ISSN 1977-0944

doi:10.3000/19770944.C_2013.297.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 297

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

56o anno
12 ottobre 2013


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2013/C 297/01

Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 1999/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 1999, riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità (pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)  ( 1 )

1

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2013/C 297/02

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

32

2013/C 297/03

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria) ( 1 )

35

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione europea

2013/C 297/04

Aiuti di Stato — Spagna — Aiuto di Stato SA.34998 (2013/C) (ex 2012/N) — LIP — Aiuto per Ford España — Invito a presentare osservazioni a norma dell’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea ( 1 )

63

2013/C 297/05

Aiuti di Stato — Germania — Aiuto di Stato SA.34881 (2013/C) (ex 2013/NN) (ex 2012/CP) — Presunto aiuto a società farmaceutiche tedesche in difficoltà finanziaria attraverso l'esonero dall'obbligo di sconto sul prezzo — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( 1 )

76

2013/C 297/06

Aiuti di Stato — Slovacchia — Aiuto di Stato SA.33797 (2013/C) (ex 2013/NN) — Presunto aiuto di Stato in favore di NCHZ — Invito a presentare osservazioni a norma dell’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea ( 1 )

85

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

12.10.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 297/1


Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 1999/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 1999, riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità

(pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 297/01

OEN (1)

Riferimento e titolo della norma

(Documento di riferimento)

Riferimento della norma sostituita

Data di cessazione della presunzione di conformità della norma sostituita Nota 1

Articolo della direttiva 1999/5/CE

1

2

3

4

5

Cenelec

EN 41003:2008

Requisiti particolari di sicurezza per apparecchiature da collegare a reti di telecomunicazione e/o a sistemi di distribuzione via cavo

EN 41003:1998

Nota 2.1

Data scaduta

(1.7.2011)

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

Cenelec

EN 50360:2001

Norma di prodotto per la verifica di conformità dei telefoni mobili rispetto ai limiti di base relativi all'esposizione umana ai campi elettromagnetici (300 MHz - 3 GHz)

 

 

Articolo 3.1.a

EN 50360:2001/A1:2012

Nota 3

13.2.2015

 

EN 50360:2001/AC:2006

 

 

 

Cenelec

EN 50364:2010

Limitazione dell'esposizione umana ai campi elettromagnetici prodotti da dispositivi operanti nella gamma di frequenza 0 Hz - 300 GHz, utilizzati nei sistemi elettronici antitaccheggio (EAS), nei sistemi di identificazione a radio frequenza (RFID) e in applicazioni similari

EN 50364:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(1.11.2012)

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

Cenelec

EN 50371:2002

Esposizione umana ai campi elettromagnetici (10 MHz - 300 GHz) - Norma generica per dimostrare la conformità di apparecchi elettronici ed elettrici di bassa potenza ai limiti di base fissati per la popolazione

 

 

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

Cenelec

EN 50385:2002

Norma di prodotto per dimostrare la conformità delle stazioni radio base e delle stazioni terminali fisse per sistemi di telecomunicazione senza fili ai limiti di base e ai livelli di riferimento relativi all'esposizione umana ai campi elettromagnetici a radio frequenza (110 MHz - 40 GHz) - Popolazione

 

 

Articolo 3.1.a

Cenelec

EN 50401:2006

Norma di prodotto per dimostrare la conformità ai limiti di base o ai livelli di riferimento relativi all'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radio frequenza delle apparecchiature fisse per trasmissione radio (110 MHz - 40 GHz) destinate a reti di telecomunicazione senza fili, quando messe in servizio

 

 

Articolo 3.1.a

EN 50401:2006/A1:2011

Nota 3

29.8.2014

 

Cenelec

EN 50566:2013

Norma di prodotto per dimostrare la conformità in merito ai campi elettromagnetici prodotti da dispositivi portatili di comunicazione senza fili da tenere in mano e da portare a contatto del corpo, per l uso da parte della popolazione (30 MHz - 6 GHz)

 

 

Articolo 3.1.a

Cenelec

EN 55022:2006

Apparecchi per la tecnologia dell'informazione - Caratteristiche di radiodisturbo - Limiti e metodi di misura

CISPR 22:2005 (Modificata)

EN 55022:1998

+ A1:2000

+ A2:2003

Nota 2.1

Data scaduta

(1.10.2011)

Articolo 3.1.b

EN 55022:2006/A1:2007

CISPR 22:2005/A1:2005

Nota 3

Data scaduta

(1.10.2011)

 

Cenelec

EN 55022:2010

Apparecchi per la tecnologia dell'informazione - Caratteristiche di radiodisturbo - Limiti e metodi di misura

CISPR 22:2008 (Modificata)

EN 55022:2006

e corrispondenti modifiche

Nota 2.1

1.12.2013

Articolo 3.1.b

EN 55022:2010/AC:2011

 

 

 

Cenelec

EN 55024:1998

Apparecchiature per la tecnologia dell'informazione - Caratteristiche di immunità - Limiti e metodi di misura

CISPR 24:1997 (Modificata)

Norma/e generica/che relativa/e

Nota 2.1

Data scaduta

(1.7.2001)

Articolo 3.1.b

EN 55024:1998/A1:2001

CISPR 24:1997/A1:2001

Nota 3

Data scaduta

(1.10.2004)

 

EN 55024:1998/A2:2003

CISPR 24:1997/A2:2002

Nota 3

Data scaduta

(1.12.2005)

 

Cenelec

EN 55024:2010

Apparecchiature per la tecnologia dell'informazione - Caratteristiche di immunità - Limiti e metodi di misura

CISPR 24:2010

EN 55024:1998

e corrispondenti modifiche

Nota 2.1

1.12.2013

Articolo 3.1.b

Cenelec

EN 55032:2012

Compatibilità elettromagnetica delle apparecchiature multimediali - Prescrizioni di Emissione

CISPR 32:2012

 

 

Articolo 3.1.b

EN 55032:2012/AC:2012

 

 

 

Cenelec

EN 60065:2002

Apparecchi elettronici audio, video e similari - Prescrizioni di sicurezza

IEC 60065:2001 (Modificata)

EN 60065:1998

Nota 2.1

Data scaduta

(1.3.2007)

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

EN 60065:2002/A1:2006

IEC 60065:2001/A1:2005 (Modificata)

Nota 3

Data scaduta

(1.12.2008)

 

EN 60065:2002/A11:2008

Nota 3

Data scaduta

(1.7.2010)

 

EN 60065:2002/A12:2011

Nota 3

Data scaduta

(24.1.2013)

 

EN 60065:2002/A2:2010

IEC 60065:2001/A2:2010 (Modificata)

Nota 3

Data scaduta

(1.10.2013)

 

EN 60065:2002/AC:2007

 

 

 

EN 60065:2002/AC:2006

 

 

 

Cenelec

EN 60215:1989

Radiotrasmettitori - Norme di sicurezza

IEC 60215:1987

 

 

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

EN 60215:1989/A1:1992

IEC 60215:1987/A1:1990

Nota 3

Data scaduta

(1.6.1993)

 

EN 60215:1989/A2:1994

IEC 60215:1987/A2:1993

Nota 3

Data scaduta

(15.7.1995)

 

Cenelec

EN 60730-1:2011

Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similare - Parte 1: Norme generali

IEC 60730-1:2010 (Modificata)

 

 

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE) + Articolo 3.1.b

Cenelec

EN 60825-1:2007

Sicurezza degli apparecchi laser - Parte 1: Classificazione delle apparecchiature e prescrizioni

IEC 60825-1:2007

EN 60825-1:1994

+ A1:2002

+ A2:2001

Data scaduta

(1.9.2010)

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

Cenelec

EN 60825-2:2004

Sicurezza degli apparecchi laser – Parte 2: Sicurezza dei sistemi di telecomunicazione a fibre ottiche

IEC 60825-2:2004

EN 60825-2:2000

Nota 2.1

Data scaduta

(1.9.2007)

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

EN 60825-2:2004/A1:2007

IEC 60825-2:2004/A1:2006

Nota 3

Data scaduta

(1.2.2010)

 

EN 60825-2:2004/A2:2010

IEC 60825-2:2004/A2:2010

Nota 3

Data scaduta

(1.10.2013)

 

Cenelec

EN 60825-4:2006

Sicurezza degli apparecchi laser - Parte 4: Barriere per laser

IEC 60825-4:2006

EN 60825-4:1997

+ A1:2002

+ A2:2003

Nota 2.1

Data scaduta

(1.10.2009)

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

EN 60825-4:2006/A1:2008

IEC 60825-4:2006/A1:2008

Nota 3

Data scaduta

(1.9.2011)

 

EN 60825-4:2006/A2:2011

IEC 60825-4:2006/A2:2011

Nota 3

3.5.2014

 

Cenelec

EN 60825-12:2004

Sicurezza degli apparecchi laser – Parte 12: Sicurezza dei sistemi di comunicazione ottici nello spazio libero usati per la trasmissione di informazioni

IEC 60825-12:2004

 

 

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

Cenelec

EN 60950-1:2006

Apparecchiature per la tecnologia dell'informazione - Sicurezza - Parte 1: Requisiti generali

IEC 60950-1:2005 (Modificata)

EN 60950-1:2001

+ A11:2004

Nota 2.1

Data scaduta

(1.12.2010)

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

EN 60950-1:2006/A11:2009

Nota 3

Data scaduta

(1.12.2010)

 

EN 60950-1:2006/A12:2011

Nota 3

Data scaduta

(24.1.2013)

 

EN 60950-1:2006/A1:2010

IEC 60950-1:2005/A1:2009 (Modificata)

Nota 3

Data scaduta

(1.3.2013)

 

EN 60950-1:2006/AC:2011

 

 

 

Cenelec

EN 60950-22:2006

Apparecchiature per la tecnologia dell'informazione - Sicurezza - Parte 22: Apparecchiature installate all'aperto

IEC 60950-22:2005 (Modificata)

 

 

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

EN 60950-22:2006/AC:2008

 

 

 

Cenelec

EN 60950-23:2006

Apparecchiature per la tecnologia dell'informazione - Sicurezza - Parte 23: Grandi apparecchiature per l'archiviazione dei dati

IEC 60950-23:2005

 

 

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

EN 60950-23:2006/AC:2008

 

 

 

Cenelec

EN 61000-3-2:2006

Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3-2: Limiti - Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso <= 16 A per fase)

IEC 61000-3-2:2005

EN 61000-3-2:2000

+ A2:2005

Nota 2.1

Data scaduta

(1.2.2009)

Articolo 3.1.b

EN 61000-3-2:2006/A1:2009

IEC 61000-3-2:2005/A1:2008

Nota 3

Data scaduta

(1.7.2012)

 

EN 61000-3-2:2006/A2:2009

IEC 61000-3-2:2005/A2:2009

Nota 3

Data scaduta

(1.7.2012)

 

Cenelec

EN 61000-3-3:2008

Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3-3: Limiti - Limitazione delle variazioni di tensioni, fluttuazioni di tensione e del flicker in sistemi di alimentazione in bassa tensione per apparecchiature con corrente nominale <= 16 A per fase e non soggette ad allacciamento su condizione

IEC 61000-3-3:2008

EN 61000-3-3:1995

+ A1:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(1.9.2011)

Articolo 3.1.b

Cenelec

EN 61000-3-11:2000

Compatibilità elettromagnetica (EMC) – Parte 3: Limiti - Sezione 11: Limitazione delle variazioni di tensione, delle fluttuazioni di tensione e del flicker in sistemi di alimentazione pubblici a bassa tensione per apparecchiature con correnti nominali <= 75 A e soggetti ad allacciamento su condizione

IEC 61000-3-11:2000

Norma/e generica/che relativa/e

Nota 2.1

Data scaduta

(1.11.2003)

Articolo 3.1.b

Cenelec

EN 61000-3-12:2005

Compatibilità elettromagnetica (EMC) – Parte 3-12: Limiti per le correnti armoniche prodotte da apparecchiature collegate alla rete pubblica a bassa tensione aventi correnti di ingresso > 16 A e = 75 A per fase

IEC 61000-3-12:2004

Norma/e generica/che relativa/e

Nota 2.1

Data scaduta

(1.7.2004)

Articolo 3.1.b

Cenelec

EN 61000-3-12:2011

Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3-12: Limiti - Limiti per le correnti armoniche prodotte da apparecchiature collegate alla rete pubblica a bassa tensione aventi correnti di ingresso > 16 A e <= 75 A per fase

IEC 61000-3-12:2011 + IS1:2012

EN 61000-3-12:2005

Nota 2.1

16.6.2014

Articolo 3.1.b

Cenelec

EN 61000-6-1:2007

Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-1: Norme generiche - Immunità per gli ambienti residenziali, commerciali e dell'industria leggera

IEC 61000-6-1:2005

EN 61000-6-1:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(1.12.2009)

Articolo 3.1.b

Cenelec

EN 61000-6-2:2005

Compatibilità elettromagnetica (EMC) – Parte 6-2: Norme generiche - Immunità per gli ambienti industriali

IEC 61000-6-2:2005

EN 61000-6-2:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(1.6.2008)

Articolo 3.1.b

EN 61000-6-2:2005/AC:2005

 

 

 

Cenelec

EN 61000-6-3:2007

Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-3: Norme generiche - Emissione per gli ambienti residenziali, commerciali e dell'industria leggera

IEC 61000-6-3:2006

EN 61000-6-3:2001

+ A11:2004

Nota 2.1

Data scaduta

(1.12.2009)

Articolo 3.1.b

EN 61000-6-3:2007/A1:2011

IEC 61000-6-3:2006/A1:2010

Nota 3

12.1.2014

 

EN 61000-6-3:2007/A1:2011/AC:2012

 

 

 

Cenelec

EN 61000-6-4:2007

Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-4: Norme generiche - Emissione per gli ambienti industriali

IEC 61000-6-4:2006

EN 61000-6-4:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(1.12.2009)

Articolo 3.1.b

EN 61000-6-4:2007/A1:2011

IEC 61000-6-4:2006/A1:2010

Nota 3

12.1.2014

 

Cenelec

EN 62311:2008

Valutazione degli apparecchi elettronici ed elettrici in relazione ai limiti di base per l'esposizione umana ai campi elettromagnetici (0 Hz - 300 GHz)

IEC 62311:2007 (Modificata)

 

 

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

Cenelec

EN 62479:2010

Valutazione della conformità di apparati elettrici ed elettronici di debole potenza alle restrizioni di base relative all'esposizione umana ai campi elettromagnetici (10 MHz - 300 GHz)

IEC 62479:2010 (Modificata)

EN 50371:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(1.9.2013)

Articolo 3.1.a (e articolo 2 2006/95/CE)

ETSI

EN 300 065-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature telegrafiche in banda stretta a stampa diretta per la ricezione di informazioni meteorologiche o di navigazione (NAVTEX); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 300 065-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 065-3 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature telegrafiche in banda stretta a stampa diretta per la ricezione di informazioni meteorologiche o di navigazione (NAVTEX). Parte 3: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 3, lettera e), della direttiva R&TTE

EN 300 065-3 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(28.2.2011)

Articolo 3, paragrafo 3

ETSI

EN 300 086-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio Mobile Terrestre; Apparecchiatura radio con connettore RF interno ed esterno destinato principalmente alla comunicazione vocale analogico; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 300 086-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2010)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 086-2 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre; Apparecchiature radio con un connettore RF interno o esterno inteso principalmente per comunicazioni vocali analogiche; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 300 086-2 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 113-2 V1.5.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro radioelettrico (ERM); Servizio mobile terrestre; Impianto radio per la trasmissione di dati (e/o voce) che utilizza tecniche di modulazione ad inviluppo costante o non costante ed avente un connettore d'antenna; Parte 2: Norma Europea (EN) Armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 300 113-2 V1.4.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 135-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio Mobile Terrestre; apparecchiature radio per la Banda destinata ad uso privato (CB); Apparecchiature radio con modulazione angolare per la banda destinata ad uso privato (CB) (CEPT PR 27 apparati radio); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 300 135-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2009)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 152-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e Questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); segnalatori radio marittimi di posizione d'emergenza (EPIRBs) intesi per l'uso nella frequenza 121,5 MHz o nelle frequenze 121,5 MHz e 243 MHz per il solo uso locale. Part 2: Norma Europea armonizzata per l'articolo 3.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 152-3 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e Questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); segnalatori radio marittimi di posizione d'emergenza (EPIRBs) intesi per l'uso nella frequenza 121,5 MHz o nelle frequenze 121,5 MHz e 243 MHz per il solo uso locale. Part 3: Norma Europea armonizzata per l'articolo 3.3e della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 3

ETSI

EN 300 219-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre; Apparecchiatura radio con connettore RF interno ed esterno destinato principalmente alla comunicazione vocale analogico; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 220-2 V2.3.1

Compatibilità elettromagnetica e Gestione dello Spettro Radio (ERM); Dispositivi a corto raggio (SRD); Apparecchiatura radio da utilizzare nella gamma di frequenza da 25 MHz a 1 000 MHz con livelli di potenza fino a 500 mW; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 300 220-2 V2.1.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 220-2 V2.4.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Apparati radio operanti nella banda di frequenza da 25 MHz a 1 000 MHz con livelli di potenza fino a 500 mW; Parte 2: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R & TTE.

EN 300 220-2 V2.3.1

Nota 2.1

28.2.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 224-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio cercapersone sul posto. Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 296-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre (RP02); apparecchiature radio che utilizzano antenne integrate intese principalmente per le comunicazioni vocali. Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della direttiva R&TTE

EN 300 296-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2010)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 296-2 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre; Apparecchiature radio che utilizzano antenne integrate intese principalmente per le comunicazioni vocali analogiche; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 300 296-2 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 296-2 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre; Apparecchiature radio che utilizzano antenne integrate intese principalmente per le comunicazioni vocali analogiche; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 300 296-2 V1.3.1

Nota 2.1

31.5.2015

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 328 V1.7.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Sistemi di trasmissione a banda larga; apparecchiature di trasmissione dati che operano nella banda da 2,4 GHz ISM e che utilizzano tecniche di modulazione ad ampio spettro; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE.

EN 300 328 V1.6.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2008)

Articolo 3, paragrafo 2

Questa versione della norma conferisce presunzione di conformità ai requisiti di cui all’articolo 3, paragrafo 2, della direttiva 1999/5/CE alla seguente condizione: l’apparecchio deve applicare un meccanismo adeguato di condivisione dello spettro, ad esempio le tecniche LBT (Listen Before Talk), DAA (Detect And Avoid), ecc., per essere conforme al requisito specificato nella clausola 4.3.5 di questa versione. Tale meccanismo facilita la condivisione tra le varie tecnologie e applicazioni esistenti e in caso di congestione garantirà agli utenti un accesso paritario e quindi una degradazione progressiva (graceful degradation) del servizio per tutti gli utenti. L’efficacia dei vari meccanismi di condivisione può essere valutata ricorrendo alle opportune clausole della norma EN 300 328 versione 1.8.1.

ETSI

EN 300 328 V1.8.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro radioelettrico (ERM); Sistemi di trasmissione a banda larga; Apparecchiatura di trasmissione dati operante nella banda ISM a 2.4 GHz ed utilizzando tecniche di modulazione a banda larga; Norma Europea (EN) Armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 300 328 V1.7.1

Nota 2.1

31.12.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 330-2 V1.5.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Apparecchiature radio da utilizzare nella gamma di frequenze da 9 kHz a 25 MHz e sistemi con spire induttive nella gamma di frequenza da 9 kH a 30 MHz; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 300 330-2 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 341-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre (RP 02); apparecchiature radio che utilizzano segnali trasmittenti con antenna integrata per avviare una risposta specifica nel ricevitore. Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 373-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e Questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Ricevitori e trasmettitori mobili marittimi per l'uso nelle bande MF e HF; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della direttiva R&TTE

EN 300 373-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 373-3 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Ricevitori e trasmettitori mobili marittimi per l'uso nelle bande MF e HF; Parte 3: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 3, lettera e), della direttiva R&TTE per apparati con apparecchiature integrate o associate per Chiamate Digitali Selettive (DSC) di classe E

EN 300 373-3 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2011)

Articolo 3, paragrafo 3

ETSI

EN 300 390-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre; apparecchiature radio intese per la trasmissione di dati (e comunicazioni vocali) che utilizzano un'antenna integrale; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

ETS 300 390/A1 ED.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2001)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 422-2 V1.3.1

Argomenti di compatibilità elettromagnetica e di spettro radio (ERM); Microfoni senza fili nel range di frequenze da 25 MHz a 3 GHz; Parte 2: Norma Europea (EN) Armonizzata riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 300 422-2 V1.2.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 433-2 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Apparati radio in banda cittadina (CB); Parte 2: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 300 433-2 V1.1.2

Nota 2.1

Data scaduta

(30.3.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 440-2 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Dispositivi a breve portata; Apparecchiature radio da utilizzare nella gamma di frequenza da 1 GHz a 40 GHz; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 300 440-2 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 454-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Collegamenti audio a banda larga; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 471-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre; protocollo di accesso, regole di impiego e corrispondenti caratteristiche tecniche di apparecchiature radio per la trasmissione di dati su canali condivisi; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 609-4 V9.2.1

Sistema mondiale per le comunicazioni mobili (GSM); Parte 4: Norma Europea (EN) armonizzata per i Ripetitori GSM riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 609-4 V10.2.1

Sistema mondiale per le comunicazioni mobili (GSM); Parte 4: Norma Europea (EN) armonizzata per i Ripetitori GSM riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 300 609-4 V9.2.1

Nota 2.1

31.8.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 674-2-1 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Telematica per il Traffico e il Trasporto su strada (RTTT); Apparati di trasmissione (500 kbit/s / 250 kbit/s) per Comunicazioni dedicate a breve portata (DSRC) operanti a 5,8 GHz nella banda Industriale, Scientifica e Medica (ISM); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE; Sotto-parte 1: Requisiti per le unità a bordo strada (RSU)

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 674-2-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Telematica per il Traffico e il Trasporto su strada (RTTT); Apparati di trasmissione (500 kbit/s / 250 kbit/s) per Comunicazioni dedicate a breve portata (DSRC) operanti a 5,8 GHz nella banda Industriale, Scientifica e Medica (ISM); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE; Sotto-parte 2: Requisiti per le unità a bordo del veicolo (OBU)

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 676-2 V1.5.1

Palmari VHF terrestri, trasmettitori radio fissi e mobili, ricevitori e ricetrasmettitori a modulazione di ampiezza per servizi VHF aeronautici; Parte 2: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 300 676-2 V1.4.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 698-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e Questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); apparecchiature radio telefoniche trasmittenti e riceventi per il servizio mobile marittimo, operativo nelle bande VHF, usate in canali interni navigabili; Part 2: Norma Europea armonizzata per l'articolo 3.2 della direttiva R&TTE

EN 300 698-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2010)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 698-3 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e Questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); apparecchiature radio telefoniche trasmittenti e riceventi per il servizio mobile marittimo, operativo nelle bande VHF, usate in canali interni navigabili; Part 3: Norma Europea armonizzata per l'articolo 3.3e della direttiva R&TTE

EN 300 698-3 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2010)

Articolo 3, paragrafo 3

ETSI

EN 300 718-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Sistemi ricetrasmittenti per la localizzazione di vittime da valanga; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 718-3 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Sistemi ricetrasmittenti per la localizzazione di vittime da valanga; Parte 3: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all’articolo 3, par.3, lettera e) della Direttiva R&TTE

EN 300 718-3 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 3

ETSI

EN 300 720-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Sistemi ed apparati per comunicazioni UHF a bordo di navi; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

EN 300 720-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.2009)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 300 761-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Caratteristiche tecniche e metodi di prova per l'identificazione automatica dei veicoli (AVI) per ferrovia nella gamma di frequenze dei 2.45 GHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 025-2 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Apparecchiature radiotelefoniche VHF per comunicazioni generiche ed apparecchiature associate per chiamate digitali selettive (DSC) di classe "D"; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 300 162-2 V1.2.1

EN 301 025-2 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 025-3 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Apparecchiature radiotelefoniche VHF per comunicazioni generiche ed apparecchiature associate per chiamate digitali selettive (DSC) di classe "D"; Parte 3: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 3, lettera e), della direttiva R&TTE

EN 301 025-3 V1.3.1

EN 300 162-3 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2012)

Articolo 3, paragrafo 3

ETSI

EN 301 091-2 V1.3.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata; Telematica per il Traffico e il Trasporto su strada (RTTT); Apparati radar operanti nella banda di frequenze da 76 a 77 GHZ; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 301 091-2 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2008)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 166-2 V1.2.3

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre; Apparecchiatura radio per comunicazione analogica e/o digitale (linguaggio e/o dati) che operano su canali a banda stretta e aventi un connettore di antenna; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 301 166-2 V1.2.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 178-2 V1.2.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); apparecchiature radiotelefoniche portatili per il servizio mobile marittimo operativo nelle bande VHF (solo per applicazioni non-GMDSS); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

EN 301 178-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.10.2008)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 357-2 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature audio senza fili nella banda tra 25 MHz e 2 000 Mhz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 301 357-2 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2010)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 360 V1.2.1

Stazioni e sistemi satellitari terrestri (SES); Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE per Terminali Satellitari Interattivi (SIT) e Terminali d'utente satellitari (SUT) per la trasmissione verso satelliti in orbita geostazionaria nella banda di frequenza da 27,5 a 29,5 GHz

EN 301 360 V1.1.3

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2007)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 406 V2.1.1

Sistema digitale di telecomunicazioni senza fili (DECT); Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE per il Sistema digitale di telecomunicazioni senza fili (DECT); norme radio generiche

EN 301 406 V1.5.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 423 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE per sistemi di telecomunicazione terra-volo

TBR 023 ED.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2002)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 426 V1.2.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni mobili terrestri per dati a bassa velocità (LMES) operanti nelle bande di frequenza 1,5/1,6 GHz relativamente ai requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

EN 301 426 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2002)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 427 V1.2.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni mobili terrestri per dati a bassa velocità operanti nelle bande di frequenza 11/12/14 GHz relativa ai requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

EN 301 427 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2003)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 428 V1.3.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per terminali di piccole dimensioni (VSAT); Stazioni di terra via satellite solo trasmittenti, trasmittenti/riceventi e solo riceventi operanti nelle bande di frequenza 11/12/14 GHz relativamente ai requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

EN 301 428 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2007)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 430 V1.1.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni satellitari terrestri trasportabili per raccolta informazioni (SNG TES) operanti nelle bande di frequenza 11-12/13-14 GHz relativamente ai requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

TBR 030 ED.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2001)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 441 V1.1.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni mobili di terra incluse quelle palmari, per Reti di Comunicazione Personale via Satellite (S-PCN) nelle bande 1,6/2,4 GHz del Servizio Mobile via Satellite (MSS) relativamente ai requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

TBR 041 ED.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2001)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 442 V1.2.1

Sistemi e Stazioni Terrestri Satellitari (SES); Norma europea armonizzata per stazioni mobili di terra (MESs), incluse quelle palmari, per reti di comunicazione personale via satellite (S-PCN) nelle bande di frequenza 2,0 GHz del servizio mobile via satellite (MSS), relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 301 442 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 443 V1.3.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per terminali di piccole dimensioni (VSAT); Stazioni di terra via satellite solo trasmittenti, trasmittenti/riceventi e solo riceventi operanti nelle bande di frequenza 4 GHz e 6 GHz relativamente ai requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

EN 301 443 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2007)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 444 V1.1.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni mobili terrestri (LMES) operanti nelle bande 1,5 ed 1,6 GHz che forniscono comunicazioni voce e/o dati relativamente ai requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

TBR 044 ED.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2001)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 444 V1.2.1

Stazioni e Sistemi Terrestri Satellitari (SES); Norma europea armonizzata per stazioni terrestri mobili di terra (LMES), operanti nelle bande 1,5 ed 1,6 GHz e che forniscono comunicazioni voce e/o dati, relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 301 444 V1.1.1

Nota 2.1

30.4.2015

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 444 V1.2.2

Stazioni e Sistemi Terrestri Satellitari (SES); Norma europea armonizzata per stazioni terrestri mobili di terra (LMES), operanti nelle bande 1,5 ed 1,6 GHz e che forniscono comunicazioni voce e/o dati, relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 301 444 V1.2.1

Nota 2.1

30.9.2016

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 447 V1.1.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni satellitari di terra a bordo di navi (ESV) operanti nelle bande di frequenze a 4/6 GHz riservate ai servizi satellitari fissi (FSS), relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 449 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma armonizzata EN per stazioni base CDMA a spettro espanso operanti nella banda di frequenza a 450 MHz delle reti cellulari (CDMA 450) e nelle bande PAMR a 410, 450 e 870 MHz (CDMA-PAMR) relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 459 V1.4.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per Terminali Satellitari Interattivi e Terminali Satellitari d’Utente trasmittenti verso satelliti in orbita geostazionaria nelle banda di frequenza da 29.5 a 30 GHz relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

EN 301 459 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2009)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 489-1 V1.9.2

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 1: Requisiti tecnici comuni

EN 301 489-1 V1.8.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2013)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-10 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 10: Condizioni specifiche per apparecchi telefonici senza fili di prima (CT1 e CT1+) e seconda (CT2) generazione

EN 301 489-10 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-11 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 11: Condizioni specifiche per trasmettitori del servizio di radiodiffusione audio terrestre

EN 301 489-11 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2007)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-12 V2.2.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 12: Condizioni specifiche per terminali ad aperture molto piccole, Stazioni di terra interattive satellitari operate nella gamma di frequenza fra 4 GHz e 30 GHz nei Servizi Satellitari Fissi (FSS)

EN 301 489-12 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2010)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-13 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM);Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 13: Condizioni specifiche per apparecchiature radio per Banda destinata ad uso privato (CB) ed apparecchiature ausiliarie (comunicazioni vocali e/o non vocali)

EN 301 489-13 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-14 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 14: Condizioni specifiche per trasmettitori del servizio di radiodiffusione televisiva analogica e digitale terrestre

EN 301 489-14 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.2006)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-15 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 15: Condizioni specifiche per apparecchiature radio amatoriali reperibili in commercio

EN 301 489-15 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-16 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 16: Condizioni specifiche per apparecchiature di radiocomunicazioni cellulari analogiche; apparecchiature mobili e portatili

EN 301 489-16 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-17 V2.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparati radio; Parte 17: Condizioni specifiche per sistemi di trasmissione a banda larga

EN 301 489-17 V1.3.2

Nota 2.1

Data scaduta

(1.10.2011)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-17 V2.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparati radio; Parte 17: Condizioni specifiche per sistemi di trasmissione a banda larga

EN 301 489-17 V2.1.1

Nota 2.1

31.5.2014

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-18 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 18: Condizioni per “sistemi radiomobili ad accesso multiplo” (TETRA)

EN 301 489-18 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-19 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 19: Condizioni specifiche stazioni mobili terrestri solo riceventi (ROMES) operative nella banda 1,5GHz che forniscono comunicazioni di dati

EN 301 489-19 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-2 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 2: Condizioni specifiche per le apparecchiature radio cerca-persone

EN 301 489-2 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-20 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 20: Condizioni specifiche per stazioni di terra mobili (MES) utilizzate nei servizi satellitari mobili (MSS)

EN 301 489-20 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-22 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 22: Condizioni specifiche per apparecchiature VHF fisse e mobili di terra per l'aeronautica

EN 301 489-22 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(28.2.2007)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-23 V1.5.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 23: Condizioni specifiche per stazioni radio base, ripetitori e apparecchiature ausiliarie con interfaccia IMT-2000 CDMA Direct Spread (UTRA e E-UTRA)

EN 301 489-23 V1.4.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2013)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-24 V1.5.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 24: Condizioni specifiche per radio mobili e portatili ed apparecchiature ausiliarie per IMT-2000 CDMA Direct Spread (UTRA ed E-UTRA)

EN 301 489-24 V1.4.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.2012)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-25 V2.3.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 25: Condizioni specifiche per stazioni mobili e apparecchiature ausiliarie per CDMA 1x Spread Spectrum

EN 301 489-25 V2.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2007)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-26 V2.3.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 26: Condizioni specifiche per stazioni basi, ripetitori e apparecchiature ausiliarie per CDMA 1x Spread Spectrum

EN 301 489-26 V2.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2007)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-27 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 27: Condizioni specifiche per impianti medicali attivi a bassissima potenza (ULP-AMI) e relativi dispostivi periferici (ULP-AMI-P)

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-28 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e Questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 28: Condizioni specifiche per collegamenti video digitali senza fili

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-29 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 29: Requisiti specifici per dispositivi medici per servizio dati (MEDS) che operano nella gamma di frequenza da 401 MHz a 402 MHz e da 405 MHz a 406 MHz

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-3 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 3: Condizioni specifiche per apparecchiature e servizi radio breve portata (SRD) operanti su frequenze tra 9 kHz e 40 GHz

EN 301 489-3 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-3 V1.6.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 3: Condizioni specifiche per apparecchiature e servizi radio breve portata (SRD) operanti su frequenze tra 9 kHz e 246 GHz

EN 301 489-3 V1.4.1

Nota 2.1

31.5.2015

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 489-31 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 31: EMC per apparecchiature radio nella banda da 9 a 315 kHz per dispositivi medici impiantabili attivi a bassissima potenza (ULP-AMI) e relativi dispostivi periferici (ULP-AMI-P)

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-32 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 32: Applicazioni radar per le indagini del sottosuolo e per le indagini verticali

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-33 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norme di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiatura radio e servizi; Parte 33: Condizioni specifiche per dispositivi di comunicazioni a banda ultralarga (UWB)

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-34 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 34: Condizioni specifiche per telefoni mobili con alimentatore esterno

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-34 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 34: Condizioni specifiche per telefoni mobili con alimentatore esterno

EN 301 489-34 V1.1.1

Nota 2.1

28.2.2014

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-34 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM);Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 34: Condizioni specifiche per telefoni mobili con alimentatore esterno

EN 301 489-34 V1.3.1

Nota 2.1

28.2.2015

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-4 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 4: Condizione specifiche per collegamenti radio fissi, stazioni base per sistemi di trasmissione dati a banda larga, apparecchiature e servizi ausiliari

EN 301 489-4 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2011)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-4 V2.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità Elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 4: Condizioni specifiche per collegamenti radio fissi e apparecchiature ausiliarie

EN 301 489-4 V1.4.1

Nota 2.1

31.8.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 489-5 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 5: Condizione specifiche per Radio Mobili terrestri Private (PRM) ed apparecchiature ausiliarie (comunicazioni vocali e/o non vocali)

EN 301 489-5 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-50 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 50: Condizioni specifiche per stazioni radio base per comunicazioni cellulari, ripetitori e apparecchiature ausiliarie

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 489-6 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 6: Condizioni specifiche per apparecchiatura digitale di telecomunicazioni senza fili avanzate (DECT)

EN 301 489-6 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2010)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-7 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 7: Condizioni specifiche per apparecchiature radio mobili e portatili ed apparecchiature ausiliarie per sistemi di telecomunicazioni radio cellulari digitali (GSM e DCS)

EN 301 489-7 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2009)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-8 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 8: Condizioni specifiche per stazioni base GSM

