ISSN 1977-0944

doi:10.3000/19770944.C_2013.268.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 268

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

56o anno
17 settembre 2013


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2013/C 268/01

Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 2000/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa agli impianti a fune adibiti al trasporto di persone (Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)  ( 1 )

1

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2013/C 268/02

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

5

2013/C 268/03

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria) ( 1 )

7

2013/C 268/04

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 736/2008 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca

22

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione europea

2013/C 268/05

Aiuti di Stato — Francia — Aiuto di Stato SA.27543 2013/C — Diritti di proprietà sulle infrastrutture di telecomunicazione — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( 1 )

23

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

17.9.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 268/1


Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 2000/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa agli impianti a fune adibiti al trasporto di persone

(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 268/01

OEN (1)

Riferimento e titolo della norma

(Documento di riferimento)

Prima pubblicazione GU

Riferimento della norma sostituita

Data di cessazione della presunzione di conformità della norma sostituita

Nota 1

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

CEN

EN 1709:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Prove, manutenzione, controlli di esercizio

26.4.2005

 

 

CEN

EN 1908:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Dispositivi di tensione

26.4.2005

 

 

CEN

EN 1909:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Recupero e salvataggio

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12385-8:2002

Funi di acciaio - Sicurezza - Parte 8: Funi traenti e portanti traenti a trefoli per installazioni destinate al trasporto di persone

24.4.2003

 

 

CEN

EN 12385-9:2002

Funi di acciaio - Sicurezza - Parte 9: Funi chiuse portanti per installazioni destinate al trasporto di persone

24.4.2003

 

 

CEN

EN 12397:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Esercizio

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12927-1:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Funi - Parte 1: Criteri di selezione delle funi e loro attacchi di estremità

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12927-2:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Funi - Parte 2: Coefficienti di sicurezza

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12927-3:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Funi - Parte 3: Specifiche per le impalmature su funi traenti, portanti-traenti e di traino a 6 trefoli

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12927-4:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Funi - Parte 4: Attacchi di estremità

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12927-5:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Funi - Parte 5: Immagazzinamento, trasporto, messa in opera e messa in tensione

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12927-6:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Funi - Parte 6: Criteri di dismissione

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12927-7:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Funi - Parte 7: Controllo, riparazione e manutenzione

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12927-8:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Funi - Parte 8: Controllo magneto-induttivo delle funi (MRT)

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12929-1:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Disposizioni generali - Parte 1: Requisiti applicabili a tutte le tipologie di impianti

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12929-2:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Disposizioni generali - Parte 2: Requisiti addizionali per le funivie bifune a va e vieni con vetture senza freni sul carrello

26.4.2005

 

 

CEN

EN 12930:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Calcoli

26.4.2005

 

 

CEN

EN 13107:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Opere di ingegneria civile

26.4.2005

 

 

CEN

EN 13223:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Argani ed altri dispositivi meccanici

26.4.2005

 

 

CEN

EN 13243:2004

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Apparecchiature elettriche ad esclusione di quelle per gli argani

26.4.2005

 

 

EN 13243:2004/AC:2005

 

 

 

CEN

EN 13796-1:2005

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Veicoli - Parte 1: Attacchi, carrelli, freni sul veicolo, cabine, seggiola, vetture, veicoli di manutenzione, dispositivi di traino

20.9.2005

 

 

EN 13796-1:2005/AC:2007

 

 

 

CEN

EN 13796-2:2005

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Veicoli - Parte 2: Prove di resistenza allo slittamento degli attacchi

20.9.2005

 

 

CEN

EN 13796-3:2005

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone - Veicoli - Parte 3: Prove a fatica

20.9.2005

 

 

Nota 1:

in genere la data di cessazione della presunzione di conformità coincide con la data di ritiro (“dow”), fissata dall’organizzazione europea di normazione, ma è bene richiamare l’attenzione di coloro che utilizzano queste norme sul fatto che in alcuni casi eccezionali può avvenire diversamente.

Nota 2.1:

la norma nuova (o modificata) ha lo stesso campo di applicazione della norma sostituita. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

Nota 2.2:

la nuova norma ha un campo di applicazione più ampio delle norme sostituite. Alla data stabilita le norme sostituite cessano di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

Nota 2.3:

la nuova norma ha un campo di applicazione più limitato rispetto alla norma sostituita. Alla data stabilita la norma (parzialmente) sostituita cessa di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione per quei prodotti o servizi che rientrano nel campo di applicazione della nuova norma. La presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione per i prodotti o servizi che rientrano ancora nel campo di applicazione della norma (parzialmente) sostituita, ma non nel campo di applicazione della nuova norma, rimane inalterata.

Nota 3:

In caso di modifiche, la Norma cui si fa riferimento è la EN CCCCC:YYYY, comprensiva delle sue precedenti eventuali modifiche, e la nuova modifica citata. La norma sostituita perciò consiste nella EN CCCCC:YYYY e nelle sue precedenti eventuali modifiche, ma senza la nuova modifica citata. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di fornire la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

NOTA:

Ogni informazione relativa alla disponibilità delle norme può essere ottenuta o presso le organizzazioni europee di normazione o presso gli organismi nazionali di normazione il cui l'elenco è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea conformemente all'articolo 27 del regolamento (UE) n. 1025/2012 (2).

Le norme armonizzate sono adottate dalle organizzazioni europee di normazione in lingua inglese (il CEN e il Cenelec pubblicano norme anche in francese e tedesco). Successivamente i titoli delle norme armonizzate sono tradotti in tutte le altre lingue ufficiali richieste dell'Unione europea dagli organismi nazionali di normazione. La Commissione europea non è responsabile della correttezza dei titoli presentati per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

La pubblicazione dei riferimenti alle rettifiche "… /AC:YYYY" avviene a solo scopo di informazione. Una rettifica elimina errori di stampa, linguistici o simili nel testo di una norma e può riferirsi a una o più versioni linguistiche (inglese, francese e/o tedesco) di una norma adottata da un'organizzazione europea di normazione.

La pubblicazione dei riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea non implica che le norme siano disponibili in tutte le lingue ufficiali dell'Unione.

Il presente elenco sostituisce tutti gli elenchi precedenti pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La Commissione europea assicura l'aggiornamento del presente elenco.

Per ulteriori informazioni sulle norme armonizzate o altre norme europee, consultare il seguente indirizzo Internet:

http://ec.europa.eu/enterprise/policies/european-standards/harmonised-standards/index_en.htm


(1)  OEN: Organzzazione europea di normazione:

CEN: Avenue Marnix 17, 1000 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË, Tel. +32 25500811; fax +32 25500819 (http://www.cen.eu)

Cenelec: Avenue Marnix 17, 1000 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË, Tel. +32 25196871; fax +32 25196919 (http://www.cenelec.eu)

ETSI: 650 route des Lucioles, 06921 Sophia Antipolis, FRANCE, Tel. +33 492944200; fax +33 493654716 (http://www.etsi.eu)

(2)  GU L 316 del 14.11.2012, pag. 12.


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

17.9.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 268/5


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

2013/C 268/02

Aiuto n.: SA.36804 (13/XA)

Stato membro: Belgio

Regione: LIMBURG (B)

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Boeren planten bij boeren

Base giuridica: Besluit van de deputatie van de provincie Limburg d.d. 8.5.2013

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 0,08 milioni

Intensità massima di aiuti: 0,50 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 1.9.2013-31.12.2013

Obiettivo dell'aiuto: Conservazione di paesaggi e fabbricati tradizionali(articolo 5 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Provincie Limburg

Universiteitslaan 1

3500 Hasselt

Sito web: http://www.limburg.be/webfiles/limburg/werken/landbouw/afschrift_werkingssubsidie_lisro_2013.pdf

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.37114 (13/XA)

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: TWENTE

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: subsidieregeling Gebiedsontwikkeling Noord Oost Twente- Herbestemming bestaande agrarische bebouwing

Base giuridica: Uitvoeringsbesluit subsidies Overijssel 2011, paragraaf 5.9.3.

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 0,50 milioni

Intensità massima di aiuti: 20,00 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 24.8.2013-31.12.2015

Obiettivo dell'aiuto: Investimenti nelle aziende agricole(articolo 4 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Provincie Overijssel

Luttenbergstraat 2,

8012 EE Zwolle

Sito web: http://www.overijssel.nl/loket/provinciale/uitvoeringsbesluit_subsidies_overijssel_2011

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.37116 (13/XA)

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: OVERIJSSEL

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: subsidieregeling Duurzame energieopwekking en energiebesparing

Base giuridica: paragraaf 8.1 Uitvoeringsbesluit subsidies Overijssel 2011

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 1,00 milioni

Intensità massima di aiuti: 50,00 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 24.8.2013-31.12.2015

Obiettivo dell'aiuto: Investimenti nelle aziende agricole(articolo 4 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

provincie Overijssel

Luttenbergstraat 2,

8012 EE Zwolle

Sito web: http://www.overijssel.nl/loket/provinciale/uitvoeringsbesluit_subsidies_overijssel_2011#H51807_0_18_

Altre informazioni: —


17.9.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 268/7


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 268/03

Numero di aiuto

SA.36163 (13/X)

Stato membro

Francia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a),articolo 107, paragrafo 3, lettera c) ,Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Ministère de l'économie et des finances

139 rue de Bercy

75012 Paris

Titolo della misura di aiuto

Création d'un crédit d'impôt innovation

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Article 71 de la loi no 2012-1509 du 29 décembre 2012 (JORF no 0304 du 30 décembre 2012 p 20589)

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.1.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 300,00 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Altra forma di agevolazione fiscale, Altro — L’article 71 de la loi no 2012-1509 de finances pour 2013 prévoit l’instauration d’un crédit d’impôt spécifique pour les dépenses d’innovation engagées par les petites et moyennes entreprises satisfaisant à la définition des micro, petites et moyennes entreprises donnée à l’annexe 1 du règlement (CE) no 800/2008 de la CE. Ce crédit d’impôt innovation, applicable aux PME, relève des articles 30, 31, 33, 34 du RGEC relatif aux aides à la recherche, au développement et à l’innovation. Il en résulte que le bénéfice de la fraction du crédit d’impôt qui ressort de la prise en compte des dépenses est subordonné au respect des intensités d’aides prévues par le RGEC.

