ISSN 1977-0944

doi:10.3000/19770944.C_2012.388.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 388

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

55o anno
15 dicembre 2012


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Corte dei conti

2012/C 388/01

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia ACER

1

2012/C 388/02

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio

8

2012/C 388/03

Relazione sui conti annuali del Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta del Centro

12

2012/C 388/04

Relazione sui conti annuali del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Centro

17

2012/C 388/05

Relazione sui conti annuali dell'Accademia europea di polizia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Accademia

23

2012/C 388/06

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio comunitario delle varietà vegetali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio

29

2012/C 388/07

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

34

2012/C 388/08

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

40

2012/C 388/09

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

46

2012/C 388/10

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

53

2012/C 388/11

Relazione sui conti annuali dell’Autorità bancaria europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità

60

2012/C 388/12

Relazione sui conti annuali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Centro

66

2012/C 388/13

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

73

2012/C 388/14

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea dell'ambiente relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

80

2012/C 388/15

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea di controllo della pesca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

86

2012/C 388/16

Relazione sui conti annuali dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità

92

2012/C 388/17

Relazione sui conti annuali dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Istituto

98

2012/C 388/18

Relazione sui conti annuali dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità

104

2012/C 388/19

Relazione sui conti annuali dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Istituto

110

2012/C 388/20

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per i medicinali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

116

2012/C 388/21

Relazione sui conti annuali dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Osservatorio

123

2012/C 388/22

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

129

2012/C 388/23

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

135

2012/C 388/24

Relazione sui conti annuali del Fondo pensioni dell’Europol relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Fondo

142

2012/C 388/25

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia ferroviaria europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

145

2012/C 388/26

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

151

2012/C 388/27

Relazione sui conti annuali dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità

157

2012/C 388/28

Relazione sui conti annuali della Fondazione europea per la formazione professionale relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte della Fondazione

165

2012/C 388/29

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom per l’esercizio finanziario 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

171

2012/C 388/30

Relazione sui conti annuali della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte della Fondazione

174

2012/C 388/31

Relazione sui conti annuali di Eurojust relativi all’esercizio 2011 corredata dalle risposte di Eurojust

180

2012/C 388/32

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio europeo di polizia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio

187

2012/C 388/33

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

196

2012/C 388/34

Relazione sui conti annuali dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

202

2012/C 388/35

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia del GNSS europeo relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

208

2012/C 388/36

Relazione sui conti annuali dell’Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio

214

2012/C 388/37

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

219

2012/C 388/38

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la ricerca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

226

2012/C 388/39

Relazione sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

232

IT

 


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Corte dei conti

15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/1


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia ACER

2012/C 388/01

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (di seguito l'«Agenzia»), con sede a Lubiana, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 713/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il compito principale dell’Agenzia è di assistere le autorità nazionali di regolamentazione nell’esercizio, a livello dell’UE, delle funzioni di regolamentazione svolte negli Stati membri e, se necessario, di coordinarne l’azione. Nell’ambito del regolamento concernente l’integrità e la trasparenza del mercato dell’energia (REMIT) (2), l’Agenzia si è vista attribuire nuove funzioni aggiuntive, insieme alle autorità nazionali di regolamentazione, per quanto riguarda il monitoraggio del mercato europeo dell’energia all’ingrosso (3).

2.

La Commissione ha concesso l’autonomia finanziaria all’Agenzia l’8 marzo 2011. Per l’esercizio finanziario 2011, il periodo sottoposto ad audit è pertanto compreso fra l’8 marzo e il 31 dicembre 2011.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

4.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (4) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (5) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, e la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

5.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (7). Il direttore ha il compito di porre in essere (8) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (9) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

6.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (10) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

8.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

9.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

10.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (11) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (12).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

11.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

12.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

13.

Il bilancio totale dell’Agenzia è ammontato a 4,8 milioni di euro, di cui 1,5 milioni di euro di stanziamenti (31 %) non sono stati impegnati. L’importo è stato integralmente restituito alla Commissione. Sono stati riportati al 2012 stanziamenti pari a 0,9 milioni di euro (29 % degli stanziamenti totali). L’importo degli stanziamenti riportati è stato particolarmente elevato per il Titolo II (spese amministrative), con 0,3 milioni di euro (59 % degli stanziamenti totali del Titolo II), e per il Titolo III (spese operative), con 0,4 milioni di euro (59 % degli stanziamenti del Titolo III). Il livello dei pagamenti a fronte degli impegni contratti è stato anch’esso modesto, pari al 41 % sia per il Titolo II che per il Titolo III. L’elevato livello di stanziamenti non utilizzati e di riporti, nonché il basso livello dei pagamenti sono indicativi di carenze nella pianificazione e nell’esecuzione del bilancio e sono contrari al principio di bilancio dell’annualità.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione. Ad esempio, gli avvisi di posto vacante non specificavano il numero massimo di candidati che sarebbero stati inclusi nell’elenco di riserva e non facevano riferimento alla possibilità di presentare ricorso. Inoltre, le domande per le prove scritte e i colloqui, nonché la relativa ponderazione, non erano state stabilite prima di procedere all’esame delle candidature.

15.

Nel 2011 l’Agenzia ha pagato indennità di soggiorno, per un importo di 10 839 euro, ad esperti distaccati che erano cittadini dello Stato in cui ha sede l’Agenzia. Questi pagamenti violano le norme relative al distacco degli esperti nazionali adottate dal consiglio d’amministrazione dell’Agenzia, in base alle quali tali indennità sono concesse solo ad agenti temporanei che non siano cittadini dello Stato membro in cui prestano servizio; tali pagamenti sono irregolari.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 211 del 14.8.2009, pag. 1.

(2)  Regolamento n. 1227/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011 (GU L 326 dell’8.12.2011, pag. 1).

(3)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(4)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(5)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(6)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(7)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(8)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(9)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(10)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(11)  I conti annuali definitivi, compilati il 19 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.acer.europa.eu.

(12)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Lubiana)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

[Articoli 114 (ex articolo 95 del TCE) e 194 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea]

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.

Nel quadro dell'instaurazione o del funzionamento del mercato interno e tenendo conto dell'esigenza di preservare e migliorare l'ambiente, la politica dell'Unione nel settore dell'energia è intesa, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, a:

a)

garantire il funzionamento del mercato dell’energia;

b)

garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione;

c)

promuovere il risparmio energetico, l’efficienza energetica e lo sviluppo di energie nuove e rinnovabili;

d)

promuovere l’interconnessione delle reti energetiche.

ll Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, stabiliscono le misure necessarie per conseguire questi obiettivi. Tali misure sono adottate previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni.

Competenze dell’Agenzia

[come specificato nel regolamento (CE) n. 713/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, nel regolamento (UE) n. 838/2010; nel regolamento (UE) n. 1227/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Lo scopo dell’Agenzia è quello di assistere le autorità di regolamentazione nell’esercizio a livello dell’Unione delle funzioni di regolamentazione svolte negli Stati membri e, se necessario, di coordinarne l’azione.

Compiti

completare e coordinare il lavoro delle autorità nazionali di regolamentazione,

partecipare all’elaborazione delle norme della rete europea,

adottare, in determinate condizioni, decisioni individuali vincolanti relative alle condizioni di accesso alle infrastrutture transfrontaliere e sulla sicurezza operativa delle stesse,

fornire consulenza in materia energetica alle istituzioni UE,

procedere al monitoraggio e riferire in merito all’andamento dei mercati energetici,

formulare una proposta alla Commissione relativa all'importo della compensazione annua per l'infrastruttura transfrontaliera per il meccanismo ITC,

cooperare con le autorità nazionali di regolamentazione, l’ESMA, le autorità finanziarie competenti degli Stati membri e, laddove opportuno, autorità nazionali garanti della concorrenza per monitorare i mercati dell’energia all’ingrosso,

valutare l’operatività e la trasparenza delle varie categorie di mercati e delle varie modalità di negoziazione, e

rivolgere alla Commissione raccomandazioni concernenti regole di mercato, dati sulle operazioni, ordini di compravendita norme e procedure che potrebbero migliorare l’integrità del mercato e il funzionamento del mercato interno.

Organizzazione

Consiglio d'amministrazione

Composizione:

due membri designati dal Parlamento europeo, due membri designati dalla Commissione e cinque membri designati dal Consiglio. Ogni membro ha un supplente.

Compiti:

il Consiglio di amministrazione adotta il programma annuale di lavoro ed il bilancio dell’Agenzia e ne controlla l’esecuzione.

Direttore

È nominato dal consiglio di amministrazione previo parere favorevole del comitato dei regolatori e viene scelto da un elenco di candidati proposto dalla Commissione.

Comitato dei regolatori

Composizione:

un rappresentante ad alto livello delle autorità di regolamentazione per ogni Stato membro e un rappresentante senza diritto di voto della Commissione. Ogni membro ha un supplente nominato dall’autorità nazionale di regolamentazione di ciascuno Stato membro.

Compiti:

presentare un parere al direttore in merito ai pareri, alle raccomandazioni e alle decisioni la cui adozione viene presa in considerazione,

fornire orientamenti al direttore nello svolgimento dei compiti di quest’ultimo,

presentare un parere al consiglio di amministrazione sul candidato alla carica di direttore, e

approvare il programma di lavoro dell’Agenzia.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011

Bilancio definitivo

4,8 milioni di euro.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti autorizzati: 40

Occupati: 39

Altri impieghi: 12

Totale: 39, di cui addetti a:

funzioni operative: 28,

funzioni amministrative e di supporto: 11.

Attività e servizi forniti nel 2011

5 orientamenti quadro (OQ) (Elettricità: OQ sulle connessioni alla rete, OQ sull’assegnazione delle capacità e la gestione delle congestioni, OQ sul funzionamento dei sistemi; Gas: OQ sui meccanismi di assegnazione delle capacità della rete europea di trasporto del gas, OQ sul bilanciamento nei sistemi di trasporto del gas). Organizzazione di consultazioni pubbliche e di workshop ai sensi dell’articolo 10 del regolamento (CE) n. 713/2009,

Parere sullo statuto della REGST per l’energia elettrica e della REGST del gas, elenco dei membri e regolamento interno,

Adozione del parere sul piano di sviluppo decennale della REGST del gas a livello UE,

Adozione del programma di lavoro della REGST per l’energia elettrica per il 2012,

Dati ed indicatori per il monitoraggio ex articolo 11 del regolamento (CE) n. 713/2009,

inaugurazione ufficiale (3 marzo 2011) e sviluppo del sito internet dell’Agenzia,

Istituzione di due gruppi di lavoro dell’Agenzia (Gruppo Elettricità e Gruppo Gas) e approvazione delle rispettive norme di funzionamento,

L’Agenzia è subentrata alla ERGEG nel ruolo di coordinamento delle attività delle iniziative regionali,

Nuove competenze dell’Agenzia sono derivate dal regolamento concernente l’integrità e la trasparenza del mercato dell’energia all’ingrosso (REMIT), entrato in vigore il 28 dicembre 2011. Seminario del 28 novembre 2011,

Orientamenti per l’applicazione delle definizioni di cui all’articolo 2 del regolamento REMIT sono stati emanati il 20 dicembre 2011. Creazione di una piattaforma web per ricevere le segnalazioni di ritardi nella pubblicazione di informazioni privilegiate e di casi di sospetta violazione del divieto di abusi di mercato a carico rispettivamente degli operatori di mercato e di altri soggetti che eseguano professionalmente questo tipo di operazioni.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

13.

Durante il primo anno di attività l’ACER ha dovuto assumere la maggior parte del suo personale. Tale sfida ha portato a un’occupazione tardiva delle posizioni disponibili, che ha avuto un impatto significativo sul tasso di esecuzione del bilancio dell’Agenzia. Questo fattore ha influenzato altresì la stima delle esigenze in termini di appalti e ha determinato la concentrazione delle procedure di gara nella parte finale dell’esercizio, con un conseguente elevato livello di riporti per onorare gli impegni giuridici e di bilancio sottoscritti. Poiché la maggioranza dei posti è stata occupata all’inizio del 2012, l’ACER si trova ora in una posizione molto più favorevole per attuare i compiti che le sono stati affidati ed eseguire il bilancio relativo.

14.

L’ACER accoglie le osservazioni della Corte e ha già attuato misure correttive.

15.

L’ACER accetta la constatazione preliminare e ha già interrotto il pagamento di indennità agli esperti nazionali distaccati sloveni.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/8


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio

2012/C 388/02

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (di seguito «l'Ufficio»), con sede a Riga, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’Ufficio ha il compito, sotto la guida del comitato dei regolatori, di raccogliere e analizzare informazioni sulle comunicazioni elettroniche e di diffondere presso le autorità nazionali di regolamentazione (ANR) le migliori prassi regolamentari, quali approcci, metodologie o orientamenti comuni sull’attuazione del quadro normativo dell’Unione europea (2).

2.

La Commissione ha concesso l’autonomia finanziaria all’Ufficio il 12 settembre 2011. Per l’esercizio finanziario 2011, il periodo sottoposto ad audit è pertanto compreso fra il 12 settembre e il 31 dicembre 2011.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

4.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Ufficio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, e la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

5.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Ufficio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

6.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

8.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

9.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

10.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio stesso e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

11.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

12.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

13.

Il bilancio 2011 dell’Ufficio, adottato dal comitato di gestione, presentava gli stanziamenti solo per titoli e capitoli senza una suddivisione in articoli e voci. Tale situazione è in contrasto con il principio della specializzazione del bilancio.

14.

La Corte ha individuato 21 casi, per un valore totale di 94 120 euro, in cui gli stanziamenti riportati al 2012 non corrispondevano a impegni giuridici. Questi riporti erano pertanto irregolari.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’UFFICIO

15.

L’Ufficio non ha ancora adottato e attuato tutte le norme di controllo interno. In particolare, non è stato introdotto un registro centrale per le fatture, né un registro delle eccezioni.

ALTRE OSSERVAZIONI

16.

È necessario che l’Ufficio migliori la trasparenza delle procedure di assunzione. Le domande da porre ai candidati nelle prove scritte e nel colloquio non sono state stabilite prima dell’esame delle candidature da parte della commissione giudicatrice; non vi era alcuna decisione dell’Autorità che ha il potere di nomina che designasse la commissione giudicatrice e il grado dei membri di quest’ultima non era indicato.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 337 del 18.12.2009, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Ufficio, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Ufficio.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 3 luglio 2012, sono pervenuti alla Corte il giorno stesso. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.berec.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Riga)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea

Ravvicinamento delle disposizioni legislative nel campo delle comunicazioni elettroniche.

Competenze dell'Ufficio

[Regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Poteri dell’Ufficio quali definiti nel regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio.

L’Ufficio di cui all’articolo 6 fornisce i servizi di sostegno amministrativo e professionale al BEREC.

Esso svolge le sue funzioni sotto la guida del comitato dei regolatori.

Organizzazione

L’Ufficio comprende:

a)

un comitato di gestione;

b)

un direttore amministrativo

che ripartiscono fra loro tutte le responsabilità amministrative e finanziarie, comprese quelle in materia di personale.

Tuttavia, solo il comitato di gestione è responsabile dell’assunzione di personale (articolo 7, paragrafo 4);

L’orientamento concernente i servizi e i prodotti dell’Ufficio è fornito dal comitato dei regolatori, come specificato in «Prodotti e serviti forniti nel 2011».

Risorse messe a disposizione dell'Ufficio nel 2011

Bilancio definitivo: 1,8 milioni di euro (bilancio rettificativo 1/2011)

Autonomia finanziaria ottenuta il 12 settembre 2011.

Effettivi al 31 dicembre 2011: 18

Prodotti e servizi forniti nel 2011

Sotto la guida del comitato dei regolatori, l’Ufficio ha fornito i seguenti servizi:

servizi di sostegno professionale e amministrativo al BEREC,

raccolta di informazioni presso le ANR e scambio e trasmissione di informazioni,

diffusione delle migliori prassi regolamentari fra le ANR nell’ambito dell’UE e a paesi terzi,

assistenza al presidente nella preparazione dei lavori del comitato dei regolatori e del comitato di gestione dell’Ufficio,

supporto ai gruppi specialistici di lavoro istituiti su richiesta del comitato dei regolatori.

Fonte: Informazioni fornite dall'Ufficio.


LE RISPOSTE DELL’UFFICIO

13.

L’Ufficio del BEREC porrà fine a tale prassi. Il bilancio 2012, già suddiviso in articoli e voci, sarà approvato dal comitato di gestione nel dettaglio e pubblicato sul nostro sito web nel settembre 2012.

14.

La fase di avvio ha reso difficile elaborare previsioni corrette dei riporti. L’esecuzione del bilancio è ora sottoposta a uno stretto controllo. Alla fine del 2012 saranno fornite istruzioni e verranno raccolte le informazioni rilevanti presso le unità al fine di disimpegnare gli impegni non utilizzati.

15.

L’attuale piano di attuazione delle norme di controllo interno definisce i termini relativi alla realizzazione delle diverse norme nel periodo da novembre 2011 a gennaio 2013. Dal 18 giugno 2012 viene effettuata la registrazione delle fatture e delle eccezioni con un impatto sulle ulteriori registrazioni del 2012. Sono in corso i preparativi delle istruzioni amministrative rilevanti.

16.

L’Ufficio ha applicato le stesse procedure utilizzate dalla DG INFSO fino al momento delle constatazioni della Corte, nel maggio 2012. Dal giugno 2012 l’Ufficio aggiorna le linee guida sulle procedure di assunzione per affrontare le questioni emerse.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/12


RELAZIONE

sui conti annuali del Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta del Centro

2012/C 388/03

INTRODUZIONE

1.

Il Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea (di seguito «il Centro»), con sede a Lussemburgo, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 2965/94 del Consiglio (1). Esso ha il compito di fornire alle istituzioni e agli organismi dell’Unione europea che lo desiderano, i servizi di traduzione necessari alle loro attività (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) del Centro, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario del Centro, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali del Centro e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali del Centro per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Il bilancio del Centro per il 2011 è ammontato a 51,3 milioni di euro (12), contro i 55,9 milioni di euro dell'esercizio precedente. Nel 2011, il risultato dell’esecuzione del bilancio è sceso a 1,2 milioni di euro a fronte degli 8,3 milioni di euro del 2010. Ciò deriva principalmente da una diminuzione delle entrate del 15 %, che rispecchia la nuova politica dei prezzi del Centro tesa ad allineare il prezzo dei prodotti al loro costo.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI ESPRESSE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

13.

Proseguendo l’andamento dell’anno precedente, l’eccedenza di bilancio accumulata è diminuita, passando da 9,2 milioni di euro nel 2010 a 3,0 milioni nel 2011. Tale riduzione è l’effetto netto dell’eccedenza di bilancio dell’esercizio 2011 e degli accantonamenti alla riserva per la stabilizzazione dei prezzi e per gli investimenti eccezionali.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 314 del 7.12.1994, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività del Centro, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e sulla gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario ed il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario del Centro.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 27 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o www.cdt.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Bilancio rettificativo (GU C 375 del 22.12.2011, pagg. 5-7); compresi gli storni di bilancio.


ALLEGATO

Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea (Lussemburgo)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

I rappresentanti dei governi degli Stati membri hanno adottato di comune accordo una dichiarazione relativa all'istituzione, sotto l'egida dei servizi di traduzione della Commissione installati a Lussemburgo, di un Centro di traduzione degli organismi dell'Unione, incaricato di fornire i servizi di traduzione necessari al funzionamento degli organismi e dei servizi aventi sede nei luoghi determinati con la decisione del 29 ottobre 1993.

Competenze del Centro

[Regolamento (CE) n. 2965/94 del Consiglio modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1645/2003 del Consiglio]

Obiettivi

Fornire i servizi di traduzione necessari al funzionamento dei seguenti organismi:

Agenzia europea dell'ambiente,

Fondazione europea per la formazione,

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze,

Agenzia europea per i medicinali,

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro,

Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli),

Ufficio europeo di polizia (Europol) e Unità d'informazione sugli stupefacenti di Europol.

Gli organismi istituiti dal Consiglio, diversi da quelli sopraelencati, possono ricorrere ai servizi del Centro. Le istituzioni e gli organi dell'Unione europea che dispongono già di un proprio servizio di traduzione possono eventualmente, su base volontaria, usufruire dei servizi del Centro.

Il Centro partecipa a pieno titolo ai lavori del comitato interistituzionale di traduzione.

Compiti

Concordare le modalità di cooperazione con gli organismi e le istituzioni,

Partecipare ai lavori del comitato interistituzionale di traduzione.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione:

un rappresentante per Stato membro,

due rappresentanti della Commissione,

un rappresentante per ciascun organismo o istituzione che accede ai servizi del Centro.

Compiti

Adotta il bilancio ed il programma di lavoro annuale, la tabella dell’organico e la relazione annuale del Centro.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione (IAS)

Autorità competente per il discarico

Parlamento su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione del Centro nel 2011 (dati relativi al 2010)

Bilancio definitivo

51,3 (55,9) milioni di euro

Effettivi

225 (225) posti previsti nella tabella dell'organico, di cui 205 (215) occupati;

+ 14 (10) agenti contrattuali.

Totale degli effettivi: 219 (225), di cui addetti a funzioni:

operative: 107 (110),

amministrative: 112 (115).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Numero di pagine tradotte:

712 813(819 598)

Numero di pagine per lingua:

lingue ufficiali: 704 613(813 907),

altre lingue: 8 200(5 691).

Numero di pagine per cliente:

organismi: 676 925(805 529),

istituzioni: 3 888(14 069).

Numero di pagine tradotte da freelance:

436 445(448 160)

Fonte: Informazioni fornite dal Centro.


LA RISPOSTA DEL CENTRO

Il Centro ha preso atto della relazione della Corte.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/17


RELAZIONE

sui conti annuali del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Centro

2012/C 388/04

INTRODUZIONE

1.

ll Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (di seguito il «Centro»), con sede a Salonicco, è stato istituito dal regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio (1). Il suo mandato consiste principalmente nel contribuire allo sviluppo della formazione professionale a livello dell’Unione. A tale fine, ha il compito di raccogliere e divulgare la documentazione sui sistemi di formazione professionale (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) del Centro, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario del Centro, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La resposabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali del Centro e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali del Centro per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Il bilancio 2011 del Centro è ammontato a 18,9 milioni di euro, di cui 0,9 milioni (5 %) sono stati riportati al 2012 (12). I riporti comprendono 0,6 milioni di euro di stanziamenti per il Titolo II «spese amministrative» (37 % degli stanziamenti totali del Titolo II). Solo 0,075 milioni di euro (13 %) di tale importo riguardano i servizi forniti al Centro nel 2011 e sono stati imputati come spese. Il basso livello delle spese da pagare è dovuto alla stipulazione dei contratti verso la fine dell’esercizio, per beni e servizi che saranno forniti, per la maggior parte, nel 2012. L’eccessivo livello di riporti per il Titolo II è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità.

13.

Si è proceduto a un numero significativo di storni di bilancio, concentrati perlopiù alla fine dell’esercizio (13). Un importo di 0,7 milioni di euro è stato stornato dal Titolo I «spese per il personale» al Titolo II «spese amministrative» (0,2 milioni di euro) e al Titolo III «spese operative» (0,5 milioni di euro). La giustificazione addotta per questi storni di bilancio non era sufficiente, dal momento che non si era proceduto ad una stima dei fabbisogni. Tale situazione denota debolezze nella pianificazione e nella programmazione del bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DEL CENTRO

14.

Le sovvenzioni erogate dal Centro, su base annuale, per l'istruzione e la formazione professionali (IFP) (14) ammontano a circa 1 milione di euro (15). Si sono registrati considerevoli ritardi nella chiusura delle sovvenzioni per l’esercizio 2010, a causa della presentazione tardiva, da parte dei beneficiari, delle rispettive relazioni finali sulle attività. Vi sono stati ritardi anche nella verifica di tali relazioni e nell’erogazione dei pagamenti finali da parte del Centro (16).

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 39 del 13.2.1975, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività del Centro, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario del Centro.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 13 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.cedefop.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Gli stanziamenti riportati riguardano il Titolo I «spese per il personale» e il Titolo II «spese amministrative» (non vi sono riporti automatici per il Titolo III «spese operative», in quanto tali stanziamenti sono gestiti come stanziamenti dissociati).

(13)  Nell’insieme sono stati eseguiti 77 storni di bilancio (per un totale di 1,5 milioni di euro), 67 dei quali (1,3 milioni di euro) sono stati effettuati nei mesi di novembre e dicembre 2011.

(14)  Il Centro eroga sovvenzioni a una rete europea di riferimento e competenza («ReferNet»), per la raccolta di informazioni sui sistemi e le politiche nazionali in materia di istruzione e formazione professionale vigenti negli Stati membri, in Norvegia e in Islanda.

(15)  2011 e 2010: 0,9 milioni di euro.

(16)  In media, i pagamenti finali hanno subito ritardi di circa 50 giorni.


ALLEGATO

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Salonicco)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

[Articolo 166, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea]

Raccolta di informazioni

L'Unione attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità di questi ultimi per quanto riguarda il contenuto e l'organizzazione della formazione professionale.

Competenze del Centro

[Articoli 2 e 3 del regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio]

Obiettivi

Quale centro di riferimento dell’Unione europea per l’istruzione e la formazione professionale, il Centro fornisce ai responsabili delle politiche, a ricercatori e professionisti, elementi attinenti all’evoluzione attuale per consentire loro di approdare a decisioni e interventi che poggino su basi solide.

Il Centro assiste la Commissione europea nel promuovere e sviluppare, a livello dell’Unione, l’istruzione e la formazione professionale.

Compiti

raccogliere una documentazione selettiva e analizzare i dati,

contribuire allo sviluppo e al coordinamento della ricerca,

utilizzare e diffondere le informazioni utili,

promuovere ed appoggiare un'impostazione concertata dei problemi relativi allo sviluppo della formazione professionale,

costituire una sede di discussione destinata ad un pubblico vasto e vario.

Organizzazione

Consiglio di direzione

Composizione

Per ogni Stato membro:

a)

un membro in rappresentanza del governo;

b)

un membro in rappresentanza delle organizzazioni dei datori di lavoro;

c)

un membro in rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori.

Tre membri in rappresentanza della Commissione europea.

I membri di cui alle lettere a), b) e c) sono nominati dal Consiglio. I membri che rappresentano la Commissione sono da essa nominati.

Alle riunioni del consiglio di direzione e dell’ufficio di presidenza partecipano anche i coordinatori delle organizzazioni dei datori di lavoro e delle organizzazioni dei lavoratori a livello europeo nonché osservatori dei paesi SEE.

Compiti

Adottare il bilancio, le priorità a medio termine (pianificazione pluriennale del Centro), il programma di lavoro e valutare e analizzare la relazione annuale di attività e i conti annuali. Adottare il bilancio definitivo e la tabella dell'organico.

Ufficio di presidenza

Composizione

Il presidente e tre vice-presidenti del consiglio di direzione, un coordinatore per ciascun gruppo e un rappresentante aggiuntivo della Commissione.

Il direttore è nominato dalla Commissione in base ad un elenco di candidati presentato dal consiglio di direzione; è responsabile della gestione del Centro e mette in atto le decisioni del consiglio di direzione e dell’ufficio di presidenza.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione del Centro nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

18,83 (18,25) milioni di euro

Contributo dell’Unione (1): 97,5 % (97,7 %)

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti previsti nella tabella dell'organico: 101 (101)

Posti occupati: 97 (96)

Altri agenti:

agenti contrattuali: 25 (24)

esperti nazionali distaccati: 3 (5)

Totale effettivi: 125 (125), di cui addetti a

compiti operativi: 90 (90),

compiti amministrativi: 35 (35)

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Analisi e presentazione di relazioni sugli sviluppi della politica

Il compito del Centro di esaminare i progressi compiuti nell’attuazione delle priorità congiunte in materia di istruzione e formazione professionale (IFP) è stato confermato e ampliato nel 2010. Il Centro ha adottato un nuovo approccio per: (i) fare il punto, ogni anno, degli sviluppi in materia realizzati nei vari paesi dal 2010; (ii) preparare una relazione completa sui progressi compiuti ai fini del conseguimento degli obiettivi strategici nel 2014. È stato introdotto un nuovo quadro per ReferNet — la rete europea del Centro relativa all’IFP — per la raccolta sistematica di informazioni sui sistemi e sugli sviluppi della politica in materia di IFP. I Commissari responsabili dei settori Istruzione e cultura e Occupazione hanno contribuito alla conferenza Agora organizzata dal Centro dal titolo «Un ponte verso il futuro» (politica europea 2002-2010 in materia di istruzione e formazione professionale). I risultati di un’analisi comparata dei meccanismi più efficaci ed efficienti di compartecipazione finanziaria per il finanziamento dell’IFP sono stati discussi nell’ambito di una conferenza organizzata dalla presidenza ungherese presso la DG EAC sull’apprendimento in età adulta e presso l’accademia per lo sviluppo delle competenze dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL).

Sostegno allo sviluppo e all’attuazione di strumenti comuni europei

Il Centro ha coordinato il gruppo consultivo sul quadro europeo delle qualifiche (QEQ) unitamente alla Commissione europea (DG EAC). Nell’ottobre 2011 è stata pubblicata una relazione sullo sviluppo di quadri nazionali delle qualifiche in Europa. Il Centro ha analizzato le «relazioni di riferimento» presentate da 14 paesi. I dibattiti programmatici si sono svolti sulla base di 24 documenti preparatori e 24 presentazioni nell’ambito di 16 riunioni relative al QEQ (ad es.: conferenza QEQ della presidenza ungherese). È stata finalizzata la seconda relazione di monitoraggio sulle strategie per l’attuazione del sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET). È stato inoltre proseguito il sostegno a EQAVET e pubblicato il documento intitolato «Assuring quality in VET — the role of accrediting VET providers». Il sito internet Europass, gestito dal Centro, ha registrato un incremento del numero di utilizzatori fra i cittadini europei. Dalla sua introduzione, sono stati compilati on line 16,6 milioni di CV (2011: 5,8 milioni (3,8 milioni). Per promuovere una maggiore coerenza fra gli strumenti europei, il Centro haorganizzato un seminario congiunto presso il Parlamento europeo e una conferenza con le parti sociali avente per oggetto il loro ruolo nell’attuazione degli strumenti UE. Due note informative, Quadri delle qualifiche in Europa: Modernizzare l’istruzione e la formazione e Dare forma all’apprendimento permanente: valorizzare gli strumenti e i principi europei, hanno sintetizzato i messaggi principali per i responsabili delle politiche. Nel 2010/11 sono state coordinate 243 visite di studio per 2 723 specialisti provenienti da 31 paesi Gli studi di impatto sottolineano l’alto tasso di soddisfazione, 96 % (100 %), delle parti sociali e la qualità.

Analisi delle capacità e delle competenze

La previsione delle competenze è stata aggiornata. È stata organizzata una conferenza sulla comparazione dei metodi di previsione del fabbisogno in materia di competenze. Sono stati concordati l’approccio e i metodi per un’indagine europea presso i datori di lavoro riguardo al fabbisogno delle imprese in materia di competenze. Un seminario internazionale sull’anticipazione e l’adeguamento delle competenze alle esigenze del mercato ha riunito importanti attori internazionali e nazionali in questo campo. La relazione di sintesi Skills for green jobs (competenze per i lavori ecologici: un punto di vista globale) è stata pubblicata assieme all’OIL. La ricerca sulla non corrispondenza delle competenza al fabbisogno del mercato è stata focalizzata sulle problematiche della migrazione. Pubblicazione di uno studio sulla mancata corrispondenza fra domanda e offerta di qualifiche (Migrants, minorities, mismatch?).

Qualifiche per l’apprendimento permanente

I risultati della ricerca su programmi di studio e politiche di valutazione nonché sulle implicazioni per i singoli individui dei risultati dell’apprendimento sono stati presentati alla conferenza sullo sviluppo delle competenze dei giovani organizzata dalla presidenza polacca. È stato organizzato un seminario sull’innovazione e la riforma dei programmi di studio. Lo studio Learning while working — Success stories on workplace learning in Europe è stato presentato nell’ambito della conferenza della presidenza ungherese e discusso nella riunione dei direttori generali per l’IFP sotto la presidenza polacca. La relazione sull’orientamento permanente ha esaminato i progressi compiuti dai vari paesi nell’attuazione della risoluzione del Consiglio sull’orientamento permanente. L’aggiornamento dell’inventario europeo sulla validazione in 32 paesi è stato completato. Sono state pubblicate una nota informativa e quattro ricerche sui benefici socio-economici dell’IFP.

Impatto organizzativo

Gli indicatori chiave mostrano un impatto elevato del Centro: citazioni in 105 documenti programmatici dell’UE, 16 mandati a livello UE; contributi diretti a 13 documenti programmatici dell’UE. Forte incremento di visitatori del sito internet; contributo a oltre 100 conferenze; organizzazione da parte del Centro di 108 conferenze/eventi; 130 pubblicazioni; rilevazione di 380 articoli apparsi sui media concernenti il lavoro del Centro. Le pubblicazioni del Centro sono state scaricate dal sito più di 496 000 volte nel 2011 (+ 40 % rispetto al 2010).

Per maggiori informazioni, consultare il sito www.cedefop.europa.eu (Relazione annuale e Relazione annuale di attività sull’esercizio 2011).

Fonte: Informazioni fornite dal Centro.


(1)  Il Contributo dell’Unione comprende la sovvenzione UE e il BRS.

Fonte: Informazioni fornite dal Centro.


LE RISPOSTE DEL CENTRO

12.

Le redazioni del bilancio per attività (ABB) relative al 2011 e al 2012 mostrano che oltre il 57 % e il 53 % rispettivamente delle dotazioni assegnate al titolo II erano state impegnate entro giugno 2011 e maggio 2012.

Alcuni progetti hanno spesso per natura una durata superiore a un anno, e per ragioni operative gli impegni devono essere effettuati nell’ultimo trimestre dell’esercizio. Nel 2011 il 50 % degli impegni è stato eseguito nell’ultimo trimestre poiché si è reso necessario rinviare progetti alla fine dell’anno a causa di ritardi nei lavori edili di riparazione non soggetti al controllo del Centro. Oltre il 75 % del valore dei riporti automatici del titolo II sono stati completati e fatturati nel primo trimestre del 2012.

La regolamentazione finanziaria prevede riporti automatici in piena considerazione del principio di annualità. Il Centro ha elaborato un processo globale per monitorare l’esecuzione del bilancio e continuerà ad adoperarsi per abbassare la percentuale di riporti automatici del titolo II.

13.

Nell’ottobre 2010 il Cedefop ha constatato una diminuzione del fabbisogno di bilancio per il titolo I e ha pianificato il suo programma di lavoro di conseguenza. Al Centro è stato consigliato di non modificare il progetto di bilancio in tale momento della procedura di bilancio e di contemplare invece un consistente storno dal titolo I al fine di coprire le spese dei titoli II e III relative a progetti del programma di lavoro annuale. Gli storni residui sono stati inferiori al 4 % del bilancio. Adeguamenti di questa entità sono necessari se l’esecuzione del bilancio è elevata (99,18 % per la sovvenzione dell’UE).

Gli storni sono effettuati soltanto in presenza di un fabbisogno effettivo dei fondi. È pertanto inevitabile che avvengano principalmente alla fine dell’esercizio.

Il Centro effettua gli storni sulla base di una valutazione delle esigenze ma in futuro ne documenterà le motivazioni in modo più approfondito tenendo conto dell’osservazione della Corte.

14.

I pagamenti delle sovvenzioni sono trattati alla stregua di tutti gli altri pagamenti. Nel 2009 il Centro ha introdotto un efficiente metodo di automazione dei pagamenti (payment automation method, PAME) e negli ultimi anni ha ridotto considerevolmente il tempo tra la ricezione delle fatture/relazioni e l’erogazione dei pagamenti.

Il ritardo nel pagamento delle sovvenzioni nel 2011 è ascrivibile a un errore; la direzione ha già adottato tutti i provvedimenti necessari per evitare il suo ripetersi.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/23


RELAZIONE

sui conti annuali dell'Accademia europea di polizia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Accademia

2012/C 388/05

INTRODUZIONE

1.

L’Accademia europea di polizia (di seguito «l'Accademia»), con sede a Bramshill, è stata istituita dalla decisione 2000/820/GAI del Consiglio, abrogata nel 2005 e sostituita dalla decisione 2005/681/GAI del Consiglio (1). Essa consiste in una rete che riunisce gli istituti nazionali di formazione degli Stati membri per dispensare sessioni di formazione, basate su norme comuni, destinate agli alti funzionari e ufficiali di polizia (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Accademia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Accademia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Accademia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Accademia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Accademia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Accademia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Accademia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Il bilancio totale dell’Accademia per l’esercizio 2011 è ammontato a 8,3 milioni di euro. Sono stati riportati al 2012 stanziamenti per 1,8 milioni di euro (22 %). Nel 2011, sul totale di 2,5 milioni di euro di stanziamenti riportati dal 2010, ne sono stati annullati 0,7 milioni di euro (27,5 %). L’elevato livello di stanziamenti riportati e di stanziamenti annullati è indicativo di carenze nella pianificazione e/o nell’esecuzione del bilancio ed è contrario al principio di bilancio dell’annualità.

13.

Nel 2011, l’Accademia ha eseguito 38 storni di bilancio, per un importo di 1,8 milioni di euro. Tale situazione denota debolezze nella pianificazione di bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

L’Accademia ha sede a Bramshill, dove utilizza i locali della National Policing Improvement Agency (NPIA) del Regno Unito. La chiusura della NPIA è prevista per la fine del 2012 e non è noto fino a quando l’Accademia potrà continuare ad utilizzare la sede attuale.

15.

L’Accademia deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione. Gli avvisi di posto vacante non facevano riferimento alla possibilità di presentare ricorso e la ponderazione dei criteri di selezione non era stata stabilita prima di procedere all’esame delle candidature. Inoltre, non sempre erano state predisposte relazioni che presentassero sinteticamente le procedure di selezione e le decisioni relative agli elenchi di riserva.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 256 dell’1.10.2005, pag. 63.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Accademia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Accademia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 15 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 3 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet http://www.eca.europa.eu o http://www.cepol.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Accademia europea di polizia (Bramshill)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 87 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea)

Ravvicinamento delle disposizioni legislative

«1.

L'Unione sviluppa una cooperazione di polizia che associa tutte le autorità competenti degli Stati membri, compresi i servizi di polizia, i servizi delle dogane e altri servizi incaricati dell'applicazione della legge specializzati nel settore della prevenzione o dell'individuazione dei reati e delle relative indagini.

2.

Ai fini del paragrafo 1, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire misure riguardanti: […]

b)

un sostegno alla formazione del personale e la cooperazione relativa allo scambio di personale, alle attrezzature e alla ricerca in campo criminologico»; […]

Competenze dell’Accademia

(Decisione del Consiglio 2005/681/GAI)

Obiettivi

L'Accademia ha lo scopo di contribuire alla formazione degli alti funzionari e ufficiali di polizia degli Stati membri ottimizzando la cooperazione tra i suoi vari componenti. Essa sostiene e sviluppa un approccio europeo ai principali problemi che si pongono agli Stati membri nei settori della lotta contro la criminalità, della prevenzione della delinquenza e del mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza, specie a livello transfrontaliero.

Compiti

Approfondire la conoscenza dei sistemi e delle strutture nazionali di polizia degli altri Stati membri e della cooperazione transfrontaliera tra le forze di polizia dell’Unione europea,

migliorare la conoscenza degli strumenti internazionali e dell’Unione europea, in particolare nei seguenti ambiti:

a)

istituzioni dell’Unione europea e relativo funzionamento e ruolo, meccanismi decisionali e strumenti giuridici dell’Unione europea, in particolare per quanto riguarda la cooperazione in materia di applicazione della legge;

b)

obiettivi, struttura e funzionamento dell’Europol, possibilità di massimizzare la cooperazione fra l’Europol e i competenti servizi degli Stati membri incaricati della lotta contro la criminalità organizzata;

c)

obiettivi, struttura e funzionamento dell’Eurojust,

assicurare una formazione adeguata in materia di rispetto delle garanzie democratiche, in particolar modo dei diritti della difesa.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Una delegazione per Stato membro.

Ogni delegazione dispone di un voto. I rappresentanti della Commissione europea, del segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea e dell’Europol sono invitati alle riunioni in qualità di osservatori senza diritto di voto.

Direttore

Dirige l’Accademia; è nominato e rimosso dal consiglio di amministrazione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Accademia nel 2011 (2010)

Bilancio

8,3 (7,8) milioni di euro

Effettivi

La tabella dell’organico per il 2011 prevedeva: 26 (26) agenti temporanei.

Inoltre: 8 (10) agenti contrattuali sono stati inclusi nel bilancio preventivo.

Gli Stati membri hanno anche complessivamente distaccato 7 (4) esperti nazionali nel corso dell’anno.

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Corsi e seminari

L’Accademia europea di polizia ha organizzato un totale di 88 (91) attività (corsi, seminari e conferenze). Una prima indicazione che emerge dalle valutazioni è che, in generale, il grado di soddisfazione per le attività dell’Accademia e per le sue realizzazioni didattiche è elevato (93 %). L’Accademia ha riunito 2 043(1 997) partecipanti appartenenti alle forze dell’ordine e 784 (841) formatori provenienti da 37 (36) paesi (Stati membri dell’UE e paesi terzi). L’Accademia ha organizzato 17 (10) attività a sostegno della rete ed ha avviato una procedura di domanda di convenzione di sovvenzione per il 2012. Nessuna attività è stata rinviata all’anno successivo.

Relazioni esterne

Politica estera: l’Accademia ha aderito a due nuovi accordi di cooperazione con Georgia e Montenegro. Sta continuando una proficua collaborazione con partner strategici, agenzie partner e istituzioni UE, compreso il SEAE, ed è stata esplicitamente indicata come uno dei principali centri di formazione per agenti di polizia che prendono parte a missioni di polizia nell’UE.

Redazione di manuali ed elaborazione di programmi (comuni) di formazione

Nel 2011, è stato sviluppato un manuale per formatori per la formazione SIRENE, in cooperazione con il comitato per la formazione SIRENE e il gruppo di lavoro SIS/SIRENE nell’ambito del Consiglio dell’Unione europea.

Per quanto riguarda i programmi comuni di formazione, sono stati elaborati tre documenti di base sulla definizione di tali programmi: attuazione/integrazione; marketing dei programmi di formazione comuni e garanzia della qualità.

Ricerca e scienza

La rete dei corrispondenti nazionali nel settore «ricerca e scienza» e l’omonimo gruppo di lavoro hanno sostenuto i preparativi per la conferenza annuale CEPOL 2011 per le forze di polizia europee nel settore «ricerca e scienza» su «Cibercriminalità, cibersicurezza e reti sociali» (Cybercrime, Cyber security and Social Networks) svoltasi il 28-30 giugno 2011.

Sul sito web sono stati pubblicati tre nuovi numeri dello European Science and Research Bulletin.

La e-Library continua ad ampliarsi e viene utilizzata regolarmente quale piattaforma d’informazione per gli utenti registrati di e-Net.

Programma di scambi

Da aprile a dicembre 2011 è stato attivato il programma europeo di scambi CEPOL per le polizie europee 2011 rivolto a:

alti funzionari e formatori,

comandanti,

esperti in cibercriminalità,

e comprendente visite di studio a Europol e all’OLAF.

Il programma ha riguardato temi tratti dalle priorità del Programma di Stoccolma nonché temi selezionati per specialisti/esperti in linea con le esigenze formative delle parti interessate. Ogni visita nell’ambito dello scambio è durata 12 giorni di calendario ed è stata organizzata su base bilaterale, per cui ogni partecipante è stato coinvolto sia come visitatore che come tutor ospitante. Sono state organizzate tre visite di studio ad Europol e una all’OLAF. Complessivamente hanno aderito 292 partecipanti e 26 Stati membri. Il bilancio del programma, di 800 000 euro, è stato finanziato dall’Accademia.

Rete elettronica (e-Net)

La rete elettronica (e-Net) dell’Accademia è stata visitata da 109 000(102 000) utenti unici e, alla fine del 2011, contava 9 283(6 226) utenti registrati (un incremento del 49 % rispetto alla fine del 2010). Il sistema di gestione della formazione (LMS, Learning Management System) dell’Accademia si è dimostrato molto efficace non solo per sostenere le sue attività tradizionali, ma anche per offrire una piattaforma di condivisione delle informazioni per il programma di scambio CEPOL/ISEC e per diversi gruppi di lavoro. Sono state inoltre rese disponibili piattaforme aperte, dove le comunità di pratica possono imparare l’una dall’altra in un contesto di apprendimento in rete utilizzando tecnologie on line.

E-Learning

Nel 2011 l’Accademia ha sviluppato cinque moduli per l’apprendimento on-line sui seguenti argomenti: Europol, Schengen, Cibercriminalità, Violenza di genere e Prevenzione della radicalizzazione attraverso le azioni della polizia di prossimità (COPPRA). I moduli possono essere utilizzati dagli agenti di polizia per la loro professionalizzazione senza vincoli di orari/luogo, come supporto alla formazione permanente e per un apprendimento individuale e autonomo.

Un nuovo prodotto di successo nel settore dell’e-learning è rappresentato dagli «webinair» (seminari realizzati via web), introdotti nel 2011. L’Accademia ha organizzato in totale 18 webinair (9 su temi riguardanti le forze di polizia e 9 come supporto al sistema di gestione della formazione) con 398 partecipanti. Tali prodotti migliorano l’attuale cultura di e-learning all’interno delle forze dell’ordine e i messaggi positivi ricevuti dagli Stati membri confermano che, nel contesto finanziario e di apprendimento attuale, l’Accademia mostra nuove soluzioni per migliorare la produttività.

Fonte: Informazioni fornite dall'Accademia.


LE RISPOSTE DELL’ACCADEMIA

12.

L’Accademia concorda con l’osservazione della Corte. Tuttavia, l’Accademia desidera richiamare l’attenzione sul fatto che sono state attuate delle misure per garantire il contenimento a un minimo degli stanziamenti riportati. La procedura per il riporto di fine esercizio è stata riveduta e migliorata. Tale miglioramento del processo ha permesso di ridurre gli importi degli stanziamenti riportati.

13.

L’Accademia prende atto dell’osservazione della Corte. L’Accademia ha apportato dei miglioramenti per consolidare la pianificazione di bilancio. Nel 2010 sono stati effettuati 63 storni, mentre nel 2011 ve ne sono stati 38, 20 dei quali rientravano nei capitoli di bilancio.

14.

Il Ministero degli Interni del Regno Unito ha informato sia l’Accademia sia la Commissione del fatto che per la fine del 2012 è prevista la chiusura della National Policing Improvement Agency (NPIA). Il Segretario di Stato per l’interno intende creare un nuovo corpo professionale di polizia.

Non è stata presa alcuna decisione definitiva riguardo al futuro della proprietà di Bramshill. È improbabile che un’eventuale vendita della proprietà di Bramshill abbia luogo prima del 2015. In tal caso, è certo che il Ministero degli Interni agirà in stretta collaborazione con l’Accademia e la Commissione e provvederà a fornire ulteriori aggiornamenti alla conclusione della consultazione interna.

15.

L’Accademia concorda con le osservazioni della Corte. Gli standard qualitativi e i modelli della documentazione di ogni fase delle procedure di assunzione sono stati riveduti a giugno 2012 per garantire una migliore trasparenza e chiarezza della documentazione stessa.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/29


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio comunitario delle varietà vegetali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio

2012/C 388/06

INTRODUZIONE

1.

L'Ufficio comunitario delle varietà vegetali (di seguito l’«Ufficio»), con sede ad Angers, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 2100/94 del Consiglio del 27 luglio 1994 (1). Esso ha principalmente il compito di registrare ed esaminare le domande di concessione della privativa dell’Unione relativa alla proprietà industriale delle varietà vegetali, nonché di fare eseguire agli uffici competenti degli Stati membri gli esami tecnici necessari (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Ufficio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il presidente dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Ufficio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il presidente ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Consiglio di amministrazione dell’Ufficio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali (10) dell’Ufficio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Gli stanziamenti d’impegno sono ammontati in totale a 14,4 milioni di euro, contro i 13,1 milioni dell’esercizio precedente. Per le spese amministrative (Titolo II), un importo di 0,4 milioni di euro, pari al 25 % degli stanziamenti d'impegno, è stato riportato al 2012, mentre un importo di 0,3 milioni di euro, pari al 15 % degli stanziamenti d'impegno, è stato annullato. Questo elevato livello di riporti e di annullamenti è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità.

13.

Sono state osservate debolezze per quanto riguarda la registrazione di quattro impegni giuridici anteriormente agli impegni di bilancio (18 791 euro). Gli ordini d’acquisto spesso avevano una data anteriore a quella dell’approvazione degli impegni di bilancio.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

L’Ufficio non ha adottato le modalità di attuazione dello Statuto dei funzionari per quanto riguarda l’assunzione e l’utilizzo di personale a contratto e l’occupazione a titolo temporaneo di posti dirigenziali.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 227 dell’1.9.1994, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Ufficio, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Ufficio.

(9)  Articolo 111 del regolamento (CE) n. 2100/94 (GU L 227 del 1.9.1994, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 18 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 19 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.cpvo.europa.eu/main/en/home/about-the-cpvo/financing.


ALLEGATO

Ufficio comunitario delle varietà vegetali (Angers)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Estratto dell’articolo 36 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Libera circolazione delle merci

Tali divieti o restrizioni [tutela della proprietà industriale e commerciale] non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria, né una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri.

Competenze dell'Ufficio

[Regolamento (CE) n. 2100/94 del Consiglio e Piano strategico 2010-2015]

Obiettivi

Applicare il sistema di privative dell’Unione europea per ritrovati vegetali come unica forma di proprietà industriale dell’Unione europea per quanto riguarda le varietà vegetali.

Stimolare l’innovazione nelle varietà vegetali tramite un trattamento di elevata qualità, a costi accessibili, delle domande di privativa dell’Unione per ritrovati vegetali, fornendo al contempo orientamenti riguardo alla politica e assistenza nell'esercizio di tali privative a beneficio delle parti interessate.

Compiti

Decidere se respingere una domanda per la privativa o se invece concedere la privativa dell’Unione per ritrovati vegetali.

Decidere in merito alle opposizioni.

Decidere in merito ai ricorsi.

Decidere in merito alla nullità o all'annullamento di una privativa dell’Unione europea per ritrovati vegetali.

Organizzazione

Il presidente

Dirige l'Ufficio. Nominato dal Consiglio in base ad un elenco di candidati proposto dalla Commissione, in seguito al parere espresso dal consiglio di amministrazione.

Il consiglio di amministrazione

Sorveglia i lavori dell'Ufficio e può stabilire norme sui metodi di lavoro. Esso è composto di un rappresentante per ogni Stato membro e di un rappresentante della Commissione, nonché dei loro supplenti.

Nell’ambito della procedura di concessione di una privativa comunitaria, le decisioni vengono adottate da Comitati composti di tre membri del personale dell’Ufficio e dalla Commissione di ricorso in caso di ricorsi.

