ISSN 1977-0944

Gazzetta ufficiale

dell’Unione europea

C 379

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

58° anno
13 novembre 2015


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2015/C 379/01

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti — Conti annuali del Fondo europeo di sviluppo 2014

1

2015/C 379/02

Dichiarazione di affidabilità della Corte in relazione all’ottavo, nono, decimo e undicesimo FES presentata al Parlamento europeo e al Consiglio — Relazione del revisore indipendente

124


IT

 


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

13.11.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 379/1


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI

Conti annuali del Fondo europeo di sviluppo 2014

(2015/C 379/01)

INDICE

CERTIFICAZIONE DEI CONTI 2
ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES 3
RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE — FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA 6
RENDICONTI FINANZIARI DEL FES 7
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FES 15
RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 37
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 41
BILANCIO CONSOLIDATO DEL FES E DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 42
RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA DEL FES 44
RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE — FONDI GESTITI DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI 72

CERTIFICAZIONE DEI CONTI

Con la presente il sottoscritto dichiara che i conti annuali del Fondo europeo di sviluppo per l’esercizio 2014 sono stati elaborati conformemente al titolo IX del regolamento finanziario dell’11o Fondo europeo di sviluppo e ai principi, alle norme e ai metodi contabili definiti nell’allegato ai rendiconti finanziari.

Il sottoscritto riconosce la propria responsabilità nella redazione e presentazione dei conti annuali del Fondo europeo di sviluppo ai sensi dell’articolo 20 del regolamento finanziario dell’11o Fondo europeo di sviluppo.

Il sottoscritto ha ottenuto dagli ordinatori e dalla BEI, che ne hanno certificato l’attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l’elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività del Fondo europeo di sviluppo e l’esecuzione del bilancio.

Il sottoscritto certifica che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti riflettano fedelmente e sostanzialmente la posizione finanziaria del Fondo europeo di sviluppo.

[firmato]

Manfred KRAFF

Contabile

13 luglio 2015

ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES

1.   CONTESTO

L’Unione europea (in appresso «UE») intrattiene rapporti di cooperazione allo sviluppo con numerosi paesi in via di sviluppo. L’obiettivo principale di tali rapporti è promuovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale, allo scopo principale di ridurre ed eradicare la povertà nel lungo periodo, fornendo ai paesi beneficiari aiuti allo sviluppo e assistenza tecnica. A tal fine l’UE elabora, insieme ai paesi partner, strategie di cooperazione e mobilita le risorse finanziarie occorrenti per attuarle. Queste risorse assegnate dall’UE alla cooperazione allo sviluppo provengono da tre fonti:

il bilancio dell’UE,

il Fondo europeo di sviluppo,

la Banca europea per gli investimenti.

Il Fondo europeo di sviluppo (in appresso «FES») è il principale strumento di aiuto dell’UE per la cooperazione allo sviluppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (in appresso «ACP») e dei paesi e territori d’oltremare (in appresso «PTOM»).

Il FES non è finanziato dal bilancio dell’UE. Esso è stabilito mediante un accordo interno dei rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio ed è gestito da un comitato specifico. La Commissione europea (in appresso la «Commissione») è responsabile dell’esecuzione finanziaria delle operazioni effettuate con risorse FES. La Banca europea per gli investimenti (in appresso «BEI») gestisce lo strumento per gli investimenti.

Durante il periodo 2014-2020 gli aiuti geografici accordati agli Stati ACP e ai paesi e territori PTOM continueranno ad essere finanziati prevalentemente dal FES. Di regola ogni FES è approvato per un periodo di circa cinque anni. Ciascun FES è disciplinato dal proprio regolamento finanziario che richiede la preparazione di bilanci per ciascun FES. Di conseguenza, i bilanci vengono elaborati separatamente per ciascun FES in relazione alla parte gestita dalla Commissione. Tali bilanci sono presentati anche in forma aggregata, onde fornire un quadro complessivo della situazione finanziaria delle risorse di cui la Commissione è responsabile.

L’accordo interno che stabilisce l’11o FES è stato firmato dagli Stati membri partecipanti, riuniti in sede di Consiglio, nel giugno 2013 (1), ed è entrato in vigore il 1o marzo 2015. Per garantire continuità tra la fine dell’applicazione del 10o FES e l’entrata in vigore dell’11o, la Commissione ha proposto una serie di misure transitorie, note col nome di meccanismo di transizione (MT) (2). che viene presentato nell’ambito dell’11o FES.

Contestualmente, il regolamento finanziario per il 10o FES (3) è stato modificato e il nuovo regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio è stato adottato (4) ed è entrato in vigore il 30 maggio 2014, mentre il 2 marzo 2015 il Consiglio ha adottato il regolamento finanziario per l’11o FES (5) e le norme di esecuzione (6), che sono entrate in vigore il 6 marzo 2015.

Lo strumento per gli investimenti è stato istituito nel quadro dell’accordo di partenariato ACP-UE. Questo strumento è gestito dalla BEI e viene utilizzato per sostenere lo sviluppo del settore privato nei paesi ACP finanziando sostanzialmente — ma non esclusivamente — gli investimenti privati. Lo strumento per gli investimenti è concepito come un fondo rinnovabile, cosicché i rimborsi dei prestiti possono essere reinvestiti in altre operazioni, dando così luogo a uno strumento che si rinnova automaticamente ed è finanziariamente indipendente. Non essendo gestito dalla Commissione, lo strumento per gli investimenti non è consolidato nella prima parte del bilancio di esercizio — i bilanci del FES e la relativa relazione di esecuzione finanziaria. I rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti sono inclusi come parte separata del bilancio di esercizio (parte II), onde offrire un quadro completo degli aiuti allo sviluppo forniti dal FES (7).

2.   COME VIENE FINANZIATO IL FES?

Il Consiglio europeo del 2 dicembre 2013 ha adottato il quadro finanziario pluriennale 2014-2020. In questo contesto è stato deciso che la cooperazione con i paesi ACP non sarebbe stata integrata (iscritta) nel bilancio dell’UE e che avrebbe continuato ad essere finanziata tramite il FES intergovernativo.

Il bilancio dell’UE è annuale e secondo il principio di bilancio dell’annualità le spese e le entrate sono pianificate e autorizzate per il periodo di un anno. A differenza dell’UE, il FES è un fondo che opera su base pluriennale. Ogni FES stabilisce un fondo complessivo destinato all’attuazione della cooperazione allo sviluppo per un periodo che solitamente dura cinque anni. Poiché le risorse sono assegnate su base pluriennale, i fondi assegnati possono essere utilizzati durante il periodo del FES. Il fatto che il bilancio non sia impostato su base annuale si evidenzia nella rispettiva relazione, dove l’esecuzione del bilancio dei FES viene messa in relazione con i fondi totali.

Le risorse FES sono contributi «ad hoc» forniti dagli Stati membri dell’Unione europea. Ogni cinque anni circa, i rappresentanti degli Stati membri si incontrano a livello intergovernativo per decidere l’importo complessivo che sarà assegnato al fondo e per sovrintenderne l’esecuzione, dopodiché la Commissione gestisce il fondo conformemente alla politica di cooperazione allo sviluppo dell’Unione. Poiché gli Stati membri hanno le proprie politiche in materia di sviluppo e di aiuti, che elaborano parallelamente a quelle dell’Unione, essi devono coordinare le loro politiche con l’UE per garantirne la complementarità.

Oltre ai contributi suddetti, gli Stati membri possono anche stipulare accordi di cofinanziamento o fornire contributi finanziari volontari al FES.

3.   RELAZIONI DI FINE ESERCIZIO

3.1.   Bilancio di esercizio

È responsabilità del contabile redigere il bilancio di esercizio e assicurare che questo rispecchi fedelmente la posizione finanziaria del FES.

Il bilancio di esercizio è presentato nel modo seguente:

Parte I: fondi gestiti dalla Commissione

i)

Rendiconti finanziari del FES

ii)

Relazione di esecuzione finanziaria del FES

Parte II: fondi gestiti dalla BEI

i)

Rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti

Inoltre, nel 2014 è stato creato per la prima volta un fondo fiduciario nell’ambito del FES (cfr. 3.2 infra) il cui bilancio, unitamente ai conti consolidati (del FES e del fondo fiduciario), è presentato più avanti.

Il bilancio di esercizio è adottato dalla Commissione entro il 31 luglio dell’anno successivo e presentato infine al Parlamento europeo e al Consiglio per il discarico.

3.2.   Il fondo fiduciario Bêkou

Ai sensi dell’articolo 187, paragrafo 1, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione (RF dell’UE) e dell’articolo 42 del regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio, la Commissione è autorizzata ad istituire fondi fiduciari dell’Unione per azioni esterne nell’ambito di un accordo concluso con altri donatori. Tali fondi fiduciari possono essere istituiti per azioni di emergenza, post-emergenza o tematiche. Ai sensi dell’articolo 187, paragrafo 6, dell’RF dell’UE, il contabile del fondo fiduciario dell’Unione è il contabile della Commissione.

Il primo fondo fiduciario multi-donatori dell’UE, detto Bêkou, è stato istituito il 15 luglio 2014 dall’Unione europea, dalla Germania, dalla Francia e dai Paesi Bassi allo scopo di promuovere la stabilizzazione e la ricostruzione della Repubblica centrafricana. La durata massima del fondo fiduciario Bêkou è di 60 mesi.

Poiché il fondo fiduciario Bêkou è stato istituito nell’ambito del FES, il suo bilancio di esercizio è consolidato con i conti del FES.

4.   AUDIT E DISCARICO

4.1.   Audit

I conti annuali del FES e la gestione delle risorse vengono controllati dal suo revisore esterno, la Corte dei conti europea (in appresso «CCE»), che redige una relazione annuale per il Parlamento europeo e il Consiglio.

4.2.   Discarico

Il controllo finale è costituito dal discarico per l’esecuzione finanziaria delle risorse FES per un determinato esercizio. L’autorità competente per il discarico del FES è il Parlamento europeo. Ciò significa che, una volta effettuati l’audit e il completamento del bilancio di esercizio, spetta al Consiglio raccomandare e quindi al Parlamento decidere se concedere o meno alla Commissione il discarico per l’esecuzione finanziaria delle risorse FES per l’esercizio precedente. Tale decisione si basa su una revisione dei conti, sulla relazione annuale della CCE (comprendente una dichiarazione ufficiale di affidabilità) e sulle risposte della Commissione, anche a seguito di domande e ulteriori richieste di informazioni presentate.

RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE — FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA (8)

INDICE

RENDICONTI FINANZIARI DEL FES 7
BILANCIO FES 7
CONTO ECONOMICO DEL FES 8
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA DEL FES 9
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL FES 10
BILANCIO PER FES 11
CONTO ECONOMICO PER FES 12
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE PER FES 13
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FES 15
RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 37
CERTIFICAZIONE DEI CONTI 38
INFORMAZIONI GENERALI SUL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 39
BILANCIO DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 39
CONTO ECONOMICO DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 40
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 40
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 40
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 41
BILANCIO CONSOLIDATO DEL FES E DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU 42
BILANCIO CONSOLIDATO 42
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 43
PROSPETTO CONSOLIDATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE 43
RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA DEL FES 44

RENDICONTI FINANZIARI DEL FES  (9)

BILANCIO FES

Milioni di EUR

 

Nota

31.12.2014

31.12.2013

ATTIVITÀ NON CORRENTI

 

 

 

Prefinanziamenti

2.1

472

424

Contributi al fondo fiduciario

2.2

39

 

 

511

424

ATTIVITÀ CORRENTI

 

 

 

Prefinanziamenti

2.3

1  403

1  286

Crediti

2.4

84

84

Disponibilità liquide ed equivalenti

2.6

391

759

 

 

1  878

2  128

ATTIVITÀ TOTALI

 

2  389

2  553

 

 

 

 

PASSIVITÀ NON CORRENTI

 

 

 

Debiti

2.7

(34)

(25)

 

 

(34)

(25)

PASSIVITÀ CORRENTI

 

 

 

Debiti

2.8

(1  423)

(1  214)

 

 

(1  423)

(1  214)

PASSIVITÀ TOTALI

 

(1  457)

(1  239)

ATTIVITÀ NETTE

 

932

1  313

FONDI E RISERVE

 

 

 

Capitale richiamato — FES attivi

2.9

35  673

32  529

Capitale richiamato da FES chiusi riportati

2.10

2  252

2  252

Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti

 

(33  468)

(30  396)

Risultato economico dell’esercizio

 

(3  526)

(3  072)

ATTIVITÀ NETTE

 

932

1  313


CONTO ECONOMICO DEL FES

Milioni di EUR

 

Nota

2014

2013

ENTRATE DI ESERCIZIO

3.2

132

123

SPESE OPERATIVE

 

 

 

Spese operative

3.3

(3  650)

(3  027)

Spese amministrative

3.4

(22)

(167)

 

 

(3  671)

(3  194)

AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ OPERATIVE

 

(3  539)

(3  072)

Utile finanziario

3.5

13

0

Oneri finanziari

 

(0)

0

AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ FINANZIARIE

 

13

0

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO

 

(3  526)

(3  072)


PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA DEL FES

Milioni di EUR

 

Nota

2014

2013

Risultato economico dell’esercizio

 

(3  526)

(3  072)

ATTIVITÀ OPERATIVE

 

 

 

Contributi ordinari degli Stati membri

 

3  068

2  961

Contributi di cofinanziamento

 

66

18

(Annullamento di) perdite dovute a riduzione di valore dei crediti

 

14

(2)

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti non correnti

 

(47)

14

(Aumento)/diminuzione contributi al fondo fiduciario

 

(39)

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti correnti

 

(117)

48

(Aumento)/diminuzione crediti correnti  (10)

 

(22)

(7)

Aumento/(diminuzione) passività non correnti

 

9

(15)

Aumento/(diminuzione) passività correnti  (11)

 

227

123

FLUSSI DI CASSA NETTI

 

(368)

69

Aumento/(diminuzione) netti disponibilità liquide ed equivalenti

 

(368)

69

Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio dell’esercizio

2.5

759

690

Disponibilità liquide ed equivalenti al termine dell’esercizio

2.5

391

759


PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL FES

Milioni di EUR

 

Capitale del fondo — FES attivi

(A)

Capitale non richiamato — FES attivi

(B)

Capitale richiamato — FES attivi

(C) = (A)-(B)

Riserve accumulate

(D)

Capitale richiamato da FES chiusi riportati

(E)

Attività nette totali

(C)+(D)+(E)

BILANCIO AL 31.12.2012

45  691

16  112

29  579

(30  396)

2  252

1  435

Aumento di capitale — contributi ordinari

(2  950)

2  950

2  950

Risultato economico dell’esercizio

(3  072)

(3  072)

BILANCIO AL 31.12.2013

45  691

13  162

32  529

(33  468)

2  252

1  313

Aumento di capitale — contributi ordinari

(3  144)

3  144

3  144

Risultato economico dell’esercizio

(3  526)

(3  526)

BILANCIO AL 31.12.2014

45  691

10  018

35  673

(36  994)

2  252

932


BILANCIO PER FES

Milioni di EUR

 

 

31.12.2014

31.12.2013

 

Nota

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

ATTIVITÀ NON CORRENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prefinanziamenti

2.1

17

411

44

90

334

Contributi al fondo fiduciario

2.2

39

 

 

 

 

 

 

17

411

83

90

334

ATTIVITÀ CORRENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prefinanziamenti

2.3

5

142

1  178

77

5

259

1  021

Crediti

2.4

3

66

15

0

2

58

24

Conti di collegamento

2.5

216

810

607

290

1  323

Disponibilità liquide ed equivalenti

2.6

391

759

 

 

224

1  018

1  193

1  076

297

1  640

1  804

ATTIVITÀ TOTALI

 

224

1  035

1  604

1  159

297

1  730

2  138

PASSIVITÀ NON CORRENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Debiti

2.7

(34)

(25)

 

 

(34)

(25)

PASSIVITÀ CORRENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Debiti

2.8

(10)

(175)

(1  195)

(43)

(28)

(263)

(923)

Conti di collegamento

2.5

(1  633)

(1  613)

 

 

(10)

(175)

(2  828)

(43)

(28)

(263)

(2  536)

PASSIVITÀ TOTALI

 

(10)

(175)

(2  862)

(43)

(28)

(263)

(2  561)

ATTIVITÀ NETTE

 

214

860

(1  258)

1  116

270

1  467

(423)

FONDI E RISERVE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitale richiamato — FES attivi

2.9

12  840

11  699

11  134

12  840

11  699

7  990

Capitale richiamato da FES chiusi riportati

2.10

627

1  625

627

1  625

Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato

2.11

(3  147)

1  758

(209)

1  597

(3  083)

2  130

952

 

Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti

 

(10  114)

(13  988)

(9  356)

(10)

(10  125)

(13  658)

(6  614)

Risultato economico dell’esercizio

 

8

(235)

(2  828)

(472)

10

(331)

(2  751)

 

 

214

860

(1  258)

1  116

270

1  467

(423)

ATTIVITÀ NETTE

 

214

860

(1  258)

1  116

270

1  467

(423)


CONTO ECONOMICO PER FES

Milioni di EUR

 

 

2014

2013

Nota

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

ENTRATE DI ESERCIZIO

3.2

9

43

79

1

64

34

25

SPESE OPERATIVE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spese operative

3.3

(1)

(293)

(2  881)

(475)

(53)

(362)

(2  612)

Spese amministrative

3.4

0

(22)

(0)

(167)

 

 

(1)

(293)

(2  903)

(475)

(53)

(362)

(2  779)

AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ OPERATIVE

 

8

(249)

(2  824)

(474)

11

(328)

(2  754)

Utile finanziario

3.5

0

15

(3)

2

(0)

(3)

3

Oneri finanziari

 

(0)

0

AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ FINANZIARIE

 

0

15

(4)

2

(0)

(3)

3

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO

 

8

(235)

(2  828)

(472)

10

(331)

(2  751)


PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE PER FES

Milioni di EUR

8o FES

Capitale del fondo — FES attivi

(A)

Capitale non richiamato — FES attivi

(B)

Capitale richiamato — FES attivi

(C) = (A)-(B)

Riserve accumulate

(D)

Capitale richiamato da FES chiusi riportati

(E)

Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato

(F)

Attività nette totali

(C)+(D)+(E)+(F)

BILANCIO AL 31.12.2012

12  840

12  840

(10  125)

627

(2  980)

361

Aumento di capitale — contributi ordinari

 

 

 

Trasferimenti al/dal 10o FES

 

 

 

 

(102)

(102)

Risultato economico dell’esercizio

 

 

10

 

 

10

BILANCIO AL 31.12.2013

12  840

12  840

(10  114)

627

(3  083)

270

Aumento di capitale — contributi ordinari

 

 

 

Trasferimenti al/dal 10o FES

 

 

 

(64)

(64)

Trasferimenti all’/dall’11o FES

 

 

 

Risultato economico dell’esercizio

 

 

8

 

 

8

BILANCIO AL 31.12.2014

12  840

12  840

(10  107)

627

(3  147)

214


Milioni di EUR

9o FES

Capitale del fondo — FES attivi

(A)

Capitale non richiamato — FES attivi

(B)

Capitale richiamato — FES attivi

(C) = (A)-(B)

Riserve accumulate

(D)

Capitale richiamato da FES chiusi riportati

(E)

Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato

(F)

Attività nette totali

(C)+(D)+(E)+(F)

BILANCIO AL 31.12.2012

11  699

11  699

(13  657)

1  625

2  501

2  168

Aumento di capitale — contributi ordinari

 

 

 

Trasferimenti al/dal 10o FES

 

 

 

 

(371)

(371)

Risultato economico dell’esercizio

 

 

(331)

 

 

(331)

BILANCIO AL 31.12.2013

11  699

11  699

(13  988)

1  625

2  130

1  467

Aumento di capitale — contributi ordinari

 

 

 

Trasferimenti al/dal 10o FES

 

 

 

 

(372)

(372)

Trasferimenti all’/dall’11o FES

 

 

 

 

 

Risultato economico dell’esercizio

 

 

(235)

 

 

(235)

BILANCIO AL 31.12.2014

11  699

11  699

(14  223)

1  625

1  758

860


Milioni di EUR

10o FES

Capitale del fondo — FES attivi

(A)

Capitale non richiamato — FES attivi

(B)

Capitale richiamato — FES attivi

(C) = (A)-(B)

Riserve accumulate

(D)

Capitale richiamato da FES chiusi riportati

(E)

Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato

(F)

Attività nette totali

(C)+(D)+(E)+(F)

BILANCIO AL 31.12.2012

21  152

16  112

5  040

(6  614)

479

(1  095)

Aumento di capitale — contributi ordinari

(2  950)

2  950

 

 

 

2  950

Trasferimenti all’/dall’8o e 9o FES

 

 

 

 

473

473

Risultato economico dell’esercizio

 

 

(2  751)

 

 

(2  751)

BILANCIO AL 31.12.2013

21  152

13  162

7  990

(9  365)

952

(423)

Aumento di capitale — contributi ordinari

(3  144)

3  144

 

 

 

3  144

Trasferimenti all’/dall’8o e 9o FES

 

 

 

 

(936)

(936)

Trasferimenti all’/dall’11o FES

 

 

 

 

(225)

(225)

Trasferimento del risultato economico riportato — tesoreria — dal 10o all’11o FES

 

 

 

10

 

 

10

Risultato economico dell’esercizio

 

 

(2  828)

 

 

(2  828)

BILANCIO AL 31.12.2014

21  152

10  018

11  134

(12  183)

(209)

(1  258)


Milioni di EUR

11o FES

Capitale del fondo — FES attivi

(A)

Capitale non richiamato — FES attivi

(B)

Capitale richiamato — FES attivi

(C) = (A)-(B)

Riserve accumulate

(D)

Capitale richiamato da FES chiusi riportati

(E)

Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato

(F)

Attività nette totali

(C)+(D)+(E)+(F)

BILANCIO AL 31.12.2012

 

Aumento di capitale — contributi ordinari

 

 

 

Trasferimenti all’/dall’8o, 9o e 10o FES

 

 

 

 

Risultato economico dell’esercizio

 

 

 

 

BILANCIO AL 31.12.2013

 

Aumento di capitale — contributi ordinari

 

 

 

Trasferimenti all’/dall’8o, 9o e 10o FES

 

 

 

 

1  597

1  597

Trasferimento del risultato economico riportato — tesoreria — dal 10o all’11o FES

 

 

 

(10)

 

 

(10)

Risultato economico dell’esercizio

 

 

(472)

 

 

(472)

BILANCIO AL 31.12.2014

(482)

 

1  597

1  116

NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FES

1.   POLITICHE CONTABILI PERTINENTI

Le politiche contabili del FES sono le stesse applicate dall’Unione europea (UE) e sono descritte alla nota 1 dei conti annuali consolidati dell’UE. Qui di seguito è riportata una sintesi delle politiche più importanti.

1.1.   Base giuridica e norme contabili

Ai sensi dell’articolo 46 del regolamento finanziario del FES, i rendiconti finanziari del FES sono elaborati secondo le norme di contabilità per competenza, definite sulla base dei principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards — IPSAS). Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione vengono applicate da tutte le istituzioni e da tutti gli organismi dell’UE al fine di creare un corpus di norme uniformi per la tenuta, la valutazione e la presentazione dei conti e di armonizzare il processo di stesura del bilancio e di consolidamento, a norma dell’articolo 152 del regolamento finanziario dell’UE. Queste norme si applicano altresì al FES, tenendo presente la natura specifica delle sue attività.

1.2.   Principi contabili

Le considerazioni complessive (o principi contabili) da seguire nella redazione dei rendiconti finanziari sono elencate nella norma contabile dell’UE n. 2 (e sono le stesse dell’IPSAS 1): l’attendibilità della presentazione, la contabilità per competenza, la continuità delle attività, l’uniformità della presentazione, l’aggregazione, la compensazione e le informazioni comparative. Le caratteristiche qualitative dell’informativa finanziaria ai sensi dell’articolo 144 del regolamento finanziario dell’UE sono la pertinenza, l’affidabilità, la comprensibilità e la comparabilità.

1.3.   Base della preparazione

Valuta e base di conversione

I conti annuali sono presentati in milioni di euro, essendo questa la valuta funzionale e di rendicontazione dell’UE. Le transazioni in valuta estera sono convertite in euro ai tassi di cambio in vigore alle date delle operazioni. I saldi di chiusura degli attivi e dei passivi monetari in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di conversione del 31 dicembre.

Tassi di cambio dell’euro

Valuta

31.12.2014

31.12.2013

Valuta

31.12.2014

31.12.2013

BGN

1,9558

1,9558

LTL

3,4528

3,4528

CZK

27,7350

27,4270

PLN

4,2732

4,1543

DKK

7,4453

7,4593

RON

4,4828

4,4710

GBP

0,7789

0,8337

SEK

9,3930

8,8591

HRK

7,6580

7,6265

CHF

1,2024

1,2276

HUF

315,5400

297,0400

JPY

145,2300

144,7200

LVL

0,7028

USD

1,2140

1,3791

1.3.1.    Impiego di stime

Conformemente ai principi contabili IPSAS e ai principi contabili generalmente accettati, i rendiconti finanziari comprendono necessariamente gli importi derivanti dalle stime e dalle ipotesi effettuate dai gestori e basate sui dati più affidabili a disposizione. Le stime principali comprendono, tra l’altro, gli importi relativi a passività derivanti dai benefici per i dipendenti, gli accantonamenti, il rischio finanziario relativo alle rimanenze e ai crediti, i ratei passivi e attivi, le sopravvenienze attive e passive e il grado di riduzione di valore delle attività immateriali e di immobili, impianti e macchinari. I risultati effettivi possono discostarsi da queste stime. I cambiamenti nelle stime vengono indicati nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.

1.4.   Bilancio

1.4.1.    Attività immateriali

Le licenze di software informatico acquistate sono iscritte al costo storico, detratti gli ammortamenti accumulati e le perdite per riduzione di valore. Tali attività sono ammortizzate secondo il metodo delle quote costanti in funzione della loro vita utile stimata, che dipende dalla specifica durata di vita economica o giuridica determinata da un accordo. Le attività immateriali prodotte internamente sono capitalizzate quando vengono soddisfatti i pertinenti criteri dei principi contabili dell’UE. I costi capitalizzabili comprendono tutti i costi direttamente imputabili che devono essere sostenuti per creare, produrre e preparare le attività nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dall’amministrazione. I costi associati alle attività di ricerca, i costi per lo sviluppo non capitalizzabili e i costi di manutenzione sono rilevati come spese al momento in cui sono sostenuti.

1.4.2.    Immobili, impianti e macchinari

Tutti gli immobili, gli impianti e i macchinari sono registrati al costo storico, detratti il deprezzamento accumulato e le perdite per riduzione di valore. Il costo storico comprende le spese direttamente riconducibili all’acquisizione o alla costruzione dei beni. I costi successivi vengono inclusi nel valore contabile del bene o riconosciuti come bene distinto, se del caso, solo se è probabile che i vantaggi economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno all’entità e se il costo del bene è quantificabile con metodi affidabili. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel conto economico dell’esercizio durante il quale sono stati sostenuti. I terreni e le opere d’arte non sono ammortizzati in quanto si ritiene abbiano una vita utile indefinita. Le attività in costruzione non sono ammortizzate in quanto non sono ancora disponibili per l’uso. Il deprezzamento delle altre attività è calcolato utilizzando il metodo dell’ammortamento lineare per imputare i relativi costi al loro valore residuo in base alla vita utile stimata, nella fattispecie:

Tipo di attività

Tasso di deprezzamento lineare

Immobili

4 %

Impianti, macchinari e attrezzature

dal 10 % al 25 %

Mobilio

dal 10 % al 25 %

Altri impianti e accessori

dal 10 % al 33 %

Carrelli

25 %

Materiale informatico (hardware)

25 %

Altre attività materiali

dal 10 % al 33 %

Le perdite o gli utili relativi alle cessioni sono determinati raffrontando le entrate, al netto delle spese di vendita, con il valore contabile dell’attività ceduta e sono inclusi nel conto economico.

Contratti di locazione

I contratti di locazione di attività materiali, nei quali l’entità ha sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti alla proprietà, sono classificati come leasing finanziario. I leasing finanziari sono capitalizzati alla data d’inizio del leasing al minore fra il valore equo dell’attività locata e il valore attuale dei canoni minimi di leasing. Ogni canone di leasing è suddiviso tra gli oneri finanziari e quelli inerenti all’ammortamento della passività in maniera tale da ottenere un tasso costante sulle passività residue. Le obbligazioni di locazione, al netto degli oneri finanziari, sono incluse nella voce «passività». La parte di interessi del costo finanziario è imputata al conto economico in riferimento al periodo di locazione, in modo da produrre un tasso di interesse periodico costante sulla passività residua per ciascun periodo. Le attività detenute mediante leasing finanziario sono ammortizzate sul periodo più breve tra la vita utile dell’attività e la durata del leasing.

I contratti di locazione nei quali al locatore spetta una parte significativa dei rischi e dei vantaggi inerenti alla proprietà sono classificati come leasing operativo. I pagamenti effettuati nel quadro di leasing operativi sono imputati al conto economico su base lineare per il periodo del leasing.

1.4.3.    Riduzione di valore delle attività non finanziarie

Le attività che hanno una vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento/deprezzamento e sono verificate annualmente per riduzione di valore. Le attività soggette ad ammortamento/deprezzamento sono verificate per riduzione di valore ogniqualvolta determinati eventi o cambiamenti di circostanze indichino che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. È contabilizzata una perdita per riduzione di valore pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il relativo importo recuperabile. L’importo recuperabile è il più elevato tra il valore equo dell’attività, detratti i costi di vendita, e il valore d’uso.

Il valore residuo delle attività immateriali, degli immobili, degli impianti e dei macchinari e il loro periodo di vita utile è rivisto e, se necessario, rettificato almeno una volta l’anno. Qualora il valore contabile dell’attività sia superiore all’importo recuperabile stimato, tale valore è immediatamente ridotto all’importo recuperabile. Se i motivi delle riduzioni di valore rilevate in anni precedenti non sono più validi, le perdite per riduzione di valore vengono rettificate di conseguenza.

1.4.4.    Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico, prestiti e crediti, investimenti detenuti fino a scadenza e attività finanziarie disponibili per la vendita. La classificazione degli strumenti finanziari è stabilita in sede di rilevazione iniziale e sottoposta a ulteriore valutazione in sede di chiusura di ciascun bilancio.

Attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico

Un’attività finanziaria è classificata in questa categoria se acquisita principalmente a scopo di vendita a breve termine o se così è stata designata dall’entità. Anche gli strumenti derivati sono classificati in questa categoria. Le attività che rientrano in questa categoria sono classificate come attività correnti qualora se ne preveda il realizzo entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

Prestiti e crediti

I prestiti e i crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili non quotati in un mercato attivo. Si creano quando l’entità fornisce fondi, beni o servizi direttamente a un debitore senza l’intenzione di utilizzare il credito a fini di negoziazione. Sono registrati fra le attività non correnti, salvo quando la scadenza rientra nei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.

Investimenti detenuti fino a scadenza

Gli investimenti detenuti fino a scadenza sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenze fisse che l’entità può e intende detenere fino alla scadenza. Nel corso dell’esercizio finanziario considerato, l’entità non ha detenuto investimenti appartenenti a questa categoria.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono strumenti non derivati che rientrano in questa categoria o non sono classificati in nessuna delle altre categorie. Sono classificate come attività correnti o non correnti a seconda del periodo di tempo in cui l’entità intende cederle, che solitamente corrisponde alla vita residua alla data di riferimento del bilancio.

1.4.5.    Prefinanziamenti

I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi possono essere frazionati in diversi versamenti nell’arco di un periodo definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. L’anticipo, o fondo di tesoreria, viene rimborsato o utilizzato per lo scopo per il quale è stato fornito durante il periodo definito nella convenzione. Se il beneficiario non sostiene spese ammissibili, è tenuto a restituire all’entità l’anticipo concesso a titolo di prefinanziamento. L’importo del prefinanziamento è ridotto (in tutto o in parte) in base all’accettazione dei costi ammissibili (che sono rilevati come spese) e agli eventuali rimborsi.

A fine esercizio, gli importi dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili saldati, gli importi ammissibili stimati non ancora saldati a fine esercizio e le riduzioni di valore.

1.4.6.    Crediti e importi recuperabili

I crediti e gli importi recuperabili sono contabilizzati all’importo iniziale meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce una svalutazione per riduzione di valore là dove sussistono elementi oggettivi che indicano che l’entità non potrà riscuotere la totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti crediti. L’importo della svalutazione è pari alla differenza tra il valore contabile del credito e l’importo recuperabile ed è rilevato nel conto economico.