Ce dispositif est prévu de manière pérenne. Toutefois, ce dispositif sera mis en oeuvre jusqu'au 31.12.2013 (date d'expiration du règlement no 800/2008). Ce dispositif sera renouvelé à la suite de l'adoption du nouveau règlement général d'exemption par catégorie.

2/ Le taux maximal d'intensité d'aide doit être modifié en effet ces dépenses se rattachent au développement expérimental au sens de l'article 30 du RGEC qui intègre l'innovation soit un taux d'intensité d'aide de 25 % (art 3, point 3 c) qui peut être majoré de 10 points pour les entreprises de taille moyenne et de 20 points de pourcentage pour les petites entreprises (soit respectivement 35 % et 45 %), le taux du CIR pour ces dépenses étant fixé à 20 % et le montant des dépenses éligibles étant plafonné à 400 000 € par an.

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti alla ricerca e sviluppo nei settori dell'agricoltura e della pesca (art. 34)

33 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

25 %

0 %

Aiuti alle PMI per le spese connesse ai diritti di proprietà industriale (art. 33)

33 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do;jsessionid=81BC1CA14EF731AE43DC2101F168B1F6.tpdjo07v_1?cidTexte=JORFTEXT000026856853&categorieLien=id

Numero di aiuto

SA.36299 (13/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

MARCHE

articolo 107, paragrafo 3, lettera c) ,Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Regione Marche — Servizio Territorio e Ambiente_ Pos. di Funzione Tutela delle risorse ambientali

Via Gentile da Fabriano, 9

60125 ANCONA

Italia

www.ambiente.marche.it

Titolo della misura di aiuto

Contributi ad imprese per l’adeguamento di veicoli al fine di diminuirne le emissioni di polveri sottili.

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

Deliberazione di Giunta Regionale n. 1442 del 15.10.2012

 

Deliberazione di Giunta Regionale n. 24 del 21.1.2013.

 

Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Tutela delle risorse ambientali n. 9 del 13.2.2013

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

13.4.2013-30.6.2014

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1,16 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti per l’acquisto di mezzi di trasporto nuovi intesi al superamento delle norme comunitarie o all’innalzamento del livello di tutela ambientale in assenza di norme comunitarie (art. 19)

35 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://bandi.regione.marche.it/DesktopModules/rmBandi/Allegati/78a05c91-52ff-4398-860a-6ec4717f04e3/BANDO%20rettificato%20per%20pubblicazione%20sito%20web.pdf

Numero di aiuto

SA.36338 (13/X)

Stato membro

Lettonia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

Latvia

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Vides aizsardzības un reģionālās attīstības ministrija

Peldu iela 25, Rīga, Latvija, LV-1494

www.varam.gov.lv

Titolo della misura di aiuto

projektu iesniegumu atklātais konkurss “Siltumnīcefekta gāzu emisijas samazinošu tehnoloģiju attīstīšana un pilotprojektu īstenošana”

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Ministru kabineta 2011.gada 2.augusta noteikumi Nr.608 “Klimata pārmaiņu finanšu instrumenta finansēto projektu atklāta konkursa “Siltumnīcefekta gāzu emisijas samazinošu tehnoloģiju attīstīšana un pilotprojektu īstenošana” nolikums”

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

2.8.2011-1.12.2012

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

LVL 2,79 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili (art. 23)

45 %

20 %

Aiuti alle PMI per servizi di consulenza (art. 26)

50 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

25 %

20 %

Aiuti per l’acquisto di mezzi di trasporto nuovi intesi al superamento delle norme comunitarie o all’innalzamento del livello di tutela ambientale in assenza di norme comunitarie (art. 19)

35 %

20 %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente in misure di risparmio energetico (art. 21)

60 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://likumi.lv/doc.php?id=234664

Numero di aiuto

SA.36725 (13/X)

Stato membro

Bulgaria

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

Bulgaria

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Управляващ орган на Оперативна програма „Развитие на конкурентоспособността на българската икономика“

Република България, гр. София, ул. „Славянска“ № 8

гл. дирекция „Европейски фондове за конкурентоспособност“ на Министерство на икономиката, енергетиката и туризма

www.opcompetitiveness.bg

Titolo della misura di aiuto

открита процедура за конкурентен подбор на проекти с определен срок за кандидатстване: BG161PO003-1.1.07 „Внедряване на иновации в предприятията“

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

ПМС № 121/2007 г. (обн., ДВ, бр. 45/2007 г., посл. изм. бр. 27/2013 г.); Оперативна програма „Развитие на конкурентоспособността на българската икономика“, CCI Номер: 2007BG161PO003: http://www.opcompetitiveness.bg/module3.php?menu_id=36; Насоки за кандидатстване по открита процедура за конкурентен подбор на проекти с определен срок за кандидатстване: BG161PO003-1.1.07 „Внедряване на иновации в предприятията“

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

8.5.2013-10.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE, ATTIVITA' ARTISTICHE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO, ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI, ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE, ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI E ORGANISMI EXTRATERRITORIALI, FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA, FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RISANAMENTO, COSTRUZIONI, COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI, TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO, SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE, SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE, ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE, ATTIVITÀ IMMOBILIARI, ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE, Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, Fabbricazione di altri mezzi di trasporto, Fabbricazione di mobili, Altre industrie manifatturiere, Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature, ATTIVITÀ ESTRATTIVA, Fabbricazione di prodotti da forno e farinacei, Produzione di cacao, cioccolato, caramelle e confetterie, Produzione di condimenti e spezie, Produzione di pasti e piatti preparati, Produzione di preparati omogeneizzati e di alimenti dietetici, Produzione di altri prodotti alimentari n.c.a., Produzione di bibite analcoliche, di acque minerali e di altre acque in bottiglia, Industria del tabacco, Industrie tessili, Confezione di articoli di abbigliamento, Confezione di articoli in pelle e simili, Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio, Fabbricazione di carta e di prodotti di carta, Stampa e riproduzione su supporti registrati, Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, Fabbricazione di prodotti chimici, Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici, Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E DI SERVIZI DI SUPPORTO, AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA, ISTRUZIONE, Attività metallurgiche, Fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature, Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, Fabbricazione di apparecchiature elettriche, Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a.

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

BGN 88,0100 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Европейски фонд за регионално развитие;Оперативна програма „Развитие на конкурентоспособността на българската икономика“ 2007-2013, одобрена от Европейската Комисия с CCI Номер: 2007BG161PO003 — BGN 74,81 (in millions)

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

50 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.opcompetitiveness.bg/module4.php?menu_id=45&id=120

Numero di aiuto

SA.36763 (13/X)

Stato membro

Danimarca

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

DANMARK

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

Styrelsen for Forskning og Innovation

Bredgade 40

1260 København K

http://fivu.dk/

Titolo della misura di aiuto

Udvidet Videnkupon

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

Lovbekendtgørelse nr. 835 af 13. august 2008 om teknologi og innovation

 

Finanslovskonto § 19.74.01.75. Samarbejde om innovation og videnspredning

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.4.2013-31.3.2018

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

DKK 17,00 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

25 %

10 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://fivu.dk/forskning-og-innovation/tilskud-til-forskning-og-innovation/opslag/2013/indkaldelse-af-ansogninger-til-udvidet-videnkupon

 

http://www.oes-cs.dk/bevillingslove/fl13x3.pdf

Finanslovskonto § 19.74.01.75. Samarbejde om innovation og videnspredning (s. 225)

Numero di aiuto

SA.36794 (13/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

CALABRIA

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Regione Calabria

Dipartimento 5 — Attività Produttive

Viale Cassiodoro — Palazzo Europa

88100 — Catanzaro

0961- 856322

www.regione.calabria.it/sviluppo

Titolo della misura di aiuto

Sostegno allo sviluppo delle imprese artigiane

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

Legge n. 949/52, articolo 37

 

Legge 240/81, articolo 23

 

Delibera Giunta Regionale n. 324 del 9.6.2009

 

Decreto Dirigente Generale n. 13031 del 1.7.2009

 

Decreto Dirigente Generale n. 1557 del 19.2.2010

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.7.2009-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 3,50 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta, Abbuono di interessi

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti a finalità regionale — regime (art. 13)

30 %

0 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.artigiancassa.it/artigiani/agevolazioni/Pagine/Legge%20949%20Calabria.aspx?regione=calabria

Numero di aiuto

SA.36807 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a),articolo 107, paragrafo 3, lettera c) ,Zone non assistite,Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Ministerio de Industria, Energía y Turismo

Secretaria de Estado de Telecomunicaciones y para la Sociedad de la Información

Capitán Haya, 41 28071 Madrid

http://www.minetur.gob.es/es-ES/Paginas/index.aspx

Titolo della misura di aiuto

Acción Estratégica de Economía y Sociedad Digital.

