ISSN 1977-0944

Gazzetta ufficiale

dell’Unione europea

C 409

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

58° anno
9 dicembre 2015


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Corte dei conti

2015/C 409/01

Sintesi delle risultanze degli audit annuali della Corte relativi al 2014 sulle agenzie e su altri organismi dell’UE

1

2015/C 409/02

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

18

2015/C 409/03

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata delle risposte dell’Ufficio

27

2015/C 409/04

Relazione sui conti annuali del Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Centro

33

2015/C 409/05

Relazione sui conti annuali del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Centro

39

2015/C 409/06

Relazione sui conti annuali dell’Accademia europea di polizia relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Accademia

46

2015/C 409/07

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

56

2015/C 409/08

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio comunitario delle varietà vegetali relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Ufficio

67

2015/C 409/09

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

73

2015/C 409/10

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

81

2015/C 409/11

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata delle risposte dell’Agenzia

90

2015/C 409/12

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Ufficio

102

2015/C 409/13

Relazione sui conti annuali dell’Autorità bancaria europea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Autorità

111

2015/C 409/14

Relazione sui conti annuali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Centro

122

2015/C 409/15

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

131

2015/C 409/16

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea dell’ambiente relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

143

2015/C 409/17

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea di controllo della pesca relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

151

2015/C 409/18

Relazione sui conti annuali dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Autorità

160

2015/C 409/19

Relazione sui conti annuali dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Istituto

168

2015/C 409/20

Relazione sui conti annuali dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Autorità

175

2015/C 409/21

Relazione sui conti annuali dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Istituto

187

2015/C 409/22

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per i medicinali relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

197

2015/C 409/23

Relazione sui conti annuali dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Osservatorio

206

2015/C 409/24

Relazione sui conti annuali dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima relativi all'esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

216

2015/C 409/25

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

223

2015/C 409/26

Relazione sui conti annuali del Fondo pensioni dell’Europol relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Fondo

234

2015/C 409/27

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia ferroviaria europea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

238

2015/C 409/28

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

247

2015/C 409/29

Relazione sui conti annuali dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Autorità

255

2015/C 409/30

Relazione sui conti annuali della Fondazione europea per la formazione professionale relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta della Fondazione

266

2015/C 409/31

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA) relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

275

2015/C 409/32

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

284

2015/C 409/33

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

299

2015/C 409/34

Relazione sui conti annuali della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta della Fondazione

307

2015/C 409/35

Relazione sui conti annuali dell'Unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione europea (Eurojust) relativi all'esercizio finanziario 2014 corredata delle risposte di Eurojust

315

2015/C 409/36

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio europeo di polizia relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Ufficio

324

2015/C 409/37

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

334

2015/C 409/38

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

342

2015/C 409/39

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia del GNSS europeo relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

353

2015/C 409/40

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

362

2015/C 409/41

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Ufficio

371

2015/C 409/42

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la ricerca relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata dalla risposta dell’Agenzia

379


IT

 


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Corte dei conti

9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/1


Sintesi delle risultanze degli audit annuali della Corte relativi al 2014 sulle agenzie e su altri organismi dell’UE

(2015/C 409/01)

INDICE

 

Paragrafi

Pagina

INTRODUZIONE

1

2

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DEI GIUDIZI DELLA CORTE

13

3

RISULTANZE DEGLI AUDIT

 

3

Giudizi sull’affidabilità dei conti

17

3

Giudizi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

19

4

Osservazioni che non mettono in discussione i giudizi della Corte

21

4

Osservazioni sull’affidabilità dei conti

23

4

Osservazioni sulla legittimità e regolarità delle operazioni

24

5

Osservazioni sui controlli interni

25

5

Osservazioni sull’esecuzione del bilancio

26

5

Altre osservazioni

29

5

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

32

5

CONCLUSIONI

33

6

ALLEGATO I —

Entrate (previsioni di bilancio, diritti accertati e importi ricevuti) e tabelle dell’organico delle Agenzie

7

ALLEGATO II —

Osservazioni formulate dalla Corte nel 2014, che non mettono in discussione il giudizio della Corte

12

ALLEGATO III —

Seguito dato alle osservazioni formulate nel 2013 e nel 2012 ed ancora pendenti, ma che non mettono in discussione i giudizi della Corte

15

INTRODUZIONE

1.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha espresso un giudizio sull’affidabilità dei conti e sulla legittimità e regolarità delle operazioni alla base degli stessi, per l’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2014, per ciascuna delle 32 agenzie di regolamentazione, delle sei agenzie esecutive, per l’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom, per l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) e per il Fondo pensioni di Europol (cfr. la tabella).

2.

Come per gli esercizi precedenti, la Corte ha controllato la legittimità e regolarità delle operazioni. Tuttavia, il 2014 è il primo esercizio finanziario per il quale i conti annuali delle 30 agenzie di regolamentazione finanziate dall’UE e i conti annuali dell’EIT sono stati verificati da un revisore esterno indipendente (società di revisione), secondo quanto previsto dall’articolo 208, paragrafo 4, del nuovo regolamento finanziario dell’UE (1) e dall’articolo 107, paragrafo 1, del nuovo regolamento finanziario quadro per le agenzie (2). Per esprimere il proprio giudizio su detti conti, la Corte ha tenuto conto del lavoro di audit svolto dal revisore esterno indipendente e delle azioni adottate in risposta alle constatazioni del revisore.

3.

Per l’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom, due agenzie interamente autonome dal punto di vista finanziario (UAMI e UCVV), le sei agenzie esecutive e il Fondo pensioni di Europol (EPF), la Corte ha espletato in proprio il lavoro di audit sui conti annuali.

Tabella

Modalità di audit per tipologia

 

Agenzie sottoposte all’audit della Corte

Sottoposte unicamente all’audit della Corte

Sottoposte all’audit della Corte e del revisore esterno

Totale

Agenzie di regolamentazione

Agenzie finanziate dall’UE

30

32

Agenzie che si autofinanziano — UAMI e UCVV

2

Agenzie esecutive

EACEA, REA, ERCEA, EASME, INEA e CHAFEA

6

6

Altri organismi

Euratom e EPF

2

3

EIT

1

Totale

 

10

31

41

4.

I dettagli concernenti le agenzie sottoposte ad audit, i loro bilanci e il loro personale sono forniti nell’allegato I.

5.

Questa sintesi presenta un quadro d’insieme delle risultanze degli audit annuali della Corte sulle agenzie per l’esercizio finanziario 2014, allo scopo di facilitare l’analisi ed il confronto tra le relazioni specifiche della Corte. I giudizi e le osservazioni della Corte, nonché le risposte delle agenzie, possono essere consultati nelle relazioni annuali specifiche (RAS). La presente sintesi non è né una relazione di audit né un parere.

6.

Le agenzie decentrate svolgono un ruolo importante nell’attuazione delle politiche dell’UE, in particolare per funzioni di natura tecnica, scientifica, operativa e/o di regolamentazione. L’obiettivo è consentire alla Commissione di concentrarsi sull’elaborazione delle politiche e rafforzare la cooperazione tra l’UE e le amministrazioni nazionali, mettendo in comune le competenze tecniche e specialistiche di entrambe le parti. Le agenzie sono situate in diversi Stati membri dell’UE.

7.

Alle sei agenzie esecutive sono affidati compiti relativi alla gestione di uno o più programmi dell’UE; esse sono istituite per periodi di tempo determinati. Cinque di esse hanno sede a Bruxelles, ed una a Lussemburgo.

8.

L’EIT, con sede a Budapest, è un organismo indipendente, decentrato, che mette in comune risorse scientifiche, imprenditoriali ed educative per accrescere la capacità di innovazione dell’UE.

9.

L’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom, con sede a Lussemburgo, è stata creata per sostenere le finalità del trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica.

10.

Il Fondo pensioni dell’Europol, con sede a L’Aia, è stato istituito per finanziare e pagare le pensioni del personale di Europol; è divenuto un’agenzia dell’UE in data 1 gennaio 2010.

11.

Il bilancio del 2014 per le agenzie è ammontato in totale a circa 1,9 miliardi di euro (2013: 2 miliardi di euro), ossia l’1,4 % circa del bilancio generale dell’UE per il 2014 (2013: 1,4 %). Circa 1,2 miliardi di euro provengono dalle sovvenzioni della Commissione europea, ed il resto sono introiti da diritti e altre fonti. Le agenzie impiegano 6  578 (2013: 6  536) tra funzionari permanenti e agenti temporanei, ossia il 14 % (2013: 14 %) del totale dei funzionari dell’UE autorizzati nell’ambito del bilancio generale dell’UE (tabella dell’organico). In aggiunta, lavorano per le Agenzie circa 3  200 agenti contrattuali o distaccati (2013: 2  900). L’aumento numerico del personale si è verificato in primo luogo in quelle agenzie alle quali sono stati assegnati compiti aggiuntivi, in quelle che hanno la responsabilità di sorvegliare l’industria finanziaria, e nelle agenzie esecutive con responsabilità aggiuntive nell’ambito di Orizzonte 2020 o di altri programmi.

12.

Anche se il rischio finanziario relativo alle agenzie è relativamente modesto rispetto al totale del bilancio dell’UE, il rischio reputazionale per l’UE è elevato. Ciononostante, le agenzie hanno un’alta visibilità negli Stati membri e influenzano significativamente l’elaborazione delle politiche, le decisioni e l’attuazione dei programmi in settori di importanza vitale per i cittadini europei, ossia la salute, la sicurezza, la protezione, la libertà e la giustizia.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DEI GIUDIZI DELLA CORTE

13.

Per quel che riguarda le 31 agenzie controllate da un revisore esterno indipendente, la Corte ha esaminato il lavoro delle società di revisione in conformità alle norme internazionali di audit. Nel formulare il proprio giudizio sull’affidabilità dei conti, espresso nelle RAS, la Corte ha tenuto conto del lavoro svolto dalle società di revisione.

14.

Vi sono sufficienti garanzie affinché la Corte si avvalga del lavoro delle società di revisione per formulare i propri giudizi di audit in merito all’affidabilità dei conti.

15.

Per quel che riguarda la legittimità e regolarità delle operazioni, per cui la Corte rimane sola responsabile, l’approccio di audit comprende procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli interni delle agenzie.

16.

Per le restanti 10 agenzie, la Corte ha continuato ad espletare l’audit riguardante l’affidabilità dei conti e quello sulla legittimità e regolarità delle operazioni alla base degli stessi.

RISULTANZE DEGLI AUDIT

Giudizi sull’affidabilità dei conti

17.

I conti finali delle 41 agenzie presentano un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della loro situazione finanziaria al 31 dicembre 2014 e dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data, conformemente alle disposizioni dei regolamenti finanziari applicabili e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

18.

La Corte ha incluso paragrafi d’enfasi (3) relativi all’affidabilità dei conti dell’Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA) e del Fondo pensioni Europol (EPF). Nel caso di eu-LISA, persiste lo stato di cose sul quale la Corte ha attirato l’attenzione nella propria RAS sull’esercizio 2013, ossia la necessità di dati attendibili e completi per la determinazione del valore dei sistemi informativi essenziali dell’Agenzia, compresi i costi dell’hardware, del software commerciale acquistato e dello sviluppo di software. Questi beni perdono di valore e, sebbene ancora rilevante per il 2014 l’importo in questione decresce ogni anno. Nel caso dell’EPF, la Corte ha attirato l’attenzione sul fatto che i conti 2014 dell’EPF sono stati preparati in base all’ipotesi della continuità dell’attività, mentre si prevede che alla fine del 2015 non vi sarà alcun partecipante attivo e attualmente viene valutata la liquidazione del Fondo.

Giudizi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

19.

La Corte ha concluso che, per le 41 agenzie, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

20.

La Corte ha incluso un paragrafo d’enfasi relativo alla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti dell’EIT. Le convenzioni di sovvenzione firmate ai sensi degli accordi quadro di partenariato (AQP) con le prime tre «Comunità della conoscenza e dell’innovazione» (CCI) stabiliscono che il contributo finanziario dell’EIT può coprire fino al 25 % delle spese totali della CCI nei primi cinque anni, dal 1o gennaio 2010 fino al 31 dicembre 2014.

Osservazioni che non mettono in discussione i giudizi della Corte

21.

Senza mettere in discussione i propri giudizi, la Corte ha formulato in totale 79 osservazioni (per il 2013: 97) riguardanti 35 agenzie (per il 2013: 35), al fine di evidenziare questioni importanti e indicare margini di miglioramento. Sono state espresse osservazioni concernenti l’affidabilità dei conti, la legittimità e regolarità delle operazioni, i controlli interni, l’esecuzione del bilancio e altre questioni, quali la sana gestione finanziaria.

Grafico

Numero di osservazioni per argomento

Image

Fonte: Relazioni specifiche sui conti annuali delle agenzie per il 2014.

22.

Una tabella riepilogativa delle osservazioni formulate per ciascuna delle agenzie è fornita nell’allegato II. Di seguito, si fornisce una sintesi delle osservazioni più frequenti e/o delle osservazioni di particolare rilevanza.

Osservazioni sull’affidabilità dei conti

23.

In aggiunta ai due paragrafi d’enfasi citati, è stata formulata un’osservazione sull’affidabilità dei conti dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) che riguarda l’indicazione degli introiti sulla base di una stima dei costi, anziché sulla base dei costi effettivi.

Osservazioni sulla legittimità e regolarità delle operazioni

24.

Le cinque osservazioni (per il 2013: sette) in questa categoria si riferiscono a cinque agenzie (per il 2013: sette) e riguardano: debolezze nelle procedure di appalto per quel che attiene alla chiarezza delle specifiche tecniche di gara e alla tempestività dei bandi; debolezze nei controlli sulle sovvenzioni; rispetto delle date obbligatorie per la riscossione dei diritti.

Osservazioni sui controlli interni

25.

Le sette osservazioni (per il 2013: 17) si riferiscono a sette agenzie (per il 2013: 10). In due casi (per il 2013: due), riguardano debolezze nei controlli sulle sovvenzioni e in un altro caso (per il 2013: due) debolezze nei controlli sui beni; le altre osservazioni si riferiscono a varie carenze nei controlli interni. Nel complesso, vi è stato un significativo miglioramento nel controllo interno. Le osservazioni sono diminuite di oltre il 50 % e la Corte non ha formulato alcuna osservazione relativa alla mancata attuazione delle norme di controllo interno.

Osservazioni sull’esecuzione del bilancio

26.

Un elevato livello di riporti di stanziamenti impegnati, verificatosi per 28 agenzie (per il 2013: 24) rimane la più frequente osservazione in questo campo. Sebbene si ritenga in genere che tale situazione sia in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio e possa indicare debolezze nella pianificazione e esecuzione del bilancio, spesso è stata il risultato di eventi (parzialmente) fuori dal controllo delle agenzie (ad esempio, fatture o dichiarazioni di spesa che non erano state ricevute a fine esercizio) o si giustificava dalla natura pluriennale delle attività, delle procedure di appalto o dei progetti.

27.

In otto casi (per il 2013: sette) sono state osservati alti tassi di annullamento di riporti da esercizi precedenti. Tali annullamenti indicano che gli stanziamenti riportati sono stati fatti sulla base di bisogni sovrastimati o che invece non erano giustificati.

28.

Sono state formulate tre osservazioni (per il 2013: sei) su impegni insufficienti ed una osservazione (per il 2013: tre) su elevati storni di bilancio.

Altre osservazioni

29.

In totale, sono state formulate 22 altre osservazioni (per il 2013: 22) relative a 17 agenzie (per il 2013: 15), sette delle quali si riferiscono a questioni di sana gestione finanziaria. Quattro delle sette osservazioni si riferivano a carenze nella gestione degli appalti e dei contratti, ossia: il cumularsi di ingenti spese generali e profitti; insufficiente concorrenza sul prezzo dovuta a eccessiva focalizzazione sulla qualità; obiettivo e attività previsti non sufficientemente specifici da giustificare la decisione di appalto; cattiva pianificazione per sostituire un contratto in vigore che ha inciso negativamente sulla leale concorrenza.

30.

Nel corso dell’audit di una agenzia, la Corte ha rilevato un calcolo erroneo degli stipendi, che ha avuto come risultato la corresponsione di somme inferiori al dovuto a personale dell’UE assunto prima che fosse applicabile lo Statuto del 2004. In seguito a ulteriori verifiche richieste dalla Corte, il medesimo problema è stato riscontrato in altre 18 agenzie (importi dovuti e non corrisposti ammontanti in totale a circa 3 78  670 euro). Tuttavia, le somme in questione erano significative solo per sei agenzie, e quindi sono state specificamente menzionate nelle rispettive RAS. Vi è divergenza di opinioni tra le agenzie e l’Ufficio «Gestione e liquidazione dei diritti individuali» (PMO) in merito a chi sia responsabile dell’errore.

31.

L’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) ha affidato servizi di backup ad un fornitore di servizi cloud usando un appalto interistituzionale bandito dalla DG Informatica della Commissione europea. Le condizioni del contratto non assicuravano il rispetto dei privilegi e delle immunità delle Comunità europee, che si applicano al personale dell’Agenzia, né il rispetto dei diritti in materia di privacy accordati ai cittadini dell’Unione europea dall’articolo 7 della Carta dei diritti fondamentali. È verosimile che altre agenzie useranno tali servizi in futuro. È importante far sì che tali servizi forniscano piena tutela dei privilegi e delle immunità necessari per lo svolgimento dei compiti delle singole agenzie, e che tutelino al contempo la privacy dei cittadini dell’UE.

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

32.

Le relazioni annuali specifiche per il 2014 includono una tabella riepilogativa delle azioni intraprese dalle agenzie in risposta alle osservazioni pendenti da precedenti esercizi. Come indicato nell’Allegato III, relativamente alle 153 osservazioni pendenti alla fine del 2013, nel 2014 le azioni correttive sono state completate in 51 casi; in 41 casi tali azioni erano in corso; e sei osservazioni erano ancora pendenti. Nessuna azione correttiva era richiesta per 55 osservazioni, principalmente in relazione a riporti di bilancio giustificati.

CONCLUSIONI

33.

Tutte le agenzie hanno presentato conti affidabili. Sia per la eu-LISA che per l’EPF, la Corte ha incluso un paragrafo d’enfasi.

34.

La Corte ha concluso che le operazioni su cui sono basati i conti erano legittime e regolari per tutte le agenzie ed ha incluso un paragrafo d’enfasi per l’EIT.

35.

Vi è stata una osservazione relativa all’uso di servizi cloud da parte dell’EEA.

36.

Vi sono state sei osservazioni relative a pagamenti in difetto a personale dell’UE assunto prima che si applicasse lo Statuto del 2004.

37.

Le agenzie hanno ulteriormente migliorato le rispettive procedure adottando azioni correttive in risposta alle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti. Ciononostante, vi sono ancora margini di miglioramento, come indicato dal numero di osservazioni formulate per il 2014.


(1)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(2)  Articolo 107 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(3)  Il paragrafo d’enfasi viene utilizzato per attirare l’attenzione del lettore su una questione che non è all’origine di inesattezze rilevanti nei conti, ma è talmente importante da risultare fondamentale ai fini della comprensione dei conti da parte degli utenti.


ALLEGATO I

Entrate (previsioni di bilancio, diritti accertati e importi ricevuti) e tabelle dell’organico delle Agenzie

 

2014

2013

Agenzia

DG capofila

Settore d'intervento

Previsioni di bilancio per le entrate (1)

Diritti accertati (1)

Importi ricevuti (1)

Tabella dell’organico (2)

Previsioni di bilancio per le entrate (1)

Diritti accertati (1)

Importi ricevuti (1)

Tabella dell’organico (2)

(milioni di euro)

(milioni di euro)

(milioni di euro)

(milioni di euro)

(milioni di euro)

(milioni di euro)

Agenzie di regolamentazione

Agenzia europea per i medicinali — EMA

SANCO

Salute e tutela dei consumatori

282

311

272

599

252

269

240

611

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno — UAMI

MARKT

Mercato interno

194

196

196

844

418

189

189

861

Agenzia europea per la sicurezza aerea — EASA

MOVE

Mobilità e trasporti

162

145

137

685

151

125

125

692

Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea — FRONTEX

HOME

Affari interni

98

87

87

152

94

92

92

153

Ufficio europeo di polizia — EUROPOL

HOME

Affari interni

84

85

85

450

83

83

83

457

Autorità europea per la sicurezza alimentare — EFSA

SANCO

Salute e tutela dei consumatori

80

80

80

344

76

76

76

351

Agenzia europea per la sicurezza marittima — EMSA

MOVE

Mobilità e trasporti

58

58

58

210

57

58

56

213

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie — ECDC

SANCO

Salute e tutela dei consumatori

60

59

59

194

58

59

59

198

Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea — CDT

DGT e SCIC

Servizi linguistici

56

48

47

203

52

54

50

206

Agenzia europea dell’ambiente — EEA

ENV e CLIMA

Ambiente

43

53

52

135

49

63

63

138

Organismo europeo per il consolidamento della cooperazione giudiziaria — EUROJUST

HOME

Giustizia

34

34

34

209

32

32

32

213

Agenzia europea per le sostanze chimiche — ECHA

IMPRESE E INDUSTRIA

Imprese

33

37

37

495

99

98

98

503

Agenzia ferroviaria europea — ERA

MOVE

Mobilità e trasporti

26

26

26

140

26

26

26

143

Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali — FRA

GIUSTIZIA

Giustizia

21

21

21

75

22

22

22

78

Autorità bancaria europea — ABE

MARKT

Mercato interno

34

34

34

111

26

26

26

93

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro — Eurofound

EMPL

Occupazione e affari sociali

21

21

21

99

21

21

21

101

Fondazione europea per la formazione professionale — ETF

EAC

Istruzione e cultura

20

21

21

94

20

22

22

96

Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati — ESMA

MARKT

Mercato interno

33

32

32

133

28

30

30

121

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale — CEDEFOP

EAC

Istruzione e cultura

18

17

17

98

19

18

18

100

Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali — EIOPA

MARKT

Mercato interno

22

22

22

87

19

18

18

80

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze — OEDT

HOME

Affari interni

15

16

16

82

16

16

16

84

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro — EU-OSHA

EMPL

Occupazione e affari sociali

15

15

15

43

15

16

16

44

Ufficio comunitario delle varietà vegetali — UCVV

SANCO

Agricoltura e sviluppo rurale

15

13

13

47

14

13

13

48

Agenzia del GNSS europeo — GSA

IMPRESE E INDUSTRIA

Imprese

25

358

358

96

14

54

54

77

Agenzia europea di controllo della pesca — EFCA

MARE

Affari marittimi e pesca

9

9

9

53

9

9

9

54

Istituto europeo per l’uguaglianza di genere — EIGE

GIUSTIZIA

Giustizia

7

7

7

29

7

8

8

30

Accademia europea di polizia — CEPOL

HOME

Affari interni

9

9

9

27

8

9

9

28

Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione — ENISA

INFSO

Società dell’informazione e media

10

10

10

48

10

10

9

47

Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia — ACER

ENER

Energia

11

11

11

54

12

12

12

49

Ufficio europeo di sostegno per l’asilo — EASO

HOME

Affari interni

16

13

13

51

11

10

10

45

Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche — BEREC

INFSO

Società dell’informazione e media

4

4

4

16

4

4

4

16

Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia — eu-LISA

HOME

Affari interni

65

57

57

120

34

19

19

120

Agenzie esecutive

Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura — EACEA

EAC

Istruzione e cultura

47

47

47

108

51

52

52

105

Agenzia esecutiva per la ricerca — REA

RTD

Ricerca e innovazione

52

52

52

145

47

47

47

140

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca — ERCEA

RTD

Ricerca e innovazione

36

36

36

100

40

40

40

100

Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese — EASME (ex EACI)

ENER

Energia, imprenditorialità e innovazione

24

25

25

77

16

16

16

37

Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti — INEA (ex TEN-TEA)

MOVE

Mobilità e trasporti

13

14

14

49

10

10

10

33

Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare — CHAFEA (ex EAHC)

SANCO

Protezione dei consumatori

7

7

7

12

7

7

7

12

Altri organismi

Istituto europeo di innovazione e tecnologia — EIT

EAC

Innovazione e tecnologia

175

167

167

39

99

97

97

34

Agenzia di approvvigionamento dell’EURATOM (3)EURATOM

ENER e RTD

Energia e innovazione

0,1

0,1

0,1

25

0,1

0,1

0,1

25

Fondo pensioni di Europol — EPF

HOME

Spesa amministrativa di Europol

n.a.

n.a.

n.a.

n.a.

n.a.

n.a.

n.a.

n.a.

Totale

1  934

2  257

2  208

6  578

2  026

1  830

1  794

6  536

 

 

 

 

 

 

2014

2013

 

 

 

 

Sovvenzione della Commissione come percentuale delle entrate delle agenzie:

60,5 %

51,9 %

 

 

 

 

Previsioni di bilancio per le entrate delle Agenzie rispetto al bilancio generale dell’UE:

1,4 %

1,4 %

 

 

 

 

Tabella dell’organico delle agenzie rispetto al totale di cui al bilancio generale dell’UE:

14,1 %

14,0 %

 

 

 


(1)  I conti annuali dell’UE non comprendono l’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom.

(2)  Secondo i conti consolidati dell’UE per il 2014/2013.

(3)  Unicamente funzionari titolarizzati e agenti temporanei dell’UE (AD, AST e AST/SC), secondo la tabella dell’organico.


ALLEGATO II

Osservazioni formulate dalla Corte nel 2014, che non mettono in discussione il giudizio della Corte

 

Numero complessivo di osservazioni

Affidabilità dei conti

Legittimità/regolarità delle operazioni

Controlli interni

Esecuzione del bilancio

Altre osservazioni

Debolezze nelle procedure di appalto

Debolezze nei controlli relativi alle sovvenzioni

Riporti senza impegno giuridico

Ritardi nella riscossione delle entrate

Controlli deboli su immobilizzazioni/redazione dell’inventario

Controlli deboli sulle sovvenzioni

Altro

Riporti elevati

Storni di bilancio elevati

Elevati annullamenti di riporti dal 2013

Impegni insufficienti

Altro

Sana gestione finanziaria

Calcolo erroneo degli stipendi del personale

Elevata rotazione del personale

Altro

1

ACER - Lubiana

3

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

X

 

 

 

X

2

BEREC - Riga

3

 

 

 

 

 

 

 

 

X

X

 

 

X

 

 

 

 

3

CdT — Lussemburgo

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

4

CEDEFOP — Salonicco

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5

CEPOL — Budapest

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

X

 

 

 

 

 

 

6

CHAFEA — Lussemburgo

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

7

UCVV — Angers

2

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

X

8

EACEA — Bruxelles

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

9

EASA — Colonia

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

X

 

 

 

10

EASME — Bruxelles

3

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

X

X

 

 

 

 

 

11

EASO — Valletta

7

 

 

 

X

 

 

 

X

X

 

X

X

 

X

 

X

 

12

ABE — Londra

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

13

ECDC — Stoccolma

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

14

ECHA — Helsinki

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

X

 

 

 

 

15

EEA — Copenhagen

3

 

X

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

16

EFCA — Vigo

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

17

EFSA — Parma

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

18

EIGE — Vilnius

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

19

EIOPA — Francoforte

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

20

EIT — Budapest

4

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

X

 

 

 

X

X

21

EMA — Londra

4

 

 

 

 

X

X

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

X

22

OEDT — Lisbona

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

23

EMSA — Lisbona

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

24

ENISA — Heraklion

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

25

EPF — L’Aia

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

26

ERA — Valenciennes

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

X

 

 

 

27

ERCEA — Bruxelles

1

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28

ESMA — Parigi

4

X

X

 

 

 

 

 

 

X

 

X

 

 

 

 

 

 

29

ETF — Torino

3

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

X

 

 

 

X

 

 

30

eu-LISA — Tallinn

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

X

 

 

 

 

 

 

31

EU-OSHA — Bilbao

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

X

 

 

32

EURATOM — Lussemburgo

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

33

EUROFOUND — Dublino

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

X

 

 

34

EUROJUST — L’Aia

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

X

 

 

 

 

35

EUROPOL — L’Aia

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

X

 

 

 

 

 

 

36

FRA — Vienna

2

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

X

 

 

37

FRONTEX — Varsavia

4

 

 

X

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

XX

38

GSA — Praga

3

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

XX

 

 

 

39

INEA — Bruxelles

1

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

40

UAMI — Alicante

4

 

 

 

 

 

 

 

X

X

 

X

 

 

 

X

 

 

41

REA — Bruxelles

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale parziale:

79

1

2

1

1

1

2

2

3

28

1

8

3

4

7

6

2

7

Totale:

1

5

7

44

22

 

1 %

6 %

9 %

56 %

28 %


ALLEGATO III

Seguito dato alle osservazioni formulate nel 2013 e nel 2012 ed ancora pendenti, ma che non mettono in discussione i giudizi della Corte

 

Totale

Completata

In corso

Pendente

N.A.

Agenzie di regolamentazione

1

Agenzia europea per i medicinali — EMA

1

1

 

 

 

2

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno — UAMI

4

1

1

1

1

3

Agenzia europea per la sicurezza aerea — EASA

3

 

2

 

1

4

Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea — FRONTEX

11

3

4

 

4

5

Ufficio europeo di polizia — EUROPOL

3

 

2

 

1

6

Autorità europea per la sicurezza alimentare — EFSA

3

2

1

 

 

7

Agenzia europea per la sicurezza marittima — EMSA

3

1

2

 

 

8

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie — ECDC

6

1

1

 

4

9

Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea — CdT

5

3

1

1

 

10

Agenzia europea dell’ambiente — EEA

2

 

2

 

 

11

Organismo europeo per il consolidamento della cooperazione giudiziaria — EUROJUST

3

1

1

 

1

12

Agenzia europea per le sostanze chimiche — ECHA

2

 

 

 

2

13

Agenzia ferroviaria europea — ERA

6

2

4

 

 

14

Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali — FRA

2

 

 

 

2

15

Autorità bancaria europea — ABE

3

 

1

 

2

16

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro — Eurofound

5

2

1

 

2

17

Fondazione europea per la formazione professionale — ETF

1

 

1

 

 

18

Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati — ESMA

10

4

5

 

1

19

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale — CEDEFOP

0

 

 

 

 

20

Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali — EIOPA

4

2

 

 

2

21

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze — OEDT

4

3

 

 

1

22

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro — EU-OSHA

2

 

 

 

2

23

Ufficio comunitario delle varietà vegetali – UCVV

3

2

 

 

1

24

Agenzia del GNSS europeo — GSA

2

 

 

 

2

25

Agenzia europea di controllo della pesca — EFCA

2

 

 

 

2

26

Istituto europeo per l’uguaglianza di genere — EIGE

3

2

 

 

1

27

Accademia europea di polizia — CEPOL

8

4

3

 

1

28

Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione — ENISA

5

1

1

 

3

29

Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia — ACER

5

4

 

 

1

30

Ufficio europeo di sostegno per l’asilo — EASO

8

 

3

2

3

31

Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche — BEREC

6

2

2

 

2

32

Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia — eu-LISA

8

2

1

1

4

Agenzie esecutive

33

Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura — EACEA

1

 

 

 

1

34

Agenzia esecutiva per la ricerca — REA

0

 

 

 

 

35

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca — ERCEA

0

 

 

 

 

36

Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese — EASME (ex EACI)

1

 

 

1

 

37

Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti — INEA (ex TEN-TEA)

3

2

 

 

1

38

Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare — CHAFEA (ex EAHC)

2

 

 

 

2

Altri organismi

39

Istituto europeo di innovazione e tecnologia — EIT

9

4

2

 

3

40

Agenzia di approvvigionamento dell’EURATOM — EURATOM

3

2

 

 

1

41

Fondo pensioni di Europol — EPF

1

 

 

 

1

Totale

153

51

41

6

55


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/18


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/02)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (di seguito «l’Agenzia» o «ACER»), con sede a Lubiana, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 713/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il compito principale dell’Agenzia è di assistere le autorità nazionali di regolamentazione nell’esercizio, a livello dell’UE, delle funzioni di regolamentazione svolte negli Stati membri e, se necessario, di coordinarne l’azione. Nell’ambito del regolamento concernente l’integrità e la trasparenza del mercato dell’energia (REMIT) (2), l’Agenzia si è vista attribuire nuove funzioni aggiuntive, insieme alle autorità nazionali di regolamentazione, per quanto riguarda il monitoraggio del mercato europeo dell’energia all’ingrosso (3).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (4) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e;

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (6):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (7) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (8), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (9).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Per quanto riguarda il Titolo III — spese operative, l’Agenzia ha riportato stanziamenti impegnati per 1,57 milioni di euro, pari al 62 % [contro i 3,1 milioni di euro (91 %) del 2013]. Tali riporti riguardano principalmente l’attuazione del regolamento REMIT, una complessa attività operativa pluriennale il cui regolamento di esecuzione è stato adottato solo il 17 dicembre 2014 (10). L’Agenzia ha inoltre riportato 0,98 milioni di euro, vale a dire il 41 % [contro i 1,9 milioni di euro (56 %) del 2013] di stanziamenti impegnati del Titolo II — spese amministrative, concernenti perlopiù studi inerenti all’attuazione del REMIT e contratti annuali rinnovati verso la fine dell’anno.

12.

Nell’ottobre 2013, mediante una modifica del bilancio, l’Agenzia ha ricevuto per l’attuazione del REMIT ulteriori stanziamenti per 3 milioni di euro, che ha riportato al 2014. In base al regolamento di esecuzione, però, il quadro REMIT diverrà operativo solo nell’ottobre 2015. Parte dei fondi sono stati spesi nel 2014 per predisporre l’attuazione del REMIT. Alla fine del 2014, l’Agenzia ha effettuato due versamenti a titolo di prefinanziamenti, per un importo di 1,56 milioni di euro, relativi a contratti per servizi inerenti al REMIT da fornire nel periodo 2015-2017, evitando in tal modo la restituzione automatica alla Commissione dei fondi inutilizzati (11). Sebbene ciò consenta all’Agenzia di finanziare le proprie attività future relative al REMIT, è in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

L’accordo sulla sede stipulato fra l’Agenzia e il governo sloveno prevede l’istituzione di una Scuola europea in Slovenia. Tuttavia, dopo oltre quattro anni dall’accordo, la Scuola europea non è stata ancora istituita.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 211 del 14.8.2009, pag. 1.

(2)  Il regolamento (UE) n. 1227/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 326 dell’8.12.2011, pag. 1) assegna un ruolo importante all’Agenzia per quel che riguarda il monitoraggio delle negoziazioni nei mercati dell’energia all’ingrosso in Europa.

(3)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(4)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(7)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(8)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(9)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(10)  Regolamento di esecuzione (UE) n. 1348/2014 della Commissione (GU L 363 del 18.12.2014, pag. 121).

(11)  In base all’articolo 13 del regolamento finanziario dell’UE, gli stanziamenti inutilizzati possono essere oggetto di una decisione di riporto limitato unicamente all’esercizio successivo.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

L’Agenzia deteneva alla fine dell’esercizio una liquidità di cassa di 4,2 milioni di euro, comprensivi dell’eccedenza di bilancio del 2011 di 1,6 milioni di euro, che risultava da un’eccessiva richiesta di fondi nel 2011 e che è stata recuperata dalla Commissione nel gennaio 2013. Ciò non è coerente con una gestione rigorosa della tesoreria.

Completata

2012

Le procedure di assunzione controllate hanno rivelato debolezze che inficiano la trasparenza e la parità di trattamento dei candidati: i quesiti per le prove scritte e orali non erano stabiliti prima dell’esame delle candidature. Le condizioni per l’ammissione alle prove scritte e orali e per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei non erano state specificate in maniera sufficientemente dettagliata e le misure adottate per garantire l’anonimato dei candidati che sostenevano le prove scritte erano inadeguate.

Completata

2013

L’Agenzia ha riportato 1,9 milioni di euro, pari al 56 % degli stanziamenti impegnati per il Titolo II (Immobili dell’Agenzia e spese accessorie), riguardanti principalmente l’applicazione del regolamento REMIT. Questa è un’attività operativa pluriennale e avrebbe dovuto essere iscritta in bilancio sotto il Titolo III, una lacuna che è stata rettificata nei successivi stanziamenti d’impegno.

Completata

2013

L’Agenzia ha inoltre riportato 3,1 milioni di euro, pari al 91 % degli stanziamenti totali impegnati per il Titolo III (Stanziamenti), riguardanti anch’essi l’applicazione del regolamento REMIT. Il tasso eccezionalmente elevato dei riporti per il Titolo III è essenzialmente dovuto ai circa 3 milioni di euro di finanziamenti aggiuntivi ricevuti tramite un bilancio rettificativo approvato in data 31 ottobre 2013.

N.A.

2013

A fine esercizio, l’Agenzia aveva una liquidità di cassa di 5,5 milioni di euro, che comprendeva circa 3 milioni di euro relativi all’ultima rettifica di bilancio. Tuttavia, nel corso dell’esercizio, i saldi di cassa medi sono stati significativamente superiori rispetto a quanto giustificato da necessità operative.

Completata


ALLEGATO II

Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Lubiana)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

[articoli 114 (ex articolo 95 del TCE) e 194 del TFUE]

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.

Nel quadro dell’instaurazione o del funzionamento del mercato interno e tenendo conto dell’esigenza di preservare e migliorare l’ambiente, la politica dell’Unione nel settore dell’energia è intesa, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, a:

a)

garantire il funzionamento del mercato dell’energia;

b)

garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione;

c)

promuovere il risparmio energetico, l’efficienza energetica e lo sviluppo di energie nuove e rinnovabili;

d)

promuovere l’interconnessione delle reti energetiche.

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, stabiliscono le misure necessarie per conseguire questi obiettivi. Tali misure sono adottate previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni.

Competenze dell’Agenzia

[come specificato nel regolamento (CE) n. 713/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, nel regolamento (UE) n. 838/2010 della Commissione; nel regolamento (UE) n. 1227/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Regolamento (UE) n. 347/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2013, sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee e che abroga la decisione n. 1364/2006/CE e che modifica i regolamenti (CE) n. 713/2009, (CE) n. 714/2009 e (CE) n. 715/2009

Obiettivi

Lo scopo dell’Agenzia è quello di assistere le autorità nazionali di regolamentazione nell’esercizio, a livello dell’Unione, delle funzioni di regolamentazione svolte negli Stati membri e, se necessario, di coordinarne l’azione.

Compiti:

completare e coordinare il lavoro delle autorità nazionali di regolamentazione (ANR),

partecipare all’elaborazione delle norme della rete europea,

adottare, in determinate condizioni, decisioni individuali vincolanti relative alle condizioni di accesso alle infrastrutture transfrontaliere e alla sicurezza operativa delle stesse,

fornire consulenza in materia energetica alle istituzioni UE,

procedere al monitoraggio e riferire in merito all’andamento dei mercati energetici,

formulare una proposta alla Commissione europea relativa all’importo della compensazione annua per l’infrastruttura transfrontaliera per il meccanismo ITC,

partecipare al processo di selezione dei progetti d’interesse comune (PIC), formulando pareri sull’applicazione coerente dei criteri di selezione e dell’analisi costi-benefici a livello regionale, e monitorare l’attuazione dei PIC,

prendere decisioni in merito alle richieste di investimento per i PIC, comprese le richieste transfrontaliere di ripartizione dei costi, qualora le autorità nazionali di regolamentazione nel settore dell’energia non riescano a raggiungere un accordo,

monitorare le negoziazioni nei mercati UE dell’energia all’ingrosso al fine di individuare e prevenire eventuali abusi di mercato, in collaborazione con le autorità nazionali di regolamentazione, l’ESMA, le autorità finanziarie competenti degli Stati membri e, ove opportuno, le autorità nazionali garanti della concorrenza,

valutare l’operatività e la trasparenza delle varie categorie di mercati e delle varie modalità di negoziazione, e

rivolgere alla Commissione raccomandazioni concernenti regole di mercato, dati sulle operazioni, ordini di compravendita, norme e procedure che potrebbero migliorare l’integrità del mercato e il funzionamento del mercato interno.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Due membri designati dal Parlamento europeo, due membri designati dalla Commissione e cinque membri designati dal Consiglio. Ogni membro ha un supplente.

Compiti

Il consiglio di amministrazione adotta il programma e il bilancio annuali dell’Agenzia e ne segue l’esecuzione.

Direttore

È nominato dal consiglio di amministrazione, previo parere favorevole del comitato dei regolatori, e viene scelto da un elenco di candidati proposto dalla Commissione.

Comitato dei regolatori

Composizione

Un rappresentante ad alto livello delle autorità di regolamentazione per ogni Stato membro e un rappresentante senza diritto di voto della Commissione. Ogni membro ha un supplente nominato dall’autorità nazionale di regolamentazione di ciascuno Stato membro.

Compiti

Il comitato:

presenta un parere al direttore in merito ai pareri, alle raccomandazioni e alle decisioni la cui adozione viene presa in considerazione,

fornisce orientamenti al direttore nello svolgimento dei compiti di quest’ultimo,

presenta un parere al consiglio di amministrazione sul candidato alla carica di direttore, e

approva il programma di lavoro dell’Agenzia.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo 2014

10,88(11,9) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti dalla tabella dell’organico: 54 (49)

di cui occupati al 31 dicembre: 52 (49)

Altro personale: 18 (20)

Totale effettivi: 72 (69) agenti, di cui addetti a:

funzioni operative: 48 (41),

funzioni amministrative: 24 (28).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

a)

Codici di rete: 2 pareri sui codici di rete (Elettricità: codice di rete su connessioni con corrente continua ad alto voltaggio e moduli per parchi energetici a corrente continua e Codice di rete sul bilanciamento). Tre raccomandazioni sui codici di rete [Elettricità: codice di rete per l’assegnazione di capacità anticipata, codice di rete sulla corrente continua ad alta tensione (HVDC) e moduli per parchi energetici a corrente continua; Gas: codice di rete in materia di interoperabilità e di scambio dei dati].

b)

19 pareri concernenti la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione (REGST): REGST-energia elettrica Guideline for Cost Benefit Analysis of Grid Development Projects (CBA); parere sulle prospettive di approvvigionamento del gas per l’inverno 2013/14 della REGST-gas (rete europea dei gestori dei sistemi di trasporto per il gas); parere sulla proposta di gestione di una piattaforma centrale per la trasparenza delle informazioni della REGST-energia elettrica; parere sulla metodologia dell’analisi costi-benefici della REGST-gas; parere sulla relazione della REGST-energia elettrica riguardante le prospettive per l’inverno 2013/2014 ed esame della situazione relativa all’estate 2013; parere sullo statuto e il regolamento in base alle proposte di modifica degli articoli dell’associazione della REGST-gas; parere sui piani decennali di sviluppo della rete a livello nazionale ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 11, del regolamento (CE) n. 714/2009 (TYNDP); parere su un intervallo appropriato degli oneri di trasmissione pagati dai produttori di elettricità; parere sulla relazione annuale 2013 della REGST-gas; parere sul piano di attuazione 2015-2017 e della tabella di marcia 2013-2022 in materia di R&S della REGST-energia elettrica; parere sulla relazione annuale della REGST-energia elettrica per il 2013; parere sulle prospettive di approvvigionamento del gas per l’estate 2014 della REGST-gas; parere sulle relazioni della REGST-energia elettrica riguardanti le prospettive per l’estate 2014 e l’esame della situazione relativa all’inverno 2013/2014; parere sull’attuazione degli investimenti nelle reti di trasmissione elettrica; parere sulla scala di classificazione degli incidenti della REGST-energia elettrica — Metodologia 2014; parere sul programma di lavoro annuale 2015 della REGST-gas; parere sulle prospettive di approvvigionamento del gas per l’inverno 2014/2015 della REGST-gas. parere sul progetto di programma di lavoro della REGST-energia elettrica per Dicembre 2015; parere sul progetto delle previsioni di scenario e adeguatezza della REGST-energia elettrica per il 2014-2030.

c)

Decisione sulla richiesta di investimento comprendente la ripartizione transfrontaliera dei costi per il PIC n. 8.5 sull’interconnessione Polonia-Lituania per l’approvvigionamento di gas (GIPL).

d)

Documenti relativi al REMIT: Meccanismi di condivisione dell’informazione; manuale per il monitoraggio del mercato; requisiti per la registrazione degli RRM (Registered Reporting Mechanisms); manuale dell’utente per il reporting delle operazioni; manuale delle procedure, formati standard ed elettronici per il reporting dei dati; elenco dei mercati organizzati.

e)

Una relazione congiunta ACER-CEER sul monitoraggio del mercato [articolo 11 del regolamento (CE) n. 713/2009] è stata pubblicata il 22 ottobre e presentata al pubblico a Bruxelles.

f)

A gennaio è stata pubblicata la rassegna (annuale) sulla situazione delle iniziative regionali per il 2013. Sono state pubblicate 2 relazioni online sulle iniziative regionali nel settore del gas (GRI) e 2 relazioni online sulle iniziative regionali del settore dell’elettricità (ERI).

g)

Il 10 giugno 2014 è stata organizzata a Lubiana la terza conferenza annuale «REMITage: The age of REMIT?», cui hanno partecipato circa 200 persone, e contemporaneamente è stata pubblicata la seconda relazione annuale REMIT dell’Agenzia.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

L'Agenzia ha richiesto i fondi necessari all'attuazione di REMIT nel suo progetto di bilancio per il 2013, adottato dal suo consiglio di amministrazione nel marzo 2012. Tuttavia, i suddetti fondi non sono stati inizialmente attribuiti all'Agenzia nel bilancio dell'UE per il 2013 ma sono stati resi disponibili tramite un trasferimento di 2,989 milioni di EUR dalla DG ENER nell'ottobre 2013, con la conseguente rettifica del bilancio dell'Agenzia il 31 ottobre 2013. Malgrado quest'ultima modifica, l'Agenzia è riuscita a impegnarli per rispettare i contratti aggiudicati inerenti a REMIT. L'adozione del regolamento di attuazione della Commissione per REMIT era attesa a gennaio, ma è stata ritardata sino al dicembre 2014 e l'Agenzia ha dovuto porre in attesa quella parte del progetto che avrebbe potuto progredire solo dopo l'entrata in vigore del regolamento di attuazione.

12.

L'Agenzia rileva che la natura pluriennale del progetto REMIT potrebbe essere incompatibile con il principio dell'annualità del bilancio, in particolar modo viste le scadenze nel rendere disponibili i fondi e nell'adozione degli atti di attuazione di REMIT (cfr. sopra).

In tali circostanze, l'Agenzia ha fatto del suo meglio per garantire un'attuazione corretta ed efficace di REMIT, impegnando il bilancio rettificativo prima della fine del 2013 nell'investimento richiesto nell'infrastruttura volta ad ospitare il sistema informativo di REMIT (ARIS) dell'Agenzia e nelle tasse relative alle licenze operative, preparando in tale modo il lancio delle operazioni una volta entrati in vigore degli atti di attuazione (previsti per gli inizi del 2014). L'Agenzia si avvale di stanziamenti non dissociati per i suoi impegni e pagamenti, per cui nel 2013 gli stanziamenti impegnati potevano essere utilizzati prima della fine del 2014 oppure annullati.

Le scadenze menzionate hanno fatto sì che l'Agenzia ha dovuto modificare taluni contratti per posporre la consegna dei servizi previsti dai contratti e non annullare i fondi ricevuti tramite il bilancio rettificativo del 2013. L'utilizzazione dei pagamenti di prefinanziamento coperti da garanzie bancarie è stata ritenuta la migliore soluzione per garantire la futura attuazione di REMIT.

L'Agenzia sta attualmente analizzando la possibilità di utilizzare in futuro degli stanziamenti dissociati allo scopo di minimizzare il livello dei riporti.

13.

L'istituzione di una Scuola europea a Lubiana è stata discussa numerose volte con il ministero degli Affari esteri e il ministero dell'Istruzione. L'Agenzia è stata recentemente informata del fatto che il governo sloveno sta valutando le necessarie riforme legislative e i relativi accordi per giungere a una soluzione ottimale. Sinora, una formazione scolastica adeguata è stata fornita ai bambini del personale dell'Agenzia tramite degli stabilimenti scolastici pubblici e privati.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/27


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata delle risposte dell’Ufficio

(2015/C 409/03)

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (di seguito «l’Ufficio»), con sede a Riga, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’Ufficio ha il compito principale di fornire servizi di sostegno professionale e amministrativo all’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) e, sotto la guida del comitato dei regolatori, di raccogliere e analizzare informazioni sulle comunicazioni elettroniche e di diffondere presso le autorità nazionali di regolamentazione (ANR) le migliori prassi regolamentari, quali approcci, metodologie o orientamenti comuni sull’attuazione del quadro normativo dell’Unione europea (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Ufficio, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Ufficio e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Ufficio comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore amministrativo approva i conti annuali dell’Ufficio dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Ufficio;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Ufficio, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il livello complessivo degli stanziamenti impegnati è migliorato, passando al 98 % contro l’87 % del 2013. Per contro, il livello degli stanziamenti impegnati riportati è salito a 0,9 milioni di EUR (ossia al 23 %), contro 0,5 milioni di EUR (13 %) nel 2013, soprattutto in relazione ad attività operative (Titolo III) quali studi in corso sulle comunicazioni elettroniche.

12.

L’elevato numero di storni di bilancio ha radicalmente modificato la struttura del bilancio iniziale: il Titolo I (spese per il personale) è stato ridotto del 17 % e il Titolo II (spese amministrative) del 44 %, mentre il Titolo III (spese operative) è stato accresciuto del 60 %, principalmente per finanziare studi in corso (paragrafo 11).

13.

In assenza di accordi con i paesi dell’EFTA (9), non hanno trovato riscontro gli importi iscritti nel bilancio del 2014 per i contributi delle autorità nazionali di regolamentazione dei paesi dell’EFTA con statuto di osservatore presso il BEREC.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 337 del 18.12.2009, pag. 1.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Ufficio.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(9)  Associazione europea di libero scambio.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

L’Ufficio non ha ancora adottato e attuato tutte le norme di controllo interno.

Completata (adozione)

In corso (attuazione)

2012

L’Ufficio non aveva ancora applicato le norme di controllo interno (NCI) in materia di «obiettivi e indicatori di performance» (NCI n. 5), «processi e procedure» (NCI n. 8), «gestione dei documenti» (NCI n. 11) e «informazione e comunicazione» (NCI n. 12).

Completata

2012

Un importo di circa 1 01  000 EUR, pari al 45 % degli stanziamenti impegnati riportati dal 2011, è stato annullato. Stanziamenti per il 2012 per un importo di 5 45  000 EUR, pari al 17 % del totale degli stanziamenti 2012, non sono stati utilizzati e hanno dovuto anch’essi essere annullati. Il livello dei riporti di stanziamenti impegnati al 2013 risultava elevato (6 11  000 EUR, pari al 19 % del totale). Ciò denota difficoltà nella pianificazione e/o esecuzione delle attività dell’Ufficio. I riporti per il 2012 erano perlopiù riconducibili a ritardi nelle assunzioni e alla mancanza di una politica efficace per assicurare una presentazione e un rimborso tempestivi delle spese di missione dichiarate dagli esperti.

N.A.

2013

I tassi di esecuzione del bilancio sono notevolmente migliorati, il che denota una migliore pianificazione e un’esecuzione più tempestiva delle attività. Benché il livello di annullamento (28 %) dei riporti dal 2012 sia ancora relativamente elevato (nel 2012 era del 45 %), i riporti di stanziamenti impegnati sono diminuiti scendendo a 4 61  983 EUR (ossia il 13 %), mentre nel 2012 ammontavano a 6 11  223 EUR, pari al 19 %. I riporti hanno riguardato perlopiù i contratti firmati nella seconda metà del 2013 per attività pianificate nel 2013 e nel 2014.

N.A.

2013

Dei 1  183 rimborsi eseguiti a favore di esperti nel 2013, 1  087 sono stati effettuati in ritardo. Il ritardo registrato, in media, nei pagamenti tardivi è stato di 78 giorni nel primo semestre 2013 e di 33 giorni nel secondo.

In corso


ALLEGATO II

Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Riga)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 114 del TFUE)

Ravvicinamento delle disposizioni legislative nel campo delle comunicazioni elettroniche.

Competenze dell’Ufficio

[regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio]

I poteri dell’Ufficio sono definiti nel regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio.

L’Ufficio di cui all’articolo 6 fornisce i servizi di sostegno amministrativo e professionale al BEREC.

Esso svolge le sue funzioni sotto la guida del comitato dei regolatori.

Organizzazione

L’Ufficio comprende un comitato di gestione e un direttore amministrativo, che ripartiscono fra loro tutte le responsabilità amministrative e finanziarie, compresa la gestione del personale.

Tuttavia, solo il comitato di gestione è responsabile dell’assunzione di personale (articolo 7, paragrafo 4).

Il comitato dei regolatori fornisce orientamenti sui servizi e sui prodotti, come specificato di seguito nella sezione «Attività svolte e servizi forniti nel 2014».

Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo:4 1 62  874,00 EUR (3 5 57  218,93 EUR) (bilancio rettificativo, comprese le entrate con destinazione specifica interne)

Effettivi al 31 dicembre: 24 (25)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Sotto la guida del comitato dei regolatori, l’Ufficio ha fornito i seguenti servizi:

servizi di sostegno professionale e amministrativo al BEREC;

raccolta di informazioni presso le ANR e scambio e trasmissione di informazioni;

diffusione delle migliori prassi regolamentari fra le ANR nell’ambito dell’UE e a paesi terzi;

assistenza al presidente nella preparazione dei lavori del comitato dei regolatori e del comitato di gestione dell’Ufficio;

supporto ai gruppi specialistici di lavoro istituiti su richiesta del comitato dei regolatori.

Fonte: allegato fornito dall’Ufficio.


LA RISPOSTA DELL’UFFICIO

11.

L’ufficio BEREC prende atto dell’osservazione sulla gestione del bilancio concernente il miglioramento, al 98 %, degli stanziamenti impegnati, rispetto all’87 % del 2013. Il bilancio 2014 è stato redatto nel 2012, quando l’ufficio BEREC era ancora nella fase di avvio della gestione di bilancio. Da allora, vengono usati degli strumenti volti a migliorare il monitoraggio regolare, il che ha comportato una migliore pianificazione.

L’ufficio BEREC riconosce l’elevata importanza della questione introdotta dall’osservazione della Corte concernente il livello degli stanziamenti impegnati riportati, che è aumentato sino a 0,9 milioni di EUR, ovvero il 23 %(2013: 0,5 milioni di EUR, 13 %), particolarmente in relazione alle attività operative (titolo III) quali gli studi in corso sulle comunicazioni elettroniche. Ciò è stato dovuto a significative richieste del comitato di gestione di lanciare dei progetti operativi (studio sulla neutralità delle reti, circa 3 90  000 EUR, BEREC-NET per un importo di 1 05  000 EUR, studi settoriali per un importo approssimativamente superiore ai 2 60  000 EUR). Anche i significativi cambiamenti della gestione hanno ritardato l’attuazione tempestiva dei progetti summenzionati, con le nomine, nell’aprile 2014, di un nuovo direttore amministrativo e, nell’agosto 2014, di un nuovo capo dell’unità di gestione dei programmi.

L’ufficio BEREC si è promesso per il 2015 di ridurre il livello degli stanziamenti impegnati riportati.

12.

L’ufficio BEREC comprende l’elevata importanza rivestita dalla questione evidenziata nell’osservazione della Corte concernente l’alto numero di storni di bilancio che hanno modificato considerevolmente la struttura del bilancio iniziale: il titolo I (spese per il personale) e il titolo II (spese amministrative) sono stati ridotti rispettivamente del 17 % e del 44 %, mentre il titolo III (spese operative) è stato accresciuto del 60 %, principalmente per finanziare studi in corso. L’ufficio opera costantemente per migliorare il sistema basato sulla pianificazione delle attività, che potrebbe comportare un’ulteriore riduzione degli storni di bilancio.

13.

L’ufficio BEREC prende atto dell’osservazione in base alla quale gli importi del bilancio 2014 previsti per i contributi delle autorità nazionali di regolamentazione dell’EFTA (1) con statuto di osservatore presso il BEREC non si sono materializzati data l’assenza di accordi con i paesi dell’EFTA. Di conseguenza, il bilancio per il 2015 è stato emendato in conformità. Tuttavia, l’accordo EFTA è negoziato dalla Commissione e dai paesi interessati e l’ufficio BEREC non ha alcun potere di influenzare i negoziati e il processo di firma dell’accordo.


(1)  Associazione europea di libero scambio


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/33


RELAZIONE

sui conti annuali del Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Centro

(2015/C 409/04)

INTRODUZIONE

1.

Il Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea (di seguito «il Centro» o «CdT»), con sede a Lussemburgo, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 2965/94 del Consiglio (1). Esso ha il compito di fornire alle istituzioni e agli organismi dell’Unione europea che lo desiderano i servizi di traduzione necessari alle loro attività (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali del Centro, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali del Centro e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali del Centro comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali del Centro dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria del Centro;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti del Centro, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario del Centro e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

ALTRE OSSERVAZIONI

11.

La liquidità di cassa ed i depositi a breve termine del Centro sono ulteriormente aumentati, passando da 40 milioni di euro a fine 2013 a 44 milioni di euro a fine 2014 (l’eccedenza di bilancio e le riserve sono aumentate da 37,5 milioni di euro a 40,4 milioni di euro). Ciò denota un margine di manovra per ridurre i prezzi, come era il caso negli anni precedenti.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 314 del 7.12.1994, pag. 1.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività del Centro.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai principi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

Dal 2012 (riunite)

A partire dal 2012, la liquidità di cassa e i depositi a breve termine del Centro, nonché l’eccedenza di bilancio e le riserve, sono stati eccessivi. Ciò denota un margine di manovra per ridurre i prezzi.

Pendente

2012

Il regolamento che istituisce 20 agenzie di regolamentazione sottoposte a audit dalla Corte nel 2012 impone a queste ultime di avvalersi del Centro per tutte le proprie esigenze di traduzione (il regolamento recante creazione del Centro contiene la medesima disposizione per altre quattro agenzie). Altre agenzie non sono obbligate a servirsi del Centro. Per documenti di carattere non tecnico, le agenzie potrebbero ridurre i propri costi rivolgendosi a servizi locali. A giudizio della Corte, il legislatore dovrebbe considerare l’opportunità di consentire a tutte le agenzie di fare altrettanto.

In corso

2013

Nel 2008, il Centro ha concluso 472 contratti quadro con fornitori di servizi di traduzione per un periodo massimo di quattro anni. Al fine di ottenere condizioni migliori per i nuovi contratti quadro da firmare nel 2012, il Centro voleva partecipare alla procedura di appalto in corso della Commissione per i servizi di traduzione. Non ha potuto tuttavia raggiungere un accordo con la Commissione sulle clausole contrattuali. Il Centro ha per contro prorogato di un anno i contratti quadro esistenti. Sebbene si basi su una deroga debitamente approvata dal direttore del Centro, tale proroga non è conforme alle modalità di applicazione del regolamento finanziario del Centro, che prescrivono una durata massima di quattro anni per i contratti quadro.

Completata

2013

Le deleghe formali (sottodeleghe) degli ordinatori (ordinatori delegati) non sono sempre coerenti con i diritti di autorizzazione per le operazioni nel sistema contabile ABAC.

Completata

2013

Il Centro, divenuto operativo nel 1994, ha operato finora sulla base di scambi di corrispondenza e riunioni con lo Stato membro ospitante. Tra il Centro e lo Stato membro, però, non esiste un accordo complessivo relativo alla sede. Un accordo di questo tipo promoverebbe maggiormente la trasparenza riguardo alle condizioni in cui operano il Centro e il suo personale.

Completata


ALLEGATO II

Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea (Lussemburgo)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

I rappresentanti dei governi degli Stati membri hanno adottato di comune accordo una dichiarazione relativa all’istituzione, sotto l’egida dei servizi di traduzione della Commissione installati a Lussemburgo, di un Centro di traduzione degli organismi dell’Unione, incaricato di fornire i servizi di traduzione necessari al funzionamento degli organismi e dei servizi aventi sede nei luoghi determinati con la decisione del 29 ottobre 1993.

Competenze del Centro

[regolamento (CE) n. 2965/94 del Consiglio, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1645/2003]

Obiettivi

Fornire i servizi di traduzione necessari al funzionamento dei seguenti organismi:

Agenzia europea dell’ambiente,

Fondazione europea per la formazione professionale,

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze,

Agenzia europea per i medicinali,

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro,

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli),

Ufficio europeo di polizia (Europol) e Unità d’informazione sugli stupefacenti di Europol.

Gli organismi istituiti dal Consiglio, diversi da quelli sopraelencati, possono ricorrere ai servizi del Centro. Le istituzioni e gli organi dell’Unione europea che dispongono già di un proprio servizio di traduzione possono eventualmente, su base volontaria, usufruire dei servizi del Centro.

Il Centro partecipa a pieno titolo ai lavori del comitato interistituzionale di traduzione.

Compiti

Concordare le modalità di cooperazione con gli organismi e le istituzioni,

partecipare ai lavori del comitato interistituzionale di traduzione.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un rappresentante per ciascuno Stato membro,

due rappresentanti della Commissione,

un rappresentante per ciascun organismo o istituzione che accede ai servizi del Centro.

Compiti

Adotta il bilancio ed il programma di lavoro annuali, la tabella dell’organico e la relazione annuale del Centro.

Direttore generale

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione del Centro nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

56,268(52,194) milioni di euro

Effettivi

203 (206) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui 191 (193) occupati;

più 28 (23) agenti contrattuali.

Totale degli effettivi: 219 (216), di cui addetti a funzioni:

operative: 120 (118)

amministrative: 99 (98)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Numero di pagine tradotte:

7 58  061(8 04  986)

Numero di pagine per lingua:

lingue ufficiali: 7 51  064(8 00  221)

altre lingue: 6  997(4  765)

Numero di pagine per cliente:

organismi: 7 47  951(7 80  310)

istituzioni: 10  110(24  676)

Numero di pagine tradotte da freelance:

5 03  153(5 12  524)

Fonte: Allegato fornito dal Centro.


LA RISPOSTA DEL CENTRO

11.

Il Centro è consapevole dell'alto livello della liquidità di cassa e dei ricorrenti avanzi di bilancio, e ha adottato varie misure per invertire questa tendenza. Ha ridotto i prezzi del 2014 e ha introdotto un'ulteriore riduzione dei prezzi nel bilancio per il 2015. Inoltre, nel 2015 ha rimborsato ai clienti parte della riserva per la stabilità dei prezzi, per un importo di 2,3 milioni di euro.

Al fine di evitare ulteriori aumenti dell'avanzo, il Centro ha introdotto un rimborso automatico dell'avanzo di bilancio ai clienti. Sulla base di questo nuovo meccanismo il risultato del bilancio per il 2014, pari a 2,6 milioni di euro, sarà restituito ai clienti dopo l'approvazione del secondo bilancio rettificativo per il 2015.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/39


RELAZIONE

sui conti annuali del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Centro

(2015/C 409/05)

INTRODUZIONE

1.

ll Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (di seguito il «Centro» o «Cedefop»), con sede a Salonicco, è stato istituito dal regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio (1). Il suo mandato consiste principalmente nel contribuire allo sviluppo della formazione professionale a livello dell’Unione. A tale fine, ha il compito di raccogliere e divulgare la documentazione sui sistemi di formazione professionale (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali del Centro, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali del Centro e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali del Centro comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali del Centro dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria del Centro;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti del Centro, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario del Centro e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 39 del 13.2.1975, pag. 1.

(2)  L’allegato illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività del Centro.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Salonicco)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 166, paragrafo 1, del TFUE)

Raccolta di informazioni

L’Unione attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità di questi ultimi per quanto riguarda il contenuto e l’organizzazione della formazione professionale.

Competenze del Centro

[Articoli 2 e 3 del regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio]

Obiettivi

Quale centro di riferimento dell’Unione europea per l’istruzione e la formazione professionale, il Cedefop fornisce ai responsabili delle politiche, a ricercatori e professionisti, elementi attinenti all’evoluzione attuale per consentire loro di approdare a decisioni e interventi che poggino su basi solide. Il Cedefop assiste la Commissione europea nel promuovere e sviluppare, a livello dell’Unione, l’istruzione e la formazione professionale.

Compiti:

raccogliere una documentazione selettiva e analizzare i dati,

contribuire allo sviluppo e al coordinamento della ricerca,

utilizzare e diffondere le informazioni utili,

promuovere ed appoggiare un’impostazione concertata dei problemi relativi allo sviluppo della formazione professionale,

costituire una sede di discussione destinata ad un pubblico vasto e vario.

Organizzazione

Consiglio di direzione

Composizione

Per ogni Stato membro:

a)

un membro in rappresentanza del governo;

b)

un membro in rappresentanza delle organizzazioni dei datori di lavoro;

c)

un membro in rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori.

Per la Commissione europea: tre membri.

I membri di cui alle lettere a), b) e c) sono nominati dal Consiglio. I membri che rappresentano la Commissione sono da essa nominati. Alle riunioni del consiglio di direzione e dell’ufficio di presidenza partecipano anche i coordinatori delle organizzazioni dei datori di lavoro e delle organizzazioni dei lavoratori a livello europeo nonché osservatori dei paesi SEE.

Funzioni

Adottare il bilancio, le priorità a medio termine (pianificazione pluriennale del Centro), il programma di lavoro e valutare e analizzare la relazione annuale di attività e i conti annuali. Adottare il bilancio definitivo e la tabella dell’organico.

Ufficio di presidenza

Composizione

Il presidente e tre vice-presidenti del consiglio di direzione, un coordinatore per ciascun gruppo e un rappresentante aggiuntivo della Commissione.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea in base a un elenco di candidati presentato dal consiglio di direzione; responsabile della gestione del Centro e della messa in atto delle decisioni del consiglio di direzione e dell’ufficio di presidenza.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione del Centro nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

17,28 (1) (18,53  (1) ) milioni di EUR

Contributo dell’Unione: 96,9 % (97,4 %)

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti nella tabella dell’organico: 98 (100)

di cui occupati: 95 (98)

Altro personale

agenti contrattuali: 23 (23)

esperti nazionali distaccati: 2 (4)

Totale degli effettivi: 120 (125) posti occupati, di cui addetti a

funzioni operative: 87 (91)

funzioni amministrative: 33 (34)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Analisi e presentazione di relazioni sugli sviluppi della politica

Le conclusioni del Centro sulla valutazione dei progressi compiuti nel periodo 2010-2014 nel conseguimento degli obiettivi in materia di istruzione e formazione professionale (VET) sono state discusse dai direttori generali della formazione professionale (ACVT) sotto la presidenza greca e italiana, nonché nelle riunioni del Comitato consultivo per la formazione professionale (CCFP). Tali conclusioni sono state presentate anche alla conferenza tenuta dal Centro e dalla DGEAC il 29 e il 30 settembre 2014. Il Centro ha inoltre contribuito alla definizione di nuove priorità in materia di VET, ha pubblicato brevi descrizioni dei programmi nazionali di istruzione e formazione professionale (Spotlights on VET) e redatto schede dettagliate relative alla VET dei singoli Stati membri, della Norvegia e dell’Islanda. Tali informazioni sono servite all’elaborazione delle raccomandazioni specifiche per paese del 2014 nell’ambito del Semestre europeo. Grazie alle informazioni dettagliate sulle politiche di istruzione e formazione professionale, il Centro ha presentato, nell’ambito del quadro comune di valutazione dei progressi delle politiche della VET (pubblicato nella relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione del 2014), le iniziative nazionali volte a rafforzare l’occupabilità dei diplomati provenienti da percorsi di VET. È stata inoltre pubblicata une selezione di indicatori statistici relativi alle politiche in materia di VET con l’obiettivo di agevolare l’esame della situazione in ogni Stato membro. Il Centro ha contribuito agli indicatori fondati sui dati PIAAC per la pubblicazione faro dell’OCSE Education at a Glance.

Strumenti comuni europei, qualifiche e risultati dell’apprendimento

Il Centro ha coordinato, insieme alla Commissione europea, il gruppo consultivo sull’EQF (European Qualifications Framework Advisory Group) e ha analizzato l’evoluzione dei quadri nazionali delle qualifiche (NQF) in 36 paesi. I risultati sono stati pubblicati nella nota informativa: Qualifications frameworks: expanding influence, persisting obstacles. Il Centro ha inoltre continuato a sostenere le attività svolte nel quadro dell’EQAVET e dell’ECVET. Tra le pubblicazioni online, è possibile trovare l’edizione aggiornata del 2014 dell’Inventario europeo sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale, riguardante 33 paesi europei. Il Centro ha inoltre pubblicato la nota informativa The validation challenge: how close is Europe to recognising all learning? Dalla sua creazione ad oggi, il sito Europass, gestito dal Centro e disponibile in 27 lingue, è stato visualizzato da 102 milioni di utenti (nel 2014: 21,7 milioni; nel 2013: 20,1 milioni). Gli utenti hanno inoltre caricato sul sito 47 milioni di CV (nel 2014: 13,1 milioni; nel 2013: 9,8 milioni). Il Centro ha condotto una ricerca mirata sul rafforzamento delle sinergie tra gli strumenti europei, comunicandone i risultati nel corso di una conferenza ad alto livello tenutasi a Salonicco il 28-29 novembre. Nel corso dell’anno accademico 2013/2014, il Centro ha coordinato le ultime 245 visite di studio effettuate da 2  709 specialisti nel settore dell’istruzione e della formazione professionale provenienti da 34 paesi (il programma si è concluso nel settembre del 2014).

Apprendimento in età adulta, transizioni e apprendistato

Per sostenere l’Alleanza europea per l’apprendimento, il Centro ha incoraggiato la cooperazione a livello europeo e tra gli Stati membri per lo sviluppo di programmi di apprendimento basati su contratti di apprendistato e ha esaminato le condizioni per l’organizzazione e l’espansione di attività di apprendistato in vari paesi. Il Centro e la Commissione europea hanno organizzato a Salonicco, il 7 e l’8 maggio, una conferenza europea (Steering Partnership for Growth) per aiutare i paesi a trovare potenziali partner desiderosi di cooperare allo sviluppo di programmi di apprendistato. In vista di tale conferenza, il Centro ha pubblicato la nota informativa Developing apprenticeships. Il Cedof ha inoltre pubblicato uno studio intitolato Navigating difficult waters: learning for career and labour market transitions volto ad aiutare i giovani e i lavoratori a gestire le transizioni del mercato del lavoro e a raggiungere risultati positivi.

Analisi delle capacità e delle competenze

Nel 2014, il Centro ha assunto la responsabilità della cosiddetta panoramica europea delle competenze (EU Skills Panorama). Il Centro ha pubblicato online le ultime previsioni per il periodo 2013-2025 in materia di domanda e di offerta di capacità e competenze e ha contribuito alla relazione del Global Agenda Council on Employment del World Economic Forum, di cui era membro nel periodo 2012-2014, intitolata Matching skills and labour market needs in the world economy — Building Social Partnerships for Better Skills and Better Jobs e presentata a Davos-Klosters (Svizzera). È stata inoltre pubblicata la nota informativa intitolata Skills mismatch: more than meets the eye. Nel mese di febbraio, si è tenuto a Parigi il secondo forum sulle «competenze verdi» organizzato dal Centro e dall’OCSE. In collaborazione con l’ETF e l’OIL, il Centro ha pubblicato delle guide sui metodi per prevedere le esigenze in termini di competenze e ha partecipato, insieme al centro internazionale per la formazione dell’OIL, all’organizzazione di un corso di formazione sull’anticipazione e l’adeguamento delle competenze alle esigenze del mercato. Il Centro ha contribuito alla pubblicazione dell’OCSE e dell’Unione europea intitolata Matching economic migration with labour market needs.

Impatto dell’attività del Centro

Gli indicatori chiave di performance mostrano il notevole impatto dell’attività del Centro, ampiamente citata in 97 documenti strategici dell’UE. Il Centro ha fornito pareri e consulenze in occasione degli eventi organizzati dalla Presidenza e delle riunioni tra gli alti responsabili a livello europeo per l’attuazione delle politiche (164 contributi). Il Centro ha organizzato 69 conferenze, workshop e riunioni con i rappresentanti ad alto livello delle istituzioni europee e nazionali. Il 92 % dei partecipanti ha giudicato questi eventi di buona o ottima qualità. Dal sito sono state scaricate circa 6 00  000 pubblicazioni del Centro, tra cui 71  000 note informative rivolte ai responsabili delle politiche e pubblicate in otto lingue. Questi dati mostrano il grande interesse rivolto alle conoscenze e informazioni in possesso del Centro. Sulle principali testate europee, tra cui il Die Welt, il Times Educational Supplement e El País, sono apparsi 745 articoli riguardanti il lavoro del Centro. Le pubblicazioni e gli studi del Centro sono stati inoltre citati in riviste accademiche e/o scientifiche (413 citazioni nel 2013-2014).

Per maggiori informazioni, consultare il sito www.cedefop.europa.eu (Relazione annuale e Relazione annuale di attività sull’esercizio 2014).


(1)  Sono inclusi i due bilanci rettificativi e suppletivi negativi per un importo totale di - 0,7 milioni di EUR nel 2014.

(2)  Sono incluse le entrate con destinazione specifica provenienti dagli accordi di delega della DG EMPL, per un importo di 0,6 milioni di EUR nel 2013 per gli interventi del 2014.

Fonte: Allegato fornito dal Centro.


RISPOSTA DEL CENTRO

Il Cedefop ha preso nota della relazione della Corte.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/46


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Accademia europea di polizia relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Accademia

(2015/C 409/06)

INTRODUZIONE

1.

L’Accademia europea di polizia (di seguito «l’Accademia» o «CEPOL»), con sede a Budapest, è stata istituita dalla decisione 2000/820/GAI del Consiglio, abrogata nel 2005 e sostituita dalla decisione 2005/681/GAI del Consiglio (1). Essa consiste in una rete che riunisce gli istituti nazionali di formazione degli Stati membri per dispensare sessioni di formazione, basate su norme comuni, destinate agli alti funzionari e ufficiali di polizia (2). Il contabile della Commissione è stato nominato contabile dell’Accademia a decorrere dal 1o aprile 2014.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Accademia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Accademia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Accademia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Accademia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. L’Accademia ha delegato tali responsabilità al contabile della Commissione mediante un accordo sul livello dei servizi. Il direttore approva i conti annuali dell’Accademia dopo che il contabile della Commissione li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Accademia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Accademia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Accademia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Accademia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Accademia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il tasso di annullamento degli stanziamenti impegnati riportati dal 2013 è stato elevato (1 29  828 EUR, pari al 15 %), principalmente a causa dell’annullamento del progetto Matrix (15  090 EUR) e dei costi da rimborsare nell’ambito delle convenzioni di sovvenzione 2013 (57  285 EUR) risultati inferiori alle stime. Il progetto Matrix è stato cancellato durante la fase iniziale perché non rispondente alle esigenze operative. Tale decisione avrebbe potuto essere evitata se l’Accademia avesse proceduto a un’analisi adeguata degli utenti. La stima in eccesso dei costi relativi alla sovvenzione indica la necessità di ottenere dai beneficiari dell’Accademia informazioni più accurate.

12.

Il livello globale dei riporti di stanziamenti impegnati per il Titolo II (Spese amministrative) è risultato elevato: 3 83  940 EUR (59 %), contro i 1 45  414 EUR (30 %) del 2013. Ciò è riconducibile in gran parte all’ingente quantitativo di mobilio e attrezzature informatiche, nonché alla manutenzione, necessari per la nuova sede dell’Accademia, ordinati nell’ultimo trimestre del 2014 ma non ancora consegnati e/o pagati (l’Accademia ha completato il trasferimento a Budapest nell’ottobre 2014).

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

13.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 256 dell’1.10.2005, pag. 63.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Accademia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

L’elevato numero di storni di bilancio denota debolezze nella pianificazione di bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione.

Completata

2011

L’Accademia ha sede a Bramshill, dove utilizza i locali della National Policing Improvement Agency (NPIA) del Regno Unito. La chiusura della NPIA è prevista per la fine del 2012 e non è noto fino a quando l’Accademia potrà continuare ad utilizzare la sede attuale.

Completata

2012

Nel 2012, sul totale di 1,7 milioni di EUR di stanziamenti riportati dal 2011, ne sono stati annullati 0,7 milioni di EUR (41,2 %). Tale situazione è stata principalmente dovuta al fatto che le spese da rimborsare nell’ambito delle convenzioni di sovvenzione del 2011 sono state inferiori rispetto a quelle stimate (0,44 milioni di EUR, pari al 62 % dei riporti annullati).

In corso

2012

Nel 2012, l’Accademia ha eseguito 37 storni di bilancio, per un importo di 1 milione di EUR, di cui 36 nell’ambito dei rispettivi titoli.

Completata

2012

Le discussioni in merito al futuro dell’Accademia che si protraggono da diversi anni hanno creato una situazione d’incertezza che continua a ostacolare la pianificazione e lo svolgimento delle attività.

