ISSN 1977-0944

Gazzetta ufficiale

dell’Unione europea

C 304

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

58° anno
15 settembre 2015


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

2015/C 304/01

Avviso ai lettori

1


 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Corte dei conti

2015/C 304/02

Conti annuali della Corte dei conti europea per l’esercizio 2014

2


IT

 


15.9.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 304/1


AVVISO AI LETTORI

(2015/C 304/01)

Fatte salve le disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, le quali conferiscono alla Corte dei conti la responsabilità del controllo di tutte le entrate e le spese dell’Unione, nonché le disposizioni dell’articolo 319 del suddetto trattato relative alla concessione del discarico, la Corte dei conti, dalla chiusura dell’esercizio 1987, affida annualmente ad un revisore esterno l’audit dei propri conti di gestione.

Le relazioni redatte dal revisore esterno sui conti della Corte dei conti relativi agli esercizi 1987-1991 sono state trasmesse unicamente al presidente della commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo.

Conformemente alla decisione adottata dal Collegio della Corte dei conti nella riunione dell’8 luglio 1993, le relazioni del revisore esterno, a partire dall’esercizio 1992, sono pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Per la Corte dei conti

Eduardo RUIZ GARCÍA

Segretario generale della Corte dei conti europea


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Corte dei conti

15.9.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 304/2


CONTI ANNUALI DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA PER L’ESERCIZIO 2014

(2015/C 304/02)

INDICE

Certificazione dei conti 3
Relazione del revisore indipendente 4
Stati finanziari e note esplicative 5
Bilancio finanziario 5
Conto economico 6
Tabella dei flussi di cassa 7
Prospetto delle variazioni dell’attivo netto 7
Politiche contabili e note agli stati finanziari 8

1.

Informazioni generali 8

2.

Base giuridica e norme contabili 8

3.

Note al bilancio finanziario 10

4.

Note al conto economico 12

5.

Altre importanti informazioni 14
Informazioni di bilancio per l’esercizio finanziario 2014 16

A

Calcolo del risultato di bilancio 16

B

Riconciliazione del risultato economico con il risultato di bilancio 16
Relazione di certificazione indipendente 18

CERTIFICAZIONE DEI CONTI

Certificazione per i conti annuali 2014 della Corte dei conti europea

I conti annuali della Corte dei conti europea per l’esercizio 2014 sono stati redatti conformemente alle disposizioni del titolo IX della parte prima del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea, alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione, nonché ai princìpi e metodi contabili adottati dal sottoscritto.

Il sottoscritto è responsabile della preparazione e della presentazione dei conti annuali della Corte dei conti europea, ai sensi dell’articolo 68 del regolamento finanziario.

Il sottoscritto ha ottenuto dall’ordinatore, che ne ha certificato l’attendibilità, tutte le informazioni necessarie all’elaborazione di conti che mostrino l’attivo e il passivo della Corte dei conti europea e l’esecuzione del bilancio.

Con la presente, il sottoscritto, sulla base di tali informazioni e dei controlli che ha ritenuto necessario effettuare per approvare i conti, attesta di avere ragionevole certezza che i suddetti conti forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa della Corte dei conti europea.

Lussemburgo, 20 maggio 2015

Isidoro RODRÍGUEZ DE LAS PARRAS

Contabile della Corte dei conti europea


RELAZIONE DI AUDIT

Alla Direzione della

Corte dei conti europea

Abbiamo effettuato l’audit degli stati finanziari allegati della Corte dei conti europea, che comprendono il bilancio finanziario al 31 dicembre 2014, il conto economico, la tabella dei flussi di cassa ed il prospetto delle variazioni dell’attivo netto per l’esercizio chiuso in tale data, nonché una sintesi delle politiche contabili significative e altre note esplicative, e che figurano nelle pagine da 5 a 17.

Responsabilità della direzione per gli stati finanziari

Secondo quanto disposto dal regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, e dal regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012, recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario, la direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione degli stati finanziari, nonché di qualunque controllo interno da essa ritenuto necessario alla preparazione di stati finanziari privi di inesattezze rilevanti, siano esse dovute a frode o a errore.

Responsabilità del «Réviseur d’entreprises agréé»

Spetta al revisore, basandosi sull’audit espletato, formulare un giudizio su detti stati finanziari. Abbiamo effettuato la nostra revisione secondo i princìpi internazionali di audit adottati per il Lussemburgo dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier. In base a questi ultimi, è il nostro dovere conformarci alle norme di etica professionale e programmare ed eseguire l’audit in modo da ottenere la ragionevole certezza che gli stati finanziari non contengano inesattezze rilevanti.

