ISSN 1977-0944

doi:10.3000/19770944.C_2012.121.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 121

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

55o anno
26 aprile 2012


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2012/C 121/01

Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 107 e 108 del TFUE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 )

1

2012/C 121/02

Convenzione monetaria tra l'Unione europea e la Repubblica di San Marino

5

2012/C 121/03

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6513 — Avenance Italy/Gemeaz Cusin) ( 1 )

18

2012/C 121/04

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6479 — MNV/Rába) ( 1 )

18

2012/C 121/05

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6533 — Goldman Sachs/Advent International/TransUnion Corp) ( 1 )

19

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2012/C 121/06

Tassi di cambio dell'euro

20

2012/C 121/07

Comunicazione della Commissione relativa alla procedura di cui all’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 96/67/CE del Consiglio

21

 

Corte dei conti

2012/C 121/08

Relazione speciale n. 4/2012 L’uso dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione per cofinanziare infrastrutture di trasporto nei porti marittimi costituisce un investimento efficace?

24

 

INFORMAZIONI RELATIVE ALLO SPAZIO ECONOMICO EUROPEO

 

Autorità di vigilanza EFTA

2012/C 121/09

Invito a presentare osservazioni ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 2, della parte I del protocollo 3 dell’accordo tra gli Stati EFTA sull’istituzione di un’autorità di vigilanza e di una Corte di giustizia, relativamente alla vendita da parte del comune di Narvik a Narvik Energi AS (NEAS) dei diritti relativi all’energia elettrica fornita in concessione

25

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

 

Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO)

2012/C 121/10

Bando di concorso generale

38

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione europea

2012/C 121/11

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6557 — AGC Glass Europe/Interpane International Glas) ( 1 )

39

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/1


Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 107 e 108 del TFUE

Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2012/C 121/01

Data di adozione della decisione

22.2.2012

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.30742 (N 137/10)

Stato membro

Lituania

Regione

Klaipėdos apskritis

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Klaipėdos keleivių ir krovinių terminalas

Base giuridica

Komisijos sprendimas K(2007) 3740 (2007 m. liepos 30 d.), patvirtinantis veiksmų programą „Ekonomikos augimas“ dėl Bendrijos paramos iš Europos regioninės plėtros fondo ir Sanglaudos fondo pagal Konvergencijos tikslą Lietuvos Respublikoje

Tipo di misura

Aiuto individuale

Obiettivo

Sviluppo settoriale, sviluppo regionale

Forma dell'aiuto

Sovvenzione a fondo perduto

Dotazione di bilancio

17 900 000 EUR

Intensità

65 %

Durata

1.2.2011-31.12.2012

Settore economico

Trasporti

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Susisiekimo ministerija

Gedimino Av. 17

LT-01505 Vilnius

LIETUVA/LITHUANIA

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm

Data di adozione della decisione

28.3.2012

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.33054 (12/N)

Stato membro

Regno Unito

Regione

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Post Office Limited (POL): Compensation for net costs incurred to keep a non-commercially viable network for the period 2012-2015 and the continuation of a working capital facility

Base giuridica

Post Office Network Subsidy Scheme (Amendment) Order 2011, Postal Services Act 2000, Industrial Development Act 1982

Tipo di misura

Aiuto individuale

Obiettivo

Servizi di interessi economico generale

Forma dell'aiuto

Sovvenzione a fondo perduto

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto 1 155 Mio GBP

Intensità

Durata

1.4.2012-31.3.2015

Settore economico

Poste e telecomunicazioni

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Department for Business, Innovation and Skills

1 Victoria Street

London

SW1H 0ET

UNITED KINGDOM

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm

Data di adozione della decisione

23.1.2012

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.33868 (11/N)

Stato membro

Germania

Regione

Thüringen

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Staatliche Beihilfe Nr. 618/2007 — Deutschland

Richtlinie des Freistaats Thüringen zur einzelbetrieblichen Technologieförderung

Base giuridica

Richtlinie des Landes Thüringen zur einzelbetrieblichen Technologieförderung

Tipo di misura

Regime

Obiettivo

Ricerca e sviluppo, sviluppo regionale

Forma dell'aiuto

Sovvenzione a fondo perduto

Dotazione di bilancio

 

Spesa annua prevista 34,5 Mio EUR

 

Importo totale dell'aiuto previsto 207 Mio EUR

Intensità

Durata

Fino al 31.12.2013

Settore economico

Tutti i settori

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Thüringer Aufbaubank

Gorkistraße 9

99084 Erfurt

DEUTSCHLAND

Postfach 90 02 44

99105 Erfurt

DEUTSCHLAND

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm

Data di adozione della decisione

22.2.2012

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.34088 (11/N)

Stato membro

Polonia

Regione

Zachodniopomorskie

Titolo (e/o nome del beneficiario)

PKS w Świdwinie sp. z o.o.

Base giuridica

1)

Ustawa z dnia 30 sierpnia 1996 r. o komercjalizacji i prywatyzacji – art. 56 ust. 1 pkt 2;

2)

Ustawa z dnia 29 kwietnia 2010 r. o zmianie ustawy o komercjalizacji i prywatyzacji oraz ustawy, Przepisy wprowadzające ustawę o finansach publicznych – art. 5;

3)

Rozporządzenie Ministra Skarbu Państwa z dnia 6 kwietnia 2007 r. w sprawie pomocy publicznej na ratowanie i restrukturyzację przedsiębiorców.

Tipo di misura

Aiuto individuale

Obiettivo

Ristrutturazione di imprese in difficoltà

Forma dell'aiuto

Sovvenzione a fondo perduto

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto 0,4 Mio PLN

Intensità

50 %

Durata

Fino al 31.12.2015

Settore economico

Trasporti terrestri e trasporti mediante condotte

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Ministerstwo Skarbu Państwa

ul. Krucza 36/Wspólna 6

00-522 Warszawa

POLSKA/POLAND

http://www.msp.gov.pl/

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm

Data di adozione della decisione

27.2.2012

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

SA.34228 (12/N)

Stato membro

Spagna

Regione

País Vasco

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Subvenciones destinadas a la consolidación, desarrollo y normalización de los medios de comunicación en euskera

Base giuridica

Borrador de Orden, de 21 de diciembre de 2011, de la Consejera de Cultura, por la que se regula y convoca la concesión de subvenciones destinadas a la consolidación, desarrollo y normalización de los medios de la comunicación en euskera en el año 2012 (Convocatoria Hedabideak)

Tipo di misura

Regime

Obiettivo

Cultura

Forma dell'aiuto

Sovvenzione a fondo perduto

Dotazione di bilancio

 

Spesa annua prevista 4,875 Mio EUR

 

Importo totale dell'aiuto previsto 4,875 Mio EUR

Intensità

65 %

Durata

Fino al 31.12.2012

Settore economico

Media

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Dirección de Promoción del Euskera

Viceconsejería de Política Lingüística

Departamento de Cultura

Gobierno Vasco

C/ Donostia, 1

01010 Vitoria-Gasteiz

Álava, País Vasco

ESPAÑA

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm


26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/5


CONVENZIONE MONETARIA

tra l'Unione europea e la Repubblica di San Marino

2012/C 121/02

L'UNIONE EUROPEA,

e

LA REPUBBLICA DI SAN MARINO,

considerando quanto segue:

(1)

Il 1o gennaio 1999 l'euro ha sostituito la moneta di ciascuno Stato membro partecipante alla terza fase dell'Unione economica e monetaria, tra cui l'Italia, ai sensi del regolamento (CE) n. 974/98 del Consiglio (1), del 3 maggio 1998.

(2)

Prima dell'introduzione dell'euro l'Italia e la Repubblica di San Marino avevano concluso accordi bilaterali in materia monetaria, da ultimo la Convenzione monetaria tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino, conclusa il 21 dicembre 1991.

(3)

Nella dichiarazione n. 6 allegata all'atto finale del trattato sull'Unione europea si dichiara che la Comunità deve facilitare la rinegoziazione degli accordi vigenti con la Repubblica di San Marino che risultasse necessaria a seguito dell'introduzione della moneta unica.

(4)

Il 29 novembre 2000 è stata conclusa la convenzione monetaria tra la Repubblica italiana, per conto della Comunità europea, e la Repubblica di San Marino (2).

(5)

Conformemente alla presente convenzione monetaria, la Repubblica di San Marino utilizza l'euro come moneta ufficiale e conferisce corso legale alle banconote e alle monete in euro. Assicura che le norme dell'Unione europea (UE) in materia di banconote e monete denominate in euro, comprese le norme in materia di protezione contro la falsificazione, siano applicabili nel suo territorio. La Repubblica di San Marino adotta tutti i provvedimenti necessari per lottare contro le contraffazioni e coopera con la Commissione europea, la Banca centrale europea (BCE) e con Europol. La Repubblica di San Marino, fino a quando non avrà firmato un accordo di cooperazione con Europol, coopera con quest'ultima tramite le autorità italiane competenti nel settore.

(6)

Occorre che la Repubblica di San Marino tenga in particolar conto le raccomandazioni del gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI), segnatamente gli inviti rivolti ai suoi membri e ai membri degli organi regionali analoghi al GAFI affinché applichino le contromisure necessarie nei confronti di giurisdizioni riconosciute ad alto rischio. La Repubblica di San Marino, che è rappresentata nel comitato di esperti per la valutazione delle misure di lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo, tiene debitamente conto delle raccomandazioni formulate o che saranno formulate nelle relazioni di valutazione reciproca sulla Repubblica di San Marino per migliorarne la risposta alle minacce di riciclaggio di capitali.

(7)

La presente convenzione non impone alla BCE e alle banche centrali nazionali l'obbligo di includere gli strumenti finanziari della Repubblica di San Marino negli elenchi dei valori mobiliari oggetto delle operazioni di politica monetaria del sistema europeo delle banche centrali.

(8)

La Repubblica di San Marino dispone di un settore bancario che prevede di operare in stretta cooperazione con quello dell'area dell'euro. Per assicurare un trattamento più equo occorre pertanto che siano progressivamente rese applicabili alla Repubblica di San Marino le disposizioni legislative pertinenti dell'Unione europea in materia bancaria e finanziaria, quelle relative alla prevenzione del riciclaggio di denaro, della frode e della falsificazione di mezzi di pagamento diversi dal contante nonché all'obbligo di comunicazione dei dati statistici.

(9)

Occorre istituire un comitato misto composto da rappresentanti della Repubblica di San Marino, della Repubblica italiana, della Commissione e della BCE con il compito di esaminare l'applicazione della presente convenzione, decidere il massimale annuo per le emissioni di monete e valutare le misure adottate dalla Repubblica di San Marino per l'attuazione della normativa UE in materia.

(10)

La Corte di giustizia dell'Unione europea è competente per la risoluzione delle controversie derivanti dall'applicazione della presente convenzione,

HANNO CONVENUTO QUANTO SEGUE:

Articolo 1

La Repubblica di San Marino ha il diritto di utilizzare l'euro come moneta ufficiale, in conformità con il regolamento (CE) n. 1103/97 del Consiglio, del 17 giugno 1997, relativo a talune disposizioni per l'introduzione dell'euro (3) e il regolamento (CE) n. 974/98, del 3 maggio 1998, relativo all'introduzione dell'euro. La Repubblica di San Marino conferisce corso legale alle banconote e alle monete in euro.

Articolo 2

La Repubblica di San Marino non emette banconote, monete o sostituti monetari di alcun tipo se non dopo aver concordato con l'Unione europea le condizioni di tali emissioni. L'emissione delle monete in euro a decorrere dall'entrata in vigore della presente convenzione è soggetta alle condizioni previste negli articoli che seguono.

Articolo 3

Il massimale annuo (in termini di valore) per l'emissione delle monete in euro da parte della Repubblica di San Marino è calcolato dal comitato misto istituito dalla presente convenzione, quale somma di:

una parte fissa, il cui importo iniziale per il primo anno successivo all'entrata in vigore della presente convenzione è fissato a 2 600 000 EUR. Il comitato misto può rivedere annualmente la parte fissa per tener conto sia dell'inflazione (sulla base dell'inflazione IAPC in Italia) negli ultimi dodici mesi per i quali sono disponibili i dati al momento del calcolo, sia di eventuali tendenze significative sul mercato delle monete da collezione in euro,

una parte variabile, corrispondente al numero medio pro capite di monete emesse dalla Repubblica italiana negli ultimi dodici mesi per i quali sono disponibili i dati, moltiplicato per il numero di abitanti della Repubblica di San Marino.

Articolo 4

1.   Le monete in euro emesse dalla Repubblica di San Marino sono identiche alle monete in euro emesse dagli Stati membri dell'Unione europea che hanno adottato l'euro per quanto concerne il valore nominale, il corso legale, le caratteristiche tecniche, le caratteristiche artistiche della faccia comune e le caratteristiche artistiche comuni della faccia nazionale.

2.   La Repubblica di San Marino notifica preventivamente i progetti di faccia nazionale delle sue monete in euro alla Commissione europea che ne verifica la conformità alle norme UE.

Articolo 5

1.   Le monete in euro emesse dalla Repubblica di San Marino sono coniate dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato della Repubblica italiana.

2.   In deroga al paragrafo 1, la Repubblica di San Marino può far coniare le sue monete da una zecca UE che conia monete in euro diversa da quella menzionata al paragrafo 1, previo accordo del comitato misto.

3.   Almeno il 70 % delle monete in euro destinate alla circolazione sono introdotte al valore nominale a decorrere dall'anno successivo all'entrata in vigore della presente convenzione. La percentuale raggiunge l'80 % dopo tre anni. In seguito il comitato misto può rivedere periodicamente l'adeguatezza delle percentuali.