Controllo della legittimità degli atti dell'Ufficio

Controllo, da parte della Commissione, della legittimità degli atti del presidente dell'Ufficio per i quali la legislazione dell’Unione europea non prevede alcun tipo di controllo di legittimità da parte di un altro organo, e degli atti del consiglio di amministrazione riguardanti il bilancio dell'Ufficio.

Audit esterno

Corte dei Conti.

Autorità competente per il discarico

Consiglio di amministrazione.

Risorse messe a disposizione dell'Ufficio nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

14,4 (13) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti previsti nella tabella dell'organico: 46 (46).

Posti occupati: 45 (46).

Totale effettivi: 45 (45), di cui addetti a funzioni:

 

operative: 17,5 (17,5),

 

amministrative: 21,5 (21,5),

 

miste: 6 (6).

Attività svolte e servizi forniti nel 2011 (2010)

Domande ricevute: 3 184(2 886)

Diritti concessi: 2 584(2 303)

Diritti di privativa dell’Unione europea in vigore al 31 dicembre 2011: 18 907(17 610)

Cooperazione internazionale per la protezione delle varietà vegetali

Contributo a far rispettare i diritti di privativa,

Contatti e cooperazione con i seguenti organismi: Commissione europea (DG Salute e consumatori, Comitati permanenti), UPOV (1), CIOPORA (2), ESA (3), OAPI (4), OCSE (5), MAFF (6) (Giappone).

Fonte: Informazioni fornite dall'Ufficio.


(1)  Unione internazionale per la protezione dei ritrovati vegetali.

(2)  Comunità internazionale dei costitutori di varietà da frutta ed ornamentali a propagazione vegetativa.

(3)  European Seed Association.

(4)  Organisation africaine de la propriété intellectuelle.

(5)  Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

(6)  Ministero dell'agricoltura, della pesca e dell'alimentazione del Giappone.

Fonte: Informazioni fornite dall'Ufficio.


LE RISPOSTE DELL’UFFICIO

12.

Un elevato tasso di annullamenti è indice dei risparmi realizzati durante l’esercizio. Va anche rilevato che il livello del riporto C8 è in parte legato alla tempistica degli eventi che hanno luogo a fine anno.

Inoltre, l’UCVV ha compiuto notevoli sforzi negli ultimi anni per ridurre l’ammontare dei riporti. Gli importi assoluti riportati sono diminuiti significativamente, da oltre 1 milione di euro nel 2008 a 450 000 euro nel 2011. Anche l’ammontare degli stanziamenti stornati C8 ha segnato un considerevole calo. L’Ufficio continuerà ad adoperarsi per quanto riguarda le previsioni di bilancio di fine esercizio.

13.

L’Ufficio ribadisce l’osservazione della Corte secondo cui nel sistema esistente gli ordini d’acquisto sono inviati soltanto dopo l’approvazione dell’impegno. L’impegno giuridico acquisisce validità solo una volta che viene fisicamente trasmesso al fornitore, a prescindere dalla data in cui è prodotto il documento. Il rischio di un invio anticipato è trascurabile e di fatto, con l’elaborazione di una piattaforma elettronica per la trasmissione degli ordini d’acquisto, sarà completamente eliminato.

14.

Le agenzie hanno già da tempo avviato una revisione della procedura di assunzione e utilizzo di personale a contratto, a seguito dell’adozione di una nuova decisione da parte della Commissione. L’UCVV ha deciso di attendere fino a che non sarà concordato un nuovo modello di decisione per evitare di dovere assumere diverse decisioni sulla medesima questione. Poiché l’UCVV non si avvale di personale a contratto, l’adozione di questa decisione non è stata considerata urgente.

Per quanto concerne la decisione sull’occupazione a titolo temporaneo di posti dirigenziali, l’UCVV non ha ritenuto la questione urgente, poiché tale situazione finora non si è mai presentata al suo interno. Tuttavia, si è proceduto alla preparazione di un progetto, che è attualmente in fase di esame, in vista di essere trasmesso alla Commissione per l’approvazione.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/34


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

2012/C 388/07

INTRODUZIONE

1.

L'agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2009/336/CE della Commissione (1). L'Agenzia ha il compito di gestire i programmi stabiliti dalla Commissione nei settori dell’istruzione, degli audiovisivi e della cultura, che comportano l'esecuzione dettagliata di progetti di carattere tecnico (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 101 del 21.4.2009, pag. 26.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 10).

(7)  Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati l’8 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://eacea.ec.europa.eu/index_en.php.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 165, paragrafo 1, 166, paragrafo 1, 167, paragrafo 1 e 173, paragrafo 1, del trattato)

Raccolta di informazioni

L’Unione europea contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità.

L’Unione europea attua una politica di formazione professionale.

L’Unione europea contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri.

L’Unione europea e gli Stati membri provvedono affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell'industria dell’Unione.

Competenze dell’Agenzia

(Decisione 2009/336/CE della Commissione)

Obiettivi

Nel quadro delle politiche per l'istruzione, la cultura e l'industria sono state adottate diverse misure per promuovere l'istruzione, la formazione professionale, gli audiovisivi, la cultura, le azioni a favore della gioventù e la cittadinanza attiva nell'Unione europea. Gli obiettivi principali di queste misure consistono nel rafforzare la coesione sociale e nel contribuire alla competitività, alla crescita economica e ad un'unione sempre più stretta fra i popoli europei.

Queste misure includono una serie di programmi.

L'Agenzia è responsabile della gestione di alcuni aspetti di questi programmi [ad esempio, «Apprendimento lungo tutto l'arco della vita», «Cultura», «Gioventù in azione», «Europa per i cittadini», «MEDIA», «Erasmus Mundus» e «Tempus»]. In tale ambito, attua l'assistenza dell’Unione, eccetto per la valutazione del programma, gli studi strategici e qualsiasi altro compito che richieda un margine di apprezzamento discrezionale nel tradurre scelte politiche.

Funzioni

Gestire l’intero ciclo di vita dei progetti specifici che le sono assegnati nell'ambito dell'attuazione dei programmi dell’Unione nonché svolgere i controlli necessari a tal fine, adottando decisioni pertinenti conformemente alla delega della Commissione,

adottare gli atti di esecuzione del bilancio in entrate e spese ed eseguire, sulla base della delega della Commissione, le operazioni necessarie alla gestione dei programmi dell’Unione, in particolare quelle inerenti all'attribuzione di sovvenzioni e appalti,

raccogliere, analizzare e trasmettere alla Commissione tutte le informazioni necessarie per orientare l'attuazione dei programmi dell’Unione,

attuare a livello dell’Unione la rete di informazione sull'istruzione in Europa (Eurydice) per la raccolta, l'analisi e la diffusione di informazioni e la realizzazione di studi e pubblicazioni.

Organizzazione

Comitato direttivo

Composizione

Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea.

Compiti

Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell'Agenzia. Adotta inoltre il bilancio di funzionamento e la relazione annuale di attività dell'Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Struttura di audit interno.

Servizio di audit interno della Commissione.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio

Il bilancio di funzionamento dell’Agenzia per il 2011 ha raggiunto i 50 milioni di euro (49) (finanziato al 100 % dal bilancio generale dell’Unione europea).

L’Agenzia esecutiva ha gestito 621 (600) milioni di euro per l’attuazione di programmi e progetti delegatile dalla Commissione europea.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Personale temporaneo: 102 (102) posti per personale temporaneo previsti nella tabella dell'organico.

Posti occupati 102 (97)

Agenti contrattuali: 336 (330)

Posti occupati: 331 (315)

Totale effettivi: 433 (412) posti occupati da personale che svolge funzioni:

 

operative: 352,

 

amministrative: 81.

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Comunicazione

Organizzazione di 3 giornate informative, aggiornamento dei risultati dei progetti nella banca dati EVE (1), organizzazione di eventi in cooperazione con le direzioni generali (DG) di riferimento,

Organizzazione di un sondaggio sul grado di soddisfazione dei richiedenti e dei beneficiari dal 2007 al 2010. L’analisi dei risultati per programma è stata conclusa e le azioni di follow-up sono state avviate nel 2011,

Pubblicazione della brochure sull’Agenzia, disponibile in 3 lingue (inglese, francese, tedesco),

Organizzazione delle riunioni preliminari per i coordinatori ed i partner dei progetti svoltesi a Bruxelles.

Selezioni

Sono stati pubblicati 28 inviti a presentare proposte ed è stata indetta 1 gara d’appalto,

Sono state pubblicate sul sito Internet dell’Agenzia le schede informative dettagliate (o descrizioni) relative alle proposte selezionate (compendio),

Gestione delle oltre 12 000 proposte ricevute,

Selezione di oltre 3 800 progetti e di 420 Erasmus University Charters.

Visite di monitoraggio

Sono state organizzate più di 400 riunioni di follow-up (in loco o a Bruxelles) con i partecipanti ai progetti al fine di monitorare l'attuazione di questi ultimi.

Misure di semplificazione

L’uso dei moduli elettronici (e-form) è stato esteso a più azioni, fino a riguardare il 75 % di tutte le domande,

Per alcune azioni sono state introdotte delle tipologie contrattuali semplificate (decisioni invece di convenzioni di sovvenzione),

Per diverse azioni è stata introdotta una modalità di calcolo basata su importi forfettari,

Per la valutazione di molte azioni sono state tenute riunioni a distanza con esperti e sono state effettuate valutazione a distanza dei progetti.

Cooperazione con le DG di riferimento

Organizzazione di quattro riunioni del Comitato direttivo,

Riunioni periodiche di coordinamento sui programmi delegati con i direttori operativi delle DG di riferimento (tre riunioni l’anno),

Assistenza alle DG di riferimento per la preparazione della futura generazione di programmi,

Fornitura alla Commissione, su richiesta, di informazioni sull’attuazione dei programmi.

Audit

Sono stati conclusi 119 audit e sono stati stipulati i contratti per 105 nuovi audit,

Contratti e progetti: sono stati firmati 4 579 contratti e sono stati chiusi 4 589 progetti.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


(1)  Piattaforma elettronica per la diffusione e la valorizzazione dei risultati dei progetti finanziati da programmi gestiti dalla Commissione europea nei settori «istruzione», «formazione», «cultura» e «gioventù e cittadinanza».

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

L’Agenzia prende atto della relazione della Corte.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/40


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/08

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia esecutiva per la competitività e l'innovazione (di seguito, l’«Agenzia»), con sede a Bruxelles, è l'ex Agenzia esecutiva per l'energia intelligente (IEEA). Il mandato e la durata sono stati modificati dalla decisione 2007/372/CE (1) della Commissione, che modifica la decisione 2004/20/CE (2). L'Agenzia è stata istituita per un periodo limitato, che ha avuto inizio il 1o gennaio 2004 e che si concluderà ora il 31 dicembre 2015, allo scopo di gestire le azioni UE nel settore dell'energia, dell'imprenditorialità e dell'innovazione, nonché del trasporto merci sostenibile (3).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (4) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (5) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (7). Il direttore ha il compito di porre in essere (8) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (9) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La resposabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (10), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (11) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (12).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

La dotazione iniziale del bilancio 2011 dell’Agenzia (16,2 milioni di euro) comprendeva 10,7 milioni di euro destinati alle spese per il personale. Le spese per il personale sono ammontate in realtà a 10 milioni di euro. Se le risorse di bilancio sono state sovrastimate di 0,7 milioni di euro, il sottoutilizzo delle stesse è stato inferiore agli esercizi precedenti [1,5 milioni di euro nel 2010 (13)].

CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

13.

In virtù del contratto di locazione stipulato nel 2010 per la nuova sede, l’Agenzia deve versare un totale di 2,4 milioni di euro a seguito del rinnovo degli uffici da parte del proprietario. L’Agenzia ha eseguito un versamento iniziale di 2 milioni di euro nel 2010; la parte restante doveva essere corrisposta in tre rate nel 2011, nel 2012 e nel 2013.

14.

L’Agenzia non ha calcolato correttamente l’importo da versare nel 2011 e, di conseguenza, il pagamento effettuato risulta superiore al dovuto di 108 287 euro. Il proprietario ha rimborsato l’importo versato in eccesso nel gennaio 2012. Tuttavia, il pagamento non corretto effettuato dall’Agenzia indica la necessità che essa rafforzi i propri controlli onde evitare pagamenti indebiti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione II, presieduta da Harald NOACK, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 10 ottobre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 140 dell’1.6.2007, pag. 52.

(2)  GU L 5 del 9.1.2004, pag. 85.

(3)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(4)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(5)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(6)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(7)  Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 10).

(8)  Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.

(9)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 del titolo VI del regolamento (CE, Euratom) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).

(10)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(11)  I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il giorno stesso. I conti annuali definitivi sono pubblicati al seguente indirizzo internet http://ec.europa.eu/eaci/docs_en.htm.

(12)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) o, in mancanza di questi, dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).

(13)  Cfr. paragrafo 13 della relazione sui conti annuali 2010 (GU C 366 del 15.12.2011, pag. 81).


ALLEGATO

Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE)

1.

La politica dell'Unione in materia ambientale deve contribuire a salvaguardare, tutelare e migliorare la qualità dell'ambiente, tutelare la salute umana, utilizzare in modo accorto e razionale le risorse naturali e promuovere sul piano internazionale misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale.

(Articolo 191 del TFUE)

2.

La politica dell'Unione in materia di industria provvede affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell'industria dell’Unione accelerando l'adattamento dell'industria alle trasformazioni strutturali, promuovendo un ambiente favorevole all'iniziativa ed allo sviluppo delle imprese e alla loro cooperazione, favorendo un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche d'innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico. Gli Stati membri si consultano reciprocamente in collegamento con la Commissione e, per quanto è necessario, coordinano le loro azioni. La Commissione può prendere ogni iniziativa utile a promuovere detto coordinamento.

(Articolo 173 del TFUE)

3.

La politica comune dei trasporti stabilisce norme comuni applicabili ai trasporti internazionali in partenza dal territorio di uno Stato membro o a destinazione di questo, o in transito sul territorio di uno o più Stati membri. Essa fissa inoltre le condizioni per l'ammissione di vettori non residenti ai trasporti nazionali in uno Stato membro, nonché le misure atte a migliorare la sicurezza dei trasporti.

(Articolo 91, paragrafo 1 e articolo 100, paragrafo 2 del TFUE)

Competenze dell’Agenzia

(quali definite nella decisione 2004/20/CE della Commissione, modificata dalla decisione 2007/372/CE)

Obiettivi

Nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, l'Unione europea ha adottato una serie di provvedimenti volti a promuovere e sviluppare la competitività e l'innovazione. Tali provvedimenti includono l'istituzione del programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) 2007-2013 (decisione 1639/2006/CE), segnatamente con i programmi Energia intelligente — Europa (EIE) e Innovazione e Imprenditorialità (EIP). Essi includono anche il programma Marco Polo (MP) (Regolamento (CE) n. 1692/2006). I principali obiettivi consistono nel promuovere la competitività delle imprese, in particolare delle piccole e medie imprese (PMI), nell’incoraggiare tutte le forme di innovazione, nonché l'ecoinnovazione e nel promuovere l'efficienza energetica e fonti energetiche nuove e rinnovabili in tutti i settori, compresi i trasporti. Nell'ambito di questi programmi UE, l'Agenzia è responsabile di tutti i compiti di esecuzione riguardanti il sostegno UE, ad esclusione della valutazione del programma, del monitoraggio legislativo e degli studi strategici o di qualsiasi altra azione che può essere di competenza esclusiva della Commissione europea.

Compiti

Attuare i programmi UE sulla base delle deleghe ricevute da parte della Commissione:

gestire tutte le fasi del ciclo di vita di progetti specifici,

eseguire tutte le operazioni necessarie per gestire i programmi UE, in particolare l’esecuzione del bilancio, tramite l’assegnazione di contratti e sovvenzioni,

raccogliere, analizzare e trasmettere alla Commissione tutte le informazioni necessarie per orientare l’attuazione dei programmi e promuovere il coordinamento e la sinergia fra gli stessi,

per quanto riguarda il programma Innovazione e Imprenditorialità (EIP), essere responsabile della gestione dei progetti e della rete Enterprise Europe, dei progetti pilota di prima applicazione commerciale nel campo dell'ecoinnovazione, nonché delle azioni innovative con un grado elevato di standardizzazione (progetto IP Base).

Organizzazione

Comitato direttivo

Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea. Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell'Agenzia. Adotta inoltre il bilancio di funzionamento e la relazione annuale di attività dell'Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio

A)   Bilancio operativo

Dotazione prevista: 229,6 (249,8) milioni di euro (interamente a carico del bilancio generale dell’UE). L’Agenzia dà esecuzione al bilancio operativo sotto la responsabilità della Commissione:

per l’EIE: 83,8 (71,0) milioni di euro,

per l’ecoinnovazione nel quadro dell’EIP: 38 (35,2) milioni di euro,

per le reti nel quadro dell’EIP: 50,9 (79,7) milioni di euro,

per il programma Marco Polo: 56,8 (63,8) milioni di euro.

B)   Bilancio amministrativo

15,6 milioni di euro (finanziati al 100 % mediante sovvenzione UE) per il bilancio amministrativo, gestito dall’Agenzia in maniera autonoma.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Totale degli effettivi: 159 (155) posti previsti, di cui 156 (142) occupati,

Posti di agente temporaneo: 37 (37) posti previsti, di cui 33 (33) occupati,

Personale contrattuale: 122 (118) posti previsti, di cui 123 (109) occupati.

Attività e servizi forniti nel 2011

Per il programma Energia intelligente Europa (EIE), a seguito dell’invito a presentare proposte sono pervenute 384 domande e si sono svolte oltre 100 riunioni per discutere dei progetti. Alla fine di marzo 2011, l’Agenzia ha completato la maggior parte delle negoziazioni contrattuali per le 44 proposte selezionate nel quadro dell’invito a presentare proposte 2010. La maggior parte dei contratti è stata firmata alla fine di aprile 2011.

L’Agenzia ha partecipato ad oltre 20 giornate informative a livello nazionale. Inoltre, ha risposto a circa 200 richieste di verifica precedenti alla presentazione della proposta, mediamente in meno di una settimana. Particolari sforzi sono stati profusi nella promozione della nuova iniziativa «Rafforzare le competenze» per formare e qualificare la manodopera nel settore dell’ediliza. L’Agenzia ha organizzato, il 16 marzo, un seminario per i soggetti interessati al fine di presentare l’iniziativa ai diversi attori del settore edile, istituzionale e della formazione.

Programma Innovazione e Imprenditorialità (EIP) — Enterprise Europe Network

Il Programma è costituito da oltre 580 organizzazioni partner di 47 paesi, inclusi i 27 Stati membri dell’UE. Oltre ad essere incaricata di compiti di gestione dei progetti previsti da 92 contratti (convenzioni specifiche di sovvenzioni) e del progetto IPeuropAware, l’Agenzia è responsabile anche dell’«animazione» della rete Enterprise Europe e della gestione degli strumenti informatici e delle basi dati per la comunicazione interattiva fra i partner della rete. Nel 2011, l’Agenzia ha attuato, per conto della Commissione, le seguenti azioni:

Enterprise Europe Network:

Operazioni di rete,

Supporto di rete (animazione),

Strumenti IT per la rete,

Progetti IPR e portale per le imprese «la vostra Europa»,

Progetti pilota e progetti di prima applicazione commerciale nel campo dell'ecoinnovazione

Ecoinnovazione

L’ecoinnovazione è supportata mediante il Programma per la competitività e l'innovazione (PCI) attraverso diversi tipi di misure (strumenti finanziari, reti di attori nazionali e regionali, progetti pilota e di prima applicazione commerciale). L’Agenzia ha il compito di gestire i progetti pilota e i progetti di prima applicazione commerciale nel campo dell'ecoinnovazione con una dotazione di bilancio indicativa di 185 milioni di euro per il periodo 2008-2013.

Nel 2011 gli sforzi si sono concentrati su:

il completamento della procedura relativa agli inviti a presentare proposte del 2010: le negoziazioni sono state ultimate entro la fine di novembre 2011; tutti i contratti (47) sono stati firmati entro tale data,

Nuovo invito a presentare proposte 2011. L’invito 2011 è stato bandito nell’aprile 2011; le proposte pervenute sono state 280. La valutazione centrale si è svolta dal 21 novembre al 9 dicembre. La riunione finale era prevista per il 14 febbraio 2012,

Produzione e diffusione di informazioni sui progetti EIP in materia di ecoinnovazione, come previsto nel piano di lavoro dell’Agenzia sulla comunicazione (avvisi elettronici, aggiornamenti regolari del sito Ecoinnovazione); trasferimento della base dati dei progetti eco-innovazione su un nuovo server; attuazione di un nuovo contratto di istallazione e manutenzione; organizzazione della giornata informativa europea 2011 svoltasi nell’aprile 2011,

Gestione dei progetti in corso.

Programma Marco Polo

Principali attività:

Completamento della procedura relativa all’invito a presentare proposte 2010 (101 proposte pervenute),

A seguito dell’adozione del Programma di lavoro Marco Polo per il 2011, promuovere ed esperire l’invito a presentare proposte 2011; l’invito è stato pubblicato il 21 ottobre, con scadenza per la presentazione delle proposte al 16 gennaio 2012,

Produrre e diffondere informazioni sul programma Marco Polo, come previsto nel piano di lavoro dell’Agenzia in materia di comunicazione,

Formulare raccomandazioni dirette alla DG MOVE di riferimento sull’attuazione del programma Marco Polo e della sua futura evoluzione,

Gestione dei progetti in corso.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

In linea con le precedenti raccomandazioni della Corte, l’Agenzia ha migliorato le previsioni riferite al titolo 1 (spese per il personale). Nel 2011 vi è stata effettivamente una lieve sopravvalutazione dovuta a fattori esterni all’Agenzia o difficili da prevedere in sede di adozione del bilancio iniziale, quali: assenza di una decisione relativa all’indicizzazione salariale, richieste da parte del personale di congedo parentale o non retribuito, avvicendamento del personale più rapido del previsto e durata del processo di assunzione per determinate funzioni maggiore del previsto. Il bilancio per l’esercizio 2012 continua a seguire un approccio alle previsioni più rigoroso. L’esecuzione del bilancio nel 2012 dimostra che le stime riguardanti le spese per il personale sono più accurate degli anni precedenti. L’Agenzia ritiene improbabile che in futuro vi sarà un’eccedenza considerevole.

13-14.

L’Agenzia ha preso atto dell’importo in questione versato in eccesso. Come osservato dalla Corte, esso è stato immediatamente rimborsato dal proprietario. Il caso è stato documentato e i lavori di sistemazione previsti in tale contratto sono stati rimborsati nella loro totalità. L’Agenzia adotterà le misure necessarie onde evitare una situazione analoga per i futuri contratti con rimborsi anticipati.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/46


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

2012/C 388/09

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori (di seguito l'«Agenzia»), con sede a Lussemburgo, è stata istituita dalla decisione 2004/858/CE (1) della Commissione e modificata dalla decisione 2008/544/CE della Commissione (2). L'Agenzia è stata istituita, per un periodo iniziato il 1o gennaio 2005 e che terminerà nel 2015, per la gestione delle azioni dell’Unione nell’ambito della politica per la salute e per i consumatori (3).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287, paragrafo 1, secondo comma, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (4) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (5) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (7). Il direttore ha il compito di porre in essere (8) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (9) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (10), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (11) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (12).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

Il commento che segue non mette in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTO SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Per il titolo III — Costi connessi alle spese operative, è stato riportato al 2012 un importo di 0,8 milioni di euro, pari al 46 % degli impegni contratti. Questo elevato livello di riporti è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione I, presieduta da Ioannis SARMAS, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 25 luglio 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 369 del 15.12.2004, pag. 73.

(2)  GU L 173 del 3.7.2008, pag. 27.

(3)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(4)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce, inter alia, il tasso di esecuzione degli stanziamenti, nonché un riepilogo degli storni di stanziamenti tra le varie voci di bilancio.

(5)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario ed il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto e l’allegato ai rendiconti finanziari, che include una descrizione delle principali politiche contabili nonché altre informazioni esplicative.

(6)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(7)  Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 6).

(8)  Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004 del Consiglio.

(9)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 della Commissione (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).

(10)  Articolo 14 del regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio (GU L 11 del 16.1.2003, pag. 1).

(11)  I conti annuali definitivi, compilati il 12 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://ec.europa.eu/eahc/about/about.html.

(12)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori (Lussemburgo)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 168 e 169, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea)

Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana. L'azione dell'Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute umana. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l'informazione e l'educazione in materia sanitaria. L’Unione completa l'azione degli Stati membri volta a ridurre gli effetti nocivi per la salute umana derivanti dall'uso di stupefacenti, comprese l'informazione e la prevenzione.

Al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, l'Unione contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori nonché a promuovere il loro diritto all'informazione, all'educazione e all'organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi.

Competenze dell’Agenzia

Obiettivi

L’Agenzia è responsabile dello svolgimento dei compiti di attuazione per quanto riguarda la gestione del secondo Programma di sanità pubblica 2008-2013 adottato con la decisione n. 1350/2007/CE, del Programma consumatori per gli anni 2007-2013 adottato con decisione n. 1926/2006/CE e delle misure di formazione in materia di sicurezza alimentare coperte dal regolamento (CE) n. 882/2004 e dalla direttiva 2000/29/CE,

L’Agenzia gestisce inoltre tutte le fasi del ciclo di vita delle misure di esecuzione ad essa delegate nell’ambito del programma d'azione UE in materia di sanità pubblica 2003-2008, adottato con decisione 1786/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 settembre 2002.

Compiti

Nell’ambito dei Programmi dell’Unione sotto elencati, l’Agenzia è responsabile dell’attuazione dei seguenti compiti, quali definiti nell’atto di delega adottato il 9 settembre 2008 (1):

 

Programma di sanità pubblica 2003-2008 — decisione n. 1786/2002/CE;

 

Programma di sanità pubblica 2008-2013 — decisione n. 1350/2007/CE;

 

Programma consumatori 2007-2013 — decisione n. 1926/2006/CE;

 

Misure di formazione in materia sicurezza alimentare — regolamento (CE) n. 882/2004 e direttiva 2000/29/CE:

a)

gestire tutte le fasi del ciclo di vita dei progetti (a scopo di monitoraggio e divulgazione, l’Agenzia prenderà le misure necessarie alla creazione di una banca dati dei progetti o al mantenimento di una già esistente, che incorpori una descrizione del progetto ed i risultati finali);

b)

monitorare i progetti attuati in base a tali programmi e misure, ivi incluse le iniziative necessarie;

c)

raccogliere, elaborare e distribuire dati, ed in particolare raccogliere, analizzare e trasmettere alla Commissione tutte le informazioni necessarie per orientare l’esecuzione dei programmi dell’Unione e delle misure, promuovere il coordinamento e la sinergia con gli altri programmi dell’Unione, gli Stati membri e le organizzazioni internazionali;

d)

organizzare riunioni, seminari, discussioni e azioni di formazione;

e)

contribuire alla valutazione dell’impatto dei programmi, in particolare nella valutazione annuale e/o di metà termine dell’attuazione dei programmi, ed applicare le azioni decise dalla Commissione in seguito alla valutazione;

f)

divulgare i risultati delle operazioni di informazione previste ed attuate dalla Commissione;

g)

fornire dati globali di controllo e supervisione;

h)

partecipare ai lavori preparatori sulle decisioni di finanziamento.

Organizzazione

Comitato direttivo

Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea. I membri del Comitato direttivo vengono nominati per due anni.

Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, il programma di lavoro annuale dell'Agenzia. Adotta inoltre il bilancio di funzionamento e la relazione annuale di attività dell'Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea per quattro anni.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

Il bilancio amministrativo dell'Agenzia per il 2011 è ammontato a 7,04 milioni di euro.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Al 31 dicembre 2011, il personale statutario dell'Agenzia comprendeva 49 agenti, di cui 11 agenti temporanei e 38 agenti contrattuali.

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

1.   Monitoraggio delle sovvenzioni concesse nel 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009 nell’ambito del Programma di sanità pubblica (PSP) 2003-2008. Positiva conclusione dei negoziati per sovvenzioni nell’ambito degli inviti a presentare proposte del 2009, compresi progetti, conferenze, sovvenzioni di funzionamento, azioni congiunte. Gestione dell’invito a presentare proposte del 2011. Inviti a presentare proposte, sovvenzioni e aggiudicazione degli appalti nell’ambito degli inviti a presentare proposte del 2008 e delle gare d’appalto del Programma consumatori 2007-2013. Appalti aggiudicati a seguito dei bandi di gara del 2007, 2008 e 2009 nel quadro delle misure di formazione in materia di sicurezza alimentare.

2.1.   Programma di lavoro PSP

Esecuzione dell’invito a presentare proposte 2011 relativo al programma di sanità pubblica. Sono pervenute 173 proposte, di cui: 115 si riferivano a progetti, 10 ad azioni congiunte, 25 a sovvenzioni di funzionamento e 27 a conferenze,

Gestione di contratti con organizzazioni internazionali, compresi i progetti trasferiti dalla DG SANCO all’Agenzia,

Lancio dei bandi di gara relativi al programma di lavoro 2010 del «programma sanità» e aggiudicazione. Sono state bandite nove gare d'appalto per la DG SANCO,

Pubblicazione dell’invito a presentare proposte per il 2012: oltre all’invito a presentare proposte del 2011 (vedi sopra), l’Agenzia ha pubblicato sulla GU dell’8 dicembre 2011 gli inviti a presentare proposte nell’ambito del piano di lavoro del 2012,

Contributo alle politiche della DG SANCO: Preparazione della valutazione d’impatto per la nuova proposta di Programma di sanità pubblica (PSP3): l’Agenzia ha prodotto una serie di studi di casi «su misura» su singole azioni o settori del Programma che hanno contribuito in maniera rilevante agli obiettivi del secondo PSP. L’Agenzia ha anche sviluppato un nuovo modello di rendicontazione con l’obiettivo di fornire ai colleghi della DG SANCO una migliore valutazione dell’impatto delle azioni finanziate in ambito PSP1/PSP2 e della loro pertinenza nel processo di elaborazione delle politiche. Dopo essere stato provato nel dicembre 2011 su un campione di 10 relazioni finali ed essere stato validato dall’esame dei risultati, il modello verrà utilizzato a partire dal 2012.

2.2.   Programma di lavoro del Programma consumatori

Inviti a presentare proposte. Nel 2011 sono stati banditi 7 inviti a presentare proposte,

Scambio di funzionari (direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti (DSGP)/regolamento in materia di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC)). Nell’ambito dei bandi per lo scambio di funzionari, l’Agenzia ha concesso 20 sovvenzioni, che hanno dato l’opportunità a funzionari provenienti da diversi Stati membri di condividere esperienze e conoscenze in merito all’attuazione della direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 dicembre 2001 in materia di sicurezza generale dei prodotti e del regolamento (CE) n. 2006/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004 concernente la cooperazione per la tutela dei consumatori. Il numero delle proposte presentate nel 2011 è leggermente aumentato rispetto al 2010 (da 22 domande nel 2010 a 24 nel 2011),

Azioni congiunte (DSGP/CPC). L’Agenzia ha cofinanziato un progetto finalizzato allo scambio e all’attuazione delle migliori pratiche tra Stati membri, contribuendo così a migliorare la cooperazione transfrontaliera e la sicurezza dei prodotti di consumo. Le attività specificamente connesse ai prodotti hanno riguardato le seguenti attività di vigilanza del mercato: prodotti attraenti per i bambini ad imitazione di un prodotto alimentare, abiti da travestimento per bambini, puntatori laser, scale a pioli e abbigliamento e accessori ad alta visibilità per chi li indossa,

Sovvenzioni di funzionamento per le organizzazioni europee dei consumatori. Nel quadro del bando relativo alle sovvenzioni di funzionamento per le organizzazioni europee dei consumatori e le organizzazioni che curano gli interessi dei consumatori nel processo di normalizzazione, l’Agenzia ha concluso accordi di sovvenzione e di partenariato rispettivamente con il BEUC (Bureau Européen des Unions de Consommateurs) e con l’ANEC (Associazione europea per il coordinamento della rappresentanza dei consumatori in materia di normalizzazione),

Rete dei centri europei dei consumatori (CEC). La rete CEC fornisce informazioni ai consumatori in materia di acquisti transfrontalieri e aiuta a risolvere i relativi litigi e reclami. Nel 2010, la rete CEC ha trattato oltre 71 000 casi. Tale cifra rappresenta un incremento dei casi del 15 % rispetto al 2009. L’Agenzia ha lanciato nel 2011 un invito a presentare proposte per la fornitura di contributi finanziari ai centri europei dei consumatori (CEC), che ha portato alla conclusione di 29 convenzioni di sovvenzione. Considerata l’accresciuta visibilità della rete tra i consumatori europei, l’Agenzia ha avviato uno studio per migliorare la qualità e l’attrattiva dei siti web dei CEC nazionali. Attualmente, tutti i CEC stanno attuando le raccomandazioni formulate nello studio,

Gare d’appalto. Sono stati pubblicati bandi di gara e 4 richieste di servizi specifici,

Diario scolastico europeo. Il Diario Europa è un diario scolastico, rivolto agli studenti delle scuole secondarie, da utilizzare come strumento per i compiti a casa e per altre annotazioni concernenti la scuola. Diverse direzioni generali della Commissione e altre istituzioni UE hanno assicurato un proprio contributo in termini di contenuti e di finanziamento. Nel corso del 2010, è stato concluso e aggiudicato un contratto quadro con la Generation Europe Foundation per la realizzazione, stampa e distribuzione dell'edizione 2011/2012 del Diario Europa e della relativa guida per gli insegnanti. L’Agenzia, quale gestore del contratto quadro, ha coordinato e monitorato l’attuazione di tale progetto, approvando 21 contratti con differenti direzioni generali della Commissione e con il Comitato economico e sociale,

DOLCETA. Dopo la conclusione di un contratto quadro, l’Agenzia ha stipulato un contratto iniziale specifico per la ripresa del sito web Dolceta da parte di un nuovo contraente. Dopo aver esaminato i risultati della valutazione esterna sulle azioni concernenti l'educazione e l'informazione dei consumatori e la creazione di capacità a tale livello, sono state avviate altre due richieste di servizi. Esse sono finalizzate a mantenere e ospitare l’attuale sito web e a migliorare l’angolo degli insegnanti,

Studi del mercato dei beni di consumo. Nell’ambito del contratto quadro per gli studi del mercato dei beni di consumo, sono stati firmati due contratti specifici. Al fine di raccogliere dati per migliorare la comprensione, il monitoraggio e la presa in considerazione degli interessi dei consumatori nel mercato interno, l’Agenzia ha anche firmato un contratto per lo svolgimento di un’indagine di mercato per il monitoraggio di 51 mercati di beni di consumo in 27 Stati membri,

Campagna d’informazione sui diritti dei consumatori in Romania: nel 2011, l’Agenzia ha concluso tre contratti per l’attuazione di una campagna d’informazione sui diritti dei consumatori in Romania. L’avvio di tale campagna è previsto per la primavera del 2012,

Nel 2011, l’Agenzia ha concluso cinque contratti quadro per studi sul comportamento dei consumatori. Due richieste di studi sono state avanzate da parte delle DG SANCO e JUST.

2.3.   Programma di lavoro «Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti» (BTSF)

Monitoraggio dei contratti trasferiti dalla DG SANCO relativi a progetti rientranti nei bandi di gara 2007 e 2008 e dei contratti stipulati nell’ambito del bando 2009. A seguito di un accordo con la DG SANCO, è stato trasferito all’Agenzia un blocco di sei contratti stipulati nell'ambito del BTSF. L’Agenzia ha monitorato i programmi definiti nell’ambito di sette nuovi contratti rientranti nei bandi di gara pubblicati nel 2009,

Nel corso del 2011, l’Agenzia ha rilevato quasi completamente dalla DG SANCO l’esecuzione dell’iniziativa BTSF. Tutti i contratti firmati dalla Commissione nel 2008 e 2009 sono stati eseguiti in maniera tempestiva e hanno ricevuto elevati punteggi di valutazione da parte dei partecipanti,

Nel corso del 2011, sono stati organizzati nei vari paesi dell’UE 133 differenti sessioni o seminari di formazione, cui hanno partecipato quasi 6 000 persone, in prevalenza funzionari degli Stati membri,

Monitoraggio degli appalti aggiudicati a seguito dei bandi di gara del 2009 (7 contratti) e del 2010 (15 contratti),

Pubblicazione di bandi di gara del 2011 e aggiudicazione.

3.   Creazione e divulgazione di informazioni sul Programma di sanità pubblica, sul Programma consumatori, sui progetti finanziati dal programma «Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti» e sulle attività realizzate dall’Agenzia esecutiva nel 2011.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


(1)  Decisione della Commissione del 9 settembre 2008, che delega poteri all'Agenzia.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

12.

L’EAHC prende atto delle osservazioni della Corte, riguardanti il livello degli stanziamenti d’impegno riportati al titolo III e le spese operative del bilancio di funzionamento dell’Agenzia.

Nel corso degli anni l’Agenzia ha prodigato degli sforzi allo scopo di ridurre il livello di tali stanziamenti riportati, migliorando così l’annualità dell’esecuzione del bilancio. Ad esempio, gli stanziamenti riportati al titolo III del bilancio (espresso in % degli impegni effettuati) sono diminuiti dal 73 % nel 2007 (primo anno operativo dell’Agenzia) al 59 % nel 2010 e del 46 % nel 2011.

Tale tendenza positiva sarà mantenuta nel futuro. Le azioni previste nel programma di lavoro dell’Agenzia, in particolare al titolo III del suo bilancio di funzionamento, continueranno — per quanto possibile — a essere attuate anticipandole nel corso dell’anno.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/53


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/10

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Colonia, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1592/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Essa ha il compito di mantenere un livello elevato di sicurezza dell'aviazione civile, di garantire lo sviluppo corretto della sicurezza in questo campo, di stabilire specifiche di certificazione e di provvedere alla certificazione dei prodotti aeronautici (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

La diminuzione del coefficiente per la Germania nel giugno 2010 ha causato un’eccedenza significativa negli stanziamenti del Titolo I dell’Agenzia (spese per il personale) nel 2011. Circa 3 milioni di euro (7 % degli stanziamenti) sono stati stornati dal Titolo I a varie linee di bilancio del Titolo III (spese operative), nonostante il tasso di pagamenti eseguiti a titolo di queste ultime fosse modesto (12). Come consentito dal regolamento finanziario dell’Agenzia, questo storno importante da titolo a titolo, che ha mutato considerevolmente la struttura del bilancio, non è stato sottoposto all’approvazione del consiglio di amministrazione dell’Agenzia (13). Tale situazione è tuttavia in contrasto col principio della specializzazione del bilancio.

13.

Lo storno ha portato gli stanziamenti del Titolo III a 13,7 milioni di euro. Alla fine dell’esercizio, però, 7,8 milioni di euro sono stati riportati al 2012, il che è in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

14.

È necessario che l’Agenzia migliori la gestione delle immobilizzazioni. L’attivo è registrato in due sistemi diversi che possono essere riconciliati solo manualmente. I rapporti e le presentazioni sintetiche degli inventari fisici dovrebbero essere migliorate. La stima dei costi dei progetti relativi alle immobilizzazioni generate internamente era inadeguata e gli scostamenti non erano monitorati. Non tutti i costi relativi al personale interno sono stati presi in considerazione e la documentazione dei costi esterni era insufficiente.

15.

Alla fine del 2011, l’Agenzia deteneva saldi bancari per 55 milioni di euro (2010: 49 milioni di euro) presso un’unica banca. Non era stata stabilita una politica di tesoreria per limitare tale rischio e ottenere al contempo rendimenti appropriati dall’investimento.

ALTRE OSSERVAZIONI

16.

La Corte ha rilevato che persiste la necessità di migliorare la trasparenza delle procedure di selezione del personale. Non vi sono elementi da cui risulti che l’Agenzia abbia stabilito, prima del vaglio delle candidature, le domande per le prove scritte e i colloqui, il numero massimo di candidati da includere nell’elenco di riserva o il punteggio minimo da raggiungere per esservi inclusi.

17.

In base all’attuale contratto di affitto, l’Agenzia è tenuta, a fine locazione, a ripristinare le condizioni originarie dei locali. Un accantonamento di 1 milione di euro è stato contabilizzato sulla base della stima, da parte dell’Agenzia, degli eventuali costi di riparazione in caso di deterioramento dell’immobile. La stima elaborata dal proprietario è però di 4 milioni di euro. È necessario che l’Agenzia richieda a un esperto esterno indipendente una stima dei costi di riparazione suddetti e che questi figurino nei conti.

18.

La Corte ha svolto un audit inteso a valutare le politiche e le procedure applicate in situazioni in cui si configurano conflitti di interessi per quattro agenzie europee, fra cui l’Agenzia europea per la sicurezza aerea. I risultati dell’audit sono presentati in un documento a parte (Relazione speciale n. 15/2012).

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 240 del 7.9.2002, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248, del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.easa.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  La linea di bilancio 3200 (sviluppo di applicazioni commerciali) è aumentata del 37 % raggiungendo i 3,5 milioni di euro; la linea di bilancio 3600 (regolamentazione) è aumentata dell’87 % e la sua dotazione ammonta ora a 1,4 milioni di euro; la linea di bilancio 3601 (cooperazione internazionale) è aumentata del 123 % giungendo a 778 000 euro, mentre la linea di bilancio 3903 (ricerca) è aumentata del 550 % e conta 1,3 milioni di euro.

(13)  In base al regolamento che istituisce l’Agenzia e al regolamento finanziario generale, solo gli storni di entità superiore al 10 % degli stanziamenti devono essere sottoposti all’approvazione del consiglio di amministrazione. Tuttavia, a differenza del regolamento finanziario generale dell’UE, il regolamento finanziario dell’Agenzia non limita gli storni al 30 % degli stanziamenti delle linee di bilancio destinatarie.


ALLEGATO

Agenzia europea per la sicurezza aerea (Colonia)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 100 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire le opportune disposizioni per la navigazione marittima e area. Essi deliberano previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni.

Competenze dell’Agenzia

[Poteri dell’Agenzia quali definiti nel regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento e del Consiglio (“regolamento di base”)]

Obiettivi

Mantenere un livello elevato ed uniforme della sicurezza dell'aviazione civile in Europa e assicurare il corretto funzionamento e sviluppo della sicurezza dell'aviazione civile.

Funzioni

Emettere pareri e raccomandazioni destinati alla Commissione,

emettere specifiche di certificazione, tra cui codici di aeronavigabilità e metodi accettabili di conformità, nonché qualsiasi materiale esplicativo per l'applicazione del regolamento di base e delle relative modalità di applicazione,

adottare decisioni in materia di certificazione di aeronavigabilità ed ambientale, di certificazione dei piloti, di certificazione di operazioni di volo, di organizzazioni operanti in paesi terzi, di ispezioni negli Stati membri e di indagini concernenti le imprese,

effettuare ispezioni in materia di standardizzazione presso le autorità competenti degli Stati membri, dei paesi associati e dei paesi dell’ex Joint Aviation Authority (JAA) (in questo caso, conformemente agli accordi operativi).

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione: un rappresentante per Stato membro e un rappresentante della Commissione.

Compiti: istituisce un organo consultivo delle parti interessate.

Direttore esecutivo

Dirige l'Agenzia ed è nominato dal consiglio di amministrazione in base a una proposta della Commissione.

La commissione di ricorso

Delibera sui ricorsi avverso le decisioni dell’Agenzia in materia di certificati, diritti, onorari e controlli presso le imprese.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

Bilancio totale: 138,7 (137,2) milioni di euro, comprendenti:

Risorse proprie: 75,2 (73) milioni di euro (54,2 %),

Sovvenzione UE: 34,4 (34,2) milioni di euro (24,8 %),

Contributo versato da paesi terzi: 1,7 (1,7) milioni di euro (1,2 %),

Entrate con destinazione specifica provenienti dai diritti e dagli onorari riscossi: 24,7 (27,1) milioni di euro (17,8 %),

Altre entrate: 1,4 (0,6) (1 %),

Altre sovvenzioni: 1,2 (0,7) (1 %).

Effettivi al 31 dicembre 2011

574 (570) posti per personale temporaneo previsti nella tabella dell'organico

Posti occupati: 573 (523)

Altri agenti: 68 (63), agenti contrattuali 57 (54), esperti nazionali distaccati 11 (8), consulenti speciali 0 (1)

Totale personale temporaneo: 574 (1) (524)

posti occupati finanziati da sovvenzioni: 223 (2) (206),

posti occupati finanziati mediante i diritti riscossi: 350 (2) (318).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Pareri

7 Pareri relativi a modifiche ai regolamenti (CE) n. 2042/2003 e (CE) n. 1702/2003.

Decisioni di regolamentazione

15 decisioni relative a specifiche di certificazione (5), metodi accettabili di conformità e documenti di orientamento (10).

Elaborati supplementari prodotti nel 2011 (che serviranno per l'elaborazione normativa nei prossimi anni)

21 capitolati, 20 avvisi di proposta di modifica (NPA), 18 documenti di risposta a osservazioni.

Cooperazione internazionale

8 accordi operativi.

12 Procedure di attuazione dell’accordo operativo.

25 raccomandazioni fornite in lettere indirizzate agli Stati aderenti all’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale (ICAO).

BASA (Accordo bilaterale in materia di sicurezza aerea)

Entrata in vigore degli accordi bilaterali UE/USA e UE/Canada in materia di sicurezza aerea.

Supporto per la preparazione di 2 Consigli bilaterali di supervisione, 2 Consigli di supervisione della certificazione e 2 riunioni del Consiglio congiunto di coordinamento della manutenzione con la Federal Aviation Administration (FAA) e 1 sottocomitato per la certificazione con la Transport Canada Civil Aviation (TCCA).

Decisioni di certificazione al 31 dicembre 2011

Certificati di omologazione del tipo (TC), Certificati ristretti di omologazione del tipo (RTC): 13 (3)

Certificati di omologazione supplementare: 656

Prescrizioni di aeronavigabilità: 271

Metodi alternativi di conformità: 53

Autorizzazioni ETSO: 236

Cambiamenti importanti/Riparazioni importanti/Nuovi derivati TC: 903

Cambiamenti minori/Riparazioni minori: 977

Manuali di volo dell'aeromobile: 383

Approvazioni delle condizioni di volo: 594

Sostegno alla certificazione per convalida (CSV): 8.

Approvazioni DOA [DOA e procedure alternative alla DOA (AP-DOA)]: 495

Approvazione di organismi di manutenzione (bilaterale) (4): 1 533

Approvazione di organismi di manutenzione (esteri) (4): 278

Approvazione di organismi di formazione in manutenzione (4): 45

Approvazione dell’organismo di produzione (4): 23

Ispezioni di standardizzazione (numero di paesi per tipo) al 31 dicembre 2011

Nel campo dell'aeronavigabilità: 26

Nel campo delle operazioni: 25

Nel campo delle licenze degli equipaggi di condotta: 22

Nel campo dei dispositivi di simulazione per addestramento di volo: 9

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


(1)  Due piloti a tempo parziale occupano un solo posto.

(2)  La suddivisione dei posti occupati fra posti finanziati mediante i diritti riscossi e posti finanziati mediante sovvenzione può subire modifiche a seguito della possibile revisione dei criteri di ripartizione della contabilità dei costi al 31 dicembre 2011.

(3)  Nel computo rientrano solo i TC e gli RTC rilasciati per un nuovo progetto tipo. Sono esclusi i TC rilasciati a seguito di diritti acquisiti, trasferimento o nuovo rilascio amministrativo.

(4)  L’attività di approvazione delle organizzazioni espletata dall’Agenzia è suddivisa in un’attività principale di vigilanza su organizzazioni già approvate (con un rinnovo ogni 2-3 anni) e un’attività legata alle nuove approvazioni. I dati forniti riguardano il numero totale di approvazioni al 31 dicembre 2011.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

L’eccedenza identificata nel titolo I è causata principalmente da eventi esterni al controllo dell’Agenzia e non poteva essere prevista nella fase di pianificazione di bilancio. A seguito di un attento esame da parte dell'alta dirigenza, i fondi disponibili del titolo I sono stati riallocati a progetti ad elevata priorità, conformemente alle disposizioni sugli storni di bilancio stabilite nel regolamento finanziario dell'Agenzia.

13.

Le lente procedure di gara, seppur emanate con rapidità, hanno pesantemente contribuito all’elevato livello di riporti d’impegni alla fine dell’esercizio. Gli ordinatori dell'Agenzia hanno sempre soppesato con cura nelle loro decisioni i requisiti talvolta contrastanti dei principi di annualità, sana gestione finanziaria e continuità.

14.

L’Agenzia concorda con le conclusioni e sta attualmente provvedendo a migliorare il sistema d'inventario e la gestione finanziaria dei costi dei progetti informatici interni. Tuttavia, a causa dell’elevata soglia di 500 000 EUR, saranno pochissimi i progetti informatici a essere coinvolti.

15.

Il contratto di prestazione di servizi attualmente in vigore tra l’Agenzia e la sua banca principale è avallato da un contratto quadro della Commissione. Tuttavia, l’Agenzia intende riesaminare questo contratto per ridurre ulteriormente il suo rischio finanziario.

16.

Per migliorare ulteriormente la trasparenza delle sue procedure di selezione del personale, l’Agenzia assicurerà che saranno rese disponibili prove atte a confermare che le domande per i colloqui e i test sono stabilite prima del vaglio delle candidature ricevute. Un nuovo modello di avviso di posto vacante specifica il numero massimo di candidati da includere nella lista di riserva, il punteggio minimo per essere invitato ai colloqui e per essere incluso nella lista di riserva.

17.

L’Agenzia continua le sue verifiche per migliorare l’attuale stima degli eventuali costi futuri di riparazione in caso di deterioramento dell’immobile. Tuttavia, l’importo di 1 065 000 EUR accantonato nei conti del 2011 è stata la migliore stima elaborata dagli avvocati dell’Agenzia nel marzo 2012.

18.

La Corte ha avviato un impegno di consulenza conformemente al contratto quadro della DG BUDG sugli standard di controllo interno, teso a definire e attuare una politica a livello di agenzia sul codice di condotta, tenendo in considerazione la relazione della Corte sul conflitto d’interessi.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/60


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Autorità bancaria europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità

2012/C 388/11

INTRODUZIONE

1.

L'Autorità bancaria europea (di seguito «l'Autorità»), con sede a Londra, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il compito dell’Autorità è quello di contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità, di contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione, di incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti, di sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nel suo settore di competenza e di promuovere la tutela di depositanti e investitori (2). L’Autorità è stata istituita il 1o gennaio 2011.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Autorità, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Autorità e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Autorità per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. Essi vanno considerati nel contesto della transizione dal Comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria all’attuale Autorità.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Gli impegni dell’Autorità sono ammontati a 9 054 030 euro, ossia il 71 % del bilancio 2011. I tassi di impegno erano bassi, in particolare per il Titolo II «Spese amministrative» (57 %) e per il Titolo III «Spese operative» (46 %). Ciò ha avuto un impatto sugli obiettivi dell’Autorità in materia di tecnologie dell’informazione, obiettivi che non sono stati pienamente conseguiti. I bassi tassi di esecuzione del bilancio indicano difficoltà nella pianificazione ed esecuzione del bilancio.

13.