Un audit implica l’attuazione di procedure intese a raccogliere elementi probatori inerenti agli importi e alle informazioni contenute negli stati finanziari. Le procedure scelte, compresa la valutazione del rischio che gli stati finanziari contengano inesattezze rilevanti, dovute a frode o errore, dipendono dal giudizio professionale del Réviseur d’entreprises agréé. Nell’effettuare tali valutazioni del rischio, il Réviseur d’entreprises agréé esamina il controllo interno operante nell’entità, relativo alla redazione e alla fedele presentazione degli stati finanziari, al fine di definire procedure di audit adeguate alle circostanze e non per esprimere un giudizio sull’efficacia di tale controllo. Un audit richiede anche una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate dalla direzione, nonché una valutazione della presentazione complessiva degli stati finanziari.

Riteniamo che gli elementi probatori raccolti costituiscano una base sufficiente e appropriata per formulare il nostro giudizio di audit.

Giudizio

A nostro parere, gli stati finanziari forniscono un’immagine fedele e veritiera della situazione finanziaria della Corte dei conti europea al 31 dicembre 2014, nonché del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente al regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione ed al regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012, recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario.

Lussemburgo, 20 maggio 2015

PricewaterhouseCoopers, Société coopérative

Nella persona di

Pierre KRIER


STATI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE

Bilancio finanziario

(euro)

 

Nota

31 dicembre 2014

31 dicembre 2013

Attività non correnti

 

 

 

Attività immateriali

3.1.

4 8 42  801

4 1 48  978

Immobili, impianti e macchinari

3.2.

8 8 5 91  910

9 5 6 10  315

Crediti

 

25

 

 

9 3 4 34  711

9 9 7 59  318

Attività correnti

 

 

 

Crediti

3.3.

7 57  924

3 89  149

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

3.4.

1 0 1 83  273

1 2 4 79  808

 

 

1 0 9 41  197

1 2 8 68  957

Totale attività

 

10 4 3 75  908

11 2 6 28  275

Passività non correnti

 

 

 

Prestazioni per i dipendenti

3.5.

6 6 3 74  932

Altre passività

3.6.

1 75  000

 

 

6 6 5 49  932

Passività correnti

 

 

 

Accantonamenti

3.7.

27  250

1 0 52  207

Debiti

3.8.

7 0 28  142

1 4 2 80  819

 

 

7 0 55  392

1 5 3 33  026

Totale passività

 

7 0 55  392

8 1 8 82  958

Attivo netto

 

9 7 3 20  516

3 0 7 45  317

Avanzo/disavanzo accumulato

 

3 0 7 45  317

3 7 0 41  226

Risultato economico dell'esercizio

 

6 6 5 75  199

(6 2 95  909)

Attivo netto

 

9 7 3 20  516

3 0 7 45  317

Le note in allegato costituiscono parte integrante dei presenti stati finanziari.

Conto economico

(euro)

 

Nota

2014

2013

Fondi trasferiti dalla Commissione ad altre istituzioni

4.1.

11 4 5 00  000

11 2 8 00  000

Proventi da operazioni amministrative

4.2.

1 9 4 64  086

1 7 3 09  843

Altri proventi di gestione

4.3.

25  213

30  268

Totale proventi di gestione

4.4.

13 3 9 89  299

13 0 1 40  111

Spese per il personale

4.5.

(10 4 4 31  815)

(9 9 3 47  366)

Spese relative a immobilizzazioni

4.6.

(6 5 43  584)

(5 9 88  272)

Altre spese amministrative

4.7.

(1 8 5 52  871)

(1 9 7 88  770)

Spese operative

4.8.

(23  621)

(12  695)

Totale spese di gestione

 

(12 9 5 51  891)

(12 5 1 37  103)

Avanzo/(disavanzo) da attività di gestione

 

4 4 37  408

5 0 03  008

Entrate derivanti da operazioni finanziarie

4.9.

4  947

646

Spese relative a operazioni finanziarie

4.10.

(20  049)

(20  020)

Movimenti nelle passività derivanti dalle pensioni (- spese, + entrate)

4.11.

6 2 1 52  893

(1 1 2 79  543)

Avanzo/(disavanzo) da attività non connesse alla gestione

 

6 2 1 37  791

(1 1 2 98  917)

Risultato economico dell'esercizio

 

6 6 5 75  199

(6 2 95  909)

Tabella dei flussi di cassa

(euro)

 

2014

2013

Risultato economico dell'esercizio

6 6 5 75  199

(6 2 95  909)

Attività di gestione — Aggiustamenti

 

 

Ammortamento

5 50  630

1 97  753

Deprezzamento

7 1 22  924

5 7 61  980

Aumento/(diminuzione) accantonamenti

(1 1 99  957)

(2 0 14  710)

(Aumento)/diminuzione crediti

(3 68  750)

1 1 97  959

 

 

 

Aumento/(diminuzione) debiti

(7 2 52  677)

(9 4 21  487)

 

 

 

Flussi di cassa netti da attività di gestione

6 5 4 27  369

(1 0 5 74  414)

Flussi di cassa da attività di investimento

 

 

Acquisto di immobili, impianti e macchinari e di beni immateriali (-)

