ISSN 1977-0944 doi:10.3000/19770944.C_2012.388.ita |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
55o anno |
Numero d'informazione |
Sommario |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Corte dei conti |
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2012/C 388/01 |
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2012/C 388/02 |
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2012/C 388/03 |
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2012/C 388/04 |
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2012/C 388/05 |
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2012/C 388/07 |
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2012/C 388/08 |
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2012/C 388/09 |
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2012/C 388/10 |
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2012/C 388/11 |
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2012/C 388/12 |
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2012/C 388/13 |
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2012/C 388/14 |
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2012/C 388/15 |
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2012/C 388/16 |
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2012/C 388/17 |
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2012/C 388/18 |
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2012/C 388/20 |
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2012/C 388/21 |
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2012/C 388/22 |
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2012/C 388/23 |
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2012/C 388/24 |
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2012/C 388/26 |
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2012/C 388/27 |
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2012/C 388/28 |
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2012/C 388/29 |
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2012/C 388/30 |
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2012/C 388/31 |
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2012/C 388/32 |
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2012/C 388/33 |
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2012/C 388/34 |
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2012/C 388/35 |
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2012/C 388/36 |
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2012/C 388/37 |
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2012/C 388/38 |
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2012/C 388/39 |
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IT |
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IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Corte dei conti
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/1 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia ACER
2012/C 388/01
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (di seguito l'«Agenzia»), con sede a Lubiana, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 713/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il compito principale dell’Agenzia è di assistere le autorità nazionali di regolamentazione nell’esercizio, a livello dell’UE, delle funzioni di regolamentazione svolte negli Stati membri e, se necessario, di coordinarne l’azione. Nell’ambito del regolamento concernente l’integrità e la trasparenza del mercato dell’energia (REMIT) (2), l’Agenzia si è vista attribuire nuove funzioni aggiuntive, insieme alle autorità nazionali di regolamentazione, per quanto riguarda il monitoraggio del mercato europeo dell’energia all’ingrosso (3). |
2. |
La Commissione ha concesso l’autonomia finanziaria all’Agenzia l’8 marzo 2011. Per l’esercizio finanziario 2011, il periodo sottoposto ad audit è pertanto compreso fra l’8 marzo e il 31 dicembre 2011. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
4. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (4) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (5) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, e la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
5. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (7). Il direttore ha il compito di porre in essere (8) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (9) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
6. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (10) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
8. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
9. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
10. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (11) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (12). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
11. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
12. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
13. |
Il bilancio totale dell’Agenzia è ammontato a 4,8 milioni di euro, di cui 1,5 milioni di euro di stanziamenti (31 %) non sono stati impegnati. L’importo è stato integralmente restituito alla Commissione. Sono stati riportati al 2012 stanziamenti pari a 0,9 milioni di euro (29 % degli stanziamenti totali). L’importo degli stanziamenti riportati è stato particolarmente elevato per il Titolo II (spese amministrative), con 0,3 milioni di euro (59 % degli stanziamenti totali del Titolo II), e per il Titolo III (spese operative), con 0,4 milioni di euro (59 % degli stanziamenti del Titolo III). Il livello dei pagamenti a fronte degli impegni contratti è stato anch’esso modesto, pari al 41 % sia per il Titolo II che per il Titolo III. L’elevato livello di stanziamenti non utilizzati e di riporti, nonché il basso livello dei pagamenti sono indicativi di carenze nella pianificazione e nell’esecuzione del bilancio e sono contrari al principio di bilancio dell’annualità. |
ALTRE OSSERVAZIONI
14. |
Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione. Ad esempio, gli avvisi di posto vacante non specificavano il numero massimo di candidati che sarebbero stati inclusi nell’elenco di riserva e non facevano riferimento alla possibilità di presentare ricorso. Inoltre, le domande per le prove scritte e i colloqui, nonché la relativa ponderazione, non erano state stabilite prima di procedere all’esame delle candidature. |
15. |
Nel 2011 l’Agenzia ha pagato indennità di soggiorno, per un importo di 10 839 euro, ad esperti distaccati che erano cittadini dello Stato in cui ha sede l’Agenzia. Questi pagamenti violano le norme relative al distacco degli esperti nazionali adottate dal consiglio d’amministrazione dell’Agenzia, in base alle quali tali indennità sono concesse solo ad agenti temporanei che non siano cittadini dello Stato membro in cui prestano servizio; tali pagamenti sono irregolari. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 211 del 14.8.2009, pag. 1.
(2) Regolamento n. 1227/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011 (GU L 326 dell’8.12.2011, pag. 1).
(3) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(4) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(5) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(6) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(7) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(8) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(9) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(10) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(11) I conti annuali definitivi, compilati il 19 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.acer.europa.eu.
(12) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Lubiana)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato [Articoli 114 (ex articolo 95 del TCE) e 194 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea] |
Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno. Nel quadro dell'instaurazione o del funzionamento del mercato interno e tenendo conto dell'esigenza di preservare e migliorare l'ambiente, la politica dell'Unione nel settore dell'energia è intesa, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, a:
ll Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, stabiliscono le misure necessarie per conseguire questi obiettivi. Tali misure sono adottate previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni. |
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Competenze dell’Agenzia [come specificato nel regolamento (CE) n. 713/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, nel regolamento (UE) n. 838/2010; nel regolamento (UE) n. 1227/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi Lo scopo dell’Agenzia è quello di assistere le autorità di regolamentazione nell’esercizio a livello dell’Unione delle funzioni di regolamentazione svolte negli Stati membri e, se necessario, di coordinarne l’azione. Compiti
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Organizzazione |
Consiglio d'amministrazione Composizione: due membri designati dal Parlamento europeo, due membri designati dalla Commissione e cinque membri designati dal Consiglio. Ogni membro ha un supplente. Compiti: il Consiglio di amministrazione adotta il programma annuale di lavoro ed il bilancio dell’Agenzia e ne controlla l’esecuzione. Direttore È nominato dal consiglio di amministrazione previo parere favorevole del comitato dei regolatori e viene scelto da un elenco di candidati proposto dalla Commissione. Comitato dei regolatori Composizione: un rappresentante ad alto livello delle autorità di regolamentazione per ogni Stato membro e un rappresentante senza diritto di voto della Commissione. Ogni membro ha un supplente nominato dall’autorità nazionale di regolamentazione di ciascuno Stato membro. Compiti:
Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 |
Bilancio definitivo 4,8 milioni di euro. Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti autorizzati: 40 Occupati: 39 Altri impieghi: 12 Totale: 39, di cui addetti a:
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Attività e servizi forniti nel 2011 |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
13. |
Durante il primo anno di attività l’ACER ha dovuto assumere la maggior parte del suo personale. Tale sfida ha portato a un’occupazione tardiva delle posizioni disponibili, che ha avuto un impatto significativo sul tasso di esecuzione del bilancio dell’Agenzia. Questo fattore ha influenzato altresì la stima delle esigenze in termini di appalti e ha determinato la concentrazione delle procedure di gara nella parte finale dell’esercizio, con un conseguente elevato livello di riporti per onorare gli impegni giuridici e di bilancio sottoscritti. Poiché la maggioranza dei posti è stata occupata all’inizio del 2012, l’ACER si trova ora in una posizione molto più favorevole per attuare i compiti che le sono stati affidati ed eseguire il bilancio relativo. |
14. |
L’ACER accoglie le osservazioni della Corte e ha già attuato misure correttive. |
15. |
L’ACER accetta la constatazione preliminare e ha già interrotto il pagamento di indennità agli esperti nazionali distaccati sloveni. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/8 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio
2012/C 388/02
INTRODUZIONE
1. |
L’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (di seguito «l'Ufficio»), con sede a Riga, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’Ufficio ha il compito, sotto la guida del comitato dei regolatori, di raccogliere e analizzare informazioni sulle comunicazioni elettroniche e di diffondere presso le autorità nazionali di regolamentazione (ANR) le migliori prassi regolamentari, quali approcci, metodologie o orientamenti comuni sull’attuazione del quadro normativo dell’Unione europea (2). |
2. |
La Commissione ha concesso l’autonomia finanziaria all’Ufficio il 12 settembre 2011. Per l’esercizio finanziario 2011, il periodo sottoposto ad audit è pertanto compreso fra il 12 settembre e il 31 dicembre 2011. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
4. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Ufficio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, e la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
5. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Ufficio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
6. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
8. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
9. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
10. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio stesso e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
11. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
12. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
13. |
Il bilancio 2011 dell’Ufficio, adottato dal comitato di gestione, presentava gli stanziamenti solo per titoli e capitoli senza una suddivisione in articoli e voci. Tale situazione è in contrasto con il principio della specializzazione del bilancio. |
14. |
La Corte ha individuato 21 casi, per un valore totale di 94 120 euro, in cui gli stanziamenti riportati al 2012 non corrispondevano a impegni giuridici. Questi riporti erano pertanto irregolari. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’UFFICIO
15. |
L’Ufficio non ha ancora adottato e attuato tutte le norme di controllo interno. In particolare, non è stato introdotto un registro centrale per le fatture, né un registro delle eccezioni. |
ALTRE OSSERVAZIONI
16. |
È necessario che l’Ufficio migliori la trasparenza delle procedure di assunzione. Le domande da porre ai candidati nelle prove scritte e nel colloquio non sono state stabilite prima dell’esame delle candidature da parte della commissione giudicatrice; non vi era alcuna decisione dell’Autorità che ha il potere di nomina che designasse la commissione giudicatrice e il grado dei membri di quest’ultima non era indicato. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 337 del 18.12.2009, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Ufficio, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Ufficio.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 3 luglio 2012, sono pervenuti alla Corte il giorno stesso. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.berec.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Riga)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea
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Competenze dell'Ufficio [Regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Poteri dell’Ufficio quali definiti nel regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio. L’Ufficio di cui all’articolo 6 fornisce i servizi di sostegno amministrativo e professionale al BEREC. Esso svolge le sue funzioni sotto la guida del comitato dei regolatori. |
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Organizzazione |
L’Ufficio comprende:
che ripartiscono fra loro tutte le responsabilità amministrative e finanziarie, comprese quelle in materia di personale. Tuttavia, solo il comitato di gestione è responsabile dell’assunzione di personale (articolo 7, paragrafo 4); L’orientamento concernente i servizi e i prodotti dell’Ufficio è fornito dal comitato dei regolatori, come specificato in «Prodotti e serviti forniti nel 2011». |
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Risorse messe a disposizione dell'Ufficio nel 2011 |
Bilancio definitivo: 1,8 milioni di euro (bilancio rettificativo 1/2011) Autonomia finanziaria ottenuta il 12 settembre 2011. Effettivi al 31 dicembre 2011: 18 |
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Prodotti e servizi forniti nel 2011 |
Sotto la guida del comitato dei regolatori, l’Ufficio ha fornito i seguenti servizi:
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Fonte: Informazioni fornite dall'Ufficio. |
LE RISPOSTE DELL’UFFICIO
13. |
L’Ufficio del BEREC porrà fine a tale prassi. Il bilancio 2012, già suddiviso in articoli e voci, sarà approvato dal comitato di gestione nel dettaglio e pubblicato sul nostro sito web nel settembre 2012. |
14. |
La fase di avvio ha reso difficile elaborare previsioni corrette dei riporti. L’esecuzione del bilancio è ora sottoposta a uno stretto controllo. Alla fine del 2012 saranno fornite istruzioni e verranno raccolte le informazioni rilevanti presso le unità al fine di disimpegnare gli impegni non utilizzati. |
15. |
L’attuale piano di attuazione delle norme di controllo interno definisce i termini relativi alla realizzazione delle diverse norme nel periodo da novembre 2011 a gennaio 2013. Dal 18 giugno 2012 viene effettuata la registrazione delle fatture e delle eccezioni con un impatto sulle ulteriori registrazioni del 2012. Sono in corso i preparativi delle istruzioni amministrative rilevanti. |
16. |
L’Ufficio ha applicato le stesse procedure utilizzate dalla DG INFSO fino al momento delle constatazioni della Corte, nel maggio 2012. Dal giugno 2012 l’Ufficio aggiorna le linee guida sulle procedure di assunzione per affrontare le questioni emerse. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/12 |
RELAZIONE
sui conti annuali del Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta del Centro
2012/C 388/03
INTRODUZIONE
1. |
Il Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea (di seguito «il Centro»), con sede a Lussemburgo, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 2965/94 del Consiglio (1). Esso ha il compito di fornire alle istituzioni e agli organismi dell’Unione europea che lo desiderano, i servizi di traduzione necessari alle loro attività (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) del Centro, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario del Centro, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali del Centro e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali del Centro per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Il bilancio del Centro per il 2011 è ammontato a 51,3 milioni di euro (12), contro i 55,9 milioni di euro dell'esercizio precedente. Nel 2011, il risultato dell’esecuzione del bilancio è sceso a 1,2 milioni di euro a fronte degli 8,3 milioni di euro del 2010. Ciò deriva principalmente da una diminuzione delle entrate del 15 %, che rispecchia la nuova politica dei prezzi del Centro tesa ad allineare il prezzo dei prodotti al loro costo. |
SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI ESPRESSE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE
13. |
Proseguendo l’andamento dell’anno precedente, l’eccedenza di bilancio accumulata è diminuita, passando da 9,2 milioni di euro nel 2010 a 3,0 milioni nel 2011. Tale riduzione è l’effetto netto dell’eccedenza di bilancio dell’esercizio 2011 e degli accantonamenti alla riserva per la stabilizzazione dei prezzi e per gli investimenti eccezionali. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 314 del 7.12.1994, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività del Centro, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e sulla gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario ed il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario del Centro.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 27 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o www.cdt.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Bilancio rettificativo (GU C 375 del 22.12.2011, pagg. 5-7); compresi gli storni di bilancio.
ALLEGATO
Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea (Lussemburgo)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato |
I rappresentanti dei governi degli Stati membri hanno adottato di comune accordo una dichiarazione relativa all'istituzione, sotto l'egida dei servizi di traduzione della Commissione installati a Lussemburgo, di un Centro di traduzione degli organismi dell'Unione, incaricato di fornire i servizi di traduzione necessari al funzionamento degli organismi e dei servizi aventi sede nei luoghi determinati con la decisione del 29 ottobre 1993. |
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Competenze del Centro [Regolamento (CE) n. 2965/94 del Consiglio modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1645/2003 del Consiglio] |
Obiettivi Fornire i servizi di traduzione necessari al funzionamento dei seguenti organismi:
Gli organismi istituiti dal Consiglio, diversi da quelli sopraelencati, possono ricorrere ai servizi del Centro. Le istituzioni e gli organi dell'Unione europea che dispongono già di un proprio servizio di traduzione possono eventualmente, su base volontaria, usufruire dei servizi del Centro. Il Centro partecipa a pieno titolo ai lavori del comitato interistituzionale di traduzione. Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione:
Compiti Adotta il bilancio ed il programma di lavoro annuale, la tabella dell’organico e la relazione annuale del Centro. Direttore Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione (IAS) Autorità competente per il discarico Parlamento su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione del Centro nel 2011 (dati relativi al 2010) |
Bilancio definitivo 51,3 (55,9) milioni di euro Effettivi 225 (225) posti previsti nella tabella dell'organico, di cui 205 (215) occupati; + 14 (10) agenti contrattuali. Totale degli effettivi: 219 (225), di cui addetti a funzioni:
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Numero di pagine tradotte: 712 813(819 598) Numero di pagine per lingua:
Numero di pagine per cliente:
Numero di pagine tradotte da freelance: 436 445(448 160) |
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Fonte: Informazioni fornite dal Centro. |
LA RISPOSTA DEL CENTRO
Il Centro ha preso atto della relazione della Corte.
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/17 |
RELAZIONE
sui conti annuali del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Centro
2012/C 388/04
INTRODUZIONE
1. |
ll Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (di seguito il «Centro»), con sede a Salonicco, è stato istituito dal regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio (1). Il suo mandato consiste principalmente nel contribuire allo sviluppo della formazione professionale a livello dell’Unione. A tale fine, ha il compito di raccogliere e divulgare la documentazione sui sistemi di formazione professionale (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) del Centro, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario del Centro, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La resposabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali del Centro e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali del Centro per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Il bilancio 2011 del Centro è ammontato a 18,9 milioni di euro, di cui 0,9 milioni (5 %) sono stati riportati al 2012 (12). I riporti comprendono 0,6 milioni di euro di stanziamenti per il Titolo II «spese amministrative» (37 % degli stanziamenti totali del Titolo II). Solo 0,075 milioni di euro (13 %) di tale importo riguardano i servizi forniti al Centro nel 2011 e sono stati imputati come spese. Il basso livello delle spese da pagare è dovuto alla stipulazione dei contratti verso la fine dell’esercizio, per beni e servizi che saranno forniti, per la maggior parte, nel 2012. L’eccessivo livello di riporti per il Titolo II è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. |
13. |
Si è proceduto a un numero significativo di storni di bilancio, concentrati perlopiù alla fine dell’esercizio (13). Un importo di 0,7 milioni di euro è stato stornato dal Titolo I «spese per il personale» al Titolo II «spese amministrative» (0,2 milioni di euro) e al Titolo III «spese operative» (0,5 milioni di euro). La giustificazione addotta per questi storni di bilancio non era sufficiente, dal momento che non si era proceduto ad una stima dei fabbisogni. Tale situazione denota debolezze nella pianificazione e nella programmazione del bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DEL CENTRO
14. |
Le sovvenzioni erogate dal Centro, su base annuale, per l'istruzione e la formazione professionali (IFP) (14) ammontano a circa 1 milione di euro (15). Si sono registrati considerevoli ritardi nella chiusura delle sovvenzioni per l’esercizio 2010, a causa della presentazione tardiva, da parte dei beneficiari, delle rispettive relazioni finali sulle attività. Vi sono stati ritardi anche nella verifica di tali relazioni e nell’erogazione dei pagamenti finali da parte del Centro (16). |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 39 del 13.2.1975, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività del Centro, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario del Centro.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 13 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.cedefop.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Gli stanziamenti riportati riguardano il Titolo I «spese per il personale» e il Titolo II «spese amministrative» (non vi sono riporti automatici per il Titolo III «spese operative», in quanto tali stanziamenti sono gestiti come stanziamenti dissociati).
(13) Nell’insieme sono stati eseguiti 77 storni di bilancio (per un totale di 1,5 milioni di euro), 67 dei quali (1,3 milioni di euro) sono stati effettuati nei mesi di novembre e dicembre 2011.
(14) Il Centro eroga sovvenzioni a una rete europea di riferimento e competenza («ReferNet»), per la raccolta di informazioni sui sistemi e le politiche nazionali in materia di istruzione e formazione professionale vigenti negli Stati membri, in Norvegia e in Islanda.
(15) 2011 e 2010: 0,9 milioni di euro.
(16) In media, i pagamenti finali hanno subito ritardi di circa 50 giorni.
ALLEGATO
Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Salonicco)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato [Articolo 166, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea] |
Raccolta di informazioni L'Unione attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità di questi ultimi per quanto riguarda il contenuto e l'organizzazione della formazione professionale. |
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Competenze del Centro [Articoli 2 e 3 del regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio] |
Obiettivi Quale centro di riferimento dell’Unione europea per l’istruzione e la formazione professionale, il Centro fornisce ai responsabili delle politiche, a ricercatori e professionisti, elementi attinenti all’evoluzione attuale per consentire loro di approdare a decisioni e interventi che poggino su basi solide. Il Centro assiste la Commissione europea nel promuovere e sviluppare, a livello dell’Unione, l’istruzione e la formazione professionale. Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di direzione Composizione Per ogni Stato membro:
Tre membri in rappresentanza della Commissione europea. I membri di cui alle lettere a), b) e c) sono nominati dal Consiglio. I membri che rappresentano la Commissione sono da essa nominati. Alle riunioni del consiglio di direzione e dell’ufficio di presidenza partecipano anche i coordinatori delle organizzazioni dei datori di lavoro e delle organizzazioni dei lavoratori a livello europeo nonché osservatori dei paesi SEE. Compiti Adottare il bilancio, le priorità a medio termine (pianificazione pluriennale del Centro), il programma di lavoro e valutare e analizzare la relazione annuale di attività e i conti annuali. Adottare il bilancio definitivo e la tabella dell'organico. Ufficio di presidenza Composizione Il presidente e tre vice-presidenti del consiglio di direzione, un coordinatore per ciascun gruppo e un rappresentante aggiuntivo della Commissione. Il direttore è nominato dalla Commissione in base ad un elenco di candidati presentato dal consiglio di direzione; è responsabile della gestione del Centro e mette in atto le decisioni del consiglio di direzione e dell’ufficio di presidenza. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione europea. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione del Centro nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 18,83 (18,25) milioni di euro Contributo dell’Unione (1): 97,5 % (97,7 %) Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti previsti nella tabella dell'organico: 101 (101) Posti occupati: 97 (96) Altri agenti: agenti contrattuali: 25 (24) esperti nazionali distaccati: 3 (5) Totale effettivi: 125 (125), di cui addetti a compiti operativi: 90 (90), compiti amministrativi: 35 (35) |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Analisi e presentazione di relazioni sugli sviluppi della politica Il compito del Centro di esaminare i progressi compiuti nell’attuazione delle priorità congiunte in materia di istruzione e formazione professionale (IFP) è stato confermato e ampliato nel 2010. Il Centro ha adottato un nuovo approccio per: (i) fare il punto, ogni anno, degli sviluppi in materia realizzati nei vari paesi dal 2010; (ii) preparare una relazione completa sui progressi compiuti ai fini del conseguimento degli obiettivi strategici nel 2014. È stato introdotto un nuovo quadro per ReferNet — la rete europea del Centro relativa all’IFP — per la raccolta sistematica di informazioni sui sistemi e sugli sviluppi della politica in materia di IFP. I Commissari responsabili dei settori Istruzione e cultura e Occupazione hanno contribuito alla conferenza Agora organizzata dal Centro dal titolo «Un ponte verso il futuro» (politica europea 2002-2010 in materia di istruzione e formazione professionale). I risultati di un’analisi comparata dei meccanismi più efficaci ed efficienti di compartecipazione finanziaria per il finanziamento dell’IFP sono stati discussi nell’ambito di una conferenza organizzata dalla presidenza ungherese presso la DG EAC sull’apprendimento in età adulta e presso l’accademia per lo sviluppo delle competenze dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). Sostegno allo sviluppo e all’attuazione di strumenti comuni europei Il Centro ha coordinato il gruppo consultivo sul quadro europeo delle qualifiche (QEQ) unitamente alla Commissione europea (DG EAC). Nell’ottobre 2011 è stata pubblicata una relazione sullo sviluppo di quadri nazionali delle qualifiche in Europa. Il Centro ha analizzato le «relazioni di riferimento» presentate da 14 paesi. I dibattiti programmatici si sono svolti sulla base di 24 documenti preparatori e 24 presentazioni nell’ambito di 16 riunioni relative al QEQ (ad es.: conferenza QEQ della presidenza ungherese). È stata finalizzata la seconda relazione di monitoraggio sulle strategie per l’attuazione del sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET). È stato inoltre proseguito il sostegno a EQAVET e pubblicato il documento intitolato «Assuring quality in VET — the role of accrediting VET providers». Il sito internet Europass, gestito dal Centro, ha registrato un incremento del numero di utilizzatori fra i cittadini europei. Dalla sua introduzione, sono stati compilati on line 16,6 milioni di CV (2011: 5,8 milioni (3,8 milioni). Per promuovere una maggiore coerenza fra gli strumenti europei, il Centro haorganizzato un seminario congiunto presso il Parlamento europeo e una conferenza con le parti sociali avente per oggetto il loro ruolo nell’attuazione degli strumenti UE. Due note informative, Quadri delle qualifiche in Europa: Modernizzare l’istruzione e la formazione e Dare forma all’apprendimento permanente: valorizzare gli strumenti e i principi europei, hanno sintetizzato i messaggi principali per i responsabili delle politiche. Nel 2010/11 sono state coordinate 243 visite di studio per 2 723 specialisti provenienti da 31 paesi Gli studi di impatto sottolineano l’alto tasso di soddisfazione, 96 % (100 %), delle parti sociali e la qualità. Analisi delle capacità e delle competenze La previsione delle competenze è stata aggiornata. È stata organizzata una conferenza sulla comparazione dei metodi di previsione del fabbisogno in materia di competenze. Sono stati concordati l’approccio e i metodi per un’indagine europea presso i datori di lavoro riguardo al fabbisogno delle imprese in materia di competenze. Un seminario internazionale sull’anticipazione e l’adeguamento delle competenze alle esigenze del mercato ha riunito importanti attori internazionali e nazionali in questo campo. La relazione di sintesi Skills for green jobs (competenze per i lavori ecologici: un punto di vista globale) è stata pubblicata assieme all’OIL. La ricerca sulla non corrispondenza delle competenza al fabbisogno del mercato è stata focalizzata sulle problematiche della migrazione. Pubblicazione di uno studio sulla mancata corrispondenza fra domanda e offerta di qualifiche (Migrants, minorities, mismatch?). Qualifiche per l’apprendimento permanente I risultati della ricerca su programmi di studio e politiche di valutazione nonché sulle implicazioni per i singoli individui dei risultati dell’apprendimento sono stati presentati alla conferenza sullo sviluppo delle competenze dei giovani organizzata dalla presidenza polacca. È stato organizzato un seminario sull’innovazione e la riforma dei programmi di studio. Lo studio Learning while working — Success stories on workplace learning in Europe è stato presentato nell’ambito della conferenza della presidenza ungherese e discusso nella riunione dei direttori generali per l’IFP sotto la presidenza polacca. La relazione sull’orientamento permanente ha esaminato i progressi compiuti dai vari paesi nell’attuazione della risoluzione del Consiglio sull’orientamento permanente. L’aggiornamento dell’inventario europeo sulla validazione in 32 paesi è stato completato. Sono state pubblicate una nota informativa e quattro ricerche sui benefici socio-economici dell’IFP. Impatto organizzativo Gli indicatori chiave mostrano un impatto elevato del Centro: citazioni in 105 documenti programmatici dell’UE, 16 mandati a livello UE; contributi diretti a 13 documenti programmatici dell’UE. Forte incremento di visitatori del sito internet; contributo a oltre 100 conferenze; organizzazione da parte del Centro di 108 conferenze/eventi; 130 pubblicazioni; rilevazione di 380 articoli apparsi sui media concernenti il lavoro del Centro. Le pubblicazioni del Centro sono state scaricate dal sito più di 496 000 volte nel 2011 (+ 40 % rispetto al 2010). Per maggiori informazioni, consultare il sito www.cedefop.europa.eu (Relazione annuale e Relazione annuale di attività sull’esercizio 2011). |
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Fonte: Informazioni fornite dal Centro. |
(1) Il Contributo dell’Unione comprende la sovvenzione UE e il BRS.
Fonte: Informazioni fornite dal Centro.
LE RISPOSTE DEL CENTRO
12. |
Le redazioni del bilancio per attività (ABB) relative al 2011 e al 2012 mostrano che oltre il 57 % e il 53 % rispettivamente delle dotazioni assegnate al titolo II erano state impegnate entro giugno 2011 e maggio 2012. Alcuni progetti hanno spesso per natura una durata superiore a un anno, e per ragioni operative gli impegni devono essere effettuati nell’ultimo trimestre dell’esercizio. Nel 2011 il 50 % degli impegni è stato eseguito nell’ultimo trimestre poiché si è reso necessario rinviare progetti alla fine dell’anno a causa di ritardi nei lavori edili di riparazione non soggetti al controllo del Centro. Oltre il 75 % del valore dei riporti automatici del titolo II sono stati completati e fatturati nel primo trimestre del 2012. La regolamentazione finanziaria prevede riporti automatici in piena considerazione del principio di annualità. Il Centro ha elaborato un processo globale per monitorare l’esecuzione del bilancio e continuerà ad adoperarsi per abbassare la percentuale di riporti automatici del titolo II. |
13. |
Nell’ottobre 2010 il Cedefop ha constatato una diminuzione del fabbisogno di bilancio per il titolo I e ha pianificato il suo programma di lavoro di conseguenza. Al Centro è stato consigliato di non modificare il progetto di bilancio in tale momento della procedura di bilancio e di contemplare invece un consistente storno dal titolo I al fine di coprire le spese dei titoli II e III relative a progetti del programma di lavoro annuale. Gli storni residui sono stati inferiori al 4 % del bilancio. Adeguamenti di questa entità sono necessari se l’esecuzione del bilancio è elevata (99,18 % per la sovvenzione dell’UE). Gli storni sono effettuati soltanto in presenza di un fabbisogno effettivo dei fondi. È pertanto inevitabile che avvengano principalmente alla fine dell’esercizio. Il Centro effettua gli storni sulla base di una valutazione delle esigenze ma in futuro ne documenterà le motivazioni in modo più approfondito tenendo conto dell’osservazione della Corte. |
14. |
I pagamenti delle sovvenzioni sono trattati alla stregua di tutti gli altri pagamenti. Nel 2009 il Centro ha introdotto un efficiente metodo di automazione dei pagamenti (payment automation method, PAME) e negli ultimi anni ha ridotto considerevolmente il tempo tra la ricezione delle fatture/relazioni e l’erogazione dei pagamenti. Il ritardo nel pagamento delle sovvenzioni nel 2011 è ascrivibile a un errore; la direzione ha già adottato tutti i provvedimenti necessari per evitare il suo ripetersi. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/23 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell'Accademia europea di polizia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Accademia
2012/C 388/05
INTRODUZIONE
1. |
L’Accademia europea di polizia (di seguito «l'Accademia»), con sede a Bramshill, è stata istituita dalla decisione 2000/820/GAI del Consiglio, abrogata nel 2005 e sostituita dalla decisione 2005/681/GAI del Consiglio (1). Essa consiste in una rete che riunisce gli istituti nazionali di formazione degli Stati membri per dispensare sessioni di formazione, basate su norme comuni, destinate agli alti funzionari e ufficiali di polizia (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Accademia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Accademia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Accademia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Accademia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Accademia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Accademia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Accademia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Il bilancio totale dell’Accademia per l’esercizio 2011 è ammontato a 8,3 milioni di euro. Sono stati riportati al 2012 stanziamenti per 1,8 milioni di euro (22 %). Nel 2011, sul totale di 2,5 milioni di euro di stanziamenti riportati dal 2010, ne sono stati annullati 0,7 milioni di euro (27,5 %). L’elevato livello di stanziamenti riportati e di stanziamenti annullati è indicativo di carenze nella pianificazione e/o nell’esecuzione del bilancio ed è contrario al principio di bilancio dell’annualità. |
13. |
Nel 2011, l’Accademia ha eseguito 38 storni di bilancio, per un importo di 1,8 milioni di euro. Tale situazione denota debolezze nella pianificazione di bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione. |
ALTRE OSSERVAZIONI
14. |
L’Accademia ha sede a Bramshill, dove utilizza i locali della National Policing Improvement Agency (NPIA) del Regno Unito. La chiusura della NPIA è prevista per la fine del 2012 e non è noto fino a quando l’Accademia potrà continuare ad utilizzare la sede attuale. |
15. |
L’Accademia deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione. Gli avvisi di posto vacante non facevano riferimento alla possibilità di presentare ricorso e la ponderazione dei criteri di selezione non era stata stabilita prima di procedere all’esame delle candidature. Inoltre, non sempre erano state predisposte relazioni che presentassero sinteticamente le procedure di selezione e le decisioni relative agli elenchi di riserva. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 256 dell’1.10.2005, pag. 63.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Accademia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Accademia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 15 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 3 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet http://www.eca.europa.eu o http://www.cepol.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Accademia europea di polizia (Bramshill)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articolo 87 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea) |
Ravvicinamento delle disposizioni legislative
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Competenze dell’Accademia (Decisione del Consiglio 2005/681/GAI) |
Obiettivi L'Accademia ha lo scopo di contribuire alla formazione degli alti funzionari e ufficiali di polizia degli Stati membri ottimizzando la cooperazione tra i suoi vari componenti. Essa sostiene e sviluppa un approccio europeo ai principali problemi che si pongono agli Stati membri nei settori della lotta contro la criminalità, della prevenzione della delinquenza e del mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza, specie a livello transfrontaliero. Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione Una delegazione per Stato membro. Ogni delegazione dispone di un voto. I rappresentanti della Commissione europea, del segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea e dell’Europol sono invitati alle riunioni in qualità di osservatori senza diritto di voto. Direttore Dirige l’Accademia; è nominato e rimosso dal consiglio di amministrazione. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Accademia nel 2011 (2010) |
Bilancio 8,3 (7,8) milioni di euro Effettivi La tabella dell’organico per il 2011 prevedeva: 26 (26) agenti temporanei. Inoltre: 8 (10) agenti contrattuali sono stati inclusi nel bilancio preventivo. Gli Stati membri hanno anche complessivamente distaccato 7 (4) esperti nazionali nel corso dell’anno. |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Corsi e seminari L’Accademia europea di polizia ha organizzato un totale di 88 (91) attività (corsi, seminari e conferenze). Una prima indicazione che emerge dalle valutazioni è che, in generale, il grado di soddisfazione per le attività dell’Accademia e per le sue realizzazioni didattiche è elevato (93 %). L’Accademia ha riunito 2 043(1 997) partecipanti appartenenti alle forze dell’ordine e 784 (841) formatori provenienti da 37 (36) paesi (Stati membri dell’UE e paesi terzi). L’Accademia ha organizzato 17 (10) attività a sostegno della rete ed ha avviato una procedura di domanda di convenzione di sovvenzione per il 2012. Nessuna attività è stata rinviata all’anno successivo. Relazioni esterne Politica estera: l’Accademia ha aderito a due nuovi accordi di cooperazione con Georgia e Montenegro. Sta continuando una proficua collaborazione con partner strategici, agenzie partner e istituzioni UE, compreso il SEAE, ed è stata esplicitamente indicata come uno dei principali centri di formazione per agenti di polizia che prendono parte a missioni di polizia nell’UE. Redazione di manuali ed elaborazione di programmi (comuni) di formazione Nel 2011, è stato sviluppato un manuale per formatori per la formazione SIRENE, in cooperazione con il comitato per la formazione SIRENE e il gruppo di lavoro SIS/SIRENE nell’ambito del Consiglio dell’Unione europea. Per quanto riguarda i programmi comuni di formazione, sono stati elaborati tre documenti di base sulla definizione di tali programmi: attuazione/integrazione; marketing dei programmi di formazione comuni e garanzia della qualità. Ricerca e scienza La rete dei corrispondenti nazionali nel settore «ricerca e scienza» e l’omonimo gruppo di lavoro hanno sostenuto i preparativi per la conferenza annuale CEPOL 2011 per le forze di polizia europee nel settore «ricerca e scienza» su «Cibercriminalità, cibersicurezza e reti sociali» (Cybercrime, Cyber security and Social Networks) svoltasi il 28-30 giugno 2011. Sul sito web sono stati pubblicati tre nuovi numeri dello European Science and Research Bulletin. La e-Library continua ad ampliarsi e viene utilizzata regolarmente quale piattaforma d’informazione per gli utenti registrati di e-Net. Programma di scambi Da aprile a dicembre 2011 è stato attivato il programma europeo di scambi CEPOL per le polizie europee 2011 rivolto a:
Il programma ha riguardato temi tratti dalle priorità del Programma di Stoccolma nonché temi selezionati per specialisti/esperti in linea con le esigenze formative delle parti interessate. Ogni visita nell’ambito dello scambio è durata 12 giorni di calendario ed è stata organizzata su base bilaterale, per cui ogni partecipante è stato coinvolto sia come visitatore che come tutor ospitante. Sono state organizzate tre visite di studio ad Europol e una all’OLAF. Complessivamente hanno aderito 292 partecipanti e 26 Stati membri. Il bilancio del programma, di 800 000 euro, è stato finanziato dall’Accademia. Rete elettronica (e-Net) La rete elettronica (e-Net) dell’Accademia è stata visitata da 109 000(102 000) utenti unici e, alla fine del 2011, contava 9 283(6 226) utenti registrati (un incremento del 49 % rispetto alla fine del 2010). Il sistema di gestione della formazione (LMS, Learning Management System) dell’Accademia si è dimostrato molto efficace non solo per sostenere le sue attività tradizionali, ma anche per offrire una piattaforma di condivisione delle informazioni per il programma di scambio CEPOL/ISEC e per diversi gruppi di lavoro. Sono state inoltre rese disponibili piattaforme aperte, dove le comunità di pratica possono imparare l’una dall’altra in un contesto di apprendimento in rete utilizzando tecnologie on line. E-Learning Nel 2011 l’Accademia ha sviluppato cinque moduli per l’apprendimento on-line sui seguenti argomenti: Europol, Schengen, Cibercriminalità, Violenza di genere e Prevenzione della radicalizzazione attraverso le azioni della polizia di prossimità (COPPRA). I moduli possono essere utilizzati dagli agenti di polizia per la loro professionalizzazione senza vincoli di orari/luogo, come supporto alla formazione permanente e per un apprendimento individuale e autonomo. Un nuovo prodotto di successo nel settore dell’e-learning è rappresentato dagli «webinair» (seminari realizzati via web), introdotti nel 2011. L’Accademia ha organizzato in totale 18 webinair (9 su temi riguardanti le forze di polizia e 9 come supporto al sistema di gestione della formazione) con 398 partecipanti. Tali prodotti migliorano l’attuale cultura di e-learning all’interno delle forze dell’ordine e i messaggi positivi ricevuti dagli Stati membri confermano che, nel contesto finanziario e di apprendimento attuale, l’Accademia mostra nuove soluzioni per migliorare la produttività. |
||||||||||||
Fonte: Informazioni fornite dall'Accademia. |
LE RISPOSTE DELL’ACCADEMIA
12. |
L’Accademia concorda con l’osservazione della Corte. Tuttavia, l’Accademia desidera richiamare l’attenzione sul fatto che sono state attuate delle misure per garantire il contenimento a un minimo degli stanziamenti riportati. La procedura per il riporto di fine esercizio è stata riveduta e migliorata. Tale miglioramento del processo ha permesso di ridurre gli importi degli stanziamenti riportati. |
13. |
L’Accademia prende atto dell’osservazione della Corte. L’Accademia ha apportato dei miglioramenti per consolidare la pianificazione di bilancio. Nel 2010 sono stati effettuati 63 storni, mentre nel 2011 ve ne sono stati 38, 20 dei quali rientravano nei capitoli di bilancio. |
14. |
Il Ministero degli Interni del Regno Unito ha informato sia l’Accademia sia la Commissione del fatto che per la fine del 2012 è prevista la chiusura della National Policing Improvement Agency (NPIA). Il Segretario di Stato per l’interno intende creare un nuovo corpo professionale di polizia. Non è stata presa alcuna decisione definitiva riguardo al futuro della proprietà di Bramshill. È improbabile che un’eventuale vendita della proprietà di Bramshill abbia luogo prima del 2015. In tal caso, è certo che il Ministero degli Interni agirà in stretta collaborazione con l’Accademia e la Commissione e provvederà a fornire ulteriori aggiornamenti alla conclusione della consultazione interna. |
15. |
L’Accademia concorda con le osservazioni della Corte. Gli standard qualitativi e i modelli della documentazione di ogni fase delle procedure di assunzione sono stati riveduti a giugno 2012 per garantire una migliore trasparenza e chiarezza della documentazione stessa. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/29 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Ufficio comunitario delle varietà vegetali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio
2012/C 388/06
INTRODUZIONE
1. |
L'Ufficio comunitario delle varietà vegetali (di seguito l’«Ufficio»), con sede ad Angers, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 2100/94 del Consiglio del 27 luglio 1994 (1). Esso ha principalmente il compito di registrare ed esaminare le domande di concessione della privativa dell’Unione relativa alla proprietà industriale delle varietà vegetali, nonché di fare eseguire agli uffici competenti degli Stati membri gli esami tecnici necessari (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Ufficio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il presidente dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Ufficio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il presidente ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Consiglio di amministrazione dell’Ufficio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali (10) dell’Ufficio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio. |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Gli stanziamenti d’impegno sono ammontati in totale a 14,4 milioni di euro, contro i 13,1 milioni dell’esercizio precedente. Per le spese amministrative (Titolo II), un importo di 0,4 milioni di euro, pari al 25 % degli stanziamenti d'impegno, è stato riportato al 2012, mentre un importo di 0,3 milioni di euro, pari al 15 % degli stanziamenti d'impegno, è stato annullato. Questo elevato livello di riporti e di annullamenti è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. |
13. |
Sono state osservate debolezze per quanto riguarda la registrazione di quattro impegni giuridici anteriormente agli impegni di bilancio (18 791 euro). Gli ordini d’acquisto spesso avevano una data anteriore a quella dell’approvazione degli impegni di bilancio. |
ALTRE OSSERVAZIONI
14. |
L’Ufficio non ha adottato le modalità di attuazione dello Statuto dei funzionari per quanto riguarda l’assunzione e l’utilizzo di personale a contratto e l’occupazione a titolo temporaneo di posti dirigenziali. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 227 dell’1.9.1994, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Ufficio, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Ufficio.