1.4.7.    Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono strumenti finanziari e sono classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista, altri investimenti a breve termine ad alta liquidità con scadenze originarie pari o inferiori ai tre mesi.

1.4.8.    Accantonamenti

Gli accantonamenti sono rilevati quando l’entità ha un’obbligazione attuale, giuridica o implicita nei confronti di terzi, a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all’obbligazione si renda necessaria un’uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per future perdite di esercizio. L’ammontare dell’accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all’obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio. Quando l’accantonamento include un ampio numero di voci, l’obbligazione è stimata ponderando tutti i possibili risultati con le relative probabilità (metodo del «valore atteso»).

1.4.9.    Debiti

Una parte considerevole dei debiti dell’entità non è relativa all’acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso di spese presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti dell’UE e non evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l’importo richiesto al ricevimento della dichiarazione di spesa e, in seguito a verifica ed accettazione dei costi ammissibili, i debiti sono valutati all’importo accettato e dichiarato ammissibile.

I debiti derivanti dall’acquisizione di beni e servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l’importo originario, mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell’accettazione, da parte dell’entità, delle forniture o dei servizi.

1.4.10.    Ratei e risconti attivi e passivi

Alla fine dell’esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all’importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla chiusura dell’esercizio, qualora non sia stata ancora emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dall’entità ovvero esista un accordo contrattuale, viene rilevato un rateo attivo nei rendiconti finanziari. Inoltre, al termine dell’esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano state ancora consegnate, l’entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell’esercizio successivo.

1.5.   Conto economico

1.5.1.    Entrate

Sono entrate non derivanti da transazioni commerciali le imposte e i trasferimenti, in quanto il cedente fornisce risorse all’entità destinataria senza ricevere direttamente da quest’ultima in cambio un valore approssimativamente pari. I trasferimenti costituiscono afflussi di vantaggi economici futuri o di possibili servizi non derivanti da transazioni commerciali e diversi dalle imposte.

Le entrate derivanti dalla vendita di beni e servizi vengono rilevate quando i rischi e i vantaggi significativi inerenti alla proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente. Il rilevamento delle entrate relative a un’operazione riguardante la fornitura di servizi si effettua in funzione dello stadio di realizzazione dell’operazione alla data di riferimento del bilancio.

1.5.2.    Spese

Le spese relative all’acquisto di beni e servizi sono rilevate all’atto della consegna e dell’accettazione delle forniture da parte dell’entità. Esse sono valutate al costo originario della fattura.

Le spese non relative a scambi commerciali rappresentano la maggior parte delle spese dell’entità. Esse si riferiscono a trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti; trasferimenti nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni discrezionali. I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo in cui si sono verificati gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento, a condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento o che sia stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento, che il beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima ragionevole dell’importo.

Quando si riceve una richiesta di pagamento o una dichiarazione di spesa conforme ai criteri di rilevazione, il trasferimento è rilevato come spesa per l’importo ammissibile.

1.6.   Sopravvenienze attive e passive

1.6.1.    Sopravvenienze attive

Una sopravvenienza attiva è una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui l’entità non esercita un controllo completo. Una sopravvenienza attiva viene resa nota quando è probabile l’afflusso di vantaggi economici o possibili servizi.

1.6.2.    Sopravvenienze passive

Una sopravvenienza passiva è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui l’entità non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un’obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessario un deflusso di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l’obbligazione, oppure, in circostanze rare, l’ammontare dell’obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile.

1.7.   Cofinanziamento

I contributi di cofinanziamento ricevuti soddisfano il criterio delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni e sono presentati come debiti nei confronti degli Stati membri, degli Stati non membri e di altri. Il FES è tenuto a impiegare i contributi per fornire servizi a terzi o, in caso contrario, a restituire gli attivi (i contributi ricevuti). I debiti pendenti di cui agli accordi di cofinanziamento rappresentano i contributi di cofinanziamento ricevuti al netto delle spese sostenute per il progetto. L’effetto sull’attivo netto è nullo.

Le spese relative a progetti di cofinanziamento sono rilevate nel momento in cui vengono sostenute. L’importo corrispondente dei contributi è rilevato come entrata di esercizio e l’effetto sul risultato economico dell’esercizio è nullo.

2.   NOTE AL BILANCIO

ATTIVITÀ NON CORRENTI

2.1.   Prefinanziamenti

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Prefinanziamenti

17

411

44

472

424

Totale

17

411

44

472

424


Milioni di EUR

 

Totale

31.12.2014

Gestione diretta

72

 

Effettuata da:

 

 

 

Commissione

47

 

 

Agenzie esecutive dell’UE

3

 

 

Delegazioni UE

22

Gestione indiretta

400

 

Effettuata da:

 

 

 

Paesi terzi

22

 

 

Organizzazioni internazionali

127

 

 

BEI e FEI

223

 

 

Organismi di diritto pubblico

24

 

 

Organismi di diritto privato con attribuzioni di servizio pubblico

4

Totale

472

Molti contratti prevedono il pagamento di anticipi prima dell’inizio dei lavori, della consegna delle forniture o della prestazione dei servizi. Talvolta i piani di pagamento dei contratti prevedono pagamenti sulla base di relazioni sull’avanzamento dei lavori. Il prefinanziamento viene di norma corrisposto nella valuta del paese o del territorio dove il progetto viene eseguito.

I tempi della recuperabilità o dell’utilizzo dei prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attività di prefinanziamento correnti o non correnti. L’utilizzo è definito dall’accordo alla base del progetto. Eventuali rimborsi o utilizzi con scadenza inferiore a dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come prefinanziamenti correnti. Poiché molti progetti FES sono per loro natura a lungo termine, è necessario che i rispettivi anticipi siano disponibili per più di un anno. Pertanto alcuni di questi importi figurano come attività non correnti, ma poiché l’ottavo e il nono FES si stanno esaurendo, i prefinanziamenti costituiscono per la maggior parte attività correnti.

L’aumento di 80 milioni di EUR, rispetto al 31 dicembre 2013, dei prefinanziamenti non correnti si spiega principalmente con l’esecuzione di nuovi contratti nell’ambito del meccanismo di transizione (77 milioni di EUR).

2.2.   Contributi al fondo fiduciario

Questa rubrica rappresenta l’importo corrisposto a titolo di contributo al fondo fiduciario europeo Bêkou.

ATTIVITÀ CORRENTI

2.3.   Prefinanziamenti

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Prefinanziamenti (lordi)

20

517

3  413

384

4  335

3  931

Liquidati mediante separazione

(15)

(375)

(2  235)

(307)

(2  932)

(2  645)

Totale

5

142

1  178

77

1  403

1  286


Milioni di EUR

 

Totale

31.12.2014

Gestione diretta

227

 

Effettuata da:

 

 

 

Commissione

116

 

 

Agenzie esecutive dell’UE

4

 

 

Delegazioni UE

106

Gestione indiretta

1  176

 

Effettuata da:

 

 

 

Paesi terzi

257

 

 

Organizzazioni internazionali

494

 

 

BEI e FEI

357

 

 

Organismi di diritto pubblico

41

 

 

Organismi di diritto privato con attribuzioni di servizio pubblico

24

 

 

Organismi di diritti privato che attuano un partenariato pubblico-privato

2

Totale

1  403

2.3.1.    Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti

Le garanzie sono intese a garantire i prefinanziamenti e vengono svincolate una volta effettuato il pagamento finale nell’ambito di un progetto. Al 31 dicembre 2014, il valore nominale delle garanzie riscosse dal FES in relazione a prefinanziamenti ammontava a 259 milioni di EUR.

2.4.   Crediti

Milioni di EUR

 

Nota

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Crediti nei confronti dei clienti, degli enti pubblici, degli Stati EFTA e degli Stati terzi

2.4.1

3

10

7

0

21

24

Crediti nei confronti degli Stati membri

 

0

0

3

Ratei e risconti attivi

2.4.2

0

56

7

(0)

63

57

Totale

 

3

66

15

0

84

84


Milioni di EUR

 

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Crediti derivanti da transazioni non commerciali

21

22

Crediti derivanti da transazioni commerciali

63

62

Totale

84

84

2.4.1.    Crediti nei confronti dei clienti, degli enti pubblici, degli Stati EFTA e degli Stati terzi

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Crediti nei confronti dei clienti, degli enti pubblici, degli Stati EFTA e degli Stati terzi

6

34

9

0

49

38

Riduzione contabile

(3)

(23)

(2)

(0)

(28)

(14)

Totale

3

10

7

0

21

24

2.4.2.    Ratei e risconti attivi

Fra tali importi figurano principalmente le entrate da interessi maturati sugli importi dei prefinanziamenti.

2.5.   Conti di collegamento

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Conti di collegamento

216

810

(1  633)

607

Totale

216

810

(1  633)

607

Per motivi di efficienza, l’unica tesoreria che copre tutti i FES è assegnata all’11o FES (12); ne conseguono operazioni reciproche fra i diversi FES, compensate nei conti di collegamento fra i vari bilanci FES. I conti di collegamento sono presentati esclusivamente nei bilanci dei singoli FES.

2.6.   Disponibilità liquide ed equivalenti  (13)

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Conti speciali: istituti finanziari degli Stati membri

344

344

719

Conti correnti: banche commerciali

47

47

39

Fondo speciale Repubblica democratica del Congo  (14)

1

1

1

Totale

391

391

759

Il calo complessivo delle disponibilità liquide ed equivalenti si spiega principalmente con il livello dei pagamenti effettuati e con un livello di esecuzione del bilancio superiore rispetto al periodo di riferimento precedente.

Si noti che vi sono fondi Stabex detenuti da paesi ACP beneficiari, che sono pertanto esclusi dal bilancio del FES. Stabex è l’acronimo di un sistema finanziario di compensazione dell’UE per la stabilizzazione dei proventi delle esportazioni dei paesi ACP. Allorché la Commissione e il paese (ACP) beneficiario raggiungono un accordo sull’utilizzazione dei fondi Stabex, le due parti firmano una convenzione di trasferimento. Conformemente alle disposizioni dell’articolo 211 della convenzione di Lomé IV (15) (riveduta), i fondi vengono trasferiti su un conto intestato al paese ACP; si tratta di un conto di sicurezza fruttifero a doppia firma (Commissione e paese beneficiario). I fondi rimangono su tali conti di sicurezza finché un quadro di obblighi reciproci (QOR) non autorizza un trasferimento per un determinato progetto. L’ordinatore della Commissione mantiene il potere di firma su questo conto per assicurarsi che i fondi vengano erogati secondo le modalità previste. I fondi sui conti a doppia firma sono di proprietà del paese ACP e non sono quindi registrati all’attivo nei conti annuali del FES. I trasferimenti a tali conti sono registrati come pagamenti Stabex. Cfr. anche la nota 3.2.2 per maggiori informazioni.

PASSIVITÀ NON CORRENTI

2.7.   Debiti

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Debiti di cofinanziamento

34

34

25

Totale

34

34

25

La variazione dei debiti di cofinanziamento complessivi viene spiegata alla nota 2.8.1.2.

PASSIVITÀ CORRENTI

2.8.   Debiti

Milioni di EUR

 

Nota

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Debiti correnti

2.8.1

0

22

446

5

474

322

Ratei passivi

2.8.2

10

153

521

37

722

588

Risconti di contributi di capitale differiti

2.8.3

228

228

304

Totale

 

10

175

1  195

43

1  423

1  214

2.8.1.    Debiti correnti

Milioni di EUR

 

Nota

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Fornitori e altri soggetti

2.8.1.1

0

23

379

(0)

402

244

Debiti di cofinanziamento

2.8.1.2

(0)

67

0

67

75

Debiti vari

2.8.1.3

(1)

(0)

6

4

3

Totale

 

0

22

446

5

474

322

I debiti comprendono le dichiarazioni di spesa ricevute dal FES nel quadro delle attività di sovvenzionamento e sono registrati per l’importo richiesto al ricevimento della domanda. La medesima procedura si applica a fatture e note di accredito ricevute nell’ambito di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio. In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati rilevati nel conto economico.

2.8.1.1.   Fornitori e altri soggetti

In questa rubrica sono inclusi gli importi dovuti ai fornitori o a enti pubblici e Stati terzi.

L’aumento di 158 milioni di EUR rispetto al periodo di riferimento precedente è dovuto essenzialmente a un aumento di 160 milioni di EUR dei debiti nei confronti di Stati terzi.

2.8.1.2.   Debiti di cofinanziamento

Complessivamente, i debiti di cofinanziamento non correnti e correnti sono in linea con i dati dell’esercizio precedente. Nel corso del 2014 sono stati ricevuti nuovi contributi di cofinanziamento dalla BEI (48 milioni di EUR), dal Belgio (5 milioni di EUR), dalla Svezia (3 milioni di EUR) e da altri paesi.

I debiti per cofinanziamenti sono stati ridotti di 57 milioni di EUR al fine di rilevare le spese sostenute in relazione ai progetti di cofinanziamento (si vedano i punti 3.2.3 e 3.3.2).

2.8.1.3.   Debiti vari

I debiti vari comprendono prevalentemente entrate e importi restituiti non assegnati.

2.8.2.    Ratei passivi

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Ratei passivi

10

153

521

37

722

588

Totale

10

153

521

37

722

588

Al termine dell’esercizio si valutano le spese ammissibili sostenute dai beneficiari di fondi FES ma non ancora dichiarate. In seguito a tale operazione di separazione, detti importi ammissibili stimati sono trattati come ratei passivi.

L’utilizzo stimato degli importi del prefinanziamento viene presentato come una liquidazione stimata del prefinanziamento (cfr. 2.3).

2.8.3.    Contributi al fondo riscossi in anticipo

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Regno Unito

222

222

296

Repubblica ceca

4

4

Irlanda

5

Lituania

1

1

2

Totale

228

228

304

Si tratta di contributi degli Stati membri versati in anticipo.

ATTIVITÀ NETTE

2.9.   Capitale richiamato — FES attivi

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale

Capitale del fondo

12  840

11  699

21  152

45  691

Capitale del fondo non richiamato

(13  162)

(13  162)

Capitale del fondo richiamato al 31.12.2013

12  840

11  699

7  990

32  529

 

 

 

 

 

 

Capitale del fondo

12  840

11  699

21  152

45  691

Capitale del fondo non richiamato

(10  018)

(10  018)

Capitale del fondo richiamato al 31.12.2014

12  840

11  699

11  134

35  673

Il capitale del fondo rappresenta l’importo totale dei contributi che gli Stati membri versano per il singolo FES, stabilito da ciascun accordo interno. I fondi non richiamati rappresentano la dotazione iniziale non ancora richiesta agli Stati membri.

Il capitale richiamato costituisce la parte di dotazione iniziale che agli Stati membri è stato richiesto di versare sui conti di tesoreria.

Il capitale dell’8o e del 9o FES è stato interamente richiamato e versato.

Le attività del 2014 nell’ambito del meccanismo di transizione sono state finanziate attraverso importi disimpegnati di FES precedenti (si veda il punto 2.11 Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato). Poiché al 31 dicembre 2014 l’accordo interno che istituisce l’11o FES non era ancora entrato in vigore, il capitale del fondo non è presentato nell’ambito di tale FES.

Capitale richiamato e non richiamato per Stato membro

Milioni di EUR

Contributi

%

Non richiamato 10o FES 31.12.2013

Richiamato nel 2014

Non richiamato 10o FES 31.12.2014

Austria

2,41

(317)

76

(241)

Belgio

3,53

(465)

111

(354)

Bulgaria

0,14

(18)

4

(14)

Cipro

0,09

(12)

3

(9)

Repubblica ceca

0,51

(67)

16

(51)

Danimarca

2,00

(263)

63

(200)

Estonia

0,05

(7)

2

(5)

Finlandia

1,47

(193)

46

(147)

Francia

19,55

(2  573)

615

(1  958)

Germania

20,50

(2  698)

645

(2  053)

Grecia

1,47

(193)

46

(147)

Ungheria

0,55

(72)

17

(55)

Irlanda

0,91

(120)

29

(91)

Italia

12,86

(1  693)

404

(1  288)

Lettonia

0,07

(9)

2

(7)

Lituania

0,12

(16)

4

(12)

Lussemburgo

0,27

(36)

8

(27)

Malta

0,03

(4)

1

(3)

Paesi Bassi

4,85

(638)

152

(486)

Polonia

1,30

(171)

41

(130)

Portogallo

1,15

(151)

36

(115)

Romania

0,37

(49)

12

(37)

Slovacchia

0,21

(28)

7

(21)

Slovenia

0,18

(24)

6

(18)

Spagna

7,85

(1  033)

247

(786)

Svezia

2,74

(361)

86

(274)

Regno Unito

14,82

(1  951)

466

(1  485)

Totale

100,00

(13  162)

3  144

(10  018)

2.10.   Capitale richiamato da FES chiusi riportati

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale

Fondi trasferiti da FES chiusi

627

1  625

2  252

Saldo al 31.12.2014

627

1  625

2  252

Questa rubrica comprende le risorse trasferite da FES chiusi.

2.11.   Trasferimenti tra FES attivi di capitale del fondo richiamato

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale

Saldo al 31.12.2012

(2  980)

2  501

479

0

Trasferimento di importi disimpegnati dell’8o e del 9o FES al 10o FES

(102)

(371)

473

0

Saldo al 31.12.2013

(3  083)

2  130

952

0

Trasferimento di importi disimpegnati di FES precedenti alla riserva di efficacia ed efficienza del 10o FES

(64)

(372)

436

 

0

Trasferimento di importi disimpegnati di FES precedenti alla riserva di efficacia ed efficienza dell’11o FES

 

 

(225)

225

0

Trasferimento dalle riserve di efficacia ed efficienza del 10o e dell’11o FES al meccanismo di transizione

 

 

(1  372)

1  372

0

Saldo al 31.12.2014

(3  147)

1  758

(209)

1  597

0

Questa rubrica comprende le risorse trasferite tra i FES attivi.

Dall’entrata in vigore dell’accordo di Cotonou, tutti i fondi non spesi dei FES attivi precedenti sono stati trasferiti al FES che è stato aperto più di recente dopo il disimpegno. Le risorse trasferite da altri FES aumentano gli stanziamenti del fondo destinatario e diminuiscono quelli del fondo d’origine. I fondi trasferiti alla riserva di efficacia e di efficienza del 10o e dell’11o FES possono essere impegnati solo in condizioni specifiche stabilite dagli accordi interni.

3.   NOTE AL CONTO ECONOMICO

3.1.   Entrate derivanti ed entrate non derivanti da transazioni commerciali

Milioni di EUR

 

Totale 2014

Totale 2013

Entrate non derivanti da transazioni commerciali

87

79

Entrate derivanti da transazioni commerciali

59

43

Totale

145

123

Le entrate non derivanti da transazioni commerciali (pari a 87 milioni di EUR) costituiscono esclusivamente entrate di esercizio, mentre le entrate derivanti da transazioni commerciali (59 milioni di EUR) comprendono entrate di esercizio (45 milioni di EUR) ed entrate finanziarie (13 milioni di EUR — si veda la nota 3.5).

3.2.   Entrate di esercizio

Milioni di EUR

 

Nota

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 2014

Totale 2013

Recupero spese

3.2.1

2

22

3

26

13

Recupero di fondi Stabex

3.2.2

4

4

61

Utili su cambi

 

3

21

19

1

45

41

Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento

3.2.3

57

57

8

Totale

 

9

43

79

1

132

123


Milioni di EUR

 

Totale 2014

Gestione diretta

17

 

Effettuata da:

 

 

 

Commissione

0

 

 

Delegazioni UE

17

Gestione indiretta

70

 

Effettuata da:

 

 

 

Paesi terzi

68

 

 

Organizzazioni internazionali

1

Totale delle entrate di esercizio (esclusi gli utili su cambi)

86

3.2.1.    Recupero spese

Questa rubrica rappresenta gli ordini di recupero emessi dal FES e la deduzione dai pagamenti successivi registrati nel sistema contabile del FES, allo scopo di recuperare gli importi versati in precedenza, sulla base di controlli, audit o valutazioni di ammissibilità. Si noti che i recuperi di importi di prefinanziamento non sono inclusi fra le entrate, ma accreditati alla rubrica prefinanziamento del bilancio.

Recupero di pagamenti indebiti

Nel 2014 sono stati emessi ordini di recupero di pagamenti indebiti del valore di 48 milioni di EUR, rispetto ai 23 milioni di EUR registrati nel 2013. Di questi, 25 milioni di EUR erano relativi a operazioni di recupero spese e sono stati pertanto registrati come entrate di esercizio. Gli importi di prefinanziamento pagati e accreditati all’attivo della rubrica prefinanziamento del bilancio sono stati pari a 23 milioni di EUR.

La tabella seguente sintetizza la natura del recupero di pagamenti indebiti:

Milioni di EUR

 

Entrate

Prefinanziamenti

Totale 2014

Entrate

Prefinanziamenti

Totale 2013

Errori

0

2

2

2

4

6

Irregolarità

24

20

44

4

12

16

Notificati dall’OLAF

1

0

1

1

1

Totale

25

23

48

6

17

23

3.2.2.    Recupero di fondi Stabex

Nel 2014 è stato restituito al FES un importo pari a 4 milioni di EUR da conti a doppia firma nei paesi ACP. Tali fondi sono stati principalmente trasferiti dalla Costa d’Avorio (2 milioni di EUR) e dall’Uganda (1 milione di EUR) e sono inclusi a titolo di entrate di esercizio (recupero di fondi Stabex) nel conto economico dell’8o FES.

3.2.3.    Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento

Le entrate di esercizio connesse al cofinanziamento rappresentano i contributi utilizzati (si veda 3.3.2).

3.3.   Spese operative

Milioni di EUR

 

Nota

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 2014

Totale 2013

Spese operative — strumenti di aiuto

3.3.1

(0)

261

2  813

472

3  545

2  957

Spese operative di cofinanziamento

3.3.2

57

57

8

Perdite dovute a operazioni in cambi

 

2

18

11

3

33

60

Riduzione contabile dei crediti

 

(0)

14

0

0

14

1

Totale

 

1

293

2  881

475

3  650

3  027


Milioni di EUR

 

Totale

2014

Gestione diretta

933

 

Effettuata da:

 

 

 

Commissione

114

 

 

Agenzie esecutive dell’UE

2

 

 

Delegazioni UE

817

 

 

Fondi fiduciari

Gestione indiretta

2  670

 

Effettuata da:

 

 

 

Paesi terzi

1  111

 

 

Organizzazioni internazionali

1  148

 

 

BEI e FEI

179

 

 

Organismi di diritto pubblico

144

 

 

Organismi di diritto privato con attribuzioni di servizio pubblico

46

 

 

Organismi di diritti privato che attuano un partenariato pubblico-privato

41

Totale delle spese operative: strumenti di aiuto e cofinanziamento

3  603

3.3.1.    Spese operative — strumenti di aiuto

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 2014

Totale 2013

Aiuti programmabili

(7)

(3)

2  038

130

2  159

1  719

Sostegno macroeconomico

42

42

21

Politica settoriale

0

10

(1)

10

222

Abbuoni di interessi

3

3

(0)

Progetti tra paesi ACP

215

507

258

979

645

Aiuti d’urgenza

2

250

84

335

270

Aiuti ai profughi

(0)

(0)

1

Capitale di rischio

0

0

0

Stabex

2

2

(1)

Sysmin

0

0

0

Altri programmi di aiuti relativi a FES precedenti

2

2

5

Sostegno istituzionale

19

19

62

Compensazione di proventi esportazioni

1

(6)

(5)

13

Totale

(0)

261

2  813

472

3  545

2  957

Le spese d’esercizio del FES coprono vari strumenti di aiuto e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro.

3.3.2.    Spese operative connesse al cofinanziamento

Sono le spese sostenute per progetti di cofinanziamento nel 2014. Poiché i contributi di cofinanziamento ricevuti soddisfano i criteri delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni, un importo corrispondente di contributi è stato registrato come entrata di esercizio (si veda 3.2.3).

3.4.   Spese amministrative

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 2014

Totale 2013

Spese amministrative

(0)

22

22

167

Totale

(0)

22

22

167

Questa rubrica registra le spese di sostegno, ossia le spese amministrative connesse alla programmazione e all’attuazione dei FES, comprese le spese per la preparazione, le fasi successive, il monitoraggio e la valutazione dei progetti, nonché le spese per le reti informatiche, l’assistenza tecnica ecc.

Il calo delle spese amministrative è causato principalmente dalle modifiche apportate al metodo di stima dei ratei. Se nel 2013 fosse stato applicato lo stesso metodo, il totale delle spese amministrative (comprensivo dei ratei passivi) sarebbe stato inferiore di 80 milioni di EUR.

3.5.   Entrate finanziarie

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 2014

Totale 2013

Interessi attivi — banche europee

0

1

(3)

0

(1)

0

Interesse relativo ai prefinanziamenti

(0)

13

(1)

2

15

(0)

interessi maturati

(0)

12

(1)

11

(5)

interessi recuperati

0

1

0

2

3

5

Totale

0

15

(3)

2

13

(0)

L’interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato conformemente al disposto dell’articolo 9, paragrafo 2, lettera d), del regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio. Gli interessi attivi negativi nel 2013 sono dovuti all’annullamento dei ratei dell’esercizio precedente per gli interessi maturati sui prefinanziamenti. Il maggior importo degli interessi attivi nel 2014 nel 9o FES è dovuto principalmente a variazioni dei tassi di cambio USD/EUR.

Le entrate finanziarie sono considerate entrate derivanti da transazioni commerciali.

4.   SOPRAVVENIENZE ATTIVE E PASSIVE E ALTRE VOCI SIGNIFICATIVE

4.1.   Sopravvenienze attive

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Garanzie di esecuzione

3

44

54

101

116

Trattenute a garanzia

2

30

18

50

56

Totale

5

74

72

150

171

4.1.1.    Garanzie di esecuzione

Talvolta si richiedono garanzie di esecuzione per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti FES onorino gli obblighi assunti in virtù dei contratti stipulati con il FES.

4.1.2.    Trattenute a garanzia

Le trattenute a garanzia riguardano soltanto i contratti di lavoro. Di regola viene trattenuto il 10 % dei pagamenti intermedi ai beneficiari per garantire che il contraente adempia alle sue obbligazioni. Questi importi trattenuti sono registrati come debiti. Subordinatamente all’approvazione dell’amministrazione aggiudicatrice, la parte contraente può presentare una trattenuta di garanzia in sostituzione degli importi da trattenere sui pagamenti intermedi. Queste garanzie ricevute sono inserite come sopravvenienze attive.

4.2.   Sopravvenienze passive

4.2.1.    Centro per lo sviluppo delle imprese

Nel giugno 2014 il Consiglio dei ministri ACP-UE ha convenuto «di procedere alla chiusura ordinata del centro per lo sviluppo delle imprese (“CSI”)» e nel contempo «di garantire che i progetti di sostegno al settore privato attuati dal CSI nei paesi e nelle regioni ACP vengano interamente portati a termine». A tal fine, il Consiglio dei ministri ACP-UE ha delegato al Comitato degli ambasciatori ACP-UE il potere di far progredire il fascicolo allo scopo di adottare le decisioni necessarie.

Con la decisione n. 4/2014 del 23/10/2014, il Comitato degli ambasciatori ACP-UE ha autorizzato il consiglio di amministrazione del CSI ad adottare, con effetto immediato, tutte le misure appropriate prodromiche alla chiusura del CSI. Come previsto dall’articolo 2 di tale decisione, il consiglio di amministrazione è stato incaricato di nominare un curatore che predisponga ed attui un piano di chiusura. Tale piano di chiusura «dovrebbe consentire di chiudere il CSI in modo ordinato, rispettando i diritti di tutti i terzi coinvolti e garantendo che i progetti di sostegno al settore privato attualmente in corso siano terminati dallo stesso CSI o da un’entità cui poterne assegnare la gestione». Il piano di chiusura deve prevedere il completamento della liquidazione del CSI entro il 31 dicembre 2016.

Alla fine di giugno 2015, il curatore ha presentato al consiglio di amministrazione del CSI un piano strategico definitivo, comprensivo di un bilancio e di un piano di lavoro, che riflette l’esito del dialogo sociale. Il bilancio del piano strategico definitivo, approvato dal consiglio di amministrazione del CSI, costituirà la base per la proposta di decisione di finanziamento della Commissione, da adottare una volta ricevuto il parere del comitato FES. Una volta adottata tale decisione di finanziamento, il CSI e la Commissione stipuleranno una convenzione di sovvenzione che fornirà il finanziamento necessario alla completa realizzazione delle attività del CSI e al rimborso totale delle sue passività. Una volta entrata in vigore tale convenzione, il curatore potrà attuare il piano strategico definitivo, adottare le azioni da esso previste e impegnarsi al pagamento delle spese derivanti.

Alla data di preparazione del conto economico del FES, secondo le stime del piano strategico e del relativo bilancio, le spese complessive inerenti alla chiusura ammonteranno a circa 18 milioni di EUR e saranno coperte dal FES.

4.3.   Altre voci significative

4.3.1.    Impegni ancora da liquidare

L’importo qui di seguito rappresenta il RAL («Reste à Liquider») del bilancio al netto dei relativi importi che sono stati inseriti a titolo di spesa nel conto economico del 2014. Il RAL del bilancio è un importo che rappresenta gli impegni in sospeso per i quali non sono ancora stati effettuati pagamenti e/o disimpegni; si tratta della normale conseguenza dell’esistenza di programmi pluriennali.

Milioni di EUR

 

8o FES

9o FES

10o FES

11o FES

Totale 31.12.2014

Totale 31.12.2013

Impegni ancora da liquidare

12

360

4  777

143

5  291

5  243

Totale

12

360

4  777

143

5  291

5  243

Al 31 dicembre 2014 il RAL del bilancio ammontava a 5  889 milioni di EUR (contro i 6  025 milioni di EUR del 2013).

5.   GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Le seguenti informazioni relative alla gestione dei rischi finanziari del FES si riferiscono alle operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione per conto del FES al fine di utilizzare le sue risorse.

5.1.   Politiche di gestione dei rischi e attività di copertura

Le norme e i principi per la gestione delle operazioni di tesoreria sono contenuti nel RF e nell’accordo interno del 10o FES, nonché nel regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio.

Conformemente ai regolamenti di cui sopra, si applicano i seguenti principi fondamentali:

i contributi finanziari sono versati dagli Stati membri su conti speciali aperti presso la banca d’emissione di ciascuno Stato membro o presso l’istituto finanziario da esso designato. Gli importi dei contributi sono conservati su detti conti speciali fino a quando è necessario effettuare i pagamenti del FES,

i contributi degli Stati membri al FES sono versati in euro, mentre i pagamenti del FES sono denominati in euro e in altre valute, comprese quelle meno note,

non sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti dalla Commissione per conto del FES.

Oltre ai conti speciali, altri conti bancari sono aperti dalla Commissione a nome del FES presso istituti finanziari (banche centrali e banche commerciali) al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio.

Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni, vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario, alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit.

La gestione delle operazioni di pagamento e di tesoreria è regolata da una serie di linee guida e procedure scritte al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono tutte le varie aree operative e il loro rispetto viene verificato regolarmente.

5.2.   Rischio valutario

Esposizione del FES al rischio valutario a fine esercizio — posizione netta

Milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

USD

GBP

DKK

SEK

EUR

Altre valute

Totale

USD

GBP

DKK

SEK

EUR

Altre valute

Totale

Attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Crediti e importi recuperabili

0

 

 

 

76

8

84

4

 

 

 

75

4

84

Disponibilità liquide ed equivalenti

6

0

 

 

386

 

391

0

0

 

 

759

 

759

Totale

6

0

462

8

475

4

0

834

4

843

Passività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Debiti

0

 

 

 

(691)

(45)

(736)

(1)

0

 

 

(574)

(74)

(648)

Totale

0

(691)

(45)

(736)

(1)

0

(574)

(74)

(648)

Totale

6

0

(229)

(37)

(261)

3

0

260

(70)

195

Tutti i contributi sono detenuti in euro e le altre valute sono acquistate soltanto quando occorrono per eseguire pagamenti. Di conseguenza, le operazioni di tesoreria del FES non sono esposte al rischio valutario.

5.3.   Rischio di tasso di interesse

Il FES non prende denaro in prestito e di conseguenza non è esposto ad alcun rischio legato ai tassi di interesse.