(1 3 67  492)

(8 0 38  985)

Proventi da immobili, impianti e macchinari e da beni immateriali (+)

18  520

28  540

Flussi di cassa netti da attività di investimento

(1 3 48  972)

(8 0 10  445)

Aumento/(diminuzione) prestazioni per i dipendenti

(6 6 3 74  932)

7 4 39  624

Aumento netto/(diminuzione netta) tesoreria ed equivalenti di tesoreria

(2 2 96  535)

(1 1 1 45  235)

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio

1 2 4 79  808

2 3 6 25  043

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria alla fine dell'esercizio

1 0 1 83  273

1 2 4 79  808

Prospetto delle variazioni dell’attivo netto

(euro)

Attivo netto

2014

2013

Saldo all'inizio dell'esercizio

3 0 7 45  317

3 7 0 41  226

Risultato economico dell'esercizio

6 6 5 75  199

(6 2 95  909)

Saldo alla fine dell'esercizio

9 7 3 20  516

3 0 7 45  317

Politiche contabili e note agli stati finanziari

1.    Informazioni generali

La Corte dei conti europea (di seguito «la Corte») è stata istituita dal trattato di Bruxelles del 22 luglio 1975 ed è entrata in funzione nell’ottobre 1977, con sede a Lussemburgo.

Missione della Corte dei conti europea

La missione della Corte dei conti europea è di contribuire a migliorare la gestione finanziaria dell’UE, promuovere la trasparenza e l’obbligo di rendere conto, e di fungere da custode indipendente degli interessi finanziari dei cittadini dell’Unione.

Il ruolo della Corte quale revisore esterno indipendente dell’UE è di controllare che i fondi dell’UE siano correttamente contabilizzati, acquisiti e spesi conformemente alla normativa applicabile, e che vi sia stato un impiego ottimale delle risorse.

La Corte espleta servizi di audit attraverso i quali valuta la riscossione e l’utilizzo dei fondi dell’UE. Accerta se le operazioni finanziarie siano state registrate e presentate correttamente, nonché eseguite in maniera legittima e regolare e gestite in modo da conseguire economia, efficienza ed efficacia. La Corte comunica le risultanze dei propri audit per mezzo di relazioni chiare, pertinenti ed obiettive. Fornisce inoltre il proprio giudizio su questioni di gestione finanziaria.

La Corte promuove il rispetto dell’obbligo di rendere conto e la trasparenza e assiste il Parlamento europeo e il Consiglio nella supervisione dell’esecuzione del bilancio dell’UE, soprattutto nel corso della procedura di discarico. La Corte si impegna ad essere un’organizzazione efficiente, all’avanguardia dell’evoluzione nel campo dell’audit del settore pubblico e dell’amministrazione.

L’esercizio finanziario della Corte ha inizio il 1o gennaio e termina il 31 dicembre.

2.    Base giuridica e norme contabili

2.1.   Normativa concernente la presentazione dei conti

I conti della Corte sono compilati conformemente alle disposizioni del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione (1) (di seguito il «regolamento finanziario») ed a quelle del regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012 (2), recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario.

2.2.   Princìpi contabili

Come disposto dall’articolo 144 del regolamento finanziario, gli stati finanziari devono presentare le informazioni, comprese le informazioni sui metodi contabili, in maniera da garantirne la pertinenza, affidabilità, confrontabilità e comprensibilità. La contabilità di bilancio deve rispettare i princìpi stabiliti dal regolamento finanziario e fornire un’immagine fedele delle operazioni di bilancio in entrate e in spese.

Gli stati finanziari sono redatti nel rispetto delle norme contabili dell’Unione Europea, basate su princìpi contabili internazionalmente accettati per il settore pubblico. Tali norme sono adottate dal contabile della Commissione, previa consultazione delle altre istituzioni.

2.3.   Valutazione dei saldi e delle operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono convertite in euro applicando il tasso di cambio vigente alla data dell’operazione.

Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono riconosciuti nel conto economico.

I saldi di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio al 31 dicembre.

2.4.   Attività immateriali

Le licenze di software informatico acquistate sono espresse al costo storico, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite dovute a riduzioni durevoli di valore. Le attività sono ammortizzate secondo il metodo lineare, nell’arco di quattro anni. Le attività immateriali sviluppate internamente sono capitalizzate quando vengono soddisfatti i pertinenti criteri delle norme contabili dell’Unione europea. I costi che possono essere capitalizzati comprendono tutti i costi direttamente imputabili necessari per creare, produrre e predisporre il bene affinché possa operare nella maniera voluta dalla direzione. I costi associati ad attività di ricerca, a costi di sviluppo non capitalizzati e a costi di manutenzione sono riconosciuti come spese al momento in cui sono sostenuti.

2.5.   Immobili, impianti e macchinari

Tutti gli immobili, gli impianti e i macchinari sono espressi al costo storico, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite dovute a riduzioni durevoli di valore. Il costo storico comprende le spese che sono direttamente riconducibili all’acquisizione o alla costruzione del bene.