Il bilancio dell’Autorità per l’esercizio finanziario 2011 è stato pari a 12,7 milioni di euro. Conformemente al regolamento istitutivo (12), il 60 % del bilancio 2011 è stato finanziato da contributi degli Stati membri e dei paesi dell’EFTA, ed il 40 % dal bilancio dell’Unione. Alla fine del 2011, l’Autorità ha registrato un risultato positivo dell’esecuzione del bilancio pari a 3,6 milioni di euro. Conformemente all’articolo 15, paragrafo 4 e all’articolo 16, paragrafo 1 del regolamento finanziario dell’Autorità, l’intero importo è stato quindi registrato nei conti come passività nei confronti della Commissione europea.

14.

Sono state osservate debolezze per quanto riguarda tre impegni giuridici assunti anteriormente agli impegni di bilancio (742 000 euro).

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AUTORITÀ

15.

Il sistema contabile dell'Autorità deve essere ancora convalidato dal contabile, come prescritto dal regolamento finanziario.

ALTRE OSSERVAZIONI

16.

Non tutte le procedure di gara esaminate erano pienamente coerenti con le disposizioni del regolamento finanziario generale. Sono stati indetti, applicando norme nazionali, appalti per contratti del valore di 299 182 euro, che hanno comportato nel 2011 pagamenti per 248 775 euro. L’Autorità dovrebbe far sì che tutti i nuovi contratti siano aggiudicati nel pieno rispetto della normativa UE in materia di appalti.

17.

L’Autorità deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione: la ponderazione dei criteri di selezione e le soglie di punteggio per l’ammissione ai colloqui o per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei non sono state stabilite prima dell’esame delle candidature. In una procedura di selezione, l’assegnazione del grado non era in linea con l’avviso di posto vacante.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Autorità, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Autorità.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati sui siti Internet seguenti: http://eca.europa.eu o http://www.eba.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  articolo 62, paragrafo 1.


ALLEGATO

Autorità bancaria europea (Londra)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 26 e 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Articolo 26:

«1.   L’Unione adotta le misure destinate all’instaurazione o al funzionamento del mercato interno, conformemente alle disposizioni pertinenti dei trattati.

2.   Il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali secondo le disposizioni dei trattati.

3.   Il Consiglio, su proposta della Commissione, definisce gli orientamenti e le condizioni necessari per garantire un progresso equilibrato nell’insieme dei settori considerati.»

Articolo 114:

«1.   Salvo che i trattati non dispongano diversamente, si applicano le disposizioni seguenti per la realizzazione degli obiettivi dell’articolo 26. Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.»

Competenze dell’Autorità

[Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi:

a)

migliorare il funzionamento del mercato interno, con particolare riguardo a un livello di regolamentazione e di vigilanza valido, efficace e uniforme;

b)

garantire l’integrità, la trasparenza, l’efficienza e il regolare funzionamento dei mercati finanziari;

c)

rafforzare il coordinamento internazionale in materia di vigilanza;

d)

impedire l’arbitraggio regolamentare e promuovere pari condizioni di concorrenza;

e)

assicurare che il rischio di credito e altri rischi siano adeguatamente regolamentati e oggetto di opportuna vigilanza; e

f)

aumentare la protezione dei consumatori.

Compiti:

a)

contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità;

b)

contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione;

c)

incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti;

d)

cooperare strettamente con il CERS (1);

e)

organizzare ed effettuare verifiche inter pares delle autorità competenti;

f)

sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nella sua area di competenza;

g)

svolgere analisi economiche dei mercati per coadiuvare l’Autorità nell’espletamento dei propri compiti;

h)

promuovere la tutela di depositanti e investitori;

i)

contribuire al funzionamento uniforme e coerente dei collegi delle autorità di vigilanza, alla sorveglianza, valutazione e misurazione del rischio sistemico, allo sviluppo e al coordinamento dei piani di risanamento e di risoluzione delle crisi, fornendo un livello elevato di protezione ai depositanti e agli investitori in tutto il territorio dell’Unione, e sviluppando metodi per la risoluzione delle crisi degli istituti finanziari in fallimento nonché la valutazione dell’esigenza di idonei strumenti finanziari;

j)

eseguire ogni altro compito specifico stabilito dal regolamento istitutivo o da altri atti legislativi;

k)

pubblicare sul sito web, e aggiornare regolarmente, le informazioni relative al suo settore di attività;

l)

assumere, se del caso, tutti i compiti esistenti e in corso del comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria (CEBS).

Organizzazione

Consiglio delle autorità di vigilanza

Composto dal presidente, da un rappresentante per Stato membro [il capo dell’ANV (2)], da un rappresentante della Commissione, uno della BCE (3), uno del CERS, uno dell’EIOPA (4) e da un rappresentante dell’ESMA (5).

Consiglio di amministrazione

Comprende il presidente e altri sei membri del consiglio delle autorità di vigilanza.

Presidente

Nominato dal consiglio delle autorità di vigilanza.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio delle autorità di vigilanza.

Commissione di ricorso

Organismo congiunto delle Autorità europee di vigilanza (AEV).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo.

Risorse messe a disposizione dell’Autorità nel 2011

Bilancio 2011

12,7 milioni di euro

comprendenti:

sovvenzione UE: 5,1 milioni di euro;

contributi degli Stati membri: 7,4 milioni di euro;

contributi degli osservatori: 0,2 milioni di euro.

Effettivi al 31 dicembre 2011

40 unità di personale temporaneo;

6 agenti contrattuali;

5 esperti nazionali distaccati.

Attività svolte e servizi forniti nel 2011

Prova di stress, a livello UE, su 90 banche in 21 paesi, i cui risultati sono stati pubblicati nel mese di luglio,

Raccomandazione sulla ricapitalizzazione delle banche, pubblicata a dicembre,

Partecipazione a 54 riunioni del collegio delle autorità di vigilanza,

consulenza tecnica informale alla Commissione europea in merito alla proposta di quest'ultima per un corpus unico di norme in relazione alle CRD (6) / al CRR (7), nonché in merito ad altre proposte legislative,

Orientamenti sulla governance interna, volti a potenziare e consolidare le aspettative in materia di vigilanza,

Orientamenti sulla raccolta dati in merito alle prassi di remunerazione,

Studio di attuazione sugli Orientamenti del CEBS sulle politiche e le pratiche di remunerazione, che erano stati pubblicati nel dicembre 2010,

Parere che contiene osservazioni tecniche su vari aspetti della consultazione su un possibile quadro UE per il risanamento e la risoluzione delle crisi nel settore bancario,

Commenti su una serie di proposte dello IASB (8) riguardanti bozze di IFRS (9) relativi a princìpi contabili,

Commenti su proposte dello IAASB (10) riguardanti bozze di princìpi internazionali di audit,

Istituzione di un nuovo comitato permanente per l'innovazione finanziaria, al fine di assistere l'Autorità ad adempiere ai propri compiti e alle proprie responsabilità connesse alla protezione dei consumatori,

Sette roadshow e nove sessioni di formazione organizzati per le autorità nazionali di vigilanza,

Organizzazione di più di 180 riunioni con partecipanti esterni.

Fonte: informazioni fornite dall'Autorità.


(1)  Comitato europeo per il rischio sistemico

(2)  Autorità nazionale di vigilanza

(3)  Banca centrale europea

(4)  Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali

(5)  Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati

(6)  Direttive sui requisiti patrimoniali

(7)  Regolamento sui requisiti patrimoniali

(8)  International Accounting Standards Board (organismo internazionale di normalizzazione contabile)

(9)  International Financial Reporting Standards (principi internazionali d'informativa finanziaria)

(10)  International Auditing and Assurance Standards Board

Fonte: informazioni fornite dall'Autorità.


LE RISPOSTE DELL’AUTORITÀ

12.

Il 2011 è stato il primo anno di attività per l’ABE, il cui regolamento istitutivo è stato pubblicato solo il 15 dicembre 2010. La pubblicazione tardiva non ha consentito di assumere per tempo il personale necessario né di attuare pienamente il programma di lavoro dell’ABE. Sebbene non tutti gli obiettivi interni dell’ABE in materia di tecnologie dell’informazione siano stati raggiunti, quelli riguardanti la missione principale dell’ABE (tra cui lo sviluppo e il mantenimento di una banca dati centrale) sono stati attuati.

13.

L’ABE concorda con l’osservazione secondo cui il regolamento finanziario dell’ABE (che è pienamente compatibile con il regolamento finanziario quadro applicabile alle agenzie dell’UE) non riflette in maniera adeguata la struttura finanziaria dell’ABE. Le tre autorità europee di vigilanza (AEV) hanno intrapreso un’azione congiunta volta a trovare una soluzione sostenibile con la Commissione europea. Le tre AEV hanno chiesto alla Commissione europea una soluzione a lungo termine nell’ambito della revisione delle AEV del 2014 e, pertanto, una possibile modifica dei rispettivi regolamenti.

14.

L’ABE riconosce le debolezze riscontrate nel settore delle tecnologie dell’informazione nei primissimi mesi dell’istituzione dell’Autorità. Qualsiasi inottemperanza è stata affrontata senza indugio nel terzo trimestre del 2011 con il rafforzamento del team informatico.

15.

La convalida, che è stata ritardata a causa dell’eccezionale carico di lavoro registrato nel primo anno di attività dell’ABE, sarà eseguita nel 2012.

16.

L’ABE ha ereditato la maggior parte delle sue procedure di aggiudicazione di appalti dal suo predecessore, CEBS Secretariat Ltd. A causa dell’oneroso carico di lavoro e della mancanza di risorse nel corso del 2011, non è stato possibile assicurare il pieno adempimento della normativa dell’UE in materia di appalti durante il primo anno di attività dell’ABE. L’assenza del pieno rispetto della normativa in materia di appalti nel 2011 è stata riconosciuta dalla direzione e, ove necessario, sono state firmate adeguate note relative alle eccezioni. Un programma di appalti in cui si definiscono le priorità è stato redatto e la correzione delle inadempienze costituisce un importante obiettivo per il 2012.

17.

L’ABE concorda con le osservazioni e ha adottato le necessarie misure correttive applicando la ponderazione dei criteri di selezione e le soglie di punteggio per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei. Detti criteri sono stati stabiliti tutti prima dell’esame delle candidature in ciascuna procedura di selezione.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/66


RELAZIONE

sui conti annuali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Centro

2012/C 388/12

INTRODUZIONE

1.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (di seguito «il Centro»), con sede a Stoccolma, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004 (1). Il Centro ha il compito principalmente di raccogliere e diffondere informazioni in materia di prevenzione e di controllo delle malattie umane e di esprimere pareri scientifici a tale riguardo. Inoltre, coordina la rete europea degli organismi che operano nel settore (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) del Centro, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario del Centro, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali del Centro e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Elementi a sostegno del giudizio con riserva sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui si basano i conti

10.

Il Centro ha concluso nel 2009 un contratto quadro per un importo massimo di 9 milioni di euro, che gli consentiva di firmare contratti specifici con fornitori selezionati fino a tale importo. Nell’ambito di questo contratto quadro, il Centro ha sottoscritto contratti specifici per un valore, originariamente, di 8,4 milioni di euro. Successive modifiche hanno portato il valore di questi contratti a 14,9 milioni di euro. Alla fine del 2011, i pagamenti eseguiti ammontavano in totale a 12,2 milioni di euro, di cui 3,2 milioni di euro nel 2011. Gli impegni e i pagamenti eccedenti il massimale di 9 milioni di euro stabilito dal contratto quadro sono irregolari (12).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

11.

A giudizio della Corte, fatta eccezione per le questioni menzionate al paragrafo 10, le operazioni su cui sono basati i conti annuali del Centro per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

12.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

13.

Come nell’esercizio precedente, nel 2011 gli stanziamenti riportati sono stati consistenti. Su un bilancio del Centro di 56,6 milioni di euro, 11 milioni (20 %) sono stati riportati al 2012, e il 38 % di questi hanno riguardato stanziamenti per il titolo III (spese operative). Questo elevato livello di stanziamenti riportati, combinato con il ridotto livello di spese da pagare (5,4 milioni di euro), costituisce una violazione del principio di bilancio dell’annualità.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DEL CENTRO

14.

Le irregolarità nella gestione di un contratto quadro che hanno condotto la Corte a formulare un giudizio con riserva sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, sono illustrate al paragrafo 10. La Corte ha riscontrato altri casi in cui i controlli svolti dal Centro non hanno impedito carenze nella gestione dei contratti:

in un caso, nell’ambito di un contratto quadro multiplo, un contratto specifico è stato modificato dal Centro nel 2010 e nuovamente nel 2011. Anche se le modifiche rientravano nelle clausole del contratto quadro, esse non erano conformi alle modalità di esecuzione del regolamento finanziario del Centro. Le modifiche in questione riguardavano la durata del contratto ed aumenti sia dei servizi che degli importi stabiliti nel contratto. I pagamenti in eccesso rispetto al valore originario del contratto sono ammontati a 0,2 milioni di euro,

per un altro contratto quadro concluso per un importo massimo di 1,7 milioni di euro, i quattro contratti attuativi specifici firmati nel 2011 non facevano riferimento al volume o al valore dei servizi da fornire. Nel 2011 i pagamenti relativi a questi contratti specifici sono ammontati a 0,06 milioni di euro. Il contratto quadro stesso aveva una durata massima eccessiva, di ben otto anni (13); inoltre, il Centro non è riuscito a stabilire un collegamento chiaro tra le specifiche tecniche, i criteri di aggiudicazione e la struttura dei prezzi così come indicati nei documenti di gara trasmessi ai fornitori per l’appalto dei servizi richiesti.

15.

Una convezione di sovvenzione, per un importo di 0,2 milioni di euro, è stata firmata nel 2011 oltre quattro mesi dopo l’inizio delle attività. Le attività svolte e le spese sostenute prima della firma della convenzione di sovvenzione non sono ammissibili.

ALTRE OSSERVAZIONI

16.

Come per l’esercizio precedente, la Corte ha individuato debolezze relative alle procedure di assunzione del personale. Non vi erano elementi che mostrassero che le domande per le prove scritte e i colloqui, nonché la relativa ponderazione, fossero stati stabiliti prima di procedere all’esame delle candidature. I criteri di selezione in parte non erano stati verificati e i criteri di ammissibilità erano stati modificati durante la fase di valutazione.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 142 del 30.4.2004, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività del Centro, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario del Centro.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.ecdc.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  L’articolo 117, paragrafo 2, delle modalità di esecuzione del regolamento finanziario del Centro dispone che i contratti specifici stipulati sulla base di contratti quadro debbano essere aggiudicati conformemente alle disposizioni del relativo contratto quadro.

(13)  Le modalità d’esecuzione del regolamento finanziario del Centro, all’articolo 72, prescrivono un massimo di 4 anni.


ALLEGATO

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Stoccolma)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 168 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana,

L'azione dell'Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l'informazione e l'educazione in materia sanitaria, nonché la sorveglianza, l'allarme e la lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.

Competenze del Centro

[Regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Rafforzare le difese dell’Europa contro le malattie infettive; più in particolare, individuare, valutare e comunicare i rischi attuali ed emergenti che rappresentano per la salute umana le malattie trasmissibili,

Gestire quindi reti di sorveglianza specializzata, esprimere pareri scientifici, gestire il sistema di allarme rapido e reazione e fornire assistenza scientifica e tecnica, e formazione.

Compiti

Gestire reti di sorveglianza specializzate riguardanti le malattie e stimolare le attività di collegamento in rete. Il Centro deve svolgere un ruolo specifico nella raccolta, nella convalida, nell'analisi e nella diffusione dei dati,

Esprimere pareri specialistici autorevoli nonché pareri e studi scientifici concernenti le malattie trasmissibili,

Gestire il sistema di allarme rapido e reazione. Elaborare procedure di individuazione delle minacce emergenti per la salute pubblica,

Rafforzare le capacità degli Stati membri in materia di programmazione della preparazione e di formazione,

Informare il pubblico e le parti interessate riguardo ai lavori svolti dal Centro.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un membro designato da ogni Stato membro, due membri designati dal Parlamento europeo e tre rappresentanti della Commissione.

Compiti

Il Consiglio adotta il programma e il bilancio annuali del Centro e ne segue l'esecuzione.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposti della Commissione.

Forum consultivo

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro e tre rappresentanti della Commissione senza diritto di voto.

Compiti

Garantire l'eccellenza scientifica e l'indipendenza delle attività e dei pareri del Centro.

Audit esterno

Corte dei conti.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione del Centro nel 2011 (dati relativi al 2010)

Bilancio definitivo

56,6 (57,8) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2011

Autorizzati: 200 (200)

Occupati: 177 (175)

Altri impieghi: 88 (79)

TOTALE: 265 (254), di cui addetti a funzioni:

funzioni operative: 174 (169),

funzioni amministrative e di supporto: 91 (85).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Individuazione di 64 (1) (93) minacce per la salute e monitoraggio attraverso la banca dati sulle minacce (Threat Tracking Tool, TTT).

52 relazioni settimanali sulle minacce relative a malattie trasmissibili inviate a 331 (52) destinatari.

Sostegno alla raccolta di informazioni epidemiologiche in occasione di 3 (5) grandi eventi di massa.

Monitoraggio inoltre di 5 (5) eventi di importanza eccezionale per la loro natura e per il pubblico.

Preparazione di 17 (32) valutazioni di minacce originarie e di 11 (10) aggiornamenti sulle minacce.

2 (3) workshop con esercitazioni di simulazione per verificare e migliorare la capacità di affrontare e reagire in caso di malattie trasmissibili.

Formazione di 98 (80) partecipanti al corso del programma europeo di formazione all'epidemiologia d'intervento (EPIET).

Formazione di 8 (6) partecipanti al corso del programma europeo di formazione in microbiologia nella sanità pubblica (European Public Health Microbiology Training — EUPEHM).

Partecipazione di 181 (106) esperti in sanità pubblica di 30 paesi UE-SEE ai moduli di formazione breve dell'ECDC.

500 000 visite al portale internet del Centro (495 000, nuovo sistema statistico installato).

122 (35) pubblicazioni scientifiche.

Quarta giornata europea degli antibiotici: per un uso consapevole degli antibiotici, con la partecipazione di 37 (36) paesi.

11,2 (9,8) milioni di registrazioni uniche nel database TESSy, 845 (628) utenti attivi di 53 paesi.

Sorveglianza rafforzata; integrazione nell’ECDC di 15 (11) delle 17 delle reti di sorveglianza dedicate alla fine del 2011.

Pubblicazione della relazione epidemiologica annuale.

Pubblicazione delle relazioni annuali sulla tubercolosi, sull’HIV/AIDS e sulla resistenza antimicrobica.

32 (38) bollettini settimanali sull’influenza / rassegne settimanali sulla sorveglianza dell’influenza per il 2011.

27(20) pubblicazioni di pareri scientifici, su richiesta delle parti interessate.

Organizzazione della quinta conferenza scientifica europea sull'epidemiologia applicata alle malattie infettive (ESCAIDE) svoltasi dal 6 all’8 novembre 2011 a Stoccolma, con 500 (562) partecipanti.

Organizzazione della terza conferenza Eurovaccine con 1 000 (600) partecipanti.

Pubblicazione settimanale della rivista scientifica Eurosurveillance, che conta 13 302 (12 665) abbonati on line.

Fonte: Informazioni fornite dal Centro.


(1)  Questa diminuzione è dovuta in parte alla modifica delle procedure relative alla sorveglianza dei focolai di legionellosi associata ai viaggi.

Fonte: Informazioni fornite dal Centro.


LE RISPOSTE DEL CENTRO

10.

Il Centro si è reso conto di ciò nel settembre 2011 e lo ha reso noto alla Corte dei conti nel corso del loro audit dell’ottobre 2011. In questa materia il Centro ha agito in piena trasparenza nei confronti della Corte dei conti. A seguito delle discussioni avute allora, il Centro ha attuato tutte le misure necessarie: varo immediato di una nuova procedura per le gare d’appalto per stabilire un nuovo contratto quadro e registrare il caso nel registro delle eccezioni. Nel dicembre 2011, il Centro ha comunicato alla Corte delle informazioni dettagliate relative ai volumi dei contratti che ancora avrebbero dovuto essere firmati ai sensi dell’attuale contratto quadro allo scopo di garantire la continuità operativa, uno scadenziario con l’entrata in vigore del nuovo contratto quadro e le misure poste in essere per evitare ciò in futuro, come la gestione del nuovo contratto quadro da parte di un ordinatore e la suo sfruttamento da parte di un addetto alle risorse. Altre misure, attualmente perseguite, sono la creazione di un unità TIC separata, l’attuazione di uno strumento di gestione dei contratti, la fornitura di una formazione esterna al personale affinché possa diventare formatore interno al Centro e la revisione di una procedura interna per l’aggiudicazione dei contratti. Il Centro pone l’accento sul fatto che non sono stati persi dei fondi e che nessuna controparte è stata lesa.

13.

Nel 2011, il Centro ha ridotto con successo il riporto delle sue spese operative del 10 % rispetto al 2010, il che rappresenta il secondo anno consecutivo di miglioramento. Il Centro proseguirà in tale sforzo allo scopo di ridurre il riporto portandolo ad un livello accettabile. Il maggiore livello della spesa proporzionalmente al riporto è anch’esso migliorato dal 35 % al 49 %, rispetto allo scorso anno.

14.

Nel Centro è in atto una revisione delle procedure interne relativamente all’aggiudicazione dei contratti e, attualmente, si sta valutando quale applicazione di gestione dei contratti sia più confacente al fabbisogno in vista di un consolidamento della gestione dei contratti da parte del Centro. Il Centro prevede inoltre di fornire una formazione esterna al proprio personale affinché questo diventi poi formatore interno sull’argomento.

Il Centro si applicherà alla riapertura dei concorsi in maniera più rigorosa e conformemente alla normativa di esecuzione del proprio regolamento finanziario,

Nel settore delle telecomunicazioni è prassi comune avvalersi di modelli di contratto del fornitore. Il Centro non aveva molti mezzi per difendersi da questa prassi in quanto il numero dei fornitori presenti sul mercato è alquanto limitato.

La durata del contratto è stata discussa nel corso di una riunione del CPCG. La durata più lunga era giustificata per analogia e con gli stessi argomenti del bando di gara DIGIT/R2/PO/2007/033 «servizi per comunicazione vocale» in base alla complessità e agli elevati costi di allestimento che l’operatore avrebbe dovuto recuperare lungo la durata del contratto. Si è pensato che ciò avrebbe avuto un effetto positivo sul numero degli offerenti. L’articolo 72 del regolamento d’esecuzione dell’ECDC stipula che la durata di un contratto quadro non può eccedere i 4 anni, tranne che per casi eccezionali debitamente giustificati in particolare dall’oggetto del contratto quadro. La giustificazione fornita nel bando di gara del Centro è stata ritenuta debitamente giustificata in quanto era tratta dal capitolato d’oneri usato dalla Commissione (DG DIGIT).

15.

Il Centro riconosce che la cronologia applicata, volta a stipulare un accordo specifico sul coordinamento EPIET, è discordante con il processo stipulato nell’accordo quadro di partenariato. Tuttavia, una decisione che avrebbe sospeso il coordinamento EPIET a causa dell’assenza di accordi specifici stipulati avrebbe comportato un danno consistente al programma EPIET. Il Centro ha migliorato le proprie procedure di gestione dei contratti, in vista di un più precoce avvio del processo delle richieste di proposte e di un più severo monitoraggio delle varie tappe.

16.

Il Centro prende atto dell’osservazione della Corte, che si riferisce in gran parte a delle prassi che l’ECDC ha già modificato nel corso del 2011 anche con l’introduzione della procedura interna rivista nel gennaio 2012 riguardante le assunzioni. Dalla metà del 2011 è prassi comune che il comitato di selezione approvi le prove scritte e le domande da porre nei colloqui prima di passare all’esame delle candidature. La nuova procedura interna comprende delle regole dettagliate circa i tassi di superamento e la valutazione dei colloqui e delle prove scritte. Ciò viene attualmente rigorosamente applicato. Taluni criteri di selezione relativi a competenze interpersonali e linguistiche non vengono valutate direttamente, bensì indirettamente nel corso del colloquio e delle prove scritte quale somma di particolari attitudini. I requisiti di ammissibilità sono stati modificati solo in un caso a causa di un errore amministrativo. Tuttavia, nessuno dei candidati è stato valutato negativamente quale conseguenza della modifica della formulazione dei criteri di ammissibilità.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/73


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/13

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (di seguito «l'Agenzia» o «ECHA»), con sede a Helsinki, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). I suoi compiti consistono principalmente nell’assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente, nonché la libera circolazione delle sostanze chimiche in quanto tali o in quanto componenti di preparati e articoli, rafforzando nel contempo la competitività e l'innovazione. L’Agenzia promuove inoltre lo sviluppo di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che dette sostanze comportano (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le “relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Il bilancio dell’Agenzia per il 2011 è ammontato a 93,2 milioni di euro, di cui 14,9 milioni di euro (16 %) sono stati riportati al 2012. Gli stanziamenti riportati relativi al Titolo III (spese operative) sono ammontati a 11,5 milioni di euro (55 %). Questo livello di riporti è eccessivo ed è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

13.

I risultati dell’inventario fisico più recente, realizzato nel 2011, mostrano diverse carenze, soprattutto in relazione alla modesta quota di materiale TIC verificato in termini di valore. Non esiste alcuna politica in materia di inventario delle immobilizzazioni.

14.

L’Agenzia registra i costi per progetti TIC già in corso come spese, invece che come immobilizzazioni.

ALTRE OSSERVAZIONI

15.

La Corte ha riscontrato carenze nelle procedure di assunzione. Non vi sono elementi che indichino che i punteggi minimi che i candidati avrebbero dovuto ottenere per passare alla fase successiva della procedura, le domande per i colloqui o per le prove scritte fossero stati stabiliti prima di procedere all’esame delle candidature. Le dichiarazioni d’interessi erano inadeguate per individuare ed evitare eventuali situazioni di conflitto d’interessi riguardanti membri della commissione giudicatrice. In un caso, la procedura di selezione era irregolare, in quanto l’agente in questione è stato assunto per un posto diverso da quello pubblicato.

16.

La Corte ha svolto un audit inteso a valutare le politiche e le procedure applicate in situazioni in cui si configurano conflitti di interessi per quattro Agenzie europee, tra cui l’Agenzia europea delle sostanze chimiche. I risultati di tale audit sono presentati in un documento a parte (Relazione speciale n. 15/2012).

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 19 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 28 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu/ o http://echa.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Agenzia europea delle sostanze chimiche (Helsinki)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

Raccolta di informazioni

La base giuridica del regolamento che istituisce l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), ossia il regolamento REACH (CE) n. 1907/2006, è l’articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Competenze dell’Agenzia

[come definite dal regolamento (CE) n. 1907/2006 (regolamento REACH) e regolamento (CE) n. 1272/2008 (relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele)]

Obiettivi

Il regolamento REACH e il regolamento relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele (CLP) hanno lo scopo di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell'ambiente, inclusa la promozione di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che le sostanze comportano, nonché la libera circolazione di sostanze nel mercato interno, rafforzando nel contempo la competitività e l'innovazione (articolo 1, paragrafo 1 del regolamento REACH; articolo 1 del regolamento CLP),

L’ECHA è istituita allo scopo di gestire e, in alcuni casi, di realizzare gli aspetti tecnici, scientifici e amministrativi del regolamento REACH e di assicurare la coerenza a livello dell’UE in relazione a tali aspetti (articolo 75 del regolamento REACH) e di gestire compiti connessi alla classificazione e all'etichettatura delle sostanze chimiche secondo il regolamento CLP.

Compiti

Ricevere le registrazioni ed altri fascicoli relativi alle sostanze chimiche e controllare la completezza delle informazioni fornite dal notificante (titolo II del regolamento REACH),

Trattare le domande di registrazione e prendere decisioni sulle controversie relative alla condivisione dei dati (titolo III del regolamento REACH),

Esaminare i fascicoli delle registrazioni, per verificarne la conformità al regolamento REACH, e le proposte di sperimentazione in essi contenute, e coordinare il processo di valutazione delle sostanze (titolo VI del regolamento REACH),

Trattare le proposte relative a sostanze ad alto rischio candidate all'eventuale inclusione nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione, presentare proposte perché alcune di queste siano incluse in detto elenco e gestire le domande di autorizzazione (titolo VII del regolamento REACH),

Trattare i fascicoli relativi alle restrizioni (titolo VIII del regolamento REACH),

Realizzare e tenere aggiornate una o più banche dati contenenti le informazioni su tutte le sostanze registrate e mettere determinate informazioni a disposizione del pubblico tramite Internet (articoli 77 e 119 del regolamento REACH),

Fornire orientamenti e strumenti tecnici e scientifici, se necessario (articolo 77 del regolamento REACH e articolo 50, paragrafo 2 del regolamento CLP),

Fornire agli Stati membri e alle istituzioni UE la consulenza scientifica e/o tecnica migliore possibile sulle questioni relative a sostanze chimiche che sono di sua competenza e che le sono deferite a norma delle disposizioni dei regolamenti REACH e CLP (articolo 77, paragrafo 1, del regolamento REACH e articolo 50, paragrafo 1 del regolamento CLP),

Ricevere notifiche in materia di classificazione ed etichettatura, mantenere inventari pubblici al riguardo, gestire le richieste di denominazioni e proposte alternative di procedure di classificazione ed etichettatura armonizzate (CLP).

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro, designato dal Consiglio, e di un massimo di sei rappresentanti nominati dalla Commissione, tra cui tre rappresentanti delle parti interessate, senza diritto di voto, e inoltre di due personalità indipendenti nominate dal Parlamento europeo. (articolo 79 del regolamento REACH).

Compiti: articolo 78 del regolamento REACH e regolamento finanziario quadro per le Agenzie; principalmente esso adotta i programmi di lavoro annuale e pluriennale, il bilancio definitivo, la relazione generale, il regolamento interno; nomina ed esercita l’autorità disciplinare nei confronti del direttore esecutivo. Nomina inoltre la commissione di ricorso e i membri dei comitati.

Direttore esecutivo

Compiti: articolo 83 del regolamento REACH.

Comitati L’ECHA è composta da tre comitati scientifici (comitato per la valutazione dei rischi, comitato per l'analisi socioeconomica e comitato degli Stati membri).

Compiti: articolo 76, paragrafo 1, lettere c)-e), del regolamento REACH.

Forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione

Compiti: articolo 76, paragrafo 1, lettera f), del regolamento REACH.

Segretariato

Compiti: articolo 76, paragrafo 1, lettera g), del regolamento REACH.

Commissione di ricorso

Compiti: articolo 76, paragrafo 1, lettera h), del regolamento REACH.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio (articolo 97, paragrafo 10, del regolamento REACH.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio (compresi i bilanci rettificativi)

93,2 (75,5) milioni di euro, di cui:

entrate provenienti dalle tariffe: 33,5 (35,0) milioni di euro,

contributo UE: 0,0 (36,0) milioni di euro.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti previsti nella tabella dell'organico: 456 (426)

Posti occupati: 441 (382)

Altri agenti: 101 (90) (agenti contrattuali e esperti nazionali distaccati)

Totale degli effettivi: 542 (472), di cui addetti a:

funzioni operative: 443 (341),

funzioni amministrative e di supporto: 99 (131).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)  (1)

Il programma di lavoro dell’ECHA è stato suddiviso nelle seguenti 15 attività:

Registrazione, pre-registrazione e condivisione dei dati

numero di fascicoli di registrazione trattati (escluse le attività di ricerca e sviluppo orientate ai prodotti e ai processi — PPORD), inclusi i fascicoli riportati dal 2010: 6 100 (24 000),

numero di valutazioni delle richieste di riservatezza completate: 630,

numero di domande di informazioni ricevute: 1970 (1 600),

numero di decisioni adottate su controversie relative alla condivisione dei dati: 3 (6),

numero di sostanze sulle quali sono state rese pubbliche determinate informazioni (salvo informazioni riservate): 4 100 (400), 24 000 fascicoli.

Valutazione

numero di controlli di conformità completati: 146 (70),

numero di decisioni finali su proposte di sperimentazione: 22 (4).

Autorizzazioni e restrizioni

numero di sostanze da includere nell’elenco delle sostanze candidate all'eventuale inclusione nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione: 28 (16),

numero di sostanze da includere nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione: 1 (1),

numero di fascicoli sulle restrizioni sottoposti a decisione della Commissione: 4 (0),

numero di domande di autorizzazione ricevute: 0 (0),

numero di notifiche di sostanze in articoli candidate all'eventuale inclusione nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione 203 (0).

Classificazioni ed etichettatura (C&L)

numero di notifiche ricevute per la classificazione e l’etichettatura: più di 3,4 milioni per oltre 110 000 sostanze,

numero di proposte ricevute per la classificazione e l’etichettatura armonizzate: 56 (81),

numero di richieste di denominazioni alternative per sostanze presenti in miscele: 0 (0).

Consulenza e assistenza

numero di domande trattate dal servizio assistenza: 5 400 (10 000),

numero di nuovi documenti orientativi emanati: 3 (2) e numero di aggiornamenti emanati relativi a tali orientamenti: 14 (12).

Supporto informatico alle operazioni

ulteriore sviluppo del sistema informatico REACH-IT e di altri sistemi scientifici informatizzati.

Consulenza scientifica e pratica per l’ulteriore sviluppo della legislazione

su richiesta della Commissione europea, contributi su nanomateriali e al programma OCSE sulle linee guida per la sperimentazione e alla proposta concernente il regolamento sui biocidi,

pubblicazione delle prime relazioni ex articolo 117, paragrafi 2 e 3 del regolamento REACH.

Comitati e forum

numero di accordi unanimi del comitato degli Stati membri: 70 (26),

numero di pareri del comitato per la valutazione dei rischi: 36 (16),

numero di pareri del comitato per l’analisi socioeconomica: 4 (0).

Commissione di ricorso

numero di ricorsi presentati: 6 (1),

numero di decisioni su ricorsi: 2 (0) e numero di decisioni su questioni procedurali: 10 (1).

Comunicazione

1 (2) giornate dedicate alle parti interessate (Stakeholders days) cui hanno partecipato 430 (700) persone,

135 (3 000) partecipanti a seminari online per i principali dichiaranti,

70 (60) pubblicazioni; 1 500 (2 300) pagine tradotte in 21 lingue dell’UE,

2,9 milioni (2,5 milioni) di visite del sito internet da 200 (200) paesi.

Relazioni con istituzioni UE e cooperazione internazionale

cooperazione scientifica e tecnica con l’OCSE, ad es. eChemPortal; QSAR Toolbox).

Gestione

Sviluppo e miglioramento costante dei sistemi amministrativi e gestionali, compreso il sistema IQMS.

Finanza, appalti e contabilità

gestione rigorosa del bilancio e della tesoreria, compreso il rimborso della sovvenzione UE ricevuta nel 2010,

numero totale delle società verificate per l’accertamento dello statuto di PMI: 245.

Risorse umane e infrastrutture

24 (35) procedure di selezione completate; 93 (121) agenti assunti (agenti temporanei e contrattuali).

Tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni

manutenzione del materiale TIC, fornitura di nuove postazioni di lavoro per il nuovo personale.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


(1)  Ove opportuno, le cifre sono state arrotondate per eccesso o per difetto alla decina, al centinaio e al migliaio più vicino.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12

L’ECHA ha portato a termine l’obiettivo del suo programma di lavoro sui riporti nel 2011. L’Agenzia rivedrà la sua politica sui riporti nel 2012 e stabilirà motivazioni e limitazioni più rigorose sui possibili riporti all’esercizio finanziario 2013.

13.

L’ECHA riconosce pienamente l’importanza dell’accuratezza dell’inventario fisico. L’Agenzia formalizzerà la sua politica di gestione delle sue immobilizzazioni nel 2012, mentre un'attenzione del tutto particolare verrà attribuita al controllo fisico alla fine dell'anno.

14.

L’ECHA continuerà a sviluppare ulteriormente il metodo di capitalizzazione dei costi per il software sviluppato internamente e li capitalizzerà al livello delle diverse versioni software. L’approccio sarà strettamente collegato e integrato con il progetto di contabilità gestionale in corso di svolgimento.

15.

L’ECHA s’impegna a rispettare pienamente i principi di trasparenza e pari opportunità nelle sue procedure di assunzione e selezione. L’ECHA ha condotto un esame della sua procedura di assunzione, comprese le dichiarazioni d'interesse, al fine di migliorarle ulteriormente e di assicurare l'osservanza delle migliori prassi. Il conseguente aggiornamento delle procedure ha preso in considerazione i punti sollevati dalla Corte dei conti. Nel frattempo, l’agente cui si fa riferimento è stato trasferito a un posto equivalente a quello pubblicato.

16.

Le risposte dell’Agenzia saranno pubblicate assieme alla relazione speciale della Corte (15/2012).


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/80


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea dell'ambiente relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/14

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea dell’ambiente (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Copenaghen, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1210/90 del Consiglio (1). È responsabile del funzionamento di una rete di osservazione che fornisca alla Commissione, al Parlamento, agli Stati membri e più in generale al pubblico, informazioni attendibili sullo stato dell'ambiente. Tali informazioni dovrebbero, in particolare, permettere all'Unione europea e agli Stati membri di agire al fine di salvaguardare l'ambiente e di valutare l'efficacia di tale azione (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, e i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

12.

È stato effettuato, a favore di un’organizzazione ambientale internazionale, un pagamento di 6 061 euro per la partecipazione di personale dell’Agenzia a spedizioni promosse dall’organizzazione suddetta e svolte nei mesi di febbraio e maggio 2011. Per tali spedizioni non è stata esperita alcuna procedura di appalto né è stato stipulato alcun contratto. I costi di trasferta supplementari sostenuti al riguardo dall’Agenzia sono ammontati a 11 625 euro. Il direttore esecutivo è stato membro del consiglio di amministrazione dell’organizzazione fino all’aprile 2011. Ciò costituisce un evidente conflitto di interessi.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

L’Agenzia ha migliorato in maniera considerevole, nel corso degli anni, la trasparenza delle procedure di assunzione. L’audit ha tuttavia riscontrato una confusione persistente fra i criteri di ammissibilità e di selezione per quanto concerne gli anni relativi all’esperienza professionale. Non vi sono, inoltre, elementi che dimostrino che il contenuto e i punteggi minimi relativi alle prove scritte fossero stati stabiliti prima dell’esame delle candidature.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 120 dell’11.5.1990, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 31 maggio 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o www.eea.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Agenzia europea dell’ambiente (Copenaghen)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Politica ambientale

La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire […] obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente; protezione della salute umana; utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici.

La politica dell’Unione in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni dell’Unione. Essa è fondata sui princìpi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché sul principio «chi inquina paga». […] Nel predisporre la sua politica […], l’Unione tiene conto dei dati scientifici e tecnici disponibili, delle condizioni dell’ambiente nelle varie regioni dell’Unione, dei vantaggi e degli oneri che possono derivare dall’azione o dall’assenza di azione, dello sviluppo socioeconomico dell’Unione nel suo insieme e dello sviluppo equilibrato delle sue singole regioni […].

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CEE) n. 1210/1990 del Consiglio]

Obiettivi

Attuare una rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale che fornisca all’Unione e agli Stati membri:

1.

informazioni oggettive, attendibili e comparabili a livello europeo che consentano loro di

a)

adottare le misure necessarie per la protezione dell'ambiente;

b)

valutarne l’attuazione;

c)

garantire un’efficace informazione del pubblico sullo stato dell'ambiente.

2.

Il supporto tecnico e scientifico necessario a tal fine.

Compiti

istituire, in collaborazione con gli Stati membri, e coordinare la rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale,

fornire all’Unione e agli Stati membri le informazioni oggettive necessarie per formulare e attuare politiche ambientali oculate ed efficaci,

contribuire al controllo dei provvedimenti concernenti l'ambiente mediante un'appropriata attività di supporto per quanto riguarda l'obbligo di presentare relazioni,

assistere i singoli Stati membri nella messa a punto, nell'elaborazione e nell'ampliamento dei rispettivi sistemi di controllo dei provvedimenti ambientali,

registrare, collazionare e valutare dati sullo stato dell'ambiente, redigere relazioni sulla qualità e la sensibilità dell'ambiente nonché sulle pressioni cui è sottoposto nell’Unione, fornire criteri di valutazione uniformi in ordine ai dati ambientali, da applicare in tutti gli Stati membri, sviluppare ulteriormente e mantenere un centro di informazione ambientale di riferimento,

contribuire ad assicurare la comparabilità dei dati ambientali a livello europeo e, se necessario, promuovere con i mezzi adeguati una maggiore armonizzazione dei metodi di misurazione,

promuovere l'integrazione delle informazioni ambientali europee nei programmi internazionali di sorveglianza dell’ambiente,

pubblicare ogni cinque anni una relazione sullo stato dell'ambiente, sulle relative tendenze e prospettive, completata dalla pubblicazione di statistiche incentrate su temi specifici,

stimolare lo sviluppo e l'applicazione delle tecniche di previsione ambientale, lo scambio di informazioni sulle migliori tecnologie disponibili per prevenire o ridurre i danni all'ambiente, lo sviluppo di metodi per valutare il costo dei danni all'ambiente e i costi delle politiche di prevenzione, di protezione e di risanamento dell'ambiente,

assicurare un'ampia diffusione fra i cittadini di informazioni ambientali affidabili e paragonabili, in particolare sullo stato dell'ambiente, e incoraggiare l'utilizzazione della nuova tecnologia telematica a tal fine,

cooperare attivamente con altri organismi e programmi dell’Unione nonché con altri organismi internazionali e in settori di interesse comune a tali istituzioni in paesi non facenti parte dell’Unione, tenendo conto della necessità di evitare la duplicazione di sforzi,

assistere la Commissione nello scambio di informazioni sull’elaborazione di metodologie di valutazione ambientale e delle migliori pratiche nonché nella diffusione di informazioni sui risultati della pertinente ricerca in campo ambientale, in una forma che meglio contribuisca all’elaborazione di politiche.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un rappresentante di ogni Stato membro, un rappresentante per ciascun paese membro dell’Agenzia, due rappresentanti della Commissione e due personalità del mondo scientifico designate dal Parlamento europeo.

Compiti

Adottare i programmi pluriennali e annuali di lavoro ed assicurarne l’attuazione e adottare la relazione annuale sulle attività dell’Agenzia.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Comitato scientifico

È composto da membri particolarmente qualificati in materia ambientale, nominati dal consiglio di amministrazione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

62,2 milioni di euro (50,6 milioni di euro).

Sovvenzione UE: 66 % (80 %).

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti previsti nella tabella dell'organico: 134 (133).

Posti occupati: 132 (125) più 82 (76) altri posti (agenti contrattuali ed esperti nazionali distaccati).

Totale effettivi: 214 (201) agenti, di cui addetti a funzioni:

operative: 90 (89),

amministrative: 43 (43),

miste: 1 (1).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Articoli

13

Eventi salienti

46

Comunicati stampa

9

Discorsi

1

Articoli on line

3

Insiemi di dati

30

Indicatori

12

Mappe, grafici

271

Materiale promozionale

5

Documenti aziendali

2

Relazioni

7

Relazioni tecniche

30

Valutazioni paneuropee

1

Relazione SOER 2010

1

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

Il pagamento è stato effettuato per il vitto e l’alloggio del personale dislocato presso le stazioni di ricerca. Essendo stato informato nell’aprile 2011 che la Corte dei conti aveva riscontrato un possibile conflitto d'interesse, il direttore esecutivo ha immediatamente rassegnato le dimissioni dal comitato dei garanti, per salvaguardare l’Agenzia e garantire che non sarebbero stati compromessi i risultati scientifici finali. Alla luce del processo di scarico per il 2010, il consiglio di amministrazione e l’amministrazione dell’AEA hanno rafforzato la politica concernente i conflitti d’interesse dell’AEA per prevenire eventuali problemi in futuro.

13.

L’Agenzia prende buona nota delle osservazioni della Corte e ha già iniziato il processo di attuazione delle raccomandazioni.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/86


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea di controllo della pesca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/15

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia europea di controllo della pesca (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Vigo, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 768/2005 del Consiglio del 26 aprile 2005 (1). Il suo compito principale consiste nell’organizzare il coordinamento operativo delle attività di controllo e di ispezione della pesca praticate dagli Stati membri al fine di assicurare l’applicazione effettiva e uniforme delle norme della politica comune della pesca (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

12.

La Corte ha riscontrato la necessità di migliorare le procedure di appalto. L’Agenzia non ha documentato in maniera adeguata la stima degli importi contrattuali nei fascicoli degli appalti. Per migliorare ulteriormente la trasparenza delle procedure, è necessario che taluni criteri per la selezione degli offerenti siano più specifici.

13.

L’Agenzia non dispone ancora di procedure adeguate per registrare e contabilizzare i costi relativi alla generazione di attività immateriali interne.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

Nel corso della procedura di nomina del direttore esecutivo, un membro del consiglio di amministrazione ha infranto il regolamento che disciplina le nomine a posti chiave annunciando il candidato per il quale la Commissione intendeva votare.

15.

La Corte ha rilevato la necessità di migliorare ulteriormente le procedure di selezione del personale. Gli avvisi di posto vacante non fornivano informazioni sulle procedure di reclamo e di ricorso. Le riunioni della commissione giudicatrice non erano sufficientemente documentate e nel caso di una procedura di assunzione l’Autorità che ha il potere di nomina ha deciso di non rispettare la graduatoria stilata dalla commissione giudicatrice, senza tuttavia motivare tale decisione.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 128 del 21.5.2005, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 5 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu/ o http://efca.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Agenzia europea di controllo della pesca  (1) (Vigo)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 43 del TFUE)

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, stabiliscono l'organizzazione comune dei mercati agricoli prevista all'articolo 40, paragrafo 1, e le altre disposizioni necessarie al perseguimento degli obiettivi della politica comune dell'agricoltura e della pesca.

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CE) n. 768/2005 del Consiglio del 26 aprile 2005, modificato dal regolamento (CE) n. 1224/2009]

Obiettivi

Il regolamento istituisce un’Agenzia europea di controllo della pesca, il cui obiettivo è organizzare il coordinamento operativo delle attività di controllo e di ispezione della pesca praticate dagli Stati membri e assistere i medesimi affinché cooperino per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca, al fine di assicurarne l’applicazione effettiva e uniforme.

Compiti / Missione

coordinare le attività di controllo e di ispezione degli Stati membri connesse agli obblighi dell’UE in materia di controllo e di ispezione,

coordinare l’impiego dei mezzi nazionali di controllo e di ispezione messi in comune dagli Stati membri interessati a norma del presente regolamento,

assistere gli Stati membri nella trasmissione delle informazioni sulle attività di pesca e sulle attività di controllo e di ispezione alla Commissione e a terzi,

assistere gli Stati membri, nell’ambito delle sue competenze, nell’adempimento dei doveri e degli obblighi derivanti dalle norme della politica comune della pesca,

assistere gli Stati membri e la Commissione nell’armonizzazione dell’applicazione della politica comune della pesca in tutta l’Unione,

contribuire alle attività di ricerca e di sviluppo in materia di tecniche di controllo e di ispezione svolte dagli Stati membri e dalla Commissione,

contribuire al coordinamento della formazione degli ispettori e dello scambio di esperienze tra Stati membri,

coordinare le operazioni per la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, conformemente alle norme UE,

contribuire all’attuazione uniforme del sistema di controllo della politica comune della pesca, segnatamente per quanto riguarda:

1)

l’organizzazione del coordinamento operativo delle attività di controllo esercitate dagli Stati membri per l’attuazione di programmi di controllo e di ispezione specifici, di programmi di controllo relativi alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata («INN») e di programmi di controllo e di ispezione internazionali;

2)

lo svolgimento di ispezioni, nella misura in cui l’adempimento dei compiti dell’Agenzia lo richieda.

Si prega di osservare che, fra le altre competenze, dopo la modifica del regolamento istitutivo dell’Agenzia mediante il regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio:

1)

ad agenti dell’Agenzia può essere conferito l’incarico di ispettori dell’Unione in acque internazionali;

2)

l’Agenzia può acquistare, affittare o noleggiare le attrezzature necessarie per l’attuazione dei piani di impiego congiunti;

3)

l’Agenzia, su notifica della Commissione o di propria iniziativa, istituisce un’unità di emergenza laddove si configuri un grave rischio per la politica comune della pesca.

Organizzazione

Consiglio d'amministrazione

Composizione

Composto da un rappresentante per ogni Stato membro e da sei rappresentanti della Commissione.

Compiti

Adottare il bilancio, il programma di lavoro e la relazione annuale. Adottare il bilancio definitivo e la tabella dell'organico. Emettere un parere sui conti definitivi.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione da una lista di almeno due candidati proposti dalla Commissione.

Audit esterno

Corte dei Conti.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione.

Autorità competente per il discarico

Parlamento su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

Bilancio totale 2011: 12,85 (11,01) milioni di euro

Titolo I - 6,04 (6,03) milioni di euro,

Titolo II - 1,23 (0,96) milioni di euro,

Titolo III - 5,57 milioni di euro (4,01, comprese entrate aventi destinazione specifica per 2,60 milioni).

Effettivi al 31 dicembre 2011

53 (53) posti di agente temporaneo previsti nella tabella dell'organico, di cui occupati: 52 (52),

+ 5 (5) posti di agenti contrattuali previsti, di cui 4 (2) occupati.

Totale effettivi previsti: 58 (58); posti occupati: 56 (54).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Coordinamento operativo

attuazione del Piano di impiego congiunto (PIC) per la pesca del merluzzo nel Mare del Nord, nello Skagerrak, nel Kattegat, nella Manica orientale e nelle «acque occidentali» (acque della Scozia occidentale e Mare d’Irlanda),

PIC per la pesca del merluzzo nel Mar Baltico,

PIC per la pesca del tonno rosso nel Mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale,

attuazione del PIC nelle zone dell’Organizzazione della pesca nell’Atlantico nord-occidentale e dell’Organizzazione della pesca nell’Atlantico nord-orientale,

attuazione del PIC per specie pelagiche nelle acque occidentali dell’Unione europea,

sostegno ad attività finalizzate alla lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata,

consolidamento dei PIC tramite la promozione di un approccio regionale,

formazione di ispettori degli Stati membri che partecipano ai PIC e lottano contro la pesca INN.

Potenziamento delle capacità

studio di rilevamento sui sistemi informativi di supporto ai controlli sulla pesca nell’UE,

redazione di una proposta concernente la struttura e il contenuto indicativi per il programma formativo di base,

sviluppo di una piattaforma collaborativa basata sul web per la formazione,

assistenza ai programmi di formazione nazionali degli Stati membri,

gestione, manutenzione, potenziamento e sviluppo delle capacità di monitoraggio TIC: sistema di controllo dei pescherecci via satellite (SCP), sistema elettronico di trasmissione dei dati (ERS), Fishnet,

manutenzione della sala di coordinamento dell’Agenzia per i PIC,

servizi contrattuali concernenti il noleggio di una nave pattuglia per la supervisione delle attività di pesca da parte dell’Agenzia.

(cfr. il programma di lavoro annuale 2011 dell’Agenzia per maggiori dettagli).

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


(1)  Dal 1o gennaio 2012, la denominazione dell’Agenzia comunitaria di controllo della pesca è «'Agenzia europea di controllo della pesca».

