ISSN 1977-0944

doi:10.3000/19770944.C_2013.186.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 186

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

56o anno
28 giugno 2013


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2013/C 186/01

Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative ai dispositivi di protezione individuale (Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)  ( 1 )

1

2013/C 186/02

Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 89/106/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1988, relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati Membri concernenti i prodotti da costruzione (Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)  ( 1 )

24

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2013/C 186/03

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria) ( 1 )

62

2013/C 186/04

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

70

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione europea

2013/C 186/05

Aiuti di stato — Francia — Aiuto di stato SA.13869 (C 68/2002) - EDF: Conversione in capitale degli accantonamenti in esenzione d'imposta per il rinnovo della rete di alimentazione generale — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( 1 )

73

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

28.6.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 186/1


Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative ai dispositivi di protezione individuale

(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 186/01

OEN (1)

Riferimento e titolo della norma

(Documento di riferimento)

Prima pubblicazione GU

Riferimento della norma sostituita

Data di cessazione della presunzione di conformità della norma sostituita

Nota 1

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

CEN

EN 132:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Definizioni dei termini e dei pittogrammi

4.6.1999

EN 132:1990

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.1999)

CEN

EN 133:2001

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Classificazione

10.8.2002

EN 133:1990

Nota 2.1

Data scaduta

(10.8.2002)

CEN

EN 134:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Nomenclatura dei componenti

13.6.1998

EN 134:1990

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.1998)

CEN

EN 135:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Lista dei termini equivalenti

4.6.1999

EN 135:1990

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.1999)

CEN

EN 136:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Maschere intere - Requisiti, prove, marcatura

13.6.1998

EN 136:1989

EN 136-10:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.1998)

EN 136:1998/AC:2003

 

 

 

CEN

EN 137:2006

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Autorespiratori ad aria compressa a circuito aperto - Requisiti, prove, marcatura

23.11.2007

EN 137:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(23.11.2007)

CEN

EN 138:1994

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Respiratori a presa d'aria esterna per l'uso con maschera intera, semimaschera o boccaglio - Requisiti, prove, marcatura

16.12.1994

 

 

CEN

EN 140:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Semimaschere e quarti di maschera - Requisiti, prove, marcatura

6.11.1998

EN 140:1989

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.1999)

EN 140:1998/AC:1999

 

 

 

CEN

EN 142:2002

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Boccaglio completo - Requisiti, prove, marcatura

10.4.2003

EN 142:1989

Nota 2.1

Data scaduta

(10.4.2003)

CEN

EN 143:2000

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Filtri antipolvere - Requisiti, prove, marcatura

24.1.2001

EN 143:1990

Nota 2.1

Data scaduta

(24.1.2001)

EN 143:2000/A1:2006

21.12.2006

Nota 3

Data scaduta

(21.12.2006)

EN 143:2000/AC:2005

 

 

 

CEN

EN 144-1:2000

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Valvole per bombole per gas - Raccordo filettato per gambo di collegamento

24.1.2001

EN 144-1:1991

Nota 2.1

Data scaduta

(24.1.2001)

EN 144-1:2000/A1:2003

21.2.2004

Nota 3

Data scaduta

(21.2.2004)

EN 144-1:2000/A2:2005

6.10.2005

Nota 3

Data scaduta

(31.12.2005)

CEN

EN 144-2:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Valvole per bombole per gas - Raccordi di uscita

4.6.1999

 

 

CEN

EN 144-3:2003

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Valvole per bombole per gas - Parte 3: Raccordi di uscita per gas per l'immersione subacquea, Nitrox e ossigeno

21.2.2004

 

 

EN 144-3:2003/AC:2003

 

 

 

CEN

EN 145:1997

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Autorespiratori a circuito chiuso ad ossigeno compresso o ad ossigeno-azoto compressi - Requisiti, prove, marcatura

19.2.1998

EN 145:1988

EN 145-2:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(28.2.1998)

EN 145:1997/A1:2000

24.1.2001

Nota 3

Data scaduta

(24.1.2001)

CEN

EN 148-1:1999

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Filettature per facciali - Raccordo filettato normalizzato

4.6.1999

EN 148-1:1987

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.1999)

CEN

EN 148-2:1999

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie – Filettature per facciali –Parte 2: Raccordo con filettatura centrale

4.6.1999

EN 148-2:1987

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.1999)

CEN

EN 148-3:1999

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Filettature per facciali - Raccordo filettato M 45 x 3

4.6.1999

EN 148-3:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.1999)

CEN

EN 149:2001+A1:2009

Dispositivi di protezione delle vie respiratorie - Semimaschere filtranti antipolvere - Requisiti, prove, marcatura"

6.5.2010

EN 149:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 166:2001

Protezione personale degli occhi - Specifiche

10.8.2002

EN 166:1995

Nota 2.1

Data scaduta

(10.8.2002)

CEN

EN 167:2001

Protezione personale degli occhi - Metodi di prova ottici

10.8.2002

EN 167:1995

Nota 2.1

Data scaduta

(10.8.2002)

CEN

EN 168:2001

Protezione personale degli occhi - Metodi di prova non ottici

10.8.2002

EN 168:1995

Nota 2.1

Data scaduta

(10.8.2002)

CEN

EN 169:2002

Protezione personale degli occhi - Filtri per la saldatura e tecniche connesse - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

28.8.2003

EN 169:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 170:2002

Protezione personale degli occhi - Filtri ultravioletti - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

28.8.2003

EN 170:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 171:2002

Protezione personale degli occhi - Filtri infrarossi - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

10.4.2003

EN 171:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(10.4.2003)

CEN

EN 172:1994

Protezione personale degli occhi - Filtri solari per uso industriale

15.5.1996

 

 

EN 172:1994/A1:2000

4.7.2000

Nota 3

Data scaduta

(31.10.2000)

EN 172:1994/A2:2001

10.8.2002

Nota 3

Data scaduta

(10.8.2002)

CEN

EN 174:2001

Protezione personale degli occhi - Maschere per lo sci da discesa

21.12.2001

EN 174:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(21.12.2001)

CEN

EN 175:1997

Protezione personale - Equipaggiamenti di protezione degli occhi e del viso durante la saldatura e i procedimenti connessi

19.2.1998

 

 

CEN

EN 207:2009

Equipaggiamento di protezione personale degli occhi - Filtri e protettori dell'occhio contro radiazioni laser (protettori dell'occhio per laser)

6.5.2010

EN 207:1998

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2010)

EN 207:2009/AC:2011

 

 

 

CEN

EN 208:2009

Protezione personale degli occhi - Protettori dell'occhio per i lavori di regolazione sui laser e sistemi laser (protettori dell'occhio per regolazioni laser)

6.5.2010

EN 208:1998

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2010)

CEN

EN 250:2000

Respiratori - Autorespiratori per uso subacqueo a circuito aperto ad aria compressa - Requisiti, prove, marcatura

8.6.2000

EN 250:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(19.7.2000)

EN 250:2000/A1:2006

21.12.2006

Nota 3

Data scaduta

(21.12.2006)

CEN

EN 269:1994

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Respiratori a presa d'aria esterna assistiti con motore, con cappuccio - Requisiti, prove, marcatura

16.12.1994

 

 

CEN

EN 340:2003

Indumenti di protezione - Requisiti generali

6.10.2005

EN 340:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 342:2004

Indumenti di protezione - Completi e capi di abbigliamento per la protezione contro il freddo

6.10.2005

 

 

EN 342:2004/AC:2008

 

 

 

CEN

EN 343:2003+A1:2007

Indumenti di protezione - Protezione contro la pioggia

8.3.2008

EN 343:2003

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

EN 343:2003+A1:2007/AC:2009

 

 

 

CEN

EN 348:1992

Indumenti di protezione - Metodo di prova: determinazione del comportamento dei materiali al contatto con piccoli spruzzi di metallo fuso

23.12.1993

 

 

EN 348:1992/AC:1993

 

 

 

CEN

EN 352-1:2002

Protettori dell'udito - Requisiti generali - Parte 1: Cuffie

28.8.2003

EN 352-1:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 352-2:2002

Protettori dell'udito - Requisiti generali - Parte 2: Inserti

28.8.2003

EN 352-2:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 352-3:2002

Protettori dell'udito - Requisiti generali - Parte 3: Cuffie montate su un elmetto di protezione per l'industria

28.8.2003

EN 352-3:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 352-4:2001

Protettori auricolari - Requisiti di sicurezza e prove - Cuffie con risposta in funzione del livello sonoro

10.8.2002

 

 

EN 352-4:2001/A1:2005

19.4.2006

Nota 3

Data scaduta

(30.4.2006)

CEN

EN 352-5:2002

Protettori dell'udito - Requisiti di sicurezza e prove - Parte 5: Cuffie con controllo attivo della riduzione del rumore

28.8.2003

 

 

EN 352-5:2002/A1:2005

6.5.2010

Nota 3

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 352-6:2002

Protettori dell'udito - Requisiti di sicurezza e prove - Parte 6: Cuffie con comunicazione audio

28.8.2003

 

 

CEN

EN 352-7:2002

Protettori dell'udito - Requisiti di sicurezza e prove - Parte 7: Inserti con attenuazione in funzione del livello sonoro

28.8.2003

 

 

CEN

EN 352-8:2008

Protettori auricolari - Requisiti di sicurezza e prove - Parte 8: Cuffie con possibilità di ascolto audio non legato al lavoro

28.1.2009

 

 

CEN

EN 353-2:2002

Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Dispositivi anticaduta di tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile

28.8.2003

EN 353-2:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 354:2010

Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Cordini

9.7.2011

EN 354:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN 355:2002

Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Assorbitori di energia

28.8.2003

EN 355:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 358:1999

Dispositivi di protezione individuale per il posizionamento sul lavoro e la prevenzione delle cadute dall'alto - Cinture di posizionamento sul lavoro e di trattenuta e cordini di posizionamento sul lavoro

21.12.2001

EN 358:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(21.12.2001)

CEN

EN 360:2002

Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Dispositivi anticaduta di tipo retrattile

28.8.2003

EN 360:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 361:2002

Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Imbracature per il corpo

28.8.2003

EN 361:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 362:2004

Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Connettori

6.10.2005

EN 362:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 363:2008

Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Sistemi individuali per la protezione contro le cadute

20.6.2008

EN 363:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2008)

CEN

EN 364:1992

Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Metodi di prova

23.12.1993

 

 

EN 364:1992/AC:1993

 

 

 

CEN

EN 365:2004

Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Requisiti generali per le istruzioni per l'uso, la manutenzione, l'ispezione periodica, la riparazione, la marcatura e l'imballaggio

6.10.2005

EN 365:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

EN 365:2004/AC:2006

 

 

 

CEN

EN 367:1992

Indumenti di protezione - Protezione contro il calore e le fiamme - Metodo di prova: Determinazione della trasmissione di calore mediante esposizione a una fiamma

23.12.1993

 

 

EN 367:1992/AC:1992

 

 

 

CEN

EN 374-1:2003

Guanti di protezione contro prodotti chimici e microorganismi - Parte 1: Terminologia e requisiti prestazionali

6.10.2005

EN 374-1:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 374-2:2003

Guanti di protezione contro prodotti chimici e microorganismi - Parte 2: Determinazione della resistenza alla penetrazione

6.10.2005

EN 374-2:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 374-3:2003

Guanti di protezione contro prodotti chimici e microorganismi - Parte 3: Determinazione della resistenza alla permeazione dei prodotti chimici

6.10.2005

EN 374-3:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

EN 374-3:2003/AC:2006

 

 

 

CEN

EN 379:2003+A1:2009

Protezione personale degli occhi - Filtri automatici per saldatura

6.5.2010

EN 379:2003

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 381-1:1993

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Banco di prova per la verifica della resistenza al taglio con una sega a catena

23.12.1993

 

 

CEN

EN 381-2:1995

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Metodi di prova per protettori delle gambe

12.1.1996

 

 

CEN

EN 381-3:1996

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Metodi di prova per calzature

10.10.1996

 

 

CEN

EN 381-4:1999

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Metodi di prova per guanti di protezione per l'utilizzazione di seghe a catena

16.3.2000

 

 

CEN

EN 381-5:1995

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Requisiti per protettori delle gambe

12.1.1996

 

 

CEN

EN 381-7:1999

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Requisiti per guanti di protezione per l'utilizzazione di seghe a catena

16.3.2000

 

 

CEN

EN 381-8:1997

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Metodi di prova per ghette di protezione per l'utilizzazione di seghe a catena

18.10.1997

 

 

CEN

EN 381-9:1997

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Requisiti per ghette di protezione per l'utilizzazione di seghe a catena

18.10.1997

 

 

CEN

EN 381-10:2002

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Metodo di prova per protettori per la parte superiore del corpo

28.8.2003

 

 

CEN

EN 381-11:2002

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Requisiti per protettori per la parte superiore del corpo

28.8.2003

 

 

CEN

EN 388:2003

Guanti di protezione contro rischi meccanici

6.10.2005

EN 388:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 397:2012+A1:2012

Elmetti di protezione per l'industria

20.12.2012

EN 397:2012

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 402:2003

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Autorespiratori a circuito aperto ad aria compressa con dosatore automatico e con maschera intera o boccaglio completo per la fuga - Requisiti, prove, marcatura

21.2.2004

EN 402:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(21.2.2004)

CEN

EN 403:2004

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie per autosalvataggio - Dispositivi filtranti con cappuccio per la fuga da un incendio - Requisiti, prove, marcatura

6.10.2005

EN 403:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 404:2005

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie per autosalvataggio - Filtri per autosalvataggio da monossido di carbonio con boccaglio completo

6.10.2005

EN 404:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(2.12.2005)

CEN

EN 405:2001+A1:2009

Dispositivi di protezione delle vie respiratorie - Semimaschere filtranti antigas o antigas e antipolvere dotate di valvole - Requisiti, prove, marcatura

6.5.2010

EN 405:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 407:2004

Guanti di protezione contro rischi termici (calore e/o fuoco)

6.10.2005

EN 407:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 420:2003+A1:2009

Guanti di protezione - Requisiti generali e metodi di prova

6.5.2010

EN 420:2003

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2010)

CEN

EN 421:2010

Guanti di protezione contro le radiazioni ionizzanti e la contaminazione radioattiva

9.7.2011

EN 421:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN 443:2008

Elmi per la lotta contro gli incendi negli edifici e altre strutture

20.6.2008

EN 443:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2008)

CEN

EN 458:2004

Prottettori dell'udito - Raccomandazioni per la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione - Documento guida

6.10.2005

EN 458:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 464:1994

Indumenti di protezione contro prodotti chimici liquidi e gassosi, inclusi aerosol e particelle solide - Metodo di prova - determinazione della tenuta delle tute protettive a tenuta di gas (prova della pressione interna)

16.12.1994

 

 

CEN

EN 469:2005

Indumenti di protezione per vigili del fuoco-Metodi di prova in laboratorio e requisiti prestazionali per indumenti di protezione per la lotta contro l’incendio

19.4.2006

EN 469:1995

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2006)

EN 469:2005/A1:2006

23.11.2007

Nota 3

Data scaduta

(23.11.2007)

EN 469:2005/AC:2006

 

 

 

CEN

EN 510:1993

Specifiche per indumenti di protezione da utilizzare in presenza di rischio di impigliamento con parti in movimento

16.12.1994

 

 

CEN

EN 511:2006

Guanti di protezione contro il freddo

21.12.2006

EN 511:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(21.12.2006)

CEN

EN 530:2010

Resistenza all'abrasione di materiale per indumenti di protezione - Metodi di prova

9.7.2011

EN 530:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN 564:2006

Attrezzatura per alpinismo - Cordino - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

8.3.2008

EN 564:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

CEN

EN 565:2006

Attrezzatura per alpinismo - Fettuccia - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

8.3.2008

EN 565:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

CEN

EN 566:2006

Attrezzatura per alpinismo - Anelli - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

8.3.2008

EN 566:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

CEN

EN 567:2013

Attrezzatura per alpinismo - Bloccanti - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

28.6.2013

EN 567:1997

Nota 2.1

30.9.2013

CEN

EN 568:2007

Attrezzatura per alpinismo - Ancoraggi da ghiaccio - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

8.3.2008

EN 568:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

CEN

EN 569:2007

Attrezzatura per alpinismo - Chiodi - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

8.3.2008

EN 569:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

CEN

EN 659:2003+A1:2008

Guanti di protezione per vigili del fuoco

20.6.2008

EN 659:2003

Nota 2.1

Data scaduta

(30.9.2008)

EN 659:2003+A1:2008/AC:2009

 

 

 

CEN

EN 702:1994

Indumenti di protezione - Protezione contro il calore e il fuoco - Metodo di prova: Determinazione della trasmissione del calore per contatto attraverso indumenti di protezione o loro materiali

12.1.1996

 

 

CEN

EN 795:1996

Protezione contro le cadute dall'alto - Dispositivi di ancoraggio - Requisiti e prove

12.2.2000

 

 

EN 795:1996/A1:2000

24.1.2001

Nota 3

Data scaduta

(30.4.2001)

Avvertenza: La presente pubblicazione non riguarda i dispositivi descritti nelle classi A (ancoraggi strutturali), C (dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali) e D (dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali), cui si fa riferimento ai punti seguenti: 3.13.1, 3.13.3, 3.13.4, 4.3.1, 4.3.3, 4.3.4, 5.2.1, 5.2.2, 5.2.4, 5.2.5, 5.3.2 (per quanto concerne la classe A 1), 5.3.3, 5.3.4, 5.3.5, 6 (per quanto concerne le classi A, C e D), e nelle appendici A (punti A.2, A.3, A.5 e A.6), B e ZA (per quanto concerne le classi A, C e D) per i quali essa non conferisce presunzione di conformità alle disposizioni della direttiva 89/686/CEE.

CEN

EN 812:2012

Copricapo antiurto per l'industria

20.12.2012

EN 812:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 813:2008

Dispositivi di protezione individuale per la prevenzione dalle cadute dall'alto - Cinture con cosciali

28.1.2009

EN 813:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(28.2.2009)

CEN

EN 863:1995

Indumenti di protezione - Proprietà meccaniche - Metodo di prova: resistenza alla perforazione

15.5.1996

 

 

CEN

EN 892:2012

Attrezzatura per alpinismo - Corde dinamiche per alpinismo - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

20.12.2012

EN 892:2004

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 893:2010

Attrezzatura per alpinismo - ramponi - requisiti di sicurezza e metodi di prova

9.7.2011

EN 893:1999

Nota 2.1

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN 943-1:2002

Indumenti di protezione contro prodotti chimici liquidi e gassosi, inclusi aerosol liquidi e particelle solide - Requisiti prestazionali per tute di protezione chimica, ventilate e non ventilate, a tenuta di gas (Tipo 1) e non a tenuta di gas (Tipo 2)

28.8.2003

 

 

EN 943-1:2002/AC:2005

 

 

 

CEN

EN 943-2:2002

Indumenti di protezione contro prodotti chimici liquidi e gassosi, inclusi aerosol liquidi e particelle solide - Requisiti prestazionali per tute di protezione chimica "a tenuta di gas" (Tipo 1) per squadre di emergenza (ET)

10.8.2002

 

 

CEN

EN 958:2006+A1:2010

Attrezzatura per alpinismo - Dissipatori di energia utilizzati nelle ascensioni per via ferrata - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

9.7.2011

EN 958:2006

Nota 2.1

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN 960:2006

Teste di prova da utilizzare nelle prove dei caschi/elmetti di protezione

21.12.2006

EN 960:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(31.12.2006)

CEN

EN 966:2012+A1:2012

Caschi per sport aerei

20.12.2012

EN 966:2012

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 1073-1:1998

Indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva - Requisiti e metodi di prova per indumenti di protezione ventilati contro la contaminazione radioattiva sotto forma di particelle

6.11.1998

 

 

CEN

EN 1073-2:2002

Indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva - Requisiti e metodi di prova per indumenti di protezione non ventilati contro la contaminazione radioattiva sotto forma di particelle

28.8.2003

 

 

CEN

EN 1077:2007

Caschi per la pratica dello sci alpino e per lo snowboard

8.3.2008

EN 1077:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

CEN

EN 1078:2012+A1:2012

Caschi per ciclisti e per utilizzatori di tavole a rotelle (skateboards) e pattini a rotelle

20.12.2012

EN 1078:2012

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 1080:2013

Caschi di protezione contro gli urti per bambini

28.6.2013

EN 1080:1997

Nota 2.1

31.8.2013

CEN

EN 1082-1:1996

Indumenti di protezione - Guanti e proteggi-braccia contro tagli e coltellate causati da coltelli a mano - Guanti e proteggi-braccia di maglia metallica

14.6.1997

 

 

CEN

EN 1082-2:2000

Indumenti di protezione - Guanti e proteggi-braccia contro tagli e coltellate causati da coltelli a mano - Guanti e proteggi-braccia costruiti con materiale diverso dalla maglia metallica

21.12.2001

 

 

CEN

EN 1082-3:2000

Indumenti di protezione - Guanti e proteggi-braccia contro tagli e coltellate causati da coltelli a mano - Prova di taglio da impatto per tessuto, cuoio ed altri materiali

21.12.2001

 

 

CEN

EN 1146:2005

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie per autosalvataggio - Autorespiratori ad aria compressa a circuito aperto con cappuccio per la fuga - Requisiti, prove, marcatura

19.4.2006

EN 1146:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2006)

CEN

EN 1149-1:2006

Indumenti di protezione - Proprietà elettrostatiche - Parte 1: Metodo di prova per la misurazione della resistività di superficie

21.12.2006

EN 1149-1:1995

Nota 2.1

Data scaduta

(31.12.2006)

CEN

EN 1149-2:1997

Indumenti di protezione - Proprietà elettrostatiche - Metodo di prova per la misurazione della resistenza elettrica attraverso un materiale (resistenza verticale)

19.2.1998

 

 

CEN

EN 1149-3:2004

Indumenti di protezione - Proprietà elettrostatiche - Parte 3: Metodi di prova per la misurazione dell'attenuazione della carica

6.10.2005

 

 

CEN

EN 1149-5:2008

Indumenti di protezione - Proprietà elettrostatiche - Parte 5: Requisiti prestazionali dei materiali e di progettazione

20.6.2008

 

 

CEN

EN 1150:1999

Indumenti di protezione - Indumenti di visualizzazione per uso non professionale - Metodi di prova e requisiti

4.6.1999

 

 

CEN

EN 1384:2012

Elmetti per attività equestri

20.12.2012

EN 1384:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 1385:2012

Elmetti per canoa-kayak e sport in acque torrentizie

20.12.2012

EN 1385:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 1486:2007

Indumenti di protezione per vigili del fuoco - Metodi di prova e requisiti per indumenti riflettenti per operazioni speciali di lotta contro l'incendio

8.3.2008

EN 1486:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2008)

CEN

EN 1497:2007

Dispositivo di protezione individuale contro le cadute - Imbracature di salvataggio

8.3.2008

 

 

CEN

EN 1621-1:2012

Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Parte 1: Protettori contro l'impatto degli arti – Requisiti e metodi di prova

13.3.2013

EN 1621-1:1997

Nota 2.1

30.6.2013

CEN

EN 1621-2:2003

Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Paraschiena - Parte 2: Requisiti e metodi di prova

6.10.2005

 

 

EN 1621-2:2003/AC:2006

 

 

 

CEN

EN 1731:2006

Protezione personale degli occhi - Protettori degli occhi e del viso a rete

23.11.2007

EN 1731:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(23.11.2007)

CEN

EN 1809:1997

Accessori per l'immersione - Compensatori di galleggiamento - Requisiti funzionali e di sicurezza, metodi di prova

13.6.1998

 

 

CEN

EN 1827:1999+A1:2009

Dispositivi di protezione delle vie respiratorie - Semimaschere senza valvole di inspirazione e con filtri smontabili per la protezione contro gas o gas e particelle o solamente particelle - Requisiti, prove, marcatura

6.5.2010

EN 1827:1999

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 1836:2005+A1:2007

Protezione personale degli occhi - Occhiali da sole e filtri per la protezione contro le radiazioni solari per uso generale e filtri per l'osservazione diretta del sole

8.3.2008

EN 1836:2005

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2008)

CEN

EN 1868:1997

Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Lista dei termini equivalenti

18.10.1997

 

 

CEN

EN 1891:1998

Dispositivi di protezione individuale per la prevenzione delle cadute dall'alto - Corde con guaina a basso coefficiente di allungamento

6.11.1998

 

 

CEN

EN 1938:2010

Protezione personale degli occhi - Occhiali a visiera per utilizzatori di motocicli e ciclomotori

9.7.2011

EN 1938:1998

Nota 2.1

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN ISO 4869-2:1995

Acustica - Protettori auricolari - Stima dei livelli di pressione sonora ponderati A quando i protettori auricolari sono indossati (ISO 4869-2:1994)

15.5.1996

 

 

EN ISO 4869-2:1995/AC:2007

 

 

 

CEN

EN ISO 4869-3:2007

Acustica - Protettori auricolari - Parte 3: Misurazione della perdita per inserzione delle cuffie usando una installazione di prova (ISO 4869-3:2007)

8.3.2008

EN 24869-3:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

CEN

EN ISO 6529:2001

Indumenti di protezione - Protezione contro prodotti chimici - Determinazione della resistenza dei materiali utilizzati per indumenti di protezione alla permeazione mediante liquidi e gas (ISO 6529:2001)

6.10.2005

EN 369:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN ISO 6530:2005

Indumenti di protezione - Protezione contro agenti chimici liquidi - Metodo di prova per la resistenza dei materiali alla penetrazione di liquidi (ISO 6530:2005)

6.10.2005

EN 368:1992

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN ISO 6942:2002

Indumenti di protezione - Protezione contro il calore e il fuoco - Metodo di prova: valutazione dei materiali e materiali assemblati quando esposti ad una sorgente di calore radiante (ISO 6942:2002)

28.8.2003

EN 366:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN ISO 9185:2007

Indumenti di protezione - Valutazionbe della resistenza dei materiali agli spruzzi di metallo fuso (ISO 9185:2007)

8.3.2008

EN 373:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(8.3.2008)

CEN

EN ISO 10256:2003

Protezioni per la testa e il viso per l'uso in hockey su ghiaccio (ISO 10256:2003)

6.10.2005

EN 967:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN ISO 10819:1996

Vibrazioni e urti meccanici - Vibrazioni al sistema mano-braccio - Metodo per la misurazione e la valutazione della trasmissibilità delle vibrazioni dai guanti al palmo della mano (ISO 10819:1996)

3.12.1996

 

 

CEN

EN ISO 10862:2009

Unità di piccole dimensioni - Sistema di sgancio rapido per imbracatura a trapezio (ISO 10862:2009)

6.5.2010

 

 

CEN

EN ISO 11611:2007

Indumenti di protezione utilizzati per la saldatura e i procedimenti connessi (ISO 11611:2007)

8.3.2008

EN 470-1:1995

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2008)

CEN

EN ISO 11612:2008

Indumenti di protezione - Indumenti di protezione contro il calore e la fiamma (ISO 11612:2008)

5.6.2009

EN 531:1995

Nota 2.1

Data scaduta

(5.6.2009)

CEN

EN 12083:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Filtri con tubi di respirazione (filtri non montati su maschera) - Filtri antipolvere, filtri antigas e filtri combinati - Requisiti, prove, marcatura

4.7.2000

 

 

EN 12083:1998/AC:2000

 

 

 

