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ISSN 1977-0944 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
62° anno |
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Sommario |
pagina |
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I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri |
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RACCOMANDAZIONI |
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Consiglio |
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2019/C 136/01 |
Raccomandazione del Consiglio, del 9 aprile 2019, sulla politica economica della zona euro |
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II Comunicazioni |
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COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione europea |
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2019/C 136/02 |
Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata (Caso M.8941 — EQT/Widex/JV) ( 1 ) |
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2019/C 136/03 |
Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata (Caso M.9334 — GTCR/Apax Partners/Dolphin TopCo) ( 1 ) |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Consiglio |
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2019/C 136/04 |
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Commissione europea |
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2019/C 136/05 |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI |
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2019/C 136/06 |
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2019/C 136/07 |
Notifica da parte dei Paesi Bassi dell’applicazione dell’articolo 19, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1008/2008, relativa alle norme di distribuzione del traffico tra l’aeroporto di Schiphol e l’aeroporto di Lelystad ( 1 ) |
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V Avvisi |
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PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA |
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Commissione europea |
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2019/C 136/08 |
Notifica preventiva di concentrazione (Caso M.9284 — BillerudKorsnäs Venture/ALPLA Holding/ecoXpac) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
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2019/C 136/09 |
Notifica preventiva di concentrazione (Caso M.9326 — Saudi Aramco/Total Marketing/Sahel) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE. |
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IT |
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I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri
RACCOMANDAZIONI
Consiglio
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12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/1 |
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
del 9 aprile 2019
sulla politica economica della zona euro
(2019/C 136/01)
Il CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 136, in combinato disposto con l’articolo 121, paragrafo 2,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 2,
visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (2), in particolare l’articolo 6, paragrafo 1,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
viste le conclusioni del Consiglio europeo,
visto il parere del comitato economico e finanziario,
visto il parere del comitato di politica economica,
considerando quanto segue:
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(1) |
La zona euro sta entrando nel sesto anno di crescita economica ininterrotta e il divario negativo tra prodotto effettivo e potenziale si sta colmando. Ciononostante, sulle prospettive economiche pesano rischi sempre maggiori ed è previsto un rallentamento della crescita. La crescita potenziale rimane modesta rispetto ai livelli registrati negli ultimi decenni e tra i paesi persistono divergenze derivanti dalle significative differenze tra Stati membri in termini di resilienza economica. La crescita reale dei salari è ancora moderata ed è rimasta indietro rispetto all’andamento della produttività. La crescita nominale dei salari e l’inflazione di fondo sono in aumento con il perdurare della crescita dell’occupazione, ma in alcuni Stati membri permangono sacche di sottoutilizzazione della manodopera o alti tassi di disoccupazione, mentre in altri scarseggia l’offerta di manodopera. Negli ultimi cinque anni la zona euro ha registrato un ingente avanzo delle partite correnti derivante dalla dinamica delle esportazioni della zona euro e ad una migliore posizione competitiva della zona euro, benché le divergenze tra i paesi continuino a essere significative sul fronte esterno. Gli Stati membri che hanno registrato disavanzi esterni elevati per un lungo periodo di tempo presentano ancora posizioni patrimoniali nette sull’estero fortemente negative che costituiscono una vulnerabilità, poiché generalmente si accompagnano ad ampi stock di debito privato o pubblico. Come stabilito nella relazione sul meccanismo di allerta adottata dalla Commissione il 21 novembre 2018, un ritmo adeguato di riduzione dell’indebitamento, un contesto propizio per la crescita e l’inflazione, e la prosecuzione delle riforme volte ad aumentare la produttività sono essenziali per riuscire a riequilibrare la zona euro. Sono altresì importanti dinamiche della domanda favorevoli: anche gli Stati membri con ingenti avanzi potrebbero contribuire al riequilibrio rafforzando le condizioni che sostengono la crescita dei salari, nel rispetto del ruolo delle parti sociali, e gli investimenti pubblici e privati. |
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(2) |
Aumentare il potenziale di crescita sul lungo periodo e superare le disparità nazionali e regionali impone un ulteriore innalzamento dei tassi di partecipazione al mercato del lavoro, riforme strutturali atte a rafforzare la crescita e investimenti in beni materiali e immateriali per aumentare la produttività e l’innovazione, in particolare negli Stati membri il cui potenziale di crescita è decisamente inferiore alla media della zona euro. Ciò è importante per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale nella zona euro. |
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(3) |
La coerenza e l’equilibrio della combinazione di politiche macroeconomiche della zona euro, tra cui quelle monetarie, di bilancio e strutturali, sono di fondamentale importanza per garantire una crescita economica solida, inclusiva e sostenibile. Negli ultimi anni la Banca centrale europea ha fatto ricorso a strumenti non convenzionali di politica monetaria per riportare l’inflazione verso l’obiettivo a medio termine, sostenendo nel contempo la crescita e la creazione di posti di lavoro. Politiche di bilancio adeguatamente differenziate e una particolare attenzione alle riforme strutturali sono necessarie per continuare a sostenere la crescita a breve e a lungo termine. |
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(4) |