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

L’Agenzia ha definito una serie di procedure interne volte a garantire basi solide per la stima dei valori contrattuali e documenta le relative procedure. L’Agenzia prende tuttavia atto delle osservazioni della Corte e provvederà a migliorare la documentazione nei fascicoli relativi all’aggiudicazione degli appalti. L’Agenzia ha anche accolto le osservazioni della Corte circa i criteri per la selezione.

13.

L’Agenzia rileva che i costi interni da registrare e contabilizzare sono alquanto limitati. Tuttavia, essa sta attualmente riesaminando le proprie attività amministrative e operative e, in tale contesto, provvederà ad accogliere le osservazioni della Corte.

14.

Poiché il comportamento dei membri del consiglio di amministrazione esula dal controllo dell’agenzia, il direttore esecutivo non può essere considerato responsabile di quanto rilevato.

15.

L’Agenzia aggiungerà tale informazione ai suoi avvisi di posto vacante e adatterà il modello standard dei verbali per tenere conto dei suggerimenti della Corte. L’Agenzia è del parere che tutti i candidati figuranti nell’elenco stilato dal comitato di selezione siano ammissibili all’assunzione. Nella fattispecie, vi erano due candidati che vantavano un punteggio nettamente più elevato rispetto agli altri. Data la differenza minima di punteggio, l’autorità che ha il potere di nomina ha scelto uno dei due candidati che è stato infine ritenuto il più idoneo.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/92


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità

2012/C 388/16

INTRODUZIONE

1.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (di seguito «l'Autorità» o «EFSA»), con sede a Parma, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). I compiti principali dell’Autorità consistono nel fornire le informazioni scientifiche necessarie all'elaborazione della legislazione dell’Unione e nel raccogliere e analizzare i dati che consentono la caratterizzazione e la sorveglianza dei rischi, svolgendo inoltre su questi ultimi, in maniera indipendente, un'attività di informazione (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Autorità, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Autorità per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Nel 2011, sono stati eseguiti 13 storni di bilancio che hanno considerevolmente aumentato gli stanziamenti per le spese per le tecnologie dell’informazione (12). Complessivamente, sono stati stornati dal Titolo I (spese per il personale) al Titolo II (spese amministrative) 2,5 milioni di euro, pari al 21 % degli stanziamenti iniziali per tale Titolo. Per il Titolo III (spese operative), sono stati annullati stanziamenti di pagamento dissociati per 1,8 milioni di euro, pari al 25 % degli stanziamenti dissociati iniziali. Tale situazione denota debolezze nella pianificazione e nell’esecuzione del bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione.

13.

Nel dicembre 2011, l’Autorità ha acquistato un nuovo edificio per la propria sede al costo di 36,8 milioni di euro. Tale importo verrà pagato in rate trimestrali per un periodo di 25 anni, comportando il pagamento di 18,5 milioni di euro di interessi. La Corte si chiede se le autorità di bilancio non avrebbero potuto individuare una soluzione alternativa meno onerosa, in applicazione del principio della sana gestione finanziaria e nel pieno rispetto del regolamento finanziario.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione. Le domande da porre ai candidati nelle prove scritte e nel colloquio sono state stabilite dalla commissione giudicatrice dopo l’esame delle candidature e le dichiarazioni sulla confidenzialità e l’assenza di conflitti di interessi sono state firmate dai membri di tale commissione solo durante, e non prima, della valutazione delle domande dei candidati.

15.

La Corte ha svolto un audit inteso a valutare le politiche e le procedure applicate in situazioni in cui si configurano conflitti di interessi per quattro agenzie europee, fra cui l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. I risultati dell’audit sono presentati in un documento a parte (Relazione speciale n. 15/2012).

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 31 dell’1.02.2002, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Autorità, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Autorità.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 14 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 28 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.efsa.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  I 13 storni hanno riguardato un numero elevato di linee di bilancio. Ad esempio, lo storno dal maggio 2011 ha riguardato 63 linee di bilancio e i tre storni dal dicembre 2011 hanno riguardato 87 linee di bilancio. Alcune linee di bilancio sono state ridotte ed aumentate in un breve lasso di tempo. Gli stanziamenti per la raccolta dati informatici e la connessione in rete sono aumentati del 116 %, raggiungendo i 5,2 milioni di euro e il 90 % degli stessi è poi stato riportato all’esercizio successivo.


ALLEGATO

Autorità europea per la sicurezza alimentare (Parma)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

Raccolta di informazioni

Politica agricola comune (articolo 38 del trattato),

Funzionamento del mercato interno (articolo 114 del trattato),

Sanità pubblica (articolo 168 del trattato),

Politica commerciale comune (articolo 206 del trattato).

Competenze dell’Autorità

[Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Offrire consulenza scientifica e assistenza scientifica e tecnica per la normativa e le politiche che hanno un'incidenza diretta o indiretta sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi,

Informare in modo indipendente sui rischi in materia di sicurezza alimentare,

Contribuire ad assicurare un livello elevato di tutela della vita e della salute umana,

Raccogliere e analizzare i dati necessari che consentono la caratterizzazione e la sorveglianza dei rischi.

Funzioni

Pubblicazione di pareri e studi scientifici,

Promozione di metodi uniformi di valutazione del rischio,

Assistenza alla Commissione,

Ricerca, analisi e sintesi dei dati scientifici e tecnici necessari,

Individuazione e caratterizzazione dei rischi emergenti,

Creazione di una rete di organismi operanti nei settori di sua competenza,

Assistenza scientifica e tecnica per la gestione delle crisi,

Rafforzamento della collaborazione a livello internazionale,

Informazioni affidabili, obiettive e comprensibili per i cittadini e le parti interessate,

Partecipazione al sistema di allarme rapido della Commissione.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

14 membri nominati dal Consiglio (in collaborazione con il Parlamento europeo e la Commissione) ed un rappresentante della Commissione.

Compito

Adottare il programma di lavoro e il bilancio e vigilare sulla loro esecuzione.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposto dalla Commissione, a seguito di un'audizione dinanzi al Parlamento europeo.

Foro consultivo

Composizione

Un rappresentante per ciascuno Stato membro.

Compito

Consigliare il direttore esecutivo.

Comitato scientifico e gruppi di esperti scientifici

Formulare i pareri scientifici dell'Autorità.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Unità di audit interno dell’Autorità.

Servizio di audit interno della Commissione europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio

78,8 (74,7) milioni di euro, di cui il 100 % (100 %) proviene da una sovvenzione dell’Unione europea.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti previsti dalla tabella dell'organico: 355 (355) agenti, di cui sono occupati:

posti effettivi (agenti temporanei e funzionari): 334 (330),

altri posti (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati): 109 (103).

Totale degli effettivi (1): 443 (433) agenti, di cui addetti a:

funzioni operative: 326 (323),

funzioni amministrative: 117 (110).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Atti scientifici e pubblicazioni di supporto 2011 (2010)

Attività 1:   Pareri e consulenze scientifici e approcci di valutazione del rischio

Documenti orientativi del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 9 (2)

Pareri del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 38 (48)

Relazioni scientifiche dell’Autorità: 3 (5)

Dichiarazioni dell’Autorità: 3 (4)

Dichiarazioni del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 4 (7)

Totale atti scientifici per l’attività 1 = 57 (66)

Attività 2:   Valutazione di prodotti, di sostanze e di domande soggette ad autorizzazione

Conclusioni della peer review sui pesticidi: 54 (73)

Documenti orientativi dell’Autorità: 2 (1)

Documenti orientativi del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 17 (6)

Pareri del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 298 (244)

Relazioni scientifiche dell’Autorità: 1 (2)

Dichiarazioni del comitato scientifico o di un gruppo di esperti scientifici: 9 (5)

Dichiarazioni dell’Autorità: 3 (0)

Totale atti scientifici per l’attività 2 = 384 (331)

Attività 3:   Raccolta dati, cooperazione scientifica e reti di esperti

Documenti orientativi dell’Autorità: 3 (3)

Dichiarazioni dell’Autorità: 0 (2)

Pareri motivati: 88 (68)

Relazioni scientifiche dell’Autorità: 16 (38)

Totale atti scientifici per l’attività 3 = 107 (111)

Pubblicazioni di supporto

Relazioni di eventi: 8 (7)

Relazioni scientifiche di terzi: 37 (33)

Relazioni tecniche: 65 (17)

Totale per le pubblicazioni di supporto = 110 (57)

Totale atti = 658 (565)

Atti scientifici supportati da attività di comunicazione: 35 % (34 %).

Consultazioni pubbliche: 78 (78)

Visite al sito web: 3,5 milioni (3,0).

Abbonati al bollettino “Highlights”: 27 933(26 934).

Copertura mediatica: 9 397(8 330)

Domande dei media: 1 086(857)

Comunicati stampa: 15 (16)

Notizie web: 63 (59)

Interviste: 126 (116)

Fonte: Informazioni fornite dall'Autorità.


(1)  sono inclusi 7 posti per i quali la lettera con l’offerta di lavoro era già stata inviata al 31.12.2011.

Fonte: Informazioni fornite dall'Autorità.


LE RISPOSTE DELL’AUTORITÀ

12.

Un cambiamento del modello organizzativo nonché l’acquisto di nuovi locali e il trasloco hanno richiesto un adattamento (soprattutto dei sistemi informatici), mentre alcune assunzioni sono state posticipate intenzionalmente di qualche mese e hanno creato un contesto meno prevedibile, con una conseguente maggiore esigenza di eseguire storni di bilancio (6 % nel 2011 rispetto al 4 % nel 2010).

L’EFSA esaminerà la possibilità di adattare la propria struttura di bilancio all’interno del quadro di bilancio generale per ridurre la frammentazione e le esigenze degli storni in futuro.

Il sottoutilizzo di stanziamenti di pagamento dissociati deriva dalla difficoltà di prevedere precise modalità dei pagamenti relativi a progetti pluriennali di cooperazione scientifica introdotti nel 2009.

13.

L’EFSA ha acquistato la sua sede conformemente alle modalità approvate dall’autorità di bilancio che prevedono un pagamento ripartito su 25 anni. L’EFSA ha chiesto recentemente alla Commissione europea di prendere in considerazione la possibilità di richiedere ulteriori risorse all’autorità di bilancio al fine di abbreviare i tempi di acquisto. Tale acquisto anticipato è possibile senza costi aggiuntivi per l’EFSA.

14.

Le procedure di assunzione dell’EFSA sono pienamente conformi ai requisiti regolamentari.

Per aumentare l’attenzione sull’aspetto della trasparenza in particolare, nel gennaio 2012 l’EFSA ha adattato i processi pertinenti per garantire che:

 

gli strumenti di valutazione delle competenze siano messi a punto prima che vengano valutate le candidature;

 

la dichiarazione sulla riservatezza e la dichiarazione di interessi dei membri della commissione giudicatrice siano firmate e valutate sistematicamente a monte del processo.

15.

Le risposte dell’EFSA sono presentate in un documento distinto (Relazione speciale n. 15/2012).


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/98


RELAZIONE

sui conti annuali dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Istituto

2012/C 388/17

INTRODUZIONE

1.

L’Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (di seguito «l'Istituto»), con sede a Vilnius, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006 (1). L’Istituto ha il compito di raccogliere, analizzare e diffondere informazioni pertinenti all’uguaglianza di genere, nonché di apprestare, analizzare, valutare e diffondere strumenti metodologici a sostegno dell’integrazione dell’uguaglianza di genere in tutte le politiche dell’Unione e nelle politiche nazionali che ne derivano (2). L’Istituto ha acquisito piena autonomia nel 2010.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Istituto. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Istituto, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Istituto, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Istituto e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Istituto, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Istituto (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Istituto per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Gli stanziamenti di bilancio sono ammontati in totale a 7,5 milioni di euro, contro i 5,9 milioni dell’esercizio precedente. Sono stati contratti impegni di bilancio per 6,7 milioni di euro. Gli stanziamenti riportati al 2012 ammontano a 3,3 milioni di euro, ossia il 50 % degli impegni totali. L’alto livello di riporti è in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’ISTITUTO

13.

La Corte ha rilevato la necessità di migliorare la documentazione dell’inventario fisico per quanto riguarda le immobilizzazioni e la stima delle spese da pagare.

14.

Nel dicembre 2011, il servizio di audit interno della Commissione ha svolto un esame limitato dell’applicazione delle norme di controllo interno da parte dell’Istituto. L’Istituto ha accettato le raccomandazioni espresse di finalizzare la procedura per l’attuazione delle norme di controllo interno e la direzione ha adottato un piano d’azione da porre in atto nel 2012.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 403 del 30.12.2006, pag. 9.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Istituto, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Istituto.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 6 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 13 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.eige.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.


ALLEGATO

Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Vilnius)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 2 e 3 del trattato sull’Unione europea)

L'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a una minoranza. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini.

L'Unione combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore.

Competenze dell’Istituto

[regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Sostenere e rafforzare la promozione dell'uguaglianza di genere, compresa l'integrazione di genere in tutte le politiche dell’Unione e le politiche nazionali che ne derivano, nonché la lotta contro le discriminazioni fondate sul sesso, e sensibilizzare i cittadini dell'UE in materia di uguaglianza di genere.

Compiti

raccogliere, analizzare e diffondere informazioni obiettive, comparabili e attendibili pertinenti all'uguaglianza di genere,

apprestare metodi per migliorare l'obiettività, la comparabilità e l'attendibilità dei dati a livello europeo,

apprestare, analizzare, valutare e diffondere strumenti metodologici a sostegno dell'integrazione dell'uguaglianza di genere in tutte le politiche dell’Unione e nelle politiche nazionali che ne derivano e a sostegno dell'integrazione della dimensione di genere in tutte le istituzioni e gli organi dell’UE,

condurre indagini sulla situazione dell'uguaglianza di genere in Europa,

istituire e coordinare una Rete europea sull'uguaglianza di genere,

organizzare riunioni ad hoc di esperti a sostegno del lavoro di ricerca dell'Istituto,

per sensibilizzare i cittadini dell’UE in materia di uguaglianza di genere, organizzare, insieme alle pertinenti parti in causa, conferenze, campagne e riunioni a livello europeo e presentare risultati e conclusioni di tali iniziative alla Commissione,

diffondere informazioni su esempi positivi di ruoli non conformi agli stereotipi per le donne e gli uomini di ogni estrazione sociale, presentare i risultati e le iniziative volte a pubblicizzare e valorizzare tali esempi di successo,

sviluppare il dialogo e la cooperazione con organizzazioni non governative ed enti operanti nel settore delle pari opportunità, università ed esperti, centri di ricerca, parti sociali,

creare un fondo documentario aperto al pubblico,

mettere a disposizione delle organizzazioni pubbliche e private informazioni sull'integrazione della dimensione di genere, e

fornire informazioni alle istituzioni dell’UE sull’uguaglianza di genere e sull’integrazione della dimensione di genere nei paesi in fase di adesione e in quelli candidati.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione:

Diciotto rappresentanti nominati dal Consiglio in base ad una proposta di ciascuno Stato membro e un membro in rappresentanza della Commissione, nominati dalla Commissione e selezionati in modo da garantire i massimi livelli di competenzae un'ampia serie di capacità pertinenti e transdisciplinari in materia di uguaglianza di genere, mirando a realizzare una rappresentanza equilibrata di uomini e donne. I membri nominati dal Consiglio rappresentano diciotto Stati membri secondo l'ordine di rotazione delle Presidenze.

Compiti

Adottare il programma di lavoro annuale e il programma di lavoro a medio termine, il bilancio, la relazione annuale, il proprio regolamento interno e il regolamento interno dell’Istituto.

 

Composizione del forum di esperti

Membri di enti specializzati in materia di uguaglianza di genere, in ragione di un rappresentante designato da ciascuno Stato membro, due rappresentanti di altre organizzazioni specializzate in questioni di uguaglianza di genere designate dal Parlamento europeo, nonché di tre membri designati dalla Commissione.

Compiti

Assistere il direttore nel garantire l’eccellenza e l’indipendenza delle attività dell’Istituto, costituire un meccanismo di scambio di informazioni sui temi dell’uguaglianza di genere e di messa in comune di conoscenze e garantire una stretta collaborazione tra l’Istituto e gli enti competenti negli Stati membri.

Il direttore è nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposto della Commissione dopo un concorso generale.

Compiti

Adempimento dei compiti stabiliti nel regolamento (CE) n. 1922/2006, elaborazione ed esecuzione dei programmi di attività annuale e a medio termine dell'Istituto; preparazione delle riunioni del consiglio di amministrazione e del forum di esperti; redazione e pubblicazione della relazione annuale; questioni riguardanti il personale e l’amministrazione corrente; applicazione di efficaci procedure di sorveglianza e valutazione dei risultati dell'Istituto rapportati ai suoi obiettivi.

Audit esterno

Corte dei conti.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Istituto nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

7,5 (5,9) milioni di euro, costituiti al 100 % (100 %) dalla sovvenzione UE

Effettivi al 31 dicembre 2011

27 (25) posti previsti nella tabella dell'organico, di cui 26 (23) occupati,

8 (4) altri impieghi (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati, tirocinanti).

Totale effettivi

35 (29), di cui addetti a compiti

operativi: 24 (18),

amministrativi: 8 (8),

misti: 3 (3).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Settori focali: Dati e indicatori comparabili e affidabili sulla parità di genere; metodi e procedure di raccolta e trattamento dei dati per i lavori attinenti all’uguaglianza di genere; Centro risorse e documentazione; sensibilizzazione, collegamenti in rete e comunicazione.

Numero di studi avviati: 6 (8)

Numero di contributi ai paesi che detengono la presidenza: 2 (2)

Riunioni di esperti e gruppi di lavoro: 19 (12)

Conferenza internazionale: 1 (0)

Numero di relazioni di ricerca: 2 (0)

Relazioni annuali: 1 (1)

Fonte: Informazioni fornite dall’Istituto.


LE RISPOSTE DELL’ISTITUTO

12.

Osservazione accolta. A partire dal 2011 l’EIGE ha introdotto un adeguato sistema di rendicontazione e monitoraggio sull’esecuzione del bilancio. Come già discusso con la Corte nel 2011, per i riporti l’EIGE ha introdotto dei massimali per titolo accettabili, per esempio Titolo I fino al 10 %, Titolo II fino al 20 %, Titolo III fino al 35 %. Essendo nella fase iniziale, nel 2011 l’EIGE si aspettava, e si aspetterà nel 2012, una percentuale superiore di riporti, in particolare per il Titolo III (attività operative). Dal 2013 in poi l’EIGE opererà nei limiti dei massimali.

13.

Osservazione accolta. Tutte le immobilizzazioni dell’EIGE saranno debitamente documentate, etichettate e registrate. Inoltre, l’EIGE elaborerà e applicherà una «procedura d’inventario dell’EIGE» ai fini della corretta gestione delle proprie immobilizzazioni. La procedura documentata prenderà effetto all’atto della firma di una decisione del direttore nel corso dell’ultimo trimestre del 2012. La stima delle spese di competenza sarà migliorata.

14.

Osservazione accolta. Il piano d’azione dell’EIGE è stato adottato ed è in fase di attuazione. La Corte sarà informata dello stato di avanzamento prima della sua prossima missione a Vilnius.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/104


RELAZIONE

sui conti annuali dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità

2012/C 388/18

INTRODUZIONE

1.

L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (in seguito «l’Autorità»), con sede a Francoforte, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1094/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010 (1). L’Autorità ha il compito di contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità; di contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione; di incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti; di sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nella sua area di competenza, e di promuovere la tutela dei titolari di polizze assicurative, degli aderenti e dei beneficiari di schemi pensionistici (2). L’Autorità è stata istituita il 1o gennaio 2011.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Autorità, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Autorità per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. Essi vanno considerati nel contesto della transizione dal Comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali all’attuale Autorità europea.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Gli impegni dell’Autorità sono ammontati a 6 579 663 euro, pari al 62 % del bilancio 2011. I tassi di impegno sono stati modesti, in particolare per il Titolo II «Spese amministrative» (60 %) e per il Titolo III «Spese operative» (12 %). Ciò ha influito sugli obiettivi dell’Autorità relativi al sistema informatico, che non sono stati interamente raggiunti.

13.

Il bilancio dell’Autorità per l’esercizio 2011 è ammontato a 10,7 milioni di euro. Conformemente all’articolo 62, paragrafo 1, del suo regolamento istitutivo, il bilancio per l’esercizio 2011 è stato finanziato per il 55 % dai contributi degli Stati membri e dei paesi AELS e per il 45 % dal bilancio dell’Unione. Alla fine del 2011, l’Autorità ha registrato un risultato positivo dell’esecuzione del bilancio di 2,8 milioni di euro. In conformità al suo regolamento finanziario, l’intero importo è stato poi registrato nei conti come passività nei confronti della Commissione europea.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AUTORITÀ

14.

Il sistema contabile dell'Autorità deve essere ancora convalidato dal contabile, come prescritto dal regolamento finanziario.

ALTRE OSSERVAZIONI

15.

Le procedure di appalto esaminate non erano pienamente coerenti con le disposizioni del regolamento finanziario generale. Nel caso di cinque acquisti di attrezzature informatiche (per un totale di 160 117 euro), i criteri di aggiudicazione applicati non erano stati preventivamente definiti e non erano stati firmati i contratti. In un altro caso, riguardante i servizi connessi alle assunzioni (55 000 euro), i criteri di aggiudicazione erano stati applicati in maniera non corretta. L’Autorità deve garantire che tutti i nuovi appalti siano aggiudicati nel pieno rispetto delle norme UE applicabili in materia.

16.

L’Autorità deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione: le soglie di punteggio per l’ammissione alle prove scritte e ai colloqui o per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei, e le domande per le prove scritte e orali non erano state fissate prima dell’inizio dell’esame delle candidature; mancava, inoltre, la decisione con cui l’autorità investita del potere di nomina designa le commissioni giudicatrici.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 48.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Autorità, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Autorità.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://eiopa.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Francoforte sul Meno)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 26, 114, 290, 291 del trattato su funzionamento dell’Unione europea)

Instaurare o assicurare il funzionamento del mercato interno, conformemente alle disposizioni pertinenti dei trattati,

Redigere progetti di norme tecniche a titolo di lavori preparatori per atti non legislativi di portata generale che integrano o modificano determinati elementi non essenziali dell'atto legislativo o allorché sono necessarie condizioni uniformi di esecuzione degli atti giuridicamente vincolanti dell'Unione.

Competenze dell’Autorità

[Regolamento UE n 1094/2010 che istituisce l’Autorità, articolo 1, paragrafo 6 e articolo 8 (compiti e poteri)]

Obiettivi

Proteggere l’interesse pubblico contribuendo alla stabilità e all’efficacia a breve, medio e lungo termine del sistema finanziario, a beneficio dell’economia dell’Unione, dei suoi cittadini e delle sue imprese.

Compiti

contribuire all’elaborazione di norme e prassi comuni di regolamentazione e vigilanza di elevata qualità,

contribuire all’applicazione uniforme degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione; incoraggiare e facilitare la delega dei compiti e delle responsabilità tra autorità competenti,

cooperare strettamente con il CERS,

organizzare ed effettuare verifiche inter pares delle autorità competenti,

sorvegliare e valutare gli sviluppi di mercato nei settori di sua competenza,

svolgere analisi economiche dei mercati per coadiuvare l’Autorità nell’espletamento dei propri compiti,

promuovere la tutela dei titolari di polizze assicurative, degli aderenti e dei beneficiari di schemi pensionistici,

contribuire al funzionamento uniforme e coerente dei collegi delle autorità di vigilanza, alla sorveglianza, valutazione e misurazione del rischio sistemico, allo sviluppo e al coordinamento dei piani di risanamento e di risoluzione delle crisi, fornendo un livello elevato di protezione ai titolari di polizze assicurative, ai beneficiari e in tutto il territorio dell’Unione,

eseguire ogni altro compito specifico stabilito dal presente regolamento o da altri atti legislativi,

pubblicare sul sito web e aggiornare regolarmente le informazioni relative al suo settore di attività,

assumere, se del caso, tutti i compiti esistenti e in corso del comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (CEIOPS).

Organizzazione

(Regolamento UE n. 1094/2010 che istituisce l’Autorità: articoli 40-44: consiglio delle autorità di vigilanza; articoli 45-47: consiglio di amministrazione; articoli 48-50: presidente; articoli 51-53: direttore esecutivo)

Consiglio delle autorità di vigilanza

Composizione: il capo dell’autorità di vigilanza competente in ogni Stato membro, il presidente dell’Autorità, rappresentanti della Commissione europea, del Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS), dell’Autorità bancaria europea, dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ed eventuali osservatori.

Compiti: principale organo decisionale dell’Autorità.

Consiglio di amministrazione

Composizione: presidente dell’Autorità, sei rappresentanti delle autorità di vigilanza nazionali e un rappresentante della Commissione europea.

Compiti: assicura che l’Autorità assolva la sua missione ed esegua i compiti che le sono affidati; esercita le competenze di bilancio; adotta il piano in materia di politica del personale e le modalità di applicazione dello statuto dei funzionari.

Presidente dell’Autorità

Rappresenta l’Autorità; prepara i lavori del consiglio delle autorità di vigilanza e presiede le riunioni dei consigli.

Direttore esecutivo dell’Autorità

Assicura la gestione dell’Autorità e l’esecuzione del programma annuale di lavoro e del bilancio; prepara i lavori del consiglio di amministrazione, il bilancio ed il programma di lavoro.

Comitato per il controllo della qualità

Composizione: il presidente supplente dell’Autorità, due membri del consiglio di amministrazione, il direttore esecutivo.

Compiti: sorvegliare e valutare l’appropriata attuazione delle procedure e decisioni interne.

Audit esterno

Corte dei conti.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Autorità nel 2011

Bilancio definitivo

Stanziamenti definitivi di bilancio 10,66 milioni di euro.

Tabella dell’organico

Personale statutario:

46 posti autorizzati nella tabella dell'organico, di cui 46 occupati.

Organico completato al 100 %

Agenti contrattuali:

7 posti previsti in bilancio, di cui occupati 6.

Esperti nazionali distaccati:

6 posti previsti in bilancio, di cui occupati 4.

Totale: 56 effettivi

Prodotti e servizi forniti nel 2011

Compiti di regolamentazione:

Quinto studio quantitativo d’impatto,

11 consultazioni pubbliche relative a differenti settori di attività dell’Autorità (Assicurazioni e Pensioni).

Compiti di vigilanza

Partecipazione dell’Autorità ai collegi delle autorità di vigilanza,

Piano d’azione per i collegi 2011.

Protezione dei consumatori e innovazione finanziaria

Relazione su alfabetizzazione finanziaria e iniziative formative da parte delle autorità competenti,

Contributo alla revisione da parte della Commissione della direttiva sull'intermediazione assicurativa.

Cultura comune della vigilanza

3 seminari intersettoriali,

15 seminari per le autorità nazionali competenti,

Sviluppo della metodologia per 3 peer review.

Stabilità finanziaria

2 relazioni semestrali sulla stabilità finanziaria,

1 prova di stress in tutta Europa per il settore assicurativo,

1 esercizio satellite di valutazione degli effetti connessi alla materializzazione di un periodo prolungato di bassi tassi d’interesse,

Definizione di un quadro pilota per la valutazione dei rischi.

Gestione delle crisi

Definizione da parte dell’Autorità, unitamente alle altre AEV, di un insieme di procedure temporanee volte a fronteggiare situazioni di emergenza,

Definizione di un quadro decisionale globale che stabilisce in maniera dettagliata i processi che l’Autorità seguirà nel discarico delle proprie responsabilità in materia di prevenzione e gestione delle crisi.

Relazioni esterne

Creazione di due gruppi di soggetti interessati, nel settore delle assicurazioni e in quello dei fondi pensionistici aziendali e professionali,

Dialogo in materia di regolamentazione e vigilanza con la National Association of Insurance Commissioners (NAIC) degli USA, la China Insurance Regulatory Commission (CIRC), la Japanese Financial Services Authority (Japanese FSA), la Latin American Association of Insurance Supervisors (ASSAL), l’Autorità di vigilanza brasiliana competente per il settore assicurativo privato (SUSEP) e il Federal Insurance Office (FIO) degli Stati uniti d’America,

Membro dell’International Association of Insurance Supervisors, nonché di ciascun comitato esecutivo,

3 relazioni di equivalenza (Svizzera, Bermuda, Giappone).

Conferenze / altre manifestazioni pubbliche 2011

3 conferenze e manifestazioni (TIGS, Conferenza annuale EIOPA, giornata della strategia per i consumatori).

Fonte: Informazioni fornite dall'Autorità.


LE RISPOSTE DELL’AUTORITÀ

12.

Durante il primo anno di attività dell’EIOPA il tasso di esecuzione per il titolo II e per il titolo III è stato effettivamente modesto. Il fondamento logico alla base di ciò risiede in una decisione consapevole del direttore esecutivo di non impegnare (e non spendere) la somma a bilancio per le tecnologie informatiche (30 % del bilancio totale dell’EIOPA) in seguito alla mancanza di orientamento strategico da parte del consiglio delle autorità di vigilanza nel corso del 2011. La complessità delle decisioni da prendersi e le vaste implicazioni ivi connesse non hanno permesso di impegnare e spendere i relativi stanziamenti. La necessaria decisione strategica è stata presa dal consiglio delle autorità di vigilanza dell’EIOPA a febbraio 2012. Il progetto si trova ora in fase operativa ed è concepito in maniera tale da permettere un pieno e puntuale rispetto dei propri scopi e obiettivi.

13.

L’EIOPA dà atto che, ai sensi del proprio regolamento finanziario, l’intero avanzo di bilancio deve essere registrato come passività nei confronti della Commissione europea, mentre il regolamento istitutivo prevede contributi al bilancio anche da parte degli Stati membri e dei paesi EFTA. L’EIOPA, unitamente alle AEV sue omologhe, ha concordato con la Commissione europea di allineare la distribuzione dell’avanzo alle disposizioni del regolamento istitutivo.

14.

L’osservazione della Corte è stata rilevata e il contabile adotterà le misure necessarie ad attuare il processo di convalida nel 2012.

15.

L’EIOPA ha attuato tutte le misure necessarie a raggiungere un accordo con l’OLAF nel 2011. L’osservazione della Corte deve essere eliminata.

16.

L’EIOPA sta adottando tutte le misure necessarie per garantire che tutti i contratti siano in futuro aggiudicati nel pieno rispetto del regolamento finanziario. È stato assunto un funzionario per gli appalti.

17.

L’osservazione della Corte è stata rilevata e le procedure di assunzione saranno ulteriormente migliorate.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/110


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Istituto

2012/C 388/19

INTRODUZIONE

1.

L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (di seguito «l’Istituto»), con sede a Budapest, è stato creato dal regolamento (CE) n. 294/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’obiettivo dell’Istituto è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d’innovazione degli Stati membri e dell’Unione europea. L’Istituto concede sovvenzioni alle «Comunità della conoscenza e dell’innovazione», che collegano fra loro i settori dell’istruzione superiore, della ricerca e delle imprese, stimolando in tal modo l’innovazione e l'imprenditorialità (2).

2.

La Commissione ha concesso l’autonomia finanziaria all’Istituto l’8 giugno 2011. Per l’esercizio finanziario 2011, il periodo sottoposto ad audit è pertanto compreso fra l’8 giugno e il 31 dicembre 2011.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Istituto. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

4.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Istituto, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, e la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

5.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Istituto, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La resposabilità del revisore

6.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Istituto e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC, nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Istituto, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

8.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

9.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

10.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Istituto (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

11.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Istituto per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

12.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

13.

Il tasso di esecuzione del bilancio dell’Istituto per il periodo di autonomia finanziaria controllato (cfr. paragrafo 2) è risultato basso. Ponendo a confronto i pagamenti con gli stanziamenti impegnati, il tasso risulta pari al 56 % per il Titolo I (spese per il personale), al 30 % per il Titolo II (spese amministrative) e all’11 % per il Titolo III (spese operative).

14.

Le convenzioni di sovvenzione che hanno dato luogo a pagamenti nel 2011 sono state sistematicamente firmate dalla Commissione europea (Direzione generale Istruzione e cultura) e dall’Istituto dopo che la maggior parte delle attività erano già state attuate. Fra settembre e dicembre 2011, l’Istituto ha eseguito pagamenti a saldo (12), per 4,2 milioni di euro, relativi a tre convenzioni che erano state firmate dopo molto tempo dall’inizio delle attività (13), contrariamente a quanto prevede la sana gestione finanziaria.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 97 del 9.4.2008, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Istituto, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Istituto.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 28 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 10 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nel seguente sito Internet: http://eit.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  La Commissione europea aveva proceduto al versamento di anticipi.

(13)  In un caso, il contratto è stato firmato 14 giorni prima della fine del periodo di attuazione di 13o mesi.


ALLEGATO

Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Budapest)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 173 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

L’Unione europea e gli Stati membri provvedono affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell'industria dell’Unione.

A tal fine, nell'ambito di un sistema di mercati aperti e concorrenziali, la loro azione è intesa:

ad accelerare l'adattamento dell'industria alle trasformazioni strutturali,

a promuovere un ambiente favorevole all'iniziativa ed allo sviluppo delle imprese di tutta l'Unione, segnatamente delle piccole e medie imprese,

a promuovere un ambiente favorevole alla cooperazione tra imprese,

a favorire un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche d'innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico.

Competenze dell’Istituto

[Regolamento (CE) n. 294/2008 del Consiglio]

Obiettivi:

L’obiettivo dell’Istituto è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d’innovazione degli Stati membri e dell’Unione europea. L’EIT persegue tale obiettivo promuovendo e integrando l’istruzione superiore, la ricerca e l’innovazione ai massimi livelli:

Compiti:

Al fine di raggiungere il suo obiettivo, l’EIT:

a)

individua i suoi settori prioritari;

b)

svolge un’attività di sensibilizzazione tra le organizzazioni partner potenziali ed incoraggia la loro partecipazione alle sue attività;

c)

seleziona e designa CCI nei settori prioritari e definisce mediante accordi i diritti e gli obblighi delle CCI, offre loro un sostegno adeguato, applica misure adeguate di controllo della qualità, segue costantemente e valuta periodicamente le loro attività e garantisce un livello appropriato di coordinamento tra di esse;

d)

mobilita i fondi provenienti da fonti pubbliche e private e utilizza le sue risorse a norma del presente regolamento; in particolare, cerca di finanziare una proporzione significativa e crescente del suo bilancio facendo ricorso a fonti private e mediante entrate generate dalle proprie attività;

e)

incoraggia il riconoscimento negli Stati membri dei titoli e dei diplomi che sono rilasciati da istituti di istruzione superiore, che sono organizzazioni partner e che possono essere assimilati a titoli e diplomi dell’EIT;

f)

promuove la diffusione di buone prassi per l’integrazione del triangolo della conoscenza al fine di sviluppare una cultura comune dell’innovazione e del trasferimento di conoscenze;

g)

mira a diventare un organismo di portata mondiale per l’eccellenza nei settori dell’istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione;

h)

assicura la complementarietà e la sinergia tra le attività dell’EIT ed altri programmi comunitari.

Organizzazione

Comitato direttivo

Composizione:

Il comitato direttivo dell’Istituto si compone di 18 membri nominati, garantendo l’equilibrio tra l’esperienza e l’eccellenza del mondo delle imprese, del settore dell’istruzione superiore e della ricerca, nonché di quattro membri rappresentativi proposti dalle Comunità della conoscenza e dell’innovazione (CCI). Come previsto dal regolamento, i quattro membri rappresentativi designati dalle CCI sono entrati a far parte del comitato nel 2011. La Commissione europea vi partecipa in qualità di osservatore.

Compiti:

Il comitato direttivo è incaricato della direzione delle attività dell’Istituto, della selezione, della designazione e della valutazione delle CCI, nonché dell’adozione di tutte le altre decisioni strategiche.

Comitato esecutivo

Composizione:

Il comitato esecutivo si compone di cinque persone, membri del comitato direttivo, compreso il presidente e il vicepresidente. È presieduto dal presidente del comitato direttivo.

Compiti:

Il comitato esecutivo supervisiona la gestione dell’Istituto e adotta le decisioni necessarie tra una riunione e l’altra del comitato direttivo.

Direttore

Nominato dal comitato direttivo, è responsabile dinanzi a quest’ultimo della gestione amministrativa e finanziaria dell’Istituto, di cui è il rappresentante legale.

Jose Manuel Leceta è stato nominato il 19 maggio 2011.

Audit esterno

Corte dei Conti.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Istituto nel 2011

Bilancio definitivo

65,85 milioni di euro (l’Istituto ha acquisito l’autonomia finanziaria l’8 giugno 2011; fino a tale data, il bilancio è stato eseguito dalla Commissione europea).

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti autorizzati: 52 (35)

Occupati: 40 (24)

Altri impieghi: 0 (0)

Totale: 40 (24), di cui addetti a:

funzioni operative: 19 (10),

funzioni amministrative e di supporto: 21 (14).

Prodotti e servizi forniti nel 2011

Partecipazione del presidente del comitato direttivo alla riunione informale del Consiglio sulla competitività tenutasi il 12 aprile 2011,

Organizzazione della prima conferenza delle parti interessate sulla visione dell’Istituto per il futuro, svoltasi a Budapest, in Ungheria, il 14 aprile 2011,

Presentazione alla Commissione europea, il 15 giugno 2011, dell’Agenda strategica per l'innovazione (ASI) dell’Istituto,

Partecipazione del direttore dell’Istituto all’evento «Amici dell’Istituto» ospitato dal Parlamento europeo, con la partecipazione del Commissario Vassiliou e dei direttori delle CCI, il 21 settembre 2011,

Organizzazione della prima conferenza «Giovani e imprenditorialità» a Cracovia, in Polonia, dal 20 al 21 ottobre 2011, con 200 partecipanti,

Lancio del Forum dell’Istituto cui partecipano le CCI (piattaforma creata per stabilire un dialogo costante fra il direttore dell’Istituto e i responsabili delle CCI). Primo Forum tenutosi a Budapest l’11 novembre 2011,

Contributo congiunto del presidente del comitato direttivo, del direttore dell’istituto e dei responsabili delle CCI alla prima convenzione sull’innovazione, organizzata dalla Commissione europea il 5-6 dicembre 2011. Il numero dei partner CCI è aumentato costantemente, passando da 75 nel 2010 a circa 400 nel 2012. Il contribuito complessivo dell’istituto ammonta a circa 160 milioni di euro (poco meno del 25 % del bilancio totale delle CCI) per il periodo 2010-2012. Tra le principali realizzazioni delle CCI nel 2010 e nel 2011 figurano:

CCI Clima (Climate KIC): entità giuridica, dotata di una struttura finanziaria, con un’équipe incaricata della gestione guidata da un direttore, cinque centri di co-locazione e sei centri regionali di innovazione. Fra le varie attività svolte, la CCI ha lanciato il Viaggio di apprendimento contestuale estivo, cui hanno partecipato 50 persone nel 2010 e 70 nel 2011; un portafoglio di 12 progetti d’innovazione e quattro progetti apripista (pathfinder); il programma «Pionieri al lavoro»;

EIT ICT Labs: entità giuridica, dotata di una struttura finanziaria, con un’équipe incaricata della gestione guidata da un direttore (chief executive officer), cinque centri di co-locazione. Le varie attività intraprese comprendono una Master School basata su sette “major” di carattere tecnico e un “minor” in Innovazione e Imprenditorialità; scuole estive frequentate da 368 studenti; un Sistema di supporto all’imprenditorialità presso ciascun nodo; il coaching di 19 aziende, fra cui quattro nuove start-up catalizzate dalla CCI; cinque nuovi potenziali prodotti e servizi;

KIC InnoEnergy: entità giuridica, dotata di una struttura finanziaria, con un’équipe incaricata della gestione guidata da un direttore (chief executive officer), sei centri di co-locazione. Fra le varie attività intraprese, figurano il varo di quattro programmi «Master of Sciences» e tre programmi esecutivi, con la partecipazione di 155 studenti; la concessione di 120 borse di studio; il varo di un portafoglio di 35 progetti di innovazione in sei ambiti tematici, con la partecipazione di 45 aziende; la presentazione di 82 piani aziendali per nuove venture; sono state assistite 27 aziende, preidentificati 56 brevetti, registrati sette nuovi brevetti e attuati 45 processi connessi alle tecnologie CCI presso 29 PMI; 20 prodotti e servizi potenziali,

Primi casi di successi rilevati nello svolgimento delle attività delle CCI,

129 332 singole consultazioni del sito web (138 072).

Fonte: Informazioni fornite dall’Istituto.


LA RISPOSTA DELL’ISTITUTO

14.

Si riscontra una ripartizione stagionale delle spese, in particolare per quanto riguarda le sovvenzioni. Le convenzioni di sovvenzione sono state concluse all’inizio dell’anno e, di conseguenza, i pagamenti di prefinanziamento sono stati eseguiti prima dell’autonomia finanziaria dell’istituto. Poiché le sovvenzioni costituiscono all’incirca il 90 % del bilancio dell’Istituto, il loro impatto sull'esecuzione del bilancio è significativo. Le percentuali di esecuzione sono considerevolmente più elevate per l'intero anno solare rispetto al periodo di autonomia finanziaria sottoposto a revisione contabile. Tuttavia, al fine di migliorare l'esecuzione del bilancio, l’Istituto ha introdotto una rendicontazione mensile sull’attuazione del bilancio e un processo di valutazione per analizzare in dettaglio l’esecuzione del bilancio e il programma di lavoro dell’EIT; in tal modo è possibile elaborare azioni correttive e di riorientamento a tempo debito nel corso dell’anno, qualora necessario.

Altre osservazioni

L’EIT prende atto delle osservazioni della Corte e s’impegna a ridurre il divario tra la data d’inizio della convenzione di sovvenzione e la data della firma. Il divario è stato ridotto tra il 2010 e il 2012 (ossia l’accordo di sovvenzione per il 2012 è stato firmato con i CCI in marzo e aprile). Nel frattempo, l’EIT, in collaborazione con i CCI, ha stabilito una tabella di marcia, in cui rientra l’emissione di modelli per piani e relazioni di attività, il che consentirà di firmare le convenzioni di sovvenzione per il 2013 all'inizio di quell'anno (ossia in gennaio).


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/116


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per i medicinali relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/20

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia europea per i medicinali (di seguito «l'Agenzia» o «EMA»), con sede a Londra, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 2309/93 del Consiglio, sostituito dal regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L'Agenzia opera attraverso una rete e coordina le risorse scientifiche messe a sua disposizione dalle autorità nazionali per provvedere alla valutazione e alla vigilanza sui medicinali per uso umano o veterinario (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Gli stanziamenti di pagamento riportati al 2012 sono ammontati a 9,6 milioni di euro per il Titolo II (spese amministrative), pari al 29 % del bilancio per tale Titolo, e a 10,3 milioni di euro per il Titolo III (spese operative), pari al 34 % del bilancio per tale Titolo (12). Questo livello di riporti è eccessivo ed è in contrasto con il principio dell’annualità.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

13.

L’Agenzia ha aumentato nel 2011 la dotazione finanziaria per un contratto quadro irregolare relativo a servizi informatici concluso nel 2009, per il quale la Corte aveva già espresso un giudizio con riserva sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui erano basati i conti dell’Agenzia per il 2009. Il massimale del contratto era originariamente di 30 milioni di euro. Tale massimale è stato irregolarmente aumentato nel 2011 di 8 milioni di euro e sono stati firmati contratti specifici per un importo di 8,1 milioni di euro, il che ha portato i pagamenti e le spese da pagare irregolari nel 2011 a 3,6 milioni di euro. Il progetto informatico è in corso e, nel 2011, l’Agenzia ha iniziato a preparare un nuovo contratto quadro.

14.

Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di appalto, per quanto riguarda la giustificazione delle stime relative ai volumi dei contratti e la definizione, pubblicazione ed applicazione dei criteri di selezione.

ALTRE OSSERVAZIONI

15.

La Corte ha rilevato la necessità di migliorare la trasparenza delle procedure di selezione del personale. I membri della commissione giudicatrice non hanno sempre compilato le dichiarazioni relative ai conflitti di interessi, o non lo hanno fatto tempestivamente, e non vi sono elementi che documentino eventuali azioni intraprese per risolvere le questioni sollevate da queste dichiarazioni. La documentazione dei lavori della commissione giudicatrice non era sempre adeguata: non vi sono elementi probatori che mostrino come sia stato definito il metodo per la preselezione dei candidati o che le domande per le prove scritte o i colloqui fossero state stabilite prima di procedere all’esame delle candidature.

16.

Come nelle precedenti relazioni, la Corte ha ravvisato la necessità di introdurre un sistema di retribuzione dei servizi forniti dalle autorità degli Stati membri basato sui costi realmente sostenuti.

17.

La Corte ha svolto un audit inteso a valutare le politiche e le procedure applicate in situazioni in cui si configurano conflitti di interessi per quattro Agenzie europee, tra cui l’Agenzia europea per i medicinali. I risultati di tale audit sono presentati in un documento a parte (Relazione speciale n. 15/2012).

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 214 del 24.8.1993, pag. 1 e GU L 136 del 30.4.2004, pag. 1. Conformemente a quest’ultimo regolamento, la nuova denominazione dell’Agenzia europea di valutazione dei medicinali è Agenzia europea per i medicinali.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu/ o http://www.ema.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Le cifre presentate per il Titolo III non includono gli stanziamenti di pagamento riportati (18,3 milioni di euro) per la valutazione dei prodotti medicinali (dotazione della relativa linea di bilancio 3010: 71,9 milioni di euro) il cui riporto è giustificato dalla natura dei pagamenti alle autorità nazionali.


ALLEGATO

Agenzia europea per i medicinali (Londra)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 168 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Raccolta di informazioni

Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.

L'azione dell'Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l'informazione e l'educazione in materia sanitaria, nonché la sorveglianza, l'allarme e la lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Coordinare le risorse scientifiche messe a sua disposizione dalle autorità degli Stati membri per l'autorizzazione e la vigilanza dei medicinali ad uso umano e veterinario,

Fornire agli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione europea una consulenza scientifica sui medicinali ad uso umano o veterinario.

Compiti

Coordinare la valutazione scientifica dei medicinali soggetti alle procedure UE di autorizzazione all'immissione in commercio,

Coordinare il monitoraggio dei medicinali autorizzati nell’Unione (farmacovigilanza),

Esprimere pareri sui limiti massimi di residui dei medicinali veterinari accettabili negli alimenti di origine animale,

Coordinare la verifica dell'applicazione dei prìncipi sulle buone pratiche di fabbricazione e di laboratorio e sulla buona prassi clinica,

Registrare la situazione delle autorizzazioni all'immissione in commercio rilasciate per i medicinali.

Organizzazione

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro e da 5 membri cooptati, elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali per uso umano.

Il comitato per i medicinali veterinari (CVMP), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali veterinari.

Il comitato per i medicinali orfani (COMP), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali orfani.

Il comitato per i medicinali a base di piante (HMPC), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro e da 5 membri cooptati, elabora pareri su qualsiasi questione riguardante la valutazione dei medicinali a base di piante.

Il comitato pediatrico (PDCO), costituito da un membro e un supplente per ciascuno Stato membro e da sei membri e relativi supplenti in rappresentanza degli operatori sanitari e delle associazioni di pazienti, è responsabile della valutazione scientifica e dell’approvazione dei piani d'indagine pediatrica e del relativo sistema di deroghe e differimenti.

Il comitato per le terapie avanzate (CAT) costituito da cinque membri del CHMP e rispettivi (cinque) supplenti, un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, due membri e due supplenti in rappresentanza dei medici, due membri e due supplenti in rappresentanza delle associazioni di pazienti, è responsabile per tutte le questioni relative alla valutazione di medicinali per terapie avanzate (ATMP) e alla certificazione e classificazione degli stessi.

Il Consiglio di amministrazione si compone di un membro e un supplente per ciascuno Stato membro, di due rappresentanti della Commissione, di due rappresentanti designati dal Parlamento europeo, di due rappresentanti delle organizzazioni dei pazienti, di un rappresentante delle organizzazioni dei medici e di un rappresentante delle organizzazioni dei veterinari. Il Consiglio adotta il programma di lavoro e la relazione annuale.

Il direttore esecutivo è nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit interno: Servizio di audit interno della Commissione (IAS).

Struttura di audit interno (IAC): servizio di audit interno dell’EMA.

Audit esterno: Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico: Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

208,863 milioni di euro (1) (208,387); Contributo dell’UE: 13,4 % (2) [13,6 %  (3)]

Effettivi al 31 dicembre 2011

567 (567) posti previsti nella tabella dell'organico, di cui 552 (546) occupati,

177 (152) altri impieghi (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati, agenti interinali).

Totale effettivi: 728 (698), di cui addetti a funzioni: operative: 584 (556), amministrative 144 (142).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Medicinali per uso umano

Domande di autorizzazione all’immissione in commercio: 100 (91),

Pareri favorevoli: 87 (51),

Durata media della valutazione: 178 giorni (167),

Pareri post-certificazione: 4 982(3 154),

Farmacovigilanza (relazioni sulle reazioni avverse da farmaci, procedure centralizzate di autorizzazione nei paesi SEE e non-SEE): 362 231(302 362),

Relazioni periodiche di aggiornamento sulla sicurezza: 583 (559),

Consulenze scientifiche ultimate: 430 (322),

Procedure di riconoscimento reciproco e procedure decentrate: avviate 6 401(21 433); concluse 6 715(11 100),

Domande relative a piani d'indagine pediatrica: 187 (326) riguardanti 220 (403) indicazioni.

Medicinali per uso veterinario

Domande di autorizzazione all’immissione in commercio: 11 (18),

Domande per varianti: 287 (162).

Ispezioni

Ispezioni: 449 (300)

Medicinali a base di piante

Monografie sulle piante: 20 (19)

Elenchi di sostanze, preparati e combinazioni a base di piante: 0 (3)

Medicinali orfani

Domande: 166 (174),

Pareri positivi: 111 (123).

PMI

Richieste di attribuzione dello statuto di PMI: 433 (251),

Domande di riduzione o differimento dei diritti: 350 (161).

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia


(1)  Si tratta del bilancio definitivo, non del risultato effettivo dell’esecuzione dei conti di bilancio.

(2)  Tale percentuale concerne il contributo UE iscritto in bilancio (escluso il contribuito speciale per le riduzioni tariffarie dei medicinali orfani e l’uso da parte dell’autorità di bilancio dell’eccedenza dell’esercizio finanziario n-2) relativamente al bilancio definitivo.

(3)  Tale percentuale concerne il contributo UE iscritto in bilancio (escluso il contribuito speciale per le riduzioni tariffarie dei medicinali orfani e l’uso da parte dell’autorità di bilancio dell’eccedenza dell’esercizio finanziario n-2) relativamente al bilancio definitivo.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

Nel corso degli ultimi anni l’Agenzia ha fatto tutto il possibile per ridurre il volume dei propri riporti a un livello accettabile, vale a dire il 30 % complessivo per i titoli II e III, riuscendo in effetti a conseguire una costante riduzione degli stessi. Poiché le operazioni dell’Agenzia sono di natura pluriennale e non vincolate all’anno civile, un certo livello di riporti è inevitabile.

13.