CEN

EN ISO 12127-2:2007

Indumenti per la protezione contro il calore e la fiamma - Determinazione della trasmissione del calore di contatto attraverso l'indumento di protezione o i materiali costituenti - Parte 2: Metodo di prova che utilizza calore di contatto prodotto con cilindro di gocciolamento (ISO 12127-2:2007)

8.3.2008

 

 

CEN

EN 12270:1998

Attrezzatura per alpinismo - Blocchi da incastro - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

16.3.2000

 

 

CEN

EN 12275:1998

Attrezzatura per alpinismo - Connettori - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

16.3.2000

 

 

CEN

EN 12276:1998

Attrezzatura per alpinismo - Ancoraggi regolabili - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

24.2.2001

 

 

EN 12276:1998/AC:2000

 

 

 

CEN

EN 12277:2007

Attrezzatura per alpinismo - Imbracature - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

23.11.2007

EN 12277:1998

Nota 2.1

Data scaduta

(23.11.2007)

CEN

EN 12278:2007

Attrezzatura per alpinismo - Pulegge - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

23.11.2007

EN 12278:1998

Nota 2.1

Data scaduta

(30.11.2007)

CEN

EN ISO 12401:2009

Unità di piccole dimensioni - Imbracatura di sicurezza da ponte e nastro di sicurezza -Requisiti di sicurezza e metodi di prova (ISO 12401:2009)

6.5.2010

EN 1095:1998

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN ISO 12402-2:2006

Dispositivi di galleggiamento individuali – Parte 2: Giubbotti di salvataggio per l’utilizzo in mare aperto in condizioni estreme (livello 275) – Requisiti di sicurezza (ISO 12402-2:2006)

21.12.2006

EN 399:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2007)

EN ISO 12402-2:2006/A1:2010

9.7.2011

Nota 3

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN ISO 12402-3:2006

Dispositivi di galleggiamento individuali – Parte 3: Guibbotti di salvataggio per l’utilizzo in mare aperto (livello 150) – Requisiti di sicurezza (ISO 12402-3:2006)

21.12.2006

EN 396:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2007)

EN ISO 12402-3:2006/A1:2010

9.7.2011

Nota 3

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN ISO 12402-4:2006

Dispositivi di galleggiamento individuali – Parte 4: Guibbotti di salvataggio per l’utilizzo in acque interne/in prossimità della costa (livello 100) – Requisiti di sicurezza (ISO 12402-4:2006)

21.12.2006

EN 395:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2007)

EN ISO 12402-4:2006/A1:2010

9.7.2011

Nota 3

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN ISO 12402-5:2006

Dispositivi di galleggiamento individuali – Parte 5: Sostegni alla galleggiabilità (livello 50) – Requisiti di sicurezza (ISO 12402-5:2006)

21.12.2006

EN 393:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(31.3.2007)

EN ISO 12402-5:2006/A1:2010

9.7.2011

Nota 3

Data scaduta

(9.7.2011)

EN ISO 12402-5:2006/AC:2006

 

 

 

CEN

EN ISO 12402-6:2006

Dispositivi individuali per il galleggiamento – Parte 6: Guibbotti di salvataggio ed aiuti al galleggiamento per scopi speciali – Requisiti di sicurezza e metodi di prova supplementari (ISO 12402-6:2006)

21.12.2006

 

 

EN ISO 12402-6:2006/A1:2010

9.7.2011

Nota 3

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN ISO 12402-8:2006

Dispositivi di galleggiamento individuali – Parte 8: Accessori – Requisiti di sicurezza e metodi di prova (ISO 12402-8:2006)

2.8.2006

EN 394:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(31.8.2006)

EN ISO 12402-8:2006/A1:2011

11.11.2011

Nota 3

Data scaduta

(11.11.2011)

CEN

EN ISO 12402-9:2006

Dispositivi di galleggiamento individuali - Parte 9: Metodi do prova (ISO 12402-9:2006)

21.12.2006

 

 

EN ISO 12402-9:2006/A1:2011

11.11.2011

Nota 3

Data scaduta

(11.11.2011)

CEN

EN ISO 12402-10:2006

Dispositivi individuali di galleggiamento - Parte 10: Selezione e applicazione di dispositivi individuali di galleggiamento e di altri dispositivi pertinenti (ISO 12402-10:2006)

2.8.2006

 

 

CEN

EN 12477:2001

Guanti di protezione per saldatori

10.8.2002

 

 

EN 12477:2001/A1:2005

6.10.2005

Nota 3

Data scaduta

(31.12.2005)

CEN

EN 12492:2012

Attrezzature per alpinismo - Caschi per alpinisti - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

20.12.2012

EN 12492:2000

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 12628:1999

Accessori per l'immersione - Dispositivi combinati di galleggiamento e salvataggio - Requisiti di funzionalità e sicurezza, metodi di prova

4.7.2000

 

 

EN 12628:1999/AC:2000

 

 

 

CEN

EN 12841:2006

Dispositivi di protezione individuale per la prevenzione delle cadute dall'alto - Sistemi di accesso con fune - Dispositivi di regolazione della fune per il posizionamento sul lavoro

21.12.2006

 

 

CEN

EN 12941:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Elettrorespiratori a filtro completi di elmetto o cappuccio - Requisiti, prove, marcatura

4.6.1999

EN 146:1991

Nota 2.1

Data scaduta

(4.6.1999)

EN 12941:1998/A1:2003

6.10.2005

Nota 3

Data scaduta

(6.10.2005)

EN 12941:1998/A2:2008

5.6.2009

Nota 3

Data scaduta

(5.6.2009)

CEN

EN 12942:1998

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Elettrorespiratori a filtro completi di maschere intere, semimaschere o quarti di maschere - Requisiti, prove, marcatura

4.6.1999

EN 147:1991

Nota 2.1

Data scaduta

(4.6.1999)

EN 12942:1998/A1:2002

28.8.2003

Nota 3

Data scaduta

(28.8.2003)

EN 12942:1998/A2:2008

5.6.2009

Nota 3

Data scaduta

(5.6.2009)

CEN

EN 13034:2005+A1:2009

Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi - Requisiti prestazionali per indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata contro agenti chimici liquidi (equipaggiamento tipo 6 e tipo PB [6])

6.5.2010

EN 13034:2005

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 13061:2009

Indumenti di protezione - Parastinchi per giocatori di calcio - Requisiti e metodi di prova

6.5.2010

EN 13061:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 13087-1:2000

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Condizioni e condizionamento

10.8.2002

 

 

EN 13087-1:2000/A1:2001

10.8.2002

Nota 3

Data scaduta

(10.8.2002)

CEN

EN 13087-2:2012

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Parte 2: Assorbimento degli urti

20.12.2012

EN 13087-2:2000

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 13087-3:2000

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Resistenza alla penetrazione

10.8.2002

 

 

EN 13087-3:2000/A1:2001

10.8.2002

Nota 3

Data scaduta

(10.8.2002)

CEN

EN 13087-4:2012

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Parte 4: Efficienza del sistema di ritenuta

20.12.2012

EN 13087-4:2000

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 13087-5:2012

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Parte 5: Resistenza del sistema di ritenuta

20.12.2012

EN 13087-5:2000

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 13087-6:2012

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Parte 6: Campo visivo

20.12.2012

EN 13087-6:2000

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 13087-7:2000

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Resistenza alla fiamma

10.8.2002

 

 

EN 13087-7:2000/A1:2001

10.8.2002

Nota 3

Data scaduta

(10.8.2002)

CEN

EN 13087-8:2000

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Proprietà elettriche

21.12.2001

 

 

EN 13087-8:2000/A1:2005

6.10.2005

Nota 3

Data scaduta

(6.10.2005)

CEN

EN 13087-10:2012

Caschi/elmetti di protezione - Metodi di prova - Parte 10: Resistenza al calore radiante

20.12.2012

EN 13087-10:2000

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 13089:2011

Attrezzatura per alpinismo - Utensili da ghiaccio - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

9.7.2011

 

 

CEN

EN 13138-1:2008

Aiuti al galleggiamento per l'apprendimento delle tecniche di nuoto - Parte 1: Requisiti di sicurezza e metodi di prova per aiuti al galleggiamento da indossare

5.6.2009

EN 13138-1:2003

Nota 2.1

Data scaduta

(5.6.2009)

CEN

EN 13158:2009

Indumenti di protezione - Giacche di protezione, protettori del corpo e delle spalle per uso equestre: per cavalieri e persone che lavorano con cavalli e per conducenti di cavalli - Requisiti e metodi di prova

6.5.2010

EN 13158:2000

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 13178:2000

Protezione personale degli occhi - Protettori dell'occhio per utilizzatori di motoslitte

21.12.2001

 

 

CEN

EN 13274-1:2001

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Metodi di prova - Determinazione della perdita di tenuta verso l’interno e della perdita di tenuta totale verso l’interno

21.12.2001

 

 

CEN

EN 13274-2:2001

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Metodi di prova - Prove pratiche di impiego

21.12.2001

 

 

CEN

EN 13274-3:2001

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Metodi di prova - Determinazione della resistenza respiratoria

10.8.2002

 

 

CEN

EN 13274-4:2001

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Metodi di prova - Prove alla fiamma

10.8.2002

 

 

CEN

EN 13274-5:2001

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Metodi di prova - Condizioni climatiche

21.12.2001

 

 

CEN

EN 13274-6:2001

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Metodi di prova - Determinazione del tenore di anidride carbonica dell'aria di inspirazione

10.8.2002

 

 

CEN

EN 13274-7:2008

Dispositivi di protezione delle vie respiratorie - Metodi di prova - Parte 7: Determinazione della penetrazione dei filtri antipolvere

20.6.2008

EN 13274-7:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.2008)

CEN

EN 13274-8:2002

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Metodi di prova - Determinazione dell'intasamento con polvere di dolomite

28.8.2003

 

 

CEN

EN 13277-1:2000

Equipaggiamento di protezione per arti marziali - Requisiti e metodi di prova generali

24.2.2001

 

 

CEN

EN 13277-2:2000

Equipaggiamento di protezione per arti marziali - Requisiti e metodi di prova supplementari per protettori del collo del piede, per protettori della tibia e per protettori dell'avambraccio

24.2.2001

 

 

CEN

EN 13277-3:2000

Equipaggiamento di protezione per arti marziali - Requisiti e metodi di prova supplementari per protettori del torso

24.2.2001

 

 

EN 13277-3:2000/A1:2007

23.11.2007

Nota 3

Data scaduta

(31.12.2007)

CEN

EN 13277-4:2001

Equipaggiamento di protezione per arti marziali - Requisiti e metodi di prova supplementari per protettori della testa

10.8.2002

 

 

EN 13277-4:2001/A1:2007

23.11.2007

Nota 3

Data scaduta

(31.12.2007)

CEN

EN 13277-5:2002

Equipaggiamenti di protezione per arti marziali - Requisiti e metodi di prova supplementari per conchiglie e protettori addominali

10.8.2002

 

 

CEN

EN 13277-6:2003

Equipaggiamenti di protezione per arti marziali - Parte 6: Requisiti e metodi di prova supplementari per protettori del petto per donne

21.2.2004

 

 

CEN

EN 13277-7:2009

Equipaggiamento di protezione per arti marziali - Parte 7: Requisiti e metodi di prova supplementari per protettori delle mani e dei piedi

6.5.2010

 

 

CEN

EN ISO 13287:2012

Dispositivi di protezione individuale - Calzature - Metodo di prova per la resistenza allo scivolamento (ISO 13287:2012)

13.3.2013

EN ISO 13287:2007

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 13356:2001

Accessori di visualizzazione per uso non professionale - Metodi di prova e requisiti

21.12.2001

 

 

CEN

EN 13484:2012

Caschi per utilizzatori di slittini

20.12.2012

EN 13484:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 13546:2002+A1:2007

Indumenti di protezione - Protettori delle mani, delle braccia, del torace, dell'addome, delle gambe, dei piedi e conchiglie per portieri di hockey su prato e protettori della tibia per giocatori - Requisiti e metodi di prova

23.11.2007

EN 13546:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(31.12.2007)

CEN

EN 13567:2002+A1:2007

Indumenti di protezione - Protettori delle mani, delle braccia, del torace, dell'addome, delle gambe, del viso e conchiglie per schermidori - Requisiti e metodi di prova

23.11.2007

EN 13567:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(31.12.2007)

CEN

EN 13594:2002

Guanti di protezione per motociclisti professionali - Requisiti e metodi di prova

28.8.2003

 

 

CEN

EN 13595-1:2002

Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Requisiti generali

28.8.2003

 

 

CEN

EN 13595-2:2002

Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la determinazione della resistenza all'abrasione da impatto

28.8.2003

 

 

CEN

EN 13595-3:2002

Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la determinazione della resistenza allo scoppio

28.8.2003

 

 

CEN

EN 13595-4:2002

Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la determinazione della resistenza al taglio da impatto

28.8.2003

 

 

CEN

EN 13634:2010

Calzature di protezione per motociclisti - Requisiti e metodi di prova

9.7.2011

EN 13634:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN 13781:2012

Caschi di protezione per conducenti e passeggeri di motoslitte e bob

20.12.2012

EN 13781:2001

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 13794:2002

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Autorespiratori a circuito chiuso per la fuga - Requisiti, prove, marcatura

28.8.2003

EN 1061:1996

EN 400:1993

EN 401:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 13819-1:2002

Protettori dell'udito - Prove - Parte 1: Metodi di prova fisici

28.8.2003

 

 

CEN

EN 13819-2:2002

Protettori dell'udito - Prove - Parte 2: Metodi di prova acustici

28.8.2003

 

 

CEN

EN 13832-1:2006

Calzature che proteggono contro agenti e microorganismi - Parte 1: Terminologia e metodi di prova

21.12.2006

 

 

CEN

EN 13832-2:2006

Calzature che proteggono contro agenti chimici e microorganismi - Parte 2: Calzature che proteggono contro spruzzi di agenti chimici

21.12.2006

 

 

CEN

EN 13832-3:2006

Calzature che proteggono contro agenti chimici e microorganismi - Parte 3: Calzature ad elevata protezione contro agenti chimici

21.12.2006

 

 

CEN

EN 13911:2004

Indumenti di protezione per vigili del fuoco - Requisiti e metodi di prova per cappucci di protezione contro il fuoco per vigili del fuoco

6.10.2005

 

 

CEN

EN 13921:2007

Dispositivi di protezione individuale - Principi ergonomici

23.11.2007

 

 

CEN

EN 13949:2003

Equipaggiamento per la respirazione - Autorespiratori per uso subacqueo a circuito aperto per uso con Nitrox e ossigeno compressi - Requisiti, prove, marcatura

21.2.2004

 

 

CEN

EN ISO 13982-1:2004

Indumenti di protezione per l'utilizzo contro particelle solide - Parte 1: Requisiti prestazionali per indumenti di protezione contro prodotti chimici che offrono protezione all'intero corpo contro particelle solide disperse nell'aria (indumenti tipo 5) ( (ISO 13982-1:2004)

6.10.2005

 

 

EN ISO 13982-1:2004/A1:2010

9.7.2011

Nota 3

Data scaduta

(9.7.2011)

CEN

EN ISO 13982-2:2004

Indumenti di protezione per l'utilizzo contro particelle solide - Parte 2: Metodo di prova per la determinazione della perdita di tenuta verso l'interno di areosol di particelle fini nelle tute (ISO 13982-2:2004)

6.10.2005

 

 

CEN

EN ISO 13995:2000

Indumenti di protezione - Proprietà meccaniche - Metodo di prova per la determinazione della resistenza alla perforazione e alla lacerazione dinamica dei materiali (ISO 13995:2000)

6.10.2005

 

 

CEN

EN ISO 13997:1999

Indumenti di protezione - Proprietà meccaniche - Determinazione della resistenza al taglio causato da oggetti taglienti (ISO 13997:1999)

4.7.2000

 

 

EN ISO 13997:1999/AC:2000

 

 

 

CEN

EN ISO 13998:2003

Indumenti di protezione - Grembiuli, pantaloni e giubbetti di protezione contro tagli e coltellate causati da coltelli a mano (ISO 13998:2003)

28.8.2003

EN 412:1993

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN 14021:2003

Pettorina per il motociclismo fuoristrada adatta a proteggere il motociclista da pietre e detriti - Requisiti e metodi di prova

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14052:2012+A1:2012

Elmetti ad elevate prestazioni per l'industria

20.12.2012

EN 14052:2012

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 14058:2004

Indumenti di protezione - Capi di abbigliamento per la protezione contro gli ambienti freddi

6.10.2005

 

 

CEN

EN ISO 14116:2008

Indumenti di protezione - Protezione contro il calore e la fiamma - Materiali, assemblaggi di materiale e indumenti a propagazione di fiamma limitata (ISO 14116:2008)

28.1.2009

EN 533:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(28.1.2009)

EN ISO 14116:2008/AC:2009

 

 

 

CEN

EN 14120:2003+A1:2007

Indumenti di protezione - Protettori di polsi, palme, ginocchia e gomiti per utilizzatori di attrezzature per sport su rotelle - Requisiti e metodi di prova

23.11.2007

EN 14120:2003

Nota 2.1

Data scaduta

(31.12.2007)

CEN

EN 14126:2003

Indumenti di protezione - Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di protezione contro gli agenti infettivi

6.10.2005

 

 

EN 14126:2003/AC:2004

 

 

 

CEN

EN 14143:2003

Equipaggiamento per la respirazione - Autorespiratori a circuito chiuso per uso subacqueo

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14225-1:2005

Tute per immersione - Parte 1: Tute umide - Requisiti e metodi di prova

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14225-2:2005

Tute per immersione - Parte 2: Tute stagne - Requisiti e metodi di prova

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14225-3:2005

Tute per immersione - Parte 3: Tuta con sistemi attivi di riscaldamento o raffreddamento - Requisiti e metodi di prova

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14225-4:2005

Tute per immersione - Parte 4: Tute a pressione atmosferica - Requisiti relativi ai fattori umani e metodi di prova

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14325:2004

Indumenti di protezione contro prodotti chimici - Metodi di prova e classificazione della prestazione di materiali, cuciture, unioni e assemblaggi degli indumenti di protezione chimica

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14328:2005

Indumenti di protezione - Guanti e proteggi-braccia contro tagli causati da coltelli motorizzati - Requisiti e metodi di prova

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14360:2004

Indumenti di protezione contro la pioggia - Metodo di prova per capi di abbigliamento pronti da indossare - Impatto con goccioline ad alta energia

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14387:2004+A1:2008

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Filtri antigas e filtri combinati - Requisiti, prove, marcatura

20.6.2008

EN 14387:2004

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.2008)

CEN

EN 14404:2004+A1:2010

Dispositivi di protezione individuale - Protettori delle ginocchia per lavori in posizione inginocchiata

6.5.2010

EN 14404:2004

Nota 2.1

Data scaduta

(31.7.2010)

CEN

EN 14435:2004

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Autorespiratori ad aria compressa a circuito aperto con semimaschera, progettati per essere utilizzati solamente con pressione positiva - Requisiti, prove, marcatura

6.10.2005

 

 

CEN

EN 14458:2004

Equipaggiamento individuale per gli occhi - Ripari facciali e visiere per l'uso con elmi per vigili del fuoco ed elmetti di sicurezza ad elevate prestazioni per l'industria utilizzati da vigili del fuoco e per servizi di ambulanza e di emergenza

6.10.2005

 

 

CEN

EN ISO 14460:1999

Indumenti di protezione per piloti di automobili - Protezione contro calore e fuoco - Requisiti prestazionali e metodi di prova (ISO 14460:1999)

16.3.2000

 

 

EN ISO 14460:1999/A1:2002

10.8.2002

Nota 3

Data scaduta

(30.9.2002)

EN ISO 14460:1999/AC:1999

 

 

 

CEN

EN 14529:2005

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Autorespiratori a cricuito aperto ad aria compressa con semimaschera, progettati per comprendere un dosatore automatico a pressione positiiva, solamente per scopi di fuga

19.4.2006

 

 

CEN

EN 14593-1:2005

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Respiratori ad aria compressa alimentati dalla linea con erogatore a domanda - Parte 1: Apparecchi con maschera intera - Requisiti, prove, marcatura

6.10.2005

EN 139:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(2.12.2005)

CEN

EN 14593-2:2005

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Respiratori ad aria compressa alimentati dalla linea con erogatore a domanda - Parte 2: Apparecchi con semimaschera a pressione positiva - Requisiti, prove, marcatura

6.10.2005

EN 139:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(2.12.2005)

EN 14593-2:2005/AC:2005

 

 

 

CEN

EN 14594:2005

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Respiratori ad aria compressa, a flusso continuo, alimentati dalla linea - Requisiti, prove, marcatura

6.10.2005

EN 139:1994

EN 270:1994

EN 271:1995

EN 1835:1999

EN 12419:1999

Nota 2.1

Data scaduta

(2.12.2005)

EN 14594:2005/AC:2005

 

 

 

CEN

EN 14605:2005+A1:2009

Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi - Requisiti prestazionali per indumenti con collegamenti a tenuta di liquido (Tipo 3) o a tenuta di spruzzi (Tipo 4), inclusi gli articoli che proteggono solamente parti del corpo (Tipo PB [3] e PB [4]

6.5.2010

EN 14605:2005

Nota 2.1

Data scaduta

(6.5.2010)

CEN

EN 14786:2006

Indumenti di protezione - Determinazione della resistenza alla penetrazione di agenti chimici liquidi spruzzati, emulsioni e dispersioni - Prova con atomizzatore

21.12.2006

 

 

CEN

EN ISO 14877:2002

Indumenti di protezione per operazioni di sabbiatura con abrasivi in grani (ISO 14877:2002)

28.8.2003

 

 

CEN

EN ISO 15025:2002

Indumenti di protezione - Protezione contro il calore e la fiamma - Metodo di prova per la propagazione limitata della fiamma (ISO 15025:2000)

28.8.2003

EN 532:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(28.8.2003)

CEN

EN ISO 15027-1:2012

Tute di protezione termica in caso di immersione - Parte 1: Tute da indossare permanentemente, requisiti inclusa la sicurezza (ISO 15027-1:2012)

13.3.2013

EN ISO 15027-1:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2013)

CEN

EN ISO 15027-2:2012

Tute di protezione termica in caso di immersione - Parte 2:Tute per abbandono, requisiti inclusa la sicurezza (ISO 15027-2:2012)

13.3.2013

EN ISO 15027-2:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2013)

CEN

EN ISO 15027-3:2012

Tute di protezione termica in caso di immersione - Parte 3: Metodi di prova (ISO 15027-3:2012)

13.3.2013

EN ISO 15027-3:2002

Nota 2.1

Data scaduta

(31.5.2013)

CEN

EN 15090:2012

Calzature per vigili del fuoco

20.12.2012

EN 15090:2006

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN 15151-1:2012

Attrezzatura per alpinismo - Dispositivi di frenatura - Parte 1: Dispositivi di frenatura semi-automatici, requisiti di sicurezza e metodi di prova

20.12.2012

 

 

CEN

EN 15333-1:2008

Equipaggiamento per la respirazione - Apparecchi subacquei a circuito aperto a gas compresso alimentati tramite ombelicale - Parte 1: Apparecchi a domanda

20.6.2008

 

 

EN 15333-1:2008/AC:2009

 

 

 

CEN

EN 15333-2:2009

Equipaggiamento per la respirazione - Apparecchi subacquei a circuito aperto a gas compresso alimentati tramite ombelicale - Parte 2: Apparecchi a flusso continuo.

6.5.2010

 

 

CEN

EN 15613:2008

Protettori per ginocchia e gomiti per sport al coperto - Requisiti di sicurezza e metodi di prova

5.6.2009

 

 

CEN

EN 15614:2007

Indumenti di protezione per vigili del fuoco - Metodi di prova di laboratorio e requisiti prestazionali per indumenti per incendi boschivi e/o di vegetazione

23.11.2007

 

 

CEN

EN ISO 15831:2004

Indumenti - Effetti fisiologici - Misurazione dell'isolamento termico per mezzo di un manichino termico (ISO 15831:2004)

6.10.2005

 

 

CEN

EN 16027:2011

Indumenti di protezione - Guanti con effetto di protezione per i portieri di calcio

16.2.2012

 

 

CEN

EN ISO 17249:2004

Calzature di sicurezza con resistenza al taglio da sega a catena (ISO 17249:2004)

6.10.2005

 

 

EN ISO 17249:2004/A1:2007

23.11.2007

Nota 3

Data scaduta

(23.11.2007)

CEN

EN ISO 17491-3:2008

Indumenti di protezione - Metodi di prova per indumenti che forniscono protezione contro prodotti chimici - Parte 3: Determinazione della resistenza alla penetrazione mediante getto di liquido (prova al getto) (ISO 17491-3:2008)

28.1.2009

EN 463:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(28.2.2009)

CEN

EN ISO 17491-4:2008

Indumenti di protezione - Metodi di prova per indumenti che forniscono protezione contro prodotti chimici - Parte 4: Determinazione della resistenza alla penetrazione mediante spruzzo di liquido (prova allo spruzzo) (ISO 17491-4:2008)

28.1.2009

EN 468:1994

Nota 2.1

Data scaduta

(28.2.2009)

CEN

EN ISO 20344:2011

Dispositivi di protezione individuale - Metodi di prova per calzature (ISO 20344:2011)

16.2.2012

EN ISO 20344:2004

Nota 2.1

Data scaduta

(30.6.2012)

CEN

EN ISO 20345:2011

Dispositivi di protezione individuale - Calzature di sicurezza (ISO 20345:2011)

16.2.2012

EN ISO 20345:2004

Nota 2.1

30.6.2013

CEN

EN ISO 20346:2004

Dispositivi di protezione individuale - Calzature di protezione (ISO 20346:2004)

6.10.2005

EN 346:1992

EN 346-2:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(6.10.2005)

EN ISO 20346:2004/A1:2007

8.3.2008

Nota 3

Data scaduta

(31.3.2008)

EN ISO 20346:2004/AC:2007

 

 

 

CEN

EN ISO 20347:2012

Dispositivi di protezione individuale - Calzature da lavoro (ISO 20347:2012)

20.12.2012

EN ISO 20347:2004

Nota 2.1

Data scaduta

(30.4.2013)

CEN

EN ISO 20349:2010

Dispositivi di protezione individuale - Calzature di protezione contro i rischi termici e gli spruzzi di metallo fuso presenti nelle fonderie e nelle operazioni di saldatura - Requisiti e metodo di prova (ISO 20349:2010)

9.7.2011

 

 

CEN

EN ISO 20471:2013

Indumenti ad alta visibilità - Metodi di prova e requisiti (ISO 20471:2013)

28.6.2013

EN 471:2003+A1:2007

Nota 2.1

30.9.2013

CEN

EN 24869-1:1992

Acustica - Protettori auricolari - Metodo soggettivo per la misura dell'attenuazione sonora (ISO 4869-1:1990)

16.12.1994

 

 

Cenelec

EN 50286:1999

Indumenti protettivi isolanti per impianti elettrici a bassa tensione

16.3.2000

 

 

EN 50286:1999/AC:2004

 

 

 

Cenelec

EN 50321:1999

Calzature elettricamente isolanti per lavori su impianti di bassa tensione

16.3.2000

 

 

Cenelec

EN 50365:2002

Elmetti isolanti da utilizzare su impianti di Categoria 0 e I

10.4.2003

 

 

Cenelec

EN 60743:2001

Lavori sotto tensione - Terminologia per attrezzi, apparecchi e dispositivi

IEC 60743:2001

10.4.2003

EN 60743:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(1.12.2004)

EN 60743:2001/A1:2008

IEC 60743:2001/A1:2008

9.7.2011

Nota 3

Data scaduta

(9.7.2011)

Cenelec

EN 60895:2003

Lavori sotto tensione - Vestiario conduttore per l'utilizzo fino a tensioni di 800 kV in c.a. e di ± 600 kV in c.c.