EN 301 489-8 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2005)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 489-9 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio; Parte 9: Condizioni specifiche per microfoni senza fili, apparecchiature di collegamento audio a radiofrequenza (RF), apparati audio senza fili e auricolari di monitoraggio

EN 301 489-9 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2009)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 502 V10.2.1

Sistema Mondiale per le comunicazioni Mobili GSM); Norma Europea (EN) Armonizzata per l'Equipaggiamento di Stazione Base riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 301 502 V9.2.1

Nota 2.1

31.8.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 502 V9.2.1

Sistema Mondiale per le comunicazioni Mobili GSM); Norma Europea (EN) Armonizzata per l'Equipaggiamento di Stazione Base riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 301 502 V8.1.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 511 V9.0.2

Sistemi globali per la comunicazione mobile (GSM); Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali in base all'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE (1999/5/EC) per stazioni mobili nella banda GSM 900 e GSM 1800

EN 301 511 V7.0.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2004)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 526 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma armonizzata EN per stazioni mobili CDMA a spettro espanso operanti nella banda di frequenza a 450 MHz delle reti cellulari (CDMA 450) e nelle bande PAMR a 410, 450 e 870 MHz (CDMA-PAMR) relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 559-2 V1.1.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro radioelettrico (ERM); Dispositivi a Corto Raggio (SRD); Impianti Medicali Attivi a Bassa Potenza (LP-AMI) operanti nella gamma di frequenze da 2 483,5 MHz a 2 500 MHz; Parte 2: Norma Europea (EN) Armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 681 V1.4.1

Sistemi e Stazioni Terrestre Satellitari (SES); Norma Europea (EN) Armonizzata per Stazioni di Terra Mobili (MESs) di sistemi satellitari mobili Geostazionari, incluse quelle di terra palmari, per Reti di Comunicazioni Personale via Satellite (S-PCN) nelle bande 1,5/1,6 GHz nell'ambito del Servizio Mobile via Satellite (MSS) relativamente ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 301 681 V1.3.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 721 V1.2.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni mobili terrestri (MES) che forniscono comunicazioni dati a bassa velocità (LBRDC) e utilizzano satelliti in orbita bassa operanti sotto 1 GHz relativamente ai requisiti essenziali dell’articolo 3, par.2 della direttiva R&TTE

EN 301 721 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2002)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 783-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Servizio mobile terrestre; Apparecchiature per radio amatori disponibili in commercio; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 301 783-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 796 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma armonizzata EN per apparecchi telefonici senza fili CT1 e CT1+ che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 797 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma armonizzata EN per apparecchi telefonici senza fili (CT2) che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 839-2 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e Questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Impianti medicali attivi a bassissima potenza (ULP-AMI) e relativi dispositivi periferici (ULP-AMI-P) operanti nella gamma di frequenza da 402 MHz a 405 MHz; Parte 2: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 301 839-2 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 840-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Radio microfoni digitali funzionanti nella banda CEPT armonizzata da 1 785 MHz a 1 800 MHz: Parte 2: Norma armonizzata EN in base all'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 841-3 V1.1.1

Collegamento Digitale VHF (VDL) terra-aria Modalità 2; Caratteristiche tecniche e metodi di misura per le apparecchiatura di terra; Parte 3: Norma Europea (EN) Armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell’articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 843-1 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio marittimi; Parte 1: Requisiti tecnici comuni

EN 301 843-1 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2006)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 843-1 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio marittimi; Parte 1: Requisiti tecnici comuni

EN 301 843-1 V1.2.1

Nota 2.1

31.5.2014

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 843-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio marittimi; Parte 2: Condizioni specifiche per trasmettitori e ricevitori per radiotelefoni

EN 301 843-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2006)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 843-4 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio marittimi; Parte 4: Condizioni specifiche per ricevitori NAVTEX in banda stretta a stampa diretta (NBDP)

EN 301 843-4 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2006)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 843-5 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio marittimi; Parte 5: Condizioni specifiche per trasmettitori e ricevitori per radiotelefoni MF/HF

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 843-6 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma di Compatibilità elettromagnetica (EMC) per apparecchiature e servizi radio marittimi; Parte 6: Condizioni specifiche per stazioni terrestri a bordo di navi, operanti nelle bande di frequenze al di sopra di 3 GHz

 

 

Articolo 3, paragrafo 1, lettera b

ETSI

EN 301 893 V1.6.1

Accesso alle reti a banda larga (BRAN); Radio LAN (RLAN) ad alte prestazioni nella banda 5 GHz; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, par. 2 della Direttiva R&TTE

EN 301 893 V1.5.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.12.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 893 V1.7.1

Accesso alle reti a banda larga (BRAN); Radio LAN (RLAN) ad alte prestazioni nella banda 5 GHz; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, par. 2 della Direttiva R&TTE

EN 301 893 V1.6.1

Nota 2.1

31.12.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-1 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 1: Introduzione e requisiti comuni

EN 301 908-1 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-1 V6.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 1: Introduzione e requisiti comuni

EN 301 908-1 V5.2.1

Nota 2.1

31.1.2015

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-10 V4.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Stazioni Base (BS), Ripetitori e Terminali Mobili (UE) per le reti cellulari di terza generazione IMT-2000; Parte 11: Norma armonizzata EN per IMT-2000, FDMA/TDMA (DECT) che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

EN 301 908-10 V2.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-11 V5.2.1

Reti Cellulari IMT; Norma Europea (EN) armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R & TTE; Parte 11: Diffusione Diretta CDMA (UTRA FDD) (Ripetitori).

EN 301 908-11 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-12 V4.2.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Stazioni Base (BS), Ripetitori e Apparati di Utente (UE) per le reti cellulari di terza generazione IMT-2000; Parte 12: Norma europea armonizzata per IMT-2000, CDMA Multi-Portante (cdma2000) (Ripetitori) relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 301 908-12 V3.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-13 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 13: Accesso Radio Terrestre Universale Evoluto (E-UTRA) di Apparati di Utente (UE)

EN 301 908-13 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-14 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 14: Accesso Radio Terrestre Universale Evoluto (E-UTRA) di Stazioni Base (BS)

EN 301 908-14 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-15 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 15: Accesso Universale Radio-Terrestre Avanzato (E-UTRA FDD) (Repeaters)

EN 301 908-15 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-16 V4.2.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Stazioni Base (BS), Ripetitori e Apparati di Utente (UE) per le reti cellulari di terza generazione IMT-2000; Parte 16: Norma europea armonizzata per IMT-2000, CDMA Multi-Portante evoluto per accessi Mobili Ultra Larga Banda (UMB) (UE) relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-17 V4.2.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Stazioni Base (BS), Ripetitori e Apparati di Utente (UE) per le reti cellulari di terza generazione IMT-2000; Parte 17: Norma europea armonizzata per IMT-2000, CDMA Multi-Portante evoluto per accessi Mobili Ultra Larga Banda (UMB) (BS) relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-18 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 18: E-UTRA, UTRA e GSM/EDGE Multi-Standard Radio (MSR) per Stazioni Base (BS)

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-18 V6.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 18: E-UTRA, UTRA e GSM/EDGE Multi-Standard Radio (MSR) per Stazioni Base (BS)

EN 301 908-18 V5.2.1

Nota 2.1

31.8.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-19 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 19: OFDMA TDD WMAN (WiMAX Mobile) di Apparati di Utente (UE) di tipo TDD

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-19 V6.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 19: Apparati di Utente (UE) di tipo TDD con interfaccia OFDMA TDD WMAN (WiMAX Mobile)

EN 301 908-19 V5.2.1

Nota 2.1

31.3.2015

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-2 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma Europea (EN) Armonizzata riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE; Parte 2: Diffusione Diretta CDMA (UTRA FDD) Apparato d'Utente (UE)

EN 301 908-2 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-2 V5.4.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 2: CDMA Direct Spread (UTRA FDD) di Apparati di Utente (UE)

EN 301 908-2 V5.2.1

Nota 2.1

30.9.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-20 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 20: OFDMA TDD WMAN (WiMAX Mobile) di Stazioni Base (BS) di tipo TDD

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-20 V6.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 20: Stazioni Base (BS) di tipo TDD con interfaccia OFDMA TDD WMAN (WiMAX Mobile)

EN 301 908-20 V5.2.1

Nota 2.1

30.9.2014

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-21 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 21: OFDMA TDD WMAN (WiMAX Mobile) di Apparati di Utente (UE) di tipo FDD

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-22 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 22: OFDMA TDD WMAN (WiMAX Mobile) di Stazioni Base (BS) di tipo FDD

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-3 V5.2.1

Reti Cellulari IMT; Norma Europea (EN) armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R & TTE; Parte 3: Diffusione Diretta CDMA (UTRA FDD) Stazioni Base (BS).

EN 301 908-3 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-4 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 4: Multiportante CDMA (cdma 2000) di Apparati di Utente (UE)

EN 301 908-4 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-4 V6.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 4: Apparati di Utente (UE) con interfaccia Multiportante CDMA (cdma 2000)

EN 301 908-4 V5.2.1

Nota 2.1

31.3.2015

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-5 V5.2.1

Reti cellulari IMT; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE; Parte 5: Multiportante CDMA (cdma 2000) di Stazioni Base (BS)

EN 301 908-5 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-6 V5.2.1

Reti Cellulari IMT; Norma Europea (EN) armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R & TTE; Parte 6: CDMA TDD (UTRA TDD) Apparato d'Utente(UE).

EN 301 908-6 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-7 V5.2.1

Reti Cellulari IMT; Norma Europea (EN) armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R & TTE; Parte 7: CDMA TDD (UTRA TDD) Stazioni Base (BS).

EN 301 908-7 V4.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-8 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Stazioni Base (BS) e Terminali Mobili (UE) per le reti cellulari di terza generazione IMT-2000; Parte 8: Norma armonizzata EN per IMT-2000, TDMA Singola Portante (UWC 136) (UE) che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 908-9 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Stazioni Base (BS) e Terminali Mobili (UE) per le reti cellulari di terza generazione IMT-2000; Parte 9: Norma armonizzata EN per IMT-2000, TDMA Singola Portante (UWC 136) (BS) che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 929-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Trasmettitori e ricevitori VHF di Stazioni Costiere per GMDSS e altre applicazioni nei servizi mobili marittimi; Parte 2: Norma armonizzata EN per l'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

EN 301 929-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2008)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 301 997-2 V1.1.1

Trasmissione e Multiplexing (TM); Sistemi Multipunto; Apparati Radio per Sistemi "Wireless" Multimediali (MWS) nella banda di frequenza 40,5 GHz - 43,5 GHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 017-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Trasmettitori del servizio di radiodiffusione audio in modulazione di ampiezza (AM); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 018-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparati trasmittenti per servizi di radio diffusione in Modulazione di frequenza (FM); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

EN 302 018-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2007)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 054-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Sistemi Ausiliari della Meteorologia (Met Aids); Apparati radiosonde operanti nella banda di frequenza da 400,15 MHz a 406 MHz con livelli di potenza fino a 200 mW; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 064-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Collegamenti video senza fili (WVL) operanti nella banda di frequenze da 1,3 GHz a 50 GHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 065 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Apparecchiature per comunicazioni a corto raggio (SRD) che utilizzano Tecnologie in Banda Ultra Larga (UWB) per scopi di comunicazione; Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 302 065 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 066-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Sistemi di mappatura mediante applicazioni di radar per l'introspezione del suolo (GPR/WPR); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 302 066-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2009)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 077-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature di trasmissione per il servizio di radiodiffusione di segnali audio digitali terrestri (DAB-T); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 186 V1.1.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni terrene d’aeromobile (AESs) che operano nelle bande di frequenza 11/12/14 GHz, che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'art. 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 194-2 V1.1.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Radar per navigazione usato in vie d'acqua interne; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 195-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature radio nella banda da 9 kHz a 315 kHz per impianti medicali attivi a bassissima potenza (ULP-AMI) e relativi accessori; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 208-2 V1.4.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature di identificazione a radio frequenza operanti nella banda da 865 Mhz a 868 Mhz con livelli di potenza fino a 2W; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 302 208-2 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 217-2-2 V1.3.1

Sistemi radio fissi; Caratteristiche e requisiti per apparati punto punto e relative antenne; Parte 2-2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali per l'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE dei sistemi digitali operanti in bande di frequenza ove sia applicato coordinamento di frequenza

EN 302 217-2-2 V1.2.3

Nota 2.1

Data scaduta

(31.1.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 217-2-2 V1.4.1

Sistemi radio fissi; Caratteristiche e requisiti per apparati punto punto e relative antenne; Parte 2-2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali per l'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE dei sistemi digitali operanti in bande di frequenza ove sia applicato coordinamento di frequenza

EN 302 217-2-2 V1.3.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 217-2-2 V2.1.1

Sistemi radio fissi; Caratteristiche e requisiti per apparati punto punto e relative antenne; Parte 2-2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali per l'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE dei sistemi digitali operanti in bande di frequenza ove sia applicato coordinamento di frequenza

EN 302 217-2-2 V1.4.1

Nota 2.1

31.3.2015

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 217-3 V1.3.1

Sistemi radio per il servizio fisso; Caratteristiche e requisiti per apparati punto-punto e antenne; Parte 3: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE per apparati operanti in bande di frequenza ove non sia applicato coordinamento di frequenza o ne sia applicato uno semplificato

EN 302 217-3 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 217-3 V2.1.1

Sistemi radio per il servizio fisso; Caratteristiche e requisiti per apparati punto-punto e antenne; Parte 3: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE per apparati operanti in bande di frequenza ove non sia applicato coordinamento di frequenza o ne sia applicato uno semplificato

EN 302 217-3 V1.3.1

Nota 2.1

31.3.2015

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 217-4-2 V1.5.1

Sistemi radio fissi; Caratteristiche e requisiti per apparati punto punto e relative antenne; Parte 4-2: Norma armonizzata EN riguardante i requisiti essenziali per l'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE delle antenne

EN 302 217-4-2 V1.4.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.10.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 245-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature di trasmissione per il servizio di radiodiffusione Digital Radio Mondiale (DRM); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 248 V1.1.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Navigazione radar per l’uso su navi non – SOLAS; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 264-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata; Trasporto stradale e traffico telematici (RTTT); Apparecchiatura radar a banda stretta che opera da 77 GHz a 81 GHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 288-2 V1.3.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata; Telematica per il Traffico e il Trasporto su strada (RTTT); Apparati radar per comunicazioni a corto raggio operanti nella banda 24 GHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui sell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

EN 302 288-2 V1.2.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.10.2010)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 288-2 V1.6.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata; Telematica per il Traffico e il Trasporto su strada (RTTT); Apparati radar a breve portata operanti nella banda di frequenze 24 GHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 302 288-2 V1.3.2

Nota 2.1

31.12.2013

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 291-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Apparecchiature di prossimità induttive per comunicazioni dati operanti a 13,56 MHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 296-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature di trasmissione per il servizio di radiodiffusione della televisione digitale terrestre (DVB-T); Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

EN 302 296 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(28.2.2013)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 297 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiature di trasmissione per il servizio di radiodiffusione televisiva analogica; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 326-2 V1.2.2

Sistemi radio fissi; Apparati ed antenne per sistemi multi-punto; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE per i sistemi digitali multi-punto

EN 302 326-2 V1.1.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2009)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 326-3 V1.3.1

Sistemi radio fissi; Apparati multi-punto e relative antenne; Parte 3: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE per le antenne radio multi-punto

EN 302 326-3 V1.2.2

Nota 2.1

Data scaduta

(31.10.2009)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 340 V1.1.1

Stazioni e sistemi satellitari di terra (SES); Norma armonizzata EN per stazioni satellitari di terra a bordo di navi (ESV) operanti nelle bande di frequenza a 11/12/14 GHz riservate ai servizi satellitari fissi (FSS), relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 372-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Apparecchiature per comunicazioni a corto raggio (SRD); Apparati per Rilevamento e Movimento; Radar per il rilevamento del livello dei serbatoi (TLPR) operante nelle bande di frequenza 5,8 GHz, 10 GHz, 25 GHz, 61 GHz e 77 GHz; Parte 2: Norma Europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 302 372-2 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 426 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma armonizzata EN per ripetitori CDMA a spettro espanso operanti nella banda di frequenza a 450 MHz delle reti cellulari (CDMA 450) e nelle bande PAMR a 410, 450 e 870 MHz (CDMA PAMR) che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 435-2 V1.3.1

Compatibilità elettromagnetica e Gestione dello Spettro Radio (ERM); Dispositivo a corto raggio (SRD); Caratteristiche tecniche per apparecchi SRD che utilizzano tecnologia a banda ultra larga (UWB); analisi dei materiali di costruzione e classificazione delle applicazioni degli apparecchi che operano nella banda di frequenza da 2,2 GHz a 8,5 GHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 302 435-2 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 448 V1.1.1

Stazioni e sistemi satellitari terrestri (SES); Norma armonizzata EN per stazioni terrestri di monitoraggio poste su treni (ESTs) che operano nelle bande di frequenza 14/12 GHz che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 454-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Sistemi Ausiliari della Meteorologia (Met Aids); Apparati radiosonde operanti nella banda di frequenza da 1 668,4 MHz a 1 690 MHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 480 V1.1.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Norma armonizzata EN per sistemi GSM a bordo di aeromobili che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 498-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Caratteristiche tecniche di apparati SRD che usano la tecnologia a banda ultra larga (UWB); Discriminazione di oggetti e caratterizzazione delle applicazioni per strumenti di dispositivi di potenza operanti nella banda di frequenza da 2,2 GHz a 8,5 GHz; Parte 2: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 500-2 V2.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD) che utilizzano la tecnologia a Banda ultra larga (UWB); Apparecchiature di localizzazione che operano nella gamma di frequenze da 6 GHz a 9 GHz; Parte 2: Norma Europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 302 500-2 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.2012)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 502 V1.2.1

Accesso alle reti a banda larga (BRAN): sistemi di trasmissione dati a banda larga fissa a 5,8 GHz. Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all’’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

EN 302 502 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2010)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 510-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Apparecchiatura radiofonica nella gamma di frequenza 30 megahertz - 37.5 megahertz per accessori ed dispositivi medici impiantabili attivi a membrana a bassissima potenza; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 536-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Apparecchiature radio operanti nella banda di frequenza tra 315 kHz e 600 kHz; Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 537-2 V1.1.2

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Sistemi a bassissima potenza per servizi di dati medici che operano nelle gamme di frequenza da 401 MHz a 402 MHz e da 405 MHz a 406 MHz: Parte 2: Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 544-1 V1.1.2

Sistemi di trasmissione dati a banda larga che operano nella gamma di frequenza da 2 500 MHz a 2 690 MHz; Parte 1: Stazioni base TDD; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 302 544-1 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 544-2 V1.1.1

Sistemi di trasmissione dati a banda larga che operano nella gamma di frequenza da 2 500 MHz a 2 690 MHz; Parte 2: Stazioni terminali mobili TDD; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui sell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 561 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Servizio mobile terrestre; Apparati radio che utilizzano modulazione ad inviluppo costante e non costante e operanti con una larghezza di banda (canale) di 25 kHz, 50 kHz, 100 kHz o 150 kHz; Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

EN 302 561 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2011)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 567 V1.1.1

Reti di accesso radio a larga banda (BRAN); Sistemi Multi Gigabit WAS/RLAN a 60 GHz; Norme armonizzate EN soddisfacenti i requisiti dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 567 V1.2.1

Reti di accesso radio a larga banda (BRAN); Sistemi Multi Gigabit WAS/RLAN a 60 GHz; Norme armonizzate EN soddisfacenti i requisiti dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

EN 302 567 V1.1.1

Nota 2.1

31.10.2013

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 571 V1.1.1

Sistemi intelligenti di trasporto (ITS); Apparecchiatura per radiocomunicazioni operanti nella gamma di frequenza da 5 855 MHz A 5 925 Mhz; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 574-1 V1.1.1

Sistemi e Stazioni Terrestri Satellitari (SES); Norma europea armonizzata per stazioni terrestri satellitari per MSS operanti nelle bande di frequenza da 1 980 MHz a 2 010 MHz (terra-spazio) e da 2 170 MHz a 2 200 MHz (spazio-terra); Parte 1: Componenti Terrestri Complementari (CGC) per sistemi a banda larga: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 574-2 V1.1.1

Sistemi e Stazioni Terrestri Satellitari (SES); Norma europea armonizzata per stazioni terrestri satellitari per MSS operanti nelle bande di frequenza da 1 980 MHz a 2 010 MHz (terra-spazio) e da 2 170 MHz a 2 200 MHz (spazio-terra); Parte 2: Apparecchiature di Utente (UE) per sistemi a banda larga: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 574-3 V1.1.1

Sistemi e Stazioni Terrestri Satellitari (SES); Norma europea armonizzata per stazioni terrestri satellitari per MSS operanti nelle bande di frequenza da 1 980 MHz a 2 010 MHz (terra-spazio) e da 2 170 MHz a 2 200 MHz (spazio-terra); Parte 3: Apparecchiature di Utente (UE) per sistemi a banda stretta: Norma armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 608 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Apparati radio per sistemi di trasmissione ferroviari Eurobalise; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 609 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Apparati radio per sistemi di trasmissione ferroviari Euroloop; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 617-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Trasmettitori, ricevitori e ricetrasmettitori UHF di terra per servizio mobile aeronautico UHF usante modulazione di ampiezza: Parte 2: Norma Europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 623 V1.1.1

Sistemi di accesso senza fili a banda larga (BWA) che operano nella gamma di frequenza da 3 400 MHz a 3 800 MHz; Stazioni per terminale mobile; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali di cui all'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 625 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e questioni relative allo spettro delle radiofrequenze (ERM); Applicazioni a banda larga a 5 GHz per servizi in casi di disastro; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 645 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e argomenti inerenti lo spettro radio (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Ripetitori per Sistema Satellitare Globale di Navigazione (GNSS); Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 686 V1.1.1

Sistema di Trasporto Intelligente (ITS); Equipaggiamenti di Radiocumunicazioni operanti nella banda di frequenze da63 GHz a 64 GHz; Norma Europea (EN) armonizzata rispondente ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 delle Direttive R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 729-2 V1.1.2

Argomenti di compatibilità Elettromagnetica e dello spettro Radio (ERM); Dispositivi a Breve Raggio (SRD); equipaggiamento Sonda Radar di Puntamento (LPR)nei range di frequenze da 6 GHz a 8,5 GHz, 24,05 GHz a 26,5 GHz, 57 GHz a 64 GHz, 75 GHz a 85 GHz; Parte 2: Norma Europea (EN) armonizzata riguardante i requisiti essenziali essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE.

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 752 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e Gestione dello Spettro Radio (ERM); Radar attivo a bersaglio rinforzato; Norma armonizzata EN che soddisfa i requisiti essenziali dell’articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 774 V1.1.1

Sistemi di Accesso Radio a Banda larga (BWA) nella banda di frequenza da 3 400 a 3 800 MHz; Stazioni Base; Norma Europea (EN) Armonizzata riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 774 V1.2.1

Sistemi di Accesso Radio a Banda larga (BWA) nella banda di frequenza da 3 400 a 3 800 MHz; Stazioni Base; Norma Europea (EN) Armonizzata riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

EN 302 774 V1.1.1

Nota 2.1

31.12.2013

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 858-2 V1.2.1

Argomenti di compatibilità elettromagnetica e di spettro radioelettrico (ERM); Trasporto su Strada e Controllo del Traffico (RTTT); Equipaggiameno radar a corto raggio operante nel campo di frequenze da 24,05 GHz a 24,25 GHz per applicazioni automatizzate; Parte 2: Norma Europea (EN) Armonizzata riguardante i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 885-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Apparecchiature radiotelefoniche portatili in banda VHF per servizi mobili marittimi operanti nella banda VHF con palmari integrati di classe D DSC; Parte 2: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 885-3 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Apparecchiature radiotelefoniche portatili in banda VHF per servizi mobili marittimi operanti nella banda VHF con palmari integrati di classe D DSC; Parte 3: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3, paragrafo 3.3(e), della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 3

ETSI

EN 302 961-2 V1.2.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Radiofaro personale per uso marittimo da utilizzarsi sulla frequenza 121,5 MHz solamente a scopo di ricerca e salvataggio; Parte 2: Norma Europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 977 V1.1.2

Sistemi e Stazioni Satellitari Terrestri (SES); Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE per Stazioni di Terra Montate su Veicolo (VMES) operanti nella banda di frequenza 14/12 GHz

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 998-1 V1.1.1

Argomenti di compatibilità elettromagnetica e di spettro Radioelettrico (ERM); Apparecchiatura trasmittente per la TV mobile terrestre per la fornitura di servizi multimediali in modalità multicast; Parte 1: Norma Europea (EN) Armonizzata che tratta i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE, requisiti Comuni.

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 302 998-2 V1.1.1

Argomenti di compatibilità elettromagnetica e di spettro Radioelettrico (ERM); Apparecchiatura trasmittente per la TV mobile terrestre per la fornitura di servizi multimediali in modalità multicast; Parte 2: Norma Europea (EN) Armonizzata che definisce i requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della Direttiva R&TTE, Modalità di Prova per trasmettittori che utilizzazno la tecnologia OFDM

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 303 035-1 V1.2.1

Norma armonizzata EN per apparati TETRA che soddisfa i requisiti essenziali dell' articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE; Parte 1: Voce e dati (V+D)

EN 303 035-1 V1.1.1

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2003)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 303 035-2 V1.2.2

Norma armonizzata EN per apparati TETRA che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della direttiva R&TTE; Parte 2: Modo Operativo Diretto (Direct Mode Operation DMO)

EN 303 035-2 V1.2.1

Nota 2.1

Data scaduta

(31.10.2004)

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 303 084 V1.1.1

Ground Based Augmentation System (GBAS) VHF ground-air Data Broadcast (VDB);Caratteristiche tecniche e metodi di per apparecchiature di segnali radio terrestri. Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali dell'articolo 3.2 della direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 303 213-6-1 V1.1.1

Sistemi avanzati di controllo e di guida dei movimenti di superficie (A-SMGCS); Parte 6: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE per sensori radar di movimento di superficie messi in campo; Sottoparte 1: Sensori X-band che usano segnali ad impulso e trasmettono potenze sino a 100 KW

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 303 978 V1.1.2

Sistemi e Stazioni Satellitari Terrestri (SES); Norma europea armonizzata per Stazioni di Terra su Piattaforme Mobili (ESOMP), in grado di trasmettere verso satelliti in orbita geostazionaria nella banda di frequenze 27,5 GHZ - 30,0 GHZ, che soddisfa i requisiti essenziali dell'articolo 3, par. 2 della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

EN 305 550-2 V1.1.1

Compatibilità elettromagnetica e problematiche di spettro radio (ERM); Dispositivi a breve portata (SRD); Apparecchiatura radio da usare nella gamma di frequenza da 40 GHz a 246 GHz; Parte 2: Norma europea armonizzata relativa ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3, paragrafo 2, della Direttiva R&TTE

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

ETSI

ETS 300 487/A1 ED.1

Sistemi e stazioni satellitari di terra (SES); Stazioni di terra mobili di sola ricezione (ROMES) che operano nella banda di 1,5 GHz e forniscono comunicazioni dati; Caratteristiche tecniche di radiofrequenze (EF)

 

 

Articolo 3, paragrafo 2

Nota 1:

in genere la data di cessazione della presunzione di conformità coincide con la data di ritiro (“dow”), fissata dall’organizzazione europea di normazione, ma è bene richiamare l’attenzione di coloro che utilizzano queste norme sul fatto che in alcuni casi eccezionali può avvenire diversamente.

Nota 2.1:

la norma nuova (o modificata) ha lo stesso campo di applicazione della norma sostituita. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

Nota 2.2:

la nuova norma ha un campo di applicazione più ampio delle norme sostituite. Alla data stabilita le norme sostituite cessano di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

Nota 2.3:

la nuova norma ha un campo di applicazione più limitato rispetto alla norma sostituita. Alla data stabilita la norma (parzialmente) sostituita cessa di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione per quei prodotti o servizi che rientrano nel campo di applicazione della nuova norma. La presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione per i prodotti o servizi che rientrano ancora nel campo di applicazione della norma (parzialmente) sostituita, ma non nel campo di applicazione della nuova norma, rimane inalterata.

Nota 3:

In caso di modifiche, la Norma cui si fa riferimento è la EN CCCCC:YYYY, comprensiva delle sue precedenti eventuali modifiche, e la nuova modifica citata. La norma sostituita perciò consiste nella EN CCCCC:YYYY e nelle sue precedenti eventuali modifiche, ma senza la nuova modifica citata. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di fornire la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

NOTA:

Inoltre, le norme pubblicate ai sensi delle Direttive 2006/95/CE, 2004/108/CE, 90/385/CEE e 93/42/CEE possono essere utilizzate per dimostrare la conformità con gli Art. 3.1.a a 3.1.b della Direttiva 1999/5/CE.

Si presume che i prodotti ottemperino alla direttiva quando soddisfano i requisiti nell'ambito delle condizioni di utilizzo cui sono destinati.

Ogni informazione relativa alla disponibilità delle norme può essere ottenuta o presso le organizzazioni europee di normazione o presso gli organismi nazionali di normazione il cui l'elenco è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea conformemente all'articolo 27 del regolamento (UE) n. 1025/2012.

Le norme armonizzate sono adottate dalle organizzazioni europee di normazione in lingua inglese (il CEN e il Cenelec pubblicano norme anche in francese e tedesco). Successivamente i titoli delle norme armonizzate sono tradotti in tutte le altre lingue ufficiali richieste dell'Unione europea dagli organismi nazionali di normazione. La Commissione europea non è responsabile della correttezza dei titoli presentati per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

La pubblicazione dei riferimenti alle rettifiche "… /AC:YYYY" avviene a solo scopo di informazione. Una rettifica elimina errori di stampa, linguistici o simili nel testo di una norma e può riferirsi a una o più versioni linguistiche (inglese, francese e/o tedesco) di una norma adottata da un'organizzazione europea di normazione.

La pubblicazione dei riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea non implica che le norme siano disponibili in tutte le lingue ufficiali dell'Unione.

Il presente elenco sostituisce tutti gli elenchi precedenti pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La Commissione europea assicura l'aggiornamento del presente elenco.

Per ulteriori informazioni sulle norme armonizzate o altre norme europee, consultare il seguente indirizzo Internet:

http://ec.europa.eu/enterprise/policies/european-standards/harmonised-standards/index_en.htm


(1)  OEN: Organzzazione europea di normazione:

CEN: Avenue Marnix 17, 1000 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË, Tel. +32 25500811; fax +32 25500819 (http://www.cen.eu)

Cenelec: Avenue Marnix 17, 1000 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË, Tel. +32 25196871; fax +32 25196919 (http://www.cenelec.eu)

ETSI: 650 route des Lucioles, 06921 Sophia Antipolis, FRANCE, Tel. +33 492944200; fax +33 493654716 (http://www.etsi.eu)


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

12.10.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 297/32


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

2013/C 297/02

Aiuto n.: SA.35540 (12/XA)

Stato membro: Italia

Regione: PIEMONTE

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: D.g.r.: «Programma degli interventi previsti dall'art. 4 a decorrere dall'anno 2012 a favore delle società cooperative a mutualità prevalente e dei loro consorzi operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli o che realizzano gli investimenti finalizzati alla produzione primaria di prodotti agricoli di cui all'All. I del Trattato rientranti tra le PMI.»

Base giuridica:

Legge regionale 23/2004 e s.m.i. art. 6.

DGR n. 18 — 4597 del 24 settembre 2012.

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 1,6 milioni

Intensità massima di aiuti: 40,0000 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 19.9.2013-31.3.2014

Obiettivo dell'aiuto: Investimenti nelle aziende agricole(articolo 4 del regolamento (CE)n. 1857/2006)

Settore economico: AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Regione Piemonte Direzione Lavoro

Via Magenta, 12 10128 Torino

Sito web: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/coopera/index.htm

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.37093 (13/XA)

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: NOORD-LIMBURG, MIDDEN-LIMBURG

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Herstructurering concentratiegebieden glastuinbouw Noord- en Midden-Limburg (paragraaf 1.5 van de Subsidieverordening inrichting landelijk gebied Limburg)

Base giuridica: Subsidieverordening inrichting landelijk gebied Limburg

http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 1 500 000

Intensità massima di aiuti: 45 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 21.9.2013-31.12.2015

Obiettivo dell'aiuto: Assistenza tecnica(articolo 15 del regolamento (CE)n. 1857/2006), Investimenti nelle aziende agricole(articolo 4 del regolamento (CE)n. 1857/2006), Ricomposizione fondiaria(articolo 13 del regolamento (CE) n. 1857/2006), Trasferimento di fabbricati agricoli nell'interesse pubblico(articolo 6 del regolamento (CE)n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Provincie Limburg

Postbus 5700

6201 MA Maastricht

Sito web: http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.37094 (13/XA)

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: LIMBURG (NL)

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Verplaatsen grondgebonden landbouwbedrijven met grondverwerving (paragraaf 1.9 van de Subsidieverordening inrichting landelijk gebid Limburg)

Base giuridica: Subsidieverordening inrichting landelijk gebied Limburg

http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 900 000

Intensità massima di aiuti: 100 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 21.9.2013-31.12.2015

Obiettivo dell'aiuto: Investimenti nelle aziende agricole(articolo 4 del regolamento (CE)n. 1857/2006), Trasferimento di fabbricati agricoli nell'interesse pubblico(articolo 6 del regolamento (CE)n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Provincie Limburg

Postbus 5700

6201 MA Maastricht

Sito web: http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.37095 (13/XA)

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: LIMBURG (NL)

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Innovatie-advies (paragraaf 1.3 van de Subsidieverordening inrichting landelijk gebied Limburg)

Base giuridica: Subsidieverordening inrichting landelijk gebied Limburg

http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 300 000

Intensità massima di aiuti: 75 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 21.9.2013-31.12.2015

Obiettivo dell'aiuto: Assistenza tecnica(articolo 15 del regolamento (CE)n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Provincie Limburg

Postbus 5700

6201 MA Maastricht

Sito web: http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.37096 (13/XA)

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: LIMBURG (NL)

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Sociale contracten (paragraaf 1.7 van de Subsidieverordening inrichting landelijk gebied Limburg)

Base giuridica: Subsidieverordening inrichting landelijk gebied Limburg

http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 150 000

Intensità massima di aiuti: 40 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 21.9.2013-31.12.2015

Obiettivo dell'aiuto: Assistenza tecnica(articolo 15 del regolamento (CE)n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Provincie Limburg

Postbus 5700

6201 MA Maastricht

Sito web: http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.37351 (13/XA)

Stato membro: Germania

Regione: DEUTSCHLAND

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Bund: Richtlinie über die Förderung der Beratung landwirtschaftlicher Unternehmen vor und während einer Umstellung des Betriebes auf ökologischen Landbau

Base giuridica: Bundeshaushaltsordnung (BHO) (§§ 23, 44, 91, 100),

Allgemeine Verwaltungsvorschriften zu § 23, 44 BHO,

Verwaltungsverfahrensgesetz /VwVfG) (§§ 48 bis 49 a),

Bund: Richtlinie über die Förderung der Beratung landwirtschaftlicher Unternehmen vor und während einer Umstellung des Betriebes auf ökologischen Landbau

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 0,5 milioni

Intensità massima di aiuti: 50,0000 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 23.9.2013-30.6.2014

Obiettivo dell'aiuto: Assistenza tecnica(articolo 15 del regolamento (CE)n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Bundesanstalt für Landwirtschaft und Ernährung

Deichmanns Aue 29

53168 Bonn

Sito web: http://www.bundesprogramm.de/fileadmin/sites/default/files/foerderrichtlinien/RL_Beratung_2010_2013_EV_201007.pdf

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.37395 (13/XA)

Stato membro: Italia

Regione: TRENTO

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Disciplina relativa alla concessione degli indennizzi per i danni alle imprese agricole colpite da Pseudomonas syringae pv. actinidiae (P.s.a.).