Completata

2013

Nel 2013, sul totale di 1,7 milioni di EUR di stanziamenti riportati dal 2012, ne sono stati annullati 0,3 milioni di EUR (17,6 %). Tale situazione è stata principalmente dovuta al fatto che le spese da rimborsare nell’ambito delle convenzioni di sovvenzione del 2012 sono state inferiori rispetto a quelle stimate (0,21 milioni di EUR o 70 % dei riporti annullati), e indica la necessità di ottenere informazioni più precise dai beneficiari a fine esercizio sulle spese effettivamente sostenute.

In corso

2013

Il livello degli stanziamenti impegnati nel 2013 per i diversi Titoli è variato tra il 92 % e il 95 %, il che indica che gli impegni giuridici erano stati contratti in maniera tempestiva. Il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2014 è stato elevato per il Titolo II (spese amministrative), risultando pari a 1 45  410 EUR (30,5 %), ma tale situazione è stata principalmente dovuta ad eventi che esulavano dal controllo dell’Accademia, come i pagamenti dovuti nel 2014 per beni e servizi commissionati e prestati come previsto nel 2013.

N.A.

2013

Le procedure di assunzione non sono ancora pienamente trasparenti. Le istruzioni fornite ai membri delle commissioni giudicatrici, finalizzate ad una valutazione uniforme dei criteri di selezione, non erano sufficientemente chiare; i requisiti stabiliti per l’esperienza professionale non erano sempre in linea con le disposizioni dello statuto del personale dell’Accademia e la documentazione delle procedure di assunzione era incompleta.

In corso (le istruzioni emanate non sono sufficientemente dettagliate)


ALLEGATO II

Accademia europea di polizia (Budapest)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 87 del TFUE)

Ravvicinamento delle disposizioni legislative

«1.

L’Unione sviluppa una cooperazione di polizia che associa tutte le autorità competenti degli Stati membri, compresi i servizi di polizia, i servizi delle dogane e altri servizi incaricati dell’applicazione della legge specializzati nel settore della prevenzione o dell’individuazione dei reati e delle relative indagini.

2.

Ai fini del paragrafo 1, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire misure riguardanti:

[…]

 

b)

un sostegno alla formazione del personale e la cooperazione relativa allo scambio di personale, alle attrezzature e alla ricerca in campo criminologico;»

[…]

Competenze dell’Accademia

(decisione del Consiglio 2005/681/GAI)

Obiettivi

L’Accademia ha lo scopo di contribuire alla formazione degli alti funzionari e ufficiali di polizia degli Stati membri ottimizzando la cooperazione tra i suoi vari componenti. Essa sostiene e sviluppa un approccio europeo ai principali problemi che si pongono agli Stati membri nei settori della lotta contro la criminalità, della prevenzione della delinquenza e del mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza, specie a livello transfrontaliero.

Compiti

Approfondire la conoscenza dei sistemi e delle strutture nazionali di polizia degli altri Stati membri e della cooperazione transfrontaliera tra le forze di polizia dell’Unione europea.

Migliorare la conoscenza degli strumenti internazionali e dell’Unione europea, in particolare nei seguenti ambiti:

a)

istituzioni dell’Unione europea e relativo funzionamento e ruolo, meccanismi decisionali e strumenti giuridici dell’Unione europea, in particolare per quanto riguarda la cooperazione in materia di applicazione della legge;

b)

obiettivi, struttura e funzionamento di Europol, possibilità di massimizzare la cooperazione fra Europol e i competenti servizi degli Stati membri incaricati della lotta contro la criminalità organizzata;

c)

obiettivi, struttura e funzionamento di Eurojust.

Assicurare una formazione adeguata in materia di rispetto delle garanzie democratiche, in particolar modo dei diritti della difesa.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Una delegazione per Stato membro.

Ogni delegazione dispone di un voto. I rappresentanti della Commissione europea, del segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea e di Europol sono invitati alle riunioni in qualità di osservatori senza diritto di voto.

Direttore

Dirige l’Accademia; è nominato dal consiglio di amministrazione, che può rimuoverlo dall’incarico.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Accademia nel 2014 (2013)

Bilancio

8,8(8,4) milioni di EUR

Effettivi

La tabella dell’organico per il 2014 prevedeva 27 (28) posti temporanei.

In aggiunta, sono stati inclusi nel bilancio preventivo 10 (10) agenti contrattuali.

Dagli Stati membri sono stati inoltre distaccati, nel corso dell’esercizio, un totale di 5,5(5) esperti nazionali.

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Corsi, seminari e conferenze

L’Accademia europea di polizia ha organizzato un totale di 71 (72) attività formative residenziali (corsi, seminari e conferenze). L’esame delle valutazioni delle attività mostra che il livello di soddisfazione generale circa le attività e i risultati formativi dell’Accademia è rimasto eccezionalmente elevato al 94 % (94 %).

L’Accademia ha riunito 2  098 (2  251) partecipanti appartenenti alle forze dell’ordine, superando gli obiettivi stabiliti, e 710 (707) formatori provenienti da 34 (42) paesi (Stati membri dell’UE e paesi terzi), nonché da 24 (21) organismi internazionali e dell’UE.

Il tasso di partecipazione (rapporto partecipanti/posti disponibili) è rimasto elevato: 108 % (116 %), il che denota una domanda eccezionale per le attività di formazione dell’Accademia. L’Accademia stessa ha organizzato 11 (19) attività a sostegno della rete ed ha avviato una procedura di domanda di convenzione di sovvenzione per il 2014. In novembre, il consiglio di amministrazione ha aggiunto all’elenco delle attività sei corsi supplementari. Questi corsi saranno impartiti entro la metà di febbraio 2015 e saranno conteggiati e inclusi nelle statistiche 2015.

Relazioni esterne

Nel 2014, l’Accademia ha continuato una proficua collaborazione con i paesi candidati e potenziali candidati, paesi PEV/paesi del partenariato orientale, nonché con partner strategici, agenzie operanti nel settore della giustizia e degli affari interni e istituzioni UE, compreso il Servizio europeo per l’azione esterna.

Nel 2014 l’Accademia ha concluso i negoziati per due accordi operativi, uno con l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia e uno con la Bosnia Erzegovina. Il secondo è stato firmato nel dicembre 2014, mentre per il primo si attende lo scambio di lettere.

L’Accademia ha messo a punto una matrice di formazione che indica la stato di avanzamento delle attività di formazione dispensate dalla rete delle agenzie GAI. Ciò è stato fatto per migliorare il coordinamento e possibili sinergie, in linea con il programma di formazione europea delle autorità di contrasto (LETS).

Nel 2014, l’Accademia ha sostenuto sette progetti di rafforzamento delle capacità attuati dagli Stati membri dell’UE o da organizzazioni internazionali che andavano dalle metodologie di e-learning alle formazioni per contrastare lo sfruttamento sessuale dei bambini, fino alla gestione delle crisi civili e ad altri importanti ambiti di intervento.

Redazione di manuali ed elaborazione di programmi (comuni) di formazione

Nel 2014, due programmi comuni sono stati aggiornati, uno dei quali (riciclaggio di denaro) è stato adottato nell’agosto 2014 assieme ad altri tre che erano stati aggiornati nel 2013 (antiterrorismo, traffico di droga ed Eurojust). L’altro programma comune (tratta di esseri umani), è stato finalizzato alla fine di ottobre e sottoposto al consiglio di amministrazione per essere adottato mediante procedura scritta nel gennaio 2015. Alla fine del 2014, i programmi comuni adottati dall’Accademia erano in totale nove.

Nel sistema di gestione della formazione (LMS, Learning Management System) dell’Accademia è stata inaugurata una nuova sezione per i programmi comuni dedicata al sostegno dei formatori (Educators Support). L’intento è di creare una fonte di risorse e materiale di formazione sulle tematiche oggetto dei programmi comuni. Sono stati finora caricati i seguenti sei programmi comuni: CC05A Antiterrorismo, CC05D Deontologia e integrità della polizia, CC06A Violenza domestica, CC06B Riciclaggio di denaro, CC07A Gestione delle crisi civili, CC07B Traffico di droga.

I programmi CC05C su Europol e CC06C sulla tratta degli esseri umani saranno caricati non appena finalizzati e adottati; il programma CC13A su Eurojust sarà caricato a gennaio.

Il Manuale per formatori Sirene è stato aggiornato e una volta stampato dall’Ufficio delle pubblicazioni sarà ridistribuito all’inizio del 2015.

Ricerca e scienza

I nuovi numeri dell’European Science and Research Bulletin sono stati redatti e pubblicati sul sito Internet e su carta (nn. 10 e 11).

Il numero di esperti registrati nella base dati dei conferenzieri, formatori e ricercatori dell’Accademia è salito a 293 alla fine del 2014.

I corrispondenti nazionali Ricerca e scienza hanno completato la presentazione dei piani di attuazione nazionali.

L’Accademia ha consentito agli utenti della e-Net di accedere al contenuto di 9 riviste accademiche e professionali di polizia scientifica che hanno formato oggetto di una peer review.

Programma di scambi per le polizie europee

Il programma di scambi per le polizie europee (EPEP) stabilito dall’Accademia per il 2014 prevedeva sei segmenti:

scambio generale per funzionari e ufficiali di polizia;

scambio comandanti;

scambio formatori;

scambio ricercatori;

scambio tra diversi corpi delle forze dell’ordine;

scambio politica europea di vicinato/Balcani occidentali (ENP/WB).

ll programma ha riguardato temi tratti dalle priorità del Programma di Stoccolma, dal ciclo programmatico dell’UE, e da richieste degli Stati membri. Le visite di scambio sono state effettuate su base bilaterale, con una durata di 6 giorni/5 notti.

I partecipanti, provenienti da tutti gli Stati membri dell’UE, dai paesi candidati e dai paesi ENP dei Balcani orientali e occidentali, sono stati in totale 312 (444), un risultato superiore all’obiettivo annuale. Il programma aveva una dotazione appena superiore a 3 55  000 EUR (6 00  000 EUR) finanziata dall’Accademia, il cui tasso di utilizzo è stato pari all’85 % (95 %).

La rilevazione del feedback è ancora in corso, ma al momento il tasso di soddisfazione generale risulta si aggira attorno al 91 % (98 %).

Rete elettronica (e-Net)

In seguito alle difficoltà verificatesi nel 2013, nel 2014 non sono state rilevate perturbazioni del servizio, se non in misura lieve. Nel 2014, è stato avviato il progetto «Esame e aggiornamento della gestione utenti di e-Net», volto a individuare account e-Net inutilizzati e disattivati ai fini della loro cancellazione, a migliorare il processo di registrazione e-Net e aggiornare gli strumenti di gestione utenti per i responsabili della gestione e-Net negli Stati membri e organizzazioni partner, nonché all’interno dell’Accademia.

Nel corso del 2014, la versione del sistema LMS su e-Net è stata aggiornata adottando Moodle 2.7, che apporta una serie di miglioramenti sul piano della sicurezza. Questa versione del sistema LMS comprende un supporto a lungo termine, fino a maggio 2017, da parte della sede centrale di Moodle.

E-learning

Nel 2014 sono stati apportati miglioramenti alla navigazione su moduli online riguardo al sistema LMS mediante introduzione di una nuova interfaccia grafica utente, che consente agli utenti e-Net di trovare più facilmente i moduli di cui intendono servirsi.

L’Accademia ha sostenuto il progetto ERASMUS «E-Campus Policing Europe» volto a sviluppare e fornire attività di apprendimento su questioni inerenti alla cooperazione transfrontaliera fra forze di polizia. Il progetto ha condotto a un modulo costituito da compiti di apprendimento con un’interfaccia utente specifica e un supporto online sotto forma di corso sul sistema LMS dell’Accademia, rivolta ai docenti/formatori della polizia e degli organi di contrasto. Questo modulo è stato messo a disposizione di tutti gli utenti e-Net registrati nel mese di settembre.

L’Accademia ha sostenuto lo sviluppo di 3 moduli online nel quadro del progetto ISEC concernente lo sviluppo di moduli di apprendimento online sugli strumenti di cooperazione transfrontaliera tra forze di polizia per la formazione di queste ultime (Developing e-Learning Modules on Cross-Border Police Cooperation Tools for Police Education). I moduli sono strutturati su temi quali l’inseguimento transfrontaliero, le pattuglie miste alla frontiera e lo scambio di dati e informazioni. Ad oggi, sono disponibili 23 (19) moduli online.

Nel 2014 sono stati aggiornati tre moduli online dell’Accademia: il ciclo programmatico dell’UE per contrastare la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità, webinar per insegnanti e supporto LMS alle attività residenziali dell’Accademia per il 2014.

Nel 2014, in totale 2  513(1  994) utenti unici hanno visitato i moduli di apprendimento online, sono stati attivati 54 (31) webinar che hanno registrato 5  399(3  562) partecipanti. La piattaforma Risorse webinar è quella che ha attratto il maggior numero di utenti nel 2014.

Nel 2014, attraverso quattordici piattaforme per la condivisione delle pratiche, 2  588 (2  063) professionisti con interessi comuni operanti in diversi settori di polizia e della formazione delle forze dell’ordine hanno messo in comune le proprie conoscenze ed esperienze e appreso gli uni dagli altri.

Fonte: Allegato fornito dall’Accademia.


LA RISPOSTA DELL’ACCADEMIA

11.

L’Accademia ha preso atto delle osservazioni della Corte. Le misure adottate dalla CEPOL negli ultimi anni hanno comportato una significativa riduzione del numero dei riporti e dei fondi revocati. Il nostro impegno è volto a un ulteriore miglioramento e al mantenimento della conformità al principio dell’annualità del bilancio conformemente al regolamento finanziario.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/56


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/07)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (di seguito «l’Agenzia») è stata istituita il 1o gennaio 2005; denominata Agenzia esecutiva per il programma di sanità pubblica (PHEA) dal 2005 al 2008, è divenuta in seguito Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori (EAHC) dal 2008 al 2013 e, dal 1o gennaio 2014 (1), Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Chafea). L’Agenzia, avente sede a Lussemburgo, è stata istituita per un periodo che si concluderà il 31 dicembre 2024. È incaricata dell’attuazione del programma dell’UE in materia di salute, del programma per la tutela dei consumatori e dell’iniziativa «Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti» (BTSF) (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

I riporti per il Titolo III (spese connesse all’operatività dell’Agenzia) sono elevati, ammontando a 0,9 milioni di EUR (contro 1,0 milioni di EUR nel 2013), ossia al 50 % (il 43 % nel 2013) degli stanziamenti impegnati. Seppure in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio, il livello così alto di riporti è imputabile a servizi ricevuti nel 2014 (0,6 milioni di EUR) e a contratti annuali che comprendono parte del 2015 (0,3 milioni di EUR).

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

12.

Nell’ALLEGATO I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Decisione di esecuzione della Commissione 2013/770/UE (GU L 341 del 18.12.2013, pag. 69).

(2)  L’ALLEGATO II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio, nonché le relazioni e le note su detta esecuzione.

(5)  Articoli 38 — 42 del regolamento finanziario dell’Agenzia.

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai principi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articoli 87 — 92 del regolamento finanziario dell’Agenzia.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Degli 1,1 milioni di EUR riportati dal 2012, ne sono stati annullati 0,23 milioni (21 %) nel 2013. Questo livello di annullamenti è indicativo di debolezze nella pianificazione di bilancio, in particolare nella previsione dei costi per le riunioni con i partecipanti esterni.

N.A.

2013

Il livello complessivo degli stanziamenti impegnati è stato relativamente modesto (94 %). I tassi dei pagamenti eseguiti nel 2013 rispetto agli stanziamenti impegnati sono soddisfacenti per i Titoli I e II (rispettivamente 97 % e 87 %). Anche se gli stanziamenti riportati per il Titolo III sono elevati, essendo pari ad 1,0 milioni di EUR ossia al 43 % degli stanziamenti impegnati per tale titolo, essi riflettono il carattere pluriennale delle attività dell’Agenzia e i pagamenti sono stati programmati ed eseguiti in funzione delle necessità operative.

N.A.


ALLEGATO II

Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Lussemburgo)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 168 e 169 del TFUE)

Nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana. L’azione dell’Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all’eliminazione delle fonti di pericolo per la salute umana. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l’informazione e l’educazione in materia sanitaria, nonché la sorveglianza, l’allarme e la lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. L’Unione completa l’azione degli Stati membri volta a ridurre gli effetti nocivi per la salute umana derivanti dall’uso di stupefacenti, comprese l’informazione e la prevenzione.

Al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, l’Unione contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori nonché a promuovere il loro diritto all’informazione, all’educazione e all’organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi.

Competenze dell’Agenzia

Obiettivi

In virtù della decisione di esecuzione della Commissione 2013/770/UE, modificata dalla decisione di esecuzione della Commissione 2014/927/UE, l’Agenzia è responsabile dello svolgimento dei compiti di attuazione per quanto riguarda la gestione di taluni programmi dell’UE, ossia il programma consumatori 2014-2020, il programma di sanità pubblica 2014-2020, le misure di formazione in materia di sicurezza alimentare di cui alla direttiva 2000/29/CE e al regolamento (CE) n. 882/2004 e le azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei paesi terzi.

L’Agenzia gestisce inoltre le parti residue dei seguenti programmi e azioni: il programma di sanità pubblica 2008-2013, il programma consumatori 2007-2013, le misure di formazione in materia di sicurezza alimentare di cui al regolamento (CE) n. 882/2004, alla direttiva 2000/29/CE, alla decisione C(2012) 1548 e al regolamento (CE) n. 1905/2006, nonché l’ultima convenzione per una sovvenzione di funzionamento sottoscritta tra l’Agenzia e l’ANEC, l’Associazione europea per il coordinamento della rappresentanza dei consumatori in materia di normazione, disciplinata dal regolamento (UE) n. 1025/2012.

Con decisione di esecuzione 2013/770/UE del 17 dicembre 2013, la Commissione ha istituto l’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Chafea) che sostituisce e succede all’Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori per il periodo dal 1o gennaio 2014 al 31 dicembre 2024. La decisione di esecuzione 2013/770/UE, modificata il 17 dicembre 2014, ha poi ridenominato la Chafea in Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l’agricoltura e la sicurezza alimentare.

Di conseguenza, ogni riferimento nel presente allegato all’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Chafea), a decorrere dal 1o gennaio 2015, è da intendersi alla neoistituita Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l’agricoltura e la sicurezza alimentare (Chafea), che succede giuridicamente all’EAHC.

Compiti

L’Agenzia è incaricata dei seguenti compiti relativi a programmi, come stabilito sia nell’atto istitutivo sia nell’atto di delega, modificato da ultimo il 17 e il 19 dicembre 2014.

a)

Compiti connessi all’attuazione di programmi:

i)

gestione di alcune o di tutte le fasi di esecuzione del programma e di alcune o di tutte le fasi della vita dei progetti nel quadro del programma consumatori 2014-2020, del programma di sanità pubblica 2014-2020, delle misure di formazione in materia di sicurezza alimentare di cui alla direttiva 2000/29/CE, al regolamento (CE) n. 882/2004 e alla decisione C(2014) 1269, delle azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei paesi terzi di cui al regolamento (UE) n. 1144/2014, nonché del programma di sanità pubblica 2008-2013, del programma consumatori 2007-2013, delle misure di formazione in materia di sicurezza alimentare di cui alla direttiva 2000/29/CE, al regolamento (CE) n. 882/2004, al regolamento (CE) n. 1905/2006 e alla decisione C(2012) 1548, e gestione della convenzione con l’ANEC disciplinata dal regolamento (UE) n. 1025/2012. A tale proposito, l’Agenzia è responsabile del monitoraggio dei progetti, della conduzione dei necessari controlli e delle procedure di recupero, nonché di assolvere i compiti di esecuzione del bilancio in relazione a entrate e spese ai sensi del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, e in particolare:

concedere sovvenzioni e gestire la conseguente convenzione o decisione, comprese le operazioni necessarie per avviare ed esperire le procedure di concessione delle sovvenzioni,

concludere le procedure di appalto pubblico e gestire i contratti che ne conseguono, comprese le operazioni necessarie per avviare ed esperire le procedure di appalto pubblico,

eseguire tutte le operazioni necessarie a bandire concorsi e a concedere premi ai sensi del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

ii)

nell’ambito delle misure di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei paesi terzi di cui al regolamento (UE) n. 1144/2014, in riferimento ai programmi semplici, svolgimento dei seguenti compiti di esecuzione:

predisposizione e pubblicazione degli inviti a presentare proposte definiti nei programmi di lavoro,

elaborazione di documenti informativi per potenziali beneficiari,

preparazione della valutazione delle proposte, compresa la selezione di valutatori esperti,

ricezione e verifica dell’ammissibilità delle proposte,

sulla base dei criteri di esclusione, controllo delle proposte e loro valutazione,

azioni di informazione nei confronti dei candidati selezionati e respinti.

b)

Sostegno all’attuazione dei programmi, in particolare:

raccogliere, elaborare e distribuire dati, ed in particolare raccogliere, analizzare e trasmettere alla Commissione tutte le informazioni necessarie per orientare l’esecuzione del programma e promuovere il coordinamento con gli altri programmi dell’Unione, gli Stati membri e le organizzazioni internazionali,

contribuire alla valutazione dell’impatto del programma e al monitoraggio dell’effetto concreto delle misure sul mercato,

gestire e dirigere una rete, soprattutto per quanto riguarda il pubblico a cui ci si rivolge (beneficiari, destinatari, progetti, operatori),

organizzare riunioni, seminari o dibattiti; organizzare corsi di formazione; organizzare le campagne di informazione e di promozione dei prodotti agricoli proprie della Commissione,

contribuire a studi e valutazioni, in particolare alla valutazione annuale e/o intermedia dell’attuazione del programma,

elaborare raccomandazioni per la Commissione sull’attuazione del programma e sulla sua evoluzione futura,

pianificare e attuare attività di informazione,

fornire dati globali di controllo e supervisione,

partecipare ai lavori preparatori sui programmi di lavoro e sulle decisioni di finanziamento.

Organizzazione

Comitato direttivo

Comprende cinque membri designati dalla Commissione europea e nominati per due anni.

Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell’Agenzia. Adotta, inoltre, il bilancio amministrativo e la relazione annuale di attività dell’Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea per quattro anni.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

Il bilancio amministrativo dell’Agenzia per il 2014 è ammontato a 7,25(7,23) milioni di EUR.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Al 31 dicembre 2014, il personale statutario dell’Agenzia comprendeva 48 (50) agenti, di cui 12 (11) agenti temporanei e 38 (38) agenti contrattuali.

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

1.

Chiusura delle poche sovvenzioni rimanenti per il periodo 2005-2007 concesse nell’ambito del programma di sanità pubblica 2003-2008; monitoraggio, compresa l’esecuzione del pagamento a saldo di varie sovvenzioni degli anni 2008-2012 accordate nel quadro del secondo programma sanitario (HP 2008-2013); ultimazione dei negoziati per le proposte incluse nella lista di riserva degli inviti del 2013; gestione dell’attuazione dei nuovi strumenti informatici per gli inviti del 2014 e indizione di un numero significativo di appalti di servizi nell’ambito del programma di lavoro del 2014; gestione degli inviti del 2013 e delle sovvenzioni e dei contratti assegnati nel quadro degli inviti a presentare proposte e delle gare d’appalto del 2008 per il programma consumatori 2007-2013; aggiudicazione dei progetti nell’ambito delle gare d’appalto degli anni 2007, 2008 e 2009 nel quadro delle misure di formazione in materia di sicurezza alimentare.

2.

Programma di lavoro del programma di sanità pubblica

Gli inviti a presentare proposte del 2014 sono stati banditi il 6 giugno 2014 e chiusi il 25 settembre 2014. Sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE (1), nel sito Internet della Chafea (2) e nel portale Europa (3).

Proposte di progetti: è stato raccomandato il finanziamento di 12 delle 50 proposte di progetti sottoposte a valutazione tecnica (27,2 %) (senza considerare quelle incluse nella lista di riserva), per un cofinanziamento totale UE proposto di 1 1 5 67  617 EUR. Le sovvenzioni corrispondenti non saranno tuttavia sottoscritte prima del primo trimestre 2015, a causa della tardiva pubblicazione degli inviti.

Proposte di sovvenzioni di funzionamento: è stato raccomandato il finanziamento di 14 delle 40 proposte di sovvenzioni di funzionamento sottoposte a valutazione tecnica, che includono sia le convenzioni quadro di partenariato sia le specifiche convenzioni di sovvenzione corrispondenti (28,6 %). Le sovvenzioni corrispondenti non saranno tuttavia sottoscritte prima del primo trimestre 2015, a causa della tardiva pubblicazione degli inviti. L’ammontare complessivo del cofinanziamento UE proposto è pari a 4 7 17  062 EUR.

Azioni congiunte: la procedura di negoziazione per azioni congiunte è stata avviata il 7 novembre 2014, con un termine ultimo di presentazione fissato al 29 gennaio 2015. Ci si attende che tutte le otto azioni congiunte vengano cofinanziate, ma le sovvenzioni corrispondenti non saranno sottoscritte prima del primo trimestre 2015, a causa della tardiva pubblicazione del programma di lavoro del 2014. Stando a quest’ultimo, il cofinanziamento UE dovrebbe ammontare a 1 8 5 93  000 EUR.

È stata redatta un’unica lista di riserva per progetti, costituita da quattro proposte, per un cofinanziamento totale UE proposto di 3 9 34  352 EUR.

Sono state avviate 31 procedure di appalto, di cui 6 erano gare aperte e le altre richieste di servizi.

3.

Programma di lavoro del programma consumatori

Nel 2014 l’Agenzia, a cui è stata affidata l’attuazione di parti del programma di lavoro (annuale) del programma consumatori, ha bandito due inviti a presentare proposte, due richieste di proposte e 13 procedure di appalto pubblico (riguardanti una gara aperta, un appalto di valore modesto e una richiesta specifica di servizi/ordinativi).

L’Agenzia ha assegnato 60 sovvenzioni per scambi di funzionari fra autorità competenti degli Stati membri, offrendo loro l’opportunità di condividere esperienze e conoscenze in merito all’attuazione della direttiva 2001/95/CE, relativa alla sicurezza generale dei prodotti, e del regolamento (CE) n. 2006/2004, sulla cooperazione per la tutela dei consumatori.

È stata concessa una sovvenzione per l’attuazione di azioni congiunte nel quadro della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti; tale sovvenzione era finalizzata allo scambio e all’attuazione delle migliori pratiche presso le autorità competenti degli Stati membri partecipanti e a migliorare la cooperazione transfrontaliera.

A seguito dell’adesione della Croazia all’UE, sono stati sottoscritti due contratti per l’organizzazione di una campagna di informazione su diritti dei consumatori in tale paese, allo scopo di informare i cittadini croati in merito ai loro nuovi diritti di consumatori in quanto cittadini dell’UE.

L’Agenzia ha avviato procedure finalizzate alla conclusione di un accordo quadro di partenariato triennale (2015-2017) e di una convenzione di sovvenzione specifica per il 2015 con la rete dei Centri europei dei consumatori (CEC). La nuova procedura è studiata per assicurare una maggiore stabilità, una pianificazione strategica e l’efficienza nella gestione delle sovvenzioni di questa rete. L’Agenzia ha altresì gestito la prima fase di un contratto finalizzato alla creazione di un meccanismo di sostegno per la rete dei CEC, allo scopo di migliorare la sua visibilità e l’impatto del lavoro collettivo di tali centri. Tale contratto di servizi include anche lo sviluppo di norme di qualità che consentiranno ai CEC di misurare la loro performance rispetto ad indicatori predefiniti.

Per continuare l’analisi delle difficoltà con le quali si debbono confrontare i consumatori nell’acquisto di beni o servizi, l’Agenzia ha avviato svariate indagini su dette problematiche e studi di mercato che risponderanno a una serie di timori riguardanti il funzionamento del mercato nell’ottica dei consumatori in vari settori quali assicurazioni, scelte e abitudini alimentari, garanzie e ostacoli transfrontalieri al mercato unico digitale. Ha avuto inizio un vasto studio di monitoraggio dei mercati riguardante 42 mercati diversi.

È stata ultimata una procedura di appalto nel settore della sicurezza dei prodotti per indagare sugli aspetti di sicurezza delle scale non in muratura.

Nel campo della cooperazione in materia di tutela dei consumatori, l’Agenzia ha avviato una procedura di appalto per uno studio di mercato finalizzato alla raccolta di dati e all’analisi in merito a prove «gratuite» ingannevoli e ad «adescamenti a fini di sottoscrizione» indirizzati ai consumatori nell’UE.

Nel 2014 l’Agenzia ha avviato le procedure per la conclusione di un accordo quadro di partenariato quadriennale (2015-2018) e di una convenzione di sovvenzione specifica con il Bureau Européen des Unions des Consommateurs (BEUC). Il cofinanziamento del BEUC contribuirà a promuovere ulteriormente, nel processo politico dell’Unione, gli interessi dei consumatori europei in quanto acquirenti o utenti di beni e servizi.

Sono state avviate varie procedure di appalto per dare attuazione a Consumer Champion, nuova iniziativa per lo sviluppo delle capacità degli operatori che si occupano degli interessi dei consumatori, e a Consumer Classroom, piattaforma interattiva on line sull’educazione al consumo a disposizione degli insegnanti della scuola secondaria.

4.

Programma di lavoro «Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti» (BTSF)

L’Agenzia ha avviato 5 procedure di appalto sotto forma di gare aperte tese all’organizzazione delle attività di formazione rivolte a personale degli Stati membri dell’UE, dei paesi candidati, dei paesi interessati dalla politica europea di vicinato e delle autorità nazionali dei paesi EFTA coinvolti nelle attività di controllo ufficiali.

Scopo della formazione è aggiornare i funzionari su tutti gli aspetti del diritto UE nel settore alimentare e garantire che i controlli vengano svolti in modo più uniforme, obiettivo e soddisfacente in tutti gli Stati membri. Si affronta un ampio corpus della normativa, che comprende la salute e il benessere degli animali, la salute delle piante nonché l’igiene e il controllo alimentari.

L’Agenzia ha compiuto il passaggio dalla prima alla seconda fase di cinque contratti, in corso dal 2012, volti alla formazione su 11 tematiche differenti e ha pubblicato due richieste di servizi specifiche per l’organizzazione della seconda conferenza sui reati alimentari e la partecipazione del BTSF alle attività a margine di Expo Milano 2015.

Nell’ambito del programma BTSF, grazie al finanziamento dai bilanci delle DG DEVCO e TRADE, sono proseguite le attività di formazione specifica per i paesi terzi, in particolare i paesi in via di sviluppo. Con queste attività si intende familiarizzare i funzionari dei paesi terzi coinvolti nei controlli alimentari con le norme e i requisiti all’importazione applicabili nell’UE.

Nel 2014 l’iniziativa BTSF ha conseguito il tasso-obiettivo, fissato inizialmente, di circa 6  000 partecipanti l’anno provenienti dagli Stati membri. Il grado di soddisfazione è prossimo al previsto 85 % e oltre il 90 % dei partecipanti ha giudicato utili le conoscenze acquisite.


(1)  GU C 171 del 6.6.2014, pag. 10.

(2)  http://ec.europa.eu/chafea/health/projects.html e http://ec.europa.eu/chafea/health/grants.html

(3)  http://ec.europa.eu/health/programme/how_does_it_work/call_for_proposals/index_en.htm

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

L’Agenzia accetta le osservazioni della Corte. L’Agenzia continuerà ad adoperarsi per ridurre ulteriormente i riporti per il titolo III (spese connesse all’operatività dell’Agenzia) attraverso una pianificazione precoce e un rigoroso controllo dei contratti.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/67


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio comunitario delle varietà vegetali relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Ufficio

(2015/C 409/08)

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio comunitario delle varietà vegetali (di seguito «l’Ufficio» o «CPVO»), con sede ad Angers, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 2100/94 del Consiglio (1). Esso ha principalmente il compito di registrare ed esaminare le domande di concessione della privativa dell’Unione relativa alla proprietà industriale delle varietà vegetali, nonché di fare eseguire agli uffici competenti degli Stati membri gli esami tecnici necessari (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Ufficio, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Ufficio e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Ufficio comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il presidente approva i conti annuali dell’Ufficio dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Ufficio;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

11.

L’Ufficio utilizza i servizi bancari on line per la maggior parte dei pagamenti. Il contabile o i due contabili aggiunti sono abilitati a firmare elettronicamente i pagamenti. Non è richiesta la firma di una seconda persona, il che costituisce un rischio finanziario per l’Ufficio.

ALTRE OSSERVAZIONI

12.

Sebbene l’Ufficio sia operativo dal 1995, non è stato ancora stipulato un accordo sulla sede con lo Stato membro ospitante, che chiarisca le condizioni in cui l’Ufficio opera e che può offrire al suo personale.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

13.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 227 dell’1.9.1994, pag. 1.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Ufficio.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 38 — 42 del regolamento finanziario dell’Ufficio.

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinente, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articoli 87 — 92 del regolamento finanziario dell’Ufficio.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

L’Ufficio non ha adottato le modalità di attuazione dello Statuto dei funzionari per quanto riguarda l’assunzione e l’utilizzo di personale a contratto e l’occupazione a titolo temporaneo di posti dirigenziali.

Completata

2012

Le procedure di assunzione hanno evidenziato significative lacune per quel che riguarda la trasparenza e la parità di trattamento dei candidati: le ponderazioni e le soglie fissate non sono sempre state applicate, non è stato utilizzato un metodo coerente di valutazione nel corso delle varie procedure di assunzione e non è stata menzionata nell’avviso di posto vacante la possibilità di proporre ricorso.

Completata

2013

Per il 2013 si è registrato un basso tasso di esecuzione del bilancio (1 2 7 55  144 EUR, pari all’86 %), con un corrispondente tasso di annullamento elevato. Ciò è dovuto in parte al fatto che le entrate e le spese operative correlate (Titolo III) dipendono in larga misura dal numero di domande di concessione della privativa dell’Unione relativa alla proprietà industriale delle varietà vegetali, difficile da prevedere con esattezza. È possibile, tuttavia, migliorare ulteriormente la pianificazione e il monitoraggio di bilancio, specie per quanto concerne le spese amministrative (Titolo II).

N.A.


ALLEGATO II

Ufficio comunitario delle varietà vegetali (Angers)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(estratto dell’articolo 36 del TFUE)

Libera circolazione delle merci

Tali divieti o restrizioni [tutela della proprietà industriale e commerciale] non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria, né una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri.

Competenze dell’Ufficio

[regolamento (CE) n. 2100/94 del Consiglio e Piano strategico 2010-2015]

Obiettivi

Applicare il sistema di privative dell’Unione europea per ritrovati vegetali come unica forma di proprietà industriale dell’Unione europea per quanto riguarda le varietà vegetali.

Stimolare l’innovazione nelle varietà vegetali tramite un trattamento di elevata qualità, a costi accessibili, delle domande di privativa dell’Unione per ritrovati vegetali, fornendo al contempo orientamenti riguardo alla politica e assistenza nell’esercizio di tali privative a beneficio delle parti interessate.

Compiti

Decidere se respingere una domanda per la privativa o se invece concedere la privativa dell’Unione per ritrovati vegetali.

Decidere in merito alle opposizioni.

Decidere in merito ai ricorsi.

Decidere in merito alla nullità o all’annullamento di una privativa dell’Unione europea per ritrovati vegetali.

Organizzazione

Il presidente

Dirige l’Ufficio. Nominato dal Consiglio in base ad un elenco di candidati proposto dalla Commissione, in seguito al parere espresso dal consiglio di amministrazione.

Il consiglio di amministrazione

Sorveglia i lavori dell’Ufficio e può stabilire norme sui metodi di lavoro. Esso è composto di un rappresentante per ogni Stato membro e di un rappresentante della Commissione, nonché dei loro supplenti.

Nell’ambito della procedura di concessione di una privativa comunitaria, le decisioni vengono adottate da Comitati composti di tre membri del personale dell’Ufficio e dalla Commissione di ricorso in caso di ricorsi.

Controllo della legittimità degli atti dell’Ufficio

Controllo, da parte della Commissione, della legittimità degli atti del presidente dell’Ufficio per i quali la legislazione dell’Unione europea non prevede alcun tipo di controllo di legittimità da parte di un altro organo, e degli atti del consiglio di amministrazione riguardanti il bilancio dell’Ufficio.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Consiglio di amministrazione.

Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

14,7 (14,8) milioni di EUR

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti nella tabella dell’organico: 47 (48)

Posti occupati: 45 (45)

Totale degli effettivi: 45 (45), di cui addetti a funzioni:

operative: 28,5 (28,5),

amministrative: 16,5 (16,5).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Domande ricevute: 3  626(3  297)

Diritti concessi: 2  684(2  706)

Diritti di privativa dell’Unione europea in vigore al 31 dicembre 2014: 22  554(21  576)

Cooperazione internazionale per la protezione delle varietà vegetali:

contributo a far rispettare i diritti di privativa,

contatti e cooperazione con i seguenti organismi: Commissione europea (DG Salute e consumatori, Comitati permanenti), UPOV (1), CIOPORA (2), ESA (3), OAPI (4), OCSE (5), MAFF (6).


(1)  Unione per la protezione delle nuove varietà vegetali.

(2)  Comunità internazionale dei costitutori di varietà da frutta ed ornamentali a propagazione vegetativa.

(3)  Associazione europea delle sementi.

(4)  Organizzazione africana per la proprietà intellettuale.

(5)  Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

(6)  Ministero dell’agricoltura, delle foreste e della pesca del Giappone.

Fonte: Allegato fornito dall’Ufficio.


RISPOSTA DELL'UFFICIO

11.

L'Ufficio prende nota delle osservazioni della Corte. Tutti i pagamenti effettuati dall'Ufficio sono realizzati in base a flussi di lavoro elettronici approvati. Le disposizioni non richiedono una seconda firma per trasmettere pratiche di pagamento elettroniche e sono in vigore misure di controllo ex-post considerevoli e adeguate per tutti i movimenti bancari. Inoltre, ogni persona che trasmette pratiche di pagamento elettronico firma con un certificato personale.

12.

L'Ufficio prende nota delle osservazioni della Corte e conferma che sono state intraprese tutte le azioni necessarie affinché l'accordo di sede sia firmato dallo Stato membro ospitante.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/73


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/09)

INTRODUZIONE

1.

L’agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (di seguito «l’Agenzia», o «EACEA»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2009/336/CE della Commissione (1). L’Agenzia ha il compito di gestire i programmi stabiliti dalla Commissione nei settori dell’istruzione, degli audiovisivi e della cultura, che comportano l’esecuzione dettagliata di progetti di carattere tecnico (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato elevato (98 %), a fronte del 97 % per il 2013. Anche i riporti di stanziamenti impegnati all’esercizio successivo per il Titolo III (sostegno alle operazioni dell’Agenzia) sono stati elevati (56 %, ossia 3,2 milioni di euro) (8). Essi si riferiscono prevalentemente a servizi informatici ordinati nel 2014 e per i quali non erano state emesse fatture a fine esercizio (1,2 milioni di euro), agli audit dei progetti in corso (1 milione di euro) e ai servizi di comunicazione, pubblicazione e traduzione (0,9 milioni di euro) relativi ai nuovi programmi gestiti dall’Agenzia.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 101 del 21.4.2009, pag. 26.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 62 e 68 insieme agli articoli 53 e 58 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinente, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 162 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.

(8)  A seguito di una ristrutturazione del bilancio dell’Agenzia, nel 2014 è stato introdotto il Titolo III «sostegno alle operazioni dell’Agenzia».


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Il livello di stanziamenti impegnati, pari al 97 % per il Titolo I (spese per il personale) e il Titolo II (spese amministrative), è risultato elevato. Benché i riporti di stanziamenti impegnati siano stati relativamente elevati per il Titolo II (25 %), essi si riferiscono prevalentemente a beni e servizi informatici ordinati e parzialmente forniti nel 2013, per i quali non erano state emesse fatture a fine esercizio, nonché alla natura pluriennale delle attività dell’Agenzia (esame dei progetti da parte di esperti e audit dei progetti).

N.A.


ALLEGATO II

Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 165, paragrafo 1, 166, paragrafo 1, 167, paragrafo 1 e 173, paragrafo 1, del TFUE)

Raccolta di informazioni

L’Unione europea contribuisce allo sviluppo di un’istruzione di qualità.

L’Unione europea attua una politica di formazione professionale.

L’Unione europea contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri.

L’Unione europea e gli Stati membri provvedono affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell’industria dell’Unione.

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio; decisione di esecuzione 2013/776/UE della Commissione che abroga la decisione 2009/336/CE; decisione della Commissione C(2013) 9189 modificata dalla decisione C(2014) 4048]

Obiettivi

Nel quadro delle politiche per l’istruzione, la cultura e l’industria sono state adottate diverse misure per promuovere l’istruzione, la formazione professionale, gli audiovisivi, la cultura, le azioni a favore della gioventù, gli aiuti umanitari e la cittadinanza attiva nell’Unione europea. Gli obiettivi principali di queste misure consistono nel rafforzare la coesione sociale e nel contribuire alla competitività, alla crescita economica e ad un’unione sempre più stretta fra i popoli europei.

Queste misure includono una serie di programmi.

L’Agenzia è responsabile della gestione di alcuni aspetti di questi programmi: ad esempio, Erasmus+, Europa creativa, Europa per i cittadini e Iniziativa EU Aid Volunteers (Corpo volontario europeo di aiuto umanitario). In tale ambito, attua l’assistenza dell’Unione, eccetto per i compiti che richiedono un margine di apprezzamento discrezionale nel tradurre scelte politiche.

Compiti

Gestire l’intero ciclo di vita dei progetti nel quadro dell’esecuzione dei programmi dell’Unione che le sono affidati, nonché svolgere i controlli necessari a tal fine, adottando le opportune decisioni in applicazione della delega della Commissione;

adottare gli strumenti di esecuzione del bilancio in entrate e spese ed eseguire, conformemente alla delega della Commissione, le operazioni necessarie alla gestione dei programmi dell’Unione, in particolare quelle inerenti alla concessione delle sovvenzioni e dei contratti;

raccogliere, analizzare e trasmettere alla Commissione tutte le informazioni necessarie per orientare l’attuazione dei programmi dell’Unione;

attuare, a livello dell’Unione, la rete di informazione sull’istruzione in Europa (Eurydice) nonché attività miranti a migliorare la comprensione e la conoscenza del settore della gioventù tramite la raccolta, l’analisi e la diffusione di informazioni e la realizzazione di studi e pubblicazioni.

Organizzazione

Comitato direttivo

Composizione

Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea.

Funzioni

Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell’Agenzia. Adotta, inoltre, il bilancio di funzionamento e la relazione annuale di attività dell’Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Struttura di audit interno.

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio

Il bilancio di funzionamento dell’Agenzia per il 2014 è ammontato a 47 (51) milioni di euro (finanziato al 100 % dal bilancio generale dell’Unione europea).

L’Agenzia ha gestito 693 milioni di euro, che includono i 90 milioni di euro spesi per contratti su crediti C8 (riporto automatico di stanziamenti impegnati) [850  (1) ] relativi a programmi e progetti delegati dalla Commissione all’Agenzia esecutiva.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Personale temporaneo: 108 ((105)) posti previsti nella tabella dell’organico,

di cui occupati: 101 (99)

Agenti contrattuali: 350 (348) posti,

di cui occupati: 336 (336)

Totale effettivi: 437 (435) posti occupati da personale addetto a:

funzioni operative: 358

funzioni amministrative: 79

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Comunicazioni

Partecipazione di circa 120 membri del personale dell’Agenzia alle giornate informative organizzate da agenzie/strutture nazionali e a diverse sessioni di informazione a Bruxelles, aggiornamento della banca dati VALOR (2) con i risultati dei progetti, organizzazione di eventi in collaborazione con le direzioni generali di riferimento.

Organizzazione di 12 riunioni preliminari per i coordinatori ed i partner dei nuovi progetti svoltesi a Bruxelles.

Riunioni tematiche e riunioni con i coordinatori dei progetti si sono svolte in diverse sedi.

Selezioni

Sono stati pubblicati 13 inviti a presentare proposte e sono state indette 4 gare d’appalto.

Gestione delle circa 10  000 proposte pervenute.

Selezione di circa 4  000 progetti e di 550 carte Erasmus per l’istruzione superiore.

Visite di monitoraggio

Sono state organizzate più di 386 missioni di monitoraggio (in loco o a Bruxelles) con i partecipanti ai progetti, per monitorare l’attuazione di 440 progetti.

Misure di semplificazione

L’uso dei moduli elettronici (e-form) è stato esteso a più azioni, fino a riguardare l’86 % di tutte le domande.

Per alcune azioni sono state ampliate le tipologie contrattuali semplificate (decisioni invece di convenzioni di sovvenzione).

Il metodo di calcolo forfettario è stato rifinito e applicato a più azioni.

Per valutare le azioni, si è ricorso maggiormente alle riunioni a distanza con esperti e alla valutazione a distanza dei progetti.

Per semplificare il reporting finanziario sono stati redatti certificati di audit che saranno introdotti gradualmente.

È stato finalizzato e messo a disposizione un kit di informazione finanziaria per migliorare l’assistenza fornita ai beneficiari.

Cooperazione con le DG di riferimento

Organizzazione di 3 riunioni del comitato direttivo e di 4 procedure scritte per l’adozione di ulteriori decisioni.

Riunioni periodiche di coordinamento sui programmi delegati con i direttori operativi delle DG di riferimento (tre/quattro riunioni l’anno).

Assistenza alle DG di riferimento per l’avvio della futura generazione di programmi.

Fornitura alla Commissione, su richiesta, di informazioni sull’attuazione dei programmi.

Stretta collaborazione con le DG di riferimento nell’avvio di nuovi programmi per il 2014-2020.

Sostegno alla politica

È proseguita la gestione della rete di informazione sull’istruzione in Europa (Eurydice) per il sostegno alla politica nel settore dell’istruzione, che è stata estesa anche al settore della Gioventù.

Diverse relazioni prodotte dall’unità Eurydice.

Audit

Nel 2014 sono stati attuati i risultati di 115 audit.

Contratti e progetti:

Sono stati firmati 6  664 contratti e sono stati chiusi 4  972 progetti.

Mandato

Il mandato dell’Agenzia è stato prorogato nel 2014 per consentire la gestione di nuovi programmi. Una nuova proroga è stata adottata dalla Commissione per consentire all’Agenzia di gestire i fondi della Rubrica 4.


(1)  A cui vanno aggiunti 11 milioni di euro a copertura di impegni contratti su crediti C4 (entrate con destinazione specifica interne oggetto di riporto) e P0/R0 (altre entrate con destinazione specifica esterne oggetto di riporto).

(2)  Piattaforma elettronica per la diffusione e la valorizzazione dei risultati dei progetti finanziati da programmi gestiti dalla Commissione europea nei settori «istruzione», «formazione», «cultura» e «gioventù e cittadinanza».

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTE DELL’AGENZIA

11.

L’Agenzia prende atto delle osservazioni della Corte. L’Agenzia proseguirà i suoi sforzi in atto per controllare e ridurre ulteriormente il tasso dei riporti.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/81


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/10)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (di seguito «l’Agenzia» o «EASA»), con sede a Colonia, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1592/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1),modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1108/2009. All’Agenzia sono stati assegnati specifici compiti esecutivi e di regolamentazione nel campo della sicurezza aerea (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte a ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il totale degli stanziamenti impegnati è stato elevato (97,1 %). Sebbene l’Agenzia abbia ulteriormente ridotto il livello complessivo dei riporti di stanziamenti impegnati da 7,2 milioni di euro (7,7 %) nel 2013 a 5,9 milioni di euro (6,2 %) nel 2014, i riporti di stanziamenti impegnati sono ammontati a 3,6 milioni di euro (22,0 %) per il Titolo II (spese amministrative) e a 2,0 milioni di euro (38,1 %) per il Titolo III (spese operative), un livello elevato. Sebbene ciò sia in parte giustificato dalla natura pluriennale delle operazioni dell’Agenzia, e sebbene i riporti inclusi nel campione della Corte fossero debitamente giustificati, un livello così elevato è in contrasto con il principio dell’annualità di bilancio.

ALTRE OSSERVAZIONI

12.

Vi sono margini di miglioramento per quanto riguarda la pianificazione delle procedure d’appalto dell’Agenzia, soprattutto nel caso di contratti quadro. Nel 2014, tre procedure sono state avviate troppo tardi per permettere la sostituzione dei contratti quadro esistenti al termine del loro periodo di applicazione. Per garantire la continuità operativa dell’Agenzia, due contratti quadro esistenti sono stati prorogati fino all’entrata in vigore dei nuovi e in un altro caso è stata avviata una procedura d’appalto negoziata per colmare tale lacuna. Il cambiamento della durata del contratto stabilita inizialmente pregiudica la leale concorrenza e, per di più, l’utilizzo di una procedura negoziata non era conforme al regolamento finanziario.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

13.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 15 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 240 del 7.9.2002, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Nel 2012, l’Agenzia ha selezionato 14 autorità aeronautiche nazionali (AAN) e 10 enti qualificati (EQ), attraverso procedure di appalto per esternalizzare parte delle proprie attività di certificazione (1). Le spese relative all’attività di certificazione esternalizzata ammontavano a circa 22 milioni di euro nel 2013. Il processo di aggiudicazione di compiti specifici di certificazione alle AAN e agli EQ, nonché i criteri da usare sono descritti in specifiche linee guida elaborate dall’Agenzia (2). Tuttavia, la trasparenza del meccanismo di esternalizzazione potrebbe essere migliorata attraverso una migliore documentazione dei processi di aggiudicazione, comprese le valutazioni fatte sulla base dei criteri stabiliti dalle linee guida. Ciò vale anche per le aggiudicazioni agli offerenti di molti altri appalti di valore modesto.

In corso

2013

Il livello complessivo degli stanziamenti impegnati ha raggiunto il 98 %. Sebbene l’Agenzia abbia ulteriormente ridotto il livello dei riporti di stanziamenti impegnati da 10,1 milioni di euro (11 %) nel 2012 a 7,2 milioni di euro (8 %) nel 2013, i riporti di stanziamenti impegnati per il Titolo III raggiungevano i 3,4 milioni di euro (42 %). Sebbene ciò sia in parte giustificato dalla natura pluriennale delle operazioni dell’Agenzia, e sebbene i riporti inclusi nel campione della Corte fossero debitamente giustificati, un livello così elevato è in contrasto con il principio dell’annualità di bilancio.

N.A.

2013

L’Agenzia, divenuta operativa nel 2004, ha operato finora sulla base di scambi di corrispondenza con lo Stato membro ospitante. Tra L’Agenzia e lo Stato membro, però, non è stato ancora firmato un accordo globale sulla sede. Un accordo di questo tipo promuoverebbe la trasparenza riguardo alle condizioni in cui operano l’Agenzia e il suo personale.

In corso


(1)  Alla fine del mese di maggio 2014, 3 contratti con gli EQ erano stati risolti; pertanto rimanevano in essere 14 contratti conclusi con le AAN e 7 con le EQ.

(2)  «Orientamenti per l’assegnazione di compiti di certificazione alle autorità aeronautiche nazionali e a enti qualificati», decisione 01/2011 del Consiglio di amministrazione EASA.


ALLEGATO II

Agenzia europea per la sicurezza aerea (Colonia)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 100 del TFUE)

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire le opportune disposizioni per la navigazione marittima e aerea. Essi deliberano previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni.

Competenze dell’Agenzia

(poteri dell’Agenzia quali definiti nel regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento e del Consiglio («regolamento di base»))

Obiettivi

Mantenere un livello elevato ed uniforme della sicurezza dell’aviazione civile in Europa e assicurare il corretto funzionamento e sviluppo della sicurezza dell’aviazione civile.

Funzioni e compiti

Conformemente agli articoli 17 e 18 del regolamento di base, l’Agenzia è stata istituita, tra l’altro, per:

emettere pareri e raccomandazioni destinati alla Commissione europea;

emanare specifiche di certificazione, tra cui codici di aeronavigabilità e metodi accettabili di rispondenza, nonché qualsiasi materiale esplicativo per l’applicazione del regolamento di base e delle relative misure di esecuzione;

prendere le opportune decisioni in materia di certificazione di aeronavigabilità ed ambientale, di certificazione dei piloti, di certificazione delle operazioni di volo, di operatori di paesi terzi, di ispezione negli Stati membri e di indagini concernenti imprese per l’applicazione del regolamento di base e delle relative norme di attuazione;

effettuare ispezioni in materia di standardizzazione presso le autorità competenti degli Stati membri dell’UE, dei paesi associati (Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein) e di altri paesi che hanno accordi di lavoro con l’Agenzia.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Conformemente all’articolo 34, paragrafo 1, del regolamento di base, il consiglio di amministrazione è composto di un rappresentante per Stato membro e di un rappresentante della Commissione.

Compiti

I poteri e i compiti del consiglio di amministrazione sono descritti nell’articolo 33, paragrafo 2, del regolamento di base e includono quanto segue:

la nomina del direttore esecutivo e, su proposta di quest’ultimo, dei direttori;

l’adozione di una relazione annuale generale sulle attività dell’Agenzia;

l’adozione del programma di lavoro per l’anno successivo;

la nomina dei membri delle commissioni di ricorso a norma dell’articolo 41 del regolamento di base;

l’adozione del proprio regolamento interno;

l’istituzione di organismi di lavoro che lo assistano nello svolgimento delle sue funzioni, compresi la preparazione delle sue decisioni e il monitoraggio della relativa attuazione.

Direttore esecutivo

Dirige l’Agenzia ed è nominato dal consiglio di amministrazione in base a una proposta della Commissione europea.

Il direttore esecutivo è completamente indipendente nell’espletamento delle sue funzioni.

Le funzioni e i poteri del direttore esecutivo sono descritti nell’articolo 38 del regolamento di base.

La commissione di ricorso

Decide sui ricorsi contro le decisioni dell’Agenzia, ai sensi dell’articolo 44 del regolamento di base, in alcuni ambiti quali certificazione, diritti e onorari e indagini concernenti imprese.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

Bilancio totale: 162,3 (151,2) milioni di euro, di cui:

risorse proprie: 88,3(83,8) milioni di euro (54,4 %)

sovvenzione dell’Unione: 34,2(34,9) milioni di euro (21,1 %)

contributo versato da paesi non membri dell’UE: 2,0(1,7) milioni di euro (1,2 %)

entrate con destinazione specifica provenienti dai diritti e dagli onorari riscossi: 27,8(24,2) milioni di euro (17,1 %)

altre entrate: 1,0(0,9) milioni di euro (0,6 %)

altre sovvenzioni: 9,0(5,7) milioni di euro (5,6 %)

Effettivi al 31 dicembre 2014

685 (692) posti per personale temporaneo previsti nella tabella dell’organico

Posti occupati: 650 (647)

Posti occupati da altro personale: 96 (100) in totale, di cui 81 (85) agenti contrattuali; 15 (15) esperti nazionali distaccati; 0 (0) consulenti speciali.

Totale personale temporaneo: 651 (1) (648)

Personale temporaneo finanziato da sovvenzioni: 213 (2) (219)

Personale temporaneo finanziato mediante i diritti riscossi: 438 (2) (429)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Pareri

5 pareri

Decisioni di regolamentazione

30 decisioni relative a: specifiche di certificazione (9); metodi accettabili di rispondenza e documenti di orientamento (21).

Elaborati supplementari prodotti nel 2014 (che serviranno per l’elaborazione normativa nei prossimi anni)

24 capitolati, 29 avvisi di proposta di modifica (NPA), 18 documenti di risposta a osservazioni.

Cooperazione internazionale

10 accordi di lavoro.

2 modifiche in appendice ad un accordo di lavoro.

21 raccomandazioni fornite sulle «State letters» dell’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale (ICAO).

BASA (Accordo bilaterale in materia di sicurezza aerea)

Sostegno per lo sviluppo degli strumenti pertinenti richiesti per l’attuazione pratica dell’accordo bilaterale in materia di sicurezza aerea UE/Brasile.

Sostegno all’attuazione dell’accordo bilaterale UE/USA in materia di sicurezza aerea, compresa la preparazione delle riunioni della commissione, delle riunioni dei sottocomitati e della riunione annuale sugli standard di volo con la Federal Aviation Administration (FAA).

Sostegno all’attuazione dell’accordo bilaterale UE/Canada in materia di sicurezza aerea, compresa la preparazione delle riunioni della commissione e dei sottocomitati.

Sostegno alla Commissione europea per lo sviluppo di nuovi allegati all’accordo in materia di sicurezza aerea UE/USA (certificazione degli equipaggi di condotta, dispositivi di simulazione per addestramento, organizzazioni di addestramento dei piloti).

Sostegno per lo sviluppo degli strumenti pertinenti richiesti per l’attuazione pratica dell’accordo bilaterale in materia di sicurezza aerea UE/USA.

Decisioni di certificazione al 31 dicembre 2014

Certificati di omologazione del tipo (TC), Certificati ristretti di omologazione del tipo (RTC): 12 (3)

Certificati di omologazione supplementare: 515

Prescrizioni di aeronavigabilità: 368

Metodi alternativi di rispondenza: 60

Autorizzazioni ETSO (European Technical Standard Order): 227

Cambiamenti importanti/Riparazioni importanti/Nuovi derivati TC: 1  184

Cambiamenti minori/Riparazioni minori: 665

Manuali di volo dell’aeromobile: 219

Approvazioni delle condizioni di volo: 399

Dispositivi di simulazione per addestramento di volo: 394

Approvazione delle imprese di progettazione (DOA): 311

Procedure alternative per la DOA (AP-DOA): 274

Approvazione di organismi di manutenzione (bilaterale) (4): 1  609

Approvazione di organismi di manutenzione (esteri) (4): 339

Approvazione di organismi di formazione in manutenzione (4): 55

Approvazione dell’organismo di produzione (4): 29

Approvazione degli organismi per la certificazione degli equipaggi di condotta (5): 12

Approvazione di organizzazioni ATM/ANS (4): 4

Ispezioni di standardizzazione (numero di ispezioni per tipo) al 31 dicembre 2014

Nel campo dell’aeronavigabilità: 22

Nel campo delle operazioni: 18

Nel campo delle licenze degli equipaggi di condotta: 13

Nel campo delle licenze degli equipaggi di condotta in relazione ai certificati medici: 12

Nel campo dei dispositivi di simulazione di volo per addestramento: 10

Nel campo della gestione del traffico aereo/servizi di navigazione aerea: 18

Nel campo della sicurezza degli aeromobili stranieri (SAFA): 14


(1)  Due piloti a tempo parziale occupano un solo posto.

(2)  La suddivisione fra posti finanziati mediante i diritti riscossi e posti finanziati mediante sovvenzioni ha subito modifiche a seguito di una revisione dei criteri di ripartizione della contabilità dei costi nel 2014.

(3)  Nel computo rientrano solo i TC e gli RTC rilasciati per un nuovo progetto di tipo. Sono esclusi i TC rilasciati a seguito di diritti acquisiti, trasferimento o nuovo rilascio amministrativo.

(4)  L’attività di approvazione degli organismi espletata dall’Agenzia è suddivisa in un’attività principale di vigilanza su organismi già approvati (con un rinnovo ogni 2-3 anni) e un’attività legata alle nuove approvazioni. I dati forniti riguardano il numero totale di approvazioni al 31 dicembre 2014.

(5)  L’attività di approvazione degli organismi espletata dall’Agenzia è suddivisa in un’attività principale di vigilanza su organismi già approvati (con un rinnovo ogni anno) e un’attività legata alle nuove approvazioni. I dati forniti riguardano il numero totale di approvazioni al 31 dicembre 2014.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTA DELL'AGENZIA

11.

Come menzionato dalla Corte, l'Agenzia ha proseguito nella riduzione del livello generale dei riporti. L'esercizio finanziario 2014 è stato influenzato da eventi eccezionali legati al trasloco dell'Agenzia nella nuova sede (progetto MOVE). L'Agenzia continua a impegnarsi ai fini di una ulteriore riduzione dei riporti.

12.

L'Agenzia è grata alla Corte per la revisione particolareggiata e riconosce che è possibile giungere a un miglioramento nella pianificazione delle gare d'appalto dell'EASA. Le evoluzioni organizzative adottate nel 2014 mirano, tra l'altro, a far sì che vi sia un migliore verifica interna relativa alle gare d'applato.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/90


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata delle risposte dell’Agenzia

(2015/C 409/11)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese (di seguito «l’Agenzia» o «EASME»), con sede a Bruxelles, sostituisce e succede giuridicamente all’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione (EACI). È stata istituita, per il periodo compreso fra il 1o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2024, con la decisione di esecuzione della Commissione 2013/771/UE (1), che abroga la decisione della Commissione 2007/372/CE (2). Il mandato dell’EASME, considerevolmente ampliato, è di gestire, in stretta collaborazione con sette direzioni generali della Commissione, azioni dell’UE in settori quali la ricerca e l’innovazione, la competitività delle PMI, l’ambiente e l’azione per il clima, gli affari marittimi e la pesca nonché, come in passato, parti del programma per la competitività e l’innovazione 2007-2013.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

La misura in cui stanziamenti di bilancio riportati dal 2013 sono stati annullati nel 2014 [2 60  209 EUR, pari al 20 % dei riporti (contro il 19 % nel 2013)] denota una stima in eccesso del fabbisogno di bilancio alla fine del 2013, come accaduto nell’esercizio precedente.

12.

Benché il bilancio iniziale dell’Agenzia sia stato rettificato e ridotto nel settembre 2014 di 3 milioni di EUR, solo il 91 % della dotazione di bilancio ridotta è stato impegnato dall’Agenzia. Il basso tasso di esecuzione è determinato perlopiù da sfide organizzative e operative legate all’ampliamento del mandato dell’Agenzia ai fini dell’attuazione di ulteriori programmi e compiti, in stretta collaborazione con la Commissione. Ciononostante, il forte sottoutilizzo della dotazione di bilancio indica la necessità di migliorare la pianificazione di bilancio dell’Agenzia.

13.

Lo conferma anche l’incremento del livello elevato di stanziamenti impegnati riportati al 2015, pari a 3,8 milioni di EUR, ossia il 17 % [contro 1,3 milioni di EUR (8 %) nel 2013], concernenti soprattutto il Titolo III (spesa di sostegno al programma), nell’ambito del quale sono stati riportati 2,6 milioni di EUR, pari al 72 % [contro 0,6 milioni di EUR (35 %) nel 2013]; tale situazione è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 341 del 18.12.2013, pag. 73.

(2)  GU L 140 dell’1.6.2007, pag. 52.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 62 e 68 insieme agli articoli 53 e 58 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 162 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Sebbene i tassi di esecuzione del bilancio per il 2013 siano stati soddisfacenti, la misura in cui gli stanziamenti riportati dal 2012 sono stati annullati nel 2013 (2 15  000 EUR, ossia il 19 % dei riporti) è indice di debolezze nella pianificazione del bilancio dell’Agenzia ed è in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio. Questi annullamenti riguardano principalmente gli impegni provvisori contratti per spese amministrative di routine.

Pendente


ALLEGATO II

Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il TFUE

1.

La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a salvaguardare, tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, a proteggere la salute umana, ad utilizzare in modo accorto e razionale le risorse naturali, a promuovere sul piano internazionale misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici.

(Articolo 191 del TFUE)

2.

La politica dell’Unione in materia di industria provvede affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell’industria dell’Unione accelerando l’adattamento dell’industria alle trasformazioni strutturali, promuovendo un ambiente favorevole all’iniziativa ed allo sviluppo delle imprese e alla loro cooperazione, favorendo un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche d’innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico. Gli Stati membri si consultano reciprocamente in collegamento con la Commissione e, per quanto è necessario, coordinano le loro azioni. La Commissione può prendere ogni iniziativa utile a promuovere detto coordinamento, in particolare iniziative finalizzate alla definizione di orientamenti e indicatori, all’organizzazione di scambi di migliori pratiche e alla preparazione di elementi necessari per il controllo e la valutazione periodici. Il Parlamento europeo è pienamente informato.

(Articolo 173 del TFUE)

3.

La politica dell’Unione nel settore dell’energia è intesa a garantire il funzionamento del mercato dell’energia, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione, promuovere il risparmio energetico, l’efficienza energetica e lo sviluppo di energie nuove e rinnovabili e promuovere l’interconnessione delle reti energetiche.

(Articolo 194, paragrafo 1 del TFUE)

4.

L’Unione si propone l’obiettivo di rafforzare le sue basi scientifiche e tecnologiche con la realizzazione di uno spazio europeo della ricerca nel quale i ricercatori, le conoscenze scientifiche e le tecnologie circolino liberamente, di favorire lo sviluppo della sua competitività, inclusa quella della sua industria. […]. A tal fine essa incoraggia nell’insieme dell’Unione le imprese, comprese le piccole e le medie imprese, i centri di ricerca e le università nei loro sforzi di ricerca e di sviluppo tecnologico di alta qualità; essa sostiene i loro sforzi di cooperazione, mirando soprattutto a permettere ai ricercatori di cooperare liberamente oltre le frontiere e alle imprese di sfruttare appieno le potenzialità del mercato interno grazie, in particolare, […] alla definizione di norme comuni ed all’eliminazione degli ostacoli giuridici e fiscali a detta cooperazione. […]

Nel perseguire tali obiettivi, l’Unione svolge le azioni seguenti, che integrano quelle intraprese dagli Stati membri: a) attuazione di programmi di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, promuovendo la cooperazione con e tra le imprese, i centri di ricerca e le università; b) promozione della cooperazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione dell’Unione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali; c) diffusione e valorizzazione dei risultati delle attività in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione dell’Unione; d) impulso alla formazione e alla mobilità dei ricercatori dell’Unione.

(Articoli 179 e 180 del TFUE).

5.

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, stabiliscono […] le altre disposizioni necessarie al perseguimento degli obiettivi della politica comune […] della pesca.

(Articolo 43, paragrafo 2, del TFUE).

Competenze dell’Agenzia

(quali definite nella decisione di esecuzione della Commissione 2013/771/UE)

Obiettivi

L’Agenzia è responsabile della gestione delle azioni dell’UE nei seguenti settori: sostegno alle PMI, energia, ambiente, affari marittimi e pesca, imprenditorialità e innovazione (compresa l’ecoinnovazione). L’Agenzia è responsabile dell’esecuzione di alcune parti dei seguenti programmi dell’Unione:

a)

programma per la competitività delle imprese e delle piccole e medie imprese (COSME) 2014-2020;

b)

programma per l’ambiente e azione per il clima (LIFE) 2014-2020;

c)

fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) comprendente la Politica marittima integrata (PMI), controllo e consulenze e conoscenze scientifiche;

d)

il programma quadro di ricerca e innovazione 2014-2020 (Orizzonte 2020) — alcune sezioni della parte II, «Leadership industriale» e della parte III «Sfide per la società».

L’Agenzia è inoltre responsabile dell’esecuzione delle parti residue delle seguenti azioni nell’ambito del programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP): a) Energia intelligente-Europa (IEE II); b) l’«Iniziativa ecoinnovazione»; c) la «rete Enterprise Europe»; d) il portale «la tua Europa — Imprese»; e) l’«Helpdesk europeo dei diritti di proprietà intellettuale (Helpdesk DPI)»; f) il progetto «IPorta».

L’Agenzia si sforza di fornire «un sostegno di alta qualità ai beneficiari che traduca in azione la politica dell’Unione. In quanto agenzia esecutiva della Commissione europea, gestiamo parti importanti dei programmi COSME, LIFE, Orizzonte 2020 e FEAMP. Ci adoperiamo affinché le azioni finanziate da questi programmi portino risultati e forniscano alla Commissione elementi preziosi per i suoi compiti strategici».

Compiti

L’Agenzia è responsabile dei seguenti compiti connessi all’esecuzione delle parti dei programmi dell’Unione sopra indicati:

a)

la gestione di alcune o di tutte le fasi di esecuzione del programma e di alcune o di tutte le fasi della vita di progetti specifici sulla base dei pertinenti programmi di lavoro adottati dalla Commissione, qualora quest’ultima le abbia conferito poteri ad hoc nell’atto di delega;

b)

l’adozione degli atti di esecuzione del bilancio delle entrate e delle spese e l’esecuzione di tutte le operazioni necessarie alla gestione del programma, qualora la Commissione le abbia conferito poteri ad hoc nell’atto di delega;

c)

la fornitura di sostegno all’attuazione dei programmi, qualora la Commissione le abbia conferito poteri ad hoc nell’atto di delega.

Organizzazione

Comitato direttivo

Composto da cinque membri e tre osservatori designati dalla Commissione europea. Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell’Agenzia. Adotta, inoltre, il bilancio di funzionamento e la relazione annuale di attività dell’Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio

Bilancio operativo

I 1  056,5 (1) (242,9) milioni di EUR previsti (provenienti interamente dal bilancio generale dell’UE) sono stati impegnati e sono stati effettuati pagamenti per 123,11 (2) (213,9) milioni di EUR (pari al 98,98 % degli stanziamenti approvati dall’autorità di bilancio). L’Agenzia dà esecuzione al bilancio operativo sotto la responsabilità della Commissione:

COSME: 95,0 milioni di EUR,

Orizzonte 2020: 695,7 milioni di EUR,

FEAMP: 34,6 milioni di EUR,

LIFE: 229,9 milioni di EUR,

EIE: 1,3(91,9) milioni di EUR,

EIP-ecoinnovazione: 0 (33,1) milioni di EUR,

EIP-Reti: 0 (51,2) milioni di EUR,

MP: 0 (66,8) milioni di EUR.

Bilancio amministrativo

24,5(16,4) milioni di EUR (costituiti interamente da una sovvenzione UE) per il bilancio amministrativo, gestito dall’Agenzia in maniera indipendente.

Effettivi al 31 dicembre 2014:

totale effettivi: 308 (163) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui 283 (161) occupati,

posti AT: 77 (37) posti previsti, di cui 61 (35) occupati,

agenti contrattuali: 231 (126) posti previsti, di cui 222 (126) occupati.

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Il 2014 è stato il primo anno di attuazione del nuovo mandato dell’Agenzia, che differisce in misura considerevole dal mandato precedente. Il nuovo portafoglio comprende i programmi residui EIP e EIE e i nuovi programmi Orizzonte 2020, COSME, LIFE e FEAMP. L’Agenzia è responsabile della gestione delle azioni dell’UE nei settori del sostegno alle PMI, dell’energia, dell’ambiente, degli affari marittimi e della pesca, dell’imprenditorialità e dell’innovazione (compresa l’ecoinnovazione), nell’ambito dei seguenti programmi dell’UE.

Nuovi programmi:

Competitività delle imprese e le piccole e le medie imprese (COSME),

Programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE (Orizzonte 2020) nei seguenti settori: energia, ambiente e risorse,

Programma per l’ambiente e azione per il clima (LIFE),

Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Programmi ripresi già esistenti:

le seguenti parti del programma quadro per la competitività e l’innovazione: programmi Energia intelligente — Europa (EIE) e Ecoinnovazione.

COSME — il programma Competitività delle imprese e le piccole e le medie imprese (PMI) è associato al rafforzamento della competitività e della sostenibilità delle imprese dell’Unione e teso a incoraggiare una cultura imprenditoriale per promuovere la creazione e la crescita delle PMI.

Attività principali:

COSME è stato uno dei nuovi programmi delegati all’Agenzia nel 2014,

al centro delle sue attività vi sono azioni di comunicazione e divulgazione. A titolo di esempio, l’Agenzia ha organizzato, in collaborazione con la Camera di commercio di Torino (partner della rete), una conferenza annuale che ha registrato oltre 700 partecipanti e, a seguito di 2  000 riunioni di lavoro formali e informali, sono state rilevate 192 potenziali opportunità commerciali.

Orizzonte 2020 — il programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione intende dare impulso all’economia ad assicurare la base scientifica e tecnologica e la competitività industriale del futuro, contribuendo ad una società più intelligente, sostenibile e inclusiva. Promette maggiori conquiste, scoperte e anteprime mondiali portando le grandi idee dal laboratorio al mercato.

Innovazione nelle PMI

Attività principali:

nel 2014 l’Agenzia ha pubblicato 4 bandi nell’ambito di Orizzonte 2020 Innovazione «Innovation in SMEs» e 2 bandi («Capitalising the full potential of on-line collaboration» e «Cluster facilitated projects for new industrial chains») con scadenza in marzo e aprile 2015.

Strumento per le PMI

Attività principali:

il lancio del nuovo strumento PMI, un invito aperto in modo continuativo, ha riscosso grande successo: l’Agenzia ha ricevuto più di 8  000 domande per quattro scadenze intermedie. Le idee selezionate mirano a introdurre nuovi prodotti, processi e servizi,

il programma prevede un accompagnamento formativo (coaching) dei beneficiari. La missione di tale accompagnamento è stata definita e sono stati approntati kit di avviamento metodologico. I key account manager aiutano i beneficiari dello strumento per le PMI a definire le proprie priorità in termini di accompagnamento formativo e propongono loro uno o più coach. Alla fine dell’anno, 39 PMI avevano definito le proprie esigenze e scelto i rispettivi coach; l’Agenzia aveva stipulato contratti con 21 coach.

L’Agenzia contribuisce all’obiettivo specifico di «effettuare la transizione verso un sistema energetico affidabile, economicamente accessibile, accettato dal pubblico, sostenibile e competitivo, mirante a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, in tempi di crescente penuria di risorse, di incremento del fabbisogno di energia nonché di cambiamenti climatici» definito nella sfida per la società 3 «Energia sicura, pulita ed efficiente».

Attività principali:

due temi su tre riguardavano un partenariato contrattuale pubblico-privato (PPP) «Edilizia ad alta efficienza energetica». Il terzo riguardava un PPP su Industrie di trasformazione sostenibili attraverso le risorse e l’efficienza energetica (SPIRE). All’Agenzia sono pervenute 63 proposte, 19 delle quali sono state accolte ai fini del finanziamento,

sono stati aperti 15 temi nel settore delle azioni di ricerca e di innovazione nonché in quello delle azioni di coordinamento e di supporto. L’Agenzia ha ricevuto 393 proposte, 45 delle quali sono state selezionate,

dall’esito del primo bando concernente l’efficienza energetica è emerso che in questo campo il sostegno all’innovazione, dalla ricerca alla commercializzazione, è promettente,

in ottobre, l’Agenzia ha presentato a una giornata d’informazione organizzata dalla DG RTD i propri elementi di finanziamento PPP,

in dicembre, ha organizzato un’ampia giornata informativa a Bruxelles per presentare il bando H2020 Energy Efficiency, alla quale hanno partecipato oltre 550 persone,

alle riunioni fra la Commissione europea e i portatori di interessi dell’industria sulle priorità future dell’Edilizia ad alta efficienza energetica e i PPP contrattuali SPIRE hanno partecipato anche membri del personale dell’Agenzia.

L’Agenzia contribuisce agli obiettivi specifici comuni delle DG RTD e GROW: conseguire un’economia e una società efficienti sotto il profilo delle risorse — comprese quelle idriche — e resilienti ai cambiamenti climatici, la protezione e la gestione sostenibile delle risorse naturali e degli ecosistemi e un approvvigionamento e un uso sostenibili di materie prime, al fine di rispondere alle esigenze di una popolazione mondiale in crescita entro i limiti sostenibili delle risorse naturali e degli ecosistemi del pianeta. Sfida per la società 5 «Azione per il clima, efficienza delle risorse e materie prime».

Attività principali:

nel 2014 l’Agenzia era responsabile dell’attuazione dei bandi Orizzonte 2020 nell’ambito della sfida per la società 5, esclusi quelli aventi un’elevata rilevanza politica o esperiti da altri organismi,

l’Agenzia ha gestito e partecipato a diversi bandi (concernenti l’efficienza energetica, la resilienza alle catastrofi, la «crescita blu»),

in novembre ha organizzato una giornata d’informazione sui bandi 2015 per Orizzonte 2020 — Azione per il clima, ambiente, efficienza delle risorse e materie prime. Scopo dell’evento era presentare i bandi 2015 a possibili partecipanti e fornire loro orientamenti in merito alla preparazione e alla presentazione delle proposte.

L’Agenzia gestisce il Programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE) che fornisce sostegno ai fini del conseguimento di obiettivi specifici relativi alla politica ambientale e all’azione per il clima a livello UE e internazionale.

Attività principali:

l’Agenzia ha gestito i seguenti bandi indetti dalla DG ENV/CLIMA: il bando LIFE per sovvenzioni di funzionamento per ONG, con una dotazione complessiva di 9 milioni di EUR, in seguito al quale sono pervenute 66 proposte,

il bando per progetti in materia di potenziamento della capacità è un bando aperto con scadenza a settembre 2015, cui possono partecipare 15 Stati membri,

l’Agenzia ha valutato più di 250 proposte concernenti diverse filiere, quali Azione per il clima (190 domande) e la sovvenzione di funzionamento per ONG (66 proposte),

essa ha partecipato attivamente alla giornata d’informazione LIFE per i punti di contatto nazionali e ha organizzato due giornate di informazione per le sovvenzioni di funzionamento per ONG.

Ha attuato parti del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) per contribuire a promuovere una pesca e un’acquacoltura competitive, sostenibili sotto il profilo ambientale, redditizie sul piano economico e socialmente responsabili e a potenziare lo sviluppo e l’attuazione della politica integrata marittima dell’UE (PMI).

