ISSN 1977-0944 |
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Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 379 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
58° anno |
Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione europea |
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2015/C 379/01 |
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2015/C 379/02 |
IT |
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IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione europea
13.11.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 379/1 |
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI
Conti annuali del Fondo europeo di sviluppo 2014
(2015/C 379/01)
INDICE
CERTIFICAZIONE DEI CONTI | 2 |
ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES | 3 |
RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE — FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA | 6 |
RENDICONTI FINANZIARI DEL FES | 7 |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FES | 15 |
RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 37 |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 41 |
BILANCIO CONSOLIDATO DEL FES E DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 42 |
RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA DEL FES | 44 |
RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE — FONDI GESTITI DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI | 72 |
CERTIFICAZIONE DEI CONTI
Con la presente il sottoscritto dichiara che i conti annuali del Fondo europeo di sviluppo per l’esercizio 2014 sono stati elaborati conformemente al titolo IX del regolamento finanziario dell’11o Fondo europeo di sviluppo e ai principi, alle norme e ai metodi contabili definiti nell’allegato ai rendiconti finanziari.
Il sottoscritto riconosce la propria responsabilità nella redazione e presentazione dei conti annuali del Fondo europeo di sviluppo ai sensi dell’articolo 20 del regolamento finanziario dell’11o Fondo europeo di sviluppo.
Il sottoscritto ha ottenuto dagli ordinatori e dalla BEI, che ne hanno certificato l’attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l’elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività del Fondo europeo di sviluppo e l’esecuzione del bilancio.
Il sottoscritto certifica che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti riflettano fedelmente e sostanzialmente la posizione finanziaria del Fondo europeo di sviluppo.
[firmato]
Manfred KRAFF
Contabile
13 luglio 2015
ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES
1. CONTESTO
L’Unione europea (in appresso «UE») intrattiene rapporti di cooperazione allo sviluppo con numerosi paesi in via di sviluppo. L’obiettivo principale di tali rapporti è promuovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale, allo scopo principale di ridurre ed eradicare la povertà nel lungo periodo, fornendo ai paesi beneficiari aiuti allo sviluppo e assistenza tecnica. A tal fine l’UE elabora, insieme ai paesi partner, strategie di cooperazione e mobilita le risorse finanziarie occorrenti per attuarle. Queste risorse assegnate dall’UE alla cooperazione allo sviluppo provengono da tre fonti:
— |
il bilancio dell’UE, |
— |
il Fondo europeo di sviluppo, |
— |
la Banca europea per gli investimenti. |
Il Fondo europeo di sviluppo (in appresso «FES») è il principale strumento di aiuto dell’UE per la cooperazione allo sviluppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (in appresso «ACP») e dei paesi e territori d’oltremare (in appresso «PTOM»).
Il FES non è finanziato dal bilancio dell’UE. Esso è stabilito mediante un accordo interno dei rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio ed è gestito da un comitato specifico. La Commissione europea (in appresso la «Commissione») è responsabile dell’esecuzione finanziaria delle operazioni effettuate con risorse FES. La Banca europea per gli investimenti (in appresso «BEI») gestisce lo strumento per gli investimenti.
Durante il periodo 2014-2020 gli aiuti geografici accordati agli Stati ACP e ai paesi e territori PTOM continueranno ad essere finanziati prevalentemente dal FES. Di regola ogni FES è approvato per un periodo di circa cinque anni. Ciascun FES è disciplinato dal proprio regolamento finanziario che richiede la preparazione di bilanci per ciascun FES. Di conseguenza, i bilanci vengono elaborati separatamente per ciascun FES in relazione alla parte gestita dalla Commissione. Tali bilanci sono presentati anche in forma aggregata, onde fornire un quadro complessivo della situazione finanziaria delle risorse di cui la Commissione è responsabile.
L’accordo interno che stabilisce l’11o FES è stato firmato dagli Stati membri partecipanti, riuniti in sede di Consiglio, nel giugno 2013 (1), ed è entrato in vigore il 1o marzo 2015. Per garantire continuità tra la fine dell’applicazione del 10o FES e l’entrata in vigore dell’11o, la Commissione ha proposto una serie di misure transitorie, note col nome di meccanismo di transizione (MT) (2). che viene presentato nell’ambito dell’11o FES.
Contestualmente, il regolamento finanziario per il 10o FES (3) è stato modificato e il nuovo regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio è stato adottato (4) ed è entrato in vigore il 30 maggio 2014, mentre il 2 marzo 2015 il Consiglio ha adottato il regolamento finanziario per l’11o FES (5) e le norme di esecuzione (6), che sono entrate in vigore il 6 marzo 2015.
Lo strumento per gli investimenti è stato istituito nel quadro dell’accordo di partenariato ACP-UE. Questo strumento è gestito dalla BEI e viene utilizzato per sostenere lo sviluppo del settore privato nei paesi ACP finanziando sostanzialmente — ma non esclusivamente — gli investimenti privati. Lo strumento per gli investimenti è concepito come un fondo rinnovabile, cosicché i rimborsi dei prestiti possono essere reinvestiti in altre operazioni, dando così luogo a uno strumento che si rinnova automaticamente ed è finanziariamente indipendente. Non essendo gestito dalla Commissione, lo strumento per gli investimenti non è consolidato nella prima parte del bilancio di esercizio — i bilanci del FES e la relativa relazione di esecuzione finanziaria. I rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti sono inclusi come parte separata del bilancio di esercizio (parte II), onde offrire un quadro completo degli aiuti allo sviluppo forniti dal FES (7).
2. COME VIENE FINANZIATO IL FES?
Il Consiglio europeo del 2 dicembre 2013 ha adottato il quadro finanziario pluriennale 2014-2020. In questo contesto è stato deciso che la cooperazione con i paesi ACP non sarebbe stata integrata (iscritta) nel bilancio dell’UE e che avrebbe continuato ad essere finanziata tramite il FES intergovernativo.
Il bilancio dell’UE è annuale e secondo il principio di bilancio dell’annualità le spese e le entrate sono pianificate e autorizzate per il periodo di un anno. A differenza dell’UE, il FES è un fondo che opera su base pluriennale. Ogni FES stabilisce un fondo complessivo destinato all’attuazione della cooperazione allo sviluppo per un periodo che solitamente dura cinque anni. Poiché le risorse sono assegnate su base pluriennale, i fondi assegnati possono essere utilizzati durante il periodo del FES. Il fatto che il bilancio non sia impostato su base annuale si evidenzia nella rispettiva relazione, dove l’esecuzione del bilancio dei FES viene messa in relazione con i fondi totali.
Le risorse FES sono contributi «ad hoc» forniti dagli Stati membri dell’Unione europea. Ogni cinque anni circa, i rappresentanti degli Stati membri si incontrano a livello intergovernativo per decidere l’importo complessivo che sarà assegnato al fondo e per sovrintenderne l’esecuzione, dopodiché la Commissione gestisce il fondo conformemente alla politica di cooperazione allo sviluppo dell’Unione. Poiché gli Stati membri hanno le proprie politiche in materia di sviluppo e di aiuti, che elaborano parallelamente a quelle dell’Unione, essi devono coordinare le loro politiche con l’UE per garantirne la complementarità.
Oltre ai contributi suddetti, gli Stati membri possono anche stipulare accordi di cofinanziamento o fornire contributi finanziari volontari al FES.
3. RELAZIONI DI FINE ESERCIZIO
3.1. Bilancio di esercizio
È responsabilità del contabile redigere il bilancio di esercizio e assicurare che questo rispecchi fedelmente la posizione finanziaria del FES.
Il bilancio di esercizio è presentato nel modo seguente:
Parte I: fondi gestiti dalla Commissione
i) |
Rendiconti finanziari del FES |
ii) |
Relazione di esecuzione finanziaria del FES |
Parte II: fondi gestiti dalla BEI
i) |
Rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti |
Inoltre, nel 2014 è stato creato per la prima volta un fondo fiduciario nell’ambito del FES (cfr. 3.2 infra) il cui bilancio, unitamente ai conti consolidati (del FES e del fondo fiduciario), è presentato più avanti.
Il bilancio di esercizio è adottato dalla Commissione entro il 31 luglio dell’anno successivo e presentato infine al Parlamento europeo e al Consiglio per il discarico.
3.2. Il fondo fiduciario Bêkou
Ai sensi dell’articolo 187, paragrafo 1, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione (RF dell’UE) e dell’articolo 42 del regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio, la Commissione è autorizzata ad istituire fondi fiduciari dell’Unione per azioni esterne nell’ambito di un accordo concluso con altri donatori. Tali fondi fiduciari possono essere istituiti per azioni di emergenza, post-emergenza o tematiche. Ai sensi dell’articolo 187, paragrafo 6, dell’RF dell’UE, il contabile del fondo fiduciario dell’Unione è il contabile della Commissione.
Il primo fondo fiduciario multi-donatori dell’UE, detto Bêkou, è stato istituito il 15 luglio 2014 dall’Unione europea, dalla Germania, dalla Francia e dai Paesi Bassi allo scopo di promuovere la stabilizzazione e la ricostruzione della Repubblica centrafricana. La durata massima del fondo fiduciario Bêkou è di 60 mesi.
Poiché il fondo fiduciario Bêkou è stato istituito nell’ambito del FES, il suo bilancio di esercizio è consolidato con i conti del FES.
4. AUDIT E DISCARICO
4.1. Audit
I conti annuali del FES e la gestione delle risorse vengono controllati dal suo revisore esterno, la Corte dei conti europea (in appresso «CCE»), che redige una relazione annuale per il Parlamento europeo e il Consiglio.
4.2. Discarico
Il controllo finale è costituito dal discarico per l’esecuzione finanziaria delle risorse FES per un determinato esercizio. L’autorità competente per il discarico del FES è il Parlamento europeo. Ciò significa che, una volta effettuati l’audit e il completamento del bilancio di esercizio, spetta al Consiglio raccomandare e quindi al Parlamento decidere se concedere o meno alla Commissione il discarico per l’esecuzione finanziaria delle risorse FES per l’esercizio precedente. Tale decisione si basa su una revisione dei conti, sulla relazione annuale della CCE (comprendente una dichiarazione ufficiale di affidabilità) e sulle risposte della Commissione, anche a seguito di domande e ulteriori richieste di informazioni presentate.
RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE — FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA (8)
INDICE
RENDICONTI FINANZIARI DEL FES | 7 |
BILANCIO FES | 7 |
CONTO ECONOMICO DEL FES | 8 |
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA DEL FES | 9 |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL FES | 10 |
BILANCIO PER FES | 11 |
CONTO ECONOMICO PER FES | 12 |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE PER FES | 13 |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FES | 15 |
RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 37 |
CERTIFICAZIONE DEI CONTI | 38 |
INFORMAZIONI GENERALI SUL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 39 |
BILANCIO DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 39 |
CONTO ECONOMICO DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 40 |
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 40 |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 40 |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 41 |
BILANCIO CONSOLIDATO DEL FES E DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU | 42 |
BILANCIO CONSOLIDATO | 42 |
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO | 43 |
PROSPETTO CONSOLIDATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE | 43 |
RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA DEL FES | 44 |
RENDICONTI FINANZIARI DEL FES (9)
BILANCIO FES
Milioni di EUR |
|||
|
Nota |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
ATTIVITÀ NON CORRENTI |
|
|
|
Prefinanziamenti |
2.1 |
472 |
424 |
Contributi al fondo fiduciario |
2.2 |
39 |
— |
|
|
511 |
424 |
ATTIVITÀ CORRENTI |
|
|
|
Prefinanziamenti |
2.3 |
1 403 |
1 286 |
Crediti |
2.4 |
84 |
84 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
2.6 |
391 |
759 |
|
|
1 878 |
2 128 |
ATTIVITÀ TOTALI |
|
2 389 |
2 553 |
|
|
|
|
PASSIVITÀ NON CORRENTI |
|
|
|
Debiti |
2.7 |
(34) |
(25) |
|
|
(34) |
(25) |
PASSIVITÀ CORRENTI |
|
|
|
Debiti |
2.8 |
(1 423) |
(1 214) |
|
|
(1 423) |
(1 214) |
PASSIVITÀ TOTALI |
|
(1 457) |
(1 239) |
ATTIVITÀ NETTE |
|
932 |
1 313 |
FONDI E RISERVE |
|
|
|
Capitale richiamato — FES attivi |
2.9 |
35 673 |
32 529 |
Capitale richiamato da FES chiusi riportati |
2.10 |
2 252 |
2 252 |
Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti |
|
(33 468) |
(30 396) |
Risultato economico dell’esercizio |
|
(3 526) |
(3 072) |
ATTIVITÀ NETTE |
|
932 |
1 313 |
CONTO ECONOMICO DEL FES
Milioni di EUR |
|||
|
Nota |
2014 |
2013 |
ENTRATE DI ESERCIZIO |
3.2 |
132 |
123 |
SPESE OPERATIVE |
|
|
|
Spese operative |
3.3 |
(3 650) |
(3 027) |
Spese amministrative |
3.4 |
(22) |
(167) |
|
|
(3 671) |
(3 194) |
AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ OPERATIVE |
|
(3 539) |
(3 072) |
Utile finanziario |
3.5 |
13 |
0 |
Oneri finanziari |
|
(0) |
0 |
AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ FINANZIARIE |
|
13 |
0 |
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO |
|
(3 526) |
(3 072) |
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA DEL FES
Milioni di EUR |
|||
|
Nota |
2014 |
2013 |
Risultato economico dell’esercizio |
|
(3 526) |
(3 072) |
ATTIVITÀ OPERATIVE |
|
|
|
Contributi ordinari degli Stati membri |
|
3 068 |
2 961 |
Contributi di cofinanziamento |
|
66 |
18 |
(Annullamento di) perdite dovute a riduzione di valore dei crediti |
|
14 |
(2) |
(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti non correnti |
|
(47) |
14 |
(Aumento)/diminuzione contributi al fondo fiduciario |
|
(39) |
— |
(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti correnti |
|
(117) |
48 |
(Aumento)/diminuzione crediti correnti (10) |
|
(22) |
(7) |
Aumento/(diminuzione) passività non correnti |
|
9 |
(15) |
Aumento/(diminuzione) passività correnti (11) |
|
227 |
123 |
FLUSSI DI CASSA NETTI |
|
(368) |
69 |
Aumento/(diminuzione) netti disponibilità liquide ed equivalenti |
|
(368) |
69 |
Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio dell’esercizio |
2.5 |
759 |
690 |
Disponibilità liquide ed equivalenti al termine dell’esercizio |
2.5 |
391 |
759 |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL FES
Milioni di EUR |
||||||
|
Capitale del fondo — FES attivi (A) |
Capitale non richiamato — FES attivi (B) |
Capitale richiamato — FES attivi (C) = (A)-(B) |
Riserve accumulate (D) |
Capitale richiamato da FES chiusi riportati (E) |
Attività nette totali (C)+(D)+(E) |
BILANCIO AL 31.12.2012 |
45 691 |
16 112 |
29 579 |
(30 396) |
2 252 |
1 435 |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
(2 950) |
2 950 |
— |
— |
2 950 |
Risultato economico dell’esercizio |
— |
— |
— |
(3 072) |
— |
(3 072) |
BILANCIO AL 31.12.2013 |
45 691 |
13 162 |
32 529 |
(33 468) |
2 252 |
1 313 |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
(3 144) |
3 144 |
— |
— |
3 144 |
Risultato economico dell’esercizio |
— |
— |
— |
(3 526) |
— |
(3 526) |
BILANCIO AL 31.12.2014 |
45 691 |
10 018 |
35 673 |
(36 994) |
2 252 |
932 |
BILANCIO PER FES
Milioni di EUR |
|||||||||
|
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||||||
|
Nota |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
ATTIVITÀ NON CORRENTI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Prefinanziamenti |
2.1 |
— |
17 |
411 |
44 |
— |
90 |
334 |
— |
Contributi al fondo fiduciario |
2.2 |
— |
— |
— |
39 |
|
|
|
|
|
|
— |
17 |
411 |
83 |
— |
90 |
334 |
— |
ATTIVITÀ CORRENTI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Prefinanziamenti |
2.3 |
5 |
142 |
1 178 |
77 |
5 |
259 |
1 021 |
— |
Crediti |
2.4 |
3 |
66 |
15 |
0 |
2 |
58 |
24 |
— |
Conti di collegamento |
2.5 |
216 |
810 |
— |
607 |
290 |
1 323 |
— |
— |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
2.6 |
— |
— |
— |
391 |
— |
— |
759 |
— |
|
|
224 |
1 018 |
1 193 |
1 076 |
297 |
1 640 |
1 804 |
— |
ATTIVITÀ TOTALI |
|
224 |
1 035 |
1 604 |
1 159 |
297 |
1 730 |
2 138 |
— |
PASSIVITÀ NON CORRENTI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Debiti |
2.7 |
— |
— |
(34) |
— |
— |
— |
(25) |
— |
|
|
— |
— |
(34) |
— |
— |
— |
(25) |
— |
PASSIVITÀ CORRENTI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Debiti |
2.8 |
(10) |
(175) |
(1 195) |
(43) |
(28) |
(263) |
(923) |
— |
Conti di collegamento |
2.5 |
— |
— |
(1 633) |
— |
— |
— |
(1 613) |
— |
|
|
(10) |
(175) |
(2 828) |
(43) |
(28) |
(263) |
(2 536) |
— |
PASSIVITÀ TOTALI |
|
(10) |
(175) |
(2 862) |
(43) |
(28) |
(263) |
(2 561) |
— |
ATTIVITÀ NETTE |
|
214 |
860 |
(1 258) |
1 116 |
270 |
1 467 |
(423) |
— |
FONDI E RISERVE |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Capitale richiamato — FES attivi |
2.9 |
12 840 |
11 699 |
11 134 |
— |
12 840 |
11 699 |
7 990 |
— |
Capitale richiamato da FES chiusi riportati |
2.10 |
627 |
1 625 |
— |
— |
627 |
1 625 |
— |
— |
Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato |
2.11 |
(3 147) |
1 758 |
(209) |
1 597 |
(3 083) |
2 130 |
952 |
|
Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti |
|
(10 114) |
(13 988) |
(9 356) |
(10) |
(10 125) |
(13 658) |
(6 614) |
— |
Risultato economico dell’esercizio |
|
8 |
(235) |
(2 828) |
(472) |
10 |
(331) |
(2 751) |
— |
|
|
214 |
860 |
(1 258) |
1 116 |
270 |
1 467 |
(423) |
— |
ATTIVITÀ NETTE |
|
214 |
860 |
(1 258) |
1 116 |
270 |
1 467 |
(423) |
— |
CONTO ECONOMICO PER FES
Milioni di EUR |
|||||||||
|
|
2014 |
2013 |
||||||
Nota |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
|
ENTRATE DI ESERCIZIO |
3.2 |
9 |
43 |
79 |
1 |
64 |
34 |
25 |
— |
SPESE OPERATIVE |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Spese operative |
3.3 |
(1) |
(293) |
(2 881) |
(475) |
(53) |
(362) |
(2 612) |
— |
Spese amministrative |
3.4 |
— |
0 |
(22) |
— |
— |
(0) |
(167) |
— |
|
|
(1) |
(293) |
(2 903) |
(475) |
(53) |
(362) |
(2 779) |
— |
AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ OPERATIVE |
|
8 |
(249) |
(2 824) |
(474) |
11 |
(328) |
(2 754) |
— |
Utile finanziario |
3.5 |
0 |
15 |
(3) |
2 |
(0) |
(3) |
3 |
— |
Oneri finanziari |
|
— |
— |
(0) |
— |
— |
— |
0 |
— |
AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ FINANZIARIE |
|
0 |
15 |
(4) |
2 |
(0) |
(3) |
3 |
— |
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO |
|
8 |
(235) |
(2 828) |
(472) |
10 |
(331) |
(2 751) |
— |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE PER FES
Milioni di EUR |
|||||||
8o FES |
Capitale del fondo — FES attivi (A) |
Capitale non richiamato — FES attivi (B) |
Capitale richiamato — FES attivi (C) = (A)-(B) |
Riserve accumulate (D) |
Capitale richiamato da FES chiusi riportati (E) |
Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato (F) |
Attività nette totali (C)+(D)+(E)+(F) |
BILANCIO AL 31.12.2012 |
12 840 |
— |
12 840 |
(10 125) |
627 |
(2 980) |
361 |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
— |
— |
|
|
|
— |
Trasferimenti al/dal 10o FES |
|
|
— |
|
|
(102) |
(102) |
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
— |
10 |
|
|
10 |
BILANCIO AL 31.12.2013 |
12 840 |
— |
12 840 |
(10 114) |
627 |
(3 083) |
270 |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
— |
— |
|
|
|
— |
Trasferimenti al/dal 10o FES |
|
|
— |
|
— |
(64) |
(64) |
Trasferimenti all’/dall’11o FES |
|
|
— |
|
— |
— |
— |
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
— |
8 |
|
|
8 |
BILANCIO AL 31.12.2014 |
12 840 |
— |
12 840 |
(10 107) |
627 |
(3 147) |
214 |
Milioni di EUR |
|||||||
9o FES |
Capitale del fondo — FES attivi (A) |
Capitale non richiamato — FES attivi (B) |
Capitale richiamato — FES attivi (C) = (A)-(B) |
Riserve accumulate (D) |
Capitale richiamato da FES chiusi riportati (E) |
Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato (F) |
Attività nette totali (C)+(D)+(E)+(F) |
BILANCIO AL 31.12.2012 |
11 699 |
— |
11 699 |
(13 657) |
1 625 |
2 501 |
2 168 |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
— |
— |
|
|
|
— |
Trasferimenti al/dal 10o FES |
|
|
— |
|
|
(371) |
(371) |
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
— |
(331) |
|
|
(331) |
BILANCIO AL 31.12.2013 |
11 699 |
— |
11 699 |
(13 988) |
1 625 |
2 130 |
1 467 |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
— |
— |
|
|
|
— |
Trasferimenti al/dal 10o FES |
|
|
— |
|
|
(372) |
(372) |
Trasferimenti all’/dall’11o FES |
|
|
— |
|
|
|
— |
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
— |
(235) |
|
|
(235) |
BILANCIO AL 31.12.2014 |
11 699 |
— |
11 699 |
(14 223) |
1 625 |
1 758 |
860 |
Milioni di EUR |
|||||||
10o FES |
Capitale del fondo — FES attivi (A) |
Capitale non richiamato — FES attivi (B) |
Capitale richiamato — FES attivi (C) = (A)-(B) |
Riserve accumulate (D) |
Capitale richiamato da FES chiusi riportati (E) |
Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato (F) |
Attività nette totali (C)+(D)+(E)+(F) |
BILANCIO AL 31.12.2012 |
21 152 |
16 112 |
5 040 |
(6 614) |
— |
479 |
(1 095) |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
(2 950) |
2 950 |
|
|
|
2 950 |
Trasferimenti all’/dall’8o e 9o FES |
|
|
— |
|
|
473 |
473 |
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
— |
(2 751) |
|
|
(2 751) |
BILANCIO AL 31.12.2013 |
21 152 |
13 162 |
7 990 |
(9 365) |
— |
952 |
(423) |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
(3 144) |
3 144 |
|
|
|
3 144 |
Trasferimenti all’/dall’8o e 9o FES |
|
|
— |
|
|
(936) |
(936) |
Trasferimenti all’/dall’11o FES |
|
|
— |
|
|
(225) |
(225) |
Trasferimento del risultato economico riportato — tesoreria — dal 10o all’11o FES |
|
|
|
10 |
|
|
10 |
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
— |
(2 828) |
|
|
(2 828) |
BILANCIO AL 31.12.2014 |
21 152 |
10 018 |
11 134 |
(12 183) |
— |
(209) |
(1 258) |
Milioni di EUR |
|||||||
11o FES |
Capitale del fondo — FES attivi (A) |
Capitale non richiamato — FES attivi (B) |
Capitale richiamato — FES attivi (C) = (A)-(B) |
Riserve accumulate (D) |
Capitale richiamato da FES chiusi riportati (E) |
Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato (F) |
Attività nette totali (C)+(D)+(E)+(F) |
BILANCIO AL 31.12.2012 |
— |
— |
— |
— |
— |
|
— |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
— |
— |
|
|
|
— |
Trasferimenti all’/dall’8o, 9o e 10o FES |
|
|
— |
|
— |
|
— |
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
— |
— |
|
|
— |
BILANCIO AL 31.12.2013 |
— |
— |
— |
— |
— |
|
— |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
— |
— |
|
|
|
— |
Trasferimenti all’/dall’8o, 9o e 10o FES |
|
|
— |
|
|
1 597 |
1 597 |
Trasferimento del risultato economico riportato — tesoreria — dal 10o all’11o FES |
|
|
|
(10) |
|
|
(10) |
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
— |
(472) |
|
|
(472) |
BILANCIO AL 31.12.2014 |
— |
— |
— |
(482) |
|
1 597 |
1 116 |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FES
1. POLITICHE CONTABILI PERTINENTI
Le politiche contabili del FES sono le stesse applicate dall’Unione europea (UE) e sono descritte alla nota 1 dei conti annuali consolidati dell’UE. Qui di seguito è riportata una sintesi delle politiche più importanti.
1.1. Base giuridica e norme contabili
Ai sensi dell’articolo 46 del regolamento finanziario del FES, i rendiconti finanziari del FES sono elaborati secondo le norme di contabilità per competenza, definite sulla base dei principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards — IPSAS). Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione vengono applicate da tutte le istituzioni e da tutti gli organismi dell’UE al fine di creare un corpus di norme uniformi per la tenuta, la valutazione e la presentazione dei conti e di armonizzare il processo di stesura del bilancio e di consolidamento, a norma dell’articolo 152 del regolamento finanziario dell’UE. Queste norme si applicano altresì al FES, tenendo presente la natura specifica delle sue attività.
1.2. Principi contabili
Le considerazioni complessive (o principi contabili) da seguire nella redazione dei rendiconti finanziari sono elencate nella norma contabile dell’UE n. 2 (e sono le stesse dell’IPSAS 1): l’attendibilità della presentazione, la contabilità per competenza, la continuità delle attività, l’uniformità della presentazione, l’aggregazione, la compensazione e le informazioni comparative. Le caratteristiche qualitative dell’informativa finanziaria ai sensi dell’articolo 144 del regolamento finanziario dell’UE sono la pertinenza, l’affidabilità, la comprensibilità e la comparabilità.
1.3. Base della preparazione
Valuta e base di conversione
I conti annuali sono presentati in milioni di euro, essendo questa la valuta funzionale e di rendicontazione dell’UE. Le transazioni in valuta estera sono convertite in euro ai tassi di cambio in vigore alle date delle operazioni. I saldi di chiusura degli attivi e dei passivi monetari in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di conversione del 31 dicembre.
Tassi di cambio dell’euro
Valuta |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Valuta |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
BGN |
1,9558 |
1,9558 |
LTL |
3,4528 |
3,4528 |
CZK |
27,7350 |
27,4270 |
PLN |
4,2732 |
4,1543 |
DKK |
7,4453 |
7,4593 |
RON |
4,4828 |
4,4710 |
GBP |
0,7789 |
0,8337 |
SEK |
9,3930 |
8,8591 |
HRK |
7,6580 |
7,6265 |
CHF |
1,2024 |
1,2276 |
HUF |
315,5400 |
297,0400 |
JPY |
145,2300 |
144,7200 |
LVL |
— |
0,7028 |
USD |
1,2140 |
1,3791 |
1.3.1. Impiego di stime
Conformemente ai principi contabili IPSAS e ai principi contabili generalmente accettati, i rendiconti finanziari comprendono necessariamente gli importi derivanti dalle stime e dalle ipotesi effettuate dai gestori e basate sui dati più affidabili a disposizione. Le stime principali comprendono, tra l’altro, gli importi relativi a passività derivanti dai benefici per i dipendenti, gli accantonamenti, il rischio finanziario relativo alle rimanenze e ai crediti, i ratei passivi e attivi, le sopravvenienze attive e passive e il grado di riduzione di valore delle attività immateriali e di immobili, impianti e macchinari. I risultati effettivi possono discostarsi da queste stime. I cambiamenti nelle stime vengono indicati nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.
1.4. Bilancio
1.4.1. Attività immateriali
Le licenze di software informatico acquistate sono iscritte al costo storico, detratti gli ammortamenti accumulati e le perdite per riduzione di valore. Tali attività sono ammortizzate secondo il metodo delle quote costanti in funzione della loro vita utile stimata, che dipende dalla specifica durata di vita economica o giuridica determinata da un accordo. Le attività immateriali prodotte internamente sono capitalizzate quando vengono soddisfatti i pertinenti criteri dei principi contabili dell’UE. I costi capitalizzabili comprendono tutti i costi direttamente imputabili che devono essere sostenuti per creare, produrre e preparare le attività nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dall’amministrazione. I costi associati alle attività di ricerca, i costi per lo sviluppo non capitalizzabili e i costi di manutenzione sono rilevati come spese al momento in cui sono sostenuti.
1.4.2. Immobili, impianti e macchinari
Tutti gli immobili, gli impianti e i macchinari sono registrati al costo storico, detratti il deprezzamento accumulato e le perdite per riduzione di valore. Il costo storico comprende le spese direttamente riconducibili all’acquisizione o alla costruzione dei beni. I costi successivi vengono inclusi nel valore contabile del bene o riconosciuti come bene distinto, se del caso, solo se è probabile che i vantaggi economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno all’entità e se il costo del bene è quantificabile con metodi affidabili. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel conto economico dell’esercizio durante il quale sono stati sostenuti. I terreni e le opere d’arte non sono ammortizzati in quanto si ritiene abbiano una vita utile indefinita. Le attività in costruzione non sono ammortizzate in quanto non sono ancora disponibili per l’uso. Il deprezzamento delle altre attività è calcolato utilizzando il metodo dell’ammortamento lineare per imputare i relativi costi al loro valore residuo in base alla vita utile stimata, nella fattispecie:
Tipo di attività |
Tasso di deprezzamento lineare |
Immobili |
4 % |
Impianti, macchinari e attrezzature |
dal 10 % al 25 % |
Mobilio |
dal 10 % al 25 % |
Altri impianti e accessori |
dal 10 % al 33 % |
Carrelli |
25 % |
Materiale informatico (hardware) |
25 % |
Altre attività materiali |
dal 10 % al 33 % |
Le perdite o gli utili relativi alle cessioni sono determinati raffrontando le entrate, al netto delle spese di vendita, con il valore contabile dell’attività ceduta e sono inclusi nel conto economico.
Contratti di locazione
I contratti di locazione di attività materiali, nei quali l’entità ha sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti alla proprietà, sono classificati come leasing finanziario. I leasing finanziari sono capitalizzati alla data d’inizio del leasing al minore fra il valore equo dell’attività locata e il valore attuale dei canoni minimi di leasing. Ogni canone di leasing è suddiviso tra gli oneri finanziari e quelli inerenti all’ammortamento della passività in maniera tale da ottenere un tasso costante sulle passività residue. Le obbligazioni di locazione, al netto degli oneri finanziari, sono incluse nella voce «passività». La parte di interessi del costo finanziario è imputata al conto economico in riferimento al periodo di locazione, in modo da produrre un tasso di interesse periodico costante sulla passività residua per ciascun periodo. Le attività detenute mediante leasing finanziario sono ammortizzate sul periodo più breve tra la vita utile dell’attività e la durata del leasing.
I contratti di locazione nei quali al locatore spetta una parte significativa dei rischi e dei vantaggi inerenti alla proprietà sono classificati come leasing operativo. I pagamenti effettuati nel quadro di leasing operativi sono imputati al conto economico su base lineare per il periodo del leasing.
1.4.3. Riduzione di valore delle attività non finanziarie
Le attività che hanno una vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento/deprezzamento e sono verificate annualmente per riduzione di valore. Le attività soggette ad ammortamento/deprezzamento sono verificate per riduzione di valore ogniqualvolta determinati eventi o cambiamenti di circostanze indichino che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. È contabilizzata una perdita per riduzione di valore pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il relativo importo recuperabile. L’importo recuperabile è il più elevato tra il valore equo dell’attività, detratti i costi di vendita, e il valore d’uso.
Il valore residuo delle attività immateriali, degli immobili, degli impianti e dei macchinari e il loro periodo di vita utile è rivisto e, se necessario, rettificato almeno una volta l’anno. Qualora il valore contabile dell’attività sia superiore all’importo recuperabile stimato, tale valore è immediatamente ridotto all’importo recuperabile. Se i motivi delle riduzioni di valore rilevate in anni precedenti non sono più validi, le perdite per riduzione di valore vengono rettificate di conseguenza.
1.4.4. Attività finanziarie
Le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico, prestiti e crediti, investimenti detenuti fino a scadenza e attività finanziarie disponibili per la vendita. La classificazione degli strumenti finanziari è stabilita in sede di rilevazione iniziale e sottoposta a ulteriore valutazione in sede di chiusura di ciascun bilancio.
Attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico
Un’attività finanziaria è classificata in questa categoria se acquisita principalmente a scopo di vendita a breve termine o se così è stata designata dall’entità. Anche gli strumenti derivati sono classificati in questa categoria. Le attività che rientrano in questa categoria sono classificate come attività correnti qualora se ne preveda il realizzo entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.
Prestiti e crediti
I prestiti e i crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili non quotati in un mercato attivo. Si creano quando l’entità fornisce fondi, beni o servizi direttamente a un debitore senza l’intenzione di utilizzare il credito a fini di negoziazione. Sono registrati fra le attività non correnti, salvo quando la scadenza rientra nei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.
Investimenti detenuti fino a scadenza
Gli investimenti detenuti fino a scadenza sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenze fisse che l’entità può e intende detenere fino alla scadenza. Nel corso dell’esercizio finanziario considerato, l’entità non ha detenuto investimenti appartenenti a questa categoria.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono strumenti non derivati che rientrano in questa categoria o non sono classificati in nessuna delle altre categorie. Sono classificate come attività correnti o non correnti a seconda del periodo di tempo in cui l’entità intende cederle, che solitamente corrisponde alla vita residua alla data di riferimento del bilancio.
1.4.5. Prefinanziamenti
I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi possono essere frazionati in diversi versamenti nell’arco di un periodo definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. L’anticipo, o fondo di tesoreria, viene rimborsato o utilizzato per lo scopo per il quale è stato fornito durante il periodo definito nella convenzione. Se il beneficiario non sostiene spese ammissibili, è tenuto a restituire all’entità l’anticipo concesso a titolo di prefinanziamento. L’importo del prefinanziamento è ridotto (in tutto o in parte) in base all’accettazione dei costi ammissibili (che sono rilevati come spese) e agli eventuali rimborsi.
A fine esercizio, gli importi dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili saldati, gli importi ammissibili stimati non ancora saldati a fine esercizio e le riduzioni di valore.
1.4.6. Crediti e importi recuperabili
I crediti e gli importi recuperabili sono contabilizzati all’importo iniziale meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce una svalutazione per riduzione di valore là dove sussistono elementi oggettivi che indicano che l’entità non potrà riscuotere la totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti crediti. L’importo della svalutazione è pari alla differenza tra il valore contabile del credito e l’importo recuperabile ed è rilevato nel conto economico.
1.4.7. Disponibilità liquide ed equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono strumenti finanziari e sono classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista, altri investimenti a breve termine ad alta liquidità con scadenze originarie pari o inferiori ai tre mesi.