Il rafforzamento della sostenibilità di bilancio della zona euro e degli Stati membri della zona euro necessita di politiche nazionali differenziate, nel pieno rispetto del patto di stabilità e crescita, tenendo conto dei margini di bilancio e degli effetti di ricaduta nei vari paesi. Il coordinamento delle politiche di bilancio nazionali basato su norme di bilancio comuni è essenziale per il corretto funzionamento dell’Unione economica e monetaria (UEM). Tali norme di bilancio comuni sono volte a conseguire la sostenibilità del debito a livello nazionale, offrendo nel contempo la possibilità di procedere alla stabilizzazione macroeconomica. L’orientamento di bilancio della zona euro è rimasto in media sostanzialmente neutro nel periodo 2015-2018 e, in base alle previsioni della Commissione, dovrebbe diventare leggermente espansivo nel 2019 nonostante il prodotto effettivo superi il suo livello potenziale. Il ripristino delle riserve di bilancio è particolarmente importante negli Stati membri che presentano livelli ancora elevati di debito pubblico. Questo intervento ridurrebbe anche la loro vulnerabilità agli shock e assicurerebbe il pieno funzionamento degli stabilizzatori automatici nella prossima fase di rallentamento. Il potenziamento degli investimenti pubblici, in particolare negli Stati membri che dispongono di margini di bilancio e registrano bassi livelli di investimenti pubblici, sostiene la crescita e il riequilibrio. |
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(5) |
Le riforme strutturali di bilancio continuano a essere fondamentali per migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche e rafforzare il potenziale di crescita economica. Un migliore funzionamento dei quadri di bilancio nazionali, una buona gestione delle revisioni della spesa e appalti pubblici efficaci e trasparenti possono rafforzare l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica e la credibilità delle politiche di bilancio. Il miglioramento della composizione dei bilanci nazionali, sia per quanto riguarda le entrate sia per quanto riguarda la spesa, anche con il trasferimento di risorse verso gli investimenti, aumenterebbe l’impatto dei bilanci pubblici sulla crescita e incrementerebbe la produttività a più lungo termine. La semplificazione e la modernizzazione dei sistemi tributari e la lotta alla frode, all’evasione e all’elusione fiscali, in particolare le misure contro la pianificazione fiscale aggressiva, sono essenziali per rendere i sistemi tributari più efficienti e più equi. Garantire che i sistemi tributari favoriscano l’approfondimento del mercato unico e incoraggino la concorrenza tra le imprese è cruciale per migliorare il contesto imprenditoriale e la resilienza delle economie della zona euro e degli Stati membri. La base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società sarebbe determinante a tal fine. |
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(6) |
Le caratteristiche strutturali e istituzionali dei mercati del lavoro e del prodotto e il buon funzionamento delle amministrazioni pubbliche sono importanti per la resilienza degli Stati membri della zona euro. Strutture economiche resilienti impediscono agli shock di avere effetti significativi e a lungo termine sui redditi e sull’offerta di lavoro. Tali strutture possono facilitare il funzionamento della politica monetaria e di bilancio e contenere le divergenze, creando le condizioni per una crescita sostenibile e inclusiva. Un migliore coordinamento e una migliore attuazione delle riforme strutturali, in particolare quelle previste dalle raccomandazioni specifiche per paese, possono generare ricadute favorevoli tra gli Stati membri e rafforzare gli effetti positivi in tutta la zona euro. Le riforme che incrementano la concorrenza nei mercati del prodotto, promuovono un uso efficiente delle risorse e migliorano il contesto imprenditoriale e la qualità delle istituzioni, in particolare l’efficacia del sistema giudiziario, favoriscono la resilienza economica nella zona euro e negli Stati membri. Il mercato unico, che si è dimostrato un importante motore di crescita e di convergenza tra gli Stati membri, dispone ancora di un notevole potenziale non sfruttato; è necessario compiere progressi per il suo approfondimento, segnatamente nel settore dei servizi, delle attività digitali, dell’energia e dei trasporti, garantendo un’attuazione tempestiva e una migliore applicazione della normativa. |
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(7) |
Il pilastro europeo dei diritti sociali stabilisce venti principi per promuovere le pari opportunità e l’accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e la protezione e l’inclusione sociali. Riforme che promuovano la partecipazione al mercato del lavoro, sostengano la riuscita delle transizioni nel mercato del lavoro, stimolino la creazione di posti di lavoro di qualità e riducano la segmentazione possono contribuire a potenziare la crescita inclusiva, migliorare la resilienza economica e la stabilizzazione automatica, ridurre le disuguaglianze, affrontare la povertà e l’esclusione sociale nonché rispondere alle sfide di un’economia in evoluzione. L’assistenza personalizzata per la ricerca di un impiego, la formazione e la riqualificazione possono determinare il reinserimento efficace e tempestivo dei disoccupati. L’accesso a un’istruzione e una formazione di alta qualità durante tutto il ciclo di vita è fondamentale e necessita di adeguati investimenti nel capitale umano e nelle competenze, in particolare per i lavoratori poco qualificati. Riforme e investimenti in tal senso migliorano l’occupabilità, l’innovazione, la produttività e i salari a medio e a più lungo termine, accrescono la resilienza della zona euro e promuovono l’inclusione sociale e la mobilità all’interno degli Stati membri e nella zona euro. La pressione fiscale nella zona euro è relativamente elevata e sbilanciata sul lavoro; trasferire l’onere fiscale dal lavoro verso basi imponibili meno deleterie per la crescita, come le imposte sul consumo, le imposte patrimoniali e le imposte ambientali, potrebbe rafforzare la domanda e l’offerta di lavoro. La normativa sulla tutela dell’occupazione deve prevedere condizioni di lavoro eque e dignitose per tutti i lavoratori, soprattutto alla luce delle nuove forme di occupazione emergenti e delle nuove tipologie contrattuali che offrono nuove opportunità ma comportano anche sfide connesse alla sicurezza del posto di lavoro e alla copertura della protezione sociale. Sistemi di protezione sociale efficaci e sostenibili sono altresì fondamentali per assicurare redditi adeguati e l’accesso a servizi di qualità. Anche le riforme pensionistiche e le politiche sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata sono essenziali per promuovere la partecipazione al mercato del lavoro. Restrizioni inutili alla mobilità lavorativa, settoriale e geografica possono ostacolare la riallocazione della manodopera all’interno degli Stati membri e in tutta la zona euro. È fondamentale il coinvolgimento delle parti sociali nelle riforme del lavoro, nelle riforme sociali e nelle relative riforme economiche. |
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(8) |