Attività principali:

l’attuazione di parti del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) è stata delegata all’Agenzia nell’ottobre 2014. La DG MARE ha deciso di delegare 19 azioni FEAMP,

la prima azione FEAMP è stata efficacemente trasferita all’Agenzia in dicembre. In collaborazione con la DG MARE, l’Agenzia ha preparato la valutazione di quattro gare di appalto e di un invito a presentare proposte.

Energia intelligente — Europa (EIE)

Attività principali

Il programma Energia intelligente — Europa (EIE) sostiene la politica energetica dell’UE e il suo ambizioso obiettivo «20-20-20», vale a dire ridurre del 20 % le emissioni di gas a effetto serra, aumentando al 20 % la quota di energie rinnovabili nel consumo e riducendo del 20 % il consumo energetico, il tutto entro il 2020.

Nel 2014, la dotazione di bilancio EIE dell’Agenzia è stata interamente utilizzata (67 milioni di EUR). Inoltre, il tempo necessario, in media, per valutare le relazioni sui progetti EIE e per pagare i beneficiari è stato inferiore a quanto stabilito nei contratti.

Il programma «Energia intelligente — Europa» ha prodotto benefici tangibili per la politica energetica dell’UE. Dall’analisi dell’impatto del programma EIE è emerso che, a partire dal 2007, i progetti EIE avevano raggiunto, attraverso i media, più di 40 milioni di persone in tutta l’Unione, fornito un quantitativo di energia rinnovabile superiore al consumo elettrico annuo di 7 milioni di cittadini, risparmiato un quantitativo di energia primaria equivalente al consumo elettrico annuo di più di 2 milioni di nuclei familiari e avrebbero dato luogo a oltre 3 miliardi di investimenti nelle energie sostenibili.

L’Agenzia ha comunicato i risultati del programma nel corso di vari eventi. Ad esempio, nel giugno 2014, l’Agenzia ha organizzato, in collaborazione con la DG ENER, una nuova edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile, il primo evento dell’UE rivolto ad autorità pubbliche, agenzie per l’energia, società private, ONG e associazioni industriali impegnate a raggiungere gli obiettivi dell’UE in materia di energia e clima. La settimana ha compreso una cerimonia di premiazione, una conferenza ad alto livello politico e 600 eventi, per un totale di 1 00  000 partecipanti in tutta l’UE e in molti paesi del mondo.

Si sono svolti numerosi eventi organizzati nel quadro dell’iniziativa ManagEnergy, in particolare durante gli Open Days. In aggiunta, il personale dell’Agenzia ha partecipato a oltre 100 riunioni concernenti i progetti.

Eco-innovazione

Attività principali

Uno degli obiettivi principali del Programma per l’innovazione e l’imprenditorialità (EIP) è di sostenere l’eco-innovazione. I progetti di eco-innovazione vertono essenzialmente su una produzione più pulita, la gestione ambientale e nuovi prodotti e servizi volti a fare dello sviluppo sostenibile una realtà economica.

Nel 2014, gli sforzi profusi hanno riguardato quanto segue:

il completamento del bando 2013 per l’eco-innovazione, relativamente al quale sono pervenute 461 proposte. A seguito della valutazione, sono state selezionate ai fini del finanziamento 59 proposte. A fronte della dotazione di bilancio disponibile, sono state firmate 42 convenzioni di sovvenzione,

la comunicazione con le DG di riferimento e altri portatori di interessi è stata costante in tutto l’arco dell’anno. Si sono svolte inoltre delle riunioni nelle quali l’Agenzia ha contribuito attivamente alla presentazione dei risultati del programma. Nel Regno Unito si è tenuta una conferenza finanziaria con i partner dell’eco-innovazione e i punti di contatto nazionali; durante la Settimana verde sono stati presentati i progetti FICOB ed EcoProFabrics, mentre in Spagna si è svolta la presentazione dell’eco-innovazione nei fondi UE,

i progetti cofinanziati dall’Agenzia hanno ottenuto riconoscimenti e premi a livello internazionale. Il coordinatore del progetto PHOBIOR ha vinto il premio Energy Globe Award, i progetti LASERMARK ed EcoBionet sono stati selezionati dalla Generalitat di Valencia come migliori progetti europei nel campo dell’ambiente del 2013, mentre il coordinatore del progetto GEnIuS (PMI «Directa Plus») è stato incluso nella classifica «Italy Cleantech 10» delle 10 PMI italiane che producono tecnologie rispettose dell’ambiente,

tutto considerato, le parti residue del programma CIP Eco-innovazione funzionano ancora a pieno regime, riscuotendo grande successo. Sono stati stipulati contratti per i progetti relativi al bando 2013, la maggior parte dei quali sono stati avviati. La valutazione dei progetti in corso è stata effettuata in funzione degli obiettivi stabiliti e la dotazione di bilancio 2014 è stata interamente utilizzata.


(1)  Comprese tutte le linee di bilancio.

(2)  Idem.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

L'Agenzia esamina tutti gli impegni alla fine di ogni esercizio. L'esercizio 2014 è stato eccezionale in quanto ha coinciso con il primo anno del nuovo mandato dell'EASME. È stato un anno di transizione con molte novità, quali una nuova struttura operativa, numerosi cambiamenti a livello di organizzazione, nuovi programmi e un aumento significativo dell'organico dell'Agenzia. A quest'ultima sono stati affidati diversi nuovi compiti, il cui aumento si rispecchia anche a livello di bilancio. Una parte di detti stanziamenti di bilancio è stata annullata in quanto i pagamenti dovuti erano inferiori a quanto atteso.

Per porre rimedio alla situazione, l'EASME sta procedendo a una pianificazione e a un monitoraggio del bilancio più precisi.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/102


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Ufficio

(2015/C 409/12)

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (di seguito «l’Ufficio» o «EASO»), con sede a La Valletta, è stato istituito dal regolamento (UE) n. 439/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il compito dell’Ufficio è di sostenere lo sviluppo del sistema europeo comune di asilo. È stato istituito al fine di rafforzare la cooperazione pratica in materia di asilo e di assistere gli Stati membri ad assolvere i propri obblighi (derivanti dal diritto dell’UE o internazionale) di fornire protezione alle persone che ne hanno bisogno. L’Ufficio funge da centro specializzato in materia di asilo. Fornisce sostegno agli Stati membri i cui sistemi di asilo e accoglienza sono sottoposti ad una pressione particolare.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Ufficio, che comprendono i rendiconti finanziari (2) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (3) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Ufficio e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (4):

(a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Ufficio comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (5) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Ufficio dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Ufficio;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (6), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte dovrebbe tener conto del lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Ufficio, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (7).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio dal 1o gennaio al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA LEGITTIMITÀ E REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI

11.

Nel proprio sistema di gestione del bilancio (ABAC) per l’esercizio 2014, l’Ufficio ha riportato all’esercizio successivo impegni di bilancio per circa 1,3 milioni per i quali non erano stati contratti impegni giuridici. Tale situazione è in contrasto con il regolamento finanziario. A seguito dell’audit della Corte, l’Ufficio ha deciso di correggere questi riporti irregolari e tale rettifica si riflette nei conti annuali per l’esercizio 2014. Tuttavia, dato che il periodo finanziario 2014 era già chiuso, la rettifica non ha potuto essere inserita nel sistema e dovrà essere eseguita nel periodo finanziario 2015.

OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

12.

L’Ufficio ha eseguito 1  062 pagamenti (28,6 %) oltre i termini ultimi fissati dal regolamento finanziario. Il ritardo medio dei pagamenti tardivi è di 24 giorni.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

13.

Dei 6 89  875 EUR di stanziamenti non dissociati impegnati riportati dal 2013, 1 46  417 EUR (21,2 %) sono stati annullati nel 2014 (2013: 16,5 %). Tale situazione denota debolezze nella pianificazione di bilancio dell’Ufficio ed è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. Gli annullamenti riguardano principalmente i servizi interinali e i corsi di formazione per il personale, nonché i servizi di supporto amministrativo e i costi della traduzione.

14.

L’Ufficio ha eseguito stanziamenti impegnati per soli 12,4 milioni di EUR, pari all’84 % del bilancio approvato (2013: 10,5 milioni di EUR, pari al 87,3 %). Il livello degli stanziamenti impegnati per il Titolo II (spese amministrative) che sono stati riportati al 2015 è stato di ben 6 08  848 EUR, pari al 27,9 % (2013: 5 40  269 EUR, pari al 30,7 %); essi hanno riguardato prevalentemente servizi di consulenza informatica forniti nel 2014, ma non ancora fatturati, o che verranno forniti nel 2015.

ALTRE OSSERVAZIONI

15.

Presso l’Ufficio si osserva un’elevata rotazione del personale: 14 dipendenti hanno lasciato l’ufficio nel 2014; di questi, 4 occupavano posizioni essenziali. Questa elevata rotazione del personale comporta notevoli rischi per il conseguimento degli obiettivi stabiliti nel programma di lavoro annuale e pluriennale.

16.

In base ad una decisione del direttore esecutivo, i partecipanti alle riunioni organizzate dall’Ufficio sono classificati in tre diverse categorie (A, B o C) ai fini del rimborso delle spese. Nel 2014, i rimborsi ai partecipanti alle riunioni sono ammontati in totale a 9 97  506 EUR. I partecipanti della categoria «A», che sono chiamati a svolgere un ruolo specifico nelle riunioni, ricevono un rimborso forfettario per le spese di viaggio e di soggiorno, mentre quelli della categoria «B» ricevono un rimborso forfettario per le sole spese di trasporto. I partecipanti della categoria «C» non ricevono alcun rimborso. Il numero di partecipanti classificati come aventi diritto ai rimborsi della categoria «A» è aumentato, passando dal 61 % del 2013 al 69 % nel 2014. Non esiste alcuna documentazione che giustifichi la classificazione dei partecipanti nelle tre categorie.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

17.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 132 del 29.5.2010, pag. 11.

(2)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(3)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(4)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(5)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(6)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(7)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Dieci delle 16 norme di controllo interno non sono state ancora pienamente attuate.

In corso

2012

Ci sono margini per migliorare la trasparenza nelle procedure di assunzione: non vi sono elementi probatori che dimostrino che la ponderazione e i punteggi minimi da ottenere per essere invitati al colloquio o per essere inseriti nell’elenco di riserva fossero stati stabiliti prima di procedere all’esame delle candidature, né che le domande per le prove scritte e orali fossero state stabilite prima di procedere all’esame delle candidature.

Pendente

2013

La documentazione giustificativa relativa ad una spesa da pagare ammontata a 40  000 EUR e relativa a spese ed indennità per il personale entrato in servizio nel 2013 non è stata resa disponibile nel corso dell’audit.

N.A.

2013

Tra tutti i pagamenti effettuati, 446 (18 %) risultano essere stati effettuati oltre i termini ultimi fissati dal regolamento finanziario. Il ritardo medio dei pagamenti tardivi è di 21 giorni.

Pendente

2013

Sei delle 16 norme di controllo interno non sono state pienamente attuate.

In corso

2013

Nel 2013, l’Ufficio ha sovrastimato il proprio fabbisogno di bilancio del 13 % (2012: 32 %) e ha impiegato soltanto 10,4 milioni di EUR dei 12 milioni di EUR in bilancio. Gli stanziamenti riportati sono ammontati a 2,5 milioni di EUR, pari al 24 % del totale degli stanziamenti impegnati (nel 2012: 65 %), di cui 3 37  031 EUR non erano coperti da un impegno giuridico. Vi sono ancora margini di miglioramento della pianificazione di bilancio, ma sia la sopravvalutazione del fabbisogno di bilancio sia i riporti di stanziamenti impegnati erano notevolmente inferiori rispetto all’esercizio precedente.

N.A.

2013

I riporti di stanziamenti impegnati riguardano principalmente il Titolo II (altre spese amministrative) per 5 40  269 EUR, ossia il 31 % degli stanziamenti impegnati e il Titolo III (attività operative) per 1 8 41  798 EUR (45 % degli stanziamenti impegnati). Detti riporti riguardano per lo più fatture non ancora ricevute e/o pagate a fine esercizio o servizi non ancora prestati.

N.A.

2013

Ci sono margini per migliorare la trasparenza nelle procedure di assunzione: i quesiti per le prove scritte e orali venivano redatti dopo aver esaminato le candidature, aumentando il rischio che le candidature di singole persone influenzassero la formulazione dei quesiti; i comitati di valutazione non sempre hanno attribuito punti in base a tutti i criteri di selezione compresi negli avvisi di posto vacante; la dichiarazione sui conflitti d’interesse firmata dai membri della commissione di valutazione considera solo la conoscenza personale come causa di conflitto di interessi, escludendo esplicitamente i rapporti professionali; nel caso di una specifica procedura di selezione, è stata rilevata una discrepanza tra un criterio di ammissibilità indicato nell’avviso di posto vacante e il corrispondente criterio di selezione relativo al numero di anni di comprovata esperienza professionale.

In corso


ALLEGATO II

Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (La Valletta)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 3 del TUE e articoli 67, 78 e 80 del TFUE)

L’Unione offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l’asilo, l’immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest’ultima.

L’Unione sviluppa una politica comune in materia di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea, volta a offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un paese terzo che necessita di protezione internazionale e a garantire il rispetto del principio di non respingimento. Detta politica deve essere conforme alla convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 e al protocollo del 31 gennaio 1967 relativi allo status dei rifugiati, e agli altri trattati pertinenti.

A tale scopo, dovrebbero essere adottate delle misure per un sistema di asilo comune all’UE, che comprende: uno status uniforme in materia di asilo a favore dei cittadini di paesi terzi, valido in tutta l’Unione; uno status uniforme in materia di protezione sussidiaria per i cittadini di paesi terzi che, pur senza il beneficio dell’asilo europeo, necessitano di protezione internazionale; un sistema comune volto alla protezione temporanea degli sfollati in caso di afflusso massiccio, procedure comuni per l’ottenimento e la perdita dello status uniforme in materia di asilo o di protezione sussidiaria; criteri e meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di asilo o di protezione sussidiaria, norme concernenti le condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo o protezione sussidiaria, il partenariato e la cooperazione con paesi terzi per gestire i flussi di richiedenti asilo o protezione sussidiaria o temporanea.

Qualora uno o più Stati membri debbano affrontare una situazione di emergenza caratterizzata da un afflusso improvviso di cittadini di paesi terzi, possono essere adottate misure temporanee a beneficio dello Stato membro o degli Stati membri interessati.

La politica dell’Unione in materia di asilo e la sua attuazione sono governate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario.

Competenze dell’Ufficio

[regolamento (UE) n. 439/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo]

Obiettivi

L’Ufficio contribuisce alla creazione di un sistema europeo comune di asilo. La finalità dell’Ufficio è di facilitare, coordinare e rafforzare la cooperazione pratica fra Stati membri in materia di asilo, nei suoi molteplici aspetti, quali: fornire sostegno pratico ed operativo agli Stati membri, fornire sostegno operativo agli Stati membri con specifiche esigenze o agli Stati i cui sistemi di asilo sono sottoposti ad una particolare pressione; fornire assistenza scientifica e tecnica in relazione alle politiche e alla legislazione dell’Unione in tutti i settori che hanno ripercussioni dirette o indirette sull’asilo.

Compiti

Sostegno permanente: sostenere e stimolare la qualità costante dei processi di asilo attraverso formazione comune, materiale di formazione comune in materia di asilo e informazioni condivise sui paesi di origine.

Sostegno speciale: assistenza ad hoc, potenziamento delle capacità, ricollocazione, sostegno specifico e processi speciali di controllo qualità.

Sostegno d’emergenza: organizzare la solidarietà verso Stati membri sottoposti a particolari pressioni, fornendo sostegno e assistenza temporanei per ripristinare o ricostruire il sistema di asilo.

Sostegno analitico e informativo: condividere e accorpare informazioni e dati, analisi e valutazioni: non solo confrontando e condividendo informazioni, ma anche attraverso analisi comune delle tendenze e valutazioni comuni.

Sostegno ai paesi terzi: sostenere la dimensione esterna, sostenere i partenariati con i paesi terzi per raggiungere soluzioni comuni, ad esempio tramite rafforzamento delle capacità e programmi regionali di protezione, nonché coordinare le azioni degli Stati membri in materia di reinsediamento.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Il consiglio di amministrazione dell’Ufficio si compone di un membro nominato da ciascuno Stato membro, eccetto la Danimarca, due membri nominati dalla Commissione e un membro senza diritto di voto nominato dall’UNHCR. Tutti i membri del consiglio di amministrazione sono nominati in base all’esperienza, alla responsabilità professionale e all’alto livello di competenza nel settore dell’asilo.

Danimarca, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera sono stati invitati a partecipare a tutte le riunioni del consiglio di amministrazione e ad altre riunioni pertinenti in qualità di osservatori.

Compiti

Le principali funzioni del consiglio di amministrazione, in qualità di organo direttivo e di programmazione dell’Ufficio, sono elencate all’articolo 29 del Regolamento istitutivo dell’Ufficio, ed includono la nomina del direttore esecutivo e l’adozione del programma di lavoro annuale e delle relazioni annuali, nonché del bilancio generale dell’Ufficio. Il consiglio di amministrazione ha la responsabilità generale di far sì che l’Ufficio svolga i propri compiti in maniera efficace.

Direttore esecutivo

Il direttore esecutivo, che gode di indipendenza nello svolgimento dei propri compiti, è il rappresentante legale dell’Ufficio ed è responsabile, tra l’altro, della gestione amministrativa dell’Ufficio e dell’attuazione delle decisioni e dei programmi di lavoro adottati dal consiglio di amministrazione. Il direttore esecutivo dell’Ufficio, Robert K. Visser, si è formalmente insediato in data 1o febbraio 2011. Il suo mandato è di cinque anni, rinnovabile una volta per ulteriori tre anni.

Forum consultivo

L’Ufficio ha costituito un Forum consultivo ai sensi dell’articolo 51 del regolamento istitutivo. Il Forum consultivo consente all’Ufficio di mantenere uno stretto dialogo con le organizzazioni della società civile e organismi competenti in tale ambito. Il Forum consultivo costituisce un meccanismo di scambio di informazioni e di condivisione di conoscenze tra l’Ufficio, le organizzazioni della società civile e i relativi organismi che operano nel settore dell’asilo. Conformemente al regolamento dell’Ufficio, il Forum consultivo si riunisce almeno una volta l’anno in assemblea plenaria. Inoltre, l’Ufficio dispone di un calendario annuale di consultazione per organizzare le proprie diverse metodologie e attività di consultazione, ossia riunioni di esperti, workshop, seminari e consultazione on-line.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

1 5 6 63  975 EUR (12 milioni di EUR)

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti autorizzati (personale temporaneo): 51 (45). Posti occupati: 48 (44)

Altri posti (personale a contratto e END (1)): 33 (32). Posti occupati: 31 (27)

Altri posti: 84 (77)

Posti occupati: 79 (2) (71), di cui addetti a:

funzioni operative: 45 (43),

funzioni amministrative e di supporto: 34 (28).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Le attività dell’Ufficio possono essere suddivise in cinque ambiti di interesse: sostegno permanente, sostegno speciale, sostegno d’emergenza, Sostegno analitico e informativo e sostegno ai paesi terzi.

Sostegno permanente: per quanto riguarda la formazione, l’Ufficio ha erogato 13 sessioni di formazione per formatori, organizzato tre eventi formativi regionali, sviluppato un nuovo modulo formativo e aggiornato quattro moduli già esistenti, elaborato due manuali di formazione e una relazione annuale sulla formazione basata su uno strumento statistico per la raccolta e l’analisi dei dati (training cockpit), organizzato il Seminario annuale sulla didattica, 1 evento formativo sulle riunioni dei Punti nazionali di contatto e avviato il processo per la certificazione del sistema formativo dell’Ufficio.

Il lavoro dell’Ufficio sulla qualità delle procedure e delle decisioni in materia di asilo ha incluso una mappatura tematica dell’accesso alla procedura, l’identificazione delle persone con bisogni speciali e delle procedure speciali, l’elaborazione di una pubblicazione sullo Strumento di qualità per le interviste personali (Quality Tool on Personal Interview), l’organizzazione di tre incontri tematici, otto riunioni di gruppi di lavoro e una riunione di punti di contatto nazionali sulla qualità. L’Ufficio ha ulteriormente rafforzato la cooperazione con i membri dei tribunali nazionali, organizzando una conferenza annuale e tre incontri di esperti e sviluppando uno strumento pratico sull’articolo 15, lettera c), della direttiva sulla qualifica di beneficiario di protezione internazionale. Nel settore della tratta di esseri umani, l’Ufficio ha coordinato, da ottobre 2012 a ottobre 2014, l’elaborazione, da parte delle agenzie nel settore della giustizia e degli affari interni, di una relazione sulle «Attività comuni» ed ha organizzato una riunione di esperti.

L’Ufficio ha organizzato una conferenza per la cooperazione pratica sul tema dei minori non accompagnati e quattro incontri tematici; ha iniziato una pubblicazione sulla ricerca delle famiglie e una valutazione sull’accertamento dell’età dei minori «EASO age assessment practice in Europe».

Per quanto riguarda le informazioni sui paesi d’origine (Country of Origin Information — COI), l’Ufficio ha ulteriormente sviluppato il portale COI che è stato utilizzato da 580 utenti attivi, ha creato quattro nuove reti specifiche COI in Iran, Iraq, Russia e Afghanistan, organizzato due riunioni e quattro eventi formativi per amministratori di portali comuni nazionali, due riunioni delle reti strategiche COI e 13 workshop e seminari specifici per paese. In aggiunta, l’Ufficio ha prodotto due relazioni COI (su Somalia e Cecenia) e una pubblicazione «Tools and tips for online COI research».

Sostegno speciale: L’Ufficio ha prestato sostegno speciale all’Italia, completando l’attuazione del Piano speciale di sostegno iniziata nel 2013 e, da giugno 2014, a Cipro. L’Ufficio ha organizzato sei progetti pilota sul trattamento congiunto delle domande di asilo e sei incontri di cooperazione pratica sugli strumenti per fornire sostegno, sulla pianificazione dell’emergenza, sulla ricollocazione e sull’accoglienza. L’Ufficio ha partecipato al Forum annuale sulla ricollocazione e il reinsediamento ed ha completato una mappatura dei cicli di reinsediamento negli Stati membri. L’Ufficio, in collaborazione con altre parti in causa, ha inoltre attuato otto azioni nel quadro della Task Force Mediterraneo.

Sostegno d’emergenza: L’Ufficio ha fornito sostegno di emergenza a Grecia e Bulgaria, completando l’attuazione dei rispettivi Piani operativi. L’Ufficio ha organizzato due riunioni del Punti nazionali di contatto del Pool di intervento per l’asilo.

Sostegno analitico e informativo: L’Ufficio ha pubblicato la relazione annuale sullo stato dell’asilo nell’UE nel 2013 con contributi di circa 40 parti interessate. Ha redatto inoltre tre relazioni trimestrali sull’asilo, 12 relazioni mensili sull’asilo e 7 relazioni ad hoc. Ha organizzato inoltre due riunioni del gruppo responsabile delle statistiche (GPS), completato l’attuazione della fase II ed elaborato una proposta per la fase III del Sistema di allarme rapido e di preparazione (EPS).

Sostegno a paesi terzi: L’Ufficio ha iniziato l’attuazione della propria Strategia per l’azione esterna, in particolare attraverso l’attuazione di un progetto finanziato dallo Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI) con Giordania, Tunisia e Marocco. Ha istituito una Rete per la dimensione esterna del Sistema comune europeo di asilo (CEAS) ed ha organizzato due riunioni di cooperazione pratica e tradotto in arabo un modulo formativo EASO.

Per quanto riguarda la propria organizzazione e la cooperazione con le parti in causa, l’Ufficio ha organizzato tre riunioni e adottato tre decisioni del consiglio di amministrazione, ha siglato in accordo operativo con eu-LISA, ha tenuto la quarta riunione del Forum consultivo e ha consultato la società civile su vari argomenti. Nel 2014, l’Ufficio ha presieduto la rete delle agenzie del settore Giustizia e affari interni (GAI), organizzato tre riunioni del gruppo di contatto e la riunione delle agenzie GAI. Infine, l’Ufficio ha potenziato la sua attività di comunicazione interna ed esterna: ha adottato una strategia di comunicazione, diffuso regolarmente comunicati stampa e newsletter ed organizzato una giornata informativa negli Stati membri e presso il Parlamento europeo (EASO Info Day).

Nel 2014 è stata avviata una procedura di valutazione esterna dell’Ufficio.


(1)  Al 31.12.2014, il numero di posti esperto nazionale distaccato (END) autorizzati è diminuito da 14 a 12.

(2)  Includendo i posti per i quali, al 31.12.2014, erano state inviate lettere di offerta.

Fonte: Allegato fornito dall’Ufficio.


RISPOSTA DELL’UFFICIO

11.

Come consigliato dalla Corte, l'Ufficio ha disposto le correzioni necessarie nel periodo finale del 2015 nel sistema di gestione del bilancio.

12.

L'EASO riconosce che la percentuale di pagamenti tardivi è troppo alta e sta cercando di risolvere le cause profonde della situazione. Nella seconda metà del 2015, saranno attuate delle misure specifiche volte a ridurre sostanzialmente il tasso attuale di pagamenti tardivi entro la fine dell'esercizio finanziario.

13-14. L'EASO rivedrà almeno due volte all'anno il suo bilancio annuale, iniziando nel secondo trimestre del 2015, allo scopo di migliorare la propria pianificazione di bilancio e i processi di attuazione nonché di ridurre qualsiasi riporto sproporzionato alla fine dell'esercizio finanziario. Inoltre, l'EASO ha introdotto nel giugno 2015 un nuovo formato per la stesura di una relazione mensile sullo stato del bilancio che fornisca un'analisi mirata dei fattori che incidono sull'esecuzione del bilancio e suggerisca azioni correttive tempestive agli ordinatori. Infine, dei workshop interni sull'esecuzione di bilancio e sulla gestione finanziaria sono stati programmati per il terzo e quarto trimestre, che interesseranno anche l'esecuzione del bilancio. Attraverso la combinazione di tali misure, nel 2015 l'EASO prevede di ottenere dei risultati migliori per quanto concerne l'esecuzione del bilancio.

15.

L'EASO ha assunto personale in sostituzione di quello che ha cessato il servizio lo scorso anno e tutti i posti sono occupati oppure lo saranno in seguito alle procedure di assunzione attualmente in corso. Il personale è riconosciuto come un bene di maggiore valore dell'Ufficio e saranno realizzate delle attività nell'ambito delle risorse umane per sostenere tale approccio.

16.

L'EASO prende atto delle osservazioni e garantirà che siano inviate delle lettere di invito con una chiara indicazione della categoria del rimborso applicabile.

Il livello di partecipazione e di contributo previsto dall'EASO nelle attività organizzate richiede un livello molto elevato di esperienza, come raffigurato in dettaglio nella documentazione di sostegno e nel programma di lavoro annuale. Pertanto, l'uso frequente di partecipanti appartenenti alla categoria A è una conseguenza logica di tali requisiti.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/111


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Autorità bancaria europea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Autorità

(2015/C 409/13)

INTRODUZIONE

1.

L’Autorità bancaria europea (di seguito «l’Autorità» o «EBA»), con sede a Londra, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il compito dell’Autorità è quello di contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità, di contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione, di incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti, di sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nel suo settore di competenza e di promuovere la tutela di depositanti e investitori (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Autorità, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Autorità e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Autorità comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Autorità dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Autorità;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Autorità, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Autorità e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

I riporti di stanziamenti d’impegno sono stati elevati per il Titolo II (Spese amministrative), con 3 4 31  070 EUR, ossia il 48 % (nel 2013: 1 9 74  511 EUR, ovvero il 35 %). Ciò è stato principalmente dovuto al trasferimento dell’Autorità presso una nuova sede, avvenuto a metà dicembre del 2014.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Autorità.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Al fine di coprire le tasse scolastiche più elevate, l’Autorità accorda al personale con figli che frequentano la scuola primaria o secondaria un contributo scolastico in aggiunta all’indennità prevista dallo statuto (1). I contributi scolastici per il 2012 sono ammontati complessivamente a circa 76  000 EUR. Essi non sono previsti dallo statuto e sono pertanto irregolari.

In corso (2)

2013

Nel 2013 il livello degli stanziamenti impegnati è stato complessivamente pari al 90 %, rispetto all’89 % del 2012, variando tra l’87 % per il Titolo I (spese per il personale), il 98 % per il Titolo II (spese amministrative) e il 92 % per il Titolo III (spese operative). Sul tasso degli stanziamenti impegnati per il Titolo I ha inciso negativamente la decisione della Corte di giustizia contraria all’indicizzazione delle retribuzioni del personale per il periodo 1o luglio 2011 — 30 giugno 2013 (1,8 milioni di EUR).

N.A.

2013

Sebbene il livello globale degli stanziamenti riportati si sia significativamente ridotto, attestandosi a 3 8 76  564 EUR (17 %) rispetto ai 6 5 47  808 EUR (36 %) dell’esercizio precedente, i riporti di stanziamenti impegnati sono rimasti relativamente elevati per il Titolo II e per il Titolo III risultando pari rispettivamente a 1 9 74  511 EUR (35 %) e a 1 6 51  203 EUR (36 %). Questi riporti sono dovuti principalmente all’acquisto programmato di infrastrutture e servizi informatici, per i quali i contratti sono stati stipulati, come programmato, nel dicembre 2013 e i relativi servizi verranno forniti nel 2014.

N.A.


(1)  L’articolo 3 dell’allegato VII prevede un’indennità pari al doppio di quella di base di 252,81 EUR, vale a dire 505,62 EUR.

(2)  A fine 2014, l’Autorità aveva concluso contratti con 15 delle 17 scuole frequentate da figli di membri del personale.


ALLEGATO II

Autorità bancaria europea (Londra)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 26 e 114 del TFUE)

Articolo 26

«1.

L’Unione adotta le misure destinate all’instaurazione o al funzionamento del mercato interno, conformemente alle disposizioni pertinenti dei trattati.

2.

Il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali secondo le disposizioni dei trattati.

3.

Il Consiglio, su proposta della Commissione, definisce gli orientamenti e le condizioni necessari per garantire un progresso equilibrato nell’insieme dei settori considerati.»

Articolo 114

«1.

Salvo che i trattati non dispongano diversamente, si applicano le disposizioni seguenti per la realizzazione degli obiettivi dell’articolo 26. Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.»

Competenze dell’Autorità

(regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio)

(regolamento (UE) n. 1022/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, che modifica il regolamento (UE) n. 1093/2010)

Obiettivi

a)

Migliorare il funzionamento del mercato interno, con particolare riguardo a un livello di regolamentazione e di vigilanza valido, efficace e uniforme;

b)

garantire l’integrità, la trasparenza, l’efficienza e il regolare funzionamento dei mercati finanziari;

c)

rafforzare il coordinamento internazionale in materia di vigilanza;

d)

impedire l’arbitraggio regolamentare e promuovere pari condizioni di concorrenza;

e)

assicurare che il rischio di credito e altri rischi siano adeguatamente regolamentati e oggetto di opportuna vigilanza e

f)

aumentare la protezione dei consumatori.

Compiti

a)

Contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità;

b)

elaborare e mantenere aggiornato un manuale europeo sulla vigilanza degli istituti finanziari per tutta l’Unione;

c)

contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione;

d)

facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti;

e)

cooperare strettamente con il CERS (1);

f)

organizzare ed effettuare verifiche inter pares delle autorità competenti;

g)

sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nel suo settore di competenza;

h)

svolgere analisi economiche dei mercati per coadiuvare l’Autorità nell’espletamento dei propri compiti;

i)

promuovere la tutela di depositanti e investitori;

j)

promuovere il funzionamento uniforme e coerente dei collegi delle autorità di vigilanza; la sorveglianza, la valutazione e la misurazione del rischio sistemico; lo sviluppo e il coordinamento dei piani di risanamento e di risoluzione delle crisi, fornendo un livello elevato di protezione ai depositanti e agli investitori in tutta l’Unione e sviluppando metodi per la risoluzione delle crisi degli istituti finanziari in fallimento nonché la valutazione dell’esigenza di idonei strumenti finanziari;

k)

eseguire ogni altro compito specifico stabilito dal regolamento citato o da altri atti legislativi;

l)

pubblicare sul sito Internet e aggiornare regolarmente le informazioni relative al proprio settore di attività.

Organizzazione

Consiglio delle autorità di vigilanza

Comprende il presidente, un rappresentante di ogni Stato membro (capo dell’ANV (2)), un rappresentante della Commissione, uno della BCE (3), uno del CERS, uno dell’EIOPA (4) e uno dell’ESMA (5).

Consiglio di amministrazione

Comprende il presidente e altri sei membri del consiglio delle autorità di vigilanza.

Presidente

Designato dal consiglio delle autorità di vigilanza.

Direttore esecutivo

Designato dal consiglio delle autorità di vigilanza.

Commissione di ricorso

Organismo congiunto delle tre autorità europee di vigilanza (AEV).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo.

Risorse messe a disposizione dell’Autorità nel 2014 (2013)

Bilancio 2014

33,6 (26) milioni di EUR

così ripartiti:

sovvenzione dell’Unione europea: 13,4(10,4) milioni di EUR;

contributi degli Stati membri: 19,6(15,2) milioni di EUR;

contributi degli osservatori: 0,6(0,4) milioni di EUR.

Posti occupati al 31 dicembre 2014

Personale temporaneo: 111 (93) — di cui 5 per i quali le lettere di offerta erano state inviate ed accettate prima del 31 dicembre 2014, ma le cui date di entrata in servizio si collocavano nei primi mesi del 2015, a motivo dei termini di notifica.

Agenti contrattuali: 22 (14).

Esperti nazionali distaccati: 22 (17).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

66 consultazioni pubbliche su progetti di norme tecniche di regolamentazione e di attuazione elaborate ai sensi della direttiva sui requisiti patrimoniali (CRD IV)/del regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR), sulla direttiva sul risanamento e la risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (BRRD), sul regolamento sui mercati degli strumenti finanziari (MiFIR), sul regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (EMIR), sulla direttiva sui conti di pagamento (PAD), sulla direttiva sul credito ipotecario (MCD) e sulla direttiva sui conglomerati finanziari (FICOD); organizzazione di 32 audizioni pubbliche (6).

Presentazione alla Commissione europea, per approvazione finale, di 22 progetti di norme tecniche di regolamentazione e di 10 progetti di norme tecniche di attuazione (compresi i mandati in materia di fondi propri delle banche, di rischio di credito, di rischio di mercato, di liquidità e di remunerazione nell’ambito del quadro normativo CRD IV/CRR, nonché diversi mandati a norma della BRRD).

Formulazione di 17 orientamenti (su varie questioni, quali scenari del piano di risanamento, raccolta di dati sui soggetti a reddito alto o sicurezza dei pagamenti via Internet) e di una raccomandazione alle autorità nazionali competenti (sull’utilizzo dell’identificativo della persona giuridica).

Coordinamento delle prove di stress del 2014 a livello di UE per valutare la resilienza di 123 banche dell’UE a sviluppi economici sfavorevoli, in modo da comprendere i residui fattori di vulnerabilità, completare il risanamento del settore bancario dell’UE ed accrescere la fiducia. Inoltre, l’EBA ha sviluppato una metodologia comune e ha svolto un ruolo importante nel garantire la completa, coerente e comparabile comunicazione dei risultati.

Formulazione di 13 pareri indirizzati alla Commissione, al Parlamento europeo e al Consiglio, e di 1 consulenza tecnica alla Commissione europea sul filtro prudenziale per profitti e perdite al valore equo da derivati passivi risultanti dal rischio di credito proprio dell’ente.

Adozione di una raccomandazione formale indirizzata alla Banca nazionale di Bulgaria (BNB) e al Fondo d’assicurazione dei depositi bulgaro (BDIF) tramite la quale si notificava che questi due enti violavano le normativa dell’UE (articolo 1, paragrafo 3, lettera i) e articolo 10 della direttiva relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (direttiva DGS).

Stesura di 3 lettere di osservazioni indirizzate allo IASB (sul quadro concettuale per l’informativa finanziaria, sull’adempimento informativo e sulla rendicontazione per la gestione dinamica del rischio) e di 2 lettere di osservazioni sull’audit indirizzate allo IAASB (sulla strategia proposta per il 2015-2019 e il programma di lavoro proposto per il 2015-2016).

Completamento di una valutazione inter pares sull’attuazione degli orientamenti dell’EBA in materia di rischio di concentrazione del credito.

Utilizzo, mantenimento e potenziamento, sul sito Internet dell’EBA, dello strumento di domande e risposte sul corpus unico di norme, destinato alle istituzioni, ai supervisori ed altre parti interessate.

Pubblicazione di 23 relazioni tematiche sui vari ambiti di competenza dell’EBA (tra cui relazioni sulla coerenza delle attività delle banche ponderate per il rischio, sulle tendenze dei consumatori, sui risultati dell’esercizio di monitoraggio di Basilea, sulla liquidità bancaria, sull’analisi comparativa dei piani di risanamento, sulla riconciliazione tra le segnalazioni statistiche e le segnalazioni a fini di vigilanza, nonché sulla deduzione dai fondi propri delle pensioni/attività nette).

Elaborazione di relazioni semestrali sui rischi per il settore bancario e sui rischi intersettoriali, di quadri operativi del rischio (risk dashboard) trimestrali, di relazioni settimanali sulla liquidità e sulle condizioni di finanziamento delle banche europee e sugli indicatori del mercato bancario, di aggiornamenti periodici sui rischi e sulle vulnerabilità per le istituzioni e gli organismi dell’UE.

Ampio lavoro di analisi tematica periodica in una serie di ambiti, compreso il completamento dei lavori riguardanti la coerenza dei risultati delle attività ponderate per il rischio (RWA).

Partecipazione attiva alle riunioni e alle attività dei collegi delle autorità di vigilanza nazionali, compresa la promozione e il monitoraggio della cooperazione in materia di vigilanza in seno ai collegi, assistenza nel processo di istituzione di collegi di risoluzione.

Lavori relativi al tasso Euribor e alle questioni legate ai parametri di riferimento, realizzati congiuntamente con l’ESMA, compreso il monitoraggio dell’attuazione delle raccomandazioni rivolte all’Euribor-EBF (pubblicato nel febbraio 2014) e i lavori relativi alla raccolta dei dati e alla possibile progettazione di un tasso Euribor basato sulle transazioni che rappresenti il costo di finanziamento all’ingrosso non assistito da garanzia delle banche dell’UE.

Valutazione annuale dell’attuazione da parte delle banche degli adempimenti di informativa relativi al terzo pilastro.

Contributo al Programma di valutazione della coerenza delle regolamentazioni del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria.

Presidenza del comitato congiunto delle autorità europee di vigilanza (AEV), con un accento particolare posto sui rischi intersettoriali, ivi compreso il rischio relativo alle regole di condotta, e sulla protezione dei consumatori.

Nell’ambito del lavoro congiunto delle AEV in materia di tutela dei consumatori, ci si è concentrati sull’elaborazione di prodotti normativi, secondo quanto disposto dalla normativa in materia di prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati (PRIIP), sulla pubblicazione di un documento di consultazione sui documenti contenenti le informazioni chiave (KID), sulla messa a punto di orientamenti comuni in materia di trattamento dei reclami, sull’emissione di una lettera di richiamo agli istituti finanziari per quanto riguarda il collocamento di prodotti di propria emissione (self placement), vale a dire il collocamento di propri strumenti finanziari presso i propri clienti al dettaglio, sull’emanazione di princìpi comuni in materia di sorveglianza sui prodotti e di governance, e sull’organizzazione di una seconda giornata congiunta dedicata alla protezione dei consumatori.

Nell’ambito del lavoro congiunto delle AEV sui rischi intersettoriali, sono state redatte 2 relazioni congiunte sull’identificazione dei principali rischi intersettoriali e delle vulnerabilità del sistema finanziario dell’UE.

Nell’ambito del lavoro congiunto delle AEV sui conglomerati finanziari, sono stati messi a punto orientamenti sulla coerenza delle prassi di vigilanza per i conglomerati finanziari ed è stato pubblicato l’elenco annuale dei conglomerati finanziari individuati.

Direzione del sostegno operativo e di segretariato delle AEV alla commissione di ricorso delle AEV.

Fornitura di suggerimenti e contributi al processo di audit, da parte della Commissione, del sistema europeo di vigilanza finanziaria, congiuntamente con le altre AEV, nonché di risposte all’audit espletato dalla Corte dei conti europea sull’EBA e sulla sua efficacia nel costituire i nuovi meccanismi di regolamentazione e vigilanza.

Organizzazione e coordinamento di 19 seminari e di attività formative per il personale delle autorità nazionali di vigilanza dell’UE (di cui 4 erogate in comune con le altre AEV); accoglienza di un workshop giuridico per decisori politici, autorità di vigilanza ed esponenti del mondo accademico giuridico, e del terzo workshop di ricerca sulle politiche per economisti, autorità di vigilanza ed esponenti del mondo accademico per discutere della misurazione della rischiosità delle banche in modo coerente.

14 riunioni del consiglio delle autorità di vigilanza (di cui 6 in videoconferenza), 6 riunioni del consiglio di amministrazione (nessuna in videoconferenza), 7 riunioni del gruppo delle parti interessate nel settore bancario (di cui 2 tenute congiuntamente al consiglio delle autorità di vigilanza).

Rispetto della tabella dell’organico (l’EBA ha pubblicato 69 avvisi di posto vacante (41 per agenti temporanei, 9 per agenti contrattuali e 19 per esperti nazionali distaccati) in seguito ai quali hanno presentato domanda 1  850 candidati, 173 dei quali hanno preso parte ad un colloquio di selezione nel 2014; non sono stati presentati ricorsi presso il direttore esecutivo dell’EBA o presso l’Ombudsman).

Ulteriore miglioramento dell’amministrazione e della trasparenza delle procedure di selezione ed assunzione.

Introduzione di una procedura di dichiarazione sul conflitto di interessi per i neoassunti, prima dell’inizio del loro contratto, a partire dal gennaio 2014.

Ulteriore miglioramento della formazione iniziale per il personale neoassunto.

Definizione e attuazione della politica di tirocinio; selezione dei primi tirocinanti nel dicembre 2014, con date di inizio nel 2015.

Revisione della politica di formazione linguistica per il personale avente diritto, ponendo l’accento sul rapporto costo/efficacia e sulla sana gestione finanziaria.

Introduzione di meccanismi di orario flessibile per il personale dell’EBA, compreso il software e le procedure correlate, operativi da aprile 2014.

In relazione ad Allegro, sono state apportate ulteriori modifiche e migliorie (modifiche che riflettono le procedure generali di attuazione della Commissione europea in materia di valutazione del personale, la semplificazione della relazione di valutazione della perfomance, le e-mail di notifica, le modifiche alle missioni durante i fine settimana, la dichiarazione di assenze per malattia con e senza certificato — compiti non più svolti dal personale ma soltanto dal servizio Risorse umane).

Per il bilancio 2014, ottenuto un tasso di esecuzione del bilancio del 99,8 %.

Sono state trattate 469 operazioni d’impegno finanziario e 2  711 operazioni di pagamento.

Sono state migliorate le statistiche sui tempi di pagamento e non è stato generato alcun interesse di mora.

Sono stati introdotti migliori strumenti di monitoraggio e rendicontazione del bilancio.

Sono state tenute molteplici sessioni di formazione sui circuiti finanziari e le norme in materia di appalti.

Sono state completate con successo 12 procedure di appalto, tutte in linea con le norme UE in materia di appalti.

Sono stati prorogati 29 contratti inizialmente firmati nel 2013 per un periodo di 12 mesi.


(1)  Comitato europeo per il rischio sistemico.

(2)  Autorità nazionale di vigilanza.

(3)  Banca centrale europea.

(4)  Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali.

(5)  Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati.

(6)  Alcune audizioni pubbliche hanno coperto più di una proposta di regolamentazione dell’EBA.

Fonte: Allegato fornito dall’Autorità.


RISPOSTE DELL’AUTORITÀ

11.

L’Autorità prende atto della relazione della Corte.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/122


RELAZIONE

sui conti annuali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Centro

(2015/C 409/14)

INTRODUZIONE

1.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (di seguito «il Centro» o «ECDC»), con sede a Stoccolma, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il Centro ha il compito principalmente di raccogliere e diffondere informazioni in materia di prevenzione e di controllo delle malattie umane e di esprimere pareri scientifici a tale riguardo. Inoltre, coordina la rete europea degli organismi che operano nel settore (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali del Centro, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali del Centro e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali del Centro comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali del Centro dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria del Centro;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti del Centro, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario del Centro e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il tasso di esecuzione globale del bilancio è stato elevato (99 %), a fronte del 92 % del 2013. Tuttavia, anche i riporti di stanziamenti impegnati sono stati relativamente elevati: 1,6 milioni di euro (25 %) per il Titolo II — spese amministrative (2013: 1,7 milioni di euro, ossia il 26 %) e 8,1 milioni di euro (49 %) per il Titolo III — spese operative (2013: 7,9 milioni di euro, ossia il 44 %). I riporti concernenti il Titolo II hanno riguardato principalmente il previsto appalto di hardware e software (1 milione di euro) nel secondo semestre 2014, i cui pagamenti non erano dovuti fino al 2015. Quanto al Titolo III, i riporti hanno riguardato progetti pluriennali (4,7 milioni di euro), le tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) a sostegno delle attività operative (1,6 milioni di euro) per le quali sono state eseguite attività e pagamenti a seconda delle esigenze operative, nonché servizi di consulenza da parte di esperti (1,2 milioni di euro) per l’organizzazione di riunioni svoltesi nel 2014 e non ancora fatturate a fine esercizio e riunioni previste per il primo trimestre 2015.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 142 del 30.4.2004, pag. 1.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività del Centro.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Nel 2012 il Centro ha concesso sovvenzioni ad istituti di ricerca ed a singoli individui. La spesa totale per le sovvenzioni è ammontata a 7 52  000 euro, pari all’1,4 % delle spese operative del 2012. Le verifiche ex ante svolte dal Centro prima del rimborso delle spese dichiarate dai beneficiari consistono in un’analisi documentale delle dichiarazioni di spesa e, in parte, dei certificati di audit rilasciati da società di revisione indipendenti incaricate dai beneficiari. Il Centro non riceve generalmente dai beneficiari documenti comprovanti l’ammissibilità e l’esattezza delle spese dichiarate. Per rafforzare i controlli, il Centro ha adottato una strategia di verifica ex post e ne ha pianificato l’attuazione nel 2012. Tuttavia, a causa del ritardo di 10 mesi con cui ha potuto usufruire di un contratto interistituzionale per servizi di audit, al momento dell’audit della Corte non era ancora stata svolta alcuna verifica ex post sulla spesa per le sovvenzioni del 2012. Per quanto riguarda le operazioni controllate dalla Corte, il Centro ha ottenuto per conto della Corte la documentazione giustificativa. Sulla base di tale documentazione, la Corte ha ottenuto la ragionevole sicurezza riguardo alla legittimità e regolarità di tali operazioni

In corso

2013

Benché il Centro abbia migliorato la propria gestione delle procedure di appalto, per una procedura indetta nel 2013 sono state osservate informazioni contrastanti tra il bando di gara e il capitolato che potrebbero aver inciso sulla gara e sull’esito della procedura. I pagamenti eseguiti nel 2013 nell’ambito del contratto quadro e dei due contratti specifici in causa sono ammontati a 1 08  000 euro. A seguito dell’audit della Corte, il Centro ha intrapreso immediate azioni correttive e il contratto quadro è stato annullato.

Completata

2013

Il tasso di esecuzione globale del bilancio è stato relativamente modesto (92 %). In tutti i titoli di bilancio vi erano stanziamenti del 2013 annullati.

N.A.

2013

Gli stanziamenti impegnati riportati sono stati relativamente elevati, pari a 1 7 14  484 euro (26 %) per il Titolo II (spese amministrative) e a 7 9 07  139 euro (44 %) per il Titolo III (spese operative).

N.A.

2013

Per il Titolo II, i riporti hanno riguardato principalmente l’appalto di hardware e software informatico (1 0 86  203 euro) e la valutazione esterna del Centro in corso (2 10  000 euro).

N.A.

2013

Per il Titolo III, gli stanziamenti impegnati riportati hanno riguardato principalmente i progetti pluriennali (4 6 20  605 euro) e voci relative all’informatica di supporto ad attività operative (1 9 62  443 euro), relativamente ai quali le attività sono state attuate e i pagamenti eseguiti in funzione delle necessità operative. Sono state però rilevate debolezze nella pianificazione e nell’esecuzione del bilancio per riunioni operative, soprattutto per la sopravvalutazione dei livelli di partecipazione e delle spese per alberghi e voli. Per la relativa linea di bilancio, è stato annullato il 29 % degli stanziamenti del 2013 (6 55  142 euro) e il 59 % degli stanziamenti riportati dal 2012 (4 55  820 euro). Inoltre il 38 % degli stanziamenti 2013 impegnati per riunioni operative (pari a 5 94  758 euro) è stato riportato al 2014.

N.A.


ALLEGATO II

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Stoccolma)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 168 del TFUE)

Nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.

L’azione dell’Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all’eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l’informazione e l’educazione in materia sanitaria, nonché la sorveglianza, l’allarme e la lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.

Competenze del Centro

(regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio)

Obiettivi

Rafforzare le difese dell’Europa contro le malattie infettive; più in particolare, individuare, valutare e comunicare i rischi attuali ed emergenti che rappresentano per la salute umana le malattie trasmissibili.

Gestire quindi reti di sorveglianza specializzata, esprimere pareri scientifici, gestire il sistema di allarme rapido e reazione e fornire assistenza scientifica e tecnica, e formazione.

Compiti

Gestire reti di sorveglianza specializzate riguardanti le malattie e stimolare le attività di collegamento in rete. Il Centro deve svolgere un ruolo specifico nella raccolta, nella convalida, nell’analisi e nella diffusione dei dati.

Esprimere pareri specialistici autorevoli, fornire pareri e studi scientifici concernenti le malattie trasmissibili.

Gestire un sistema di allarme rapido e reazione (SARR) e stabilire le procedure per identificare le minacce emergenti per la salute pubblica.

Rafforzare le capacità degli Stati membri in materia di programmazione della preparazione e di formazione.

Informare il pubblico e le parti interessate riguardo ai lavori svolti dal Centro.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un membro designato da ogni Stato membro, due membri designati dal Parlamento europeo e tre rappresentanti della Commissione.

Compiti

Il Consiglio adotta il programma e il bilancio annuali del Centro e ne segue l’esecuzione.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposti della Commissione.

Foro consultivo

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro e tre rappresentanti della Commissione senza diritto di voto.

Compiti

Garantire l’eccellenza scientifica del lavoro del Centro e l’indipendenza delle sue attività e dei suoi pareri.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione del Centro nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

60,4 (58,3) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti dalla tabella dell’organico: 194 (198)

Posti occupati: 183 (190)

Altri posti: 92 (95)

Totale effettivi: 275 (285) di cui addetti a:

funzioni operative: 213 (186)

funzioni amministrative e di supporto: 63 (99)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Individuazione di 44 (42) minacce per la salute e monitoraggio attraverso la banca dati sulle minacce (Threat Tracking Tool, TTT). La cifra si riferisce alle nuove minacce emerse nel 2014, che si aggiungono a quelle monitorate su base bisettimanale, mensile e stagionale.

52 (52) relazioni settimanali sulle minacce relative a malattie trasmissibili inviate a 614 (400) destinatari. Le relazioni sono pubblicate ogni settimana anche sul sito Internet del Centro, che ha registrato oltre 15  000 visite nel 2014 (8  000 visite nel 2013).

Sostegno all’attività di intelligence epidemiologica in occasione di 2 (2) grandi eventi di massa.

Preparazione di 3 (3) valutazioni dei rischi, 26 (12) nuove valutazioni rapide dei rischi e 13 (9) aggiornamenti delle valutazioni rapide dei rischi.

(1) esercitazione di simulazione per verificare e migliorare la capacità di affrontare e reagire in caso di malattie trasmissibili.

Formazione di 115 (117) partecipanti al corso del programma europeo di formazione all’epidemiologia d’intervento (European Programme for Intervention Epidemiology Training — EPIET) e al corso del programma europeo di formazione in microbiologia nella sanità pubblica (European Public Health Microbiology Training — EUPEHM).

Partecipazione ai moduli di formazione breve del Centro di 102 (112) esperti in sanità pubblica provenienti da 26 paesi UE-SEE, da 3 paesi candidati all’allargamento (Albania, Bosnia Erzegovina ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia) e 7 paesi terzi (Canada, Egitto, Giordania, Libano, Palestina, Svizzera e Ucraina).

1 2 00  000(9 45  000) visite al portale Internet del Centro.

209 (216) articoli scientifici pubblicati. Fattore di impatto per cinque anni: 5,09(5,46)

Settima giornata europea degli antibiotici organizzata il 18 novembre, con la partecipazione di 40 paesi. Il Centro ha cooperato con i propri partner in altre regioni del mondo, attuando durante la settimana in questione, negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Nuova Zelanda, una campagna sull’uso prudente degli antibiotici.

17,4(16,3) milioni di registrazioni uniche nel database TESSy, 1  676(1  492) utenti attivi di 58 (57) paesi.

Pubblicazione della relazione epidemiologica annuale. Il Centro ha lanciato il Surveillance Atlas of Infectious Diseases, uno strumento online che mette a disposizione, in formato interattivo, dati sulla sorveglianza a livello UE. Alla fine del 2014, il Centro pubblicava tramite questo strumento, per quattro patologie, dati a livello dell’UE nonché alcuni dati internazionali.

16 (18) relazioni sulla sorveglianza pubblicate su temi quali, tra l’altro, la tubercolosi, l’HIV/AIDS, oltre alle relazioni annuali sulla resistenza antimicrobica.

41 (41) bollettini settimanali sull’influenza/rassegne settimanali sulla sorveglianza dell’influenza per il 2014.

88 (89) pubblicazioni di pareri scientifici, su richiesta delle parti interessate.

Organizzazione dell’ottava conferenza scientifica europea sull’epidemiologia applicata alle malattie infettive (ESCAIDE) svoltasi dal 5 al 7 novembre 2014 a Stoccolma, con 608 (550) partecipanti.

Pubblicazione settimanale della rivista scientifica Eurosurveillance, cui è stato attribuito un fattore di impatto pari a 4,65(5,49) per il 2014, grazie al quale continua a collocarsi fra le 10 riviste più autorevoli nella categoria «malattie infettive».

Relazione finale sulla seconda valutazione esterna indipendente del Centro.

Il Centro ha svolto un ruolo importante nel sostenere la risposta internazionale e dell’UE all’epidemia di Ebola, inviando fra l’altro personale del Centro in Guinea.

Conduzione della prima indagine annuale presso i portatori di interessi.

Fonte: Allegato fornito dal Centro.


LA RISPOSTA DEL CENTRO

11.

Il Centro accoglie con favore l'osservazione della Corte dei conti relativa all'elevato tasso di esecuzione del bilancio (99 %) e anche quella secondo cui gli elevati riporti sono giustificati per esigenze operative.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/131


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/15)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (di seguito «l’Agenzia» o «ECHA»), con sede a Helsinki, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). I suoi compiti consistono principalmente nell’assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente, nonché la libera circolazione delle sostanze chimiche nel mercato interno, rafforzando nel contempo la competitività e l’innovazione. L’Agenzia promuove inoltre lo sviluppo di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che dette sostanze comportano (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Ufficio, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

I tassi di esecuzione del bilancio per l’esercizio 2014 sono migliorati rispetto all’esercizio precedente. Gli stanziamenti impegnati riportati al 2014 per i Titoli III, IV e V (spese operative) sono ammontati a 8,5 milioni di euro, ossia il 35 % (2013: 10,6 milioni di euro, ossia il 46 %). Tale situazione è imputabile principalmente al carattere pluriennale dei progetti di sviluppo nel settore informatico previsti (4,5 milioni di euro), ai costi di traduzioni ordinate nel 2014 ma non consegnate e pagate entro la fine dell’esercizio (0,5 milioni di euro) e alle valutazioni delle sostanze chimiche con scadenza stabilita dalla normativa nel 2015 (1,9 milioni di euro). Le spese per le procedure associate alla nuova attività dell’Agenzia, l’attuazione del regolamento Biocidi (9), dovevano essere in linea di principio coperte dagli introiti derivanti dalla riscossione delle tariffe per la registrazione di questi prodotti (10). Tuttavia, le tariffe riscosse nel 2014 hanno coperto soltanto il 17 % di tali spese; la quota restante è stata invece finanziata dai contributi al bilancio dell’Agenzia dei paesi dell’UE (6,3 milioni di euro) e dei paesi dell’EFTA (0,2 milioni di euro).

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(9)  Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1).

(10)  Articolo 80, paragrafo 3, lettera a), del regolamento (UE) n. 528/2012.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Come per l’esercizio finanziario precedente, i tassi di esecuzione del bilancio per l’esercizio 2013 sono stati soddisfacenti per i Titoli I e II. Sebbene il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2014 sia rimasto elevato per i Titoli III, IV e V (spese operative), vale a dire 10,6 milioni di euro (46 %), tale situazione è imputabile principalmente al carattere pluriennale dei progetti di sviluppo nel settore informatico previsti (6,3 milioni di euro), ai costi di traduzioni ordinate nel 2013 ma non consegnate entro la fine dell’esercizio (1,3 milioni di euro) e alle valutazioni delle sostanze chimiche con scadenza stabilita dalla normativa a febbraio 2014 (1,7 milioni di euro).

N.A.

2013

Nella sua dichiarazione di affidabilità per l’esercizio 2013, il direttore esecutivo dell’Agenzia ha dichiarato di avere la ragionevole certezza che le risorse sono state usate conformemente alla loro destinazione e ai princìpi della sana gestione finanziaria e che le procedure di controllo in essere offrono le necessarie garanzie per quanto riguarda la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. Tuttavia, è stata apposta una riserva in merito a tale certezza, dal momento che il mandato dell’Agenzia non prevede controlli o ispezioni a livello nazionale e che pertanto non era possibile confermare che le sostanze e i prodotti in circolazione sul mercato dell’Unione europea fossero solo quelli registrati o autorizzati e per i quali era stata pagata una tariffa all’Agenzia.

N.A.


ALLEGATO II

Agenzia europea per le sostanze chimiche (Helsinki)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

Raccolta di informazioni

La base giuridica del regolamento che istituisce l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), ossia il regolamento REACH (CE) n. 1907/2006, è l’articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Competenze dell’Agenzia

[come definite dal regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (regolamento REACH), del regolamento(CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e al Consiglio (classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele — regolamento CLP), del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (regolamento Biocidi) e del regolamento (UE) n. 649/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (assenso preliminare in conoscenza di causa)]

Obiettivi

Il regolamento REACH e il regolamento relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele (CLP) hanno lo scopo di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente, inclusa la promozione di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che le sostanze comportano, nonché la libera circolazione di sostanze nel mercato interno, rafforzando nel contempo la competitività e l’innovazione (articolo 1, paragrafo 1 del regolamento REACH; articolo 1 del regolamento CLP).

L’ECHA è istituita allo scopo di gestire e, in alcuni casi, di realizzare gli aspetti tecnici, scientifici e amministrativi del regolamento REACH e di assicurare la coerenza a livello dell’UE in relazione a tali aspetti (articolo 75 del regolamento REACH) e di gestire compiti connessi alla classificazione e all’etichettatura delle sostanze chimiche secondo il regolamento CLP.

Compiti

Ricevere le registrazioni ed altri fascicoli relativi alle sostanze chimiche e controllare la completezza delle informazioni fornite dal notificante (titolo II del regolamento REACH).

Trattare le domande di registrazione e prendere decisioni sulle controversie relative alla condivisione dei dati (titolo III del regolamento REACH).

Esaminare i fascicoli delle registrazioni, per verificarne la conformità al regolamento REACH, e le proposte di sperimentazione in essi contenute, e coordinare il processo di valutazione delle sostanze (titolo VI del regolamento REACH).

Trattare le proposte relative a sostanze ad alto rischio candidate all’eventuale inclusione nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione, presentare proposte perché alcune di queste siano incluse in detto elenco e gestire le domande di autorizzazione (titolo VII del regolamento REACH).

Trattare i fascicoli relativi alle restrizioni (titolo VIII del regolamento REACH).

Realizzare e tenere aggiornate una o più banche dati contenenti le informazioni su tutte le sostanze registrate e mettere determinate informazioni a disposizione del pubblico tramite Internet (articoli 77 e 119 del regolamento REACH).

Fornire orientamenti e strumenti tecnici e scientifici, se necessario (articolo 77 del regolamento REACH e articolo 50, paragrafo 2 del regolamento CLP) e nell’ambito del regolamento Biocidi (UE) n. 528/2012.

Fornire agli Stati membri e alle istituzioni UE la consulenza scientifica e/o tecnica migliore possibile sulle questioni relative a sostanze chimiche che sono di sua competenza e che le sono deferite a norma delle disposizioni dei regolamenti REACH e CLP (articolo 77, paragrafo 1, del regolamento REACH e articolo 50, paragrafo 1, del regolamento CLP).

Ricevere notifiche in materia di classificazione ed etichettatura, mantenere inventari pubblici al riguardo, gestire le richieste di denominazioni e proposte alternative di procedure di classificazione ed etichettatura armonizzate (CLP).

Attuare compiti tecnici e scientifici conformemente al regolamento Biocidi (UE) n. 528/2012, applicabile a decorrere dal 1o settembre 2013.

Attuare compiti nell’ambito del regolamento PIC («Assenso preliminare in conoscenza di causa»), che si applica a decorrere dal marzo 2014.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro, designato dal Consiglio, e un massimo di sei rappresentanti nominati dalla Commissione, tra cui tre rappresentanti delle parti interessate, senza diritto di voto, e inoltre due personalità indipendenti nominate dal Parlamento europeo. (articolo 79 del regolamento REACH)

Compiti

Articolo 78 del regolamento REACH e regolamento finanziario quadro per le Agenzie: principalmente esso adotta i programmi di lavoro annuale e pluriennale, il bilancio definitivo, la relazione generale, il regolamento interno; nomina ed esercita l’autorità disciplinare nei confronti del direttore esecutivo. Nomina inoltre la commissione di ricorso e i membri dei comitati.

Direttore esecutivo

Compiti

Articolo 83 del regolamento REACH.

Comitati REACH

L’Agenzia è composta da tre comitati scientifici (comitato per la valutazione dei rischi, comitato per l’analisi socioeconomica e comitato degli Stati membri).

Compiti

Articolo 77, paragrafo 3, lettere a) — c) del regolamento REACH.

Comitato sui biocidi

In seno all’Agenzia è istituito un comitato sui biocidi

Compiti

Articolo 75, paragrafo 1, del regolamento Biocidi.

Forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione

Compiti

Articolo 77, paragrafo 4, lettere a) — h), del regolamento REACH.

Segretariato

Compiti

Articolo 77, paragrafo 2, lettere a) — o) del regolamento REACH.

Commissione di ricorso

Compiti

Articolo 76, paragrafo 1, lettera h), del regolamento REACH.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio (articolo 97, paragrafo 10, del regolamento REACH).

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio (compresi i bilanci rettificativi)

113,2 (107,7) milioni di euro, di cui:

Entrate provenienti dalle tariffe: 27,2(86,1) milioni di euro; 25,9(85,8) milioni di euro provenienti da tariffe e oneri riscossi ai sensi del regolamento REACH (CE) n. 1907/2006 e 1,3(0,3) milioni di euro provenienti da tariffe e oneri riscossi ai sensi del regolamento Biocidi (UE) n. 528/2012.

Contributo dell’Unione: 7,8(8,6) milioni di euro, comprendente il sostegno all’attuazione del regolamento (UE) n. 528/2012 relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi (5,1 milioni di euro), il contributo integrativo (1,2 milioni di euro), il contributo EFTA (0,2 milioni di euro) e il contributo ai sensi del regolamento (UE) n. 649/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2012 sull’esportazione e importazione di sostanze chimiche pericolose (1,3 milioni di euro).

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti nella tabella dell’organico: 495 (503)

Posti occupati: 479, per 9 dei quali sono in corso le procedure di assunzione (468)

Altro personale: 118 (95) (106 agenti contrattuali di cui 1 in fase di assunzione e 12 esperti nazionali distaccati)

Totale effettivi: 587 (563) di cui addetti a (1):

funzioni operative: 78 %/458 (386);

funzioni amministrative e di supporto: 22 %/129 (177)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Il programma di lavoro dell’ECHA è stato suddiviso nelle seguenti 17 attività:

Registrazione, pre-registrazione e condivisione dei dati

Numero di fascicoli di registrazione trattati: 9  001(14  839)

Numero di valutazioni delle richieste di riservatezza completate: 636 (860) valutazioni (iniziali e finali) di cui 67 (198) hanno condotto a decisioni negative

Numero di nuove domande di informazioni ricevute: 1  000(1  903)

Numero di decisioni adottate su controversie relative alla condivisione dei dati: 5 (11)

Numero di sostanze sulle quali sono state rese pubbliche determinate informazioni (salvo informazioni riservate): 12  888(10  561)

Valutazione

Numero di controlli di conformità completati: 283 (637)

Numero di decisioni finali su proposte di sperimentazione: 204 (111)

Gestione del rischio

Numero di sostanze da includere nell’elenco delle sostanze candidate: 10 (13)

Numero di sostanze da includere nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione: 1 (1)

Numero di fascicoli sulle restrizioni sottoposti a decisione della Commissione: 4 (2)

Numero di domande di autorizzazione ricevute: 19 (8)

Numero di notifiche di sostanze candidate all’eventuale inclusione nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione negli articoli: 14 (93)

Classificazioni ed etichettatura (C&L)

Numero di notifiche ricevute per la classificazione e l’etichettatura: 6,4 milioni per oltre 1 33  000 sostanze (di cui quasi 1 18  000 sono incluse in notifiche rese pubbliche)

Numero di proposte ricevute per la classificazione e l’etichettatura armonizzate: 44 (29)

Numero di richieste di denominazioni alternative per sostanze presenti in miscele: 28 (28)

Consulenza e assistenza

Numero di domande trattate dal servizio assistenza: 7  628(5  975)

Numero di nuovi documenti orientativi emanati: 10 (1)

Numero di aggiornamenti e corrigenda relativi a tali orientamenti: 9 (3) aggiornamenti e 8 (4) corrigenda

Strumenti informatici scientifici

Nel 2014 sono state messe in produzione 2 nuove versioni dell’applicazione R4BP

Sviluppo e distribuzione di un programma per la redazione e l’aggiornamento dei riassunti delle caratteristiche del prodotto (SPC) a supporto della redazione di SPC strutturati per i biocidi

Un nuovo sistema a supporto dell’attuazione del regolamento PIC (assenso preliminare in conoscenza di causa), ePIC, è stato diffuso in tempo per il trattamento delle notifiche in arrivo per il 2015

Potenziamento dell’attuale sistema di divulgazione per coprire i dati relativi ai biocidi e ai PIC e per aumentare l’efficienza operativa

Distribuzione di un aggiornamento del prodotto CHESAR 2 (versione 2.3)

Messa in produzione di una piattaforma integrata per la gestione dei casi Dynamic Case che alla fine dell’anno era già utilizzata per supportare 17 processi REACH e CLP

Distribuzione di 2 nuove versioni dell’applicazione Odyssey

Distribuzione di 2 versioni di manutenzione dell’applicazione ECM-DEP.

Consulenza tecnica e scientifica alle istituzioni e organismi UE

Organizzazione di un seminario scientifico sulle sfide poste dalla normativa in materia di valutazione dei rischi dei nanomateriali nell’ottobre 2014

Pubblicazione della seconda relazione dell’ECHA ai sensi dell’articolo 117, paragrafo 3, del regolamento REACH sulle alternative alla sperimentazione sugli animali

Aggiornamento del piano di lavoro biennale dell’ECHA sui nanomateriali

2 riunioni del gruppo di lavoro sui nanomateriali

Contributi forniti al lavoro della Commissione per la revisione degli allegati al regolamento REACH riguardanti requisiti specifici per i nanomateriali

L’ECHA e il CCR hanno pubblicato una relazione sulla sensibilizzazione sulle metodologie alternative alla sperimentazione animale per la valutazione delle sostanze chimiche — Promozione delle sperimentazioni non condotte sugli animali e dei metodi alternativi

Contributo all’elaborazione delle linee guida dell’OCSE sulla sperimentazione e le strategie di sperimentazione (IATAs) soprattutto per quanto riguarda l’irritazione/corrosione cutanea e oculare, la sensibilizzazione cutanea, la genotossicità, gli interferenti endocrini, la tossicità riproduttiva, l’ecotossicità terrestre e acquatica.

Comitati e forum

Numero di accordi unanimi del comitato degli Stati membri: 149 (155)

Numero di pareri del comitato per la valutazione dei rischi: 88 (41)

Numero di pareri del comitato per l’analisi socioeconomica: 34 (3)

Commissione di ricorso

Numero di ricorsi presentati: 18 (22)

Numero di decisioni sui ricorsi: 16 (8)

Comunicazioni

Organizzazione di 3 eventi per le parti interessate:

2 Giornate delle parti interessate

1 Workshop delle parti interessate accreditate.

Organizzazione di 8 seminari on line (webinar) con 2  060 partecipanti.

264 (250) traduzioni.

Il sito Internet ha avuto circa 1 4 81  986 visitatori per un totale di circa 4 4 30  136 visite.

61 (53) pubblicazioni.

Sono stati pubblicati 21 comunicati stampa e sono state organizzate 49 interviste per i media.

Pubblicazione di 57 news alert, bollettini e-News, newsletter

e di 1  136 tweets, 51 post Facebook e 38 post LinkedIn

Cooperazione

Cooperazione scientifica e tecnica con l’OCSE (ad es. IUCLID) e con le agenzie che si occupano degli stessi temi in Australia, Canada, Giappone e USA; supporto tecnico alle attività internazionali della Commissione (ad esempio, UN GHS).

Gestione

Sviluppo e miglioramento costante dei sistemi amministrativi e gestionali.

È stata ottenuta la certificazione ISO 9001.

Finanza, appalti e contabilità

Gestione rigorosa del bilancio e della tesoreria.

Nel 2014 ECHA ha commissionato servizi scientifici, informatici, amministrativi e di comunicazione nell’ambito dei contratti quadro esistenti (548 contratti/mandati specifici) e attraverso l’organizzazione di gare d’appalto (188 contratti). In particolare, l’Agenzia ha indetto delle gare d’appalto aperte per la stipula di nuovi contratti quadro per formazioni linguistiche, per la certificazione del sistema ECHA IQMS in base alla norma ISO 9001:2008, per i servizi bancari e contabili e ha avviato un progetto per aumentare l’efficienza delle procedure di acquisto, di gestione dei contratti e delle relative procedure finanziarie.

Numero totale delle società verificate per l’accertamento dello statuto di PMI: 271 (516)

Risorse umane e servizi amministrativi

Procedure di selezione concluse: 22 (27); assunzione di 62 (87) agenti temporanei e contrattuali

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Sono stati messi in produzione i primi moduli di HRMS

Utilizzo di una sistema di gestione documentale completamente ristrutturato

Biocidi

2  094 domande relative a biocidi (domande per nuove sostanze attive, per rinnovo o riesame, di autorizzazione UE per prodotti) sono state trattate e trasmesse agli Stati membri

Risoluzione di 4 controversie relative alla condivisione dei dati

Valutazione delle domande dei fornitori di sostanze attive e aggiornamento continuo dell’elenco dei fornitori autorizzati: 1 decisione

Valutazione delle domande di equivalenza tecnica: 7 decisioni.

Valutazione delle somiglianze chimiche delle sostanze attive: 1 caso.

PIC

Sono state trattate 5  289 notifiche.


(1)  in base all’analisi comparativa

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL'AGENZIA

11.

L'ECHA apprezza la conclusione cui è giunta la Corte dei conti europea e continuerà a fare attenzione al fine di evitare operazioni di riporto non giustificate.

È vero che le tasse generate dalle domande depositate nel 2014 ai sensi del regolamento sui biocidi (BPR) coprivano i costi a carico dell'Agenzia solo in minima parte. L'ipotesi originaria della Commissione, in base alla quale l'Agenzia si sarebbe ampiamente autofinanziata, si è rivelata incorretta in quanto le tasse nazionali e dell'UE hanno una relazione indiretta a favore delle domande e dei mutui riconoscimenti nazionali anziché delle autorizzazioni dell'Unione per i biocidi.

Nel frattempo, la Commissione ha rivisto numerose volte al ribasso le sue stime riguardanti le tasse e ora riconosce la necessità di proseguire con una sovvenzione annuale dell'UE, per un importo sufficiente a coprire la maggior parte delle attività dell'ECHA non legate alle tasse. La Commissione ha anche avviato uno studio indipendente allo scopo di fornire gli spunti necessari alla revisione del regolamento sulle tasse, come previsto dal BPR nel 2015.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/143


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea dell’ambiente relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/16)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea dell’ambiente (di seguito «l’Agenzia» o «EEA»), con sede a Copenaghen, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1210/90 del Consiglio (1). È responsabile del funzionamento di una rete di osservazione che fornisca alla Commissione, al Parlamento, agli Stati membri e, più in generale, al pubblico informazioni attendibili sullo stato dell’ambiente. Tali informazioni dovrebbero, in particolare, permettere all’Unione europea e agli Stati membri di agire al fine di salvaguardare l’ambiente e di valutare l’efficacia di tale azione (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA LEGITTIMITÀ E REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI

11.

Nel 2014, l’Agenzia ha bandito un invito per l’appalto di servizi, di un valore pari a 1,7 milioni di EUR, per la prestazione di servizi di consulenza informatica e sui sistemi di informazione geografica (SIG) per l’attuazione della componente di accesso ai dati di riferimento (RDA) e per il sostegno all’Agenzia in altre attività relative al programma Copernicus. Nell’appalto si faceva riferimento ad un aspetto importante, ossia la presenza di carenze note, che, però, non sono state definite in nessuna parte delle specifiche tecniche. Un capitolato d’oneri più chiaro avrebbe contribuito a rendere la procedura d’appalto più efficace e rispettosa della concorrenza.

OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

12.

Sebbene l’Agenzia abbia cominciato ad attuare una nuova politica di controllo ex ante ed ex post delle sovvenzioni, le procedure di verifica non sono state ancora documentate. Tuttavia, l’Agenzia ha comunicato ai beneficiari (centri tematici europei o ETC) alcuni orientamenti sulla preparazione delle dichiarazioni di spesa.

13.

Ciononostante, sono state rilevate alcune carenze nelle operazioni relative alle sovvenzioni sottoposte ad audit. Nel caso di una delle ETC, l’ordinatore ha approvato l’intero importo dichiarato, sebbene il verificatore avesse identificato dei costi non ammissibili inclusi nella dichiarazione di spesa. In un secondo caso, l’intero importo della dichiarazione di spesa è stato rimborsato, sebbene la maggior parte dei partner selezionati per effettuare une verifica ex ante non avessero fornito all’Agenzia i documenti richiesti. Inoltre, nonostante l’incompatibilità degli incarichi, l’auditor interno ha effettuato sia la verifica ex ante che la verifica ex post. È opportuno osservare che il sistema di controlli ex ante è oggetto di discussione tra la Corte e l’Agenzia dal 2012.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

L’Agenzia ha concluso contratti per servizi di backup, tra cui servizi di posta elettronica, con un fornitore di servizi cloud tramite un appalto interistituzionale bandito dalla DG Informatica della Commissione europea. I termini del contratto non definiscono in modo adeguato l’ubicazione dei dati dell’Agenzia. Il contraente si è riservato il diritto di trasferire i dati dell’Agenzia al di fuori dell’area geografica dell’Unione europea senza preavviso: ad esempio, per risolvere problemi di latenza, potrebbe essere meglio copiare i dati di routing in vari centri dati in diverse regioni. Di conseguenza, l’Agenzia non ha garantito né il rispetto dei privilegi e delle immunità delle Comunità europee, a cui è soggetta, né il totale rispetto, da parte del fornitore, delle garanzie sulla privacy accordate dall’articolo 7 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

15.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 15 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 120 del 11.5.1990, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Nel 2012, l’Agenzia ha concesso sovvenzioni nell’ambito di tre programmi (1) principali a consorzi costituiti da istituzioni e organismi ambientali in Europa, organizzazioni delle Nazioni Unite e organizzazioni ambientali nazionali. Nel 2012, la spesa totale per le sovvenzioni è stata di 11,9 milioni di EUR, pari al 27 % del totale delle spese operative. Le verifiche ex ante espletate dall’Agenzia prima di procedere al rimborso delle spese dichiarate dai beneficiari consistono in un’analisi documentale delle dichiarazioni di spesa. Di norma, l’Agenzia non ottiene dai beneficiari alcuna documentazione a sostegno dell’ammissibilità e dell’esattezza delle spese dichiarate per il personale, che rappresentano la parte più rilevante delle spese (2). Le verifiche ex post in loco a livello del beneficiario sono rare (3).

