ISSN 1725-2466

doi:10.3000/17252466.C_2010.357.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 357

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

53o anno
30 dicembre 2010


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

 

PARERI

 

Garante europeo della protezione dei dati

2010/C 357/01

Parere del Garante europeo della protezione dei dati sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio che istituisce un'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (FRONTEX)

1

2010/C 357/02

Parere del Garante europeo della protezione dei dati sulla comunicazione della Commissione sull’approccio globale al trasferimento dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) verso paesi terzi

7

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2010/C 357/03

Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 107 e 108 del TFUE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 )

12

2010/C 357/04

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6023 — Schweizerische Post/Österreichische Post/JV) ( 1 )

16

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2010/C 357/05

Tassi di cambio dell'euro

17

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione europea

2010/C 357/06

Aiuti di Stato — Grecia — Aiuto di Stato C 27/10 (ex NN 6/09) — Aiuto di Stato a United Textiles SA — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( 1 )

18

2010/C 357/07

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6041 — PAI/Gecos/Nuance) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

28

2010/C 357/08

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6107 — Platinum Equity/Nampak Paper Holdings) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

29

2010/C 357/09

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6070 — Predica/Generali Vie/Europe Avenue) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

30

2010/C 357/10

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6100 — Gilde/Parcom/Gamma) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

31

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

PARERI

Garante europeo della protezione dei dati

30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/1


Parere del Garante europeo della protezione dei dati sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio che istituisce un'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (FRONTEX)

2010/C 357/01

IL GARANTE EUROPEO DELLA PROTEZIONE DEI DATI,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 16,

vista la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in particolare l’articolo 8,

vista la direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (1),

vista la richiesta di parere a norma dell’articolo 28, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 45/2001, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati (2),

HA ADOTTATO IL SEGUENTE PARERE:

I.   INTRODUZIONE

1.

Il 24 febbraio 2010 la Commissione ha adottato la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio che istituisce un'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (FRONTEX) (3) (in prosieguo: la proposta o il regolamento proposto).

2.

Il GEPD accoglie con favore il fatto che la Commissione lo abbia consultato in modo informale prima dell’adozione della proposta. L’8 febbraio 2010 il Garante ha formulato alcune osservazioni dalle quali è derivato un certo numero di modifiche nella versione definitiva della proposta adottata dalla Commissione.

3.

Il 2 marzo 2010, conformemente all’articolo 28, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 45/2001, la proposta adottata dalla Commissione è stata inviata al GEPD per consultazione.

4.

A questo proposito, si deve anche rammentare che il 26 aprile 2010 il GEPD ha formulato un parere su una notifica di controllo preventivo ricevuta dal responsabile della protezione dei dati dell’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (FRONTEX), concernente la «raccolta di nomi e altri dati pertinenti dei rimpatriati nelle operazioni di rimpatrio congiunte (joint return operations — JRO)» (in seguito: parere sul controllo preventivo) (4). Le conclusioni del parere di cui sopra, avente ad oggetto il trattamento dei dati personali nell’organizzazione e nella messa a punto delle operazioni di rimpatrio congiunte ai sensi dell’articolo 9 del regolamento (CE) n. 2007/2004, sono state utilizzate come base per alcune osservazioni e conclusioni esposte nel presente parere.

Scopo e obiettivo della proposta

5.

Per quanto riguarda lo scopo e l’obiettivo della proposta, la relazione acclusa al regolamento proposto (in appresso: la relazione) recita come segue: «la presente proposta riguarda le modifiche che è necessario apportare al regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio […] per garantire il buon funzionamento dell'Agenzia sulla base di un mandato chiaro per i prossimi anni. Obiettivo della proposta è adattare il regolamento in funzione delle valutazioni svolte e dell'esperienza pratica, in modo da chiarire il mandato dell'Agenzia e correggere le carenze rilevate».

6.

A tale riguardo, occorre ricordare che il nono considerando della proposta fa riferimento al programma di Stoccolma, il quale chiede che sia precisato e potenziato il ruolo di FRONTEX in relazione alla gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea.

7.

Inoltre, il decimo considerando rileva la necessità di rafforzare le capacità operative dell’Agenzia. Come si afferma in questo considerando, «occorre rivedere il mandato dell’Agenzia al fine di rafforzarne in particolare le capacità operative, procurando nel contempo che le misure prese siano tutte proporzionate agli obiettivi perseguiti e rispettino pienamente i diritti fondamentali […]». L’undicesimo considerando, poi, evidenzia che «occorre rafforzare, in termini di risorse tecniche disponibili, le attuali possibilità di assistenza effettiva agli Stati membri in relazione agli aspetti operativi della gestione delle frontiere esterne».

8.

In aggiunta, come indicato al quarto considerando della proposta, «il presente regolamento rispetta i diritti fondamentali e osserva i principi riconosciuti, in particolare, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, segnatamente la dignità umana, la proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, il diritto alla libertà e alla sicurezza, il diritto alla protezione dei dati di carattere personale, il diritto di asilo, il non respingimento, la non discriminazione, i diritti del bambino e il diritto a un ricorso effettivo. Gli Stati membri devono applicare il presente regolamento osservando tali diritti e principi».

9.

La proposta risponde alle raccomandazioni formulate nella comunicazione della Commissione del 13 febbraio 2008 sulla valutazione e sullo sviluppo futuro dell’Agenzia FRONTEX (5), nonché a quelle espresse dal consiglio di amministrazione laddove richiede la revisione del quadro giuridico dell’Agenzia, con le eccezioni descritte nella valutazione d’impatto.

II.   OSSERVAZIONI GENERALI

10.

Come osservazione generale, il GEPD rileva che la proposta mira a fare in modo che FRONTEX espleti con maggiore efficacia i compiti e le responsabilità che attualmente gli spettano, nonché i compiti e le responsabilità previsti dal regolamento proposto. Come affermato nella relazione, i nuovi compiti, se approvati secondo quanto proposto dalla Commissione, prevedono che FRONTEX: 1) amplia i lavori connessi all’analisi di rischi; 2) intensifica i lavori legati alla ricerca; 3) introduce la possibilità di coordinare operazioni di rimpatrio congiunte; 4) introduce una nuova funzione di sviluppo e gestione dei sistemi informativi; 5) introduce una nuova funzione di assistenza a EUROSUR, ecc.

11.

Il nuovo quadro giuridico previsto dalla proposta è stato preso attentamente in considerazione dal GEPD durante le riflessioni sul contenuto e sulle conclusioni del presente parere. Esso costituirà il terreno in cui FRONTEX opererà nell’imminente futuro e potrà anche comportare nuovi compiti operativi da affidare all’Agenzia sulla base del regolamento proposto.

12.

In tale contesto e come affermato in precedenza, tenuto conto dei nuovi ruoli e delle nuove responsabilità eventualmente conferiti all’Agenzia, sorprende notare che il regolamento proposto ignori quasi del tutto la questione relativa al trattamento dei dati personali a cura di FRONTEX, fatta salva l’unica eccezione riscontrabile nella frase conclusiva dell’articolo 11 della proposta. Tale aspetto sarà ulteriormente valutato alla luce dei risultati e delle conclusioni del parere del GEPD sul controllo preventivo menzionato al punto 4.

13.

Inoltre, il parere sarà incentrato su quelle specifiche disposizioni del regolamento proposto che comportano o potrebbero comportare in futuro implicazioni in materia di protezione dei dati. A tale riguardo, il parere affronterà le seguenti disposizioni specifiche:

sistemi di scambio delle informazioni (nuova formulazione dell’articolo 11),

protezione dei dati (aggiunta del nuovo articolo 11 bis),

norme di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate e delle informazioni sensibili non classificate (aggiunta del nuovo articolo 11 ter),

collaborazione con le agenzie, gli organi e gli organismi dell’Unione europea e con le organizzazioni internazionali (nuova formulazione dell’articolo 13),

agevolazione della cooperazione operativa con paesi terzi e cooperazione con le autorità competenti di paesi terzi (nuova formulazione dell’articolo 14).

Assenza di una specifica base giuridica concernente il trattamento dei dati personali a cura di FRONTEX

14.

Come già anticipato, la proposta non specifica se FRONTEX, nell’ambito di crescenti compiti e responsabilità, come illustrato dalla proposta, abbia la possibilità di trattare (alcuni) dati personali, né, in caso affermativo, in quali circostanze e condizioni e con quali limitazioni e garanzie l’Agenzia potrebbe operare. In realtà il regolamento proposto non chiarisce la questione né prevede una specifica base giuridica atta a precisare le circostanze in cui FRONTEX potrebbe mettere in atto il trattamento, sulla base di solide garanzie di protezione dei dati e in conformità dei principi di proporzionalità e necessità.

15.

A questo proposito è importante riferirsi nuovamente alla relazione, dalla quale si evince che l’opzione privilegiata della valutazione d’impatto trova pieno riscontro nella proposta «salvo per quanto riguarda il conferimento a FRONTEX di un mandato limitato per il trattamento dei dati personali connessi alla lotta contro le reti criminali che organizzano l'immigrazione clandestina». La relazione prosegue indicando che «la Commissione è convinta della necessità di esplorare tutte le possibilità per rafforzare la lotta contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani; tuttavia preferisce ritornare sulla questione dei dati personali nel contesto della strategia globale di scambio delle informazioni che sarà presentata nel corso dell’anno, tenendo altresì conto della riflessione, ancora da svolgere, sulle modalità per sviluppare la cooperazione tra agenzie nel settore della giustizia e degli affari interni, come vuole il programma di Stoccolma».

16.

Il GEPD nutre perplessità sull’approccio adottato dalla Commissione nel regolamento proposto per quanto riguarda la questione del trattamento dei dati a cura di FRONTEX. La summenzionata citazione dalla relazione non chiarisce quale potrebbe essere lo scopo del trattamento dei dati personali in altri ambiti di attività di FRONTEX (v. punti 10 e 11). Per spiegare questo punto di vista con un esempio, il Garante desidera rinviare al suo parere sul controllo preventivo concernente l’organizzazione e la messa a punto delle operazioni di rimpatrio congiunte, l’attività nell’ambito della quale FRONTEX ha informato il GEPD dell’eventuale necessità di un trattamento parziale dei dati personali ai fini dell’efficace esecuzione dei compiti di cui all’articolo 9 del regolamento FRONTEX.

17.

Nel parere sul controllo preventivo, il GEPD ha reputato «preferibile, se non necessaria, una base giuridica più specifica rispetto all’articolo 9 del regolamento (CE) n. 2007/2004, a causa della sensibilità dei dati e delle attività in oggetto con riferimento a una popolazione vulnerabile, al fine di stabilire limiti più chiari per il trattamento e concedere agli interessati garanzie appropriate, come previsto dall’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea».

18.

Il GEPD ritiene che l’esempio delle operazioni di rimpatrio congiunte, nell’ambito delle quali FRONTEX considera necessario un trattamento parziale dei dati personali, riveli l’urgente esigenza di chiarire la questione nella proposta. Desta serie preoccupazioni il fatto che la Commissione si mostri riluttante a specificare tale aspetto nel regolamento proposto o a fissare chiaramente la data in cui lo farà, invece di dimostrarsi propensa a rimandare la questione in attesa di cambiamenti nella situazione giuridica e politica (v. punto 15 del presente parere). Secondo il GEPD questo approccio potrebbe comportare un’indesiderata incertezza giuridica e un notevole rischio di mancanza di conformità alla normativa e alle garanzie in materia di protezione dei dati.

19.

Tenuto conto dei nuovi compiti e delle nuove responsabilità di FRONTEX previsti nella proposta, il GEPD è del parere che il regolamento proposto, nella misura adeguata e necessaria, debba affrontare chiaramente la questione relativa all’ambito delle attività che possono dare adito al trattamento dei dati personali da parte di FRONTEX. A suo avviso, occorre una base giuridica specifica che contempli il trattamento dei dati personali a cura di FRONTEX nel quadro dei nuovi compiti o di quelli attuali. Tale trattamento dovrebbe essere ammesso solo se risulta necessario per finalità lecite e chiaramente individuate, in particolare per operazioni di rimpatrio congiunte conferitile.

20.

La base giuridica dovrebbe altresì specificare le garanzie, le limitazioni e le condizioni appropriate e necessarie in base alle quali un simile trattamento dei dati personali deve avvenire, conformemente all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e all’articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

21.

La necessità di precisazioni risulta ancora più pertinente a causa della difficoltà pratica di distinguere nettamente tra attività operative e non operative di FRONTEX e, in modo più specifico, fra i casi in cui il trattamento dei dati personali avviene per scopi meramente amministrativi e i casi in cui viene effettuato per scopi meramente operativi. Queste espressioni possono creare confusione per quanto concerne la loro portata e il loro contenuto specifici. Pertanto, il GEPD invita il legislatore a chiarire la questione nel regolamento proposto.

22.

Il Garante coglie inoltre l’opportunità per sottolineare che le conclusioni del parere sul controllo preventivo si applicano soltanto a un’attività specifica (ad esempio le operazioni di rimpatrio congiunte) che FRONTEX svolgerà conformemente all’articolo 9 del regolamento istitutivo (6). Tali conclusioni si basano su un’analisi completa delle circostanze giuridiche e pratiche di questa specifica attività, nonché delle informazioni che FRONTEX, nel corso del controllo preventivo, ha fornito al GEPD. Di conseguenza, esse non possono essere applicate alla valutazione della necessità, proporzionalità e legittimità di alcun trattamento dei dati personali che, in futuro, potrà essere previsto nel quadro di ulteriori attività di FRONTEX. Nel caso in cui FRONTEX preveda qualsiasi altro trattamento dei dati personali, in assenza di una disposizione specifica nel regolamento istitutivo (7), deve attenersi a un’analisi caso per caso relativa alla liceità del trattamento.

III.   ANALISI DELLE DISPOSIZIONI SPECIFICHE DELLA PROPOSTA

23.

Come specificato al punto 13, il presente parere affronta anche quelle disposizioni specifiche del regolamento proposto che comportano o potrebbero comportare in futuro implicazioni in materia di protezione dei dati (articoli 11, 11 bis, 11 ter, 13 e 14).

Articolo 11 — Sistemi di scambio delle informazioni

24.

La proposta prevede una nuova formulazione dell’articolo 11 del regolamento (CE) n. 2007/2004, che modifica il ruolo dell’Agenzia obbligandola a semplificare lo scambio di informazioni nonché a sviluppare e gestire un sistema informativo in grado di scambiare informazioni classificate. Più specificamente, la formulazione proposta stabilisce che «l'Agenzia può prendere tutte le misure necessarie per semplificare lo scambio di informazioni utili allo svolgimento delle sue funzioni con la Commissione e gli Stati membri. Essa sviluppa e gestisce un sistema informativo che permetta di scambiare informazioni classificate con la Commissione e gli Stati membri. Nello scambio di informazioni previsto dal sistema non rientra lo scambio di dati personali».

25.

Il GEPD accoglie con favore la precisazione offerta nella frase conclusiva della disposizione summenzionata, sia perché chiarisce il contenuto delle informazioni che FRONTEX può scambiare con la Commissione e con gli Stati membri, sia perché fuga ogni dubbio in merito al coinvolgimento dei dati personali in un simile scambio di informazioni.

26.

Tuttavia, in questo contesto, il GEPD desidera attirare l’attenzione sul fatto che, in realtà, l’articolo 11 riformulato rappresenta l’unica disposizione della proposta che affronta espressamente la questione relativa al trattamento dei dati personali a cura di FRONTEX nel quadro delle sue attività operative, escludendo lo scambio dei dati personali nell’ambito di un particolare sistema informativo. Il fatto che altre disposizioni, come quella relativa alla collaborazione con le agenzie, gli organi e gli organismi dell’Unione europea e con le organizzazioni internazionali (articolo 13) o quella che regola la cooperazione con paesi terzi (articolo 14) non contengano alcuna precisazione di questo genere può comportare incertezze o persino preoccupazioni dal punto di vista della protezione dei dati.

Articolo 11 bis — Protezione dei dati

27.

La proposta prevede l’aggiunta dell’articolo 11 bis, che concerne l’applicazione del regolamento (CE) n. 45/2001 e dispone quanto segue: «Il consiglio di amministrazione stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 45/2001 a cura dell’Agenzia, anche in relazione al suo responsabile della protezione dei dati».

28.

Il GEPD accoglie con favore la suddetta disposizione, in cui viene confermato l’obbligo dell’Agenzia a effettuare il trattamento dei dati personali in conformità del regolamento (CE) n. 45/2001, ogni qualvolta sia consentito.

29.

A questo proposito, particolare rilievo assume la nomina del responsabile della protezione dei dati, a cui dovrebbe essere associata la rapida elaborazione delle norme d’attuazione relative all’ambito di funzioni e competenze da attribuire al responsabile della protezione dei dati, conformemente all’articolo 24, paragrafo 8, del regolamento (CE) n. 45/2001. Tali norme, inoltre, dovrebbero essere integrate da tutte le misure necessarie previste per l’efficace applicazione del regolamento a FRONTEX.

30.

La disposizione in oggetto risulta altamente pertinente anche nell’ambito delle conclusioni del parere sul controllo preventivo, ai fini del quale FRONTEX ha comunicato al GEPD la necessità di un trattamento parziale dei dati personali per l’esecuzione adeguata ed efficace delle funzioni di cui all’articolo 9 del regolamento FRONTEX. Data la validità del regolamento (CE) n. 45/2001, FRONTEX, nel suo ruolo di responsabile del trattamento dei dati, dovrà garantire conformità a tutte le disposizioni contenute nel regolamento.

31.

Resta da sottolineare, a questo proposito, che la proposta non prevede norme specifiche connesse all’esercizio dei diritti degli interessati [articoli da 13 a 19 del regolamento (CE) n. 45/2001]. Inoltre, non compare alcuna disposizione specifica relativa all’obbligo del responsabile del trattamento dei dati di fornire informazioni all’interessato [articoli 11 e 12 del regolamento (CE) n. 45/2001]. Il GEPD raccomanda di prestare particolare attenzione a queste norme nelle modalità di applicazione del regolamento da stabilirsi a cura del consiglio di amministrazione sulla base del nuovo articolo 11 bis della proposta.