La solidità del settore finanziario della zona euro è cresciuta dopo la crisi, sebbene permangano vulnerabilità che devono essere affrontate. Il debito del settore privato resta elevato, e i sistemi fiscali presentano ancora una distorsione a favore del debito. Il sostanziale aumento dei rendimenti dei titoli di Stato rischia di erodere il capitale delle banche, con possibili ricadute negative in tutta la zona euro. La necessità di adeguamento dei modelli aziendali delle banche, il contesto dei bassi tassi d’interesse e l’aumento della concorrenza da parte di altre forme di finanziamento continuano a esercitare pressioni sulla redditività degli istituti bancari. Sono stati compiuti notevoli progressi nella riduzione del rischio, in particolare per quanto riguarda la riduzione dei crediti deteriorati (NPL) e il rafforzamento del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili. Tuttavia sono necessari ulteriori sforzi sostenuti per i paesi in cui le percentuali di NPL restano molto al di sopra della media della zona euro. Nel marzo 2018 la Commissione ha presentato un pacchetto di misure volto sia a far fronte ai crediti deteriorati pregressi sia a evitarne l’accumulo in futuro. Il pacchetto per il settore bancario del novembre 2016, che mira a ridurre ulteriormente i rischi mediante l’attuazione di norme concordate a livello internazionale sulle riserve di capitale, la subordinazione delle passività e la liquidità della banche, nel rispetto dell’equilibrio del compromesso del Consiglio, è importante in vista di ulteriori progressi verso la riduzione del rischio e quindi verso la condivisione dei rischi. A seguito di gravi violazioni delle norme antiriciclaggio, la Commissione ha proposto misure per potenziare l’Autorità bancaria europea e la cooperazione in materia di vigilanza per rafforzare l’applicazione del quadro normativo in questo settore. Sono stati compiuti progressi significativi nella creazione dell’Unione bancaria, anche mediante il recente accordo sull’operatività di un sostegno comune al Fondo di risoluzione unico, ma tuttavia essa rimane incompiuta. I limiti dell’attuale meccanismo di fornitura di liquidità in caso di risoluzione e la mancanza di un sistema comune di assicurazione dei depositi e di un sostegno comune al Fondo di risoluzione unico compromettono la capacità dell’Unione bancaria di spezzare il legame tra banche ed emittenti sovrani. |
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(9) |
Per il rafforzamento dell’architettura dell’UEM è prioritario completare l’Unione bancaria e l’Unione dei mercati dei capitali, ma anche intervenire su tutti gli altri elementi contenuti nella dichiarazione del vertice euro del 14 dicembre 2018. Nel dicembre 2017 e nel maggio 2018 la Commissione ha pubblicato un insieme di proposte che stabilisce ulteriori misure verso il completamento dell’UEM, in particolare una Funzione europea di stabilizzazione degli investimenti e un programma di sostegno alle riforme (proposti nell’ambito del quadro finanziario pluriennale). Le proposte muovono dal documento di riflessione sull’approfondimento dell’UEM del maggio 2017 e dalla relazione dei cinque presidenti del giugno 2015. Al vertice euro del 13 e 14 dicembre 2018 sono state adottate decisioni in merito all’Unione bancaria e all’ulteriore sviluppo del MES e i leader al vertice euro hanno convenuto che sarà quest’ultimo, al più tardi entro la fine del periodo transitorio, a offrire il sostegno comune al Fondo di risoluzione unico (SRF). Si procederà alla preparazione delle necessarie modifiche al trattato MES (compreso il sostegno comune al SRF), sulla base delle modalità di funzionamento approvate dai leader al vertice euro. Il sostegno sarà introdotto anticipatamente, a condizione che siano stati compiuti progressi sufficienti nella riduzione dei rischi, da valutare nel 2020. I lavori proseguiranno nel primo semestre del 2019, in particolare mediante l’istituzione di un gruppo di lavoro ad alto livello sul sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS) e ulteriori lavori sul meccanismo di fornitura di liquidità in caso di risoluzione. Proseguiranno anche i lavori sull’elaborazione, sulle modalità di esecuzione e sulle tempistiche di uno strumento di bilancio per la convergenza e la competitività della zona euro e, su base volontaria, degli Stati membri non appartenenti all’area dell’euro (AEC II). Nel giugno 2019 saranno decise le caratteristiche di detto strumento. Lo strumentosarà adottato in conformità della procedura legislativa prevista dai trattati, sulla base della pertinente proposta della Commissione che, se necessario, sarà modificata. Tutte queste riforme potrebbero contribuire a rafforzare il ruolo internazionale dell’euro, rendendolo più adeguato alla rilevanza economica e finanziaria mondiale della zona euro. È importante che esse siano discusse in maniera aperta e trasparente nei confronti degli Stati membri che non fanno parte della zona euro, nel pieno rispetto del mercato interno dell’Unione. |
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(10) |
Il comitato per l’occupazione e il comitato per la protezione sociale sono stati consultati sugli aspetti occupazionali e sociali della presente raccomandazione, |
RACCOMANDA agli Stati membri della zona euro di adottare individualmente e collettivamente nell’ambito dell’Eurogruppo, nel periodo 2019-2020, provvedimenti finalizzati a:
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1. |
approfondire il mercato unico, migliorare il contesto imprenditoriale e la qualità delle istituzioni e perseguire riforme del mercato del prodotto e dei servizi volte ad aumentare la resilienza; ridurre il debito estero e perseguire riforme intese a stimolare la competitività, in particolare mediante l’aumento della produttività negli Stati membri della zona euro con un disavanzo delle partite correnti o con un elevato debito estero, e a rafforzare le condizioni favorevoli alla crescita dei salari, nel rispetto del ruolo delle parti sociali; attuare misure che promuovano gli investimenti negli Stati membri della zona euro con un ingente avanzo delle partite correnti; |
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2. |
sostenere gli investimenti pubblici e privati e migliorare la qualità e la composizione delle finanze pubbliche portando avanti nel contempo le politiche nel pieno rispetto del patto di stabilità e di crescita; ripristinare le riserve di bilancio, soprattutto negli Stati membri della zona euro che presentano livelli elevati di debito pubblico; sostenere ad attuare le misure dell’UE volte a contrastare la pianificazione fiscale aggressiva; |
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3. |
trasferire l’onere fiscale dal lavoro e rafforzare i sistemi di istruzione e formazione e gli investimenti nelle competenze; migliorare l’efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro che sostengono la riuscita delle transizioni nel mercato del lavoro; promuovere la creazione di posti di lavoro di qualità e affrontare la segmentazione del mercato del lavoro e garantire sistemi di protezione sociale adeguati e sostenibili in tutta la zona euro; |
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4. |
rendere operativo il sostegno comune al SRF e realizzarlo anticipatamente, a condizione che siano stati compiuti progressi sufficienti nella riduzione dei rischi; proseguire i lavori sul EDIS in particolare con l’istituzione di un gruppo di lavoro ad alto livello; rafforzare il quadro europeo di regolamentazione e di vigilanza; continuare a lavorare a soluzioni volte a superare i limiti dell’attuale meccanismo di fornitura di liquidità in caso di risoluzione; promuovere la riduzione ordinata degli ingenti stock di debito privato; continuare a ridurre rapidamente il livello di crediti deteriorati nella zona euro e impedirne l’accumulo, anche eliminando la distorsione a favore del debito nella tassazione; compiere progressi ambiziosi sull’Unione dei mercati dei capitali; |