I costi successivi sono inclusi nel valore contabile del bene o contabilizzati, se del caso, come attività separata solo qualora sia probabile che i futuri vantaggi economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno alla Corte e il costo del bene possa essere calcolato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel conto economico dell’esercizio durante il quale sono stati sostenuti. Poiché la Corte non prende a prestito denaro per finanziare l’acquisto di immobili, impianti e macchinari, non vi sono costi legati all’assunzione di prestiti relativi a tali acquisti.

I terreni e le opere d’arte non sono ammortizzati, in quanto ritenuti avere una vita utile indefinita. Le attività in costruzione non sono ammortizzate, in quanto non ancora disponibili per l’uso. L’ammortamento delle altre attività è calcolato utilizzando il metodo dell’ammortamento lineare per imputare i relativi costi al loro valore residuo in base alla vita utile stimata, nella fattispecie:

Immobili

25 anni oppure vita utile attesa

Impianti, macchine e attrezzature

4, 8 anni

Mobilio e parco autoveicoli

4, 8, 10 anni

Materiale informatico (hardware)

4 anni

Arredi specifici agli immobili in locazione

durata del contratto di locazione

Altri impianti fissi e arredi

4, 6, 8 anni

2.6.   Prestazioni per i dipendenti

Le prestazioni per i dipendenti rappresentano i futuri diritti a pensione dei Membri della Corte; conformemente all’articolo 19 del regolamento (CEE, Euratom, CECA) n. 2290/77 del Consiglio, del 18 ottobre 1977, relativo alla fissazione del trattamento economico dei Membri della Corte dei conti (3), il pagamento delle prestazioni previste dal regime pensionistico è a carico del bilancio dell’Unione e gli Stati membri garantiscono collettivamente il pagamento di tali prestazioni. La passività per questi futuri obblighi pensionistici è contabilizzata ai sensi della norma contabile dell'UE n. 12 («Prestazioni per i dipendenti»). Al 31 dicembre 2014, la corrispondente passività pensionistica è riportata ed illustrata nei conti della Commissione.

2.7.   Accantonamenti

Gli accantonamenti sono rilevati quando la Corte ha un’obbligazione attuale, giuridica o implicita, nei confronti di terzi a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all’obbligazione si renda necessaria un’uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per future perdite di esercizio. L’ammontare dell’accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all’obbligazione attuale alla data di chiusura del bilancio.

2.8.   Rilevazione delle spese

In base alle norme contabili dell’UE, le operazioni e gli eventi sono rilevati negli stati finanziari nel periodo al quale si riferiscono. Alla fine dell’esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all’importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei passivi è operato secondo dettagliate linee direttrici operative e pratiche che mirano ad assicurare che gli stati finanziari forniscano un’immagine fedele e veritiera.

3.    Note al bilancio finanziario

ATTIVITÀ NON CORRENTI

3.1.   Attività immateriali

Movimenti delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell’esercizio 2014:

(euro)

 

Valore contabile lordo al 1o gennaio 2014

Aggiunte

Cessioni

Trasferimento

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2014

Ammortamento e riduzione di valore accumulati 31 dicembre 2014

Valore contabile netto al 31 dicembre 2014

Software

1 5 52  393

1 71  698

(454)

1 4 90  265

3 2 13  902

(1 8 14  813)

1 3 99  089

Immobilizzazioni immateriali in via di sviluppo

3 8 60  768

1 0 73  209

 

(1 4 90  265)

3 4 43  712

 

3 4 43  712

Totale

5 4 13  161

1 2 44  907

(454)

0

6 6 57  614

(1 8 14  813)

4 8 42  801

Nel 2014, non sono stati rilevati costi associati ad attività di ricerca.

3.2.   Immobili, impianti e macchinari

Movimenti relativi a immobili, impianti e macchinari nel corso dell’esercizio 2014:

(euro)

 

Valore contabile lordo al 1o gennaio 2014

Aggiunte

Cessioni

Trasferimento

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2014

Ammortamento e riduzione di valore accumulati 31 dicembre 2014

Valore contabile netto al 31 dicembre 2014

Terreni

7 76  631

 

 

 

7 76  631

 

7 76  631

Immobili

12 2 8 66  646

15  010

(1 5 45  542)

2 9 99  084

12 4 3 35  198

(4 1 8 46  701)

8 2 4 88  497

Impianti e macchinari

7 52  703

87  665

(5  906)

 

8 34  462

(4 85  516)

3 48  946

Materiale informatico (hardware)

4 7 98  617

6 73  788

(1 6 59  640)

 

3 8 12  765

(2 2 36  847)

1 5 75  918

Mobilio e autoveicoli

4 5 85  224

1 77  215

(38  115)

 

4 7 24  324

(2 0 85  363)