Tuttavia il FES percepisce interessi sui saldi che detiene nei suoi differenti conti bancari. La Commissione, per conto del FES, ha quindi adottato misure volte a garantire che gli interessi percepiti regolarmente riflettano i tassi di interesse di mercato nonché le loro possibili fluttuazioni.

I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su conti presso le banche commerciali sono remunerati su base giornaliera. La remunerazione dei saldi su tali conti è basata sui tassi variabili di mercato, ai quali viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per la maggior parte dei conti il calcolo degli interessi è collegato all’indice EONIA (euro overnight index average) e viene adeguato per riflettere le eventuali fluttuazioni di tale tasso. Per certi altri conti il calcolo dell’interesse è collegato al tasso applicato dalla BCE sulle operazioni di rifinanziamento. Di conseguenza, il FES non è esposto ad alcun rischio che i suoi saldi siano remunerati a tassi inferiori a quelli di mercato.

5.4.   Rischio di credito (rischio della controparte)

Attività finanziarie non arretrate e senza riduzione di valore:

Milioni di EUR

 

Totale

Non arretrate e senza riduzione di valore

Arretrate senza riduzione di valore

< 1 anno

1-5 anni

> 5 anni

Crediti da transazioni commerciali e non commerciali

84

75

5

4

 

Totale 31.12.2014

84

75

5

4

Crediti da transazioni commerciali e non commerciali

84

73

9

1

Totale 31.12.2013

84

73

9

1


Attività finanziarie suddivise per categoria di rischio:

Milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Crediti

Disponibilità liquide

Totale

Crediti

Disponibilità liquide

Totale

Controparti con rating esterno del credito

 

 

 

 

 

 

Qualità eccellente o elevata

0

318

318

3

606

609

Qualità superiore alla media

 

39

39

 

12

12

Qualità inferiore alla media

 

7

7

 

123

123

Non rientrante nella categoria investimento

 

27

27

 

17

17

Totale

0

391

391

3

758

761

Controparti senza rating esterno del credito

 

 

 

 

Gruppo 1 (debitori che non hanno dichiarato default in passato)

83

 

83

79

 

79

Gruppo 2 (debitori che hanno dichiarato default in passato)

1

 

1

2

 

2

Totale

84

 

84

81

 

81

Totale

84

391

475

84

758

842

I fondi che non rientrano nella categoria investimento e quelli di qualità inferiore alla media riguardano principalmente contributi di Stati membri al FES versati sui conti speciali aperti da Stati membri ai sensi dell’articolo 22, paragrafo 3, del RF del FES. In base a questo regolamento, l’importo di tali contributi deve essere conservato su detti conti speciali fino a quando è necessario effettuare i pagamenti.

La maggior parte delle risorse di tesoreria del FES è detenuta, in conformità al RF del FES, in «conti speciali» aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi. Questi conti sono tenuti prevalentemente presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli Stati membri. Dette istituzioni presentano un rischio di controparte minimo per il FES (l’esposizione riguarda gli Stati membri).

Per quanto riguarda le risorse di tesoreria del FES detenute presso banche commerciali per coprire l’esecuzione dei pagamenti, l’alimentazione dei rispettivi conti viene eseguita in base al principio del «just in time» ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione della tesoreria della Commissione. I livelli dei saldi di ciascun conto sono mantenuti a livelli minimi, proporzionati all’importo medio dei rispettivi pagamenti giornalieri. Di conseguenza, gli importi detenuti alla giornata su questi conti sono sempre molto bassi, per cui l’esposizione del FES a rischi risulta limitata.

Inoltre, per la selezione delle banche commerciali vengono applicate linee guida specifiche al fine di ridurre ulteriormente il rischio della controparte cui è esposto il FES.

Tutte le banche commerciali vengono selezionate mediante gara d’appalto. Il credit rating a breve termine minimo richiesto per l’ammissione alle procedure di gara è Moody’s P-1 o un rating equivalente (S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze, debitamente giustificate, può essere richiesto un livello inferiore.

5.5.   Rischio di liquidità

Analisi delle scadenze per le passività finanziarie suddivise in base alle scadenze contrattuali residue

Milioni di EUR

 

< 1 anno

1-5 anni

> 5 anni

Totale

Debiti

702

34

 

736

Totale 31.12.2014

702

34

736

Debiti

623

25

 

648

Totale 31.12.2013

623

25

648

I principi di bilancio applicati al FES assicurano che le risorse liquide complessive disponibili per l’esercizio finanziario siano sempre sufficienti per l’esecuzione di tutti i relativi pagamenti. In effetti il totale dei contributi degli Stati membri è pari all’importo complessivo degli stanziamenti di pagamento per l’esercizio finanziario pertinente.

Tuttavia i contributi degli Stati membri al FES sono pagati in tre rate annue, mentre i pagamenti seguono in parte un andamento stagionale.

Per fare sì che le risorse di tesoreria siano sempre sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in ogni dato mese, fra la Commissione e i centri di spesa interessati ha luogo un regolare scambio di informazioni sulla situazione della tesoreria onde evitare che i pagamenti effettuati in ogni dato periodo eccedano le risorse di tesoreria disponibili.

Inoltre, nel contesto delle operazioni giornaliere di tesoreria del FES, gli strumenti di gestione automatizzata garantiscono che in ogni conto bancario del FES sia disponibile una liquidità sufficiente, su base giornaliera.

6.   INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In questa rubrica non sono state individuate operazioni con parti correlate che richiedano informative.

7.   FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Alla data di approvazione dei conti, il contabile del FES non aveva constatato o ricevuto segnalazioni di alcuna questione rilevante tale da essere evidenziata in questo paragrafo. I conti annuali e le note esplicative corrispondenti sono stati redatti sulla scorta delle informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate sopra.

8.   RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO

Il risultato economico dell’esercizio è calcolato in base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato del bilancio si basa invece sulle regole della contabilità di cassa. Poiché il risultato economico e il risultato del bilancio si riferiscono alle medesime operazioni sottostanti, la riconciliazione costituisce un controllo utile per verificare la loro corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione, evidenziando i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra entrate e spese.

Milioni di EUR

 

2014

2013

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO

(3  526)

(3  072)

Entrate

 

 

Diritti non influenti sul risultato del bilancio

(10)

(68)

Diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi

(19)

(6)

Diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso

12

10

Effetto netto del prefinanziamento

41

71

Ratei attivi (netti)

(71)

19

Spese

 

 

Spese dell’esercizio in corso non ancora pagate

165

90

Spese degli esercizi precedenti pagate nell’esercizio in corso

(28)

(53)

Cancellazione di pagamenti

65

13

Effetto netto del prefinanziamento

(562)

(431)

Ratei passivi (netti)

417

464

RISULTATO DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO

(3  516)

(2  963)

8.1.   Elementi di riconciliazione — Entrate

Le entrate di bilancio di un esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso dell’esercizio e a quelle riscosse in relazione ai diritti accertati in esercizi precedenti.

I diritti che non influiscono sul risultato del bilancio sono registrati nel risultato economico, ma dal punto di vista del bilancio non possono essere considerati entrate, poiché gli importi incassati sono trasferiti alle riserve e non possono venire rimpegnati senza una decisione del Consiglio.

I diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della riconciliazione.

L’effetto netto dei prefinanziamenti è costituito dalla liquidazione degli importi di prefinanziamento recuperati. Si tratta di un’entrata che non ha alcun effetto sul risultato economico.

I ratei attivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio. Soltanto l’effetto netto, ossia i ratei attivi per l’esercizio in corso, meno le entrate dei ratei attivi dell’esercizio precedente, viene preso in considerazione.

8.2.   Elementi di riconciliazione — Spese

Le spese dell’esercizio in corso non ancora pagate devono essere aggiunte ai fini della riconciliazione, in quanto sono incluse nel risultato economico ma non fanno parte della spesa di bilancio. Al contrario, le spese degli esercizi precedenti pagate nell’esercizio in corso devono essere dedotte dal risultato economico ai fini della riconciliazione, in quanto fanno parte della spesa di bilancio dell’esercizio in corso ma non hanno alcun effetto sul risultato economico o contribuiscono a ridurre le spese in caso di correzioni.

Le entrate derivanti da cancellazioni di pagamenti non influenzano il risultato economico mentre incidono sul risultato dell’esecuzione del bilancio.

L’effetto netto del prefinanziamento è la combinazione dei nuovi importi di prefinanziamento versati nell’esercizio in corso (e contabilizzati come spese di bilancio dell’esercizio) e i prefinanziamenti liquidati nell’esercizio in corso o in quelli precedenti mediante l’accettazione delle spese ammissibili. Queste ultime rappresentano spese contabili, ma non spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo versamento.

I ratei passivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES, ma non ancora comunicate al FES. Soltanto l’effetto netto, ossia i ratei passivi per l’esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell’esercizio precedente, viene preso in considerazione.

RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU  (16)

CERTIFICAZIONE DEI CONTI

I conti annuali del fondo fiduciario europeo Bêkou per l’esercizio 2014 sono stati elaborati conformemente al regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea e alle norme contabili adottate dal sottoscritto in qualità di contabile della Commissione, che devono essere applicate da tutte le istituzioni e da tutti gli organismi dell’Unione.

Il sottoscritto riconosce la propria responsabilità nella redazione e presentazione dei conti annuali del fondo fiduciario europeo Bêkou ai sensi dell’articolo 68 del regolamento finanziario.

Il sottoscritto ha ottenuto dagli ordinatori, che ne hanno certificato l’attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l’elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività del fondo fiduciario europeo Bêkou e l’esecuzione del bilancio.

Il sottoscritto certifica che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa del fondo fiduciario europeo Bêkou.

[firmato]

Manfred KRAFF

Contabile della Commissione

5 giugno 2015

INFORMAZIONI GENERALI SUL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU

Ai sensi dell’articolo 187, paragrafo 1, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione (RF dell’UE) e dell’articolo 42 del regolamento finanziario applicabile al 10o Fondo europeo di sviluppo per l’esecuzione del meccanismo di transizione, la Commissione è autorizzata ad istituire fondi fiduciari dell’Unione per azioni esterne nell’ambito di un accordo concluso con altri donatori. Tali fondi fiduciari possono essere istituiti per azioni di emergenza, post-emergenza o tematiche. L’atto costitutivo di ogni fondo fiduciario ne definisce gli obiettivi.

Il primo fondo fiduciario multi-donatori dell’UE, detto Bêkou (ossia «speranza» in lingua sango), è stato istituito il 15 luglio 2014 dall’Unione europea (rappresentata dalle DG DEVCO ed ECHO, e dal SEAE) e da tre dei suoi Stati membri (Germania, Francia e Paesi Bassi), allo scopo di promuovere la stabilizzazione e la ricostruzione della Repubblica centrafricana. Il fondo è stato istituito per una durata massima di 60 mesi, al fine di fornire una risposta a medio termine.

Per i fondi fiduciari dell’Unione per azioni esterne si richiede la preparazione e l’adozione dei relativi conti annuali. Poiché il fondo fiduciario europeo Bêkou è stato istituito nell’ambito del FES, i suoi conti annuali saranno integrati in quelli del FES. La redazione dei conti annuali è affidata al contabile del fondo fiduciario europeo Bêkou, che è altresì il contabile della Commissione, ai sensi dell’articolo 187, paragrafo 5, del RF dell’UE.

Nel 2014 le attività del fondo fiduciario europeo Bêkou sono state molto ridotte. Durante l’esercizio sono stati ricevuti alcuni contributi dai donatori, ma non sono stati effettuati pagamenti.

BILANCIO DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU

Milioni di EUR

 

Nota

31.12.2014

ATTIVITÀ CORRENTI

 

 

Prefinanziamenti

 

Crediti

1.1

45

Disponibilità liquide ed equivalenti

 

 

 

45

ATTIVITÀ TOTALI

 

45

PASSIVITÀ NON CORRENTI

 

 

Debiti

1.2

(45)

 

 

(45)

PASSIVITÀ CORRENTI

 

 

Debiti

 

 

 

PASSIVITÀ TOTALI

 

(45)

ATTIVITÀ NETTE

 

FONDI E RISERVE

 

 

Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti

 

Risultato economico dell’esercizio

 

ATTIVITÀ NETTE

 

CONTO ECONOMICO DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU

Nel 2014 non sono avvenute operazioni in entrata o in uscita.

PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU

Milioni di EUR

 

 

2014

Risultato economico dell’esercizio

 

ATTIVITÀ OPERATIVE

 

 

(Annullamento di) perdite dovute a riduzione di valore dei crediti

 

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti non correnti

 

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti correnti

 

(Aumento)/diminuzione crediti correnti

 

(45)

(Aumento)/diminuzione passività non correnti

 

45

Aumento/(diminuzione) passività correnti

 

FLUSSI DI CASSA NETTI

 

Aumento/(diminuzione) netti disponibilità liquide ed equivalenti

 

Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio dell’esercizio

 

Disponibilità liquide ed equivalenti al termine dell’esercizio

 

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU

Milioni di EUR

 

Capitale del fondo

(A)

Capitale non richiamato

(B)

Capitale richiamato

(C)=(A)-(B)

Riserve accumulate

(D)

Altre riserve

(E)

Attività nette totali

(C)+(D)+(E)

BILANCIO AL 31.12.2013

Risultato economico dell’esercizio

BILANCIO AL 31.12.2014

NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU

NOTE AL BILANCIO

ATTIVITÀ

Crediti

Non disponendo di una propria tesoreria, il fondo fiduciario europeo Bêkou utilizza un sistema centrale di tesoreria comune istituto per i fondi fiduciari dell’UE. Tutti i pagamenti sono elaborati con questo sistema centrale e registrati su conti interaziendali che sono presentati nell’ambito di questa rubrica. Le entrate vengono versate in un conto bancario specifico del fondo fiduciario europeo Bêkou prima di essere raccolte nel conto bancario della tesoreria centrale per i fondi fiduciari. I 45 milioni di EUR rappresentano i contributi ricevuti dal Fondo europeo di sviluppo, dalla Francia e dai Paesi Bassi nel corso del 2014.

PASSIVITÀ

Debiti

I contributi ricevuti dai partecipanti sono presentati come passività finanziarie nei confronti del Fondo europeo di sviluppo e degli Stati membri in quanto soddisfano il criterio delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni. Il fondo fiduciario è tenuto a impiegare i contributi per fornire servizi a terzi o, in caso contrario, a restituire gli attivi (i contributi ricevuti) ai donatori.

Il totale delle passività finanziarie non correnti nei confronti degli Stati membri è costituito dai 39 milioni di EUR di contributi provenienti dal Fondo europeo di sviluppo, dai 5 milioni di EUR ricevuti dalla Francia e da 1 milione di EUR ricevuto dai Paesi Bassi.

BILANCIO CONSOLIDATO DEL FES E DEL FONDO FIDUCIARIO BÊKOU  (17)

BILANCIO CONSOLIDATO

Milioni di EUR

 

31.12.2014

ATTIVITÀ NON CORRENTI

 

Prefinanziamenti

472

 

472

ATTIVITÀ CORRENTI

 

Prefinanziamenti

1  403

Crediti

129

Disponibilità liquide ed equivalenti

391

 

1  923

ATTIVITÀ TOTALI

2  395

PASSIVITÀ NON CORRENTI

 

Debiti

(40)

 

(40)

PASSIVITÀ CORRENTI

 

Debiti

(1  423)

 

(1  423)

PASSIVITÀ TOTALI

(1  463)

ATTIVITÀ NETTE

932

FONDI E RISERVE

 

Capitale richiamato — FES attivi

35  673

Capitale richiamato da FES chiusi riportati

2  252

Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti

(33  468)

Risultato economico dell’esercizio

(3  526)

ATTIVITÀ NETTE

932

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Milioni di EUR

 

2014

ENTRATE DI ESERCIZIO

132

SPESE OPERATIVE

 

Spese operative

(3  650)

Spese amministrative

(22)

 

(3  671)

AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ OPERATIVE

(3  539)

Utile finanziario

13

Oneri finanziari

(0)

AVANZO/(DISAVANZO) DA ATTIVITÀ FINANZIARIE

13

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO

(3  526)

PROSPETTO CONSOLIDATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

Milioni di EUR

 

Capitale del fondo

(A)

Capitale non richiamato

(B)

Capitale richiamato

(C)=(A)-(B)

Riserve accumulate

(D)

Altre riserve

(E)

Attività nette totali

(C)+(D)+(E)

BILANCIO AL 31.12.2013

45  691

13  162

32  529

(33  468)

2  252

1  313

Aumento di capitale — contributi ordinari

(3  144)

3  144

3  144

Risultato economico dell’esercizio

(3  526)

(3  526)

BILANCIO AL 31.12.2014

45  691

10  018

35  673

(36  994)

2  252

932

RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA DEL FES

RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA — 2014

NOTA INTRODUTTIVA

FES precedenti

Con la chiusura del 6o FES nel 2006 e del 7o FES nel 2008, i conti annuali non contengono più tabelle d’esecuzione relative a tali FES. Per contro, l’esecuzione dei saldi trasferiti si ritrova nel 9o FES.

Come per gli anni precedenti, per assicurare la trasparenza nella presentazione dei conti del 2014, le varie tabelle presentate in appresso riprendono separatamente per l’8o FES la quota utilizzata in base alla programmazione prevista rispettivamente nella Convenzione di Lomé e nell’accordo di Cotonou.

Conformemente all’articolo 1, paragrafo 2, lettera b), dell’accordo interno del 9o FES, i saldi e i disimpegni dei FES precedenti sono stati trasferiti al 9o FES e, per la durata del 9o FES, sono stati impegnati come fondi del 9o FES.

10o FES

L’accordo di partenariato ACP-CE, firmato il 23 giugno 2000 a Cotonou dagli Stati membri della Comunità europea e dagli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), è entrato in vigore il 1o aprile 2003. L’accordo di Cotonou è stato modificato due volte: una prima volta dall’accordo firmato a Lussemburgo il 25 giugno 2005 e una seconda volta dall’accordo firmato a Ouagadougou il 22 giugno 2010.

La decisione del Consiglio del 27 novembre 2001 relativa all’associazione dei paesi e territori d’oltremare (PTOM) all’UE (2001/822/CE) è entrata in vigore il 2 dicembre 2001. Tale decisione è stata modificata il 19 marzo 2007 (decisione 2007/249/CE).

L’accordo interno riguardante il finanziamento degli aiuti comunitari forniti nell’ambito del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2008-2013 in applicazione dell’accordo di Cotonou modificato, adottato dai rappresentanti dei governi degli Stati membri della Comunità europea il 17 luglio 2006, è entrato in vigore il 1o luglio 2008.

Ai sensi dell’accordo di Cotonou, il secondo periodo (2008-2013) degli aiuti dell’UE ai paesi ACP e PTOM è finanziato dal 10o FES con un importo di 22  682 milioni di EUR, di cui:

21  966 milioni di EUR vengono stanziati a favore dei paesi ACP ai sensi del quadro finanziario pluriennale previsto dall’allegato Ib dell’accordo di Cotonou riveduto, 20  466 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea;

286 milioni di EUR assegnati ai PTOM conformemente all’allegato IIAa della decisione del Consiglio modificata relativa all’associazione dei PTOM alla Comunità europea, 256 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea;

430 milioni di EUR per la Commissione per coprire i costi derivanti dalla programmazione e dall’esecuzione delle risorse del 10o FES, conformemente all’articolo 6 dell’accordo interno.

In base alla «clausola di caducità» del 10o FES (articolo 1, paragrafi 4 e 5, dell’accordo interno del 10o FES), non si potevano impegnare fondi dopo il 31 dicembre 2013. I fondi non impegnati sono stati trasferiti alla riserva di efficacia e di efficienza.

Meccanismo di transizione

L’accordo interno che stabilisce l’11o Fondo europeo di sviluppo (11o FES) è stato firmato dagli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, nel giugno 2013, ed è entrato in vigore il 1o marzo 2015.

Al fine di garantire continuità tra la fine dell’applicazione del 10o FES e l’entrata in vigore dell’11o, la Commissione ha proposto una serie di misure transitorie, note col nome di «meccanismo di transizione», per garantire la disponibilità di fondi per la cooperazione con i paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico e con i paesi e territori d’oltremare, nonché per coprire le spese di sostegno.

Il meccanismo di transizione è stato adottato il 12 dicembre 2013 (decisione 2013/759/UE), è entrato in vigore il 1o gennaio 2014 ed è finanziato dalle seguenti fonti:

fondi disimpegnati dall’8o e dal 9o FES al 31.12.2013,

rimanenze non impegnate dal 10o FES al 31.12.2013,

fondi disimpegnati dal 10o FES e dai precedenti FES dall’1.1.2014 e nel corso dell’esercizio.

Nel 2014 sono stati resi disponibili in tutto 1  597 milioni di EUR per il meccanismo di transizione, di cui 1  488 milioni sono stati stanziati e contabilizzati per l’11o FES e 109 milioni non sono stati assegnati, restando a disposizione del meccanismo.

Nel 2014 l’importo complessivo disponibile per l’11o FES, compresi gli interessi e i fondi Stabex (19 milioni di EUR) è stato pari a 1  616 milioni di EUR (si veda il totale della tabella 2.6).

Fondi impegnati e fondi non impegnati/non assegnati al 31.12.2014

Al 31.12.2014 sono stati impegnati 1  160 milioni di EUR, mentre 456 milioni di EUR non sono stati impegnati o non sono stati assegnati:

(milioni di EUR)

Fondi disponibili

1  616

Al netto dei fondi impegnati nel 2014

-  1  160

Totale dei fondi non impegnati e non assegnati al 31.12.2014

456

La situazione nel dettaglio dei fondi non impegnati e non assegnati è la seguente:

(milioni di EUR)

ACP non impegnati (bilaterale, regionale, intra-ACP, riserva PIN/PIR)

333

PTOM non impegnati

14

Fondi per il meccanismo di transizione non assegnati

109

Totale dei fondi non impegnati e dei fondi non assegnati al 31.12.2014

456

Fondi rimanenti nelle riserve di efficacia ed efficienza non utilizzabili al 31.12.2014

Fino al 1o gennaio 2014, data di entrata in vigore del «meccanismo di transizione», gli importi disimpegnati dai progetti del 9o FES e dei FES precedenti sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza del 10o FES. Il 1o gennaio 2014 i fondi disimpegnati del 10o FES sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza dell’11o FES, con l’eccezione dei fondi Stabex e degli stanziamenti amministrativi.

Nel 2014 tutti i fondi disimpegnati dai FES precedenti sono stati trasferiti alle rispettive riserve.

Ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, dell’accordo interno del 10o FES, e della decisione del Consiglio del 12 dicembre 2013 (2013/759/UE), tali fondi sono stati assegnati al meccanismo di transizione.

(milioni di EUR)

Totale dei fondi disponibili nelle riserve di efficacia ed efficienza non utilizzabili al 31.12.2013

938

Totale dei fondi resi disponibili nelle riserve di efficacia ed efficienza non utilizzabili nel 2014

661

Al netto del totale dei fondi trasferiti al meccanismo di transizione

-  1  597

Riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile, non trasferita al meccanismo di transizione al 31.12.2014

2

Riserva Stabex relativa all’11o FES

In seguito alla chiusura dei conti Stabex, i fondi inutilizzati/disimpegnati sono trasferiti alla riserva dotazione A Stabex relativa all’11o FES (articolo 1, paragrafo 4 dell’accordo interno applicabile al 10o FES) e poi ai programmi indicativi nazionali dei paesi interessati. A decorrere dal 31 dicembre 2014, l’importo totale dei fondi Stabex disimpegnati che sono stati trasferiti all’11o FES ammontava a 5 milioni di EUR.

Cofinanziamenti relativi al 10o FES

Nel quadro del 10o FES sono stati sottoscritti accordi di trasferimento per cofinanziamenti da parte di Stati membri e sono stati aperti stanziamenti di impegno per un importo totale di 198,4 milioni di EUR, mentre gli stanziamenti di pagamento sono stati aperti in misura corrispondente agli importi incassati, pari a 177,1 milioni di EUR.

La tabella seguente illustra la situazione degli stanziamenti di cofinanziamento al 31.12.2014:

(milioni di EUR)

 

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Cofinanziamento — Dotazione A

181,4

160,5

Cofinanziamento — Intra ACP

12,1

12,1

Cofinanziamento — Spese amministrative

4,9

4,5

 

198,4

177,1

Le tabelle seguenti, relative agli importi decisi, assegnati e pagati, riportano cifre nette.

Le tabelle che presentano la situazione per strumento sono contenute nell’allegato.

Tabella 1.1

8o FES

EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI: 31 dicembre 2014

ANALISI DEI CREDITI PER STRUMENTO

(milioni di EUR)

STRUMENTO

STANZIAMENTO INIZIALE

AUMENTO/RIDUZIONE DELLE RISORSE CUMULATE AL 31 DICEMBRE 2013

AUMENTO O RIDUZIONE DELLE RISORSE NEL 2014

Note

STANZIAMENTO ATTUALE

A C P

 

 

 

 

 

Lomé

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

12  967

(3  190)

(62)

 

9  715

Aiuti ai profughi

120

(17)

(2)

 (18)

100

Abbuoni di interessi

370

(287)

(4)

 (18)

79

Capitale di rischio

1  000

19

(4)

 (18)

1  016

Adeguamento strutturale

1  400

97

(0)

 (18)

1  497

Totale programmi indicativi

7  562

(2  542)

(52)

 (18)

4  967

Utilizzazione interessi

0

35

(0)

 (18)

35

Sysmin

575

(474)

 

 

101

Aiuti d'urgenza (Lomé)

140

(4)

 

 

136

Stabex

1  800

(1  077)

 

 

723

Paesi poveri fortemente indebitati (Lomé)

0

1  060

 

 

1  060

Cotonou

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

0

656

(2)

 

654

Dotazioni nazionali — dotazione A

0

418

(1)

 (18)

418

Dotazioni nazionali — dotazione B

0

238

(1)

 (18)

237

Interessi e altre entrate

0

0

 

 

0

SUBTOTALE ACP

12  967

(2  534)

(64)

 

10  369

P T O M

 

 

 

 

 

Lomé

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

167

(118)

(0)

 

48

Abbuoni di interessi

9

(8)

 

 

1

Capitale di rischio

30

(24)

 

 

6

Aiuti d’urgenza

3

(3)

 

 

0

Aiuti ai profughi

1

(1)

 

 

0

Totale programmi indicativi

115

(78)

(0)

 (18)

37

Sysmin

3

(1)

 

 

2

Stabex

6

(5)

 

 

1

SUBTOTALE PTOM

167

(118)

(0)

 

48

TOTALE 8o FES

13  134

(2  652)

(64)

 

10  417

Tabella 1.2

9o FES

EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI: 31 dicembre 2014

ANALISI DEI CREDITI PER STRUMENTO

(milioni di EUR)

STRUMENTO

STANZIAMENTO INIZIALE

AUMENTO/RIDUZIONE DELLE RISORSE CUMULATE AL 31 DICEMBRE 2013

AUMENTO O RIDUZIONE DELLE RISORSE NEL 2014

Note

STANZIAMENTO ATTUALE

ACP

 

 

 

 

 

Lomé

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

0

717

(17)

 

700

Trasferimenti dal 6o FES — Lomé

0

21

(0)

 (19)

20

Trasferimenti dal 7o FES — Lomé

0

696

(17)

 (19)

679

Cotonou

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

10  401

4  692

(354)

 

14  739

Dotazioni nazionali — dotazione A

5  318

3  640

(212)

 (19)

8  746

Dotazioni nazionali — dotazione B

2  108

(843)

(33)

 

1  232

Riserva sviluppo lungo periodo

258

(258)

0

 

0

Riserva dotazioni nazionali

1  224

(1  224)

0

 

0

Dotazioni regionali

904

(45)

(38)

 (19)

821

Altre dotazioni intra ACP

300

2  411

(48)

 (19)

2  663

Fondo per la pace

0

380

(18)

 

362

CSI, CSA e ass. parlamentare

164

(6)

(4)

 

154

Spese di esecuzione

125

53

(0)

 (20)+ (21)

178

Interessi e altre entrate

0

63

(0)

 

63

Dotazione speciale Repubblica democratica del Congo

0

105

(0)

 

105

Contributo volontario Fondo per la pace

0

39

0

 

39

Stabex Sudan

0

36

0

 

36

Dotazione speciale Sudan

0

74

0

 (20)

74

Dotazione speciale Sudan del Sud

0

267

0

 (21)

267

SUBTOTALE ACP

10  401

5  408

(371)

 

15  439

PTOM

 

 

 

 

 

Lomé

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

0

3

 

 

3

Trasferimenti dal 6o FES — Lomé

0

0

 

 

0

Trasferimenti dal 7o FES — Lomé

0

3

 

 

3

Cotonou

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

154

145

(2)

 

297

Dotazioni nazionali — dotazione A

0

245

(2)

 

244

Dotazioni nazionali — dotazione B

0

4

 

 

4

Riserva sviluppo lungo periodo

144

(144)

 

 

0

Dotazioni regionali

8

40

 

 

48

Studi/Assistenza tecnica PTOM

2

(1)

 

 

1

SUBTOTALE PTOM

154

148

(2)

 

300

TOTALE 9o FES

10  555

5  556

(373)

 

15  739

Tabella 1.3

10o FES

EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI: 31 dicembre 2014

ANALISI DEI CREDITI PER STRUMENTO

(milioni di EUR)

STRUMENTO

STANZIAMENTO INIZIALE

AUMENTO/RIDUZIONE DELLE RISORSE CUMULATE AL 31 DICEMBRE 2013

AUMENTO O RIDUZIONE DELLE RISORSE NEL 2014

Note

STANZIAMENTO ATTUALE

ACP

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

20  896

1  132

(1  157)

 

20  871

Dotazioni nazionali — dotazione A

0

13  652

(126)

 (23)

13  526

Dotazioni nazionali — dotazione B

0

2  037

(11)

 (23)

2  026

Dotazioni regionali

0

1  987

(2)

 (23)

1  985

Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX

0

0

0

 

0

Riserva PIN/PIR

683

(658)

(25)

 (23)

0

Spese istituzionali e di sostegno

0

280

(38)

 (23)

242

Altre dotazioni intra ACP

0

1  915

(10)

 (23)

1  904

Fondo per la pace

0

700

(12)

 (23)

688

Spese di esecuzione

430

0

(1)

 (23)

429

Interessi e altre entrate

0

77

(8)

 (23)

70

Riserva non utilizzabile

0

925

(925)

 (23)

0

Riserva dotazione A

13  500

(13  500)

 

 

0

Riserva dotazione B

1  800

(1  800)

 

 

0

Riserva intra ACP

2  700

(2  700)

 

 

0

Riserva dotazioni regionali

1  783

(1  783)

 

 

0

Cofinanziamento

0

134

64

 

198

Dotazioni nazionali — dotazione A

0

118

63

 (24)

181

Altre dotazioni intra ACP

0

12

 

 (24)

12

Fondo per la pace

0

1

 

 (24)

1

Spese di esecuzione

0

4

1

 (24)

5

SUBTOTALE ACP

20  896

1  266

(1  093)

 

21  069

PTOM

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

256

15

(12)

 

259

Dotazioni nazionali — dotazione A

0

196

(0)

 (23)

196

Dotazioni nazionali — dotazione B

0

15

 

 

15

Dotazioni regionali

0

40

 

 

40

Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX

0

0

 

 

0

Riserva non utilizzabile

0

14

(12)

 (23)

2

Studi/Assistenza tecnica PTOM

6

0

 

 

6

Riserva dotazione A

195

(195)

 

 (23)

0

Riserva dotazione B

15

(15)

 

 (23)

0

Riserva dotazioni regionali

40

(40)

 

 

0

SUBTOTALE PTOM

256

15

(12)

 

259

TOTALE 10o FES

21  152

1  281

(1  105)

 

21  328

Tabella 1.4

11o FES — Meccanismo di transizione

EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI: 31 dicembre 2014

ANALISI DEI CREDITI PER STRUMENTO

(milioni di EUR)

STRUMENTO

STANZIAMENTO INIZIALE

AUMENTO/RIDUZIONE DELLE RISORSE CUMULATE AL 31 DICEMBRE 2013

AUMENTO O RIDUZIONE DELLE RISORSE NEL 2014

Note

STANZIAMENTO ATTUALE

ACP

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

1  583

0

19

 

1  602

Meccanismo di transizione

1  583

0

(1  485)

 (25)+ (27)

98

Dotazioni nazionali — dotazione A

0

0

653

 

653

Dotazioni nazionali — dotazione B

0

0

86

 

86

Dotazioni regionali

0

0

103

 

103

Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX

0

0

0

 (28)

0

Spese istituzionali e di sostegno

0

0

33

 

33

Altre dotazioni intra ACP

0

0

56

 

56

Fondo per la pace

0

0

445

 

445

Spese di esecuzione

0

0

115

 

115

Interessi e altre entrate

0

0

13

 (28)

13

Riserva non utilizzabile

0

0

(0)

 (29)

(0)

SUBTOTALE ACP

1  583

0

19

 

1  602

PTOM

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

14

0

0

 

14

Meccanismo di transizione

14

0

(3)

 (25)+ (27)

11

Riserva non utilizzabile

0

0

0

 (29)

0

Studi/Assistenza tecnica PTOM

0

0

3

 

3

SUBTOTALE PTOM

14

0

0

 

14

TOTALE 11o FES

1  597

0

19

 (26)

1  616

Tabella 2.1

CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014:

RELAZIONE DI ESECUZIONE

(milioni di EUR)

 

DOTAZIONE

FES

 

8

9

10

11

TOTALE

L o m é

Entrate varie

35

 

 

 

35

Totale programmi indicativi

5  005

 

 

 

5  005

Totale aiuti non programmabili

4  723

 

 

 

4  723

Trasferimenti da altri fondi

 

703

 

 

703

 

SUBTOTALE: CONTRIBUTI REGOLARI DEGLI STATI MEMBRI

9  763

703

 

 

10  466

C o t o n o u

Dotazioni nazionali — dotazione A

418

8  990

13  721

653

23  781

Dotazioni nazionali — dotazione B

237

1  236

2  041

86

3  599

Meccanismo di transizione

 

 

 

109

109

CSI, CSA e ass. parlamentare

 

154

 

 

154

 

Riserva

 

 

0

 

0

 

Spese di esecuzione e interessi

0

242

505

131

878

 

Dotazioni intra ACP

 

3  025

2  835

533

6  393

 

Riserva intra ACP

 

 

0

 

0

 

Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX

 

 

0

0

1

 

Riserva PIN/PIR

 

 

0

 

0

 

Riserva non utilizzabile

 

 

2

0

2

 

Dotazioni regionali

 

869

2  025

103

2  997

 

Riserva dotazioni regionali

 

 

0

 

0

 

Dotazione speciale Repubblica democratica del Congo

 

105

 

 

105

 

Dotazione speciale Sudan del Sud

 

267

 

 

267

 

Dotazione speciale Sudan

 

110

 

 

110

 

Contributo volontario Fondo per la pace

 

39

 

 

39

 

SUBTOTALE: CONTRIBUTI REGOLARI DEGLI STATI MEMBRI

654

15  036

21  129

1  616

38  435

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

 

 

181

 

181

 

Spese di esecuzione e interessi

 

 

5

 

5

 

Dotazioni intra ACP

 

 

12

 

12

 

SUBTOTALE: COFINANZIAMENTO

 

 

198

 

198

 

TOTALE

10  417

15  739

21  328

1  616

49  100

 

FES

Totale aggregato

Cifre annuali

Al 31/12/2014

% della dotazione

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

Decisioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8

10  415

100 %

(53)

(42)

(45)

(60)

(64)

(98)

(63)

 

9

15  703

100 %

775

(54)

(116)

(9)

(297)

(72)

(381)

 

10

21  294

100 %

4  766

3  501

2  349

3  118

3  524

4  131

(95)

 

11

1  160

72 %

 

 

 

 

 

 

1  160

Totale

 

48  573

 

5  488

3  405

2  187

3  049

3  163

3  961

621

Stanziamenti delegati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8

10  400

100 %

55

(42)

8

(13)

(46)

(11)

(37)

 

9

15  407

98 %

3  163

997

476

9

(187)

(96)

(1)

 

10

18  252

86 %

130

3  184

2  820

2  514

3  460

3  457

2  687

 

11

731

45 %

 

 

 

 

 

 

731

Totale

 

44  790

 

3  348

4  140

3  304

2  509

3  226

3  350

3  380

Pagamenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8

10  379

100 %

323

152

158

90

15

18

16

 

9

14  941

95 %

3  253

1  806

1  304

906

539

230

145

 

10

12  985

61 %

90

1  111

1  772

1  879

2  655

2  715

2  760

 

11

595

37 %

 

 

 

 

 

 

595

Totale

 

38  900

 

3  666

3  069

3  233

2  874

3  209

2  963

3  516

*

Le cifre negative rappresentano i disimpegni.