4.   La Repubblica di San Marino può emettere monete da collezione in euro. Esse sono incluse nel massimale annuo di cui all'articolo 3. L'emissione delle monete da collezione in euro da parte della Repubblica di San Marino è effettuata in linea con gli orientamenti dell'Unione europea per le monete da collezione in euro, che prevedono, in particolare, l'adozione di caratteristiche tecniche, caratteristiche artistiche e tagli che consentano di differenziare le monete da collezione da quelle destinate alla circolazione.

Articolo 6

1.   Il volume delle monete in euro emesse dalla Repubblica di San Marino si aggiunge al volume di monete emesse dalla Repubblica italiana ai fini dell'approvazione da parte della Banca centrale europea del volume complessivo del conio effettuato dalla Repubblica italiana, ai sensi dell'articolo 128, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

2.   La Repubblica di San Marino comunica ogni anno alla Commissione europea e alla Repubblica italiana, entro e non oltre il 1o settembre, il volume e il valore nominale delle monete in euro che prevede di emettere nel corso dell'anno successivo. Comunica inoltre alla Commissione le condizioni previste di emissione delle monete, in particolare la percentuale di monete da collezione e le modalità dettagliate di introduzione delle monete destinate alla circolazione.

3.   Al momento della firma della presente convenzione la Repubblica di San Marino comunica le informazioni di cui al paragrafo 2 per l'anno successivo alla data di entrata in vigore della convenzione.

Articolo 7

1.   La presente convenzione non pregiudica il diritto della Repubblica di San Marino di continuare ad emettere monete in oro denominate in scudi.

2.   Le monete da collezione e le monete in oro denominate in scudi emesse dalla Repubblica di San Marino non hanno corso legale nell'Unione europea.

Articolo 8

1.   La Repubblica di San Marino si impegna ad adottare tutte le misure appropriate, mediante il recepimento diretto o azioni equivalenti, per attuare gli atti giuridici e le norme UE elencati nell'allegato alla presente convenzione, in materia di:

a)

banconote e monete in euro;

b)

normativa in materia bancaria e finanziaria, in particolare per quanto riguarda le attività e la vigilanza degli istituti interessati;

c)

prevenzione del riciclaggio di denaro, della frode e della falsificazione di mezzi di pagamento in contante e diversi dal contante, medaglie e gettoni, nonché l'obbligo di comunicazione di dati statistici. Per quanto riguarda la normativa relativa alla raccolta dei dati statistici, le norme dettagliate di attuazione e gli adattamenti tecnici (comprese le deroghe necessarie per tener conto della situazione specifica di San Marino) sono convenuti con la Banca centrale europea entro 18 mesi dall'inizio della raccolta effettiva dei dati statistici;

d)

misure necessarie all'utilizzo dell'euro in quanto moneta unica adottate in base all'articolo 133 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

2.   Gli atti giuridici e le norme di cui al paragrafo 1 sono attuati dalla Repubblica di San Marino entro i termini specificati nell'allegato, che decorrono dall'entrata in vigore della presente convenzione.

3.   I massimali di cui all'articolo 3:

a)

sono automaticamente e temporaneamente ridotti di 1/3 se e quando un termine specificato nell'allegato non è rispettato, fino a quando non siano adottati gli atti giuridici o le norme UE in questione;

b)

possono essere ridotti temporaneamente di 1/2 con decisione del Consiglio adottata a maggioranza qualificata su proposta della Commissione e previa audizione dei rappresentanti della Repubblica di San Marino se e quando la Repubblica di San Marino ometta per più di due anni di conformarsi ad uno o più atti giuridici o norme UE elencati nell'allegato, che ha adottato nei tempi previsti.

Il massimale è ripristinato secondo la stessa procedura non appena la Repubblica di San Marino ha adottato le misure opportune per rimediare alle questioni che hanno determinato la riduzione temporanea.

4.   La Repubblica di San Marino può chiedere assistenza tecnica alle entità che costituiscono la delegazione dell'Unione europea al fine di agevolare l'attuazione della normativa UE in materia.

5.   Ogni anno o più spesso, se opportuno, la Commissione modifica l'allegato per tener conto di nuovi pertinenti atti giuridici e norme dell'UE e delle modifiche introdotte negli atti vigenti. Il comitato misto fissa quindi termini appropriati e ragionevoli per l'attuazione da parte della Repubblica di San Marino dei nuovi atti giuridici e delle nuove norme aggiunti all'allegato.

6.   In casi eccezionali il comitato misto può modificare un termine vigente indicato nell'allegato.

7.   L'allegato aggiornato viene pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Articolo 9

Gli enti creditizi e, se del caso, gli altri istituti finanziari autorizzati ad esercitare le loro attività nel territorio della Repubblica di San Marino possono avere accesso ai sistemi di regolamento e di pagamento interbancari e ai sistemi di regolamento titoli dell'area dell'euro a condizioni adeguate che saranno fissate dalla Banca d'Italia, in accordo con la Banca centrale europea.

Articolo 10

1.   La Corte di giustizia dell'Unione europea ha competenza esclusiva per la risoluzione delle controversie tra le parti derivanti dall'applicazione della presente convenzione che non siano state risolte in seno al comitato misto.

2.   L'Unione europea, rappresentata dalla Commissione europea e agendo su raccomandazione della delegazione UE in seno al comitato misto, o la Repubblica di San Marino possono rivolgersi alla Corte di giustizia se ritengono che l'altra parte non abbia rispettato un obbligo previsto dalla presente convenzione. La sentenza della Corte è obbligatoria per le parti, che adottano le misure necessarie per conformarvisi entro il termine fissato dalla Corte nella sentenza stessa.

Articolo 11

1.   È istituito un comitato misto. Esso è composto da rappresentanti della Repubblica di San Marino e dell'Unione europea. Il comitato misto adotta il proprio regolamento interno per consenso. La delegazione dell'Unione europea si compone di rappresentanti della Commissione europea e della Repubblica italiana, nonché di rappresentanti della Banca centrale europea.

2.   Il comitato misto si riunisce almeno una volta all'anno. La presidenza viene esercitata alternativamente per un periodo di un anno da un rappresentante dell'Unione europea e da un rappresentante della Repubblica di San Marino. Il comitato misto adotta le decisioni all'unanimità.

3.   Il comitato misto procede a scambi di opinioni e di informazioni e adotta le decisioni di cui agli articoli 3, 5 e 8. Esso esamina le misure adottate dalla Repubblica di San Marino e cerca di risolvere eventuali controversie derivanti dall'applicazione della presente convenzione.

4.   L'Unione europea esercita per prima la presidenza del comitato misto con l'entrata in vigore della presente convenzione ai sensi dell'articolo 13.

Articolo 12

Ciascuna parte può porre fine alla presente convenzione con un preavviso di un anno.

Articolo 13

La presente convenzione entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla data in cui le parti si sono notificate reciprocamente l'avvenuto espletamento delle rispettive procedure di ratifica, di conclusione o di adozione, secondo le norme applicabili a ciascuna parte.

Articolo 14

La convenzione monetaria del 29 novembre 2000 è abrogata a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente convenzione. I riferimenti alla convenzione del 29 novembre 2000 si intendono fatti alla presente convenzione.

Fatto a Bruxelles, il 27 marzo 2012 in due originali in lingua inglese

Per l'Unione europea

Olli REHN

Vicepresidente della Commissione europea responsabile degli Affari economici e monetari e dell'euro

Per la Repubblica di San Marino

Antonella MULARONI

Ministro degli Affari esteri


(1)  GU L 139 dell'11.5.1998, pag. 1.

(2)  GU C 209 del 27.7.2001, pag. 1.

(3)  GU L 162 del 19.6.1997, pag. 1.


ALLEGATO

DISPOSIZIONI GIURIDICHE DA ATTUARE

TERMINI PER L'ATTUAZIONE

(A DECORRERE DALL'ENTRATA IN VIGORE DELLA CONVENZIONE)

Prevenzione del riciclaggio di denaro

Direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2005, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, GU L 309 del 25.11.2005, pag. 15

modificato da:

 

Direttiva 2007/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2007, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, recante modifica delle direttive 97/7/CE, 2002/65/CE, 2005/60/CE e 2006/48/CE, che abroga la direttiva 97/5/CE, GU L 319 del 5.12.2007, pag. 1

 

Direttiva 2008/20/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2008, che modifica la direttiva 2005/60/CE relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, per quanto riguarda le competenze di esecuzione conferite alla Commissione, GU L 76 del 19.3.2008, pag. 46

 

Direttiva 2009/110/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, concernente l'avvio, l'esercizio e la vigilanza prudenziale dell'attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica le direttive 2005/60/CE e 2006/48/CE e che abroga la direttiva 2000/46/CE, GU L 267 del 10.10.2009, pag. 7

 

Direttiva 2010/78/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, recante modifica delle direttive 98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE, 2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per quanto riguarda i poteri dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), GU L 331 del 15.12.2010, pag. 120

integrata con:

 

Decisione 2007/845/GAI del Consiglio, del 6 dicembre 2007, concernente la cooperazione tra gli uffici degli Stati membri per il recupero dei beni nel settore del reperimento e dell'identificazione dei proventi di reato o altri beni connessi, GU L 332 del 18.12.2007, pag. 103

 

Direttiva 2006/70/CE della Commissione, del 1o agosto 2006, recante misure di esecuzione della direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la definizione di «persone politicamente esposte» e i criteri tecnici per le procedure semplificate di adeguata verifica della clientela e per l'esenzione nel caso di un'attività finanziaria esercitata in modo occasionale o su scala molto limitata, GU L 214 del 4.8.2006, pag. 29

 

Regolamento (CE) n. 1781/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, riguardante i dati informativi relativi all'ordinante che accompagnano i trasferimenti di fondi, GU L 345 dell'8.12.2006, pag. 1

 

Rettifica del regolamento (CE) n. 1781/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (non riguarda la versione italiana)

 

Regolamento (CE) n. 1889/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2005, relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nella Comunità o in uscita dalla stessa, GU L 309 del 25.11.2005, pag. 9

 

Decisione quadro 2001/500/GAI del Consiglio, del 26 giugno 2001, concernente il riciclaggio di denaro, l'individuazione, il rintracciamento, il congelamento o sequestro e la confisca degli strumenti e dei proventi di reato, GU L 182 del 5.7.2001, pag. 1

1 anno

Decisione 2000/642/GAI del Consiglio, del 17 ottobre 2000, concernente le modalità di cooperazione tra le unità di informazione finanziaria degli Stati membri per quanto riguarda lo scambio di informazioni, GU L 271 del 24.10.2000, pag. 4

1 anno

Prevenzione della frode e della falsificazione

Regolamento (CE) n. 1338/2001 del Consiglio, del 28 giugno 2001, che definisce talune misure necessarie alla protezione dell'euro contro la falsificazione, GU L 181 del 4.7.2001, pag. 6

modificato da:

Regolamento (CE) n. 44/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008, recante modifica del regolamento (CE) n. 1338/2001, che definisce talune misure necessarie alla protezione dell'euro contro la falsificazione, GU L 17 del 22.1.2009, pag. 1

1 anno

Decisione 2003/861/CE del Consiglio, dell'8 dicembre 2003, relativa all'analisi e alla cooperazione in materia di falsificazione delle monete in euro, GU L 325 del 12.12.2003, pag. 44

1 anno

Regolamento (CE) n. 2182/2004 del Consiglio, del 6 dicembre 2004, relativo a medaglie e gettoni simili alle monete metalliche in euro, GU L 373 del 21.12.2004, pag. 1

modificato da:

Regolamento (CE) n. 46/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008, che modifica il regolamento (CE) n. 2182/2004 relativo a medaglie e gettoni simili alle monete metalliche in euro, GU L 17 del 22.1.2009, pag. 5

1 anno

Decisione quadro 2000/383/GAI del Consiglio, del 29 maggio 2000, relativa al rafforzamento della tutela per mezzo di sanzioni penali e altre sanzioni contro la falsificazione di monete in relazione all'introduzione dell'euro, GU L 140 del 14.6.2000, pag. 1

modificato da:

Decisione quadro 2001/888/GAI del Consiglio, del 6 dicembre 2001, che modifica la decisione quadro 2000/383/GAI relativa al rafforzamento della tutela per mezzo di sanzioni penali e altre sanzioni contro la falsificazione di monete in relazione all'introduzione dell'euro, GU L 329 del 14.12.2001, pag. 3

1 anno

Decisione 2001/887/GAI del Consiglio, del 6 dicembre 2001, relativa alla protezione dell'euro dalla falsificazione, GU L 329 del 14.12.2001, pag. 1

1 anno

Decisione quadro 2001/413/GAI del Consiglio, del 28 maggio 2001, relativa alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti, GU L 149 del 2.6.2001, pag. 1

1 anno

Disposizioni sulle banconote e monete in euro

Regolamento (CE) n. 975/98 del Consiglio, del 3 maggio 1998, riguardante i valori unitari e le specificazioni tecniche delle monete metalliche in euro destinate alla circolazione, GU L 139 dell'11.5.1998, pag. 6

modificato da:

Regolamento (CE) n. 423/1999 del Consiglio, del 22 febbraio 1999, che modifica il regolamento (CE) n. 975/98 riguardante i valori unitari e le specificazioni tecniche delle monete metalliche in euro destinate alla circolazione, GU L 52 del 27.2.1999, pag. 2

1 anno

Conclusioni del Consiglio, del 10 maggio 1999, sul sistema di gestione della qualità per le monete in euro