In corso

2013

Nel 2013, l’Agenzia ha concesso sovvenzioni nell’ambito di cinque programmi (4) a consorzi costituiti da istituzioni e organismi ambientali in Europa, organizzazioni delle Nazioni Unite e organizzazioni ambientali nazionali. La spesa per sovvenzioni nel 2013 è ammontata in totale a 13,9 milioni di EUR, ossia il 31 % delle spese operative totali. Le verifiche ex ante espletate dall’Agenzia consistono in un’analisi documentale delle dichiarazioni di spesa. A seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente, l’Agenzia ha intensificato i controlli sull’ammissibilità e l’esattezza delle spese per il personale dichiarate nell’ambito dei programmi di sovvenzione, in quanto queste rappresentano la maggior parte dei costi. In particolare, per un campione di beneficiari, è stato possibile ottenere le schede orarie per controllare i costi relativi alle retribuzioni dichiarati, ma non le buste paga. Le verifiche in loco a livello del beneficiario sono rare.

I controlli esistenti forniscono dunque solo una limitata certezza circa l’ammissibilità e l’esattezza delle spese dichiarate dai beneficiari. Per le operazioni controllate dalla Corte, la Corte ha ottenuto la documentazione giustificativa che ha fornito una ragionevole certezza della legittimità e regolarità delle operazioni in questione.

In corso


(1)  Centri tematici europei (ETC), Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI) e Operazioni iniziali per il monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza (GIO).

(2)  Per altri tipi di spesa (come ad esempio i subappalti e l’acquisto di attrezzature), vengono richiesti ed esaminati i documenti giustificativi.

(3)  Nel 2012 e nel 2011 è stata effettuata una verifica ex ante per controllare i sistemi di controllo di un beneficiario. Nel 2010 era stata effettuata una verifica ex ante per verificare l’ammissibilità delle spese dichiarate da un beneficiario.

(4)  Centri tematici europei (ETC), Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI), Operazioni iniziali per il monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza (GIO and GIO2), coordinamento in situ GMES (GISC) e Strumento di assistenza preadesione (IPA2).


ALLEGATO II

Agenzia europea dell’ambiente (Copenaghen)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 191 del TFUE)

Politica ambientale

La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire […] gli obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente; protezione della salute umana; utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici.

La politica dell’Unione in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni dell’Unione. Essa è fondata sui princìpi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché sul principio «chi inquina paga». […] Nel predisporre la sua politica […], l’Unione tiene conto dei dati scientifici e tecnici disponibili, delle condizioni dell’ambiente nelle varie regioni dell’Unione, dei vantaggi e degli oneri che possono derivare dall’azione o dall’assenza di azione, dello sviluppo socioeconomico dell’Unione nel suo insieme e dello sviluppo equilibrato delle sue singole regioni […].

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CEE) n. 1210/1990 del Consiglio]

Obiettivi

Attuare una rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale che fornisca all’Unione e agli Stati membri:

1.

Informazioni oggettive, attendibili e comparabili a livello europeo che consentano loro di:

a)

adottare le misure necessarie per la protezione dell’ambiente;

b)

valutarne l’attuazione;

c)

garantire un’efficace informazione del pubblico sullo stato dell’ambiente;

2.

Il supporto tecnico e scientifico necessario a tal fine.

Compiti:

istituire, in collaborazione con gli Stati membri, e coordinare la rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale,

fornire all’Unione e agli Stati membri le informazioni oggettive necessarie per formulare e attuare politiche ambientali oculate ed efficaci,

contribuire al controllo dei provvedimenti concernenti l’ambiente mediante un’appropriata attività di supporto per quanto riguarda l’obbligo di presentare relazioni,

assistere i singoli Stati membri nella messa a punto, nell’elaborazione e nell’ampliamento dei rispettivi sistemi di controllo dei provvedimenti ambientali,

registrare, collazionare e valutare dati sullo stato dell’ambiente, redigere relazioni sulla qualità e la sensibilità dell’ambiente nonché sulle pressioni cui è sottoposto nell’Unione, fornire criteri di valutazione uniformi in ordine ai dati ambientali, da applicare in tutti gli Stati membri, sviluppare ulteriormente e mantenere un centro di informazione ambientale di riferimento,

contribuire ad assicurare la comparabilità dei dati ambientali a livello europeo e, se necessario, promuovere con i mezzi adeguati una maggiore armonizzazione dei metodi di misurazione,

promuovere l’integrazione delle informazioni ambientali europee nei programmi internazionali di sorveglianza dell’ambiente,

pubblicare ogni cinque anni una relazione sullo stato dell’ambiente, sulle relative tendenze e prospettive, completata dalla pubblicazione di statistiche incentrate su temi specifici,

stimolare lo sviluppo e l’applicazione delle tecniche di previsione ambientale, lo scambio di informazioni sulle migliori tecnologie disponibili per prevenire o ridurre i danni all’ambiente, lo sviluppo di metodi per valutare il costo dei danni all’ambiente e i costi delle politiche di prevenzione, di protezione e di risanamento dell’ambiente,

assicurare un’ampia diffusione fra i cittadini di informazioni ambientali affidabili e paragonabili, in particolare sullo stato dell’ambiente, e incoraggiare l’utilizzazione della nuova tecnologia telematica a tal fine,

cooperare attivamente con altri organismi e programmi dell’Unione nonché con altri organismi internazionali e in settori di interesse comune a tali istituzioni in paesi non facenti parte dell’Unione, tenendo conto della necessità di evitare la duplicazione di sforzi,

assistere la Commissione nello scambio di informazioni sull’elaborazione di metodologie di valutazione ambientale e delle migliori pratiche nonché nella diffusione di informazioni sui risultati della pertinente ricerca in campo ambientale, in una forma che meglio contribuisca all’elaborazione di politiche.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un rappresentante di ogni Stato membro, un rappresentante per ciascun paese membro dell’Agenzia, due rappresentanti della Commissione e due personalità del mondo scientifico designate dal Parlamento europeo.

Compiti

Adottare i programmi pluriennali e annuali di lavoro ed assicurarne l’attuazione e adottare la relazione annuale sulle attività dell’Agenzia.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Comitato scientifico

È composto da membri particolarmente qualificati in materia ambientale, nominati dal consiglio di amministrazione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

52,6(41,7) milioni di EUR

Sovvenzione dell’Unione: 80 % (100 %)

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti nella tabella dell’organico: 135 (138)

Posti occupati: 130 (132) più 74 (78) altri posti (agenti contrattuali ed esperti nazionali distaccati)

Totale effettivi: 204 (210)

Posti in organico destinati a funzioni:

operative: 97 (98),

amministrative: 38 (40).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Articoli

14 (48)

Highlight

46 (53)

Comunicati stampa

7 (11)

Serie di dati

54 (29)

Indicatori

34 (46)

Mappe, grafici

48 (217)

Opuscoli, volantini ecc.

1 (5)

Documenti sull’attività dell’Agenzia

2 (5)

Relazioni

10 (13)

Relazioni tecniche

17 (21)

Segnali ambientali

1 (1)

SOER

1 (0)

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

A giudizio dell'AEA il principio della trasparenza è stato rispettato. Le carenze note sono state adeguatamente descritte alla sezione 6.3.2 del capitolato d'oneri usando espressioni quali miglioramento, correzione, adeguamento e garanzia della coerenza. La versione integrale del capitolato d'oneri è reperibile sul sito web dell'AEA (http://www.eea.europa.eu/about-us/tenders/eea-mdi-14-005-it).

12.

Nell'attuazione della nuova politica di controllo ex ante ed ex post delle sovvenzioni dal maggio 2014, l'AEA ha dato priorità agli orientamenti sulla preparazione delle dichiarazioni di spesa per i beneficiari. Da quel momento sono stati elaborati gli orientamenti AEA in materia di controlli, che sono stati distribuiti ai responsabili della gestione del bilancio e dei contratti, preposti ai controlli ex ante delle sovvenzioni e che sono applicabili dall'esercizio finanziario 2016.

13.

A seguito dell'osservazione della Corte, l'AEA ha avviato la riscossione dal beneficiario interessato.

L'AEA assicurerà un'attuazione rigorosa dell'NCI n. 18 per documentare eventuali casi di mancato rispetto dei controlli o di deviazioni dalla procedura e dalle politiche consolidate che possano verificarsi in futuro.

Per quanto riguarda la seconda parte dell'osservazione, l'Agenzia non ha ritenuto opportuno cercare di ottenere i documenti richiesti poiché in passato erano state raccolte valide prove dagli stessi partner. Inoltre, in quel momento l'Agenzia era impegnata in un dialogo con gli auditor della Corte in merito alla formulazione della politica più appropriata in materia di controlli allo scopo di assicurare la copertura e l'ammissibilità.

L'AEA prende atto del terzo commento contenuto nell'osservazione e lo terrà in considerazione nel riesame dell'attuale politica in materia di controlli degli ETC. Sarà elaborata una strategia formale di controlli ex post che assicuri la compatibilità con i compiti della capacità di audit interno dell'AEA. L'auditor interno effettuerà esclusivamente controlli ex post coprendo in tal modo sia i controlli sul posto sia l'efficacia del processo dei controlli ex ante dell'AEA.

14.

Prima dell'introduzione di un servizio di posta elettronica basato su cloud, l'AEA ha condotto un test e quindi una valutazione dei rischi in merito ai cambiamenti implicati, cui hanno partecipato esperti informatici e di gestione della qualità nonché il responsabile della protezione dei dati dell'AEA. A seguito di questo processo di valutazione sono stati richiesti al fornitore ulteriori chiarimenti e garanzie, al fine di assicurare la conformità al regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. A tale riguardo il fornitore ha confermato che:

i centri dati si trovano in Europa (Dublino è il sito principale e Amsterdam è il sito specchio e di backup) e la comunicazione tra l'AEA e i centri dati è criptata,

aderisce al regolamento dell'UE in materia di protezione dei dati e al quadro di approdo sicuro dell'UE,

si adopererà per reindirizzare le inchieste giudiziarie o notificare tempestivamente all'AEA eventuali inchieste di questo tipo, consentendo all'AIPN di prendere una decisione informata sul trasferimento di dati richiesto, ove possibile,

i suoi servizi cloud sono certificati secondo la norma ISO 27018/2014 e sottoposti ad audit periodici,

le misure di sicurezza in atto permettono aggiornamenti costanti e immediati e forniscono maggiori possibilità di scoprire, tracciare e risolvere potenziali intrusioni.

L'AEA ritiene pertanto che i rischi residui individuati siano accettabili e adeguatamente coperti dalle clausole contrattuali concordate. Nondimeno, sottoporrà l'esecuzione del contratto a riesami periodici al fine di valutare nuovamente i rischi e adottare misure appropriate e interventi correttivi se ritenuto necessario.

Inoltre, l'AEA reputa che le immunità e i privilegi che proteggono i suoi dati non siano influenzati dal ricorso a servizi cloud.

Per quanto concerne il rispetto della vita privata e della vita familiare secondo quanto disposto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, l'AEA ha aggiornato la sua politica in materia di utilizzo della posta elettronica includendo un disclaimer rivolto ai membri del personale riguardo all'uso limitato del sistema di posta elettronica per scopi personali.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/151


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea di controllo della pesca relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/17)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea di controllo della pesca (di seguito «l’Agenzia» o «EFCA»), con sede a Vigo, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 768/2005 del Consiglio (1). Il suo compito principale consiste nell’organizzare il coordinamento operativo delle attività di controllo e di ispezione della pesca praticate dagli Stati membri al fine di assicurare l’applicazione effettiva e uniforme delle norme della politica comune della pesca (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

10.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 128 del 21.5.2005, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Nel 2013 il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato del 99 %, segno che gli impegni sono stati contratti in maniera tempestiva. Il livello di stanziamenti impegnati riportati al 2014, vale a dire 4 98  592 euro (38 %) per il Titolo II (spese amministrative) e 7 34  301 euro (43 %) per il Titolo III (spese operative), è stato tuttavia elevato.

N.A.

2013

Per il Titolo III, l’alto livello di riporti previsti è stato determinato dal notevole carico di lavoro cui l’Agenzia ha dovuto far fronte per l’avvio o la realizzazione di numerosi progetti nel settore delle tecnologie informatiche (IT) nel corso del 2013.

N.A.


ALLEGATO II

Agenzia europea di controllo della pesca (Vigo)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 43 del TFUE)

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, stabiliscono l’organizzazione comune dei mercati agricoli prevista all’articolo 40, paragrafo 1, e le altre disposizioni necessarie al perseguimento degli obiettivi delle politiche comuni dell’agricoltura e della pesca.

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CE) n. 768/2005 del Consiglio, modificato dal regolamento (CE) n. 1224/2009]

Obiettivi

Il regolamento istituisce un’Agenzia europea di controllo della pesca, il cui obiettivo è organizzare il coordinamento operativo delle attività di controllo e di ispezione della pesca praticate dagli Stati membri e assistere i medesimi affinché cooperino per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca, al fine di assicurarne l’applicazione effettiva e uniforme.

Compiti/Mandato

Coordinare le attività di controllo e di ispezione degli Stati membri connesse agli obblighi dell’UE in materia di controllo e di ispezione;

coordinare l’impiego dei mezzi nazionali di controllo e di ispezione messi in comune dagli Stati membri interessati a norma del citato regolamento;

assistere gli Stati membri nella trasmissione delle informazioni sulle attività di pesca e sulle attività di controllo e di ispezione alla Commissione e a terzi;

assistere gli Stati membri, nell’ambito delle sue competenze, nell’adempimento dei doveri e degli obblighi derivanti dalle norme della politica comune della pesca;

assistere gli Stati membri e la Commissione nell’armonizzazione dell’applicazione della politica comune della pesca in tutta l’UE;

contribuire alle attività di ricerca e di sviluppo in materia di tecniche di controllo e di ispezione svolte dagli Stati membri e dalla Commissione;

contribuire al coordinamento della formazione degli ispettori e dello scambio di esperienze tra Stati membri;

coordinare le operazioni per la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), conformemente alle norme UE;

contribuire all’attuazione uniforme del sistema di controllo della politica comune della pesca, segnatamente per quanto riguarda:

i)

l’organizzazione del coordinamento operativo delle attività di controllo esercitate dagli Stati membri per l’attuazione di programmi di controllo e di ispezione specifici, di programmi di controllo relativi alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e di programmi di controllo e di ispezione internazionali;

ii)

lo svolgimento di ispezioni, nella misura in cui l’adempimento dei compiti dell’Agenzia lo richieda.

Si prega di osservare che, fra le altre competenze, dopo la modifica del regolamento istitutivo dell’Agenzia mediante il regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, vi sono le seguenti:

1.

il coordinamento operativo dell’Agenzia verte sul controllo di tutte le attività che rientrano nell’ambito di applicazione della politica comune della pesca;

2.

ad agenti dell’Agenzia può essere conferito l’incarico di ispettori dell’Unione in acque internazionali;

3.

l’Agenzia può acquistare, affittare o noleggiare le attrezzature necessarie per l’attuazione dei piani di impiego congiunti;

4.

l’Agenzia, ove necessario:

a)

pubblica manuali che stabiliscono procedure di ispezione armonizzate;

b)

elabora materiale orientativo sulle migliori prassi in materia di controllo della politica comune della pesca, anche per quanto riguarda la formazione dei funzionari addetti al controllo, e mantiene regolarmente aggiornato tale materiale;

c)

fornisce alla Commissione il sostegno tecnico e amministrativo necessario per l’espletamento dei suoi compiti;

5.

l’Agenzia, tenendo nel debito conto le differenze tra gli ordinamenti giuridici degli Stati membri e conformemente alla normativa UE e alle norme concordate a livello internazionale, agevola la cooperazione tra gli Stati membri e tra questi e la Commissione ai fini dell’elaborazione di norme armonizzate in materia di controllo e di migliori prassi nel campo delle procedure giuridiche;

6.

l’Agenzia, su notifica della Commissione o di propria iniziativa, istituisce un’unità di emergenza laddove si configuri una situazione che comporta un rischio grave diretto, indiretto o potenziale per la politica comune della pesca e se non sia possibile prevenire, eliminare o ridurre tale rischio con gli strumenti esistenti o gestirlo adeguatamente;

7.

l’Agenzia contribuisce all’attuazione della politica integrata marittima dell’UE e, in particolare, conclude accordi amministrativi con altri organismi in relazione a materie contemplate dal regolamento (CE) n. 768/2005 del Consiglio, previa approvazione del consiglio di amministrazione.

[regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Con questo regolamento è stata adottata la nuova politica comune della pesca. Per quanto riguarda l’Agenzia:

l’Unione, anche tramite l’Agenzia, collabora con i paesi terzi e con le organizzazioni internazionali che operano nel settore della pesca, incluse le organizzazioni regionali di gestione della pesca, per rafforzare il rispetto delle misure, in particolare le misure di contrasto alla pesca INN, così da assicurare la rigorosa osservanza delle misure adottate da tali organizzazioni internazionali;

il controllo e l’esecuzione della politica comune della pesca comprendono e si basano in particolare su cooperazione e coordinamento tra gli Stati membri, la Commissione e l’Agenzia;

l’Agenzia può assistere in qualità di osservatore alle riunioni del gruppo di esperti incaricato del rispetto delle norme.

[regolamento (CE) n. 1386/2007 del Consiglio]

Il regolamento citato conferisce all’Agenzia il potere di coordinare le attività di sorveglianza e ispezione per l’UE nella zona di regolamentazione dell’Organizzazione della pesca nell’Atlantico nord-occidentale (NAFO) e di redigere, in collaborazione con gli Stati membri, un piano di partecipazione dell’UE al programma internazionale di ispezione e sorveglianza (articolo 41).

[regolamento di esecuzione (UE) n. 433/2012 della Commissione]

Il regolamento citato, in linea con il regolamento (UE) n. 1236/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio e con riferimento alle attività di pesca nella zona di regolamentazione della Commissione per la pesca nell’Atlantico nord-orientale (NEAFC), stabilisce che l’Agenzia è l’organismo designato per:

coordinare le attività di sorveglianza e ispezione dell’UE nella zona in questione;

predisporre un piano, di concerto con gli Stati membri, per la partecipazione dell’UE al programma internazionale;

ricevere e predisporre relazioni sulle attività di ispezione e sulle violazioni nella zona NEAFC.

[decisione 2009/988 della Commissione]

Con tale decisione, la Commissione ha designato l’EFCA quale organismo incaricato dell’esecuzione di alcuni compiti previsti dal regolamento INN. I compiti affidati sono i seguenti:

trasmettere notifiche, con copia alla Commissione, del rifiuto di autorizzare sbarchi o trasbordi da parte di pescherecci di paesi terzi allo Stato o agli Stati di bandiera e, se del caso, copia di tali notifiche alle organizzazioni regionali di gestione della pesca, in conformità dell’articolo 11, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1005/2008;

su richiesta della Commissione, prevedere la realizzazione di controlli in loco, per proprio conto o in cooperazione con la Commissione, al fine di verificare l’effettiva attuazione degli accordi di cooperazione con i paesi terzi, in conformità dell’articolo 20, paragrafo 4, secondo comma, lettera c), del regolamento (CE) n. 1005/2008;

comunicare agli Stati membri e agli Stati di bandiera, con copia alla Commissione, qualsiasi ulteriore informazione trasmessa dagli Stati membri alla Commissione che risulti pertinente ai fini dell’elaborazione dell’elenco dell’Unione europea delle navi INN, in conformità dell’articolo 25, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1005/2008;

trasmettere rapporti di avvistamento a tutti gli Stati membri, con copia alla Commissione e, se del caso, al segretario esecutivo della competente organizzazione regionale di gestione della pesca, in conformità dell’articolo 48, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1005/2008;

trasmettere al segretario esecutivo della competente organizzazione regionale di gestione della pesca, con copia alla Commissione, le informazioni comunicate da uno Stato membro in risposta a un rapporto di avvistamento elaborato da una parte contraente di detta organizzazione regionale di gestione della pesca in relazione a un peschereccio di detto Stato membro, in conformità dell’articolo 48, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1005/2008.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un rappresentante per ogni Stato membro e sei rappresentanti della Commissione.

Le sue funzioni comprendono tra l’altro:

adottare il bilancio e la tabella dell’organico, i programmi di lavoro annuale e pluriennale, la relazione annuale e il piano pluriennale in materia di politica del personale. Emettere un parere sui conti definitivi.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione da un elenco di almeno due candidati proposti dalla Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

Bilancio totale 2014: 9,22(9,22) milioni di euro

Titolo I: 6,35 (6,33) milioni di euro

Titolo II: 1,16 (1,18) milioni di euro

Titolo III: 1,71 (1,71) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2014

53 (54) posti per personale temporaneo previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 52 [52  (1) ]

+ 5 (5) posti per agenti contrattuali, di cui occupati: 4 (5)

+ 4 (4) posti per esperti nazionali distaccati (END), di cui occupati: 2 (3)

Numero totale dei posti, END compresi: 62 (63), di cui occupati 58 [60  (1) ]

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Coordinamento operativo

Attuazione dei piani di impiego congiunto (PIC) per la pesca, rispettivamente, delle seguenti specie:

merluzzo, sogliola e passera di mare nel Mare del Nord, nello Skagerrak, nel Kattegat, nella Manica orientale e nelle «acque occidentali» (acque della Scozia occidentale e Mare d’Irlanda);

merluzzo, salmone, aringa e spratto nel Mar Baltico;

tonno rosso nel Mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, pesce spada nel Mar Mediterraneo e piccola pesca pelagica nel Mare Adriatico;

specie regolamentate delle zone della NAFO e della NEAFC;

specie pelagiche delle acque occidentali dell’Unione europea;

sostegno ai programmi nazionali di controllo nel Mar Nero;

sostegno ai preparativi per l’attuazione dell’obbligo di sbarco a decorrere dal gennaio 2015 nel Mar Baltico, nel Mare del Nord, nelle «acque occidentali» e nel Mar Mediterraneo;

presentazione di una metodologia per valutare i livelli di conformità e i costi delle operazioni di controllo;

assistenza alla Commissione e agli Stati membri nelle relazioni con le organizzazioni regionali della pesca, quali la NAFO, la NEAFC, la Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (ICCAT) e la Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM);

consolidamento dei PIC tramite la promozione di un approccio regionale.

Potenziamento delle capacità

Sviluppo e aggiornamento dei programmi di formazione basilari;

gestione e manutenzione di una piattaforma collaborativa basata sul web per la formazione;

assistenza ai programmi di formazione nazionali degli Stati membri;

formazione dei formatori e degli ispettori dell’Unione prima del loro primo incarico;

gestione, manutenzione, potenziamento e sviluppo delle capacità di monitoraggio tramite tecnologie di informazione e comunicazione (TIC): sistema di controllo dei pescherecci (VMS), trasmissione dei dati (ERS); sistema per l’elaborazione di rapporti di ispezione elettronici (EIR), piattaforma per lo sviluppo dei programmi di formazione basilari (DCCDP), piattaforma collaborativa FishNet, sistema di pianificazione ed elaborazione statistica JADE;

nell’ambito della politica marittima integrata dell’UE, presentazione di una panoramica marittima integrata (servizio MARSURV dell’ EFCA) a supporto delle attività di coordinamento per i PIC, sostegno ai vari progetti nell’ambito di Orizzonte 2020 connessi alla valutazione di nuove tecnologie per la sorveglianza marittima, nonché partecipazione a pertinenti progetti UE nel quadro dell’ambiente comune per la condivisione delle informazioni (CISE);

workshop e seminari per scambiare le migliori prassi tra gli Stati membri al fine di contrastare le importazioni provenienti dalla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata;

formazione avanzata per gli ispettori dell’Unione (agenti coinvolti nella lotta contro la pesca INN): scambio di migliori pratiche, corsi di aggiornamento, ecc.; formazione per gli ispettori di paesi terzi su richiesta della Commissione europea.

(Cfr. il programma di lavoro annuale 2014 dell’Agenzia per maggiori dettagli).


(1)  La cifra fra parentesi relativa al 2013 (situazione al 31.1.2014) comprende le offerte di lavoro a fini di assunzione (tre offerte).

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTE DELL’AGENZIA

L’Agenzia prende atto della relazione della Corte.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/160


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Autorità

(2015/C 409/18)

INTRODUZIONE

1.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (di seguito «l’Autorità» o «EFSA»), con sede a Parma, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). I compiti principali dell’Autorità consistono nel fornire le informazioni scientifiche necessarie all’elaborazione della legislazione dell’Unione riguardante gli alimenti e la sicurezza degli alimenti e nel raccogliere e analizzare i dati che consentono la caratterizzazione e la sorveglianza dei rischi, svolgendo inoltre su questi ultimi, in maniera indipendente, un’attività di informazione (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Autorità, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Autorità e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Autorità comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Autorità dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Autorità;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Autorità, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Autorità e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

ALTRE OSSERVAZIONI

11.

Nel 2005, è entrato in vigore un nuovo Statuto del personale dell’UE, che prevedeva tra l’altro che le retribuzioni dei funzionari assunti prima del 1o maggio 2004 non dovessero essere inferiori a quelle previste dal precedente Statuto. Dall’audit della Corte è emerso che tale disposizione non è stata rispettata: per 8 dei 71 funzionari impiegati all’epoca, ciò ha comportato la mancata corresponsione di 87  000 EUR per il periodo compreso tra il 2005 e il 2014. L’Autorità effettuerà i versamenti retributivi mancanti nei tempi previsti.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Autorità.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

A seguito di valutazioni globali del rischio svolte da un consulente esterno nel 2012 e dal servizio di audit interno della Commissione nel febbraio 2013, è stata identificata una serie di rischi critici potenziali nel funzionamento dei controlli interni dell’Autorità, in particolare nei settori della gestione dei dati, della continuità operativa e della sicurezza informatica. L’Autorità ha avviato nel 2012 un’ampia autovalutazione del sistema di controllo interno. Il processo è in corso e l’attuazione delle misure correttive è prevista per il 2013.

In corso

2013

In base all’autovalutazione del proprio sistema di controllo interno svolta dall’Autorità nel 2012 e nel 2013, la maggior parte delle norme di controllo interno (NCI) sono rispettate. Questo non è ancora il caso per quel che riguarda le NCI 4 (Valutazione e sviluppo del personale) e 11 (Gestione dei documenti), per le quali le azioni correttive erano ancora in corso al momento dell’audit.

Completata

2013

I programmi di lavoro annuali dell’Autorità non contengono dettagli sufficienti in merito alla pianificazione degli appalti pubblici e delle sovvenzioni che permettono di supportare le decisioni di finanziamento in conformità a quanto disposto dall’articolo 64 delle modalità di esecuzione del regolamento finanziario dell’Autorità. La presenza di tali dettagli nel programma di lavoro annuale consentirebbe un monitoraggio più efficace degli appalti pubblici e delle sovvenzioni.

Completata


ALLEGATO II

Autorità europea per la sicurezza alimentare (Parma)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

Raccolta di informazioni

Politica agricola comune (articolo 38 del TFUE).

Funzionamento del mercato interno (articolo 114 del TFUE).

Sanità pubblica (articolo 168 del TFUE).

Politica commerciale comune (articolo 206 del TFUE).

Competenze dell’Autorità

[regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Offrire consulenza scientifica e assistenza scientifica e tecnica per la normativa e le politiche che hanno un’incidenza diretta o indiretta sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi.

Informare in modo indipendente sui rischi in materia di sicurezza alimentare.

Contribuire ad assicurare un livello elevato di tutela della vita e della salute umana.

Raccogliere e analizzare i dati necessari che consentono la caratterizzazione e la sorveglianza dei rischi.

Compiti

Pubblicazione di pareri e studi scientifici.

Promozione di metodi uniformi di valutazione del rischio.

Assistenza alla Commissione.

Ricerca, analisi e sintesi dei dati scientifici e tecnici necessari.

Individuazione e caratterizzazione dei rischi emergenti.

Creazione di una rete di organismi operanti nei settori di sua competenza.

Assistenza scientifica e tecnica per la gestione delle crisi.

Rafforzamento della collaborazione a livello internazionale.

Informazioni affidabili, obiettive e comprensibili per i cittadini e le parti interessate.

Partecipazione al sistema di allarme rapido della Commissione.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

14 membri nominati dal Consiglio (in consultazione con il Parlamento europeo sulla base di un elenco stilato dalla Commissione) ed un rappresentante della Commissione.

Compito

Adottare il programma di lavoro e il bilancio e vigilare sulla loro esecuzione.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposto dalla Commissione, a seguito di un’audizione dinanzi al Parlamento europeo.

Foro consultivo

Composizione

Un rappresentante per ciascuno Stato membro.

Compito

Consigliare il direttore esecutivo.

Comitato scientifico e gruppi di esperti scientifici

Formulare i pareri scientifici dell’Autorità.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Struttura di audit interno dell’Autorità.

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Autorità nel 2014 (2013)

Bilancio

79,8 (78,1) milioni di EUR, di cui il 100 % (100 %) proviene da una sovvenzione dell’Unione europea.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti nella tabella dell’organico: 344 (351), di cui occupati:

da personale temporaneo e funzionari: 330 (328),

da agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati: 119 (120).

Totale effettivi (compreso il personale a cui erano state inviate le lettere di offerta al 31.12.2014): 449 (448), di cui addetti a:

funzioni operative: 333 (332),

funzioni amministrative: 116 (116).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Atti scientifici e pubblicazioni di supporto 2014

Attività 1: Pareri e consulenze scientifici e approcci di valutazione del rischio

Documenti orientativi del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 1 (2).

Pareri del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 88 (44)

Relazioni scientifiche dell’Autorità: 11 (12).

Dichiarazioni dell’Autorità: 1 (2).

Dichiarazioni del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 3 (2).

Totale atti scientifici per l’attività 1 = 104 (62)

Attività 2: Valutazione di prodotti, di sostanze e di domande soggette ad autorizzazione

Conclusioni della peer review sui pesticidi: 40 (45).

Documenti orientativi dell’Autorità: 4 (2).

Documenti orientativi del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 0 (3).

Pareri del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 197 (203).

Relazioni scientifiche dell’Autorità: 3 (0).

Dichiarazioni del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 3 (8).

Dichiarazioni dell’Autorità: 9 (6).

Pareri motivati = 84 (0).

Totale atti scientifici per l’attività 2 = 340 (267)  (1)

Attività 3: Raccolta dati, cooperazione scientifica e reti di esperti

Documenti orientativi dell’Autorità: 4 (2).

Dichiarazioni dell’Autorità: 0 (0).

Pareri motivati: 0 (113).

Relazioni scientifiche dell’Autorità: 9 (7).

Totale atti scientifici per l’attività 3 = 13 (122)  (2)

Pubblicazioni di supporto

Relazioni di eventi: 10 (11).

Relazioni scientifiche di terzi: 79 (74).

Relazioni tecniche: 105 (70).

Totale per le pubblicazioni di supporto = 194 (155)

Totale atti = 651 (606)

Atti scientifici supportati da attività di comunicazione: 14 % (7 %).

Consultazioni pubbliche: 49 (56).

Visite al sito Internet: 2,8(4,7) milioni.

Abbonati al bollettino Highlights: 33  947(31  912).

Copertura sui media: 14  913(11  820).

Richieste dei media: 564 (625).

Comunicati stampa: 10 (16).

Notizie web: 32 (54).

Interviste: 65 (95).


(1)  I pareri motivati rientravano nell’ambito dell’attività 3 nel 2013.

(2)  I pareri motivati rientrano ora nell’ambito dell’attività 2.

Fonte: Allegato fornito dall’Autorità.


LA RISPOSTA DELL'AUTORITÀ

11.

In merito all'osservazione della Corte relativa ai pagamenti in difetto delle retribuzioni risalenti al 2005 per i membri del personale già assunti prima dell'entrata in vigore dello statuto dei funzionari del 2004, l'EFSA desidera precisare che il trattamento e il calcolo degli oneri salariali sono esternalizzati dall'Autorità al PMO (dipartimento della Commissione europea) analogamente alle altre agenzie dell'UE.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/168


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Istituto

(2015/C 409/19)

INTRODUZIONE

1.

L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (di seguito «l’Istituto» o «EIGE»), con sede a Vilnius, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’Istituto ha il compito di raccogliere, analizzare e diffondere informazioni pertinenti all’uguaglianza di genere, nonché di apprestare, analizzare, valutare e diffondere strumenti metodologici a sostegno dell’integrazione dell’uguaglianza di genere in tutte le politiche dell’Unione europea e nelle politiche nazionali che ne derivano (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Istituto. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Istituto, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Istituto e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Istituto comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Istituto dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Istituto;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Istituto, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Istituto, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Istituto presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Istituto e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

I riporti di stanziamenti impegnati per il Titolo III (Spese operative) sono risultati elevati: 1,8 milioni di EUR (54 %), contro i 2,0 milioni di EUR (56 %) del 2013. Ciò è stato dovuto principalmente a ritardi nell’appalto di indagini e studi nonché a studi in corso che dovrebbero essere completati come previsto nel 2015.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 403 del 30.12.2006, pag. 9.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Istituto.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

Nel dicembre 2011, il servizio di audit interno della Commissione europea ha svolto un esame limitato dell’applicazione delle norme di controllo interno da parte dell’Istituto. L’Istituto ha accettato le raccomandazioni espresse riguardo al finalizzare la procedura per l’attuazione delle norme di controllo interno e la direzione ha adottato un piano d’azione da porre in atto nel 2012.

Completata

2012

La Corte ha riscontrato carenze nella documentazione delle procedure di assunzione. Non è provato che i quesiti posti ai candidati nelle prove scritte e orali, nonché la relativa ponderazione, fossero stati preparati prima dell’esame delle candidature.

Completata

2013

Nel 2013 il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato del 99 %, segno che gli impegni sono stati contratti in maniera tempestiva. L’Istituto ha ridotto, da 2,5 milioni di EUR (32 %) del 2012 a 2,2 milioni di EUR (29 %) nel 2013, il livello globale degli stanziamenti impegnati riportati all’esercizio successivo. I riporti interessano principalmente il Titolo III (spese operative) per 2,0 milioni di EUR, pari al 56 % degli stanziamenti impegnati corrispondenti. Essi riguardano soprattutto procedure di appalto concluse verso la fine dell’anno per ragioni che esulano perlopiù dal controllo dell’Istituto, quali la comunicazione tardiva, da parte della Presidenza del Consiglio dell’UE, in merito a uno studio da svolgere (1,1 milioni di EUR), e progetti IT complessi il cui appalto ha richiesto molto tempo (0,6 milioni di EUR).

N.A.


ALLEGATO II

Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Vilnius)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 2 e 3 del TUE)

L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini.

L’Unione combatte l’esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore.

Competenze dell’Istituto

[regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Sostenere e rafforzare la promozione dell’uguaglianza di genere, compresa l’integrazione di genere in tutte le politiche dell’Unione e le politiche nazionali che ne derivano, nonché la lotta contro le discriminazioni fondate sul sesso, e sensibilizzare i cittadini dell’UE in materia di uguaglianza di genere.

Compiti

Raccogliere, analizzare e diffondere informazioni obiettive, comparabili e attendibili pertinenti all’uguaglianza di genere.

Apprestare metodi per migliorare l’obiettività, la comparabilità e l’attendibilità dei dati a livello europeo.

Apprestare, analizzare, valutare e diffondere strumenti metodologici a sostegno dell’integrazione dell’uguaglianza di genere in tutte le politiche dell’Unione e nelle politiche nazionali che ne derivano e a sostegno dell’integrazione della dimensione di genere in tutte le istituzioni e gli organi dell’UE.

Condurre indagini sulla situazione dell’uguaglianza di genere in Europa.

Istituire e coordinare una Rete europea sull’uguaglianza di genere.

Organizzare riunioni ad hoc di esperti a sostegno del lavoro di ricerca dell’Istituto.

Per sensibilizzare i cittadini dell’UE in materia di uguaglianza di genere, organizzare, insieme alle pertinenti parti in causa, conferenze, campagne e riunioni a livello europeo e presentare risultati e conclusioni di tali iniziative alla Commissione.

Diffondere informazioni su esempi positivi di ruoli non conformi agli stereotipi per le donne e gli uomini di ogni estrazione sociale, presentare i suoi risultati e iniziative volte a pubblicizzare e valorizzare tali esempi di successo.

Sviluppare il dialogo e la cooperazione con organizzazioni non governative ed enti operanti nel settore delle pari opportunità, università ed esperti, centri di ricerca, parti sociali.

Creare un fondo documentario aperto al pubblico.

Mettere a disposizione delle organizzazioni pubbliche e private informazioni sull’integrazione della dimensione di genere.

Fornire alle istituzioni dell’UE informazioni sull’uguaglianza di genere e sull’integrazione della dimensione di genere nei paesi in fase di adesione e in quelli candidati.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Diciotto rappresentanti nominati dal Consiglio in base ad una proposta di ciascuno Stato membro e un membro in rappresentanza della Commissione, nominato dalla Commissione. I membri vengono selezionati in modo da garantire i massimi livelli di competenza e un’ampia serie di capacità pertinenti e transdisciplinari in materia di uguaglianza di genere. Il Consiglio e la Commissione mirano a realizzare una rappresentanza equilibrata di uomini e donne all’interno del consiglio di amministrazione. I membri nominati dal Consiglio rappresentano diciotto Stati membri secondo l’ordine di rotazione delle Presidenze.

Funzioni

Adottare il programma di lavoro annuale e a medio termine, il bilancio e la relazione annuale.

Adottare il regolamento interno dell’Istituto e il proprio regolamento interno.

Forum di esperti

Composizione

Membri di enti specializzati in materia di uguaglianza di genere, in ragione di un rappresentante designato da ciascuno Stato membro, due rappresentanti di altre organizzazioni specializzate in questioni di uguaglianza di genere designati dal Parlamento europeo, nonché di tre membri designati dalla Commissione.

Funzioni

Assistere il direttore nel garantire l’eccellenza e l’indipendenza delle attività dell’Istituto, costituire un meccanismo di scambio di informazioni sui temi dell’uguaglianza di genere e di messa in comune di conoscenze e garantire una stretta collaborazione tra l’Istituto e gli enti competenti negli Stati membri.

Il direttore è nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposto della Commissione dopo un concorso generale.

Funzioni

Adempimento dei compiti stabiliti nel regolamento (CE) n. 1922/2006, elaborazione ed esecuzione dei programmi di attività annuale e a medio termine dell’Istituto; preparazione delle riunioni del consiglio di amministrazione e del forum di esperti; redazione e pubblicazione della relazione annuale; tutte le questioni riguardanti il personale; questioni riguardanti l’amministrazione corrente; applicazione di efficaci procedure di sorveglianza e valutazione dei risultati dell’Istituto rapportati ai suoi obiettivi.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Istituto nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

7,4(7,5) milioni di EUR, costituiti al 98,5 % (100 %) dalla sovvenzione UE.

Effettivi al 31 dicembre 2014

29 (30) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 29 (30);

11 (16) altri posti (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati).

Totale degli effettivi al 31 dicembre 2014

40 (46), di cui addetti a funzioni:

operative: 28 (32),

amministrative: 9 (11),

miste: 3 (3).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Settori focali

Dati ed indicatori sulla parità di genere confrontabili e affidabili; attuare la parità di genere e l’integrazione della dimensione di genere; centro risorse e documentazione; attività di sensibilizzazione, interconnessioni in rete e comunicazione.

Numero di studi avviati: 8 (14)

Numero di contributi ai paesi che detengono la presidenza: 2 (2)

Numero di riunioni di esperti e di gruppi di lavoro: 26 (13)

Conferenze internazionali: 1 (2)

Numero di relazioni di ricerca: 2 (2)

Relazioni annuali: 1 (1)

Fonte: Allegato fornito dall’Istituto.


LA RISPOSTA DELL’ISTITUTO

11.

Concorda. Dall'inizio della sua attività l'EIGE ha incentrato tutti gli sforzi per diminuire l'ammontare dei riporti nel bilancio di funzionamento. Come consigliato, l'EIGE si attiene a dei massimali accettabili per ciascun titolo (TITOLO I: MASS. 10 %, TITOLO II: MASS. 20 %, TITOLO III: MASS. 30 %). Tuttavia, per quanto concerne gli stanziamenti operativi, i ritardi sono dovuti a circostanze che molto spesso esulano dal controllo dell'EIGE, quali ad esempio una decisione ritardata della Presidenza del Consiglio dell'UE concernente l'oggetto di uno studio.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/175


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Autorità

(2015/C 409/20)

INTRODUZIONE

1.

L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (in seguito «l’Autorità» o «EIOPA»), con sede a Francoforte, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1094/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’Autorità ha il compito di contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità; di contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione; di incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti; di sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nella sua area di competenza, e di promuovere la tutela dei titolari di polizze assicurative, degli aderenti e dei beneficiari di schemi pensionistici (2). L’Autorità è stata istituita il 1o gennaio 2011.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Autorità, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Autorità e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Autorità comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Autorità dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Autorità;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Autorità, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Autorità e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il totale degli stanziamenti impegnati si è attestato ad un livello elevato (95 %). Anche gli stanziamenti impegnati riportati sono rimasti ad un livello elevato, ammontando a 5,6 milioni di EUR, ossia il 26 % (nel 2013: 5,2 milioni di EUR, ovvero il 28 %), soprattutto in relazione al bilancio operativo (Titolo III), per il quale sono ammontati a 4,7 milioni di EUR, ossia il 66 % (nel 2013: 3,7 milioni di EUR, ossia l’85 %). Tale situazione è dovuta principalmente al fatto che contratti specifici, per un valore cumulativo di 2,4 milioni di EUR, sono stati firmati alla fine dell’esercizio, in particolare per lo sviluppo e la manutenzione in corso di una banca dati (1,8 milioni di EUR) ed altri servizi IT da fornire nel 2015. Una parte degli stanziamenti impegnati riportati si riferisce a storni di bilancio effettuati nel novembre e dicembre 2014, quando l’Autorità ha aumentato il bilancio operativo (Titolo III) di 1,1 milioni di EUR (19 %) mediante storni per 8 58  828 EUR dalla dotazione per il personale (Titolo I) e storni per 2 66  360 EUR da quella per le spese amministrative (Titolo II). Detti storni erano intesi compensare carenze di fondi nel bilancio 2015 dell’Autorità, verificatesi a seguito di significativi tagli di bilancio decisi dalle autorità competenti per il discarico. Tali carenze non avrebbero consentito all’Autorità di continuare ad attuare la propria strategia pluriennale in materia di tecnologie dell’informazione, che rappresentava una delle sue essenziali attività operative.

12.

Anche se gli storni di bilancio, i riporti ed i relativi impegni sono in linea con le specifiche disposizioni del regolamento finanziario dell’UE e sono stati eseguiti sulla base di decisioni del consiglio di amministrazione, l’utilizzo di stanziamenti 2014 a copertura di attività 2015 in tali proporzioni è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. Vi è la necessità di allineare meglio i fondi messi a disposizione tramite i bilanci annuali dell’Autorità con le necessità finanziarie legate all’attuazione della strategia IT pluriennale.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

13.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 48.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Autorità.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Il riporto al 2013 di stanziamenti impegnati è stato molto alto per il Titolo III (spese operative), pari al 79 % del totale degli stanziamenti. Ciò deriva principalmente dalla complessità e dalla lunga durata di una procedura d’appalto nell’ambito delle tecnologie dell’informazione il cui contratto, per un importo di 2,2 milioni di EUR, è stato firmato, come previsto, nel dicembre 2012.

N.A.

2013

Nel marzo 2013 il consiglio di amministrazione ha adottato 16 norme di controllo interno dell’Autorità. Alla fine dell’esercizio, l’attuazione di tali norme era in corso, sulla base di un piano d’azione preciso concordato con il servizio di audit interno della Commissione.

Completata

2013

Gli impegni giuridici non sono sempre stati autorizzati dagli ordinatori validamente delegati e non sono sempre stati preceduti da impegni di bilancio adeguatamente autorizzati. Ciò indica la necessità di migliorare l’elaborazione e assicurare l’attuazione di norme e procedure finanziarie conformi al regolamento finanziario.

Completata

2013

Il livello complessivo degli stanziamenti impegnati è stato del 95 %. Tuttavia, gli stanziamenti impegnati riportati all’esercizio successivo sono ulteriormente aumentati rispetto agli esercizi precedenti, raggiungendo i 5,2 milioni di EUR (28 %), in particolare per il Titolo II, dove sono ammontati a 1,0 milioni di EUR (30 %), e per il Titolo III, dove hanno raggiunto i 3,7 milioni di EUR (85 %). Tale situazione è dovuta principalmente al fatto che contratti specifici, per un valore cumulativo di 3 milioni di EUR, sono stati firmati alla fine dell’esercizio, in particolare per lo sviluppo e la manutenzione di una banca dati europea (2,6 milioni di EUR) ed altri servizi IT da fornire nel 2014. Anche se i relativi impegni sono legittimi e regolari e il basso tasso di annullamenti per gli stanziamenti riportati dall’esercizio 2012 ha confermato la validità delle stime, l’utilizzo di stanziamenti 2013 a copertura di attività 2014 in tali proporzioni è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità.

N.A.


ALLEGATO II

Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Francoforte sul Meno)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 26, 114, 290, 291 del TFUE)

Instaurare o assicurare il funzionamento del mercato interno, conformemente alle disposizioni pertinenti dei trattati.

Redigere progetti di norme tecniche a titolo di lavori preparatori per atti non legislativi di portata generale che integrano o modificano determinati elementi non essenziali dell’atto legislativo o allorché sono necessarie condizioni uniformi di esecuzione degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione.

Competenze dell’Autorità

[regolamento (UE) n 1094/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l’Autorità, articolo 1, paragrafo 6 e articolo 8 (compiti e poteri)]

Obiettivi

Proteggere l’interesse pubblico contribuendo alla stabilità e all’efficacia a breve, medio e lungo termine del sistema finanziario, a beneficio dell’economia dell’Unione, dei suoi cittadini e delle sue imprese.

Compiti

Contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità.

Contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione; incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti.

Cooperare strettamente con il CERS.

Organizzare ed effettuare verifiche inter pares delle autorità competenti.

Sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nel settore di propria competenza.

Svolgere analisi economiche dei mercati per coadiuvare l’Autorità nell’espletamento dei propri compiti.

Promuovere la tutela dei titolari di polizze assicurative, degli aderenti e dei beneficiari di schemi pensionistici.

Contribuire al funzionamento uniforme e coerente dei collegi delle autorità di vigilanza, alla sorveglianza, valutazione e misurazione del rischio sistemico, allo sviluppo e al coordinamento dei piani di risanamento e di risoluzione delle crisi, fornendo un livello elevato di protezione ai titolari di polizze assicurative, ai beneficiari e in tutto il territorio dell’Unione.

Eseguire ogni altro compito specifico stabilito dal regolamento citato o da altri atti legislativi.

Pubblicare sul sito Internet e aggiornare regolarmente le informazioni relative al proprio settore di attività.

Assumere, se del caso, tutti i compiti esistenti e in corso del comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (Ceiops).

Organizzazione

[regolamento (UE) n. 1094/2010 che istituisce l’Autorità: articoli 4044: Consiglio delle autorità di vigilanza; articoli 45 — 47: Consiglio di amministrazione; articoli 48 — 50: presidente; articoli 51 — 53: Direttore esecutivo]

Consiglio delle autorità di vigilanza

Composizione

Il presidente (senza diritto di voto), il capo dell’autorità pubblica nazionale competente per la vigilanza degli istituti finanziari di ogni Stato membro (un membro con diritto di voto per ciascuno Stato membro), un rappresentante della Commissione (senza diritto di voto), del Comitato europeo per il rischio sistemico (senza diritto di voto), dell’Autorità bancaria europea e dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (questi ultimi entrambi senza diritto di voto); sono ammessi osservatori. Il direttore esecutivo può partecipare alle riunioni senza diritto di voto.

Compiti

Principale organo decisionale dell’Autorità.

Consiglio di amministrazione (CdA)

Composizione

Il presidente dell’Autorità (con diritto di voto) e sei membri con diritto di voto del consiglio delle autorità di vigilanza (con diritto di voto) ed un rappresentante della Commissione (con diritto di voto nelle questioni di bilancio). Il direttore esecutivo partecipa alle riunioni del CdA, senza diritto di voto.

Compiti

Il CdA assicura che l’Autorità assolva la sua missione ed esegua i compiti che le sono affidati ai sensi del regolamento n. 1094/2010.

Presidente dell’Autorità

Rappresenta l’Autorità, prepara i lavori del consiglio delle autorità di vigilanza, presiede le riunioni del consiglio delle autorità di vigilanza e del CdA.

Direttore esecutivo dell’Autorità

Assicura la gestione dell’Autorità e l’esecuzione del programma annuale di lavoro e del bilancio; prepara i lavori del consiglio di amministrazione, il bilancio e il programma di lavoro.

Comitato per il controllo della qualità

Composizione

Il presidente supplente dell’Autorità (che funge da presidente), due membri del CdA. Il direttore esecutivo partecipa in quanto osservatore.

Compiti

Sorvegliare e valutare l’appropriata attuazione delle procedure e decisioni interne.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Autorità nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

Stanziamenti definitivi di bilancio: 2 1 5 95  704(1 8 7 67  470) EUR

Tabella dell’organico

Personale statutario: 87 (80) posti autorizzati nella tabella dell’organico, di cui occupati: 87 (80)

Organico completato al 100 % (100 %)

Posti per agenti contrattuali: 37 (22) previsti in bilancio, di cui 33 (19) occupati

Posti per esperti nazionali distaccati: 21 (12) previsti in bilancio, di cui 14 (11) occupati

Totale effettivi: 134 (110)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Compiti di regolamentazione

18 progetti di norme tecniche di attuazione elaborati in merito alla direttiva Solvibilità II.

Consultazione e finalizzazione di circa 500 orientamenti riguardanti la direttiva Solvibilità II.

Per ciascun progetto di norma tecnica di attuazione e ciascun insieme di orientamenti, preparazione delle relative valutazioni d’impatto.

Consultazione sul modo in cui EIOPA attuerà l’obbligo previsto dalla normativa di pubblicare il tasso di interesse privo di rischio per un gran numero di valute.

Relazione annuale arricchita su una serie di enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP) transfrontalieri.

Documento di consultazione sulla solvibilità degli EPAP.

Relazione su un mercato unico UE delle pensioni personali.

Attività relative a sei verifiche inter pares nel corso del 2014.

Revisione delle relazioni sull’equivalenza del quadro assicurativo di Bermuda, Giappone e Svizzera.

Serie di discussioni con importanti paesi terzi, tra cui Stati Uniti e Cina.

Relazioni sul segreto professionale e sull’analisi delle lacune per Isola di Man, Canada, Albania, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro e Turchia.

Compiti di vigilanza

Partecipazione alle riunioni del collegio delle autorità di vigilanza e/o a teleconferenze per 77 gruppi.

127 riunioni per 83 gruppi, compresi i collegi per i quali è stato adottato un approccio proporzionato.

Nel complesso, 144 giorni-riunione.

L’Autorità ha applicato un approccio proporzionato per 15 collegi.

23 gruppi stanno predisponendo una domanda di autorizzazione al calcolo sulla base di un modello interno, ai sensi dell’articolo 231 della direttiva Solvibilità II, onde pervenire, nei casi in cui è necessaria una decisione congiunta, all’approvazione in tempo per un loro utilizzo dal 1o giorno di applicazione della direttiva.

Esempi eccellenti di metodologia per addivenire ad un parere condiviso sono stati osservati in 6 diverse autorità nazionali competenti (ANC). Detti esempi sono stati o verranno pubblicati sulla sezione riservata del sito Internet dell’Autorità come «soluzioni ed esempi pratici».

Sono stati fatti passi in avanti nella preparazione per le procedure di domanda (pianificazione dettagliata, tappe intermedie, discussione dei punti di ostacolo per i collegi per il modello interno, per riuscire ad approvarli in tempo per un loto utilizzo dal 1o giorno di applicazione della direttiva Solvibilità II).

Organizzazione di due eventi per le autorità di vigilanza del gruppo.

Nel corso dell’anno è stata preparata una proposta di procedura di firma collettiva efficiente degli accordi di coordinamento.

Diffusione di un Piano d’azione per i collegi 2015-2016.

Relazione intermedia e di fine anno sul funzionamento dei collegi e sui conseguimenti del piano d’azione 2014.

Costante aggiornamento dell’elenco Helsinki Plus sulla sezione riservata del sito Internet dell’Autorità.

Aggiornamento e pubblicazione dell’elenco EIOPA dei gruppi per i quali esiste un collegio delle autorità di vigilanza.

Pubblicazione di orientamenti sul funzionamento operativo dei collegi delle autorità di vigilanza, compreso un modello di accordo di coordinamento e un modello di piano di emergenza.

Pubblicazione per consultazione pubblica di orientamenti sullo scambio di informazioni su base sistematica.

L’EIOPA ha tenuto riunioni con quattro autorità di vigilanza: con due di queste sulla loro esperienza con la vigilanza delle filiali, e con una di queste sull’attuazione del suo approccio interno integrato verso i collegi che dirige e ai quali partecipa.

È stato sviluppato un pacchetto comune per le domande di autorizzazione al calcolo sulla base di modelli interni, ed il suo utilizzo è stato promosso con un parere dell’EIOPA.

5 note di buone prassi sulla valutazione dei modelli interni sono state pubblicate sulla sezione del sito Internet riservata ai membri.

È stata prodotta per le autorità nazionali di vigilanza una nota intitolata «Practical Guidance on Internal Model Joint Decisions» (Orientamenti pratici sulle decisioni congiunte in materia di modelli interni), la quale includeva un modello di calendario per i sei mesi della procedura di autorizzazione.

È stata svolta un’analisi comparativa sul rischio di mercato legato ai modelli interni per numerosi paesi.

Protezione dei consumatori e innovazione finanziaria

Documento di consultazione congiunta sulla vendita abbinata.

Documento di discussione congiunta sui documenti contenenti le informazioni chiave (KID).

Documento di consultazione sui poteri di intervento sui prodotti ai sensi del regolamento relativo ai documenti contenenti le informazioni chiave per i prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati.

Documento di consultazione sulla proposta di orientamenti sui meccanismi di vigilanza sui prodotti e di governance delle imprese di assicurazione.

Documento di consultazione sui conflitti d’interesse sulla vendita diretta e tramite intermediario di prodotti basati sulle assicurazioni (prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati, PRIIP).

Documento di discussione sui conflitti d’interesse sulla vendita diretta e tramite intermediario di prodotti d’investimento basati sulle assicurazioni (PRIIP).

Terza relazione sulle tendenze dei consumatori.

Guida rapida: orientamenti dell’EIOPA sul trattamento dei reclami da parte degli intermediari assicurativi.

Relazione sui riscontri ricevuti da parte delle autorità nazionali competenti in merito al parere dell’EIOPA concernente l’assicurazione sul saldo del credito.

Relazione preliminare dell’EIOPA «Towards an EU-single market for personal pension products» (vigilanza e protezione del consumatore).

Relazione su problemi che nuocciono a membri e beneficiari di un regime pensionistico professionale e raggio d’azione potenziale dell’EIOPA.

Relazione sull’applicazione nel diritto nazionale della sentenza «Test-Achats» (Association Belge des Consommateurs Test-Achats ASBL e altri contro Conseil des ministres).

Comitato congiunto

Elaborate due relazioni congiunte sui principali rischi intersettoriali e le vulnerabilità del sistema finanziario dell’UE, poi presentate alle riunioni di marzo e settembre del comitato economico e finanziario (tavolo CEF per la stabilità finanziaria) del Consiglio e del Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS) e pubblicate sui siti Internet delle AEV.

Pubblicazione di orientamenti comuni sulla coerenza delle prassi di vigilanza per i conglomerati finanziari, elaborati in conformità all’articolo 11, paragrafo 1 della direttiva sui conglomerati finanziari (direttiva 2002/87/CE).

Presentazione alla Commissione europea di progetti congiunti di norme tecniche di regolamentazione sulla concentrazione del rischio e sulle operazioni intra-gruppo, in conformità dell’articolo 21 bis, paragrafo 1 bis, della direttiva sui conglomerati finanziari.

Nell’ottobre 2014, il comitato congiunto ha pubblicato l’elenco 2014 aggiornato dei conglomerati finanziari individuati. L’elenco include 71 conglomerati finanziari la cui impresa a capo del gruppo ha sede in un paese UE/SEE.

Sostegno fornito alla Commissione di ricorso, che ha deciso su due casi di ricorso nel 2014 e ha finalizzato un caso di ricorso presentato nel 2013.

Cultura comune della vigilanza

Tre seminari intersettoriali.

17 seminari per le autorità nazionali competenti.

Stabilità finanziaria

Due relazioni semestrali sulla stabilità finanziaria (inclusi articoli tematici).

Completamento di strumenti quantitativi per la modellizzazione delle riserve e dei premi.

Produzione del quadro trimestrale per la valutazione dei rischi.

Completamento dello stress test in tutta Europa per il settore assicurativo (incluso il modulo basso rendimento).

Emanazione di raccomandazioni rivolte alle ANC per azioni di vigilanza in risposta ai risultati dello stress test.

Studio preliminare sullo stress test nel settore degli EPAP.

Pubblicazione di statistiche annuali riviste e aggiornate sulle assicurazioni.

Gestione delle crisi

Attuazione di procedure per tener periodicamente conto della necessità di un’azione preventiva dell’Autorità in risposta a sviluppi negativi e rischi.

Completamento di studi su swap di liquidità, ricerca di rendimento, monetizzazione di profitti futuri e cyber-rischi.

Estensione del quadro di gestione delle crisi dell’EIOPA al settore degli EPAP.

Pubblicazione del parere dell’Autorità su «Sound Principles for Crisis Prevention, Management and Resolution preparedness of NCAs» (Sani princìpi per la preparazione delle ANC alla prevenzione, gestione e risoluzione delle crisi).

Creazione di un Forum GSII per assicurare un approccio UE comune all’attuazione delle misure di sorveglianza richieste per i GSII (Globally Sistemically Important Insurer).

Relazioni esterne

Dieci riunioni, di cui una congiunta con il consiglio delle autorità di vigilanza, dell’Insurance and Reinsurance Stakeholder Group (IRSG) e dell’Occupational Pensions Stakeholder Group (OPSG); dieci pareri ufficiali e documenti di feedback su documenti pubblici, due documenti di iniziativa e due risposte a consultazioni informali.

21 dialoghi in materia di regolamentazione e vigilanza con autorità di vigilanza e enti di vigilanza di paesi terzi dell’Australasia, dell’America latina e settentrionale, del Sud Africa, Islanda e Svizzera.

Partecipazione attiva e contributi al Comitato esecutivo dello IAIS (International Association of Insurance Supervisors), al Comitato per la stabilità finanziaria, al sottocomitato «Solvibilità e attuariale» e alla conferenza annuale dello IAIS. L’Autorità ha coordinato la procedura di selezione per un totale di sei posti nel Comitato esecutivo dello IAIS appartenenti alle regioni dell’Europa occidentale, dell’Europa centrale ed orientale e della Transcaucasia.

Notevole contributo al lavoro svolto dallo IAIS sull’elaborazione di norme globali sul capitale assicurativo, mediante i gruppi di lavoro «Capital development» e «Field Testing». Continua interazione con i membri dell’EIOPA, per promuovere un magior coordinamento.

Il documento «EU-US Insurance Project: the strategic Way Forward» è stato aggiornato per riflettere i progressi compiuti sinora e le nuove mete, le periodiche riunioni del comitato direttivo, i progressi dei comitati tecnici conformi alle previsioni e l’evento pubblico ad Amsterdam.

Equivalenza: analisi delle lacune del regime di (ri)assicurazione dell’Isola di Man e del Canada. Revisione delle valutazioni del 2011 sull’equivalenza per Bermuda, Giappone e Svizzera. La consultazione pubblica sulle relazioni riviste è stata pubblica a fine 2014. Completamento della valutazione sul segreto professionale per quattro paesi dell’Europa centrale e orientale (Albania, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro e Turchia). Nel 2014, sono state tenute dieci riunioni dell’EIOPA Equivalence.

Attuazione del memorandum d’intesa operativo concluso tra EIOPA e la Banca mondiale: tra altre attività: organizzazione di un seminario congiunto sulla vigilanza basata sul rischio, con particolare attenzione all’Europa centrale e orientale, co-organizzazione della conferenza sulla «Global Insurance Supervision» (GIS), nonché parecchie riunioni di alto livello tra l’EIOPA e la Banca mondiale.

Conferenze/altre manifestazioni pubbliche nel 2014

Cinque conferenze ed eventi [conferenza sulla «Global Insurance Supervision» (GIS), eventi pubblici sulla «direttiva sull’intermediazione assicurativa 1.5» e sulle «Pensioni personali», conferenza annuale dell’EIOPA e seconda giornata comune delle AEV sulla protezione del consumatore].

Fonte: Allegato fornito dall’Autorità.


RISPOSTA DELL’AUTORITÀ

11.

L’EIOPA riconosce che la percentuale di stanziamenti riportati dal 2013 al 2014 e dal 2014 al 2015 nel titolo III era elevata; ciò era dovuto alla natura pluriennale del lavoro, con un orizzonte temporale denso di sfide (essenzialmente attribuibili al calendario di Solvency II con la fase preparatoria iniziata nel 2015 e l’attuazione completa nel 2016). Inoltre, il taglio sostanziale del bilancio 2015 dell’EIOPA ha richiesto una razionalizzazione del bilancio 2014 per utilizzare le risorse disponibili effettivamente ed efficacemente nel 2015 nonché per minimizzarne l’impatto sui progetti IT in corso, con la conseguenza di un numero accresciuto di storni di bilancio verso il titolo III. Gli impegni riportati sono essenziali per il proseguimento del piano di attuazione IT conformemente al calendario statutario. Si prevede che nel prossimo anno la percentuale di riporti diminuisca in quanto la capacità in termini di IT dell’EIOPA sarà attuata, riducendo allo stretto necessario la necessità di riportare importi elevati nel titolo III.

12.

L’EIOPA è conscia che parte delle attività per il 2015 sono coperte in proporzione relativamente elevata da stanziamenti riportati dal 2014. Ciò si spiega con la necessità di finanziare il proprio piano in materia di IT, complesso e pluriennale, garantendo in tale modo una corretta attuazione di Solvency II. Con tale piano IT largamente attuato nel 2016, il livello degli stanziamenti riportati si limiterà in futuro allo stretto necessario, in linea con il principio di annualità. Inoltre, allo scopo di allineare meglio i fondi di bilancio disponibili per un dato anno, il bilancio dell’EIOPA e i processi di aggiudicazione degli appalti sono già stati rivisti per garantire una completa integrazione nella pianificazione generale e nel processo di coordinamento dell’Agenzia, sempre nell’ambito del programma di lavoro annuale.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/187


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Istituto

(2015/C 409/21)

INTRODUZIONE

1.

L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (di seguito «l’Istituto» o «EIT»), con sede a Budapest, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 294/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). La missione dell’Istituto è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d’innovazione degli Stati membri e dell’Unione europea. L’Istituto concede sovvenzioni a un numero sempre maggiore di «Comunità della conoscenza e dell’innovazione» (CCI), che collegano fra loro i settori dell’istruzione superiore, della ricerca e delle imprese, stimolando in tal modo l’innovazione e l’imprenditorialità (2). Le CCI coordinano le attività di centinaia di partner. Le sovvenzioni dell’Istituto sono concesse a titolo di rimborso delle spese dei partner e delle spese derivanti dalle attività di coordinamento delle CCI.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Istituto. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Istituto, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Istituto e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Istituto comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Istituto dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Istituto;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Istituto, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Istituto, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Istituto presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Istituto e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Paragrafo d’enfasi

10.

Senza rimettere in discussione il giudizio senza rilievi espresso al paragrafo 9, la Corte desidera attirare l’attenzione sul fatto che il contributo finanziario dell’EIT non può superare il 25 % delle spese totali della CCI nei primi cinque anni, dal 1o gennaio 2010 fino al 31 dicembre 2014. Secondo i dati comunicati dalle CCI, questo massimale è stato rispettato. Al 31 marzo 2015, l’EIT disponeva dei certificati di audit sui costi sostenuti dalle CCI nel periodo 2010-2014 per le attività complementari. Oltre ad ottenere detti certificati di audit, nel 2015 l’EIT ha condotto un’analisi del portafoglio delle attività complementari delle CCI per assicurarsi che siano ammesse solo attività conformi ai requisiti giuridici e operativi stabiliti per le attività complementari, tra cui la necessità che queste ultime abbiano un nesso con attività a valore aggiunto delle CCI finanziate dall’EIT.

11.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

12.

L’Istituto ha gradualmente migliorato la propria verifica finanziaria sulle dichiarazioni di spesa delle CCI. Tuttavia, la verifica operativa delle realizzazioni è rimasta indietro. I piani aziendali annuali delle CCI includono ancora una definizione non adeguata di «realizzazioni» e non vi è un nesso chiaro tra realizzazioni attese e costo ammissibile per partner o per categoria di costo. Inoltre, la Corte ha riscontrato casi in cui è stato versato l’intero importo della sovvenzione concessa dall’EIT, sebbene non siano stati raggiunti alcuni obiettivi fissati nel piano aziendale.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

13.

Nel 2014, l’Istituto ha sovrastimato il proprio fabbisogno di bilancio di 13,1 milioni di EUR, ossia del 5,6 % (nel 2013: 3,4 milioni di EUR, ovvero il 2,5 %) e ha impegnato soltanto 220 milioni di EUR dei 233,1 milioni di EUR disponibili. Il basso tasso di esecuzione è principalmente collegato al mancato utilizzo di stanziamenti per sovvenzioni (11,4 milioni di EUR) destinate a finanziare le attività delle CCI. I piani aziendali delle CCI, sulla base dei quali sono state concluse le convenzioni di sovvenzione, non rendevano obbligatorio l’utilizzo di tutti gli stanziamenti a disposizione dell’Istituto nel 2014. Gli stanziamenti non utilizzati verranno iscritti nei bilanci dell’Istituto per gli esercizi 2015-2017, come previsto dal regolamento finanziario dello stesso.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

Sebbene sia previsto che le CCI elaborino strategie finalizzate alla sostenibilità finanziaria, fino ad ora, ossia a cinque anni dalla loro istituzione, sono ancora pienamente dipendenti dai finanziamenti dell’Istituto e dei propri partner.

15.

Fin dalla sua istituzione, nel 2009, l’EIT ha sperimentato un elevato tasso di rotazione del personale e una instabilità a livello direzionale. Nel giugno 2014, il comitato direttivo ha deciso di distaccare il direttore dell’EIT, per i restanti undici mesi del suo mandato, presso l’Istituto universitario europeo di Firenze per una missione di ricerca a lungo termine. Il direttore ad interim ha assunto le proprie funzioni nell’agosto 2014 (subito dopo esser stato assunto e nominato direttore generale amministrativo) ed è adesso la quarta persona in sei anni ad occupare la posizione di direttore. L’avviso di posto vacante per l’assunzione di un nuovo direttore è stato pubblicato nel luglio 2015.

16.

Due dei tre posti di capo Unità sono rimasti vacanti dal 2013. Uno è occupato ad interim dal 2013, in violazione dello Statuto del personale che prevede un periodo massimo di un anno. L’altro è al momento occupato dal direttore generale amministrativo che, svolgendo anche le funzioni di direttore ad interim, ricopre dunque tre posti allo stesso tempo.

17.

Sebbene la situazione sia migliorata rispetto al 2013, a fine 2014 il 20 % dei posti previsti nell’organico dell’Istituto erano ancora vacanti (a fine 2013: un terzo).

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

18.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 15 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 97 del 9.4.2008, pag. 1.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Istituto.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Oltre a quanto indicato ai paragrafi 9 -13, i bilanci per le convenzioni di sovvenzione stipulate nel 2010 e nel 2011 che hanno dato luogo a pagamenti nel 2012 non erano sufficientemente specifici. Mancava un collegamento tra i fondi approvati e le attività da realizzare. Le convenzioni di sovvenzione non definivano soglie distinte per le singole categorie di spesa (spese per il personale, esternalizzazione, servizi giuridici ecc.) e non disciplinavano l’approvvigionamento di beni e servizi da parte delle CCI e dei loro partner.

Nell’ambito delle proprie verifiche ex ante, l’EIT ha effettuato tra l’altro verifiche tecniche per tutti i progetti finanziati. Non è stato tuttavia possibile valutare in modo efficace le attività e i risultati dei progetti a causa dell’assenza di obiettivi quantificabili. I piani di attività non definivano in dettaglio le attività da svolgere, né stabilivano tappe intermedie precise, risultati attesi per attività e criteri qualitativi.

Dei circa 22 milioni di EUR di stanziamenti impegnati riportati dal 2011, ne sono stati annullati circa 10 milioni (45 %) nel 2012. Questo elevato livello di annullamenti è principalmente dovuto al fatto che le spese dichiarate dai beneficiari nell’ambito delle convenzioni di sovvenzione relative al 2011 sono state inferiori al previsto (9,2 milioni di EUR o il 92 % dei riporti annullati).

In corso

2013

Nel 2013, l’Istituto ha effettuato pagamenti a saldo e liquidazioni di prefinanziamenti (operazioni) per sovvenzioni ammontanti a 84,1 milioni di EUR (attività del 2012). La spesa per sovvenzioni rappresenta circa il 97 % della spesa totale del 2013. Tutte le operazioni relative alle sovvenzioni vengono esaminate dalla Commissione prima di essere autorizzate dall’EIT. L’Istituto ha proseguito gli sforzi considerevoli intrapresi per attuare verifiche ex ante efficaci al fine di fornire una ragionevole garanzia circa la legittimità e regolarità delle operazioni relative alle sovvenzioni. Circa l’87 % della spesa per sovvenzioni dichiarata dalle CCI è stata oggetto di certificazione rilasciata da società di audit indipendenti incaricate dalle CCI e dai loro partner. L’Istituto stesso ha svolto verifiche ex ante sotto forma di controlli documentali completi. La documentazione giustificativa presentata dalle CCI e dai loro partner è stata esaminata dall’Istituto laddove erano stati individuati rischi particolari. La Corte tuttavia ritiene che, sebbene la qualità dei certificati di audit sia migliorata, in parte grazie anche a migliori orientamenti, in generale vi siano margini di miglioramento per quanto attiene al lavoro delle società di audit indipendenti.

Completata

2013

L’Istituto ha stipulato contratti per verifiche complementari ex post svolte da una società di audit indipendente, al fine di ottenere un secondo livello di garanzia in merito alla legittimità e regolarità delle operazioni relative alle sovvenzioni. Sono state verificate ex post le dichiarazioni di spesa di 29 dei 300 partner delle CCI, corrispondenti al 29 % del totale delle operazioni svolte nel 2013 per le sovvenzioni. I risultati delle verifiche ex post hanno confermato che vi sono stati miglioramenti nelle verifiche ex ante, ma che queste non sono ancora pienamente efficaci. In base agli errori rilevati dalle verifiche ex post, nel 2014, l’Istituto ha deciso di recuperare la somma complessiva di 5 75  593 EUR, ovvero il 3 % delle sovvenzioni 2012 sottoposte ad audit.

Completata

2013

Nel 2013, nell’ambito di due contratti quadro conclusi nel 2010 e nel 2012 mediante procedura negoziata rispettivamente sono stati effettuati pagamenti per circa 6 65  000 EUR e 1 05  000 EUR. Dall’audit è emerso che il ricorso alla procedura negoziata non era giustificato; gli importi pagati sono pertanto irregolari.

Completata

2013

Il tasso di errore combinato relativo a quanto esposto ai paragrafi 9 — 11 si colloca tra il 2 % e il 3 % delle spese totali del 2013.

Completata

2013

Gli accordi quadro di partenariato (AQP) con le tre CCI stabiliscono che il contributo finanziario dell’EIT possa coprire fino al 25 % delle spese totali delle CCI nei primi quattro anni, dal 1o gennaio 2010 fino al 31 dicembre 2013. Secondo i dati comunicati dalle CCI, questo massimale è stato rispettato da tutte e tre le CCI. Tuttavia, poiché questi dati non verranno sottoposti ad audit prima del 2015, non esistono elementi probatori di audit adeguati a conferma del fatto che i finanziamenti EIT non abbiano oltrepassato il massimale del 25 %.

In corso

2013

Nel 2013, il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato del 97 %, segno che nell’insieme gli impegni sono stati contratti in maniera tempestiva. Il tasso di esecuzione di bilancio è stato tuttavia basso, pari al 74 % dei contributi dell’UE per il Titolo I (Spese per il personale); ciò è stato dovuto principalmente all’alto tasso di avvicendamento del personale e al fatto che l’adozione del regolamento relativo all’adeguamento degli stipendi era ancora in sospeso.

N.A.

2013

L’Istituto ha riportato stanziamenti impegnati nell’ambito del Titolo II (Spese amministrative) ammontanti a 1 93  420 EUR (24 %). Tali riporti riguardavano prevalentemente fatture non ancora ricevute e progetti informatici in corso. L’Istituto non ha utilizzato 91  918 EUR (29 %) degli stanziamenti impegnati riportati dal 2012 al 2013 nell’ambito di questo Titolo, in gran parte a causa di costi sovrastimati per una riunione del consiglio di direzione.

N.A.

2013

L’Istituto aveva iscritto in bilancio al Titolo III (Spese operative) 3 4 0 78  025 EUR per sovvenzioni alle CCI. Il tasso di esecuzione relativamente basso (82 %) è dovuto al fatto che le CCI non hanno assorbito completamente il finanziamento disponibile per le attività del 2012 (sovvenzioni del 2012).

N.A.


ALLEGATO II

Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Budapest)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 173 del TFUE)

L’Unione e gli Stati membri provvedono affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell’industria dell’Unione.

A tal fine, nell’ambito di un sistema di mercati aperti e concorrenziali, la loro azione è intesa:

ad accelerare l’adattamento dell’industria alle trasformazioni strutturali,

a promuovere un ambiente favorevole all’iniziativa ed allo sviluppo delle imprese di tutta l’Unione, segnatamente delle piccole e medie imprese,

a promuovere un ambiente favorevole alla cooperazione tra imprese,

a favorire un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche d’innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico.

Competenze dell’Istituto

[regolamento (CE) n. 294/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, modificato dal regolamento (UE) n. 1292/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

La missione dell’Istituto è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d’innovazione degli Stati membri e dell’Unione. L’EIT svolge tale compito promuovendo [le sinergie e la cooperazione tra] l’istruzione superiore, la ricerca e l’innovazione ai massimi livelli nonché integrando tra loro tali settori[, anche incoraggiando l’imprenditorialità].

Compiti

Al fine di raggiungere il suo obiettivo, l’Istituto:

a)

identifica le proprie priorità e attività principali;

b)

svolge un’attività di sensibilizzazione tra le organizzazioni partner potenziali ed incoraggia la loro partecipazione alle sue attività;

c)

seleziona e designa CCI nei settori prioritari e definisce mediante accordi i diritti e gli obblighi delle CCI, offre loro un sostegno adeguato, applica misure adeguate di controllo della qualità, segue costantemente e valuta periodicamente le loro attività e garantisce un livello adeguato di coordinamento [e facilita la comunicazione e la cooperazione tematica] tra le stesse;

d)

mobilita i fondi provenienti da fonti pubbliche e private e utilizza le sue risorse a norma del regolamento istitutivo; in particolare, cerca di finanziare una proporzione significativa e crescente del suo bilancio facendo ricorso a fonti private e mediante entrate generate dalle proprie attività;

e)

incoraggia il riconoscimento negli Stati membri dei titoli e dei diplomi che sono rilasciati da istituti di istruzione superiore, che sono organizzazioni partner e che possono essere assimilati a titoli e diplomi dell’EIT;

f)

promuove la diffusione di migliori prassi per l’integrazione del triangolo della conoscenza al fine di sviluppare una cultura comune dell’innovazione e del trasferimento di conoscenze;

g)

mira a diventare un organismo di portata mondiale per l’eccellenza nei settori dell’istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione;

h)

promuove approcci multidisciplinari all’innovazione, tra cui l’integrazione di soluzioni tecnologiche, sociali e non tecnologiche, approcci organizzativi e nuovi modelli commerciali;

i)

assicura la complementarietà e la sinergia tra le attività dell’EIT ed altri programmi dell’Unione;

j)

promuove le CCI quali partner di eccellenza nel campo dell’innovazione all’interno e all’esterno dell’Unione;

k)

istituisce un forum delle parti interessate per informare sulle attività dell’EIT, le sue esperienze, le sue migliori prassi e il suo contributo alle politiche e agli obiettivi dell’Unione in materia di innovazione, ricerca e istruzione e per consentire alle parti interessate di esprimere il proprio parere.

Organizzazione

Comitato direttivo

Composizione

Il comitato direttivo dell’Istituto si compone di 12 membri nominati, garantendo l’equilibrio tra l’esperienza e l’eccellenza del mondo delle imprese, del settore dell’istruzione superiore e della ricerca, nonché di tre membri rappresentativi proposti dalle Comunità della conoscenza e dell’innovazione (CCI). La Commissione europea può parteciparvi in qualità di osservatore.