1.4.8. Accantonamenti
Gli accantonamenti sono rilevati quando l’entità ha un’obbligazione attuale, giuridica o implicita nei confronti di terzi, a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all’obbligazione si renda necessaria un’uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per future perdite di esercizio. L’ammontare dell’accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all’obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio. Quando l’accantonamento include un ampio numero di voci, l’obbligazione è stimata ponderando tutti i possibili risultati con le relative probabilità (metodo del «valore atteso»).
1.4.9. Debiti
Una parte considerevole dei debiti dell’entità non è relativa all’acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso di spese presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti dell’UE e non evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l’importo richiesto al ricevimento della dichiarazione di spesa e, in seguito a verifica ed accettazione dei costi ammissibili, i debiti sono valutati all’importo accettato e dichiarato ammissibile.
I debiti derivanti dall’acquisizione di beni e servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l’importo originario, mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell’accettazione, da parte dell’entità, delle forniture o dei servizi.
1.4.10. Ratei e risconti attivi e passivi
Alla fine dell’esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all’importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla chiusura dell’esercizio, qualora non sia stata ancora emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dall’entità ovvero esista un accordo contrattuale, viene rilevato un rateo attivo nei rendiconti finanziari. Inoltre, al termine dell’esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano state ancora consegnate, l’entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell’esercizio successivo.
1.5. Conto economico
1.5.1. Entrate
Sono entrate non derivanti da transazioni commerciali le imposte e i trasferimenti, in quanto il cedente fornisce risorse all’entità destinataria senza ricevere direttamente da quest’ultima in cambio un valore approssimativamente pari. I trasferimenti costituiscono afflussi di vantaggi economici futuri o di possibili servizi non derivanti da transazioni commerciali e diversi dalle imposte.
Le entrate derivanti dalla vendita di beni e servizi vengono rilevate quando i rischi e i vantaggi significativi inerenti alla proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente. Il rilevamento delle entrate relative a un’operazione riguardante la fornitura di servizi si effettua in funzione dello stadio di realizzazione dell’operazione alla data di riferimento del bilancio.
1.5.2. Spese
Le spese relative all’acquisto di beni e servizi sono rilevate all’atto della consegna e dell’accettazione delle forniture da parte dell’entità. Esse sono valutate al costo originario della fattura.
Le spese non relative a scambi commerciali rappresentano la maggior parte delle spese dell’entità. Esse si riferiscono a trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti; trasferimenti nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni discrezionali. I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo in cui si sono verificati gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento, a condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento o che sia stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento, che il beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima ragionevole dell’importo.
Quando si riceve una richiesta di pagamento o una dichiarazione di spesa conforme ai criteri di rilevazione, il trasferimento è rilevato come spesa per l’importo ammissibile.
1.6. Sopravvenienze attive e passive
1.6.1. Sopravvenienze attive
Una sopravvenienza attiva è una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui l’entità non esercita un controllo completo. Una sopravvenienza attiva viene resa nota quando è probabile l’afflusso di vantaggi economici o possibili servizi.
1.6.2. Sopravvenienze passive
Una sopravvenienza passiva è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui l’entità non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un’obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessario un deflusso di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l’obbligazione, oppure, in circostanze rare, l’ammontare dell’obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile.
1.7. Cofinanziamento
I contributi di cofinanziamento ricevuti soddisfano il criterio delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni e sono presentati come debiti nei confronti degli Stati membri, degli Stati non membri e di altri. Il FES è tenuto a impiegare i contributi per fornire servizi a terzi o, in caso contrario, a restituire gli attivi (i contributi ricevuti). I debiti pendenti di cui agli accordi di cofinanziamento rappresentano i contributi di cofinanziamento ricevuti al netto delle spese sostenute per il progetto. L’effetto sull’attivo netto è nullo.
Le spese relative a progetti di cofinanziamento sono rilevate nel momento in cui vengono sostenute. L’importo corrispondente dei contributi è rilevato come entrata di esercizio e l’effetto sul risultato economico dell’esercizio è nullo.
2. NOTE AL BILANCIO
ATTIVITÀ NON CORRENTI
2.1. Prefinanziamenti
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Prefinanziamenti |
— |
17 |
411 |
44 |
472 |
424 |
Totale |
— |
17 |
411 |
44 |
472 |
424 |
Milioni di EUR |
|||||
|
Totale 31.12.2014 |
||||
Gestione diretta |
72 |
||||
|
|
||||
|
47 |
||||
|
3 |
||||
|
22 |
||||
Gestione indiretta |
400 |
||||
|
|
||||
|
22 |
||||
|
127 |
||||
|
223 |
||||
|
24 |
||||
|
4 |
||||
Totale |
472 |
Molti contratti prevedono il pagamento di anticipi prima dell’inizio dei lavori, della consegna delle forniture o della prestazione dei servizi. Talvolta i piani di pagamento dei contratti prevedono pagamenti sulla base di relazioni sull’avanzamento dei lavori. Il prefinanziamento viene di norma corrisposto nella valuta del paese o del territorio dove il progetto viene eseguito.
I tempi della recuperabilità o dell’utilizzo dei prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attività di prefinanziamento correnti o non correnti. L’utilizzo è definito dall’accordo alla base del progetto. Eventuali rimborsi o utilizzi con scadenza inferiore a dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come prefinanziamenti correnti. Poiché molti progetti FES sono per loro natura a lungo termine, è necessario che i rispettivi anticipi siano disponibili per più di un anno. Pertanto alcuni di questi importi figurano come attività non correnti, ma poiché l’ottavo e il nono FES si stanno esaurendo, i prefinanziamenti costituiscono per la maggior parte attività correnti.
L’aumento di 80 milioni di EUR, rispetto al 31 dicembre 2013, dei prefinanziamenti non correnti si spiega principalmente con l’esecuzione di nuovi contratti nell’ambito del meccanismo di transizione (77 milioni di EUR).
2.2. Contributi al fondo fiduciario
Questa rubrica rappresenta l’importo corrisposto a titolo di contributo al fondo fiduciario europeo Bêkou.
ATTIVITÀ CORRENTI
2.3. Prefinanziamenti
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Prefinanziamenti (lordi) |
20 |
517 |
3 413 |
384 |
4 335 |
3 931 |
Liquidati mediante separazione |
(15) |
(375) |
(2 235) |
(307) |
(2 932) |
(2 645) |
Totale |
5 |
142 |
1 178 |
77 |
1 403 |
1 286 |
Milioni di EUR |
|||||
|
Totale 31.12.2014 |
||||
Gestione diretta |
227 |
||||
|
|
||||
|
116 |
||||
|
4 |
||||
|
106 |
||||
Gestione indiretta |
1 176 |
||||
|
|
||||
|
257 |
||||
|
494 |
||||
|
357 |
||||
|
41 |
||||
|
24 |
||||
|
2 |
||||
Totale |
1 403 |
2.3.1. Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti
Le garanzie sono intese a garantire i prefinanziamenti e vengono svincolate una volta effettuato il pagamento finale nell’ambito di un progetto. Al 31 dicembre 2014, il valore nominale delle garanzie riscosse dal FES in relazione a prefinanziamenti ammontava a 259 milioni di EUR.
2.4. Crediti
Milioni di EUR |
|||||||
|
Nota |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Crediti nei confronti dei clienti, degli enti pubblici, degli Stati EFTA e degli Stati terzi |
2.4.1 |
3 |
10 |
7 |
0 |
21 |
24 |
Crediti nei confronti degli Stati membri |
|
— |
— |
— |
0 |
0 |
3 |
Ratei e risconti attivi |
2.4.2 |
0 |
56 |
7 |
(0) |
63 |
57 |
Totale |
|
3 |
66 |
15 |
0 |
84 |
84 |
Milioni di EUR |
||
|
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Crediti derivanti da transazioni non commerciali |
21 |
22 |
Crediti derivanti da transazioni commerciali |
63 |
62 |
Totale |
84 |
84 |
2.4.1. Crediti nei confronti dei clienti, degli enti pubblici, degli Stati EFTA e degli Stati terzi
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Crediti nei confronti dei clienti, degli enti pubblici, degli Stati EFTA e degli Stati terzi |
6 |
34 |
9 |
0 |
49 |
38 |
Riduzione contabile |
(3) |
(23) |
(2) |
(0) |
(28) |
(14) |
Totale |
3 |
10 |
7 |
0 |
21 |
24 |
2.4.2. Ratei e risconti attivi
Fra tali importi figurano principalmente le entrate da interessi maturati sugli importi dei prefinanziamenti.
2.5. Conti di collegamento
Milioni di EUR |
|||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Conti di collegamento |
216 |
810 |
(1 633) |
607 |
— |
Totale |
216 |
810 |
(1 633) |
607 |
— |
Per motivi di efficienza, l’unica tesoreria che copre tutti i FES è assegnata all’11o FES (12); ne conseguono operazioni reciproche fra i diversi FES, compensate nei conti di collegamento fra i vari bilanci FES. I conti di collegamento sono presentati esclusivamente nei bilanci dei singoli FES.
2.6. Disponibilità liquide ed equivalenti (13)
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Conti speciali: istituti finanziari degli Stati membri |
— |
— |
— |
344 |
344 |
719 |
Conti correnti: banche commerciali |
— |
— |
— |
47 |
47 |
39 |
Fondo speciale Repubblica democratica del Congo (14) |
— |
— |
— |
1 |
1 |
1 |
Totale |
— |
— |
— |
391 |
391 |
759 |
Il calo complessivo delle disponibilità liquide ed equivalenti si spiega principalmente con il livello dei pagamenti effettuati e con un livello di esecuzione del bilancio superiore rispetto al periodo di riferimento precedente.
Si noti che vi sono fondi Stabex detenuti da paesi ACP beneficiari, che sono pertanto esclusi dal bilancio del FES. Stabex è l’acronimo di un sistema finanziario di compensazione dell’UE per la stabilizzazione dei proventi delle esportazioni dei paesi ACP. Allorché la Commissione e il paese (ACP) beneficiario raggiungono un accordo sull’utilizzazione dei fondi Stabex, le due parti firmano una convenzione di trasferimento. Conformemente alle disposizioni dell’articolo 211 della convenzione di Lomé IV (15) (riveduta), i fondi vengono trasferiti su un conto intestato al paese ACP; si tratta di un conto di sicurezza fruttifero a doppia firma (Commissione e paese beneficiario). I fondi rimangono su tali conti di sicurezza finché un quadro di obblighi reciproci (QOR) non autorizza un trasferimento per un determinato progetto. L’ordinatore della Commissione mantiene il potere di firma su questo conto per assicurarsi che i fondi vengano erogati secondo le modalità previste. I fondi sui conti a doppia firma sono di proprietà del paese ACP e non sono quindi registrati all’attivo nei conti annuali del FES. I trasferimenti a tali conti sono registrati come pagamenti Stabex. Cfr. anche la nota 3.2.2 per maggiori informazioni.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
2.7. Debiti
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Debiti di cofinanziamento |
— |
— |
34 |
— |
34 |
25 |
Totale |
— |
— |
34 |
— |
34 |
25 |
La variazione dei debiti di cofinanziamento complessivi viene spiegata alla nota 2.8.1.2.
PASSIVITÀ CORRENTI
2.8. Debiti
Milioni di EUR |
|||||||
|
Nota |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Debiti correnti |
2.8.1 |
0 |
22 |
446 |
5 |
474 |
322 |
Ratei passivi |
2.8.2 |
10 |
153 |
521 |
37 |
722 |
588 |
Risconti di contributi di capitale differiti |
2.8.3 |
— |
— |
228 |
— |
228 |
304 |
Totale |
|
10 |
175 |
1 195 |
43 |
1 423 |
1 214 |
2.8.1. Debiti correnti
Milioni di EUR |
|||||||
|
Nota |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Fornitori e altri soggetti |
2.8.1.1 |
0 |
23 |
379 |
(0) |
402 |
244 |
Debiti di cofinanziamento |
2.8.1.2 |
— |
(0) |
67 |
0 |
67 |
75 |
Debiti vari |
2.8.1.3 |
— |
(1) |
(0) |
6 |
4 |
3 |
Totale |
|
0 |
22 |
446 |
5 |
474 |
322 |
I debiti comprendono le dichiarazioni di spesa ricevute dal FES nel quadro delle attività di sovvenzionamento e sono registrati per l’importo richiesto al ricevimento della domanda. La medesima procedura si applica a fatture e note di accredito ricevute nell’ambito di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio. In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati rilevati nel conto economico.
2.8.1.1. Fornitori e altri soggetti
In questa rubrica sono inclusi gli importi dovuti ai fornitori o a enti pubblici e Stati terzi.
L’aumento di 158 milioni di EUR rispetto al periodo di riferimento precedente è dovuto essenzialmente a un aumento di 160 milioni di EUR dei debiti nei confronti di Stati terzi.
2.8.1.2. Debiti di cofinanziamento
Complessivamente, i debiti di cofinanziamento non correnti e correnti sono in linea con i dati dell’esercizio precedente. Nel corso del 2014 sono stati ricevuti nuovi contributi di cofinanziamento dalla BEI (48 milioni di EUR), dal Belgio (5 milioni di EUR), dalla Svezia (3 milioni di EUR) e da altri paesi.
I debiti per cofinanziamenti sono stati ridotti di 57 milioni di EUR al fine di rilevare le spese sostenute in relazione ai progetti di cofinanziamento (si vedano i punti 3.2.3 e 3.3.2).
2.8.1.3. Debiti vari
I debiti vari comprendono prevalentemente entrate e importi restituiti non assegnati.
2.8.2. Ratei passivi
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Ratei passivi |
10 |
153 |
521 |
37 |
722 |
588 |
Totale |
10 |
153 |
521 |
37 |
722 |
588 |
Al termine dell’esercizio si valutano le spese ammissibili sostenute dai beneficiari di fondi FES ma non ancora dichiarate. In seguito a tale operazione di separazione, detti importi ammissibili stimati sono trattati come ratei passivi.
L’utilizzo stimato degli importi del prefinanziamento viene presentato come una liquidazione stimata del prefinanziamento (cfr. 2.3).
2.8.3. Contributi al fondo riscossi in anticipo
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Regno Unito |
— |
— |
222 |
— |
222 |
296 |
Repubblica ceca |
— |
— |
4 |
— |
4 |
— |
Irlanda |
— |
— |
— |
— |
— |
5 |
Lituania |
— |
— |
1 |
— |
1 |
2 |
Totale |
— |
— |
228 |
— |
228 |
304 |
Si tratta di contributi degli Stati membri versati in anticipo.
ATTIVITÀ NETTE
2.9. Capitale richiamato — FES attivi
Milioni di EUR |
|||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale |
Capitale del fondo |
12 840 |
11 699 |
21 152 |
— |
45 691 |
Capitale del fondo non richiamato |
— |
— |
(13 162) |
— |
(13 162) |
Capitale del fondo richiamato al 31.12.2013 |
12 840 |
11 699 |
7 990 |
— |
32 529 |
|
|
|
|
|
|
Capitale del fondo |
12 840 |
11 699 |
21 152 |
— |
45 691 |
Capitale del fondo non richiamato |
— |
— |
(10 018) |
— |
(10 018) |
Capitale del fondo richiamato al 31.12.2014 |
12 840 |
11 699 |
11 134 |
— |
35 673 |
Il capitale del fondo rappresenta l’importo totale dei contributi che gli Stati membri versano per il singolo FES, stabilito da ciascun accordo interno. I fondi non richiamati rappresentano la dotazione iniziale non ancora richiesta agli Stati membri.
Il capitale richiamato costituisce la parte di dotazione iniziale che agli Stati membri è stato richiesto di versare sui conti di tesoreria.
Il capitale dell’8o e del 9o FES è stato interamente richiamato e versato.
Le attività del 2014 nell’ambito del meccanismo di transizione sono state finanziate attraverso importi disimpegnati di FES precedenti (si veda il punto 2.11 Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato). Poiché al 31 dicembre 2014 l’accordo interno che istituisce l’11o FES non era ancora entrato in vigore, il capitale del fondo non è presentato nell’ambito di tale FES.
Capitale richiamato e non richiamato per Stato membro
Milioni di EUR |
||||
Contributi |
% |
Non richiamato 10o FES 31.12.2013 |
Richiamato nel 2014 |
Non richiamato 10o FES 31.12.2014 |
Austria |
2,41 |
(317) |
76 |
(241) |
Belgio |
3,53 |
(465) |
111 |
(354) |
Bulgaria |
0,14 |
(18) |
4 |
(14) |
Cipro |
0,09 |
(12) |
3 |
(9) |
Repubblica ceca |
0,51 |
(67) |
16 |
(51) |
Danimarca |
2,00 |
(263) |
63 |
(200) |
Estonia |
0,05 |
(7) |
2 |
(5) |
Finlandia |
1,47 |
(193) |
46 |
(147) |
Francia |
19,55 |
(2 573) |
615 |
(1 958) |
Germania |
20,50 |
(2 698) |
645 |
(2 053) |
Grecia |
1,47 |
(193) |
46 |
(147) |
Ungheria |
0,55 |
(72) |
17 |
(55) |
Irlanda |
0,91 |
(120) |
29 |
(91) |
Italia |
12,86 |
(1 693) |
404 |
(1 288) |
Lettonia |
0,07 |
(9) |
2 |
(7) |
Lituania |
0,12 |
(16) |
4 |
(12) |
Lussemburgo |
0,27 |
(36) |
8 |
(27) |
Malta |
0,03 |
(4) |
1 |
(3) |
Paesi Bassi |
4,85 |
(638) |
152 |
(486) |
Polonia |
1,30 |
(171) |
41 |
(130) |
Portogallo |
1,15 |
(151) |
36 |
(115) |
Romania |
0,37 |
(49) |
12 |
(37) |
Slovacchia |
0,21 |
(28) |
7 |
(21) |
Slovenia |
0,18 |
(24) |
6 |
(18) |
Spagna |
7,85 |
(1 033) |
247 |
(786) |
Svezia |
2,74 |
(361) |
86 |
(274) |
Regno Unito |
14,82 |
(1 951) |
466 |
(1 485) |
Totale |
100,00 |
(13 162) |
3 144 |
(10 018) |
2.10. Capitale richiamato da FES chiusi riportati
Milioni di EUR |
|||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale |
Fondi trasferiti da FES chiusi |
627 |
1 625 |
— |
— |
2 252 |
Saldo al 31.12.2014 |
627 |
1 625 |
— |
— |
2 252 |
Questa rubrica comprende le risorse trasferite da FES chiusi.
2.11. Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato
Milioni di EUR |
|||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale |
Saldo al 31.12.2012 |
(2 980) |
2 501 |
479 |
— |
0 |
Trasferimento di importi disimpegnati dell’8o e del 9o FES al 10o FES |
(102) |
(371) |
473 |
— |
0 |
Saldo al 31.12.2013 |
(3 083) |
2 130 |
952 |
— |
0 |
Trasferimento di importi disimpegnati di FES precedenti alla riserva di efficacia ed efficienza del 10o FES |
(64) |
(372) |
436 |
|
0 |
Trasferimento di importi disimpegnati di FES precedenti alla riserva di efficacia ed efficienza dell’11o FES |
|
|
(225) |
225 |
0 |
Trasferimento dalle riserve di efficacia ed efficienza del 10o e dell’11o FES al meccanismo di transizione |
|
|
(1 372) |
1 372 |
0 |
Saldo al 31.12.2014 |
(3 147) |
1 758 |
(209) |
1 597 |
0 |
Questa rubrica comprende le risorse trasferite tra i FES attivi.
Dall’entrata in vigore dell’accordo di Cotonou, tutti i fondi non spesi dei FES attivi precedenti sono stati trasferiti al FES che è stato aperto più di recente dopo il disimpegno. Le risorse trasferite da altri FES aumentano gli stanziamenti del fondo destinatario e diminuiscono quelli del fondo d’origine. I fondi trasferiti alla riserva di efficacia e di efficienza del 10o e dell’11o FES possono essere impegnati solo in condizioni specifiche stabilite dagli accordi interni.
3. NOTE AL CONTO ECONOMICO
3.1. Entrate derivanti ed entrate non derivanti da transazioni commerciali
Milioni di EUR |
||
|
Totale 2014 |
Totale 2013 |
Entrate non derivanti da transazioni commerciali |
87 |
79 |
Entrate derivanti da transazioni commerciali |
59 |
43 |
Totale |
145 |
123 |
Le entrate non derivanti da transazioni commerciali (pari a 87 milioni di EUR) costituiscono esclusivamente entrate di esercizio, mentre le entrate derivanti da transazioni commerciali (59 milioni di EUR) comprendono entrate di esercizio (45 milioni di EUR) ed entrate finanziarie (13 milioni di EUR — si veda la nota 3.5).
3.2. Entrate di esercizio
Milioni di EUR |
|||||||
|
Nota |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 2014 |
Totale 2013 |
Recupero spese |
3.2.1 |
2 |
22 |
3 |
— |
26 |
13 |
Recupero di fondi Stabex |
3.2.2 |
4 |
— |
— |
— |
4 |
61 |
Utili su cambi |
|
3 |
21 |
19 |
1 |
45 |
41 |
Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento |
3.2.3 |
— |
— |
57 |
— |
57 |
8 |
Totale |
|
9 |
43 |
79 |
1 |
132 |
123 |
Milioni di EUR |
|||||
|
Totale 2014 |
||||
Gestione diretta |
17 |
||||
|
|
||||
|
0 |
||||
|
17 |
||||
Gestione indiretta |
70 |
||||
|
|
||||
|
68 |
||||
|
1 |
||||
Totale delle entrate di esercizio (esclusi gli utili su cambi) |
86 |
3.2.1. Recupero spese
Questa rubrica rappresenta gli ordini di recupero emessi dal FES e la deduzione dai pagamenti successivi registrati nel sistema contabile del FES, allo scopo di recuperare gli importi versati in precedenza, sulla base di controlli, audit o valutazioni di ammissibilità. Si noti che i recuperi di importi di prefinanziamento non sono inclusi fra le entrate, ma accreditati alla rubrica prefinanziamento del bilancio.
Recupero di pagamenti indebiti
Nel 2014 sono stati emessi ordini di recupero di pagamenti indebiti del valore di 48 milioni di EUR, rispetto ai 23 milioni di EUR registrati nel 2013. Di questi, 25 milioni di EUR erano relativi a operazioni di recupero spese e sono stati pertanto registrati come entrate di esercizio. Gli importi di prefinanziamento pagati e accreditati all’attivo della rubrica prefinanziamento del bilancio sono stati pari a 23 milioni di EUR.
La tabella seguente sintetizza la natura del recupero di pagamenti indebiti:
Milioni di EUR |
||||||
|
Entrate |
Prefinanziamenti |
Totale 2014 |
Entrate |
Prefinanziamenti |
Totale 2013 |
Errori |
0 |
2 |
2 |
2 |
4 |
6 |
Irregolarità |
24 |
20 |
44 |
4 |
12 |
16 |
Notificati dall’OLAF |
1 |
0 |
1 |
— |
1 |
1 |
Totale |
25 |
23 |
48 |
6 |
17 |
23 |
3.2.2. Recupero di fondi Stabex
Nel 2014 è stato restituito al FES un importo pari a 4 milioni di EUR da conti a doppia firma nei paesi ACP. Tali fondi sono stati principalmente trasferiti dalla Costa d’Avorio (2 milioni di EUR) e dall’Uganda (1 milione di EUR) e sono inclusi a titolo di entrate di esercizio (recupero di fondi Stabex) nel conto economico dell’8o FES.
3.2.3. Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento
Le entrate di esercizio connesse al cofinanziamento rappresentano i contributi utilizzati (si veda 3.3.2).
3.3. Spese operative
Milioni di EUR |
|||||||
|
Nota |
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 2014 |
Totale 2013 |
Spese operative — strumenti di aiuto |
3.3.1 |
(0) |
261 |
2 813 |
472 |
3 545 |
2 957 |
Spese operative di cofinanziamento |
3.3.2 |
— |
— |
57 |
— |
57 |
8 |
Perdite dovute a operazioni in cambi |
|
2 |
18 |
11 |
3 |
33 |
60 |
Riduzione contabile dei crediti |
|
(0) |
14 |
0 |
0 |
14 |
1 |
Totale |
|
1 |
293 |
2 881 |
475 |
3 650 |
3 027 |
Milioni di EUR |
|||||
|
Totale 2014 |
||||
Gestione diretta |
933 |
||||
|
|
||||
|
114 |
||||
|
2 |
||||
|
817 |
||||
|
— |
||||
Gestione indiretta |
2 670 |
||||
|
|
||||
|
1 111 |
||||
|
1 148 |
||||
|
179 |
||||
|
144 |
||||
|
46 |
||||
|
41 |
||||
Totale delle spese operative: strumenti di aiuto e cofinanziamento |
3 603 |
3.3.1. Spese operative — strumenti di aiuto
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 2014 |
Totale 2013 |
Aiuti programmabili |
(7) |
(3) |
2 038 |
130 |
2 159 |
1 719 |
Sostegno macroeconomico |
— |
42 |
— |
— |
42 |
21 |
Politica settoriale |
0 |
10 |
(1) |
— |
10 |
222 |
Abbuoni di interessi |
3 |
— |
— |
— |
3 |
(0) |
Progetti tra paesi ACP |
— |
215 |
507 |
258 |
979 |
645 |
Aiuti d’urgenza |
— |
2 |
250 |
84 |
335 |
270 |
Aiuti ai profughi |
(0) |
— |
— |
— |
(0) |
1 |
Capitale di rischio |
0 |
— |
— |
— |
0 |
0 |
Stabex |
2 |
— |
— |
— |
2 |
(1) |
Sysmin |
0 |
— |
— |
— |
0 |
0 |
Altri programmi di aiuti relativi a FES precedenti |
— |
2 |
— |
— |
2 |
5 |
Sostegno istituzionale |
— |
— |
19 |
— |
19 |
62 |
Compensazione di proventi esportazioni |
1 |
(6) |
— |
— |
(5) |
13 |
Totale |
(0) |
261 |
2 813 |
472 |
3 545 |
2 957 |
Le spese d’esercizio del FES coprono vari strumenti di aiuto e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro.
3.3.2. Spese operative connesse al cofinanziamento
Sono le spese sostenute per progetti di cofinanziamento nel 2014. Poiché i contributi di cofinanziamento ricevuti soddisfano i criteri delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni, un importo corrispondente di contributi è stato registrato come entrata di esercizio (si veda 3.2.3).
3.4. Spese amministrative
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 2014 |
Totale 2013 |
Spese amministrative |
— |
(0) |
22 |
— |
22 |
167 |
Totale |
— |
(0) |
22 |
— |
22 |
167 |
Questa rubrica registra le spese di sostegno, ossia le spese amministrative connesse alla programmazione e all’attuazione dei FES, comprese le spese per la preparazione, le fasi successive, il monitoraggio e la valutazione dei progetti, nonché le spese per le reti informatiche, l’assistenza tecnica ecc.
Il calo delle spese amministrative è causato principalmente dalle modifiche apportate al metodo di stima dei ratei. Se nel 2013 fosse stato applicato lo stesso metodo, il totale delle spese amministrative (comprensivo dei ratei passivi) sarebbe stato inferiore di 80 milioni di EUR.
3.5. Entrate finanziarie
Milioni di EUR |
||||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 2014 |
Totale 2013 |
||
Interessi attivi — banche europee |
0 |
1 |
(3) |
0 |
(1) |
0 |
||
Interesse relativo ai prefinanziamenti |
(0) |
13 |
(1) |
2 |
15 |
(0) |
||
|
(0) |
12 |
(1) |
— |
11 |
(5) |
||
|
0 |
1 |
0 |
2 |
3 |
5 |
||
Totale |
0 |
15 |
(3) |
2 |
13 |
(0) |
L’interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato conformemente al disposto dell’articolo 9, paragrafo 2, lettera d), del regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio. Gli interessi attivi negativi nel 2013 sono dovuti all’annullamento dei ratei dell’esercizio precedente per gli interessi maturati sui prefinanziamenti. Il maggior importo degli interessi attivi nel 2014 nel 9o FES è dovuto principalmente a variazioni dei tassi di cambio USD/EUR.
Le entrate finanziarie sono considerate entrate derivanti da transazioni commerciali.
4. SOPRAVVENIENZE ATTIVE E PASSIVE E ALTRE VOCI SIGNIFICATIVE
4.1. Sopravvenienze attive
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Garanzie di esecuzione |
3 |
44 |
54 |
— |
101 |
116 |
Trattenute a garanzia |
2 |
30 |
18 |
— |
50 |
56 |
Totale |
5 |
74 |
72 |
— |
150 |
171 |
4.1.1. Garanzie di esecuzione
Talvolta si richiedono garanzie di esecuzione per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti FES onorino gli obblighi assunti in virtù dei contratti stipulati con il FES.
4.1.2. Trattenute a garanzia
Le trattenute a garanzia riguardano soltanto i contratti di lavoro. Di regola viene trattenuto il 10 % dei pagamenti intermedi ai beneficiari per garantire che il contraente adempia alle sue obbligazioni. Questi importi trattenuti sono registrati come debiti. Subordinatamente all’approvazione dell’amministrazione aggiudicatrice, la parte contraente può presentare una trattenuta di garanzia in sostituzione degli importi da trattenere sui pagamenti intermedi. Queste garanzie ricevute sono inserite come sopravvenienze attive.
4.2. Sopravvenienze passive
4.2.1. Centro per lo sviluppo delle imprese
Nel giugno 2014 il Consiglio dei ministri ACP-UE ha convenuto «di procedere alla chiusura ordinata del centro per lo sviluppo delle imprese (“CSI”)» e nel contempo «di garantire che i progetti di sostegno al settore privato attuati dal CSI nei paesi e nelle regioni ACP vengano interamente portati a termine». A tal fine, il Consiglio dei ministri ACP-UE ha delegato al Comitato degli ambasciatori ACP-UE il potere di far progredire il fascicolo allo scopo di adottare le decisioni necessarie.
Con la decisione n. 4/2014 del 23/10/2014, il Comitato degli ambasciatori ACP-UE ha autorizzato il consiglio di amministrazione del CSI ad adottare, con effetto immediato, tutte le misure appropriate prodromiche alla chiusura del CSI. Come previsto dall’articolo 2 di tale decisione, il consiglio di amministrazione è stato incaricato di nominare un curatore che predisponga ed attui un piano di chiusura. Tale piano di chiusura «dovrebbe consentire di chiudere il CSI in modo ordinato, rispettando i diritti di tutti i terzi coinvolti e garantendo che i progetti di sostegno al settore privato attualmente in corso siano terminati dallo stesso CSI o da un’entità cui poterne assegnare la gestione». Il piano di chiusura deve prevedere il completamento della liquidazione del CSI entro il 31 dicembre 2016.
Alla fine di giugno 2015, il curatore ha presentato al consiglio di amministrazione del CSI un piano strategico definitivo, comprensivo di un bilancio e di un piano di lavoro, che riflette l’esito del dialogo sociale. Il bilancio del piano strategico definitivo, approvato dal consiglio di amministrazione del CSI, costituirà la base per la proposta di decisione di finanziamento della Commissione, da adottare una volta ricevuto il parere del comitato FES. Una volta adottata tale decisione di finanziamento, il CSI e la Commissione stipuleranno una convenzione di sovvenzione che fornirà il finanziamento necessario alla completa realizzazione delle attività del CSI e al rimborso totale delle sue passività. Una volta entrata in vigore tale convenzione, il curatore potrà attuare il piano strategico definitivo, adottare le azioni da esso previste e impegnarsi al pagamento delle spese derivanti.
Alla data di preparazione del conto economico del FES, secondo le stime del piano strategico e del relativo bilancio, le spese complessive inerenti alla chiusura ammonteranno a circa 18 milioni di EUR e saranno coperte dal FES.
4.3. Altre voci significative
4.3.1. Impegni ancora da liquidare
L’importo qui di seguito rappresenta il RAL («Reste à Liquider») del bilancio al netto dei relativi importi che sono stati inseriti a titolo di spesa nel conto economico del 2014. Il RAL del bilancio è un importo che rappresenta gli impegni in sospeso per i quali non sono ancora stati effettuati pagamenti e/o disimpegni; si tratta della normale conseguenza dell’esistenza di programmi pluriennali.
Milioni di EUR |
||||||
|
8o FES |
9o FES |
10o FES |
11o FES |
Totale 31.12.2014 |
Totale 31.12.2013 |
Impegni ancora da liquidare |
12 |
360 |
4 777 |
143 |
5 291 |
5 243 |
Totale |
12 |
360 |
4 777 |
143 |
5 291 |
5 243 |
Al 31 dicembre 2014 il RAL del bilancio ammontava a 5 889 milioni di EUR (contro i 6 025 milioni di EUR del 2013).
5. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
Le seguenti informazioni relative alla gestione dei rischi finanziari del FES si riferiscono alle operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione per conto del FES al fine di utilizzare le sue risorse.
5.1. Politiche di gestione dei rischi e attività di copertura
Le norme e i principi per la gestione delle operazioni di tesoreria sono contenuti nel RF e nell’accordo interno del 10o FES, nonché nel regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio.
Conformemente ai regolamenti di cui sopra, si applicano i seguenti principi fondamentali:
— |
i contributi finanziari sono versati dagli Stati membri su conti speciali aperti presso la banca d’emissione di ciascuno Stato membro o presso l’istituto finanziario da esso designato. Gli importi dei contributi sono conservati su detti conti speciali fino a quando è necessario effettuare i pagamenti del FES, |
— |
i contributi degli Stati membri al FES sono versati in euro, mentre i pagamenti del FES sono denominati in euro e in altre valute, comprese quelle meno note, |
— |
non sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti dalla Commissione per conto del FES. |
Oltre ai conti speciali, altri conti bancari sono aperti dalla Commissione a nome del FES presso istituti finanziari (banche centrali e banche commerciali) al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio.
Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni, vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario, alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit.
La gestione delle operazioni di pagamento e di tesoreria è regolata da una serie di linee guida e procedure scritte al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono tutte le varie aree operative e il loro rispetto viene verificato regolarmente.
5.2. Rischio valutario
Esposizione del FES al rischio valutario a fine esercizio — posizione netta
Milioni di EUR |
||||||||||||||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||||||||||||
USD |
GBP |
DKK |
SEK |
EUR |
Altre valute |
Totale |
USD |
GBP |
DKK |
SEK |
EUR |
Altre valute |
Totale |
|
Attività finanziarie |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Crediti e importi recuperabili |
0 |
|
|
|
76 |
8 |
84 |
4 |
|
|
|
75 |
4 |
84 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
6 |
0 |
|
|
386 |
|
391 |
0 |
0 |
|
|
759 |
|
759 |
Totale |
6 |
0 |
— |
— |
462 |
8 |
475 |
4 |
0 |
— |
— |
834 |
4 |
843 |
Passività finanziarie |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Debiti |
0 |
|
|
|
(691) |
(45) |
(736) |
(1) |
0 |
|
|
(574) |
(74) |
(648) |
Totale |
0 |
— |
— |
— |
(691) |
(45) |
(736) |
(1) |
0 |
— |
— |
(574) |
(74) |
(648) |
Totale |
6 |
0 |
— |
— |
(229) |
(37) |
(261) |
3 |
0 |
— |
— |
260 |
(70) |
195 |
Tutti i contributi sono detenuti in euro e le altre valute sono acquistate soltanto quando occorrono per eseguire pagamenti. Di conseguenza, le operazioni di tesoreria del FES non sono esposte al rischio valutario.
5.3. Rischio di tasso di interesse
Il FES non prende denaro in prestito e di conseguenza non è esposto ad alcun rischio legato ai tassi di interesse.
