.b.5.2, 8.b.5.3, 8.b.5.5, 8.b.6.2, 8.b.6.3, 8.b.6.4, 8.b.7.3, 8.b.9, 8.b.10.3, 8.b.10.5, 8.b.10.9) e del documento unico (2.5.1 rese di lavorazione, 2.5.2, 2.6 ultimo paragrafo, 2.9, etichettatura) per introdurre le condizioni d’uso per il termine «Viñedo singular» [vigneto singolo].
La risposta alla richiesta dei consumatori di inserire maggiori informazioni in etichetta circa l’origine dei vini, l’interesse degli operatori a promuovere vini di una determinata origine e limitati a un luogo particolare e la necessità di organizzare e standardizzare adeguatamente l’offerta di vini esistente e le eventuali nuove aggiunte: tutti questi fattori hanno reso opportuno stabilire le condizioni, nell’ambito della quarta disposizione aggiuntiva della legge n. 6/2015, per il riconoscimento dei vini provenienti da entità geografiche più piccole alle quali, nel caso specifico della Rioja, è stata attribuita la denominazione di «viñedos singulares» o vigneti singoli.
A fronte di questa situazione, negli ultimi due anni sono state elaborate diverse proposte e sono state analizzate alternative. È stato chiesto il parere di esperti e si è discusso fino all’ultimo dettaglio. Il risultato è un regolamento che tiene conto del successo basato sulle categorie esistenti e che prende spunto da queste per offrire informazioni che saranno apprezzate da alcuni consumatori.
I vigneti unici devono essere equilibrati, con una vigoria della vite contenuta e requisiti qualitativi che, insieme all’origine, contribuiscano a produrre un vino di alta qualità.
Per questo motivo, oltre alla tracciabilità obbligatoria, sono state definite procedure per garantire questo equilibrio, ma esistono anche limitazioni in relazione all’età, alle rese, alle pratiche di coltivazione, alla vendemmia e alla lavorazione. La valutazione organolettica è più impegnativa e il legame del vigneto deve essere inteso a durare nel tempo.
Si apre così la strada ad un arricchimento della gamma dei vini offerti nella Rioja, che certamente contribuirà a riaffermare la leadership e il carattere pionieristico della DOP, oltre a riscuotere l’apprezzamento di personalità influenti e opinionisti.
2.4. Modifiche relative alle condizioni di utilizzo delle menzioni tradizionali «Reserva» e «Gran Reserva»
Occorre modificare il punto 3.C, voci «Per la menzione tradizionale “Reserva”» e «Per la menzione tradizionale “Gran Reserva”», del disciplinare di produzione. La modifica non riguarda il documento unico.
Per i vini rossi «Reserva» vengono introdotti tempi minimi per l’affinamento in bottiglia; per i vini rossi «Gran Reserva» questi tempi sono ridotti, entro i tempi minimi disciplinati dalla legislazione spagnola sull’uso di tali menzioni tradizionali.
Nella definizione fornita nella legge n. 6/2015 del 12 maggio 2015 o nel disciplinare di produzione per la denominazione di origine protetta «Rioja», non veniva specificato un periodo minimo di affinamento in bottiglia per la menzione tradizionale complementare «Reserva». Questo aspetto era quindi lasciato alla discrezione dell’operatore, che era libero di decidere quando era stato raggiunto il giusto equilibrio ed erano state soddisfatte le caratteristiche della categoria in questione. In considerazione del monitoraggio organolettico dei vini etichettati in cantina per la spedizione e di quelli acquistati presso il punto vendita, si è ritenuto che stabilire un periodo minimo di affinamento in bottiglia per i vini rossi, nel rispetto del tempo minimo totale coperto dalla definizione, rappresentasse un chiaro progresso qualitativo e si inserisse nel processo di miglioramento continuo in cui la Rioja è da sempre coinvolta. La sessione plenaria del Consejo Regulador della denominazione di origine protetta «Rioja» ha deciso pertanto, in occasione della riunione plenaria dell’11 novembre 2016, di stabilire un periodo minimo di 6 mesi per l’affinamento in bottiglia dei vini rossi «Reserva» successivo al processo di affinamento in botte di almeno un anno. In totale, il processo di affinamento e maturazione deve durare almeno 36 mesi.
La definizione del termine tradizionale complementare «Gran Reserva» comporta alcune rigidità nel disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta «Rioja» rispetto alla sua definizione di cui alla legge n. 6/2015 del 12 maggio 2015, che prevedeva un periodo minimo di affinamento in bottiglia di 36 mesi, successivo all’affinamento in botte di 24 mesi. La legislazione spagnola, invece, prevede che questo periodo in botte duri almeno 18 mesi, ma non specifica la durata del periodo di permanenza del vino in bottiglia. La denominazione «Rioja» prevede requisiti più severi per il tempo minimo di affinamento in botte (24 mesi) in quanto si ritiene che ciò consenta una maggiore versatilità e una maggiore espressività dei vini, ottenendo al contempo una qualità ottimale. Il periodo minimo di affinamento in bottiglia è ridotto a 24 mesi, pur essendo ancora più lungo di quanto previsto dalla legislazione nazionale che non specifica nulla al riguardo, senza modificare il periodo minimo di 60 mesi di maturazione e di affinamento combinati. In occasione della seduta plenaria dell’11 novembre 2016, la sessione plenaria del Consejo Regulador della denominazione di origine protetta «Rioja» ha deciso di definire i vini rossi della categoria «Gran Reserva» come i vini maturati e affinati in cantina per almeno 60 mesi, di cui almeno 24 in botte e 24 in bottiglia.
2.5. È stata aggiunta una nuova categoria di prodotto protetto: vino spumante di qualità
Occorre modificare diversi punti del disciplinare di produzione (2, 2.a.1, 2.a.2, 2.a.4, 2.a.5, 2.a.6, 2.a.7, 2.a.8, 2.b, 3.b.1, 3.b.2, 3.b.3, 3.b.4, 3.c, 7, 8.b.5.1, 8.b.7.2, 8.b.9, 8.b.10.3) e del documento unico (2.3, 2.4, 2.5.1, 2.8, 2.9 etichettatura), per introdurre le condizioni per questa nuova categoria di prodotto e il suo legame.
I dati di mercato mostrano che negli ultimi anni i vini spumanti hanno registrato risultati eccezionali. In quanto denominazione costantemente orientata al mercato, la «Rioja» non può lasciarsi sfuggire questa opportunità. Un gran numero di denominazioni di origine spagnole include i vini spumanti nel proprio disciplinare di produzione, pertanto l’estensione descritta per la «Rioja» non è in alcun modo una decisione sconsiderata o illogica.