1 anno

Conclusioni del Consiglio, del 23 novembre 1998 e del 5 novembre 2002, sulle monete da collezione

1 anno

Raccomandazione 2009/23/CE della Commissione, del 19 dicembre 2008, su orientamenti comuni per l'emissione di monete in euro destinate alla circolazione e loro relativa faccia nazionale [C(2008) 8625], GU L 9 del 14.1.2009, pag. 52

1 anno

Comunicazione 2001/C 318/03 della Commissione, del 22 ottobre 2001, concernente la tutela dei diritti d'autore relativi ai disegni della faccia comune delle monete in euro [C(2001) 600 def.], GU C 318 del 13.11.2001, pag. 3

1 anno

Regolamento (UE) n. 1210/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2010, relativo all'autenticazione delle monete in euro e al trattamento delle monete non adatte alla circolazione, GU L 339 del 22.12.2010, pag. 1

1 anno

Indirizzo BCE/2003/5 della Banca centrale europea, del 20 marzo 2003, relativo all'applicazione dei provvedimenti diretti a contrastare le riproduzioni irregolari di banconote in euro e alla sostituzione e al ritiro di banconote in euro, GU L 78 del 25.3.2003, pag. 20

1 anno

Decisione BCE/2003/4 della Banca centrale europea, del 20 marzo 2003, relativa a tagli, specifiche, riproduzione, sostituzione e ritiro delle banconote in euro, GU L 78 del 25.3.2003, pag. 16

1 anno

Regolamento (CE) n. 2532/98 del Consiglio, del 23 novembre 1998, sul potere della Banca centrale europea di irrogare sanzioni, GU L 318 del 27.11.1998, pag. 4

1 anno

BCE/2010/14: Decisione della Banca centrale europea, del 16 settembre 2010, relativa al controllo dell'autenticità e idoneità delle banconote in euro e al loro ricircolo, GU L 267 del 9.10.2010, pag. 1

1 anno

Normativa bancaria e finanziaria

Direttiva 2006/73/CE della Commissione, del 10 agosto 2006, recante modalità di esecuzione della direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i requisiti di organizzazione e le condizioni di esercizio dell'attività delle imprese di investimento e le definizioni di taluni termini ai fini di tale direttiva, GU L 241 del 2.9.2006, pag. 26

6 anni

Regolamento (CE) n. 1287/2006 della Commissione, del 10 agosto 2006, recante modalità di esecuzione della direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli obblighi in materia di registrazioni per le imprese di investimento, la comunicazione delle operazioni, la trasparenza del mercato, l'ammissione degli strumenti finanziari alla negoziazione e le definizioni di taluni termini ai fini di tale direttiva, GU L 241 del 2.9.2006, pag. 1

6 anni

Direttiva 97/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 1997, sui bonifici transfrontalieri, GU L 43 del 14.2.1997, pag. 25

6 anni

Direttiva 2006/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006, relativa all'adeguatezza patrimoniale delle imprese di investimento e degli enti creditizi (rifusione), GU L 177 del 30.6.2006, pag. 201

modificato da:

 

Direttiva 2008/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2008, che modifica la direttiva 2006/49/CE relativa all'adeguatezza patrimoniale delle imprese di investimento e degli enti creditizi, per quanto riguarda le competenze di esecuzione conferite alla Commissione, GU L 76 del 19.3.2008, pag. 54

 

Direttiva 2009/27/CE della Commissione, del 7 aprile 2009, che modifica taluni allegati della direttiva 2006/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le disposizioni tecniche relative alla gestione del rischio, GU L 94 dell'8.4.2009, pag. 97

 

Direttiva 2009/111/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, che modifica le direttive 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2007/64/CE per quanto riguarda gli enti creditizi collegati a organismi centrali, taluni elementi dei fondi propri, i grandi fidi, i meccanismi di vigilanza e la gestione delle crisi, GU L 302 del 17.11.2009, pag. 97

 

Direttiva 2010/76/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che modifica le direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE per quanto riguarda i requisiti patrimoniali per il portafoglio di negoziazione e le ricartolarizzazioni e il riesame delle politiche remunerative da parte delle autorità di vigilanza, GU L 329 del 14.12.2010, pag. 3

 

Direttiva 2010/78/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, recante modifica delle direttive 98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE, 2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per quanto riguarda i poteri dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), GU L 331 del 15.12.2010, pag. 120

4 anni

Direttiva 2006/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006, relativa all'accesso all'attività degli enti creditizi ed al suo esercizio (rifusione), GU L 177 del 30.6.2006, pag. 1

modificato da:

 

Direttiva 2007/18/CE della Commissione, del 27 marzo 2007, che modifica la direttiva 2006/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'esclusione o l'inclusione di taluni enti dal suo campo di applicazione e il trattamento delle esposizioni verso banche multilaterali di sviluppo, GU L 87 del 28.3.2007, pag. 9

 

Direttiva 2007/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, che modifica la direttiva 92/49/CEE del Consiglio e le direttive 2002/83/CE, 2004/39/CE, 2005/68/CE e 2006/48/CE per quanto riguarda le regole procedurali e i criteri per la valutazione prudenziale di acquisizioni e incrementi di partecipazioni nel settore finanziario, GU L 247 del 21.9.2007, pag. 1

 

Direttiva 2007/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2007, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, recante modifica delle direttive 97/7/CE, 2002/65/CE, 2005/60/CE e 2006/48/CE, che abroga la direttiva 97/5/CE, GU L 319 del 5.12.2007, pag. 1

 

Direttiva 2008/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2008, che modifica la direttiva 2006/48/CE relativa all'accesso all'attività degli enti creditizi ed al suo esercizio, per quanto riguarda le competenze di esecuzione conferite alla Commissione, GU L 81 del 20.3.2008, pag 38

 

Direttiva 2009/83/CE della Commissione, del 27 luglio 2009, che modifica taluni allegati della direttiva 2006/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le disposizioni tecniche relative alla gestione del rischio, GU L 196 del 28.7.2009, pag. 14

 

Direttiva 2009/110/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, concernente l'avvio, l'esercizio e la vigilanza prudenziale dell'attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica le direttive 2005/60/CE e 2006/48/CE e che abroga la direttiva 2000/46/CE, GU L 267 del 10.10.2009, pag. 7

 

Direttiva 2009/111/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, che modifica le direttive 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2007/64/CE per quanto riguarda gli enti creditizi collegati a organismi centrali, taluni elementi dei fondi propri, i grandi fidi, i meccanismi di vigilanza e la gestione delle crisi, GU L 302 del 17.11.2009, pag. 97

 

Direttiva 2010/16/UE della Commissione, del 9 marzo 2010, che modifica la direttiva 2006/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'esclusione di un determinato ente dall'ambito di applicazione, GU L 60 del 10.3.2010, pag. 15

 

Direttiva 2010/76/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che modifica le direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE per quanto riguarda i requisiti patrimoniali per il portafoglio di negoziazione e le ricartolarizzazioni e il riesame delle politiche remunerative da parte delle autorità di vigilanza, GU L 329 del 14.12.2010, pag. 3

 

Direttiva 2010/78/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, recante modifica delle direttive 98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE, 2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per quanto riguarda i poteri dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), GU L 331 del 15.12.2010, pag. 120

4 anni

Direttiva 2009/110/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, concernente l'avvio, l'esercizio e la vigilanza prudenziale dell'attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica le direttive 2005/60/CE e 2006/48/CE e che abroga la direttiva 2000/46/CE, GU L 267 del 10.10.2009, pag. 7

4 anni

Direttiva 2007/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2007, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, recante modifica delle direttive 97/7/CE, 2002/65/CE, 2005/60/CE e 2006/48/CE, che abroga la direttiva 97/5/CE, GU L 319 del 5.12.2007, pag. 1

Rettifica della direttiva 2007/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2007, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, recante modifica delle direttive 97/7/CE, 2002/65/CE, 2005/60/CE e 2006/48/CE, che abroga la direttiva 97/5/CE (GU L 319 del 5.12.2007), GU L 187 del 18.7.2009, pag. 5

modificato da:

Direttiva 2009/111/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, che modifica le direttive 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2007/64/CE per quanto riguarda gli enti creditizi collegati a organismi centrali, taluni elementi dei fondi propri, i grandi fidi, i meccanismi di vigilanza e la gestione delle crisi, GU L 302 del 17.11.2009, pag. 97

4 anni

Direttiva 86/635/CEE del Consiglio, dell'8 dicembre 1986, relativa ai conti annuali ed ai conti consolidati delle banche e degli altri istituti finanziari, GU L 372 del 31.12.1986, pag. 1

Rettifica della direttiva 86/635/CEE del Consiglio, dell'8 dicembre 1986, relativa ai conti annuali ed ai conti consolidati delle banche e degli altri istituti finanziari, GU L 60 del 3.3.1987, pag. 17

modificato da:

 

Direttiva 2001/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, che modifica le direttive 78/660/CEE, 83/349/CEE e 86/635/CEE per quanto riguarda le regole di valutazione per i conti annuali e consolidati di taluni tipi di società nonché di banche e di altre istituzioni finanziarie, GU L 283 del 27.10.2001, pag. 28

 

Direttiva 2003/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2003, che modifica le direttive 78/660/CEE, 83/349/CEE, 86/635/CEE e 91/674/CEE relative ai conti annuali e ai conti consolidati di taluni tipi di società, delle banche e altri istituti finanziari e delle imprese di assicurazione, GU L 178 del 17.7.2003, pag. 16

 

Direttiva 2006/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006, che modifica le direttive del Consiglio 78/660/CEE, relativa ai conti annuali di taluni tipi di società, 83/349/CEE, relativa ai conti consolidati, 86/635/CEE, relativa ai conti annuali e ai conti consolidati delle banche e degli altri istituti finanziari, e 91/674/CEE, relativa ai conti annuali e ai conti consolidati delle imprese di assicurazione, GU L 224 del 16.8.2006, pag. 1

4 anni

Direttiva 94/19/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 1994, relativa ai sistemi di garanzia dei depositi, GU L 135 del 31.5.1994, pag. 5

modificato da:

 

Direttiva 2005/1/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2005, che modifica le direttive del Consiglio 73/239/CEE, 85/611/CEE, 91/675/CEE, 92/49/CEE e 93/6/CEE e le direttive 94/19/CE, 98/78/CE, 2000/12/CE, 2001/34/CE, 2002/83/CE e 2002/87/CE al fine di istituire una nuova struttura organizzativa per i comitati del settore dei servizi finanziari, GU L 79 del 24.3.2005, pag. 9

 

Direttiva 2009/14/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2009, recante modifica della direttiva 94/19/CE relativa ai sistemi di garanzia dei depositi per quanto riguarda il livello di copertura e il termine di rimborso, GU L 68 del 13.3.2009, pag. 3

4 anni

Direttiva 2001/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 aprile 2001, in materia di risanamento e liquidazione degli enti creditizi, GU L 125 del 5.5.2001, pag. 15

6 anni

Direttiva 89/117/CEE del Consiglio, del 13 febbraio 1989, relativa agli obblighi in materia di pubblicità dei documenti contabili delle succursali, stabilite in uno Stato membro, di enti creditizi ed istituti finanziari con sede sociale fuori di tale Stato membro, GU L 44 del 16.2.1989, pag. 40

6 anni

Direttiva 2002/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2002, relativa alla vigilanza supplementare sugli enti creditizi, sulle imprese di assicurazione e sulle imprese di investimento appartenenti ad un conglomerato finanziario e che modifica le direttive del Consiglio 73/239/CEE, 79/267/CEE, 92/49/CEE, 92/96/CEE, 93/6/CEE e 93/22/CEE e le direttive del Parlamento europeo e del Consiglio 98/78/CE e 2000/12/CE, GU L 35 dell'11.2.2003, pag. 1

modificato da:

 

Direttiva 2005/1/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2005, che modifica le direttive del Consiglio 73/239/CEE, 85/611/CEE, 91/675/CEE, 92/49/CEE e 93/6/CEE e le direttive 94/19/CE, 98/78/CE, 2000/12/CE, 2001/34/CE, 2002/83/CE e 2002/87/CE al fine di istituire una nuova struttura organizzativa per i comitati del settore dei servizi finanziari, GU L 79 del 24.3.2005, pag. 9

 

Direttiva 2008/25/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2008, che modifica la direttiva 2002/87/CE, relativa alla vigilanza supplementare sugli enti creditizi, sulle imprese di assicurazione e sulle imprese di investimento appartenenti ad un conglomerato finanziario, per quanto riguarda le competenze di esecuzione conferite alla Commissione, GU L 81 del 20.3.2008, pag. 40

 

Direttiva 2010/78/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, recante modifica delle direttive 98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE, 2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per quanto riguarda i poteri dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), GU L 331 del 15.12.2010, pag. 120

6 anni

Direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le direttive del Consiglio 85/611/CEE e 93/6/CEE e la direttiva 2000/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 93/22/CEE del Consiglio, GU L 145 del 30.4.2004, pag. 1

Rettifica della direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le direttive del Consiglio 85/611/CEE e 93/6/CEE e la direttiva 2000/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 93/22/CEE del Consiglio, GU L 45 del 16.2.2005, pag. 18

modificato da:

 

Direttiva 2006/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, che modifica la direttiva 2004/39/CE relativa ai mercati degli strumenti finanziari per quanto riguarda talune scadenze, GU L 114 del 27.4.2006, pag. 60

 