Tuttavia il FES percepisce interessi sui saldi che detiene nei suoi differenti conti bancari. La Commissione, per conto del FES, ha quindi adottato misure volte a garantire che gli interessi percepiti regolarmente riflettano i tassi di interesse di mercato nonché le loro possibili fluttuazioni.
I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su conti presso le banche commerciali sono remunerati su base giornaliera. La remunerazione dei saldi su tali conti è basata sui tassi variabili di mercato, ai quali viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per la maggior parte dei conti il calcolo degli interessi è collegato all’indice EONIA (euro overnight index average) e viene adeguato per riflettere le eventuali fluttuazioni di tale tasso. Per certi altri conti il calcolo dell’interesse è collegato al tasso applicato dalla BCE sulle operazioni di rifinanziamento. Di conseguenza, il FES non è esposto ad alcun rischio che i suoi saldi siano remunerati a tassi inferiori a quelli di mercato.
5.4. Rischio di credito (rischio della controparte)
Attività finanziarie non arretrate e senza riduzione di valore:
Milioni di EUR |
|||||
|
Totale |
Non arretrate e senza riduzione di valore |
Arretrate senza riduzione di valore |
||
< 1 anno |
1-5 anni |
> 5 anni |
|||
Crediti da transazioni commerciali e non commerciali |
84 |
75 |
5 |
4 |
|
Totale 31.12.2014 |
84 |
75 |
5 |
4 |
— |
Crediti da transazioni commerciali e non commerciali |
84 |
73 |
9 |
1 |
— |
Totale 31.12.2013 |
84 |
73 |
9 |
1 |
— |
Attività finanziarie suddivise per categoria di rischio:
Milioni di EUR |
||||||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||||
Crediti |
Disponibilità liquide |
Totale |
Crediti |
Disponibilità liquide |
Totale |
|
Controparti con rating esterno del credito |
|
|
|
|
|
|
Qualità eccellente o elevata |
0 |
318 |
318 |
3 |
606 |
609 |
Qualità superiore alla media |
|
39 |
39 |
|
12 |
12 |
Qualità inferiore alla media |
|
7 |
7 |
|
123 |
123 |
Non rientrante nella categoria investimento |
|
27 |
27 |
|
17 |
17 |
Totale |
0 |
391 |
391 |
3 |
758 |
761 |
Controparti senza rating esterno del credito |
|
|
— |
|
|
— |
Gruppo 1 (debitori che non hanno dichiarato default in passato) |
83 |
|
83 |
79 |
|
79 |
Gruppo 2 (debitori che hanno dichiarato default in passato) |
1 |
|
1 |
2 |
|
2 |
Totale |
84 |
|
84 |
81 |
|
81 |
Totale |
84 |
391 |
475 |
84 |
758 |
842 |
I fondi che non rientrano nella categoria investimento e quelli di qualità inferiore alla media riguardano principalmente contributi di Stati membri al FES versati sui conti speciali aperti da Stati membri ai sensi dell’articolo 22, paragrafo 3, del RF del FES. In base a questo regolamento, l’importo di tali contributi deve essere conservato su detti conti speciali fino a quando è necessario effettuare i pagamenti.
La maggior parte delle risorse di tesoreria del FES è detenuta, in conformità al RF del FES, in «conti speciali» aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi. Questi conti sono tenuti prevalentemente presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli Stati membri. Dette istituzioni presentano un rischio di controparte minimo per il FES (l’esposizione riguarda gli Stati membri).
Per quanto riguarda le risorse di tesoreria del FES detenute presso banche commerciali per coprire l’esecuzione dei pagamenti, l’alimentazione dei rispettivi conti viene eseguita in base al principio del «just in time» ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione della tesoreria della Commissione. I livelli dei saldi di ciascun conto sono mantenuti a livelli minimi, proporzionati all’importo medio dei rispettivi pagamenti giornalieri. Di conseguenza, gli importi detenuti alla giornata su questi conti sono sempre molto bassi, per cui l’esposizione del FES a rischi risulta limitata.
Inoltre, per la selezione delle banche commerciali vengono applicate linee guida specifiche al fine di ridurre ulteriormente il rischio della controparte cui è esposto il FES.
Tutte le banche commerciali vengono selezionate mediante gara d’appalto. Il credit rating a breve termine minimo richiesto per l’ammissione alle procedure di gara è Moody’s P-1 o un rating equivalente (S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze, debitamente giustificate, può essere richiesto un livello inferiore.
5.5. Rischio di liquidità
Analisi delle scadenze per le passività finanziarie suddivise in base alle scadenze contrattuali residue
Milioni di EUR |
||||
|
< 1 anno |
1-5 anni |
> 5 anni |
Totale |
Debiti |
702 |
34 |
|
736 |
Totale 31.12.2014 |
702 |
34 |
— |
736 |
Debiti |
623 |
25 |
|
648 |
Totale 31.12.2013 |
623 |
25 |
— |
648 |
I principi di bilancio applicati al FES assicurano che le risorse liquide complessive disponibili per l’esercizio finanziario siano sempre sufficienti per l’esecuzione di tutti i relativi pagamenti. In effetti il totale dei contributi degli Stati membri è pari all’importo complessivo degli stanziamenti di pagamento per l’esercizio finanziario pertinente.
Tuttavia i contributi degli Stati membri al FES sono pagati in tre rate annue, mentre i pagamenti seguono in parte un andamento stagionale.
Per fare sì che le risorse di tesoreria siano sempre sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in ogni dato mese, fra la Commissione e i centri di spesa interessati ha luogo un regolare scambio di informazioni sulla situazione della tesoreria onde evitare che i pagamenti effettuati in ogni dato periodo eccedano le risorse di tesoreria disponibili.
Inoltre, nel contesto delle operazioni giornaliere di tesoreria del FES, gli strumenti di gestione automatizzata garantiscono che in ogni conto bancario del FES sia disponibile una liquidità sufficiente, su base giornaliera.
6. INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
In questa rubrica non sono state individuate operazioni con parti correlate che richiedano informative.
7. FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Alla data di approvazione dei conti, il contabile del FES non aveva constatato o ricevuto segnalazioni di alcuna questione rilevante tale da essere evidenziata in questo paragrafo. I conti annuali e le note esplicative corrispondenti sono stati redatti sulla scorta delle informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate sopra.
8. RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO
Il risultato economico dell’esercizio è calcolato in base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato del bilancio si basa invece sulle regole della contabilità di cassa. Poiché il risultato economico e il risultato del bilancio si riferiscono alle medesime operazioni sottostanti, la riconciliazione costituisce un controllo utile per verificare la loro corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione, evidenziando i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra entrate e spese.
Milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO |
(3 526) |
(3 072) |
Entrate |
|
|
Diritti non influenti sul risultato del bilancio |
(10) |
(68) |
Diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi |
(19) |
(6) |
Diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso |
12 |
10 |
Effetto netto del prefinanziamento |
41 |
71 |
Ratei attivi (netti) |
(71) |
19 |
Spese |
|
|
Spese dell’esercizio in corso non ancora pagate |
165 |
90 |
Spese degli esercizi precedenti pagate nell’esercizio in corso |
(28) |
(53) |
Cancellazione di pagamenti |
65 |
13 |
Effetto netto del prefinanziamento |
(562) |
(431) |
Ratei passivi (netti) |
417 |
464 |
RISULTATO DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO |
(3 516) |
(2 963) |
8.1. Elementi di riconciliazione — Entrate
Le entrate di bilancio di un esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso dell’esercizio e a quelle riscosse in relazione ai diritti accertati in esercizi precedenti.
I diritti che non influiscono sul risultato del bilancio sono registrati nel risultato economico, ma dal punto di vista del bilancio non possono essere considerati entrate, poiché gli importi incassati sono trasferiti alle riserve e non possono venire rimpegnati senza una decisione del Consiglio.
I diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della riconciliazione.
L’effetto netto dei prefinanziamenti è costituito dalla liquidazione degli importi di prefinanziamento recuperati. Si tratta di un’entrata che non ha alcun effetto sul risultato economico.
I ratei attivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio. Soltanto l’effetto netto, ossia i ratei attivi per l’esercizio in corso, meno le entrate dei ratei attivi dell’esercizio precedente, viene preso in considerazione.
8.2. Elementi di riconciliazione — Spese
Le spese dell’esercizio in corso non ancora pagate devono essere aggiunte ai fini della riconciliazione, in quanto sono incluse nel risultato economico ma non fanno parte della spesa di bilancio. Al contrario, le spese degli esercizi precedenti pagate nell’esercizio in corso devono essere dedotte dal risultato economico ai fini della riconciliazione, in quanto fanno parte della spesa di bilancio dell’esercizio in corso ma non hanno alcun effetto sul risultato economico o contribuiscono a ridurre le spese in caso di correzioni.
Le entrate derivanti da cancellazioni di pagamenti non influenzano il risultato economico mentre incidono sul risultato dell’esecuzione del bilancio.
L’effetto netto del prefinanziamento è la combinazione dei nuovi importi di prefinanziamento versati nell’esercizio in corso (e contabilizzati come spese di bilancio dell’esercizio) e i prefinanziamenti liquidati nell’esercizio in corso o in quelli precedenti mediante l’accettazione delle spese ammissibili. Queste ultime rappresentano spese contabili, ma non spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo versamento.
I ratei passivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES, ma non ancora comunicate al FES. Soltanto l’effetto netto, ossia i ratei passivi per l’esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell’esercizio precedente, viene preso in considerazione.
RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU (16)
CERTIFICAZIONE DEI CONTI
I conti annuali del fondo fiduciario europeo Bêkou per l’esercizio 2014 sono stati elaborati conformemente al regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea e alle norme contabili adottate dal sottoscritto in qualità di contabile della Commissione, che devono essere applicate da tutte le istituzioni e da tutti gli organismi dell’Unione.
Il sottoscritto riconosce la propria responsabilità nella redazione e presentazione dei conti annuali del fondo fiduciario europeo Bêkou ai sensi dell’articolo 68 del regolamento finanziario.
Il sottoscritto ha ottenuto dagli ordinatori, che ne hanno certificato l’attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l’elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività del fondo fiduciario europeo Bêkou e l’esecuzione del bilancio.
Il sottoscritto certifica che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa del fondo fiduciario europeo Bêkou.
[firmato]
Manfred KRAFF
Contabile della Commissione
5 giugno 2015
INFORMAZIONI GENERALI SUL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU
Ai sensi dell’articolo 187, paragrafo 1, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione (RF dell’UE) e dell’articolo 42 del regolamento finanziario applicabile al 10o Fondo europeo di sviluppo per l’esecuzione del meccanismo di transizione, la Commissione è autorizzata ad istituire fondi fiduciari dell’Unione per azioni esterne nell’ambito di un accordo concluso con altri donatori. Tali fondi fiduciari possono essere istituiti per azioni di emergenza, post-emergenza o tematiche. L’atto costitutivo di ogni fondo fiduciario ne definisce gli obiettivi.
Il primo fondo fiduciario multi-donatori dell’UE, detto Bêkou (ossia «speranza» in lingua sango), è stato istituito il 15 luglio 2014 dall’Unione europea (rappresentata dalle DG DEVCO ed ECHO, e dal SEAE) e da tre dei suoi Stati membri (Germania, Francia e Paesi Bassi), allo scopo di promuovere la stabilizzazione e la ricostruzione della Repubblica centrafricana. Il fondo è stato istituito per una durata massima di 60 mesi, al fine di fornire una risposta a medio termine.
Per i fondi fiduciari dell’Unione per azioni esterne si richiede la preparazione e l’adozione dei relativi conti annuali. Poiché il fondo fiduciario europeo Bêkou è stato istituito nell’ambito del FES, i suoi conti annuali saranno integrati in quelli del FES. La redazione dei conti annuali è affidata al contabile del fondo fiduciario europeo Bêkou, che è altresì il contabile della Commissione, ai sensi dell’articolo 187, paragrafo 5, del RF dell’UE.
Nel 2014 le attività del fondo fiduciario europeo Bêkou sono state molto ridotte. Durante l’esercizio sono stati ricevuti alcuni contributi dai donatori, ma non sono stati effettuati pagamenti.
BILANCIO DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU
Milioni di EUR |
||
|
Nota |
31.12.2014 |
ATTIVITÀ CORRENTI |
|
|
Prefinanziamenti |
|
— |
Crediti |
1.1 |
45 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
|
— |
|
|
45 |
ATTIVITÀ TOTALI |
|
45 |
PASSIVITÀ NON CORRENTI |
|
|
Debiti |
1.2 |
(45) |
|
|
(45) |
PASSIVITÀ CORRENTI |
|
|
Debiti |
|
— |
|
|
— |
PASSIVITÀ TOTALI |
|
(45) |
ATTIVITÀ NETTE |
|
— |
FONDI E RISERVE |
|
|
Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti |
|
— |
Risultato economico dell’esercizio |
|
— |
ATTIVITÀ NETTE |
|
— |
CONTO ECONOMICO DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU
Nel 2014 non sono avvenute operazioni in entrata o in uscita.
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU
Milioni di EUR |
||
|
|
2014 |
Risultato economico dell’esercizio |
|
— |
ATTIVITÀ OPERATIVE |
|
|
(Annullamento di) perdite dovute a riduzione di valore dei crediti |
|
— |
(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti non correnti |
|
— |
(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti correnti |
|
— |
(Aumento)/diminuzione crediti correnti |
|
(45) |
(Aumento)/diminuzione passività non correnti |
|
45 |
Aumento/(diminuzione) passività correnti |
|
— |
FLUSSI DI CASSA NETTI |
|
— |
Aumento/(diminuzione) netti disponibilità liquide ed equivalenti |
|
— |
Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio dell’esercizio |
|
— |
Disponibilità liquide ed equivalenti al termine dell’esercizio |
|
— |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU
Milioni di EUR |
||||||
|
Capitale del fondo (A) |
Capitale non richiamato (B) |
Capitale richiamato (C)=(A)-(B) |
Riserve accumulate (D) |
Altre riserve (E) |
Attività nette totali (C)+(D)+(E) |
BILANCIO AL 31.12.2013 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
Risultato economico dell’esercizio |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
BILANCIO AL 31.12.2014 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU
NOTE AL BILANCIO
ATTIVITÀ
Crediti
Non disponendo di una propria tesoreria, il fondo fiduciario europeo Bêkou utilizza un sistema centrale di tesoreria comune istituto per i fondi fiduciari dell’UE. Tutti i pagamenti sono elaborati con questo sistema centrale e registrati su conti interaziendali che sono presentati nell’ambito di questa rubrica. Le entrate vengono versate in un conto bancario specifico del fondo fiduciario europeo Bêkou prima di essere raccolte nel conto bancario della tesoreria centrale per i fondi fiduciari. I 45 milioni di EUR rappresentano i contributi ricevuti dal Fondo europeo di sviluppo, dalla Francia e dai Paesi Bassi nel corso del 2014.
PASSIVITÀ
Debiti
I contributi ricevuti dai partecipanti sono presentati come passività finanziarie nei confronti del Fondo europeo di sviluppo e degli Stati membri in quanto soddisfano il criterio delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni. Il fondo fiduciario è tenuto a impiegare i contributi per fornire servizi a terzi o, in caso contrario, a restituire gli attivi (i contributi ricevuti) ai donatori.
Il totale delle passività finanziarie non correnti nei confronti degli Stati membri è costituito dai 39 milioni di EUR di contributi provenienti dal Fondo europeo di sviluppo, dai 5 milioni di EUR ricevuti dalla Francia e da 1 milione di EUR ricevuto dai Paesi Bassi.
BILANCIO CONSOLIDATO DEL FES E DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU (17)
BILANCIO CONSOLIDATO
Milioni di EUR |
|
|
31.12.2014 |
ATTIVITÀ NON CORRENTI |
|
Prefinanziamenti |
472 |
|
472 |
ATTIVITÀ CORRENTI |
|
Prefinanziamenti |
1 403 |
Crediti |
129 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
391 |
|
1 923 |
ATTIVITÀ TOTALI |
2 395 |
PASSIVITÀ NON CORRENTI |
|
Debiti |
(40) |
|
(40) |
PASSIVITÀ CORRENTI |
|
Debiti |
(1 423) |
|
(1 423) |
PASSIVITÀ TOTALI |
(1 463) |
ATTIVITÀ NETTE |
932 |
FONDI E RISERVE |
|
Capitale richiamato — FES attivi |
35 673 |
Capitale richiamato da FES chiusi riportati |
2 252 |
Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti |
(33 468) |
Risultato economico dell’esercizio |
(3 526) |
ATTIVITÀ NETTE |
932 |
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Milioni di EUR |
|
|
2014 |
ENTRATE DI ESERCIZIO |
132 |
SPESE OPERATIVE |
|
Spese operative |
(3 650) |
Spese amministrative |
(22) |
|
(3 671) |
AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ OPERATIVE |
(3 539) |
Utile finanziario |
13 |
Oneri finanziari |
(0) |
AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ FINANZIARIE |
13 |
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO |
(3 526) |
PROSPETTO CONSOLIDATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE
Milioni di EUR |
||||||
|
Capitale del fondo (A) |
Capitale non richiamato (B) |
Capitale richiamato (C)=(A)-(B) |
Riserve accumulate (D) |
Altre riserve (E) |
Attività nette totali (C)+(D)+(E) |
BILANCIO AL 31.12.2013 |
45 691 |
13 162 |
32 529 |
(33 468) |
2 252 |
1 313 |
Aumento di capitale — contributi ordinari |
— |
(3 144) |
3 144 |
— |
— |
3 144 |
Risultato economico dell’esercizio |
— |
— |
— |
(3 526) |
— |
(3 526) |
BILANCIO AL 31.12.2014 |
45 691 |
10 018 |
35 673 |
(36 994) |
2 252 |
932 |
RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA DEL FES
RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA — 2014
NOTA INTRODUTTIVA
FES precedenti
Con la chiusura del 6o FES nel 2006 e del 7o FES nel 2008, i conti annuali non contengono più tabelle d’esecuzione relative a tali FES. Per contro, l’esecuzione dei saldi trasferiti si ritrova nel 9o FES.
Come per gli anni precedenti, per assicurare la trasparenza nella presentazione dei conti del 2014, le varie tabelle presentate in appresso riprendono separatamente per l’8o FES la quota utilizzata in base alla programmazione prevista rispettivamente nella Convenzione di Lomé e nell’accordo di Cotonou.
Conformemente all’articolo 1, paragrafo 2, lettera b), dell’accordo interno del 9o FES, i saldi e i disimpegni dei FES precedenti sono stati trasferiti al 9o FES e, per la durata del 9o FES, sono stati impegnati come fondi del 9o FES.
10o FES
L’accordo di partenariato ACP-CE, firmato il 23 giugno 2000 a Cotonou dagli Stati membri della Comunità europea e dagli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), è entrato in vigore il 1o aprile 2003. L’accordo di Cotonou è stato modificato due volte: una prima volta dall’accordo firmato a Lussemburgo il 25 giugno 2005 e una seconda volta dall’accordo firmato a Ouagadougou il 22 giugno 2010.
La decisione del Consiglio del 27 novembre 2001 relativa all’associazione dei paesi e territori d’oltremare (PTOM) all’UE (2001/822/CE) è entrata in vigore il 2 dicembre 2001. Tale decisione è stata modificata il 19 marzo 2007 (decisione 2007/249/CE).
L’accordo interno riguardante il finanziamento degli aiuti comunitari forniti nell’ambito del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2008-2013 in applicazione dell’accordo di Cotonou modificato, adottato dai rappresentanti dei governi degli Stati membri della Comunità europea il 17 luglio 2006, è entrato in vigore il 1o luglio 2008.
Ai sensi dell’accordo di Cotonou, il secondo periodo (2008-2013) degli aiuti dell’UE ai paesi ACP e PTOM è finanziato dal 10o FES con un importo di 22 682 milioni di EUR, di cui:
— |
21 966 milioni di EUR vengono stanziati a favore dei paesi ACP ai sensi del quadro finanziario pluriennale previsto dall’allegato Ib dell’accordo di Cotonou riveduto, 20 466 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea; |
— |
286 milioni di EUR assegnati ai PTOM conformemente all’allegato IIAa della decisione del Consiglio modificata relativa all’associazione dei PTOM alla Comunità europea, 256 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea; |
— |
430 milioni di EUR per la Commissione per coprire i costi derivanti dalla programmazione e dall’esecuzione delle risorse del 10o FES, conformemente all’articolo 6 dell’accordo interno. |
In base alla «clausola di caducità» del 10o FES (articolo 1, paragrafi 4 e 5, dell’accordo interno del 10o FES), non si potevano impegnare fondi dopo il 31 dicembre 2013. I fondi non impegnati sono stati trasferiti alla riserva di efficacia e di efficienza.
Meccanismo di transizione
L’accordo interno che stabilisce l’11o Fondo europeo di sviluppo (11o FES) è stato firmato dagli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, nel giugno 2013, ed è entrato in vigore il 1o marzo 2015.
Al fine di garantire continuità tra la fine dell’applicazione del 10o FES e l’entrata in vigore dell’11o, la Commissione ha proposto una serie di misure transitorie, note col nome di «meccanismo di transizione», per garantire la disponibilità di fondi per la cooperazione con i paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico e con i paesi e territori d’oltremare, nonché per coprire le spese di sostegno.
Il meccanismo di transizione è stato adottato il 12 dicembre 2013 (decisione 2013/759/UE), è entrato in vigore il 1o gennaio 2014 ed è finanziato dalle seguenti fonti:
— |
fondi disimpegnati dall’8o e dal 9o FES al 31.12.2013, |
— |
rimanenze non impegnate dal 10o FES al 31.12.2013, |
— |
fondi disimpegnati dal 10o FES e dai precedenti FES dall’1.1.2014 e nel corso dell’esercizio. |
Nel 2014 sono stati resi disponibili in tutto 1 597 milioni di EUR per il meccanismo di transizione, di cui 1 488 milioni sono stati stanziati e contabilizzati per l’11o FES e 109 milioni non sono stati assegnati, restando a disposizione del meccanismo.
Nel 2014 l’importo complessivo disponibile per l’11o FES, compresi gli interessi e i fondi Stabex (19 milioni di EUR) è stato pari a 1 616 milioni di EUR (si veda il totale della tabella 2.6).
Fondi impegnati e fondi non impegnati/non assegnati al 31.12.2014
Al 31.12.2014 sono stati impegnati 1 160 milioni di EUR, mentre 456 milioni di EUR non sono stati impegnati o non sono stati assegnati:
(milioni di EUR) |
|
Fondi disponibili |
1 616 |
Al netto dei fondi impegnati nel 2014 |
- 1 160 |
Totale dei fondi non impegnati e non assegnati al 31.12.2014 |
456 |
La situazione nel dettaglio dei fondi non impegnati e non assegnati è la seguente:
(milioni di EUR) |
|
ACP non impegnati (bilaterale, regionale, intra-ACP, riserva PIN/PIR) |
333 |
PTOM non impegnati |
14 |
Fondi per il meccanismo di transizione non assegnati |
109 |
Totale dei fondi non impegnati e dei fondi non assegnati al 31.12.2014 |
456 |
Fondi rimanenti nelle riserve di efficacia ed efficienza non utilizzabili al 31.12.2014
Fino al 1o gennaio 2014, data di entrata in vigore del «meccanismo di transizione», gli importi disimpegnati dai progetti del 9o FES e dei FES precedenti sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza del 10o FES. Il 1o gennaio 2014 i fondi disimpegnati del 10o FES sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza dell’11o FES, con l’eccezione dei fondi Stabex e degli stanziamenti amministrativi.
Nel 2014 tutti i fondi disimpegnati dai FES precedenti sono stati trasferiti alle rispettive riserve.
Ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, dell’accordo interno del 10o FES, e della decisione del Consiglio del 12 dicembre 2013 (2013/759/UE), tali fondi sono stati assegnati al meccanismo di transizione.
(milioni di EUR) |
|
Totale dei fondi disponibili nelle riserve di efficacia ed efficienza non utilizzabili al 31.12.2013 |
938 |
Totale dei fondi resi disponibili nelle riserve di efficacia ed efficienza non utilizzabili nel 2014 |
661 |
Al netto del totale dei fondi trasferiti al meccanismo di transizione |
- 1 597 |
Riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile, non trasferita al meccanismo di transizione al 31.12.2014 |
2 |
Riserva Stabex relativa all’11o FES
In seguito alla chiusura dei conti Stabex, i fondi inutilizzati/disimpegnati sono trasferiti alla riserva dotazione A Stabex relativa all’11o FES (articolo 1, paragrafo 4 dell’accordo interno applicabile al 10o FES) e poi ai programmi indicativi nazionali dei paesi interessati. A decorrere dal 31 dicembre 2014, l’importo totale dei fondi Stabex disimpegnati che sono stati trasferiti all’11o FES ammontava a 5 milioni di EUR.
Cofinanziamenti relativi al 10o FES
Nel quadro del 10o FES sono stati sottoscritti accordi di trasferimento per cofinanziamenti da parte di Stati membri e sono stati aperti stanziamenti di impegno per un importo totale di 198,4 milioni di EUR, mentre gli stanziamenti di pagamento sono stati aperti in misura corrispondente agli importi incassati, pari a 177,1 milioni di EUR.
La tabella seguente illustra la situazione degli stanziamenti di cofinanziamento al 31.12.2014:
(milioni di EUR) |
||
|
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
Cofinanziamento — Dotazione A |
181,4 |
160,5 |
Cofinanziamento — Intra ACP |
12,1 |
12,1 |
Cofinanziamento — Spese amministrative |
4,9 |
4,5 |
|
198,4 |
177,1 |
Le tabelle seguenti, relative agli importi decisi, assegnati e pagati, riportano cifre nette.
Le tabelle che presentano la situazione per strumento sono contenute nell’allegato.
