ISSN 1977-0944

doi:10.3000/19770944.C_2013.228.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 228

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

56o anno
7 agosto 2013


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2013/C 228/01

Comunicazione della Commissione concernente il quantitativo per il quale non sono state presentate domande, da aggiungere al quantitativo fissato per il sottoperiodo dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013 nell'ambito di taluni contingenti aperti dall'Unione europea per prodotti dei settori delle carni di pollame, delle uova e delle ovoalbumine

1

2013/C 228/02

Comunicazione della Commissione relativa al quantitativo non richiesto da aggiungere al quantitativo fissato per il sottoperiodo dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013 nell’ambito di alcuni contingenti aperti dall’Unione europea per taluni prodotti nel settore delle carni suine

2

2013/C 228/03

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6813 — McCain Foods Group/Lutosa Business) ( 1 )

3

2013/C 228/04

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6986 — Bain Capital/Maisons du Monde) ( 1 )

3

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Consiglio

2013/C 228/05

Relazione semestrale sull'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (2013/I)

4

 

Commissione europea

2013/C 228/06

Tassi di cambio dell'euro

27

2013/C 228/07

Commissione amministrativa delle Comunità europee per la sicurezza sociale dei lavoratori migranti — Tasso di conversione delle monete in applicazione del regolamento (CEE) n. 574/72 del Consiglio

28

 

V   Avvisi

 

ALTRI ATTI

 

Commissione europea

2013/C 228/08

Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

30

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

7.8.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 228/1


Comunicazione della Commissione concernente il quantitativo per il quale non sono state presentate domande, da aggiungere al quantitativo fissato per il sottoperiodo dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013 nell'ambito di taluni contingenti aperti dall'Unione europea per prodotti dei settori delle carni di pollame, delle uova e delle ovoalbumine

2013/C 228/01

I regolamenti della Commissione (CE) n. 533/2007 (1), (CE) n. 536/2007 (2), (CE) n. 539/2007 (3), (CE) n. 1384/2007 (4) e (CE) n. 1385/2007 (5) hanno aperto contingenti tariffari per l'importazione di prodotti del settore delle carni di pollame. Le domande di titoli di importazione presentate nel corso dei primi sette giorni del mese di giugno 2013 per il sottoperiodo dal 1o luglio al 30 settembre 2013 riguardano, per i contingenti 09.4068, 09.4070, 09.4169, 09.4015, 09.4401, 09.4402, 09.4091, 09.4092 e 09.4421 quantitativi inferiori a quelli disponibili. Conformemente all'articolo 7, paragrafo 4, seconda frase, del regolamento (CE) n. 1301/2006 della Commissione (6), i quantitativi per i quali non sono state presentate domande vengono aggiunti alla quantità fissata per il sottoperiodo successivo, dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013, e figurano in allegato alla presente comunicazione.


(1)  GU L 125 del 15.5.2007, pag. 9.

(2)  GU L 128 del 16.5.2007, pag. 6.

(3)  GU L 128 del 16.5.2007, pag. 19.

(4)  GU L 309 del 27.11.2007, pag. 40.

(5)  GU L 309 del 27.11.2007, pag. 47.

(6)  GU L 238 dell'1.9.2006, pag. 13.


ALLEGATO

Numero d'ordine del contingente

Quantitativi per i quali non sono state presentate domande, da aggiungere al quantitativo fissato per il sottoperiodo dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013

(in kg)

09.4068

1 768 000

09.4070

445 250

09.4169

5 311 250

09.4015

27 000 000

09.4401

120 760

09.4402

3 011 588

09.4091

420 000

09.4092

482 500

09.4421

525 000


7.8.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 228/2


Comunicazione della Commissione relativa al quantitativo non richiesto da aggiungere al quantitativo fissato per il sottoperiodo dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013 nell’ambito di alcuni contingenti aperti dall’Unione europea per taluni prodotti nel settore delle carni suine

2013/C 228/02

Il regolamento (CE) n. 442/2009 della Commissione (1) ha aperto alcuni contingenti tariffari per l’importazione di prodotti nel settore delle carni suine. Le domande di titoli di importazione presentate nel corso dei primi sette giorni del mese di giugno 2013 per il sottoperiodo dal 1o luglio al 30 settembre 2013, per i contingenti 09.4038, 09.4170 e 09.4204, riguardano quantitativi inferiori a quelli disponibili. Conformemente all’articolo 7, paragrafo 4, seconda frase, del regolamento (CE) n. 1301/2006 della Commissione (2), i quantitativi per i quali non sono state presentate domande, sono aggiunti al quantitativo fissato per il sottoperiodo contingentale successivo, dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013, e figurano nell’allegato alla presente comunicazione.


(1)  GU L 129 del 28.5.2009, pag. 13.

(2)  GU L 238 dell’1.9.2006, pag. 13.


ALLEGATO

N. d’ordine del contingente

Quantitativi non richiesti da aggiungere al quantitativo fissato per il sottoperiodo dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013

(in kg)

09.4038

8 536 250

09.4170

1 230 500

09.4204

1 156 000


7.8.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 228/3


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6813 — McCain Foods Group/Lutosa Business)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 228/03

In data 28 maggio 2013 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32013M6813. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


7.8.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 228/3


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6986 — Bain Capital/Maisons du Monde)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 228/04

In data 31 luglio 2013 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32013M6986. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Consiglio

7.8.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 228/4


Relazione semestrale sull'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (2013/I)

2013/C 228/05

Introduzione

In linea con la strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa adottata dal Consiglio europeo nel dicembre 2003 (doc. 15708/03), sono previste ogni sei mesi relazioni sull'attuazione di detta strategia. La presente relazione sull'attuazione comprende le attività svolte nella prima metà del 2013.

I principi orientativi dell'UE nel settore continuano ad essere:

i)

l'obiettivo generale del multilateralismo efficace, inclusa la promozione dell'universalità dei trattati, delle convenzioni e di altri strumenti internazionali nonché la loro attuazione a livello nazionale, in conformità degli obiettivi della strategia europea in materia di sicurezza, della strategia dell'UE contro la proliferazione delle ADM e delle nuove linee d'azione (doc. 17172/08);

ii)

la stretta cooperazione con i suoi partner e con altri paesi terzi volta a conseguire una convergenza globale di visioni sulla necessità di rafforzare il regime internazionale di non proliferazione. Nelle relazioni bilaterali dell'UE con tutti i pertinenti paesi sono continuate le iniziative riguardanti questioni di non proliferazione, in particolare tramite riunioni di dialogo politico e contatti più informali;

iii)

l'uso efficace e complementare di tutti gli strumenti e risorse finanziarie disponibili (bilancio PESC, strumento per la stabilità, altri strumenti) in modo da ottimizzare l'impatto delle attività da essa svolte per perseguire gli obiettivi della politica estera dell'UE.

Il 9 novembre 2012 l'alto rappresentante, Catherine Ashton, ha annunciato la nomina di Jacek Bylica quale consigliere principale e inviato speciale per la non proliferazione e il disarmo. L'inviato speciale ha assunto le funzioni il 18 febbraio 2013 ed ha già rappresentato l'UE in una serie di importanti riunioni internazionali (segnatamente il comitato preparatorio del trattato di non proliferazione delle armi nucleari, la conferenza di revisione della Convenzione sulle armi chimiche, la riunione ad alto livello dell'iniziativa di sicurezza contro la proliferazione, le consultazioni aperte sul progetto di codice di condotta internazionale per le attività nello spazio extraatmosferico).

Nei primi mesi del suo mandato l'inviato speciale si è concentrato sulle seguenti attività:

rafforzare gli sforzi per sostenere il trattato di non proliferazione delle armi nucleari che rimane per l'UE una massima priorità, data anche la sua diretta rilevanza per le maggiori sfide della proliferazione regionali in Iran e RPDC. Il Comitato preparatorio del TNP di quest'anno si è svolto tenendo conto del fatto che nel 2012 non è stata convocata una conferenza sulla creazione in Medio Oriente di una zona senza armi nucleari e altre armi di distruzione di massa, come previsto nei documenti della conferenza di revisione del 2010. Per quanto riguarda l'UE gli sforzi a tal fine del facilitatore finlandese sono stati sostenuti, anche attraverso l'organizzazione, con l'assistenza del consorzio dell'UE per la non proliferazione, di seminari informali di facilitazione del dialogo tra le parti interessate;

portare avanti l'iniziativa per l'instaurazione, a nome della comunità internazionale, di un codice di condotta per le attività nello spazio extraatmosferico. L'inviato speciale si è impegnato in varie riunioni di sensibilizzazione bilaterali con partner chiave e ha informato in merito il gruppo di esperti governativi dell'ONU sulle misure di rafforzamento della fiducia e di trasparenza nello spazio extraatmosferico (Ginevra, 2 aprile 2013). Il 16 e 17 maggio 2013 a Kiev egli ha presieduto il primo ciclo di consultazioni aperte sul progetto di codice, riunendo circa 140 rappresentanti provenienti da 61 paesi;

intensificare/avviare dialoghi in materia di non proliferazione con i maggiori partner al di fuori dell'UE. L'UE ha proseguito la stretta cooperazione con i suoi partner e con altri paesi terzi volta a conseguire una convergenza globale di vedute sulla necessità di rafforzare il regime internazionale di non proliferazione. Nelle relazioni bilaterali dell'UE con tutti i paesi pertinenti sono proseguite le iniziative riguardanti questioni di non proliferazione, in particolare tramite riunioni di dialogo politico e contatti più informali.

L'UE ha continuato ad adoperarsi per l'uso efficace e complementare di tutti gli strumenti e risorse finanziarie disponibili (bilancio PESC, strumento per la stabilità, altri strumenti) in modo da ottimizzare l'impatto delle attività da essa svolte a sostegno delle organizzazioni internazionali e dei paesi terzi.

1.   QUESTIONI NUCLEARI

Il gruppo «Non proliferazione» (CONOP) ha contribuito attivamente alla preparazione delle posizioni dell'UE per le riunioni di marzo e giugno 2013 del Consiglio dei governatori dell'AIEA. Ha discusso e preparato i contributi dell'UE al comitato preparatorio del TNP (aprile-maggio 2013), alle riunioni a livello di esperti e alla plenaria del GICNT, alla riunione e alla plenaria del gruppo consultivo del GFN, al gruppo e alle riunioni della commissione preparatoria della CTBTO, nonché ad altre riunioni pertinenti nel settore nucleare. Ha proseguito l'attuazione delle nuove linee d'azione dell'UE nella lotta contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei loro vettori discutendo varie azioni previste in questo ambito, ad esempio in materia di vigilanza consolare, e ha preparato gli orientamenti del Consiglio per garantire che i lavori continuino nei settori in cui è ancora necessario progredire.

1.1.   Follow-up della conferenza di revisione del trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) del 2010

L'UE ha partecipato attivamente alla riunione del comitato preparatorio del TNP organizzata a Ginevra dal 22 aprile al 3 maggio 2013 e ha riferito in merito alle sue attività intese ad attuare il piano d'azione adottato in sede di conferenza di revisione del TNP 2010, comprese le intese raggiunte sul Medio Oriente. La riunione è stata efficacemente presieduta dall'Ambasciatore Cornel Feruta, direttore politico presso il ministero degli affari esteri della Romania. L'UE ha contribuito al dibattito con una dichiarazione generale e tre dichiarazioni raggruppate e ha effettuato due interventi nei dibattiti tematici sul Medio Oriente e sull'articolo X/ritiro. Ha presentato un documento di lavoro sui punti prioritari di discussione e di avanzamento per quanto riguarda l'attuazione delle conclusioni della conferenza di revisione del TNP del 2010 e delle raccomandazioni relative alle azioni di proseguimento (piano d'azione 2010) e ha organizzato un evento collaterale con numerosi partecipanti riguardante la contabilità delle materie nucleari regionali e i meccanismi di controllo, il modello europeo (EURATOM). La sintesi della presidenza riflette le posizioni dell'UE e pone in particolare rilievo il mancato rispetto in relazione alla RPDC, all'Iran e alla Siria, una priorità dell'UE. Come anticipato, la questione della conferenza su una zona senza armi nucleari in Medio Oriente ha predominato in ampia misura durante i lavori dell'intera sessione. L'UE ha manifestato il suo forte sostegno al facilitatore di tale conferenza ed ha espresso la speranza che sarà convocata quanto prima nel corso di quest'anno.

1.2.   Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA)

L'UE ha potenziato il suo sostegno all'Agenzia internazionale per l'energia atomica di Vienna, e resta un donatore fondamentale del fondo per la sicurezza nucleare, con oltre 31 milioni di EUR impegnati dal 2004. Sono iniziati i lavori per sostenere il contributo dell'UE. Sempre in merito alla sicurezza nucleare, l'UE ha contribuito con competenze tecniche ad attività di formazione e a seminari organizzati dall'AIEA a favore di paesi terzi per migliorarne le capacità nella lotta contro il traffico illecito di materiale nucleare e radioattivo di altro tipo. L'UE e l'AIEA hanno continuato a coordinare il rispettivo sostegno a paesi terzi in questo settore. La prima riunione annuale degli alti funzionari (SOM) dell'UE e dell'AIEA, coinvolgendo il SEAE, la Commissione europea/Euratom e rappresentanti AIEA ad alto livello, si è svolta il 25 gennaio 2013 a Bruxelles per intensificare la cooperazione in altri settori di attività dell'AIEA, aumentare la visibilità dei contributi dell'UE e promuovere un'azione coordinata specialmente nel campo della sicurezza nucleare, al fine di assicurare la complementarità ed evitare sovrapposizioni tra le attività intraprese dai centri di eccellenza CBRN dell'UE e dall'AIEA, traendo vantaggio da tale complementarità (a tal fine, l'UE e l'AIEA hanno altresì concordato modalità pratiche per condurre la loro cooperazione).