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5. |
compiere rapidi progressi sul fronte dell’approfondimento dell’UEM, muovendo dalla dichiarazione del vertice euro del 14 dicembre 2018, anche nella prospettiva di rafforzare il ruolo internazionale dell’euro, tenendo conto delle proposte della Commissione e delle iniziative degli Stati membri, nel pieno rispetto del mercato interno dell’Unione e in maniera aperta e trasparente nei confronti degli Stati membri che non fanno parte della zona euro. |
Fatto a Lussemburgo, il 9 aprile 2019
Per il Consiglio
Il presidente
G. CIAMBA
II Comunicazioni
COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione europea
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12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/5 |
Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata
(Caso M.8941 — EQT/Widex/JV)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2019/C 136/02)
Il 13 febbraio 2019 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato interno. La presente decisione si basa sull’articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
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— |
sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore, |
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— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it) con il numero di riferimento 32019M8941. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario. |
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12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/5 |
Non opposizione ad un’operazione di concentrazione notificata
(Caso M.9334 — GTCR/Apax Partners/Dolphin TopCo)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2019/C 136/03)
Il 4 aprile 2019 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato interno. La presente decisione si basa sull’articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
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— |
sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore, |
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— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it) con il numero di riferimento 32019M9334. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario. |
IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Consiglio
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12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/6 |
DECISIONE DEL CONSIGLIO
del 9 aprile 2019
relativa alla nomina dei membri e dei supplenti del consiglio di amministrazione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop)
(2019/C 136/04)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2019/128 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 gennaio 2019, che istituisce un Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop) (1), in particolare l'articolo 4,
visti gli elenchi delle candidature per la nomina presentati al Consiglio dai governi degli Stati membri e dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori,
considerando quanto segue:
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(1) |
Il regolamento (UE) 2019/128 ha abrogato e sostituito il regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio (2). |
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(2) |
I membri del consiglio di direzione istituito a norma dell'articolo 4 del regolamento (CEE) n. 337/75 sono rimasti in carica e hanno esercitato le funzioni del consiglio di amministrazione previste all'articolo 5 del regolamento (UE) 2019/128 fino alla nomina dei membri e dell'esperto indipendente del consiglio di amministrazione a norma dell'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2019/128. |
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(3) |
È opportuno nominare, per un periodo di quattro anni, i membri e i supplenti del consiglio di amministrazione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Sono nominati membri e supplenti del consiglio di amministrazione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale per il periodo dal 1o aprile 2019 al 31 marzo 2023:
I. RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI:
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Paese |
Membri |
Supplenti |
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Belgio (sistema a rotazione) |
Comunità fiamminga: sig.ra Nathalie VERSTRAETE Comunità francese: sig. Guibert DEBROUX |
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Bulgaria |
sig.ra Maria TODOROVA |
sig.ra Mimi DANEVA |
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Cechia |
sig.ra Marta STARÁ |
sig.ra Martina KAŇÁKOVÁ |
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Danimarca |
sig.ra Lise Lotte TOFT |
sig. Torben SCHUSTER |
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Germania |
sig. Peter THIELE |
sig. Erik HEß |
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Estonia |
sig.ra Rita SIILIVASK |
sig. Teet TIKO |
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Irlanda |
sig. Alan McGRATH |
sig. Justin SINNOTT |
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Grecia |
sig. Themistoklis KOTSIFAKIS |
sig. Ioannis KAPOUTSIS |
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Spagna |
sig.ra Carmen MENÉNDEZ GONZÁLEZ-PALENZUELA |
sig. Domingo RODRÍGUEZ AGULLEIRO |
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Francia |
sig.ra Nadine NERGUISIAN |
sig.ra Clarisse DUBERT |
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Croazia |
sig.ra Vesna HRVOJ-ŠIC |
sig.ra Andreja UROIĆ-LANDEKIĆ |
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Italia |
sig. Ugo MENZIANI |
sig. Pietro TAGLIATESTA |
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Cipro |
sig. George PANAYIDES |
sig. Yiannis MOUROUZIDES |
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Lettonia |
sig.ra Rūta GINTAUTE-MARIHINA |
sig.ra Baiba BAŠĶERE |
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Lituania |
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Lussemburgo |
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Ungheria |
sig.ra Krisztina VUJKOV TOMORNÉ |
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Malta |
sig. Vince MAIONE |
sig. Mario CARDONA |
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Paesi Bassi |
sig. Peter VAN IJSSELMUIDEN |
sig.ra Ellen IPENBURG – TOMESEN |
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Austria |
sig. Eduard STAUDECKER |
sig. Wolfgang SLAWIK |
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Polonia |
sig. Piotr BARTOSIAK |
sig. Łukasz MARCISZ |
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Portogallo |
sig.ra Sandra RIBEIRO |
sig. Paulo FELICIANO |
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Romania |
sig.ra Ana RĂDULESCU |
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Slovenia |
sig.ra Slavica ČERNOŠA |
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Slovacchia |
sig. Juraj VANTUCH |
sig. Karol KUBÍK |
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Finlandia |