Articolo 11 ter — Norme di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate e delle informazioni sensibili non classificate

32.

L’articolo 11 ter prevede che FRONTEX applichi i principi di sicurezza della decisione 2001/844/CE, CECA, Euratom della Commissione per informazioni classificate, che segnatamente disciplinano lo scambio, il trattamento e la conservazione di informazioni classificate. La disposizione proposta, inoltre, fa obbligo all’Agenzia di trattare le informazioni sensibili non classificate in conformità dei principi adottati e attuati dalla Commissione.

33.

Il GEPD accoglie con favore tale disposizione quale necessaria precisazione riguardo alle modalità che FRONTEX dovrebbe seguire per garantire, scambiare, trattare e conservare le informazioni classificate. Il Garante approva altresì il modo in cui le informazioni sensibili non classificate dovrebbero essere trattate seguendo i principi di sicurezza adottati dalla Commissione. Al fine di completare e chiarire tale obbligo di sicurezza, il GEPD raccomanda di aggiungere nella frase conclusiva dell’articolo 11 ter la seguente espressione: «e sviluppi di conseguenza una politica di sicurezza propria e dettagliata». In realtà, per rivelarsi efficaci, i principi della Commissione devono essere trasposti e applicati in maniera adeguata attraverso una specifica politica di sicurezza.

Articolo 13 — Collaborazione con le agenzie, gli organi e gli organismi dell’Unione europea e con le organizzazioni internazionali

34.

La proposta sostituisce l’attuale formulazione dell’articolo 13 del regolamento FRONTEX. La nuova formulazione stabilisce che «l’Agenzia può collaborare con Europol, l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo, l’Agenzia per i diritti fondamentali, altre agenzie, organi e organismi dell’Unione europea, e con le organizzazioni internazionali competenti per questioni contemplate nel presente regolamento nell'ambito degli accordi di lavoro conclusi con tali organismi conformemente alle pertinenti disposizioni del trattato e alle disposizioni sulla competenza di detti organismi».

35.

Sulla base di un’analisi della disposizione, il GEPD desume che gli accordi di lavoro con agenzie, organi e organismi internazionali menzionati nell’articolo in oggetto non implicheranno il trattamento dei dati personali. Questa interpretazione si basa sul fatto che la nuova formulazione non specifica tale questione, né esamina le categorie di dati che le agenzie e gli organi dell’UE potrebbero scambiarsi. Essa, inoltre, non prevede le condizioni in cui tale scambio potrebbe verificarsi.

36.

Malgrado la posizione di cui sopra, il GEPD vorrebbe attirare l’attenzione sulle previsioni dell’articolo 22 della decisione del Consiglio del 6 aprile 2009 che istituisce l’Ufficio europeo di polizia (Europol) (8) (in prosieguo: la decisione Europol), concernente Relazioni con istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Unione o della Comunità. In virtù di tale disposizione, Europol può instaurare e mantenere relazioni di cooperazione con le istituzioni, gli organi, gli uffici e le agenzie istituite dal trattato sull’Unione europea e dal trattato che istituisce la Comunità europea, o sulla base dei medesimi, in particolare con FRONTEX. In questo contesto, inoltre, è opportuno constatare che ai sensi dell’articolo 22, paragrafo 2, «Europol stipula accordi o accordi di lavoro con le entità di cui al paragrafo 1. Gli accordi o accordi di lavoro possono riguardare lo scambio di informazioni operative, strategiche o tecniche, inclusi dati personali e informazioni classificate. Tale accordo o accordo di lavoro può essere stipulato solo previa approvazione del consiglio di amministrazione dopo che questi abbia ottenuto, in relazione allo scambio di dati personali, il parere dell’autorità di controllo comune». In conformità dell’articolo 22, paragrafo 3, prima dell’entrata in vigore dell’accordo o dell’accordo di lavoro di cui al paragrafo 2, Europol può ricevere direttamente informazioni, inclusi dati personali, dalle entità di cui al paragrafo 1, e usarle, se ciò è necessario per il legittimo svolgimento dei suoi compiti, e può, alle condizioni di cui all’articolo 24, paragrafo 1, trasmettere direttamente informazioni, inclusi dati personali, a tali entità, se ciò è necessario per il legittimo svolgimento dei compiti del destinatario.

37.

Visto che la decisione Europol contiene la suddetta disposizione in base alla quale l’Ufficio europeo di polizia potrebbe stipulare un accordo o un accordo di lavoro che possono riguardare lo scambio di informazioni operative, strategiche o tecniche, inclusi dati personali, il GEPD esorta il legislatore a precisare nel regolamento proposto che l’accordo di lavoro eventualmente stipulato con Europol, sulla base del nuovo articolo 13 del regolamento FRONTEX, esclude lo scambio di informazioni personali.

Articolo 14 — Agevolazione della cooperazione operativa con paesi terzi e cooperazione con le autorità competenti di paesi terzi

38.

L’articolo 14, paragrafo 1, della proposta ha per oggetto l’agevolazione della cooperazione operativa con paesi terzi e la cooperazione con le autorità competenti di paesi terzi. Più specificamente, l’articolo prevede che l’Agenzia «per quanto attiene alle attività da essa svolte e nella misura necessaria per l'espletamento dei suoi compiti, agevola la cooperazione operativa tra Stati membri e paesi terzi nel quadro della politica dell'Unione europea in materia di relazioni esterne e di diritti umani in particolare». Inoltre, il paragrafo 6 del succitato articolo dispone che «l’Agenzia può cooperare con le autorità di paesi terzi competenti per questioni contemplate nel presente regolamento nell'ambito degli accordi di lavoro conclusi con tali autorità, ai sensi delle pertinenti disposizioni del trattato».

39.

Per quanto riguarda la suddetta disposizione, il GEPD osserva che essa non fa riferimento al trattamento dei dati personali e non specifica se gli «accordi di lavoro» previsti includono i dati personali, né, in tal caso, fino a che punto e in quali circostanze tali accordi comprendono i dati personali. Pertanto, riprendendo il ragionamento di cui alle osservazioni generali, il GEPD rileva che tale disposizione non riguarda il trattamento dei dati personali. Questa conclusione, inoltre, è in linea con le informazioni che il Garante ha ricevuto da FRONTEX in merito alla notifica di controllo preventivo nell’ambito delle operazioni di rimpatrio congiunte.

IV.   CONCLUSIONI

40.

Il GEPD accoglie con favore il fatto di essere consultato dalla Commissione ai sensi dell’articolo 28, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 45/2001.

41.

Il Garante ha rilevato lo scopo e gli obiettivi del regolamento proposto, nonché le ragioni che hanno indotto all’adozione della proposta concernente la revisione del quadro legislativo di FRONTEX. In particolare, osserva che la proposta mira a fare in modo che FRONTEX espleti con maggiore efficacia i propri compiti e le proprie responsabilità attuali, nonché i compiti e le responsabilità previsti dal regolamento proposto.

42.

Tenuto conto del nuovo quadro giuridico previsto dalla proposta, in cui FRONTEX opererà nell’imminente futuro e che potrà comportare altresì nuovi compiti operativi da affidare all’Agenzia sulla base del regolamento proposto, sorprende constatare che la proposta ignora la questione relativa al trattamento dei dati personali a cura di FRONTEX, fatta salva l’unica eccezione riscontrabile nella frase conclusiva dell’articolo 11.

43.

Il GEPD sostiene che il regolamento proposto, nella misura adeguata e necessaria, debba affrontare chiaramente la questione relativa all’ambito delle attività da cui potrebbe derivare il trattamento dei dati personali da parte di FRONTEX.

44.

Occorre una specifica base giuridica che affronti la questione concernente il trattamento dei dati personali da parte di FRONTEX e che fornisca un chiarimento delle circostanze in cui FRONTEX potrebbe mettere in atto tale trattamento, sulla base di solide garanzie di protezione dei dati e in conformità dei principi di proporzionalità e necessità. Il trattamento dovrebbe essere ammesso solo se risulta necessario per finalità lecite e chiaramente individuate, in particolare per le operazioni di rimpatrio congiunte.

45.

La base giuridica dovrebbe specificare le garanzie, le limitazioni e le condizioni appropriate e necessarie secondo le quali un simile trattamento dei dati personali deve avvenire, conformemente all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e all’articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che prevedono alcune garanzie secondo le quali i diritti degli interessati costituiscono uno degli elementi più importanti.

46.

Il fatto che la Commissione si mostri riluttante a specificare ciò nel regolamento proposto o a fissare chiaramente la data in cui lo farà, invece di rivelarsi propensa a rimandare la questione in attesa di nuove situazioni giuridiche e politiche, desta serie preoccupazioni. Secondo il GEPD questo approccio potrebbe provocare un’indesiderata incertezza giuridica e un notevole rischio di mancanza di conformità alla normativa e alle garanzie in materia di protezione dei dati.

47.

Inoltre, con l’intento di migliorare ulteriormente la proposta, il GEPD esorta il legislatore a precisare nel regolamento proposto che l’accordo di lavoro eventualmente stipulato con Europol, in base al nuovo articolo 13 del regolamento FRONTEX, esclude lo scambio di informazioni personali. Infine, il Garante suggerisce una delucidazione dell’articolo 11 ter della proposta.

Fatto a Bruxelles, il 17 maggio 2010.

Peter HUSTINX

Garante europeo della protezione dei dati


(1)  GU L 281 del 23.11.1995, pag. 31.

(2)  GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1.

(3)  COM(2010) 61 definitivo.

(4)  È possibile consultare il parere accedendo al sito Internet: http://www.edps.europa.eu/EDPSWEB/webdav/site/mySite/shared/Documents/Supervision/Priorchecks/Opinions/2010/10-04-26_Frontex_EN.pdf

(5)  COM(2008) 67 definitivo.

(6)  L’articolo 9 stabilisce che «1. L'Agenzia, fatta salva la politica comunitaria in materia di rimpatrio, offre l'assistenza necessaria per l'organizzazione di operazioni di rimpatrio congiunte degli Stati membri. L'Agenzia può usufruire degli strumenti finanziari comunitari previsti per il rimpatrio. […]».

(7)  V. punto 3.2 del parere sul controllo preventivo «Liceità del trattamento»: «il GEPD ritiene che in tal modo, date le circostanze particolari del caso di specie, l’articolo 9 del regolamento (CE) n. 2007/2004 e l’articolo 5, lettera a), del regolamento (CE) n. 45/2001, possono fungere unicamente da base giuridica provvisoria per l’attività di trattamento prevista, subordinata a un attento riesame della necessità di una base giuridica più specifica nel contesto dell’attuale revisione del regolamento (CE) n. 2007/2004». Inoltre, nelle conclusioni finali, il GEPD ha suggerito che FRONTEX: 1) esamini l’articolo 9 del regolamento (CE) n. 45/2001 prima che si effettui un trasferimento dei dati nel suo ambito di applicazione, al fine di conformarsi alle relative esigenze. In questo caso, il GEPD chiede a FRONTEX di essere informato sulla metodologia adottata per conformarsi a tale articolo prima che avvenga il trasferimento; 2) attui le procedure necessarie per garantire i diritti degli interessati; 3) dia esecuzione all’obbligo di informativa prima dell’avvio dell’attività di trattamento, escluso il caso in cui gli Stati membri forniscano le informazioni agli interessati ai sensi dell’articolo 12 del regolamento. Il GEPD ha altresì richiesto all’Agenzia di informarlo sulle particolari misure di attuazione adottate a tale riguardo.

(8)  2009/371/GAI, (GU L 121 del 15.5.2009, pag. 37).


30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/7


Parere del Garante europeo della protezione dei dati sulla comunicazione della Commissione sull’approccio globale al trasferimento dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) verso paesi terzi

2010/C 357/02

IL GARANTE EUROPEO DELLA PROTEZIONE DEI DATI,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 16,

vista la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in particolare l’articolo 8,

vista la direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (1),

vista la richiesta di parere a norma del regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2000, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati, e in particolare l’articolo 41 (2),

HA ADOTTATO IL SEGUENTE PARERE:

I.   INTRODUZIONE

1.   Consultazione del GEPD

1.

Il 21 settembre 2010 la Commissione ha adottato una comunicazione sull’approccio globale al trasferimento dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) verso paesi terzi (3). La comunicazione è stata trasmessa al GEPD per consultazione lo stesso giorno.

2.

Il GEPD si compiace di essere stato consultato dalla Commissione. Già prima dell’adozione della comunicazione il GEPD aveva avuto la possibilità di formulare osservazioni informali, alcune delle quali sono state prese in considerazione nella versione definitiva del documento; altri punti continuano invece a suscitare preoccupazioni in materia di protezione dei dati.

2.   Contesto della proposta

3.

L’approccio globale ai dati PNR presentato dalla Commissione nella sua comunicazione è volto a fornire un quadro coerente per il trasferimento dei dati del codice di prenotazione verso paesi terzi. Oltre alla necessità di garantire la certezza del diritto sviluppata nella comunicazione, questo approccio armonizzato è stato fortemente sostenuto anche dal Parlamento europeo, al quale è stato attribuito il potere di ratifica degli accordi PNR con i paesi terzi nell’ambito del nuovo quadro istituzionale (4).

4.

La comunicazione è integrata da raccomandazioni relative ai negoziati per gli accordi PNR con paesi terzi specifici. Tali raccomandazioni hanno una portata limitata e non vengono analizzate nel presente parere. Al capo II vengono tuttavia formulate osservazioni sulla relazione tra la comunicazione generale e le raccomandazioni.

5.

Oltre all’approccio globale al trasferimento dei dati PNR verso paesi terzi, la Commissione sta anche sviluppando un approccio per l’UE rivisto ai dati PNR. In precedenza, prima dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona, la proposta di adottare un tale modello dell’Unione europea era stata oggetto di approfondite discussioni in seno al Consiglio nell’ambito dell’ex terzo pilastro (5). Tali discussioni non avevano condotto ad un consenso su una serie di elementi fondamentali del sistema PNR, quale ad esempio l’uso della banca dati creata nell’ambito del sistema stesso. Il programma di Stoccolma aveva successivamente esortato la Commissione a presentare una nuova proposta, senza però precisare gli elementi essenziali che essa avrebbe dovuto contenere. Una proposta di direttiva sulla definizione di un regime dell’Unione europea per i dati PNR è prevista per l’inizio del 2011.

6.

Il presente parere verte sulla comunicazione della Commissione. La prima parte analizza la comunicazione nel contesto degli attuali sviluppi in materia di protezione dei dati, mentre la seconda affronta la legittimità del regime PNR e la terza si concentra su questioni più specifiche di protezione dei dati trattate nella comunicazione.

II.   ANALISI DELLA PROPOSTA

1.   Osservazioni generali

7.

Il GEPD accoglie con favore l’approccio orizzontale della comunicazione, in linea con le richieste formulate di recente dal Parlamento europeo in merito alla realizzazione di un’analisi approfondita dei regimi PNR esistenti e previsti e all’adozione di un approccio coerente in materia. Riuscire a garantire un livello di protezione elevato ed uniforme applicabile a tutti questi regimi è un obiettivo che dovrebbe essere sostenuto con forza.

8.

Il GEPD mette tuttavia in discussione la tempistica generale delle varie iniziative direttamente o indirettamente connesse al trattamento dei dati PNR.

9.

Benché la comunicazione faccia riferimento agli accordi internazionali sui regimi PNR e all’iniziativa per l’adozione di un sistema PNR dell’UE, le norme da essa proposte riguardano esclusivamente gli accordi internazionali. Il quadro per l’UE verrà discusso e sviluppato in una fase successiva.

10.

Il GEPD ritiene che un’agenda più logica e opportuna avrebbe incluso una riflessione approfondita su un eventuale regime UE comprendente misure di salvaguardia per la protezione dei dati conformi al quadro giuridico dell’Unione europea, sulla cui base sviluppare un approccio per gli accordi con i paesi terzi.

11.

Il GEPD evidenzia inoltre il lavoro attualmente in corso in merito all’accordo generale UE-USA sullo scambio di informazioni a fini dell’applicazione della legge (6), finalizzato a definire un insieme di principi che garantiscano un elevato livello di protezione dei dati personali quale condizione per lo scambio di tali dati con gli Stati Uniti. L’esito dei negoziati UE-USA deve fungere da riferimento per ulteriori accordi bilaterali conclusi dall’Unione europea e dai suoi Stati membri, compreso l’accordo PNR UE-USA.

12.

Un altro elemento che deve essere preso in considerazione in questo contesto è la riflessione generale sul quadro UE per la protezione dei dati condotta attualmente dalla Commissione al fine di presentare entro la fine del 2010 una comunicazione cui farà seguito una proposta per un nuovo quadro normativo nel corso del 2011 (7). Questo processo di revisione viene attuato nel quadro «post-Lisbona», che ha un impatto diretto sull’applicazione orizzontale dei principi di protezione dei dati agli ex pilastri dell’UE, compresa la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.

13.

A fini di coerenza, l’UE dovrebbe definire i suoi strumenti interni e, sulla base di tali strumenti interni, dovrebbe negoziare accordi con i paesi terzi. L’agenda globale deve pertanto concentrarsi prima sul quadro generale dell’UE per la protezione dei dati, poi sull’eventuale necessità di un regime dell’Unione europea per i dati PNR e, infine, sulle condizioni di scambio con i paesi terzi, sulla base del quadro aggiornato dell’UE. In questa fase si dovrebbero prendere in considerazione anche le garanzie previste in un futuro accordo UE-USA, stabilendo al contempo le condizioni per il trasferimento di dati PNR verso paesi terzi.

14.