Come spiegato dettagliatamente nelle risposte dell’Agenzia alle osservazioni sul discarico relativo all’esercizio finanziario 2009, l’Agenzia non ritiene che il contratto quadro per la fornitura di servizi informatici sia irregolare. Di conseguenza, nemmeno l’estensione di tale contratto quadro è considerata irregolare.

14.

L’Agenzia ha preso atto delle osservazioni della Corte ed ha aggiornato le proprie procedure in vista di una maggiore trasparenza e documentazione.

15.

L’Agenzia ha preso atto delle osservazioni della Corte ed ha aggiornato le proprie procedure in vista di una maggiore trasparenza e tempestività della documentazione.

16.

Nel 2009 è stata presentata al consiglio di amministrazione una proposta relativa a un nuovo sistema di pagamento, sulla quale non è stato raggiunto un accordo. In occasione della riunione in programma ad ottobre 2012 sarà chiesto al consiglio di amministrazione di avallare un nuovo piano d’azione. Posto che l’adozione di ogni eventuale nuovo regime tariffario richiede una modifica della normativa, sarà consultata la Commissione europea al fine di incorporare la questione di cui all'oggetto nella revisione del regolamento relativo ai diritti programmata dalla Commissione stessa.

17.

Le risposte dell’Agenzia in merito ai risultati del presente audit saranno pubblicate unitamente alla relazione speciale.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/123


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Osservatorio

2012/C 388/21

INTRODUZIONE

1.

L'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (di seguito l'«Osservatorio»), con sede a Lisbona, è stato istituito dal regolamento (CEE) n. 302/93 del Consiglio, dell'8 febbraio 1993 (1). Il compito principale dell'Osservatorio consiste nel raccogliere, analizzare e diffondere dati sul fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze per elaborare e pubblicare a livello europeo informazioni obiettive, affidabili e comparabili. Le informazioni devono servire ad analizzare la domanda di droghe e i mezzi per ridurla nonché, in generale, i fenomeni associati al mercato della droga (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Osservatorio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Osservatorio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Osservatorio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Osservatorio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Osservatorio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Osservatorio (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Osservatorio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

La Corte ha individuato 51 casi, per un valore totale di 90 053 euro, in cui gli stanziamenti riportati al 2012 non corrispondevano a impegni giuridici esistenti, e avrebbero pertanto dovuto essere disimpegnati e restituiti alla Commissione. L’Osservatorio ha però avviato tale processo troppo tardi; di conseguenza, a causa delle restrizioni imposte dal sistema informatico, i fondi saranno bloccati per un anno e saranno disimpegnati e restituiti solo alla fine del 2012.

13.

L’Osservatorio sostiene attualmente una spesa annua di circa 275 000 euro per uno spazio uffici non utilizzato nell’edificio precedentemente occupato e nella nuova sede. In collaborazione con la Commissione europea e le Autorità nazionali, l’Osservatorio dovrebbe continuare a cercare soluzioni adeguate per lo spazio uffici inutilizzato.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’OSSERVATORIO

14.

L’Osservatorio non ha ancora adottato e attuato una politica di tesoreria intesa a ridurre al minimo e a ripartire il rischio finanziario, mirando al contempo a una redditività adeguata.

15.

L’Osservatorio non ha ancora adottato una politica esaustiva per quanto concerne le eccezioni e le deviazioni dai processi e dalle procedure stabiliti (12).

ALTRE OSSERVAZIONI

16.

Vi è un ulteriore margine di miglioramento per quanto concerne le procedure di assunzione. Le domande da porre ai candidati nelle prove scritte e orali non sono state stabilite dalla commissione giudicatrice prima dell’esame delle candidature.

17.

I fascicoli dell’Osservatorio relativi agli appalti non erano sempre completi e adeguatamente strutturati (13).

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 36 del 12.2.1993, pag. 1. Questo regolamento e le successive modifiche sono stati abrogati dal regolamento (CE) n. 1920/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 376 del 27.12.2006, pag. 1).

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Osservatorio, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Osservatorio.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 21 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 17 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.emcdda.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Norma di controllo interno n. 8.

(13)  Mancavano diversi documenti, tra cui la stima degli importi contrattuali e le lettere agli offerenti non aggiudicatari.


ALLEGATO

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Lisbona)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 168 e 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

L’Unione completa l'azione degli Stati membri volta a ridurre gli effetti nocivi per la salute umana derivanti dall'uso di stupefacenti, comprese l'informazione e la prevenzione.

Competenze dell’Osservatorio

[Regolamento (CE) n. 1920/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006]

Obiettivi

Fornire all'Unione e agli Stati membri informazioni fattuali, obiettive, affidabili e comparabili a livello dell’Unione sul fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze, nonché sulle loro conseguenze.

L'Osservatorio deve focalizzare la propria attività sui seguenti settori prioritari:

1)

monitoraggio dello stato del fenomeno delle droghe e delle tendenze emergenti, segnatamente in materia di policonsumo;

2)

controllo delle risposte date e diffusione di informazioni sulle migliori pratiche;

3)

valutazione dei rischi delle nuove sostanze psicoattive e allestimento di un sistema di informazione rapido;

4)

elaborazione di mezzi e strumenti intesi a facilitare il controllo e la valutazione delle politiche nazionali da parte degli Stati membri e il controllo e la valutazione delle politiche dell'Unione da parte della Commissione.

Funzioni

Raccogliere e analizzare dati,

migliorare la metodologia di confronto dei dati,

diffondere i dati,

cooperare con enti ed organizzazioni europei e internazionali e con i paesi terzi,

individuare nuovi sviluppi e cambiamenti di tendenza.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composto da un rappresentante per ogni Stato membro, da due rappresentanti della Commissione e da due esperti indipendenti nominati dal Parlamento europeo, particolarmente competenti in materia di droghe.

Adotta il programma di lavoro, la relazione generale di attività e il bilancio ed emette un parere sui conti definitivi.

Comitato esecutivo

Composizione

Presidente del consiglio di amministrazione;

vicepresidente del consiglio di amministrazione;

altri due membri del consiglio di amministrazione in rappresentanza degli Stati membri;

due rappresentanti della Commissione.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Comitato scientifico

Emette pareri. È composto da un massimo di 15 scienziati di chiara fama, nominati in ragione della loro eccellenza scientifica dal consiglio di amministrazione, a seguito di un invito a manifestare interesse. Il consiglio di amministrazione può anche designare un gruppo di esperti affinché partecipino al comitato scientifico esteso per la valutazione dei rischi comportati da nuove sostanze psicoattive.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Osservatorio nel 2011 (2010)

Bilancio

16,27 (15,90) milioni di euro. Sovvenzione dell’Unione: 94,63 % (94,34 %).

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti previsti nella tabella dell'organico: 84 (84)

Posti occupati: 77 (78)

+ 27 (27) altri impieghi (esperti nazionali distaccati, agenti contrattuali e interinali).

Totale effettivi: 104 (105)

di cui addetti a funzioni:

operative: 64 (63,5),

amministrative e informatiche di supporto: 28,5 (29,5),

miste: 11,5 (12).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Rete

L'Osservatorio gestisce una rete informatizzata per la raccolta e lo scambio di informazioni, denominata «Rete europea d'informazione sulle droghe e le tossicodipendenze» (Reitox); tale rete collega le reti nazionali di informazione sulle droghe, i centri specializzati negli Stati membri e i sistemi di informazione delle organizzazioni internazionali che cooperano con l'Osservatorio.

Pubblicazioni

Relazione annuale sull'evoluzione del fenomeno della droga in Europa; 23 (23) versioni linguistiche, pubblicazione e sito web interattivo,

Pubblicazioni su questioni specifiche: 3 (3), in inglese,

Bollettino statistico e sito web interattivo contenente oltre 350 (350) tabelle e 100 (100) grafici,

Relazione annuale generale di attività, in inglese,

Bollettino d'informazione "Drugnet Europe": 4 (4) edizioni, in inglese,

"Focus sulle droghe" (documenti relativi alle politiche): 2 (0) edizioni,

Monografia scientifica dell’Osservatorio: 0 (1), in inglese,

Opinioni dell’Osservatorio: 0 (0), in inglese,

Documenti tematici dell’Osservatorio: 1 (1),

Pubblicazioni congiunte: 3 (3), di cui la prima e la seconda in inglese, la terza in arabo, croato e russo,

Profili sostanze stupefacenti: 1 nuovo (3) e 17 aggiornati (14), in tedesco, inglese e francese,

Studi tecnici e scientifici, inclusi articoli e sintesi scientifiche: 39 (26),

Poster scientifici: 2 (1),

Raccolta dati, convalida, archiviazione e reperimento delle informazioni (Fonte).

Altri siti web

Riorganizzazione/aggiornamento/sviluppo del contenuto del sito web pubblico dell'Osservatorio comprendente:

presentazioni per paese,

presentazioni sui trattamenti terapeutici della tossicodipendenza, profili di prevenzione,

banca dati giuridica europea sulle droghe,

banca dati sugli strumenti di valutazione,

portale sulle migliori pratiche (scambio di informazioni sulle iniziative per la riduzione della domanda di droghe, riduzione dei danni e moduli di trattamento),

pagine tematiche,

banca dati sulle pubblicazioni.

Materiale promozionale

Atti della conferenza:1 (0), in inglese;

Prodotti mediatici: 13 (14) comunicati stampa (4 in 23 lingue) e 7 (9) schede tecniche, in inglese; 1 presentazione Power Point (23), in inglese.

Partecipazione a conferenze internazionali, riunioni tecniche e scientifiche: 245 (266).

Fonte: Informazioni fornite dall’Osservatorio.


LE RISPOSTE DEL CENTRO

12.

L’OEDT procederà ad una revisione della propria procedura interna per garantire che gli stanziamenti non liquidati e non collegati ad alcun obligo giuridico vengano disimpegnati al più presto e nella misura del possibile prima della fine dell’anno, sulla base delle informazioni disponibili e prevedibili in quel momento.

13.

L’OEDT sta intensificando il proprio impegno in questo senso, in linea con le osservazioni della Corte e le sue raccomandazioni. A tal fine sono state intraprese iniziative specifiche sia con la Commissione europea che con le autorità nazionali competenti.

14.

In linea con le osservazioni della Corte e in seguito alle misure cautelari già adottate per ridurre il rischio finanziario, l’OEDT metterà a punto una politica adeguata mirata al monitoraggio periodico dei potenziali sviluppi di tale rischio.

15.

In linea con le osservazioni della Corte e in seguito alle caute misure già adottate, l’OEDT intende rivedere le proprie politiche sulle eccezioni per coprire esplicitamente qualsiasi eccezione che rifletta una deviazione da qualsivoglia norma formalmente adottata e in vigore presso l’OEDT.

16.

In seguito alle osservazioni della Corte l’OEDT valuterà la possibilità di antecipare l’elaborazione delle domande per gli esami orali e scritti, valutando i potenziali rischi, costi e benefici di tale misura.

17.

I documenti non contenuti nei fascicoli esaminati sono stati debitamente forniti, come richiesto. L’OEDT ha messo a punto specifiche liste di verifica per I fascicoli relativi agli appalti, per garantire ulteriormente che tutti i documenti richiesti, siano inclusi e organizzati in maniera adeguata.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/129


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/22

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per la sicurezza marittima (di seguito «l’Agenzia»), con sede a Lisbona, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 1406/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Essa ha il compito di garantire un livello elevato di sicurezza marittima e di prevenire l’inquinamento causato dalle navi, di assistere sul piano tecnico la Commissione e gli Stati membri e di controllare l’applicazione della legislazione dell’Unione, valutandone inoltre l’efficacia (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Il bilancio 2011 dell’Agenzia (12) è ammontato a 56 milioni di euro, contro i 51 milioni dell’esercizio precedente. Impegni di bilancio ammontanti a 0,9 milioni di euro non erano relativi a impegni giuridici esistenti, e l’Agenzia avrebbe dovuto disimpegnare e restituire tale ammontare alla Commissione all’inizio del 2012. L’Agenzia ha però avviato la procedura troppo tardi. Di conseguenza, a causa di restrizioni imposte dal sistema informatico, i fondi saranno bloccati per un anno e verranno disimpegnati e restituiti solo alla fine del 2012.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

13.

La Corte ha rilevato il bisogno di migliorare la gestione del patrimonio dell’Agenzia. Vi sono discrepanze non spiegate tra la registrazione dell’ammortamento annuo e dell’ammortamento cumulativo. Per le immobilizzazioni immateriali create internamente, le procedure contabili e le informazioni sui costi non sono affidabili. Mancano elementi comprovanti l’inventario fisico delle attrezzature amministrative nel periodo prescritto.

14.

Nel dicembre 2011, l’Agenzia ha venduto due insiemi di sistemi di bracci di dragaggio per servizi di recupero di idrocarburi in mare. Essa mirava ad ottenere almeno il valore residuo dell’attrezzatura, ammontante a 319 050 euro. Tuttavia, dato che il prezzo minimo è stato erroneamente fissato al di sotto del valore residuo, l’attrezzatura è stata venduta provocando una perdita di 93 950 euro.

ALTRE OSSERVAZIONI

15.

Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione. I punteggi minimi che i candidati dovevano aver ottenuto per poter essere convocati a colloquio, le domande per le prove scritte e i colloqui, nonché la relativa ponderazione ai fini della valutazione dei candidati non erano stati stabiliti prima di procedere all’esame delle candidature.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 208 del 5.8.2002, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o www.emsa.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Secondo il terzo bilancio rettificativo datato 3.12.2011, non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale; unicamente stanziamenti dell'esercizio corrente.


ALLEGATO

Agenzia europea per la sicurezza marittima (Lisbona)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 100 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Politica comune dei trasporti

«Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, possono stabilire le opportune disposizioni per la navigazione marittima e aerea».

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CE) n. 1406/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, modificato dai regolamenti (CE) n. 1644/2003 e (CE) n. 724/2004]

Obiettivi

L’Agenzia europea per la sicurezza marittima è stata istituita allo scopo di assicurare un livello elevato, efficace ed uniforme di sicurezza marittima, di protezione marittima e di prevenzione e lotta all'inquinamento causato dalle navi all’interno dell’Unione europea.

L’Agenzia fornisce agli Stati membri e alla Commissione la necessaria assistenza tecnica e scientifica, con un alto livello di competenze, per assisterli a:

verificare che la normativa dell’UE sia correttamente applicata nel campo della sicurezza e della protezione marittima, della prevenzione e della lotta all'inquinamento causato dalle navi,

monitorarne l’attuazione,

valutare l'efficacia delle misure in vigore.

Sono stati elaborati e offerti agli Stati membri e alla Commissione servizi operativi per rimediare all’inquinamento causato dalle navi all’interno dell’Unione europea, nonché nel campo del monitoraggio del traffico e della sorveglianza marittima. Sono stati sviluppati sistemi per assistere l’attuazione della pertinente normativa (THETIS nel campo del controllo delle navi da parte dello Stato di approdo, EMCIP nel campo delle indagini sugli incidenti, STCW-IS nel campo della formazione e del rilascio di brevetti per i marittimi, ecc.).

Compiti

I compiti dell’Agenzia sono divisi in quattro grandi aree principali, in linea con il regolamento istitutivo e la pertinente normativa UE. In primo luogo, l’Agenzia assiste la Commissione nel monitorare l’applicazione della legislazione dell’UE per quanto concerne, in particolare, la sorveglianza e certificazione delle navi, la certificazione delle attrezzature marittime, la sicurezza delle navi, la formazione dei marittimi ed il controllo da parte dello Stato di approdo.

In secondo luogo, l’Agenzia sviluppa e gestisce strutture di informazione marittima a livello dell’UE. Significativi esempi sono il sistema di rintracciabilità delle navi SafeSeaNet (SSN), per consentire la rintracciabilità in tutta l’UE delle navi e del loro carico, nonché degli incidenti a bordo; ed il centro di raccolta dati dell’UE (LRIT), per assicurare l’identificazione e la rintracciabilità in tutto il mondo delle navi battenti bandiera di uno Stato dell’UE.

Parallelamente, una struttura per la prevenzione, la rilevazione e l’intervento in caso di inquinamento marino, che comprende una rete europea di navi pronte a intervenire in caso di sversamenti da idrocarburi, nonché un servizio europeo di sorveglianza satellitare che permette di rilevare chiazze di idrocarburi ed un servizio di rilevamento delle navi (CleanSeaNet), contribuisce ad un’efficace catena di protezione delle coste e delle acque UE dall’inquinamento causato dalle navi.

Infine, l’Agenzia fornisce consulenza tecnica e scientifica alla Commissione nel campo della sicurezza marittima e della prevenzione dell’inquinamento causato dalle navi, nell’ambito di un processo continuo di valutazione dell’efficacia delle misure in atto nonché di aggiornamento e sviluppo della nuova legislazione. Essa fornisce inoltre sostegno agli Stati membri, facilitando la cooperazione fra gli stessi, e diffonde le prassi migliori.

Organizzazione

Consiglio d'amministrazione

Composizione:

un rappresentante di ogni Stato membro, quattro rappresentanti della Commissione e quattro rappresentanti, senza diritto di voto, dei settori interessati.

Compiti:

adottare il piano pluriennale in materia di politica del personale, il bilancio annuale, il programma di lavoro, la relazione annuale e un piano dettagliato sulle attività di preparazione e di intervento anti-inquinamento dell’Agenzia,

supervisionare il lavoro intrapreso dal direttore esecutivo.

Direttore esecutivo

Designato dal consiglio di amministrazione. La Commissione può proporre uno o più candidati.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione,

Struttura di audit interno dell’Agenzia.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

Stanziamenti d'impegno (C1)

56,4 (54,4) milioni di euro

Stanziamenti di pagamento (C1)

56,4 (50,6) milioni di euro

I bilanci rettificativi pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea riguardano una serie di diverse fonti di finanziamento, con i nuovi stanziamenti per il 2011 (C1) rappresentanti la quasi esclusiva fonte di finanziamento. A fini di chiarezza e trasparenza, vengono riportati solo gli stanziamenti di bilancio C1 predominanti e quindi pertinenti.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Personale statutario:

208 (200) posti autorizzati nella tabella dell'organico, di cui occupati: 197 (196).

Agenti contrattuali:

29 (27) posti previsti in bilancio, di cui occupati: 25 (23).

Esperti nazionali distaccati:

15 (15) posti previsti in bilancio, di cui occupati: 15 (10).

Attività e servizi forniti nel 2011

51 seminari e altri eventi (ai seminari hanno partecipato 1 442 persone),

27 diverse sessioni si formazione, per un totale di 713 esperti nazionali formati,

90 ispezioni e visite,

L’SSN è stato disponibile per il 99,28 % del tempo nel corso dell’anno,

2 481 immagini satellitari ordinate e analizzate mediante CleanSeaNet,

Il centro di raccolta dati dell’UE (LRIT) è stato disponibile per il 99,36 % del tempo durante l’anno,

16 contratti per navi anti-inquinamento,

64 addestramenti e 26 esercitazioni con le navi anti-inquinamento (13 esercitazioni operative e 13 esercitazioni di notifica),

Servizi di supporto marittimo EMSA operanti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7,

THETIS è stato disponibile per il 99,07 % del tempo nel corso dell’anno.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

L’Agenzia rivedrà le sue procedure di fine anno per assicurarsi che le partite in sospeso sugli impegni non associate a obblighi giuridici esistenti siano disimpegnate prima della chiusura dell’anno. Gli ordinatori sono tenuti a iniziare la procedura di disimpegno non appena è sicuro che una misura non sia o non sarà interamente attuata.

13.

Le discrepanze tra l'ammortamento annuo e l'ammortamento cumulativo registrati sono state causate principalmente da procedure di riduzione di valore e inclusione di cespiti trasferiti da terzi e già parzialmente ammortizzati. Le line guida per le attività intangibili generate internamente sono attualmente in fase di aggiornamento assieme a un’imputazione appropriata dei costi che si basa su «capisaldi formalmente accettati» e la percentuale di completamento correlata. L’Agenzia sta effettuando un inventario fisico dei suoi cespiti, che comprende una verifica fisica. Prevede di concludere quest’attività nel terzo trimestre del 2012.

14.

La vendita all’incanto d’impianti APM usati è un concetto nuovo per l’EMSA. L’Agenzia ha indicato come valore obiettivo il valore contabile netto (prezzo d’acquisto meno ammortamento), ma il prezzo finale doveva essere determinato dal mercato. Si è ricevuta soltanto un’offerta che ha portato ad una vendita non ottimale. Sulla base di questa prima esperienza di vendita si è sviluppata una procedura per calcolare e verificare il valore contabile residuo non ammortizzato.

15.

L’EMSA avalla le raccomandazioni della Corte e ha già aggiornato le sue procedure di assunzione di conseguenza.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/135


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/23

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (di seguito l’₫Agenzia»), con sede a Heraklion, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 460/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1), modificato dal regolamento (CE) n. 1007/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (2) e dal regolamento (CE) n. 580/2011 (3). Il compito principale dell’Agenzia consiste nell’accrescere la capacità dell’Unione di prevenire e di reagire ai problemi di sicurezza delle reti e dell’informazione sulla base degli sforzi compiuti a livello nazionale e dell’Unione (4).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (5) dell’Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (6) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (7) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (8). Il direttore ha il compito di porre in essere (9) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (10) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (11) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (12) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (13).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Come per l’esercizio 2010, il bilancio dell’Agenzia è ammontato a 8,1 milioni di euro. L’esecuzione del bilancio è migliorata rispetto all’esercizio precedente. Tuttavia, gli stanziamenti totali riportati al 2012 ammontano a 1,1 milioni di euro. I riporti ammontano a 0,2 milioni di euro (34 %) per il titolo II (spese amministrative) e a 0,8 milioni di euro (33 %) per il titolo III (spese operative). L’alto livello dei riporti è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

13.

La Corte ha rilevato la necessità di migliorare la documentazione relativa alle immobilizzazioni. Gli acquisti di beni immobili sono registrati a livello di fattura e non di ogni singola voce. Quando più beni nuovi sono inclusi in una stessa fattura, è presente una sola registrazione per tutti i beni acquistati e un solo totale.

ALTRI COMMENTI

14.

L’Agenzia deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione. Non ha adottato misure idonee a porre rimedio alla scarsa trasparenza già rilevata dalla Corte nel 2010. I punteggi minimi che i candidati dovevano ottenere per poter essere convocati a colloquio, i quesiti posti nelle prove scritte e orali e la relativa ponderazione non erano stati preparati prima dell’esame delle domande di partecipazione. I punteggi minimi da ottenere per essere iscritti sull’elenco degli idonei non erano stati stabiliti prima dell’esame delle domande.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 77 del 13.3.2004, pag. 1.

(2)  GU L 293 del 31.10.2008, pag. 1.

(3)  GU L 165 del 24.6.2011, pag. 3.

(4)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(5)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(6)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(7)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(8)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(9)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(10)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(11)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(12)  I conti annuali definitivi, compilati il 25 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu/ o www.enisa.europa.eu/.

(13)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Heraklion)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 114)

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l'instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.

L'Unione ha una competenza concorrente con quella degli Stati membri nel settore del mercato interno [articolo 4, paragrafo 2, lettera a) TFUE].

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CE) n. 460/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

1.

L’Agenzia accresce la capacità dell’Unione, degli Stati membri e della comunità degli operatori economici di prevenire e affrontare i problemi di sicurezza delle reti e dell’informazione e di reagirvi.

2.

L’Agenzia fornisce assistenza e consulenza alla Commissione e agli Stati membri su questioni connesse con la sicurezza delle reti e dell’informazione che rientrano nelle sue competenze.

3.

L’Agenzia sviluppa un alto livello di competenze e le utilizza per stimolare un’ampia cooperazione tra attori dei settori pubblico e privato.

4.

L'Agenzia assiste la Commissione, su richiesta, nei lavori tecnici preparatori intesi ad aggiornare e sviluppare la normativa comunitaria nel settore della sicurezza delle reti e dell'informazione.

Compiti

L’Agenzia:

a)

raccoglie le informazioni riguardanti rischi attuali ed emergenti che potrebbero avere un impatto sulle reti elettroniche di comunicazione;

b)

fornisce consulenza e assistenza al Parlamento europeo, alla Commissione, agli organismi comunitari o ad organismi nazionali competenti;

c)

migliora la cooperazione tra i soggetti che operano nel settore;

d)

agevola la cooperazione relativa alle metodologie comuni per far fronte a questioni riguardanti la sicurezza delle reti e dell’informazione;

e)

contribuisce a sensibilizzare gli utenti su temi legati alla sicurezza delle reti e dell’informazione promuovendo tra l'altro scambi di migliori prassi attuali, anche per quanto riguarda i metodi di allertamento degli utenti, e ricercando una sinergia tra le iniziative del settore pubblico e privato;

f)

assiste la Commissione e gli Stati membri nel loro dialogo con l’industria;

g)

segue l'evoluzione delle norme sulla sicurezza delle reti e dell'informazione per prodotti e servizi;

h)

consiglia la Commissione sulla ricerca nel settore della sicurezza delle reti e dell’informazione e sull'uso efficace delle tecnologie di prevenzione dei rischi;

i)

promuove attività di valutazione dei rischi e studi sulle soluzioni per una gestione della prevenzione;

j)

contribuisce alla cooperazione con paesi terzi e organizzazioni internazionali;

k)

formula in modo indipendente conclusioni, orientamenti e consulenza su argomenti che rientrano nel suo ambito di applicazione e tra i suoi obiettivi.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Un rappresentante per Stato membro, tre rappresentanti nominati dalla Commissione, nonché tre rappresentanti senza diritto di voto designati dalla Commissione e nominati dal Consiglio, ciascuno dei quali in rappresentanza di uno dei seguenti gruppi:

a)

industria della tecnologia dell’informazione e della comunicazione;

b)

gruppi di consumatori;

c)

esperti universitari in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione.

Gruppo permanente di parti interessate

30 esperti ad alto livello che rappresentano dei soggetti interessati, quali l'industria delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le organizzazioni dei consumatori e gli esperti universitari in materia di sicurezza delle reti e dell'informazione,

a seguito di un concorso pubblico, i membri sono selezionati dal direttore esecutivo che, dopo aver informato il consiglio di amministrazione sulla sua decisione, nomina ad personam i candidati selezionati per un mandato di due anni e mezzo.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione, da un elenco di candidati proposto dalla Commissione e previa audizione presso il Parlamento europeo, per un mandato di cinque anni.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

8,1 (8,1) milioni di euro; la sovvenzione UE è pari al 100 % (100 %).

Effettivi al 31 dicembre 2011

44 (44) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 41 (40).

Altri posti occupati: 13 (11) agenti contrattuali, 4 (2) esperti nazionali distaccati.

Totale effettivi: 58 (53), di cui addetti a funzioni:

operative: 40 (34),

amministrative: 18 (19).

Prodotti e servizi forniti nel 2011 (2010)

WS  (1) 1:   ENISA quale organismo che facilita il miglioramento della cooperazione

L’obiettivo principale del primo Work Stream era di sostenere la Commissione europea e gli Stati membri nello sviluppare ulteriormente gli attuali regimi di cooperazione per intensificare lo scambio di informazioni e la cooperazione tra gli Stati membri. A tal fine, si tratta di fornire dati e pareri alla Commissione in modo da assisterla nell'elaborazione di nuove norme nonché nell’individuazione e promozione di buone pratiche a sostegno di tali norme. Questo lavoro alimenta e viene preso in considerazione nel quadro dei dibattiti del Forum paneuropeo degli Stati membri (EFMS) e dei Partenariati pubblico-privati europei per la resilienza (EP3R).

I problemi da risolvere sono stati descritti in altri documenti, in particolare la comunicazione della Commissione sulla sicurezza della società dell’informazione [COM(2006) 251], sulla protezione delle infrastrutture di comunicazione e informazione critiche (CIIP) [COM(2009) 149], che hanno sottolineato l’importanza della sicurezza e delle resilienza delle reti e delle informazioni per la creazione di unospazio europeo unico dell'informazione, e l’Agenda digitale. Data la complessità delle interdipendenze, un malfunzionamento in una infrastruttura può facilmente propagarsi oltre le frontiere (geografiche e giuridiche) ed ad altre infrastrutture e produrre ripercussioni a livello dell’intera Europa. Il carattere globale del settore delle telecomunicazioni richiede un approccio comune, per affrontare questioni come la resilienza e la sicurezza delle reti pubbliche di comunicazione.

Numero di elaborati: 13

WS2 –   Migliorare la resilienza e la protezione delle infrastrutture di comunicazione e informazione critiche (CIIP) paeneuropea  (2)

L’obiettivo del secondo Work Stream è di assistere gli Stati membri nel disporre di sistemi TIC sicuri e resilienti ed accrescere il livello di protezione delle infrastrutture critiche informatizzate e dei servizi in Europa.

Il Work Stream è strettamente allineato con il Piano d’azione CIIP descritto nelle comunicazioni della Commissione del marzo 2009 e del marzo 2011. Buona parte di tale lavoro persegue inoltre gli obiettivi stabiliti nel documento sulla Strategia di sicurezza interna nonché nell’Agenda digitale. I pacchetti di lavori nel settore della CIIP sono, per lo più, la naturale continuazione del lavoro svolto come parte del programma di lavoro del 2010.

Più specificamente, gli obiettivi di questo Work Stream sono i seguenti:

potenziare le capacità operative degli Stati membri, aiutando le parti interessate ad accrescere il loro livello di efficienza e di efficacia,

sostenere e promuovere esercitazioni a livello paneuropeo,

individuare ed affrontare le sfide in materia di sicurezza dell’informazione nell’ambito del CIIP,

individuare e far fronte a questioni riguardanti la sicurezza delle informazioni nelle reti TIC e interconnesse,

sostenere il gruppo di lavoro sulla UE-USA sulla sicurezza e la criminalità informatica costituito nel quadro del vertice UE-USA del 20 novembre 2010.

Numero di elaborati: 16

WS3:   ENISA quale organismo che promuove la privacy e la fiducia

Il WS3 include quattro pacchetti di lavori (WPK):

comprendere ed analizzare le barriere e gli incentivi economici alla sicurezza delle informazioni,

garantire che privacy, identità e fiducia siano correttamente integrati nei nuovi servizi,

sostenere l’attuazione dell’articolo 4 della direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche (2002/58/CE),

promuovere la creazione del mese europeo della sicurezza informatica.

Il primo pacchetto di lavori ha analizzato le barriere e gli incentivi economici per migliorare la sicurezza dell’informazione a livello paneuropeo. L’Agenzia ha analizzato gli incentivi e le barriere economiche nel settore giuridico, strategico, tecnico e dell’istruzione e ha individuato potenziali miglioramenti.

Il secondo pacchetto ha esaminato come la tutela della vita privata, l’identità e la fiducia siano integrati nei nuovi servizi, proponendo raccomandazioni per possibili miglioramenti. L’obiettivo era di esaminare e valutare l'evoluzione attuale in termini di tutela della vita privata degli individui e aumento del livello di fiducia nei servizi in rete.

Il terzo pacchetto di lavori ha riguardato il sostegno fornito dall’Agenzia all'attuazione dell’articolo 4 della direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche. Si tratta della continuazione della collaborazione ai sensi dell’articolo 29 tra il GEDP e la Commissione europea (DG JUST e INFSO) intesa ad esplorare modalità pratiche di attuazione delle disposizioni dell’articolo 4 a livello dell’UE.

Infine, l’Agenzia ha collaborato con gli Stati membri nell’organizzazione del mese europeo della sicurezza informatica.

Numero di elaborati: 5

Fonte: Informazioni fornite dall’Agenzia.


(1)  WS: Work stream

(2)  CIIP: Critical Information Infrastructure Protection

Fonte: Informazioni fornite dall’Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

Come dichiarato dalla Corte, l’esecuzione del bilancio è migliorata nel 2011. Al fine di ridurre ulteriormente i riporti, l’Agenzia ha iniziato la propria pianificazione degli appalti per il 2012 ed è riuscita ad avviare nell’ultimo trimestre del 2011 le rispettive procedure di aggiudicazione degli appalti per le attività previste dal programma di lavoro per il 2012. Tale pratica dovrebbe dare i risultati al termine del 2012.

13.

L’Agenzia ha ottimizzato la propria gestione degli attivi introducendo «ABAC Assets», il modulo di gestione degli attivi introdotto dalla Commissione e utilizzato dalle istituzioni e dalle agenzie. Detto strumento, pienamente implementato e utilizzato nel 2012, permette un’identificazione univoca di tutti gli attivi registrati, pertanto l’osservazione della Corte è pienamente presa in considerazione.

14.

L’Agenzia ha adottato, il 2 marzo 2012, delle linee guida relative all’assunzione di personale che rispondono pienamente all’osservazione della Corte. Tali linee guida vengono fornite ai membri dei comitati di selezione non appena questi ultimi sono nominati dal direttore esecutivo.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/142


RELAZIONE

sui conti annuali del Fondo pensioni dell’Europol relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte del Fondo

2012/C 388/24

INTRODUZIONE

1.

Il Fondo pensioni dell’Europol (di seguito «il Fondo») con sede a L'Aia, è stato istituito dall’articolo 37 dell’allegato 6 del precedente statuto del personale applicabile ai dipendenti dell’Ufficio europeo di polizia (Europol) con sede a l’Aia. Le norme relative al Fondo sono state stabilite dall’atto del Consiglio del 12 marzo 1999 (1) e modificate dalla decisione del Consiglio del 28 giugno 2011 (2). La finalità del Fondo è finanziare ed erogare le pensioni del personale che lavorava per l’Europol prima che questo diventasse una agenzia dell’UE il 1o gennaio 2010.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli interni del Fondo. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dell’articolo 10, paragrafo 4, della decisione del Consiglio del 28 giugno 2011, la Corte ha esaminato i conti annuali del Fondo (3), nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

Il direttore dell’Europol e il consiglio di amministrazione del Fondo condividono la responsabilità di gestire il Fondo e di porre in essere la relativa struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione dei conti definitivi. Il consiglio di amministrazione del Fondo ha la responsabilità esclusiva di preparare conti definitivi e di accertare che questi siano privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (4), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali del Fondo e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Fondo, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico del Fondo, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Fondo (5) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni dell’atto del Consiglio del 12 marzo 1999, come modificato dalla decisione del Consiglio del 28 giugno 2011, alla direttiva 610 delle norme olandesi sull’informativa finanziaria nonché ai princìpi internazionali applicabili in materia (International Financial Reporting Standards – IFRS).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali del Fondo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Paragrafo d’enfasi

11.

La Corte attira l’attenzione sulla nota 2.6 della relazione annuale del Fondo per il 2011. I rendiconti preparati dal consiglio di amministrazione del Fondo sono redatti nella prospettiva di una continuazione dell'attività. Tuttavia, il 1o luglio 2015 il Fondo non avrà più contribuenti attivi. Nel prossimo futuro, c’è da attendersi un elevato numero di trasferimenti di diritti a pensione e di pagamenti di indennità una tantum, che ridurranno notevolmente l’attività del Fondo, nonché il suo attivo e il passivo per prestazioni pensionistiche. Il consiglio di amministrazione del Fondo e il consiglio di amministrazione dell’Europol stanno attualmente valutando le possibili opzioni riguardo al futuro del Fondo, una delle quali è la liquidazione dello stesso immediatamente dopo il 1o luglio 2015.

12.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

La Corte ha rilevato carenze nella procedura che l’Europol ha offerto al proprio personale per uscire dal Fondo. Quando l’Ufficio è diventato un’agenzia dell’UE a pieno titolo nel 2010, è stato chiesto al personale che non versava più contributi al Fondo (6) di uscire dallo stesso optando o per il versamento di un’indennità una tantum o per il trasferimento dei diritti a pensione accumulati a regimi pensionistici alternativi [ad esempio, l’Ufficio Gestione e liquidazione dei diritti individuali (PMO), regimi pensionistici nazionali, compagnie private]. Non è stato però stabilito un termine entro cui il personale era tenuto a decidere.

14.

Alla fine dell’esercizio, il Fondo disponeva di attività finanziarie nette pari a 16 milioni di euro, di cui 15,98 milioni di euro erano detenuti presso una banca.

15.

Il consiglio di amministrazione non ha ancora preparato le procedure per la verifica annuale dei diritti pensionistici, tra cui l’accertamento dell’esistenza in vita dei beneficiari. Nel 2011, alle sei persone a cui venivano ancora erogate pensioni era stato richiesto di confermare il proprio luogo di residenza: di queste, una sola ha risposto.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Documento 5397/99 Europol del registro pubblico dei documenti del Consiglio: http://register.consilium.eu.int/

(2)  GU L 179 del 7.7.2011, pag. 5.

(3)  I conti includono il bilancio finanziario, lo stato delle entrate e delle spese, la tabella dei flussi di cassa e le note esplicative.

(4)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(5)  I conti annuali definitivi, compilati il 10 luglio 2012, sono pervenuti alla Corte il 12 luglio 2012.

(6)  In quanto divenuto soggetto allo statuto del personale dell’UE.


LE RISPOSTE DELL’EPF

13.

Il personale in uscita dal fondo pensioni dell’Europol (EPF) è stato informato in merito alla richiesta di operare una scelta tra le varie opzioni di uscita. Al personale interessato è stata fornita una panoramica non finanziaria ed è stata offerta la possibilità di avere un colloquio personale, in cui discutere anche i dati finanziari. La maggior parte del personale ha colto l’opportunità di usufruire di una riunione ad hoc sulle opzioni di uscita.

Europol non ha ricevuto denunce formali da parte dei membri del personale ove si lamentasse di non essere stati adeguatamente informati sui diritti pensionistici relativi all’uscita.

14.

Come concordato in sede di riunione del consiglio di amministrazione dell’EPF tenutasi l’11 novembre 2011, l’EPF usufruisce dei servizi di una seconda banca fin dall’inizio del 2012. In occasione della riunione del 19 giugno 2012, il consiglio ha anche chiesto che fossero valutate altre banche al fine di ripartire ulteriormente il rischio potenziale.

15.

Il consiglio di amministrazione dell’EPF del 19 giugno 2012 ha concordato una procedura annuale per la verifica dei diritti pensionistici (da effettuarsi a partire dal 2013).

Relativamente alla procedura in attesa di attuazione per il 2012, nella stessa riunione è stato deciso di inviare ai beneficiari un sollecito con un termine di scadenza di un mese. Qualora entro tale termine non pervenga alcuna conferma, il versamento della pensione sarà sospeso.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/145


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia ferroviaria europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/25

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia ferroviaria europea (di seguito l'«Agenzia»), con sede a Lille-Valenciennes, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 881/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L'Agenzia ha il compito di potenziare il livello di interoperabilità dei sistemi ferroviari e di sviluppare un approccio comune in materia di sicurezza, al fine di contribuire a creare un settore ferroviario europeo più competitivo e dotato di un elevato grado di sicurezza (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La resposabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Il livello di pagamento a fronte degli stanziamenti di bilancio è migliorato per tutti i titoli, ma rimane modesto per il titolo III (spese operative), raggiungendo appena il 47 % (rispetto al 39 % del 2010). Tale situazione non è in linea con il principio dell’annualità del bilancio.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

Il regolamento che istituisce l’Agenzia stabilisce la durata massima dei contratti di assunzione del personale temporaneo reclutato fra esperti del settore ferroviario. In virtù di tali disposizioni, nel periodo 2013-2015 l’Agenzia dovrà sostituire metà del personale operativo, con il rischio di perturbare gravemente le attività operative (12).

14.

Per quanto riguarda le procedure di assunzione dell’Agenzia, vi è un margine di miglioramento possibile, al fine di garantire la piena trasparenza e la parità di trattamento dei candidati. A titolo esemplificativo, gli avvisi di posto vacante non fornivano dettagli circa il numero minimo di anni di studio universitario, o successivi al diploma del ciclo secondario, richiesto, benché ciò costituisse un criterio di selezione. I punteggi minimi per essere ammessi al colloquio o inseriti negli elenchi di idoneità, i punti attribuiti ai criteri di selezione, le domande per le prove scritte e orali nonché la ponderazione dei risultati fra i due tipi di prove non venivano stabiliti prima di vagliare le candidature.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 220 del 21.6.2004, pag. 3.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 4 luglio 2012, sono pervenuti alla Corte il 7 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o www.era.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

(12)  Regolamento (CE) n. 881/2004, articolo 24.


ALLEGATO

Agenzia ferroviaria europea (Lille/Valenciennes)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 91, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea)

«Ai fini dell'applicazione dell'articolo 90 e tenuto conto degli aspetti peculiari dei trasporti, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, stabiliscono:

a)

norme comuni applicabili ai trasporti internazionali in partenza dal territorio di uno Stato membro o a destinazione di questo, o in transito sul territorio di uno o più Stati membri;

b)

le condizioni per l'ammissione di vettori non residenti ai trasporti nazionali in uno Stato membro;

c)

le misure atte a migliorare la sicurezza dei trasporti;

d)

ogni altra utile disposizione».

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CE) n. 881/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Contribuire sul piano tecnico all'attuazione della normativa dell’Unione finalizzata a:

migliorare la posizione concorrenziale dei sistemi ferroviari,

sviluppare un approccio comune in materia di sicurezza del sistema ferroviario europeo,

nella prospettiva di concorrere alla realizzazione di uno spazio ferroviario europeo senza frontiere, in grado di garantire un elevato livello di sicurezza.

Compiti

1 -   Rivolgere raccomandazioni alla Commissione in merito a

metodi comuni di sicurezza (CSM) e obiettivi comuni di sicurezza (CST) previsti dalla direttiva sulla sicurezza delle ferrovie (2004/49/CE),

certificati di sicurezza e misure in materia di sicurezza,

sviluppo di specifiche tecniche di interoperabilità,

capacità professionali,

immatricolazione del materiale rotabile.

2 -   Formulare pareri su

norme di sicurezza nazionali,

supervisione della qualità del lavoro degli organismi notificati,

interoperabilità della rete transeuropea.

3 -   Coordinare organismi nazionali

Coordinamento delle autorità nazionali preposte alla sicurezza e degli organismi investigativi nazionali (come descritto nella direttiva 2004/49/CE, articoli 17 e 21).

4 -   Pubblicazioni e banche dati

relazione sulle prestazioni in materia di sicurezza (ogni due anni),

relazione sull'evoluzione dell'interoperabilità (ogni due anni),

banca dati pubblica dei documenti in materia di sicurezza,

registro pubblico dei documenti sull'interoperabilità.

Organizzazione

Consiglio d'amministrazione

Composto da un rappresentante di ogni Stato membro, da quattro rappresentanti della Commissione e da sei rappresentanti, senza diritto di voto, dei settori interessati.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit esterno

Corte dei Conti.

Autorità competente per il discarico

Parlamento su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio

26 (24) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti previsti dalla tabella dell'organico: 144 (139)

di cui occupati al 31.12.2011: 140 (133)

Altri agenti: 14 (15)

Totale effettivi: 154 (148) agenti, di cui addetti a:

funzioni operative: 107 (101),

funzioni amministrative: 47 (47).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Raccomandazioni sulla certificazione della sicurezza, compresa la migrazione verso un certificato di sicurezza unico a livello dell’Unione; raccomandazioni su un formato UE per le licenze ed i registri dei macchinisti; follow-up concernente la certificazione degli enti incaricati della manutenzione.

Raccomandazioni sulle norme in materia di sicurezza e valutazione delle modalità di diffusione delle norme nazionali in materia di sicurezza; verifica della trasposizione della direttiva sulla sicurezza delle ferrovie negli Stati membri.

Raccomandazioni sulla presentazione delle relazioni in materia di sicurezza nonché sugli indicatori comuni di sicurezza; coordinamento delle autorità preposte alla sicurezza e degli organismi investigativi e presentazione delle relazioni sulle prestazioni in materia di sicurezza negli Stati membri.

Raccomandazioni sulla valutazione del livello di sicurezza, compresi i metodi comuni di sicurezza.

Raccomandazione sulle specifiche tecniche di interoperabilità e loro revisione. Valutazione dell’estensione del campo di applicazione e correzione degli errori.

Raccomandazione su criteri comuni da applicare alle competenze professionali e alla valutazione del personale ferroviario addetto a mansioni di funzionamento e manutenzione.

Relazioni sulla sicurezza ferroviaria e sulla interoperabilità.

Formulazione di pareri tecnici sulle norme nazionali e supervisione del lavoro degli organismi notificati.

Istituzione e mantenimento di una serie di registri sulla sicurezza e l’interoperabilità.

Azione in qualità di autorità del sistema e di responsabile della gestione del controllo dei cambiamenti nel quadro dell’ERTMS (European Railway Traffic Management System) e assistenza alla Commissione nella valutazione dei progetti ERTMS.

Definizione e redazione di un documento di riferimento relativo alle norme nazionali in materia di autorizzazione dei veicoli e classificazione dell’equivalenza di queste ultime ai fini del riconoscimento transnazionale.

Completamento di ogni raccomandazione mediante una valutazione di impatto.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

Nel 2010 e nel 2011 è stato fatto uno sforzo aggiuntivo per ridurre i tempi di pagamento e, allo scopo di rispettare meglio il principio di annualità, prevedere la durata dei contratti quanto più possibile in linea con l’anno solare. È importante sottolineare che negli scorsi anni il livello di riconduzione di crediti non utilizzati è stato molto basso (inferiore al 5 %).

13.

L’Agenzia è pienamente cosciente dei rischi riguardanti l’ampio ricorso, cosi come prescritto dal regolamento istitutivo, a personale assunto a tempo determinato. La misura messa in atto per ridurre i rischi è stata una gestione attenta nei riguardi della durata dei contratti del personale allo scopo di evitare quanto più possibile che nello stesso settore personale esperto debba lasciare l’Agenzia nello stesso periodo.

14.

Per i futuri avvisi di posto vacante l’Agenzia fornirà informazioni circa il numero minimo di anni di studio post-superiore o universitario. L’Agenzia comunque ritiene che gli altri elementi rilevati dalla Corte non compromettano l’imparzialità della procedura di selezione poiché le candidature sono esaminate in base agli stessi criteri e raffrontate al gruppo complessivo dei candidati. Ciò è altrettanto valido per quanto concerne le prove scritte e i colloqui. Comunque i temi rilevati dalla Corte saranno presi in considerazione in occasione del prossimo riesame della procedura di selezione dell’Agenzia.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/151


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/26

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2008/37/CE della Commissione del 14 dicembre 2007 (1). L’Agenzia è stata istituita per un periodo che ha avuto inizio il 1o gennaio 2008 e che si concluderà il 31 dicembre 2017, allo scopo di gestire il programma specifico «Idee», nel settore della ricerca di frontiera (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

12.

L’Agenzia non ha attuato un sufficiente controllo sullo sviluppo di un sistema informatico interno denominato e-Stream, destinato ad automatizzare i processi di approvazione del flusso di lavoro del Servizio di gestione scientifica. La motivazione relativa a tale progetto non è stata adeguatamente definita, i rischi non sono stati opportunamente identificati e affrontati e la direzione non ha attuato un monitoraggio dell’avanzamento del progetto. Tali debolezze hanno contribuito al fallimento del progetto informatico, con un conseguente aggiustamento del valore dell’attività pari a 258 967 euro.

13.

Il direttore ad interim dell’Agenzia è stato nominato il 1o gennaio 2011 con decisione della Commissione. Nel febbraio 2012, al momento dell’audit, la durata dell’incarico superava di un mese il periodo massimo di un anno previsto dallo statuto del personale. Poiché le funzioni originarie del direttore quale capo dipartimento erano state temporaneamente assunte da un capo unità, anche in questo caso è ravvisabile la stessa inosservanza dello statuto del personale. Un altro capo unità ha svolto le funzioni di capo dipartimento tra il giugno 2009 e il febbraio 2011 e anche in questo caso la durata dell’incarico è stata irregolare.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’11 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 9 del 12.1.2008, pag. 15.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 10).

(7)  Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 27 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 28 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu/ or http://erc.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.


ALLEGATO

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 182 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

1.

Il Parlamento europeo e il Consiglio, previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano un programma quadro pluriennale che comprende l’insieme delle azioni dell’Unione. Il programma quadro:

fissa gli obiettivi scientifici e tecnologici da realizzare mediante le azioni previste dall’articolo 180 e le relative priorità,

indica le grandi linee di dette azioni,

stabilisce l’importo globale massimo e le modalità della partecipazione finanziaria dell’Unione al programma quadro, nonché le quote rispettive di ciascuna delle azioni previste.

2.

Il programma quadro viene adattato o completato in funzione dell’evoluzione della situazione.

3.

Il programma quadro è attuato mediante programmi specifici sviluppati nell’ambito di ciascuna azione. Ogni programma specifico precisa le modalità di realizzazione del medesimo, ne fissa la durata e prevede i mezzi ritenuti necessari. La somma degli importi ritenuti necessari, fissati dai programmi specifici, non può superare l’importo globale massimo fissato per il programma quadro e per ciascuna azione.

4.

Il Consiglio, deliberando secondo una procedura legislativa speciale e previa consultazione del Parlamento europeo e del Comitato economico e sociale, adotta i programmi specifici.

Competenze dell’Agenzia

(Decisione 2008/37/CE della Commissione)

Obiettivi

L’Agenzia è stata istituita nel dicembre 2007 dalla decisione 2008/37/CE del Commissione per la gestione del programma comunitario specifico «Idee» nel settore della ricerca di frontiera in applicazione del regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio. Il programma «Idee» è attuato dal Consiglio europeo della ricerca (CER) che comprende un consiglio scientifico indipendente, che definisce la strategia scientifica del CER e attua un monitoraggio su come questa viene attuata da parte dell’Agenzia che si occupa della gestione operativa. L’Agenzia ha acquisito l’autonomia dalla direzione generale Ricerca e innovazione il 15 luglio 2009.

Compiti

I compiti dell’Agenzia sono descritti nell’atto delegato (cfr. decisione C(2008) 5694 della Commissione, in particolare gli articoli 5-7). Tra questi, all’Agenzia sono affidati compiti riguardanti:

tutti gli aspetti dell’attuazione amministrativa e di esecuzione del programma e, in particolare, le procedure di valutazione, la procedura per la valutazione inter pares e di selezione, conformemente ai principi stabiliti dal Consiglio scientifico,

la gestione finanziaria e scientifica delle sovvenzioni.

Organizzazione

[Decisioni della Commissione C(2008) 5132 e C(2011)4877]

(Decisioni della Commissione 2007/134/CE e 2011/12/UE)

(Decisione 2006/972/CE del Consiglio)

[Regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio]

Comitato direttivo

Il comitato direttivo è un organo che sovrintende al funzionamento dell’Agenzia, ed è nominato dalla Commissione (cfr. decisione C(2008) 5132 della Commissione). Esso adotta (previo accordo della Commissione) il programma annuale di lavoro dell’Agenzia, nonché il suo bilancio amministrativo e la relazione annuale di attività. È composto da cinque membri ed un osservatore.

Consiglio scientifico del Consiglio europeo della ricerca (CER)

Ai sensi della decisione 2007/134/CE della Commissione, al consiglio scientifico del CER è affidata la funzione di fissare la strategia scientifica generale per quanto riguarda il programma specifico «Idee», prendere decisioni relative alle tipologie di ricerca da finanziare conformemente all’articolo 5, paragrafo 3, della decisione 2006/972/CE del Consiglio e agire da garante della qualità delle attività sotto il profilo scientifico. Tra le funzioni assegnategli rientrano, in particolare, l’elaborazione del programma di lavoro annuale, l’istituzione di una procedura per la valutazione inter pares, nonché il monitoraggio e il controllo di qualità dell’attuazione del programma specifico «Idee», fatta salva la responsabilità della Commissione. È composto da ventidue membri nominati dalla Commissione.