Direttiva 2007/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, che modifica la direttiva 92/49/CEE del Consiglio e le direttive 2002/83/CE, 2004/39/CE, 2005/68/CE e 2006/48/CE per quanto riguarda le regole procedurali e i criteri per la valutazione prudenziale di acquisizioni e incrementi di partecipazioni nel settore finanziario, GU L 247 del, 21.9.2007, pag. 1

 

Direttiva 2008/10/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2008, che modifica la direttiva 2004/39/CE relativa ai mercati degli strumenti finanziari, per quanto riguarda le competenze di esecuzione conferite alla Commissione, GU L 76 del 19.3.2008, pag. 33

 

Direttiva 2010/78/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, recante modifica delle direttive 98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE, 2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per quanto riguarda i poteri dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), GU L 331 del 15.12.2010, pag. 120

integrata con:

 

Direttiva 2006/73/CE della Commissione, del 10 agosto 2006, recante modalità di esecuzione della direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i requisiti di organizzazione e le condizioni di esercizio dell'attività delle imprese di investimento e le definizioni di taluni termini ai fini di tale direttiva, GU L 241 del 2.9.2006, pag. 26

 

Regolamento (CE) n. 1287/2006 della Commissione, del 10 agosto 2006, recante modalità di esecuzione della direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli obblighi in materia di registrazioni per le imprese di investimento, la comunicazione delle operazioni, la trasparenza del mercato, l'ammissione degli strumenti finanziari alla negoziazione e le definizioni di taluni termini ai fini di tale direttiva, GU L 241 del 2.9.2006, pag. 1

6 anni

Regolamento (CE) n. 924/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, relativo ai pagamenti transfrontalieri nella Comunità e che abroga il regolamento (CE) n. 2560/2001, GU L 266 del 9.10.2009, pag. 11

6 anni

Direttiva 2002/47/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 giugno 2002, relativa ai contratti di garanzia finanziaria, GU L 168 del 27.6.2002, pag. 43

modificato da:

Direttiva 2009/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, che modifica la direttiva 98/26/CE concernente il carattere definitivo del regolamento nei sistemi di pagamento e nei sistemi di regolamento titoli e la direttiva 2002/47/CE relativa ai contratti di garanzia finanziaria per quanto riguarda i sistemi connessi e i crediti, GU L 146 del 10.6.2009, pag. 37

6 anni

Raccomandazione 97/489/CE della Commissione, del 30 luglio 1997, relativa alle operazioni mediante strumenti di pagamento elettronici, con particolare riferimento alle relazioni tra gli emittenti ed i titolari di tali strumenti, GU L 208 del 2.8.1997, pag. 52

6 anni

Direttiva 97/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 marzo 1997, relativa ai sistemi di indennizzo degli investitori, GU L 84 del 26.3.1997, pag. 22

6 anni

Direttiva 98/26/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 1998, concernente il carattere definitivo del regolamento nei sistemi di pagamento e nei sistemi di regolamento titoli, GU L 166 dell'11.6.1998, pag. 45

modificato da:

 

Direttiva 2009/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, che modifica la direttiva 98/26/CE concernente il carattere definitivo del regolamento nei sistemi di pagamento e nei sistemi di regolamento titoli e la direttiva 2002/47/CE relativa ai contratti di garanzia finanziaria per quanto riguarda i sistemi connessi e i crediti, GU L 146 del 10.6.2009, pag. 37

 

Direttiva 2010/78/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, recante modifica delle direttive 98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE, 2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per quanto riguarda i poteri dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), GU L 331 del 15.12.2010, pag. 120

6 anni

Direttiva 2010/78/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, recante modifica delle direttive 98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE, 2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per quanto riguarda i poteri dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), GU L 331 del 15.12.2010, pag. 120

4 anni

Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione, GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12

4 anni

Regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/77/CE della Commissione, GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84

4 anni

Regolamento (UE) n. 1092/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, relativo alla vigilanza macroprudenziale del sistema finanziario nell'Unione europea e che istituisce il Comitato europeo per il rischio sistemico, GU L 331 del 15.12.2010, pag. 1

4 anni

Regolamento (UE) n. 1096/2010 del Consiglio, del 17 novembre 2010, che conferisce alla Banca centrale europea compiti specifici riguardanti il funzionamento del Comitato europeo per il rischio sistemico, GU L 331 del 15.12.2010, pag. 162

4 anni

Normativa relativa alla raccolta dei dati statistici (articolo 6, paragrafo 1, del mandato)

Regolamento (CE) n. 25/2009 della Banca centrale europea, del 19 dicembre 2008, relativo al bilancio del settore delle istituzioni finanziarie monetarie (rifusione) (BCE/2008/32), GU L 15 del 20.1.2009, pag. 14

modificato da:

Regolamento (UE) n. 883/2011 della Banca centrale europea, del 25 agosto 2011, che modifica il regolamento (CE) n. 25/2009 relativo al bilancio del settore delle istituzioni finanziarie monetarie (rifusione) (BCE/2008/32), GU L 228 del 3.9.2011, pag. 13

4 anni

Regolamento (CE) n. 63/2002 della Banca centrale europea, del 20 dicembre 2001, relativo alle statistiche sui tassi di interesse applicati dalle istituzioni finanziarie monetarie ai depositi detenuti dalle famiglie e dalle società non finanziarie, nonché ai prestiti erogati in loro favore (BCE/2001/18), GU L 10 del 12.1.2002, pag. 24

modificato da:

 

Regolamento (UE) n. 674/2010 della Banca centrale europea, del 23 luglio 2010, che modifica il regolamento (CE) n. 63/2002 (BCE/2001/18) relativo alle statistiche sui tassi di interesse applicati dalle istituzioni finanziarie monetarie ai depositi detenuti dalle famiglie e dalle società non finanziarie, nonché ai prestiti erogati in loro favore (BCE/2010/7), GU L 196 del 28.7.2010, pag. 23

 

Regolamento (UE) n. 290/2009 della Banca centrale europea, del 31 marzo 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 63/2002 (BCE/2001/18) relativo alle statistiche sui tassi di interesse applicati dalle istituzioni finanziarie monetarie ai depositi detenuti dalle famiglie e dalle società non finanziarie, nonché ai prestiti erogati in loro favore (BCE/2009/7), GU L 94 dell'8.4.2009, pag. 75

 

Regolamento (CE) n. 2181/2004 della Banca centrale europea, del 16 dicembre 2004, che modifica il regolamento (CE) n. 2423/2001 (BCE/2001/13) relativo al bilancio consolidato del settore delle istituzioni finanziarie monetarie e il regolamento (CE) n. 63/2002 (BCE/2001/18) relativo alle statistiche sui tassi di interesse applicati dalle istituzioni finanziarie monetarie ai depositi detenuti dalle famiglie e dalle società non finanziarie, nonché ai prestiti erogati in loro favore (BCE/2004/21), GU L 371 del 18.12.2004, pag. 42

4 anni

Indirizzo BCE/2007/9 della Banca centrale europea, del 1o Agosto 2007, relativo alle statistiche monetarie, delle istituzioni e dei mercati finanziari (rifusione), GU L 341 del 27.12.2007, pag. 1

Rettifica dell'indirizzo BCE/2007/9 della Banca centrale europea, del 1o agosto 2007, relativo alle statistiche monetarie, delle istituzioni e dei mercati finanziari (rifusione), GU L 84 del 26.3.2008, pag. 393

modificato da:

 

Indirizzo BCE/2008/31 della Banca centrale europea, del 19 dicembre 2008, che modifica l'indirizzo BCE/2007/9 relativo alle statistiche monetarie, delle istituzioni e dei mercati finanziari (rifusione), GU L 53 del 26.2.2009, pag. 76

 

Indirizzo BCE/2009/23 della Banca centrale europea, del 4 dicembre 2009, che modifica l'indirizzo BCE/2007/9 relativo alle statistiche monetarie, delle istituzioni e dei mercati finanziari, GU L 16 del 21.1.2010, pag. 6

 

Indirizzo BCE/2011/13 della Banca centrale europea, del 25 agosto 2011, che modifica l'indirizzo BCE/2007/9 relativo alle statistiche monetarie, delle istituzioni e dei mercati finanziari, GU L 228 del 3.9.2011, pag. 37

4 anni

Indirizzo BCE/2002/7 della Banca centrale europea, del 21 novembre 2002, relativo agli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore dei conti finanziari trimestrali, GU L 334 dell'11.12.2002, pag. 24

modificato da:

 

Indirizzo BCE/2005/13 della Banca centrale europea, del 17 novembre 2005, che modifica l'indirizzo BCE/2002/7 relativo agli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore dei conti finanziari trimestrali, GU L 30 del 2.2.2006, pag. 1

 

Indirizzo BCE/2006/6 della Banca centrale europea, del 20 aprile 2006, che modifica l'Indirizzo BCE/2002/7 relativo agli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore dei conti finanziari trimestrali, GU L 115 del 28.4.2006, pag. 46

 

Indirizzo BCE/2007/13 della Banca centrale europea, del 15 novembre 2007, che modifica l'indirizzo BCE/2002/7 relativo agli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore dei conti finanziari trimestrali, GU L 311 del 29.11.2007, pag. 47

 

Indirizzo BCE/2008/6 della Banca centrale europea, del 26 agosto 2008, che modifica l'indirizzo BCE/2002/7 relativo agli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore dei conti finanziari trimestrali, GU L 259 del 27.9.2008, pag. 12

4 anni


26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/18


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6513 — Avenance Italy/Gemeaz Cusin)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2012/C 121/03

In data 23 marzo 2012 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32012M6513. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/18


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6479 — MNV/Rába)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2012/C 121/04

In data 11 aprile 2012 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32012M6479. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/19


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6533 — Goldman Sachs/Advent International/TransUnion Corp)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2012/C 121/05

In data 17 aprile 2012 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32012M6533. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/20


Tassi di cambio dell'euro (1)

25 aprile 2012

2012/C 121/06

1 euro =


 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,3206

JPY

yen giapponesi

107,35

DKK

corone danesi

7,4399

GBP

sterline inglesi

0,81940

SEK

corone svedesi

8,8958

CHF

franchi svizzeri

1,2018

ISK

corone islandesi

 

NOK

corone norvegesi

7,5625

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

24,804

HUF

fiorini ungheresi

287,83

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,6993

PLN

zloty polacchi

4,1738

RON

leu rumeni

4,3765

TRY

lire turche

2,3417

AUD

dollari australiani

1,2771

CAD

dollari canadesi

1,3016

HKD

dollari di Hong Kong

10,2468

NZD

dollari neozelandesi

1,6217

SGD

dollari di Singapore

1,6440

KRW

won sudcoreani

1 506,66

ZAR

rand sudafricani

10,2555

CNY

renminbi Yuan cinese

8,3269

HRK

kuna croata

7,5325

IDR

rupia indonesiana

12 149,96

MYR

ringgit malese

4,0408

PHP

peso filippino

56,314

RUB

rublo russo

38,7490

THB

baht thailandese

40,859

BRL

real brasiliano

2,4784

MXN

peso messicano

17,3461

INR

rupia indiana

69,3910


(1)  Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/21


Comunicazione della Commissione relativa alla procedura di cui all’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 96/67/CE del Consiglio

2012/C 121/07

A norma delle disposizioni dell’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 96/67/CE del Consiglio, del 15 ottobre 1996, relativa all'accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti della Comunità (1), la Commissione è tenuta a pubblicare, a titolo informativo, un elenco degli aeroporti cui si fa riferimento nella direttiva.

 

Aeroporti il cui traffico annuale nel 2010 è risultato superiore a 2 milioni di movimenti passeggeri o 50 000 tonnellate di merci

Altri aeroporti aperti al traffico commerciale nel 2010

Austria

Vienna–Schwechat

Linz, Graz, Salisburgo, Klagenfurt, Innsbruck

Belgio

Bruxelles National, Charleroi–Bruxelles sud, Liegi–Bierset, Ostenda–Bruges

Anversa, Kortrijk–Wevelgem

Bulgaria

Sofia

Varna, Burgas, Plovdiv, Gorna Oriahovitza

Cipro

Larnaca

Paphos

Repubblica ceca

Praha–Ruzyně

Bmo/Tuřany, Karlovy Vary, Mnichovo Hradiště, Ostrava Mošnov, Pardubice, Olomouc, Benešov, Broumov, Břeclav, Bubovice, Česká Lípa, České Budějovice, Dvůr Králové nad Labem, Frýdlant nad Ostravicí, Havlíčkův Brod, Hodkovice nad Mohelkou, Hořice, Hosín, Hradec Králové, Hranice, Cheb, Chomutov, Chotěboř, Chrudim, Jaroměř, Jičín, Jihlava, Jindřichův Hradec, Kladno, Klatovy, Kolín, Krnov, Křižanov, Kyjov, Letkov, Letňany, Mariánské lázně, Medlánky, Mikulovice, Mladá Boleslav, Moravská Třebová, Most, Nové Město nad Metují, Panenský Týnec, Plasy, Podbořany, Policka, Příbram, Přibyslav, Rakovník, Raná, Roudnice, Sazená, Skuteč, Slaný, Soběslav, Staňkov, Strakonice, Strunkovice, Šumperk, Tábor, Točná, Toužím, Ústí nad Orlicí, Velké Pončí, Vlašim, Vrchlabí, Vysoké Mýto, Vyškov, Zábřeh, Zbraslavice, Žamberk

Danimarca

Copenhagen, Billund

Aalborg, Aarhus, Esbjerg, Bornholm, Karup, Sønderborg, Thisted, Roskilde

Estonia

 