Pur essendo consapevole del fatto che, per motivi procedurali e politici di diversa natura, questo ordine ideale non viene seguito nella pratica, il GEPD ritiene che i diversi attori della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo dovrebbero tenere presente la logica sottesa alle varie fasi descritte sopra. Poiché, parallelamente, proseguono i progressi, in particolare sul quadro UE e sui negoziati UE-USA, occorrerebbe tenere nella debita considerazione questa necessità di coerenza e di un approccio armonizzato alle misure di salvaguardia per la protezione dei dati nell’UE e nell’ambito dei trasferimenti. Più concretamente, ciò implicherebbe, in particolare:

tenere conto dei risultati della valutazione d’impatto sul sistema PNR dell’UE prima di concludere eventuali negoziati in materia di dati PNR con paesi terzi,

garantire che si traggano insegnamenti dalle revisioni degli attuali accordi PNR,

e, per quanto riguarda i negoziati con gli Stati Uniti, collegare i negoziati PNR con i negoziati sull’accordo generale sullo scambio di informazioni a fini di applicazione della legge. Questo è l’unico modo per assicurare garanzie uniformi in entrambi gli accordi.

15.

Il GEPD solleva infine la questione del collegamento tra la comunicazione e gli orientamenti elaborati dalla Commissione, interrogandosi sulla misura in cui debbano essere indicate garanzie e condizioni specifiche nelle norme sviluppate nella comunicazione o negli orientamenti stabiliti per ciascun paese: se l’obiettivo generale è armonizzare le condizioni di trattamento e scambio dei dati PNR, il GEPD ritiene che il margine di manovra per ogni accordo internazionale dovrebbe essere quanto più limitato possibile e che le norme dovrebbero definire un quadro preciso. Le norme dovrebbero avere un impatto effettivo sul contenuto degli accordi. Diverse osservazioni riportate di seguito illustrano la necessità di una maggiore precisione in tal senso.

2.   Legittimità del regime

16.

Il GEPD e il gruppo di lavoro «articolo 29» hanno già insistito in numerosi pareri (8) sulla necessità di una chiara giustificazione per lo sviluppo di regimi PNR, all’interno dell’UE od al fine dello scambio di dati con i paesi terzi. La necessità di tali misure deve essere definita e suffragata da prove concrete e dovrebbe essere successivamente valutata e bilanciata in base al livello di intrusione nella vita privata delle persone, al fine di garantire un esito commisurato e meno invasivo. Il fatto che i recenti progressi tecnologici rendano attualmente possibili tale ampio accesso e analisi, come si afferma alla fine del punto 2.2 della comunicazione, non è in sé una giustificazione per lo sviluppo di un sistema finalizzato al controllo di tutti i viaggiatori. In altre parole, la disponibilità di mezzi non dovrebbe giustificare il fine.

17.

Come precisato di seguito, il GEPD ritiene che il trasferimento di grandi quantitativi di dati di persone innocenti ai fini della valutazione del rischio sollevi seri problemi di proporzionalità. In particolare, il GEPD mette in discussione l’uso proattivo dei dati PNR. Mentre l’uso «reattivo» dei dati non suscita gravi preoccupazioni, nella misura in cui rientri nell’ambito di un’indagine relativa a un reato già commesso, l’uso in tempo reale e proattivo dei dati conduce ad una valutazione più critica.

18.

Conformemente alla formulazione della comunicazione, anche in un «contesto di tempo reale», i dati PNR saranno «usati per impedire un crimine, svolgere indagini o arrestare persone prima che un reato sia commesso», sulla base di «indicatori di rischio fattuali predeterminati» (9). L’idea principale di adottare misure nei confronti di persone prima che sia commesso un reato sulla base di indicatori di rischio è, a parere del GEPD, una misura proattiva il cui uso, nel contesto di attività di contrasto, è tradizionalmente ben definito e limitato.

19.

Inoltre, né il concetto di indicatori di rischio né quello di «valutazione del rischio» sono sufficientemente sviluppati e quest’ultimo potrebbe essere facilmente confuso con il concetto di «elaborazione di profili». Tale analogia è addirittura rafforzata dall’obiettivo affermato, ossia la creazione di «modelli di spostamento e comportamento basati su fatti». Il GEPD mette in discussione il collegamento tra i fatti originali e i modelli dedotti da tali fatti. Obiettivo del processo è sottoporre una persona a una valutazione del rischio, applicandole eventualmente misure coercitive, sulla base di fatti non correlati a tale persona. Come già affermato nel suo precedente parere su una proposta di un sistema PNR dell’UE, la principale preoccupazione del GEPD è legata al fatto che «le decisioni relative alle persone saranno prese sulla base di modelli e criteri stabiliti utilizzando i dati relativi ai passeggeri in generale. Pertanto le decisioni riguardanti una singola persona potrebbero essere prese utilizzando come riferimento (almeno parzialmente) modelli derivati dai dati di altre persone. Le decisioni saranno quindi prese in relazione ad un contesto astratto, il che può avere ripercussioni enormi sugli interessati. È estremamente difficile, per i singoli, difendersi da tali decisioni» (10).

20.

L’utilizzo su larga scala di queste tecniche, che prevedono il controllo di tutti i passeggeri, solleva dunque seri problemi di rispetto dei principi fondamentali di protezione della vita privata e dei dati personali, tra cui quelli sanciti dall’articolo 8 della CEDU, dagli articoli 7 e 8 della Carta e dall’articolo 16 del TFUE.

21.

Qualsiasi decisione definitiva sulla legittimità dei regimi PNR dovrebbe tenere conto di questi elementi, che dovrebbero essere analizzati e sviluppati nella valutazione d’impatto realizzata nel quadro del progetto di un sistema PNR dell’UE. L’agenda deve essere redatta in modo tale che nell’elaborazione dei requisiti generali dei regimi PNR si possano tenere nella debita considerazione i risultati di tale valutazione d’impatto.

3.   Contenuto delle norme proposte

22.

Fatte salve le precedenti osservazioni fondamentali sulla legittimità dei regimi PNR, il GEPD accoglie con favore l’esaustivo elenco di norme, visibilmente ispirato ai principi dell’UE in materia di protezione dei dati, che sotto diversi aspetti rafforzeranno la protezione prevista da accordi specifici. Di seguito vengono esaminati il valore aggiunto e le lacune individuate in tali norme.

Adeguatezza e carattere vincolante di ogni accordo

23.

Dalla formulazione della comunicazione il GEPD deduce che la valutazione dell’adeguatezza può sia basarsi sul quadro generale per la protezione dei dati del paese destinatario che essere contestuale, a seconda degli impegni giuridicamente vincolanti inseriti in un accordo internazionale che disciplina il trattamento dei dati personali. Alla luce del ruolo decisivo svolto dagli accordi internazionali per le valutazioni dell’adeguatezza, il GEPD sottolinea la necessità di definirne chiaramente il carattere vincolante degli accordi per tutte le parti interessate e ritiene che tale puntualizzazione dovrebbe essere integrata da una precisazione tesa a indicare espressamente che gli accordi garantiranno diritti direttamente applicabili agli interessati. Il GEPD reputa che tali elementi costituiscano un aspetto essenziale della valutazione dell’adeguatezza.

Portata e finalità

24.

I primi due punti dell’elenco di principi si riferiscono alla limitazione della finalità. Al sottotitolo «uso dei dati», il primo punto indica fini di contrasto e sicurezza, facendo successivamente riferimento al terrorismo e ad altri reati gravi di natura transnazionale, così definiti in base al «metodo di» definizione seguito negli strumenti giuridici dell’UE. Il GEPD contesta questa formulazione, che potrebbe portare a ritenere che gli accordi futuri non sarebbero basati esattamente su tali definizioni, bensì da esse ispirati. Per ragioni di certezza del diritto è indispensabile definire con esattezza le nozioni di terrorismo e reati gravi di natura transnazionale e individuare gli strumenti dell’UE ai quali fa riferimento la comunicazione. Il GEPD ricorda inoltre che, per essere inseriti nel regime PNR, i diversi tipi di reati devono superare, quale condizione preliminare, una verifica di necessità e proporzionalità.

25.

Il secondo punto sembra fare riferimento più alla portata (la natura dei dati raccolti) che al principio di limitazione delle finalità. Il GEPD rileva che la comunicazione non riporta un elenco dei dati che potrebbero essere oggetto di trasferimenti, in quanto lascia determinare a ogni accordo specifico le categorie di dati da scambiare. Al fine di evitare divergenze e l’inclusione di categorie sproporzionate di dati in taluni accordi con i paesi terzi, il GEPD ritiene che alle norme debba essere aggiunto un elenco comune ed esaustivo di categorie, in linea con l’obiettivo dello scambio di dati. Il GEPD fa riferimento ai pareri formulati al riguardo dal gruppo di lavoro «articolo 29», che indicano le categorie di dati ammissibili e quelle ritenute eccessive in relazione ai diritti fondamentali delle persone interessate (11). Le categorie di dati che devono essere escluse sono segnatamente quelle che possono essere considerate dati sensibili (e che sono protette dall’articolo 8 della direttiva 95/46/CE), i dati SSR/SSI (Special Service Request/Information), i dati OSI (Other Service-Related Information), i campi di testo aperti o liberi (come quelli riservati alle «osservazioni generali» in cui possono figurare dati di natura sensibile), nonché le informazioni riguardanti i viaggiatori frequenti e i «dati comportamentali».

Dati sensibili

26.

La comunicazione indica che i dati sensibili non possono essere usati, se non in circostanze eccezionali. Il GEPD deplora questa eccezione. Ritiene che le condizioni della deroga siano eccessivamente ampie e non assicurino alcuna garanzia: l’uso dei dati caso per caso viene indicato solo come esempio; la limitazione delle finalità, inoltre, deve essere un principio generale applicabile a tutti i trattamenti dei dati PNR, non solo una garanzia che si applica ai dati sensibili. Il GEPD ritiene che, consentendo il trattamento di dati sensibili, seppure in casi limitati, si allineerebbe il livello di protezione di tutti i regimi PNR al regime meno rispettoso della protezione dei dati anziché a quello più virtuoso in tal senso. Come principio, il GEPD chiede pertanto la completa esclusione del trattamento dei dati sensibili.

Sicurezza dei dati

27.

L’obbligo generale di sicurezza sviluppato nella comunicazione viene ritenuto soddisfacente. Il GEPD è tuttavia del parere che potrebbe essere integrato da un obbligo di informazione reciproca in caso di violazione della sicurezza: i destinatari sarebbero responsabili per l’informazione delle rispettive controparti in caso di divulgazione illecita dei dati. Ciò contribuirebbe a una maggiore responsabilità in vista di un trattamento sicuro dei dati.

Contrasto

28.

Il GEPD sostiene il sistema di supervisione previsto nella comunicazione, comprese le misure di supervisione e responsabilizzazione, ed è altrettanto estremamente favorevole al diritto di qualunque individuo a un ricorso effettivo, in sede amministrativa e giudiziaria. Per quanto riguarda i diritti di accesso, il GEPD comprende l’impossibilità di prevedere limitazioni e accoglie favorevolmente tale impostazione. Qualora, in casi eccezionali, risultasse indispensabile prevedere una limitazione, le norme dovrebbero indicarne chiaramente la portata precisa e le garanzie necessarie, tra cui in particolare un diritto di accesso indiretto.

Trasferimenti successivi

29.

Il GEPD ritiene adeguata la restrizione che prevede che i trasferimenti successivi avvengano caso per caso, sia ad altre autorità governative che verso paesi terzi. Ritiene che, oltre a questo principio, la limitazione della finalità applicabile ai trasferimenti verso paesi terzi debba essere applicata anche ai trasferimenti all’interno del paese terzo verso altre autorità governative. Ciò dovrebbe evitare ogni eventuale ulteriore utilizzo o controllo incrociato dei dati PNR con informazioni trattate per finalità diverse. Il GEPD è preoccupato in particolare per il rischio di controlli incrociati con informazioni provenienti da altre banche dati quali l’ESTA per quanto riguarda gli Stati Uniti. Rileva che la recente decisione USA di introdurre un’imposta sull’ESTA comporti la raccolta di informazioni di carta di credito dei viaggiatori. Il GEPD chiede di imporre una limitazione chiara al fine di evitare associazioni inadeguate di dati che esulano dall’ambito di applicazione dell’accordo PNR.

Conservazione dei dati

30.

Il periodo di conservazione dei dati non è soggetto a un’effettiva armonizzazione. Il GEPD ritiene che, in linea di principio, i dati PNR debbano essere cancellati se i controlli effettuati in occasione della loro trasmissione non hanno dato luogo a un’azione di contrasto. Qualora il contesto nazionale giustifichi la necessità di prevedere un periodo limitato di conservazione, il GEPD ritiene che nelle norme dovrebbe essere stabilito un periodo massimo di conservazione. Occorrerebbe inoltre rafforzare il principio della limitazione nel tempo dei diritti di accesso dei funzionari e considerare un obbligo, anziché un esempio, la graduale anonimizzazione dei dati.

Modalità di trasmissione

31.

Il GEPD sostiene il trasferimento esclusivamente in base al sistema «push» per la trasmissione dei dati. Chiede garanzie concrete volte ad assicurare che «push» sia effettivamente l’unico sistema utilizzato nella pratica. In base all’esperienza e alle ispezioni condotte dalle autorità preposte alla protezione dei dati è di fatto emerso che, nonostante gli obblighi previsti dagli accordi già in vigore, in particolare per quanto riguarda quello siglato sui PNR con gli Stati Uniti, è ancora effettivo un sistema «pull» residuo e che, parallelamente al sistema «push», le autorità USA hanno un più ampio accesso ai dati PNR attraverso i sistemi telematici di prenotazione. Misure giuridiche e legali dovrebbero essere adottate al fine di evitare eventuali elusioni del sistema «push».

32.

La frequenza («ragionevole») delle trasmissioni da parte delle compagnie aeree dovrebbe essere definita e dovrebbe essere stabilito un numero massimo di trasmissioni. I regimi esistenti, le cui disposizioni assicurano la massima tutela della vita privata, dovrebbero fungere da riferimento in tal senso.

Concetti generali

33.

Il GEPD invita inoltre a una maggiore precisione per quanto riguarda gli elementi essenziali dell’attuazione degli accordi PNR. Il periodo di durata degli accordi («determinato», «opportuno») e il loro riesame («periodico») dovrebbero essere ulteriormente definiti in una prospettiva orizzontale. In particolare, potrebbe essere specificata la periodicità delle verifiche congiunte così come l’obbligo di condurre un primo riesame entro un termine preciso dopo l’entrata in vigore degli accordi: si potrebbe indicare un massimo di tre anni.

III.   CONCLUSIONE

34.

Il GEPD accoglie con favore l’approccio orizzontale presentato dalla Commissione nella sua comunicazione. Si tratta di un passo essenziale verso un quadro generale per lo scambio dei dati PNR. Questa valutazione generale è tuttavia mitigata da alcune importanti preoccupazioni.

35.

I regimi PNR presentati nella comunicazione non rispondono di per sé ai criteri di necessità e proporzionalità sviluppati in questo e in precedenti pareri del GEPD e del gruppo di lavoro «articolo 29». Per essere ammissibili, le condizioni per la raccolta e il trattamento dei dati personali dovrebbero essere notevolmente limitate. Il GEPD è preoccupato in particolare per l’utilizzo dei regimi PNR ai fini della valutazione del rischio o dell’elaborazione di profili.

36.

La definizione di norme sui dati PNR dovrebbe tenere conto del quadro generale per la protezione dei dati e degli sviluppi giuridici ad esso correlati all’interno dell’UE, nonché della negoziazione di accordi sullo scambio di dati a un livello più generale, specialmente con gli Stati Uniti. Occorrerebbe garantire che un futuro accordo sui PNR con gli Stati Uniti rispetti l’accordo generale sulla protezione dei dati con gli USA. Anche gli accordi siglati con altri paesi terzi in materia di dati PNR dovrebbero essere coerenti con questo approccio.

37.

È essenziale che tutti gli accordi con i paesi terzi tengano conto dei nuovi requisiti in materia di protezione dei dati sviluppati nel quadro istituzionale post-Lisbona.

38.

Il GEPD invita inoltre a una maggiore precisione nell’approccio globale alle garanzie minime applicabili a tutti gli accordi: condizioni più rigorose dovrebbero esser applicate, specialmente per quanto riguarda il trattamento dei dati sensibili, il principio di limitazione della finalità, le condizioni dei trasferimenti successivi e la conservazione dei dati.

39.

Il GEPD insiste infine sul fatto che tutti gli accordi dovrebbero garantire diritti direttamente applicabili agli interessati. L’efficacia delle procedure di contrasto, da parte sia degli interessati sia delle autorità di controllo, è una condizione essenziale per valutare l’adeguatezza di qualsiasi accordo.

Fatto a Bruxelles, il 19 ottobre 2010.

Peter HUSTINX

Garante europeo della protezione dei dati


(1)  GU L 281 del 23.11.1995, pag. 31.

(2)  GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1.

(3)  COM(2010) 492 definitivo.

(4)  Sono stati firmati accordi con:

Stati Uniti: accordo tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America sul trattamento e sul trasferimento dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) da parte dei vettori aerei al Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS) (Accordo PNR del 2007) (GU L 204 del 4.8.2007, pag. 18),

Canada: accordo tra la Comunità europea e il governo del Canada sul trattamento delle informazioni anticipate sui passeggeri e dei dati delle pratiche passeggeri (GU L 82 del 21.3.2006, pag. 15),

Australia: accordo tra l’Unione europea e l’Australia sul trattamento e sul trasferimento dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record — PNR) originari dell’Unione europea da parte dei vettori aerei all’amministrazione doganale australiana (GU L 213 dell’8.8.2008, pagg. 49-57).

(5)  Il 6 novembre 2007 la Commissione ha adottato una proposta di decisione quadro del Consiglio sull’uso dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) nelle attività di contrasto [COM(2007) 654 definitivo]. Il GEPD ha presentato il suo parere sulla proposta il 20 dicembre 2007 (GU C 110 dell’1.5.2008, pag. 1).