Compiti

Il comitato direttivo è incaricato della direzione delle attività dell’Istituto, della selezione, della designazione, dell’assegnazione di sovvenzioni e della valutazione delle CCI, nonché dell’adozione di tutte le altre decisioni strategiche.

Comitato esecutivo

Composizione

Il comitato esecutivo si compone di quattro membri del comitato direttivo, fra cui il presidente e il vicepresidente dello stesso. È presieduto dal presidente del comitato direttivo.

Compiti

Il comitato esecutivo supervisiona la gestione dell’Istituto e adotta le decisioni necessarie tra una riunione e l’altra del comitato direttivo.

Direttore

Nominato dal comitato direttivo, è responsabile dinanzi a quest’ultimo della gestione amministrativa e finanziaria dell’Istituto, di cui è il rappresentante legale.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Istituto nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

235,40(142,20) milioni di EUR di stanziamenti d’impegno e 174,91(98,76) milioni di EUR di stanziamenti di pagamento.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti dalla tabella dell’organico: 60 (58)

Posti occupati: 48 (41)

Altri posti: 0 (0)

Totale effettivi: 48 (41) di cui addetti a:

funzioni operative: 33 (25),

funzioni amministrative e di supporto: 15 (16).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Selezione e designazione di due nuove CCI nei settori della salute e delle materie prime da parte del comitato direttivo dell’EIT a dicembre.

Decisione del comitato direttivo, dell’11 dicembre 2014. relativa all’assegnazione nel 2015 di un totale di 268 milioni di EUR per il finanziamento di attività a valore aggiunto svolte dalle 5 CCI, dopo l’espletamento di una procedura di finanziamento competitivo corrispondente al 40 % del bilancio totale.

Le 3 CCI già operanti nel 2014 hanno gestito un bilancio totale di 21 5 2 64  780 EUR per il finanziamento da parte dell’EIT delle attività a valore aggiunto delle CCI, nonché un bilancio di 1  08 7 4 26  142 EUR per il finanziamento, da parte di fonti diverse dall’EIT, di attività a valore aggiunto e attività complementari delle CCI.

Il numero complessivo delle organizzazioni partner delle tre CCI è salito a 605: 216 per la CCI-Clima, 122 per i laboratori TIC dell’EIT e 267 per la CCI-InnoEnergy.

Le CCI hanno fornito all’EIT 6 indicatori chiave di performance ed i rispettivi documenti di supporto per l’anno 2013. Nell’ambito della valutazione della passata performance delle CCI ed in vista del processo di finanziamento competitivo per l’assegnazione del 2015, essi sono stati valutati e convalidati dall’EIT. Inoltre, le CCI hanno fornito all’EIT le stime relative ai loro indicatori chiave di performance del 2014.

Organizzazione dell’invito 2014 dell’EIT per la giornata informativa sulle «Comunità della conoscenza e dell’innovazione» (CCI) a Budapest il 14 marzo 2014.

Definizione di una strategia perfezionata per gli EIT Awards (compresa la concettualizzazione di una terza categoria, ossia l’Innovators Award dell’EIT).

Elaborazione di un concept perfezionato per la EIT Roundtable of Entrepreneurs (tavola rotonda degli imprenditori).

Adozione dell’EIT Community Brand Book e lancio dello stesso il 1o dicembre 2014.

Fonte: Allegato fornito dall’Istituto.


RISPOSTA DELL’ISTITUTO

10.

Sulla base dei certificati di audit ottenuti per le attività complementari CCI, il contributo finanziario dell'EIT per il periodo 2010-2014 era pari al 16 % per la CCI Climate, 19 % per la CCI InnoEnergy e 21 % per EIT ICT Labs. Si tratta di attività ben al di sotto del tetto del 25 % concordato negli accordi quadro di partenariato EIT-CCI. Inoltre, l'EIT ha tratto conclusioni preziose dalla revisione dei portafogli delle attività complementari delle CCI citati dalla Corte dei conti europea, che saranno usate per il miglioramento della pertinenza delle attività complementari CCI nonché del collegamento tra le attività complementari CCI e le attività a valore aggiunto delle CCI finanziate dall'EIT.

12.

L'EIT riconosce che v'è spazio per miglioramenti nelle verifiche delle prestazioni delle CCI. Tuttavia, la valutazione tecnica ex-ante della realizzazione delle attività CCI ha già migliorato significativamente rispetto agli anni precedenti. Le relazioni 2013 sulle CCI sono state preparate conformemente agli orientamenti migliorati per la preparazione delle relazioni, emesse dall'EIT. Un'analisi strutturata dell'ampia mole di informazioni ricevute, a complemento del lavoro effettuato dagli esperti esterni, ha consentito all'EIT di ottenere un livello soddisfacente di garanzie circa fornitura di risultati tangibili da parte delle CCI, che sono stati inclusi nel piano di attività. Quale risultato dei migliori orientamenti forniti dall'EIT alle CCI, i piani di attività dal 2014 in poi consentono di avere particolari più significativi su ciascuna attività a valore aggiunto delle CCI pianificate. Per di più, una metodologia più solida è stata posta in essere per valutare le prestazioni delle CCI in base alle segnalazioni.

Malgrado l'osservazione della Corte dei conti europea sui casi di realizzazione parziale degli obiettivi del piano di attività, è opportuno rilevare che l'EIT non accetta costi associati alle parti non realizzate delle attività a valore aggiunto delle CCI. Inoltre, se una CCI offre delle prestazioni insufficienti nelle sue attività rispetto agli obiettivi del piano di attività in un dato anno, ciò avrà un impatto negativo sulla sovvenzione massima attribuita a quella particolare CCI per l'anno N+2, quale risultato dell'esercizio annuale di finanziamento competitivo delle sovvenzioni.

13.

Dei dubbi significativi sorgevano sul bilancio annuale 2014 dell'EIT a causa dei negoziati in corso relativi al quadro e all'orizzonte finanziario pluriennale 2020, per il periodo 2014-2020. Pertanto, il consiglio di amministrazione dell'EIT ha adottato un approccio prudente e nel settembre 2013 ha deciso di stanziare solo 180 milioni di EUR, quale prima rata, per gli accordi di sovvenzione 2014. Dopo la conferma del bilancio annuale 2014, l'EIT ha assegnato ulteriori sovvenzioni per un totale di 38,5 milioni di EUR, quale seconda rata, a tre CCI nel marzo 2014. Tuttavia, non è stato possibile usufruire dell'intero importo degli stanziamenti impegnati rimanenti, in quanto le CCI avevano richiesto meno sovvenzioni da parte dell'EIT di quanto sarebbe stato possibile attribuire in base alla rimanente disponibilità di bilancio dell'EIT per il 2014. Per di più, la seconda rata di sovvenzioni è stata attribuita dopo che erano già passati tre mesi dell'anno civile e la concessione di importi più elevati avrebbe messo a rischio l'intera realizzazione dei piani di attività.

14.

Mentre l'EIT concorda sul fatto che le sue sovvenzioni costituivano la fonte principale di finanziamento delle attività a valore aggiunto delle CCI per il 2013, è altresì importante notare i passi compiuti dalle CCI sviluppando strategie di sostenibilità finanziaria e la piena rispondenza con i pertinenti obblighi giuridici. Conformemente al regolamento istitutivo dell'EIT, una CCI «deve normalmente avere un orizzonte temporale che va da sette a quindici anni». Inoltre, l'Agenda strategica innovativa dell'EIT dispone che «mentre le CCI non saranno pienamente finanziariamente indipendenti dall'EIT nel corso dei primi anni di attività, saranno pur tuttavia incoraggiate a diventare sostenibili a medio termine; ovvero, a ridurre gradualmente la loro dipendenza dalla sovvenzione dell'EIT in vista del loro consolidamento e della loro ulteriore espansione».

In linea con il regolamento istitutivo dell'EIT, le CCI stanno ulteriormente migliorando le proprie strategie in vista della sostenibilità finanziaria. Una sintesi di tali strategie è stata presentata in ambi i piani di attività 2014 e 2015. Per di più, il 5 marzo 2015 il consiglio di amministrazione dell'EIT ha adottato i «Principi sulla sostenibilità finanziaria delle CCI». Questo documento indica una direzione chiara fornendo definizioni, principi di sovvenzione e incentivi affinché le CCI operino in vista della loro sostenibilità finanziaria. Quale prossimo passo, l'EIT fornirà alle CCI delle linee guida specifiche per un'attuazione corretta dei «Principi sulla sostenibilità finanziaria delle CCI», ivi compreso un template specifico sulla segnalazione dei progressi conseguiti nei confronti della sostenibilità finanziaria.

15.

Allo scopo di attenuare l'alto avvicendamento del personale, l'EIT ha individuato dei miglioramenti nella gestione dei posti vacanti che sono ora in fase di attuazione secondo un piano di azione. Inoltre, nell'autunno 2014 l'EIT ha introdotto un sistema di valutazione e di riclassificazione per offrire migliori prospettive di carriera al suo personale. L'EIT ha altresì rivisto e migliorato la sua politica di formazione. Per di più, attualmente vengono svolti dei colloqui in occasione della cessazione del servizio con tutto il personale per analizzare i motivi della partenza. Nel 2015, l'EIT ha anche istituito un gruppo di lavoro per le RU. Inoltre, l'EIT ha consolidato il livello dei quadri intermedi ed è stato nominato un nuovo capo di unità, che entrerà in servizio il 1o agosto 2015, per la gestione delle operazioni di sovvenzione. In seguito alle attuali azioni di mitigazione, l'avvicendamento del personale è calato del 12 % nel 2014 rispetto al 20-25 % sperimentato nel periodo 2012-2013.

16.

I posti vacanti a livello amministrativo vengono gradualmente occupati, con ad esempio il direttore generale amministrativo che è già in funzione dall'agosto 2014 e il capo unità Gestione della partecipazione che entrerà in servizio il 1o agosto 2015. Si prevede che il posto del capo unità Politica e comunicazioni sarà attribuito entro la fine dell'anno. L'EIT completerà le procedure di assunzione per i posti amministrativi in maniera regolare e trasparente, ponendo fine agli accordi temporanei che si sono resi necessari per garantire la continuità operativa.

17.

Pur accettando l'osservazione della Corte dei conti europea sul tasso di posti disponibili alla fine del 2014, è importante rilevare che dal giugno 2015 vi sono solo sette posti vacanti su 60 posti autorizzati all'EIT; ciò significa che il tasso di posti vacanti è diminuito al 12 % dal 20 % nella prima metà del 2015. Si prevede che i rimanenti posti vacanti saranno occupati nel corso del 2015.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/197


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per i medicinali relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/22)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per i medicinali (di seguito «l’Agenzia» o «EMA»), con sede a Londra, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 2309/93 del Consiglio, sostituito dal regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’Agenzia opera attraverso una rete e coordina le risorse scientifiche messe a sua disposizione dalle autorità nazionali per provvedere alla valutazione e alla vigilanza sui medicinali per uso umano o veterinario (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA LEGITTIMITÀ E REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI

11.

Il regolamento sui diritti dell’Agenzia stabilisce le date entro cui i richiedenti sono tenuti a pagare i diritti e quelle entro cui l’Agenzia è tenuta ad eseguire i pagamenti a favore delle autorità nazionali competenti (9). Le scadenze per i versamenti non sono state rispettate per la maggior parte delle operazioni controllate dalla Corte.

OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

12.

Nel 2014 l’Agenzia ha sottoposto a procedura amministrativa l’operato del responsabile delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). Sono state rilevate significative debolezze nei controlli di gestione, che implicavano notevoli rischi finanziari ed operativi per l’Agenzia. È stato elaborato ed attuato un piano d’azione per affrontare tali debolezze. L’efficacia delle misure adottate deve però essere ancora valutata dall’Agenzia.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

Uno dei compiti dell’Agenzia è fornire agli Stati membri e ai cittadini informazioni adeguate in materia di farmacovigilanza. Queste informazioni sono raccolte presso le singole autorità nazionali e verificate con le industrie farmaceutiche interessate. Tuttavia, l’Agenzia dipende fortemente dai controlli e dalle ispezioni svolte dalle autorità degli Stati membri, a cui compete la valutazione della completezza e dell’esattezza delle informazioni divulgate.

14.

Nel 2014, l’Agenzia ha concluso un contratto quadro di 15 milioni di EUR relativo a servizi di consulenza gestionale ad alto livello per il periodo 2014-2017. Gli obiettivi e le attività da svolgere non erano sufficientemente specifici da giustificare la decisione in merito all’appalto né l’importo del contratto. Non risulta che il consiglio di amministrazione sia stato consultato sulla decisione di appalto, come sarebbe stato opportuno data la natura ed il valore del contratto, anche se il regolamento finanziario non lo richiede.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

15.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 214 del 24.8.1993, pag. 1 e GU L 136 del 30.4.2004, pag. 1. Conformemente a quest’ultimo regolamento, la nuova denominazione dell’Agenzia europea di valutazione dei medicinali è Agenzia europea per i medicinali.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(9)  Regolamento sui diritti dell’Agenzia, articolo 10, paragrafo 1, e articolo 11, paragrafo 1.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Oltre all’indennità scolastica prevista dallo statuto (1), l’Agenzia eroga un contributo scolastico direttamente alle scuole, senza avere stipulato contratti specifici con esse, per il personale con figli che frequentano la scuola primaria o secondaria. I contributi scolastici per il 2012 sono ammontati complessivamente a circa 3 89  000 EUR. Tale spesa non è prevista dallo statuto ed è pertanto irregolare.

Completata


(1)  L’articolo 3 dell’allegato VII prevede un’indennità pari al doppio di quella di base di 252,81 EUR, vale a dire 505,62 EUR.


ALLEGATO II

Agenzia europea per i medicinali (Londra)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 168 del TFUE)

Raccolta di informazioni

Nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.

L’azione dell’Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all’eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l’informazione e l’educazione in materia sanitaria, la sorveglianza, l’allarme e la lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Coordinare le risorse scientifiche messe a sua disposizione dalle autorità degli Stati membri per l’autorizzazione e la vigilanza dei medicinali ad uso umano e veterinario,

fornire agli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione europea una consulenza scientifica sui medicinali ad uso umano o veterinario.

Compiti

Coordinare la valutazione scientifica dei medicinali soggetti alle procedure UE di autorizzazione all’immissione in commercio,

coordinare il monitoraggio dei medicinali autorizzati nell’Unione (farmacovigilanza),

esprimere pareri sui livelli massimi di residui dei medicinali veterinari accettabili negli alimenti di origine animale,

coordinare la verifica dell’applicazione dei principi sulle buone pratiche di fabbricazione e di laboratorio e sulla buona prassi clinica,

registrare la situazione delle autorizzazioni all’immissione in commercio rilasciate per i medicinali.

Organizzazione

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali per uso umano. Il CHMP è costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, un membro e un supplente nominati da Islanda e Norvegia e da un massimo di cinque membri cooptati.

Il comitato per i medicinali veterinari (CVMP) elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali veterinari. Il CVMP è costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, un membro e un supplente nominati da Islanda e Norvegia e da un massimo di cinque membri cooptati.

Il Comitato per i medicinali orfani (COMP) esamina le domande presentate da cittadini o imprese per ottenere la designazione di medicinale orfano. Il COMP è costituito da un membro per ciascun Stato membro, tre membri nominati dalla Commissione europea e rappresentanti le organizzazioni dei pazienti, tre membri nominati dalla Commissione europea su raccomandazione dell’Agenzia, un membro nominato dall’Islanda, uno dal Liechtenstein e uno dalla Norvegia, nonché da un rappresentante della Commissione.

Il comitato per i medicinali a base di piante (HMPC) elabora pareri su i medicinali a base di piante. L’HMPC è costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, Islanda e Norvegia, nonché da un massimo di 5 membri cooptati.

Il comitato pediatrico (PDCO) è responsabile della valutazione del contenuto delle domande relative a piani d’indagine pediatrica (PIP), deroghe, differimenti e verifiche di conformità nonché dell’adozione di pareri al riguardo. Il PDCO è costituito da cinque membri dell’CHMP e dai rispettivi supplenti, un membro e un supplente per ciascuno Stato membro non rappresentato dai cinque precedenti, sei membri e relativi supplenti nominati dalla Commissione europea, in rappresentanza degli operatori sanitari e delle associazioni di pazienti.

Il comitato per le terapie avanzate (CAT) è responsabile della valutazione della qualità, della sicurezza e dell’efficacia dei medicinali per terapie avanzate (ATMP) e del monitoraggio degli sviluppi scientifici nel settore. Il CAT è costituito da cinque membri del CHMP e rispettivi supplenti, un membro e un supplente per ciascuno Stato membro non rappresentato dai cinque precedenti, quattro membri e quattro supplenti nominati dalla Commissione europea in rappresentanza dei medici e delle associazioni di pazienti.

Il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) è responsabile della valutazione e del monitoraggio delle questioni relative alla sicurezza dei medicinali ad uso umano. Il PRAC è costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, un membro e un supplente nominati da Islanda e Norvegia, sei esperti scientifici indipendenti nominati dalla Commissione europea, due membri e due supplenti nominati dalla Commissione europea in rappresentanza degli operatori sanitari e delle organizzazioni dei pazienti.

Il consiglio di amministrazione si compone di un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, di due rappresentanti della Commissione, di due rappresentanti nominati dal Parlamento europeo, di due rappresentanti delle organizzazioni dei pazienti, di un rappresentante delle organizzazioni dei medici e di un rappresentante delle organizzazioni dei veterinari. Il consiglio di amministrazione adotta il programma di lavoro e la relazione annuale.

Il direttore esecutivo è nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS) e struttura di audit interno dell’Agenzia (IAC).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

282,47(251,56) milioni di EUR (1); contributo dell’Unione: 8,2 % (13,0 %)  (2)

Effettivi al 31 dicembre 2014

599 (611) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 580 (583);

210 (144) altri posti (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati, agenti interinali).

Totale degli effettivi: 790 (727), di cui addetti a funzioni: operative 621 (590), amministrative 169 (137)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Medicinali per uso umano

Domande di autorizzazione all’immissione in commercio: 100 (80)

Pareri positivi: 82 (80)

Durata media della valutazione: 179 (200) giorni

Pareri post-certificazione: 5  958(5  447)

Farmacovigilanza (relazioni sulle reazioni avverse da farmaci, procedure centralizzate di autorizzazione nei paesi SEE e non-SEE): 6 91  897(6 79  413) relazioni.

Relazioni periodiche di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR): 471 (3) (525)

Consulenze scientifiche ultimate: 532 (474)

Procedure di riconoscimento reciproco e procedure decentrate (MRP/DP) (4): iniziate 7  231(6  293), concluse 6  412(6  242)

Domande al PDCO relative a piani d’indagine pediatrica: 485 (480)  (5)

Medicinali per uso veterinario

Domande di autorizzazione all’immissione in commercio: 12 (23)

Domande per varianti: 340 (315)

Domande di line extension: 6 (5)

Ispezioni

Ispezioni: 506 (480)

Medicinali a base di piante

Monografie sulle piante: 11 (9)

Elenchi di sostanze, preparati e combinazioni a base di piante: 1 (0)

Medicinali orfani

Domande per ottenere la designazione di farmaci orfani: 329 (201)

Pareri favorevoli alla designazione di farmaci orfani: 196 (136)

PMI

Richieste di attribuzione dello status di PMI: 499 (401)

Domande di riduzione o differimento dei diritti: 333 (336)


(1)  Si tratta del bilancio definitivo, non del totale effettivo del conto di risultato dell’esecuzione del bilancio.

(2)  Tale percentuale concerne il contributo UE iscritto in bilancio (escluso il contribuito speciale per le riduzioni tariffarie dei medicinali orfani e l’uso dell’eccedenza n-2) relativamente al bilancio definitivo.

(3)  Le cifre tengono conto delle PSUR ultimate alla fine del 2014.

(4)  Includono le procedure MRP/DCP per le variazioni di tipo IA, IB, II e le variazioni esaminate nell’ambito di una procedura di «condivisione del lavoro».

(5)  I dati per il 2014 (e per il 2013) indicano ora tutte le procedure riguardanti il PDCO, tra cui le prime domande per i piani di indagine pediatrica (PIP), le modifiche a PIP approvati, le domande di deroga e le domande di verifiche di conformità.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

Durante il 2013-2014 l’Agenzia ha riconcepito e razionalizzato i suoi principali processi operativi tra cui le autorizzazioni finanziarie e la riscossione dei diritti. L’ulteriore pianificata automazione di quest’ultima attività è stata ritardata a causa della riorganizzazione dell’Agenzia nel 2014. Per assicurare la conformità con il regolamento sui diritti dell’Agenzia in merito alle date di pagamento, si pianifica ora di mettere in atto quest’automazione entro la fine del 2015.

12.

Pur essendo stati riscontrati punti deboli nel controllo gestionale, non è stato segnalato alcun considerevole rischio finanziario nella relazione relativa all’inchiesta amministrativa presentata al direttore generale.

L’efficacia delle misure prese dall’Agenzia dovrà essere valutata tramite gli audit già pianificati per il 2015 da parte del servizio di Audit interno della Commissione e dalla struttura di Audit interno dell’Agenzia.

13.

L’Agenzia prende nota delle osservazioni della Corte. Il regolamento relativo ai medicinali dell’Unione europea si basa su un modello di rete. L’EMA coordina il sistema di rete della farmacovigilanza dell’UE e gestisce sistemi informatici chiave a sostegno dello scambio di dati nella farmacovigilanza, in particolare EudraVigilance e la banca dati dei medicinali di cui all’articolo 57. Continueremo a lavorare con le nostri parti interessate e i nostri partner per garantire una protezione adeguata dei cittadini dell’UE in questo settore.

14.

Prima dell’avvio della procedura di appalto per un contratto quadro che conduce a una stima di 15  000 giornate uomo nel corso di quattro anni è stata condotta una consultazione inter-servizi. La consultazione ha cercato di identificare i dipartimenti dalla prospettiva degli obiettivi temporali, dei profili stimati e delle giornate uomo, oltre che della presupposta natura dei servizi e della tempistica approssimativa. Poiché le stime richieste sono per la loro natura suscettibili di evolversi, l’Agenzia non può condividere le osservazioni della Corte. Inoltre, come la Corte riconosce, l’Agenzia non è tenuta a consultare il consiglio di amministrazione prima dell’avvio della gara d’appalto.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/206


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Osservatorio

(2015/C 409/23)

INTRODUZIONE

1.

L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (di seguito «l’Osservatorio» o «l’OEDT»), con sede a Lisbona, è stato istituito dal regolamento (CEE) n. 302/93 del Consiglio (1). Il compito principale dell’Osservatorio consiste nel raccogliere, analizzare e disseminare dati sul fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze per elaborare e pubblicare informazioni a livello europeo obiettive, affidabili e comparabili. Le informazioni devono servire come punto di partenza per analizzare la domanda di droghe e i mezzi per ridurla nonché, in generale, i fenomeni associati al mercato della droga (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Osservatorio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Osservatorio, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Osservatorio e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Osservatorio comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Osservatorio dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Osservatorio;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Osservatorio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Osservatorio, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Osservatorio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Osservatorio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

I riporti di stanziamenti impegnati per il Titolo II (Spese amministrative) sono risultati elevati: 6 73  534 EUR (26 %), contro i 2 17  061 EUR (9 %) del 2013. Essi sono principalmente dovuti all’accelerazione dell’attuazione della strategia pluriennale in materia di tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) e al fatto che risorse inizialmente previste per gli aumenti salariali non sono state utilizzate a seguito di una decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 36 del 12.2.1993, pag. 1. Il regolamento istitutivo e le successive modifiche sono stati abrogati dal regolamento (CE) n. 1920/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 376 del 27.12.2006, pag. 1).

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Osservatorio, a titolo informativo.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Nel 2012, l’Osservatorio ha concesso sovvenzioni agli osservatori nazionali sulle droghe degli Stati membri (beneficiari), al fine di sostenere la cooperazione nell’ambito della rete Reitox (1). La spesa per sovvenzioni nel 2012 è ammontata in totale a 2,6 milioni di EUR, ossia il 16 % delle spese operative totali. Le verifiche ex ante effettuate dall’Osservatorio prima di procedere al rimborso delle spese dichiarate dai beneficiari consistono in un’analisi documentale delle dichiarazioni di spesa e dei certificati di audit emessi da auditor esterni incaricati dai beneficiari. Il Centro non riceve generalmente dai beneficiari documenti comprovanti l’ammissibilità e l’esattezza delle spese dichiarate. Le verifiche ex post in loco a livello del beneficiario sono rare (2). I controlli esistenti forniscono dunque alla direzione dell’Osservatorio solo una limitata certezza circa l’ammissibilità e l’esattezza delle spese dichiarate dai beneficiari. Per le operazioni controllate dalla Corte, l’Osservatorio, per conto della Corte stessa, ha ottenuto documentazione giustificativa che ha fornito una ragionevole certezza della legittimità e regolarità delle operazioni in questione. Una verifica su base casuale dei documenti giustificativi ed una più elevata copertura dei beneficiari da parte delle verifiche in loco potrebbero accrescere considerevolmente tale certezza.

Completata

2012

Per le operazioni fatte dopo il 2008 (ad eccezione delle sovvenzioni non è stata svolta alcuna verifica ex post. In corso

Completata

2011 e 2012 (insieme)

L’Osservatorio attualmente sostiene un costo annuo di circa 2 00  000 EUR (2011: 2 75  000 EUR) per spazio per uffici non utilizzato nella sua precedente sede e nella nuova sede. L’Osservatorio dovrebbe continuare, in cooperazione con la Commissione e con le autorità nazionali, a ricercare soluzioni adeguate per questo spazio per uffici non utilizzato.

Completata

2013

L’Osservatorio ha indetto una gara d’appalto per la locazione di fotocopiatrici per un periodo di quattro anni per un importo massimo di 1 60  000 EUR. I requisiti tecnici hanno subito una significativa modifica nel corso della procedura. A seguito di tale modifica è stato pubblicato un bando di gara modificato che prorogava il termine per la presentazione delle offerte, ma non indicava chiaramente la modifica dei requisiti tecnici. Tali requisiti sono stati poi modificati nuovamente per la conclusione del contratto conformemente all’opzione annunciata nelle specifiche pubblicate, determinando così una riduzione del valore del contratto del 35 %. Le informazioni pubblicate in merito alla struttura dei prezzi del contratto non erano sufficientemente chiare e questo ha dato luogo ad un’interpretazione errata da parte di un offerente, il quale ha avuto quindi meno possibilità di vincere la gara. In aggiunta, i criteri di valutazione non erano sufficientemente precisi da garantire una totale trasparenza e parità di trattamento tra gli offerenti. Le debolezze di cui sopra hanno compromesso l’efficienza e l’efficacia della procedura di appalto e determinato così un rischio di distorsione della concorrenza.

N.A.


(1)  Nell’ambito della Rete europea di informazione sulle droghe e le tossicodipendenze (Reitox), l’Osservatorio raccoglie dati-paese sulle droghe comunicati dagli osservatori nazionali.

(2)  Nel 2011, sono state svolte due verifiche ex post in due Stati membri, mentre nel 2012 non ne è stata svolta nessuna.


ALLEGATO II

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Lisbona)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 168 e 114 del TFUE)

L’Unione completa l’azione degli Stati membri volta a ridurre gli effetti nocivi per la salute umana derivanti dall’uso di stupefacenti, comprese l’informazione e la prevenzione.

Competenze dell’Osservatorio

[regolamento (CE) n. 1920/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Fornire all’Unione e agli Stati membri informazioni fattuali, obiettive, affidabili e comparabili a livello dell’Unione sul fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze, nonché sulle loro conseguenze.

I settori prioritari dell’Osservatorio sono i seguenti:

1)

monitorare lo stato del fenomeno delle droghe e delle tendenze emergenti, in particolare in materia di policonsumo;

2)

controllo delle risposte date ai problemi legati alla droga e fornitura di informazioni sulle migliori pratiche;

3)

valutazione dei rischi delle nuove sostanze psicoattive e allestimento di un sistema di allarme rapido;

4)

elaborazione di mezzi e strumenti intesi a facilitare il controllo e la valutazione delle politiche nazionali da parte degli Stati membri e il controllo e la valutazione delle politiche dell’Unione europea da parte della Commissione.

Compiti

raccolta e analisi dei dati esistenti;

miglioramento della metodologia di confronto dei dati;

diffusione dei dati;

cooperazione con enti ed organizzazioni europei e internazionali e con paesi terzi;

individuazione di nuovi sviluppi e cambiamenti di tendenza.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composto da un rappresentante per ogni Stato membro, da due rappresentanti della Commissione e da due esperti indipendenti particolarmente competenti in materia di droghe, designati questi ultimi dal Parlamento europeo.

Adotta il programma di lavoro annuale, la relazione generale di attività e il bilancio ed emette un parere sui conti definitivi.

Comitato esecutivo

Composizione

Presidente del consiglio di amministrazione;

vicepresidente del consiglio di amministrazione;

due altri membri nominati dal consiglio di amministrazione, in rappresentanza degli Stati membri;

due rappresentanti della Commissione.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Comitato scientifico

Emette pareri. È composto da un massimo di 15 scienziati di chiara fama, nominati in ragione della loro eccellenza scientifica dal consiglio di amministrazione, a seguito di un invito a manifestare interesse. Il consiglio di amministrazione può anche designare un gruppo di esperti affinché partecipino al comitato scientifico esteso per la valutazione dei rischi comportati da nuove sostanze psicoattive.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Osservatorio nel 2014 (2013)

Bilancio

15,85(16,31) milioni di EUR. Sovvenzione dell’Unione: 93,4 % (95,4 %)

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti nella tabella dell’organico: 84 (84)

Posti occupati: 76 (76) + 26 (24) altri posti (esperti nazionali distaccati, agenti contrattuali e interinali).

Totale effettivi: 102 (100)

Personale assegnato a funzioni:

operative: 63 (61)

amministrative e di supporto informatico: 28,5(28,5)

miste: 10,5(10,5)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Rete

L’Osservatorio gestisce una rete informatizzata per la raccolta e lo scambio di informazioni, denominata «rete europea d’informazione sulle droghe e le tossicodipendenze» (Reitox); tale rete collega le reti nazionali di informazione sulle droghe, i centri specializzati negli Stati membri e i sistemi di informazione delle organizzazioni internazionali che cooperano con l’Osservatorio.

Pubblicazioni

Relazione europea sulla droga — Tendenze e sviluppi (traduzione, pubblicazione e sito interattivo in 23 versioni linguistiche);

Prospettive sulle droghe (PsD): 6 (11), in inglese, sito interattivo

Bollettino statistico e sito web interattivo; Relazione generale di attività, su base annua, in inglese;

A year in review: Highlights from the EMCDDA's General Report of Activities 2013 — annuale, in inglese;

Bollettino d’informazione Drugnet Europe: 4 (4) numeri, in inglese;

Insights dell’Osservatorio: 2 (1), in inglese;

Manuali: 0 (1), in inglese;

Documenti tematici dell’Osservatorio: 0 (2). Questa vecchia serie di documenti dell’Osservatorio non è più in produzione.

Documenti scientifici dell’Osservatorio: 9 (4), in inglese (un documento anche in lingua ceca)

Policy profiles (Profili delle politiche in materia di droga): 2 (1), in inglese;

Pubblicazioni congiunte: 1 (1), in inglese;

Prodotti connessi all’attuazione della decisione 2005/387/GAI del Consiglio sulle nuove sostanze psicoattive: 15 (2), in inglese;

Profili sostanze stupefacenti: 0 nuovi (0) e 0 aggiornati (0);

Studi tecnici e scientifici, inclusi articoli e sintesi scientifiche: 24 (28);

Pubblicazioni ad-hoc: 0 (1), in inglese;

Opuscoli: 2 (1), in inglese;

Programmi di lavoro e strategie: 1 (3), in inglese;

Sistema di raccolta, convalida, archiviazione e reperimento dati (Fonte).

Altri siti web

Riorganizzazione/aggiornamento/sviluppo del contenuto del sito Internet pubblico dell’Osservatorio comprendente:

presentazioni per paese;

presentazioni sui trattamenti terapeutici della tossicodipendenza, profili di risposta sanitaria e sociale, profili di prevenzione;

banca dati europea sulle nuove droghe;

banca dati giuridica europea sulle droghe;

banca dati sugli strumenti di valutazione;

portale sulle migliori pratiche (scambio di informazioni sulle iniziative per la riduzione della domanda di droghe, riduzione dei danni e moduli di trattamento);

pagine relative ad argomenti specifici;

banca dati delle pubblicazioni.

Materiale promozionale

Materiale per conferenze: 1 (4) in inglese;

Prodotti per i media: 9 (12) comunicati stampa e 12 (13) schede informative, in inglese

Partecipazione a conferenze internazionali, a riunioni tecniche, scientifiche ed istituzionali: 291 (285).

Fonte: Allegato fornito dall’Osservatorio.


LA RISPOSTA DELL’OSSERVATORIO

11.

Come rilevato dalla Corte, la necessità di questo riporto è dovuta a fattori esterni, ovvero all’inattesa sentenza della Corte di giustizia sull’adeguamento retroattivo degli stipendi del personale dell’UE relativo agli anni 2011, 2012, e 2013. Il riporto era il risultato di un processo strutturato e ben fondato volto a garantire una buona gestione di tali operazioni. L’EMCDDA ha dimostrato di usare correttamente gli stanziamenti riportati (C8), com’è confermato dal tasso di utilizzo di siffatti stanziamenti, che eccede sistematicamente il 95 %.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/216


RELAZIONE

sui conti annuali dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima relativi all'esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/24)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per la sicurezza marittima (di seguito «l’Agenzia» o «EMSA»), con sede a Lisbona, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1406/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Essa ha il compito di garantire un livello elevato di sicurezza marittima e di prevenire l’inquinamento causato dalle navi, di assistere sul piano tecnico la Commissione e gli Stati membri e di controllare l’applicazione della legislazione dell’Unione europea, valutandone inoltre l’efficacia (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell'Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell'Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell'elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell'Agenzia, conformemente a quanto disposto dall'articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

10.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 208 del 5.8.2002, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

La Corte ha rilevato il bisogno di migliorare la gestione del patrimonio dell’Agenzia. Vi sono discrepanze non spiegate tra la registrazione dell’ammortamento annuo e dell’ammortamento cumulativo. Per le immobilizzazioni immateriali create internamente, le procedure contabili e le informazioni sui costi non sono affidabili. Mancano elementi comprovanti l’inventario fisico delle attrezzature amministrative nel periodo prescritto.

Completato per l’inventario fisico

In corso per le immobilizzazioni immateriali create internamente

2012

Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, le procedure contabili e le informazioni relative ai costi non sono del tutto affidabili.

In corso


ALLEGATO II

Agenzia europea per la sicurezza marittima (Lisbona)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 100 del TFUE)

Politica comune dei trasporti

«Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire le opportune disposizioni per la navigazione marittima e aerea».

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CE) n. 1406/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, modificato dai regolamenti (CE) n. 1644/2003, (CE) n. 724/2004 e regolamento (UE) n. 100/2013]

Obiettivi

L’Agenzia europea per la sicurezza marittima è stata istituita al fine di assicurare un livello elevato, efficace ed uniforme di sicurezza marittima, di protezione marittima e di prevenzione e lotta all’inquinamento causato dalle navi all’interno dell’Unione europea.

L’Agenzia fornisce agli Stati membri e alla Commissione la necessaria assistenza tecnica e scientifica, con un alto livello di competenze, per coadiuvarli nel:

dare corretta applicazione, nel settore della sicurezza marittima e della prevenzione dell’inquinamento causato dalle navi, della normativa dell’UE,

nel monitorare tale applicazione,

nel valutare l’efficacia delle misure in vigore.

L’Agenzia fornisce inoltre, su richiesta, strumenti operativi nonché assistenza tecnica e scientifica per aiutare gli Stati membri e la Commissione ad intervenire in caso di inquinamento causato dalle navi nell’ambito dell’UE.

Compiti

A seguito dell’ultima modifica che ne specifica ulteriormente il mandato, l’Agenzia può fornire una migliore assistenza alla Commissione e agli Stati membri attraverso i propri compiti principali e utilizzare al meglio le proprie risorse per aiutare gli Stati membri a intervenire in caso di inquinamento marino causato dalle navi o dagli impianti per l’estrazione di gas e di petrolio. Sono stati inoltre introdotti compiti accessori che consentono all’Agenzia di avvalersi dei propri strumenti e competenze per altre attività dell’Unione connesse alla politica dell’Unione in materia di trasporto marittimo.

I compiti dell’Agenzia sono divisi in quattro grandi aree principali, in linea con il regolamento istitutivo e la pertinente normativa UE. In primo luogo, l’Agenzia assiste la Commissione nel monitorare l’applicazione della normativa dell’UE per quanto concerne, in particolare, la sorveglianza e certificazione delle navi, la certificazione delle attrezzature marittime, la sicurezza delle navi, la formazione dei marittimi ed il controllo da parte dello Stato di approdo.

In secondo luogo, l’Agenzia sviluppa e gestisce strutture di informazione marittima a livello dell’UE. Significativi esempi sono SafeSeaNet, il sistema di monitoraggio del traffico, per consentire la rintracciabilità in tutta l’UE delle navi e del loro carico, nonché degli incidenti a bordo e in mare; il centro di raccolta dati dell’UE LRIT, per assicurare l’identificazione e la rintracciabilità in tutto il mondo delle navi battenti bandiera di uno Stato dell’UE, e Thetis, il sistema informativo che assiste il nuovo regime dello Stato membro di approdo.

Parallelamente, l’Agenzia fornisce agli Stati costieri, una struttura per la prevenzione, la rilevazione e l’intervento in caso di inquinamento marino, che comprende una rete europea di navi pronte a intervenire in caso di sversamenti da idrocarburi, nonché un servizio europeo di sorveglianza satellitare che permette di rilevare chiazze di idrocarburi delle navi (CleanSeaNet), contribuendo ad un’efficace catena di protezione delle coste e delle acque UE dall’inquinamento causato dalle navi.

Infine, l’Agenzia fornisce consulenza tecnica e scientifica alla Commissione nel campo della sicurezza marittima e della prevenzione dell’inquinamento causato dalle navi, nell’ambito di un processo continuo di valutazione dell’efficacia delle misure in atto nonché di aggiornamento e sviluppo della nuova normativa. Essa fornisce inoltre sostegno agli Stati membri, facilitando la cooperazione fra gli stessi, e diffonde informazioni sulle prassi migliori.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un rappresentante di ogni Stato membro, quattro rappresentanti della Commissione e quattro rappresentanti, senza diritto di voto, dei settori professionali interessati.

Compiti

Adottare il piano pluriennale in materia di politica del personale, il bilancio annuale, il programma di lavoro, la relazione annuale e un piano dettagliato sulle attività di preparazione e di intervento anti-inquinamento dell’Agenzia.

Supervisionare il lavoro intrapreso dal direttore esecutivo.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione. La Commissione può proporre uno o più candidati.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Struttura di audit interno dell’Agenzia (IAC).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

Stanziamenti d’impegno (C1)

52,4(57,8) milioni di EUR

Stanziamenti di pagamento (C1)

52,7(54,0) milioni di EUR

I bilanci rettificativi pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea riguardano diverse fonti di finanziamento, con gli stanziamenti C1 rappresentanti la quasi esclusiva fonte di finanziamento. A fini di chiarezza e trasparenza, vengono riportati solo gli stanziamenti di bilancio C1 predominanti e quindi pertinenti. Le cifre riportate indicano i dati definitivi (bilancio rettificativo).

Effettivi al 31 dicembre 2014

Personale statutario

210 (213) posti autorizzati nella tabella dell’organico, di cui occupati: 198 (203)

Agenti contrattuali

30 (29) posti previsti in bilancio, di cui occupati: 27 (25). L’Agenzia ha inoltre assunto altri cinque agenti contrattuali finanziati nel quadro dei relativi progetti.

Esperti nazionali distaccati

18 (15) posti previsti in bilancio, di cui occupati: 15 (14)

NB: riguardo ai posti per personale statutario, l’Agenzia ha tenuto conto dell’obiettivo di 207 posti da raggiungere al 1o gennaio 2015 piuttosto che del numero di posti (210) autorizzati nella tabella dell’organico per il 2014.

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

61 (53) seminari e altri eventi (ai seminari hanno partecipato 1  689(1  424) persone).

45 (35) diverse sessioni di formazione, per un totale di 812 (861) esperti nazionali formati.

64 (74) ispezioni e visite.

Il SafeSeeNet (SSN) è stato disponibile per il 99,74 % (99,43 %) del tempo nel corso dell’anno.

2  521(2  547) immagini satellitari ordinate e analizzate mediante CleanSeaNet.

Il centro di raccolta dati dell’UE (LRIT) è stato disponibile per il 99,53 % del tempo durante l’anno.

17 (16) contratti per navi anti-inquinamento.

71 (69) addestramenti e 26 (21) esercitazioni con le navi anti-inquinamento (12 (10) esercitazioni operative e 14 (11) esercitazioni di notifica).

Servizi di supporto marittimo EMSA operanti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.

Thetis è stato disponibile per il 99,64 % (99,61 %) del tempo nel corso dell’anno.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTA DELL’AGENZIA

L’Agenzia prende atto della relazione della Corte.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/223


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/25)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (di seguito «l’Agenzia» o «ENISA»), con sede ad Atene ed Heraklion (1), è stata istituita dal regolamento (CE) n. 460/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (2) che, dopo varie modifiche, è stato abrogato e sostituito dal regolamento (UE) n. 526/2013 (3). Il compito principale dell’Agenzia consiste nell’accrescere la capacità dell’Unione di prevenire e di reagire ai problemi di sicurezza delle reti e dell’informazione sulla base degli sforzi compiuti a livello nazionale e dell’Unione (4).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (5) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (7):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (8) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell'Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell'Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (9), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell'elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell'Agenzia, conformemente a quanto disposto dall'articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (10).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato elevato (100 %), a fronte del 94 % per il 2013. Gli stanziamenti impegnati riportati al 2015 ammontano in totale a 1,3 milioni di EUR, pari al 15 % degli stanziamenti complessivi (contro 1,2 milioni di EUR nel 2013, ossia il 13,5 %). I riporti di stanziamenti impegnati per il titolo II (Spese amministrative) sono stati consistenti: 0,6 milioni di EUR (49 %), contro gli 0,8 milioni di euro (59 %) del 2013. Questi sono riconducibili agli investimenti in infrastrutture informatiche ordinate, come da programma, verso la fine dell'esercizio per le due sedi dell'Agenzia.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Il personale operativo dell’Agenzia è stato trasferito ad Atene nel marzo 2013. Il personale amministrativo rimane invece ad Heraklion.

(2)  GU L 77 del 13.3.2004, pag. 1.

(3)  GU L 165 del 18.6.2013, pag. 41.

(4)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(5)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(6)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(7)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(8)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(9)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(10)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Benché il regolamento finanziario dell’Agenzia e le relative modalità di esecuzione prevedano un inventario fisico delle immobilizzazioni almeno ogni tre anni, l’Agenzia non ha proceduto a un inventario fisico completo dal 2009.

In corso

2013

Il livello complessivo degli stanziamenti impegnati è stato del 94 %. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i fondi aggiuntivi richiesti alla Commissione per finanziare la ristrutturazione della nuova sede ad Atene sono stati approvati soltanto nel novembre 2013. In questo contesto, 0,5 milioni di EUR che non erano ancora stati impegnati a fine esercizio sono stati riportati al 2014, previa decisione del consiglio di amministrazione.

N.A.

2013

In totale, gli stanziamenti impegnati e non impegnati riportati al 2014 sono ammontati a 1,2 milioni di EUR (ossia il 13,5 % del totale degli stanziamenti). Ciò ha principalmente riguardato il titolo II (Spese amministrative), con 0,8 milioni di EUR riportati, ossia il 59 % del totale degli stanziamenti per il titolo II. Questo elevato livello deriva dal riporto di cui al paragrafo 11 (0,5 milioni di EUR) e da un riporto aggiuntivo (0,3 milioni di EUR) effettuato per finanziare mobilio e attrezzature di rete per la sede di Atene, che sono stati ordinati verso la fine dell’esercizio.

N.A.

2013

Il personale operativo dell’Agenzia è stato trasferito ad Atene nel 2013, mentre quello amministrativo è rimasto ad Heraklion. È verosimile che i costi amministrativi avrebbero potuto essere ridotti se tutto il personale fosse stato concentrato in un’unica sede.

N.A.

2013

In base al contratto di locazione concluso tra le autorità greche, l’Agenzia ed il proprietario dei locali, il canone di locazione per la sede di Atene viene corrisposto dalle autorità greche. Detto canone viene costantemente pagato con parecchi mesi di ritardo, e ciò rappresenta un rischio finanziario e per le continuità operativa dell'Agenzia: se il proprietario decidesse la risoluzione del contratto di locazione a causa di questi ritardi nei pagamenti, ciò si ripercuoterebbe sull’operatività dell’Agenzia, e le risorse finanziarie investite nell’arredamento e ristrutturazione degli uffici andrebbero perse.

Completata


ALLEGATO II

Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Atene ed Heraklion)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 114 del TFUE)

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l'instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.

Nel settore del mercato interno, l'Unione ha una competenza concorrente con quella degli Stati membri [articolo 4, paragrafo 2, lettera a), del TFUE].

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (UE) n. 526/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

1.

L’Agenzia sviluppa e mantiene un elevato livello di competenza.

2.

L’Agenzia assiste le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione nell’elaborazione delle politiche in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione.

3.

L’Agenzia assiste le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione e gli Stati membri nell’attuazione delle politiche necessarie a soddisfare le prescrizioni legali e regolamentari in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione previste dagli atti giuridici vigenti e futuri dell’Unione, contribuendo in tal modo al corretto funzionamento del mercato interno.

4.

L’Agenzia assiste l’Unione e gli Stati membri a migliorare e a rafforzare la loro capacità e preparazione a prevenire, rilevare e reagire ai problemi e agli incidenti legati alla sicurezza delle reti e dell’informazione.

5.

L’Agenzia impiega la sua competenza per stimolare un’ampia cooperazione tra attori del settore pubblico e del settore privato.

Compiti

1.

L’Agenzia svolge i seguenti compiti:

a)

sostiene l’elaborazione delle politiche e del diritto dell’Unione:

i)

fornendo assistenza e consulenza su tutte le questioni relative alle politiche e al diritto dell’Unione in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione;

ii)

svolgendo attività preparatorie e fornendo consulenze e analisi relative all’elaborazione e all’aggiornamento delle politiche e del diritto dell’Unione in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione;

iii)

analizzando le strategie in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione accessibili al pubblico e promuovendone la pubblicazione;

b)

sostiene lo sviluppo di capacità:

i)

sostenendo gli Stati membri, su loro richiesta, nell’impegno a sviluppare e a migliorare la prevenzione, la rilevazione e l’analisi di problemi e incidenti legati alla sicurezza delle reti e dell’informazione, nonché la capacità di reazione agli stessi, e fornendo loro le conoscenze necessarie;

ii)

promuovendo e facilitando la cooperazione volontaria tra Stati membri e tra le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione e gli Stati membri nell’impegno a prevenire, rilevare e reagire ai problemi e agli incidenti legati alla sicurezza delle reti e dell’informazione qualora abbiano un impatto transfrontaliero;

iii)

assistendo le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione nell’impegno a sviluppare la prevenzione, la rilevazione e l’analisi di problemi e incidenti legati alla sicurezza delle reti e dell’informazione nonché la capacità di reazione agli stessi, in particolare sostenendo il funzionamento di un gruppo di pronto intervento informatico (Computer Emergency Response Team — CERT) al loro servizio;

iv)

sostenendo un aumento del livello delle capacità dei CERT nazionali/governativi e dell’Unione, anche attraverso la promozione del dialogo e dello scambio di informazioni, al fine di assicurare che, tenuto conto dell’evoluzione tecnica, tutti i CERT soddisfino un insieme comune di capacità minime e operino secondo le migliori prassi;

v)

sostenendo l’organizzazione e lo svolgimento di esercitazioni a livello dell’Unione in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione e fornendo consulenza agli Stati membri, su loro richiesta, in merito alle esercitazioni nazionali;

vi)

assistendo le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione e gli Stati membri nell’impegno a raccogliere, analizzare e, conformemente ai requisiti degli Stati membri in materia di sicurezza, divulgare i dati pertinenti relativi alla sicurezza delle reti e dell’informazione; sulla scorta delle informazioni fornite dalle istituzioni, dagli organi e dagli organismi dell’Unione e dagli Stati membri conformemente alle disposizioni del diritto dell’Unione e alle disposizioni nazionali conformi al diritto dell’Unione, tenendo informati le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione nonché gli Stati membri sull’evoluzione più recente della sicurezza delle reti e dell’informazione nell’Unione, nel loro interesse;

vii)

sostenendo lo sviluppo di un meccanismo unionale di allerta precoce che sia complementare ai meccanismi degli Stati membri;

viii)

offrendo formazioni in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione per i pertinenti organismi pubblici, se del caso in cooperazione con le parti interessate;

c)

sostiene la cooperazione volontaria tra gli organismi pubblici competenti e tra le parti interessate, comprese le università e i centri di ricerca nell’Unione, e sostiene la sensibilizzazione, tra l’altro:

i)

promuovendo la cooperazione tra CERT o gruppi di intervento per la sicurezza informatica in caso di incidente (Computer Security Incident Response Teams — CSIRT) nazionali e governativi, compresi i CERT per le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione;

ii)

promuovendo lo sviluppo e la condivisione delle migliori prassi allo scopo di raggiungere un livello avanzato di sicurezza delle reti e dell’informazione;

iii)

facilitando il dialogo nonché l’impegno per la messa a punto e lo scambio di migliori prassi;

iv)

promuovendo le migliori prassi in materia di condivisione delle informazioni e di sensibilizzazione;

v)

sostenendo le istituzioni, gli organi e organismi dell’Unione e, su loro richiesta, gli Stati membri e i loro rispettivi organismi nell’organizzazione di attività di sensibilizzazione, anche a livello di singoli utenti, e di altre attività di divulgazione al fine di accrescere la sicurezza delle reti e dell’informazione nonché la sua visibilità attraverso migliori prassi e linee guida;

d)

sostiene la ricerca e lo sviluppo, nonché la normazione:

i)

facilitando la definizione e l’adozione di norme europee e internazionali in materia di gestione dei rischi e di sicurezza dei prodotti, delle reti e dei servizi elettronici;

ii)

fornendo consulenza all’Unione e agli Stati membri sulle esigenze in materia di ricerca nel settore della sicurezza delle reti e dell’informazione, al fine di consentire di reagire in maniera efficace ai rischi e alle minacce attuali ed emergenti nel settore, anche per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nuove ed emergenti, e di utilizzare efficacemente le tecnologie per la prevenzione dei rischi;

e)

coopera con le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione, compresi quelli che si occupano della criminalità informatica e della tutela della vita privata e dei dati personali, al fine di affrontare questioni di interesse comune, anche:

i)

scambiando conoscenze e migliori prassi;

ii)

fornendo consulenze sugli aspetti pertinenti in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione al fine di sviluppare sinergie;

f)

contribuisce all’impegno dell’Unione di cooperare con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali per promuovere la cooperazione internazionale in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione, anche:

i)

impegnandosi, ove opportuno, in qualità di osservatore e nell’organizzazione delle esercitazioni internazionali, nonché analizzando e comunicando i risultati di tali esercitazioni;

ii)

facilitando lo scambio delle migliori prassi degli organismi pertinenti;

iii)

fornendo competenze alle istituzioni dell’Unione.

2.

Le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione e gli organismi degli Stati membri possono richiedere la consulenza dell’Agenzia in caso di violazioni della sicurezza o di perdita di integrità che abbiano ripercussioni significative sul funzionamento delle reti e dei servizi.

3.

L’Agenzia svolge i compiti che le sono attribuiti da atti giuridici dell’Unione.

4.

L’Agenzia formula in modo indipendente conclusioni, orientamenti e consulenza su argomenti che rientrano nell’ambito di applicazione e tra gli obiettivi del regolamento istitutivo.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Il consiglio di amministrazione è composto da un rappresentante per ciascuno Stato membro e due rappresentanti nominati dalla Commissione. Tutti i rappresentanti hanno diritto di voto. Ciascun membro del consiglio di amministrazione ha un supplente che lo rappresenta in sua assenza.

I membri del consiglio di amministrazione e i loro supplenti sono nominati sulla base della loro conoscenza dei compiti e degli obiettivi dell’Agenzia, tenendo conto delle competenze gestionali, amministrative e di bilancio necessarie per lo svolgimento dei compiti di un membro del consiglio di amministrazione.

Il mandato dei membri titolari del consiglio di amministrazione e dei loro supplenti è di quattro anni, rinnovabile.

Gruppo permanente di parti interessate

Il consiglio di amministrazione, su proposta del direttore esecutivo, istituisce un gruppo permanente di parti interessate composto da esperti riconosciuti che rappresentano i soggetti interessati, quali l’industria delle TIC, i fornitori delle reti o dei servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico, le organizzazioni dei consumatori, gli esperti universitari in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione e i rappresentanti delle autorità nazionali di regolamentazione notificati ai sensi della direttiva 2002/21/CE, nonché gli organismi incaricati del rispetto delle norme e quelli preposti alla tutela della vita privata. Il mandato dei membri del gruppo permanente di parti interessate è di due anni e mezzo.

Il gruppo permanente di parti interessate fornisce consulenza all’Agenzia relativamente allo svolgimento delle sue attività. In particolare, consiglia il direttore esecutivo ai fini della stesura della proposta relativa al programma di lavoro dell’Agenzia e ai fini di assicurare la comunicazione con le parti interessate su tutte le questioni inerenti al programma di lavoro.

Direttore esecutivo

Il direttore esecutivo è nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposto dalla Commissione, in seguito a una procedura di selezione aperta e trasparente. Il suo mandato è di cinque anni, rinnovabile.

Comitato esecutivo

Il comitato esecutivo consta di cinque membri designati tra i membri del consiglio di amministrazione, tra cui figurano il presidente del consiglio di amministrazione, il quale può anche presiedere il comitato esecutivo, e un rappresentante della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

9,7 milioni di EUR (9,7 milioni di EUR) costituiti al 94 % (93 %) dalla sovvenzione UE.

Effettivi al 31 dicembre 2014

48 (47) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 46 (43);

Altri posti occupati: 14 (13) agenti contrattuali, 2 (3) esperti nazionali distaccati.

Totale degli effettivi: 62 (59), di cui addetti a funzioni:

operative: 44 (42)

amministrative: 18 (17)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Le principali attività svolte dall'ENISA nel 2014 sono state raggruppate in tre sequenze di lavoro.

SL  (1) 1 — Sostegno all'elaborazione delle politiche dell'UE

Nel 2014, l'ENISA ha offerto sostegno al processo di definizione delle politiche. A tal fine sono state messe a disposizione dei responsabili politici informazioni consolidate sul panorama delle minacce emergenti e sono stati formulati messaggi chiave agli Stati membri per indicare come provvedere affinché le rispettive politiche e capacità siano in linea con gli obiettivi dell'UE, alla luce dell'esperienza maturata nei diversi Stati membri. I risultati si sono basati sull'unificazione delle fonti di informazioni disponibili all'interno di un contesto comune e hanno comportato, al contempo, la collaborazione e il coinvolgimento di attori importanti negli ambiti della valutazione delle minacce, della mitigazione dei rischi e della definizione delle politiche.

Sono stati conseguiti i seguenti obiettivi e risultati:

individuazione dell'evoluzione, dei rischi e delle sfide in ambito tecnologico: individuazione delle tendenze, delle sfide per la sicurezza, dei rischi associati e delle contromisure necessarie per le tecnologie emergenti (prestando particolare attenzione ad ambiti/settori selezionati),

contributo alle iniziative politiche dell'UE: sostegno alle iniziative politiche nell'ottica della sicurezza e mediante raccomandazioni su misure di sicurezza e migliori prassi per la protezione dei dati,

sostegno all'UE in materia di istruzione, ricerca e normazione: contributo alla collaborazione e cooperazione per migliorare il recepimento delle norme di sicurezza e accrescere l'impiego dei risultati della ricerca in proposito; promozione della sicurezza delle reti e dell'informazione (SRI) a tutti i livelli di istruzione.

Numero di elaborati: 10 (7)

SL 2 — Sostegno al potenziamento delle capacità

Nel corso del 2014 sono state svolte varie attività tese a sostenere le principali parti interessate dell'ENISA nello sviluppo di nuove capacità operative e di intervento per fronteggiare le svariate sfide di cibersicurezza e ampliare le capacità esistenti.

Gli Stati membri dell’UE e le imprese del settore privato presentano gradi di maturità diversi per quanto riguarda le proprie capacità di far fronte ad attacchi informatici e a interruzioni del servizio. Le attività dell'ENISA svolte nell'ambito di questa sequenza di lavoro erano finalizzate a innalzare il livello di sicurezza negli Stati membri e nel settore privato raccogliendo e disseminando buone prassi per i settori pubblico e privato nonché per i cittadini europei in generale.

Gli obiettivi, e di conseguenza i risultati, di questa sequenza di lavoro erano i seguenti:

favorire il potenziamento delle capacità degli Stati membri: assistere gli Stati membri nello sviluppo e nell'armonizzazione delle strategie nazionali in materia di sicurezza informatica, i partenariati pubblico-privati nonché le metodologie in materia di sicurezza e il materiale formativo nell'ambito dei CERT,

favorire il potenziamento delle capacità del settore privato: sviluppare guide sulle migliori prassi, orientamenti, raccomandazioni su livelli minimi di sicurezza od orientamenti per l'armonizzazione in diversi settori della SRI [ossia, il rapporto tra SRI e appalti pubblici, la certificazione delle «reti intelligenti», i sistemi di controllo integrato-SCADA (sistemi di controllo di supervisione e acquisizione dati), i fornitori di servizi Internet, il cloud computing],

accrescere il livello di preparazione dei cittadini dell'UE: fornire orientamenti tecnici e materiali divulgativi, nonché promuovere il mese europeo della sicurezza informatica.

Numero di elaborati: 16 (16)

SL 3 — Sostegno alla cooperazione

La cooperazione è un presupposto essenziale per aumentare e rafforzare la SRI nel mercato unico europeo e potenziare le capacità di Stati membri, istituzioni dell'UE e paesi terzi a tale riguardo.

Nel 2014, l'ENISA ha continuato la propria attività in questo ambito, potenziando la collaborazione esistente nelle comunità pertinenti, sviluppata sin dagli esordi dell'Agenzia. L'ENISA ha favorito la cooperazione continuando a migliorare il clima di fiducia, riducendo il divario fra prodotti e servizi offerti sul mercato ed esigenze effettive, nonché aggiornando costantemente le informazioni messe a disposizione dei soggetti deputati all'attuazione degli interventi SRI. Un altro modo di promuovere la cooperazione è stato, nel 2014, lo sviluppo di strumenti che agevolassero e migliorassero la comunicazione internazionale e l'interscambio di informazioni utili in materia di sicurezza in seno a comunità di Stati membri diversi aventi i medesimi interessi.

Gli obiettivi e i risultati di questa sequenza di lavoro erano i seguenti:

esercizi di cooperazione in situazioni di crisi: organizzazione di Cyber Europe 2014, con la pianificazione e lo svolgimento dell'esercitazione, nonché la predisposizione di una relazione sulla cooperazione in caso di crisi cibernetica,

attuazione della normativa dell'UE: elaborazione di orientamenti tecnici e di misure di sicurezza sulla scorta dell'analisi delle relazioni annuali sugli incidenti 2013 e delle raccomandazioni tese a ovviare a incidenti significativi,

abituale cooperazione tra le comunità SRI: aggiornamento e rafforzamento delle capacità operative delle istituzioni degli Stati membri, aiutando la comunità dei CERT ad aumentare il proprio livello di efficienza ed efficacia.

Numero di elaborati: 9 (15)

Nota: Alcuni elaborati del 2014 comportano più di una realizzazione/pubblicazione; ad esempio le attività del pacchetto di lavoro 3.2, elaborato 1 (WP 3.2 D1) hanno dato luogo a sei pubblicazioni.


(1)  SL: Sequenza di lavoro.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

Alla fine del dicembre 2014 è stato ultimato un progetto immobiliare di ampia portata associato alla ristrutturazione dell'ufficio di Atene. I tempi per il completamento dei lavori principali sono stati tali da rendere necessari, alla fine del 2014, investimenti aggiuntivi o complementari in infrastrutture, principalmente nell'edificio di Atene. La fornitura di tali investimenti complementari è stata programmata pertanto nei primi mesi del 2015, determinando l'elevata percentuale di riporti osservata.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/234


RELAZIONE

sui conti annuali del Fondo pensioni dell’Europol relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Fondo

(2015/C 409/26)

INTRODUZIONE

1.

Il Fondo pensioni dell’Europol (di seguito «il Fondo» o «EPF») con sede a L’Aia, è stato istituito dall’articolo 37 dell’allegato 6 del precedente statuto del personale applicabile ai dipendenti dell’Ufficio europeo di polizia (Europol) con sede a l’Aia. Le norme relative al Fondo sono state stabilite dall’atto del Consiglio del 12 marzo 1999 (1) e modificate dalla decisione del Consiglio 2011/400/UE (2). La finalità del Fondo è finanziare ed erogare le pensioni del personale che lavorava per l’Europol prima che questo diventasse un’agenzia europea il 1o gennaio 2010.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli interni del Fondo. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali del Fondo (3) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014;

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali del Fondo e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (4):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali del Fondo comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, l’applicazione delle norme contabili per il Fondo adottate dal Consiglio (5), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il consiglio di amministrazione del Fondo e il direttore dell’Ufficio europeo di polizia approvano i conti annuali dopo che il contabile del Fondo li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiarano, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria del Fondo;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (6), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Fondo, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte a ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Fondo presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario del Fondo e alle norme contabili adottate dal Consiglio.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Paragrafo d’enfasi

10.

La Corte attira l’attenzione sulle note 2.6 e 2.7 della relazione annuale 2014 del Fondo. Il consiglio di amministrazione del Fondo ha redatto i conti nella prospettiva della continuazione dell’attività. Si prevede, tuttavia, che nel 2015 verrà liquidata la maggior parte dei diritti a pensione attualmente non ancora versati mediante trasferimento ad un altro regime pensionistico e che, al 31 dicembre 2015, non vi saranno partecipanti attivi. I rispettivi consigli di amministrazione del Fondo e di Europol stanno valutando, assieme al Consiglio, le opzioni per il futuro del Fondo, tra cui la liquidazione dello stesso poco dopo il 31 dicembre 2015.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER l’ESERCIZIo PRECEDENTE

11.

Nell’allegato viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Documento 5397/99 disponibile nel registro pubblico del Consiglio: http://register.consilium.europa.eu/

(2)  GU L 179 del 7.7.2011, pag. 5.

(3)  I conti includono il bilancio finanziario, lo stato delle entrate e delle spese, la tabella dei flussi di cassa e le note esplicative.

(4)  Articoli 33 e 43 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(5)  Conformemente all’atto del Consiglio del 12 marzo 1999 che adotta le norme relative al fondo pensioni dell’Europol e alla decisione del Consiglio del 28 giugno 2011 che lo modifica, i conti sono preparati sulla base delle norme contabili olandesi sui fondi pensione, ossia la Direttiva 610 della normativa olandese in materia di informativa finanziaria, e degli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(6)  Articolo 185, paragrafo 2 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).


ALLEGATO

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Lo statuto del personale di Europol ha fissato la capitalizzazione dei contributi pensionistici versati dai funzionari a un tasso annuo del 3,5 %. Poiché i contributi sono mensili e possono differire da un mese all’altro, l’uso di un tasso annuo non è corretto e pertanto dovrebbe essere applicato un tasso mensile. Tale situazione non incide tuttavia in maniera rilevante sui conti annuali.

N.A.


LA RISPOSTA DEL FONDO

10.

Il consiglio di amministrazione di Europol nella riunione del 12 e 13 maggio 2015 ha convenuto all'unanimità di proporre al legislatore lo scioglimento del fondo pensioni dell'Europol, insieme alla ridistribuzione della riserva generale («eccedenza») del fondo ai suoi contributori. Lo strumento giuridico corrispondente è attualmente al vaglio degli organi preparatori del Consiglio interessati.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/238


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia ferroviaria europea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/27)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia ferroviaria europea (di seguito «l’Agenzia» o «ERA»), con sede a Lille e Valenciennes, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 881/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’Agenzia ha il compito di potenziare il livello di interoperabilità dei sistemi ferroviari e di sviluppare un approccio comune in materia di sicurezza, al fine di contribuire a creare un settore ferroviario europeo più competitivo e dotato di un elevato grado di sicurezza (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il totale degli stanziamenti impegnati si è attestato ad un livello elevato (97 %). Ad ogni modo, anche gli stanziamenti impegnati riportati per il bilancio operativo (Titolo III) si sono attestati ad un livello elevato, ammontando a 2,2 milioni di EUR, ossia il 37,7 % (nel 2013: 1,6 milioni di EUR, ovvero il 25 %); ciò è stato dovuto al ritardo di progetti operativi (sicurezza, sistema europeo di gestione del traffico ferroviario — ERTMS) e di progetti informatici. Tale situazione non è in linea con il principio dell’annualità del bilancio.

ALTRE OSSERVAZIONI

12.

Nell’attuare un contratto quadro multiplo sul monitoraggio di progetti ERTMS, l’Agenzia ha riaperto una procedura di gara per l’aggiudicazione di un contratto specifico. Tuttavia, l’eccessivo peso attribuito alla qualità e l’elevato valore massimo del contratto nella gara riaperta sono risultati in offerte finanziarie vicine al valore massimo dell’appalto. Ciò è in contraddizione con l’obiettivo della riapertura di una procedura di gara, che è quello di assicurare la concorrenza sul prezzo.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

13.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 220 del 21.6.2004, pag. 3.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

Il regolamento che istituisce l’Agenzia stabilisce la durata massima dei contratti di assunzione del personale temporaneo reclutato fra esperti del settore ferroviario. In virtù di tali disposizioni, nel periodo 2013-2015 l’Agenzia dovrà sostituire metà del personale operativo, con il rischio di perturbare gravemente le attività operative (1).

In corso

2011

Per quanto riguarda le procedure di assunzione dell’Agenzia, vi è un margine di miglioramento possibile, al fine di garantire la piena trasparenza e la parità di trattamento dei candidati. A titolo esemplificativo, gli avvisi di posto vacante non fornivano dettagli circa il numero minimo di anni di studio universitario, o successivi al diploma del ciclo secondario, richiesto, benché ciò costituisse un criterio di selezione. I punteggi minimi per essere ammessi al colloquio o inseriti negli elenchi di idoneità, i punti attribuiti ai criteri di selezione, le domande per le prove scritte e orali nonché la ponderazione dei risultati fra i due tipi di prove non venivano stabiliti prima di vagliare le candidature.

In corso

2012

L’Agenzia non rispetta le proprie norme di controllo interno per quanto riguarda la continuità operativa; non vi sono piani approvati per la continuità operativa e il ripristino in caso di disastro dei sistemi informatici.

Completata

2013

La precisione e la documentazione delle informazioni usate nelle procedure di appalto dell’Agenzia possono essere migliorate.

Completata

2013

In base al regolamento istitutivo (1), il personale dell’Agenzia è composto da:

agenti temporanei assunti dall’Agenzia, per una durata massima di cinque anni, fra gli esperti del settore in base alle loro qualifiche e alla loro esperienza in materia di sicurezza e di interoperabilità ferroviarie,

funzionari assegnati o distaccati dalla Commissione o dagli Stati membri per una durata massima di cinque anni, e

altri agenti assegnati a compiti esecutivi o di segreteria.

Alla fine del 2013, lavoravano per l’Agenzia 136 agenti con contratti a tempo determinato. Il regolamento istitutivo dispone inoltre che durante i primi dieci anni di funzionamento dell’Agenzia, qualora la continuità operativa lo richieda, la durata quinquennale del loro contratto può essere prorogata di tre anni al massimo. Fino alla metà del 2013, l’Agenzia ha fatto di questa opzione una pratica regolare. Inoltre, da settembre 2013 a marzo 2014, l’Agenzia ha riassunto quattro dipendenti temporanei (per una durata di otto anni) i cui contratti erano giunti a termine nel 2013 dopo la durata massima di otto anni.

Nel 2013 il consiglio di amministrazione dell’Agenzia ha adottato, di concerto con la Commissione, una nuova decisione, in virtù della quale gli agenti con contratto a termine possono fruire di contratti a tempo indeterminato. La proposta di modifica del regolamento istitutivo dell’Agenzia comprende disposizioni analoghe, ma non è chiaro se e quando sarà adottata dal Parlamento e dal Consiglio.

In corso

2013

L’Agenzia ha sede a Lille e Valenciennes. Come menzionato dalla Corte nella sua relazione annuale specifica sull’esercizio 2006, i costi potrebbero essere ridotti se tutte le operazioni fossero centralizzate in un’unica sede. Ciò potrebbe inoltre facilitare la stipulazione con lo Stato membro ospitante di un accordo esaustivo sulla sede, chiarendo in tal modo le condizioni in cui operano l’Agenzia e il suo personale.

In corso


(1)  Articolo 24, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 881/2004.


ALLEGATO II

Agenzia ferroviaria europea (Lille e Valenciennes)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 91, paragrafo 1, del TFUE)

«Ai fini dell’applicazione dell’articolo 90 e tenuto conto degli aspetti peculiari dei trasporti, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, stabiliscono:

a)

norme comuni applicabili ai trasporti internazionali in partenza dal territorio di uno Stato membro o a destinazione di questo, o in transito sul territorio di uno o più Stati membri;

b)

le condizioni per l’ammissione di vettori non residenti ai trasporti nazionali in uno Stato membro;

c)

le misure atte a migliorare la sicurezza dei trasporti;

d)

ogni altra utile disposizione».

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CE) n. 881/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Contribuire sul piano tecnico all’attuazione della normativa dell’Unione finalizzata a:

migliorare la posizione concorrenziale dei sistemi ferroviari,

sviluppare un approccio comune in materia di sicurezza del sistema ferroviario europeo,

nella prospettiva di concorrere alla realizzazione di uno spazio ferroviario europeo senza frontiere, in grado di garantire un elevato livello di sicurezza.

Compiti

1.

Rivolgere raccomandazioni alla Commissione in merito a:

metodi comuni di sicurezza (CSM) e obiettivi comuni di sicurezza (CST) previsti dalla direttiva sulla sicurezza delle ferrovie (2004/49/CE),

certificati di sicurezza e misure in materia di sicurezza,

sviluppo di specifiche tecniche di interoperabilità,

capacità professionali,

immatricolazione del materiale rotabile.

2.

Formulare pareri su:

norme di sicurezza nazionali,

supervisione della qualità del lavoro degli organismi notificati,

interoperabilità della rete transeuropea.

3.

Coordinare organismi nazionali:

coordinamento delle autorità nazionali preposte alla sicurezza e degli organismi investigativi nazionali (come descritto nella direttiva 2004/49/CE, articoli 17 e 21).

4.

Pubblicazioni e banche dati:

relazione sulle prestazioni in materia di sicurezza (ogni due anni),

relazione sull’evoluzione dell’interoperabilità (ogni due anni),

banca dati pubblica dei documenti in materia di sicurezza,

registro pubblico dei documenti sull’interoperabilità.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composto da un rappresentante di ciascuno Stato membro, da quattro rappresentanti della Commissione e da sei rappresentanti, senza diritto di voto, delle categorie interessate.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio

25,7(25,8) milioni di EUR

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti dalla tabella dell’organico: 140 (143)

Posti occupati al 31.12.2014: 132 (135)

Altro personale: 19 (15)

Totale effettivi: 151 (150), di cui addetti a:

funzioni operative: 117 (116),

funzioni amministrative: 34 (34).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Definizione di un piano programmatico che definisce le tappe intermedie per giungere all’emissione di un unico certificato di sicurezza.

Sorveglianza delle prestazioni in materia di sicurezza e redazione di relazioni biennali al riguardo.

Valutazione del recepimento della direttiva sulla sicurezza delle ferrovie.

Audit delle autorità nazionali preposte alla sicurezza (ANS).

Valutazioni degli organismi investigativi nazionali (OIN).

Formulazione di una raccomandazione su un metodo comune di sicurezza rivisto per la valutazione degli obiettivi comuni di sicurezza (CST) e dei valori di riferimento nazionali (NRV).

Relazioni annuali sui CST.

Progetto pilota su una nuova «matrice di monitoraggio regolamentare».

Revisione dell’attuale quadro in materia di valutazione e supervisione da parte delle ANS.

Attuazione delle specifiche tecniche di interoperabilità (STI) con un ambito geografico ampliato e guida, assistenza e consulenza al settore ferroviario e agli Stati membri per l’attuazione delle STI alle applicazioni telematiche.

Revisione della specifica tecnica di interoperabilità concernente le persone a mobilità ridotta (STI PMR).

Completamento delle rimanenti questioni aperte.

Sviluppo della banca dati dei documenti di riferimento.

Facilitazione delle autorizzazioni sperimentali per sportelli unici.

Facilitazione del passaggio al 4o Pacchetto ferroviario.

Monitoraggio dello sviluppo, del test e dell’attuazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS).

Definizione di una tabella di marcia per consentire le comunicazioni del sistema europeo di controllo dei treni (ETCS) su reti radio a commutazione di pacchetto.

Elaborazione e pubblicazione di documenti di orientamento per semplificare e standardizzare l’ingegneria relativa all’ERTMS.

Assistenza alle operazioni armonizzate con l’ERTMS.

Cooperazione con l’Agenzia esecutiva INEA nella valutazione di progetti ERTMS specifici.

Costante impiego di strumenti e risorse idonei a divenire un’organizzazione moderna in grado di adattarsi rapidamente a qualunque cambiamento.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTA DELL'AGENZIA

11.

L'Agenzia ha preso atto dell'osservazione della Corte e ha ulteriormente provveduto a migliorare il monitoraggio dell'esecuzione del bilancio, in particolare al titolo III che, in futuro, dovrebbe consentire di raggiungere un livello accettabile di stanziamenti da riportare.

12.

L'Agenzia ha preso atto dell'osservazione della Corte e sta preparando una guida interna circa l'utilizzazione della riapertura di una procedura di gara per garantire una migliore concorrenza sul prezzo.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/247


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/28)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (di seguito «l’Agenzia» o «ERCEA»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2008/37/CE della Commissione (1). L’Agenzia è stata istituita per un periodo che ha avuto inizio il 1o gennaio 2008 e che si concluderà il 31 dicembre 2017, allo scopo di gestire il programma specifico «Idee», nell’ambito del settimo programma quadro per la ricerca (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il comitato direttivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

11.

Le procedure relative alle attività materiali e immateriali devono essere ulteriormente rafforzate, al fine di assicurare un’adeguata salvaguardia di dette attività e la predisposizione di informazioni tempestive, accurate e complete in questo campo. Il registro delle attività deve essere continuamente aggiornato per quel che riguarda l’ubicazione delle attività, le procedure d’inventario devono essere formalizzate e le linee guida dell’Agenzia sulla capitalizzazione delle attività immateriali sviluppate internamente devono avere un livello di dettaglio sufficiente a far sì che venga seguito un approccio coerente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 9 del 12.1.2008, pag. 15.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 38 — 42 del regolamento finanziario dell’Agenzia.

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articoli 87 — 92 del regolamento finanziario dell’Agenzia.


ALLEGATO

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 182 del TFUE)

1.

Il Parlamento europeo e il Consiglio, previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano un programma quadro pluriennale che comprende l’insieme delle azioni dell’Unione. Il programma quadro:

fissa gli obiettivi scientifici e tecnologici da realizzare mediante le azioni previste dall’articolo 180 e le relative priorità,

indica le grandi linee di dette azioni,

stabilisce l’importo globale massimo e le modalità della partecipazione finanziaria dell’Unione al programma quadro, nonché le quote rispettive di ciascuna delle azioni previste.

2.

Il programma quadro viene adattato o completato in funzione dell’evoluzione della situazione.

3.

Il programma quadro è attuato mediante programmi specifici sviluppati nell’ambito di ciascuna azione. Ogni programma specifico precisa le modalità di realizzazione del medesimo, ne fissa la durata e prevede i mezzi ritenuti necessari. La somma degli importi ritenuti necessari, fissati dai programmi specifici, non può superare l’importo globale massimo fissato per il programma quadro e per ciascuna azione.

4.

Il Consiglio, deliberando secondo una procedura legislativa speciale e previa consultazione del Parlamento europeo e del Comitato economico e sociale, adotta i programmi specifici.

Competenze dell’Agenzia

(decisione di esecuzione della Commissione 2013/779/UE)

[decisione della Commissione C(2013) 9428, come modificata dalla decisione della Commissione C(2014) 9437]

Obiettivi

L’Agenzia è stata costituita nel dicembre 2013 con decisione 2013/779/UE della Commissione, per gestire l’obiettivo specifico «Rafforzamento della ricerca di frontiera, mediante le attività del Consiglio europeo della ricerca» della parte I («Eccellenza scientifica») del programma specifico che attua Orizzonte 2020 (2014-2020). Questo obiettivo specifico è attuato dal Consiglio europeo della ricerca (CER), comprendente un consiglio scientifico indipendente che definisce la strategia scientifica del CER e svolge un monitoraggio su come questa viene attuata da parte dell’Agenzia incaricata della gestione operativa.