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Orden IET/786/2013, BOE 9.5.2013

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

10.5.2013-31.12.2016

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 467,1300 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Prestito agevolato , Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Ver documento anexo «Aclaraciones al formulario» — EUR 20,18 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

50 %

20 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

25 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.minetur.gob.es/PortalAyudas/AEESD/Normativa/Paginas/Bases.aspx

Numero di aiuto

SA.36876 (13/X)

Stato membro

Grecia

Numero di riferimento dello Stato membro

GR

Denominazione della regione (NUTS)

IONIA NISIA, DYTIKI ELLADA, STEREA ELLADA, PELOPONNISOS, ATTIKI, VOREIO AIGAIO, KRITI, ANATOLIKI MAKEDONIA, THRAKI, KENTRIKI MAKEDONIA, DYTIKI MAKEDONIA, THESSALIA, IPEIROS

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a),articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

GENERAL SECRETARIAT FOR RESEARCH AND TECHNOLOGY

14-18 MESOGEION AV

115 10 ATHENS

GREECE

http://www.gsrt.gr

Titolo della misura di aiuto

Industrial Research & Technology Development Programme (PAVET) 2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

Law 1514/1985 and its amendment,

 

PD 274/2000 and all its amendments,

 

Ministerial Decision 14053/EIS 1749/27.3.2008 (FEK — Official Journal of Greek Government — 540/Β/27.3.2008 & 1957/Β/9.9.2009 & 1088/Β/19.7.2010),

 

Law 3614/07 and all its amendments,

 

Law 2362/1995 and all amendment (L. 3871/2010).

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

13.5.2013-31.12.2015

Settore/i economico/i interessato/i

Ricerca scientifica e sviluppo

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 6,6000 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

ERDF — EUR 16,80 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti alle PMI per le spese connesse ai diritti di proprietà industriale (art. 33)

75 %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

55 %

20 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

40 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.gsrt.gr/central.aspx?sId=108I334I1106I646I444510&olID=777&neID=673&neTa=1_307_1&ncID=0&neHC=0&tbid=0&lrID=2&oldUIID=aI777I0I119I428I1089I0I2&actionID=load&JScript=1

Δράσεις Ενίσχυσης Ε&Τ › Τρέχουσες Εθνικές Δράσεις › Ενεργές προκηρύξεις ΕΣΠΑ

Numero di aiuto

SA.36937 (13/X)

Stato membro

Germania

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

MECKLENBURG-VORPOMMERN

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a)

Autorità che concede l'aiuto

Landesförderinstitut Mecklenburg-Vorpommern

Postfach 16 02 55

Werkstr. 213

19092 Schwerin

http://www.lfi-mv.de/cms2/LFI_prod/LFI/content/de/Startseite/index.jsp

Titolo della misura di aiuto

Inselklinik Heringsdorf

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Landeshaushaltsordnung Mecklenburg-Vorpommern

Weblink: http://service.mvnet.de/_php/download.php?datei_id=70805

Tipo di misura

Aiuto ad hoc

Modifica di una misura di aiuto esistente

Data di concessione

A partire dal 4.6.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Servizi ospedalieri

Tipo di beneficiario

PMI — Inselklinik Heringsdorf GmbH & Co. KG Haus Kulm

Importo totale dell'aiuto ad hoc concesso all'impresa

EUR 1,42 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

CCI-Code: 2007 DE 161 PO 003 — EUR 1,42 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti ad hoc (art. 13, par. 1)

30 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.lfi-mv.de/cms2/LFI_prod/LFI/content/de/Startseite/index.jsp

Numero di aiuto

SA.37038 (13/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

FRIULI-VENEZIA GIULIA

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Regione autonoma Friuli Venezia Giulia — Direzione Istruzione università e ricerca

Via del Lavatoio 1 — 34132 TRIESTE

http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/

Titolo della misura di aiuto

PAR FSC 2007/2013 — BANDO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI RICERCA INDUSTRIALE, SVILUPPO SPERIMENTALE, INNOVAZIONE, NELL'AMBITO DEL DISTRETTO TECNOLOGICO NAVALE E NAUTICO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA — DITENAVE

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

DGR 847 del 15 maggio 2012 con la quale è stato approvato il Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC) della Regione Friuli Venezia Giulia per il periodo 2007–2013;

 

DGR 748 dell’11.4.2013 con cui è stata approvata la scheda di attività relativa alla Linea d’Azione 3.1.2 — «Miglioramento dell’offerta di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico»;

 

Decreto 956/2013 con cui è stato approvato il Bando

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

15.7.2013-30.7.2017

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 3,20 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Ricerca industriale [art. 31, par. 2, lettera b)]

65 %

15 %

Sviluppo sperimentale (art. 31, par. 2, lettera c))

40 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/istruzione-ricerca/fare-ricerca/FOGLIA12/

Numero di aiuto

SA.37046 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

RGE 30/2013

Denominazione della regione (NUTS)

COMUNIDAD VALENCIANA

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

INSTITUTO VALENCIANO DE COMPETITIVIDAD EMPRESARIAL (IVACE Energía)

C/ COLON, No1, 4a PLANTA

46004 VALENCIA

www.aven.es

Titolo della misura di aiuto

AYUDAS EN MATERIA DE ENERGÍAS RENOVABLES Y BIOCARBURANTES 2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

 

RESOLUCIÓN de 28 de junio de 2013, del presidente del Instituto Valenciano de Competitividad Empresarial (IVACE), por la que se convocan ayudas en materia de energías renovables y biocarburantes, para el ejercicio 2013 (DOCV núm. 7062, de 8 de julio de 2013).

 

ORDEN 1/2012, de 12 de marzo, de la Conselleria de Economía, Industria y Comercio, por la que se establece el procedimiento y el marco general para la concesión de ayudas por la Agencia Valenciana de la Energía. (DOCV núm. 6740, de 23.03.2012)

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

9.7.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 2,70 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

FEDER POCV 2007-2013 — EUR 1,99 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili (art. 23)

45 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.docv.gva.es/datos/2013/07/08/pdf/2013_7125.pdf

Numero di aiuto

SA.37052 (13/X)

Stato membro

Austria

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

STEIERMARK

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

Land Steiermark, Abteilung 15

8010 Graz, Landhausgasse 7

http://www.verwaltung.steiermark.at/cms/ziel/74967208/DE/

Titolo della misura di aiuto

Luftreinhalteprogramm Steiermark 2011, Kernmaßnahme 7; Investitionsförderung für den Fernwärmeausbau in Graz-Ost, Graz-Süd sowie Graz-West 2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Regierungssitzungsbeschluss vom 25.4.2013 mit der GZ ABT15-OP-FG.10-7/2012-344

Tipo di misura

Aiuto ad hoc

Modifica di una misura di aiuto esistente

Data di concessione

A partire dal 25.5.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

Tipo di beneficiario

grande impresa — Energie Graz GmbH & Co KG, Schönaugürtel 65, 8010 Graz

Importo totale dell'aiuto ad hoc concesso all'impresa

EUR 1,47 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti che consentono alle imprese di andare oltre le norme comunitarie in materia di tutela ambientale o di innalzare il livello di tutela ambientale in assenza di norme comunitarie (art. 18)

35 %

0 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.technik.steiermark.at/cms/dokumente/11717742_59689784/0d2ba69e/RSB_%20ABT15-1139_2013-8.pdf

Numero di aiuto

SA.37079 (13/X)

Stato membro

Spagna

Numero di riferimento dello Stato membro

RGE 21/2013

Denominazione della regione (NUTS)

COMUNIDAD VALENCIANA

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

INSTITUTO VALENCIANO DE COMPETITIVIDAD EMPRESARIAL (IVACE-ENERGIA)

C/ COLÓN, No 1, 4a PLANTA

46004 VALENCIA

www.aven.es

Titolo della misura di aiuto

AYUDAS DEL INSTITUTO VALENCIANO DE COMPETITIVIDAD EMPRESARIAL (IVACE), EN MATERIA DE AHORRO Y EFICIENCIA ENERGÉTICA EN LAS EMPRESAS, SECTOR EDIFICACIÓN, COGENERACIÓN Y DIVERSIFICACIÓN ENERGÉTICA PARA EL EJERCICIO 2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

RESOLUCIÓN DE 6 DE JUNIO DE 2013, DEL PRESIDENTE DEL INSTITUTO VALENCIANO DE COMPETITIVIDAD EMPRESARIAL (IVACE), POR LA QUE SE CONVOCAN AYUDAS EN MATERIA DE AHORRO Y EFICIENCIA ENERGÉTICA EN LAS EMPRESAS, SECTOR EDIFICACIÓN, COGENERACIÓN Y DIVERSIFICACIÓN ENERGÉTICA, PARA EL EJERCICIO 2013 (DOCV No 7054, DE 26 DE JUNIO DE 2013)

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

26.6.2013-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 4,23 milioni

Per le garanzie

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

FEDER POCV 2007-2013 — EUR 3,38 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente nella cogenerazione ad alto rendimento (art. 22)

45 %

20 %

Aiuti agli investimenti che consentono alle imprese di andare oltre le norme comunitarie in materia di tutela ambientale o di innalzare il livello di tutela ambientale in assenza di norme comunitarie (art. 18)

35 %

20 %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente in misure di risparmio energetico (art. 21)

20 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.docv.gva.es/datos/2013/06/26/pdf/2013_6595.pdf


17.9.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 268/22


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 736/2008 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca

2013/C 268/04

Numero dell'aiuto: SA.36759 (13/XF)

Stato membro: Danimarca

Regione/Autorità che concede l'aiuto: Danimarca

Titolo del regime di aiuto/Nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto ad hoc: Vækstkaution

Base giuridica: Lovbekendtgørelse nr. 549 om Vækstfonden af den 1. juli 2002 (med senere ændringer), bekendtgørelse nr. 1013 om Vækstfondens virke af den 17. august 2007 som ændret ved bekendtgørelse nr. 237 af den 17. marts 2010 samt Aktstykke nr. 54 vedtaget af Folketingets Finansudvalg den 13. december 2012

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo dell'aiuto ad hoc concesso all'impresa: 0 milioni di DKK

