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ISSN 1725-2466 doi:10.3000/17252466.C_2009.273.ita |
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Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 273 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
52o anno |
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Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione |
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2009/C 273/01 |
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2009/C 273/02 |
Dichiarazione di affidabilità della Corte presentata al Parlamento europeo ed al Consiglio |
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IT |
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IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione
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13.11.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 273/1 |
CONTI ANNUALI DELLE COMUNITÀ EUROPEE
ESERCIZIO 2008
RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI E RELAZIONI CONSOLIDATE SULL’ESECUZIONE DEL BILANCIO
(2009/C 273/01)
INDICE
Note ai conti consolidati
Esecuzione e contabilizzazione del bilancio dell’UE
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PARTE I — |
Rendiconti finanziari consolidati delle Comunità europee e note esplicative |
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A. |
Stato patrimoniale |
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B. |
Conto del risultato economico |
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C. |
Tabella dei flussi di cassa |
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D. |
Prospetto delle variazioni dell’attivo netto |
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E. |
Note ai rendiconti finanziari |
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PARTE II — |
Relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio delle Comunità europee e note esplicative |
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SEZIONE A — |
Relazioni consolidate sull'esecuzione del bilancio |
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SEZIONE B — |
Note esplicative alle relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio |
NOTE AI CONTI CONSOLIDATI
I conti consolidati annuali delle Comunità europee per l’esercizio 2008 sono stati elaborati in base alle informazioni presentate dalle altre istituzioni e organismi a norma dell’articolo 129, paragrafo 2, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee. Si dichiara pertanto che detti conti sono stati elaborati conformemente al titolo VII di detto regolamento finanziario e ai principi, alle norme e ai metodi contabili definiti nell'allegato ai rendiconti finanziari.
Il sottoscritto ha ottenuto dai contabili di tali istituzioni e organismi, che ne hanno certificato l’attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l'elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività delle Comunità europee e l’esecuzione del bilancio.
Con la presente il sottoscritto dichiara che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti della Commissione europea, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti riflettono fedelmente e sostanzialmente la posizione finanziaria delle Comunità europee.
Ph. TAVERNE
Contabile della Commissione europea
ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DEL BILANCIO DELL’UE
1. PREPARAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE
Il bilancio dell’UE finanzia un’ampia gamma di politiche e programmi in tutta l’Unione. In conformità alle priorità stabilite dagli Stati membri, la Commissione svolge programmi, attività e progetti specifici, che possono spaziare dal sostegno a progetti educativi per la mobilità di studenti e insegnanti a progetti miranti al sostegno di un ambiente di lavoro migliore per i lavoratori dell’UE, all’aumento del controllo dei confini esterni.
Quasi il 94 % del bilancio dell’UE viene utilizzato per finanziare le politiche e le attività dell’UE concordate da tutti gli Stati membri. Il collegamento diretto tra il bilancio annuale e le politiche dell’UE viene garantito attraverso la formazione del bilancio basato sulle attività (ABB). La nomenclatura ABB, introdotta per la prima volta nel bilancio 2004, consente un’identificazione chiara dei settori dell’Unione europea e dell’importo totale delle risorse destinate ad ognuno di tali settori.
I 31 settori sono suddivisi in circa 200 attività, di cui oltre 110 comprendono rubriche del bilancio operativo e corrispondono quindi nella nomenclatura del bilancio a capitoli di bilancio. Tali settori sono principalmente operativi, giacché le loro attività fondamentali sono destinate ad un beneficiario terzo, ciascuno all’interno del rispettivo ambito di attività. Altri settori, tuttavia, sono orizzontali e assicurano il corretto funzionamento della Commissione, come i settori «Coordinamento e servizio giuridico» e «Bilancio». La struttura delle attività fornisce il quadro concettuale comune per l’identificazione delle priorità, la pianificazione, la formazione del bilancio, il controllo e la rendicontazione, al fine principalmente di aumentare l’uso efficiente, economico ed efficace delle risorse.
La procedura interna per l’adozione del progetto di bilancio inizia con la sua preparazione da parte della Commissione per poi essere trasmesso al Consiglio che può effettuare modifiche se ritenute necessarie. Il bilancio aggiornato viene quindi trasmesso al Parlamento europeo, che può proporre modifiche oppure accettare o respingere il progetto di bilancio corrente. Una volta concordate tutte le modifiche e tutti gli aggiornamenti (compreso, se necessario, un progetto di bilancio completamente nuovo proposto dalla Commissione), il bilancio viene adottato dal Parlamento a metà dicembre. Il presidente del Parlamento dichiara il bilancio adottato e il bilancio può così essere eseguito.
2. COME VENGONO FINANZIATE LE COMUNITÀ EUROPEE?
Le Comunità europee presentano due categorie principali di finanziamento: entrate da risorse proprie e entrate varie.
2.1. Entrate da risorse proprie e crediti
I proventi da risorse proprie derivano automaticamente all’UE per consentirle di finanziare il suo bilancio senza la necessità di una decisione successiva da parte delle autorità nazionali (pari nel 2008 al 92 % delle entrate totali). L’importo complessivo delle risorse proprie necessarie per finanziare il bilancio si calcola detraendo dalle spese totali le altre entrate. L’importo totale delle risorse proprie non può superare l’1,24 % del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE. Le risorse proprie possono essere suddivise nelle seguenti categorie:
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(1) |
le risorse proprie tradizionali (RPT) sono costituite dai dazi doganali, dai diritti agricoli e dai contributi zucchero. Dette risorse proprie sono prelevate presso gli operatori economici e riscosse dagli Stati membri per conto dell’UE. Tuttavia, gli Stati membri ne trattengono il 25 % a titolo di rimborso spese di riscossione. I dazi doganali e i diritti agricoli vengono imposti sulle importazioni di prodotti da paesi terzi secondo aliquote basate sulla tariffa doganale comune. I contributi zucchero vengono pagati dai produttori di zucchero per finanziare le restituzioni all’esportazione per lo zucchero. Le RPT rappresentano di norma circa il 15 % dei proventi da risorse proprie totali; |
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(2) |
la risorsa propria basata sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) viene imposta sulle basi IVA degli Stati membri che sono state a tal fine armonizzate in conformità alle norme comunitarie. Sulla base armonizzata di ogni Stato membro viene imposta la stessa aliquota. Tuttavia, la base IVA da tenere in considerazione è ridotta al 50 % dell’RNL di ogni singolo Stato membro. La risorsa basata sull’IVA rappresenta di norma circa il 15 % dei proventi da risorse proprie; |
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(3) |
la risorsa propria basata sul reddito nazionale lordo (RNL) viene utilizzata per pareggiare le entrate e le spese di bilancio, ovvero per finanziare quella parte del bilancio non coperta da altre fonti di entrata. Sull’RNL dei singoli Stati membri viene applicata la stessa aliquota, stabilita in conformità alle norme comunitarie. La risorsa basata sull’RNL rappresenta di norma circa il 70 % dei proventi da risorse proprie. |
Per quanto riguarda il pagamento di detti importi, la contabilità separata annovera le risorse proprie tradizionali che, ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000, sono accertate dagli Stati membri ma non messe a disposizione delle Comunità perché non ancora riscosse o garantite o perché oggetto di contestazione. Ogni Stato membro trasmette alla Commissione un estratto trimestrale della suddetta contabilità precisando per ogni tipo di risorsa:
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— |
il saldo ancora da recuperare del trimestre precedente, |
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— |
gli importi recuperati durante il trimestre in questione, |
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— |
le rettifiche della base imponibile (rettifiche/annullamenti) durante il trimestre in questione, |
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— |
gli importi inesigibili, |
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— |
il saldo da recuperare alla fine del trimestre in questione. |
Una volta recuperati, gli importi delle risorse proprie tradizionali ripresi nella contabilità separata devono essere messi a disposizione della Commissione al più tardi il primo giorno lavorativo dopo il 19 del secondo mese successivo a quello del recupero dei diritti.
Qualora il recupero effettivo sia improbabile, deve essere effettuata una diminuzione di valore dei diritti nella contabilità separata al fine di rispecchiare tale situazione. Detta diminuzione di valore dei diritti nella contabilità separata è basata sulle stime effettuate dagli Stati membri stessi, conformemente all'articolo 6, paragrafo 4, lettera b), del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio, che stabilisce che «Gli Stati membri trasmettono, con l’ultimo estratto trimestrale relativo ad un determinato esercizio, una stima della somma totale dei diritti iscritti nella contabilità separata alla data del 31 dicembre del suddetto esercizio ed il cui recupero risulta improbabile.»
Sulla base delle stime inviate dagli Stati membri, viene iscritta una riduzione di valore all’attivo del bilancio in diminuzione di questa voce dei crediti nei confronti degli Stati membri. Ciò non implica una rinuncia della Commissione al recupero degli importi interessati da siffatta correzione di valore. Anche quando il recupero risulta poco probabile, o addirittura quasi impossibile, ciò non significa necessariamente che gli importi in questione siano persi ai fini del bilancio comunitario in quanto risorse proprie tradizionali. Infatti, in caso di mancato recupero, ciò si verifica soltanto se lo Stato membro ha effettivamente dimostrato la diligenza richiesta nel processo di recupero. Se lo Stato membro non può fornire questa dimostrazione e la sua responsabilità finanziaria è chiamata in causa ed esso dovrà versare l'importo al bilancio comunitario, a norma dell’articolo 17, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000.