IEC 60895:2002 (Modificata)

6.10.2005

EN 60895:1996

Nota 2.1

Data scaduta

(1.7.2006)

Cenelec

EN 60903:2003

Lavori sotto tensione - Guanti e materiali isolanti

IEC 60903:2002 (Modificata)

6.10.2005

EN 50237:1997

+ EN 60903:1992

+ A11:1997

Nota 2.1

Data scaduta

(1.7.2006)

Cenelec

EN 60984:1992

Manicotti di materiale isolante per lavori sotto tensione

IEC 60984:1990 (Modificata)

4.6.1999

 

 

EN 60984:1992/A11:1997

4.6.1999

Nota 3

Data scaduta

(4.6.1999)

EN 60984:1992/A1:2002

IEC 60984:1990/A1:2002

10.4.2003

Nota 3

Data scaduta

(6.10.2005)

Nota 1:

in genere la data di cessazione della presunzione di conformità coincide con la data di ritiro (“dow”), fissata dall’organizzazione europea di normazione, ma è bene richiamare l’attenzione di coloro che utilizzano queste norme sul fatto che in alcuni casi eccezionali può avvenire diversamente.

Nota 2.1:

la norma nuova (o modificata) ha lo stesso campo di applicazione della norma sostituita. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

Nota 2.2:

la nuova norma ha un campo di applicazione più ampio delle norme sostituite. Alla data stabilita le norme sostituite cessano di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

Nota 2.3:

la nuova norma ha un campo di applicazione più limitato rispetto alla norma sostituita. Alla data stabilita la norma (parzialmente) sostituita cessa di dare la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione per quei prodotti o servizi che rientrano nel campo di applicazione della nuova norma. La presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione per i prodotti o servizi che rientrano ancora nel campo di applicazione della norma (parzialmente) sostituita, ma non nel campo di applicazione della nuova norma, rimane inalterata.

Nota 3:

In caso di modifiche, la Norma cui si fa riferimento è la EN CCCCC:YYYY, comprensiva delle sue precedenti eventuali modifiche, e la nuova modifica citata. La norma sostituita perciò consiste nella EN CCCCC:YYYY e nelle sue precedenti eventuali modifiche, ma senza la nuova modifica citata. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di fornire la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

NOTA:

Ogni informazione relativa alla disponibilità delle norme può essere ottenuta o presso le organizzazioni europee di normazione o presso gli organismi nazionali di normazione il cui l'elenco è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea conformemente all'articolo 27 del regolamento (UE) n. 1025/2012 (2).

Le norme armonizzate sono adottate dalle organizzazioni europee di normazione in lingua inglese (il CEN e il Cenelec pubblicano norme anche in francese e tedesco). Successivamente i titoli delle norme armonizzate sono tradotti in tutte le altre lingue ufficiali richieste dell'Unione europea dagli organismi nazionali di normazione. La Commissione europea non è responsabile della correttezza dei titoli presentati per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

La pubblicazione dei riferimenti alle rettifiche "… /AC:YYYY" avviene a solo scopo di informazione. Una rettifica elimina errori di stampa, linguistici o simili nel testo di una norma e può riferirsi a una o più versioni linguistiche (inglese, francese e/o tedesco) di una norma adottata da un'organizzazione europea di normazione.

La pubblicazione dei riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea non implica che le norme siano disponibili in tutte le lingue ufficiali dell'Unione.

Il presente elenco sostituisce tutti gli elenchi precedenti pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La Commissione europea assicura l'aggiornamento del presente elenco.

Per ulteriori informazioni sulle norme armonizzate o altre norme europee, consultare il seguente indirizzo Internet:

http://ec.europa.eu/enterprise/policies/european-standards/harmonised-standards/index_en.htm


(1)  OEN: Organzzazione europea di normazione:

CEN: Avenue Marnix 17, 1000 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË, Tel. +32 25500811; fax +32 25500819 (http://www.cen.eu)

Cenelec: Avenue Marnix 17, 1000 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË, Tel. +32 25196871; fax +32 25196919 (http://www.cenelec.eu)

ETSI: 650 route des Lucioles, 06921 Sophia Antipolis, FRANCE, Tel. +33 492944200; fax +33 493654716 (http://www.etsi.eu)

(2)  GU L 316 del 14.11.2012, pag. 12.


28.6.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 186/24


Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 89/106/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1988 relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati Membri concernenti i prodotti da costruzione

(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 186/02

OEN (1)

Riferimento e titolo della norma

(Documento di riferimento)

Riferimento della norma sostituita

Data di entrata in vigore della norma in quanto norma armonizzata

Data di scadenza del periodo di coesistenza

Nota 4

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

CEN

EN 1:1998

Stufe alimentate a olio con bruciatori a vaporizzazione

 

1.1.2008

1.1.2009

EN 1:1998/A1:2007

Nota 3

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 40-4:2005

Pali per illuminazione pubblica - Parte 4: Requisiti per pali per illuminazione di calcestruzzo armato e precompresso

 

1.10.2006

1.10.2007

EN 40-4:2005/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 40-5:2002

Pali per illuminazione pubblica - Specifiche per pali per illuminazione pubblica di acciaio

 

1.2.2003

1.2.2005

CEN

EN 40-6:2002

Pali per illuminazione pubblica - Requisiti per pali per illuminazione pubblica di alluminio

 

1.2.2003

1.2.2005

CEN

EN 40-7:2002

Pali per illuminazione pubblica - Specifiche per pali per illuminazione pubblica di compositi polimerici fibrorinforzati

 

1.10.2003

1.10.2004

CEN

EN 54-2:1997

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Centrale di controllo e segnalazione

 

1.1.2008

1.8.2009

EN 54-2:1997/A1:2006

Nota 3

1.1.2008

1.8.2009

EN 54-2:1997/AC:1999

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 54-3:2001

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Dispositivi sonori di allarme incendio

 

1.4.2003

1.6.2009

EN 54-3:2001/A1:2002

Nota 3

1.4.2003

30.6.2005

EN 54-3:2001/A2:2006

Nota 3

1.3.2007

1.6.2009

CEN

EN 54-4:1997

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Apparecchiatura di alimentazione

 

1.10.2003

1.8.2009

EN 54-4:1997/A1:2002

Nota 3

1.10.2003

1.8.2009

EN 54-4:1997/A2:2006

Nota 3

1.6.2007

1.8.2009

EN 54-4:1997/AC:1999

 

1.6.2005

1.6.2005

CEN

EN 54-5:2000

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Rivelatori di calore - Rivelatori puntiformi

 

1.4.2003

30.6.2005

EN 54-5:2000/A1:2002

Nota 3

1.4.2003

30.6.2005

CEN

EN 54-7:2000

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Rivelatori di fumo - Rilevatori puntiformi funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione

 

1.4.2003

1.8.2009

EN 54-7:2000/A1:2002

Nota 3

1.4.2003

30.6.2005

EN 54-7:2000/A2:2006

Nota 3

1.5.2007

1.8.2009

CEN

EN 54-10:2002

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Rivelatori di fiamma - Rivelatori puntiformi

 

1.9.2006

1.9.2008

EN 54-10:2002/A1:2005

Nota 3

1.9.2006

1.9.2008

CEN

EN 54-11:2001

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Punti di allarme manuali

 

1.9.2006

1.9.2008

EN 54-11:2001/A1:2005

Nota 3

1.9.2006

1.9.2008

CEN

EN 54-12:2002

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Rivelatori di fumo - Rivelatori lineari che utilizzano un raggio ottico luminoso

 

1.10.2003

31.12.2005

CEN

EN 54-16:2008

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Componenti per sistemi di segnalazione d'incendio vocali - Parte 16: Centrale di controllo e segnalazione per segnalazioni vocali

 

1.1.2009

1.4.2011

CEN

EN 54-17:2005

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio - Parte 17: Isolatori di corto circuito

 

1.10.2006

1.12.2008

EN 54-17:2005/AC:2007

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 54-18:2005

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 18: Requisiti e metodi di prova per dispositivi di ingresso/uscita da utilizzare per percorsi di transmissione di sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio

 

1.10.2006

1.12.2008

EN 54-18:2005/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 54-20:2006

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 20: Rivelatori di fumo ad aspirazione

 

1.4.2007

1.7.2009

EN 54-20:2006/AC:2008

 

1.8.2009

1.8.2009

CEN

EN 54-21:2006

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 21: Dispositivi di trasmissione dell'allarme e del segnale di guasto

 

1.3.2007

1.6.2009

CEN

EN 54-23:2010

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 23: Dispositivi visuali di allarme incendio

 

1.12.2010

31.12.2013

CEN

EN 54-24:2008

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 24: Componenti di sistemi di allarme vocale - Altoparlanti

 

1.1.2009

1.4.2011

CEN

EN 54-25:2008

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 25: Componenti che utilizzano collegamenti radio

 

1.1.2009

1.4.2011

EN 54-25:2008/AC:2012

 

1.7.2012

1.7.2012

CEN

EN 179:2008

Accessori per serramenti - Dispositivi per uscite di emergenza azionati mediante maniglia a leva o piastra a spinta

EN 179:1997

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 197-1:2011

Cemento - Parte 1: Composizione, specificazioni e criteri di conformità per cementi comuni

EN 197-1:2000

EN 197-4:2004

1.7.2012

1.7.2013

CEN

EN 295-1:2013

Sistemi di tubazioni di gres per impianti di raccolta e smaltimento di acque reflue - Parte 1: Requisiti per tubi, elementi complementari e sistemi di giunzione

EN 295-10:2005

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 295-4:2013

Sistemi di tubazioni di gres per impianti di raccolta e smaltimento di acque reflue - Parte 4: Requisiti per adattatori, connessioni e collegamenti flessibili

EN 295-10:2005

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 295-5:2013

Sistemi di tubazioni di gres per impianti di raccolta e smaltimento di acque reflue - Parte 5: Requisiti per tubi perforati ed elementi complementari

EN 295-10:2005

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 295-6:2013

Sistemi di tubazioni di gres per impianti di raccolta e smaltimento di acque reflue - Parte 6: Requisiti dei componenti per pozzetti e camere di ispezione

EN 295-10:2005

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 295-7:2013

Sistemi di tubazioni di gres per impianti di raccolta e smaltimento di acque reflue - Parte 7: Requisiti per tubi e sistemi di giunzione di gres per tubazioni con posa a spinta

EN 295-10:2005

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 331:1998

Rubinetti a sfera ed a maschio conico con fondo chiuso, a comando manuale, per impianti a gas negli edifici

 

1.9.2011

1.9.2012

EN 331:1998/A1:2010

Nota 3

1.9.2011

1.9.2012

CEN

EN 413-1:2011

Cemento da muratura - Parte 1: Composizione, specifiche e criteri di conformità

EN 413-1:2004

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 416-1:2009

Apparecchi di riscaldamento a gas a tubo radiante sospeso con bruciatore singolo per uso non domestico - Parte 1: Sicurezza

 

1.12.2009

1.12.2010

CEN

EN 438-7:2005

Laminati decorativi ad alta pressione (HPL) - Pannelli a base di resine termoindurenti (generalmente chiamati laminati) - Parte 7: Laminati stratificati e pannelli compositi HPL per applicazioni su pareti interne ed esterne e su soffitti

 

1.11.2005

1.11.2006

CEN

EN 442-1:1995

Radiatori e convettori - Specifiche tecniche e requisiti

 

1.12.2004

1.12.2005

EN 442-1:1995/A1:2003

Nota 3

1.12.2004

1.12.2005

CEN

EN 450-1:2012

Ceneri volanti per calcestruzzo - Parte 1: Definizione, specificazioni e criteri di conformità

EN 450-1:2005+A1:2007

1.5.2013

1.5.2014

CEN

EN 459-1:2010

Calci da costruzione - Parte 1: Definizioni, specifiche e criteri di conformità

EN 459-1:2001

1.6.2011

1.6.2012

CEN

EN 490:2011

Tegole di calcestruzzo e relativi accessori per coperture e rivestimenti murari - Specifiche di prodotto

EN 490:2004

1.8.2012

1.8.2012

CEN

EN 492:2012

Tegole piane di fibrocemento e relativi accessori - Specifica di prodotto e metodi di prova

EN 492:2004

1.7.2013

1.7.2013

CEN

EN 494:2012

Lastre nervate di fibrocemento e relativi accessori - Specifica di prodotto e metodi di prova

EN 494:2004+A3:2007

1.8.2013

1.8.2013

CEN

EN 516:2006

Accessori prefabbricati per coperture - Installazioni per l'accesso al tetto - Passerelle, piani di camminamento e scalini posapiede

 

1.11.2006

1.11.2007

CEN

EN 517:2006

Accessori prefabbricati per coperture - Ganci di sicurezza da tetto

 

1.12.2006

1.12.2007

CEN

EN 520:2004+A1:2009

Lastre di gesso - Definizioni, requisiti e metodi di prova

EN 520:2004

1.6.2010

1.12.2010

CEN

EN 523:2003

Guaine in fogli di acciaio per cavi di precompressione - Terminologia, prescrizioni, controllo della qualità

 

1.6.2004

1.6.2005

CEN

EN 534:2006+A1:2010

Lastre bituminose ondulate - Specifica di prodotto e metodi di prova

EN 534:2006

1.1.2011

1.1.2011

CEN

EN 544:2011

Tegole bituminose con aggiunta di minerali e/o sintetici - Specifica di prodotto e metodi di prova

EN 544:2005

1.4.2012

1.4.2012

CEN

EN 572-9:2004

Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 9: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 588-2:2001

Tubi di fibrocemento per fognature e sistemi di scarico - Pozzetti e camere di ispezione

 

1.10.2002

1.10.2003

CEN

EN 598:2007+A1:2009

Tubi, raccordi e accessori di ghisa sferoidale e loro assemblaggi per fognatura - Prescrizioni e metodi di prova

EN 598:2007

1.4.2010

1.4.2011

CEN

EN 621:2009

Generatori d'aria calda a convezione forzata alimentati a gas, per il riscaldamento di ambienti non domestici, senza ventilatore nel circuito di combustione con portata termica riferita al potere calorifico inferiore non maggiore di 300 kW

 

1.8.2010

1.8.2011

CEN

EN 671-1:2012

Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Parte 1: Naspi antincendio con tubazioni semirigide

EN 671-1:2001

1.3.2013

1.7.2013

CEN

EN 671-2:2012

Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Parte 2: Idranti a muro con tubazioni flessibili

EN 671-2:2001

1.3.2013

1.7.2013

CEN

EN 681-1:1996

Elementi di tenuta in elastomero - Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell'acqua - Gomma vulcanizzata

 

1.1.2003

1.1.2009

EN 681-1:1996/A1:1998

Nota 3

1.1.2003

1.1.2004

EN 681-1:1996/A2:2002

Nota 3

1.1.2003

1.1.2004

EN 681-1:1996/A3:2005

Nota 3

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 681-2:2000

Elementi di tenuta in elastomero - Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell'acqua - Elastomeri termoplastici

 

1.1.2003

1.1.2004

EN 681-2:2000/A1:2002

Nota 3

1.1.2003

1.1.2004

EN 681-2:2000/A2:2005

Nota 3

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 681-3:2000

Elementi di tenuta in elastomero - Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell'acqua - Materiali cellulari di gomma vulcanizzata

 

1.1.2003

1.1.2004

EN 681-3:2000/A1:2002

Nota 3

1.1.2003

1.1.2004

EN 681-3:2000/A2:2005

Nota 3

1.7.2012

1.7.2012

CEN

EN 681-4:2000

Elementi di tenuta in elastomero - Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell'acqua - Elementi di tenuta di poliuretano colato

 

1.1.2003

1.1.2004

EN 681-4:2000/A1:2002

Nota 3

1.1.2003

1.1.2004

EN 681-4:2000/A2:2005

Nota 3

1.7.2012

1.7.2012

CEN

EN 682:2002

Elementi di tenuta in elastomero - Requisiti dei materiali elastomerici utilizzati in tubi e raccordi per il trasporto di gas e idrocarburi fluidi

 

1.10.2002

1.12.2003

EN 682:2002/A1:2005

Nota 3

1.7.2012

1.7.2012

CEN

EN 771-1:2011

Specifica per elementi di muratura - Part 1: Elementi per muratura di laterizio

EN 771-1:2003

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 771-2:2011

Specifica per elementi di muratura - Parte 2: Elementi di muratura di silicato di calcio

EN 771-2:2003

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 771-3:2011

Specifica per elementi di muratura - Parte 3: Elementi per muratura di calcestruzzo vibrocompresso (aggregati pesanti e leggeri)

EN 771-3:2003

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 771-4:2011

Specifica per elementi di muratura - Parte 4: Elementi di muratura di calcestruzzo aerato autoclavato

EN 771-4:2003

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 771-5:2011

Specifica per elementi di muratura - Parte 5: Elementi per muratura di pietra agglomerata

EN 771-5:2003

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 771-6:2011

Specifica per elementi di muratura - Part 6: Elementi di muratura di pietra naturale

EN 771-6:2005

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 777-1:2009

Tubi radianti a gas sospesi con bruciatori multipli per uso non domestico - Parte 1: Sistema D, sicurezza

 

1.11.2009

1.11.2010

CEN

EN 777-2:2009

Tubi radianti a gas sospesi con bruciatori multipli per uso non domestico - Parte 2: Sistema E, sicurezza

 

1.11.2009

1.11.2010

CEN

EN 777-3:2009

Tubi radianti a gas sospesi con bruciatori multipli per uso non domestico - Parte 3: Sistema F, sicurezza

 

1.11.2009

1.11.2010

CEN

EN 777-4:2009

Tubi radianti a gas sospesi con bruciatori multipli per uso non domestico - Parte 4: Sistema H, sicurezza

 

1.11.2009

1.11.2010

CEN

EN 778:2009

Generatori di aria calda a gas a convezione forzata per il riscaldamento di ambienti non domestici, alimentati a gas di portata termica riferita al potere calorifico inferiore, non maggiore di 70 kW, senza ventilatore nel circuito di combustione

 

1.8.2010

1.8.2011

CEN

EN 845-1:2003+A1:2008

Specifica per elementi complementari per muratura - Connettori trasversali, incatenamenti orizzontali, ganci e mensole di sostegno

EN 845-1:2003

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 845-2:2003

Specifica per elementi complementari per muratura - Specifica per elementi complementari per muratura

 

1.2.2004

1.4.2006

CEN

EN 845-3:2003+A1:2008

Specifica per elementi complementari per muratura - Armatura di acciaio per giunti orizzontali

EN 845-3:2003

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 858-1:2002

Impianti di separazione per liquidi leggeri (ad esempio benzina e petrolio) - Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e controllo qualità

 

1.9.2005

1.9.2006

EN 858-1:2002/A1:2004

Nota 3

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 877:1999

Tubazioni e raccordi di ghisa, loro giunzioni e accessori per l’evacuazione dell’acqua dagli edifici – Requisiti, metodi di prova e assicurazione della qualita

 

1.1.2008

1.9.2009

EN 877:1999/A1:2006

Nota 3

1.1.2008

1.9.2009

EN 877:1999/A1:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 934-2:2009+A1:2012

Additivi per calcestruzzo, malta e malta per iniezione - Parte 2: Additivi per calcestruzzo - Definizioni, requisiti, conformità, marcatura ed etichettatura

EN 934-2:2009

1.3.2013

1.9.2013

CEN

EN 934-3:2009+A1:2012

Additivi per calcestruzzo, malta e malta per iniezione - Parte 3: Additivi per malte per opere murarie - Definizioni, requisiti, conformità e marcatura ed etichettatura

EN 934-3:2009

1.3.2013

1.9.2013

CEN

EN 934-4:2009

Additivi per calcestruzzo, malta e malta per iniezione - Parte 4: Additivi per malta per cavi di precompressione - Definizioni, requisiti, conformità, marcatura ed etichettatura

EN 934-4:2001

1.3.2010

1.3.2011

CEN

EN 934-5:2007

Additivi per calcestruzzo, malta e malta per iniezione - Parte 5: Additivi per calcestruzzo proiettato - Definizioni, specificazioni e criteri di conformità

 

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 969:2009

Tubi, raccordi ed accessori di ghisa sferoidale e loro assemblaggio per condotte di gas - Prescrizioni e metodi di prova

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 997:2012

Apparecchi sanitari - Vasi indipendenti e vasi abbinati a cassetta, con sifone integrato

EN 997:2003

1.12.2012

1.6.2013

EN 997:2012/AC:2012

 

1.3.2013

1.3.2013

CEN

EN 998-1:2010

Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per intonaci interni ed esterni

EN 998-1:2003

1.6.2011

1.6.2012

CEN

EN 998-2:2010

Specifiche per malte per opere murarie - Parte 2: Malte da muratura

EN 998-2:2003

1.6.2011

1.6.2012

CEN

EN 1013:2012

Lastre traslucide profilate di materia plastica, per coperture interne ed esterne, pareti e soffitti - Requisiti e metodi di prova

 

1.9.2013

1.9.2014

CEN

EN 1020:2009

Generatori di aria calda a convezione forzata per il riscaldamento di ambienti non domestici, alimentati a gas di portata termica riferita al potere calorifico inferiore, non maggiore di 300 kW, equipaggiati con ventilatore nel circuito di combustione

 

1.8.2010

1.8.2011

CEN

EN 1036-2:2008

Vetro per edilizia - Specchi di vetro float argentato per uso in interni - Parte 2: Valutazione di conformità/norma di prodotto

 

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 1051-2:2007

Vetro per edilizia - Diffusori di vetro per pareti e pavimentazioni - Parte 2: Valutazione della conformità

 

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 1057:2006+A1:2010

Rame e leghe di rame - Tubi di rame tondi senza saldatura per acqua e gas nelle applicazioni sanitarie e di riscaldamento

EN 1057:2006

1.12.2010

1.12.2010

CEN

EN 1090-1:2009+A1:2011

Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio - Parte 1: Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali

EN 1090-1:2009

1.9.2012

1.7.2014

CEN

EN 1096-4:2004

Vetro per edilizia - Vetri rivestiti - Parte 4: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 1123-1:1999

Tubi e raccordi di tubi di acciaio rivestiti a caldo con saldatura longitudinale con giunto a bicchiere per sistemi di acque reflue - Requisiti, prove e controllo qualità

 

1.6.2005

1.6.2006

EN 1123-1:1999/A1:2004

Nota 3

1.6.2005

1.6.2006

CEN

EN 1124-1:1999

Tubi e raccordi di acciaio inossidabile con saldatura longitudinale con giunto a bicchiere per sistemi di acque reflue - Requisiti, prove e controllo di qualità

 

1.6.2005

1.6.2006

EN 1124-1:1999/A1:2004

Nota 3

1.6.2005

1.6.2006

CEN

EN 1125:2008

Accessori per serramenti - Dispositivi antipanico per uscite di sicurezza azionati mediante una barra orizzontale - Requisiti e metodi di prova

EN 1125:1997

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 1154:1996

Accessori per serramenti - Dispositivi di chiusura controllata delle porte - Requisiti e metodi di prova

 

1.10.2003

1.10.2004

EN 1154:1996/A1:2002

Nota 3

1.10.2003

1.10.2004

EN 1154:1996/A1:2002/AC:2006

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 1155:1997

Accessori per serramenti - Dispositivi elettromagnetici fermoporta per porte girevoli - Requisiti e metodi di prova

 

1.10.2003

1.10.2004

EN 1155:1997/A1:2002

Nota 3

1.10.2003

1.10.2004

EN 1155:1997/A1:2002/AC:2006

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 1158:1997

Accessori per serramenti - Dispositivi per il coordinamento della sequenza di chiusura delle porte - Requisiti e metodi di prova

 

1.10.2003

1.10.2004

EN 1158:1997/A1:2002

Nota 3

1.10.2003

1.10.2004

EN 1158:1997/A1:2002/AC:2006

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 1168:2005+A3:2011

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Lastre alveolari

EN 1168:2005+A2:2009

1.7.2012

1.7.2013

CEN

EN 1279-5:2005+A2:2010

Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 5: Valutazione della conformità

EN 1279-5:2005+A1:2008

1.2.2011

1.2.2012

CEN

EN 1304:2005

Tegole di laterizio per coperture discontinue - Definizioni e specifiche di prodotto

 

1.2.2006

1.2.2007

CEN

EN 1317-5:2007+A2:2012

Sistemi di ritenuta stradali - Parte 5: Requisiti di prodotto e valutazione di conformità per sistemi di trattenimento veicoli

EN 1317-5:2007+A1:2008

1.1.2013

1.1.2013

EN 1317-5:2007+A2:2012/AC:2012

 

1.3.2013

1.3.2013

CEN

EN 1319:2009

Generatori di aria calda a convezione forzata alimentati a gas, per il riscaldamento di ambienti domestici, equipaggiati con bruciatore munito di ventilatore, con portata termica nominale riferita al potere calorifico inferiore non maggiore di 70 kW

 

1.10.2010

1.10.2011

CEN

EN 1337-3:2005

Appoggi strutturali - Parte 3: Appoggi elastomerici

 

1.1.2006

1.1.2007

CEN

EN 1337-4:2004

Appoggi strutturali - Parte 4: Appoggi a rullo

 

1.2.2005

1.2.2006

EN 1337-4:2004/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 1337-5:2005

Appoggi strutturali - Parte 5: Appoggi a disco elastomerico

 

1.1.2006

1.1.2007

CEN

EN 1337-6:2004

Appoggi strutturali - Parte 6: Appoggi a contatto lineare

 

1.2.2005

1.2.2006

CEN

EN 1337-7:2004

Appoggi strutturali - Parte 7: Appoggi sferici e cilindrici di PTFE

EN 1337-7:2000

1.12.2004

1.6.2005

CEN

EN 1337-8:2007

Appoggi strutturali - Parte 8: Guide e ritegni

 

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 1338:2003

Masselli di calcestruzzo per pavimentazione - Requisiti e metodi di prova

 

1.3.2004

1.3.2005

EN 1338:2003/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 1339:2003

Lastre di calcestruzzo per pavimentazione - Requisiti e metodi di prova

 

1.3.2004

1.3.2005

EN 1339:2003/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 1340:2003

Cordoli di calcestruzzo - Requisiti e metodi di prova

 

1.2.2004

1.2.2005

EN 1340:2003/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 1341:2012

Lastre di pietra naturale per pavimentazioni esterne - Requisiti e metodi di prova

EN 1341:2001

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 1342:2012

Cubetti di pietra naturale per pavimentazioni esterne - Requisiti e metodi di prova

EN 1342:2001

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 1343:2012

Cordoli di pietra naturale per pavimentazioni esterne - Requisiti e metodi di prova

EN 1343:2001

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 1344:2002

Elementi per pavimentazione di laterizio - Requisiti e metodi di prova

 

1.1.2003

1.1.2004

CEN

EN 1423:2012

Materiali per segnaletica orizzontale - Materiali da postspruzzare - Microsfere di vetro, granuli antiderapanti e loro miscele

EN 1423:1997

1.11.2012

1.11.2012

EN 1423:2012/AC:2013

 

1.7.2013

1.7.2013

CEN

EN 1433:2002

Canalette di drenaggio per aree soggette al passaggio di veicoli e pedoni - Classificazione, requisiti di progettazione e di prova, marcatura e valutazione di conformità

 