Base giuridica:

Legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 (Legge provinciale in materia di agricoltura), art. 52 (Altri eventi naturali);

Deliberazione della Giunta provinciale n. 1830 del 30 agosto 2013 avente per oggetto: «Disciplina relativa alla concessione degli indennizzi per i danni alle imprese agricole colpite da Pseudomonas syringae pv. actinidiae (P.s.a.).».

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 300 000

Intensità massima di aiuti: 100 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 26.9.2013-30.6.2014

Obiettivo dell'aiuto: Fitopatie — infestazioni parassitarie (articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA, Coltivazione di altri alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Provincia Autonoma di Trento

Servizio Agricoltura

Via G.B. Trener, n. 3

38121 TRENTO — ITALY

Sito web:

 

http://www.consiglio.provincia.tn.it

 

http://www.delibere.provincia.tn.it

Altre informazioni: —


12.10.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 297/35


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 297/03

Numero di aiuto

SA.36028 (13/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

PIEMONTE

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Regione Piemonte — Direzione Innovazione, Ricerca, Università, Sviluppo Energetico Sostenibile

Corso Regina Margherita 174 — Torino

http://www.regione.piemonte.it/innovazione/

Titolo della misura di aiuto

Linea d'azione I.2 — Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di impianti termici alimentati a fonte rinnovabile

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

DGR n. 5-4929 del 19 novembre 2012: Approvazione del Piano d'Azione 2012-2013 per una prima attuazione dell'Atto di indirizzo per la pianificazione energetica regionale approvato con dgr n. 19-4076 del 2 luglio 2012.

 

DD n. 142 del 14 dicembre 2012 — Approvazione del Bando «Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di impianti termici alimentati a fonte rinnovabile».

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

14.12.2012-30.6.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 4 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Prestito agevolato , Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

POR/FESR CRO Piemonte 2007-2013 — EUR 1,40 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili (art. 23)

45,0000 %

20 %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

10,0000 %

20 %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

20,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.regione.piemonte.it/innovazione/

Numero di aiuto

SA.36030 (13/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

PIEMONTE

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Regione Piemonte — Direzione Innovazione, Ricerca, Università, Sviluppo Energetico Sostenibile

Corso Regina Margherita 174 — Torino

http://www.regione.piemonte.it/innovazione/

Titolo della misura di aiuto

Linea di Azione I.I — Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di sistemi di valorizzazione dell'energia termica prodotta da impianti alimentati da biomasse provenienti dalla filiera forestale.

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

DGR n. 5-4929 del 19 novembre 2012: Approvazione del Piano d'Azione 2012-2013 per una prima attuazione dell'Atto di indirizzo per la pianificazione energetica regionale approvato con dgr n. 19-4076 del 2 luglio 2012.

D.D. n. 138 del 14 dicembre 2012: Approvazione Bando «Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di sistemi di valorizzazione dell'energia termica prodotta da impianti alimentati da biomasse provenienti dalla filiera forestale» e modulistica relativa.

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

14.12.2012-30.6.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 5 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Prestito agevolato , Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

POR/FESR CRO Piemonte 2007-2013 — EUR 1,98 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili (art. 23)

45,0000 %

20 %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

10,0000 %

20 %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

10,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.regione.piemonte.it/innovazione/

Numero di aiuto

SA.36328 (13/X)

Stato membro

Germania

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

HESSEN

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

Stadt Alsfeld

Markt 3

36304 Alsfeld

http://www.alsfeld.de

Titolo della misura di aiuto

Bürgschaft der Stadt Alsfeld für die BürgerEnergie Lingelbach eG

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

§ 104 Absatz 2 Hessische Gemeindeordnung (HGO) in der Fassung der Bekanntmachung vom 7. März 2005 (Gesetz- und Verordnungsblatt für das Land Hessen I, 2005, S. 142 ff.

Tipo di misura

Aiuto ad hoc

Modifica di una misura di aiuto esistente

Data di concessione

A partire dal 1.3.2013

Settore/i economico/i interessato/i

FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

Tipo di beneficiario

PMI — BürgerEnergie Lingelbach eG

Importo totale dell'aiuto ad hoc concesso all'impresa

EUR 0,85

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Garanzia

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili (art. 23)

45,0000 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://alsfeld.de/upload/s/430/files/BuergerEnergie%20Lingelbach.pdf

Numero di aiuto

SA.36478 (13/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

VENETO

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

REGIONE DEL VENETO

PALAZZO BALBI DORSODURO 3901 30123 VENEZIA

www.regione.veneto.it

Titolo della misura di aiuto

PIANI INTEGRATI A SUPPORTO DELLE IMPRESE VENETE PER LA VALORIZZAZIONE DELL'ECCELLENZA E DEI SETTORI STRATEGICI — LINEA TRE — IV FASE

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

LR 10/90 «ORDINAMENTO SISTEMA DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E ORGANIZZAZIONE DELLE POLITICHE REGIONALI DEL LAVORO». DGR N. 1566 DEL 26.5.2009: «POLITICHE ATTIVE PER IL CONTRASTO ALLA CRISI OCCUPAZIONALE». DGR N. 2335 DEL 20.11.2012 E DDR N. 106 DEL 6.2.2013

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

6.2.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1,08

Per le garanzie

EUR 1,08 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

DGR N. 2335 DEL 20.11.2012 — EUR 1,08 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Formazione generale (art. 38, par. 2)

80,0000 %

0 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.regione.veneto.it/web/formazione/moduli-fse

Piani integrati a supporto imprese venete — Linea 3 — IV Fase

Numero di aiuto

SA.36739 (13/X)

Stato membro

Lettonia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

Latvia

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Lauku atbalsta dienests

Republikas laukums 2

Rīga, LV-1981

http://www.lad.gov.lv/lv/

Titolo della misura di aiuto

Atbalsts uzņēmumu radīšanai un attīstībai

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Ministru kabineta 2010.gada 9.februāra noteikumi Nr.132 “Kārtība, kādā piešķir valsts un Eiropas Savienības atbalstu atklātu projektu iesniegumu konkursu veidā pasākumam “Atbalsts uzņēmumu radīšanai un attīstībai (ietverot ar lauksaimniecību nesaistītu darbību dažādošanu)”” (Publicēts: Latvijas Vēstnesis Nr. 37: 5.3.2010.)

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

26.4.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Fabbricazione di colle, Fabbricazione di oli essenziali, Fabbricazione di altri prodotti chimici n.c.a., Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici, Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, Fabbricazione di mobili, Altre industrie manifatturiere, Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature, Raccolta, trattamento e fornitura di acqua, Gestione delle reti fognarie, Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati, Ristoranti e attività di ristorazione mobile, Costruzione di edifici, Ingegneria civile, Lavori di costruzione specializzati, Fabbricazione di saponi e detergenti, di prodotti per la pulizia e la lucidatura, di profumi e cosmetici, Trattamento e rivestimento dei metalli; lavori di meccanica generale, Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, Manutenzione e riparazione di autoveicoli, Commercio, manutenzione e riparazione di motocicli e relativi parti ed accessori, Fabbricazione di apparecchiature elettriche, Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive, Costruzione di locomotive e di materiale rotabile ferro-tranviario, Fabbricazione di aeromobili, di veicoli spaziali e dei relativi dispositivi, Fabbricazione di veicoli militari da combattimento, Fabbricazione di mezzi di trasporto n.c.a., Fabbricazione di articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta, Industrie tessili, Fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura dei metalli; metallurgia delle polveri, Silvicoltura e altre attività forestali, Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a., Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa, Lavanderia e pulitura (a secco) di articoli tessili e pellicce, Parrucchieri e altri trattamenti di bellezza, Servizi di pompe funebri e attività connesse, Attività editoriali, Servizi degli studi medici ed odontoiatrici, Altri servizi di assistenza sanitaria, Attività di registrazione sonora e dell'editoria musicale, Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi e analisi tecniche, Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell'ingegneria, Attività di design specializzate, Servizi veterinari, Attività dei servizi connessi ai sistemi di vigilanza, Attività di servizi per edifici e per paesaggio, Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, Fabbricazione di elementi da costruzione in metallo, Fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo, Fabbricazione di generatori di vapore, esclusi i contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale ad acqua calda, Fabbricazione di altri prodotti in metallo, Servizi di supporto per la silvicoltura, Altre attività estrattive, Attività dei servizi di supporto all''estrazione, Industrie alimentari, Produzione di bevande, Confezione di articoli di abbigliamento, Confezione di articoli in pelle e simili, Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio, Fabbricazione di carta e di prodotti di carta, Stampa e riproduzione su supporti registrati, Fabbricazione di prodotti chimici di base, di fertilizzanti e di composti azotati, di materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie, Fabbricazione di fitofarmaci e di altri prodotti chimici per l'agricoltura, Fabbricazione di pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

LVL 20

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

http://www.zm.gov.lv/doc_upl/LAP_11_versija_091112.pdf — LVL 55,95 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

50,0000 %

0 %

Aiuti alle PMI per servizi di consulenza (art. 26)

8,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.likumi.lv/doc.php?id=206103

Numero di aiuto

SA.36741 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

ASTURIAS

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

Instituto de Desarrollo Económico del Principado de Asturias (IDEPA)

Parque Tecnológico de Asturias, s/n

33428 — Llanera — ASTURIAS

www.idepa.es

Titolo della misura di aiuto

Financiación de proyectos I+D en cooperación internacional en el marco de las redes Era-Net

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Resolución de 25 de abril de 2013, de la Consejería de Economía y Empleo (BOPA no 99, de 30.4.2013) y Resolución de 6 de mayo de 2013, de la Consejería de Economía y Empleo, por la que se rectifica la de 25 de abril (BOPA no 108, de 11.5.2013).

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

11.5.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 400 000

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

80 % con cargo al Fondo Europeo de Desarrollo Regional (FEDER) — EUR 0,32 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

65,0000 %

15 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

40,0000 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

https://sede.asturias.es/bopa/2013/04/30/2013-07906.pdf

 

https://sede.asturias.es/bopa/2013/05/11/2013-08763.pdf

Numero di aiuto

SA.36757 (13/X)

Stato membro

Paesi Bassi

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

NOORD-NEDERLAND

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Samenwerkingsverband Noord-Nederland

Postbus 779

9700 AT Groningen

www.snn.eu

Titolo della misura di aiuto

Noordelijke Innovatie Ondersteuningsfaciliteit 2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Verordening van 17 april 2013 en 24 april 2013 houdende regels betreffende de subsidiëring van activiteiten op het terrein van strategische activiteiten van bepaalde categorieën ondernemingen uit het midden- en kleinbedrijf in de provincies Drenthe, Fryslân, Groningen op grond van artikel 145 van de Provinciewet.

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.6.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 9,14

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

25,0000 %

10 %

Aiuti alle PMI per servizi di consulenza (art. 26)

50,0000 %

Aiuti per la partecipazione di PMI a fiere (art. 27)

50,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.snn.eu/subsidies/subsidieregelingen-ondernemers/innovatie-niof-2013/regeling-toelichting/

Vervolgens op het icoontje voor „verordening NIOF 2013” klikken

Numero di aiuto

SA.36769 (13/X)

Stato membro

Paesi Bassi

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Ministerie van Buitenlandse Zaken

Bezuidenhoutseweg 67

Postbus 20061

2500 EB Den Haag

Nederland

www.minbuza.nl

Titolo della misura di aiuto

Young Experts in Water

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Artikel 2 van de Kaderwet subsidies Ministerie van Buitenlandse Zaken, het Subsidiebesluit Ministerie van Buitenlandse Zaken en artikel 10.1-10.4 van de Subsidieregeling Ministerie van Buitenlandse Zaken 2006.

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

7.5.2013-31.12.2017

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 8,6

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Formazione generale (art. 38, par. 2)

50,0000 %

0 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.yepwater.nl/nl/waarom-wat/waarom-wat-2

Numero di aiuto

SA.36816 (13/X)

Stato membro

Paesi Bassi

Numero di riferimento dello Stato membro

NLD

Denominazione della regione (NUTS)

NOORD-HOLLAND

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

gedeputeerde staten van de provincie Noord-Holland

Provincie Noord-Holland

Postbus 3007

2001 DA Haarlem

http://www.noord-holland.nl

Titolo della misura di aiuto

uitvoeringsregeling subsidie waterbewust Noord-Holland 2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Algemene subsidieverordening Noord-Holland 2011

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

11.5.2013-31.12.2015

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti che consentono alle imprese di andare oltre le norme comunitarie in materia di tutela ambientale o di innalzare il livello di tutela ambientale in assenza di norme comunitarie (art. 18)

35,0000 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.noord-holland.nl/psstukken/openbaar/AVV/AVV-PB2013-45.pdf

Numero di aiuto

SA.36913 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

GALICIA

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape)

Complejo Administrativo de San Lázaro, s/n

15703 Santiago de Compostela (A Coruña)

www.igape.es

Titolo della misura di aiuto

Proyectos de creación de pymes o de realización de inversiones en pymes nuevas promovidas por nuevos emprendedores

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Resolución de 20 de mayo de 2013 por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Igape, que aprueba las bases reguladoras de las ayudas del Igape a los proyectos de creación de pequeñas y medianas empresas o de realización de inversiones en pequeñas y medianas empresas nuevas promovidas por nuevos emprendedores, cofinanciadas por el Fondo Europeo de Desarrollo Regional, en el marco del Programa Operativo Feder Galicia 2007-2013, y se procede a su convocatoria.

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

31.5.2013-31.12.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 0,7

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Feder 2007-2013 — EUR 1,12 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

50,0000 %

Aiuti alle PMI per servizi di consulenza (art. 26)

50,0000 %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

50,0000 %

20 %

Aiuti alle piccole imprese di nuova costituzione (art.14)

35,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.xunta.es/dog/Publicados/2013/20130530/AnuncioO92-210513-0001_es.pdf

Numero di aiuto

SA.36954 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

RGE 16/2013

Denominazione della regione (NUTS)

COMUNIDAD VALENCIANA

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

SERVICIO VALENCIANO DE EMPLEO Y FORMACIÓN

AVDA. NAVARRO REVERTER, 2

46004 VALENCIA (ESPAÑA)

www.servef.es

Titolo della misura di aiuto

Fomento del empleo para personas con discapacidad 2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

ORDEN 13/2013, DE 21 DE MAYO, DE LA CONSELLERIA DE ECONOMIA, INDUSTRIA, TURISMO Y EMPLEO, POR LA QUE SE CONVOCA Y REGULA LA CONCESIÓN DE SUBVENCIONES PÚBLICAS DESTINADAS AL FOMENTO DEL EMPLEO PARA PERSONAS CON DISCAPACIDAD EN EL EJERCICIO 2013 (DOCV DE 31 DE MAYO DE 2013)

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.1.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 17 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti all'occupazione di lavoratori disabili sotto forma di integrazioni salariali (art. 41)

75,0000 %

Aiuti intesi a compensare i sovraccosti connessi all'occupazione di lavoratori disabili (art. 42)

100,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.docv.gva.es/datos/2013/05/31/pdf/2013_5665.pdf

Numero di aiuto

SA.37016 (13/X)

Stato membro

Germania

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

HESSEN

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Wirtschafts- und Infrastrukturbank Hessen Standort Kassel

Wilhelmsstraße 2

34117 Kassel

www.wibank.de

Titolo della misura di aiuto

Förderung der regionalen Entwicklung — Betriebliche Investitionen

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Richtlinien des Landes Hessen zur Förderung der regionalen Entwicklung

(Staatsanzeiger 16/2013 vom 15. April 2013 S. 534)

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Proroga X 27/2008

Durata

1.7.2013-31.12.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 20 900 000

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Prestito agevolato , Sovvenzione diretta, Altro — Darlehen mit Zinsvergünstigung

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

CCI2007 DE 16 2 PO 005 — EUR 5,00 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

20,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://verwaltung.hessen.de/irj/HMWVL_Internet?cid=615142dab9f20c614f1d0f4fecad40a3

Numero di aiuto

SA.37089 (13/X)

Stato membro

Polonia

Numero di riferimento dello Stato membro

PL

Denominazione della regione (NUTS)

Poland

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Polska Agencja Rozwoju Przedsiębiorczości

ul. Pańska 81/83

00-834 Warszawa

Titolo della misura di aiuto

Rozporządzenie Ministra Rozwoju Regionalnego z dnia 2 kwietnia 2012 r. w sprawie udzielania przez Polską Agencję Rozwoju Przedsiębiorczości pomocy finansowej w ramach Programu Operacyjnego Innowacyjna Gospodarka, 2007-2013 (Dz. U. 2013, poz. 691)

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Załącznik 1

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Modifica SA.35010

Durata

18.6.2013-30.6.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

PLN 1.080 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Kwota pochodząca z funduszy wspólnotowych — 228,3 mln EUR — PLN 917,72 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

65,0000 %

20 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

40,0000 %

20 %

Aiuti alle PMI per le spese connesse ai diritti di proprietà industriale (art. 33)

70,0000 %

Formazione specifica (art. 38, par. 1)

35,0000 %

20 %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

50,0000 %

20 %

Aiuti alle PMI per servizi di consulenza (art. 26)

50,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://dokumenty.rcl.gov.pl/DU/rok/2013/pozycja/691

Numero di aiuto

SA.37099 (13/X)

Stato membro

Germania

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

DEUTSCHLAND

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a),articolo 107, paragrafo 3, lettera c), Zone non assistite,Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Bundesministerium für Umwelt, Naturschutz und Reaktorsicherheit

Stresemannstraße 128- 130, 10117 Berlin

www.bmu.de

Titolo della misura di aiuto

Förderung von Vorhaben im Bereich der Elektromobilität

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Bundesanzeiger Amtlicher Teil 25.6.2013 B8

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Proroga SA.35237

Durata

25.6.2013-31.12.2016

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 7 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

25,0000 %

20 %

Aiuti per l’acquisto di mezzi di trasporto nuovi intesi al superamento delle norme comunitarie o all’innalzamento del livello di tutela ambientale in assenza di norme comunitarie (art. 19)

35,0000 %

20 %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

50,0000 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.erneuerbar-mobil.de/foerderprogramm/foerderung-im-bereich-der-elektromobilitaet-ab-2013/foerderbekanntmachung-2013-ba.pdf

Numero di aiuto

SA.37102 (13/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

PIEMONTE

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

Regione Piemonte

Piazza Castello 165

10122 — Torino

Italia

www.regione.piemonte.it

Titolo della misura di aiuto

Agevolazioni per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e progetti di innovazione riservate ai soggetti aggregati ai poli di innovazione (Sezione 2, paragrafo 2.1 e 2.2 del disciplinare)

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

1)

Disciplinare approvato con D.D. 21 Giugno 2013, n. 251

2)

Bando approvato con D.D. 21 Giugno 2013, n. 252

PAR FSC 2007-2013- Asse I «Linea di intervento 1.3.c Interventi di sostegno per la realizzazione di poli di innovazione». Approvazione del «Bando per l''accesso alle agevolazioni per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e progetti di innovazione riservate ai soggetti aggregati ai poli di innovazione» connesso al Quarto Programma Annuale dei Poli di Innovazione.

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

15.7.2013-30.6.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 10 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Prestito agevolato , Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

DGR n. 36-7053 dell’8 ottobre 2007 e s.m.i. — EUR 3,96 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti alle PMI per servizi di consulenza (art. 26)

50,0000 %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

65,0000 %

20 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

40,0000 %

20 %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

10,0000 %

20 %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

20,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2013/27/suppo1/00000001.htm

cliccare su «Testo del documento»

 

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2013/27/suppo1/00000002.htm

cliccare su «Testo del documento»

Numero di aiuto

SA.37115 (13/X)

Stato membro

Paesi Bassi

Numero di riferimento dello Stato membro

NL

Denominazione della regione (NUTS)

OVERIJSSEL

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

provincie Overijssel

Luttenbergstraat 2,

8012 EE Zwolle

www.overijssel.nl

Titolo della misura di aiuto

subsidieregeling Duurzame energieopwekking en energiebesparing

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Paragraaf 8.1 Uitvoeringsbesluit subsidies Overijssel 2011

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

15.7.2013-31.12.2015

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente in misure di risparmio energetico (art. 21)

50,0000 %

0 %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili (art. 23)

50,0000 %

0 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://www.overijssel.nl/loket/provinciale/uitvoeringsbesluit_subsidies_overijssel_2011

 

ga naar www.overijssel.nl, kies loket, kies subsidie, kies wet-en regelgeving, kies uitvoeringsbesluit subsidies Overijssel, selecteer paragraaf 8.1

Numero di aiuto

SA.37123 (13/X)

Stato membro

Paesi Bassi

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

TWENTE

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Provincie Overijssel

Luttenbergstraat 2,

8012 EE Zwolle

www.overijssel.nl

Titolo della misura di aiuto

subsidieregeling Gebiedsontwikkeling Noordoost Twente- Herbestemming agrarische bebouwing

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

subparagraaf 5.9.3 Uitvoeringsbesluit subsidies Overijssel 2011

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

15.7.2013-31.12.2015

Settore/i economico/i interessato/i

Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

20,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://www.overijssel.nl/loket/provinciale/uitvoeringsbesluit_subsidies_overijssel_2011

 

www.overijssel.nl, kies loket, kies subsidie, kies wet en regelgeving, kies uitvoeringsbesluit subsidies Overijssel 2011, kies paragraaf 5.9.3

Numero di aiuto

SA.37134 (13/X)

Stato membro

Slovenia

Numero di riferimento dello Stato membro

SI

Denominazione della regione (NUTS)

Pomurska

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Ministrstvo za gospodarski razvoj in tehnologijo

Kotnikova 5

1000 Ljubljana

Slovenija

http://www.mgrt.gov.si/

Titolo della misura di aiuto

„Garancijska shema za Pomurje 2“

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

Zakon o spodbujanju skladnega regionalnega razvoja (Uradni list RS, št. 93/05),

 

Sklep Vlade RS št. 30301-5/2009/3 z dne 24.12.2009,

 

Splošni pogoji delovanja garancijske sheme za Pomurje 2 ter

 

Dogovor o nadaljnji rabi sredstev Phare kot obnovljivih sredstev (ARR-46/2002/81 z dne 6.11.2012),

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Modifica X 301/2010

Durata

24.7.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1 320 000

Per le garanzie

EUR 1,32 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Garanzia, Prestito agevolato

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Dogovor o nadaljnji rabi sredstev Phare kot obnovljivih sredstev (ARR-46/2002/81 z dne 6.11.2012) — EUR 0,32 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

30,0000 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://web.rra-mura.com/prenosi/SPLOSNI%20POGOJI%20DELOVANJA%20GSP%202.pdf

Numero di aiuto

SA.37139 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

ES51

Denominazione della regione (NUTS)

CATALUNA

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Agencia de Apoyo a la Empresa Catalana (ACC1Ó)

Passeig de Gràcia, 129 08008 Barcelona

www.acc10.cat

Titolo della misura di aiuto

Ayudas para proyectos de Innovación Tecnológica transnacionales para investigación y desarrollo experimental con componente internacional.

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

Resolución EMO/1370/2013, de 20 de junio, por la que se aprueban las bases reguladoras y se abre la convocatoria para el año 2013 (DOGC núm. 6406, de 28.6.2013)

 

Resolución EMO/93/2012, de 9 de enero, por la que se aprueban y y se hacen públicas las bases generales que deben regir las ayudas convocadas por la Agencia de Apoyo a la Empresa Catalana, ACC1Ó (DOGC núm 6059, de 3.2.2012)

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

29.6.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1 600 000

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

7o Programa Marco (FP7/2007-2013) para el programa Biophotonics+ — EUR 0,50 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti alle PMI per le spese connesse ai diritti di proprietà industriale (art. 33)

70,0000 %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

65,0000 %

20 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

40,0000 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://portaldogc.gencat.cat/utilsEADOP/PDF/6406/1307133.pdf

 

http://portaldogc.gencat.cat/utilsEADOP/PDF/6059/1222367.pdf

Numero di aiuto

SA.37140 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

ES

Denominazione della regione (NUTS)

CANTABRIA

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

SODERCAN. GOBIERNO DE CANTABRIA

Isabel Torres, 1. Parque Científico y Tecnológico de Cantabria. 39011 Santander

http://www.sodercan.es/

Titolo della misura di aiuto

Bases reguladoras y convocatoria del Programa de Ayudas dirigidas a Agrupaciones Empresariales Innovadoras

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Boletín Oficial de Cantabria no 121 el miércoles, 26 de junio de 2013.

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

16.6.2013-12.1.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 130 000

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

50,0000 %

10 %

Formazione generale (art. 38, par. 2)

60,0000 %

0 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://boc.cantabria.es/boces/verAnuncioAction.do?idAnuBlob=250473

 

http://www.gruposodercan.es/enlaces/apost_innov/ampliar.php?Id=728

Numero di aiuto

SA.37143 (13/X)

Stato membro

Germania

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

SAARLAND

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Ministerium für Wirtschaft, Arbeit, Energie und Verkehr Saarland

Franz-Josef-Röder-Str. 17

66119 Saarbrücken

http://www.saarland.de/ministerium_wirtschaft_arbeit_energie_verkehr.htm

Titolo della misura di aiuto

Gründungs- und Wachstumsfinanzierung — Saarland — (GuW — Saarland) vom 1.1.2009, in der Fassung der Änderung vom 30.6.2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

§ 44 der Landeshaushaltsordnung des Saarlandes (LHO) in der Fassung der Bekanntmachung vom 5.11.1999 (Amtsblatt des Saarlandes vom 11.2.2000, S. 194 ff), zuletzt geändert durch das Gesetz vom 1.12.2011 (Amtsblatt I des Saarlandes vom 22.12.2011, S. 556 ff)

 

http://sl.juris.de/sl/HO_SL_rahmen.htm

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Modifica SA.32921

Durata

1.7.2013-30.6.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 2 600 000

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Abbuono di interessi

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

20,0000 %

Aiuti alle PMI per servizi di consulenza (art. 26)

50,0000 %

Aiuti per la partecipazione di PMI a fiere (art. 27)

50,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.vorschriften.saarland.de/vorschriften_suche.htm?id=2142

Numero di aiuto

SA.37145 (13/X)

Stato membro

Regno Unito

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

NORTHERN IRELAND

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

Invest Northern Ireland

Bedford Square

Bedford Street

Belfast BT2 7ES

www.investni.com

Titolo della misura di aiuto

Design Manager Resource Scheme

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

The Industrial Development (Northern Ireland) Order 1982 (http://www.legislation.gov.uk/nisi/1982/1083/contents)

 

The Industrial Development (Northern Ireland) Act 2002 (http://www.legislation.gov.uk/nia/2002/1/contents)

 

The European Communities Act 1972 (http://www.legislation.gov.uk/ukpga/1972/68/contents)

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.8.2013-30.4.2017

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

GBP 270 000

Per le garanzie

GBP 0,00 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

The European Sustainable Competitiveness Programme for Northern Ireland 2007-2013

CCI: 2007UK162PO003

European Regional Development Fund — GBP 0,53 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti alle PMI per servizi di consulenza (art. 26)

50,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.investni.com/index/publications.htm?filter=D

Design Manager Resource scheme is found in the Invest NI A-Z under D

Numero di aiuto

SA.37157 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

RGE 29/2013

Denominazione della regione (NUTS)

COMUNIDAD VALENCIANA

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

SERVICIO VALENCIANO DE EMPLEO Y FORMACIÓN

Avda. Navarro Reverter, 2

Valencia 46004

www.servef.es

Titolo della misura di aiuto

Subvenciones públicas destinadas al fomento del empleo para personas con discapacidad, mediante la concesión de subvenciones públicas destinadas a la creación y/o mantenimiento de las unidades de apoyo a la actividad profesional para el ejercicio 2013.

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

ORDEN 24/2013, de26 de junio, de la Consellería de Economía, Industria, Turismo y Empleo, por la que se convoca y regula la concesión de subvenciones públicas destinadas a la creación o mantenimiento de las unidades de apoyo a la actividad profesional, como medida de fomento del empleo para personas con discapacidad en centros especiales de empleo en el ejercicio 2013.

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.1.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 500 000

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti intesi a compensare i sovraccosti connessi all'occupazione di lavoratori disabili (art. 42)

100,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.docv.gva.es/datos/2013/07/03/pdf/2013_6955.pdf

Numero di aiuto

SA.37170 (13/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

VENETO

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

REGIONE DEL VENETO

PALAZZO BALBI DORSODURO 3901 30123 VENEZIA

www.regione.veneto.it

Titolo della misura di aiuto

RILANCIARE L'IMPRESA VENETA — Progetti di innovazione e di sviluppo — Modalità a sportello — anno 2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

LR 10/90 «ORDINAMENTO SISTEMA DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E ORGANIZZAZIONE DELLE POLITICHE REGIONALI DEL LAVORO. DGR N. 1566/2009 “POLITICHE ATTIVE PER IL CONTRASTO ALLA CRISI OCCUPAZIONALE”. DGR 1675/2011 “PIANO DELLE POLITICHE ATTIVE PER IL CONTRASTO ALLA CRISI VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO — POLITICHE PER L'OCCUPAZIONE E L'OCCUPABILITA”» — DGR 896 DEL 4.6.2013 — DDR N. 673 DEL 15.7.2013 — 1o SPORTELLO

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

15.7.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 20 000

Per le garanzie

EUR 0,02 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

DGR 896 DEL 4.6.2013 — DDR N. 673 DEL 15.7.2013 — 1o SPORTELLO — EUR 0,02 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Formazione generale (art. 38, par. 2)

60,0000 %

0 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.regione.veneto.it/web/formazione/moduli-fse

Rilanciare l'impresa veneta — Progetti innovazione e sviluppo

Numero di aiuto

SA.37187 (13/X)

Stato membro

Paesi Bassi

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

LIMBURG (NL)

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Provincie Limburg

Postbus 5700 6202MA Maastricht

http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

Titolo della misura di aiuto

Excellent produceren (paragraaf 1.4 van de Subsidieverordening inrichting landelijk gebied Limburg)

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

Algemene wet bestuursrecht

 

Algemene Subsidieverordening 2012 Provincie Limburg

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

26.7.2013-31.12.2015

Settore/i economico/i interessato/i

AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 3 000 000

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

co-financiering zal naar alle waarschijnlijkheid plaatsvinden uit het Plattelandsontwikkelingsprogramma 2014-2020(POP3) — EUR 1,50 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti alla ricerca e sviluppo nei settori dell'agricoltura e della pesca (art. 34)

40,0000 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://www.limburg.nl/e_Loket/Subsidies/Actuele_Subsidieregelingen/Natuur_en_Landschap/Subsidieverordening_Inrichting_Landelijk_Gebied_ILG

 

www.subsidies.nl/subsidies>actuele regelingen>Natuur en landschap>subsidieverordening inrichting landelijk gebied

 

http://www.limburg.nl/Beleid/Europa/Kennisgevingen_staatssteun

 

www.limburg.nl/beleid>europa>kennisgevingen staatssteun

Numero di aiuto

SA.37192 (13/X)

Stato membro

Austria

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

PINZGAU-PONGAU

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Land Salzburg

Südtiroler Platz 11

Postfach 527

A-5010 Salzburg

www.salzburg.gv.at

Titolo della misura di aiuto

Angebotsspezialisierung und Qualitätsverbesserung der Alois Burgschwaiger GmbH, Hotel Übergossene Alm in Dienten, Salzburg

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Grundsatzbeschluss der Salzburger Landesregierung vom 22.6.2009 zum Investitions- und Wachstumprogramm 2009 — 2014

Tipo di misura

Aiuto ad hoc

Modifica di una misura di aiuto esistente

Data di concessione

A partire dal 25.7.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Servizi di alloggio

Tipo di beneficiario

PMI — Firma Alois Burgschwaiger GmbH, Hotel Übergossene Alm

Importo totale dell'aiuto ad hoc concesso all'impresa

EUR 320 000

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Abbuono di interessi

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

6,1600 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.salzburg.gv.at/wirtschaftsfoerderung2007

Ad-hoc-Beihilfen

Numero di aiuto

SA.37266 (13/X)

Stato membro

Romania

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

Romania

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Ministerul Educatiei Nationale prin UEFISCDI

Gen Berthelot nr. 28-30, sector 1, Bucuresti

www.edu.ro

Titolo della misura di aiuto

Finantarea proiectelor CDI din fondul „European Economic Area Financial Mechanism 2009-2014”

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Ordinul 4370MD/31.7.2013 privind aprobarea schemei de ajutor de stat pentru „Finantarea proiectelor CDI din Programul Cercetare in Domenii Prioritare din cadrul Mecanismului Financiar SEE 2009-2014”

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

31.7.2013-30.6.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

RON 100 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

25,0000 %

20 %

Ricerca fondamentale [art. 31, par. 2, lettera a)]

100,0000 %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

50,0000 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://uefiscdi.gov.ro/userfiles/file/cooperare%20internationala/Norvegia/Schema_Ajutor_Stat_2014.pdf


V Avvisi

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione europea

12.10.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 297/63


AIUTI DI STATO — SPAGNA

Aiuto di Stato SA.34998 (2013/C) (ex 2012/N) — LIP — Aiuto per Ford España

Invito a presentare osservazioni a norma dell’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 297/04

Con lettera del 15 maggio 2013, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Spagna la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea in relazione alla misura di aiuto in oggetto.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito alle misure riguardo alle quali viene avviato il procedimento entro un mese dalla data di pubblicazione della presente sintesi e della lettera che segue, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Aiuti di Stato

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Fax: 32.2.29.61.242

Dette osservazioni saranno comunicate alla Spagna. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

TESTO DELLA SINTESI

DESCRIZIONE DELLA MISURA E DEL PROGETTO D'INVESTIMENTO

Il 18 giugno 2012 le autorità spagnole hanno comunicato la propria intenzione di concedere un aiuto regionale, sulla base degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale (di seguito "orientamenti") (1), a Ford España, S.L. per il suo progetto d'investimento ad Almussafes (Valencia), una zona assistita in virtù dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) con un massimale di aiuto regionale standard per le grandi imprese pari al 15% dell’equivalente sovvenzione lordo (ESL).

Il progetto di investimento riguarda l'impianto di produzione di Ford España ad Almussafes (Valencia), che deve essere convertito per ospitare la produzione di un nuovo modello a partire dal 2013. Questo nuovo modello sostituisce un modello attualmente prodotto in stabilimenti Ford in Romania e Turchia. Si tratta di un modello completamente nuovo per la produzione spagnola, appartenente a un diverso segmento rispetto ai veicoli prodotti attualmente. Il nuovo modello (V408 (Ford Transit Conect)) fa parte del segmento CDV.