Con l’obiettivo di mantenere gli stessi standard qualitativi dei vini fermi, l’intenzione è quella di creare un vino spumante di alto livello, da qui le restrizioni sulla resa e sul tenore di zuccheri (Brut, Extra Brut e Brut Nature). L’utilizzo del metodo di vinificazione classico e il periodo di affinamento minimo di 15 mesi ne sono la riprova.
2.6. Vini di zone e comuni
Occorre modificare diversi punti del disciplinare di produzione (2.a.1, 8.b.9, 8.b.10.3, 8.b.10.10) e del documento unico (2.6 — «Rioja Baja» modificato in «Rioja Oriental» —, 2.8, 2.9, etichettatura), per introdurre le condizioni che devono essere soddisfatte affinché il vino possa prendere il nome di determinate aree e comuni.
Il concetto di sottozona viene sostituito da quello di zona e vengono mantenute le tre già esistenti, sebbene di una si modifichi il nome (da «Rioja Baja» a «Rioja Oriental»). Sarà inoltre possibile indicare in etichetta il nome dell’eventuale comune di provenienza.
La sessione plenaria del Consejo Regulador ha aggiornato le norme relative alle indicazioni della zona (un cambio di nome per le sottozone che meglio esprime la filosofia che la Rioja vuole trasmettere, ovvero un’entità più grande di queste tre delimitazioni o unità geografiche più piccole) e del comune o città, con l’obiettivo di dare loro maggiore visibilità e di valorizzare questi vini. Questo risponde anche alle preoccupazioni degli operatori, degli opinionisti e dei consumatori finali, che chiedono maggiori informazioni in etichetta sulla grande diversità dei vini attualmente offerti sul mercato dalla denominazione di origine protetta «Rioja». Queste indicazioni andranno a completare la tradizionale e vincente gamma di vini ottenuti dal taglio di vini di diversa origine.
Dopo aver regolamentato nel 1998 una procedura di tracciabilità che consentiva di riportare in etichetta i nomi dei comuni o le indicazioni «Rioja Alta», «Rioja Alavesa» o «Rioja Baja», il Consejo Regulador ha fatto un ulteriore passo avanti, prevedendo le situazioni in cui i viticoltori coltivano la vite in località confinanti, così che, a queste condizioni, è ora possibile includere fino al 15 % del volume di uva proveniente dal di fuori delle suddette entità più piccole. La condizione sarà un vincolo prolungato del vigneto, per promuovere la sostenibilità ed evitare la speculazione. Questo margine di tolleranza rientra nelle possibilità offerte dalla legislazione dell’Unione.
Un’altra novità è rappresentata dall’aumento delle dimensioni della porzione di etichetta che può essere destinata ai comuni o a quelle che ora vengono chiamate zone. Fino ad ora, la dimensione di tali indicazioni sull’etichetta dei vini poteva essere pari al massimo a due terzi di quella della dicitura «Rioja». D’ora in avanti potranno avere pari dimensioni, con l’unico obbligo che non siano più in risalto del nome della denominazione.
La Rioja continua ad ampliare la gamma di categorie esistenti nell’ambito del processo di miglioramento continuo in cui è impegnata e cerca sempre di rafforzare il suo posizionamento come una delle regioni di riferimento nel segmento dei vini di qualità sul mercato internazionale. Questa classificazione dell’offerta di vino esistente stabilisce alcune condizioni che permettono di garantire la qualità del prodotto e l’esattezza delle indicazioni in etichetta.
2.7. Modifica relativa all’intensità di colore dei vini rosati
Occorre modificare il punto 2.a.3 del disciplinare di produzione, ma ciò non comporta alcuna modifica del documento unico.
Sono ammessi vini rosati con intensità di colore inferiore.
Data la gamma di intensità stabilita per i vini spumanti di qualità coperti da questa DOP, è opportuno, per ragioni di coerenza, adottare le stesse categorie utilizzate per i rosati fermi da essa tutelati, comprendendo anche i vini con minore intensità di colore che sono ormai in voga e sono ricercati dai consumatori.
2.8. Modifica relativa alle date a partire dalle quali si calcolano i periodi di affinamento
Occorre modificare il punto 3.c del disciplinare di produzione, ma ciò non comporta alcuna modifica del documento unico.
Non si fa più riferimento alle date a partire dalle quali viene calcolato il periodo di affinamento per i vini che recano la menzione tradizionale «Crianza». Il Consejo Regulador è autorizzato a concludere accordi al riguardo.
Il motivo di questa modifica è che negli ultimi anni la vendemmia è iniziata prima, circostanza che ha portato a sua volta ad anticipare la vinificazione così come pure la messa in botte del vino. Ciò ha comportato una discrepanza tra ciò che accadeva effettivamente e l’inizio del calcolo secondo il disciplinare di produzione.
Risulta inoltre necessario anticipare la data del 1o ottobre, specificata nella stessa sezione, per quanto riguarda il calcolo dei due anni solari di affinamento, alla luce delle circostanze attuali e di quanto sopra esposto.
Si lascia alla discrezione dell’organo di gestione della denominazione di origine protetta la possibilità di concludere accordi al riguardo, in modo da poter consentire in futuro, in modo flessibile, qualsiasi cambiamento di circostanze.
DOCUMENTO UNICO
1. Nome del prodotto
Rioja
2. Tipo di indicazione geografica
DOP — Denominazione di origine protetta
3. Categorie di prodotti vitivinicoli
1. |
Vino |
5. |
Vino spumante di qualità |
4. Descrizione del vino (dei vini)
Vini bianchi e rosati (secchi e semisecchi)
Vini bianchi: giallo paglierino con note color lime, trasparenti e brillanti. Aroma di frutta verde, fiori e verdura, tipico della varietà. Acidità moderata accompagnata da una sensazione di freschezza.
Vini rosati: fragola con accenni di lampone (salmone, per i vini Crianza), brillanti e trasparenti. Aroma di frutti rossi e note floreali. Al palato, equilibrio tra acido e fruttato, accompagnato da una sensazione di freschezza.
In entrambi i casi, nel processo di affinamento gli aromi si fondono ad altri di legno di rovere (vaniglia, note tostate e affumicate) e l’acidità è integrata dalle note di legno tostato.
— |
Il tenore alcolico varia a seconda delle sottozone e dell’affinamento. |
— |
I vini con più di un anno presentano una maggiore volatilità. |
— |
SO2 massima di 180 mg/l se lo zucchero < 5 g/l. |
— |
Per eventuali limiti non contemplati, si applica la legislazione vigente.