1.8.2003

1.8.2004

EN 1433:2002/A1:2005

Nota 3

1.1.2006

1.1.2006

CEN

EN 1457-1:2012

Camini - Condotti interni di terracotta/ceramica - Parte 1: Condotti di terracotta/ceramica operanti a secco - Requisiti e metodi di prova

EN 1457:1999

1.11.2012

1.11.2013

CEN

EN 1457-2:2012

Camini - Condotti interni di terracotta/ceramica - Parte 2: Condotti di terracotta/ceramica operanti in condizioni umide - Requisiti e metodi di prova

EN 1457:1999

1.11.2012

1.11.2013

CEN

EN 1463-1:2009

Materiali per segnaletica orizzontale - Inserti stradali catarifrangenti - Parte 1: Requisiti delle prestazioni iniziali

EN 1463-1:1997

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 1469:2004

Prodotti di pietra naturale - Lastre per rivestimenti - Requisiti

 

1.7.2005

1.7.2006

CEN

EN 1504-2:2004

Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità - Parte 2: Sistemi di protezione della superficie di calcestruzzo

 

1.9.2005

1.1.2009

CEN

EN 1504-3:2005

Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità - Riparazione strutturale e non strutturale

 

1.10.2006

1.1.2009

CEN

EN 1504-4:2004

Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità - Parte 4: Incollaggio strutturale

 

1.9.2005

1.1.2009

CEN

EN 1504-5:2004

Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità - Parte 5: Iniezione del calcestruzzo

 

1.10.2005

1.1.2009

CEN

EN 1504-6:2006

Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione di conformità - Parte 6: Ancoraggio dell'armatura di acciaio

 

1.6.2007

1.1.2009

CEN

EN 1504-7:2006

Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo e valutazione della conformità - Protezione contro la corrosione delle armature

 

1.6.2007

1.1.2009

CEN

EN 1520:2011

Componenti prefabbricati armati di calcestruzzo alleggerito con struttura aperta con armatura strutturale o non-strutturale

EN 1520:2002

1.1.2012

1.1.2013

CEN

EN 1748-1-2:2004

Vetro per edilizia - Prodotti di base speciali - Vetri borosilicati - Parte 1-2: Valutazione di conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 1748-2-2:2004

Vetro per edilizia - Prodotti di base speciali - Parte 2-2: Vetro ceramica - Valutazione della conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 1806:2006

Camini - Blocchi di laterizio/ceramica per camini a parete singola - Requisiti e metodi di prova

 

1.5.2007

1.5.2008

CEN

EN 1825-1:2004

Separatori di grassi - Parte 1: Principi di progettazione, prestazione e prove, marcatura e controllo qualità

 

1.9.2005

1.9.2006

EN 1825-1:2004/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 1856-1:2009

Camini - Requisiti per camini metallici - Parte 1: Prodotti per sistemi camino

EN 1856-1:2003

1.3.2010

1.3.2011

CEN

EN 1856-2:2009

Camini - Requisiti per camini metallici - Parte 2: Condotti interni e canali da fumo metallici

EN 1856-2:2004

1.3.2010

1.3.2011

CEN

EN 1857:2010

Camini - Componenti - Condotti fumari di calcestruzzo

EN 1857:2003+A1:2008

1.1.2011

1.1.2012

CEN

EN 1858:2008+A1:2011

Camini - Componenti - Blocchi di calcestruzzo

EN 1858:2008

1.4.2012

1.4.2013

CEN

EN 1863-2:2004

Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito termicamente - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 1873:2005

Accessori prefabbricati per coperture - Cupole di materie plastiche - Specifica di prodotto e metodi di prova

 

1.10.2006

1.10.2009

CEN

EN 1916:2002

Tubi e raccordi di calcestruzzo non armato, rinforzato con fibre di acciaio e con armature tradizionali

 

1.8.2003

23.11.2004

EN 1916:2002/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 1917:2002

Pozzetti e camere di ispezione di calcestruzzo non armato, rinforzato con fibre di acciaio e con armature tradizionali

 

1.8.2003

23.11.2004

EN 1917:2002/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 1935:2002

Accessori per serramenti - Cerniere ad asse singolo - Requisiti e metodi di prova

 

1.10.2002

1.12.2003

EN 1935:2002/AC:2003

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 10025-1:2004

Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 1: Condizioni tecniche generali di fornitura

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 10088-4:2009

Acciai inossidabili - Parte 4: Condizioni tecniche di fornitura per fogli/lamiere e nastri di acciai resistenti alla corrosione da utilizzare nelle costruzioni

 

1.2.2010

1.2.2011

CEN

EN 10088-5:2009

Acciai inossidabili - Parte 5: Condizioni tecniche di fornitura per barre, vergella, filo, profilati e prodotti finiti a freddo di acciai resistenti alla corrosione da utilizzare nelle costruzioni

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 10210-1:2006

Profilati cavi finiti a caldo di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali. Condizioni tecniche di fornitura

 

1.2.2007

1.2.2008

CEN

EN 10219-1:2006

Profilati cavi formati a freddo di acciai non legati e a grano fine per strutture saldate - Condizioni tecniche di fornitura

 

1.2.2007

1.2.2008

CEN

EN 10224:2002

Tubi e raccordi di acciaio non legato per il convogliamento di liquidi acquosi incluso l'acqua per il consumo umano - Condizioni tecniche di fornitura

 

1.4.2006

1.4.2007

EN 10224:2002/A1:2005

Nota 3

1.4.2006

1.4.2007

CEN

EN 10255:2004+A1:2007

Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura - Condizioni tecniche di fornitura

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 10311:2005

Giunzioni per la connessione di tubi e raccordi di acciaio per il trasporto di acqua e di altri liquidi acquosi

 

1.3.2006

1.3.2007

CEN

EN 10312:2002

Tubi saldati di acciaio inossidabile per il convogliamento di liquidi acquosi incluso l'acqua per il consumo umano - Condizioni tecniche di fornitura

 

1.4.2006

1.4.2007

EN 10312:2002/A1:2005

Nota 3

1.4.2006

1.4.2007

CEN

EN 10340:2007

Getti di acciaio per impieghi strutturali

 

1.1.2010

1.1.2011

EN 10340:2007/AC:2008

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 10343:2009

Acciai da bonifica da utilizzare nelle costruzioni - Condizioni tecniche di fornitura

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 12004:2007+A1:2012

Adesivi per piastrelle - Requisiti, valutazione di conformità, classificazione e designazione

EN 12004:2007

1.4.2013

1.7.2013

CEN

EN 12050-1:2001

Impianti di sollevamento delle acque reflue per edifici e cantieri - Principi per costruzione e prove - Impianti di sollevamento per acque reflue contenenti materiale fecale

 

1.11.2001

1.11.2002

CEN

EN 12050-2:2000

Impianti di sollevamento delle acque reflue per edifici e cantieri - Principi per costruzione e prove - Impianti di sollevamento per acque reflue prive di materiale fecale

 

1.10.2001

1.10.2002

CEN

EN 12050-3:2000

Impianti di sollevamento delle acque reflue per edifici e cantieri - Principi per costruzione e prove - Impianti di sollevamento per acque reflue contenenti materiale fecale ad applicazione limitata

 

1.10.2001

1.10.2002

CEN

EN 12050-4:2000

Impianti di sollevamento delle acque reflue per edifici e cantieri - Principi per costruzione e prove - Valvole di non-ritorno per acque reflue prive di materiale fecale e per acque reflue contenenti materiale fecale

 

1.10.2001

1.10.2002

CEN

EN 12057:2004

Prodotti di pietra naturale - Marmette modulari - Requisiti

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 12058:2004

Prodotti di pietra naturale - Lastre per pavimentazioni e per scale - Requisiti

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 12094-1:2003

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per dispositivi elettrici automatici di comando e gestione spegnimento e di ritardo

 

1.2.2004

1.5.2006

CEN

EN 12094-2:2003

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per dispositivi non elettrici automatici di comando e gestione spegnimento e di ritardo

 

1.2.2004

1.5.2006

CEN

EN 12094-3:2003

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per dispositivi manuali di azionamento e di bloccaggio

 

1.1.2004

1.9.2005

CEN

EN 12094-4:2004

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Parte 4: Requisiti e metodi di prova per complesso valvola di scarica e rispettivi attuatori

 

1.5.2005

1.8.2007

CEN

EN 12094-5:2006

Impianti fissi antincendio - Componenti per sistemi di estinzione a gas - Parte 5: Requisiti e metodi di prova per le valvole di smistamento per sistemi ad alta e bassa pressione e loro attuatori

EN 12094-5:2000

1.2.2007

1.5.2009

CEN

EN 12094-6:2006

Impianti fissi antincendio - Componenti per sistemi di estinzione a gas - Parte 6: Requisiti e metodi di prova per i dispositivi non elettrici di messa fuori servizio

EN 12094-6:2000

1.2.2007

1.5.2009

CEN

EN 12094-7:2000

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per ugelli per sistemi a CO2

 

1.10.2001

1.4.2004

EN 12094-7:2000/A1:2005

Nota 3

1.11.2005

1.11.2006

CEN

EN 12094-8:2006

Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a CO2 - Parte 8: Requisiti e metodi di prova per raccordi flessibili

 

1.2.2007

1.5.2009

CEN

EN 12094-9:2003

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per rivelatori di incendio speciali

 

1.1.2004

1.9.2005

CEN

EN 12094-10:2003

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per manometri e pressostati

 

1.2.2004

1.5.2006

CEN

EN 12094-11:2003

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per dispositivi di pesatura meccanici

 

1.1.2004

1.9.2005

CEN

EN 12094-12:2003

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per dispositivi di allarme pneumatici

 

1.1.2004

1.9.2005

CEN

EN 12094-13:2001

Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per valvole di ritegno e valvole di non ritorno

 

1.1.2002

1.4.2004

EN 12094-13:2001/AC:2002

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 12101-1:2005

Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 1: Specificazioni per le barriere antifumo

 

1.6.2006

1.9.2008

EN 12101-1:2005/A1:2006

Nota 3

1.12.2006

1.9.2008

CEN

EN 12101-2:2003

Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 2: Specifiche per gli evacuatori naturali di fumo e calore

 

1.4.2004

1.9.2006

CEN

EN 12101-3:2002

Sistemi per il controllo di fumo e calore - Specifiche per gli evacuatori forzati di fumo e calore

 

1.4.2004

1.4.2005

EN 12101-3:2002/AC:2005

 

1.1.2006

1.1.2006

CEN

EN 12101-6:2005

Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 6: Sistemi di controllo del fumo per differenza di pressione - Kit

 

1.4.2006

1.4.2007

EN 12101-6:2005/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 12101-7:2011

Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 7: Condotte per il controllo dei fumi

 

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 12101-8:2011

Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 8: Serrande per il controllo del fumo

 

1.2.2012

1.2.2013

CEN

EN 12101-10:2005

Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 10: Alimentazioni

 

1.10.2006

1.5.2012

EN 12101-10:2005/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 12150-2:2004

Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente - Parte 2: Valutazione di conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 12209:2003

Accessori per serramenti - Serrature e chiavistelli - Serrature azionate meccanicamente, chiavistelli e piastre di bloccaggio - Requisiti e metodi di prova

 

1.12.2004

1.6.2006

EN 12209:2003/AC:2005

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 12259-1:1999 + A1:2001

Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo d'acqua - Sprinklers

 

1.4.2002

1.9.2005

EN 12259-1:1999 + A1:2001/A2:2004

Nota 3

1.3.2005

1.3.2006

EN 12259-1:1999 + A1:2001/A3:2006

Nota 3

1.11.2006

1.11.2007

CEN

EN 12259-2:1999

Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo di acqua - Valvole di allarme idraulico

 

1.1.2002

1.8.2007

EN 12259-2:1999/A1:2001

Nota 3

1.1.2002

1.8.2007

EN 12259-2:1999/A2:2005

Nota 3

1.9.2006

1.8.2007

EN 12259-2:1999/AC:2002

 

1.6.2005

1.6.2005

CEN

EN 12259-3:2000

Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo d’acqua - Valvole d’allarme a secco

 

1.1.2002

1.8.2007

EN 12259-3:2000/A1:2001

Nota 3

1.1.2002

1.8.2007

EN 12259-3:2000/A2:2005

Nota 3

1.9.2006

1.8.2007

CEN

EN 12259-4:2000

Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo d’acqua - Allarmi a motore ad acqua

 

1.1.2002

1.4.2004

EN 12259-4:2000/A1:2001

Nota 3

1.1.2002

1.4.2004

CEN

EN 12259-5:2002

Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo d'acqua - Indicatori di flusso

 

1.7.2003

1.9.2005

CEN

EN 12271:2006

Trattamenti superficiali di irruvidimento - Requisiti

 

1.1.2008

1.1.2011

CEN

EN 12273:2008

Trattamenti superficiali con malte a freddo - Requisiti

 

1.1.2009

1.1.2011

CEN

EN 12285-2:2005

Serbatoi di acciaio prefabbricati - Parte 2: Serbatoi orizzontali cilindrici a singola e a doppia parete per depositi fuori-terra di liquidi infiammabili e non infiammabili che possono inquinare l'acqua

 

1.1.2006

1.1.2008

CEN

EN 12326-1:2004

Ardesia e prodotti di pietra per coperture discontinue e rivestimenti - Parte 1: Specifiche di prodotto

 

1.5.2005

1.5.2008

CEN

EN 12337-2:2004

Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito chimicamente - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 12352:2006

Attrezzatura per il controllo del traffico - Dispositivi luminosi di pericolo e di sicurezza

 

1.2.2007

1.2.2008

CEN

EN 12368:2006

Attrezzatura per il controllo del traffico - Lanterne semaforiche

 

1.2.2007

1.2.2008

CEN

EN 12380:2002

Valvole di ingresso aria per sistemi di scarico - Requisiti, metodi di prova e valutazione di conformità

 

1.10.2003

1.10.2004

CEN

EN 12446:2011

Camini - Componenti - Elementi esterni di calcestruzzo

EN 12446:2003

1.4.2012

1.4.2013

CEN

EN 12467:2012

Lastre piane di fibrocemento - Specifica di prodotto e metodi di prova

EN 12467:2004

1.7.2013

1.7.2013

CEN

EN 12566-1:2000

Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a 50 PT - Fosse settiche prefabbricate

 

1.12.2004

1.12.2005

EN 12566-1:2000/A1:2003

Nota 3

1.12.2004

1.12.2005

CEN

EN 12566-3:2005+A1:2009

Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a 50 PT - Parte 3: Impianti di trattamento preassemblati e/o assemblati in sito delle acque reflue domestiche

EN 12566-3:2005

1.11.2009

1.11.2010

CEN

EN 12566-4:2007

Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a 50 PT - Parte 4: Fosse settiche assemblate in sito da kit prefabbricati

 

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 12566-6:2013

Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a 50 PT - Parte 6: Unità prefabbricate di trattamento per effluenti di fosse settiche

 

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 12591:2009

Bitumi e leganti bituminosi - Specifiche per i bitumi per applicazioni stradali

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 12620:2002+A1:2008

Aggregati per calcestruzzo

EN 12620:2002

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 12676-1:2000

Dispositivi anti-abbagliamento per strade - Prestazioni e caratteristiche

 

1.2.2004

1.2.2006

EN 12676-1:2000/A1:2003

Nota 3

1.2.2004

1.2.2006

CEN

EN 12737:2004+A1:2007

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Lastre per pavimentazioni di stalle

 

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 12764:2004+A1:2008

Apparecchi sanitari - Specifica per bagni idromassaggio

EN 12764:2004

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 12794:2005+A1:2007

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Pali di fondazione

EN 12794:2005

1.2.2008

1.2.2009

EN 12794:2005+A1:2007/AC:2008

 

1.8.2009

1.8.2009

CEN

EN 12809:2001

Caldaie per riscaldamento domestico, indipendenti, a combustibile solido - Potenza termica nominale non maggiore di 50 kW - Requisiti e metodi di prova

 

1.7.2005

1.7.2007

EN 12809:2001/A1:2004

Nota 3

1.7.2005

1.7.2007

EN 12809:2001/AC:2006

 

1.1.2008

1.1.2008

EN 12809:2001/A1:2004/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 12815:2001

Termocucine a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova

 

1.7.2005

1.7.2007

EN 12815:2001/A1:2004

Nota 3

1.7.2005

1.7.2007

EN 12815:2001/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

EN 12815:2001/A1:2004/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 12839:2012

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi per recinzioni

EN 12839:2001

1.10.2012

1.10.2013

CEN

EN 12843:2004

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Antenne e pali

 

1.9.2005

1.9.2007

CEN

EN 12859:2011

Blocchi di gesso - Definizioni, requisiti e metodi di prova

EN 12859:2008

1.12.2011

1.12.2012

CEN

EN 12860:2001

Adesivi a base di gesso per blocchi di gesso - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.4.2002

1.4.2003

EN 12860:2001/AC:2002

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 12878:2005

Pigmenti per la colorazione di materiali da costruzione a base di cemento e/o calce - Specifiche e metodi di prova

 

1.3.2006

1.3.2007

EN 12878:2005/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 12899-1:2007

Segnaletica verticale permanente per il traffico stradale - Parte 1: Segnali permanenti

 

1.1.2009

1.1.2013

CEN

EN 12899-2:2007

Segnaletica verticale permanente per il traffico stradale - Parte 2: Delineatori di ostacolo transilluminati (TTB)

 

1.1.2009

1.1.2013

CEN

EN 12899-3:2007

Segnaletica verticale permanente per il traffico stradale - Parte 3: Delineatori di margine e dispositivi rifrangenti

 

1.1.2009

1.1.2013

CEN

EN 12951:2004

Accessori prefabbricati per coperture - Scale permanentemente fissate per coperture - Specifica di prodotto e metodi di prova

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 12966-1:2005+A1:2009

Segnaletica verticale per il traffico stradale - Pannelli a messaggio variabile - Parte 1: Norma di prodotto

EN 12966-1:2005

1.8.2010

1.8.2010

CEN

EN 13024-2:2004

Vetro per edilizia - Vetro di borosilicato di sicurezza temprato termicamente - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 13043:2002

Aggregati per miscele bituminose e trattamenti superficiali per strade, aeroporti e altre aree soggette a traffico

 

1.7.2003

1.6.2004

EN 13043:2002/AC:2004

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 13055-1:2002

Aggregati leggeri - Aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione

 

1.3.2003

1.6.2004

EN 13055-1:2002/AC:2004

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 13055-2:2004

Aggregati leggeri - Parte 2: Aggregati leggeri per miscele bituminose, trattamenti superficiali e per applicazioni in strati legati e non legati

 

1.5.2005

1.5.2006

CEN

EN 13063-1:2005+A1:2007

Camini - Sistemi camino con condotti interni di terracotta/ceramica - Parte 1: Requisiti e metodi di prova per la resistenza al fuoco da fuliggine

EN 13063-1:2005

1.5.2008

1.5.2009

CEN

EN 13063-2:2005+A1:2007

Camini - Sistemi camino con condotti interni di terracotta/ceramica - Parte 2: Requisiti e metodi di prova in condizioni umide

EN 13063-2:2005

1.5.2008

1.5.2009

CEN

EN 13063-3:2007

Camini - Sistemi camino con condotti interni di terracotta/ceramica - Parte 3: Requisiti e metodi di prova per sistemi camino a flusso bilanciato

 

1.5.2008

1.5.2009

CEN

EN 13069:2005

Camini - Pareti esterne di laterizio/ceramica per sistemi di canne fumarie - Requisiti e metodi di prova

 

1.5.2006

1.5.2007

CEN

EN 13084-5:2005

Camini industriali strutturalmente indipendenti - Parte 5: Materiali per pareti interne di mattoni - Specifiche di prodotto

 

1.4.2006

1.4.2007

EN 13084-5:2005/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 13084-7:2012

Camini strutturalmente indipendenti - Parte 7: Specifiche di prodotto applicabili ad elementi cilindrici di acciaio da utilizzare per camini di acciaio a parete singola e per pareti interne di acciaio

EN 13084-7:2005

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13101:2002

Gradini per camere di ispezione sotterranee - Requisiti, marcatura, prove e valutazione di conformità

 

1.8.2003

1.8.2004

CEN

EN 13108-1:2006

Miscele bituminose - Specifiche del materiale - Parte 1: Conglomerato bituminoso prodotto a caldo

 

1.3.2007

1.3.2008

EN 13108-1:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 13108-2:2006

Miscele bituminose - Specifiche del materiale - Parte 2: Conglomerato bituminoso per strati molto sottili

 

1.3.2007

1.3.2008

EN 13108-2:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 13108-3:2006

Miscele bituminose - Specifiche del materiale - Parte 3: Conglomerato con bitume molto tenero

 

1.3.2007

1.3.2008

EN 13108-3:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 13108-4:2006

Miscele bituminose - Specifiche del materiale - Parte 4: Conglomerato bituminoso chiodato

 

1.3.2007

1.3.2008

EN 13108-4:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 13108-5:2006

Miscele bituminose - Specifiche del materiale - Parte 5: Conglomerato bituminoso antisdrucciolo chiuso

 

1.3.2007

1.3.2008

EN 13108-5:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 13108-6:2006

Miscele bituminose - Specifiche del materiale - Parte 6: Asfalto colato

 

1.3.2007

1.3.2008

EN 13108-6:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 13108-7:2006

Miscele bituminose - Specifiche del materiale - Parte 7: Conglomerato bituminoso ad elevato tenore di vuoti

 

1.3.2007

1.3.2008

EN 13108-7:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 13139:2002

Aggregati per malta

 

1.3.2003

1.6.2004

EN 13139:2002/AC:2004

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 13160-1:2003

Sistemi di rivelazione delle perdite - Principi generali

 

1.3.2004

1.3.2005

CEN

EN 13162:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di lana minerale (MW) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 13162:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13163:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di polistirene espanso (EPS) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 13163:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13164:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di polistirene espanso estruso (XPS) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 13164:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13165:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di poliuretano espanso rigido (PU) ottenuti in

EN 13165:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13166:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di resine fenoliche espanse (PF) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 13166:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13167:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di vetro cellulare (CG) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 13167:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13168:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di lana di legno (WW) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 13168:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13169:2012

Isolanti termici per edilizia - Pannelli di perlite espansa (EPB) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 13169:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13170:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di sughero espanso (ICB) ottenuti in fabbrica -

EN 13170:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13171:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di fibre di legno (WF) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 13171:2008

1.9.2013

1.9.2013

CEN

EN 13224:2011

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi nervati per solai

EN 13224:2004+A1:2007

1.8.2012

1.8.2013

CEN

EN 13225:2004

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi strutturali lineari

 

1.9.2005

1.9.2007

EN 13225:2004/AC:2006

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 13229:2001

Termocaminetti e caminetti aperti, a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova

 

1.7.2005

1.7.2007

EN 13229:2001/A1:2003

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

EN 13229:2001/A2:2004

Nota 3

1.7.2005

1.7.2007

EN 13229:2001/AC:2006

 

1.7.2007

1.7.2007

EN 13229:2001/A2:2004/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 13240:2001

Stufe a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova

 

1.7.2005

1.7.2007

EN 13240:2001/A2:2004

Nota 3

1.7.2005

1.7.2007

EN 13240:2001/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

EN 13240:2001/A2:2004/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 13242:2002+A1:2007

Aggregati per materiali non legati e legati con leganti idraulici per l'impiego in opere di ingegneria civile e nella costruzione di strade

EN 13242:2002

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 13245-2:2008

Materie plastiche - Profilati di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) per applicazioni edilizie - Parte 2: Profilati di PVC-U e profilati di PVC-UE per le finiture di pareti e di soffitti per interni ed esterni

 

1.7.2010

1.7.2012

EN 13245-2:2008/AC:2009

 

1.7.2010

1.7.2010

CEN

EN 13249:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di strade e di altre aree soggette a traffico (escluse ferrovie e l'inclusione in conglomerati bituminosi)

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13249:2000/A1:2005

Nota 3

1.11.2005

1.11.2006

CEN

EN 13250:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di ferrovie

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13250:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

CEN

EN 13251:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nelle costruzioni di terra, nelle fondazioni e nelle strutture di sostegno

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13251:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

CEN

EN 13252:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nei sistemi drenanti

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13252:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

CEN

EN 13253:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nelle opere di controllo dell'erosione (protezione delle coste, rivestimenti di sponda)

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13253:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

CEN

EN 13254:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di bacini e dighe

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13254:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

EN 13254:2000/AC:2003

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 13255:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di canali

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13255:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

EN 13255:2000/AC:2003

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 13256:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di gallerie e strutture in sotterraneo

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13256:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

EN 13256:2000/AC:2003

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 13257:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego in discariche per rifiuti solidi

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13257:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

EN 13257:2000/AC:2003

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 13263-1:2005+A1:2009

Fumi di silice per calcestruzzo - Parte 1: Definizioni, requisiti e criteri di conformità

EN 13263-1:2005

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 13265:2000

Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste per l'impiego nei progetti di contenimento di rifiuti liquidi

 

1.10.2001

1.10.2002

EN 13265:2000/A1:2005

Nota 3

1.6.2006

1.6.2007

EN 13265:2000/AC:2003

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 13279-1:2008

Leganti e intonaci a base di gesso - Parte 1: Definizioni e requisiti

EN 13279-1:2005

1.10.2009

1.10.2010

CEN

EN 13282-1:2013

Leganti idraulici per impieghi stradali - Parte 1: Leganti idraulici per impieghi stradali a indurimento rapido - Composizione, specificazioni e criteri di conformità

 

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 13310:2003

Lavelli da cucina - Requisiti funzionali e metodi di prova

 

1.2.2004

1.2.2006

CEN

EN 13341:2005+A1:2011

Serbatoi statici di materiale termoplastico per immagazzinaggio fuori terra di oli combustibili domestici, cherosene e gasolio - Serbatoi di polietilene fabbricati per soffiaggio (blow moulded) e per stampaggio rotazionale e serbatoi fabbricati per stampaggio rotazionale di poliammide 6 polimerizzata anionicamente - Requisiti e metodi di prova

EN 13341:2005

1.10.2011

1.10.2011

CEN

EN 13361:2004

Geosintetici con funzione barriera - Caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di bacini e dighe

 

1.9.2005

1.9.2006

EN 13361:2004/A1:2006

Nota 3

1.6.2007

1.6.2008

CEN

EN 13362:2005

Geosintetici con funzione barriera - Caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di canali

 

1.2.2006

1.2.2007

CEN

EN 13383-1:2002

Aggregati per opere di protezione (armourstone) - Specifiche

 

1.3.2003

1.6.2004

EN 13383-1:2002/AC:2004

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 13407:2006

Urinatoi a parete - Requisiti di funzionamento e metodi di prova

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 13450:2002

Aggregati per massicciate per ferrovie

 

1.10.2003

1.6.2004

EN 13450:2002/AC:2004

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 13454-1:2004

Leganti, leganti compositi e miscele realizzate in fabbrica per massetti a base di solfato di calcio - Parte 1: Definizioni e requisiti

 

1.7.2005

1.7.2006

CEN

EN 13479:2004

Materiali di apporto per saldatura – Norma di prodotto generale per i metalli di apporto e i flussi utilizzati nella saldatura per fusione dei materiali metallici

 

1.10.2005

1.10.2006

CEN

EN 13491:2004

Geosintetici con funzione barriera - Caratteristiche richieste per l'impiego come barriere ai fluidi nella costruzione di gallerie e strutture in sotterraneo

 

1.9.2005

1.9.2006

EN 13491:2004/A1:2006

Nota 3

1.6.2007

1.6.2008

CEN

EN 13492:2004

Geosintetici con funzione barriera - Caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di discariche per smaltimento, di opere di trasferimento o di contenimento secondario di rifiuti liquidi