2 6 38  961

Altri impianti fissi e arredi

1 8 18  012

7 14  449

(2 19  879)

 

2 3 12  582

(1 5 49  625)

7 62  957

Immobilizzazioni materiali in corso

4 1 49  082

(1 1 49  998)

(2 9 99  084)

 

Totale

13 9 7 46  915

1 6 68  127

(4 6 19  080)

13 6 7 95  962

(4 8 2 04  052)

8 8 5 91  910

ATTIVITÀ CORRENTI

3.3.   Crediti

(euro)

 

31 dicembre 2014

31 dicembre 2013

Crediti correnti dovuti principalmente al trasferimento di diritti a pensione nazionali da parte del personale

2  577

2  768

Crediti vari relativi principalmente a retribuzioni salariali e anticipi per missioni

1 80  210

1 89  485

Risconti attivi per locazione di immobili e contratti in materia di tecnologie dell'informazione

5 64  853

1 95  197

Crediti nei confronti di entità dell'UE

10  284

1  699

Totale

7 57  924

3 89  149

3.4.   Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

(euro)

 

31 dicembre 2014

31 dicembre 2013

Piccola cassa

1  000

1  000

Conto corrente bancario

6 59  601

3 32  783

Conto fiduciario

9 5 22  672

1 2 1 46  025

Totale

1 0 1 83  273

1 2 4 79  808

Il 27 gennaio 2010 la Corte dei conti europea ha aperto un conto fiduciario presso la Banque et Caisse d’Epargne de l’Etat di Lussemburgo. Detto conto fiduciario consente alla Corte di gestire la dotazione concessa dall’autorità di bilancio per il progetto di costruzione dell’edificio K3 (cfr. nota 5.3).

Il conto fiduciario viene usato dalla Corte soltanto a certe condizioni, riportate nel contratto concluso con la Banque et Caisse d’Epargne de l’Etat di Lussemburgo.

Il beneficiario esclusivo dei pagamenti eseguiti a partire da questo conto fiduciario è il conto bancario operativo del consorzio che agisce in qualità di responsabile del progetto (project manager). Detto conto operativo viene utilizzato unicamente dal responsabile del progetto per pagare le fatture delle imprese di costruzione.

PASSIVITÀ NON-CORRENTI

3.5.   Prestazioni per i dipendenti

Nel quadro della procedura per la determinazione delle stime delle spese amministrative delle istituzioni per il progetto di bilancio 2015, la Commissione ha proposto di includere le spese relative alle pensioni dei Membri di tutte le istituzioni nella sezione del bilancio relativa alla Commissione, che comprende già la spesa per le pensioni del personale di tutte le istituzioni.

La Corte dei conti europea, così come le altre istituzioni, si è detta d’accordo con la proposta e dunque nel bilancio 2015 adottato la spesa relativa alle pensioni dei Membri è stata spostata nella sezione relativa alla Commissione.

Di conseguenza, e come richiesto dal contabile della Commissione nelle sue istruzioni di chiusura per gli stati finanziari del 2014 e la comunicazione dei dati di bilancio a fine esercizio, la corrispondente passività pensionistica al 31 dicembre 2014 figurerà nei conti della Commissione.

3.6.   Altre passività

La cessata locazione dell’edificio K9 non è risultata in spese di riparazione.

PASSIVITÀ CORRENTI

3.7.   Accantonamenti

Si tratta della stima degli importi che dovranno presumibilmente essere pagati in relazione ad una serie di procedimenti legali in corso.

3.8.   Debiti

(euro)

 

31 dicembre 2014

31 dicembre 2013

Debiti correnti

15  571

14  393

Debiti vari relativi ai salari e al personale

(16  315)

(10  212)

Spese da pagare

6 8 08  292

1 4 1 07  180

Debiti nei confronti di entità consolidate dell'UE, principalmente verso il Consiglio europeo e il Parlamento europeo

2 20  594

1 69  458

Totale

7 0 28  142

1 4 2 80  819

4.    Note al conto economico

4.1.

L’importo di cui alla voce «Fondi trasferiti dalla Commissione alle altre istituzioni» corrisponde alle richieste mensili di fondi rivolte dalla Corte alla Commissione, ai fini dell’approvvigionamento del conto bancario della Corte.

4.2.

Quanto indicato alla voce «Proventi da operazioni amministrative» comprende, per lo più, le deduzioni di imposte e contributi sociali dalle retribuzioni dei Membri e del personale.

4.3.

Gli «Altri proventi di gestione» derivano, ad esempio, dagli utili realizzati in seguito a variazioni dei tassi di cambio.

4.4.

I proventi sono stati generati da operazioni commerciali e non commerciali, come indicato nella seguente tabella:

(euro)

 

2014

2013

Proventi derivanti da operazioni commerciali

30  160

22  378

Proventi derivanti da operazioni non commerciali

13 3 9 64  086

13 0 1 17  733

Totale entrate

13 3 9 94  246

13 0 1 40  111

4.5.