Lennart Meri Tallinn, Tartu, Pärnu, Kärdla, Kuressaare

Finlandia

Helsinki–Vantaa

Enontekiö, Halli, Helsinki–Malmi, Ivalo, Joensuu, Jyväskylä, Kajaani, Kauhava, Kemi–Tornio, Kittilä, Kokkola–Pietarsaari, Kuopio, Kuusamo, Lappeenranta, Maarianhamina, Oulu, Pori, Savonlinna, Rovaniemi, Tampere–Pirkkala, Turku, Utti, Vaasa, Varkaus, Mikkeli, Seinäjoki

Francia

Parigi–CDG, Parigi–Orly, Nizza–Côte d’Azur, Lione–Saint Exupéry, Marsiglia–Provence, Tolosa–Blagnac, Basilea–Mulhouse, Bordeaux–Mérignac, Nantes–Atlantique, Beauvais–Tille

Pointe-à-Pitre–Le Raizet, Strasburgo Entzheim, Martinica Aimé Césaire, La Réunion Roland Garros, Montpellier–Méditerranée, Lilla Lesquin, Ajaccio Napoléon Bonaparte, Bastia Poretta, Biarritz–Anglet–Bayonne, Brest–Bretagne, Pau Pyrénées, Hyères Le Palyvestre, Tarbes–Lourdes–Pyrénées, Grenoble Isère, Carcassonne, Rennes St Jacques, Perpignan–Rivesaltes, Figari Sud Corse, Cayenne Rochambeau, Clermont–Ferrand–Auvergne, Limoges, Calvi Ste Catherine, Bergerac Roumanière, Chambéry/Aix-les-Bains, Dzaoudzi Pamandzi, Metz Nancy Lorraine, St Martin Grand Case, Lorient–Lann–Bihoue, Nîmes/Arles Camargue, La Rochelle Île de Ré, St Barthélémy, Dinard–Pleurtuit–St-Malo, Rodez Marcillac, St Pierre Pierrefonds, Quimper–Cornouaille,Tours–Val de Loire, Poitiers–Biard–Futuroscope, Paris Le Bourget, Caen Carpiquet, Béziers–Vias, Deauville Normandie, Annecy–Meythet, Le Havre Octeville, St Pierre–Pointe Blanche, Lannion, Avignon Caumont, Castres Mazamet, Angoulême, Agen La Garenne, Maripasoula, Rouen-Vallée de Seine, Aurillac Tronquières, Brive Souillac, St Etienne Bouthéon, Cannes Mandelieu, Miquelon, Saint Nazaire Montoir, Digione Bourgogne

Germania

Berlino–Tegel, Schönefeld, Brema, Düsseldorf, Francoforte-Main, Hahn, Amburgo, Hannover–Langenhagen, Colonia–Bonn, Lipsia, Monaco, Norimberga, Stoccarda, Weeze

Augusta, Altenburg–Nobitz, Borkum, Braunschweig, Dortmund, Dresda, Erfurt, Friedrichshafen, Heringsdorf, Hof–Plauen, Karlsruhe–Baden-Baden, Kassel–Calden, Kiel–Holtenau, Lübeck–Blankensee, Mannheim City, Memmingen, Mönchengladbach, Münster–Osnabrück, Paderborn–Lippstadt, Saarbrücken–Ensheim, Rostock–Laage, Schwerin-Parchim, Siegerland, Westerland–Sylt, Zweibrücken (2)

Grecia

Atene, Iraklion, Salonicco, Rodi

Corfu–Kerkyra, Kos, Chania, Zante, Alexandroupoulis, Aktio, Araxos, Kalamata, Kalymnos, Castorià, Kavala, Kozani, Aghialos, Astypalaia, Chios, Ioannina, Ikaria, Karpathos, Kasos, Kastelorizo, Cefalonia, Citera, Leros, Limnos, Mykonos, Milos, Mitilene, Naxos, Paros, Samos, Santorini, Syros, Sitia, Skiathos, Skyros

Ungheria

Budapest Ferihegy

Pécs–Pogány, Győr–Pér, Fly Balaton Repülőtér Sármellék, Debrecen

Irlanda

Dublino, Cork

Shannon, Donegal, Ireland West Airport Knock, Kerry, Galway, SligoAirport, Waterford Airport

Italia

Roma–Fiumicino, Milano–Malpensa, Milano–Linate, Bergamo Orio al Serio, Venezia Tessera, Catania Fontanarossa, Napoli Capodichino, Bologna Borgo Panigale, Roma–Ciampino, Palermo Punta Raisi, Pisa San Giusto, Cagliari Elmas, Torino Caselle, Verona Villafranca, Bari Palese, Treviso

Firenze, Lamezia Terme, Olbia, Alghero, Genova, Brindisi, Trapani, Trieste, Forlì, Reggio Calabria, Ancona, Pescara, Rimini, Parma, Brescia, Lampedusa, Pantelleria, Cuneo, Perugia, Foggia, Crotone, Bolzano, Elba, Grosseto, Salerno, Albenga, Siena, Taranto, Tortoli

Lettonia

Riga International airport

Liepaja, Ventspils

Lituania

 

Vilnius, Palanga, Kaunas, Siauliai (aeroporto militare)

Lussemburgo

Luxembourg–Findel

 

Malta

Aeroporto internazionale di Malta, Luqa

 

Paesi Bassi

Amsterdam–Schiphol, Maastricht–Aachen, Eindhoven

Groningen–Eelde, Rotterdam

Polonia

Chopina w Warszawie, Kraków–Balice, Katowice–Pyrzowice, Gdańsk im. Lecha Wałęsy

Wrocław–Strachowice, Poznań–Ławica, Łódź–Lublinek, Szczecin–Goleniów, Bydgoszcz–Szwederowo, Rzeszów–Jasionka, Zielona Góra–Babimost

Portogallo

Lisbona, Faro, Oporto, Madeira

Ponta Delgada, Porto Santo, Horta, Santa Maria, Graciosa, Pico, São Jorge, Flores, Corvo, Bragança, Vila Real, Cascais, Lajes

Romania

Aeroportul Internațional Henri Coandă–București (Bucarest), Aeroportul Internațional București Băneasa–Aurel Vlaicu

Aeroportul Internațional Timișoara–Traian Vuia, Aeroportul Internațional Mihail Kogălniceanu–Constanța, Aeroportul Arad, Aeroportul George Enescu–Bacău, Aeroportul Baia Mare, Aeroportul Cluj-Napoca, Aeroportul Craiova, Aeroportul Iași, Aeroportul Oradea, Aeroportul Satu Mare, Aeroportul Sibiu, Aeroportul Ștefan cel Mare–Suceava, Aeroportul Târgu Mureș–Transilvania, Aeroportul Tulcea–Delta Dunării, Aeroportul Tuzla

Slovacchia

 

Bratislava, Košice, Piešťany, Sliač, Poprad, Žilina

Slovenia

 

Aeroporto Jože Pučnik Ljubljana (Lubiana), Aeroporto Edvard Rusjan Maribor, Aeroporto Portorož

Spagna

Alicante, Barcellona, Bilbao, Fuerteventura, Girona, Gran Canaria, Ibiza, Lanzarote, Madrid/Barajas, Malaga, Minorca, Palma di Mallorca, Santiago de Compostela, Siviglia, Tenerife Norte, Tenerife Sur, Valencia

Asturias, Coruña (A), Jerez, Murcia/San Javier, Reus, Vigo, Vitoria, Zaragoza, Albacete, Algeciras/Helipuerto, Almería, Badajoz, Burgos, Ceuta/Helipuerto, Ciudad Real, Córdoba, Madrid/Cuatro Vientos, Madrid/Torrejón, Gomera (La), Granada, Hierro (El), Huesca–Pirineos, León, Lleida/Alguaire, Logroño, Melilla, Palma (La), Pamplona, Sabadell, Salamanca, San Sebastián, Santander, Son Bonet, Valladolid

Svezia

Göteborg–Landvetter, Stoccolma–Arlanda, Stoccolma/Skavsta, Stoccolma/Bromma

Arvidsjaur, Arvika, Borlänge, Eskilstuna, Falköping, Gällivare, Gällivare/Vassare, Gävle, Göteborg/Säve, Hagfors, Halmstad, Hemavan Tärnaby, Hultsfred–Vimmerby, Jönköping, Kalmar, Karlsborg, Karlskoga, Karlstad, Kiruna, Kiruna/Luosajärvi, Kramfors–Sollefteå, Kristianstad, Lidköping, Linköping/Malmen, Linköping/Saab, Ljungbyhed, Luleå/Kallax, Lycksele, Malmö/Sturup, Mora/Siljan, Norrköping/Kungsängen, Oskarshamn, Pajala–Ylläs, Ronneby, Skellefteå, Skövde, Stockholm/Västerås, Storuman, Strömstad/Näsinge, Sundsvall–Härnösand, Sveg, Såtenäs, Söderhamn, Torsby/Fryklanda, Trollhättan–Vänersborg, Umeå, Uppsala, Vidsel, Vilhelmina, Visby, Växjö/Kronoberg, Åre–Östersund, Ängelholm, Örebro, Örnsköldsvik

Regno Unito

Heathrow, Gatwick, Stansted, Manchester, Luton, Edinburgo, Birmingham, Glasgow, Bristol, Liverpool, Newcastle, Prestwick, East Midlands International, Southampton, Belfast International, London City, Aberdeen, Belfast City, Leeds Bradford

Barra, Benbecula, Biggin Hill, Blackpool, Bournemouth, Cambridge, Campbeltown, Cardiff Wales, City of Derry, Doncaster Sheffield, Durham Tees Valley, Exeter, Farnborough, Gloucestershire, Humberside, Inverness, Islay, Isles of Scilly, Kirkwall, Lands End, Lerwick, Lydd, Manston, Newquay, Norwich, Oxford, Penzance Heliport, Plymouth, Scatsa, Shoreham, Southend, Stornoway, Sumburgh, Tiree, Wick


(1)  GU L 272 del 25.10.1996, pag. 36.

(2)  Non sono elencati gli aeroporti con un traffico inferiore a 10 000 passeggeri all’anno.


Corte dei conti

26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/24


Relazione speciale n. 4/2012 «L’uso dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione per cofinanziare infrastrutture di trasporto nei porti marittimi costituisce un investimento efficace?»

2012/C 121/08

La Corte dei conti europea informa che è stata pubblicata la relazione speciale n. 4/2012 «L’uso dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione per cofinanziare infrastrutture di trasporto nei porti marittimi costituisce un investimento efficace?».

La relazione è disponibile, per essere consultata o scaricata, sul sito Internet della Corte dei conti europea: http://eca.europa.eu

La relazione può anche essere ottenuta in versione cartacea, gratuitamente, facendone richiesta al seguente indirizzo:

European Court of Auditors

Unit ‘Audit: Production of Reports’

12, rue Alcide de Gasperi

1615 Luxembourg

LUXEMBOURG

Tel. +352 4398-1

E-mail: eca-info@eca.europa.eu

oppure compilando un buono d'ordine elettronico su EU-Bookshop.


INFORMAZIONI RELATIVE ALLO SPAZIO ECONOMICO EUROPEO

Autorità di vigilanza EFTA

26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/25


Invito a presentare osservazioni ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 2, della parte I del protocollo 3 dell’accordo tra gli Stati EFTA sull’istituzione di un’autorità di vigilanza e di una Corte di giustizia, relativamente alla vendita da parte del comune di Narvik a Narvik Energi AS («NEAS») dei diritti relativi all’energia elettrica fornita in concessione

2012/C 121/09

Con decisione n. 393/11/COL del 14 dicembre 2011, riprodotta nella lingua facente fede nelle pagine che seguono la presente sintesi, l’Autorità di vigilanza EFTA ha avviato un procedimento ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 2, della parte I del protocollo 3 dell’accordo tra gli Stati EFTA sull’istituzione di un’Autorità di vigilanza e di una Corte di giustizia. Una copia della decisione è stata inviata per informazione alle autorità norvegesi.

Con la presente comunicazione, l’Autorità di vigilanza EFTA invita gli Stati EFTA, gli Stati membri dell’UE e le parti interessate a inviare eventuali osservazioni sulla misura in oggetto, entro un mese dalla data di pubblicazione, al seguente indirizzo:

Autorità di vigilanza EFTA

Registro

Rue Belliard/Belliardstraat 35

1040 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Le osservazioni saranno comunicate alle autorità norvegesi. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

SINTESI

Procedimento

Con lettera del 7 gennaio 2009, è pervenuta una denuncia contro il comune di Narvik («il comune») concernente la vendita da parte del comune di Narvik a Narvik Energi AS («NEAS») dei diritti relativi all’energia elettrica fornita in concessione. La lettera è stata ricevuta e protocollata dall’Autorità il 14 gennaio 2009 (documento n. 504391).

Con lettera del 16 luglio 2009 (documento n. 519710), l’Autorità di vigilanza ha chiesto ulteriori informazioni alle autorità norvegesi. Con lettera del 2 ottobre 2009 (documento n. 532247), le autorità norvegesi hanno risposto a tale richiesta.

Valutazione della misura

Il comune di Narvik e Narvik Energi AS hanno stipulato un contratto il 16 ottobre 2000 in base al quale il comune ha venduto a NEAS i diritti relativi all’energia elettrica fornita in concessione per un periodo di 50,5 anni al prezzo di 126 milioni di NOK. L’Autorità ha valutato se l’operazione fosse stata conclusa secondo il principio dell’investitore operante in economia di mercato, ovvero se il comune avesse venduto i diritti relativi all’energia elettrica fornita in concessione al valore di mercato e se il prezzo e le condizioni dell’operazione sarebbero stati accettabili per un investitore privato operante in un’economia di mercato.