 

1.9.2005

1.9.2006

EN 13492:2004/A1:2006

Nota 3

1.6.2007

1.6.2008

CEN

EN 13493:2005

Geosintetici con funzione barriera - Caratteristiche richieste per l’impiego nella costruzione di discariche per accumulo e smaltimento di rifiuti solidi

 

1.3.2006

1.3.2007

CEN

EN 13502:2002

Camini - Requisiti e metodi di prova per terminali di terracotta/ceramica

 

1.8.2003

1.8.2004

CEN

EN 13564-1:2002

Dispositivi anti-allagamento per edifici - Requisiti

 

1.5.2003

1.5.2004

CEN

EN 13616:2004

Dispositivi di troppopieno per serbatoi statici per combustibili liquidi derivati dal petrolio

 

1.5.2005

1.5.2006

EN 13616:2004/AC:2006

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 13658-1:2005

Profili e bordi di metallo - Definizioni, requisiti e metodi di prova - Parte 1: Intonaco per interno

 

1.3.2006

1.3.2007

CEN

EN 13658-2:2005

Profili e bordi di metallo - Definizioni, requisiti e metodi di prova - Parte 2: Intonaco per esterno

 

1.3.2006

1.3.2007

CEN

EN 13693:2004+A1:2009

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi speciali per coperture

EN 13693:2004

1.5.2010

1.5.2011

CEN

EN 13707:2004+A2:2009

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Membrane bituminose armate per l'impermeabilizzazione di coperture - Definizioni e caratteristiche

EN 13707:2004

1.4.2010

1.10.2010

CEN

EN 13747:2005+A2:2010

Prodotti prefabbricati di clacestruzzo - Lastre per solai

EN 13747:2005+A1:2008

1.1.2011

1.1.2011

CEN

EN 13748-1:2004

Piastrelle di graniglia - Parte 1: Piastrelle di graniglia per uso interno

 

1.6.2005

1.10.2006

EN 13748-1:2004/A1:2005

Nota 3

1.4.2006

1.10.2006

EN 13748-1:2004/AC:2005

 

1.6.2005

1.6.2005

CEN

EN 13748-2:2004

Piastrelle di graniglia - Parte 2: Piastrelle di graniglia per uso esterno

 

1.4.2005

1.4.2006

CEN

EN 13808:2005

Bitumi e leganti bituminosi - Quadro delle specifiche per le emulsioni cationiche bituminose

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 13813:2002

Massetti e materiali per massetti - Materiali per massetti - Proprietà e requisiti

 

1.8.2003

1.8.2004

CEN

EN 13815:2006

Intonaco a base di gesso rinforzato con fibre - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.6.2007

1.6.2008

CEN

EN 13830:2003

Facciate continue - Norma di prodotto

 

1.12.2004

1.12.2005

CEN

EN 13859-1:2010

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Definizioni e caratteristiche dei sottostrati - Parte 1: Sottostrati per coperture discontinue

EN 13859-1:2005+A1:2008

1.4.2011

1.4.2012

CEN

EN 13859-2:2010

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Definizioni e caratteristiche dei sottostrati - Parte 2: Sottostrati murari

EN 13859-2:2004+A1:2008

1.4.2011

1.4.2012

CEN

EN 13877-3:2004

Pavimentazioni a base di calcestruzzo - Parte 3: Specifiche per elementi di collegamento da utilizzare nelle pavimentazioni a base di calcestruzzo

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 13915:2007

Pannelli prefabbricati di lastre di cartongesso con nido d'ape di cartone - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.6.2008

1.6.2009

CEN

EN 13924:2006

Bitumi e leganti bituminosi - Specifiche per bitumi di grado duro per pavimentazioni

 

1.1.2010

1.1.2011

EN 13924:2006/AC:2006

 

1.1.2010

1.1.2010

CEN

EN 13950:2005

Lastre di gesso rivestito accoppiate con pannelli isolanti termo/acustici - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.9.2006

1.9.2007

CEN

EN 13956:2012

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Membrane di materiale plastico e di gomma per l'impermeabilizzazione delle coperture - Definizioni e caratteristiche

EN 13956:2005

1.10.2013

1.10.2013

CEN

EN 13963:2005

Materiali di giunzione per lastre di gesso - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.3.2006

1.3.2007

EN 13963:2005/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 13964:2004

Controsoffitti - Requisiti e metodi di prova

 

1.1.2005

1.7.2007

EN 13964:2004/A1:2006

Nota 3

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 13967:2012

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Membrane di materiale plastico e di gomma impermeabili all'umidità incluse membrane di materiale plastico e di gomma destinate ad impedire la risalita di umidità dal suolo - Definizioni e caratteristiche

EN 13967:2004

1.3.2013

1.7.2013

CEN

EN 13969:2004

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Membrane bituminose destinate ad impedire la risalita di umidità dal suolo - Definizioni e caratteristiche

 

1.9.2005

1.9.2006

EN 13969:2004/A1:2006

Nota 3

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 13970:2004

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Strati bituminosi per il controllo del vapore - Definizioni e caratteristiche

 

1.9.2005

1.9.2006

EN 13970:2004/A1:2006

Nota 3

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 13978-1:2005

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Garage prefabbricati di calcestruzzo - Parte 1: Requisiti per garage di calcestruzzo armato realizzati con elementi monolitici o composti da sezioni individuali con dimensioni di un modulo

 

1.3.2006

1.3.2008

CEN

EN 13984:2013

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Strati di plastica e di gomma per il controllo del vapore - Definizioni e caratteristiche

EN 13984:2004

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 13986:2004

Pannelli a base di legno per l'utilizzo nelle costruzioni - Caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura

EN 13986:2002

1.6.2005

1.6.2006

CEN

EN 14016-1:2004

Leganti per massetti a base di magnesite - Magnesia caustica e cloruro di magnesio - Definizioni, requisiti

 

1.12.2004

1.12.2005

CEN

EN 14023:2010

Bitumi e leganti bituminosi - Quadro delle specifiche riguardanti i bitumi modificati da polimeri

 

1.1.2011

1.1.2012

CEN

EN 14037-1:2003

Strisce radianti a soffitto alimentate con acqua a temperatura minore di 120 oC - Parte 1: Specifiche tecniche e requisiti

 

1.2.2004

1.2.2005

CEN

EN 14041:2004

Rivestimenti resilienti, tessili e laminati per pavimentazioni - Caratteristiche essenziali

 

1.1.2006

1.1.2007

EN 14041:2004/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 14055:2010

Cassette di scarico per vasi e orinatoi

 

1.9.2011

1.9.2012

CEN

EN 14063-1:2004

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di aggregati leggeri di argilla espansa realizzati in situ - Parte 1: Specifiche per i prodotti sfusi prima della messa in opera

 

1.6.2005

1.6.2006

EN 14063-1:2004/AC:2006

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 14064-1:2010

Isolanti termici per l'edilizia - Prodotti sfusi di lana minerale (MW) realizzati in sito - Parte 1: Specifiche per i prodotti sfusi prima dell'installazione

 

1.12.2010

1.12.2011

CEN

EN 14080:2005

Strutture di legno - Legno lamellare incollato - Requisiti

 

1.4.2006

1.12.2012

CEN

EN 14081-1:2005+A1:2011

Strutture di legno - Legno strutturale con sezione rettangolare classificato secondo la resistenza - Parte 1: Requisiti generali

EN 14081-1:2005

1.10.2011

31.12.2011

CEN

EN 14178-2:2004

Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro a matrice alcalina - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 14179-2:2005

Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza di silicato sodo-calcico temprato termicamente e sottoposto ad heat soak test - Parte 2: Valutazione della conformità/norma di prodotto

 

1.3.2006

1.3.2007

CEN

EN 14188-1:2004

Filler e materiali per la sigillatura dei giunti - Parte 1: Specifiche per materiali per la sigillatura applicati a caldo

 

1.7.2005

1.1.2007

CEN

EN 14188-2:2004

Filler e materiali per la sigillatura dei giunti - Parte 2: Specifiche per materiali per la sigillatura applicati a freddo

 

1.10.2005

1.1.2007

CEN

EN 14188-3:2006

Filler e materiali per la sigillatura dei giunti - Parte 3: Specifiche per materiali per la sigillatura di giunti preformati

 

1.11.2006

1.11.2007

CEN

EN 14190:2005

Prodotti di trasfromazione secondaria di lastre di gesso - Definizioni, specificazioni e metodi di prova

 

1.4.2006

1.4.2007

CEN

EN 14195:2005

Componenti di intelaiature metalliche per sistemi a pannelli di gesso - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.1.2006

1.1.2007

EN 14195:2005/AC:2006

 

1.1.2007

1.1.2007

CEN

EN 14209:2005

Cornici di gesso sagomate - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.9.2006

1.9.2007

CEN

EN 14216:2004

Cemento - Composizione, specificazioni e criteri di conformità per cementi speciali a calore di idratazione molto basso

 

1.2.2005

1.2.2006

CEN

EN 14229:2010

Legno strutturale - Pali di legno per linee aeree

 

1.9.2011

1.9.2012

CEN

EN 14246:2006

Elementi di gesso per controsoffitti - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.4.2007

1.4.2008

EN 14246:2006/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 14250:2010

Strutture di legno - Requisiti di prodotto per elementi strutturali prefabbricati assemblati con elementi di collegamento di lamiera metallica punzonata

EN 14250:2004

1.11.2010

1.11.2010

CEN

EN 14296:2005

Apparecchi sanitari - Lavabi a canale

 

1.3.2006

1.3.2008

CEN

EN 14303:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di lana minerale (MW) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14303:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14304:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di espanso elastomerico flessibile (FEF) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14304:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14305:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di vetro cellulare (CG) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14305:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14306:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di silicato di calcio (CS) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14306:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14307:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di polistirene espanso estruso (XPS) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14307:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14308:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di poliuretano espanso rigido (PUR) e di poliisocianurato espanso (PIR) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14308:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14309:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di polistirene espanso (EPS) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14309:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14313:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di polietilene espanso (PEF) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14313:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14314:2009+A1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di resine fenoliche espanse (PF) ottenuti in fabbrica - Specificazione

EN 14314:2009

1.11.2013

1.11.2013

CEN

EN 14315-1:2013

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di poliuretano espanso rigido (PUR) e di poliisocianurato espanso rigido (PIR) spruzzati e formati in sito - Parte 1: Specifiche per il sistema espanso rigido a spruzzo prima dell'installazione

 

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 14316-1:2004

Isolanti termici per edilizia - Isolamento termico realizzato in sito con prodotti di perlite espansa (EP) - Parte 1: Specifiche per i prodotti legati e sfusi prima della messa in opera

 

1.6.2005

1.6.2006

CEN

EN 14317-1:2004

Isolanti termici per edilizia - Isolamento termico realizzato in sito con prodotti di vermiculite espansa (EV) - Parte 1: Specifiche per i prodotti legati e sfusi prima della messa in opera

 

1.6.2005

1.6.2006

CEN

EN 14318-1:2013

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di poliuretano espanso rigido (PUR) e di poliisocianurato espanso rigido (PIR) formati in sito per iniezione - Parte 1: Specifiche per il sistema espanso rigido per iniezione prima dell’installazione

 

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 14319-1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di poliuretano espanso rigido (PUR) e di poliisocianurato espanso rigido (PIR) formati in sito per iniezione - Parte 1: Specifiche per il sistema espanso rigido per iniezione prima dell’installazione

 

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 14320-1:2013

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali - Prodotti di poliuretano espanso rigido (PUR) e di poliisocianurato espanso rigido (PIR) spruzzati e formati in sito - Parte 1: Specifiche per il sistema espanso rigido a spruzzo prima dell’installazione

 

1.11.2013

1.11.2014

CEN

EN 14321-2:2005

Vetro per edilizia - Vetro di silicato alcalino di sicurezza temprato termicamente - Parte 2: Valutazione di conformità/Norma di prodotto

 

1.6.2006

1.6.2007

CEN

EN 14339:2005

Idranti interrati, cassette e coperchi di superficie

 

1.5.2006

1.5.2007

CEN

EN 14342:2005+A1:2008

Pavimentazioni di legno - Caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura

EN 14342:2005

1.3.2009

1.3.2010

CEN

EN 14351-1:2006+A1:2010

Finestre e porte - Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali - Parte 1: Finestre e porte esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta al fumo

EN 14351-1:2006

1.12.2010

1.12.2010

CEN

EN 14353:2007+A1:2010

Profili metallici per impiego con lastre di gesso - Definizioni, requisiti e metodi di prova

EN 14353:2007

1.11.2010

1.11.2010

CEN

EN 14374:2004

Strutture di legno - LVL - Requisiti

 

1.9.2005

1.9.2006

CEN

EN 14384:2005

Idrante a pilastro

 

1.5.2006

1.5.2007

CEN

EN 14388:2005

Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale - Specifiche

 

1.5.2006

1.5.2007

EN 14388:2005/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 14396:2004

Gradini fissi per pozzetti di ispezione

 

1.12.2004

1.12.2005

CEN

EN 14399-1:2005

Elementi di collegamento strutturali ad alta resistenza adatti al precarico - Parte 1: Requisiti generali

 

1.1.2006

1.10.2007

CEN

EN 14411:2012

Piastrelle di ceramica - Definizioni, classificazione, caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura

EN 14411:2006

1.7.2013

1.7.2014

CEN

EN 14428:2004+A1:2008

Pareti doccia - Requisiti funzionali e metodi di prova

EN 14428:2004

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 14449:2005

Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza - Valutazione della conformità/norma di prodotto

 

1.3.2006

1.3.2007

EN 14449:2005/AC:2005

 

1.6.2006

1.6.2006

CEN

EN 14471:2005

Camini - Sistemi di condotti fumari plastici - Requisiti e metodi di prova

 

1.6.2006

1.6.2007

CEN

EN 14496:2005

Adesivi a base di gesso per pannelli accoppiati termo/acustici e lastre di gesso rivestito - Definizioni, requisiti e metodi di prova

 

1.9.2006

1.9.2007

CEN

EN 14509:2006

Pannelli sandwich autoportanti isolanti a doppia pelle di strato metallico - Prodotti fabbricati in fabbirca - Specifiche

 

1.1.2009

1.10.2010

EN 14509:2006/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 14516:2006+A1:2010

Vasche da bagno per impieghi domestici

 

1.5.2011

1.5.2012

CEN

EN 14527:2006+A1:2010

Piatti doccia per usi domestici

 

1.5.2011

1.5.2012

CEN

EN 14528:2007

Bidè - Requisiti funzionali e metodi di prova

EN 14528:2005

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14545:2008

Strutture di legno - Connettori - Requisiti

 

1.8.2009

1.8.2010

CEN

EN 14566:2008+A1:2009

Elementi di collegamento meccanici per sistemi a pannelli di gesso - Definizioni, requisiti e metodi di prova

EN 14566:2008

1.5.2010

1.11.2010

CEN

EN 14592:2008+A1:2012

Strutture di legno - Elementi di collegamento di forma cilindrica - Requisiti

EN 14592:2008

1.3.2013

1.7.2013

CEN

EN 14604:2005

Rivelatori di fumo autonomi

 

1.5.2006

1.8.2008

EN 14604:2005/AC:2008

 

1.8.2009

1.8.2009

CEN

EN 14647:2005

Cementi alluminosi - Composizione, specificazioni e criteri di conformità

 

1.8.2006

1.8.2007

EN 14647:2005/AC:2006

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 14680:2006

Adesivi per sistemi di tubazioni non sotto pressione di materiale termoplastico - Specifiche

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14688:2006

Apparecchi sanitari - Lavabi - Requisiti funzionali e metodi di prova

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14695:2010

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Membrane bituminose armate per l'impermeabilizzazione di impalcati di ponte di calcestruzzo e altre superfici di calcestruzzo soggette a traffico - Definizioni e caratteristiche

 

1.10.2010

1.10.2011

CEN

EN 14716:2004

Plafoni in tensione - Requisiti e metodi di prova

 

1.10.2005

1.10.2006

CEN

EN 14782:2006

Lastre metalliche autoportanti per coperture e per rivestimenti murari esterni e interni - Specifica di prodotto e requisiti

 

1.11.2006

1.11.2007

CEN

EN 14783:2006

Lastre e bande metalliche totalmente supportate per coperture, rivestimente esterni e interni - Specifica di prodotto e requisiti

 

1.7.2007

1.7.2008

CEN

EN 14785:2006

Apparecchi per il riscaldamento domestico alimentati con pellet di legno - Requisiti e metodi di prova

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 14800:2007

Assemblaggi di tubi metallici corrugati di sicurezza per il collegamento di apparecchi domestici che utilizzano combustibili gassosi

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14814:2007

Adesivi per sistemi di tubazioni di materiale termoplastico per fluidi sotto pressione - Specifiche

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14843:2007

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Scale

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14844:2006+A2:2011

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi scatolari

EN 14844:2006+A1:2008

1.9.2012

1.9.2013

CEN

EN 14846:2008

Accessori per serramenti - Serrature e chiavistelli - Serrature azionate elettromeccanicamente - Requisiti e metodi di prova

 

1.9.2011

1.9.2012

CEN

EN 14889-1:2006

Fibre per calcestruzzo - Parte 1: Fibre di acciaio - Definizioni, specificazioni e conformità

 

1.6.2007

1.6.2008

CEN

EN 14889-2:2006

Fibre per calcestruzzo - Parte 2: Fibre polimeriche - Definizioni, specificazioni e conformità

 

1.6.2007

1.6.2008

CEN

EN 14891:2012

Prodotti impermeabilizzanti applicati liquidi da utilizzare sotto a piastrellature di ceramica incollate con adesivi - Requisiti, metodi di prova, valutazione della conformità, classificazione e designazione

 

1.3.2013

1.3.2014

EN 14891:2012/AC:2012

 

1.3.2013

1.3.2013

CEN

EN 14904:2006

Superfici per aree sportive - Specifiche per superfici per interni per uso multi-sport

 

1.2.2007

1.2.2008

CEN

EN 14909:2012

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Membrane di materiale plastico e di gomma destinate ad impedire la risalita di umidità - Definizioni e caratteristiche

EN 14909:2006

1.3.2013

1.7.2013

CEN

EN 14915:2006

Rivestimenti interni ed esterni di pareti con elementi di legno massiccio - Caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura

 

1.6.2007

1.6.2008

EN 14915:2006/AC:2007

 

1.1.2008

1.1.2008

CEN

EN 14933:2007

Isolamento termico e prodotti leggeri di riempimento per applicazioni di ingegneria civile - Prodotti di polistirene espanso (EPS) ottenuti in fabbrica - Specificazione

 

1.7.2008

1.7.2009

CEN

EN 14934:2007

Isolamento termico e prodotti leggeri di riempimento per applicazioni di ingegneria civile - Prodotti di polistirene estruso (XPS) ottenuti in fabbrica - Specificazione

 

1.7.2008

1.7.2009

CEN

EN 14963:2006

Coperture - Lucernari continui di materiale plastico con o senza basamenti - Classificazione, requisiti e metodi di prova

 

1.8.2009

1.8.2012

CEN

EN 14964:2006

Sottostrati rigidi per coperture discontinue - Definizioni e caratteristiche

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14967:2006

Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Membrane bituminose per muratura destinate ad impedire la risalita di umidità - Definizioni e caratteristiche

 

1.3.2007

1.3.2008

CEN

EN 14989-1:2007

Camini - Requisiti e metodi di prova per camini metallici e condotti di adduzione aria di qualsiasi materiale apparecchi di riscaldamento a tenuta stagna - Parte 1: Terminali verticali aria/fumi per apparecchi di tipo C6

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14989-2:2007

Camini - Requisiti e metodi di prova per camini metallici e condotti di adduzione aria di qualsiasi materiale per apparecchi di riscaldamento a tenuta stagna - Parte 2: Condotti per fumi e aria comburente per apparecchi a tenuta stagna

 

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 14991:2007

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi di fondazione

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 14992:2007+A1:2012

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi da parete

EN 14992:2007

1.4.2013

1.7.2013

CEN

EN 15037-1:2008

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Solai a travetti e blocchi - Parte 1: Travetti

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 15037-2:2009+A1:2011

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Solai a travetti e blocchi - Parte 2: Blocchi di calcestruzzo

 

1.12.2011

1.12.2012

CEN

EN 15037-3:2009+A1:2011

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Solai a travetti e blocchi - Parte 3: Blocchi di laterizio

 

1.12.2011

1.12.2012

CEN

EN 15037-4:2010

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Solai a travetti e blocchi - Parte 4: Blocchi di polistirene espanso

 

1.11.2010

1.11.2011

CEN

EN 15048-1:2007

Bulloneria strutturale non a serraggio controllato - Parte 1: Requisiti generali

 

1.1.2008

1.10.2009

CEN

EN 15050:2007+A1:2012

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi da ponte

EN 15050:2007

1.12.2012

1.12.2012

CEN

EN 15069:2008

Assemblaggi di valvole di sicurezza gas per tubi metallici utilizzati per il collegamento di apparecchi domestici che utilizzano combustibili gassosi

 

1.1.2009

1.1.2010

CEN

EN 15088:2005

Alluminio e leghe di alluminio - Prodotti strutturali per impieghi nelle costruzioni - Condizioni tecniche di controllo e fornitura

 

1.10.2006

1.10.2007

CEN

EN 15102:2007+A1:2011

Rivestimenti murali decorativi - Prodotti in rotoli e pannelli

EN 15102:2007

1.7.2012

1.7.2012

CEN

EN 15129:2009

Dispositivi antisismici

 

1.8.2010

1.8.2011

CEN

EN 15167-1:2006

Loppa granulata d'altoforno macinata per calcesruzzo, malta e malta per iniezione - Parte 1: Definizioni, specifiche e criteri di confromità

 

1.1.2008

1.1.2009

CEN

EN 15250:2007

Apparecchi domestici a lento rilascio di calore alimentati a combustibili solidi - Requisiti e metodi di prova

 

1.1.2008

1.1.2010

CEN

EN 15258:2008

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi per muri di sostegno

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 15274:2007

Adesivi per imgieghi generali negli assemblaggi strutturali - Requisiti e metodi di prova

 

1.4.2010

1.4.2011

CEN

EN 15275:2007

Adesivi strutturali - Caratterizzazione di adesivi anaerobici per l'assemblaggio metallico coassiale in edifici e in strutture di ingegneria civile

 

1.4.2010

1.4.2011

EN 15275:2007/AC:2010

 

1.1.2011

1.1.2011

CEN

EN 15283-1:2008+A1:2009

Lastre di gesso rinforzate con fibre - Definizioni, requisiti e metodi di prova - Parte 1: Lastre di gesso rinforzate con rete

EN 15283-1:2008

1.6.2010

1.6.2011

CEN

EN 15283-2:2008+A1:2009

Lastre di gesso rinforzate con fibre - Definizioni, requisiti e metodi di prova - Parte 2: Lastre di gesso con fibre

EN 15283-2:2008

1.6.2010

1.6.2011

CEN

EN 15285:2008

Lapidei agglomerati - Marmette modulari per pavimentazioni (interne ed esterne)

 

1.1.2009

1.1.2010

EN 15285:2008/AC:2008

 

1.1.2009

1.1.2009

CEN

EN 15322:2009

Bitumi e leganti bituminosi - Quadro di riferimento delle specifiche dei leganti bituminosi fluidificati e flussati

 

1.6.2010

1.6.2011

CEN

EN 15368:2008+A1:2010

Legante idraulico per applicazioni non strutturali - Definizione, specifiche e criteri di conformità

 

1.9.2011

1.9.2012

CEN

EN 15381:2008

Geosintetici e prodotti affini - Requisiti per l'impiego in pavimentazioni e strati di usura

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 15382:2008

Geosintetici con funzione barriera - Caratteristiche richieste per l'impiego in infrastrutture di trasporto

 

1.1.2010

1.1.2011

CEN

EN 15435:2008

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Blocchi cassero di calcestruzzo normale e alleggerito - Proprietà e prestazioni dei prodotti

 

1.2.2009

1.2.2010

CEN

EN 15498:2008

Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Blocchi cassero di calcestruzzo con trucioli di legno - Proprietà e prestazioni dei prodotti

 

1.2.2009

1.2.2010

CEN

EN 15599-1:2010

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e le installazioni industriali - Isolamento termico realizzato in sito con prodotti di perlite espansa (EP) - Parte 1: Specifiche per i prodotti legati e sfusi prima della messa in opera

 

1.4.2011

1.4.2012

CEN

EN 15600-1:2010

Isolanti termici per gli impianti degli edifici e le installazioni industriali - Isolamento termico realizzato in sito con prodotti di vermiculite espansa (EV) - Parte 1: Specifiche per i prodotti legati e sfusi prima della messa in opera

 

1.4.2011

1.4.2012

CEN

EN 15650:2010

Ventilazione degli edifici - Serrande tagliafuoco

 

1.9.2011

1.9.2012

CEN

EN 15651-1:2012

Sigillanti per giunti per impiego non strutturale negli edifici e piani di camminamento pedonali - Parte 1: Sigillanti per elementi di facciate

 

1.7.2013

1.7.2014

CEN

EN 15651-2:2012

Sigillanti per giunti per impiego non strutturale negli edifici e piani di camminamento pedonali - Parte 2: Sigillanti per vetrate

 

1.7.2013

1.7.2014

CEN

EN 15651-3:2012

Sigillanti per giunti per impiego non strutturale negli edifici e piani di camminamento pedonali - Parte 3: Sigillanti per giunti per impieghi sanitari

 

1.7.2013

1.7.2014

CEN

EN 15651-4:2012

Sigillanti per giunti per impiego non strutturale negli edifici e piani di camminamento pedonali - Parte 4: Sigillanti per camminamenti pedonali

 

1.7.2013

1.7.2014

CEN

EN 15732:2012

Isolamento termico e prodotti leggeri di riempimento per applicazioni di ingegneria civile (CEA) - Prodotti di aggregati leggeri di argilla espansa (LWA)

 

1.8.2013

1.8.2014

CEN

EN 15743:2010

Cemento sovrasolfatato - Composizione, specifiche e criteri di conformità

 

1.11.2010

1.11.2011

CEN

EN 15814:2011+A1:2012

Rivestimenti per impermeabilizzazione di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri - Definizioni e requisiti

 

1.8.2013

1.8.2014

CEN

EN 15821:2010

Sauna a più fuochi alimentati da ciocchi di legna naturale - Requisiti e metodi di prova

 

1.7.2011

1.7.2012

CEN

EN 15824:2009

Specifiche per intonaci esterni ed interni a base di leganti organici

 

1.4.2010

1.4.2011

CEN

EN 16069:2012

Isolanti termici per edilizia - Prodotti di polietilene espanso (PEF) ottenuti in fabbrica - Specificazione

 

1.9.2013

1.9.2014

CEN

EN 16153:2013

Lastre traslucide piane multistrato di policarbonato (PC) per coperture, pareti e soffitti interni ed esterni - Requisiti e metodi di prova

 

1.1.2014

1.1.2015

CEN

EN 13241-1:2003+A1:2011

Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage - Norma di prodotto - Parte 1: Prodotti senza caratteristiche di resistenza al fuoco o controllo del fumo

EN 13241-1:2003

1.1.2012

1.1.2013

CEN

EN 13561:2004+A1:2008

Tende esterne - Requisiti prestazionali compresa la sicurezza

EN 13561:2004

1.8.2009

1.8.2010

CEN

EN 13659:2004+A1:2008

Chiusure oscuranti - Requisiti prestazionali compresa la sicurezza

EN 13659:2004

1.8.2009

1.8.2010

Nota 3:

In caso di modifiche, la Norma cui si fa riferimento è la EN CCCCC:YYYY, comprensiva delle sue precedenti eventuali modifiche, e la nuova modifica citata. La norma sostituita perciò consiste nella EN CCCCC:YYYY e nelle sue precedenti eventuali modifiche, ma senza la nuova modifica citata. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di fornire la presunzione di conformità ai requisiti essenziali e agli altri requisiti previsti dalla normativa pertinente dell'Unione.