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Vini bianchi e rosati (dolci e semidolci)
Vini bianchi: giallo paglierino con note color lime, trasparenti e brillanti. Aroma di frutta verde, fiori e verdura, tipico della varietà. Acidità moderata, sensazione di freschezza e dolcezza al palato, a seconda del tipo.
Vini rosati: fragola con accenni di lampone (salmone, per i vini Crianza), brillanti e trasparenti. Aroma di frutti rossi e note floreali. Equilibrio tra acido/fruttato, sensazione di freschezza e dolcezza al palato, a seconda del tipo.
In entrambi i casi, nel processo di affinamento gli aromi si fondono ad altri di legno di rovere (vaniglia, note tostate e affumicate) e l’acidità è integrata dalle note di legno tostato.
— |
Il tenore alcolico varia a seconda delle sottozone e dell’affinamento. |
— |
I vini con più di un anno presentano una maggiore volatilità. |
— |
SO2 massima di 180 mg/l se lo zucchero < 5 g/l. |
— |
Per eventuali limiti non contemplati, si applica la legislazione vigente.
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Vini rossi (secchi e semisecchi)
I vini giovani sono caratterizzati da tonalità rosso porpora con riflessi violacei; i vini «Crianza» si presentano di color rosso granata e rosso ciliegia; i vini «Reserva» si presentano di color rosso ciliegia con riflessi rubino; i vini «Gran Reserva» si presentano di color rubino con tonalità color ruggine. Aroma: fruttato intenso, note floreali e varietali, con sentori di legno di rovere tostato per i vini «Crianza». I vini «Reserva» e «Gran Reserva» sono più complessi, con sentori di spezie. Sapore: intenso, con tenore di tannino/alcol/acidità equilibrato. L’affinamento ne migliora la morbidezza e ne prolunga la durata.
— |
I limiti del tenore alcolico variano a seconda delle sottozone e dell’affinamento. |
— |
Volatili: vini secchi con più di un anno, massimo 1 gr/l fino a 10 % vol. e 0,06 gr/l per ogni grado alcolico oltre 10 % vol. |
— |
SO2: massimo 140 mg/l se lo zucchero < 5 g/l. |
— |
Per eventuali limiti non contemplati, si applica la legislazione vigente.
|
Vini spumanti di qualità (bianchi o rosati)
Vino caratterizzato dal rilascio costante di anidride carbonica che, quando servito per il consumo, si presenta sotto forma di bollicine fini.
Il vino spumante di qualità, come la sua cuvée dopo la prima fermentazione, sarà limpido, senza particolato in sospensione, e con diverse tonalità di colore giallo o rosa.
Il suo aroma deve avere attributi positivi di freschezza e di frutta, con la complessità derivante dalla permanenza sui lieviti durante la seconda fermentazione. Questa caratteristica è più evidente nei vini «Reserva» e «Gran Reserva». Deve essere privo di difetti, soprattutto quelli derivanti da ossidazione o riduzione.
— |
Per eventuali limiti non contemplati, si applica la legislazione vigente. |
Titolo alcolometrico effettivo massimo 13 % vol.
Caratteristiche analitiche generali |
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
11 |
Acidità totale minima |
5,5 grammi per litro, espressa in acido tartarico |
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
10,83 |
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
140 |
5. Pratiche di vinificazione
a. Pratiche enologiche essenziali
Si considera che il vigneto entri in produzione nel suo 4o ciclo vegetativo (o prima, previa autorizzazione).
Densità: min. 2 850 – max.10 000 viti/ha
Sistemi di allevamento/potatura: taglio in testa e varianti, cordone speronato doppio, «vara y pulgar», cordone speronato singolo o unilaterale, Guyot doppio (solo per Chardonnay, Sauvignon Blanc, Verdejo, Maturana bianca, Tempranillo bianca e Turruntés).
Carico massimo: 12 gemme/vite; 16 per le varietà bianche menzionate e 14 per Grenache. Sono possibili eccezioni.
Irrigazione: consentita. Tra il 15 agosto e la vendemmia l’irrigazione viene effettuata solo con sistemi localizzati e previa comunicazione scritta con 24 ore di anticipo; l’irrigazione a pioggia è consentita solo dietro autorizzazione; sono vietati altri metodi.
Per i vini spumanti di qualità, le uve devono essere raccolte a mano (è vietata la vendemmia meccanica).
Percentuale delle varietà a seconda dei tipi di vino:
ROSSO: min. 95 % di varietà rosse se i grappoli sono diraspati e 85 % se sono interi.
BIANCO: 100 % uve bianche.
ROSATO: min. 25 % di uve rosse.
VINI SPUMANTI DI QUALITÀ (BIANCHI O ROSATI): con uve bianche e/o rosse. Il rosato deve contenere almeno il 25 % di uve rosse.
La miscelazione facoltativa di uve di colori diversi deve essere effettuata dopo la consegna.
Caratteristiche dell’uva: sana, con tenore alcolico minimo di: 11 % vol. per i vini rossi, 10,5 % vol per i vini bianchi e 9,5 % vol per i vini spumanti di qualità.