2.2. Entrate varie
Le entrate varie derivanti dalle attività delle Comunità europee sono pari all’8 % circa delle entrate totali. Si tratta, ad esempio, di ammende per violazione delle norme sulla concorrenza e ordini di riscossione emessi nei confronti di debitori pubblici e privati relativamente alla gestione di progetti comunitari (come nell’esempio di cui sopra). Rientrano in questa categoria anche le penali inflitte dalla Corte di giustizia agli Stati membri che non rispettano una determinata sentenza. La Commissione gestisce ogni anno centinaia di migliaia di progetti e deve emettere circa 12 000 ordini di riscossione l’anno. Ogni debito non pagato alla scadenza è soggetto ad interessi di mora. Qualora i debiti di terzi comunitari diversi dagli Stati membri rimangano insoluti, le decisioni della Commissione (e del Consiglio) che impongono loro l’obbligo di pagare sono direttamente esecutive in conformità alle norme di procedura civile vigenti nel territorio in cui va dato corso all’esecuzione. I debitori insolventi sono soggetti alle procedure di riscossione dei debiti avviate dal Servizio giuridico con l’aiuto di studi legali esterni.
3. COME VIENE GESTITO E SPESO IL BILANCIO COMUNITARIO
3.1. Spese di esercizio primarie
I costi di esercizio delle Comunità europee coprono le varie rubriche del quadro finanziario e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro. In conformità al regolamento finanziario, la Commissione dà esecuzione al bilancio generale con le seguenti modalità:
gestione centralizzata diretta: in questo caso il bilancio viene eseguito direttamente dai servizi della Commissione;
gestione centralizzata indiretta: si riferisce ai casi in cui la Commissione affida compiti di esecuzione del bilancio a organismi di diritto comunitario o di diritto nazionale, come ad esempio le agenzie comunitarie di diritto pubblico o con finalità di servizio pubblico;
gestione decentrata: si riferisce ai casi in cui la Commissione delega alcuni compiti di esecuzione del bilancio a paesi terzi;
gestione concorrente: tale metodo di gestione prevede che alcuni compiti di esecuzione del bilancio siano delegati agli Stati membri. La parte più cospicua delle spese, che per il 2008 è pari a 82 miliardi di euro (2007: 90 miliardi di euro), rientra nella modalità di «gestione concorrente», che presuppone la delega di alcuni compiti agli Stati membri ed è riferita a settori quali la spesa agricola e le azioni strutturali.
gestione congiunta: secondo questo metodo, la Commissione affida alcuni compiti di esecuzione del bilancio a un’organizzazione internazionale.
3.2. I vari attori finanziari
Il collegio dei membri della Commissione detiene una responsabilità politica collegiale, ma in pratica non esercita i poteri di esecuzione del bilancio ad esso attribuiti. Esso delega ogni anno tale compito a singoli funzionari che rispondono al collegio e sono soggetti al regolamento finanziario e allo statuto del personale. I membri del personale in questione, costituito in genere da direttori generali e capi servizio, sono chiamati «ordinatori delegati» e possono a loro volta delegare ulteriormente i compiti riguardanti l’esecuzione del bilancio a «ordinatori sottodelegati».
La responsabilità degli ordinatori comprende l’intero processo di gestione, dalla determinazione di quello che è necessario fare per raggiungere gli obiettivi politici fissati dall’istituzione alla gestione delle attività avviate sia a livello operativo che di bilancio, compresi la sottoscrizione di impegni giuridici, il controllo delle prestazioni, l’effettuazione di pagamenti e, se necessario, persino il recupero di fondi. Gli ordinatori devono inoltre provvedere affinché vengano effettuate delle valutazioni per analizzare la validità delle loro proposte (valutazione ex ante) e misurare il successo e l’efficacia in termini di costo dei programmi già in atto (valutazioni intermedie ed ex post). I risultati di tali valutazioni vengono utilizzati per migliorare il processo decisionale e aumentare la trasparenza, la responsabilità e l’efficacia in termini di costo dell’intervento comunitario.
Una sana gestione finanziaria e un’adeguata responsabilità vengono garantite all’interno di ogni DG dalla separazione tra controllo di gestione (affidato agli ordinatori) e audit interno e controllo di conformità rispetto agli standard prescritti per i controlli interni (ispirati agli standard internazionali del COSO), controlli ex ante ed ex post, audit interno indipendente sulla base delle valutazioni dei rischi e relazioni regolari sulle attività dei singoli commissari.
Il contabile si occupa dei pagamenti e degli ordini di recupero redatti dagli ordinatori e ha il compito di gestire la tesoreria, definire norme e metodi contabili, convalidare i sistemi contabili, tenere la contabilità e formare gli stati finanziari dell’istituzione, nonché di consolidare questi conti con quelli di altre entità consolidate. Al contabile viene inoltre richiesto di sottoscrivere i conti dichiarando che questi riflettono fedelmente la posizione finanziaria.
Il revisore interno, che non è un attore finanziario in senso stretto, viene nominato da un’istituzione o un organismo per verificare il corretto funzionamento dei sistemi e delle procedure di esecuzione del bilancio e informare l’istituzione su questioni riguardanti la gestione dei rischi. Il revisore interno emette pareri indipendenti sulla qualità dei sistemi di controllo e di gestione e fornisce raccomandazioni su come migliorare le procedure operative e favorire una sana gestione finanziaria.
3.3. Impegni di spesa relativi al bilancio dell’UE
Una volta che il bilancio è stato approvato, la DG Bilancio mette a disposizione dei vari servizi della Commissione, delle istituzioni e degli altri organismi i fondi attraverso il sistema contabile della Commissione a seconda delle loro responsabilità politiche nel quadro di un sistema chiamato bilancio basato sulle attività. Ad esempio, la responsabilità della gestione delle linee di bilancio riguardanti l’ambiente sarebbe delegata dalla Commissione al capo o al direttore generale della DG Ambiente (che in tal caso diventa l’ordinatore delegato per le linee di bilancio in questione).
Prima di poter assumere un impegno giuridico con un terzo (ad esempio, un contratto o una convenzione di sovvenzione), nel bilancio annuale deve essere presente una linea di bilancio che autorizzi l’attività in questione. In tale linea di bilancio vi devono essere inoltre fondi sufficienti per coprire la spesa. Qualora tali condizioni risultino soddisfatte, i fondi necessari devono essere riservati nel bilancio mediante un impegno di bilancio effettuato nel sistema contabile.
Una volta che l’impegno di bilancio viene avviato dal responsabile del progetto, chiamato «agente iniziatore», deve seguire una procedura prestabilita – o «circuito finanziario» – costituita da una procedura cartacea ed elettronica che coinvolge un minimo di due persone (il cosiddetto «principio del doppio controllo»), ovvero il promotore e il responsabile della verifica. I circuiti finanziari in essere prevedono controlli finanziari e operativi prima che un impegno venga approvato dall’ordinatore competente.
Non può essere spesa alcuna somma dal bilancio comunitario a meno che e fintanto che la Commissione o un altro organismo comunitario e il possibile destinatario del denaro comunitario non abbiano sottoscritto un impegno giuridico scritto. Nell’ambito della gestione centralizzata diretta, detto impegno giuridico si concretizza in un contratto con un contraente o in una convenzione di sovvenzione con un beneficiario.
Una volta approvato, l’impegno di bilancio viene registrato nella contabilità di bilancio e gli stanziamenti vengono utilizzati di conseguenza. Tuttavia, ciò non incide in alcun modo sulla contabilità generale (o sul libro mastro generale) poiché non è stato sostenuto ancora alcun onere in quanto la contabilità delle Comunità europee comprende due elementi separati ma collegati:
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(a) |
la contabilità di bilancio, che permette di seguire in modo dettagliato l’esecuzione del bilancio; |
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(b) |
la contabilità generale, utilizzata per preparare lo stato patrimoniale e il conto del risultato economico. |
La contabilità di bilancio registra gli impegni e i pagamenti effettuati sulle circa 1 150 linee di bilancio giorno dopo giorno. Essa è basata sul principio della contabilità di cassa modificata secondo cui una voce di spesa o di entrata viene registrata nella contabilità solo nel momento in cui il contante viene impegnato, pagato o ricevuto. Questo tipo di contabilità è tipico del settore pubblico la cui attenzione ha teso storicamente a concentrarsi sul bilancio e sulla sua esecuzione. La Commissione pubblica mensilmente sul sito web Europa i dati che illustrano in dettaglio l’attuale stato di esecuzione del bilancio (la spesa). Tali dati vengono forniti in base alle rubriche del quadro finanziario e ai settori.
La contabilità generale (o il libro mastro generale) utilizza il metodo contabile della partita doppia per mostrare tutte le spese e le entrate di un determinato esercizio (e quindi il risultato economico) e determinare la posizione finanziaria delle Comunità europee sotto forma di un bilancio finanziario che descrive l’attivo e il passivo al 31 dicembre di un dato anno.
3.4. Effettuazione di un pagamento
3.4.1. Norme generali
Nessun pagamento può essere effettuato a meno che non sia già stato approvato un impegno di bilancio dall’ordinatore responsabile dell’operazione in questione. Qualora sia necessario effettuare un pagamento, è necessario seguire un workflow obbligatorio simile a quello previsto per gli impegni di bilancio. Ciò viene effettuato nella contabilità con una parallela traccia cartacea/elettronica. Anche in questo caso il processo è avviato dall’agente iniziatore e approvato in ultima istanza dall’ordinatore sottodelegato. Una volta che il pagamento è stato approvato, vengono aggiornate automaticamente sia la contabilità di bilancio che la contabilità generale.