Le «Spese per il personale» comprendono gli stipendi dei Membri, del personale statutario, degli agenti contrattuali e del personale temporaneo. Le indennità transitorie per gli ex Membri e le imposte relative alle pensioni e alle indennità transitorie dei Membri sono anch’esse comprese nella voce «Movimenti nelle passività derivanti da pensioni» (cfr. nota 4.11).

4.6.

Le «Spese relative a immobilizzazioni» consistono nel deprezzamento/ammortamento di beni materiali e immateriali.

4.7.

Le componenti più significative delle «Altre spese amministrative» sono state:

locazione di immobili e oneri connessi,

spese per informatica e telecomunicazioni,

spese per missioni,

spese di pulizia e per i servizi di sicurezza.

4.8.

Le «Spese operative» derivano, ad esempio, da perdite registrate in seguito a variazioni nei tassi di cambio.

4.9.

Le «Entrate provenienti da operazioni finanziarie» comprendono gli interessi bancari maturati sui conti (corrente e fiduciario) della Corte.

4.10.

Le «Spese per operazioni finanziarie» sono le spese bancarie prelevate sui conti (corrente e fiduciario) della Corte.

4.11.

La voce «Movimenti nelle passività derivanti da pensioni» comprende tutte le spese relative alle pensioni dei Membri della Corte. Include le pensioni e le indennità transitorie pagate durante l’esercizio 2014. Poiché le spese relative alle pensioni dei Membri sono state trasferite nella sezione del bilancio 2015 relativa alla Commissione, la variazione delle passività derivanti dalle pensioni nette dei Membri (6 6 3 74  932 euro) è dovuta a detto trasferimento nei conti della Commissione.

(euro)

 

2014

2013

Variazioni passività derivanti dalle pensioni nette dei Membri

(6 6 3 74  932)

7 4 39  624

Pensioni vitalizie pagate

2 9 38  437

2 7 15  911

Pensioni di reversibilità pagate

3 80  772

3 25  474

Indennità transitorie pagate

1 6 63  086

1 5 37  185

Pensioni di invalidità pagate

Totale parziale pensioni pagate nel corso dell'esercizio

4 9 82  295

4 5 78  570

Coefficiente correttore

2 29  296

1 62  071

Imposte detratte dai pagamenti

(9 89  552)

(9 00  722)

Totale movimenti passivo pensioni

(6 2 1 52  893)

1 1 2 79  543

5.    Altre importanti informazioni

5.1.   Attività potenziali

Le seguenti garanzie bancarie sono state emesse dai fornitori in ottemperanza agli obblighi contrattuali:

(euro)

 

31 dicembre 2014

31 dicembre 2013

Agenzia viaggi

50  000

Ammodernamento edificio K1

2  500

2  500

Gestione del progetto edificio K3

2 2 99  801

7 1 96  680

Compagnia di assicurazione

1  361

1  361

Telecomunicazioni

20  000

20  000

Sostegno metodologico EMAS

4  680

Totale

2 3 28  342

7 2 70  541

5.2.   Impegni per finanziamenti futuri

(euro)

 

31 dicembre 2014

31 dicembre 2013

Leasing operativo per immobili

8 07  500

5 60  000

Leasing operativo per materiale informatico, autoveicoli e altre attrezzature

2 9 14  006

2 3 73  573

Totale parziale

3 7 21  506

2 9 33  573

Impegni relativi agli stanziamenti non ancora utilizzati — RAL («Restant à liquider») — al netto dei ratei per il 2014

4 9 56  357

9 3 64  602

Totale

8 6 77  863

1 2 2 98  175

Il RAL (Restant à liquider) rappresenta un elemento della contabilità di bilancio corrispondente al valore degli impegni in sospeso; esso equivale alla differenza tra gli impegni contratti e i pagamenti, dovuta allo scarto temporale tra il momento in cui l’impegno è stato contratto e quello in cui si è proceduto al relativo pagamento.

5.3.   I progetti immobiliari della Corte

La Corte ha occupato l’edificio che ospita la propria sede («edificio K1») nel 1988 e ha proceduto all’acquisto a titolo definitivo dell’immobile e del terreno di pertinenza nel 1990. Nel 1999, la Corte ha firmato un accordo quadro con lo Stato lussemburghese in virtù del quale le veniva conferito il diritto ad utilizzare una seconda particella di terreno per un periodo di 49 anni (rinnovabile una volta) per la costruzione di una estensione («edificio K2») dietro pagamento di 1 euro. Per quanto riguarda tuttavia la seconda estensione («edificio K3»), a causa delle diverse modalità di esecuzione del progetto, lo Stato lussemburghese e la Corte hanno dovuto stipulare un nuovo accordo quadro, in data 22 febbraio 2008.

Lo Stato lussemburghese ha venduto alla Corte i due terreni per le due estensioni sopraccitate («K2» e «K3») al prezzo simbolico di 1 euro.