Intensità massima dell'aiuto: 18,92 %

Data di entrata in vigore:

Durata del regime o dell'aiuto individuale (non oltre il 30.6.2014). Indicare:

Obiettivo dell'aiuto:

Investimenti produttivi nel settore dell'acquacoltura (articolo 11 del regolamento (CE) n. 736/2008)

Misure idroambientali nel settore della pesca e dell'acquacoltura (articolo 12 del regolamento (CE) n. 736/2008)

Pesca in acque interne (articolo 15 del regolamento (CE) n. 736/2008)

Trasformazione e commercializzazione nel settore della pesca e dell'acquacoltura (articolo 16 del regolamento (CE) n. 736/2008)

Investimenti destinati a porti di pesca, luoghi di sbarco e ripari (articolo 19 del regolamento (CE) n. 736/2008)

Sviluppo di nuovi mercati e campagne promozionali nel settore della pesca e dell'acquacoltura (articolo 20 del regolamento (CE) n. 736/2008)

Indicare l'articolo o gli articoli applicati (articoli da 8 a 24): articolo 11 del regolamento (CE) n. 736/2008

Attività interessata: —

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Sito internet sul quale è possibile consultare il testo integrale del regime di aiuto oppure i criteri e le condizioni in base ai quali è concesso un aiuto ad hoc al di fuori di un regime di aiuto: www.vf.dk/For%20virksomheder/Vaekstkaution

www.vf.dk/For%20virksomheder/Vaekstkaution/Hvem%kan%soege/Fiskeri%20og%20akvakultur

Giustificazione: indicare per quale motivo si è fatto ricorso a un regime di aiuti di Stato piuttosto che a un aiuto nell'ambito del Fondo europeo per la pesca: Il regime Vækstkaution ("garanzia per la crescita") è un meccanismo di finanziamento flessibile gestito in collaborazione con le banche commerciali ordinarie. Si tratta di un regime che consente di erogare aiuti sotto forma di garanzie fino al 75 % del prestito in essere. Il prestito non può essere superiore a 2 milioni di DKK. L'equivalente sovvenzione calcolato nel regime di garanzia è notificato alla Commissione europea e da essa approvato, cfr. SA.35809 (2013/N). L'intensità media dell'aiuto è quindi pari al 18,92 % della garanzia. Il regime si applica a tutti i settori, comprese le industrie primarie. Lo stanziamento totale per il regime nel periodo 2013-2015 è pari a 200 milioni di DKK. Le autorità danesi prendono atto che l'aiuto cesserà di essere esente ai sensi del regolamento (CE) n. 736/2008 al più tardi il 30 giugno. Per quanto riguarda le garanzie concesse dopo tale data, le autorità danesi si impegnano a garantire che il meccanismo rispetti le norme vigenti.


V Avvisi

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione europea

17.9.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 268/23


AIUTI DI STATO — FRANCIA

Aiuto di Stato SA.27543 2013/C — Diritti di proprietà sulle infrastrutture di telecomunicazione

Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 268/05

Con lettera del 17 luglio 2013, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Repubblica francese la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea in relazione alla misura in oggetto.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito all’aiuto che forma oggetto del presente procedimento entro un mese dalla data di pubblicazione della presente sintesi e della lettera che segue, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della concorrenza

Direzione C

1 Place Madou

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Fax: +32 22961242

Tali osservazioni saranno comunicate alla Repubblica francese. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

TESTO DELLA SINTESI

PROCEDIMENTO

Con lettera del 26 gennaio 2009, la Commissione ha ricevuto una denuncia riguardante la concessione di un presunto aiuto di Stato a favore della società YPSO (Numéricâble), costituito dal trasferimento gratuito di diritti di proprietà relativi alle reti via cavo e alle reti di infrastrutture di ingegneria civile stabilite nel quadro delle convenzioni di concessione di servizio pubblico. Con lettera del 5 febbraio 2009, la Commissione ha trasmesso alle autorità francesi una versione non riservata della denuncia, invitandole a fornire chiarimenti sulle misure oggetto della denuncia. Le autorità francesi hanno fornito alcuni elementi di risposta con lettera del 14 maggio 2009. La Commissione ha richiesto informazioni complementari alla Francia con lettera dell’8 settembre 2009.

Dopo aver concesso alle autorità francesi varie proroghe per rispondere, il 19 aprile 2011 la Commissione ha ingiunto alla Francia di presentare le informazioni richieste, ai sensi dell’articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 659/1999. In seguito alla lettera di ingiunzione, le autorità francesi hanno fornito alcune delle informazioni richieste in data 19 luglio 2011. Con lettera del 26 settembre 2011, la Commissione ha chiesto ulteriori chiarimenti alle autorità francesi, che hanno trasmesso informazioni in merito in data 15 febbraio 2012. Esse avrebbero dovuto trasmettere ulteriori informazioni nel marzo 2012, ma la Commissione non ha ricevuto alcuna comunicazione al riguardo.

DESCRIZIONE DELLA MISURA

1)

In seguito all’analisi delle informazioni rese disponibili finora, la Commissione ritiene necessario avviare il procedimento di indagine formale per quanto riguarda i trasferimenti di proprietà relativi alle reti via cavo e alle reti di infrastrutture di ingegneria civile stabilite nel quadro della trasformazione delle convenzioni di concessione di servizio pubblico in autorizzazioni di occupazione del demanio pubblico. I trasferimenti sarebbero stati effettuati a favore degli operatori via cavo detenuti attualmente dalla società Numéricâble in occasione della trasformazione delle convenzioni di concessione di servizio pubblico, stipulate inizialmente dagli operatori via cavo con i comuni, in convenzioni di occupazione del demanio pubblico relative alle reti via cavo, tra il 2003 e il 2006.

2)

La società Numéricâble, di proprietà al 100% di YPSO France, è un operatore di telecomunicazioni francese. Con il 99,6% delle reti via cavo attualmente installate in Francia, essa è il principale operatore di televisione via cavo. Tale posizione è il risultato del consolidamento del settore dei servizi via cavo avviatosi in particolare all’inizio degli anni 2000 attraverso il rilevamento di diverse società di operatori via cavo, principalmente da parte di UPC France. Questa società è stata a sua volta rilevata da YPSO/Numéricâble nel giugno 2006. Numéricâble è anche fornitore di servizi Internet. A partire dal 2006 ha avviato un processo di modernizzazione delle sue reti via cavo sostituendo i vecchi cavi coassiali con la fibra ottica, diventando così un operatore di rilievo nel mercato della connessione ad altissima velocità.

3)

I trasferimenti sembrano riguardare in particolare 33 comuni ma, in assenza di informazioni precise da parte delle autorità francesi sui comuni che hanno trasferito le proprie reti via cavo e infrastrutture di ingegneria civile, è possibile che siano coinvolti anche altri comuni.

4)

Le “convenzioni-cavo” firmate dai comuni negli anni 80 e 90 per la creazione e lo sfruttamento di reti via cavo presentano le caratteristiche di concessioni di servizio pubblico. Le opere realizzate dal delegatario, necessarie al funzionamento del servizio pubblico, costituiscono dei “beni di ritorno”. La proprietà della rete costruita appartiene ab initio alla collettività e, al termine della delega, ritorna di diritto alla collettività stessa. Qualsiasi trasferimento di proprietà è possibile soltanto dopo l'uscita del bene dal demanio pubblico attraverso provvedimenti di chiusura e di disattivazione.

5)

Nel contesto della messa in conformità delle “convenzioni-cavo” con il quadro comunitario stabilito dal Pacchetto Telecom del 2002, tali convenzioni sono state trasformate in autorizzazioni di occupazione del demanio pubblico che comprendono clausole che riconoscono all’operatore via cavo il diritto di proprietà esclusiva sulla rete. I diritti di proprietà sono stati ottenuti a titolo gratuito. Le autorità francesi hanno chiesto agli enti locali di avviare le procedure necessarie per eliminare le clausole considerate illecite mediante una procedura di conciliazione o un'azione di annullamento dinanzi al giudice competente. Tuttavia, non è stata trasmessa alla Commissione nessuna informazione relativa alle misure adottate dai comuni.

VALUTAZIONE DELLA MISURA

I trasferimenti di proprietà di reti e infrastrutture non prevedono alcuna contropartita. La Commissione ritiene che essi implichino un trasferimento di risorse statali e conferiscano un vantaggio selettivo alla società Numéricâble, rafforzando la sua posizione in un settore economico aperto alla concorrenza e incidendo sugli scambi tra Stati membri. Di conseguenza, essi costituiscono un aiuto ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del trattato.

Per quanto riguarda la compatibilità degli aiuti, allo stato attuale la Commissione ritiene che la disciplina relativa agli aiuti di Stato sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico (1), secondo la quale, a determinate condizioni, una compensazione di obblighi di servizio pubblico può essere dichiarata compatibile con l’articolo 106, paragrafo 2, del trattato, non è applicabile, dal momento che all’operatore privato non è attribuito nessun obbligo di servizio pubblico.

Anche prendendo in considerazione l’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del trattato come base di compatibilità, la Commissione ritiene che allo stato attuale gli aiuti non possano essere considerati compatibili con il mercato interno in quanto aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche. Infatti, l’obbligo di non alterare le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse non risulta rispettato. La Commissione osserva che, nonostante sia concepibile sostenere che il trasferimento di proprietà sia stato necessario al fine di garantire la continuità dei servizi, la misura appare sproporzionata rispetto all’obiettivo perseguito.

La Commissione esprime quindi seri dubbi circa la compatibilità di tali aiuti con il mercato interno.

La Commissione rammenta alla Repubblica francese che, conformemente all’articolo 14 del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, gli aiuti concessi illegalmente possono formare oggetto di recupero presso il beneficiario.

