|
ISSN 1725-2466 doi:10.3000/17252466.C_2010.322.ita |
||
|
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322 |
|
|
||
|
Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
53o anno |
|
Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
|
|
I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri |
|
|
|
PARERI |
|
|
|
Consiglio |
|
|
2010/C 322/01 |
||
|
|
IV Informazioni |
|
|
|
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
|
|
|
Consiglio |
|
|
2010/C 322/02 |
||
|
2010/C 322/03 |
||
|
|
Commissione europea |
|
|
2010/C 322/04 |
||
|
|
INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI |
|
|
2010/C 322/05 |
||
|
|
V Avvisi |
|
|
|
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA COMMERCIALE COMUNE |
|
|
|
Commissione europea |
|
|
2010/C 322/06 |
||
|
|
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA |
|
|
|
Commissione europea |
|
|
2010/C 322/07 |
Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6039 — GE/Dresser) ( 1 ) |
|
|
2010/C 322/08 |
Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6074 — ČEZ/EPH/Mibrag Group) ( 1 ) |
|
|
2010/C 322/09 |
Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6072 — Carlyle/Primondo Operations) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
|
|
|
ALTRI ATTI |
|
|
|
Commissione europea |
|
|
2010/C 322/10 |
||
|
2010/C 322/11 |
||
|
|
|
|
|
(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
|
IT |
|
I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri
PARERI
Consiglio
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/1 |
RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO
del 18 novembre 2010
relativa al dialogo strutturato dell'UE in materia di sport
2010/C 322/01
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
1. RICORDANDO:
|
i) |
l'articolo 165 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, che prevede tra l'altro che l'Unione contribuisca «alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa» e sviluppi «la dimensione europea dello sport»; |
|
ii) |
la dichiarazione del Consiglio europeo sullo sport, contenuta nell'allegato 5 delle conclusioni della presidenza (Bruxelles, 12 dicembre 2008), che invitano a rafforzare il dialogo costruttivo con il Comitato olimpico internazionale e con i rappresentanti del mondo sportivo. |
2. CONSAPEVOLE:
|
i) |
che nel corso degli anni sono stati istituiti a livello nazionale, regionale e locale meccanismi di dialogo diversi nel settore dello sport; |
|
ii) |
che varie presidenze dell'UE hanno organizzato una serie di incontri informali dei ministri dello sport e dei dirigenti in materia di sport; |
|
iii) |
che il dialogo al livello dell'UE ha avuto luogo con le parti interessate in materia di sport a vari livelli, in particolare nell'ambito del Forum europeo dello sport; |
|
iv) |
del dialogo sociale europeo in materia di sport, con un comitato di dialogo settoriale sul calcio istituito nel 2008. |
3. RITIENE:
|
i) |
che, a seguito dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona, sia iniziata una nuova era per le priorità dell'UE in materia di sport; |
|
ii) |
che un dialogo rafforzato dell'UE con le parti interessate del settore dello sport costituirebbe un'opportunità per uno scambio di opinioni continuo e ben strutturato sulle priorità, l'attuazione ed il follow up della cooperazione UE in materia di sport; |
|
iii) |
che occorra sviluppare ulteriormente tale dialogo consolidando le strutture e pratiche esistenti, in particolare gli incontri annuali del Forum europeo dello sport; |
|
iv) |
che vi sia inoltre una necessità specifica di sviluppare la componente ad alto livello del dialogo già esistente, in collegamento con le sessioni del Consiglio. |
4. CONVIENE DI CONSEGUENZA SULL'OPPORTUNITÀ CHE LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO:
|
i) |
convochi periodicamente, di norma a margine di una sessione del Consiglio, una riunione informale dei principali rappresentanti delle autorità pubbliche UE e del movimento sportivo al fine di procedere a uno scambio di opinioni sulle questioni relative allo sport nell'UE; |
|
ii) |
stabilisca, al termine delle necessarie consultazioni, un ordine del giorno per ciascuna riunione, che dovrebbe incentrarsi in particolare sulle questioni affrontate o da affrontare in recenti o prossime sessioni del Consiglio; |
|
iii) |
inviti alla riunione un numero di partecipanti limitato, cercando di assicurare una partecipazione equilibrata delle autorità pubbliche UE, da un lato, e dei rappresentanti del movimento sportivo, dall'altro; |
|
iv) |
inviti a tale riunione rappresentanti del Consiglio (il trio di presidenza, un rappresentante del prossimo trio di presidenza, con l'assistenza del segretariato del Consiglio), la Commissione europea e il Parlamento europeo; |
|
v) |
cerchi di ottenere una partecipazione rappresentativa, ampia ed equilibrata da parte del movimento sportivo alla riunione, con particolare riguardo agli organi dell'UE e dell'Europa. |
Nel definire l'elenco dei partecipanti in rappresentanza del movimento sportivo, la presidenza dovrebbe tenere pienamente conto dell'ordine del giorno della sessione del Consiglio, delle priorità del trio di presidenza e di eventuali questioni urgenti o d'attualità, comprese quelle sollevate nel contesto degli incontri annuali del Forum europeo dello sport. Si dovrebbe inoltre esaminare, ove opportuno, la questione della continuità della rappresentanza.
A questo riguardo, la presidenza dovrebbe inoltre conformarsi ai seguenti orientamenti:
|
— |
tenere conto della diversità del mondo dello sport, considerando in particolare i seguenti aspetti: discipline sportive olimpiche e non olimpiche; pratiche sportive professionali e dilettantistiche; attività sportive competitive e ricreative, nonché sport di base e per persone con disabilità, |
|
— |
tenere conto degli interessi delle varie parti coinvolte nel settore dello sport, comprese quelle aventi dimensioni europea, per esempio le organizzazioni centrali, le federazioni europee e nazionali, i club e gli sportivi, |
|
— |
tenere conto delle specificità del settore dello sport, |
|
— |
tenere anche conto della dimensione internazionale della cooperazione dell'UE in materia di sport. |
IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Consiglio
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/3 |
DECISIONE DEL CONSIGLIO
del 22 novembre 2010
relativa alla nomina dei membri titolari e dei membri supplenti del consiglio di direzione dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
2010/C 322/02
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 2062/94 del Consiglio, del 18 luglio 1994, relativo all'istituzione di un'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (1), in particolare l'articolo 8,
visti gli elenchi dei candidati presentati al Consiglio dai governi degli Stati membri, e dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori,