Tabella 1.1
8o FES
EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI: 31 dicembre 2014
ANALISI DEI CREDITI PER STRUMENTO
(milioni di EUR) |
|||||
STRUMENTO |
STANZIAMENTO INIZIALE |
AUMENTO/RIDUZIONE DELLE RISORSE CUMULATE AL 31 DICEMBRE 2013 |
AUMENTO O RIDUZIONE DELLE RISORSE NEL 2014 |
Note |
STANZIAMENTO ATTUALE |
A C P |
|
|
|
|
|
Lomé |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
12 967 |
(3 190) |
(62) |
|
9 715 |
Aiuti ai profughi |
120 |
(17) |
(2) |
100 |
|
Abbuoni di interessi |
370 |
(287) |
(4) |
79 |
|
Capitale di rischio |
1 000 |
19 |
(4) |
1 016 |
|
Adeguamento strutturale |
1 400 |
97 |
(0) |
1 497 |
|
Totale programmi indicativi |
7 562 |
(2 542) |
(52) |
4 967 |
|
Utilizzazione interessi |
0 |
35 |
(0) |
35 |
|
Sysmin |
575 |
(474) |
|
|
101 |
Aiuti d'urgenza (Lomé) |
140 |
(4) |
|
|
136 |
Stabex |
1 800 |
(1 077) |
|
|
723 |
Paesi poveri fortemente indebitati (Lomé) |
0 |
1 060 |
|
|
1 060 |
Cotonou |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
0 |
656 |
(2) |
|
654 |
Dotazioni nazionali — dotazione A |
0 |
418 |
(1) |
418 |
|
Dotazioni nazionali — dotazione B |
0 |
238 |
(1) |
237 |
|
Interessi e altre entrate |
0 |
0 |
|
|
0 |
SUBTOTALE ACP |
12 967 |
(2 534) |
(64) |
|
10 369 |
P T O M |
|
|
|
|
|
Lomé |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
167 |
(118) |
(0) |
|
48 |
Abbuoni di interessi |
9 |
(8) |
|
|
1 |
Capitale di rischio |
30 |
(24) |
|
|
6 |
Aiuti d’urgenza |
3 |
(3) |
|
|
0 |
Aiuti ai profughi |
1 |
(1) |
|
|
0 |
Totale programmi indicativi |
115 |
(78) |
(0) |
37 |
|
Sysmin |
3 |
(1) |
|
|
2 |
Stabex |
6 |
(5) |
|
|
1 |
SUBTOTALE PTOM |
167 |
(118) |
(0) |
|
48 |
TOTALE 8o FES |
13 134 |
(2 652) |
(64) |
|
10 417 |
Tabella 1.2
9o FES
EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI: 31 dicembre 2014
ANALISI DEI CREDITI PER STRUMENTO
(milioni di EUR) |
|||||
STRUMENTO |
STANZIAMENTO INIZIALE |
AUMENTO/RIDUZIONE DELLE RISORSE CUMULATE AL 31 DICEMBRE 2013 |
AUMENTO O RIDUZIONE DELLE RISORSE NEL 2014 |
Note |
STANZIAMENTO ATTUALE |
ACP |
|
|
|
|
|
Lomé |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
0 |
717 |
(17) |
|
700 |
Trasferimenti dal 6o FES — Lomé |
0 |
21 |
(0) |
20 |
|
Trasferimenti dal 7o FES — Lomé |
0 |
696 |
(17) |
679 |
|
Cotonou |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
10 401 |
4 692 |
(354) |
|
14 739 |
Dotazioni nazionali — dotazione A |
5 318 |
3 640 |
(212) |
8 746 |
|
Dotazioni nazionali — dotazione B |
2 108 |
(843) |
(33) |
|
1 232 |
Riserva sviluppo lungo periodo |
258 |
(258) |
0 |
|
0 |
Riserva dotazioni nazionali |
1 224 |
(1 224) |
0 |
|
0 |
Dotazioni regionali |
904 |
(45) |
(38) |
821 |
|
Altre dotazioni intra ACP |
300 |
2 411 |
(48) |
2 663 |
|
Fondo per la pace |
0 |
380 |
(18) |
|
362 |
CSI, CSA e ass. parlamentare |
164 |
(6) |
(4) |
|
154 |
Spese di esecuzione |
125 |
53 |
(0) |
178 |
|
Interessi e altre entrate |
0 |
63 |
(0) |
|
63 |
Dotazione speciale Repubblica democratica del Congo |
0 |
105 |
(0) |
|
105 |
Contributo volontario Fondo per la pace |
0 |
39 |
0 |
|
39 |
Stabex Sudan |
0 |
36 |
0 |
|
36 |
Dotazione speciale Sudan |
0 |
74 |
0 |
74 |
|
Dotazione speciale Sudan del Sud |
0 |
267 |
0 |
267 |
|
SUBTOTALE ACP |
10 401 |
5 408 |
(371) |
|
15 439 |
PTOM |
|
|
|
|
|
Lomé |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
0 |
3 |
|
|
3 |
Trasferimenti dal 6o FES — Lomé |
0 |
0 |
|
|
0 |
Trasferimenti dal 7o FES — Lomé |
0 |
3 |
|
|
3 |
Cotonou |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
154 |
145 |
(2) |
|
297 |
Dotazioni nazionali — dotazione A |
0 |
245 |
(2) |
|
244 |
Dotazioni nazionali — dotazione B |
0 |
4 |
|
|
4 |
Riserva sviluppo lungo periodo |
144 |
(144) |
|
|
0 |
Dotazioni regionali |
8 |
40 |
|
|
48 |
Studi/Assistenza tecnica PTOM |
2 |
(1) |
|
|
1 |
SUBTOTALE PTOM |
154 |
148 |
(2) |
|
300 |
TOTALE 9o FES |
10 555 |
5 556 |
(373) |
|
15 739 |
Tabella 1.3
10o FES
EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI: 31 dicembre 2014
ANALISI DEI CREDITI PER STRUMENTO
(milioni di EUR) |
|||||
STRUMENTO |
STANZIAMENTO INIZIALE |
AUMENTO/RIDUZIONE DELLE RISORSE CUMULATE AL 31 DICEMBRE 2013 |
AUMENTO O RIDUZIONE DELLE RISORSE NEL 2014 |
Note |
STANZIAMENTO ATTUALE |
ACP |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
20 896 |
1 132 |
(1 157) |
|
20 871 |
Dotazioni nazionali — dotazione A |
0 |
13 652 |
(126) |
13 526 |
|
Dotazioni nazionali — dotazione B |
0 |
2 037 |
(11) |
2 026 |
|
Dotazioni regionali |
0 |
1 987 |
(2) |
1 985 |
|
Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX |
0 |
0 |
0 |
|
0 |
Riserva PIN/PIR |
683 |
(658) |
(25) |
0 |
|
Spese istituzionali e di sostegno |
0 |
280 |
(38) |
242 |
|
Altre dotazioni intra ACP |
0 |
1 915 |
(10) |
1 904 |
|
Fondo per la pace |
0 |
700 |
(12) |
688 |
|
Spese di esecuzione |
430 |
0 |
(1) |
429 |
|
Interessi e altre entrate |
0 |
77 |
(8) |
70 |
|
Riserva non utilizzabile |
0 |
925 |
(925) |
0 |
|
Riserva dotazione A |
13 500 |
(13 500) |
|
|
0 |
Riserva dotazione B |
1 800 |
(1 800) |
|
|
0 |
Riserva intra ACP |
2 700 |
(2 700) |
|
|
0 |
Riserva dotazioni regionali |
1 783 |
(1 783) |
|
|
0 |
Cofinanziamento |
0 |
134 |
64 |
|
198 |
Dotazioni nazionali — dotazione A |
0 |
118 |
63 |
181 |
|
Altre dotazioni intra ACP |
0 |
12 |
|
12 |
|
Fondo per la pace |
0 |
1 |
|
1 |
|
Spese di esecuzione |
0 |
4 |
1 |
5 |
|
SUBTOTALE ACP |
20 896 |
1 266 |
(1 093) |
|
21 069 |
PTOM |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
256 |
15 |
(12) |
|
259 |
Dotazioni nazionali — dotazione A |
0 |
196 |
(0) |
196 |
|
Dotazioni nazionali — dotazione B |
0 |
15 |
|
|
15 |
Dotazioni regionali |
0 |
40 |
|
|
40 |
Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX |
0 |
0 |
|
|
0 |
Riserva non utilizzabile |
0 |
14 |
(12) |
2 |
|
Studi/Assistenza tecnica PTOM |
6 |
0 |
|
|
6 |
Riserva dotazione A |
195 |
(195) |
|
0 |
|
Riserva dotazione B |
15 |
(15) |
|
0 |
|
Riserva dotazioni regionali |
40 |
(40) |
|
|
0 |
SUBTOTALE PTOM |
256 |
15 |
(12) |
|
259 |
TOTALE 10o FES |
21 152 |
1 281 |
(1 105) |
|
21 328 |
Tabella 1.4
11o FES — Meccanismo di transizione
EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI: 31 dicembre 2014
ANALISI DEI CREDITI PER STRUMENTO
(milioni di EUR) |
|||||
STRUMENTO |
STANZIAMENTO INIZIALE |
AUMENTO/RIDUZIONE DELLE RISORSE CUMULATE AL 31 DICEMBRE 2013 |
AUMENTO O RIDUZIONE DELLE RISORSE NEL 2014 |
Note |
STANZIAMENTO ATTUALE |
ACP |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
1 583 |
0 |
19 |
|
1 602 |
Meccanismo di transizione |
1 583 |
0 |
(1 485) |
98 |
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
0 |
0 |
653 |
|
653 |
Dotazioni nazionali — dotazione B |
0 |
0 |
86 |
|
86 |
Dotazioni regionali |
0 |
0 |
103 |
|
103 |
Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Spese istituzionali e di sostegno |
0 |
0 |
33 |
|
33 |
Altre dotazioni intra ACP |
0 |
0 |
56 |
|
56 |
Fondo per la pace |
0 |
0 |
445 |
|
445 |
Spese di esecuzione |
0 |
0 |
115 |
|
115 |
Interessi e altre entrate |
0 |
0 |
13 |
13 |
|
Riserva non utilizzabile |
0 |
0 |
(0) |
(0) |
|
SUBTOTALE ACP |
1 583 |
0 |
19 |
|
1 602 |
PTOM |
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
14 |
0 |
0 |
|
14 |
Meccanismo di transizione |
14 |
0 |
(3) |
11 |
|
Riserva non utilizzabile |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Studi/Assistenza tecnica PTOM |
0 |
0 |
3 |
|
3 |
SUBTOTALE PTOM |
14 |
0 |
0 |
|
14 |
TOTALE 11o FES |
1 597 |
0 |
19 |
1 616 |
Tabella 2.1
CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014:
RELAZIONE DI ESECUZIONE
(milioni di EUR) |
||||||
|
DOTAZIONE |
FES |
||||
|
8 |
9 |
10 |
11 |
TOTALE |
|
L o m é |
Entrate varie |
35 |
|
|
|
35 |
Totale programmi indicativi |
5 005 |
|
|
|
5 005 |
|
Totale aiuti non programmabili |
4 723 |
|
|
|
4 723 |
|
Trasferimenti da altri fondi |
|
703 |
|
|
703 |
|
|
SUBTOTALE: CONTRIBUTI REGOLARI DEGLI STATI MEMBRI |
9 763 |
703 |
|
|
10 466 |
C o t o n o u |
Dotazioni nazionali — dotazione A |
418 |
8 990 |
13 721 |
653 |
23 781 |
Dotazioni nazionali — dotazione B |
237 |
1 236 |
2 041 |
86 |
3 599 |
|
Meccanismo di transizione |
|
|
|
109 |
109 |
|
CSI, CSA e ass. parlamentare |
|
154 |
|
|
154 |
|
|
Riserva |
|
|
0 |
|
0 |
|
Spese di esecuzione e interessi |
0 |
242 |
505 |
131 |
878 |
|
Dotazioni intra ACP |
|
3 025 |
2 835 |
533 |
6 393 |
|
Riserva intra ACP |
|
|
0 |
|
0 |
|
Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX |
|
|
0 |
0 |
1 |
|
Riserva PIN/PIR |
|
|
0 |
|
0 |
|
Riserva non utilizzabile |
|
|
2 |
0 |
2 |
|
Dotazioni regionali |
|
869 |
2 025 |
103 |
2 997 |
|
Riserva dotazioni regionali |
|
|
0 |
|
0 |
|
Dotazione speciale Repubblica democratica del Congo |
|
105 |
|
|
105 |
|
Dotazione speciale Sudan del Sud |
|
267 |
|
|
267 |
|
Dotazione speciale Sudan |
|
110 |
|
|
110 |
|
Contributo volontario Fondo per la pace |
|
39 |
|
|
39 |
|
SUBTOTALE: CONTRIBUTI REGOLARI DEGLI STATI MEMBRI |
654 |
15 036 |
21 129 |
1 616 |
38 435 |
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
|
|
181 |
|
181 |
|
Spese di esecuzione e interessi |
|
|
5 |
|
5 |
|
Dotazioni intra ACP |
|
|
12 |
|
12 |
|
SUBTOTALE: COFINANZIAMENTO |
|
|
198 |
|
198 |
|
TOTALE |
10 417 |
15 739 |
21 328 |
1 616 |
49 100 |
|
FES |
Totale aggregato |
Cifre annuali |
|||||||||
Al 31/12/2014 |
% della dotazione |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
||||
Decisioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
|
8 |
10 415 |
100 % |
(53) |
(42) |
(45) |
(60) |
(64) |
(98) |
(63) |
||
|
9 |
15 703 |
100 % |
775 |
(54) |
(116) |
(9) |
(297) |
(72) |
(381) |
||
|
10 |
21 294 |
100 % |
4 766 |
3 501 |
2 349 |
3 118 |
3 524 |
4 131 |
(95) |
||
|
11 |
1 160 |
72 % |
|
|
|
|
|
|
1 160 |
||
Totale |
|
48 573 |
|
5 488 |
3 405 |
2 187 |
3 049 |
3 163 |
3 961 |
621 |
||
Stanziamenti delegati |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
|
8 |
10 400 |
100 % |
55 |
(42) |
8 |
(13) |
(46) |
(11) |
(37) |
||
|
9 |
15 407 |
98 % |
3 163 |
997 |
476 |
9 |
(187) |
(96) |
(1) |
||
|
10 |
18 252 |
86 % |
130 |
3 184 |
2 820 |
2 514 |
3 460 |
3 457 |
2 687 |
||
|
11 |
731 |
45 % |
|
|
|
|
|
|
731 |
||
Totale |
|
44 790 |
|
3 348 |
4 140 |
3 304 |
2 509 |
3 226 |
3 350 |
3 380 |
||
Pagamenti |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
|
8 |
10 379 |
100 % |
323 |
152 |
158 |
90 |
15 |
18 |
16 |
||
|
9 |
14 941 |
95 % |
3 253 |
1 806 |
1 304 |
906 |
539 |
230 |
145 |
||
|
10 |
12 985 |
61 % |
90 |
1 111 |
1 772 |
1 879 |
2 655 |
2 715 |
2 760 |
||
|
11 |
595 |
37 % |
|
|
|
|
|
|
595 |
||
Totale |
|
38 900 |
|
3 666 |
3 069 |
3 233 |
2 874 |
3 209 |
2 963 |
3 516 |
||
|
Tabella 2.2
CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014
TIPO DI AIUTO
(milioni di EUR) |
|||||||||||
|
FES |
||||||||||
8 |
% |
9 |
% |
10 |
% |
11 |
% |
TOTALE |
% |
||
Lomé |
Entrate varie |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
35 |
|
|
|
|
|
|
|
35 |
|
|
Decisioni |
35 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
35 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
35 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
35 |
100 % |
|
Pagamenti |
35 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
35 |
100 % |
|
Totale programmi indicativi |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
5 005 |
|
|
|
|
|
|
|
5 005 |
|
|
Decisioni |
5 003 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
5 003 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
4 992 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
4 992 |
100 % |
|
Pagamenti |
4 988 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
4 988 |
100 % |
|
Totale aiuti non programmabili |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
4 723 |
|
|
|
|
|
|
|
4 723 |
|
|
Decisioni |
4 723 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
4 723 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
4 722 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
4 722 |
100 % |
|
Pagamenti |
4 707 |
100 % |
|
|
|
|
|
|
4 707 |
100 % |
|
Trasferimenti da altri fondi |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
703 |
|
|
|
|
|
703 |
|
|
Decisioni |
|
|
700 |
100 % |
|
|
|
|
700 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
688 |
98 % |
|
|
|
|
688 |
98 % |
|
Pagamenti |
|
|
670 |
95 % |
|
|
|
|
670 |
95 % |
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||||||||||
Cotonou |
Dotazioni nazionali — dotazione A |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
418 |
|
8 990 |
|
13 721 |
|
653 |
|
23 781 |
|
|
Decisioni |
418 |
100 % |
8 980 |
100 % |
13 720 |
100 % |
458 |
70 % |
23 575 |
99 % |
|
Stanziamenti delegati |
418 |
100 % |
8 917 |
99 % |
11 402 |
83 % |
197 |
30 % |
20 933 |
88 % |
|
Pagamenti |
417 |
100 % |
8 805 |
98 % |
7 800 |
57 % |
185 |
28 % |
17 207 |
72 % |
|
Dotazioni nazionali — dotazione B |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
237 |
|
1 236 |
|
2 041 |
|
86 |
|
3 599 |
|
|
Decisioni |
237 |
100 % |
1 236 |
100 % |
2 040 |
100 % |
83 |
96 % |
3 596 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
235 |
99 % |
1 226 |
99 % |
1 944 |
95 % |
65 |
75 % |
3 470 |
96 % |
|
Pagamenti |
232 |
98 % |
1 206 |
98 % |
1 670 |
82 % |
47 |
55 % |
3 155 |
88 % |
|
Cotonou |
Meccanismo di transizione |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
|
|
|
|
109 |
|
109 |
|
|
Decisioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti delegati |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Pagamenti |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CSI, CSA e ass. parlamentare |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
154 |
|
|
|
|
|
154 |
|
|
Decisioni |
|
|
154 |
100 % |
|
|
|
|
154 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
154 |
100 % |
|
|
|
|
154 |
100 % |
|
Pagamenti |
|
|
154 |
100 % |
|
|
|
|
154 |
100 % |
|
Spese di esecuzione e interessi |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
0 |
|
242 |
|
505 |
|
131 |
|
878 |
|
|
Decisioni |
|
|
242 |
100 % |
505 |
100 % |
104 |
79 % |
851 |
97 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
240 |
99 % |
502 |
99 % |
92 |
70 % |
834 |
95 % |
|
Pagamenti |
|
|
239 |
99 % |
480 |
95 % |
92 |
70 % |
812 |
92 % |
|
Dotazioni intra ACP |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
3 025 |
|
2 835 |
|
533 |
|
6 393 |
|
|
Decisioni |
|
|
3 020 |
100 % |
2 835 |
100 % |
413 |
77 % |
6 267 |
98 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
2 983 |
99 % |
2 689 |
95 % |
315 |
59 % |
5 987 |
94 % |
|
Pagamenti |
|
|
2 885 |
95 % |
2 012 |
71 % |
232 |
43 % |
5 130 |
80 % |
|
Stanziamenti regionali |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
869 |
|
2 025 |
|
103 |
|
2 997 |
|
|
Decisioni |
|
|
865 |
100 % |
2 023 |
100 % |
103 |
100 % |
2 991 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
833 |
96 % |
1 557 |
77 % |
63 |
61 % |
2 453 |
82 % |
|
Pagamenti |
|
|
770 |
89 % |
972 |
48 % |
39 |
38 % |
1 781 |
59 % |
|
Dotazione speciale Repubblica democratica del Congo |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
105 |
|
|
|
|
|
105 |
|
|
Decisioni |
|
|
105 |
100 % |
|
|
|
|
105 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
105 |
100 % |
|
|
|
|
105 |
100 % |
|
Pagamenti |
|
|
105 |
100 % |
|
|
|
|
105 |
100 % |
|
Dotazione speciale Sudan del Sud |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
267 |
|
|
|
|
|
267 |
|
|
Decisioni |
|
|
266 |
100 % |
|
|
|
|
266 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
131 |
49 % |
|
|
|
|
131 |
49 % |
|
Pagamenti |
|
|
38 |
14 % |
|
|
|
|
38 |
14 % |
|
Cotonou |
Dotazione speciale Sudan |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
110 |
|
|
|
|
|
110 |
|
|
Decisioni |
|
|
110 |
100 % |
|
|
|
|
110 |
100 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
105 |
95 % |
|
|
|
|
105 |
95 % |
|
Pagamenti |
|
|
45 |
41 % |
|
|
|
|
45 |
41 % |
|
Contributo volontario Fondo per la pace |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
39 |
|
|
|
|
|
39 |
|
|
Decisioni |
|
|
24 |
62 % |
|
|
|
|
24 |
62 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
24 |
62 % |
|
|
|
|
24 |
62 % |
|
Pagamenti |
|
|
24 |
62 % |
|
|
|
|
24 |
62 % |
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
|
|
185 |
|
|
|
185 |
|
|
Decisioni |
|
|
|
|
156 |
84 % |
|
|
156 |
84 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
|
|
145 |
79 % |
|
|
145 |
79 % |
|
Pagamenti |
|
|
|
|
41 |
22 % |
|
|
41 |
22 % |
|
Spese di esecuzione e interessi |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
|
|
5 |
|
|
|
5 |
|
|
Decisioni |
|
|
|
|
3 |
59 % |
|
|
3 |
59 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
|
|
1 |
10 % |
|
|
1 |
10 % |
|
Pagamenti |
|
|
|
|
1 |
10 % |
|
|
1 |
10 % |
|
Dotazioni intra ACP |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Stanziamenti |
|
|
|
|
12 |
|
|
|
12 |
|
|
Decisioni |
|
|
|
|
12 |
99 % |
|
|
12 |
99 % |
|
Stanziamenti delegati |
|
|
|
|
12 |
98 % |
|
|
12 |
98 % |
|
Pagamenti |
|
|
|
|
9 |
70 % |
|
|
9 |
70 % |
|
Cofinanziamento |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||||||||||
|
Stanziamenti |
8 |
% |
9 |
% |
10 |
% |
11 |
% |
TOTALE |
% |
|
|||||||||||
Cotonou |
Riserva |
|
|
|
|
0 |
|
|
|
0 |
|
Riserva intra ACP |
|
|
|
|
0 |
|
|
|
0 |
|
|
Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX |
|
|
|
|
0 |
|
0 |
|
1 |
|
|
Riserva PIN/PIR |
|
|
|
|
0 |
|
|
|
0 |
|
|
Riserva dotazioni regionali |
|
|
|
|
0 |
|
|
|
0 |
|
|
Riserve utilizzabili |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
|
|
|
|
2 |
|
0 |
|
2 |
|
|
Riserva non utilizzabile |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
8 |
% |
9 |
% |
10 |
% |
11 |
% |
TOTALE |
% |
|
|||||||||||
|
Stanziamenti |
10 417 |
|
15 739 |
|
21 331 |
|
1 615 |
|
49 103 |
|
|
Decisioni |
10 415 |
100 % |
15 703 |
100 % |
21 294 |
100 % |
1 160 |
72 % |
48 573 |
99 % |
|
Stanziamenti delegati |
10 400 |
100 % |
15 407 |
98 % |
18 252 |
86 % |
731 |
45 % |
44 790 |
91 % |
|
Pagamenti |
10 379 |
100 % |
14 941 |
95 % |
12 985 |
61 % |
595 |
37 % |
38 900 |
79 % |
|
TOTALE: TUTTE LE DOTAZIONI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Tabella 2.3
CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014
TIPO DI AIUTO
ACP + PTOM — 8o FES
|
(milioni di EUR) |
||||||||||
|
|
CREDITI |
DECISIONI |
STANZIAMENTI DELEGATI |
PAGAMENTI |
||||||
AGGR. |
ANNUALE |
% |
AGGR. |
ANNUALE |
% |
AGGR. |
ANNUALE |
% |
|||
(1) |
(2) |
|
(2): (1) |
(3) |
|
(3): (2) |
(4) |
|
(4): (3) |
||
Lomé |
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Utilizzazione interessi |
35 |
35 |
|
100 % |
35 |
|
100 % |
35 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: ENTRATE VARIE |
35 |
35 |
|
100 % |
35 |
|
100 % |
35 |
|
100 % |
|
Totale programmi indicativi |
4 967 |
4 967 |
(52) |
100 % |
4 956 |
(29) |
100 % |
4 952 |
10 |
100 % |
|
SUBTOTALE: TOTALE PROGRAMMI INDICATIVI |
4 967 |
4 967 |
(52) |
100 % |
4 956 |
(29) |
100 % |
4 952 |
10 |
100 % |
|
Aiuti ai profughi |
100 |
100 |
(1) |
100 % |
100 |
(0) |
100 % |
100 |
(0) |
100 % |
|
Aiuti d'urgenza (Lomé) |
136 |
136 |
|
100 % |
136 |
|
100 % |
136 |
|
100 % |
|
Paesi poveri fortemente indebitati (Lomé) |
1 060 |
1 060 |
|
100 % |
1 060 |
|
100 % |
1 060 |
|
100 % |
|
Abbuoni di interessi |
79 |
79 |
(4) |
100 % |
79 |
(3) |
100 % |
69 |
(0) |
86 % |
|
Capitale di rischio |
1 016 |
1 016 |
(4) |
100 % |
1 015 |
(4) |
100 % |
1 012 |
0 |
100 % |
|
Stabex |
723 |
723 |
1 |
100 % |
723 |
1 |
100 % |
722 |
3 |
100 % |
|
Adeguamento strutturale |
1 497 |
1 497 |
(0) |
100 % |
1 497 |
|
100 % |
1 497 |
(0) |
100 % |
|
Sysmin |
101 |
101 |
|
100 % |
101 |
|
100 % |
101 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: TOTALE AIUTI NON PROGRAMMABILI |
4 713 |
4 712 |
(7) |
100 % |
4 711 |
(7) |
100 % |
4 696 |
3 |
100 % |
|
Cotonou |
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
418 |
418 |
(1) |
100 % |
418 |
0 |
100 % |
417 |
0 |
100 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A |
418 |
418 |
(1) |
100 % |
418 |
0 |
100 % |
417 |
0 |
100 % |
|
Dotazioni nazionali — dotazione B |
237 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Compensazione di proventi esportazioni |
|
237 |
(1) |
|
235 |
(2) |
99 % |
232 |
3 |
99 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B |
237 |
237 |
(1) |
100 % |
235 |
(2) |
99 % |
232 |
3 |
99 % |
|
Interessi e altre entrate |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE ACP (A) |
10 369 |
10 369 |
(61) |
100 % |
10 354 |
(37) |
100 % |
10 332 |
16 |
100 % |
Lomé |
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Totale programmi indicativi |
37 |
36 |
(2) |
96 % |
35 |
|
98 % |
35 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: TOTALE PROGRAMMI INDICATIVI |
37 |
36 |
(2) |
96 % |
35 |
|
98 % |
35 |
|
100 % |
|
Abbuoni di interessi |
1 |
1 |
|
100 % |
1 |
|
100 % |
1 |
|
100 % |
|
Capitale di rischio |
6 |
6 |
|
100 % |
6 |
|
100 % |
6 |
|
100 % |
|
Stabex |
1 |
1 |
|
100 % |
1 |
|
100 % |
1 |
|
100 % |
|
Sysmin |
2 |
2 |
|
100 % |
2 |
|
99 % |
2 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: TOTALE AIUTI NON PROGRAMMABILI |
11 |
11 |
|
100 % |
11 |
|
100 % |
11 |
|
100 % |
|
|
TOTALE PTOM (B) |
48 |
47 |
(2) |
97 % |
46 |
|
99 % |
46 |
|
100 % |
|
TOTALE: ACP+PTOM (A+B) |
10 417 |
10 415 |
(63) |
100 % |
10 400 |
(37) |
100 % |
10 379 |
16 |
100 % |
Tabella 2.4
CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014
TIPO DI AIUTO
ACP + PTOM — 9o FES
|
(milioni di EUR) |
||||||||||
|
|
CREDITI |
DECISIONI |
STANZIAMENTI DELEGATI |
PAGAMENTI |
||||||
AGGR. |
ANNUALE |
% |
AGGR. |
ANNUALE |
% |
AGGR. |
ANNUALE |
% |
|||
(1) |
(2) |
|
(2): (1) |
(3) |
|
(3): (2) |
(4) |
|
(4): (3) |
||
Lomé |
ACP |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Trasferimenti dal 6o FES — Lomé |
20 |
20 |
(0) |
100 % |
20 |
(0) |
99 % |
20 |
|
100 % |
|
Trasferimenti dal 7o FES — Lomé |
679 |
676 |
(19) |
100 % |
664 |
(1) |
98 % |
647 |
(1) |
97 % |
|
SUBTOTALE: TRASFERIMENTI DA ALTRI FONDI |
700 |
697 |
(20) |
100 % |
685 |
(1) |
98 % |
667 |
(1) |
97 % |
|
Cotonou |
ACP |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
8 746 |
8 740 |
(212) |
100 % |
8 679 |
(74) |
99 % |
8 569 |
27 |
99 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A |
8 746 |
8 740 |
(212) |
100 % |
8 679 |
(74) |
99 % |
8 569 |
27 |
99 % |
|
Dotazioni nazionali — dotazione B |
1 232 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Compensazione di proventi esportazioni |
|
156 |
(13) |
|
155 |
(7) |
99 % |
150 |
0 |
96 % |
|
Aiuti d’urgenza |
|
1 064 |
(20) |
|
1 056 |
(6) |
99 % |
1 040 |
(3) |
99 % |
|
Paesi poveri fortemente indebitati |
|
11 |
|
|
11 |
|
100 % |
11 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B |
1 232 |
1 232 |
(33) |
100 % |
1 222 |
(12) |
99 % |
1 201 |
(3) |
98 % |
|
Cotonou |
CSI, CSA e ass. parlamentare |
154 |
154 |
(4) |
100 % |
154 |
(0) |
100 % |
154 |
|
100 % |
SUBTOTALE: CSI, CSA E ASSEMBLEA PARLAMENTARE |
154 |
154 |
(4) |
100 % |
154 |
(0) |
100 % |
154 |
|
100 % |
|
Spese di esecuzione |
178 |
178 |
(0) |
100 % |
177 |
(0) |
99 % |
176 |
6 |
99 % |
|
Interessi e altre entrate |
63 |
63 |
(0) |
100 % |
63 |
(0) |
99 % |
63 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI |
241 |
241 |
(0) |
100 % |
240 |
(0) |
99 % |
239 |
6 |
100 % |
|
Altre dotazioni intra ACP |
2 663 |
2 660 |
(49) |
100 % |
2 622 |
(17) |
99 % |
2 531 |
40 |
97 % |
|
Fondo per la pace |
362 |
361 |
(19) |
100 % |
361 |
(15) |
100 % |
354 |
0 |
98 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP |
3 025 |
3 020 |
(69) |
100 % |
2 983 |
(32) |
99 % |
2 885 |
40 |
97 % |
|
Stanziamenti regionali |
821 |
818 |
(38) |
100 % |
787 |
(10) |
96 % |
725 |
30 |
92 % |
|
SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI |
821 |
818 |
(38) |
100 % |
787 |
(10) |
96 % |
725 |
30 |
92 % |
|
Dotazione speciale Repubblica democratica del Congo |
105 |
105 |
(0) |
100 % |
105 |
|
100 % |
105 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONE SPECIALE REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO |
105 |
105 |
(0) |
100 % |
105 |
|
100 % |
|
|
100 % |
|
Dotazione speciale Sudan del Sud |
267 |
266 |
(0) |
100 % |
131 |
74 |
49 % |
38 |
22 |
29 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONE SPECIALE SUDAN DEL SUD |
267 |
266 |
(0) |
100 % |
131 |
74 |
49 % |
38 |
22 |
29 % |
|
Dotazione speciale Sudan |
110 |
110 |
0 |
100 % |
105 |
57 |
95 % |
45 |
20 |
43 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONE SPECIALE SUDAN |
110 |
110 |
0 |
100 % |
105 |
57 |
95 % |
45 |
20 |
43 % |
|
Contributo volontario Fondo per la pace |
39 |
24 |
(0) |
62 % |
24 |
(0) |
100 % |
24 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: CONTRIBUTO VOLONTARIO FONDO PER LA PACE |
39 |
24 |
(0) |
62 % |
24 |
(0) |
100 % |
24 |
|
100 % |
|
|
TOTALE: ACP (A) |
15 439 |
15 407 |
(376) |
100 % |
15 115 |
3 |
98 % |
14 651 |
143 |
97 % |
Lomé |
PTOM |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Trasferimenti dal 6o FES — Lomé |
0 |
0 |
|
100 % |
0 |
|
100 % |
0 |
|
100 % |
|
Trasferimenti dal 7o FES — Lomé |
3 |
3 |
|
100 % |
3 |
|
99 % |
3 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: TRASFERIMENTI DA ALTRI FONDI |
3 |
3 |
|
100 % |
3 |
|
99 % |
3 |
|
100 % |
|
Cotonou |
PTOM |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
244 |
240 |
(5) |
99 % |
238 |
(4) |
99 % |
236 |
2 |
99 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A |
244 |
240 |
(5) |
99 % |
238 |
(4) |
99 % |
236 |
2 |
99 % |
|
Dotazioni nazionali — dotazione B |
4 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Aiuti d’urgenza |
|
4 |
|
|
4 |
|
100 % |
4 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B |
4 |
4 |
|
100 % |
4 |
|
100 % |
4 |
|
100 % |
|
Studi/Assistenza tecnica PTOM |
1 |
1 |
|
100 % |
1 |
|
100 % |
1 |
|
100 % |
|
SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI |
1 |
1 |
|
100 % |
1 |
|
100 % |
1 |
|
100 % |
|
Stanziamenti regionali |
48 |
48 |
(0) |
99 % |
46 |
(0) |
97 % |
45 |
0 |
97 % |
|
SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI |
48 |
48 |
(0) |
99 % |
46 |
(0) |
97 % |
45 |
0 |
97 % |
|
|
TOTALE: PTOM (B) |
300 |
296 |
(5) |
99 % |
292 |
(4) |
99 % |
289 |
2 |
99 % |
|
TOTALE: ACP+PTOM (A+B) |
15 739 |
15 703 |
(381) |
100 % |
15 407 |
(1) |
98 % |
14 941 |
145 |
97 % |
Tabella 2.5
CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014
TIPO DI AIUTO
ACP + PTOM — 10o FES
(milioni di EUR) |
||||||||||
|
CREDITI |
DECISIONI |
STANZIAMENTI DELEGATI |
PAGAMENTI |
||||||
AGGR. |
ANNUALE |
% |
AGGR. |
ANNUALE |
% |
AGGR. |
ANNUALE |
% |
||
(1) |
(2) |
|
(2): (1) |
(3) |
|
(3): (2) |
(4) |
|
(4): (3) |
|
ACP |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
13 526 |
13 524 |
(108) |
100 % |
11 270 |
1 550 |
83 % |
7 696 |
1 751 |
68 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A |
13 526 |
13 524 |
(108) |
100 % |
11 270 |
1 550 |
83 % |
7 696 |
1 751 |
68 % |
Dotazioni nazionali — dotazione B |
2 026 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Compensazione di proventi esportazioni |
|
210 |
(0) |
|
183 |
78 |
87 % |
130 |
75 |
71 % |
Aiuti d’urgenza |
|
856 |
(0) |
|
809 |
141 |
95 % |
656 |
109 |
81 % |
Paesi poveri fortemente indebitati |
|
49 |
|
|
49 |
0 |
100 % |
49 |
0 |
100 % |
Altri eventi con effetti sul bilancio |
|
911 |
(3) |
|
890 |
19 |
98 % |
823 |
75 |
92 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B |
2 026 |
2 025 |
(4) |
100 % |
1 931 |
238 |
95 % |
1 658 |
259 |
86 % |
Spese di esecuzione |
429 |
429 |
(1) |
100 % |
429 |
9 |
100 % |
414 |
8 |
97 % |
Interessi e altre entrate |
70 |
70 |
(1) |
100 % |
68 |
5 |
97 % |
62 |
4 |
92 % |
SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI |
499 |
499 |
(2) |
100 % |
497 |
13 |
99 % |
476 |
12 |
96 % |
Spese istituzionali e di sostegno |
242 |
242 |
(19) |
100 % |
240 |
8 |
99 % |
211 |
20 |
88 % |
Altre dotazioni intra ACP |
1 904 |
1 904 |
(9) |
100 % |
1 766 |
320 |
93 % |
1 167 |
219 |
66 % |
Fondo per la pace |
688 |
688 |
(12) |
100 % |
683 |
69 |
99 % |
634 |
104 |
93 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP |
2 835 |
2 835 |
(39) |
100 % |
2 689 |
397 |
95 % |
2 012 |
343 |
75 % |
Stanziamenti regionali |
1 985 |
1 983 |
(3) |
100 % |
1 531 |
386 |
77 % |
964 |
324 |
63 % |
SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI |
1 985 |
1 983 |
(3) |
100 % |
1 531 |
386 |
77 % |
964 |
324 |
63 % |
Cofinanziamento |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
181 |
156 |
59 |
86 % |
145 |
82 |
93 % |
41 |
27 |
29 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A |
181 |
156 |
59 |
86 % |
145 |
82 |
93 % |
41 |
27 |
29 % |
Spese di esecuzione |
5 |
3 |
2 |
62 % |
1 |
0 |
17 % |
1 |
0 |
100 % |
SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI |
5 |
3 |
2 |
62 % |
1 |
0 |
17 % |
1 |
0 |
100 % |
Altre dotazioni intra ACP |
12 |
11 |
(0) |
98 % |
11 |
(0) |
99 % |
8 |
2 |
70 % |
Fondo per la pace |
1 |
1 |
|
100 % |
1 |
|
99 % |
1 |
|
100 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP |
12 |
12 |
(0) |
99 % |
12 |
(0) |
99 % |
9 |
2 |
72 % |
Riserve utilizzabili |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserve |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazione A |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazione B |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva intra ACP |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA INTRA ACP |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI NAZIONALI DOTAZIONE A STABEX |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva PIN/PIR |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA PIN/PIR |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazioni regionali |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI REGIONALI |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserve |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA NON UTILIZZABILE |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE: ACP (INCL. RISERVE) (A) |
21 069 |
21 037 |
(95) |
99 % |
18 076 |
2 666 |
86 % |
12 857 |
2 719 |
71 % |
A C P |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
|
|
|
|
|
|
|
2 |
|
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A |
|
|
|
|
|
|
|
2 |
|
|
Compensazione di proventi esportazioni |
|
|
|
|
|
|
|
0 |
|
|
Aiuti d’urgenza |
|
|
|
|
|
|
|
0 |
|
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B |
|
|
|
|
|
|
|
0 |
|
|
Altre dotazioni intra ACP |
|
|
|
|
|
|
|
0 |
|
|
SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP |
|
|
|
|
|
|
|
0 |
|
|
Stanziamenti regionali |
|
|
|
|
|
|
|
0 |
|
|
SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI |
|
|
|
|
|
|
|
0 |
|
|
TOTALE: ACP (INCL. RISERVE) |
|
|
|
|
|
|
|
3 |
|
|
PTOM |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
196 |
196 |
0 |
100 % |
131 |
12 |
67 % |
101 |
25 |
77 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A |
196 |
196 |
0 |
100 % |
131 |
12 |
67 % |
101 |
25 |
77 % |
Dotazioni nazionali — dotazione B |
15 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Aiuti d’urgenza |
|
9 |
|
|
7 |
0 |
76 % |
6 |
4 |
89 % |
Altri eventi con effetti sul bilancio |
|
6 |
|
|
6 |
0 |
100 % |
6 |
6 |
100 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B |
15 |
15 |
|
100 % |
13 |
0 |
86 % |
12 |
10 |
94 % |
Studi/Assistenza tecnica PTOM |
6 |
6 |
0 |
100 % |
5 |
2 |
89 % |
4 |
1 |
81 % |
SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI |
6 |
6 |
0 |
100 % |
5 |
2 |
89 % |
4 |
1 |
81 % |
Stanziamenti regionali |
40 |
40 |
0 |
100 % |
26 |
7 |
65 % |
8 |
4 |
31 % |
SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI |
40 |
40 |
0 |
100 % |
26 |
7 |
65 % |
8 |
4 |
31 % |
Riserve utilizzabili |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserve |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazione A |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazione B |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI NAZIONALI DOTAZIONE A STABEX |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazioni regionali |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI REGIONALI |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserve |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
2 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA NON UTILIZZABILE |
2 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE: PTOM (INCL. RISERVE) (B) |
259 |
257 |
0 |
99 % |
176 |
21 |
68 % |
126 |
41 |
72 % |
TOTALE: ACP/PTOM (INCL. RISERVE) (A+B) |
21 328 |
21 294 |
(95) |
99 % |
18 252 |
2 687 |
86 % |
12 985 |
2 760 |
71 % |
Tabella 2.6
CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014
TIPO DI AIUTO
ACP + PTOM — 11o FES
(milioni di EUR) |
||||||||||
|
CREDITI |
DECISIONI |
STANZIAMENTI DELEGATI |
PAGAMENTI |
||||||
AGGR. |
ANNUALE |
% |
AGGR. |
ANNUALE |
% |
AGGR. |
ANNUALE |
% |
||
(1) |
(2) |
|
(2): (1) |
(3) |
|
(3): (2) |
(4) |
|
(4): (3) |
|
A C P |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni nazionali — dotazione A |
653 |
458 |
458 |
70 % |
197 |
197 |
43 % |
185 |
185 |
94 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A |
653 |
458 |
458 |
70 % |
197 |
197 |
43 % |
185 |
185 |
94 % |
Dotazioni nazionali — dotazione B |
86 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Aiuti d’urgenza |
|
83 |
83 |
|
65 |
65 |
78 % |
47 |
47 |
73 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B |
86 |
83 |
83 |
96 % |
65 |
65 |
78 % |
47 |
47 |
73 % |
Meccanismo di transizione |
98 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: MECCANISMO DI TRANSIZIONE |
98 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Spese di esecuzione |
115 |
99 |
99 |
86 % |
92 |
92 |
93 % |
92 |
92 |
100 % |
Interessi e altre entrate |
13 |
5 |
5 |
38 % |
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI |
128 |
104 |
104 |
81 % |
92 |
92 |
88 % |
92 |
92 |
100 % |
Spese istituzionali e di sostegno |
33 |
33 |
33 |
100 % |
14 |
14 |
42 % |
6 |
6 |
43 % |
Altre dotazioni intra ACP |
56 |
55 |
55 |
99 % |
|
|
|
|
|
|
Fondo per la pace |
445 |
325 |
325 |
73 % |
301 |
301 |
93 % |
226 |
226 |
75 % |
SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP |
533 |
413 |
413 |
77 % |
315 |
315 |
76 % |
232 |
232 |
74 % |
Stanziamenti regionali |
103 |
103 |
103 |
100 % |
63 |
63 |
61 % |
39 |
39 |
63 % |
SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI |
103 |
103 |
103 |
100 % |
63 |
63 |
61 % |
39 |
39 |
63 % |
Riserve utilizzabili |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserve |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI NAZIONALI DOTAZIONE A STABEX |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserve |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
(0) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA NON UTILIZZABILE |
(0) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE: ACP (INCL. RISERVE) (A) |
1 602 |
1 160 |
1 160 |
72 % |
731 |
731 |
63 % |
595 |
595 |
81 % |
P T O M |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi regolari degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dotazioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Meccanismo di transizione |
11 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: MECCANISMO DI TRANSIZIONE |
11 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Studi/Assistenza tecnica PTOM |
3 |
0 |
0 |
0 % |
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI |
3 |
0 |
0 |
0 % |
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserve |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Riserva non utilizzabile |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUBTOTALE: RISERVA NON UTILIZZABILE |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE: PTOM (INCL. RISERVE) (B) |
14 |
0 |
0 |
0 % |
|
|
|
|
|
|
TOTALE: ACP + PTOM (INCL. RISERVE) (A+B) |
1 616 |
1 160 |
1 160 |
72 % |
731 |
731 |
63 % |
595 |
595 |
81 % |
RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE — FONDI GESTITI DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI |
CA/481/15 12 marzo 2015 |
||||||||||||
|
Documento 15/082 |
||||||||||||
|
|||||||||||||
STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI RENDICONTI FINANZIARI AL 31 DICEMBRE 2014 |
|||||||||||||
|
STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria Al 31 DICEMBRE 2014
(in migliaia di euro) |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
ATTIVITÀ |
|
|
|
Disponibilità liquide ed equivalenti |
5 |
5 45 399 |
5 99 515 |
Strumenti finanziari derivati |
6 |
448 |
1 024 |
Prestiti e crediti |
7 |
1 3 31 918 |
1 2 22 199 |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
8 |
4 03 085 |
3 31 699 |
Crediti dai finanziatori |
9/15 |
42 590 |
— |
Attività finanziarie detenute fino a scadenza |
10 |
99 988 |
1 02 562 |
Altre attività |
11 |
5 522 |
148 |
Totale attività |
|
2 4 28 950 |
2 2 57 147 |
PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI |
|
|
|
PASSIVITÀ |
|
|
|
Strumenti finanziari derivati |
6 |
14 632 |
3 545 |
Risconti passivi |
12 |
31 310 |
35 083 |
Debiti nei confronti di terzi |
13 |
68 824 |
3 31 235 |
Altre passività |
14 |
2 591 |
2 572 |
Totale passività |
|
1 17 357 |
3 72 435 |
RISORSE DEI FINANZIATORI |
|
|
|
Contributi degli Stati membri richiamati |
15 |
2 0 57 000 |
1 6 61 309 |
Riserva intestata all’equo valore |
|
1 56 122 |
78 191 |
Utili non distribuiti |
|
98 471 |
1 45 212 |
Totale risorse dei finanziatori |
|
2 3 11 593 |
1 8 84 712 |
Totale passività e contributi dei finanziatori |
|
2 4 28 950 |
2 2 57 147 |
Prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e delle altre componenti del conto economico complessivo
Per l’esercizio conclusosi al 31 dicembrE 2014
(in migliaia di euro) |
|||||
|
Note |
Dall’1.1.2014 |
Dall’1.1.2013 |
||
al 31.12.2014 |
al 31.12.2013 |
||||
Interessi e proventi assimilati |
17 |
77 240 |
69 593 |
||
Spese per interessi e oneri assimilati |
17 |
- 1 522 |
- 1 175 |
||
Proventi netti da interessi e assimilati |
|
75 718 |
68 418 |
||
Entrate da commissioni e dividendi |
18 |
1 163 |
2 728 |
||
Spese per commissioni e dividendi |
18 |
- 37 |
- 43 |
||
Proventi netti da commissioni e dividendi |
|
1 126 |
2 685 |
||
Variazione dell’equo valore di strumenti finanziari derivati |
|
- 11 663 |
4 399 |
||
Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita |
19 |
8 109 |
5 294 |
||
Perdite nette su cambi |
|
- 222 |
- 6 925 |
||
Risultato netto delle operazioni finanziarie |
|
- 3 776 |
2 768 |
||
Variazione della riduzione di valore di prestiti e crediti, al netto di annullamenti |
7 |
- 75 756 |
- 27 334 |
||
Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita |
8 |
- 6 262 |
- 8 176 |
||
Altre entrate |
21 |
337 |
— |
||
Spese generali di amministrazione |
20 |
- 38 128 |
- 37 851 |
||
(Perdita)/utile dell’esercizio |
|
- 46 741 |
510 |
||
Altro risultato economico complessivo: |
|
|
|
||
Elementi che possono essere riclassificati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio: |
|
|
|
||
Attività finanziarie disponibili per la vendita — Riserva intestata all’equo valore |
8 |
|
|
||
|
|
87 230 |
12 350 |
||
|
|
- 9 299 |
- 2 593 |
||
Attività finanziarie totali disponibili per la vendita |
|
77 931 |
9 757 |
||
Totale altro risultato economico complessivo |
|
77 931 |
9 757 |
||
Totale risultato economico complessivo per l’esercizio |
|
31 190 |
10 267 |
Prospetto delle variazioni nelle risorse dei finanziatori
Per l’esercizio conclusosi al 31 dicembrE 2014
(in migliaia di euro) |
|||||
|
Note |
Contributi richiamati |
Riserva intestata all’equo valore |
Utili non distribuiti |
Totale |
Al 1o gennaio 2014 |
|
1 6 61 309 |
78 191 |
1 45 212 |
1 8 84 712 |
Contributi degli Stati membri richiamati durante l’esercizio |
15 |
1 05 691 |
— |
— |
1 05 691 |
Abbuoni di interessi inutilizzati e assistenza tecnica |
15 |
2 90 000 |
— |
— |
2 90 000 |
Perdita per l’esercizio 2014 |
|
— |
— |
- 46 741 |
- 46 741 |
Totale altro risultato economico complessivo per l’anno |
|
— |
77 931 |
— |
77 931 |
Variazioni nelle risorse dei finanziatori |
|
3 95 691 |
77 931 |
- 46 741 |
4 26 881 |
Al 31 dicembre 2014 |
|
2 0 57 000 |
1 56 122 |
98 471 |
2 3 11 593 |
Al 1o gennaio 2013 |
|
1 5 61 309 |
68 434 |
1 44 702 |
1 7 74 445 |
Contributi degli Stati membri richiamati durante l’esercizio |
15 |
1 00 000 |
— |
— |
1 00 000 |
Utile per l’esercizio 2013 |
|
— |
— |
510 |
510 |
Totale altro risultato economico complessivo per l’anno |
|
— |
9 757 |
— |
9 757 |
Variazioni nelle risorse dei finanziatori |
|
1 00 000 |
9 757 |
510 |
1 10 267 |
Al 31 dicembre 2013 |
|
1 6 61 309 |
78 191 |
1 45 212 |
1 8 84 712 |
Prospetto dei flussi di cassa
Per l’esercizio conclusosi al 31 dicembrE 2014
(in migliaia di euro) |
|||
|
Note |
Dall’1.1.2014 al 31.12.2014 |
Dall’1.1.2013 al 31.12.2013 |
ATTIVITÀ OPERATIVE |
|
|
|
(Perdita)/utile dell’esercizio finanziario |
|
- 46 741 |
510 |
Adeguamenti per: |
|
|
|
Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita |
8 |
6 262 |
8 176 |
Altre entrate |
21 |
- 337 |
— |
Variazione netta della riduzione di valore di prestiti e crediti |
7 |
75 756 |
27 334 |
Interesse capitalizzato su prestiti e crediti |
7 |
- 11 915 |
- 10 363 |
Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su prestiti e crediti |
|
895 |
- 249 |
Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su attività finanziarie detenute fino a scadenza |
10 |
12 |
733 |
Variazione nei risconti passivi |
|
- 3 773 |
- 2 725 |
Effetto di variazioni del tasso di cambio sui prestiti |
7 |
- 92 707 |
30 402 |
Effetto di variazioni del tasso di cambio sulle attività finanziarie disponibili per la vendita |
|
- 449 |
- 1 154 |
Effetto di variazioni del tasso di cambio sulle liquidità detenute |
|
- 9 362 |
- 378 |
(Perdita)/utile sulle attività operative prima delle variazioni delle attività e passività correnti |
|
- 82 359 |
52 286 |
Versamenti di prestiti |
7 |
- 2 48 326 |
- 2 42 203 |
Rimborsi di prestiti |
7 |
1 66 578 |
1 19 160 |
Variazioni degli interessi maturati su disponibilità liquide ed equivalenti |
5 |
7 |
- 1 |
Variazioni dell’equo valore di derivati |
|
11 663 |
- 4 399 |
Aumento delle attività finanziarie detenute fino a scadenza |
10 |
- 1 6 10 057 |
- 6 80 635 |
Scadenze delle attività finanziarie detenute fino a scadenza |
10 |
1 6 12 619 |
6 76 369 |
Aumento delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
8 |
- 42 646 |
- 34 700 |
Rimborsi/Vendite delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
8 |
43 378 |
38 737 |
(Aumento)/Diminuzione di altre attività |
|
- 5 374 |
76 |
Aumento di altre passività |
|
19 |
1 419 |
Diminuzione degli importi dovuti alla Banca europea per gli investimenti |
|
- 175 |
- 6 539 |
Flussi di cassa netti utilizzati in attività operative |
|
- 1 54 673 |
- 80 430 |
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO |
|
|
|
Contributi ricevuti dagli Stati membri |
15 |
1 05 691 |
1 87 310 |
Importi ricevuti dagli Stati membri relativi ad abbuoni di interessi e assistenza tecnica |
|
7 410 |
50 000 |
Importi pagati per conto degli Stati membri in relazione ad abbuoni di interessi e assistenza tecnica |
|
- 21 899 |
- 24 312 |
Flussi di cassa netti provenienti da attività di finanziamento |
|
91 202 |
2 12 998 |
Aumento/(diminuzione) netti disponibilità liquide ed equivalenti |
|
- 63 471 |
1 32 568 |
Prospetto riepilogativo dei flussi di cassa: |
|
|
|
Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio dell’esercizio finanziario |
|
5 99 507 |
4 66 561 |
Liquidità nette da: |
|
|
|
Attività operative |
|
- 1 54 673 |
- 80 430 |
Attività di finanziamento |
|
91 202 |
2 12 998 |
Effetto di variazioni del tasso di cambio su disponibilità liquide ed equivalenti |
|
9 362 |
378 |
Disponibilità liquide ed equivalenti al termine dell’esercizio |
|
5 45 398 |
5 99 507 |
Le disponibilità liquide ed equivalenti sono costituite da: |
|
|
|
Liquidità |
5 |
9 642 |
1 94 107 |
Depositi a termine (esclusi gli interessi maturati) |
|
4 15 756 |
4 05 400 |
Carte commerciali |
5 |
1 20 000 |
— |
|
|
5 45 398 |
5 99 507 |
Note ai rendiconti finanziari al 31 dicembre 2014
1. Informazioni generali
Lo strumento per gli investimenti (lo «strumento») è stato istituito in virtù dell’accordo di Cotonou (l’«accordo») in materia di cooperazione e aiuti allo sviluppo, concluso il 23 giugno 2000 tra gli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (i «paesi ACP»), da un lato, e l’Unione europea e i suoi Stati membri, dall’altro, e modificato il 25 giugno 2005 e il 23 giugno 2010.