I costi d’investimento ammissibili di questi progetti ammontano a 419,9 milioni di euro in valore nominale. L’importo di aiuto proposto di 25,2 milioni di euro corrisponde a un’intensità di aiuto del 5,83% ESL e pertanto rientra nel massimale d’intensità dell’aiuto applicabile. L’aiuto è concesso sotto forma di sovvenzione diretta a titolo di aiuto individuale nell’ambito dell’attuale regime XR 57/07 (Incentivos Regionales).

VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ DELLA MISURA DI AIUTO

La Commissione ritiene che la misura notificata costituisca un aiuto di Stato a favore di Ford España S.L. ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del TFUE che soddisfa i criteri generali di ammissibilità stabiliti negli orientamenti. Fatto salvo quanto precede, la Commissione nutre dubbi sul fatto che le soglie di cui al punto 68 degli orientamenti non siano superate.

Più specificamente, la Commissione dubita che il calcolo dell'aumento della capacità – netta – proposto dalla Spagna possa essere accettato e che la capacità creata non ecceda il 5% nel caso in cui il mercato rilevante attraversi una fase di basso rendimento.

La Commissione prende inoltre atto del disaccordo con le autorità spagnole per quanto riguarda la tipologia di dati da utilizzare per calcolare la crescita sul mercato rilevante ai fini dell’applicazione del punto 68, lettera b), degli orientamenti. In questa fase, la Commissione dubita che l’uso esclusivo del dato di valore, e non anche del dato di volume, sarebbe sufficiente nel caso in esame. Inoltre, la Commissione nutre dubbi circa la proposta di utilizzare i dati proxy del PIL dell'UE-25, invece dei dati disponibili sul PIL del SEE, per il calcolo della crescita del PIL di cui al punto 68, lettera b), degli orientamenti.

Se venisse considerato l'incremento della capacità lorda e venissero utilizzati i dati del PIL del SEE per il calcolo della crescita del PIL nel periodo in esame, la soglia di cui al punto 68, lettera b), degli orientamenti sarebbe superata.

Nel caso in cui, sulla base delle informazioni fornite nel corso del procedimento di indagine formale, non sia possibile confermare che le soglie previste dal punto 68 degli orientamenti sono state rispettate, la Commissione dovrà altresì accertare se l'aiuto sia necessario per produrre un effetto di incentivazione all’investimento e se i vantaggi della misura di aiuto siano superiori alla distorsione della concorrenza e agli effetti sugli scambi tra Stati membri che ne derivano. Tale valutazione approfondita deve essere condotta a norma della comunicazione della Commissione relativa ai criteri per una valutazione dettagliata degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti di investimento (2).

In vista di questa valutazione approfondita, s'invitano in particolare le parti interessate a fornire tutte le informazioni necessarie a determinare l'effetto di incentivazione economica dell'aiuto, vale a dire se (1) l'aiuto fornisce un incentivo a adottare una decisione positiva in merito all'investimento, in quanto un investimento che per l'impresa non risulterebbe altrimenti redditizio in nessuna area può essere realizzato nella regione assistita oppure (2) l'aiuto fornisce un incentivo a scegliere di collocare un investimento già pianificato nella regione in questione invece che altrove, in quanto compensa gli svantaggi e i costi netti legati all'ubicazione dell'investimento nella regione assistita. A seconda dello scenario applicabile, è possibile determinare la situazione opposta (vale a dire cosa accadrebbe se l'aiuto non venisse erogato) e quindi l'eventuale distorsione della concorrenza e degli scambi causata dalla concessione della misura di aiuto.

TESTO DELLA LETTERA

«La Comisión desea informar a España de que, habiendo examinado la información suministrada por sus autoridades en la medida de ayuda arriba indicada, ha decidido iniciar el procedimiento establecido en el artículo 108(2) del Tratado para el Funcionamiento de la Unión Europea (TFUE).

1.   PROCEDIMIENTO

(1)

Mediante notificación electrónica registrada el 18 de junio de 2012 por la Comisión, las autoridades españolas notificaron su intención de otorgar a Ford España S.L. (en lo sucesivo, «Ford España») una ayuda regional con arreglo a las Directrices sobre las ayudas de Estado de finalidad regional (en lo sucesivo, DAR) (3) para un proyecto de inversión en Almussafes (Comunidad Valenciana).

(2)

La Comisión solicitó información adicional por carta de 7 de agosto de 2012 (2012/084535), información que las autoridades españolas (4) facilitaron por carta de 2 de octubre de 2012 (2012/104585).

(3)

La Comisión remitió una solicitud adicional de información el 23 de noviembre de 2012 (2012/125401). Mediante carta de 26 de noviembre de 2012 (2012/127006), las autoridades españolas solicitaron una ampliación del plazo para presentar su respuesta, que la Comisión concedió mediante carta de 28 de noviembre de 2012 (2012/127707). Mediante carta de 17 de enero de 2013 (2013/005249), las autoridades españolas presentaron la información solicitada.

(4)

El 8 de marzo de 2013 (2013/022995), la Comisión solicitó información adicional, que las autoridades españolas remitieron, tras una prórroga del plazo, el 27 de marzo de 2013 (2013/031547).

2.   DESCRIPCIÓN DE LA MEDIDA DE AYUDA

(5)

Las autoridades españolas pretenden fomentar el desarrollo regional mediante la concesión a Ford España S.L. de una ayuda regional al amparo del régimen de ayudas existente XR 57/2007 (Incentivos Regionales) para un proyecto de inversión en Almussafes (Valencia).

2.1.   Beneficiario

(6)

Ford España es una empresa dependiente participada en un 99,9 % por Ford Motor Company y en un 0,1 % por Ford International Capital Corporation.

(7)

Ford Motor Company (en lo sucesivo, «Ford») es la empresa matriz del Grupo Ford, cuya sede estatutaria se encuentra en Dearborn, Michigan, EE.UU. La principal actividad de Ford es la fabricación y venta de vehículos de clase turismo y comerciales, motores y otros componentes. En 2010, el volumen de negocios de Ford ascendió a 89 300 millones EUR y la empresa fabricó alrededor de 5,5 millones de vehículos. En 2010 Ford tenía 164 000 trabajadores en todo el mundo de los cuales 49 000 trabajaban en el EEE y 6 332 en España.

(8)

Ford España es la empresa matriz de un grupo de empresas («Grupo Ford España») (5), cuya principal actividad es la importación y distribución de vehículos. Ford España tiene su fábrica en Almussafes (Valencia) y su residencia fiscal en Madrid.

(9)

Las autoridades españolas confirmaron que Ford España no es una empresa en crisis al no cumplir las condiciones establecidas en las Directrices comunitarias sobre ayudas estatales de salvamento y de reestructuración de empresas en crisis (6).

2.2.   El proyecto de inversión

2.2.1.   El proyecto notificado

(10)

La inversión se lleva a cabo entre 2011 y 2014 en la factoría de Almussafes ya existente y consiste en la diversificación de la producción con el fin de fabricar un nuevo modelo que vendrá a sumarse a los que ya se fabrican actualmente en la factoría. Se trata de un modelo completamente nuevo (V408), que se comercializará con el nombre «Ford Transit Connect» y que pertenece al segmento CDV (Car Derived Van – furgoneta derivada de turismo) (7) según la segmentación de mercado de IHS Automotive (8). Este modelo estará disponible en dos estilos: furgoneta […] (9) y combi, así como en hasta […] variantes del vehículo.

(11)

Ford nunca ha fabricado en Almussafes un vehículo de las características de este nuevo modelo ni perteneciente al mismo segmento (CDV). Además, la factoría de Almussafes será la única que fabricará este modelo para el mercado europeo y norteamericano. En consecuencia, este será un paso importante para la factoría como fabricante para el mercado norteamericano. El nuevo V408 Ford Transit Connect sustituirá al modelo V227 que actualmente se fabrica en Kocaeli (Turquía) y Craiova (Rumanía).

(12)

Ford fabrica actualmente en Almussafes:

El Ford C-Max, que se encuadra en el segmento C-MAV de acuerdo con la clasificación de Ford, y que se define como un vehículo versátil en sus características y detalles. Esta categoría equivale al segmento de vehículos polivalentes (Multi Purpose Vehicle – MPV-C) de IHS Automotive.

El Ford Kuga, que se encuadra en el segmento de los vehículos utilitarios deportivos (sport utility vehicle – SUV-C) de IHS Automotive.

(13)

España hace hincapié en que la introducción de un vehículo comercial presenta características y particularidades específicas de fabricación que hacen necesaria una inversión importante para efectuar transformaciones fundamentales en las líneas de producción.

(14)

En concreto, el objetivo del proyecto es incorporar a la actual producción de la factoría un nuevo concepto de vehículo que es completamente diferente de los que se fabrican actualmente y que tiene mayores dimensiones. Asimismo, la plataforma, los componentes y los materiales tendrán unas características de solidez, fiabilidad y tamaño único diseñados para resistir cargas pesadas y permitir un mayor espacio interior.

(15)

Las inversiones utilizarán los últimos avances tecnológicos que incrementarán la flexibilidad y eficiencia de la factoría. El mayor reto del proyecto es la posibilidad de fabricar al mismo tiempo y utilizando las mismas instalaciones varios modelos completamente diferentes. Según las autoridades españolas, la inversión supone la diversificación de la producción del establecimiento para atender a mercados de productos nuevos y adicionales y, como tal, constituye una inversión inicial.

(16)

A este respecto, España especificó que la inversión incluye la construcción de nuevos edificios (para la pintura) y la introducción de nueva maquinaria y equipos. Se utilizarán nuevos equipos para las prensas (una línea de prensa completamente nueva, así como nuevos juegos de matrices específicas para el nuevo modelo de vehículo), la carrocería (p. ej. nuevos robots, nuevas estaciones para fabricar los subjuegos de plataforma y chasis, exclusivos para el nuevo modelo), el montaje (p. ej. nueva maquinaria para la fabricación de asientos, subensamblaje del panel de instrumentos, nueva estación para la instalación de ventanas, equipos para que los vehículos se atengan a las normas norteamericanas (EOLT), etc.) y la planta de pinturas (nuevas líneas de fosfatación y cataforesis, nuevas plataformas para sellado automático y manual, nuevo sistema de impresión, pintura y barnizado, nuevos hornos más eficientes, nuevo sistema de encerado, equipo de transporte, etc.), así como en las áreas de tecnologías de la información y de calibración y control de calidad. Por último, la inversión cubrirá también el utillaje de los proveedores (vendor tooling) y las tareas vinculadas a la planificación, ingeniería y gestión del proyecto.

(17)

Una parte de los gastos subvencionables […] incluye el utillaje de los proveedores, es decir, el utillaje que se encuentra en los locales de los proveedores y que se utiliza para fabricar componentes para el nuevo Ford Transit Connect. Los proveedores a los que afecte la cuestión del utillaje estarán situados en la Comunidad Valenciana, en las siguientes localidades:

Almussafes – 64 % del total

Albal – 15 %

Burjassot – 5 %

Lliria – 15 %

Nules – 1 %.

(18)

Todos estos activos correspondientes al utillaje de los proveedores son propiedad del beneficiario en su totalidad y figuran como activos en su balance. No se transfieren derechos de propiedad a los proveedores o a otras entidades en relación con estos activos y la empresa tiene derecho a reclamarlos y asignarlos a otras instalaciones en caso necesario.

(19)

Las autoridades españolas han indicado que no tienen noticia de la existencia de ningún proyecto o proyectos de inversión concomitantes que se estén llevando a cabo o esté previsto que se lleven a cabo en las instalaciones de cualquiera de los proveedores que utilizará los activos del mencionado utillaje. Las autoridades españolas han indicado también que no se ha concedido ayuda, ni está previsto que se conceda, a dichos proveedores.

(20)

Según España, el proyecto de inversión no crea capacidad adicional en la factoría de Almussafes ya que la fabricación de Ford Focus y Fiesta B299 (fabricados antes del proyecto, en 2011) finalizará y será sustituida por Ford Kuga (fabricado desde 2013) y el nuevo modelo V408 Transit Connect. La capacidad de producción máxima anual de este nuevo modelo V408 será de [160 000-190 000] unidades. El volumen total de producción máximo de Almussafes se limitará a 1 915 vehículos diarios (si hay tres turnos) o de 1 400 vehículos diarios si hay dos turnos, como actualmente. La inversión no solo mantendrá la actual plantilla de la fábrica sino que, además, creará aproximadamente 200 empleos indirectos: 50 subcontratistas, 100 trabajadores a tiempo parcial y 50 proveedores de servicios de ingeniería y de otro tipo. En consecuencia, se espera que el proyecto genere más inversión en los proveedores, lo que incrementará el desarrollo sostenible de la región. Para resaltar la importancia de la fábrica para la región, las autoridades españolas indicaron que la empresa representa el […] % del PIB de la Comunidad Valenciana y la exportación de vehículos constituye el […]% de la actividad del Puerto de Valencia. Además, las inversiones en la planta representan aproximadamente el […] % de las inversiones totales efectuadas en todos los sectores económicos de la Comunidad Valenciana.

(21)

Según las autoridades españolas, está previsto que aproximadamente el [> 40] % de los vehículos V408 fabricados en la planta de Almussafes (cuya capacidad de producción máxima se estima en [160 000-190 000] unidades) se venda fuera del mercado de la EU19 (10).

2.2.2.   Proyectos anteriores en las mismas instalaciones

(22)

Otros proyectos de inversión anteriores en la factoría de Almussafes también recibieron ayudas.

(23)

El 17 de junio de 2009, la Comisión autorizó una ayuda a Ford España (N473/2008) para la factoría de vehículos ubicada en las instalaciones de la empresa en Almussafes. La financiación estaba destinada a la fabricación de tres nuevos vehículos, el nuevo Ford Fiesta, el nuevo Ford Focus y el nuevo C-Max, que exigía una modificación radical de la factoría existente. El proyecto se inició el 3 de enero de 2008 y finalizó en 2012, con un gasto subvencionable de 514 698 000 EUR. Por último, tras la adopción de la Decisión de la Comisión, Ford abandonó la producción de uno de esos modelos, el nuevo Ford Focus, reduciendo el gasto subvencionable de la inversión a 379 411 000 EUR y la subvención nominal a 41 735 210 EUR. Se respetaron la intensidad máxima de la ayuda y el importe máximo de la misma en valor actualizado aprobado en la Decisión de la Comisión.

(24)

Además, el 7 de diciembre de 2011, la Comisión autorizó una ayuda a la planta de Almussafes de Ford España [SA.32076 (2010/N)]. La ayuda por un importe de 24,8 millones EUR, se concedió para la fabricación del Ford Kuga (C520), cuyos costes subvencionables ascendieron a 155 millones EUR.

2.2.3.   Calendario del nuevo proyecto de inversión

(25)

El proyecto de inversión se ejecutará entre 2011 y el 31 de diciembre de 2014. Está previsto que la producción del Transit Connect V408 se inicie en julio de 2013 y que la plena producción se alcance en octubre de 2013.

(26)

La ayuda se concede con la condición de que el beneficiario mantenga la inversión en la región asistida durante un periodo mínimo de cinco años tras su finalización.

2.3.   Base jurídica

(27)

La ayuda se concederá con arreglo al régimen existente XR 57/07 (Incentivos Regionales). La base jurídica nacional es la siguiente:

Ley 50/85, de 27 de diciembre, de incentivos regionales para la corrección de desequilibrios económicos interterritoriales;

Real Decreto 899/2007, de 6 de julio, por el que se aprueba el Reglamento de los incentivos regionales, de desarrollo de la ley 50/1985 de 27 de diciembre;

Real Decreto 166/2008, de 8 de febrero, por el que se delimita la Zona de Promoción Económica de la Comunitat Valenciana.

2.4.   Costes subvencionables

(28)

Los costes de inversión totales de los proyectos ascienden a 807,49 millones EUR. Los costes subvencionables ascienden a 419 930 752 EUR en términos nominales (418 436 786 EUR en valor actualizado (11)), de los cuales […] EUR se refieren al utillaje de los proveedores. Los costes subvencionables se plantearán como sigue:

Cuadro 1:   Costes subvencionables

 

2011

2012

2013

2014

Total

Inversiones

[…]

[…]

[…]

[…]

419 930 752,00

Inversión actualizada

[…]

[…]

[…]

[…]

418 436 785,63

(29)

Las autoridades españolas confirmaron que toda la maquinaria y equipos incluidos en los gastos subvencionables son nuevos.

(30)

Los costes subvencionables no incluyen los activos inmateriales.

2.5.   Financiación de la inversión

(31)

El proyecto se financiará de la siguiente forma: un […] % mediante recursos propios y un […]% por medio de esta solicitud de ayuda. Las autoridades españolas confirmaron que la decisión por la que se concede la ayuda incluirá la condición de que se pruebe un determinado nivel de recursos propios.

(32)

La ayuda se pagará en tramos anualmente una vez se haya verificado que la inversión anual se ha efectuado y que la empresa haya presentado pruebas del nivel de recursos propios requerido.

2.6.   Límite máximo de ayuda regional

(33)

Almussafes se encuentra en la Comunidad Valenciana, que es una región asistida con arreglo al artículo 107, apartado 3, letra c), del TFUE (región de desarrollo económico) con un límite máximo de ayuda regional normal para grandes empresas del 15% en equivalente de subvención bruto (ESB) hasta finales de 2013 de conformidad con el Mapa español de ayuda regional (12).

(34)

La localidad de Nules, en la que se ubicará parte del utillaje de los proveedores, está situada en la provincia de Castellón, en la que el límite máximo aplicable de ayuda regional es del 10 % ESB. Las autoridades españolas confirman que no se superará este límite máximo aplicable inferior en el caso de los costes subvencionables que se generen en Nules.

2.7.   Importe de la ayuda

(35)

Las autoridades españolas han previsto conceder la ayuda en forma de una subvención por un importe de 25 195 845,12 EUR en términos nominales que corresponde a 24 387 444,13 EUR en valor actualizado. La ayuda se pagará en plazos anuales según el siguiente calendario:

Cuadro 2:   Ayuda

 

2011

2012

2013

2014

Total

Ayuda (nominal)

 

 

[…]

[…]

25 195 845,12

Ayuda (actualizada)

 

 

[…]

[…]

24 387 444,13

(36)

Las autoridades españolas señalaron que el Fondo Europeo de Desarrollo Regional (FEDER) podría cofinanciar la ayuda. Para ello, deberá dirigirse una solicitud al FEDER para que cofinancie este proyecto.

(37)

Las autoridades españolas confirmaron que Ford España presentó (el 8 de abril de 2011) la solicitud de ayuda antes de empezar los trabajos del proyecto (el 27 de julio de 2011) y respondieron que, en espera de una verificación detallada, el proyecto cumple en principio las condiciones de elegibilidad establecidas en el régimen X 57/2007.

2.8.   Disposiciones generales

(38)

Las autoridades españolas se han comprometido a presentar a la Comisión:

en el plazo de dos meses desde la firma del contrato entre el organismo que concede la ayuda y el beneficiario, copia de todos los actos contractuales pertinentes relativos a la medida;

cada cinco años, a partir de la aprobación de la ayuda por la Comisión, un informe intermedio (donde conste la información sobre los importes de ayuda pagados y sobre cualquier otro proyecto de inversión iniciado en el mismo establecimiento o planta);

en el plazo de seis meses desde el pago del último tramo de la ayuda, basándose en el calendario de pagos notificado, un informe final detallado.

3.   EVALUACIÓN DE LA MEDIDA DE AYUDA Y COMPATIBILIDAD

3.1.   Existencia de ayuda

(39)

El apoyo financiero a Ford España lo concederán las autoridades españolas, consistirá en una subvención directa y se financiará con cargo a los presupuestos del Estado. Por consiguiente, puede considerarse que esta ayuda la concede el Estado miembro mediante fondos estatales a tenor de lo dispuesto en el artículo 107, apartado 1, del TFUE.

(40)

Como la ayuda se concede a una sola empresa, Ford España, la medida es selectiva.

(41)

El apoyo financiero concedido a Ford España liberará a la empresa de costes que normalmente hubieran estado a su cargo y, por lo tanto, la empresa se beneficia de una ventaja económica frente a sus competidores.

(42)

El apoyo financiero de las autoridades españolas se concederá para inversiones que tendrán como resultado la fabricación de vehículos. En consecuencia, es probable que la medida afecte al comercio entre Estados miembros ya que se aplica en un sector donde existe dicho comercio.

(43)

El hecho de que las autoridades españolas favorezcan a Ford España y su producción, significa que se falsea, o puede verse falseada, la competencia (13).

(44)

En consecuencia, la Comisión considera que la medida notificada constituye una ayuda estatal a Ford España en el sentido del artículo 107, apartado 1, del TFUE.

3.2.   Legalidad de la medida de ayuda

(45)

Al notificar la medida de ayuda prevista antes de llevarla a la práctica, las autoridades españolas han cumplido la obligación que impone el artículo 108, apartado 3, del TFUE, y han respetado el requisito de notificación individual establecido en el artículo 7(1) del Reglamento de exención a las ayudas regionales a la inversión (14), en el artículo 6(2) del Reglamento General de Exención por Categorías (15) y en el apartado 64 de las DAR.

(46)

La medida sólo se aplicará tras su aprobación por la Comisión.

3.3.   Compatibilidad de la medida de ayuda

(47)

Habiéndose acreditado que la medida notificada constituye una ayuda estatal con arreglo al artículo 107, apartado 1, del TFUE, se ha de examinar si la medida es compatible con el mercado interior.

(48)

Como el objetivo de la medida es fomentar el desarrollo regional en una zona designada con arreglo al artículo 107, apartado 3, letra c), del TFUE la compatibilidad de la medida con el mercado interior puede evaluarse sobre la base de las DAR.

(49)

De conformidad con el apartado 60 de las DAR, este proyecto de inversión constituye un gran proyecto de inversión, ya que sus gastos subvencionables superan los 50 millones EUR, calculados a los precios y tipos de cambio correspondientes a la fecha de notificación.

(50)

En consecuencia, la medida de ayuda se ha evaluado de acuerdo con las disposiciones aplicables de las DAR, en particular con las normas relativas a las ayudas a la inversión regional destinadas a grandes proyectos de inversión.

3.3.1.   Compatibilidad con las disposiciones generales de las DAR

(51)

La Comisión ha verificado que el proyecto incluye inversión inicial conforme a lo dispuesto en las DAR y que no hay inversiones de sustitución de la maquinaria existente.

(52)

En el apartado 34 de las DAR se define como inversión inicial una inversión en activos materiales e inmateriales relativos a la creación de un nuevo establecimiento; la ampliación de un establecimiento existente; la diversificación de la producción de un establecimiento para atender a mercados de productos nuevos y adicionales o una transformación fundamental en el proceso global de producción de un establecimiento existente.

(53)

La Comisión reconoce que la naturaleza de la industria del automóvil es dinámica, con productos que se actualizan ligeramente todos los años y que sufren una actualización más importante cada tres años, aproximadamente, a partir de su salida al mercado y con un vehículo totalmente nuevo tras unos siete años, todo ello con inversiones adicionales.

(54)

Si bien los pasos básicos en la fabricación de automóviles son similares – estampado de las chapas metálicas para formar las partes de la carrocería, línea de carrocería en la que se montan y sueldan las partes de la carrocería, línea de pintura, montaje del automóvil (instalación del cableado, la transmisión, etc.), tapizado final y montaje y verificación –, las autoridades españolas argumentan que cada uno los actuales procesos de producción aplicados en las diferentes partes de la factoría o «líneas» sufrirá cambios fundamentales en el curso de la inversión prevista. España ha presentado información detallada de estos cambios [véanse los considerandos (13) a (16)].

(55)

La Comisión toma nota también de que el modelo CDV que se va a fabricar es un modelo nuevo. El nuevo V408 es un modelo cuyo predecesor - el actual V227 - no se ha fabricado en la factoría de Almussafes, sino en las de Kocaeli (Turquía) y Craiova (Rumanía).

(56)

La Comisión considera, por lo tanto, que el proyecto notificado constituye una inversión inicial conforme a lo dispuesto en el apartado 34 de las DAR ya que se refiere a una diversificación de la producción del establecimiento para atender a mercados de productos nuevos y adicionales.

(57)

Los costes subvencionables para la ayuda a la inversión (véase el cuadro 1) se definen con arreglo a los epígrafes 4.1 y 4.2 de las DAR, respetándose las normas sobre acumulación, de conformidad con los apartados 71 a 75 de las DAR.

(58)

Además, Ford España solicitó la ayuda el 8 de abril de 2011, es decir, antes de empezar los trabajos del proyecto (el 27 de julio de 2011) y las autoridades españolas estuvieron de acuerdo en conceder la ayuda una vez que fuera autorizada por la Comisión el 11 de abril de 2011, tal como se señala en el considerando 37. Esto asegura que la ayuda regional tiene prima facie efecto incentivador de conformidad con el apartado 38 de las DAR.

(59)

Ford España tiene también la obligación de mantener la inversión en la región un mínimo de cinco años tras la finalización del proyecto, de conformidad con el apartado 40 de las DAR.

(60)

La contribución financiera del beneficiario será como mínimo del 25 % de los costes subvencionables y estará exenta de cualquier tipo de ayuda pública, lo que se atiene a lo dispuesto en el apartado 39 de las DAR.

(61)

Ford España no es una empresa en crisis con arreglo a lo dispuesto en las Directrices de salvamento y de reestructuración. Financia el […] % del proyecto con recursos propios. Por ello, la empresa no está excluida, de conformidad con el apartado 9 de las DAR, del ámbito de aplicación de estas Directrices.

(62)

De conformidad con el apartado 41 de las DAR, la intensidad de la ayuda en equivalente de subvención bruto debe actualizarse a su valor en la fecha de la notificación y expresarse en porcentaje del valor actual de los costes subvencionables.

(63)

La Comisión considera, por consiguiente, que la ayuda se atiene a los criterios generales de compatibilidad establecidos en las DAR.

3.3.2.   Compatibilidad con las disposiciones relativas a las ayudas a grandes proyectos de inversión

3.3.2.1.   Proyecto de inversión único (apartado 60 de las DAR)

(64)

El apartado 60 de las DAR establece que, a fin de evitar que un gran proyecto de inversión se divida artificialmente en subproyectos para eludir que se le aplique lo dispuesto en dichas Directrices (16), se considerará que dicho proyecto es un proyecto de inversión único cuando la inversión inicial se realice a lo largo de un período de tres años y consista en activos fijos combinados de modo económicamente indivisible.

(65)

El beneficiario ha recibido ayuda para otra inversión en el mismo establecimiento, a saber, el Ford Kuga (aprobada el 7 de diciembre de 2011 mediante la Decisión de la Comisión sobre el asunto SA.32076) y han transcurrido menos de tres años entre el inicio de los dos proyectos. Sin embargo, los dos proyectos muestran diferencias técnicas y funcionales tal y como se describe en la sección 2.2.2 y la decisión de ubicar la producción en Almussafes se tomó independientemente en uno y otro caso. En consecuencia, las dos inversiones no constituyen un proyecto de inversión único a tenor del apartado 60 de las DAR.

3.3.2.2.   Intensidad de la ayuda (apartado 67 de las DAR)

(66)

De conformidad con el apartado 67 de las DAR, las ayudas a la inversión regional destinadas a grandes proyectos de inversión están sujetas a un límite máximo ajustado de ayuda regional previsto en esta misma disposición.

(67)

El gasto total subvencionable previsto en valor actualizado es de 418 436 786 EUR. En consecuencia, la intensidad máxima de la ayuda autorizada es del 6,57 % ESB.

(68)

El importe total de la ayuda previsto en valor actualizado es de 24 387 444,13 EUR. En consecuencia, la intensidad de la ayuda notificada es del 5,83 % ESB. Como la intensidad de la ayuda para el proyecto es inferior a la intensidad de la ayuda máxima autorizada, la intensidad de la ayuda propuesta para el proyecto se atiene a las DAR.

(69)

Las autoridades españolas confirmaron que el beneficiario no ha solicitado ayuda adicional en relación con la inversión prevista.

3.3.2.3.   Aplicación de los límites máximos para la evaluación detallada contemplados en el apartado 68, letras a) y b), de las DAR

(70)

Para determinar si los límites fijados en el apartado 68, letras a) y b), de las DAR se superan, deben definirse en primer lugar el mercado o mercados de producto de referencia y el mercado geográfico de referencia del producto o productos afectados por el proyecto de inversión.

—   Productos del proyecto de inversión

Producto de referencia

(71)

Según el apartado 69 de las DAR, el producto de referencia es, por regla general, el contemplado en el proyecto de inversión. Sin embargo, cuando el proyecto se refiere a un producto intermedio y una parte considerable de la producción no se vende en el mercado, cabe considerar que el producto de referencia es un producto de una fase posterior en la cadena de producción.

(72)

En el asunto de que se trata, la inversión se refiere exclusivamente a la producción de un nuevo vehículo, no viéndose afectados productos intermedios ni componentes. Por ello la Comisión considera que, a efectos de la presente Decisión, el producto de referencia son los vehículos de motor.

Segmentación del mercado de referencia

(73)

El apartado 70 de las DAR establece que a los efectos de la aplicación del apartado 68, letras a) y b), de las DAR, las ventas y el consumo aparente (17) se definirán al nivel adecuado de la clasificación Prodcom, en principio en el EEE o, si no se dispusiera de información o esta no fuera pertinente, mediante cualquier otra segmentación del mercado que goce de aceptación general y respecto de la cual se disponga de datos estadísticos.

(74)

En la clasificación Prodcom, bajo el código 29.10 «Fabricación de vehículos de motor», los vehículos de clase turismo se diferencian fundamentalmente por el tipo de motor (motor de encendido por chispa, motor de ignición por compresión) y por su cilindrada. No obstante, cabe considerar que la clasificación Prodcom no es pertinente a efectos de dividir el mercado de los turismos en segmentos que puedan constituir mercados de productos distintos, ya que las características anteriormente mencionadas no permiten definir un mercado de producto, importante desde un punto de vista económico, menor que el mercado general de los vehículos de clase turismo, dado que, al menos desde la óptica de la demanda, las preferencias de los consumidores están determinadas fundamentalmente por parámetros como la marca, el tamaño, el equipamiento y el precio.

(75)

Por el contrario, el mercado de vehículos de clase turismo se segmenta en general sobre la base de características técnicas como la potencia y la cilindrada del motor, la longitud, el diseño, la tracción (delantera, trasera o a las cuatro ruedas.), el estilo de la carrocería (berlina, cupé, familiar, etc.), o en función de combinaciones de esas características, así como de acuerdo con la gama de precios (18).

(76)

A efectos de la verificación de los límites establecidos en el apartado 68, letras a) y b), de las DAR, las autoridades españolas proporcionaron información basada en la segmentación establecida por la empresa de estudios de mercado IHS Automotive.

(77)

IHS Automotive, una importante consultora de prospectiva, propone una segmentación limitada de los vehículos de clase turismo (27 segmentos) que se utiliza como referencia común en el sector. Distribuye los vehículos en diferentes segmentos basándose en una combinación híbrida de todos los factores: dimensiones interiores y exteriores, precio, modelos competidores, marca, etc.

(78)

Los datos resultantes de la segmentación efectuada por IHS Automotive se han utilizado en diversas decisiones sobre ayudas estatales adoptadas de acuerdo con las DAR y referidas a las ayudas a la inversión regional destinadas a grandes proyectos de inversión en el sector de la fabricación de vehículos de motor (19). La Comisión considera, en consecuencia, que esta clasificación del mercado puede considerarse una referencia apropiada y suficientemente detallada y aplica esta segmentación para evaluar el proyecto de ayuda de que se trata.

—   Mercado de productos de referencia

(79)

El apartado 69 de las DAR establece que en el mercado de los productos de referencia se incluyen el producto de referencia y los productos considerados sustitutivos, bien por el consumidor (debido a sus características, precio y uso previsto), bien por el productor (debido a la flexibilidad de las instalaciones de producción) (20).

(80)

El producto contemplado en el proyecto de inversión, el modelo V408 Ford Transit Connect pertenece a un segmento específico denominado por Ford «ISV» - Integrated Style Van. Las autoridades españolas han indicado que este segmento corresponde al segmento CDV «Car derived Van», según IHS.

(81)

Por consiguiente, a efectos de las valoraciones, el análisis mercadotécnico y el posicionamiento estratégico del producto efectuados por la empresa, se consideró que los principales productos alternativos son los siguientes: Volkswagen Caddy, Citröen Berlingo/Partner, Renault Kangoo, Fiat Doblo, Opel Combo y Nissan NV 200.

Intercambiabilidad desde el punto de vista de la demanda

(82)

La Comisión toma nota de que existe cierta posibilidad de intercambiabilidad desde el punto de vista de la demanda en los márgenes de cada uno de los tipos de vehículos de clase turismo. Sin embargo, la Comisión considera en esta fase que no parece muy probable para vehículos del segmento CDV. En concreto, además del precio, los principales factores que llevan a los consumidores a optar por el modelo V408 son, probablemente, características técnicas como el estilo de la carrocería y el equipamiento.

Intercambiabilidad desde el punto de vista de la oferta

(83)

Por lo que a la oferta se refiere, la Comisión observa que los fabricantes de los vehículos de clase turismo, incluyendo los del segmento CDV están presentes, por lo general, en muchos de los segmentos. Los fabricantes pueden pasar de un tipo a otro de estos vehículos de clase turismo ya que muchos de los vehículos se basan en la misma plataforma.

(84)

Sin embargo, aunque el nuevo modelo se fabrique en la misma plataforma, su producción requerirá una inversión adicional, lo que pone de manifiesto que la flexibilidad de la oferta para cambiar de un modelo a otro sin incurrir en costes adicionales es limitada.

(85)

A tenor de la información facilitada por las autoridades españolas, en la factoría de Almussafes se fabrican en la actualidad vehículos de clase turismo de los segmentos MPV-C y SUV-C [véase el considerando (12)]. Sin embargo, la nueva inversión se llevará a cabo en una plataforma completamente diferente, por lo que la fabricación de vehículos de los segmentos MPV-C y SUV-C no se verá afectada. La Comisión observa, de acuerdo con lo enviado por las autoridades españolas que, de todas maneras, en Almussafes no se pueden fabricar otros productos, incluidos otros tipos de vehículos de motor, utilizando los gastos subvencionables del proyecto de inversión de que se trata sin incurrir en cuantiosos costes adicionales. Asimismo consideran que cualquier producto intermedio, semiacabado o subproducto fabricados en Almussafes utilizando los gastos subvencionables de este proyecto de inversión en concreto no pueden comercializarse por separado.

Conclusión

(86)

Teniendo en cuenta lo anteriormente expuesto, cabe concluir que, a los efectos de la presente Decisión, el mercado de producto de referencia es el mercado de vehículos de clase turismo del segmento CDV.

—   Mercado geográfico de referencia

(87)

La Comisión necesita definir también el mercado geográfico de referencia para evaluar el proyecto con arreglo al apartado 68, letra a), de las DAR.