L’Autorità nutre dubbi riguardo ai parametri di riferimento da applicare nella valutazione del contratto in esame. Inoltre, nei modelli di valutazione utilizzati per calcolare il prezzo dei diritti, si riscontrano significativi rischi di mercato e di regolamentazione che potrebbero influenzare le variabili/ipotesi chiave. Di conseguenza, le stime sul valore fornite da consulenti esterni variano da circa 70 milioni di NOK a 145 milioni di NOK. Questa fascia di variazione relativamente ampia potrebbe indicare incertezza circa il valore di mercato effettivo dell’oggetto del contratto in un arco temporale di 50 anni.

L’Autorità ha inoltre notato che non è stata organizzata ex ante alcuna gara con procedura aperta, né sono state incluse nel contratto clausole per l’adeguamento ex post dei prezzi.

L’Autorità di vigilanza invita le autorità norvegesi a fornire informazioni sufficienti a dimostrare che il contratto sia stato stipulato conformemente al principio dell’investitore operante in economia di mercato e che, pertanto, non abbia comportato un aiuto di Stato.

Conclusioni

Alla luce delle considerazioni di cui sopra, l’Autorità dubita che il contratto tra il comune e NEAS sia in linea con il principio dell’investitore operante in economia di mercato e pertanto, in questa fase, non può escludere che l’accordo in questione abbia comportato un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 61, paragrafo 1, dell’accordo SEE.

L’Autorità di vigilanza ha pertanto deciso di avviare il procedimento d’indagine formale di cui all’articolo 1, paragrafo 2, dell’accordo SEE. Le parti interessate sono invitate a presentare le loro osservazioni entro un mese dalla pubblicazione della presente comunicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

EFTA SURVEILLANCE AUTHORITY DECISION

No 393/11/COL

of 14 December 2011

to initiate the procedure provided for in Article 1(2) of Part I of Protocol 3 to the Surveillance and Court Agreement with regard to the sale of Narvik municipality’s entitlement to concession power to Narvik Energi AS

(Norway)

THE EFTA SURVEILLANCE AUTHORITY (‘the Authority’),

HAVING REGARD to the Agreement on the European Economic Area (‘the EEA Agreement’), in particular to Article 61 and Protocol 26 thereof,

HAVING REGARD to Protocol 3 to the Surveillance and Court Agreement (‘Protocol 3 SCA’), in particular to Article 1(2) of Part I and Articles 4(4) and 13(1) of Part II,

HAVING REGARD to the Authority’s Decision of 14 July 2004 on the implementing provisions referred to under Article 27 of Part II of Protocol 3 (1).

Whereas:

I.   FACTS

1.   Procedure

(1)

By letter dated 7 January 2009, a complaint was filed against Narvik municipality (‘the municipality’) regarding the sale of Narvik municipality’s entitlement to concession power to Narvik Energi AS (‘NEAS’). The letter was received and registered by the Authority on 14 January 2009 (Event No 504391).

(2)

By letter dated 16 July 2009 (Event No 519710), the Authority requested additional information from the Norwegian authorities. By letter dated 2 October 2009 (Event No 532247), the Norwegian authorities replied to the information request.

2.   The complaint

(3)

According to the complaint, on 16 October 2000 the municipality entered into a contract with NEAS for the sale of 128 GWh of annual concession power for a period of 50,5 years. For this, NEAS paid the municipality one upfront lump sum of NOK 126 million. The contract, that was entered into after negotiation between the contracting parties and without a competitive tender procedure, contained no index adjustment or other price adjustment clauses.

(4)

The complainant further alleges that the decision to enter into the contract was adopted by Narvik Municipal Council on the basis of incorrect and/or incomplete information. Allegedly expert reports critical of the duration of the contract and the inherent difficulty in establishing a market price for electricity were not disclosed to the Municipal Council prior to taking the decision to enter into the contract.

(5)

The complainant argues that the market price for the concession power over the contract period is significantly higher than NOK 126 million. Therefore the contract involves State aid.

(6)

The contract that forms the subject of the complaint is entitled ‘Lease of concession power for a period of 50,5 years …’ (2). However, throughout this Decision the Authority will refer to the contract as a contract of sale of Narvik municipality’s entitlement to concession power. The Authority will, in its preliminary assessment, assess not only the contract but also all supplementary agreements to it, as well as any other circumstances surrounding and related to the sale.

3.   Background

3.1.    Concession power regime

(7)

Any municipality which has hydropower production within its borders is entitled to receive an annual amount of concession power from concessionaires for waterfall exploitation.

(8)

The system of concession power is laid down in Section 2(12) of the Industrial Licensing Act (3) and Section 12(15) of the Waterfalls Regulation Act (4).

(9)

Each municipality’s entitlement to concession power is decided on the basis of its ‘general electric power supply needs’ (5) and can be up to 10 per cent of a plant’s yearly production. The legal basis for the municipalities’ right to concession power, referred to above, states that municipalities may dispose of the concession power as they see fit (irrespective of the fact that the amount to which they are entitled is calculated on the basis of their ‘general electric power supply needs’).

(10)

The price paid by the municipalities for the concession power is determined on an annual basis by the Ministry of Energy and Petroleum (MEP). The municipalities also carry the costs of feeding the concession power into the grid.

(11)

The majority of the municipality’s concession power entitlements are due for assessment in 2019.

3.2.    Narvik municipality and the contract with Narvik Energi AS

(12)

Narvik municipality is located in the county of Nordland. NEAS is a company that is active in the production and sale of electricity. NEAS was 100 per cent owned by the municipality until 2001, when the municipality reduced its ownership stake in the company to 50,01 per cent.

(13)

In 1999, Narvik municipality had the right to purchase approximately 128 GWh of concession power annually. Approximately 10 per cent of this concession power was generated by NEAS, while the remaining 90 per cent was generated by other hydropower companies within the municipality (in which Narvik municipality had no stake).

(14)

Historically, the municipality had sold its concession power to NEAS under short- or longer-term contracts.

(15)

After the expiry of a three-year contract on 31 December 1998, the parties could not reach an agreement as to the prolongation of the contract. Until the concession power price for 1999 was published on 26 March 1999, the municipality therefore sold its concession power on a power exchange at spot prices.

(16)

In March 1999, with knowledge of the concession power price for that year, the municipality arranged a tender procedure for the sale of its concession power for the remainder of 1999. On 30 March 1999, the Municipal Council sold this concession power to the highest bidder, Kraftinor, for a price of NOK 109,50/MWh. Since the municipality itself paid NOK 111,10/MWh plus feeding costs of NOK 20/MWh for the concession power, the municipality incurred a loss of approximately NOK 2,3 million under this contract (compared to a budgeted surplus of NOK 3,5 million).

(17)

According to the Norwegian authorities, electricity prices had been falling for several years and had reached their lowest point in 1998, but had picked up again in 1999. In 1999, the difference between concession power price and market price was, however, relatively small.

(18)

Due to the volatile and relatively low electricity spot prices, it was decided in a Municipal Council meeting held on 30 March 1999 that a long-term strategy for the future handling of the municipality’s concession power was to be developed and presented to the Municipal Council in August 1999.

(19)

On 15 October 1999, the municipal administration proposed a strategy for the future handling of the concession power to the Municipal Council executive committee (‘Executive Committee’).

(20)

On 19 October 1999, the Executive Committee confirmed the proposal of the administration and recommended to the Municipal Council that the overall goal for handling the municipality’s concession power should be ‘to maximize return on a long-term basis in order to obtain a stable planning horizon with less uncertainty from year to year (6).’ The proposed strategy for achieving this goal had four elements:

1.

Concession power is sold to the highest bidder on long-term contracts with a fixed return, however with adjustment clauses that give additional returns if the prices are substantially higher than the projected prices in the contract period;

2.

Concession power is sold under different contracts of different lengths to diversify risk;

3.

The mayor is granted power of attorney to enter into agreements according to the strategy decided by the Municipal Council; and

4.

Profits from the sale of the concession power is deposited into a fund to be dispersed according to decisions by the Municipal Council.

(21)

The strategy proposal was discussed on 25 November 1999 as Municipal Council Case 99/52 (‘Strategy for handling of concession power’).

(22)

The Municipal Council confirmed the recommendation of the Executive Committee with one adjustment, suggested by the mayor and confirmed by way of an amendment to the strategy: instead of the mayor being explicitly ‘granted power of attorney to enter into agreements according to the strategy decided by the Municipal Council’, the final decision stated that ‘as a first step in executing this strategy, NEAS is invited to discuss their interest in the matter as outlined in their letter to the municipality dated 9 November (7).’

(23)

The letter from NEAS dated 9 November questioned the proposed strategy of selling the concession power under different contracts of different lengths to spread risk. Instead, NEAS suggested one long-term contract (‘for example 50 years’ (8)) and was open to including a price adjustment clause in the contract with Narvik Municipality.

(24)

According to the documentation provided by the Norwegian authorities, NEAS had also proposed this type of contract earlier in the process. In a letter dated 15 April 1999, NEAS had approached the municipality stating its interest in entering into a long-term contract regarding the concession power, primarily through a purchase with an upfront lump sum payment, or alternatively as a long-term lease — suggested initially at 60 years — with annual payments to Narvik Municipality (9).

(25)

Aside from the issue of the concession power, there were also discussions about NEAS’ future role in the market, and the municipality’s role as the owner of NEAS (10).

(26)

According to the Norwegian authorities, NEAS was at the time observing extensive regional consolidation amongst power companies and the entry of national/international operators into local markets. NEAS needed to strengthen its equity base in order to acquire shares in other electricity companies, particularly Nordkraft AS. NEAS had also signed letters of intent with Hålogaland Kraft AS and Vesterålskraft AS, two local power companies, to form a regional production company and a regional energy transportation company. These changes were planned to take effect as of 1 January 2001. In order for NEAS to be able to complete these transactions with a combination of equity and borrowed capital, Narvik Municipality — NEAS’ sole owner — was expected to inject additional equity into NEAS.

(27)

On 16 December 1999, the Municipal Council discussed Case 99/65 (‘Sale of equity positions’).

(28)

In this meeting, the Municipal Council assessed both its ownership position in NEAS and the above-mentioned capital needs of NEAS. It was decided that the municipality’s ownership stake in NEAS, the capital needs of NEAS and the handling of concession power, should be assessed jointly by a negotiation team consisting of the mayor, the deputy mayor, the leader of the opposition, as well as the director, the deputy director and the head of procurement of the municipal administration (‘the negotiation team’). The negotiation team was given the responsibility of implementing the decisions in Cases 99/52 and 99/65, and to make a recommendation to the Executive Committee.

(29)

During the winter and spring of 2000, both the municipality and NEAS sought external advice concerning the valuation of the concession power, the implications of the municipality injecting capital into NEAS, as well as the municipality reducing its ownership position in NEAS.

(30)

NEAS engaged Arthur Andersen (‘AA’) to make an assessment of the value of the concession power. AA’s report was delivered on 20 May 1999. It estimated a net present value (‘NPV’) of the concession power transferred for 50 years to be in the range of NOK 71,4-117,4 million with a base case value of NOK 87,7 million (11).

(31)

NEAS also commissioned a value assessment from Deloitte & Touche (‘DT’). In its report dated 3 May 2000, DT estimated the NPV of the concession power, again for 50 years, to be approximately NOK 110-130 million (12).

(32)

Narvik Municipality, on the other hand, initially asked Danske Securities (‘DS’) to assess whether Narvik Municipality should transfer its concession power to NEAS as a part of a restructuring process in NEAS, or if Narvik Municipality should sell the power independently. DS concluded, in a report dated 14 February 2000, that there were no economic or strategic reasons for transferring the concession power to NEAS. DS also — ‘on its own initiative’ (13) — made a value assessment of a 50-year contract, and concluded that such a contract had a value in the range of NOK 80-145 million.

(33)

DS was subsequently commissioned to perform a second assessment of the value of the concession power. In order to do so, it contacted three market participants — Statkraft SF, CBF Kraftmegling AS, and Norwegian Energy Brokers AS — and asked how they would value a 50-year concession power contract. Based on the responses, DS concluded, in a report dated 23 February 2000, that the NPV of the concession power was in the range of NOK 100-140 million (14).

(34)

In addition to external advice, there were also internal assessments made by the head of procurement at the municipality.

(35)

In the first assessment presented to the Executive Committee in October 1999, he concluded that the overall risk for the municipality was high for long-term contracts defined as contracts between 10 and 40 years (15).

(36)

In his second assessment, presented to the negotiation team on 16 March 2000, various options for handling the concession power were discussed. By this time, however, the negotiation team had narrowed the scope of his mandate (16).

(37)

Notwithstanding this, in his second assessment, the head of procurement continued to focus on the importance of the length of the contract. His assessment of the marginal value of the entitlement to concession power over time was that ‘… to enter into a very long contract such as 50 years gives very little additional value for us as sellers compared to a shorter contract (for example 20 years with NOK 83 million) (17).’ After internal discussions regarding the advantages and disadvantages of a long-term contract, the negotiation team made its recommendation to the Municipal Council: it recommended a contract with a duration of 50,5 years as appropriate to reduce the municipality’s risk and to provide a long-term planning horizon.

(38)

On 22 May 2000, the Municipal Council decided that the municipality should sell its entitlement to concession power to NEAS for 50,5 years and reduce its ownership in NEAS by as much as 49 percent by the end of 2000 (18). From the information presented by the Norwegian Authorities, the above-mentioned independent expert reports were referred to in the memorandum distributed to the council members prior to taking the decision, but copies of the reports appear not to have been distributed (19).