— |
70 litri/100 kg raccolto per i vini. In casi eccezionali, sono ammesse variazioni entro certi limiti. |
— |
62 litri/100 kg raccolto per i vini spumanti di qualità. In casi eccezionali, sono ammesse variazioni entro certi limiti. |
— |
65 litri/100 kg raccolto per quelli che riportano l’indicazione «viñedo singular» (vigneto singolo). Non sono ammesse variazioni. |
Divieti
— |
Utilizzo di frazioni di mosto o di vino ottenute da pressature inadeguate nei vini protetti |
— |
Torchi a vite senza fine, macchine per la pigiatura ad azione centrifuga, preriscaldamento delle uve o riscaldamento del mosto o del vino in presenza di vinaccia per forzare l’estrazione di sostanze coloranti |
— |
Utilizzo di pezzi di legno di rovere durante la produzione, l’affinamento e la conservazione |
— |
Taglio di differenti tipi di vino per ottenere un vino diverso da quelli tagliati |
— |
Fermentazione in botte: solo per i vini bianchi e rosati, che devono rimanere in botte per almeno un mese. |
— |
Macerazione carbonica: la percentuale massima di uve bianche ammesse nella produzione di vini rossi è del 5 % in caso di uva diraspata e del 15 % in caso di grappoli interi. |
— |
Vino spumante di qualità: con metodo classico. Almeno 15 mesi consecutivi tra il tirage e la sboccatura, nella stessa bottiglia. L’intero processo di produzione, compresa l’etichettatura, presso la stessa cantina. Nella rifermentazione, il tenore alcolico effettivo non deve superare 1,5 % vol; lo sciroppo di dosaggio non deve incrementare il tenore alcolico effettivo di oltre 0,5 % vol; dopo la sboccatura, è ammesso il trasferimento senza filtrazione in bottiglie di vetro di capacità inferiore a 0,75 l o di tre litri o più. Sono vietate l’acidificazione e la decolorazione. |
b. Rese massime
Varietà rosse
6 500 chilogrammi di uve per ettaro
Varietà rosse
45,5 ettolitri per ettaro
Varietà bianche
9 000 chilogrammi di uve per ettaro
Varietà bianche
63 ettolitri per ettaro
Uve rosse destinate a «viñedo singular» (vigneto singolo)
5 000 chilogrammi di uve per ettaro
Uve rosse destinate a «viñedo singular» (vigneto singolo)
32,5 ettolitri per ettaro
Uve bianche destinate a «viñedo singular» (vigneto singolo)
6 922 chilogrammi di uve per ettaro
Uve bianche destinate a «viñedo singular» (vigneto singolo)
44,99 ettolitri per ettaro
6. Zona geografica delimitata
RIOJA ALTA
Comunità autonoma di La Rioja
Ábalos
Alesanco
Alesón
Anguciana
Arenzana de Abajo
Arenzana de Arriba
Azofra
Badarán
Bañares
Baños de Río Tobía
Baños de Rioja
Berceo
Bezares
Bobadilla
Briñas
Briones
Camprovín
Canillas
Cañas
Cárdenas
Casalarreina
Castañares de Rioja
Cellórigo
Cenicero
Cidamón
Cihuri
Cirueña
Cordovín
Cuzcurrita de Río Tirón
Daroca de Rioja
Entrena
Estollo
Foncea
Fonzaleche
Fuenmayor
Galbárruli
Gimileo
Haro
Hervías
Herramélluri
Hormilla
Hormilleja
Hornos de Moncalvillo
Huércanos
Lardero
Leiva
Logroño
Manjarrés
Matute
Medrano
Nájera
Navarrete
Ochánduri
Ollauri
Rodezno
Sajazarra
San Asensio
San Millán de Yécora
San Torcuato
San Vicente de la Sonsierra
Santa Coloma
Sojuela
Sorzano
Sotés
Tirgo
Tormantos
Torrecilla sobre Alesanco
Torremontalbo
Treviana
Tricio
Uruñuela
Ventosa
Villalba de Rioja
Villar de Torre
Villarejo
Zarratón
Provincia di Burgos (Miranda de Ebro): El Ternero (enclave)
RIOJA ORIENTAL
Comunità autonoma di La Rioja
Agoncillo
Aguilar del Río Alhama
Albelda
Alberite
Alcanadre
Aldeanueva de Ebro
Alfaro
Arnedillo
Arnedo
Arrúbal
Ausejo
Autol
Bergasa
Bergasilla
Calahorra
Cervera del Río Alhama
Clavijo
Corera
Cornago
El Redal
El Villar de Arnedo
Galilea
Grávalos
Herce
Igea
Lagunilla de Jubera
Leza del Río Leza
Molinos de Ocón
Murillo de Río Leza
Muro de Aguas
Nalda
Ocón (La Villa)
Pradejón
Préjano
Quel
Ribafrecha
Rincón de Soto
Santa Engracia de Jubera (zona settentrionale)
Santa Eulalia Bajera
Tudelilla
Villamediana de Iregua
Villarroya
Comunità autonoma di Navarra
Andosilla
Aras
Azagra
Bargota
Mendavia
San Adrián
Sartaguda
Viana
RIOJA ALAVESA
Provincia di Álava
Baños de Ebro
Barriobusto
Cripán
Elciego
Elvillar de Alava
Labastida
Labraza
Laguardia
Lanciego
Lapuebla de La barca
Leza
Moreda de Alava
Navaridas
Oyón
Salinillas de Buradon
Samaniego
Villabuena de Álava
Yécora
I vigneti situati nel comune di Lodosa, sulla riva destra dell’Ebro, che al 29 aprile 1991 risultavano iscritti nello schedario viticolo del Consejo, rimangono iscritti fintantoché esisteranno.
Qualsiasi modifica ai confini dei comuni compresi nella zona di produzione non comporterà la cancellazione dei vigneti registrati dallo schedario viticolo.
La zona di produzione comprende entità geografiche più piccole che vengono identificate come «viñedos singulares» (vigneti singoli). Si tratta di unità di dimensioni inferiori a quelle di un comune e possono essere costituite da un unico lotto catastale o da vari lotti diversi. Le viti devono avere almeno 35 anni.
7. Varietà principale/i di uve da vino
GARNACHA BIANCA
ALARIJE — MALVASÍA RIOJANA
ALBILLO MAYOR — TURRUNTÉS
SAUVIGNON BLANC
TEMPRANILLO
TEMPRANILLO BIANCA
VERDEJO
GRENACHE ROSSA
CHARDONNAY
MACABEO — VIURA
MATURANA BIANCA
MATURANA ROSSA
MAZUELA
GRACIANO
8. Descrizione del legame/dei legami
VINO
I vini ottenuti da uve della Rioja Alta sono caratterizzati dalla particolare influenza del clima atlantico, che conferisce ai vini un grado alcolico e un corpo moderati, accompagnati da una spiccata acidità. Per questo motivo, i vini sono adatti all’affinamento in botte. Durante il ciclo di crescita, questa zona ha meno ore di luce diurna rispetto alla zona più a sud protetta dalla denominazione. Le precipitazioni, inoltre, sono più abbondanti, con effetti diretti sull’acidità. Questi fattori, insieme alla protezione offerta dalla Sierra de Cantabria, esaltano le caratteristiche descritte nei vini, sia da soli che tagliati con vini di altre zone. Nel caso della zona della Rioja Alavesa, la convergenza del clima atlantico e di quello mediterraneo fa sì che i vini abbiano un titolo alcolometrico piuttosto elevato rispetto a quelli precedentemente citati. Presentano inoltre una minore acidità e sono più versatili in quanto si prestano al consumo immediato e all’affinamento. La protezione dalla Sierra de Cantabria, a nord, è ancora più significativa. Le ore di luce sono simili a quelle della Rioja Alta, mentre le precipitazioni sono inferiori. La versatilità che caratterizza questi vini li rende ideali per la produzione di vini tagliati. Infine, per quanto riguarda i vini della zona più meridionale, la Rioja Oriental, le precipitazioni sono più scarse e il clima è decisamente mediterraneo, caratterizzato in genere da un maggiore soleggiamento. I vini hanno un titolo alcolometrico e un aroma superiori e sono ideali per essere tagliati in modo da ottenere vini destinati all’affinamento. Allo stesso tempo, le condizioni climatiche fanno sì che i vini possano essere adatti anche al consumo più immediato.