Una volta che un pagamento è stato approvato nella contabilità, la fase successiva consiste nel trasferimento da effettuarsi sul conto del beneficiario. La Commissione, ad esempio, attraverso il servizio di tesoreria della DG Bilancio effettua quasi tutti i pagamenti mediante bonifico bancario. Essa detiene dei conti bancari presso il Tesoro, la banca centrale e banche commerciali degli Stati membri.
La Commissione effettua oltre un milione di pagamenti l’anno. La Commissione partecipa alla rete SWIFT (la Società mondiale di telecomunicazioni finanziarie interbancarie). Ogni giorno almeno un’esecuzione di pagamento, effettuata sotto il controllo del servizio di tesoreria della DG Bilancio, traduce gli ordini di pagamento approvati in istruzioni di pagamento inviate automaticamente alle banche della Commissione al fine di pagare i beneficiari designati.
3.4.2. Prefinanziamento
Il prefinanziamento è un pagamento effettuato allo scopo di fornire al beneficiario un anticipo in contanti, ovvero un fondo cassa. Può essere suddiviso in una serie di pagamenti da effettuare entro un termine stabilito nello specifico accordo di prefinanziamento. Il fondo cassa o anticipo viene utilizzato per gli scopi per cui era stato corrisposto entro i termini fissati nell’accordo oppure viene restituito. Se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha l’obbligo di restituire l’anticipo di prefinanziamento alle Comunità europee. Pertanto, il prefinanziamento versato non rappresenta una spesa definitiva fino al momento in cui non sono soddisfatte le relative condizioni contrattuali; alla data d’effettuazione del pagamento iniziale esso viene dunque iscritto all’attivo del bilancio. L’ammontare dell’attivo del prefinanziamento viene ridotto (totalmente o parzialmente) mediante accettazione dei costi ammissibili e degli importi restituiti. Allorché un prefinanziamento è totalmente o parzialmente accettato dalle Comunità, previa valutazione dell’ammissibilità della dichiarazione di spesa ricevuta (vedasi sopra), l’importo accettato di spesa ammissibile viene cancellato dal bilancio e riportato come spesa nel conto del risultato economico. In tal modo l’importo del prefinanziamento può essere liquidato in tutto o in parte.
I prefinanziamenti sono valutati al loro importo recuperabile stimato tenendo in considerazione l’esistenza di una garanzia correlata al prefinanziamento. Il prefinanziamento stimato irrecuperabile è registrato nel conto del risultato economico come onere e nel bilancio come diminuzione del valore contabile del prefinanziamento. Di norma vengono percepiti interessi in relazione ai prefinanziamenti versati (tra le eccezioni importanti sono compresi gli importi corrisposti agli Stati membri o agli Stati candidati nel quadro di aiuti di preadesione). In base alla proprietà degli interessi, si distinguono le due categorie di prefinanziamento esistenti: Comunità europee e terzi. La differenza tra queste due categorie risiede nel fatto che gli interessi generati dai prefinanziamenti delle «Comunità europee» rimangono di proprietà delle Comunità e devono quindi essere restituiti alle Comunità, mentre quelli sui prefinanziamenti di «terzi» sono di proprietà del beneficiario.
3.4.3. Dichiarazioni di spesa e ammissibilità delle spese
Qualche tempo dopo il pagamento del prefinanziamento, l’organismo comunitario competente riceve una dichiarazione di spesa a giustificazione di come il beneficiario abbia speso l’importo del prefinanziamento in conformità al contratto. La frequenza con cui le dichiarazioni di spesa pervengono durante l’esercizio varia in funzione del tipo di azione sovvenzionata e delle condizioni contrattuali. Esse non sono necessariamente ricevute al termine dell’esercizio.
Le dichiarazioni di spesa ricevute dovrebbero essere immediatamente imputate nella contabilità come passività correnti, con iscrizione alla voce «ammissibilità da verificare» e «fattura Fase 1». In questa fase, non viene ancora registrata alcuna spesa. Una spesa viene registrata nella contabilità generale solo una volta che si è verificato il «fatto generatore», ovvero quando la dichiarazione di spesa viene convalidata. Il termine per il pagamento della fattura ricevuta decorre dalla data di registrazione della richiesta di pagamento ricevuta ammissibile: una volta accertato che la dichiarazione è ammissibile, viene effettuata una registrazione contabile che iscrive gli importi ammissibili tra le spese del conto del risultato economico («fattura Fase 2»). I prefinanziamenti in essere e i saldi creditori vengono quindi detratti dall’importo convalidato. Ciò non incide in alcun modo sulla contabilità di bilancio in quanto il pagamento iniziale era già stato registrato.
3.4.4. Pagamento di importi ulteriori
Qualora venga dichiarato e verificato un importo eccedente il pagamento iniziale o venga richiesto un secondo pagamento o un pagamento finale in conformità al contratto, viene emessa una nuova richiesta di pagamento seguendo le stesse regole di cui sopra. L’approvazione finale prima che possa essere effettuato il pagamento viene data dall’ordinatore delegato. I criteri di ammissibilità sono definiti nell’atto di base, negli inviti a presentare proposte, in altri documenti informativi per i beneficiari di sovvenzioni e/o nelle clausole contrattuali delle convenzioni di sovvenzione. Dopo essere state analizzate, le spese ammissibili sono iscritte negli oneri e il beneficiario è informato in merito a eventuali somme non ammissibili. Gli importi iscritti alla voce «ammissibilità da verificare» rappresentano quindi le dichiarazioni di spesa ricevute non ancora sottoposte a verifica dell’ammissibilità, ossia quelle per cui l’evento che dovrebbe generare la spesa non si è ancora verificato.
3.4.5. Trattamento contabile al termine dell’esercizio (separazione)
Per quanto riguarda gli importi dei prefinanziamenti in essere al termine dell’esercizio, essi sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili liquidati, gli importi ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell’esercizio e le riduzioni di valore.
Le dichiarazioni di spesa non ancora ricevute al termine dell’esercizio vengono prese in considerazione nelle procedure di separazione contabile di fine esercizio. In particolare, è necessario effettuare una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi comunitari ma non ancora comunicate alle Comunità. Si utilizzano metodi diversi in base al tipo di attività e alle informazioni disponibili in modo da effettuare la migliore stima di tali importi. In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono registrati come ratei passivi, mentre gli elementi non ammissibili stimati rimangono in sospeso alla voce «ammissibilità da verificare». Al fine di non operare una sopravvalutazione dell’attivo e del passivo, detti importi sono iscritti tra le passività correnti.
3.5. Ripetizione dell’indebito
L’ammissibilità delle spese imputate al bilancio viene verificata dai competenti servizi della Comunità oppure, nel caso di gestione concorrente, dai servizi degli Stati membri, sulla base dei documenti giustificativi indicati nelle norme applicabili o nelle condizioni relative a ciascun prestito. Nell’intento di ottimizzare il rapporto tra i costi e i benefici dei sistemi di controllo, i controlli sui documenti giustificativi per le domande finali tendono ad essere più frequenti rispetto a quelli sulle domande intermedie e possono evidenziare errori nei pagamenti intermedi che vengono poi rettificati adeguando il pagamento finale. Inoltre, la Comunità e/o lo Stato membro interessato hanno il diritto di verificare la correttezza dei documenti giustificativi svolgendo controlli nei locali del richiedente, sia durante il periodo di attuazione dell’azione finanziata che successivamente (ex post). Gli errori individuati nel corso del periodo di attuazione possono essere rettificati adeguando le domande successive. Gli errori individuati ex post saranno oggetto di un ordine di riscossione. Per maggiori informazioni in merito, cfr. anche nota 6.
4. RELAZIONI DI FINE ESERCIZIO
4.1. Conti annuali
È responsabilità del contabile redigere i conti annuali e assicurare che questi riflettano fedelmente la posizione finanziaria dell’UE. I conti annuali comprendono i rendiconti finanziari e le relazioni sull’esecuzione del bilancio. Essi vengono adottati dalla Commissione e presentati prima alla Corte dei conti per l’audit e infine al Consiglio e al Parlamento per il discarico.
4.2. Relazioni annuali d’attività
Ogni ordinatore è tenuto a redigere una relazione annuale d’attività (RAA) sulle attività che rientrano sotto la sua responsabilità. In detta RAA, l’ordinatore riferisce in merito ai risultati strategici conseguiti e alla sua ragionevole garanzia che le risorse assegnate alle attività descritte nella sua relazione siano state utilizzate per gli scopi previsti e conformemente a principi di sana gestione finanziaria, e che le procedure di controllo poste in essere offrano le necessarie garanzie di legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.