(6)  Cfr. in particolare la consultazione lanciata dalla Commissione nel gennaio 2010 sul futuro accordo internazionale tra l’Unione europea (UE) e gli Stati Uniti d’America (USA) sulla protezione dei dati personali e lo scambio di informazioni a fini repressivi nonché i contributi del gruppo di lavoro «articolo 29» e del GEPD, reperibili all’indirizzo http://ec.europa.eu/justice/news/consulting_public/news_consulting_0005_en.htm

(7)  La Commissione ha avviato un processo di revisione dell’attuale quadro giuridico che è iniziato con una conferenza ad alto livello svoltasi nel maggio 2009. Ad essa hanno fatto seguito una consultazione pubblica durata fino al termine del 2009 e alcune riunioni di consultazione dei soggetti interessati nel luglio 2010. Il contributo del gruppo di lavoro «articolo 29», al quale il GEPD ha partecipato attivamente, è reperibile al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/justice/policies/privacy/workinggroup/wpdocs/index_en.htm#general_issues

(8)  Parere del GEPD del 20 dicembre 2007 sulla proposta di decisione quadro del Consiglio sull’uso dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) nelle attività di contrasto, GU C 110 dell’1.5.2008, pag. 1. I pareri del gruppo di lavoro «articolo 29» sono reperibili al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/justice/policies/privacy/workinggroup/wpdocs/index_en.htm#data_transfers

(9)  Pagina 4 della comunicazione, capitolo 2.1.

(10)  Parere del 20 dicembre 2007 sulla proposta di decisione quadro del Consiglio sull’uso dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) nelle attività di contrasto, GU C 110 dell’1.5.2008, pag. 4.

(11)  Parere del 23 giugno 2003 sul livello di protezione assicurato negli Stati Uniti per quanto riguarda la trasmissione di dati relativi ai passeggeri, WP78. Questo e i successivi pareri formulati dal gruppo di lavoro sulla questione sono reperibili all’indirizzo: http://ec.europa.eu/justice_home/fsj/privacy/workinggroup/wpdocs/index_en.htm#data_transfers


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/12


Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 107 e 108 del TFUE

Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2010/C 357/03

Data di adozione della decisione

25.11.2010

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

N 246/10

Stato membro

Polonia

Regione

Kujawsko-Pomorskie

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Fabryka Form Metalowych FORMET SA

Base giuridica

Artykuł 56 ust. 1 pkt 2 ustawy z dnia 30 sierpnia 1996 r. o komercjalizacji i prywatyzacji – Dz. U. z 2002 r. nr 171, poz. 1397 ze zm.

Tipo di misura

Aiuto individuale

Obiettivo

Salvataggio di imprese in difficoltà

Forma dell'aiuto

Prestito agevolato

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto 2,30 Mio PLN

Intensità

Durata

30.11.2010-30.5.2011

Settore economico

Industria manifatturiera

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Minister Skarbu Państwa

ul. Krucza 36/Wspólna 6

00-522 Warszawa

POLSKA/POLAND

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm

Data di adozione della decisione

27.10.2010

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

N 326/10

Stato membro

Polonia

Regione

Regiony wymienone w Rozporządzeniu Prezesa Rady Ministrów z dnia 10 sierpnia 2010 r. zmieniającym rozporządzenie w sprawie gmin i miejscowości, w których stosuje się szczególne zasady odbudowy, remontow i rozbiórek obiektów budowlanych zniszczonych lub uszkodzonych w wyniku działania żywiołu (Dz. U. nr 144, poz. 969)

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Program pomocy dotyczący zrekompensowania przedsiębiorstwom szkód spowodowanych przez powodzie w Polsce w 2010 r.

Base giuridica

Ustawa z dnia 12 sierpnia 2010 r. o wspieraniu przedsiębiorców dotkniętych skutkami powodzi z 2010 r.

Tipo di misura

Regime

Obiettivo

Risarcimento di danni arrecati da calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali

Forma dell'aiuto

Prestito agevolato

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto 100 Mio PLN

Intensità

100 %

Durata

fino al 31.12.2012

Settore economico

Tutti i settori

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Fundusze pożyczkowe

Brak możliwości podania jednego adresu, gdyż pomoc będzie udzielana przez wybrane w drodze konkursu regionalne i lokalne fundusze pożyczkowe (w Polsce jest ich aktualnie ok. 70)

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm

Data di adozione della decisione

8.11.2010

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

N 392/10

Stato membro

Spagna

Regione

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Reestructuración de Cajasur

Base giuridica

El artículo 7 del Real Decreto Ley 9/2009 de 26 de junio, sobre restructuración bancaria y reforzamiento de los recursos propios de la entidades de crédito

Tipo di misura

Aiuto individuale

Obiettivo

Rimedio a un grave turbamento dell'economia

Forma dell'aiuto

Sovvenzione a fondo perduto

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto 392 Mio EUR

Intensità

Durata

1.1.2011-31.12.2015

Settore economico

Intermediazione finanziaria

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Ministerio español de Hacienda

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm

Data di adozione della decisione

15.11.2010

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

N 437/10

Stato membro

Spagna

Regione

Galicia

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Ayudas para daños causados en los establecimientos turísticos por las inundaciones acaecidas los días 9 y 10 de junio de 2010 en A Mariña Luguesa y en los ayuntamientos limítrofes

Base giuridica

Decreto 96/2010, de 17 de junio, de medidas urgentes para la reparación de los daños causados por las inundaciones acaecidas los días 9 y 10 de junio de 2010 en A Mariña Luguesa y en los ayuntamientos limítrofes.

Orden de 18 de junio de 2010 que regula la concesión de ayudas para la reparación de los daños provocados en los establecimientos turísticos, por la que se desarrolla el Decreto 96/2010, de 17 de junio, de medidas urgentes para la reparación de los daños causados por las inundaciones acaecidas los días 9 y 10 de junio de 2010 en A Mariña Luguesa y en los ayuntamientos limítrofes

Tipo di misura

Regime

Obiettivo

Risarcimento di danni arrecati da calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali

Forma dell'aiuto

Sovvenzione a fondo perduto

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto 0,2 Mio EUR

Intensità

100 %

Durata

21.7.2010-2.10.2010

Settore economico

Alberghi e ristoranti (turismo)

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Consejero de Cultura y Turismo

Calle San Caetano s/n bloque 3, 2a

15781 Santiago de Compostela

ESPAÑA

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm

Data di adozione della decisione

1.12.2010

Numero di riferimento dell'aiuto di Stato

N 543/10

Stato membro

Svezia

Regione

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Ändringar i stödordning om garantier till banker

Base giuridica

Förordning om ändring i förordningen (2008:819) om statliga garantier till banker m.fl.

Tipo di misura

Regime

Obiettivo

Rimedio a un grave turbamento dell'economia

Forma dell'aiuto

Garanzia

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto 750 000 Mio SEK

Intensità

Durata

1.1.2011-30.6.2011

Settore economico

Intermediazione finanziaria

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Riksgäldskontoret

SE-103 74 Stockholm

SVERIGE

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/state_aids_texts_it.htm


30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/16


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6023 — Schweizerische Post/Österreichische Post/JV)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2010/C 357/04

In data 30 novembre 2010 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua tedesco e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32010M6023. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/17


Tassi di cambio dell'euro (1)

29 dicembre 2010

2010/C 357/05

1 euro =


 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,3136

JPY

yen giapponesi

107,99

DKK

corone danesi

7,4528

GBP

sterline inglesi

0,85390

SEK

corone svedesi

8,9885

CHF

franchi svizzeri

1,2483

ISK

corone islandesi

 

NOK

corone norvegesi

7,8090

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

25,263

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

279,40

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,7097

PLN

zloty polacchi

3,9667

RON

leu rumeni

4,2986

TRY

lire turche

2,0545

AUD

dollari australiani

1,2975

CAD

dollari canadesi

1,3155

HKD

dollari di Hong Kong

10,2225

NZD

dollari neozelandesi

1,7272

SGD

dollari di Singapore

1,7042

KRW

won sudcoreani

1 500,57

ZAR

rand sudafricani

8,7855

CNY

renminbi Yuan cinese

8,6976

HRK

kuna croata

7,3848

IDR

rupia indonesiana

11 822,75

MYR

ringgit malese

4,0518

PHP

peso filippino

57,601

RUB

rublo russo

39,9949

THB

baht thailandese

39,628

BRL

real brasiliano

2,2127

MXN

peso messicano

16,2676

INR

rupia indiana

59,1550


(1)  Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


V Avvisi

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione europea

30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/18


AIUTI DI STATO — GRECIA

Aiuto di Stato C 27/10 (ex NN 6/09) — Aiuto di Stato a United Textiles SA

Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2010/C 357/06

Con lettera del 27 ottobre 2010, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Grecia la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea in relazione alla misura di aiuto in oggetto.

Gli interessati possono presentare osservazioni in merito alla misura riguardo alla quale la Commissione avvia il procedimento entro un mese dalla data di pubblicazione della presente sintesi e della lettera che segue, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo aiuti di Stato

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Fax +32 22961242

Dette osservazioni saranno comunicate alla Grecia. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

TESTO DELLA SINTESI

PROCEDIMENTO

Nel settembre 2008 la Commissione ha avviato una valutazione preliminare su diverse misure di aiuto a favore dell'impresa tessile greca United Textiles SA e delle sue banche erogatrici. Le prime risposte fornite dalle autorità greche erano state considerate parziali e perciò, il 3 marzo 2009, la Commissione ha anche ingiunto allo Stato membro di fornire informazioni.

DESCRIZIONE DEL BENEFICIARIO E DELLE MISURE DI AIUTO

United Textiles è un'importante impresa tessile greca che opera nel settore della produzione di capi d'abbigliamento, fibre e tessuti e che vende tanto sul mercato all'ingrosso quanto su quello al dettaglio. Nel 2008, il 54 % delle sue vendite è stato realizzato verso altri paesi dell'UE (60 % nel 2007). Nel 2009, la totalità dei suoi attivi ammontava a 201,7 milioni di EUR con un fatturato di 4,5 milioni di EUR (limitate vendite delle scorte). Le vendite degli anni precedenti ammontavano a 30,6 milioni di EUR per il 2008 e a 74,7 milioni di EUR per il 2007. Alla fine del 2008 l'impresa contava 1 348 dipendenti (attualmente sono 680).

La situazione dell'impresa è andata costantemente deteriorandosi almeno a partire dal 2004, con un graduale calo delle vendite, un utile ante imposte negativo e un capitale proprio negativo dal 2008. Sulla base di quest'ultimo dato, la società avrebbe potuto essere sciolta su iniziativa di qualunque parte giuridicamente interessata. Dal 2001, il sostegno delle banche erogatrici all'impresa è stato limitato. Dal giugno 2008, la maggior parte delle sue attività è stata interrotta, con una cessazione quasi totale dal marzo 2009. Nel luglio 2008, i principali azionisti hanno deciso di non partecipare ad un aumento di capitale programmato. Dal 2008, quasi tutti i mutui bancari della United Textiles sono in sofferenza.

Nel periodo 2007-2010, all'impresa sono state concesse complessivamente tre misure di aiuto, due delle quali sono state concesse anche a favore delle banche erogatrici dell'impresa stessa. In particolare:

1.

il 30 maggio 2007 alla Banca nazionale di Grecia, banca erogatrice di United Textiles, è stata concessa una garanzia statale per nuovi crediti di importo complessivo pari a 20 milioni di EUR. La garanzia statale copriva più dell'importo totale di tali crediti. Non vi era premio per lo Stato. La garanzia si basava su un regime di garanzie non notificato del 26 gennaio 2007;

2.

il 25 maggio 2009 le autorità greche hanno rinegoziato i debiti previdenziali in sofferenza dell'impresa, pari a 18,6 milioni di EUR, con un piano di rimborso su 96 mensilità dell'importo di 0,19 milioni di EUR ciascuna. Nell'importo rinegoziato rientravano in maniera parziale importi rinegoziati in precedenza;

3.

il 30 giugno 2010 lo Stato greco ha concesso una garanzia alle banche erogatrici di United Textiles. La garanzia copre un nuovo mutuo consorziale di 63,6 milioni di EUR.

VALUTAZIONE

Rispetto a tutte e tre le misure, la Commissione ritiene in via preliminare che esse costituiscano aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

I dati finanziari e la situazione generale di United Textiles mostrano che si trattava di un'impresa in difficoltà. La Commissione ha dunque esaminato le misure di aiuto in questione alla luce degli orientamenti del 2004 sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.

La Commissione ha deciso di avviare la procedura di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del TFUE relativamente a tutte e tre le misure in quanto dubita che siano soddisfatte tutte le condizioni necessarie per approvare aiuti alla ristrutturazione. La Commissione dubita in particolare che United Textiles potesse beneficiare di aiuti per il salvataggio, poiché gli aiuti ricevuti non cessavano entro un termine di 6 mesi e non erano seguiti da un piano di ristrutturazione notificato. La Commissione dubita inoltre che United Textiles potesse beneficiare di aiuti per la ristrutturazione, poiché questi sono subordinati all'esistenza di un solido piano di ristrutturazione che la Grecia non ha fornito. Infine, la Commissione dubita anche del fatto che le banche erogatrici dell'impresa potessero beneficiare di aiuti a finalità regionale o di aiuti per la ristrutturazione o di qualunque altro tipo di aiuto, poiché gli aiuti ricevuti erano aiuti al funzionamento e le banche in questione non erano in difficoltà.

TESTO DELLA LETTERA

«Η Επιτροπή ενημερώνει την Ελλάδα ότι, αφού εξέτασε τις πληροφορίες που παρασχέθηκαν από της αρχές της χώρας σχετικά με το προαναφερόμενο μέτρο, αποφάσισε να κινήσει τη διαδικασία που προβλέπεται στο άρθρο 108 παράγραφος 2 της συνθήκης για τη λειτουργία της Ευρωπαϊκής Ένωσης (1) (στο εξής: ΣΛΕΕ).

1.   ΔΙΑΔΙΚΑΣΙΑ

(1)

Κατόπιν πληροφοριών σύμφωνα με τις οποίες η Ελλάδα σκόπευε να χορηγήσει εγγύηση για νέα δάνεια ύψους 35 εκατομ. EUR για τη χρηματοδότηση της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας, η Επιτροπή ζήτησε από τις ελληνικές αρχές να υποβάλουν τις παρατηρήσεις τους σχετικά με το προαναφερόμενο μέτρο με επιστολές της 11ης Σεπτεμβρίου 2008, της 14ης Οκτωβρίου 2008, της 20ής Οκτωβρίου 2008, της 18ης Νοεμβρίου 2008 και της 4ης Δεκεμβρίου 2008. Οι ελληνικές αρχές έδωσαν μη ολοκληρωμένες απαντήσεις με τις επιστολές της 15ης Οκτωβρίου 2008 και της 10ης Νοεμβρίου 2008.

(2)

Για αυτόν τον λόγο, στις 3 Μαρτίου 2009, η Επιτροπή εξέδωσε διαταγή για την παροχή πληροφοριών βάσει του άρθρου 10 παράγραφος 3 του κανονισμού (ΕΚ) 659/1999 (2) στην οποία ζητούσε από την Ελλάδα να υποβάλει όλες τις πληροφορίες που ήταν απαραίτητες για να εκτιμήσει εάν η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία είχε λάβει κρατική ενίσχυση και εάν η ενίσχυση ήταν συμβατή με την εσωτερική αγορά. Η Ελλάδα υπέβαλε τις πληροφορίες που ζητήθηκαν με επιστολή της 11ης Μαρτίου 2009.

(3)

Η Επιτροπή ζήτησε πρόσθετες πληροφορίες όσον αφορά το προαναφερόμενο μέτρο καθώς και για ορισμένα άλλα μέτρα, υπέρ της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας και των πιστωτριών τραπεζών της, με επιστολές της 20ής Μαρτίου 2009, της 8ης Φεβρουαρίου 2009, της 17ης Μαρτίου 2010, της 19ης Ιουλίου 2010 και της 23ης Αυγούστου 2010. Οι ελληνικές αρχές απάντησαν με επιστολές της 7ης Απριλίου 2009, της 25ης Φεβρουαρίου 2010, της 26ης Μαρτίου 2010, της 13ης Αυγούστου 2010 και της 30ής Αυγούστου 2010.

(4)

Μετά από αίτημα των ελληνικών αρχών, πραγματοποιήθηκε σύσκεψη στις 7 Ιουλίου 2010. Με την ευκαιρία αυτή, η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία υπέβαλε μία νέα προκαταρκτική προσέγγιση αναδιάρθρωσης.

2.   ΠΕΡΙΓΡΑΦΗ ΤΩΝ ΕΙΚΑΖΟΜΕΝΩΝ ΔΙΚΑΙΟΥΧΩΝ ΚΑΙ ΤΩΝ ΜΕΤΡΩΝ

2.1.   Οι εικαζόμενοι δικαιούχοι

Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία

(5)

Η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία είναι μεγάλη ελληνική κλωστοϋφαντουργική εταιρεία εισηγμένη στο Χρηματιστήριο Αθηνών. Το 2008, πραγματοποίησε το 54 % πωλήσεών της σε άλλες χώρες της ΕΕ (60 % το 2007).

(6)

Το 2009, είχε σύνολο ενεργητικού 201,7 εκατ. EUR και κύκλο εργασιών 4,5 εκατ. EUR (περιορισμένες πωλήσεις αποθεμάτων). Οι πωλήσεις των προηγούμενων ετών ήταν 30,6 εκατ. EUR το 2008 και 74,7 εκατ. EUR το 2007. Στα τέλη του 2008 το προσωπικό της αριθμούσε 1 348 εργαζομένους (σήμερα 680). Η εταιρεία έχει τέσσερις θυγατρικές σε τρεις χώρες, Βουλγαρία, Αλβανία και Πρώην Γιουγκοσλαβική Δημοκρατία της Μακεδονίας. Ο βασικός της μέτοχος είναι υπεράκτια εταιρεία με την επωνυμία European Textiles Investments Ltd (Μαυρίκιος).

(7)

Η επιχειρηματική δραστηριότητα της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας συνίσταται στην παραγωγή ενδυμάτων, νημάτων και υφασμάτων. Οι πωλήσεις της πραγματοποιούνται τόσο σε αγορές χονδρικής όσο και λιανικής. Διαθέτει 12 μονάδες παραγωγής σε διάφορες περιοχές της Ελλάδας. Αυτές οι μονάδες παραγωγής δεν λειτουργούν από το 2008, λόγω ελλείψεως κεφαλαίου κινήσεως.