sig. Kari NYYSSÖLÄ |
sig.ra Hanna AUTERE |
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Svezia |
sig.ra Carina LINDÉN |
sig. Jacob JOHANSSON |
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Regno Unito |
sig.ra Ann MILLER |
sig.ra Emma WIGNALL |
II. RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI
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Paese |
Membri |
Supplenti |
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Belgio |
sig.ra Isabelle MICHEL |
sig.ra Katrien ALLAERT |
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Bulgaria |
sig.ra Yuliya SIMEONOVA |
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Cechia |
sig. Lukáš NĚMEC |
sig. Petr PEČENKA |
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Danimarca |
sig. Morten SMISTRUP |
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Germania |
sig. Mario PATUZZI |
sig.ra Uli NORDHAUS |
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Estonia |
sig.ra Kaja TOOMSALU |
sig. Peep PETERSON |
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Irlanda |
sig. Frank VAUGHAN |
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Grecia |
sig. Georgios CHRISTOPOULOS |
sig. Christos GOULAS |
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Spagna |
sig. Juan Carlos MORALES |
sig.ra Esther GÓMEZ MANZANEQUE |
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Francia |
sig. Nicolas FAINTRENIE |
sig.ra Michèle PERRIN |
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Croazia |
sig.ra Katarina RUMORA |
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Italia |
sig.ra Anna TESELLI |
sig. Francesco LAURIA |
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Cipro |
sig. Evangelos EVANGELOU |
sig. Christos KARYDES |
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Lettonia |
sig.ra Linda ROMELE |
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Lituania |
sig.ra Tatjana BABRAUSKIENĖ |
sig.ra Eglė ŽUKAUSKAITĖ |
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Lussemburgo |
sig. Jean-Claude REDING |
sig. Carlo FRISING |
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Ungheria |
sig. László KOZÁK |
sig. Tamás BÉKÉSI |
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Malta |
sig.ra Elaine GERMANI |
sig.ra Pauline FENECH |
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Paesi Bassi |
sig.ra Isabel COENEN |
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Austria |
sig.ra Isabelle OURNY |
sig. Bernhard HORAK |
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Polonia |
sig.ra Dagmara IWANCIW |
sig.ra Katarzyna PAWLACZYK |
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Portogallo |
sig. José CORDEIRO |
sig. Hugo DIONISIO |
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Romania |
sig. Gheorghe SIMION |
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Slovenia |
sig.ra Sanja LEBAN TROJAR |
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|
Slovacchia |
sig. Ivan ŠÓŠ |
|
|
Finlandia |
sig.ra Kirsi Maria RASINAHO |
sig.ra Riina Hannele NOUSIAINEN |
|
Svezia |
sig.ra Kristina LOVÉN SELDÉN |
sig. Mattias SAMUELSSON |
|
Regno Unito |
sig.ra Kirsi-Marja KEKKI |
sig. Iain MURRAY |
III. RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI DATORI DI LAVORO
|
Paese |
Membri |
Supplenti |
|
Belgio |
sig.ra Sandra COENEGRACHTS |
sig. Joris VANDERSTEENE |
|
Bulgaria |
sig.ra Daniela SIMIDCHIEVA |
|
|
Cechia |
sig. Miloš RATHOUSKÝ |
|
|
Danimarca |
sig. Alex HOOSHIAR |
sig.ra Helene TANDERUP |
|
Germania |
sig.ra Barbara DORN |
sig. Christian SPERLE |
|
Estonia |
sig.ra Anneli ENTSON |
sig.ra Pille MEIER |
|
Irlanda |
sig. Tony DONOHOE |
sig. Adam Mark WEATHERLEY |
|
Grecia |
sig. Christos IOANNOU |
sig. Nicos GAVALAKIS |
|
Spagna |
sig. Juan Carlos TEJEDA HISADO |
sig.ra Miriam PINTO |
|
Francia |
sig.ra Siham SAIDI |
|
|
Croazia |
sig.ra Jasminka MARTINOVIĆ |
sig.ra Anny BRUSIĆ |
|
Italia |
sig. Alfonso BALSAMO |
sig. Pietro MAMBRIANI |
|
Cipro |
sig.ra Maria STYLIANOU THEODOROU |
sig.ra Maria PIREA |
|
Lettonia |
sig.ra Ilona KIUKUCĀNE |
sig.ra Anita LĪCE |
|
Lituania |
|
|
|
Lussemburgo |
sig. Charles BASSING |
sig. Daniel SCHROEDER |
|
Ungheria |
sig.ra Adrienn BALINT |
|
|
Malta |
sig. Mario SPITERI |
sig. Joseph FARRUGIA |
|
Paesi Bassi |
sig.ra Gertrud van ERP |
|
|
Austria |
sig. Gerhard RIEMER |
sig. Thomas MAYR |
|
Polonia |
sig. Andrzej STĘPNIKOWSKI |
|
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Portogallo |
sig.ra Ana Maria SANTOS GOUVEILA LOPES |
sig.ra Florbela LEOPOLDO |
|
Romania |
sig. Iulian GROPOȘILĂ |
sig.ra Silvia VLĂSCEANU |
|
Slovenia |
sig. Simon OGRIZEK |
|
|
Slovacchia |
sig. Martin HOŠTÁK |
sig. Peter MOLNÁR |
|
Finlandia |
sig. Mikko VIELTOJÄRVI |
sig.ra Maiju KORHONEN |
|
Svezia |
sig. Pär LUNDSTRÖM |
|
|
Regno Unito |
|
|
Articolo 2
Il Consiglio procede in una data successiva alla nomina dei membri e dei supplenti non ancora designati.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Lussemburgo, il 9 aprile 2019
Per il Consiglio
Il presidente
G. CIAMBA
(1) GU L 30 del 31.1.2019, pag. 90.
(2) Regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio, del 10 febbraio 1975, relativo all'istituzione di un centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (GU L 39 del 13.2.1975, pag. 1).
Commissione europea
|
12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/12 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
11 aprile 2019
(2019/C 136/05)
1 euro =
|
|
Moneta |
Tasso di cambio |
|
USD |
dollari USA |
1,1264 |
|
JPY |
yen giapponesi |
125,30 |
|
DKK |
corone danesi |
7,4648 |
|
GBP |
sterline inglesi |
0,86168 |
|
SEK |
corone svedesi |
10,4370 |
|
CHF |
franchi svizzeri |
1,1304 |
|
ISK |
corone islandesi |
135,20 |
|
NOK |
corone norvegesi |
9,5885 |
|
BGN |
lev bulgari |
1,9558 |
|
CZK |
corone ceche |
25,606 |
|
HUF |
fiorini ungheresi |
321,71 |
|
PLN |
zloty polacchi |
4,2830 |
|
RON |
leu rumeni |
4,7593 |
|
TRY |
lire turche |
6,4724 |
|
AUD |
dollari australiani |
1,5760 |
|
CAD |
dollari canadesi |
1,5067 |
|
HKD |
dollari di Hong Kong |
8,8354 |
|
NZD |
dollari neozelandesi |
1,6705 |
|
SGD |
dollari di Singapore |
1,5254 |
|
KRW |
won sudcoreani |
1 285,17 |
|
ZAR |
rand sudafricani |
15,7752 |
|
CNY |
renminbi Yuan cinese |
7,5672 |
|
HRK |
kuna croata |
7,4385 |
|
IDR |
rupia indonesiana |
15 966,16 |
|
MYR |
ringgit malese |
4,6383 |
|
PHP |
peso filippino |
58,506 |
|
RUB |
rublo russo |
72,6590 |
|
THB |
baht thailandese |
35,848 |
|
BRL |
real brasiliano |
4,3221 |
|
MXN |
peso messicano |
21,2826 |
|
INR |
rupia indiana |
77,6855 |
(1) Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI
|
12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/13 |
Elenco delle autorità competenti ai sensi dell'articolo 26 della direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio
(2019/C 136/06)
L'articolo 26 della direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati e che abroga la direttiva 2001/37/CE (1) dispone quanto segue:
«Gli Stati membri designano le autorità competenti responsabili dell'attuazione e dell'esecuzione degli obblighi previsti nella presente direttiva entro tre mesi dal 20 maggio 2016. Gli Stati membri informano senza indugio la Commissione dell'identità delle autorità designate. La Commissione pubblica queste informazioni nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.»