5. AUDIT E DISCARICO
5.1. Audit
I conti annuali dell’UE e la gestione delle risorse vengono controllati dal suo revisore esterno, ovvero la Corte dei conti, che redige una relazione annuale per il Consiglio e il Parlamento europeo. Il compito principale della Corte è quello di eseguire un audit esterno indipendente dei conti annuali delle Comunità europee. Quale parte delle sue attività, la Corte dei conti produce:
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(1) |
una relazione annuale sulle attività finanziate dal bilancio generale, esprimendo in dettaglio le proprie osservazioni in merito ai conti annuali e alle operazioni sottostanti; |
|
(2) |
un parere, basato sui propri audit e riportato nella relazione annuale sotto forma di dichiarazione di affidabilità, su (i) l’affidabilità dei conti e (ii) la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti che comportano sia entrate riscosse da soggetti passivi che pagamenti a beneficiari finali; |
|
(3) |
relazioni speciali contenenti le risultanze di audit riguardanti aree di gestione specifiche. |
La Corte dei conti è autorizzata ad accedere a tutti i documenti necessari nel corso del proprio audit. La Corte controlla tutte le aree di attività dell’UE, fino ad esaminare la legittimità e regolarità di ogni singola operazione e di ogni singolo pagamento. Essa controlla anche gli stessi conti annuali, rivedendo, se necessario, i singoli bilanci e conti di risultato economico nonché la presentazione complessiva dei rendiconti finanziari. La Corte è pertanto in grado di esprimere un suo parere non solo sulle cifre presentate ma anche sul sistema e sui controlli in essere.
5.2. Discarico
Il controllo finale è costituito dal discarico del bilancio per un determinato esercizio. L’autorità competente per il discarico all’interno delle Comunità europee è il Parlamento europeo. Ciò significa che, una volta effettuati l’audit e il completamento dei conti annuali, spetta al Consiglio raccomandare e quindi al Parlamento decidere se concedere o meno alla Commissione e agli altri organismi comunitari il discarico per l’esecuzione del bilancio delle Comunità per l’esercizio precedente. Tale decisione si basa su una revisione dei conti, sulla relazione annuale della Corte dei conti (comprendente una dichiarazione ufficiale di affidabilità) e sulle risposte della Commissione, anche a seguito di domande e ulteriori richieste di informazioni presentate alla Commissione.
Il discarico rappresenta l’aspetto politico del controllo esterno dell’esecuzione del bilancio e costituisce la decisione mediante la quale il Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, «solleva» la Commissione dalla sua responsabilità relativa alla gestione di un determinato bilancio segnando la fine dell’esistenza di quel bilancio. Questa procedura di discarico può produrre uno dei tre risultati seguenti: la concessione, il rinvio o il diniego del discarico. Al momento di concedere il discarico, il Parlamento può evidenziare alcune osservazioni che ritiene importanti, spesso raccomandando azioni che la Commissione dovrebbe adottare in relazione a dette questioni. La Commissione riporta le misure adottate in una relazione di controllo e in un piano d’azione che invia sia al Parlamento che al Consiglio.
PARTE I
RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI DELLE COMUNITÀ EUROPEE E NOTE ESPLICATIVE
INDICE
|
A. |
Stato patrimoniale |
|
B. |
Conto del risultato economico |
|
C. |
Tabella dei flussi di cassa |
|
D. |
Prospetto delle variazioni dell’attivo netto |
|
E. |
Note ai rendiconti finanziari: |
|
1. |
Principali politiche contabili |
|
2. |
Note allo stato patrimoniale attività non correnti |
|
3. |
Note allo stato patrimoniale |
|
4. |
Note alla tabella dei flussi di cassa |
|
5. |
Voci fuori bilancio |
|
6. |
Ripetizione dell’indebito |
|
7. |
Gestione dei rischi finanziari |
|
8. |
Informativa sulle operazioni con parti correlate |
|
9. |
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio |
|
10. |
Entità consolidate |
|
11. |
Entità non consolidate |
A. STATO PATRIMONIALE
|
milioni di euro |
|||
|
|
Note |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
ATTIVITÀ NON CORRENTI: |
|||
|
Attività immateriali |
2.1 |
56 |
44 |
|
Immobili, impianti e macchinari |
2.2 |
4 881 |
4 523 |
|
Investimenti a lungo termine |
2.3 |
2 078 |
1 973 |
|
Prestiti |
2.4 |
3 565 |
1 806 |
|
Prefinanziamenti a lungo termine |
2.5 |
29 023 |
14 015 |
|
Crediti a lungo termine |
2.6 |
45 |
127 |
|
|
|
39 648 |
22 488 |
|
ATTIVITÀ CORRENTI: |
|||
|
Rimanenze |
2.7 |
85 |
88 |
|
Investimenti a breve termine |
2.8 |
1 553 |
1 420 |
|
Prefinanziamenti a breve termine |
2.9 |
10 262 |
20 583 |
|
Crediti a breve termine |
2.10 |
11 920 |
12 051 |
|
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria |
2.11 |
23 724 |
18 756 |
|
|
|
47 544 |
52 898 |
|
TOTALE ATTIVO |
|
87 192 |
75 386 |
|
PASSIVITÀ NON CORRENTI: |
|||
|
Prestazioni per i dipendenti |
2.12 |
(37 556) |
(33 480) |
|
Accantonamenti a lungo termine |
2.13 |
(1 341) |
(1 079) |
|
Passività finanziarie a lungo termine |
2.14 |
(3 349) |
(1 574) |
|
Altri debiti a lungo termine |
2.15 |
(2 226) |
(1 989) |
|
|
|
(44 472) |
(38 122) |
|
PASSIVITÀ CORRENTI: |
|||
|
Accantonamenti a breve termine |
2.16 |
(348) |
(369) |
|
Passività finanziarie a breve termine |
2.17 |
(119) |
(135) |
|
Debiti a breve |
2.18 |
(89 677) |
(95 380) |
|
|
|
(90 144) |
(95 884) |
|
TOTALE PASSIVO |
|
(134 616) |
(134 006) |
|
ATTIVO NETTO |
|
(47 424) |
(58 620) |
|
Riserve |
2.19 |
3 115 |
2 806 |
|
Importi da richiedere agli Stati membri: |
2.20 |
|
|
|
Prestazioni per i dipendenti (1) |
|
(37 556) |
(33 480) |
|
Importi vari (2) |
|
(12 983) |
(27 946) |
|
ATTIVO NETTO |
|
(47 424) |
(58 620) |
B. CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
|
milioni di euro |
|||
|
|
Note |
2008 |
2007 |
|
ENTRATE DI ESERCIZIO |
|||
|
Entrate derivanti da risorse proprie e contributi |
3.1 |
112 713 |
112 084 |
|
Altre entrate di esercizio |
3.2 |
9 731 |
9 080 |
|
|
|
122 444 |
121 164 |
|
SPESE DI ESERCIZIO |
|||
|
Spese amministrative |
3.3 |
(7 720) |
(7 120) |
|
Spese di esercizio |
3.4 |
(97 214) |
(104 682) |
|
|
|
(104 934) |
(111 802) |
|
AVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE |
|
17 510 |
9 362 |
|
Entrate derivanti da operazioni finanziarie |
3.5 |
698 |
674 |
|
Spese relative a operazioni finanziarie |
3.6 |
(467) |
(354) |
|
Movimenti nelle passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti |
2.12 |
(5 009) |
(2 207) |
|
Quota relativa al disavanzo netto di associate e imprese comuni |
3.7 |
(46) |
(13) |
|
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO |
|
12 686 |
7 462 |
C. TABELLA DEI FLUSSI DI CASSA
|
milioni di euro |
|||
|
|
Note |
2008 |
2007 |
|
Risultato economico dell’esercizio |
|
12 686 |
7 462 |
|
Flussi di cassa da attività operative |
4.2 |
|
|
|
Ammortamento |
|
19 |
11 |
|
Deprezzamento |
|
302 |
329 |
|
(Annullamento delle) perdite di valore degli investimenti |
|
3 |
(3) |
|
(Aumento)/diminuzione prestiti |
|
(1 759) |
217 |
|
(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti a lungo termine |
|
(15 008) |
8 410 |
|
(Aumento)/diminuzione crediti a lungo termine |
|
82 |
201 |
|
(Aumento)/diminuzione scorte |
|
3 |
27 |
|
(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti a breve termine |
|
10 321 |
(12 528) |
|
(Aumento)/diminuzione crediti a breve termine |
|
131 |
(2 255) |
|
(Aumento)/diminuzione accantonamenti a lungo termine |
|
262 |
90 |
|
(Aumento)/diminuzione passività finanziarie a lungo termine |
|
1 775 |
(288) |
|
(Aumento)/diminuzione altre passività a lungo termine |
|
237 |
(31) |
|
(Aumento)/diminuzione accantonamenti a breve termine |
|
(21) |
(10) |
|
(Aumento)/diminuzione passività finanziarie a breve termine |
|
(16) |
115 |
|
(Aumento)/diminuzione conti passivi |
|
(5 703) |
1 300 |
|
Eccedenza di bilancio 2007 considerata come entrata non monetaria nel 2008 |
|
(1 529) |
(1 848) |
|
Altri movimenti non monetari |
|
37 |
(15) |
|
Aumento/(diminuzione) passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti |
|
4 076 |
1 280 |
|
Attività di investimento |
4.3 |
|
|
|
(Aumento)/diminuzione attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
|
(689) |
(284) |
|
(Aumento)/diminuzione investimenti a lungo termine |
|
(152) |
(5) |
|
(Aumento)/diminuzione investimenti a breve termine |
|
(133) |
6 |
|
FLUSSI DI CASSA NETTI |
|
4 924 |
2 181 |
|
AUMENTO NETTO TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA (3) |
|
4 924 |
2 181 |
|
TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO (3) |
2.11 |
19 005 |
16 824 |
|
TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA ALLA FINE DELL’ESERCIZIO (3) |
2.11 |
23 929 |
19 005 |
D. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELL’ATTIVO NETTO
|
milioni di euro |
|||||
|
|
Riserve (A) |
Importi da richiedere agli Stati membri (B) |
Attivo netto = (A) + (B) |
||
|
Riserva intestata al valore equo |
Altre riserve |
Avanzo/(Disavanzo) accumulato |
Risultato economico dell’esercizio |
||
|
SALDO AL 31 DICEMBRE 2006 |
4 |
2 851 |
(67 270) |
197 |
(64 218) |
|
Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia |
|
(135) |
135 |
|
0 |
|
Movimenti valore equo |
3 |
|
(26) |
|
(23) |
|
Altro |
|
60 |
(53) |
|
7 |
|
Imputazione del risultato economico 2006 |
|
23 |
174 |
(197) |
0 |
|
Risultato del bilancio 2006 accreditato agli Stati membri |
|
|
(1 848) |
|
(1 848) |
|
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
|
7 462 |
7 462 |
|
SALDO AL 31 DICEMBRE 2007 |
7 |
2 799 |
(68 888) |
7 462 |
(58 620) |
|
Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia |
|
158 |
(158) |
|
0 |
|
Movimenti valore equo |
34 |
|
|
|
34 |
|
Altro |
|
113 |
(108) |
|
5 |
|
Imputazione del risultato economico 2007 |
|
4 |
7 458 |
(7 462) |
0 |
|
Risultato del bilancio 2007 accreditato agli Stati membri |
|
|
(1 529) |
|
(1 529) |
|
Risultato economico dell’esercizio |
|
|
|
12 686 |
12 686 |
|
SALDO AL 31 DICEMBRE 2008 |
41 |
3 074 |
(63 225) |
12 686 |
(47 424) |
E. NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI
1. PRINCIPALI POLITICHE CONTABILI
1.1. DISPOSIZIONI GIURIDICHE E REGOLAMENTO FINANZIARIO
La contabilità di bilancio è tenuta conformemente alle disposizioni del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, [GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1525/2007 del Consiglio, del 17 dicembre 2007, GU L 343 del 27.12.2007] che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee, e del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d’esecuzione del suddetto regolamento finanziario, modificato da ultimo il 23 aprile 2007.