visti gli elenchi dei membri titolari e dei membri supplenti del Comitato consultivo per la sicurezza, e la salute sul luogo di lavoro,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Con decisione dell'8 novembre 2007 (2) il Consiglio ha nominato i membri titolari e i membri supplenti del consiglio di direzione dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro per il periodo dall'8 novembre 2007 al 7 novembre 2010. |
|
(2) |
È opportuno nominare, per un periodo di tre anni, i membri titolari e i membri supplenti del consiglio di direzione, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Sono nominati membri titolari e membri supplenti del consiglio di direzione dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro per il periodo dall'8 novembre 2010 al 7 novembre 2013:
I. RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI
|
Paese |
Membri titolari |
Membri supplenti |
|
Belgio |
Sig. Willy IMBRECHTS |
Sig. Christian DENEVE |
|
Bulgaria |
Sig. Atanas KOLCHAKOV |
Sig.ra Darina KONOVA |
|
Repubblica ceca |
Sig.ra Daniela KUBÍČKOVÁ |
Sig.ra Anežka SIXTOVÁ |
|
Danimarca |
Sig.ra Charlotte SKJOLDAGER |
Sig.ra Annemarie KNUDSEN |
|
Germania |
Sig. Ulrich RIESE |
Sig. Kai SCHÄFER |
|
Estonia |
Sig. Tiit KAADU |
Sig.ra Pille STRAUSS-RAATS |
|
Irlanda |
Sig. Daniel KELLY |
Sig.ra Mary DORGAN |
|
Grecia |
Sig.ra Elissavet GALANOPOULOU |
Sig. Antonios CHRISTODOULOU |
|
Spagna |
Sig.ra Conceptión PASCUAL LIZANA |
Sig. Mario GRAU RIOS |
|
Francia |
Sig.ra Mireille JARRY |
Sig. Laurent GRANGERET |
|
Italia |
|
|
|
Cipro |
Sig. Leandros NICOLAIDES |
Sig. Anastassios YIANNAKI |
|
Lettonia |
Sig. Renārs LŪSIS |
Sig.ra Jolanta GEDUŠA |
|
Lituania |
Sig.ra Aldona SABAITIENĖ |
Sig.ra Vilija KONDROTIENĖ |
|
Lussemburgo |
|
|
|
Ungheria |
|
|
|
Malta |
|
|
|
Paesi Bassi |
Sig. M. P. FLIER |
Sig. M. G. DEN HELD |
|
Austria |
Sig.ra Gertrud BREINDL |
Sig.ra Eva-Elisabeth SZYMANSKI |
|
Polonia |
Sig.ra Danuta KORADECKA |
Sig. Daniel Andrzej PODGÓRSKI |
|
Portogallo |
Sig. Luís Filipe NASCIMENTO LOPES |
Sig. José Manuel dos SANTOS |
|
Romania |
Sig. Marian TĂNASE |
Sig.ra Anca Mihaela PRICOP |
|
Slovenia |
Sig.ra Tatjana PETRIČEK |
Sig. Jože HAUKO |
|
Slovacchia |
Sig.ra Laurencia JANČUROVÁ |
Sig.ra Elena PALIKOVÁ |
|
Finlandia |
Sig. Leo SUOMAA |
Sig. Erkki YRJÄNHEIKKI |
|
Svezia |
Sig. Mikael SJÖBERG |
Sig. Stefan HULT |
|
Regno Unito |
Sig. Clive FLEMING |
Sig. Stuart BRISTOW |
II. RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI
|
Paese |
Membri titolari |
Membri supplenti |
|
Belgio |
Sig. François PHILIPS |
Sig. Herman FONCK |
|
Bulgaria |
Sig. Aleksander ZAGOROV |
Sig. Ivan KOKALOV |
|
Repubblica ceca |
Sig. Jaroslav ZAVADIL |
Sig. Miroslav KOSINA |
|
Danimarca |
Sig. Jan KAHR FREDERIKSEN |
Sig.ra Lone JACOBSEN |
|
Germania |
|
|
|
Estonia |
Sig. Argo SOON |
Sig. Ülo KRISTJUHAN |
|
Irlanda |
Sig. Sylvester CRONIN |
Sig. ra Esther LYNCH |
|
Grecia |
Sig. Ioannis ADAMAKIS |
Sig. Ioannis VASSILOPOULOS |
|
Spagna |
Sig. ra Marisa RUFINO |
Sig. Pedro J. LINARES |
|
Francia |
Sig. Gilles SEITZ |
Sig. Henri FOREST |
|
Italia |
Sig. Sebastiano CALLERI |
Sig.ra Gabriella GALLI |
|
Cipro |
Sig.ra Maria THEOCHARIDOU |
Sig. Nicos ANDREOU |
|
Lettonia |
Sig. Ziedonis ANTAPSONS |
Sig. Mārtiņš PUŽULS |
|
Lituania |
Sig. Vitalius JARMONTOVIČIUS |
Sig. Gediminas MOZŪRA |
|
Lussemburgo |
|
|
|
Ungheria |
Sig. Károly GYÖRGY |
Sig.ra Erika KOLLER |
|
Malta |
|
|
|
Paesi Bassi |
Sig. H. VAN STEENBERGEN |
Sig.ra Sonja BALJEU |
|
Austria |
|
|
|
Polonia |
Sig. Mariusz ŁUSZCZYK |
Sig.ra Iwona PAWLACZYK |
|
Portogallo |
|
|
|
Romania |
|
|
|
Slovenia |
Sig.ra Lučka BÖHM |
Sig.ra Andreja MRAK |
|
Slovacchia |
Sig. Bohuslav BENDÍK |
Sig. Alexander ŤAŽÍK |
|
Finlandia |
Sig.ra Raili PERIMÄKI |
Sig. Erkki AUVINEN |
|
Svezia |
Sig.ra Christina JÄRNSTEDT |
Sig. Börje SJÖHOLM |
|
Regno Unito |
Sig. Hugh ROBERTSON |
Sig.ra Liz SNAPE |
III. RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI DATORI DI LAVORO
|
Paese |
Membri titolari |
Membri supplenti |
|
Belgio |
Sig. Kris DE MEESTER |
Sig. André PELEGRIN |
|
Bulgaria |
Sig. Georgi STOEV |
|
|
Repubblica ceca |
Sig. Karel PETRŽELKA |
Sig. Martin RÖHRICH |
|
Danimarca |
Sig. Thomas PHILBERT NIELSEN |
|
|
Germania |
Sig. Eckhard METZE |
Sig. Herbert BENDER |
|
Estonia |
Sig. Marek SEPP |
Sig.ra Veronika KAIDIS |
|
Irlanda |
Sig.ra Theresa DOYLE |
Sig. Kevin ENRIGHT |
|
Grecia |
Sig. Pavlos KYRIAKONGGONAS |
Sig.ra Natassa AVLONITOU |
|
Spagna |
Sig.ra Pilar IGLESIAS VALCARCE |
Sig.ra Laura CASTRILLO NÚŇEZ |
|
Francia |
Sig.ra Nathalie BUET |
Sig. Patrick LÉVY |
|
Italia |
Sig.ra Fabiola LEUZZI |
|
|
Cipro |
Sig. Polyvios POLYVIOU |
Sig.ra Lena PANAYIOTOU |
|
Lettonia |
Sig.ra Liene VANCĀNE |
|
|
Lituania |
Sig. Vaidotas LEVICKIS |
Sig. Jonas GUZAVIČIUS |
|
Lussemburgo |
Sig. François ENGELS |
Sig. Pierre BLAISE |
|
Ungheria |
Sig. Géza BOMBERA |
|
|
Malta |
Sig. Joe DELIA |
Sig. John SCICLUNA |
|
Paesi Bassi |
Sig. W. M. J. M. VAN MIERLO |
Sig. G. O. H. MEIJER |
|
Austria |
Sig.ra Christa SCHWENG |
Sig.ra Alexandra SCHÖNGRUNDNER |
|
Polonia |
|
|
|
Portogallo |
Sig. Marcelino PENA E COSTA |
Sig. Luís HENRIQUE |
|
Romania |
Sig. Ovidiu NICOLESCU |
Sig. Adrian IZVORANU |
|
Slovenia |
Sig. Igor ANTAUER |
Sig. ra Maja SKORUPAN |
|
Slovacchia |
Sig. Róbert MAJTNER |
|
|
Finlandia |
Sig.ra Katja LEPPÄNEN |
Sig. Rauno TOIVONEN |
|
Svezia |
Sig.ra Bodil MELLBLOM |
Sig.ra Cecilia ANDERSON |
|
Regno Unito |
Sig. Neil CARBERRY |
Sig. Keith SEXTON |
Articolo 2
Il Consiglio nominerà in una data successiva i membri titolari e i membri supplenti non ancora designati.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore alla data dell'adozione.
Fatto a Bruxelles, addì 22 novembre 2010.
Per il Consiglio
Il presidente
S. VANACKERE
(1) GU L 216 del 20.8.1994, pag. 1.
(2) GU C 271 del 14.11.2007, pag. 4.
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/8 |
DECISIONE DEL CONSIGLIO
del 22 novembre 2010
relativa alla nomina dei membri titolari e dei membri supplenti del consiglio di direzione della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro
2010/C 322/03
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CEE) n. 1365/75 del Consiglio, del 26 maggio 1975, concernente l'istituzione di una Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (1), in particolare l'articolo 6,
visti gli elenchi dei candidati presentati al Consiglio dai governi degli Stati membri e dalle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Il Consiglio, con decisione del 19 novembre 2007 (2), ha nominato i membri titolari e i membri supplenti del consiglio di direzione della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro per il periodo dal 1o dicembre 2007 al 30 novembre 2010. |
|
(2) |
È opportuno provvedere alla nomina per un periodo di tre anni dei membri titolari e dei membri supplenti del consiglio di direzione in rappresentanza dei governi degli Stati membri e delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro. |
|
(3) |
Spetta alla Commissione nominare i propri rappresentanti in seno al consiglio di direzione, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Sono nominati membri titolari e membri supplenti del consiglio di direzione della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro per il periodo dal 1o dicembre 2010 al 30 novembre 2013:
I. RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI
|
Paese |
Membri titolari |
Membri supplenti |
|
Belgio |
Sig. Michel DE GOLS |
Sig. Jan BATEN |
|
Bulgaria |
Sig. Dragomir DRAGANOV |
Sig.ra Teodora DEMIREVA |
|
Repubblica ceca |
Sig. Vlastimil VÁŇA |
Sig.ra Martina KAJÁNKOVÁ |
|
Danimarca |
Sig.ra Lone HENRIKSEN |
Sig.ra Lisbet MØLLER NIELSEN |
|
Germania |
Sig. Andreas HORST |
Sig. Sebastian JOBELIUS |
|
Estonia |
Sig. Märt MASSO |
Sig.ra Ester RÜNKLA |
|
Irlanda |
Sig. Paul CULLEN |
|
|
Grecia |
Sig.ra Stamatia PISSIMISSI |
Sig. Ioannis KONSTANTAKOPOULOS |
|
Spagna |
Sig.ra María de MINGO CORRAL |
Sig. José ZAPATERO RANZ |
|
Francia |
Sig.ra Valérie DELAHAYE-GUILLOCHEAU |
Sig.ra Marie-Soline CHOMEL |
|
Italia |
|
|
|
Cipro |
Sig. Orestis MESSIOS |
Sig.ra Yiota KAMBOURIDOU |
|
Lettonia |
Sig.ra Ineta TĀRE |
Sig.ra Ineta VJAKSE |
|
Lituania |
Sig.ra Rita SKREBIŠKIENĖ |
Sig. Evaldas BACEVIČIUS |
|
Lussemburgo |
|
|
|
Ungheria |
|
|
|
Malta |
|
|
|
Paesi Bassi |
Sig. Lauris BEETS |
Sig. Martin BLOMSMA |
|
Austria |
Sig. Andreas SCHALLER |
Sig.ra Petra HRIBERNIG |
|
Polonia |
Sig. Jerzy CIECHAŃSKI |
Sig.ra Joanna MACIEJEWSKA |
|
Portogallo |
Sig. José Luís FORTE |
Sig. Fernando RIBEIRO LOPES |
|
Romania |
Sig. Sorin Ioan BOTEZATU |
Sig.ra Liana Ramona MOSTENESCU |
|
Slovenia |
Sig.ra Vladka KOMEL |
Sig.ra Metka ŠTOKA-DEBEVEC |
|
Slovacchia |
|
|
|
Finlandia |
Sig.ra Pirjo HARJUNEN |
Sig. Antti NÄRHINEN |
|
Svezia |
Sig. Per NYSTRÖM |
Sig.ra Åsa FORSSELL |
|
Regno Unito |
|
|
II. RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI
|
Paese |
Membri titolari |
Membri Supplenti |
|
Belgio |
Sig. Herman FONCK |
Sig. François PHILIPS |
|
Bulgaria |
Sig.ra Keti KOYNAKOVA |
Sig. Ivan KOKALOV |
|
Repubblica ceca |
Sig.ra Hana MÁLKOVÁ |
Sig. Tomáš PAVELKA |
|
Danimarca |
Sig. Ole PRASZ |
|
|
Germania |
Sig. Dieter POUGIN |
Sig.ra Friederike POSSELT |
|
Estonia |
Sig. Kalle KALDA |
Sig.ra Kadi ALATALU |
|
Irlanda |
Sig.ra Sally Anne KINAHAN |
Sig. Liam BERNEY |
|
Grecia |
|
|
|
Spagna |
Sig.ra Antonia RAMOS |
Sig. Ramón BAEZA |
|
Francia |
Sig. Emmanuel COUVREUR |
|
|
Italia |
Sig. Uliano STENDARDI |
Sig.ra Giulia BARBUICCI |
|
Cipro |
Sig. Nicolaos EPISTITHIOU |
Sig. Andreas MATSAS |
|
Lettonia |
Sig.ra Ruta PORNIECE |
Sig.ra Linda ROMELE |
|
Lituania |
Sig.ra Kristina KRUPAVIČIENĖ |
Sig.ra Danutė ŠLIONSKIENĖ |
|
Lussemburgo |
Sig.ra Viviane GOERGEN |
Sig. René PIZZAFERRI |
|
Ungheria |
Sig.ra Erzsébet HANTI |
|
|
Malta |
Sig. William PORTELLI |
|
|
Paesi Bassi |
Sig. Erik PENTENGA |
Sig. Leon MEIJER |
|
Austria |
Sig.ra Karin ZIMMERMANN |
Sig.ra Sonja FREITAG |
|
Polonia |
Sig. Bogdan OLSZEWSKI |
Sig. Piotr OSTROWSKI |
|
Portogallo |
Sig. Vítor Manuel Vicente COELHO |
Sig. Armando FARIAS |
|
Romania |
Sig.ra Cecilia GOSTIN |
|
|
Slovenia |
Sig. Pavle VRHOVEC |
Sig.ra Maja KONJAR |
|
Slovacchia |
Sig. Erik MACÁK |
Sig.ra Margarita DÖMÉNYOVÁ |
|
Finlandia |
Sig. Juha ANTILA |
Sig.ra Leila KURKI |
|
Svezia |
Sig. Mats ESSEMYR |
Sig. Sten GELLERSTEDT |
|
Regno Unito |
Sig. Hugh ROBERTSON |
Sig.ra Elena CRASTA |
III. RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI DATORI DI LAVORO
|
Paese |
Membri titolari |
Membri supplenti |
|
Belgio |
Sig. Kris DE MEESTER |
Sig. Roland WAEYAERT |
|
Bulgaria |
Sig. Dimitar BRANKOV |
Sig. Nikola ZIKATANOV |
|
Repubblica ceca |
Sig.ra Vladimíra DRBALOVÁ |
Sig.ra Pavla BŘEČKOVÁ |
|
Danimarca |
Sig. Benjamin HOLST |
Sig. Nils Juhl ANDREASEN |
|
Germania |
Sig. Lutz MÜHL |
Sig.ra Renate HORNUNG-DRAUS |
|
Estonia |
Sig.ra Eve PÄÄRENDSON |
Sig. Tarmo KRIIS |
|
Irlanda |
Sig. Brendan McGINTY |
Sig. Eamonn McCOY |
|
Grecia |
Sig.ra Rena BARDANI |
Sig.ra Christina GEORGANTA |
|
Spagna |
Sig. Miguel CANALES GUTIÉRREZ |
Sig.ra Rosario ESCOLAR POLO |
|
Francia |
Sig. Emmanuel JAHAN |
Sig. Emmanuel JULIEN |
|
Italia |
Sig.ra Stefania ROSSI |
Sig.ra Paola ASTORRI |
|
Cipro |
Sig.ra Lena PANAYIOTOU |
Sig. Polyvios POLYVIOU |
|
Lettonia |
Sig. Eduards FILIPPOVS |
Sig.ra Anita LICE |
|
Lituania |
Sig. Andrius GUZAVIČIUS |
Sig.ra Dovilė BAŠKYTĖ |
|
Lussemburgo |
Sig. Pierre OESCH |
Sig.ra Magalie LYSIAK |
|
Ungheria |
Sig. Antal CSUPORT |
Sig. Istvan KOMOROCZKI |
|
Malta |
Sig. Santo PORTERA |
|
|
Paesi Bassi |
Sig. W. M. J. M. VAN MIERLO |
Sig. Gerard A. M. VAN DER GRIND |
|
Austria |
Sig.ra Ruth LIST |
Sig.ra Heidrun MAIER-DE-KRUIJFF |
|
Polonia |
Sig. Piotr SARNECKI |
Sig. Adam AMBROZIK |
|
Portogallo |
Sig. Marcelino PENA E COSTA |
Sig. António VERGUEIRO |
|
Romania |
|
|
|
Slovenia |
Sig.ra Tatjana PAJNKIHAR |
Sig. Igor ANTAUER |
|
Slovacchia |
Sig. Martin HOŠTÁK |
Sig.ra Viola KROMEROVÁ |
|
Finlandia |
Sig. Seppo SAUKKONEN |
Sig.ra Anu SAJAVAARA |
|
Svezia |
Sig. Sverker RUDEBERG |
Sig. Niklas BECKMAN |
|
Regno Unito |
Sig. Neil CARBERRY |
Sig. Ben DIGBY |
Articolo 2
Il Consiglio procederà in una data successiva alla nomina dei membri titolari e dei membri supplenti non ancora designati.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore alla data di adozione.
Fatto a Bruxelles, addì 22 novembre 2010.
Per il Consiglio
Il presidente
S. VANACKERE
(1) GU L 139 del 30.5.1975, pag. 1.
(2) GU C 282 del 24.11.2007, pag. 10.
Commissione europea
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/12 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
26 novembre 2010
2010/C 322/04
1 euro =
|
|
Moneta |
Tasso di cambio |
|
USD |
dollari USA |
1,3225 |
|
JPY |
yen giapponesi |
110,92 |
|
DKK |
corone danesi |
7,4540 |
|
GBP |
sterline inglesi |
0,84470 |
|
SEK |
corone svedesi |
9,3070 |
|
CHF |
franchi svizzeri |
1,3252 |
|
ISK |
corone islandesi |
|
|
NOK |
corone norvegesi |
8,1770 |
|
BGN |
lev bulgari |
1,9558 |
|
CZK |
corone ceche |
24,725 |
|
EEK |
corone estoni |
15,6466 |
|
HUF |
fiorini ungheresi |
279,90 |
|
LTL |
litas lituani |
3,4528 |
|
LVL |
lats lettoni |
0,7096 |
|
PLN |
zloty polacchi |
4,0275 |
|
RON |
leu rumeni |
4,3125 |
|
TRY |
lire turche |
1,9707 |
|
AUD |
dollari australiani |
1,3715 |
|
CAD |
dollari canadesi |
1,3523 |
|
HKD |
dollari di Hong Kong |
10,2671 |
|
NZD |
dollari neozelandesi |
1,7653 |
|
SGD |
dollari di Singapore |
1,7455 |
|
KRW |
won sudcoreani |
1 539,23 |
|
ZAR |
rand sudafricani |
9,4290 |
|
CNY |
renminbi Yuan cinese |
8,8178 |
|
HRK |
kuna croata |
7,4218 |
|
IDR |
rupia indonesiana |
11 919,98 |
|
MYR |
ringgit malese |
4,1830 |
|
PHP |
peso filippino |
58,626 |
|
RUB |
rublo russo |
41,5390 |
|
THB |
baht thailandese |
40,065 |
|
BRL |
real brasiliano |
2,2862 |
|
MXN |
peso messicano |
16,5244 |
|
INR |
rupia indiana |
60,6430 |
(1) Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/13 |
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA)
(ORO DA INVESTIMENTO ESENTE)
Elenco delle monete d’oro che soddisfano i criteri stabiliti all’articolo 344, paragrafo 1, punto 2, della direttiva 2006/112/CE del Consiglio (Regime speciale applicabile all’oro da investimento)
Valido per l’anno 2011
2010/C 322/05
NOTA ESPLICATIVA
|
a) |