Dal 2008 sulla base di conclusioni del Consiglio l'UE si è impegnata a fornire un contributo massimo di 25 milioni di EUR alla banca LEU dell'AIEA (uranio debolmente arricchito). L'UE ha contribuito con 20 milioni di EUR attraverso lo strumento per la stabilità al fine di sostenere la banca. Un altro contributo sarà fornito mediante il bilancio della PESC, sulla base di una decisione del Consiglio. L'approvazione del Consiglio dipenderà dai progressi conseguiti tra l'AIEA e il paese che ospita la banca, il Kazakhstan.

Inoltre la direzione generale per le salvaguardie nucleari della Commissione europea continua ad applicare salvaguardie su tutto il materiale nucleare civile in tutti i 27 Stati membri dell'UE. La Commissione europea attua tale compito in stretta cooperazione con l'AIEA. A tal fine dispone di un bilancio annuale di circa 20 milioni di EUR.

Nella situazione economica attuale l'AIEA e la Commissione prevedono di rafforzare la loro cooperazione nel settore delle salvaguardie del materiale nucleare allo scopo di ottimizzare l'uso delle risorse umane e finanziarie, mantenendo l'efficacia delle salvaguardie.

L'UE ha anche impegnato 5 milioni di EUR a sostegno di un progetto internazionale volto ad ampliare e modernizzare il laboratorio per le salvaguardie di Seibersdorf in Austria (con 4,75 milioni di EUR già versati nel dicembre 2011). Era stato impegnato un ulteriore contributo di 5 milioni di EUR (di cui un importo di 4,75 milioni di EUR è stato versato nel dicembre 2012).

Nel settore delle salvaguardie nucleari, l'UE ha continuato a fornire all'AIEA un importante supporto tecnico attraverso il programma di sostegno cooperativo della Commissione europea. L'UE ha dispiegato i suoi vari strumenti per consentire un'attuazione in condizioni di sicurezza e protezione degli usi pacifici della tecnologia nucleare nei paesi terzi, anche attraverso l'AIEA e sta cooperando con quest'ultima a ulteriori progetti.

A livello di esperti la Commissione europea, di concerto con l'AIEA, ha avviato un processo di valutazione della banca dati dell'AIEA sui traffici illeciti in relazione alla sua risposta alle esigenze degli utenti. I risultati del progetto finanziato dalla Commissione saranno disponibili nel 2013.

I fondi dell'UE forniti all'AIEA nell'ambito delle azioni comuni da I a IV, e della decisione V del Consiglio hanno contribuito a far progredire gli sforzi dell'AIEA volti a sensibilizzare e a migliorare la conoscenza della sicurezza nucleare e delle sue molte componenti. E' stata data la priorità agli Stati che hanno dovuto determinare il materiale radioattivo e nucleare in loro possesso, i mezzi per controllarlo e i modi di ridurre i rischi da esso posti. Gli sforzi si sono concentrati su aree specifiche, e hanno riguardato il rafforzamento dei quadri normativi e legislativi degli Stati relativi al materiale nucleare e radioattivo di altro tipo per permettere al paese di soddisfare i suoi obblighi nazionali ed internazionali, misure di sicurezza nucleare per il materiale nucleare e radioattivo di altro tipo in uso, lo stoccaggio ed il trasporto e relativi impianti, le capacità di controllo normativo nazionale degli Stati nel trattare il materiale nucleare e radioattivo fuori controllo. I fondi dell'UE sono stati appropriati in risposta ad una crescente esigenza di controllo più serrato del materiale nucleare e radioattivo e ad una migliore comprensione di come attuare le politiche e le procedure per garantire che siano instaurate misure di sicurezza nucleare efficaci. Un'ulteriore regione è stata aggiunta a ciascuna azione comune; l'Asia centrale, l'Europa sudorientale, l'Africa, il Medio Oriente e l'Asia sudorientale sono stati inclusi nell'azione comune IV dell'UE nel 2008. La decisione V del Consiglio dell'UE ha esteso la portata del programma agli Stati del Golfo, al Sud America, alle regioni dei Caraibi e dell'America centrale: gli Stati ammissibili al sostegno in tutto il mondo sono 126.

1.3.   Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT)

L'UE ha attivamente promosso la rapida entrata in vigore del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT), sulla base delle pertinenti decisioni del Consiglio (1) a sostegno dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) e svolgendo attività di sensibilizzazione nei confronti di tutti i paesi che non hanno ancora firmato o ratificato il CTBT, inclusi i restanti paesi dell'allegato 2, la cui ratifica è necessaria per l'entrata in vigore del trattato. Sulla base dei suoi orientamenti interni aggiornati a sostegno dell'entrata in vigore del CTBT, l'UE continuerà l'azione di sensibilizzazione al riguardo in vari contesti, comprese le riunioni di dialogo politico, per dare ulteriore impulso alla ratifica del trattato.

Il test nucleare svolto dalla RPDC il 12 febbraio 2013 ha mostrato chiaramente la reale importanza della rete di stazioni di individuazione della CTBTO, che costituisce uno dei progetti che l'UE sostiene mediante le decisioni del Consiglio. Le squadre della CTBTO sono state mobilitate per fornire a tutti i paesi firmatari del CTBT i pertinenti dati sensibili da trasmettere ai decisori. Il test nucleare ha altresì mostrato l'importanza di condurre esercitazioni come l'esercitazione integrata sul campo da organizzare nel 2014 in Giordania per testare e migliorare i sistemi di rilevamento in tempo reale. Gli sforzi per il mantenimento delle 321 stazioni sismiche ausiliarie sostenute attraverso le azioni comuni da I a V, e l'attuazione del centro internazionale di dati della CTBTO che raccoglie, analizza e distribuisce i dati provenienti dalla rete delle stazioni contribuirà alla necessaria sostenibilità del sistema.

1.4.   Questioni regionali (Iran, RPDC)

L'UE resta impegnata pienamente negli sforzi in corso volti a ottenere una soluzione diplomatica della questione nucleare iraniana mediante negoziati, sulla base del TNP e della completa attuazione di tutte le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU e del Consiglio dei governatori dell'AIEA. L'UE ha sollecitato l'Iran a prendere iniziative pratiche e concrete per il rafforzamento della fiducia nella natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano, e a rispettare tutti i suoi obblighi internazionali per venire incontro alle gravi preoccupazioni della comunità internazionale. Nel corso dei due cicli di colloqui svolti nel febbraio e nell'aprile 2013 ad Almaty, l'alto rappresentante dell'UE, insieme al Gruppo E3 + 3, ha continuato a sforzarsi di coinvolgere l'Iran in discussioni sulla sostanza di una proposta concreta volta a compiere passi iniziali per un rafforzamento della fiducia. Inoltre una riunione tecnica di esperti E3/UE + 3 con l'Iran si è svolta nel marzo 2013 a Istanbul, al fine di fornire ulteriori dettagli tecnici sulla proposta per rafforzare la fiducia avanzata all'Iran durante la prima riunione di Almaty. Sinora l'Iran non è riuscito a dimostrare un chiaro impegno per concordare un significativo passo per il rafforzamento della fiducia, in base alla proposta sul rafforzamento della fiducia di Almaty che affronterebbe le preoccupazioni più urgenti riguardanti il suo programma nucleare. L'espansione in corso delle attività nucleari sensibili da parte dell'Iran, come riportato dall'AIEA, accresce ulteriormente le preoccupazioni internazionali. Persiste inoltre una seria preoccupazione secondo cui, a causa dell'insufficiente cooperazione iraniana per più di un anno e mezzo, non sono stati compiuti progressi negli sforzi messi in atto dall'AIEA per risolvere le questioni in sospeso, comprese quelle relative all'esistenza di una possibile dimensione militare del programma nucleare iraniano, e non è stato raggiunto alcun accordo su un «approccio strutturato» che dovrebbe illustrare il modo di procedere precisando tali questioni. L'Iran pertanto continua a non rispettare i requisiti contenuti nella risoluzione del consiglio dei governatori dell'AIEA adottata il 13 settembre 2012 a larghissima maggioranza.

Per quanto riguarda la RPDC, l'UE ha continuato a esortare questo paese a rispettare gli obblighi assunti in virtù delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU, incluso l'abbandono di tutti i suoi programmi nucleari e missilistici balistici esistenti in modo completo, verificabile e irreversibile. L'UE ha condannato fermamente il test nucleare effettuato dalla RPDC il 12 febbraio 2013, che è stato una patente violazione dei suoi obblighi internazionali contemplati dalle risoluzioni 1718, 1874 e 2087 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e che sono sfociate nell’adozione dell’UNSCR 2094. L'UE ha continuato a sollecitare la RPDC a tornare al pieno rispetto degli obblighi in materia di salvaguardie dell'AIEA e del TNP e a fornire all'AIEA l'accesso richiesto agli individui, alla documentazione, alle attrezzature e agli impianti. L'UE ha costantemente sostenuto la ripresa del processo dei colloqui a sei, ed ha invitato la RPDC a tornare a negoziati internazionali credibili ed autentici. Oltre all'attuazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l'UE ha altresì introdotto misure restrittive autonome supplementari, inclusi controlli rafforzati sui beni a duplice uso e sulla proliferazione delle armi convenzionali. L'UE ha rinnovato il suo appello alla RPDC invitandola a ratificare il CTBT e ad astenersi da ulteriori provocazioni.

2.   CONFERENZA DEL DISARMO (CD)/TRATTATO SUL BANDO DELLA PRODUZIONE DI MATERIALE FISSILE PER ARMI NUCLEARE O ALTRI ORDIGNI ESPLOSIVI NUCLEARI

Per l'UE l'avvio immediato e la rapida conclusione della negoziazione nell'ambito della Conferenza del disarmo (CD) di un trattato sul bando della produzione di materiale fissile per armi nucleari o altri ordigni esplosivi nucleari sulla base del documento CD/1299 e il mandato ivi contenuto rimangono una chiara priorità. Tale trattato costituisce una necessità urgente nel settore del disarmo nucleare a completamento del TNP e del CTBT.

Le preoccupazioni per la sicurezza nazionale, legittime, possono e devono essere affrontate come elemento del processo negoziale piuttosto che come una condizione preliminare. Alcune misure per creare un clima di fiducia potrebbero essere adottate immediatamente, senza dover aspettare l'inizio dei negoziati formali. A tal riguardo, in attesa dei negoziati e dell'entrata in vigore del trattato, l'Unione europea invita tutti gli Stati interessati a dichiarare ed a sostenere una moratoria immediata sulla produzione di materiale fissile per armi nucleari o altri ordigni esplosivi nucleari.

L'UE ribadisce il suo impegno a partecipare a discussioni sostanziali concernenti tutte le altre questioni centrali incluse nella CD/1864: le iniziative pratiche per sforzi progressivi e sistematici volti a ridurre le armi nucleari con l'obiettivo ultimo della loro eliminazione, compresi gli approcci verso potenziali lavori futuri di carattere multilaterale; tutte le questioni relative alla prevenzione di una corsa agli armamenti nello spazio extraatmosferico ed efficaci modalità internazionali per assicurare gli Stati non dotati di armi nucleari contro l'uso o la minaccia di uso di armi nucleari, nonché su altre questioni.

L'UE ribadisce l'impegno di lunga data degli Stati membri all'ampliamento della CD e auspica un'interazione rafforzata tra la società civile e la CD.

L'UE è profondamente preoccupata per la continua disfunzione di una parte cruciale del meccanismo per il disarmo: la situazione di stallo in corso nella CD. L'UE rimane fermamente legata alla CD quale unica sede negoziale per il disarmo multilaterale della comunità internazionale, ed è pronta ad impegnarsi in maniera costruttiva con tutti i partner per far ripartire la CD e dare l'avvio a lavori sostanziali, in conformità del mandato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

3.   ARMI CHIMICHE

L'UE ha svolto un ruolo attivo nella 3a conferenza di revisione della convenzione sulle armi chimiche (CWC) che si è svolta dall'8 al 19 aprile all'Aia: ha formulato una dichiarazione e i suoi obiettivi sono stati promossi tramite il coordinamento attivo tra le delegazioni dell'UE in loco presieduto dall'Irlanda. La conferenza di revisione ha potuto adottare per consenso una relazione che include una serie di questioni che sono priorità per l'UE (2), segnatamente le seguenti: i) completamento della distruzione delle scorte esistenti; ii) promozione del carattere universale della CWC (non vi aderiscono ancora otto paesi); iii) passaggio a sforzi di non proliferazione; iv) promozione dello sviluppo delle capacità relative alla sicurezza e protezione nell'industria chimica nei paesi in via di sviluppo, in conformità dell'articolo XI, e modalità di risposta all'uso di armi chimiche, a norma dell'articolo X. Tuttavia una serie di paesi UE e WEOG hanno altresì espresso disappunto per il fatto che la conferenza di riesame non è stata in grado di adottare un linguaggio più forte sulla Siria e sull'attuazione nazionale.

L'UE ha altresì organizzato con esito positivo un evento collaterale sulla cooperazione con l'OPCW e sulla via da seguire.

In termini di attuazione del sostegno dell'UE, tutti i paesi che sono stati selezionati per ricevere sovvenzioni le hanno utilizzate per colmare carenze tecniche critiche, permettendo a questi Stati parti di progredire significativamente verso l'attuazione della CWC a livello nazionale. Inoltre, poiché l'unica fonte di finanziamenti per questa forma di attività è pervenuta dall'UE, le azioni comuni/decisioni del Consiglio rimangono l'unico mezzo possibile per fornire sovvenzioni intese a far fronte alle lacune relative all'attuazione. Dei 90 sottoprogetti di attuazione nazionale realizzati dal segretariato tecnico, circa la metà non avrebbero potuto essere realizzati senza i fondi delle azioni comuni/decisioni del Consiglio.