(8)

Η κατάσταση της εταιρείας παρουσιάζει σταθερή επιδείνωση τουλάχιστον από το 2004, με σταδιακή μείωση των πωλήσεων, αρνητικά ΚΠΦ (3) και αρνητικά ίδια κεφάλαια από το 2008. Λόγω αυτού του προβλήματος, η εταιρεία θα μπορούσε να λυθεί σύμφωνα με την ελληνική νομοθεσία (4).

(9)

Από το 2001, η στήριξη των πιστωτριών τραπεζών προς την εταιρεία ήταν περιορισμένη, με μειωμένα πιστωτικά όρια και δάνεια. Από τον Ιούνιο του 2008, μεγάλο μέρος των δραστηριοτήτων της έχει διακοπεί Από τον Μάρτιο του 2009, η παραγωγή έχει σταματήσει σχεδόν εντελώς. Τον Ιούλιο του 2008, ο βασικός μέτοχος της εταιρείας αποφάσισε να μη συμμετάσχει σε προγραμματισμένη αύξηση του κεφαλαίου. Από το 2008, σχεδόν το σύνολο των τραπεζικών της δανείων έχουν καταστεί υπερήμερα. Από τον Φεβρουάριο του 2010, οι μετοχές της εταιρείας έχουν τεθεί σε αναστολή διαπραγμάτευσης στο Χρηματιστήριο Αθηνών.

Πιστώτριες τράπεζες

(10)

Οι πιστώτριες τράπεζες της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας, που εμπλέκονται στα εξεταζόμενα μέτρα κρατικών ενισχύσεων, είναι οι ελληνικές τράπεζες Εθνική Τράπεζα της Ελλάδος, η Εμπορική Τράπεζα, η Τράπεζα ΑΤΕ, η Alpha Bank και η Eurobank. Είναι όλες εμπορικές τράπεζες που δραστηριοποιούνται στην παροχή ενός πλήρους φάσματος χρηματοπιστωτικών προϊόντων και υπηρεσιών. Είναι παρούσες, μέσω θυγατρικών, σε άλλες χώρες της ΕΕ, και ιδίως στη Βουλγαρία, την Κύπρο, τη Γαλλία, τη Γερμανία, το Λουξεμβούργο, τις Κάτω Χώρες, την Πολωνία, τη Ρουμανία και το Ηνωμένο Βασίλειο (5).

2.2.   Τα εικαζόμενα μέτρα

(11)

Κατά την περίοδο 2007-2010, χορηγήθηκαν συνολικά τρία μέτρα κρατικών ενισχύσεων στην εταιρεία. Στο παρόν στάδιο, η Επιτροπή θεωρεί ότι δύο από αυτά τα μέτρα χορηγήθηκαν επίσης υπέρ των δανειοδοτριών τραπεζών της εταιρείας. Ειδικότερα:

Μέτρο 1: Η κρατική εγγύηση του Μαΐου 2007

(12)

Στις 30 Μαΐου 2007, χορηγήθηκε στην Εθνική Τράπεζα της Ελλάδας, που δανειοδοτούσε τη Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία, κρατική εγγύηση για νέο δάνειο που περιλάμβανε: α) αναδιάταξη υφιστάμενου δανείου ύψους 7,5 εκατ. EUR και β) νέο δάνειο ύψους EUR 12,5 εκατ. EUR. Η κρατική εγγύηση κάλυπτε ποσό μεγαλύτερο από το συνολικό ύψος αυτών των δανείων. Κάλυπτε ποσό ύψους 30 εκατ. EUR συν τόκους, για δάνεια συνολικού ύψους 20 εκατ. EUR. Αυτό το νέο δάνειο είχε εξάμηνο επιτόκιο EURIBOR, συν προσαύξηση (spread) ύψους 1,85 % (6), ανερχόμενο συνολικά σε 6,10 % στις 30 Μαΐου 2007. Δεν είχε προβλεφθεί προμήθεια για την κρατική εγγύηση. Οι πιστώτριες τράπεζες έλαβαν εξασφαλίσεις για το νέο δάνειο, με τη μορφή ενεχυρίασης εμπορευμάτων και προσωπικών εγγυήσεων από μέρους των μετόχων.

(13)

Η εγγύηση στηριζόταν σε μη κοινοποιηθέν καθεστώς εγγυήσεων της 26ης Ιανουαρίου 2007. Το καθεστώς προέβλεπε ότι θα μπορούσε να παρασχεθεί κρατική εγγύηση για υφιστάμενα δάνεια σε βιομηχανικές, μεταλλευτικές, κτηνοτροφικές και ξενοδοχειακές επιχειρήσεις που ήταν εγκατεστημένες στο Νομό Ημαθίας (όπου βρίσκεται μέρος των δραστηριοτήτων της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας). Το καθεστώς δεν απέκλειε προβληματικές επιχειρήσεις και δεν προέβλεπε προμήθεια για την κρατική εγγύηση.

Μέτρο 2: Αναδιάταξη οφειλών για εισφορές κοινωνικής ασφάλισης

(14)

Στις 25 Μαΐου 2009, οι ελληνικές αρχές προχώρησαν σε αναδιάταξη των ληξιπρόθεσμων ασφαλιστικών οφειλών της εταιρείας, που ανέρχονταν σε 18,6 εκατ. EUR, για μια περίοδο 96 μηνιαίων πληρωμών ύψους 0,19 εκατ. EUR εκάστη. Η αναδιάταξη πραγματοποιήθηκε στο πλαίσιο του ελληνικού Νόμου 3762/2009.

(15)

Οι υποβληθείσες πληροφορίες δεν προσδιορίζουν συγκεκριμένα οποιεσδήποτε ποινές ή τόκους αναφορικά με την αναδιάταξη. Αναφέρουν μόνο ότι το 2009 έγινε αναδιάταξη νέων ληξιπρόθεσμων υποχρεώσεων από ασφαλιστικές εισφορές ύψους 14,6 εκατ. EUR, επιπλέον προηγούμενων ληξιπρόθεσμων υποχρεώσεων από ασφαλιστικές εισφορές ύψους EUR 2,8 εκατ. EUR. Αναφέρεται επίσης ότι υπήρξε πρόσθετη αύξηση ύψους 1,2 εκατ. EUR λόγω της αναδιάταξης. Αυτό θα μπορούσε να θεωρηθεί ως ένα είδος ποινής ή τόκου. Τα τρία αυτά ποσά ισούνται με 18,6 εκατ. EUR.

(16)

Η Επιτροπή παρατηρεί ότι στο ποσό της αναδιάταξης περιλαμβάνονταν εν μέρει ποσά που είχαν ήδη αναχρηματοδοτηθεί παλαιότερα, πράγμα που θα μπορούσε να αποτελεί ένδειξη ότι οι προηγουμένως αναδιαταχθείσες οφειλές δεν είχαν εξοφληθεί. Η Επιτροπή σημειώνει επίσης ότι από το 2007, στις ετήσιες εκθέσεις της εταιρείας, οι υποχρεώσεις της από ασφαλιστικές εισφορές αναφέρονται ως “ρυθμισθείσες”, πράγμα που σημαίνει ότι είχε ήδη λάβει χώρα τουλάχιστον μία αναδιάταξη από το έτος αυτό και πριν από την προαναφερθείσα αναδιάταξη της 25ης Μαΐου 2009.

Μέτρο 3: Η κρατική εγγύηση του Ιουνίου 2010

(17)

Στις 30 Ιουνίου 2010, το ελληνικό δημόσιο χορήγησε εγγύηση στις πιστώτριες τράπεζες της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας. Οι τράπεζες αυτές είναι η Εθνική Τράπεζα της Ελλάδος, η Εμπορική Τράπεζα, η Τράπεζα ΑΤΕ, η Alpha Bank και η Eurobank. Η εγγύηση καλύπτει νέο κοινοπρακτικό δάνειο ύψους 63,6 εκατ. EUR, που υποδιαιρείται σε τρία επιμέρους ποσά για τους εξής σκοπούς:

α)

36,6 εκατ. EUR για την αναδιάταξη δανείων που είχαν χορηγηθεί στην εταιρεία από τις πιστώτριες τράπεζές της την περίοδο από τον Αύγουστο του 2008 έως τον Σεπτέμβριο του 2009.

Σύμφωνα με τις διαθέσιμες πληροφορίες, τα εν λόγω δάνεια είχαν επιτόκια μεταξύ 3 μηνών και 6 μηνών EURIBOR, συν 1,25 % έως 3 %. Επίσης σύμφωνα με τις διαθέσιμες πληροφορίες, τα δάνεια αυτά δεν καλύπτονταν αρχικά με κρατική εγγύηση.

β)

15 εκατ. EUR για τη χρηματοδότηση των ληξιπρόθεσμων οφειλών της εταιρείας προς το δημόσιο, τους προμηθευτές και τους εργαζομένους της.

γ)

12 εκατ. EUR για τη χρηματοδότηση επενδύσεων και λειτουργικών δαπανών.

(18)

Το υποκείμενο κοινοπρακτικό δάνειο έχει διάρκεια 9 ετών. Στην υπουργική απόφαση για τη χορήγηση εγγύησης δεν προσδιοριζόταν το επιτόκιο για τα δάνεια που επρόκειτο να καλυφθούν. Αναφερόταν απλώς ότι τα δάνεια έπρεπε να είναι με το επιτόκιο της αγοράς. Η κρατική εγγύηση καλύπτει ποσοστό 80 % του δανείου. Προβλέπεται για το δημόσιο ετήσια προμήθεια εγγύησης 2 % επί του μέσου ετήσιου οφειλόμενου ποσού. Οι πιστώτριες τράπεζες λαμβάνουν, εκτός από την κρατική εγγύηση, εξασφαλίσεις για το νέο δάνειο με τη μορφή ενεχυρίασης μετοχών της εταιρείας για τουλάχιστο το 25,9 % του συνόλου των μετοχών της και προσημειώσεων υποθήκης πρώτης σειράς επί των ακίνητων περιουσιακών στοιχείων της εταιρείας. Το κράτος δεν λαμβάνει εξασφαλίσεις για την εγγύησή του, αλλά σε περίπτωση κατάπτωσης της εγγύησης, οι εξασφαλίσεις του δανείου θα μεταφερθούν στο κράτος.

(19)

Η εγγύηση του Ιουνίου 2010 αντικατέστησε την προηγούμενη εγγύηση που είχε χορηγηθεί στις 2 Οκτωβρίου 2009. Η εγγύηση αυτή είχε χορηγηθεί για ένα νέο δάνειο ύψους 40 εκατ. EUR 40 που αποσκοπούσε επίσης στην αναδιάταξη δανείων που είχαν χορηγηθεί στην εταιρεία κατά την περίοδο από τον Αύγουστο του 2008 έως τον Φεβρουάριο του 2009 (βλ παράγραφο 17 στοιχείο α) ανωτέρω). Ωστόσο, το δάνειο των 40 εκατ. EUR ουδέποτε χορηγήθηκε και συνεπώς η εγγύηση του Οκτωβρίου 2009 ουδέποτε ενεργοποιήθηκε. Αντίθετα, η εγγύηση αυτή αντικαταστάθηκε από τη νέα εγγύηση του Ιουνίου 2010, η οποία κάλυπτε το κοινοπρακτικό δάνειο ύψους 63,6 εκατ. EUR. Σύμφωνα με τις ελληνικές αρχές, ο λόγος της αντικατάστασης αυτής ήταν ότι το ύψος του δανείου των 40 εκατ. EUR δεν αρκούσε πλέον για την κάλυψη των αναγκών ρευστότητας της εταιρείας.

(20)

Όσον αφορά τα τραπεζικά δάνεια που χορηγήθηκαν κατά την περίοδο από τον Αύγουστο του 2008 έως τον Σεπτέμβριο του 2009 (βλ παράγραφο 17 στοιχείο α) ανωτέρω), η Επιτροπή παρατηρεί ότι ορισμένες πληροφορίες φαίνεται να δείχνουν ότι οι πιστώτριες τράπεζες είναι πιθανό να είχαν επηρεαστεί από υπόσχεση χορήγησης κρατικής εγγύησης.

(21)

Ειδικότερα, σύμφωνα με τις υποβολές πληροφοριών των ελληνικών αρχών και τις ετήσιες εκθέσεις της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας, την εποχή που χορηγήθηκαν τα δάνεια, είχε ζητηθεί από τον εκπρόσωπο των πιστωτριών τραπεζών κρατική εγγύηση για τα εν λόγω δάνεια (Μάιος 2008). Επίσης, οι ελληνικές αρχές είχαν εκφράσει την πρόθεσή τους να χορηγήσουν κρατική εγγύηση για τα ίδια δάνεια (πριν τον Ιούλιο του 2008). Επιπλέον, οι ελληνικές αρχές είχαν ανακοινώσει ότι πριν τα τέλη Ιουλίου του 2008, οι πιστώτριες τράπεζες θα υπέγραφαν συμφωνία ύψους 35 εκατ. EUR για τη χρηματοδότηση της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας με κρατική εγγύηση. Τελικά, η κρατική εγγύηση χορηγήθηκε τον Οκτώβριο του 2009.

(22)

Επιπλέον, και πάλι σύμφωνα με τις υποβολές πληροφοριών των ελληνικών αρχών και τις ετήσιες εκθέσεις της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας, πραγματοποιήθηκαν δύο συσκέψεις τον Σεπτέμβριο του 2008 και τον Απρίλιο του 2009, μεταξύ των ελληνικών αρχών, των πιστωτριών τραπεζών και της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας. Κατά την πρώτη σύσκεψη, η συζήτηση αφορούσε την “εξασφάλιση της ομαλής λειτουργίας της Εταιρείας σύμφωνα με το επιχειρησιακό σχέδιο”· επίσης αναφέρεται ότι “ο Υπουργός έδωσε συγκεκριμένες κατευθύνσεις” για την αναδιάρθρωση της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας (7). Σκοπός της δεύτερης σύσκεψης ήταν η “χρηματοδότηση του επιχειρησιακού σχεδίου αναδιάρθρωσης και εξυγίανσης της Εταιρίας” (8). Τέλος, αναφέρεται ότι τα επίμαχα δάνεια “χορηγήθηκαν κατόπιν συνεννοήσεως των αρμοδίων κρατικών αρχών (Υπουργείο Οικονομίας και Οικονομικών) και των δανειστριών τραπεζών” (9).

3.   ΤΑ ΣΧΟΛΙΑ ΤΩΝ ΕΛΛΗΝΙΚΩΝ ΑΡΧΩΝ ΣΧΕΤΙΚΑ ΜΕ ΤΑ ΕΙΚΖΟΜΕΝΑ ΜΕΤΡΑ

(23)

Οι πληροφορίες που υποβλήθηκαν από τις ελληνικές αρχές σχετικά με τα εικαζόμενα μέτρα κρατικών ενισχύσεων μπορούν να συνοψιστούν ως εξής:

Μέτρο 1: Η κρατική εγγύηση του Μαΐου 2007

(24)

Η Ελλάδα ισχυρίζεται ότι δεν συνιστά κρατική ενίσχυση δεδομένου ότι δεν είχε επιλεκτικό χαρακτήρα υπέρ της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας, αλλά χορηγήθηκε βάσει ενός καθεστώτος εγγύησης για βιομηχανικές, μεταλλευτικές, κτηνοτροφικές και ξενοδοχειακές επιχειρήσεις στην περιοχή της Ημαθίας (βλ. παρ. 13 ανωτέρω), και συνεπώς δεν αφορούσε μόνο την Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία αλλά ήταν διαθέσιμη και για άλλες εταιρείες.

(25)

Εκτός τούτου, η Ελλάδα ισχυρίζεται ότι η εγγύηση χορηγήθηκε σύμφωνα με τον (εθνικό) ελληνικό Νόμο 2322/95, που επέτρεπε στο Υπουργείο Οικονομικών να χορηγεί κρατικές εγγυήσεις σε τραπεζικά ιδρύματα για δάνεια που είχαν σκοπό την αναδιάταξη οφειλών ή τη χορήγηση νέου κεφαλαίου κίνησης.

(26)

Επιπλέον, η Ελλάδα ισχυρίζεται ότι πριν τη χορήγηση της εγγύησης, η εταιρεία είχε υποβάλει στις ελληνικές αρχές σχέδιο αναδιάρθρωσης με χρηματοδότηση από τράπεζες και χωρίς καμία κρατική εγγύηση. Αυτό το σχέδιο αναδιάρθρωσης δεν υπεβλήθη ποτέ επισήμως στην Επιτροπή.

(27)

Τέλος, η Ελλάδα ισχυρίζεται ότι η εγγύησή της χορηγήθηκε σύμφωνα με τις σχετικές διατάξεις της Επιτροπής: είχε μέγιστο ποσοστό κάλυψης 80 % και 20 εκατ. EUR και είχε χορηγηθεί για δάνεια που είχαν συναφθεί με επιτόκια της αγοράς. Επίσης τα δάνεια ήταν κατάλληλα εξασφαλισμένα με ενεχυρίαση εμπορευμάτων και προσωπικές εγγυήσεις μετόχων και είχαν χορηγηθεί για μια συγκεκριμένη πράξη και διάρκεια.

Μέτρο 2: Αναδιάταξη οφειλών για ληξιπρόθεσμες ασφαλιστικές εισφορές

(28)

Η Ελλάδα ισχυρίζεται ότι η αναδιάταξη των ληξιπρόθεσμων οφειλών προς το δημόσιο αποφασίστηκε στο πλαίσιο του Νόμου 3762/2009, που είχε γενική ισχύ στην Ελλάδα.

Μέτρο 3: Η κρατική εγγύηση του Ιουνίου 2010

(29)

Η Ελλάδα αναφέρει ότι η κρατική εγγύηση του Ιουνίου 2010 είχε χορηγηθεί επειδή η έκταση της προηγούμενης εγγύησης του 2009 (η οποία ουδέποτε εφαρμόστηκε) δεν αρκούσε πλέον για την κάλυψη των αναγκών ρευστότητας της εταιρείας.