Da parte sua la Corte, qualora decida di cedere uno dei detti edifici a una terza parte, che non sia un’istituzione o un organismo dell'Unione, dovrà restituire la proprietà del terreno allo Stato lussemburghese per la somma simbolica di 1 euro; lo Stato lussemburghese potrà inoltre beneficiare dell’opzione di acquisto dell’edificio a un prezzo stabilito da un esperto indipendente. Nel caso in cui lo Stato lussemburghese decida di non esercitare tale opzione, esso cederà all’acquirente dell’edificio il diritto di superficie sul terreno.

In Lussemburgo, l’uso degli edifici adibiti ad uffici è autorizzato per un periodo di 15 anni, al termine del quale essi devono essere ammodernati al fine di risultare conformi alle vigenti norme in materia di salute, sicurezza e ambiente. I necessari lavori di risanamento e messa in sicurezza sono stati realizzati sull’edificio K1. I lavori sono ultimati ed il formale collaudo finale è stato confermato nel 2010. L’edificio K2 ha cominciato ad essere utilizzato nel novembre 2003 e gode pertanto di una autorizzazione («autorisation d’exploitation») valevole fino al 2018.

I lavori di costruzione dell’edificio K3 sono iniziati nel marzo 2010 e l’edificio è entrato in servizio il 15 novembre 2012.

5.4.   Passività potenziale significativa in caso di contenzioso  (4)

Non vi sono passività potenziali significative in caso di contenzioso.


(1)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.

(2)  GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1.

(3)  GU L 268 del 20.10.1977, pag. 1.

(4)  Norma contabile dell'UE n. 10 (Accantonamenti, passività potenziali e attività potenziali).


INFORMAZIONI DI BILANCIO PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2014

A   Calcolo del risultato di bilancio

Il risultato di bilancio per l’esercizio è calcolato sulla base dei dati sull’esecuzione del bilancio.

(euro)

Pagamenti su stanziamenti dell'esercizio 2014

(12 4 1 62  633)

Pagamenti effettuati da riporti di stanziamenti di pagamento

(9 4 99  604)

Pagamenti su stanziamenti relativi a entrate con destinazione specifica

(53  360)

Ordini di riscossione dell'esercizio, incassati nel corso dell'esercizio 2014

1 9 4 87  805

Ordini di riscossione di bilancio emessi prima del 2014 e incassati nell'esercizio 2014

11  244

Aggiustamento relativo a ordini di riscossione degli esercizi precedenti

Stanziamenti di pagamento riportati al 2014

(7 8 25  569)

Stanziamenti riportati dagli esercizi precedenti

1 1 0 40  895

Aggiustamento relativo al riporto dall’esercizio precedente di stanziamenti disponibili al 31.12 derivanti da entrate con destinazione specifica

1 05  327

Risultato di bilancio

(11 0 8 95  895)

Non vi sono stati né supplementi né riduzioni tra il bilancio iniziale e finale.

B   Riconciliazione del risultato economico con il risultato di bilancio

(euro)

Risultato economico dell'esercizio

6 6 5 75  199

Aggiustamento per le voci incluse nel risultato economico ma non nel risultato di bilancio

(16 7 5 38  431)

 

Differenza tra i ratei al termine dell'esercizio precedente e al termine dell'esercizio corrente

(1 5 94  505)

 

Importo dal conto di collegamento con la Commissione contabilizzato nel conto del risultato economico

(11 4 5 00  000)

 

Fatture non pagate a fine esercizio ma contabilizzate come spese (classe 6)

1 2 19  754

 

Deprezzamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali

6 6 66  026

 

Accantonamenti

 

Riduzioni di valore

 

Ordini di riscossione emanati nel 2014 in classe 7 non ancora incassati

(3  042)

 

Pagamenti effettuati da riporti di stanziamenti di pagamento

9 4 99  604

 

Altro

(6 8 8 27  941)

 

Differenze di tasso di cambio

1  673

Aggiustamento per le voci incluse nel risultato di bilancio ma non nel risultato economico

(9 9 32  663)

 

Acquisizioni di attività (pagate nel corso dell'esercizio)

(3 7 55  403)

 

Ordini di riscossione di bilancio emessi prima del 2014 e incassati nell'esercizio

1  690

 

Stanziamenti di pagamento riportati al 2014

(7 8 25  569)

 

Annullamento di stanziamenti di pagamento riportati dall’esercizio precedente e inutilizzati

1 5 41  292

 

Aggiustamento relativo al riporto dall’esercizio precedente di stanziamenti disponibili al 31.12 derivanti da entrate con destinazione specifica

1 05  327

 

Pagamenti per pensioni (si tratta di pagamenti di bilancio contabilizzati però come accantonamenti)

 

 

Altro

Risultato di bilancio

(11 0 8 95  895)


RELAZIONE DI CERTIFICAZIONE INDIPENDENTE

Alla Direzione della

Corte dei conti europea

Abbiamo verificato che le risorse finanziarie destinate dalla Commissione europea alla Corte dei conti europea (di seguito «la Corte») siano state utilizzate per le finalità previste e che le procedure di controllo poste in essere dagli ordinatori forniscano le garanzie necessarie ad assicurare la conformità delle operazioni finanziarie alla normativa applicabile per le risorse finanziarie messe a disposizione e utilizzate per il periodo compreso fra il 1o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2014.