Riguardo all'universalità, nel marzo 2013 sono state adottate idee e iniziative pratiche sull'azione dell'UE per la promozione dell'universalità e dell'attuazione della CWC a livello nazionale, che formano la base per i lavori in questo settore nel prossimo periodo. A tal riguardo l'UE ha realizzato iniziative presso i governi di Angola, Egitto, Israele, Myanmar, Repubblica democratica popolare di Corea, Somalia e Sud Sudan, chiedendo a questi sette paesi di aderire quanto prima possibile alla CWC. Il 29 maggio 2013 la Somalia ha depositato il suo strumento di adesione alla CWC presso il Segretario generale delle Nazioni Unite. Trenta giorni dopo la convenzione è entrata in vigore per la Somalia e così il paese è diventato il 189o Stato parte della CWC.

Diciannove paesi hanno aderito alla convenzione da quanto è stata adottata la prima azione comune e la metà dei paesi che hanno aderito alla convenzione nel 2005 (quattro su otto) era stata coinvolta in un'attività di sensibilizzazione finanziata da un'azione comune/conferenza del disarmo: questo è stato il caso di tutti i paesi che hanno aderito durante gli anni seguenti.

4.   ARMI BIOLOGICHE

A seguito della settima conferenza di revisione della convenzione sulle armi biologiche e tossiniche (BTWC) (Ginevra, dicembre 2011), l'UE si è impegnata in modo costruttivo nel processo intersessionale contribuendo con dichiarazioni e documenti di lavoro specifici riguardanti i seguenti aspetti: 1) assistenza e cooperazione internazionale; 2) sostegno dell'attuazione a livello nazionale; 3) sviluppo di capacità nel settore della biosicurezza e della bioprotezione. Oltre all'evento collaterale sulla promozione della decisione 2012/421/PESC del Consiglio, che si è svolto a margine della riunione degli Stati parte del dicembre 2012, l'unità di supporto all'attuazione (Implementing Support Unit) della BTWC ha organizzato un seminario nel giugno 2013, a Ginevra, per gli esperti UE che assistono i paesi destinatari con l'obiettivo di discutere le migliori prassi e i preparativi adeguati per le attività di assistenza.

In termini di resa generale derivata dal sostegno UE, esso ha reso possibile riunire attori nazionali e regionali attraverso seminari, visite di assistenza, presentazione delle CBM iniziali da parte di vari Stati parti, sviluppo di materiali orientativi, avvio della comunicazione con taluni Stati non ancora parti e altri. La conoscenza e la sensibilizzazione degli operatori degli Stati obiettivo sulla BTWC e il suo processo sono considerevolmente migliorate come risulta dai feedback molto positivi espressi dai partecipanti ai seminari. Inoltre l'approccio regionale è stato assai apprezzato in quanto pone le basi per una messa in rete regionale rafforzata e per interazioni con le organizzazioni regionali, le quali sono state attivamente coinvolte nei seminari e hanno mostrato interesse in una cooperazione relativa a future attività. Le visite di assistenza hanno raggiunto i loro obiettivi, sia quelle incentrate sulla sensibilizzazione degli attori nazionali, con la creazione di reti nazionali, sia quelle focalizzate su aspetti più specifici dell'attuazione a livello nazionale come la legislazione o le presentazioni delle CBM.

Gli scopi dell'azione dell'UE includevano maggiore aderenza alla BTWC in tutte le regioni geografiche; migliore conoscenza della BTWC tra le competenti autorità nazionali e/o rafforzamento della messa in rete a livello subregionale al fine di promuovere l'adesione alla BTWC; e promozione di un'attuazione volontaria della BTWC prima della notifica/adesione. Il numero di paesi che hanno accettato di essere vincolati dalla convenzione e dai suoi obblighi è aumentato. Durante il periodo dal 2009 al 2013 quattro Stati hanno aderito alla convenzione. Sono stati stabiliti canali di comunicazione con numerosi altri paesi non membri in Asia, Africa e America latina, gettando le basi per le attività future.

Le attività realizzate nel quadro dell'azione dell'UE hanno ulteriormente mirato ad aumentare la designazione di punti di contatto nazionali per le presentazioni delle CBM, a creare o rafforzare i meccanismi nazionali per la preparazione e la raccolta delle informazioni necessarie per le presentazioni delle CBM, ad aumentare le presentazioni regolari delle CBM e a migliorare gli strumenti tecnici/elettronici per le presentazioni delle CBM e la sicurezza e la manutenzione del sito web per le CBM. Durante l'intero periodo di attuazione dell'azione dell'UE, che va dal 2009 al 2011, dieci Stati parti hanno presentato le loro prime CBM. Tra di essi, tre hanno ricevuto assistenza per le presentazioni delle CBM, due hanno ospitato seminari sostenuti dall'UE, e quattro sono stati sponsorizzati per partecipare ai seminari organizzati nel quadro dell'azione dell'UE. L'opuscolo guida della CBM prodotto tramite il sostegno dell'UE ha agevolato la presentazione delle CBM; il numero di presentazioni annuali delle CBM è il più alto di sempre per gli anni 2010 e 2011.

5.   MISSILI

L'UE ha sostenuto fermamente sin dal principio il codice di condotta dell'Aia contro la proliferazione dei missili balistici («ICOC») e lo ritiene uno strumento multilaterale importante per contrastare la proliferazione dei sistemi di missili balistici e delle tecnologie correlate mediante misure di rafforzamento della fiducia e di trasparenza. Tutti gli Stati membri dell'UE hanno aderito al codice. L'UE ha continuato a perseguire e a sostenere i tre seguenti aspetti del codice: universalità, attuazione nonché potenziamento e miglioramento del funzionamento.

In base alla decisione 2012/423/PESC del Consiglio a sostegno dell'ICOC e della non proliferazione missilistica in generale, il 15 gennaio 2013 l'UE ha organizzato una conferenza commemorativa a Vienna per il decimo anniversario della firma dell'ICOC. Il 31 maggio 2013, a margine della riunione ordinaria annuale dell'ICOC, l'UE ha organizzato un evento di sensibilizzazione a Vienna, a sostegno dell'ICOC.

Sono stati compiuti sforzi costruttivi per assicurare la visibilità dell'UE, compresa l'importante partecipazione del capo delegazione dell'UE, con chiari riferimenti, ribaditi da quasi tutti gli oratori, al finanziamento dell'UE. E' stata introdotta un'innovazione con la trasmissione in diretta dell'evento e delle discussioni su internet. Riguardo all'ulteriore attuazione della decisione del Consiglio, la Fondation pour la Recherche Stratégique (FRS) sta pianificando l'organizzazione di una sessione di sensibilizzazione a Parigi a inizio settembre, di un evento di sensibilizzazione a Ginevra a fine agosto o inizio settembre e di un altro a New York a metà ottobre, di un seminario a Giacarta a fine settembre e di un altro ad Abu Dhabi a metà dicembre.

6.   ATTENUAZIONE DEL RISCHIO CBRN

L'UE ha continuato a fare progressi sull'attuazione del piano d'azione CBRN (in campo chimico, biologico, radiologico e nucleare) dell'UE, adottato nel 2009 e sostenuto dal programma «Prevenzione e lotta contro la criminalità». Al fine di coordinare l'attuazione del piano d'azione CBRN dell'UE, la Commissione sta collaborando con gli Stati membri tramite un gruppo consultivo sicurezza CBRN. Al fine di ottimizzare le sinergie tra l'attuazione del piano d'azione CBRN e l'attuazione del piano d'azione dell'UE per il miglioramento della sicurezza degli esplosivi, si stanno attualmente creando strutture comuni.

I lavori intrapresi nel quadro del piano d'azione CBRN includono il Centro di formazione per la sicurezza nucleare — EUSECTRA — inaugurato il 18 aprile 2013 a Karlsruhe.

Inoltre la Commissione si è impegnata a valutare e potenziare le tecnologie di individuazione dei materiali radioattivi tramite il progetto ITRAP+10, si sta adoperando ad analizzare gli strumenti esistenti di modellizzazione della dispersione radioattiva e sta esaminando lo sviluppo di uno strumento di formazione virtuale, basato sulla realtà, del personale di primo intervento nel settore della sicurezza radiologica. La Commissione sta altresì pianificando di estendere il suo sostegno agli Stati membri nelle analisi di laboratorio dei materiali radioattivi. Inoltre sono in corso studi che valutano l'attuazione da parte degli Stati membri dell'UE del codice di condotta dell'AIEA sulla sicurezza dei materiali radioattivi e lo stato delle sorgenti radioattive al di fuori del controllo normativo negli Stati membri dell'UE.

L'iniziativa «Centri di eccellenza in materia di CBRN dell'UE», finanziata attraverso lo strumento per la stabilità, è stata lanciata dall'UE nel maggio 2010. I centri di eccellenza in materia di CBRN sono creati come risposta alla riconosciuta carenza di capacità istituzionale di vari paesi ai fini dell'attenuazione del rischio CBRN: attività criminali (proliferazione di materiali CBRN o terrorismo), catastrofi naturali (zoonosi e epidemie) e accidentali (incidenti industriali). Essi si prefiggono di sviluppare una politica multirischio in materia di CBRN a livello nazionale e regionale per prevedere e reagire a questi rischi. In breve, si tratta di misure strutturali volte a ridurre la vulnerabilità di certi paesi agli eventi CBRN nel reciproco interesse delle regioni e della sicurezza dell'UE.

Per raggiungere questo obiettivo bisogna sostenere la creazione di reti regionali di competenze nel settore giuridico, normativo, tecnico nonché del controllo e dell'applicazione in materia di attenuazione del rischio CBRN.

Sei centri regionali si stanno aprendo 1. nel Nordafrica (Algeri), 2. sulla costa atlantica dell'Africa (Rabat), 3. in Medio Oriente (Amman), 4. nell'Europa sudorientale — Caucaso meridionale — Repubblica moldova — Ucraina (Tbilisi), 5. nel Sudest asiatico (Manila) e 6. nell'Africa subsahariana (Nairobi) e hanno cominciato i lavori. La prossima tappa sarà l'apertura di segretariati regionali nell'Asia centrale (Tashkent — tbc) e nei Paesi del Golfo (Abu Dhabi). Oltre ai 33 progetti per un ammontare fino a 26 milioni di EUR precedentemente commissionati, sono previsti nuovi progetti per un ammontare di circa 10 milioni di EUR con diversi consorzi, anche dagli Stati membri.

7.   GRUPPI DI RIFLESSIONE

Sulla base della decisione 2010/430/PESC del Consiglio, del 26 luglio 2010, il lavoro dell'UE nell'ambito della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa ha beneficiato del sostegno attivo del consorzio dell’UE per la non proliferazione, divenuto operativo nel gennaio 2011. A seguito delle efficaci attività organizzate nel 2012 (seminario su una zona senza ADM in Medio Oriente del 5 e 6 novembre 2012 e prima riunione annuale intitolata «Conferenza dell'UE sulla non proliferazione e il disarmo» del 3 e 4 febbraio 2012) una nuova conferenza internazionale annuale sulla non proliferazione e il disarmo si svolgerà il 30 settembre - 1o ottobre 2013 preceduta dalla seconda riunione consultiva dell'UE svoltasi il 17 e 18 giugno 2013. Nel frattempo il consorzio ha potenziato le sue attività di ricerca, in cooperazione con altri gruppi di riflessione europei in tal campo, e ha pubblicato documenti di lavoro pertinenti per l'attuazione della strategia sulla non proliferazione delle ADM, accessibili al pubblico sul sito del consorzio <http://www.nonproliferation.eu/>. Saranno pubblicati ulteriori contributi per una discussione più ampia sulla non proliferazione e sul disarmo.

8.   RISOLUZIONE 1540 DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU E CONTROLLI SULLE ESPORTAZIONI

a)   UNSCR 1540

L'UE ha espresso l'impegno di lunga data a proseguire l'attuazione delle risoluzioni 1540 e 1977 firmando una dichiarazione comune con gli USA a margine della 66a sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (New York, 19 ottobre 2011).

Una nuova decisione del Consiglio a sostegno della risoluzione 1540 incentrata sugli sforzi di attuazione a livello nazionale è stata approvata a livello di gruppo di lavoro nel febbraio 2012 e sarà adottata dal Consiglio alla fine del luglio 2013. Finanzierà l'UNODA per l'organizzazione di seminari regionali e visite di assistenza ai paesi.

L'iniziativa «centri di eccellenza CBRN» dell'UE contribuisce con altri fondi dell'UE, forniti dal bilancio PESC, agli obiettivi della risoluzione 1540 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla lotta al traffico illecito o all'uso criminale di materiali CBRN.

b)   Controlli sulle esportazioni

Sono proseguite varie attività a sostegno dei controlli sulle esportazioni. A livello politico, la Commissione europea ha pubblicato il 17 gennaio 2013 una relazione (documento di lavoro 2013/7) che presenta le conclusioni dell'ampia consultazione pubblica avviata nell'ambito del Libro verde sui controlli delle esportazioni: garantire la sicurezza e la competitività in un mondo in trasformazione. Detta relazione apre la via al riesame del sistema di controlli sulle esportazioni dell'UE nel 2013, con consultazioni mirate e settoriali degli attori, una conferenza strategica avente per oggetto il controllo sulle esportazioni nel giugno 2013 e la preparazione di una comunicazione che delinea i piani della Commissione entro la fine del 2013.

Dal punto di vista normativo, le discussioni sono proseguite sulla modifica proposta al regolamento (CE) n. 428/2009 sui prodotti a duplice uso per accelerare gli aggiornamenti degli elenchi di controllo dei prodotti a duplice uso dell'UE, al fine di concludere la prima lettura della proposta. L'attuazione dei controlli sulle esportazioni è stata sostenuta da due riunioni del gruppo di coordinamento dell'articolo 23, nonché da una riunione congiunta con il forum europeo sull’energia nucleare nel febbraio 2013, incentrata sui controlli sulle esportazioni e dei trasferimenti nucleari. Una visita tra pari a Dublino nel maggio 2013 ha riunito esperti degli Stati membri e ha fornito un forum per un dettagliato scambio di opinioni nel contesto del riesame della politica dei controlli sulle esportazioni.