(9) Articolo 111 del regolamento (CE) n. 2100/94 (GU L 227 del 1.9.1994, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 18 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 19 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.cpvo.europa.eu/main/en/home/about-the-cpvo/financing.
ALLEGATO
Ufficio comunitario delle varietà vegetali (Angers)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Estratto dell’articolo 36 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Libera circolazione delle merci Tali divieti o restrizioni [tutela della proprietà industriale e commerciale] non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria, né una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri. |
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Competenze dell'Ufficio [Regolamento (CE) n. 2100/94 del Consiglio e Piano strategico 2010-2015] |
Obiettivi Applicare il sistema di privative dell’Unione europea per ritrovati vegetali come unica forma di proprietà industriale dell’Unione europea per quanto riguarda le varietà vegetali. Stimolare l’innovazione nelle varietà vegetali tramite un trattamento di elevata qualità, a costi accessibili, delle domande di privativa dell’Unione per ritrovati vegetali, fornendo al contempo orientamenti riguardo alla politica e assistenza nell'esercizio di tali privative a beneficio delle parti interessate. Compiti Decidere se respingere una domanda per la privativa o se invece concedere la privativa dell’Unione per ritrovati vegetali. Decidere in merito alle opposizioni. Decidere in merito ai ricorsi. Decidere in merito alla nullità o all'annullamento di una privativa dell’Unione europea per ritrovati vegetali. |
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Organizzazione |
Il presidente Dirige l'Ufficio. Nominato dal Consiglio in base ad un elenco di candidati proposto dalla Commissione, in seguito al parere espresso dal consiglio di amministrazione. Il consiglio di amministrazione Sorveglia i lavori dell'Ufficio e può stabilire norme sui metodi di lavoro. Esso è composto di un rappresentante per ogni Stato membro e di un rappresentante della Commissione, nonché dei loro supplenti. Nell’ambito della procedura di concessione di una privativa comunitaria, le decisioni vengono adottate da Comitati composti di tre membri del personale dell’Ufficio e dalla Commissione di ricorso in caso di ricorsi. Controllo della legittimità degli atti dell'Ufficio Controllo, da parte della Commissione, della legittimità degli atti del presidente dell'Ufficio per i quali la legislazione dell’Unione europea non prevede alcun tipo di controllo di legittimità da parte di un altro organo, e degli atti del consiglio di amministrazione riguardanti il bilancio dell'Ufficio. Audit esterno Corte dei Conti. Autorità competente per il discarico Consiglio di amministrazione. |
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Risorse messe a disposizione dell'Ufficio nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 14,4 (13) milioni di euro Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti previsti nella tabella dell'organico: 46 (46). Posti occupati: 45 (46). Totale effettivi: 45 (45), di cui addetti a funzioni:
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Attività svolte e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Domande ricevute: 3 184(2 886) Diritti concessi: 2 584(2 303) Diritti di privativa dell’Unione europea in vigore al 31 dicembre 2011: 18 907(17 610) Cooperazione internazionale per la protezione delle varietà vegetali
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Fonte: Informazioni fornite dall'Ufficio. |
(1) Unione internazionale per la protezione dei ritrovati vegetali.
(2) Comunità internazionale dei costitutori di varietà da frutta ed ornamentali a propagazione vegetativa.
(3) European Seed Association.
(4) Organisation africaine de la propriété intellectuelle.
(5) Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
(6) Ministero dell'agricoltura, della pesca e dell'alimentazione del Giappone.
Fonte: Informazioni fornite dall'Ufficio.
LE RISPOSTE DELL’UFFICIO
12. |
Un elevato tasso di annullamenti è indice dei risparmi realizzati durante l’esercizio. Va anche rilevato che il livello del riporto C8 è in parte legato alla tempistica degli eventi che hanno luogo a fine anno. Inoltre, l’UCVV ha compiuto notevoli sforzi negli ultimi anni per ridurre l’ammontare dei riporti. Gli importi assoluti riportati sono diminuiti significativamente, da oltre 1 milione di euro nel 2008 a 450 000 euro nel 2011. Anche l’ammontare degli stanziamenti stornati C8 ha segnato un considerevole calo. L’Ufficio continuerà ad adoperarsi per quanto riguarda le previsioni di bilancio di fine esercizio. |
13. |
L’Ufficio ribadisce l’osservazione della Corte secondo cui nel sistema esistente gli ordini d’acquisto sono inviati soltanto dopo l’approvazione dell’impegno. L’impegno giuridico acquisisce validità solo una volta che viene fisicamente trasmesso al fornitore, a prescindere dalla data in cui è prodotto il documento. Il rischio di un invio anticipato è trascurabile e di fatto, con l’elaborazione di una piattaforma elettronica per la trasmissione degli ordini d’acquisto, sarà completamente eliminato. |
14. |
Le agenzie hanno già da tempo avviato una revisione della procedura di assunzione e utilizzo di personale a contratto, a seguito dell’adozione di una nuova decisione da parte della Commissione. L’UCVV ha deciso di attendere fino a che non sarà concordato un nuovo modello di decisione per evitare di dovere assumere diverse decisioni sulla medesima questione. Poiché l’UCVV non si avvale di personale a contratto, l’adozione di questa decisione non è stata considerata urgente. Per quanto concerne la decisione sull’occupazione a titolo temporaneo di posti dirigenziali, l’UCVV non ha ritenuto la questione urgente, poiché tale situazione finora non si è mai presentata al suo interno. Tuttavia, si è proceduto alla preparazione di un progetto, che è attualmente in fase di esame, in vista di essere trasmesso alla Commissione per l’approvazione. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/34 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia
2012/C 388/07
INTRODUZIONE
1. |
L'agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2009/336/CE della Commissione (1). L'Agenzia ha il compito di gestire i programmi stabiliti dalla Commissione nei settori dell’istruzione, degli audiovisivi e della cultura, che comportano l'esecuzione dettagliata di progetti di carattere tecnico (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 101 del 21.4.2009, pag. 26.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 10).
(7) Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati l’8 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://eacea.ec.europa.eu/index_en.php.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (Bruxelles)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articoli 165, paragrafo 1, 166, paragrafo 1, 167, paragrafo 1 e 173, paragrafo 1, del trattato) |
Raccolta di informazioni L’Unione europea contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità. L’Unione europea attua una politica di formazione professionale. L’Unione europea contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri. L’Unione europea e gli Stati membri provvedono affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell'industria dell’Unione. |
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Competenze dell’Agenzia (Decisione 2009/336/CE della Commissione) |
Obiettivi Nel quadro delle politiche per l'istruzione, la cultura e l'industria sono state adottate diverse misure per promuovere l'istruzione, la formazione professionale, gli audiovisivi, la cultura, le azioni a favore della gioventù e la cittadinanza attiva nell'Unione europea. Gli obiettivi principali di queste misure consistono nel rafforzare la coesione sociale e nel contribuire alla competitività, alla crescita economica e ad un'unione sempre più stretta fra i popoli europei. Queste misure includono una serie di programmi. L'Agenzia è responsabile della gestione di alcuni aspetti di questi programmi [ad esempio, «Apprendimento lungo tutto l'arco della vita», «Cultura», «Gioventù in azione», «Europa per i cittadini», «MEDIA», «Erasmus Mundus» e «Tempus»]. In tale ambito, attua l'assistenza dell’Unione, eccetto per la valutazione del programma, gli studi strategici e qualsiasi altro compito che richieda un margine di apprezzamento discrezionale nel tradurre scelte politiche. Funzioni
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Organizzazione |
Comitato direttivo Composizione Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea. Compiti Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell'Agenzia. Adotta inoltre il bilancio di funzionamento e la relazione annuale di attività dell'Agenzia. Direttore Nominato dalla Commissione europea. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Struttura di audit interno. Servizio di audit interno della Commissione. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio Il bilancio di funzionamento dell’Agenzia per il 2011 ha raggiunto i 50 milioni di euro (49) (finanziato al 100 % dal bilancio generale dell’Unione europea). L’Agenzia esecutiva ha gestito 621 (600) milioni di euro per l’attuazione di programmi e progetti delegatile dalla Commissione europea. Effettivi al 31 dicembre 2011 Personale temporaneo: 102 (102) posti per personale temporaneo previsti nella tabella dell'organico. Posti occupati 102 (97) Agenti contrattuali: 336 (330) Posti occupati: 331 (315) Totale effettivi: 433 (412) posti occupati da personale che svolge funzioni:
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Comunicazione
Selezioni
Visite di monitoraggio
Misure di semplificazione
Cooperazione con le DG di riferimento
Audit
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
(1) Piattaforma elettronica per la diffusione e la valorizzazione dei risultati dei progetti finanziati da programmi gestiti dalla Commissione europea nei settori «istruzione», «formazione», «cultura» e «gioventù e cittadinanza».
Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.
LA RISPOSTA DELL’AGENZIA
L’Agenzia prende atto della relazione della Corte.
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/40 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/08
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia esecutiva per la competitività e l'innovazione (di seguito, l’«Agenzia»), con sede a Bruxelles, è l'ex Agenzia esecutiva per l'energia intelligente (IEEA). Il mandato e la durata sono stati modificati dalla decisione 2007/372/CE (1) della Commissione, che modifica la decisione 2004/20/CE (2). L'Agenzia è stata istituita per un periodo limitato, che ha avuto inizio il 1o gennaio 2004 e che si concluderà ora il 31 dicembre 2015, allo scopo di gestire le azioni UE nel settore dell'energia, dell'imprenditorialità e dell'innovazione, nonché del trasporto merci sostenibile (3). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (4) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (5) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (7). Il direttore ha il compito di porre in essere (8) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (9) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La resposabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (10), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (11) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (12). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
La dotazione iniziale del bilancio 2011 dell’Agenzia (16,2 milioni di euro) comprendeva 10,7 milioni di euro destinati alle spese per il personale. Le spese per il personale sono ammontate in realtà a 10 milioni di euro. Se le risorse di bilancio sono state sovrastimate di 0,7 milioni di euro, il sottoutilizzo delle stesse è stato inferiore agli esercizi precedenti [1,5 milioni di euro nel 2010 (13)]. |
CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
13. |
In virtù del contratto di locazione stipulato nel 2010 per la nuova sede, l’Agenzia deve versare un totale di 2,4 milioni di euro a seguito del rinnovo degli uffici da parte del proprietario. L’Agenzia ha eseguito un versamento iniziale di 2 milioni di euro nel 2010; la parte restante doveva essere corrisposta in tre rate nel 2011, nel 2012 e nel 2013. |
14. |
L’Agenzia non ha calcolato correttamente l’importo da versare nel 2011 e, di conseguenza, il pagamento effettuato risulta superiore al dovuto di 108 287 euro. Il proprietario ha rimborsato l’importo versato in eccesso nel gennaio 2012. Tuttavia, il pagamento non corretto effettuato dall’Agenzia indica la necessità che essa rafforzi i propri controlli onde evitare pagamenti indebiti. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione II, presieduta da Harald NOACK, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 10 ottobre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 140 dell’1.6.2007, pag. 52.
(2) GU L 5 del 9.1.2004, pag. 85.
(3) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(4) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(5) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(6) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(7) Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 10).
(8) Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.
(9) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 del titolo VI del regolamento (CE, Euratom) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).
(10) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(11) I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il giorno stesso. I conti annuali definitivi sono pubblicati al seguente indirizzo internet http://ec.europa.eu/eaci/docs_en.htm.
(12) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) o, in mancanza di questi, dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).
(13) Cfr. paragrafo 13 della relazione sui conti annuali 2010 (GU C 366 del 15.12.2011, pag. 81).
ALLEGATO
Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione (Bruxelles)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) |
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Competenze dell’Agenzia (quali definite nella decisione 2004/20/CE della Commissione, modificata dalla decisione 2007/372/CE) |
Obiettivi Nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, l'Unione europea ha adottato una serie di provvedimenti volti a promuovere e sviluppare la competitività e l'innovazione. Tali provvedimenti includono l'istituzione del programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) 2007-2013 (decisione 1639/2006/CE), segnatamente con i programmi Energia intelligente — Europa (EIE) e Innovazione e Imprenditorialità (EIP). Essi includono anche il programma Marco Polo (MP) (Regolamento (CE) n. 1692/2006). I principali obiettivi consistono nel promuovere la competitività delle imprese, in particolare delle piccole e medie imprese (PMI), nell’incoraggiare tutte le forme di innovazione, nonché l'ecoinnovazione e nel promuovere l'efficienza energetica e fonti energetiche nuove e rinnovabili in tutti i settori, compresi i trasporti. Nell'ambito di questi programmi UE, l'Agenzia è responsabile di tutti i compiti di esecuzione riguardanti il sostegno UE, ad esclusione della valutazione del programma, del monitoraggio legislativo e degli studi strategici o di qualsiasi altra azione che può essere di competenza esclusiva della Commissione europea. Compiti Attuare i programmi UE sulla base delle deleghe ricevute da parte della Commissione:
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Organizzazione |
Comitato direttivo Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea. Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell'Agenzia. Adotta inoltre il bilancio di funzionamento e la relazione annuale di attività dell'Agenzia. Direttore Nominato dalla Commissione europea. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio A) Bilancio operativo Dotazione prevista: 229,6 (249,8) milioni di euro (interamente a carico del bilancio generale dell’UE). L’Agenzia dà esecuzione al bilancio operativo sotto la responsabilità della Commissione:
B) Bilancio amministrativo 15,6 milioni di euro (finanziati al 100 % mediante sovvenzione UE) per il bilancio amministrativo, gestito dall’Agenzia in maniera autonoma. Effettivi al 31 dicembre 2011
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Attività e servizi forniti nel 2011 |
Per il programma Energia intelligente Europa (EIE), a seguito dell’invito a presentare proposte sono pervenute 384 domande e si sono svolte oltre 100 riunioni per discutere dei progetti. Alla fine di marzo 2011, l’Agenzia ha completato la maggior parte delle negoziazioni contrattuali per le 44 proposte selezionate nel quadro dell’invito a presentare proposte 2010. La maggior parte dei contratti è stata firmata alla fine di aprile 2011. L’Agenzia ha partecipato ad oltre 20 giornate informative a livello nazionale. Inoltre, ha risposto a circa 200 richieste di verifica precedenti alla presentazione della proposta, mediamente in meno di una settimana. Particolari sforzi sono stati profusi nella promozione della nuova iniziativa «Rafforzare le competenze» per formare e qualificare la manodopera nel settore dell’ediliza. L’Agenzia ha organizzato, il 16 marzo, un seminario per i soggetti interessati al fine di presentare l’iniziativa ai diversi attori del settore edile, istituzionale e della formazione. Programma Innovazione e Imprenditorialità (EIP) — Enterprise Europe Network Il Programma è costituito da oltre 580 organizzazioni partner di 47 paesi, inclusi i 27 Stati membri dell’UE. Oltre ad essere incaricata di compiti di gestione dei progetti previsti da 92 contratti (convenzioni specifiche di sovvenzioni) e del progetto IPeuropAware, l’Agenzia è responsabile anche dell’«animazione» della rete Enterprise Europe e della gestione degli strumenti informatici e delle basi dati per la comunicazione interattiva fra i partner della rete. Nel 2011, l’Agenzia ha attuato, per conto della Commissione, le seguenti azioni:
Ecoinnovazione L’ecoinnovazione è supportata mediante il Programma per la competitività e l'innovazione (PCI) attraverso diversi tipi di misure (strumenti finanziari, reti di attori nazionali e regionali, progetti pilota e di prima applicazione commerciale). L’Agenzia ha il compito di gestire i progetti pilota e i progetti di prima applicazione commerciale nel campo dell'ecoinnovazione con una dotazione di bilancio indicativa di 185 milioni di euro per il periodo 2008-2013. Nel 2011 gli sforzi si sono concentrati su:
Programma Marco Polo Principali attività:
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
In linea con le precedenti raccomandazioni della Corte, l’Agenzia ha migliorato le previsioni riferite al titolo 1 (spese per il personale). Nel 2011 vi è stata effettivamente una lieve sopravvalutazione dovuta a fattori esterni all’Agenzia o difficili da prevedere in sede di adozione del bilancio iniziale, quali: assenza di una decisione relativa all’indicizzazione salariale, richieste da parte del personale di congedo parentale o non retribuito, avvicendamento del personale più rapido del previsto e durata del processo di assunzione per determinate funzioni maggiore del previsto. Il bilancio per l’esercizio 2012 continua a seguire un approccio alle previsioni più rigoroso. L’esecuzione del bilancio nel 2012 dimostra che le stime riguardanti le spese per il personale sono più accurate degli anni precedenti. L’Agenzia ritiene improbabile che in futuro vi sarà un’eccedenza considerevole. |
13-14. |
L’Agenzia ha preso atto dell’importo in questione versato in eccesso. Come osservato dalla Corte, esso è stato immediatamente rimborsato dal proprietario. Il caso è stato documentato e i lavori di sistemazione previsti in tale contratto sono stati rimborsati nella loro totalità. L’Agenzia adotterà le misure necessarie onde evitare una situazione analoga per i futuri contratti con rimborsi anticipati. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/46 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia
2012/C 388/09
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori (di seguito l'«Agenzia»), con sede a Lussemburgo, è stata istituita dalla decisione 2004/858/CE (1) della Commissione e modificata dalla decisione 2008/544/CE della Commissione (2). L'Agenzia è stata istituita, per un periodo iniziato il 1o gennaio 2005 e che terminerà nel 2015, per la gestione delle azioni dell’Unione nell’ambito della politica per la salute e per i consumatori (3). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287, paragrafo 1, secondo comma, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (4) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (5) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (7). Il direttore ha il compito di porre in essere (8) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (9) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (10), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (11) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (12). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
Il commento che segue non mette in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTO SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Per il titolo III — Costi connessi alle spese operative, è stato riportato al 2012 un importo di 0,8 milioni di euro, pari al 46 % degli impegni contratti. Questo elevato livello di riporti è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione I, presieduta da Ioannis SARMAS, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 25 luglio 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 369 del 15.12.2004, pag. 73.
(2) GU L 173 del 3.7.2008, pag. 27.
(3) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(4) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce, inter alia, il tasso di esecuzione degli stanziamenti, nonché un riepilogo degli storni di stanziamenti tra le varie voci di bilancio.
(5) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario ed il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto e l’allegato ai rendiconti finanziari, che include una descrizione delle principali politiche contabili nonché altre informazioni esplicative.
(6) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(7) Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 6).
(8) Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004 del Consiglio.
(9) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 della Commissione (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).
(10) Articolo 14 del regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio (GU L 11 del 16.1.2003, pag. 1).
(11) I conti annuali definitivi, compilati il 12 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://ec.europa.eu/eahc/about/about.html.
(12) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori (Lussemburgo)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articoli 168 e 169, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea) |
Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana. L'azione dell'Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute umana. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l'informazione e l'educazione in materia sanitaria. L’Unione completa l'azione degli Stati membri volta a ridurre gli effetti nocivi per la salute umana derivanti dall'uso di stupefacenti, comprese l'informazione e la prevenzione. Al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, l'Unione contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori nonché a promuovere il loro diritto all'informazione, all'educazione e all'organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi. |
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Competenze dell’Agenzia |
Obiettivi
Compiti Nell’ambito dei Programmi dell’Unione sotto elencati, l’Agenzia è responsabile dell’attuazione dei seguenti compiti, quali definiti nell’atto di delega adottato il 9 settembre 2008 (1):
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Organizzazione |
Comitato direttivo Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea. I membri del Comitato direttivo vengono nominati per due anni. Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell'Agenzia. Adotta inoltre il bilancio di funzionamento e la relazione annuale di attività dell'Agenzia. Direttore Nominato dalla Commissione europea per quattro anni. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo Il bilancio amministrativo dell'Agenzia per il 2011 è ammontato a 7,04 milioni di euro. Effettivi al 31 dicembre 2011 Al 31 dicembre 2011, il personale statutario dell'Agenzia comprendeva 49 agenti, di cui 11 agenti temporanei e 38 agenti contrattuali. |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
1. Monitoraggio delle sovvenzioni concesse nel 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009 nell’ambito del Programma di sanità pubblica (PSP) 2003-2008. Positiva conclusione dei negoziati per sovvenzioni nell’ambito degli inviti a presentare proposte del 2009, compresi progetti, conferenze, sovvenzioni di funzionamento, azioni congiunte. Gestione dell’invito a presentare proposte del 2011. Inviti a presentare proposte, sovvenzioni e aggiudicazione degli appalti nell’ambito degli inviti a presentare proposte del 2008 e delle gare d’appalto del Programma consumatori 2007-2013. Appalti aggiudicati a seguito dei bandi di gara del 2007, 2008 e 2009 nel quadro delle misure di formazione in materia di sicurezza alimentare. 2.1. Programma di lavoro PSP
2.2. Programma di lavoro del Programma consumatori
2.3. Programma di lavoro «Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti» (BTSF)
3. Creazione e divulgazione di informazioni sul Programma di sanità pubblica, sul Programma consumatori, sui progetti finanziati dal programma «Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti» e sulle attività realizzate dall’Agenzia esecutiva nel 2011. |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
(1) Decisione della Commissione del 9 settembre 2008, che delega poteri all'Agenzia.
Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.
LA RISPOSTA DELL’AGENZIA
12. |
L’EAHC prende atto delle osservazioni della Corte, riguardanti il livello degli stanziamenti d’impegno riportati al titolo III e le spese operative del bilancio di funzionamento dell’Agenzia. Nel corso degli anni l’Agenzia ha prodigato degli sforzi allo scopo di ridurre il livello di tali stanziamenti riportati, migliorando così l’annualità dell’esecuzione del bilancio. Ad esempio, gli stanziamenti riportati al titolo III del bilancio (espresso in % degli impegni effettuati) sono diminuiti dal 73 % nel 2007 (primo anno operativo dell’Agenzia) al 59 % nel 2010 e del 46 % nel 2011. Tale tendenza positiva sarà mantenuta nel futuro. Le azioni previste nel programma di lavoro dell’Agenzia, in particolare al titolo III del suo bilancio di funzionamento, continueranno — per quanto possibile — a essere attuate anticipandole nel corso dell’anno. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/53 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/10
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Colonia, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1592/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Essa ha il compito di mantenere un livello elevato di sicurezza dell'aviazione civile, di garantire lo sviluppo corretto della sicurezza in questo campo, di stabilire specifiche di certificazione e di provvedere alla certificazione dei prodotti aeronautici (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
La diminuzione del coefficiente per la Germania nel giugno 2010 ha causato un’eccedenza significativa negli stanziamenti del Titolo I dell’Agenzia (spese per il personale) nel 2011. Circa 3 milioni di euro (7 % degli stanziamenti) sono stati stornati dal Titolo I a varie linee di bilancio del Titolo III (spese operative), nonostante il tasso di pagamenti eseguiti a titolo di queste ultime fosse modesto (12). Come consentito dal regolamento finanziario dell’Agenzia, questo storno importante da titolo a titolo, che ha mutato considerevolmente la struttura del bilancio, non è stato sottoposto all’approvazione del consiglio di amministrazione dell’Agenzia (13). Tale situazione è tuttavia in contrasto col principio della specializzazione del bilancio. |
13. |
Lo storno ha portato gli stanziamenti del Titolo III a 13,7 milioni di euro. Alla fine dell’esercizio, però, 7,8 milioni di euro sono stati riportati al 2012, il che è in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
14. |
È necessario che l’Agenzia migliori la gestione delle immobilizzazioni. L’attivo è registrato in due sistemi diversi che possono essere riconciliati solo manualmente. I rapporti e le presentazioni sintetiche degli inventari fisici dovrebbero essere migliorate. La stima dei costi dei progetti relativi alle immobilizzazioni generate internamente era inadeguata e gli scostamenti non erano monitorati. Non tutti i costi relativi al personale interno sono stati presi in considerazione e la documentazione dei costi esterni era insufficiente. |
15. |
Alla fine del 2011, l’Agenzia deteneva saldi bancari per 55 milioni di euro (2010: 49 milioni di euro) presso un’unica banca. Non era stata stabilita una politica di tesoreria per limitare tale rischio e ottenere al contempo rendimenti appropriati dall’investimento. |
ALTRE OSSERVAZIONI
16. |
La Corte ha rilevato che persiste la necessità di migliorare la trasparenza delle procedure di selezione del personale. Non vi sono elementi da cui risulti che l’Agenzia abbia stabilito, prima del vaglio delle candidature, le domande per le prove scritte e i colloqui, il numero massimo di candidati da includere nell’elenco di riserva o il punteggio minimo da raggiungere per esservi inclusi. |
17. |
In base all’attuale contratto di affitto, l’Agenzia è tenuta, a fine locazione, a ripristinare le condizioni originarie dei locali. Un accantonamento di 1 milione di euro è stato contabilizzato sulla base della stima, da parte dell’Agenzia, degli eventuali costi di riparazione in caso di deterioramento dell’immobile. La stima elaborata dal proprietario è però di 4 milioni di euro. È necessario che l’Agenzia richieda a un esperto esterno indipendente una stima dei costi di riparazione suddetti e che questi figurino nei conti. |
18. |
La Corte ha svolto un audit inteso a valutare le politiche e le procedure applicate in situazioni in cui si configurano conflitti di interessi per quattro agenzie europee, fra cui l’Agenzia europea per la sicurezza aerea. I risultati dell’audit sono presentati in un documento a parte (Relazione speciale n. 15/2012). |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 240 del 7.9.2002, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248, del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.easa.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) La linea di bilancio (sviluppo di applicazioni commerciali) è aumentata del 37 % raggiungendo i 3,5 milioni di euro; la linea di bilancio (regolamentazione) è aumentata dell’87 % e la sua dotazione ammonta ora a 1,4 milioni di euro; la linea di bilancio (cooperazione internazionale) è aumentata del 123 % giungendo a 778 000 euro, mentre la linea di bilancio (ricerca) è aumentata del 550 % e conta 1,3 milioni di euro.
(13) In base al regolamento che istituisce l’Agenzia e al regolamento finanziario generale, solo gli storni di entità superiore al 10 % degli stanziamenti devono essere sottoposti all’approvazione del consiglio di amministrazione. Tuttavia, a differenza del regolamento finanziario generale dell’UE, il regolamento finanziario dell’Agenzia non limita gli storni al 30 % degli stanziamenti delle linee di bilancio destinatarie.
ALLEGATO
Agenzia europea per la sicurezza aerea (Colonia)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 100 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire le opportune disposizioni per la navigazione marittima e area. Essi deliberano previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni. |
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Competenze dell’Agenzia [Poteri dell’Agenzia quali definiti nel regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento e del Consiglio (“regolamento di base”)] |
Obiettivi
Funzioni
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione: un rappresentante per Stato membro e un rappresentante della Commissione. Compiti: istituisce un organo consultivo delle parti interessate. Direttore esecutivo Dirige l'Agenzia ed è nominato dal consiglio di amministrazione in base a una proposta della Commissione. La commissione di ricorso Delibera sui ricorsi avverso le decisioni dell’Agenzia in materia di certificati, diritti, onorari e controlli presso le imprese. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo Bilancio totale: 138,7 (137,2) milioni di euro, comprendenti: Risorse proprie: 75,2 (73) milioni di euro (54,2 %), Sovvenzione UE: 34,4 (34,2) milioni di euro (24,8 %), Contributo versato da paesi terzi: 1,7 (1,7) milioni di euro (1,2 %), Entrate con destinazione specifica provenienti dai diritti e dagli onorari riscossi: 24,7 (27,1) milioni di euro (17,8 %), Altre entrate: 1,4 (0,6) (1 %), Altre sovvenzioni: 1,2 (0,7) (1 %). Effettivi al 31 dicembre 2011 574 (570) posti per personale temporaneo previsti nella tabella dell'organico Posti occupati: 573 (523) Altri agenti: 68 (63), agenti contrattuali 57 (54), esperti nazionali distaccati 11 (8), consulenti speciali 0 (1) Totale personale temporaneo: 574 (1) (524)
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Pareri 7 Pareri relativi a modifiche ai regolamenti (CE) n. 2042/2003 e (CE) n. 1702/2003. Decisioni di regolamentazione 15 decisioni relative a specifiche di certificazione (5), metodi accettabili di conformità e documenti di orientamento (10). Elaborati supplementari prodotti nel 2011 (che serviranno per l'elaborazione normativa nei prossimi anni) 21 capitolati, 20 avvisi di proposta di modifica (NPA), 18 documenti di risposta a osservazioni. Cooperazione internazionale 8 accordi operativi. 12 Procedure di attuazione dell’accordo operativo. 25 raccomandazioni fornite in lettere indirizzate agli Stati aderenti all’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale (ICAO). BASA (Accordo bilaterale in materia di sicurezza aerea) Entrata in vigore degli accordi bilaterali UE/USA e UE/Canada in materia di sicurezza aerea. Supporto per la preparazione di 2 Consigli bilaterali di supervisione, 2 Consigli di supervisione della certificazione e 2 riunioni del Consiglio congiunto di coordinamento della manutenzione con la Federal Aviation Administration (FAA) e 1 sottocomitato per la certificazione con la Transport Canada Civil Aviation (TCCA). Decisioni di certificazione al 31 dicembre 2011 Certificati di omologazione del tipo (TC), Certificati ristretti di omologazione del tipo (RTC): 13 (3) Certificati di omologazione supplementare: 656 Prescrizioni di aeronavigabilità: 271 Metodi alternativi di conformità: 53 Autorizzazioni ETSO: 236 Cambiamenti importanti/Riparazioni importanti/Nuovi derivati TC: 903 Cambiamenti minori/Riparazioni minori: 977 Manuali di volo dell'aeromobile: 383 Approvazioni delle condizioni di volo: 594 Sostegno alla certificazione per convalida (CSV): 8. Approvazioni DOA [DOA e procedure alternative alla DOA (AP-DOA)]: 495 Approvazione di organismi di manutenzione (bilaterale) (4): 1 533 Approvazione di organismi di manutenzione (esteri) (4): 278 Approvazione di organismi di formazione in manutenzione (4): 45 Approvazione dell’organismo di produzione (4): 23 Ispezioni di standardizzazione (numero di paesi per tipo) al 31 dicembre 2011 Nel campo dell'aeronavigabilità: 26 Nel campo delle operazioni: 25 Nel campo delle licenze degli equipaggi di condotta: 22 Nel campo dei dispositivi di simulazione per addestramento di volo: 9 |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
(1) Due piloti a tempo parziale occupano un solo posto.
(2) La suddivisione dei posti occupati fra posti finanziati mediante i diritti riscossi e posti finanziati mediante sovvenzione può subire modifiche a seguito della possibile revisione dei criteri di ripartizione della contabilità dei costi al 31 dicembre 2011.