Il regolamento finanziario prevede, all'articolo 133, che il contabile della Commissione adotti le norme e i metodi contabili che devono essere applicati da tutte le istituzioni e organismi. Questi principi contabili, basati sulla contabilità per competenza, derivano dai Principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards –IPSAS) o dai Principi contabili internazionali (International Financial Reporting Standards –IFRS) emanati rispettivamente dall’International Public Sector Accounting Standards Board (IPSASB) e dall’International Accounting Standards Board (IASB). Queste norme sono state adottate dal contabile della Commissione sulla scorta del parere di un gruppo di esperti di Principi contabili, che ha fornito una consulenza professionale. Le norme contabili sono riesaminate periodicamente ed aggiornate se necessario.
Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione si applicano a tutte le istituzioni e a tutti gli organismi europei che rientrano attualmente nel perimetro di consolidamento, al fine di creare un corpus di norme uniformi per la tenuta, la valutazione e la presentazione dei conti e armonizzare il processo di stesura del bilancio e di consolidamento.
Il contabile della Commissione è tenuto a presentare i conti consolidati provvisori alla Corte dei conti, incaricata della revisione contabile, entro il 31 marzo dell’anno successivo. La Commissione deve adottare, al più tardi il 31 luglio, i conti consolidati definitivi che saranno pubblicati entro il 15 novembre nella Gazzetta ufficiale congiuntamente alla dichiarazione di affidabilità della Corte dei conti.
1.2. PRINCIPI CONTABILI
L’obiettivo del bilancio è fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, le prestazioni e i flussi di cassa di un’entità che possono essere utili a un ampio numero di utilizzatori. Per un'entità pubblica come le Comunità europee gli obiettivi sono, nella fattispecie, fornire informazioni utili ai fini del processo decisionale e dimostrare l’affidabilità dell’entità in relazione alle risorse ad essa affidate.
Per presentare un quadro fedele, il bilancio deve non soltanto fornire informazioni pertinenti che descrivano la natura e la portata delle attività di un’istituzione e delle agenzie, che spieghino le loro modalità di finanziamento e forniscano informazioni definitive sulle loro operazioni, ma anche farlo in un modo chiaro e comprensibile che consenta raffronti fra gli esercizi. Tali sono gli intendimenti che hanno guidato la stesura del presente documento.
La contabilità delle istituzioni e agenzie europee consta di una contabilità generale e di una contabilità di bilancio. Le due contabilità sono tenute in euro per anno civile. La contabilità di bilancio permette di seguire in modo dettagliato l’esecuzione del bilancio. È basata sul principio della contabilità di cassa modificata. La contabilità generale consente di preparare i bilanci in quanto riporta l’integralità dei costi e ricavi dell’esercizio in base alle norme contabili per competenza e serve a definire la situazione patrimoniale-finanziaria sotto forma di stato patrimoniale al 31 dicembre.
L’articolo 124 del regolamento finanziario prevede i principi contabili da applicare per redigere il bilancio, ossia:
|
— |
la continuità delle attività, |
|
— |
la prudenza, |
|
— |
la coerenza dei metodi contabili, |
|
— |
la comparabilità delle informazioni, |
|
— |
l’importanza relativa, |
|
— |
la non compensazione, |
|
— |
la preminenza della realtà sull’apparenza, |
|
— |
la contabilità per competenza. |
1.3. CONSOLIDAMENTO
Il perimetro di consolidamento delle Comunità europee comprende 39 entità controllate, un’entità collegata e tre imprese comuni. Per l’elenco completo delle entità consolidate si rimanda alla nota 10. Rispetto al 2007, il perimetro di consolidamento include altre tre agenzie. L’impatto di queste aggiunte sui rendiconti finanziari consolidati non è significativo. Alla fine del 2008 è stata posta in liquidazione un’agenzia comunitaria, con il trasferimento delle relative attività alla Commissione europea. Le entrate e le spese dell’agenzia fanno parte del conto del risultato economico consolidato.
Entità controllate
Le entità controllate sono entità in relazione alle quali le Comunità europee hanno, direttamente o indirettamente, il potere di gestire le politiche operative e finanziarie in maniera tale da poter trarre vantaggio dalle loro attività. Tale potere deve essere esercitabile attualmente. Le entità controllate sono consolidate secondo il metodo dell'integrazione globale. Il consolidamento inizia a decorrere dalla prima data in cui esiste il controllo e termina quando tale controllo non esiste più. Il più abituale indicatore di controllo, ossia la maggioranza dei diritti di voto, nella maggior parte dei casi non è applicabile alle Comunità europee.
Le istituzioni europee che rientrano nel perimetro di consolidamento sono state create mediante i relativi trattati istitutivi. Esse rappresentano la base della struttura organizzativa delle Comunità europee e contribuiscono incontestabilmente al conseguimento degli obiettivi delle Comunità europee. Dette istituzioni si possono pertanto considerare sotto il controllo esclusivo delle Comunità europee.
Per gli stessi motivi, le agenzie comunitarie e le agenzie esecutive istituite mediante un atto di legislazione derivata sono sotto il controllo esclusivo delle Comunità europee e rientrano pertanto anch’esse nel perimetro di consolidamento. Vi è da notare che l’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (Alicante) e l’Ufficio comunitario delle varietà vegetali (Angers) non ricevono sussidi dal bilancio generale delle Comunità. Rientrano nel perimetro di consolidamento anche due agenzie del terzo pilastro dell’Unione Europea che hanno ricevuto un sussidio dal bilancio generale delle Comunità europee (cfr. anche nota 10). Anche la Comunità europea per il carbone e l’acciaio in liquidazione (CECA) è ritenuta un’entità controllata. Al momento della liquidazione dell’Agenzia «Fusion for Energy», prevista per il 2041, eventuali avanzi o disavanzi saranno distribuiti tra i membri restanti a tale data.
Tutte le operazioni e i saldi tra le entità controllate delle Comunità europee sono eliminati. Le perdite e gli utili non realizzati sulle operazioni tra le varie entità non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati.
Entità collegate
Le entità collegate sono entità sulle quali le Comunità europee esercitano, direttamente o indirettamente, un’influenza significativa, ma non il controllo, riguardo alle decisioni nell’ambito delle politiche operative e finanziarie. Si presume che si abbia un’influenza significativa se la Commissione europea detiene direttamente o indirettamente il 20 % o più dei diritti di voto.
Gli investimenti nelle collegate sono contabilizzati utilizzando il metodo dell’equivalenza patrimoniale (altresì detto metodo del patrimonio netto) e sono inizialmente rilevati al prezzo di costo. La quota comunitaria degli utili o delle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata nel conto del risultato economico, mentre la relativa quota dei movimenti post-acquisizione nelle riserve è rilevata nelle riserve. I movimenti cumulativi post-acquisizione danno luogo ad un adeguamento del valore contabile dell’investimento. I dividendi ricevuti da una collegata riducono il valore contabile dell’investimento. Le perdite e gli utili non realizzati relativi alle operazioni tra le Comunità europee e la loro collegata non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati.