TESTO DELLA LETTERA

«Par la présente, la Commission a l’honneur d’informer la République française qu’après avoir examiné les informations fournies par vos autorités sur la mesure citée en objet, elle a décidé d’ouvrir la procédure prévue à l’article 108, paragraphe 2, du traité sur le fonctionnement de l'Union européenne.

1)   PROCÉDURE

(1)

Par lettre du 26 janvier 2009, la Commission a été saisie d'une plainte concernant l'octroi d'une aide d'Etat présumée en faveur de la société YPSO (Numéricâble). Le plaignant a souhaité garder son identité confidentielle. Le 5 février 2009, la Commission a transmis la plainte aux autorités françaises en demandant des informations sur la mesure d'aide présumée. Après que deux délais supplémentaires leur aient été accordés, les autorités françaises ont fourni des renseignements par courrier du 14 mai 2009. Cependant, la Commission a demandé aux autorités françaises par lettre du 8 septembre 2009 des renseignements complémentaires relatifs à des points précis.

(2)

Suites aux demandes envoyées par les autorités françaises, la Commission a accepté de proroger le délai pour fournir les informations sollicitées jusqu'au 1 décembre 2009. Toutefois, les autorités françaises n'ont pas fourni les éléments détaillés qui étaient demandés par la Commission dans sa lettre du 8 septembre 2009. Après plusieurs rappels successifs, le 19 avril 2011, la Commission a enjoint à la France de présenter les informations sollicitées, en application de l'article 10, paragraphe 3, du Règlement (CE) no 659/1999.

(3)

Suite à la lettre d'injonction, les autorités françaises ont envoyé des éléments de réponse le 19 juillet 2011. La Commission a demandé des renseignements supplémentaires par lettre du 26 septembre 2011. Après une extension de délai et un rappel, les autorités françaises ont soumis des informations à la Commission le 15 février 2012. Suite à la réunion du 3 février 2012 avec les représentants des autorités françaises, des compléments d'information auraient dû être transmis à la Commission en mars 2012. Toutefois, ce courrier n'est jamais parvenu à la Commission.

(4)

Durant cette période, la Commission a eu d'autres échanges avec le plaignant.

2)   DESCRIPTION DÉTAILLÉE DE LA MESURE

2.1.   Contexte

(5)

Selon le plaignant, l'aide aurait été accordée en faveur des câblo-opérateurs détenus actuellement par la société Numéricâble, par un transfert gratuit de droits de propriété sur les réseaux câblés et d'infrastructures de génie civil (2) appartenant auparavant aux collectivités territoriales.

(6)

La société Numéricâble, détenue à 100 % par YPSO France, est un opérateur de télécommunication français. Avec 99,6 % des réseaux câblés déployés en France actuellement (3), sa position est de principal câblo-opérateur de télévision. Cette position est le résultat de la consolidation du secteur du câble entreprise en particulier au début des années 2000 par le rachat de différents câblo-opérateurs principalement par la Société UPC France. Cette société a été à son tour rachetée par YPSO/Numéricâble en juin 2006.

(7)

Numéricâble est aussi un fournisseur d'accès à Internet. Depuis 2006, Numéricâble a commencé un processus de modernisation de ses réseaux câblés en remplaçant les anciens câbles coaxiaux par la fibre optique pour installer des réseaux FttB (4). Comme il peut être observé dans les tableaux ci-dessous, Numéricâble est devenu ainsi un acteur majeur dans le secteur du très haut débit, avec un nombre de 1 200 000 abonnés connectés au très haut débit en 2012, qui en 2011 représentaient 71 % des abonnés à très haut débit dans toute la France.

Quota d'abonnés à très haut débit dans toute la France des quatre principaux opérateurs français, mi-2011:

Opérateurs

Abonnés très haut débit

Abonnés haut débit

Numéricâble

71 %

5 %

France Telecom/Orange

13 %

42 %

Free

5 %

21 %

SFR

9 %

23 %

Autres

2 %

9 %

Source: Etude d'IDATE de mars 2012, d’après données opérateurs et ARCEP

Chiffres clés du secteur HD et pour les quatre principaux opérateurs français (juin 2011):

Opérateur

Abonnés haut débit

Abonnés très haut débit

Foyers raccordables en très haut débit

Numéricâble

1 100 000

395 000

4 500 000

Orange

9 371 000

73 000

819 403

SFR

4 983 000

51 000

550 000

Free

4 716 000

28 000

450 000

Source: Etude d'IDATE de mars 2012, données opérateurs ou estimations

(8)

Selon les informations transmises par le plaignant, les transferts auraient été opérés entre 2003 et 2006 lors de la transformation des conventions de délégation de service public conclues initialement par les opérateurs avec les communes en conventions d'occupation du domaine public relatives à des réseaux câblés.

(9)

Les transferts de propriété auraient eu lieu dans certaines communes recensées par l'Autorité de régulation des communications électroniques et des postes (l'ARCEP). L'ARCEP a analysé les conventions contenant des clauses de transferts en nombre d'environ 50, dont une trentaine se retrouve sur la liste transmise à la Commission par le plaignant. Il est toutefois estimé que d'autres communes sur un nombre de plus de 500 conventions-câble auraient pu être concernées par ce type de transformation, la plaignant en ayant identifié un nombre de 33 communes (5) qui ont transformé les conventions-câble en conventions d’occupation du domaine public.

(10)

Depuis les années 80, l'établissement et l’exploitation des réseaux câblés en France ont fait l’objet de deux principaux régimes juridiques. Au début, le « plan câble » a réservé à l'Etat l'établissement des réseaux (6). A partir de 1986, sous le régime des réseaux «nouvelle donne» (7), ce sont les communes qui ont établi ou ont autorisé l’établissement des réseaux. Dans le cadre des régimes mentionnés, les communes ont signé dans les années 1980 et 1990 et pour une durée de 20 ou de 30 ans une multitude de conventions avec différents câblo-opérateurs (dites "conventions-câble").

(11)

Certaines de ces conventions portent sur l'établissement et l'exploitation de réseaux câblés, étant signées parfois sous l’appellation de "concession" ou de "délégation de service public". Les conventions-câble contiennent des clauses visant en particulier:

obligations de service public à la charge de l’opérateur (continuité et qualité du service, mise à disposition gratuite d’un canal local, existence d’un droit d’égal accès au service, obligation de couverture du réseau, obligation de desserte de bâtiments publics),

la rémunération de l’opérateur par les résultats de l’exploitation,

le contrôle exercé par la commune sur son délégataire (contrôle des tarifs et des programmes etc.),

l'exclusivité dont l'opérateur bénéficie pour la construction et l'exploitation du réseau.

(12)

Le câblo-opérateur est investi d’une mission globale de construction et d’exploitation du réseau, tel que prévu expressément par les conventions (8). Quant à la propriété du réseau construit, certaines conventions prévoient expressément qu'il appartient à la collectivité ab initio et lui revient de droit en fin de délégation (9). Les ouvrages réalisés par le délégataire, nécessaires au fonctionnement du service public, constituent des « biens de retour », cette propriété s'incorporant au domaine public dès l'achèvement des ouvrages.

(13)

Toutes les caractéristiques citées indiquent que les conventions-câble représentent des délégations de service public. La définition de la délégation de service public est consacrée depuis décembre 2001 (10) dans le Code général des collectivités territoriales à l'article L-1411-1 qui se lit: "Une délégation de service public est un contrat par lequel une personne morale de droit public confie la gestion d'un service public dont elle a la responsabilité à un délégataire public ou privé, dont la rémunération est substantiellement liée aux résultats de l'exploitation du service. Le délégataire peut être chargé de construire des ouvrages ou d'acquérir des biens nécessaires au service".

(14)

La question de la nature juridique des conventions s’est révélée d’une grande importance dans le contexte de la transposition du Paquet Télécom de 2002 (11). La France a transposé le cadre communautaire par la loi no 2004-669 du 9 juillet 2004 relative aux communications électroniques et aux services de communication audiovisuelle. La loi prévoyait la mise en conformité des conventions en cours d'application (article 134), devant conduire en pratique:

à la suppression du régime d’autorisation par les communes de l’établissement de réseaux câblés sur leur territoire, remplacé par un système de déclaration préalable auprès de l’ARCEP;

à la suppression des clauses d’autorisation exclusive d’établissement qui garantissaient au délégataire un monopole territorial;

à l'obligation de garantir une utilisation partagée des infrastructures publiques de génie civil entre les opérateurs de communications électroniques (12).

(15)

L'obligation de mise en conformité a fait le sujet de différentes interprétations. Plus particulièrement, certains câblo-opérateurs ont allégué une incompatibilité entre la délégation de service public et la suppression de l’exclusivité, en demandant la conclusion de nouvelles conventions leurs permettant d’obtenir la propriété des réseaux.

(16)

L'opération de mise en conformité requise par le législateur s'est concrétisée dès 2003 par la transformation des conventions initiales conclues par les opérateurs avec les communes dans les conditions décrites plus haut, en conventions d'occupation du domaine public relatives à des réseaux câblés. Plusieurs communes ont signé même des conventions d'occupation du domaine public avant l'adoption de la loi de 2004. Les motivations inscrites dans les extraits des délibérations sur la transformation des conventions portent sur le fait que la délégation de service public s'avère "inadapté d'un point de vue juridique" notamment au regard du cadre juridique communautaire du 7 mars 2002 (13).