(3) Nel computo rientrano solo i TC e gli RTC rilasciati per un nuovo progetto tipo. Sono esclusi i TC rilasciati a seguito di diritti acquisiti, trasferimento o nuovo rilascio amministrativo.
(4) L’attività di approvazione delle organizzazioni espletata dall’Agenzia è suddivisa in un’attività principale di vigilanza su organizzazioni già approvate (con un rinnovo ogni 2-3 anni) e un’attività legata alle nuove approvazioni. I dati forniti riguardano il numero totale di approvazioni al 31 dicembre 2011.
Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
L’eccedenza identificata nel titolo I è causata principalmente da eventi esterni al controllo dell’Agenzia e non poteva essere prevista nella fase di pianificazione di bilancio. A seguito di un attento esame da parte dell'alta dirigenza, i fondi disponibili del titolo I sono stati riallocati a progetti ad elevata priorità, conformemente alle disposizioni sugli storni di bilancio stabilite nel regolamento finanziario dell'Agenzia. |
13. |
Le lente procedure di gara, seppur emanate con rapidità, hanno pesantemente contribuito all’elevato livello di riporti d’impegni alla fine dell’esercizio. Gli ordinatori dell'Agenzia hanno sempre soppesato con cura nelle loro decisioni i requisiti talvolta contrastanti dei principi di annualità, sana gestione finanziaria e continuità. |
14. |
L’Agenzia concorda con le conclusioni e sta attualmente provvedendo a migliorare il sistema d'inventario e la gestione finanziaria dei costi dei progetti informatici interni. Tuttavia, a causa dell’elevata soglia di 500 000 EUR, saranno pochissimi i progetti informatici a essere coinvolti. |
15. |
Il contratto di prestazione di servizi attualmente in vigore tra l’Agenzia e la sua banca principale è avallato da un contratto quadro della Commissione. Tuttavia, l’Agenzia intende riesaminare questo contratto per ridurre ulteriormente il suo rischio finanziario. |
16. |
Per migliorare ulteriormente la trasparenza delle sue procedure di selezione del personale, l’Agenzia assicurerà che saranno rese disponibili prove atte a confermare che le domande per i colloqui e i test sono stabilite prima del vaglio delle candidature ricevute. Un nuovo modello di avviso di posto vacante specifica il numero massimo di candidati da includere nella lista di riserva, il punteggio minimo per essere invitato ai colloqui e per essere incluso nella lista di riserva. |
17. |
L’Agenzia continua le sue verifiche per migliorare l’attuale stima degli eventuali costi futuri di riparazione in caso di deterioramento dell’immobile. Tuttavia, l’importo di 1 065 000 EUR accantonato nei conti del 2011 è stata la migliore stima elaborata dagli avvocati dell’Agenzia nel marzo 2012. |
18. |
La Corte ha avviato un impegno di consulenza conformemente al contratto quadro della DG BUDG sugli standard di controllo interno, teso a definire e attuare una politica a livello di agenzia sul codice di condotta, tenendo in considerazione la relazione della Corte sul conflitto d’interessi. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/60 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Autorità bancaria europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità
2012/C 388/11
INTRODUZIONE
1. |
L'Autorità bancaria europea (di seguito «l'Autorità»), con sede a Londra, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il compito dell’Autorità è quello di contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità, di contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione, di incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti, di sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nel suo settore di competenza e di promuovere la tutela di depositanti e investitori (2). L’Autorità è stata istituita il 1o gennaio 2011. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Autorità, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Autorità e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Autorità per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. Essi vanno considerati nel contesto della transizione dal Comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria all’attuale Autorità. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Gli impegni dell’Autorità sono ammontati a 9 054 030 euro, ossia il 71 % del bilancio 2011. I tassi di impegno erano bassi, in particolare per il Titolo II «Spese amministrative» (57 %) e per il Titolo III «Spese operative» (46 %). Ciò ha avuto un impatto sugli obiettivi dell’Autorità in materia di tecnologie dell’informazione, obiettivi che non sono stati pienamente conseguiti. I bassi tassi di esecuzione del bilancio indicano difficoltà nella pianificazione ed esecuzione del bilancio. |
13. |
Il bilancio dell’Autorità per l’esercizio finanziario 2011 è stato pari a 12,7 milioni di euro. Conformemente al regolamento istitutivo (12), il 60 % del bilancio 2011 è stato finanziato da contributi degli Stati membri e dei paesi dell’EFTA, ed il 40 % dal bilancio dell’Unione. Alla fine del 2011, l’Autorità ha registrato un risultato positivo dell’esecuzione del bilancio pari a 3,6 milioni di euro. Conformemente all’articolo 15, paragrafo 4 e all’articolo 16, paragrafo 1 del regolamento finanziario dell’Autorità, l’intero importo è stato quindi registrato nei conti come passività nei confronti della Commissione europea. |
14. |
Sono state osservate debolezze per quanto riguarda tre impegni giuridici assunti anteriormente agli impegni di bilancio (742 000 euro). |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AUTORITÀ
15. |
Il sistema contabile dell'Autorità deve essere ancora convalidato dal contabile, come prescritto dal regolamento finanziario. |
ALTRE OSSERVAZIONI
16. |
Non tutte le procedure di gara esaminate erano pienamente coerenti con le disposizioni del regolamento finanziario generale. Sono stati indetti, applicando norme nazionali, appalti per contratti del valore di 299 182 euro, che hanno comportato nel 2011 pagamenti per 248 775 euro. L’Autorità dovrebbe far sì che tutti i nuovi contratti siano aggiudicati nel pieno rispetto della normativa UE in materia di appalti. |
17. |
L’Autorità deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione: la ponderazione dei criteri di selezione e le soglie di punteggio per l’ammissione ai colloqui o per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei non sono state stabilite prima dell’esame delle candidature. In una procedura di selezione, l’assegnazione del grado non era in linea con l’avviso di posto vacante. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Autorità, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Autorità.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati sui siti Internet seguenti: http://eca.europa.eu o http://www.eba.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) articolo 62, paragrafo 1.
ALLEGATO
Autorità bancaria europea (Londra)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articoli 26 e 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Articolo 26: «1. L’Unione adotta le misure destinate all’instaurazione o al funzionamento del mercato interno, conformemente alle disposizioni pertinenti dei trattati. 2. Il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali secondo le disposizioni dei trattati. 3. Il Consiglio, su proposta della Commissione, definisce gli orientamenti e le condizioni necessari per garantire un progresso equilibrato nell’insieme dei settori considerati.» Articolo 114: «1. Salvo che i trattati non dispongano diversamente, si applicano le disposizioni seguenti per la realizzazione degli obiettivi dell’articolo 26. Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.» |
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Competenze dell’Autorità [Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi:
Compiti:
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Organizzazione |
Consiglio delle autorità di vigilanza Composto dal presidente, da un rappresentante per Stato membro [il capo dell’ANV (2)], da un rappresentante della Commissione, uno della BCE (3), uno del CERS, uno dell’EIOPA (4) e da un rappresentante dell’ESMA (5). Consiglio di amministrazione Comprende il presidente e altri sei membri del consiglio delle autorità di vigilanza. Presidente Nominato dal consiglio delle autorità di vigilanza. Direttore esecutivo Nominato dal consiglio delle autorità di vigilanza. Commissione di ricorso Organismo congiunto delle Autorità europee di vigilanza (AEV). Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo. |
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Risorse messe a disposizione dell’Autorità nel 2011 |
Bilancio 2011 12,7 milioni di euro comprendenti: sovvenzione UE: 5,1 milioni di euro; contributi degli Stati membri: 7,4 milioni di euro; contributi degli osservatori: 0,2 milioni di euro. Effettivi al 31 dicembre 2011 40 unità di personale temporaneo; 6 agenti contrattuali; 5 esperti nazionali distaccati. |
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Attività svolte e servizi forniti nel 2011 |
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Fonte: informazioni fornite dall'Autorità. |
(1) Comitato europeo per il rischio sistemico
(2) Autorità nazionale di vigilanza
(3) Banca centrale europea
(4) Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali
(5) Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati
(6) Direttive sui requisiti patrimoniali
(7) Regolamento sui requisiti patrimoniali
(8) International Accounting Standards Board (organismo internazionale di normalizzazione contabile)
(9) International Financial Reporting Standards (principi internazionali d'informativa finanziaria)
(10) International Auditing and Assurance Standards Board
Fonte: informazioni fornite dall'Autorità.
LE RISPOSTE DELL’AUTORITÀ
12. |
Il 2011 è stato il primo anno di attività per l’ABE, il cui regolamento istitutivo è stato pubblicato solo il 15 dicembre 2010. La pubblicazione tardiva non ha consentito di assumere per tempo il personale necessario né di attuare pienamente il programma di lavoro dell’ABE. Sebbene non tutti gli obiettivi interni dell’ABE in materia di tecnologie dell’informazione siano stati raggiunti, quelli riguardanti la missione principale dell’ABE (tra cui lo sviluppo e il mantenimento di una banca dati centrale) sono stati attuati. |
13. |
L’ABE concorda con l’osservazione secondo cui il regolamento finanziario dell’ABE (che è pienamente compatibile con il regolamento finanziario quadro applicabile alle agenzie dell’UE) non riflette in maniera adeguata la struttura finanziaria dell’ABE. Le tre autorità europee di vigilanza (AEV) hanno intrapreso un’azione congiunta volta a trovare una soluzione sostenibile con la Commissione europea. Le tre AEV hanno chiesto alla Commissione europea una soluzione a lungo termine nell’ambito della revisione delle AEV del 2014 e, pertanto, una possibile modifica dei rispettivi regolamenti. |
14. |
L’ABE riconosce le debolezze riscontrate nel settore delle tecnologie dell’informazione nei primissimi mesi dell’istituzione dell’Autorità. Qualsiasi inottemperanza è stata affrontata senza indugio nel terzo trimestre del 2011 con il rafforzamento del team informatico. |
15. |
La convalida, che è stata ritardata a causa dell’eccezionale carico di lavoro registrato nel primo anno di attività dell’ABE, sarà eseguita nel 2012. |
16. |
L’ABE ha ereditato la maggior parte delle sue procedure di aggiudicazione di appalti dal suo predecessore, CEBS Secretariat Ltd. A causa dell’oneroso carico di lavoro e della mancanza di risorse nel corso del 2011, non è stato possibile assicurare il pieno adempimento della normativa dell’UE in materia di appalti durante il primo anno di attività dell’ABE. L’assenza del pieno rispetto della normativa in materia di appalti nel 2011 è stata riconosciuta dalla direzione e, ove necessario, sono state firmate adeguate note relative alle eccezioni. Un programma di appalti in cui si definiscono le priorità è stato redatto e la correzione delle inadempienze costituisce un importante obiettivo per il 2012. |
17. |
L’ABE concorda con le osservazioni e ha adottato le necessarie misure correttive applicando la ponderazione dei criteri di selezione e le soglie di punteggio per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei. Detti criteri sono stati stabiliti tutti prima dell’esame delle candidature in ciascuna procedura di selezione. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/66 |
RELAZIONE
sui conti annuali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Centro
2012/C 388/12
INTRODUZIONE
1. |
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (di seguito «il Centro»), con sede a Stoccolma, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004 (1). Il Centro ha il compito principalmente di raccogliere e diffondere informazioni in materia di prevenzione e di controllo delle malattie umane e di esprimere pareri scientifici a tale riguardo. Inoltre, coordina la rete europea degli organismi che operano nel settore (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) del Centro, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario del Centro, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali del Centro e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Elementi a sostegno del giudizio con riserva sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui si basano i conti
10. |
Il Centro ha concluso nel 2009 un contratto quadro per un importo massimo di 9 milioni di euro, che gli consentiva di firmare contratti specifici con fornitori selezionati fino a tale importo. Nell’ambito di questo contratto quadro, il Centro ha sottoscritto contratti specifici per un valore, originariamente, di 8,4 milioni di euro. Successive modifiche hanno portato il valore di questi contratti a 14,9 milioni di euro. Alla fine del 2011, i pagamenti eseguiti ammontavano in totale a 12,2 milioni di euro, di cui 3,2 milioni di euro nel 2011. Gli impegni e i pagamenti eccedenti il massimale di 9 milioni di euro stabilito dal contratto quadro sono irregolari (12). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
11. |
A giudizio della Corte, fatta eccezione per le questioni menzionate al paragrafo 10, le operazioni su cui sono basati i conti annuali del Centro per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
12. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
13. |
Come nell’esercizio precedente, nel 2011 gli stanziamenti riportati sono stati consistenti. Su un bilancio del Centro di 56,6 milioni di euro, 11 milioni (20 %) sono stati riportati al 2012, e il 38 % di questi hanno riguardato stanziamenti per il titolo III (spese operative). Questo elevato livello di stanziamenti riportati, combinato con il ridotto livello di spese da pagare (5,4 milioni di euro), costituisce una violazione del principio di bilancio dell’annualità. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DEL CENTRO
14. |
Le irregolarità nella gestione di un contratto quadro che hanno condotto la Corte a formulare un giudizio con riserva sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, sono illustrate al paragrafo 10. La Corte ha riscontrato altri casi in cui i controlli svolti dal Centro non hanno impedito carenze nella gestione dei contratti:
|
15. |
Una convezione di sovvenzione, per un importo di 0,2 milioni di euro, è stata firmata nel 2011 oltre quattro mesi dopo l’inizio delle attività. Le attività svolte e le spese sostenute prima della firma della convenzione di sovvenzione non sono ammissibili. |
ALTRE OSSERVAZIONI
16. |
Come per l’esercizio precedente, la Corte ha individuato debolezze relative alle procedure di assunzione del personale. Non vi erano elementi che mostrassero che le domande per le prove scritte e i colloqui, nonché la relativa ponderazione, fossero stati stabiliti prima di procedere all’esame delle candidature. I criteri di selezione in parte non erano stati verificati e i criteri di ammissibilità erano stati modificati durante la fase di valutazione. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 142 del 30.4.2004, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività del Centro, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario del Centro.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.ecdc.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) L’articolo 117, paragrafo 2, delle modalità di esecuzione del regolamento finanziario del Centro dispone che i contratti specifici stipulati sulla base di contratti quadro debbano essere aggiudicati conformemente alle disposizioni del relativo contratto quadro.
(13) Le modalità d’esecuzione del regolamento finanziario del Centro, all’articolo 72, prescrivono un massimo di 4 anni.
ALLEGATO
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Stoccolma)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articolo 168 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
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Competenze del Centro [Regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi
Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione Un membro designato da ogni Stato membro, due membri designati dal Parlamento europeo e tre rappresentanti della Commissione. Compiti Il Consiglio adotta il programma e il bilancio annuali del Centro e ne segue l'esecuzione. Direttore Nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposti della Commissione. Forum consultivo Composizione Un rappresentante di ciascuno Stato membro e tre rappresentanti della Commissione senza diritto di voto. Compiti Garantire l'eccellenza scientifica e l'indipendenza delle attività e dei pareri del Centro. Audit esterno Corte dei conti. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione del Centro nel 2011 (dati relativi al 2010) |
Bilancio definitivo 56,6 (57,8) milioni di euro Effettivi al 31 dicembre 2011 Autorizzati: 200 (200) Occupati: 177 (175) Altri impieghi: 88 (79) TOTALE: 265 (254), di cui addetti a funzioni:
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Individuazione di 64 (1) (93) minacce per la salute e monitoraggio attraverso la banca dati sulle minacce (Threat Tracking Tool, TTT). 52 relazioni settimanali sulle minacce relative a malattie trasmissibili inviate a 331 (52) destinatari. Sostegno alla raccolta di informazioni epidemiologiche in occasione di 3 (5) grandi eventi di massa. Monitoraggio inoltre di 5 (5) eventi di importanza eccezionale per la loro natura e per il pubblico. Preparazione di 17 (32) valutazioni di minacce originarie e di 11 (10) aggiornamenti sulle minacce. 2 (3) workshop con esercitazioni di simulazione per verificare e migliorare la capacità di affrontare e reagire in caso di malattie trasmissibili. Formazione di 98 (80) partecipanti al corso del programma europeo di formazione all'epidemiologia d'intervento (EPIET). Formazione di 8 (6) partecipanti al corso del programma europeo di formazione in microbiologia nella sanità pubblica (European Public Health Microbiology Training — EUPEHM). Partecipazione di 181 (106) esperti in sanità pubblica di 30 paesi UE-SEE ai moduli di formazione breve dell'ECDC. 500 000 visite al portale internet del Centro (495 000, nuovo sistema statistico installato). 122 (35) pubblicazioni scientifiche. Quarta giornata europea degli antibiotici: per un uso consapevole degli antibiotici, con la partecipazione di 37 (36) paesi. 11,2 (9,8) milioni di registrazioni uniche nel database TESSy, 845 (628) utenti attivi di 53 paesi. Sorveglianza rafforzata; integrazione nell’ECDC di 15 (11) delle 17 delle reti di sorveglianza dedicate alla fine del 2011. Pubblicazione della relazione epidemiologica annuale. Pubblicazione delle relazioni annuali sulla tubercolosi, sull’HIV/AIDS e sulla resistenza antimicrobica. 32 (38) bollettini settimanali sull’influenza / rassegne settimanali sulla sorveglianza dell’influenza per il 2011. 27(20) pubblicazioni di pareri scientifici, su richiesta delle parti interessate. Organizzazione della quinta conferenza scientifica europea sull'epidemiologia applicata alle malattie infettive (ESCAIDE) svoltasi dal 6 all’8 novembre 2011 a Stoccolma, con 500 (562) partecipanti. Organizzazione della terza conferenza Eurovaccine con 1 000 (600) partecipanti. Pubblicazione settimanale della rivista scientifica Eurosurveillance, che conta 13 302 (12 665) abbonati on line. |
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Fonte: Informazioni fornite dal Centro. |
(1) Questa diminuzione è dovuta in parte alla modifica delle procedure relative alla sorveglianza dei focolai di legionellosi associata ai viaggi.
Fonte: Informazioni fornite dal Centro.
LE RISPOSTE DEL CENTRO
10. |
Il Centro si è reso conto di ciò nel settembre 2011 e lo ha reso noto alla Corte dei conti nel corso del loro audit dell’ottobre 2011. In questa materia il Centro ha agito in piena trasparenza nei confronti della Corte dei conti. A seguito delle discussioni avute allora, il Centro ha attuato tutte le misure necessarie: varo immediato di una nuova procedura per le gare d’appalto per stabilire un nuovo contratto quadro e registrare il caso nel registro delle eccezioni. Nel dicembre 2011, il Centro ha comunicato alla Corte delle informazioni dettagliate relative ai volumi dei contratti che ancora avrebbero dovuto essere firmati ai sensi dell’attuale contratto quadro allo scopo di garantire la continuità operativa, uno scadenziario con l’entrata in vigore del nuovo contratto quadro e le misure poste in essere per evitare ciò in futuro, come la gestione del nuovo contratto quadro da parte di un ordinatore e la suo sfruttamento da parte di un addetto alle risorse. Altre misure, attualmente perseguite, sono la creazione di un unità TIC separata, l’attuazione di uno strumento di gestione dei contratti, la fornitura di una formazione esterna al personale affinché possa diventare formatore interno al Centro e la revisione di una procedura interna per l’aggiudicazione dei contratti. Il Centro pone l’accento sul fatto che non sono stati persi dei fondi e che nessuna controparte è stata lesa. |
13. |
Nel 2011, il Centro ha ridotto con successo il riporto delle sue spese operative del 10 % rispetto al 2010, il che rappresenta il secondo anno consecutivo di miglioramento. Il Centro proseguirà in tale sforzo allo scopo di ridurre il riporto portandolo ad un livello accettabile. Il maggiore livello della spesa proporzionalmente al riporto è anch’esso migliorato dal 35 % al 49 %, rispetto allo scorso anno. |
14. |
Nel Centro è in atto una revisione delle procedure interne relativamente all’aggiudicazione dei contratti e, attualmente, si sta valutando quale applicazione di gestione dei contratti sia più confacente al fabbisogno in vista di un consolidamento della gestione dei contratti da parte del Centro. Il Centro prevede inoltre di fornire una formazione esterna al proprio personale affinché questo diventi poi formatore interno sull’argomento.
La durata del contratto è stata discussa nel corso di una riunione del CPCG. La durata più lunga era giustificata per analogia e con gli stessi argomenti del bando di gara DIGIT/R2/PO/2007/033 «servizi per comunicazione vocale» in base alla complessità e agli elevati costi di allestimento che l’operatore avrebbe dovuto recuperare lungo la durata del contratto. Si è pensato che ciò avrebbe avuto un effetto positivo sul numero degli offerenti. L’articolo 72 del regolamento d’esecuzione dell’ECDC stipula che la durata di un contratto quadro non può eccedere i 4 anni, tranne che per casi eccezionali debitamente giustificati in particolare dall’oggetto del contratto quadro. La giustificazione fornita nel bando di gara del Centro è stata ritenuta debitamente giustificata in quanto era tratta dal capitolato d’oneri usato dalla Commissione (DG DIGIT). |
15. |
Il Centro riconosce che la cronologia applicata, volta a stipulare un accordo specifico sul coordinamento EPIET, è discordante con il processo stipulato nell’accordo quadro di partenariato. Tuttavia, una decisione che avrebbe sospeso il coordinamento EPIET a causa dell’assenza di accordi specifici stipulati avrebbe comportato un danno consistente al programma EPIET. Il Centro ha migliorato le proprie procedure di gestione dei contratti, in vista di un più precoce avvio del processo delle richieste di proposte e di un più severo monitoraggio delle varie tappe. |
16. |
Il Centro prende atto dell’osservazione della Corte, che si riferisce in gran parte a delle prassi che l’ECDC ha già modificato nel corso del 2011 anche con l’introduzione della procedura interna rivista nel gennaio 2012 riguardante le assunzioni. Dalla metà del 2011 è prassi comune che il comitato di selezione approvi le prove scritte e le domande da porre nei colloqui prima di passare all’esame delle candidature. La nuova procedura interna comprende delle regole dettagliate circa i tassi di superamento e la valutazione dei colloqui e delle prove scritte. Ciò viene attualmente rigorosamente applicato. Taluni criteri di selezione relativi a competenze interpersonali e linguistiche non vengono valutate direttamente, bensì indirettamente nel corso del colloquio e delle prove scritte quale somma di particolari attitudini. I requisiti di ammissibilità sono stati modificati solo in un caso a causa di un errore amministrativo. Tuttavia, nessuno dei candidati è stato valutato negativamente quale conseguenza della modifica della formulazione dei criteri di ammissibilità. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/73 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/13
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (di seguito «l'Agenzia» o «ECHA»), con sede a Helsinki, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). I suoi compiti consistono principalmente nell’assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente, nonché la libera circolazione delle sostanze chimiche in quanto tali o in quanto componenti di preparati e articoli, rafforzando nel contempo la competitività e l'innovazione. L’Agenzia promuove inoltre lo sviluppo di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che dette sostanze comportano (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le “relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Il bilancio dell’Agenzia per il 2011 è ammontato a 93,2 milioni di euro, di cui 14,9 milioni di euro (16 %) sono stati riportati al 2012. Gli stanziamenti riportati relativi al Titolo III (spese operative) sono ammontati a 11,5 milioni di euro (55 %). Questo livello di riporti è eccessivo ed è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
13. |
I risultati dell’inventario fisico più recente, realizzato nel 2011, mostrano diverse carenze, soprattutto in relazione alla modesta quota di materiale TIC verificato in termini di valore. Non esiste alcuna politica in materia di inventario delle immobilizzazioni. |
14. |
L’Agenzia registra i costi per progetti TIC già in corso come spese, invece che come immobilizzazioni. |
ALTRE OSSERVAZIONI
15. |
La Corte ha riscontrato carenze nelle procedure di assunzione. Non vi sono elementi che indichino che i punteggi minimi che i candidati avrebbero dovuto ottenere per passare alla fase successiva della procedura, le domande per i colloqui o per le prove scritte fossero stati stabiliti prima di procedere all’esame delle candidature. Le dichiarazioni d’interessi erano inadeguate per individuare ed evitare eventuali situazioni di conflitto d’interessi riguardanti membri della commissione giudicatrice. In un caso, la procedura di selezione era irregolare, in quanto l’agente in questione è stato assunto per un posto diverso da quello pubblicato. |
16. |
La Corte ha svolto un audit inteso a valutare le politiche e le procedure applicate in situazioni in cui si configurano conflitti di interessi per quattro Agenzie europee, tra cui l’Agenzia europea delle sostanze chimiche. I risultati di tale audit sono presentati in un documento a parte (Relazione speciale n. 15/2012). |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 19 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 28 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu/ o http://echa.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Agenzia europea delle sostanze chimiche (Helsinki)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato |
Raccolta di informazioni
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Competenze dell’Agenzia [come definite dal regolamento (CE) n. 1907/2006 (regolamento REACH) e regolamento (CE) n. 1272/2008 (relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele)] |
Obiettivi
Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Un rappresentante di ciascuno Stato membro, designato dal Consiglio, e di un massimo di sei rappresentanti nominati dalla Commissione, tra cui tre rappresentanti delle parti interessate, senza diritto di voto, e inoltre di due personalità indipendenti nominate dal Parlamento europeo. (articolo 79 del regolamento REACH). Compiti: articolo 78 del regolamento REACH e regolamento finanziario quadro per le Agenzie; principalmente esso adotta i programmi di lavoro annuale e pluriennale, il bilancio definitivo, la relazione generale, il regolamento interno; nomina ed esercita l’autorità disciplinare nei confronti del direttore esecutivo. Nomina inoltre la commissione di ricorso e i membri dei comitati. Direttore esecutivo Compiti: articolo 83 del regolamento REACH. Comitati L’ECHA è composta da tre comitati scientifici (comitato per la valutazione dei rischi, comitato per l'analisi socioeconomica e comitato degli Stati membri). Compiti: articolo 76, paragrafo 1, lettere c)-e), del regolamento REACH. Forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione Compiti: articolo 76, paragrafo 1, lettera f), del regolamento REACH. Segretariato Compiti: articolo 76, paragrafo 1, lettera g), del regolamento REACH. Commissione di ricorso Compiti: articolo 76, paragrafo 1, lettera h), del regolamento REACH. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione (IAS). Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio (articolo 97, paragrafo 10, del regolamento REACH. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio (compresi i bilanci rettificativi)
Effettivi al 31 dicembre 2011
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) (1) |
Il programma di lavoro dell’ECHA è stato suddiviso nelle seguenti 15 attività: Registrazione, pre-registrazione e condivisione dei dati
Valutazione
Autorizzazioni e restrizioni
Classificazioni ed etichettatura (C&L)
Consulenza e assistenza
Supporto informatico alle operazioni
Consulenza scientifica e pratica per l’ulteriore sviluppo della legislazione
Comitati e forum
Commissione di ricorso
Comunicazione
Relazioni con istituzioni UE e cooperazione internazionale
Gestione
Finanza, appalti e contabilità
Risorse umane e infrastrutture
Tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni
|
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
(1) Ove opportuno, le cifre sono state arrotondate per eccesso o per difetto alla decina, al centinaio e al migliaio più vicino.
Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12 |
L’ECHA ha portato a termine l’obiettivo del suo programma di lavoro sui riporti nel 2011. L’Agenzia rivedrà la sua politica sui riporti nel 2012 e stabilirà motivazioni e limitazioni più rigorose sui possibili riporti all’esercizio finanziario 2013. |
13. |
L’ECHA riconosce pienamente l’importanza dell’accuratezza dell’inventario fisico. L’Agenzia formalizzerà la sua politica di gestione delle sue immobilizzazioni nel 2012, mentre un'attenzione del tutto particolare verrà attribuita al controllo fisico alla fine dell'anno. |
14. |
L’ECHA continuerà a sviluppare ulteriormente il metodo di capitalizzazione dei costi per il software sviluppato internamente e li capitalizzerà al livello delle diverse versioni software. L’approccio sarà strettamente collegato e integrato con il progetto di contabilità gestionale in corso di svolgimento. |
15. |
L’ECHA s’impegna a rispettare pienamente i principi di trasparenza e pari opportunità nelle sue procedure di assunzione e selezione. L’ECHA ha condotto un esame della sua procedura di assunzione, comprese le dichiarazioni d'interesse, al fine di migliorarle ulteriormente e di assicurare l'osservanza delle migliori prassi. Il conseguente aggiornamento delle procedure ha preso in considerazione i punti sollevati dalla Corte dei conti. Nel frattempo, l’agente cui si fa riferimento è stato trasferito a un posto equivalente a quello pubblicato. |
16. |
Le risposte dell’Agenzia saranno pubblicate assieme alla relazione speciale della Corte (15/2012). |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/80 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia europea dell'ambiente relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/14
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia europea dell’ambiente (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Copenaghen, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1210/90 del Consiglio (1). È responsabile del funzionamento di una rete di osservazione che fornisca alla Commissione, al Parlamento, agli Stati membri e più in generale al pubblico, informazioni attendibili sullo stato dell'ambiente. Tali informazioni dovrebbero, in particolare, permettere all'Unione europea e agli Stati membri di agire al fine di salvaguardare l'ambiente e di valutare l'efficacia di tale azione (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, e i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
12. |
È stato effettuato, a favore di un’organizzazione ambientale internazionale, un pagamento di 6 061 euro per la partecipazione di personale dell’Agenzia a spedizioni promosse dall’organizzazione suddetta e svolte nei mesi di febbraio e maggio 2011. Per tali spedizioni non è stata esperita alcuna procedura di appalto né è stato stipulato alcun contratto. I costi di trasferta supplementari sostenuti al riguardo dall’Agenzia sono ammontati a 11 625 euro. Il direttore esecutivo è stato membro del consiglio di amministrazione dell’organizzazione fino all’aprile 2011. Ciò costituisce un evidente conflitto di interessi. |
ALTRE OSSERVAZIONI
13. |
L’Agenzia ha migliorato in maniera considerevole, nel corso degli anni, la trasparenza delle procedure di assunzione. L’audit ha tuttavia riscontrato una confusione persistente fra i criteri di ammissibilità e di selezione per quanto concerne gli anni relativi all’esperienza professionale. Non vi sono, inoltre, elementi che dimostrino che il contenuto e i punteggi minimi relativi alle prove scritte fossero stati stabiliti prima dell’esame delle candidature. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 120 dell’11.5.1990, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 31 maggio 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o www.eea.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Agenzia europea dell’ambiente (Copenaghen)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Politica ambientale La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire […] obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente; protezione della salute umana; utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici. La politica dell’Unione in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni dell’Unione. Essa è fondata sui princìpi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché sul principio «chi inquina paga». […] Nel predisporre la sua politica […], l’Unione tiene conto dei dati scientifici e tecnici disponibili, delle condizioni dell’ambiente nelle varie regioni dell’Unione, dei vantaggi e degli oneri che possono derivare dall’azione o dall’assenza di azione, dello sviluppo socioeconomico dell’Unione nel suo insieme e dello sviluppo equilibrato delle sue singole regioni […]. |
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Competenze dell’Agenzia [Regolamento (CEE) n. 1210/1990 del Consiglio] |
Obiettivi Attuare una rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale che fornisca all’Unione e agli Stati membri:
Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione Un rappresentante di ogni Stato membro, un rappresentante per ciascun paese membro dell’Agenzia, due rappresentanti della Commissione e due personalità del mondo scientifico designate dal Parlamento europeo. Compiti Adottare i programmi pluriennali e annuali di lavoro ed assicurarne l’attuazione e adottare la relazione annuale sulle attività dell’Agenzia. Direttore esecutivo Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione. Comitato scientifico È composto da membri particolarmente qualificati in materia ambientale, nominati dal consiglio di amministrazione. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 62,2 milioni di euro (50,6 milioni di euro). Sovvenzione UE: 66 % (80 %). Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti previsti nella tabella dell'organico: 134 (133). Posti occupati: 132 (125) più 82 (76) altri posti (agenti contrattuali ed esperti nazionali distaccati). Totale effettivi: 214 (201) agenti, di cui addetti a funzioni:
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
Il pagamento è stato effettuato per il vitto e l’alloggio del personale dislocato presso le stazioni di ricerca. Essendo stato informato nell’aprile 2011 che la Corte dei conti aveva riscontrato un possibile conflitto d'interesse, il direttore esecutivo ha immediatamente rassegnato le dimissioni dal comitato dei garanti, per salvaguardare l’Agenzia e garantire che non sarebbero stati compromessi i risultati scientifici finali. Alla luce del processo di scarico per il 2010, il consiglio di amministrazione e l’amministrazione dell’AEA hanno rafforzato la politica concernente i conflitti d’interesse dell’AEA per prevenire eventuali problemi in futuro. |
13. |
L’Agenzia prende buona nota delle osservazioni della Corte e ha già iniziato il processo di attuazione delle raccomandazioni. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/86 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia europea di controllo della pesca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/15
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia europea di controllo della pesca (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Vigo, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 768/2005 del Consiglio del 26 aprile 2005 (1). Il suo compito principale consiste nell’organizzare il coordinamento operativo delle attività di controllo e di ispezione della pesca praticate dagli Stati membri al fine di assicurare l’applicazione effettiva e uniforme delle norme della politica comune della pesca (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
12. |
La Corte ha riscontrato la necessità di migliorare le procedure di appalto. L’Agenzia non ha documentato in maniera adeguata la stima degli importi contrattuali nei fascicoli degli appalti. Per migliorare ulteriormente la trasparenza delle procedure, è necessario che taluni criteri per la selezione degli offerenti siano più specifici. |
13. |
L’Agenzia non dispone ancora di procedure adeguate per registrare e contabilizzare i costi relativi alla generazione di attività immateriali interne. |
ALTRE OSSERVAZIONI
14. |
Nel corso della procedura di nomina del direttore esecutivo, un membro del consiglio di amministrazione ha infranto il regolamento che disciplina le nomine a posti chiave annunciando il candidato per il quale la Commissione intendeva votare. |
15. |
La Corte ha rilevato la necessità di migliorare ulteriormente le procedure di selezione del personale. Gli avvisi di posto vacante non fornivano informazioni sulle procedure di reclamo e di ricorso. Le riunioni della commissione giudicatrice non erano sufficientemente documentate e nel caso di una procedura di assunzione l’Autorità che ha il potere di nomina ha deciso di non rispettare la graduatoria stilata dalla commissione giudicatrice, senza tuttavia motivare tale decisione. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 128 del 21.5.2005, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 5 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu/ o http://efca.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Agenzia europea di controllo della pesca (1) (Vigo)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 43 del TFUE) |
Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, stabiliscono l'organizzazione comune dei mercati agricoli prevista all'articolo 40, paragrafo 1, e le altre disposizioni necessarie al perseguimento degli obiettivi della politica comune dell'agricoltura e della pesca. |
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Competenze dell’Agenzia [Regolamento (CE) n. 768/2005 del Consiglio del 26 aprile 2005, modificato dal regolamento (CE) n. 1224/2009] |
Obiettivi
Compiti / Missione
Si prega di osservare che, fra le altre competenze, dopo la modifica del regolamento istitutivo dell’Agenzia mediante il regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio:
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Organizzazione |
Consiglio d'amministrazione Composizione Composto da un rappresentante per ogni Stato membro e da sei rappresentanti della Commissione. Compiti Adottare il bilancio, il programma di lavoro e la relazione annuale. Adottare il bilancio definitivo e la tabella dell'organico. Emettere un parere sui conti definitivi. Direttore esecutivo Nominato dal consiglio di amministrazione da una lista di almeno due candidati proposti dalla Commissione. Audit esterno Corte dei Conti. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione. Autorità competente per il discarico Parlamento su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo Bilancio totale 2011: 12,85 (11,01) milioni di euro
Effettivi al 31 dicembre 2011 53 (53) posti di agente temporaneo previsti nella tabella dell'organico, di cui occupati: 52 (52), + 5 (5) posti di agenti contrattuali previsti, di cui 4 (2) occupati. Totale effettivi previsti: 58 (58); posti occupati: 56 (54). |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Coordinamento operativo
Potenziamento delle capacità
(cfr. il programma di lavoro annuale 2011 dell’Agenzia per maggiori dettagli). |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
(1) Dal 1o gennaio 2012, la denominazione dell’Agenzia comunitaria di controllo della pesca è «'Agenzia europea di controllo della pesca».
Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
L’Agenzia ha definito una serie di procedure interne volte a garantire basi solide per la stima dei valori contrattuali e documenta le relative procedure. L’Agenzia prende tuttavia atto delle osservazioni della Corte e provvederà a migliorare la documentazione nei fascicoli relativi all’aggiudicazione degli appalti. L’Agenzia ha anche accolto le osservazioni della Corte circa i criteri per la selezione. |
13. |
L’Agenzia rileva che i costi interni da registrare e contabilizzare sono alquanto limitati. Tuttavia, essa sta attualmente riesaminando le proprie attività amministrative e operative e, in tale contesto, provvederà ad accogliere le osservazioni della Corte. |
14. |
Poiché il comportamento dei membri del consiglio di amministrazione esula dal controllo dell’agenzia, il direttore esecutivo non può essere considerato responsabile di quanto rilevato. |
15. |
L’Agenzia aggiungerà tale informazione ai suoi avvisi di posto vacante e adatterà il modello standard dei verbali per tenere conto dei suggerimenti della Corte. L’Agenzia è del parere che tutti i candidati figuranti nell’elenco stilato dal comitato di selezione siano ammissibili all’assunzione. Nella fattispecie, vi erano due candidati che vantavano un punteggio nettamente più elevato rispetto agli altri. Data la differenza minima di punteggio, l’autorità che ha il potere di nomina ha scelto uno dei due candidati che è stato infine ritenuto il più idoneo. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/92 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità
2012/C 388/16
INTRODUZIONE
1. |
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (di seguito «l'Autorità» o «EFSA»), con sede a Parma, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). I compiti principali dell’Autorità consistono nel fornire le informazioni scientifiche necessarie all'elaborazione della legislazione dell’Unione e nel raccogliere e analizzare i dati che consentono la caratterizzazione e la sorveglianza dei rischi, svolgendo inoltre su questi ultimi, in maniera indipendente, un'attività di informazione (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Autorità, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Autorità per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Nel 2011, sono stati eseguiti 13 storni di bilancio che hanno considerevolmente aumentato gli stanziamenti per le spese per le tecnologie dell’informazione (12). Complessivamente, sono stati stornati dal Titolo I (spese per il personale) al Titolo II (spese amministrative) 2,5 milioni di euro, pari al 21 % degli stanziamenti iniziali per tale Titolo. Per il Titolo III (spese operative), sono stati annullati stanziamenti di pagamento dissociati per 1,8 milioni di euro, pari al 25 % degli stanziamenti dissociati iniziali. Tale situazione denota debolezze nella pianificazione e nell’esecuzione del bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione. |
13. |
Nel dicembre 2011, l’Autorità ha acquistato un nuovo edificio per la propria sede al costo di 36,8 milioni di euro. Tale importo verrà pagato in rate trimestrali per un periodo di 25 anni, comportando il pagamento di 18,5 milioni di euro di interessi. La Corte si chiede se le autorità di bilancio non avrebbero potuto individuare una soluzione alternativa meno onerosa, in applicazione del principio della sana gestione finanziaria e nel pieno rispetto del regolamento finanziario. |
ALTRE OSSERVAZIONI
14. |
Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione. Le domande da porre ai candidati nelle prove scritte e nel colloquio sono state stabilite dalla commissione giudicatrice dopo l’esame delle candidature e le dichiarazioni sulla confidenzialità e l’assenza di conflitti di interessi sono state firmate dai membri di tale commissione solo durante, e non prima, della valutazione delle domande dei candidati. |
15. |
La Corte ha svolto un audit inteso a valutare le politiche e le procedure applicate in situazioni in cui si configurano conflitti di interessi per quattro agenzie europee, fra cui l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. I risultati dell’audit sono presentati in un documento a parte (Relazione speciale n. 15/2012). |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 31 dell’1.02.2002, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Autorità, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Autorità.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 14 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 28 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.efsa.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) I 13 storni hanno riguardato un numero elevato di linee di bilancio. Ad esempio, lo storno dal maggio 2011 ha riguardato 63 linee di bilancio e i tre storni dal dicembre 2011 hanno riguardato 87 linee di bilancio. Alcune linee di bilancio sono state ridotte ed aumentate in un breve lasso di tempo. Gli stanziamenti per la raccolta dati informatici e la connessione in rete sono aumentati del 116 %, raggiungendo i 5,2 milioni di euro e il 90 % degli stessi è poi stato riportato all’esercizio successivo.
ALLEGATO
Autorità europea per la sicurezza alimentare (Parma)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato |
Raccolta di informazioni
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Competenze dell’Autorità [Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi
Funzioni
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione 14 membri nominati dal Consiglio (in collaborazione con il Parlamento europeo e la Commissione) ed un rappresentante della Commissione. Compito Adottare il programma di lavoro e il bilancio e vigilare sulla loro esecuzione. Direttore esecutivo Nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposto dalla Commissione, a seguito di un'audizione dinanzi al Parlamento europeo. Foro consultivo Composizione Un rappresentante per ciascuno Stato membro. Compito Consigliare il direttore esecutivo. Comitato scientifico e gruppi di esperti scientifici Formulare i pareri scientifici dell'Autorità. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Unità di audit interno dell’Autorità. Servizio di audit interno della Commissione europea. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio 78,8 (74,7) milioni di euro, di cui il 100 % (100 %) proviene da una sovvenzione dell’Unione europea. Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti previsti dalla tabella dell'organico: 355 (355) agenti, di cui sono occupati: posti effettivi (agenti temporanei e funzionari): 334 (330), altri posti (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati): 109 (103). Totale degli effettivi (1): 443 (433) agenti, di cui addetti a: funzioni operative: 326 (323), funzioni amministrative: 117 (110). |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Atti scientifici e pubblicazioni di supporto 2011 (2010) Attività 1: Pareri e consulenze scientifici e approcci di valutazione del rischio
Totale atti scientifici per l’attività 1 = 57 (66) Attività 2: Valutazione di prodotti, di sostanze e di domande soggette ad autorizzazione
Totale atti scientifici per l’attività 2 = 384 (331) Attività 3: Raccolta dati, cooperazione scientifica e reti di esperti
Totale atti scientifici per l’attività 3 = 107 (111) Pubblicazioni di supporto
Totale per le pubblicazioni di supporto = 110 (57) Totale atti = 658 (565)
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Fonte: Informazioni fornite dall'Autorità. |
(1) sono inclusi 7 posti per i quali la lettera con l’offerta di lavoro era già stata inviata al 31.12.2011.
Fonte: Informazioni fornite dall'Autorità.
LE RISPOSTE DELL’AUTORITÀ
12. |
Un cambiamento del modello organizzativo nonché l’acquisto di nuovi locali e il trasloco hanno richiesto un adattamento (soprattutto dei sistemi informatici), mentre alcune assunzioni sono state posticipate intenzionalmente di qualche mese e hanno creato un contesto meno prevedibile, con una conseguente maggiore esigenza di eseguire storni di bilancio (6 % nel 2011 rispetto al 4 % nel 2010). L’EFSA esaminerà la possibilità di adattare la propria struttura di bilancio all’interno del quadro di bilancio generale per ridurre la frammentazione e le esigenze degli storni in futuro. Il sottoutilizzo di stanziamenti di pagamento dissociati deriva dalla difficoltà di prevedere precise modalità dei pagamenti relativi a progetti pluriennali di cooperazione scientifica introdotti nel 2009. |
13. |
L’EFSA ha acquistato la sua sede conformemente alle modalità approvate dall’autorità di bilancio che prevedono un pagamento ripartito su 25 anni. L’EFSA ha chiesto recentemente alla Commissione europea di prendere in considerazione la possibilità di richiedere ulteriori risorse all’autorità di bilancio al fine di abbreviare i tempi di acquisto. Tale acquisto anticipato è possibile senza costi aggiuntivi per l’EFSA. |
14. |
Le procedure di assunzione dell’EFSA sono pienamente conformi ai requisiti regolamentari. Per aumentare l’attenzione sull’aspetto della trasparenza in particolare, nel gennaio 2012 l’EFSA ha adattato i processi pertinenti per garantire che:
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15. |
Le risposte dell’EFSA sono presentate in un documento distinto (Relazione speciale n. 15/2012). |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/98 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Istituto
2012/C 388/17
INTRODUZIONE
1. |
L’Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (di seguito «l'Istituto»), con sede a Vilnius, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006 (1). L’Istituto ha il compito di raccogliere, analizzare e diffondere informazioni pertinenti all’uguaglianza di genere, nonché di apprestare, analizzare, valutare e diffondere strumenti metodologici a sostegno dell’integrazione dell’uguaglianza di genere in tutte le politiche dell’Unione e nelle politiche nazionali che ne derivano (2). L’Istituto ha acquisito piena autonomia nel 2010. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Istituto. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Istituto, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Istituto, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Istituto e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Istituto, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Istituto (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Istituto per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Gli stanziamenti di bilancio sono ammontati in totale a 7,5 milioni di euro, contro i 5,9 milioni dell’esercizio precedente. Sono stati contratti impegni di bilancio per 6,7 milioni di euro. Gli stanziamenti riportati al 2012 ammontano a 3,3 milioni di euro, ossia il 50 % degli impegni totali. L’alto livello di riporti è in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’ISTITUTO
13. |
La Corte ha rilevato la necessità di migliorare la documentazione dell’inventario fisico per quanto riguarda le immobilizzazioni e la stima delle spese da pagare. |
14. |
Nel dicembre 2011, il servizio di audit interno della Commissione ha svolto un esame limitato dell’applicazione delle norme di controllo interno da parte dell’Istituto. L’Istituto ha accettato le raccomandazioni espresse di finalizzare la procedura per l’attuazione delle norme di controllo interno e la direzione ha adottato un piano d’azione da porre in atto nel 2012. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 403 del 30.12.2006, pag. 9.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Istituto, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Istituto.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 6 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 13 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.eige.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.
ALLEGATO
Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Vilnius)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articoli 2 e 3 del trattato sull’Unione europea) |
L'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a una minoranza. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini. L'Unione combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. |
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Competenze dell’Istituto [regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi Sostenere e rafforzare la promozione dell'uguaglianza di genere, compresa l'integrazione di genere in tutte le politiche dell’Unione e le politiche nazionali che ne derivano, nonché la lotta contro le discriminazioni fondate sul sesso, e sensibilizzare i cittadini dell'UE in materia di uguaglianza di genere. Compiti
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||||||||||||||||||||||||
Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione: Diciotto rappresentanti nominati dal Consiglio in base ad una proposta di ciascuno Stato membro e un membro in rappresentanza della Commissione, nominati dalla Commissione e selezionati in modo da garantire i massimi livelli di competenzae un'ampia serie di capacità pertinenti e transdisciplinari in materia di uguaglianza di genere, mirando a realizzare una rappresentanza equilibrata di uomini e donne. I membri nominati dal Consiglio rappresentano diciotto Stati membri secondo l'ordine di rotazione delle Presidenze. Compiti Adottare il programma di lavoro annuale e il programma di lavoro a medio termine, il bilancio, la relazione annuale, il proprio regolamento interno e il regolamento interno dell’Istituto. |
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Composizione del forum di esperti Membri di enti specializzati in materia di uguaglianza di genere, in ragione di un rappresentante designato da ciascuno Stato membro, due rappresentanti di altre organizzazioni specializzate in questioni di uguaglianza di genere designate dal Parlamento europeo, nonché di tre membri designati dalla Commissione. Compiti Assistere il direttore nel garantire l’eccellenza e l’indipendenza delle attività dell’Istituto, costituire un meccanismo di scambio di informazioni sui temi dell’uguaglianza di genere e di messa in comune di conoscenze e garantire una stretta collaborazione tra l’Istituto e gli enti competenti negli Stati membri. Il direttore è nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposto della Commissione dopo un concorso generale. Compiti Adempimento dei compiti stabiliti nel regolamento (CE) n. 1922/2006, elaborazione ed esecuzione dei programmi di attività annuale e a medio termine dell'Istituto; preparazione delle riunioni del consiglio di amministrazione e del forum di esperti; redazione e pubblicazione della relazione annuale; questioni riguardanti il personale e l’amministrazione corrente; applicazione di efficaci procedure di sorveglianza e valutazione dei risultati dell'Istituto rapportati ai suoi obiettivi. Audit esterno Corte dei conti. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Istituto nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 7,5 (5,9) milioni di euro, costituiti al 100 % (100 %) dalla sovvenzione UE Effettivi al 31 dicembre 2011 27 (25) posti previsti nella tabella dell'organico, di cui 26 (23) occupati, 8 (4) altri impieghi (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati, tirocinanti). Totale effettivi 35 (29), di cui addetti a compiti
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Settori focali: Dati e indicatori comparabili e affidabili sulla parità di genere; metodi e procedure di raccolta e trattamento dei dati per i lavori attinenti all’uguaglianza di genere; Centro risorse e documentazione; sensibilizzazione, collegamenti in rete e comunicazione. Numero di studi avviati: 6 (8) Numero di contributi ai paesi che detengono la presidenza: 2 (2) Riunioni di esperti e gruppi di lavoro: 19 (12) Conferenza internazionale: 1 (0) Numero di relazioni di ricerca: 2 (0) Relazioni annuali: 1 (1) |
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Fonte: Informazioni fornite dall’Istituto. |
LE RISPOSTE DELL’ISTITUTO
12. |
Osservazione accolta. A partire dal 2011 l’EIGE ha introdotto un adeguato sistema di rendicontazione e monitoraggio sull’esecuzione del bilancio. Come già discusso con la Corte nel 2011, per i riporti l’EIGE ha introdotto dei massimali per titolo accettabili, per esempio Titolo I fino al 10 %, Titolo II fino al 20 %, Titolo III fino al 35 %. Essendo nella fase iniziale, nel 2011 l’EIGE si aspettava, e si aspetterà nel 2012, una percentuale superiore di riporti, in particolare per il Titolo III (attività operative). Dal 2013 in poi l’EIGE opererà nei limiti dei massimali. |
13. |
Osservazione accolta. Tutte le immobilizzazioni dell’EIGE saranno debitamente documentate, etichettate e registrate. Inoltre, l’EIGE elaborerà e applicherà una «procedura d’inventario dell’EIGE» ai fini della corretta gestione delle proprie immobilizzazioni. La procedura documentata prenderà effetto all’atto della firma di una decisione del direttore nel corso dell’ultimo trimestre del 2012. La stima delle spese di competenza sarà migliorata. |
14. |
Osservazione accolta. Il piano d’azione dell’EIGE è stato adottato ed è in fase di attuazione. La Corte sarà informata dello stato di avanzamento prima della sua prossima missione a Vilnius. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/104 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità
2012/C 388/18
INTRODUZIONE
1. |
L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (in seguito «l’Autorità»), con sede a Francoforte, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1094/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010 (1). L’Autorità ha il compito di contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità; di contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione; di incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti; di sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nella sua area di competenza, e di promuovere la tutela dei titolari di polizze assicurative, degli aderenti e dei beneficiari di schemi pensionistici (2). L’Autorità è stata istituita il 1o gennaio 2011. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Autorità, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Autorità per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. Essi vanno considerati nel contesto della transizione dal Comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali all’attuale Autorità europea. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Gli impegni dell’Autorità sono ammontati a 6 579 663 euro, pari al 62 % del bilancio 2011. I tassi di impegno sono stati modesti, in particolare per il Titolo II «Spese amministrative» (60 %) e per il Titolo III «Spese operative» (12 %). Ciò ha influito sugli obiettivi dell’Autorità relativi al sistema informatico, che non sono stati interamente raggiunti. |
13. |
Il bilancio dell’Autorità per l’esercizio 2011 è ammontato a 10,7 milioni di euro. Conformemente all’articolo 62, paragrafo 1, del suo regolamento istitutivo, il bilancio per l’esercizio 2011 è stato finanziato per il 55 % dai contributi degli Stati membri e dei paesi AELS e per il 45 % dal bilancio dell’Unione. Alla fine del 2011, l’Autorità ha registrato un risultato positivo dell’esecuzione del bilancio di 2,8 milioni di euro. In conformità al suo regolamento finanziario, l’intero importo è stato poi registrato nei conti come passività nei confronti della Commissione europea. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AUTORITÀ
14. |
Il sistema contabile dell'Autorità deve essere ancora convalidato dal contabile, come prescritto dal regolamento finanziario. |
ALTRE OSSERVAZIONI
15. |
Le procedure di appalto esaminate non erano pienamente coerenti con le disposizioni del regolamento finanziario generale. Nel caso di cinque acquisti di attrezzature informatiche (per un totale di 160 117 euro), i criteri di aggiudicazione applicati non erano stati preventivamente definiti e non erano stati firmati i contratti. In un altro caso, riguardante i servizi connessi alle assunzioni (55 000 euro), i criteri di aggiudicazione erano stati applicati in maniera non corretta. L’Autorità deve garantire che tutti i nuovi appalti siano aggiudicati nel pieno rispetto delle norme UE applicabili in materia. |
16. |
L’Autorità deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione: le soglie di punteggio per l’ammissione alle prove scritte e ai colloqui o per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei, e le domande per le prove scritte e orali non erano state fissate prima dell’inizio dell’esame delle candidature; mancava, inoltre, la decisione con cui l’autorità investita del potere di nomina designa le commissioni giudicatrici. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 331 del 15.12.2010, pag. 48.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Autorità, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Autorità.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://eiopa.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Francoforte sul Meno)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articoli 26, 114, 290, 291 del trattato su funzionamento dell’Unione europea) |
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Competenze dell’Autorità [Regolamento UE n 1094/2010 che istituisce l’Autorità, articolo 1, paragrafo 6 e articolo 8 (compiti e poteri)] |
Obiettivi Proteggere l’interesse pubblico contribuendo alla stabilità e all’efficacia a breve, medio e lungo termine del sistema finanziario, a beneficio dell’economia dell’Unione, dei suoi cittadini e delle sue imprese. Compiti
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Organizzazione (Regolamento UE n. 1094/2010 che istituisce l’Autorità: articoli 40-44: consiglio delle autorità di vigilanza; articoli 45-47: consiglio di amministrazione; articoli 48-50: presidente; articoli 51-53: direttore esecutivo) |
Consiglio delle autorità di vigilanza Composizione: il capo dell’autorità di vigilanza competente in ogni Stato membro, il presidente dell’Autorità, rappresentanti della Commissione europea, del Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS), dell’Autorità bancaria europea, dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ed eventuali osservatori. Compiti: principale organo decisionale dell’Autorità. Consiglio di amministrazione Composizione: presidente dell’Autorità, sei rappresentanti delle autorità di vigilanza nazionali e un rappresentante della Commissione europea. Compiti: assicura che l’Autorità assolva la sua missione ed esegua i compiti che le sono affidati; esercita le competenze di bilancio; adotta il piano in materia di politica del personale e le modalità di applicazione dello statuto dei funzionari. Presidente dell’Autorità Rappresenta l’Autorità; prepara i lavori del consiglio delle autorità di vigilanza e presiede le riunioni dei consigli. Direttore esecutivo dell’Autorità Assicura la gestione dell’Autorità e l’esecuzione del programma annuale di lavoro e del bilancio; prepara i lavori del consiglio di amministrazione, il bilancio ed il programma di lavoro. Comitato per il controllo della qualità Composizione: il presidente supplente dell’Autorità, due membri del consiglio di amministrazione, il direttore esecutivo. Compiti: sorvegliare e valutare l’appropriata attuazione delle procedure e decisioni interne. Audit esterno Corte dei conti. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Autorità nel 2011 |
Bilancio definitivo Stanziamenti definitivi di bilancio 10,66 milioni di euro. Tabella dell’organico Personale statutario: 46 posti autorizzati nella tabella dell'organico, di cui 46 occupati. Organico completato al 100 % Agenti contrattuali: 7 posti previsti in bilancio, di cui occupati 6. Esperti nazionali distaccati: 6 posti previsti in bilancio, di cui occupati 4. Totale: 56 effettivi |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Prodotti e servizi forniti nel 2011 |
Compiti di regolamentazione:
Compiti di vigilanza
Protezione dei consumatori e innovazione finanziaria
Cultura comune della vigilanza
Stabilità finanziaria
Gestione delle crisi
Relazioni esterne
Conferenze / altre manifestazioni pubbliche 2011
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||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fonte: Informazioni fornite dall'Autorità. |
LE RISPOSTE DELL’AUTORITÀ
12. |
Durante il primo anno di attività dell’EIOPA il tasso di esecuzione per il titolo II e per il titolo III è stato effettivamente modesto. Il fondamento logico alla base di ciò risiede in una decisione consapevole del direttore esecutivo di non impegnare (e non spendere) la somma a bilancio per le tecnologie informatiche (30 % del bilancio totale dell’EIOPA) in seguito alla mancanza di orientamento strategico da parte del consiglio delle autorità di vigilanza nel corso del 2011. La complessità delle decisioni da prendersi e le vaste implicazioni ivi connesse non hanno permesso di impegnare e spendere i relativi stanziamenti. La necessaria decisione strategica è stata presa dal consiglio delle autorità di vigilanza dell’EIOPA a febbraio 2012. Il progetto si trova ora in fase operativa ed è concepito in maniera tale da permettere un pieno e puntuale rispetto dei propri scopi e obiettivi. |
13. |
L’EIOPA dà atto che, ai sensi del proprio regolamento finanziario, l’intero avanzo di bilancio deve essere registrato come passività nei confronti della Commissione europea, mentre il regolamento istitutivo prevede contributi al bilancio anche da parte degli Stati membri e dei paesi EFTA. L’EIOPA, unitamente alle AEV sue omologhe, ha concordato con la Commissione europea di allineare la distribuzione dell’avanzo alle disposizioni del regolamento istitutivo. |
14. |
L’osservazione della Corte è stata rilevata e il contabile adotterà le misure necessarie ad attuare il processo di convalida nel 2012. |
15. |
L’EIOPA ha attuato tutte le misure necessarie a raggiungere un accordo con l’OLAF nel 2011. L’osservazione della Corte deve essere eliminata. |
16. |
L’EIOPA sta adottando tutte le misure necessarie per garantire che tutti i contratti siano in futuro aggiudicati nel pieno rispetto del regolamento finanziario. È stato assunto un funzionario per gli appalti. |
17. |
L’osservazione della Corte è stata rilevata e le procedure di assunzione saranno ulteriormente migliorate. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/110 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Istituto
2012/C 388/19
INTRODUZIONE
1. |
L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (di seguito «l’Istituto»), con sede a Budapest, è stato creato dal regolamento (CE) n. 294/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’obiettivo dell’Istituto è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d’innovazione degli Stati membri e dell’Unione europea. L’Istituto concede sovvenzioni alle «Comunità della conoscenza e dell’innovazione», che collegano fra loro i settori dell’istruzione superiore, della ricerca e delle imprese, stimolando in tal modo l’innovazione e l'imprenditorialità (2). |
2. |
La Commissione ha concesso l’autonomia finanziaria all’Istituto l’8 giugno 2011. Per l’esercizio finanziario 2011, il periodo sottoposto ad audit è pertanto compreso fra l’8 giugno e il 31 dicembre 2011. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Istituto. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
4. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Istituto, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, e la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
5. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Istituto, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La resposabilità del revisore
6. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Istituto e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC, nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Istituto, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
8. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
9. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
10. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Istituto (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
11. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Istituto per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
12. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
13. |
Il tasso di esecuzione del bilancio dell’Istituto per il periodo di autonomia finanziaria controllato (cfr. paragrafo 2) è risultato basso. Ponendo a confronto i pagamenti con gli stanziamenti impegnati, il tasso risulta pari al 56 % per il Titolo I (spese per il personale), al 30 % per il Titolo II (spese amministrative) e all’11 % per il Titolo III (spese operative). |
14. |
Le convenzioni di sovvenzione che hanno dato luogo a pagamenti nel 2011 sono state sistematicamente firmate dalla Commissione europea (Direzione generale Istruzione e cultura) e dall’Istituto dopo che la maggior parte delle attività erano già state attuate. Fra settembre e dicembre 2011, l’Istituto ha eseguito pagamenti a saldo (12), per 4,2 milioni di euro, relativi a tre convenzioni che erano state firmate dopo molto tempo dall’inizio delle attività (13), contrariamente a quanto prevede la sana gestione finanziaria. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 97 del 9.4.2008, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Istituto, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Istituto.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 10 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nel seguente sito Internet: http://eit.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) La Commissione europea aveva proceduto al versamento di anticipi.
(13) In un caso, il contratto è stato firmato 14 giorni prima della fine del periodo di attuazione di 13o mesi.
ALLEGATO
Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Budapest)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 173 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
L’Unione europea e gli Stati membri provvedono affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell'industria dell’Unione. A tal fine, nell'ambito di un sistema di mercati aperti e concorrenziali, la loro azione è intesa:
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Competenze dell’Istituto [Regolamento (CE) n. 294/2008 del Consiglio] |
Obiettivi: L’obiettivo dell’Istituto è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d’innovazione degli Stati membri e dell’Unione europea. L’EIT persegue tale obiettivo promuovendo e integrando l’istruzione superiore, la ricerca e l’innovazione ai massimi livelli: Compiti: Al fine di raggiungere il suo obiettivo, l’EIT:
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Organizzazione |
Comitato direttivo Composizione: Il comitato direttivo dell’Istituto si compone di 18 membri nominati, garantendo l’equilibrio tra l’esperienza e l’eccellenza del mondo delle imprese, del settore dell’istruzione superiore e della ricerca, nonché di quattro membri rappresentativi proposti dalle Comunità della conoscenza e dell’innovazione (CCI). Come previsto dal regolamento, i quattro membri rappresentativi designati dalle CCI sono entrati a far parte del comitato nel 2011. La Commissione europea vi partecipa in qualità di osservatore. Compiti: Il comitato direttivo è incaricato della direzione delle attività dell’Istituto, della selezione, della designazione e della valutazione delle CCI, nonché dell’adozione di tutte le altre decisioni strategiche. Comitato esecutivo Composizione: Il comitato esecutivo si compone di cinque persone, membri del comitato direttivo, compreso il presidente e il vicepresidente. È presieduto dal presidente del comitato direttivo. Compiti: Il comitato esecutivo supervisiona la gestione dell’Istituto e adotta le decisioni necessarie tra una riunione e l’altra del comitato direttivo. Direttore Nominato dal comitato direttivo, è responsabile dinanzi a quest’ultimo della gestione amministrativa e finanziaria dell’Istituto, di cui è il rappresentante legale. Jose Manuel Leceta è stato nominato il 19 maggio 2011. Audit esterno Corte dei Conti. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Istituto nel 2011 |
Bilancio definitivo 65,85 milioni di euro (l’Istituto ha acquisito l’autonomia finanziaria l’8 giugno 2011; fino a tale data, il bilancio è stato eseguito dalla Commissione europea). Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti autorizzati: 52 (35) Occupati: 40 (24) Altri impieghi: 0 (0) Totale: 40 (24), di cui addetti a:
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Prodotti e servizi forniti nel 2011 |
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Fonte: Informazioni fornite dall’Istituto. |
LA RISPOSTA DELL’ISTITUTO
14. |
Si riscontra una ripartizione stagionale delle spese, in particolare per quanto riguarda le sovvenzioni. Le convenzioni di sovvenzione sono state concluse all’inizio dell’anno e, di conseguenza, i pagamenti di prefinanziamento sono stati eseguiti prima dell’autonomia finanziaria dell’istituto. Poiché le sovvenzioni costituiscono all’incirca il 90 % del bilancio dell’Istituto, il loro impatto sull'esecuzione del bilancio è significativo. Le percentuali di esecuzione sono considerevolmente più elevate per l'intero anno solare rispetto al periodo di autonomia finanziaria sottoposto a revisione contabile. Tuttavia, al fine di migliorare l'esecuzione del bilancio, l’Istituto ha introdotto una rendicontazione mensile sull’attuazione del bilancio e un processo di valutazione per analizzare in dettaglio l’esecuzione del bilancio e il programma di lavoro dell’EIT; in tal modo è possibile elaborare azioni correttive e di riorientamento a tempo debito nel corso dell’anno, qualora necessario. |
Altre osservazioni
L’EIT prende atto delle osservazioni della Corte e s’impegna a ridurre il divario tra la data d’inizio della convenzione di sovvenzione e la data della firma. Il divario è stato ridotto tra il 2010 e il 2012 (ossia l’accordo di sovvenzione per il 2012 è stato firmato con i CCI in marzo e aprile). Nel frattempo, l’EIT, in collaborazione con i CCI, ha stabilito una tabella di marcia, in cui rientra l’emissione di modelli per piani e relazioni di attività, il che consentirà di firmare le convenzioni di sovvenzione per il 2013 all'inizio di quell'anno (ossia in gennaio).
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/116 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia europea per i medicinali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/20
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia europea per i medicinali (di seguito «l'Agenzia» o «EMA»), con sede a Londra, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 2309/93 del Consiglio, sostituito dal regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L'Agenzia opera attraverso una rete e coordina le risorse scientifiche messe a sua disposizione dalle autorità nazionali per provvedere alla valutazione e alla vigilanza sui medicinali per uso umano o veterinario (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Gli stanziamenti di pagamento riportati al 2012 sono ammontati a 9,6 milioni di euro per il Titolo II (spese amministrative), pari al 29 % del bilancio per tale Titolo, e a 10,3 milioni di euro per il Titolo III (spese operative), pari al 34 % del bilancio per tale Titolo (12). Questo livello di riporti è eccessivo ed è in contrasto con il principio dell’annualità. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
13. |
L’Agenzia ha aumentato nel 2011 la dotazione finanziaria per un contratto quadro irregolare relativo a servizi informatici concluso nel 2009, per il quale la Corte aveva già espresso un giudizio con riserva sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui erano basati i conti dell’Agenzia per il 2009. Il massimale del contratto era originariamente di 30 milioni di euro. Tale massimale è stato irregolarmente aumentato nel 2011 di 8 milioni di euro e sono stati firmati contratti specifici per un importo di 8,1 milioni di euro, il che ha portato i pagamenti e le spese da pagare irregolari nel 2011 a 3,6 milioni di euro. Il progetto informatico è in corso e, nel 2011, l’Agenzia ha iniziato a preparare un nuovo contratto quadro. |
14. |
Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di appalto, per quanto riguarda la giustificazione delle stime relative ai volumi dei contratti e la definizione, pubblicazione ed applicazione dei criteri di selezione. |
ALTRE OSSERVAZIONI
15. |
La Corte ha rilevato la necessità di migliorare la trasparenza delle procedure di selezione del personale. I membri della commissione giudicatrice non hanno sempre compilato le dichiarazioni relative ai conflitti di interessi, o non lo hanno fatto tempestivamente, e non vi sono elementi che documentino eventuali azioni intraprese per risolvere le questioni sollevate da queste dichiarazioni. La documentazione dei lavori della commissione giudicatrice non era sempre adeguata: non vi sono elementi probatori che mostrino come sia stato definito il metodo per la preselezione dei candidati o che le domande per le prove scritte o i colloqui fossero state stabilite prima di procedere all’esame delle candidature. |
16. |
Come nelle precedenti relazioni, la Corte ha ravvisato la necessità di introdurre un sistema di retribuzione dei servizi forniti dalle autorità degli Stati membri basato sui costi realmente sostenuti. |
17. |
La Corte ha svolto un audit inteso a valutare le politiche e le procedure applicate in situazioni in cui si configurano conflitti di interessi per quattro Agenzie europee, tra cui l’Agenzia europea per i medicinali. I risultati di tale audit sono presentati in un documento a parte (Relazione speciale n. 15/2012). |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 214 del 24.8.1993, pag. 1 e GU L 136 del 30.4.2004, pag. 1. Conformemente a quest’ultimo regolamento, la nuova denominazione dell’Agenzia europea di valutazione dei medicinali è Agenzia europea per i medicinali.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu/ o http://www.ema.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Le cifre presentate per il Titolo III non includono gli stanziamenti di pagamento riportati (18,3 milioni di euro) per la valutazione dei prodotti medicinali (dotazione della relativa linea di bilancio : 71,9 milioni di euro) il cui riporto è giustificato dalla natura dei pagamenti alle autorità nazionali.
ALLEGATO
Agenzia europea per i medicinali (Londra)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articolo 168 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Raccolta di informazioni Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana. L'azione dell'Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l'informazione e l'educazione in materia sanitaria, nonché la sorveglianza, l'allarme e la lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. |
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Competenze dell’Agenzia [Regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi
Compiti
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Organizzazione |
Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro e da 5 membri cooptati, elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali per uso umano. Il comitato per i medicinali veterinari (CVMP), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali veterinari. Il comitato per i medicinali orfani (COMP), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali orfani. Il comitato per i medicinali a base di piante (HMPC), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro e da 5 membri cooptati, elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali a base di piante. Il comitato pediatrico (PDCO), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro e da sei membri e relativi supplenti in rappresentanza degli operatori sanitari e delle associazioni di pazienti, è responsabile della valutazione scientifica e dell’approvazione dei piani d'indagine pediatrica e del relativo sistema di deroghe e differimenti. Il comitato per le terapie avanzate (CAT) costituito da cinque membri del CHMP e rispettivi (cinque) supplenti, un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, due membri e due supplenti in rappresentanza dei medici, due membri e due supplenti in rappresentanza delle associazioni di pazienti, è responsabile per tutte le questioni relative alla valutazione di medicinali per terapie avanzate (ATMP) e alla certificazione e classificazione degli stessi. Il Consiglio di amministrazione si compone di un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, di due rappresentanti della Commissione, di due rappresentanti designati dal Parlamento europeo, di due rappresentanti delle organizzazioni dei pazienti, di un rappresentante delle organizzazioni dei medici e di un rappresentante delle organizzazioni dei veterinari. Il Consiglio adotta il programma di lavoro e la relazione annuale. Il direttore esecutivo è nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione. Audit interno: Servizio di audit interno della Commissione (IAS). Struttura di audit interno (IAC): servizio di audit interno dell’EMA. Audit esterno: Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico: Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 208,863 milioni di euro (1) (208,387); Contributo dell’UE: 13,4 % (2) [13,6 % (3)] Effettivi al 31 dicembre 2011 567 (567) posti previsti nella tabella dell'organico, di cui 552 (546) occupati, 177 (152) altri impieghi (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati, agenti interinali). Totale effettivi: 728 (698), di cui addetti a funzioni: operative: 584 (556), amministrative 144 (142). |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Medicinali per uso umano
Medicinali per uso veterinario
Ispezioni Ispezioni: 449 (300) Medicinali a base di piante Monografie sulle piante: 20 (19) Elenchi di sostanze, preparati e combinazioni a base di piante: 0 (3) Medicinali orfani
PMI
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia |
(1) Si tratta del bilancio definitivo, non del risultato effettivo dell’esecuzione dei conti di bilancio.
(2) Tale percentuale concerne il contributo UE iscritto in bilancio (escluso il contribuito speciale per le riduzioni tariffarie dei medicinali orfani e l’uso da parte dell’autorità di bilancio dell’eccedenza dell’esercizio finanziario n-2) relativamente al bilancio definitivo.
(3) Tale percentuale concerne il contributo UE iscritto in bilancio (escluso il contribuito speciale per le riduzioni tariffarie dei medicinali orfani e l’uso da parte dell’autorità di bilancio dell’eccedenza dell’esercizio finanziario n-2) relativamente al bilancio definitivo.
Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
Nel corso degli ultimi anni l’Agenzia ha fatto tutto il possibile per ridurre il volume dei propri riporti a un livello accettabile, vale a dire il 30 % complessivo per i titoli II e III, riuscendo in effetti a conseguire una costante riduzione degli stessi. Poiché le operazioni dell’Agenzia sono di natura pluriennale e non vincolate all’anno civile, un certo livello di riporti è inevitabile. |
13. |
Come spiegato dettagliatamente nelle risposte dell’Agenzia alle osservazioni sul discarico relativo all’esercizio finanziario 2009, l’Agenzia non ritiene che il contratto quadro per la fornitura di servizi informatici sia irregolare. Di conseguenza, nemmeno l’estensione di tale contratto quadro è considerata irregolare. |
14. |
L’Agenzia ha preso atto delle osservazioni della Corte ed ha aggiornato le proprie procedure in vista di una maggiore trasparenza e documentazione. |
15. |
L’Agenzia ha preso atto delle osservazioni della Corte ed ha aggiornato le proprie procedure in vista di una maggiore trasparenza e tempestività della documentazione. |
16. |
Nel 2009 è stata presentata al consiglio di amministrazione una proposta relativa a un nuovo sistema di pagamento, sulla quale non è stato raggiunto un accordo. In occasione della riunione in programma ad ottobre 2012 sarà chiesto al consiglio di amministrazione di avallare un nuovo piano d’azione. Posto che l’adozione di ogni eventuale nuovo regime tariffario richiede una modifica della normativa, sarà consultata la Commissione europea al fine di incorporare la questione di cui all'oggetto nella revisione del regolamento relativo ai diritti programmata dalla Commissione stessa. |
17. |
Le risposte dell’Agenzia in merito ai risultati del presente audit saranno pubblicate unitamente alla relazione speciale. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/123 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Osservatorio
2012/C 388/21
INTRODUZIONE
1. |
L'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (di seguito l'«Osservatorio»), con sede a Lisbona, è stato istituito dal regolamento (CEE) n. 302/93 del Consiglio, dell'8 febbraio 1993 (1). Il compito principale dell'Osservatorio consiste nel raccogliere, analizzare e diffondere dati sul fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze per elaborare e pubblicare a livello europeo informazioni obiettive, affidabili e comparabili. Le informazioni devono servire ad analizzare la domanda di droghe e i mezzi per ridurla nonché, in generale, i fenomeni associati al mercato della droga (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Osservatorio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Osservatorio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Osservatorio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Osservatorio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Osservatorio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Osservatorio (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Osservatorio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
La Corte ha individuato 51 casi, per un valore totale di 90 053 euro, in cui gli stanziamenti riportati al 2012 non corrispondevano a impegni giuridici esistenti, e avrebbero pertanto dovuto essere disimpegnati e restituiti alla Commissione. L’Osservatorio ha però avviato tale processo troppo tardi; di conseguenza, a causa delle restrizioni imposte dal sistema informatico, i fondi saranno bloccati per un anno e saranno disimpegnati e restituiti solo alla fine del 2012. |
13. |
L’Osservatorio sostiene attualmente una spesa annua di circa 275 000 euro per uno spazio uffici non utilizzato nell’edificio precedentemente occupato e nella nuova sede. In collaborazione con la Commissione europea e le Autorità nazionali, l’Osservatorio dovrebbe continuare a cercare soluzioni adeguate per lo spazio uffici inutilizzato. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’OSSERVATORIO
14. |
L’Osservatorio non ha ancora adottato e attuato una politica di tesoreria intesa a ridurre al minimo e a ripartire il rischio finanziario, mirando al contempo a una redditività adeguata. |
15. |
L’Osservatorio non ha ancora adottato una politica esaustiva per quanto concerne le eccezioni e le deviazioni dai processi e dalle procedure stabiliti (12). |
ALTRE OSSERVAZIONI
16. |
Vi è un ulteriore margine di miglioramento per quanto concerne le procedure di assunzione. Le domande da porre ai candidati nelle prove scritte e orali non sono state stabilite dalla commissione giudicatrice prima dell’esame delle candidature. |
17. |
I fascicoli dell’Osservatorio relativi agli appalti non erano sempre completi e adeguatamente strutturati (13). |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 36 del 12.2.1993, pag. 1. Questo regolamento e le successive modifiche sono stati abrogati dal regolamento (CE) n. 1920/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 376 del 27.12.2006, pag. 1).
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Osservatorio, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Osservatorio.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 21 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 17 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.emcdda.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Norma di controllo interno n. 8.
(13) Mancavano diversi documenti, tra cui la stima degli importi contrattuali e le lettere agli offerenti non aggiudicatari.
ALLEGATO
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Lisbona)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articoli 168 e 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
L’Unione completa l'azione degli Stati membri volta a ridurre gli effetti nocivi per la salute umana derivanti dall'uso di stupefacenti, comprese l'informazione e la prevenzione. |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Competenze dell’Osservatorio [Regolamento (CE) n. 1920/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006] |
Obiettivi Fornire all'Unione e agli Stati membri informazioni fattuali, obiettive, affidabili e comparabili a livello dell’Unione sul fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze, nonché sulle loro conseguenze. L'Osservatorio deve focalizzare la propria attività sui seguenti settori prioritari:
Funzioni
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composto da un rappresentante per ogni Stato membro, da due rappresentanti della Commissione e da due esperti indipendenti nominati dal Parlamento europeo, particolarmente competenti in materia di droghe. Adotta il programma di lavoro, la relazione generale di attività e il bilancio ed emette un parere sui conti definitivi. Comitato esecutivo Composizione Presidente del consiglio di amministrazione; vicepresidente del consiglio di amministrazione; altri due membri del consiglio di amministrazione in rappresentanza degli Stati membri; due rappresentanti della Commissione. Direttore Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione. Comitato scientifico Emette pareri. È composto da un massimo di 15 scienziati di chiara fama, nominati in ragione della loro eccellenza scientifica dal consiglio di amministrazione, a seguito di un invito a manifestare interesse. Il consiglio di amministrazione può anche designare un gruppo di esperti affinché partecipino al comitato scientifico esteso per la valutazione dei rischi comportati da nuove sostanze psicoattive. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Osservatorio nel 2011 (2010) |
Bilancio 16,27 (15,90) milioni di euro. Sovvenzione dell’Unione: 94,63 % (94,34 %). Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti previsti nella tabella dell'organico: 84 (84) Posti occupati: 77 (78) + 27 (27) altri impieghi (esperti nazionali distaccati, agenti contrattuali e interinali). Totale effettivi: 104 (105) di cui addetti a funzioni: operative: 64 (63,5), amministrative e informatiche di supporto: 28,5 (29,5), miste: 11,5 (12). |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Rete L'Osservatorio gestisce una rete informatizzata per la raccolta e lo scambio di informazioni, denominata «Rete europea d'informazione sulle droghe e le tossicodipendenze» (Reitox); tale rete collega le reti nazionali di informazione sulle droghe, i centri specializzati negli Stati membri e i sistemi di informazione delle organizzazioni internazionali che cooperano con l'Osservatorio. Pubblicazioni
Altri siti web Riorganizzazione/aggiornamento/sviluppo del contenuto del sito web pubblico dell'Osservatorio comprendente:
Materiale promozionale Atti della conferenza:1 (0), in inglese; Prodotti mediatici: 13 (14) comunicati stampa (4 in 23 lingue) e 7 (9) schede tecniche, in inglese; 1 presentazione Power Point (23), in inglese. Partecipazione a conferenze internazionali, riunioni tecniche e scientifiche: 245 (266). |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fonte: Informazioni fornite dall’Osservatorio. |
LE RISPOSTE DEL CENTRO
12. |
L’OEDT procederà ad una revisione della propria procedura interna per garantire che gli stanziamenti non liquidati e non collegati ad alcun obligo giuridico vengano disimpegnati al più presto e nella misura del possibile prima della fine dell’anno, sulla base delle informazioni disponibili e prevedibili in quel momento. |
13. |
L’OEDT sta intensificando il proprio impegno in questo senso, in linea con le osservazioni della Corte e le sue raccomandazioni. A tal fine sono state intraprese iniziative specifiche sia con la Commissione europea che con le autorità nazionali competenti. |
14. |
In linea con le osservazioni della Corte e in seguito alle misure cautelari già adottate per ridurre il rischio finanziario, l’OEDT metterà a punto una politica adeguata mirata al monitoraggio periodico dei potenziali sviluppi di tale rischio. |
15. |
In linea con le osservazioni della Corte e in seguito alle caute misure già adottate, l’OEDT intende rivedere le proprie politiche sulle eccezioni per coprire esplicitamente qualsiasi eccezione che rifletta una deviazione da qualsivoglia norma formalmente adottata e in vigore presso l’OEDT. |
16. |
In seguito alle osservazioni della Corte l’OEDT valuterà la possibilità di antecipare l’elaborazione delle domande per gli esami orali e scritti, valutando i potenziali rischi, costi e benefici di tale misura. |
17. |
I documenti non contenuti nei fascicoli esaminati sono stati debitamente forniti, come richiesto. L’OEDT ha messo a punto specifiche liste di verifica per I fascicoli relativi agli appalti, per garantire ulteriormente che tutti i documenti richiesti, siano inclusi e organizzati in maniera adeguata. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/129 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/22
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia europea per la sicurezza marittima (di seguito «l’Agenzia»), con sede a Lisbona, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1406/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Essa ha il compito di garantire un livello elevato di sicurezza marittima e di prevenire l’inquinamento causato dalle navi, di assistere sul piano tecnico la Commissione e gli Stati membri e di controllare l’applicazione della legislazione dell’Unione, valutandone inoltre l’efficacia (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Il bilancio 2011 dell’Agenzia (12) è ammontato a 56 milioni di euro, contro i 51 milioni dell’esercizio precedente. Impegni di bilancio ammontanti a 0,9 milioni di euro non erano relativi a impegni giuridici esistenti, e l’Agenzia avrebbe dovuto disimpegnare e restituire tale ammontare alla Commissione all’inizio del 2012. L’Agenzia ha però avviato la procedura troppo tardi. Di conseguenza, a causa di restrizioni imposte dal sistema informatico, i fondi saranno bloccati per un anno e verranno disimpegnati e restituiti solo alla fine del 2012. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
13. |
La Corte ha rilevato il bisogno di migliorare la gestione del patrimonio dell’Agenzia. Vi sono discrepanze non spiegate tra la registrazione dell’ammortamento annuo e dell’ammortamento cumulativo. Per le immobilizzazioni immateriali create internamente, le procedure contabili e le informazioni sui costi non sono affidabili. Mancano elementi comprovanti l’inventario fisico delle attrezzature amministrative nel periodo prescritto. |
14. |
Nel dicembre 2011, l’Agenzia ha venduto due insiemi di sistemi di bracci di dragaggio per servizi di recupero di idrocarburi in mare. Essa mirava ad ottenere almeno il valore residuo dell’attrezzatura, ammontante a 319 050 euro. Tuttavia, dato che il prezzo minimo è stato erroneamente fissato al di sotto del valore residuo, l’attrezzatura è stata venduta provocando una perdita di 93 950 euro. |
ALTRE OSSERVAZIONI
15. |
Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione. I punteggi minimi che i candidati dovevano aver ottenuto per poter essere convocati a colloquio, le domande per le prove scritte e i colloqui, nonché la relativa ponderazione ai fini della valutazione dei candidati non erano stati stabiliti prima di procedere all’esame delle candidature. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 208 del 5.8.2002, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o www.emsa.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Secondo il terzo bilancio rettificativo datato 3.12.2011, non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale; unicamente stanziamenti dell'esercizio corrente.
ALLEGATO
Agenzia europea per la sicurezza marittima (Lisbona)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articolo 100 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Politica comune dei trasporti «Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire le opportune disposizioni per la navigazione marittima e aerea». |
||||||||||||||||||||
Competenze dell’Agenzia [Regolamento (CE) n. 1406/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, modificato dai regolamenti (CE) n. 1644/2003 e (CE) n. 724/2004] |
Obiettivi L’Agenzia europea per la sicurezza marittima è stata istituita allo scopo di assicurare un livello elevato, efficace ed uniforme di sicurezza marittima, di protezione marittima e di prevenzione e lotta all'inquinamento causato dalle navi all’interno dell’Unione europea. L’Agenzia fornisce agli Stati membri e alla Commissione la necessaria assistenza tecnica e scientifica, con un alto livello di competenze, per assisterli a:
Sono stati elaborati e offerti agli Stati membri e alla Commissione servizi operativi per rimediare all’inquinamento causato dalle navi all’interno dell’Unione europea, nonché nel campo del monitoraggio del traffico e della sorveglianza marittima. Sono stati sviluppati sistemi per assistere l’attuazione della pertinente normativa (THETIS nel campo del controllo delle navi da parte dello Stato di approdo, EMCIP nel campo delle indagini sugli incidenti, STCW-IS nel campo della formazione e del rilascio di brevetti per i marittimi, ecc.). Compiti I compiti dell’Agenzia sono divisi in quattro grandi aree principali, in linea con il regolamento istitutivo e la pertinente normativa UE. In primo luogo, l’Agenzia assiste la Commissione nel monitorare l’applicazione della legislazione dell’UE per quanto concerne, in particolare, la sorveglianza e certificazione delle navi, la certificazione delle attrezzature marittime, la sicurezza delle navi, la formazione dei marittimi ed il controllo da parte dello Stato di approdo. In secondo luogo, l’Agenzia sviluppa e gestisce strutture di informazione marittima a livello dell’UE. Significativi esempi sono il sistema di rintracciabilità delle navi SafeSeaNet (SSN), per consentire la rintracciabilità in tutta l’UE delle navi e del loro carico, nonché degli incidenti a bordo; ed il centro di raccolta dati dell’UE (LRIT), per assicurare l’identificazione e la rintracciabilità in tutto il mondo delle navi battenti bandiera di uno Stato dell’UE. Parallelamente, una struttura per la prevenzione, la rilevazione e l’intervento in caso di inquinamento marino, che comprende una rete europea di navi pronte a intervenire in caso di sversamenti da idrocarburi, nonché un servizio europeo di sorveglianza satellitare che permette di rilevare chiazze di idrocarburi ed un servizio di rilevamento delle navi (CleanSeaNet), contribuisce ad un’efficace catena di protezione delle coste e delle acque UE dall’inquinamento causato dalle navi. Infine, l’Agenzia fornisce consulenza tecnica e scientifica alla Commissione nel campo della sicurezza marittima e della prevenzione dell’inquinamento causato dalle navi, nell’ambito di un processo continuo di valutazione dell’efficacia delle misure in atto nonché di aggiornamento e sviluppo della nuova legislazione. Essa fornisce inoltre sostegno agli Stati membri, facilitando la cooperazione fra gli stessi, e diffonde le prassi migliori. |
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Organizzazione |
Consiglio d'amministrazione Composizione: un rappresentante di ogni Stato membro, quattro rappresentanti della Commissione e quattro rappresentanti, senza diritto di voto, dei settori interessati. Compiti:
Direttore esecutivo Designato dal consiglio di amministrazione. La Commissione può proporre uno o più candidati. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno
Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo Stanziamenti d'impegno (C1) 56,4 (54,4) milioni di euro Stanziamenti di pagamento (C1) 56,4 (50,6) milioni di euro I bilanci rettificativi pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea riguardano una serie di diverse fonti di finanziamento, con i nuovi stanziamenti per il 2011 (C1) rappresentanti la quasi esclusiva fonte di finanziamento. A fini di chiarezza e trasparenza, vengono riportati solo gli stanziamenti di bilancio C1 predominanti e quindi pertinenti. Effettivi al 31 dicembre 2011 Personale statutario: 208 (200) posti autorizzati nella tabella dell'organico, di cui occupati: 197 (196). Agenti contrattuali: 29 (27) posti previsti in bilancio, di cui occupati: 25 (23). Esperti nazionali distaccati: 15 (15) posti previsti in bilancio, di cui occupati: 15 (10). |
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Attività e servizi forniti nel 2011 |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
L’Agenzia rivedrà le sue procedure di fine anno per assicurarsi che le partite in sospeso sugli impegni non associate a obblighi giuridici esistenti siano disimpegnate prima della chiusura dell’anno. Gli ordinatori sono tenuti a iniziare la procedura di disimpegno non appena è sicuro che una misura non sia o non sarà interamente attuata. |
13. |
Le discrepanze tra l'ammortamento annuo e l'ammortamento cumulativo registrati sono state causate principalmente da procedure di riduzione di valore e inclusione di cespiti trasferiti da terzi e già parzialmente ammortizzati. Le line guida per le attività intangibili generate internamente sono attualmente in fase di aggiornamento assieme a un’imputazione appropriata dei costi che si basa su «capisaldi formalmente accettati» e la percentuale di completamento correlata. L’Agenzia sta effettuando un inventario fisico dei suoi cespiti, che comprende una verifica fisica. Prevede di concludere quest’attività nel terzo trimestre del 2012. |
14. |
La vendita all’incanto d’impianti APM usati è un concetto nuovo per l’EMSA. L’Agenzia ha indicato come valore obiettivo il valore contabile netto (prezzo d’acquisto meno ammortamento), ma il prezzo finale doveva essere determinato dal mercato. Si è ricevuta soltanto un’offerta che ha portato ad una vendita non ottimale. Sulla base di questa prima esperienza di vendita si è sviluppata una procedura per calcolare e verificare il valore contabile residuo non ammortizzato. |
15. |
L’EMSA avalla le raccomandazioni della Corte e ha già aggiornato le sue procedure di assunzione di conseguenza. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/135 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/23
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (di seguito l’₫Agenzia»), con sede a Heraklion, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 460/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1), modificato dal regolamento (CE) n. 1007/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (2) e dal regolamento (CE) n. 580/2011 (3). Il compito principale dell’Agenzia consiste nell’accrescere la capacità dell’Unione di prevenire e di reagire ai problemi di sicurezza delle reti e dell’informazione sulla base degli sforzi compiuti a livello nazionale e dell’Unione (4). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (5) dell’Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (6) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (7) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (8). Il direttore ha il compito di porre in essere (9) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (10) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (11) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (12) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (13). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Come per l’esercizio 2010, il bilancio dell’Agenzia è ammontato a 8,1 milioni di euro. L’esecuzione del bilancio è migliorata rispetto all’esercizio precedente. Tuttavia, gli stanziamenti totali riportati al 2012 ammontano a 1,1 milioni di euro. I riporti ammontano a 0,2 milioni di euro (34 %) per il titolo II (spese amministrative) e a 0,8 milioni di euro (33 %) per il titolo III (spese operative). L’alto livello dei riporti è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
13. |
La Corte ha rilevato la necessità di migliorare la documentazione relativa alle immobilizzazioni. Gli acquisti di beni immobili sono registrati a livello di fattura e non di ogni singola voce. Quando più beni nuovi sono inclusi in una stessa fattura, è presente una sola registrazione per tutti i beni acquistati e un solo totale. |
ALTRI COMMENTI
14. |
L’Agenzia deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione. Non ha adottato misure idonee a porre rimedio alla scarsa trasparenza già rilevata dalla Corte nel 2010. I punteggi minimi che i candidati dovevano ottenere per poter essere convocati a colloquio, i quesiti posti nelle prove scritte e orali e la relativa ponderazione non erano stati preparati prima dell’esame delle domande di partecipazione. I punteggi minimi da ottenere per essere iscritti sull’elenco degli idonei non erano stati stabiliti prima dell’esame delle domande. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 77 del 13.3.2004, pag. 1.
(2) GU L 293 del 31.10.2008, pag. 1.
(3) GU L 165 del 24.6.2011, pag. 3.
(4) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(5) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(6) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(7) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(8) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(9) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(10) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(11) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(12) I conti annuali definitivi, compilati il 25 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu/ o www.enisa.europa.eu/.
(13) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Heraklion)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 114) |
Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l'instaurazione ed il funzionamento del mercato interno. L'Unione ha una competenza concorrente con quella degli Stati membri nel settore del mercato interno [articolo 4, paragrafo 2, lettera a) TFUE]. |
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Competenze dell’Agenzia [Regolamento (CE) n. 460/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi
Compiti L’Agenzia:
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Un rappresentante per Stato membro, tre rappresentanti nominati dalla Commissione, nonché tre rappresentanti senza diritto di voto designati dalla Commissione e nominati dal Consiglio, ciascuno dei quali in rappresentanza di uno dei seguenti gruppi:
Gruppo permanente di parti interessate
Direttore esecutivo Nominato dal consiglio di amministrazione, da un elenco di candidati proposto dalla Commissione e previa audizione presso il Parlamento europeo, per un mandato di cinque anni. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 8,1 (8,1) milioni di euro; la sovvenzione UE è pari al 100 % (100 %). Effettivi al 31 dicembre 2011 44 (44) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 41 (40). Altri posti occupati: 13 (11) agenti contrattuali, 4 (2) esperti nazionali distaccati. Totale effettivi: 58 (53), di cui addetti a funzioni: operative: 40 (34), amministrative: 18 (19). |
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Prodotti e servizi forniti nel 2011 (2010) |
WS (1) 1: ENISA quale organismo che facilita il miglioramento della cooperazione L’obiettivo principale del primo Work Stream era di sostenere la Commissione europea e gli Stati membri nello sviluppare ulteriormente gli attuali regimi di cooperazione per intensificare lo scambio di informazioni e la cooperazione tra gli Stati membri. A tal fine, si tratta di fornire dati e pareri alla Commissione in modo da assisterla nell'elaborazione di nuove norme nonché nell’individuazione e promozione di buone pratiche a sostegno di tali norme. Questo lavoro alimenta e viene preso in considerazione nel quadro dei dibattiti del Forum paneuropeo degli Stati membri (EFMS) e dei Partenariati pubblico-privati europei per la resilienza (EP3R). I problemi da risolvere sono stati descritti in altri documenti, in particolare la comunicazione della Commissione sulla sicurezza della società dell’informazione [COM(2006) 251], sulla protezione delle infrastrutture di comunicazione e informazione critiche (CIIP) [COM(2009) 149], che hanno sottolineato l’importanza della sicurezza e delle resilienza delle reti e delle informazioni per la creazione di unospazio europeo unico dell'informazione, e l’Agenda digitale. Data la complessità delle interdipendenze, un malfunzionamento in una infrastruttura può facilmente propagarsi oltre le frontiere (geografiche e giuridiche) ed ad altre infrastrutture e produrre ripercussioni a livello dell’intera Europa. Il carattere globale del settore delle telecomunicazioni richiede un approccio comune, per affrontare questioni come la resilienza e la sicurezza delle reti pubbliche di comunicazione. Numero di elaborati: 13 WS2 – Migliorare la resilienza e la protezione delle infrastrutture di comunicazione e informazione critiche (CIIP) paeneuropea (2) L’obiettivo del secondo Work Stream è di assistere gli Stati membri nel disporre di sistemi TIC sicuri e resilienti ed accrescere il livello di protezione delle infrastrutture critiche informatizzate e dei servizi in Europa. Il Work Stream è strettamente allineato con il Piano d’azione CIIP descritto nelle comunicazioni della Commissione del marzo 2009 e del marzo 2011. Buona parte di tale lavoro persegue inoltre gli obiettivi stabiliti nel documento sulla Strategia di sicurezza interna nonché nell’Agenda digitale. I pacchetti di lavori nel settore della CIIP sono, per lo più, la naturale continuazione del lavoro svolto come parte del programma di lavoro del 2010. Più specificamente, gli obiettivi di questo Work Stream sono i seguenti:
Numero di elaborati: 16 WS3: ENISA quale organismo che promuove la privacy e la fiducia Il WS3 include quattro pacchetti di lavori (WPK):
Il primo pacchetto di lavori ha analizzato le barriere e gli incentivi economici per migliorare la sicurezza dell’informazione a livello paneuropeo. L’Agenzia ha analizzato gli incentivi e le barriere economiche nel settore giuridico, strategico, tecnico e dell’istruzione e ha individuato potenziali miglioramenti. Il secondo pacchetto ha esaminato come la tutela della vita privata, l’identità e la fiducia siano integrati nei nuovi servizi, proponendo raccomandazioni per possibili miglioramenti. L’obiettivo era di esaminare e valutare l'evoluzione attuale in termini di tutela della vita privata degli individui e aumento del livello di fiducia nei servizi in rete. Il terzo pacchetto di lavori ha riguardato il sostegno fornito dall’Agenzia all'attuazione dell’articolo 4 della direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche. Si tratta della continuazione della collaborazione ai sensi dell’articolo 29 tra il GEDP e la Commissione europea (DG JUST e INFSO) intesa ad esplorare modalità pratiche di attuazione delle disposizioni dell’articolo 4 a livello dell’UE. Infine, l’Agenzia ha collaborato con gli Stati membri nell’organizzazione del mese europeo della sicurezza informatica. Numero di elaborati: 5 |
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Fonte: Informazioni fornite dall’Agenzia. |
(1) WS: Work stream
(2) CIIP: Critical Information Infrastructure Protection
Fonte: Informazioni fornite dall’Agenzia.
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
Come dichiarato dalla Corte, l’esecuzione del bilancio è migliorata nel 2011. Al fine di ridurre ulteriormente i riporti, l’Agenzia ha iniziato la propria pianificazione degli appalti per il 2012 ed è riuscita ad avviare nell’ultimo trimestre del 2011 le rispettive procedure di aggiudicazione degli appalti per le attività previste dal programma di lavoro per il 2012. Tale pratica dovrebbe dare i risultati al termine del 2012. |
13. |
L’Agenzia ha ottimizzato la propria gestione degli attivi introducendo «ABAC Assets», il modulo di gestione degli attivi introdotto dalla Commissione e utilizzato dalle istituzioni e dalle agenzie. Detto strumento, pienamente implementato e utilizzato nel 2012, permette un’identificazione univoca di tutti gli attivi registrati, pertanto l’osservazione della Corte è pienamente presa in considerazione. |
14. |
L’Agenzia ha adottato, il 2 marzo 2012, delle linee guida relative all’assunzione di personale che rispondono pienamente all’osservazione della Corte. Tali linee guida vengono fornite ai membri dei comitati di selezione non appena questi ultimi sono nominati dal direttore esecutivo. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/142 |
RELAZIONE
sui conti annuali del Fondo pensioni dell’Europol relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Fondo
2012/C 388/24
INTRODUZIONE
1. |
Il Fondo pensioni dell’Europol (di seguito «il Fondo») con sede a L'Aia, è stato istituito dall’articolo 37 dell’allegato 6 del precedente statuto del personale applicabile ai dipendenti dell’Ufficio europeo di polizia (Europol) con sede a l’Aia. Le norme relative al Fondo sono state stabilite dall’atto del Consiglio del 12 marzo 1999 (1) e modificate dalla decisione del Consiglio del 28 giugno 2011 (2). La finalità del Fondo è finanziare ed erogare le pensioni del personale che lavorava per l’Europol prima che questo diventasse una agenzia dell’UE il 1o gennaio 2010. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli interni del Fondo. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dell’articolo 10, paragrafo 4, della decisione del Consiglio del 28 giugno 2011, la Corte ha esaminato i conti annuali del Fondo (3), nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
Il direttore dell’Europol e il consiglio di amministrazione del Fondo condividono la responsabilità di gestire il Fondo e di porre in essere la relativa struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione dei conti definitivi. Il consiglio di amministrazione del Fondo ha la responsabilità esclusiva di preparare conti definitivi e di accertare che questi siano privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (4), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali del Fondo e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Fondo, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico del Fondo, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali del Fondo (5) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni dell’atto del Consiglio del 12 marzo 1999, come modificato dalla decisione del Consiglio del 28 giugno 2011, alla direttiva 610 delle norme olandesi sull’informativa finanziaria nonché ai princìpi internazionali applicabili in materia (International Financial Reporting Standards – IFRS). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali del Fondo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
Paragrafo d’enfasi
11. |
La Corte attira l’attenzione sulla nota 2.6 della relazione annuale del Fondo per il 2011. I rendiconti preparati dal consiglio di amministrazione del Fondo sono redatti nella prospettiva di una continuazione dell'attività. Tuttavia, il 1o luglio 2015 il Fondo non avrà più contribuenti attivi. Nel prossimo futuro, c’è da attendersi un elevato numero di trasferimenti di diritti a pensione e di pagamenti di indennità una tantum, che ridurranno notevolmente l’attività del Fondo, nonché il suo attivo e il passivo per prestazioni pensionistiche. Il consiglio di amministrazione del Fondo e il consiglio di amministrazione dell’Europol stanno attualmente valutando le possibili opzioni riguardo al futuro del Fondo, una delle quali è la liquidazione dello stesso immediatamente dopo il 1o luglio 2015. |
12. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
ALTRE OSSERVAZIONI
13. |
La Corte ha rilevato carenze nella procedura che l’Europol ha offerto al proprio personale per uscire dal Fondo. Quando l’Ufficio è diventato un’agenzia dell’UE a pieno titolo nel 2010, è stato chiesto al personale che non versava più contributi al Fondo (6) di uscire dallo stesso optando o per il versamento di un’indennità una tantum o per il trasferimento dei diritti a pensione accumulati a regimi pensionistici alternativi [ad esempio, l’Ufficio Gestione e liquidazione dei diritti individuali (PMO), regimi pensionistici nazionali, compagnie private]. Non è stato però stabilito un termine entro cui il personale era tenuto a decidere. |
14. |
Alla fine dell’esercizio, il Fondo disponeva di attività finanziarie nette pari a 16 milioni di euro, di cui 15,98 milioni di euro erano detenuti presso una banca. |
15. |
Il consiglio di amministrazione non ha ancora preparato le procedure per la verifica annuale dei diritti pensionistici, tra cui l’accertamento dell’esistenza in vita dei beneficiari. Nel 2011, alle sei persone a cui venivano ancora erogate pensioni era stato richiesto di confermare il proprio luogo di residenza: di queste, una sola ha risposto. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) Documento 5397/99 Europol del registro pubblico dei documenti del Consiglio: http://register.consilium.eu.int/
(2) GU L 179 del 7.7.2011, pag. 5.
(3) I conti includono il bilancio finanziario, lo stato delle entrate e delle spese, la tabella dei flussi di cassa e le note esplicative.
(4) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(5) I conti annuali definitivi, compilati il 10 luglio 2012, sono pervenuti alla Corte il 12 luglio 2012.
(6) In quanto divenuto soggetto allo statuto del personale dell’UE.
LE RISPOSTE DELL’EPF
13. |
Il personale in uscita dal fondo pensioni dell’Europol (EPF) è stato informato in merito alla richiesta di operare una scelta tra le varie opzioni di uscita. Al personale interessato è stata fornita una panoramica non finanziaria ed è stata offerta la possibilità di avere un colloquio personale, in cui discutere anche i dati finanziari. La maggior parte del personale ha colto l’opportunità di usufruire di una riunione ad hoc sulle opzioni di uscita. Europol non ha ricevuto denunce formali da parte dei membri del personale ove si lamentasse di non essere stati adeguatamente informati sui diritti pensionistici relativi all’uscita. |
14. |
Come concordato in sede di riunione del consiglio di amministrazione dell’EPF tenutasi l’11 novembre 2011, l’EPF usufruisce dei servizi di una seconda banca fin dall’inizio del 2012. In occasione della riunione del 19 giugno 2012, il consiglio ha anche chiesto che fossero valutate altre banche al fine di ripartire ulteriormente il rischio potenziale. |
15. |
Il consiglio di amministrazione dell’EPF del 19 giugno 2012 ha concordato una procedura annuale per la verifica dei diritti pensionistici (da effettuarsi a partire dal 2013). Relativamente alla procedura in attesa di attuazione per il 2012, nella stessa riunione è stato deciso di inviare ai beneficiari un sollecito con un termine di scadenza di un mese. Qualora entro tale termine non pervenga alcuna conferma, il versamento della pensione sarà sospeso. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/145 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia ferroviaria europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/25
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia ferroviaria europea (di seguito l'«Agenzia»), con sede a Lille-Valenciennes, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 881/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L'Agenzia ha il compito di potenziare il livello di interoperabilità dei sistemi ferroviari e di sviluppare un approccio comune in materia di sicurezza, al fine di contribuire a creare un settore ferroviario europeo più competitivo e dotato di un elevato grado di sicurezza (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La resposabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Il livello di pagamento a fronte degli stanziamenti di bilancio è migliorato per tutti i titoli, ma rimane modesto per il titolo III (spese operative), raggiungendo appena il 47 % (rispetto al 39 % del 2010). Tale situazione non è in linea con il principio dell’annualità del bilancio. |
ALTRE OSSERVAZIONI
13. |
Il regolamento che istituisce l’Agenzia stabilisce la durata massima dei contratti di assunzione del personale temporaneo reclutato fra esperti del settore ferroviario. In virtù di tali disposizioni, nel periodo 2013-2015 l’Agenzia dovrà sostituire metà del personale operativo, con il rischio di perturbare gravemente le attività operative (12). |
14. |
Per quanto riguarda le procedure di assunzione dell’Agenzia, vi è un margine di miglioramento possibile, al fine di garantire la piena trasparenza e la parità di trattamento dei candidati. A titolo esemplificativo, gli avvisi di posto vacante non fornivano dettagli circa il numero minimo di anni di studio universitario, o successivi al diploma del ciclo secondario, richiesto, benché ciò costituisse un criterio di selezione. I punteggi minimi per essere ammessi al colloquio o inseriti negli elenchi di idoneità, i punti attribuiti ai criteri di selezione, le domande per le prove scritte e orali nonché la ponderazione dei risultati fra i due tipi di prove non venivano stabiliti prima di vagliare le candidature. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 220 del 21.6.2004, pag. 3.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 4 luglio 2012, sono pervenuti alla Corte il 7 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o www.era.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.
(12) Regolamento (CE) n. 881/2004, articolo 24.