L’ERCEA succede giuridicamente all’Agenzia esecutiva istituita con decisione 2008/37/CE ed opera in conformità allo statuto generale stabilito dal regolamento (CE) n. 58/2003.

All’ERCEA è stata inoltre affidata l’attuazione delle parti residue del programma specifico «Idee», che era gestito dall’Agenzia precedente nell’ambito del settimo programma quadro (2007-2013).

Compiti

I compiti dell’Agenzia sono descritti nell’atto di delega [cfr. la decisione della Commissione C(2013) 9428, modificata dalla decisione della Commissione C(2014) 9437], in particolare all’articolo 4 e agli Allegati I-III dello stesso. Tra questi, all’Agenzia sono affidati compiti riguardanti:

tutti gli aspetti dell’attuazione amministrativa e di esecuzione del programma e, in particolare, le procedure di valutazione, la procedura per la valutazione inter pares e di selezione, conformemente ai princìpi stabiliti dal Consiglio scientifico,

la gestione finanziaria e scientifica delle sovvenzioni,

il necessario sostegno al consiglio scientifico nello svolgimento dei compiti di quest’ultimo.

Organizzazione

[decisione della Commissione C(2014) 430, modificata dalla decisione della Commissione C(2014) 9447]

[regolamento (UE) n. 1291/2013]

(decisione del Consiglio 2013/743/UE)

[regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio]

Comitato direttivo

Il comitato direttivo è un organo che sovrintende al funzionamento dell’Agenzia, ed è nominato dalla Commissione [cfr. la decisione della Commissione C(2014) 430, modificata dalla decisione della Commissione C(2014) 9447]. Esso adotta (previo accordo della Commissione) il programma annuale di lavoro dell’Agenzia, nonché il bilancio amministrativo e le relazioni annuali della stessa. È composto di cinque membri.

Consiglio scientifico del Consiglio europeo della ricerca (CER)

In virtù del regolamento (UE) n. 1291/2013, al consiglio scientifico del CER è affidato il compito di definire la strategia scientifica generale per l’obiettivo del programma specifico e di decidere in merito alla tipologia di ricerca da finanziare, secondo quanto disposto dalla sezione 1.2 della parte 1 dell’allegato I allo stesso. Il consiglio scientifico del CER opera in autonomia. Le caratteristiche essenziali del CER sono le seguenti: garantire l’efficacia del suo programma scientifico, la qualità delle sue attività e il processo di valutazione inter pares nonché la sua credibilità presso la comunità scientifica. Come disposto dall’articolo 7 della decisione del Consiglio 2013/743/UE, tra le funzioni assegnategli rientrano, in particolare, l’elaborazione del programma di lavoro annuale per la realizzazione delle attività del CER e l’istituzione di metodi e procedure per le valutazioni inter pares, nonché il monitoraggio e il controllo di qualità del conseguimento dell’obiettivo specifico «Consiglio europeo della ricerca (CER)», fatta salva la responsabilità della Commissione. È composto da 22 membri nominati dalla Commissione.

Direttore dell’Agenzia

Nominato dalla Commissione europea per 4 anni.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio

36,3 (40,1) milioni di EUR (bilancio definitivo adottato dall’agenzia esecutiva)

Effettivi al 31 dicembre 2014

Il bilancio operativo per il 2014 prevede una pianta organica con 100 (100) agenti temporanei (AT) e una dotazione per 289 (289) agenti contrattuali (AC) e esperti nazionali distaccati (END), per un totale di 389 (389) posti. Di questi posti, alla fine del 2014 ne risultavano occupati 388 (379), così ripartiti:

99 (99) agenti temporanei, di cui 15 (13) AT distaccati e 84 (86) AT esterni,

277 (270) agenti contrattuali,

12 (10) END.

Il personale che occupava tali posti era addetto a:

attività operative (servizio di gestione scientifica e servizio di gestione delle sovvenzioni): 70 % (70 %),

attività amministrative (altri servizi): 30 % (30 %).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

1.

Effettuare un monitoraggio delle convenzioni di sovvenzione stipulate nel quadro del programma Orizzonte 2020, inviti a presentare proposte per sovvenzioni di avviamento (Starting grants), di consolidamento (Consolidator Grants), sovvenzioni destinate a ricercatori esperti (Advanced grants) e sovvenzioni per verifiche teoriche (Proof-of-Concept Grants). Il programma di lavoro «Orizzonte 2020» è attuato tramite la pubblicazione di inviti annuali a presentare proposte, a cui fanno seguito la valutazione (da parte di esperti esterni), la preparazione e la firma delle convenzioni di sovvenzione ed infine il monitoraggio dell’attuazione dei progetti. Ogni invito a presentare proposte sfocia in una serie di convenzioni di sovvenzione relative a progetti con un ciclo di vita previsto di circa 5 anni.

2.

Esecuzione degli inviti a presentare proposte del 2014 per il programma di lavoro «Orizzonte 2020» (sovvenzioni di avviamento, di consolidamento, sovvenzioni destinate a ricercatori esperti e sovvenzioni per verifiche teoriche): nel 2014 sono state presentate 8  530 proposte, di cui 3  273 relative alle sovvenzioni di avviamento, 2  528 a quelle di consolidamento, 2  287 alle sovvenzioni destinate a ricercatori esperti e 442 relative alle sovvenzioni per verifiche teoriche (totale per i due termini ultimi). Di tali proposte, 8  374 sono risultate ammissibili e sono state pertanto sottoposte all’esame dei gruppi di valutazione. Per la procedura di assegnazione delle sovvenzioni per gli inviti «Sovvenzioni di avviamento» e «Sovvenzioni per verifiche teoriche» sono state selezionate in totale 378 proposte. L’invito «Sovvenzioni di consolidamento» del 2014 non è ancora completato, e quello «Sovvenzioni destinate a ricercatori esperti» è ancora nella fase di valutazione, poiché il calendario degli inviti è stato posticipato di cinque mesi, a causa della tardiva adozione del programma «Orizzonte 2020» da parte del Consiglio e del Parlamento.

3.

Generazione e diffusione di informazioni relative al programma di lavoro «Orizzonte 2020» e alle attività svolte dall’Agenzia nel 2014.

4.

Nel corso del 2014, il consiglio scientifico si è riunito regolarmente sia a Bruxelles che in diversi paesi europei, di solito su invito delle autorità nazionali. Il fatto di tenere riunioni in paesi differenti, Stati membri dell’UE o paesi associati, rappresenta un modo per dare maggiore visibilità al CER. Tali incontri sono considerati inoltre eventi importanti sia dalle autorità nazionali che dalle comunità scientifiche e di ricerca locali. Nel corso del periodo 1o gennaio — 31 dicembre 2014 sono state organizzate cinque sessioni plenarie del consiglio scientifico: a gennaio, marzo e dicembre a Bruxelles (Belgio), in giugno a Oslo (Norvegia) e ad ottobre a Zagabria (Croazia).

In base a raccomandazioni formulate dal panel incaricato di riesaminare le strutture e i meccanismi del CER nel 2009, il consiglio scientifico ha istituito due comitati permanenti: il primo (CoIME) fornisce consulenza in materia di conflitti di interessi, violazioni della deontologia scientifica e questioni etiche, mentre il secondo si occupa della selezione di esperti per le valutazioni. L’Agenzia esecutiva ha sostenuto le attività operative dei due comitati, che si sono riuniti rispettivamente due volte e tre volte nel corso del 2014.

I membri del consiglio scientifico si sono riuniti anche nell’ambito di gruppi di lavoro per discutere questioni specifiche. Nel 2014 l’Agenzia esecutiva ha organizzato diverse riunioni dei gruppi di lavoro del CER: «Innovazione e dialogo con l’industria», «Accesso aperto», «Rafforzamento della partecipazione dei paesi terzi», «Equilibrio di genere» e «Indicatori chiave di performance». Tali gruppi di lavoro effettuano analisi e contribuiscono alla strategia scientifica del CER sottoponendo all’approvazione del consiglio scientifico, riunito in sessione plenaria, proposte nei settori di rispettiva competenza: esaminano le relazioni tra CER e il settore delle industrie/imprese nonché l’impatto della ricerca finanziata dal CER sull’innovazione; definiscono la posizione del CER sull’accesso aperto; accertano che il CER sia all’avanguardia e applichi le pratiche migliori in materia di equilibrio di genere nella ricerca; studiano meccanismi adatti a far aumentare la partecipazione ai bandi del CER da parte di ricercatori provenienti dai paesi esterni all’UE; definiscono una tabella di marcia per monitorare e valutare il conseguimento, da parte del CER, della propria missione, oltre gli indicatori e valori obiettivo, per sostenere le politiche a breve, medio e lungo termine del consiglio scientifico.

Nel 2014, un nuovo gruppo di lavoro, denominato «Ampliamento della partecipazione europea», ha iniziato le proprie attività. La sua missione è di stimolare i paesi dell’Europa centrale ed orientale a prendersi maggior cura delle loro persone di talento in campo scientifico e ad investire di più in ricerca. Detto gruppo di lavoro farà aumentare la conoscenza dei regimi d’aiuto del CER nei paesi precedentemente citati e informerà le rispettive comunità di ricerca in merito a cosa possono offrire le sovvenzioni del CER a scienziati della regione, rafforzando inoltre la partecipazione di talenti scientifici non ancora scoperti di quei paesi.

L’Agenzia esecutiva, in collaborazione con i membri dei suddetti gruppi di lavoro, ha redatto una serie di documenti di lavoro contenenti analisi e messaggi chiave inerenti alle specifiche questioni affrontate dai gruppi di lavoro e dai comitati permanenti.

Di seguito vengono elencate le principali attività connesse al lavoro svolto da questi gruppi di lavoro nel 2014:

Innovazione e dialogo con l’industria: nel luglio 2014, nove beneficiari di sovvenzioni del CER (invito «Sovvenzioni per verifiche teoriche») sono stati dapprima formati e poi invitati a presentare le proprie idee agli investitori nel corso di «presentazioni-lampo» (elevator pitches) della durata di tre minuti rivolte ad una rete comprendente innovatori di primo rango dell’industria e della comunità accademica nonché alcuni investitori in capitale di rischio. Si tratta del secondo evento di questo tipo organizzato dal CER in collaborazione con l’impresa ScienceBusiness, operante nel settore dei media. Il primo ha avuto luogo nel febbraio 2013.

Accesso aperto: una sessione su accesso aperto ed eccellenza scientifica è stata organizzata nel quadro del workshop congiunto CER-DNRF dal titolo Fostering academic excellence in a changing world, che ha avuto luogo a giugno come evento satellite dell’Euroscience Open Forum (ESOF) del 2014.

In seguito, a settembre, un workshop di due giorni sulla gestione e condivisione dei dati della ricerca ha attirato più di 140 partecipanti da tutta Europa. Tra gli altri eventi, vi sono stati numerosi seminari con rappresentanti di specifiche infrastrutture ad accesso aperto, quali gli archivi di dati Dryad e figshare, della fondazione OAPEN, che gestisce una piattaforma di libri ad accesso aperto, e della Reproducibility Initiative. In collaborazione con STM, l’associazione internazionale di editori scientifici, tecnici e medici, hanno avuto luogo altri due seminari: uno sul prezzo delle pubblicazioni scientifiche, l’altro sulla pubblicazione in formato long-text in un ambiente digitale.

Equilibrio di genere: nel tentativo di continuare a far aumentare il basso numero di ricercatori di sesso femminile che rispondono a inviti del CER, nel giugno 2014 il consiglio scientifico del CER ha adottato il Piano per l’eguaglianza di genere 2014-2020 del CER. Questo documento, redatto dal gruppo di lavoro sull’equilibrio di genere, mira a sviluppare ulteriormente gli obiettivi del Piano per l’eguaglianza di genere 2007-2013 del CER.

Inoltre, il gruppo di lavoro sull’equilibrio di genere ha fatto svolgere uno studio indipendente, il «progetto Ercareer», per analizzare differenze e similitudini dei percorsi e delle tipologie di carriera dei beneficiari di sesso maschile e femminile delle sovvenzioni del CER e per formulare raccomandazioni.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

L’Agenzia ha preso atto della relazione della Corte e attuerà le osservazioni relative ai controlli interni.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/255


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Autorità

(2015/C 409/29)

INTRODUZIONE

1.

L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (di seguito «l’Autorità» o «ESMA»), con sede a Parigi, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Compito dell’Autorità è migliorare il funzionamento del mercato finanziario interno dell’UE assicurando un livello di regolamentazione e di vigilanza elevato, efficace e uniforme, promuovere l’integrità e la stabilità dei mercati finanziari e rafforzare il coordinamento internazionale in materia di vigilanza al fine di mantenere la stabilità del sistema finanziario (2). L’ESMA è stata istituita a decorrere dal 1o gennaio 2011.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Autorità, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Autorità e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Autorità comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Autorità dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Autorità;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Autorità, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Autorità e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULL’AFFIDABILITÀ DEI CONTI

11.

L’importo delle commissioni addebitate alle entità oggetto di vigilanza (agenzie di rating del credito e repertori di dati sulle negoziazioni) nel 2014 (6 6 23  000 EUR), incluso tra le entrate nel conto economico provvisorio, è stato basato su una stima dei costi, anziché sui costi effettivi delle attività di vigilanza svolte (9). Le commissioni addebitate alle entità oggetto di vigilanza dovrebbero essere di importo il più possibile prossimo agli effettivi costi sostenuti al riguardo. A tal fine, l’ESMA sta attualmente svolgendo un esercizio di modellizzazione dei costi basata sulle attività.

OSSERVAZIONI SULLA LEGITTIMITÀ E REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI

12.

Quando nel 2010 è stata istituita, l’ESMA ha ereditato dall’organismo suo predecessore, il CESR (comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari), una serie di contratti quadro in materia di tecnologie dell’informazione per l’hosting dei propri centri dati e per lo sviluppo e la manutenzione dei propri sistemi IT. La mancata sostituzione di detti contratti quadro mediante tempestivi bandi di gara ha condotto ad una situazione nella quale due di essi sono stati prorogati oltre la rispettiva durata originaria. Ciò ha inoltre fatto sì che l’Autorità si procurasse alcuni servizi IT usando una centrale di committenza francese (Union des groupements d’achats publics — UGAP). L’Autorità ha fatto ricorso all’UGAP anche per l’acquisto di mobilio e materiale di cancelleria nel corso dell’esercizio. In totale, nel 2014 i pagamenti sono ammontati a 9 56  000 EUR. La Corte ha informato l’Autorità che il ricorso all’UGAP rappresentava una violazione del regolamento finanziario e da quel momento l’Autorità ha cessato tale pratica. L’Autorità ha adesso sostituito tutti i contratti quadro del CESR in materia di IT con contratti propri.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

13.

Il tasso complessivo di annullamento degli stanziamenti riportati dal 2013 si è attestato su un livello elevato, al 19 %, ossia 9 40  054 EUR. Ciò deriva principalmente da ritardi dei contraenti nella prestazione dei servizi richiesti, ma anche dall’annullamento dell’acquisto di licenze per un progetto cancellato, da difficoltà incontrate nell’attuazione di un contratto per personale interinale e nel passaggio dal precedente al nuovo contratto quadro per consulenze in materia IT.

14.

Il livello complessivo degli stanziamenti impegnati è aumentato, passando dal 93 % del 2013 al 99 % nel 2014, il che è indicativo di una maggiore tempestività nell’assunzione degli impegni. Tuttavia, il livello dei riporti al 2015 di stanziamenti impegnati per il titolo III (Spese operative) è risultato elevato: 4 0 63  580 EUR (45 %), contro i 3 6 88  487 EUR (58 %) del 2013. Di questo importo, circa 2 milioni di EUR si riferiscono a servizi IT e altri servizi prestati nel 2014 che non erano stati pagati dall’Autorità a fine esercizio. Altri contratti per un valore di 1,3 milioni di EUR erano stati conclusi verso la fine dell’esercizio, e si prevede che i relativi servizi saranno prestati nel 2015. Il restante importo di riporti si spiega con la natura pluriennale dei contratti conclusi.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

15.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Autorità.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(9)  L’obbligo di addebitare commissioni sulla base dei costi effettivamente sostenuti è menzionato all’articolo 4 del regolamento delegato (UE) n. 1003/2013 della Commissione, del 12 luglio 2013, sui repertori di dati sulle negoziazioni (GU L 279 del 19.10.2013, pag. 4), che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, e all’articolo 19, paragrafo 3, del regolamento finanziario dell’Autorità.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

Il bilancio dell’Autorità per l’esercizio 2011 è ammontato a 16,9 milioni di EUR. Conformemente all’articolo 62, paragrafo 1, del suo regolamento istitutivo, il bilancio per l’esercizio 2011 è stato finanziato per il 60 % dai contributi degli Stati membri e dei paesi AELS e per il 40 % dal bilancio dell’Unione. Alla fine del 2011, l’ESMA ha registrato un risultato positivo di bilancio di 4,3 milioni di EUR. In conformità al suo regolamento finanziario, l’intero importo è stato poi registrato nei conti come passività nei confronti della Commissione europea.

Nel 2014 è stato comunicato un risultato di bilancio negativo.

2011

Sono state rilevate debolezze in relazione a sei impegni giuridici che sono stati effettuati anticipatamente a quelli di bilancio (4 83  845 EUR).

In corso (1)

2011

La Corte ha individuato una serie di casi, per un valore totale di 2 07  442 EUR, in cui agli stanziamenti di pagamento riportati al 2012 non corrispondevano impegni giuridici. Questi riporti sono quindi irregolari e dovrebbero essere annullati.

Completata

2012

Durante il secondo anno di attività, l’Autorità ha realizzato un importante passo avanti con l’adozione e l’attuazione dei requisiti di base per tutte le norme di controllo interno. Tuttavia, tali norme non sono ancora pienamente attuate.

In corso

2012

Vi è un notevole margine di miglioramento per quanto concerne la tempestività e la documentazione delle procedure di appalto.

In corso

2012

Nel 2012, l’Autorità ha eseguito 22 storni di bilancio per un importo di 3,2 milioni di EUR (16 % del bilancio totale per il 2012), il che è indicativo di carenze nella pianificazione di bilancio.

Completata

2013

Il livello complessivo degli stanziamenti impegnati è aumentato dall’86 % nel 2012 al 93 % nel 2013, il che è indicativo di una maggiore tempestività nell’esecuzione degli impegni. Tuttavia, il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2014 è stato però elevato per il Titolo III (Spese operative), attestandosi a 3 6 88  487 EUR (58 %). Ciò è dovuto a servizi IT (0,8 milioni di EUR) ricevuti nel 2013, ma non ancora pagati, servizi IT inclusi nel programma di lavoro del 2014 e appaltati a fine esercizio (1,1 milioni di EUR), alcuni ritardi negli appalti dei servizi IT (0,4 milioni di EUR) nonché alla natura pluriennale di alcuni progetti IT.

N.A.

2013

Nel 2013, l’Autorità ha eseguito 12 storni di bilancio per un importo di 5,1 milioni di EUR pari al 18 % del bilancio (nel 2012: 22 storni per un importo di 3,2 milioni di EUR pari al 16 % del bilancio), il che è indicativo di carenze nella pianificazione di bilancio.

Completata

2013

Il 27 % circa dei pagamenti del 2013 per beni e servizi sono stati eseguiti in ritardo. I pagamenti tardivi sono stati eseguiti con un ritardo medio di 32 giorni. Gli interessi di mora pagati nel 2013 sono ammontati a 3  834 EUR.

In corso

2013

In base al protocollo sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea (2) e alla Direttiva dell’UE in materia di IVA (3), l’Autorità è esente da qualunque imposta indiretta. L’IVA totale posta a carico dell’Autorità nel periodo 2011-2013 ammontava a 3,3 milioni di EUR. Dopo lunghe trattative con lo Stato ospite, l’Autorità ha iniziato a richiedere i rimborsi dell’IVA nell’ultimo trimestre del 2012 ma, alla fine del 2013 era stato chiesto il rimborso solo di 1,3 milioni di EUR.

Completata


(1)  Nel 2014 vi sono stati 15 impegni assunti a posteriori, per un valore totale di 5 72  167,95 EUR, più 4 aumenti d’impegno effettuati a posteriori, per un valore totale di 1  391,72 EUR.

(2)  Protocollo (n. 7) sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea (GU C 115 del 9.5.2008, pag. 266).

(3)  Direttiva 2006/112/CE del Consiglio (GU L 347 dell’11.12.2006, pag. 1).


ALLEGATO II

Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Parigi)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 114 del TFUE)

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.

Competenze dell’Autorità

[regolamento (UE) n. 1095/2010 e regolamento (CE) n. 1060/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Compiti:

elaborare progetti di norme tecniche di regolamentazione,

elaborare progetti di norme tecniche di attuazione,

emanare orientamenti e formulare raccomandazioni,

formulare raccomandazioni se l’autorità nazionale competente non ha applicato gli atti settoriali o li ha applicati in modo che sembra costituire una violazione del diritto dell’Unione,

prendere decisioni individuali nei confronti delle autorità competenti in determinate situazioni di emergenza e per la risoluzione delle controversie tra autorità competenti in situazioni transfrontaliere,

nei casi concernenti il diritto dell’Unione direttamente applicabile, prendere decisioni individuali nei confronti di partecipanti ai mercati finanziari: i) se un’autorità nazionale competente non ha applicato gli atti settoriali o li ha applicati in modo che sembra costituire una violazione del diritto dell’Unione e se l’autorità competente non si è conformata ad un parere formale della Commissione; ii) se un’autorità competente non si è attenuta alla decisione dell’Autorità adottata in determinate situazioni di emergenza; iii) se l’autorità competente non si è attenuta alla decisione dell’Autorità nella risoluzione delle controversie tra autorità competenti in situazioni transfrontaliere,

emanare pareri rivolti al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione su tutte le questioni connesse con la sua area di competenza,

raccogliere le informazioni necessarie sui partecipanti ai mercati finanziari ai fini dello svolgimento dei compiti che le sono attribuiti,

sviluppare metodologie comuni per valutare l’effetto delle caratteristiche del prodotto e dei relativi processi di distribuzione sulla situazione finanziaria dei partecipanti ai mercati finanziari e sulla protezione dei consumatori,

fornire una banca dati, accessibile a livello centrale, dei partecipanti ai mercati finanziari registrati nella sua area di competenza, laddove specificato dalla normativa settoriale,

emettere segnalazioni nel caso in cui un’attività finanziaria costituisca una seria minaccia per i propri obiettivi,

proibire o limitare temporaneamente talune attività finanziarie che mettono a repentaglio il corretto funzionamento e l’integrità dei mercati finanziari o la stabilità generale o parziale del sistema finanziario dell’Unione nei casi specificati e alle condizioni previste nella normativa settoriale o in caso di necessità dovuta a situazioni di emergenza,

partecipare alle attività dei collegi delle autorità di vigilanza, comprese le indagini in loco, effettuate congiuntamente da due o più autorità competenti,

affrontare qualsivoglia rischio di perturbazione dei servizi finanziari che sia imputabile a un deterioramento totale o parziale del sistema finanziario e potenzialmente in grado di produrre effetti negativi gravi per il mercato interno e l’economia reale,

emanare orientamenti e formulare raccomandazioni supplementari per i partecipanti chiave ai mercati finanziari, allo scopo di tener conto del rischio sistemico da essi costituito,

condurre un’indagine su un tipo particolare di attività finanziaria, su un tipo di prodotto o su un tipo di condotta allo scopo di valutare le potenziali minacce per l’integrità dei mercati finanziari o la stabilità del sistema finanziario e raccomandare interventi appropriati alle autorità competenti interessate,

svolgere compiti e assumere responsabilità delegate dalle autorità competenti,

fornire pareri alle autorità competenti,

effettuare verifiche inter pares di tutte le attività delle autorità competenti,

esercitare una funzione di coordinamento generale tra le autorità competenti, in particolare nei casi in cui gli sviluppi negativi potrebbero compromettere il regolare funzionamento e l’integrità dei mercati finanziari o la stabilità del sistema finanziario nell’Unione,

avviare e coordinare in tutta l’Unione valutazioni sulla resilienza dei partecipanti ai mercati finanziari agli sviluppi negativi dei mercati,

decidere in merito alle domande di certificazione e registrazione di un gruppo di agenzie di rating del credito e sulla revoca di questa certificazione e registrazione,

definire accordi di cooperazione con le pertinenti autorità di vigilanza sulle agenzie di rating del credito di paesi terzi,

svolgere indagini ed ispezioni in loco presso i locali delle agenzie di rating del credito, dell’entità valutata o di terzi collegati,

se un’agenzia di rating del credito ha commesso una infrazione, decidere di revocare la registrazione, vietarle temporaneamente di emettere rating del credito, sospendere l’uso a fini regolamentari di rating del credito emessi da tale agenzia, richiedere che sia posto fine all’infrazione e/o emettere una comunicazione pubblica,

quando un’agenzia di rating del credito ha commesso, intenzionalmente o per negligenza, una infrazione, decidere di comminare una sanzione,

autorizzare e vigilare sui repertori di dati sulle negoziazioni situati nell’UE e riconoscere le stanze di compensazione non-UE che desiderano offrire i propri servizi a clienti UE,

definire accordi di cooperazione con le pertinenti autorità di paesi terzi incaricate della vigilanza sui derivati,

svolgere indagini ed ispezioni in loco presso i locali dei repertori di dati sulle negoziazioni o di terzi collegati,

se un repertorio di dati sulle negoziazioni ha commesso una violazione, adottare azioni di vigilanza,

se un repertorio di dati sulle negoziazioni ha commesso, intenzionalmente o per negligenza, una infrazione, decidere di comminare una sanzione.

Organizzazione

Consiglio delle autorità di vigilanza

Composizione

Il presidente (senza diritto di voto), il capo dell’autorità pubblica nazionale competente per la vigilanza dei partecipanti ai mercati finanziari in ogni Stato membro, un rappresentante della Commissione (senza diritto di voto), un rappresentante del Comitato europeo per il rischio sistemico (senza diritto di voto), un rappresentante per ognuna delle altre due autorità europee di vigilanza (entrambi senza diritto di voto).

Compiti

Fornisce orientamenti al lavoro dell’Autorità ed è incaricato di adottare le decisioni di cui al capo II del regolamento istitutivo.

Consiglio di amministrazione

Composizione

Presidente e altri sei membri del consiglio delle autorità di vigilanza eletti da e fra i membri con diritto di voto dello stesso consiglio delle autorità di vigilanza. Il direttore esecutivo e un rappresentante della Commissione partecipano alle riunioni del consiglio di amministrazione senza diritto di voto (anche se il rappresentante della Commissione può votare sulle questioni relative al bilancio).

Compiti

Assicura che l’Autorità assolva la sua missione ed esegua i compiti che le sono affidati ai sensi del regolamento istitutivo.

Presidente

Rappresentante dell’Autorità incaricato di preparare i lavori del consiglio delle autorità di vigilanza e di presiedere le riunioni del consiglio delle autorità di vigilanza e del consiglio di amministrazione. Designato dal consiglio delle autorità di vigilanza, previa audizione da parte del Parlamento europeo.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio delle autorità di vigilanza, previa conferma del Parlamento europeo. Si occupa della gestione dell’Autorità e prepara i lavori del consiglio di amministrazione.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Autorità nel 2014

Bilancio definitivo

Totale: 33,24 milioni di EUR, di cui:

sovvenzione UE: 11,07 milioni di EUR,

contributi delle autorità nazionali competenti: 15,55 milioni di EUR,

commissioni versate dalle entità oggetto della vigilanza: 6,62 milioni di EUR (agenzie di rating del credito: 5,58 milioni di EUR; repertori di dati sulle negoziazioni: 1,04 milioni di EUR).

Effettivi al 31 dicembre 2014

Personale statutario: 133 posti di agenti temporanei autorizzati nella tabella dell’organico, di cui 125 occupati al 31.12.2014.

Agenti contrattuali: 32 ETP previsti in bilancio (inizio dell’esercizio), di cui 27 impiegati al 31.12.2014.

Esperti nazionali distaccati: 21 ETP previsti in bilancio (inizio dell’esercizio), di cui 16 impiegati al 31.12.2014.

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Monitoraggio della stabilità finanziaria. Diverse relazioni periodiche sui rischi e sintesi sull’andamento dei mercati finanziari.

Ricerche economiche specifiche e valutazioni d’impatto. Pubblicazione di documenti di lavoro su temi economici sui fondi comuni di investimento speculativo e sui mercati dei derivati.

Contributo al lavoro del Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS) sul rischio sistemico.

Esame dell’attuazione delle raccomandazioni a Euribor-Federazione bancaria europea (FBE) formulate congiuntamente con l’EBA.

Ulteriore lavoro di monitoraggio dei mercati e dell’innovazione finanziaria tramite un quadro di riferimento sull’innovazione finanziaria.

Analisi di prodotti e processi finanziari innovativi.

Monitoraggio e analisi delle tendenze degli investitori al dettaglio e pubblicazione di buone pratiche per la governance dei prodotti al dettaglio strutturati.

Invito ad un approccio comune dell’UE in tema di microfinanziamento diffuso (crowdfunding).

Lavoro sull’istruzione finanziaria degli investitori, comprendente cooperazione con l’International Network on Investor Education dell’OCSE.

Consulenza su un regime rafforzato per la protezione degli investitori nell’ambito della direttiva MiFID II/del regolamento MiFIR. Preparazione del lavoro futuro sulla protezione degli investitori.

Redazione di regole di applicazione per la direttiva MiFID II su questioni concernenti i mercati secondari.

Pubblicazione di segnalazioni agli investitori e di buone pratiche, applicabili in tutta l’UE, per la governance dei prodotti al dettaglio strutturati.

Pubblicazione di linee guida sul rispetto degli Orientamenti sulle politiche e le pratiche di remunerazione (direttiva MiFID).

Redazione di progetti di norme tecniche di attuazione sugli indici principali e sulle borse valori riconosciute di cui al regolamento sui requisiti patrimoniali.

Rafforzamento della vigilanza attuata sulle agenzie di rating del credito.

Pubblicazione di un invito a presentare contributi su Choice and Conflicts of Interests in the CRA Industry (Scelta e conflitti d’interesse nel settore delle agenzie di rating del credito).

Valutazione della conformità delle agenzie di rating del credito rispetto ai nuovi obblighi di informativa su rating sovrani, politiche e procedure in materia di quotazioni.

Valutazione delle domande delle controparti centrali aventi sede in paesi non facenti parte del SEE.

Vigilanza sui repertori di dati sulle negoziazioni aventi sede nell’UE e lavoro su questioni attinenti a paesi terzi/all’equivalenza.

Preparazione di norme tecniche ai sensi del regolamento sui depositari centrali di titoli (CSD).

Pubblicazione di orientamenti sull’accesso ad una controparte centrale o ad una sede di negoziazione da parte di un depositario centrale di titoli.

Preparativi per l’assolvimento dell’obbligo di compensazione ai sensi del regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo («regolamento EMIR»).

Pubblicazione di 11 domande/risposte che chiariscono ulteriormente l’attuazione pratica del regolamento EMIR.

Definizione di prodotti, controparti e date di decorrenza per la compensazione di swap su tassi d’interesse.

Pubblicazione degli «Orientamenti e raccomandazioni relativi all’attuazione dei princìpi CPSS-IOSCO per le infrastrutture del mercato finanziario in relazione alle controparti centrali» emessi dal Comitato sui sistemi di pagamento e regolamento e dall’International Organization of Securities Commissions («princìpi CSPR-IOSCO»).

Consulenza sull’equivalenza del Giappone per le controparti centrali II — controparti centrali per la compensazione di operazioni su derivati basati su materie prime.

Discussione sulla classificazione delle azioni da parte degli organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM).

Pubblicazione di orientamenti sulla separazione degli attivi ai sensi della direttiva sui fondi di investimento alternativi.

Consulenza alla Commissione europea sugli atti delegati obbligatori ai sensi della direttiva OICVM V.

Fornitura dei documenti contenenti le informazioni chiave per i prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati (PRIIP).

Consultazione sulle misure di attuazione dei regolamenti sui fondi europei per l’imprenditoria sociale (FEIS) e sui fondi europei di venture capital (FEVC).

Consultazione sugli adempimenti informativi in merito alle grandi partecipazioni.

Redazione di progetti di norme tecniche di regolamentazione sulle grandi partecipazioni e sull’elenco indicativo degli strumenti finanziari soggetti agli obblighi di notifica ai sensi della direttiva sulla trasparenza.

Redazione di progetti di norme tecniche di regolamentazione sul punto di accesso elettronico europeo.

Risposta alla consultazione pubblica sul regolamento relativo all’applicazione dei princìpi contabili internazionali («regolamento IAS»).

Orientamenti sull’attuazione degli obblighi in materia di informativa finanziaria.

Pubblicazione di orientamenti sulle misurazioni alternative della performance (Alternative Performance Measures).

Contributo alla definizione dei princìpi internazionali di informativa finanziaria (International Financial Reporting Standards — IFRS) presso forum internazionali quali l’Organismo internazionale di normalizzazione contabile (International Accounting Standards Board — IASB).

Analisi di pratiche di vigilanza sulle informazioni agli investitori ai sensi della direttiva MiFID.

Analisi delle norme sulla condotta negli affari stabilite dalla direttiva MiFID in merito alle informazioni fedeli, chiare e non fuorvianti.

Fonte: Allegato fornito dall’Autorità.


LA RISPOSTA DELL’AUTORITÀ

11.

Come indicato nell’osservazione, l’ESMA ha sviluppato nel 2014 un modello di calcolo dei costi per attività per consentire un accurato follow-up delle spese delle sue attività di supervisione. L’ESMA applicherà questo modello nel 2015. Pertanto, da quest’anno le entrate derivanti dalle tasse dovute dalle entità oggetto di supervisione saranno definite sulle base dei costi reali, anziché quelli stimati, delle attività di vigilanza.

12.

L’ESMA conferma la chiusura di tutti i contratti emanati dal CESR (l’ultimo contratto è terminato il 20 agosto 2014) e di avere cessato di usare UGAP tanto per i servizi quanto per gli acquisti di forniture.

13.

L’ESMA è conscia del tasso elevato di annullamenti di stanziamenti riportati dal 2013. Allo scopo di limitare i rischi di annullamenti, nel 2014 il processo di fine esercizio è stato rivisto grazie alla fornitura di istruzioni tempestive e accurate e l’organizzazione di riunioni interne con gli attori finanziari dell’ESMA.

14.

Per quanto concerne l’elevato livello dei riporti al titolo III, è stato preso atto dell’osservazione della Corte e si conferma la spiegazione relativa alla natura pluriennale dei progetti IT con legittimo mandato.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/266


RELAZIONE

sui conti annuali della Fondazione europea per la formazione professionale relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta della Fondazione

(2015/C 409/30)

INTRODUZIONE

1.

La Fondazione europea per la formazione professionale (di seguito «Fondazione» o «ETF»), con sede a Torino, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio (1) [rifusione regolamento (CE) n. 1339/2008]. Essa ha il compito di sostenere la riforma della formazione professionale nei paesi partner dell’Unione europea e, a tal fine, assistere la Commissione nell’attuazione di vari programmi (ad esempio, IPA, FRAME, GEMM) (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo della Fondazione. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali della Fondazione, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali della Fondazione e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali della Fondazione comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali della Fondazione dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria della Fondazione;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali della Fondazione, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti della Fondazione, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali della Fondazione presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Autorità e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il tasso di annullamento degli stanziamenti riportati dal 2013 è stato elevato per il Titolo I (15,9 %) e per il Titolo II (7,6 %), il che indica che gli stanziamenti erano basati su una stima eccessiva del fabbisogno finanziario.

12.

Il totale degli stanziamenti impegnati è stato elevato (99,9 %). Il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2015 per il Titolo II (spese amministrative) è stato di 0,75 milioni di euro (36,2 %), contro gli 0,55 milioni di euro (30 %) del 2013. Ciò è stato dovuto principalmente al programma di acquisti effettuati alla fine del 2014 per il rinnovo di mobilio per uffici (0,37 milioni di euro), per l’acquisto di software (0,14 milioni di euro) e di hardware (0,1 milioni di euro).

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

Nel 2005, è entrato in vigore un nuovo Statuto del personale dell’UE, che prevedeva tra l’altro che le retribuzioni dei funzionari assunti prima del 1o maggio 2004 non dovessero essere inferiori a quelle previste dal precedente Statuto. Dall’audit della Corte è emerso che tale disposizione non è stata rispettata: per 2 dei 96 agenti temporanei impiegati all’epoca, ciò ha comportato, in totale, la mancata corresponsione di 14  745 euro (costi salariali per la Fondazione) per il periodo compreso tra il 2005 e il 2014. La Fondazione ha versato gli importi retributivi dovuti nel giugno 2015.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 131 del 23.5.1990, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività della Fondazione.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

A fine 2013, la Fondazione deteneva 7,5 milioni di euro su conti aperti presso un’unica banca avente un basso rating del credito (F3, BBB).

In corso

(importo ridotto a 1,8 milioni di euro)


ALLEGATO II

Fondazione europea per la formazione professionale (Torino)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 166, paragrafo 3, del TFUE)

L’Unione e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di formazione professionale.

Competenze della Fondazione

[regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio]

Obiettivo

Contribuire, nel contesto delle politiche dell’UE per le relazioni esterne, al miglioramento dello sviluppo del capitale umano nei seguenti paesi: i paesi potenzialmente beneficiari a norma dei regolamenti (CE) n. 1085/2006 e n. 1638/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio e di qualsiasi atto giuridico pertinente adottato successivamente; altri paesi designati mediante decisione del consiglio di amministrazione in base a una proposta sostenuta da due terzi dei suoi membri e a un parere della Commissione, e contemplati da uno strumento dell’Unione o da un accordo internazionale che comprenda un elemento relativo allo sviluppo del capitale umano, nella misura consentita dalle risorse disponibili.

Ai fini del regolamento della Fondazione, per «sviluppo del capitale umano» s’intende un’attività che contribuisca allo sviluppo lungo tutto l’arco della vita delle capacità e delle competenze degli individui attraverso il miglioramento dei sistemi di istruzione e di formazione professionale.

Compiti

Ai fini del raggiungimento del predetto scopo, la Fondazione, nel rispetto delle competenze attribuite al consiglio d’amministrazione e sulla base degli orientamenti generali stabiliti a livello UE, assolve le seguenti funzioni:

fornire informazioni, analisi politiche e consulenza per le questioni attinenti allo sviluppo del capitale umano nei paesi partner;

promuovere la conoscenza e l’analisi delle esigenze in materia di competenze sui mercati del lavoro nazionali e locali;

sostenere le parti interessate nei paesi partner nel creare capacità in materia di sviluppo del capitale umano;

favorire lo scambio di informazioni e esperienze tra i donatori impegnati nella riforma dello sviluppo del capitale umano nei paesi partner;

sostenere la fornitura di assistenza UE ai paesi partner in materia di sviluppo del capitale umano;

divulgare informazioni e incoraggiare il networking e lo scambio di esperienze e buone pratiche tra l’Unione europea e i paesi partner e tra paesi partner in materia di sviluppo del capitale umano;

contribuire, su richiesta della Commissione, all’analisi dell’efficacia generale dell’assistenza alla formazione nei paesi partner;

espletare altre eventuali funzioni concordate tra il consiglio d’amministrazione e la Commissione, nell’ambito della struttura generale del regolamento.

Organizzazione

Consiglio d’amministrazione

Un rappresentante per ciascuno Stato membro.

Tre rappresentanti della Commissione.

Tre esperti senza diritto di voto nominati dal Parlamento europeo.

Inoltre, tre rappresentanti dei paesi partner possono assistere alle riunioni del consiglio d’amministrazione in qualità di osservatori.

Direttore

Designato dal consiglio d’amministrazione su proposta della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione della Fondazione nel 2014 (2013)

Bilancio al 31 dicembre 2014

21,4 milioni di euro (22,0) ricevuti per le operazioni d’impegno e le operazioni di pagamento, di cui:

20,2 milioni di euro di contributo UE composto da:

20,1 milioni di euro (20,1) finanziati dal contributo UE

14  552,88 euro (0) di interessi generati dal contributo UE.

Altri contributi:

1,1 milioni di euro (1,8) di sovvenzioni ricevuti dai servizi della Commissione europea per il progetto FRAME (contratto di sovvenzione n. 2013/316-651 della DG ELARG) e per il progetto GEMM (contratto di sovvenzione n. ENPI/2012/302-153 della DG DEVCO)

314,66 euro (1  081,20) di interessi generati dal contributo del Fondo fiduciario italiano

1 24  924,46 euro (14  946,19) di entrate varie (spesa recuperata).

Effettivi al 31 dicembre 2014

94 (96) posti di agente temporaneo previsti nella tabella dell’organico, di cui 92 (92) occupati.

41 (40) altri agenti (agenti locali, agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati)

Totale degli effettivi: 133 (132), di cui addetti a funzioni:

operative: 76 (76,5)

amministrative: 28 (28) + 2 dal pool di supplenti della Fondazione secondo necessità

di coordinamento e di comunicazione: 27 (25,5).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Attività

La Fondazione contribuisce, nel contesto delle politiche dell’UE per le relazioni esterne, al miglioramento dello sviluppo del capitale umano in 30 paesi partner designati dal regolamento e dal consiglio d’amministrazione. Le principali attività della Fondazione comportano il sostegno alle politiche e ai progetti dell’UE, lo svolgimento di analisi sulle politiche, la diffusione e lo scambio di informazioni e di esperienze nonché il sostegno allo sviluppo delle capacità nei paesi partner.

Il valore aggiunto della Fondazione è rappresentato dalla costituzione di una base di conoscenze neutrali, non commerciali e uniche relativa alle competenze nel settore dello sviluppo del capitale umano e dei suoi collegamenti con l’occupazione. Ciò include competenze nell’adattare gli approcci allo sviluppo di capitale umano nell’UE e negli Stati membri al contesto dei paesi partner.

Il programma di lavoro 2014 della Fondazione stabilisce 19 risultati istituzionali volti a contribuire al miglioramento dello sviluppo del capitale umano nei paesi vicini. Tali risultati, imperniati sull’impatto, sono determinati dal ruolo ricoperto dalla Fondazione, il cui obiettivo è di valorizzare la dimensione esterna delle politiche e degli strumenti dell’UE in materia di sviluppo delle competenze, per sostenere l’Unione in quanto attore mondiale.

La Fondazione opera in un contesto dinamico, che implica l’evoluzione costante delle realtà dei paesi partner e delle priorità dell’UE e che ha richiesto, come sempre, un’elevata flessibilità per aggiornare e adattare continuamente i risultati attesi. Il 2014 è stato segnato in particolare da una continua instabilità politica nel Mediterraneo sudorientale e nell’Europa orientale a causa della crisi militare in Ucraina.

In linea con la prospettiva a medio termine ETF 2014-17, i risultati del 2014 contribuiscono alla realizzazione di tre obiettivi strategici istituzionali: (1) rafforzare l’analisi delle politiche in materia d’istruzione e di formazione professionale (IFP) basate su dati oggettivi; (2) modernizzare i sistemi di IFP in una prospettiva di apprendimento permanente; (3) rafforzare la pertinenza dell’offerta di IFP.

La tabella seguente mostra il tasso di completamento dei risultati degli interventi e le attività svolte e servizi forniti per ogni obiettivo strategico.

Obiettivi strategici a medio termine 2014-17 e obiettivi annuali 2014

% di completamento del 2014

Obiettivo strategico 1: rafforzare l’analisi delle politiche in materia di IFP basate su dati oggettivi

Obiettivo annuale 1: rafforzare le capacità di analisi delle politiche dei paesi partner nel settore dello sviluppo del capitale umano

88 %

Obiettivo strategico 2: modernizzare i sistemi di IFP in una prospettiva di apprendimento permanente

Obiettivo annuale 2: aiutare i paesi partner a modernizzare i sistemi nazionali di IFP in una prospettiva di apprendimento permanente (tramite una governance multilivello e la garanzia della qualità).

94 %

Obiettivo strategico 3: accrescere la pertinenza dell’offerta di IFP in relazione al mercato del lavoro e alla coesione economica e sociale.

Obiettivo annuale 3: accrescere la pertinenza dell’offerta di IFP tramite approcci innovativi, come le qualifiche e i sistemi delle qualifiche, l’apprendimento e l’insegnamento nell’IFP, l’occupazione e l’occupabilità, la dimensione delle competenze della migrazione e della mobilità, l’apprendimento imprenditoriale e le capacità imprenditoriali.

92 %

Tasso di completamento

91 %

In seguito ad alcuni cambiamenti intervenuti nel contesto in cui opera, la Fondazione ha prodotto altre 8 realizzazioni previste nel programma di lavoro del 2013, oltre al completamento dei risultati del 2014. La Fondazione ha dunque realizzato un ulteriore 6 % in termini di attività svolte e servizi forniti, da aggiungere al lavoro svolto nel 2014, totalizzando così un tasso di completamento del 97 % per gli interventi condotti nei paesi partner.

Nel 2013 il tasso di completamento rispetto alle realizzazioni era di 144 su 152 (tasso di completamento del 94,73 %).

L’UE si avvale sempre più spesso del contributo della Fondazione all’assistenza da essa fornita nell’ambito delle sue relazioni esterne. Ciò non è altro che un’ulteriore conferma dell’ottimo lavoro svolto dalla Fondazione e del valore del suo contributo al ruolo di attore mondiale svolto dall’UE. Nel 2014, la Fondazione ha ricevuto e accettato in totale 82 domande di assistenza provenienti dalla sede centrale dei servizi UE e dalle delegazioni, rispetto alle 78 domande totali del 2013. Nel contesto del programma di lavoro del 2014, la Fondazione ha risposto anche alle richieste dirette presentate dalla Commissione europea nel corso dell’anno.

 

2014

2013

Richieste della Commissione in corso di trattamento

82

78

% di richieste per i paesi dell’Europa sud-orientale e la Turchia

34 %

38 %

% di richieste per i paesi del Mediterraneo sud-orientale

42 %

28 %

% di richieste per i paesi dell’Europa orientale

17 %

18 %

% di richieste per i paesi centro-asiatici

7 %

15 %

Fonte: Allegato fornito dalla Fondazione.


RISPOSTA DELLA FONDAZIONE

11.

L'ETF prende atto dell'osservazione della Corte dei conti europea sull'annullamento degli stanziamenti riportati dal 2013, dovuti principalmente, fra l'altro, a ritardi inattesi e a questioni impreviste relative al personale. L'ETF ha già registrato miglioramenti significativi rispetto al 2012 (il 21,87 % annullato al titolo I) e si impegna a profondere sforzi costanti tesi a rafforzare la pianificazione e il controllo a livello finanziario.

12.

L'ETF prende atto dell'osservazione della Corte dei conti europea sul livello relativamente elevato degli stanziamenti riportati per il titolo II. Ciò è dipeso solo dall'intenzione dell'ETF di ottimizzare l'utilizzo del proprio bilancio (principio dell'efficacia), pertanto svariate transazioni sono state concluse al termine dell'esercizio. Inoltre diversi fornitori hanno inviato le fatture in ritardo e questo esula dal controllo dell'ETF, che proseguirà gli sforzi continui volti a ridurre i riporti futuri.

13.

L'ETF ha analizzato e informato la Corte delle spese supplementari per le retribuzioni legate alle carriere transitorie. L'importo individuato per l'ETF non è rilevante e di fatto non vi è necessità di adeguare i conti.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/275


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA) relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/31)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA), di seguito «l’Agenzia», con sede a Tallinn, Strasburgo e Sankt Johann im Pongau, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1077/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). La funzione centrale dell’Agenzia è di assicurare i compiti relativi alla gestione operativa del sistema d’informazione Schengen di seconda generazione (SIS II), del sistema d’informazione visti (VIS) e di Eurodac (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha tenuto conto del lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Paragrafo d’enfasi concernente l’affidabilità dei conti

10.

Senza mettere in discussione il giudizio espresso al paragrafo 8, la Corte attira l’attenzione sulla valutazione del Sistema d’informazione Schengen di seconda generazione (SIS II), del Sistema d’informazione visti (VIS) e dei sistemi Eurodac nei conti dell’Agenzia. La gestione operativa di questi sistemi costituisce il compito principale dell’Agenzia. In assenza di informazioni complete ed attendibili sul costo totale del loro sviluppo, tali sistemi sono stati registrati nella contabilità dell’Agenzia al valore residuo risultante nella contabilità della Commissione, che è stato poi aggiornato alla fine dell’esercizio (circa 6,6 milioni di EUR alla data del trasferimento e 2,1 milioni di EUR al 31 dicembre 2014). Questi valori riguardano principalmente l’hardware e componenti software commerciali e non comprendono i costi di sviluppo del software (cfr. la nota 6.3.1 ai conti annuali dell’Agenzia).

11.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione il giudizio della Corte sull’affidabilità dei conti, né il suo giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

12.

Dei 6,6 milioni di EUR di stanziamenti impegnati per il titolo I (spese per il personale) e il titolo II (spese amministrative) oggetto di riporto dal 2013 al 2014, 1,7 milioni di EUR (26 %) sono stati annullati nel 2014, segno che il fabbisogno di bilancio è stato sovrastimato alla fine del 2013.

13.

Per il titolo II (spese amministrative) sono stati riportati al 2015 stanziamenti impegnati per un importo molto elevato, pari a 15 milioni di EUR (ossia all’87 %) contro i 6 milioni di EUR (79 %) del 2013. Questi riporti sono dovuti principalmente al ritardo negli appalti per l’ampliamento e la ristrutturazione della sede dell’Agenzia a Strasburgo. I riporti degli stanziamenti impegnati sono stati consistenti anche per il titolo III (spese operative), collocandosi a 24,5 milioni di EUR (85 %) (per il 2013 non sono disponibili dati comparabili), in ragione soprattutto dei contratti pluriennali di manutenzione dei sistemi informatici. L’elevato livello di riporti dal 2013 annullati e l’entità dei riporti effettuati dal 2014 al 2015 sono in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. Vanno poste in essere procedure affidabili per la pianificazione, l’esecuzione e il monitoraggio del bilancio.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 15 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 286 dell’1.11.2011, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Paragrafo d’enfasi relativo all’affidabilità dei conti

11.

Senza mettere in discussione il giudizio espresso al paragrafo 9, la Corte desidera attirare l’attenzione sulla valutazione del Sistema d’informazione Schengen di seconda generazione (SIS II), del sistema di informazione visti (VIS) e di Eurodac nei conti dell’Agenzia. La gestione operativa di questi sistemi è stata trasferita all’Agenzia dalla Commissione nel maggio 2013 attraverso un’operazione non commerciale e costituisce l’attività essenziale dell’Agenzia. In assenza di informazioni complete ed attendibili sui costi totali del loro sviluppo, tali sistemi sono stati registrati nella contabilità dell’Agenzia al valore residuo risultante nella contabilità della Commissione, che è stato poi aggiornato alla fine dell’esercizio. Gli importi riguardano principalmente l’hardware e le componenti software commerciali e non includono i costi dello sviluppo del software (cfr. la nota 6.3.1 ai conti annuali dell’Agenzia).

N.A.

2013

La definizione delle norme di controllo interno dell’Agenzia era ancora in corso alla fine dell’esercizio. Il consiglio di amministrazione le ha approvate nel giugno 2014.

Completata

2013

Non esiste alcuna copertura assicurativa per le immobilizzazioni materiali, ad eccezione di un’assicurazione multirischio contro gli incendi per la sede di Tallin.

In corso

2013

In base al regolamento istitutivo dell’Agenzia, la Commissione era responsabile dell’istituzione e del funzionamento iniziale dell’Agenzia fino al 22 maggio 2013, data del conferimento dell’autonomia finanziaria. La migrazione dei dati relativi agli stanziamenti di impegno e agli stanziamenti di pagamento dalla Commissione all’Agenzia è stata una procedura complessa e la riconciliazione tra i dati registrati nei sistemi contabili della Commissione e dell’Agenzia è stata infine completata nel giugno 2014. Ciò ha inciso sulla pianificazione dei pagamenti dell’Agenzia e la preparazione dei conti provvisori.

N.A.

2013

In base ai conti finali dell’Agenzia, i tassi di esecuzione del bilancio sono stati del 96 % per gli stanziamenti di impegno e del 67 % per gli stanziamenti di pagamento. Poiché parte del bilancio annuale totale dell’Agenzia è stato eseguito dalla Commissione e il bilancio della Commissione e quello dell’Agenzia presentano strutture diverse, per l’esercizio 2013 non è stato possibile eseguire un’analisi più dettagliata per titolo di bilancio.

N.A.

2013

In base al regolamento istitutivo dell’Agenzia, i paesi associati all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen e alle misure relative a Eurodac devono contribuire al bilancio dell’Agenzia. Sebbene i paesi associati a Schengen stessero usando i sistemi gestiti dall’Agenzia nel 2013, i negoziati con la Commissione erano ancora in corso.

In corso

2013

L’Agenzia ha sede a Tallinn (46 posti occupati), mentre le attività operative si svolgono a Strasburgo (79 posti occupati). Probabilmente sarebbe stato possibile accrescere l’efficienza amministrativa e ridurre le spese amministrative se tutto il personale fosse stato concentrato in un’unica sede.

N/A

(esula dal controllo dell’Agenzia)

2013

Non è ancora stato firmato con lo stato membro ospitante, ovvero l’Estonia, un accordo sulla sede per chiarire le condizioni entro cui operano l’Agenzia e il personale. I negoziati erano ancora in corso al momento dell’audit.

Completata


ALLEGATO II

Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (Tallinn)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

[articoli 74, 77, paragrafo 2, lettere a) e b), 78, paragrafo 2, lettera e),79, paragrafo 2, lettera c), 82, paragrafo 1), lettera d), 85, paragrafo 1, 87 paragrafo 2, lettera a) e articolo 88, paragrafo 2, del TFUE]

Contributo alla creazione di uno spazio dove le persone possono circolare liberamente, attraverso la crescente cooperazione su questioni di natura transfrontaliera, ad esempio in materia di asilo, immigrazione e controllo delle frontiere, nonché la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale.

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CE) n. 1077/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Conformemente al regolamento istitutivo (UE) n. 1077/2011 del 25 ottobre 2011 e fatte salve le rispettive responsabilità della Commissione e degli Stati membri ai sensi degli strumenti legislativi che disciplinano i sistemi IT su larga scala, l’agenzia persegue:

a)

un esercizio efficace, sicuro e continuo dei sistemi IT su larga scala, [al momento il Sistema di informazione Schengen di seconda generazione (SIS II), il sistema di informazione visti (VIS) e un database su vasta scala per il confronto delle impronte digitali per l’efficace applicazione della Convenzione di Dublino (Eurodac)];

b)

la gestione efficiente e finanziariamente responsabile dei sistemi IT su larga scala;

c)

un servizio di qualità adeguatamente elevata per gli utenti dei sistemi IT su larga scala;

d)

continuità e un servizio ininterrotto;

e)

un livello elevato di protezione dei dati, conformemente alle norme applicabili, comprese le disposizioni specifiche per ciascun sistema IT su larga scala;

f)

un livello adeguato di sicurezza dei dati e materiale, in conformità delle norme applicabili, comprese le disposizioni specifiche relative a ciascun sistema IT su larga scala, e

g)

l’utilizzazione di un’adeguata struttura di gestione di progetto per lo sviluppo efficiente di sistemi IT su larga scala.

Organizzazione

1.

Consiglio di amministrazione

Il Consiglio di amministrazione di eu-LISA è composto da un rappresentante di ciascuno Stato membro, due rappresentanti della Commissione e un membro per ciascun paese associato all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen e alle misure relative a Eurodac. Il Consiglio di amministrazione permette all’Agenzia di svolgere i propri compiti, tra cui la nomina e, se necessario, la revoca del direttore esecutivo.

2.

Direttore esecutivo

Il direttore esecutivo di eu-LISA è nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati ammissibili selezionati tramite un concorso generale organizzato dalla Commissione. Il direttore esecutivo gestisce e rappresenta l’Agenzia. Si assume la completa responsabilità dei compiti affidati all’Agenzia ed è soggetto alla procedura di discarico annuale del Parlamento europeo per l’esecuzione del bilancio.

3.

Gruppi consultivi SIS II, VIS e Eurodac

I gruppi consultivi sono composti da un rappresentante di ciascuno Stato membro e della Commissione europea, nonché da un membro per ciascun paese associato all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen e alle misure relative a Eurodac. I gruppi consultivi forniscono al consiglio di amministrazione le competenze tecniche relative ai sistemi IT su larga scala, in particolare nel contesto della preparazione del programma di lavoro annuale e della relazione annuale di attività.

4.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

5.

Audit interno

Struttura di audit interno (IAC) dell’Agenzia e

servizio di audit interno (IAS) della Commissione europea.

6.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio

59,38(61,35) milioni di EUR (stanziamenti d’impegno)

64,91 (34,38) milioni di EUR (stanziamenti di pagamento), di cui il 100 % (100 %) proviene da una sovvenzione dell’Unione europea.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti autorizzati:

120 (120) agenti temporanei,

8 (6) agenti contrattuali,

6 (6) esperti nazionali distaccati.

Posti occupati:

119 (120) agenti temporanei,

5 (5) agenti contrattuali,

5 (3) esperti nazionali distaccati.

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014:

gestione operativa ed evoluzione di SIS II, VIS e Eurodac,

helpdesk: prestazione di servizi di sostegno di primo livello agli utenti di tutti i sistemi gestiti dall’Agenzia,

monitoraggio ed evoluzione di adeguati accordi sul livello dei servizi per detti sistemi gestiti dall’Agenzia,

coordinamento, sicurezza e supervisione delle relazioni tra gli Stati Membri e il fornitore di rete dell’infrastruttura di comunicazione per SIS II, Eurodac e VIS (rete sTESTA),

partecipazione a processi preparatori per la definizione, lo sviluppo e l’attuazione di nuovi sistemi,

statistiche: elaborazione di statistiche tempestive ed accurate e rendiconti sulla performance dei sistemi, come previsto nelle basi giuridiche pertinenti,

relazioni: soddisfacimento di tutti gli obblighi di informativa stabiliti dal regolamento istitutivo e dalle basi giuridiche per i sistemi IT gestiti dall’Agenzia,

monitoraggio delle nuove tecnologie e soluzioni pertinenti per la gestione operativa e l’evoluzione di SIS II, VIS, Eurodac ed altri sistemi IT su larga scala,

formazione: fornitura di piani di formazione personalizzati per le autorità nazionali in merito ai sistemi IT gestiti dall’Agenzia,

istituzione di una rete informale di esperti della sicurezza con gli Stati membri per lo scambio di allarmi precoci in settori informatici, l’elaborazione delle migliori prassi e la gestione degli incidenti relativi alla sicurezza.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL'AGENZIA

10.

L'Agenzia prende atto della questione evidenziata dalla Corte. Si prevede che il valore contabile netto delle attività migrate sarà meno di 2 00  000 EUR al 31 dicembre 2015.

12.

L'Agenzia prende atto dell'osservazione. Con l'indipendenza finanziaria ottenuta nel 2013, diversi impegni per le spese amministrative sono passati dalla DG HOME all'Agenzia. Gli argomenti a favore di tali impegni non sempre si sono dimostrati pertinenti nella nuova struttura organizzativa/logistica dell'Agenzia. Inoltre, quando è stata adottata la decisione relativa ai riporti, l'Agenzia non aveva ancora raggiunto il pieno organico, il che limitava la capacità di gestione del bilancio in alcuni settori.

L'Agenzia, nel frattempo, ha migliorato sensibilmente la propria capacità di monitorare e implementare i riporti. Il volume e la percentuale degli annullamenti dovrebbero diminuire nel 2015 rispetto al 2014.

13.

L'Agenzia riconosce l'importanza di un'accurata pianificazione del bilancio e ha adottato provvedimenti volti a migliorare la propria capacità di pianificare, monitorare ed eseguire gli stanziamenti disponibili. Un maggior coordinamento tra le funzioni operative e quelle amministrative, l'ulteriore definizione di efficaci controlli interni nonché l'aumento progressivo dell'esperienza e delle competenze dell'Agenzia in seguito all'indipendenza finanziaria nel 2013, sono tutti fattori che dovrebbero contribuire a controllare meglio il ciclo di esecuzione del bilancio. Inoltre, specifiche misure organizzative, tra cui la definizione formale della titolarità delle linee di bilancio e della responsabilità a livello della verifica operativa, l'istituzione di un posto dedicato a un responsabile del bilancio, una rendicontazione regolare sull'esecuzione del bilancio sono in fase di attuazione per migliorare il controllo e il monitoraggio del bilancio.

L'Agenzia ha osservato rigorosamente il regolamento finanziario in tema di riporti, procedendo a riporti automatici e non, come consentito dalle norme applicabili in materia di annualità.

I riporti non automatici relativi alla sede di Strasburgo sono stati approvati dal consiglio di amministrazione sulla base di una proposta dell'Agenzia debitamente motivata in conformità con le norme applicabili.

In fase di valutazione del volume degli impegni riportati, andrebbe sottolineata la natura differenziata degli stanziamenti di cui al titolo III. Già nel 2013, con l'indipendenza finanziaria, gli impegni C8 che ammontavano a 40 milioni di EUR sono stati trasferiti dalla DG HOME all'Agenzia. Allo stesso tempo, nei bilanci del 2014, 2015 e — in base alle indicazioni preliminari — 2016 sarà prevista una parificazione degli stanziamenti d'impegno e di pagamento nel bilancio dell'Agenzia. Ciò rappresenta una sfida per la riduzione del volume degli impegni C8 riportati al titolo III nei prossimi esercizi.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/284


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/32)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (di seguito «l’Agenzia» o «OSHA»), con sede a Bilbao, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 2062/94 del Consiglio (1). L’Agenzia ha il compito di raccogliere e diffondere le informazioni sulle priorità nazionali e dell’Unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché di sostenere gli organi nazionali e dell’UE interessati nella formulazione e nell’attuazione delle politiche e di provvedere all’informazione sulle misure di prevenzione (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il livello complessivo degli stanziamenti impegnati è stato pari al 99 %, come nel 2013. Tuttavia, il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2015 per il titolo II (spese amministrative) è risultato elevato: 4 43  412 EUR (34 %) contro i 6 01  426 EUR (30 %) del 2013.

12.

Tali riporti vanno ascritti principalmente all’acquisto di beni e servizi, come pianificato, alla fine dell’esercizio nel quadro dell’allestimento della nuova sede dell’Agenzia e del rinnovo dei contratti annuali per l’informatica, nonché al costo dei servizi di audit.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

Nel 2005, è entrato in vigore un nuovo Statuto del personale UE, che prevedeva tra l’altro che le retribuzioni dei funzionari assunti prima del 1o maggio 2004 non dovessero essere inferiori a quelle previste dal precedente Statuto. Dall’audit della Corte è emerso che tale disposizione non è stata rispettata: per 1 dei 26 funzionari impiegati all’epoca, ciò ha comportato la mancata corresponsione di 5  300 EUR per il periodo compreso tra il 2005 e il 2014. L’Agenzia effettuerà i versamenti retributivi mancanti nei tempi previsti.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 216 del 20.8.1994, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1112/2005 (GU L 184 del 15.7.2005, pag. 5).

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato del 99 % a fronte del 95 % per il 2012. Tuttavia, il livello di stanziamenti impegnati riportati al 2014, vale a dire 6 01  426 EUR (30 %) per il titolo II (spese amministrative) e 3 6 93  549 EUR (46 %) per il Titolo III (spese operative), è stato elevato.

N.A.

2013

Per il titolo II, ciò è stato dovuto all’acquisto di beni e servizi, come pianificato, alla fine dell’esercizio nel quadro del trasferimento dell’Agenzia nella sua nuova sede e del rinnovo dei contratti annuali per l’informatica. Per il Titolo III, il livello elevato dei riporti pianificati è risultato principalmente dalla natura pluriennale di alcuni grandi progetti avviati nel 2013, come ad esempio l’Indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (Esener-2).

N.A.


ALLEGATO II

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Bilbao)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 151 e 153 del TFUE)

Articolo 151

L’Unione e gli Stati membri [...] hanno come obiettivi la promozione dell’occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che consenta la loro parificazione nel progresso, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l’emarginazione.

Articolo 153

Per conseguire gli obiettivi previsti all’articolo 151, l’Unione sostiene e completa l’azione degli Stati membri nei seguenti settori:

a)

miglioramento, in particolare, dell’ambiente di lavoro, per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori;

b)

condizioni di lavoro;

[...]

e)

informazione e consultazione dei lavoratori;

[...]

h)

integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro, fatto salvo l’articolo 166;

i)

parità tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunità sul mercato del lavoro ed il trattamento sul lavoro;

j)

lotta contro l’esclusione sociale;

[...].

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CE) n. 2062/94 del Consiglio]

Obiettivi

Al fine di migliorare l’ambiente di lavoro, in un contesto di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, come previsto dal trattato e successivamente dalle strategie e dai programmi d’azione relativi alla salute ed alla sicurezza sul luogo di lavoro, l’Agenzia si propone di fornire all’Unione e agli Stati membri, alle parti sociali e agli ambienti interessati le informazioni tecniche, scientifiche ed economiche utili nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro (articolo 2).

Compiti:

raccogliere, analizzare e diffondere le informazioni sulle priorità nazionali e dell’Unione, nonché sulla ricerca,

promuovere la cooperazione e lo scambio di informazioni, anche per quanto concerne i programmi di formazione,

fornire agli organi dell’Unione e agli Stati membri le informazioni necessarie per la formulazione e l’attuazione di politiche, segnatamente per quanto concerne l’impatto sulle piccole e medie imprese,

fornire informazioni sulle azioni preventive,

contribuire allo sviluppo delle strategie e dei programmi di azione dell’Unione,

creare una rete comprendente i punti focali nazionali e i centri tematici.

Organizzazione

Consiglio di direzione (CD):

un rappresentante del governo per ciascuno Stato membro,

un rappresentante delle organizzazioni dei datori di lavoro per ciascuno Stato membro,

un rappresentante delle organizzazioni dei lavoratori per ciascuno Stato membro,

tre rappresentanti della Commissione,

i membri e i supplenti per le prime tre categorie devono essere nominati tra i membri e i supplenti del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro.

Ufficio di presidenza del CD:

presidente e tre vice-presidenti del Consiglio di direzione,

coordinatori per ciascuno dei tre gruppi di interesse,

un rappresentante aggiuntivo per ciascun gruppo e per la Commissione.

Direttore

Il direttore è nominato dal Consiglio di direzione sulla base di un elenco ristretto fornito dalla Commissione.

Comitati

Consultazione obbligatoria della Commissione europea e del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro in merito al programma di lavoro e al bilancio.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio

17,3(17,5) milioni di EUR di cui:

sovvenzione UE, DG Occupazione: 84,1 % (86,3 %),

altra sovvenzione UE, DG Occupazione: 11,6 % (9,4 %),

altra sovvenzione UE, DG Allargamento: 2,6 % (3,2 %),

altra sovvenzione UE, DG DEVCO: 1,1 % (-,- %),

altro: 0,6 % (1,0 %).

Effettivi al 31 dicembre 2014

43 (44) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui 40 (42) occupati;

Altro personale:

esperti nazionali distaccati: 0 (0),

agenti contrattuali: 24 (25, di cui uno finanziato con stanziamenti specifici),

personale locale: 1 (1).

Totale effettivi: 65 (67)

di cui addetti a:

funzioni operative: 46 (48),

funzioni amministrative: 10 (10),

funzioni miste: 9 (9).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

(Raccolta e analisi delle informazioni)

Settore prioritario 1: Prevedere i cambiamenti

Attività 1.1: Prevedere i rischi nuovi ed emergenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL) associati alle nuove tecnologie nei lavori verdi

Nel luglio 2014 è stata pubblicata e promossa la relazione di sintesi del seminario prospettico con il comitato di dialogo sociale settoriale sull’energia elettrica (tenutosi a Bruxelles nel marzo 2014).

L’organizzazione di un secondo seminario per il settore dei trasporti è ancora all’esame dell’unità B.1 presso la DG EMPL (2015).

Attività 1.2: Prospettive su vasta scala

Sulla base dello studio preliminare di tematiche riguardanti le previsioni (promosso nel settembre 2014) sarà specificato il secondo progetto prospettico su vasta scala, avente inizio nel 2015. In ottobre è stata pubblicata la relazione sui rischi emergenti nel settore sanitario.

Il progetto sui fattori che consentono di convogliare con successo le risultanze prospettiche nella definizione delle politiche è stato rinviato dal 2015 al 2016.

Settore prioritario 2: Fatti e cifre

Attività 2.1: Indagine europea tra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (Esener)

È stato ultimato il lavoro sul campo per Esener-2 in tutti i 36 paesi ed è stata portata a termine la serie di dati definitiva. Sono state pubblicate relazioni tecniche su metodologie e rilevazioni sul campo, codifica definitiva, ponderazione, trattamento e correzione dei dati. Il controllo della qualità sarà effettuato agli inizi del 2015.

Nel febbraio 2015 sarà pubblicata la prima relazione sulle risultanze, cui seguirà una relazione panoramica e una relazione di sintesi (tradotta) nel secondo trimestre dello stesso anno.

Attività 2.2: Panoramica SSL sui lavoratori in età avanzata

Nel maggio 2014 è pervenuto il prefinanziamento finale della Commissione europea in linea con l’accordo di delega.

È stato disposto il secondo pagamento intermedio dietro consegna dei seguenti prodotti: rassegna su SSL e invecchiamento della forza lavoro; rassegna su età e genere; sottomodulo dello strumento interattivo di valutazione dei rischi online (OiRA) per sviluppatori (versione definitiva) e rassegna sugli strumenti disponibili (versione definitiva); relazione sui paesi; studi di casi relativi ai programmi di riabilitazione; studi di casi riguardanti il posto di lavoro; progetto di piano di analisi.

Nel luglio 2014 si sono tenuti, con il coinvolgimento dei punti focali, dibattiti con intermediari in Stati membri selezionati (Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Francia, Austria, Germania, Polonia, Grecia e Regno Unito) per raccoglierne i pareri e le esperienze.

Ai punti focali sono stati trasmessi, per informazione e perché formulassero osservazioni definitive, progetti di relazioni finali per paese.

I risultati preliminari del progetto sono stati presentati a vari eventi.

Ha avuto inizio la pianificazione per collegare il progetto alla campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2016-2017, anche per quanto concerne i dati da visualizzare su Internet.

Attività 2.3: Panoramica SSL sulle micro e piccole imprese

Si è tenuta la riunione inaugurale del progetto ed è stato firmato un contratto specifico per il pacchetto di lavori n. 1.

Il pacchetto comprende un riesame approfondito dei dati disponibili in merito alla SSL presso le micro e piccole imprese dell’UE.

Attività 2.4: Panoramica SSL sulle malattie professionali

Nel gennaio 2014 ha avuto luogo un workshop sui rischi per la fertilità connessi all’ambiente di lavoro; la sintesi del relativo seminario è stata pubblicata online nel maggio seguente. I primi risultati sono stati discussi nel febbraio 2014 con i punti focali e nel marzo seguente con il gruppo consultivo su prevenzione e ricerca.

È in fase di revisione la relazione sui rischi per la fertilità connessi all’ambiente di lavoro, al fine di includere i recenti sviluppi delle politiche e le risultanze del workshop.

Nel 2014 sono state promosse una relazione sui tumori professionali e la relativa sintesi.

Nell’ottobre 2014 si è tenuto un workshop sul carico di malattia ed è disponibile sul sito Internet dell’Agenzia la sintesi online del relativo seminario.

Attività 2.5: Panoramica SSL su costi e benefici della SSL

Nel giugno 2014 si è tenuta una riunione di esperti (la sintesi del seminario è stata pubblicata online) sulla modellizzazione dei costi di una SSL insufficiente, che ha fornito un contributo estremamente utile per l’ulteriore sviluppo del progetto; di conseguenza, è stato aggiornato il calendario delle azioni: agli inizi del 2015 sarà bandita una gara d’appalto per una più ampia relazione panoramica sulla SSL ed è stato annullato lo studio di fattibilità previsto per la fine del 2014.

In settembre è stata promossa la relazione dal titolo «The business case for safety and health: COST–benefit analyses of interventions in small and medium-sized enterprises».

I punti focali dei paesi del Benelux, in stretta collaborazione con il ministero neerlandese competente per gli affari sociali e l’occupazione, l’Agenzia e il TNO, hanno organizzato la conferenza dal titolo Investing in OSH — how benefits beat the costs (la sintesi del seminario è disponibile online).

Settore prioritario 3: Strumenti per la gestione della SSL

Attività 3.1: Strumento interattivo di valutazione dei rischi online (OiRA)

Strumenti OiRA pubblicati nel 2014: 42 (e altri strumenti sono stati anticipati a prima della fine dell’anno), cioè un numero superiore all’obiettivo iniziale di 35. Sono stati firmati cinque accordi e organizzati 15 eventi.

Sono stati aggiudicati otto appalti di valore modesto per tradurre gli strumenti OiRA esistenti in altre lingue ed eventualmente adattarli ai contesti nazionali (altri sei appalti sono stati sottoscritti prima della fine dell’anno) per incoraggiare lo sviluppo degli strumenti OiRA a livello nazionale. Informazioni più dettagliate sui progressi compiuti nell’ambito dello strumento OiRA sono reperibili alla pagina Internet http://www.oiraproject.eu/Resources.

Attività 3.2: Strumento per la realizzazione delle soluzioni SSL

Il dibattito iniziale su uno studio di fattibilità teso a verificare gli strumenti pratici di SSL disponibili online ha avuto luogo nel marzo e nell’ottobre 2014 in occasione delle riunioni del gruppo consultivo su prevenzione e ricerca.

In ottobre si è svolto un seminario a Parigi sullo stesso tema, cui hanno partecipato le principali parti interessate. L’Agenzia sta anche lavorando ai contenuti di una nuova sezione dedicata agli «strumenti elettronici» da incorporare nel suo prossimo sito istituzionale.

Settore prioritario 4: Azioni di sensibilizzazione

Attività 4.1: Campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2012-2013, «Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi»

La campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2012-2013, dal titolo «Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi», è giunta al termine raggiungendo un livello inedito sia per quanto riguarda l’ampia serie di iniziative di sensibilizzazione offerte a livello europeo e nazionale, sia in termini di partner ufficiali della campagna e di partner per la visibilità nei media.

Alla fine del 2013, è stata commissionata allo IES (Institute for Employment Studies) la valutazione ex post della campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2012-2013, ossia «Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi». La relazione finale, pubblicata nell’ottobre 2014, riporta dati sia quantitativi che qualitativi, ottenuti grazie a ricerche documentali, indagini online, gruppi specifici e colloqui con i punti focali, i partner della campagna e altre parti interessate coinvolte.

Il contratto per la relazione sull’esame delle iniziative di analisi comparativa riuscite in tema di SSL è stato firmato a fine agosto 2014 e i lavori hanno avuto inizio con un’indagine sulle iniziative di analisi comparativa presso i partner della campagna.

Attività 4.2: Campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2014-2015, «Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato»

La Campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2014-2015, dal titolo «Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato» è stata inaugurata il 7 aprile 2014 da László Andor, commissario dell’UE responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, da Vasilis Kegkeroglou, Viceministro greco per il lavoro, la sicurezza e la previdenza sociali, nonché da Christa Sedlatschek, Direttrice dell’Agenzia. Nella stessa data è stato varato il sito Internet della campagna, dotato di strumenti e risorse disponibili in 25 lingue.

La formula di assistenza ECAP (European Campaign Assistance Package) relativa al 2014, che fornisce ai punti focali nazionali della rete dell’Agenzia il sostegno finanziario e logistico per la realizzazione delle attività della campagna a livello nazionale, è stata attuata con successo. Nel corso dell’anno, i punti focali hanno richiesto in totale 22 riunioni di partenariato nazionale, 61 seminari per le parti interessate, 15 conferenze stampa, 18 comunicati stampa, 5 tavole rotonde con i giornalisti, 4 programmi radiofonici con interventi del pubblico in diretta e 6 articoli tecnici. Quale materiale della campagna, sono stati distribuiti 88  720 articoli recanti il marchio della stessa, 4 76  125 pubblicazioni in 25 lingue, 62 chioschi appositamente allestiti e 15 set espositivi. Un elemento di particolare rilievo della campagna è stata anche l’uscita del DVD «Napo in…Stress al lavoro».

Fra gli altri prodotti e articoli legati alla campagna, nel giugno 2014 è stata pubblicata online una rassegna specialistica dal titolo Calculating the cost of work-related stress and psychosocial risks, in cui si analizza l’onere finanziario dei rischi psicosociali a livello di società, organizzazione e individuo. Per la campagna è stato sviluppato anche un altro prodotto importante: «Una guida pratica elettronica per la gestione dei rischi psicosociali». La guida è stata diffusa in 30 versioni nazionali e intende motivare i dirigenti delle PMI a gestire i rischi psicosociali attingendo alle risorse nazionali disponibili. Inoltre, è stata pubblicata e promossa a un seminario di esperti il 16-17 ottobre 2014 una relazione congiunta OSHA-Eurofound sui rischi psicosociali.