Lo strumento non è una persona giuridica distinta e in base all’accordo è la Banca europea per gli investimenti («BEI» o «la banca») che gestisce i contributi per conto degli Stati membri (i donatori) e agisce in qualità di amministratore dello strumento.
I finanziamenti concessi nel quadro dell’accordo sono a carico dei bilanci degli Stati membri dell’UE, che contribuiscono con gli importi stanziati al finanziamento dello strumento e con le sovvenzioni al finanziamento degli abbuoni di interessi, secondo quanto previsto dai quadri finanziari pluriennali [primo protocollo finanziario per il periodo 2000-2007, denominato 9o Fondo europeo di sviluppo («FES»), secondo protocollo finanziario per il periodo 2008-2013, denominato 10o FES e «meccanismo di transizione» per il periodo tra il 1o gennaio 2014 e l’entrata in vigore del terzo protocollo finanziario per il periodo 2014-2020, denominato 11o FES]. La BEI gestisce:
— |
lo «strumento», un fondo di rotazione di capitale di rischio di 3 185,5 milioni di EUR, mirato a promuovere gli investimenti del settore privato nei paesi ACP, 48,5 milioni dei quali sono stanziati a favore dei paesi e territori d’oltremare («paesi PTOM»), |
— |
sovvenzioni per il finanziamento di abbuoni di interessi per un valore massimo di 586,85 milioni di EUR per i paesi ACP e un valore massimo di 3,5 milioni di EUR per i paesi PTOM. Fino al 15 % di tali abbuoni può essere utilizzato per finanziare assistenza tecnica («AT») connessa ai progetti, |
— |
il «meccanismo di transizione», che copre le sovvenzioni finalizzate a finanziare gli abbuoni di interesse e l’assistenza tecnica connessa ai progetti. È costituito da rimanenze non impegnate e disimpegnate da FES precedenti. |
I presenti bilanci sono relativi al periodo 1o gennaio 2014 — 31 dicembre 2014.
Su proposta del comitato di gestione della BEI, il consiglio di amministrazione di quest’ultima ha adottato i rendiconti finanziari in data 12 marzo 2015 e autorizzato la loro presentazione per approvazione al consiglio dei governatori entro il 28 aprile 2015.
2. Politiche contabili significative
2.1. Base della preparazione — Dichiarazione di conformità
I rendiconti finanziari relativi allo strumento sono stati elaborati sulla base dei principi internazionali d’informativa finanziaria (IFRS) adottati dall’Unione europea.
2.2. Riclassificazione di dati dell’esercizio precedente
Le commissioni di impegno non sono più presentate alla voce «entrate da commissioni e dividendi», bensì alla voce «interessi e proventi assimilati».
L’impatto della riclassificazione sui dati comparativi del 2013 è stato pari a 1 3 23 000 EUR.
2.3. Valutazioni e stime contabili significative
La preparazione dei rendiconti finanziari comporta l’utilizzazione di determinate stime contabili. Essa prevede inoltre che la direzione della Banca europea per gli investimenti effettui una valutazione all’atto di applicare le politiche contabili dello strumento. Vengono indicati in appresso i settori che richiedono una valutazione più dettagliata o complessa, ovvero i settori per i quali le ipotesi e le stime sono importanti ai fini dei rendiconti finanziari.
Le valutazioni e le stime principali sono le seguenti:
Misurazione dell’equo valore degli strumenti finanziari
L’equo valore delle attività e delle passività finanziarie che sono negoziate sui mercati attivi si basa sui prezzi di mercato quotato o sulle quotazioni dei prezzi dei broker. Qualora l’equo valore non possa essere desunto dai mercati attivi, esso viene determinato avvalendosi di una serie di tecniche di valutazione che prevede, tra l’altro, l’uso di modelli matematici. I dati da elaborare in base a tali modelli provengono, ove possibile, da mercati osservabili; in caso contrario, la determinazione dell’equo valore viene effettuata ricorrendo a una valutazione. Le valutazioni sono classificate a diversi livelli della gerarchia dell’equo valore in base ai parametri utilizzati nelle tecniche di valutazione descritte nelle note 2.5.3 e 4.
Tali tecniche di valutazione possono comprendere modelli relativi al valore attuale netto e ai flussi di tesoreria attualizzati, un raffronto con strumenti analoghi per i quali esistono prezzi di mercato osservabili, modelli Black-Scholes e modelli polinomiali di misurazione del prezzo delle opzioni, nonché altri modelli di valutazione. Le ipotesi e i dati utilizzati nelle tecniche di valutazione comprendono tassi di interesse senza rischio e tassi di riferimento, differenziali creditizi utilizzati nell’ambito della stima dei tassi di sconto, corsi azionari e obbligazionari, tassi di cambio, prezzi degli indici di borsa nonché la volatilità e le correlazioni dei prezzi previste.
Lo scopo delle tecniche di valutazione è realizzare una misurazione dell’equo valore che rifletta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Lo strumento utilizza modelli di valutazione ampiamente riconosciuti per determinare l’equo valore degli strumenti finanziari comuni e più semplici, come gli swap su tassi di interesse e gli swap su valuta, che utilizzano esclusivamente dati di mercato osservabili e richiedono stime e valutazioni limitate sul piano della gestione. I prezzi e i dati dei modelli osservabili sono generalmente disponibili sul mercato dei titoli di debito e dei titoli azionari quotati, dei prodotti derivati negoziati in borsa e dei prodotti semplici derivati «over the counter», come gli swap sui tassi di interesse. La disponibilità di prezzi di mercato e di dati di modellizzazione osservabili riduce la necessità di stime sul piano della gestione, e riduce anche l’incertezza legata alla determinazione degli equi valori. La disponibilità di prezzi di mercato e di dati osservabili varia in funzione dei prodotti e dei mercati ed è soggetta alle variazioni dovute ad eventi particolari e alle condizioni generali sui mercati finanziari.
Per gli strumenti più complessi, lo strumento utilizza i propri modelli di valutazione, che sono elaborati sulla base di modelli di valorizzazione riconosciuti. Alcuni dei dati importanti utilizzati in questi modelli, se non tutti, possono non essere osservabili sul mercato e sono derivati dai prezzi o dai tassi di mercato, oppure vengono stimati sulla base di ipotesi. Alcuni prestiti e alcune garanzie per i quali non vi è un mercato attivo sono esempi di strumenti che comportano input non osservabili significativi. I modelli di valutazione che utilizzano input non osservabili significativi richiedono un livello maggiore di valutazione e di stima per determinare il valore equo. Tale esercizio di stima e valutazione è generalmente necessario per selezionare il modello di valutazione adeguato da utilizzare, stabilire i futuri flussi di cassa previsti per lo strumento finanziario oggetto di valutazione, calcolare la probabilità di un’inadempienza e di un rimborso anticipato di una controparte e selezionare i tassi di sconto adeguati.
Lo strumento dispone di un quadro di controllo stabilito in materia di misurazione degli equi valori. Tale quadro comprende le funzioni di gestione dei rischi e di gestione dei dati del mercato della banca d’investimento della BEI. Tali funzioni sono indipendenti dalla direzione del front office e sono incaricate di verificare le valutazioni dell’equo valore significative. I controlli specifici comprendono:
— |
verifica dei prezzi osservabili, |
— |
procedura di controllo e approvazione dei nuovi modelli di valutazione e dei cambiamenti apportati ai modelli esistenti, |
— |
calibrazione e controllo retrospettivo dei modelli rispetto alle operazioni di mercato osservate, |
— |
analisi e indagine con riferimento ai movimenti di valutazione importanti, |
— |
riesame degli input non osservabili significativi e aggiustamenti delle valutazioni. |
Quando informazioni di terze parti, come le quotazioni dei broker o i servizi di determinazione dei prezzi, sono utilizzate per misurare l’equo valore, lo strumento verifica che tali valutazioni siano conformi ai requisiti degli IFRS. Tale verifica comprende i seguenti punti:
— |
stabilire quando è opportuno ricorrere alle quotazioni dei broker o ai servizi di determinazione dei prezzi, |
— |
valutare se una particolare quotazione di un broker o un servizio di determinazione dei prezzi sono affidabili, |
— |
comprendere in che modo è stato determinato il valore equo e in che misura rappresenta transazioni di mercato reali, |
— |
quando i prezzi di strumenti simili sono utilizzati per misurare l’equo valore, in che modo tali prezzi sono stati aggiustati per riflettere le caratteristiche dello strumento misurato. |
Perdite dovute alla riduzione di valore di prestiti e crediti
Ad ogni data di chiusura di bilancio, lo strumento per gli investimenti riesamina i propri prestiti e crediti per valutare l’opportunità di registrare un fondo per la riduzione di valore nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo. In particolare, per determinare l’entità dell’accantonamento necessario, la direzione della Banca europea per gli investimenti deve effettuare una stima dell’importo e dei tempi dei futuri flussi di cassa. Queste stime sono basate su ipotesi relative a una serie di fattori; i risultati effettivi possono tuttavia differire, dando luogo a eventuali modifiche di tale fondo. In aggiunta ai fondi specifici per ciascun prestito e credito significativo, lo strumento per gli investimenti può costituire anche un fondo collettivo per la perdita di valore relativamente a esposizioni che non sono state specificamente identificate come svalutate e presentano un rischio di inadempienza maggiore di quello esistente al momento della concessione.
In linea di principio, un prestito è considerato in sofferenza quando il pagamento degli interessi e del capitale è dovuto da almeno 90 giorni e la direzione della Banca europea per gli investimenti ritiene che vi sia un’indicazione oggettiva di riduzione di valore.
Valutazione di investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita
La valutazione degli investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita è generalmente basata su uno dei seguenti elementi:
— |
recenti transazioni di mercato in normali condizioni di concorrenza, |
— |
equo valore attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo, |
— |
flussi di cassa previsti scontati ai tassi attuali applicabili a voci che presentano termini e caratteristiche di rischio analoghe, |
— |
metodo degli attivi netti corretti, o |
— |
altri modelli di valutazione. |
La determinazione dei flussi di cassa e dei fattori di sconto per investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita richiede un ricorso significativo alle stime. Lo strumento per gli investimenti calibra periodicamente le tecniche di valutazione e ne verifica la validità utilizzando i prezzi derivanti da transazioni correnti di mercato osservabili nell’ambito dello stesso strumento oppure derivanti da altri dati di mercato osservabili.
Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita
Lo strumento per gli investimenti ritiene che gli investimenti azionari disponibili per la vendita siano svalutati in caso di diminuzione significativa o protratta dell’equo valore al di sotto del valore di costo o qualora sussistano altre prove oggettive di perdita di valore. La determinazione del carattere «significativo» o «protratto» della diminuzione si basa su una valutazione soggettiva. In genere lo strumento considera «significativi» valori pari o superiori al 30 % e «protratti» periodi superiori a 12 mesi. Inoltre lo strumento valuta altri fattori, fra cui la normale volatilità dei prezzi dei titoli quotati e i flussi di cassa futuri e i fattori di sconto per i titoli non quotati.
Consolidamento di entità in cui lo strumento detiene un interesse
Significativamente, lo strumento ha stabilito di non controllare nessuna delle entità in cui detiene un interesse. Ciò è dovuto al fatto che, per tutte queste entità, il socio accomandatario, il gestore del fondo o il consiglio di amministrazione sono i soli responsabili per la gestione e il controllo delle attività e degli affari del partenariato e hanno il potere e l’autorità di fare tutto quanto è necessario per conseguire la finalità e gli obiettivi del partenariato, in conformità alle linee direttrici politiche e in materia di investimenti.
2.4. Cambiamenti di politica contabile
Tranne per i cambiamenti indicati in appresso, lo strumento ha applicato le politiche contabili indicate nella nota 2.5 a tutti i periodi presentati nei presenti rendiconti finanziari. Lo strumento ha adottato i seguenti standard nuovi o modificati.
Standard adottati
Nella preparazione dei presenti rendiconti finanziari sono stati adottati i seguenti standard, modifiche di standard e interpretazioni:
IFRS 10 Bilancio consolidato
L’IFRS 10 sostituisce la parte dell’IAS 27 «Bilancio consolidato e separato», riguardante il bilancio consolidato e il SIC 12 «Consolidamento — Società a destinazione specifica». L’IFRS 10 comprende una nuova definizione di controllo, che fornisce una base unica per il consolidamento di tutte le entità. Tale base si fonda sul concetto di potere sull’entità oggetto di investimento e di variabilità dei rendimenti derivanti dal coinvolgimento con la detta entità e dalla loro correlazione, anziché, come avveniva in precedenza, sul controllo giuridico o sull’esposizione a rischi e vantaggi, a seconda della natura dell’entità. L’adozione dell’IFRS 10 non ha influito sul consolidamento degli investimenti detenuti dallo strumento. Pertanto non sono necessarie ridefinizioni relative all’applicazione dell’IFRS 10.
IFRS 11 Accordi a controllo congiunto
L’IFRS 11 sostituisce l’IAS 31 «Partecipazioni in joint venture» e il SIC-13 «Entità a controllo congiunto — Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo» e stabilisce principi per la rendicontazione finanziaria da parte di entità interessate ad accordi a controllo congiunto.
L’IFRS 11 prevede due soli tipi di accordi congiunti, attività a controllo congiunto e joint venture, e la loro classificazione si basa sui diritti e sugli obblighi delle parti derivanti dall’accordo, anziché sulla sua forma giuridica. L’adozione di questo standard non ha influito sui rendiconti finanziari dello strumento.
IFRS 12 Divulgazione di interessi in altre imprese
L’IFRS 12 indica quali informazioni sono necessarie nei rendiconti finanziari annuali affinché coloro che li utilizzano possano valutare la natura degli interessi (e relativi rischi associati) dell’entità che redige il bilancio in controllate, collegate, accordi a controllo congiunto ed entità strutturate non consolidate. In base ai requisiti dell’IFRS 12 in materia di informazione, non occorre fornire informazioni comparative per gli esercizi precedenti alla data della prima applicazione. Le nuove informazioni sono riportate nella nota 22.
Modifiche agli IFRS 10, 11 e 12 - Bilancio consolidato, Accordi a controllo congiunto e Divulgazione di interessi in altre imprese: Guida alle disposizioni transitorie
Le modifiche chiariscono gli obiettivi della guida alle disposizioni transitorie nell’IFRS 10 e prevedono un ulteriore alleggerimento della transizione nell’IFRS 10, 11 e 12, limitando l’obbligo di fornire informazioni comparative rettificate al solo esercizio comparativo precedente. Inoltre, per quanto riguarda le informazioni relative alle entità strutturate non consolidate, è soppresso l’obbligo di presentare informazioni comparative per gli esercizi precedenti alla data in cui l’IFRS 12 viene applicato per la prima volta. L’adozione di questa modifica non ha influito sui rendiconti finanziari dello strumento.
Modifica allo standard IAS 36 - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie
Le modifiche limitano l’obbligo di pubblicare il valore recuperabile di un’attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari ai soli esercizi in cui è stata rilevata o rettificata una perdita per riduzione di valore.
Esse prevedono, tra l’altro, obblighi dettagliati in materia d’informazione, applicabili nel caso in cui l’importo recuperabile di un’attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari sia stata determinata sulla base dell’equo valore al netto dei costi di dismissione e, durante l’esercizio, sia stata rilevata o rettificata una perdita per riduzione di valore.
L’adozione di questa modifica non ha influito sui rendiconti finanziari dello strumento.
Standard emanati ma non ancora applicati
I seguenti standard, nonché le seguenti modifiche a standard precedenti e interpretazioni, sono disponibili per gli esercizi successivi al 1o gennaio 2014 e non sono stati applicati nella redazione dei presenti rendiconti finanziari. Gli standard che si applicano allo strumento sono indicati in appresso.
IFRS 9 Strumenti finanziari
Lo standard è stato emanato il 24 luglio 2014 e sostituisce la guida esistente nello standard IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. L’IFRS 9 contiene una guida riveduta sulla classificazione e sulla valutazione degli strumenti finanziari, comprendente un nuovo modello di calcolo delle perdite previste su crediti per la determinazione delle riduzione di valore delle attività finanziarie e i nuovi requisiti generali contabili relativi alle operazioni di copertura, oltre a sviluppare la guida sulla rilevazione e sull’eliminazione contabile degli strumenti finanziari dello standard IAS 39. L’IFRS 9 non è ancora stato adottato dall’UE e lo strumento non ha ancora definito la portata di questo standard.
IFRS 15 Entrate provenienti da contratti con i clienti
L’IFRS 15 istituisce un quadro esaustivo per determinare se, in che entità e quando vengono rilevate entrate e sostituisce la guida esistente in materia di rilevazione delle entrate, compresi gli standard IAS 18 Ricavi, IAS 11 Lavori su ordinazione e IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela. Questo standard entrerà in vigore per gli esercizi a partire dal 1o gennaio 2017 o da data successiva, ma sarà consentito adottarlo prima. L’IFRS 15 non è ancora stato adottato dall’UE e lo strumento non ha ancora definito la portata di questo standard.
2.5. Sintesi delle politiche contabili più significative
Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria presenta le attività e le passività in ordine decrescente di liquidità e non distingue tra voci correnti e non correnti.
2.5.1. Conversione delle valute estere
Per presentare i rendiconti finanziari lo strumento per gli investimenti utilizza l’euro, che è anche la valuta funzionale. Se non diversamente indicato, le informazioni finanziarie espresse in EUR sono state arrotondate al migliaio più prossimo.
Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione.
Le attività e le passività monetarie in valuta diversa dall’euro sono convertite in euro al tasso di cambio in vigore alla data del bilancio. I profitti o le perdite derivanti da tale conversione sono registrati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo.
Le voci non monetarie misurate in termini di costo storico in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alle date delle transazioni iniziali. Le voci non monetarie misurate all’equo valore in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio vigenti alla data in cui è stato determinato l’equo valore.
Le variazioni del tasso di cambio derivanti dal regolamento delle transazioni a tassi diversi da quelli vigenti alla data della transazione, così come le variazioni di cambio non realizzate relative ad attività e passività in valuta estera non regolate sono registrate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo.
Gli elementi del prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e del conto economico complessivo sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio in vigore alla fine di ogni mese.
2.5.2. Disponibilità liquide ed equivalenti
Lo strumento per gli investimenti definisce disponibilità liquide ed equivalenti come conti correnti, depositi a breve termine o carte commerciali aventi una scadenza originaria pari o inferiore a tre mesi.
2.5.3. Attività finanziarie diverse dai derivati
Le attività finanziarie vengono contabilizzate in base alla data di liquidazione.
Valore equo degli strumenti finanziari
Il valore equo dello strumento finanziario è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione nel capitale o, in sua assenza, il mercato più vantaggioso cui lo strumento ha accesso in quella data.
Ove applicabile, la BEI misura, per conto dello strumento, il valore equo di uno strumento utilizzando il prezzo quotato in un mercato attivo per tale strumento. Si considera attivo un mercato in cui le operazioni relative all’attività o alla passività si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.
Qualora il valore equo degli attivi finanziari e dei passivi finanziari iscritti in bilancio non possa essere desunto dai mercati attivi, esso viene determinato avvalendosi di una serie di tecniche di valutazione che prevede, tra l’altro, l’uso di modelli matematici. I dati da elaborare in base a tali modelli provengono, ove possibile, da mercati osservabili; in caso contrario, la determinazione dell’equo valore viene effettuata ricorrendo a una valutazione. La tecnica di valutazione scelta ingloba tutti i fattori che le controparti prenderebbero in considerazione nella fissazione del prezzo dell’operazione.
La BEI misura il valore equo utilizzando la seguente gerarchia del valore equo, che riflette la rilevanza dei dati utilizzati nell’effettuare le valutazioni:
— |
livello 1: input che sono prezzi di mercato quotato non aggiustati sui mercati attivi di strumenti identici cui lo strumento ha accesso, |
— |
livello 2: input diversi dai prezzi di mercato quotato inclusi nel livello 1 che sono osservabili direttamente (ossia sotto forma di prezzi) o indirettamente (ossia derivati dai prezzi). In questa categoria rientrano gli strumenti valutati utilizzando prezzi di mercato quotato sui mercati attivi di strumenti identici, prezzi di mercato quotato di strumenti identici o simili su mercati considerati come meno attivi o altre tecniche di valutazione in cui tutti gli input significativi sono direttamente o indirettamente osservabili dai dati di mercato, |
— |
livello 3: input che non sono osservabili. Rientrano in questa categoria tutti gli strumenti la cui la tecnica di valutazione comprende input che non sono basati su dati osservabili e in cui gli input non osservabili hanno un effetto significativo sulla valutazione dello strumento. Questa categoria comprende strumenti che sono valutati in base ai prezzi di mercato quotato di strumenti simili che richiedono importanti aggiustamenti o ipotesi non osservabili per riflettere le differenze tra gli strumenti. |
Lo strumento riconosce i trasferimenti tra livelli della gerarchia dell’equo valore a partire dalla fine del periodo di riferimento durante il quale è intervenuto il cambiamento.
Attività finanziarie detenute fino a scadenza
Le attività finanziarie detenute fino a scadenza comprendono le obbligazioni quotate in borsa, acquisite con l’intenzione di detenerle fino alla scadenza, e le carte commerciali con scadenze originarie superiori ai tre mesi.
Tali obbligazioni e carte commerciali sono inizialmente iscritte all’equo valore con l’aggiunta di eventuali costi di transazione direttamente attribuibili. La differenza fra il valore di ingresso e il valore di rimborso viene ammortizzata in base all’effettivo metodo di calcolo degli interessi per la durata residua dello strumento.
Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di valore di un’attività finanziaria o di un gruppo di attività finanziarie. Un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle attività («evento di perdita» subito) e detto evento di perdita (o evento) abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell’attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. La perdita dovuta alla riduzione di valore viene rilevata nell’utile (perdita) di esercizio e la perdita viene calcolata come la differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei flussi finanziari stimati futuri calcolati in base al tasso d’interesse effettivo originario dello strumento.
Prestiti
I prestiti concessi dallo strumento per gli investimenti figurano tra le attività dello strumento al momento dell’erogazione degli anticipi ai contraenti. Essi sono inizialmente riportati al valore di costo (importi netti versati), che corrisponde all’equo valore dell’importo corrisposto per concedere il prestito, compresi eventuali costi di transazione, e successivamente sono misurati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo previa detrazione di eventuali accantonamenti per riduzione di valore o inesigibilità.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono quelle designate come tali o che non possono essere classificate né tra gli investimenti valutati all’equo valore rilevato a conto del risultato economico, né tra quelli detenuti fino a scadenza né come prestiti e crediti. Esse comprendono investimenti azionari diretti e investimenti in fondi di capitali di rischio.
Dopo la misurazione iniziale, gli investimenti finanziari disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzati al loro equo valore. Per la valutazione all’equo valore degli investimenti azionari, che non può basarsi sui mercati attivi, si considerino i seguenti elementi:
a. Fondi di capitale di rischio
L’equo valore di ciascun fondo di capitale di rischio si baserà sull’ultimo valore netto di inventario (VNI) disponibile dichiarato dal fondo, se calcolato in base a linee guida di valutazione internazionali che sono riconosciute conformi agli IFRS (ad esempio, le linee guida per la valutazione internazionale del private equity e del capitale di rischio, IPEV Guidelines, pubblicate dalla European Venture Capital Association). Lo strumento per gli investimenti può tuttavia decidere di adeguare il VNI dichiarato dal fondo in considerazione di elementi che possono influire sulla valutazione.
b. Investimenti azionari diretti
L’equo valore dell’investimento si baserà sull’ultima serie di rendiconti finanziari disponibili, riutilizzando eventualmente lo stesso modello utilizzato all’atto dell’acquisizione della partecipazione.
Gli utili e le perdite non realizzati sugli investimenti azionari diretti e sui capitali di rischio vengono rubricati come risorse dei finanziatori fino a quando tali investimenti non vengono venduti, riscossi o ceduti oppure dichiarati svalutati. Qualora si accerti che un investimento disponibile per la vendita è svalutato, gli eventuali utili e perdite non realizzati cumulati, precedentemente contabilizzati nel capitale proprio, vengono trasferiti nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo.
Per gli investimenti non quotati, l’equo valore è stabilito applicando tecniche di valutazione riconosciute (ad esempio, attivi netti corretti, metodo dei flussi di cassa attualizzati o multiple). Questi investimenti sono contabilizzati al valore di costo ove non sia possibile effettuare una valutazione affidabile dell’equo valore. Va notato che nei primi due anni gli investimenti sono rilevati al valore di costo.
Le partecipazioni acquisite dallo strumento rappresentano di norma investimenti in capitale azionario privato o fondi di capitale di rischio. In base alla pratica in vigore nel settore, tali investimenti vengono solitamente sottoscritti da una serie di investitori, nessuno dei quali si trova nella posizione di influenzare singolarmente le operazioni quotidiane e l’attività di investimento del fondo. Di conseguenza, la partecipazione di un investitore agli organi di direzione di un fondo non gli conferisce alcun diritto relativamente alla gestione quotidiana del fondo stesso. Inoltre, i singoli investitori di un fondo di investimento privato o di un fondo di capitale di rischio non determinano le strategie del fondo, quali le politiche di distribuzione dei dividendi o le politiche relative alle altre distribuzioni. Solitamente, tali decisioni vengono assunte da chi si occupa della gestione del fondo sulla base del contratto degli azionisti che disciplina i diritti e gli obblighi dei gestori e di tutti gli azionisti del fondo. Il contratto degli azionisti impedisce inoltre in genere ai singoli investitori di concludere individualmente transazioni di importi significativi con il fondo, effettuare scambi nell’ambito del personale di direzione ovvero ottenere accesso privilegiato a informazioni tecniche essenziali. Gli investimenti dello strumento vengono effettuati nel rispetto della pratica in uso nel settore, garantendo che lo strumento non eserciti alcuna forma di controllo o influenza significativa ai sensi dei principi IFRS 10 e IAS 28 nell’effettuazione dei propri investimenti, compresi gli investimenti per i quali lo strumento detiene oltre il 20 % dei diritti di voto.
Garanzie
Le garanzie finanziarie sono registrate inizialmente nel bilancio all’equo valore corrispondente al valore attuale netto dell’afflusso di premi previsto. Tale calcolo viene eseguito alla data iniziale di ciascuna transazione e il risultato viene rubricato in bilancio come «garanzie finanziarie» alle voci «altre attività» e «altre passività».