Tabella 2.2

CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014

TIPO DI AIUTO

(milioni di EUR)

 

FES

8

%

9

%

10

%

11

%

TOTALE

%

 (30)

 (30)

 (30)

 (30)

 (30)

Lomé

Entrate varie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

35

 

 

 

 

 

 

 

35

 

Decisioni

35

100 %

 

 

 

 

 

 

35

100 %

Stanziamenti delegati

35

100 %

 

 

 

 

 

 

35

100 %

Pagamenti

35

100 %

 

 

 

 

 

 

35

100 %

Totale programmi indicativi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

5  005

 

 

 

 

 

 

 

5  005

 

Decisioni

5  003

100 %

 

 

 

 

 

 

5  003

100 %

Stanziamenti delegati

4  992

100 %

 

 

 

 

 

 

4  992

100 %

Pagamenti

4  988

100 %

 

 

 

 

 

 

4  988

100 %

Totale aiuti non programmabili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

4  723

 

 

 

 

 

 

 

4  723

 

Decisioni

4  723

100 %

 

 

 

 

 

 

4  723

100 %

Stanziamenti delegati

4  722

100 %

 

 

 

 

 

 

4  722

100 %

Pagamenti

4  707

100 %

 

 

 

 

 

 

4  707

100 %

Trasferimenti da altri fondi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

703

 

 

 

 

 

703

 

Decisioni

 

 

700

100 %

 

 

 

 

700

100 %

Stanziamenti delegati

 

 

688

98 %

 

 

 

 

688

98 %

Pagamenti

 

 

670

95 %

 

 

 

 

670

95 %

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cotonou

Dotazioni nazionali — dotazione A

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

418

 

8  990

 

13  721

 

653

 

23  781

 

Decisioni

418

100 %

8  980

100 %

13  720

100 %

458

70 %

23  575

99 %

Stanziamenti delegati

418

100 %

8  917

99 %

11  402

83 %

197

30 %

20  933

88 %

Pagamenti

417

100 %

8  805

98 %

7  800

57 %

185

28 %

17  207

72 %

Dotazioni nazionali — dotazione B

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

237

 

1  236

 

2  041

 

86

 

3  599

 

Decisioni

237

100 %

1  236

100 %

2  040

100 %

83

96 %

3  596

100 %

Stanziamenti delegati

235

99 %

1  226

99 %

1  944

95 %

65

75 %

3  470

96 %

Pagamenti

232

98 %

1  206

98 %

1  670

82 %

47

55 %

3  155

88 %

Cotonou

Meccanismo di transizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

 

 

 

 

109

 

109

 

Decisioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti delegati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pagamenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CSI, CSA e ass. parlamentare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

154

 

 

 

 

 

154

 

Decisioni

 

 

154

100 %

 

 

 

 

154

100 %

Stanziamenti delegati

 

 

154

100 %

 

 

 

 

154

100 %

Pagamenti

 

 

154

100 %

 

 

 

 

154

100 %

Spese di esecuzione e interessi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

0

 

242

 

505

 

131

 

878

 

Decisioni

 

 

242

100 %

505

100 %

104

79 %

851

97 %

Stanziamenti delegati

 

 

240

99 %

502

99 %

92

70 %

834

95 %

Pagamenti

 

 

239

99 %

480

95 %

92

70 %

812

92 %

Dotazioni intra ACP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

3  025

 

2  835

 

533

 

6  393

 

Decisioni

 

 

3  020

100 %

2  835

100 %

413

77 %

6  267

98 %

Stanziamenti delegati

 

 

2  983

99 %

2  689

95 %

315

59 %

5  987

94 %

Pagamenti

 

 

2  885

95 %

2  012

71 %

232

43 %

5  130

80 %

Stanziamenti regionali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

869

 

2  025

 

103

 

2  997

 

Decisioni

 

 

865

100 %

2  023

100 %

103

100 %

2  991

100 %

Stanziamenti delegati

 

 

833

96 %

1  557

77 %

63

61 %

2  453

82 %

Pagamenti

 

 

770

89 %

972

48 %

39

38 %

1  781

59 %

Dotazione speciale Repubblica democratica del Congo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

105

 

 

 

 

 

105

 

Decisioni

 

 

105

100 %

 

 

 

 

105

100 %

Stanziamenti delegati

 

 

105

100 %

 

 

 

 

105

100 %

Pagamenti

 

 

105

100 %

 

 

 

 

105

100 %

Dotazione speciale Sudan del Sud

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

267

 

 

 

 

 

267

 

Decisioni

 

 

266

100 %

 

 

 

 

266

100 %

Stanziamenti delegati

 

 

131

49 %

 

 

 

 

131

49 %

Pagamenti

 

 

38

14 %

 

 

 

 

38

14 %

Cotonou

Dotazione speciale Sudan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

110

 

 

 

 

 

110

 

Decisioni

 

 

110

100 %

 

 

 

 

110

100 %

Stanziamenti delegati

 

 

105

95 %

 

 

 

 

105

95 %

Pagamenti

 

 

45

41 %

 

 

 

 

45

41 %

Contributo volontario Fondo per la pace

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

39

 

 

 

 

 

39

 

Decisioni

 

 

24

62 %

 

 

 

 

24

62 %

Stanziamenti delegati

 

 

24

62 %

 

 

 

 

24

62 %

Pagamenti

 

 

24

62 %

 

 

 

 

24

62 %

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

 

 

185

 

 

 

185

 

Decisioni

 

 

 

 

156

84 %

 

 

156

84 %

Stanziamenti delegati

 

 

 

 

145

79 %

 

 

145

79 %

Pagamenti

 

 

 

 

41

22 %

 

 

41

22 %

Spese di esecuzione e interessi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

 

 

5

 

 

 

5

 

Decisioni

 

 

 

 

3

59 %

 

 

3

59 %

Stanziamenti delegati

 

 

 

 

1

10 %

 

 

1

10 %

Pagamenti

 

 

 

 

1

10 %

 

 

1

10 %

Dotazioni intra ACP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

 

 

 

 

12

 

 

 

12

 

Decisioni

 

 

 

 

12

99 %

 

 

12

99 %

Stanziamenti delegati

 

 

 

 

12

98 %

 

 

12

98 %

Pagamenti

 

 

 

 

9

70 %

 

 

9

70 %

Cofinanziamento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanziamenti

8

%

9

%

10

%

11

%

TOTALE

%

 

 (30)

 (30)

 (30)

 (30)

 (30)

Cotonou

Riserva

 

 

 

 

0

 

 

 

0

 

Riserva intra ACP

 

 

 

 

0

 

 

 

0

 

Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX

 

 

 

 

0

 

0

 

1

 

Riserva PIN/PIR

 

 

 

 

0

 

 

 

0

 

Riserva dotazioni regionali

 

 

 

 

0

 

 

 

0

 

Riserve utilizzabili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

 

 

 

 

2

 

0

 

2

 

Riserva non utilizzabile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8

%

9

%

10

%

11

%

TOTALE

%

 

 (30)

 (30)

 (30)

 (30)

 (30)

 

Stanziamenti

10  417

 

15  739

 

21  331

 

1  615

 

49  103

 

 

Decisioni

10  415

100 %

15  703

100 %

21  294

100 %

1  160

72 %

48  573

99 %

 

Stanziamenti delegati

10  400

100 %

15  407

98 %

18  252

86 %

731

45 %

44  790

91 %

 

Pagamenti

10  379

100 %

14  941

95 %

12  985

61 %

595

37 %

38  900

79 %

 

TOTALE: TUTTE LE DOTAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabella 2.3

CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014

TIPO DI AIUTO

ACP + PTOM — 8o FES

 

(milioni di EUR)

 

 

CREDITI

DECISIONI

STANZIAMENTI DELEGATI

PAGAMENTI

AGGR.

ANNUALE

%

AGGR.

ANNUALE

%

AGGR.

ANNUALE

%

(1)

(2)

 

(2): (1)

(3)

 

(3): (2)

(4)

 

(4): (3)

Lomé

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Utilizzazione interessi

35

35

 

100 %

35

 

100 %

35

 

100 %

SUBTOTALE: ENTRATE VARIE

35

35

 

100 %

35

 

100 %

35

 

100 %

Totale programmi indicativi

4  967

4  967

(52)

100 %

4  956

(29)

100 %

4  952

10

100 %

SUBTOTALE: TOTALE PROGRAMMI INDICATIVI

4  967

4  967

(52)

100 %

4  956

(29)

100 %

4  952

10

100 %

Aiuti ai profughi

100

100

(1)

100 %

100

(0)

100 %

100

(0)

100 %

Aiuti d'urgenza (Lomé)

136

136

 

100 %

136

 

100 %

136

 

100 %

Paesi poveri fortemente indebitati (Lomé)

1  060

1  060

 

100 %

1  060

 

100 %

1  060

 

100 %

Abbuoni di interessi

79

79

(4)

100 %

79

(3)

100 %

69

(0)

86 %

Capitale di rischio

1  016

1  016

(4)

100 %

1  015

(4)

100 %

1  012

0

100 %

Stabex

723

723

1

100 %

723

1

100 %

722

3

100 %

Adeguamento strutturale

1  497

1  497

(0)

100 %

1  497

 

100 %

1  497

(0)

100 %

Sysmin

101

101

 

100 %

101

 

100 %

101

 

100 %

SUBTOTALE: TOTALE AIUTI NON PROGRAMMABILI

4  713

4  712

(7)

100 %

4  711

(7)

100 %

4  696

3

100 %

Cotonou

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

418

418

(1)

100 %

418

0

100 %

417

0

100 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A

418

418

(1)

100 %

418

0

100 %

417

0

100 %

Dotazioni nazionali — dotazione B

237

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Compensazione di proventi esportazioni

 

237

(1)

 

235

(2)

99 %

232

3

99 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B

237

237

(1)

100 %

235

(2)

99 %

232

3

99 %

Interessi e altre entrate

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE ACP (A)

10  369

10  369

(61)

100 %

10  354

(37)

100 %

10  332

16

100 %

Lomé

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale programmi indicativi

37

36

(2)

96 %

35

 

98 %

35

 

100 %

SUBTOTALE: TOTALE PROGRAMMI INDICATIVI

37

36

(2)

96 %

35

 

98 %

35

 

100 %

Abbuoni di interessi

1

1

 

100 %

1

 

100 %

1

 

100 %

Capitale di rischio

6

6

 

100 %

6

 

100 %

6

 

100 %

Stabex

1

1

 

100 %

1

 

100 %

1

 

100 %

Sysmin

2

2

 

100 %

2

 

99 %

2

 

100 %

SUBTOTALE: TOTALE AIUTI NON PROGRAMMABILI

11

11

 

100 %

11

 

100 %

11

 

100 %

 

TOTALE PTOM (B)

48

47

(2)

97 %

46

 

99 %

46

 

100 %

 

TOTALE: ACP+PTOM (A+B)

10  417

10  415

(63)

100 %

10  400

(37)

100 %

10  379

16

100 %

Tabella 2.4

CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014

TIPO DI AIUTO

ACP + PTOM — 9o FES

 

(milioni di EUR)

 

 

CREDITI

DECISIONI

STANZIAMENTI DELEGATI

PAGAMENTI

AGGR.

ANNUALE

%

AGGR.

ANNUALE

%

AGGR.

ANNUALE

%

(1)

(2)

 

(2): (1)

(3)

 

(3): (2)

(4)

 

(4): (3)

Lomé

ACP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Trasferimenti dal 6o FES — Lomé

20

20

(0)

100 %

20

(0)

99 %

20

 

100 %

Trasferimenti dal 7o FES — Lomé

679

676

(19)

100 %

664

(1)

98 %

647

(1)

97 %

SUBTOTALE: TRASFERIMENTI DA ALTRI FONDI

700

697

(20)

100 %

685

(1)

98 %

667

(1)

97 %

Cotonou

ACP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

8  746

8  740

(212)

100 %

8  679

(74)

99 %

8  569

27

99 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A

8  746

8  740

(212)

100 %

8  679

(74)

99 %

8  569

27

99 %

Dotazioni nazionali — dotazione B

1  232

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Compensazione di proventi esportazioni

 

156

(13)

 

155

(7)

99 %

150

0

96 %

Aiuti d’urgenza

 

1  064

(20)

 

1  056

(6)

99 %

1  040

(3)

99 %

Paesi poveri fortemente indebitati

 

11

 

 

11

 

100 %

11

 

100 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B

1  232

1  232

(33)

100 %

1  222

(12)

99 %

1  201

(3)

98 %

Cotonou

CSI, CSA e ass. parlamentare

154

154

(4)

100 %

154

(0)

100 %

154

 

100 %

SUBTOTALE: CSI, CSA E ASSEMBLEA PARLAMENTARE

154

154

(4)

100 %

154

(0)

100 %

154

 

100 %

Spese di esecuzione

178

178

(0)

100 %

177

(0)

99 %

176

6

99 %

Interessi e altre entrate

63

63

(0)

100 %

63

(0)

99 %

63

 

100 %

SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI

241

241

(0)

100 %

240

(0)

99 %

239

6

100 %

Altre dotazioni intra ACP

2  663

2  660

(49)

100 %

2  622

(17)

99 %

2  531

40

97 %

Fondo per la pace

362

361

(19)

100 %

361

(15)

100 %

354

0

98 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP

3  025

3  020

(69)

100 %

2  983

(32)

99 %

2  885

40

97 %

Stanziamenti regionali

821

818

(38)

100 %

787

(10)

96 %

725

30

92 %

SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI

821

818

(38)

100 %

787

(10)

96 %

725

30

92 %

Dotazione speciale Repubblica democratica del Congo

105

105

(0)

100 %

105

 

100 %

105

 

100 %

SUBTOTALE: DOTAZIONE SPECIALE REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

105

105

(0)

100 %

105

 

100 %

 

 

100 %

Dotazione speciale Sudan del Sud

267

266

(0)

100 %

131

74

49 %

38

22

29 %

SUBTOTALE: DOTAZIONE SPECIALE SUDAN DEL SUD

267

266

(0)

100 %

131

74

49 %

38

22

29 %

Dotazione speciale Sudan

110

110

0

100 %

105

57

95 %

45

20

43 %

SUBTOTALE: DOTAZIONE SPECIALE SUDAN

110

110

0

100 %

105

57

95 %

45

20

43 %

Contributo volontario Fondo per la pace

39

24

(0)

62 %

24

(0)

100 %

24

 

100 %

SUBTOTALE: CONTRIBUTO VOLONTARIO FONDO PER LA PACE

39

24

(0)

62 %

24

(0)

100 %

24

 

100 %

 

TOTALE: ACP (A)

15  439

15  407

(376)

100 %

15  115

3

98 %

14  651

143

97 %

Lomé

PTOM

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Trasferimenti dal 6o FES — Lomé

0

0

 

100 %

0

 

100 %

0

 

100 %

Trasferimenti dal 7o FES — Lomé

3

3

 

100 %

3

 

99 %

3

 

100 %

SUBTOTALE: TRASFERIMENTI DA ALTRI FONDI

3

3

 

100 %

3

 

99 %

3

 

100 %

Cotonou

PTOM

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

244

240

(5)

99 %

238

(4)

99 %

236

2

99 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A

244

240

(5)

99 %

238

(4)

99 %

236

2

99 %

Dotazioni nazionali — dotazione B

4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aiuti d’urgenza

 

4

 

 

4

 

100 %

4

 

100 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B

4

4

 

100 %

4

 

100 %

4

 

100 %

Studi/Assistenza tecnica PTOM

1

1

 

100 %

1

 

100 %

1

 

100 %

SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI

1

1

 

100 %

1

 

100 %

1

 

100 %

Stanziamenti regionali

48

48

(0)

99 %

46

(0)

97 %

45

0

97 %

SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI

48

48

(0)

99 %

46

(0)

97 %

45

0

97 %

 

TOTALE: PTOM (B)

300

296

(5)

99 %

292

(4)

99 %

289

2

99 %

 

TOTALE: ACP+PTOM (A+B)

15  739

15  703

(381)

100 %

15  407

(1)

98 %

14  941

145

97 %

Tabella 2.5

CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014

TIPO DI AIUTO

ACP + PTOM — 10o FES

(milioni di EUR)

 

CREDITI

DECISIONI

STANZIAMENTI DELEGATI

PAGAMENTI

AGGR.

ANNUALE

%

AGGR.

ANNUALE

%

AGGR.

ANNUALE

%

(1)

(2)

 

(2): (1)

(3)

 

(3): (2)

(4)

 

(4): (3)

ACP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

13  526

13  524

(108)

100 %

11  270

1  550

83 %

7  696

1  751

68 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A

13  526

13  524

(108)

100 %

11  270

1  550

83 %

7  696

1  751

68 %

Dotazioni nazionali — dotazione B

2  026

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Compensazione di proventi esportazioni

 

210

(0)

 

183

78

87 %

130

75

71 %

Aiuti d’urgenza

 

856

(0)

 

809

141

95 %

656

109

81 %

Paesi poveri fortemente indebitati

 

49

 

 

49

0

100 %

49

0

100 %

Altri eventi con effetti sul bilancio

 

911

(3)

 

890

19

98 %

823

75

92 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B

2  026

2  025

(4)

100 %

1  931

238

95 %

1  658

259

86 %

Spese di esecuzione

429

429

(1)

100 %

429

9

100 %

414

8

97 %

Interessi e altre entrate

70

70

(1)

100 %

68

5

97 %

62

4

92 %

SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI

499

499

(2)

100 %

497

13

99 %

476

12

96 %

Spese istituzionali e di sostegno

242

242

(19)

100 %

240

8

99 %

211

20

88 %

Altre dotazioni intra ACP

1  904

1  904

(9)

100 %

1  766

320

93 %

1  167

219

66 %

Fondo per la pace

688

688

(12)

100 %

683

69

99 %

634

104

93 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP

2  835

2  835

(39)

100 %

2  689

397

95 %

2  012

343

75 %

Stanziamenti regionali

1  985

1  983

(3)

100 %

1  531

386

77 %

964

324

63 %

SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI

1  985

1  983

(3)

100 %

1  531

386

77 %

964

324

63 %

Cofinanziamento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

181

156

59

86 %

145

82

93 %

41

27

29 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A

181

156

59

86 %

145

82

93 %

41

27

29 %

Spese di esecuzione

5

3

2

62 %

1

0

17 %

1

0

100 %

SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI

5

3

2

62 %

1

0

17 %

1

0

100 %

Altre dotazioni intra ACP

12

11

(0)

98 %

11

(0)

99 %

8

2

70 %

Fondo per la pace

1

1

 

100 %

1

 

99 %

1

 

100 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP

12

12

(0)

99 %

12

(0)

99 %

9

2

72 %

Riserve utilizzabili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazione A

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazione B

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva intra ACP

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA INTRA ACP

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI NAZIONALI DOTAZIONE A STABEX

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva PIN/PIR

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA PIN/PIR

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazioni regionali

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI REGIONALI

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA NON UTILIZZABILE

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE: ACP (INCL. RISERVE) (A)

21  069

21  037

(95)

99 %

18  076

2  666

86 %

12  857

2  719

71 %

A C P

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

 

 

 

 

 

 

 

2

 

 

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A

 

 

 

 

 

 

 

2

 

 

Compensazione di proventi esportazioni

 

 

 

 

 

 

 

0

 

 

Aiuti d’urgenza

 

 

 

 

 

 

 

0

 

 

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B

 

 

 

 

 

 

 

0

 

 

Altre dotazioni intra ACP

 

 

 

 

 

 

 

0

 

 

SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP

 

 

 

 

 

 

 

0

 

 

Stanziamenti regionali

 

 

 

 

 

 

 

0

 

 

SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI

 

 

 

 

 

 

 

0

 

 

TOTALE: ACP (INCL. RISERVE)

 

 

 

 

 

 

 

3

 

 

PTOM

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

196

196

0

100 %

131

12

67 %

101

25

77 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A

196

196

0

100 %

131

12

67 %

101

25

77 %

Dotazioni nazionali — dotazione B

15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aiuti d’urgenza

 

9

 

 

7

0

76 %

6

4

89 %

Altri eventi con effetti sul bilancio

 

6

 

 

6

0

100 %

6

6

100 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B

15

15

 

100 %

13

0

86 %

12

10

94 %

Studi/Assistenza tecnica PTOM

6

6

0

100 %

5

2

89 %

4

1

81 %

SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI

6

6

0

100 %

5

2

89 %

4

1

81 %

Stanziamenti regionali

40

40

0

100 %

26

7

65 %

8

4

31 %

SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI

40

40

0

100 %

26

7

65 %

8

4

31 %

Riserve utilizzabili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazione A

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazione B

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI NAZIONALI DOTAZIONE A STABEX

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazioni regionali

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI REGIONALI

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA NON UTILIZZABILE

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE: PTOM (INCL. RISERVE) (B)

259

257

0

99 %

176

21

68 %

126

41

72 %

TOTALE: ACP/PTOM (INCL. RISERVE) (A+B)

21  328

21  294

(95)

99 %

18  252

2  687

86 %

12  985

2  760

71 %

Tabella 2.6

CONTI AGGREGATI FES AL 31 DICEMBRE 2014

TIPO DI AIUTO

ACP + PTOM — 11o FES

(milioni di EUR)

 

CREDITI

DECISIONI

STANZIAMENTI DELEGATI

PAGAMENTI

AGGR.

ANNUALE

%

AGGR.

ANNUALE

%

AGGR.

ANNUALE

%

(1)

(2)

 

(2): (1)

(3)

 

(3): (2)

(4)

 

(4): (3)

A C P

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni nazionali — dotazione A

653

458

458

70 %

197

197

43 %

185

185

94 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE A

653

458

458

70 %

197

197

43 %

185

185

94 %

Dotazioni nazionali — dotazione B

86

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aiuti d’urgenza

 

83

83

 

65

65

78 %

47

47

73 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI NAZIONALI — DOTAZIONE B

86

83

83

96 %

65

65

78 %

47

47

73 %

Meccanismo di transizione

98

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: MECCANISMO DI TRANSIZIONE

98

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spese di esecuzione

115

99

99

86 %

92

92

93 %

92

92

100 %

Interessi e altre entrate

13

5

5

38 %

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI

128

104

104

81 %

92

92

88 %

92

92

100 %

Spese istituzionali e di sostegno

33

33

33

100 %

14

14

42 %

6

6

43 %

Altre dotazioni intra ACP

56

55

55

99 %

 

 

 

 

 

 

Fondo per la pace

445

325

325

73 %

301

301

93 %

226

226

75 %

SUBTOTALE: DOTAZIONI INTRA ACP

533

413

413

77 %

315

315

76 %

232

232

74 %

Stanziamenti regionali

103

103

103

100 %

63

63

61 %

39

39

63 %

SUBTOTALE: STANZIAMENTI REGIONALI

103

103

103

100 %

63

63

61 %

39

39

63 %

Riserve utilizzabili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dotazioni nazionali dotazione A STABEX

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA DOTAZIONI NAZIONALI DOTAZIONE A STABEX

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

(0)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA NON UTILIZZABILE

(0)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE: ACP (INCL. RISERVE) (A)

1  602

1  160

1  160

72 %

731

731

63 %

595

595

81 %

P T O M

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi regolari degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Meccanismo di transizione

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: MECCANISMO DI TRANSIZIONE

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Studi/Assistenza tecnica PTOM

3

0

0

0 %

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: SPESE DI ESECUZIONE E INTERESSI

3

0

0

0 %

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva non utilizzabile

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUBTOTALE: RISERVA NON UTILIZZABILE

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE: PTOM (INCL. RISERVE) (B)

14

0

0

0 %

 

 

 

 

 

 

TOTALE: ACP + PTOM (INCL. RISERVE) (A+B)

1  616

1  160

1  160

72 %

731

731

63 %

595

595

81 %

RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE — FONDI GESTITI DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI

BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI

CA/481/15

12 marzo 2015

 

Documento 15/082

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI

RENDICONTI FINANZIARI

AL 31 DICEMBRE 2014

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria

Prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e delle altre componenti del conto economico complessivo

Prospetto delle variazioni nelle risorse dei finanziatori

Prospetto dei flussi di cassa

Note ai rendiconti finanziari

Relazione del revisore indipendente

STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria Al 31 DICEMBRE 2014

(in migliaia di euro)

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

ATTIVITÀ

 

 

 

Disponibilità liquide ed equivalenti

5

5 45  399

5 99  515

Strumenti finanziari derivati

6

448

1  024

Prestiti e crediti

7

1 3 31  918

1 2 22  199

Attività finanziarie disponibili per la vendita

8

4 03  085

3 31  699

Crediti dai finanziatori

9/15

42  590

Attività finanziarie detenute fino a scadenza

10

99  988

1 02  562

Altre attività

11

5  522

148

Totale attività

 

2 4 28  950

2 2 57  147

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI

 

 

 

PASSIVITÀ

 

 

 

Strumenti finanziari derivati

6

14  632

3  545

Risconti passivi

12

31  310

35  083

Debiti nei confronti di terzi

13

68  824

3 31  235

Altre passività

14

2  591

2  572

Totale passività

 

1 17  357

3 72  435

RISORSE DEI FINANZIATORI

 

 

 

Contributi degli Stati membri richiamati

15

2 0 57  000

1 6 61  309

Riserva intestata all’equo valore

 

1 56  122

78  191

Utili non distribuiti

 

98  471

1 45  212

Totale risorse dei finanziatori

 

2 3 11  593

1 8 84  712

Totale passività e contributi dei finanziatori

 

2 4 28  950

2 2 57  147


Prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e delle altre componenti del conto economico complessivo

Per l’esercizio conclusosi al 31 dicembrE 2014

(in migliaia di euro)

 

Note

Dall’1.1.2014

Dall’1.1.2013

al 31.12.2014

al 31.12.2013

Interessi e proventi assimilati

17

77  240

69  593

Spese per interessi e oneri assimilati

17

-  1  522

-  1  175

Proventi netti da interessi e assimilati

 

75  718

68  418

Entrate da commissioni e dividendi

18

1  163

2  728

Spese per commissioni e dividendi

18

- 37

- 43

Proventi netti da commissioni e dividendi

 

1  126

2  685

Variazione dell’equo valore di strumenti finanziari derivati

 

-  11  663

4  399

Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita

19

8  109

5  294

Perdite nette su cambi

 

- 222

-  6  925

Risultato netto delle operazioni finanziarie

 

-  3  776

2  768

Variazione della riduzione di valore di prestiti e crediti, al netto di annullamenti

7

-  75  756

-  27  334

Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita

8

-  6  262

-  8  176

Altre entrate

21

337

Spese generali di amministrazione

20

-  38  128

-  37  851

(Perdita)/utile dell’esercizio

 

-  46  741

510

Altro risultato economico complessivo:

 

 

 

Elementi che possono essere riclassificati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio:

 

 

 

Attività finanziarie disponibili per la vendita — Riserva intestata all’equo valore

8

 

 

1.

Variazione netta dell’equo valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita

 

87  230

12  350

2.