(39)

The contract was entered into on 16 October 2000. The municipality sold its entitlement to annual concession power to NEAS for 50,5 years for the price of NOK 126 million with all attached rights and obligations (20). No price adjustment mechanism was included in the contract, and the price was to be paid as one upfront lump sum.

(40)

By a supplementary agreement dated 29 November 2000, the parties agreed that NOK 60 million would be paid to the municipality in cash, whereas the remaining NOK 66 million was to be injected into NEAS (at the time 100 % owned by the Municipality) as an equity contribution in kind.

(41)

In 2001, the municipality reduced its ownership in NEAS to 50,01 per cent.

3.3.    Comments by the Norwegian authorities

(42)

The Norwegian Authorities are of the opinion that the contract with NEAS was concluded at market terms and that only the final arrangement regarding how the consideration was to be structured, as reflected in supplementary agreement of 29 November 2000, was influenced by the municipality’s ownership interest in NEAS. The Norwegian Authorities point out that according to the decision of the Municipal Council dated 25 November 1999, it was an absolute precondition for the conclusion of any agreement with NEAS that the power would be sold on market terms (21).

(43)

Since there was considerable uncertainty associated with price developments on both the revenue and cost side, and since there was also certain political uncertainty associated with the concession power regime in general, a long-term contract was deemed to offer the best stability in relation to future revenues.

(44)

The Norwegian Authorities further argue that it was appropriate for no price adjustment clause to be included, since the purchase price was paid as one lump sum, and not on an ongoing basis.

II.   ASSESSMENT

1.   The presence of State aid

(45)

Article 61(1) of the EEA Agreement reads as follows:

‘Save as otherwise provided in this Agreement, any aid granted by EC Member States, EFTA States or through State resources in any form whatsoever which distorts or threatens to distort competition by favouring certain undertakings or the production of certain goods shall, in so far as it affects trade between Contracting Parties, be incompatible with the functioning of this Agreement.’

(46)

In the following, the Authority will assess the likelihood of whether the municipality has granted State aid to NEAS in connection with the sale of its entitlement to 128 GWh of annual concession power for a period of 50,5 years and at the price of NOK 126 million.

1.1.    Economic advantage

(47)

When governments make financial transactions and investments, the European Court of Justice has stated that in order to confirm whether a State measure constitutes aid, it is necessary to establish whether the recipient undertaking receives an economic advantage, which it would not have obtained under normal market conditions (22). In order to assess the presence of an economic advantage, the Commission has developed the principle of a (hypothetical) market economy investor (23).

(48)

If the transaction in question was carried out in accordance with the market economy investor principle, i.e., if the municipality sold the entitlement to concession power for its market value, and the price and terms of the transaction would have been acceptable for a prudent private investor operating in a market economy, the transaction would not confer an economic advantage on NEAS and thus not involve the grant of State aid. On the contrary, State aid could be involved if the transaction was not carried out at market price.

(49)

In making this assessment, the Authority cannot replace the municipality’s commercial judgement with its own, which implies that the municipality, as the owner of the concession power right, must enjoy a wide margin of discretion. However, while the Authority fully recognises the right for public authorities to operate in the market on commercial terms, it should be assessed whether a similar agreement would have been concluded by a private market investor.

(50)

An assessment of the price and terms of the contract between the municipality and NEAS should be based on the information available to the municipality at the time of the conclusion of the contract. Generally, an informed ex ante assessment would be sufficient to exclude the presence of State aid, even if the assumptions used in the assessment prove to be wrong with hindsight.

(51)

In the following, the Authority will therefore assess whether a private investor would have entered into a contract to sell the entitlement to 128 GWh of concession power, every year for 50,5 years, for one upfront lump sum payment of NOK 126 million, and without a competitive tender procedure and without including any price adjustment clauses in the contract.

(52)

Throughout the preliminary assessment, the Authority will be mindful of the context in which the transaction was entered into. From the information provided by the Norwegian Authorities, the Authority understands that at the time the contract was entered into the municipality was in a situation where it needed both access to liquidity (in order to meet its loan obligations), as well as capital to inject into NEAS.

1.1.1.   Contract for the sale of the municipality’s entitlement to annual concession power to NEAS

(53)

As described in section 3.1 of Part I above, the concession power regime gives the municipality the right to purchase 128 GWh of concession power annually, at a price determined by the Ministry of Energy and Petroleum. This price is meant to reflect the long-term costs of a representative power plant, and is presumed in the long run to be lower than the average market prices.

(54)

Municipalities may dispose of this concession power as they see fit, including using it for its own needs or selling the electricity in the market. Furthermore, the municipality can choose to sell the electricity in the spot market (24), or on the basis of short- or longer-term contracts. If the municipality decides to sell the electricity on short- or longer-term contracts it is necessary, in order to exclude State aid, to sell the electricity at market terms.

(55)

A point of departure would therefore be to identify any possible market prices (‘benchmark prices’) to which the contract in question could have been compared. Any benchmark price should, ideally, be based on contracts of similar type and duration (25). In this regard, the Authority observes that financial derivatives contracts (26) for the Nordic power markets, as offered by NASDAQ OMX Commodities Europe, are limited to a maximum duration of six years (27).

(56)

Reference can also be made to long-term power contracts entered into between electricity companies and energy intensive companies. These contracts are different from financial contracts and thus are not immediately comparable, but it is important to note that the duration of these contracts normally does not exceed 25-30 years, and they usually include price adjustment mechanisms.

(57)

It is not clear from the information provided by the Norwegian authorities whether or not there is a market — and thus benchmark prices — for contracts of similar type and duration as the contract in the present case. If there are no benchmark prices, and thus no well-functioning market for contracts of comparable type and duration, this may be an indication that buyers and/or sellers of concession power find the risk of entering into contracts of this duration too high. However, the long duration of the contract is in itself insufficient to establish that the transaction was not in line with the market economy investor principle.

(58)

Therefore, the Authority must assess the risks and uncertainties involved in the contract in the present case, and ask whether or not these risks have been assessed by the municipality in a manner presumed acceptable to a market investor. In order to do so, it is appropriate to assess at least two sources of uncertainty/risk that affect the market price of the concession power entitlements: regulatory risks and market risks.

1.1.1.1.   Regulatory risks

(59)

According to information provided by the Norwegian authorities, the majority of the municipality’s concession power entitlements are due for assessment in 2019. A priori, it is not possible for the Authority to determine what, if any, changes may be made to the regime. However, it is evident that any changes that are made to the entitlements — such as increasing or decreasing the volume of the municipality’s concession power entitlements, changing how the concession power price is calculated or changing the structure of the right to concession power — may affect the market price of concession power entitlements.

(60)

This regulatory risk was identified by two external advisors consulted in the process leading up to the signing of the contract. The municipality instructed law firm Hjort DA (‘Hjort’) to assess inter alia the tax implications of selling the concession power entitlements. Hjort suggested that 50-year contracts are highly unusual, even for the energy sector, and argued that ‘there is therefore reason to be critical about the value judgments that are/will be made, will be able to capture the long period as is suggested (28).’ Hjort also stated that the actual volume of the concession power entitlement may change over time, and pointed to the regulatory risk involved in the review of the concessions.

(61)

The same risks were also reflected in a report from Danske Securities AS (‘DS’), which was commissioned by the municipality to perform a value assessment of the concession power entitlements (the second assessment referred to in section 3.2 of Part I above). DS asked three market participants to put a value on a 50-year concession power contract. It follows from the report that questions could be raised whether Statkraft SF would enter into an agreement longer than until 2019, when the majority of the municipality’s concession power entitlements were due for assessment, because of the risk inherent in this process (29).

(62)

Given that 60 per cent of the contract period in the present case is beyond 2019, the market price of a long-term contract such as the one between the municipality and NEAS is exposed to regulatory risk. It is the Authority’s preliminary view that the effects of this risk are ambiguous, ultimately depending on whether or not the changes may be favourable to the beneficiaries of the concession power entitlements.

1.1.1.2.   Market risks

(63)

In order to establish a market value of an entitlement to 128 GWh of annual concession power, with revenue and costs occurring 50 years into the future, a market investor would normally apply a discounted cash flow analysis (‘DCF’) method. This method projects future cash flows (revenues and costs) and discounts them, using a weighted average cost of capital (‘WACC’) as a discount factor, to arrive at a net present value (‘NPV’) of the future cash flows. Under normal circumstances, this NPV would reflect the market price of the underlying asset.

(64)

In the current case, there are in particular five variables that affect the NPV of the concession power entitlement: (i) the annual concession power cost, (ii) the cost of feeding electricity into the grid, (iii) the total volume of concession power, (iv) the market price of electricity, and (v) the discount factor.

(65)

The first three variables — the annual concession power cost, the cost of feeding electricity into the grid and the total volume of concession power — are all exposed to the regulatory risk described above.

(66)

As regards the first variable (the price of the concession power), it appears from the information provided by the Norwegian authorities that this price is reasonably predictable. It is assumed that there will be limited, if any, real increases in the concession power price over the duration of the contract (30).

(67)

Concerning the second variable (the cost of feeding the electricity into the grid), it is the Authority’s understanding that this cost has been relatively constant over time and is predicted to remain steady in real terms over time. In addition, this cost amounts to approximately NOK 0,02 per KWh, and is thus of lesser importance relative to the other variables when calculating the net present value.

(68)

As for the third variable (the total volume of concession power available to the municipality), the municipality anticipates a continued right to 128 GWh annually for the foreseeable future, and a constant amount of electricity is also assumed in the valuation models developed by the external advisors. Concerning the volume of electricity, however, the Authority raises two specific questions:

(i)

whether the contract in question was entered into on the basis of valuations of 128 GWh or 116 GWh (the latter being only the volume of concession power not generated by NEAS itself); and

(ii)

what volume was contractually sold by the municipality to NEAS.

(69)

As regards the first question, both the AA report and the first DT value assessment used 116 GWh, being the concession power generated by electricity companies other than NEAS. The value assessment by DS also used 116 GWh, and they explicitly stated in their final report that:

‘… [w]e have assumed a volume of 116 GWh, though we cannot understand the reason why concession power delivered by NEAS itself should not be included in the calculations (31).’

(70)

To illustrate this point, on 4 October 2000 (and thus just prior to signing the contract), NEAS had the value of the concession power reassessed by DT. By this point, DT had concluded that the value of the contract was NOK 150-170 million and not 110-130 million, as stated earlier in May 2000 (32). It appears that this change was partly due to the minor adjustment of some of the assumptions used in the NPV calculation (amongst others the discount factor and the electricity prices), but it was also updated to reflect the value of 128 GWh of concession power and not 116 GWh. This second report was not disclosed to the municipality prior to it entering into the contract.

(71)

If incorrect assumptions about the volume have been used when determining the price of the contract, approximately 12 GWh of concession power generated each year by NEAS appear to have been transferred to NEAS without any apparent remuneration to the municipality. An economic advantage could thus have been conferred upon NEAS.

(72)

As regards the second question, the Authority finds reason to point out an apparent uncertainty as regards how the risk of future changes in the volume of concession power would be handled between the contracting parties.

(73)

Concession power is defined in the contract as the total volume of concession power to which the municipality is entitled from the three current concessionaires (Article 1) (33). This suggests that the risk of any changes in the volume is transferred to NEAS. However, it is stipulated in Article 2 that in total the concession power is 128 GWh annually, which leaves open the question of what happens if that volume of the concession power entitlement is increased or decreased in the future.

(74)

The two remaining variables — i.e. the market price of electricity and the discount factor — greatly impact the net present value of the concession power entitlement. These two variables were identified by DT as the factors to which the value estimates of the entitlement were especially sensitive to marginal adjustments.

(75)

The fourth variable (the market price of electricity) is considered to be highly volatile, resulting in uncertainty about future price developments, in particular over time. This is reflected in the fact that the expert reports referred to above only project future electricity prices approximately 10 years forward, beyond which electricity prices are assumed constant in real terms (34). This uncertainty of future electricity prices is, as mentioned previously, also reflected in the fact that financial contracts on the Nordic power markets are limited to a maximum duration of six years.

(76)

The fifth variable (the discount rate) used in the present value calculations is the weighted average cost of capital, which is meant to capture the riskiness of the cash flows. The discount rate reflects both the time value of money (investors normally have a time preference and would rather have cash up front than having to wait, therefore they must be compensated for this delay), as well as a risk premium. Moreover, and similarly to the fourth variable (the market price of electricity), it may be difficult to accurately predict, for example, inflation and interest rates 50 years into the future (35).

(77)

To illustrate the importance of the above variables in the valuation process, DT estimated that a one per cent increase in the return on capital requirement (WACC) would reduce the value of the concession power entitlement by NOK 22 million, while a one per cent reduction in the return on capital requirement would increase the value by NOK 29 million (36). The value was also very sensitive to changes in electricity spot prices: a NOK 0,01 change in real spot prices over a 10 year period relative to the estimated prices in the model would change the value by NOK 16 million (37).

(78)

As a result, the value estimates by the external advisors ranged from approximately NOK 70 million to NOK 145 million (38). The relatively large range indicates uncertainty about the actual market value of the concession power entitlement over a period of 50 years.

1.1.1.3.   Competitive tender ex ante and/or price adjustment clauses ex post (‘safety valves’)

(79)

In the absence of benchmark prices against which the contract in question could be compared, and in light of the uncertainty concerning key variables/assumptions in the valuation models used to assess the value of the concession power entitlement, the Authority questions whether a market investor would have taken further steps to establish the market value.