(30)

Η Ελλάδα ισχυρίζεται ότι εγγύηση του Ιουνίου 2010 ήταν σύμφωνη με τις κατευθυντήριες γραμμές διάσωσης και αναδιάρθρωσης (10) και ότι δεν παρέχει πλεονέκτημα στην Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία. Η Ελλάδα ισχυρίζεται περαιτέρω ότι δεν παραβιάστηκε η αρχή της εφάπαξ ενίσχυσης, διότι η εγγύηση του Ιουνίου 2010 αντικαθιστά την εγγύηση του Οκτωβρίου 2009 και μεταβάλλει αρκετές διατάξεις της εγγύησης του Μαΐου 2007 (βλ. μέτρο 1 στις παραγράφους 12-13 ανωτέρω). Συνεπώς, η εγγύηση του Ιουνίου 2010 ενσωματώνει το σύνολο των ρητρών των δανείων της εταιρείας σε ένα και μόνο κείμενο με ενιαίες διατάξεις.

4.   ΕΚΤΙΜΗΣΗ

4.1.   Κατάσταση της εταιρείας

(31)

Όπως διαπιστώνεται στις ανωτέρω παραγράφους 7-8 και αναλύεται ακολούθως στις παραγράφους (64)-(68), οι επιχειρησιακές επιδόσεις και τα οικονομικά αποτελέσματα της εταιρείας παρουσίασαν σημαντική επιδείνωση την περίοδο 2004-2009. Σε αυτήν τη βάση, η Επιτροπή συνάγει ότι η επιχείρηση ήταν προβληματική κατά την έννοια των σημείων 10 και 11 των κατευθυντηρίων γραμμών διάσωσης και αναδιάρθρωσης κατά το χρόνο που λήφθηκαν τα εξεταζόμενα μέτρα υπέρ της εταιρείας (περίοδος 2007-2010). Η Επιτροπή θεωρεί επίσης ότι η εταιρεία είναι προβληματική επί του παρόντος διότι η κατάστασή της δεν έχει βελτιωθεί έκτοτε.

4.2.   Ύπαρξη κρατικής ενίσχυσης

Μέτρα 1 και 3: Κρατικές εγγυήσεις του Μαΐου 2007 και του Ιουνίου 2010

Ενίσχυση προς την Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία

(32)

Το άρθρο 107 παράγραφος 1 της ΣΛΕΕ προβλέπει ότι οι ενισχύσεις που χορηγούνται υπό οποιαδήποτε μορφή από τα κράτη ή με κρατικούς πόρους και που νοθεύουν ή απειλούν να νοθεύσουν τον ανταγωνισμό ευνοώντας ορισμένες επιχειρήσεις ή την παραγωγή ορισμένων αγαθών, είναι ασυμβίβαστες με την κοινή αγορά, κατά το μέτρο που επηρεάζουν τις μεταξύ κρατών μελών συναλλαγές. Συνεπώς, ένα μέτρο για να θεωρηθεί ενίσχυση, πρέπει να πληροί τα ακόλουθα τέσσερα κριτήρια:

(33)

Πρώτον, το μέτρο πρέπει να χορηγείται από ένα κράτος μέλος ή με κρατικούς πόρους. Οι κρατικές εγγυήσεις συνεπάγονται κινδύνους για τους κρατικούς πόρους, δεδομένου ότι σε περίπτωση κατάπτωσής τους πρέπει να πληρωθούν από τον κρατικό προϋπολογισμό. Επιπλέον, κάθε εγγύηση για την οποία δεν προβλέπεται κατάλληλη αμοιβή συνεπάγεται απώλεια οικονομικών πόρων για το κράτος. Συνεπώς, ικανοποιείται το κριτήριο των κρατικών πόρων.

(34)

Δεύτερον, το μέτρο πρέπει να παρέχει πλεονέκτημα στον δικαιούχο. Η Επιτροπή θεωρεί ότι οι δύο εξεταζόμενες εγγυήσεις είναι πιθανό να έχουν χορηγήσει αδικαιολόγητο πλεονέκτημα στην Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία. Πράγματι, σύμφωνα με την ανακοίνωση της Επιτροπής σχετικά με την εφαρμογή των άρθρων 87 και 88 της συνθήκης ΕΚ στις κρατικές ενισχύσεις με τη μορφή εγγυήσεων (11), τμήματα 2.2 και 3.2, όταν ο δανειολήπτης δεν καταβάλλει για την εγγύηση τιμή που καθορίζεται βάσει κριτηρίων αγοράς, του παρέχονται πλεονεκτικοί όροι. Σε ορισμένες περιπτώσεις, ο δανειολήπτης, ως επιχείρηση που αντιμετωπίζει οικονομικές δυσχέρειες, δεν θα μπορούσε να εξεύρει πιστωτικό ίδρυμα διατεθειμένο να του χορηγήσει πιστώσεις με οποιουσδήποτε όρους, χωρίς κρατική εγγύηση. Επίσης, μια από τις απαιτούμενες ενδείξεις ώστε μια μεμονωμένη κρατική εγγύηση να μην αποτελεί ενίσχυση είναι ότι δεν πρέπει να καλύπτει ποσοστό μεγαλύτερο του 80 % του οφειλόμενου δανείου.

(35)

Στην προκειμένη υπόθεση, όσον αφορά την εγγύηση του 2007 (μέτρο 1), αυτή χορηγήθηκε για δάνεια σε προβληματική επιχείρηση και δεν προβλεπόταν προμήθεια για τον εγγυητή (το Δημόσιο). Επίσης, αντίθετα με τους ισχυρισμούς της Ελλάδας, φαίνεται ότι κάλυπτε ποσό μεγαλύτερο από το συνολικό ύψος των επιμέρους υποκείμενων δανείων, δηλαδή επρόκειτο για ποσό 30 εκατ EUR συν τόκους, για την κάλυψη δανείων συνολικού ύψους 20 εκατ EUR. Λαμβάνοντας υπόψη τα σημεία 3.2. και 4.2 της ανακοίνωσης για τις κρατικές ενισχύσεις με τη μορφή εγγυήσεων και το γεγονός ότι η εταιρεία αντιμετώπιζε σοβαρά οικονομικά προβλήματα κατά το χρόνο χορήγησης της εγγύησης αυτής, καθώς και το γεγονός ότι η Επιτροπή δεν διαθέτει καμία ένδειξη για αντίστοιχη ενδεικτική προμήθεια εγγύησης που θα μπορούσε να ισχύει στη χρηματοπιστωτική αγορά για παρόμοιες εγγυήσεις, το επιτόκιο του δανείου (6,10 %) συν η προμήθεια εγγύησης (0 %) δεν φαίνεται να αντιστοιχεί σε τιμή καθοριζόμενη βάσει κριτηρίων αγοράς, αν γίνει σύγκριση μεταξύ του επιτοκίου που θα είχε καταβάλει η εταιρεία αυτή χωρίς την κρατική εγγύηση και του επιτοκίου που λήφθηκε χάρη στην κρατική εγγύηση. Πράγματι, εάν η σύγκριση γίνει βάσει της ανακοίνωσης σχετικά με την αναθεώρηση της μεθόδου καθορισμού των επιτοκίων αναφοράς και προεξόφλησης (12), θα χρειαζόταν προσαύξηση από 400 έως 1000 μονάδες βάσης συν το βασικό επιτόκιο που είχε καθοριστεί για την Ελλάδα την εποχή εκείνη (4,62 %) δηλαδή υψηλότερο του 6,10 % που προβλεπόταν στην παρούσα υπόθεση.

(36)

Ομοίως, η εγγύηση του 2010 (μέτρο 3) χορηγήθηκε σε εταιρεία που αντιμετώπιζε οικονομικές δυσχέρειες. Με τον ίδιο τρόπο, παρόλο που είχε προβλεφθεί προμήθεια εγγύησης 2 % για το Δημόσιο, το επίπεδο αυτής της προμήθειας δεν φαίνεται εκ πρώτης όψεως να έχει καθοριστεί βάσει κριτηρίων αγοράς. Πράγματι, η Επιτροπή επισημαίνει τη σημαντική επιδείνωση της οικονομικής κατάστασης της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας την περίοδο 2004-2009 και την υπερημερία των δανείων της και, συνεπώς. έχει επιφυλάξεις εάν ένας ιδιώτης εγγυητής θα είχε προσφέρει μια τέτοια εγγύηση, όταν η παραγωγή του δικαιούχου είχε σχεδόν σταματήσει εντελώς και η διαπραγμάτευση των μετοχών στο χρηματιστήριο είχε ανασταλεί, δεδομένου ότι κάτω από παρόμοιες συνθήκες θα ήταν εξαιρετικά δύσκολο μια τέτοια εταιρεία να εξοφλήσει το δάνειο και ο εγγυητής να αποφύγει τις συνέπειες μιας κατάπτωσης της εγγύησης που είχε παράσχει. Η Επιτροπή σημειώνει επίσης ότι το επιτόκιο του εγγυημένου δανείου δεν καθορίζεται ρητά αλλά επαφίεται στη διακριτική ευχέρεια των πιστωτριών τραπεζών. Συνεπώς, η Επιτροπή δεν είναι σε θέση να βεβαιώσει ότι η προμήθεια εγγύησης θα μπορούσε να θεωρηθεί σύμφωνη με τους όρους της αγοράς συγκρίνοντας το επιτόκιο που η εταιρεία θα είχε επωμιστεί χωρίς την εγγύηση με το επιτόκιο που έλαβε χάρη στην κρατική εγγύηση, λαμβάνοντας υπόψη αυτήν την προμήθεια εγγύησης. Σε κάθε περίπτωση, εάν γίνει σύγκριση με βάση την ανακοίνωση της Επιτροπής σχετικά με την αναθεώρηση της μεθόδου καθορισμού των επιτοκίων αναφοράς και προεξόφλησης, η Επιτροπή παρατηρεί ότι σύμφωνα με την ανακοίνωση αυτή θα απαιτείτο προσαύξηση από 400 έως 1 000 μονάδες βάσης συν το βασικό επιτόκιο που είχε καθοριστεί για την Ελλάδα την εποχή εκείνη. Η Επιτροπή θεωρεί σε αυτό το στάδιο ότι, εάν η εταιρεία κατόρθωνε να βρει οποιαδήποτε χρηματοδότηση στην κεφαλαιαγορά, η προσαύξηση που θα ίσχυε για τον δικαιούχο θα ήταν τουλάχιστον 1 000 μονάδες βάσης (διαβάθμιση χαμηλότερη από CCC), διότι η οικονομική του κατάσταση ήταν ακόμη χειρότερη σε σχέση με την εποχή της πρώτης εγγύησης (αύξηση των συσσωρευμένων ζημιών, οριακές πωλήσεις, παύση δραστηριοτήτων κ.ά.). Με βάση τα στοιχεία αυτά, η Επιτροπή έχει αμφιβολίες κατά πόσο το επίπεδο της ανωτέρω προμήθειας εγγύησης, εάν προστεθεί στο επιτόκιο του κοινοπρακτικού δανείου, θα μπορούσε να ισούται με το χρηματοπιστωτικό κόστος ενός παρόμοιου μη εγγυημένου δανείου και καλεί την Ελλάδα να προσκομίσει κάθε χρήσιμη πληροφορία σχετικά με το ζήτημα αυτό.

(37)

Συνεπώς, η Επιτροπή θεωρεί στο παρόν στάδιο ότι και οι δύο εγγυήσεις δεν ήταν σύμφωνες με την ανακοίνωση σχετικά με τις εγγυήσεις και συνιστούν πλεονέκτημα υπέρ της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας.

(38)

Τρίτον, για να θεωρηθεί ενίσχυση βάσει του άρθρου 107 παράγραφος 1 της ΣΛΕΕ, ένα μέτρο πρέπει να είναι επιλεκτικό. Η εγγύηση του Μαΐου 2007 στηριζόταν σε ένα τομεακό καθεστώς και η εγγύηση του Ιουνίου 2010 ήταν ad hoc μέτρο υπέρ της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας. Ως εκ τούτου, πράγματι ικανοποιείται το κριτήριο της επιλεκτικότητας.

(39)

Τέλος, το μέτρο πρέπει να προκαλεί στρέβλωση του ανταγωνισμού και να επηρεάζει τις συναλλαγές μεταξύ των κρατών μελών. Η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία δραστηριοποιείται σε τομέα τα προϊόντα του οποίου αποτελούν αντικείμενο εκτενών συναλλαγών μεταξύ των κρατών μελών και στον οποίο επικρατεί οξύς ανταγωνισμός. Κατά τον χρόνο λήψης των μέτρων ενίσχυσης, η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία ήταν επιχείρηση η οποία πραγματοποιούσε το μεγαλύτερο μέρος των πωλήσεών της σε άλλα κράτη μέλη (βλ. παράγραφο 5 ανωτέρω). Επίσης, τα εξεταζόμενα μέτρα εξασφάλιζαν στην Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία πλεονέκτημα έναντι των ανταγωνιστών της (βλ. παραγράφους 34-37 ανωτέρω). Όταν μια κρατική ενίσχυση ενισχύει τη θέση μιας επιχείρησης έναντι των εμπορικών ανταγωνιστών της από άλλα κράτη μέλη, οι άλλες επιχειρήσεις θα πρέπει να θεωρηθεί ότι επηρεάζονται από την εν λόγω ενίσχυση. Συνεπώς, ικανοποιείται το κριτήριο της στρέβλωσης του ανταγωνισμού και του επηρεασμού των συναλλαγών μεταξύ των κρατών μελών.

(40)

Βάσει των ανωτέρω, μπορεί να συναχθεί το συμπέρασμα ότι οι κρατικές εγγυήσεις του Μαΐου 2007 και του Ιουνίου 2010 (μέτρα 1 και 3) συνιστούν κρατική ενίσχυση υπέρ της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας κατά την έννοια του άρθρου 107 παράγραφος 1 της ΣΛΕΕ.

Ενίσχυση προς τις πιστώτριες τράπεζες

(41)

Όσον αφορά τις πιστώτριες τράπεζες της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας, το κριτήριο για τους πόρους του Δημοσίου ικανοποιείται με τον ίδιο τρόπο όπως και την Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία (βλ. παράγραφο 32 ανωτέρω).

(42)

Όσον αφορά το κριτήριο του πλεονεκτήματος, η Επιτροπή θεωρεί στο παρόν στάδιο ότι οι δύο εξεταζόμενες εγγυήσεις ενδέχεται να έχουν εξασφαλίσει αδικαιολόγητο πλεονέκτημα στις πιστώτριες τράπεζες. Πράγματι, σύμφωνα με την ανακοίνωση σχετικά με τις εγγυήσεις, τμήμα 2.3, η κρατική εγγύηση μπορεί να συνιστά ενίσχυση προς τον δανειοδότη, στο βαθμό που παρέχει μεγαλύτερες εξασφαλίσεις στο δανειοδότη περιορίζοντας το υφιστάμενο άνοιγμά του. Στην προκειμένη περίπτωση, και οι δύο εγγυήσεις χορηγήθηκαν ρητά για την εξασφάλιση νέων δανείων με στόχο, τουλάχιστον εν μέρει, την αναδιάταξη υφιστάμενων δανείων. Κατ’ αυτόν τον τρόπο οι εν λόγω εγγυήσεις παρείχαν στους πιστωτές εξασφάλιση αναφορικά με τα υφιστάμενα δάνεια.

(43)

Συνεπώς, η Επιτροπή θεωρεί στο παρόν στάδιο ότι η ΕΤΕ ενδέχεται να έχει επίσης ευεργετηθεί από ενίσχυση μέσω της εγγύησης του Μαΐου 2007 (μέτρο 1) στο μέτρο που η εγγύηση αυτή κάλυπτε υφιστάμενο δάνειο (7,5 εκατ. EUR). Επιπλέον, η Επιτροπή θεωρεί στο παρόν στάδιο ότι και οι πέντε πιστώτριες τράπεζες ενδέχεται να έχουν επίσης ευεργετηθεί από ενίσχυση μέσω της εγγύησης του Ιουνίου 2010 (μέτρο 3) στο μέτρο που αυτή κάλυπτε υφιστάμενα δάνεια των εν λόγω πιστωτικών ιδρυμάτων (36,6 εκατ. EUR).

(44)

Όσον αφορά την επιλεκτικότητα, οι κρατικές εγγυήσεις είχαν παρασχεθεί για υφιστάμενα δάνεια που είχαν χορηγηθεί από συγκεκριμένες τράπεζες, και συνεπώς είχαν επιλεκτικό χαρακτήρα ως προς τους δικαιούχους.

(45)

Τέλος, όσον αφορά τη στρέβλωση του ανταγωνισμού και τον επηρεασμό των συναλλαγών μεταξύ των κρατών μελών, οι τραπεζικές υπηρεσίες προσφέρονται σε ευρεία κλίμακα σε όλη την Ευρωπαϊκή Ένωση και αποτελούν αντικείμενο έντονου ανταγωνισμού. Κατά τον χρόνο λήψης των μέτρων ενίσχυσης, οι πιστώτριες τράπεζες της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας προσέφεραν χρηματοπιστωτικά προϊόντα και υπηρεσίες, μέσω των θυγατρικών τους σε άλλες χώρες της ΕΕ (βλ. παράγραφο 10 ανωτέρω). Επίσης, η εξεταζόμενη ενίσχυση εξασφάλισε στις πιστώτριες τράπεζες της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας πλεονέκτημα έναντι των ανταγωνιστών τους (βλ. παραγράφους 42-43 ανωτέρω). Όταν μια κρατική ενίσχυση ενισχύει τη θέση μιας επιχείρησης έναντι άλλων επιχειρήσεων που ανταγωνίζονται σε επίπεδο εμπορίου μεταξύ των κρατών μελών, οι τελευταίες πρέπει να θεωρηθεί ότι θίγονται από την εν λόγω ενίσχυση. Κατ’ αυτόν τον τρόπο, ικανοποιείται το κριτήριο της στρέβλωσης του ανταγωνισμού και του επηρεασμού των συναλλαγών μεταξύ των κρατών μελών.