I principi contabili applicati dalle collegate possono differire da quelli adottati dalle Comunità europee per operazioni ed eventi simili in circostanze analoghe. Per ragioni pratiche, non sono stati apportati adeguamenti ai bilanci delle collegate utilizzati ai fini dell’applicazione del metodo dell’equivalenza patrimoniale.
Laddove le Comunità europee detengono una percentuale pari o superiore al 20 % di un fondo di investimento in capitale di rischio, le Comunità non mirano ad esercitare un’influenza significativa. Tali fondi sono pertanto trattati come strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita e il metodo dell’equivalenza patrimoniale non viene applicato.
Imprese comuni
L’impresa comune costituisce un accordo contrattuale in base al quale le Comunità europee e una o più parti (i «partecipanti all’impresa comune») si impegnano in un’attività economica soggetta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione del controllo, diretto o indiretto, su un’attività economica stabilita per contratto.
Gli investimenti nelle imprese comuni sono contabilizzati utilizzando il metodo dell’equivalenza patrimoniale (altresì detto metodo del patrimonio netto) e sono inizialmente rilevati al prezzo di costo. La quota degli utili e delle perdite delle entità soggette a controllo congiunto di pertinenza delle Comunità europee è rilevata nel conto del risultato economico, mentre il loro interesse sui movimenti nelle riserve è rilevato nelle riserve. I movimenti cumulativi danno luogo ad un adeguamento del valore contabile dell’interesse.
Le perdite e gli utili non realizzati relativi alle operazioni tra le Comunità europee e le entità soggette al loro controllo congiunto non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati.
I principi contabili applicati dalle imprese comuni possono differire da quelli adottati dalle Comunità europee per operazioni ed eventi simili e in circostanze analoghe.
Entità non consolidate
Non controllati dalle Comunità europee e quindi non consolidati nel bilancio delle stesse sono i fondi gestiti dalle Comunità per conto del Regime di assicurazione malattia per il personale delle Comunità europee e del Fondo europeo di sviluppo. Al 31 dicembre 2008 le attività totali dei due fondi ammontavano, rispettivamente, a 288 e 1 219 milioni di euro – cfr. nota 11.
1.4. BASE DELLA PREPARAZIONE
1.4.1. Valuta e base per la conversione
Valuta funzionale e valuta di conto
Il bilancio è presentato in milioni di euro, la valuta funzionale e di conto delle Comunità europee.
Operazioni e saldi
Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite in euro con riferimento ai tassi di cambio in vigore alla data della transazione.
Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono rilevati nel conto del risultato economico.
I metodi di conversione applicati alle voci seguenti sono diversi:
|
— |
per immobili, impianti e macchinari e per le attività immateriali, la conversione in euro avviene al tasso vigente alla data del loro acquisto; |
|
— |
per i prefinanziamenti versati nel quadro del Fondo europeo agricolo di garanzia, la conversione avviene ai tassi di cambio del 10 del mese che segue quello durante il quale sono concessi. |
I saldi di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio vigenti al 31 dicembre:
Tassi di cambio EURO
|
Biglietti e monete |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
BGN |
1,9558 |
1,9558 |
|
CZK |
26,8750 |
26,6280 |
|
DKK |
7,4506 |
7,4583 |
|
EEK |
15,6466 |
15,6466 |
|
GBP |
0,9525 |
0,7333 |
|
HUF |
266,7000 |
253,7300 |
|
LVL |
0,7083 |
0,6964 |
|
LTL |
3,4528 |
3,4528 |
|
PLN |
4,1535 |
3,5935 |
|
RON |
4,0225 |
3,6077 |
|
SKK |
30,1260 |
33,5830 |
|
SEK |
10,8700 |
9,4415 |
|
JPY |
126,1400 |
164,9300 |
|
USD |
1,3917 |
1,4721 |
Le variazioni del valore equo delle attività finanziarie monetarie espresse in valuta estera e classificate come disponibili per la vendita che si riferiscono ad una differenza di conversione sono rilevate nel conto del risultato economico. Le differenze di conversione sulle attività e passività finanziarie non monetarie detenute al valore equo rilevato a conto del risultato economico sono rilevate nel conto del risultato economico. Le differenze di conversione relative alle attività finanziarie non monetarie classificate come disponibili per la vendita sono incluse nella riserva del valore equo.
1.4.2. Utilizzazione delle stime
Conformemente ai principi IPSAS e ai principi contabili comunemente accettati (GAAP), il bilancio include necessariamente importi basati su stime e ipotesi formulate dal management sulla base delle informazioni più affidabili disponibili. Alcune delle stime più importanti riguardano anche, ma non esclusivamente, gli importi relativi a passività derivanti dai benefici per i dipendenti, gli accantonamenti, il rischio finanziario relativo alle rimanenze e ai crediti, i ratei passivi e attivi, le attività e passività potenziali e il grado di riduzione di valore delle attività immateriali e di immobili, impianti e macchinari. I risultati effettivi possono differire dalle stime. Le variazioni delle stime sono indicate nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.
1.5. STATO PATRIMONIALE
1.5.1. Attività immateriali
Le licenze di software informatico acquistate sono iscritte al costo, detratti gli ammortamenti accumulati e le perdite per riduzione di valore. Tali attività sono ammortizzate secondo il metodo delle quote costanti in funzione della loro vita utile stimata, pari a 4 anni. I costi relativi alle attività immateriali prodotte internamente sono rilevati nel conto del risultato economico al momento in cui sono sostenuti. I costi relativi alla manutenzione e allo sviluppo dei programmi informatici sono rilevati come spese al momento in cui sono sostenuti, così come i costi di sviluppo e per la ricerca scientifica.
1.5.2. Immobili, impianti e macchinari
Tutti gli immobili, gli impianti e i macchinari sono registrati al costo storico, detratti l’ammortamento accumulato e le perdite per riduzione di valore. Il costo storico comprende le spese direttamente riconducibili all’acquisizione dei beni.
I costi successivi sono inclusi nel valore contabile del bene o contabilizzati, se del caso, come attività separata solo qualora sia probabile che i vantaggi economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno alle Comunità europee e il costo del bene possa essere calcolato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel conto del risultato economico dell’esercizio durante il quale sono stati sostenuti. Poiché le Comunità europee non concedono prestiti per finanziare l’acquisto di immobili, impianti e macchinari, non vi sono costi legati all’assunzione di prestiti relativi a tali acquisti.
I terreni e le opere d’arte non sono ammortizzati in quanto ritenuti avere una vita utile infinita. Le attività in costruzione non sono ammortizzate in quanto tali attività non sono ancora disponibili per l’uso. L’ammortamento delle altre attività è calcolato utilizzando il metodo dell’ammortamento lineare per imputare i relativi costi al loro valore residuo in base alla vita utile stimata, nella fattispecie:
Tassi di ammortamento
|
Tipo di attività |
Tasso di ammortamento lineare |
|
Immobili |
4 % |
|
Impianti, macchinari e attrezzature |
da 10 % a 25 % |
|
Mobilio |
da 10 % a 25 % |
|
Altri impianti ed accessori |
da 10 % a 33 % |
|
Mezzi di trasporto |
25 % |
|
Materiale informatico |
25 % |
|
Altre attività materiali |
da 10 % a 33 % |
Le perdite e gli utili relativi alle cessioni sono determinati raffrontando i proventi, al netto delle spese di vendita, con il valore contabile dell’attività ceduta. Anch’essi sono inclusi nel conto del risultato economico.
Contratti di locazione
I contratti di locazione di attività materiali, nei quali le Comunità europee hanno sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti la proprietà, sono classificati come leasing finanziario. I leasing finanziari sono capitalizzati alla data d’inizio del leasing al minore fra il valore equo dell’attività locata e il valore attuale dei canoni minimi di leasing. Ogni canone di leasing è suddiviso tra gli oneri finanziari e quelli inerenti all’ammortamento della passività in maniera tale da ottenere un tasso costante sulla passività residua. Le obbligazioni di locazione, al netto degli oneri finanziari, sono incluse nella voce «altri debiti» (a breve e a lungo termine). La parte di interessi del costo finanziario è imputata al conto del risultato economico in riferimento al periodo di locazione, in modo da produrre un tasso di interesse periodico costante sulla passività residua per ciascun periodo. Le attività acquisite mediante leasing finanziario sono ammortizzate sul periodo più breve tra la vita utile dell’attività e la durata del leasing.
I contratti di locazione nei quali al locatore spetta una parte significativa dei rischi e dei vantaggi inerenti la proprietà sono classificati come leasing operativo. I pagamenti effettuati nel quadro di leasing operativi sono imputati al conto del risultato economico su base lineare per il periodo del leasing.
1.5.3. Riduzione del valore di attività non finanziarie
Le attività che hanno una vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento e sono verificate annualmente per riduzione di valore. Le attività soggette ad ammortamento sono verificate per riduzione di valore ogniqualvolta determinati eventi o cambiamenti di circostanze indichino che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. È contabilizzata una perdita per riduzione di valore pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il relativo importo recuperabile. L’importo recuperabile è il più elevato tra il valore equo dell’attività, detratti i costi di vendita, e il valore d’uso.
Il valore residuo delle attività immateriali, degli immobili, degli impianti e dei macchinari e il loro periodo di vita utile è rivisto e, se necessario, rettificato alla data di chiusura del bilancio. Qualora il valore contabile dell’attività sia superiore all’importo recuperabile stimato, tale valore è immediatamente ridotto all’importo recuperabile.