Direttore dell’Agenzia

Nominato dalla Commissione europea per quattro anni.

Audit esterno

Corte dei conti.

Autorità competente per il discarico

Parlamento su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio

35,6 (29,3) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2011

Il bilancio operativo per il 2011 prevede una pianta organica con 100 (100) agenti temporanei (AT) e una dotazione per 253 (215) agenti contrattuali (AC) e 7 (15) esperti nazionali distaccati (END) per un totale di 360 (330) posti, di cui 350 (316) risultavano coperti alla fine del 2011:

97 (94) agenti temporanei, di cui 13 (13) AT distaccati e 84 (81) AT esterni,

245 (218) agenti contrattuali,

8 (4) END,

di cui addetti a funzioni:

operative (servizio di gestione scientifica e servizio di gestione delle sovvenzioni): 68 %,

amministrative (altri servizi): 32 %.

Prodotti e servizi forniti nel 2011 (2010)

1.

Monitoraggio delle convenzioni di sovvenzione stipulate nell’ambito del programma di lavoro «Idee» 2010 e 2011 (inviti a presentare proposte per sovvenzioni «Starting grants», «Advanced grants» e «Proof-of-Concept Grants»). Il programma di lavoro «Idee» è attuato tramite la pubblicazione di inviti annuali a presentare proposte, a cui fanno seguito una valutazione (da parte di esperti esterni), una fase di preparazione e la firma della convenzione di sovvenzione e il monitoraggio finale dell’attuazione dei progetti. Ogni invito a presentare proposte sfocia in una serie di convenzioni di sovvenzione relative a progetti con un ciclo di vita previsto di circa cinque anni.

2.

Esecuzione degli inviti a presentare proposte 2011 relativi al programma di lavoro «Idee». («Starting grants», «Advanced grants» e «Proof-of-Concept Grants»). Nel 2011 sono state presentate 6 515 proposte, di cui 4 080 relative alle sovvenzioni «Starting Grants», 2 284 ad «Advanced Grants» e 151 a «Proof-of-Concept Grants». 6 400 domande sono risultate ammissibili e pertanto sottoposte all’esame dei gruppi di valutazione. In totale, 822 proposte sono state selezionate per partecipare al processo di assegnazione delle sovvenzioni (794 negli elenchi principali, 28 negli elenchi di riserva).

3.

Generazione e diffusione di informazioni relative al programma specifico «Idee» e alle attività svolte dall’Agenzia nel 2011.

4.

Supporto al consiglio scientifico del CER. Nel corso del periodo oggetto del rendiconto, sono state organizzate cinque sedute plenarie del consiglio scientifico. Al fine di agevolare la discussione strategica da parte del consiglio scientifico, l’Agenzia, in collaborazione con il segretariato generale del consiglio scientifico, ha condotto un’analisi sul funzionamento, sul portfolio dei progetti finanziati e sui segni precoci dell’impatto prodotto dal CER sulla comunità scientifica e sul panorama della ricerca in Europa. L’Agenzia ha inoltre organizzato incontri (generalmente due all’anno) relativi ai quattro gruppi di lavoro CER esistenti: «Dialogo con l’industria», «Accesso aperto», «Partecipazione di paesi terzi» e «Parità di genere», nonché ai due comitati permanenti del Consiglio scientifico (per le valutazioni tra pari e per i conflitti di interessi, le violazioni delle norme di comportamento in ambito scientifico e le questioni di ordine etico). L’Agenzia, in collaborazione con i membri dei suddetti gruppi di lavoro, ha inoltre redatto una serie di documenti contenenti analisi e messaggi chiave inerenti le specifiche questioni affrontate dai gruppi di lavoro e dai comitati, che sono stati sottoposti alla discussione/adozione in occasione delle sedute plenarie del Consiglio scientifico. Come già avvenuto negli scorsi anni, l’Agenzia ha assistito il Consiglio scientifico nell’elaborazione del programma di lavoro annuale del programma specifico «Idee».

Fonte: Informazioni fornite dall’Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

Il fallimento del progetto eStream è dovuto alla combinazione di fattori tecnici e ambientali. L’ERCEA ha riconosciuto le carenze della propria gestione dei progetti informatici ed ha compiuto significanti progressi nel proprio Piano d’azione per far fronte alle stesse. Va inoltre sottolineato che la perdita di 258 967 euro rappresenta circa il 2,5 % del bilancio dell’Agenzia previsto per le spese di TI lungo tutto il periodo di sviluppo di eStream.

13.

Nel caso del direttore ad interim dell’ERCEA l’estensione del suo mandato temporaneo oltrre il periodo di un anno è stato nell’interesse del servizio, poiché il posto vacante è stato pubblicato nel marzo 2012 e la procedura di selezione è attualmente in corso. Per quanto riguarda il capo unità con funzioni di capo dipartimento, posto di cui era precedentemente titolare l’attuale direttore ad interim, si tratta di una soluzione temporanea fintantoché non sia ricoperta la carica di direttore. Il prolungamento del mandato oltre un anno è nell’interesse del servizio ai sensi dell’articolo7 dello Statuto del personale.

Nel secondo caso in cui un capo unità esercitava le funzioni di capo dipartimento, questo mandato temporaneo è terminato il 15 febbraio 2011 e il nuovo capo dipartimento ha preso servizio il 16 febbraio 2011 in seguito al buon esito di una procedura di assunzione aperta a candidati esterni.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/157


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Autorità

2012/C 388/27

INTRODUZIONE

1.

L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (di seguito «Autorità» o «AESFEM»), con sede a Parigi, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Compito dell’Autorità è migliorare il funzionamento del mercato interno dell’UE assicurando un livello di regolamentazione e di vigilanza elevato, efficace e uniforme, promuovere l’integrità e la stabilità dei mercati finanziari e rafforzare il coordinamento internazionale in materia di vigilanza al fine di mantenere la stabilità del sistema finanziario (2). L’AESFEM è stata istituita a decorrere dal 1o gennaio 2011.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Autorità. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Autorità, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Autorità, e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Autorità (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Autorità per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. Essi vanno valutati nel contesto della transizione dal Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari all’Autorità europea.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Gli impegni dell’Autorità sono ammontati a 12 841 997 euro, pari al 76 % della dotazione 2011. I tassi di impegno sono stati modesti soprattutto per il Titolo III «Spese operative» (47 %). Questo ha inciso sul conseguimento degli obiettivi dell’Autorità nel settore dell’informatica, che non sono stati pienamente raggiunti. I bassi tassi di esecuzione indicano difficoltà nella pianificazione e nell’attuazione del bilancio.

13.

Il bilancio dell’Autorità per l’esercizio finanziario 2011 è ammontato a 16,9 milioni di euro. Conformemente all’articolo 62, paragrafo 1, del regolamento che ha istituito l’Autorità, il 60 % del bilancio 2011 è stato finanziato da contributi degli Stati membri e dei paesi dell’EFTA e il 40 % dal bilancio dell’Unione. Alla fine del 2011, l’AESFEM ha registrato un risultato positivo di bilancio di 4,3 milioni di euro. Conformemente al regolamento finanziario dell’Autorità (12), l’intero importo è stato registrato nei conti come passività nei confronti della Commissione europea.

14.

Sono state rilevate debolezze in relazione a sei impegni giuridici che sono stati effettuati anticipatamente a quelli di bilancio (483 845 euro).

15.

La Corte ha individuato una serie di casi, per un valore totale di 207 442 euro, in cui agli stanziamenti di pagamento riportati al 2012 non corrispondevano impegni giuridici. Questi riporti sono quindi irregolari e dovrebbero essere annullati.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AUTORITÀ

16.

L’Autorità non aveva ancora adottato norme di controllo interno.

17.

È necessario che l'Autorità migliori la gestione delle immobilizzazioni. Per i beni immateriali sviluppati dall’Autorità, le procedure contabili e le informazioni sui costi non erano attendibili.

ALTRI COMMENTI

18.

Le modalità di attuazione dello statuto non erano state adottate.

19.

L’AESFEM non aveva ancora aderito all’accordo interistituzionale con l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) relativo alle indagini sui casi di frode. L’Autorità dovrebbe provvedere ad una completa attuazione del proprio regolamento finanziario a tale riguardo.

20.

L’Autorità dovrebbe migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione. Il numero di anni di esperienza richiesti per una data posizione non è stato rispettato, sono state accettate domande pervenute oltre il termine, la commissione selezionatrice non ha stabilito le domande per le prove scritte e orali prima dell’esame delle domande e l’autorità investita del potere di nomina non ha preso alcuna decisione riguardo alla nomina della commissione selezionatrice.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Autorità, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Autorità.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.esma.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Articoli 15, paragrafo 4, e 16, paragrafo 1.


ALLEGATO

Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Parigi)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adottano le misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l'instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.

Competenze dell’Autorità

[Regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio e regolamento (CE) n. 1060/2009]

Compiti

elaborare progetti di norme tecniche di regolamentazione,

elaborare progetti di norme tecniche di attuazione,

emanare orientamenti e formulare raccomandazioni,

formulare raccomandazioni se l’autorità nazionale competente non ha applicato gli atti settoriali o li ha applicati in modo che sembra costituire una violazione del diritto dell’Unione,

prendere decisioni individuali nei confronti delle autorità competenti in determinate situazioni di emergenza e per la risoluzione delle controversie tra autorità competenti in situazioni transfrontaliere,

nei casi concernenti il diritto dell’Unione direttamente applicabile, prendere decisioni individuali nei confronti di partecipanti ai mercati finanziari: i) se un’autorità nazionale competente non ha applicato gli atti settoriali o li ha applicati in modo che sembra costituire una violazione del diritto dell’Unione e se l’autorità competente non si è conformata ad un parere formale della Commissione; ii) se un’autorità competente non si è attenuta alla decisione dell’Autorità adottata in determinate situazioni di emergenza o iii) se l’autorità competente non si è attenuta alla decisione dell’Autorità nella risoluzione delle controversie tra autorità competenti in situazioni transfrontaliere,

emanare pareri rivolti al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione su tutte le questioni connesse con la sua area di competenza,

raccogliere le informazioni necessarie sui partecipanti ai mercati finanziari ai fini dello svolgimento dei compiti che le sono attribuiti,

sviluppare metodologie comuni per valutare l’effetto delle caratteristiche del prodotto e dei relativi processi di distribuzione sulla situazione finanziaria dei partecipanti ai mercati finanziari e sulla protezione dei consumatori,

fornire una banca dati, accessibile a livello centrale, dei partecipanti ai mercati finanziari registrati nella sua area di competenza, laddove specificato dalla normativa settoriale,

emettere segnalazioni nel caso in cui un’attività finanziaria costituisca una seria minaccia per i suoi obiettivi,

proibire o limitare temporaneamente talune attività finanziarie che mettono a repentaglio il corretto funzionamento e l’integrità dei mercati finanziari o la stabilità generale o parziale del sistema finanziario dell’Unione nei casi specificati e alle condizioni previste nella normativa settoriale o in caso di necessità dovuta a situazioni di emergenza,

partecipare alle attività dei collegi delle autorità di vigilanza, comprese le indagini in loco, effettuate congiuntamente da due o più autorità competenti,

affrontare qualsivoglia rischio di perturbazione dei servizi finanziari che sia imputabile a un deterioramento totale o parziale del sistema finanziario e potenzialmente in grado di produrre effetti negativi gravi per il mercato interno e l’economia reale,

emanare orientamenti e formulare raccomandazioni supplementari per i partecipanti chiave ai mercati finanziari, allo scopo di tener conto del rischio sistemico da essi costituito,

condurre un’indagine su un tipo particolare di attività finanziaria, su un tipo di prodotto o su un tipo di condotta allo scopo di valutare le potenziali minacce per l’integrità dei mercati finanziari o la stabilità del sistema finanziario e raccomandare interventi appropriati alle autorità competenti interessate,

svolgere compiti e assumere responsabilità delegate dalle autorità competenti,

fornire pareri alle autorità competenti,

effettuare verifiche inter pares di tutte le attività delle autorità competenti,

esercitare una funzione di coordinamento generale tra le autorità competenti, in particolare nei casi in cui gli sviluppi negativi potrebbero compromettere il regolare funzionamento e l’integrità dei mercati finanziari o la stabilità del sistema finanziario nell’Unione,

avviare e coordinare in tutta l’Unione valutazioni sulla resilienza dei partecipanti ai mercati finanziari agli sviluppi negativi dei mercati,

decidere in merito alle domande di certificazione registrazione di un gruppo di agenzie di rating del credito e sulla revoca di questa certificazione e registrazione,

definire accordi di cooperazione con le pertinenti autorità competenti dell’agenzia di rating del credito di paesi terzi,

svolgere indagini ed ispezioni in loco nei locali delle agenzie di rating del credito, dell’entità valutata o di terzi collegati,

se un’agenzia di rating del credito ha commesso una infrazione, decidere di revocare la registrazione, vietarle temporaneamente di emettere rating del credito, sospendere l’uso a fini regolamentari di rating del credito emessi da tale agenzia, richiedere che sia posto fine all’infrazione e/o emettere una comunicazione pubblica,

quando un’agenzia di rating del credito ha commesso, intenzionalmente o per negligenza, una infrazione, decidere di comminare una sanzione.

Organizzazione

Consiglio delle autorità di vigilanza

Composizione: presidente (senza diritto di voto); il capo dell’autorità pubblica nazionale competente per la vigilanza dei partecipanti ai mercati finanziari in ogni Stato membro; un rappresentante della Commissione (senza diritto di voto); un rappresentante del Comitato europeo per il rischio sistemico (senza diritto di voto); un rappresentante per ognuna delle altre due autorità europee di vigilanza (senza diritto di voto).

Compiti: fornisce orientamenti al lavoro dell’Autorità ed è incaricato di adottare le decisioni di cui al capo II del regolamento istitutivo.

Consiglio di amministrazione

Composizione: presidente e altri sei membri del consiglio delle autorità di vigilanza eletti da e fra i membri con diritto di voto dello stesso consiglio delle autorità di vigilanza. Il direttore esecutivo e un rappresentante della Commissione partecipano alle riunioni del consiglio di amministrazione senza diritto di voto (anche se il rappresentante della Commissione può votare sulle questioni relative al bilancio).

Compiti: assicura che l’Autorità assolva la sua missione ed esegua i compiti che le sono affidati ai sensi del regolamento istitutivo.

Presidente

rappresentante dell’Autorità incaricato di preparare i lavori del consiglio delle autorità di vigilanza e di presiedere le riunioni del consiglio delle autorità di vigilanza e del consiglio di amministrazione. Designato dal consiglio delle autorità di vigilanza, previa audizione da parte del Parlamento europeo.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio delle autorità di vigilanza, previa conferma del Parlamento europeo. Si occupa della gestione dell’Autorità e prepara i lavori del consiglio di amministrazione.

Audit interno

L’autorità ha avuto i primi incontri con i servizi di audit interno, che organizzeranno la prima visita nel giugno 2012.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011

Bilancio definitivo

Bilancio totale: 16,9 milioni di euro, comprendenti:

sovvenzione UE: 6,8 milioni di euro,

contributi delle autorità nazionali competenti: 10,1 milioni di euro.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Personale statutario: 58 posti temporanei autorizzati nella tabella dell'organico, di cui occupati: 50,

Agenti contrattuali: 5 posti previsti in bilancio, di cui occupati: 5,

Esperti nazionali distaccati: 12 posti previsti in bilancio, di cui occupati: 2.

Prodotti e servizi forniti nel 2011

15 agenzie di rating del credito registrate,

prima ispezione in loco presso le agenzie di rating del credito, tra cui Fitch, Moody's e Standard & Poor’s,

valutazione della conformità delle tre nuove proposte di deroghe agli obblighi di trasparenza pre-trade individuate dalla direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari (MiFID),

pubblicazione del parere finale sulle negoziazioni automatizzate ad alta frequenza (HFT),

Continuazione del lavoro sulle merci e sulla revisione della MiFID,

Lavoro preparatorio per le norme tecniche proposte per il regolamento sui derivati OTC, sulle controparti centrali (CCP) e sui repertori di dati sulle negoziazioni (regolamento sull’infrastruttura del mercato europeo — EMIR),

procedure dettagliate per i gestori di fondi di investimento alternativi,

contributo allo sviluppo dei princìpi internazionali di informativa finanziaria [International Financial Reporting Standards (IFRS)],

assistenza per l’applicazione degli IFRS al debito sovrano,

attività per la condivisione delle esperienze e discussione delle implicazioni tra le autorità nazionali di vigilanza su questioni attinenti alla vigilanza del mercato e alla direttiva relativa al prospetto (DP), alla direttiva sulla trasparenza (TD), e alla direttiva relativa alle offerte pubbliche di acquisto ecc.,

lavoro congiunto con le altre AEV,

contributo attivo al CERS sulla stabilità finanziaria, anche attraverso la redazione di relazioni regolari sui rischi,

rafforzamento della tutela finanziaria del consumatore attraverso norme ed obblighi supplementari per gli intermediari e gestori di fondi,

Primo sistema di allarme paneuropeo relativo ai prodotti in valuta per gli investitori,

gestione del database UE per la comunicazione delle operazioni,

sviluppo con successo di una soluzione informatica per la pubblicazione dei rating storici delle agenzie di rating del credito,

coordinamento delle risposte delle autorità nazionali di vigilanza alla crisi finanziaria,

2 verifiche inter pares sugli abusi di mercato e sui prospetti.

Fonte: Informazioni fornite dall'Autorità.


LE RISPOSTE DELL’AUTORITÀ

12.

Il 2011 è stato il primo anno di attività dell’ESMA, sebbene il suo regolamento istitutivo fosse stato pubblicato solo il 15 dicembre 2010. La pubblicazione tardiva del regolamento ha impedito all’Autorità di avviare in tempo le procedure di assunzione, il che ha avuto ripercussioni dirette sul tasso di spesa. Inoltre, i ritardi nel raggiungimento degli obiettivi e nella realizzazione dei progetti dell’ESMA nel settore dell’informatica sono imputabili per la maggior parte al lento avanzamento dell’iter normativo che impone l’attuazione di tali sistemi.

13.

Il regolamento finanziario dell’ESMA (che deriva dal regolamento finanziario quadro) non rispecchia in modo adeguato la sua struttura finanziaria. Nell’ottobre 2011 l’Autorità ha chiesto alla DG Bilancio di indicare la procedura relativa al rimborso del risultato positivo di bilancio. La DG Bilancio ha confermato nel marzo 2012 che l’eccedenza deve essere iscritta come passività nei confronti della Commissione. Nel maggio 2012 ha proposto una procedura pratica volta ad assicurare che tale eccedenza torni all’ESMA, che rimborserà gli Stati membri e la Commissione in misura proporzionale ai rispettivi contributi originari.

14.

L’ESMA è il successore legale del CESR. Pertanto, alcuni impegni giuridici sono stati firmati dal CESR prima della creazione dell’Autorità, allorché le procedure usate erano ancora diverse rispetto al disposto del regolamento finanziario dell’UE e ad altre procedure di aggiudicazione degli appalti specifiche applicabili agli organismi dell’UE. A causa di difficoltà tecniche e dell’introduzione tardiva di ABAC, gli impegni di bilancio corrispondenti sono stati registrati nei conti solo alla fine del 2011.

15.

L’ESMA prende atto di tale constatazione. Quanto rilevato è ascrivibile al carico di lavoro inaspettatamente gravoso che l’Autorità ha registrato alla fine del 2011 e alle operazioni di riporto nel sistema di bilancio dell’UE che ha effettuato nel suo primo anno di attività.

16.

Durante la fase della sua creazione, l’ESMA ha concordato con la propria DG di riferimento un piano volto all’adozione delle norme di controllo interno dell’UE. La documentazione pertinente è stata presentata alla DG Mercato interno e servizi, che ha eseguito i relativi controlli nell’ottobre 2011. Nel 2012 l’ESMA intende formalizzare ulteriormente tali norme e ottenere la relativa approvazione da parte del consiglio di amministrazione.

17.

Per quanto riguarda le immobilizzazioni, l’ESMA ha introdotto il modulo «ABAC Assets» nel settembre 2011. In tema di beni immateriali, l’Autorità utilizza schede orarie per il personale interno coinvolto in progetti informatici dal 1o gennaio 2012 ed è impegnata nel miglioramento delle procedure pertinenti.

18.

Nel gennaio 2011 il consiglio di amministrazione dell’ESMA ha approvato provvisoriamente le modalità di attuazione in materia di risorse umane, per poi trasmetterle alla Commissione il 17 gennaio 2011. Alla fine della primavera 2011 la DG Risorse umane e sicurezza ha richiesto modalità di attuazione comuni per le tre autorità di vigilanza europee. Una nuova versione è stata presentata alla DG Risorse umane e sicurezza il 21 dicembre 2011.

19.

Il 14 dicembre 2011 l’ESMA ha inviato all’OLAF una lettera contenente le norme antifrode approvate dal suo consiglio di amministrazione, al fine di concludere l’accordo in questione. Ad oggi l’OLAF non ha risposto.

20.

A seguito della prima visita della Corte dei conti nell’ottobre 2011, l’ESMA ha riesaminato le proprie procedure di assunzione per affrontare gli aspetti menzionati nel febbraio 2012.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/165


RELAZIONE

sui conti annuali della Fondazione europea per la formazione professionale relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte della Fondazione

2012/C 388/28

INTRODUZIONE

1.

La Fondazione europea per la formazione professionale (di seguito «la Fondazione»), con sede a Torino, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio (1). Essa ha il compito di sostenere la riforma della formazione professionale nei paesi partner dell’Unione europea e, a tale titolo, assistere la Commissione nell’attuazione di vari programmi (Phare, Tacis, CARDS e MEDA) (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo della Fondazione. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) della Fondazione, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario della Fondazione, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali della Fondazione e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali della Fondazione, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali della Fondazione (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali della Fondazione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELLA FONDAZIONE

12.

La Fondazione non ha ancora adottato e attuato una politica di tesoreria intesa a ridurre al minimo e a ripartire il rischio finanziario, mirando al contempo a una redditività adeguata. Il conto è tenuto presso una banca che non possiede più il rating minimo indicato dalla Commissione.

13.

La Corte ha individuato 64 contratti, per un totale di 2 milioni di euro, che non sono stati controfirmati dal contraente della Fondazione, creando incertezza giuridica.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

La manutenzione e i servizi essenziali, quali il riscaldamento, l’erogazione di acqua ed elettricità, non sono più garantiti per i locali della Fondazione da quando il Consorzio responsabile della gestione della struttura è stato posto in liquidazione nel novembre 2011. La situazione concernente la sede della Fondazione non è soddisfacente e rischia di pregiudicare il proseguimento delle attività.

15.

È necessario che la Fondazione migliori ulteriormente la trasparenza delle procedure di assunzione. I punteggi minimi da ottenere per l’ammissione ai colloqui e alle prove scritte non sono stati stabiliti anticipatamente e le domande per le prove orali e scritte non sono state elaborate dalle commissioni giudicatrici prima dell’esame delle candidature.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 131 del 23.5.1990, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività della Fondazione, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario della Fondazione.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 2 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.etf.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Fondazione europea per la formazione professionale (Torino)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

[Articolo 166, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea]

L’Unione e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di formazione professionale.

Competenze della Fondazione

[Regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio]

Obiettivi

Contribuire, nel contesto delle politiche dell'UE per le relazioni esterne, al miglioramento dello sviluppo del capitale umano nei seguenti paesi: i paesi potenzialmente beneficiari a norma dei regolamenti (CE) n. 1085/2006 e n. 1638/2006 e di qualsiasi atto giuridico pertinente adottato successivamente; altri paesi designati mediante decisione del consiglio di amministrazione in base a una proposta sostenuta da due terzi dei suoi membri e a un parere della Commissione, e contemplati da uno strumento dell’Unione o da un accordo internazionale che comprenda un elemento relativo allo sviluppo del capitale umano, nella misura consentita dalle risorse disponibili,

Ai fini del regolamento, per «sviluppo del capitale umano» s'intende un'attività che contribuisca allo sviluppo lungo tutto l’arco della vita delle capacità e delle competenze degli individui attraverso il miglioramento dei sistemi di istruzione e di formazione professionale.

Funzioni

Ai fini del raggiungimento del predetto scopo, la Fondazione, nel rispetto delle competenze attribuite al consiglio d'amministrazione e sulla base degli orientamenti generali stabiliti a livello UE, assolve le seguenti funzioni:

fornire informazioni, analisi politiche e consulenza per le questioni attinenti allo sviluppo del capitale umano nei paesi partner,

promuovere la conoscenza e l'analisi delle esigenze in materia di competenze sui mercati del lavoro nazionali e locali,

sostenere le parti interessate nei paesi partner nel creare capacità in materia di sviluppo del capitale umano,

favorire lo scambio di informazioni ed esperienze tra i donatori impegnati nella riforma dello sviluppo del capitale umano nei paesi partner,

sostenere la fornitura di assistenza UE ai paesi partner in materia di sviluppo del capitale umano,

divulgare informazioni e incoraggiare il networking e lo scambio di esperienze e buone pratiche tra l'Unione europea e i paesi partner e tra paesi partner in materia di sviluppo del capitale umano,

contribuire, su richiesta della Commissione, all'analisi dell'efficacia generale dell'assistenza alla formazione nei paesi partner,

espletare altre eventuali funzioni concordate tra il consiglio d'amministrazione e la Commissione, nell'ambito della struttura generale del regolamento.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Un rappresentante per ciascuno Stato membro.

Tre rappresentanti della Commissione.

Tre esperti senza diritto di voto nominati dal Parlamento europeo.

Inoltre, tre rappresentanti dei paesi partner possono assistere alle riunioni del consiglio di amministrazione in qualità di osservatori.

Direttore

Designato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione della Fondazione nel 2011 (2010)

Bilancio

20,3 (18,8) milioni di euro per gli impegni e 19,8 (19,3) milioni di euro per i pagamenti, di cui 19,3 milioni di euro finanziati mediante sovvenzione della Commissione.

Effettivi al 31 dicembre 2011

96 (96) posti di agente temporaneo previsti nella tabella dell'organico, di cui 90 (92) occupati,

35 (36) altri agenti (agenti locali, agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati),

Totale effettivi: 125 (128), di cui addetti a:

funzioni operative: 70 (70),

funzioni amministrative: 28 (31),

compiti di coordinamento e di comunicazione: 27 (27).

Attività e servizi forniti nel corso dell’esercizio 2011 (2010)

Attività

La Fondazione contribuisce, nel contesto delle politiche dell'UE per le relazioni esterne, al miglioramento dello sviluppo del capitale umano in 30 paesi partner indicati dal regolamento della Fondazione e dal consiglio d'amministrazione. Le principali attività riguardano il sostegno alle politiche e ai progetti dell’UE, lo svolgimento di analisi sulle politiche, la diffusione e lo scambio di informazioni e di esperienze nonché il sostegno allo sviluppo delle capacità nei paesi partner,

Il valore aggiunto della Fondazione è rappresentato dalla costituzione di una base di conoscenze neutrali, non commerciali e uniche relativa alle competenze nel settore dello sviluppo del capitale umano e dei suoi collegamenti con il mercato del lavoro. Ciò include competenze nell’adattare gli approcci allo sviluppo di capitale umano nell’UE e negli Stati membri al contesto dei paesi partner,

Nel 2011, la Fondazione ha organizzato con successo una conferenza (svoltasi il 9 maggio) per presentare i risultati del primo anno del processo di Torino (valutazioni della politica di istruzione e formazione professionale in 24 paesi partner) e discutere politiche strategiche, promuovendo lo sviluppo delle migliori pratiche e favorendo il coordinamento e l’armonizzazione, anche nella dimensione esterna delle politiche interne dell’Unione europea. Essa ha inoltre preparato la prossima tornata di analisi dei progressi compiuti nei vari paesi da intraprendere nel 2012. Un’altra conferenza ha riguardato le disposizioni istituzionali per l’attuazione dei quadri delle qualifiche, un’opportunità per lanciare il quadro delle qualifiche elettronico promuovendo lo scambio di informazioni specialistiche fra paesi partner che sviluppano i quadri delle qualifiche,

La Fondazione ha svolto inoltre i propri compiti principali attraverso attività di:

sostegno alle politiche dell’Unione ed al ciclo progettuale degli strumenti concernenti le relazioni esterne per i paesi partner: 30 (30) realizzazioni,

sviluppo delle capacità dei paesi partner: 72 (22) realizzazioni,

analisi delle politiche: 22 (29) realizzazioni,

diffusione e networking: 24 (30) realizzazioni.

Le realizzazioni consentono di misurare il raggiungimento dei risultati di un progetto e di stabilire un collegamento tra la dotazione di bilancio e le funzioni della Fondazione.

Oltre alle suddette funzioni svolte nel contesto del proprio programma di lavoro, la Fondazione ha risposto anche alle domande dirette presentate dalla Commissione europea nel corso dell'anno. Le 100 domande pervenute dalla Commissione nel corso del 2011 riguardavano nel 44 % dei casi i paesi IPA, nel 45 % i paesi coperti dall’ENPI e nel 10 % i paesi DCI. (Le 105 domande dirette pervenute nel corso del 2010 riguardavano nel 62 % dei casi i paesi IPA, nel 30 % i paesi ENPI e nel 7 % i paesi DCI).

IPA: Strumento di assistenza pre-adesione (Balcani occidentali, Turchia e Islanda).

ENPI: Strumento europeo di vicinato e partenariato (Regione del mediterraneo sud-orientale ed Europa orientale).

DCI: Strumento di cooperazione allo sviluppo (paesi dell’Asia centrale).

Fonte: Informazioni fornite dalla Fondazione.


LE RISPOSTE DELLA FONDAZIONE

12.

L’ETF porrà in essere una politica di tesoreria che comprenda il monitoraggio dei rating del credito bancario, al fine di ripartire il rischio finanziario e assicurare una redditività adeguata sulle riserve liquide.

13.

Questa osservazione riguarda ordini di acquisto emessi nell’ambito di uno specifico contratto quadro. A seguito delle osservazioni della Corte, l’ETF ha adeguato le pratiche seguite in questo caso a quelle di tutti gli altri contratti quadro, in forza del quale tutti gli ordini di acquisto sono controfirmati dal contraente.

14.

L’ETF sta facendo tutto quanto in suo potere, con i contatti a livello locale, regionale e nazionale in Italia nonché con il suo consiglio d’amministrazione e la Commissione europea, per ristabilire una prospettiva di lungo termine sulla sistemazione a Torino in locali adeguati, come previsto dall’accordo sulla sua sede. Si sono tenute riunioni tra il presidente del consiglio d’amministrazione dell’ETF e le autorità italiane e vi sono stati scambi di lettere tra la Commissione e il governo italiano. L’ETF proseguirà gli sforzi tesi a trovare una soluzione soddisfacente con ogni mezzo possibile, senza escludere l’azione legale se necessario.

15.

L’ETF ha adottato una soglia standard del 70 % in tutte le fasi della procedura di selezione. Per quanto riguarda il momento in cui elaborare le domande per le prove orali e scritte, la procedura di selezione dell’ETF prevede che le domande per le prove orali e scritte vengano elaborate prima della distribuzione dei CV alla commissione giudicatrice. L’ETF rafforzerà le sue procedure di controllo per garantire il rispetto delle procedure e la chiara indicazione delle stesse nei fascicoli.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/171


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom per l’esercizio finanziario 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

2012/C 388/29

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Lussemburgo, è stata istituita nel 1958 (1). La decisione del Consiglio 2008/114/CE, Euratom (2) ha sostituito il precedente statuto dell’Agenzia. I principali compiti dell’Agenzia consistono nel fornire all’Unione europea conoscenze sul mercato delle materie e dei servizi nucleari e nel procedere alla sorveglianza di quest’ultimo.

2.

Dal 2008, l’Agenzia non ha ricevuto una propria dotazione di bilancio per coprire le proprie attività. La Commissione si è fatta carico di tutte le spese sostenute dall’Agenzia per l’esecuzione delle attività 2011. Per il 2012, all’Agenzia è stata accordata una propria dotazione di bilancio dalla Commissione.

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali dell’Agenzia (3) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità (4). Il direttore ha il compito di porre in essere (5) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (6) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (7) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (8) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (9).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Paragrafo d’enfasi

11.

Senza mettere in discussione il giudizio espresso al paragrafo 10, la Corte desidera attirare ancora una volta l’attenzione sulla seguente questione. L’articolo 54 del trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica stabilisce che l’Agenzia goda di autonomia finanziaria. Ai sensi dell’articolo 7 dello statuto dell’Agenzia, «le spese dell’Agenzia sono costituite dalle spese amministrative relative al personale e al comitato così come dalle spese che discendono da contratti stipulati con terzi». Di fatto, dal 2008, l’Agenzia non dispone di una propria dotazione di bilancio. Data tale situazione, la Commissione europea ha proceduto direttamente all’esecuzione delle spese dell’Agenzia di cui al precitato articolo 7. A giudizio della Corte, questa situazione è in contrasto con lo statuto dell’Agenzia e la Corte ritiene che l’Agenzia e la Commissione debbano esaminare, assieme a tutte le parti interessate, le misure necessarie per porvi rimedio.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU 27 del 6.12.1958, pag. 534.

(2)  GU L 41 del 15.2.2008, pag. 15.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(5)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(6)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(7)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(8)  I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 3 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://ec.europa.eu/euratom/accounts.html.

(9)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

11.

L’Agenzia concorda con le conclusioni della Corte dei conti.

Nel 2011 la Commissione ha adottato la proposta di ripristinare una specifica linea di bilancio per l'Agenzia di approvvigionamento dell'Euratom. Di conseguenza, la Commissione ha concesso una sovvenzione di 98 000 EUR all'Agenzia, con un bilancio complessivo di 104 000 EUR (comprese le entrate finanziarie) per il 2012.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/174


RELAZIONE

sui conti annuali della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte della Fondazione

2012/C 388/30

INTRODUZIONE

1.

La Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (di seguito la «Fondazione»), con sede a Dublino, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1365/75 del Consiglio, del 26 maggio 1975 (1). Essa ha il compito di contribuire alla concezione e alla realizzazione di migliori condizioni di vita e di lavoro nell'Unione sviluppando e diffondendo cognizioni in materia (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo della Fondazione. A ciò si aggiunge un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations). In vista delle proposte di modifica del regolamento finanziario dell’UE, la Corte ha incaricato una società di revisione di procedere all’audit applicando l’approccio e le procedure di audit della Corte. La Corte ha esaminato il lavoro svolto e se ne è valsa per corroborare il proprio giudizio.

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) della Fondazione, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario della Fondazione, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali della Fondazione e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali della Fondazione, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali della Fondazione (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali della Fondazione per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

La Fondazione ha riportato oltre il 47 % degli stanziamenti del Titolo III (spese operative), pari a 3,4 milioni di euro, una parte dei quali, pari a 1,6 milioni di euro (il 22 % del Titolo III), non era stata pianificata. Tale situazione non è in linea con il principio dell’annualità del bilancio.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

La Corte ha rilevato la necessità di migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione: le riunioni della commissione giudicatrice non erano sempre sufficientemente documentate e non vi sono elementi da cui risulti che le domande da porre nei colloqui o nelle prove scritte venivano stabilite prima dell’esame.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 139 del 30.5.1975, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività della Fondazione, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario della Fondazione.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.eurofound.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Dublino)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

[Articolo 151 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea]

L'Unione e gli Stati membri, tenuti presenti i diritti sociali fondamentali, quali quelli definiti nella Carta sociale europea firmata a Torino il 18 ottobre 1961 e nella Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del 1989, hanno come obiettivi la promozione dell'occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che consenta la loro parificazione nel progresso, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l'emarginazione. […]

Competenze della Fondazione

[Regolamento (CEE) n. 1365/75 del Consiglio modificato dal regolamento (CE) n. 1111/2005]

Obiettivi

Scopo della Fondazione è contribuire alla realizzazione di migliori condizioni di vita e di lavoro attraverso lo sviluppo e la diffusione di cognizioni in materia. In particolare, essa si occupa:

della condizione dell’uomo al lavoro,

dell'organizzazione del lavoro e in particolare della concezione dei posti di lavoro,

dei problemi specifici di talune categorie di lavoratori,

degli aspetti a lungo termine del miglioramento dell'ambiente,

della ripartizione nello spazio delle attività umane e della loro distribuzione nel tempo.

Compiti

favorire lo scambio di informazioni e di esperienze in questi settori,

facilitare i contatti tra le università, gli istituti di studio e di ricerca, le amministrazioni e le organizzazioni della vita economica e sociale,

realizzare studi o concludere contratti di studio e contribuire alla realizzazione di progetti-pilota,

collaborare il più strettamente possibile con gli organismi specializzati esistenti negli Stati membri e a livello internazionale.

Organizzazione

Consiglio di direzione

composto, per ciascuno Stato membro, di: un rappresentante del governo, un rappresentante delle organizzazioni dei datori di lavoro ed un rappresentante delle organizzazioni dei lavoratori,

tre rappresentanti della Commissione,

si riunisce regolarmente una volta all’anno.

Ufficio di presidenza

consta di 11 membri, tre rappresentanti rispettivamente dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori, due rappresentanti della Commissione,

verifica l'attuazione delle decisioni del consiglio di direzione e adotta misure per garantire l'adeguata gestione tra le riunioni del consiglio di direzione,

si riunisce regolarmente sei volte all’anno.

Il direttore e il direttore aggiunto sono nominati dalla Commissione, in base ad un elenco di candidati presentato dal consiglio di direzione. Il direttore esegue le decisioni del consiglio di direzione e dell'ufficio di presidenza e gestisce la Fondazione.

Audit interno

Servizio di audit interno (IAS) della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio

20,6 milioni di euro (20,85 milioni di euro)

Effettivi al 31 dicembre 2011

Agenti temporanei:

101 posti previsti nella tabella dell'organico, di cui 97 (91) occupati al 31 dicembre 2011.

Altri agenti:

 

Esperti nazionali distaccati: 0 (0)

 

Agenti contrattuali: 9 (10)

 

Totale effettivi: 106 (101)

di cui addetti a:

attività operative: 72 (66),

funzioni amministrative: 29 (31),

miste: 5 (4).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Monitoraggio e indagini

Rete europea di osservatori (NEO):

Osservatorio europeo delle relazioni industriali (EIRO): 326 aggiornamenti d’informazione; 4 studi sulla rappresentanza; 2 aggiornamenti su retribuzioni e orario di lavoro; relazioni industriali ed evoluzione delle condizioni di lavoro in Europa 2010; 4 relazioni analitiche comparative; una relazione di indagine,

Osservatorio europeo delle condizioni di lavoro (EWCO): 99 aggiornamenti di informazione; 3 relazioni analitiche comparative; relazioni industriali ed evoluzione delle condizioni di lavoro in Europa nel 2010; 9 relazioni di indagine,

Osservatorio sulla ristrutturazione in Europa (ERM): aggiunta di 1 350 schede tecniche sulle ristrutturazioni, 3 relazioni analitiche comparative.

Indagini:

Quinta indagine europea sulle condizioni di lavoro: pubblicazione dei primi risultati, preparazione di una relazione sintetica e analisi secondaria,

Seconda indagine europea sulla qualità della vita: analisi secondaria sulla qualità della vita in Croazia, nell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e in Turchia; qualità della vita nei quartieri caratterizzati da diversità etnica; partecipazione al volontariato e al lavoro non retribuito,

Seconda indagine sull’impresa europea: analisi secondaria sulla retribuzione legata ai risultati e sui rapporti di lavoro nelle imprese europee; rappresentanza dei lavoratori a livello di stabilimento in Europa; pratiche di gestione e risultati organizzativi sostenibili.

Occupazione e competitività

Osservatorio sulla ristrutturazione in Europa — Relazione ERM 2011: Strumenti pubblici a sostegno della ristrutturazione in Europa,

Osservatorio sull’occupazione in Europa (EJM) — Relazione dell’Osservatorio: Cambiamenti nella struttura del lavoro in Europa nel periodo della grande recessione,

Giovani e NEET («Not in Employment, Education or Training» — disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione) in Europa: Sfide e soluzioni per una maggiore partecipazione dei giovani al mercato del lavoro,

Relazione sulle forme emergenti di imprenditorialità,

Partenariati locali congiunti pubblico-privati per l’occupazione in risposta alla recessione,

Misure di carattere pubblico a sostegno del lavoro autonomo e della creazione di posti nelle microimprese e nelle imprese individuali,

L’impatto delle forme emergenti di relazioni fra le imprese sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro.

Relazioni industriali e miglioramento delle condizioni occupazionali

Evoluzione delle relazioni industriali e delle condizioni di lavoro in Europa nel 2010,

Dialogo sociale e condizioni di lavoro,

Le PMI (piccole e medie imprese) durante la crisi: Occupazione, relazioni industriali e partenariati locali,

Aiutare i giovani lavoratori durante la crisi: i contributi delle parti sociali e delle autorità pubbliche,

Occupazione e relazioni industriali nel settore sanitario,

Dialogo sociale nel settore bancario.

Coesione sociale e qualità della vita

Inclusione attiva dei giovani con disabilità o problemi di salute,

Gestione dell’indebitamento delle famiglie,

Promuovere l’imprenditorialità delle minoranze etniche nelle città europee,

Iniziative aziendali a sostegno di lavoratori con responsabilità di assistenza nei confronti di bambini o adulti disabili.

Il volontariato degli anziani nell’UE.

Comunicazione e condivisione di idee ed esperienze

73 952 pubblicazioni su stampa; 4 avvisi elettronici per un totale di 18 440 e-mail; 895 nuove pubblicazioni su web e stampa; 873 riunioni di contatto e di informazione con responsabili delle politiche a livello europeo; oltre 2 milioni di sessioni utente; 20 attività sui media che hanno consentito di raggiungere 178 milioni di cittadini europei; 228 richieste di informazioni da parte di giornalisti; oltre 3 300 citazioni nei media europei; oltre 450 citazioni di ricerche della Fondazione in riviste scientifiche in Europa.

Oltre 170 documenti strategici dell’UE facenti riferimento ai risultati e alle conoscenze della Fondazione.

15 mostre e 33 visite presso la Fondazione, per un totale di 328 visitatori,

Cooperazione con altre agenzie dell’UE nell’ambito di un seminario su gioventù e occupazione organizzato congiuntamente dal Parlamento e da agenzie dell’UE.

Fonte: Informazioni fornite dalla Fondazione.


LE RISPOSTE DI EUROFOUND

12.

Eurofound profonde il massimo impegno nel proseguimento e finanche nell'intensificazione degli sforzi intesi a ridurre il numero degli stanziamenti non programmati e soggetti a riporto, attuando a tale scopo un monitoraggio del bilancio più rigoroso.

13.

Le procedure sottoposte ad audit sono state attuate prima che si evidenziassero pienamente i miglioramenti già apportati sulla base di audit precedenti. I criteri adottati per la selezione preliminare dei candidati e per i colloqui corrispondono esattamente a quanto pubblicato nell’avviso di posto vacante. Le domande rivolte nel corso dei colloqui sono direttamente riconducibili a tali criteri. Di conseguenza, si sono stabiliti gli ambiti delle domande e, per estensione, le domande stesse fin dal momento in cui sono stati concordati i termini del posto vacante e ne è stato pubblicato l’avviso. Le prove scritte vengono sempre definite prima dell’esito della selezione preliminare.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/180


RELAZIONE

sui conti annuali di Eurojust relativi all’esercizio 2011 corredata dalle risposte di Eurojust

2012/C 388/31

INTRODUZIONE

1.

L'Unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione europea (di seguito «Eurojust»), con sede a L’Aia, è stata istituita mediante decisione 2002/187/GAI del Consiglio (1) per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità organizzata. Il suo obiettivo è di migliorare il coordinamento delle indagini e delle azioni penali transfrontaliere fra Stati membri dell’Unione europea, nonché fra Stati membri e paesi terzi (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo di Eurojust. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) di Eurojust, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario di Eurojust, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali di Eurojust e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali di Eurojust, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali di Eurojust (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali di Eurojust per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Una parte (6,1 milioni di euro) degli stanziamenti di pagamento del 2010 era stata riportata al 2011. Nella relazione sull’esercizio 2010, la Corte aveva sottolineato che un livello di riporti così elevato era eccessivo. Nel 2011 è stato necessario annullare 1,3 milioni di euro dell’importo riportato. Sono stati riportati al 2012 stanziamenti di pagamento pari a 5,2 milioni di euro (16 % del totale degli stanziamenti di pagamento). Di questi, 3,1 milioni riguardano il titolo III (spese operative) e corrispondono al 39 % degli stanziamenti di pagamento di tale titolo. Ancora una volta, il livello di riporti è eccessivo e contrario al principio di bilancio dell’annualità.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

Nella relazione sull’esercizio finanziario 2010, la Corte aveva osservato che era opportuno considerare la ridefinizione dei ruoli e delle responsabilità del direttore e del collegio di Eurojust per evitare la sovrapposizione di competenze risultante dal regolamento istitutivo (12). Nel 2011 non è stata adottata al riguardo alcuna misura correttiva.

14.

Eurojust non ha ancora adottato tutte le modalità di esecuzione dello statuto del personale (13).

15.

La Corte ha nuovamente riscontrato carenze nelle procedure di assunzione. In diversi casi, la composizione della commissione giudicatrice non era pienamente in linea con quanto disposto dallo statuto del personale: non tutti i membri della commissione giudicatrice possedevano il grado minimo richiesto. In una procedura di selezione, il presidente della commissione era il superiore diretto dell’unico candidato invitato al colloquio e selezionato per il posto da ricoprire.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Decisione del 28 febbraio 2002 che istituisce l'Eurojust (GU L 63 del 6.3.2002, pag. 1).

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività di Eurojust, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario di Eurojust.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 30 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 5 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.eurojust.europa.eu/adm_budg_finance.htm.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Articoli 28, 29, 30 e 36 della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, quale modificata dalle decisioni 2003/659/GAI (GU L 245 del 29.9.2003, pag. 44) e 2009/426/GAI del Consiglio (GU L 138 del 4.6.2009, pag. 14).

(13)  Mancano le modalità di applicazione per i seguenti ambiti: «Riclassificazione», «Indagini amministrative e procedimento disciplinare», «Lavoro a tempo parziale», «Impiego condiviso», «Personale direttivo intermedio», «Occupazione temporanea di posti dirigenziali», «Valutazione quadri superiori», «Pensionamento anticipato senza riduzione dei diritti a pensione», «Congedo», «Comitato del personale» e «Guida alle missioni».


ALLEGATO

Eurojust (L'Aia)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 85 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Eurojust ha il compito di sostenere e potenziare il coordinamento e la cooperazione tra le autorità nazionali responsabili delle indagini e dell'azione penale contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri o che richiede un'azione penale su basi comuni, sulla scorta delle operazioni effettuate e delle informazioni fornite dalle autorità degli Stati membri e da Europol. […]

Competenze di Eurojust

(Articoli 3, 5, 6 e 7 della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, quale modificata dalle decisioni 2003/659/GAI e 2009/426/GAI del Consiglio).

Obiettivi

Articolo 3 della decisione del Consiglio relativa a Eurojust

Nell'ambito di indagini e azioni penali concernenti almeno due Stati membri e relative ai comportamenti criminali previsti dall'articolo 4 in ordine a forme gravi di criminalità, soprattutto se organizzata, gli obiettivi assegnati all'Eurojust sono i seguenti:

a)

stimolare e migliorare il coordinamento, tra le autorità nazionali competenti degli Stati membri, delle indagini e delle azioni penali tra gli stessi, tenendo conto di qualsiasi richiesta formulata da un'autorità competente di uno Stato membro e di qualsiasi informazione fornita da un organo competente in virtù di disposizioni adottate nell'ambito dei trattati;

b)

migliorare la cooperazione tra le autorità competenti degli Stati membri, in particolare agevolando l’esecuzione delle richieste e decisioni in materia di cooperazione giudiziaria, anche con riferimento agli strumenti che applicano il principio del riconoscimento reciproco;

c)

assistere altrimenti le autorità competenti degli Stati membri per migliorare l'efficacia delle loro indagini e azioni penali.

Compiti

Articolo 5 della decisione del Consiglio relativa a Eurojust

1.

Per realizzare i suoi obiettivi, l'Eurojust svolge le sue funzioni:

a)

per il tramite di uno o più membri nazionali interessati, ai sensi dell'articolo 6, o

b)

attraverso il collegio, ai sensi dell'articolo 7, nelle ipotesi:

i)

per le quali uno o più membri nazionali interessati a un caso trattato dall'Eurojust ne fanno richiesta; o

ii)

relative ad indagini ed azioni penali che abbiano un'incidenza sul piano dell'Unione o che possano interessare Stati membri diversi da quelli direttamente implicati; o

iii)

nelle quali si pone una questione generale riguardante la realizzazione dei suoi obiettivi; o

iv)

previste da altre disposizioni della presente decisione.

2.

Quando svolge le sue funzioni, l'Eurojust comunica se agisce per il tramite di uno o più membri nazionali ai sensi dell'articolo 6 o se agisce attraverso il collegio ai sensi dell'articolo 7.

Articolo 6 della decisione del Consiglio relativa a Eurojust

1.

Quando l'Eurojust agisce per il tramite dei membri nazionali interessati, essa:

a)

può chiedere alle autorità competenti degli Stati membri interessati, specificandone i motivi, di:

i)

avviare un’indagine o un’azione penale per fatti precisi;

ii)

accettare che una di esse sia più indicata per avviare un’indagine o azioni penali per fatti precisi;

iii)

porre in essere un coordinamento fra di esse;

iv)

istituire una squadra investigativa comune conformemente ai pertinenti strumenti di cooperazione;

v)

comunicarle le informazioni necessarie per svolgere le sue funzioni;

vi)

adottare misure investigative speciali;

vii)

adottare ogni altra misura giustificata ai fini dell’indagine o dell’azione penale;

b)

assicura l'informazione reciproca delle autorità competenti degli Stati membri interessati in ordine alle indagini e alle azioni penali di cui l'Eurojust ha conoscenza;

c)

assiste, su loro richiesta, le autorità competenti degli Stati membri per assicurare un coordinamento ottimale delle indagini e delle azioni penali;

d)

presta assistenza per migliorare la cooperazione fra le autorità competenti degli Stati membri;

e)

collabora e si consulta con la rete giudiziaria europea, anche utilizzando e contribuendo a arricchire la sua base di dati documentali;

f)

presta sostegno, nei casi previsti dall'articolo 3, paragrafi 2 e 3, e con l'accordo del collegio, a indagini o azioni penali riguardanti le autorità competenti di un solo Stato membro.

2.

Gli Stati membri provvedono affinché le autorità nazionali competenti rispondano senza indugio alle richieste avanzate a norma del presente articolo.

Articolo 7 della decisione del Consiglio relativa a Eurojust

1.