(46)

Βάσει των ανωτέρω, η Επιτροπή θεωρεί στο παρόν στάδιο ότι οι κρατικές εγγυήσεις του Μαΐου 2007 και του Ιουνίου 2010 (μέτρα 1 και 3) ενδέχεται να συνιστούν κρατική ενίσχυση υπέρ των πιστωτριών τραπεζών Εθνική Τράπεζα της Ελλάδος, Εμπορική Τράπεζα, Τράπεζα ΑΤΕ, Alpha Bank και Eurobank κατά την έννοια του άρθρου 107 παράγραφος 1 της ΣΛΕΕ.

Πιθανή κρατική εγγύηση για δάνεια της περιόδου από τον Αύγουστο του 2008 έως τον Σεπτέμβριο του 2009

(47)

Όσον αφορά δάνεια που χορηγήθηκαν στην Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία την περίοδο από τον Αύγουστο του 2008 έως τον Σεπτέμβριο του 2009 (βλ. παράγραφο 17 σημείο α) ανωτέρω), η Επιτροπή παρατηρεί ότι ορισμένες πληροφορίες υποδηλώνουν ότι οι πιστώτριες τράπεζες είναι πιθανό να είχαν επηρεαστεί από υπόσχεση για τη χορήγηση κρατικής εγγύησης (βλ. παραγράφους 20-22 ανωτέρω). Η Επιτροπή παρατηρεί επίσης ότι τα δάνεια αυτά καλύφθηκαν τελικά από τις κρατικές εγγυήσεις του Οκτωβρίου 2009 και του Ιουνίου 2010. Η τελευταία αντικατέστησε την εγγύηση του Οκτωβρίου 2009.

(48)

Η Επιτροπή δεν αποκλείει στο σημείο αυτό το ενδεχόμενο η ανωτέρω υπόσχεση, εάν πράγματι εξακριβωθεί στη διάρκεια της επίσημης διαδικασίας έρευνας, να συνιστά κρατική εγγύηση που δόθηκε ήδη το 2008, και συνεπώς πριν από τις εγγυήσεις του Οκτωβρίου 2009 και του Ιουνίου 2010, για την κάλυψη των δανείων της περιόδου από τον Αύγουστο του 2008 έως τον Σεπτέμβριο του 2009. Μια τέτοια εγγύηση θα εξασφάλιζε πλεονεκτήματα στην Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία και τις πιστώτριες τράπεζές της, με την έννοια της ανωτέρω ανάλυσης για την ύπαρξη κρατικής ενίσχυσης (βλ. παραγράφους 32-46 ανωτέρω).

Μέτρο 2: Αναδιάταξη οφειλών για ληξιπρόθεσμες ασφαλιστικές εισφορές

(49)

Όσον αφορά το κριτήριο των κρατικών πόρων, ο στόχος των εισφορών κοινωνικής ασφάλισης είναι η χρηματοδότηση του προϋπολογισμού των οργανισμών κοινωνικής ασφάλισης, που αποτελούν νομικά πρόσωπα δημοσίου δικαίου υπό την εποπτεία του Δημοσίου. Συνεπώς, η μη είσπραξη αυτών των εισφορών στερεί πόρους από το κράτος. Συνεπώς, ικανοποιείται το κριτήριο αυτό.

(50)

Όσον αφορά το κριτήριο του πλεονεκτήματος, η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία έλαβε πράγματι προθεσμία 8 ετών για την πληρωμή χρηματοπιστωτικής υποχρέωσης, σε μια εποχή που αντιμετώπιζε σοβαρά οικονομικά προβλήματα και υπήρχε μεγάλη πιθανότητα αθέτησης των υποχρεώσεών της. Σύμφωνα με πάγια νομολογία (13), για να διαπιστωθεί κατά πόσο έχει δοθεί επιλεκτικό πλεονέκτημα με τη μη είσπραξη οφειλών και κατά πόσο το πλεονέκτημα θα μπορούσε να θεωρηθεί κρατική ενίσχυση για τους σκοπούς του άρθρου 107 παράγραφος 1 της ΣΛΕΕ, θα πρέπει να εξακριβωθεί ότι η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία δεν μπορούσε να αποκτήσει το πλεονέκτημα αυτό κάτω από κανονικές συνθήκες της αγοράς. Από την άποψη αυτή, το ουσιώδες ερώτημα που πρέπει να τεθεί είναι κατά πόσο η συμπεριφορά του κράτους ως πιστωτή στις δεδομένες συνθήκες θα μπορούσε να συγκριθεί με τη συμπεριφορά ενός συνετού ιδιώτη πιστωτή.

(51)

Οι ελληνικές αρχές δεν διευκρίνισαν εάν τα χρέη της εταιρείας προς το δημόσιο είχαν αναδιαταχθεί με την εφαρμογή κατάλληλων ποινών. Πράγματι, οι πληροφορίες που παρασχέθηκαν δεν είναι συγκεκριμένες. Αναφέρονται μόνο ποινές ή τόκοι ύψους 1,2 εκατ. EUR, που θα συνεπάγονταν επίσης επιτόκιο 7 %. Ακόμη και εάν πράγματι επρόκειτο για ποινή ή επιτόκιο που εφαρμόστηκε κατά την αναδιάταξη, φαίνεται να είναι χαμηλότερο από εκείνο που ίσχυε για οφειλέτες σε οικονομική κατάσταση παρόμοια με εκείνη της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας.

(52)

Επιπλέον, οι ελληνικές αρχές δεν ενημέρωσαν την Επιτροπή εάν η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία είχε τηρήσει προηγούμενες συμφωνίες αναδιάταξης. Σχετικά με το θέμα αυτό, η Επιτροπή παρατηρεί ότι η αναδιάταξη του 2009 εφαρμόστηκε επίσης για οφειλόμενο ποσό 2,8 εκατ. EUR από προηγούμενες αναδιατάξεις οφειλών. Η Επιτροπή παρατηρεί ότι αυτό θα μπορούσε να αποτελεί ένδειξη ότι οι προηγούμενες αναδιατάξεις οφειλών είχαν αποτύχει.

(53)

Για τους λόγους που προαναφέρθηκαν, η Επιτροπή έχει επιφυλάξεις για το κατά πόσο η συμπεριφορά των ελληνικών αρχών θα μπορούσε να συγκριθεί με εκείνη ενός συνετού ιδιώτη πιστωτή, δεδομένου ότι δεν διευκρινίστηκε η τυχόν εφαρμογή ποινής ή επιτοκίου, σε ύψος ίσο με εκείνο της αγοράς, και ότι η αναδιάταξη του 2009 εφαρμόστηκε παρά τις κατά τα φαινόμενα αποτυχημένες προηγούμενες συμφωνίες αναδιάταξης. Ακόμη και η ποινή ή το επιτόκιο του 7 % (βλ. παράγραφο 51 ανωτέρω), που κατά τα φαινόμενα εφαρμόστηκε, φαίνεται να είναι χαμηλότερο από εκείνο που θα ίσχυε για εταιρείες σε τόσο δεινή οικονομική κατάσταση όπως η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία.

(54)

Επιπλέον, ανεξαρτήτως του ύψους της ποινής που εφαρμόστηκε για την αναδιάταξη, η Επιτροπή έχει επιφυλάξεις για το εάν ένας ιδιώτης πιστωτής θα είχε δεχθεί οποιοδήποτε είδος αναδιάταξης καθώς η εταιρεία αντιμετώπιζε ήδη πολύ σοβαρά οικονομικά προβλήματα και είχε παύσει το μεγαλύτερο μέρος της παραγωγής της, με αποτέλεσμα να φαίνεται απίθανο το ενδεχόμενο μιας μεταγενέστερης εξόφλησης του χρέους.

(55)

Τέλος, η Επιτροπή έχει επιφυλάξεις κατά πόσο το μέτρο αυτό θα μπορούσε να θεωρηθεί ότι ικανοποιεί το κριτήριο του ιδιώτη πιστωτή, αν εξετασθεί μεμονωμένα, δεδομένου ότι η εταιρεία τύγχανε ήδη κρατικής στήριξης με τη μορφή εγγύησης που φαίνεται ότι αποτελεί κρατική ενίσχυση.

(56)

Έτσι, η Επιτροπή θεωρεί ότι στο στάδιο αυτό η αναδιάταξη των χρεών ενδέχεται να έχει προσφέρει πλεονέκτημα στην εταιρεία κατά την έννοια του άρθρου 107 παράγραφος 1 της ΣΛΕΕ.

(57)

Όσον αφορά το κριτήριο της επιλεκτικότητας, τα ληξιπρόθεσμα χρέη της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας προς το Δημόσιο είχαν αναδιαταχθεί στο πλαίσιο μιας ad hoc απόφασης για την εταιρεία. Συνεπώς, ικανοποιείται το κριτήριο αυτό.

(58)

Τέλος, το κριτήριο της στρέβλωσης του ανταγωνισμού και του επηρεασμού των συναλλαγών μεταξύ των κρατών μελών ικανοποιείται με τον ίδιο τρόπο όπως και στην παράγραφο 38 ανωτέρω.

(59)

Σύμφωνα με τις ανωτέρω παρατηρήσεις, μπορεί να συναχθεί το συμπέρασμα ότι η αναδιάταξη των ληξιπρόθεσμων υποχρεώσεων κοινωνικής ασφάλισης συνιστά κρατική ενίσχυση υπέρ της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας κατά την έννοια του άρθρου 107 παράγραφος 1 της ΣΛΕΕ.

4.3.   Παράνομη ενίσχυση

(60)

Σύμφωνα με το άρθρο 1 στοιχείο στ) του κανονισμού αριθ. 659/1999 του Συμβουλίου, της 22ας Μαρτίου 1999 για τη θέσπιση λεπτομερών κανόνων εφαρμογής του άρθρου 93 της συνθήκης ΕΚ (14), “παράνομη ενίσχυση” είναι μια νέα ενίσχυση η οποία εφαρμόζεται κατά παράβαση του άρθρου 108 παράγραφος 3 της ΣΛΕΕ.

(61)

Στην προκειμένη υπόθεση, τα μέτρα ενισχύσεων υπέρ της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας και των πιστωτριών τραπεζών της εφαρμόστηκαν από την Ελλάδα χωρίς να κοινοποιηθούν στην Επιτροπή και χωρίς να έχουν ληφθεί οι παρατηρήσεις της Επιτροπής σχετικά με αυτά ή να έχει εκδοθεί τελική απόφαση για τη συμβατότητα των μέτρων με την κοινή αγορά.

(62)

Κατά συνέπεια, η Επιτροπή θεωρεί στο παρόν στάδιο ότι τα υπό εξέταση μέτρα ενίσχυσης είναι παράνομα.

(63)

Όσον αφορά ειδικότερα την κρατική εγγύηση του Ιουνίου 2010 (μέτρο 3), η Επιτροπή θεωρεί στο παρόν στάδιο, ότι αυτή έχει παρασχεθεί. Πράγματι, η κρατική εγγύηση εγκρίθηκε με υπουργική απόφαση, δηλαδή με δεσμευτική πράξη του κράτους, η οποία επέτρεπε να πραγματοποιηθεί η πληρωμή του υποκείμενου δανείου με την εγγύηση του κράτους. Το γεγονός ότι, σύμφωνα με τις υποβληθείσες πληροφορίες, το υποκείμενο δάνειο δεν έχει ακόμη εκδοθεί, δεν μεταβάλλει τη νομική ισχύ της κρατικής εγγύησης, δεδομένου ότι η ενεργοποίηση του δανείου επαφίεται πλήρως στη διακριτική ευχέρεια των δικαιούχων, δηλαδή της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας και των πιστωτριών τραπεζών της.

4.4.   Συμβατότητα των μέτρων ενίσχυσης

Επιλεξιμότητα της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας

(64)

Όπως αναφέρθηκε στις παραγράφους 7-8 ανωτέρω και αναλύεται λεπτομερέστερα στον πίνακα 1 που ακολουθεί, οι επιχειρηματικές και οικονομικές επιδόσεις της εταιρείας επιδεινώθηκαν σημαντικά κατά την περίοδο 2004-2009.

Πίνακας 1

Βασικά οικονομικά στοιχεία της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας (σε εκατ. EUR)

 

2004

2005

2006

2007

2008

2009

Κύκλος εργασιών

154,3

97,5

64,6

74,7 (15)

30,6

4,5

ΚΠΦ

–89,6

–61,3

–49,3

–38,5

–62,4

–60,6

Συσσωρευμένες ζημίες

264,1

316

378,3

418,7

481

520,3 (16)

Εγγεγραμμένο κεφάλαιο

276,3

283,3

280,8

288,9

290,4

290,4 (16)

Ίδια κεφάλαια

95,2

35,7

32,9

4,6

49,1

111,5

Χρέος/ίδια κεφάλαια

281 %

692 %

829 %

6,243 %

– 561 %

– 280 %

Στοιχεία από τις οικονομικές καταστάσεις 2004-2009.

(65)

Με βάση αυτά τα οικονομικά στοιχεία, η Επιτροπή καταλήγει στο συμπέρασμα ότι η εταιρεία ήταν προβληματική κατά την έννοια του σημείου 10 των κατευθυντηρίων γραμμών για τη διάσωση και την αναδιάρθρωση προβληματικών επιχειρήσεων κατά το χρόνο που λήφθηκαν τα υπό εξέταση μέτρα υπέρ αυτής (περίοδος 2007-2010). Η Επιτροπή θεωρεί επίσης ότι η εταιρεία είναι προβληματική επί του παρόντος.

(66)

Ειδικότερα, όσον αφορά το σημείο 10 (α) των κατευθυντηρίων γραμμών, το εγγεγραμμένο κεφάλαιο της εταιρείας, όπως προκύπτει από τις οικονομικές καταστάσεις των ετών 2004-2009, δεν είχε απολεσθεί αλλά αυξηθεί την περίοδο 2004-2009. Ωστόσο, η Επιτροπή παρατηρεί ότι την ίδια περίοδο τα ίδια κεφάλαια της εταιρείας μειώθηκαν σε ελάχιστο επίπεδο (2007) ή έγιναν αρνητικά (2008 και 2009). Συγχρόνως, η εταιρεία δεν έλαβε κατάλληλα μέτρα για να αντιμετωπίσει τη μείωση των ιδίων κεφαλαίων της, όπως προβλέπεται στην ελληνική νομοθεσία (17). Τα μέτρα αυτά θα συνίσταντο είτε στην αύξηση του κεφαλαίου είτε στην κεφαλαιοποίηση των ζημιών, πράγμα που θα οδηγούσε στην εξάλειψη του εγγεγραμμένου κεφαλαίου. Φαίνεται ότι μόνο η δεύτερη περίπτωση θα ήταν εφικτή για την Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία, λόγω της κρίσιμης οικονομικής της κατάστασης (βλ. πίνακα 1 ανωτέρω) και των δυσχερειών πρόσβασής της σε χρηματοδότηση (βλ. παράγραφο 9 ανωτέρω). Βάσει των ανωτέρω, η Επιτροπή θεωρεί ότι η εταιρεία είχε στην ουσία απολέσει περισσότερο από το ήμισυ του εγγεγραμμένου κεφαλαίου της.

(67)

Επιπλέον, όσον αφορά το σημείο 10 γ), από το 2008 η εταιρεία πληρούσε, βάσει της ελληνικής νομοθεσίας, τις προϋποθέσεις υπαγωγής σε συλλογική πτωχευτική διαδικασία (18).

(68)

Τέλος, όσον αφορά το σημείο 11 των κατευθυντηρίων γραμμών, οι συνήθεις ενδείξεις μιας προβληματικής επιχείρησης όπως η αύξηση των ζημιών, η μείωση του κύκλου εργασιών και η συσσώρευση του χρέους, υπήρχαν τουλάχιστον από το 2004.

Ενίσχυση στην Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία

(69)

Στο μέτρο που τα μέτρα συνιστούν ενίσχυση κατά την έννοια του άρθρου 107 παράγραφος 1 της ΣΛΕΕ, η συμβατότητά τους πρέπει να εξεταστεί βάσει των εξαιρέσεων που προβλέπονται στις παραγράφους 2 και 3 του εν λόγου άρθρου.

(70)

Είναι σαφές ότι οι εξαιρέσεις που προβλέπονται στο άρθρο 107 παράγραφος 2 και στο άρθρο 107 παράγραφος 3, στοιχεία δ) και ε), δεν ισχύουν και δεν οι ελληνικές αρχές δεν τις επικαλέστηκαν.

(71)

Η Επιτροπή πρέπει επίσης να εξετάσει κατά πόσο ορισμένα από τα επίμαχα μέτρα θα ήταν συμβατά βάσει των κανόνων για την αντιμετώπιση της κρίσης που προβλέπονται στο Προσωρινό Πλαίσιο (19). Ωστόσο, η Επιτροπή παρατηρεί ότι η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία ήταν σαφώς προβληματική επιχείρηση πριν την 1η Ιουλίου 2008 και, συνεπώς, δεν είναι επιλέξιμη για τη χορήγηση ενίσχυσης βάσει του Προσωρινού Πλαισίου.

(72)

Η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία ήταν προβληματική επιχείρηση κατά τον χρόνο που λήφθηκαν τα μέτρα για τη στήριξή της (βλ. παραγράφους 8-9 και 64-68 ανωτέρω), και συνεπώς η συμβατότητα των μέτρων ενίσχυσης μπορεί να αξιολογηθεί μόνο βάσει των κατευθυντηρίων γραμμών διάσωσης και αναδιάρθρωσης (δηλαδή βάσει του άρθρου 107 παράγραφος 3 στοιχείο γ της ΣΛΕΕ).