Il presente elenco rispecchia i contributi inviati dagli Stati membri alla Commissione entro il termine fissato dall’articolo 345 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto. |
|
b) |
Le monete incluse nel presente elenco sono ritenute conformi ai criteri di cui all’articolo 344 e sono quindi trattate come oro da investimento negli Stati membri. La loro fornitura è pertanto esente da IVA per tutto il 2011. |
|
c) |
L’esenzione si applica a tutte le emissioni di una determinata moneta indicata nell’elenco, ad eccezione di quelle con purezza inferiore a 900 millesimi. |
|
d) |
Possono tuttavia godere dell’esenzione anche monete non presenti nell’elenco, purché rispettino i criteri della direttiva IVA. |
|
e) |
L’elenco è redatto in ordine alfabetico per paese e denominazione delle monete. All'interno della medesima categoria di monete, queste sono elencate per valore crescente. |
|
f) |
La denominazione delle monete rispecchia la valuta indicata sulle monete stesse. Laddove la valuta non sia indicata sulla moneta in caratteri romani, la sua denominazione è menzionata, ove possibile, tra parentesi. |
|
PAESE DI EMISSIONE |
MONETE |
|
AFGHANISTAN |
(20 AFGHANI) 10 000 AFGHANI (1/2 AMANI) (1 AMANI) (2 AMANI) (4 GRAMS) (8 GRAMS) 1 TILLA 2 TILLAS |
|
ALBANIA |
20 LEKE 50 LEKE 100 LEKE 200 LEKE 500 LEKE |
|
ALDERNEY |
5 POUNDS 25 POUNDS 1 000 POUNDS |
|
ANDORRA |
50 DINERS 100 DINERS 250 DINERS 1 SOVEREIGN |
|
ANGUILLA |
5 DOLLARS 10 DOLLARS 20 DOLLARS 100 DOLLARS |
|
ANTILLE OLANDESI |
5 GULDEN 10 GULDEN 50 GULDEN 100 GULDEN 300 GULDEN |
|
ARABIA SAUDITA |
1 GUINEA (= 1 SAUDI POUND) |
|
ARGENTINA |
1 ARGENTINO |
|
ARUBA |
10 FLORIN 25 FLORIN |
|
AUSTRALIA |
5 DOLLARS 15 DOLLARS 25 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS 150 DOLLARS 200 DOLLARS 250 DOLLARS 500 DOLLARS 1 000 DOLLARS 2 500 DOLLARS 3 000 DOLLARS 10 000 DOLLARS 1/2 SOVEREIGN (= 1/2 POUND) 1 SOVEREIGN (= 1 POUND) |
|
AUSTRIA |
10 CORONA (= 10 KRONEN) 20 CORONA (= 20 KRONEN) 100 CORONA (= 100 KRONEN) 1 DUCAT (4 DUCATS) 10 EURO 25 EURO 50 EURO 100 EURO 4 FLORIN = 10 FRANCS (= 4 GULDEN) 8 FLORIN = 20 FRANCS (= 8 GULDEN) 25 SCHILLING 100 SCHILLING 200 SCHILLING 200 SHILLING/10 EURO 500 SCHILLING 1 000 SCHILLING 2 000 SCHILLING |
|
BAHAMAS |
10 DOLLARS 20 DOLLARS 25 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS 150 DOLLARS 200 DOLLARS 250 DOLLARS 2 500 DOLLARS |
|
BELGIO |
10 ECU 20 ECU 25 ECU 50 ECU 100 ECU 50 EURO GOLD 100 EURO 10 FRANCS 20 FRANCS 5 000 FRANCS |
|
BELIZE |
25 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS 250 DOLLARS |
|
BERMUDA |
10 DOLLARS 25 DOLLARS 30 DOLLARS 50 DOLLARS 60 DOLLARS 100 DOLLARS 200 DOLLARS 250 DOLLARS |
|
BHUTAN |
1 SERTUM 2 SERTUMS 5 SERTUMS |
|
BOLIVIA |
4 000 PESOS BOLIVIANOS |
|
BOTSWANA |
5 PULA 150 PULA 10 THEBE |
|
BRASILE |
300 CRUZEIROS (4 000 REIS) (5 000 REIS) (6 400 REIS) (10 000 REIS) (20 000 REIS) |
|
BULGARIA |
(1 LEV) (5 LEVA) (10 LEVA) (20 LEVA) (100 LEVA) (125 LEVA) (1 000 LEVA) (10 000 LEVA) (20 000 LEVA) |
|
BURUNDI |
10 FRANCS 25 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS |
|
CANADA |
1 DOLLAR 2 DOLLARS 5 DOLLARS 10 DOLLARS 20 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS 175 DOLLARS 200 DOLLARS 350 DOLLARS 1 SOVEREIGN |
|
CECOSLOVACCHIA |
1 DUKÁT 2 DUKÁT 5 DUKÁT 10 DUKÁT |
|
CIAD |
3 000 FRANCS 5 000 FRANCS 10 000 FRANCS 20 000 FRANCS |
|
CILE |
2 PESOS 5 PESOS 10 PESOS 20 PESOS 50 PESOS 100 PESOS 200 PESOS |
|
CINA |
5/20 YUAN (1/20 oz) 10/50 YUAN (1/10 oz) 25/100 YUAN (1/4 oz) 50/200 YUAN (1/2 oz) 100/500 YUAN (1 oz) 5 (YUAN) 10 (YUAN) 20 (YUAN) 25 (YUAN) 50 (YUAN) 100 (YUAN) 150 (YUAN) 200 (YUAN) 250 (YUAN) 300 (YUAN) 400 (YUAN) 450 (YUAN) 500 (YUAN) 1 000 (YUAN) |
|
CIPRO |
50 POUNDS |
|
COLOMBIA |
1 PESO 2 PESOS 2 1/2 PESOS 5 PESOS 10 PESOS 20 PESOS 100 PESOS 200 PESOS 300 PESOS 500 PESOS 1 000 PESOS 1 500 PESOS 2 000 PESOS 15 000 PESOS |
|
CONGO |
10 FRANCS 20 FRANCS 25 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS |
|
COREA DEL SUD |
2 500 WON 20 000 WON 25 000 WON 30 000 WON 50 000 WON |
|
COSTA D'AVORIO |
10 FRANCS 25 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS |
|
COSTA RICA |
5 COLONES 10 COLONES 20 COLONES 50 COLONES 100 COLONES 200 COLONES 1 500 COLONES 5 000 COLONES 25 000 COLONES |
|
CUBA |
4 PESOS 5 PESOS 10 PESOS 20 PESOS 50 PESOS 100 PESOS |
|
DANIMARCA |
10 KRONER 20 KRONER |
|
ECUADOR |
1 CONDOR 10 SUCRES |
|
EL SALVADOR |
25 COLONES 50 COLONES 100 COLONES 200 COLONES 250 COLONES |
|
EMIRATI ARABI UNITI |
(500 DIRHAMS) (750 DIRHAMS) (1 000 DIRHAMS) |
|
ETIOPIA |
400 BIRR 600 BIRR 10 (DOLLARS) 20 (DOLLARS) 50 (DOLLARS) 100 (DOLLARS) 200 (DOLLARS) |
|
FIGI |
5 DOLLARS 10 DOLLARS 200 DOLLARS 250 DOLLARS |
|
FILIPPINE |
1 000 PISO 1 500 PISO 5 000 PISO |
|
FINLANDIA |
100 EURO 1 000 MARKKAA 2 000 MARKKAA |
|
FRANCIA |
1/4 EURO 10 EURO 20 EURO 50 EURO 100 EURO 200 EURO 250 EURO 500 EURO 1 000 EURO 5 000 EURO 5 FRANCS 10 FRANCS 20 FRANCS 40 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS 500 FRANCS 655,97 FRANCS |
|
GABON |
10 FRANCS 25 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS 1 000 FRANCS 3 000 FRANCS 5 000 FRANCS 10 000 FRANCS 20 000 FRANCS |
|
GAMBIA |
200 DALASIS 500 DALASIS 1 000 DALASIS |
|
GERMANIA |
1 DM 100 EURO |
|
GIAMAICA |
100 DOLLARS 250 DOLLARS |
|
GIBILTERRA |
1/25 CROWN 1/10 CROWN 1/5 CROWN 1/2 CROWN 1 CROWN 2 CROWNS 50 PENCE 1 POUND 5 POUNDS 25 POUNDS 50 POUNDS 100 POUNDS 1/25 ROYAL 1/10 ROYAL 1/5 ROYAL 1/2 ROYAL 1 ROYAL |
|
GIORDANIA |
2 DINARS 5 DINARS 10 DINARS 25 DINARS 50 DINARS 60 DINARS |
|
GUATEMALA |
5 QUETZALES 10 QUETZALES 20 QUETZALES |
|
GUERNSEY |
1 POUND 5 POUNDS 10 POUNDS 25 POUNDS 50 POUNDS 100 POUNDS |
|
GUINEA |
1 000 FRANCS 2 000 FRANCS 5 000 FRANCS 10 000 FRANCS |
|
GUINEA EQUATORIALE |
250 PESETAS 500 PESETAS 750 PESETAS 1 000 PESETAS 5 000 PESETAS |
|
HAITI |
20 GOURDES 50 GOURDES 100 GOURDES 200 GOURDES 500 GOURDES 1 000 GOURDES |
|
HONDURAS |
200 LEMPIRAS 500 LEMPIRAS |
|
HONG KONG |
1 000 DOLLARS |
|
INDIA |
1 MOHUR 15 RUPEES 1 SOVEREIGN |
|
INDONESIA |
2 000 RUPIAH 5 000 RUPIAH 10 000 RUPIAH 20 000 RUPIAH 25 000 RUPIAH 100 000 RUPIAH 200 000 RUPIAH |
|
IRAN |
(1/2 AZADI) (1 AZADI) (1/4 PAHLAVI) (1/2 PAHLAVI) (1 PAHLAVI) (2 1/2 PAHLAVI) (5 PAHLAVI) (10 PAHLAVI) 50 POUND 500 RIALS 750 RIALS 1 000 RIALS 2 000 RIALS |
|
IRAQ |
(5 DINARS) (50 DINARS) (100 DINARS) |
|
ISLANDA |
500 KRONUR 10 000 KRONUR |
|
ISOLA DI MAN |
1/20 ANGEL 1/10 ANGEL 1/4 ANGEL 1/2 ANGEL 1 ANGEL 5 ANGEL 10 ANGEL 15 ANGEL 20 ANGEL 1/25 CROWN 1/10 CROWN 1/5 CROWN 1/2 CROWN 1 CROWN 50 PENCE 1 POUND 2 POUNDS 5 POUNDS 50 POUNDS (1/2 SOVEREIGN) (1 SOVEREIGN) (2 SOVEREIGNS) (5 SOVEREIGNS) |
|
ISOLE CAYMAN |
25 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS 250 DOLLARS |
|
ISOLE COOK |
100 DOLLARS 200 DOLLARS 250 DOLLARS |
|
ISOLE MARSHALL |
20 DOLLARS 50 DOLLARS 200 DOLLARS |
|
ISOLE SALOMONE |
10 DOLLARS 25 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS |
|
ISOLE TURKS E CAICOS |
100 CROWNS |
|
ISOLE VERGINI BRITANNICHE |
100 DOLLARS |
|
ISRAELE |
20 LIROT 50 LIROT 100 LIROT 200 LIROT 500 LIROT 1 000 LIROT 5 000 LIROT 5 NEW SHEQALIM 10 NEW SHEQALIM 20 NEW SHEQALIM 5 SHEQALIM 10 SHEQALIM 500 SHEQEL |