Dall’analisi del suolo, emergono tre tipologie principali. In primo luogo, ci sono i terreni argillo-calcarei che si trovano nella parte più settentrionale dell’area protetta dalla denominazione; situati tra la Rioja Alavesa e la Rioja Alta, rappresentano la fonte primaria per la viticoltura. Poi, in quest’ultima zona e nella Rioja Oriental, si trovano anche terreni argillosi alluvionali e ricchi di ferro che danno origine a vini meno corposi rispetto a quelli precedentemente citati.
In termini economici, il vino rappresenta il 20 % del Pil della regione. L’antica pratica della viticoltura e l’importanza vitale del vino nella regione implicano la necessità di garantirne la sostenibilità, motivo per cui si sfruttano appieno le condizioni naturali descritte, in particolare per quanto riguarda la specialità dell’affinamento, tanto che la zona vanta la più alta concentrazione di botti di rovere del mondo.
VINO SPUMANTE DI QUALITÀ
Mentre la denominazione è nota soprattutto per la produzione di vini fermi, alcune cantine producono comunque vini spumanti di qualità con il metodo classico fin dalla metà dell’Ottocento, da cui derivano il know-how e l’esperienza.
Freschezza e acidità sono due elementi chiave nella produzione di vini spumanti di qualità. La denominazione si trova all’interno di una zona caratterizzata da temperature più fresche, secondo la scala Winkler. Ciò contribuisce a cicli di crescita brevi che portano a una corretta maturazione fenolica senza raggiungere un titolo alcolometrico elevato: elementi che costituiscono il punto di partenza ideale per la produzione di questi vini.
9. Ulteriori condizioni essenziali
Quadro normativo:
nella legislazione nazionale
Tipo di condizione supplementare
Condizionamento nella zona geografica delimitata
Descrizione della condizione
I vini tutelati dalla denominazione di origine protetta «Rioja» devono essere imbottigliati esclusivamente presso le cantine registrate e iscritte al Consejo Regulador. In caso contrario il vino non potrà utilizzare la denominazione.
Tale condizione è stata istituita in risposta al fatto che la qualità del vino finale offerto al consumatore è più a rischio quando il vino viene trasportato e imbottigliato al di fuori della zona di produzione rispetto a quando queste operazioni sono effettuate all’interno della zona stessa. La condizione serve dunque a proteggere la buona reputazione del vino della Rioja rafforzando il controllo delle sue caratteristiche speciali e della sua qualità, preservando la denominazione di origine protetta a vantaggio di tutti i produttori. La decisione è stata confermata da una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 16 maggio 2000.
Quadro normativo
nella legislazione nazionale
Tipo di condizione supplementare
Disposizioni supplementari in materia di etichettatura
Descrizione della condizione
Il termine «RIOJA» deve figurare in evidenza, seguito dai seguenti elementi: la dicitura «Denominación de Origen Calificada» (Denominazione di origine protetta), il timbro del Consejo Regulador, il marchio di fabbrica e il nome o la ragione sociale di un’azienda vinicola registrata o un nome commerciale.
Non è consentito fare riferimento ai termini «botte» e «legno» nella commercializzazione, nella promozione e nell’etichettatura dei vini prima che il processo di affinamento sia stato completato.
È consentito l’uso del nome della zona o del comune di provenienza dell’uva quando il vino viene prodotto, affinato (a seconda dei casi) e imbottigliato nella zona stessa. Tuttavia, non più del 15 % delle uve utilizzate per la produzione del vino può provenire da vigneti registrati situati nei comuni limitrofi alla zona o al comune in cui ha sede l’operatore e deve essere fornita la prova che il suddetto 15 % delle uve sarà disponibile in esclusiva per un periodo minimo di 10 anni consecutivi.
Nel caso dei vini spumanti di qualità, l’espressione «Método Tradicional» (Metodo classico) deve comparire immediatamente al di sotto del termine che si riferisce al tenore di zucchero e in caratteri di dimensioni non superiori a quelli utilizzati per la denominazione «Rioja».
Sull’etichetta recante le informazioni obbligatorie, il carattere utilizzato per la dicitura «Método Tradicional» (Metodo classico) non deve essere inferiore a 0,3 cm.
La dicitura «viñedo singular» (vigneto singolo) deve essere riportata immediatamente sotto al termine registrato come marchio, con caratteri di dimensioni, spessore e colore non superiori a quelli utilizzati per il nome «Rioja».
Link alla pubblicazione del disciplinare
http://www.mapama.gob.es/es/alimentacion/temas/calidad-agroalimentaria/calidad-diferenciada/dop/htm/dop_rioja.aspx
7.5.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 152/19 |
Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione
(2020/C 152/06)
La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1)
COMUNICAZIONE DELL’APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA
«Cévennes»
PGI-FR-A1151-AM01
Data della comunicazione: 10.02.2020
DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA
1. Descrizione organolettica dei vini
Il capitolo I del disciplinare dell’indicazione geografica protetta «Cévennes» è stato integrato al punto 3.3 con una descrizione organolettica più dettagliata dei vini in termini di colori, aromi e caratteristiche gustative.
Questa modifica del disciplinare si ripercuote sul documento unico, che è stato a sua volta completato al punto «Descrizione del vino (dei vini)».
2. Zona geografica delimitata
Il disciplinare è stato rettificato al punto 4.1 del capitolo I per tenere conto di correzioni redazionali:
— |
nel primo paragrafo l’espressione «raccolta delle uve» è sostituita con «produzione delle uve», perché più precisa per definire la zona geografica di produzione delle uve rispetto alla zona di vinificazione e di elaborazione dei vini; |
— |
il comune di «Fontanès et Peyrolles» diventa «Fontanès»; |
— |
l’ortografia del comune di «Peyroles» è corretta in «Peyrolles». |
Queste modifiche sono state riportate anche nel documento unico al punto «zona geografica delimitata».
3. Zona di prossimità immediata
Nel capitolo I del disciplinare di produzione, al punto 4.1, la zona di prossimità immediata definita in deroga per la vinificazione e l’elaborazione dei vini a indicazione geografica protetta «Cévennes» è stata definita in base ai comuni del dipartimento del Gard che la compongono. Questa zona non è stata modificata, ma solo descritta in base a un elenco di comuni e non più a partire da un elenco di cantoni la cui suddivisione amministrativa è meno precisa.
L’elenco dei comuni è stabilito secondo il codice geografico ufficiale del 2019, che è il riferimento nazionale.
Questa trascrizione della zona di prossimità immediata in elenco di comuni è stata riportata al punto «condizioni supplementari» del documento unico.