(17)

Les conventions d’occupation du domaine public autorisent les opérateurs à occuper les voies, les propriétés publiques et les chemins ruraux aux fins de procéder ou de faire procéder aux travaux d’établissement et d’entretien du réseau en échange d’une redevance annuelle. Les parties reconnaissent un droit de propriété sans partage sur le réseau, qui comprend tous équipements et infrastructures permettant d’offrir des services de communications électroniques et notamment des services de radiodiffusion sonore et de télévision (14). Aucune obligation de service public n'étant prévue à la charge de l’opérateur, les règles du marché concurrentiel s'appliquent à son activité. Il ne semble pas que Numéricâble est tenu à assurer l'accès des opérateurs tiers aux infrastructures établies puisqu'aucune obligation d’ouverture du réseau n'est prévue à sa charge.

(18)

Etant donné que la qualification des conventions comme délégations de service public a des effets essentiels en termes de propriété (car la propriété des biens concernés reste publique), le législateur a confié à l’ARCEP la mission d’établir un rapport public sur la mise en conformité des conventions-câble. L'ARCEP a initié une consultation publique sur son projet de rapport et a confié à un Conseiller d'Etat une étude sur la nature juridique des conventions conclues entre les communes et les câblo-opérateurs (15).

(19)

Rendu en juillet 2007, le rapport sur la mise en conformité (ci-après le rapport de l'ARCEP) indique que "parmi les exemples transmis par les acteurs, des conventions ont ainsi toutes les apparences de délégations de service public" et qu'il est "raisonnable de considérer que des conventions conclues par les communes puissent être qualifiées de délégation de service public", même si une "réponse définitive ne pourra en tout état de cause qu’être donnée par le juge, au cas d’espèce et au vu des stipulations propres à chaque convention" (16).

(20)

Quant aux clauses d'exclusivité, l'ARCEP montre qu'elles doivent être supprimées des conventions avec les câblo-opérateurs, seules des modifications à la marge des conventions étant nécessaires. La suppression de la clause d’exclusivité est, selon l’ARCEP, sans incidence sur la nature des conventions et ne peut avoir pour effet de conduire à une requalification rétroactive des conventions. Le rapport recommande aux collectivités de conserver les infrastructures et de ne pas les déclasser. L'ARCEP montre que "les infrastructures de génie civil dont peuvent disposer les collectivités constituent un patrimoine essentiel pour l’aménagement numérique de leur territoire" (17). Les réseaux câblés représentent un fort potentiel dans la perspective du très haut débit, en particulier en raison de leur implantation urbaine et de la préexistence de l’infrastructure de génie civil (fourreaux, pénétration dans les immeubles).

(21)

Les clauses d’exclusivité insérées dans les conventions au profit du câblo-opérateur semblent avoir été supprimées dans tous les contrats.

(22)

Il semblerait qu'après le rapport de l'ARCEP de juillet 2007, la mise en conformité des conventions-câble a continué sans inclure d'autres transferts de propriété des réseaux. Il existe en fait de nombreuses communes ayant mis en conformité les conventions-câble sans avoir transféré la propriété du réseau au câblo-opérateur. A titre d'exemple, en mars 2012, la Ville de Nice, après avoir décidé la désaffectation et le déclassement des biens de communication électronique, a cédé à Numéricâble le réseau hors infrastructures de génie civil (18) pour un prix de 20 millions d'euros. L'ancienne concession relative à l’établissement et l’exploitation du réseau câblé, conclue le 10 décembre 1982 avec la société Nice Téléservice, a été résiliée par anticipation et remplacée avec une convention d'occupation du domaine public non routier communal portant sur l’utilisation du génie civil et des dépendances de ce même domaine appartenant à la Ville par le réseau câblé cédé.

(23)

Suite aux échanges de la Commission avec les autorités françaises, des courriers ont été envoyés en juillet et décembre 2011 par le gouvernement central aux préfets de département afin de réaliser un recensement de toutes les conventions de délégation de service public transformées en conventions d’occupation de domaine public comprenant une clause de transfert gratuit des biens publics. Les collectivités territoriales ont été invitées à engager les démarches nécessaires pour modifier les contrats en cours, deux voies leur étant ouvertes: soit une procédure de conciliation permettant d’éliminer la clause illicite (voie conventionnelle), soit par une action en déclaration de nullité devant le juge compétent.

(24)

Toutefois, malgré ces démarches, aucune information n’est parvenue par la suite à la Commission concernant la mise en pratique des solutions dont disposent les collectivités locales pour remédier aux illégalités constatées par les autorités françaises.

2.2.   Evaluation des autorités françaises

(25)

Les autorités françaises ont indiqué à la Commission qu'en réalité il n'y a pas eu de transfert de propriété. Les conventions qui ont initialement lié les communes concernées aux câblo-opérateurs constituent des délégations de service public, caractérisées par la nature publique du service, la délégation d’obligations correspondantes et la rémunération substantielle de l’opérateur par les résultats de l’exploitation. L’infrastructure résultant de la délégation de service public appartient à la commune ab initio et lui revient de droit en fin de délégation en tant que « bien de retour ». Toutes les conventions figurant sur la liste fournie par le plaignant constituent des délégations de service public.

(26)

Selon les autorités françaises, les biens prétendument transférés font partie du domaine public. Les dispositions de droit national établissent que les propriétés qui relèvent du domaine public des collectivités territoriales, de leurs établissements publics et de leurs groupements sont inaliénables et imprescriptibles (19).

(27)

Un bien public ne peut faire l’objet d’une cession que s’il a fait l’objet, au préalable, d’une mesure de désaffectation et d’un acte de déclassement conformément aux dispositions du code général de la propriété des personnes publiques (20). Le déclassement est un acte administratif qui fait perdre à un bien son caractère de dépendance du domaine public. La désaffectation est l'opération qui consiste à ne plus utiliser un bien à l'usage direct du public ou en vue de l'accomplissement d'une mission de service public. Déclassement et désaffectation sont les deux conditions nécessaires et cumulatives à la sortie d'un bien du domaine public et à sa cession potentielle.

(28)

En l'absence d'un acte juridique de déclassement, un bien faisant partie du domaine public conserve ce caractère quand bien même il ne serait plus affecté à l'usage du public ou à un service public. A défaut, une telle cession serait nulle et pourrait être soulevée à toute époque devant le juge par toute personne dans la mesure où cela est utile à la défense de ses droits.

(29)

Si à l’issue d’une délégation de service public ayant conduit à la construction d’une infrastructure appartenant à la collectivité délégante, les communes ont ultérieurement conclu, dans une nouvelle procédure juridiquement prévue à cet effet, une convention d’occupation du domaine public avec la société (Numéricâble), cette nouvelle convention ne saurait par elle-même emporter un quelconque transfert de propriété des réseaux.

(30)

Dans ces conditions, les autorités françaises considèrent que les clauses relatives au transfert de la propriété des réseaux, qui continuent à appartenir au domaine public, présentes dans les conventions d’occupation du domaine public concernées présentent un caractère illicite. Par conséquent, les autorités françaises sont d’avis que les conventions d’occupation du domaine ultérieurement conclues entre Numéricâble ou les opérateurs repris par Numéricâble et les communes ne sauraient emporter un quelconque transfert de propriété des réseaux.

(31)

En l'absence d'un transfert de propriété, les autorités françaises sont d'avis que les conventions pour la mise à disposition des réseaux câblés ne sont pas constitutives d'une aide d'Etat au sens de l'article 107, paragraphe 1 du TFUE. Les autorités françaises ont indiqué à la Commission que des démarches ont été initiées pour modifier les conventions en cours afin d'éliminer les clauses litigieuses. Toutefois, elles n'ont apporté à la Commission aucun élément sur les modifications concrètement entreprises au niveau des collectivités territoriales.

3)   APPRÉCIATION DE LA MESURE

3.1.   Présence d'une aide d'Etat

(32)

Selon l’article 107, paragraphe 1, du TFUE, sont "incompatibles avec le marché intérieur, dans la mesure où elles affectent les échanges entre États membres, les aides accordées par les États ou au moyen de ressources d’État, sous quelque forme que ce soit, qui faussent ou menacent de fausser la concurrence en favorisant certaines entreprises ou certaines productions".

(33)

Sur la base de cette disposition, la Commission considère que la qualification d’une mesure en tant qu’aide d’Etat suppose que les conditions cumulatives suivantes soient remplies, à savoir: (i) que la mesure en question confère un avantage économique à son bénéficiaire (ii) que cet avantage ait une origine étatique (iii) que cet avantage soit sélectif et (iv) que la mesure en cause fausse ou menace de fausser la concurrence et soit susceptible d’affecter les échanges entre Etats membres.

3.1.1.   Ressources d’Etat et imputabilité

(34)

Pour être qualifiée d'aide d'Etat, la mesure doit être accordée au moyen des ressources d'Etat, sous quelque forme que ce soit. En l'espèce, le transfert de propriété vise des réseaux et des infrastructures établies par des opérateurs privés dans le cadre des conventions qui, compte tenu de leur contenu, constituent des délégations de service public, tel qu’il a été également confirmé par les autorités françaises. Il s’ensuit que les réseaux et les infrastructures établis dans le cadre de ces conventions sont des biens publics, qui auraient dû revenir aux collectivités locales à l’expiration des conventions. Le caractère de biens publics n'est d'ailleurs pas contesté par les autorités françaises. Il est d'ailleurs clair que ces biens ont une valeur considérable, comme il parait aussi démontré par le prix de transfert du réseau hors infrastructures de génie civil dans le cas de la Ville de Nice mentionné ci-dessus au point 22.

(35)

Dans ces conditions, le transfert sans contreparties de ces biens publiques aux câblo-opérateurs implique un transfert de ressources publiques.