(88)

El apartado 70 de las DAR 2007-13 establece que, para efectuar las pruebas contempladas en el apartado 68 de las DAR, los mercados deben definirse, por lo general, a nivel del EEE.

(89)

Desde la perspectiva de la oferta, la producción del sector del automóvil es como mínimo de ámbito EEE o incluso mundial. Los principales fabricantes de automóviles, Ford incluido, son empresas mundiales. Disponen de fábricas en diferentes países y continentes. A mayor abundamiento, la tendencia hacia la globalización ha crecido aún más en estos últimos años.

(90)

Por lo general, Ford considera que su mercado europeo se compone de los 19 países del EEE (21), Rusia y Turquía. Según las autoridades españolas, el modelo V408 que se fabricará en la fábrica de Almussafes se comercializará en el EEE ([> 50] %), Norteamérica ([20-40] %) y Rusia, Turquía y el resto del mundo ([10-30] %). En comparación con el modelo V227, fabricado actualmente en Rumanía y Turquía, la exportación hacia Norteamérica del modelo V408 se incrementará (a partir de un [10-25] %), mientras que las ventas en el EEE (actualmente [> 55] %) y en el resto del mundo ([20-40] %) se reducirán ligeramente.

(91)

Desde la perspectiva de la demanda, las condiciones de competencia han mejorado significativamente en la UE, en particular por lo que respecta a las barreras técnicas y los sistemas de distribución, si bien las diferencias de precio y de fiscalidad siguen siendo factores de limitación. Los bajos costes de transporte y la presencia de todos los grandes fabricantes en casi todos los Estados miembros y en los mayores países del mundo son indicadores de un mercado EEE o incluso mundial.

(92)

A los efectos de las decisiones sobre ayudas estatales destinadas a instalaciones de producción, que evalúan los efectos de la ayuda en el falseamiento de la competencia entre los fabricantes y en el comercio entre Estados miembros, los aspectos de la fabricación son decisivos.

(93)

Por ello, dado que la ayuda notificada se refiere a la fabricación de vehículos de clase turismo, la Comisión considera que para evaluar el presente asunto el mercado geográfico de referencia de los productos de que se trata debe ser, como mínimo, el EEE. Las cuotas de mercado se calculan tanto a nivel del EEE como mundial.

—   Límite establecido en el apartado 68, letra a), de las DAR

Cuotas de mercado

(94)

De conformidad con el apartado 68, letra a), de las DAR, la Comisión debe analizar si la cuota de mercado del beneficiario de la ayuda, tanto antes como después de la inversión, supera el 25 %.

(95)

La cuota de mercado del beneficiario se valora a nivel del grupo en los mercados del producto y geográfico de referencia. Como el nuevo proyecto de inversión de Ford España se inició en julio de 2011 y está previsto alcanzar la producción plena en octubre de 2013, la Comisión examinará la cuota de mercado de Ford a nivel de grupo en el mercado de referencia entre 2010 y 2014.

(96)

Teniendo en cuenta las importantes diferencias entre los costes de producción y los precios de los diferentes vehículos de clase turismo y la dificultad de obtener estimaciones de precios fiables, normalmente se usan en el sector los datos del volumen para definir los mercados y su evolución. Las autoridades españolas suministraron datos sobre cuotas de mercado a nivel del EEE y mundial (22) en el segmento CDV en volumen y valor procedentes de IHS. Son los siguientes:

Cuadro 3:   Cuotas de mercado de Ford

CDV

 

2010

2011

2012

2013

2014

Cuota de mercado de Ford en el EEE

4,8 %

4,5 %

4,8 %

5,1 %

9,9 %

Cuota de mercado mundial de Ford

8,2 %

8,8 %

7,3 %

7,5 %

11,6 %

Fuente: IHS Automotive – Junio de 2012

(97)

Sobre la base de estas cifras, las cuotas de mercado de Ford en el mercado de vehículos del segmento CDV se sitúan sensiblemente por debajo del límite del 25 %, tanto en el EEE como a nivel mundial.

(98)

Por consiguiente, el proyecto se atiene al apartado 68, letra a), de las DAR.

—   Límite establecido en el apartado 68, letra b), de las DAR

(99)

De conformidad con el apartado 68, letra b), de las DAR, la Comisión debe asimismo verificar si la capacidad creada por el proyecto representa menos del 5 % del volumen del mercado calculado en términos de consumo aparente del producto de referencia en el EEE, salvo que la tasa media de crecimiento anual de su consumo aparente en los últimos cinco años se sitúe por encima de la tasa media de crecimiento anual del PIB del EEE.

Capacidad creada por el proyecto de inversión

(100)

Tal como se indica en el considerando (25), el proyecto de inversión comenzó en 2011; consiguientemente, el año que debe tomarse como referencia para verificar si la capacidad creada por el proyecto de inversión supera el 5 % del mercado en el EEE es 2010.

(101)

Las autoridades españolas arguyeron que la capacidad de producción total de vehículos de la factoría de Almussafes [véase el considerando (20)] no se incrementará como resultado de la inversión ya que el proyecto se refiere a la diversificación de las capacidades existentes sin crear capacidades adicionales. La capacidad de producción máxima de este nuevo modelo será de [160 000-190 000] unidades por año. La capacidad máxima de la fábrica fue de 1 915 unidades/día el año anterior al inicio de la inversión para la que se pidió la subvención (2011) y seguirá siendo de 1 915 unidades/día en el año siguiente a la finalización de la mencionada inversión (2014). Sin embargo, los vehículos cuya producción va a interrumpirse pertenecen a segmentos diferentes del mercado, a saber, al B (Ford Fiesta) y al C (Ford Focus).

(102)

Además de lo expuesto, España aboga por que solo se utilice el incremento de capacidad neta para los cálculos del apartado 68, letra b), de las DAR. Las plantas de Rumanía y Turquía dejarán de fabricar el antiguo modelo Ford Transit (V227) tan pronto como el nuevo (V408) llegue al mercado. En consecuencia, la actual capacidad de [140 000-160 000] unidades se sustituirá por una nueva capacidad de [160 000-190 000] unidades, lo que conduce a un incremento de capacidad neta de [0-50 000] unidades. En una de sus anteriores decisiones (23), la Comisión arguyó que solo se podía considerar el incremento de capacidad neta si la reducción de capacidad en cualquier otro sitio formaba parte del proyecto notificado y estaba relacionada con la ayuda. En el presente asunto, el hecho de que el Ford Transit ya no se fabrique en las actuales factorías (en Rumanía y Turquía) parece estar más relacionado con una decisión política de Ford y no que forme parte realmente del proyecto, ya que parece dudoso que una empresa mantenga un modelo de vehículo anticuado en el mercado. Además, la capacidad liberada en Rumanía/Turquía todavía podrá seguir usándose. En consecuencia, la Comisión duda en esta fase de que el incremento de capacidad neta, en oposición al incremento de la capacidad bruta, deba usarse para los cálculos del apartado 68, letra b), de las DAR.

(103)

La capacidad de producción bruta resultante del proyecto de inversión en el mercado EEE en volumen es del [> 20] % (24), si se considera que toda la capacidad se vende en el mercado EEE. Sin embargo, España ha indicado que solo el [> 50] % de la producción atenderá el mercado EEE, destinándose el resto a Norteamérica, Turquía, Rusia y el resto del mundo. Aun teniendo solo en cuenta el [> 50] % de la capacidad bruta, el incremento de la capacidad bruta en el mercado EEE llegaría al [> 10] %. En consecuencia, el incremento de la capacidad bruta supera en cualquier caso el 5 %. La Comisión constata que si se utiliza la capacidad neta (25), el incremento de capacidad será inferior al 5 %, el [< 5] % y el [< 2.5] % respectivamente (toda la capacidad de producción en el mercado EEE, o solo el [> 50] %).

Crecimiento en el mercado de referencia en relación con el crecimiento del PIB del EEE

(104)

Considerando que el incremento de la capacidad bruta supera el 5 %, y las dudas que tiene la Comisión respecto al uso de las cifras del incremento de capacidad neta, se hace necesario calcular el crecimiento del consumo aparente en los cinco últimos años en el mercado CDV, con el fin de verificar si supera la tasa media de crecimiento anual del PIB del EEE.

(105)

Teniendo en cuenta el hecho de que los trabajos del proyecto se iniciaron en 2011, la Comisión debe tener en cuenta el índice de crecimiento anual compuesto (ICAC) de los mercados del producto de referencia en el EEE y el PIB del EEE en el periodo 2005-2010.

(106)

A este respecto, España alega que para este cálculo solo deben usarse cifras de valor (nominal) ya que reflejan mejor la realidad del mercado en el sector del automóvil. Debe señalarse, sin embargo, que en los formularios de notificación se pide siempre a los Estados miembros que indiquen tanto las cifras de valor como las de volumen (términos reales). En su práctica decisoria (26), la Comisión ha utilizado en algunas ocasiones ambos conjuntos de datos. Si en los casos de mercados con grandes economías de escala y exceso de capacidad, como el mercado del automóvil, se ha utilizado solo un tipo de datos, los que se han tenido en cuenta normalmente han sido las cifras de volumen (27). En consecuencia, la Comisión duda en esta fase de que en el asunto en cuestión sea suficiente utilizar solo cifras de valor (nominal) para calcular el ICAC.

(107)

El ICAC del consumo aparente (medido como ventas) del segmento CDV en el EEE durante el periodo 2005-2010 fue del -0,39 % en volumen y del 2,07 % en valor (ver cuadro 4).

Cuadro 4:   Ventas en el EEE

Segmento CDV

2005

2010

ICAC

Volumen (unidades)

749 632

735 091

–0,39 %

Valor (miles EUR)

11 506 109,06

12 745 007,76

+2,07 %

Fuente: IHS Automotive – septiembre de 2012

(108)

El ICAC del PIB del EEE en el período 2005-2010 fue del 0,90 % en volumen y del 2,15 % en valor (datos de Eurostat, ver cuadro 5). Cabe señalar que el ICAC del PIB de la EU-25 en valor fue del 1,99 % en el mismo periodo, según la información facilitada por España. España no facilitó cifras de volumen para el ICAC del PIB de la EU-25.

Cuadro 5:   Crecimiento del PIB

PIB (en millones)

2005

2010

ICAC

PIB del EEE en volumen (real)

10 321 328

10 793 474

+0,90 %

PIB del EEE en valor (nominal)

11 332 928

12 607 268

+2,15 %

PIB de la EU-25 en valor (nominal)

10 969 550

12 103 720

+1,99 %

Fuente: Eurostat PIB para el EEE y autoridades españolas PIB EU 25.

(109)

Como el índice de crecimiento anual medio del segmento CDV fue inferior al índice de crecimiento anual medio del PIB del EEE, tanto en volumen como en valor, en el período quinquenal de referencia, cabe concluir que no se cumple la condición establecida en el apartado 68, letra b), segunda parte, de las DAR.

(110)

España argumenta que debe permitirse utilizar datos de la EU-25, en vez de datos del EEE, para calcular el ICAC del PIB en el periodo en cuestión, y se llegaría a una conclusión diferente. A saber, que el índice de crecimiento anual medio del mercado de vehículos de clase turismo en el segmento CDV fue superior al índice de crecimiento anual medio del PIB de la EU-25 en el período quinquenal de referencia. En consecuencia, si se tuvieran en cuenta solo las cifras del PIB de la EU-25, se cumpliría la condición establecida en el apartado 68, letra b), segunda parte.

(111)

Para apoyar su reclamación, España cita la nota a pie de página 2 del apartado 4.4.3 de la parte III.5: Ficha de información complementaria sobre las ayudas de Estado de finalidad regional para grandes proyectos de inversión (28) aneja al Reglamento (CE) 1627/2006 de la Comisión en cuanto al impreso de notificación de ayudas. En esta nota a pie de página se señala que «en este contexto, puede utilizarse la EU-25 como equivalente al EEE».

(112)

La Comisión no está segura de que la interpretación española sea correcta. La posibilidad de utilizar los datos del PIB de la EU-25 como equivalente tenía sentido para ayudar a solucionar los problemas de la recopilación de datos cuando se introdujeron las DAR 2007-2013. Actualmente se pueden obtener las cifras del PIB del EEE para el periodo en cuestión (2005-2010) sin mayores problemas. Además, en el presente asunto, el uso del equivalente cifras del PIB de la EU-25 en vez de las cifras del PIB del EEE parece llevar a un resultado diferente, por lo menos en lo que se refiere a los datos de valor. Habida cuenta de lo expuesto, la Comisión duda de que deban usarse los datos del PIB de la EU-25 en vez de los del EEE para calcular el índice de crecimiento del PIB.

(113)

De estas consideraciones, y sobre la base de los datos del PIB del EEE, parece desprenderse que se supera el límite máximo del apartado 68, letra b), de las DAR y que la Comisión, por consiguiente, debe efectuar una evaluación pormenorizada de la medida de ayuda notificada.

3.3.3.   Conclusión sobre la compatibilidad con las disposiciones de las DAR relativas a las ayudas destinadas a grandes proyectos de inversión

(114)

Teniendo en cuenta las conclusiones expuestas, la Comisión duda de que la medida de ayuda notificada cumpla plenamente las disposiciones de las DAR sobre grandes proyectos de inversión y más concretamente con el apartado 68, letra b), de las mismas.

3.4.   Dudas y motivos para la incoación

(115)

Por las razones expuestas, la Comisión, tras una evaluación preliminar de la medida, duda de si se supera el límite máximo del apartado 68, letra b), de las DAR.

(116)

A este respecto, la Comisión recuerda las dudas que expresó en la presente Decisión de si puede aceptarse el cálculo del incremento de la capacidad, neta, propuesto por España y si la capacidad creada no supera el 5 % en caso de que el mercado de referencia tenga bajo rendimiento.

(117)

La Comisión señala su desacuerdo con las autoridades españolas respecto a los tipos de datos que deben usarse para calcular el crecimiento del mercado de referencia a efectos de la aplicación del apartado 68, letra b), de las DAR. En esta fase, la Comisión duda de si usar solamente cifras de valor, en vez de cifras de volumen y valor, sería suficiente en el presente caso.

(118)

La Comisión, además, tiene dudas sobre la propuesta de utilizar el equivalente datos del PIB de la EU-25, en vez de los datos disponibles del PIB del EEE para calcular el crecimiento del PIB de conformidad con el apartado 68, letra b), de las DAR.

(119)

Se recuerda también que, a tenor del apartado 70 de las DAR, la carga de la prueba de que no concurren las circunstancias a que se refiere el apartado 68, letras a) y b), de las DAR, recaerá en el Estado miembro.

(120)

Por consiguiente, la Comisión tiene la obligación de efectuar todas las consultas necesarias y, por tanto, de incoar el procedimiento a tenor del artículo 108, apartado 2, del TFUE, si la investigación inicial no permite a la Comisión establecer que la medida se atiene al apartado 68 de las DAR. Ello dará la oportunidad a aquellos terceros cuyos intereses puedan verse afectados por la concesión de la ayuda a presentar sus observaciones al respecto. A la vista tanto de la información notificada por España como de la presentada por terceros, la Comisión evaluará la medida y adoptará su decisión definitiva.

(121)

En el caso de que la información proporcionada en el curso del procedimiento formal de investigación no permita confirmar que se respetan los umbrales previstos en el apartado 68 de las DAR, la Comisión tiene que investigar asimismo si la ayuda es necesaria para proporcionar un efecto de incentivo a la inversión y si los beneficios de la medida de ayuda sobrepasan la distorsión resultante de la competencia y el efecto sobre el comercio entre los Estados miembros. Por tanto, la Comisión pide a España y a los terceros que aporten las pruebas de que dispongan que permitan a la Comisión motivar su evaluación de la medida.

(122)

En la nota a pie de página 63 de las DAR, la Comisión anunció su intención de publicar «nuevas orientaciones sobre los criterios que tomará en consideración a efectos de esta evaluación». Este anuncio se ha materializado mediante la adopción de la Comunicación de la Comisión sobre los criterios para la evaluación pormenorizada de la ayuda regional para grandes proyectos de inversión (29) que servirá de base para la evaluación pormenorizada. En concreto, es preciso tomar en consideración los criterios siguientes: objetivo de la ayuda, idoneidad del instrumento de ayuda, efecto incentivador, proporcionalidad de la ayuda, exclusión de la inversión privada y efecto sobre el comercio. En esta fase, parece que la competencia puede falsearse especialmente en el segmento de mercado en el que el incremento de la capacidad bruta generado por el proyecto supera el 5 %.

(123)

Con vistas a esta evaluación pormenorizada, se invita a las partes interesadas a facilitar toda la información necesaria para establecer el efecto económico incentivador de la ayuda, es decir, si 1) la ayuda ofrece un incentivo para adoptar una decisión de inversión positiva puesto que puede efectuarse en la región asistida una inversión que de otro modo no sería rentable para la empresa en ninguna ubicación o 2) la ayuda ofrece un incentivo para decidir realizar una inversión prevista en la región en cuestión y no en otro lugar porque compensa las desventajas netas y los costes relativos a su situación en la región asistida.

(124)

Sobre la base de las pruebas presentadas en relación con las cuestiones antes citadas, la Comisión llevará a cabo un ejercicio de ponderación sobre los efectos positivos y negativos de la ayuda, realizando una evaluación general del impacto de la ayuda en cada uno de los mercados afectados, de forma que la Comisión adopte una decisión final y pueda concluir el procedimiento de investigación formal.

4.   DECISIÓN

(125)

Habida cuenta de las consideraciones expuestas, la Comisión, en el marco del procedimiento del artículo 108, apartado 2, del Tratado de Funcionamiento de la Unión Europea, insta a España para que presente sus observaciones y facilite toda la información pertinente para la evaluación de la ayuda/medida en un plazo de un mes a partir de la fecha de recepción de la presente. La Comisión insta a las autoridades españolas para que transmitan inmediatamente una copia de la presente carta al beneficiario potencial de la ayuda.

(126)

La Comisión desea recordar a España el efecto suspensivo del artículo 108, apartado 3, del Tratado de Funcionamiento de la Unión Europea y llama su atención sobre el artículo 14 del Reglamento (CE) no 659/1999 del Consejo, que prevé que toda ayuda concedida ilegalmente podrá recuperarse de su beneficiario.

(127)

Por la presente, la Comisión comunica a España que informará a los interesados mediante la publicación de la presente carta y de un resumen significativo en el Diario Oficial de la Unión Europea. Asimismo, informará a los interesados en los Estados miembros de la AELC signatarios del Acuerdo EEE mediante la publicación de una comunicación en el suplemento EEE del citado Diario Oficial y al Órgano de Vigilancia de la AELC mediante copia de la presente. Se invitará a todos los interesados mencionados a presentar sus observaciones en un plazo de un mes a partir de la fecha de publicación de la presente.»


(1)  GU C 54 del 4.3.2006, pag. 13.

(2)  Comunicazione della Commissione relativa ai criteri per una valutazione dettagliata degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti di investimento, GU C 223, del 16.9.2009, pag. 3.

(3)  DO C 54 de 4.3.2006, p. 13.

(4)  A petición de las autoridades españolas, carta de 3 de septiembre de 2012 (2012/093034), la Comisión concedió, mediante carta de 4 de septiembre de 2012 (2012/093212) una prórroga del plazo inicial para presentar la información solicitada.

(5)  El Grupo Ford España comprende Ford España (la empresa matriz), el subgrupo Groupe FMC France SAS y Ford Italia S.p.A.

(6)  DO C 244 de 1.10.2004, p. 2. En particular no se cumplen las siguientes circunstancias establecidas en el apartado 10 de las Directrices comunitarias sobre ayudas estatales de salvamento y de reestructuración: a) tratándose de una sociedad de responsabilidad limitada, ha desaparecido más de la mitad de su capital suscrito y se ha perdido más de una cuarta parte del mismo en los últimos 12 meses; c) para todas las formas de empresas, reúne las condiciones establecidas en el Derecho interno para someterse a un procedimiento de quiebra o insolvencia.

(7)  A nivel interno, Ford considera que este vehículo pertenece al segmento ISV (Integrated Style Van – furgoneta de estilo integrado).

(8)  IHS Automotive, anteriormente denominada Global Insight, es una importante empresa consultora de prospectiva.

(9)  Datos confidenciales

(10)  Las autoridades españolas definen la EU19 como Reino Unido, Alemania, Francia, Italia, España, Austria, Belgica, República Checa, Dinamarca, Finlandia, Grecia, Hungría, Irlanda, Países Bajos, Noruega, Polonia, Portugal, Suecia y Suiza.

(11)  De acuerdo con el apartado 41 de las DAR: «En el caso de las ayudas notificadas individualmente a la Comisión, el equivalente de subvención bruto se calculará en el momento de realizarse la notificación». El tipo de referencia/actualización aplicable en el momento de la notificación (18 de junio de 2010) era el tipo básico (1,67 %) incrementado en 100 puntos básicos (es decir, un 2,67 %)

(12)  Ayuda estatal N 626/2006 – España – Mapa español de ayuda regional 2007-2013 (DO C 125 de 17.2.2006, p. 4).

(13)  Según la jurisprudencia del Tribunal Europeo de Justicia, la mejora de la posición competitiva de una empresa debido a una ayuda estatal implica, por lo general, un falseamiento de la competencia respecto a las empresas competidoras que no hayan recibido esa ayuda (Asunto C-730/79, Rec. 1980 p. 2671, considerandos 11 y 12).

(14)  Reglamento (CE) no 1628/2006 de la Comisión, de 24 de octubre de 2006, relativo a la aplicación de los artículos 87 y 88 del Tratado a las ayudas regionales a la inversión, DO L 302, 1.11.2006, p.29.

(15)  Reglamento (CE) no 800/2008 de la Comisión, de 6 de agosto de 2008, por el que se declaran determinadas categorías de ayuda compatibles con el mercado común en aplicación de los artículos 87 y 88 del Tratado (Reglamento general de exención por categorías), DO L 114, 9.8.2008, p.3.

(16)  Los Estados miembros podrían inclinarse por notificar dos proyectos distintos porque, tratados por separado en vez de como un proyecto de inversión único, se suele permitir una mayor intensidad máxima de ayuda, dado que de esta manera se evita la aplicación del mecanismo automático de reducción del apartado 67 de las DAR.

(17)  El consumo aparente es igual a la producción más las importaciones menos las exportaciones.

(18)  Por ejemplo, el informe anual de la Comisión sobre el precio de los vehículos de clase turismo en la Unión Europea utiliza la segmentación siguiente: A: modelos «mini»; B: coches pequeños; C: coches medianos; D: coches grandes; E: modelos de gama alta; F: coches de lujo; G: monovolúmenes y vehículos utilitarios deportivos.

(19)  Asuntos SA.24773 (N 671/08) Ford Romania (DO C 238 de 17.9.2008, p. 4), SA.27199 (N 635/08) Fiat Group Automobiles (DO C 219 de 12.9.2009, p. 3), SA.26598 (N 473/08) Ford España (DO C 19 de 26.1.2010, p. 5), SA.27308 (N 671/08) Mercedes-Benz Manufacturing Hungary (DO C 28 de 4.2.2010, p. 2), SA.27276 (N 674/08), SA.30283 (N 27/10) Fiat Powertrain Technologies (DO C 333 de 10.12.2010, p. 2), SA.30340 (2011/C) Fiat Powertrain Technologies Poland (DO C 151 de 21.5.2011, p. 5).

(20)  Véase el punto 7 de la Comunicación de la Comisión relativa a la definición de mercado de referencia a efectos de la normativa comunitaria en materia de competencia (DO C 372 de 9.12.1997, p. 5).

(21)  Reino Unido, Alemania, Francia, Italia, España, Austria, Bélgica, República Checa, Dinamarca, Finlandia, Grecia, Hungría, Irlanda, Países Bajos, Noruega, Polonia, Portugal, Suecia y Suiza.

(22)  Basados en estadísticas de ventas.

(23)  C 46/2008 Ayuda a Dell Poland, DO L 29 de 2.2.2010.

(24)  La cifra de la capacidad bruta ha sido calculada por la Comisión en base a la información facilitada por España. Se calculó dividiendo la capacidad máxima generada por el proyecto, es decir, [160 000-190 000] unidades, entre el número de vehículos CDV vendidos en el mercado del EEE en el año anterior al proyecto, es decir 735 091 unidades.

(25)  La cifra de la capacidad neta ha sido calculada por la Comisión en base a la información facilitada por España. Se calculó dividiendo la capacidad neta generada por el proyecto, es decir [0-50 000] unidades (resultado de restar a [160 000-190 000] las [140 000-160 000] unidades actualmente producidas) entre el número de vehículos CDV vendidos en el mercado del EEE en el año anterior al proyecto, es decir 735 091 unidades.

(26)  C 46/2008 Ayuda a Dell Poland, DO L 29 de 2.2.2010, C 34/2009 Petróleos de Portugal – Petrogal, S.A., DO L 220 de 17.8.2012, N 237/2010 Ayuda a Sovello 3 en Thalheim, DO C 105 de 5.4.2011, SA.33152 (2011/C) Linamar Powertrain GmbH, DO C 56 de 26.2.2013.

(27)  N 113/2009 Ayuda a Audi Hungaria Motor Ltd., DO C 64 de 16.3.2010, SA.32169 (2010/N) Volkswagen Sachsen GmbH, DO C 361 de 10.12.2011.

(28)  Anexo al Reglamento (CE) no 1627/2006 de la Comisión, de 24 de octubre de 2006, por el que se modifica el Reglamento (CE) no 794/2004 en cuanto al impreso de notificación de ayudas, DO L 302 de 1.11.2006.

(29)  Comunicación de la Comisión — Criterios para la evaluación pormenorizada de la ayuda regional para grandes proyectos de inversión, DO C 223 de 16.9.2009, p. 3.


12.10.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 297/76


AIUTI DI STATO — GERMANIA

Aiuto di Stato SA.34881 (2013/C) (ex 2013/NN) (ex 2012/CP) — Presunto aiuto a società farmaceutiche tedesche in difficoltà finanziaria attraverso l'esonero dall'obbligo di sconto sul prezzo

Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 297/05

Con lettera del 24 luglio 2013, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Germania la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea in relazione all'aiuto in oggetto.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito all'aiuto riguardo al quale viene avviato il procedimento entro un mese dalla data della presente pubblicazione, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Aiuti di Stato

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Fax +32 22961242

Indirizzo e-mail: stateaidgreffe@ec.europa.eu.

Dette osservazioni saranno comunicate alla Germania. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

TESTO DELLA SINTESI

PROCEDIMENTO

Il 24 maggio 2012 la Commissione ha ricevuto una denuncia nella quale un'azienda farmaceutica tedesca sostiene che l'esonero dall'obbligo del produttore di operare uno sconto sul prezzo dei farmaci, accordato ai suoi concorrenti a norma della legge tedesca, costituisce un aiuto di Stato.

L'8 giugno 2012 la Commissione ha trasmesso la denuncia alle autorità tedesche invitandole a presentare osservazioni al riguardo e chiedendo ulteriori informazioni; le autorità tedesche hanno risposto il 27 luglio 2012.

Ricevuta la risposta della Germania il 24 agosto 2012, il denunciante ha confermato le sue affermazioni con lettera del 26 settembre 2012, commentando le argomentazioni sviluppate dalle autorità tedesche. Il 21 novembre 2012 la Commissione ha trasmesso la risposta alle autorità tedesche, che si sono espresse al riguardo con lettera datata 13 dicembre 2012. Il 6 dicembre 2012 si è svolto un incontro con il denunciante.

DESCRIZIONE DELLA MISURA RIGUARDO ALLA QUALE LA COMMISSIONE AVVIA IL PROCEDIMENTO

L'articolo 4 della direttiva 89/105/CEE del Consiglio consente agli Stati membri d'imporre un blocco dei prezzi sui medicinali. In casi eccezionali la società farmaceutica "può richiedere una deroga dal blocco dei prezzi se ciò è giustificato da motivi particolari" (articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 89/105/CEE).

La Germania ha introdotto l'obbligo per i produttori di applicare alle casse malattia pubbliche e alle assicurazioni sanitarie private, nel periodo dal 1o agosto 2010 al 31 dicembre 2013, uno sconto del 16% sul prezzo di taluni farmaci soggetti a prescrizione.

La pertinente legge tedesca prevede una deroga a detto obbligo nei casi in cui, in particolari condizioni di mercato, lo sconto rischia di compromettere la situazione finanziaria della società e del suo azionista di maggioranza. L'autorità federale competente ha concesso varie deroghe su tale base.

VALUTAZIONE DELLA MISURA

L'esonero del produttore dall'obbligo di applicare lo sconto si ripercuote sulle risorse dello Stato, perché determina un aumento del prezzo effettivo che le casse malattia pubbliche tedesche pagano per i prodotti esonerati. Le casse malattia pubbliche attingono le risorse principalmente a un fondo sanitario centrale finanziato in parte con sovvenzioni fiscali.

Sebbene la deroga al blocco dei prezzi sia prevista all'articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 89/105/CEE, la base giuridica diretta degli esoneri è una legge nazionale, così come è un'autorità nazionale a concedere l'esonero caso per caso. Inoltre, il concetto di "motivi particolari" all'articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 89/105/CEE del Consiglio lascia un margine di discrezionalità allo Stato membro e non ammette quindi l'applicabilità diretta. La Commissione ritiene pertanto che la misura sia imputabile alla Germania.

Inoltre, gli esoneri dallo sconto costituiscono un vantaggio selettivo a favore di talune società farmaceutiche, che falsa o minaccia di falsare la concorrenza, favorendo determinate imprese e la produzione di determinati beni, nella misura in cui può incidere sugli scambi tra Stati membri.

Sulla base di queste considerazioni la Commissione ritiene, in questa fase, che la misura costituisca un aiuto di Stato.

Quanto alla compatibilità con il mercato interno, la Commissione osserva che, data la definizione di "motivi particolari" nella legge tedesca, è molto probabile che tutti i beneficiari interessati siano imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti sul salvataggio e la ristrutturazione (1), i quali costituiscono quindi l'unica base giuridica per la valutazione della compatibilità. Al momento la Commissione dubita che la misura soddisfi i requisiti giuridici di detti orientamenti.

La Commissione ha pertanto deciso di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Conformemente all'articolo 14 del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, ogni aiuto illegale può essere recuperato dal beneficiario.

TESTO DELLA LETTERA

«Die Kommission beehrt sich, Deutschland hiermit mitzuteilen, dass sie nach Prüfung der von Ihren Behörden vorgelegten Informationen beschlossen hat, bezüglich der vorgenannten Maßnahmen das Verfahren nach Artikel 108 Absatz 2 des Vertrags über die Arbeitsweise der Europäischen Union (im Folgenden „AEUV“) einzuleiten.

1.   VERFAHREN

(1)

Am 24. Mai 2012 ging der Kommission eine Beschwerde eines deutschen Pharmaunternehmens zu, der zufolge die Befreiung von Herstellerabschlägen für Arzneimittel, die seinen Wettbewerbern gewährt wurde, eine staatliche Beihilfe darstellte.

(2)

Am 8. Juni 2012 legte die Kommission eine nicht vertrauliche Fassung der Beschwerde Deutschland vor und bat dazu um Stellungnahme und um weitere Auskünfte. In diesem Schreiben wurden die deutschen Behörden ausdrücklich darum gebeten, für den Fall, dass es sich nach ihrer Auffassung bei der Sache nicht um eine rechtswidrige Beihilfe handle, ihre eigene Zusammenfassung des Sachverhalts sowie die Gründe dafür vorzulegen, warum sie die besagte Maßnahme nicht als rechtswidrige Beihilfe betrachteten.

(3)

Mit Schreiben vom 27. Juli 2012 übermittelte Deutschland Anmerkungen zur Beschwerde und die erbetenen zusätzlichen Informationen. Am 24. August 2012 übersandte die Kommission der Beschwerdeführerin eine nicht vertrauliche Fassung dieser Antwort mit der Bitte mitzuteilen, ob die Beschwerdeführerin die Sache in Anbetracht der von deutscher Seite beigebrachten Erklärungen weiterführen wollte.

(4)

Die Beschwerdeführerin hielt ihre Behauptungen aufrecht. Mit Schreiben vom 26. September 2012 übermittelte sie Bemerkungen zu den deutschen Argumenten. Am 21. November 2012 leitete die Kommission die Antwort der Beschwerdeführerin an Deutschland weiter. Die deutschen Behörden nahmen dazu in einem Schreiben vom 13. Dezember 2012 Stellung.

(5)

Eine Zusammenkunft mit der Beschwerdeführerin fand am 6. Dezember 2012 statt.

2.   DIE BESCHWERDE

(6)

[…] (2)

(7)

Die Beschwerdeführerin behauptet, dass die Befreiung vom Herstellerabschlag für Arzneimittel, die ihren Wettbewerbern nach § 130a Buch V des deutschen Sozialgesetzbuches gewährt wird, eine staatliche Beihilfe darstellt.

(8)

Darüber hinaus behauptet die Beschwerdeführerin, dass die Begünstigten der Befreiung Unternehmen in Schwierigkeiten seien. Der Beschwerdeführerin zufolge ist die Maßnahme als illegale Betriebsbeihilfe anzusehen, da sie die rechtlichen Anforderungen der Leitlinien der Gemeinschaft für staatliche Beihilfen zur Rettung und Umstrukturierung von Unternehmen in Schwierigkeiten (3) (im Folgenden „die Leitlinien“) nicht erfüllt.

3.   BESCHREIBUNG DER MASSNAHME

(9)

Bei der in Rede stehenden Maßnahme handelt es sich um ein deutsches System für die Befreiung von Herstellerabschlägen für Arzneimittel.

3.1   Deutsches Krankenversicherungssystem

(10)

Das deutsche Krankenversicherungssystem unterteilt sich in gesetzliche und private Krankenversicherungen.

(11)

Gesetzliche Krankenversicherung: 85 %-90 % der Bevölkerung haben eine gesetzliche Krankenversicherung. Grundsätzlich müssen alle Beschäftigten krankenversichert sein. Lediglich Beamte, Selbstständige und Beschäftigte mit hohen Einkommen können sich für ein privates System entscheiden. Im öffentlichen System wird die Prämie vom Gesundheitsministerium bestimmt und richtet sich nach einer Reihe festgelegter Dienstleistungen, so wie sie im deutschen Sozialrecht beschrieben sind, das diese Leistungen auf „wirtschaftlich tragfähige, ausreichende, erforderliche und sinnvolle Leistungen“ beschränkt. Die Prämie hängt nicht vom Gesundheitszustand einer Person ab. Allerdings ist ein gewisser Prozentsatz (derzeit 15,5 %) des Einkommens als Beitragssatz zu entrichten. Die gesetzlichen Krankenkassen werden vor allem aus dem öffentlichen Gesundheitsfonds gespeist, der wiederum vom Bundesversicherungsamt verwaltet wird. Der Gesundheitsfonds wird im Wesentlichen durch die Pflichtbeiträge der Arbeitnehmer finanziert. Allerdings gewährt der Bund auch eine zusätzliche Subvention aus dem Bundeshaushalt. Dieser Betrag lag 2013 bei 11,5 Mrd. EUR. Nach deutschem Recht müssen die gesetzlichen Krankenkassen ihre Kosten durch ihre Eigenmittel abdecken, wie die Mitgliederbeiträge und sonstige Einkommen in Form staatlicher Zuwendungen. Die Aufnahme von Fremdmitteln ist nicht gestattet. Die Höhe der Versicherungsprämien hat sich nach den Finanzierungsanforderungen der gesetzlichen Krankenkassen zu richten.