(73)

Πρώτον, η Επιτροπή έχει επιφυλάξεις για το κατά πόσο τα μέτρα θα μπορούσαν να θεωρηθούν συμβατά ως ενισχύσεις διάσωσης. Στο παρόν στάδιο, η Επιτροπή δεν είναι σε θέση να αποφανθεί αν τα μέτρα περιορίζονται στο ελάχιστο αναγκαίο, αν δικαιολογούνται λόγω σοβαρών κοινωνικών προβλημάτων και αν προκαλούν αθέμιτα δυσμενείς δευτερογενείς συνέπειες για άλλα κράτη μέλη. Επιπλέον, οι εγγυήσεις του 2007 και του 2010 δεν έχουν περιορισμένη διάρκεια 6 μηνών. Η αναδιάταξη του χρέους, που είναι συγκρίσιμη με δάνειο, έχει και αυτή διάρκεια μεγαλύτερη της περιόδου των 6 μηνών που επιτρέπεται για τις ενισχύσεις διάσωσης.

(74)

Δεύτερον, η Επιτροπή παρατηρεί ότι κανένα από τα μέτρα δεν φαίνεται να είναι συμβατό ούτε ως ενίσχυση αναδιάρθρωσης. Στο παρόν στάδιο, η θέσπιση αυτών των μέτρων ενίσχυσης δεν φαίνεται να είχε εξαρτηθεί από την εφαρμογή σχεδίου αναδιάρθρωσης που θα εξασφάλιζε την αποκατάσταση της μακροπρόθεσμης βιωσιμότητας της επιχείρησης. Πράγματι, βάσει των στοιχείων που είναι διαθέσιμα επί του παρόντος, δεν υπήρχε τέτοιο σχέδιο, και όλες οι προσπάθειες αναδιάρθρωσης είχαν αποτύχει, σε βαθμό που πρακτικά η λειτουργία της εταιρείας είχε σταματήσει και είχε τεθεί εκτός χρηματιστηρίου. Παρά αυτήν την αποτυχία της αναδιάρθρωσης, το κράτος συνέχισε να παρέχει κεφάλαια κίνησης στην Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία. Συνεπώς, στο παρόν στάδιο η Επιτροπή θεωρεί ότι τα μέτρα ενίσχυσης στο σύνολό τους αποτελούν απλώς ενισχύσεις λειτουργίας χωρίς καμία προαπαιτούμενη αξιόπιστη αναδιάρθρωση.

(75)

Επίσης, η Επιτροπή έχει αμφιβολίες αν η εταιρεία έλαβε οποιαδήποτε σημαντική χρηματοδότηση για τις πράξεις της η οποία θα μπορούσε να θεωρηθεί ως ίδια συμμετοχή χωρίς ενίσχυση. Τέλος, η Επιτροπή έχει αμφιβολίες για το αν εφαρμόστηκαν οποιαδήποτε αντισταθμιστικά μέτρα κατά την έννοια των κατευθυντηρίων γραμμών διάσωσης και αναδιάρθρωσης.

(76)

Όσον αφορά την επιλεξιμότητα της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας για ενισχύσεις αναδιάρθρωσης, η Επιτροπή σημειώνει ότι η εταιρεία λάμβανε ενισχύσεις λειτουργίας τουλάχιστον από το 2007, έτος κατά το οποίο αντιμετώπιζε ήδη δυσχέρειες.

(77)

Στο παρόν στάδιο, η Επιτροπή θεωρεί ότι το ανωτέρω γεγονός (βλ. παράγραφο 76) φαίνεται να αντιβαίνει την αρχή της “εφάπαξ ενίσχυσης”, πράγμα που αποτελεί ένδειξη ότι τα προβλήματα που αντιμετωπίζει η εταιρεία έχουν επαναλαμβανόμενο χαρακτήρα και ότι τα μέτρα ενίσχυσης υπέρ της εταιρείας έχουν οδηγήσει σε νοθεύσεις του ανταγωνισμού που είναι αντίθετες προς το κοινό συμφέρον. Επιπλέον, η Επιτροπή κρίνει ότι δεν υπάρχουν στοιχεία που να υποδηλώνουν ότι η αναδιάρθρωση θα πρέπει να θεωρηθεί ως συνεχής και αδιάλειπτη διαδικασία, δεδομένου ότι τα μέτρα ενίσχυσης του 2007, 2009 και 2010 χορηγήθηκαν επί σειρά ετών και δεν υπήρχε το προαπαιτούμενο ενός ενιαίου σχεδίου αναδιάρθρωσης ή στρατηγικής ικανής να αποκαταστήσει τη μακροπρόθεσμη βιωσιμότητα της επιχείρησης.

(78)

Με βάση τις ανωτέρω παρατηρήσεις, η Επιτροπή θεωρεί στο παρόν στάδιο ότι δεν έχει τηρηθεί η αρχή της “εφάπαξ ενίσχυσης”.

(79)

Τέλος, η Επιτροπή δεν έχει υπόψη της άλλο σύνολο κανόνων για τις κρατικές ενισχύσεις, το οποίο να καθιστά την εικαζόμενη ενίσχυση συμβατή με τη ΣΛΕΕ.

(80)

Κατά συνέπεια, βάσει της προκαταρκτικής εξέτασης του μέτρου και των πληροφοριών που υποβλήθηκαν, στο παρόν στάδιο, η Επιτροπή έχει αμφιβολίες ως προς τη συμβατότητα του μέτρου με τους κανόνες της ΕΕ σχετικά με τις κρατικές ενισχύσεις.

Ενίσχυση στις πιστώτριες τράπεζες

(81)

Η ενίσχυση στις πιστώτριες τράπεζες αποσκοπούσε στη μείωση του ανοίγματός τους έναντι της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας, δηλαδή στη διατήρηση των εσόδων (κεφάλαιο συν τόκοι) που προέρχονταν από δάνεια προς την εταιρεία. Συνεπώς, φαίνεται ότι οι πιστώτριες τράπεζες έλαβαν επίσης ενίσχυση λειτουργίας. Οι ενισχύσεις λειτουργίας κανονικά απαγορεύονται και μπορούν να χορηγηθούν μόνο κατ’ εξαίρεση εφόσον δικαιολογούνται λόγω της συμβολής τους στην περιφερειακή ανάπτυξη και της φύσης τους και εφόσον το ύψος τους είναι ανάλογο προς τα προβλήματα που καλούνται να αντιμετωπίσουν. Η επιχειρηματολογία της Ελλάδας δεν στηρίχθηκε σε τέτοιου είδους περιστάσεις.

(82)

Επιπλέον, οι πιστώτριες τράπεζες της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας δεν ήταν προβληματικές και, συνεπώς, δεν είναι επιλέξιμες για ενισχύσεις διάσωσης και/ή αναδιάρθρωσης.

(83)

Η Επιτροπή δεν έχει υπόψη της άλλο σύνολο κανόνων για τις κρατικές ενισχύσεις, το οποίο θα δικαιολογούσε τέτοιου είδους ενισχύσεις λειτουργίας στις πιστώτριες τράπεζες στην εξεταζόμενη υπόθεση.

5.   ΣΥΜΠΕΡΑΣΜΑ

(84)

Λαμβάνοντας υπόψη τις ανωτέρω παρατηρήσεις, η Επιτροπή αποφάσισε να κινήσει τη διαδικασία του άρθρου 108 παράγραφος 2 της ΣΛΕΕ όσον αφορά τα μέτρα κρατικών εγγυήσεων του Μαΐου 2007 και του Ιουνίου 2010, καθώς και την αναδιάταξη των ληξιπρόθεσμων υποχρεώσεων από ασφαλιστικές εισφορές και καλεί την Ελλάδα να υποβάλει τις παρατηρήσεις της και να παράσχει όλες τις απαιτούμενες πληροφορίες για την αξιολόγηση της ενίσχυσης εντός ενός μηνός από την παραλαβή της παρούσας. Ειδικότερα, η Ελλάδα καλείται να παράσχει τις ακόλουθες πληροφορίες:

την πιστοληπτική διαβάθμιση της εταιρείας κατά το χρόνο παροχής των δύο εγγυήσεων·

την αγοραία τιμή για παρόμοιες εγγυήσεις προς εταιρείες σε συγκρίσιμη οικονομική κατάσταση κατά τον χρόνο παροχής των δύο εγγυήσεων·

το επιτόκιο το οποίο θα έπρεπε να καταβάλει η Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία χωρίς τις δύο εγγυήσεις·

το επιτόκιο του κοινοπρακτικού δανείου που καλύπτεται από την εγγύηση του 2010·

την ενδεχόμενη ποινή που εφαρμόστηκε, κατά την αναδιάταξη του 2009 των ληξιπρόθεσμων υποχρεώσεων από ασφαλιστικές εισφορές της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας·

εάν είχαν εφαρμοστεί προηγούμενες αναδιατάξεις υποχρεώσεων από ασφαλιστικές εισφορές για την Ενωμένη Κλωστοϋφαντουργία και εάν είχαν τηρηθεί από την εταιρεία.

(85)

Η Επιτροπή καλεί τις ελληνικές αρχές να διαβιβάσουν αμέσως αντίγραφο της παρούσας επιστολής στους πιθανούς αποδέκτες της ενίσχυσης.

(86)

Η Επιτροπή υπενθυμίζει στην Ελλάδα το ανασταλτικό αποτέλεσμα του άρθρου 108 παράγραφος 3 της ΣΛΕΕ και εφιστά την προσοχή της στο άρθρο 14 του κανονισμού (ΕΚ) αριθ. 659/1999 του Συμβουλίου, που προβλέπει ότι κάθε παράνομη ενίσχυση μπορεί να ανακτηθεί.

(87)

Η Επιτροπή προειδοποιεί την Ελλάδα ότι θα ενημερώσει τα ενδιαφερόμενα μέρη με τη δημοσίευση της παρούσας επιστολής και περίληψής της στην Επίσημη Εφημερίδα της Ευρωπαϊκής Ένωσης. Θα ενημερώσει επίσης τα ενδιαφερόμενα μέρη στις χώρες ΕΖΕΣ οι οποίες έχουν υπογράψει τη συμφωνία ΕΟΧ, με δημοσίευση ανακοίνωσης στο συμπλήρωμα ΕΟΧ της Επίσημης Εφημερίδας της Ευρωπαϊκής Ένωσης και θα ενημερώσει την Εποπτεύουσα Αρχή της ΕΖΕΣ αποστέλλοντας αντίγραφο της παρούσας επιστολής. Όλα τα ενδιαφερόμενα μέρη θα κληθούν να υποβάλουν τις παρατηρήσεις τους εντός ενός μηνός από την ημερομηνία της δημοσίευσης αυτής.»


(1)  Από 1ης Δεκεμβρίου 2009, τα άρθρα 87 και 88 της συνθήκης ΕΚ έχουν γίνει, αντιστοίχως, τα άρθρα 107 και 108 της ΣΛΕΕ. Οι δύο σειρές διατάξεων είναι ουσιαστικά ταυτόσημες. Για τους σκοπούς της παρούσας απόφασης οι αναφορές στα άρθρα 107 και 108 της ΣΛΕΕ νοούνται ως αναφορές στα άρθρα 87 και 88 της συνθήκης ΕΚ, κατά περίπτωση.

(2)  Κανονισμός (ΕΚ) αριθ. 659/1999 του Συμβουλίου της 22ας Μαρτίου 1999 για τη θέσπιση λεπτομερών κανόνων εφαρμογής του άρθρου 93 (νυν άρθρου 88) της συνθήκης ΕΚ, ΕΕ L 83 της 27.3.1999, σ. 1-9.

(3)  Κέρδη προ φόρων (καθαρά κέρδη).

(4)  Βάσει του άρθρου 47 του ελληνικού Νόμου 2190/1920, σε περίπτωση που το σύνολο των ιδίων κεφαλαίων της εταιρείας γίνει κατώτερο από το 50 % του μετοχικού κεφαλαίου, η γενική συνέλευση των μετόχων πρέπει να αποφασίσει (εντός 6 μηνών από τη λήξη της χρήσης) τη λύση της εταιρείας ή την υιοθέτηση άλλου μέτρου.

(5)  Όπως αναφέρεται στις οικονομικές εκθέσεις και τους δικτυακούς τόπους των τραπεζών.

(6)  Περιλαμβανομένου φόρου 0,6 %, που εφαρμόζεται σε όλα τα δάνεια στην Ελλάδα (εκτός των στεγαστικών και των αγροτικών δανείων, για τα οποία ο φόρος είναι 0,12 %).

(7)  Αναφέρεται στη σελίδα 7 της ετήσιας οικονομικής έκθεσης του 2008 της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας.

(8)  Αναφέρεται στη σελίδα 11 της οικονομικής έκθεσης του 2009 της Ενωμένης Κλωστοϋφαντουργίας.

(9)  Αναφέρεται στη σελίδα 5 της επιστολής των ελληνικών αρχών που υπεβλήθη στις 22 Φεβρουαρίου 2010.

(10)  ΕΕ C 244 της 1.10.2004, σ. 2.

(11)  ΕΕ C 155 της 20.6.2008, σ. 10.

(12)  ΕΕ C 14 της 19.1.2008, σ. 6.

(13)  Βλ. π.χ. απόφαση της 29ης Απριλίου 199 στην υπόθεση C-342/96 Ισπανία κατά Επιτροπής, Συλλογή 1999, σ. I-2459 απόφαση της 11ης Ιουλίου 2002 στην υπόθεση T-152/99 HAMSA κατά Επιτροπής, Συλλογή 2002, σ. II-3049 απόφαση της 29ης Ιουνίου 1999 στην υπόθεση C-256/97 DM Transport, Συλλογή 1999, σ. I-3913.

(14)  ΕΕ L 83 της 27.3.1999, σ. 1.

(15)  Αύξηση λόγω υψηλότερων κεφαλαίων που επέτρεπαν τη λειτουργία περισσότερων εργοστασίων.

(16)  Σεπτέμβριος 2009.

(17)  Βλ. ανωτέρω υποσημείωση 4.

(18)  Πρβλ. υποσημείωση 15.

(19)  Ανακοίνωση της Επιτροπής — Προσωρινό κοινοτικό πλαίσιο για τη λήψη μέτρων κρατικής ενίσχυσης με σκοπό να στηριχθεί η πρόσβαση στη χρηματοδότηση κατά τη διάρκεια της τρέχουσας χρηματοπιστωτικής και οικονομικής κρίσης, ΕΕ C 16 της 22.1.2009, σ. 1, όπως τροποποιήθηκε με την ανακοίνωση της Επιτροπής σχετικά με την τροποποίηση του προσωρινού κοινοτικού πλαισίου για τη λήψη μέτρων κρατικής ενίσχυσης με σκοπό να στηριχθεί η πρόσβαση στη χρηματοδότηση κατά τη διάρκεια της τρέχουσας χρηματοπιστωτικής και οικονομικής κρίσης, ΕΕ C 303 της 15.12.2009, σ. 6.


30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/28


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.6041 — PAI/Gecos/Nuance)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2010/C 357/07

1.

In data 20 dicembre 2010 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 (1) del Consiglio. Con tale operazione PAI Partners SAS («PAI», Francia) e Gecos — Generale di Commercio e Servizi SpA («Gecos», Italia), società madre del Gruppo PAM, acquisiscono, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo comune dell’impresa The Nuance Group AG («Nuance», Svizzera) mediante acquisto di quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per PAI: società di private equity che gestisce fondi di private equity specializzati e fornisce consulenze in materia,

per Gecos: società madre del gruppo PAM, attiva principalmente nella grande distribuzione al dettaglio di generi alimentari e non alimentari,

per Nuance: attiva nel retail aeroportuale.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6041 — PAI/Gecos/Nuance, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32 («la comunicazione sulla procedura semplificata»).


30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/29


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.6107 — Platinum Equity/Nampak Paper Holdings)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2010/C 357/08

1.

In data 21 dicembre 2010 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l’impresa Platinum Equity Group («Platinum», USA) acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo dell'insieme di Nampak Paper Holdings Limited, («Nampak Paper», Regno Unito), controllata al 100 % di Nampak Holdings Plc., mediante acquisto di quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

Platinum: fusione, acquisizione e gestione di imprese che operano in un gran numero di settori, come la tecnologia dell'informazione, le telecomunicazioni, la logistica, la produzione e la distribuzione di metalli e i servizi connessi,

Nampak Paper: produzione e fornitura di imballaggi.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6107 — Platinum Equity/Nampak Paper Holdings, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32 («la comunicazione sulla procedura semplificata»).


30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/30


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.6070 — Predica/Generali Vie/Europe Avenue)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2010/C 357/09

1.

In data 14 dicembre 2010 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell'articolo 4 del regolamento (CE) n.139/2004 (1) del Consiglio. Con tale operazione l'impresa Predica appartenente al Gruppo Crédit Agricole («GCA», Francia) et l'impresa Generali Vie appartenente al Gruppo Generali («Generali», Italia) acquisiscono, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo comune della société civile immobilière Europe Avenue S.C.I. («Europe Avenue», Francia) mediante acquisto di quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

GCA: gruppo bancario di origine francese,

Generali: gruppo assicurativo di origine italiana,

Europe Avenue: possesso e gestione di un complesso immobiliare adibito ad uso ufficio in Avenue de l'Europe, a Bois-Colombes nel dipartimento Hauts-de-Seine (92), in Francia.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6070 — Predica/Generali Vie/Europe Avenue, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32 («la comunicazione sulla procedura semplificata»).


30.12.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 357/31


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.6100 — Gilde/Parcom/Gamma)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2010/C 357/10

1.

In data 21 dicembre 2010 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione le imprese Gilde Buy-Out Management Holding BV («Gilde», Paesi Bassi) e Parcom Capital Management BV («Parcom», Paesi Bassi) appartenenti al gruppo ING acquisiscono ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo comune dell'impresa Gamma Holding NV («Gamma», Paesi Bassi) mediante la messa in comune delle rispettive partecipazioni azionarie.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

Gilde: impresa di investimento in private equity,

Parcom: impresa di investimento in private equity,

Gamma: sviluppo, produzione e vendita di prodotti innovativi a base tessile per applicazioni in vari settori e varie industrie.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6100 — Gilde/Parcom/Gamma, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32 («la comunicazione sulla procedura semplificata»).