Dopo la registrazione iniziale, le passività dello strumento relative a tali garanzie sono misurate secondo il valore più elevato fra due valori:
— |
la stima più accurata delle spese necessarie a regolare eventuali obblighi finanziari derivanti dalla garanzia, stimata sulla base di tutti i fattori e delle informazioni pertinenti disponibili alla data di formazione del bilancio, |
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l’importo registrato inizialmente meno il suo ammortamento cumulato. Tale ammortamento viene eseguito inizialmente mediante il metodo attuariale. |
Eventuali aumenti o riduzioni del passivo relativo alle garanzie finanziarie vengono riportati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «entrate da commissioni e dividendi».
Le attività dello strumento relative a tali garanzie sono successivamente ammortizzate mediante il metodo attuariale e controllate per verificarne l’eventuale perdita di valore.
Inoltre, un contratto di garanzia viene registrato come sopravvenienza passiva per lo strumento all’atto della sottoscrizione, mentre una garanzia che viene attivata è registrata come un impegno per lo strumento.
2.5.4. Riduzione di valore delle attività finanziarie
Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di valore delle attività finanziarie. Un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle attività («evento di perdita» subito) e detto evento di perdita abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell’attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. Tra gli elementi che dimostrano la riduzione di valore possono figurare indicazioni che il contraente, o un gruppo di contraenti, è alle prese con notevoli difficoltà finanziarie, insolvenza o morosità nei pagamenti di interessi o di capitale, la probabilità che egli fallisca o intraprenda altri tipi di riorganizzazione finanziaria, ovvero elementi concreti che indichino il sussistere di una diminuzione quantificabile dei futuri flussi di cassa, quali variazioni degli arretrati o parametri economici correlati a inadempienze.
Le riduzioni di valore vengono registrate per i prestiti in sospeso alla fine dell’esercizio finanziario e riportati al costo ammortizzato quando vi sono prove oggettive di un rischio di mancato recupero (totale o parziale) dei relativi importi, conformemente alle clausole contrattuali originali, oppure dei valori equivalenti. In presenza di prove oggettive dell’avvenuta perdita dovuta alla riduzione di valore, l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile delle attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati. Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’impiego di un fondo di riserva mentre l’importo della perdita è registrato nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo. Gli interessi continuano a maturare sul valore contabile ridotto, in base all’effettivo tasso di interesse dell’attività. I prestiti e il relativo fondo sono dichiarati inesigibili quando non vi sono prospettive realistiche di recupero. Se, in un esercizio successivo, l’entità della perdita stimata dovuta alla riduzione di valore aumenta o diminuisce a seguito di un evento successivo alla registrazione della riduzione di valore, la perdita dovuta alla riduzione precedentemente registrata viene aumentata o ridotta mediante un adeguamento del fondo di riserva.
Lo strumento effettua le valutazioni del rischio di credito per ciascuna operazione e non tiene conto della perdita di valore collettiva.
Quanto alle attività finanziarie disponibili per la vendita, lo strumento per gli investimenti valuta, alla chiusura di ogni esercizio, se sussistano prove oggettive di riduzione di valore di un investimento. Tra le prove oggettive rientra una riduzione significativa o protratta dell’equo valore dell’investimento al di sotto del suo costo. In presenza di prove di riduzione del valore, la riduzione cumulativa [calcolata come la differenza tra il costo di acquisto e l’equo valore corrente, detratte eventuali perdite dovute a riduzioni di valore dello stesso investimento precedentemente registrate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo] viene tolta dalle risorse dei finanziatori e riportata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo. Le perdite dovute alla riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita non sono stornate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo; gli aumenti del loro equo valore netto successivi alla riduzione di valore sono riportati direttamente nelle risorse dei finanziatori.
La sezione gestione dei rischi della Banca europea per gli investimenti analizza la riduzione di valore delle attività finanziarie almeno una volta l’anno. Gli eventuali adeguamenti che ne derivano comprendono la soppressione dello sconto nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo per la durata dell’attività ed eventuali adeguamenti necessari in esito ad una revisione della riduzione di valore iniziale.
2.5.5. Strumenti finanziari derivati
I derivati comprendono gli scambi incrociati di valute (cross currency swaps), gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate (cross currency interest rate swaps), gli scambi di valute a breve termine («FX swaps») e gli scambi di tassi di interesse.
Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate diverse dall’euro, così da compensare eventuali profitti o perdite provocati da oscillazioni dei tassi di cambio.
Lo strumento non utilizza nessuna delle possibilità di copertura di cui allo IAS 39. I derivati sono valutati all’equo valore rilevato mediante il conto del risultato economico e dichiarati come strumenti finanziari derivati. Tale equo valore è ottenuto principalmente da modelli di flusso monetario scontato, da modelli di valutazione delle opzioni e da quotazioni di terzi.
I derivati sono contabilizzati all’equo valore e registrati come attività quando il valore equo è positivo e tra le passività quando è negativo. Eventuali modifiche del valore equo degli strumenti finanziari derivati figurano nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «variazione del valore equo degli strumenti finanziari derivati».
I derivati vengono inizialmente rilevati alla data contabile.
2.5.6. Contributi
I contributi degli Stati membri sono registrati nel bilancio come crediti alla data della decisione del Consiglio che stabilisce il contributo finanziario che gli Stati membri sono tenuti a versare allo strumento.
I contributi degli Stati membri soddisfano i seguenti requisiti e sono pertanto classificati come strumenti rappresentativi di capitale:
— |
come definito nell’accordo relativo ai contributi, essi conferiscono agli Stati membri il diritto di decidere in merito all’utilizzazione dell’attivo dello strumento per gli investimenti nel caso della liquidazione di quest’ultimo, |
— |
essi rientrano nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di strumenti, |
— |
tutti gli strumenti finanziari rientranti nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di strumenti presentano caratteristiche identiche, |
— |
tali strumenti non presentano alcuna caratteristica che imponga di classificarli come passività, e |
— |
i flussi finanziari totali previsti attribuibili allo strumento nel suo arco di vita si basano sostanzialmente sul risultato economico, la variazione dell’attivo netto rilevato o la variazione dell’equo valore dell’attivo netto rilevato e non rilevato dello strumento per gli investimenti nell’arco di vita dello strumento di cui trattasi. |
2.5.7. Interesse sui prestiti
Gli interessi sui prestiti generati dallo strumento per gli investimenti sono registrati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo («Interessi e proventi assimilati») e nel bilancio («Prestiti e crediti») conformemente alla contabilità per competenza utilizzando il tasso di interesse effettivo, ossia il tasso che sconta esattamente le future entrate o uscite di cassa, per tutta la durata attesa del prestito, eguagliando il valore contabile netto del medesimo. Quando il valore registrato di un prestito è stato ridotto a causa di una riduzione di valore, gli interessi continuano ad essere registrati applicando il tasso di interesse effettivo originario al nuovo valore contabile.
Le commissioni di impegno sono riportate e riconosciute come entrate utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo sul periodo che va dall’erogazione al rimborso del prestito considerato, e sono presentate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «interessi e proventi assimilati».
2.5.8. Abbuoni di interessi e assistenza tecnica
Nell’ambito delle sue attività, lo strumento per gli investimenti gestisce gli abbuoni di interessi e l’assistenza tecnica per conto degli Stati membri.
La parte dei contributi degli Stati membri destinata al pagamento degli abbuoni di interessi e all’AT non viene contabilizzata fra le risorse dei finanziatori dello strumento, bensì classificata come importi dovuti a terzi. Lo strumento effettua l’erogazione ai beneficiari finali e poi riduce gli importi dovuti a terzi.
I contributi destinati a finanziare abbuoni d’interesse e AT che non sono interamente ammessi vengono riclassificati come contributi allo strumento per gli investimenti.
2.5.9. Interessi di disponibilità liquide ed equivalenti
Gli interessi di tesoreria vengono registrati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo dello strumento secondo il principio della contabilità di competenza.
2.5.10. Onorari, commissioni e dividendi
Gli onorari percepiti per servizi prestati in un dato periodo di tempo sono riconosciuti come entrate via via che i servizi vengono prestati, mentre gli onorari percepiti per la realizzazione di un’azione importante sono riconosciuti come entrate al completamento di tale azione. Tali onorari sono presentati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «entrate da commissioni e dividendi».
I dividendi relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita vengono contabilizzati all’atto del ricevimento e presentati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «utili netti realizzati derivanti da attività finanziarie disponibili per la vendita».
2.5.11. Fiscalità
In virtù del protocollo sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, le risorse, le entrate ed altri beni delle istituzioni dell’Unione beneficiano di un’esenzione da tutte le imposte dirette.
3. Gestione dei rischi
La presente nota contiene informazioni sull’esposizione dello strumento ai rischi creditizi e finanziari e alla gestione di tali rischi, in particolare per quanto concerne i rischi primari legati all’utilizzo che lo strumento fa di strumenti finanziari. Tali rischi comprendono:
— |
rischio di credito — rischio di perdita risultante dall’inadempienza del cliente o della controparte, legata all’esposizione del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento, |
— |
rischio di liquidità — rischio che un’impresa non sia in grado di finanziare gli aumenti degli attivi e di soddisfare le obbligazioni quando giungono a scadenza senza incorrere in perdite inaccettabili, |
— |
rischio di mercato — rischio che le variazioni dei prezzi di mercato e dei tassi, quali i tassi di interesse, i prezzi dei titoli azionari e i tassi di cambio influenzino il risultato economico di un’entità o il valore delle partecipazioni detenute. |
3.1. Organizzazione della gestione dei rischi
La Banca europea per gli investimenti adegua costantemente la propria gestione dei rischi.
L’Ufficio Gestione rischi della BEI provvede a individuare, valutare, controllare e segnalare in modo indipendente i rischi ai quali è esposto lo strumento. In un contesto nel quale viene mantenuto il principio della separazione delle funzioni, la Gestione rischi (Risk Management, RM) è indipendente dai Front office. Il direttore generale della Gestione rischi riferisce, relativamente alle questioni legate ai rischi, al vicepresidente incaricato della Banca europea per gli investimenti. Il vicepresidente incaricato incontra regolarmente il Comitato di revisione (audit committee) per discutere le questioni legate ai rischi ed è inoltre responsabile di supervisionare l’attività di segnalazione dei rischi al Comitato di gestione e al Consiglio di amministrazione della Banca europea degli investimenti.
3.2. Rischio di credito
Il rischio di credito è costituito dalle possibili perdite che risultano dall’inadempienza del cliente o della controparte, legate all’esposizione del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento.
3.2.1. Politica in materia di rischio di credito
Nel condurre l’analisi creditizia sulle controparti del prestito, la BEI valuta il rischio di credito con l’obiettivo di quantificarlo e attribuire ad esso un valore. Lo strumento ha sviluppato una metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) rivolta alle aziende o agli istituti finanziari per determinare i rating interni delle sue principali controparti che beneficiano di prestiti o garanzie. Tale metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia di controparte definita (ad esempio, aziende, banche, enti pubblici ecc.). Tenendo conto sia delle migliori pratiche bancarie, sia dei principi definiti nell’ambito dell’Accordo internazionale di Basilea sui capitali (Basilea II), tutte le controparti che rivestono una certa importanza per il profilo creditizio di una specifica transazione vengono classificate in categorie di rating interne utilizzando la metodologia IRM per la tipologia di controparte corrispondente. A ciascuna controparte viene inizialmente assegnato un rating interno che riflette il suo rating in valuta estera a lungo termine in seguito a un’analisi approfondita del profilo di rischio della controparte e del contesto operativo legato al rischio-paese in questione.
La valutazione creditizia delle attività finanziarie del progetto e delle altre operazioni strutturate di ricorso limitato utilizza strumenti di valutazione del rischio creditizio specifici del settore, prevalentemente basati sulla disponibilità di flussi di cassa e sulla capacità di far fronte al servizio del debito. Tali strumenti comprendono un’analisi del quadro contrattuale dei progetti, l’analisi della controparte e simulazioni dei flussi di cassa. Come per le aziende e gli istituti finanziari, a ciascun progetto viene attribuito un rating di rischio interno e una perdita prevista.
Tutte le operazioni non sovrane (o non garantite come sovrane o assimilate a queste) sono soggette a limiti specifici per quanto riguarda il livello della transazione e le dimensioni della controparte. All’importo massimo nominale delle transazioni è imposto un limite che dipende dalla perdita prevista dalla transazione stessa. I limiti relativi alle controparti si applicano alle esposizioni consolidate e solitamente riflettono l’entità dei fondi propri delle controparti e la loro capacità complessiva di ottenere finanziamenti esterni a lungo termine.
Per mitigare il rischio di credito, lo strumento utilizza vari strumenti di attenuazione del rischio di credito, quali:
— |
valori mobiliari legati a progetti (ad esempio, garanzia su azioni; garanzia su attività; attribuzione di diritti; garanzia su conti), e/o |
— |
garanzie, solitamente fornite dal soggetto che ha sponsorizzato il progetto finanziato (ad esempio, garanzie di completamento, garanzie di prima richiesta). |
Inoltre, lo strumento ricorre talvolta a strumenti di attenuazione del rischio di credito non direttamente correlati al rischio del progetto, come le garanzie collaterali o le garanzie bancarie.
Lo strumento non fa uso di derivati per attenuare il rischio di credito.
3.2.2. Esposizione massima al rischio di credito senza tener conto di garanzie collaterali o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito
La tabella seguente riporta i valori relativi all’esposizione massima al rischio di credito per gli elementi del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, compresi i derivati. L’esposizione massima è indicata al lordo a causa dell’effetto mitigante delle garanzie collaterali.
Esposizione massima (in migliaia di euro) |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||
ATTIVITÀ |
|
|
||
Disponibilità liquide ed equivalenti |
5 45 399 |
5 99 515 |
||
Strumenti finanziari derivati |
448 |
1 024 |
||
Prestiti e crediti |
1 3 31 918 |
1 2 22 199 |
||
Crediti dai finanziatori |
42 590 |
— |
||
Attività finanziarie detenute fino a scadenza |
99 988 |
1 02 562 |
||
Altre attività |
5 522 |
148 |
||
Totale attività |
2 0 25 865 |
1 9 25 448 |
||
CONTI FUORI BILANCIO |
|
|
||
Sopravvenienze passive |
|
|
||
|
25 000 |
25 000 |
||
Impegni |
|
|
||
|
1 1 61 859 |
8 89 866 |
||
|
2 298 |
4 414 |
||
Totale conti fuori bilancio |
1 1 89 157 |
9 19 280 |
||
Totale esposizione creditizia |
3 2 15 022 |
2 8 44 728 |
3.2.3. Rischio di credito su prestiti e crediti
3.2.3.1.
Ogni operazione di prestito effettuata dallo strumento beneficia di una valutazione completa del rischio e di una quantificazione delle perdite previste, espresse attraverso un sistema di valutazione dei prestiti (Loan Grading, LG). Le categorie LG sono stabilite sulla base di criteri universalmente accettati, basati su parametri come la qualità del mutuatario, la scadenza del prestito, le garanzie fornite a copertura ed eventualmente il garante.
Il sistema di valutazione dei prestiti LG comprende le metodologie, i processi, le banche dati e i sistemi informatici a sostegno della valutazione del rischio di credito insito nelle operazioni di prestito e della quantificazione delle perdite previste e riassume un’ampia gamma di informazioni allo scopo di consentire una classificazione relativa del rischio di credito dei prestiti. Il sistema LG riflette il valore attuale del livello stimato delle perdite attese esprimendo la probabilità di insolvenza dei debitori principali, dell’esposizione al rischio e della gravità della perdita in caso di effettiva inadempienza. Le categorie LG assolvono alle seguenti funzioni:
— |
contribuiscono ad effettuare una valutazione più precisa e quantitativa dei rischi associati ai prestiti, |
— |
facilitano la ripartizione delle attività di controllo, |
— |
offrono in ogni momento un quadro aggiornato sulla qualità del portafoglio prestiti, |
— |
sono uno dei fattori che permettono di adottare le decisioni in materia di attribuzione di un prezzo ai rischi in funzione della perdita prevista. |
I seguenti fattori contribuiscono alla definizione di una LG:
i) |
solvibilità del mutuatario: la Gestione rischi provvede a un esame indipendente della situazione del mutuatario e ne valuta la solvibilità sulla base di metodologie interne e banche dati esterne. In linea con l’approccio avanzato di Basilea II, la banca ha messo a punto una metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) per determinare i rating interni di mutuatari e garanti. Tale metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia di controparte definita; |
ii) |
correlazione dell’insolvenza: permette di quantificare la probabilità che mutuatario e garante incontrino difficoltà finanziarie simultaneamente. Tanto maggiore è la correlazione tra le probabilità di insolvenza del mutuatario e del garante, minore è il valore della garanzia e dunque più bassa è la classe LG; |
iii) |
il valore degli strumenti di garanzia e delle garanzie: tale valore viene valutato sulla base della combinazione fra la solvibilità del soggetto emittente e il tipo di strumento utilizzato; |
iv) |
il quadro contrattuale: un quadro contrattuale solido contribuisce alla qualità del prestito e alla classificazione interna; |
v) |
la durata del prestito: a parità di ogni altra condizione, superiore è la durata del prestito, maggiore è il rischio di incorrere in difficoltà di restituzione del prestito. |
La perdita prevista relativa a un prestito è calcolata combinando i cinque elementi sopra descritti. A seconda del livello di perdita prevista, un prestito è inserito in una delle seguenti categorie LG:
A |
Prestiti di qualità eccellente: tale categoria è suddivisa in tre sottocategorie. La sottocategoria A comprende i rischi sovrani all’interno dell’UE, vale a dire i prestiti concessi a uno Stato membro, ovvero garantiti interamente, esplicitamente e incondizionatamente da questo, per i quali non sono previste difficoltà di rimborso e ai quali è stata attribuita una perdita prevista dello 0 %. La classe A+ fa riferimento a prestiti concessi a enti diversi dagli Stati membri (o garantiti da tali enti) che non presentano prospettive di deterioramento per la loro intera durata. La classe A– comprende operazioni di prestito che danno origine al dubbio che venga mantenuto il loro stato attuale (ad esempio, a causa della loro lunga durata o dell’elevata volatilità del prezzo futuro di una garanzia altresì eccellente), per i quali tuttavia la possibilità di un tale deterioramento appare ridotta. |
B |
Prestiti di elevata qualità: tali prestiti costituiscono una categoria di attività di cui la banca si fida, anche se non si può escludere il rischio di un deterioramento minimo in futuro. Le categorie B+ e B– vengono impiegate per indicare la relativa probabilità che si verifichi un tale deterioramento. |
C |
Prestiti di buona qualità: un esempio di tali prestiti sono i prestiti non garantiti a banche o grandi imprese conosciute per la loro solidità, rimborsabili integralmente alla scadenza dopo sette anni o in tranche a decorrere dall’erogazione, per un periodo equivalente. |
D |
Questa categoria costituisce il confine tra prestiti «di qualità accettabile» e prestiti che presentano problemi. Tale spartiacque nella classificazione del prestito viene definito più precisamente dalle sottoclassificazioni D+ e D–. I prestiti classificati alla sottocategoria D– richiedono di essere monitorati con maggiore attenzione. |
E |
In questa categoria LG rientrano i prestiti con un profilo di rischio maggiore rispetto a quanto solitamente accettato. La classe comprende altresì prestiti che hanno evidenziato gravi problemi nel corso della loro durata e per i quali non si può pertanto escludere l’ipotesi di una perdita. Per tale ragione, tali prestiti sono soggetti a un attento e scrupoloso monitoraggio. Le sottocategorie E+ ed E– consentono di differenziare l’intensità di questo particolare processo di monitoraggio. Le operazioni di classe E– presentano una situazione per la quale vi è la forte possibilità che sia impossibile mantenere il servizio del debito previsto e che sia pertanto richiesta una qualche forma di ristrutturazione del debito, con una conseguente probabile perdita di valore. |
F |
La categoria F (inadempienza) raccoglie i prestiti che presentano livelli di rischio inaccettabili. I prestiti sono classificati nella categoria F– solo a seguito di transazioni in corso per le quali si verificano, successivamente alla firma del contratto, circostanze avverse impreviste, eccezionali e gravi. Tutte le operazioni per le quali si verifica una perdita di capitale dello strumento per gli investimenti sono classificate in categoria F e sono oggetto di una disposizione specifica. |
Generalmente, i prestiti classificati internamente in categoria D– o in categorie inferiori sono inseriti in un apposito elenco di operazioni da controllare. Tuttavia, se è stato inizialmente classificato con un profilo di rischio pari a D– o inferiore, il prestito verrà inserito nell’elenco solo in seguito a un evento creditizio significativo tale da comportare un ulteriore deterioramento della sua posizione LG.
La tabella di cui alla sezione 3.2.3.3 offre un’analisi della qualità del credito del portafoglio crediti dello strumento sulla base delle varie classi LG descritte in precedenza.
3.2.3.2.
La tabella seguente riporta l’esposizione massima al rischio creditizio legato alla concessione di prestiti sottoscritti ed erogati per tipo di mutuatario e tenendo conto delle garanzie fornite dai garanti:
In migliaia di euro |
|||||
Al 31.12.2014 |
Garantiti |
Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito |
Non garantiti |
Totale |
% del totale |
Banche |
16 457 |
1 06 667 |
5 71 609 |
6 94 733 |
52 |
Grandi imprese |
23 494 |
93 731 |
3 10 396 |
4 27 621 |
32 |
Enti pubblici |
33 279 |
— |
31 |
33 310 |
3 |
Stati |
— |
4 815 |
1 71 439 |
1 76 254 |
13 |
Totale erogato |
73 230 |
2 05 213 |
1 0 53 475 |
1 3 31 918 |
100 |
Sottoscritti e non erogati |
1 21 826 |
1 17 758 |
9 22 275 |
1 1 61 859 |
|
In migliaia di euro |
|||||
Al 31.12.2013 |
Garantiti |
Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito |
Non garantiti |
Totale |
% del totale |
Banche |
18 341 |
1 12 178 |
3 38 464 |
4 68 983 |
38 |
Grandi imprese |
26 315 |
94 365 |
4 17 990 |
5 38 670 |
44 |
Enti pubblici |
29 120 |
— |
31 |
29 151 |
2 |
Stati |
— |
5 322 |
1 80 073 |
1 85 395 |
16 |
Totale erogato |
73 776 |
2 11 865 |
9 36 558 |
1 2 22 199 |
100 |
Sottoscritti e non erogati |
14 966 |
1 17 758 |
7 57 142 |
8 89 866 |
|
La Direzione «gestione e ristrutturazione delle transazioni» è incaricata di realizzare verifiche in merito a mutuatari e garanti, nonché controlli finanziari e contrattuali connessi ai progetti. Pertanto, la solvibilità dei prestiti contratti nel quadro dello strumento, dei mutuatari e dei garanti è sottoposta a controllo permanente, con cadenza per lo meno annuale, ma più frequentemente ad hoc e in funzione del verificarsi di eventi connessi con il credito. In particolare, la Direzione «gestione e ristrutturazione delle transazioni» verifica il rispetto degli obblighi contrattuali e, in caso di declassamento del rating e/o di inosservanza del contratto, vengono adottate azioni correttive. Conformemente agli orientamenti sul rischio di credito, ove necessario vengono adottate misure attenuative. Inoltre, in caso di rinnovo delle garanzie bancarie ricevute per i prestiti, si garantisce la loro sostituzione o l’adozione tempestiva delle misure del caso.
3.2.3.3.
Le seguenti tabelle riportano l’analisi della qualità del credito del portafoglio prestiti dello strumento al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 in funzione della categoria del prestito, in base alle esposizioni sottoscritte (per prestiti erogati e non erogati):
(in migliaia di euro) |
||||||||
Al 31.12.2014 |
Qualità eccellente |
Qualità standard |
Rischio minimo accettabile |
Alto rischio |
Nessuna classificazione |
Totale |
% del totale |
|
Da A a B- |
C |
D+ |
D- e inferiore |
|||||
Mutuatario |
Banche |
75 268 |
7 074 |
3 07 049 |
8 79 420 |
3 36 318 |
1 6 05 129 |
65 |
Grandi imprese |
1 02 974 |
7 964 |
16 713 |
4 56 210 |
— |
5 83 861 |
23 |
|
Enti pubblici |
— |
— |
33 279 |
40 031 |
— |
73 310 |
3 |
|
Stati |
— |
— |
4 815 |
2 26 662 |
— |
2 31 477 |
9 |
|
Totale |
1 78 242 |
15 038 |
3 61 856 |
1 6 02 323 |
3 36 318 |
2 4 93 777 |
100 |
(in migliaia di euro) |
||||||||
Al 31.12.2013 |
Qualità eccellente |
Qualità standard |
Rischio minimo accettabile |
Alto rischio |
Nessuna classificazione |
Totale |
% del totale |
|
Da A a B- |
C |
D+ |
D- e inferiore |
|||||
Mutuatario |
Banche |
65 571 |
15 434 |
97 478 |
6 89 905 |
4 04 129 |
1 2 72 517 |
60 |
Grandi imprese |
6 773 |
15 970 |
5 691 |
5 20 048 |
— |
5 48 482 |
26 |
|
Enti pubblici |
— |
— |
—- |
69 151 |
— |
69 151 |
3 |
|
Stati |
— |
— |
— |
2 21 915 |
— |
2 21 915 |
11 |
|
Totale |
72 344 |
31 404 |
1 03 169 |
1 5 01 019 |
4 04 129 |
2 1 12 065 |
100 |
3.2.3.4.
3.2.3.4.1.
Il portafoglio prestiti dello strumento può essere analizzato per regione geografica (in migliaia di euro) in base al paese del mutuatario:
Paese del mutuatario |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Uganda |
1 61 657 |
1 44 816 |
Kenya |
1 55 168 |
1 31 384 |
Nigeria |
1 37 832 |
73 469 |
Regionale-ACP |
1 36 182 |
1 01 863 |
Mauritania |
95 319 |
93 455 |
Giamaica |
77 272 |
68 000 |
Etiopia |
68 614 |
75 962 |
Repubblica dominicana |
64 614 |
64 015 |
Tanzania |
62 916 |
26 121 |
Camerun |
61 067 |
70 154 |
Togo |
45 780 |
50 319 |
Congo (Repubblica democratica) |
39 786 |
39 047 |
Maurizio |
35 811 |
1 08 511 |
Mozambico |
29 139 |
26 202 |
Capo Verde |
26 101 |
27 470 |
Ghana |
16 130 |
6 365 |
Ruanda |
14 854 |
6 439 |
Polinesia francese |
14 622 |
13 994 |
Senegal |
12 046 |
13 063 |
Malawi |
9 945 |
3 999 |
Samoa |
7 595 |
8 872 |
Burkina Faso |
7 456 |
8 944 |
Haiti |
7 379 |
5 511 |
Mali |
7 207 |
7 717 |
Congo |
6 919 |
8 649 |
Zambia |
5 761 |
6 412 |
Vanuatu |
3 835 |
5 028 |
Angola |
3 623 |
6 380 |
Nuova Caledonia |
3 211 |
3 708 |
Niger |
2 581 |
3 020 |
Santa Lucia |
2 363 |
2 102 |
Palau |
2 254 |
2 224 |
Grenada |
1 996 |
2 243 |
Trinidad e Tobago |
1 180 |
— |
Micronesia |
1 141 |
— |
Liberia |
821 |
364 |
Tonga |
681 |
1 416 |
Gabon |
528 |
512 |
Figi |
474 |
1 032 |
Burundi |
40 |
— |
Ciad |
18 |
— |
Lesotho |
— |
3 417 |
Totale |
1 3 31 918 |
1 2 22 199 |
3.2.3.4.2.
La tabella sottostante riporta l’analisi del portafoglio prestiti dello strumento per settore industriale del mutuatario. Le operazioni che comportano un’erogazione a un intermediario finanziario prima che al beneficiario finale sono registrate fra i prestiti globali (in migliaia di euro):
Settore industriale del mutuatario |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Prestiti globali e contratti di agenzia |
5 41 600 |
3 37 482 |
Sviluppo urbano, ristrutturazione e trasporti |
2 09 849 |
2 16 244 |
Elettricità, carbone e settori affini |
1 98 604 |
2 34 106 |
Terziario e attività affini |
1 68 689 |
1 48 875 |
Materiali di base e attività minerarie |
1 08 367 |
1 76 909 |
Strade e autostrade |
43 993 |
38 880 |
Aeroporti e sistemi di gestione del traffico aereo |
33 310 |
29 116 |
Trattamento delle materie prime, costruzioni |
16 243 |
20 884 |
Telecomunicazioni |
6 089 |
11 746 |
Filiera della carta |
5 156 |
4 540 |
Catena alimentare |
18 |
— |
Beni di investimento/beni di consumo durevoli |
— |
3 417 |
Totale |
1 3 31 918 |
1 2 22 199 |
3.2.3.5.
L’individuazione, il monitoraggio e la segnalazione di arretrati su prestiti vengono effettuati secondo le procedure riportate nei Finance Monitoring Guidelines and Procedures (orientamenti e procedure di monitoraggio finanziario). Tali procedure sono conformi alle migliori pratiche bancarie e sono applicate a tutti i prestiti gestiti dalla BEI.
Il processo di monitoraggio è strutturato in modo da permettere di: i) individuare gli arretrati potenziali e segnalarli ai servizi competenti; ii) portare immediatamente i casi critici all’attenzione del livello operativo e decisionale adeguato; iii) fornire alla direzione e alle istituzioni esterne pertinenti (Commissione europea e Stati membri) relazioni periodiche sul quadro complessivo degli arretrati e sulle misure di recupero già adottate o da adottare.
Gli arretrati e le riduzioni di valore dei prestiti interessati possono essere analizzati nella tabella seguente (valori in migliaia di euro):
|
|
Prestiti e crediti |
Prestiti e crediti |
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
|
Valore contabile |
|
1 3 31 918 |
1 2 22 199 |
Riduzione di valore singola |
|
|
|
Importo lordo |
|
2 10 338 |
2 27 007 |
Riduzione di valore |
7 |
- 1 52 137 |
- 70 791 |
Riduzione di valore singola del valore contabile |
|
58 201 |
1 56 216 |
Riduzione di valore collettiva |
|
|
|
Importo lordo |
|
— |
— |
Riduzione di valore |
|
— |
— |
Riduzione di valore collettiva del valore contabile |
|
— |
— |
Arretrati senza riduzione di valore |
|
|
|
Gli arretrati comprendono |
|
|
|
0-30 giorni |
|
2 558 |
1 561 |
30-60 giorni |
|
528 |
— |
60-90 giorni |
|
5 |
— |
90-180 giorni |
|
— |
— |
oltre 180 giorni |
|
— |
— |
Valore contabile arretrato senza riduzione di valore |
|
3 091 |
1 561 |
Valore contabile non arretrato e senza riduzione di valore |
|
1 2 70 626 |
1 0 64 422 |
Valore contabile totale prestiti e crediti |
|
1 3 31 918 |
1 2 22 199 |
3.2.4. Rischio di credito su disponibilità liquide ed equivalenti
I fondi disponibili sono investiti in base al programma degli obblighi contrattuali di rimborso dello strumento. Dal 31 dicembre 2014 e dal 31 dicembre 2013, gli investimenti consistevano in depositi bancari, certificati di deposito e carte commerciali.
I soggetti autorizzati hanno un rating analogo ai rating a breve e lungo termine richiesti per gli investimenti di capitale liquido della BEI. Il rating minimo a breve termine richiesto per i soggetti autorizzati è P-1/A-1/F1 (Moody’s, S&P, Fitch). In caso di rating diversi assegnati da più di un’agenzia di rating creditizio, si applica il rating più basso. Il limite massimo autorizzato per ciascuna banca autorizzata (fatta eccezione per i conti correnti operativi dello strumento) è attualmente fissato a 5 0 0 00 000 EUR (cinquanta milioni di EUR).
Tutti gli investimenti sono stati effettuati presso soggetti autorizzati con una durata massima di tre mesi dalla data della contrattazione e fino al limite di esposizione del credito. Al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 tutti i depositi bancari, i certificati di deposito, le carte commerciali e la liquidità detenuti dal portafoglio di tesoreria dello strumento avevano un rating minimo di P–1 (equivalente Moody’s) al giorno di liquidazione.
La tabella seguente mostra la situazione delle disponibilità liquide ed equivalenti, comprese le entrate da interessi (in migliaia di euro):
Rating minimo a breve termine |
Rating minimo a lungo termine |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||
(Moody’s) |
(Moody’s) |
||||
P-1 |
Aaa |
47 937 |
9 % |
— |
0 % |
P-1 |
Aa1 |
— |
0 % |
48 130 |
8 % |
P-1 |
Aa2 |
38 |
0 % |
48 |
0 % |
P-1 |
Aa3 |
— |
0 % |
50 000 |
8 % |
P-1 |
A1 |
1 37 820 |
25 % |
1 06 572 |
18 % |
P-1 |
A2 |
3 59 604 |
66 % |
3 94 765 |
66 % |
Totale |
5 45 399 |
100 % |
5 99 515 |
100 % |
3.2.5. Rischio di credito sui derivati
3.2.5.1.
Il rischio di credito sui derivati è rappresentato dalla perdita che una determinata parte subirebbe se la controparte all’accordo si rivelasse incapace di far fronte ai propri obblighi contrattuali. Il rischio di credito associato ai derivati varia in base a una serie di fattori (quali i tassi di interesse e di cambio) e corrisponde in genere solo a una parte limitata del loro valore nozionale.
Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate diverse dall’euro. Tutti i contratti di swap vengono eseguiti dalla Banca europea per gli investimenti con una controparte esterna. Gli swap sono disciplinati dagli stessi accordi in materia di master swap (Master Swap Agreements) e dagli allegati a sostegno del credito (Credit Support Annexes) sottoscritti dalla Banca europea per gli investimenti e dalle sue controparti esterne.
3.2.5.2.
Tutti gli swap eseguiti dalla Banca europea per gli investimenti correlati allo strumento vengono gestiti nell’ambito dello stesso quadro contrattuale e delle metodologie applicate ai derivati negoziati dalla Banca europea per gli investimenti per i propri scopi. In particolare, l’ammissibilità delle controparti di un contratto swap viene stabilita dalla Banca europea per gli investimenti sulla base delle stesse condizioni di ammissibilità dei suoi contratti swap generali.
La Banca europea per gli investimenti misura l’esposizione al rischio di credito connessa alle transazioni con swap e derivati servendosi di metodi basati sul valore di mercato netto (Net Market Exposure, NME) e sull’esposizione potenziale futura (Potential Future Exposure, PFE) per le sue attività di comunicazione e monitoraggio dei limiti. I parametri NME e PFE comprendono i derivati connessi allo strumento per gli investimenti.
La tabella seguente mostra le scadenze degli scambi incrociati di valute e degli scambi di tassi di interesse a valute incrociate, suddivisi per importo nozionale ed equo valore:
(in migliaia di euro) |
|||||
Contratti swap al 31.12.2014 |
inferiori a |
da 1 anno |
da 5 anni |
superiori a |
Totale 2014 |
1 anno |
a 5 anni |
a 10 anni |
10 anni |
||
Importo nozionale |
— |
11 606 |
— |
— |
11 606 |
Equo valore (ovvero, valore scontato netto) |
— |
- 3 219 |
— |
— |
- 3 219 |
(in migliaia di euro) |
|||||
Contratti swap al 31.12.2013 |
inferiori a |
da 1 anno |
da 5 anni |
superiori a |
Totale 2013 |
1 anno |
a 5 anni |
a 10 anni |
10 anni |
||
Importo nozionale |
2 453 |
2 584 |
13 491 |
— |
18 528 |
Equo valore (ovvero, valore scontato netto) |
19 |
- 62 |
- 1 892 |
— |
- 1 935 |
Lo strumento prevede investimenti in contratti di scambi di valuta estera a breve termine («FX swaps») a copertura del rischio valutario connesso alle erogazioni di prestiti in valute diverse dall’euro. Gli scambi di valuta estera hanno una scadenza massima di tre mesi e vengono regolarmente rinnovati. Al 31 dicembre 2014, l’importo nozionale degli scambi di valuta estera ammontava a 1 059 milioni di EUR, a fronte dei 700 milioni di EUR registrati al 31 dicembre 2013. Al 31 dicembre 2014, l’equo valore degli scambi di valuta estera era pari a - 10,8 milioni di EUR, a fronte dell’importo di - 1,5 milioni di EUR registrato al 31 dicembre 2013.