1.5.4. Investimenti
Investimenti in collegate e interessi in imprese comuni
Gli investimenti in collegate e gli interessi in imprese comuni sono contabilizzati con il metodo dell’equivalenza patrimoniale. Si controllano gli investimenti per verificarne l’eventuale perdita di valore se vi sono indicazioni di una perdita di valore e si svalutano all’importo recuperabile più basso se necessario. L’importo recuperabile si determina come descritto al punto 1.5.3.
Investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio
Classificazione e valutazione
Gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio sono classificati come attività disponibili per la vendita e di conseguenza sono riportati al valore equo con utili e perdite derivanti dalle variazioni del valore equo (comprese le differenze di conversione) rilevate nella riserva del valore equo.
Considerazioni sul valore equo
Giacché non hanno una quotazione di mercato in un mercato attivo e in assenza di qualsiasi altra tecnica di valutazione affidabile, gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio sono valutati voce per voce al minore tra il costo e la quota proporzionale del valore dell’attivo netto (NAV) indicato dal gestore del fondo alla data di chiusura del bilancio, escludendo così qualsiasi eventuale plusvalenza latente esistente nel portafoglio di investimento sottostante. Gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio esistenti da meno di due anni alla data di chiusura del bilancio sono valutati in base agli stessi principi, fatta eccezione per le perdite latenti dovute unicamente a spese amministrative nei casi in cui, tenuto conto del carattere recente del portafoglio di investimento sottostante, dette perdite latenti non sono prese in considerazione.
In virtù di questo metodo, il valore equo degli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio si ottiene applicando il concetto del NAV aggregato, il quale presuppone implicitamente che, se i NAV dei fondi possono essere considerati conformi alle disposizioni dello IAS 39, l’aggregazione dei NAV di tutti i fondi sarà essa stessa conforme a tali disposizioni.
In base a questo metodo, i fondi vengono classificati in tre categorie:
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Categoria I – i fondi che si sono conformati ai requisiti del valore equo di cui allo IAS 39. |
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Categoria II – i fondi che si sono conformati ad altre linee guida in materia di valutazione (ovvero quelle dell’AFIC, della BVCA e dell’EVCA) o a principi che possono essere ritenuti conformi allo IAS 39. |
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Categoria III – i fondi che non si sono conformati ai requisiti del valore equo di cui allo IAS 39 né ad altre linee guida in materia di valutazione conformi allo IAS 39. |
Per le categorie I e II, gli utili latenti derivanti dalla valutazione al valore equo sono rilevati nelle riserve e le perdite latenti sono valutate ai fini di una riduzione di valore in modo da determinare se rilevarle nel conto del risultato economico come perdite per riduzione di valore oppure come variazioni della riserva del valore equo. Il valore equo della quota proporzionale del NAV è determinato applicando la percentuale di partecipazione delle Comunità europee in un fondo al NAV risultante dalla relazione più recente pubblicata da tale fondo, o, per quanto possibile, sulla base del valore esatto della partecipazione alla stessa data, quale indicata dal gestore del fondo.
Gli investimenti appartenenti alla categoria III sono valutati al valore di costo detratte le perdite per riduzione di valore (attualmente le Comunità europee non detengono tuttavia alcun investimento di questo tipo).
Strumenti finanziari
Gli strumenti finanziari sono contratti che danno luogo a un’attività finanziaria di un’entità e a una passività finanziaria o uno strumento rappresentativo di capitale di un’altra entità.
Classificazione
Le Comunità europee classificano le proprie attività finanziarie nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto del risultato economico; prestiti e crediti; investimenti detenuti fino a scadenza; attività finanziarie disponibili per la vendita. La classificazione degli strumenti finanziari è stabilita in sede di rilevazione iniziale e sottoposta ad ulteriore valutazione in sede di chiusura di ciascun bilancio.
(i) Attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto del risultato economico
Uno strumento finanziario è classificato in questa categoria se acquisito principalmente a scopo di vendita a breve termine ovvero se così è stato designato dalle Comunità europee. Anche gli strumenti derivati sono classificati in questa categoria. Le attività che rientrano in questa categoria sono classificate come attività correnti qualora se ne preveda il realizzo entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.
(ii) Prestiti e crediti
I prestiti e i crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili non quotati in un mercato attivo. Si creano quando la CE fornisce fondi, beni o servizi direttamente a un debitore senza l’intenzione di utilizzare il credito a fini di negoziazione. Sono registrati fra le attività non correnti, salvo quando la scadenza rientra nei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.
(iii) Investimenti detenuti fino a scadenza
Gli investimenti detenuti fino a scadenza sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenze fisse che le Comunità europee possono e intendono detenere fino alla scadenza. Nel corso del presente esercizio finanziario, le Comunità europee non hanno detenuto investimenti appartenenti a questa categoria.
(iv) Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono strumenti non derivati che rientrano in questa categoria o non sono classificati in nessuna delle altre categorie. Sono classificate come attività correnti o non correnti a seconda del periodo di tempo in cui le Comunità intendono cederle. Anche gli investimenti in entità non consolidate e altri investimenti azionari non contabilizzati con il metodo dell’equivalenza patrimoniale sono classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita.
Rilevazione e valutazione iniziali
Le acquisizioni e le vendite di attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto del risultato economico, detenute fino alla scadenza e disponibili per la vendita sono rilevate alla data di negoziazione, ovvero alla data alla quale le Comunità europee si impegnano ad acquistare o a vendere l’attività. I prestiti sono rilevati quando il contante viene erogato ai mutuatari. Gli strumenti finanziari sono rilevati inizialmente in base al valore equo, maggiorato dei costi delle operazioni per tutte le attività finanziarie non contabilizzate al valore equo rilevato a conto del risultato economico. Le attività finanziarie contabilizzate al valore equo rilevato a conto del risultato economico sono inizialmente rilevate al valore equo, mentre i costi delle operazioni sono rilevati a conto del risultato economico.
Il valore equo di un’attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale è normalmente il prezzo dell’operazione (ovvero il valore equo del corrispettivo percepito). Tuttavia, quando viene concesso un prestito a lungo termine a tasso zero o ad un tasso inferiore a quello di mercato, il suo valore equo può essere stimato pari al valore attuale di tutte le entrate future, calcolato sulla base del tasso di interesse prevalente nel mercato per strumenti simili con analoga valutazione del merito di credito.
Gli strumenti finanziari sono eliminati contabilmente quando i diritti di ricevere i flussi di cassa che ne derivano sono scaduti o sono stati ceduti e quando le Comunità europee hanno trasferito sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti la proprietà.
Valutazione successiva
Le attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto del risultato economico sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni del valore equo della categoria «strumenti finanziari valutati al valore equo rilevato a conto del risultato economico» sono inclusi nel conto del risultato economico nel periodo in cui insorgono.
I prestiti e i crediti e gli investimenti detenuti fino a scadenza sono contabilizzati al costo ammortizzato secondo il metodo dell’interesse effettivo. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, il metodo del tasso di interesse effettivo non deve essere applicato separatamente ai prestiti assunti ed ai prestiti concessi per il motivo che i prestiti concessi hanno le caratteristiche di operazioni «back-to-back» e le differenze tra le condizioni e gli importi dei prestiti concessi e di quelli assunti non sono significative. Sono pertanto disponibili tutte le informazioni pertinenti la cui mancanza potrebbe influire sulla comprensione delle operazioni sottostanti da parte del lettore. I costi di transazione sostenuti dalle Comunità e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto del risultato economico.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni del valore equo delle attività disponibili per la vendita sono rilevati nella riserva del valore equo. Quando le attività classificate come disponibili per la vendita sono vendute o subiscono una riduzione di valore, gli adeguamenti cumulativi del valore equo rilevati in precedenza nella riserva del valore equo sono rilevati nel conto del risultato economico. L’interesse sulle attività finanziarie disponibili per la vendita calcolato secondo il criterio dell’interesse effettivo è rilevato nel conto del risultato economico. I dividendi relativi agli strumenti rappresentativi di capitale disponibili per la vendita sono rilevati una volta accertato il diritto delle Comunità di ricevere il pagamento.
Il valore equo degli investimenti quotati nei mercati attivi è basato sul prezzo di offerta corrente. Qualora il mercato per un’attività finanziaria non sia attivo (come nel caso di titoli non quotati in borsa), le Comunità europee stabiliscono un valore equo ricorrendo a tecniche di valutazione. Tali tecniche includono l’utilizzo di operazioni svolte alle normali condizioni del mercato, il riferimento ad altri strumenti sostanzialmente analoghi, l’analisi dei flussi di cassa attualizzati, i modelli per la misurazione del prezzo delle opzioni e altre tecniche di valutazione comunemente in uso fra gli operatori di mercato.
Qualora il valore equo degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale che non hanno prezzi di mercato quotati in un mercato attivo non sia misurabile in maniera affidabile, tali investimenti sono valutati al costo detraendo le riduzioni di valore.
Riduzione di valore delle attività finanziarie
Alla data di chiusura di ciascun bilancio, le Comunità europee valutano il sussistere di elementi concreti a riprova della riduzione di valore di un’attività finanziaria. Un’attività finanziaria subisce una riduzione di valore e insorgono perdite per riduzione di valore solo qualora si riscontrino elementi concreti che indicano una riduzione del valore a seguito di uno o più eventi verificatisi dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento (o eventi) di perdita produca effetti sui flussi di cassa futuri stimati per l’attività finanziaria in questione relativamente ai quali è possibile effettuare una stima affidabile.