(12)

Private Krankenversicherung: 10 %-15 % der Bevölkerung entscheidet sich für eine private Krankenversicherung. Dieses private System finanziert sich ausschließlich aus Prämien seiner Mitglieder, die in Einzelverträgen mit der Versicherung festgelegt sind. Diese legen auch die abgedeckten Dienstleistungen und den Deckungsgrad fest, der sich nach dem Betrag der gewählten Leistungen sowie dem Risiko und dem Alter der Person beim Eintritt in die private Versicherung richtet. Überdies werden die Prämien zum Aufbau von Rücklagen für die steigenden Versicherungskosten im höheren Alter verwendet, so wie dies gesetzlich vorgeschrieben ist.

3.2   Rechtsgrundlage für die Befreiung in der Richtlinie 89/105/EWG des Rates

(13)

Nach Artikel 4 der Richtlinie 89/105/EWG des Rates vom 21. Dezember 1988 betreffend die Transparenz von Maßnahmen zur Regelung der Preisfestsetzung bei Arzneimitteln für den menschlichen Gebrauch und ihre Einbeziehung in die staatlichen Krankenversicherungssysteme (4) stellen die Mitgliedstaaten sicher, dass alle einzelstaatlichen Maßnahmen in Form von Rechts - oder Verwaltungsvorschriften zur Kontrolle der Preise von Arzneimitteln für den menschlichen Gebrauch oder zur Einschränkung der unter ihre staatlichen Krankenversicherungssysteme fallenden Arzneimittel die Anforderungen dieser Richtlinie erfüllen.

(14)

Artikel 4 Absatz 1 der Richtlinie 89/105/EWG gestattet den Mitgliedstaaten, einen Preisstopp für alle Arzneimittel oder für bestimmte Arzneimittelkategorien zu verfügen.

(15)

In Artikel 4 Absatz 2 der Richtlinie 89/105/EWG heißt es:

In Ausnahmefällen kann eine Person, die Inhaber einer Genehmigung für das Inverkehrbringen eines Arzneimittels ist, eine Abweichung von einem Preisstopp beantragen, wenn dies durch besondere Gründe gerechtfertigt ist.

3.3   Befreiung vom Herstellerabschlag für Arzneimittel nach deutschem Recht

(16)

Im Allgemeinen sind Pharmaunternehmen verpflichtet, Abschläge von bis zu 16 % des Preises für verschreibungspflichtige Arzneimittel an alle Anbieter von Krankenversicherungen zu gewähren, d. h. sowohl gesetzliche Krankenkassen wie private Versicherer. Um Einsparungen durch Kostensenkungen zu erreichen, hat der deutsche Gesetzgeber 2010 ein Preismoratorium zusammen mit einer spürbaren Anhebung des Herstellerabschlags eingeführt (siehe § 130a SGB V (5)). So müssen die Preise von Arzneimitteln für den menschlichen Gebrauch bis zum 31. Dezember 2013 auf dem Stand vom 1. August 2009 bleiben.

(17)

Das deutsche Recht sieht eine Ausnahme von dieser Rabattverpflichtung im Sinne des Artikels 4 Absatz 2 der Richtlinie 89/105/EWG vor (§ 130a, Absatz 4 SGB V).

(18)

Die Befreiungen werden vom Bundesamt für Wirtschaft und Ausfuhrkontrolle, (BAFA) auf Einzelfallbasis gewährt.

(19)

Einem BAFA-Informationsblatt für Unternehmen zufolge, die die Rabattverpflichtung in Anspruch nehmen möchten, sind „besondere Gründe“ im Sinne des Artikels 4 Absatz 2 der Richtlinie 89/105/EWG gegeben, wenn die Rabattverpflichtung dem betreffenden Unternehmen oder seiner Unternehmensgruppe (sofern das besagte Unternehmen einer solchen Gruppe angehört) eine unangemessene finanzielle Belastung aufbürdet. Von einer unangemessenen finanziellen Belastung wird ausgegangen, wenn das besagte Unternehmen nicht in der Lage ist, Zahlungsunfähigkeit durch Eigenmittel, Beiträge seiner Anteilseigner oder sonstige Maßnahmen zu vermeiden.

(20)

Darüber hinaus muss ein Unternehmen, das einen Antrag auf Befreiung von der Rabattverpflichtung stellt, eine Erklärung abgeben, in der es erklärt, ein Unternehmen in Schwierigkeiten im Sinne der Leitlinien zu sein.

(21)

Am 26. April 2013 wurden zehn Pharmaunternehmen Befreiungen gewährt (6), unter anderem auch direkten Wettbewerbern der Beschwerdeführerin. In der nachfolgenden Tabelle sind sowohl vorläufige als auch endgültige Beschlüsse zur Gewährung von Befreiungen von der Rabattverpflichtung aufgelistet: Der vorläufige Beschluss wird auf der Grundlage der aktuellen Daten gefasst, die den Zeitraum ab Antragstellung bis zum Ende des laufenden Geschäftsjahres zuzüglich maximal 180 Tage abdecken. Der endgültige Beschluss wird rückwirkend nach Vorlage der von einem Wirtschaftsprüfer geprüften Daten für das abgeschlossene Geschäftsjahr gefasst.

[…]

(22)

In ihrer Antwort vom 27. Juli 2012 nahmen die deutschen Behörden eine Berechnung der einigen Begünstigten gewährten Befreiungen vor, zu denen auch direkte Wettbewerber der Beschwerdeführerin zählten:

[…]

Diese Beträge gelten lediglich für die Zeiträume, in denen das BAFA bis zum 27. Juli 2012 einen endgültigen Beschluss erlassen hatte.

(23)

Die Beschwerdeführerin behauptet, dass der Gesamtbetrag der derzeit gewährten Befreiungen (einschließlich vorläufiger Befreiungen) beträchtlich höher liege […]

(24)

Vor diesem Hintergrund werden die deutschen Behörden aufgefordert, für alle Begünstigten die tatsächlichen Gesamtbeträge der gewährten Befreiungen zu berechnen (sowohl nach Maßgabe des endgültigen als auch des vorläufigen Beschlusses).

4.   STELLUNGNAHME DER DEUTSCHEN BEHÖRDEN

(25)

Den deutschen Behörden zufolge enthält die besagte Maßnahme keine staatliche Beihilfe.

(26)

Deutschland zufolge sind keine staatlichen Mittel involviert, da den Unternehmen, die von der Befreiung profitieren, keine Finanzmittel gezahlt werden. Lediglich das Preisniveau für Arzneimittel, d. h. die den gesetzlichen und den privaten Krankenversicherern in Rechnung gestellten Kosten sind reguliert. Aufgrund des Herstellerabschlags sparen die gesetzlichen und die privaten Krankenversicherer einen Teil der Arzneimittelkosten ein. Keinesfalls wird aber auf die Mitgliederbeiträge für die Krankenkassen oder die Zuwendungen des Bundes zum Gesundheitsfonds zurückgegriffen. Die deutschen Behörden betonen, dass die Maßnahme sowohl in Bezug auf die gesetzlichen als auch die privaten Krankenversicherer diskriminierungsfrei ist.

(27)

Darüber hinaus machen die deutschen Behörden geltend, dass die besagte Maßnahme nicht dem Staat zuzurechnen ist, da die Befreiung mit der Umsetzung des Artikels 4 Absatz 2 der Richtlinie 89/105/EWG im Zusammenhang steht. Deutschland habe keinen Ermessensspielraum. Folglich sei die Maßnahme nicht dem Staat zuzurechnen.

(28)

Ferner macht Deutschland geltend, dass die Maßnahme als Dienstleistung von allgemeinem wirtschaftlichem Interesse anzusehen sei und deshalb keine staatliche Beihilfe darstelle.

(29)

Deutschland behauptet zudem, dass der Wettbewerb angesichts der geringen involvierten Beträge nicht verzerrt werde.

5.   WÜRDIGUNG

5.1   Vorliegen einer staatlichen Beihilfe

(30)

Nach Artikel 107 Absatz 1 AEUV „sind staatliche oder aus staatlichen Mitteln gewährte Beihilfen gleich welcher Art, die durch die Begünstigung bestimmter Unternehmen oder Produktionszweige den Wettbewerb verfälschen oder zu verfälschen drohen, mit dem Binnenmarkt unvereinbar, soweit sie den Handel zwischen Mitgliedstaaten beeinträchtigen“.

Verwendung staatlicher Mittel

(31)

Vorteile sind nur dann als Beihilfen im Sinne des Artikels 107 AEUV einzustufen, wenn sie unmittelbar oder mittelbar aus staatlichen Mitteln gewährt werden. Das bedeutet, dass sowohl Vorteile, die unmittelbar vom Staat gewährt werden, als auch Vorteile, die über eine vom Staat benannte oder errichtete öffentliche oder private Einrichtung gewährt werden, unter den Beihilfebegriff nach Artikel 107 Absatz 1 AEUV (7) fallen. Artikel 107 Absatz 1 AEUV erfasst in diesem Sinne außerdem sämtliche Geldmittel, die die öffentlichen Stellen tatsächlich zur Unterstützung der Unternehmen verwenden können, ohne dass es darauf ankommt, dass diese Mittel dauerhaft zum Vermögen des Staates (8) gehören.

(32)

Infolgedessen reicht die Tatsache, dass der Vorteil nicht unmittelbar aus dem Staatshaushalt finanziert wird, allein nicht aus, um auszuschließen, dass staatliche Mittel zum Einsatz kommen. Aus der ständigen Rechtsprechung ergibt sich sogar, dass von einer staatlichen Beihilfe im Sinne des Artikels 107 Absatz 1 AEUV (9) ausgegangen werden kann, ohne dass in jedem Fall aufgezeigt werden muss, dass bei einem Vorteil, der einem oder mehreren Unternehmen gewährt worden ist, staatliche Mittel geflossen sind.

(33)

Ferner schließt eine zunächst private Herkunft von Mitteln deren Einstufung als staatliche Mittel im Sinne des Artikels 107 Absatz 1 AEUV (10) nicht aus. Damit genügt der Umstand allein, dass eine Subventionsregelung, die einigen Wirtschaftsteilnehmern eines bestimmten Sektors zugute kommt, ganz oder teilweise durch Beiträge finanziert wird, die von Staats wegen von den betreffenden Unternehmen erhoben werden, nicht, um dieser Regelung den Charakter einer staatlichen Beihilfe im Sinne des Artikels 107 Absatz 1 AEUV (11) zu nehmen.

(34)

In diesem Zusammenhang stellte der Gerichtshof in der Rechtssache Steinike, in der es um einen Fonds zur Absatzförderung der deutschen Land-, Forst- und Ernährungswirtschaft geht, der unter anderem durch Beiträge von Betrieben der Land-, Forst- und Ernährungswirtschaft finanziert wird, Folgendes fest:

Das in Artikel 92 Absatz 1 enthaltene Verbot erfasst sämtliche staatlichen oder aus staatlichen Mitteln gewährten Beihilfen, ohne dass danach zu unterscheiden ist, ob die Beihilfe unmittelbar durch den Staat oder durch von ihm zur Durchführung der Beihilferegelung errichtete oder beauftragte öffentliche oder private Einrichtungen gewährt wird.

(35)

Dieser Tenor der Rechtsprechung rührt aus einer alten italienischen Rechtsache (12) her. Dabei ging es um Arbeitgeberbeiträge zu Arbeitslosen- und Familienzulagenfonds; Italien hatte argumentiert, dass keine staatlichen Mittel zum Einsatz gekommen seien, da die Beiträge nicht von der Gemeinschaft getragen worden seien. Der Gerichtshof entschied Folgendes:

Da die fraglichen Fonds nach innerstaatlichen Rechtsvorschriften durch Zwangsbeiträge gespeist werden und, wie der vorliegende Fall zeigt, gemäß diesen Rechtsvorschriften verwaltet und verteilt werden, sind sie als staatliche Mittel im Sinne des Artikels 92 zu betrachten, selbst wenn ihre Verwaltung nichtstaatlichen Organen anvertraut wäre.

(36)

Der Gerichtshof hatte die Übertragung staatlicher Mittel nur unter sehr spezifischen Umständen ausgeschlossen: In der Rechtssache PreussenElektra  (13) stellte der Gerichtshof z. B. fest, dass das Stromeinspeisungsgesetz in der Fassung von 1998 keine zur Durchführung der Beihilferegelung errichtete oder beauftragte Einrichtung vorsieht. Diese Schlussfolgerung beruht auf der Feststellung, dass das Stromeinspeisungsgesetz eine Regelung vorsieht, die darauf beschränkt war, Elektrizitätsversorgungsunternehmen und Betreiber der vorgelagerten Stromnetze direkt zu verpflichten, Strom aus erneuerbaren Energiequellen zu einem festgesetzten Preis abzunehmen, ohne eine für die Zahlungsabwicklung zuständige Stelle zu benennen.

(37)

Unter Zugrundelegung dieser Grundsätze stellt die Kommission fest, dass die einschlägigen deutschen Rechtsvorschriften (mittels des Preismoratoriums und des Herstellerabschlags) den Preis festlegen, die Krankenversicherer (ob nun gesetzlich oder privat) den Pharmaunternehmen zahlen müssen. Durch die Gewährung der besagten Befreiungen stellt das BAFA sicher, dass die Krankenversicherer einen höheren Preis für die besagten Arzneimittel entrichten, d. h. die Arzneimittel der sich angeblich in hinreichend finanziellen Schwierigkeiten befindenden Unternehmen rechtfertigen eine Befreiung vom allgemein anwendbaren Listenpreis.

(38)

Die von den Krankenversicherern zur Bezahlung der Arzneimittel verwendeten Gelder werden deshalb infolge der spezifischen staatlichen Einflussnahme an die Unternehmen weitergeleitet, die von der staatlichen Intervention profitieren. Wie bereits weiter oben erwähnt reicht die Tatsache, dass einige dieser Stellen privater Natur sind, nicht aus, um diese Schlussfolgerung zu ändern.

(39)

Darüber hinaus stellt die Kommission fest, dass diese Stellen entweder in erster Linie aus einem von einer staatlichen Behörde verwalteten öffentlichen Gesundheitsfonds und nicht nur durch die Pflichtbeiträge der Mitglieder, sondern in spürbarem Maße auch durch staatliche Zuwendungen (öffentlicher Gesundheitsfonds) oder aber ausschließlich durch Mitgliederprämien (private Versicherer) finanziert werden. Im letzteren Fall ist nicht davon auszugehen, dass die durch die besagte Maßnahme verursachten Kosten (Befreiung von der Rabattverpflichtung) nicht in Form erhöhter Prämien weitergegeben wird. Im Falle der gesetzlichen Krankenversicherung legt der Staat die Prämie fest und in Anbetracht der gesetzlichen Pflicht zur Selbstfinanzierung muss angenommen werden, dass der Staat erforderlichenfalls die Prämie zur Deckung der erhöhten Kosten anheben wird.

(40)

Ferner stellt die Kommission fest, dass 85 %-90 % der deutschen Bevölkerung eine gesetzliche Krankenversicherung hat, deren Mittel aufgrund der Tatsache, dass sie im öffentlichen Besitz sind, staatliche Mittel darstellen. Der Gesetzgeber wusste bei der Einführung der besagten Maßnahme, dass die große Mehrheit der Krankenkassen, für die die Kosten steigen würden, im öffentlichen Eigentum stehe. Die Situation im vorliegenden Fall unterscheidet sich folglich von den Umständen in der Sache PreussenElektra, in der die Mehrheit der Unternehmen, die die Maßnahme zu finanzieren hatten, privater Natur war (14).

(41)

Im Gegensatz zum Tatbestand in der Sache C-222/07 UTECA stellt die Kommission fest, dass ein System, das die Möglichkeit einer auf Einzelfallbasis durch eine staatliche Behörde vorzunehmenden Befreiung vorsieht, nicht mit einer allgemeinen Maßnahme verglichen werden kann, die ein Ziel des öffentlichen Interesses verfolgt (15).

(42)

Deshalb kommt die Kommission in diesem Stadium zu dem Schluss, dass die Maßnahme staatliche Mittel umfasst.

Zurechenbarkeit

(43)

Um in den Anwendungsbereich des in Artikel 107 Absatz 1 AEUV genannten Verbots zu fallen, muss die Regelung dem Mitgliedstaat zurechenbar sein (16).

(44)

Das Gericht hat in der Vergangenheit geurteilt, dass die Mitgliedstaaten mit der Umsetzung einer auf EU-Recht basierenden Befreiung in einzelstaatliches Recht lediglich Bestimmungen des Unionsrechts umsetzen, so wie dies dem AEUV zufolge vorgesehen ist. Schreiben diese Bestimmungen eine hinreichend klare und präzise Verpflichtung fest, ist die in Rede stehende einzelstaatliche Vorschrift daher nicht dem deutschen Staat zuzurechnen, sondern auf einen Rechtsakt des EU-Gesetzgebers zurückzuführen (17).

(45)

Ferner hat das Gericht festgestellt, dass

der Grundsatz der Rechtssicherheit ferner [verlangt], dass die Unionsorgane Widersprüche, die durch die Durchführung verschiedener Bestimmungen des Unionsrechts entstehen können, grundsätzlich vermeiden, ganz besonders dann, wenn mit diesen Vorschriften dasselbe Ziel verfolgt wird, z. B. das eines unverfälschten Wettbewerbs innerhalb des Gemeinsamen Marktes. (18)

(46)

Deshalb kam das Gericht zu dem Schluss, dass für den Fall, dass eine Richtlinie des Rates eine Befreiung vorsieht, die europäischen Institutionen zuvor bereits geprüft haben, dass diese Befreiung den Wettbewerb nicht verzerrt, so dass für eine anschließende, gesonderte Würdigung im Rahmen der Vorschriften für staatliche Beihilfen kein Raum besteht. (19) Die Kommission verweist jedoch darauf, dass sie gegen dieses Urteil in Berufung gegangen ist. (20).

(47)

Im vorliegenden Fall bildet eine Bestimmung des deutschen Rechts (§ 130a SGB V) die Rechtsgrundlage für die Befreiung. Die Befreiungen werden vom BAFA auf Einzelfallbasis erteilt.

(48)

In der Richtlinie 89/105/EWG sind lediglich die Verfahrensvorschriften festgelegt. Sie beabsichtigt nicht, in den erheblichen Ermessensspielraum der Mitgliedstaaten bei der Definition der in Artikel 4 Absatz 2 genannten „besonderen Gründe“ einzugreifen.

(49)

Der Gerichtshof stellte Folgendes fest:

Zur allgemeinen Systematik der Richtlinie 89/105 ist festzustellen, dass nach deren sechstem Erwägungsgrund die sich aus der Richtlinie ergebenden Anforderungen die Politik der Mitgliedstaaten für die Festsetzung der Arzneimittelpreise und die einzelstaatliche Politik in Bezug auf die Preisfestsetzung und das Sozialversicherungssystem nur in dem Maße beeinflussen, in dem dies für die Transparenz im Sinne der Richtlinie notwendig ist. Zum anderen ist die Richtlinie 89/105 vom Gedanken eines minimalen Einwirkens auf die mitgliedstaatliche Organisation der internen Sozialversicherungspolitiken getragen. (21)

(50)

Darüber hinaus verweist die Kommission darauf, dass in dem in Erwägungsgrund 44 genannten Urteil festgestellt wurde, dass die Bestimmung des Unionsrechts eine klare und präzise Verpflichtung enthalten muss. Da Richtlinien für jeden Mitgliedstaat, an den sie gerichtet sind, hinsichtlich des zu erreichenden Ziels zudem verbindlich sind, den innerstaatlichen Stellen jedoch die Wahl der Form und der Mittel überlassen (Artikel 288 AEUV), enthalten Richtlinienbestimmungen nicht unbedingt eine solche Verpflichtung.

(51)

Die Formulierung „besondere Gründe“ in Artikel 4 Absatz 2 der Richtlinie 89/105/EWG ist nicht so hinreichend klar und präzise, als dass die gleiche Schlussfolgerung wie in der Sache Deutsche Bahn gezogen werden könnte, d. h. mit der einzelstaatlichen Maßnahme wird lediglich die durch den Unionsgesetzgeber vorgesehene Verpflichtung in einzelstaatliches Recht umgesetzt. Es obliegt dem Mitgliedstaat nicht nur, die Möglichkeit einer Befreiung vorzusehen oder nicht; die Formulierung „besondere Gründe“ ist eher weit gefasst und ist im einzelstaatlichen Recht auszulegen. Folglich haben der einzelstaatliche Gesetzgeber und die einzelstaatliche Exekutivbehörde einen gewissen Ermessensspielraum bei der Definition des Begriffs.

(52)

Die Kommission kommt deshalb zu dem Schluss, dass die Befreiungsregelung in diesem Stadium dem Mitgliedstaat zuzurechnen ist.

Selektiver Vorteil, Dienstleistung von allgemeinem wirtschaftlichem Interesse

(53)

Deutschland macht geltend, dass die Maßnahme als Dienstleistung von allgemeinem wirtschaftlichem Interesse anzusehen ist und deshalb keine staatliche Beihilfe darstellt.

(54)

Dem Urteil des Gerichthofs in der Sache Altmark  (22) zufolge stellt ein Ausgleich für die Erbringung einer Dienstleistung von allgemeinem wirtschaftlichem Interesse keinen ungerechtfertigte Vorteil dar, wenn alle vier nachfolgend genannten Bedingungen insgesamt erfüllt sind: 1) Der Begünstigte muss mit der Erfüllung klar definierter, gemeinwirtschaftlicher Verpflichtungen betraut sein. 2) Die Parameter, anhand derer der Ausgleich berechnet wird, müssen zuvor objektiv und transparent aufgestellt werden. 3) Der Ausgleich darf nicht über die Kosten hinausgehen, die bei der Erfüllung der gemeinwirtschaftlichen Verpflichtungen anfallen, abzüglich der dabei erzielten Einnahmen (der Ausgleich kann jedoch einen angemessenen Gewinn einschließen). 4) Der Begünstigte wird im Zuge einer öffentlichen Ausschreibung ausgewählt oder der Ausgleich übersteigt nicht die Kosten eines gut geführten Unternehmens, das angemessen mit den Mitteln ausgestattet ist, um die öffentliche Dienstleistung zu erbringen.

(55)

Unabhängig davon, ob die Herstellung von Arzneimitteln unter gewissen Umständen als eine Dienstleistung von allgemeinem wirtschaftlichem Interesse angesehen werden könnte, gibt es hinsichtlich der zur Rede stehenden Befreiung von Herstellerabschlägen keine Betrauungsakte für jeden Empfänger, mit denen den Empfängerunternehmen gemeinschaftliche Aufgaben übertragen worden wären. Deshalb hält die Kommission dieses Argument für unbegründet und kommt zu dem Schluss, dass die Befreiungsregelung zu einem selektiven Vorteil für bestimmte Pharmaunternehmen führt, die auf dem Gebiet der Herstellung bestimmter Arzneimittel tätig sind.

Verzerrung des Wettbewerbs und Auswirkung auf den Handel

(56)

Zudem ist es wahrscheinlich, dass diese Maßnahme den Wettbewerb verzerrt und den Handel zwischen Mitgliedstaaten beeinträchtigt. Die betreffenden Arzneimittel werden in großer Stückzahl in verschiedenen Mitgliedstaaten hergestellt und verkauft. Unter den Marktteilnehmern herrscht ein intensiver Wettbewerb.

(57)

Deutschlands Argument, die geringen Beträge schlössen eine Wettbewerbsverzerrung aus, hält die Kommission entgegen, dass es in Anbetracht der von Deutschland vorgelegten Daten nicht ausgeschlossen ist, dass die Beihilfebeträge, die sich aus zumindest einigen Befreiungen ermitteln, beträchtlich über dem Schwellenwert liegen, der in der Verordnung (EG) Nr. 1998/2006 über "De Minimis"-Beihilfen festgelegt ist. […] Ferner weist die Kommission darauf hin, dass Unternehmen in finanziellen Schwierigkeiten nicht unter die Verordnung (EG) Nr. 1998/2006 fallen. Vielmehr zeitigt die Gewährung eines Vorteils an ein Unternehmen in Schwierigkeiten, das den Markt ohne die Maßnahme wahrscheinlich verlassen müsste, eine erhebliche Auswirkung auf den Wettbewerb. Vor diesem Hintergrund vertritt die Kommission bei derzeitigem Verfahrensstand die Auffassung, dass die Maßnahme den Wettbewerb zumindest zu verzerren droht.

Schlussfolgerung

(58)

Infolgedessen stellt die deutsche Befreiungsregelung nach Auffassung der Kommission in diesem Stadium eine staatliche Beihilfe dar.

5.2   Vereinbarkeit mit dem Binnenmarkt

(59)

Eine Befreiung von der Rabattverpflichtung wird nach deutschem Recht gewährt, wenn ein Unternehmen durch eben diese Verpflichtung eine unangemessene finanzielle Belastung erfährt, von der ausgegangen wird, wenn das Unternehmen eine Zahlungsunfähigkeit durch Eigenmittel, Beiträge seiner Anteilseigner oder sonstige Maßnahmen nicht vermeiden kann.

(60)

Die Kommission stellt fest, dass dieses Konzept der Definition von Unternehmen in Schwierigkeiten nach den Leitlinien der Gemeinschaft für staatliche Beihilfen zur Rettung und Umstrukturierung von Unternehmen in Schwierigkeiten sehr ähnlich ist.

(61)

Die Kommission hält fest, dass ein Unternehmen in Schwierigkeiten wie folgt definiert wird: „wenn es nicht in der Lage ist, mit eigenen finanziellen Mitteln oder Fremdmitteln, die ihm von seinen Eigentümern/Anteilseignern oder Gläubigern zur Verfügung gestellt werden, Verluste aufzufangen, die das Unternehmen auf kurze oder mittlere Sicht so gut wie sicher in den wirtschaftlichen Untergang treiben werden, wenn der Staat nicht eingreift“ (Randnr. 9 der Leitlinien).

(62)

Darüber hinaus muss ein Unternehmen, das einen Antrag auf Befreiung von der Rabattverpflichtung stellt, eine Erklärung abgeben, in der es erklärt, ein Unternehmen in Schwierigkeiten im Sinne der Leitlinien zu sein.

(63)

Vor diesem Hintergrund kann die Kommission annehmen, dass alle Begünstigten der Regelung als Unternehmen in Schwierigkeiten im Sinne der Leitlinien anzusehen sind, was folglich die einzige Rechtsgrundlage für eine Vereinbarkeit mit dem Binnenmarkt wäre. Folglich ist trotz der Behauptungen, dass es sich bei der Maßnahme um eine Dienstleistung von allgemeinem wirtschaftlichem Interesse handle, nicht zu prüfen, ob die Bedingungen des Rahmens für derlei Dienstleistungen eingehalten werden (23).

(64)

Derzeit kann die Kommission nicht erkennen, wie die gewährten Befreiungen die rechtlichen Anforderungen für eine Rettungsbeihilfe im Sinne der Leitlinien erfüllen würden. Abschnitt 3. 1 dieser Leitlinien zufolge ist eine Rettungsbeihilfe entweder nach sechs Monaten zurückzuzahlen oder unter Vorlage eines Umstrukturierungsplans innerhalb dieses Zeitraums zu befolgen. Dies trifft auf die gewährten Befreiungen nicht zu.

(65)

Auch scheinen die Befreiungen die rechtlichen Anforderungen für eine Umstrukturierungsbeihilfe im Sinne der Leitlinien nicht zu erfüllen. Die Kommission erinnert daran, dass Abschnitt 3.2 dieser Leitlinien zufolge eine Umstrukturierungsbeihilfe die Anmeldung eines Umstrukturierungsplans erfordert, der die langfristige Rentabilität, Ausgleichsmaßnahmen zur Vermeidung von Wettbewerbsverfälschungen sowie einen konkreten und tatsächlichen Eigenbeitrag und die Einhaltung des Grundsatzes der einmaligen Beihilfe gewährleistet. Deutschland hat keinerlei Informationen beigebracht, die darauf schließen lassen, dass diese Anforderungen im vorliegenden Fall erfüllt sind.

(66)

Vor diesem Hintergrund kommt die Kommission zu dem Schluss, dass derzeit keine Gründe für die Feststellung bestehen, dass die gewährten Befreiungen mit dem Binnenmarkt vereinbar sind.

6.   SCHLUSSFOLGERUNG

(67)

Aus den oben genannten Erwägungen kommt die Kommission zu dem Schluss, dass die in Rede stehende Maßnahme eine staatliche Beihilfe darstellt. Ferner zweifelt sie an der Vereinbarkeit der Maßnahme mit dem Binnenmarkt.

In Anbetracht der vorstehenden Ausführungen fordert die Kommission Deutschland im Rahmen des Verfahrens nach Artikel 108 Absatz 2 des Vertrags über die Arbeitsweise der Europäischen Union auf, innerhalb eines Monats nach Erhalt dieses Schreibens Stellung zu nehmen und alle sachdienlichen Angaben für die beihilferechtliche Würdigung der Maßnahme zu übermitteln. Deutschland wird aufgefordert, unverzüglich eine Kopie dieses Schreibens an die potenziellen Beihilfeempfänger weiterzuleiten.

Die Kommission erinnert die Bundesregierung an die aufschiebende Wirkung von Artikel 108 Absatz 3 AEUV und verweist auf Artikel 14 der Verordnung (EG) Nr. 659/1999 des Rates, wonach alle rechtswidrigen Beihilfen unter Umständen vom Empfänger zurückzufordern sind.

Die Kommission weist Deutschland darauf hin, dass sie die Beteiligten durch Veröffentlichung des vorliegenden Schreibens und einer aussagekräftigen Zusammenfassung dieses Schreibens im Amtsblatt der Europäischen Union von der Beihilfesache in Kenntnis setzen wird. Ferner wird sie die Beteiligten in den EFTA-Staaten, die das EWR-Abkommen unterzeichnet haben, durch Veröffentlichung einer Bekanntmachung in der EWR-Beilage zum Amtsblatt der Europäischen Union und die EFTA-Überwachungsbehörde durch Übermittlung einer Kopie dieses Schreibens von dem Vorgang in Kenntnis setzen. Alle Beteiligten werden aufgefordert, innerhalb eines Monats ab dem Datum dieser Veröffentlichung Stellung zu nehmen.»


(1)  Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, GU C 244 dell'1.10.2004, pag. 2.

(2)  Geschäftsgeheimnis

(3)  ABl. C 244 vom 1.10.2004, S. 2. Die Leitlinien galten ursprünglich bis zum 9. Oktober 2009. Die Kommission beschloss jedoch, ihre Gültigkeit zunächst bis zum 9. Oktober 2012 zu verlängern (Mitteilung der Kommission über die Verlängerung der Leitlinien der Gemeinschaft für staatliche Beihilfen zur Rettung und Umstrukturierung von Unternehmen in Schwierigkeiten, ABl. C 156 vom 9.7.2009, S. 3). Anschließend wurden die Leitlinien im Rahmen der Initiative zur Modernisierung der staatlichen Beihilfen (SAM) solange verlängert, bis sie durch neue Vorschriften für die Rettung und Umstrukturierung von Unternehmen in Schwierigkeiten ersetzt werden (Mitteilung der Kommission betreffend die Verlängerung der Anwendbarkeit der Leitlinien der Gemeinschaft vom 1. Oktober 2004 für staatliche Beihilfen zur Rettung und Umstrukturierung von Unternehmen in Schwierigkeiten, ABl. C 296 vom 2.10.2012, S. 3).

(4)  ABl. L 40 vom 11.2.1989, S. 8.

(5)  Siehe http://www.gesetze-im-internet.de/sgb_5/__130a.html.

(6)  Siehe Auflistung der gewährten Befreiungen auf der BAFA-Website: http://www.bafa.de/bafa/de/weitere_aufgaben/herstellerabschlaege/bescheide/ausnahmegenehmigung.pdf.

(7)  Urteil des Gerichtshofs vom 22. März 1977, Steinike & Weinlig/Deutschland, 78/76, Slg. 1977, 595, Randnr. 21; Urteil des Gerichtshofs vom 13. März 2001, PreussenElektra, 379/98, Slg. 2001, I-2099, Randnr. 58.

(8)  Urteil des Gerichtshofes vom 30. Mai 2013, Doux Elevage, noch nicht in der Sammlung veröffentlicht, Randnr. 35; Urteil des Gerichts vom 27. September 2012, Französische Republik gegen Europäische Kommission, T-139/09, noch nicht in der Sammlung veröffentlicht, Randnr. 60.

(9)  Doux Elevage, C-677/11, zitiert in Fußnote 6, Randnr. 34; Urteil des Gerichtshofes vom 19. März 2013, verbundene Rechtssachen Bouygues Telecom/Kommission, C-399/10 P und C-401/10 P, noch nicht in der Sammlung veröffentlicht, Randnr. 100.

(10)  Frankreich/Kommission, T-139/09, zitiert in Fußnote 6, Randnr. 60; Urteil des Gerichts vom 12. Dezember 1996, Air France/Kommission, T-358/94, Slg. 1996, I-2109, Randnrn. 63 bis 65.

(11)  Siemens/Kommission, T-139/09, zitiert in Fußnote 6, Randnr. 61.

(12)  Urteil des Gerichtshofs vom 2. Juli 1974, Italien/Kommission, 173/73, Slg. 1974, 709, Randnr. 16.

(13)  PreussenElektra, C-379/98, zitiert in Fußnote 5.

(14)  PreussenElektra, C-379/98, zitiert in Fußnote 5. Siehe in diesem Sinne die Stellungnahme von Generalanwalt Jacobs in dieser Sache, Randnr. 175; siehe auch die Schlussanträge von Generalanwalt Kokott in der Sache C-222/07 UTECA, Slg. 2009, I-1407, Randnr. 134; Entscheidung der Kommission in der Sache NN 53/2005, Staatliche Beihilfe an die ungarische Kohleindustrie, (ABl. C 90 vom 25.4.2007, S. 10), Erwägungsgrund 43.

(15)  UTECA, C-222/07, zitiert in Fußnote 14, Randnr. 45.

(16)  Doux Elevage, C-677/11, zitiert in Fußnote 8, Randnr. 27; Frankreich/ Kommission, T-139/09, zitiert in Fußnote 8, Randnr. 58.

(17)  Rechtssache T-351/02, Deutsche Bahn/Kommission, Slg. 2006, II-1052, Rdnr. 102.