|
ITALIA |
20 EURO 50 EURO |
|
IUGOSLAVIA |
20 DINARA 100 DINARA 200 DINARA 500 DINARA 1 000 DINARA 1 500 DINARA 2 000 DINARA 2 500 DINARA 5 000 DINARA 1 DUCAT 4 DUCATS |
|
JERSEY |
1 POUND 2 POUNDS 5 POUNDS 10 POUNDS 20 POUNDS 25 POUNDS 50 POUNDS 100 POUNDS 1 SOVEREIGN |
|
KATANGA |
5 FRANCS |
|
KENYA |
100 SHILLINGS 250 SHILLINGS 500 SHILLINGS |
|
KIRIBATI |
150 DOLLARS |
|
LESOTHO |
1 LOTI 2 MALOTI 4 MALOTI 10 MALOTI 20 MALOTI 50 MALOTI 100 MALOTI 250 MALOTI 500 MALOTI |
|
LETTONIA |
100 LATU |
|
LIBERIA |
12 DOLLARS 20 DOLLARS 25 DOLLARS 30 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS 200 DOLLARS 250 DOLLARS 500 DOLLARS 2 500 DOLLARS |
|
LUSSEMBURGO |
5 EURO 10 EURO 20 FRANCS 40 FRANCS |
|
MACAU |
250 PATACAS 500 PATACAS 1 000 PATACAS 10 000 PATACAS |
|
MALAWI |
250 KWACHA |
|
MALAYSIA |
100 RINGGIT 200 RINGGIT 250 RINGGIT 500 RINGGIT |
|
MALI |
10 FRANCS 25 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS |
|
MALTA |
50 EURO 5 (LIRI) 10 (LIRI) 20 (LIRI) 25 (LIRI) 50 (LIRI) 100 (LIRI) LM 25 |
|
MAURIZIO |
100 RUPEES 200 RUPEES 250 RUPEES 500 RUPEES 1 000 RUPEES |
|
MESSICO |
1/20 ONZA 1/10 ONZA 1/4 ONZA 1/2 ONZA 1 ONZA 2 PESOS 2 1/2 PESOS 5 PESOS 10 PESOS 20 PESOS 50 PESOS 250 PESOS 500 PESOS 1 000 PESOS 2 000 PESOS |
|
MONACO |
10 EURO 20 EURO 100 EURO 20 FRANCS 100 FRANCS 200 FRANCS |
|
MONGOLIA |
750 (TUGRIK) 1 000 (TUGRIK) |
|
NEPAL |
1 ASARPHI 1 000 RUPEES |
|
NICARAGUA |
50 CORDOBAS |
|
NIGER |
10 FRANCS 25 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS |
|
NORVEGIA |
10 KRONER 20 KRONER 1 500 KRONER |
|
NUOVA ZELANDA |
5 DOLLARS 10 DOLLARS 150 DOLLARS 1,56 grammes/1/20 ounce 3,11 grammes/1/10 ounce 7,77 grammes/1/4 ounce 15,56 grammes/1/2 ounce 31,1 grammes/1 ounce |
|
OMAN |
25 BAISA 50 BAISA 100 BAISA 1/4 OMANI RIAL 1/2 OMANI RIAL OMANI RIAL 5 OMANI RIALS 10 OMANI RIALS 15 OMANI RIALS 20 OMANI RIALS 25 OMANI RIALS 75 OMANI RIALS |
|
PAESI BASSI |
(1 DUKAAT) (2 DUKAAT) 10 EURO 20 EURO 50 EURO 1 GULDEN 5 GULDEN 10 GULDEN |
|
PAKISTAN |
3 000 RUPEES |
|
PANAMA |
100 BALBOAS 500 BALBOAS |
|
PAPUA NUOVA GUINEA |
100 KINA |
|
PERÙ |
1/5 LIBRA 1/2 LIBRA 1 LIBRA 5 SOLES 10 SOLES 20 SOLES 50 SOLES 100 SOLES |
|
POLONIA |
50 ZŁOTYCH (orzeł bielik) 50 ZŁOTYCH 100 ZŁOTYCH (orzeł bielik) 100 ZŁOTYCH 200 ZŁOTYCH (orzeł bielik) 200 ZŁOTYCH 500 ZŁOTYCH (orzeł bielik) |
|
PORTOGALLO |
1 ESCUDO 100 ESCUDOS 200 ESCUDOS 500 ESCUDOS 5 EURO 8 EURO 10 000 REIS |
|
REGNO UNITO |
(1/3 GUINEA) (1/2 GUINEA) 50 PENCE 2 POUNDS 5 POUNDS 10 POUNDS 25 POUNDS 50 POUNDS 100 POUNDS QUARTER SOVEREIGN (1/2 SOVEREIGN) (= 1/2 POUND) (1 SOVEREIGN) (= 1 POUND) (2 SOVEREIGNS) (5 SOVEREIGNS) |
|
REPUBBLICA CECA |
1 000 KORUN (1 000 Kč) 2 000 KORUN (2 000 Kč) 2 500 KORUN (2 500 Kč) 5 000 KORUN (5 000 Kč) 10 000 KORUN (10 000 Kč) |
|
REPUBBLICA DOMINICANA |
30 PESOS 100 PESOS 200 PESOS 250 PESOS |
|
REPUBBLICA SLOVACCA |
100 EURO 5 000 KORUN (5 000 Sk) 10 000 KORUN (10 000 Sk) |
|
RODESIA |
1 POUND 5 POUNDS 10 SHILLINGS |
|
ROMANIA |
12 1/2 LEI 20 LEI 25 LEI 50 LEI 100 LEI 500 LEI 1 000 LEI 2 000 LEI 5 000 LEI |
|
RUANDA |
10 FRANCS 25 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS |
|
RUSSIA |
10 (ROUBLES) 15 (ROUBLES) 25 (ROUBLES) 50 (ROUBLES) 100 (ROUBLES) 200 (ROUBLES) 1 000 (ROUBLES) 10 000 (ROUBLES) |
|
SAMOA OCCIDENTALE |
50 TALA 100 TALA |
|
SAN MARINO |
20 EURO 50 EURO 1 SCUDO 2 SCUDI 5 SCUDI 10 SCUDI |
|
SENEGAL |
10 FRANCS 25 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS 250 FRANCS 500 FRANCS 1 000 FRANCS 2 500 FRANCS |
|
SERBIA |
10 DINARA 20 DINARA |
|
SEYCHELLES |
1 000 RUPEES 1 500 RUPEES |
|
SIERRA LEONE |
20 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS 250 DOLLARS 500 DOLLARS 2 500 DOLLARS 1/4 GOLDE 1/2 GOLDE 1 GOLDE 5 GOLDE 10 GOLDE 1 LEONE |
|
SINGAPORE |
1 DOLLAR 2 DOLLARS 5 DOLLARS 10 DOLLARS 20 DOLLARS 25 DOLLARS 50 DOLLARS 100 DOLLARS 150 DOLLARS 250 DOLLARS 500 DOLLARS |
|
SIRIA |
(1/2 POUND) (1 POUND) |
|
SLOVENIA |
100 EURO 5 000 TOLARS 20 000 TOLARS 25 000 TOLARS |
|
SOMALIA |
20 SHILLINGS 50 SHILLINGS 100 SHILLINGS 200 SHILLINGS 500 SHILLINGS 1 500 SHILLINGS |
|
SPAGNA |
2 (ESCUDOS) 10 (ESCUDOS) 20 EURO 100 EURO 200 EURO 400 EURO 10 PESETAS 20 PESETAS 25 PESETAS 5 000 PESETAS 10 000 PESETAS 20 000 PESETAS 40 000 PESETAS 80 000 PESETAS 100 (REALES) |
|
SUD AFRICA |
1/10 KRUGERRAND 1/4 KRUGERRAND 1/2 KRUGERRAND 1 KRUGERRAND 1/10 oz NATURA 1/4 oz NATURA 1/2 oz NATURA 1 oz NATURA 1/2 POND 1 POND 1/10 PROTEA 1 PROTEA 1 RAND 2 RAND 5 RAND 25 RAND 1/2 SOVEREIGN (= 1/2 POUND) 1 SOVEREIGN (= 1 POUND) |
|
SUDAN |
25 POUNDS 50 POUNDS 100 POUNDS |
|
SURINAME |
20 DOLLARS 50 DOLLARS 100 GULDEN |
|
SVEZIA |
10 KRONOR 20 KRONOR 1 000 KRONOR 2 000 KRONOR |
|
SVIZZERA |
10 FRANCS 20 FRANCS 50 FRANCS 100 FRANCS |
|
SWAZILAND |
2 EMALANGENI 5 EMALANGENI 10 EMALANGENI 20 EMALANGENI 25 EMALANGENI 50 EMALANGENI 100 EMALAGENI 250 EMALAGENI 1 LILANGENI |
|
TANZANIA |
1 500 SHILINGI 2 000 SHILINGI |
|
THAILANDIA |
(150 BAHT) (300 BAHT) (400 BAHT) (600 BAHT) (800 BAHT) (1 500 BAHT) (2 500 BAHT) (3 000 BAHT) (4 000 BAHT) (5 000 BAHT) (6 000 BAHT) |
|
TONGA |
1/2 HAU 1 HAU 5 HAU 1/4 KOULA 1/2 KOULA 1 KOULA |
|
TUNISIA |
2 DINARS 5 DINARS 10 DINARS 20 DINARS 40 DINARS 75 DINARS 10 FRANCS 20 FRANCS 100 FRANCS 5 PIASTRES |
|
TURCHIA |
(25 KURUSH) (= 25 PIASTRES) (50 KURUSH) (= 50 PIASTRES) (100 KURUSH) (= 100 PIASTRES) (250 KURUSH) (= 250 PIASTRES) (500 KURUSH) (= 500 PIASTRES) 1/2 LIRA 1 LIRA 500 LIRA 1 000 LIRA 10 000 LIRA 50 000 LIRA 100 000 LIRA 200 000 LIRA 1 000 000 LIRA 60 000 000 LIRA |
|
TUVALU |
50 DOLLARS |
|
UGANDA |
50 SHILLINGS 100 SHILLINGS 500 SHILLINGS 1 000 SHILLINGS |
|
UNGHERIA |
1 DUKAT 4 FORINT = 10 FRANCS 8 FORINT = 20 FRANCS 50 FORINT 100 FORINT 200 FORINT 500 FORINT 1 000 FORINT 5 000 FORINT 10 000 FORINT 20 000 FORINT 50 000 FORINT 100 000 FORINT 500 000 FORINT 10 KORONA 20 KORONA 100 KORONA |
|
URUGUAY |
5 000 NUEVO PESOS 20 000 NUEVO PESOS 5 PESOS |
|
USA |
2,5 DOLLARS 5 DOLLARS 10 DOLLARS (AMERICAN EAGLE) 20 DOLLARS 25 DOLLARS 50 DOLLARS |
|
VATICANO |
20 EURO 50 EURO 10 LIRE GOLD 20 LIRE 100 LIRE GOLD |
|
VENEZUELA |
(10 BOLIVARES) (20 BOLIVARES) (100 BOLIVARES) 1 000 BOLIVARES 3 000 BOLIVARES 5 000 BOLIVARES 10 000 BOLIVARES 5 VENEZOLANOS |
|
ZAIRE |
100 ZAIRES |
|
ZAMBIA |
250 KWACHA |
V Avvisi
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA COMMERCIALE COMUNE
Commissione europea
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/27 |
Avviso di imminente scadenza di alcune misure antidumping
2010/C 322/06
1. Conformemente a quanto disposto dall'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea (1), la Commissione europea informa che, salvo avvio di un riesame secondo la procedura che segue, le misure antidumping sottoindicate scadranno alla data specificata nella tabella.
2. Procedura
I produttori dell'Unione possono presentare una domanda di riesame per iscritto. La domanda deve contenere sufficienti elementi di prova del fatto che, una volta scadute le misure, esiste il rischio di persistenza o reiterazione del dumping e del pregiudizio.