Lo strumento sottoscrive i contratti di scambio di tassi d’interesse per proteggersi dal rischio di tasso d’interesse sui prestiti erogati. Al 31 dicembre 2014, due contratti di scambio di tassi d’interesse avevano un importo nozionale di 44,7 milioni di EUR (43,3 milioni di EUR nel 2013) e un equo valore di - 0,1 milioni di EUR (0,9 milioni di EUR nel 2013).
3.2.6. Rischio di credito sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza
La tabella seguente illustra la situazione del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza costituito integralmente da buoni del Tesoro emessi dal Belgio, dalla Francia, dall’Italia, dal Portogallo e dalla Spagna con scadenza residua inferiore a tre mesi. Gli Stati membri dell’UE sono emittenti idonei. Il limite massimo autorizzato per ciascun emittente autorizzato è attualmente fissato a 5 0 0 00 000 EUR (cinquanta milioni di EUR). Anche gli investimenti in titoli a medio e lungo termine sono ammissibili conformemente agli orientamenti in materia di investimento e in funzione dei requisiti di liquidità:
Rating minimo a breve termine |
Rating minimo a lungo termine |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||
(Moody’s) |
(Moody’s) |
||||
P-1 |
Aa2 |
— |
0 % |
16 199 |
16 % |
P-1 |
Aa3 |
— |
0 % |
39 399 |
38 % |
NP |
Ba2 |
49 994 |
50 % |
— |
0 % |
P-3 |
Baa3 |
49 994 |
50 % |
46 964 |
46 % |
Totale |
99 988 |
100 % |
1 02 562 |
100 % |
3.3. Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità di un soggetto di finanziare gli aumenti degli attivi e di soddisfare le obbligazioni quando giungono a scadenza senza incorrere in perdite inaccettabili. Esso si suddivide in rischio di provvista di liquidità (funding liquidity risk) e rischio di liquidità del mercato (market liquidity risk). Il rischio di provvista di liquidità è il rischio che un soggetto non sia in grado di far fronte in maniera efficace ai suoi bisogni futuri di liquidità, sia previsti che imprevisti, senza ripercussioni sulle proprie operazioni quotidiane o sulla propria condizione finanziaria. Il rischio di liquidità del mercato è il rischio che un soggetto abbia difficoltà a compensare o eliminare una posizione al prezzo di mercato perché lo spessore del mercato risulta inadeguato o perché si sono verificate turbative di mercato.
3.3.1. Gestione del rischio di liquidità
Lo strumento è finanziato prevalentemente con i contributi degli Stati membri (risorse del 9o e 10o FES) nonché dalle entrate derivanti dalle transazioni effettuate dallo strumento stesso. Lo strumento gestisce il proprio rischio di liquidità principalmente programmando le proprie esigenze di liquidità nette e i contributi annui richiesti dagli Stati membri.
Tenendo conto delle previsioni della BEI in materia di gestione e funzionamento dello strumento, la Commissione europea provvede a stilare e a comunicare al Consiglio entro il 15 ottobre di ogni anno un prospetto degli impegni e dei pagamenti e l’importo annuale delle richieste di contributi (compresi gli abbuoni di interessi) dell’esercizio fiscale in corso e di quelli successivi.
Per calcolare i contributi annuali degli Stati membri, si analizza e si controlla per tutto l’anno la struttura degli esborsi del portafoglio attuali e previsti. Gli eventi speciali, per esempio i rimborsi anticipati, le cessioni di azioni o i casi di insolvenza, vengono presi in considerazione per correggere le richieste di liquidità annuali.
Per ridurre ulteriormente il rischio di liquidità, lo strumento mantiene una riserva di liquidità sufficiente a coprire puntualmente in ogni momento le uscite di cassa previste, come comunicato periodicamente dal dipartimento prestiti della BEI. I fondi sono investiti sul mercato monetario e obbligazionario sotto forma di depositi interbancari a breve termine e di altri strumenti finanziari a breve termine tenendo conto degli obblighi di esborso di cassa. Gli attivi liquidi dello strumento sono gestiti dal dipartimento tesoreria della Banca per mantenere una liquidità sufficiente a consentire allo strumento di onorare i propri impegni.
Conformemente al principio di separazione delle funzioni tra front office e back office, le operazioni di liquidazione connesse all’investimento di tali attivi rientrano fra le responsabilità del Dipartimento per la pianificazione e la liquidazione delle operazioni della banca. Inoltre, l’autorizzazione delle controparti e i limiti agli investimenti di tesoreria, nonché il relativo monitoraggio, rientrano fra le responsabilità della Direzione per la gestione dei rischi della banca.
3.3.2. Misurazione del rischio di liquidità
Le tabelle di questa sezione illustrano le passività finanziarie dello strumento in base alla scadenza, ovverosia al periodo che rimane tra la data del bilancio e la data di scadenza prevista dal contratto (in base ai flussi di cassa non attualizzati).
In termini di passività finanziarie non derivate, gli impegni assunti dallo strumento prendono la forma di porzioni non erogate di credito previste dai contratti di prestito già conclusi, porzioni non erogate previste da accordi di sottoscrizione di capitale o di investimento già conclusi, garanzie sui prestiti concesse, abbuoni di interesse e AT.
I prestiti concessi dallo strumento prevedono un termine ultimo di erogazione, ma in realtà vengono effettuati in date e per importi che dipendono dai progressi registrati dai relativi progetti di investimento. Inoltre i prestiti costituiscono operazioni effettuate in un contesto operativo piuttosto instabile, per cui il relativo calendario degli esborsi è caratterizzato da un elevato grado di incertezza.
Gli investimenti di capitale vanno effettuati quando e non appena i gestori del fondo emettono richieste di capitali valide sulla base dell’andamento delle rispettive attività di investimento. Il periodo di prelievo dura solitamente tre anni, con frequenti proroghe di uno e due anni. In attesa che tutti gli investimenti del fondo siano disponibili, alcuni impegni di esborso oltrepassano solitamente la fine del periodo di prelievo, in quanto la liquidità del fondo può occasionalmente essere insufficiente a onorare gli obblighi di pagamento relativi a commissioni o altre spese.
Le garanzie non sono soggette a specifici impegni di esborso a meno che esse non siano richieste. L’importo non saldato delle garanzie viene ridotto in base al calendario di rimborso dei prestiti garantiti.
I deflussi relativi ad abbuoni di interesse avvengono nel caso di prestiti agevolati finanziati dalle risorse proprie della banca. Di conseguenza, i deflussi comunicati rappresentano unicamente gli impegni correlati a tali prestiti, e non l’importo totale degli abbuoni di interesse di prestiti non erogati. Analogamente a quanto avviene per i prestiti, il loro calendario degli esborsi è incerto.
Il deflusso nominale lordo per impegni per AT nella tabella relativa al profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate si riferisce alla parte totale non erogata dei contratti di AT firmati. Il calendario di erogazione è caratterizzato da un elevato grado di incertezza. I deflussi classificati alla voce «3 mesi o inferiore» rappresentano l’importo delle fatture in sospeso ricevute entro la data di riferimento del bilancio.
Gli impegni relativi a passività finanziarie non derivate per i quali non vi è una scadenza contrattuale specifica sono classificati alla voce «scadenza indeterminata». Gli impegni per i quali vi è una domanda di erogazione registrata alla data di riferimento del bilancio sono classificati nella categoria di tempo pertinente.
In termini di passività finanziarie derivate, il profilo di liquidità delle passività finanziarie derivate rappresenta i flussi di cassa lordi non attualizzati dei contratti swap, compresi gli scambi incrociati di valute, gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate, gli scambi di valute a breve termine e gli scambi di tassi di interesse.
Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate |
3 mesi o inferiore |
3 mesi — 1 anno |
1 anno — 5 anni |
Oltre 5 anni |
Scadenza indeterminata |
Deflusso nominale lordo |
In migliaia di EUR al 31.12.2014 |
||||||
Deflusso per impegni per prestiti non erogati |
1 576 |
— |
— |
— |
1 1 60 283 |
1 1 61 859 |
Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni |
4 584 |
— |
— |
— |
1 96 053 |
2 00 637 |
Altre (garanzie sottoscritte non accordate, garanzie accordate) |
— |
— |
— |
— |
27 298 |
27 298 |
Deflusso per impegni per abbuoni di interesse |
— |
— |
— |
— |
2 41 890 |
2 41 890 |
Deflusso per impegni per AT |
595 |
— |
— |
— |
18 978 |
19 573 |
Totale |
6 755 |
— |
— |
— |
1 6 44 502 |
1 6 51 257 |
Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate |
3 mesi o inferiore |
3 mesi — 1 anno |
1 anno — 5 anni |
Oltre 5 anni |
Scadenza indeterminata |
Deflusso nominale lordo |
In migliaia di EUR al 31.12.2013 |
||||||
Deflusso per impegni per prestiti non erogati |
363 |
— |
— |
— |
8 89 503 |
8 89 866 |
Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni |
1 689 |
— |
— |
— |
1 75 132 |
1 76 821 |
Altre (garanzie sottoscritte non accordate, garanzie accordate) |
— |
— |
— |
— |
29 414 |
29 414 |
Deflusso per impegni per abbuoni di interesse |
— |
— |
— |
— |
1 91 760 |
1 91 760 |
Deflusso per impegni per AT |
759 |
— |
— |
— |
14 707 |
15 466 |
Totale |
2 811 |
— |
— |
— |
1 3 00 516 |
1 3 03 327 |
Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate |
3 mesi o inferiore |
3 mesi — 1 anno |
1 anno — 5 anni |
Oltre 5 anni |
Afflusso/deflusso nominale lordo |
In migliaia di EUR al 31.12.2014 |
|||||
Scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate — afflussi |
6 |
2 218 |
10 036 |
— |
12 260 |
Scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate — deflussi |
— |
- 3 202 |
- 12 809 |
— |
- 16 011 |
Scambi di valute a breve termine — afflussi |
1 0 59 000 |
— |
— |
— |
1 0 59 000 |
Scambi di valute a breve termine — deflussi |
- 1 0 70 677 |
— |
— |
— |
- 1 0 70 677 |
Scambi di tassi di interesse — afflussi |
371 |
1 103 |
6 495 |
3 619 |
11 588 |
Scambi di tassi di interesse — deflussi |
— |
- 2 143 |
- 6 373 |
- 3 022 |
- 11 538 |
Totale |
- 11 300 |
- 2 024 |
- 2 651 |
597 |
- 15 378 |
Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate |
3 mesi o inferiore |
3 mesi — 1 anno |
1 anno — 5 anni |
Oltre 5 anni |
Afflusso/deflusso nominale lordo |
In migliaia di EUR al 31.12.2013 |
|||||
Scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate — afflussi |
506 |
5 183 |
11 476 |
2 731 |
19 896 |
Scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate — deflussi |
- 539 |
- 5 858 |
- 12 894 |
- 2 819 |
- 22 110 |
Scambi di valute a breve termine — afflussi |
7 00 000 |
— |
— |
— |
7 00 000 |
Scambi di valute a breve termine — deflussi |
- 7 01 490 |
— |
— |
— |
- 7 01 490 |
Scambi di tassi di interesse — afflussi |
232 |
1 053 |
6 341 |
5 720 |
13 346 |
Scambi di tassi di interesse — deflussi |
— |
- 1 874 |
- 6 385 |
- 3 773 |
- 12 032 |
Totale |
- 1 291 |
- 1 496 |
- 1 462 |
1 859 |
- 2 390 |
3.4. Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio che le variazioni dei prezzi di mercato e dei tassi, quali i tassi di interesse, i prezzi dei titoli azionari e i tassi di cambio influenzino il risultato economico di un’entità o il valore delle partecipazioni detenute.
3.4.1. Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso d’interesse è dovuto alla volatilità del valore economico delle posizioni fruttifere dello strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa dell’andamento negativo dei tassi d’interesse.
Per quanto riguarda lo strumento, la sua esposizione al rischio di tasso d’interesse è dovuta alla volatilità del valore economico delle sue attività fruttifere di interessi e delle sue operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps).
Lo strumento per gli investimenti misura la sensibilità del proprio portafoglio prestiti e delle operazioni di scambio al rischio di tasso d’interesse calcolando il valore del punto base (Basis Point Value, BPV). Le singole coperture (micro hedging swaps) comprendono scambi incrociati di valute, scambi di tassi di interesse a valute incrociate e swap su tassi di interesse a copertura di specifiche operazioni di prestito.
Il BPV misura l’aumento o la diminuzione del valore attuale netto del portafoglio come effetto dell’aumento di un punto base (0,01 %) del tasso d’interesse in determinati lassi di tempo «mercato monetario — fino a un anno», «molto breve — da due a tre anni», «breve — da 4 a 6 anni», «medio — da 7 a 11 anni», «lungo — da 12 a 20 anni» o «molto lungo — più di 21 anni».
Per stabilire il valore attuale netto dei flussi di cassa dei prestiti denominati in EUR, lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento di base dei finanziamenti in EUR della BEI (curva degli scambi in EUR adeguata al margine d’interesse globale dei finanziamenti BEI). La curva di rendimento della BEI in USD viene utilizzata per ottenere il valore attuale netto dei flussi di cassa dei prestiti denominati in USD. Il valore attuale netto dei flussi di cassa dei prestiti denominati in valute per le quali non è disponibile una curva di sconto sufficientemente completa viene determinato utilizzando la curva di rendimento di base della BEI in EUR a titolo di alternativa.
Per calcolare il valore attuale netto delle operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps), lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento degli scambi in EUR per i flussi di cassa denominati in EUR e la curva di rendimento dei finanziamenti in USD per i flussi di cassa denominati in USD.
Come illustra la seguente tabella, il valore attuale netto del portafoglio prestiti, comprese le relative operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps), al 31 dicembre 2014 diminuirebbe di 4 19 000 EUR (e di 3 44 000 EUR al 31 dicembre 2013) se tutte le curve dei tassi interesse interessate aumentassero parallelamente di un punto base.
Valore del punto base |
Mercato monetario |
Molto breve |
Breve |
Medio |
Lungo |
Molto lungo |
Totale |
(in migliaia di euro) |
|||||||
Al 31.12.2014 |
1 anno |
2-3 anni |
4-6 anni |
7-11 anni |
12-20 anni |
21 anni |
|
Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps |
- 33 |
- 70 |
- 126 |
- 146 |
- 44 |
— |
- 419 |
Valore del punto base |
Mercato monetario |
Molto breve |
Breve |
Medio |
Lungo |
Molto lungo |
Totale |
(in migliaia di euro) |
|||||||
Al 31.12.2013 |
1 anno |
2-3 anni |
4-6 anni |
7-11 anni |
12-20 anni |
21 anni |
|
Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps |
- 25 |
- 57 |
- 90 |
- 124 |
- 48 |
— |
- 344 |
3.4.2. Rischio del tasso di cambio
Il rischio del tasso di cambio («FX») è rappresentato dalla volatilità del valore economico delle posizioni dello strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa di un’evoluzione negativa dei tassi di cambio.
Considerando una valuta di riferimento per la contabilità (nel caso dello strumento per gli investimenti è l’euro), vi è un’esposizione al rischio del tasso di cambio ogni volta che si verifica un disallineamento tra attività e passività in una valuta non di riferimento. Tale rischio comporta altresì l’effetto di variazioni, dovute a fluttuazioni nei tassi di cambio, nel valore dei flussi di cassa futuri in una valuta non di riferimento, per esempio gli interessi e i dividendi.
3.4.2.1.
Le attività di tesoreria sono denominate in EUR o USD.
La copertura contro il rischio del tasso di cambio è offerta da transazioni in valute a pronti o a termine, scambi di valute o scambi incrociati di valute. Qualora lo ritenga necessario e opportuno, la Tesoreria della BEI ha la facoltà di utilizzare ogni strumento, in linea con la politica della Banca, che offra protezione nei confronti dei rischi di mercato legati alle attività finanziarie dello strumento.
3.4.2.2.
I contributi degli Stati membri allo strumento per gli investimenti sono elargiti in euro. Le operazioni finanziate o garantite dallo strumento, nonché gli abbuoni d’interessi, possono essere indicati in EUR, USD o in ogni altra valuta autorizzata.
Si verifica un’esposizione al rischio del tasso di cambio (rispetto all’euro quale valuta di riferimento) ogni volta che le transazioni in valute diverse dall’euro avvengono senza alcuna copertura. Vengono qui di seguito riportati gli orientamenti relativi alla copertura contro il rischio del tasso di cambio dello strumento per gli investimenti.
3.4.2.2.1.
L’importo totale in sospeso di tutte le operazioni dello strumento per gli investimenti (prestiti e capitale) in USD è coperto grazie a scambi di valuta USD/EUR, rinnovati periodicamente. All’inizio di ciascun periodo, i flussi di cassa da ricevere o versare in USD nel periodo successivo vengono stimati sulla base delle entrate/delle erogazioni previste. Successivamente, gli scambi di valute prossimi alla scadenza vengono rinnovati e il relativo importo adeguato per coprire almeno il fabbisogno di liquidità in USD previsto per il periodo successivo.
— |
Per adeguare, laddove necessario, la copertura del successivo rimborso dello scambio di valute si calcola periodicamente l’esposizione complessiva in USD in base alle registrazioni contabili. |
— |
Qualora la Tesoreria lo ritenga opportuno a livello operativo, a copertura di determinati prestiti in USD possono essere altresì utilizzati scambi incrociati di valute. |
— |
Tra due rinnovi consecutivi, le eventuali mancanze di liquidità in USD devono essere coperte mediante operazioni ad hoc di scambio di valute, mentre gli eccessi di liquidità devono essere investiti in attività di tesoreria o scambiati in EUR. |
3.4.2.2.2.
— |
I prestiti dello strumento per gli investimenti denominati in valute diverse da EUR o USD devono essere coperti attraverso contratti di scambi incrociati di valute che presentino lo stesso profilo finanziario del prestito di base, a condizione che esista un mercato per tali contratti. |
— |
Le operazioni denominate in valute per cui non vi è un mercato efficiente e per cui la Tesoreria non può intraprendere alcuna operazione di copertura restano non coperte e, pertanto, lo strumento per gli investimenti è esposto al rischio del tasso di cambio. Tale principio si applica alle operazioni in valute locali (VL) ma regolate in EUR o USD. |
3.4.2.2.3.
La posizione relativa al tasso di cambio è presentata conformemente al nuovo quadro di rischio finanziario elaborato nel 2014 dall’Ufficio Gestione rischi della BEI. Secondo tale quadro, approvato il 22 gennaio 2015 dal Comitato dello strumento per gli investimenti, la posizione netta relativa al tasso di cambio si basa su dati contabili ed è definita come il saldo tra attività e passività selezionate. Le attività e le passività definite nella posizione netta relativa al tasso di cambio sono selezionate in modo tale da garantire che gli utili, una volta ricevuti, verranno convertiti esclusivamente nella valuta di rendicontazione (EUR).
Nell’ambito del nuovo quadro, i profitti e le perdite non realizzati e la riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita, nonché le riduzioni di valore di prestiti e crediti, sono inclusi nella posizione netta relativa al tasso di cambio. I derivati compresi nella posizione relativa al tasso di cambio sono considerati al loro valore nominale anziché al loro equo valore, affinché vengano allineati al valore netto delle attività, anch’esse considerate al loro valore nominale rettificato dalla riduzione di valore sui prestiti.
La posizione relativa al tasso di cambio al 31 dicembre 2013, presentata in questi rendiconti finanziari, è stata rideterminata di conseguenza.
Le tabelle seguenti illustrano la posizione dello strumento relativamente al cambio con le altre valute:
Al 31 dicembre 2014 (in migliaia di euro) |
EUR |
USD |
KES |
DOP |
TZS |
UGX |
Valute ACP/PTOM |
Totale |
ATTIVITÀ |
|
|
|
|
|
|
|
|
Disponibilità liquide ed equivalenti |
4 46 872 |
98 526 |
— |
— |
— |
— |
— |
5 45 398 |
Prestiti e crediti |
3 93 296 |
6 97 247 |
97 921 |
26 317 |
52 799 |
27 029 |
25 243 |
1 3 19 852 |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
65 979 |
3 29 472 |
— |
4 949 |
— |
— |
2 685 |
4 03 085 |
Crediti dai finanziatori |
42 590 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
42 590 |
Attività finanziarie detenute fino a scadenza |
99 988 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
99 988 |
Totale delle attività nella posizione relativa al tasso di cambio |
1 0 48 725 |
1 1 25 245 |
97 921 |
31 266 |
52 799 |
27 029 |
27 928 |
2 4 10 913 |
Totale delle attività escluse dalla posizione relativa al tasso di cambio |
6 085 |
6 639 |
2 481 |
1 273 |
613 |
503 |
443 |
18 037 |
Totale attività |
1 0 54 810 |
1 1 31 884 |
1 00 402 |
32 539 |
53 412 |
27 532 |
28 371 |
2 4 28 950 |
PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI |
|
|
|
|
|
|
|
|
Passività |
|
|
|
|
|
|
|
|
Strumenti finanziari derivati |
- 1 0 70 606 |
1 0 83 166 |
— |
— |
— |
— |
— |
12 560 |
Debiti nei confronti di terzi |
68 824 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
68 824 |
Altre passività |
1 944 |
29 |
— |
— |
— |
1 |
75 |
2 049 |
Totale delle passività nella posizione relativa al tasso di cambio |
- 9 99 838 |
1 0 83 195 |
— |
— |
— |
1 |
75 |
83 433 |
Totale delle passività escluse dalla posizione relativa al tasso di cambio |
31 282 |
2 642 |
— |
— |
— |
— |
— |
33 924 |
Totale passività |
- 9 68 556 |
1 0 85 837 |
— |
— |
— |
1 |
75 |
1 17 357 |
Posizione netta relativa al tasso di cambio |
2 0 48 563 |
42 050 |
97 921 |
31 266 |
52 799 |
27 028 |
27 853 |
2 3 27 480 |
Risorse dei finanziatori |
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi degli Stati membri richiamati |
2 0 57 000 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
2 0 57 000 |
Riserva intestata all’equo valore |
1 56 122 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 56 122 |
Utili non distribuiti |
98 471 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
98 471 |
Totale risorse dei finanziatori |
2 3 11 593 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
2 3 11 593 |
Totale passività e risorse dei finanziatori |
1 3 43 037 |
1 0 85 837 |
— |
— |
— |
1 |
75 |
2 4 28 950 |
Al 31 dicembre 2014: |
|
|
|
|
|
|
|
|
IMPEGNI |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita |
1 1 24 509 |
2 37 987 |
— |
— |
— |
— |
— |
1 3 62 496 |
Garanzie accordate |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
2 298 |
2 298 |
Abbuoni d’interessi e AT |
2 85 239 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
2 85 239 |
SOPRAVVENIENZE PASSIVE |
|
|
|
|
|
|
|
|
Garanzie sottoscritte non accordate |
25 000 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
25 000 |
Al 31 dicembre 2013 (in migliaia di euro) |
EUR |
USD |
KES |
DOP |
TZS |
UGX |
Valute ACP/PTOM |
Totale |
ATTIVITÀ |
|
|
|
|
|
|
|
|
Disponibilità liquide ed equivalenti |
5 42 365 |
57 142 |
— |
— |
— |
— |
— |
5 99 507 |
Strumenti finanziari derivati |
3 250 |
- 3 060 |
— |
— |
— |
— |
— |
190 |
Prestiti e crediti |
4 83 066 |
5 67 294 |
64 488 |
28 117 |
25 966 |
25 133 |
14 138 |
1 2 08 202 |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
70 299 |
2 52 668 |
— |
6 427 |
— |
— |
2 305 |
3 31 699 |
Attività finanziarie detenute fino a scadenza |
1 02 562 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 02 562 |
Totale delle attività nella posizione relativa al tasso di cambio |
1 2 01 542 |
8 74 044 |
64 488 |
34 544 |
25 966 |
25 133 |
16 443 |
2 2 42 160 |
Totale delle attività escluse dalla posizione relativa al tasso di cambio |
5 109 |
5 968 |
1 623 |
1 336 |
155 |
438 |
358 |
14 987 |
Totale attività |
1 2 06 651 |
8 80 012 |
66 111 |
35 880 |
26 121 |
25 571 |
16 801 |
2 2 57 147 |
PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI |
|
|
|
|
|
|
|
|
Passività |
|
|
|
|
|
|
|
|
Strumenti finanziari derivati |
- 7 15 278 |
7 17 012 |
— |
— |
— |
— |
— |
1 734 |
Debiti nei confronti di terzi |
3 31 235 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
3 31 235 |
Altre passività |
1 827 |
— |
— |
— |
— |
— |
142 |
1 969 |
Totale delle passività nella posizione relativa al tasso di cambio |
- 3 82 216 |
7 17 012 |
— |
— |
— |
— |
142 |
3 34 938 |
Totale delle passività escluse dalla posizione relativa al tasso di cambio |
34 814 |
2 683 |
— |
— |
— |
— |
— |
37 497 |
Totale passività |
- 3 47 402 |
7 19 695 |
— |
— |
— |
— |
142 |
3 72 435 |
Posizione netta relativa al tasso di cambio |
1 5 83 758 |
1 57 032 |
64 488 |
34 544 |
25 966 |
25 133 |
16 301 |
1 9 07 222 |
Risorse dei finanziatori |
|
|
|
|
|
|
|
|
Contributi degli Stati membri richiamati |
1 6 61 309 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 6 61 309 |
Riserva intestata all’equo valore |
78 191 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
78 191 |
Utili non distribuiti |
1 45 212 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 45 212 |
Totale risorse dei finanziatori |
1 8 84 712 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 8 84 712 |
Totale passività e risorse dei finanziatori |
1 5 37 310 |
7 19 695 |
— |
— |
— |
— |
142 |
2 2 57 147 |
Al 31 dicembre 2013: |
|
|
|
|
|
|
|
|
IMPEGNI |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita |
8 96 655 |
1 70 032 |
— |
— |
— |
— |
— |
1 0 66 687 |
Garanzie accordate |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
4 414 |
4 414 |
Abbuoni d’interessi e AT |
2 22 588 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
2 22 588 |
SOPRAVVENIENZE PASSIVE |
|
|
|
|
|
|
|
|
Garanzie sottoscritte non accordate |
25 000 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
25 000 |
3.4.2.3.
Al 31 dicembre 2014 un deprezzamento del 10 % dell’euro rispetto a tutte le altre valute comporterebbe un aumento delle risorse dei finanziatori di 32 milioni di EUR (36,7 milioni di EUR al 31 dicembre 2013). Una rivalutazione del 10 % dell’euro rispetto a tutte le altre valute comporterebbe una diminuzione delle risorse dei finanziatori di 26,2 milioni di EUR (30 milioni di EUR al 31 dicembre 2013).
3.4.2.4.
Per preparare il bilancio al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, sono stati utilizzati i seguenti tassi di conversione:
|
31 dicembre 2014 |
31 dicembre 2013 |
Valute non-UE |
|
|
Peso dominicano (DOP) |
53,1988 |
58,3329 |
Dollaro delle Fiji (FJD) |
2,376 |
2,5655 |
Gourde haitiano (HTG) |
55,23 |
60,1459 |
Scellino keniota (KES) |
109,86 |
118,73 |
Ouguya mauritana (MRO) |
350,61 |
398,7 |
Rupia mauriziana (MUR) |
38,46 |
41,27 |
Franco ruandese (RWF) |
831,04 |
926,86 |
Scellino tanzaniano (TZS) |
2 096,58 |
2 179,05 |
Scellino ugandese (UGX) |
3 354,00 |
3 476,00 |
Dollaro statunitense (USD) |
1,2141 |
1,3791 |
Franco CFA (XAF/XOF) |
655,957 |
655,957 |
Rand sudafricano (ZAR) |
14,0353 |
14,566 |
Metical mozambicano (MZN) |
40,04 |
40,94 |
3.4.3. Rischio legato al prezzo dei titoli azionari
Il rischio legato al prezzo dei titoli azionari indica il rischio di una diminuzione dell’equo valore dei titoli azionari in seguito a variazioni nei livelli dei prezzi di tali titoli e/o del valore degli investimenti in titoli azionari.
Lo strumento è esposto al rischio legato ai prezzi dei titoli azionari attraverso i suoi investimenti in capitale azionario diretto e fondi di capitale di rischio.
Per il valore dei titoli azionari non quotati non sono possibili monitoraggi e controlli diretti permanenti e le migliori indicazioni disponibili comprendono i prezzi desunti da una tecnica di valutazione appropriata.
Gli effetti sulle risorse dei finanziatori di una variazione del 10 % o del – 10 % del valore dei singoli investimenti azionari diretti e dei capitali di rischio dello strumento (determinati dalle variazioni dell’equo valore del portafoglio dei titoli azionari disponibili per la vendita), restando costanti le altre variabili, ammontano a 40,3 milioni di EUR e a - 40,3 milioni di EUR, rispettivamente, al 31 dicembre 2014 (e a 33,2 milioni di EUR e a - 33,2 milioni di EUR, rispettivamente, al 31 dicembre 2013).
4. Equi valori degli strumenti finanziari
4.1. Classificazioni contabili ed equi valori
La tabella seguente presenta gli importi contabili e gli equi valori delle attività e delle passività dello strumento, compresi i relativi livelli nella gerarchia dell’equo valore. Non comprendono informazioni sul valore equo delle attività e delle passività finanziarie che non sono contabilizzate all’equo valore se il valore contabile è una stima ragionevole dell’equo valore.
Al 31 dicembre 2014 |
Valore contabile |
Valore equo |
||||||||
(in migliaia di euro) |
Detenute a fini di negoziazione |
Disponibili per la vendita |
Liquidità, prestiti e crediti |
Detenute fino a scadenza |
Altre passività finanziarie |
Totale |
Livello 1 |
Livello 2 |
Livello 3 |
Totale |
Attività finanziarie contabilizzate all’equo valore: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Strumenti finanziari derivati |
448 |
— |
— |
— |
— |
448 |
— |
448 |
— |
448 |
Fondi di capitale di rischio |
— |
3 85 245 |
— |
— |
— |
3 85 245 |
— |
— |
3 85 245 |
3 85 245 |
Investimenti azionari diretti |
— |
17 840 |
— |
— |
— |
17 840 |
1 159 |
— |
16 681 |
17 840 |
Totale |
448 |
4 03 085 |
— |
— |
— |
4 03 533 |
1 159 |
448 |
4 01 926 |
4 03 533 |
Attività finanziarie non contabilizzate all’equo valore: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Disponibilità liquide ed equivalenti |
— |
— |
5 45 399 |
— |
— |
5 45 399 |
|
|
|
|
Prestiti e crediti |
— |
— |
1 3 31 918 |
— |
— |
1 3 31 918 |
— |
1 4 88 215 |
— |
1 4 88 215 |
Crediti dai finanziatori |
— |
— |
42 590 |
— |
— |
42 590 |
|
|
|
|
Obbligazioni |
— |
— |
— |
99 988 |
— |
99 988 |
— |
99 985 |
— |
99 985 |
Altre attività |
— |
— |
5 522 |
— |
— |
5 522 |
|
|
|
|
Totale |
— |
— |
1 9 25 429 |
99 988 |
— |
2 0 25 417 |
— |
1 5 88 200 |
— |
1 5 88 200 |
Totale attività finanziarie |
448 |
4 03 085 |
1 9 25 429 |
99 988 |
— |
2 4 28 950 |
|
|
|
|
Passività finanziarie contabilizzate all’equo valore: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Strumenti finanziari derivati |
- 14 632 |
— |
— |
— |
— |
- 14 632 |
— |
- 14 632 |
— |
- 14 632 |
Totale |
- 14 632 |
— |
— |
— |
— |
- 14 632 |
— |
- 14 632 |
— |
- 14 632 |
Passività finanziarie non contabilizzate all’equo valore: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Debiti nei confronti di terzi |
— |
— |
— |
— |
- 68 824 |
- 68 824 |
|
|
|
|
Altre passività |
— |
— |
— |
— |
- 2 591 |
- 2 591 |
|
|
|
|
Totale |
— |
— |
— |
— |
- 71 415 |
- 71 415 |
|
|
|
|
Totale passività finanziarie |
- 14 632 |
— |
— |
— |
- 71 415 |
- 86 047 |
|
|
|
|
Al 31 dicembre 2013 |
Valore contabile |
Valore equo |
||||||||
(in migliaia di euro) |
Detenute a fini di negoziazione |
Disponibili per la vendita |
Liquidità, prestiti e crediti |
Detenute fino a scadenza |
Altre passività finanziarie |
Totale |
Livello 1 |
Livello 2 |
Livello 3 |
Totale |
Attività finanziarie contabilizzate all’equo valore: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Strumenti finanziari derivati |
1 024 |
— |
— |
— |
— |
1 024 |
— |
1 024 |
— |
1 024 |
Fondi di capitale di rischio |
— |
3 05 642 |
— |
— |
— |
2 69 252 |
— |
— |
3 05 642 |
2 69 252 |
Investimenti azionari diretti |
— |
26 057 |
— |
— |
— |
62 447 |
6 844 |
— |
19 213 |
62 447 |
Totale |
1 024 |
3 31 699 |
— |
— |
— |
3 32 723 |
6 844 |
1 024 |
3 24 855 |
3 32 723 |
Attività finanziarie non contabilizzate all’equo valore: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Disponibilità liquide ed equivalenti |
— |
— |
5 99 515 |
— |
— |
5 99 515 |
|
|
|
|
Prestiti e crediti |
— |
— |
1 2 22 199 |
— |
— |
1 2 22 199 |
— |
1 3 51 244 |
— |
1 3 51 244 |
Obbligazioni |
— |
— |
— |
1 02 562 |
— |
1 02 562 |
1 02 549 |
— |
— |
1 02 549 |
Altre attività |
— |
— |
148 |
— |
— |
148 |
— |
— |
— |
— |
Totale |
— |
— |
1 8 21 862 |
1 02 562 |
— |
1 9 24 424 |
1 02 549 |
1 3 51 244 |
— |
1 4 53 793 |
Totale attività finanziarie |
1 024 |
3 31 699 |
1 8 21 862 |
1 02 562 |
— |
2 2 57 147 |
|
|
|
|
Passività finanziarie contabilizzate all’equo valore: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Strumenti finanziari derivati |
- 3 545 |
— |
— |
— |
— |
- 3 545 |
— |
- 3 545 |
— |
- 3 545 |
Totale |
- 3 545 |
— |
— |
— |
— |
- 3 545 |
— |
- 3 545 |
— |
- 3 545 |
Passività finanziarie non contabilizzate all’equo valore: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Debiti nei confronti di terzi |
— |
— |
— |
— |
- 3 31 235 |
- 3 31 235 |
|
|
|
|
Altre passività |
— |
— |
— |
— |
- 2 572 |
- 2 572 |
|
|
|
|
Totale |
— |
— |
— |
— |
- 3 33 807 |
- 3 33 807 |
|
|
|
|
Totale passività finanziarie |
- 3 545 |
— |
— |
— |
- 3 33 807 |
- 3 37 352 |
|
|
|
|
4.2. Valutazione del valore equo
4.2.1. Tecniche di valutazione e principali input non osservabili
La tabella in appresso presenta le informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input non osservabili significativi utilizzati per valutare gli strumenti finanziari classificati ai livelli 2 e 3 della gerarchia dell’equo valore:
Tecnica di valutazione |
Principali elementi non osservabili |
Rapporto tra elementi non osservabili e valutazione del valore equo |
|
Strumenti finanziari contabilizzati all’equo valore |
|
|
|
Strumenti finanziari derivati |
Flussi di cassa attualizzati: i flussi di cassa futuri sono stimati sulla base dei tassi di cambio/d’interesse a termine (dai tassi di cambio a termine e dalle curve di rendimento alla fine del periodo di riferimento) e dei tassi di cambio/d’interesse stabiliti per contratto, scontati a un tasso che riflette il rischio creditizio di varie controparti. |
Non pertinente. |
Non pertinente. |
Fondi di capitale di rischio |
Metodo del valore netto d’inventario rettificato: l’equo valore viene determinato applicando la percentuale di partecipazione dell’Entità nel vettore sottostante al valore patrimoniale netto risultante dal rendiconto più recente, attualizzato ai flussi di cassa, o, per quanto possibile, sulla base del valore esatto della partecipazione alla stessa data, quale indicata dal gestore del fondo. Per colmare l’intervallo tra il valore netto d’inventario (VNI) disponibile più recente e il rendiconto di fine d’esercizio, viene svolta un’analisi degli eventi successivi alla data di chiusura e, se del caso, il valore netto d’inventario viene rettificato. |
Aggiustamento effettuato per tener conto del tempo intercorso tra l’ultima data di chiusura dei conti del fondo di capitali di rischio e la data di misurazione, tenuto conto: delle spese operative e delle spese di gestione, delle variazioni successive dell’equo valore delle attività sottostanti del fondo di capitali di rischio, delle passività supplementari accumulate, dell’evoluzione del mercato e di altre variazioni nella situazione economica. |
Maggiore è il tempo intercorso tra la data della valutazione dell’equo valore e l’ultima data di chiusura dei conti del fondo di capitali di rischio, maggiore è l’aggiustamento per il tempo intercorso. |
Investimenti azionari diretti |
Valore netto d’inventario rettificato. |
Aggiustamento effettuato per tener conto del tempo intercorso tra l’ultima data di chiusura dei conti della società in cui si è investito e la data di misurazione, tenuto conto: delle spese operative, delle variazioni successive dell’equo valore delle attività sottostanti della società, delle passività supplementari accumulate, dell’evoluzione del mercato e di altre variazioni nella situazione economica, degli eventuali aumenti di capitale o modifiche nell’assetto azionario. |
Maggiore è il tempo intercorso tra la data di misurazione dell’equo valore e l’ultima data di chiusura dei conti della società in cui si è investito, maggiore è l’aggiustamento per il tempo intercorso. |
|
|
Riduzione per mancanza di fungibilità (liquidità) determinata con riferimento ai prezzi di operazioni precedenti su titoli simili nel paese o nella regione, compresa tra il 5 e il 30 %. |
Maggiore è la perdita per mancanza di fungibilità, minore è l’equo valore. |
Strumenti finanziari non contabilizzati all’equo valore |
|
|
|
Prestiti e crediti |
Flussi di cassa attualizzati: il modello di valutazione utilizza i flussi di cassa contrattuali, supponendo la non evenienza di un default del debitore e senza quindi tener conto dei valori di garanzia, né di scenari di rimborsi anticipati. Per ottenere il valore attuale netto (VAN) dei prestiti, il modello sconta i flussi finanziari contrattuali di ciascun prestito utilizzando una curva di sconto di mercato rettificata. Il valore attuale netto di ciascun prestito viene quindi aggiustato per tener conto della relativa perdita prevista. I risultati sono quindi sommati per ottenere il valore equo dei prestiti e dei crediti. |
Non pertinente. |
Non pertinente. |
Debiti nei confronti di terzi |
Flussi di cassa attualizzati. |
Non pertinente. |
Non pertinente. |
Altre passività |
Flussi di cassa attualizzati. |
Non pertinente. |
Non pertinente. |
Con l’applicazione dell’IFRS 13, gli aggiustamenti alla valutazione sono integrati nel valore equo degli strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2014 e 2013, segnatamente:
— |
aggiustamenti della valutazione del credito, che riflettono il rischio di credito di controparte sulle operazioni con strumenti derivati, che rappresentano una perdita di 1 84 000 EUR al 31 dicembre 2014 e di 1 84 000 EUR al 31 dicembre 2013; |
— |
aggiustamenti della valutazione del debito, che riflettono il rischio di credito proprio sulle operazioni con strumenti derivati, che rappresentano un guadagno pari a 30 000 EUR al 31 dicembre 2014 e pari a zero al 31 dicembre 2013. |
La politica dello strumento è di riconoscere i trasferimenti tra livelli a decorrere dalla data dell’evento o del cambiamento delle circostanze che ha dato origine al trasferimento.