Il coordinamento dell'UE ha avuto luogo per promuovere le posizioni concordate dell'UE nelle pertinenti riunioni dei regimi di controllo sulle esportazioni svoltesi nel primo semestre ( Gruppo dei fornitori nucleari: gruppo consultivo nel marzo 2013 e riunione plenaria nel giugno 2013; intesa di Wassenaar: riunione del gruppo generale nel maggio 2013; gruppo Australia: riunione plenaria nel giugno 2013).

Gli obiettivi fissati per i seminari regionali sono stati realizzati con successo. Sono stati garantiti il dialogo attivo e la discussione interattiva. I seminari hanno offerto una piattaforma per valutare l'ulteriore necessità di assistenza. Gli Stati membri dell'UE hanno avuto un'opportunità unica di condividere le esperienze e rafforzare l'approccio regionale per l'attuazione dell'UNSCR 1540.

I funzionari addetti al controllo della regolamentazione, delle frontiere, delle esportazioni e delle dogane sono stati il principale obiettivo ma anche le organizzazioni e le agenzie subregionali sono state coinvolte qualora possibile.

9.   SPAZIO

L'UE promuove dal 2007 l'elaborazione di un codice di condotta internazionale per le attività nello spazio extraatmosferico. Tali orientamenti, su base internazionale e volontaria, rafforzerebbero la sicurezza, la protezione e la prevedibilità di tutte le attività inerenti allo spazio. Tra l'altro, gli orientamenti dovrebbero limitare o ridurre al minimo le interferenze dannose, le collisioni o gli incidenti nello spazio extraatmosferico, nonché la creazione di detriti.

Il 5 giugno 2012, a Vienna, l'UE ha presentato alla comunità internazionale un nuovo progetto, ora sostenuto anche da un ampio numero di paesi extraeuropei, che prevede l'applicazione del codice di condotta internazionale a tutte le attività nello spazio extraatmosferico condotte da Stati ed entità non governative. Il progetto di codice sarebbe volontario ed aperto a tutti gli Stati ed introdurrebbe le norme di base che i paesi coinvolti in attività spaziali, a carattere sia civile sia militare, sarebbero tenuti ad osservare.

In seguito alla riunione del 5 giugno 2012 a Vienna, l'UE è impegnata a proseguire il processo di consultazioni multilaterali per mettere a punto il progetto di codice in maniera trasparente ed inclusiva.

Gli Stati membri delle Nazioni Unite sono stati invitati a consultazioni aperte sul progetto di testo svoltesi a Kiev il 16 e 17 maggio 2013, che hanno riunito 140 rappresentanti provenienti da 61 paesi. A seguito della riunione di Kiev, l'UE prevede di presentare nei prossimi mesi alla comunità internazionale un progetto aggiornato e invita gli Stati membri delle Nazioni Unite ad un secondo ciclo di consultazioni prima della fine del 2013.

Ai sensi della decisione del Consiglio a sostegno della proposta sul codice presentata dall'UE, il partner di attuazione UNIDIR ha organizzato seminari regionali nel Sudest asiatico e in Africa, che sono serviti da piattaforma di rafforzamento della conoscenza delle norme di comportamento nello spazio extraatmosferico e sulla proposta stessa di un codice. UNIDIR ha altresì coadiuvato l'organizzazione del primo ciclo di consultazioni aperte a Kiev.

10.   CLAUSOLE DI NON PROLIFERAZIONE DELLE ADM

L'UE, conformemente alla sua strategia sulla non proliferazione delle ADM, ha continuato ad integrare la non proliferazione delle ADM nelle relazioni contrattuali con i paesi terzi.

Sono stati compiuti ulteriori progressi nei negoziati sulle clausole di non proliferazione delle ADM nel quadro di pertinenti accordi tra l'UE e paesi terzi, in particolare con Australia, Brunei, Canada, Giappone, Nuova Zelanda e Thailandia.

11.   ALTRI CONSESSI MULTILATERALI

—   G8

L'UE ha contribuito attivamente a varie riunioni dei direttori per la non proliferazione e il disarmo in preparazione della dichiarazione del vertice del G8 sulla non proliferazione, e ha contribuito alla realizzazione di varie iniziative sul protocollo aggiuntivo dell'AIEA e l'attuazione a livello nazionale dell'UNSCR 1540, di concerto con la presidenza del Regno Unito.

Il partenariato globale, a nove anni dalla sua creazione nel 2002, si è esteso oltre l'ambito del G8 diventando una piattaforma di coordinamento e cooperazione con 17 partner supplementari. Al vertice di Deauville nel maggio 2011 i leader hanno convenuto di rafforzare ancora la sicurezza biologica, l'attuazione della risoluzione 1540 e la sicurezza nucleare. Gli Stati Uniti nel 2012 e il Regno Unito nel 2013 hanno portato avanti questo programma, in particolare creando quattro nuovi sottogruppi sulla sicurezza biologica, chimica, nucleare e sui centri di eccellenza nell'ambito del gruppo sul partenariato globale. Il coinvolgimento di (altre) organizzazioni regionali e il rafforzamento della titolarità regionale sono stati importanti temi di discussione. I centri di eccellenza dell'UE, che erano all'origine del sottogruppo sui centri di eccellenza, hanno continuato a ricevere nuovo impulso nel quadro del G8 e del relativo partenariato globale, in particolare come strumento per facilitare lo scambio di informazioni su scala regionale ed evitare possibilmente duplicazioni fra i donatori.

—   Iniziativa globale per combattere il terrorismo nucleare (GICNT)

L'UE, in qualità di osservatore del GICNT, è stata coinvolta attivamente — in particolare tramite il Centro comune di ricerca della Commissione europea — nelle attività del gruppo di attuazione e valutazione del GICNT, in tutte le aree discusse (rilevamento nucleare, tecniche forensi nel settore nucleare e risposta & mitigazione). L'UE ha attivamente contribuito alla sostanza di tutti i documenti di riferimento dei gruppi di attuazione e valutazione, e ha formulato una dichiarazione alla riunione plenaria del GICNT svoltasi a Città del Messico il 24 maggio 2013. La Spagna, uno Stato membro dell'UE, ha portato a termine con successo il mandato triennale di primo coordinatore dei gruppi di attuazione e valutazione del GICNT.

—   Iniziativa di sicurezza contro la proliferazione

L'UE continua a sostenere gli obiettivi dell'iniziativa di sicurezza contro la proliferazione contenuti principalmente nei principi di interdizione adottati a Parigi nel settembre 2003. Il 28 e 29 maggio 2013 l'inviato speciale ha partecipato a una riunione politica ad alto livello svoltasi a Varsavia per il decimo anniversario dell'iniziativa di sicurezza contro la proliferazione e ha formulato osservazioni sulla rilevanza dell'UE nella realizzazione degli obiettivi di detta iniziativa.

12.   RIUNIONI DI DIALOGO POLITICO

Sono state organizzate riunioni di dialogo politico sulla non proliferazione e il disarmo con la Russia (Mosca, 4 marzo 2013) e l'Ucraina (Bruxelles, 15 maggio 2013). Il consigliere principale e inviato speciale per la non proliferazione e il disarmo recentemente nominato ha svolto una serie di consultazioni informali con vari attori a margine di importanti eventi, tra cui la conferenza ATT svoltasi nel marzo 2013 a New York (compresi Algeria, Brasile, Egitto, India, NATO, Nigeria, Messico, Pakistan, Stati Uniti, Venezuela, UNODA, Vietnam, Indonesia, Kazakhstan, Perù, Russia, Singapore, Sudafrica, Thailandia), il secondo comitato preparatorio del TNP tenutosi in aprile e maggio 2013 a Ginevra (compresi Egitto, Lega degli Stati arabi, Sudafrica, Perù), e la terza conferenza di revisione della CWC svoltasi nell'aprile 2013 all'Aia (compresi OPCW e Stati Uniti).


(1)  Decisioni 2010/461/PESC del 26 luglio 2010 e 2012/699/PESC del 13 novembre 2012 del Consiglio.

(2)  Di cui alle decisioni del Consiglio 2012/166/PESC del 23 marzo e 2012/712/PESC del 19 novembre 2012.


ALLEGATO I

ANNEX TO THE SIX-MONTHLY WMD PROGRESS REPORT

Overview of EU Council joint actions and Council decisions in the framework of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction (WMD)

Title

Objective and implementing entity

Budget and duration

Council Decision 2012/699/CFSP of 13 November 2012 on support for activities of the Preparatory Commission of the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organisation (CTBTO) in order to strengthen its monitoring and verification capabilities and in the framework of the implementation of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction

The Union will support four projects, the objectives of which are the following:

(a)

to provide technical assistance and capacity-building to State Signatories to enable them to fully participate in and contribute to the implementation of the CTBT verification system;

(b)

to develop capacity for future generations of CTBT experts through the Capacity Development Initiative (CDI);

(c)

to enhance the Atmospheric Transport Model (ATM);

(d)

to characterise and mitigate radio xenon noble gases;

(e)

to support the Integrated Field Exercise in 2014 (IFE14) through the development of an integrated multispectral array;

(f)

to improve the sustainment of certified IMS Auxiliary Seismic Stations.

Implementing entity: The Preparatory Commission of the CTBTO

Budget: EUR 5 185 028

Official Journal: L 314, 14.11.2012

Estimated duration of the action: 24 months

Council Decision 2012/423/CFSP of 23 July 2012 on support of ballistic missile non-proliferation in the framework of the implementation of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction and of the Council Common Position 2003/805/CFSP

The objectives are:

(a)

to support activities in support of the Hague Code of Conduct against ballistic missile proliferation, in particular with the aims of:

promoting the universality of the Code, and in particular the subscription to the Code by all States with ballistic missile capabilities;

supporting the implementation of the Code;

reinforcing the visibility of the Code, in particular on the occasion of the 10th anniversary of its signature;

(b)

more generally, to support a range of activities to fight against the proliferation of ballistic missiles, aimed notably at raising awareness of this threat, stepping up efforts to increase the effectiveness of multilateral instruments, building up support to initiatives to address these specific challenges and helping interested countries to reinforce nationally their relevant export control regimes.

Implementing entity: Fondation pour le Recherche Stratégique

Budget: EUR 930 000

Official Journal: L 196, 24.7.2012

Estimated duration of the action: 24 months

To be closed in 2013

Council Decision 2012/422/CFSP of 23 July 2012 in support of a process leading to the establishment of a zone free of nuclear weapons and all other weapons of mass destruction in the Middle East

The objectives are:

(a)

to support the work of the Facilitator for the 2012 Conference on the establishment of a Middle East zone free of nuclear weapons and all other weapons of mass destruction;

(b)

to enhance the visibility of the Union as a global actor and in the region in the field of non-proliferation;

(c)

to encourage regional political and security-related dialogue within civil societies and governments, and more particularly among experts, officials and academics;

(d)

to identify concrete confidence-building measures that could serve as practical steps towards the prospect of a Middle East zone free of WMD and their means of delivery;

(e)

to encourage discussion on the universalization and implementation of relevant international treaties and other instruments to prevent the proliferation of WMD and their delivery systems;

(f)

to discuss issues related to peaceful uses of nuclear energy and international and regional cooperation.

Implementing entity: EU Non-Proliferation Consortium

Budget: EUR 352 000

Official Journal: L 196, 24.7.2012

Estimated duration of the action: 18 months

To be closed in 2013

Council Decision 2012/421/CFSP of 23 July 2012 in support of the Biological and Toxin Weapons Convention (BTWC), in the framework of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction

The objectives are:

(a)

promoting the universality of the BTWC;

(b)

supporting the implementation of the BTWC, including submission of CBMs by the States Parties;

(c)

supporting the work of the 2012-15 intersessional programme with a view to strengthening the implementation and effectiveness of the BTWC.

Implementing entity: United Nations Office for Disarmament Affairs (UN ODA)

Budget: EUR 1 700 000

Official Journal: L 196, 24.7.2012

Estimated duration of the action: 24 months

Council Decision 2012/281/CFSP of 29 May 2012 in the framework of the European Security strategy in support of the Union proposal for an international Code of Conduct on outer-space activities

The objectives are:

(a)

consultations with States, active or not yet active on space issues to discuss the proposal and to gather their views;

(b)

gathering expert support for the process of developing an international Code of Conduct for outer-space activities.

Implementing entity: United Nations Institute for Disarmament Research (UNIDIR)

Budget: EUR 1 490 000

Official Journal: L 140, 30.5.2012

Estimated duration of the action: 18 months

Council Decision 2012/166/CFSP of 23 March 2012 in support of activities of the Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons (OPCW) in the framework of the implementation of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction.

The objectives are:

(a)

to enhance the capacities of States Parties in fulfilling their obligations under the CWC;

(b)

to enhance the preparedness of States Parties to prevent and respond to attacks involving toxic chemicals;

(c)

to enhance international cooperation in the field of chemical activities;

(d)

to support the ability of the OPCW to adapt to developments in the field of science and technology;

(e)

to promote universality by encouraging States not Parties to join the CWC.

Implementing entity: The Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons

Budget: EUR 2 140 000

Official Journal: L 87, 24.3.2012

Estimated duration of the action: 24 months

Council Decision 2010/799/CFSP of 13 December 2010 in support of a process of confidence-building leading to the establishment of a zone free of weapons of mass destruction and their means of delivery in the Middle East in support of the implementation of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction

The objectives are:

(a)

to encourage regional political and security-related dialogue within civil societies and governments, and more particularly among experts, officials and academics;

(b)

to identify confidence-building measures that could serve as practical steps towards the prospect of a Middle East zone free of WMD and their means of delivery;

(c)

to encourage discussion on the universalisation and implementation of relevant international treaties and other instruments to prevent the proliferation of WMD and their delivery systems;

(d)

to discuss issues related to the peaceful uses of nuclear energy and international and regional cooperation in this regard.