Nota 4:

La data in cui ha fine il periodo di coesistenza é la stessa a partire dalla quale la presunzione di conformità deve essere basata sulle specifiche tecniche armonizzate (norme armonizzate oppure benestare tecnici armonizzati). Essa coincide con la data di ritiro delle specifiche tecniche nazionali in contrasto con quelle armonizzate, disponibile alla pagina http://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/nando/index.cfm?fuseaction=cpd.hs del sistema d'informazione NANDO della Commissione europea. Qualora una norma armonizzata sia sostituita con una nuova versione, entrambe le versioni restano valide ai fini dell'apposizione del marchio CE fino allo scadere del periodo di coesistenza.

NOTA:

Ogni informazione relativa alla disponibilità delle norme può essere ottenuta o presso le organizzazioni europee di normazione o presso gli organismi nazionali di normazione il cui l'elenco è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea conformemente all'articolo 27 del regolamento (UE) n. 1025/2012 (2).

Le norme armonizzate sono adottate dalle organizzazioni europee di normazione in lingua inglese (il CEN e il Cenelec pubblicano norme anche in francese e tedesco). Successivamente i titoli delle norme armonizzate sono tradotti in tutte le altre lingue ufficiali richieste dell'Unione europea dagli organismi nazionali di normazione. La Commissione europea non è responsabile della correttezza dei titoli presentati per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

La pubblicazione dei riferimenti alle rettifiche ‧… /AC:YYYY‧ avviene a solo scopo di informazione. Una rettifica elimina errori di stampa, linguistici o simili nel testo di una norma e può riferirsi a una o più versioni linguistiche (inglese, francese e/o tedesco) di una norma adottata da un'organizzazione europea di normazione.

La pubblicazione dei riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea non implica che le norme siano disponibili in tutte le lingue ufficiali dell'Unione.

Il presente elenco sostituisce tutti gli elenchi precedenti pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La Commissione europea assicura l'aggiornamento del presente elenco.

Per ulteriori informazioni sulle norme armonizzate o altre norme europee, consultare il seguente indirizzo Internet:

http://ec.europa.eu/enterprise/policies/european-standards/harmonised-standards/index_en.htm


(1)  OEN: Organzzazione europea di normazione:

CEN: Avenue Marnix 17, 1000 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË, Tel. +32 25500811; fax +32 25500819 (http://www.cen.eu)

Cenelec: Avenue Marnix 17, 1000 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË, Tel. +32 25196871; fax +32 25196919 (http://www.cenelec.eu)

ETSI: 650 route des Lucioles, 06921 Sophia Antipolis, FRANCE, Tel. +33 492944200; fax +33 493654716 (http://www.etsi.eu)

(2)  GU L 316 del 14.11.2012, pag. 12.


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

28.6.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 186/62


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 186/03

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.27483 (X 56/09)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

LIGURIA

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

REGIONE LIGURIA

VIA FIESCHI, 15 — 16121 GENOVA

www.regione.liguria.it

Titolo della misura di aiuto

Agevolazioni per investimenti per l'innovazione tecnologica

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Deliberazione della Giunta regionale n. 1793 del 22.12.2008, attuativa dell'art. 11 della legge n. 598 del 27.10.2004, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 14.1.2009

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.1.2009-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1,00 milioni

Per le garanzie

EUR 1,00 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

40 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.incentivi.mcc.it/incentivi_regionali/liguria/legge_598tecnologica/598tecnologica.html

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.27487 (X 61/09)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

LIGURIA

Zone miste

Autorità che concede l'aiuto

REGIONE LIGURIA

VIA FIESCHI 15 — 16121 GENOVA

www.regione.liguria.it

Titolo della misura di aiuto

Agevolazioni a favore di PMI per l'acquisto o il leasing di nuove macchine utensili o di produzione

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Deliberazione della Giunta regionale n. 1794 del 22.12.2008, attuativa della legge 28.11.1965, n, 1329 (c.d. «legge Sabatini» ) e s.m.i. pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 14.1.2009

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.1.2009-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 2,50 milioni

Per le garanzie

EUR 2,50 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

40 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://www.incentivi.mcc.it/incentivi_regionali/liguria/legge_1329sabatini_decambializzata/1329sabatini_decambializzata.html

 

http://www.incentivi.mcc.it/incentivi_regionali/liguria/legge_1329sabatini/1329sabatini.html

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.32086 (10/X)

Stato membro

Austria

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

VORARLBERG

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Amt der Vorarlberger Landesregierung

Römerstraße 15

6900 Bregenz

www.vorarlberg.at

Titolo della misura di aiuto

Vorarlberger Biomasse Nahwärme — Richtlinien 2010-2013

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Regierungsbeschluss vom 14.12.2010 der 42. Sitzung der Vorarlberger Landesregierung

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Prolongation N 319/2004

Durata

15.12.2010-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 1,50 milioni

Per le garanzie

EUR 1,50 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili (art. 23)

45 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.vorarlberg.at/vorarlberg/seiten/foerderungen/foerderungvonbiomassenahw.htm

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.34164 (12/X)

Stato membro

Germania

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

DEUTSCHLAND

Articolo 107, paragrafo 3, lettera a),Zone non assistite,Zone miste,articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

KfW-Bankengrupp

Palmengartenstr. 5-9, 60325 Frankfurt

www.kfw.de

Titolo della misura di aiuto

KfW-Energieeffizienzprogramm

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

KfW-Gesetz, BGBl. I S.2427, Programmmerkblatt „KfW-Energieeffizienzprogramm“

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Modification X 923/2009

Durata

1.1.2012-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 2 900,00 milioni

Per le garanzie

EUR 2 900,00 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Prestito agevolato

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

20 %

Aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente in misure di risparmio energetico (art. 21)

20 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.kfw.de

Startseite => Inlandsförderung => Programm-übersicht => KfW-Energieeffizienzprogramm

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.34173 (12/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

IT

Denominazione della regione (NUTS)

Autorità che concede l'aiuto

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale per le Politiche Attive e Passive

Via Fornovo 8 Pal.A I Piano; 00192 Roma, Italia

http://www.lavoro.gov.it

Titolo della misura di aiuto

Programma AMVA, Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale: Avviso pubblico a sportello rivolto alle imprese per la richiesta di contributi finalizzati all’inserimento occupazionale con contratto di apprendistato

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167, Testo Unico dell’apprendistato, a norma dell’articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247. (GU n.236 del 10.10.2011 )

D.D. 262011 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali — Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione — PON «Governance e Azioni di Sistema» — Ob. Convergenza

D.D. 264011 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali — DGPOF

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

30.11.2011-31.12.2012

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 78 150 700,00 milioni

Per le garanzie

EUR 78 150 700,00 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Fondo Sociale Europeo.

Programma Operativo Nazionale Convergenza. Obiettivo 1. PON2007IT051PO006 — EUR 7 955 600,00 milioni

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti per l'assunzione di lavoratori svantaggiati sotto forma di integrazioni salariali (art. 40)

0,007 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://www.servizilavoro.it/amva

 

http://www.italialavoro.it/

 

http://www.lavoro.gov.it

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.35355 (12/X)

Stato membro

Germania

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

DEUTSCHLAND

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

KfW Bankengruppe

Palmengartenstraße 5-9, 60325 Frankfurt

www.kfw.de

Titolo della misura di aiuto

Energieeffizient Sanieren — Kommunale Unternehmen

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

KfW-Gesetz, BGBI. I S.2427, Programmmerkblatt „Energieeffizient Sanieren — Kommunale Unternehmen“

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

1.9.2012-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti

Tipo di beneficiario

PMI,grande impresa

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 25,00 milioni

Per le garanzie

EUR 25,00 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta, Prestito agevolato

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti che consentono alle imprese di andare oltre le norme comunitarie in materia di tutela ambientale o di innalzare il livello di tutela ambientale in assenza di norme comunitarie (art. 18)

35 %

20 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.kfw.de/kfw/de/Inlandsfoerderung/Programmuebersicht/BMU-Umweltinnovationsprogramm/index.jsp

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.35940 (12/X)

Stato membro

Italia

Numero di riferimento dello Stato membro

Denominazione della regione (NUTS)

ABRUZZO

articolo 107, paragrafo 3, lettera c)

Autorità che concede l'aiuto

Regione Abruzzo Direzione Sviluppo Economico e del Turismo

Via Passolanciano, 75 Pescara 65124

www.regione.abruzzo.it

Titolo della misura di aiuto

Selezione e concessione di aiuti alle Destination Management Company (DMC) ed ai loro progetti di sviluppo Turistico di destinazione

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

DGR N.725 DEL 6.11.2012 PUBBLICATA SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE ABRUZZO BURAT SPECIALE TURISMO N.87 DEL 28.11.2012- ALLEGATO 1

Tipo di misura

Regime

Modifica di una misura di aiuto esistente

Durata

28.11.2012-31.12.2013

Settore/i economico/i interessato/i

Attività di altre organizzazioni associative

Tipo di beneficiario

PMI

Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime

EUR 0,96 milioni

Per le garanzie

EUR 0,96 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti per servizi di consulenza in materia di innovazione e per servizi di supporto all'innovazione (art. 36)

958 688 EUR

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

 

http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp?modello=avvisoSing&servizio=le&stileDiv=sequence&template=default&tom=2383&b=avviso

 

http://leggi.regione.abruzzo.it/asp/redirectApprofondimenti.asp?pdfDoc=delibereRegionali/docs/delibere/DGR725-2012.zip

 

http://bura.regione.abruzzo.it/bollettinoaccess.aspx?id=46520&tipo=SPE&titolo=n%c2%b0+87+del+28%2f11%2f2012

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.36049 (13/X)

Stato membro

Germania

Numero di riferimento dello Stato membro

20-12-3234-05-12

Denominazione della regione (NUTS)

DACHAU

Zone non assistite

Autorità che concede l'aiuto

Regierung von Oberbayern

Maximillianstraße 39

80538 München

http://www.regierung.oberbayern.bayern.de

Titolo della misura di aiuto

Containerdepot München-Ost

Base giuridica nazionale (riferimento alla pubblicazione nazionale ufficiale pertinente)

Art. 23, 44 BayHO

Tipo di misura

Aiuto ad hoc

Modifica di una misura di aiuto esistente

Data di concessione

A partire dal 5.12.2012

Settore/i economico/i interessato/i

Trasporto ferroviario di merci

Tipo di beneficiario

PMI — Kloiber GmbH

Importo totale dell'aiuto ad hoc concesso all'impresa

EUR 0,61 milioni

Per le garanzie

EUR 0,61 milioni

Strumento di aiuto (art. 5)

Sovvenzione diretta

Riferimento alla decisione della Commissione

Se cofinanziato da fondi comunitari

Obiettivi

Intensità massima di aiuto in % o importo massimo dell'aiuto in valuta nazionale

Maggiorazione PMI in %

Aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI (art.15)

10 %

Link alla pagina web con il testo integrale della misura di aiuto:

http://www.stmwivt.bayern.de/verkehr/schiene/schienengueterverkehr/agvo2


28.6.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 186/70


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

2013/C 186/04

Aiuto n.: SA.36577 (13/XA)

Stato membro: Belgio

Regione: VLAAMS GEWEST

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Bio zoekt Boer en Bio zoekt Keten 2013

Base giuridica: Besluit van de Vlaamse Regering houdende toekenning van een subsidie aan BioForum vlaanderen vzw en Boerenbondvereniging voor Projecten vzw voor de uitvoering van het project „Bio zoekt Boer en Bio zoekt Keten 2013”.

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 0,30 milioni

Intensità massima di aiuti: 100,00 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 13.6.2013-31.12.2013

Obiettivo dell'aiuto: Assistenza tecnica(articolo 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Vlaamse Overheid

Departement Landbouw en Visserij

Koning Albert II laan 35

1030 Brussel

Sito web: http://lv.vlaanderen.be/nlapps/docs/default.asp?id=3069

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.36693 (13/XA)

Stato membro: Slovenia

Regione: Slovenia

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Pomoč za izgube zaradi neugodnih vremenskih razmer — suša 2012

Base giuridica:

 

Program odprave posledic škode v kmetijstvu zaradi suše leta 2012 (Sklep Vlade RS, št. 84400-1/2013/4, sprejet na 4. seji, z dne 11.4.2013)

 

Zakon o odpravi posledic naravnih nesreč (Uradni list RS, št. 114/05 – uradno prečiščeno besedilo, 90/07, 102/07 in 40/12 – ZUJF)

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: EUR 5,65 milioni

Intensità massima di aiuti: 45,00 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 4.6.2013-31.12.2015

Obiettivo dell'aiuto: Avversità atmosferiche(articolo 11 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Ministrstvo za kmetijstvo in okolje Republike Slovenije

Dunajska 22,

1000 Ljubljana

Sito web:

 

http://www.mko.gov.si/fileadmin/mko.gov.si/pageuploads/podrocja/naravne_nesrece/program_odprave_posledic_skode_v_kmetijstvu_susa2012.pdf

 

http://www.pisrs.si/Predpis.aspx?id=ZAKO3734&pogled=osnovni

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.36745 (13/XA)

Stato membro: Bulgaria

Regione: Bulgaria

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Помощ за компенсиране разходите на земеделски стопани, свързани с изпълнение на мерките по Държавната профилактична програма и Програмите за надзор и ликвидиране на болести по животните

Base giuridica:

 

Чл. 4, чл. 10, параграф 1, букви „а“ и „б“, и чл. 15, параграф 2, буква „в“ от Регламент (ЕО) № 1857/2006 на Комисията за прилагане на членове 107 и 108 от Договора към държавната помощ за малки и средни предприятия, осъществяващи дейност в производството на селскостопански продукти

 

Чл. 11, ал. 2, т. 3 и чл. 12, ал. 2, т. 1., буква „а“ от Закона за подпомагане на земеделските производители

 

Чл. 120, ал.1, чл. 46 г и чл. 51, ал. 10 и ал. 11 от Закона за ветеринарномедицинската дейност.

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: BGN 55,00 milioni

Intensità massima di aiuti: 100,00 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 12.6.2013-30.6.2014

Obiettivo dell'aiuto: Assistenza tecnica (articolo 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006), Epizoozie (articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006), Investimenti nelle aziende agricole(articolo 4 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Държавен фонд „Земеделие“

гр. София бул. „Цар Борис III“ №138

Sito web: http://www.dfz.bg/bg/darzhavni-pomoshti/darjavni-pomoshti-za-notificirane/

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.36746 (13/XA)

Stato membro: Bulgaria

Regione: Bulgaria

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: „Помощ за компенсиране разходите на земеделски производители, свързани с изпълнение на мерки по „Национална програма от мерки за контрол на почвени неприятели по картофите от сем. Телени червеи (Elateridae)“

Base giuridica:

 

Чл. 12, ал. 1 и ал. 2, т. 1, буква „а“ от Закона за подпомагане на земеделските производители;

 

Указания на Държавен фонд „Земеделие“ за схема на държавна помощ „Помощ за компенсиране разходите на земеделски производители, свързани с изпълнение на мерки по „Национална програма от мерки за контрол на почвени неприятели по картофите от сем. Телени червеи (Elateridae)“;

 

Национална програма от мерки за контрол на почвени неприятели по картофите от сем. Телени червеи — (Elateridae)

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: BGN 1,40 milioni

Intensità massima di aiuti: 100,00 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 12.6.2013-30.6.2014

Obiettivo dell'aiuto: Fitopatie — infestazioni parassitarie (articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Държавен фонд „Земеделие“

София 1618, „Цар Борис III“ 136

Sito web: http://dfz.bg/bg/darzhavni-pomoshti/darjavni-pomoshti-za-notificirane/

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.36750 (13/XA)

Stato membro: Regno Unito

Regione: SCOTLAND

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Weather Aid Scheme (Scotland)2013

Base giuridica: Small Landholders (Scotland) Act 1911

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: GBP 5,75 milioni

Intensità massima di aiuti: 90,00 %

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 1.8.2013-31.12.2013

Obiettivo dell'aiuto: Avversità atmosferiche(articolo 11 del regolamento (CE) n. 1857/2006)

Settore economico: Produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Scottish Government

Agriculture, Food and Rural Communities Directorate,

Rural Payments and Inspections Division,

Q1 Spur,

Saughton House,

Broomhouse Drive,

Edinburgh,

EH11 3XD

Sito web: http://www.scotland.gov.uk/Topics/farmingrural/Agriculture/grants/WeatherAidScheme

Altre informazioni: —


V Avvisi

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione europea

28.6.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 186/73


AIUTI DI STATO — FRANCIA

Aiuto di stato SA.13869 (C 68/2002) - EDF: Conversione in capitale degli accantonamenti in esenzione d'imposta per il rinnovo della rete di alimentazione generale

Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2013/C 186/05

Con lettera del 02.05.2013, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Francia la propria decisione di estendere il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea in relazione alla misura in oggetto.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito alla misura riguardo alla quale estende il procedimento entro un mese dalla data di pubblicazione della presente sintesi e della lettera che segue, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo aiuti di Stato

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Fax: +32 22961242

Tali osservazioni saranno comunicate alla Francia. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

Nel 1987, poiché la rete d’alimentazione generale (in appresso "RAG") era stata data in concessione a EDF nel 1956, quest’ultima ha modificato la prassi contabile e imputato gli attivi della RAG al conto di bilancio "Attività in concessione". La legge n. 97-1026 del 10 novembre 1997 ha stabilito che EDF è da considerarsi proprietaria della RAG dal 1956. Pertanto gli accantonamenti contabili creati dal 1987 al 1996 in virtù del regime previsto per i beni in concessione non sono più giustificati. Nel 1997 la contabilità di EDF prevedeva due tipi di accantonamenti creati in esenzione d’imposta per il rinnovo della RAG: quelli non ancora utilizzati per un importo di 38,5 miliardi di franchi francesi (FRF) e quelli corrispondenti ai diritti del concessore per operazioni di rinnovo già realizzate per un importo di 18,345 miliardi di FRF.

Poiché detti accantonamenti non erano più giustificati, le autorità francesi hanno riclassificato il bilancio di EDF con una legge e un decreto ministeriale.

In primo luogo, la legge n. 97-1026 del 10 novembre 1997 dispone che "al 1o gennaio 1997, il controvalore dei beni in natura della RAG dati in concessione e figuranti nel passivo del bilancio di EDF viene iscritto nei conti patrimoniali al netto delle differenze di rivalutazione corrispondenti". La legge prevede quindi che la quota di accantonamenti corrispondente ai diritti del concessore sia imputata ai conti patrimoniali senza assoggettarla all’imposta sulle società.

In secondo luogo, una lettera del ministro dell’Economia, delle finanze e dell’industria, del segretario di Stato al Bilancio e del segretario di Stato all’Industria indirizzata a EDF il 22 dicembre 1997 illustra la riclassificazione della parte alta del bilancio di EDF e stabilisce altresì le conseguenze fiscali della riclassificazione.

Pertanto gli accantonamenti non ancora utilizzati per un importo di 38,5 miliardi di FRF sono stati normalmente assoggettati a imposta dalle autorità francesi, mentre la quota degli accantonamenti corrispondenti ai diritti del concessore è risultata esente.

Inoltre, con la decisione C(2002)3744, del 16 ottobre 2002, notificata alla Francia lo stesso giorno, la Commissione ha avviato il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, sul vantaggio derivante a EDF dal mancato versamento dell'imposta sulle società dovuta, al momento della riclassificazione del bilancio nel 1997, su una parte degli accantonamenti corrispondenti ai diritti del concessore. In una nota della direzione generale delle imposte del 9 aprile 2002, indirizzata alla Commissione, le autorità francesi rilevano che "il vantaggio in termini fiscali così ottenuto [nel 1997 da EDF] può essere valutato nell’ordine di 5,88 miliardi di FRF (14,119 x 41,66%)", pari a 888,89 milioni di EUR.

Il 16 dicembre 2003 la Commissione ha adottato la decisione finale (C(2003) 4637fin), notificata alla Repubblica francese il giorno seguente (1). Con tale decisione (articoli 3 e 4) la Commissione affermava che il mancato pagamento da parte di EDF nel 1997 di 888,89 milioni di EUR di imposta sulle società dovuta, al momento della riclassificazione del bilancio nel 1997, su una parte degli accantonamenti corrispondenti ai diritti del concessore riclassificati nei conti patrimoniali costituiva un aiuto di Stato incompatibile con il mercato interno e obbligava la Francia a recuperare la somma maggiorata degli interessi.

Con sentenza del 15 dicembre 2009, il Tribunale dell'Unione europea ha annullato gli articoli 3 e 4 della decisione della Commissione, sostanzialmente perché la Commissione era tenuta a valutare se un investitore privato avrebbe proceduto a un investimento simile in circostanze analoghe, indipendentemente dalla forma assunta dall'intervento dello Stato per aumentare il capitale di EDF, e ciò al fine di verificare la razionalità economica di tale investimento e di paragonarlo al comportamento che avrebbe avuto un simile investitore nei confronti della stessa impresa nelle medesime circostanze (2). Con sentenza del 5 giugno 2012 la Corte di giustizia dell'Unione europea ha respinto l'impugnazione proposta dalla Commissione contro la sentenza del Tribunale (3). La Commissione deve quindi adottare una nuova decisione che concluda il procedimento avviato con la decisione del 16 ottobre 2002; tuttavia, è opportuno estendere questo procedimento per raccogliere nuovi elementi.

In effetti, nel corso del procedimento amministrativo, le autorità francesi hanno affermato, senza fornire ulteriori prove o analisi, che un conferimento di capitale aggiuntivo di quell'entità fosse giustificato dalle prospettive di redditività offerte da EDF nel 1997, concretizzatesi, del resto, nel corso degli anni successivi. Come sottolineato dal giudice europeo, l'applicabilità e l'effettiva applicazione del principio dell'investitore privato avveduto, in economia di mercato, a un conferimento di capitale simile a quello del caso di specie, è possibile a condizione che lo Stato membro abbia agito effettivamente come investitore e non come autorità fiscale pubblica. A tal proposito, costituiscono elementi di prova ammissibili le analisi precedenti l'investimento, e non le analisi ex post.

Orbene, l'affermazione delle autorità francesi secondo la quale un investitore privato operante in economia di mercato avrebbe effettuato un aumento di capitale per 888,89 milioni di EUR non è suffragata da nessun documento trasmesso alla Commissione ed esaminato dalle autorità francesi, in qualità di azioniste. Le autorità francesi non hanno neanche saputo indicare quale fosse il rendimento del capitale che si aspettavano e, di conseguenza, non hanno potuto dimostrare, a fortiori, che la redditività attesa dall'aumento di capitale sarebbe stata sufficiente per un investitore privato. In tali circostanze non appare applicabile il principio dell'investitore privato operante in economia di mercato e, ammesso anche che lo sia, l'applicazione dello stesso porterebbe alla conclusione secondo la quale un investitore privato avveduto non avrebbe investito in un aumento del capitale di EDF senza la minima evidenza, né un'analisi preliminare del rendimento del capitale investito.

Pertanto, con riserva di nuovi elementi che potrebbero presentare la Repubblica francese e/o soggetti terzi, il mancato pagamento nel 1997 di 888,89 milioni di EUR di imposta sulle società può aver conferito a EDF un vantaggio economico che rischia di falsare la concorrenza e di incidere sugli scambi tra Stati membri, configurando così un aiuto di Stato a norma dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, aiuto peraltro illegale. In tal caso la Commissione non dispone di elementi atti a concludere che un simile aiuto sia compatibile con il mercato interno.

Conformemente all'articolo 14 del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, gli aiuti di Stato concessi illegalmente possono essere oggetto di recupero presso il beneficiario.

TESTO DELLA LETTERA

«Par la présente, la Commission a l’honneur d’informer la République française que, dans le cadre de la procédure prévue à l’article 108, paragraphe 2, du traité sur le fonctionnement de l'Union européenne ("TFUE") (4) qui a été ouverte par sa décision du 16 octobre 2002 dans l'affaire ci-dessus, après l'annulation des articles 3 et 4 de la décision du 16 décembre 2003 de la Commission et le réexamen des informations fournies par vos autorités, la Commission a décidé d’étendre cette procédure pour préciser celle-ci et recueillir les informations et observations complémentaires de la République française et des tiers intéressés à ce sujet.

PROCÉDURE

1.

Par décision du 16 octobre 2002 (C(2002) 3744), notifiée à la République française le même jour, la Commission a ouvert la procédure prévue à l’article 108, paragraphe 2, du TFUE sur l’avantage résultant du non-paiement par EDF de l’impôt sur les sociétés dû, lors de la restructuration de son bilan en 1997, sur une partie des provisions comptables créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du réseau d’alimentation général (RAG). La Commission a aussi enjoint aux autorités françaises de fournir des informations nécessaires à l’examen de cet avantage fiscal dans le cadre de la procédure formelle.

2.

Dans leurs observations transmises à la Commission par lettre en date du 11 décembre 2002, les autorités françaises ont contesté qu’EDF ait bénéficié d’un avantage fiscal et fait valoir notamment que la dotation complémentaire en capital corrigeait une sous-capitalisation et était justifiée de ce fait.

3.

Après publication de la décision de la Commission (5), par lettre du 21 janvier 2003, la Commission a transmis à la République française les seules observations reçues d'une partie intéressée, en l'invitant à présenter ses commentaires. La République française n'a pas présenté de commentaire sur ces observations.

4.

Une réunion technique entre la Commission et les autorités françaises s’est tenue le 12 février 2003 au cours de laquelle la demande d'informations répondant à l'injonction a été réitérée oralement puis rappelée par lettre de la Commission du 4 juillet 2003.

5.

Le 11 novembre 2003, la République française a présenté de nouvelles informations. Le 17 novembre 2003, une nouvelle réunion technique a été organisée entre la Commission, les autorités françaises et des représentants d’EDF. Les autorités françaises ont également adressé des informations complémentaires en date du 20 novembre 2003.

6.

Le 16 décembre 2003, la Commission a adopté sa décision finale (C(2003)4637fin), notifiée à la République française le lendemain (6).

7.

Par son arrêt du 15 décembre 2009, le Tribunal de l'Union européenne a annulé les articles 3 et 4 de la Décision de la Commission (7).

8.

Par son arrêt du 5 juin 2012, la Cour de Justice de l'Union européenne a rejeté le pourvoi formé par la Commission contre l'arrêt du Tribunal (8).

DESCRIPTION DÉTAILLÉE DE LA MESURE

9.

En 1987, au motif que le réseau d’alimentation générale (RAG) lui avait été confié en 1956 par un contrat de concession, EDF a modifié sa pratique comptable et classé les actifs affectés au RAG au poste du bilan « Biens mis en concession ». EDF a donc appliqué à ces actifs les règles comptables spéciales établies en France pour les biens mis en concession qui doivent être retournés à l’Etat à la fin de celle-ci, et a créé en franchise d’impôt des provisions pour le renouvellement du RAG.

10.