4. Tipo di vitigni
Nel capitolo I del disciplinare di produzione, al punto 5, il tipo di vitigni definito per la produzione dei vini dell’IGP «Cévennes» è integrato con l’aggiunta delle 9 varietà seguenti:
«Artaban N, Cabernet blanc B, Cabernet cortis N, Floreal B, Muscaris B, Soreli B, Souvignier gris B, Vidoc N e Voltis B».
Sono varietà dette resistenti alla siccità e alle malattie crittogamiche e oltre a corrispondere a quelle utilizzate per la produzione dell’IGP, consentono un minore utilizzo di prodotti fitosanitari senza alterare le caratteristiche dei vini dell’IGP.
L’introduzione di queste varietà tra i tipi di vitigni si ripercuote sul documento unico al punto «categorie di prodotti vitivinicoli».
5. Modifiche redazionali apportate al disciplinare che non incidono sul documento unico
Nel capitolo 2 del disciplinare dell’indicazione geografica protetta «Cévennes» sono introdotte alcune modifiche redazionali all’interno della tabella contenente i principali punti da controllare con l’obiettivo di utilizzare termini più precisi:
— |
l’espressione «zona di raccolta delle uve» è sostituita con «zona di produzione delle uve»; |
— |
dopo «luogo di lavorazione» viene aggiunto il termine «vinificazione»; |
— |
l’espressione «controllo analitico» è sostituita con «esame analitico». |
Nel capitolo 3 del disciplinare dell’indicazione geografica protetta «Cévennes» vengono aggiornati i riferimenti dell’organismo di certificazione che agisce per conto dell’INAO, l’autorità di controllo competente.
Queste modifiche redazionali non incidono sul documento unico.
DOCUMENTO UNICO
1. Nome del prodotto
Cévennes
2. Tipo di indicazione geografica
IGP - Indicazione geografica protetta
3. Categorie di prodotti vitivinicoli
1. |
Vino |
5. |
Vino spumante di qualità |
16. |
Vino di uve stramature |
4. Descrizione del vino (dei vini)
Vini fermi rossi
L’indicazione geografica protetta «Cévennes» è riservata ai vini fermi e ai vini di uve stramature rossi, rosati e bianchi.
I vini rossi si distinguono per eleganza, potenza aromatica e strutture tanniche variabili in funzione delle tecnologie di vinificazione utilizzate. Di colore rosso rubino con riflessi violacei, questi vini si presentano al naso con note intense e decise di frutti rossi e neri. Al palato sono densi, rotondi e gustosi.
Per i vini fermi, i valori (minimo o massimo) del titolo alcolometrico volumico totale, nonché dei tenori di acidità totale, acidità volatile e anidride solforosa totale sono quelli stabiliti dalla normativa dell’Unione.
Caratteristiche analitiche generali |
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
9 |
Acidità totale minima |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
Vini fermi rosati
I vini rosati sono ottenuti principalmente da uve di varietà Cinsault, Grenache, Syrah, in assemblaggio o in purezza. Questi vini presentano un colore che va dal rosa pallido al rosa salmone. Al naso sono fini e delicati, con lievi note di frutti rossi, mentre al palato si presentano rotondi, soavi e delicati, con una bella freschezza e un buon richiamo della gamma aromatica dei loro sentori.
Per i vini fermi, i valori (minimo o massimo) del titolo alcolometrico volumico totale, nonché dei tenori di acidità totale, acidità volatile e anidride solforosa totale sono quelli stabiliti dalla normativa dell’Unione.
Caratteristiche analitiche generali |
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
9 |
Acidità totale minima |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
Vini fermi bianchi
I vini bianchi si distinguono per la finezza, sempre accompagnata da una caratteristica freschezza. Questi vini presentano un colore giallo pallido, limpido e brillante, talvolta con graziosi riflessi verdi, mentre al naso rivelano distintive note di frutta a polpa bianca e talvolta sentori di agrumi e di bosso, ma sempre con grande freschezza. Di buona vivacità al palato, questi vini sono molto aromatici, delicati e con un’interessante persistenza aromatica.
Per i vini fermi, i valori (minimo o massimo) del titolo alcolometrico volumico totale, nonché dei tenori di acidità totale, acidità volatile e anidride solforosa totale sono quelli stabiliti dalla normativa dell’Unione.
Caratteristiche analitiche generali |
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
9 |
Acidità totale minima |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
Vini di uve stramature rossi, rosati e bianchi
I vini ottenuti di uve stramature esprimono aromi di frutta matura.
Per i vini di uve stramature, i valori (minimo o massimo) del titolo alcolometrico volumico effettivo, del titolo alcolometrico volumico totale e del titolo alcolometrico volumico naturale, nonché del tenore di anidride solforosa totale, sono quelli stabiliti dalla normativa dell’Unione.
Caratteristiche analitiche generali |
|
Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol) |
|
Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol) |
|
Acidità totale minima |
|
Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) |
|
Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro) |
|
5. Pratiche di vinificazione
a. Pratiche enologiche essenziali
Pratica enologica specifica
I vini devono rispettare gli obblighi relativi alle pratiche enologiche stabiliti a livello dell’Unione e dal Code rural et de la pêche maritime (codice rurale e della pesca marittima).