Grazie all’offerta di partenariato ufficiale della campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» è stato possibile attrarre oltre 100 partner ufficiali della campagna, fra cui organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, multinazionali e organizzazioni che rappresentano un’ampia gamma di figure professionali connesse alla SSL: è stato così raggiunto il maggior numero di partner che abbia mai sostenuto una sola campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri». In aggiunta, sono ora impegnati nella campagna 2014-2015 in tutto 29 partner del settore dei media, provenienti da 14 paesi diversi.

Il concorso per l’aggiudicazione del Premio per le buone pratiche ha avuto inizio il 15 aprile 2014. È stato prodotto un pacchetto promozionale al riguardo per aiutare i punti focali e le organizzazioni interessate a condividere le buone pratiche a livello sia nazionale sia europeo.

La campagna è stata presentata anche alla conferenza europea dal titolo Occupational safety and health — OSH policy in the future, tenutasi ad Atene il 16-17 giugno 2014 quale parte del programma della presidenza greca dell’UE.

Nel 2014, per la prima volta la campagna si è avvalsa di una componente integrata sui media sociali, che coinvolgeva destinatari diversi con prodotti sviluppati specificatamente per tali strumenti, quali infografiche e video.

Attività 4.3: Campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2016-2017

L’oggetto e gli obiettivi della campagna sono stati decisi. Gli obiettivi sono:

promuovere il lavoro sostenibile e un invecchiamento in salute fin dal principio e mettere in luce l’importanza della prevenzione lungo tutto l’arco della vita lavorativa,

assistere imprenditori e lavoratori (comprese le microimprese) fornendo informazioni e strumenti volti a gestire la SSL a fronte dell’invecchiamento delle forze di lavoro,

agevolare lo scambio di informazioni e buone prassi in questo ambito.

Alla fine dell’anno la strategia della campagna era definita.

Nel settembre 2014 è stata bandita una gara d’appalto per lo sviluppo di una guida elettronica, con l’avvio dei lavori previsto per gli inizi del 2015.

Attività 4.4: Azioni di sensibilizzazione

All’offerta di pacchetti per la sensibilizzazione hanno risposto 23 punti focali. Tra le attività del pacchetto rientrano: 14 proiezioni di film e dibattiti sulla SSL, 13 mostre fotografiche sullo stesso tema e la promozione degli strumenti didattici «Napo» in due paesi. Inoltre, sempre nello stesso ambito sono stati prodotti e distribuiti 12 costumi Napo.

Il consorzio Napo ha intrapreso la realizzazione di un nuovo video sull’elettricità riguardo ai rischi per la SSL. È stata commissionata una valutazione dell’attività «Napo per gli insegnanti» a un contraente esterno, che ha presentato una relazione intermedia in novembre. Nell’aprile 2014 sono state distribuite oltre 20  000 copie del DVD «Napo in….Non c’è niente da ridere» agli ispettorati del lavoro nazionali di più di 20 Stati membri per promuovere la campagna indetta dal Comitato degli ispettori del lavoro ad alto livello sulla prevenzione delle cadute in piano. È stata prodotta, tradotta e distribuita ai punti focali interessati (con un’offerta personalizzata) una versione aggiornata dell’opuscolo con Napo.

In aprile ha avuto inizio l’edizione 2014 del Premio cinematografico «Ambienti di lavoro sani e sicuri» nell’ambito del Festival internazionale del cinema documentario e di animazione (DOK Lipsia); il termine ultimo per la presentazione delle candidature era fissato al 10 luglio. Sono stati selezionati otto film di paesi quali Francia, Germania, Polonia e Spagna. Il vincitore, Harvest, è stato reso noto alla cerimonia di premiazione tenutasi il 1o novembre. Una volta conclusa la sottotitolatura in 13 lingue dell’UE, il film C(us)todians, premiato nel 2013, è stato distribuito (secondo un’offerta personalizzata) ai punti focali entro la fine di luglio 2014.

In occasione della festa dell’Europa, il 9 maggio, è stato allestito un tendone in strada a Bilbao per promuovere, allo stesso tempo, i contributi offerti da Europe Direct Bizkaia (Commissione europea), Unione europea e OSHA a favore della cittadinanza. Ha avuto ottimi riscontri la partecipazione dell’Agenzia con uno stand alla fiera internazionale tenutasi dal 25 al 28 agosto 2014 (in occasione del congresso mondiale sulla SSL). Fra gli eventi salienti presso lo stand rientra il varo ufficiale di OSHwiki, della campagna «Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato» e dello strumento OiRA.

Settore prioritario 5: La rete quale fonte di conoscenza

Attività 5.1: OSHwiki

I membri del PEROSH invitati alla prima riunione del Comitato scientifico OSHwiki hanno aiutato a definire il modo in cui OSHwiki possa risultare utile per le esigenze della comunità dei ricercatori, nonché a discutere in che modo questo strumento possa fornire orientamenti all’Agenzia su questioni strategiche e aiutarla a reperire autori e lettori potenziali (riunione tenutasi nel giugno 2014).

È stato ultimato il piano per la comunicazione relativo a OSHwiki e in maggio è stato effettuato il lancio di prova. Nuovi articoli sono stati divulgati via OSHmail, Twitter e LinkedIn ed è stata trasmessa un’e-mail personalizzata agli autori accreditati esistenti, ai punti focali, ai gruppi consultivi e al Consiglio di direzione.

OSHwiki è stato varato ufficialmente in agosto al XX Congresso mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro 2014 tenutosi a Francoforte (Germania); al momento si contano oltre 100 autori accreditati.

Attività 5.2: Altre azioni riguardanti la rete quale fonte di conoscenza

Sezione normativa: le attività sono state principalmente finalizzate a preparare (con verifiche e aggiornamenti) alla migrazione verso il nuovo sito ufficiale dell’Agenzia la pagina Internet sul quadro normativo.

Sono state aggiornate le informazioni riguardanti le strategie nazionali negli articoli pubblicati su OSHwiki (si effettueranno aggiornamenti continui sulla scorta dei contributi forniti dai punti focali).

Priorità di ricerca: sono stati redatti documenti di presa di posizione (position paper) ed è stato compilato un elenco ristretto di priorità basato sulla relazione pubblicata nel 2013 per influenzare il programma di lavoro di Orizzonte 2020 e il contenuto degli inviti. In novembre si terrà a Bruxelles un seminario per discutere detti documenti e l’elenco ristretto. A questo seminario parteciperanno i direttori e i direttori della ricerca presso importanti istituti di ricerca sulla SSL, nonché i rappresentanti degli enti finanziatori e della Commissione UE.

Settore prioritario 6: La rete e la comunicazione aziendale

Attività 6.1: Reti strategiche

Ulteriore sviluppo delle reti strategiche dell’Agenzia, in particolare delle reti di governance tripartita (Consiglio di direzione e Ufficio di presidenza), dei gruppi consultivi e delle reti europee.

Attività 6.2: Reti operative

L’Agenzia ha dimostrato un costante impegno con i propri partner delle reti internazionali e con la rete dei punti focali, ivi compresa la promozione delle reti a livello di Stato membro.

Ora le attività sono mirate principalmente ad assicurare l’impegno con le parti sociali a livello nazionale negli Stati membri. A livello internazionale, in linea con la priorità definita nella comunicazione della Commissione europea relativa a un quadro strategico in materia di SSL, l’Agenzia si sta adoperando per migliorare il coordinamento e il collegamento con gli operatori di paesi terzi e di organizzazioni internazionali e regionali.

Anche i partenariati per la comunicazione sono stati sviluppati ulteriormente.

Attività 6.3: Comunicazione aziendale

Quanto alla strategia dell’Agenzia per il 2014 in materia di comunicazione online, le azioni preparatorie per la realizzazione del prossimo sito ufficiale dell’OSHA hanno consentito la pubblicazione interna di una prima versione del sito alla fine di settembre. Il nuovo sito Internet dovrebbe andare online nella prima metà del 2015.

Fra gli altri sviluppi della comunicazione online dall’inizio del 2014 si contano il varo, avvenuto il 7 aprile, del sito Internet dedicato alla campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2014-2015 e la riprogettazione del sito per lo strumento OiRA. Sono state sviluppate varie sezioni nuove o rivedute del sito Internet.

Quanto alla strategia per la promozione aziendale, l’Agenzia è stata anche molto attiva nei social media a partire dal lancio della nuova campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2014-2015. L’account dell’Agenzia su YouTube conta ora più di 1  000 iscritti (288 nel giugno 2013) con 3 12  842 visualizzazioni (35  000 nel giugno 2013). La popolarità della pagina Facebook dell’Agenzia è in costante aumento, con 16  500 sostenitori a fine ottobre 2014 (1  654 nel giugno 2013). Anche l’account Twitter dell’Agenzia è più popolare, avendo 10  840 persone che lo seguono (7  179 nel giugno 2013). Inoltre, 4  797 soggetti seguono l’account su LinkedIn, contro 2  766 nel giugno 2013. Da gennaio sono stati pubblicati 11 messaggi sul blog dell’Agenzia. Il numero di abbonati alla OSHmail è in costante aumento e supera ora le 67  000 unità.

Quanto alla strategia dell’Agenzia in materia di pubblicazioni aziendali, è stato sviluppato il nuovo marchio aziendale per la nuova sede; inoltre, è stata elaborata la relazione annuale per il 2013 con la relativa sintesi e la relazione è stata trasmessa. Inoltre, è stata prodotta e tradotta in tutte le lingue ufficiali dell’UE una serie di 5 infografiche a sostegno della pubblicazione della relazione annuale e della relativa sintesi. È stato prodotto e tradotto un nuovo opuscolo aziendale dell’Agenzia. Sono stati diffusi un video aziendale di introduzione al programma strategico pluriennale (in 25 lingue) nonché un video per il lancio della guida elettronica sullo stress.

Sono state prodotte e pubblicate varie relazioni, sintesi e rassegne specialistiche del piano di gestione annuale 2014, fra cui: «Concezione delle nuove guide sulla ricerca dell’inchiesta ESENER 2014», «OSH in the Hairdressing sector», «Priorities for OSH Research in Europe 2013-2020», «Estimating the costs of accidents and ill-health at work», «E-fact and Checklist OSH in the wind energy sector», «Calculating costs related to stress and psychosocial risks at work», «Scoping study for a foresight on new and emerging risks and challenges» e «Rischi psicosociali in Europa: diffusione del fenomeno e strategie di prevenzione» (con Eurofound).

Inoltre, è stato prodotto e distribuito il materiale (guida, pieghevole, volantino, cartelloni autoportanti e gadget) per la campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2014-2015. Sono stati prodotti una serie di tre infografiche e un video per il lancio della campagna, nonché un pieghevole per la festa dell’Europa.

Quanto all’ufficio stampa, sono stati pubblicati 13 comunicati stampa e si è risposto a oltre 90 richieste di informazioni/interviste da parte degli organi di informazione. Per segnare eventi importanti, come la visita del presidente del Parlamento europeo, l’inaugurazione della sede dell’Agenzia e il lancio di OSHwiki a Francoforte, sono state organizzate varie conferenze stampa o incontri con la stampa tenuti dal Direttore. Sono stati registrati oltre 1  300 inserti online e più di 5  800 messaggi sui social media.

Attività 6.4: Misure preparatorie per i Balcani occidentali e la Turchia

Il programma per i Balcani occidentali e la Turchia è giunto a conclusione nel novembre 2014. In tale ambito, sono stati effettuati interventi per aiutare i paesi interessati a divenire partecipanti attivi delle reti dell’Agenzia.

Il 10 dicembre 2014 è stata firmata la decisione di esecuzione della Commissione C(2014)9407 final che adotta un programma d’azione destinato a più paesi per il 2014, che prevede l’assegnazione all’Agenzia di una sovvenzione diretta di 4 10  000 EUR per azioni nei paesi beneficiari dello strumento di assistenza preadesione IPA II.

In esito a tale decisione, l’OSHA firmerà una convenzione con la Commissione nel primo trimestre del 2015. Successivamente, l’Agenzia continuerà la propria attività nella regione in questione. Si prevede che detta convenzione abbia una durata di 24 mesi.

Attività 6.5: Misure preparatorie per la collaborazione dei paesi interessati dalla PEV con l’Agenzia

Il programma a favore dei paesi interessati dalla politica europea di vicinato ha avuto inizio nel 2014 per sviluppare azioni e reti SSL in detti paesi. In questa fase iniziale dell’accordo della validità di due anni, l’Agenzia sta stabilendo punti di contatto unici nei paesi beneficiari e sostenendo azioni definite da questi ultimi prioritarie.

Gestione interna

Programmazione della attività per il 2015, in particolare il piano di gestione 2015. Preparazione di relazioni e azioni di valutazione.

Gestione interna, che comprende continuità operativa, protezione dei dati, gestione dei rischi, consulenza giuridica e controllo interno.

Supporto amministrativo

Principali risultati conseguiti nel 2014:

firma di un accordo sulla sede il 31 marzo 2014 con il Regno di Spagna,

adozione del regolamento finanziario dell’Agenzia e delle relative modalità di applicazione,

Statuto del personale, adozione delle modalità di applicazione,

formazione del bilancio per attività (ABB).

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11-12.

L’Agenzia prende atto dell’osservazione della Corte relativa al livello dei riporti programmati per il titolo II.

13.

L’Agenzia prende atto dell’osservazione della Corte. A seguito dei controlli necessari sono state adottate misure per procedere al pagamento dell’importo dovuto per il periodo 2005-2014 (5  300 EUR) a uno degli agenti temporanei (AD) impiegati all’1.5.2004, applicando un fattore di moltiplicazione.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/299


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/33)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom (di seguito «l’Agenzia»), con sede a Lussemburgo, è stata istituita nel 1958 (1). La decisione del Consiglio 2008/114/CE, Euratom (2) ha sostituito il precedente statuto dell’Agenzia. Il compito principale dell’Agenzia è di assicurare un regolare approvvigionamento di materiali nucleari, in particolare combustibili nucleari, agli utilizzatori dell’UE, mediante una politica comune di approvvigionamento basata sul principio dell’uguale accesso alle risorse.

2.

Dal 2008 e fino al 2011 incluso, l’Agenzia non ha ricevuto una propria dotazione di bilancio per coprire le proprie attività. La Commissione si è fatta carico di tutte le spese sostenute dall’Agenzia per l’esecuzione delle attività. A partire dal 2012, all’Agenzia è stata accordata dalla Commissione una propria dotazione di bilancio, che tuttavia copre solo una parte limitata delle spese.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

4.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

5.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore generale approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

6.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

11.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU 27 del 6.12.1958, pag. 534/58.

(2)  GU L 41 del 15.2.2008, pag. 15.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinente, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Senza mettere in discussione il giudizio espresso al paragrafo 9, la Corte desidera attirare l’attenzione sulla seguente questione. Fra il 2008 e il 2011, l’Agenzia non ha beneficiato di una propria dotazione di bilancio e le sue spese sono state direttamente finanziate ed erogate dalla Commissione europea. La Corte aveva ritenuto tale situazione in contrasto con lo statuto dell’Agenzia.

Per il 2012, a seguito delle osservazioni della Corte, la Commissione ha concesso all’Agenzia una propria dotazione di bilancio […]. Sebbene l’articolo 54 del trattato che istituisce la Comunità europea per l’energia atomica e l’articolo 6 dello statuto dell’Agenzia prevedano che quest’ultima goda dell’autonomia finanziaria, la maggior parte delle spese dell’Agenzia (personale, spazio per uffici e sistemi informatici) è ancora finanziata direttamente dalla Commissione. Quanto alle spese per il personale, si rimanda all’articolo 4 dello statuto. Le disposizioni sono contraddittorie, il che non è in linea con la prevista autonomia finanziaria dell’Agenzia.

N.A.

2013

Le note allegate ai conti annuali dell’Agenzia per il 2013 spiegano che tutti gli stipendi e alcuni costi aggiuntivi sono stati pagati direttamente dal bilancio della Commissione. I costi salariali sono indicati, ma non vengono forniti dettagli sui costi per i servizi amministrativi. Non risulta pertanto pienamente visibile in che misura l’Agenzia dipenda dalla Commissione.

Completata

2013

I principali elementi dei controlli interni dell’Agenzia, come ad esempio la strategia di gestione e di controllo dei rischi, le procedure di controllo della performance, la valutazione del funzionamento del sistema di controllo interno e il codice delle norme professionali, non sono documentati in maniera sufficiente.

Completata


ALLEGATO II

Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom (Lussemburgo)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

Politica comune di approvvigionamento per materie nucleari secondo i princìpi e gli obiettivi (sicurezza dell’approvvigionamento) stabiliti dal trattato Euratom.

L’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom (ESA) è stata istituita direttamente dall’articolo 52 del trattato Euratom, firmato nel 1957. L’ESA è inoltre disciplinata dal proprio Statuto, stabilito mediante decisione del Consiglio e avente come fondamento giuridico l’articolo 54 del trattato Euratom.

Competenze dell’Agenzia

[quali definite nel trattato Euratom, in particolare al titolo II, capo 6, e nella decisione del Consiglio del 12 febbraio 2008 che stabilisce lo statuto dell’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom (2008/114/CE, Euratom)]

Obiettivi

Assicurare l’approvvigionamento di materie nucleari secondo il principio dell’uguale accesso alle risorse e mediante una politica comune di approvvigionamento.

Curare il regolare ed equo approvvigionamento di tutti gli utilizzatori della Comunità in minerali e combustibili nucleari.

Individuare e monitorare le tendenze del mercato che potrebbero incidere sulla sicurezza dell’approvvigionamento di materie e servizi nucleari dell’Unione europea.

Contribuire alle politiche della Comunità fornendo conoscenze, informazioni e consulenze su qualsiasi materia connessa al funzionamento del mercato delle materie e dei servizi nucleari.

Compiti

In virtù del trattato Euratom, l’ESA dispone di un diritto d’opzione sulle materie nucleari prodotte sui territori degli Stati membri, come anche del diritto esclusivo di concludere contratti relativi alla fornitura di materie nucleari provenienti dall’interno o dall’esterno della Comunità.

Alla luce di quanto precede, i compiti dell’ESA comprendono:

valutare gli impegni negoziati fra le parti interessate e, di conseguenza, stipulare, rifiutare o accettare di stipulare, a determinate condizioni, qualsiasi contratto o relativa modifica, concernente la fornitura delle materie di cui all’articolo 52 del trattato Euratom;

ricevere notifica di tutti i contratti aventi per oggetto il trattamento, la trasformazione e la formattazione di minerali, materie grezze o materie fissili speciali, di cui all’articolo 75 del trattato Euratom, e procedere al trattamento;

ricevere notifica di tutti i trasferimenti, dell’importazione e dell’esportazione di piccoli quantitativi di minerali, materie grezze o materie fissili speciali, di cui all’articolo 74 del trattato Euratom, e procedere al loro trattamento;

istruire i fascicoli e procedere a tutte le operazioni preparatorie in vista della decisione della Commissione nei casi in cui, ai sensi della normativa Euratom, è richiesto il consenso del Collegio;

gestire, all’occorrenza, i contratti da essa stipulati o di cui ha ricevuto notifica;

raccogliere e trattare i dati al fine di monitorare regolarmente il mercato delle materie e dei servizi nucleari nell’UE. Nel 2013, il ruolo di osservatorio dell’ESA è stato ulteriormente ampliato per coprire gli aspetti relativi all’approvvigionamento di radioisotopi medici nell’UE;

pubblicare regolarmente relazioni ad uso interno e/o pubblico riguardo al funzionamento e ai recenti sviluppi del mercato delle materie e dei servizi nucleari;

fornire alla Comunità, su richiesta, conoscenze, informazioni e consulenze su qualsiasi materia connessa al funzionamento del mercato delle materie e dei servizi nucleari;

operare in collegamento con il comitato consultivo (CC) dell’ESA e richiederne il parere, nonché partecipare, all’occorrenza, fornendo anche servizi di segretariato, alle suddette riunioni del CC.

Organizzazione

L’Agenzia ha personalità giuridica e gode di autonomia finanziaria.

L’Agenzia è posta sotto il controllo della Commissione e agisce senza scopo di lucro.

Il Direttore generale (DG) e il personale dell’ESA sono o diventano funzionari delle Comunità europee. Essi ricevono un nulla osta di sicurezza, e sono retribuiti dalla Commissione.

Il trattato Euratom e lo statuto dell’ESA determinano il capitale di quest’ultima e le modalità di sottoscrizione.

Direttore generale

Nominato dalla Commissione, per un periodo di tempo indeterminato. Le funzioni e i poteri del DG sono determinati, in particolare, dallo statuto dell’ESA.

Controllo dell’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom da parte della Commissione

La Commissione può impartire direttive all’Agenzia e dispone di un diritto di veto sulle sue decisioni. Inoltre, talune decisioni dell’ESA sono soggette ad autorizzazione preventiva da parte della Commissione. Il regolamento dell’Agenzia deve essere approvato dalla Commissione.

Comitato consultivo

Si compone di rappresentanti degli Stati membri, nominati intuitu personae per un periodo (rinnovabile) di tre anni. Il CC assiste l’Agenzia nell’adempimento dei suoi compiti. Esso costituisce un organo di collegamento tra l’ESA, da una parte, e i produttori e gli utilizzatori del settore nucleare, dall’altra. Il comitato può essere consultato su tutte le questioni di competenza dell’Agenzia. Esso esprime il proprio parere su tutte le questioni elencate all’articolo 13 dello statuto. Il comitato si riunisce di norma due volte all’anno.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013).

Bilancio

1 04  000(1 04  000) euro, incluso il contributo della Commissione, pari a 98  000(98  000) euro.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Totale degli effettivi: 18 (18) (compreso il direttore generale).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Garanzia dell’approvvigionamento

Trattamento delle operazioni

Nel 2014, l’Agenzia ha trattato circa 276 (279) operazioni, tra cui figurano contratti, emendamenti e notifiche delle attività front-end.

Relazioni

Nel 2014, l’Agenzia ha pubblicato:

la relazione annuale dell’Agenzia per il 2013;

3 (4) relazioni trimestrali sul mercato dell’uranio;

47 (40) Nuclear News Briefs settimanali, destinati a lettori all’interno della Commissione europea.

Partecipazione ad attività del comitato consultivo dell’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom

Il CC dell’Agenzia ha tenuto due riunioni (in aprile e novembre), con il sostegno e la partecipazione dell’Agenzia.

L’Agenzia ha facilitato le attività di due gruppi di lavoro del proprio comitato consultivo.

Relazioni con altre istituzioni UE e cooperazione internazionale

Relazioni con la Commissione europea (cfr. sopra).

Ogni anno, l’Agenzia trasmette al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione una relazione che ne illustra le attività svolte nell’anno precedente, nonché il programma di lavoro per l’anno successivo.

L’ESA coopera anche con organizzazioni internazionali, ovvero l’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) e l’Agenzia per l’energia nucleare (AEN) dell’OCSE. In tale contesto, l’Agenzia partecipa al gruppo congiunto AIEA/AEN sull’uranio e al gruppo AEN ad alto livello sulla sicurezza dell’approvvigionamento di radioisotopi medici.

Sicurezza dell’approvvigionamento di radioisotopi medici

Nel 2014, l’ESA ha continuato a esercitare la presidenza dell’Osservatorio europeo sull’approvvigionamento di radioisotopi per uso medico per contribuire alla messa in opera di una politica del Consiglio europeo volta a garantire la continuità dell’approvvigionamento per i radioisotopi per uso medico.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTE DELL’AGENZIA

L’Agenzia prende atto della relazione della Corte.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/307


RELAZIONE

sui conti annuali della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta della Fondazione

(2015/C 409/34)

INTRODUZIONE

1.

La Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (di seguito «la Fondazione» o «Eurofound»), con sede a Dublino, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1365/75 del Consiglio (1). Ha il compito di contribuire alla concezione e alla realizzazione di migliori condizioni di vita e di lavoro nell’Unione sviluppando e diffondendo cognizioni in materia (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo della Fondazione. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali della Fondazione, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali della Fondazione e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali della Fondazione comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali della Fondazione dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria della Fondazione;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali della Fondazione, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti della Fondazione, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali della Fondazione presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario della Fondazione e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Nel 2014 il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato elevato (99,7 %), segno che gli impegni sono stati contratti in maniera tempestiva. Tuttavia, sono stati riportati al 2015 stanziamenti impegnati ammontanti a 3 8 14  156 EUR (ossia il 53,7 %) per il Titolo III (spese operative), a fronte di 3 3 75  781 EUR (48,6 %) nel 2013. Tali riporti hanno riguardato principalmente progetti pluriennali, per i quali le attività sono state realizzate e i pagamenti effettuati secondo il previsto calendario, nonché un progetto pluriennale la cui attuazione è stata anticipata al 2014, ma per il quale i pagamenti sono dovuti soltanto nel 2015.

ALTRE OSSERVAZIONI

12.

Nel 2005, è entrato in vigore un nuovo Statuto del personale dell’UE, che prevedeva tra l’altro che le retribuzioni dei funzionari assunti prima del 5 agosto 2005 non dovessero essere inferiori a quelle previste dal precedente Statuto. Dall’audit della Corte è emerso che tale disposizione non è stata rispettata: per 20 dei 75 funzionari impiegati all’epoca, ciò ha comportato, in totale, la mancata corresponsione di 1 28  735 EUR per il periodo compreso tra il 2005 e il 2014. I conti della Fondazione includono un accantonamento di pari ammontare.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

13.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 139 del 30.5.1975, pag. 1.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività della Fondazione.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

La Fondazione ha svolto un inventario fisico esaustivo alla fine del 2013 e all’inizio del 2014. All’epoca dell’audit della Corte, nel febbraio 2014, non era stato ancora completato il rapporto sull’inventario fisico. Dalle verifiche della Corte è emerso che non tutti i beni erano stati contrassegnati con un codice a barre, registrati e contabilizzati. Materiale e attrezzature del valore di 2 09  843 EUR (1) erano stati imputati come spese anziché essere iscritti all’attivo; a seguito dell’audit della Corte, l’errore è stato corretto. Per alcuni beni non è stato possibile trovare riscontro nelle bollette di consegna dei fornitori al fine di garantire la data esatta di decorrenza per il calcolo della quota di ammortamento.

Completata

2013

I fatti descritti al paragrafo precedente denotano gravi debolezze nel controllo interno per quanto attiene alla registrazione e alla contabilizzazione delle immobilizzazioni.

Completata

2013

Nel 2013 il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato del 99 %, segno che gli impegni sono stati contratti in maniera tempestiva. Il livello di stanziamenti impegnati riportati al 2014, vale a dire 6 62  831 EUR (35,6 %) per il Titolo II (spese amministrative) e 3 3 75  781 EUR (48,6 %) per il Titolo III (spese operative), è tuttavia elevato.

N.A.

2013

I riporti di stanziamenti impegnati del Titolo II riguardavano principalmente l’appalto di hardware e software informatico (2 81  934 EUR, di cui una serie di acquisti per un valore di 1 89  934 EUR inizialmente previsti per il 2014), lavori di riparazione urgenti e imprevisti (69  000 EUR) e di rinnovo da appaltare, previsti per l’inizio del 2014 (2 30  718 EUR).

N.A.

2013

Quanto al Titolo III, gli stanziamenti impegnati riportati, del valore di 2 6 25  543 EUR, riguardavano progetti pluriennali le cui attività sono state eseguite e i relativi pagamenti effettuati secondo il calendario previsto. I riporti non previsti, per 7 50  238 EUR, riguardavano principalmente un aumento della dotazione di bilancio relativa a diversi progetti, per accrescerne la portata e la qualità (65 %), servizi di traduzione richiesti nel dicembre 2013 ma inizialmente previsti per il 2014 (14 %), ritardi nelle procedure di appalto (7 %), fatturazione tardiva da parte dei contraenti (14 %) e altri eventi che esulano dal controllo della Fondazione.

N.A.

2013

La Fondazione, divenuta operativa nel 1975, ha operato finora sulla base di comunicazioni scritte e riunioni con lo Stato membro ospitante. Tra la Fondazione e lo Stato membro, però, non è stato ancora firmato un accordo esauriente sulla sede. Tale accordo promuoverebbe maggiormente la trasparenza riguardo alle condizioni in cui operano la Fondazione e il suo personale.

In corso


(1)  Impianto di condizionamento e altre apparecchiature del Centro conferenze della Fondazione.


ALLEGATO II

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Dublino)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 151 del TFUE)

L’Unione e gli Stati membri, tenuti presenti i diritti sociali fondamentali, quali quelli definiti nella Carta sociale europea firmata a Torino il 18 ottobre 1961 e nella Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del 1989, hanno come obiettivi la promozione dell’occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che consenta la loro parificazione nel progresso, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l’emarginazione […].

Competenze della Fondazione

[regolamento (CEE) n. 1365/75 del Consiglio, modificato dal regolamento (CE) n. 1111/2005]

Obiettivi

Scopo della Fondazione è contribuire alla realizzazione di migliori condizioni di vita e di lavoro attraverso lo sviluppo e la diffusione di cognizioni in materia. In particolare, essa si occupa:

della condizione dell’uomo al lavoro,

dell’organizzazione del lavoro e in particolare della concezione dei posti di lavoro,

dei problemi specifici di talune categorie di lavoratori,

degli aspetti a lungo termine del miglioramento dell’ambiente,

della ripartizione nello spazio delle attività umane e della loro distribuzione nel tempo.

Compiti:

favorire lo scambio di informazioni e di esperienze in questi settori,

facilitare i contatti tra le università, gli istituti di studio e di ricerca, le amministrazioni e le organizzazioni della vita economica e sociale,

realizzare studi o concludere contratti di studio e contribuire alla realizzazione di progetti-pilota,

collaborare il più strettamente possibile con gli organismi specializzati esistenti negli Stati membri e a livello internazionale.

Organizzazione

Consiglio di direzione:

per ciascuno Stato membro: un rappresentante del governo, un rappresentante delle organizzazioni dei datori di lavoro ed un rappresentante delle organizzazioni dei lavoratori,

più tre rappresentanti della Commissione,

si riunisce regolarmente una volta l’anno.

Ufficio di presidenza del consiglio di direzione:

consta di 11 membri: tre rappresentanti rispettivamente dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori, più due rappresentanti della Commissione,

verifica l’attuazione delle decisioni del consiglio di direzione e adotta misure per garantire l’adeguata gestione tra le riunioni del consiglio di direzione,

si riunisce regolarmente sei volte l’anno.

Il direttore e il direttore aggiunto sono nominati dalla Commissione, in base ad un elenco di candidati presentato dal consiglio di direzione. Il direttore esegue le decisioni del consiglio di direzione e dell’ufficio di presidenza e gestisce la Fondazione.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione della Fondazione nel 2014 (2013)

Bilancio

20,9(20,6) milioni di EUR

Effettivi al 31 dicembre 2014

Funzionari e agenti temporanei

99 (101) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui 96 (99) occupati al 31 dicembre 2014;

Altro personale

Esperti nazionali distaccati: 0 (0)

Agenti contrattuali: 14 (13)

Totale effettivi: 110 (112)

di cui addetti a  (1) :

operazioni (attività operative): 79 (78)

amministrazione e coordinamento (funzioni amministrative): 19 (29)

funzioni miste: 12 (5)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Aumento della partecipazione al mercato del lavoro e lotta alla disoccupazione mediante la creazione di posti di lavoro, un miglior funzionamento del mercato del lavoro e la promozione dell’integrazione

Osservatorio sulla ristrutturazione in Europa (ERM): 1  464 schede informative aggiunte; 4 numeri del trimestrale ERM pubblicati.

Osservatorio sulla ristrutturazione in Europa: Relazione ERM 2014 — La ristrutturazione nel settore pubblico.

Relazione su «Mobilità del lavoro nell’UE: tendenze e politiche recenti».

Relazione su «Effetti della ristrutturazione a livello regionale e approcci per affrontarne le conseguenze».

Relazione «Mappatura del passaggio alla vita adulta in Europa».

È stata realizzata una banca dati consultabile su casi specifici di ristrutturazione, che mostra come le imprese anticipino e gestiscano il cambiamento.

Migliorare le condizioni di lavoro e rendere sostenibile il lavoro per tutto l’arco della vita

Istituzione dell’Osservatorio europeo della vita professionale, un osservatorio integrato sulle relazioni industriali e le condizioni di lavoro nell’UE.

Quinta indagine europea sulle condizioni di lavoro — insegnamenti da trarre: la ricerca di posti di lavoro migliori e in maggior quantità.

Preparazione della sesta indagine europea sulle condizioni di lavoro (inizio previsto delle rilevazioni: febbraio 2015).

Relazione:National working conditions surveys in Europe: A compilation.

Relazione: «Rischi psicosociali in Europa: diffusione del fenomeno e strategie di prevenzione».

Relazione: Employment opportunities for people with chronic diseases.

Sviluppo delle relazioni industriali per assicurare soluzioni eque e produttive in un contesto politico in evoluzione

Istituzione dell’Osservatorio europeo della vita professionale, un osservatorio integrato sulle relazioni industriali e le condizioni di lavoro nell’UE (cfr. sopra).

Relazione: «Relazioni industriali ed evoluzione delle condizioni di lavoro in Europa nel 2013».

Relazione: «Parti sociali e parità di genere in Europa».

Relazione: «Cambiamenti nei meccanismi di determinazione dei salari nel quadro della crisi e del nuovo regime di governance economica dell’Unione europea»

Relazione: «Il dialogo sociale nelle micro e piccole imprese»

Miglioramento del tenore di vita e promozione della coesione sociale a fronte delle disparità economiche e sociali

Terza indagine europea sulla qualità della vita:

Foundation Findings: «La qualità della vita nell’Europa urbana e rurale»; «Preferenze sul lavoro dopo i 50 anni di età»; «La situazione sociale dei giovani in Europa»,

Tendenze nella qualità del lavoro in Europa: relazioni pubblicate su Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Turchia.

Relazione: Social cohesion and well-being in the EU.

Relazione: «Accesso all’assistenza sanitaria in tempi di crisi».

Comunicazione e condivisione di idee ed esperienze

1 01  760 download di relazioni dal sito Internet di Eurofound. 1 7 03  298 visite di utenti.

125 pubblicazioni in formato pdf (786 esemplari in lingue diverse).

328 documenti strategici dell’UE facenti riferimento alle conclusioni e alla competenza di Eurofound.

94 contributi a eventi, su richiesta.


(1)  La nuova ripartizione fa seguito all’esercizio di analisi comparativa unificato previsto dall’articolo 29, paragrafo 3, del regolamento finanziario della Fondazione. Detto esercizio è stato svolto da Eurofound per la prima volta nel dicembre 2014.

Fonte: Allegato fornito dalla Fondazione.


LA RISPOSTA DELLA FONDAZIONE

11.

Eurofound ha preso atto dell’osservazione della Corte relativa all’elevato livello di stanziamenti impegnati al titolo III riportati al 2015 Eurofound si compiace per l’analisi approfondita dell’esecuzione del bilancio e per avere citato i motivi dei riporti (progetti pluriennali attuati conformemente al calendario e un progetto che è stato attuato prima del previsto).

12.

Il mancato pagamento di somme dovute a numerosi membri del personale in seguito alla modifica dello statuto del 2005 è stato risolto e gli importi dovuti al personale sono stati pagati a giugno e luglio 2015. Eurofound intende precisare che il calcolo dei salari è esternalizzato all’ufficio «Gestione e liquidazione dei diritti individuali» (PMO) della Commissione europea.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/315


RELAZIONE

sui conti annuali dell'Unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione europea (Eurojust) relativi all'esercizio finanziario 2014 corredata delle risposte di Eurojust

(2015/C 409/35)

INTRODUZIONE

1.

L’Unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione europea (di seguito «Eurojust»), con sede a L’Aia, è stata istituita mediante decisione 2002/187/GAI (1) del Consiglio per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità organizzata. Il suo obiettivo è di migliorare il coordinamento delle indagini e delle azioni penali transfrontaliere fra Stati membri dell’Unione europea, nonché fra Stati membri e paesi terzi (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo di Eurojust. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali di Eurojust, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014;

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali di Eurojust e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali di Eurojust comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali di Eurojust dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria di Eurojust;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali di Eurojust, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell'elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti di Eurojust, conformemente a quanto disposto dall'articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali di Eurojust presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario di Eurojust e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il bilancio iniziale per l'esercizio 2014 non teneva conto dell'impatto finanziario degli adeguamenti delle retribuzioni e dell'aumento del coefficiente correttore per l'esercizio in esame e per quelli precedenti, entrambi decisi dell'autorità di bilancio nell'aprile 2014. La carenza di fondi per le retribuzioni (circa 1,8 milioni di euro) ha reso necessario temporanei tagli delle spese operative, principalmente per i progetti relativi all'elaborazione dei dati e alla gestione delle informazioni, nonché lo storno di importi notevoli dalle voci del bilancio amministrativo e del bilancio operativo alla fine dell'esercizio. Alla fine di novembre 2014, tale deficit è stato in parte compensato da un bilancio rettificativo che ha messo a disposizione di Eurojust altri 1,2 milioni di euro; sono stati allora contratti impegni per recuperare il ritardo nell'attuazione dei progetti.

12.

Il totale degli stanziamenti impegnati si è attestato ad un livello elevato (99 %). Tuttavia, il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2015 per il Titolo III (Spese operative) è stato elevato: 2,6 milioni di euro, pari al 35 % (2013: 2,3 milioni di euro, pari al 32 %). Tale situazione è stata determinata dalla temporanea carenza di fondi nel corso dell'esercizio, che ha consentito di contrarre impegni soltanto verso la fine del 2014 (cfr. paragrafo 11), e dai finanziamenti ai progetti per le «squadre investigative comuni (JIT)» avviati negli ultimi mesi del 2014 e i cui pagamenti erano dovuti soltanto nel 2015.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

13.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 63 del 6.3.2002, pag. 1.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività di Eurojust.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

Nella relazione sull’esercizio finanziario 2010, la Corte aveva osservato che era opportuno considerare la ridefinizione dei ruoli e delle responsabilità del direttore e del collegio di Eurojust per evitare la sovrapposizione di competenze risultante dal regolamento istitutivo. Nel 2011 non è stata adottata al riguardo alcuna misura correttiva.

In corso (il nuovo regolamento Eurojust è in fase di preparazione)

2013

Il livello degli stanziamenti impegnati per i diversi titoli è variato tra il 99 % e il 98 % degli stanziamenti totali, segno che gli impegni giuridici erano stati contratti in maniera tempestiva. Tuttavia, il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2014 è stato elevato per il Titolo III (Spese operative), attestandosi a 2 3 41  825 euro (32 %). Ciò è stato dovuto soprattutto ai ritardi connessi al trasferimento della gestione del software interno ad un nuovo fornitore di servizi alla fine dell’esercizio. Inoltre, i rimborsi delle spese a carico dei programmi di sovvenzioni utilizzati per sostenere le «squadre investigative comuni» erano dovuti soltanto nel 2014.

N.A.

2013

Nel 2013, Eurojust ha eseguito 49 storni che hanno interessato 101 linee di bilancio. Ciò denota debolezze nella pianificazione e nell’esecuzione del bilancio.

Completata


ALLEGATO II

Unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione europea (L'Aia)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 85 del TFUE)

Eurojust ha il compito di sostenere e potenziare il coordinamento e la cooperazione tra le autorità nazionali responsabili nella lotta contro la criminalità transfrontaliera grave che interessa l’Unione europea.

Competenze di Eurojust

(articoli 3, 5, 6 e 7 della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, quale modificata dalle decisioni 2003/659/GAI e 2009/426/GAI del Consiglio).

Obiettivi

Articolo 3 della decisione Eurojust del Consiglio

Nell’ambito di indagini e azioni penali concernenti almeno due Stati membri e relative ai comportamenti criminali previsti dall’articolo 4 in ordine a forme gravi di criminalità, soprattutto se organizzata, gli obiettivi assegnati ad Eurojust sono i seguenti:

a)

stimolare e migliorare il coordinamento, tra le autorità nazionali competenti degli Stati membri, delle indagini e delle azioni penali tra gli stessi, tenendo conto di qualsiasi richiesta formulata da un’autorità competente di uno Stato membro e di qualsiasi informazione fornita da un organo competente in virtù di disposizioni adottate nell’ambito dei trattati;

b)

migliorare la cooperazione tra le autorità competenti degli Stati membri, in particolare agevolando l’esecuzione delle richieste e decisioni in materia di cooperazione giudiziaria, anche con riferimento agli strumenti che applicano il principio del riconoscimento reciproco;

c)

assistere altrimenti le autorità competenti degli Stati membri per migliorare l’efficacia delle loro indagini e azioni penali.

Compiti

Articolo 5 della decisione Eurojust del Consiglio

1.

Per realizzare i suoi obiettivi, Eurojust svolge le sue funzioni:

a)

per il tramite di uno o più membri nazionali interessati, ai sensi dell’articolo 6, o

b)

attraverso il collegio, ai sensi dell’articolo 7, nelle ipotesi:

i)

per le quali uno o più membri nazionali interessati a un caso trattato da Eurojust ne fanno richiesta, o

ii)

relative ad indagini ed azioni penali che abbiano un’incidenza sul piano dell’Unione o che possano interessare Stati membri diversi da quelli direttamente implicati, o

iii)

nelle quali si pone una questione generale riguardante la realizzazione dei suoi obiettivi, o

iv)

previste da altre disposizioni della presente decisione.

2.

Quando svolge le sue funzioni, Eurojust comunica se agisce per il tramite di uno o più membri nazionali ai sensi dell’articolo 6 o se agisce attraverso il collegio ai sensi dell’articolo 7.

Articolo 6 della decisione Eurojust del Consiglio

1.

Quando Eurojust agisce per il tramite dei membri nazionali interessati, essa:

a)

può chiedere alle autorità competenti degli Stati membri interessati, specificandone i motivi, di:

i)

avviare un’indagine o un’azione penale per fatti precisi;

ii)

accettare che una di esse sia più indicata per avviare un’indagine o azioni penali per fatti precisi;

iii)

porre in essere un coordinamento fra di esse;

iv)

istituire una squadra investigativa comune conformemente ai pertinenti strumenti di cooperazione;

v)

comunicarle le informazioni necessarie per svolgere le sue funzioni;

vi)

adottare misure investigative speciali;

vii)

adottare ogni altra misura giustificata ai fini dell’indagine o dell’azione penale;

b)

assicura l’informazione reciproca delle autorità competenti degli Stati membri interessati in ordine alle indagini e alle azioni penali di cui Eurojust ha conoscenza;

c)

assiste, su loro richiesta, le autorità competenti degli Stati membri per assicurare un coordinamento ottimale delle indagini e delle azioni penali;

d)

presta assistenza per migliorare la cooperazione fra le autorità competenti degli Stati membri;

e)

collabora e si consulta con la rete giudiziaria europea, anche utilizzando e contribuendo ad arricchire la sua base di dati documentali;

f)

presta sostegno, nei casi previsti dall’articolo 3, paragrafi 2 e 3, e con l’accordo del collegio, a indagini o azioni penali riguardanti le autorità competenti di un solo Stato membro;

2.

Gli Stati membri provvedono affinché le autorità nazionali competenti rispondano senza indugio alle richieste avanzate a norma del presente articolo.

Articolo 7 della decisione Eurojust del Consiglio

1.

Quando Eurojust agisce attraverso il collegio, essa:

a)

può, per le forme di criminalità e i reati di cui all’articolo 4, paragrafo 1, chiedere alle autorità competenti degli Stati membri interessati, motivando la sua richiesta, di:

i)

avviare un’indagine o un’azione penale per fatti precisi;

ii)

accettare che una di esse sia più indicata per avviare un’indagine o azioni penali per fatti precisi;

iii)

porre in essere un coordinamento fra di esse;

iv)

istituire una squadra investigativa comune conformemente ai pertinenti strumenti di cooperazione;

v)

comunicarle le informazioni necessarie per svolgere le sue funzioni;

b)

assicura l’informazione reciproca delle autorità competenti degli Stati membri sulle indagini e sulle azioni penali di cui essa ha conoscenza e che abbiano un’incidenza sul piano dell’Unione, o che possano riguardare Stati membri diversi da quelli direttamente interessati;

c)

assiste, su loro richiesta, le autorità competenti degli Stati membri per assicurare un coordinamento ottimale delle indagini e delle azioni penali;

d)

presta assistenza per migliorare la cooperazione fra le autorità competenti degli Stati membri, segnatamente in base all’analisi svolta dall’Europol;

e)

collabora e si consulta con la rete giudiziaria europea, anche utilizzando e contribuendo ad arricchire la sua base di dati documentali;

f)

può coadiuvare l’Europol, in particolare formulando pareri sulla base delle analisi da questo sviluppate;

g)

può fornire un sostegno logistico nei casi di cui alle lettere a), c) e d). Tale sostegno logistico può comportare assistenza per la traduzione, l’interpretazione e l’organizzazione di riunioni di coordinamento.

2.

Qualora due o più membri nazionali non siano d’accordo sulle modalità di risoluzione di un caso di conflitto di giurisdizione per quanto riguarda l’avvio di indagini o di azioni penali a norma dell’articolo 6, in particolare del paragrafo 1, lettera c), è chiesto al collegio di esprimere un parere scritto non vincolante sul caso, purché non sia stato possibile risolvere la questione di comune accordo tra le autorità nazionali competenti interessate. Il parere del collegio è trasmesso senza indugio agli Stati membri interessati. Il presente paragrafo lascia impregiudicato il paragrafo 1, lettera a), punto ii).

3.

Fatte salve le disposizioni degli strumenti adottati dall’Unione europea sulla cooperazione giudiziaria, un’autorità competente può comunicare ad Eurojust ricorrenti rifiuti o difficoltà in ordine all’esecuzione di richieste e di decisioni in materia di cooperazione giudiziaria, anche con riferimento agli strumenti che applicano il principio del riconoscimento reciproco, e chiedere al collegio di esprimere un parere scritto non vincolante sulla questione, purché non sia stato possibile risolverla di comune accordo tra le autorità nazionali competenti o con l’intervento dei membri nazionali interessati. Il parere del collegio è trasmesso senza indugio agli Stati membri interessati.

Organizzazione

(articoli 2, 9, 23, 28, 29 e 36 della decisione 2002/187/GAI di Eurojust e articolo 3 del regolamento interno di Eurojust)

Collegio

Il collegio è responsabile dell’organizzazione e del funzionamento di Eurojust. Il collegio è composto di membri nazionali distaccati da ciascuno Stato membro conformemente al proprio sistema giuridico, in qualità di magistrati del pubblico ministero, di giudici o di funzionari di polizia. Il collegio elegge il proprio Presidente tra i membri nazionali.

Direttore

Il direttore amministrativo è nominato dal collegio a maggioranza di due terzi.

L’autorità di controllo comune

Controlla il trattamento dei dati personali.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio che delibera a maggioranza qualificata.

Risorse messe a disposizione di Eurojust nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

33,9(32,4) milioni di euro comprese le entrate con destinazione specifica.

Posti occupati al 31 dicembre 2014

Membri nazionali: 28, di cui 2 negli Stati membri (28, di cui 2 negli Stati membri).

Membri nazionali aggiunti: 21, di cui 11 negli Stati membri (20, di cui 11 negli Stati membri).

Assistenti dei membri nazionali: 21, di cui 9 negli Stati membri (21, di cui 8 negli Stati membri).

Agenti temporanei: 199 (203)

Agenti contrattuali: 27 (27)

Esperti nazionali distaccati: 24 (14).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Numero delle riunioni di coordinamento: 196 (206)

Numero totale di casi: 1  804(1  576)

Traffico di droga: 283 (239)  (1)

Immigrazione clandestina: 32 (25)  (1)

Tratta di esseri umani: 71 (84)  (1)

Truffe e frodi: 560 (449)  (1)

Criminalità informatica: 42 (29)  (1)

Terrorismo: 14 (17)  (1)

Criminalità organizzata (gruppi mobili): 128 (257)  (1)

Reati che colpiscono gli interessi finanziari dell’UE: 76 (31)  (1)

Corruzione: 55 (52)  (1)


(1)  L’elenco dei reati utilizzato per la classificazione dei casi riflette i tipi di reati considerati prioritari da Eurojust nel 2014.

Fonte: Allegato fornito da Eurojust.


RISPOSTA DI EUROJUST

11.

Eurojust approva le osservazioni e in futuro includerà nel bilancio gli integramenti retribuitivi previsti e gli aumenti del coefficiente correttore, che verranno probabilmente stabiliti successivamente all’adozione del bilancio.

12.

Eurojust approva le osservazioni.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/324


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio europeo di polizia relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Ufficio

(2015/C 409/36)

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio europeo di polizia (di seguito «l’Ufficio» o «Europol»), con sede a L’Aia, è stato istituito dalla decisione del Consiglio n. 2009/371/GAI (1). L’Ufficio ha il compito di sostenere e potenziare l’azione delle autorità di polizia e degli altri servizi incaricati dell’applicazione della legge degli Stati membri e la reciproca collaborazione nella prevenzione e lotta contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri, il terrorismo e le forme di criminalità che ledono un interesse comune oggetto di una politica dell’Unione (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Ufficio, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Ufficio e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Ufficio comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Ufficio dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Ufficio;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina qualunque controllo interno applicabile alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili, nonché una valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e la relativa dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Ufficio, come previsto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

I tassi di esecuzione del bilancio sono considerevolmente migliorati nel 2014 e il totale dei riporti di stanziamenti impegnati è sceso a 5,7 milioni di EUR, pari al 6,7 % (contro l’11,6 % del 2013 e il 19,6 % del 2012). Tuttavia, i riporti di stanziamenti impegnati per il Titolo II (Spese amministrative) sono risultati ancora relativamente elevati: 1,9 milioni di EUR (27 %), contro i 3,0 milioni di EUR (41 %) del 2013. Tali riporti riguardano principalmente, per un valore di 1,1 milione di EUR, la manutenzione e le modifiche apportate alla sede centrale di Europol aperta nel 2011.

12.

Il tasso di annullamento degli stanziamenti impegnati riportati dall’esercizio precedente è stato elevato (22 %, rispetto al 9 % del 2013). Gli annullamenti derivano in particolare dai ritardi di progetti informatici eseguiti da fornitori esterni (principalmente nel campo della gestione dei documenti e degli attivi e dello scambio dei dati di polizia).

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

13.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 121 del 15.5.2009, pag. 37.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Ufficio.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, se applicabili, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

Sono state registrate eccezioni e deviazioni per il 7 % dei pagamenti del 2011.

In corso

2013

Sebbene l’Ufficio abbia migliorato nel corso degli anni la preparazione, l’esecuzione e la documentazione delle procedure di appalto, non tutte le decisioni prese nel 2013 sono state basate su criteri di selezione sufficientemente specifici, su offerte di prezzi realistiche o in conformità ai requisiti professionali stabiliti. Ciò ha inciso sull’efficacia delle procedure di appalto.

In corso

2013

I tassi di esecuzione del bilancio sono ulteriormente migliorati nel 2013 e il livello complessivo dei riporti di stanziamenti impegnati è sceso a 9,4 milioni di EUR, pari all’ 11,6 % (nel 2012: 16,3 milioni di EUR, pari al 19,6 %). Tuttavia, i riporti di stanziamenti d’impegno sono stati ancora relativamente elevati per il Titolo II (Spese amministrative), con 3,0 milioni di EUR (41 %) (nel 2012: 4,2 milioni di EUR, ovvero il 49 %). Essi hanno riguardato principalmente ristrutturazioni della sede dell’Ufficio pianificate alla fine dell’anno (1,8 milioni di EUR) e altre spese amministrative per le quali non erano pervenute le fatture alla fine dell’anno.

N.A.


ALLEGATO II

Ufficio europeo di polizia (L’Aia)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 88 del TFUE)

«Europol ha il compito di sostenere e potenziare l’azione delle autorità di polizia e degli altri servizi incaricati dell’applicazione della legge degli Stati membri e la reciproca collaborazione nella prevenzione e lotta contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri, il terrorismo e le forme di criminalità che ledono un interesse comune oggetto di una politica dell’Unione».

Competenze dell’Ufficio

[decisione del Consiglio 2009/371/GAI che istituisce l’Ufficio europeo di polizia (Europol)]

Competenza

Europol è competente per la criminalità organizzata, il terrorismo ed altre forme gravi di criminalità che interessano due o più Stati membri in modo tale da richiedere, considerate la portata, la gravità e le conseguenze dei reati, un’azione comune degli Stati membri.

La competenza di Europol si estende anche ai reati connessi, come stabilito all’articolo 4, paragrafo 3, della decisione istitutiva.

Principali compiti

Raccogliere, conservare, trattare, analizzare e scambiare informazioni e intelligence;

comunicare senza indugio alle autorità competenti degli Stati membri, attraverso l’unità nazionale di cui all’articolo 8 della decisione istitutiva, le informazioni che le riguardano e ogni collegamento constatato tra i reati;

facilitare le indagini negli Stati membri, in particolare trasmettendo alle unità nazionali tutte le informazioni pertinenti;

chiedere alle autorità competenti degli Stati membri interessati di avviare, svolgere o coordinare indagini e di proporre l’istituzione di squadre investigative comuni in casi specifici;

fornire intelligence e supporto analitico agli Stati membri in relazione ad eventi internazionali di primo piano;

preparare valutazioni delle minacce, analisi strategiche e rapporti di situazione in relazione all’obiettivo, incluse valutazioni della minaccia costituita dalla criminalità organizzata;

assistere gli Stati membri nei loro compiti di raccolta delle informazioni da Internet e relativa analisi, per aiutare a identificare le attività criminali agevolate da o commesse attraverso Internet.

Compiti addizionali

Approfondire le conoscenze specialistiche usate nelle indagini dalle autorità competenti degli Stati membri e offrire consulenza per le indagini;

fornire intelligence strategica per facilitare e promuovere un impiego efficace e razionale delle risorse disponibili, a livello nazionale e dell’Unione, per le attività operative, e prestare il sostegno a tali attività.

Inoltre, assistere gli Stati membri, mediante supporto, consulenza e attività di ricerca, nei seguenti settori

la formazione dei membri delle autorità competenti, se del caso in cooperazione con l’Accademia europea di polizia;

la logistica e le attrezzature di tali autorità, agevolando la fornitura di supporto tecnico tra gli Stati membri;

metodi di prevenzione della criminalità;

metodi e analisi di polizia tecnica e scientifica e procedure investigative.

Europol agisce inoltre quale Ufficio centrale per la lotta contro la falsificazione dell’euro, conformemente alla decisione 2005/511/GAI del Consiglio, del 12 luglio 2005, relativa alla protezione dell’euro contro la falsificazione.

Europol tratta e trasferisce i dati di messaggistica finanziaria in conformità all’Accordo UE/Stati Uniti d’America sul trattamento e il trasferimento di dati di messaggistica finanziaria dall’Unione europea agli Stati Uniti ai fini del programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi.

Europol prosegue inoltre i propri sforzi miranti a istituire l’Helpdesk Prüm, al fine di assistere nella quotidiana applicazione delle «decisioni Prüm», secondo quanto disposto dalle conclusioni del Consiglio del 13 dicembre 2011 sull’accelerazione della messa in opera delle «decisioni Prüm».

Europol fornisce anche supporto al ciclo programmatico dell’UE sulle forme gravi di criminalità organizzata e ai progetti EMPACT (1) in conformità con le conclusioni del Consiglio sull’elaborazione e attuazione di un ciclo programmatico dell’UE per contrastare la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità internazionale e le successive conclusioni del Consiglio del 27 maggio 2011 che fissano le priorità dell’UE nella lotta alla criminalità organizzata nel periodo 2011-2013.

Europol ospita anche il Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica (EC3) e funge da punto di riferimento nella lotta alla criminalità informatica come indicato nella comunicazione della Commissione europea al Consiglio e al Parlamento europeo COM(2012) 140 final del 28 marzo 2012«Lotta alla criminalità nell’era digitale: istituzione di un Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica».

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Il consiglio di amministrazione è composto di un rappresentante per Stato membro e da un rappresentante della Commissione.

Direttore

è nominato dal Consiglio, a maggioranza qualificata, sulla base di un elenco di almeno tre candidati presentato dal consiglio di amministrazione, con un mandato di quattro anni (prorogabile per un ulteriore periodo non superiore a quattro anni);

è assistito da tre vicedirettori nominati per un periodo di quattro anni rinnovabile una sola volta;

dirige l’Ufficio e rende conto dell’esercizio delle proprie funzioni al consiglio di amministrazione;

è il rappresentante legale dell’Ufficio.

Audit esterno

Corte dei conti europea

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS);

Funzione di revisione interna (IAF).

Protezione dei dati e tutela dei diritti personali

Autorità di controllo comune (ACC);

Delegato alla protezione dei dati (DPD).

Autorità competente per il discarico

ll Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata.

Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo 2014

84,3 (82,5) milioni di EUR

Effettivi nel 2014

Personale temporaneo: 450 (457) effettivi nella tabella dell’organico. Numero di posti effettivamente coperti al 31.12.2014 = 427 (426) esclusi 13 posti AT non ancora occupati al 31.12.2014, ma per i quali sono state ultimate le procedure di assunzione e inviate ai candidati selezionati le offerte di impiego. Alla fine dell’anno, è stata decisa la soppressione, da gennaio 2015, di 9 dei 10 posti vacanti.

Esperti nazionali distaccati: 31 (34) (effettivi reali a fine anno)

Agenti contrattuali: 103 (94) (effettivi reali a fine anno)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Europol come principale centro di supporto UE alle operazioni di contrasto (law enforcement operations)

Il supporto operativo alle operazioni e alle squadre investigative comuni comprende le seguenti attività: trattamento dati, relazioni sul controllo di corrispondenza incrociato, notifiche di intelligence, sostegno e consulenza tecnico/forense, dispiegamento di uffici mobili, relazioni di analisi, coordinamento operativo presso la sede di Europol, riunioni operative, assistenza finanziaria ecc.. Europol ha aumentato, in termini quantitativi e qualitativi, le attività e i servizi operativi offerti a sostegno di una percentuale crescente di operazioni EMPACT e di alto profilo:

l’Ufficio ha fornito assistenza in 34  472 casi transfrontalieri, fra cui 13  693 casi avviati dall’Euroregional Police Information and Cooperation Centre (EPICC) che ha iniziato a utilizzare SIENA nel gennaio 2014. Oltre ai casi EPICC, l’assistenza fornita in 20  779 casi registra un incremento del 13 % rispetto al 2013 (18  310);

l’Ufficio ha fornito un supporto attivo a 632 indagini focalizzate su settori prioritari della criminalità;

Europol ha coordinato e sostenuto operazioni di intelligence su vasta scala che hanno compreso azioni congiunte in tutta l’UE, mirate ai principali punti critici e target, coronate da successo (ad esempio Operazione Archimedes, giornate d’azione contro la frode a danno di linee aeree).

EC3 ha sostenuto diverse indagini transfrontaliere contro la criminalità informatica, in stretta collaborazione con gli Stati membri e partner esterni, compreso il settore privato. Il 1o settembre 2014 è stata avviata, presso la sede di Europol, la fase pilota della task force per un’azione congiunta contro il cyber crimine (J-CAT). L’istituzione della J-CAT intende costituire un quadro di cooperazione per gli Stati membri e i partner operativi al fine di consentire la messa in comune delle competenze in materia di intelligence informatica e la fissazione proattiva delle priorità, la preparazione e l’avviamento di indagini transfrontaliere su atti di criminalità informatica. J-CAT ha dato inizio a oltre 15 operazioni sostenute da EC3;

sono state sostenute finanziariamente 29 indagini volte a contrastare la falsificazione dell’euro;

nel 2014 Europol ha fornito supporto a 33 squadre investigative comuni (JIT), sostenendo inoltre 22 squadre come partecipante a pieno titolo sulla base di un accordo scritto. Tutte le squadre sostenute da Europol, tranne una, riguardavano priorità EMPACT.

gli investigatori responsabili delle operazioni negli Stati membri e gli esperti degli Stati membri hanno espresso un elevato livello di soddisfazione circa il sostegno operativo ricevuto da Europol;

nel 2014 sono state prodotte 5  617 relazioni operative, a fronte delle 2  250 del 2013 (comprese relazioni sul controllo di corrispondenza incrociato, relazioni di analisi operativa, notifiche di intelligence e relazioni di analisi tecnica ad hoc);

Europol ha sostenuto finanziariamente 269 riunioni operative e 54 riunioni EMPACT.

Europol ha assolto la propria funzione nell’attuazione degli articoli 4, 9 e 10 dell’accordo TFTP (controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi) trattando tutte le relative richieste e informative degli USA e degli Stati membri.

Il grado di soddisfazione dei clienti ha raggiunto il 70 % (in costante aumento rispetto agli anni precedenti).

Capacità di analisi strategica

Prodotti strategici, comprese le valutazioni delle minacce e relazioni sulla situazione

Sono state prodotte 26 relazioni strategiche sulla criminalità organizzata e 20 relazioni strategiche sul terrorismo, comprese la valutazione della minaccia del crimine organizzato in Internet (iOCTA), una valutazione della minaccia concernente la metanfetamina, una relazione sulla situazione e sulle tendenze del terrorismo nell’UE (TE-SAT), una valutazione della minaccia proveniente dal movimento terrorista ISIL (2) e del suo impatto sull’UE, nonché una relazione sulla situazione in merito ai viaggi per finalità terroristiche (incentrata sulla Siria).

L’Ufficio ha diffuso 96 notifiche di allarme rapido per individuare opportunità di monitoraggio da parte degli Stati membri (tra cui Cyberbits, Terrorism Modus Operandi Monitor Bulletins, notifiche di intelligence e i cosiddetti avvisi SCAN).

Europol come nodo centrale UE delle informazioni riguardanti la criminalità

Strutture di gestione delle informazioni, applicazione di rete per lo scambio di informazioni protette (Secure Information Exchange Network Application, SIENA), sistema di informazione Europol (SIE), rete degli uffici di collegamento.

In totale, tramite SIENA, sono stati scambiati 6 05  245 messaggi operativi tra Europol, gli Stati membri e terzi. Tra questi figurano 65  691 messaggi scambiati dal Centro euroregionale di cooperazione e di informazione di polizia (Euroregional Police Information and Cooperation Centre — EPICC) che ha iniziato a usare SIENA nel gennaio 2014. A parte lo scambio EPICC SIENA, sono stati scambiati 5 39  554 messaggi operativi, il che rappresenta un incremento del 18 % rispetto al 2013 (4 56  598).

Europol ha accettato 50  285 (43  104) contributi, 47  157 (40  617) dei quali hanno dovuto essere trattati, registrando quindi un incremento del 16 % rispetto al 2013.

Alla fine del 2014, il SIE conteneva 2 36  606 (2 45  142) dossier. La diminuzione del contenuto del SIE registrata a fine anno è riconducibile alla cancellazione di tutti i dossier da parte dei Paesi Bassi legata allo sviluppo di un nuovo caricatore di dati (data loader). Si prevede che i dati saranno reinseriti nel corso del 2015.

619 (560) riscontri transfrontalieri su persone (Cross Border Crime Checks — CBCC) sono stati richiesti nel SIE. Il numero delle risposte (CBCC) è aumentato nonostante la diminuzione del totale dei dossier SIE; ciò sembra indicare una maggiore qualità dei dati condivisi tramite il SIE.

Alla fine del 2014, erano collegate a SIENA 573 (452) Autorità comptetenti designate (DCA), fra cui gli uffici nazionali per il recupero dei beni (Asset Recovery Offices — RCO), le unità sulla criminalità informatica, le Unità di informazione finanziaria (FIU), le piattaforme regionali e paesi terzi.

Una rete unica di circa 200 ufficiali di collegamento assicura un collegamento in tempo reale (live link) tra la sede centrale di Europol a L’Aia e le 28 Unità nazionali Europol negli Stati membri. Tale rete facilita lo scambio d’informazioni e assicura sostegno e coordinamento alle indagini in corso. Europol ospita anche ufficiali di collegamento da 13 paesi e organizzazioni non-UE che collaborano con l’Ufficio sulla base di accordi di cooperazione. In aggiunta, Europol ha distaccato due ufficiali di collegamento a Washington (USA) ed uno presso la sede centrale dell’Interpol a Lione (Francia).

Europol come Centro dell’UE specializzato nel campo delle attività di contrasto

Piattaforma Europol per esperti (Europol Platform for Experts, EPE), piattaforme di scambio dati e soluzioni di storage, prodotti e servizi relativi alla conoscenza, formazione, conferenze e sessioni di sensibilizzazione:

la piattaforma per esperti di Europol ha coperto 33 settori, con 6  045 conti attivi (32 piattaforme e 4  419 utenti a fine 2013);

Europol ha assicurato un supporto a vari corsi di formazione e seminari on line (organizzati da Europol, CEPOL o dagli Stati membri);

presso la sede di Europol è stata organizzata la conferenza annuale europea di polizia.

Relazioni esterne

Europol coopera con una serie di partner UE, con paesi terzi ed organizzazioni internazionali. Lo scambio di informazioni con questi partner avviene sulla base di accordi di cooperazione. Gli accordi strategici rendono possibile per le due parti interessate lo scambio di qualsivoglia informazione, ad eccezione dei dati personali, mentre gli accordi operativi permettono anche lo scambio di dati personali.

A fine 2014, sono stati posti in essere 19 accordi strategici e 14 accordi operativi (18 paesi non-UE, 12 organismi e agenzie dell’UE e altre tre organizzazioni internazionali, tra cui l’Interpol).

In totale, 11 partner nella cooperazione operativa e quattro partner nella cooperazione strategica hanno accesso diretto a SIENA.

Alla fine del 2014, erano associati ad almeno un punto focale dieci soggetti terzi con accordi di cooperazione operativa.

Gli scambi di informazione con i partner esterni (10  651) sono aumentati del 23 % rispetto al 2013 (8  663).

È proseguita l’istituzione di partenariati strategici a lungo termine con il settore privato. Nel 2014, EC3 ha stipulato 17 memorandum d’intesa con il settore privato (ad esempio con Microsoft, McAfee, Cloud Security Alliance, EBF, Kaspersky, Symantec).


(1)  Piattaforma multidisciplinare europea di lotta alle minacce della criminalità (EMPACT).

(2)  Stato islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL).

Fonte: allegato fornito dall’Ufficio.


RISPOSTA DELL’UFFICIO

11.

L’Europol prende atto dell’osservazione della Corte e continuerà a sforzarsi di garantire un’esecuzione del bilancio efficace e conforme, particolarmente per quanto concerne i riporti relativi alla spesa amministrativa.

12.

L’Europol prende nota dell’osservazione della Corte concernente il livello elevato dei tassi di annullamento di riporti dall’esercizio precedente. I progetti TI ritardati erano relativi alle soluzioni «chiavi in mano» contrattate dall’Europol. La debole esecuzione del bilancio per tali progetti era essenzialmente dovuta ai fornitori che non approvvigionavano conformemente a quanto pianificato. I ritardi non hanno interessato le consegne operative delle attività in quanto le soluzioni IT esistenti hanno continuato ad essere utilizzate nei pertinenti sistemi. È opportuno rilevare che rispetto al precedente esercizio finanziario, l’Europol ha significativamente ridotto i riporti in cifre assolute. Di conseguenza, malgrado il ritardo nelle consegne dovuto a contraenti esterni, l’effettivo aumento nominale dei riporti non utilizzati è stato di 0,9 milioni di EUR alla fine del 2014 (rispetto al 2013).


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/334


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/37)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (di seguito «l’Agenzia» o «FRA»), con sede a Vienna, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 168/2007 del Consiglio (1). L’Agenzia ha lo scopo di fornire alle competenti autorità dell’Unione e agli Stati membri, nell’attuazione del diritto UE, assistenza e consulenza in materia di diritti fondamentali (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Gli stanziamenti di bilancio per il 2014 sono stati interamente impegnati. Tuttavia, il livello di stanziamenti impegnati riportati al 2015 è stato elevato per il Titolo II (spese amministrative), in quanto è ammontato a 5 51  466 EUR, ossia il 25 %, contro i 5 79  429 EUR (27 %) del 2013, nonché per il Titolo III (spese operative), dove ha raggiunto i 5 8 48  956 EUR (75 %), contro i 5 6 25  444 EUR (69 %) del 2013.

12.

Gli importi riportati per il Titolo II riguardano principalmente l’acquisto programmato di beni e servizi informatici, i cui pagamenti erano previsti solo nel 2015. Gli stanziamenti riportati per il Titolo III riflettono prevalentemente il carattere pluriennale dei progetti operativi dell’Agenzia, nell’ambito dei quali i pagamenti vengono eseguiti a scadenze programmate.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

Nel 2005, è entrato in vigore un nuovo Statuto del personale dell’UE, che prevedeva tra l’altro che le retribuzioni dei funzionari assunti prima del 1o maggio 2004 non dovessero essere inferiori a quelle previste dal precedente Statuto. Dall’audit della Corte è emerso che tale disposizione non è stata rispettata: per 10 dei 26 funzionari impiegati all’epoca, ciò ha comportato la mancata corresponsione, in totale, di 45  892 EUR per il periodo compreso tra il 2005 e il 2014. L’Agenzia verserà gli importi retributivi dovuti nei tempi previsti.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 53 del 22.2.2007, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

Nel 2013 il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato del 100 %, segno che gli impegni sono stati contratti in maniera tempestiva. Tuttavia, il livello di stanziamenti impegnati riportati al 2014, vale a dire 5 79  429 EUR (27 %) per il Titolo II (spese amministrative) e 5 6 25  444 EUR (69 %) per il Titolo III (spese operative), è stato elevato.

N.A.

2013

Gli importi riportati per il Titolo II riguardano principalmente l’acquisto programmato di beni e servizi informatici. Gli stanziamenti riportati per il Titolo III riflettono prevalentemente il carattere pluriennale dei progetti operativi dell’Agenzia, nell’ambito dei quali i pagamenti vengono eseguiti a scadenze programmate.

N.A.


ALLEGATO II

Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (Vienna)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

Raccolta di informazioni

Per l’esecuzione dei compiti affidatile, la Commissione può raccogliere tutte le informazioni e procedere a tutte le necessarie verifiche, nei limiti e alle condizioni fissate dal Consiglio, che delibera a maggioranza semplice, conformemente alle disposizioni dei trattati. (Articolo 337)

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CE) n. 168/2007 del Consiglio]

Obiettivi

Fornire alle competenti istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Unione e agli Stati membri, nell’attuazione del diritto dell’UE, assistenza e consulenza in materia di diritti fondamentali in modo da aiutarli a rispettare pienamente tali diritti quando essi adottano misure o definiscono iniziative nei loro rispettivi settori di competenza.

Compiti:

raccogliere, registrare, analizzare e diffondere informazioni e dati che siano pertinenti, obiettivi, attendibili e comparabili,

predisporre metodi e norme volti a migliorare la confrontabilità, l’obiettività e l’attendibilità dei dati a livello europeo,

svolgere, collaborare a o incoraggiare ricerche e indagini scientifiche, studi preliminari e studi di fattibilità,

formulare e pubblicare conclusioni e pareri su specifici aspetti tematici per le istituzioni dell’Unione e gli Stati membri quando danno attuazione del diritto dell’Unione,

pubblicare una relazione annuale sulle questioni inerenti ai diritti fondamentali che rientrano nei settori di azione dell’Agenzia,

pubblicare relazioni tematiche basate sulle proprie analisi, ricerche e indagini,

pubblicare una relazione annuale sulle proprie attività,

predisporre una strategia di comunicazione e favorire il dialogo con la società civile per sensibilizzare il vasto pubblico ai diritti fondamentali e informarlo attivamente sui suoi lavori.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Una personalità indipendente designata da ciascuno Stato membro, una personalità indipendente nominata dal Consiglio d’Europa e due rappresentanti della Commissione.

Funzioni

Adottare il bilancio, il programma di lavoro e le relazioni annuali. Adottare il bilancio definitivo e la tabella dell’organico. Emettere un parere sui conti definitivi.

Comitato esecutivo

Composizione

Presidente del consiglio di amministrazione.

Vicepresidente del consiglio di amministrazione.

Un rappresentante della Commissione.

Due altri membri eletti dal consiglio di amministrazione.

La persona nominata dal Consiglio d’Europa per entrare a far parte del consiglio di amministrazione può partecipare alle riunioni del comitato esecutivo.

Comitato scientifico

Composizione

Undici personalità indipendenti, altamente qualificate nel campo dei diritti fondamentali.

È nominato dal consiglio di amministrazione tramite un invito a presentare candidature e una procedura di selezione trasparenti.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione e previo parere del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea (che indicano i propri ordini di preferenza).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

21,52(21,62) milioni di EUR, costituiti al 99 % (99 %) dalla sovvenzione UE.

Effettivi al 31 dicembre 2014

75 (78) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 74 (75)

+

38 (38) altri posti (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati).

Totale degli effettivi: 113 (116), di cui addetti a funzioni:

operative: 72 (75),

amministrative: 32 (33),

miste: 9 (8).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

FRANET

Numero di contributi da parte dei 28 contraenti (lotti nazionali): 223 (403)

Numero di contributi da parte del contraente incaricato dell’analisi internazionale UE: 1 (1)

Numero di contributi del contraente incaricato dell’analisi comparativa: 1 (2)

Numero di riunioni: 3 (3) (1 con 11 partecipanti, 1 con 9 e 1 con 56)

Relazioni di ricerca

Numero di relazioni: 23 (19) più 96 (12) versioni linguistiche

Visualizzazione di dati online: 5 (2) più 2 (0) versioni linguistiche

Numero di riunioni: 0 (1)

Relazioni annuali: 2 (2) più 3 (2) versioni linguistiche

Sintesi della relazione annuale: 1 (1) più 1 (2) versioni linguistiche

Pareri dell’Agenzia: 1 (2) più 4 versioni linguistiche

Relazione annuale dell’Agenzia 2013 (E-book): 0 (1) più 0 (1) versioni linguistiche

Schede: 2 (4) più 21 (71) versioni linguistiche

Materiali non legati alla ricerca:

Varie pubblicazioni dell’Agenzia: 59 (20)

Poster: 53 (15)

Conferenze ed eventi di rilievo

Conferenza sui diritti fondamentali: 1 (1)

Simposio dell’Agenzia: 0 (1)

Incontro di discussione sulla piattaforma per i diritti fondamentali: 1 (1)

Eventi congiunti con le Presidenze dell’UE: 2 (1)

Cooperazione con le istituzioni e gli organismi a livello dell’UE e degli Stati membri

Stati membri: 89 (29)

Consiglio dell’UE: 25 (19)

Commissione europea: 22 (22)

Parlamento europeo: 25 (15)

Servizio europeo per l’azione esterna: 1 (4)

Agenzie e altri organismi dell’UE: 33 (23)

Corte di giustizia dell’Unione europea: 2 (2)

Comitato delle regioni: 1 (1)

Comitato economico e sociale europeo: 1 (0)

Mediatore europeo: 2 (2)

Piattaforma per i diritti fondamentali: 3 (3)

Consiglio d’Europa: 32 (25)

OSCE: 4 (4)

Organizzazione delle Nazioni Unite: 9 (9)

Organismi specializzati (Istituzioni nazionali per i diritti umani (NHRI) e organismi per la parità di genere): 12 (8)

Altre riunioni e tavole rotonde: 10 (7)

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11-12.

L’Agenzia accoglie il pensiero della Corte riguardo ai riporti ben monitorati e giustificati. Desidera inoltre evidenziare il basso livello degli annullamenti registrati ogni anno (sebbene al momento attuale non siano ancora noti quelli per il 2014), pari a circa il 2 %, che si traduce in un risultato finale superiore al 99 % e che riteniamo essere il migliore indicatore di una corretta esecuzione del bilancio.

13.

A seguito dell’osservazione della Corte, l’Agenzia ha adottato le misure correttive necessarie e ha effettuato i pagamenti aggiuntivi delle retribuzioni.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/342


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/38)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (di seguito «l’Agenzia» o «Frontex»), con sede a Varsavia, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio (1). Il suo compito consiste nel coordinare le attività degli Stati membri nel campo della gestione delle frontiere esterne (sostegno alla cooperazione operativa, assistenza tecnica e operativa, analisi dei rischi) (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA LEGITTIMITÀ E REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI

11.

Si sono osservati notevoli miglioramenti nelle verifiche sia ex ante sia ex post della spesa dichiarata dai paesi cooperanti nel quadro delle convenzioni di sovvenzione. Ciononostante, i documenti giustificativi presentati da detti paesi a sostegno della spesa dichiarata non sono sempre sufficienti. Inoltre, non sono stati richiesti certificati di audit, benché questi siano raccomandati nelle modalità di applicazione del regolamento finanziario dell’UE in caso di sovvenzioni superiori a determinati massimali (9). I certificati di audit accrescerebbero la certezza sulla legittimità e regolarità delle operazioni relative alle sovvenzioni.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

12.