(80)

One way to increase the likelihood that the municipality sold the concession power at market prices would have been to use a competitive and unconditional tender procedure. A competitive bidding process would have allowed the market value of the concession power entitlement to be determined ex ante. Moreover, if the municipality allowed interested parties to make bids without stipulating a fixed duration, this would more likely have revealed the true market price of the underlying assets over the lifetime of the asset, which may have revealed whether a 50-year contract was the optimal length in order to ‘maximize return on a long-term basis (39).’

(81)

The Authority has, in that regard, taken note of the decision by the Municipal Council of 25 November 1999, in which a competitive tender procedure was expected to be part of the strategy when selling the concession power rights:

‘Concession power is sold to the highest bidder on long-term contracts with a fixed return … Concession power is sold under different contracts with different length to diversify risk.’ (underlining by the Authority)

(82)

If the municipality had sold the entitlement to the highest bidder, potentially to a company other than NEAS, it would seem that the municipality would subsequently still have capital available to inject into NEAS, which was part of the reason for selling it in the first place.

(83)

In addition to using a competitive tender process, another way to safeguard that the transaction was carried out at market terms would have been to require some form of price adjustment clause in the contract ex-post, to provide for potential fluctuations in electricity prices resulting in them deviating significantly from the forecasted prices used in the valuation models. This would also have been in line with the decision of 25 November 1999, that was the foundation of the transaction, in which it was stated that:

‘Concession power is sold … with adjustment clauses that gives additional returns if the prices are substantially higher than the projected prices in the contract period.’ (underlining by the Authority)

(84)

Accordingly, it is the Authority’s preliminary view that the lack of competitive tender procedure and/or the insertion of price adjustment clauses in the contract entails that we cannot exclude that the transaction involved State aid.

1.1.1.4.   Conclusion

(85)

In light of the information provided by the Norwegian authorities, the Authority is in doubt whether the terms of the contract between the municipality and NEAS concerning the sale of the entitlement to annual concession power for 50,5 years for the sum of NOK 126 million can be considered in line with the market economy investor principle. Therefore, the Authority cannot rule out that an advantage was granted to NEAS as a result of this transaction. If the entitlement was sold for a price below its market value, an economic advantage was granted to NEAS.

1.2.    Presence of State resources

(86)

The Authority understands that the price of NOK 126 million was paid by NEAS to the Municipality of Narvik by way of NOK 60 million paid to the municipality in cash, and NOK 66 million injected into NEAS (at the time 100 % owned by the Municipality) as an equity contribution in kind.

(87)

If the price NEAS paid for the entitlement was lower than the actual market price of the asset, the difference would represent foregone revenue for the municipality.

1.3.    Favouring certain undertakings or the production of certain goods

(88)

A selective economic advantage is considered to exist when it is found that a measure does not apply generally to all the undertakings in an EEA State (40). In the present case, the aid measure appears to be selective in that it favours NEAS in comparison to other undertakings as only NEAS signed the contract with the municipality. The contract was the result of individual negotiations between the municipality and NEAS.

1.4.    Distortion of competition and effect on trade between Contracting Parties

(89)

The measure must distort competition and affect trade between the Contracting Parties of the EEA Agreement in order to be State aid.

(90)

A support measure granted by the State would strengthen the position of NEAS vis-à-vis other undertakings that are competitors active in the same business areas of production and sale of electricity. Any grant of aid strengthens the position of the beneficiary vis-à-vis its competitors and accordingly distorts competition within the meaning of Article 61(1) EEA. To the extent that the company is active in areas subject to intra-EEA trade, the requirements of Article 61(1) EEA for a measure to constitute State aid are fulfilled.

(91)

According to a report by the power exchange Nord Pool (41), by the year 2000 there was a well-functioning Nordic power market. An effect on trade between the Contracting Parties as a result of the aid measure cannot, therefore, be excluded.

2.   Procedural requirements

(92)

Pursuant to Article 1(3) of Part I of Protocol 3 SCA, ‘the EFTA Surveillance Authority shall be informed, in sufficient time to enable it to submit its comments, of any plans to grant or alter aid. … The State concerned shall not put its proposed measures into effect until the procedure has resulted in a final decision’.

(93)

The Norwegian authorities did not notify the contract between the municipality of Narvik and NEAS to the Authority. Therefore, the Authority concludes that if the measure constitutes State aid, the Norwegian authorities have not respected their obligations pursuant to Article 1(3) of Part I of Protocol 3 SCA.

3.   Compatibility of the aid

(94)

Measures caught by Article 61(1) EEA are generally incompatible with the functioning of the EEA Agreement, unless they qualify for a derogation under Article 61(2) or (3) EEA.

(95)

Article 61(2) EEA is not applicable to the aid in question, which is not designed to achieve any of the aims listed in this provision. Nor does Article 61(3)(a) or Article 61(3)(b) EEA apply to the present case. Furthermore, the aid does not appear to facilitate the development of certain economic activities or certain economic areas, further to Article 61(3)(c) EEA.

(96)

The Authority has so far not received any information that would indicate that the sale of concession power to NEAS is compatible with Article 61(1) of the EEA Agreement. The Authority therefore doubts that the transaction under assessment can be justified under the State aid provisions of the EEA Agreement.

4.   Conclusion

(97)

On the basis of the facts and assessment above, the Authority cannot exclude the possibility that the contract relating to the sale by Narvik municipality of its entitlement to annual concession power for 50,5 years to Narvik Energi AS, for the sum of NOK 126 million, constitutes State aid within the meaning of Article 61(1) of the EEA Agreement. Furthermore, the Authority has doubts that this measure can be regarded as complying with Article 61(2) or (3) of the EEA Agreement. The Authority thus doubts that the measure is compatible with the functioning of the EEA Agreement.

(98)

Consequently, and in accordance Article 4(4) of Part II of Protocol 3 SCA, the Authority is obliged to open the procedure provided for in Article 1(2) of Part I of Protocol 3 SCA. The decision to open proceedings is without prejudice to the final decision of the Authority, which may conclude that the measure in question is compatible with the functioning of the EEA Agreement.

(99)

In light of the foregoing considerations, the Authority, acting under the procedure laid down in Article 1(2) of Part I of Protocol 3 SCA, invites the Norwegian authorities to submit their comments within one month of the date of receipt of this Decision. The Authority specifically asks the Norwegian Authorities to reply to the two questions raised in paragraphs 68 to 73 of this Decision.

(100)

In light of the foregoing considerations, the Authority requests the Norwegian authorities, within one month of receipt of this Decision, to provide all documents, information and data needed for the assessment of the compatibility of the sale of Narvik municipality’s entitlement to concession power to NEAS.

(101)

The Authority invites the Norwegian authorities to forward a copy of this Decision to the potential recipient of the aid immediately.

(102)

The Authority would like to remind the Norwegian authorities that, according to the provisions of Protocol 3 SCA, any incompatible aid unlawfully put at the disposal of the beneficiary will have to be recovered, unless this recovery would be contrary to a general principle of law,

HAS ADOPTED THIS DECISION:

Article 1

The formal investigation procedure, provided for in Article 1(2) of Part I of Protocol 3 to the Surveillance and Court Agreement, is initiated against Norway regarding the sale of Narvik municipality’s entitlement to annual concession power for 50,5 years to Narvik Energi AS, for the sum of NOK 126 million.

Article 2

The Norwegian authorities are invited, pursuant to Article 6(1) of Part II of Protocol 3, to submit their comments on the opening of the formal investigation procedure within one month of the notification of this Decision.

Article 3

The Norwegian authorities are requested to provide, within one month of the notification of this Decision, all documents, information and data needed for the assessment of the compatibility of the aid measure.

Article 4

This Decision is addressed to the Kingdom of Norway.

Article 5

Only the English version of this Decision is authentic.

Done at Brussels, 14 December 2011.

For the EFTA Surveillance Authority

Oda Helen SLETNES

President

Sverrir Haukur GUNNLAUGSSON

College Member


(1)  Decision 195/04/COL, 14.7.2004 published in OJ C 139, 25.5.2006, p. 57 and EEA Supplement No 26, 25.5.2006, p. 1 as amended by Decision 319/05/COL, 14.12.2005 published in OJ C 286, 23.11.2006, p. 9 and EEA Supplement No 57, 23.11.2006, p. 31.

(2)  Event No 532254, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 1: ‘Avtale mellom Narvik kommune og Narvik Energi AS om leie av konsesjonskraft for en periode av 50,5 år og om at konsesjonskraften anvendes som tinginnskudd ved aksjekapitalutvidelse i Narvik Energi AS.’

(3)  http://www.regjeringen.no/Upload/OED/Vedlegg/Lover%20og%20reglement/Act_No_16_of_14_-December_1917.pdf

(4)  http://www.regjeringen.no/Upload/OED/Vedlegg/Lover%20og%20reglement/Act_No_17%20of_14_-December_1917.pdf

(5)  According to the Norwegian Water Resources and Energy Directorate, this includes electric power for industry, agriculture and households, but not power for power intensive industries and wood conversion.

(6)  Event No 532250, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 13: ‘Narvik kommunens konsesjonskraft håndteres ut fra hva som gir størst mulig avkastning på lang sikt. Målet er samtidig å gi kommunen en mer stabil planleggingshorisont gjennom å redusere usikkerheten fra år til år.’

(7)  Event No 532250, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 6.

(8)  Event No 532250, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 12.

(9)  Event No 532249, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 7.

(10)  See footnote 8.

(11)  Event No 532252, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 1 onwards.

(12)  Event No 532252, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 38 onwards.

(13)  Event No 532252, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 28.

(14)  Event No 532252, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 16 onwards.

(15)  Event No 532250, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 14 onwards.

(16)  His mandate was narrowed to only assessing, inter alia, risk, time to settlement, tax implications and profit maximization for three scenarios (all involving Narvik Municipality transferring the concession power right to NEAS for a 50-year period and Narvik Municipality reducing its ownership stake in NEAS from 100 per cent to 51 per cent).

(17)  Event No 532250, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 27.

(18)  See footnote 11.

(19)  Event No 532252, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 6.

(20)  Event No 532254, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 1 onwards.

(21)  Event No 532250, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 22.

(22)  Case C-39/94 SFEI v La Poste [2006] ECR I-3547, para. 60.

(23)  The market economy investor principle is described in more depth in the Authority’s guidelines for State aid to public enterprises in the manufacturing sector and public authorities holdings.

(24)  Spot market transactions through an electricity exchange are presumed not to include State aid because the market price is determined efficiently in a competitive market.

(25)  Namely, bilateral wholesale concession power contracts entered into prior to or around the same time.

(26)  Futures, forward, option and CfD.

(27)  http://www.nasdaqomxcommodities.com/about/

(28)  Event No 532252, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 32.

(29)  Event No 532252, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 17.

(30)  Price is only adjusted for expected inflation (CPI) To illustrate this point, in their valuation model DT adjusted the concession power price with 75 per cent of CPI over the life of the contract in their base case, and simulated results at 50 and 100 per cent of CPI respectively, to assess the sensitivity of the value assessment to changes in this assumption.

(31)  See footnote 13.

(32)  Event No 532253, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 1 onwards.

(33)  Statkraft SF, Nordkraft AS and NEAS.

(34)  Price only adjusted for expected inflation (CPI).

(35)  This is reflected in the fact that both SSB and the Norwegian Central Bank only make predictions on economic indicators such as inflation and interest rates approximately 5-10 years forward, see for example: http://www.norgesbank.no/pages/87289/Figurer_foredrag_reg_nett_11_11_2011.pdf

(36)  Event No 532252, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 41.

(37)  See footnote 32.

(38)  Excluding the last study by DT, which estimated a value in the range of NOK 150-170 million.

(39)  Event No 532250, Enclosure to the Norwegian authorities’ letter of 2.10.2009, p. 13. This would be important because the independent advisers involved in the valuation process only assessed the value of the concession power for a period of 50 years, and did not necessarily assess how to ‘maximize return on a long-term basis.’

(40)  Case C-256/97 DM Transport SA [1999] ECR I-3913, para. 27.

(41)  Nord Pool, ‘Trade at Nord Pool ASA’s financial market’, 8 March 2010, http://www.nasdaqomxcommodities.com/digitalAssets/69/69445_tradenordpoolfinancialmarket.pdf


V Avvisi

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO)

26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/38


BANDO DI CONCORSO GENERALE

2012/C 121/10

L'Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) organizza il seguente concorso generale:

EPSO/AD/232/12 — capo unità (AD 12) di lingua bulgara nel settore della traduzione giuridica

Il bando di concorso è pubblicato unicamente in bulgaro nella Gazzetta ufficiale C 121 A del 26 aprile 2012.

Per ulteriori informazioni consultare il sito EPSO http://eu-careers.eu


PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione europea

26.4.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 121/39


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.6557 — AGC Glass Europe/Interpane International Glas)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2012/C 121/11

1.

In data 17 aprile 2012 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l’impresa AGC Glass Europe SA («AGC», Belgio), controllata da Asahi Glass Co., Ltd («Asahi», Giappone), acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo comune dell’insieme delle imprese Interpane International Glas GmbH (Germania) e Interpane Glass Holding AG (Svizzera) (denominate collettivamente «Interpane») mediante acquisto di quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

AGC: produzione e lavorazione di vetro piano per l'edilizia, l'industria automobilistica, le applicazioni solari e altre industrie specializzate,

Asahi: vetro, elettronica, schermi, prodotti chimici, ceramica e altri prodotti,

Interpane: produzione e lavorazione di vetro per architettura.

3.

A seguito di un esame preliminare, la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione finale al riguardo.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6557 — AGC Glass Europe/Interpane International Glas, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).