b. Rese massime
90 ettolitri per ettaro
6. Zona geografica delimitata
La produzione delle uve, la vinificazione e l’elaborazione dei vini a indicazione geografica protetta «Cévennes» hanno luogo nel territorio dei seguenti comuni del dipartimento del Gard:
Aigaliers, Aigremont, Aiguèze, Alès, Allègre, Alzon, Anduze, Arpaillargues-et-Aureillac, Arphy, Arre, Arrigas, Aspères, Aubussargues, Aujac, Aulas, Aumessas, Avèze, Bagard, Barjac, Baron, Bessèges, Bez-et-Esparon, Blandas, Blauzac, Boisset-et-Gaujac, Bonnevaux, Bordezac, Boucoiran-et-Nozières, Bouquet, Bourdic, Bragassargues, Branoux-les-Taillade, Breau Salagosse, Brignon, Brouzet-lès-Alès, Campestre-et-Luc, Canaules-et-Argentières, Cannes-et-Clairan, Cardet, Carnas, Cassagnoles, Castelnau-Valence, Causse-Bégon, Cavillargues, Cendras, Chambon, Chamborigaud, Collorgues, Colognac, Combas, Concoules, Conqueyrac, Corbès, Courry, Crespian, Cros, Cruviers-Lascours, Deaux, Dions, Domessargues, Dourbies, Durfort-et-Saint-Martin-de-Sossenac, Estrechure (l’), Euzet, Foissac, Fontarèches, Fons-Outre-Gardon, Fons-sur-Lussan, Fontanès, Fressac, Gailhan, Gagnières, Gajan, Garrigues-Sainte-Eulalie, Gaujac, Générargues, Génolhac, Goudargues, Grand-Combe (la), Issirac, La Bastide-d’Engras, La Bruguière, La Cadière-et-Cambo, La Calmette, La Capelle-et-Masmolène, La Rouvière, Lamelouze, Lanuéjols, Lasalle, Laval-Saint-Roman, Laval-Pradel, Le Garn, Le Pin, Lecques, Lédignan, Les Mages, Les Plans, Lézan, Liouc, Logrian-Florian, Lussan, Malon-et-Elze, Mandagout, Mars, Martignargues, Martinet (le), Maruéjols-lès-Gardon, Massanes, Massillargues-Attuech, Mauressargues, Méjannes le Clap, Méjannes-lès-Alès, Meyrannes, Mialet, Molières-Cavaillac, Molières-sur-Cèze, Monoblet, Mons, Montagnac, Montclus, Monteils, Montardier, Montignargues, Montmirat, Montpezat, Moulézan, Moussac, Navacelles, Ners, Notre-Dame-de-la-Rouvière, Orthoux-Sérignac-Quilhan, Peyremale, Peyrolles, Plantiers (les), Pommiers, Pompignan, Ponteils-et-Brésis, Portes, Potelières, Pougnadoresse, Puechredon, Quissac, Revens, Ribaute-les-Tavernes, Rivières, Robiac-Rochessadoule, Rochegude, Rogues, Roquedur, Rousson, Saint-Ambroix, Sainte Anastasie, Saint-André-de-Majencoules, Saint-André-de-Valborgne, Saint-André-de-Roquepertuis, Saint-Bauzély, Saint-Bénézet, Saint-Bonnet-de-Salendrinque, Saint-Brès, Saint-Bresson, Saint-Cézaire-de-Gauzignan, Saint-Chaptes, Saint-Christol-de-Rodières, Saint-Christol-lès-Alès, Saint-Clément, Saint-Denis, Saint-Drézéry, Sainte-Croix-de-Caderle, Sainte-Cécile-d’Andorges, Saint-Etienne-de-l’Olm, Saint-Félix-de-Pallières, Saint-Florent-sur-Auzonnet, Saint-Geniès-de-Malgoirès, Saint-Hilaire-de-Brethmas, Saint-Hippolyte-de-Caton, Saint-Hippolyte-de-Montaigu, Saint-Hippolyte-du-Fort, Saint-Jean-de-Valeriscle, Saint-Jean-du-Gard, Saint-Jean-de-Ceyragues, Saint-Jean-de-Crieulon, Saint-Jean-de-Maruéjols-et-Avéjan, Saint-Jean-de-Serres, Saint-Jean-du-Pin, Saint-Julien-de-la-Nef, Saint-Julien-de-Cassagnas, Saint-Julien-les-Rosiers, Saint-Just-et-Vacquières, Saint-Laurent-le-Minier, Saint-Laurent-la-Vernède, Saint-Mamert-du-Gard Saint-Martial, Saint-Martin-de-Valgalgues, Saint-Maurice-de-Cazevieille, Saint-Nazaire-des-Gardies, Saint-Paul-la-Coste, Saint-Pons-la-Calm, Saint-Privat-de-Champclos, Saint-Privat-des-Vieux, Saint-Roman-de-Codières, Saint-Sauveur-des-Pourcils, Saint-Sébastien-d’Aigrefeuille, Saint-Théodorit, Saint-Victor-de-Malcap, Saint-Victor-des-Oules, Salindres, Salinelles, Salles-du-Gardon (les), Sardan, Saumane, Sauve, Sauzet, Savignargues, Sénechas, Servas, Serviers-et-Labaume, Seynes, Soudorgues, Soustelle, Souvignargues, Sumène, Tharaux, Thoiras, Tornac, Trèves, Vabres, Vallabrix, Valleraugue, Vallérargues, Verfeuil, Vernarède (la), Vézénobres, Vic-le-Fesq, Vigan (le), Villevieille, Vissec.
7. Varietà principale/i di uve da vino
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Alicante Henri Bouschet N Alphonse Lavallée N Altesse B Alvarinho - Albariño Aramon N Aramon blanc B Aramon gris G Aranel B Arinarnoa N Artaban N Arvine B - Petite Arvine Aubun N - Murescola Bourboulenc B - Doucillon blanc Brun argenté N - Vaccarèse Cabernet blanc B Cabernet cortis N Cabernet franc N Cabernet Sauvignon N Caladoc N Cardinal Rg Carignan N Carignan blanc B Carmenère N Chardonnay B Chasan B Chasselas B Chenanson N Chenin B Cinsaut N - Cinsault Clairette B Clairette rose Rs Colombard B Cot N - Malbec Couderc noir N Counoise N Danlas B Egiodola N Floreal B Gamay N Gamay de Chaudenay N Gewurztraminer Rs Grenache N Grenache blanc B Grenache gris G Gros Manseng B Lival N Lledoner pelut N Macabeu B - Macabeo Marsanne B Marselan N Maréchal Foch N Mauzac B Merlot N Mondeuse N Morrastel N - Minustellu, Graciano Mourvèdre N - Monastrell Muscaris B Muscat d’Alexandrie B - Muscat, Moscato Muscat de Hambourg N - Muscat, Moscato Muscat à petits grains blancs B - Muscat, Moscato Muscat à petits grains roses Rs - Muscat, Moscato Muscat à petits grains rouges Rg - Muscat, Moscato Nielluccio N - Nielluciu Négrette N Petit Manseng B Petit Verdot N Pinot gris G Pinot noir N Piquepoul blanc B Piquepoul gris G Piquepoul noir N Portan N Riesling B Rivairenc N - Aspiran noir Roussanne B Sauvignon B - Sauvignon blanc Sauvignon gris G - Fié gris Sciaccarello N Semillon B Servant B Soreli B Souvignier gris Rs Sylvaner B Syrah N - Shiraz Tannat N Tempranillo N Terret blanc B Terret gris G Terret noir N Ugni blanc B Verdelho B Vermentino B - Rolle Vidoc N Villard blanc B Villard noir N Viognier B Voltis B |
8. Descrizione del legame/dei legami
La zona vitivinicola delle Cevenne si trova nel dipartimento del Gard, nel sud della Francia, nella regione Linguadoca-Rossiglione. Questa zona prende il nome dal massiccio delle Cevenne, ultimo contrafforte montuoso della parte meridionale del Massiccio centrale.