Implementing entity: EU Non-Proliferation Consortium

Budget: EUR 347 700

Official Journal: L 341/27, 23.12.2012

Project closed on 6.5.2013

Council Decision 2010/585/CFSP of 27 September 2010 on support for IAEA activities in the areas of nuclear security and verification and in the framework of the implementation of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction

The objectives are:

(a)

strengthening national legislative and regulatory infrastructures for the implementation of relevant international instruments in the areas of nuclear security and verification, including comprehensive safeguards agreements and the Additional Protocol;

(b)

assisting States in strengthening the security and control of nuclear and other radioactive materials;

(c)

strengthening States' capabilities for detection and response to illicit trafficking in nuclear and other radioactive materials.

Implementing entity: The International Atomic Energy Agency (IAEA)

Budget: EUR 9 966 000

Official Journal: L 302, 1.10.2010

Estimated duration of the action: 24 months

Council Decision 2010/430/CFSP of 26 July 2010 establishing a European network of independent non-proliferation think tanks in support of the implementation of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction

The objective of this network of independent non-proliferation think tanks is to encourage political and security-related dialogue and the long-term discussion of measures to combat the WMD proliferation and their delivery systems within civil societies, and more particularly among experts, researchers and academics. It will constitute a useful stepping stone for non-proliferation action by the Union and the international community. The Union wishes to support this network as follows:

(a)

through organising a kick-off meeting and an annual conference with a view to submitting a report and/or recommendations to the representative of the High Representative of the Union for Foreign Affairs and Security Policy (HR);

(b)

through creating an Internet platform to facilitate contacts and foster research dialogue among the network of non-proliferation think tanks.

Implementing entity: EU Non-Proliferation Consortium

Budget: EUR 2 182 000

Official Journal: L 205, 4.8.2010

Estimated duration of the action: 36 months

Council Decision 2010/461/CFSP of 26 July 2010 on support for activities of the Preparatory Commission of the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organisation (CTBTO) in order to strengthen its monitoring and verification capabilities and in the framework of the implementation of the EU Strategy against proliferation of weapons of mass destruction

The objectives are:

(a)

to improve the operation and sustainability of the auxiliary seismic stations network of the CTBT’s International Monitoring System;

(b)

to improve the CTBT verification system through strengthened cooperation with the scientific community;

(c)

to provide technical assistance to States Signatories in Africa and in the Latin American and Caribbean Region so as to enable them to fully participate in and contribute to the implementation of the CTBT verification system;

(d)

to develop an OSI noble gas capable detection system.

Implementing entity: The Preparatory Commission of the CTBTO

Budget: EUR 5 280 000

Official Journal: L 219, 20.8.2010

Estimated duration of the action: 18 months

Council Decision 2009/569/CFSP of 27 July 2009 — OPCW

The objective is to support the universalisation of the Chemical Weapons Convention (CWC), and in particular to promote the ratification/accession to the CWC by States not Parties (signatory States as well as non-signatory States) and to support the full implementation of the CWC by the States Parties:

(a)

to enhance the capacities of States Parties in fulfilling their obligations under the Convention; and

(b)

to promote universality.

Implementing entity: The Organisation for the Prohibition of the Chemical Weapons

Budget: EUR 2 110 000

Official Journal: L 197, 29.7.2009

Estimated duration of the action: 18 months

Implemented

Council Decision 2008/974/CFSP of 18 December 2008 in support of HCoC

The EU supports three aspects of the Code as follows:

(a)

universality of the Code;

(b)

implementation of the Code;

(c)

enhancement and improved functioning of the Code.

Implementing entity: Fondation pour le Recherche Stratégique

Budget: EUR 1 015 000

Official Journal: L 345, 23.12.2008

Estimated duration of the action: 24 months

Implemented

To be closed in 2013

Council Joint Action 2008/588/CFSP of 10 November 2008 in support of BTWC

The overall objective is:

(a)

to support the universalisation of the BTWC;

(b)

to enhance the implementation of the BTWC, including the submission of CBM declarations; and

(c)

to support the best use of the intersessional process 2007-10 for the preparation of the 2011 Review Conference.

Implementing entity: United Nations Office for Disarmament Affairs (UNODA) — Geneva

Budget: EUR 1 400 000

Official Journal: L 302, 13.11.2008

Estimated duration of the action: 24 months

Implemented

Council Joint Action 2008/588/CFSP of 15 July 2008 in support of CTBTO

The EU supports the development of capacity of the Preparatory Commission of the CTBTO in the area of verification by:

(a)

noble gas monitoring: radio-xenon measurements and data analysis;

(b)

integrating States Signatories in Africa to fully participate in and contribute to the implementation of the CTBTO monitoring and verification system.

Implementing entity: The CTBTO Preparatory Commission

Budget: EUR 2 316 000

Official Journal: L 189, 17.7.2008

Estimated duration of the action: 18 months

Implemented

Closed on 7.3.2013

Council Joint Action 2008/368/CFSP of 14 May 2008 in support of the implementation of UNSCR 1540

The projects in support of the implementation of UNSCR 1540 will take the form of six workshops aiming at enhancing the capacity of officials responsible for managing the export control process in six sub regions (Africa, Central America, Mercosur, the Middle East and Gulf Regions, Pacific Islands and South-East Asia), so that they can at a practical level undertake implementation efforts of UNSCR 1540. The proposed workshops will be specifically tailored for border, customs and regulatory officials and will comprise the main elements of an export control process including applicable laws (including national and international legal aspects), regulatory controls (including licensing provisions, end-user verification and awareness-raising programmes) and enforcement (including commodity identification, risk-assessment and detection methods).

Implementing entity: United Nations Office for Disarmament Affairs (UNODA)

Budget: EUR 475 000

Official Journal: L 127, 15.5.2008

Estimated duration of the action: 24 months

Implemented

Closed on 30.11.2012

Council Joint Action 2008/314/CFSP of 14 April 2008 on support for IAEA activities in the areas of nuclear security and verification — IAEA IV

The objectives are:

(a)

strengthening national legislative and regulatory infrastructures for the implementation of relevant international instruments in the areas of nuclear security and verification, including comprehensive safeguards agreements and the Additional Protocol;

(b)

assisting States in strengthening the security and control of nuclear and other radioactive materials;

(c)

strengthening States' capabilities for detection and response to illicit trafficking in nuclear and other radioactive materials.

Implementing entity: The International Atomic Energy Agency (IAEA)

Budget: EUR 7 703 000

Official Journal: L 107, 17.4.2008

Estimated duration of the action: 24 months

Implemented

To be closed in 2013

Council Joint Action 2008/307/CFSP of 14 April 2008 in support of World Health Organisation activities in the area of laboratory bio-safety and bio-security

The overall objective is to support, the implementation of the BTWC, in particular those aspects that relate to the safety and security of microbial or other biological agents and toxins in laboratories and other facilities, including during transportation as appropriate, in order to prevent unauthorised access to and removal of such agents and toxins.

(a)

promotion of bio-risk reduction management through regional and national outreach;

(b)

strengthening the security and laboratory management practices against biological risks.

Implementing entity: The World Health Organisation

Budget: EUR 2 105 000

Official Journal: L 106, 16.4.2008

Estimated duration of the action: 24 months

Implemented

Council Joint Action 2007/753/CFSP of 19 November 2007 in support of IAEA monitoring and verification activities in the DPRK

The objective is to contribute to the implementation of monitoring and verification activities in the DPRK, in accordance with the Initial Actions of 13 February 2007, as agreed in the framework of the six-partytalks.

Implementing entity: The International Atomic Energy Agency (IAEA Department of Safeguards)

Budget: EUR 1 780 000

Official Journal: L 304, 22.11.2007

Estimated duration of the action: 18 months

Suspension, force majeure

Council Joint Action 2007/468/CFSP of 28 June 2007 — CTBTO II

The objective is to support the early entry into force of the Treaty, and need to the rapid build-up of the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty (CTBT) verification regime via:

(a)

improvement of the knowledge of Provisional Technical Secretariat noble gas measurements;

(b)

support to on-site inspection via the support for the Preparations for the Integrated Field Exercise 2008.

Implementing entity: The CTBTO Preparatory Commission

Budget: EUR 1 670 000

Official Journal: L 176, 6.7.2007

Estimated duration of the action: 15 months

Implemented

Council Joint Action 2007/185/CFSP of 19 March 2007 — OPCW

The objective is to support the universalisation of the Chemical Weapons Convention (CWC), and in particular to promote the ratification/accession to the CWC by States not Parties (signatory States as well as non-signatory States) and to support the full implementation of the CWC by the States Parties:

(a)

promotion of universality of the CWC;

(b)

support for full implementation of the CWC by States Parties;

(c)

international cooperation in the field of chemical activities, as accompanying measures to the implementation of the CWC;

(d)

support for the creation of a collaborative framework among the chemical industry, OPCW and national authorities in the context of the 10th anniversary of the OPCW.

Implementing entity: The Organisation for the Prohibition of the Chemical Weapons

Budget: EUR 1 700 000

Official Journal: L 85, 27.3.2007

Estimated duration of the action: 18 months

Implemented

Council Joint Action 2007/178/CFSP of 19 March 2007 — Russian Federation IV

The objective is to assist the Russian Federation in destroying some of its chemical weapons, towards fulfilment of Russia’s obligations under the Convention on the Prohibition of the Development, Production, Stockpiling and use of Chemical Weapons and on their Destruction. This Joint Action supported the completion of the electricity supply infrastructure at Shchuch’ye chemical weapon destruction facility, in order to provide a reliable power supply for the operation of the chemical weapon destruction facility.

Implementing entity: The Ministry of Defence of the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland

Budget: EUR 3 145 000

Official Journal: L 81, 22.3.2007

Estimated duration of the action: 18 months

Implemented

Council Joint Action 2006/418/CFSP of 12 June 2006 — IAEA III

The objective is to strengthen nuclear security in selected countries which have received EU assistance such as:

(a)

legislative and regulatory assistance;

(b)

strengthening the security and control of nuclear and other radioactive materials;

(c)

strengthening of States' capabilities for detection and response to illicit trafficking.

Implementing entity: The International Atomic Energy Agency

Budget: EUR 6 995 000

Official Journal: L 165, 17.6.2006

Estimated duration of the action: 15 months

Implemented

Council Joint Action 2006/419/CFSP of 12 June 2006 — UNSCR 1540

The action aimed at addressing three aspects of the implementation:

(a)

awareness-raising of requirements and obligations under the Resolution;

(b)

contributing to strengthening national capacities in three target regions (Africa, Latin America and Caribbean, Asia-Pacific) in drafting national reports on the implementation of UNSC Resolution 1540 (2004); and

(c)

sharing experience from the adoption of national measures required for the implementation of the Resolution.

Implementing entity: United Nations Office for Disarmament Affairs (UNODA)

Budget: EUR 195 000

Official Journal: L 165, 17.6.2006

Estimated duration of the action: 22 months

Implemented

Council Joint Action 2006/243/CFSP of 20 March 2006 — CTBTO I

The objective is to improve the capacity of CTBT Signatory States to fulfil their verification responsibilities under the CTBT and to enable them to fully benefit from participation in the treaty regime by a computer-based training/self-study.

Implementing entity: The CTBTO Preparatory Commission

Budget: EUR 1 133 000

Official Journal: L 88, 25.3.2006

Estimated duration of the action: 15 months

Implemented

Council Joint Action 2006/184/CFSP of 27 February 2006 — BTWC

Overall objective: to support the universalisation of the BTWC and, in particular, to promote the accession to the BTWC by States not Party (signatory States as well as non-signatory States) and to support the implementation of the BTWC by the States Parties.

(a)

promotion of the universality of the BTWC;

(b)

support for implementation of the BTWC by the States Parties.

Implementing entity: The Graduate Institute of International Studies, Geneva

Budget: EUR 867 000

Official Journal: L 65, 7.3.2006

Estimated duration of the action: 18 months

Implemented

Council Joint Action 2005/913/CFSP of 12 December 2005 — OPCW II

The objective is to support the universalisation of the CWC and in particular to promote the accession to the CWC by States not Party (signatory States as well as non-signatory States) and to support the implementation of the CWC by the States Parties:

(a)

promotion of universality of the CWC;

(b)

support for implementation of the CWC by the States Parties;

(c)

international cooperation in the field of chemical activities.

Implementing entity: The Organisation for the Prohibition of the Chemical Weapons

Budget: EUR 1 697 000

Official Journal: L 331, 17.12.2005

Estimated duration of the action: 12 months

Implemented

Council Joint Action 2005/574/CFSP of 18 July 2005 — IAEA II

The objective is to strengthen nuclear security in selected countries which have received EU assistance such as:

(a)

strengthening the physical protection of nuclear materials and other radioactive materials in use, storage and transport and of nuclear facilities;

(b)

strengthening of security of radioactive materials in non-nuclear applications;

(c)

strengthening of States’ capabilities for detection and response to illicit trafficking;

(d)

legislative assistance for the implementation of States’ obligations under IAEA safeguards agreements and additional protocols.

Implementing entity: The International Atomic Energy Agency

Budget: EUR 3 914 000

Official Journal: L 193, 23.7.2005

Estimated duration of the action: 15 months

Implemented

Council Joint Action 2004/797/CFSP of 22 November 2004 — OPCW I

The objective is to support the universalisation of the CWC and in particular to promote the accession to the CWC by States not Party (signatory States as well as non-signatory States) and to support the implementation of the CWC by the States Parties

(a)

promotion of universality of the CWC;

(b)

support for implementation of the CWC by the States Parties;

(c)

international cooperation in the field of chemical activities.

Implementing entity: The Organisation for the Prohibition of the Chemical Weapons

Budget: EUR 1 841 000

Official Journal: L 349, 25.11.2004

Estimated duration of the action: 12 months

Implemented

Council Joint Action 2004/796/CFSP of 22 November 2004 — Russian Federation III

The objective is to contribute to reinforcing the physical protection of nuclear sites in Russia, so as to reduce the risk of theft of nuclear fissile material and of sabotage by improving the physical protection for fissile materials at the Bochvar Institute in Moscow (VNIINM) of the Russian Federal Agency for Atomic Energy FAAE (formerly MINATOM).