Il livello dei riporti di stanziamenti impegnati è stato elevato per il Titolo II (spese amministrative), ammontando a 4,5 milioni di EUR (36 %) contro i 2,4 milioni di EUR (27 %) del 2013, e per il Titolo III (spese operative), attestandosi a 28,4 milioni di EUR (44 %) contro i 29,2 milioni di EUR (47 %) del 2013. Per il Titolo II, la causa va ricercata principalmente negli acquisti a fine anno relativi al trasloco nei nuovi uffici dell’Agenzia nel dicembre 2014. Quanto al Titolo III, gli elevati riporti sono dovuti soprattutto alla natura pluriennale delle attività dell’Agenzia e all’approvazione di una dotazione aggiuntiva di 4,2 milioni di EUR nell’ottobre 2014.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

Considerando il numero ingente e in costante aumento di convenzioni di sovvenzione e l’entità della spesa connessa che Frontex deve verificare e rimborsare, è opportuno chiedersi se non siano utilizzabili meccanismi di finanziamento alternativi più efficienti ed efficaci sotto il profilo dei costi.

14.

Si ravvisa l’esigenza di affinare il computo dei contributi a carico dei paesi associati Schengen (Svizzera, Liechtenstein, Islanda e Norvegia) in modo che rispecchino meglio le disposizioni giuridiche in materia (10). Ad esempio, il computo dovrebbe basarsi sulla sovvenzione annua finale, anziché previsionale, percepita dalla Commissione.

15.

I contributi del Regno Unito e dell’Irlanda (paesi non appartenenti all’area Schengen) al bilancio dell’Agenzia sono stabili da molti anni, nonostante il notevole ampliamento della serie di attività in cui tali paesi sono coinvolti. È pertanto giunto già da tempo il momento di riesaminarne i contributi.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

16.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 349 del 25.11.2004, pag. 1.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(9)  Regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione (GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1).

(10)  Convenzione fra la Comunità europea, da una parte, e la Confederazione svizzera e il Principato del Liechtenstein, dall’altra, recante le modalità di partecipazione di tali Stati all’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (GU L 243 del 16.9.2010, pag. 4); Convenzione fra la Comunità europea e la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia recante le modalità di partecipazione di tali Stati all’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (GU L 188 del 20.7.2007, pag. 19).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

Come per il precedente esercizio, il livello di riporti è eccessivo, nonché contrario al principio dell’annualità del bilancio.

N.A.

2011

Nell’ambito dell’importo totale riportato, l’Agenzia ha riportato impegni globali per 5,1 milioni di EUR. Il regolamento finanziario dell’Agenzia però non offre una chiara base giuridica per effettuare questo tipo di riporto.

Completata

2011

Nel 2011, l’Agenzia ha finanziato sovvenzioni ammontanti a 74 milioni di EUR per operazioni congiunte. Nel verificare le spese dichiarate dai beneficiari (Stati membri e paesi associati Schengen) l’Agenzia, benché effettui verifiche di plausibilità, non richiede di norma la documentazione giustificativa che consentirebbe di far fronte al rischio di spese non ammissibili.

Completata

2012

Debolezze sono state ancora riscontrate nel sistema di riconciliazione delle dichiarazioni dei fornitori con i corrispondenti registri dell’Agenzia.

In corso

2012

La dotazione finanziaria dell’Agenzia per il 2012 è ammontata a 89,6 milioni di EUR, il 25 % dei quali (21,8 milioni di EUR di stanziamenti impegnati) è stato riportato al 2013. I riporti relativi al Titolo III (Spese operative) sono ammontati a 19,6 milioni di EUR. Questo alto livello di riporti è eccessivo ed è contrario al principio dell’annualità del bilancio, anche se è in parte riconducibile alla natura pluriennale ed operativa delle attività dell’Agenzia. Alla fine di febbraio 2013, 1,1 milioni di EUR di questi riporti erano stati annullati.

N.A.

2012

Le procedure di assunzione esaminate hanno evidenziato significative lacune per quel che riguarda la trasparenza e la parità di trattamento dei candidati: le domande per le prove scritte e i colloqui sono state stabilite dopo l’esame delle candidature da parte della commissione giudicatrice; non sono stati stabiliti punteggi minimi da raggiungere per l’ammissione alle prove scritte e ai colloqui, né per essere inclusi nell’elenco dei candidati idonei; la commissione giudicatrice non ha documentato tutti gli incontri e le decisioni.

In corso

2013

Le dichiarazioni dei fornitori a fine esercizio sono state riconciliate con notevole difficoltà. È necessario monitorare i saldi dei fornitori con più regolarità e analizzare le differenze in maniera più tempestiva.

In corso

2013

Circa 32 milioni di EUR, pari al 35 % degli stanziamenti impegnati nel 2013, sono stati riportati al 2014. Sebbene il carattere pluriennale delle operazioni dell’Agenzia ed il rischio aumentato di eventi imprevisti rappresentino una sfida particolare per la pianificazione e l’esecuzione annuale del bilancio, vi è ancora margine per migliorare il monitoraggio di bilancio per cercare di ridurre il livello dei riporti.

N.A.

2013

I riporti includono un impegno globale di 5,2 milioni di EUR, che è il saldo residuo di un sussidio addizionale di 8,2 milioni di EUR messo a disposizione dalle autorità di bilancio verso la fine del 2013 per far fronte a necessità operative impreviste e urgenti. Sebbene l’impegno globale sia stato preso a copertura delle operazioni correlate nel 2014, il regolamento finanziario dell’Agenzia non fornisce una base chiara per tali riporti.

Completata

2013

Nel 2013, sono stati eseguiti 29 storni di bilancio per 12,2 milioni di EUR. Ciò è dovuto in parte al fatto che i fondi necessari per le operazioni sono stati trasferiti da altre linee di bilancio fino a quando i sussidi addizionali non sono stati resi disponibili.

N.A.

2013

Frontex, divenuta operativa nel 2005, ha operato finora sulla base di scambi di corrispondenza e riunioni con lo Stato membro ospitante. Tra l’Agenzia e lo Stato membro, però, non è stato ancora firmato un accordo completo sulla sede. Un accordo di questo tipo promuoverebbe maggiormente la trasparenza riguardo alle condizioni in cui operano l’Agenzia e il suo personale.

In corso


ALLEGATO II

Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (Varsavia)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

[articolo 74 e articolo 77, paragrafo 2, lettere b) e d), del TFUE]

Articolo 74: «Il Consiglio adotta misure al fine di assicurare la cooperazione amministrativa tra i servizi competenti degli Stati membri nei settori di cui al presente titolo e fra tali servizi e la Commissione. […]».

Articolo 77, paragrafo 2:

«[…] il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano le misure riguardanti:

[…]

b)

i controlli ai quali sono sottoposte le persone che attraversano le frontiere esterne; […]

[…]

d)

qualsiasi misura necessaria per l’istituzione progressiva di un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne

[…]».

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio, modificato dal regolamento (CE) n. 863/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio e dal regolamento (UE) n. 1168/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio]

L’ultima modifica del regolamento istitutivo è entrata in vigore il 12.12.2011; il contenuto del presente allegato riflette la situazione dopo quest’ultima modifica.

Obiettivi

Frontex è stata istituita allo scopo di migliorare la gestione integrata delle frontiere esterne degli Stati membri dell’UE.

Compiti principali

a)

Coordinare la cooperazione operativa tra gli Stati membri nella gestione delle frontiere esterne;

b)

assistere gli Stati membri in materia di formazione del corpo nazionale delle guardie di confine, anche per quanto riguarda la definizione di standard comuni di formazione;

c)

effettuare analisi dei rischi, compresa la verifica della capacità degli Stati membri di far fronte a minacce e pressioni alle frontiere esterne;

d)

partecipare agli sviluppi della ricerca pertinenti al controllo e alla sorveglianza delle frontiere esterne;

e)

assistere gli Stati membri in circostanze che richiedono una maggiore assistenza tecnica e operativa alle frontiere esterne, in particolare quelli che fanno fronte a pressioni specifiche o sproporzionate;

f)

offrire agli Stati membri il supporto necessario e, se richiesto, il coordinamento o l’organizzazione di operazioni congiunte di rimpatrio;

g)

istituire squadre europee di guardie di frontiera da impiegare durante le operazioni congiunte, i progetti pilota e gli interventi rapidi;

h)

sviluppare e gestire sistemi informativi che consentano scambi di informazione, compresa la rete ICOnet (rete di informazione e coordinamento sicura per i servizi di gestione dell’immigrazione degli Stati membri);

i)

prestare la necessaria assistenza per sviluppare e gestire un sistema europeo di sorveglianza di frontiera (Eurosur).

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro, due rappresentanti della Commissione ed un rappresentante di ciascun paese associato Schengen.

Compiti

a)

Nomina il direttore esecutivo;

b)

adotta la relazione generale dell’Agenzia;

c)

adotta il programma di lavoro dell’Agenzia;

d)

elabora procedure relative alle decisioni dei compiti operativi dell’Agenzia;

e)

svolge le sue funzioni riguardanti il bilancio dell’Agenzia;

f)

esercita autorità disciplinare nei confronti del direttore esecutivo e del vicedirettore;

g)

adotta il suo regolamento interno;

h)

stabilisce la struttura organizzativa dell’Agenzia e adotta la politica relativa al personale dell’Agenzia;

i)

adotta il piano pluriennale dell’Agenzia.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

97,9(93,95) milioni di EUR

Sovvenzione UE: 86,6(87,7) milioni di EUR.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Tabella dell’organico

Personale temporaneo previsto: 152 (153) — Posti di agente temporaneo occupati: 149 (142).

Altri posti

Posti di agenti contrattuali previsti: 87 (1) (87) — Posti di agenti contrattuali occupati: 85 (1) (82).

Posti di esperti nazionali distaccati previsti: 78 (78) — Posti di esperti nazionali distaccati occupati: 77 (76)  (2)

Totale posti in organico: 317 (318), di cui occupati 311 (300).

Personale assegnato a funzioni: operative 218 (227) — amministrative 93 (91).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

L’Unità di analisi dei rischi (Risk Analysis UnitRAU) ha prodotto 60 (79) relazioni strategiche comprendenti: 10 relazioni annuali ordinarie, 3 relazioni ad hoc, 14 relazioni trimestrali con aggiornamenti situazionali e analisi degli Stati membri e delle regioni limitrofe dell’UE, 39 relazioni di monitoraggio strategico; 456 (510) prodotti analitici di supporto alla pianificazione, all’attuazione e alla valutazione delle operazioni congiunte; 25 (81) relazioni/contributi di altro tipo comprendenti note informative per la direzione dell’Agenzia, per la Commissione UE e altre parti interessate; ha inoltre collaudato e avviato un nuovo procedimento mensile di elaborazione di relazioni analitiche; ha pubblicato 7 (7) relazioni strategiche per il grande pubblico disponibili sul sito Internet dell’Agenzia. Ha organizzato 4 (4) riunioni ordinarie della rete Frontex di analisi dei rischi, 2 (5) riunioni della rete di specialisti degli Stati membri sui documenti falsi nell’UE, 2 (4) riunioni di analisi dei rischi tattici, 9 (10) riunioni/conferenze regionali di esperti e 2 (1) workshop tecnici regionali. In linea con i compiti dell’Unità di analisi dei rischi nell’ambito di Eurosur, nel 2014 sono state intraprese le seguenti attività, in comunicazione e/o consultazione (a seconda dei casi) con gli Stati membri nell’ambito del gruppo di utenti del livello «Analisi» che si è riunito 4 (5) volte: nell’ambito del livello «Analisi» del quadro istituzionale europeo (ESP) e Quadro comune di intelligence prefrontaliera (CPIP), la RAU ha fornito contenuti (276 (317) prodotti) e servizi di base, ha completato il catalogo di prodotti e servizi del livello «Analisi», ha aggiornato il catalogo degli eventi Eurosur, ha ultimato la metodologia di attribuzione dei livelli di impatto e l’attuazione della stessa alle sezioni di frontiera terrestre e marittima, ha fornito le versioni pilota di strumenti di analisi (sotto l’egida dei servizi informatici con il contributo della RAU).

L’Unità Operazioni congiunte (Joint Operations UnitJOU) ha organizzato 21 (19) operazioni congiunte, 11 (10) progetti pilota e progetti, 68 (8) conferenze, workshop e riunioni annuali e 382 (64) riunioni operative (riunioni e workshop preparatori/di pianificazione/di valutazione). Inoltre, nel corso di 45 (39) operazioni congiunte di rimpatrio coordinate da Frontex, sono stati rimpatriati 2  271 (2  152) cittadini di paesi terzi. Il numero totale di giorni operativi accumulati in tutte le operazioni congiunte è stato di 4  499 (2  832); il numero di giorni operativi-persona accumulati è stato di 69  702 (89  548).

Il Centro situazionale Frontex (Frontex Situation CentreFSC) ha fornito 2  452 (2  226) rapporti di situazione, 97 (43) relazioni su episodi gravi, 38 (44) bollettini (flash news report) e 5 (10) relazioni di conoscenza missione, mentre sono stati caricati oltre 20  000 (20  084) elementi di contenuto nel sistema Eurosur. Sono state inviate 242 (237) newsletter quotidiane a circa 500 (500) abbonati e sono stati forniti 1  063 (795) contributi ai media su rapporti di situazione e riunioni informative operative. In quanto punto di contatto unico, il Centro ha gestito oltre 24  000(25  000) unità di corrispondenza; alla fine del 2014 nel quadro di Frontex-One-Stop-Shop (FOSS), la piattaforma per lo scambio di informazioni tra Frontex e partner esterni, 7  171 (6  238) documenti erano stati caricati e condivisi tra oltre 5  000 (4  500) utenti. Il Centro ha ricevuto e convalidato circa 35  000 (29  000) segnalazioni di episodi alle frontiere attraverso l’applicazione JORA (Joint Operations Reporting Application) e ha fornito formazione su JORA a oltre 200 (200) agenti provenienti da Frontex e dagli Stati membri/paesi associati Schengen. Nel quadro dell’attuazione Eurosur Fusion Services, sono pervenute 29 richieste di servizi da parte degli Stati membri, riguardanti il monitoraggio, la localizzazione e il rilevamento delle imbarcazioni, informazioni ambientali e informazioni ottenute tramite il trattamento ottico delle immagini; hanno avuto luogo 4 test per valutare i nuovi servizi sviluppati.

L’Unità Risorse congiunte (Pooled Resources Unit — PRU) ha organizzato 6 (9) eventi con 236 (252) partecipanti provenienti dagli Stati membri. Le parti interessate hanno dedicato oltre 284 giornate (1  250) alle attività organizzate dall’Unità. L’attenzione della PRU, nel 2014, si è concentrata sullo sviluppo di squadre europee di guardie di frontiera e gruppi di esperti tecnici, potenziando la capacità di presentare relazioni, creando un apposito software in grado di gestirli, nonché sviluppando ulteriormente il meccanismo delle guardie di frontiera distaccate. Inoltre, è stata prestata attenzione all’acquisizione di servizi di sorveglianza aerea per il controllo delle frontiere. In particolare, l’Unità ha organizzato e gestito le discussioni annuali bilaterali tra Frontex e gli Stati membri, così come le discussioni con i paesi terzi, al fine di concordare i contributi nazionali alle squadre e ai gruppi suddetti, nonché alle attività operative congiunte di Frontex nel 2015. L’Unità ha realizzato 5 (7) progetti studiati per migliorare l’efficacia complessiva delle operazioni Frontex.

Nell’ambito di 4 (3) ambiti di attività comprendenti 5 progetti e 12 attività di altra natura (17), l’Unità di formazione (Training UnitTRU) ha organizzato 189 (205) attività di formazione (corsi, riunioni per lo sviluppo ecc.), cui hanno partecipato 2  600(3  253) persone. Le parti interessate hanno dedicato ad attività formative un totale di 11  936 (12  460) giorni-persona.

Nel quadro del primo ambito di attività, è stato sottoscritto l’accordo di consorzio del programma congiunto europeo di master in gestione delle frontiere strategiche ed è proseguito lo sviluppo di tale programma in modo da dare inizio al primo ciclo dello stesso nel settembre 2015. Il programma di valutazione dell’interoperabilità della base comune per la formazione (CCC-IAP) è stato condotto con la partecipazione degli Stati membri e delle rispettive aspiranti guardie di frontiera.

Nel quadro del secondo ambito di attività sono stati organizzati corsi di formazione sul profilo delle squadre europee di guardie di frontiera. Oltre ai corsi di formazione già esistenti, sono stati predisposti i piani di sviluppo per due nuove iniziative di formazione per figure professionali specifiche: agente di sorveglianza dei confini marittimi e agente di sorveglianza dei confini terrestri.

Nell’ambito degli standard e degli strumenti comuni per la formazione delle guardie di frontiera e di ulteriori formazioni dirette, cui è dedicato il terzo ambito di attività, l’Agenzia ha finalizzato, oltre ad altre attività, la definizione e l’attuazione del corso europeo per istruttori cinofili. Il percorso formativo dei valutatori Schengen è stato rivisto e adattato ai requisiti stabiliti dal nuovo meccanismo di valutazione Schengen e si è tenuto un primo corso per questo percorso formativo.

Per il quarto ambito di attività, incentrato sulle questioni legate alla rete e ai sistemi informatici, è stata condotta un’indagine finalizzata a individuare gli elementi essenziali di una nuova piattaforma informatica per le attività formative di Frontex. Lo sviluppo e l’attuazione di detta piattaforma avranno inizio nel primo trimestre del 2015.

Nel quadro di 3 (8) progetti, l’Unità Ricerca e sviluppo (Research and Development UnitRDU) ha organizzato 26 (40) riunioni, cui hanno preso parte 659 (950) persone (provenienti dagli Stati membri, dai paesi associati Schengen, dalle istituzioni dell’UE, da organizzazioni intergovernative ed internazionali, nonché da università, istituti di ricerca e organizzazioni del settore). A queste attività le parti interessate hanno dedicato un totale di 1  239 (2  000) giorni-persona. L’Unità ha continuato i lavori per individuare e sviluppare orientamenti sulle migliori pratiche nel campo del controllo automatizzato alle frontiere, dei controlli ai valichi di frontiera terrestri e marittimi, dell’introduzione e dell’attuazione del sistema di informazione visti (VIS) da parte degli Stati membri e della sorveglianza delle frontiere terrestri. Nel corso dell’intero anno, si è lavorato anche allo sviluppo di un quadro di riferimento teso alla creazione della capacità di analisi dei passeggeri negli Stati membri, nonché per coadiuvare la DG HOME nell’elaborazione dello studio sulle frontiere intelligenti e la eu-LISA nella definizione della fase pilota del pacchetto «Frontiere intelligenti».

Nel campo della sorveglianza delle frontiere, l’Unità ha intrapreso iniziative volte a far conoscere agli Stati membri i nuovi sviluppi in materia di sensori, piattaforme e sistemi avanzati, nonché a facilitare la diffusione (in prova) di nuove tecnologie per la sorveglianza delle frontiere negli Stati membri e nell’ambito delle operazioni congiunte coordinate da Frontex.

L’Unità ha inoltre portato all’attenzione delle pertinenti parti interessate i progetti, nuovi e in corso, sulla sicurezza della frontiere, provvedendo affinché le esigenze degli organismi incaricati delle gestione delle frontiere siano oggetto di ricerca e i risultati dei progetti rispondano al meglio ai requisiti in materia di sicurezza delle frontiere. L’Unità ha contribuito al processo di rafforzamento delle capacità nel settore della sicurezza delle frontiere, richiamando all’attenzione dei corpi delle guardie di frontiera approcci nuovi e innovativi (ad esempio, lo strumento degli appalti pre-competitivi) di cui possono avvalersi per usufruire di servizi di ricerca e sviluppo e orientare così lo sviluppo di innovazioni future in funzione delle loro esigenze.

Partenariato e cooperazione con paesi terzi: sebbene nel 2014 non siano stati stipulati accordi operativi (19), la cooperazione con i paesi terzi partner è stata intensificata e sono stati conseguiti risultati tangibili sul piano tematico e operativo. Tra Frontex e le autorità competenti della Turchia è stato sottoscritto un piano di cooperazione in cui si stabiliscono azioni concrete di attuazione nei prossimi anni. Quanto all’assistenza tecnica di cui all’articolo 14, paragrafo 5, del regolamento Frontex modificato, l’Agenzia ha sviluppato ulteriormente varie iniziative volte al rafforzamento delle capacità nella regione del partenariato orientale, nell’Africa settentrionale (Tunisia e Marocco) nonché nei Balcani occidentali e in Turchia, su questioni riguardanti migrazione, frontiere e sicurezza.

Frontex ha organizzato con successo la 22a conferenza internazionale delle forze di polizia di frontiera, alla quale hanno partecipato responsabili e guardie di frontiera di alto grado provenienti da 62 paesi del mondo intero.

Cooperazione con organismi dell’UE e con organizzazioni internazionali: è stato trasmesso alla Commissione un contributo strategico per il futuro del settore GAI e il rinnovo della strategia di sicurezza interna dell’UE. Si è inoltre offerta stretta collaborazione alla Commissione per l’attuazione del Fondo sicurezza interna dell’UE, sostenendo la preparazione dei dialoghi politici con gli Stati membri e formulando inoltre pareri sui progetti dei programmi nazionali (pluriennali).

Ci si è adoperati per consolidare e approfondire la cooperazione con i partner nel campo della gestione delle frontiere e della migrazione, nonché della lotta alla criminalità organizzata. Con il servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) è stato concluso un nuovo accordo operativo (11). Inoltre, è stato convenuto a livello attuativo un nuovo e più solido accordo operativo con Europol che consente il trattamento e la trasmissione di dati personali; tale accordo, però, entrerà in vigore solo previa approvazione del Garante europeo della protezione dei dati.


(1)  Non sono compresi 4 AC della sovvenzione Relex.

(2)  Il totale dei posti occupati (77) comprende: 75 posti END regolari e 2 posti END a costo zero; 1 posto END è ancora vacante.

Fonte: allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

L’Agenzia accoglie con favore la dichiarazione della Corte dei conti europea relativa ai significativi miglioramenti osservati nelle sue verifiche ex ante ed ex post. Riguardo alla richiesta dei certificati di audit, l’Agenzia vorrebbe informare la Corte che tali certificati erano stati già prodotti nel 2010. Nonostante una riunione informativa per i beneficiari, i certificati di audit non sono stati rilasciati da organismi di audit indipendenti e il pagamento finale è stato ricevuto con un ritardo significativo. Considerando l’istituzione di autorità di audit nell’ambito del Fondo per le frontiere esterne e del Fondo Sicurezza interna, l’Agenzia esaminerà la possibilità di avviare una cooperazione.

12.

L’Agenzia si compiace che la Corte comprenda i riporti programmati. In particolare, le spese di cui al titolo III dipendono in modo sostanziale dalla presentazione tempestiva delle richieste di rimborso per le sovvenzioni da parte degli Stati membri. Il ritardo tra la data finale del dispiegamento di un funzionario o di un aeromobile/un’imbarcazione in un’operazione congiunta coordinata da Frontex e la presentazione della richiesta in media varia da quattro a sei mesi.

13.

L’Agenzia condivide a pieno il parere della Corte secondo cui il meccanismo della sovvenzione non è lo strumento adeguato e nemmeno quello più efficiente per finanziare le operazioni coordinate da Frontex. Il mandato di Frontex di coordinare le attività dei corpi delle guardie di frontiera è difficile da espletare utilizzando le sovvenzioni come strumento finanziario. Ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 4, del regolamento istitutivo, Frontex deve utilizzare le sovvenzioni per (co)finanziare le operazioni congiunte coordinate da Frontex; l’Agenzia affronterà la questione nella prossima revisione del regolamento istitutivo dopo la valutazione periodica quinquennale.

14.

L’Agenzia rivedrà la metodologia utilizzata per il computo dei contributi a carico dei paesi associati Schengen, tenendo conto che nella disposizione giuridica alcune formulazioni quale «previsionale» rimangono poco chiare. Dopo tale revisione la metodologia sarà definita nella forma giuridica appropriata.

15.

L’Agenzia accoglie con favore la conclusione della Corte; il gruppo di lavoro del consiglio di amministrazione sul bilancio e sulla contabilità sta lavorando sulla questione e proporrà al consiglio di amministrazione una raccomandazione e una soluzione in merito ai contributi del Regno Unito e dell’Irlanda.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/353


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia del GNSS europeo relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/39)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia del GNSS (Global Navigation Satellite System – Sistema globale di navigazione satellitare) europeo (di seguito «l’Agenzia» o «GSA»), trasferita da Bruxelles a Praga dal 1o settembre 2012 (1), è stata istituita dal regolamento (UE) n. 912/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (2), che abroga il regolamento (CE) n. 1321/2004 del Consiglio (3) e modifica il regolamento (CE) n. 683/2008 (4), al fine di gestire gli interessi pubblici inerenti ai programmi GNSS europei e svolgere il ruolo di autorità di regolamentazione per il programma nella fase costitutiva e in quella operativa del programma Galileo. Il regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio ha ridotto le competenze dell’Agenzia al controllo della sicurezza dei sistemi Galileo e alla preparazione della loro commercializzazione (5). Inoltre, la Commissione ha affidato l’esercizio del sistema europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (EGNOS) all’Agenzia tramite un accordo di delega.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (6) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (7) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (8):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (9) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (10), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (11).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il livello dei riporti di stanziamenti impegnati è stato elevato per il Titolo II (spese amministrative), ammontando a 3,4 milioni di EUR (54 %), contro gli 1,8 milioni di EUR (52 %) del 2013. Questi riporti si riferiscono principalmente a servizi forniti all’Agenzia nel 2014, le cui fatture sono state ricevute solo nel 2015, e ad una serie di contratti di valore elevato per l’informatica stipulati alla fine del 2014. Tali progetti informatici, previsti originariamente per il 2015, sono stati avviati nel 2014 per utilizzare i fondi resisi disponibili in seguito ad economie su altre linee di bilancio.

ALTRE OSSERVAZIONI

12.

Nel 2013, l’Agenzia aveva stipulato con un contraente un contratto di prestazione di servizi del valore di 436 milioni di EUR (contratto iniziale) per un periodo di 8 anni (1o gennaio 2014 — 31 dicembre 2021) finalizzato all’esercizio del sistema europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (EGNOS). Nel 2014, a seguito di una procedura negoziata diretta, l’Agenzia ha modificato il contratto iniziale aggiungendo un importo di 6,3 milioni di EUR per l’acquisto e la manutenzione di 14 ricevitori di segnale satellitare, di 14 generatori di segnale e di altre attrezzature connesse al programma EGNOS. Come nel quadro del contratto iniziale, il contraente e i due subappaltatori hanno concluso un accordo che ha portato all’accumulo di spese generali e di profitti. Sui 6,3 milioni, solo 3,2 milioni di EUR sono stati destinati ai costi diretti (materiali, manodopera, trasporto e assicurazione, spese di viaggio e di soggiorno). Le spese generali e gli altri costi sono ammontati a 1,4 milioni, mentre i profitti e le retribuzioni dei (sub)appaltatori a 1,7 milioni di EUR.

13.

Non esiste alcuna copertura assicurativa per le immobilizzazioni materiali (valore residuo: 1,0 milioni di EUR).

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 15 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Decisione 2010/803/UE adottata di comune accordo dai rappresentanti dei governi degli Stati membri (GU L 342 del 28.12.2010, pag. 15).

(2)  GU L 276 del 20.10.2010, pag. 11.

(3)  GU L 246 del 20.7.2004, pag. 1.

(4)  GU L 196 del 24.7.2008, pag. 1.

(5)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(6)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(7)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(8)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(9)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(10)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(11)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

L’Agenzia ha il compito di organizzare e gestire il Servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (EGNOS) che è il primo sistema paneuropeo di navigazione satellitare. In base a un accordo di delega con la Commissione, l’Agenzia ha firmato un contratto per l’esercizio di EGNOS nel periodo 2014-2021, del valore di circa 588 milioni di EUR. Sebbene la competitività della procedura non sia messa in dubbio, un criterio di ammissibilità applicato nella prima fase della procedura di appalto che escludeva la candidatura di consorzi non era conforme alle modalità di applicazione del regolamento finanziario (1)  (2).

N.A.

2013

Il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato di poco inferiore al 100 % per tutti i titoli. I riporti di stanziamenti d’impegno sono stati tuttavia relativamente elevati per il Titolo II (Spese amministrative), con 1,8 milioni di EUR (52 %). Ciò è dovuto principalmente a contratti specifici firmati alla fine dell’esercizio (0,9 milioni di EUR), successivamente all’approvazione tardiva in settembre di un bilancio rettificativo che ha assegnato fondi supplementari all’Agenzia. Altri 0,4 milioni di EUR riguardano servizi prestati dai fornitori ma non fatturati nel 2013.

N.A.


(1)  Articolo 116, paragrafo 6 del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 1).

(2)  Articolo 121, paragrafo 5 del regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione (GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1).


ALLEGATO II

Agenzia del GNSS europeo (Praga)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

Competitività per la crescita e l’occupazione

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (UE) n. 512/2014 recante modifica del regolamento (UE) n. 912/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Contribuire al conseguimento della piena operatività dei sistemi di navigazione satellitare europei costituiti nell’ambito dei programmi EGNOS e Galileo.

Compiti

provvedere all’accreditamento di sicurezza dei programmi a nome del consiglio di accreditamento di sicurezza,

condurre le operazioni del centro di monitoraggio della sicurezza Galileo,

contribuire alla preparazione della commercializzazione dei sistemi, comprese le necessarie analisi del mercato,

svolgere altri compiti affidati dalla Commissione mediante accordi di delega, riguardanti in particolare l’esercizio dei programmi EGNOS e Galileo e la promozione di applicazioni e servizi nel mercato della navigazione satellitare.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

un rappresentante per ciascuno Stato membro;

quattro rappresentanti della Commissione;

un rappresentante, senza diritto di voto, del Parlamento europeo;

un rappresentante dell’Alto rappresentante e un rappresentante dell’ESA invitati in qualità di osservatori.

Compiti

nomina il direttore esecutivo;

esercita l’autorità disciplinare sul direttore esecutivo;

adotta il programma di lavoro pluriennale;

adotta il programma di lavoro annuale:

esercita funzioni in materia di bilancio;

vigila sul funzionamento del Centro di monitoraggio della sicurezza Galileo;

adotta le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1049/2001;

approva le disposizioni riguardanti la partecipazione di paesi terzi e di organizzazioni internazionali;

adotta le procedure tecniche necessarie per svolgere i propri compiti;

adotta le disposizioni particolari necessarie all’attuazione del diritto di accesso ai documenti;

adotta la relazione annuale sulle attività e le prospettive dell’Agenzia;

provvede a dare il seguito opportuno alle conclusioni e raccomandazioni delle valutazioni e degli audit;

è consultato dal direttore esecutivo in merito agli accordi di delega riguardanti l’esercizio di Galileo e EGNOS;

approva gli accordi operativi tra l’Agenzia e l’ESA;

approva una strategia antifrode;

approva le strutture organizzative dell’Agenzia;

adotta e pubblica il proprio regolamento interno.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione.

Consiglio di accreditamento di sicurezza

Composizione:

un rappresentante per ciascuno Stato membro;

un rappresentante della Commissione;

un rappresentante dell’Alto rappresentante;

un rappresentante dell’ESA invitato in qualità di osservatore.

Compiti:

svolge le funzioni di autorità di accreditamento di sicurezza per i sistemi GNSS europei. Inoltre:

elegge un presidente e un vicepresidente;

ha il potere di revocare il presidente e il vicepresidente;

prepara e approva tale parte del programma di lavoro pluriennale relativa all’accreditamento di sicurezza e alle risorse finanziarie e umane necessarie alla sua realizzazione;

prepara e approva tale parte del programma di lavoro annuale relativa all’accreditamento di sicurezza e alle risorse finanziarie e umane necessarie alla sua realizzazione;

prepara e approva tale parte della relazione annuale relativa all’accreditamento di sicurezza, nonché alle risorse finanziarie ed umane necessarie alla sua realizzazione;

definisce e approva una strategia di accreditamento di sicurezza;

adotta decisioni di accreditamento di sicurezza;

esamina e approva la documentazione relativa all’accreditamento di sicurezza;

fornisce consulenza alla Commissione per quanto riguarda l’elaborazione di bozze di atti riguardanti la sicurezza dei sistemi e il loro funzionamento;

esamina e approva la valutazione dei rischi di sicurezza e coopera con la Commissione per definire misure di attenuazione dei rischi;

controlla l’attuazione di misure di sicurezza in relazione all’accreditamento di sicurezza;

avalla la selezione di prodotti e misure approvati che proteggono dall’intercettazione e di prodotti crittografici e approvati, utilizzati per garantire la sicurezza dei sistemi;

approva o partecipa all’approvazione comune dell’interconnessione dei sistemi GNSS europei con gli altri sistemi;

concorda con gli Stati membri interessati un modello per il controllo dell’accesso;

informa la Commissione della propria valutazione del rischio e le fornisce consulenza sulle opzioni di trattamento dei rischi residui;

su richiesta specifica del Consiglio, assiste, in stretta collaborazione con la Commissione, il Consiglio nell’attuazione dell’azione comune;

effettua le consultazioni necessarie allo svolgimento dei propri compiti;

adotta e pubblica il proprio regolamento interno.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

Sovvenzione dell’UE di 25,3(53,3) milioni di EUR, versata dalla Commissione a titolo di contributo di funzionamento per il Titolo I (spese per il personale), il Titolo II (spese amministrative) e il Titolo III (spese operative).

In aggiunta, l’Agenzia si occupa della gestione di attività operative legate all’esercizio e alla commercializzazione dei sistemi EGNOS e Galileo, attività affidatele dalla Commissione europea mediate un accordo di delega. Per questo tipo di attività, alla fine del 2014, il livello degli impegni in sospeso gestiti dall’Agenzia è stato di 694,3(66,8) milioni di EUR. Nel 2014, i pagamenti gestiti riguardanti l’attività delegata ammontavano a 130,7 (9,8) milioni di EUR.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti autorizzati: 96 (77)

Posti occupati: 96 (59)

Altri posti: 35 (35)

Totale: 131 (94)

di cui addetti a:

funzioni operative: 107 (43)

funzioni amministrative e di supporto: 24 (37)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Sicurezza

Sicurezza (accreditamento di sicurezza dei sistemi e dei siti, requisiti di sicurezza specifici dei sistemi Galileo, autorità di distribuzione degli apparati crittografici/attività della cellula per le chiavi elettroniche di volo).

Supporto al servizio pubblico regolamentato (PRS), compresi i progetti pilota del PRS e l’appalto di ricevitori PRS preoperativi (pre-operational PRS receivers).

Centro di monitoraggio della sicurezza di Galileo

Predisposizione del centro di monitoraggio della sicurezza di Galileo (GSMC).

Messa a disposizione del GSMC Nucleus

Sviluppo del mercato

Analisi del mercato e pubblicazione di relazioni sul mercato del GNSS.

Preparazione del mercato al lancio dei servizi iniziali di Galileo.

Azioni per lo sviluppo del mercato focalizzate sui produttori di ricevitori per promuovere la penetrazione di Galileo nel mercato dei consumatori e professionale.

Attuazione pratica delle tabelle di marcia di approvazione di EGNOS in tutti i mercati prioritari, con particolare riguardo al settore dell’aviazione e del trasporto su strada.

Gestione di progetti nell’ambito del settimo programma quadro per la ricerca.

Ottimizzazione dei risultati dei progetti e raggiungimento degli obiettivi strategici.

Diffusione dei risultati di R&S.

Esercizio di EGNOS e Galileo

Attività preparatorie per la fase di esercizio di EGNOS e Galileo.

Predisposizione delle operazioni e dei servizi di EGNOS.

Funzionamento del servizio assistenza del Centro servizi europeo GNSS.

Amministrazione generale

Informazione e divulgazione, tra cui comunicazioni di mercato su EGNOS, azioni di sensibilizzazione sul PRS e attività di comunicazione istituzionale.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

Il tasso di impegno si è attestato a quasi il 100 % per tutti i titoli recanti una firma tempestiva degli impegni giuridici. Tuttavia, i riporti degli stanziamenti impegnati sono stati elevati per il titolo II (spese amministrative) per un ammontare pari all’incirca a 3,4 milioni di EUR, ossia il 54 %, (2013: 1,8 milioni di EUR, ossia il 52 %).

12.

L’Agenzia conferma che l’organizzazione industriale ESSP può favorire un accumulo di spese generali e profitti.

Tuttavia, ciò è compatibile con il contratto di prestazione di servizi EGNOS (il contratto ESP) della durata di otto anni, che è stato aggiudicato mediante gara d’appalto diretta al raggruppamento ESSP — ossia all’organizzazione industriale con assetto di libera costituzione in quanto in grado di prestare i servizi esternalizzati migliori in termini di qualità e di prezzo (secondo il principio di economia). La differenza tra l’aggiudicatario e il secondo classificato nella gara finale era dell’ordine di 10 milioni di EUR.

Il tipo di contratto ESP — un singolo contratto di servizio diretto — è stato scelto affinché sia garantito il requisito di continuità dei servizi, come il servizio Safety-of-LIFE (SoL), sulla base di un sistema qualificato/certificato; tuttavia, funziona efficacemente come un contratto quadro: il contratto principale ESP rappresenta il contratto quadro + il contratto specifico n. 1 (per la fornitura di servizio continuo) e tutte le modifiche equivalgono a ulteriori contratti specifici, che si inseriscono nell’ambito del contratto quadro. Pertanto, la modifica all’ESP del valore di 6,3 milioni di EUR per l’acquisto e la manutenzione di 14 ricevitori satellitari e 14 generatori di segnale non può essere vista come un appalto a sé stante con conseguente contratto, ma deve essere considerata una parte inscindibile e intrinseca del contratto ESP necessaria a garantire che il sistema rimanga qualificato e che l’erogazione del servizio SoL sia conforme alla certificazione obbligatoria. Ne consegue che era necessario anche rispettare l’assetto industriale di libera scelta del contratto principale ESP.

13.

L’Agenzia sta analizzando i rischi, il valore e la criticità di ogni attività posseduta al fine di condurre una prima valutazione di possibili azioni correttive associate al rischio relativo alla loro titolarità.

Sulla base dell’esito di tale valutazione, l’Agenzia prevede, da un lato, di ottenere quotazioni di un eventuale premio dal mercato delle assicurazioni e, dall’altro, di valutare la disponibilità di bilancio per seguire un approccio di autoassicurazione.

Il risultato del predetto esercizio servirà da base per formulare un giudizio sul rapporto costi-benefici di un’eventuale sottoscrizione assicurativa.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/362


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/40)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (di seguito l’«Agenzia» o «INEA»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2013/801/UE della Commissione (1) ed ha sostituito, succedendole giuridicamente, l’Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto. L’INEA, istituita per un periodo che decorre dal 1o gennaio 2014 e terminerà il 31 dicembre 2024, è incaricata della gestione delle azioni UE relative al Meccanismo per collegare l’Europa (CEF), al programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione «Orizzonte 2020», alla rete transeuropea di trasporto (TEN-T) ed al programma Marco Polo (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

I riporti di stanziamenti impegnati sono stati elevati: 0,8 milioni di EUR (ossia il 25 %) per il Titolo II (nel 2013: 0,7 milioni di EUR, ossia il 27 %) e 0,4 milioni di EUR (56 %) per il Titolo III (nel 2013: 0,1 milioni di EUR, ossia il 22 %). Ciò è stato dovuto principalmente all’acquisto di attrezzature per lo spazio per uffici aggiuntivo preso in locazione per sistemarvi l’accresciuto personale dell’Agenzia, a contratti per tecnologie dell’informazione conclusi come previsto nella seconda metà del 2014 ma le cui fatture sono state emesse nel 2015, nonché a spese relative all’accordo sul livello dei servizi concluso con la Commissione, per il quale le fatture sono state ricevute solo nel 2015.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 352 del 24.12.2013, pag. 65.

(2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 62 e 68, in combinato disposto con gli articoli 53 e 58 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 162 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2013

L’Agenzia non svolge verifiche ex ante soddisfacenti sulle spese fatturate dal gestore degli edifici per la propria sede. La maggior parte dei contratti, delle fatture e delle ricevute alla base di tali spese non erano a disposizione dell’Agenzia.

Completata

2013

In base al protocollo sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea (1) e alla Direttiva dell’UE in materia di IVA, (2) l’Agenzia è esente da qualunque imposta indiretta. Tuttavia, a fine 2013 essa aveva pagato, senza chiederne il rimborso, 1 13  513 EUR di IVA sulle spese per la sede relative al periodo 2011-2013.

Completata

2013

L’esecuzione del bilancio è stata soddisfacente per i Titoli I e III, mentre per il Titolo II il tasso degli stanziamenti impegnati riportati è stato elevato, raggiungendo il 27 % (6 66  119 EUR). Questi riporti sono dovuti principalmente a beni e servizi informatici che sono stati ordinati o per i quali i contratti sono stati stipulati, come programmato, a fine 2013 o nel 2014 (2 96  486 EUR), nonché a fatture per spese del 2013 non ancora ricevute a fine esercizio (2 86  197 EUR).

N.A.


(1)  Protocollo (n. 7) sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea (GU C 115 del 9.5.2008, pag. 266).

(2)  Direttiva 2006/112/CE del Consiglio (GU L 347 dell’11.12.2006, pag. 1).


ALLEGATO II

Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti Bruxelles

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 26, 170, 171, 172, 174, 179 e 180 del TFUE)

L’Unione adotta le misure destinate all’instaurazione o al funzionamento del mercato interno. Il mercato interno comporta uno spazio nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. L’Unione si propone l’obiettivo di rafforzare le sue basi scientifiche e tecnologiche con la realizzazione di uno spazio europeo della ricerca nel quale i ricercatori, le conoscenze scientifiche e le tecnologie circolino liberamente, di favorire lo sviluppo della sua competitività, inclusa quella della sua industria.

Per promuovere uno sviluppo armonioso dell’insieme dell’Unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale.

Per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi, e consentire ai cittadini dell’Unione, agli operatori economici e alle collettività regionali e locali di beneficiare pienamente dei vantaggi derivanti dall’instaurazione di uno spazio senza frontiere interne, l’Unione concorre alla costituzione e allo sviluppo di reti transeuropee nei settori delle infrastrutture dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia. L’azione dell’Unione mira a favorire l’interconnessione e l’interoperabilità delle reti nazionali, nonché l’accesso a tali reti.

Per conseguire tali obiettivi, l’Unione stabilisce un insieme di orientamenti che contemplino gli obiettivi, le priorità e le linee principali delle azioni previste nel settore delle reti transeuropee.

A tal fine essa incoraggia nell’insieme dell’Unione le imprese, comprese le piccole e le medie imprese, i centri di ricerca e le università nei loro sforzi di ricerca e di sviluppo tecnologico di alta qualità; essa sostiene i loro sforzi di cooperazione, mirando soprattutto a permettere ai ricercatori di cooperare liberamente oltre le frontiere e alle imprese di sfruttare appieno le potenzialità del mercato interno grazie, in particolare, alla definizione di norme comuni ed all’eliminazione degli ostacoli giuridici e fiscali a detta cooperazione.

Competenze dell’Agenzia

Decisione 2013/801/UE della Commissione, del 23 dicembre 2013, che istituisce l’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti

Decisione C(2013) 9235, del 23 dicembre 2013, che delega poteri all’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti

Obiettivi

Il regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio attribuisce alla Commissione la facoltà di istituire agenzie esecutive per attuare determinati compiti relativi alla gestione dei programmi dell’Unione. In virtù della nuova decisione C(2013) 9235 di delega di poteri, l’INEA gestisce la parte residua dei programmi TEN-T e Marco Polo, nonché i tre settori del Meccanismo per collegare l’Europa (trasporti, energia e telecomunicazioni), per favorire la crescita, l’occupazione e la competitività mediante investimenti infrastrutturali mirati a livello europeo. L’Agenzia gestisce inoltre parti del programma «Orizzonte 2020» nei settori di ricerca «Trasporti intelligenti, verdi e integrati» e «Energia sicura, pulita ed efficiente», per stimolare la crescita sostenendo la ricerca e l’innovazione.

L’INEA è stata dunque istituita per gestire l’azione dell’Unione nei campi del CEF e di Orizzonte 2020, sulla base del regolamento finanziario e delle regole di applicazione di quest’ultimo, del regolamento TEN-T, del regolamento Marco Polo, del regolamento CEF, delle Linee guida TEN-T e TEN-E e dei regolamenti relativi a Orizzonte 2020, nonché per continuare a gestire i programmi TEN-T e Marco Polo. L’Agenzia opera adesso sotto la supervisione delle direzioni generali di riferimento (DG MOVE, DG ENER, DG CNECT e DG RTD), le quali restano responsabili delle questioni relative alle politiche.

L’Agenzia è responsabile della gestione dell’attuazione tecnica e finanziaria di questi programmi e segue l’intero ciclo di vita dei progetti. Il suo lavoro mira a migliorare l’efficacia e la flessibilità nell’attuazione ad un costo inferiore, ricorrendo al contempo ad un elevato livello di competenza tramite reclutamento di personale specializzato. Opera inoltre per rafforzare i legami con le principali parti in causa, migliorare il coordinamento tra i fondi e gli altri strumenti dell’Unione, elevare il profilo e i benefici del finanziamento UE e fornire supporto/feedback alla Commissione.

Organizzazione

Comitato direttivo

Le attività dell’Agenzia sono monitorate da un comitato direttivo composto di 5 membri (uno da ciascuna delle DG di riferimento e uno dalla DG HR) e di 4 osservatori nominati dalla Commissione europea. Il comitato direttivo adotta, previa approvazione della Commissione, la tabella dell’organico dell’Agenzia ed il suo programma di lavoro annuale, nonché il bilancio amministrativo, la relazione annuale di attività e i conti annuali dell’Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea, il direttore gestisce l’Agenzia in collaborazione con il comitato direttivo, pone in essere sistemi di gestione e controllo interno in linea con i compiti affidati all’Agenzia e redige le relazioni che quest’ultima deve trasmettere alla Commissione.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS) e struttura di audit interno dell’Agenzia (IAC).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. Per quanto concerne l’esecuzione da parte dell’Agenzia del bilancio amministrativo, la decisione di scarico è rivolta al direttore. Per l’esecuzione del bilancio operativo delegata dalla Commissione all’Agenzia, la responsabilità rimane della Commissione.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014

Bilancio operativo 2014

In totale, sono stati trasferiti all’INEA 3  059 milioni di EUR in stanziamenti d’impegno per la gestione dei due programmi quadro nell’ambito del quadro finanziario pluriennale per il 2014-2020, ossia il CEF (2  692 milioni di EUR) e Orizzonte 2020 (367 milioni di EUR).

Il valore totale dei pagamenti effettuati dall’Agenzia nel 2014 è stato di 606 milioni di EUR, dei quali 590 milioni di EUR per il programma TEN-T e 16 milioni di EUR per il completamento del programma Marco Polo.

L’Agenzia dà esecuzione al bilancio operativo su decisione di delega.

Bilancio amministrativo 2014

13,4 milioni di EUR sotto forma di sussidio al 100 % dell’UE, che l’Agenzia gestisce autonomamente.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Personale temporaneo: 49 posti previsti nella tabella dell’organico, di cui 44 occupati.

Agenti contrattuali: 113 posti previsti, di cui 107 occupati.

Totale effettivi: 162 (151 occupati).

Di cui addetti a:

a)

attività operative: 121 (113 occupati)

b)

attività amministrative: 41 (38 occupati)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014

Oltre alla parte residua del programma TEN-T, l’Agenzia ha assunto la gestione del programma Marco Polo II da un’altra Agenzia esecutiva (l’EASME) nel febbraio 2014. Nella seconda metà del 2014, l’INEA ha anche gradualmente assunto le attività recentemente delegatele per il Meccanismo per collegare l’Europa (per Trasporti e Energia) nonché per le «sfide per la società» n. 3 (Energia sicura, pulita ed efficiente) e n. 4 (Trasporti intelligenti, verdi e integrati) nell’ambito di Orizzonte 2020. Il passaggio di consegne per le attività delegate per il Meccanismo per collegare l’Europa (Telecomunicazioni) doveva aver luogo a fine gennaio 2015.

Programma TEN-T 2007-2013

Sono state valutate le proposte presentate per gli inviti annuali e pluriennali del 2013, e ne sono state ammesse a finanziamento 106, per un ammontare di 320,7 milioni di EUR. Successivamente, sono state adottate 104 nuove decisioni di finanziamento (2 decisioni sono state annullate prima di essere adottate). A fine 2014, l’INEA gestiva 439 progetti in corso. Rimaneva aperta anche 1 azione in corso del programma TEN-T per il 2000-2006. L’INEA ha utilizzato tutti gli stanziamenti di pagamento, con un tempo medio per arrivare al pagamento di 17 giorni.

Programma Marco Polo II

In seguito alla valutazione degli inviti a presentare proposte del 2013 per Marco Polo, effettuata dall’EASME, e al successivo passaggio delle consegne per il programma, l’INEA ha preparato e firmato 26 nuove convenzioni di sovvenzione. A fine 2014, vi erano ancora 80 progetti in corso. L’INEA ha utilizzato tutti gli stanziamenti di pagamento, con un tempo medio per arrivare al pagamento di 27 giorni.

Meccanismo per collegare l’Europa — Trasporti

In stretta cooperazione con la DG MOVE, l’INEA ha predisposto gli inviti a presentare proposte pluriennali e annuali del 2014, per un finanziamento complessivo di 11 miliardi di euro e 930 milioni di EUR rispettivamente. Gli inviti sono stati pubblicati nel settembre 2014, con un termine ultimo per la presentazione delle proposte fissato al febbraio 2015.

Meccanismo per collegare l’Europa — Energia

In stretta cooperazione con la DG ENER, l’INEA ha predisposto l’invito a presentare proposte pluriennale del 2014, per un finanziamento complessivo di 750 milioni di EUR (chiusura dell’invito nell’agosto 2014). Successivamente, sono state valutate le proposte ricevute nell’ambito di detto invito e ne sono state ammesse a finanziamento 34, per un ammontare di 647,3 milioni di EUR. L’Agenzia sta adesso preparando le corrispondenti convenzioni di sovvenzione.

Meccanismo per collegare l’Europa — Telecomunicazioni

In stretta cooperazione con la DG CNECT, sono state concordate le modalità per il passaggio delle consegne. Entro fine gennaio 2015, l’INEA doveva assumere il compito di preparare le convenzioni di sovvenzione relative all’invito del 2014 «Safer Internet», di bandire l’invito «e-Identification» del 2014 e di predisporre gli altri inviti da bandire nel 2015.

Orizzonte 2020 — Energia

L’INEA ha assistito le DG di riferimento nella valutazione dei tre inviti a presentare proposte e dei tre corrispondenti sotto-inviti per Orizzonte 2020 — Energia. Una volta finalizzate le graduatorie, sono state trasferite all’Agenzia 28 proposte e la fase di preparazione delle convenzioni di sovvenzione è stata completata con successo entro il termine degli otto mesi.

Orizzonte 2020 — Trasporti

L’INEA ha assistito le DG di riferimento nel corso della fase di valutazione degli inviti a presentare proposte per Orizzonte 2020 — Trasporti. Il passaggio di consegne per questi inviti doveva aver luogo all’inizio della fase di preparazione delle convenzioni di sovvenzione, nei primi mesi del 2015. Inoltre, la fase di preparazione delle convenzioni di sovvenzione è stata completata con successo per una proposta trasferita all’INEA nell’agosto 2014. Tre progetti nell’ambito dell’invito «Blue Growth» sono stati trasferiti all’INEA a novembre 2014; la preparazione delle convenzioni di sovvenzione per questi progetti è adesso in corso sotto la responsabilità dell’INEA.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

L’Agenzia conferma che i riporti sono principalmente correlati ai tre tipi di spesa cui si riferisce la Corte. SI tratta di spese che non sono state fatturate nel 2014 in quanto relative a servizi forniti fino alla fine dell’anno, oppure che non potevano essere differite al 2015; pertanto, i riporti riguardanti queste spese sono pienamente giustificati.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/371


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Ufficio

(2015/C 409/41)

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (di seguito «l’Ufficio» o «OHIM»), con sede ad Alicante, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 40/94 del Consiglio (1), abrogato e sostituito dal regolamento (CE) n. 207/2009 (2). Il compito dell’Ufficio è di attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli, che conferisce alle imprese una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea (3).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Ufficio, che comprendono i rendiconti finanziari (4) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Ufficio e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (6):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Ufficio comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (7) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il presidente approva i conti annuali dell’Ufficio dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Ufficio;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Comitato del bilancio dell’Ufficio, sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (8). La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

11.

Nella propria relazione sui conti annuali dell’Ufficio relativi all’esercizio 2013, la Corte ha mosso un rilievo in merito agli importi spesi per indennità di disponibilità (0,40 milioni di EUR). Nel 2014, gli importi corrisposti per tali indennità sono aumentati (0,44 milioni di EUR). Nel novembre 2014, l’Ufficio ha rivisto la propria politica, riducendo il numero di funzionari aventi diritto alle indennità di disponibilità da 25 a 17; gli effetti finanziari di tale decisione si vedranno a decorrere dal 2015. Ad ogni modo, il sistema è caratterizzato da scarsi controlli: le indennità di disponibilità sono state versate a personale in congedo malattia, in missione all’estero o in ferie (9). Nove membri del personale, sette dei quali sono manager, hanno ricevuto più di 11  000 EUR ciascuno in indennità di disponibilità.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

12.

L’entità dei riporti da esercizi precedenti annullati è diminuita da 6,0 milioni di EUR (16 %) nel 2013 a 5,1 milioni (13 %) nel 2014. In entrambi gli esercizi, detta cancellazione è principalmente riconducibile al fatto che l’importo dei costi da rimborsare nell’ambito degli accordi di cooperazione con gli Uffici nazionali degli Stati membri è stato inferiore al previsto (3,2 milioni di EUR nel 2014 e 3,8 milioni nel 2013); ciò indica la necessità di ottenere, a fine esercizio, dagli Uffici nazionali informazioni più precise sulle spese effettivamente sostenute. Il livello degli stanziamenti impegnati nel 2014 per i diversi titoli variava tra il 94 % e il 97 % degli stanziamenti totali, segno che gli impegni giuridici erano stati contratti in maniera tempestiva. Gli stanziamenti impegnati riportati al 2015 sono risultati elevati per il Titolo III: 14,1 milioni di EUR (38 %), contro i 13,3 milioni di EUR (38 %) del 2013. Ciò è stato dovuto perlopiù agli accordi di cooperazione con gli Uffici nazionali, in base ai quali le dichiarazioni di spesa non dovevano essere presentate da questi ultimi fino al 2015, e alla consueta richiesta di servizi di traduzione negli ultimi due mesi del 2014, il cui pagamento era previsto solo nel 2015.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

Nel 2004, è entrato in vigore un nuovo Statuto del personale dell’UE, che prevedeva tra l’altro che le retribuzioni dei funzionari assunti prima del maggio 2004 non dovessero essere inferiori a quelle previste dal precedente Statuto. Dall’audit della Corte è emerso che tale disposizione non è stata rispettata: per 4 dei 648 membri del personale impiegati all’epoca, ciò ha comportato la mancata corresponsione di 96  998 EUR per il periodo compreso tra il 2005 e il 2014. Tale somma non è rilevante e non mette in discussione l’affidabilità dei conti dell’Ufficio. L’Ufficio ha deciso di effettuare i versamenti retributivi mancanti nei tempi previsti.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 15 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 11 del 14.1.1994, pag. 1.

(2)  GU L 78 del 24.3.2009, pag. 1.

(3)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Ufficio.

(4)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articoli 38 e 43 del regolamento n. CB-3-09 del Comitato del bilancio dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno.

(7)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(8)  Articoli 91 — 95 del regolamento n. CB-3-09 del Comitato del bilancio dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno.

(9)  In base alla politica dell’Ufficio, il personale in reperibilità deve trovarsi entro un raggio di due ore di macchina dall’Ufficio; ciò non è stato tuttavia verificato.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2011

La liquidità di cassa detenuta dall’Ufficio al 31 dicembre 2011 ammontava a 520 milioni di EUR (495 milioni di EUR nel 2010). Conformemente alla politica in materia di gestione della tesoreria approvata dal comitato del bilancio nel 2010, tale liquidità è stata detenuta in nove banche in cinque Stati membri.

Completata

La Corte rileva tuttavia un livello di liquidità ancora elevato.

2013

L’entità dei riporti da esercizi precedenti annullati è aumentata da 4,2 milioni di EUR (13 %) nel 2012 a 6,0 milioni (16 %) nel 2013. In entrambi gli esercizi, detta cancellazione è principalmente riconducibile al fatto che l’importo dei costi da rimborsare nell’ambito degli accordi di cooperazione con gli Uffici nazionali degli Stati membri è stato inferiore al previsto (1,9 milioni di EUR nel 2012 e 3,8 milioni nel 2013); ciò indica la necessità di ottenere, a fine esercizio, dagli Uffici nazionali informazioni più precise sulle spese effettivamente sostenute.

Pendente

2013

Il livello degli stanziamenti impegnati nel 2013 per i diversi titoli variava tra il 98 % e l’89 % degli stanziamenti totali, segno che gli impegni giuridici erano stati contratti in maniera tempestiva. Il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2014 per il Titolo II — Spese amministrative (23,9 milioni di EUR, ossia il 28 %) e per il Titolo III — Spese operative (13,3 milioni, ovvero il 38 %) è stato elevato. Per il Titolo II, ciò risulta da contratti pluriennali connessi principalmente alla costruzione del nuovo edifico, ad attività di sviluppo informatico e ai servizi/forniture ordinati, come previsto, alla fine del 2013, il cui pagamento era previsto solo nel 2014. Per il Titolo III, ciò deriva perlopiù dagli accordi di cooperazione con gli Uffici nazionali in base ai quali le dichiarazioni di spesa non dovevano essere presentate da questi ultimi fino al 2014, e dalla consueta richiesta di servizi di traduzione negli ultimi mesi del 2013, il cui pagamento era previsto solo nel 2014.

N.A.

2013

L’Ufficio dispone di un Piano per la continuità operativa e la gestione di crisi che prevede la copertura permanente di circa 25 funzioni da parte di dipendenti in reperibilità. Benché gli stanziamenti di bilancio per le indennità di disponibilità siano approvati annualmente dal Comitato del bilancio dell’Ufficio, l’importo versato nel 2013 (4 02  458 EUR) supera di gran lunga le indennità analoghe corrisposte da altre agenzie tenute ad assicurare un servizio permanente.

In corso


ALLEGATO II

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (Alicante)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 36 e 56 del TFUE)

Libera circolazione delle merci

[…] i divieti o restrizioni […] giustificati da motivi di […] tutela della proprietà industriale e commerciale non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria, né una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri.

[…] le restrizioni alla libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione sono vietate nei confronti dei cittadini degli Stati membri stabiliti in uno Stato membro che non sia quello del destinatario della prestazione. […]

Competenze dell’Ufficio

[regolamento (CE) n. 207/2009 del Consiglio]

[regolamento (UE) n. 386/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli che conferisce alle imprese il diritto di acquisire una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea.

Promuovere il dibattito, la ricerca, la formazione, la comunicazione, la creazione di strumenti di supporto informatico avanzati e la diffusione delle migliori prassi in materia di proprietà intellettuale (PI).

Compiti:

assicurare la ricezione e il deposito delle domande di registrazione,

esaminare le condizioni di deposito e di compatibilità con la normativa UE,

svolgere ricerche presso i servizi della proprietà industriale degli Stati membri sull’esistenza di marchi nazionali anteriori,

pubblicare le domande,

esaminare l’eventuale opposizione di terzi,

registrare o respingere le domande,

esaminare le domande di decadenza o di nullità,

trattare i ricorsi contro le decisioni,

migliorare la comprensione del valore della proprietà intellettuale,

migliorare la comprensione dell’entità e dell’impatto delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale,

accrescere la conoscenza delle migliori prassi del settore pubblico e privato nella tutela dei diritti di proprietà intellettuale,

fornire supporto nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale,

approfondire le competenze di quanti sono preposti a garantire il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale,

affinare la conoscenza di dispositivi tecnici per prevenire e contrastare le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, compresi i sistemi di tracciabilità e di rintracciabilità che aiutino a distinguere i prodotti originali da quelli contraffatti,

fornire meccanismi che contribuiscono a migliorare, tra le autorità degli Stati membri attive nel settore dei diritti di proprietà intellettuale, lo scambio online di informazioni sul rispetto di tali diritti, e promuovere la cooperazione con e tra le predette autorità,

adoperarsi, in consultazione con gli Stati membri, allo scopo di promuovere la collaborazione internazionale con gli uffici per la proprietà intellettuale di paesi terzi al fine di elaborare strategie e sviluppare tecniche, competenze e strumenti per il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro ed un rappresentante della Commissione, nonché i rispettivi supplenti.

Compiti

Consigliare il presidente nelle materie di competenza dell’Ufficio.

Stilare gli elenchi di candidati (articolo 125) alle funzioni di presidente, vicepresidenti, presidenti e membri delle commissioni di ricorso.

Presidente dell’Ufficio

Nominato dal Consiglio sulla base di un elenco di tre candidati al massimo, compilato dal consiglio di amministrazione.

Comitato del bilancio

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro ed un rappresentante della Commissione, nonché i rispettivi supplenti.

Compiti

Adottare il bilancio, il regolamento finanziario, dare scarico al presidente, fissare il prezzo delle relazioni di ricerca.

Decisioni nell’ambito delle procedure

Le decisioni sono prese da:

a)

gli esaminatori;

b)

le divisioni di opposizione;

c)

la divisione legale e di amministrazione dei marchi;

d)

le divisioni di annullamento;

e)

la commissione di ricorso.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Comitato del bilancio dell’Ufficio.

Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2014  (1) (2013)  (2)

Bilancio

420 (418) milioni di EUR

Effettivi al 31 dicembre 2014

844 (861) posti previsti nella tabella dell’organico; posti occupati: 721 (731) + 157 (171) da altro personale (contratti ausiliari, esperti nazionali distaccati, agenti locali ed interinali, consiglieri speciali).

Totale effettivi: 878 (902)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014  (1) (2013)  (2)

Marchi

Numero di domande: 1 17  455(1 14  270)

Numero di registrazioni: 1 03  777(98  073)

Numero di opposizioni ricevute: 15  660(17  015)

Ricorsi presso le commissioni di ricorso: 3  284(2  602)

Ricorsi pendenti: 2  833(2  361)

Disegni

Domande ricevute: 97  671(96  702)

Disegni registrati: 85  430(84  021)


(1)  I dati del 2014 sono soggetti a piccoli aggiustamenti per ragioni statistiche.

(2)  I dati del 2013 sono stati corretti.

Fonte: Allegato fornito dall’Ufficio.


LA RISPOSTA DELL’UFFICIO

11.

Nel novembre 2014 l’Ufficio ha ridotto da 25 a 17 il numero di funzionari con ruoli che comportano la disponibilità obbligatoria, previsti dal piano di continuità operativa (BCP), quale risultato della revisione annuale dei propri processi e politiche. A causa dell’introduzione tardiva di detto cambiamento, è stato possibile rilevarne gli effetti a livello finanziario solo nel 2015 (dai 4 02  458 EUR versati nel 2013 ai 3 10  000 EUR a bilancio nel 2015). L’aumento osservato nel 2014 è dovuto all’inquadramento di due ulteriori funzionari con ruoli considerati necessari in termini di BCP e ritenuti anche dopo la riduzione a 17.

L’UAMI continua a rivedere la propria politica per appurare se esista un margine per un’ulteriore riduzione del numero di funzionari pur rispettando le specificità dello stesso Ufficio. È opportuno rilevare che sebbene la Corte dei conti faccia riferimento ad altre istituzioni e agenzie, rimangono differenze importanti, in quanto l’Ufficio fornisce ai propri clienti un servizio fruibile 24 ore su 24, sette giorni su sette, e dipende in grande misura dal proprio sito Internet.

Relativamente ai controlli, il sistema adottato per la gestione della disponibilità prevede l’effettuazione di controlli casuali sui membri del personale interessati tramite «chiamate di verifica» con frequenza mensile. Il sistema è programmato manualmente per effettuare tali chiamate di verifica e generare una relazione sui risultati registrati. Successivamente, prima che l’Ufficio proceda al pagamento delle indennità di disponibilità obbligatoria, il dipartimento TI comunica al dipartimento RU, parimenti con frequenza mensile, quali membri del personale hanno diritto a ricevere dette indennità.

Inoltre, sempre durante le chiamate di verifica, il sistema è programmato in modo da chiedere al membro del personale in disponibilità di inserire il numero di minuti che gli sarebbero necessari per recarsi all’Ufficio all’ora della chiamata.

Quanto a ferie, congedi malattia e missioni, il BCP è in vigore anche quando il personale è in ferie, per esempio durante la chiusura dell’Ufficio a dicembre. Inoltre, anche se in ferie, il personale interessato dal BCP è consapevole di dovere rimanere a una distanza massima di due ore dall’Ufficio. Pertanto, purché soddisfi tale condizione, il personale può essere in BCP. L’Ufficio sta tuttavia rafforzando i controlli relativamente alla disponibilità obbligatoria prevista dal BCP.

12.

Come già rilevato dalla Corte dei conti, nel 2014 l’Ufficio ha migliorato il proprio tasso di annullamento dei riporti riducendolo dal 16 % al 13 %. Attualmente, l’UAMI sta collaborando con gli uffici nazionali al fine di ridurre i riporti annullati per mezzo di relazioni di esecuzione intermedie (aumentate da 10 a 18 nel 2014) e di revisioni di metà esercizio. Ulteriori misure saranno prese in considerazione alla luce dei nuovo accordi di cooperazione per l’esercizio a venire. Relativamente ai riporti, l’Ufficio sta adottando misure atte a ridurne ulteriormente l’alto livello.

13.

Come nel caso delle altre agenzie, l’Ufficio ha effettuato i pagamenti in base ai calcoli e ai dati provenienti dall’Ufficio di gestione e liquidazione dei diritti individuali (PMO) presso la Commissione. L’Ufficio intende effettuare le regolarizzazioni/i pagamenti corrispondenti nel 2015 e ha provveduto a spiegare la questione in una nota allegata ai conti annuali. L’Ufficio prende atto che la questione rilevata dalla Corte dei conti interessa tutte le agenzie; tuttavia, desidera precisare che i relativi effetti sui conti dell’Ufficio non sono sostanziali.


9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/379


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la ricerca relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata dalla risposta dell’Agenzia

(2015/C 409/42)

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia esecutiva per la ricerca (di seguito l’«Agenzia» o «REA»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2008/46/CE della Commissione (1). L’Agenzia è stata creata per un periodo limitato, che ha avuto inizio il 1o gennaio 2008 e si concluderà il 31 dicembre 2017, allo scopo di gestire specifiche attività dell’Unione nel settore della ricerca (2). Il 15 giugno 2009 la Commissione europea ha ufficialmente conferito l’autonomia amministrativa e operativa all’Agenzia.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove pertinenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina qualunque controllo interno applicabile alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit comporta altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili, nonché una valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 11 del 15.1.2008, pag. 9.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

(3)  Questi comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 62 e 68 insieme agli articoli 53 e 58 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, se applicabili, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(7)  Articolo 162 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.


ALLEGATO

Agenzia esecutiva per la ricerca (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 179 e 180 del TFUE)

Raccolta di informazioni

L’Unione si propone l’obiettivo di rafforzare le sue basi scientifiche e tecnologiche con la realizzazione di uno spazio europeo della ricerca nel quale i ricercatori, le conoscenze scientifiche e le tecnologie circolino liberamente, di favorire lo sviluppo della sua competitività, inclusa quella della sua industria […]

A tal fine essa incoraggia nell’insieme dell’Unione le imprese, comprese le piccole e le medie imprese, i centri di ricerca e le università nei loro sforzi di ricerca e di sviluppo tecnologico di alta qualità; essa sostiene i loro sforzi di cooperazione, mirando soprattutto a permettere ai ricercatori di cooperare liberamente oltre le frontiere e alle imprese di sfruttare appieno le potenzialità del mercato interno grazie, in particolare, […] alla definizione di norme comuni ed all’eliminazione degli ostacoli giuridici e fiscali a detta cooperazione. […]

Nel perseguire tali obiettivi, l’Unione svolge le azioni seguenti, che integrano quelle intraprese dagli Stati membri:

attuazione di programmi di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, promuovendo la cooperazione con e tra le imprese, i centri di ricerca e le università,

promozione della cooperazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione dell’Unione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali,

diffusione e valorizzazione dei risultati delle attività in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione dell’Unione,

impulso alla formazione e alla mobilità dei ricercatori dell’Unione.

Competenze dell’Agenzia

(decisione di esecuzione della Commissione 2013/778/UE)

Obiettivi

La REA assiste la Commissione nella realizzazione degli obiettivi dei programmi quadro di ricerca e delle strategie dell’UE volte a promuovere la crescita, sostenendo la ricerca e l’innovazione mediante l’attuazione di alcune parti del programma quadro Orizzonte 2020 e del settimo programma quadro (7o PQ). Offre servizi efficienti ed efficaci alla comunità dei ricercatori: a tal fine, provvede a una ordinata esecuzione della quota di propria competenza dei finanziamenti dell’UE destinati a ricerca e innovazione ed eroga servizi di sostegno a tutti i servizi di ricerca della Commissione e ai partecipanti ai programmi quadro. La REA mantiene stretti contatti con i beneficiari e assicura all’Unione europea un’elevata visibilità, dando così impulso allo Spazio europeo della ricerca e alle politiche dell’UE in materia di ricerca.

In conformità al suo nuovo mandato (adottato dalla Commissione nel dicembre 2013), la REA gestisce le parti dei progetti del 7o PQ ancora da realizzare in base al mandato precedente (azioni Marie Curie, azioni a favore delle PMI e ricerca nel campo della sicurezza e dello spazio), oltre a un gran numero di azioni nell’ambito del nuovo programma quadro Orizzonte 2020 [Azioni Marie Skłodowska-Curie, tecnologie emergenti e future (TEF aperte), ricerca nel settore spaziale, Sfide per la società nn. 2, 6 e 7, Diffondere l’eccellenza e ampliare la partecipazione, nonché Scienza con e per la società]. Quanto ai servizi di sostegno, con il nuovo mandato l’Agenzia offre una gamma di servizi più ampia a una clientela più vasta.

Compiti

Per quanto concerne la gestione dei progetti, l’Agenzia conclude e gestisce le convenzioni di sovvenzione, svolgendo le seguenti operazioni:

preparazione e pubblicazione degli inviti a presentare proposte,

valutazione delle proposte,

preparazione e firma delle convenzioni di sovvenzione,

monitoraggio dello stato di attuazione dei progetti, compresa la ricezione delle relazioni e di altro materiale,

pagamenti, recuperi e applicazione di sanzioni ai sensi dell’articolo 114, paragrafo 4, del regolamento finanziario generale, in particolare quando, a seguito di audit ex post a livello dei beneficiari finali, vengono individuati errori nelle spese dichiarate,

pubblicità ex post e diffusione dei risultati.

In riferimento ai servizi di sostegno, l’Agenzia svolge i seguenti compiti:

sostegno amministrativo alla pubblicazione degli inviti a presentare proposte, gestione della ricezione elettronica delle proposte e sostegno alla realizzazione delle valutazioni a distanza e in loco,

stipula dei contratti, con esecuzione dei relativi pagamenti, per tutti i valutatori esperti per Orizzonte 2020 (ad eccezione degli esperti del Consiglio europeo della ricerca) e dei controllori esperti di cui REA si avvale,

gestione della banca dati dei partecipanti a Orizzonte 2020 (sistema unico di iscrizione, Unique Registration Facility), compreso il sostegno alla realizzazione delle verifiche della capacità finanziaria dei beneficiari selezionati; tale banca dati è impiegata anche per altri programmi dell’UE (Fondo di ricerca per il carbone e acciaio, COSME, Erasmus+, Europa creativa, il programma sulla cittadinanza e programmi afferenti la salute e i consumatori),

gestione del servizio informazioni sulla ricerca (Research Enquiry Service) e di assistenza per Orizzonte 2020 (Horizon 2020 Helpdesk).

Organizzazione

Comitato direttivo

Composto da cinque membri e un osservatore designati dalla Commissione europea, il comitato direttivo adotta, previo accordo della Commissione europea, l’organigramma e il programma di lavoro annuale dell’Agenzia. Adotta, inoltre, il bilancio amministrativo, la relazione annuale di attività e i conti annuali dell’Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea, il direttore gestisce l’Agenzia in collaborazione con il comitato direttivo, dà esecuzione al bilancio amministrativo, pone in essere sistemi di gestione e controllo interno in linea con i compiti affidati all’Agenzia e redige le relazioni che quest’ultima deve trasmettere alla Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. Per quanto concerne l’esecuzione da parte dell’Agenzia del bilancio amministrativo, la decisione di scarico è rivolta al direttore. Per l’esecuzione del bilancio operativo delegata dalla Commissione all’Agenzia, la responsabilità rimane della Commissione.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

Bilancio operativo 2014

1  557,8(1  759,2) milioni di EUR di stanziamenti di impegno e 1  057,4(1  443,6) milioni di EUR di stanziamenti di pagamento. L’Agenzia dà esecuzione al bilancio operativo su decisione di delega della Commissione.

Bilancio amministrativo 2014

51,5(46,8) milioni di EUR. L’Agenzia dà esecuzione al bilancio amministrativo autonomamente.

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti nella tabella dell’organico: 145 (140), di cui occupati 139 (138).

Agenti contrattuali: 435 (418) posti previsti, di cui 409 (407) occupati al 31 dicembre 2014.

Totale degli effettivi: 548 (545), addetti alle funzioni seguenti:

attuazione del programma: 365 (366),

servizi di sostegno per Orizzonte 2020: 99 (96),

funzioni amministrative e di gestione: 84 (83).

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Oltre alla parte residua del 7o PQ e alla prosecuzione della gestione per le azioni Marie Skłodowska-Curie e la ricerca nel campo della sicurezza e dello spazio nell’ambito di Orizzonte 2020 a decorrere dal 1o gennaio 2014, nella seconda metà del 2014 REA ha progressivamente assunto le funzioni relative alle nuove attività delegatele: ricerca nel settore agricolo e sicurezza alimentare (sfida per la società n. 2), ricerca nell’ambito di società innovative, inclusive e riflessive (sfida per la società 6), nuove componenti della sfida per la società n. 7 (ricerca sulla sicurezza informatica) e azione «TEF aperte» nell’ambito della parte Eccellenza scientifica di Orizzonte 2020.

Per la parte I «Eccellenza scientifica» del programma Orizzonte 2020, nel 2014 sono stati chiusi sette inviti a presentare proposte e sono state completate tre valutazioni. Sono state stipulate 246 nuove convenzioni di sovvenzione.

Per la parte II «Leadership industriale» del programma Orizzonte 2020, nel 2014 sono stati chiusi sei inviti a presentare proposte e sono state completate sei valutazioni. Sono state stipulate 36 nuove convenzioni di sovvenzione.

Per la parte III «Sfide per la società» (nn. 2, 6 e 7) del programma Orizzonte 2020, nel 2014 sono stati chiusi undici inviti a presentare proposte e sono state completate sei valutazioni. Sono state stipulate sette nuove convenzioni di sovvenzione.

Per tutti i progetti gestiti nel quadro di Orizzonte 2020, nel 2014 sono stati eseguiti 159 pagamenti a titolo di prefinanziamento e un pagamento intermedio.

Per la gestione della parte residua del 7o PQ relativa al programma Persone, sono stati eseguiti 2  379(3  787) pagamenti (intermedi e/o finali, esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). Alla fine del 2014, l’Agenzia gestiva un totale di 5  745(6  090) progetti nell’ambito di tale programma.

Per la gestione della parte residua del 7o PQ relativa alle azioni a favore delle PMI del programma Capacità, sono stati eseguiti 390 (577) pagamenti (intermedi e/o finali, esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). Alla fine del 2014, l’Agenzia gestiva un totale di 565 (691) progetti in tale ambito.

Per la gestione della parte residua del 7o PQ relativa alle aree tematiche Spazio e Sicurezza del programma Cooperazione, sono stati eseguiti 193 (294) pagamenti (intermedi e/o finali, esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). Alla fine del 2014, l’Agenzia gestiva un totale di 324 (348) progetti in dette aree tematiche.

Per quanto riguarda i servizi di sostegno per Orizzonte 2020, nel 2014 sono stati ottenuti i seguenti risultati:

64 (194) pubblicazioni di inviti a presentare proposte sostenute,

42  874(25  214) proposte ricevute tramite lo strumento elettronico per la presentazione di proposte,

11  399(4  323) valutatori esperti contrattati e 10  585(5  055) relativi pagamenti erogati (si noti che i dati del 2013 si riferiscono ai programmi gestiti in via esclusiva dall’Agenzia, mentre nel 2014 l’Agenzia ha gestito quasi la totalità dei valutatori esperti per Orizzonte 2020),

5  923(4  524) convalide dei partecipanti completate,

13  052(4  488) risposte inviate a seguito di domande formulate al servizio informazioni sulla ricerca.

Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

L’Agenzia prende atto della relazione della Corte.