Con la loro asprezza e varietà, le Cevenne hanno indotto l’uomo ad adattare le produzioni in base alle condizioni pedoclimatiche. In generale si vede comparire la vite laddove viene meno il castagno.
Impiantati principalmente su terreni carbonatici, i vigneti fanno parte integrante di un paesaggio solcato dalle valli e sagomato dai fiumi che scendono dalle Cevenne, alternandosi a frutteti, oliveti e coltivazioni di cereali.
La zona pedemontana delle Cevenne presenta un clima mediterraneo mitigato, con forti contrasti tra le stagioni ed episodi piovosi spesso violenti agli equinozi (detti episodi «Cévénol»). Da un lato, il vento da nord è attenuato dalla presenza della montagna; dall’altro, le escursioni termiche favorevoli alla qualità delle uve sono forti durante la fase di maturazione della vite. Per molti secoli la vite è stata coltivata insieme ad altri prodotti agricoli, in quanto il vino era oggetto di consumo locale.
Quando si è registrata la crisi di gelsi e castagni, la vite si è sostituita a queste produzioni, fin quando nel XIX secolo i vigneti hanno registrato il loro massimo sviluppo; ciò non ha tuttavia comportato un orientamento verso la monocoltura, come è invece avvenuto nella bassa pianura della Linguadoca.
Il vin de pays des Cévennes è stato inizialmente riconosciuto con decreto del 27 agosto 1992. Tra vini rossi, rosati e bianchi, la produzione nei comuni della zona geografica è di circa 80 000 hl, ma con un fortissimo sviluppo dei vini rosati.
I vini sono ottenuti il più delle volte da una combinazione di vitigni tradizionali mediterranei (Carignan, Grenache, Cinsaut) e di vitigni di reputazione internazionale come Merlot, Cabernet-Sauvignon e Syrah in rosso e Chardonnay, Sauvignon e Viognier in bianco.
I vini rossi sono caratterizzati da eleganza e potenza aromatica, mentre i vini bianchi e rosati si distinguono per la finezza, sempre accompagnata da una caratteristica freschezza.
I vini spumanti, ottenuti da una selezione dei vini fermi più idonei, presentano le medesime caratteristiche aromatiche. L’evoluzione dei vitigni avviata negli ultimi quarant’anni ha permesso ai viticoltori di diversificarsi, soprattutto con l’introduzione di varietà più precoci, particolarmente adatte al clima della zona pedemontana delle Cevenne.
Generalmente caratterizzati da un equilibrio di eleganza e freschezza, i vini esprimono bene l’originalità climatica del territorio.
La vite occupa pertanto un posto molto speciale nell’economia agricola e contribuisce alla reputazione dei prodotti delle Cevenne, insieme ad altre produzioni come le cipolle dolci, le castagne e il formaggio Pélardon.
Queste produzioni e lo sviluppo dell’economia turistica, soprattutto intorno al Parco nazionale delle Cevenne, garantiscono ormai a questa regione un nuovo equilibrio concorrendo al mantenimento di sorprendenti paesaggi modellati dall’uomo nel corso dei secoli.
9. Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)
Menzioni supplementari in materia di etichettatura
Quadro normativo:
legislazione nazionale
Tipo di condizione ulteriore:
disposizioni supplementari in materia di etichettatura
Descrizione della condizione:
L’indicazione geografica protetta «Cévennes» può essere completata con il nome di uno o più vitigni.
L’indicazione geografica protetta «Cévennes» può essere integrata con le menzioni «primeur» o «nouveau» (vino novello). Le menzioni «primeur» o «nouveau» sono riservate ai vini fermi.
Il logo IGP dell’Unione europea è riportato in etichetta quando la dicitura «Indicazione geografica protetta» è sostituita dall’espressione tradizionale «Vin de pays».
Zona di prossimità immediata
Quadro normativo:
legislazione nazionale
Tipo di condizione ulteriore:
deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata
Descrizione della condizione:
La zona di prossimità immediata definita in deroga per la vinificazione e l’elaborazione dei vini a indicazione geografica protetta «Cévennes» è costituita da tutti i seguenti comuni del dipartimento del Gard secondo il codice ufficiale geografico del 2019:
Aigues-Mortes, Aigues-Vives, Aimargues, Aramon, Argilliers, Aubais, Aubord, Aujargues, Bagnols-sur-Cèze, Beaucaire, Beauvoisin, Bellegarde, Belvézet, Bernis, Bezouce, Boissières, Bouillargues, Cabrières, Caissargues, Calvisson, Carsan, Castillon-du-Gard, Caveirac, Chusclan, Clarensac, Codognan, Codolet, Collias, Comps, Congénies, Connaux, Cornillon, Domazan, Estézargues, Flaux, Fournès, Fourques, Gallargues-le-Montueux, Garons, Générac, Jonquières-Saint-Vincent, Junas, La Roque-sur-Cèze, Langlade, Laudun-l’Ardoise, Le Cailar, Le Grau-du-Roi, Lédenon, Les Angles, Lirac, Manduel, Marguerittes, Meynes, Milhaud, Montaren-et-Saint-Médiers, Montfaucon, Montfrin, Mus, Nages-et-Solorgues, Nîmes, Orsan, Parignargues, Pont-Saint-Esprit, Poulx, Pouzilhac, Pujaut, Redessan, Remoulins, Rochefort-du-Gard, Rodilhan, Roquemaure, Sabran, Saint-Alexandre, Saint-André-d’Olérargues, Saint-Bonnet-du-Gard, Saint-Côme-et-Maruéjols, Saint-Dionisy, Saint-Etienne-des-Sorts, Saint-Geniès-de-Comolas, Saint-Gervais, Saint-Gervasy, Saint-Gilles, Saint-Hilaire-d’Ozilhan, Saint-Julien-de-Peyrolas, Saint-Laurent-d’Aigouze, Saint-Laurent-de-Carnols, Saint-Laurent-des-Arbres, Saint-Marcel-de-Careiret, Saint-Maximin, Saint-Michel-d’Euzet, Saint-Nazaire, Saint-Paul-les-Fonts, Saint-Paulet-de-Caisson, Saint-Quentin-la-Poterie, Saint-Siffret, Saint-Victor-la-Coste, Salazac, Sanilhac-Sagriès, Sauveterre, Saze, Sernhac, Sommières, Tavel, Théziers, Tresques, Uchaud, Uzès, Vallabrègues, Valliguières, Vauvert, Vénéjan, Vergèze, Vers-Pont-du-Gard, Vestric-et-Candiac, Villeneuve-lès-Avignon.
Link al disciplinare del prodotto
https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-6ec30fda-501e-46f5-bc91-936ce505bac7