ALLEGATO
Agenzia ferroviaria europea (Lille/Valenciennes)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articolo 91, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea) |
«Ai fini dell'applicazione dell'articolo 90 e tenuto conto degli aspetti peculiari dei trasporti, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, stabiliscono:
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Competenze dell’Agenzia [Regolamento (CE) n. 881/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi Contribuire sul piano tecnico all'attuazione della normativa dell’Unione finalizzata a:
nella prospettiva di concorrere alla realizzazione di uno spazio ferroviario europeo senza frontiere, in grado di garantire un elevato livello di sicurezza. Compiti 1 - Rivolgere raccomandazioni alla Commissione in merito a
2 - Formulare pareri su
3 - Coordinare organismi nazionali Coordinamento delle autorità nazionali preposte alla sicurezza e degli organismi investigativi nazionali (come descritto nella direttiva 2004/49/CE, articoli 17 e 21). 4 - Pubblicazioni e banche dati
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Organizzazione |
Consiglio d'amministrazione Composto da un rappresentante di ogni Stato membro, da quattro rappresentanti della Commissione e da sei rappresentanti, senza diritto di voto, dei settori interessati. Direttore Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione. Audit esterno Corte dei Conti. Autorità competente per il discarico Parlamento su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio 26 (24) milioni di euro Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti previsti dalla tabella dell'organico: 144 (139) di cui occupati al 31.12.2011: 140 (133) Altri agenti: 14 (15) Totale effettivi: 154 (148) agenti, di cui addetti a:
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Raccomandazioni sulla certificazione della sicurezza, compresa la migrazione verso un certificato di sicurezza unico a livello dell’Unione; raccomandazioni su un formato UE per le licenze ed i registri dei macchinisti; follow-up concernente la certificazione degli enti incaricati della manutenzione. Raccomandazioni sulle norme in materia di sicurezza e valutazione delle modalità di diffusione delle norme nazionali in materia di sicurezza; verifica della trasposizione della direttiva sulla sicurezza delle ferrovie negli Stati membri. Raccomandazioni sulla presentazione delle relazioni in materia di sicurezza nonché sugli indicatori comuni di sicurezza; coordinamento delle autorità preposte alla sicurezza e degli organismi investigativi e presentazione delle relazioni sulle prestazioni in materia di sicurezza negli Stati membri. Raccomandazioni sulla valutazione del livello di sicurezza, compresi i metodi comuni di sicurezza. Raccomandazione sulle specifiche tecniche di interoperabilità e loro revisione. Valutazione dell’estensione del campo di applicazione e correzione degli errori. Raccomandazione su criteri comuni da applicare alle competenze professionali e alla valutazione del personale ferroviario addetto a mansioni di funzionamento e manutenzione. Relazioni sulla sicurezza ferroviaria e sulla interoperabilità. Formulazione di pareri tecnici sulle norme nazionali e supervisione del lavoro degli organismi notificati. Istituzione e mantenimento di una serie di registri sulla sicurezza e l’interoperabilità. Azione in qualità di autorità del sistema e di responsabile della gestione del controllo dei cambiamenti nel quadro dell’ERTMS (European Railway Traffic Management System) e assistenza alla Commissione nella valutazione dei progetti ERTMS. Definizione e redazione di un documento di riferimento relativo alle norme nazionali in materia di autorizzazione dei veicoli e classificazione dell’equivalenza di queste ultime ai fini del riconoscimento transnazionale. Completamento di ogni raccomandazione mediante una valutazione di impatto. |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
Nel 2010 e nel 2011 è stato fatto uno sforzo aggiuntivo per ridurre i tempi di pagamento e, allo scopo di rispettare meglio il principio di annualità, prevedere la durata dei contratti quanto più possibile in linea con l’anno solare. È importante sottolineare che negli scorsi anni il livello di riconduzione di crediti non utilizzati è stato molto basso (inferiore al 5 %). |
13. |
L’Agenzia è pienamente cosciente dei rischi riguardanti l’ampio ricorso, cosi come prescritto dal regolamento istitutivo, a personale assunto a tempo determinato. La misura messa in atto per ridurre i rischi è stata una gestione attenta nei riguardi della durata dei contratti del personale allo scopo di evitare quanto più possibile che nello stesso settore personale esperto debba lasciare l’Agenzia nello stesso periodo. |
14. |
Per i futuri avvisi di posto vacante l’Agenzia fornirà informazioni circa il numero minimo di anni di studio post-superiore o universitario. L’Agenzia comunque ritiene che gli altri elementi rilevati dalla Corte non compromettano l’imparzialità della procedura di selezione poiché le candidature sono esaminate in base agli stessi criteri e raffrontate al gruppo complessivo dei candidati. Ciò è altrettanto valido per quanto concerne le prove scritte e i colloqui. Comunque i temi rilevati dalla Corte saranno presi in considerazione in occasione del prossimo riesame della procedura di selezione dell’Agenzia. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/151 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/26
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2008/37/CE della Commissione del 14 dicembre 2007 (1). L’Agenzia è stata istituita per un periodo che ha avuto inizio il 1o gennaio 2008 e che si concluderà il 31 dicembre 2017, allo scopo di gestire il programma specifico «Idee», nel settore della ricerca di frontiera (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
12. |
L’Agenzia non ha attuato un sufficiente controllo sullo sviluppo di un sistema informatico interno denominato e-Stream, destinato ad automatizzare i processi di approvazione del flusso di lavoro del Servizio di gestione scientifica. La motivazione relativa a tale progetto non è stata adeguatamente definita, i rischi non sono stati opportunamente identificati e affrontati e la direzione non ha attuato un monitoraggio dell’avanzamento del progetto. Tali debolezze hanno contribuito al fallimento del progetto informatico, con un conseguente aggiustamento del valore dell’attività pari a 258 967 euro. |
13. |
Il direttore ad interim dell’Agenzia è stato nominato il 1o gennaio 2011 con decisione della Commissione. Nel febbraio 2012, al momento dell’audit, la durata dell’incarico superava di un mese il periodo massimo di un anno previsto dallo statuto del personale. Poiché le funzioni originarie del direttore quale capo dipartimento erano state temporaneamente assunte da un capo unità, anche in questo caso è ravvisabile la stessa inosservanza dello statuto del personale. Un altro capo unità ha svolto le funzioni di capo dipartimento tra il giugno 2009 e il febbraio 2011 e anche in questo caso la durata dell’incarico è stata irregolare. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 9 del 12.1.2008, pag. 15.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 10).
(7) Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 27 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 28 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu/ or http://erc.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.
ALLEGATO
Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (Bruxelles)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 182 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
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Competenze dell’Agenzia (Decisione 2008/37/CE della Commissione) |
Obiettivi L’Agenzia è stata istituita nel dicembre 2007 dalla decisione 2008/37/CE del Commissione per la gestione del programma comunitario specifico «Idee» nel settore della ricerca di frontiera in applicazione del regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio. Il programma «Idee» è attuato dal Consiglio europeo della ricerca (CER) che comprende un consiglio scientifico indipendente, che definisce la strategia scientifica del CER e attua un monitoraggio su come questa viene attuata da parte dell’Agenzia che si occupa della gestione operativa. L’Agenzia ha acquisito l’autonomia dalla direzione generale Ricerca e innovazione il 15 luglio 2009. Compiti I compiti dell’Agenzia sono descritti nell’atto delegato (cfr. decisione C(2008) 5694 della Commissione, in particolare gli articoli 5-7). Tra questi, all’Agenzia sono affidati compiti riguardanti:
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Organizzazione [Decisioni della Commissione C(2008) 5132 e C(2011)4877] (Decisioni della Commissione 2007/134/CE e 2011/12/UE) (Decisione 2006/972/CE del Consiglio) [Regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio] |
Comitato direttivo Il comitato direttivo è un organo che sovrintende al funzionamento dell’Agenzia, ed è nominato dalla Commissione (cfr. decisione C(2008) 5132 della Commissione). Esso adotta (previo accordo della Commissione) il programma annuale di lavoro dell’Agenzia, nonché il suo bilancio amministrativo e la relazione annuale di attività. È composto da cinque membri ed un osservatore. Consiglio scientifico del Consiglio europeo della ricerca (CER) Ai sensi della decisione 2007/134/CE della Commissione, al consiglio scientifico del CER è affidata la funzione di fissare la strategia scientifica generale per quanto riguarda il programma specifico «Idee», prendere decisioni relative alle tipologie di ricerca da finanziare conformemente all’articolo 5, paragrafo 3, della decisione 2006/972/CE del Consiglio e agire da garante della qualità delle attività sotto il profilo scientifico. Tra le funzioni assegnategli rientrano, in particolare, l’elaborazione del programma di lavoro annuale, l’istituzione di una procedura per la valutazione inter pares, nonché il monitoraggio e il controllo di qualità dell’attuazione del programma specifico «Idee», fatta salva la responsabilità della Commissione. È composto da ventidue membri nominati dalla Commissione. Direttore dell’Agenzia Nominato dalla Commissione europea per quattro anni. Audit esterno Corte dei conti. Autorità competente per il discarico Parlamento su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio 35,6 (29,3) milioni di euro Effettivi al 31 dicembre 2011 Il bilancio operativo per il 2011 prevede una pianta organica con 100 (100) agenti temporanei (AT) e una dotazione per 253 (215) agenti contrattuali (AC) e 7 (15) esperti nazionali distaccati (END) per un totale di 360 (330) posti, di cui 350 (316) risultavano coperti alla fine del 2011:
di cui addetti a funzioni:
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Prodotti e servizi forniti nel 2011 (2010) |
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Fonte: Informazioni fornite dall’Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
Il fallimento del progetto eStream è dovuto alla combinazione di fattori tecnici e ambientali. L’ERCEA ha riconosciuto le carenze della propria gestione dei progetti informatici ed ha compiuto significanti progressi nel proprio Piano d’azione per far fronte alle stesse. Va inoltre sottolineato che la perdita di 258 967 euro rappresenta circa il 2,5 % del bilancio dell’Agenzia previsto per le spese di TI lungo tutto il periodo di sviluppo di eStream. |
13. |
Nel caso del direttore ad interim dell’ERCEA l’estensione del suo mandato temporaneo oltrre il periodo di un anno è stato nell’interesse del servizio, poiché il posto vacante è stato pubblicato nel marzo 2012 e la procedura di selezione è attualmente in corso. Per quanto riguarda il capo unità con funzioni di capo dipartimento, posto di cui era precedentemente titolare l’attuale direttore ad interim, si tratta di una soluzione temporanea fintantoché non sia ricoperta la carica di direttore. Il prolungamento del mandato oltre un anno è nell’interesse del servizio ai sensi dell’articolo7 dello Statuto del personale. Nel secondo caso in cui un capo unità esercitava le funzioni di capo dipartimento, questo mandato temporaneo è terminato il 15 febbraio 2011 e il nuovo capo dipartimento ha preso servizio il 16 febbraio 2011 in seguito al buon esito di una procedura di assunzione aperta a candidati esterni. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/157 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità
2012/C 388/27
INTRODUZIONE
1. |
L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (di seguito «Autorità» o «AESFEM»), con sede a Parigi, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Compito dell’Autorità è migliorare il funzionamento del mercato interno dell’UE assicurando un livello di regolamentazione e di vigilanza elevato, efficace e uniforme, promuovere l’integrità e la stabilità dei mercati finanziari e rafforzare il coordinamento internazionale in materia di vigilanza al fine di mantenere la stabilità del sistema finanziario (2). L’AESFEM è stata istituita a decorrere dal 1o gennaio 2011. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Autorità, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Autorità per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. Essi vanno valutati nel contesto della transizione dal Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari all’Autorità europea. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Gli impegni dell’Autorità sono ammontati a 12 841 997 euro, pari al 76 % della dotazione 2011. I tassi di impegno sono stati modesti soprattutto per il Titolo III «Spese operative» (47 %). Questo ha inciso sul conseguimento degli obiettivi dell’Autorità nel settore dell’informatica, che non sono stati pienamente raggiunti. I bassi tassi di esecuzione indicano difficoltà nella pianificazione e nell’attuazione del bilancio. |
13. |
Il bilancio dell’Autorità per l’esercizio finanziario 2011 è ammontato a 16,9 milioni di euro. Conformemente all’articolo 62, paragrafo 1, del regolamento che ha istituito l’Autorità, il 60 % del bilancio 2011 è stato finanziato da contributi degli Stati membri e dei paesi dell’EFTA e il 40 % dal bilancio dell’Unione. Alla fine del 2011, l’AESFEM ha registrato un risultato positivo di bilancio di 4,3 milioni di euro. Conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità (12), l’intero importo è stato registrato nei conti come passività nei confronti della Commissione europea. |
14. |
Sono state rilevate debolezze in relazione a sei impegni giuridici che sono stati effettuati anticipatamente a quelli di bilancio (483 845 euro). |
15. |
La Corte ha individuato una serie di casi, per un valore totale di 207 442 euro, in cui agli stanziamenti di pagamento riportati al 2012 non corrispondevano impegni giuridici. Questi riporti sono quindi irregolari e dovrebbero essere annullati. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AUTORITÀ
16. |
L’Autorità non aveva ancora adottato norme di controllo interno. |
17. |
È necessario che l'Autorità migliori la gestione delle immobilizzazioni. Per i beni immateriali sviluppati dall’Autorità, le procedure contabili e le informazioni sui costi non erano attendibili. |
ALTRI COMMENTI
18. |
Le modalità di attuazione dello statuto non erano state adottate. |
19. |
L’AESFEM non aveva ancora aderito all’accordo interistituzionale con l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) relativo alle indagini sui casi di frode. L’Autorità dovrebbe provvedere ad una completa attuazione del proprio regolamento finanziario a tale riguardo. |
20. |
L’Autorità dovrebbe migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione. Il numero di anni di esperienza richiesti per una data posizione non è stato rispettato, sono state accettate domande pervenute oltre il termine, la commissione selezionatrice non ha stabilito le domande per le prove scritte e orali prima dell’esame delle domande e l’autorità investita del potere di nomina non ha preso alcuna decisione riguardo alla nomina della commissione selezionatrice. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Autorità, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Autorità.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.esma.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Articoli 15, paragrafo 4, e 16, paragrafo 1.
ALLEGATO
Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Parigi)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l'instaurazione ed il funzionamento del mercato interno. |
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Competenze dell’Autorità [Regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio e regolamento (CE) n. 1060/2009] |
Compiti
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Organizzazione |
Consiglio delle autorità di vigilanza Composizione: presidente (senza diritto di voto); il capo dell’autorità pubblica nazionale competente per la vigilanza dei partecipanti ai mercati finanziari in ogni Stato membro; un rappresentante della Commissione (senza diritto di voto); un rappresentante del Comitato europeo per il rischio sistemico (senza diritto di voto); un rappresentante per ognuna delle altre due autorità europee di vigilanza (senza diritto di voto). Compiti: fornisce orientamenti al lavoro dell’Autorità ed è incaricato di adottare le decisioni di cui al capo II del regolamento istitutivo. Consiglio di amministrazione Composizione: presidente e altri sei membri del consiglio delle autorità di vigilanza eletti da e fra i membri con diritto di voto dello stesso consiglio delle autorità di vigilanza. Il direttore esecutivo e un rappresentante della Commissione partecipano alle riunioni del consiglio di amministrazione senza diritto di voto (anche se il rappresentante della Commissione può votare sulle questioni relative al bilancio). Compiti: assicura che l’Autorità assolva la sua missione ed esegua i compiti che le sono affidati ai sensi del regolamento istitutivo. Presidente rappresentante dell’Autorità incaricato di preparare i lavori del consiglio delle autorità di vigilanza e di presiedere le riunioni del consiglio delle autorità di vigilanza e del consiglio di amministrazione. Designato dal consiglio delle autorità di vigilanza, previa audizione da parte del Parlamento europeo. Direttore esecutivo Nominato dal consiglio delle autorità di vigilanza, previa conferma del Parlamento europeo. Si occupa della gestione dell’Autorità e prepara i lavori del consiglio di amministrazione. Audit interno L’autorità ha avuto i primi incontri con i servizi di audit interno, che organizzeranno la prima visita nel giugno 2012. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 |
Bilancio definitivo Bilancio totale: 16,9 milioni di euro, comprendenti: sovvenzione UE: 6,8 milioni di euro, contributi delle autorità nazionali competenti: 10,1 milioni di euro. Effettivi al 31 dicembre 2011
|
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Prodotti e servizi forniti nel 2011 |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Autorità. |
LE RISPOSTE DELL’AUTORITÀ
12. |
Il 2011 è stato il primo anno di attività dell’ESMA, sebbene il suo regolamento istitutivo fosse stato pubblicato solo il 15 dicembre 2010. La pubblicazione tardiva del regolamento ha impedito all’Autorità di avviare in tempo le procedure di assunzione, il che ha avuto ripercussioni dirette sul tasso di spesa. Inoltre, i ritardi nel raggiungimento degli obiettivi e nella realizzazione dei progetti dell’ESMA nel settore dell’informatica sono imputabili per la maggior parte al lento avanzamento dell’iter normativo che impone l’attuazione di tali sistemi. |
13. |
Il regolamento finanziario dell’ESMA (che deriva dal regolamento finanziario quadro) non rispecchia in modo adeguato la sua struttura finanziaria. Nell’ottobre 2011 l’Autorità ha chiesto alla DG Bilancio di indicare la procedura relativa al rimborso del risultato positivo di bilancio. La DG Bilancio ha confermato nel marzo 2012 che l’eccedenza deve essere iscritta come passività nei confronti della Commissione. Nel maggio 2012 ha proposto una procedura pratica volta ad assicurare che tale eccedenza torni all’ESMA, che rimborserà gli Stati membri e la Commissione in misura proporzionale ai rispettivi contributi originari. |
14. |
L’ESMA è il successore legale del CESR. Pertanto, alcuni impegni giuridici sono stati firmati dal CESR prima della creazione dell’Autorità, allorché le procedure usate erano ancora diverse rispetto al disposto del regolamento finanziario dell’UE e ad altre procedure di aggiudicazione degli appalti specifiche applicabili agli organismi dell’UE. A causa di difficoltà tecniche e dell’introduzione tardiva di ABAC, gli impegni di bilancio corrispondenti sono stati registrati nei conti solo alla fine del 2011. |
15. |
L’ESMA prende atto di tale constatazione. Quanto rilevato è ascrivibile al carico di lavoro inaspettatamente gravoso che l’Autorità ha registrato alla fine del 2011 e alle operazioni di riporto nel sistema di bilancio dell’UE che ha effettuato nel suo primo anno di attività. |
16. |
Durante la fase della sua creazione, l’ESMA ha concordato con la propria DG di riferimento un piano volto all’adozione delle norme di controllo interno dell’UE. La documentazione pertinente è stata presentata alla DG Mercato interno e servizi, che ha eseguito i relativi controlli nell’ottobre 2011. Nel 2012 l’ESMA intende formalizzare ulteriormente tali norme e ottenere la relativa approvazione da parte del consiglio di amministrazione. |
17. |
Per quanto riguarda le immobilizzazioni, l’ESMA ha introdotto il modulo «ABAC Assets» nel settembre 2011. In tema di beni immateriali, l’Autorità utilizza schede orarie per il personale interno coinvolto in progetti informatici dal 1o gennaio 2012 ed è impegnata nel miglioramento delle procedure pertinenti. |
18. |
Nel gennaio 2011 il consiglio di amministrazione dell’ESMA ha approvato provvisoriamente le modalità di attuazione in materia di risorse umane, per poi trasmetterle alla Commissione il 17 gennaio 2011. Alla fine della primavera 2011 la DG Risorse umane e sicurezza ha richiesto modalità di attuazione comuni per le tre autorità di vigilanza europee. Una nuova versione è stata presentata alla DG Risorse umane e sicurezza il 21 dicembre 2011. |
19. |
Il 14 dicembre 2011 l’ESMA ha inviato all’OLAF una lettera contenente le norme antifrode approvate dal suo consiglio di amministrazione, al fine di concludere l’accordo in questione. Ad oggi l’OLAF non ha risposto. |
20. |
A seguito della prima visita della Corte dei conti nell’ottobre 2011, l’ESMA ha riesaminato le proprie procedure di assunzione per affrontare gli aspetti menzionati nel febbraio 2012. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/165 |
RELAZIONE
sui conti annuali della Fondazione europea per la formazione professionale relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte della Fondazione
2012/C 388/28
INTRODUZIONE
1. |
La Fondazione europea per la formazione professionale (di seguito «la Fondazione»), con sede a Torino, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio (1). Essa ha il compito di sostenere la riforma della formazione professionale nei paesi partner dell’Unione europea e, a tale titolo, assistere la Commissione nell’attuazione di vari programmi (Phare, Tacis, CARDS e MEDA) (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo della Fondazione. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) della Fondazione, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario della Fondazione, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali della Fondazione e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali della Fondazione, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali della Fondazione (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali della Fondazione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELLA FONDAZIONE
12. |
La Fondazione non ha ancora adottato e attuato una politica di tesoreria intesa a ridurre al minimo e a ripartire il rischio finanziario, mirando al contempo a una redditività adeguata. Il conto è tenuto presso una banca che non possiede più il rating minimo indicato dalla Commissione. |
13. |
La Corte ha individuato 64 contratti, per un totale di 2 milioni di euro, che non sono stati controfirmati dal contraente della Fondazione, creando incertezza giuridica. |
ALTRE OSSERVAZIONI
14. |
La manutenzione e i servizi essenziali, quali il riscaldamento, l’erogazione di acqua ed elettricità, non sono più garantiti per i locali della Fondazione da quando il Consorzio responsabile della gestione della struttura è stato posto in liquidazione nel novembre 2011. La situazione concernente la sede della Fondazione non è soddisfacente e rischia di pregiudicare il proseguimento delle attività. |
15. |
È necessario che la Fondazione migliori ulteriormente la trasparenza delle procedure di assunzione. I punteggi minimi da ottenere per l’ammissione ai colloqui e alle prove scritte non sono stati stabiliti anticipatamente e le domande per le prove orali e scritte non sono state elaborate dalle commissioni giudicatrici prima dell’esame delle candidature. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 131 del 23.5.1990, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività della Fondazione, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario della Fondazione.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.etf.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Fondazione europea per la formazione professionale (Torino)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato [Articolo 166, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea] |
L’Unione e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di formazione professionale. |
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Competenze della Fondazione [Regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio] |
Obiettivi
Funzioni Ai fini del raggiungimento del predetto scopo, la Fondazione, nel rispetto delle competenze attribuite al consiglio d'amministrazione e sulla base degli orientamenti generali stabiliti a livello UE, assolve le seguenti funzioni:
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Un rappresentante per ciascuno Stato membro. Tre rappresentanti della Commissione. Tre esperti senza diritto di voto nominati dal Parlamento europeo. Inoltre, tre rappresentanti dei paesi partner possono assistere alle riunioni del consiglio di amministrazione in qualità di osservatori. Direttore Designato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione della Fondazione nel 2011 (2010) |
Bilancio
Effettivi al 31 dicembre 2011
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Attività e servizi forniti nel corso dell’esercizio 2011 (2010) |
Attività La Fondazione contribuisce, nel contesto delle politiche dell'UE per le relazioni esterne, al miglioramento dello sviluppo del capitale umano in 30 paesi partner indicati dal regolamento della Fondazione e dal consiglio d'amministrazione. Le principali attività riguardano il sostegno alle politiche e ai progetti dell’UE, lo svolgimento di analisi sulle politiche, la diffusione e lo scambio di informazioni e di esperienze nonché il sostegno allo sviluppo delle capacità nei paesi partner, Il valore aggiunto della Fondazione è rappresentato dalla costituzione di una base di conoscenze neutrali, non commerciali e uniche relativa alle competenze nel settore dello sviluppo del capitale umano e dei suoi collegamenti con il mercato del lavoro. Ciò include competenze nell’adattare gli approcci allo sviluppo di capitale umano nell’UE e negli Stati membri al contesto dei paesi partner, Nel 2011, la Fondazione ha organizzato con successo una conferenza (svoltasi il 9 maggio) per presentare i risultati del primo anno del processo di Torino (valutazioni della politica di istruzione e formazione professionale in 24 paesi partner) e discutere politiche strategiche, promuovendo lo sviluppo delle migliori pratiche e favorendo il coordinamento e l’armonizzazione, anche nella dimensione esterna delle politiche interne dell’Unione europea. Essa ha inoltre preparato la prossima tornata di analisi dei progressi compiuti nei vari paesi da intraprendere nel 2012. Un’altra conferenza ha riguardato le disposizioni istituzionali per l’attuazione dei quadri delle qualifiche, un’opportunità per lanciare il quadro delle qualifiche elettronico promuovendo lo scambio di informazioni specialistiche fra paesi partner che sviluppano i quadri delle qualifiche, La Fondazione ha svolto inoltre i propri compiti principali attraverso attività di:
Le realizzazioni consentono di misurare il raggiungimento dei risultati di un progetto e di stabilire un collegamento tra la dotazione di bilancio e le funzioni della Fondazione. Oltre alle suddette funzioni svolte nel contesto del proprio programma di lavoro, la Fondazione ha risposto anche alle domande dirette presentate dalla Commissione europea nel corso dell'anno. Le 100 domande pervenute dalla Commissione nel corso del 2011 riguardavano nel 44 % dei casi i paesi IPA, nel 45 % i paesi coperti dall’ENPI e nel 10 % i paesi DCI. (Le 105 domande dirette pervenute nel corso del 2010 riguardavano nel 62 % dei casi i paesi IPA, nel 30 % i paesi ENPI e nel 7 % i paesi DCI). IPA: Strumento di assistenza pre-adesione (Balcani occidentali, Turchia e Islanda). ENPI: Strumento europeo di vicinato e partenariato (Regione del mediterraneo sud-orientale ed Europa orientale). DCI: Strumento di cooperazione allo sviluppo (paesi dell’Asia centrale). |
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Fonte: Informazioni fornite dalla Fondazione. |
LE RISPOSTE DELLA FONDAZIONE
12. |
L’ETF porrà in essere una politica di tesoreria che comprenda il monitoraggio dei rating del credito bancario, al fine di ripartire il rischio finanziario e assicurare una redditività adeguata sulle riserve liquide. |
13. |
Questa osservazione riguarda ordini di acquisto emessi nell’ambito di uno specifico contratto quadro. A seguito delle osservazioni della Corte, l’ETF ha adeguato le pratiche seguite in questo caso a quelle di tutti gli altri contratti quadro, in forza del quale tutti gli ordini di acquisto sono controfirmati dal contraente. |
14. |
L’ETF sta facendo tutto quanto in suo potere, con i contatti a livello locale, regionale e nazionale in Italia nonché con il suo consiglio d’amministrazione e la Commissione europea, per ristabilire una prospettiva di lungo termine sulla sistemazione a Torino in locali adeguati, come previsto dall’accordo sulla sua sede. Si sono tenute riunioni tra il presidente del consiglio d’amministrazione dell’ETF e le autorità italiane e vi sono stati scambi di lettere tra la Commissione e il governo italiano. L’ETF proseguirà gli sforzi tesi a trovare una soluzione soddisfacente con ogni mezzo possibile, senza escludere l’azione legale se necessario. |
15. |
L’ETF ha adottato una soglia standard del 70 % in tutte le fasi della procedura di selezione. Per quanto riguarda il momento in cui elaborare le domande per le prove orali e scritte, la procedura di selezione dell’ETF prevede che le domande per le prove orali e scritte vengano elaborate prima della distribuzione dei CV alla commissione giudicatrice. L’ETF rafforzerà le sue procedure di controllo per garantire il rispetto delle procedure e la chiara indicazione delle stesse nei fascicoli. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/171 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom per l’esercizio finanziario 2011 corredata della risposta dell’Agenzia
2012/C 388/29
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Lussemburgo, è stata istituita nel 1958 (1). La decisione del Consiglio 2008/114/CE, Euratom (2) ha sostituito il precedente statuto dell’Agenzia. I principali compiti dell’Agenzia consistono nel fornire all’Unione europea conoscenze sul mercato delle materie e dei servizi nucleari e nel procedere alla sorveglianza di quest’ultimo. |
2. |
Dal 2008, l’Agenzia non ha ricevuto una propria dotazione di bilancio per coprire le proprie attività. La Commissione si è fatta carico di tutte le spese sostenute dall’Agenzia per l’esecuzione delle attività 2011. Per il 2012, all’Agenzia è stata accordata una propria dotazione di bilancio dalla Commissione. |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali dell’Agenzia (3) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità (4). Il direttore ha il compito di porre in essere (5) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (6) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (7) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (8) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (9). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
Paragrafo d’enfasi
11. |
Senza mettere in discussione il giudizio espresso al paragrafo 10, la Corte desidera attirare ancora una volta l’attenzione sulla seguente questione. L’articolo 54 del trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica stabilisce che l’Agenzia goda di autonomia finanziaria. Ai sensi dell’articolo 7 dello statuto dell’Agenzia, «le spese dell’Agenzia sono costituite dalle spese amministrative relative al personale e al comitato così come dalle spese che discendono da contratti stipulati con terzi». Di fatto, dal 2008, l’Agenzia non dispone di una propria dotazione di bilancio. Data tale situazione, la Commissione europea ha proceduto direttamente all’esecuzione delle spese dell’Agenzia di cui al precitato articolo 7. A giudizio della Corte, questa situazione è in contrasto con lo statuto dell’Agenzia e la Corte ritiene che l’Agenzia e la Commissione debbano esaminare, assieme a tutte le parti interessate, le misure necessarie per porvi rimedio. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU 27 del 6.12.1958, pag. 534.
(2) GU L 41 del 15.2.2008, pag. 15.
(3) Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(4) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(5) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(6) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(7) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(8) I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 3 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://ec.europa.eu/euratom/accounts.html.
(9) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
LA RISPOSTA DELL’AGENZIA
11. |
L’Agenzia concorda con le conclusioni della Corte dei conti. Nel 2011 la Commissione ha adottato la proposta di ripristinare una specifica linea di bilancio per l'Agenzia di approvvigionamento dell'Euratom. Di conseguenza, la Commissione ha concesso una sovvenzione di 98 000 EUR all'Agenzia, con un bilancio complessivo di 104 000 EUR (comprese le entrate finanziarie) per il 2012. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/174 |
RELAZIONE
sui conti annuali della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte della Fondazione
2012/C 388/30
INTRODUZIONE
1. |
La Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (di seguito la «Fondazione»), con sede a Dublino, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1365/75 del Consiglio, del 26 maggio 1975 (1). Essa ha il compito di contribuire alla concezione e alla realizzazione di migliori condizioni di vita e di lavoro nell'Unione sviluppando e diffondendo cognizioni in materia (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo della Fondazione. A ciò si aggiunge un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). In vista delle proposte di modifica del regolamento finanziario dell’UE, la Corte ha incaricato una società di revisione di procedere all’audit applicando l’approccio e le procedure di audit della Corte. La Corte ha esaminato il lavoro svolto e se ne è valsa per corroborare il proprio giudizio. |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) della Fondazione, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario della Fondazione, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali della Fondazione e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali della Fondazione, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali della Fondazione (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali della Fondazione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
La Fondazione ha riportato oltre il 47 % degli stanziamenti del Titolo III (spese operative), pari a 3,4 milioni di euro, una parte dei quali, pari a 1,6 milioni di euro (il 22 % del Titolo III), non era stata pianificata. Tale situazione non è in linea con il principio dell’annualità del bilancio. |
ALTRE OSSERVAZIONI
13. |
La Corte ha rilevato la necessità di migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione: le riunioni della commissione giudicatrice non erano sempre sufficientemente documentate e non vi sono elementi da cui risulti che le domande da porre nei colloqui o nelle prove scritte venivano stabilite prima dell’esame. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 139 del 30.5.1975, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività della Fondazione, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario della Fondazione.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.eurofound.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Dublino)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato [Articolo 151 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea] |
L'Unione e gli Stati membri, tenuti presenti i diritti sociali fondamentali, quali quelli definiti nella Carta sociale europea firmata a Torino il 18 ottobre 1961 e nella Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del 1989, hanno come obiettivi la promozione dell'occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che consenta la loro parificazione nel progresso, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l'emarginazione. […] |
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Competenze della Fondazione [Regolamento (CEE) n. 1365/75 del Consiglio modificato dal regolamento (CE) n. 1111/2005] |
Obiettivi Scopo della Fondazione è contribuire alla realizzazione di migliori condizioni di vita e di lavoro attraverso lo sviluppo e la diffusione di cognizioni in materia. In particolare, essa si occupa:
Compiti
|
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Organizzazione |
Consiglio di direzione
Ufficio di presidenza
Il direttore e il direttore aggiunto sono nominati dalla Commissione, in base ad un elenco di candidati presentato dal consiglio di direzione. Il direttore esegue le decisioni del consiglio di direzione e dell'ufficio di presidenza e gestisce la Fondazione. Audit interno Servizio di audit interno (IAS) della Commissione. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio 20,6 milioni di euro (20,85 milioni di euro) Effettivi al 31 dicembre 2011 Agenti temporanei: 101 posti previsti nella tabella dell'organico, di cui 97 (91) occupati al 31 dicembre 2011. Altri agenti:
di cui addetti a: attività operative: 72 (66), funzioni amministrative: 29 (31), miste: 5 (4). |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Monitoraggio e indagini Rete europea di osservatori (NEO):
Indagini:
Occupazione e competitività
Relazioni industriali e miglioramento delle condizioni occupazionali
Coesione sociale e qualità della vita
Comunicazione e condivisione di idee ed esperienze 73 952 pubblicazioni su stampa; 4 avvisi elettronici per un totale di 18 440 e-mail; 895 nuove pubblicazioni su web e stampa; 873 riunioni di contatto e di informazione con responsabili delle politiche a livello europeo; oltre 2 milioni di sessioni utente; 20 attività sui media che hanno consentito di raggiungere 178 milioni di cittadini europei; 228 richieste di informazioni da parte di giornalisti; oltre 3 300 citazioni nei media europei; oltre 450 citazioni di ricerche della Fondazione in riviste scientifiche in Europa. Oltre 170 documenti strategici dell’UE facenti riferimento ai risultati e alle conoscenze della Fondazione.
|
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Fonte: Informazioni fornite dalla Fondazione. |
LE RISPOSTE DI EUROFOUND
12. |
Eurofound profonde il massimo impegno nel proseguimento e finanche nell'intensificazione degli sforzi intesi a ridurre il numero degli stanziamenti non programmati e soggetti a riporto, attuando a tale scopo un monitoraggio del bilancio più rigoroso. |
13. |
Le procedure sottoposte ad audit sono state attuate prima che si evidenziassero pienamente i miglioramenti già apportati sulla base di audit precedenti. I criteri adottati per la selezione preliminare dei candidati e per i colloqui corrispondono esattamente a quanto pubblicato nell’avviso di posto vacante. Le domande rivolte nel corso dei colloqui sono direttamente riconducibili a tali criteri. Di conseguenza, si sono stabiliti gli ambiti delle domande e, per estensione, le domande stesse fin dal momento in cui sono stati concordati i termini del posto vacante e ne è stato pubblicato l’avviso. Le prove scritte vengono sempre definite prima dell’esito della selezione preliminare. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/180 |
RELAZIONE
sui conti annuali di Eurojust relativi all’esercizio 2011 corredata dalle risposte di Eurojust
2012/C 388/31
INTRODUZIONE
1. |
L'Unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione europea (di seguito «Eurojust»), con sede a L’Aia, è stata istituita mediante decisione 2002/187/GAI del Consiglio (1) per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità organizzata. Il suo obiettivo è di migliorare il coordinamento delle indagini e delle azioni penali transfrontaliere fra Stati membri dell’Unione europea, nonché fra Stati membri e paesi terzi (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo di Eurojust. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) di Eurojust, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario di Eurojust, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali di Eurojust e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali di Eurojust, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali di Eurojust (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali di Eurojust per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Una parte (6,1 milioni di euro) degli stanziamenti di pagamento del 2010 era stata riportata al 2011. Nella relazione sull’esercizio 2010, la Corte aveva sottolineato che un livello di riporti così elevato era eccessivo. Nel 2011 è stato necessario annullare 1,3 milioni di euro dell’importo riportato. Sono stati riportati al 2012 stanziamenti di pagamento pari a 5,2 milioni di euro (16 % del totale degli stanziamenti di pagamento). Di questi, 3,1 milioni riguardano il titolo III (spese operative) e corrispondono al 39 % degli stanziamenti di pagamento di tale titolo. Ancora una volta, il livello di riporti è eccessivo e contrario al principio di bilancio dell’annualità. |
ALTRE OSSERVAZIONI
13. |
Nella relazione sull’esercizio finanziario 2010, la Corte aveva osservato che era opportuno considerare la ridefinizione dei ruoli e delle responsabilità del direttore e del collegio di Eurojust per evitare la sovrapposizione di competenze risultante dal regolamento istitutivo (12). Nel 2011 non è stata adottata al riguardo alcuna misura correttiva. |
14. |
Eurojust non ha ancora adottato tutte le modalità di esecuzione dello statuto del personale (13). |
15. |
La Corte ha nuovamente riscontrato carenze nelle procedure di assunzione. In diversi casi, la composizione della commissione giudicatrice non era pienamente in linea con quanto disposto dallo statuto del personale: non tutti i membri della commissione giudicatrice possedevano il grado minimo richiesto. In una procedura di selezione, il presidente della commissione era il superiore diretto dell’unico candidato invitato al colloquio e selezionato per il posto da ricoprire. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) Decisione del 28 febbraio 2002 che istituisce l'Eurojust (GU L 63 del 6.3.2002, pag. 1).