Importo netto trasferito all’utile o alla perdita

 

-  9  299

-  2  593

Attività finanziarie totali disponibili per la vendita

 

77  931

9  757

Totale altro risultato economico complessivo

 

77  931

9  757

Totale risultato economico complessivo per l’esercizio

 

31  190

10  267


Prospetto delle variazioni nelle risorse dei finanziatori

Per l’esercizio conclusosi al 31 dicembrE 2014

(in migliaia di euro)

 

Note

Contributi richiamati

Riserva intestata all’equo valore

Utili non distribuiti

Totale

Al 1o gennaio 2014

 

1 6 61  309

78  191

1 45  212

1 8 84  712

Contributi degli Stati membri richiamati durante l’esercizio

15

1 05  691

1 05  691

Abbuoni di interessi inutilizzati e assistenza tecnica

15

2 90  000

2 90  000

Perdita per l’esercizio 2014

 

-  46  741

-  46  741

Totale altro risultato economico complessivo per l’anno

 

77  931

77  931

Variazioni nelle risorse dei finanziatori

 

3 95  691

77  931

-  46  741

4 26  881

Al 31 dicembre 2014

 

2 0 57  000

1 56  122

98  471

2 3 11  593

Al 1o gennaio 2013

 

1 5 61  309

68  434

1 44  702

1 7 74  445

Contributi degli Stati membri richiamati durante l’esercizio

15

1 00  000

1 00  000

Utile per l’esercizio 2013

 

510

510

Totale altro risultato economico complessivo per l’anno

 

9  757

9  757

Variazioni nelle risorse dei finanziatori

 

1 00  000

9  757

510

1 10  267

Al 31 dicembre 2013

 

1 6 61  309

78  191

1 45  212

1 8 84  712


Prospetto dei flussi di cassa

Per l’esercizio conclusosi al 31 dicembrE 2014

(in migliaia di euro)

 

Note

Dall’1.1.2014 al 31.12.2014

Dall’1.1.2013 al 31.12.2013

ATTIVITÀ OPERATIVE

 

 

 

(Perdita)/utile dell’esercizio finanziario

 

-  46  741

510

Adeguamenti per:

 

 

 

Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita

8

6  262

8  176

Altre entrate

21

- 337

Variazione netta della riduzione di valore di prestiti e crediti

7

75  756

27  334

Interesse capitalizzato su prestiti e crediti

7

-  11  915

-  10  363

Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su prestiti e crediti

 

895

- 249

Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su attività finanziarie detenute fino a scadenza

10

12

733

Variazione nei risconti passivi

 

-  3  773

-  2  725

Effetto di variazioni del tasso di cambio sui prestiti

7

-  92  707

30  402

Effetto di variazioni del tasso di cambio sulle attività finanziarie disponibili per la vendita

 

- 449

-  1  154

Effetto di variazioni del tasso di cambio sulle liquidità detenute

 

-  9  362

- 378

(Perdita)/utile sulle attività operative prima delle variazioni delle attività e passività correnti

 

-  82  359

52  286

Versamenti di prestiti

7

- 2 48  326

- 2 42  203

Rimborsi di prestiti

7

1 66  578

1 19  160

Variazioni degli interessi maturati su disponibilità liquide ed equivalenti

5

7

- 1

Variazioni dell’equo valore di derivati

 

11  663

-  4  399

Aumento delle attività finanziarie detenute fino a scadenza

10

-  1 6 10  057

- 6 80  635

Scadenze delle attività finanziarie detenute fino a scadenza

10

1 6 12  619

6 76  369

Aumento delle attività finanziarie disponibili per la vendita

8

-  42  646

-  34  700

Rimborsi/Vendite delle attività finanziarie disponibili per la vendita

8

43  378

38  737

(Aumento)/Diminuzione di altre attività

 

-  5  374

76

Aumento di altre passività

 

19

1  419

Diminuzione degli importi dovuti alla Banca europea per gli investimenti

 

- 175

-  6  539

Flussi di cassa netti utilizzati in attività operative

 

- 1 54  673

-  80  430

ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO

 

 

 

Contributi ricevuti dagli Stati membri

15

1 05  691

1 87  310

Importi ricevuti dagli Stati membri relativi ad abbuoni di interessi e assistenza tecnica

 

7  410

50  000

Importi pagati per conto degli Stati membri in relazione ad abbuoni di interessi e assistenza tecnica

 

-  21  899

-  24  312

Flussi di cassa netti provenienti da attività di finanziamento

 

91  202

2 12  998

Aumento/(diminuzione) netti disponibilità liquide ed equivalenti

 

-  63  471

1 32  568

Prospetto riepilogativo dei flussi di cassa:

 

 

 

Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio dell’esercizio finanziario

 

5 99  507

4 66  561

Liquidità nette da:

 

 

 

Attività operative

 

- 1 54  673

-  80  430

Attività di finanziamento

 

91  202

2 12  998

Effetto di variazioni del tasso di cambio su disponibilità liquide ed equivalenti

 

9  362

378

Disponibilità liquide ed equivalenti al termine dell’esercizio

 

5 45  398

5 99  507

Le disponibilità liquide ed equivalenti sono costituite da:

 

 

 

Liquidità

5

9  642

1 94  107

Depositi a termine (esclusi gli interessi maturati)

 

4 15  756

4 05  400

Carte commerciali

5

1 20  000

 

 

5 45  398

5 99  507

Note ai rendiconti finanziari al 31 dicembre 2014

1.   Informazioni generali

Lo strumento per gli investimenti (lo «strumento») è stato istituito in virtù dell’accordo di Cotonou (l’«accordo») in materia di cooperazione e aiuti allo sviluppo, concluso il 23 giugno 2000 tra gli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (i «paesi ACP»), da un lato, e l’Unione europea e i suoi Stati membri, dall’altro, e modificato il 25 giugno 2005 e il 23 giugno 2010.

Lo strumento non è una persona giuridica distinta e in base all’accordo è la Banca europea per gli investimenti («BEI» o «la banca») che gestisce i contributi per conto degli Stati membri (i donatori) e agisce in qualità di amministratore dello strumento.

I finanziamenti concessi nel quadro dell’accordo sono a carico dei bilanci degli Stati membri dell’UE, che contribuiscono con gli importi stanziati al finanziamento dello strumento e con le sovvenzioni al finanziamento degli abbuoni di interessi, secondo quanto previsto dai quadri finanziari pluriennali [primo protocollo finanziario per il periodo 2000-2007, denominato 9o Fondo europeo di sviluppo («FES»), secondo protocollo finanziario per il periodo 2008-2013, denominato 10o FES e «meccanismo di transizione» per il periodo tra il 1o gennaio 2014 e l’entrata in vigore del terzo protocollo finanziario per il periodo 2014-2020, denominato 11o FES]. La BEI gestisce:

lo «strumento», un fondo di rotazione di capitale di rischio di 3  185,5 milioni di EUR, mirato a promuovere gli investimenti del settore privato nei paesi ACP, 48,5 milioni dei quali sono stanziati a favore dei paesi e territori d’oltremare («paesi PTOM»),

sovvenzioni per il finanziamento di abbuoni di interessi per un valore massimo di 586,85 milioni di EUR per i paesi ACP e un valore massimo di 3,5 milioni di EUR per i paesi PTOM. Fino al 15 % di tali abbuoni può essere utilizzato per finanziare assistenza tecnica («AT») connessa ai progetti,

il «meccanismo di transizione», che copre le sovvenzioni finalizzate a finanziare gli abbuoni di interesse e l’assistenza tecnica connessa ai progetti. È costituito da rimanenze non impegnate e disimpegnate da FES precedenti.

I presenti bilanci sono relativi al periodo 1o gennaio 2014 — 31 dicembre 2014.

Su proposta del comitato di gestione della BEI, il consiglio di amministrazione di quest’ultima ha adottato i rendiconti finanziari in data 12 marzo 2015 e autorizzato la loro presentazione per approvazione al consiglio dei governatori entro il 28 aprile 2015.

2.   Politiche contabili significative

2.1.   Base della preparazione — Dichiarazione di conformità

I rendiconti finanziari relativi allo strumento sono stati elaborati sulla base dei principi internazionali d’informativa finanziaria (IFRS) adottati dall’Unione europea.

2.2.   Riclassificazione di dati dell’esercizio precedente

Le commissioni di impegno non sono più presentate alla voce «entrate da commissioni e dividendi», bensì alla voce «interessi e proventi assimilati».

L’impatto della riclassificazione sui dati comparativi del 2013 è stato pari a 1 3 23  000 EUR.

2.3.   Valutazioni e stime contabili significative

La preparazione dei rendiconti finanziari comporta l’utilizzazione di determinate stime contabili. Essa prevede inoltre che la direzione della Banca europea per gli investimenti effettui una valutazione all’atto di applicare le politiche contabili dello strumento. Vengono indicati in appresso i settori che richiedono una valutazione più dettagliata o complessa, ovvero i settori per i quali le ipotesi e le stime sono importanti ai fini dei rendiconti finanziari.

Le valutazioni e le stime principali sono le seguenti:

Misurazione dell’equo valore degli strumenti finanziari

L’equo valore delle attività e delle passività finanziarie che sono negoziate sui mercati attivi si basa sui prezzi di mercato quotato o sulle quotazioni dei prezzi dei broker. Qualora l’equo valore non possa essere desunto dai mercati attivi, esso viene determinato avvalendosi di una serie di tecniche di valutazione che prevede, tra l’altro, l’uso di modelli matematici. I dati da elaborare in base a tali modelli provengono, ove possibile, da mercati osservabili; in caso contrario, la determinazione dell’equo valore viene effettuata ricorrendo a una valutazione. Le valutazioni sono classificate a diversi livelli della gerarchia dell’equo valore in base ai parametri utilizzati nelle tecniche di valutazione descritte nelle note 2.5.3 e 4.

Tali tecniche di valutazione possono comprendere modelli relativi al valore attuale netto e ai flussi di tesoreria attualizzati, un raffronto con strumenti analoghi per i quali esistono prezzi di mercato osservabili, modelli Black-Scholes e modelli polinomiali di misurazione del prezzo delle opzioni, nonché altri modelli di valutazione. Le ipotesi e i dati utilizzati nelle tecniche di valutazione comprendono tassi di interesse senza rischio e tassi di riferimento, differenziali creditizi utilizzati nell’ambito della stima dei tassi di sconto, corsi azionari e obbligazionari, tassi di cambio, prezzi degli indici di borsa nonché la volatilità e le correlazioni dei prezzi previste.

Lo scopo delle tecniche di valutazione è realizzare una misurazione dell’equo valore che rifletta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Lo strumento utilizza modelli di valutazione ampiamente riconosciuti per determinare l’equo valore degli strumenti finanziari comuni e più semplici, come gli swap su tassi di interesse e gli swap su valuta, che utilizzano esclusivamente dati di mercato osservabili e richiedono stime e valutazioni limitate sul piano della gestione. I prezzi e i dati dei modelli osservabili sono generalmente disponibili sul mercato dei titoli di debito e dei titoli azionari quotati, dei prodotti derivati negoziati in borsa e dei prodotti semplici derivati «over the counter», come gli swap sui tassi di interesse. La disponibilità di prezzi di mercato e di dati di modellizzazione osservabili riduce la necessità di stime sul piano della gestione, e riduce anche l’incertezza legata alla determinazione degli equi valori. La disponibilità di prezzi di mercato e di dati osservabili varia in funzione dei prodotti e dei mercati ed è soggetta alle variazioni dovute ad eventi particolari e alle condizioni generali sui mercati finanziari.

Per gli strumenti più complessi, lo strumento utilizza i propri modelli di valutazione, che sono elaborati sulla base di modelli di valorizzazione riconosciuti. Alcuni dei dati importanti utilizzati in questi modelli, se non tutti, possono non essere osservabili sul mercato e sono derivati dai prezzi o dai tassi di mercato, oppure vengono stimati sulla base di ipotesi. Alcuni prestiti e alcune garanzie per i quali non vi è un mercato attivo sono esempi di strumenti che comportano input non osservabili significativi. I modelli di valutazione che utilizzano input non osservabili significativi richiedono un livello maggiore di valutazione e di stima per determinare il valore equo. Tale esercizio di stima e valutazione è generalmente necessario per selezionare il modello di valutazione adeguato da utilizzare, stabilire i futuri flussi di cassa previsti per lo strumento finanziario oggetto di valutazione, calcolare la probabilità di un’inadempienza e di un rimborso anticipato di una controparte e selezionare i tassi di sconto adeguati.

Lo strumento dispone di un quadro di controllo stabilito in materia di misurazione degli equi valori. Tale quadro comprende le funzioni di gestione dei rischi e di gestione dei dati del mercato della banca d’investimento della BEI. Tali funzioni sono indipendenti dalla direzione del front office e sono incaricate di verificare le valutazioni dell’equo valore significative. I controlli specifici comprendono:

verifica dei prezzi osservabili,

procedura di controllo e approvazione dei nuovi modelli di valutazione e dei cambiamenti apportati ai modelli esistenti,

calibrazione e controllo retrospettivo dei modelli rispetto alle operazioni di mercato osservate,

analisi e indagine con riferimento ai movimenti di valutazione importanti,

riesame degli input non osservabili significativi e aggiustamenti delle valutazioni.

Quando informazioni di terze parti, come le quotazioni dei broker o i servizi di determinazione dei prezzi, sono utilizzate per misurare l’equo valore, lo strumento verifica che tali valutazioni siano conformi ai requisiti degli IFRS. Tale verifica comprende i seguenti punti:

stabilire quando è opportuno ricorrere alle quotazioni dei broker o ai servizi di determinazione dei prezzi,

valutare se una particolare quotazione di un broker o un servizio di determinazione dei prezzi sono affidabili,

comprendere in che modo è stato determinato il valore equo e in che misura rappresenta transazioni di mercato reali,

quando i prezzi di strumenti simili sono utilizzati per misurare l’equo valore, in che modo tali prezzi sono stati aggiustati per riflettere le caratteristiche dello strumento misurato.

Perdite dovute alla riduzione di valore di prestiti e crediti

Ad ogni data di chiusura di bilancio, lo strumento per gli investimenti riesamina i propri prestiti e crediti per valutare l’opportunità di registrare un fondo per la riduzione di valore nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo. In particolare, per determinare l’entità dell’accantonamento necessario, la direzione della Banca europea per gli investimenti deve effettuare una stima dell’importo e dei tempi dei futuri flussi di cassa. Queste stime sono basate su ipotesi relative a una serie di fattori; i risultati effettivi possono tuttavia differire, dando luogo a eventuali modifiche di tale fondo. In aggiunta ai fondi specifici per ciascun prestito e credito significativo, lo strumento per gli investimenti può costituire anche un fondo collettivo per la perdita di valore relativamente a esposizioni che non sono state specificamente identificate come svalutate e presentano un rischio di inadempienza maggiore di quello esistente al momento della concessione.

In linea di principio, un prestito è considerato in sofferenza quando il pagamento degli interessi e del capitale è dovuto da almeno 90 giorni e la direzione della Banca europea per gli investimenti ritiene che vi sia un’indicazione oggettiva di riduzione di valore.

Valutazione di investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita

La valutazione degli investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita è generalmente basata su uno dei seguenti elementi:

recenti transazioni di mercato in normali condizioni di concorrenza,

equo valore attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo,

flussi di cassa previsti scontati ai tassi attuali applicabili a voci che presentano termini e caratteristiche di rischio analoghe,

metodo degli attivi netti corretti, o

altri modelli di valutazione.

La determinazione dei flussi di cassa e dei fattori di sconto per investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita richiede un ricorso significativo alle stime. Lo strumento per gli investimenti calibra periodicamente le tecniche di valutazione e ne verifica la validità utilizzando i prezzi derivanti da transazioni correnti di mercato osservabili nell’ambito dello stesso strumento oppure derivanti da altri dati di mercato osservabili.

Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita

Lo strumento per gli investimenti ritiene che gli investimenti azionari disponibili per la vendita siano svalutati in caso di diminuzione significativa o protratta dell’equo valore al di sotto del valore di costo o qualora sussistano altre prove oggettive di perdita di valore. La determinazione del carattere «significativo» o «protratto» della diminuzione si basa su una valutazione soggettiva. In genere lo strumento considera «significativi» valori pari o superiori al 30 % e «protratti» periodi superiori a 12 mesi. Inoltre lo strumento valuta altri fattori, fra cui la normale volatilità dei prezzi dei titoli quotati e i flussi di cassa futuri e i fattori di sconto per i titoli non quotati.

Consolidamento di entità in cui lo strumento detiene un interesse

Significativamente, lo strumento ha stabilito di non controllare nessuna delle entità in cui detiene un interesse. Ciò è dovuto al fatto che, per tutte queste entità, il socio accomandatario, il gestore del fondo o il consiglio di amministrazione sono i soli responsabili per la gestione e il controllo delle attività e degli affari del partenariato e hanno il potere e l’autorità di fare tutto quanto è necessario per conseguire la finalità e gli obiettivi del partenariato, in conformità alle linee direttrici politiche e in materia di investimenti.

2.4.   Cambiamenti di politica contabile

Tranne per i cambiamenti indicati in appresso, lo strumento ha applicato le politiche contabili indicate nella nota 2.5 a tutti i periodi presentati nei presenti rendiconti finanziari. Lo strumento ha adottato i seguenti standard nuovi o modificati.

Standard adottati

Nella preparazione dei presenti rendiconti finanziari sono stati adottati i seguenti standard, modifiche di standard e interpretazioni:

IFRS 10 Bilancio consolidato

L’IFRS 10 sostituisce la parte dell’IAS 27 «Bilancio consolidato e separato», riguardante il bilancio consolidato e il SIC 12 «Consolidamento — Società a destinazione specifica». L’IFRS 10 comprende una nuova definizione di controllo, che fornisce una base unica per il consolidamento di tutte le entità. Tale base si fonda sul concetto di potere sull’entità oggetto di investimento e di variabilità dei rendimenti derivanti dal coinvolgimento con la detta entità e dalla loro correlazione, anziché, come avveniva in precedenza, sul controllo giuridico o sull’esposizione a rischi e vantaggi, a seconda della natura dell’entità. L’adozione dell’IFRS 10 non ha influito sul consolidamento degli investimenti detenuti dallo strumento. Pertanto non sono necessarie ridefinizioni relative all’applicazione dell’IFRS 10.

IFRS 11 Accordi a controllo congiunto

L’IFRS 11 sostituisce l’IAS 31 «Partecipazioni in joint venture» e il SIC-13 «Entità a controllo congiunto — Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo» e stabilisce principi per la rendicontazione finanziaria da parte di entità interessate ad accordi a controllo congiunto.

L’IFRS 11 prevede due soli tipi di accordi congiunti, attività a controllo congiunto e joint venture, e la loro classificazione si basa sui diritti e sugli obblighi delle parti derivanti dall’accordo, anziché sulla sua forma giuridica. L’adozione di questo standard non ha influito sui rendiconti finanziari dello strumento.

IFRS 12 Divulgazione di interessi in altre imprese

L’IFRS 12 indica quali informazioni sono necessarie nei rendiconti finanziari annuali affinché coloro che li utilizzano possano valutare la natura degli interessi (e relativi rischi associati) dell’entità che redige il bilancio in controllate, collegate, accordi a controllo congiunto ed entità strutturate non consolidate. In base ai requisiti dell’IFRS 12 in materia di informazione, non occorre fornire informazioni comparative per gli esercizi precedenti alla data della prima applicazione. Le nuove informazioni sono riportate nella nota 22.

Modifiche agli IFRS 10, 11 e 12 - Bilancio consolidato, Accordi a controllo congiunto e Divulgazione di interessi in altre imprese: Guida alle disposizioni transitorie

Le modifiche chiariscono gli obiettivi della guida alle disposizioni transitorie nell’IFRS 10 e prevedono un ulteriore alleggerimento della transizione nell’IFRS 10, 11 e 12, limitando l’obbligo di fornire informazioni comparative rettificate al solo esercizio comparativo precedente. Inoltre, per quanto riguarda le informazioni relative alle entità strutturate non consolidate, è soppresso l’obbligo di presentare informazioni comparative per gli esercizi precedenti alla data in cui l’IFRS 12 viene applicato per la prima volta. L’adozione di questa modifica non ha influito sui rendiconti finanziari dello strumento.

Modifica allo standard IAS 36 - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie

Le modifiche limitano l’obbligo di pubblicare il valore recuperabile di un’attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari ai soli esercizi in cui è stata rilevata o rettificata una perdita per riduzione di valore.

Esse prevedono, tra l’altro, obblighi dettagliati in materia d’informazione, applicabili nel caso in cui l’importo recuperabile di un’attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari sia stata determinata sulla base dell’equo valore al netto dei costi di dismissione e, durante l’esercizio, sia stata rilevata o rettificata una perdita per riduzione di valore.

L’adozione di questa modifica non ha influito sui rendiconti finanziari dello strumento.

Standard emanati ma non ancora applicati

I seguenti standard, nonché le seguenti modifiche a standard precedenti e interpretazioni, sono disponibili per gli esercizi successivi al 1o gennaio 2014 e non sono stati applicati nella redazione dei presenti rendiconti finanziari. Gli standard che si applicano allo strumento sono indicati in appresso.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Lo standard è stato emanato il 24 luglio 2014 e sostituisce la guida esistente nello standard IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. L’IFRS 9 contiene una guida riveduta sulla classificazione e sulla valutazione degli strumenti finanziari, comprendente un nuovo modello di calcolo delle perdite previste su crediti per la determinazione delle riduzione di valore delle attività finanziarie e i nuovi requisiti generali contabili relativi alle operazioni di copertura, oltre a sviluppare la guida sulla rilevazione e sull’eliminazione contabile degli strumenti finanziari dello standard IAS 39. L’IFRS 9 non è ancora stato adottato dall’UE e lo strumento non ha ancora definito la portata di questo standard.

IFRS 15 Entrate provenienti da contratti con i clienti

L’IFRS 15 istituisce un quadro esaustivo per determinare se, in che entità e quando vengono rilevate entrate e sostituisce la guida esistente in materia di rilevazione delle entrate, compresi gli standard IAS 18 Ricavi, IAS 11 Lavori su ordinazione e IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela. Questo standard entrerà in vigore per gli esercizi a partire dal 1o gennaio 2017 o da data successiva, ma sarà consentito adottarlo prima. L’IFRS 15 non è ancora stato adottato dall’UE e lo strumento non ha ancora definito la portata di questo standard.

2.5.   Sintesi delle politiche contabili più significative

Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria presenta le attività e le passività in ordine decrescente di liquidità e non distingue tra voci correnti e non correnti.

2.5.1.    Conversione delle valute estere

Per presentare i rendiconti finanziari lo strumento per gli investimenti utilizza l’euro, che è anche la valuta funzionale. Se non diversamente indicato, le informazioni finanziarie espresse in EUR sono state arrotondate al migliaio più prossimo.

Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione.

Le attività e le passività monetarie in valuta diversa dall’euro sono convertite in euro al tasso di cambio in vigore alla data del bilancio. I profitti o le perdite derivanti da tale conversione sono registrati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo.

Le voci non monetarie misurate in termini di costo storico in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alle date delle transazioni iniziali. Le voci non monetarie misurate all’equo valore in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio vigenti alla data in cui è stato determinato l’equo valore.

Le variazioni del tasso di cambio derivanti dal regolamento delle transazioni a tassi diversi da quelli vigenti alla data della transazione, così come le variazioni di cambio non realizzate relative ad attività e passività in valuta estera non regolate sono registrate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo.

Gli elementi del prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e del conto economico complessivo sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio in vigore alla fine di ogni mese.

2.5.2.    Disponibilità liquide ed equivalenti

Lo strumento per gli investimenti definisce disponibilità liquide ed equivalenti come conti correnti, depositi a breve termine o carte commerciali aventi una scadenza originaria pari o inferiore a tre mesi.

2.5.3.    Attività finanziarie diverse dai derivati

Le attività finanziarie vengono contabilizzate in base alla data di liquidazione.

Valore equo degli strumenti finanziari

Il valore equo dello strumento finanziario è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione nel capitale o, in sua assenza, il mercato più vantaggioso cui lo strumento ha accesso in quella data.

Ove applicabile, la BEI misura, per conto dello strumento, il valore equo di uno strumento utilizzando il prezzo quotato in un mercato attivo per tale strumento. Si considera attivo un mercato in cui le operazioni relative all’attività o alla passività si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.

Qualora il valore equo degli attivi finanziari e dei passivi finanziari iscritti in bilancio non possa essere desunto dai mercati attivi, esso viene determinato avvalendosi di una serie di tecniche di valutazione che prevede, tra l’altro, l’uso di modelli matematici. I dati da elaborare in base a tali modelli provengono, ove possibile, da mercati osservabili; in caso contrario, la determinazione dell’equo valore viene effettuata ricorrendo a una valutazione. La tecnica di valutazione scelta ingloba tutti i fattori che le controparti prenderebbero in considerazione nella fissazione del prezzo dell’operazione.

La BEI misura il valore equo utilizzando la seguente gerarchia del valore equo, che riflette la rilevanza dei dati utilizzati nell’effettuare le valutazioni:

livello 1: input che sono prezzi di mercato quotato non aggiustati sui mercati attivi di strumenti identici cui lo strumento ha accesso,

livello 2: input diversi dai prezzi di mercato quotato inclusi nel livello 1 che sono osservabili direttamente (ossia sotto forma di prezzi) o indirettamente (ossia derivati dai prezzi). In questa categoria rientrano gli strumenti valutati utilizzando prezzi di mercato quotato sui mercati attivi di strumenti identici, prezzi di mercato quotato di strumenti identici o simili su mercati considerati come meno attivi o altre tecniche di valutazione in cui tutti gli input significativi sono direttamente o indirettamente osservabili dai dati di mercato,

livello 3: input che non sono osservabili. Rientrano in questa categoria tutti gli strumenti la cui la tecnica di valutazione comprende input che non sono basati su dati osservabili e in cui gli input non osservabili hanno un effetto significativo sulla valutazione dello strumento. Questa categoria comprende strumenti che sono valutati in base ai prezzi di mercato quotato di strumenti simili che richiedono importanti aggiustamenti o ipotesi non osservabili per riflettere le differenze tra gli strumenti.

Lo strumento riconosce i trasferimenti tra livelli della gerarchia dell’equo valore a partire dalla fine del periodo di riferimento durante il quale è intervenuto il cambiamento.

Attività finanziarie detenute fino a scadenza

Le attività finanziarie detenute fino a scadenza comprendono le obbligazioni quotate in borsa, acquisite con l’intenzione di detenerle fino alla scadenza, e le carte commerciali con scadenze originarie superiori ai tre mesi.

Tali obbligazioni e carte commerciali sono inizialmente iscritte all’equo valore con l’aggiunta di eventuali costi di transazione direttamente attribuibili. La differenza fra il valore di ingresso e il valore di rimborso viene ammortizzata in base all’effettivo metodo di calcolo degli interessi per la durata residua dello strumento.

Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di valore di un’attività finanziaria o di un gruppo di attività finanziarie. Un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle attività («evento di perdita» subito) e detto evento di perdita (o evento) abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell’attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. La perdita dovuta alla riduzione di valore viene rilevata nell’utile (perdita) di esercizio e la perdita viene calcolata come la differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei flussi finanziari stimati futuri calcolati in base al tasso d’interesse effettivo originario dello strumento.

Prestiti

I prestiti concessi dallo strumento per gli investimenti figurano tra le attività dello strumento al momento dell’erogazione degli anticipi ai contraenti. Essi sono inizialmente riportati al valore di costo (importi netti versati), che corrisponde all’equo valore dell’importo corrisposto per concedere il prestito, compresi eventuali costi di transazione, e successivamente sono misurati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo previa detrazione di eventuali accantonamenti per riduzione di valore o inesigibilità.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono quelle designate come tali o che non possono essere classificate né tra gli investimenti valutati all’equo valore rilevato a conto del risultato economico, né tra quelli detenuti fino a scadenza né come prestiti e crediti. Esse comprendono investimenti azionari diretti e investimenti in fondi di capitali di rischio.

Dopo la misurazione iniziale, gli investimenti finanziari disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzati al loro equo valore. Per la valutazione all’equo valore degli investimenti azionari, che non può basarsi sui mercati attivi, si considerino i seguenti elementi:

a.   Fondi di capitale di rischio

L’equo valore di ciascun fondo di capitale di rischio si baserà sull’ultimo valore netto di inventario (VNI) disponibile dichiarato dal fondo, se calcolato in base a linee guida di valutazione internazionali che sono riconosciute conformi agli IFRS (ad esempio, le linee guida per la valutazione internazionale del private equity e del capitale di rischio, IPEV Guidelines, pubblicate dalla European Venture Capital Association). Lo strumento per gli investimenti può tuttavia decidere di adeguare il VNI dichiarato dal fondo in considerazione di elementi che possono influire sulla valutazione.

b.   Investimenti azionari diretti

L’equo valore dell’investimento si baserà sull’ultima serie di rendiconti finanziari disponibili, riutilizzando eventualmente lo stesso modello utilizzato all’atto dell’acquisizione della partecipazione.

Gli utili e le perdite non realizzati sugli investimenti azionari diretti e sui capitali di rischio vengono rubricati come risorse dei finanziatori fino a quando tali investimenti non vengono venduti, riscossi o ceduti oppure dichiarati svalutati. Qualora si accerti che un investimento disponibile per la vendita è svalutato, gli eventuali utili e perdite non realizzati cumulati, precedentemente contabilizzati nel capitale proprio, vengono trasferiti nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo.

Per gli investimenti non quotati, l’equo valore è stabilito applicando tecniche di valutazione riconosciute (ad esempio, attivi netti corretti, metodo dei flussi di cassa attualizzati o multiple). Questi investimenti sono contabilizzati al valore di costo ove non sia possibile effettuare una valutazione affidabile dell’equo valore. Va notato che nei primi due anni gli investimenti sono rilevati al valore di costo.

Le partecipazioni acquisite dallo strumento rappresentano di norma investimenti in capitale azionario privato o fondi di capitale di rischio. In base alla pratica in vigore nel settore, tali investimenti vengono solitamente sottoscritti da una serie di investitori, nessuno dei quali si trova nella posizione di influenzare singolarmente le operazioni quotidiane e l’attività di investimento del fondo. Di conseguenza, la partecipazione di un investitore agli organi di direzione di un fondo non gli conferisce alcun diritto relativamente alla gestione quotidiana del fondo stesso. Inoltre, i singoli investitori di un fondo di investimento privato o di un fondo di capitale di rischio non determinano le strategie del fondo, quali le politiche di distribuzione dei dividendi o le politiche relative alle altre distribuzioni. Solitamente, tali decisioni vengono assunte da chi si occupa della gestione del fondo sulla base del contratto degli azionisti che disciplina i diritti e gli obblighi dei gestori e di tutti gli azionisti del fondo. Il contratto degli azionisti impedisce inoltre in genere ai singoli investitori di concludere individualmente transazioni di importi significativi con il fondo, effettuare scambi nell’ambito del personale di direzione ovvero ottenere accesso privilegiato a informazioni tecniche essenziali. Gli investimenti dello strumento vengono effettuati nel rispetto della pratica in uso nel settore, garantendo che lo strumento non eserciti alcuna forma di controllo o influenza significativa ai sensi dei principi IFRS 10 e IAS 28 nell’effettuazione dei propri investimenti, compresi gli investimenti per i quali lo strumento detiene oltre il 20 % dei diritti di voto.

Garanzie

Le garanzie finanziarie sono registrate inizialmente nel bilancio all’equo valore corrispondente al valore attuale netto dell’afflusso di premi previsto. Tale calcolo viene eseguito alla data iniziale di ciascuna transazione e il risultato viene rubricato in bilancio come «garanzie finanziarie» alle voci «altre attività» e «altre passività».

Dopo la registrazione iniziale, le passività dello strumento relative a tali garanzie sono misurate secondo il valore più elevato fra due valori:

la stima più accurata delle spese necessarie a regolare eventuali obblighi finanziari derivanti dalla garanzia, stimata sulla base di tutti i fattori e delle informazioni pertinenti disponibili alla data di formazione del bilancio,

l’importo registrato inizialmente meno il suo ammortamento cumulato. Tale ammortamento viene eseguito inizialmente mediante il metodo attuariale.

Eventuali aumenti o riduzioni del passivo relativo alle garanzie finanziarie vengono riportati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «entrate da commissioni e dividendi».

Le attività dello strumento relative a tali garanzie sono successivamente ammortizzate mediante il metodo attuariale e controllate per verificarne l’eventuale perdita di valore.

Inoltre, un contratto di garanzia viene registrato come sopravvenienza passiva per lo strumento all’atto della sottoscrizione, mentre una garanzia che viene attivata è registrata come un impegno per lo strumento.

2.5.4.    Riduzione di valore delle attività finanziarie

Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di valore delle attività finanziarie. Un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle attività («evento di perdita» subito) e detto evento di perdita abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell’attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. Tra gli elementi che dimostrano la riduzione di valore possono figurare indicazioni che il contraente, o un gruppo di contraenti, è alle prese con notevoli difficoltà finanziarie, insolvenza o morosità nei pagamenti di interessi o di capitale, la probabilità che egli fallisca o intraprenda altri tipi di riorganizzazione finanziaria, ovvero elementi concreti che indichino il sussistere di una diminuzione quantificabile dei futuri flussi di cassa, quali variazioni degli arretrati o parametri economici correlati a inadempienze.

Le riduzioni di valore vengono registrate per i prestiti in sospeso alla fine dell’esercizio finanziario e riportati al costo ammortizzato quando vi sono prove oggettive di un rischio di mancato recupero (totale o parziale) dei relativi importi, conformemente alle clausole contrattuali originali, oppure dei valori equivalenti. In presenza di prove oggettive dell’avvenuta perdita dovuta alla riduzione di valore, l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile delle attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati. Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’impiego di un fondo di riserva mentre l’importo della perdita è registrato nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo. Gli interessi continuano a maturare sul valore contabile ridotto, in base all’effettivo tasso di interesse dell’attività. I prestiti e il relativo fondo sono dichiarati inesigibili quando non vi sono prospettive realistiche di recupero. Se, in un esercizio successivo, l’entità della perdita stimata dovuta alla riduzione di valore aumenta o diminuisce a seguito di un evento successivo alla registrazione della riduzione di valore, la perdita dovuta alla riduzione precedentemente registrata viene aumentata o ridotta mediante un adeguamento del fondo di riserva.