4.2.2. Trasferimenti tra il livello 1 e il livello 2
Nel 2014 e nel 2013 lo strumento non ha effettuato trasferimenti dal livello 1 al livello 2 della gerarchia dell’equo valore o viceversa.
4.2.3. Valori equi di livello 3
Riconciliazione dei valori equi di livello 3
Le tabelle seguenti riportano i cambiamenti negli strumenti di livello 3 per gli esercizi conclusi il 31 dicembre 2014 e il 31 dicembre 2013 rispettivamente:
(in migliaia di euro) |
|||
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
|||
Saldo al 1o gennaio 2014 |
3 24 855 |
||
Utili o perdite totali inclusi nel conto del risultato economico: |
|
||
|
8 109 |
||
|
- 2 084 |
||
Totale |
6 025 |
||
Utili o perdite inclusi negli altri elementi del conto economico complessivo: |
|
||
|
71 778 |
||
Totale |
71 778 |
||
Erogazioni |
42 646 |
||
Rimborsi |
- 43 378 |
||
Saldo al 31 dicembre 2014 |
4 01 926 |
(in migliaia di euro) |
|||
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
|||
Saldo al 1o gennaio 2013 |
3 22 000 |
||
Utili o perdite totali inclusi nel conto del risultato economico: |
|
||
|
5 294 |
||
|
- 2 701 |
||
Totale |
2 593 |
||
Utili o perdite inclusi negli altri elementi del conto economico complessivo: |
|
||
|
4 299 |
||
Totale |
4 299 |
||
Erogazioni |
34 700 |
||
Rimborsi |
- 38 737 |
||
Saldo al 31 dicembre 2013 |
3 24 855 |
Nel 2014 e nel 2013 lo strumento non ha effettuato trasferimenti da o verso il livello 3 della gerarchia dell’equo valore.
Analisi di sensibilità
Una variazione di +/-10 % di uno degli input non osservabili significativi utilizzati per valutare gli equi valori dei fondi di capitale di rischio e degli investimenti azionari diretti alla data di chiusura dei conti, ipotizzando che gli altri input rimangano costanti, avrebbe i seguenti effetti sugli altri elementi del conto economico complessivo:
Al 31 dicembre 2014 |
Aumento |
Diminuzione |
(in migliaia di euro) |
||
Investimenti azionari diretti |
31 |
- 31 |
Totale |
31 |
- 31 |
Al 31 dicembre 2013 |
Aumento |
Diminuzione |
(in migliaia di euro) |
||
Fondi di capitale di rischio |
20 |
- 20 |
Investimenti azionari diretti |
141 |
- 141 |
Totale |
161 |
- 161 |
5. Disponibilità liquide ed equivalenti (in migliaia di euro)
Le disponibilità liquide ed equivalenti sono costituite da:
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Liquidità |
9 642 |
1 94 107 |
Depositi a termine |
4 15 757 |
4 05 408 |
Carte commerciali |
1 20 000 |
— |
Disponibilità liquide ed equivalenti nel conto economico complessivo |
5 45 399 |
5 99 515 |
Interessi maturati |
- 1 |
- 8 |
Disponibilità liquide ed equivalenti nel prospetto dei flussi di cassa |
5 45 398 |
5 99 507 |
6. Strumenti finanziari derivati (in migliaia di euro)
Le componenti principali degli strumenti finanziari derivati, classificate come possedute per negoziazione, sono le seguenti:
Al 31 dicembre 2014 |
Equo valore |
Importo nozionale |
|
Attività |
Passività |
||
Scambi di tassi d’interesse a valute incrociate |
— |
- 3 219 |
11 606 |
Scambi di tassi d’interesse |
448 |
- 564 |
44 749 |
Contratti in valuta |
— |
- 10 849 |
1 0 59 000 |
Totale strumenti finanziari derivati |
448 |
- 14 632 |
1 1 15 355 |
Al 31 dicembre 2013 |
Equo valore |
Importo nozionale |
|
Attività |
Passività |
||
Scambi incrociati di valute |
56 |
— |
2 067 |
Scambi di tassi d’interesse a valute incrociate |
44 |
- 2 035 |
16 461 |
Scambi di tassi d’interesse |
924 |
— |
43 335 |
Contratti in valuta |
— |
- 1 510 |
7 00 000 |
Totale strumenti finanziari derivati |
1 024 |
- 3 545 |
7 61 863 |
7. Prestiti e crediti (in migliaia di euro)
Le componenti principali dei prestiti e crediti sono le seguenti:
|
Prestiti globali (31) |
Prestiti prioritari |
Prestiti subordinati |
Totale |
Importo nominale al 1o gennaio 2014 |
3 42 113 |
8 06 007 |
1 31 632 |
1 2 79 752 |
Erogazioni |
2 16 672 |
31 654 |
— |
2 48 326 |
Rimborsi |
- 58 417 |
- 1 07 794 |
- 367 |
- 1 66 578 |
Interesse capitalizzato |
— |
— |
11 915 |
11 915 |
Differenze tra i tassi di cambio |
42 138 |
52 696 |
3 463 |
98 297 |
Importo nominale al 31 dicembre 2014 |
5 42 506 |
7 82 563 |
1 46 643 |
1 4 71 712 |
Riduzione di valore al 1o gennaio 2014 |
- 7 675 |
- 12 734 |
- 50 382 |
- 70 791 |
Riduzione di valore registrata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo |
— |
— |
- 79 249 |
- 79 249 |
Annullamento delle perdite di valore |
2 586 |
907 |
— |
3 493 |
Differenze tra i tassi di cambio |
- 662 |
- 1 664 |
- 3 264 |
- 5 590 |
Riduzione di valore al 31 dicembre 2014 |
- 5 751 |
- 13 491 |
- 1 32 895 |
- 1 52 137 |
Costo ammortizzato |
- 2 562 |
- 5 125 |
28 |
- 7 659 |
Interessi |
7 407 |
11 930 |
665 |
20 002 |
Prestiti e crediti al 31 dicembre 2014 |
5 41 600 |
7 75 877 |
14 441 |
1 3 31 918 |
|
Prestiti globali (32) |
Prestiti prioritari |
Prestiti subordinati |
Totale |
Importo nominale al 1o gennaio 2013 |
2 54 686 |
7 89 970 |
1 33 780 |
1 1 78 436 |
Erogazioni |
1 50 513 |
91 690 |
— |
2 42 203 |
Rimborsi |
- 51 595 |
- 55 865 |
- 11 700 |
- 1 19 160 |
Interesse capitalizzato |
— |
- 342 |
10 705 |
10 363 |
Differenze tra i tassi di cambio |
- 11 491 |
- 19 446 |
- 1 153 |
- 32 090 |
Importo nominale al 31 dicembre 2013 |
3 42 113 |
8 06 007 |
1 31 632 |
1 2 79 752 |
Riduzione di valore al 1o gennaio 2013 |
- 6 494 |
- 14 296 |
- 24 355 |
- 45 145 |
Riduzione di valore registrata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo |
- 1 341 |
— |
- 27 081 |
- 28 422 |
Annullamento delle perdite di valore |
— |
1 088 |
— |
1 088 |
Differenze tra i tassi di cambio |
160 |
474 |
1 054 |
1 688 |
Riduzione di valore al 31 dicembre 2013 |
- 7 675 |
- 12 734 |
- 50 382 |
- 70 791 |
Costo ammortizzato |
- 2 109 |
- 3 883 |
- 66 |
- 6 058 |
Interessi |
5 154 |
10 536 |
3 606 |
19 296 |
Prestiti e crediti al 31 dicembre 2013 |
3 37 483 |
7 99 926 |
84 790 |
1 2 22 199 |
8. Attività finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro)
Le componenti principali delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti:
|
Fondi di capitale di rischio |
Investimenti azionari diretti |
Totale |
Costo al 1o gennaio 2014 |
2 56 161 |
23 620 |
2 79 781 |
Erogazioni |
41 990 |
656 |
42 646 |
Rimborsi/vendite |
- 38 535 |
- 4 843 |
- 43 378 |
Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi/vendite |
168 |
281 |
449 |
Costo al 31 dicembre 2014 |
2 59 784 |
19 714 |
2 79 498 |
Utili e perdite non realizzati al 1o gennaio 2014 |
71 931 |
6 260 |
78 191 |
Variazione netta di utili e perdite non realizzati |
78 064 |
- 133 |
77 931 |
Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2014 |
1 49 995 |
6 127 |
1 56 122 |
Riduzione di valore al 1o gennaio 2014 |
- 22 450 |
- 3 823 |
- 26 273 |
Riduzione di valore registrata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo durante l’anno |
- 2 084 |
- 4 178 |
- 6 262 |
Riduzione di valore al 31 dicembre 2014 |
- 24 534 |
- 8 001 |
- 32 535 |
Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2014 |
3 85 245 |
17 840 |
4 03 085 |
|
Fondi di capitale di rischio |
Investimenti azionari diretti |
Totale |
Costo al 1o gennaio 2013 |
2 58 426 |
24 238 |
2 82 664 |
Erogazioni |
33 600 |
1 100 |
34 700 |
Rimborsi/vendite |
- 37 361 |
- 1 376 |
- 38 737 |
Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi/vendite |
1 496 |
- 342 |
1 154 |
Costo al 31 dicembre 2013 |
2 56 161 |
23 620 |
2 79 781 |
Utili e perdite non realizzati al 1o gennaio 2013 |
59 234 |
9 200 |
68 434 |
Variazione netta di utili e perdite non realizzati |
12 697 |
- 2 940 |
9 757 |
Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2013 |
71 931 |
6 260 |
78 191 |
Riduzione di valore al 1o gennaio 2013 |
- 14 345 |
- 3 752 |
- 18 097 |
Riduzione di valore registrata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo durante l’anno |
- 8 105 |
- 71 |
- 8 176 |
Riduzione di valore al 31 dicembre 2013 |
- 22 450 |
- 3 823 |
- 26 273 |
Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2013 |
3 05 642 |
26 057 |
3 31 699 |
9. Crediti dai finanziatori (in migliaia di euro)
Le componenti principali dei crediti dai finanziatori sono le seguenti:
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Contributi degli Stati membri richiamati ma non versati |
42 590 |
— |
Totale crediti dai finanziatori |
42 590 |
— |
10. Attività finanziarie detenute fino a scadenza (in migliaia di euro)
Il portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza è costituito da obbligazioni con scadenza residua inferiore a tre mesi alla data di riferimento. La tabella che segue indica i movimenti del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza:
Saldo al 1o gennaio 2014 |
1 02 562 |
Acquisizioni |
1 6 10 057 |
Scadenze |
- 1 6 12 619 |
Variazione dell’ammortamento dei premi/sconti |
- 12 |
Saldo al 31 dicembre 2014 |
99 988 |
Saldo al 1o gennaio 2013 |
99 029 |
Acquisizioni |
6 80 635 |
Scadenze |
- 6 76 369 |
Variazione dell’ammortamento dei premi/sconti |
228 |
Variazione degli interessi maturati |
- 961 |
Saldo al 31 dicembre 2013 |
1 02 562 |
11. Altre attività (in migliaia di euro)
Le componenti principali delle altre attività sono le seguenti:
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Crediti della BEI |
5 447 |
6 |
Garanzie finanziarie |
75 |
142 |
Crediti relativi agli esborsi per AT (nota 21) |
— |
337 |
Riduzione di valore sui crediti relativi agli esborsi per AT (nota 21) |
— |
- 337 |
Totale altre attività |
5 522 |
148 |
12. Risconti passivi (in migliaia di euro)
Le componenti principali dei risconti passivi sono le seguenti:
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Abbuoni d’interessi da recuperare |
30 750 |
34 787 |
Commissioni su prestiti e crediti da recuperare |
560 |
296 |
Totale risconti passivi |
31 310 |
35 083 |
13. Debiti nei confronti di terzi (in migliaia di euro)
Le componenti principali dei debiti nei confronti di terzi sono le seguenti:
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Spese di amministrazione generali nette dovute alla BEI |
38 348 |
37 851 |
Altri importi dovuti alla BEI |
44 |
716 |
Abbuoni d’interessi e AT dovuti a Stati membri non ancora versati |
30 432 |
2 92 668 |
Totale debiti nei confronti di terzi |
68 824 |
3 31 235 |
14. Altre passività (in migliaia di euro)
Le componenti principali delle altre passività sono le seguenti:
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Rimborso di prestiti ricevuti anticipatamente |
1 973 |
1 827 |
Risconti passivi da abbuoni d’interessi |
542 |
603 |
Garanzie finanziarie |
76 |
142 |
Totale altre passività |
2 591 |
2 572 |
15. Contributo allo strumento richiesto agli Stati membri (in migliaia di euro)
Stati membri |
Contributo allo strumento |
Contributo ad abbuoni di interessi e all’assistenza tecnica (33) |
Totale contributo |
Richiesto e non versato (34) |
Austria |
54 511 |
3 808 |
58 319 |
1 205 |
Belgio |
80 634 |
5 633 |
86 267 |
1 765 |
Bulgaria |
— |
— |
— |
70 |
Cipro |
— |
— |
— |
45 |
Repubblica ceca |
— |
— |
— |
255 |
Danimarca |
44 020 |
3 075 |
47 095 |
1 000 |
Estonia |
— |
— |
— |
25 |
Finlandia |
30 444 |
2 127 |
32 571 |
735 |
Francia |
4 99 851 |
34 917 |
5 34 768 |
9 775 |
Germania |
4 80 515 |
33 566 |
5 14 081 |
10 250 |
Grecia |
25 713 |
1 796 |
27 509 |
735 |
Ungheria |
— |
— |
— |
275 |
Irlanda |
12 753 |
891 |
13 644 |
455 |
Italia |
2 57 948 |
18 019 |
2 75 967 |
6 430 |
Lettonia |
— |
— |
— |
35 |
Lituania |
— |
— |
— |
60 |
Lussemburgo |
5 965 |
417 |
6 382 |
135 |
Malta |
— |
— |
— |
15 |
Paesi Bassi |
1 07 375 |
7 500 |
1 14 875 |
2 425 |
Polonia |
— |
— |
— |
650 |
Portogallo |
19 953 |
1 394 |
21 347 |
575 |
Romania |
— |
— |
— |
185 |
Slovacchia |
— |
— |
— |
105 |
Slovenia |
— |
— |
— |
90 |
Spagna |
1 20 129 |
8 391 |
1 28 520 |
3 925 |
Svezia |
56 156 |
3 923 |
60 079 |
1 370 |
Regno Unito |
2 61 033 |
18 234 |
2 79 267 |
— |
Totale al 31 dicembre 2014 |
2 0 57 000 |
1 43 691 |
2 2 00 691 |
42 590 |
Totale al 31 dicembre 2013 |
1 6 61 309 |
4 33 691 |
2 0 95 000 |
— |
16. Sopravvenienze passive e impegni (in migliaia di euro)
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Impegni |
|
|
Prestiti non erogati |
1 1 61 859 |
8 89 866 |
Impegni non erogati relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita |
2 00 637 |
1 76 821 |
Garanzie accordate |
2 298 |
4 414 |
Abbuoni di interessi e assistenza tecnica |
2 85 239 |
2 22 588 |
Sopravvenienze passive |
|
|
Garanzie sottoscritte non accordate |
25 000 |
25 000 |
Totale sopravvenienze passive e impegni |
1 6 75 033 |
1 3 18 689 |
17. Interessi e proventi e costi assimilati (in migliaia di euro)
Le componenti principali delle entrate da interessi e proventi assimilati sono le seguenti:
|
Dall’1.1.2014 |
Dall’1.1.2013 |
|
al 31.12.2014 |
al 31.12.2013 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
543 |
273 |
Attività finanziarie detenute fino a scadenza |
276 |
461 |
Prestiti e crediti |
72 135 |
64 512 |
Abbuoni d’interessi |
4 286 |
4 347 |
Totale interessi e proventi assimilati |
77 240 |
69 593 |
Le componenti principali degli interessi e dei costi assimilati sono le seguenti:
|
Dall’1.1.2014 |
Dall’1.1.2013 |
|
al 31.12.2014 |
al 31.12.2013 |
Strumenti finanziari derivati |
- 1 522 |
- 1 175 |
Totale interessi e costi assimilati |
- 1 522 |
- 1 175 |
18. Proventi e spese da commissioni e dividendi (in migliaia di euro)
Le componenti principali dei proventi da commissioni e dividendi sono le seguenti:
|
Dall’1.1.2014 |
Dall’1.1.2013 |
|
al 31.12.2014 |
al 31.12.2013 |
Commissioni e dividendi su prestiti e crediti |
316 |
2 573 |
Commissioni e dividendi su garanzie finanziarie |
78 |
145 |
Altro |
769 |
10 |
Totale proventi da commissioni e dividendi |
1 163 |
2 728 |
Le componenti principali delle spese per commissioni e dividendi sono le seguenti:
|
Dall’1.1.2014 |
Dall’1.1.2013 |
|
al 31.12.2014 |
al 31.12.2013 |
Commissioni pagate a terzi in relazione ad attività finanziarie disponibili per la vendita |
- 37 |
- 43 |
Totale spese per commissioni e dividendi |
- 37 |
- 43 |
19. Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro)
Le componenti principali degli utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti:
|
Dall’1.1.2014 |
Dall’1.1.2013 |
|
al 31.12.2014 |
al 31.12.2013 |
Utile netto derivato da attività finanziarie disponibili per la vendita |
3 179 |
2 688 |
Entrate da dividendi |
4 930 |
2 606 |
Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita |
8 109 |
5 294 |
20. Spese generali di amministrazione (in migliaia di euro)
Le spese generali di amministrazione costituiscono i costi effettivi sostenuti dalla BEI per la gestione dello strumento per gli investimenti, meno le entrate generate dalle commissioni d’istruzione standard, che vengono imputate dalla BEI direttamente ai clienti dello strumento per gli investimenti.
|
Dall’1.1.2014 |
Dall’1.1.2013 |
|
al 31.12.2014 |
al 31.12.2013 |
Costo effettivo sostenuto dalla BEI |
- 40 912 |
- 40 966 |
Entrate generate dalle commissioni d’istruzione standard, imputate dalla Banca ai clienti dello strumento |
2 784 |
3 115 |
Totale spese generali di amministrazione |
- 38 128 |
- 37 851 |
In seguito all’entrata in vigore dell’accordo di partenariato di Cotonou modificato, del 1o luglio 2008, le spese generali di amministrazione non sono più coperte dagli Stati membri.
21. Riduzione di valore relativa ad altre attività (in migliaia di euro)
Nel 2012 lo strumento ha erogato un pagamento per assistenza tecnica di valore pari a 638 EUR che, a causa della condotta fraudolenta della controparte, non ha raggiunto il beneficiario finale. In seguito ad un’azione legale, lo strumento è riuscito a rientrare in possesso di 301 EUR. L’importo restante, pari a 337 EUR, è stato registrato alla voce riduzione di valore del risultato economico complessivo dello strumento.
Nel 2014 tale importo residuo di 337 EUR è stato assegnato alla dotazione dello strumento per gli abbuoni di interesse e l’assistenza tecnica ed è stato registrato alla voce altre entrate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo dello strumento.
22. Coinvolgimento con entità strutturate non consolidate (in migliaia di euro)
Definizione di entità strutturata
È un’entità che è stata costituita in modo che i diritti di voto o diritti analoghi non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla tale entità. L’IFRS 12 osserva che spesso un’entità strutturata presenta alcune o tutte le seguenti caratteristiche:
— |
attività limitate, |
— |
un obiettivo limitato e ben definito, come stipulare un contratto di leasing che comporti risparmi fiscali, svolgere attività di ricerca e sviluppo, reperire fonti di capitale o finanziamenti per un’entità o fornire opportunità d’investimento per gli investitori trasferendo loro i rischi e i benefici correlati alle attività dell’entità strutturata, |
— |
patrimonio netto insufficiente per consentire all’entità strutturata di finanziare le proprie attività senza sostegno finanziario subordinato, |
— |
finanziamenti, sotto forma di strumenti multipli legati contrattualmente, a quegli investitori che creano concentrazioni di rischio di credito o di altri rischi (tranche). |
Entità strutturate non consolidate
L’espressione «entità strutturate non consolidate» si riferisce a tutte le entità strutturate che non sono controllate dallo strumento e comprende le partecipazioni in entità strutturate che non sono consolidate.
Definizione di partecipazioni in entità strutturate:
La definizione di «partecipazione» data dall’IFRS 12 comprende in generale qualsiasi implicazione contrattuale o non contrattuale che esponga l’entità che redige il bilancio alla variabilità dei rendimenti derivanti dai risultati economici dell’entità. Tra gli esempi di tali partecipazioni si annoverano il possesso di partecipazioni e altre forme di coinvolgimento, quali l’erogazione di finanziamenti, di disponibilità liquide o la fornitura di supporti creditizi, di impegni e garanzie all’altra entità. L’IFRS 12 afferma inoltre che un’entità che redige il bilancio non detiene necessariamente una partecipazione in un’altra entità soltanto a seguito di una tipica relazione commerciale tra clienti e fornitori.
La tabella seguente descrive i tipi di entità strutturate che lo strumento non consolida, ma in cui detiene una partecipazione.
Tipo di entità strutturata |
Natura e finalità |
Partecipazione detenuta dallo strumento |
Finanziamento di progetti — prestiti a società veicolo (special purpose vehicles — SPV) |
Le transazioni per il finanziamento di progetti (Operazioni di FP) sono transazioni in cui lo strumento fa assegnamento, per la restituzione del debito, su un mutuatario la cui unica o principale fonte di reddito è generata da una sola attività o da un numero limitato di attività finanziate da tale debito o da altre attività preesistenti correlate contrattualmente al progetto. Spesso le operazioni di FP sono finanziate attraverso SPV. |
Importi netti versati Interessi attivi |
Operazioni di capitale di rischio |
Lo strumento finanzia fondi d’investimento e fondi di capitale di rischio. Tali fondi raccolgono e gestiscono denaro proveniente da investitori interessati a partecipazioni al capitale azionario privato di piccole e medie imprese con un forte potenziale di crescita e disposti a finanziare progetti di infrastrutture. |
Investimenti in quote/partecipazioni emesse dalla società di capitale di rischio Dividenti percepiti |
La tabella seguente riporta i valori contabili di entità strutturate non consolidate in cui lo strumento detiene una partecipazione alla data di riferimento del bilancio, nonché l’esposizione massima dello strumento al rischio di perdita in relazione a tali entità. L’esposizione massima a tale rischio comprende gli importi contabili e i relativi impegni non erogati.
Tipo di entità strutturata |
Voce |
Valore contabile al 31.12.2014 |
Esposizione massima al rischio di perdita al 31.12.2014 |
Operazioni per il finanziamento di progetti |
Prestiti e crediti |
7 225 |
7 225 |
Fondi di capitale di rischio |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
3 85 245 |
5 55 629 |
Totale |
|
3 92 470 |
5 62 854 |
23. Eventi successivi
Dopo la stesura del bilancio non si sono verificati eventi di natura tale da richiedere aggiornamenti o adeguamenti dei rendiconti finanziari del 31 dicembre 2014.
(1) GU L 210 del 6.8.2013, pag. 1.
(2) La creazione del meccanismo di transizione era stata proposta per la prima volta in un articolo del regolamento di esecuzione dell’11o FES [COM(2013)445]. Tuttavia la Commissione ha proposto, in alternativa, la creazione del meccanismo di transizione per mezzo di una decisione specifica del Consiglio [proposta di decisione del Consiglio relativa a misure transitorie di gestione del FES dal 1o gennaio 2014 fino all’entrata in vigore dell’11o Fondo europeo di sviluppo, COM(2013)663].
(3) Regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio, del 18 febbraio 2008, recante il regolamento finanziario per il 10o Fondo europeo di sviluppo. GU L 78 del 19.3.2008, pag. 1.
(4) Regolamento (UE) n. 567/2014 del Consiglio, del 26 maggio 2014, che modifica il regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio, recante il regolamento finanziario per il 10o Fondo europeo di sviluppo per quanto riguarda l’applicazione del periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l’11o Fondo europeo di sviluppo. GU L 157 del 27.5.2014, pag. 52.
(5) Regolamento (UE) 2015/323 del Consiglio, del 2 marzo 2015, recante il regolamento finanziario per l’11o Fondo europeo di sviluppo. GU L 58 del 3.3.2015, pag. 17.
(6) Regolamento (UE) 2015/322 del Consiglio, del 2 marzo 2015, relativo all’esecuzione dell’11o Fondo europeo di sviluppo. GU L 58 del 3.3.2015, pag. 1.
(7) Regolamento (UE) n. 567/2014 del Consiglio, del 26 maggio 2014, che modifica il regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio, recante il regolamento finanziario per il 10o Fondo europeo di sviluppo per quanto riguarda l’applicazione del periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l’11o Fondo europeo di sviluppo. GU L 157 del 27.5.2014, articolo 43.
(8) Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle seguenti potrebbe non corrispondere al totale.
(9) Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale.
(10) Crediti correnti ad esclusione dei crediti relativi ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari.
(11) Passività correnti ad esclusione delle passività relative ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari.
(12) Ai sensi dell’articolo 59 del regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo, fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l’11o Fondo europeo di sviluppo, la tesoreria è presentata nel bilancio dell’11o FES.
(13) Ai sensi dell’articolo 59 del regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo, fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l’11o Fondo europeo di sviluppo, la tesoreria è presentata nel bilancio dell’11o FES. La natura dei vari conti bancari è descritta nel capitolo 5, gestione dei rischi finanziari.
(14) Questo saldo rappresenta gli importi disponibili per la Repubblica democratica del Congo, conformemente alle disposizioni della decisione 2003/583/CE del Consiglio.
(15) GU L 156 del 29.5.1998, pagg. 3-106.
(16) Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale.
(17) Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale.
(18) Le riduzioni rappresentano disimpegni trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile del 10o FES.
(19) Le riduzioni rappresentano disimpegni trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile del 10o FES.
(20) A seguito della decisione 2010/406/UE del Consiglio, sono stati aggiunti 150 milioni dalla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile per il 10o FES per il Sudan (147 milioni alla dotazione speciale Sudan e 3 milioni per le spese di esecuzione).
(21) A seguito della decisione 2011/315/UE del Consiglio, sono stati aggiunti 200 milioni dalla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile per il 10o FES per il Sudan (194 milioni alla dotazione speciale Sudan del Sud e 6 milioni per le spese di esecuzione).
(22) Trasferimento di disimpegni da progetti del 9o FES e FES precedenti alla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile per 377 milioni di EUR meno trasferimento di riserve a favore del Sudan del Sud per 200 milioni (verso il 9o FES). Nell'anno di riferimento il totale delle riserve ACP non utilizzabili era di 807 milioni, di cui 350 milioni sono stati utilizzati (150 milioni per il Sudan, 200 milioni per il Sudan del Sud, in entrambi i casi trasferiti al 9o FES).
(23) Trasferimenti da/verso riserve 10o FES.
(24) Per quanto riguarda il cofinanziamento, la tabella presenta soltanto gli stanziamenti d'impegno.
(25) La decisione 2013/759/UE del Consiglio (3) ha stabilito misure transitorie di gestione del Fondo europeo di sviluppo (FES) («meccanismo di transizione») volte a garantire la disponibilità di fondi per la cooperazione con gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e con i paesi e territori d'oltremare (PTOM), nonché a coprire le spese di sostegno nel periodo tra il 1o gennaio 2014 e l'entrata in vigore dell'accordo interno sull'11o FES.
(26) Gli stanziamenti iniziali per il meccanismo di transizione provengono da trasferimenti da riserve non utilizzabili dell'8o e del 9o FES (pari a 1 372,5 milioni di euro) e da trasferimenti da riserve non utilizzabili del 10o FES (pari a 224,7 milioni di euro), per un totale di 1 597 milioni di euro per ACP e PTOM.
(27) Trasferimento di stanziamenti iniziali dal meccanismo di transizione ad altri strumenti dell'11o FES, per un totale di 1 488 milioni di euro (per ACP e PTOM).
(28) Oltre ai trasferimenti dal meccanismo di transizione, altri strumenti dell'11o FES sono alimentati da trasferimenti diretti da FES precedenti (dalla riserva dotazione A Stabex relativa al 10o FES, interessi e altre entrate) per 16,56 milioni di euro e dal bilancio delle entrate (RO) per 2,1 milioni di euro.
(29) Le riserve non utilizzabili sono costituite da trasferimenti (disimpegni) dalla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile del 10o FES, per 225 milioni di euro, che sono stati trasferiti direttamente al meccanismo di transizione (224,7 milioni) e ad altri strumenti dell'11o FES (0,8 milioni).
(30) % stanziamenti
(31) compresi contratti di agenzia
(32) compresi contratti di agenzia
(33) Nel 2014 i contributi degli Stati membri ad abbuoni d’interesse e all’assistenza tecnica, pari a 2 90 000 EUR nel 9o FES, stanziati per il prefinanziamento degli abbuoni d’interesse e dell’AT nell’ambito del 10o FES, sono stati riassegnati alla voce «contributo allo strumento».
(34) Il 10 novembre 2014 il Consiglio ha fissato l’importo dei contributi finanziari che gli Stati membri sono tenuti a versare entro il 21 gennaio 2015.
13.11.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 379/124 |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ DELLA CORTE IN RELAZIONE ALL’OTTAVO, NONO, DECIMO E UNDICESIMO FES PRESENTATA AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO — RELAZIONE DEL REVISORE INDIPENDENTE
(2015/C 379/02)
Responsabilità della direzione
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Responsabilità dell’organo di controllo
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Affidabilità dei conti
Giudizio sull’affidabilità dei conti
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Legittimità e regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle entrate che sono alla base dei conti
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Elementi su cui si basa il giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti
Giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti
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16 luglio 2015
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
Corte dei conti europea
12, rue Alcide de Gasperi, 1615 Luxembourg, LUXEMBOURG
(1) Conformemente agli articoli 16, 43, 48, 49, 50 e 58 del regolamento finanziario applicabile al decimo FES, la presente dichiarazione di affidabilità non copre la parte delle risorse dei FES gestita dalla BEI sotto la sua responsabilità.
(2) Regolamenti finanziari applicabili all’ottavo, nono e decimo FES. Il regolamento finanziario per il decimo FER si applica anche al meccanismo di transizione, contabilizzato nell’ambito dell’undicesimo FES.
(3) Le norme e i metodi contabili adottati dal contabile del FES sono redatti sulla base degli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) o, in mancanza di questi, degli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati, rispettivamente, dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) e dall’International Accounting Standards Board (IASB).