La loi no 97-1026 du 10 novembre 1997 a cependant établi qu’EDF était réputée propriétaire du RAG depuis 1956. Les provisions comptables créées de 1987 à 1996 en vertu du régime des biens mis en concession sont alors devenues sans objet.

11.

En 1997, EDF avait dans ses comptes deux types de provisions créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG: les provisions non encore utilisées pour un montant de 38,5 milliards de francs français (FRF) et les droits du concédant, correspondant aux opérations de renouvellement déjà réalisées, pour un montant de FRF 18,345 milliards.

12.

Ces provisions étant devenues sans objet, les autorités françaises ont réorganisé le bilan d’EDF à travers une loi et une décision ministérielle.

13.

En premier lieu, la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997 dispose qu’au «1er janvier 1997, la contre-valeur des biens en nature mis en concession du RAG figurant au passif du bilan d’EDF est inscrite, nette des écarts de réévaluation correspondants, au poste « Dotations en capital »». Rien, ni dans la loi, ni dans les travaux parlementaires, ne laisse penser que le législateur a voulu statuer sur le traitement fiscal de cette opération.

14.

En second lieu, une lettre du ministre de l’Economie, des Finances et de l’Industrie, du secrétaire d’Etat au Budget et du secrétaire d’Etat à l’Industrie, adressée à EDF le 22 décembre 1997 (ci-après « la lettre du ministre de l’Economie »), explique dans son annexe 1 la restructuration du haut du bilan d’EDF, conformément à l’article 4 de la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997:

«—

Reclassement des « droits du concédant » (18 345 563 605 F):

Consolidation en dotations en capital de la contre-valeur des biens en nature du RAG mis dans la concession à hauteur de FRF 14 119 065 335.

Regroupement des écarts de réévaluation du RAG de 1959 (2.425 MF) et de 1976 (immobilisations non amortissables: 97 MF) avec le poste « Ecarts de réévaluation RAG », dont le montant passe ainsi de 1.720 MF à 4.145 MF.

Regroupement des provisions réglementées relatives à la réévaluation des immobilisations amortissables de 1976 (1.704 MF), le poste passant de 877 MF à 2.581 MF.

Reclassement des provisions pour renouvellement devenues injustifiées (38 520 943 408 F) au report à nouveau, en application de l’avis du Conseil national de la comptabilité no 97-06 du 18 juin 1997 relatif aux changements comptables.»

15.

L’annexe 3 de la lettre du ministre de l’Economie établit également les conséquences fiscales de la réorganisation du bilan d’EDF. Une variation d’actif net est constatée avec le reclassement des provisions pour renouvellement non utilisées, d’un montant de FRF 38,5 milliards, au report à nouveau, et soumise à l’impôt sur les sociétés au taux de 41,66 % applicable en 1997.

16.

Ainsi, les provisions non encore utilisées pour un montant de FRF 38,5 milliards ont été imposées normalement par les autorités françaises, alors que la partie des provisions correspondant aux droits du concédant n’a pas été imposée. Dans une note de la Direction générale des impôts en date du 9 avril 2002, adressée à la Commission, les autorités françaises indiquent que « les droits du concédant afférents au RAG représentent une dette indue que l’incorporation au capital a libérée d’impôt de manière injustifiée » et que « cette réserve aurait dû, préalablement à son incorporation au capital, être transférée du passif de l’établissement où elle figurait à tort vers un compte de situation nette entraînant ainsi une variation positive d’actif net imposable en application de l’article 38-2 » du Code général des impôts. Elles constatent que « l’avantage en impôts ainsi obtenu [en 1997 par EDF] peut être évalué à 5,88 milliards de francs (14,119 × 41,66 %) », soit EUR 888,89 millions (9).

17.

Conformément à la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997 et à la lettre du ministre de l’Economie, les écarts de réévaluation ont été transférés à la rubrique « Capitaux propres » sans incidence fiscale, car ils correspondaient à des plus-values de réévaluation réalisées en franchise d’impôt ou sous un régime de neutralité fiscale suite aux lois de réévaluation de 1959 et de 1976.

18.

Dans le cadre de la réorganisation du bilan d’EDF, les autorités françaises ont suivi l’avis no 97.06 du 18 juin 1997 du Conseil national de la comptabilité, relatif aux changements de méthodes comptables, changements d’estimation, changements d’options fiscales et corrections d’erreurs (ci-après « l’avis du Conseil national de la comptabilité »), qui établit que les corrections d’erreurs comptables, qui, par leur nature même, portent sur la comptabilisation des opérations passées, « sont comptabilisées dans le résultat de l’exercice au cours duquel elles sont constatées ».

DÉCISION D'OUVERTURE DE LA PROCÉDURE

19.

Dans sa décision d'ouverture de la procédure du 16 octobre 2002, la Commission concluait que la création irrégulière de provisions complémentaires pour renouvellement du réseau d'alimentation générale (RAG) sur la période 1987-1996 avait favorisé EDF au sens de l’article 107 (1) du TFUE. Elle lui aurait procuré un avantage économique sélectif résultant de la différence entre la valeur capitalisée de l'impôt sur les sociétés non payé sur les provisions au cours de la même période et le montant de l'impôt sur les sociétés acquitté par EDF en 1997, à la suite de l'adoption par le Parlement français de l'article 4 de la loi 97 – 1026.

20.

En dépit du fait qu’EDF exerçait en France des activités sur une série de marchés soumis à des droits de monopole avant l’entrée en vigueur de la directive du Conseil 96/92 libéralisant le secteur de l’électricité, la Commission considérait que les mesures d’aides en cause en faveur d’EDF ont faussé ou menacer de fausser la concurrence et le commerce entre Etats membres aux termes de l’article 107 (1) du TFUE. Cela résultait en particulier du fait que, malgré les droits exclusifs dont jouissait EDF dans l’exercice de certaines activités en France, il existait néanmoins un certain degré de commerce entre Etats membres sur ces marchés. De surcroît, une libre concurrence existait sur les marchés connexes sur lesquels EDF avait déjà diversifié (que ce soit d’un point de vue géographique ou sectoriel) ses activités au-delà de l’étendue de ses droits exclusifs. Ces effets étaient déjà présents bien avant la libéralisation provoquée par la directive susmentionnée.

21.

La Commission concluait aussi qu'il s'agissait d'une aide nouvelle qui ne semblait pas, à ce stade, permettre de considérer que les conditions énoncées à l'article 107, paragraphes 2 et 3, du TFUE, étaient remplies, cependant que les autorités françaises n'avaient pas invoqué l'application des dispositions de l'article 106, paragraphe 2 du TFUE.

22.

Enfin, dans son injonction du 16 octobre 2002, la Commission avait demandé aux autorités françaises la communication de tous les documents, informations et données nécessaires pour apprécier la compatibilité de cette mesure d’aide, et notamment les copies complètes des rapports confidentiels de la Cour des comptes française sur EDF. Les autorités françaises se sont limitées à communiquer des extraits de ces rapports, au motif que seuls ces extraits étaient en rapport avec l’investigation de la Commission et que les « rapports particuliers de la Cour des comptes sur EDF comportent des éléments nominatifs ou qui relèvent du secret commercial ».

OBSERVATIONS D’UN TIERS INTÉRESSÉ

23.

Par lettre en date du 6 janvier 2003, le Syndicat National des Producteurs Indépendants d’Electricité Thermique (SNPIET) a adressé des observations à la Commission dans le cadre de la procédure formelle d’examen ouverte sur le non-paiement par EDF, en 1997, de l’impôt sur les sociétés sur une partie des provisions créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG. Selon ces observations, EDF ne s’est pas conformée dans le cadre de ses activités aux règles en usage dans les sociétés industrielles et commerciales, contrairement à ce que dispose la loi no 46-628 du 8 avril 1946.

OBSERVATIONS DE LA RÉPUBLIQUE FRANÇAISE

24.

Les autorités françaises ont communiqué leurs observations à la Commission par lettre en date du 11 décembre 2002. Elles contestent le caractère d’aide d’Etat du non-paiement, en 1997, de l’impôt sur les sociétés sur une partie des provisions comptables créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG.

25.

A titre préliminaire, les autorités françaises contestent le montant des provisions pour renouvellement du RAG avancé par la Commission. Les autorités françaises soutiennent ensuite que, même en l’absence de dotations en provisions pour le renouvellement du RAG, EDF n’aurait pas été en mesure de payer l’impôt sur les sociétés de 1987 à 1996 du fait de reports fiscaux fortement déficitaires. De plus, l’Etat étant à la fois propriétaire d’EDF et autorité concédant le RAG, elles ont considéré que les droits du concédant ne constituaient pas pour lui une dette réellement exigible. Par conséquent, lors de la restructuration du bilan en 1997, elles ont affecté ces droits du concédant aux capitaux propres d’EDF afin de corriger sa sous-capitalisation, mais sans les soumettre à l’impôt sur les sociétés.

26.

Les autorités françaises considèrent que la restructuration comptable opérée en 1997 peut être interprétée comme une dotation complémentaire en capital d’un montant équivalent à l’exonération partielle d’impôt, dont le but a été également de corriger une sous-capitalisation. Il aurait été jugé plus efficace et neutre d'affecter directement les droits du concédant en fonds propres pour leur montant total plutôt que d'effectuer l'opération de nature équivalente qui aurait consisté à affecter en capital un montant net après impôts sur les sociétés, solliciter le versement par EDF de l'impôt sur les sociétés correspondant à la variation de l'actif net puis, enfin, procéder à une dotation complémentaire en capital d'un montant équivalent à l'impôt payé.

27.

Les autorités françaises estiment qu'une telle dotation complémentaire était justifiée par les perspectives de rentabilité offertes par EDF en 1997, qui se sont d'ailleurs concrétisées pendant les années suivantes. Dans des circonstances comparables, selon les autorités françaises, un investisseur privé en économie de marché aurait procédé à un tel apport en capital.

28.

Les autorités françaises contestent également que la rémunération de l’Etat ait été indûment diminuée de 1987 à 1996 suite à la création des provisions en question. Elles indiquent que, même si le résultat net avait été supérieur, la rémunération de l’Etat n’aurait pas été plus élevée car, pendant cette période, le niveau de la rémunération ne correspondait pas à un pourcentage prédéfini du résultat net de l’entreprise. Ce niveau était déterminé librement par l’Etat en valeur absolue et pouvait ne pas être fixé en fonction de la situation financière de l’entreprise. De plus, cette rémunération n’était pas obligatoirement prélevée sur les bénéfices nets de chaque exercice. Dans cette perspective et compte tenu des reports déficitaires d’EDF, les autorités françaises soulignent que l’Etat a finalement prélevé de 1987 à 1996 un dividende dont le niveau a dépassé de façon considérable les limites du droit commun des sociétés commerciales.

29.

Les autorités françaises estiment, en outre, que même si la constitution des provisions pour le renouvellement du RAG s’était traduite par un avantage, celui-ci devrait être considéré comme annulé par l’augmentation de l’impôt sur les sociétés payé en 1997. Elles estiment également que sur la période 1987-1996, EDF a globalement versé à l’Etat une somme supérieure à l'impôt sur les sociétés qu’aurait payé une société de droit commercial, qui n’aurait pas constitué de provisions pour renouvellement du RAG et qui aurait versé à son actionnaire un dividende égal à 37,5% du résultat net après impôt.

30.

Par ailleurs, les autorités françaises considèrent que si un avantage indu devait être établi, il s’agirait d’une aide existante, et non d’une aide nouvelle en raison de la prescription décennale, prévue à l’article 15 du règlement (CE) no 659/1999, qui court à partir de l’octroi des premiers éléments d’aide. Compte tenu que la première demande de renseignements de la Commission date du 10 juillet 2001, les éventuels éléments d’aide accordés avant 1991 seraient prescrits. Les autorités françaises estiment que l’intervention du législateur en 1997 n’a pas eu pour effet d’interrompre cette prescription, puisque seules des mesures de la Commission peuvent avoir cet effet. Les autorités françaises estiment enfin qu’il s’agirait de toute façon d’une aide existante, dans la mesure où elle a été octroyée avant la libéralisation du marché électrique.

31.

Dans leur lettre en date du 20 novembre 2003, les autorités françaises rappellent leurs arguments quant aux écarts de réévaluation inclus dans le montant des droits du concédant figurant dans les comptes sociaux et quant à l’application de la règle de prescription. De plus, elles affirment que le taux de l’impôt sur les sociétés qui aurait dû être appliqué à la restructuration du bilan d’EDF est celui de 1996 (taux de 36,67 %), et non de 1997 (taux de 41,66 %). En effet, elles considèrent que cette restructuration a été réalisée sur une déclaration fiscale déposée le 23 décembre 1997, après la clôture de l’exercice 1996 mais avant celle de l’exercice 1997.

32.

Les autorités françaises contestent ainsi l’affirmation de la Commission selon laquelle EDF aurait bénéficié d’un avantage en 1997 en raison du non-paiement de l’impôt sur les sociétés sur une partie des provisions créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG.

LES ARRÊTS DES JURIDICTIONS DE L'UNION EUROPÉENNE

33.

Dans son arrêt du 15 décembre 2009, le Tribunal de l'Union européenne a annulé les articles 3 et 4 de la décision de la Commission du 16 décembre 2003, essentiellement au motif qu'l appartenait à la Commission, de vérifier si un investisseur privé aurait procédé à un investissement comparable dans son montant dans des circonstances similaires, indépendamment de la forme de l’intervention de l’État pour augmenter le capital d’EDF et de l’usage éventuel de ressources fiscales à cet effet, et ce afin de vérifier la rationalité économique de cet investissement et de le comparer au comportement qu’aurait eu un tel investisseur à l’égard de la même entreprise dans les mêmes circonstances. Le Tribunal a estimé qu'eu égard à la nécessité d'apprécier la mesure litigieuse dans son contexte, la Commission ne pouvait se limiter à examiner les incidences fiscales des dispositions adoptées par la République française et aurait dû vérifier si l'opération satisfaisait au critère de l'investisseur privé. Le Tribunal a donc considéré que la Commission avait commis une erreur de droit et violé l'article 87 CE (devenu article 107 TFUE).

34.

Dans son arrêt du 5 juin 2012, la Cour de Justice de l'Union européenne a rejeté le pourvoi formé par la Commission contre l'arrêt du Tribunal, notamment au motif que le constat effectué par le Tribunal selon lequel l’obligation pour la Commission de vérifier si les capitaux ont été apportés par l’État dans des circonstances qui correspondent aux conditions normales du marché existe indépendamment de la forme sous laquelle les capitaux ont été apportés, tout comme l'appréciation du Tribunal selon laquelle le critère de l’investisseur privé peut être applicable même dans le cas où des moyens de nature fiscale ont été employés, ne sont entachés d’aucune erreur de droit.

35.

La Cour considère que, en cas de doute sur la qualité de puissance publique ou d'actionnaire qui est à l'origine d'une mesure, il incombe à l'Etat membre d’établir sans équivoque et sur la base d’éléments objectifs et vérifiables que la mesure mise en œuvre ressortit à sa qualité d’actionnaire. Ces éléments doivent faire apparaître clairement que l’État membre concerné a pris, préalablement ou simultanément à l’octroi de l’avantage économique, la décision de procéder, par la mesure effectivement mise en œuvre, à un investissement dans l’entreprise publique contrôlée. Peuvent notamment être requis, à cet égard, des éléments faisant apparaître que cette décision est fondée sur des évaluations économiques comparables à celles qu' un investisseur privé rationnel se trouvant dans une situation la plus proche possible de celle dudit État membre aurait fait établir, avant de procéder audit investissement, aux fins de déterminer la rentabilité future d’un tel investissement.

36.

La Cour estime que des évaluations économiques établies après l’octroi dudit avantage, le constat rétrospectif de la rentabilité effective de l’investissement réalisé par l’État membre concerné ou des justifications ultérieures du choix du procédé effectivement retenu ne sauraient suffire à établir que cet État membre a pris, préalablement ou simultanément à cet octroi, une telle décision en sa qualité d’actionnaire. Si l’État membre concerné fait parvenir à la Commission des éléments de la nature requise, il appartient à cette dernière d’effectuer une appréciation globale prenant en compte, outre les éléments fournis par cet État membre, tout autre élément pertinent en l’espèce lui permettant de déterminer si la mesure en cause ressortit à la qualité d’actionnaire ou à celle de puissance publique dudit État membre. En particulier, peuvent être pertinents à cet égard, la nature et l’objet de cette mesure, le contexte dans lequel elle s’inscrit, ainsi que l’objectif poursuivi et les règles auxquelles ladite mesure est soumise.

37.

En outre la Cour relève que l’application du critère de l’investisseur privé aurait permis de déterminer si un actionnaire privé aurait apporté, à des conditions similaires, un montant égal à l’impôt dû, dans une entreprise se trouvant dans une situation comparable à celle d’EDF. A cet égard, lorsqu’il apparaît que le critère de l’investisseur privé pourrait être applicable, la Cour estime qu'il incombe à la Commission de demander à l’État membre concerné de lui fournir toutes les informations pertinentes lui permettant de vérifier si les conditions d’applicabilité et d’application de ce critère sont remplies et elle ne peut refuser d’examiner de telles informations que si les éléments de preuve produits ont été établis postérieurement à l’adoption de la décision d’effectuer l’investissement en question. En effet, seuls sont pertinents les éléments disponibles et les évolutions prévisibles au moment où la décision de procéder à l’investissement a été prise.

38.

Au point 99 de cet arrêt, la Cour a souligné que, par l'arrêt attaqué, le Tribunal n'avait préjugé ni de l'applicabilité, en l'espèce, du critère de l'investisseur privé avisé en économie de marché, ni du résultat de l'éventuelle application de ce critère.

CONSÉQUENCES POUR LA PROCÉDURE

39.

A la suite de l'annulation des articles 3 et 4 de la décision du 16 décembre 2003, la Commission doit adopter une nouvelle décision en vertu de l'art. 266 TFUE et de l'article 13 du Règlement (CE) 659/99 (10) pour clôturer la procédure en se conformant aux points de droits établis de manière définitive par l'arrêt de la Cour qui détermine l'Etat du droit en la matière. Les articles 3 et 4 de la décision du 16 décembre 2003 ayant été annulés dans leur entièreté, la Commission doit réexaminer les questions relatives à ces articles dans leur ensemble. En outre, ni la Cour, ni le Tribunal n'ont estimé que la décision d'ouverture de la procédure formelle d'examen prise le 16 octobre 2002 était viciée, de sorte qu'elle peut constituer la base d'une nouvelle décision finale.

40.

Compte tenu de ce qui précède, au vu des observations et informations reçues au cours de la présente procédure, la Commission pourrait en principe statuer sans étendre la procédure formelle d'examen. Néanmoins, compte tenu de l'ensemble des circonstances de l'espèce, la Commission estime qu'il est à la fois prudent et opportun de laisser à l'Etat membre concerné et aux parties intéressées la possibilité de lui fournir des documents contemporains des mesures examinées, à supposer que de tels documents existent et n'aient pas été produits à ce jour. La Commission estime également opportun de préciser son analyse préliminaire et de permettre à la République française et aux tiers intéressés de lui faire parvenir toutes les réactions, informations et documents qu’ils estiment pertinents, en vue d'une décision finale à prendre conformément à l'article 7 du Règlement (CE) no 659/1999.

41.

A ce stade, tout en l'inscrivant dans le contexte du reclassement des provisions créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG en capital d'EDF en vertu de loi no 97-1026 du 10 novembre 1997, la Commission concentrera son examen préliminaire sur l'éventuel avantage économique découlant du non-paiement par EDF, en 1997, de l’impôt sur les sociétés pour un montant d'EUR 888,89 millions (augmenté des intérêts) sur la partie des provisions correspondant aux FRF 14,119 milliards de droits du concédant reclassés en dotations en capital.

APPRECIATION DES MESURES: EXISTENCE D'UNE AIDE D'ETAT

42.

L'article 107, paragraphe 1, du TFUE dispose que: "Sauf dérogations prévues par le présent TFUE, sont incompatibles avec le marché intérieur, dans la mesure où elles affectent les échanges entre États membres, les aides accordées par les États ou au moyen de ressources d'État sous quelque forme que ce soit qui faussent ou qui menacent de fausser la concurrence en favorisant certaines entreprises ou certaines productions". L'examen de ces conditions cumulatives d'application à la mesure en cause est poursuivi ci-après.

Avantage sélectif faussant ou menaçant de fausser la concurrence

43.

La loi no 97-1026 du 10 novembre 1997 ayant établi qu’EDF était réputée propriétaire du RAG depuis 1956, il convient de vérifier si cette loi n’implique pas un transfert de propriété du RAG.

44.

Selon les informations soumises par les autorités françaises, EDF peut raisonnablement être considérée comme propriétaire du RAG depuis le premier cahier des charges de 1956. Cette conclusion est fondée sur les éléments suivants: les caractéristiques des différents types de contrats de concession en droit français, les caractéristiques particulières de la concession originale à EDF, qui ne comportait pas de clause précise de rétrocession, la procédure d’acquisition des actifs concernés, pour lesquels EDF a dû acquitter un droit similaire à une indemnité d’expropriation, et les conditions de financement de l’entretien et du développement du RAG aux frais d’EDF. Par conséquent, la « clarification » sur la propriété du RAG, effectuée par la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997, ne semble pas contenir en soi d’élément d'avantage économique pour EDF.

45.

Il faut en conséquence examiner si la loi no 97-1026 a tiré toutes les conséquences fiscales de la clarification qu'elle apporte quant à la propriété du RAG et si, dans l’hypothèse où tel ne serait pas le cas, il n’y a pas eu d’avantage économique de nature fiscale en faveur d’EDF.

46.

Pendant la période 1987-1996, EDF a créé des provisions en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG. Suite à la loi de 1997 réputant EDF propriétaire du RAG depuis 1956, ces provisions sont devenues sans objet et ont dû par conséquent être reclassées à d’autres postes du bilan.

47.

La lettre du ministre de l’Economie, établissant les conséquences fiscales de la restructuration du bilan d’EDF, montre que les provisions pour renouvellement du RAG non utilisées ont été soumises par les autorités françaises à l’impôt sur les sociétés au taux de 41,66 %, taux applicable en 1997.

48.

En revanche, conformément à l’article 4 de la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997, une partie de ces provisions, les droits du concédant, correspondant aux opérations de renouvellement déjà réalisées, a été reclassée en dotations en capital à hauteur de FRF 14,119 milliards sans être soumise à l’impôt sur les sociétés. L'administration des impôts reconnaît le caractère illégal de cette opération, comme il résulte de la note de la Direction générale des impôts en date du 9 avril 2002, adressée à la Commission et reprise au considérant 16.

49.

Conformément à l’avis du Conseil national de la comptabilité, les corrections d’erreur doivent être comptabilisées dans le résultat de l’exercice au cours duquel elles sont constatées. D’autre part, si les provisions non utilisées qui avaient été créées en franchise d’impôt pour un montant de FRF 38,5 milliards ont été soumises à l’impôt sur les sociétés au taux de 41,66 % en 1997, il n’existe aucune raison objective de ne pas avoir imposé l’autre partie des provisions créées en franchise d’impôt au même taux.

50.

Les droits du concédant auraient dû être imposés en même temps et au même taux que les autres provisions comptables créées en franchise d’impôt. Cela signifie que les FRF 14,119 milliards de droits du concédant auraient dû être additionnés aux FRF 38,5 milliards de provisions non utilisées pour être imposés au taux de 41,66 % appliqué à la restructuration du bilan d’EDF par les autorités françaises. En ne payant pas la totalité de l’impôt sur les sociétés dû lors de la restructuration de son bilan, EDF a économisé EUR 888,89 millions.

51.

L’aide est bien consentie en 1997, car le montant de FRF 14,119 milliards était à cette date une dette envers l’Etat, enregistrée au bilan comme droits du concédant, que l’Etat a abandonnée par la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997, cependant que les conséquences fiscales de la loi sont exposées dans la lettre du ministre de l'économie de 22 décembre 1997.

52.

Les autorités françaises affirment que, même en l’absence de dotations en provisions pour le renouvellement du RAG, EDF n’aurait pas été en mesure de payer l’impôt sur les sociétés de 1987 à 1996 du fait des reports fiscaux déficitaires. Cet argument n’est pas pertinent. L’avantage fiscal date de 1997, et non des années antérieures. En outre, les dotations en provisions irrégulières ont provoqué partiellement les reports fiscaux déficitaires. Ceux-ci auraient progressivement disparu de 1987 à 1996, de sorte que, en 1997, le montant de l’impôt dû par EDF aurait été nettement supérieur à ce qu'il a effectivement été, même sans tenir compte du non-paiement d'impôt pour le reclassement de droits du concédant.

53.

Les autorités françaises estiment également que si la constitution des provisions pour le renouvellement du RAG s’était traduite par un avantage, celui-ci devrait être considéré comme annulé par l’augmentation de l’impôt sur les sociétés payé en 1997. Or, comme les autorités françaises l’indiquent elles-mêmes dans leur note en date du 9 avril 2002, si les provisions pour renouvellement non utilisées ont été imposées normalement, les droits du concédant ont été reclassés en dotations en capital sans être soumis à l’impôt sur les sociétés. L’impôt payé par EDF en 1997 est donc inférieur à l’impôt normalement dû.

54.

Les autorités françaises affirment également que sur la période 1987-1996, EDF a globalement versé à l’Etat une somme supérieure à l'impôt sur les sociétés qu’aurait payé une société de droit commercial, qui n’aurait pas constitué de provisions pour renouvellement du RAG et qui aurait versé à son actionnaire un dividende égal à 37,5% du résultat net après impôt. En outre, le taux de l’impôt sur les sociétés qui aurait dû être appliqué à la restructuration du bilan d’EDF est celui de 1996, et non de 1997.

55.

Comme indiqué précédemment, d’une part, que le Conseil national de la comptabilité considère que les erreurs comptables doivent être corrigées au cours de l’exercice comptable au cours duquel elles ont été constatées. Les provisions pour renouvellement du RAG étant devenues sans objet suite à la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997, c’est bien au cours de l’exercice comptable 1997 qu’elles devaient être reclassées, et donc imposées au taux de l’impôt sur les sociétés applicables au cours de cet exercice. D’autre part, les autorités françaises elles-mêmes ont appliqué le taux de l’impôt sur les sociétés de 1997 à la partie des provisions qui a été imposée.

56.

A ce stade de l'examen, le non-paiement par EDF, en 1997, d'EUR 888,89 millions d’impôt semble donc constituer un avantage économique pour cette entreprise. EDF a pu employer la somme équivalente au non-paiement de l’impôt pour renforcer ses capitaux propres sans faire appel à des ressources financières extérieures.

57.

Toutefois, ainsi que le rappellent les juridictions de l'Union, notamment dans leurs arrêts repris aux considérants 33 à 38 ci-dessus, en l'espèce, une dotation en capital supplémentaire au bénéfice d'EDF ne constituerait pas un avantage économique au sens de l'article 107, paragraphe 1 du TFUE s'il est établi qu'un actionnaire privé hypothétique aurait apporté, à des conditions similaires, un montant égal à l’impôt dû, dans une entreprise se trouvant dans une situation comparable à celle d’EDF.

Principe de l'investisseur privé: applicabilité et application

58.

Il convient donc d'examiner, successivement, l'applicabilité et l'application de ce principe aux faits de l'espèce, compte tenu de l'arrêt de la Cour de justice de l'Union européenne.

59.