(18)  Urteil des Gerichts vom 21. März 2012, verbundene Rechtssachen T-50/06 RENV, T-56/06 RENV, T-60/06 RENV, T-62/06 RENV und T-69/06 RENV, Irland/Kommission, Frankreich/Kommission, Italien/Kommission, Euralluminia SpA/Kommission, Aughinish Ltd/Kommission, noch nicht in der Sammlung veröffentlicht, Randnr. 62

(19)  Urteil des Gerichts vom 21. März 2012, verbundene Rechtssachen T-50/06 RENV, T-56/06 RENV, T-60/06 RENV, T-62/06 RENV und T-69/06 RENV, Irland/Kommission, Frankreich/Kommission, Italien/Kommission, Euralluminia SpA/Kommission, Aughinish Ltd/Kommission, zuvor zitiert in Fußnote 16, Randnr. 84

(20)  Berufung vom 1. Juni 2012 durch die Kommission gegen das Urteil vom 21. März 2012 in den verbundenen Rechtssachen T-50/06 RENV, T-56/06 RENV, T-60/06 RENV, T-62/06 RENV und T-69/06 RENV, Irland und andere/Kommission (C-272/12 P).

(21)  Verbundene Rechtssachen C-352/07 bis C-356/07, C-365/07 bis C-367/07 und C-400/07, A. Menarini und andere/ Italien, Slg. 2009, I-2495, Randnr. 35-26.

(22)  Urteil des Gerichtshofs vom 24. Juli 2003, Altmark Trans GmbH und Regierungspräsidium Magdeburg/Nahverkehrsgesellschaft Altmark GmbH, C-280/00, Randnr. 87 ff.

(23)  Die Kommission erinnert jedenfalls daran, dass – wie zuvor in Erwägungsgrund 55 ausgeführt – Betrauungsakte für jeden Empfänger, mit denen den Empfängerunternehmen gemeinschaftliche Aufgaben übertragen werden, fehlen.


12.10.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 297/85


AIUTI DI STATO — SLOVACCHIA

Aiuto di Stato SA.33797 (2013/C) (ex 2013/NN) — Presunto aiuto di Stato in favore di NCHZ

Invito a presentare osservazioni a norma dell’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 297/06

Con lettera del 2 luglio 2013, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Slovacchia la propria decisione di avviare il procedimento di cui all’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea in relazione alla misura di aiuto in oggetto.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito all’aiuto riguardo al quale viene avviato il procedimento entro un mese dalla data della presente pubblicazione, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Aiuti di Stato

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Fax: +32-2-296-1242

Indirizzo e-mail: stateaidgreffe@ec.europa.eu

Dette osservazioni saranno comunicate alla Slovacchia. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

TESTO DELLA SINTESI

ITER

Con e-mail del 13 ottobre 2011 la Commissione ha ricevuto una denuncia riguardante un presunto aiuto illegale concesso a Novácké chemické závody, a.s. v konkurze (in appresso “NCHZ”). Il 17 ottobre 2011 la Commissione ha trasmesso la denuncia alla Slovacchia, assieme ad una richiesta di informazioni. Successivamente vi sono stati vari scambi di informazioni tra la Commissione, il denunciante e la Slovacchia.

CONTESTO/DESCRIZIONE DELLE MISURE

NCHZ era un’industria chimica situata in Slovacchia presso la quale lavoravano circa 2 000 dipendenti. Nel 2009 la Commissione ha comminato a NCHZ un’ammenda di 19,6 milioni di EUR per la partecipazione a un cartello nel settore del carburo di calcio e la società ha presentato istanza di fallimento.

Un mese dopo l’avvio della procedura fallimentare della società, la Slovacchia ha adottato una legge sulle società strategiche che conferisce allo Stato un diritto di prelazione nell’acquisto di società strategiche in fallimento e prescrive che il curatore fallimentare assicuri il proseguimento dell’attività della società strategica nel corso della procedura (in appresso “la legge”). Il 2 dicembre 2009 NCHZ è stata dichiarata dal governo una società strategica conformemente alla legge. La legge è scaduta nel dicembre 2010 e NCHZ è stata l’unica società cui è stata applicata.

Dopo la scadenza della legge, il comitato dei creditori e, di conseguenza, i creditori garantiti hanno deciso di mantenere NCHZ in attività sebbene le entrate non coprissero i costi di funzionamento.

Nel 2012 NCHZ è stata venduta mediante gara d’appalto a Via Chem, una società ceca.

VALUTAZIONE DELLE MISURE

Durante la procedura fallimentare NCHZ non ha versato i contributi sociali per i propri dipendenti né ha pagato tutti gli altri debiti nei confronti di vari enti pubblici. L’importo del debito pubblico per il periodo 2009-2011 ammonta a 12,1 milioni di EUR. Tenuto conto delle difficoltà finanziarie che hanno condotto NCHZ alla dichiarazione di fallimento, sembra evidente che, consentendo il proseguimento dell’attività di NCHZ, lo Stato si è esposto a un rischio reale di accumulo di debiti pubblici che NCHZ potrebbe non essere in grado di pagare. L’interruzione dell’attività di NCHZ durante la procedura fallimentare avrebbe evitato o quanto meno ridotto significativamente i debiti non pagati.

Vi sono inoltre forti segnali del fatto che la decisione dei creditori di NCHZ di proseguire l’attività dopo la scadenza della legge sia attribuibile allo Stato e abbia conferito alla società un indebito vantaggio economico selettivo.

La Commissione ritiene pertanto in via preliminare che, essendo stata autorizzata a proseguire la sua attività e la sua azione sul mercato senza dover pagare i contributi sociali e altri debiti pubblici per un periodo di tempo significativo, NCHZ ha goduto di un vantaggio rispetto ai concorrenti, che non avrebbe ricevuto in normali condizioni di mercato.

La Commissione esprime inoltre ulteriori dubbi quanto al carattere incondizionato della gara d’appalto tramite la quale è stata venduta NCHZ, poiché alcuni offerenti hanno potuto aumentare le loro offerte in una fase successiva, quando tutte le offerte erano già state presentate. Pertanto, la Commissione dubita che il prezzo pagato per gli attivi dell’impresa dall’aggiudicatario della gara rappresenti un prezzo di mercato che garantisca la massimizzazione delle entrate destinate a soddisfare i creditori, compreso lo Stato. Inoltre, vi sono forti indizi del fatto che vi sia continuità economica tra NCHZ e il nuovo soggetto.

La Commissione ha pertanto deciso di avviare il procedimento di cui all’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Conformemente all’articolo 14 del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, tutti gli aiuti di Stato illegali possono formare oggetto di recupero presso il beneficiario.

TESTO DELLA LETTERA

«Komisia chce informovať Slovensko, že po preskúmaní informácií poskytnutých Vašimi orgánmi o uvedenom opatrení rozhodla o začatí konania stanoveného v článku 108 ods. 2 Zmluvy o fungovaní Európskej únie.

1.   POSTUP

(1)

E-mailom z 13. októbra 2011 bola Komisii doručená sťažnosť, ktorá sa týkala údajnej neoprávnenej pomoci poskytnutej Nováckym chemickým závodom, a.s. v konkurze (ďalej len „NCHZ“).

(2)

Komisia zaslala sťažnosť Slovensku 17. októbra 2011 spolu so žiadosťou o informácie. Slovenské orgány požiadali o slovenskú verziu dokumentov, ktorá im bola zaslaná e-mailom 16. januára 2012.

(3)

Slovenské orgány predložili vyžiadané informácie 17. februára 2012. Ďalšie žiadosti o informácie zaslala Komisia 22. marca 2012 a 21. júna 2012. Slovensko odpovedalo 23. apríla 2012 a 11. septembra 2012.

(4)

Navrhovateľ doplnil svoju sťažnosť 14. júna 2012. Na žiadosť navrhovateľa sa 24. januára 2013 uskutočnilo stretnutie Komisie a navrhovateľa. Navrhovateľ poslal e-mailami z 8. a 22. marca 2013 doplňujúce informácie.

2.   SÚVISLOSTI

2.1.   Príjemca

(5)

NCHZ (činnosti ktorých v súčasnosti vykonáva spoločnosť Fortischem, a.s.) sú výrobcom chemických látok, ktorý má svoj podnik organizovaný v troch divíziách. Hlavným predmetom činnosti spoločnosti je výroba karbidu vápnika a technických plynov, výroba polyvinylchloridu (PVC) a produktov jeho spracovania a rastúci podiel základných a špeciálnych nízkotonážnych chemických látok.

(6)

NCHZ boli chemickým závodom (založeným v roku 1940), ktorý sa nachádza v Trenčianskom kraji na západnom Slovensku [v regióne oprávnenom na pomoc podľa článku 107 ods. 3 písm. a) ZFEÚ]. Mali približne 2 000 zamestnancov. Spoločnosť, ktorá sa javí ako v súkromnom vlastníctve (1), vstúpila do konkurzného konania 8. októbra 2009 a vyhlásila, že nie je schopná udržať svoju prevádzku z dôvodu pokuty vo výške 19,6 milióna EUR uloženej Komisiou za jej účasť na kartelovej dohode týkajúcej sa karbidu vápnika. (2) Komisia však konštatuje, že pokuta nepredstavovala jediný veľký záväzok NCHZ a že NCHZ podali návrh na vyhlásenie konkurzu pred splatnosťou pokuty za kartel.

(7)

Jeden mesiac po vyhlásení konkurzu NCHZ Slovensko prijalo zákon č. 493/2009 Z. z. z 5. novembra 2009 o niektorých opatreniach týkajúcich sa strategických spoločností (ďalej len „zákon“), ktorým sa štátu poskytuje prednostné právo na kúpu strategických spoločností v konkurznom konaní a od správcu konkurznej podstaty sa vyžaduje, aby počas konania zabezpečil pokračovanie prevádzky strategickej spoločnosti. NCHZ boli vyhlásené za strategickú spoločnosť podľa zákona 2. decembra 2009.

(8)

Podnik spoločnosti NCHZ bol predaný vo verejnom obstarávaní českej spoločnosti Via Chem Slovakia 16. januára 2012. Podnik NCHZ pokračoval v prevádzke počas celého konkurzného konania a bol prevedený na Via Chem Slovakia ako fungujúci podnik. Nový subjekt, ktorý pokračuje v podnikaní NCHZ s novým vlastníkom, sa volá Fortischem, a.s.

2.2.   Predaj NCHZ

(9)

Počas konkurzného konania boli zorganizované dve verejné súťaže na predaj podniku NCHZ. Jedna bola neúspešná, pretože v poslednej fáze sa zúčastnil len jeden uchádzač a správca odmietol jeho ponuku. Podnik bol predaný v druhej verejnej súťaži v januári 2012.

(10)

Predaj bol verejne oznámený v miestnych, ako aj medzinárodných médiách. Ponuku predložilo päť uchádzačov. Jeden z uvedených piatich uchádzačov nesplnil formálne podmienky účasti vo verejnej súťaži. Dvaja uchádzači sa klasifikovali do poslednej fázy (3), jeden ponúkol 2,046 milióna EUR a druhý 2,2 milióna EUR. Vybraná bola najvyššia ponuka. Verejnú súťaž vyhral Via Chem Slovakia, spoločnosť zaregistrovaná v Českej republike.

(11)

Podľa podmienok verejnej súťaže mali potenciálni uchádzači dve možnosti: mohli predložiť ponuku s prevzatím „záväzkov nadobúdateľa“ špecifikovaných v článku 1.7 podmienok verejnej súťaže (ďalej len „záväzky“), resp. mohli predložiť ponuku bez prevzatia záväzkov. Záväzky obsahovali podmienky, že

i)

počas piatich rokov od nadobudnutia podniku NCHZ sa výroba udrží aspoň na úrovni 75 % výroby v roku 2010;

ii)

uskutoční sa investícia vo výške aspoň 11 miliónov EUR do opatrení na dodržanie súladu s predpismi v oblasti životného prostredia, ktoré sú potrebné na pokračovanie chemickej výroby; a

iii)

kupujúci nepredá podnik NCHZ ďalej, ani ho neprevedie počas obdobia piatich rokov spôsobom, ktorý by mohol ohroziť pokračovanie jeho prevádzky.

(12)

V pravidlách verejnej súťaže sa stanovovalo, že ak bude najvyššia ponuka od uchádzača, ktorý neprevezme záväzky, uchádzač s najvyššou ponukou, ktorý ich prevezme, má možnosť dorovnať najvyššiu ponuku. Podľa informácií, ktoré má Komisia k dispozícii, sa zdá, že podnik NCHZ bol predaný uchádzačovi, ktorý neprevzal záväzky.

(13)

Všetok majetok spoločnosti bol predaný en bloc úspešnému uchádzačovi – Via Chem Slovakia. Zdá sa, že všetci zamestnanci boli prevzatí a kupujúci na seba prevzal aspoň časť súčasných záväzkov. NCHZ ako subjekt teda evidentne zostal bez akýchkoľvek podnikateľských činností a je naďalej v konkurznom konaní, v ktorom sa použijú výnosy z predaja chemického podniku NCHZ na uspokojenie veriteľov v možnom rozsahu. Podnik NCHZ, ktorý nadobudla Via Chem Slovakia, sa v súčasnosti prevádzkuje pod názvom spoločnosti Fortischem, a.s.

3.   OPIS OPATRENÍ

(14)

Na základe informácií, ktoré poskytol sťažovateľ a slovenské orgány v kontexte predmetnej veci, sa zdá, že NCHZ mohli mať prospech z niekoľkých opatrení, ktoré môžu predstavovať štátnu pomoc.

(15)

Listom z 23. apríla 2012 Slovensko informovalo Komisiu o tom, že NCHZ dlžia rôznym štátnym subjektom alebo štátnym spoločnostiam 12 094 340,74 EUR. Tieto záväzky predstavujú len záväzky, ktoré vznikli počas konkurzného konania (nepredstavujú celkovú výšku záväzkov voči štátu). Tieto záväzky sú vymedzené v § 87 slovenského zákona o konkurze (4) (ďalej len „slovenský zákon o konkurze“) ako „pohľadávky proti podstate“. Zahŕňajú okrem iného pohľadávky, ktoré vzniknú po vyhlásení konkurzu v súvislosti so správou a speňažovaním majetku v konkurze, a pohľadávky, ktoré vzniknú po vyhlásení konkurzu, ako sú dane, poplatky, clá, poistné na zdravotné poistenie, poistné na sociálne poistenie, mzdy alebo platy zamestnancov spoločnosti v konkurze. Akékoľvek záväzky, ktoré vzniknú z dôvodu pokračovania prevádzky spoločnosti počas konkurzného konania a nemôžu byť uhradené z výnosov z tohto pokračovania prevádzky, sa takisto posudzujú ako pohľadávky voči podstate.

(16)

Verejné záväzky NCHZ, ktoré vznikli počas konkurzného konania, sú uvedené v tabuľke 1.

Tabuľka 1

Záväzky NCHZ voči štátu alebo štátnym spoločnostiam, ktoré vznikli počas konkurzného konania (stav k aprílu 2012)

Štátne orgány/štátna spoločnosť

Výška záväzku v EUR

Sociálna poisťovňa

[…] (5)

Slovenský vodohospodársky podnik, š.p.

[…]

Všeobecná zdravotná poisťovňa

[…]

Environmentálny fond

[…]

Daň z príjmu

[…]

Správa štátnych hmotných rezerv

[…]

Daň z motorových vozidiel r. 2012 preddavky

[…]

Spoločná zdravotná poisťovňa

[…]

(17)

Podľa § 88 ods. 5 slovenského zákona o konkurze správca uspokojuje záväzky vznikajúce v dôsledku prevádzky podniku z výťažkov danej prevádzky v poradí, v ktorom nadobúdajú splatnosť.

(18)

Z informácií, ktoré má Komisia k dispozícii, sa zdá, že aspoň určité štátne inštitúcie sa snažili vymôcť pohľadávky v rámci konkurzného konania. Pokračovanie prevádzky NCHZ však neprinieslo dostatočné výnosy na pokrytie všetkých prevádzkových nákladov vrátane príspevkov na sociálne zabezpečenie a ostatných pohľadávok štátu, ktoré vznikli počas konkurzného konania. Zdá sa, že výnosy sa použili najmä na pokrytie nákladov priamo súvisiacich s prevádzkou podniku (zásobovanie surovinami, energia atď.) s cieľom udržať si obchodnú činnosť, zatiaľ čo záväzky voči štátu neboli uhradené a počas pokračovania prevádzky NCHZ v konkurze ďalej rástli.

(19)

Pokračovanie prevádzky NCHZ, ktoré bolo hlavnou príčinou týchto akumulovaných záväzkov, bolo založené na dvoch rôznych opatreniach počas konkurzného konania: na zákone (od decembra 2009 do decembra 2010), a na uznesení veriteľov (od januára 2011).

3.1.   Prevádzka podľa zákona

(20)

Od nadobudnutia účinnosti zákona dňa 1. decembra 2009 a rozhodnutia vlády z 2. decembra 2009 do uplynutia účinnosti zákona 31. decembra 2010 NCHZ využívali výhody spojené so statusom „strategickej spoločnosti“. V zmysle zákona bol správca konkurznej podstaty povinný zabezpečiť pokračovanie prevádzky strategickej spoločnosti, aj keby jej výnosy plne nepokrývali jej prevádzkové náklady vrátane daní a príspevkov na sociálne zabezpečenie.

(21)

Zákon sa mal vzťahovať na obchodné spoločnosti strategického významu, ktoré sú predmetom konkurzného konania. Účelom zákona bolo udržať prevádzku uvedených podnikov, ktoré sú v konkurze, ale ktoré slovenská vláda vyhlásila za strategické. Okrem toho, zákonom sa slovenskej vláde poskytovalo prednostné právo na kúpu strategických spoločností, ktoré sa dostali do konkurzu.

(22)

Na to, aby spoločnosť patrila do rozsahu pôsobnosti zákona, museli byť splnené všetky tieto požiadavky:

spoločnosť je obchodnou spoločnosťou, na majetok ktorej bol vyhlásený konkurz;

spoločnosť je dôležitá na ochranu zdravia, pre bezpečnosť štátu alebo riadny chod hospodárstva;

spoločnosť má viac ako 500 zamestnancov, alebo významným spôsobom dodáva energiu, plyn, teplo, produkty rafinérskeho priemyslu pre obyvateľstvo, pre ostatný priemysel a celoštátnu dopravu, alebo prevádzkuje vodné dielo, verejnú čistiareň odpadových vôd alebo verejný vodovod;

spoločnosť musí byť vyhlásená za strategickú slovenskou vládou.

(23)

NCHZ bola jedinou spoločnosťou, ktorá mala prospech z tohto zákona. Zákon bol prijatý 5. novembra 2009 a nadobudol účinnosť 1. decembra 2009. Vláda vyhlásila vo svojom rozhodnutí č. 534/2009 2. decembra 2009 NCHZ za strategickú spoločnosť.

(24)

Pri rozhodovaní o strategickom význame NCHZ slovenská vláda poukázala na skutočnosť, že konkurz spoločnosti by mohol viesť k strate viac ako 1 700 priamych pracovných miest a ohroziť ďalších 5 000 pracovných miest u dodávateľov NCHZ na Slovensku. Uviedla tiež, že ukončenie výroby v NCHZ by negatívne ovplyvnilo výkonnosť a konkurencieschopnosť chemického priemyslu na Slovensku, čím by sa výrazne zhoršila pozícia celej slovenskej ekonomiky. (6)

3.2.   Prevádzka na základe uznesenia veriteľského výboru

(25)

Po uplynutí účinnosti zákona 31. decembra 2010 správca konkurznej podstaty, ktorý bol viazaný pokynmi veriteľského výboru, rozhodol o pokračovaní prevádzky NCHZ v súlade s ustanoveniami slovenského zákona o konkurze.

(26)

Podľa slovenského zákona o konkurze si veritelia všetkých nezabezpečených pohľadávok prihlásených v konkurznom konaní volia veriteľský výbor na účely výkonu svojich práv v konkurze. Výbor má právomoc vydávať záväzné pokyny správcovi konkurznej podstaty za okolností, ktoré sú výslovne stanovené v slovenskom zákone o konkurze, okrem iného v situácii, keď náklady na prevádzku podniku v konkurze presiahnu výnosy z jeho prevádzky. V takej situácii si správca vyžiada pokyny týkajúce sa rozsahu, v ktorom sa má pokračovať v prevádzke spoločnosti (§ 88 slovenského zákona o konkurze). Pokyny musia byť schválené zabezpečenými veriteľmi a potom konkurzným súdom. Každý zabezpečený veriteľ má právo využiť na rozhodnutia výboru veto.

(27)

V prípade konkurzného konania NCHZ bol výbor zložený z 5 subjektov, z ktorých štyri sa javia ako subjekty v súkromnom vlastníctve (7). Verejným členom výboru bol Fond národného majetku. Okrem toho, podľa informácií, ktoré má Komisia k dispozícii, NCHZ mal sedem zabezpečených veriteľov. Štyria z týchto zabezpečených veriteľov boli štátnymi podnikmi – Fond národného majetku, Environmentálny fond, Slovenská záručná a rozvojová banka, a.s., a mesto Nováky.

(28)

Správca v súlade so svojou povinnosťou podľa slovenského zákona o konkurze informoval zabezpečených aj nezabezpečených veriteľov o tom, že náklady na prevádzku podniku NCHZ sú vyššie ako výnosy z prevádzky. Nezabezpečení veritelia rozhodli o pokračovaní prevádzky spoločnosti. Uvedené uznesenie nevetoval žiadny zo zabezpečených veriteľov. Uznesenie neskôr schválil súd v uznesení z 23. februára 2011.

(29)

Pokračovanie prevádzky NCHZ viedlo k rastúcemu verejnému dlhu (zvyšujúce sa ďalšie neuhradené príspevky na sociálne poistenie a iné dane), pričom podľa sťažovateľa pokračovanie prevádzky nezvyšovalo výšku záväzkov voči súkromným členom veriteľského výboru.

4.   PRIPOMIENKY SLOVENSKA

(30)

Slovensko tvrdí, že správca konkurzného konania NCHZ bol povinný pokračovať v prevádzke spoločnosti na základe zákona o strategických spoločnostiach do 31. decembra 2010.

(31)

Následne správca požiadal veriteľský výbor o pokyny v súvislosti s pokračovaním prevádzky spoločnosti. Výbor súhlasil a toto uznesenie potvrdil súd v Trenčíne. (8) Spoločnosť teda pokračovala v prevádzke do jej predaja dňa 16. januára 2012. Slovensko neposkytlo plán reštrukturalizácie, na základe ktorého výbor rozhodol o prevádzke spoločnosti.

(32)

Slovensko tvrdí, že v rámci riadenia a vymáhania pohľadávok voči NCHZ hlavný veriteľ, ktorým je Sociálna poisťovňa (9), postupovala v súlade so zákonom č. 461/2003 Z. z. o sociálnom zabezpečení v znení neskorších predpisov (ďalej len „zákon o sociálnom poistení“) a v súlade so slovenským zákonom o konkurze. Sociálna poisťovňa vyčerpala všetky zákonné dostupné nápravné opatrenia. Neakceptovala neplatenie poistného a riadne zaevidovala svoju pohľadávku u správcu.

(33)

Sociálna poisťovňa nemala záznam o žiadnych pohľadávkach voči NCHZ, ktoré vznikli pred vyhlásením konkurzu, ktoré by bolo potrebné prihlásiť v konkurznom konaní v súlade s § 28 slovenského zákona o konkurze.

(34)

Z toho dôvodu bola jediným dostupným spôsobom zabezpečenia jej pohľadávok registrácia v prebiehajúcom konkurznom konaní ako pohľadávok proti podstate. Sociálna poisťovňa (10) (prostredníctvom pobočky v Prievidzi) tak konala priebežne, v súlade s § 87 a 88 slovenského zákona o konkurze (podrobnosti sú uvedené v tabuľke 2).

(35)

Podľa § 87 ods. 3 slovenského zákona o konkurze pohľadávky proti podstate uspokojuje správca z výťažku zo speňaženia majetku dotknutej podstaty podľa poradia ich splatnosti. Správca zodpovedá veriteľovi pohľadávky proti podstate za škodu, ktorá mu vznikne tým, že jeho pohľadávka proti podstate nebola riadne a včas uspokojená v súlade s týmto ustanovením, ibaže preukáže, že postupoval s odbornou starostlivosťou. V pobočke v Prievidzi sa 24. augusta 2011 uskutočnilo zasadnutie zástupcov Sociálnej poisťovne a NCHZ. Na zasadnutí správca informoval zástupcov Sociálnej poisťovne, že nebude schopný uspokojiť pohľadávky proti podstate, pretože musí uprednostniť pokračovanie prevádzky podniku, aby mohla byť spoločnosť predaná za čo najlepšiu cenu.

(36)

Podľa § 47 ods. 1 slovenského zákona o konkurze vyhlásením konkurzu sa prerušujú všetky súdne a iné konania, ktoré sa týkajú majetku podliehajúceho konkurzu patriaceho úpadcovi. Časové lehoty určené alebo stanovené v týchto konaniach počas obdobia prerušenia neplynú.

(37)

Podľa § 47 slovenského zákona o konkurze Sociálna poisťovňa nesmie uplatniť pohľadávku rozhodnutím podľa zákona o sociálnom poistení ani následne vymáhať pohľadávku v rámci začatia exekučného konania (pozri § 48 slovenského zákona o konkurze).

(38)

Pobočka Sociálnej poisťovne v Prievidzi však 15. novembra 2011 podala na Okresnú prokuratúru v Prievidzi sťažnosť na osoby oprávnené konať v mene NCHZ s tým, že sa údajne v období od júna 2011 do septembra 2011 dopustili trestného činu neodvedenia poistného a neplatenia poistného podľa § 277 a 278 zákona č. 300/2005 Z. z. („trestný zákon“) v znení neskorších predpisov. Vyšetrovateľ Okresného riaditeľstva Policajného zboru 7. februára 2012 zastavil trestné konanie, pretože nebolo možné zistiť skutočnosti, ktoré by umožňovali trestné stíhanie dotknutých osôb.

Tabuľka 2

Výška pohľadávok prihlásených v konkurznom konaní v tisícoch EUR  (11) Sociálnou poisťovňou v období od 09/2009 do 01/2012

Druh pohľadávky

Dátum prihlásenia u správcu konkurznej podstaty

Suma v 000 EUR

Sociálne poistenie a dôchodkové poistenie

11. 10. 2010

[…]

Sociálne poistenie a dôchodkové poistenie

24. 6. 2011

[…]

Sociálne poistenie a dôchodkové poistenie

december 2011

[…]

Garančné poistenie

11. 10. 2010

[…]

Garančné poistenie

24. 6. 2011

[…]

Garančné poistenie

18. 1. 2012

[…]

Celková výška pohľadávok zaevidovaných do 31. 1. 2012

 

[…]

(39)

Pokiaľ ide o predaj NCHZ, Slovensko tvrdilo, že predaj sa uskutočnil otvoreným, transparentným a bezpodmienečným spôsobom a že vo verejnej súťaži bol riadne vybraný uchádzač s najvyššou ponukou. Pokiaľ ide o druh predaja, Slovensko tvrdí, že tento prípad by sa mal vnímať ako osobitný prípad majetkového obchodu, v ktorom sa prevádza celý majetok spolu s právami a určitými záväzkami spojenými s týmto majetkom.

(40)

Slovensko potvrdilo, že všetky nepeňažné záväzky týkajúce sa zmlúv so zamestnancami boli takisto prevedené na nového kupujúceho. Slovensko takisto objasnilo, že sa nevykonalo ocenenie, v ktorom by sa vyhodnotil súčet majetku alebo spoločnosti ako fungujúceho podniku. Nakoniec Slovensko potvrdilo, že všetky záväzky voči štátu, ktoré vznikli počas konkurzného konania, zostali v NCHZ a budú vyrovnané z výťažku z predaja.

5.   POSÚDENIE

5.1.   Existencia štátnej pomoci

(41)

V zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ ak nie je zmluvami ustanovené inak, pomoc poskytovaná v akejkoľvek forme členským štátom alebo zo štátnych prostriedkov, ktorá narúša hospodársku súťaž alebo hrozí narušením hospodárskej súťaže tým, že zvýhodňuje určitých podnikateľov alebo výrobu určitých druhov tovaru, je nezlučiteľná s vnútorným trhom, pokiaľ ovplyvňuje obchod medzi členskými štátmi.

(42)

S cieľom dospieť k záveru o existencii štátnej pomoci sa musí posúdiť, či sú v tomto prípade splnené kumulatívne kritériá uvedené v zozname v článku 107 ods. 1 ZFEÚ (t. j. prevod štátnych prostriedkov, selektívna výhoda, možné narušenie hospodárskej súťaže a vplyv na obchod v rámci EÚ), konkrétne v súvislosti s neplatením príspevkov na sociálne zabezpečenie a iných záväzkov voči štátu počas pokračovania prevádzky NCHZ v konkurze i) v zmysle uplatnenia zákona na základe rozhodnutia vlády, ktorým vyhlásila NCHZ za strategickú spoločnosť v zmysle zákona (pozri časť 5.2); a ii) pokračovaním prevádzky na základe rozhodnutia veriteľského výboru so súhlasom verejných veriteľov (pozri časť 5.3.).

(43)

So zreteľom na finančné ťažkosti NCHZ, ktoré predchádzali požiadaniu o vyhlásenie konkurzu, sa zdá, že bolo jasné, že vyhlásením NCHZ za strategickú spoločnosť vláda podstúpila skutočné riziko akumulovania verejných záväzkov, ktoré NCHZ nemôže byť schopná splniť. Z informácií, ktoré má Komisia k dispozícii, vyplýva, že existovalo podstatné riziko, že pokračovanie prevádzky NCHZ počas konkurzného konania by neprinieslo dostatočné výnosy na pokrytie všetkých prevádzkových nákladov vrátane príspevkov na sociálne zabezpečenie a iných štátnych pohľadávok a že by pribúdajúce záväzky voči štátu neboli riadne uhradené. Keďže tento scenár sa počas roka 2010 naozaj naplnil, riziko ďalšieho pribúdania neuhradených záväzkov voči štátu bolo na konci roka 2011 ešte zreteľnejšie, keď veriteľský výbor po uplynutí účinnosti zákona rozhodol o pokračovaní prevádzky NCHZ. Veritelia NCHZ boli vlastne osobitne upozornení na túto záležitosť správcom.

(44)

Z informácií doručených Slovenskom nie je jasné, či počas konkurzného konania neboli uhradené len verejné záväzky a či je takéto odlišné zaobchádzanie s rôznymi záväzkami počas konkurzného konania v súlade so slovenským zákonom o konkurze. Komisia preto vyzýva Slovensko, aby poskytlo viac informácií a dôkazy v tomto smere. Napriek tomu je zo skutočností, ktoré má Komisia k dispozícii, jasné, že pokračovanie prevádzky spoločnosti v konkurze viedlo k pribúdaniu verejného dlhu. Výška neuhradeného verejného dlhu akumulovaného počas obdobia konkurzného konania (roky 2009 – 2012) dosahuje celkovo viac ako 12 miliónov EUR.

(45)

Takisto sa upozorňuje, že je nepravdepodobné, že by sa akumulované záväzky (dosahujúce viac ako 12 miliónov EUR) získali znovu z výťažku z predaja podniku NCHZ (2,2 milióna EUR). Ako sa uvádza ďalej, Komisia má takisto pochybnosti o tom, či bolo cieľom verejnej súťaže týkajúcej sa predaja podniku NCHZ maximalizovanie výťažku z predaja.

5.2.   Uplatňovanie zákona na NCHZ

(46)

Počas 13 mesiacov (od nadobudnutia účinnosti zákona 1. decembra 2009 do jej uplynutia 31. decembra 2010) zákon poskytoval základ pre pokračovanie prevádzky NCHZ napriek tomu, že náklady na prevádzku podniku boli stále vyššie ako výnosy z nej získané, a preto viedli k pribúdaniu dlhu.

(47)

V súlade s § 5 písm. a) zákona je správca konkurznej podstaty povinný zabezpečiť prevádzku spoločnosti, ktorú vláda vyhlásila za strategicky dôležitú. Správca vo svojej odpovedi na žiadosť o informácie uviedol, že pokračovanie prevádzky spoločnosti v konkurze bolo nevyhnutným následkom dodržiavania jeho povinností vyplývajúcich priamo zo zákona a dodržiavaním súladu s nimi. Z toho dôvodu napriek tomu, že bol v situácii, v ktorej by správca normálne zastavil prevádzku a zrušil podnik (pretože nebol schopný uhradiť všetky svoje dlhy), NCHZ mohli pokračovať v prevádzke a udržať si svoje obchodné vzťahy.

5.2.1.   Poskytnutie štátnych prostriedkov

(48)

Ako sa uviedlo, Slovensko prijalo zákon a vyhlásilo NCHZ za strategickú spoločnosť na základe uvedeného zákona. Správca bol preto povinný z dôvodu uplatňovania zákona pokračovať v prevádzke NCHZ počas konkurzného konania.

(49)

V zmysle uvedeného vyhlásenia bola prevádzka spoločnosti udržaná napriek existencii jasného rizika (ktoré sa aj naplnilo), že výnosy nebudú stačiť na pokrytie nákladov na prevádzku počas konkurzu vrátane odvodov na sociálne zabezpečenie a ostatných záväzkov voči štátu. Jedinou istotou týkajúcou sa pokračovania prevádzky obchodnej činnosti je skutočne vytváranie dlhov voči štátu, aspoň vo forme odvodov na sociálne zabezpečenie.

(50)

Z toho vyplýva, že štát mohol zabrániť predvídateľnému riziku akumulovania nesplatených záväzkov voči štátu tak, že by nepriznal NCHZ status strategickej spoločnosti, ktorý v skutočnosti znamenal uloženie povinnosti správcovi zo strany vlády, aby pokračoval v prevádzke podniku NCHZ počas konkurzného konania.

(51)

Komisia sa preto v tejto fáze domnieva, že vyhlásenie NCHZ za strategickú spoločnosť viedlo k poskytnutiu štátnych prostriedkov v zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ. Toto poskytnutie malo formu vzdania sa výnosov z príspevkov na sociálne zabezpečenie a iných verejných pohľadávok, ktoré NCHZ neuspokojili počas konkurzného konania.

5.2.2.   Hospodárska výhoda

(52)

NCHZ neplatili príspevky na sociálne zabezpečenie za svojich zamestnancov ani neboli schopné plniť si iné záväzky, ktoré vznikli voči rôznym štátnym subjektom počas konkurzného konania. Napriek tomu, že pohľadávky boli prihlásené v konkurznom konaní, nevyrovnané pohľadávky neboli vybrané od októbra 2009. Správca bol podľa zákona povinný pokračovať v prevádzke spoločnosti. Komisia to chápe ako povinnosť zachovať existenciu spoločnosti bez prepustenia zamestnancov. Je jasné, že byť schopný pokračovať v prevádzke napríklad bez platenia príspevkov na sociálne zabezpečenie predstavuje pre NCHZ hospodársku výhodu.

(53)

Prevádzka NCHZ bola stále stratová a výška dlhu voči štátu sa zvyšovala každý mesiac od vyhlásenia konkurzu. Súkromný veriteľ v pozícii štátu by sa snažil maximalizovať sumu, ktorú môže účinne získať od NCHZ, a minimalizovať ďalšiu expozíciu voči pribúdajúcemu dlhu. Z toho dôvodu Komisia nemôže vylúčiť, že by takýto súkromný veriteľ nepodporil vyhlásenie NCHZ za strategickú spoločnosť a z toho vyplývajúce pokračovanie prevádzky v konkurze. Neuhradenému dlhu sa mohlo predísť alebo sa mohol aspoň výrazne znížiť ukončením prevádzky NCHZ pri začatí konkurzného konania alebo kedykoľvek počas neho.