Qualora la Commissione decida di riesaminare le misure in questione, gli importatori, gli esportatori, i rappresentanti del paese esportatore e i produttori dell'Unione avranno la possibilità di sviluppare, confutare o commentare gli argomenti avanzati nella domanda di riesame.
3. Termine
I produttori dell'Unione possono presentare per iscritto una domanda di riesame sulla base di quanto precede, da far pervenire alla Commissione europea, direzione generale del Commercio (unità H-1), N-105 4/92, 1049 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË (2) in qualsiasi momento dopo la data di pubblicazione del presente avviso, ma non oltre tre mesi prima della data indicata nella tabella.
4. Il presente avviso è pubblicato a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1225/2009.
|
Prodotto |
Paese/i di origine o di esportazione |
Misure |
Riferimento |
Data di scadenza |
|
Magnesite calcinata a morte (sinterizzata) |
Repubblica popolare cinese |
Dazio antidumping |
Regolamento (CE) n. 716/2006 del Consiglio (GU L 125 del 12.5.2006, pag. 1) |
13.5.2011 |
(1) GU L 343 del 22.12.2009, pag. 51.
(2) Fax +32 22956505.
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Commissione europea
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/28 |
Notifica preventiva di una concentrazione
(Caso COMP/M.6039 — GE/Dresser)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
2010/C 322/07
|
1. |
In data 19 novembre 2010 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione General Electric Group («GE», USA) acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo dell’insieme di Dresser Holdings, Inc («Dresser», USA) mediante acquisto di quote. |
|
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
|
|
3. |
A seguito di un esame preliminare, la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione finale al riguardo. |
|
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6039 — GE/Dresser, al seguente indirizzo:
|
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/29 |
Notifica preventiva di una concentrazione
(Caso COMP/M.6074 — ČEZ/EPH/Mibrag Group)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
2010/C 322/08
|
1. |
In data 19 novembre 2010 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione HC Fin3 NV (Paesi Bassi), di proprietà esclusiva di Energetický a průmyslový holding, a.s. («EPH», Repubblica ceca), e ČEZ, a.s. («ČEZ», Repubblica ceca) acquisiscono, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo comune di JTSD Braunkohlebergbau GmbH («JTSD», Germania) e della sua controllata al 100 % Mitteldeutsche Braunkohlengesellschaft mbH («Mibrag», Germania; Mibrag e le sue controllate sono denominate collettivamente «gruppo Mibrag»), attualmente controllate dalla controllata di ČEZ Severočeské doly a.s. («SD», Repubblica ceca) e dalla società veicolo di proprietà esclusiva del sig. Křetínský, cioè Lignite Investments (Cipro), mediante acquisto di quote. |
|
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
|
|
3. |
A seguito di un esame preliminare, la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione finale al riguardo. |
|
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6074 — ČEZ/EPH/Mibrag Group, al seguente indirizzo:
|
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/30 |
Notifica preventiva di una concentrazione
(Caso COMP/M.6072 — Carlyle/Primondo Operations)
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(Testo rilevante ai fini del SEE)
2010/C 322/09
|
1. |
In data 19 novembre 2010 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione The Carlyle Group («Carlyle», USA), tramite la sua controllata CEP III Participations S.à r.l. SICAR («CEP III», USA), acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo di determinate attività di vendita al dettaglio con i marchi «Walz» (Germania), «Bon’A Parte» (Danimarca), «Elégance» (Germania), «Mirabeau» (Germania), «Planet Sports» (Germania), e «Vertbaudet» (Germania) («Primondo Operations»), controllata dal Primondo Specialty Group («Primondo», Germania), mediante acquisto di quote. |
|
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
|
|
3. |
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa. |
|
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6072 — Carlyle/Primondo Operations, al seguente indirizzo:
|
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).
(2) GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32 («la comunicazione sulla procedura semplificata»).
ALTRI ATTI
Commissione europea
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/31 |
Pubblicazione di una domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari
2010/C 322/10
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro sei mesi dalla data della presente pubblicazione
DOCUMENTO UNICO
REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO
«ΚΑΤΣΙΚΑΚΙ ΕΛΑΣΣΟΝΑΣ» (KATSIKAKI ELASSONAS)
N. CE: EL-PDO-0005-0734-14.01.2009
IGP ( ) DOP ( X )
1. Denominazione:
«Κατσικάκι Ελασσόνας» (Katsikaki Elassonas)
2. Stato membro o paese terzo:
Grecia
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare:
3.1. Tipo di prodotto:
|
Classe 1.1. |
Carni fresche (e frattaglie) |
3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1:
Carne fresca di capretti da latte di età compresa tra 30 e 55 giorni, di peso compreso tra 5,5 e 9,0 kg, nati da capre che presentano le caratteristiche fenotipiche delle razze greche autoctone diffuse in tutta la Grecia continentale. Tali caratteristiche sono: altezza media, buono sviluppo corporeo, struttura fisica armoniosa, mantello di colori vari ma con predominanza del nero, pelo lungo, presenza di corna, orecchie di dimensioni medie, zampe robuste di dimensioni ridotte, resistenza eccezionale e forte temperamento, dieta frugale, resistenza a climi secchi e caldi, con pascoli scarsi e allevamento estensivo, maturità sessuale tardiva, ridotta incidenza di parti plurimi, scarsa produzione di latte [che presenta elevati livelli di grassi (5 %) e proteine (3,5 %)], resistenza alle condizioni climatiche estreme e alle malattie e capacità di operare lunghi spostamenti. Le popolazioni caprine in parola appartengono alla varietà greca locale (Capra Prisca) o sono il risultato di incroci con maschi della razza «Skopelos». Le capre vivono nella provincia di Elassona (i cui confini sono definiti di seguito) in allevamenti estensivi o semiestensivi e si nutrono in pascoli montani ad altitudini superiori ai 250 m.
Le carni del capretto da latte Elassonas sono vendute solo fresche sotto forma di: a) carcasse intere; b) mezzene; c) tagli.
Caratteri organolettici delle carni del «Κατσικάκι Ελασσόνας» (Katsikaki Elassonas)
Le carni del «Κατσικάκι Ελασσόνας» hanno un aroma caratteristico e profumo e sapore gradevoli, sono tenere e succose e hanno un pH compreso tra 7,0 e 7,2. Lo strato adiposo, quando presente, è sottilissimo, non è presente grasso sottocutaneo, la carcassa è leggera ed è presente un'alta percentuale di acido linolenico. La carne presenta un colore che varia dal bianco al rosa tenue, secondo la normativa dell'Unione europea. In base a tale normativa, queste carni appartengono alla categoria dei capretti leggeri.
Caratteristiche chimiche delle carni del «Κατσικάκι Ελασσόνας» (Katsikaki Elassonas) — valori medi
|
Κατσικάκι Ελασσόνας (Katsikaki Elassonas) |
Umidità (%) Valore medio |
Proteine (%) Valore medio |
Grasso (%) Valore medio |
Ceneri (%) Valore medio |
|
|
77,71 |
19,63 |
1,02 |
1,18 |
Colore delle carni
|
L = 43,17 + 0,46 Luminosità |
a = 7,28 + 0,79 Rosso |
b = 10,40 + 0,63 Giallo |
3.3. Materie prime (solo per i prodotti trasformati):
—
3.4. Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale):
Fino all'età della macellazione i capretti sono nutriti esclusivamente con il latte materno. L'alimentazione delle capre si basa sul pascolo libero in pascoli di montagna (ad altitudine superiore a 250 m) e su prati artificiali. Per 3-5 mesi l'anno sono somministrati alle capre mangimi di complemento, costituiti per lo più da cereali, leguminose, verdura, paglia, trifoglio, prodotti a base di semi oleosi, ottenuti in massima parte all'interno della zona geografica delimitata, nonché vitamine e oligoelementi. I pochissimi prati artificiali sono concimati con il letame naturale degli animali della zona geografica ed è vietato l'uso di insetticidi, erbicidi e fertilizzanti di altra provenienza.
3.5. Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata:
Per potersi fregiare della denominazione «Κατσικάκι Ελασσόνας» (Katsikaki Elassonas), l'animale macellato deve soddisfare le condizioni seguenti:
|
a) |
i suoi genitori devono avere trascorso nella zona geografica delimitata almeno otto mesi prima dell'accoppiamento; |
|
b) |
i capretti di Elassona devono nascere, essere allevati ed essere macellati nella regione delimitata. |
3.6. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento, ecc.:
—
3.7. Norme specifiche in materia di etichettatura:
Sulle carcasse intere, sulle mezzene e sui tagli deve essere apposto il marchio seguente:
4. Delimitazione concisa della zona geografica:
La zona geografica comprende:
|
a) |
la provincia di Elassona, che fa parte del nomos di Larissa; |
|
b) |
la frazione di Damasi, appartenente al demo di Tirnavos nel nomos di Larissa. |
5. Legame con la zona geografica:
5.1. Specificità della zona geografica:
La zona geografica delimitata è montuosa e collinosa; l'altitudine varia da 250 a 2 550 m. Il 60 % della superficie è ricoperto di pascoli in cui si trova una grande varietà di erbe e di piante aromatiche. Le aree pascolabili della provincia di Elassona comprendono pascoli naturali, terreni agricoli coltivati a foraggio, terreni a riposo e pascoli stagionali. I pascoli naturali sono costituiti da prati, cespugli e, in parte, da superfici boschive. La peculiarità di queste zone è data dalla grande biodiversità vegetale e dalle numerose varietà di piante aromatiche.
Tra le specie erbacee dominano le graminacee, accompagnate da leguminose e composite. Tra le graminacee sono presenti principalmente le sottofamiglie Festuceae, Hordeae, Pemineae, Aerostideae, Phalatideae e Aneneae. Tra le specie erbacee caratteristiche vi sono Festuca rubra, Dactylis glomerata, Bromus sp., Trifolium sp., Stipa sp. e Lolium. I pascoli cespugliosi contribuiscono in modo significativo a coprire il fabbisogno alimentare degli animali, grazie sia ai germogli sia alla vegetazione erbacea che si sviluppa all'ombra del fogliame, con una capacità di pascolo di 1,39 unità di bestiame.