Belgio (BE)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Service public fédéral Santé publique, Sécurité de la chaîne alimentaire et Environnement |
|
|||
|
Federale Overheidsdienst Volksgezondheid, Veiligheid van de Voedselketen en Leefmilieu |
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Bulgaria (BG)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Министерство на икономиката |
|
|||
|
Агенция „Митници“ |
|
|||
|
Комисия за защита на потребителите |
|
|||
|
Изпълнителна агенция „Българска служба за акредитация“ |
|
|||
|
Институт по тютюна и тютюневите изделия |
|
Cechia (CZ)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||
|
Ministerstvo zemědělství České republiky, Odbor potravinářský |
|
||||
|
Ministerstvo zdravotnictví České republiky a krajské hygienické stanice |
|
||||
|
Krajské živnostenské úřady a Ministerstvo průmyslu a obchodu (coby odvolací orgán) |
|
||||
|
Rada pro rozhlasové a televizní vysílání |
|
Danimarca (DK)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Sundheds- og Ældreministeriet |
|
|||
|
Sikkerhedsstyrelsen |
|
Germania (DE)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
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|
Bund |
Bundesministerium für Ernährung und Landwirtschaft |
|
|||
|
|
Bundesamt für Verbraucherschutz und Lebensmittelsicherheit |
|
|||
|
Länder |
www.bvl.bund.de/tabakbehoerden |
||||
Estonia (EE)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Maksu- ja Tolliamet |
|
|||
|
Tarbijakaitseamet |
|
|||
|
Terviseamet |
|
Irlanda (IE)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||
|
Health Service Executive |
|
||||
|
Office of the Revenue Commissioners |
|
Grecia (EL)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||
|
Υπουργείο Υγείας Διεύθυνση Αντιμετώπισης Εξαρτήσεων Τμήμα Λοιπών Εξαρτήσεων |
|
||||
|
Υπουργείο Οικονομίας και Ανάπτυξης Γενική Γραμματεία Βιομηχανίας |
|
||||
|
Ανεξάρτητη Αρχή Δημοσίων Εσόδων Γενική Διεύθυνση Γενικού Χημείου του Κράτους Διεύθυνση Ενεργειακών, Βιομηχανικών και Χημικών Προϊόντων |
|
||||
|
Διεύθυνση Ανατολικής Μακεδονίας-Θράκης Χημικές Υπηρεσίες Σερρών |
|
||||
|
Ανεξάρτητη Αρχή Δημοσίων Εσόδων: Γενική Διεύθυνση Τελωνείων & Ειδικών Φόρων Κατανάλωσης & Περιφερειακές Τελωνειακές Υπηρεσίες |
|
Spagna (ES)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||
|
Dirección General de Salud Pública, Calidad e Innovación. Del Ministerio de Sanidad, Consumo y Bienestar Social junto con Servicios de Salud Pública de las Comunidades Autónomas |
|
||||
|
Centro de Investigación y Control de la Calidad (CICC) Dirección General de Consumo. Ministerio de Sanidad, Consumo y Bienestar Social |
|
||||
|
Agencia Tributaria. Ministerio de Hacienda |
|
||||
|
Comisionado para el Mercado de Tabacos. Ministerio de Hacienda. |
|
||||
|
Secretaría de Estado para el Avance Digital Dirección General de Telecomunicaciones y Tecnologías de la Información. Ministerio de Economía y Empresa |
|
Francia (FR)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||||
|
Ministère des solidarités et de la santé - Direction générale de la santé (DGS) / Ministry for Solidarity and Health- General Directorate of Health |
|
||||||
|
Agence Nationale Sécurité Sanitaire Alimentaire Nationale / Agency for Food, Environmental, Occupational Health & Safety (ANSES) |
|
||||||
|
Ministère de l'Action et des comptes publics –Direction générale des douanes et droits Indirects (DGDDI) / Ministry of Government Action and Public Accounts – General Directorate of Customs and Excise |
|
Croazia (HR)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Ministarstvo zdravstva |
|
|||
|
Ministarstvo financija, Carinska uprava |
|
Italia (IT)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Ministero della Salute |
|
|||
|
Ministero dell'Economia e delle Finanze |
|
Cipro (CY)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Υπουργείο Υγείας |
|
|||
|
Τμήμα Τελωνείων |
|
Lettonia (LV)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Valsts ieņēmumu dienests (VID) |
|
|||
|
Veselības inspekcija |
|
|||
|
Patērētāju tiesību aizsardzības centrs (PTAC) |
|
|||
|
Valsts policija (VP) |
|
Lituania (LT)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Sveikatos apsaugos ministerija |
|
|||
|
Nacionalinė visuomenės sveikatos priežiūros laboratorija |
|
|||
|
Narkotikų, tabako ir alkoholio kontrolės departamentas |
|
|||
|
Finansų ministerija, |
|
|||
|
Valstybinė mokesčių inspekcija prie Finansų ministerijos |
|
|||
|
Valstybinė vartotojų teisių apsaugos tarnyba |
|
|||
|
Ekonomikos ir inovacijų ministerija |
|
|||
|
Policijos departamentas |
|
|||
|
Muitinės departamentas prie Finansų ministerijos |
|
Lussemburgo (LU)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Ministre de la santé |
|
Ungheria (HU)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||
|
Nemzeti Akkreditáló Hatóság |
|
||||
|
Fogyasztóvédelemért Felelős Miniszter |
|
||||
|
Agrárminisztérium |
|
||||
|
Megyeszékhely szerinti járási hivatal (Fogyasztóvédelmi Hatóság) |
|
||||
|
Járási Hivatal (Fogyasztóvédelmi Hatóság) |
|
||||
|
Népegészségügyi feladatkörben eljáró fővárosi és megyei kormányhivatalok és Nemzeti Népegészségügyi Központ |
|
||||
|
Országos Gyógyszerészeti és Élelmezés-egészségügyi Intézet |
|
||||
|
Innovációs és Technológiai Minisztérium |
|
||||
|
Emberi Erőforrások Minisztériuma |
|
||||
|
Nemzeti Adó- és Vámhivatal |
|
||||
|
Nemzeti Vagyon Kezeléséért Felelős Tárca Nélküli Miniszter |
|
Malta (MT)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||||
|
Is-Supretendent tas-Saħħa Pubblika permezz tad-Direttorat tas-Saħħa Ambjentali |
|
||||||
|
Is-Supretendent tas-Saħħa Pubblika b'kollaborazzjoni mad-Dipartiment tad-Dwana fil-Ministeru tal-Finanzi |
|
||||||
|
Is-Supretendent tas-Saħħa Pubblika b'kollaborazzjoni mal-Awtorità ta' Malta għall-Kompetizzjoni u għall-Affarijiet tal-Konsumatur (MCCAA) |