Implementing entity: The Federal Republic of Germany

Budget: EUR 7 730 000

Official Journal: L 349, 25.11.2004

Estimated duration of the action: 36 months

Implemented

Council Joint Action 2004/495/CFSP of 17 May 2004 — IAEA I

The objective is to strengthen nuclear security in selected countries which have received EU assistance such as:

(a)

strengthening the physical protection of nuclear materials and other radioactive materials in use, storage and transport and of nuclear facilities;

(b)

strengthening of security of radioactive materials in non-nuclear applications;

(c)

strengthening of States' capabilities for detection and response to illicit trafficking.

Implementing entity: The International Atomic Energy Agency

Budget: EUR 3 329 000

Official Journal: L 182, 19.5.2004

Estimated duration of the action: 15 months

Implemented

Council Joint Action 2003/472/CFSP of 24 June 2003 — Russian Federation II

This Joint Action aims at financing a unit of experts under the cooperation programme for non-proliferation and disarmament in the Russian Federation.

Implementing entity: The Russian Federation

Budget: EUR 680 000

Official Journal: L 157, 26.6.2003

Expired on the date of expiry of EU Common Strategy 1999/414/CFSP on Russia

Implemented

Council Joint Action 1999/878/CFSP of 17 December 1999 — Russian Federation I

The project contributed to:

(a)

a chemical weapons pilot destruction plant situated in Gorny, Saratov region, Russia;

(b)

a set studies and experimental studies on plutonium transport, storage and disposition.

Implementing entity: The Russian Federation

Budget: EUR 8 900 000

Official Journal: L 331, 23.12.1999

Estimated duration of the action: 48 months

Implemented


ALLEGATO II

ANNEX TO THE SIX-MONTHLY WMD PROGRESS REPORT

Overview of instrument for stability, priority 1

‘Risk mitigation and preparedness relating to chemical, biological, radiological and nuclear materials or agents’

Project identification

Title

Objective

Contractor

Amount

Execution period

n.a.

Retraining former weapon scientists and engineers through support for International Science and Technology Centre (ISTC, Moscow) and Science and Technology Centre (STCU, Kiev)

The main objective of the Centres is to redirect scientists/engineers' talents to civilian and peaceful activities through science and technological cooperation.

ISTC/STCU

 

TACIS

EUR 235 million

1997-2006

 

IFS

EUR 15 million

2007

EUR 8 million

2008

EUR 7,5 million

2009

EUR 5,0 million

2010

EUR 4,5 million

2011

EUR 4,0 million

2012


AAP 2007 (Excluding funding for ISTC/STCU)

Project identification

Title

Objective

Contractor

Amount

Execution period

IFS/2008/145-156

Combating illicit trafficking of nuclear and radioactive materials in FSU countries (Russian Federation, Ukraine, Armenia, Moldova, Georgia, Azerbaijan and Belarus)

The purpose of the action is to supply equipment for detection of NRM at border check points as it was identified in the previous phase of the activity financed by TACIS Nuclear Safety programme, contributing thus to reduce nuclear and radiation terrorism threat.

JRC

EUR 5 million

11.7.2008-12.4.2013

IFS/2008/145-130

Assistance in export control of dual-use goods

The specific objective is to support the development of the legal framework and institutional capacities for the establishment and enforcement of effective export controls on dual-use items, including measures for regional cooperation with a view of contributing to the fight against the proliferation of WMD and related materials, equipment and technologies.

BAFA (D)

ca EUR 5 million

19.3.2008-31.12.2010

IFS/2008/145-132

Knowledge Management System on CBRN Trafficking

The overall objective of the activity is to improve capabilities of participating states, neighbouring countries of the EU in South-East Europe and possibly Caucasus, to combat the illicit trafficking and criminal use of CBRN materials (preparation phase to ‘EU CBRN Centres of Excellence’).

UNICRI

EUR 1 million

31.1.2008-1.8.2010


AAP 2008 (Excluding funding for ISTC/STCU)

Project identification

Title

Objective

Contractor

Amount

Execution period

IFS/2009/200-523

Knowledge management system on CBRN trafficking in North Africa and selected countries in the Middle East

The aim of the project would be to develop a durable cooperation legacy in the area of trafficking of CBRN materials (preparation phase to ‘EU CBRN Centres of Excellence’).

UNICRI

EUR 1 million

16.3.2009-15.7.2011

IFS/2009/217-540

Strengthening bio-safety and bio-security capabilities in Central Asian countries

The project will address shortcomings in the safety/security practices of key biological facilities in selected countries of Central Asia. The main objectives of the project are to raise the skills of the personnel working at facilities (laboratories) handling dangerous biological agents or supervising those facilities, and to provide additional equipment, as needed, to ensure an adequate level of bio-safety and security.

ISTC

EUR 6,8 million

21.9.2009-21.9.2014

IFS/2009/219-636

Combating illicit trafficking of nuclear and radioactive materials in selected FSU and Mediterranean Basin countries and preparation of border management activities in the ASEAN region

The overall objective of this project is to reduce the threat of nuclear and radiation terrorism. For this purpose, the assistance will be provided to the partner countries in the improvement of the technical and organisational measures for detection of nuclear and radioactive materials (NRM) illicit trafficking.

JRC

EUR 6,7 million

2.12.2009-1.12.2014

IFS/2009/216-327

Awareness-raising of exporters export Control of dual-use goods

The overall objective of the project is to enhance the effectiveness of export control of dual-use items in the Russian Federation, with a view to contribute to the fight against the proliferation of WMD. The specific objectives will be achieved through information exchange with EU exporters, support industry and researchers for awareness-raising, organisation of seminars for exporters in the regions of the Russian Federation.

Russian independent non-profit organisation for professional advancement ‘Export Control Training Centre’

EUR 1 million

1.9.2009-1.3.2011


AAP 2009 (Excluding funding for ISTC/STCU)

Project identification

Title

Objective

Contractor

Amount

Execution period

IFS/2010/239-471 (UNICRI main) — IFS/2010/239-481 (JRC main) — IFS/2010/253-483 and IFS/2010/253-485 (pilot projects JRC and Univ. Milan)/IFS/2010/250-984 (UNICRI establishment of 2 Secretariats)

CBRN Centre of Excellence — First Phase

To set up a mechanism contributing to strengthen the long-term national and regional capabilities of responsible authorities and to develop a durable cooperation legacy in the fight against the CBRN threat

UNICRI/JRC main contracts/2 pilot projects in South-East Asia/first step (2 Secretariats in Caucasus and South-East Asia)

EUR 5 million

May 2010-May 2012

IFS/2010/235-364

Border monitoring activities in the Republic of Georgia, Central Asia and Afghanistan

To enhance the detection of radioactive and nuclear materials at identified borders crossing and/or nodal points in the Republic of Georgia, at Southern borders of selected Central Asian countries with Afghanistan and at the airport of Kabul

JRC

EUR 4 million

4.5.2010-4.5.2013

IFS/2010/238-194

EpiSouth: a network for the control of health and security threats and other bio-security risks in the Mediterranean Region and South-East Europe

To increase through capacity-building the bio-security in the Mediterranean region and South-East Europe (10 EU + 17 non EU countries)

Istituto Superiore di Sanità, Rome (Italy)

EUR 3 million

15.10.2010-15.4.2013

IFS/2010/247-264 (service)

IFS/2010/248-064 + IFS/2010/258-635 (supply)

Redirection of former Iraqi WMD scientists through capacity-building for decommissioning of nuclear facilities, including site and radioactive waste management

To assist Iraq with redirection of scientists and engineers possessing WMD-related skills and dual-use knowledge through their engagement in a comprehensive decommissioning, dismantling and decontamination of nuclear facilities

UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA (service) — CANBERRA + NNL (supplies)

EUR 2,5 million

(1,5 M for service + 1,5 M for supplies)

Aug 2010-Aug 2013

IFS/2010/253-484

Knowledge Management System on CBRN risk mitigation — Evolving towards CoE ‘Mediterranean Basin’

To integrate the existing Knowledge Management Systems, namely for South-East Europe and for North Africa, and to prepare the evolution towards a Centre of Excellence in the Mediterranean Basin dealing with CBRN risk mitigation (preparation phase to ‘EU CBRN Centres of Excellence’)

UNICRI

EUR 0,5 million

25.11.2010-30.4.2012

IFS/2010/254-942

Bio-safety and bio-security improvement at the Ukrainian anti-plague station (UAPS) in Simferopol

To contribute to full implementation of the BTWC (Biological and Toxin Weapons Convention) in Ukraine, which includes the prevention of illicit access to pathogens by terrorists and other criminals

STCU

EUR 4 million

22.11.2010-21.8.2014

IFS/2010/256-885

Assistance in export control of dual-use goods

Continuation of the ongoing activities in this field in the already covered countries, with possible extension to other regions/countries

BAFA (D)

EUR 5 million

21.12.2010-1.7.2013


AAP 2010 (Excluding funding for ISTC/STCU)

Project identification

Title

Objective

Contractor

Amount

Execution period

IFS/2011/263-555 (set-up)

IFS/2011/273-506 (actions)

CBRN Centres of Excellence — Second phase

Set-up of three to four new centres in the Middle East and, possibly, Gulf region, Mediterranean Basin, Central Asia and Southern Africa and extension of the projects in South-East Asia and in Ukraine/South Caucasus and implementation of thematic projects in all project areas of priority 1

UNICRI

EUR 4,5 million

EUR 16,3 million

23.8.2011-28.2.2013

IFS/2011/273-571

Enhancing the capability of the IAEA Safeguards Analytical Service (ECAS) — EU contribution to the new Nuclear Material Laboratory (NML)

To ensure that the IAEA has a strong independent analytical capability for safeguards in the decades to come by means of expansion and modernisation of the IAEA Safeguards Analytical Services

IAEA

EUR 5 million

30.11.2011-30.11.2015

IFS/2011/272-372 (service) and IFS/2011/272-424 (supplies)

Establishment of Mobile Laboratories for Pathogens up to Risk Group 4 in combination with CBRN Capacity Building in Sub-Saharan Africa

Implementation of two units of mobile labs to be used to perform diagnosis of up to group 4 infectious agents in sub-Saharan Africa and one ‘stand-by’ unit based in EU for training purposes and to be deployed in other countries outside EU where these agents are endemic or outbreaks occur

BERNHARD-NOCHT-INSTITUT FUR TROPENMEDIZIN (service) — supply under evaluation

EUR 3,5 million

15.12.2011-14.12.2015

IFS/2011/273-572

Strengthening bio-safety and bio-security capabilities in South Caucasus and in Central Asian Countries

To raise the capabilities of State organisations in target countries responsible for bio-safety and bio-security in a way that will result in a substantial improvement of the countries’ bio-safety/security situations

UNICRI

EUR 5 million

1.1.2012-31.12.2015


AAP 2011 (Excluding funding for ISTC/STCU)

Project identification

Title

Objective

Contractor

Amount

Execution period

IFS/2011/278-349

Multilateral Nuclear Assurances — EU contribution to the Low Enriched Uranium bank under the supervision of the International Atomic Energy Agency (IAEA)

The IfS contribution (EUR 20 million) will be dedicated to the purchase of a quantity of Low Enriched Uranium.

IAEA

EUR 20 million

30.11.2011-30.11.2013

Chemical, biological, radiological and nuclear (CBRN) Centres of Excellence — Third Phase

(1) to extend existing activities (management contracts with JRC and UNICRI) until the end of 2014 with the aim of improving national CBRN policies and defining comprehensive tailored assistance packages, in a coherent and effective combination of national and regional dimensions (EUR 5,5 million); (2) to improve national CBRN policies through the implementation of concrete actions in the areas of export control of dual-use goods, illicit trafficking of CBRN materials, bio-safety and bio-security, scientists' engagement (EUR 9,2 million) including governance.

 

EUR 14,7 million

1.2013-12.2014

Border monitoring activities in the Democratic Republic of the Congo, Russian Federation, Ukraine and South-East Asia

To counteract nuclear and radiation terrorism threats — for this purpose, the assistance should be provided to the identified countries in the improvement of the technical and organisational measures for detection of Nuclear and Radioactive Materials (NRM) illicit trafficking, including training and establishment of an expert network.