Quando l'Eurojust agisce attraverso il collegio, essa:

a)

può, per le forme di criminalità e i reati di cui all'articolo 4, paragrafo 1, chiedere alle autorità competenti degli Stati membri interessati, motivando la sua richiesta, di:

i)

avviare un'indagine o azioni penali per fatti precisi;

ii)

accettare che una di esse sia più indicata per avviare un'indagine o azioni penali per fatti precisi;

iii)

porre in essere un coordinamento fra di esse;

iv)

istituire una squadra investigativa comune conformemente ai pertinenti strumenti di cooperazione;

v)

fornirle le informazioni necessarie per svolgere le sue funzioni;

b)

assicura l'informazione reciproca delle autorità competenti degli Stati membri sulle indagini e sulle azioni penali di cui essa ha conoscenza e che abbiano un'incidenza sul piano dell'Unione, o che possano riguardare Stati membri diversi da quelli direttamente interessati;

c)

assiste, su loro richiesta, le autorità competenti degli Stati membri per assicurare un coordinamento ottimale delle indagini e delle azioni penali;

d)

presta assistenza per migliorare la cooperazione fra le autorità competenti degli Stati membri, segnatamente in base all'analisi svolta dall'Europol;

e)

collabora e si consulta con la rete giudiziaria europea, anche utilizzando e contribuendo ad arricchire la sua base di dati documentali;

f)

può coadiuvare l'Europol, in particolare formulando pareri sulla base delle analisi da questo sviluppate;

g)

può fornire un sostegno logistico nei casi di cui alle lettere a), c) e d). Tale sostegno logistico può comportare assistenza per la traduzione, l'interpretazione e l'organizzazione di riunioni di coordinamento.

2.

Qualora due o più membri nazionali non siano d’accordo sulle modalità di risoluzione di un caso di conflitto di giurisdizione per quanto riguarda l’avvio di indagini o di azioni penali a norma dell’articolo 6, in particolare del paragrafo 1, lettera c), è chiesto al collegio di esprimere un parere scritto non vincolante sul caso, purché non sia stato possibile risolvere la questione di comune accordo tra le autorità nazionali competenti interessate. Il parere del collegio è trasmesso senza indugio agli Stati membri interessati. Il presente paragrafo lascia impregiudicato il paragrafo 1, lettera a), punto ii).

3.

Fatte salve le disposizioni degli strumenti adottati dall’Unione europea sulla cooperazione giudiziaria, un’autorità competente può comunicare all’Eurojust ricorrenti rifiuti o difficoltà in ordine all’esecuzione di richieste e di decisioni in materia di cooperazione giudiziaria, anche con riferimento agli strumenti che applicano il principio del riconoscimento reciproco, e chiedere al collegio di esprimere un parere scritto non vincolante sulla questione, purché non sia stato possibile risolverla di comune accordo tra le autorità nazionali competenti o con l’intervento dei membri nazionali interessati. Il parere del collegio è trasmesso senza indugio agli Stati membri interessati.

Organizzazione

(Articoli 2, 9, 23, 28, 29 e 36 della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, quale modificata dalle decisioni 2003/659/GAI e 2009/426/GAI del Consiglio, articolo 3 del regolamento interno di Eurojust).

Collegio

Il collegio è responsabile dell'organizzazione e del funzionamento di Eurojust. Il collegio è composto di membri nazionali distaccati da ciascuno Stato membro conformemente al proprio sistema giuridico, in qualità di magistrati del pubblico ministero, di giudici o di funzionari di polizia con pari prerogative. Il collegio elegge il proprio Presidente tra i membri nazionali.

Direttore

Il direttore amministrativo è nominato dal collegio a maggioranza di due terzi.

L'autorità di controllo comune controlla il trattamento dei dati personali.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio che delibera a maggioranza qualificata.

Risorse messe a disposizione di Eurojust nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

31,4 (32,3) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2011

Agenti temporanei: 186 (185)

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Numero di riunioni di coordinamento: 204 (141)

Numero totale di casi: 1 441(1 424)

Frodi: 575 (631); 39 % (45 %)

Traffico di droga: 242 (254); 16 % (18 %)

Terrorismo: 27 (25); 1 % (2 %)

Omicidi: 88 (83); 6 % (6 %)

Tratta di esseri umani: 79 (87); 5 % (6 %)

Fonte: Informazioni fornite da Eurojust.


LE RISPOSTE DI EUROJUST

12.

Eurojust prende atto delle osservazioni della Corte. Eurojust ha adottato una serie di misure volte a migliorare l'accuratezza delle previsioni e l'efficacia dell'esecuzione di bilancio quali, ad esempio, nuove relazioni mensili sulle previsioni e altri strumenti di monitoraggio che comporteranno la diminuzione del numero di riporti a nuovo e trasferimenti di bilancio.

13.

Eurojust richiama ancora una volta l’attenzione della Corte sul fatto che tale definizione dei ruoli e delle responsabilità, fatta eccezione per le misure già adottate da Eurojust a livello interno, corrisponde alle intenzioni del legislatore europeo nell’ambito della preparazione del nuovo regolamento di Eurojust.

La struttura di governance di Eurojust si basa sulle decisioni del Consiglio di Eurojust (2002/187/GAI, 2003/659/GAI e 2009/426/GAI). Il Collegio non dispone pertanto dei mezzi necessari per apportare cambiamenti sostanziali alla presente struttura. Il nuovo regolamento di Eurojust previsto, in conformità all’articolo 85, 2o comma del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFEU), offrirà l’opportunità di definire in maniera adeguata i ruoli e le responsabilità nell’ambito di Eurojust.

14.

Eurojust prende nota del fatto che alcune norme attuative non sono ancora state adottate in conformità all’articolo 110(1) dei regolamenti per il personale e provvederà ad adottarle nell’immediato futuro. Eurojust si propone di presentare alla Commissione tutte le restanti proposte di norme attuative nel 2012 e ne prevede l’adozione entro il 2012 e 2013.

15.

Eurojust prende atto delle osservazioni della Corte. Desidera tuttavia far presente che è un’agenzia di dimensioni relativamente piccole con livelli di inquadramento bassi, situazione che nel passato ha reso talvolta difficile l'adempimento ai requisiti relativi agli stessi inquadramenti o a inquadramenti più alti per i membri di una commissione giudicatrice. Eurojust ha preso tutti i dovuti provvedimenti correttivi a riguardo, in particolare ha provveduto ad aggiornare il regolamento interno per il reclutamento per essere completamente conforme ai requisiti dei regolamenti per il personale. La procedura specifica menzionata è stata predisposta in maniera trasparente e imparziale nei confronti del candidato selezionato.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/187


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio europeo di polizia relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio

2012/C 388/32

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio europeo di polizia (di seguito «l'Ufficio»), con sede a L'Aia, è stato istituito dalla decisione del Consiglio n. 2009/371/GAI (1). L’Ufficio ha il compito di sostenere e potenziare l’azione delle autorità di polizia e degli altri servizi incaricati dell’applicazione della legge degli Stati membri e la reciproca collaborazione nella prevenzione e lotta contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri, il terrorismo e le forme di criminalità che ledono un interesse comune oggetto di una politica dell’Unione (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Ufficio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente alle norme finanziarie dell’Ufficio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Nel 2010, hanno dovuto essere annullati stanziamenti per oltre 1,6 milioni di euro. Nel 2011, sono stati annullati stanziamenti per 1,9 milioni di euro, equivalenti al 9 % di quelli riportati dal 2010. Come nel 2010, anche nel 2011 i riporti di stanziamenti d’impegno sono stati elevati, con 4,2 milioni di euro (il 41 %) per il Titolo II (spese amministrative) e 10,6 milioni di euro (il 46 %) per il Titolo III (spese operative). Gli alti tassi di riporto e di annullamento, insieme all'elevato numero (11) di storni di bilancio effettuati nel 2011, indicano difficoltà nella pianificazione e/o attuazione delle attività dell'Ufficio.

13.

Il livello dei pagamenti in relazione agli impegni è stato basso, essendo pari al 34 % per il Titolo II e al 45 % per il Titolo III. Ciò è in contrasto con il principio di bilancio dell’annualità.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’UFFICIO

14.

Non sono state adottate procedure relative all’istituzione, approvazione e registrazione di eccezioni e deviazioni dalle politiche e procedure. Sono state registrate eccezioni e deviazioni per il 7 % dei pagamenti del 2011.

15.

Il sistema contabile non è stato pienamente convalidato dal contabile. Processi fondamentali, quali la chiusura di fine esercizio e la determinazione dei diritti finanziari del personale, non sono ancora coperti.

16.

Sono state riscontrate debolezze relativamente alla verifica fisica e alla registrazione dei beni prima e dopo il trasloco nella nuova sede. Per di più, i contratti d’assicurazione non riflettono il valore dei beni dell'Ufficio. Prima del trasloco, l’attivo netto era assicurato per un importo superiore al valore reale di circa 17 milioni di euro, mentre adesso è assicurato per un importo inferiore di circa 21 milioni di euro al valore effettivo.

17.

Vi è un notevole margine di miglioramento per quanto concerne la predisposizione, l’attuazione e la documentazione delle procedure di appalto.

ALTRE OSSERVAZIONI

18.

Il regolamento finanziario dell’Ufficio rimanda a dettagliate regole e procedure stabilite nelle modalità di esecuzione dello stesso. Tuttavia, tali modalità di esecuzione non sono state ancora adottate.

19.

Le condizioni generali del contratto concluso tra l’Ufficio ed il paese ospitante in merito all’utilizzo della nuova sede non includono alcun accantonamento relativo ai costi di ripristino (12). Tuttavia, l’allegato IV del contratto di locazione stabilisce che l’Ufficio dovrà procedere alla rimozione di un notevole numero di oggetti alla conclusione del contratto stesso. Non vi è alcuna stima dei relativi costi, e nessun accantonamento è stato registrato a questo fine nei conti.

20.

Vi sono considerevoli margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione: le domande per le prove scritte ed i colloqui sono state stabilite dopo che la commissione giudicatrice aveva esaminato le candidature; non erano stati stabiliti i punteggi minimi da raggiungere per l'ammissione alle prove scritte e ai colloqui, né per essere inclusi nell'elenco dei candidati idonei; le commissioni giudicatrici non documentavano tutte le loro riunioni e decisioni.

21.

In base a quanto prevede lo Statuto dei funzionari UE, può essere riportato all’anno successivo un massimo di 12 giorni di congedo annuale. Solo in circostanze eccezionali è consentito il riporto di ulteriori giorni di congedo. Tuttavia, l’Ufficio ha accettato riporti superiori a 12 giorni di congedo per circa il 25 % del proprio personale, che conta circa 500 unità.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 121 del 15.5.2009, pag. 37.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Ufficio, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Ufficio.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 10 luglio 2012, sono pervenuti alla Corte il 12 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.europol.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Il costo derivante dal riportare l’edificio, alla scadenza della locazione, alle sue condizioni iniziali.


ALLEGATO

Ufficio europeo di polizia (L’Aia)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(Articolo 88 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

«Europol ha il compito di sostenere e potenziare l’azione delle autorità di polizia e degli altri servizi incaricati dell’applicazione della legge degli Stati membri e la reciproca collaborazione nella prevenzione e lotta contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri, il terrorismo e le forme di criminalità che ledono un interesse comune oggetto di una politica dell’Unione».

Competenze dell'Ufficio

[Decisione del Consiglio n. 2009/371/GAI che istituisce l’Ufficio europeo di polizia (Europol) — di seguito «decisione istitutiva»]

Competenza

Europol è competente per la criminalità organizzata, il terrorismo ed altre forme gravi di criminalità che interessano due o più Stati membri in modo tale da richiedere, considerate la portata, la gravità e le conseguenze dei reati, un’azione comune degli Stati membri.

La competenza di Europol si estende anche ai reati connessi, come stabilito all'articolo 4, paragrafo 3, della decisione istitutiva.

Principali compiti

raccogliere, conservare, trattare, analizzare e scambiare informazioni e intelligence,

comunicare senza indugio alle autorità competenti degli Stati membri, attraverso l’unità nazionale di cui all’articolo 8 della decisione istitutiva, le informazioni che le riguardano e ogni collegamento constatato tra i reati,

facilitare le indagini negli Stati membri, in particolare trasmettendo alle unità nazionali tutte le informazioni pertinenti,

chiedere alle autorità competenti degli Stati membri interessati di avviare, svolgere o coordinare indagini e di proporre l’istituzione di squadre investigative comuni in casi specifici,

fornire intelligence e supporto analitico agli Stati membri in relazione ad eventi internazionali di primo piano,

preparare valutazioni delle minacce, analisi strategiche e rapporti di situazione in relazione all’obiettivo, incluse valutazioni della minaccia costituita dalla criminalità organizzata,

assistere gli Stati membri nei loro compiti di raccolta delle informazioni da Internet e relativa analisi, per aiutare a identificare le attività criminali agevolate da o commesse attraverso Internet.

Compiti addizionali

approfondire le conoscenze specialistiche usate nelle indagini dalle autorità competenti degli Stati membri e offrire consulenza per le indagini,

fornire intelligence strategica per facilitare e promuovere un impiego efficace e razionale delle risorse disponibili, a livello nazionale e dell’Unione, per le attività operative, e prestare il sostegno a tali attività.

Inoltre, assistere gli Stati membri, mediante supporto, consulenza e attività di ricerca, nei seguenti settori

la formazione dei membri delle autorità competenti, se del caso in cooperazione con l’Accademia europea di polizia,

la logistica e le attrezzature di tali autorità, agevolando la fornitura di supporto tecnico tra gli Stati membri,

metodi di prevenzione della criminalità,

metodi e analisi di polizia tecnica e scientifica e procedure investigative.

Europol agisce inoltre quale Ufficio centrale per la lotta contro la falsificazione dell’euro, conformemente alla decisione 2005/511/GAI del Consiglio, del 12 luglio 2005, relativa alla protezione dell’euro contro la falsificazione.

Europol tratta e trasferisce i dati di messaggistica finanziaria in conformità all’Accordo UE/Stati Uniti d'America sul trattamento e il trasferimento di dati di messaggistica finanziaria dall'Unione europea agli Stati Uniti ai fini del programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi.

Europol prosegue inoltre i propri sforzi miranti a istituire l’Helpdesk Prüm, al fine di assistere nella quotidiana applicazione delle «decisioni Prüm», secondo quanto disposto dalle conclusioni del Consiglio del 13 dicembre 2011 sull’accelerazione della messa in opera delle «decisioni Prüm».

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Il consiglio di amministrazione è composto di un rappresentante per Stato membro e da un rappresentante della Commissione.

Direttore

è nominato dal Consiglio, a maggioranza qualificata, sulla base di un elenco di almeno tre candidati presentato dal consiglio di amministrazione, con un mandato di quattro anni (prorogabile per un ulteriore periodo non superiore a quattro anni),

è assistito da tre vicedirettori nominati per un periodo di quattro anni rinnovabile una sola volta,

dirige l’Ufficio e rende conto dell’esercizio delle proprie funzioni al consiglio di amministrazione,

è il rappresentante legale dell’Ufficio.

Audit esterno

Corte dei conti europea,

Servizio di audit interno (IAS) della Commissione,

Autorità di controllo comune (ACC),

In aggiunta: funzione di revisione interna e responsabile della protezione dei dati — funzionalmente indipendenti, associati all’organizzazione gerarchica (istituiti sulla base della decisione del Consiglio istitutiva dell'Europol).

Autorità competente per il discarico

ll Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata.

Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo 2011

84,8 (92,8) milioni di euro

Tabella dell’organico 2011

457 (453) unità di personale temporaneo

25 (25) esperti nazionali distaccati

73 (78) agenti contrattuali

Prodotti e servizi forniti nel 2011 (2010)

Europol come principale centro di supporto UE alle operazioni di contrasto (law enforcement operations)

Archivi di lavoro per fini di analisi (AWF), relazioni di analisi operativa e altre relazioni, supporto operativo in loco e dalla sede centrale, squadre investigative comuni.

Europol ha assistito le autorità competenti degli Stati membri dell’UE in 13 697 casi transfrontalieri, un aumento del 17 % rispetto al 2010. Il 21 % di questi casi transfrontalieri erano relativi a stupefacenti,

Europol ha avviato o sostenuto in modo attivo, tramite un dettagliato supporto analitico e operativo, 694 indagini negli Stati membri, la maggior parte delle quali sono ancora in corso. Le attività che hanno più frequentemente ricevuto il sostegno di Europol sono state quelle incentrate nel campo della cannabis, del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, delle droghe sintetiche e della tratta di esseri umani,

Europol ha prodotto 984 relazioni sul controllo di corrispondenza incrociato e 340 relazioni di analisi operativa,

Gli investigatori responsabili delle operazioni negli Stati membri e gli esperti degli Stati membri hanno espresso un elevato livello di soddisfazione circa il sostegno analitico ed operativo ricevuto da Europol,

Vi è stato un notevole incremento dell’ammontare di sostegno operativo fornito agli Stati membri, in linea con la tendenza, manifestatasi negli scorsi anni, relativa a maggiori richieste di tutti i servizi offerti da Europol. Europol ha continuato a fornire sostegno finanziario alla partecipazione a riunioni operative e a sostenere indagini volte a contrastare la falsificazione dell’euro,

Europol ha svolto una notevole mole di lavoro per sviluppare un nuovo concetto per la gestione degli archivi di lavoro per fini di analisi (NAC), il quale comporterà parecchi importanti vantaggi per gli Stati membri, compresa una risposta più celere alle richieste di questi ultimi,

Europol nel 2011 ha sostenuto 17 squadre investigative comuni come membro a pieno titolo,

Europol ha posto in essere un Centro operativo potenziato, che permette un coordinamento rafforzato di tutte le informazioni in entrata, l'inoltro centralizzato delle informazioni operative, e che svolge funzioni di gestione e coordinamento e di assegnazione delle priorità operative,

Europol ha sostenuto in maniera continua la definizione e l’attuazione del ciclo programmatico dell’UE (EU Policy Cycle) 2011-2013, basato sul documento di valutazione della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata (OCTA) del 2011. Presso Europol sono stati organizzati numerosi seminari per elaborare gli obiettivi strategici per ognuna delle otto priorità della lotta contro la criminalità organizzata, e per convertire questi obiettivi strategici in piani d'azione operativi annuali basati sul modello elaborato da Europol,

All’interno di Europol, un’unità ad hoc ha continuato ad adempiere il ruolo di Europol nell’ambito del programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Terrorist Finance Tracking Programme, TFTP), trattando tutte le relative richieste e le informative degli USA. Europol ha anche avviato una campagna di sensibilizzazione, avente come oggetto il TFTP, destinata ai professionisti delle autorità competenti, pubblici ministeri, ecc., nonché agli esperti riuniti a Bruxelles per discutere il sistema UE analogo al TFTP statunitense.

Capacità di analisi strategica

Relazioni di analisi strategica (valutazioni della minaccia, rapporti di situazione e notifiche di intelligence)

Valutazioni della minaccia: utilizzo fraudolento di carte di credito; tratta di esseri umani, raffronto delle priorità degli USA e dell’UE e dei rispettivi metodi di lotta alla criminalità organizzata transnazionale; valutazione della minaccia costituita dalla criminalità organizzata (OCTA); criminalità organizzata nella regione del Danubio; principali eventi sportivi internazionali (campionati europei di calcio in Polonia ed Ucraina); liberalizzazione dei visti per l’Ucraina: impatto sulla sicurezza dell’UE; liberalizzazione dei visti per la Moldova: impatto sulla sicurezza dell’UE,

Rapporti di situazione: relazione congiunta (Frontex, Olaf, DG Fiscalità e unione doganale, Commissione europea) sulla criminalità organizzata alle frontiere dell'UE; eventi nucleari e radioattivi; relazione sulla situazione e l'evoluzione del terrorismo in Europa (TE-SAT),

Avvisi di minaccia OC-SCAN: traffico di specie in via d'estinzione da parte di gruppi criminali organizzati; coinvolgimento di un gruppo criminale organizzato mobile nel commercio illegale del corno di rinoceronte; traffico e smaltimento illeciti di rifiuti; crescita del commercio dei pesticidi contraffatti e di altri pesticidi illegali in Europa,

Produzione scientifica: Contributo dell’Europol al Manuale per le missioni nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune; scheda descrittiva e profilo di rischio per l’operazione di polizia congiunta denominata «Eurocar».

Europol come nodo centrale UE delle informazioni riguardanti la criminalità

Strutture di gestione delle informazioni, applicazione di rete per lo scambio di informazioni protette (Secure Information Exchange Network Application, SIENA), sistema informativo Europol (SIE), rete degli uffici di collegamento.

In totale, nel 2011 Europol, gli Stati membri ed i partner esterni hanno ricevuto 222 135 messaggi SIENA, un incremento del 34 % rispetto al 2010,

A fine 2011, 15 uffici di recupero del patrimonio nazionale degli Stati membri erano collegati al SIENA. Il progetto continua nel 2012,

A fine 2011, 13 Stati membri usavano caricatori automatici di dati per permettere l’input automatico di dati nel sistema informativo Europol (SIE). Il progetto continua nel 2012,

Il contenuto del SIE ha raggiunto 200 000 elementi in data 28 ottobre 2011,

Sono continuate le misure per migliorare le capacità di ricerca multipla simultanea (federated search) in tutte le applicazioni software di Europol,

Il Gestore di link Europol (Europol Links Manager, ELM) è stato creato alla fine di ottobre 2011. Questa nuova funzionalità permette il controllo incrociato degli AWF, del database di cui all’articolo 10, paragrafo 4 della decisione istitutiva, del SIE e dell’ERES (Enhanced Risk Entities Solution),

Gli ufficiali di collegamento di Europol assicurano un collegamento in tempo reale (live link) tra la sede centrale di Europol a L’Aia e le 27 Unità nazionali Europol nelle capitali degli Stati membri. Si tratta di una rete unica di 145 ufficiali di collegamento che svolgono un ruolo importante nelle quotidiane attività di contrasto (law enforcement activities) facilitando lo scambio di informazioni, nonché fornendo assistenza e coordinamento alle indagini in corso. Europol ospita anche ufficiali di collegamento da 10 paesi e organizzazioni non-UE che collaborano con l’Ufficio sulla base di accordi di cooperazione. La rete degli uffici di collegamento è supportata da canali di comunicazione sicuri forniti da Europol. In aggiunta, Europol ha distaccato due ufficiali di collegamento a Washington (USA) ed uno presso la sede centrale dell’Interpol a Lione (Francia).

Europol come Centro dell’UE specializzato nel campo delle attività di contrasto

Piattaforma Europol per esperti (Europol Platform for Experts, EPE), piattaforme di scambio dati e soluzioni di storage, prodotti e servizi relativi alla conoscenza, formazione, conferenze e sessioni di sensibilizzazione.

All'interno della Piattaforma Europol per esperti, sono state create 19 piattaforme, il cui numero di registrazioni e utenti attivi è in costante aumento.

Per quanto riguarda la criminalità informatica, Europol ha adottato misure volte a consolidare le proprie conoscenze operative e strategiche in aree di lavoro fondamentali relative alla criminalità online, inclusi la violazione della riservatezza dei dati personali ed il furto d’identità, lo sfruttamento sessuale di minori, le truffe mediante marketing di massa, l'uso fraudolento delle carte di pagamento ed il furto di proprietà intellettuale. Sono stati apportati miglioramenti all’infrastruttura ed agli strumenti del Centro dell'UE sulla criminalità informatica. Europol ha inoltre consolidato accordi di partenariato esistenti con altri organismi dell’UE che si occupano di sicurezza informatica (cyber-security), quali l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA), Eurojust, l’Accademia europea di polizia (CEPOL), per far sì che l’UE fornisca una risposta collettiva alla minaccia sempre in evoluzione costituita dalla criminalità informatica.

La Commissione europea/OLAF, la Banca centrale europea ed Europol hanno organizzato in maniera congiunta la seconda Conferenza internazionale sulla tutela dell’euro contro la contraffazione (Conferenza euro 2011), svoltasi presso la nuova sede di Europol a L'Aia dal 23 al 25 novembre 2011.

Europol ha sostenuto CEPOL nella definizione e nell’erogazione di programmi di formazione/di sensibilizzazione volti a sostenere ulteriormente gli Stati membri nell'attuazione dei modelli nazionali di intelligence. Nel 2011, Europol ha partecipato ad un seminario di una settimana tenutosi presso il CEPOL per pianificare i programmi di formazione.

Relazioni esterne

Relazioni con i partner della cooperazione

Europol coopera con una serie di partner UE, e con paesi ed organizzazioni non-UE. Lo scambio di informazioni con questi partner avviene sulla base di accordi di cooperazione. Gli accordi strategici rendono possibile per le due parti interessate lo scambio di qualsivoglia informazione, ad eccezione dei dati personali, mentre gli accordi operativi permettono anche lo scambio di dati personali.

Europol attualmente coopera con 18 paesi non-UE, 9 organismi e agenzie dell’UE e 3 altre organizzazioni internazionali, inclusa l’Interpol, a proposito di molti aspetti dei compiti operativi di Europol.

Nell’ottobre 2011, Interpol (1) ed Europol hanno approvato un piano d’azione operativo collaborativo in fondamentali aree relative alla sicurezza.

A fine 2011, quattro partner di cooperazione operativa utilizzavano l’accesso diretto al SIENA. Il progetto continua nel 2012.

I capi delle Unità nazionali Europol di tutti gli Stati membri dell’UE, compresi osservatori provenienti da partner della cooperazione (quali Eurojust ed Interpol) e dalla Commissione, si riuniscono a cadenze regolari per assistere Europol su questioni operative e per fornire sostegno alla creazione di squadre investigative comuni che comprendano Europol.

Fonte: Informazioni fornite dall’Ufficio.


(1)  Organizzazione internazionale della polizia criminale (OIPC).

Fonte: Informazioni fornite dall’Ufficio.


LE RISPOSTE DI EUROPOL

12.

Un importo pari a 22,6 milioni di EUR è stato riportato dal 2010 al 2011. A giudizio di Europol, la riduzione dei riporti a 15 milioni di EUR sul bilancio complessivo costituisce un notevole miglioramento.

Nel corso del 2011, l’attuazione del bilancio è stata ostacolata da circostanze particolari, quali il ritardo di tre mesi delle operazioni di trasloco nel nuovo edificio. Il 2011 è il secondo anno che Europol opera come agenzia dell’UE sotto l’aspetto finanziario. Per tale motivo, sono state intraprese misure specifiche per conformare ulteriormente le attività di Europol al principio dell’annualità di bilancio. Un audit svolto nel 2011 dal servizio di audit interno (IAS) della Commissione europea sui processi di pianificazione ed elaborazione del bilancio ha dato conferma degli sviluppi positivi sotto tale aspetto.

13.

Si fa riferimento alla risposta di Europol di cui al punto 12.

14.

Le eccezioni nell’ambito delle assunzioni, delle operazioni di appalto e di tutte le transazioni finanziarie sono registrate. Europol ha sviluppato un proprio quadro procedurale che si basa e si attiene agli standard e alle normative applicabili. Ciononostante, Europol prende atto dell’osservazione della Corte dei conti europea e procederà a snellire ulteriormente la gestione e la registrazione delle eccezioni rispetto ai processi (anche finanziari) per ottemperare pienamente alle osservazioni della Corte.

15.

I processi fondamentali costituenti il sistema contabile di Europol sono stati convalidati. Tra questi vi sono l’impegno di bilancio e le procedure di pagamento, comprensive anche delle spese relative alle retribuzioni. Tuttavia, Europol prende atto delle osservazioni della Corte e procederà ad ampliare la portata delle proprie attività di convalida sotto questo aspetto.

16.

Sono stati profusi sforzi notevoli per verificare dove si trovino materialmente i beni interessati dai conti di fine esercizio.

Non appena si è appurato in via definitiva il valore dei beni trasferiti dallo Stato ospitante, si è proceduto ad aggiornare le relative polizze di assicurazione.

Avendo ora portato a termine il processo di trasferimento dei beni dallo Stato ospitante, Europol effettuerà una nuova verifica fisica completa dei beni presenti e opererà in via prioritaria in base al risultato della stessa.

17.

Europol riconosce la necessità di migliorare la preparazione e l’attuazione delle procedure di appalto, ivi compresa la relativa documentazione a monte. Oltre all’affinamento dei processi, a sostegno di quanto sopra vengono presi in considerazione dei cambiamenti di tipo organizzativo da attuarsi entro la fine del 2012.

18.

Europol elaborerà e adotterà delle norme di attuazione del regolamento finanziario in vigore per l’ufficio in seguito all’adozione di un regolamento finanziario quadro a livello di UE. In ambito interno a Europol si applicano per analogia le attuali disposizioni di attuazione del regolamento finanziario quadro.

19.

I costi di ripristino relativi al nuovo edificio di Europol e al sito esterno di ripresa delle attività in caso di disastro figuravano quali passività potenziali nei conti annuali di fine esercizio per il 2011. Europol procederà a interpellare fonti indipendenti per avere conferma dei costi stimati, tenendo in considerazione i costi inerenti a tale analisi.

20.

Europol considera molto importante la riservatezza dei test di selezione. L’accesso ai documenti relativi a tali test è sottoposto a restrizioni.

Le soglie di ammissione a test e colloqui sono state introdotte a partire da luglio 2012.

Europol è del parere che tutti gli aspetti chiave delle conclusioni tratte dai comitati di selezione, che sono rilevanti ai fini delle nomine, siano adeguatamente documentati. Ciononostante, Europol prenderà ulteriori misure atte ad individuare nuovi aspetti migliorabili in base a quanto evidenziato dalla Corte.

21.

Europol affronta la questione sollevata dall’osservazione della Corte nel contesto del monitoraggio delle prestazioni relative alle risorse umane.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/196


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

2012/C 388/33

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Vienna, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 168/2007 del Consiglio (1). L’Agenzia ha lo scopo di fornire alle competenti autorità dell’Unione e agli Stati membri, nell'attuazione del diritto UE, assistenza e consulenza in materia di diritti fondamentali (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 53 del 22.2.2007, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 20 febbraio 2012, sono pervenuti alla Corte il 25 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://www.eca.europa.eu o http://www.fra.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).


ALLEGATO

Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (Vienna)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

Raccolta di informazioni

Per l'esecuzione dei compiti affidatile, la Commissione può raccogliere tutte le informazioni e procedere a tutte le necessarie verifiche, nei limiti e alle condizioni fissate dal Consiglio, che delibera a maggioranza semplice, conformemente alle disposizioni dei trattati (articolo 337).

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CE) n. 168/2007 del Consiglio]

Obiettivi

Fornire alle competenti istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Unione e agli Stati membri, nell'attuazione del diritto dell’Unione, assistenza e consulenza in materia di diritti fondamentali in modo da aiutarli a rispettare pienamente tali diritti quando essi adottano misure o definiscono iniziative nei loro rispettivi settori di competenza.

Compiti

Raccogliere, registrare, analizzare e diffondere informazioni e dati che siano pertinenti, obiettivi, attendibili e comparabili,

predisporre metodi e norme volti a migliorare la confrontabilità, l’obiettività e l’attendibilità dei dati a livello europeo,

svolgere, collaborare a o incoraggiare ricerche e indagini scientifiche, studi preliminari e studi di fattibilità,

formulare e pubblicare conclusioni e pareri su specifici aspetti tematici per le istituzioni dell’Unione e gli Stati membri quando danno attuazione del diritto dell’Unione,

pubblicare una relazione annuale sulle questioni inerenti ai diritti fondamentali che rientrano nei settori di azione dell’Agenzia,

pubblicare relazioni tematiche basate sulle proprie analisi, ricerche e indagini,

pubblicare una relazione annuale sulle proprie attività,

predisporre una strategia di comunicazione e favorire il dialogo con la società civile.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Una personalità indipendente designata da ciascuno Stato membro, una personalità indipendente nominata dal Consiglio d'Europa e due rappresentanti della Commissione.

Compiti

Adottare il bilancio, il programma di lavoro e le relazioni annuali. Adottare il bilancio definitivo e la tabella dell'organico. Emettere un parere sui conti definitivi.

Ufficio di presidenza

Composizione

presidente del consiglio di amministrazione,

vicepresidente del consiglio di amministrazione,

un rappresentante della Commissione,

due altri membri eletti dal consiglio di amministrazione,

la persona nominata dal Consiglio d'Europa per entrare a far parte del consiglio di amministrazione può partecipare alle riunioni dell'ufficio di presidenza.

Comitato scientifico

Composizione

11 personalità indipendenti, altamente qualificate nel campo dei diritti fondamentali,

il consiglio di amministrazione ne nomina i membri tramite un invito a presentare candidature e una procedura di selezione trasparenti.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione e previo parere del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea (che indicano i propri ordini di preferenza).

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

20 180 milioni di euro (20 214), costituiti al 99 % (99 %) dalla sovvenzione UE

Effettivi al 31 dicembre 2011

72 (72) posti previsti nella tabella dell'organico, di cui occupati: 70 (69) +

22 (18) altri impieghi (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati).

Totale effettivi: 94 (90), di cui addetti a funzioni:

 

operative: 59 (55),

 

amministrative: 29 (29),

 

miste: 6 (6).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)  (1)

RAXEN

Numero di contributi da parte dei punti focali nazionali: 1 (162)

Numero di riunioni: 0 (1)

FRALEX

Numero di contributi da parte di esperti giuridici: 0 (131)

Numero di riunioni: 0 (0)

FRANET  (2)

Numero di contributi da parte dei 29 punti focali nazionali: 29 (0)

Numero di riunioni: 2 (0) (1 con 5 rappresentanti dei contraenti e 1 con 60 rappresentanti dei contraenti)

Relazioni di ricerca

Numero di relazioni: 26 più 113 versioni linguistiche (37, comprese le versioni linguistiche)

Numero di riunioni: 11 (20)

Relazioni annuali: 2 più 2 versioni linguistiche (3, comprese le versioni linguistiche)

Relazioni annuali di sintesi: 1 più 4 versioni linguistiche

Schede informative: 10 più 149 versioni linguistiche

Manifesti: 1

Materiali non legati alla ricerca

Varie pubblicazioni: 5 più 27 versioni linguistiche (3)

Conferenze e manifestazioni importanti

Conferenza sui diritti fondamentali: 1 (1)

Diversity Day: 1 (2)

Simposio FRA: 1 (1)

Cooperazione con gli Stati Membri e le altre Istituzioni

Stati membri: 13 (12)

Consiglio dell’UE: 9 (6)

Commissione europea: 18 (20)

Parlamento Europeo: 10 (5)

Corte di giustizia UE: 1 (0)

Comitato delle regioni: 3 (2)

Comitato economico e sociale europeo: 1 (1)

Piattaforma per i diritti fondamentali: 3 (2)

Consiglio d'Europa: 10 (16)

Banca europea per gli investimenti: 1 (0)

OSCE: 3 (3)

Nazioni Unite: 2 (6)

Interlocutori esterni: 48 (30)

Organismi specializzati: Istituzioni nazionale per i diritti umani (NHRI) e organismi per la parità di genere: 4 (7)

Altre riunioni e tavole rotonde: 20 (20)

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia


(1)  Si prega di notare che, per l’esercizio 2011, le relazioni sono state indicate separatamente dalle schede informative; è stato inoltre esplicitamente indicato il numero totale di versioni linguistiche per ciascuna categoria.

(2)  FRANET sostituisce le reti RAXEN e FRALEX.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

L’Agenzia prende atto della relazione della Corte.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/202


RELAZIONE

sui conti annuali dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/34

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Varsavia, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio (1). Il suo compito consiste nel coordinare le attività degli Stati membri nel campo della gestione delle frontiere esterne (sostegno alla cooperazione operativa, assistenza tecnica e operativa, analisi dei rischi) (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente ed adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

La dotazione finanziaria dell’Agenzia per il 2011 è ammontata a 118,2 milioni di euro, il 33 % dei quali (38,7 milioni di euro) è stato riportato al 2012. I riporti relativi al Titolo III (spese operative) sono ammontati a 36 milioni di euro (il 41 % della dotazione per tali spese). Come per il precedente esercizio, il livello di riporti è eccessivo, nonché contrario al principio dell’annualità del bilancio.

13.

Nell’ambito dell’importo totale riportato, l’Agenzia ha riportato impegni globali per 5,1 milioni di euro. Il regolamento finanziario dell’Agenzia però non offre una chiara base giuridica per effettuare questo tipo di riporto (12).

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

14.

Nel 2011, l’Agenzia ha finanziato sovvenzioni ammontanti a 74 milioni di euro per operazioni congiunte. Nel verificare le spese dichiarate dai beneficiari (Stati membri e paesi associati Schengen) l’Agenzia, benché effettui verifiche di plausibilità, non richiede di la norma documentazione giustificativa che consentirebbe di far fronte al rischio di non rilevazione di spese non ammissibili.

15.

Come per l’esercizio precedente, il sistema contabile dell’Agenzia non è ancora stato convalidato dal contabile.

16.

Sono state rilevate debolezze nei controlli interni, relativamente alla gestione delle immobilizzazioni. Non vi è alcuna procedura relativa alla cessione delle immobilizzazioni, e l’inventario fisico non è completo.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 349 del 25.11.2004, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle Agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte l’11 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://www.frontex.europa.eu.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Il regolamento finanziario dell’Agenzia, all’articolo 62, paragrafo 2, dispone che: «Gli impegni di bilancio globali coprono il costo totale dei corrispondenti impegni giuridici specifici contratti fino al 31 dicembre dell’anno n+1». Sia il regolamento finanziario dell’UE che quello dell’Agenzia non contengono tuttavia chiare disposizioni riguardo all’utilizzo di impegni globali per stanziamenti non dissociati. L’Agenzia ha utilizzato impegni globali per giustificare il riporto automatico di stanziamenti non dissociati.


ALLEGATO

Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (Varsavia)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

[articolo 74 e articolo 77, paragrafo 2, lettere b) e d), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea]

Articolo 74: «Il Consiglio adotta misure al fine di assicurare la cooperazione amministrativa tra i servizi competenti degli Stati membri nei settori» di cui al titolo «Spazio di libertà, sicurezza e giustizia»«e fra tali servizi e la Commissione […]».

Articolo 77, paragrafo 2: «[…] il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano le misure riguardanti:

 

[…] b) i controlli ai quali sono sottoposte le persone che attraversano le frontiere esterne;

 

[…] d) qualsiasi misura necessaria per l’istituzione progressiva di un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne […]».

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio, modificato dal regolamento (CE) n. 863/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio e dal regolamento (UE) n. 1168/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio]

(L’ultima modifica del regolamento istitutivo è entrata in vigore il 12.12.2011; il contenuto del presente allegato riflette la situazione dopo quest’ultima modifica)

Obiettivi

L'Agenzia è stata istituita allo scopo di migliorare la gestione integrata delle frontiere esterne degli Stati membri dell’UE.

Compiti principali

a)

coordinare la cooperazione operativa tra gli Stati membri nella gestione delle frontiere esterne;

b)

assistere gli Stati membri in materia di formazione del corpo nazionale delle guardie di confine, anche per quanto riguarda la definizione di standard comuni di formazione;

c)

effettuare analisi dei rischi, compresa la verifica della capacità degli Stati membri di far fronte a minacce e pressioni alle frontiere esterne;

d)

partecipare agli sviluppi della ricerca pertinenti al controllo e alla sorveglianza delle frontiere esterne;

e)

assistere gli Stati membri in circostanze che richiedono una maggiore assistenza tecnica e operativa alle frontiere esterne, in particolare quelli che fanno fronte a pressioni specifiche o sproporzionate;

f)

offrire agli Stati membri il supporto necessario e, se richiesto, il coordinamento o l'organizzazione di operazioni congiunte di rimpatrio;

g)

istituire squadre europee di guardie di frontiera da impiegare durante le operazioni congiunte, i progetti pilota e gli interventi rapidi;

h)

sviluppare e gestire sistemi informativi che consentano scambi di informazione, compresa la rete ICOnet (rete di informazione e coordinamento sicura per i servizi di gestione dell'immigrazione degli Stati membri);

i)

prestare la necessaria assistenza per sviluppare e gestire un sistema europeo di sorveglianza di frontiera (Eurosur).

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione:

un rappresentante di ciascuno Stato membro, due rappresentanti della Commissione ed un rappresentante di ciascun paese associato all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein).

Compiti:

a)

nomina il direttore esecutivo;

b)

adotta la relazione generale dell’Agenzia;

c)

adotta il programma di lavoro dell'Agenzia;

d)

elabora procedure relative alle decisioni dei compiti operativi dell’Agenzia;

e)

svolge le sue funzioni riguardanti il bilancio dell'Agenzia;

f)

esercita autorità disciplinare nei confronti del direttore esecutivo e del vicedirettore;

g)

adotta il suo regolamento interno;

h)

stabilisce la struttura organizzativa dell'Agenzia e adotta la politica relativa al personale dell’Agenzia;

i)

adotta il piano pluriennale dell'Agenzia.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

118,2 (93,2) milioni di euro

Sovvenzione dell’Unione: 111 (89,1) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2011

Tabella dell’organico

Posti di agente temporaneo previsti: 143 (143) — Posti di agente temporaneo occupati: 141 (139).

Altri impieghi

Posti di agenti contrattuali previsti: 88 (79) — Posti di agenti contrattuali occupati: 85 (79).

Posti di esperti nazionali distaccati previsti: 83 (76) — Posti di esperti nazionali distaccati occupati: 78 (76)

Totale degli effettivi: 314 (298) — di cui occupati: 304 (294)

Agenti addetti a funzioni: operative: 214 (203) — amministrative: 90 (91)

Prodotti e servizi forniti nel 2011 (2010)

L’Unità Analisi dei rischi ha redatto 20 (14) valutazioni strategiche, 4 (4) relazioni trimestrali, 469 (294) prodotti analitici a sostegno delle Operazioni congiunte (comprese note per riunioni informative settimanali e nuovi tipi di relazioni miranti a migliorare l'accento operativo e la risposta), 112 (64) relazioni di altro tipo, incluse note informative per i dirigenti dell’Agenzia, la Commissione europea ed altri. Sul sito Internet dell’Agenzia sono state pubblicate sei relazioni strategiche destinate al pubblico. Nel 2011, è stato finalizzato il completo aggiornamento del Common Integrated Risk Analysis Model (CIRAM versione 2.0). Sono state organizzate 4 (4) riunioni periodiche della rete di analisi dei rischi Frontex, due riunioni di analisi dei rischi tattici e 5 (2) riunioni regionali di esperti.

L'Unità Operazioni congiunte ha organizzato 19 (17) operazioni congiunte, 14 (9) progetti pilota, e 15 (4) conferenze. Inoltre, nel corso di 42 (40) operazioni di rimpatrio congiunte coordinate dall’Agenzia, sono state rimpatriate 2 059 (2 038) persone. L’operazione Squadra di intervento rapido alle frontiere (Rapid Border Intervention Team, RABIT), avviata nel novembre 2010, è stata finalizzata nel marzo 2011. L’intensità operativa complessiva è aumentata, poiché sono stati accumulati in totale 7 754(6 471) giorni-operazione in tutte le operazioni congiunte; il numero di giorni operativi-persona accumulati è aumentato, raggiungendo quota 105 038(54 976).

Il Centro di situazione Frontex ha fornito 1 900 (500) rapporti di situazione, bollettini (Flash Reports), allerte concernenti documenti falsificati, nonché 11 (14) relazioni di conoscenza missione destinate ad utenti esterni ed interni. Newsletter quotidiane sono state inviate a 400 (350) abbonati. Il Centro di situazione Frontex, in quanto unico punto di contatto per lo scambio di informazioni con gli utenti esterni, ha gestito circa 24 000 (20 000) unità di corrispondenza ed attuato il Frontex-One-Stop-Shop (FOSS), un portale informativo on-line utilizzato da 35 (30) paesi e 2 600 (900) utenti.

Oltre all’intensa partecipazione al Programma Eurosur, sono stati sviluppati (completamente o parzialmente) e/o attuati quattro progetti di automazione dei processi.

L'Unità Formazione ha organizzato 223 (176) attività, cui hanno partecipato 3 490 (4 015) persone (esperti di formazione, corsisti, ecc.) nell’ambito di 20 (18) progetti; gli interessati hanno dedicato un totale di 12 947 (11 000) giorni-uomo ad attività formative.

L’Unità Risorse congiunte (Pooled Resources Unit — PRU) ha attuato 6 (9) progetti per migliorare l'efficacia complessiva delle operazioni Frontex. La PRU ha inoltre coordinato il dispiego di 576 ufficiali e di 67 elementi di attrezzatura tecnica durante l’operazione RABIT, nel corso dell’intero periodo di 61 giorni.

L'Unità Ricerca e sviluppo (R&D) ha ulteriormente sviluppato, in stretta collaborazione con le altre Unità dell’Agenzia, il Programma Eurosur, che è molto importante per l’Agenzia. L’Unità R&D ha organizzato e tenuto 34 (32) riunioni, comprese conferenze, seminari e eventi bilaterali tenutisi assieme agli Stati membri. Il personale dell’Unità R&D ha partecipato a circa 130 (110) workshop interni ed esterni, a conferenze e a riunioni di lavoro. L’Unità R&D ha prodotto 19 (10) relazioni paese, 15 relazioni di riunioni, 11 relazioni di valutazione di proposte di progetti per il Programma specifico «Cooperazione» in tema di Sicurezza del 7o PQ (FP7-SEC) ed ha finanziato tre studi scientifici.

Partenariato e cooperazione con paesi terzi

Nel corso del 2011, sono stati conclusi due accordi operativi con la polizia nazionale di Capo Verde e con il Centro regionale dell’Iniziativa regionale in tema di migrazione, asilo e rifugiati (MARRI), portando così il numero totale di accordi operativi a 16 (14). In base agli accordi operativi esistenti, la cooperazione specifica tra l’Agenzia e i paesi terzi partner su questioni operative e tecniche di sicurezza/di gestione delle frontiere è stata incrementata, ai fini del raggiungimento di partenariati sostenibili.

Cooperazione con organismi dell’UE e con organizzazioni internazionali

È stato firmato un accordo operativo con il Centro di Ginevra per il controllo democratico delle forze armate (DCAF), il che ha portato a 11 (10) il numero totale di accordi operativi esistenti a fine 2011. Tutti gli accordi operativi vengono attuati tramite una serie di attività dell’Agenzia; l’organizzazione, a Varsavia, della Giornata europea contro la tratta degli esseri umani, insieme ad analoghe Agenzie operanti nel settore della giustizia e degli affari interni ed insieme alla Commissione, è stata un evento molto importante sotto questo aspetto.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

Le crescenti attività operative correlate agli sviluppi nell’area del Mediterraneo sono proseguite di pari passo con un emendamento di bilancio pari a 31,8 Mio EUR. I fondi aggiuntivi sono arrivati in larga parte unicamente alla fine di ottobre 2011, il che ha causato una situazione in cui si sono resi necessari elevati riporti.

L’elevato livello di riporti è parte di una conseguenza della procedura di bilancio in vigore, che non è appropriata per le reazioni sugli sviluppi eccezionali. Frontex intende anche comunicare che si è provveduto a utilizzare l’81 % dei riporti del 2010.

13.

L’Agenzia ritiene che vi sia una mancanza di chiarezza nel regolamento finanziario di Frontex, che dà spazio a diverse interpretazioni. L’Agenzia si asterrà dal riportare impegni globali.

14.

A partire da gennaio 2012 Frontex domanda documenti di supporto per la maggioranza dei costi nelle operazioni di rimpatrio congiunte. Per altre sovvenzioni concesse per operazioni congiunte, si richiede documentazione di supporto nel caso in cui si notino discrepanze nei rendiconti finanziari finali.

Frontex sta attualmente sviluppando una politica sui controlli ex-ante che sarà portata a termine e attuata a partire dal 30 settembre 2012.

15.

Il contabile ha iniziato la convalida del sistema contabile nel primo trimestre del 2012 e la porterà a compimento entro settembre 2012.

16.

Le descrizioni del processo sulla gestione delle immobilizzazioni sono attualmente soggette al processo di approvazione; una politica di gestione delle immobilizzazioni (in cui rientra anche lo smaltimento) e le linee guida sulle immobilizzazioni sviluppate all’interno dovranno essere adottate entro la fine del terzo trimestre del 2012. Un audit sulla registrazione delle immobilizzazioni e la gestione degli inventari sarà portato a termine entro agosto 2012. La dirigenza intende occuparsi delle possibili lacune riscontrate mediante azioni correttive.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/208


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia del GNSS europeo relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/35

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia del GNSS (Global Navigation Satellite System — sistema globale di navigazione satellitare) europeo (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dal regolamento (UE) n. 912/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (1), che abroga il regolamento (CE) n. 1321/2004 (2) del Consiglio e modifica il regolamento (CE) n. 683/2008 (3), al fine di gestire gli interessi pubblici inerenti ai programmi GNSS europei e svolgere il ruolo di autorità di regolamentazione per il programma nella fase costitutiva e in quella operativa del programma Galileo. Il regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio ha ridotto le competenze dell'Agenzia al controllo della sicurezza dei sistemi Galileo e alla preparazione della loro commercializzazione (4). In base alla decisione 2010/803/UE degli Stati membri (5), l’Agenzia verrà trasferita a Praga dal 1o settembre 2012.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (6) dell'Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (7) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (8) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (9). Il direttore ha il compito di porre in essere (10) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (11) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (12), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (13) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (14).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

12.

I controlli ex post svolti per conto dell’Agenzia da una società di revisione esterna sui pagamenti di sovvenzioni eseguiti negli esercizi precedenti nell’ambito del sesto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo (PQ 6) (15) hanno spesso chiamato in causa le dichiarazioni dei costi da parte dei beneficiari. Alla fine del 2011, gli importi contestati erano stimati a 1,7 milioni di euro, pari al 5 % delle sovvenzioni sottoposte ad audit.

13.

Nel 2011 l’Agenzia ha eseguito pagamenti di sovvenzioni nell’ambito del settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo (PQ 7) per un importo di 5,8 milioni di euro. Per verificare le spese dichiarate dai beneficiari (enti di ricerca pubblici e privati), l’Agenzia, pur eseguendo controlli di plausibilità, non richiede di norma la documentazione giustificativa necessaria per far fronte al rischio di spese non ammissibili.

14.

Nel 2011, pagamenti per un importo di 4,8 milioni di euro (22 % degli importi versati nel corso dell’esercizio) sono stati eseguiti oltre i termini stabiliti dal regolamento finanziario (16).

ALTRE OSSERVAZIONI

15.

La Corte aveva espresso un giudizio con riserva in relazione all’affidabilità dei conti 2010 dell’Agenzia, in ragione della non corretta contabilizzazione delle immobilizzazioni materiali relative al programma di navigazione satellitare Galileo (17). Tali immobilizzazioni erano integrate in due satelliti lanciati nell’ottobre 2011. Il 27 settembre 2012, la Corte ha ricevuto conferma dalla direzione generale Imprese e industria che queste immobilizzazioni sono attualmente di competenza della Commissione e non devono essere registrate nei conti dell’Agenzia in base ai principi contabili internazionali (18). La Corte ritiene che, per tali motivi, non vi siano più le basi per esprimere un giudizio con riserva per il 2011.

16.