|
Paesi Bassi (NL)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||
|
Nederlandse Voedsel- en Warenautoriteit – NVWA (Dutch Food and Consumer Product Safety Authority) |
|
||||
|
Rijksinstituut voor Volksgezondheid en Milieu – RIVM (National Institute for Public Health and Environment) |
|
Austria (AT)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Bundesministerium für Arbeit, Soziales, Gesundheit und Konsumentenschutz |
|
|||
|
Bundesministerium für Finanzen |
|
|||
|
Österreichische Agentur für Gesundheit und Ernährungssicherheit (AGES) |
|
Polonia (PL)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Biuro do spraw Substancji Chemicznych |
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|||
|
Oddział Laboratoryjny ds. Krajowej Kontroli Substancji Szkodliwych w Wyrobach Tytoniowych w Wojewódzkiej Stacji Sanitarno-Epidemiologicznej w Łodzi |
|
|||
|
Prezes Urzędu Ochrony Konkurencji i Konsumentów oraz podlegająca mu Inspekcja Handlowa / organy Inspekcji Handlowej |
|
|||
|
Ministerstwo Finansów |
|
|||
|
Krajowa Administracja Skarbowa |
|
|||
|
Ministerstwo Zdrowia |
|
Portogallo (PT)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||
|
IPAC – Instituto Português de Acreditação |
|
||||
|
Direção-Geral da Saúde |
|
||||
|
Autoridade Tributária e Aduaneira |
|
||||
|
Autoridade de Segurança Alimentar e Económica |
|
Romania (RO)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Ministerul Sănătății |
|
|||
|
Autoritatea Națională pentru Protecția Consumatorilor |
|
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|
Agenția Națională de Administrare Fiscală din subordinea Ministerului Finanțelor |
|
Slovenia (SI)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Republika Slovenija, Ministrstvo za zdravje |
|
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|
Nacionalni laboratorij za zdravje, okolje in hrano |
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Slovacchia (SK)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Úrad verejného zdravotníctva Slovenskej republiky |
|
|||
|
Slovenská obchodná inšpekcia |
|
|||
|
Štátna veterinárna a potravinová správa Slovenskej republiky |
|
Finlandia (FI)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||||||
|
Sosiaali- ja terveysalan lupa- ja valvontavirasto (Valvira) yhdessä kuntien kanssa |
|
||||||||
|
Terveyden ja hyvinvoinnin laitos (THL) |
|
||||||||
|
Tulli |
|
Svezia (SE)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
|||
|
Folkhälsomyndigheten |
|
|||
|
Skatteverket |
|
Regno Unito (UK)
|
Autorità competente |
Indirizzo |
||||||||||
|
Department of Health and Social Care |
|
||||||||||
|
Weights and Measures Authorities in Great Britain and District Councils in Northern Ireland |
|
||||||||||
|
Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA) |
|
||||||||||
|
Public Health England (PHE) |
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|
For broadcast media – TV and radio: Ofcom For non-broadcast media: Weights and Measures Authorities in Great Britain and District Councils in Northern Ireland Coordinating point: Chartered Institute for Trading Standards |
|
||||||||||
|
HM Revenue and Customs (HMRC) |
|
|
12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/26 |
Notifica da parte dei Paesi Bassi dell’applicazione dell’articolo 19, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1008/2008, relativa alle norme di distribuzione del traffico tra l’aeroporto di Schiphol e l’aeroporto di Lelystad
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2019/C 136/07)
A norma dell’articolo 19, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1008/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 settembre 2008, recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella Comunità (1), il 29 marzo 2019 la Commissione ha ricevuto dai Paesi Bassi la notifica di un progetto di decreto che istituisce in tale paese la norma di distribuzione del traffico tra l’aeroporto di Schiphol e l’aeroporto di Lelystad. Una volta adottate ed entrate in vigore, le norme proposte permetteranno di distribuire il traffico tra l’aeroporto di Schiphol e quello di Lelystad in base ai seguenti elementi:
|
— |
a decorrere dall’entrata in vigore del decreto l’aeroporto di Lelystad sarà designato quale aeroporto coordinato ai sensi del regolamento (CEE) n. 95/93 del Consiglio, del 18 gennaio 1993, relativo a norme comuni per l’assegnazione di bande orarie negli aeroporti della Comunità (2); |
|
— |
fatto salvo il regolamento sulle bande orarie, una compagnia aerea che trasferisca volontariamente un volo di collegamento diretto (point-to-point) dall’aeroporto di Schiphol all’aeroporto di Lelystad avrà priorità nell’ottenere una banda oraria presso l’aeroporto di Lelystad. Solo nel caso in cui si verifichi una situazione di pari priorità a norma del regolamento sulle bande orarie, verrà data priorità al traffico proveniente dall’aeroporto di Schiphol; |
|
— |
una banda oraria messa a disposizione presso l’aeroporto di Schiphol in conseguenza del trasferimento di un volo di collegamento diretto verso l’aeroporto di Lelystad deve essere utilizzata a Schiphol per un volo di trasferimento. Una banda oraria si rende disponibile presso l’aeroporto di Schiphol quando una compagnia aerea la restituisce volontariamente al coordinatore delle bande orarie o a un’altra compagnia aerea, oppure la utilizza da allora in poi per operare voli di trasferimento. |
In sintesi, i voli di trasferimento sono i voli verso destinazioni per le quali, all’aeroporto di Schiphol, si registra in media un tasso di trasferimento di almeno il 10 %. I voli di collegamento diretto sono i voli verso destinazioni per le quali, all’aeroporto di Schiphol, si registra in media un tasso di trasferimento inferiore al 10 %.