Lo strumento effettua le valutazioni del rischio di credito per ciascuna operazione e non tiene conto della perdita di valore collettiva.

Quanto alle attività finanziarie disponibili per la vendita, lo strumento per gli investimenti valuta, alla chiusura di ogni esercizio, se sussistano prove oggettive di riduzione di valore di un investimento. Tra le prove oggettive rientra una riduzione significativa o protratta dell’equo valore dell’investimento al di sotto del suo costo. In presenza di prove di riduzione del valore, la riduzione cumulativa [calcolata come la differenza tra il costo di acquisto e l’equo valore corrente, detratte eventuali perdite dovute a riduzioni di valore dello stesso investimento precedentemente registrate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo] viene tolta dalle risorse dei finanziatori e riportata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo. Le perdite dovute alla riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita non sono stornate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo; gli aumenti del loro equo valore netto successivi alla riduzione di valore sono riportati direttamente nelle risorse dei finanziatori.

La sezione gestione dei rischi della Banca europea per gli investimenti analizza la riduzione di valore delle attività finanziarie almeno una volta l’anno. Gli eventuali adeguamenti che ne derivano comprendono la soppressione dello sconto nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo per la durata dell’attività ed eventuali adeguamenti necessari in esito ad una revisione della riduzione di valore iniziale.

2.5.5.    Strumenti finanziari derivati

I derivati comprendono gli scambi incrociati di valute (cross currency swaps), gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate (cross currency interest rate swaps), gli scambi di valute a breve termine («FX swaps») e gli scambi di tassi di interesse.

Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate diverse dall’euro, così da compensare eventuali profitti o perdite provocati da oscillazioni dei tassi di cambio.

Lo strumento non utilizza nessuna delle possibilità di copertura di cui allo IAS 39. I derivati sono valutati all’equo valore rilevato mediante il conto del risultato economico e dichiarati come strumenti finanziari derivati. Tale equo valore è ottenuto principalmente da modelli di flusso monetario scontato, da modelli di valutazione delle opzioni e da quotazioni di terzi.

I derivati sono contabilizzati all’equo valore e registrati come attività quando il valore equo è positivo e tra le passività quando è negativo. Eventuali modifiche del valore equo degli strumenti finanziari derivati figurano nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «variazione del valore equo degli strumenti finanziari derivati».

I derivati vengono inizialmente rilevati alla data contabile.

2.5.6.    Contributi

I contributi degli Stati membri sono registrati nel bilancio come crediti alla data della decisione del Consiglio che stabilisce il contributo finanziario che gli Stati membri sono tenuti a versare allo strumento.

I contributi degli Stati membri soddisfano i seguenti requisiti e sono pertanto classificati come strumenti rappresentativi di capitale:

come definito nell’accordo relativo ai contributi, essi conferiscono agli Stati membri il diritto di decidere in merito all’utilizzazione dell’attivo dello strumento per gli investimenti nel caso della liquidazione di quest’ultimo,

essi rientrano nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di strumenti,

tutti gli strumenti finanziari rientranti nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di strumenti presentano caratteristiche identiche,

tali strumenti non presentano alcuna caratteristica che imponga di classificarli come passività, e

i flussi finanziari totali previsti attribuibili allo strumento nel suo arco di vita si basano sostanzialmente sul risultato economico, la variazione dell’attivo netto rilevato o la variazione dell’equo valore dell’attivo netto rilevato e non rilevato dello strumento per gli investimenti nell’arco di vita dello strumento di cui trattasi.

2.5.7.    Interesse sui prestiti

Gli interessi sui prestiti generati dallo strumento per gli investimenti sono registrati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo («Interessi e proventi assimilati») e nel bilancio («Prestiti e crediti») conformemente alla contabilità per competenza utilizzando il tasso di interesse effettivo, ossia il tasso che sconta esattamente le future entrate o uscite di cassa, per tutta la durata attesa del prestito, eguagliando il valore contabile netto del medesimo. Quando il valore registrato di un prestito è stato ridotto a causa di una riduzione di valore, gli interessi continuano ad essere registrati applicando il tasso di interesse effettivo originario al nuovo valore contabile.

Le commissioni di impegno sono riportate e riconosciute come entrate utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo sul periodo che va dall’erogazione al rimborso del prestito considerato, e sono presentate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «interessi e proventi assimilati».

2.5.8.    Abbuoni di interessi e assistenza tecnica

Nell’ambito delle sue attività, lo strumento per gli investimenti gestisce gli abbuoni di interessi e l’assistenza tecnica per conto degli Stati membri.

La parte dei contributi degli Stati membri destinata al pagamento degli abbuoni di interessi e all’AT non viene contabilizzata fra le risorse dei finanziatori dello strumento, bensì classificata come importi dovuti a terzi. Lo strumento effettua l’erogazione ai beneficiari finali e poi riduce gli importi dovuti a terzi.

I contributi destinati a finanziare abbuoni d’interesse e AT che non sono interamente ammessi vengono riclassificati come contributi allo strumento per gli investimenti.

2.5.9.    Interessi di disponibilità liquide ed equivalenti

Gli interessi di tesoreria vengono registrati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo dello strumento secondo il principio della contabilità di competenza.

2.5.10.    Onorari, commissioni e dividendi

Gli onorari percepiti per servizi prestati in un dato periodo di tempo sono riconosciuti come entrate via via che i servizi vengono prestati, mentre gli onorari percepiti per la realizzazione di un’azione importante sono riconosciuti come entrate al completamento di tale azione. Tali onorari sono presentati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «entrate da commissioni e dividendi».

I dividendi relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita vengono contabilizzati all’atto del ricevimento e presentati nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo alla voce «utili netti realizzati derivanti da attività finanziarie disponibili per la vendita».

2.5.11.    Fiscalità

In virtù del protocollo sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, le risorse, le entrate ed altri beni delle istituzioni dell’Unione beneficiano di un’esenzione da tutte le imposte dirette.

3.   Gestione dei rischi

La presente nota contiene informazioni sull’esposizione dello strumento ai rischi creditizi e finanziari e alla gestione di tali rischi, in particolare per quanto concerne i rischi primari legati all’utilizzo che lo strumento fa di strumenti finanziari. Tali rischi comprendono:

rischio di credito — rischio di perdita risultante dall’inadempienza del cliente o della controparte, legata all’esposizione del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento,

rischio di liquidità — rischio che un’impresa non sia in grado di finanziare gli aumenti degli attivi e di soddisfare le obbligazioni quando giungono a scadenza senza incorrere in perdite inaccettabili,

rischio di mercato — rischio che le variazioni dei prezzi di mercato e dei tassi, quali i tassi di interesse, i prezzi dei titoli azionari e i tassi di cambio influenzino il risultato economico di un’entità o il valore delle partecipazioni detenute.

3.1.   Organizzazione della gestione dei rischi

La Banca europea per gli investimenti adegua costantemente la propria gestione dei rischi.

L’Ufficio Gestione rischi della BEI provvede a individuare, valutare, controllare e segnalare in modo indipendente i rischi ai quali è esposto lo strumento. In un contesto nel quale viene mantenuto il principio della separazione delle funzioni, la Gestione rischi (Risk Management, RM) è indipendente dai Front office. Il direttore generale della Gestione rischi riferisce, relativamente alle questioni legate ai rischi, al vicepresidente incaricato della Banca europea per gli investimenti. Il vicepresidente incaricato incontra regolarmente il Comitato di revisione (audit committee) per discutere le questioni legate ai rischi ed è inoltre responsabile di supervisionare l’attività di segnalazione dei rischi al Comitato di gestione e al Consiglio di amministrazione della Banca europea degli investimenti.

3.2.   Rischio di credito

Il rischio di credito è costituito dalle possibili perdite che risultano dall’inadempienza del cliente o della controparte, legate all’esposizione del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento.

3.2.1.    Politica in materia di rischio di credito

Nel condurre l’analisi creditizia sulle controparti del prestito, la BEI valuta il rischio di credito con l’obiettivo di quantificarlo e attribuire ad esso un valore. Lo strumento ha sviluppato una metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) rivolta alle aziende o agli istituti finanziari per determinare i rating interni delle sue principali controparti che beneficiano di prestiti o garanzie. Tale metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia di controparte definita (ad esempio, aziende, banche, enti pubblici ecc.). Tenendo conto sia delle migliori pratiche bancarie, sia dei principi definiti nell’ambito dell’Accordo internazionale di Basilea sui capitali (Basilea II), tutte le controparti che rivestono una certa importanza per il profilo creditizio di una specifica transazione vengono classificate in categorie di rating interne utilizzando la metodologia IRM per la tipologia di controparte corrispondente. A ciascuna controparte viene inizialmente assegnato un rating interno che riflette il suo rating in valuta estera a lungo termine in seguito a un’analisi approfondita del profilo di rischio della controparte e del contesto operativo legato al rischio-paese in questione.

La valutazione creditizia delle attività finanziarie del progetto e delle altre operazioni strutturate di ricorso limitato utilizza strumenti di valutazione del rischio creditizio specifici del settore, prevalentemente basati sulla disponibilità di flussi di cassa e sulla capacità di far fronte al servizio del debito. Tali strumenti comprendono un’analisi del quadro contrattuale dei progetti, l’analisi della controparte e simulazioni dei flussi di cassa. Come per le aziende e gli istituti finanziari, a ciascun progetto viene attribuito un rating di rischio interno e una perdita prevista.

Tutte le operazioni non sovrane (o non garantite come sovrane o assimilate a queste) sono soggette a limiti specifici per quanto riguarda il livello della transazione e le dimensioni della controparte. All’importo massimo nominale delle transazioni è imposto un limite che dipende dalla perdita prevista dalla transazione stessa. I limiti relativi alle controparti si applicano alle esposizioni consolidate e solitamente riflettono l’entità dei fondi propri delle controparti e la loro capacità complessiva di ottenere finanziamenti esterni a lungo termine.

Per mitigare il rischio di credito, lo strumento utilizza vari strumenti di attenuazione del rischio di credito, quali:

valori mobiliari legati a progetti (ad esempio, garanzia su azioni; garanzia su attività; attribuzione di diritti; garanzia su conti), e/o

garanzie, solitamente fornite dal soggetto che ha sponsorizzato il progetto finanziato (ad esempio, garanzie di completamento, garanzie di prima richiesta).

Inoltre, lo strumento ricorre talvolta a strumenti di attenuazione del rischio di credito non direttamente correlati al rischio del progetto, come le garanzie collaterali o le garanzie bancarie.

Lo strumento non fa uso di derivati per attenuare il rischio di credito.

3.2.2.    Esposizione massima al rischio di credito senza tener conto di garanzie collaterali o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

La tabella seguente riporta i valori relativi all’esposizione massima al rischio di credito per gli elementi del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, compresi i derivati. L’esposizione massima è indicata al lordo a causa dell’effetto mitigante delle garanzie collaterali.

Esposizione massima (in migliaia di euro)

31.12.2014

31.12.2013

ATTIVITÀ

 

 

Disponibilità liquide ed equivalenti

5 45  399

5 99  515

Strumenti finanziari derivati

448

1  024

Prestiti e crediti

1 3 31  918

1 2 22  199

Crediti dai finanziatori

42  590

Attività finanziarie detenute fino a scadenza

99  988

1 02  562

Altre attività

5  522

148

Totale attività

2 0 25  865

1 9 25  448

CONTI FUORI BILANCIO

 

 

Sopravvenienze passive

 

 

Garanzie sottoscritte non accordate

25  000

25  000

Impegni

 

 

Prestiti non erogati

1 1 61  859

8 89  866

Garanzie accordate

2  298

4  414

Totale conti fuori bilancio

1 1 89  157

9 19  280

Totale esposizione creditizia

3 2 15  022

2 8 44  728

3.2.3.    Rischio di credito su prestiti e crediti

3.2.3.1.   Misurazione del rischio di credito su prestiti e crediti

Ogni operazione di prestito effettuata dallo strumento beneficia di una valutazione completa del rischio e di una quantificazione delle perdite previste, espresse attraverso un sistema di valutazione dei prestiti (Loan Grading, LG). Le categorie LG sono stabilite sulla base di criteri universalmente accettati, basati su parametri come la qualità del mutuatario, la scadenza del prestito, le garanzie fornite a copertura ed eventualmente il garante.

Il sistema di valutazione dei prestiti LG comprende le metodologie, i processi, le banche dati e i sistemi informatici a sostegno della valutazione del rischio di credito insito nelle operazioni di prestito e della quantificazione delle perdite previste e riassume un’ampia gamma di informazioni allo scopo di consentire una classificazione relativa del rischio di credito dei prestiti. Il sistema LG riflette il valore attuale del livello stimato delle perdite attese esprimendo la probabilità di insolvenza dei debitori principali, dell’esposizione al rischio e della gravità della perdita in caso di effettiva inadempienza. Le categorie LG assolvono alle seguenti funzioni:

contribuiscono ad effettuare una valutazione più precisa e quantitativa dei rischi associati ai prestiti,

facilitano la ripartizione delle attività di controllo,

offrono in ogni momento un quadro aggiornato sulla qualità del portafoglio prestiti,

sono uno dei fattori che permettono di adottare le decisioni in materia di attribuzione di un prezzo ai rischi in funzione della perdita prevista.

I seguenti fattori contribuiscono alla definizione di una LG:

i)

solvibilità del mutuatario: la Gestione rischi provvede a un esame indipendente della situazione del mutuatario e ne valuta la solvibilità sulla base di metodologie interne e banche dati esterne. In linea con l’approccio avanzato di Basilea II, la banca ha messo a punto una metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) per determinare i rating interni di mutuatari e garanti. Tale metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia di controparte definita;

ii)

correlazione dell’insolvenza: permette di quantificare la probabilità che mutuatario e garante incontrino difficoltà finanziarie simultaneamente. Tanto maggiore è la correlazione tra le probabilità di insolvenza del mutuatario e del garante, minore è il valore della garanzia e dunque più bassa è la classe LG;

iii)

il valore degli strumenti di garanzia e delle garanzie: tale valore viene valutato sulla base della combinazione fra la solvibilità del soggetto emittente e il tipo di strumento utilizzato;

iv)

il quadro contrattuale: un quadro contrattuale solido contribuisce alla qualità del prestito e alla classificazione interna;

v)

la durata del prestito: a parità di ogni altra condizione, superiore è la durata del prestito, maggiore è il rischio di incorrere in difficoltà di restituzione del prestito.

La perdita prevista relativa a un prestito è calcolata combinando i cinque elementi sopra descritti. A seconda del livello di perdita prevista, un prestito è inserito in una delle seguenti categorie LG:

A

Prestiti di qualità eccellente: tale categoria è suddivisa in tre sottocategorie. La sottocategoria A comprende i rischi sovrani all’interno dell’UE, vale a dire i prestiti concessi a uno Stato membro, ovvero garantiti interamente, esplicitamente e incondizionatamente da questo, per i quali non sono previste difficoltà di rimborso e ai quali è stata attribuita una perdita prevista dello 0 %. La classe A+ fa riferimento a prestiti concessi a enti diversi dagli Stati membri (o garantiti da tali enti) che non presentano prospettive di deterioramento per la loro intera durata. La classe A– comprende operazioni di prestito che danno origine al dubbio che venga mantenuto il loro stato attuale (ad esempio, a causa della loro lunga durata o dell’elevata volatilità del prezzo futuro di una garanzia altresì eccellente), per i quali tuttavia la possibilità di un tale deterioramento appare ridotta.

B

Prestiti di elevata qualità: tali prestiti costituiscono una categoria di attività di cui la banca si fida, anche se non si può escludere il rischio di un deterioramento minimo in futuro. Le categorie B+ e B– vengono impiegate per indicare la relativa probabilità che si verifichi un tale deterioramento.

C

Prestiti di buona qualità: un esempio di tali prestiti sono i prestiti non garantiti a banche o grandi imprese conosciute per la loro solidità, rimborsabili integralmente alla scadenza dopo sette anni o in tranche a decorrere dall’erogazione, per un periodo equivalente.

D

Questa categoria costituisce il confine tra prestiti «di qualità accettabile» e prestiti che presentano problemi. Tale spartiacque nella classificazione del prestito viene definito più precisamente dalle sottoclassificazioni D+ e D–. I prestiti classificati alla sottocategoria D– richiedono di essere monitorati con maggiore attenzione.

E

In questa categoria LG rientrano i prestiti con un profilo di rischio maggiore rispetto a quanto solitamente accettato. La classe comprende altresì prestiti che hanno evidenziato gravi problemi nel corso della loro durata e per i quali non si può pertanto escludere l’ipotesi di una perdita. Per tale ragione, tali prestiti sono soggetti a un attento e scrupoloso monitoraggio. Le sottocategorie E+ ed E– consentono di differenziare l’intensità di questo particolare processo di monitoraggio. Le operazioni di classe E– presentano una situazione per la quale vi è la forte possibilità che sia impossibile mantenere il servizio del debito previsto e che sia pertanto richiesta una qualche forma di ristrutturazione del debito, con una conseguente probabile perdita di valore.

F

La categoria F (inadempienza) raccoglie i prestiti che presentano livelli di rischio inaccettabili. I prestiti sono classificati nella categoria F– solo a seguito di transazioni in corso per le quali si verificano, successivamente alla firma del contratto, circostanze avverse impreviste, eccezionali e gravi. Tutte le operazioni per le quali si verifica una perdita di capitale dello strumento per gli investimenti sono classificate in categoria F e sono oggetto di una disposizione specifica.

Generalmente, i prestiti classificati internamente in categoria D– o in categorie inferiori sono inseriti in un apposito elenco di operazioni da controllare. Tuttavia, se è stato inizialmente classificato con un profilo di rischio pari a D– o inferiore, il prestito verrà inserito nell’elenco solo in seguito a un evento creditizio significativo tale da comportare un ulteriore deterioramento della sua posizione LG.

La tabella di cui alla sezione 3.2.3.3 offre un’analisi della qualità del credito del portafoglio crediti dello strumento sulla base delle varie classi LG descritte in precedenza.

3.2.3.2.   Analisi del rischio creditizio legato alla concessione di prestiti

La tabella seguente riporta l’esposizione massima al rischio creditizio legato alla concessione di prestiti sottoscritti ed erogati per tipo di mutuatario e tenendo conto delle garanzie fornite dai garanti:

In migliaia di euro

Al 31.12.2014

Garantiti

Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Non garantiti

Totale

% del totale

Banche

16  457

1 06  667

5 71  609

6 94  733

52

Grandi imprese

23  494

93  731

3 10  396

4 27  621

32

Enti pubblici

33  279

31

33  310

3

Stati

4  815

1 71  439

1 76  254

13

Totale erogato

73  230

2 05  213

1 0 53  475

1 3 31  918

100

Sottoscritti e non erogati

1 21  826

1 17  758

9 22  275

1 1 61  859

 


In migliaia di euro

Al 31.12.2013

Garantiti

Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Non garantiti

Totale

% del totale

Banche

18  341

1 12  178

3 38  464

4 68  983

38

Grandi imprese

26  315

94  365

4 17  990

5 38  670

44

Enti pubblici

29  120

31

29  151

2

Stati

5  322

1 80  073

1 85  395

16

Totale erogato

73  776

2 11  865

9 36  558

1 2 22  199

100

Sottoscritti e non erogati

14  966

1 17  758

7 57  142

8 89  866

 

La Direzione «gestione e ristrutturazione delle transazioni» è incaricata di realizzare verifiche in merito a mutuatari e garanti, nonché controlli finanziari e contrattuali connessi ai progetti. Pertanto, la solvibilità dei prestiti contratti nel quadro dello strumento, dei mutuatari e dei garanti è sottoposta a controllo permanente, con cadenza per lo meno annuale, ma più frequentemente ad hoc e in funzione del verificarsi di eventi connessi con il credito. In particolare, la Direzione «gestione e ristrutturazione delle transazioni» verifica il rispetto degli obblighi contrattuali e, in caso di declassamento del rating e/o di inosservanza del contratto, vengono adottate azioni correttive. Conformemente agli orientamenti sul rischio di credito, ove necessario vengono adottate misure attenuative. Inoltre, in caso di rinnovo delle garanzie bancarie ricevute per i prestiti, si garantisce la loro sostituzione o l’adozione tempestiva delle misure del caso.

3.2.3.3.   Analisi della qualità del credito dei prestiti per categoria di mutuatario

Le seguenti tabelle riportano l’analisi della qualità del credito del portafoglio prestiti dello strumento al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 in funzione della categoria del prestito, in base alle esposizioni sottoscritte (per prestiti erogati e non erogati):

(in migliaia di euro)

Al 31.12.2014

Qualità eccellente

Qualità standard

Rischio minimo accettabile

Alto rischio

Nessuna classificazione

Totale

% del totale

Da A a B-

C

D+

D- e inferiore

Mutuatario

Banche

75  268

7  074

3 07  049

8 79  420

3 36  318

1 6 05  129

65

Grandi imprese

1 02  974

7  964

16  713

4 56  210

5 83  861

23

Enti pubblici

33  279

40  031

73  310

3

Stati

4  815

2 26  662

2 31  477

9

Totale

1 78  242

15  038

3 61  856

1 6 02  323

3 36  318

2 4 93  777

100


(in migliaia di euro)

Al 31.12.2013

Qualità eccellente

Qualità standard

Rischio minimo accettabile

Alto rischio

Nessuna classificazione

Totale

% del totale

Da A a B-

C

D+

D- e inferiore

Mutuatario

Banche

65  571

15  434

97  478

6 89  905

4 04  129

1 2 72  517

60

Grandi imprese

6  773

15  970

5  691

5 20  048

5 48  482

26

Enti pubblici

—-

69  151

69  151

3

Stati

2 21  915

2 21  915

11

Totale

72  344

31  404

1 03  169

1 5 01  019

4 04  129

2 1 12  065

100

3.2.3.4.   Concentrazione dei rischi di prestiti e crediti

3.2.3.4.1.   Analisi geografica

Il portafoglio prestiti dello strumento può essere analizzato per regione geografica (in migliaia di euro) in base al paese del mutuatario:

Paese del mutuatario

31.12.2014

31.12.2013

Uganda

1 61  657

1 44  816

Kenya

1 55  168

1 31  384

Nigeria

1 37  832

73  469

Regionale-ACP

1 36  182

1 01  863

Mauritania

95  319

93  455

Giamaica

77  272

68  000

Etiopia

68  614

75  962

Repubblica dominicana

64  614

64  015

Tanzania

62  916

26  121

Camerun

61  067

70  154

Togo

45  780

50  319

Congo (Repubblica democratica)

39  786

39  047

Maurizio

35  811

1 08  511

Mozambico

29  139

26  202

Capo Verde

26  101

27  470

Ghana

16  130

6  365

Ruanda

14  854

6  439

Polinesia francese

14  622

13  994

Senegal

12  046

13  063

Malawi

9  945

3  999

Samoa

7  595

8  872

Burkina Faso

7  456

8  944

Haiti

7  379

5  511

Mali

7  207

7  717

Congo

6  919

8  649

Zambia

5  761

6  412

Vanuatu

3  835

5  028

Angola

3  623

6  380

Nuova Caledonia

3  211

3  708

Niger

2  581

3  020

Santa Lucia

2  363

2  102

Palau

2  254

2  224

Grenada

1  996

2  243

Trinidad e Tobago

1  180

Micronesia

1  141

Liberia

821

364

Tonga

681

1  416

Gabon

528

512

Figi

474

1  032

Burundi

40

Ciad

18

Lesotho

3  417

Totale

1 3 31  918

1 2 22  199

3.2.3.4.2.   Analisi per settore industriale

La tabella sottostante riporta l’analisi del portafoglio prestiti dello strumento per settore industriale del mutuatario. Le operazioni che comportano un’erogazione a un intermediario finanziario prima che al beneficiario finale sono registrate fra i prestiti globali (in migliaia di euro):

Settore industriale del mutuatario

31.12.2014

31.12.2013

Prestiti globali e contratti di agenzia

5 41  600

3 37  482

Sviluppo urbano, ristrutturazione e trasporti

2 09  849

2 16  244

Elettricità, carbone e settori affini

1 98  604

2 34  106

Terziario e attività affini

1 68  689

1 48  875

Materiali di base e attività minerarie

1 08  367

1 76  909

Strade e autostrade

43  993

38  880

Aeroporti e sistemi di gestione del traffico aereo

33  310

29  116

Trattamento delle materie prime, costruzioni

16  243

20  884

Telecomunicazioni

6  089

11  746

Filiera della carta

5  156

4  540

Catena alimentare

18

Beni di investimento/beni di consumo durevoli

3  417

Totale

1 3 31  918

1 2 22  199

3.2.3.5.   Arretrati su prestiti e riduzioni di valore

L’individuazione, il monitoraggio e la segnalazione di arretrati su prestiti vengono effettuati secondo le procedure riportate nei Finance Monitoring Guidelines and Procedures (orientamenti e procedure di monitoraggio finanziario). Tali procedure sono conformi alle migliori pratiche bancarie e sono applicate a tutti i prestiti gestiti dalla BEI.

Il processo di monitoraggio è strutturato in modo da permettere di: i) individuare gli arretrati potenziali e segnalarli ai servizi competenti; ii) portare immediatamente i casi critici all’attenzione del livello operativo e decisionale adeguato; iii) fornire alla direzione e alle istituzioni esterne pertinenti (Commissione europea e Stati membri) relazioni periodiche sul quadro complessivo degli arretrati e sulle misure di recupero già adottate o da adottare.

Gli arretrati e le riduzioni di valore dei prestiti interessati possono essere analizzati nella tabella seguente (valori in migliaia di euro):

 

 

Prestiti e crediti

Prestiti e crediti

Note

31.12.2014

31.12.2013

Valore contabile

 

1 3 31  918

1 2 22  199

Riduzione di valore singola

 

 

 

Importo lordo

 

2 10  338

2 27  007

Riduzione di valore

7

- 1 52  137

-  70  791

Riduzione di valore singola del valore contabile

 

58  201

1 56  216

Riduzione di valore collettiva

 

 

 

Importo lordo

 

Riduzione di valore

 

Riduzione di valore collettiva del valore contabile

 

Arretrati senza riduzione di valore

 

 

 

Gli arretrati comprendono

 

 

 

0-30 giorni

 

2  558

1  561

30-60 giorni

 

528

60-90 giorni

 

5

90-180 giorni

 

oltre 180 giorni

 

Valore contabile arretrato senza riduzione di valore

 

3  091

1  561

Valore contabile non arretrato e senza riduzione di valore

 

1 2 70  626

1 0 64  422

Valore contabile totale prestiti e crediti

 

1 3 31  918

1 2 22  199

3.2.4.    Rischio di credito su disponibilità liquide ed equivalenti

I fondi disponibili sono investiti in base al programma degli obblighi contrattuali di rimborso dello strumento. Dal 31 dicembre 2014 e dal 31 dicembre 2013, gli investimenti consistevano in depositi bancari, certificati di deposito e carte commerciali.

I soggetti autorizzati hanno un rating analogo ai rating a breve e lungo termine richiesti per gli investimenti di capitale liquido della BEI. Il rating minimo a breve termine richiesto per i soggetti autorizzati è P-1/A-1/F1 (Moody’s, S&P, Fitch). In caso di rating diversi assegnati da più di un’agenzia di rating creditizio, si applica il rating più basso. Il limite massimo autorizzato per ciascuna banca autorizzata (fatta eccezione per i conti correnti operativi dello strumento) è attualmente fissato a 5 0 0 00  000 EUR (cinquanta milioni di EUR).

Tutti gli investimenti sono stati effettuati presso soggetti autorizzati con una durata massima di tre mesi dalla data della contrattazione e fino al limite di esposizione del credito. Al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 tutti i depositi bancari, i certificati di deposito, le carte commerciali e la liquidità detenuti dal portafoglio di tesoreria dello strumento avevano un rating minimo di P–1 (equivalente Moody’s) al giorno di liquidazione.

La tabella seguente mostra la situazione delle disponibilità liquide ed equivalenti, comprese le entrate da interessi (in migliaia di euro):

Rating minimo a breve termine

Rating minimo a lungo termine

31.12.2014

31.12.2013

(Moody’s)

(Moody’s)

P-1

Aaa

47  937

9 %

0 %

P-1

Aa1

0 %

48  130

8 %

P-1

Aa2

38

0 %

48

0 %

P-1

Aa3

0 %

50  000

8 %

P-1

A1

1 37  820

25 %

1 06  572

18 %

P-1

A2

3 59  604

66 %

3 94  765

66 %

Totale

5 45  399

100 %

5 99  515

100 %

3.2.5.    Rischio di credito sui derivati

3.2.5.1.   Politica in materia di rischio di credito sui derivati

Il rischio di credito sui derivati è rappresentato dalla perdita che una determinata parte subirebbe se la controparte all’accordo si rivelasse incapace di far fronte ai propri obblighi contrattuali. Il rischio di credito associato ai derivati varia in base a una serie di fattori (quali i tassi di interesse e di cambio) e corrisponde in genere solo a una parte limitata del loro valore nozionale.

Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate diverse dall’euro. Tutti i contratti di swap vengono eseguiti dalla Banca europea per gli investimenti con una controparte esterna. Gli swap sono disciplinati dagli stessi accordi in materia di master swap (Master Swap Agreements) e dagli allegati a sostegno del credito (Credit Support Annexes) sottoscritti dalla Banca europea per gli investimenti e dalle sue controparti esterne.

3.2.5.2.   Misurazione del rischio di credito sui derivati

Tutti gli swap eseguiti dalla Banca europea per gli investimenti correlati allo strumento vengono gestiti nell’ambito dello stesso quadro contrattuale e delle metodologie applicate ai derivati negoziati dalla Banca europea per gli investimenti per i propri scopi. In particolare, l’ammissibilità delle controparti di un contratto swap viene stabilita dalla Banca europea per gli investimenti sulla base delle stesse condizioni di ammissibilità dei suoi contratti swap generali.

La Banca europea per gli investimenti misura l’esposizione al rischio di credito connessa alle transazioni con swap e derivati servendosi di metodi basati sul valore di mercato netto (Net Market Exposure, NME) e sull’esposizione potenziale futura (Potential Future Exposure, PFE) per le sue attività di comunicazione e monitoraggio dei limiti. I parametri NME e PFE comprendono i derivati connessi allo strumento per gli investimenti.

La tabella seguente mostra le scadenze degli scambi incrociati di valute e degli scambi di tassi di interesse a valute incrociate, suddivisi per importo nozionale ed equo valore:

(in migliaia di euro)

Contratti swap al 31.12.2014

inferiori a

da 1 anno

da 5 anni

superiori a

Totale 2014

1 anno

a 5 anni

a 10 anni

10 anni

Importo nozionale

11  606

11  606

Equo valore (ovvero, valore scontato netto)

-  3  219

-  3  219


(in migliaia di euro)

Contratti swap al 31.12.2013

inferiori a

da 1 anno

da 5 anni

superiori a

Totale 2013

1 anno

a 5 anni

a 10 anni

10 anni

Importo nozionale

2  453

2  584

13  491

18  528

Equo valore (ovvero, valore scontato netto)

19

- 62

-  1  892

-  1  935

Lo strumento prevede investimenti in contratti di scambi di valuta estera a breve termine («FX swaps») a copertura del rischio valutario connesso alle erogazioni di prestiti in valute diverse dall’euro. Gli scambi di valuta estera hanno una scadenza massima di tre mesi e vengono regolarmente rinnovati. Al 31 dicembre 2014, l’importo nozionale degli scambi di valuta estera ammontava a 1  059 milioni di EUR, a fronte dei 700 milioni di EUR registrati al 31 dicembre 2013. Al 31 dicembre 2014, l’equo valore degli scambi di valuta estera era pari a -  10,8 milioni di EUR, a fronte dell’importo di - 1,5 milioni di EUR registrato al 31 dicembre 2013.

Lo strumento sottoscrive i contratti di scambio di tassi d’interesse per proteggersi dal rischio di tasso d’interesse sui prestiti erogati. Al 31 dicembre 2014, due contratti di scambio di tassi d’interesse avevano un importo nozionale di 44,7 milioni di EUR (43,3 milioni di EUR nel 2013) e un equo valore di - 0,1 milioni di EUR (0,9 milioni di EUR nel 2013).