Come osservato nella relazione per l’esercizio precedente, per le procedure di selezione del personale esaminate non erano stati stabiliti i punteggi minimi per l’ammissione alle prove scritte e ai colloqui o per l’inserimento nell’elenco dei candidati idonei. Tali pratiche hanno compromesso la trasparenza delle procedure di assunzione.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 16 ottobre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 276 del 20.10.2010, pag. 11.

(2)  GU L 246 del 20.7.2004, pag. 1.

(3)  GU L 196 del 24.7.2008, pag. 1.

(4)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(5)  GU L 342 del 28.12.2010, pag. 15.

(6)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(7)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(8)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(9)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(10)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(11)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(12)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(13)  I conti annuali definitivi, compilati il 15 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Interne: http://eca.europa.eu/ o http://gsa.europa.eu/.

(14)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(15)  Le sovvenzioni sottoposte ad audit rappresentano il 50 % di tutte le sovvenzioni del PQ 6 per il secondo ed il terzo invito a presentare proposte (65,3 milioni di euro).

(16)  Con un ritardo medio di circa nove giorni.

(17)  Regolamento (CE) n. 683/2008 concernente il proseguimento dell’attuazione dei programmi europei di navigazione satellitare (EGNOS e Galileo)

(18)  Principio contabile IPSAS n. 1.


ALLEGATO

Agenzia del GNSS europeo (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

Competitività per crescita e occupazione.

Competenze dell’Agenzia

[regolamento (UE) n. 912/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2010]

Obiettivi

contribuire al conseguimento della piena operatività dei sistemi di navigazione satellitare europei nell’ambito dei programmi EGNOS e Galileo.

Compiti

assicurare l’accreditamento di sicurezza ed il funzionamento del centro di sicurezza Galileo,

garantire il funzionamento del centro di monitoraggio della sicurezza di Galileo («GSMC»),

contribuire alla preparazione della commercializzazione dei sistemi, comprese le necessarie analisi del mercato,

svolgere altri compiti che possono esserle affidati dalla Commissione, come promuovere le applicazioni e i servizi nel mercato della navigazione satellitare e garantire che i componenti dei sistemi siano certificati dagli opportuni organismi di certificazione debitamente autorizzati.

Organizzazione

Consiglio d'amministrazione

Composizione:

un rappresentante per Stato membro,

cinque rappresentanti della Commissione,

un rappresentante, senza diritto di voto, del Parlamento europeo,

un rappresentante dell’Alto rappresentante e un rappresentante dell’ESA invitati in qualità di osservatori.

Compiti:

nomina il direttore esecutivo,

adotta il programma di lavoro annuale,

adotta uno stato di previsione delle entrate e delle spese,

adotta il bilancio,

esprime un parere sui conti definitivi dell’Agenzia,

vigila sul funzionamento del centro di monitoraggio della sicurezza Galileo,

esercita l’autorità disciplinare sul direttore esecutivo,

adotta le disposizioni particolari necessarie all’attuazione del diritto di accesso ai documenti dell’Agenzia,

adotta la relazione annuale sulle attività e le prospettive dell'Agenzia.

Direttore esecutivo

Nominato dal consiglio di amministrazione.

Consiglio di accreditamento di sicurezza

Composizione:

un rappresentante per Stato membro,

un rappresentante della Commissione,

un rappresentante dell’Alto rappresentante,

un rappresentante dell’ESA invitato in qualità di osservatore.

Compiti:

svolge le funzioni di autorità di accreditamento della sicurezza.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio definitivo

38,7 (15,9) milioni di euro comprendenti la sovvenzione UE, pari a 8,2 (8,7) milioni di euro, versata dalla Commissione quale sovvenzione per il funzionamento, e 30,5 (7,2) milioni di euro di fondi operativi da parte della Commissione.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti autorizzati: 29 (28)

Occupati: 28 (26)

Altri impieghi: 14 (14)

Totale: 42 (40),

di cui addetti a:

funzioni operative: 20 (18),

funzioni amministrative e di supporto: 14 (14),

funzioni miste: 8 (8).

Attività e servizi forniti nel 2011

Programmi

Supporto alla Commissione europea nell’attuazione dei programmi EGNOS e Galileo.

Sicurezza dei sistemi

Sicurezza dei sistemi Galileo ed EGNOS: accreditamento di sicurezza Galileo, Comitato per la sicurezza e la protezione del sistema (3SC), requisiti di sicurezza GNSS, sicurezza EGNOS.

Servizio pubblico regolamentato (PRS): preparazione del segmento utente del servizio pubblico regolamentato.

Centro di monitoraggio della sicurezza di Galileo (GSMC).

Regime di controllo della tecnologia del GNSS.

Sviluppo del mercato

Lancio di EGNOS sul mercato [aviazione, agricoltura, trasporti stradali, servizio di accesso ai dati di EGNOS (EDAS), monitoraggio dei mercati]

Attività a livello internazionale (America latina, Israele, Cina, Africa);

Informazione e divulgazione (portale di informazione di EGNOS).

Ricerca e sviluppo

Gestione di progetti nell’ambito del sesto e del settimo programma quadro per la ricerca (primo, secondo e terzo invito a presentare proposte);

Attuazione/aggiornamento di uno strumento di divulgazione e gestione delle conoscenze via rete.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

13.

Le convenzioni di sovvenzione gestite dall’Agenzia del GNSS europeo (GSA) nell’ambito del sesto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo (PQ 6) erano state ereditate dal suo predecessore, l’impresa comune Galileo (GJU). La GJU e l’Agenzia spaziale europea (ESA) avevano stabilito le proprie norme per il PQ 6, lievemente diverse rispetto alle norme della Commissione europea. I controlli di audit ex post per il PQ 6 sono stati ultimati nel 2012. In base alle conclusioni definitive dei revisori, i costi relativi al campione sottoposto ad audit sono stati sovrastimati di 455 836,66 EUR, ovvero l’1,4 % delle sovvenzioni controllate. La GSA intende recuperare la maggior parte degli importi risultati inesatti all’esame dei revisori esterni, in attesa di un accordo con la Commissione europea.

14.

L’analisi dei costi effettuata dalla GSA si basa sulla proposta di progetto, sui risultati da raggiungere durante il ciclo di vita del progetto (relazioni trimestrali), sui risultati finali e sui costi sostenuti. Va rilevato che le proposte comprendono un programma di lavoro particolareggiato con le le diverse attività necessarie per conseguire gli obiettivi del progetto. In funzione delle risorse occorrenti per attuare il programma di lavoro i beneficiari devono definire un bilancio per il progetto. Le proposte sono valutate e le sovvenzioni assegnate da esperti presso la sede della Commissione. In futuro, la GSA intende attuare controlli che permettano un’efficace verifica dei costi dei progetti.

15.

Nel 2011 l’Agenzia ha evaso 1 195 richieste di pagamento, delle quali 140 (11,72 %) con qualche ritardo. Le conclusioni dell’audit sono notevolmente influenzate da alcune operazioni molto particolari ma di importo elevato, ad esempio trasferimenti di fondi non utilizzati alla Commissione europea e pagamenti a titolo di sovvenzione di grande complessità. Inoltre, a causa delle piccole dimensioni dell’Agenzia, durante i periodi di vacanza i pagamenti possono facilmente subire ritardi per la mancanza di personale di riserva in alcune posizioni operative e amministrative fondamentali. Dall’aprile 2012 sono stati realizzati circuiti finanziari più efficienti, che dovrebbero contribuire a ridurre al minimo i ritardi nei pagamenti.

16.

La GSA ha riesaminato la procedura di selezione. Dal 2012 il comitato di preselezione determina i punteggi minimi nella fase di concezione dell’avviso di posto vacante. I punteggi minimi sono ora pubblicati nell’avviso stesso. Le domande e le prove scritte sono preparate dagli esperti del comitato di selezione insieme all’avviso di posto vacante e devono essere pronte prima che i membri del comitato ricevano accesso alle candidature.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/214


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Ufficio

2012/C 388/36

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (di seguito l’«Ufficio»), con sede ad Alicante, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 40/94 del Consiglio (1). Il compito dell’Ufficio è di attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli, che conferisce alle imprese una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Ufficio, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il presidente dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Ufficio, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il presidente ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Ufficio e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Ufficio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

La Corte ha individuato numerose carenze per quanto riguarda l’accordo sul livello dei servizi per il 2011 stipulato tra l’Ufficio e il Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea (CDT). L’accordo è stato firmato dall’Ufficio il 20 giugno 2011 e,in base all’articolo 10, applicato a decorrere dal 1o gennaio 2011. L’esecuzione del contratto è iniziata prima della firma dello stesso. Su richiesta del CDT, l’Ufficio ha eseguito un pagamento di 1,8 milioni di euro a titolo di compensazione (12). Inoltre, tale pagamento è stato autorizzato, pur in assenza del relativo impegno di bilancio e di stanziamenti disponibili (13).

13.

La Corte ha individuato cinque casi, per un importo di 2,9 milioni di euro, in cui gli impegni di bilancio erano stati approvati dopo gli impegni giuridici.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’UFFICIO

14.

È necessario che l’Ufficio migliori la gestione delle immobilizzazioni. Per le immobilizzazioni immateriali create internamente, le procedure contabili e le informazioni sui costi non erano affidabili.

15.

La liquidità di cassa detenuta dall’Ufficio al 31 dicembre 2011 ammontava a 520 milioni di euro (495 milioni di euro nel 2010). Conformemente alla politica in materia di gestione della tesoreria approvata dal comitato del bilancio nel 2010, tale liquidità è stata detenuta in nove banche in cinque Stati membri.

ALTRE OSSERVAZIONI

16.

L’Ufficio deve migliorare la trasparenza delle procedure di assunzione. I punteggi minimi da ottenere per l’ammissione ai colloqui e alle prove scritte non erano precedentemente stabiliti e le domande per le prove orali e scritte non erano state elaborate dalle commissioni giudicatrici prima dell’esame delle candidature. Inoltre, non vi era alcuna decisione dell’Autorità che ha il potere di nomina che designasse una commissione giudicatrice e, in un caso, non era garantita la separazione dei compiti tra l’Autorità che ha il potere di nomina e la commissione giudicatrice.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 11 del 14.1.1994, pag. 1.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Ufficio, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181, del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Ufficio.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 27 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet http://www.eca.europa.eu o http://www.oami.europa.eu/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Il valore minimo stabilito nell’accordo era di 16,3 milioni di euro. I servizi forniti nel 2011 sono ammontati in totale a 14,5 milioni di euro.

(13)  Questo pagamento è stato eseguito a titolo del bilancio 2012.


ALLEGATO

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (Alicante)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 36 e 56 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Libera circolazione delle merci

[…] i divieti o restrizioni giustificati da motivi di tutela della proprietà industriale e commerciale non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria, né una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri. […]

[…] le restrizioni alla libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione sono vietate nei confronti dei cittadini degli Stati membri stabiliti in uno Stato membro che non sia quello del destinatario della prestazione. […]

Competenze dell'Ufficio

[Regolamento (CE) n. 40/94 del Consiglio]

Obiettivi

Attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli che conferisce alle imprese il diritto di acquisire una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea.

Funzioni

Ricezione e deposito delle domande di registrazione,

Esame delle condizioni di deposito e di compatibilità con la normativa UE,

Ricerca presso i servizi della proprietà industriale degli Stati membri sull’esistenza di marchi nazionali anteriori,

Pubblicazione delle domande,

Esame dell’eventuale opposizione di terzi,

Registrazione o rigetto delle domande,

Esame delle domande di decadenza o di nullità,

Trattamento dei ricorsi contro le decisioni.

Organizzazione

Consiglio d'amministrazione

Composizione

Un rappresentante per Stato membro,

Un rappresentante della Commissione nonché i rispettivi supplenti.

Compiti

Consigliare il presidente nelle materie di competenza dell’Ufficio,

Stilare gli elenchi di candidati (articolo 125) alle funzioni di presidente, vicepresidenti, presidenti e membri delle commissioni di ricorso.

Presidente dell’Ufficio

Nominato dal Consiglio sulla base di un elenco di tre candidati al massimo, compilato dal consiglio di amministrazione.

Comitato del bilancio

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro ed un rappresentante della Commissione, nonché i rispettivi supplenti.

Compito

Adottare il bilancio, il regolamento finanziario, dare atto al presidente dell’esecuzione del bilancio, fissare il prezzo delle relazioni di ricerca.

Decisioni nell’ambito delle procedure

Le decisioni sono prese da:

a)

gli esaminatori;

b)

le divisioni di opposizione;

c)

la divisione legale e di amministrazione dei marchi;

d)

le divisioni di annullamento;

e)

le commissioni di ricorso.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Comitato del bilancio dell’Ufficio.

Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2011 (2010)

Bilancio

387 (365) milioni di euro.

Effettivi al 31 dicembre 2011

687 (643) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati 629 (608) + 116 (133) altri posti (contratti ausiliari, esperti nazionali distaccati, agenti locali ed interinali, consiglieri speciali).

Totale effettivi: 745 (741)

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Marchi

Numero di domande: 105 859(98 200). Numero di registrazioni: 93 849(100 800)

Numero di opposizioni ricevute: 17 026(17 700)

Ricorsi presso le commissioni di ricorso: 2 622 (2 570). Ricorsi in sospeso: 2 573(2 157)

Disegni e modelli

Disegni pervenuti: 87 473(74 700). Disegni registrati: 77 665(73 500)

Fonte: Informazioni fornite dall'Ufficio.


LE RISPOSTE DELL’UFFICIO

12.

L’accordo per il 2010 è stato tacitamente rinnovato e quello per il 2011, essendo stato ultimato solo nel giugno 2011, è stato applicato con effetto retroattivo. Poiché il numero minimo di pagine da tradurre nel 2011 era inferiore rispetto a quanto programmato, le parti hanno convenuto una compensazione per mantenere invariato l’importo complessivo di 16,3 milioni di euro. L’impegno di bilancio corrispondente è stato inserito nel bilancio 2012. L’Ufficio ha accentrato la gestione di tutte le transazioni in una sola unità operativa, al fine di rafforzare la comunicazione tra le unità ed evitare la convalida ex post degli impegni di bilancio.

13.

A seguito della missione della Corte sono stati effettuati ulteriori impegni di bilancio prima della fine del 2011.

14.

L’Ufficio prende debitamente atto delle osservazioni e continuerà a migliorare le procedure e le pratiche per quanto riguarda la precisione delle informazioni sullo sviluppo del software.

15.

Al 31 dicembre 2011 l’Ufficio custodiva la propria liquidità in 9 banche in 6 Stati membri. I fondi erano investiti presso istituti caratterizzati da un rating di almeno una doppia A in linea con il rating minimo previsto nelle linee guida della tesoreria sottoscritte dal comitato del bilancio, nonché in conformità con le istruzioni della Commissione. Nel 2012, l’Ufficio ha aperto un conto bancario presso altre due banche centrali per diversificare ulteriormente i rischi.

16.

Al fine di migliorare la trasparenza delle procedure di selezione, l’Ufficio sta ultimando le relative linee guida. Intende inoltre lavorare a una regolamentazione interna sul funzionamento dei comitati di selezione. In base alla prassi adottata, questi discutono nella loro prima riunione l’interpretazione dei criteri dell’avviso di posto vacante e definiscono contenuti e struttura del colloquio. La riunione si svolge prima che siano esaminati i curriculum vitae. L’Ufficio presterà particolare attenzione per evitare incongruenze di qualsiasi tipo nella nomina dei comitati di selezione.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/219


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/37

INTRODUZIONE

1.

L'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (di seguito «l'Agenzia»), con sede a Bilbao, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 2062/94 del Consiglio (1). L'Agenzia ha il compito di raccogliere e diffondere le informazioni sulle priorità nazionali e dell’Unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché di sostenere gli organi nazionali e dell’UE interessati nella formulazione e nell'attuazione di politiche e di provvedere all'informazione sulle misure di prevenzione (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell’Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (4) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere la struttura organizzativa (7), nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti, siano esse dovute a frode o errore, nonché di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base del giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Il bilancio 2011 dell’Agenzia è ammontato a 16,4 milioni di euro, contro i 15,5 milioni dell’esercizio precedente. Il tasso di annullamento degli stanziamenti è raddoppiato, passando dal 4 % nel 2010 all’8 % (1,3 milioni di euro) della dotazione complessiva di bilancio per il 2011: ciò denota le difficoltà incontrate nell’attuare le azioni previste dal programma di lavoro annuale e nel rispettare il principio dell’annualità del bilancio.

13.

Fra il 16 settembre e il 31 dicembre 2011, tutte le operazioni finanziarie (impegni giuridici e di bilancio, pagamenti) effettuate dagli ordinatori delegati sono state eseguite sulla base di deleghe obsolete che non erano state rinnovate con l’avvento del nuovo direttore.

COMMENTI SUI CONTROLLI CHIAVE DEI SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DELL’AGENZIA

14.

Benché il regolamento finanziario dell’Agenzia e le relative modalità di esecuzione prevedano un inventario fisico almeno ogni tre anni, l’ultimo inventario è stato effettuato nel 2006.

ALTRI COMMENTI

15.

Contrariamente alle altre due agenzie europee con sede in Spagna (l’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno, situato ad Alicante, e l’Agenzia comunitaria di controllo della pesca, situata a Vigo), non è stato concluso un accordo sulla sede.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 5 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 216 del 20.8.1994, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1112/2005 del Consiglio (GU L 184 del 15.7.2005, pag. 5).

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell’esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 33 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72).

(7)  Articolo 38 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VII del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002, modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 652/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 23) e sono state riportate testualmente nel regolamento finanziario dell’Agenzia.

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 29 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 3 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://osha.europa.eu/en/about/finance/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.


ALLEGATO

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Bilbao)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 151 e 153 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

L’Unione e gli Stati membri (…) hanno come obiettivi la promozione dell’occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che consenta la loro parificazione nel progresso, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l’emarginazione.

Per conseguire gli obiettivi previsti all'articolo 151, l’Unione sostiene e completa l'azione degli Stati membri nei seguenti settori:

a)

miglioramento, in particolare, dell'ambiente di lavoro, per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori;

b)

condizioni di lavoro;

c)

informazione e consultazione dei lavoratori;

d)

integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro, fatto salvo l’articolo 166;

e)

parità tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunità sul mercato del lavoro ed il trattamento sul lavoro;

f)

lotta contro l’esclusione sociale.

Competenze dell’Agenzia

[Regolamento (CEE) n. 2062/94 del Consiglio]

Obiettivi

Al fine di migliorare l'ambiente di lavoro, in un contesto di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, come previsto dal trattato e successivamente dalle strategie e dai programmi d'azione relativi alla salute ed alla sicurezza sul luogo di lavoro, l'Agenzia si propone di fornire all’Unione e agli Stati membri, alle parti sociali e agli ambienti interessati le informazioni tecniche, scientifiche ed economiche utili nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro. (Articolo 2)

Compiti

Raccogliere, analizzare e diffondere le informazioni sulle priorità nazionali e dell’Unione, nonché sulla ricerca,

promuovere la cooperazione e lo scambio di informazioni, anche per quanto concerne i programmi di formazione,

fornire agli organi dell’Unione e agli Stati membri le informazioni necessarie per la formulazione e l'attuazione di politiche, segnatamente per quanto concerne l'impatto sulle piccole e medie imprese,

fornire informazioni sulle azioni preventive,

contribuire allo sviluppo delle strategie e dei programmi di azione dell’UE,

creare una rete comprendente i punti focali nazionali e i centri tematici.

Organizzazione

Consiglio di direzione (CD):

Un rappresentante del governo per ciascuno Stato membro,

un rappresentante delle organizzazioni dei datori di lavoro per ciascuno Stato membro,

un rappresentante delle organizzazioni dei lavoratori per ciascuno Stato membro,

tre rappresentanti della Commissione,

I membri e i supplenti per le prime tre categorie devono essere nominati tra i membri e i supplenti del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro.

Ufficio di Presidenza

Presidente e tre vice-presidenti del consiglio di direzione,

coordinatori per ciascuno dei tre gruppi di interesse,

un rappresentante aggiuntivo per ciascun gruppo e per la Commissione.

Il direttore è nominato dal consiglio di direzione sulla base di un elenco ristretto fornito dalla Commissione.

Comitati

Consultazione obbligatoria della Commissione e del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro in merito al programma di lavoro e al bilancio.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Discharge authority

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011 (2010)

Bilancio

16,4 (15,5) milioni di euro, di cui:

sovvenzione UE, DG Occupazione: 91,0 % (94,0 %),

sovvenzione UE, DG Allargamento: 8,0 % (3,4 %),

Altro: 1,0 % (2,6 %).

Effettivi al 31 dicembre 2011

44 (44) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui 41 (41) occupati

Altri agenti:

Esperti nazionali distaccati: 0 (0)

Agenti contrattuali: 26 (25) (di cui uno finanziato con stanziamenti specifici)

Personale locale: 1 (1)

Totale effettivi: 68 (67)

di cui addetti a:

attività operative: 50 (49),

funzioni amministrative: 10 (10),

funzioni miste: 8 (8).

Prodotti e servizi forniti nel 2011

(Raccolta e analisi delle informazioni)

Osservatorio europeo dei rischi: anticipazione dei cambiamenti

Diffusione dei risultati dell’Indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER): ulteriori manifestazioni a livello nazionale per presentare e diffondere il rapporto e la sintesi (pubblicati in 22 lingue).

Completamento della Fase 2 dell’analisi previsionale sull’impatto delle innovazioni tecnologiche sulla sicurezza e la salute nei ‘posti di lavoro verdi’ entro il 2020. Avvio della Fase 3, comprendente sette seminari per l’elaborazione di scenari cui hanno partecipato esperti e responsabili delle politiche.

Pubblicazioni sulle seguenti tematiche:

Previsione al 2020 dei rischi nuovi ed emergenti per la salute e la sicurezza sul lavoro associati alle nuove tecnologie nei «posti di lavoro verdi»; Fase 1 — principali fattori di cambiamento, e Fase 2 — principali tecnologie,

Sicurezza e salute occupazionale in cifre: La salute e la sicurezza sul lavoro nel settore dei trasporti — panoramica,

Servizi di emergenza: rassegna della letteratura specializzata sui rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro,

La violenza e le molestie sul luogo di lavoro; la situazione in Europa,

Sintesi online del seminario «Donne e SSL».

Finalizzazione della piattaforma online «OSHwiki» e dei 78 articoli commissionati a specialisti:

Informazioni sull’ambiente di lavoro: condivisione delle conoscenze sulle buoni prassi in ambito lavorativo

Consulenza in materia di SSL per la campagna europea sulla manutenzione in condizioni di sicurezza, comprese la partecipazione ad eventi nazionali e internazionali e la pubblicazione di:

Factsheets: — (Legionella e malattia del legionario, manutenzione sicura in agricoltura),

La manutenzione nell’agricoltura — Guida alla sicurezza e alla salute,

Premio per le buone prassi 2010/11 — campagna europea sulla manutenzione sicura,

Legionella e malattia del legionario: rassegna delle misure adottate,

Tre schede «E-facts» a sostegno della campagna per la manutenzione sicura.

Lancio dello strumento interattivo on-line per la valutazione del rischio (OiRA) al congresso mondiale sulla sicurezza e la salute sul lavoro.

Sviluppo di strumenti OiRA in 10 paesi e dibatto sul possibile sviluppo degli stessi in altri otto.

Pubblicazione di factsheets, relazioni e studi di casi in tema di trasporto su gomma, cultura della sicurezza, promozione della salute mentale, incentivi economici e manutenzione sicura.

Comunicazione, campagne e attività promozionali

Campagna europea sulla manutenzione sicura. secondo e ultimo anno. Cerimonia di premiazione delle buone pratiche; summit; pacchetto di assistenza per la campagna europea; 53 partner ufficiali per la campagna UE; messa a punto di una serie di strumenti online per la campagna; preparazione della campagna 2012-2013 «Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi».

Servizi e strumenti di informazione multilingue, su web e stampa, dedicati alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro.

Promozione dell’informazione SSL, compresi progetti in material di SSL e trasporti; la SSL e il fumo di tabacco presente negli ambienti; le donne nell’ambiente di lavoro; risultati ESENER (quattro seminari nazionali nel 2011).

Lancio pubblico del progetto OiRA (valutazione interattiva on-line del rischio) e sviluppo della strategia di promozione e diffusione OiRA.

Partecipazione attiva o passive a oltre 160 eventi, mostre e conferenze sulla SSL.

Sviluppo e sperimentazione pilota di un kit di strumenti per gli insegnanti che utilizza il popolare personaggio dei cartoni animati di nome Napo.

Concorso fotografico Focus sulla prevenzione dei rischi; premio cinematografico per il miglior documentario sul tema «Luoghi di lavoro sani e sicuri».

Messa a punto e applicazione di un sondaggio d’opinione paneuropeo sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

Monitoraggio e valutazione: Studio sull’usabilità dei siti web; premio cinematografico concernente la valutazione dei luoghi di lavoro sani; analisi del personaggio dei cartoni animati Salus; monitoraggio dei media.

Reti e coordinamento

Ulteriore sviluppo della rete di punti focali, governance dell’Agenzia e collegamenti con organizzazioni europee e internazionali.

Coordinamento della rete di responsabili delle agenzie e dei responsabili della rete amministrativa.

«Sviluppo della capacità istituzionale» nei paesi candidati e potenzialmente candidati all’adesione (stanziamenti specifici).

Valutazione della Strategia 2009-2013 UE-OSHA.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

I livelli di attuazione del bilancio per l’esercizio finanziario 2011 sono stati in generale migliori di quelli dell’esercizio precedente, in particolare per quando riguarda gli annullamenti degli stanziamenti C8 e la riduzione dei riporti a nuovo degli stanziamenti C1 per il titolo III — Attività operative.

Il tasso di annullamento più elevato per gli stanziamenti del 2011 è parzialmente dovuto ad alcuni posti vacanti e alla necessità di non impegnarsi in un’attività principale (OSHwiki) fino a quando non sarà garantita la cooperazione internazionale (conferenza mondiale).

13.

Per l’Agenzia era inteso che le deleghe precedenti rimanessero valide.

Avendo notato che quest'ipotesi non era sostenuta dalla Corte nel corso dell’audit in loco, il direttore attuale firmava, in data 2 marzo 2012, le nuove deleghe che confermavano tutte le deleghe precedenti.

14.

L’Agenzia prende buona nota della raccomandazione della Corte dei conti e svolgerà un controllo fisico approfondito di tutto il suo patrimonio entro la fine del 2012.

15.

L’Agenzia si è battuta per un accordo di sede per molti anni. Le trattative con le autorità spagnole sono in corso di svolgimento e giungeranno presumibilmente a termine nel 2012.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/226


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la ricerca relativi all’esercizio 2011 corredata delle risposte dell’Agenzia

2012/C 388/38

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia esecutiva per la ricerca (di seguito l’«Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione n. 2008/46/CE della Commissione (1). L’Agenzia è stata istituita per un periodo limitato che ha avuto inizio il 1o gennaio 2008 e che si concluderà il 31 dicembre 2017, allo scopo di gestire specifiche attività dell’Unione nel settore della ricerca (2). Il 15 giugno 2009 la Commissione europea ha ufficialmente conferito l’autonomia amministrativa e operativa all’Agenzia.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (3) dell'Agenzia, che includono “gli stati finanziari” (4) e le “relazioni sull’esecuzione del bilancio” (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (6). Il direttore ha il compito di porre in essere (7) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (8) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (9), una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte considera che gli elementi probatori ottenuti forniscano una base sufficiente e adeguata per l’espressione dei giudizi esposti qui di seguito.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (10) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (11).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Nel 2011 sono stati annullati riporti per 1,2 milioni di euro (pari al 35 % di tutti gli stanziamenti riportati al 2011). Tale operazione ha riguardato in particolare il Titolo I (spese per il personale) e il Titolo II (spese di funzionamento e per le infrastrutture), nell’ambito dei quali sono stati annullati, rispettivamente, 0,3 milioni di euro (52 % degli stanziamenti) e 0,7 milioni di euro (41 % degli stanziamenti). Tale situazione non è in linea con il principio dell’annualità del bilancio.

13.

Verso la fine dell’esercizio sono stati effettuati numerosi storni di bilancio. Gli stanziamenti concernenti le spese operative e l’informatica sono aumentati in misura significativa (12). Tale situazione denota debolezze nella pianificazione e nella programmazione del bilancio ed è in contrasto con il principio della specializzazione.

ALTRE OSSERVAZIONI

14.

Vi sono margini di miglioramento per quanto attiene alla trasparenza delle procedure di assunzione. Le domande per le prove scritte e i colloqui sono state stabilite dopo l’esame delle candidature da parte della commissione giudicatrice; i punteggi minimi da ottenere per l’inclusione nell’elenco di riserva non sono stati stabiliti preventivamente; la commissione giudicatrice, inoltre, non ha documentato in maniera esaustiva ciascuna riunione e decisione.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 18 settembre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 11 del 15.1.2008, pag. 9.

(2)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(3)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(4)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(6)  Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 10).

(7)  Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.

(8)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dai capi 1 e 2 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).

(9)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  I conti annuali definitivi, compilati il 20 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 4 luglio 2012. I conti annuali definitivi, consolidati con quelli della Commissione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro il 15 novembre dell’anno successivo. Tali conti sono pubblicati nei seguenti siti Internet: http://eca.europa.eu o http://ec.europa.eu/rea/.

(11)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, in mancanza di questi, dai principi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(12)  Gli stanziamenti concernenti le spese informatiche (linea di bilancio 2103) sono aumentati dell’80 %, passando da 1,9 milioni a 3,4 milioni di euro. Gli stanziamenti concernenti la piattaforma di valutazione comune del 7o PQ (linea di bilancio 3303) sono aumentati del 194 %, passando da 0,7 milioni a 2,1 milioni di euro.


ALLEGATO

Agenzia esecutiva per la ricerca (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti delle competenze dell’Unione secondo il trattato

(Articoli 179 e 180 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Raccolta di informazioni

L’Unione si propone l’obiettivo di rafforzare le sue basi scientifiche e tecnologiche con la realizzazione di uno spazio europeo della ricerca nel quale i ricercatori, le conoscenze scientifiche e le tecnologie circolino liberamente, di favorire lo sviluppo della sua competitività, inclusa quella della sua industria.

A tal fine essa incoraggia nell’insieme dell’Unione le imprese, comprese le piccole e le medie imprese, i centri di ricerca e le università nei loro sforzi di ricerca e di sviluppo tecnologico di alta qualità; essa sostiene i loro sforzi di cooperazione, mirando soprattutto a permettere ai ricercatori di cooperare liberamente oltre le frontiere e alle imprese di sfruttare appieno le potenzialità del mercato interno, […] la definizione di norme comuni e l’eliminazione degli ostacoli giuridici e fiscali a detta cooperazione. […]

Nel perseguire tali obiettivi, l’Unione svolge le azioni seguenti, che integrano quelle intraprese dagli Stati membri:

a)

attuazione di programmi di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, promuovendo la cooperazione con e tra le imprese, i centri di ricerca e le università;

b)

promozione della cooperazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione dell’Unione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali;

c)

diffusione e valorizzazione dei risultati delle attività in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione dell’Unione;

d)

impulso alla formazione e alla mobilità dei ricercatori dell’Unione.

Competenze dell’Agenzia

(Decisione 2008/46/CE della Commissione)

Obiettivi

Obiettivo dell’Agenzia è gestire i programmi ad essa affidati nell’ambito del settimo programma quadro dell’Unione per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013), di seguito 7o PQ, (il programma «Persone», le azioni a favore delle PMI del programma «Capacità», e le aree tematiche «Spazio» e «Sicurezza» del programma «Cooperazione») in maniera efficiente ed efficace, fornire servizi efficienti ed efficaci alla comunità dei ricercatori nonché servizi centralizzati di sostegno relativi al 7o PQ ai rispettivi servizi della Commissione in tutti i settori dei programmi specifici «Cooperazione», «Capacità» e «Persone».

Sotto il profilo dell’efficiente ed efficace attuazione dei programmi, l’Agenzia, in quanto promotrice dello Spazio europeo della ricerca, mira a migliorare la gestione dei progetti, stabilire stretti contatti con i beneficiari finali e fornire elevata visibilità all’Unione europea.

Compiti

Per quanto concerne la gestione dei progetti, l’Agenzia conclude e gestisce le convenzioni di sovvenzione, svolgendo le seguenti operazioni:

preparazione e pubblicazione degli inviti a presentare proposte,

valutazione delle proposte,

preparazione e firma delle convenzioni di sovvenzione,

monitoraggio dello stato di attuazione dei progetti, compresa la ricezione delle relazioni e di altro materiale,

pagamenti, recuperi e applicazione di sanzioni ai sensi dell’articolo 114, paragrafo 4, del regolamento finanziario generale, in particolare quando, a seguito di audit ex post a livello dei beneficiari finali, vengono individuati errori nelle spese dichiarate,

pubblicità ex post e diffusione dei risultati.

In riferimento ai servizi di sostegno relativi al 7o PQ, l’Agenzia svolge i seguenti compiti:

sostegno amministrativo alla pubblicazione degli inviti a presentare proposte,

gestione della ricezione elettronica delle proposte,

sostegno alla realizzazione delle valutazioni a distanza e in loco,

sostegno alla redazione di lettere di nomina e all’erogazione dei pagamenti per gli esperti,

gestione del database centrale dei partecipanti al 7o PQ (sistema unico di iscrizione, Unique Registration Facility) e sostegno alla realizzazione delle verifiche della capacità finanziaria dei partecipanti selezionati,

gestione del servizio informazioni sulla ricerca (Research Inquiry Service).

Organizzazione

Comitato direttivo

Composto da cinque membri designati dalla Commissione europea. Esso adotta, previo accordo della Commissione europea, l’organigramma e il programma di lavoro annuale dell’Agenzia. Adotta, inoltre, il bilancio amministrativo e la relazione annuale di attività dell’Agenzia.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea, gestisce l’Agenzia in collaborazione con il comitato direttivo, dà esecuzione al bilancio amministrativo, pone in essere sistemi di gestione e controllo interni in linea con i compiti affidati all’Agenzia e redige le relazioni che quest’ultima deve trasmettere alla Commissione.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. Per quanto concerne l’esecuzione da parte dell’Agenzia del bilancio amministrativo, la decisione di scarico è rivolta al direttore. Per l’esecuzione del bilancio operativo delegata dalla Commissione all’Agenzia, la responsabilità rimane alla Commissione.

Risorse messe a disposizione del Centro nel 2011 (2010)

Bilancio operativo: 2011 (2010)

1 340,6 (962,6) milioni di euro di stanziamenti di impegno e 1 059 (1 709) milioni di euro di stanziamenti di pagamento. L’Agenzia dà esecuzione al bilancio operativo su decisione di delega della Commissione.

Bilancio amministrativo 2011 (2010)

39,2 (33,6) milioni di euro. L’Agenzia dà esecuzione al bilancio amministrativo autonomamente.

Effettivi al 31 dicembre 2011 (2010)

Posti di agente temporaneo: 117 (106) posti previsti nella tabella dell’organico di cui 103 (99) occupati.

Agenti contrattuali: 349 (318) previsti nella tabella dell’organico, di cui 351 (309) occupati al 31 dicembre 2011.

Totale degli effettivi: 454 (408), di cui addetti ai seguenti compiti:

attuazione del programma: 287 (254),

servizi di sostegno relativi al 7o PQ: 88 (81),

funzioni amministrative e di gestione: 79 (73).

Attività e servizi forniti nel 2011 (2010)

Per il programma «Persone», nel 2011 sono stati chiusi dieci inviti a presentare proposte e completate dieci valutazioni. Sono state firmate 1 615 nuove convenzioni di sovvenzione ed erogati 2676 pagamenti (esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). L’Agenzia gestisce attualmente un totale di 5 159 (4 125) progetti nell’ambito di tale programma.

Per le azioni a favore della PMI del programma «Capacità», sono stati chiusi tre inviti a presentare proposte e completate tre valutazioni. Sono state firmate 162 nuove convenzioni di sovvenzione ed erogati 385 pagamenti (esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). L’Agenzia gestisce attualmente un totale di 522 (408) progetti nell’ambito di tale programma.

Per le aree tematiche «Spazio» e «Sicurezza» del programma specifico «Cooperazione», nel 2011 sono stati chiusi due inviti a presentare proposte e completate due valutazioni. Sono state firmate 118 nuove convenzioni di sovvenzione ed erogati 183 pagamenti (esclusi i pagamenti per i valutatori esperti). L’Agenzia gestisce attualmente un totale di 271 (153) progetti nell’ambito di tali aree tematiche.

Per quanto riguarda i servizi di sostegno al 7o PQ, nel 2011 sono stati ottenuti i seguenti risultati:

64 (88) pubblicazioni di inviti a presentare proposte sostenute,

26 838 (21 766) proposte ricevute tramite lo strumento elettronico per la presentazione di proposte,

3 897 (3 847) valutatori esperti contrattati e 3 620 (2 615) relativi pagamenti erogati (per programmi gestiti esclusivamente dall’Agenzia),

6 252 (5 896) convalide dei partecipanti completate,

7 123 (7 171) risposte inviate a seguito di domande formulate al servizio informazioni sulla ricerca.

Fonte: Informazioni fornite dall'Agenzia.


LE RISPOSTE DELL’AGENZIA

12.

L’annullamento dei riporti — espresso in percentuale sul bilancio annuale precedente — si è ridotto dal 7 % per i riporti dal 2009 al 2010 al solo 3 % per i riporti dal 2010 al 2011 e ci si attende che il numero di stanziamenti riportati al 2012 e annullati successivamente produrranno un’ulteriore riduzione poiché l’Agenzia si è ulteriormente adoprata a garantire che il saldo degli impegni previsti alla fine dell’esercizio rifletta una stima attendibile dei reali obblighi in attesa di pagamento.

13.

Gli storni di bilancio più rilevanti sono connessi ai contributi inaspettatamente elevati dovuti alla Commissione per l’utilizzo di strumenti informatici e degli strumenti di valutazione delle proposte condivisi con tutti i servizi che gestiscono l’FP7. L’Agenzia ha concordato con la Commissione una nuova procedura in grado di fornire stime di bilancio più attendibili per il prossimo esercizio finanziario.

14.

L’Agenzia sottolinea che le sue procedure di assunzione erano interamente conformi al regolamento di esecuzione, adottato in linea con il modello elaborato dalla Commissione e utilizzato da tutte le Agenzie Esecutive; inoltre, l’imparzialità delle assunzioni non è stata compromessa. Tuttavia, nell’estate 2012 è stato concordato con la Commissione un aggiornamento di questo ragolamento di esecuzione e i commenti della Corte verranno tenuti in debita considerazione nella prossima revisione delle procedure di assunzione dell’Agenzia.


15.12.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 388/232


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto relativi all’esercizio 2011 corredata della risposta dell’Agenzia

2012/C 388/39

INTRODUZIONE

1.

L’Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto (in seguito denominata l’«Agenzia»), con sede a Bruxelles, è stata istituita dalla decisione 2007/60/CE della Commissione (1), e modificata dalla decisione 2008/593/CE della Commissione (2). L'Agenzia è stata istituita per un periodo che decorre dal 1o novembre 2006 e terminerà il 31 dicembre 2015, per la gestione delle azioni dell’Unione nel settore della rete transeuropea di trasporto (3).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e una analisi delle dichiarazioni dei responsabili della gestione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

In virtù dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Corte ha esaminato i conti annuali (4) dell’Agenzia, che includono «gli stati finanziari» (5) e le «relazioni sull’esecuzione del bilancio» (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

In qualità di ordinatore, il direttore dà esecuzione alle entrate e alle spese iscritte in bilancio conformemente al regolamento finanziario dell’Agenzia, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti autorizzati (7). Il direttore ha il compito di porre in essere (8) la struttura organizzativa, nonché i sistemi e le procedure di gestione e controllo interni necessari per la compilazione di conti definitivi (9) privi di inesattezze rilevanti risultanti da frode o errore, e di garantire la legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti.

La responsabilità del revisore

5.

La Corte ha il compito di fornire, sulla base del proprio audit, al Parlamento europeo e al Consiglio (10) una dichiarazione relativa all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

La Corte ha espletato l’audit conformemente ai principi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali principi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una garanzia ragionevole riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

7.

Un audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure avviene in base al giudizio dell’auditor, che include la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o a errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. Un audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

8.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

9.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia (11) presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2011, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (12).

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

10.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’Agenzia per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

11.

I commenti che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

12.

Per il Titolo III — Spese per il supporto tecnico e amministrativo, solo il 41 % della dotazione iniziale di 0,6 milioni di euro è stato utilizzato nel corso dell’esercizio, a causa soprattutto dei costi di valutazione inferiori alle aspettative a seguito del rinvio al 2012 di un invito a presentare proposte per il programma di lavoro 2011 dell’Agenzia. Gli stanziamenti non utilizzati sono stati trasferiti al Titolo II — Infrastrutture e spese operative, per cui il bilancio definitivo totale di 9,9 milioni di euro è rimasto invariato. Ciononostante, il consumo inferiore alle aspettative al Titolo III mostra uno scostamento rispetto al programma di lavoro annuale dell’Agenzia precedentemente approvato.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione II, presieduta da Harald NOACK, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 10 ottobre 2012.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 32 del 6.2.2007, pag. 88.

(2)  GU L 190 del 18.7.2008, pag. 35.

(3)  L’allegato espone in maniera sintetica le competenze e le attività dell’Agenzia, a titolo informativo.

(4)  Questi conti sono accompagnati da una relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio che fornisce ulteriori informazioni sull’esecuzione e gestione del bilancio.

(5)  Gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, la situazione di variazione del patrimonio netto ed una sintesi delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(6)  Le relazioni sull’esecuzione del bilancio comprendono il conto di risultato dell’esecuzione di bilancio e il relativo allegato.

(7)  Articolo 25 del regolamento (CE) n. 1653/2004 della Commissione (GU L 297 del 22.9.2004, pag. 6).

(8)  Articolo 29 del regolamento (CE) n. 1653/2004.

(9)  Le norme relative alla presentazione dei rendiconti e alla tenuta della contabilità da parte delle agenzie sono stabilite dal capo 1 del titolo VI del regolamento (CE) n. 1653/2004, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 651/2008 (GU L 181 del 10.7.2008, pag. 15).

(10)  Articolo 185, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(11)  I conti annuali definitivi, compilati il 15 giugno 2012, sono pervenuti alla Corte il 29 giugno 2012. I conti annuali definitivi sono disponibili sul sito http://tentea.ec.europa.eu/en/about_us/mission__introduction/key_documents.htm

(12)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) o, in mancanza di questi, dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).


ALLEGATO

Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato sul funzionamento dell’Unione europea

(Articoli 26, 170, 171, 172, 174 del trattato)

L’Unione adotta le misure destinate all’instaurazione o al funzionamento del mercato interno. ll mercato interno comporta uno spazio nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.

Per promuovere uno sviluppo armonioso dell’Unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale.

Per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi, e consentire ai cittadini dell'Unione, agli operatori economici e alle collettività regionali e locali di beneficiare pienamente dei vantaggi derivanti dall'instaurazione di uno spazio senza frontiere interne, l'Unione concorre alla costituzione e allo sviluppo di reti transeuropee nei settori delle infrastrutture dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia. L'azione dell'Unione mira a favorire l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti nazionali, nonché l’accesso a tali reti.

Per conseguire tali obiettivi, l’Unione stabilisce un insieme di orientamenti che contemplino gli obiettivi, le priorità e le linee principali delle azioni previste nel settore delle reti transeuropee.

Competenze dell’Agenzia

[Decisione n. 661/2010/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per lo sviluppo delle TEN (rifusione)]

(Regolamento n. 2236/95 del Consiglio)

(Regolamento CE/58/2003)

(Decisione 2007/60/CE della Commissione, modificata da ultimo dalla decisione 2008/593/CE)

Obiettivi

La decisione sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) stabilisce gli orientamenti relativi agli obiettivi, alle priorità e alle grandi linee d’azione previste nel settore della TEN-T. Sono state stabilite regole generali riguardo al finanziamento delle TEN da parte dell’Unione, per consentire l’attuazione di tali orientamenti.

Il regolamento n. 58/2003 del Consiglio attribuisce alla Commissione la facoltà di istituire agenzie esecutive per attuare determinati compiti relativi alla gestione dei programmi dell’Unione. TEN-TEA è stata perciò istituita per la gestione dell’azione dell’Unione nel settore della rete trans europea, sulla base degli orientamenti TEN-T e del regolamento finanziario e per fornire valore aggiunto alla gestione del programma TEN-T. Essa è soggetta alla supervisione della direzione generale Mobilità e trasporti, cui fa capo, che resta responsabile delle questioni relative alla politica.

L’Agenzia è responsabile della gestione dell’attuazione tecnica e finanziaria del programma TEN-T e segue l’intero ciclo di vita dei progetti. Il suo lavoro mira a migliorare l’efficacia e la flessibilità nell’attuazione del programma TEN-T ad un costo inferiore, ricorrendo ad un elevato livello di competenza agevolando il reclutamento di personale specializzato. Rafforza inoltre i legami fra la TEN-T e le principali parti in causa, assicura un miglior coordinamento tra i Fondi e gli altri strumenti dell’Unione, eleva il profilo e i benefici del finanziamento UE e fornisce supporto/feedback alla Commissione.

Organizzazione

Comitato direttivo

Le attività dell’Agenzia sono controllate da un Comitato direttivo che è al momento composto di cinque membri provenienti dalle direzioni generali Mobilità e trasporti, Politica regionale, Ambiente e Risorse umane, nonché un osservatore della Banca europea per gli investimenti. Il comitato si riunisce quattro volte all’anno e approva il programma annuale di lavoro dell’Agenzia, nonché il suo bilancio amministrativo, la relazione annuale di attività, i conti relativi a tutte le entrate e spese e la relazione esterna di valutazione; adotta inoltre altre norme speciali di attuazione.

Direttore

Nominato dalla Commissione europea.

Audit interno

Il servizio di audit interno della Commissione europea e la struttura di audit interno (IAC) dell’Agenzia.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell'Agenzia nel 2011

Bilancio

A)

8,0 miliardi di euro (interamente a carico del bilancio generale dell’Unione europea) per il bilancio TEN-T relativo alle Prospettive finanziarie 2007-2013.

B)

9,9 milioni di euro (finanziati al 100 % mediante sovvenzione UE) per il bilancio amministrativo, per il quale l’Agenzia è autonoma.

Effettivi al 31 dicembre 2011

Posti di agente temporaneo: 33 posti previsti nella tabella dell'organico, occupati al 100 %.

Agenti contrattuali: 67 posti previsti, dei quali 66 (99 %) sono stati occupati.

Totale degli effettivi: 100 (99 posti occupati).

di cui addetti a:

a)

attività operative: 65 (65 posti occupati);

b)

funzioni amministrative: 35 (34 posti occupati).

Attività e servizi forniti nel 2011

Selezioni

Invito a presentare proposte per tre settori, nell’ambito del Programma pluriennale, per un totale di 180 milioni di euro. 19 esperti esterni hanno valutato 47 proposte, per un importo totale richiesto di 326,7 milioni di euro, ed hanno raccomandato il finanziamento di 26 proposte per un ammontare di 161,3 milioni di euro,

Preparazione del bando annuale 2011 per un totale di 200 milioni di euro, pubblicato nel 2012.

Gestione di progetti

Preparazione di 49 nuove decisioni di finanziamento (bandi 2010) — 316 progetti aperti alla fine del 2011,

Esame di 137 richieste di modifica da parte dei beneficiari — 98 nuove domande nel 2011,

Analisi di 228 relazioni sullo stato di avanzamento dell’azione (principale strumento per il monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto) e 48 Piani di azione strategica (SAP),

70 riunioni per i progetti tenute in loco o presso la sede dell’Agenzia,

Utilizzo di tutti gli stanziamenti di pagamento disponibili, con un tempo medio per arrivare al pagamento di soli 13 giorni.

Misure di semplificazione

Introduzione di lettere standard per informare i beneficiari sugli elaborati e sulle scadenze,

Razionalizzazione dei processi per l’esame delle relazioni sullo stato di avanzamento dell’azione e per la valutazione e selezione dei progetti,

Il Gruppo di lavoro sulle buone pratiche (Agenzia e beneficiari) ha perseguito l’obiettivo di discutere dei vincoli esistenti nelle procedure, scambiare buone pratiche e individuare settori dove sono possibili miglioramenti,

Modifica della metodologia di controllo ex ante.

Comunicazione

Sul sito internet sono state aggiunte sezioni sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS) e sull’ingegneria finanziaria — 150 000 visite nel 2011. Il sito internet Motorways of the Sea One Stop Help Desk ha registrato 2 700 visitatori,

Campagna «10 out of TEN» sui conseguimenti dei progetti TEN con opuscoli e poster,

Pubblicazione di 9 newsletter telematiche per beneficiari, 53 comunicati stampa in 14 lingue sui nuovi progetti selezionati e un nuovo opuscolo con la relazione «Biennial Report 2008-2010».

Eventi quali il Terzo workshop sulla gestione dei progetti, la giornata di informazione sui bandi e la partecipazione alle giornate di informazione sulle TEN indetta dalla DG Mobilità e trasporti nonché eventi organizzati dal Comitato delle regioni/Comitato economico e sociale.

Cooperazione con la DG di riferimento

Follow up della revisione intermedia del portafoglio di progetti del programma pluriennale della componente TEN-T dell’invito a presentare proposte nell’ambito del piano europeo di ripresa economica (39 progetti),

Produzione di statistiche, relazioni e carte relative al programma: ad esempio la Relazione sulla valutazione dell’attuazione del programma TEN-T,

Contributo alla revisione degli orientamenti TEN-T e del meccanismo per collegare l’Europa (CEF).

Audit

Dal 2010, sono stati svolti 26 audit. che hanno coperto il 30 % dei pagamenti intermedi /finali (in termini monetari).

Fonte: Informazioni fornite dall’Agenzia.


LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

12.

Nel 2010 l’Agenzia aveva fatto ragionevoli stime di bilancio per il 2011 che includevano una somma rilevante al Titolo III per l’organizzazione della valutazione esterna relativa all’invito annuale a presentare proposte per il 2011. Tuttavia, la Commissione ha deciso di rimandare detto invito al 2012, per questo non è stato necessario attingere al bilancio pianificato. Tale cambiamento ha anche influito sul bilancio per gli esperti e per le attività di comunicazione e traduzione, tutte voci comprese nel Titolo III.

Questo risparmio ha permesso all’Agenzia di avanzare nel rimborso del debito contratto ai fini della ristrutturazione degli edifici, nonché di ridurre i relativi interessi. E’ stato anche possibile trasferire fondi al Titolo II, Capitolo 21 (attrezzatura informatica), in risposta ad una raccomandazione dei servizi di audit interna della Commissione per accelerare il processo di acquisizione e di sviluppo di un sistema informatico di gestione completo da parte dell’Agenzia. Ciò ha contribuito, altresì, al compimento delle azioni di IT definite nel programma di lavoro dell’Agenzia, del piano strategico relativo agli standard di controllo interno e al registro dei rischi. I riporti di bilancio sono stati pertanto il risultato di un imprevisto (il ritardo dell’invito annuale per il 2011) e l’Agenzia ritiene di aver compiuto i passi necessari per garantire una corretta gestione finanziaria ed un’esecuzione efficiente del bilancio 2011.