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività di Eurojust, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario di Eurojust.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 30 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 5 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.eurojust.europa.eu/adm_budg_finance.htm.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Articoli 28, 29, 30 e 36 della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, quale modificata dalle decisioni 2003/659/GAI (GU L 245 del 29.9.2003, pag. 44) e 2009/426/GAI del Consiglio (GU L 138 del 4.6.2009, pag. 14).
(13) Mancano le modalità di applicazione per i seguenti ambiti: «Riclassificazione», «Indagini amministrative e procedimento disciplinare», «Lavoro a tempo parziale», «Impiego condiviso», «Personale direttivo intermedio», «Occupazione temporanea di posti dirigenziali», «Valutazione quadri superiori», «Pensionamento anticipato senza riduzione dei diritti a pensione», «Congedo», «Comitato del personale» e «Guida alle missioni».
ALLEGATO
Eurojust (L'Aia)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articolo 85 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Eurojust ha il compito di sostenere e potenziare il coordinamento e la cooperazione tra le autorità nazionali responsabili delle indagini e dell'azione penale contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri o che richiede un'azione penale su basi comuni, sulla scorta delle operazioni effettuate e delle informazioni fornite dalle autorità degli Stati membri e da Europol. […] |
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Competenze di Eurojust (Articoli 3, 5, 6 e 7 della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, quale modificata dalle decisioni 2003/659/GAI e 2009/426/GAI del Consiglio). |
Obiettivi Articolo 3 della decisione del Consiglio relativa a Eurojust Nell'ambito di indagini e azioni penali concernenti almeno due Stati membri e relative ai comportamenti criminali previsti dall'articolo 4 in ordine a forme gravi di criminalità, soprattutto se organizzata, gli obiettivi assegnati all'Eurojust sono i seguenti:
Compiti Articolo 5 della decisione del Consiglio relativa a Eurojust
Articolo 6 della decisione del Consiglio relativa a Eurojust
Articolo 7 della decisione del Consiglio relativa a Eurojust
|
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Organizzazione (Articoli 2, 9, 23, 28, 29 e 36 della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, quale modificata dalle decisioni 2003/659/GAI e 2009/426/GAI del Consiglio, articolo 3 del regolamento interno di Eurojust). |
Collegio Il collegio è responsabile dell'organizzazione e del funzionamento di Eurojust. Il collegio è composto di membri nazionali distaccati da ciascuno Stato membro conformemente al proprio sistema giuridico, in qualità di magistrati del pubblico ministero, di giudici o di funzionari di polizia con pari prerogative. Il collegio elegge il proprio Presidente tra i membri nazionali. Direttore Il direttore amministrativo è nominato dal collegio a maggioranza di due terzi. L'autorità di controllo comune controlla il trattamento dei dati personali. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio che delibera a maggioranza qualificata. |
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Risorse messe a disposizione di Eurojust nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 31,4 (32,3) milioni di euro Effettivi al 31 dicembre 2011 Agenti temporanei: 186 (185) |
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Numero di riunioni di coordinamento: 204 (141) Numero totale di casi: 1 441(1 424) Frodi: 575 (631); 39 % (45 %) Traffico di droga: 242 (254); 16 % (18 %) Terrorismo: 27 (25); 1 % (2 %) Omicidi: 88 (83); 6 % (6 %) Tratta di esseri umani: 79 (87); 5 % (6 %) |
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Fonte: Informazioni fornite da Eurojust. |
LE RISPOSTE DI EUROJUST
12. |
Eurojust prende atto delle osservazioni della Corte. Eurojust ha adottato una serie di misure volte a migliorare l'accuratezza delle previsioni e l'efficacia dell'esecuzione di bilancio quali, ad esempio, nuove relazioni mensili sulle previsioni e altri strumenti di monitoraggio che comporteranno la diminuzione del numero di riporti a nuovo e trasferimenti di bilancio. |
13. |
Eurojust richiama ancora una volta l’attenzione della Corte sul fatto che tale definizione dei ruoli e delle responsabilità, fatta eccezione per le misure già adottate da Eurojust a livello interno, corrisponde alle intenzioni del legislatore europeo nell’ambito della preparazione del nuovo regolamento di Eurojust. La struttura di governance di Eurojust si basa sulle decisioni del Consiglio di Eurojust (2002/187/GAI, 2003/659/GAI e 2009/426/GAI). Il Collegio non dispone pertanto dei mezzi necessari per apportare cambiamenti sostanziali alla presente struttura. Il nuovo regolamento di Eurojust previsto, in conformità all’articolo 85, 2o comma del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFEU), offrirà l’opportunità di definire in maniera adeguata i ruoli e le responsabilità nell’ambito di Eurojust. |
14. |
Eurojust prende nota del fatto che alcune norme attuative non sono ancora state adottate in conformità all’articolo 110(1) dei regolamenti per il personale e provvederà ad adottarle nell’immediato futuro. Eurojust si propone di presentare alla Commissione tutte le restanti proposte di norme attuative nel 2012 e ne prevede l’adozione entro il 2012 e 2013. |
15. |
Eurojust prende atto delle osservazioni della Corte. Desidera tuttavia far presente che è un’agenzia di dimensioni relativamente piccole con livelli di inquadramento bassi, situazione che nel passato ha reso talvolta difficile l'adempimento ai requisiti relativi agli stessi inquadramenti o a inquadramenti più alti per i membri di una commissione giudicatrice. Eurojust ha preso tutti i dovuti provvedimenti correttivi a riguardo, in particolare ha provveduto ad aggiornare il regolamento interno per il reclutamento per essere completamente conforme ai requisiti dei regolamenti per il personale. La procedura specifica menzionata è stata predisposta in maniera trasparente e imparziale nei confronti del candidato selezionato. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/187 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Ufficio europeo di polizia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio
2012/C 388/32
INTRODUZIONE
1. |
L’Ufficio europeo di polizia (di seguito «l'Ufficio»), con sede a L'Aia, è stato istituito dalla decisione del Consiglio n. 2009/371/GAI (1). L’Ufficio ha il compito di sostenere e potenziare l’azione delle autorità di polizia e degli altri servizi incaricati dell’applicazione della legge degli Stati membri e la reciproca collaborazione nella prevenzione e lotta contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri, il terrorismo e le forme di criminalità che ledono un interesse comune oggetto di una politica dell’Unione (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Ufficio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente alle norme finanziarie dell’Ufficio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Nel 2010, hanno dovuto essere annullati stanziamenti per oltre 1,6 milioni di euro. Nel 2011, sono stati annullati stanziamenti per 1,9 milioni di euro, equivalenti al 9 % di quelli riportati dal 2010. Come nel 2010, anche nel 2011 i riporti di stanziamenti d’impegno sono stati elevati, con 4,2 milioni di euro (il 41 %) per il Titolo II (spese amministrative) e 10,6 milioni di euro (il 46 %) per il Titolo III (spese operative). Gli alti tassi di riporto e di annullamento, insieme all'elevato numero (11) di storni di bilancio effettuati nel 2011, indicano difficoltà nella pianificazione e/o attuazione delle attività dell'Ufficio. |
13. |
Il livello dei pagamenti in relazione agli impegni è stato basso, essendo pari al 34 % per il Titolo II e al 45 % per il Titolo III. Ciò è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’UFFICIO
14. |
Non sono state adottate procedure relative all’istituzione, approvazione e registrazione di eccezioni e deviazioni dalle politiche e procedure. Sono state registrate eccezioni e deviazioni per il 7 % dei pagamenti del 2011. |
15. |
Il sistema contabile non è stato pienamente convalidato dal contabile. Processi fondamentali, quali la chiusura di fine esercizio e la determinazione dei diritti finanziari del personale, non sono ancora coperti. |
16. |
Sono state riscontrate debolezze relativamente alla verifica fisica e alla registrazione dei beni prima e dopo il trasloco nella nuova sede. Per di più, i contratti d’assicurazione non riflettono il valore dei beni dell'Ufficio. Prima del trasloco, l’attivo netto era assicurato per un importo superiore al valore reale di circa 17 milioni di euro, mentre adesso è assicurato per un importo inferiore di circa 21 milioni di euro al valore effettivo. |
17. |
Vi è un notevole margine di miglioramento per quanto concerne la predisposizione, l’attuazione e la documentazione delle procedure di appalto. |
ALTRE OSSERVAZIONI
18. |
Il regolamento finanziario dell’Ufficio rimanda a dettagliate regole e procedure stabilite nelle modalità di esecuzione dello stesso. Tuttavia, tali modalità di esecuzione non sono state ancora adottate. |
19. |
Le condizioni generali del contratto concluso tra l’Ufficio ed il paese ospitante in merito all’utilizzo della nuova sede non includono alcun accantonamento relativo ai costi di ripristino (12). Tuttavia, l’allegato IV del contratto di locazione stabilisce che l’Ufficio dovrà procedere alla rimozione di un notevole numero di oggetti alla conclusione del contratto stesso. Non vi è alcuna stima dei relativi costi, e nessun accantonamento è stato registrato a questo fine nei conti. |
20. |
Vi sono considerevoli margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione: le domande per le prove scritte ed i colloqui sono state stabilite dopo che la commissione giudicatrice aveva esaminato le candidature; non erano stati stabiliti i punteggi minimi da raggiungere per l'ammissione alle prove scritte e ai colloqui, né per essere inclusi nell'elenco dei candidati idonei; le commissioni giudicatrici non documentavano tutte le loro riunioni e decisioni. |
21. |
In base a quanto prevede lo Statuto dei funzionari UE, può essere riportato all’anno successivo un massimo di 12 giorni di congedo annuale. Solo in circostanze eccezionali è consentito il riporto di ulteriori giorni di congedo. Tuttavia, l’Ufficio ha accettato riporti superiori a 12 giorni di congedo per circa il 25 % del proprio personale, che conta circa 500 unità. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 121 del 15.5.2009, pag. 37.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Ufficio, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Ufficio.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 10 luglio 2012, sono pervenuti alla Corte il 12 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.europol.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Il costo derivante dal riportare l’edificio, alla scadenza della locazione, alle sue condizioni iniziali.
ALLEGATO
Ufficio europeo di polizia (L’Aia)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato (Articolo 88 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
«Europol ha il compito di sostenere e potenziare l’azione delle autorità di polizia e degli altri servizi incaricati dell’applicazione della legge degli Stati membri e la reciproca collaborazione nella prevenzione e lotta contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri, il terrorismo e le forme di criminalità che ledono un interesse comune oggetto di una politica dell’Unione». |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Competenze dell'Ufficio [Decisione del Consiglio n. 2009/371/GAI che istituisce l’Ufficio europeo di polizia (Europol) — di seguito «decisione istitutiva»] |
Competenza Europol è competente per la criminalità organizzata, il terrorismo ed altre forme gravi di criminalità che interessano due o più Stati membri in modo tale da richiedere, considerate la portata, la gravità e le conseguenze dei reati, un’azione comune degli Stati membri. La competenza di Europol si estende anche ai reati connessi, come stabilito all'articolo 4, paragrafo 3, della decisione istitutiva. Principali compiti
Compiti addizionali
Inoltre, assistere gli Stati membri, mediante supporto, consulenza e attività di ricerca, nei seguenti settori
Europol agisce inoltre quale Ufficio centrale per la lotta contro la falsificazione dell’euro, conformemente alla decisione 2005/511/GAI del Consiglio, del 12 luglio 2005, relativa alla protezione dell’euro contro la falsificazione. Europol tratta e trasferisce i dati di messaggistica finanziaria in conformità all’Accordo UE/Stati Uniti d'America sul trattamento e il trasferimento di dati di messaggistica finanziaria dall'Unione europea agli Stati Uniti ai fini del programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi. Europol prosegue inoltre i propri sforzi miranti a istituire l’Helpdesk Prüm, al fine di assistere nella quotidiana applicazione delle «decisioni Prüm», secondo quanto disposto dalle conclusioni del Consiglio del 13 dicembre 2011 sull’accelerazione della messa in opera delle «decisioni Prüm». |
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Il consiglio di amministrazione è composto di un rappresentante per Stato membro e da un rappresentante della Commissione. Direttore
Audit esterno
Autorità competente per il discarico ll Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata. |
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Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 2011 84,8 (92,8) milioni di euro Tabella dell’organico 2011
|
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Prodotti e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Europol come principale centro di supporto UE alle operazioni di contrasto (law enforcement operations) Archivi di lavoro per fini di analisi (AWF), relazioni di analisi operativa e altre relazioni, supporto operativo in loco e dalla sede centrale, squadre investigative comuni.
Capacità di analisi strategica Relazioni di analisi strategica (valutazioni della minaccia, rapporti di situazione e notifiche di intelligence)
Europol come nodo centrale UE delle informazioni riguardanti la criminalità Strutture di gestione delle informazioni, applicazione di rete per lo scambio di informazioni protette (Secure Information Exchange Network Application, SIENA), sistema informativo Europol (SIE), rete degli uffici di collegamento.
Europol come Centro dell’UE specializzato nel campo delle attività di contrasto Piattaforma Europol per esperti (Europol Platform for Experts, EPE), piattaforme di scambio dati e soluzioni di storage, prodotti e servizi relativi alla conoscenza, formazione, conferenze e sessioni di sensibilizzazione.
Relazioni esterne Relazioni con i partner della cooperazione
|
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Fonte: Informazioni fornite dall’Ufficio. |
(1) Organizzazione internazionale della polizia criminale (OIPC).
Fonte: Informazioni fornite dall’Ufficio.
LE RISPOSTE DI EUROPOL
12. |
Un importo pari a 22,6 milioni di EUR è stato riportato dal 2010 al 2011. A giudizio di Europol, la riduzione dei riporti a 15 milioni di EUR sul bilancio complessivo costituisce un notevole miglioramento. Nel corso del 2011, l’attuazione del bilancio è stata ostacolata da circostanze particolari, quali il ritardo di tre mesi delle operazioni di trasloco nel nuovo edificio. Il 2011 è il secondo anno che Europol opera come agenzia dell’UE sotto l’aspetto finanziario. Per tale motivo, sono state intraprese misure specifiche per conformare ulteriormente le attività di Europol al principio dell’annualità di bilancio. Un audit svolto nel 2011 dal servizio di audit interno (IAS) della Commissione europea sui processi di pianificazione ed elaborazione del bilancio ha dato conferma degli sviluppi positivi sotto tale aspetto. |
13. |
Si fa riferimento alla risposta di Europol di cui al punto 12. |
14. |
Le eccezioni nell’ambito delle assunzioni, delle operazioni di appalto e di tutte le transazioni finanziarie sono registrate. Europol ha sviluppato un proprio quadro procedurale che si basa e si attiene agli standard e alle normative applicabili. Ciononostante, Europol prende atto dell’osservazione della Corte dei conti europea e procederà a snellire ulteriormente la gestione e la registrazione delle eccezioni rispetto ai processi (anche finanziari) per ottemperare pienamente alle osservazioni della Corte. |
15. |
I processi fondamentali costituenti il sistema contabile di Europol sono stati convalidati. Tra questi vi sono l’impegno di bilancio e le procedure di pagamento, comprensive anche delle spese relative alle retribuzioni. Tuttavia, Europol prende atto delle osservazioni della Corte e procederà ad ampliare la portata delle proprie attività di convalida sotto questo aspetto. |
16. |
Sono stati profusi sforzi notevoli per verificare dove si trovino materialmente i beni interessati dai conti di fine esercizio. Non appena si è appurato in via definitiva il valore dei beni trasferiti dallo Stato ospitante, si è proceduto ad aggiornare le relative polizze di assicurazione. Avendo ora portato a termine il processo di trasferimento dei beni dallo Stato ospitante, Europol effettuerà una nuova verifica fisica completa dei beni presenti e opererà in via prioritaria in base al risultato della stessa. |
17. |
Europol riconosce la necessità di migliorare la preparazione e l’attuazione delle procedure di appalto, ivi compresa la relativa documentazione a monte. Oltre all’affinamento dei processi, a sostegno di quanto sopra vengono presi in considerazione dei cambiamenti di tipo organizzativo da attuarsi entro la fine del 2012. |
18. |
Europol elaborerà e adotterà delle norme di attuazione del regolamento finanziario in vigore per l’ufficio in seguito all’adozione di un regolamento finanziario quadro a livello di UE. In ambito interno a Europol si applicano per analogia le attuali disposizioni di attuazione del regolamento finanziario quadro. |
19. |
I costi di ripristino relativi al nuovo edificio di Europol e al sito esterno di ripresa delle attività in caso di disastro figuravano quali passività potenziali nei conti annuali di fine esercizio per il 2011. Europol procederà a interpellare fonti indipendenti per avere conferma dei costi stimati, tenendo in considerazione i costi inerenti a tale analisi. |
20. |
Europol considera molto importante la riservatezza dei test di selezione. L’accesso ai documenti relativi a tali test è sottoposto a restrizioni. Le soglie di ammissione a test e colloqui sono state introdotte a partire da luglio 2012. Europol è del parere che tutti gli aspetti chiave delle conclusioni tratte dai comitati di selezione, che sono rilevanti ai fini delle nomine, siano adeguatamente documentati. Ciononostante, Europol prenderà ulteriori misure atte ad individuare nuovi aspetti migliorabili in base a quanto evidenziato dalla Corte. |
21. |
Europol affronta la questione sollevata dall’osservazione della Corte nel contesto del monitoraggio delle prestazioni relative alle risorse umane. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/196 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia
2012/C 388/33
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Vienna, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 168/2007 del Consiglio (1). L’Agenzia ha lo scopo di fornire alle competenti autorità dell’Unione e agli Stati membri, nell'attuazione del diritto UE, assistenza e consulenza in materia di diritti fondamentali (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 53 del 22.2.2007, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 20 febbraio 2012, sono pervenuti alla Corte il 25 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.fra.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
ALLEGATO
Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (Vienna)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato |
Raccolta di informazioni
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Competenze dell’Agenzia [Regolamento (CE) n. 168/2007 del Consiglio] |
Obiettivi
Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione Una personalità indipendente designata da ciascuno Stato membro, una personalità indipendente nominata dal Consiglio d'Europa e due rappresentanti della Commissione. Compiti Adottare il bilancio, il programma di lavoro e le relazioni annuali. Adottare il bilancio definitivo e la tabella dell'organico. Emettere un parere sui conti definitivi. Ufficio di presidenza Composizione
Comitato scientifico Composizione
Direttore
Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 20 180 milioni di euro (20 214), costituiti al 99 % (99 %) dalla sovvenzione UE Effettivi al 31 dicembre 2011 72 (72) posti previsti nella tabella dell'organico, di cui occupati: 70 (69) + 22 (18) altri impieghi (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati). Totale effettivi: 94 (90), di cui addetti a funzioni:
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) (1) |
RAXEN Numero di contributi da parte dei punti focali nazionali: 1 (162) Numero di riunioni: 0 (1) FRALEX Numero di contributi da parte di esperti giuridici: 0 (131) Numero di riunioni: 0 (0) FRANET (2) Numero di contributi da parte dei 29 punti focali nazionali: 29 (0) Numero di riunioni: 2 (0) (1 con 5 rappresentanti dei contraenti e 1 con 60 rappresentanti dei contraenti) Relazioni di ricerca Numero di relazioni: 26 più 113 versioni linguistiche (37, comprese le versioni linguistiche) Numero di riunioni: 11 (20) Relazioni annuali: 2 più 2 versioni linguistiche (3, comprese le versioni linguistiche) Relazioni annuali di sintesi: 1 più 4 versioni linguistiche Schede informative: 10 più 149 versioni linguistiche Manifesti: 1 Materiali non legati alla ricerca Varie pubblicazioni: 5 più 27 versioni linguistiche (3) Conferenze e manifestazioni importanti Conferenza sui diritti fondamentali: 1 (1) Diversity Day: 1 (2) Simposio FRA: 1 (1) Cooperazione con gli Stati Membri e le altre Istituzioni Stati membri: 13 (12) Consiglio dell’UE: 9 (6) Commissione europea: 18 (20) Parlamento Europeo: 10 (5) Corte di giustizia UE: 1 (0) Comitato delle regioni: 3 (2) Comitato economico e sociale europeo: 1 (1) Piattaforma per i diritti fondamentali: 3 (2) Consiglio d'Europa: 10 (16) Banca europea per gli investimenti: 1 (0) OSCE: 3 (3) Nazioni Unite: 2 (6) Interlocutori esterni: 48 (30) Organismi specializzati: Istituzioni nazionale per i diritti umani (NHRI) e organismi per la parità di genere: 4 (7) Altre riunioni e tavole rotonde: 20 (20) |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia |
(1) Si prega di notare che, per l’esercizio 2011, le relazioni sono state indicate separatamente dalle schede informative; è stato inoltre esplicitamente indicato il numero totale di versioni linguistiche per ciascuna categoria.
(2) FRANET sostituisce le reti RAXEN e FRALEX.
Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia
LA RISPOSTA DELL’AGENZIA
L’Agenzia prende atto della relazione della Corte.
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/202 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/34
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Varsavia, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio (1). Il suo compito consiste nel coordinare le attività degli Stati membri nel campo della gestione delle frontiere esterne (sostegno alla cooperazione operativa, assistenza tecnica e operativa, analisi dei rischi) (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente ed adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
La dotazione finanziaria dell’Agenzia per il 2011 è ammontata a 118,2 milioni di euro, il 33 % dei quali (38,7 milioni di euro) è stato riportato al 2012. I riporti relativi al Titolo III (spese operative) sono ammontati a 36 milioni di euro (il 41 % della dotazione per tali spese). Come per il precedente esercizio, il livello di riporti è eccessivo, nonché contrario al principio dell’annualità del bilancio. |
13. |
Nell’ambito dell’importo totale riportato, l’Agenzia ha riportato impegni globali per 5,1 milioni di euro. Il regolamento finanziario dell’Agenzia però non offre una chiara base giuridica per effettuare questo tipo di riporto (12). |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
14. |
Nel 2011, l’Agenzia ha finanziato sovvenzioni ammontanti a 74 milioni di euro per operazioni congiunte. Nel verificare le spese dichiarate dai beneficiari (Stati membri e paesi associati Schengen) l’Agenzia, benché effettui verifiche di plausibilità, non richiede di la norma documentazione giustificativa che consentirebbe di far fronte al rischio di non rilevazione di spese non ammissibili. |
15. |
Come per l’esercizio precedente, il sistema contabile dell’Agenzia non è ancora stato convalidato dal contabile. |
16. |
Sono state rilevate debolezze nei controlli interni, relativamente alla gestione delle immobilizzazioni. Non vi è alcuna procedura relativa alla cessione delle immobilizzazioni, e l’inventario fisico non è completo. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 349 del 25.11.2004, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle Agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte l’11 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.frontex.europa.eu.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Il regolamento finanziario dell’Agenzia, all’articolo 62, paragrafo 2, dispone che: «Gli impegni di bilancio globali coprono il costo totale dei corrispondenti impegni giuridici specifici contratti fino al 31 dicembre dell’anno n+1». Sia il regolamento finanziario dell’UE che quello dell’Agenzia non contengono tuttavia chiare disposizioni riguardo all’utilizzo di impegni globali per stanziamenti non dissociati. L’Agenzia ha utilizzato impegni globali per giustificare il riporto automatico di stanziamenti non dissociati.
ALLEGATO
Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (Varsavia)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato [articolo 74 e articolo 77, paragrafo 2, lettere b) e d), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea] |
Articolo 74: «Il Consiglio adotta misure al fine di assicurare la cooperazione amministrativa tra i servizi competenti degli Stati membri nei settori» di cui al titolo «Spazio di libertà, sicurezza e giustizia»«e fra tali servizi e la Commissione […]». Articolo 77, paragrafo 2: «[…] il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano le misure riguardanti:
|
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Competenze dell’Agenzia [regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio, modificato dal regolamento (CE) n. 863/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio e dal regolamento (UE) n. 1168/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio] (L’ultima modifica del regolamento istitutivo è entrata in vigore il 12.12.2011; il contenuto del presente allegato riflette la situazione dopo quest’ultima modifica) |
Obiettivi L'Agenzia è stata istituita allo scopo di migliorare la gestione integrata delle frontiere esterne degli Stati membri dell’UE. Compiti principali
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione: un rappresentante di ciascuno Stato membro, due rappresentanti della Commissione ed un rappresentante di ciascun paese associato all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein). Compiti:
Direttore esecutivo Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 118,2 (93,2) milioni di euro Sovvenzione dell’Unione: 111 (89,1) milioni di euro Effettivi al 31 dicembre 2011 Tabella dell’organico Posti di agente temporaneo previsti: 143 (143) — Posti di agente temporaneo occupati: 141 (139). Altri impieghi Posti di agenti contrattuali previsti: 88 (79) — Posti di agenti contrattuali occupati: 85 (79). Posti di esperti nazionali distaccati previsti: 83 (76) — Posti di esperti nazionali distaccati occupati: 78 (76) Totale degli effettivi: 314 (298) — di cui occupati: 304 (294) Agenti addetti a funzioni: operative: 214 (203) — amministrative: 90 (91) |
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Prodotti e servizi forniti nel 2011 (2010) |
L’Unità Analisi dei rischi ha redatto 20 (14) valutazioni strategiche, 4 (4) relazioni trimestrali, 469 (294) prodotti analitici a sostegno delle Operazioni congiunte (comprese note per riunioni informative settimanali e nuovi tipi di relazioni miranti a migliorare l'accento operativo e la risposta), 112 (64) relazioni di altro tipo, incluse note informative per i dirigenti dell’Agenzia, la Commissione europea ed altri. Sul sito Internet dell’Agenzia sono state pubblicate sei relazioni strategiche destinate al pubblico. Nel 2011, è stato finalizzato il completo aggiornamento del Common Integrated Risk Analysis Model (CIRAM versione 2.0). Sono state organizzate 4 (4) riunioni periodiche della rete di analisi dei rischi Frontex, due riunioni di analisi dei rischi tattici e 5 (2) riunioni regionali di esperti. L'Unità Operazioni congiunte ha organizzato 19 (17) operazioni congiunte, 14 (9) progetti pilota, e 15 (4) conferenze. Inoltre, nel corso di 42 (40) operazioni di rimpatrio congiunte coordinate dall’Agenzia, sono state rimpatriate 2 059 (2 038) persone. L’operazione Squadra di intervento rapido alle frontiere (Rapid Border Intervention Team, RABIT), avviata nel novembre 2010, è stata finalizzata nel marzo 2011. L’intensità operativa complessiva è aumentata, poiché sono stati accumulati in totale 7 754(6 471) giorni-operazione in tutte le operazioni congiunte; il numero di giorni operativi-persona accumulati è aumentato, raggiungendo quota 105 038(54 976). Il Centro di situazione Frontex ha fornito 1 900 (500) rapporti di situazione, bollettini (Flash Reports), allerte concernenti documenti falsificati, nonché 11 (14) relazioni di conoscenza missione destinate ad utenti esterni ed interni. Newsletter quotidiane sono state inviate a 400 (350) abbonati. Il Centro di situazione Frontex, in quanto unico punto di contatto per lo scambio di informazioni con gli utenti esterni, ha gestito circa 24 000 (20 000) unità di corrispondenza ed attuato il Frontex-One-Stop-Shop (FOSS), un portale informativo on-line utilizzato da 35 (30) paesi e 2 600 (900) utenti. Oltre all’intensa partecipazione al Programma Eurosur, sono stati sviluppati (completamente o parzialmente) e/o attuati quattro progetti di automazione dei processi. L'Unità Formazione ha organizzato 223 (176) attività, cui hanno partecipato 3 490 (4 015) persone (esperti di formazione, corsisti, ecc.) nell’ambito di 20 (18) progetti; gli interessati hanno dedicato un totale di 12 947 (11 000) giorni-uomo ad attività formative. L’Unità Risorse congiunte (Pooled Resources Unit — PRU) ha attuato 6 (9) progetti per migliorare l'efficacia complessiva delle operazioni Frontex. La PRU ha inoltre coordinato il dispiego di 576 ufficiali e di 67 elementi di attrezzatura tecnica durante l’operazione RABIT, nel corso dell’intero periodo di 61 giorni. L'Unità Ricerca e sviluppo (R&D) ha ulteriormente sviluppato, in stretta collaborazione con le altre Unità dell’Agenzia, il Programma Eurosur, che è molto importante per l’Agenzia. L’Unità R&D ha organizzato e tenuto 34 (32) riunioni, comprese conferenze, seminari e eventi bilaterali tenutisi assieme agli Stati membri. Il personale dell’Unità R&D ha partecipato a circa 130 (110) workshop interni ed esterni, a conferenze e a riunioni di lavoro. L’Unità R&D ha prodotto 19 (10) relazioni paese, 15 relazioni di riunioni, 11 relazioni di valutazione di proposte di progetti per il Programma specifico «Cooperazione» in tema di Sicurezza del 7o PQ (FP7-SEC) ed ha finanziato tre studi scientifici. Partenariato e cooperazione con paesi terzi Nel corso del 2011, sono stati conclusi due accordi operativi con la polizia nazionale di Capo Verde e con il Centro regionale dell’Iniziativa regionale in tema di migrazione, asilo e rifugiati (MARRI), portando così il numero totale di accordi operativi a 16 (14). In base agli accordi operativi esistenti, la cooperazione specifica tra l’Agenzia e i paesi terzi partner su questioni operative e tecniche di sicurezza/di gestione delle frontiere è stata incrementata, ai fini del raggiungimento di partenariati sostenibili. Cooperazione con organismi dell’UE e con organizzazioni internazionali È stato firmato un accordo operativo con il Centro di Ginevra per il controllo democratico delle forze armate (DCAF), il che ha portato a 11 (10) il numero totale di accordi operativi esistenti a fine 2011. Tutti gli accordi operativi vengono attuati tramite una serie di attività dell’Agenzia; l’organizzazione, a Varsavia, della Giornata europea contro la tratta degli esseri umani, insieme ad analoghe Agenzie operanti nel settore della giustizia e degli affari interni ed insieme alla Commissione, è stata un evento molto importante sotto questo aspetto. |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
Le crescenti attività operative correlate agli sviluppi nell’area del Mediterraneo sono proseguite di pari passo con un emendamento di bilancio pari a 31,8 Mio EUR. I fondi aggiuntivi sono arrivati in larga parte unicamente alla fine di ottobre 2011, il che ha causato una situazione in cui si sono resi necessari elevati riporti. L’elevato livello di riporti è parte di una conseguenza della procedura di bilancio in vigore, che non è appropriata per le reazioni sugli sviluppi eccezionali. Frontex intende anche comunicare che si è provveduto a utilizzare l’81 % dei riporti del 2010. |
13. |
L’Agenzia ritiene che vi sia una mancanza di chiarezza nel regolamento finanziario di Frontex, che dà spazio a diverse interpretazioni. L’Agenzia si asterrà dal riportare impegni globali. |
14. |
A partire da gennaio 2012 Frontex domanda documenti di supporto per la maggioranza dei costi nelle operazioni di rimpatrio congiunte. Per altre sovvenzioni concesse per operazioni congiunte, si richiede documentazione di supporto nel caso in cui si notino discrepanze nei rendiconti finanziari finali. Frontex sta attualmente sviluppando una politica sui controlli ex-ante che sarà portata a termine e attuata a partire dal 30 settembre 2012. |
15. |
Il contabile ha iniziato la convalida del sistema contabile nel primo trimestre del 2012 e la porterà a compimento entro settembre 2012. |
16. |
Le descrizioni del processo sulla gestione delle immobilizzazioni sono attualmente soggette al processo di approvazione; una politica di gestione delle immobilizzazioni (in cui rientra anche lo smaltimento) e le linee guida sulle immobilizzazioni sviluppate all’interno dovranno essere adottate entro la fine del terzo trimestre del 2012. Un audit sulla registrazione delle immobilizzazioni e la gestione degli inventari sarà portato a termine entro agosto 2012. La dirigenza intende occuparsi delle possibili lacune riscontrate mediante azioni correttive. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/208 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia del GNSS europeo relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/35
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia del GNSS (Global Navigation Satellite System — sistema globale di navigazione satellitare) europeo (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 912/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1), che abroga il regolamento (CE) n. 1321/2004 (2) del Consiglio e modifica il regolamento (CE) n. 683/2008 (3), al fine di gestire gli interessi pubblici inerenti ai programmi GNSS europei e svolgere il ruolo di autorità di regolamentazione per il programma nella fase costitutiva e in quella operativa del programma Galileo. Il regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio ha ridotto le competenze dell'Agenzia al controllo della sicurezza dei sistemi Galileo e alla preparazione della loro commercializzazione (4). In base alla decisione 2010/803/UE degli Stati membri (5), l’Agenzia verrà trasferita a Praga dal 1o settembre 2012. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (6) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (7) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (8) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (9). Il direttore ha il compito di porre in essere (10) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (11) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (12), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (13) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (14). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
12. |
I controlli ex post svolti per conto dell’Agenzia da una società di revisione esterna sui pagamenti di sovvenzioni eseguiti negli esercizi precedenti nell’ambito del sesto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo (PQ 6) (15) hanno spesso chiamato in causa le dichiarazioni dei costi da parte dei beneficiari. Alla fine del 2011, gli importi contestati erano stimati a 1,7 milioni di euro, pari al 5 % delle sovvenzioni sottoposte ad audit. |
13. |
Nel 2011 l’Agenzia ha eseguito pagamenti di sovvenzioni nell’ambito del settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo (PQ 7) per un importo di 5,8 milioni di euro. Per verificare le spese dichiarate dai beneficiari (enti di ricerca pubblici e privati), l’Agenzia, pur eseguendo controlli di plausibilità, non richiede di norma la documentazione giustificativa necessaria per far fronte al rischio di spese non ammissibili. |
14. |
Nel 2011, pagamenti per un importo di 4,8 milioni di euro (22 % degli importi versati nel corso dell’esercizio) sono stati eseguiti oltre i termini stabiliti dal regolamento finanziario (16). |
ALTRE OSSERVAZIONI
15. |
La Corte aveva espresso un giudizio con riserva in relazione all’affidabilità dei conti 2010 dell’Agenzia, in ragione della non corretta contabilizzazione delle immobilizzazioni materiali relative al programma di navigazione satellitare Galileo (17). Tali immobilizzazioni erano integrate in due satelliti lanciati nell’ottobre 2011. Il 27 settembre 2012, la Corte ha ricevuto conferma dalla direzione generale Imprese e industria che queste immobilizzazioni sono attualmente di competenza della Commissione e non devono essere registrate nei conti dell’Agenzia in base ai principi contabili internazionali (18). La Corte ritiene che, per tali motivi, non vi siano più le basi per esprimere un giudizio con riserva per il 2011. |
16. |
Come osservato nella relazione per l’esercizio precedente, per le procedure di selezione del personale esaminate non erano stati stabiliti i punteggi minimi per l’ammissione alle prove scritte e ai colloqui o per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei. Tali pratiche hanno compromesso la trasparenza delle procedure di assunzione. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 16 ottobre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 276 del 20.10.2010, pag. 11.
(2) GU L 246 del 20.7.2004, pag. 1.
(3) GU L 196 del 24.7.2008, pag. 1.
(4) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(5) GU L 342 del 28.12.2010, pag. 15.
(6) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(7) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(8) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(9) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(10) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(11) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(12) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(13) I conti annuali definitivi, compilati il 15 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Interne: http://eca.europa.eu/ o http://gsa.europa.eu/.
(14) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(15) Le sovvenzioni sottoposte ad audit rappresentano il 50 % di tutte le sovvenzioni del PQ 6 per il secondo ed il terzo invito a presentare proposte (65,3 milioni di euro).
(16) Con un ritardo medio di circa nove giorni.
(17) Regolamento (CE) n. 683/2008 concernente il proseguimento dell’attuazione dei programmi europei di navigazione satellitare (EGNOS e Galileo)
(18) Principio contabile IPSAS n. 1.