3.2.6.    Rischio di credito sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza

La tabella seguente illustra la situazione del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza costituito integralmente da buoni del Tesoro emessi dal Belgio, dalla Francia, dall’Italia, dal Portogallo e dalla Spagna con scadenza residua inferiore a tre mesi. Gli Stati membri dell’UE sono emittenti idonei. Il limite massimo autorizzato per ciascun emittente autorizzato è attualmente fissato a 5 0 0 00  000 EUR (cinquanta milioni di EUR). Anche gli investimenti in titoli a medio e lungo termine sono ammissibili conformemente agli orientamenti in materia di investimento e in funzione dei requisiti di liquidità:

Rating minimo a breve termine

Rating minimo a lungo termine

31.12.2014

31.12.2013

(Moody’s)

(Moody’s)

P-1

Aa2

0 %

16  199

16 %

P-1

Aa3

0 %

39  399

38 %

NP

Ba2

49  994

50 %

0 %

P-3

Baa3

49  994

50 %

46  964

46 %

Totale

99  988

100 %

1 02  562

100 %

3.3.   Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità di un soggetto di finanziare gli aumenti degli attivi e di soddisfare le obbligazioni quando giungono a scadenza senza incorrere in perdite inaccettabili. Esso si suddivide in rischio di provvista di liquidità (funding liquidity risk) e rischio di liquidità del mercato (market liquidity risk). Il rischio di provvista di liquidità è il rischio che un soggetto non sia in grado di far fronte in maniera efficace ai suoi bisogni futuri di liquidità, sia previsti che imprevisti, senza ripercussioni sulle proprie operazioni quotidiane o sulla propria condizione finanziaria. Il rischio di liquidità del mercato è il rischio che un soggetto abbia difficoltà a compensare o eliminare una posizione al prezzo di mercato perché lo spessore del mercato risulta inadeguato o perché si sono verificate turbative di mercato.

3.3.1.    Gestione del rischio di liquidità

Lo strumento è finanziato prevalentemente con i contributi degli Stati membri (risorse del 9o e 10o FES) nonché dalle entrate derivanti dalle transazioni effettuate dallo strumento stesso. Lo strumento gestisce il proprio rischio di liquidità principalmente programmando le proprie esigenze di liquidità nette e i contributi annui richiesti dagli Stati membri.

Tenendo conto delle previsioni della BEI in materia di gestione e funzionamento dello strumento, la Commissione europea provvede a stilare e a comunicare al Consiglio entro il 15 ottobre di ogni anno un prospetto degli impegni e dei pagamenti e l’importo annuale delle richieste di contributi (compresi gli abbuoni di interessi) dell’esercizio fiscale in corso e di quelli successivi.

Per calcolare i contributi annuali degli Stati membri, si analizza e si controlla per tutto l’anno la struttura degli esborsi del portafoglio attuali e previsti. Gli eventi speciali, per esempio i rimborsi anticipati, le cessioni di azioni o i casi di insolvenza, vengono presi in considerazione per correggere le richieste di liquidità annuali.

Per ridurre ulteriormente il rischio di liquidità, lo strumento mantiene una riserva di liquidità sufficiente a coprire puntualmente in ogni momento le uscite di cassa previste, come comunicato periodicamente dal dipartimento prestiti della BEI. I fondi sono investiti sul mercato monetario e obbligazionario sotto forma di depositi interbancari a breve termine e di altri strumenti finanziari a breve termine tenendo conto degli obblighi di esborso di cassa. Gli attivi liquidi dello strumento sono gestiti dal dipartimento tesoreria della Banca per mantenere una liquidità sufficiente a consentire allo strumento di onorare i propri impegni.

Conformemente al principio di separazione delle funzioni tra front office e back office, le operazioni di liquidazione connesse all’investimento di tali attivi rientrano fra le responsabilità del Dipartimento per la pianificazione e la liquidazione delle operazioni della banca. Inoltre, l’autorizzazione delle controparti e i limiti agli investimenti di tesoreria, nonché il relativo monitoraggio, rientrano fra le responsabilità della Direzione per la gestione dei rischi della banca.

3.3.2.    Misurazione del rischio di liquidità

Le tabelle di questa sezione illustrano le passività finanziarie dello strumento in base alla scadenza, ovverosia al periodo che rimane tra la data del bilancio e la data di scadenza prevista dal contratto (in base ai flussi di cassa non attualizzati).

In termini di passività finanziarie non derivate, gli impegni assunti dallo strumento prendono la forma di porzioni non erogate di credito previste dai contratti di prestito già conclusi, porzioni non erogate previste da accordi di sottoscrizione di capitale o di investimento già conclusi, garanzie sui prestiti concesse, abbuoni di interesse e AT.

I prestiti concessi dallo strumento prevedono un termine ultimo di erogazione, ma in realtà vengono effettuati in date e per importi che dipendono dai progressi registrati dai relativi progetti di investimento. Inoltre i prestiti costituiscono operazioni effettuate in un contesto operativo piuttosto instabile, per cui il relativo calendario degli esborsi è caratterizzato da un elevato grado di incertezza.

Gli investimenti di capitale vanno effettuati quando e non appena i gestori del fondo emettono richieste di capitali valide sulla base dell’andamento delle rispettive attività di investimento. Il periodo di prelievo dura solitamente tre anni, con frequenti proroghe di uno e due anni. In attesa che tutti gli investimenti del fondo siano disponibili, alcuni impegni di esborso oltrepassano solitamente la fine del periodo di prelievo, in quanto la liquidità del fondo può occasionalmente essere insufficiente a onorare gli obblighi di pagamento relativi a commissioni o altre spese.

Le garanzie non sono soggette a specifici impegni di esborso a meno che esse non siano richieste. L’importo non saldato delle garanzie viene ridotto in base al calendario di rimborso dei prestiti garantiti.

I deflussi relativi ad abbuoni di interesse avvengono nel caso di prestiti agevolati finanziati dalle risorse proprie della banca. Di conseguenza, i deflussi comunicati rappresentano unicamente gli impegni correlati a tali prestiti, e non l’importo totale degli abbuoni di interesse di prestiti non erogati. Analogamente a quanto avviene per i prestiti, il loro calendario degli esborsi è incerto.

Il deflusso nominale lordo per impegni per AT nella tabella relativa al profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate si riferisce alla parte totale non erogata dei contratti di AT firmati. Il calendario di erogazione è caratterizzato da un elevato grado di incertezza. I deflussi classificati alla voce «3 mesi o inferiore» rappresentano l’importo delle fatture in sospeso ricevute entro la data di riferimento del bilancio.

Gli impegni relativi a passività finanziarie non derivate per i quali non vi è una scadenza contrattuale specifica sono classificati alla voce «scadenza indeterminata». Gli impegni per i quali vi è una domanda di erogazione registrata alla data di riferimento del bilancio sono classificati nella categoria di tempo pertinente.

In termini di passività finanziarie derivate, il profilo di liquidità delle passività finanziarie derivate rappresenta i flussi di cassa lordi non attualizzati dei contratti swap, compresi gli scambi incrociati di valute, gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate, gli scambi di valute a breve termine e gli scambi di tassi di interesse.

Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate

3 mesi o inferiore

3 mesi — 1 anno

1 anno — 5 anni

Oltre 5 anni

Scadenza indeterminata

Deflusso nominale lordo

In migliaia di EUR al 31.12.2014

Deflusso per impegni per prestiti non erogati

1  576

1 1 60  283

1 1 61  859

Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni

4  584

1 96  053

2 00  637

Altre (garanzie sottoscritte non accordate, garanzie accordate)

27  298

27  298

Deflusso per impegni per abbuoni di interesse

2 41  890

2 41  890

Deflusso per impegni per AT

595

18  978

19  573

Totale

6  755

1 6 44  502

1 6 51  257


Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate

3 mesi o inferiore

3 mesi — 1 anno

1 anno — 5 anni

Oltre 5 anni

Scadenza indeterminata

Deflusso nominale lordo

In migliaia di EUR al 31.12.2013

Deflusso per impegni per prestiti non erogati

363

8 89  503

8 89  866

Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni

1  689

1 75  132

1 76  821

Altre (garanzie sottoscritte non accordate, garanzie accordate)

29  414

29  414

Deflusso per impegni per abbuoni di interesse

1 91  760

1 91  760

Deflusso per impegni per AT

759

14  707

15  466

Totale

2  811

1 3 00  516

1 3 03  327


Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate

3 mesi o inferiore

3 mesi — 1 anno

1 anno — 5 anni

Oltre 5 anni

Afflusso/deflusso nominale lordo

In migliaia di EUR al 31.12.2014

Scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate — afflussi

6

2  218

10  036

12  260

Scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate — deflussi

-  3  202

-  12  809

-  16  011

Scambi di valute a breve termine — afflussi

1 0 59  000

1 0 59  000

Scambi di valute a breve termine — deflussi

-  1 0 70  677

-  1 0 70  677

Scambi di tassi di interesse — afflussi

371

1  103

6  495

3  619

11  588

Scambi di tassi di interesse — deflussi

-  2  143

-  6  373

-  3  022

-  11  538

Totale

-  11  300

-  2  024

-  2  651

597

-  15  378


Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate

3 mesi o inferiore

3 mesi — 1 anno

1 anno — 5 anni

Oltre 5 anni

Afflusso/deflusso nominale lordo

In migliaia di EUR al 31.12.2013

Scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate — afflussi

506

5  183

11  476

2  731

19  896

Scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate — deflussi

- 539

-  5  858

-  12  894

-  2  819

-  22  110

Scambi di valute a breve termine — afflussi

7 00  000

7 00  000

Scambi di valute a breve termine — deflussi

- 7 01  490

- 7 01  490

Scambi di tassi di interesse — afflussi

232

1  053

6  341

5  720

13  346

Scambi di tassi di interesse — deflussi

-  1  874

-  6  385

-  3  773

-  12  032

Totale

-  1  291

-  1  496

-  1  462

1  859

-  2  390

3.4.   Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che le variazioni dei prezzi di mercato e dei tassi, quali i tassi di interesse, i prezzi dei titoli azionari e i tassi di cambio influenzino il risultato economico di un’entità o il valore delle partecipazioni detenute.

3.4.1.    Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso d’interesse è dovuto alla volatilità del valore economico delle posizioni fruttifere dello strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa dell’andamento negativo dei tassi d’interesse.

Per quanto riguarda lo strumento, la sua esposizione al rischio di tasso d’interesse è dovuta alla volatilità del valore economico delle sue attività fruttifere di interessi e delle sue operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps).

Lo strumento per gli investimenti misura la sensibilità del proprio portafoglio prestiti e delle operazioni di scambio al rischio di tasso d’interesse calcolando il valore del punto base (Basis Point Value, BPV). Le singole coperture (micro hedging swaps) comprendono scambi incrociati di valute, scambi di tassi di interesse a valute incrociate e swap su tassi di interesse a copertura di specifiche operazioni di prestito.

Il BPV misura l’aumento o la diminuzione del valore attuale netto del portafoglio come effetto dell’aumento di un punto base (0,01 %) del tasso d’interesse in determinati lassi di tempo «mercato monetario — fino a un anno», «molto breve — da due a tre anni», «breve — da 4 a 6 anni», «medio — da 7 a 11 anni», «lungo — da 12 a 20 anni» o «molto lungo — più di 21 anni».

Per stabilire il valore attuale netto dei flussi di cassa dei prestiti denominati in EUR, lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento di base dei finanziamenti in EUR della BEI (curva degli scambi in EUR adeguata al margine d’interesse globale dei finanziamenti BEI). La curva di rendimento della BEI in USD viene utilizzata per ottenere il valore attuale netto dei flussi di cassa dei prestiti denominati in USD. Il valore attuale netto dei flussi di cassa dei prestiti denominati in valute per le quali non è disponibile una curva di sconto sufficientemente completa viene determinato utilizzando la curva di rendimento di base della BEI in EUR a titolo di alternativa.

Per calcolare il valore attuale netto delle operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps), lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento degli scambi in EUR per i flussi di cassa denominati in EUR e la curva di rendimento dei finanziamenti in USD per i flussi di cassa denominati in USD.

Come illustra la seguente tabella, il valore attuale netto del portafoglio prestiti, comprese le relative operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps), al 31 dicembre 2014 diminuirebbe di 4 19  000 EUR (e di 3 44  000 EUR al 31 dicembre 2013) se tutte le curve dei tassi interesse interessate aumentassero parallelamente di un punto base.

Valore del punto base

Mercato monetario

Molto breve

Breve

Medio

Lungo

Molto lungo

Totale

(in migliaia di euro)

Al 31.12.2014

1 anno

2-3 anni

4-6 anni

7-11 anni

12-20 anni

21 anni

Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps

- 33

- 70

- 126

- 146

- 44

- 419


Valore del punto base

Mercato monetario

Molto breve

Breve

Medio

Lungo

Molto lungo

Totale

(in migliaia di euro)

Al 31.12.2013

1 anno

2-3 anni

4-6 anni

7-11 anni

12-20 anni

21 anni

Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps

- 25

- 57

- 90

- 124

- 48

- 344

3.4.2.    Rischio del tasso di cambio

Il rischio del tasso di cambio («FX») è rappresentato dalla volatilità del valore economico delle posizioni dello strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa di un’evoluzione negativa dei tassi di cambio.

Considerando una valuta di riferimento per la contabilità (nel caso dello strumento per gli investimenti è l’euro), vi è un’esposizione al rischio del tasso di cambio ogni volta che si verifica un disallineamento tra attività e passività in una valuta non di riferimento. Tale rischio comporta altresì l’effetto di variazioni, dovute a fluttuazioni nei tassi di cambio, nel valore dei flussi di cassa futuri in una valuta non di riferimento, per esempio gli interessi e i dividendi.

3.4.2.1.   Rischio di tasso di cambio e attività di tesoreria

Le attività di tesoreria sono denominate in EUR o USD.

La copertura contro il rischio del tasso di cambio è offerta da transazioni in valute a pronti o a termine, scambi di valute o scambi incrociati di valute. Qualora lo ritenga necessario e opportuno, la Tesoreria della BEI ha la facoltà di utilizzare ogni strumento, in linea con la politica della Banca, che offra protezione nei confronti dei rischi di mercato legati alle attività finanziarie dello strumento.

3.4.2.2.   Rischio del tasso di cambio e operazioni finanziate o garantite dallo strumento per gli investimenti

I contributi degli Stati membri allo strumento per gli investimenti sono elargiti in euro. Le operazioni finanziate o garantite dallo strumento, nonché gli abbuoni d’interessi, possono essere indicati in EUR, USD o in ogni altra valuta autorizzata.

Si verifica un’esposizione al rischio del tasso di cambio (rispetto all’euro quale valuta di riferimento) ogni volta che le transazioni in valute diverse dall’euro avvengono senza alcuna copertura. Vengono qui di seguito riportati gli orientamenti relativi alla copertura contro il rischio del tasso di cambio dello strumento per gli investimenti.

3.4.2.2.1.   Copertura di operazioni in USD

L’importo totale in sospeso di tutte le operazioni dello strumento per gli investimenti (prestiti e capitale) in USD è coperto grazie a scambi di valuta USD/EUR, rinnovati periodicamente. All’inizio di ciascun periodo, i flussi di cassa da ricevere o versare in USD nel periodo successivo vengono stimati sulla base delle entrate/delle erogazioni previste. Successivamente, gli scambi di valute prossimi alla scadenza vengono rinnovati e il relativo importo adeguato per coprire almeno il fabbisogno di liquidità in USD previsto per il periodo successivo.

Per adeguare, laddove necessario, la copertura del successivo rimborso dello scambio di valute si calcola periodicamente l’esposizione complessiva in USD in base alle registrazioni contabili.

Qualora la Tesoreria lo ritenga opportuno a livello operativo, a copertura di determinati prestiti in USD possono essere altresì utilizzati scambi incrociati di valute.

Tra due rinnovi consecutivi, le eventuali mancanze di liquidità in USD devono essere coperte mediante operazioni ad hoc di scambio di valute, mentre gli eccessi di liquidità devono essere investiti in attività di tesoreria o scambiati in EUR.

3.4.2.2.2.   Copertura delle operazioni in valute diverse da EUR o USD

I prestiti dello strumento per gli investimenti denominati in valute diverse da EUR o USD devono essere coperti attraverso contratti di scambi incrociati di valute che presentino lo stesso profilo finanziario del prestito di base, a condizione che esista un mercato per tali contratti.

Le operazioni denominate in valute per cui non vi è un mercato efficiente e per cui la Tesoreria non può intraprendere alcuna operazione di copertura restano non coperte e, pertanto, lo strumento per gli investimenti è esposto al rischio del tasso di cambio. Tale principio si applica alle operazioni in valute locali (VL) ma regolate in EUR o USD.

3.4.2.2.3.   Posizione relativa al tasso di cambio

La posizione relativa al tasso di cambio è presentata conformemente al nuovo quadro di rischio finanziario elaborato nel 2014 dall’Ufficio Gestione rischi della BEI. Secondo tale quadro, approvato il 22 gennaio 2015 dal Comitato dello strumento per gli investimenti, la posizione netta relativa al tasso di cambio si basa su dati contabili ed è definita come il saldo tra attività e passività selezionate. Le attività e le passività definite nella posizione netta relativa al tasso di cambio sono selezionate in modo tale da garantire che gli utili, una volta ricevuti, verranno convertiti esclusivamente nella valuta di rendicontazione (EUR).

Nell’ambito del nuovo quadro, i profitti e le perdite non realizzati e la riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita, nonché le riduzioni di valore di prestiti e crediti, sono inclusi nella posizione netta relativa al tasso di cambio. I derivati compresi nella posizione relativa al tasso di cambio sono considerati al loro valore nominale anziché al loro equo valore, affinché vengano allineati al valore netto delle attività, anch’esse considerate al loro valore nominale rettificato dalla riduzione di valore sui prestiti.

La posizione relativa al tasso di cambio al 31 dicembre 2013, presentata in questi rendiconti finanziari, è stata rideterminata di conseguenza.

Le tabelle seguenti illustrano la posizione dello strumento relativamente al cambio con le altre valute:

Al 31 dicembre 2014 (in migliaia di euro)

EUR

USD

KES

DOP

TZS

UGX

Valute ACP/PTOM

Totale

ATTIVITÀ

 

 

 

 

 

 

 

 

Disponibilità liquide ed equivalenti

4 46  872

98  526

5 45  398

Prestiti e crediti

3 93  296

6 97  247

97  921

26  317

52  799

27  029

25  243

1 3 19  852

Attività finanziarie disponibili per la vendita

65  979

3 29  472

4  949

2  685

4 03  085

Crediti dai finanziatori

42  590

42  590

Attività finanziarie detenute fino a scadenza

99  988

99  988

Totale delle attività nella posizione relativa al tasso di cambio

1 0 48  725

1 1 25  245

97  921

31  266

52  799

27  029

27  928

2 4 10  913

Totale delle attività escluse dalla posizione relativa al tasso di cambio

6  085

6  639

2  481

1  273

613

503

443

18  037

Totale attività

1 0 54  810

1 1 31  884

1 00  402

32  539

53  412

27  532

28  371

2 4 28  950

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI

 

 

 

 

 

 

 

 

Passività

 

 

 

 

 

 

 

 

Strumenti finanziari derivati

-  1 0 70  606

1 0 83  166

12  560

Debiti nei confronti di terzi

68  824

68  824

Altre passività

1  944

29

1

75

2  049

Totale delle passività nella posizione relativa al tasso di cambio

- 9 99  838

1 0 83  195

1

75

83  433

Totale delle passività escluse dalla posizione relativa al tasso di cambio

31  282

2  642

33  924

Totale passività

- 9 68  556

1 0 85  837

1

75

1 17  357

Posizione netta relativa al tasso di cambio

2 0 48  563

42  050

97  921

31  266

52  799

27  028

27  853

2 3 27  480

Risorse dei finanziatori

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi degli Stati membri richiamati

2 0 57  000

2 0 57  000

Riserva intestata all’equo valore

1 56  122

1 56  122

Utili non distribuiti

98  471

98  471

Totale risorse dei finanziatori

2 3 11  593

2 3 11  593

Totale passività e risorse dei finanziatori

1 3 43  037

1 0 85  837

1

75

2 4 28  950

Al 31 dicembre 2014:

 

 

 

 

 

 

 

 

IMPEGNI

 

 

 

 

 

 

 

 

Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita

1 1 24  509

2 37  987

1 3 62  496

Garanzie accordate

2  298

2  298

Abbuoni d’interessi e AT

2 85  239

2 85  239

SOPRAVVENIENZE PASSIVE

 

 

 

 

 

 

 

 

Garanzie sottoscritte non accordate

25  000

25  000


Al 31 dicembre 2013 (in migliaia di euro)

EUR

USD

KES

DOP

TZS

UGX

Valute ACP/PTOM

Totale

ATTIVITÀ

 

 

 

 

 

 

 

 

Disponibilità liquide ed equivalenti

5 42  365

57  142

5 99  507

Strumenti finanziari derivati

3  250

-  3  060

190

Prestiti e crediti

4 83  066

5 67  294

64  488

28  117

25  966

25  133

14  138

1 2 08  202

Attività finanziarie disponibili per la vendita

70  299

2 52  668

6  427

2  305

3 31  699

Attività finanziarie detenute fino a scadenza

1 02  562

1 02  562

Totale delle attività nella posizione relativa al tasso di cambio

1 2 01  542

8 74  044

64  488

34  544

25  966

25  133

16  443

2 2 42  160

Totale delle attività escluse dalla posizione relativa al tasso di cambio

5  109

5  968

1  623

1  336

155

438

358

14  987

Totale attività

1 2 06  651

8 80  012

66  111

35  880

26  121

25  571

16  801

2 2 57  147

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI

 

 

 

 

 

 

 

 

Passività

 

 

 

 

 

 

 

 

Strumenti finanziari derivati

- 7 15  278

7 17  012

1  734

Debiti nei confronti di terzi

3 31  235

3 31  235

Altre passività

1  827

142

1  969

Totale delle passività nella posizione relativa al tasso di cambio

- 3 82  216

7 17  012

142

3 34  938

Totale delle passività escluse dalla posizione relativa al tasso di cambio

34  814

2  683

37  497

Totale passività

- 3 47  402

7 19  695

142

3 72  435

Posizione netta relativa al tasso di cambio

1 5 83  758

1 57  032

64  488

34  544

25  966

25  133

16  301

1 9 07  222

Risorse dei finanziatori

 

 

 

 

 

 

 

 

Contributi degli Stati membri richiamati

1 6 61  309

1 6 61  309

Riserva intestata all’equo valore

78  191

78  191

Utili non distribuiti

1 45  212

1 45  212

Totale risorse dei finanziatori

1 8 84  712

1 8 84  712

Totale passività e risorse dei finanziatori

1 5 37  310

7 19  695

142

2 2 57  147

Al 31 dicembre 2013:

 

 

 

 

 

 

 

 

IMPEGNI

 

 

 

 

 

 

 

 

Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita

8 96  655

1 70  032

1 0 66  687

Garanzie accordate

4  414

4  414

Abbuoni d’interessi e AT

2 22  588

2 22  588

SOPRAVVENIENZE PASSIVE

 

 

 

 

 

 

 

 

Garanzie sottoscritte non accordate

25  000

25  000

3.4.2.3.   Analisi di sensibilità del rischio del tasso di cambio

Al 31 dicembre 2014 un deprezzamento del 10 % dell’euro rispetto a tutte le altre valute comporterebbe un aumento delle risorse dei finanziatori di 32 milioni di EUR (36,7 milioni di EUR al 31 dicembre 2013). Una rivalutazione del 10 % dell’euro rispetto a tutte le altre valute comporterebbe una diminuzione delle risorse dei finanziatori di 26,2 milioni di EUR (30 milioni di EUR al 31 dicembre 2013).

3.4.2.4.   Tassi di conversione

Per preparare il bilancio al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, sono stati utilizzati i seguenti tassi di conversione:

 

31 dicembre 2014

31 dicembre 2013

Valute non-UE

 

 

Peso dominicano (DOP)

53,1988

58,3329

Dollaro delle Fiji (FJD)

2,376

2,5655

Gourde haitiano (HTG)

55,23

60,1459

Scellino keniota (KES)

109,86

118,73

Ouguya mauritana (MRO)

350,61

398,7

Rupia mauriziana (MUR)

38,46

41,27

Franco ruandese (RWF)

831,04

926,86

Scellino tanzaniano (TZS)

2  096,58

2  179,05

Scellino ugandese (UGX)

3  354,00

3  476,00

Dollaro statunitense (USD)

1,2141

1,3791

Franco CFA (XAF/XOF)

655,957

655,957

Rand sudafricano (ZAR)

14,0353

14,566

Metical mozambicano (MZN)

40,04

40,94

3.4.3.    Rischio legato al prezzo dei titoli azionari

Il rischio legato al prezzo dei titoli azionari indica il rischio di una diminuzione dell’equo valore dei titoli azionari in seguito a variazioni nei livelli dei prezzi di tali titoli e/o del valore degli investimenti in titoli azionari.

Lo strumento è esposto al rischio legato ai prezzi dei titoli azionari attraverso i suoi investimenti in capitale azionario diretto e fondi di capitale di rischio.

Per il valore dei titoli azionari non quotati non sono possibili monitoraggi e controlli diretti permanenti e le migliori indicazioni disponibili comprendono i prezzi desunti da una tecnica di valutazione appropriata.

Gli effetti sulle risorse dei finanziatori di una variazione del 10 % o del – 10 % del valore dei singoli investimenti azionari diretti e dei capitali di rischio dello strumento (determinati dalle variazioni dell’equo valore del portafoglio dei titoli azionari disponibili per la vendita), restando costanti le altre variabili, ammontano a 40,3 milioni di EUR e a -  40,3 milioni di EUR, rispettivamente, al 31 dicembre 2014 (e a 33,2 milioni di EUR e a -  33,2 milioni di EUR, rispettivamente, al 31 dicembre 2013).

4.   Equi valori degli strumenti finanziari

4.1.   Classificazioni contabili ed equi valori

La tabella seguente presenta gli importi contabili e gli equi valori delle attività e delle passività dello strumento, compresi i relativi livelli nella gerarchia dell’equo valore. Non comprendono informazioni sul valore equo delle attività e delle passività finanziarie che non sono contabilizzate all’equo valore se il valore contabile è una stima ragionevole dell’equo valore.

Al 31 dicembre 2014

Valore contabile

Valore equo

(in migliaia di euro)

Detenute a fini di negoziazione

Disponibili per la vendita

Liquidità, prestiti e crediti

Detenute fino a scadenza

Altre passività finanziarie

Totale

Livello 1

Livello 2

Livello 3

Totale

Attività finanziarie contabilizzate all’equo valore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strumenti finanziari derivati

448

448

448

448

Fondi di capitale di rischio

3 85  245

3 85  245

3 85  245

3 85  245

Investimenti azionari diretti

17  840

17  840

1  159

16  681

17  840

Totale

448

4 03  085

4 03  533

1  159

448

4 01  926

4 03  533

Attività finanziarie non contabilizzate all’equo valore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Disponibilità liquide ed equivalenti

5 45  399

5 45  399

 

 

 

 

Prestiti e crediti

1 3 31  918

1 3 31  918

1 4 88  215

1 4 88  215

Crediti dai finanziatori

42  590

42  590

 

 

 

 

Obbligazioni

99  988

99  988

99  985

99  985

Altre attività

5  522

5  522

 

 

 

 

Totale

1 9 25  429

99  988

2 0 25  417

1 5 88  200

1 5 88  200

Totale attività finanziarie

448

4 03  085

1 9 25  429

99  988

2 4 28  950

 

 

 

 

Passività finanziarie contabilizzate all’equo valore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strumenti finanziari derivati

-  14  632

-  14  632

-  14  632

-  14  632

Totale

-  14  632

-  14  632

-  14  632

-  14  632

Passività finanziarie non contabilizzate all’equo valore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Debiti nei confronti di terzi

-  68  824

-  68  824

 

 

 

 

Altre passività

-  2  591

-  2  591

 

 

 

 

Totale

-  71  415

-  71  415

 

 

 

 

Totale passività finanziarie

-  14  632

-  71  415

-  86  047

 

 

 

 


Al 31 dicembre 2013

Valore contabile

Valore equo

(in migliaia di euro)

Detenute a fini di negoziazione

Disponibili per la vendita

Liquidità, prestiti e crediti

Detenute fino a scadenza

Altre passività finanziarie

Totale

Livello 1

Livello 2

Livello 3

Totale

Attività finanziarie contabilizzate all’equo valore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strumenti finanziari derivati

1  024

1  024

1  024

1  024

Fondi di capitale di rischio

3 05  642

2 69  252

3 05  642

2 69  252

Investimenti azionari diretti

26  057

62  447

6  844

19  213

62  447

Totale

1  024

3 31  699

3 32  723

6  844

1  024

3 24  855

3 32  723

Attività finanziarie non contabilizzate all’equo valore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Disponibilità liquide ed equivalenti

5 99  515

5 99  515

 

 

 

 

Prestiti e crediti

1 2 22  199

1 2 22  199

1 3 51  244

1 3 51  244

Obbligazioni

1 02  562

1 02  562

1 02  549

1 02  549

Altre attività

148

148

Totale

1 8 21  862

1 02  562

1 9 24  424

1 02  549

1 3 51  244

1 4 53  793

Totale attività finanziarie

1  024

3 31  699

1 8 21  862

1 02  562

2 2 57  147

 

 

 

 

Passività finanziarie contabilizzate all’equo valore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strumenti finanziari derivati

-  3  545

-  3  545

-  3  545

-  3  545

Totale

-  3  545

-  3  545

-  3  545

-  3  545

Passività finanziarie non contabilizzate all’equo valore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Debiti nei confronti di terzi

- 3 31  235

- 3 31  235

 

 

 

 

Altre passività

-  2  572

-  2  572

 

 

 

 

Totale

- 3 33  807

- 3 33  807

 

 

 

 

Totale passività finanziarie

-  3  545

- 3 33  807

- 3 37  352

 

 

 

 

4.2.   Valutazione del valore equo

4.2.1.    Tecniche di valutazione e principali input non osservabili

La tabella in appresso presenta le informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input non osservabili significativi utilizzati per valutare gli strumenti finanziari classificati ai livelli 2 e 3 della gerarchia dell’equo valore:

Tecnica di valutazione

Principali elementi non osservabili

Rapporto tra elementi non osservabili e valutazione del valore equo

Strumenti finanziari contabilizzati all’equo valore

 

 

Strumenti finanziari derivati

Flussi di cassa attualizzati: i flussi di cassa futuri sono stimati sulla base dei tassi di cambio/d’interesse a termine (dai tassi di cambio a termine e dalle curve di rendimento alla fine del periodo di riferimento) e dei tassi di cambio/d’interesse stabiliti per contratto, scontati a un tasso che riflette il rischio creditizio di varie controparti.

Non pertinente.

Non pertinente.

Fondi di capitale di rischio

Metodo del valore netto d’inventario rettificato: l’equo valore viene determinato applicando la percentuale di partecipazione dell’Entità nel vettore sottostante al valore patrimoniale netto risultante dal rendiconto più recente, attualizzato ai flussi di cassa, o, per quanto possibile, sulla base del valore esatto della partecipazione alla stessa data, quale indicata dal gestore del fondo. Per colmare l’intervallo tra il valore netto d’inventario (VNI) disponibile più recente e il rendiconto di fine d’esercizio, viene svolta un’analisi degli eventi successivi alla data di chiusura e, se del caso, il valore netto d’inventario viene rettificato.

Aggiustamento effettuato per tener conto del tempo intercorso tra l’ultima data di chiusura dei conti del fondo di capitali di rischio e la data di misurazione, tenuto conto: delle spese operative e delle spese di gestione, delle variazioni successive dell’equo valore delle attività sottostanti del fondo di capitali di rischio, delle passività supplementari accumulate, dell’evoluzione del mercato e di altre variazioni nella situazione economica.

Maggiore è il tempo intercorso tra la data della valutazione dell’equo valore e l’ultima data di chiusura dei conti del fondo di capitali di rischio, maggiore è l’aggiustamento per il tempo intercorso.

Investimenti azionari diretti

Valore netto d’inventario rettificato.

Aggiustamento effettuato per tener conto del tempo intercorso tra l’ultima data di chiusura dei conti della società in cui si è investito e la data di misurazione, tenuto conto: delle spese operative, delle variazioni successive dell’equo valore delle attività sottostanti della società, delle passività supplementari accumulate, dell’evoluzione del mercato e di altre variazioni nella situazione economica, degli eventuali aumenti di capitale o modifiche nell’assetto azionario.