(36)

La Commission note également que, même dans les cas où il n'y a pas eu lieu un transfert de propriété (ou avant un tel transfert) depuis la transformation des conventions-câble, les câblo-opérateurs/Numéricâble ont utilisé gratuitement des réseaux et des infrastructures appartenant aux collectivités territoriales. Dans plusieurs cas, cette utilisation parait avoir eu lieu au cours d'une période qui dépasse celle des conventions originaires. La législation française stipule le principe général de paiement d'une redevance pour toute occupation du domaine public (21). Il n'est pas clair, d'ailleurs, si une telle utilisation pour une période ultérieure pourrait être, au moins en partie, justifiée par l'élimination des droits d'exclusivité initialement prévus dans les conventions (22).

(37)

Dans la mesure où cette utilisation s'est poursuivie pendant une période qui dépasse celui des conventions originaires, sans aucune contrepartie appropriée de la part des câblo-opérateurs/Numéricâble, elle parait donner lieu à un transfert de ressources publiques.

(38)

En ce qui concerne l'imputabilité, le transfert de propriété des réseaux et la mise à disposition de ces infrastructures ont été décidés par délibérations des collectivités territoriales, ce qui implique que la mesure est imputable à l'Etat au sens de l'article 107, paragraphe 1, du TFUE.

3.1.2.   Avantage économique et sélectivité

(39)

Il est observé dans un premier temps que les réseaux et les infrastructures ont été transférés par les collectivités territoriales en faveur des câblo-opérateurs/Numéricâble sans contrepartie adéquate.

(40)

Dans un deuxième temps, il est rappelé que les conventions litigeuses ne contiennent pas de prix à payer par l'opérateur privé en échange des biens qui lui ont été transférés. Le transfert étant été réalisé gratuitement en faveur du câblo-opérateur, il est évident qu'un avantage économique lui a été consenti.

(41)

En autre, dans la mesure où l'utilisation des réseaux publiques s'est poursuivie pendant une période qui dépasse celle des conventions originaires, sans aucune contrepartie appropriée de la part des câblo-opérateurs/Numéricâble, elle parait impliquer un avantage pour ceux-ci

(42)

Il en résulte que les câblo-opérateurs/Numéricâble ont obtenu par les transferts de propriétés un avantage économique.

(43)

Une seule société, ou en tout cas un groupe restreint des sociétés, étant le bénéficiaire des transferts de propriété, le caractère sélectif de l'avantage est établi.

3.1.3.   Affectation des échanges et distorsion de la concurrence

(44)

S'agissant de l’effet sur la concurrence et de l’affectation des échanges, il convient de rappeler que, selon une jurisprudence constante, dès lors qu’une entreprise agit dans un secteur où s’exerce une concurrence effective de la part des producteurs de différents États membres, toute aide dont elle bénéficie de la part des pouvoirs publics est susceptible d’affecter les échanges entre les États membres et de porter atteinte à la concurrence, dans la mesure où son maintien sur le marché empêche les concurrentes d’accroître leur part de marché et diminue leurs possibilités d’augmenter leurs exportations.

(45)

À cet égard, la Commission observe aussi que les câblo-opérateurs/Numéricâble opèrent dans le secteur des télécommunications, un secteur économique qui est ouvert au commerce intra-européen. De plus, dans l’appréciation de la distorsion de la concurrence, la Commission doit tenir compte d'autres aspects.

(46)

Premièrement, les réseaux de câbles transférés présentent un potentiel significatif pour le déploiement du très haut débit puisque les investissements nécessaires sont nettement moins importants que dans le cas de construction de nouvelles infrastructures. Les transferts permettent ainsi aux câblo-opérateurs/Numéricâble de renforcer leur position sur les marchés concernés sans subir les coûts des infrastructures de génie civil.

(47)

Deuxièmement, il est noté que les transferts de propriété sont susceptibles de faire obstacle à l’entrée de nouveaux opérateurs sur le marché par le non-respect de l'obligation d'utilisation partagée des infrastructures publiques de génie civil. Comme décrit plus haut, les câblo-opérateurs/Numéricâble n'ont pas d'obligation d'ouvrir l'accès aux infrastructures en faveur des autres opérateurs. Si les infrastructures continuaient à être la propriété des communes, l'accès des opérateurs tiers aurait été assuré.

(48)

La Commission remarque que, dans les communes concernées (ayant pour la plupart entre 20 000 et 40 000 habitants), il est peu probable qu'un deuxième réseau à très haut débit peut être profitable, ce qui attribue aux câblo-opérateurs/Numéricâble l'avantage du premier arrivé.

(49)

La Commission peut conclure que la mesure en question est susceptible de renforcer la position d'YPSO par rapport à ses concurrents dans les échanges entre les États membres de sorte que l'aide risque de fausser la concurrence sur le marché intérieur.

3.1.4.   Conclusion quant à la présence d'une aide d'Etat

(50)

La Commission rappelle que, selon les informations disponibles à ce stade, les clauses de transfert des réseaux et des infrastructures continuent à s’appliquer.

(51)

A la lumière de ce qui précède, la Commission considère à ce stade que les transferts de propriété opérés par les collectivités territoriales en faveur de Numéricâble et, dans l'absence d'un transfert de propriété, l'utilisation des réseaux publiques pendant une période qui dépasse celle des conventions originaires, sans une contrepartie appropriée de la part des câblo-opérateurs/Numéricâble, constituent des aides d'Etat au sens de l'article 107, paragraphe 1 du TFUE.

3.2.   Légalité de la mesure

(52)

Selon les informations dont la Commission dispose, les transferts de propriété ont été opérés entre avril 2003 et novembre 2006 dans un nombre de 33 communes françaises. Toutefois, il n'est pas exclu que d'autres transferts de propriété ont eu lieu dans d'autres communes et en dehors de cette période.

(53)

Etant donné que les aides ont été mises en œuvre sans avoir été notifiées ou approuvées par une décision de la Commission, la mesure a été inscrite dans le registre des aides non-notifiées.

3.3.   Analyse de compatibilité de l'aide

(54)

La Commission doit analyser ensuite si la mesure d’aide d’Etat peut être déclarée compatible avec le marché intérieur en vertu des exceptions prévues par les articles 106 et 107 du traité. La Commission note que les autorités françaises considèrent que les transferts ne constituent pas des aides d'Etat et qu'elles n'ont pas apporté d'arguments sur la compatibilité des aides.

Compatibilité sur la base de l'article 106 (2) du traité

(55)

En application de l’Encadrement applicable aux aides d'État sous forme de compensations de service public (23), une compensation de service public peut être déclarée compatible avec l'article 106, paragraphe 2, du traité si plusieurs conditions cumulatives sont respectées. La Commission doit notamment analyser si:

le service peut réellement être qualifié de service d’intérêt économique général,

la responsabilité de la gestion du service d’intérêt économique général (SIEG) est confiée à l’entreprise concernée au moyen d’un mandatement composé d'un ou de plusieurs actes officiels, dont la forme peut être toutefois déterminée par chaque État membre,

le montant de la compensation ne peut dépasser ce qui est nécessaire pour couvrir les coûts occasionnés par l'exécution des obligations de service public.

(56)

En l’espèce, aucune obligation de service public n’est attribuée à l’opérateur privé. En l’absence d’un réel service d’intérêt économique général à la charge de l’opérateur privé, l’article 106 (2) du TFUE ne peut être appliqué.

Compatibilité sur la base de l'article 107 (3) du traité

(57)

La Commission considère que les aides en cause ne sont pas destinées à favoriser le développement économique d'une région dans laquelle le niveau de vie est anormalement bas ou dans laquelle sévit un grave sous-emploi au sens de l'article 107, paragraphe 3, point a). Elles ne sont pas non plus destinées à promouvoir la réalisation d'un projet important d'intérêt européen commun ou à remédier à une perturbation grave de l'économie de l'Etat membre au sens de l'article 107, paragraphe 3, point b).

(58)

La seule dérogation envisageable à ce stade est celle prévue à l'article 107, paragraphe 3, point c), qui dispose que "peuvent être considérées comme compatibles avec le marché intérieur les aides destinées à faciliter le développement de certaines activités ou de certaines régions économiques, quand elles n’altèrent pas les conditions des échanges dans une mesure contraire à l’intérêt commun."

(59)

L'analyse de compatibilité doit viser les questions suivantes:

1.

La mesure vise-t-elle à un réel objectif d'intérêt général?

2.

La mesure est-elle conçue de manière à atteindre son objectif? En particulier:

a)

Est-elle un instrument approprié ou existe-t-il d’autres instruments mieux appropriés ?

b)

A-t-elle un effet incitatif suffisant ?

c)

Est-elle proportionnelle ? Est-ce que le même résultat ne pourrait être obtenu avec moins d’aide ?

3.

Est-ce que les distorsions de concurrence et les effets sur le commerce sont limités, de telle manière que le bilan global de l’aide est positif ?

(60)

Les autorités françaises n'ont pas indiqué quel serait l'objectif d'intérêt général poursuivi par ces mesures. La Commission observe que, même si on pouvait envisager que le transfert de propriété aurait été effectué afin de maintenir la continuité des services, en l'absence de tout élément pour limiter l'aide (aucune procédure de mise en concurrence ou évaluation par un expert n'a été organisée), la mesure apparaît comme disproportionnée par rapport à cet éventuel objectif. Au vu de la situation sur le marché concerné, les effets sur le commerce sont significatifs de manière telle que, à ce stade, le bilan de l'aide ne peut être considéré comme positif.

(61)

La Commission conclue que, à ce stade, les dérogations prévues à l'article 107(3) ne semblent pas être applicables en l'espèce.

3.4.   Quantification et récupération

(62)

Dans la mesure où les doutes de la Commission sur l'existence d'une aide d'Etat incompatibles ne sont pas écartés, en vertu de l'article 14(1) du règlement de procédure 659/1999, la Commission doit exiger que la France récupère les aides incompatibles du bénéficiaire, à moins que la récupération ne soit à l'encontre d'un principe général de droit communautaire.