La responsabilità della tenuta dei libri e delle scritture contabili, nonché della messa in opera e del mantenimento di controlli adeguati, compete alla direzione della Corte. È responsabilità del revisore formulare un giudizio in base all’audit svolto.

Il nostro esame è stato condotto secondo il principio ISAE 3000 (Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial Information) facente parte dei princìpi internazionali sugli incarichi di certificazione, così come adottato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier. Tale principio richiede che l’esame venga programmato e svolto in modo tale da fornire la ragionevole garanzia che un eventuale uso improprio delle risorse, che incida in modo rilevante sui libri contabili della Corte, venga rilevato. Il nostro compito consisteva principalmente nell’esaminare, sulla base di verifiche a campione, elementi probatori che comprovassero:

che le risorse assegnate alla Corte siano state utilizzate per le finalità previste,

che le procedure di controllo poste in essere forniscano le garanzie necessarie ad assicurare la conformità delle operazioni finanziarie alla normativa applicabile.

I criteri utilizzati nell’audit da noi svolto derivano dalle norme qui elencate:

regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione (in appresso: «bilancio») e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (in appresso: «regolamento finanziario»),

regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012, recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario (in appresso: «modalità d’applicazione»),

decisione n. 24/2014 della Corte dei conti europea, del 5 giugno 2014, concernente le norme interne per l’esecuzione del proprio bilancio. Le disposizioni di quest’ultima decisione si iscrivono nel quadro delle procedure stabilite dai Trattati, o dagli accordi stipulati in virtù degli stessi, concernenti il processo operativo inerente all’esecuzione del bilancio.

In particolare, sono state utilizzate come criteri le seguenti norme interne:

Articolo 7 — Firma — «Ciascuna parte coinvolta nella preparazione, nel controllo e nella registrazione delle operazioni di accertamento e riscossione delle entrate o di impegno ed esecuzione dei pagamenti firma e data la propria partecipazione.»;

Articolo 8 — Progetti immobiliari — «Il presidente presenta al Parlamento europeo e al Consiglio qualsiasi progetto immobiliare che possa avere incidenze finanziarie significative sul bilancio della Corte. Prima dell’approvazione, da parte della Corte, di qualsiasi impegno contrattuale inerente a progetti immobiliari, il servizio responsabile deve presentare un documento esplicativo che attesti la compatibilità del progetto con il quadro finanziario.»;

Articolo 11, paragrafo 2 — «Prima della firma degli ordini di bonifico, i soggetti autorizzati verificano, segnatamente, che gli ordini di bonifico corrispondano agli ordini di pagamento.»;

Articolo 17, paragrafo 2 — «La richiesta di bonifico è accompagnata» dalle informazioni di cui all’articolo 17, paragrafo 2;

Articolo 18, paragrafo 4 — «Il contabile renderà disponibile agli ordinatori, mediante il sistema informatico centrale, una lista di importi da riportare. Gli ordinatori hanno la responsabilità di garantire che, alla fine dell’anno, gli importi riportati siano unicamente quelli per i quali sussista un obbligo giuridico.»;

Articolo 20 — Inventario delle immobilizzazioni — «Un inventario delle immobilizzazioni materiali è tenuto all’interno di una banca dati comune a tutti gli ordinatori, conformemente alle procedure stabilite dal Segretario generale previa consultazione del contabile.»;

Articolo 22, paragrafo 1 — Procedure minime di gestione e di controllo interno — «Le procedure di gestione e controllo interno vengono stabilite dagli ordinatori secondo le norme minime di controllo interno adottate dalla Corte.».

Riteniamo che l’esame da noi svolto fornisca una base ragionevole sulla quale fondare il nostro giudizio.

Basandoci sul lavoro descritto nella presente relazione, non abbiamo rilevato nulla che ci induca a credere che, sotto tutti gli aspetti rilevanti e sulla base dei criteri sopra descritti:

le risorse assegnate alla Corte non siano state utilizzate per le finalità previste,

le procedure di controllo poste in essere non forniscano le garanzie necessarie ad assicurare la conformità delle operazioni finanziarie alle norme applicabili.

La presente relazione è stata compilata esclusivamente allo scopo indicato nel primo paragrafo e per informazione della Corte e non deve essere utilizzata ad altri scopi o distribuita a terzi, salvo ai fini della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Lussemburgo, 20 maggio 2015

PricewaterhouseCoopers, Société coopérative

Réviseur d’entreprises

Nella persona di

Pierre KRIER