 

EUR 5,8 million

1.2013-12.2014

Co-operation in export control of dual-use goods

To strengthen the export control systems of partner countries, with a strong link with the Regional Centres of Excellence activities, by aligning them to the standard of the international export control regimes and treaties and therefore meeting the requirements of the UNSCR 1540 (2004)

 

EUR 3,65 million

1.2013-12.2014


AAP 2012 (Excluding funding for ISTC/STCU)

Project identification

Title

Objective

Contractor

Amount

Execution period

Enhancing the Capability of the International Atomic Energy Agency (IAEA) Safeguards Analytical Service (ECAS) — EU contribution to the new Nuclear Material Laboratory (NML)

To support ECAS in their effort to constructing and outfitting laboratories for the analysis of special and environmental samples according to the latest quality and safety standards, with sample logistics being an integral part of it to ensure that the IAEA has a strong independent analytical capability or safeguards in the decades to come by means of expansion and modernisation of the IAEA Safeguards Analytical Services

IAEA

EUR 5 million

1.2013-12.2014

Chemical, biological, radiological and nuclear (CBRN) Centres of Excellence — Fourth Phase

(1) To extend existing activities (management contracts with JRC) until the end of 2014 (EUR 3,5 million); (2) to extend the existing Regional Secretariats managed by UNICRI until the end of 2014 (EUR 3,1 million); and (3) to improve national CBRN policies through the implementation of concrete actions in the areas of export control of dual-use goods, illicit trafficking of CBRN materials, bio-safety and bio-security, engagement of scientists (EUR 30,2 million)

JRC

UNICRI

Consortia (EU MS)

EUR 36,8 million

1.2013-12.2014


Commissione europea

7.8.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 228/27


Tassi di cambio dell'euro (1)

6 agosto 2013

2013/C 228/06

1 euro =


 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,3280

JPY

yen giapponesi

130,27

DKK

corone danesi

7,4567

GBP

sterline inglesi

0,86575

SEK

corone svedesi

8,7112

CHF

franchi svizzeri

1,2313

ISK

corone islandesi

 

NOK

corone norvegesi

7,8610

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

25,920

HUF

fiorini ungheresi

299,65

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,7028

PLN

zloty polacchi

4,2144

RON

leu rumeni

4,4053

TRY

lire turche

2,5620

AUD

dollari australiani

1,4817

CAD

dollari canadesi

1,3778

HKD

dollari di Hong Kong

10,3002

NZD

dollari neozelandesi

1,6890

SGD

dollari di Singapore

1,6842

KRW

won sudcoreani

1 480,31

ZAR

rand sudafricani

13,1232

CNY

renminbi Yuan cinese

8,1295

HRK

kuna croata

7,5138

IDR

rupia indonesiana

13 656,94

MYR

ringgit malese

4,3116

PHP

peso filippino

57,804

RUB

rublo russo

43,6945

THB

baht thailandese

41,699

BRL

real brasiliano

3,0550

MXN

peso messicano

16,8058

INR

rupia indiana

80,7540


(1)  Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


7.8.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 228/28


COMMISSIONE AMMINISTRATIVA DELLE COMUNITÀ EUROPEE PER LA SICUREZZA SOCIALE DEI LAVORATORI MIGRANTI

Tasso di conversione delle monete in applicazione del regolamento (CEE) n. 574/72 del Consiglio

2013/C 228/07

Articolo 107, paragrafi 1, 2 e 4, del regolamento (CEE) n. 574/72

Periodo di riferimento: luglio 2013

Periodo di applicazione: ottobre, novembre e dicembre 2013

07-2013

EUR

BGN

CZK

DKK

HRK

LVL

LTL

HUF

1 EUR =

1

1,95580

25,9439

7,45793

7,50609

0,702365

3,45280

294,899

1 BGN =

0,511300

1

13,2651

3,81324

3,83786

0,359119

1,76542

150,782

1 CZK =

0,0385447

0,0753857

1

0,287463

0,289320

0,0270724

0,133087

11,3668

1 DKK =

0,134086

0,262244

3,47870

1

1,00646

0,0941770

0,462971

39,5416

1 HRK =

0,133225

0,260562

3,45638

0,993584

1

0,0935728

0,460000

39,2879

1 LVL =

1,42376

2,78459

36,9379

10,6183

10,6869

1

4,91596

419,865

1 LTL =

0,289620

0,566439

7,51388

2,15996

2,17391

0,203419

1

85,4086

1 HUF =

0,00339099

0,00663211

0,0879757

0,0252898

0,0254531

0,00238172

0,0117084

1

1 PLN =

0,233943

0,457545

6,06939

1,74473

1,75600

0,164313

0,807758

68,9894

1 RON =

0,226020

0,442051

5,86386

1,68564

1,69653

0,158749

0,780403

66,6531

1 SEK =

0,115461

0,225819

2,99551

0,861101

0,866661

0,0810959

0,398664

34,0493

1 GBP =

1,16020

2,26911

30,1000

8,65265

8,70853

0,814881

4,00592

342,140

1 NOK =

0,126843

0,248080

3,29081

0,945988

0,952097

0,0890904

0,437965

37,4059

1 ISK =

0,00623761

0,0121995

0,161828

0,0465196

0,0468200

0,00438108

0,0215372

1,83946

1 CHF =

0,808677

1,58161

20,9803

6,03106

6,07000

0,567987

2,79220

238,478


07-2013

PLN

RON

SEK

GBP

NOK

ISK

CHF

1 EUR =

4,27455

4,42438

8,66092

0,861924

7,88374

160,318

1,23659

1 BGN =

2,18558

2,26218

4,42833

0,440701

4,03095

81,9705

0,632267

1 CZK =

0,164761

0,170536

0,333833

0,0332226

0,303876

6,17940

0,0476639

1 DKK =

0,573155

0,593245

1,16130

0,115572

1,05710

21,4963

0,165808

1 HRK =

0,569478

0,589439

1,15385

0,114830

1,05031

21,3584

0,164745

1 LVL =

6,08593

6,29926

12,3311

1,22717

11,2246

228,254

1,76060

1 LTL =

1,23799

1,28139

2,50838

0,249630

2,28329

46,4313

0,358140

1 HUF =

0,0144950

0,0150030

0,0293691

0,00292278

0,0267337

0,543637

0,00419326

1 PLN =

1

1,03505

2,02616

0,201641

1,84434

37,5052

0,289291

1 RON =

0,966135

1

1,95755

0,194812

1,78189

36,2351

0,279494

1 SEK =

0,493544

0,510844

1

0,0995187

0,910266

18,5105

0,142778

1 GBP =

4,95931

5,13314

10,0484

1

9,14668

186,000

1,43468

1 NOK =

0,542198

0,561203

1,09858

0,109329

1

20,3353

0,156853

1 ISK =

0,0266630

0,0275975

0,0540234

0,00537634

0,0491757

1

0,00771335

1 CHF =

3,45673

3,57789

7,00389

0,697018

6,37540

129,645

1

NB: tutti i tassi incrociati riguardanti l'ISK sono calcolati usando i tassi ISK/EUR della Banca centrale d'Islanda.

Riferimento: luglio-13

1 EUR in moneta nazionale

1 unità di moneta nazionale in EUR

BGN

1,95580

0,511300

CZK

25,9439

0,0385447

DKK

7,45793

0,134086

HRK

7,50609

0,133225

LVL

0,702365

1,42376

LTL

3,45280

0,289620

HUF

294,899

0,00339099

PLN

4,27455

0,233943

RON

4,42438

0,226020

SEK

8,66092

0,115461

GBP

0,861924

1,16020

NOK

7,88374

0,126843

ISK

160,318

0,00623761

CHF

1,23659

0,808677

NB: tassi d'ISK/EUR basati sui dati della Banca centrale d'Islanda.

1.

Il regolamento (CEE) n. 574/72 stabilisce che il tasso di conversione in una valuta di importi fissati in un'altra valuta sarà il tasso calcolato dalla Commissione e basato sulla media mensile, nel corso del periodo di riferimento indicato al paragrafo 2, dei tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.

2.

Il periodo di riferimento è:

il mese di gennaio per i tassi di conversione da applicarsi a decorrere dal 1o aprile successivo,

il mese di aprile per i tassi di conversione da applicarsi a decorrere dal 1o luglio successivo,

il mese di luglio per i tassi di conversione da applicarsi a decorrere dal 1o ottobre successivo,

il mese di ottobre per i tassi di conversione da applicarsi a decorrere dal 1o gennaio successivo.

I «tassi di conversione delle monete» saranno pubblicati nel secondo numero della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie C) pubblicato in febbraio, maggio, agosto e novembre.


V Avvisi

ALTRI ATTI

Commissione europea

7.8.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 228/30


Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

2013/C 228/08

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di modifica ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1).

DOMANDA DI MODIFICA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari  (2)

DOMANDA DI MODIFICA AI SENSI DELL'ARTICOLO 9

«ΚΟΝΣΕΡΒΟΛΙΑ ΡΟΒΙΩΝ» (KONSERVOLIA ROVION)

N. CE: EL-PDO-0117-0974-14.02.2012

IGP ( ) DOP ( X )

1.   Rubrica del disciplinare interessata dalla modifica

Denominazione del prodotto

Descrizione del prodotto

Zona geografica

Prova dell'origine

Metodo di produzione

Legame

Etichettatura

Requisiti nazionali

Altro (confezionamento)

2.   Tipo di modifica

Modifica del documento unico o della scheda riepilogativa

Modifica del disciplinare della DOP o IGP registrata per la quale né il documento unico né la scheda riepilogativa sono stati pubblicati

Modifica del disciplinare che non comporta alcuna modifica del documento unico pubblicato [articolo 9, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 510/2006]

Modifica temporanea del disciplinare a seguito dell'imposizione di misure sanitarie o fitosanitarie obbligatorie da parte delle autorità pubbliche [articolo 9, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 510/2006]

3.   Modifica (modifiche)

L'iniziativa della presente domanda di modifica si inserisce in un'azione più ampia di sostegno dell'olivicoltura nella zona di Rovies, finalizzata a rendere più competitivo il prodotto «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) e a consentirgli di ottenere il riconoscimento che merita sia a livello nazionale che a livello internazionale.

Si richiede in particolare la modifica degli elementi del disciplinare indicati di seguito.

3.1.   Descrizione del prodotto

Le esigenze del mercato e il mutare delle abitudini di consumo determinano la necessità di arricchire i tipi commerciali promossi sul mercato. Si chiede quindi la possibilità di aggiungere alla descrizione del prodotto recante la denominazione «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) anche le olive bionde.

In forza della norma commerciale del Consiglio oleicolo internazionale applicabile alle olive da tavola (COI/OT/NC n. 1 del dicembre 2004), tra i vari tipi di olive commercializzabili è compreso anche il seguente:

olive cangianti: frutti raccolti biondi, prima della completa maturazione, mentre il colore sta virando dal verde al nero.

Per le olive bionde si segue il medesimo procedimento seguito per le olive intere nere «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) in merito alla deamarizzazione, alla cernita e alla standardizzazione.

La suddetta modifica è perciò ritenuta necessaria in quanto le olive bionde rappresentano uno stadio naturale di sviluppo e di colorazione delle olive recanti la denominazione «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion), a metà strada tra il verde e il nero, e ciò non influisce sul legame tra il prodotto e la zona geografica né lo cambia; semplicemente, tale modifica facilita la creazione di sbocchi di mercato e la penetrazione del prodotto sui mercati internazionali.

Sono stati inoltre aggiornati i dati relativi alla pezzatura media (da 120-160 a 120-260) delle olive DOP «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion), in linea con la situazione attuale, risultante dalla conversione all'agricoltura biologica. In forza della norma commerciale del Consiglio oleicolo internazionale applicabile alle olive da tavola (COI/OT/NC n. 1 del dicembre 2004) e successive modifiche, le olive sono classificate in base al calibro secondo il numero di frutti per chilogrammo di prodotto. La scala di calibri prevista per le olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion), in un chilogrammo, è la seguente:

91/100, 101/110, 111/120, 121/140, 141/160, 161/180, 181/200, 201/230, 231/260, 261/290, 291/320, 321/350.

Inoltre, le esigenze del mercato e il mutare delle abitudini di consumo determinano la necessità di arricchire i tipi commerciali promossi sul mercato. Si chiede quindi la possibilità di aggiungere ai tipi commerciali del prodotto recante la denominazione «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) le olive intere schiacciate, le olive intere snocciolate, le olive dimezzate/in quarti e le olive affettate (ossia i tipi commerciali da b) a e) della pertinente sezione del disciplinare aggiornato).

In particolare, per la schiacciatura si utilizzano olive intere a denominazione di origine protetta «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) la cui fermentazione si è già conclusa: il prodotto, quindi, presenta già le caratteristiche fisicochimiche e organolettiche finali. In forza della norma commerciale del Consiglio oleicolo internazionale applicabile alle olive da tavola (COI/OT/NC n. 1 del dicembre 2004), la schiacciatura è un'operazione che permette di spaccare la polpa longitudinalmente senza frantumare il nocciolo, che rimane intatto all'interno del frutto, e viene effettuata mediante un'apposita macchina schiacciatrice. I frutti sono quindi posti in salamoia (al 7-10 %, a seconda della necessità), esattamente come le olive intere DOP «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion). In tal modo, le caratteristiche delle olive schiacciate (sapore, colore, aroma) non presentano alcuna differenza rispetto a quelle delle olive intere che recano la denominazione «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion), in quanto la schiacciatura avviene quando il frutto ha ormai acquisito le proprie caratteristiche organolettiche finali. Inoltre, la composizione della salamoia, che in linea generale può modificare il sapore di un prodotto, è assolutamente identica per le olive intere e per le olive schiacciate.

Poiché sia per snocciolare le olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) sia per tagliare i frutti a metà, in quarti o a fette viene seguito lo stesso identico procedimento, non vi sono modificazioni del legame tra il prodotto e la zona geografica.

Nel procedimento di snocciolatura, l'asportazione del nocciolo avviene mediante apposite macchine snocciolatrici e sempre lungo l'asse maggiore del nocciolo.

Per tagliare i frutti a metà, in quarti o a fette si utilizzano olive previamente snocciolate recanti la denominazione «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion). Si utilizzano apposite macchine anche per tagliare i frutti a metà, in quarti o a fette.

Si è provveduto infine ad aggiornare la sezione relativa alla colorazione delle olive DOP «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion).

3.2.   Prova dell'origine

Le esigenze del mercato riguardo alla tracciabilità degli alimenti e l'esigenza di proteggere il prodotto dalle sofisticazioni hanno indotto a rendere più rigoroso il sistema di prova dell'origine, che consentirà in futuro al prodotto di mantenere la propria identità e un livello di qualità costante.

3.3.   Metodo di produzione

In seguito allo sviluppo, dal 2000 in poi, delle coltivazioni biologiche, che sono arrivate a coprire il 70 % delle superfici sulle quali si coltivano le olive DOP «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion), nonché alla conversione al biologico di gran parte dell'olivicoltura, non è consentito l'uso della soda caustica per la deamarizzazione dei frutti. La deamarizzazione delle olive biologiche avviene invece con il tradizionale metodo naturale, ossia in cisterne contenenti una soluzione di cloruro di sodio. Fino al momento del consumo, i frutti sono mantenuti in una salamoia al 7-10 %; la loro conservazione è favorita dall'acidità dovuta allo sviluppo di vari acidi organici attraverso la fermentazione lattica che si compie con la chiusura delle cisterne. Per tale motivo si chiede la modifica del disciplinare della DOP «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) per includervi il metodo di fermentazione naturale.