(63)

L'article 15 du règlement de procédure 659/1999 dispose que les pouvoirs de la Commission en matière de récupération de l'aide sont soumis à un délai de prescription de dix ans. Le délai de prescription commence le jour où l'aide illégale est accordée au bénéficiaire, à titre d'aide individuelle ou dans le cadre d'un régime d'aide. En l'espèce, la Commission note que plus de dix ans se sont écoulées depuis le moment où plusieurs aides illégales ont été accordées à Numéricâble. Toutefois, la même disposition de procédure prévoit que toute mesure prise par la Commission ou un Etat membre, agissant à la demande de la Commission, à l'égard de l'aide illégale interrompt le délai de prescription. Chaque interruption fait courir de nouveau le délai. A cet égard, il est rappelé que la Commission a transmis la plainte aux autorités françaises le 5 février 2009, ce qui est de nature à interrompre la période de prescription.

(64)

La Commission considère donc que le délai de prescription ne s'applique pas dans le cas présent.

(65)

La Commission note l’absence d’informations précises de la part des autorités françaises concernant les collectivités territoriales ayant procédé à un transfert de la propriété sur les réseaux et les infrastructures concernés sans une contrepartie appropriée, ou ayant mis ces réseaux publiques à disposition de câblo-opérateurs/Numéricâble pendant une période qui dépasse celui des conventions originaires sans une contrepartie appropriée de la part des câblo-opérateurs. Dès lors, il est difficile d’établir avec exactitude quels biens ont fait l’objet des transferts analysés. Une analyse cas par cas est nécessaire pour la quantification des aides, en prenant en compte la valeur des réseaux au moment des transferts/mises à disposition.

(66)

La Commission invite les parties intéressées à soumettre des observations sur les aspects susmentionnés relatifs à la quantification des aides dans le contexte de l'ouverture de procédure formelle d'examen.

4)   CONCLUSION

(67)

Sur la base des analyses précédentes, la Commission considère à ce stade que tous les éléments constitutifs de la notion d'aide d'Etat sont réunis.

(68)

La Commission a des doutes très sérieux sur la compatibilité des transferts de propriété de réseaux câblés et d'infrastructures de génie civil établis dans le cadre des conventions de délégation de service public avec le marché intérieur puisqu’aucune voie de compatibilité ne se dégage clairement à ce stade. A la lumière des informations disponibles à ce stade, l’aide ne semble satisfaire ni aux conditions de compatibilité énoncées par l’article 107(3) c), ni aux conditions particulières prévues par des instruments tels que l’encadrement applicable aux aides d'État sous forme de compensations de service public.

Compte tenu des considérations qui précédent, la Commission invite la République française dans le cadre de la procédure de l’article 108, paragraphe 2, du traité sur le fonctionnement de l'Union européenne, à présenter ses observations et à fournir toute information utile pour l’évaluation de l’aide dans un délai d’un mois à compter de la date de réception de la présente.

La Commission demande à la République française de lui fournir dans un délai d’un mois à compter de la réception de la présente tous les documents, informations et données nécessaires pour l'appréciation des aides et, en particulier:

une liste exhaustive des conventions-câble transformées en conventions d'occupation du domaine public en incluant la clause relative au transfert de propriété sur les réseaux et les infrastructures établis dans le cadre des conventions de délégation de service public en faveur des câblo-opérateurs;

l'évaluation de la valeur des réseaux câblés qui ont fait l'objet du transfert de propriété en faveur des câblo-opérateurs/Numéricâble;

les comptes de résultat de l'opérateur Numéricâble et des autres câblo-opérateurs éventuellement concernés qui concernent l'exploitation des réseaux qui lui ont été transférées pour chaque année à partir du moment du transfert;

le cas échéant, l’état d’avancement des actions engagées pour éliminer les clauses illicites de transfert de propriété des biens publics.

Elle invite vos autorités à transmettre immédiatement une copie de cette lettre aux bénéficiaires potentiels de l’aide.

La Commission rappelle à la République française l’effet suspensif de l’article 108, paragraphe 3, du traité sur le fonctionnement de l'Union européenne et se réfère à l'article 14 du règlement (CE) no 659/1999 du Conseil qui prévoit que toute aide illégale pourra faire l’objet d’une récupération auprès de son bénéficiaire.

Par la présente, la Commission avise la République française qu’elle informera les intéressés par la publication de la présente lettre et d'un résumé de celle-ci au Journal officiel de l’Union européenne. Elle informera également les intéressés dans les pays de l’AELE signataires de l’accord EEE par la publication d’une communication dans le supplément EEE du Journal officiel, ainsi que l’autorité de surveillance de l’AELE en leur envoyant une copie de la présente. Tous les intéressés susmentionnés seront invités à présenter leurs observations dans un délai d’un mois à compter de la date de cette publication.»


(1)  Disciplina dell'Unione europea relativa agli aiuti di Stato concessi sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico, GU C 15 dell'11.1.2012, pag. 15.

(2)  Il s’agit notamment de chambres et fourreaux.

(3)  Selon les données présentées par la société et disponibles en juin 2013 sur son site Internet http://www.numericable.fr/corporate/.

(4)  Fibre jusqu’à l’immeuble.

(5)  Blanzat, Bourbonne Les Bains, Cannet, Cheval Blanc, Cognac, Conflans Sainte Honorine, Desvres, Erstein, Figeac, Firminy, Goussainville, Grand Roanne, Granges Narboz, Graveson, Jassans Riottier, Laon, Le Cheylard, Mandelieu, Massieux, Morhange, Pernes Les Fontaines, Pontarlier, Rognonas, Sacra Sabalfa, Saint-Claude, Saint-Junien, Salon De Provence, Sarlat La Canéda, Tignes, Veynes, Villefranche Sur Saône, Villeréal, Viry Châtillon.

(6)  Le « plan câble » a été mis en place par les lois du 29 juillet 1982 et du 1er août 1984.

(7)  Le régime des réseaux « nouvelle donne» a été établi avec la loi du 30 septembre 1986 relative à la liberté de communication.

(8)  Par exemple, la Convention de concession du réseau câblé de la Ville de Conflans-Sainte-Honorine, conclue le 15 octobre 1999 par la Ville de Conflans-Sainte-Honorine et la société Câble Services de France prévoit que: "L'Opérateur assure à ses frais, risques et périls l'exécution des travaux d'établissement du réseau" ainsi que l'exploitation du réseau. " L'Opérateur assure le financement des frais d'établissement, d'exploitation et d'entretien du réseau."

(9)  La convention signée par la Ville de Conflans-Sainte-Honorine prévoit pour les biens de retour: "A l'expiration de la concession, l'Opérateur remettra au Concédant les infrastructures du réseau, en bon état de fonctionnement […]. Les biens de retour sont constitués par l'infrastructure normale du réseau, à savoir: les équipements de la tête de réseau (…) et les systèmes d'exploitation des services spécifiques et des services de télécommunication, les infrastructures de génie civil (…) l'électronique du réseau. Ces biens de retour seront remis gratuitement."

(10)  Loi no2001-1168 du 11 décembre 2001.

(11)  Composé notamment des directives du 7 mars 2002: 2002/21/CE relative à un cadre réglementaire commun pour les réseaux et services de communications électroniques («directive-cadre»), 2002/20/CE dite « autorisation » relative à l’autorisation de réseaux et de services de communications électroniques et 2002/19/CE dite « accès » relative à l’accès aux réseaux de communications électroniques et aux ressources associées, ainsi qu’à leur interconnexion, et de la directive 2002/77/CE du 16 septembre 2002 relative à la concurrence dans les marchés des réseaux et des services de communications électroniques.

(12)  Cette obligation a été ajoutée par la loi no 2007-309 du 5 mars 2007.

(13)  Par exemple dans le cas des conventions d'occupation du domaine public conclues par les communes de Salon de Provence; Pontarlier; Veynes.

(14)  La convention d'occupation du domaine public signée le 5 juin 2006 par la Ville de Conflans-Sainte-Honorine prévoit les suivantes: "les Parties reconnaissent et conviennent expressément que la Société est investie d'un droit de propriété sans partage sur la partie du réseau déjà établie par la Société".

(15)  Etude du Conseiller d’État Emmanuel Glaser pour le compte de l’ARCEP « Nature juridique des conventions conclues entre les communes et les câblo-opérateurs, et impact du principe de mise en conformité sur les conventions en cours », juin 2007.

(16)  Rapport de l’ARCEP sur la mise en conformité des conventions câble, juillet 2007, pages 47- 48. Le rapport a été publié sur le site Internet de l'ARCEP: http://www.arcep.fr/uploads/tx_gspublication/rapport-conv-cable-juillet2007.pdf.

(17)  Page 75 du rapport de l'ARCEP.

(18)  Le réseau comprend la tête de réseau, des câbles, des armoires, des équipements actifs et de l’ensemble des équipements de communications électroniques du réseau pour les intégrer au réseau câblé.

(19)  Article L. 1311-1 du code général des collectivités territoriales – CGCT.

(20)  Article L. 2141-1 du code général de la propriété des personnes publiques – CGPPP.

(21)  L'article L. 2125-1 du code général de la propriété des personnes publiques.

(22)  Comme indiqué au point 14 ci-dessus, la loi no 2004-669 du 9 juillet 2004 a prévu la mise en conformité des conventions en cours d'application, devant conduire en pratique à la suppression, entre autre, (i) des clauses d’autorisation exclusive d’établissement qui garantissaient au délégataire un monopole territorial et (ii) de l'obligation de garantir une utilisation partagée des infrastructures publiques de génie civil entre les opérateurs de communications électroniques.

(23)  Encadrement de l'Union européenne applicable aux aides d'État sous forme de compensations de service public, JO C 8 du 11.1.2012, p. 15.