(54)

Okrem toho, na základe informácií, ktoré má Komisia k dispozícii, sa zdá, že len Sociálna poisťovňa proaktívne prihlásila a snažila sa vymôcť svoje pohľadávky voči NCHZ. Komisia má pochybnosti v súvislosti s tým, či ostatní štátom ovládaní veritelia vymáhali svoje pohľadávky proti podstate spôsobom, ktorým by ich vymáhal súkromný veriteľ. Komisia vyzýva Slovensko, aby v tejto veci predložilo dôkazy.

(55)

Podľa predbežného posúdenia Komisie tým, že NCHZ mohli pokračovať v prevádzke v zmysle zákona napriek tomu, že neboli schopné platiť príspevky na sociálne zabezpečenie a ostatné verejné záväzky počas značne dlhého časového obdobia, požívali výhodu voči svojim konkurentom, ktorú by za normálnych trhových podmienok nezískali.

(56)

Okrem toho, uplatňovanie zákona na NCHZ nebolo založené len na úvahách, ktoré by zohľadnil súkromný veriteľ v podobnej situácii, ale zahŕňali aj iné politické úvahy. V odôvodnení rozhodnutia vlády z 2. decembra 2009, ktorým sa NCHZ vyhlásila za strategickú spoločnosť v zmysle zákona, sa uvádza hrozba straty 1 700 pracovných miest priamo v NCHZ a ďalších 5 000 pracovných miest u dodávateľov NCHZ v prípade ich likvidácie. Uvádza sa v ňom aj to, že ukončenie výroby v NCHZ by negatívne ovplyvnilo výkonnosť a konkurencieschopnosť celého chemického priemyslu na Slovensku, čím by sa výrazne zhoršila pozícia celej slovenskej ekonomiky.

(57)

Zdá sa teda, že uplatnením zákona na NCHZ sa poskytla výhoda spoločnosti tým, že bola ochránená pred výsledkami štandardného konkurzného konania. Ak by sa zákon na NCHZ neuplatnil, veritelia spoločnosti mohli dokonca požiadať o okamžité ukončenie prevádzky namiesto pokračovania prevádzky spoločnosti, ktorým sa ďalej prehlbovali straty spoločnosti.

5.2.3.   Selektívnosť opatrení

(58)

Pokiaľ ide o pokračovanie prevádzky NCHZ na základe zákona, podľa ustálenej judikatúry súdov EÚ skutočnosť, že zákon bol všeobecným opatrením, nevylučuje skutočnosť, že sa ním priznáva selektívna výhoda konkrétnemu subjektu. Napriek tomu, že zákon bol všeobecným legislatívnym opatrením, okolnosti prípadu naznačujú, že bol v skutočnosti zameraný konkrétne na NCHZ. Najmä, bolo na slovenskej vláde, aby rozhodla o tom, či obchodná spoločnosť môže byť považovaná za spoločnosť so strategickým významom. Zákon sa teda nevzťahoval automaticky na každý podnik, ktorý spĺňal kritériá stanovené v článku 1 § 2 zákona. Kritériá, na základe ktorých vláda mala vyhlásiť podnik za strategicky dôležitý, boli zostavené tak, že poskytovali štátu širokú voľnosť pri prijímaní rozhodnutia.

(59)

Zdá sa, že toto zistenie potvrdzuje aj skutočnosť, že zákon bol prijatý jeden mesiac po vyhlásení konkurzu spoločnosti a že NCHZ sú zrejme jedinou spoločnosťou, na ktorú sa zákon uplatnil. Ak to tak nie je, Komisia vyzýva slovenské orgány, aby uviedli iné spoločnosti, na ktoré sa zákon uplatnil, a aby opísali okolnosti každého prípadu.

(60)

Komisia sa z toho dôvodu domnieva, že opatrenia umožňujúce akumulovanie neuhradených záväzkov NCHZ voči štátu predstavujú selektívne opatrenia v zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ.

5.2.4.   Narušenie hospodárskej súťaže a vplyv na obchod medzi členskými štátmi

(61)

Pokračovanie prevádzky NCHZ v zmysle zákona malo vplyv na zníženie nákladov, ktoré by inak NCHZ museli znášať. Prevádzka NCHZ nepriniesla dostatočné výnosy na pokrytie všetkých prevádzkových nákladov vrátane príspevkov na sociálne zabezpečenie a ostatných pohľadávok štátu, ktoré vznikli počas konkurzného konania. Napriek neschopnosti NCHZ plniť si všetky záväzky a najmä záväzky voči štátu (ktoré zostali neuhradené 13 mesiacov, počas ktorých bol zákon účinný), zostali NCHZ aktívne na trhu, ponúkali svoje výrobky a konkurovali iným európskym výrobcom chemických látok.

(62)

Okrem toho, zákonom sa pravdepodobne výrazne znížilo riziko straty zákazníkov a dodávateľov počas konkurzného konania. Skutočnosť, že spoločnosť bola podľa zákona povinná pokračovať v prevádzke, podnietila obchodných partnerov NCHZ, aby si udržali svoj vzťah so spoločnosťou. Bezpečnosť dodávok pre zákazníkov NCHZ, osobitne dôležitá v chemickom priemysle, bola zabezpečená pokračovaním prevádzky podniku, ako sa ustanovilo zákonom. V prípade neexistencie zákona by bolo pravdepodobnejšie, že by zákazníci NCHZ hľadali alternatívne zdroje dodávok z obáv pred náhlym prerušením prevádzky z dôvodu zhoršujúcej sa finančnej a ekonomickej situácie spoločnosti v konkurze.

(63)

Zníženie nákladov jedného podniku predstavuje prevádzkovú pomoc a tak narúša hospodársku súťaž, keďže konkurenti NCHZ museli znášať uvedené náklady alebo dôsledky platobnej neschopnosti. Ďalej, opatrenia mohli narušiť hospodársku súťaž tým, že umelo udržali NCHZ na trhu karbidu vápnika a na iných trhoch, na ktorých boli aktívne. Okrem toho sťažovateľ tvrdí, že počas tohto obdobia NCHZ výrazne podhodnocovali trhovú cenu.

(64)

Keďže v EÚ je len obmedzený počet výrobcov karbidu vápnika a s výrobkami sa obchoduje v rámci celej Európy, predmetné opatrenie takisto zjavne ovplyvňuje obchod medzi členskými štátmi.

5.2.5.   Záver o existencii štátnej pomoci

(65)

Na základe uvedeného sa Komisia v tejto fáze domnieva, že vyhlásenie NCHZ za strategickú spoločnosť predstavuje selektívnu výhodu v prospech danej spoločnosti, bolo pripísateľné štátu a spôsobilo používanie štátnych zdrojov na narušenie hospodárskej súťaže na trhu otvorenom pre obchodovanie medzi členskými štátmi. Uvedené opatrenie preto predstavuje štátnu pomoc v zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ.

5.3.   Pokračovanie prevádzky na základe uznesenia veriteľského výboru

(66)

Po uplynutí účinnosti zákona už správca nebol zo zákona povinný pokračovať v prevádzke spoločnosti. Informoval veriteľov (zabezpečených aj nezabezpečených), že straty NCHZ sa priebežne zvyšovali od vyhlásenia konkurzného konania a že náklady na prevádzku podniku boli vyššie ako výnosy z jeho prevádzky. Napriek tomu, že veriteľský výbor si bol vedomý zlého stavu spoločnosti, všetci veritelia sa na veriteľskom výbore dohodli, že NCHZ by sa mali naďalej prevádzkovať. Uvedené rozhodnutie predstavovalo pre správcu záväzný pokyn. Následne ho potvrdil konkurzný súd v súlade so slovenským zákonom o konkurze.

(67)

Slovensko neposkytlo plán reštrukturalizácie, na základe ktorého výbor rozhodol o prevádzke spoločnosti. Ak takýto dokument existuje, Komisia žiada Slovensko, aby ho poskytlo.

5.3.1.   Poskytnutie štátnych prostriedkov

(68)

Počas konkurzného konania NCHZ sa poskytli tejto spoločnosti štátne prostriedky, a to formou vzdania sa príjmov z príspevkov na sociálne zabezpečenie a iných akumulovaných záväzkov dlžných štátu. Neuhradenému dlhu sa však mohlo predísť alebo sa mohol aspoň výrazne znížiť ukončením prevádzky NCHZ počas konkurzného konania. Prevádzka spoločnosti bola udržaná napriek tomu, že správca objasnil, že výnosy nebudú stačiť na pokrytie nákladov na prevádzku počas konkurzu vrátane príspevkov na sociálne zabezpečenie a ostatných záväzkov voči štátu. Štát si bol jasne vedomý vysokého rizika ďalšieho akumulovania neuhradených verejných záväzkov, ktoré mohli vyplynúť z pokračovania prevádzky NCHZ.

(69)

Veriteľský výbor je v zásade zastupiteľský orgán nezabezpečených veriteľov, ktorý sa v prípade NCHZ skladal z väčšiny subjektov, ktoré sú zrejme v súkromnom vlastníctve. NCHZ však mali aj niekoľko zabezpečených veriteľov. Podľa slovenského zákona o konkurze môžu zabezpečení veritelia vetovať uznesenia prijaté veriteľským výborom v určitých záležitostiach, okrem iného v pokračovaní prevádzky spoločnosti napriek pretrvávajúcej stratovosti. Keďže sa štyri štátne subjekty zahrnuté medzi zabezpečených veriteľov rozhodli neuplatniť svoje veto na uznesenie o pokračovaní prevádzky, v tejto fáze Komisia nemôže vylúčiť možnosť, že pokračovanie prevádzky NCHZ možno pričítať štátu. Inými slovami, aj keď sa zdalo, že štát mohol prostredníctvom jedného z verejných zabezpečených veriteľov blokovať pokračovanie prevádzky NCHZ, neurobil tak.

(70)

Z toho dôvodu sa Komisia v tejto fáze domnieva, že riziko ďalšieho pribúdania verejných dlhov z dôvodu pokračovania prevádzky NCHZ možno pričítať tomu, že verejní zabezpečení veritelia neuplatnili svoje právo veta a táto situácia viedla k poskytnutiu štátnych prostriedkov v zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ. Komisia zároveň vyzýva slovenské orgány, aby poskytli podrobnejšie informácie o príslušnom legislatívnom rámci, ktorým sa riadi voľba a úloha veriteľského výboru a práva zabezpečených veriteľov, a jeho uplatnení v prípade NCHZ (napr. pokiaľ ide o členov veriteľského výboru a ich hlasovanie v súvislosti s pokračovaním prevádzky NCHZ, zapojenie zabezpečených veriteľov počas konkurzu NCHZ, činnosti zabezpečených a nezabezpečených verejných veriteľov zamerané na maximalizovanie uspokojenia ich jednotlivých pohľadávok, ako aj celkový neuhradený verejný dlh NCHZ atď.).

5.3.2.   Hospodárska výhoda

(71)

Prevádzka NCHZ bola stále stratová a výška dlhu voči štátu sa zvyšovala každý mesiac od vyhlásenia konkurzu. Súkromný veriteľ v pozícii štátu by sa snažil maximalizovať sumu, ktorú môže účinne získať od NCHZ, a minimalizovať ďalšiu expozíciu vyplývajúcu z pribúdania dlhov. Komisia preto nemôže vylúčiť, že takýto súkromný investor by nepodporil pokračovanie prevádzky spoločnosti po uplynutí účinnosti zákona. Neboli dokonca poskytnuté žiadne dôkazy o tom, že pretrvávanie situácie sa umožnilo, aby sa podnik lepšie zotavil v neskoršej fáze.

(72)

Podľa predbežného posúdenia Komisie tým, že NCHZ mohli pokračovať v prevádzke napriek tomu, že neboli schopné platiť príspevky na sociálne zabezpečenie a ostatné verejné záväzky počas značne dlhého časového obdobia, požívali výhodu voči svojim konkurentom, ktorú by za normálnych trhových podmienok nezískali.

(73)

To, že veriteľský výbor pozostávajúci z väčšiny evidentne súkromných veriteľov schválil pokračovanie prevádzky, neumožnilo Komisii zbaviť sa pochybností o tom, či rozhodnutie pokračovať v prevádzke je v súlade s zásadou veriteľa v trhovom hospodárstve. Pokračovanie prevádzky NCHZ viedlo k zvyšujúcemu sa verejnému dlhu (zvyšujúce sa ďalšie neuhradené príspevky na sociálne zabezpečenie a iné dane), pričom podľa sťažovateľa pokračovanie prevádzky nezvyšovalo výšku záväzkov voči (súkromným) členom veriteľského výboru. Niektorí súkromní veritelia mohli byť dokonca v lepšej pozícii, keďže správca má povinnosť udržať prevádzku spoločnosti, čo sa premieta do pokračovania vyplácania len tých veriteľov, ktorí sú pre prežitie spoločnosti nevyhnutní (ako sú dodávatelia surovín). Väčšina týchto dodávateľov je zrejme súkromná.

(74)

Z toho dôvodu bola pozícia štátu podstatne odlišná od pozície ostatných veriteľov. Súkromný veriteľ v rovnakej pozícii ako štát by oveľa výraznejšie uprednostnil neumožnenie pokračovania prevádzky NCHZ ako väčšina existujúcich veriteľov NCHZ (najmä tých, ktorí boli zastúpení vo veriteľskom výbore).

(75)

Okrem toho sťažovateľ tvrdí, že existujú náznaky, že členovia veriteľského výboru boli rôznymi spôsobmi napojení na vlastníka NCHZ. Komisia vyzýva Slovensko, aby poskytlo viac informácií o týchto údajných majetkových prepojeniach. Ak by sa potvrdili, mohli by vzniknúť ďalšie pochybnosti v súvislosti s tým, že rozhodnutie veriteľského výboru bol ovplyvnené inými úvahami, ako je maximalizovanie vymoženia dlhu.

(76)

Komisia sa domnieva, že štát a štátom ovládané subjekty s pohľadávkami voči NCHZ by sa mali prvotne posúdiť ako jeden jediný subjekt tak, že rozhodnutie o neuplatnení práva veta na uznesenie veriteľského výboru je, ako také, krok pripísateľný štátu, ktorý by vykonal súkromný veriteľ v rovnakej pozícii ako štát (to znamená s podstatnými pohľadávkami proti podstate a možnosťou zastaviť prevádzku).

(77)

Aj v prípade zvažovania situácie každého verejného veriteľa jednotlivo má však Komisia pochybnosti o tom, či by konanie v súvislosti s pokračovaním prevádzky NCHZ na základe uznesenia veriteľského výboru bolo v súlade so zásadou veriteľa v trhovom hospodárstve. Aspoň jeden z verejných veriteľov, ktorého pohľadávky voči NCHZ sa počas konkurzného konania zvyšovali (Environmentálny fond), bol takisto zabezpečeným veriteľom s právom veta na uznesenie veriteľského výboru. Súkromný investor v pozícii takéhoto veriteľa by pravdepodobne uprednostnil zastavenie pokračovania prevádzky NCHZ s cieľom zabrániť akumulovaniu ďalších dlhov.

(78)

Okrem toho, na základe informácií, ktoré má Komisia k dispozícii, sa zdá, že len Sociálna poisťovňa proaktívne prihlásila a snažila sa vymôcť svoje pohľadávky voči NCHZ. Komisia má preto pochybnosti v súvislosti s tým, či ostatní štátom ovládaní veritelia vymáhajú svoje pohľadávky proti podstate spôsobom, ktorým by ich vymáhal súkromný veriteľ. Komisia vyzýva Slovensko, aby v tejto veci predložilo dôkazy.

(79)

V tejto fáze zastáva Komisia názor, že pokračovanie prevádzky NCHZ po uvedenom uplynutí účinnosti predstavovalo výhodu, ktorú by spoločnosť za normálnych trhových podmienok nemala k dispozícii.

(80)

Z toho dôvodu sa Komisia v tejto fáze domnieva, že aj po uplynutí účinnosti zákona štát konal tak, aby poskytol hospodársku výhodu NCHZ v zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ.

5.3.3.   Selektívnosť opatrení

(81)

Pokiaľ ide o rozhodnutie verejných zabezpečených veriteľov neuplatniť veto na pokračovanie prevádzky NCHZ po uplynutí účinnosti zákona, uvedené opatrenie je zjavne selektívne, pretože sa týka správania štátu alebo štátom ovládaných subjektov voči NCHZ.

(82)

Komisia sa z toho dôvodu domnieva, že pokračovanie prevádzky na základe uznesenia veriteľského výboru umožňujúce akumulovanie neuhradených záväzkov NCHZ voči štátu predstavuje selektívne opatrenie v zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ.

5.3.4.   Narušenie hospodárskej súťaže a vplyv na obchod medzi členskými štátmi

(83)

Pokračovanie prevádzky NCHZ na základe uznesenia ich veriteľov malo za následok zmiernenie tých nákladov, ktoré by inak NCHZ museli znášať, od januára 2011 do predaja podniku. Prevádzka NCHZ nepriniesla dostatočné výnosy na pokrytie všetkých prevádzkových nákladov vrátane príspevkov na sociálne zabezpečenie a ostatných pohľadávok štátu, ktoré vznikli počas konkurzného konania. Napriek neschopnosti NCHZ plniť si všetky záväzky a najmä záväzky voči štátu (ktoré zostali neuhradené 12 mesiacov od uplynutia účinnosti zákona do predaja podniku), zostali NCHZ aktívne na trhu, ponúkali svoje výrobky a konkurovali iným európskym výrobcom chemických látok.

(84)

Zníženie nákladov jedného podniku predstavuje prevádzkovú pomoc a tak narúša hospodársku súťaž, keďže konkurenti NCHZ museli znášať uvedené náklady alebo dôsledky platobnej neschopnosti. Ďalej, opatrenia mohli narušiť hospodársku súťaž tým, že umelo udržali NCHZ na trhu karbidu vápnika a na iných trhoch, na ktorých boli aktívne. Okrem toho sťažovateľ tvrdí, že počas tohto obdobia NCHZ výrazne podhodnocovali trhovú cenu.

(85)

Keďže v EÚ je len obmedzený počet výrobcov karbidu vápnika a s výrobkami sa obchoduje v rámci celej Európy, predmetné opatrenia takisto zjavne ovplyvňuje obchod medzi členskými štátmi.

5.3.5.   Záver o existencii štátnej pomoci

(86)

N základe uvedeného sa Komisia v tejto fáze domnieva, že neuplatnením práva veta, ktoré mali zabezpečení veritelia, bola NCHZ poskytnutá selektívna výhoda pripísateľná štátu a spôsobujúca používanie štátnych zdrojov na narušenie hospodárskej súťaže na trhu otvorenom pre obchodovanie medzi členskými štátmi. Uvedené opatrenie predstavuje štátnu pomoc v zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ.

5.4.   Neoprávnená pomoc

(87)

Komisia konštatuje, že ak by sa o identifikovaných opatreniach skutočne zistilo, že predstavujú štátnu pomoc, boli by udelené v rozpore s oznamovacou povinnosťou a povinnosťou zdržať sa, ktoré sú stanovené v článku 108 ods. 3 ZFEÚ. Komisia sa preto v tejto fáze domnieva, že opatrenia poskytnuté v prospech NCHZ zrejme predstavujú neoprávnenú štátnu pomoc.

5.5.   Zlučiteľnosť opatrení s vnútorným trhom

(88)

Pokiaľ uvedené opatrenia predstavujú štátnu pomoc v zmysle článku 107 ods. 1 ZFEÚ, ich zlučiteľnosť sa musí posúdiť v súvislosti s výnimkami stanovenými v odsekoch 2 a 3 uvedeného článku.

(89)

Podľa judikatúry Súdneho dvora je úlohou členských štátov uviesť možné dôvody na zlučiteľnosť s vnútorným trhom a preukázať, že podmienky tejto zlučiteľnosti sú splnené. (12) Slovenské orgány sa domnievajú, že opatrenia nepredstavujú štátnu pomoc a neuviedli žiadne možné dôvody, na základe ktorých možno posúdiť zlučiteľnosť.

(90)

Komisia napriek tomu hodnotila, či by sa na posudzované opatrenia prima facie vzťahovali akékoľvek z dôvodov stanovených v ZFEÚ.

(91)

Vzhľadom na to, že NCHZ boli predmetom konkurzného konania v čase udelenia opatrení, boli jasne podnikom v ťažkostiach v zmysle usmernení Spoločenstva o poskytovaní štátnej pomoci na záchranu a reštrukturalizáciu podnikov v ťažkostiach (13) (ďalej len „usmernenia o záchrane a reštrukturalizácii“).

(92)

Z toho dôvodu by sa akékoľvek posúdenie zlučiteľnosti štátnej pomoci s vnútorným trhom malo v zásade vykonať na základe kritérií stanovených v uvedených usmerneniach.

(93)

Komisia konštatuje, že sa zdá, že podmienky poskytovania pomoci na záchranu stanovené v časti 3.1 usmernení o záchrane a reštrukturalizácii neboli splnené: opatrenia najmä nepozostávajú z podpory likvidity vo forme záruk na pôžičku alebo vo forme pôžičiek a neboli doložené záväzkom Slovenska oznámiť plán reštrukturalizácie alebo plán likvidácie atď.

(94)

V súvislosti s pomocou na reštrukturalizáciu, ktorá je vymedzená v časti 3.2 usmernení o záchrane a reštrukturalizácii, Komisia konštatuje, že Slovensko neoznámilo žiadne z uvedených opatrení ako pomoc na reštrukturalizáciu, a preto nepreukázalo, že sú prítomné akékoľvek z potrebných prvkov, ktoré by sa mali zvážiť ako také (plán reštrukturalizácie, vlastný príspevok, kompenzačné opatrenia atď.).

(95)

V bode 34 usmernení o záchrane a reštrukturalizácii sa vyžaduje, aby bola pomoc podmienená implementáciou plánu na reštrukturalizáciu, ktorý musí Komisia schváliť pre všetky prípady individuálnej pomoci. Ak by mali identifikované opatrenia predstavovať štátnu pomoc, potom by sa zdalo, že boli udelené bez dôveryhodného plánu na reštrukturalizáciu, ktorý by spĺňal podmienky stanovené v usmerneniach o záchrane a reštrukturalizácii. Táto okolnosť samotná by bola dostatočná na vylúčenie zlučiteľnosti opatrenia s vnútorným trhom.

(96)

Komisia okrem toho konštatuje, že Slovensko neupozornilo Komisiu na žiadne prvky zabezpečujúce súlad s potrebnými požiadavkami, aby bolo možné dospieť k záveru, že pomoc na reštrukturalizáciu je zlučiteľná: obnovenie dlhodobej životaschopnosti NCHZ, prijateľné úrovne vlastného príspevku, náležité kompenzačné opatrenia atď.

(97)

Komisii preto chýbajú dôkazy na to, aby dospela k záveru o tom, či by mohli byť uvedené opatrenia považované za zlučiteľné na základe usmernení o záchrane a reštrukturalizácii.

(98)

V tejto fáze má Komisia pochybnosti o zlučiteľnosti opatrení udelených v prospech NCHZ s vnútorným trhom.

5.6.   Predmet verejnej súťaže na maximalizovanie výnosov z predaja

(99)

Komisia má takisto pochybnosti, či cena 2,2 milióna EUR uhradená za majetok spoločnosti úspešným uchádzačom verejnej súťaže predstavuje trhovú cenu zabezpečujúcu maximalizovanie výnosov určených na uspokojenie veriteľov vrátane štátu.

(100)

Verejná súťaž sa uskutočnila s priloženými podmienkami, o ktorých je pravdepodobné, že znížili hodnotu majetku. Podľa podmienok verejnej súťaže sa mohli potenciálni uchádzači rozhodnúť, či predložia svoju ponuku s prevzatím „záväzkov nadobúdateľa“ alebo bez ich prevzatia (podrobnosti sú uvedené v bodoch 12 – 14).

(101)

Skutočnosť, že v pravidlách verejnej súťaže sa stanovovalo, že ak bude najvyššia ponuka od uchádzača, ktorý neprevezme záväzky, uchádzač s najvyššou ponukou, ktorý ich prevezme, má možnosť dorovnať najvyššiu ponuku. Sťažovateľ tvrdí, že táto podmienka spôsobuje, že vo verejnej súťaži nie je možné zaručiť, že sa v dôsledku postupu verejnej súťaže dosiahne najvyššia cena. V tejto fáze Komisia nemôže vylúčiť, že táto možnosť pre jedného uchádzača, aby zvýšil svoju ponuku po predložení všetkých ponúk, pravdepodobne odradila potenciálnych účastníkov a/alebo mala negatívny vplyv na ponuky, ktoré boli predložené.

(102)

Jedným z prvkov, ktorým sa zabezpečuje dosiahnutie najvyššej ceny vo verejnej súťaži, je neistota, pokiaľ ide o ceny ponúknuté ostatnými uchádzačmi. Ak uchádzač, ktorý predloží ponuku s prevzatím záväzkov, vie, že je potrebné, aby jeho ponuka bola len najvyššia spomedzi ponúk s prevzatím záväzkov a že bude môcť dorovnať svoju ponuku na úroveň najvyššieho uchádzača s ponukou bez prevzatia záväzkov, jeho ponuka je potenciálne nižšia než keby v podmienkach verejnej súťaže táto možnosť dorovnania stanovená nebola.

(103)

Okrem toho by táto podmienka mohla odradiť uchádzačov, ktorí nechcú prevziať záväzky, pretože vedia, že aj keby ich ponuka bola najvyššia, ich ponuka môže byť odmietnutá, pretože iný kupujúci, ktorý je pripravený záväzky prevziať, môže svoju ponuku zvýšiť. Okrem toho sa zdá, že ak by sa to stalo, uchádzač s ponukou bez prevzatia záväzkov by nedostal príležitosť predložiť novú ponuku a ponúknuť vyššiu kúpnu cenu.

(104)

Nakoniec sa zdá, že podmienkami verejnej súťaže sa uprednostňovali uchádzači preberajúci záväzky, keďže sa zdá, že v prípade, že dvaja uchádzači ponúknu rovnakú cenu, jeden s prevzatím záväzkov a druhý bez, ponuka so s prevzatím sa uprednostní pred tou druhou. Toto by sa javilo ako jasný náznak, že cena, ktorá by sa dosiahla bez prevzatia záväzkov, by mohla byť vyššia ako cena, ktorú ponúkol úspešný uchádzač. Možno sa odôvodnene domnievať, že povinnosť splniť preberané záväzky má finančné dôsledky pre kupujúceho, ktoré zohľadňuje pri podávaní ponuky. Bez prevzatia záväzkov by cena ponúknutá uvedeným kupujúcim bola preto pravdepodobne vyššia. V tomto smere Komisia konštatuje, že v konečnej fáze verejnej súťaže sa zúčastnili len dvaja uchádzači a že z informácií, ktoré má k dispozícii, sa zdá, že podnik bol predaný uchádzačovi, ktorý neprevzal žiadne záväzky.

(105)

Zdá sa teda, že tieto podmienky neumožňujú zahrnutie najvyššieho možného počtu uchádzačov, ktorí by navzájom súťažili so svojim najlepšími ponukami, čo je predpokladom predaja za čo najvyššiu trhovú cenu.

(106)

Zdá sa preto pravdepodobné, že majetok NCHZ nebol predaný spôsobom, ktorým by sa zabezpečilo maximalizovanie výnosov pre podstatu v konkurze. Nízka cena skutočne uhradená za podnik nadobúdateľom dokonca podstatne znižuje možnosť, aby štát získal späť nevyrovnané príspevky na sociálne zabezpečenie a z konkurzného konania.

5.7.   Hospodárska kontinuita medzi NCHZ a Fortischem

(107)

Komisia má pochybnosti o tom, či predaj podniku možno považovať za ukončenie výhody poskytnutej pre hospodársku činnosť NCHZ.

(108)

Podľa judikatúry Súdneho dvora za predpokladu zriadenia nových spoločností na účely pokračovania v časti činností podniku, ktorému bola poskytnutá pomoc, keď sa dostal do konkurzu, uvedené spoločnosti môžu byť aj povinné vrátiť predmetnú pomoc, ak ju naďalej využívajú. Súdny dvor takisto zdôraznil, že to tak môže byť napríklad v prípade, okrem iného, že pokračujúce spoločnosti neplatia za majetok trhovú cenu. (14) Komisia odkazuje na predchádzajúcu časť a má pochybnosti týkajúce sa ceny uhradenej za podnik.

(109)

Je záležitosťou ustálenej praxe rozhodovania Komisie, že majetok predaný v celku tretej spoločnosti sa považuje za oslobodený od predtým udelenej štátnej pomoci len v prípade, ak bol prevedený po otvorenej, transparentnej a bezpodmienečnej verejnej súťaži, inak pretrváva narušenie hospodárskej súťaže (15).

(110)

V každom prípade z predbežnej analýzy z hľadiska predaja vyplýva, že napriek tomu, že Slovensko tvrdí, že predaj bol prevodom aktív, v skutočnosti bola spoločnosť predaná ako podnik nepretržite pokračujúci v činnosti. Ako sa uvádza v bode 13, všetok majetok a aspoň časť prevoditeľných záväzkov bola predaná novému vlastníkovi. Rozsah činnosti zostáva rovnaký a všetci zamestnanci NCHZ očividne pokračujú v práci pre nový subjekt, Fortischem.

(111)

Dokonca sa zdá, že jedinými zmenami sú názov spoločnosti a právnickej osoby, ktorej patrí. V článku 1.2 súťažných podmienok sa stanovuje, že zámerom bolo predať NCHZ v celku ako súbor hmotného a nehmotného majetku spolu s jeho personálom. V článku 3.1 kúpnej zmluvy medzi Via Chem Slovakia a NCHZ zo 16. januára 2012 sa uvádza, že podnik nepretržite pokračujúci v činnosti, ktorý sa prevádza podľa tejto zmluvy, zahŕňa všetok nehnuteľný majetok, hnuteľný majetok, ostatné práva a majetkové hodnoty, ktoré i) slúžia na nepretržité pokračovanie v činnosti alebo podľa svojej povahy musí na taký účel slúžiť; a ii) od rozhodného dátumu patrí predávajúcemu. Podľa sťažovateľa je Fortischem v súčasnosti rovnakým subjektom ako NCHZ pred konkurzným konaním a počas neho, fungujúcim s rovnakými zamestnancami a s rovnakým portfóliom výrobkov na rovnakých výrobkových a geografických trhoch. Hlavným rozdielom je, že Fortischem je oslobodený od záväzkov voči štátu, ktoré zostali v pôvodnom právnom subjekte NCHZ.

(112)

V dôsledku uvedeného sa Komisia predbežne domnieva, že v prípade že Slovensko poskytlo výhodu NCHZ, ktorá predstavuje neoprávnenú štátnu pomoc, vymáhanie neoprávnenej štátnej pomoci udelenej NCHZ by sa mohlo nárokovať od nového majiteľa spoločnosti namiesto „prázdnej škrupiny“ NCHZ, ktorá sa pravdepodobne zlikviduje ukončením konkurzného konania.

6.   ROZHODNUTIE

Na základe uvedených úvah Komisia konajúca podľa postupu stanoveného v článku 108 ods. 2 Zmluvy o fungovaní Európskej únie žiada Slovensko, aby do jedného mesiaca od doručenia tohto listu predložilo svoje pripomienky a poskytlo všetky informácie, ktoré môžu pomôcť pri posudzovaní opatrení. Komisia žiada Vaše orgány, aby bezodkladne poslali kópiu tohto listu potenciálnym príjemcom pomoci.

Komisia si dovoľuje upozorniť na článok 14 nariadenia Rady (ES) č. 659/1999, v ktorom sa ustanovuje, že akúkoľvek neoprávnenú pomoc možno od príjemcov vymáhať.

Komisia upozorňuje Slovenskú republiku, že bude informovať zainteresované strany uverejnením tohto listu a jeho zmysluplného zhrnutia v Úradnom vestníku Európskej únie. Komisia bude informovať aj zainteresované strany v krajinách EZVO, ktoré sú signatármi dohody o EHP, a to uverejnením oznamu v dodatku EHP k Úradnému vestníku Európskej únie, ako aj Dozorný úrad EZVO, a to zaslaním kópie tohto listu. Všetky tieto zainteresované strany Komisia vyzve, aby predložili svoje pripomienky do jedného mesiaca od dátumu uverejnenia týchto informácií.»


(1)  Vlastníkom spoločnosti bola Disor Holdings Limited, spoločnosť bez vykazovanej podnikateľskej činnosti registrovaná na Cypre.

(2)  Pokuta bola uložená rozhodnutím Komisie z 22.7.2009 vo veci COMP(39.396 – Reagenty na báze acetylidu vápenatého a horčíka pre oceliarsky a plynárenský priemysel (Ú. v. EÚ C 301, 11.12.2009, s. 18).

(3)  Ostatní dvaja neboli schopní predložiť dostatočný depozit/záruku za sumu 1 milión EUR.

(4)  Zákon č. 7/2005 Z. z. z 9. decembra 2004 o konkurze a reštrukturalizácii a o zmene a doplnení niektorých zákonov.

(5)  Dôverné informácie

(6)  Odôvodnenie rozhodnutia vlády č. 534/2009 z 2. decembra 2009 o vyhlásení NCHZ za strategickú spoločnosť.

(7)  Súkromnými členmi veriteľského výboru boli INVEST – KREDIT, s.r.o. (vo vlastníctve DISOR HOLDINGS LIMITED, jediného akcionára NCHZ); Novácka Energetika, a.s. (pôvodne dcérska spoločnosť NCHZ, väčšinovým vlastníkom je od januára 2011 STUPEFY HOLDINGS LIMITED); M-ENERGO, s.r.o. (väčšinový akcionár STUPEFY HOLDINGS LIMITED) a DAK KABIA, s.r.o.

(8)  Ú. v. č. 37, B, 23.02.2011.

(9)  Odpovede Slovenska obsahovali odôvodnenie najmä so zreteľom na najväčšieho veriteľa – Sociálnu poisťovňu.

(10)  Zdá sa, že Sociálna poisťovňa nie je zabezpečeným veriteľom, pretože väčšina záväzkov voči nej vznikla po začatí konkurzného konania.

(11)  Všetky číselné údaje sú zaokrúhlené.

(12)  Vec C-364/90, Taliansko/Komisia, Zb. 1993, s. I-2097, bod 20.

(13)  Ú. v. EÚ C 244, 1.10.2004, s. 2.

(14)  Vec C-227/72, Nemecko/Komisia, Zb. 2004, s. I -3925, bod 86.

(15)  Rozhodnutie Komisie z 2.6.1999 vo veci C 46/1994 Seleco, Ú. v. ES L 227, 7.9.2000, s. 24,

Rozhodnutie Komisie z 8.7.1999, vo veci C 43/1997 Groeditzer Stahlwerke, Ú. v. ES L 292, 13.11.1999, s. 27,

Rozhodnutie Komisie z 21.6.2000, vo veci C 42/1998 CDA, Ú. v. ES L 18, 16.12.2000, s. 62,

Rozhodnutie Komisie z 30.10.2001, vo veci C 36/2000 Graf von Henneberg, Ú. v. ES L 307, 8.11.2002, s. 1.