Le popolazioni caprine locali sono di piccola corporatura, frugali e adattate a vivere nelle aree montuose e collinose della zona geografica delimitata. L'allevamento estensivo dei caprini costituisce un aspetto integrante della cultura e della salvaguardia dell'ambiente naturale, ma anche un aspetto necessario della vita quotidiana della provincia di Elassona.
5.2. Specificità del prodotto:
La carcassa del «Κατσικάκι Ελασσόνας» (Katsikaki Elassonas) presenta una copertura muscolare uniforme. Si tratta di una carcassa leggera con uno strato adiposo sottilissimo (quando è presente) e senza grasso sottocutaneo. Il Κατσικάκι Ελασσόνας (Katsikaki Elassonas) presenta un tenore di proteine più elevato (19,63 %) rispetto a quello dei capretti di altre zone (18,9 %), e i grassi totali sono inferiori all'1,02 %, rispetto al 4,83 % dei capretti di altre zone; il colore della carne varia tra bianco e rosa tenue mentre nei capretti di pianura è rosso tenue. Inoltre, le analisi degli acidi grassi svolte sulle carcasse hanno evidenziato che i capretti di Elassona contengono acido linolenico (C18:3) in percentuali maggiori rispetto ai capretti che pascolano in pianura. I capretti di Elassona hanno carni tenere e succose, aroma caratteristico e profumo e sapore gradevoli, anche quando raggiungono un'età più avanzata. Per i motivi sopraelencati i capretti di Elassona sono molto richiesti in diversi centri urbani: a Larissa, Katerini, Atene, Salonicco, Creta e anche all'estero.
5.3. Legame causale tra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP):
Le caratteristiche qualitative delle carni del «Κατσικάκι Ελασσόνας» (Katsikaki Elassonas) sono dovute alle particolari condizioni pedoclimatiche della zona (aree montuose e collinose), che è contraddistinta da una vegetazione ricca, con una grande varietà di specie vegetali (solo sul Monte Olimpo se ne contano 1 700) e molte specie aromatiche. Gli animali che pascolano nelle aree montuose e collinose di Elassona si nutrono di una grande varietà di erbe e di piante aromatiche. Tali animali percorrono spesso grandi distanze e hanno perciò una conformazione fisica diversa da quella degli animali che vivono ad altitudini più basse, e soprattutto di quelli che vivono nelle stalle. Le sostanze antiossidanti di molte piante aromatiche conferiscono al latte, e soprattutto alla carne dei capretti, un aroma e un sapore inconfondibili che fanno di queste carni un prodotto ricercato dal consumatore.
Vi è un legame positivo tra l'intensità dell'aroma e l'acido linolenico (C18:3), presente in percentuali maggiori negli animali che pascolano liberamente, e tra tali caratteristiche, ricercate nelle carni dei capretti da latte, e il terreno, la vegetazione e il microclima della regione di Elassona.
Analisi degli acidi grassi svolte sui capretti di Elassona hanno evidenziato la presenza di quantità più elevate di acido linolenico (C18:3) rispetto ai capretti che pascolano in pianura. Sull'aroma incide anche una serie di altri fattori, ossia il tipo di alimentazione, la razza, il metodo di allevamento, l'età e la situazione riproduttiva dell'animale.
I caratteri organolettici delle carni del «Κατσικάκι Ελασσόνας» (Katsikaki Elassonas) sono dovuti:
|
a) |
all'appartenenza a razze caprine locali di piccola corporatura che hanno abitudini frugali, sono resistenti e pienamente adattate al particolare ambiente geografico; |
|
b) |
all'allevamento non stabulato e al fatto che le capre pascolano regolarmente in tali aree; |
|
c) |
alla grande varietà delle piante (erbe e piante aromatiche) presenti nei pascoli; |
|
d) |
al variare dell'altitudine (da 250 a 2 550 m); |
|
e) |
al terreno e al microclima della zona; |
|
f) |
al fatto che gli animali solo alimentati esclusivamente con latte materno; |
|
g) |
alle percentuali elevate di acido linolenico (C18:3); |
|
h) |
alla brevità del periodo in cui alle madri (capre) sono somministrati alimenti complementari, i quali sono maggioritariamente ottenuti da materie prime prodotte nella provincia di Elassona. |
L'allevamento dei caprini e la produzione delle carni del «Κατσικάκι Ελασσόνας» (Katsikaki Elassonas) sono attività vecchie di secoli. Il prodotto è venduto a Larissa, Katerini, Atene, Salonicco e sui mercati esteri (Italia, Spagna e Cipro).
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare:
[Articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006]
http://www.minagric.gr/greek/data/Προδιαγραφές%20προϊόντος%20ΚΑΤΣΙΚΑΚΙ%20ΕΛΑΣΣΟΝΑΣ.doc
(1) GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.
|
27.11.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 322/35 |
Pubblicazione di una domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari
2010/C 322/11
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro sei mesi dalla data della presente pubblicazione.
DOCUMENTO UNICO
REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO
«JABŁKA GRÓJECKIE»
N. CE: PL-PGI-0005-0730-01.12.2008
IGP ( X ) DOP ( )
1. Denominazione:
«Jabłka grójeckie».
2. Stato membro o paese terzo:
Polonia.
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare:
3.1. Tipo di prodotto:
|
Classe 1.6. |
Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati. |
3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1:
Possono essere vendute con la denominazione «jabłka grójeckie» le varietà di mele delle categorie commerciali «Extra» e «I» elencate di seguito se, al momento della vendita, sono rispondenti ai requisiti minimi — figuranti nella tabella in appresso — in termini di colore, calibro e compattezza della polpa. Le mele «jabłka grójeckie» sono caratterizzate anche da un livello di acidità che, in linea di massima, è superiore del 5 % circa alla media della varietà di cui trattasi. Tuttavia, questo valore dipende dalle condizioni atmosferiche nel corso del periodo vegetativo.
|
Varietà |
Colorazione in % della superficie |
Calibro categoria com. «Extra» (in mm) |
Calibro categoria com. «I» (in mm) |
Livello minimo di compattezza della polpa (kg/cm2) |
|
Alwa |
55 |
60 |
55 |
5,5 |
|
Belle de Boskoop e mutanti |
38 |
70 |
65 |
6 |
|
Braeburn |
55 |
70 |
65 |
6 |
|
Cortland |
55 |
70 |
65 |
4,5 |
|
Celeste |
38 |
70 |
65 |
5,5 |
|
Delikates |
55 |
70 |
65 |
5 |
|
Derlrbaleestival e mutanti |
38 |
60 |
55 |
5,5 |
|
Early Geneva |
55 |
60 |
55 |
6 |
|
Elise |
80 |
70 |
65 |
6 |
|
Elstar |
38 |
60 |
55 |
4,5 |
|
Empire |
80 |
60 |
55 |
5 |
|
Fuji |
55 |
70 |
65 |
6 |
|
Gala e mutanti |
38 |
60 |
55 |
5,5 |
|
Gloster |
55 |
70 |
65 |
5,5 |
|
Golden Delicious e mutanti |
10 |
70 |
65 |
5 |
|
Idared |
55 |
70 |
65 |
5,5 |
|
Jerseymac |
55 |
60 |
55 |
5,5 |
|
Jonagold e mutanti |
38 |
70 |
65 |
5 |
|
Jonagored e mutanti |
80 |
70 |
65 |
5 |
|
Lobo |
55 |
70 |
65 |
4,5 |
|
Ligol |
55 |
70 |
65 |
5,5 |
|
Mutsu |
10 |
70 |
65 |
6 |
|
Paula Red |
55 |
70 |
65 |
5,5 |
|
Pinova e mutanti |
38 |
70 |
65 |
5,5 |
|
Piros |
38 |
60 |
55 |
5,5 |
|
Rubin |
80 |
70 |
65 |
4,5 |
|
Shampion e mutanti |
55 |
70 |
65 |
4,5 |
3.3. Materie prime (solo per i prodotti trasformati):
—
3.4. Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale):
—
3.5. Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata:
Le fasi di produzione delle mele «jabłka grójeckie» elencate in appresso devono avere luogo nella zona descritta al punto 4:
|
— |
preparazione del sito, |
|
— |
impianto, |
|
— |
potatura e modellatura, |
|
— |
concimazione, |
|
— |
irrigazione, |
|
— |
protezione delle piante, |
|
— |
trattamenti di miglioramento della qualità, |
|
— |
raccolta. |
Le mele «jabłka grójeckie» devono essere prodotte nella zona delimitata di cui al punto 4, conformemente ai principi del metodo di Produzione Integrata per le mele oppure in base al disciplinare di GLOBALGAP.
3.6. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento, ecc.:
Senza oggetto.
3.7. Norme specifiche in materia di etichettatura:
—
4. Delimitazione concisa della zona geografica:
Voivodato di Mazovie:
|
— |
l'intero distretto di Grójec (comuni: Belsk Duży, Błędów, Chynów, Goszczyn, Grójec, Jasieniec, Mogielnica, Nowe Miasto nad Pilicą, Pniewy, Warka), |
|
— |
comune di Mszczonów nel distretto di Żyrardów, |
|
— |
comuni di Tarczyn, Prażmów e Góra Kalwaria nel distretto di Piaseczno, |
|
— |
comune di Sobienie Jeziory nel distretto di Otwock, |
|
— |
comune di Wilga nel distretto di Garwolin, |
|
— |
comuni di Grabów nad Pilicą e Magnuszew nel distretto di Kozienice, |
|
— |
comuni di Stromiec, Białobrzegi e Promna nel distretto di Białobrzeg. |
Voivodato di Łódz:
|
— |
comuni di Biała Rawska, Sadkowice, Regnów, Cielądz nel distretto di Rawa Mazowiecka, |
|
— |
comune di Kowiesy nel distretto di Skierniewice. |
5. Legame con la zona geografica:
5.1. Specificità della zona geografica:
5.1.1.
La zona di produzione delle mele «jabłka grójeckie» è ubicata nella Polonia centrale e si estende sulla pianura di Varsavia (Równina Warszawska), sull'altopiano di Rawa (Wysoczyzna Rawska), sulla valle di Białobrzegi (Dolina Białobrzeska) e sulla valle centrale della Vistola (Dolina Środkowa Wisły). Queste regioni geografiche fanno parte della pianura della Mazovia centrale (Nizina Środkowomazowiecka) nonché della Mazovia meridionale (Nizina Południowomazowiecka).