Maggiore è il tempo intercorso tra la data di misurazione dell’equo valore e l’ultima data di chiusura dei conti della società in cui si è investito, maggiore è l’aggiustamento per il tempo intercorso.

 

 

Riduzione per mancanza di fungibilità (liquidità) determinata con riferimento ai prezzi di operazioni precedenti su titoli simili nel paese o nella regione, compresa tra il 5 e il 30 %.

Maggiore è la perdita per mancanza di fungibilità, minore è l’equo valore.

Strumenti finanziari non contabilizzati all’equo valore

 

 

Prestiti e crediti

Flussi di cassa attualizzati: il modello di valutazione utilizza i flussi di cassa contrattuali, supponendo la non evenienza di un default del debitore e senza quindi tener conto dei valori di garanzia, né di scenari di rimborsi anticipati. Per ottenere il valore attuale netto (VAN) dei prestiti, il modello sconta i flussi finanziari contrattuali di ciascun prestito utilizzando una curva di sconto di mercato rettificata. Il valore attuale netto di ciascun prestito viene quindi aggiustato per tener conto della relativa perdita prevista. I risultati sono quindi sommati per ottenere il valore equo dei prestiti e dei crediti.

Non pertinente.

Non pertinente.

Debiti nei confronti di terzi

Flussi di cassa attualizzati.

Non pertinente.

Non pertinente.

Altre passività

Flussi di cassa attualizzati.

Non pertinente.

Non pertinente.

Con l’applicazione dell’IFRS 13, gli aggiustamenti alla valutazione sono integrati nel valore equo degli strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2014 e 2013, segnatamente:

aggiustamenti della valutazione del credito, che riflettono il rischio di credito di controparte sulle operazioni con strumenti derivati, che rappresentano una perdita di 1 84  000 EUR al 31 dicembre 2014 e di 1 84  000 EUR al 31 dicembre 2013;

aggiustamenti della valutazione del debito, che riflettono il rischio di credito proprio sulle operazioni con strumenti derivati, che rappresentano un guadagno pari a 30  000 EUR al 31 dicembre 2014 e pari a zero al 31 dicembre 2013.

La politica dello strumento è di riconoscere i trasferimenti tra livelli a decorrere dalla data dell’evento o del cambiamento delle circostanze che ha dato origine al trasferimento.

4.2.2.    Trasferimenti tra il livello 1 e il livello 2

Nel 2014 e nel 2013 lo strumento non ha effettuato trasferimenti dal livello 1 al livello 2 della gerarchia dell’equo valore o viceversa.

4.2.3.    Valori equi di livello 3

Riconciliazione dei valori equi di livello 3

Le tabelle seguenti riportano i cambiamenti negli strumenti di livello 3 per gli esercizi conclusi il 31 dicembre 2014 e il 31 dicembre 2013 rispettivamente:

(in migliaia di euro)

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Saldo al 1o gennaio 2014

3 24  855

Utili o perdite totali inclusi nel conto del risultato economico:

 

utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita

8  109

riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita

-  2  084

Totale

6  025

Utili o perdite inclusi negli altri elementi del conto economico complessivo:

 

variazione netta dell’equo valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita

71  778

Totale

71  778

Erogazioni

42  646

Rimborsi

-  43  378

Saldo al 31 dicembre 2014

4 01  926


(in migliaia di euro)

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Saldo al 1o gennaio 2013

3 22  000

Utili o perdite totali inclusi nel conto del risultato economico:

 

utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita

5  294

riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita

-  2  701

Totale

2  593

Utili o perdite inclusi negli altri elementi del conto economico complessivo:

 

variazione netta dell’equo valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita

4  299

Totale

4  299

Erogazioni

34  700

Rimborsi

-  38  737

Saldo al 31 dicembre 2013

3 24  855

Nel 2014 e nel 2013 lo strumento non ha effettuato trasferimenti da o verso il livello 3 della gerarchia dell’equo valore.

Analisi di sensibilità

Una variazione di +/-10 % di uno degli input non osservabili significativi utilizzati per valutare gli equi valori dei fondi di capitale di rischio e degli investimenti azionari diretti alla data di chiusura dei conti, ipotizzando che gli altri input rimangano costanti, avrebbe i seguenti effetti sugli altri elementi del conto economico complessivo:

Al 31 dicembre 2014

Aumento

Diminuzione

(in migliaia di euro)

Investimenti azionari diretti

31

- 31

Totale

31

- 31


Al 31 dicembre 2013

Aumento

Diminuzione

(in migliaia di euro)

Fondi di capitale di rischio

20

- 20

Investimenti azionari diretti

141

- 141

Totale

161

- 161

5.   Disponibilità liquide ed equivalenti (in migliaia di euro)

Le disponibilità liquide ed equivalenti sono costituite da:

 

31.12.2014

31.12.2013

Liquidità

9  642

1 94  107

Depositi a termine

4 15  757

4 05  408

Carte commerciali

1 20  000

Disponibilità liquide ed equivalenti nel conto economico complessivo

5 45  399

5 99  515

Interessi maturati

- 1

- 8

Disponibilità liquide ed equivalenti nel prospetto dei flussi di cassa

5 45  398

5 99  507

6.   Strumenti finanziari derivati (in migliaia di euro)

Le componenti principali degli strumenti finanziari derivati, classificate come possedute per negoziazione, sono le seguenti:

Al 31 dicembre 2014

Equo valore

Importo nozionale

Attività

Passività

Scambi di tassi d’interesse a valute incrociate

-  3  219

11  606

Scambi di tassi d’interesse

448

- 564

44  749

Contratti in valuta

-  10  849

1 0 59  000

Totale strumenti finanziari derivati

448

-  14  632

1 1 15  355


Al 31 dicembre 2013

Equo valore

Importo nozionale

Attività

Passività

Scambi incrociati di valute

56

2  067

Scambi di tassi d’interesse a valute incrociate

44

-  2  035

16  461

Scambi di tassi d’interesse

924

43  335

Contratti in valuta

-  1  510

7 00  000

Totale strumenti finanziari derivati

1  024

-  3  545

7 61  863

7.   Prestiti e crediti (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei prestiti e crediti sono le seguenti:

 

Prestiti globali (31)

Prestiti prioritari

Prestiti subordinati

Totale

Importo nominale al 1o gennaio 2014

3 42  113

8 06  007

1 31  632

1 2 79  752

Erogazioni

2 16  672

31  654

2 48  326

Rimborsi

-  58  417

- 1 07  794

- 367

- 1 66  578

Interesse capitalizzato

11  915

11  915

Differenze tra i tassi di cambio

42  138

52  696

3  463

98  297

Importo nominale al 31 dicembre 2014

5 42  506

7 82  563

1 46  643

1 4 71  712

Riduzione di valore al 1o gennaio 2014

-  7  675

-  12  734

-  50  382

-  70  791

Riduzione di valore registrata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo

-  79  249

-  79  249

Annullamento delle perdite di valore

2  586

907

3  493

Differenze tra i tassi di cambio

- 662

-  1  664

-  3  264

-  5  590

Riduzione di valore al 31 dicembre 2014

-  5  751

-  13  491

- 1 32  895

- 1 52  137

Costo ammortizzato

-  2  562

-  5  125

28

-  7  659

Interessi

7  407

11  930

665

20  002

Prestiti e crediti al 31 dicembre 2014

5 41  600

7 75  877

14  441

1 3 31  918


 

Prestiti globali (32)

Prestiti prioritari

Prestiti subordinati

Totale

Importo nominale al 1o gennaio 2013

2 54  686

7 89  970

1 33  780

1 1 78  436

Erogazioni

1 50  513

91  690

2 42  203

Rimborsi

-  51  595

-  55  865

-  11  700

- 1 19  160

Interesse capitalizzato

- 342

10  705

10  363

Differenze tra i tassi di cambio

-  11  491

-  19  446

-  1  153

-  32  090

Importo nominale al 31 dicembre 2013

3 42  113

8 06  007

1 31  632

1 2 79  752

Riduzione di valore al 1o gennaio 2013

-  6  494

-  14  296

-  24  355

-  45  145

Riduzione di valore registrata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo

-  1  341

-  27  081

-  28  422

Annullamento delle perdite di valore

1  088

1  088

Differenze tra i tassi di cambio

160

474

1  054

1  688

Riduzione di valore al 31 dicembre 2013

-  7  675

-  12  734

-  50  382

-  70  791

Costo ammortizzato

-  2  109

-  3  883

- 66

-  6  058

Interessi

5  154

10  536

3  606

19  296

Prestiti e crediti al 31 dicembre 2013

3 37  483

7 99  926

84  790

1 2 22  199

8.   Attività finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti:

 

Fondi di capitale di rischio

Investimenti azionari diretti

Totale

Costo al 1o gennaio 2014

2 56  161

23  620

2 79  781

Erogazioni

41  990

656

42  646

Rimborsi/vendite

-  38  535

-  4  843

-  43  378

Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi/vendite

168

281

449

Costo al 31 dicembre 2014

2 59  784

19  714

2 79  498

Utili e perdite non realizzati al 1o gennaio 2014

71  931

6  260

78  191

Variazione netta di utili e perdite non realizzati

78  064

- 133

77  931

Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2014

1 49  995

6  127

1 56  122

Riduzione di valore al 1o gennaio 2014

-  22  450

-  3  823

-  26  273

Riduzione di valore registrata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo durante l’anno

-  2  084

-  4  178

-  6  262

Riduzione di valore al 31 dicembre 2014

-  24  534

-  8  001

-  32  535

Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2014

3 85  245

17  840

4 03  085


 

Fondi di capitale di rischio

Investimenti azionari diretti

Totale

Costo al 1o gennaio 2013

2 58  426

24  238

2 82  664

Erogazioni

33  600

1  100

34  700

Rimborsi/vendite

-  37  361

-  1  376

-  38  737

Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi/vendite

1  496

- 342

1  154

Costo al 31 dicembre 2013

2 56  161

23  620

2 79  781

Utili e perdite non realizzati al 1o gennaio 2013

59  234

9  200

68  434

Variazione netta di utili e perdite non realizzati

12  697

-  2  940

9  757

Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2013

71  931

6  260

78  191

Riduzione di valore al 1o gennaio 2013

-  14  345

-  3  752

-  18  097

Riduzione di valore registrata nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e nel conto economico complessivo durante l’anno

-  8  105

- 71

-  8  176

Riduzione di valore al 31 dicembre 2013

-  22  450

-  3  823

-  26  273

Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2013

3 05  642

26  057

3 31  699

9.   Crediti dai finanziatori (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei crediti dai finanziatori sono le seguenti:

 

31.12.2014

31.12.2013

Contributi degli Stati membri richiamati ma non versati

42  590

Totale crediti dai finanziatori

42  590

10.   Attività finanziarie detenute fino a scadenza (in migliaia di euro)

Il portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza è costituito da obbligazioni con scadenza residua inferiore a tre mesi alla data di riferimento. La tabella che segue indica i movimenti del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza:

Saldo al 1o gennaio 2014

1 02  562

Acquisizioni

1 6 10  057

Scadenze

-  1 6 12  619

Variazione dell’ammortamento dei premi/sconti

- 12

Saldo al 31 dicembre 2014

99  988


Saldo al 1o gennaio 2013

99  029

Acquisizioni

6 80  635

Scadenze

- 6 76  369

Variazione dell’ammortamento dei premi/sconti

228

Variazione degli interessi maturati

- 961

Saldo al 31 dicembre 2013

1 02  562

11.   Altre attività (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle altre attività sono le seguenti:

 

31.12.2014

31.12.2013

Crediti della BEI

5  447

6

Garanzie finanziarie

75

142

Crediti relativi agli esborsi per AT (nota 21)

337

Riduzione di valore sui crediti relativi agli esborsi per AT (nota 21)

- 337

Totale altre attività

5  522

148

12.   Risconti passivi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei risconti passivi sono le seguenti:

 

31.12.2014

31.12.2013

Abbuoni d’interessi da recuperare

30  750

34  787

Commissioni su prestiti e crediti da recuperare

560

296

Totale risconti passivi

31  310

35  083

13.   Debiti nei confronti di terzi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei debiti nei confronti di terzi sono le seguenti:

 

31.12.2014

31.12.2013

Spese di amministrazione generali nette dovute alla BEI

38  348

37  851

Altri importi dovuti alla BEI

44

716

Abbuoni d’interessi e AT dovuti a Stati membri non ancora versati

30  432

2 92  668

Totale debiti nei confronti di terzi

68  824

3 31  235

14.   Altre passività (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle altre passività sono le seguenti:

 

31.12.2014

31.12.2013

Rimborso di prestiti ricevuti anticipatamente

1  973

1  827

Risconti passivi da abbuoni d’interessi

542

603

Garanzie finanziarie

76

142

Totale altre passività

2  591

2  572

15.   Contributo allo strumento richiesto agli Stati membri (in migliaia di euro)

Stati membri

Contributo allo strumento

Contributo ad abbuoni di interessi e all’assistenza tecnica (33)

Totale contributo

Richiesto e non versato (34)

Austria

54  511

3  808

58  319

1  205

Belgio

80  634

5  633

86  267

1  765

Bulgaria

70

Cipro

45

Repubblica ceca

255

Danimarca

44  020

3  075

47  095

1  000

Estonia

25

Finlandia

30  444

2  127

32  571

735

Francia

4 99  851

34  917

5 34  768

9  775

Germania

4 80  515

33  566

5 14  081

10  250

Grecia

25  713

1  796

27  509

735

Ungheria

275

Irlanda

12  753

891

13  644

455

Italia

2 57  948

18  019

2 75  967

6  430

Lettonia

35

Lituania

60

Lussemburgo

5  965

417

6  382

135

Malta

15

Paesi Bassi

1 07  375

7  500

1 14  875

2  425

Polonia

650

Portogallo

19  953

1  394

21  347

575

Romania

185

Slovacchia

105

Slovenia

90

Spagna

1 20  129

8  391

1 28  520

3  925

Svezia

56  156

3  923

60  079

1  370

Regno Unito

2 61  033

18  234

2 79  267

Totale al 31 dicembre 2014

2 0 57  000

1 43  691

2 2 00  691

42  590

Totale al 31 dicembre 2013

1 6 61  309

4 33  691

2 0 95  000

16.   Sopravvenienze passive e impegni (in migliaia di euro)

 

31.12.2014

31.12.2013

Impegni

 

 

Prestiti non erogati

1 1 61  859

8 89  866

Impegni non erogati relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita

2 00  637

1 76  821

Garanzie accordate

2  298

4  414

Abbuoni di interessi e assistenza tecnica

2 85  239

2 22  588

Sopravvenienze passive

 

 

Garanzie sottoscritte non accordate

25  000

25  000

Totale sopravvenienze passive e impegni

1 6 75  033

1 3 18  689

17.   Interessi e proventi e costi assimilati (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle entrate da interessi e proventi assimilati sono le seguenti:

 

Dall’1.1.2014

Dall’1.1.2013

 

al 31.12.2014

al 31.12.2013

Disponibilità liquide ed equivalenti

543

273

Attività finanziarie detenute fino a scadenza

276

461

Prestiti e crediti

72  135

64  512

Abbuoni d’interessi

4  286

4  347

Totale interessi e proventi assimilati

77  240

69  593

Le componenti principali degli interessi e dei costi assimilati sono le seguenti:

 

Dall’1.1.2014

Dall’1.1.2013

 

al 31.12.2014

al 31.12.2013

Strumenti finanziari derivati

-  1  522

-  1  175

Totale interessi e costi assimilati

-  1  522

-  1  175

18.   Proventi e spese da commissioni e dividendi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei proventi da commissioni e dividendi sono le seguenti:

 

Dall’1.1.2014

Dall’1.1.2013

 

al 31.12.2014

al 31.12.2013

Commissioni e dividendi su prestiti e crediti

316

2  573

Commissioni e dividendi su garanzie finanziarie

78

145

Altro

769

10

Totale proventi da commissioni e dividendi

1  163

2  728

Le componenti principali delle spese per commissioni e dividendi sono le seguenti:

 

Dall’1.1.2014

Dall’1.1.2013

 

al 31.12.2014

al 31.12.2013

Commissioni pagate a terzi in relazione ad attività finanziarie disponibili per la vendita

- 37

- 43

Totale spese per commissioni e dividendi

- 37

- 43

19.   Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro)

Le componenti principali degli utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti:

 

Dall’1.1.2014

Dall’1.1.2013

 

al 31.12.2014

al 31.12.2013

Utile netto derivato da attività finanziarie disponibili per la vendita

3  179

2  688

Entrate da dividendi

4  930

2  606

Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita

8  109

5  294

20.   Spese generali di amministrazione (in migliaia di euro)

Le spese generali di amministrazione costituiscono i costi effettivi sostenuti dalla BEI per la gestione dello strumento per gli investimenti, meno le entrate generate dalle commissioni d’istruzione standard, che vengono imputate dalla BEI direttamente ai clienti dello strumento per gli investimenti.

 

Dall’1.1.2014

Dall’1.1.2013

 

al 31.12.2014

al 31.12.2013

Costo effettivo sostenuto dalla BEI

-  40  912

-  40  966

Entrate generate dalle commissioni d’istruzione standard, imputate dalla Banca ai clienti dello strumento

2  784

3  115

Totale spese generali di amministrazione

-  38  128

-  37  851

In seguito all’entrata in vigore dell’accordo di partenariato di Cotonou modificato, del 1o luglio 2008, le spese generali di amministrazione non sono più coperte dagli Stati membri.

21.   Riduzione di valore relativa ad altre attività (in migliaia di euro)

Nel 2012 lo strumento ha erogato un pagamento per assistenza tecnica di valore pari a 638 EUR che, a causa della condotta fraudolenta della controparte, non ha raggiunto il beneficiario finale. In seguito ad un’azione legale, lo strumento è riuscito a rientrare in possesso di 301 EUR. L’importo restante, pari a 337 EUR, è stato registrato alla voce riduzione di valore del risultato economico complessivo dello strumento.

Nel 2014 tale importo residuo di 337 EUR è stato assegnato alla dotazione dello strumento per gli abbuoni di interesse e l’assistenza tecnica ed è stato registrato alla voce altre entrate nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio e negli altri elementi del conto economico complessivo dello strumento.

22.   Coinvolgimento con entità strutturate non consolidate (in migliaia di euro)

Definizione di entità strutturata

È un’entità che è stata costituita in modo che i diritti di voto o diritti analoghi non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla tale entità. L’IFRS 12 osserva che spesso un’entità strutturata presenta alcune o tutte le seguenti caratteristiche:

attività limitate,

un obiettivo limitato e ben definito, come stipulare un contratto di leasing che comporti risparmi fiscali, svolgere attività di ricerca e sviluppo, reperire fonti di capitale o finanziamenti per un’entità o fornire opportunità d’investimento per gli investitori trasferendo loro i rischi e i benefici correlati alle attività dell’entità strutturata,

patrimonio netto insufficiente per consentire all’entità strutturata di finanziare le proprie attività senza sostegno finanziario subordinato,

finanziamenti, sotto forma di strumenti multipli legati contrattualmente, a quegli investitori che creano concentrazioni di rischio di credito o di altri rischi (tranche).

Entità strutturate non consolidate

L’espressione «entità strutturate non consolidate» si riferisce a tutte le entità strutturate che non sono controllate dallo strumento e comprende le partecipazioni in entità strutturate che non sono consolidate.

Definizione di partecipazioni in entità strutturate:

La definizione di «partecipazione» data dall’IFRS 12 comprende in generale qualsiasi implicazione contrattuale o non contrattuale che esponga l’entità che redige il bilancio alla variabilità dei rendimenti derivanti dai risultati economici dell’entità. Tra gli esempi di tali partecipazioni si annoverano il possesso di partecipazioni e altre forme di coinvolgimento, quali l’erogazione di finanziamenti, di disponibilità liquide o la fornitura di supporti creditizi, di impegni e garanzie all’altra entità. L’IFRS 12 afferma inoltre che un’entità che redige il bilancio non detiene necessariamente una partecipazione in un’altra entità soltanto a seguito di una tipica relazione commerciale tra clienti e fornitori.

La tabella seguente descrive i tipi di entità strutturate che lo strumento non consolida, ma in cui detiene una partecipazione.

Tipo di entità strutturata

Natura e finalità

Partecipazione detenuta dallo strumento

Finanziamento di progetti — prestiti a società veicolo (special purpose vehicles — SPV)

Le transazioni per il finanziamento di progetti (Operazioni di FP) sono transazioni in cui lo strumento fa assegnamento, per la restituzione del debito, su un mutuatario la cui unica o principale fonte di reddito è generata da una sola attività o da un numero limitato di attività finanziate da tale debito o da altre attività preesistenti correlate contrattualmente al progetto. Spesso le operazioni di FP sono finanziate attraverso SPV.

Importi netti versati

Interessi attivi

Operazioni di capitale di rischio

Lo strumento finanzia fondi d’investimento e fondi di capitale di rischio. Tali fondi raccolgono e gestiscono denaro proveniente da investitori interessati a partecipazioni al capitale azionario privato di piccole e medie imprese con un forte potenziale di crescita e disposti a finanziare progetti di infrastrutture.

Investimenti in quote/partecipazioni emesse dalla società di capitale di rischio

Dividenti percepiti

La tabella seguente riporta i valori contabili di entità strutturate non consolidate in cui lo strumento detiene una partecipazione alla data di riferimento del bilancio, nonché l’esposizione massima dello strumento al rischio di perdita in relazione a tali entità. L’esposizione massima a tale rischio comprende gli importi contabili e i relativi impegni non erogati.

Tipo di entità strutturata

Voce

Valore contabile al 31.12.2014

Esposizione massima al rischio di perdita al 31.12.2014

Operazioni per il finanziamento di progetti

Prestiti e crediti

7  225

7  225

Fondi di capitale di rischio

Attività finanziarie disponibili per la vendita

3 85  245

5 55  629

Totale

 

3 92  470

5 62  854

23.   Eventi successivi

Dopo la stesura del bilancio non si sono verificati eventi di natura tale da richiedere aggiornamenti o adeguamenti dei rendiconti finanziari del 31 dicembre 2014.


(1)  GU L 210 del 6.8.2013, pag. 1.

(2)  La creazione del meccanismo di transizione era stata proposta per la prima volta in un articolo del regolamento di esecuzione dell’11o FES [COM(2013)445]. Tuttavia la Commissione ha proposto, in alternativa, la creazione del meccanismo di transizione per mezzo di una decisione specifica del Consiglio [proposta di decisione del Consiglio relativa a misure transitorie di gestione del FES dal 1o gennaio 2014 fino all’entrata in vigore dell’11o Fondo europeo di sviluppo, COM(2013)663].

(3)  Regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio, del 18 febbraio 2008, recante il regolamento finanziario per il 10o Fondo europeo di sviluppo. GU L 78 del 19.3.2008, pag. 1.

(4)  Regolamento (UE) n. 567/2014 del Consiglio, del 26 maggio 2014, che modifica il regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio, recante il regolamento finanziario per il 10o Fondo europeo di sviluppo per quanto riguarda l’applicazione del periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l’11o Fondo europeo di sviluppo. GU L 157 del 27.5.2014, pag. 52.

(5)  Regolamento (UE) 2015/323 del Consiglio, del 2 marzo 2015, recante il regolamento finanziario per l’11o Fondo europeo di sviluppo. GU L 58 del 3.3.2015, pag. 17.

(6)  Regolamento (UE) 2015/322 del Consiglio, del 2 marzo 2015, relativo all’esecuzione dell’11o Fondo europeo di sviluppo. GU L 58 del 3.3.2015, pag. 1.

(7)  Regolamento (UE) n. 567/2014 del Consiglio, del 26 maggio 2014, che modifica il regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio, recante il regolamento finanziario per il 10o Fondo europeo di sviluppo per quanto riguarda l’applicazione del periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l’11o Fondo europeo di sviluppo. GU L 157 del 27.5.2014, articolo 43.

(8)  Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle seguenti potrebbe non corrispondere al totale.

(9)  Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale.

(10)  Crediti correnti ad esclusione dei crediti relativi ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari.

(11)  Passività correnti ad esclusione delle passività relative ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari.

(12)  Ai sensi dell’articolo 59 del regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo, fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l’11o Fondo europeo di sviluppo, la tesoreria è presentata nel bilancio dell’11o FES.

(13)  Ai sensi dell’articolo 59 del regolamento finanziario applicabile al periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo, fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l’11o Fondo europeo di sviluppo, la tesoreria è presentata nel bilancio dell’11o FES. La natura dei vari conti bancari è descritta nel capitolo 5, gestione dei rischi finanziari.

(14)  Questo saldo rappresenta gli importi disponibili per la Repubblica democratica del Congo, conformemente alle disposizioni della decisione 2003/583/CE del Consiglio.

(15)  GU L 156 del 29.5.1998, pagg. 3-106.

(16)  Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale.

(17)  Si noti che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale.

(18)  Le riduzioni rappresentano disimpegni trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile del 10o FES.

(19)  Le riduzioni rappresentano disimpegni trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile del 10o FES.

(20)  A seguito della decisione 2010/406/UE del Consiglio, sono stati aggiunti 150 milioni dalla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile per il 10o FES per il Sudan (147 milioni alla dotazione speciale Sudan e 3 milioni per le spese di esecuzione).

(21)  A seguito della decisione 2011/315/UE del Consiglio, sono stati aggiunti 200 milioni dalla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile per il 10o FES per il Sudan (194 milioni alla dotazione speciale Sudan del Sud e 6 milioni per le spese di esecuzione).

(22)  Trasferimento di disimpegni da progetti del 9o FES e FES precedenti alla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile per 377 milioni di EUR meno trasferimento di riserve a favore del Sudan del Sud per 200 milioni (verso il 9o FES). Nell'anno di riferimento il totale delle riserve ACP non utilizzabili era di 807 milioni, di cui 350 milioni sono stati utilizzati (150 milioni per il Sudan, 200 milioni per il Sudan del Sud, in entrambi i casi trasferiti al 9o FES).

(23)  Trasferimenti da/verso riserve 10o FES.

(24)  Per quanto riguarda il cofinanziamento, la tabella presenta soltanto gli stanziamenti d'impegno.

(25)  La decisione 2013/759/UE del Consiglio (3) ha stabilito misure transitorie di gestione del Fondo europeo di sviluppo (FES) («meccanismo di transizione») volte a garantire la disponibilità di fondi per la cooperazione con gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e con i paesi e territori d'oltremare (PTOM), nonché a coprire le spese di sostegno nel periodo tra il 1o gennaio 2014 e l'entrata in vigore dell'accordo interno sull'11o FES.

(26)  Gli stanziamenti iniziali per il meccanismo di transizione provengono da trasferimenti da riserve non utilizzabili dell'8o e del 9o FES (pari a 1  372,5 milioni di euro) e da trasferimenti da riserve non utilizzabili del 10o FES (pari a 224,7 milioni di euro), per un totale di 1  597 milioni di euro per ACP e PTOM.

(27)  Trasferimento di stanziamenti iniziali dal meccanismo di transizione ad altri strumenti dell'11o FES, per un totale di 1  488 milioni di euro (per ACP e PTOM).

(28)  Oltre ai trasferimenti dal meccanismo di transizione, altri strumenti dell'11o FES sono alimentati da trasferimenti diretti da FES precedenti (dalla riserva dotazione A Stabex relativa al 10o FES, interessi e altre entrate) per 16,56 milioni di euro e dal bilancio delle entrate (RO) per 2,1 milioni di euro.

(29)  Le riserve non utilizzabili sono costituite da trasferimenti (disimpegni) dalla riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile del 10o FES, per 225 milioni di euro, che sono stati trasferiti direttamente al meccanismo di transizione (224,7 milioni) e ad altri strumenti dell'11o FES (0,8 milioni).

(30)  % stanziamenti

(31)  compresi contratti di agenzia

(32)  compresi contratti di agenzia

(33)  Nel 2014 i contributi degli Stati membri ad abbuoni d’interesse e all’assistenza tecnica, pari a 2 90  000 EUR nel 9o FES, stanziati per il prefinanziamento degli abbuoni d’interesse e dell’AT nell’ambito del 10o FES, sono stati riassegnati alla voce «contributo allo strumento».

(34)  Il 10 novembre 2014 il Consiglio ha fissato l’importo dei contributi finanziari che gli Stati membri sono tenuti a versare entro il 21 gennaio 2015.


13.11.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 379/124


DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ DELLA CORTE IN RELAZIONE ALL’OTTAVO, NONO, DECIMO E UNDICESIMO FES PRESENTATA AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO — RELAZIONE DEL REVISORE INDIPENDENTE

(2015/C 379/02)

I —

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e dell’articolo 49 del regolamento finanziario applicabile al decimo FES per quanto riguarda l’applicazione del periodo di passaggio dal 10o Fondo europeo di sviluppo all’11o Fondo europeo di sviluppo fino all’entrata in vigore dell’accordo interno che istituisce l‘11o Fondo europeo di sviluppo, che si applica altresì ai precedenti, abbiamo controllato:

a)

i conti annuali dell’ottavo, nono, decimo e undicesimo Fondo europeo di sviluppo, che comprendono il bilancio finanziario, il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto, la tabella dei crediti dovuti ai FES e la relazione sull’esecuzione finanziaria per l’esercizio chiuso in data 31 dicembre 2014 approvati dalla Commissione il 24 luglio 2015;

b)

la legittimità e la regolarità delle operazioni alla base dei conti suddetti nell’ambito del quadro giuridico dei FES, per quanto riguarda la parte delle risorse FES della cui gestione finanziaria è responsabile la Commissione (1).

Responsabilità della direzione

II —

In base agli articoli 310-325 del TFUE e ai regolamenti finanziari applicabili (2), la direzione è responsabile della preparazione e della presentazione dei conti annuali dei FES sulla base dei princìpi contabili per il settore pubblico riconosciuti a livello internazionale (3) nonché della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti. Tale responsabilità comprende la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore. Alla direzione spetta inoltre garantire che le attività, le operazioni e le informazioni finanziarie presentate nei rendiconti siano conformi alla normativa che li disciplina. La Commissione detiene la responsabilità finale per quanto riguarda la legittimità e la regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti dei FES (articolo 317 del TFUE).

Responsabilità dell’organo di controllo

III.

— È nostra responsabilità presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una dichiarazione, basata sull’audit espletato, concernente l’affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. Abbiamo svolto l’audit in base ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC e ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, siamo tenuti a pianificare e svolgere i nostri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dei FES, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

IV.

— L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure dipende dal giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dei FES, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, vengono esaminati i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze, ma non di esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

V —

Riteniamo che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per i nostri giudizi.

Affidabilità dei conti

Giudizio sull’affidabilità dei conti

VI.

— A nostro giudizio, i conti annuali dell’ottavo, nono, decimo e undicesimo FES, relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria degli stessi al 31 dicembre 2014, i risultati delle loro operazioni, i flussi di cassa e le variazioni dell’attivo netto per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente al regolamento finanziario dei FES e ai princìpi contabili per il settore pubblico riconosciuti a livello internazionale.

Legittimità e regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti

Entrate

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle entrate che sono alla base dei conti

VII —

A nostro giudizio, le entrate alla base dei conti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Pagamenti

Elementi su cui si basa il giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti

VIII —

Il tasso di errore più probabile da noi stimato per le operazioni di spesa dell’ottavo, nono, decimo e undicesimo FES è del 3,8 %.

Giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti

IX —

A nostro giudizio, data l’importanza delle questioni descritte nel paragrafo concernente gli elementi su cui si basa il giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti alla base dei conti, i pagamenti sottostanti i conti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono inficiati da errori in misura rilevante.

16 luglio 2015

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente

Corte dei conti europea

12, rue Alcide de Gasperi, 1615 Luxembourg, LUXEMBOURG


(1)  Conformemente agli articoli 16, 43, 48, 49, 50 e 58 del regolamento finanziario applicabile al decimo FES, la presente dichiarazione di affidabilità non copre la parte delle risorse dei FES gestita dalla BEI sotto la sua responsabilità.

(2)  Regolamenti finanziari applicabili all’ottavo, nono e decimo FES. Il regolamento finanziario per il decimo FER si applica anche al meccanismo di transizione, contabilizzato nell’ambito dell’undicesimo FES.

(3)  Le norme e i metodi contabili adottati dal contabile del FES sono redatti sulla base degli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) o, in mancanza di questi, degli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati, rispettivamente, dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) e dall’International Accounting Standards Board (IASB).