Les autorités françaises prétendent que la réforme comptable de 1997 équivaut à une dotation complémentaire en capital d’un montant égal à l’exonération partielle d’impôt. Il s’agirait donc de leur part d’un investissement, et non d’une aide. A cet égard, elles affirment qu'une telle dotation complémentaire était justifiée par les perspectives de rentabilité offertes par EDF en 1997, qui se sont d'ailleurs concrétisées pendant les années suivantes. Dans des circonstances comparables, selon les autorités françaises, un investisseur privé en économie de marché aurait procédé à un tel apport en capital. Aucune autre preuve, démonstration ou document ne viennent étayer cette affirmation.

Sur l'applicabilité du principe de l'investisseur privé

60.

Pour ce qui est de l'applicabilité du principe, il convient de déterminer si la mesure litigieuse a été prise par l'Etat en qualité d'actionnaire ou de puissance publique. La Cour de justice de l'Union européenne précise que:

si un Etat membre invoque, au cours de la procédure administrative, le principe de l'investisseur privé en économie de marché, il lui incombe, en cas de doute, d'établir sans équivoque et sur la base d'éléments objectifs et vérifiables que la mesure mise en œuvre ressortit à sa qualité d'actionnaire (point 82 de l'arrêt); ces éléments doivent faire apparaître clairement que l'Etat membre concerné a pris, préalablement ou simultanément à l'octroi de l'avantage économique, la décision de procéder, par la mesure effectivement mise en œuvre, à un investissement dans l'entreprise publique contrôlée (point 83 de l'arrêt);

peuvent notamment être requis, à cet égard, des éléments faisant apparaître que cette décision est fondée sur des évaluations économiques comparables à celles que, dans les circonstances de l'espèce, un investisseur rationnel se trouvant dans une situation la plus proche possible de celle dudit Etat membre aurait fait établir, avant de procéder audit investissement, aux fins de déterminer la rentabilité future d'un tel investissement;

peuvent être pertinents à cet égard la nature et l'objet de cette mesure, le contexte dans lequel elle s'inscrit, ainsi que l'objectif et les règles auxquelles ladite mesure est soumise.

61.

Or, en l'espèce, ni les autorités françaises, ni EDF n'ont été en mesure de produire de document antérieur ou simultané à la décision d'octroi de l'avantage qui constituerait un véritable plan d'affaires. Il n'est pas même attesté que les autorités françaises auraient examiné les perspectives de rentabilité offertes par EDF en 1997 dont elles se prévalent. Les autorités françaises sont en défaut même d'indiquer quel était le rendement du capital qu'elles escomptaient et, par conséquent et a fortiori, de montrer que la rentabilité attendue de l'augmentation de capital eût été suffisante pour un investisseur privé. De la même façon, il ne ressort nullement des travaux parlementaires que les députés et sénateurs auraient procédé à l'examen et à la discussion d'un plan d'affaires avant d'adopter la disposition législative litigieuse. De même, aucun élément objectif et vérifiable ne fait apparaître clairement que la République française a pris, préalablement ou simultanément à l'octroi de l'avantage fiscal, la décision de procéder, par celui-ci, à un investissement dans l'entreprise EDF. Aux termes de l'arrêt de la Cour de justice de l'Union européenne, cette constatation milite fortement contre l'applicabilité du principe de l'investisseur privé en économie de marché.

62.

En revanche, les pièces disponibles montrent que c'est dans l'exercice de leurs compétences fiscales que le ministre de l’Economie, des Finances et de l’Industrie, le secrétaire d’Etat au Budget et le secrétaire d’Etat à l’Industrie, dans leur lettre adressée à EDF le 22 décembre 1997 y compris ses annexes, expliquent la restructuration du haut du bilan d’EDF, conformément à l’article 4 de la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997 et les conséquences fiscales de celui-ci, sans qu'il soit question d'un quelconque investissement rentable.

63.

De même, alors que seules des règles fiscales et comptables semblent avoir été appliquées par les autorités françaises, il est probable que, sans la mesure en cause, le produit de l'impôt sur les sociétés non perçu aurait été versé aux recettes générales du budget de l'Etat français en 1997. Il n'apparaît pas non plus que des dispositions spécifiques en loi de finances aient été adoptées pour pré-affecter ce produit aux dépenses de l'Etat français au titre d'un quelconque investissement dans le capital d'EDF dans le cadre du même budget, en application du principe que l’affectation, totale ou partielle, d’une ressource établie au profit de l’Etat, à une personne morale distincte telle EDF, ne peut résulter que d’une disposition expresse de loi de finances.

64.

La mesure en cause semble uniquement régie par des règles comptables et fiscales et échapper aux règles et contrôles prévus pour les investissements de l'Etat français en tant qu'actionnaire. Par ailleurs, force est de constater que, comme il est indiqué au considérant 26, les autorités françaises se réfèrent à une opération hypothétique équivalente d'investissement pour le montant d'impôt non perçu qui n'a jamais existé, et dont les autorités françaises sont en défaut de démontrer qu'elle aurait pu être menée à bien en respectant les dispositions fiscales et budgétaires régissant cette manière. A défaut de cette démonstration, le non-prélèvement de l'impôt apparaît comme une dérogation ad hoc des règles applicables.

65.

Certes, contrairement à l'avantage exorbitant que procurerait la seule annulation sans contrepartie d'un impôt dû, le non-paiement par EDF, en 1997, de l’impôt sur les sociétés s'inscrit dans les faits dans le contexte plus vaste de la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997, qui reclassait en capital d'EDF des provisions créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG et qui constitue, à n'en pas douter, une mesure de recapitalisation. En revanche, il n'apparaît pas que la République française a pris, préalablement ou simultanément à l’octroi de l’avantage économique résultant du non-paiement de l'impôt sur les sociétés, la décision de procéder, par la mesure effectivement mise en œuvre, à un investissement dans EDF.

66.

Il résulte de ce qui précède que, à ce stade, et sous réserve des précisions que devront apporter les autorités françaises quant aux règles applicables en matière de pré-affectation d'une ressource fiscale au profit d'un investissement en dotation au capital d'une entreprise telle qu'EDF en 1997, ainsi que d'autres éléments objectifs et vérifiables attestant de leur volonté de procéder à un investissement au moyen de la mesure fiscale en cause, l'appréciation globale des faits de l'espèce semble indiquer que cette mesure ressortit à la qualité de puissance publique de la République française, écartant par-là l'applicabilité du principe de l'investisseur privé, selon les critères indiqués par la Cour de justice de l'Union européenne.

A titre subsidiaire, sur l'application du principe de l'investisseur privé

67.

Quand bien même le principe de l'investisseur privé serait applicable, l'application dudit principe permet de conclure à ce stade qu'un investisseur privé n'aurait pas investi EUR 888,89 millions dans l'augmentation de capital d'EDF en 1997 sans aucune visibilité sur le rendement, en l'absence même de toute quantification du retour sur capital attendu en 1997 ainsi que de toute évaluation préalable par les autorités françaises, leurs agences d'investissement ou leurs conseils externes de la rentabilité de l'investissement prétendu.

68.

Il semble exclu qu'un actionnaire privé dans des circonstances normales de marché aurait investi EUR 888,89 millions dans l'augmentation de capital d'EDF ou d'une entreprise similaire en 1997 sans disposer et avoir examiné au préalable des études prospectives objectives et solides montrant, notamment les perspectives de rentabilité et les risques attachés à un tel investissement, effectuées de préférence par un tiers impartial conseiller en investissement, plutôt que, par exemple, l'entreprise bénéficiaire.

69.

De tels éléments devraient montrer, notamment, d'une part, quel était le plan d'affaires d'EDF en 1997, l'analyse critique de celui-ci et les facteurs de risque identifiés en son temps par l'Etat actionnaire et, d'autre part, compte tenu du plan d'affaires, dans une perspective d'actionnaire, le rendement attendu sur les capitaux d'EUR 888,89 millions investis, l'horizon de retour sur investissement, les modalités prévisibles de rémunération de l'actionnaire soit en dividendes soit en appréciation de la valeur du capital, les facteurs de risque intrinsèque d'un tel investissement dans l'absolu et par rapport aux modalités de rémunération possibles ou prévisibles, la comparaison avec le rendement d'investissements similaires dans des entreprises comparables à EDF et/ou tout autre facteur qu'un investisseur avisé aurait examiné avant d'engager ses fonds. A cet égard, il convient de rappeler l'incertitude sur le montant et l'évolution des charges de financement des retraites auxquelles EDF devait faire face en 1997, en application de son régime spécifique, et l'évaluation que pouvait en faire un investisseur à cette époque.

70.

Sur le plan matériel, attendu les critères fournis par la Cour, il convient que la date des documents fournis soit dûment établie ainsi que la preuve qu'ils ont été examinés par les ministres et fonctionnaires compétents et les assemblées du Parlement avant de prendre la décision litigieuse.

71.

A défaut de ces éléments, il n'est donc pas établi à ce stade qu'un actionnaire privé aurait apporté, à des conditions similaires, un montant égal à l’impôt dû, dans une entreprise se trouvant dans une situation comparable à celle d’EDF. Dès lors, en 1997, le non-paiement par EDF d'EUR 888,89 millions d’impôt sur les sociétés apparaît non pas comme un investissement productif de la part de l'Etat actionnaire mais plutôt comme une mesure dérogatoire de nature purement fiscale susceptible d'avoir procuré un avantage économique à EDF.

72.

Un tel avantage renforcerait nécessairement la position d'EDF par rapport à celle de ses concurrents, des lors que le montant de fonds propres détermine, parmi d'autres facteurs, la capacité de financement externe d'une entreprise. Il crée donc une distorsion de concurrence au sens de l’article 107, paragraphe 1, du TFUE. L’avantage serait nécessairement sélectif, puisque le non-paiement de l’impôt sur les sociétés sur une partie de ces provisions comptables constitue une exception au traitement fiscal normalement applicable à une telle opération et, en l'espèce, cette exception s'appliquait à la seule entreprise EDF.

Ressources étatiques

73.

La notion d’aide recouvre non seulement des prestations positives telles que les subventions, mais également toutes les interventions des autorités publiques qui allègent les charges qui grèvent normalement le budget d’une entreprise et qui ont des effets identiques aux subventions (11). Conformément à une jurisprudence constante (12), la non-perception par l’Etat d’un impôt qui aurait dû être perçu équivaut à la consommation d’une ressource d’Etat.

74.

Cette non-perception de la totalité de l’impôt sur les sociétés dû au titre de l’exercice 1997 découle directement d’un acte étatique, la loi no 97-1026 du 10 novembre 1997.

Affectation des échanges entre les Etats membres

75.

Depuis sa création en 1946 et jusqu'à l'entrée en vigueur de la directive du Conseil 96/92/CE du Parlement européen et du Conseil du 19 décembre 1996 concernant des règles communes pour le marché intérieur de l’électricité (13), EDF a joui sur le marché français d'une situation de monopole avec des droits exclusifs pour le transport, la distribution ainsi que l'importation et l'exportation d'électricité. Toutefois, EDF était déjà en concurrence avec les producteurs d'électricité des autres Etats membres avant même l'entrée en vigueur de la directive 96/92/CE. De surcroît, une libre concurrence existait sur les marchés connexes sur lesquels EDF avait déjà diversifié ses activités au-delà de ses droits exclusifs, que ce soit d’un point de vue géographique ou sectoriel. Des effets sur les échanges existaient donc bien avant la libéralisation prévue par la directive 96/92/CE.

76.

L'électricité faisait l'objet entre les Etat membres d'échanges importants et croissants auxquels EDF participait activement. Ces échanges, renforcés par l'adoption de la directive 90/547/CEE du Conseil du 29 octobre 1990 relative au transit d'électricité sur les grands réseaux (14), s'effectuaient sur la base d'accords commerciaux entre les différents opérateurs des réseaux d'électricité de haute tension dans les Etats membres. Dans les pays européens de l'OCDE, les importations d'électricité ont augmenté à un taux annuel moyen de plus de 7 % entre 1980 et 1990. De 1981 à 1989, EDF a multiplié l'excédent de sa balance commerciale d'électricité par 9, atteignant des exportations nettes de 42 TWh représentant 10 % de sa production totale. En 1985, EDF exportait déjà 19 TWh vers les autres Etats membres.

77.

Avant même l'entrée en vigueur de la directive 96/92/CE en février 1999, certains Etats membres avaient déjà adopté unilatéralement des mesures visant à ouvrir leur marché de l'électricité. En particulier, le Royaume-Uni a ouvert son marché à 100 % pour les gros clients industriels en 1990. La Suède a ouvert le sien à 100 % en 1996, la Finlande a commencé à l'ouvrir en 1995 pour atteindre 100 % en 1997, l'Allemagne l'a ouvert à 100 % en 1998 et les Pays-Bas l'ont ouvert totalement pour les clients industriels en 1998. Dans ces conditions, avant même la date fixée par la directive pour l’ouverture à la concurrence, les aides d'Etat accordées aux entreprises disposant d’un monopole dans un Etat membre participant activement aux échanges intracommunautaires, comme c'est le cas d'EDF, étaient susceptibles d'affecter le commerce entre Etats membres au sens de l'article 107, paragraphe 1, du TFUE.

78.

Dans son rapport annuel 1997, EDF indiquait se situer « parmi les tous premiers opérateurs internationaux du secteur électrique, avec, hors de France, plus de FRF 13 milliards engagés, un parc de production dont la puissance installée représente près de 11 % de celle du parc français et plus de 8 millions de clients. » Le rapport soulignait également qu’en 1997, EDF a « multiplié et renforcé ses investissements en Europe en étendant sa présence à l’Autriche et à la Pologne » et qu’elle a « exporté plus de 70 TWh en Europe ».

79.

Le contrat d’entreprise 1997 – 2000, signé le 8 avril 1997 entre l’Etat et EDF, prévoyait qu’EDF consacrerait environ FRF 14 milliards à ses investissements internationaux, les régions de l’Europe figurant parmi les priorités. Entre 2000 et 2002, EDF avait acquis un tiers du capital de l’entreprise allemande EnBW, accru les capacités de production et de distribution de sa filiale britannique London Electricity, pris le contrôle direct de l’entreprise italienne Fenice et mis en place un partenariat avec Fiat pour l’achat de Montedison (devenu Edison).

80.

En 1997, SDS, filiale détenue à 100 % par EDF, réunissait ses activités liées à la fourniture de services pour les clients individuels, les entreprises et les autorités locales. SDS exerçait son activité dans le traitement des déchets, l’éclairage de rue et d’autres services liés à l’énergie avec une contribution aux ventes équivalente à EUR 685 millions en 1998 contre EUR 650 millions en 1997. En 2000, EDF a mis au point un partenariat avec Veolia Environnement à travers la société Dalkia, qui est le leader européen des services énergétiques aux entreprises et aux collectivités. Elle propose des services d’ingénierie et de maintenance énergétiques, gère des installations thermiques et des services techniques liés au fonctionnement des bâtiments et assure l’exploitation des réseaux de chaleur, de cogénération, d’ensembles de production d’énergie et de fluides industriels.

81.

EDF a également développé ses activités sur le marché des énergies renouvelables. En 1997, la société holding CHART, une filiale détenue à 100 % par EDF, réunissait ses activités dans le domaine des énergies renouvelables, telles que la géothermie et l’éolien. Sa contribution au chiffre d’affaires consolidé était alors d'EUR 70 millions.

82.

Enfin, en tant que producteur et distributeur d'électricité, EDF a été et est encore en concurrence avec des fournisseurs d'autres sources d'énergie de substitution comme le charbon, le pétrole et le gaz, tant sur son marché national que sur les marchés internationaux. En France, par exemple, EDF a lancé avec succès une campagne pour encourager l'utilisation d'électricité pour le chauffage. Elle a ainsi accru sa part de marché par rapport à ses concurrents qui fournissent des sources d'énergie de substitution comme le pétrole ou le gaz. Dans le secteur de l'acier, les fours électriques sont en concurrence avec les fours à gaz et à pétrole.

83.

En ce qui concerne l’affectation des échanges entre Etats membres pour le gaz, il convient de noter que la France n’ayant que de faibles réserves de gaz, celui-ci a toujours été, dans une large mesure, importé. Le marché du gaz a aussi fait l’objet d’une directive de libéralisation, la directive 98/30/CE du Parlement européen et du Conseil du 22 juin 1998 concernant les règles communes pour le marché intérieur du gaz naturel, adoptée en juin 1998 et qui devait être transposée dans chaque Etat membre avant août 2000. Les Etats membres devaient définir les clients éligibles ayant la possibilité de choisir leur fournisseur. La définition de ces clients éligibles devait aboutir à une ouverture immédiate du marché du gaz d’au moins 20 % de la consommation nationale annuelle de gaz, puis de 28 % en 2003.

84.

Un rapport parlementaire français (15) indique que, selon les informations gouvernementales la consommation des clients éligibles ayant changé de fournisseur représentait au début de l’année 2002 environ 25 % de la consommation totale des clients éligibles et 5 % du marché total, et que quatre nouveaux opérateurs étaient apparus sur le marché français.

85.

EDF occupait ainsi une place importante dans les échanges d’électricité entre les Etats membres en 1997 alors que, à présent, le marché de l’électricité en France est pleinement ouvert et de nombreux fournisseurs européens y sont présents. Il apparaît ainsi qu’en 1997, EDF était déjà bien implantée sur certains marchés d’autres Etats membres, et que l’aide résultant du non-paiement par EDF de l’impôt sur les sociétés sur une partie des provisions comptables créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG ne pouvait qu’affecter les échanges entre Etats membres.

86.

Ainsi, dans la mesure où il remplit les quatre critères fixés à l’article 107, paragraphe 1, du TFUE, le non-paiement par EDF de l’impôt sur les sociétés sur une partie des provisions comptables créées en franchise d’impôt pour le renouvellement du RAG, semble constituer une aide d’Etat. Il convient désormais d’examiner sa compatibilité au regard des règles du TFUE.

APPRÉCIATION DE COMPATIBILITÉ DE L'AIDE AVEC LE MARCHÉ INTÉRIEUR

87.

L’article 107, paragraphe 1, du TFUE dispose que les aides correspondant aux critères qu’il définit sont en principe incompatibles avec le marché commun. Les exceptions à cette incompatibilité prévues à l’article 107, paragraphe 2, du TFUE ne sont pas applicables en l’espèce en raison de la nature de l’aide qui n’est pas destinée à atteindre les objectifs énumérés audit paragraphe.

88.

La mesure d’aide concernée ne remplit pas non plus les conditions prévues à l’article 107, paragraphe 3, points a) et c), pour les aides destinées à favoriser le développement économique de certaines régions, d’autant plus qu’elle correspond à une aide au fonctionnement. En effet, elle n’est pas subordonnée à des investissements ou à la création d’emplois comme envisagé dans les lignes directrices concernant les aides d’Etat à finalité régionale.

89.

L’article 107, paragraphe 3, point c), du TFUE prévoit également une exception pour les aides destinées à faciliter le développement de certaines activités quand elles n’altèrent pas les conditions des échanges dans une mesure contraire à l’intérêt commun. En l’espèce, la mesure d’aide examinée n’entre pas dans le cadre de cette dérogation. Cette exception au droit fiscal applicable, qui ne bénéficie qu’à une seule entreprise, ne peut être considérée comme destinée à faciliter le développement d’une activité. Son seul objet est en effet d’aider une entreprise en réduisant ses coûts opérationnels.

90.

En ce qui concerne les exceptions prévues à l’article 107, paragraphe 3, points b) et d), du TFUE, la mesure d’aide concernée en l’espèce n’est pas destinée à promouvoir la réalisation d’un projet d’intérêt commun, ni à remédier à une perturbation grave de l’économie française, ni à promouvoir la culture et la conservation du patrimoine.

91.

Ainsi, les critères de compatibilité énoncés à l’article 107, paragraphes 2 et 3, du TFUE ne sont pas remplis. Par ailleurs, en ce qui concerne la compensation des coûts de service public, les autorités françaises n’ont pas invoqué à l’égard de l’avantage fiscal l’application de l’article 106, paragraphe 2, du TFUE, mais elles ont souligné le fait qu’EDF exerce des missions de service public. Les autorités françaises n’ont cependant fourni aucune évaluation du coût occasionné à EDF par ces missions. La Commission ne peut donc pas établir si l’avantage fiscal en question compense ou non l’éventuel surcoût lié à ces missions de service public qui lui sont imposées. En tout état de cause, si le non-paiement de l'impôt devait être qualifié de compensation pour la fourniture d'un service d'intérêt économique général, il n'est pas établi qu'une telle compensation ait été définie à l'avance selon des critères transparents et objectifs et calculée par rapport aux coûts d'une entreprise efficace.

92.

A ce stade, l’examen du respect des conditions formulées dans l’arrêt Altmark, qui permettent d’échapper au champ d’application de l’article 107, paragraphe 1, du TFUE ainsi que l’examen des critères d’application de l’article 106, paragraphe 2, du TFUE, que les autorités françaises n'invoquent d'ailleurs pas, ne sont donc pas possibles en l’espèce.

93.

Sur la base des considérations précédentes, il apparaît à ce stade que l’aide examinée constitue une aide au fonctionnement, qui a eu pour effet de renforcer la position concurrentielle d’EDF vis-à-vis de ses concurrents. Si tel est le cas, elle serait incompatible avec le marché intérieur.

94.

La Commission considère aussi que, à ce stade, que, contrairement à l’affirmation des autorités françaises, la règle de prescription ne s’applique pas en l’espèce. Certes, EDF a créé les provisions comptables en franchise d’impôt de 1987 à 1996. Cependant, il convient de remarquer, d’une part, que d’après le Conseil national de la comptabilité, les corrections d’erreur, qui, par leur nature même, portent sur la comptabilisation des opérations passées, doivent être comptabilisées dans le résultat de l’exercice au cours duquel elles sont constatées et, d’autre part, que la loi qui dispose que les droits du concédant sont reclassés en dotations en capital sans être soumis à l’impôt sur les sociétés date du 10 novembre 1997. L’avantage fiscal date donc de 1997, et la prescription ne s’applique pas à une aide nouvelle versée à cette date, car le premier acte de la Commission concernant cette mesure date du 10 juillet 2001. Par ailleurs l'article 15 du règlement (CE) no 659/1999 exclut de la prescription la procédure au contentieux.

VI.   CONCLUSIONS

Compte tenu des considérations qui précédent, la Commission estime à ce stade que la mesure examinée constitue une aide d'Etat et doute de sa compatibilité avec le marché intérieur. Elle invite donc la République française, dans le cadre de la procédure de l’article 108, paragraphe 2, du TFUE sur le fonctionnement de l'Union européenne, à présenter ses observations et à fournir toute information utile pour l’évaluation de la mesure dans un délai d’un mois à compter de la date de réception de la présente. En particulier, la République française devrait fournir les éléments et informations concernant l'applicabilité et l'application du critère de l'investisseur privé indiqués par le Tribunal et la Cour de l'Union européenne repris aux considérants 33 à 38 et 58 à 70 de la présente lettre. A priori, la Commission considère que l'éventuelle confidentialité des documents, à la supposer établie, ne devrait pas faire obstacle à leur transmission à la Commission.

En effet, en ce qui concerne l'injonction du 16 octobre 2002, et les raisons arguées par les autorités françaises, la Commission constate que les documents transmis par les autorités françaises ont été largement expurgés. Il n’appartient pas à l’Etat membre mais à la Commission d’apprécier la pertinence de ces documents dans le cadre de son investigation. Par ailleurs, l’existence de secrets d’affaires invoquée par les autorités françaises ne constitue pas un motif valable pour refuser de transmettre un document à la Commission, puisque celle-ci est tenue de traiter de façon confidentielle toute information constitutive de secrets d’affaires. Il est probable que les éléments et informations nécessaires revêtent le caractère de secret commercial, sous réserve de l'examen de l'ancienneté de documents datant de plus de 15 ans à l'heure actuelle. Le refus par la République française de communiquer les éléments et informations demandés par la Commission permettra à la Commission de décider exclusivement sur la base des informations disponibles conformément à l’article 13, paragraphe 1, du règlement (CE) no 659/1999.

La Commission invite aussi vos autorités à transmettre immédiatement une copie de cette lettre au bénéficiaire potentiel de l’aide.

La Commission rappelle à la République française l’effet suspensif de l’article 108, paragraphe 3, du TFUE sur le fonctionnement de l'Union européenne et se réfère à l'article 14 du règlement (CE) no 659/1999 du Conseil qui prévoit que toute aide illégale pourra faire l’objet d’une récupération auprès de son bénéficiaire.

Par la présente, la Commission avise la République française qu’elle informera les intéressés par la publication de la présente lettre et d'un résumé de celle-ci au Journal officiel de l’Union européenne. Elle informera également les intéressés dans les pays de l’AELE signataires de l’accord EEE par la publication d’une communication dans le supplément EEE du Journal officiel, ainsi que l’autorité de surveillance de l’AELE en leur envoyant une copie de la présente. Tous les intéressés susmentionnés seront invités à présenter leurs observations dans un délai d’un mois à compter de la date de cette publication.»


(1)  GU L 049 del 22.2.2005, pag. 9.

(2)  Sentenza del 15 dicembre 2009 nella causa T-156/04, EDF/Commissione (Racc. 2009, pag. II-04503).

(3)  Sentenza della Corte del 5 giugno 2012 nella causa C-124/10P, Commissione/EDF, non ancora pubblicata nella Raccolta.

(4)  À compter du 1er décembre 2009, les articles 87 et 88 du traité CE sont devenus respectivement les articles 107 et 108 du traité sur le fonctionnement de l'Union européenne («TFUE»). Dans les deux cas, les dispositions sont, en substance, identiques. Aux fins de la présente décision, les références faites aux articles 107 et 108 du TFUE s'entendent, s'il y a lieu, comme faites respectivement aux articles 87 et 88 du traité CE. Le TFUE a également introduit certaines modifications de terminologie, telles que le remplacement de «Communauté» par «Union», de marché commun par «marché intérieur» et de «Tribunal de première instance» par «Tribunal». La terminologie du TFUE est utilisée dans la présente décision.

(5)  JO C 280 du 16.11.2002, p. 8.

(6)  JO L 049 du 22.02.2005 p. 9.

(7)  Arrêt du Tribunal du 15 décembre 2009, Affaire T-156/04— EDF/Commission, REC 2009 page II-04503.

(8)  Arrêt de la Cour du 5 juin 2012, Affaire C-124/10P— Commission-EDF, non encore publié.

(9)  Conversion réalisée sur la base du taux de change franc-euro en date du 22 décembre 1997.

(10)  Règlement (CE) no 659/1999 du Conseil du 22 mars 1999 portant modalités d'application de l'article 93 du traité CE, Journal officiel no L 083 du 27.3.1999 p. 1 -9,

(11)  Arrêts de la Cour Gezamenlijke Steenkolenmijnen c/ Haute Autorité, 23 février 1961, aff. 30/59, Recueil p. 3; Banco de Crédito Industrial, 15 mars 1994, aff. C-387/92, Recueil p. I-877; SFEI, 11 juillet 1996, aff. C-39/94, p. I-3547; France c/ Commission, 26 septembre 1996, aff. C-241/94, Recueil p. I-4551; arrêt du Tribunal FFSA c/ Commission, 2027 février 1997, aff. T-106/95, Recueil p. I-911.

(12)  Voir. notamment arrêt du Tribunal, Ladbroke/Commission, du 27 janvier 1998, aff. T-67/94, Recueil p. II-1, point 109.

(13)  JO L 27 du 30.1.1997, p. 20.

(14)  JO L 313 du 13.11.1990, p. 30.

(15)  Rapport de M. Poniatowski, fait en 2002 au nom de la commission des affaires économiques du Sénat sur le projet de loi relatif aux marchés énergétiques.