In queste zone predominano i suoli podzolici e pseudo-podzolici formatisi su strati sabbiosi nonché su depositi argillosi appartenenti a categorie qualitative medio-basse, ideali alla melicoltura. Il livello di precipitazioni annue è di 600 mm. La durata del periodo vegetativo è di circa 200 giorni, il che consente la coltivazione di quasi tutte le varierà di mele. Il clima relativamente mite di questa regione, simile a quello continentale, protegge le piante da perdite significative anche nel caso di varietà sensibili al gelo.
Questa regione è caratterizzata da un microclima che si distingue per le basse temperature notturne (addirittura 0 °C) durante il periodo di maturazione (settembre, inizio di ottobre).
Un aspetto significativo della zona di produzione delimitata delle mele «jabłka grójeckie» è l'alto grado di omogeneità. Dal centro della regione geografica delimitata, costituito dalla città di Grójec, fino ai suoi confini, i meli sono presenti in ogni località. La densità dei frutteti, che arriva fino al 70 % nelle vicinanze di Grójec, diminuisce man mano che ci si allontana da questa città, fino a diventare sporadica oltre i confini della zona geografica delimitata. La regione, pertanto, viene comunemente denominata il «più grande frutteto d'Europa».
5.1.2.
Le origini del «più grande frutteto d'Europa», come vengono denominati i dintorni di Grójec, risalgono al regno della regina Bona, nota per il suo interesse per l'orticoltura e la frutticoltura. Nel 1545 questa regina venne in possesso di grandi estensioni di terre nel distretto di Grójec; successivamente la regina concesse numerosi privilegi ai locali proprietari di giardini. Lo statuto giuridico della frutticoltura venne poi rafforzato mediante il decreto reale emanato nel 1578 dal figlio della regina Bona. Questo evento segnò l'inizio dello sviluppo dei frutteti, in particolare dei meleti. In numerose opere storiche si trovano molteplici riferimenti all'origine dei frutteti nelle tenute e nelle campagne della regione di Grójec.
Anche i membri del clero hanno svolto un ruolo non trascurabile nella storia della coltivazione delle mele «jabłka grójeckie» (Roch Wójcicki di Belsk, Niedźwiedzki di Łęczeszyc, Stefan Roguski di Goszczyn e Edward Kawiński di Konary) che contribuirono, durante il XIX secolo, a diffondere la frutticoltura in questa regione.
All'inizio del XX secolo numerosi erano già i frutteti, simbolizzati da Jan Cieślak di Podgórzyce, il quale apportò un grande contributo qualitativo in materia di tecnica di coltivazione nonché di conservazione delle mele (nel 1918 costruì il primo deposito di frutta della Polonia).
All'inizio del XX secolo fecero la loro comparsa anche i primi consulenti del settore, il più noto dei quali a livello regionale fu Witalis Urbanowicz, diventato famoso nel 1909 grazie all'elaborazione dei suoi cosiddetti dieci comandamenti dell'orticoltura.
La fine della seconda guerra mondiale segnò l'inizio dell'enorme espansione della frutticoltura nella regione di Grójec grazie al professor Szczepan Pieniążek; a lui si deve infatti la fondazione dell' «Istituto della frutticoltura e della floricoltura» che mise a disposizione dei locali arboricoltori le conoscenze più aggiornate in materia di melicoltura. Per incarico del professore, il suo discepolo, un certo Eligius Gajewski, fondò a Nowa Wieś l'istituto della pomicoltura e della floricoltura, diventato col tempo un'impresa modello nonché fonte di conoscenze pratiche cui attingevano i frutticoltori della regione di Grójec.
Col trascorrere del tempo la produzione delle mele «jabłka grójeckie» si andò sempre più diffondendo e, già nel 1958, gli agricoltori locali si trovarono di fronte ad una sorprendente raccolta. Ciò indusse Wacław Przytocki, vice presidente del consiglio comunale di Grójec, ad organizzare la «festa dei meli in fiore» (Dni Kwitnących Jabłoni) per promuovere le mele e dare impulso alla regione. Inizialmente, la festa dei meli in fiore veniva celebrata ogni anno in una diversa località con nomi di volta in volta diversi: Dni Kwitnących Jabłoni, Dni Kwitnącej Jabłoni, Grójeckie Dni Kwitnącej Jabłoni, Grójeckie Dni Kwitnących Jabłoni, Kwitnące Jabłonie, «Święto Kwitnących Jabłoni». Quest'ultima è la denominazione ormai adoperata da oltre dieci anni.
5.2. Specificità del prodotto:
Le mele «jabłka grójeckie» sono caratterizzate da una colorazione rossa più accesa del 5 % circa rispetto alla media. La magnifica colorazione rossa contribuisce non soltanto a conferire alla mela un aspetto piacevole ma riflette anche il più elevato contenuto di pigmenti — principalmente di antociani e carotenoidi — nello strato al di sotto della buccia. Altra peculiarità delle mele «jabłka grójeckie» è inoltre un'acidità superiore del 5 % circa rispetto alla media della varietà in questione. Tuttavia, il valore di questo parametro dipende dalle condizioni atmosferiche verificatesi nel corso del relativo periodo vegetativo.
5.3. Legame causale tra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP):
Il legame tra le mele «jabłka grojeckie» e la zona geografica delimitata di cui al punto 4 poggia sulle qualità precipue dei frutti, descritte al punto 5.2, a loro volta derivanti dai fattori naturali descritti al punto 5.1.1 nonché sulla loro reputazione che descriveremo in appresso.
Le condizioni naturali presenti nella zona di produzione delle mele «jabłka grojeckie», in particolare le condizioni del terreno nonché il microclima specifico, fanno sì che i frutti acquistino più rapidamente il loro colore rosso — più intenso rispetto alla media — ed un elevato tasso di acidità apprezzato dai trasformatori di tutt'Europa. Le basse temperature notturne incidono favorevolmente sui processi fisiologici che si producono nelle mele immediatamente prima della raccolta. Ciò è dovuto al fatto che il processo di ossidazione nella fase di riposo delle mele durante le ore notturne è meno intenso e, di conseguenza, il rapporto zucchero-acidi migliora, il che, a sua volta, contribuisce in larga misura a conferire alla «jabłka grojeckie» il suo gusto eccellente.
La zona di coltivazione e le caratteristiche uniche della «jabłka grojeckie» sono strettamente correlate al microclima della regione. A ciò si aggiunge la drastica diminuzione delle temperatore nella regione di Grójec durante il periodo di maturazione dei frutti (a settembre e all'inizio di ottobre la temperatura può infatti scendere fino 0 °C). La natura dei terreni ed il particolare microclima sfociano in condizioni naturali davvero uniche grazie alle quali la mela «jabłka grojeckie» acquista più rapidamente la sua colorazione, più intensa rispetto alla media. Queste mele possiedono inoltre un elevato tasso di acidità, molto apprezzato dai produttori di tutt'Europa.
L'eccellente reputazione di cui godono le mele della regione di Grójec, che si è andata costantemente rafforzando da quasi 500 anni a questa parte, è il risultato di queste condizioni ideali per la coltivazione della mela. Per la maggior parte degli abitanti del voivodato di Mazovia e dei voivodati vicini, infatti, Grójec è sinonimo di melicoltura. In tutta la regione si trovano riferimenti alla frutticoltura: nello stemma del distretto di Grójec e di numerosi comuni (Chynów, Belsk Duÿy, Bÿÿdów, Jasieniec, Kowiesy, Sadkowice), nei nomi di località quali Sadków e Sadkowice, nel basso-rilievo della Casa dell'orticoltura (Dom Ogrodnika) di Grójec in cui è raffigurata, per l'appunto, la raccolta delle mele, nell'annuale festa dei fiori di melo, estremamente popolare, nella Conferenza polacca della frutta (Ogólnopolskie spotkania sadownicze), che si tiene ogni anno a Grójec, nonché nei nomi attribuiti a quartieri cittadini come, ad esempio, «Zielony Sad» (Frutteti verdi).
La tradizione plurisecolare permette agli arboricoltori locali di padroneggiare quasi alla perfezione le tecniche della melicoltura. Anche l'industria locale è essenzialmente orientata verso questo settore. Esistono pertanto nella regione impianti di trasformazione della frutta, imprese commerciali, gruppi di produttori, negozi specializzati nel settore, produttori di macchinari, ecc.
Attualmente la coltivazione intensiva di meli nani nella regione di Grójec costituisce quasi il 40 % della produzione nazionale di mele e, in alcuni comuni, addirittura il 70 %.
Le condizioni climatiche e la lunga tradizione di melicoltura hanno permesso al prodotto di acquisire un'eccellente reputazione, confermata dai risultati dell'indagine realizzata presso i consumatori nel settembre 2008 in tutta la Polonia. Come indicano i risultati, gli intervistati associano strettamente la regione di Grójec alla frutticoltura, in particolare alla melicoltura. Il 27,7 % degli intervistati fa un parallelo tra la regione di Grójec e la frutticoltura mentre il 19 % dei cittadini polacchi collega la regione di Grójec alla melicoltura. Il numero di abitanti nei voivodati vicini al voivodato di Mazovia che mette in relazione la regione di Grójec con le mele è ancora più elevato: 32 % nel vicino voivodato di Łódzkie e 36 % in quello di Święokrzyskie.
La reputazione delle mele «jabÿka grójeckie» è confermata altresì dalla loro presenza in vari articoli stampa. Eccone alcuni esempi: «Co czwarte jabÿko z Grójca» (1991), «Z Grójca do Szwecji» (1992), «Jabÿko ekologiczne» (1993), «Eurojabÿka Z Grójeckiego» (1995), «Sady po klÿsce» (2000), «Jabÿkowe centrum Europy?» (2001), e «Grójeckie jabÿka najlepsze» (2007).
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare:
[articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006].
http://www.minrol.gov.pl/index.php?/pol/Jakosc-zywnosci/Produkty-regionalne-i-tradycyjne/Wnioski-przeslane-do-UE-od-kwietnia-2006-roku
(1) GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.