ALLEGATO
Agenzia del GNSS europeo (Bruxelles)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato |
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Competenze dell’Agenzia [regolamento (UE) n. 912/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2010] |
Obiettivi
Compiti
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Organizzazione |
Consiglio d'amministrazione Composizione:
Compiti:
Direttore esecutivo Nominato dal consiglio di amministrazione. Consiglio di accreditamento di sicurezza Composizione:
Compiti: svolge le funzioni di autorità di accreditamento della sicurezza. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio definitivo 38,7 (15,9) milioni di euro comprendenti la sovvenzione UE, pari a 8,2 (8,7) milioni di euro, versata dalla Commissione quale sovvenzione per il funzionamento, e 30,5 (7,2) milioni di euro di fondi operativi da parte della Commissione. Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti autorizzati: 29 (28) Occupati: 28 (26) Altri impieghi: 14 (14) Totale: 42 (40), di cui addetti a:
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Attività e servizi forniti nel 2011 |
Programmi Supporto alla Commissione europea nell’attuazione dei programmi EGNOS e Galileo. Sicurezza dei sistemi Sicurezza dei sistemi Galileo ed EGNOS: accreditamento di sicurezza Galileo, Comitato per la sicurezza e la protezione del sistema (3SC), requisiti di sicurezza GNSS, sicurezza EGNOS. Servizio pubblico regolamentato (PRS): preparazione del segmento utente del servizio pubblico regolamentato. Centro di monitoraggio della sicurezza di Galileo (GSMC). Regime di controllo della tecnologia del GNSS. Sviluppo del mercato Lancio di EGNOS sul mercato [aviazione, agricoltura, trasporti stradali, servizio di accesso ai dati di EGNOS (EDAS), monitoraggio dei mercati] Attività a livello internazionale (America latina, Israele, Cina, Africa); Informazione e divulgazione (portale di informazione di EGNOS). Ricerca e sviluppo Gestione di progetti nell’ambito del sesto e del settimo programma quadro per la ricerca (primo, secondo e terzo invito a presentare proposte); Attuazione/aggiornamento di uno strumento di divulgazione e gestione delle conoscenze via rete. |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
13. |
Le convenzioni di sovvenzione gestite dall’Agenzia del GNSS europeo (GSA) nell’ambito del sesto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo (PQ 6) erano state ereditate dal suo predecessore, l’impresa comune Galileo (GJU). La GJU e l’Agenzia spaziale europea (ESA) avevano stabilito le proprie norme per il PQ 6, lievemente diverse rispetto alle norme della Commissione europea. I controlli di audit ex post per il PQ 6 sono stati ultimati nel 2012. In base alle conclusioni definitive dei revisori, i costi relativi al campione sottoposto ad audit sono stati sovrastimati di 455 836,66 EUR, ovvero l’1,4 % delle sovvenzioni controllate. La GSA intende recuperare la maggior parte degli importi risultati inesatti all’esame dei revisori esterni, in attesa di un accordo con la Commissione europea. |
14. |
L’analisi dei costi effettuata dalla GSA si basa sulla proposta di progetto, sui risultati da raggiungere durante il ciclo di vita del progetto (relazioni trimestrali), sui risultati finali e sui costi sostenuti. Va rilevato che le proposte comprendono un programma di lavoro particolareggiato con le le diverse attività necessarie per conseguire gli obiettivi del progetto. In funzione delle risorse occorrenti per attuare il programma di lavoro i beneficiari devono definire un bilancio per il progetto. Le proposte sono valutate e le sovvenzioni assegnate da esperti presso la sede della Commissione. In futuro, la GSA intende attuare controlli che permettano un’efficace verifica dei costi dei progetti. |
15. |
Nel 2011 l’Agenzia ha evaso 1 195 richieste di pagamento, delle quali 140 (11,72 %) con qualche ritardo. Le conclusioni dell’audit sono notevolmente influenzate da alcune operazioni molto particolari ma di importo elevato, ad esempio trasferimenti di fondi non utilizzati alla Commissione europea e pagamenti a titolo di sovvenzione di grande complessità. Inoltre, a causa delle piccole dimensioni dell’Agenzia, durante i periodi di vacanza i pagamenti possono facilmente subire ritardi per la mancanza di personale di riserva in alcune posizioni operative e amministrative fondamentali. Dall’aprile 2012 sono stati realizzati circuiti finanziari più efficienti, che dovrebbero contribuire a ridurre al minimo i ritardi nei pagamenti. |
16. |
La GSA ha riesaminato la procedura di selezione. Dal 2012 il comitato di preselezione determina i punteggi minimi nella fase di concezione dell’avviso di posto vacante. I punteggi minimi sono ora pubblicati nell’avviso stesso. Le domande e le prove scritte sono preparate dagli esperti del comitato di selezione insieme all’avviso di posto vacante e devono essere pronte prima che i membri del comitato ricevano accesso alle candidature. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/214 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio
2012/C 388/36
INTRODUZIONE
1. |
L’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (di seguito l’«Ufficio»), con sede ad Alicante, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 40/94 del Consiglio (1). Il compito dell’Ufficio è di attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli, che conferisce alle imprese una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Ufficio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il presidente dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Ufficio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il presidente ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
La Corte ha individuato numerose carenze per quanto riguarda l’accordo sul livello dei servizi per il 2011 stipulato tra l’Ufficio e il Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea (CDT). L’accordo è stato firmato dall’Ufficio il 20 giugno 2011 e,in base all’articolo 10, applicato a decorrere dal 1o gennaio 2011. L’esecuzione del contratto è iniziata prima della firma dello stesso. Su richiesta del CDT, l’Ufficio ha eseguito un pagamento di 1,8 milioni di euro a titolo di compensazione (12). Inoltre, tale pagamento è stato autorizzato, pur in assenza del relativo impegno di bilancio e di stanziamenti disponibili (13). |
13. |
La Corte ha individuato cinque casi, per un importo di 2,9 milioni di euro, in cui gli impegni di bilancio erano stati approvati dopo gli impegni giuridici. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’UFFICIO
14. |
È necessario che l’Ufficio migliori la gestione delle immobilizzazioni. Per le immobilizzazioni immateriali create internamente, le procedure contabili e le informazioni sui costi non erano affidabili. |
15. |
La liquidità di cassa detenuta dall’Ufficio al 31 dicembre 2011 ammontava a 520 milioni di euro (495 milioni di euro nel 2010). Conformemente alla politica in materia di gestione della tesoreria approvata dal comitato del bilancio nel 2010, tale liquidità è stata detenuta in nove banche in cinque Stati membri. |
ALTRE OSSERVAZIONI
16. |
L’Ufficio deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione. I punteggi minimi da ottenere per l’ammissione ai colloqui e alle prove scritte non erano precedentemente stabiliti e le domande per le prove orali e scritte non erano state elaborate dalle commissioni giudicatrici prima dell’esame delle candidature. Inoltre, non vi era alcuna decisione dell’Autorità che ha il potere di nomina che designasse una commissione giudicatrice e, in un caso, non era garantita la separazione dei compiti tra l’Autorità che ha il potere di nomina e la commissione giudicatrice. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 11 del 14.1.1994, pag. 1.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Ufficio, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Ufficio.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 27 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet http://www.eca.europa.eu o http://www.oami.europa.eu/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Il valore minimo stabilito nell’accordo era di 16,3 milioni di euro. I servizi forniti nel 2011 sono ammontati in totale a 14,5 milioni di euro.
(13) Questo pagamento è stato eseguito a titolo del bilancio 2012.
ALLEGATO
Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (Alicante)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articoli 36 e 56 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Libera circolazione delle merci […] i divieti o restrizioni giustificati da motivi di tutela della proprietà industriale e commerciale non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria, né una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri. […] […] le restrizioni alla libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione sono vietate nei confronti dei cittadini degli Stati membri stabiliti in uno Stato membro che non sia quello del destinatario della prestazione. […] |
||||||||||||||||||||||||
Competenze dell'Ufficio [Regolamento (CE) n. 40/94 del Consiglio] |
Obiettivi Attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli che conferisce alle imprese il diritto di acquisire una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea. Funzioni
|
||||||||||||||||||||||||
Organizzazione |
Consiglio d'amministrazione Composizione
Compiti
Presidente dell’Ufficio
Comitato del bilancio Composizione
Compito
Decisioni nell’ambito delle procedure Le decisioni sono prese da:
Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Comitato del bilancio dell’Ufficio. |
||||||||||||||||||||||||
Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2011 (2010) |
Bilancio 387 (365) milioni di euro. Effettivi al 31 dicembre 2011 687 (643) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati 629 (608) + 116 (133) altri posti (contratti ausiliari, esperti nazionali distaccati, agenti locali ed interinali, consiglieri speciali). Totale effettivi: 745 (741) |
||||||||||||||||||||||||
Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Marchi Numero di domande: 105 859(98 200). Numero di registrazioni: 93 849(100 800) Numero di opposizioni ricevute: 17 026(17 700) Ricorsi presso le commissioni di ricorso: 2 622 (2 570). Ricorsi in sospeso: 2 573(2 157) Disegni e modelli Disegni pervenuti: 87 473(74 700). Disegni registrati: 77 665(73 500) |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Ufficio. |
LE RISPOSTE DELL’UFFICIO
12. |
L’accordo per il 2010 è stato tacitamente rinnovato e quello per il 2011, essendo stato ultimato solo nel giugno 2011, è stato applicato con effetto retroattivo. Poiché il numero minimo di pagine da tradurre nel 2011 era inferiore rispetto a quanto programmato, le parti hanno convenuto una compensazione per mantenere invariato l’importo complessivo di 16,3 milioni di euro. L’impegno di bilancio corrispondente è stato inserito nel bilancio 2012. L’Ufficio ha accentrato la gestione di tutte le transazioni in una sola unità operativa, al fine di rafforzare la comunicazione tra le unità ed evitare la convalida ex post degli impegni di bilancio. |
13. |
A seguito della missione della Corte sono stati effettuati ulteriori impegni di bilancio prima della fine del 2011. |
14. |
L’Ufficio prende debitamente atto delle osservazioni e continuerà a migliorare le procedure e le pratiche per quanto riguarda la precisione delle informazioni sullo sviluppo del software. |
15. |
Al 31 dicembre 2011 l’Ufficio custodiva la propria liquidità in 9 banche in 6 Stati membri. I fondi erano investiti presso istituti caratterizzati da un rating di almeno una doppia A in linea con il rating minimo previsto nelle linee guida della tesoreria sottoscritte dal comitato del bilancio, nonché in conformità con le istruzioni della Commissione. Nel 2012, l’Ufficio ha aperto un conto bancario presso altre due banche centrali per diversificare ulteriormente i rischi. |
16. |
Al fine di migliorare la trasparenza delle procedure di selezione, l’Ufficio sta ultimando le relative linee guida. Intende inoltre lavorare a una regolamentazione interna sul funzionamento dei comitati di selezione. In base alla prassi adottata, questi discutono nella loro prima riunione l’interpretazione dei criteri dell’avviso di posto vacante e definiscono contenuti e struttura del colloquio. La riunione si svolge prima che siano esaminati i curriculum vitae. L’Ufficio presterà particolare attenzione per evitare incongruenze di qualsiasi tipo nella nomina dei comitati di selezione. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/219 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/37
INTRODUZIONE
1. |
L'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Bilbao, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 2062/94 del Consiglio (1). L'Agenzia ha il compito di raccogliere e diffondere le informazioni sulle priorità nazionali e dell’Unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché di sostenere gli organi nazionali e dell’UE interessati nella formulazione e nell'attuazione di politiche e di provvedere all'informazione sulle misure di prevenzione (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere la struttura organizzativa (7), nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti, siano esse dovute a frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Il bilancio 2011 dell’Agenzia è ammontato a 16,4 milioni di euro, contro i 15,5 milioni dell’esercizio precedente. Il tasso di annullamento degli stanziamenti è raddoppiato, passando dal 4 % nel 2010 all’8 % (1,3 milioni di euro) della dotazione complessiva di bilancio per il 2011: ciò denota le difficoltà incontrate nell’attuare le azioni previste dal programma di lavoro annuale e nel rispettare il principio dell’annualità del bilancio. |
13. |
Fra il 16 settembre e il 31 dicembre 2011, tutte le operazioni finanziarie (impegni giuridici e di bilancio, pagamenti) effettuate dagli ordinatori delegati sono state eseguite sulla base di deleghe obsolete che non erano state rinnovate con l’avvento del nuovo direttore. |
COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA
14. |
Benché il regolamento finanziario dell’Agenzia e le relative modalità di esecuzione prevedano un inventario fisico almeno ogni tre anni, l’ultimo inventario è stato effettuato nel 2006. |
ALTRI COMMENTI
15. |
Contrariamente alle altre due agenzie europee con sede in Spagna (l’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno, situato ad Alicante, e l’Agenzia comunitaria di controllo della pesca, situata a Vigo), non è stato concluso un accordo sulla sede. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 216 del 20.8.1994, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1112/2005 del Consiglio (GU L 184 del 15.7.2005, pag. 5).
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).
(7) Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 3 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://osha.europa.eu/en/about/finance/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.
ALLEGATO
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Bilbao)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articoli 151 e 153 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
L’Unione e gli Stati membri (…) hanno come obiettivi la promozione dell’occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che consenta la loro parificazione nel progresso, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l’emarginazione. Per conseguire gli obiettivi previsti all'articolo 151, l’Unione sostiene e completa l'azione degli Stati membri nei seguenti settori:
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Competenze dell’Agenzia [Regolamento (CEE) n. 2062/94 del Consiglio] |
Obiettivi Al fine di migliorare l'ambiente di lavoro, in un contesto di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, come previsto dal trattato e successivamente dalle strategie e dai programmi d'azione relativi alla salute ed alla sicurezza sul luogo di lavoro, l'Agenzia si propone di fornire all’Unione e agli Stati membri, alle parti sociali e agli ambienti interessati le informazioni tecniche, scientifiche ed economiche utili nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro. (Articolo 2) Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di direzione (CD):
Ufficio di Presidenza
Il direttore è nominato dal consiglio di direzione sulla base di un elenco ristretto fornito dalla Commissione. Comitati Consultazione obbligatoria della Commissione e del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro in merito al programma di lavoro e al bilancio. Audit esterno Corte dei conti europea. Discharge authority Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010) |
Bilancio 16,4 (15,5) milioni di euro, di cui:
Effettivi al 31 dicembre 2011 44 (44) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui 41 (41) occupati Altri agenti:
Totale effettivi: 68 (67) di cui addetti a:
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Prodotti e servizi forniti nel 2011 (Raccolta e analisi delle informazioni) |
Osservatorio europeo dei rischi: anticipazione dei cambiamenti Diffusione dei risultati dell’Indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER): ulteriori manifestazioni a livello nazionale per presentare e diffondere il rapporto e la sintesi (pubblicati in 22 lingue). Completamento della Fase 2 dell’analisi previsionale sull’impatto delle innovazioni tecnologiche sulla sicurezza e la salute nei ‘posti di lavoro verdi’ entro il 2020. Avvio della Fase 3, comprendente sette seminari per l’elaborazione di scenari cui hanno partecipato esperti e responsabili delle politiche. Pubblicazioni sulle seguenti tematiche:
Finalizzazione della piattaforma online «OSHwiki» e dei 78 articoli commissionati a specialisti: Informazioni sull’ambiente di lavoro: condivisione delle conoscenze sulle buoni prassi in ambito lavorativo Consulenza in materia di SSL per la campagna europea sulla manutenzione in condizioni di sicurezza, comprese la partecipazione ad eventi nazionali e internazionali e la pubblicazione di:
Lancio dello strumento interattivo on-line per la valutazione del rischio (OiRA) al congresso mondiale sulla sicurezza e la salute sul lavoro. Sviluppo di strumenti OiRA in 10 paesi e dibatto sul possibile sviluppo degli stessi in altri otto. Pubblicazione di factsheets, relazioni e studi di casi in tema di trasporto su gomma, cultura della sicurezza, promozione della salute mentale, incentivi economici e manutenzione sicura. Comunicazione, campagne e attività promozionali Campagna europea sulla manutenzione sicura. secondo e ultimo anno. Cerimonia di premiazione delle buone pratiche; summit; pacchetto di assistenza per la campagna europea; 53 partner ufficiali per la campagna UE; messa a punto di una serie di strumenti online per la campagna; preparazione della campagna 2012-2013 «Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi». Servizi e strumenti di informazione multilingue, su web e stampa, dedicati alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro. Promozione dell’informazione SSL, compresi progetti in material di SSL e trasporti; la SSL e il fumo di tabacco presente negli ambienti; le donne nell’ambiente di lavoro; risultati ESENER (quattro seminari nazionali nel 2011). Lancio pubblico del progetto OiRA (valutazione interattiva on-line del rischio) e sviluppo della strategia di promozione e diffusione OiRA. Partecipazione attiva o passive a oltre 160 eventi, mostre e conferenze sulla SSL. Sviluppo e sperimentazione pilota di un kit di strumenti per gli insegnanti che utilizza il popolare personaggio dei cartoni animati di nome Napo. Concorso fotografico Focus sulla prevenzione dei rischi; premio cinematografico per il miglior documentario sul tema «Luoghi di lavoro sani e sicuri». Messa a punto e applicazione di un sondaggio d’opinione paneuropeo sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Monitoraggio e valutazione: Studio sull’usabilità dei siti web; premio cinematografico concernente la valutazione dei luoghi di lavoro sani; analisi del personaggio dei cartoni animati Salus; monitoraggio dei media. Reti e coordinamento Ulteriore sviluppo della rete di punti focali, governance dell’Agenzia e collegamenti con organizzazioni europee e internazionali. Coordinamento della rete di responsabili delle agenzie e dei responsabili della rete amministrativa. «Sviluppo della capacità istituzionale» nei paesi candidati e potenzialmente candidati all’adesione (stanziamenti specifici). Valutazione della Strategia 2009-2013 UE-OSHA. |
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
I livelli di attuazione del bilancio per l’esercizio finanziario 2011 sono stati in generale migliori di quelli dell’esercizio precedente, in particolare per quando riguarda gli annullamenti degli stanziamenti C8 e la riduzione dei riporti a nuovo degli stanziamenti C1 per il titolo III — Attività operative. Il tasso di annullamento più elevato per gli stanziamenti del 2011 è parzialmente dovuto ad alcuni posti vacanti e alla necessità di non impegnarsi in un’attività principale (OSHwiki) fino a quando non sarà garantita la cooperazione internazionale (conferenza mondiale). |
13. |
Per l’Agenzia era inteso che le deleghe precedenti rimanessero valide. Avendo notato che quest'ipotesi non era sostenuta dalla Corte nel corso dell’audit in loco, il direttore attuale firmava, in data 2 marzo 2012, le nuove deleghe che confermavano tutte le deleghe precedenti. |
14. |
L’Agenzia prende buona nota della raccomandazione della Corte dei conti e svolgerà un controllo fisico approfondito di tutto il suo patrimonio entro la fine del 2012. |
15. |
L’Agenzia si è battuta per un accordo di sede per molti anni. Le trattative con le autorità spagnole sono in corso di svolgimento e giungeranno presumibilmente a termine nel 2012. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/226 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la ricerca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia
2012/C 388/38
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia esecutiva per la ricerca (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione n. 2008/46/CE della Commissione (1). L’Agenzia è stata istituita per un periodo limitato che ha avuto inizio il 1o gennaio 2008 e che si concluderà il 31 dicembre 2017, allo scopo di gestire specifiche attività dell’Unione nel settore della ricerca (2). Il 15 giugno 2009 la Commissione europea ha ufficialmente conferito l’autonomia amministrativa e operativa all’Agenzia. |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono “gli stati finanziari” (4) e le “relazioni sull’esecuzione del bilancio” (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Nel 2011 sono stati annullati riporti per 1,2 milioni di euro (pari al 35 % di tutti gli stanziamenti riportati al 2011). Tale operazione ha riguardato in particolare il Titolo I (spese per il personale) e il Titolo II (spese di funzionamento e per le infrastrutture), nell’ambito dei quali sono stati annullati, rispettivamente, 0,3 milioni di euro (52 % degli stanziamenti) e 0,7 milioni di euro (41 % degli stanziamenti). Tale situazione non è in linea con il principio dell’annualità del bilancio. |
13. |
Verso la fine dell’esercizio sono stati effettuati numerosi storni di bilancio. Gli stanziamenti concernenti le spese operative e l’informatica sono aumentati in misura significativa (12). Tale situazione denota debolezze nella pianificazione e nella programmazione del bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione. |
ALTRE OSSERVAZIONI
14. |
Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione. Le domande per le prove scritte e i colloqui sono state stabilite dopo l’esame delle candidature da parte della commissione giudicatrice; i punteggi minimi da ottenere per l’inclusione nell’elenco di riserva non sono stati stabiliti preventivamente; la commissione giudicatrice, inoltre, non ha documentato in maniera esaustiva ciascuna riunione e decisione. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 11 del 15.1.2008, pag. 9.
(2) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(3) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(4) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(5) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(6) Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 10).
(7) Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.
(8) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).
(9) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(10) I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 4 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://ec.europa.eu/rea/.
(11) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(12) Gli stanziamenti concernenti le spese informatiche (linea di bilancio ) sono aumentati dell’80 %, passando da 1,9 milioni a 3,4 milioni di euro. Gli stanziamenti concernenti la piattaforma di valutazione comune del 7o PQ (linea di bilancio ) sono aumentati del 194 %, passando da 0,7 milioni a 2,1 milioni di euro.
ALLEGATO
Agenzia esecutiva per la ricerca (Bruxelles)
Competenze e attività
Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato (Articoli 179 e 180 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) |
Raccolta di informazioni L’Unione si propone l’obiettivo di rafforzare le sue basi scientifiche e tecnologiche con la realizzazione di uno spazio europeo della ricerca nel quale i ricercatori, le conoscenze scientifiche e le tecnologie circolino liberamente, di favorire lo sviluppo della sua competitività, inclusa quella della sua industria. A tal fine essa incoraggia nell’insieme dell’Unione le imprese, comprese le piccole e le medie imprese, i centri di ricerca e le università nei loro sforzi di ricerca e di sviluppo tecnologico di alta qualità; essa sostiene i loro sforzi di cooperazione, mirando soprattutto a permettere ai ricercatori di cooperare liberamente oltre le frontiere e alle imprese di sfruttare appieno le potenzialità del mercato interno, […] la definizione di norme comuni e l’eliminazione degli ostacoli giuridici e fiscali a detta cooperazione. […] Nel perseguire tali obiettivi, l’Unione svolge le azioni seguenti, che integrano quelle intraprese dagli Stati membri:
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Competenze dell’Agenzia (Decisione 2008/46/CE della Commissione) |
Obiettivi Obiettivo dell’Agenzia è gestire i programmi ad essa affidati nell’ambito del settimo programma quadro dell’Unione per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013), di seguito 7o PQ, (il programma «Persone», le azioni a favore delle PMI del programma «Capacità», e le aree tematiche «Spazio» e «Sicurezza» del programma «Cooperazione») in maniera efficiente ed efficace, fornire servizi efficienti ed efficaci alla comunità dei ricercatori nonché servizi centralizzati di sostegno relativi al 7o PQ ai rispettivi servizi della Commissione in tutti i settori dei programmi specifici «Cooperazione», «Capacità» e «Persone». Sotto il profilo dell’efficiente ed efficace attuazione dei programmi, l’Agenzia, in quanto promotrice dello Spazio europeo della ricerca, mira a migliorare la gestione dei progetti, stabilire stretti contatti con i beneficiari finali e fornire elevata visibilità all’Unione europea. Compiti Per quanto concerne la gestione dei progetti, l’Agenzia conclude e gestisce le convenzioni di sovvenzione, svolgendo le seguenti operazioni:
In riferimento ai servizi di sostegno relativi al 7o PQ, l’Agenzia svolge i seguenti compiti:
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Organizzazione |
Comitato direttivo Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea. Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, l’organigramma e il programma di lavoro annuale dell’Agenzia. Adotta, inoltre, il bilancio amministrativo e la relazione annuale di attività dell’Agenzia. Direttore Nominato dalla Commissione europea, gestisce l’Agenzia in collaborazione con il comitato direttivo, dà esecuzione al bilancio amministrativo, pone in essere sistemi di gestione e controllo interni in linea con i compiti affidati all’Agenzia e redige le relazioni che quest’ultima deve trasmettere alla Commissione. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. Per quanto concerne l’esecuzione da parte dell’Agenzia del bilancio amministrativo, la decisione di scarico è rivolta al direttore. Per l’esecuzione del bilancio operativo delegata dalla Commissione all’Agenzia, la responsabilità rimane alla Commissione. |
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Risorse messe a disposizione del Centro nel 2011 (2010) |
Bilancio operativo: 2011 (2010) 1 340,6 (962,6) milioni di euro di stanziamenti di impegno e 1 059 (1 709) milioni di euro di stanziamenti di pagamento. L’Agenzia dà esecuzione al bilancio operativo su decisione di delega della Commissione. Bilancio amministrativo 2011 (2010) 39,2 (33,6) milioni di euro. L’Agenzia dà esecuzione al bilancio amministrativo autonomamente. Effettivi al 31 dicembre 2011 (2010) Posti di agente temporaneo: 117 (106) posti previsti nella tabella dell’organico di cui 103 (99) occupati. Agenti contrattuali: 349 (318) previsti nella tabella dell’organico, di cui 351 (309) occupati al 31 dicembre 2011. Totale degli effettivi: 454 (408), di cui addetti ai seguenti compiti:
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Attività e servizi forniti nel 2011 (2010) |
Per il programma «Persone», nel 2011 sono stati chiusi dieci inviti a presentare proposte e completate dieci valutazioni. Sono state firmate 1 615 nuove convenzioni di sovvenzione ed erogati 2676 pagamenti (esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). L’Agenzia gestisce attualmente un totale di 5 159 (4 125) progetti nell’ambito di tale programma. Per le azioni a favore della PMI del programma «Capacità», sono stati chiusi tre inviti a presentare proposte e completate tre valutazioni. Sono state firmate 162 nuove convenzioni di sovvenzione ed erogati 385 pagamenti (esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). L’Agenzia gestisce attualmente un totale di 522 (408) progetti nell’ambito di tale programma. Per le aree tematiche «Spazio» e «Sicurezza» del programma specifico «Cooperazione», nel 2011 sono stati chiusi due inviti a presentare proposte e completate due valutazioni. Sono state firmate 118 nuove convenzioni di sovvenzione ed erogati 183 pagamenti (esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). L’Agenzia gestisce attualmente un totale di 271 (153) progetti nell’ambito di tali aree tematiche. Per quanto riguarda i servizi di sostegno al 7o PQ, nel 2011 sono stati ottenuti i seguenti risultati:
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Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia. |
LE RISPOSTE DELL’AGENZIA
12. |
L’annullamento dei riporti — espresso in percentuale sul bilancio annuale precedente — si è ridotto dal 7 % per i riporti dal 2009 al 2010 al solo 3 % per i riporti dal 2010 al 2011 e ci si attende che il numero di stanziamenti riportati al 2012 e annullati successivamente produrranno un’ulteriore riduzione poiché l’Agenzia si è ulteriormente adoprata a garantire che il saldo degli impegni previsti alla fine dell’esercizio rifletta una stima attendibile dei reali obblighi in attesa di pagamento. |
13. |
Gli storni di bilancio più rilevanti sono connessi ai contributi inaspettatamente elevati dovuti alla Commissione per l’utilizzo di strumenti informatici e degli strumenti di valutazione delle proposte condivisi con tutti i servizi che gestiscono l’FP7. L’Agenzia ha concordato con la Commissione una nuova procedura in grado di fornire stime di bilancio più attendibili per il prossimo esercizio finanziario. |
14. |
L’Agenzia sottolinea che le sue procedure di assunzione erano interamente conformi al regolamento di esecuzione, adottato in linea con il modello elaborato dalla Commissione e utilizzato da tutte le Agenzie Esecutive; inoltre, l’imparzialità delle assunzioni non è stata compromessa. Tuttavia, nell’estate 2012 è stato concordato con la Commissione un aggiornamento di questo ragolamento di esecuzione e i commenti della Corte verranno tenuti in debita considerazione nella prossima revisione delle procedure di assunzione dell’Agenzia. |
15.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 388/232 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia
2012/C 388/39
INTRODUZIONE
1. |
L’Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto (in seguito denominata l’«Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2007/60/CE della Commissione (1), e modificata dalla decisione 2008/593/CE della Commissione (2). L'Agenzia è stata istituita per un periodo che decorre dal 1o novembre 2006 e terminerà il 31 dicembre 2015, per la gestione delle azioni dell’Unione nel settore della rete transeuropea di trasporto (3). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
3. |
In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (4) dell’Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (5) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti. |
La responsabilità della direzione
4. |
In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (7). Il direttore ha il compito di porre in essere (8) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (9) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti. |
La responsabilità del revisore
5. |
La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (10) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
6. |
La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
7. |
Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. |
8. |
La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità. |
Giudizio sull’affidabilità dei conti
9. |
A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (11) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (12). |
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
10. |
A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. |
11. |
I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO
12. |
Per il Titolo III — Spese per il supporto tecnico e amministrativo, solo il 41 % della dotazione iniziale di 0,6 milioni di euro è stato utilizzato nel corso dell’esercizio, a causa soprattutto dei costi di valutazione inferiori alle aspettative a seguito del rinvio al 2012 di un invito a presentare proposte per il programma di lavoro 2011 dell’Agenzia. Gli stanziamenti non utilizzati sono stati trasferiti al Titolo II — Infrastrutture e spese operative, per cui il bilancio definitivo totale di 9,9 milioni di euro è rimasto invariato. Ciononostante, il consumo inferiore alle aspettative al Titolo III mostra uno scostamento rispetto al programma di lavoro annuale dell’Agenzia precedentemente approvato. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione II, presieduta da Harald NOACK, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 10 ottobre 2012.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 32 del 6.2.2007, pag. 88.
(2) GU L 190 del 18.7.2008, pag. 35.
(3) L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.
(4) Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.
(5) Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(6) Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.
(7) Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 6).
(8) Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.
(9) Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).
(10) Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).
(11) I conti annuali definitivi, compilati il 15 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi sono disponibili sul sito http://tentea.ec.europa.eu/en/about_us/mission__introduction/key_documents.htm
(12) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) o, in mancanza di questi, dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).
ALLEGATO
Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto (Bruxelles)
Competenze e attività
Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Articoli 26, 170, 171, 172, 174 del trattato) |
L’Unione adotta le misure destinate all’instaurazione o al funzionamento del mercato interno. ll mercato interno comporta uno spazio nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. Per promuovere uno sviluppo armonioso dell’Unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale. Per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi, e consentire ai cittadini dell'Unione, agli operatori economici e alle collettività regionali e locali di beneficiare pienamente dei vantaggi derivanti dall'instaurazione di uno spazio senza frontiere interne, l'Unione concorre alla costituzione e allo sviluppo di reti transeuropee nei settori delle infrastrutture dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia. L'azione dell'Unione mira a favorire l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti nazionali, nonché l’accesso a tali reti. Per conseguire tali obiettivi, l’Unione stabilisce un insieme di orientamenti che contemplino gli obiettivi, le priorità e le linee principali delle azioni previste nel settore delle reti transeuropee. |
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Competenze dell’Agenzia [Decisione n. 661/2010/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per lo sviluppo delle TEN (rifusione)] (Regolamento n. 2236/95 del Consiglio) (Regolamento CE/58/2003) (Decisione 2007/60/CE della Commissione, modificata da ultimo dalla decisione 2008/593/CE) |
Obiettivi La decisione sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) stabilisce gli orientamenti relativi agli obiettivi, alle priorità e alle grandi linee d’azione previste nel settore della TEN-T. Sono state stabilite regole generali riguardo al finanziamento delle TEN da parte dell’Unione, per consentire l’attuazione di tali orientamenti. Il regolamento n. 58/2003 del Consiglio attribuisce alla Commissione la facoltà di istituire agenzie esecutive per attuare determinati compiti relativi alla gestione dei programmi dell’Unione. TEN-TEA è stata perciò istituita per la gestione dell’azione dell’Unione nel settore della rete trans europea, sulla base degli orientamenti TEN-T e del regolamento finanziario e per fornire valore aggiunto alla gestione del programma TEN-T. Essa è soggetta alla supervisione della direzione generale Mobilità e trasporti, cui fa capo, che resta responsabile delle questioni relative alla politica. L’Agenzia è responsabile della gestione dell’attuazione tecnica e finanziaria del programma TEN-T e segue l’intero ciclo di vita dei progetti. Il suo lavoro mira a migliorare l’efficacia e la flessibilità nell’attuazione del programma TEN-T ad un costo inferiore, ricorrendo ad un elevato livello di competenza agevolando il reclutamento di personale specializzato. Rafforza inoltre i legami fra la TEN-T e le principali parti in causa, assicura un miglior coordinamento tra i Fondi e gli altri strumenti dell’Unione, eleva il profilo e i benefici del finanziamento UE e fornisce supporto/feedback alla Commissione. |
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Organizzazione |
Comitato direttivo Le attività dell’Agenzia sono controllate da un Comitato direttivo che è al momento composto di cinque membri provenienti dalle direzioni generali Mobilità e trasporti, Politica regionale, Ambiente e Risorse umane, nonché un osservatore della Banca europea per gli investimenti. Il comitato si riunisce quattro volte all’anno e approva il programma annuale di lavoro dell’Agenzia, nonché il suo bilancio amministrativo, la relazione annuale di attività, i conti relativi a tutte le entrate e spese e la relazione esterna di valutazione; adotta inoltre altre norme speciali di attuazione. Direttore Nominato dalla Commissione europea. Audit interno Il servizio di audit interno della Commissione europea e la struttura di audit interno (IAC) dell’Agenzia. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 |
Bilancio
Effettivi al 31 dicembre 2011 Posti di agente temporaneo: 33 posti previsti nella tabella dell'organico, occupati al 100 %. Agenti contrattuali: 67 posti previsti, dei quali 66 (99 %) sono stati occupati. Totale degli effettivi: 100 (99 posti occupati). di cui addetti a:
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Attività e servizi forniti nel 2011 |
Selezioni
Gestione di progetti
Misure di semplificazione
Comunicazione
Cooperazione con la DG di riferimento
Audit Dal 2010, sono stati svolti 26 audit. che hanno coperto il 30 % dei pagamenti intermedi /finali (in termini monetari). |
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Fonte: Informazioni fornite dall’Agenzia. |
LA RISPOSTA DELL’AGENZIA
12. |
Nel 2010 l’Agenzia aveva fatto ragionevoli stime di bilancio per il 2011 che includevano una somma rilevante al Titolo III per l’organizzazione della valutazione esterna relativa all’invito annuale a presentare proposte per il 2011. Tuttavia, la Commissione ha deciso di rimandare detto invito al 2012, per questo non è stato necessario attingere al bilancio pianificato. Tale cambiamento ha anche influito sul bilancio per gli esperti e per le attività di comunicazione e traduzione, tutte voci comprese nel Titolo III. Questo risparmio ha permesso all’Agenzia di avanzare nel rimborso del debito contratto ai fini della ristrutturazione degli edifici, nonché di ridurre i relativi interessi. E’ stato anche possibile trasferire fondi al Titolo II, Capitolo 21 (attrezzatura informatica), in risposta ad una raccomandazione dei servizi di audit interna della Commissione per accelerare il processo di acquisizione e di sviluppo di un sistema informatico di gestione completo da parte dell’Agenzia. Ciò ha contribuito, altresì, al compimento delle azioni di IT definite nel programma di lavoro dell’Agenzia, del piano strategico relativo agli standard di controllo interno e al registro dei rischi. I riporti di bilancio sono stati pertanto il risultato di un imprevisto (il ritardo dell’invito annuale per il 2011) e l’Agenzia ritiene di aver compiuto i passi necessari per garantire una corretta gestione finanziaria ed un’esecuzione efficiente del bilancio 2011. |