Più specificatamente, la deamarizzazione delle olive avviene nel modo seguente:

1)

con il tradizionale metodo naturale per le olive verdi, bionde e nere che hanno completato la conversione al metodo di produzione biologico e per le olive bionde e nere coltivate con il metodo convenzionale, in cisterne contenenti una soluzione di cloruro di sodio (salamoia). La conservazione dei frutti fino al momento del consumo avviene tenendoli in una salamoia acidificata al 7-10 % di sale, ed è favorita dall'acidità dovuta allo sviluppo di vari acidi organici attraverso la fermentazione lattica che si compie con la chiusura delle cisterne. La deamarizzazione dura circa 4-6 mesi, a seconda della temperatura alla quale avviene;

2)

mediante una soluzione di soda caustica (2 %), solo per le olive verdi coltivate con il metodo convenzionale. La deamarizzazione dura circa 12 ore, a seconda della temperatura alla quale avviene. Successivamente, le olive sono abbondantemente sciacquate (l'acqua viene cambiata tre volte) per 24 ore. Le olive sono poi collocate in recipienti contenenti una salamoia (circa 8 oBaumé), dove subiscono un processo di fermentazione ad opera di lattobacilli. Nella stessa salamoia, dopo la fermentazione avviene la maturazione dei frutti.

Inoltre, per soddisfare le esigenze della coltivazione biologica, si chiede di includere nel disciplinare l'uso di fertilizzanti organici.

Si è infine provveduto all'aggiornamento dei periodi di raccolta, in connessione con l'introduzione di un nuovo tipo commerciale (olive bionde), in base alla colorazione delle olive DOP «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion).

3.4.   Confezionamento

In considerazione dell'evoluzione tecnologica e del continuo mutare delle esigenze dei consumatori, viene inoltre chiesta la revoca dei limiti riguardanti le dimensioni della confezione delle olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion), al fine di poter utilizzare qualsiasi confezione conforme alla legislazione nazionale e unionale. Ciò aumenterà la commerciabilità e la competitività del prodotto. Le dimensioni della confezione, d'altronde, non incidono sulle peculiari caratteristiche del prodotto.

Dichiarazione di interesse legittimo

La Cooperativa agricola di Rovies, che si trova all'interno della zona geografica delimitata, produce e trasforma attualmente l'intera produzione di olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion). La medesima Cooperativa agricola aveva presentato la domanda di registrazione originaria della denominazione «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) nel registro unionale delle DOP e delle IGP.

DOCUMENTO UNICO

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari  (3)

«ΚΟΝΣΕΡΒΟΛΙΑ ΡΟΒΙΩΝ» (KONSERVOLIA ROVION)

N. CE: EL-PDO-0117-0974-14.02.2012

IGP ( ) DOP ( X )

1.   Denominazione

«Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion).

2.   Stato membro o paese terzo

Grecia.

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

3.1.   Tipo di prodotto

Classe 1.6.

Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati.

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1

Il frutto è sodo, croccante e ricco di zuccheri. Il frutto maturo (nero) ha un contenuto medio di olio di oliva del 17-18 %.

Le caratteristiche qualitative del prodotto finale possono essere descritte nel modo seguente:

media pezzatura (in media 120-260 pezzi/kg). In forza della norma commerciale del Consiglio oleicolo internazionale applicabile alle olive da tavola (COI/OT/NC n. 1 del dicembre 2004) e successive modifiche, i tipi commerciali del prodotto finale «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) in base al calibro del frutto sono i seguenti:

91/100, 101/110, 111/120, 121/140, 141/160, 161/180, 181/200, 201/230, 231/260, 261/290, 291/320, 321/350,

colore persistente da giallo-verde a verde scuro per le olive verdi. Per le olive bionde, colore da giallo-verde chiaro a sfumature di marrone chiaro. Infine, per le olive nere, colore da marrone chiaro a marrone scuro e porpora.

polpa croccante, saporita, dal caratteristico aroma di olio di oliva,

elevato contenuto di zuccheri, con un persistente sapore fruttato,

elevata resistenza alle altre forme di alterazione.

L'oliva verde è pronta per la raccolta sin dall'inizio di settembre, prima di quanto accada per qualsiasi altra regione e varietà della Grecia.

Sono disponibili tre tipi di olive: verdi, bionde e nere.

Il prodotto è commercializzato sotto varie forme:

a)

olive intere;

b)

olive snocciolate;

c)

olive dimezzate/in quarti;

d)

olive affettate;

e)

olive schiacciate.

Le confezioni possono essere riempite di olio o di salamoia e possono inoltre contenere varie piante aromatiche tradizionali, spezie, mandorle sbucciate e tritate ecc.

3.3.   Materie prime (solo per i prodotti trasformati)

Le olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) si ottengono soltanto dalla lavorazione della varietà Konservolia di olive da tavola.

3.4.   Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale)

3.5.   Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata

Le fasi di produzione, di lavorazione e di trasformazione del prodotto recante la denominazione «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) hanno luogo nella zona geografica delimitata.

3.6.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento, ecc.

3.7.   Norme specifiche in materia di etichettatura

4.   Delimitazione concisa della zona geografica

La zona geografica di origine, di lavorazione e di trasformazione delle olive recanti la denominazione «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) è quella compresa tra i confini amministrativi del distretto comunale di Rovies, nel nomos dell'Eubea, compresi i piccoli insediamenti.

5.   Legame con la zona geografica

5.1.   Specificità della zona geografica

Clima

L'ambiente naturale favorisce lo sviluppo delle buone caratteristiche delle olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion). Il clima è mite e di tipo mediterraneo, con gelate estremamente rare ed elevato soleggiamento. I venti soffiano solitamente da nord-nordest. Sono tuttavia frequenti anche i venti di sud-sudovest (vento locale chiamato boukadoura), che concorrono a determinare il microclima della zona.

L'uliveto guarda verso sud ed è riparato dai venti freddi di nord-nordest dai monti Telethrio e Xiro, coperti da una ricca vegetazione boschiva.

Le correnti di aria fresca provenienti da questi monti coperti di foreste e la brezza marina che soffia dall'altro capo della zona geografica nelle calde giornate estive fanno sì che le temperature rimangano miti nel corso dell'estate.

Le precipitazioni medie si attestano attorno ai 550 mm e si concentrano nei mesi autunnali e invernali (da novembre a marzo). La principale falda freatica che interessa l'uliveto è alimentata dalle acque del torrente Gerania.

Suolo

Dal punto di vista meccanico il terreno dell'uliveto presenta una composizione media; è ben drenato, fertile e solitamente ha un contenuto sufficiente di calcio.

Fattori umani

Altrettanto importante ai fini delle caratteristiche del prodotto finito è l'apporto dei produttori. Tale apporto è reso possibile dalla lunga esperienza di questi ultimi nell'olivicoltura, dal ricorso a peculiari tecniche colturali per ottenere la qualità ricercata e dal continuo impegno profuso nel salvaguardare questa particolare produzione. Più precisamente, dette peculiari pratiche colturali comprendono: a) la potatura, effettuata allo scopo di esporre gli ulivi alla luce e all'aria, favorendo lo sviluppo della pianta; b) l'irrigazione sistematica degli ulivi per evitare che le piante soffrano per la siccità; c) la raccolta manuale delle olive, per mantenere i frutti in condizioni ottimali e consentirne l'ulteriore lavorazione. Infine, il centro di lavorazione, in cui le olive sono successivamente sottoposte a una cernita qualitativa manuale e a farcitura, garantisce l'ottenimento di un prodotto finito eccellente, che combina pratiche tradizionali e tecniche di lavorazione per superare le difficoltà che possono insorgere durante la fermentazione. È in tal modo possibile mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche delle olive e ottenere un prodotto unico.

5.2.   Specificità del prodotto

La «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) è il prodotto ottenuto esclusivamente dalla trasformazione dei frutti della varietà di olive da tavola Konservolia.

Il frutto è sodo e di media pezzatura (in media 120-260 pezzi/kg); il colore varia da giallo-verde a verde scuro per le olive verdi, da giallo-verde chiaro a sfumature di marrone chiaro per le olive bionde e da marrone chiaro a marrone scuro e porpora per le olive nere e si mantiene a lungo; la polpa è croccante, saporita e presenta un caratteristico aroma di olio di oliva. Il contenuto di zuccheri è elevato, con un persistente sapore fruttato e un'elevata resistenza alle altre forme di alterazione.

Un'altra particolare caratteristica della «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) è l'eccezionale precocità: attualmente è considerata l'oliva greca più precoce.

5.3.   Legame causale tra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP)

Le particolari caratteristiche del prodotto e la precocità della produzione sono dovute alle tecniche colturali e di lavorazione delle olive, nonché all'ambiente naturale e al particolare microclima della zona (vicinanza di boschi, esposizione dell'uliveto a sud e al riparo dai venti di nord, esposizione ai venti locali, temperatura, vento notturno fresco, precipitazioni, falda freatica ecc.).

In particolare:

1)

la peculiare varietà di olive Konservolia, dalla quale nella zona di Rovies si ottiene l'oliva da tavola più precoce di Grecia. Gli esemplari migliori di Konservolia hanno costituito i materiali parentali di moltiplicazione utilizzati nell'uliveto Papadopoulos, irrigato e con ulivi disposti in filari regolari; successivamente tali materiali di moltiplicazione sono stati usati per tutti gli ulivi della zona di Rovies;

2)

la combinazione unica di condizioni atmosferiche cui sono esposti gli uliveti della zona geografica delimitata, e in particolare:

l'esposizione a sud dell'uliveto (elevato soleggiamento) e la presenza dei monti Telethrio e Xiro, che lo riparano dai venti di nord-nordest, concorrono alla precocità dei frutti, alla corretta fioritura e al mantenimento di elevate quantità di zuccheri, che determinano una fermentazione rapida e ottimale delle olive. L'elevato soleggiamento della zona, le temperature miti che si registrano nel corso dell'inverno, dovute alla posizione riparata dai venti di nord-nordest e ai frequenti venti di sud-sudovest (vento locale chiamato boukadoura), determinano l'abbondante esposizione delle piante alla luce e l'assenza di sbalzi eccessivi di temperatura,

a determinare le caratteristiche del microclima concorrono anche le correnti di aria fresca provenienti dai suddetti monti coperti di foreste e la brezza marina che soffia dall'altro capo della zona geografica delimitata nelle calde giornate estive: ciò conferisce alle olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) le loro peculiari caratteristiche qualitative. In particolare, le correnti di aria fresca e la brezza marina fanno sì che, nel corso dell'intera estate, le temperature si mantengano miti, senza grandi fluttuazioni.

La combinazione delle suddette caratteristiche microclimatiche determina la precocità dei frutti (fermentazione rapida e ottimale dovuta all'elevato tenore zuccherino), il colore verde brillante, la consistenza della polpa (soda e croccante) e lo sviluppo di sostanze aromatiche,

le precipitazioni medie si attestano attorno ai 550 mm e si concentrano nei mesi autunnali e invernali (da novembre a marzo). Inoltre, la principale falda freatica che interessa l'uliveto è alimentata dalle acque del torrente Gerania. Le piogge favoriscono la corretta fioritura delle piante, la buona fecondazione e la regolare allegagione nonché la regolare conformazione dei frutti,

i venti soffiano solitamente da nord-nordest, ma il loro influsso è limitato dalla presenza dei monti Telethrio e Xiro. La presenza di venti moderati favorisce la corretta fioritura delle piante e la corretta maturazione dei frutti,

dal punto di vista meccanico il terreno dell'uliveto presenta una composizione media; si tratta di un terreno ben drenato, fertile e con un contenuto solitamente sufficiente di calcio. Grazie alla sufficiente presenza di calcio nel terreno, i frutti sono ricchi di sostanze volatili alle quali si devono il persistente sapore e aroma fruttato e la compattezza dei frutti;

3)

la combinazione della tecnica colturale degli ulivi, delle pratiche di raccolta e delle tecniche di lavorazione delle olive, in particolare:

 

la raccolta delle olive verdi inizia prima che in qualsiasi altra zona della Grecia, ossia, per gran parte della produzione, all'inizio di settembre, e si conclude verso la fine di ottobre. La disponibilità e la vendita (principalmente sul mercato nazionale) di grandi quantitativi di frutti di questa varietà avvengono rispettivamente in ottobre per le olive bionde e in novembre per le olive nere.

 

Le olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) sono raccolte manualmente, con l'uso di scale, affinché i frutti non vengano ammaccati o rovinati. Sono trasportate in giornata, prese in consegna, pesate e subito inizia il loro processo di trasformazione. Oltre alle buone caratteristiche fisiologiche e alla precocità della «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion), le temperature, che nei mesi di settembre ed ottobre si mantengono relativamente elevate, contribuiscono a far sì che la deamarizzazione, la fermentazione e la maturazione procedano speditamente e a evitare che i frutti rammolliscano;

4)

la tradizione della coltivazione delle olive «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) sin dal 1928, quando iniziò a essere costituito l'oliveto Papadopoulos e l'olivicoltura entrò a far parte della vita quotidiana degli abitanti della zona del distretto comunale di Rovies.

La «Κονσερβολιά Ροβιών» (Konservolia Rovion) proviene dal vecchio e conosciuto podere Papadopoulos. L'uliveto Papadopoulos iniziò a essere costituito attorno al 1920, fu completato nel 1938 e copriva la parte più estesa e pianeggiante della zona agricola del distretto comunale di Rovies.

Negli anni 1974 e 1981 l'uliveto Papadopoulos fu suddiviso in grandi parcelle di dimensioni medie di 40 stremmata (4 ettari) e oltre, che furono distribuite volontariamente a molti olivicoltori del comune di Rovies. In generale, l'uliveto di Rovies è considerato, sotto ogni punto di vista, l'uliveto meglio coltivato del nomos dell'Eubea; in passato il podere Papadopoulos era considerato un oliveto esemplare in tutta la Grecia.

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare

[Articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006 (4)].

http://www.minagric.gr/images/stories/docs/agrotis/POP-PGE/prodiagrafes_konserbopoils_robion150313.pdf


(1)  GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.

(2)  Sostituito dal regolamento (UE) n. 1151/2012.

(3)  Cfr. nota 2.

(4)  Cfr. nota 2.