Le destinazioni che soddisfano tali criteri sono specificate negli allegati del decreto.
Le compagnie aeree possono dimostrare ex ante dinanzi al ministero che una destinazione che non figura nell’allegato delle destinazioni di trasferimento riceverà, in media, una percentuale di voli di trasferimento di almeno il 10 %.
La regola di priorità si applica in prim’ordine alle prime 10 000 bande orarie disponibili per il traffico commerciale presso l’aeroporto di Lelystad e, previa valutazione e approvazione da parte della Commissione europea, alle bande orarie successive fino alla numero 25 000 compresa. Entro tre anni dall’entrata in vigore della norma di distribuzione del traffico le autorità dei Paesi Bassi riferiranno al Parlamento e alla Commissione europea in merito all’efficacia, all’impatto e alla proporzionalità del decreto, concentrandosi sulla capacità di mercato disponibile e sull’accesso al mercato neerlandese dell’aviazione di nuovi concorrenti.
Il testo completo è reperibile sul seguente sito web:
https://ec.europa.eu/transport/modes/air/consultations/2019-schiphol-lelystad-distribution-rules_en
La Commissione invita le parti interessate a presentare le loro osservazioni entro 15 giorni dalla pubblicazione della presente comunicazione al seguente indirizzo:
|
Direzione generale della Mobilità e dei trasporti (unità E1 — Politica dei trasporti aerei) |
|
Commissione europea |
|
Ufficio: DM24 05/100 |
|
1049 Bruxelles |
|
BELGIO |
|
MOVE-AIR-SERVICES-REGULATION@ec.europa.eu. |
V Avvisi
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Commissione europea
|
12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/27 |
Notifica preventiva di concentrazione
(Caso M.9284 — BillerudKorsnäs Venture/ALPLA Holding/ecoXpac)
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2019/C 136/08)
1.
In data 5 aprile 2019 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1).La notifica riguarda le seguenti imprese:
|
— |
BillerudKorsnäs Venture AB («BillerudKorsnäs Venture», Svezia), controllata da Billerudkorsnäs AB (publ); |
|
— |
ALPLA Holding GmbH («Alpla Holding», Austria), appartenente al gruppo Alpla; |
|
— |
ecoXpac A/S («ecoXpac», Danimarca), controllata da BillerudKorsnäs Venture. |
BillerudKorsnäs Venture AB e ALPLA Holding acquisiscono, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), e dell’articolo 3, paragrafo 4, del regolamento sulle concentrazioni, il controllo comune di ecoXpac.
La concentrazione è effettuata mediante acquisto di quote/azioni.
2.
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:|
— |
BillerudKorsnäs opera nella produzione di materiali di imballaggio primario in fibra. |
|
— |
ALPLA è un’impresa a conduzione familiare che sviluppa e produce soluzioni plastiche da imballaggio. |
|
— |
ecoXpac è una società di ricerca e sviluppo che sviluppa tecnologie per imballaggi in polpa di cellulosa. Attualmente ricerca una soluzione per una bottiglia di carta in grado di contenere liquidi, tra cui quelli gassati, e polveri, secondo un concetto conosciuto come «Green Fibre Bottle». |
3.
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo.Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l’esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l’applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.
4.
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione, con indicazione del seguente riferimento:
M.9284 — BillerudKorsnäs Venture/ALPLA Holding/ecoXpac
Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per e-mail, per fax o per posta, ai seguenti recapiti.
|
Indirizzo e-mail: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu |
|
Fax + 32 22964301 |
|
Indirizzo postale: |
|
Commissione europea |
|
Direzione generale Concorrenza |
|
Protocollo Concentrazioni |
|
1049 Bruxelles |
|
BELGIO |
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 (il «regolamento sulle concentrazioni»).
|
12.4.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 136/29 |
Notifica preventiva di concentrazione
(Caso M.9326 — Saudi Aramco/Total Marketing/Sahel)
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2019/C 136/09)
1.
In data 5 aprile 2019 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1).La notifica riguarda le seguenti imprese:
|
— |
Saudi Aramco Retail Company («SARC», Arabia Saudita), |
|
— |
Total Marketing Services S.A. («Total MS», Francia), |
|
— |
Tasheelat Marketing Company («TMC», Arabia Saudita) e |
|
— |
Sahl Transportation Company («STC», Arabia Saudita) (TMC e STC sono collettivamente denominate «Sahel»). |
SARC e Total MS acquisiscono, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, il controllo dell’insieme di Sahel. La concentrazione è effettuata mediante acquisto di quote/azioni.
2.
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:— SARC: controllata al 100 % di Saudi Arabian Oil Company («Saudi Aramco», Arabia Saudita) che possiede e gestisce le attività di vendita al dettaglio di carburanti di Saudi Aramco in Arabia Saudita. Saudi Aramco opera nella produzione e nella commercializzazione di prodotti raffinati.
— Total MS: controllata al 100 % di Total S.A. («Total»), che opera nella distribuzione di prodotti petroliferi raffinati, compresi i combustibili. Total è un produttore integrato di energia che opera su scala internazionale.
— Sahel: TMC gestisce una rete al dettaglio di stazioni di servizio in tutta l’Arabia Saudita, con il marchio Sahel. Rifornisce inoltre, attraverso due controllate, una serie di beni e servizi, come spuntini e bevande, dolciumi, fast food e accessori per automobili. La STC fornisce servizi di trasporto di combustibile alle stazioni di servizio del Sahel.
3.
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo.Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l’esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l’applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.
4.
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione, con indicazione dei seguenti riferimenti:
M.9326 — Saudi Aramco/Total Marketing/Sahel
Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per e-mail, per fax o per posta, ai seguenti recapiti.
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Indirizzo e-mail: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu |
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Fax: +32 22964301 |
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Indirizzo postale: |
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Commissione europea |
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Direzione generale Concorrenza |
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Protocollo Concentrazioni |
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1049 Bruxelles |
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BELGIO |
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 (il «regolamento sulle concentrazioni»).