(i) Attività contabilizzate al costo ammortizzato
Quando esistono elementi concreti che attestano il verificarsi di una perdita per riduzione di valore di prestiti o crediti ovvero di investimenti detenuti fino a scadenza contabilizzati al costo ammortizzato, l’importo di detta perdita è calcolato come la differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati (a eccezione delle future perdite di credito non sostenute) calcolato in base al tasso d’interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività è ridotto e l’importo della perdita è rilevato nel conto del risultato economico. Laddove un prestito o un investimento detenuto fino a scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di sconto per la quantificazione delle perdite per riduzione di valore corrisponde al tasso d’interesse effettivo corrente stabilito in base al contratto. Il computo del valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati di un’attività finanziaria garantita è determinato sulla base dei flussi di cassa che potrebbero derivare dal pignoramento, meno i costi per l’ottenimento e la vendita della garanzia a prescindere dalla probabilità o meno che il pignoramento abbia luogo. Se in un periodo successivo l’importo della perdita per riduzione di valore diminuisce e tale diminuzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la contabilizzazione della riduzione di valore, la perdita per riduzione di valore rilevata in precedenza è rettificata nel conto del risultato economico.
(ii) Attività contabilizzate al valore equo
Nel caso di investimenti azionari classificati come disponibili per la vendita, per la determinazione della perdita di valore dei titoli si prende in considerazione una riduzione permanente (prolungata) o significativa del valore equo del titolo al di sotto del suo costo. Laddove esistano elementi certi in relazione alle attività finanziarie disponibili per la vendita, la perdita cumulativa – calcolata come differenza tra costo di acquisizione e valore equo attuale detratte eventuali perdite per riduzione di valore dell’attività finanziaria in questione in precedenza rilevate nel conto del risultato economico – viene eliminata dalle riserve e contabilizzata nel conto del risultato economico. Le perdite per riduzione di valore rilevate nel conto del risultato economico su strumenti rappresentativi di capitale non sono rettificate nel conto del risultato economico. Se, in un periodo successivo, il valore equo di un titolo di debito classificato come disponibile per la vendita aumenta, e tale incremento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita per riduzione di valore, la perdita è rettificata nel conto del risultato economico.
1.5.5. Scorte
Le scorte sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Il costo è calcolato utilizzando il metodo first-in, first-out (FIFO). Il costo dei prodotti finiti e di quelli in corso di produzione comprende le materie prime, la manodopera diretta, altri costi diretti e i relativi costi generali di produzione (in base alla normale capacità operativa). Il valore netto di realizzo corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale corso delle attività commerciali detratti i costi di completamento e quelli di vendita.
Quando le scorte sono destinate alla distribuzione gratuita o ad un prezzo simbolico, sono valutate al minore fra il costo e il costo di sostituzione attuale. Il costo di sostituzione attuale è il costo che le Comunità europee dovrebbero sostenere per acquistare l’attività alla data di riferimento del bilancio.
1.5.6. Prefinanziamenti
Il prefinanziamento è un pagamento effettuato allo scopo di fornire al beneficiario un anticipo in contanti, ovvero un fondo cassa. Può essere suddiviso in una serie di pagamenti da effettuare entro un termine stabilito nello specifico accordo di prefinanziamento. Il fondo cassa o anticipo viene restituito o utilizzato per gli scopi per cui era stato corrisposto entro i termini fissati nell’accordo. Se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha l’obbligo di restituire l’anticipo di prefinanziamento alle Comunità europee. L’ammontare del prefinanziamento viene ridotto (in tutto o in parte) in funzione dell’accettazione dei costi ammissibili e degli eventuali importi restituiti.
Alla fine dell’esercizio finanziario, gli importi dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili liquidati, gli importi ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell’esercizio e le riduzioni di valore.
L’interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato al momento della riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo accordo. Al termine dell’esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di interessi attivi, sulla scorta delle informazioni più attendibili, che successivamente viene inclusa nel bilancio.
1.5.7. Crediti
I crediti sono contabilizzati all’importo iniziale meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce una svalutazione per riduzione di valore dei crediti laddove sussistono elementi obiettivi che indicano che le Comunità europee non saranno in grado di riscuotere la totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti crediti. L’importo della svalutazione è pari alla differenza tra il valore contabile del credito e l’importo recuperabile, vale a dire il valore attuale dei futuri flussi di cassa previsti, calcolato sulla base del tasso di interesse di mercato applicato a mutuatari simili. L’importo della svalutazione è rilevato nel conto del risultato economico. È altresì rilevata annualmente una svalutazione generale del 20 % per gli ordini di recupero pendenti non ancora soggetti ad una svalutazione specifica. Si rimanda alla seguente nota 1.5.13 per il trattamento dei ratei attivi a fine esercizio.
1.5.8. Tesoreria ed equivalenti di tesoreria
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono strumenti finanziari e sono definiti come attività a breve termine. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista, altri investimenti altamente liquidi a breve termine con scadenze originarie pari o inferiori ai tre mesi e gli scoperti bancari. Gli scoperti bancari figurano a bilancio tra le passività finanziarie sotto la voce passività correnti.
1.5.9. Prestazioni per i dipendenti
Obblighi pensionistici
Le Comunità europee gestiscono un regime pensionistico a prestazioni definite. Un regime pensionistico a prestazioni definite è un regime che generalmente stabilisce l’importo della prestazione pensionistica che il dipendente percepirà al momento del pensionamento. Tale importo dipende solitamente da uno o più fattori quali età, anni di servizio e retribuzione. Mentre i membri del personale contribuiscono, tramite detrazioni dalle loro retribuzioni, a coprire un terzo del costo previsto di tali prestazioni, la passività a titolo del regime pensionistico non è finanziata.
La passività rilevata a bilancio in relazione al regime pensionistico a prestazioni definite è pari al valore attuale dell’obbligazione a prestazioni definite alla data di riferimento del bilancio. L’obbligazione a prestazioni definite è calcolata da attuari secondo il metodo della proiezione unitaria del credito. Il valore attuale dell’obbligazione a prestazioni definite è determinato attualizzando i futuri flussi finanziari in uscita stimati sulla base dei tassi di interesse di obbligazioni di Stato espresse nella valuta in cui saranno pagate le prestazioni e con termini di scadenza prossimi ai termini delle relative passività pensionistiche.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da rettifiche e variazioni apportate alle stime attuariali sono immediatamente rilevati nel conto del risultato economico. I costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate sono immediatamente rilevati a conto del risultato economico, a meno che le variazioni apportate al regime pensionistico siano subordinate alla permanenza in servizio dei dipendenti per un determinato periodo di tempo (periodo di maturazione). In tal caso, detti costi previdenziali sono ammortizzati con il metodo delle quote costanti lungo il periodo di maturazione.
Prestazioni di malattia successive alla fine del rapporto di lavoro
Le Comunità europee forniscono al loro personale prestazioni di malattia consistenti nel rimborso delle spese mediche. Per la gestione quotidiana è stato creato un fondo distinto («RCAM»). I membri del personale in attività o in pensione, i vedovi ed i loro aventi diritto beneficiano di questo regime.
Le prestazioni concesse ai «non attivi» (pensionati, orfani, ecc.) sono classificate come «Prestazioni successive alla fine del rapporto di lavoro». Data la natura di tali prestazioni, è necessario un calcolo attuariale. La passività a bilancio è determinata sulle stesse basi dell'obbligazione pensionistica (cfr. sopra).
1.5.10. Fondi di accantonamento
Gli accantonamenti sono rilevati quando le Comunità europee hanno un’obbligazione attuale, giuridica o implicita, a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all’obbligazione si renda necessaria un’uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per future perdite di esercizio. L’ammontare dell’accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all’obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio. Quando l’accantonamento include un ampio numero di voci, l’obbligazione è stimata ponderando tutti i possibili risultati con le relative probabilità (metodo del «valore atteso»).
Quando l’effetto del valore temporale del denaro è significativo, l’importo dell’accantonamento è pari al valore attuale delle spese previste per adempiere all’obbligazione. Il tasso di attualizzazione utilizzato riflette le valutazioni attuali di mercato del valore temporale del denaro ed i rischi specifici della passività, ma non tiene conto dei rischi in funzione dei quali sono state aggiustate le stime dei flussi di cassa futuri.
1.5.11. Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono classificate come passività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto del risultato economico o come passività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato (assunzioni di prestito). I prestiti sono costituiti da prestiti concessi da istituti di credito e da debiti rappresentati da certificati. I prestiti sono inizialmente rilevati al valore equo, ovvero i proventi della loro emissione (valore equo del corrispettivo percepito), al netto dei costi di operazione sostenuti, e successivamente contabilizzati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo; le differenze tra i proventi, al netto dei costi di operazione, e il valore di rimborso sono rilevate nel conto del risultato economico lungo la durata del prestito utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Essi sono classificati come passività non correnti, ad eccezione delle scadenze inferiori a 12 mesi a decorrere dalla data di riferimento del bilancio. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, il metodo del tasso di interesse effettivo non può essere applicato separatamente ai prestiti assunti ed ai prestiti erogati, per ragioni di importanza relativa. I costi di transazione sostenuti dalle Comunità europee e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto del risultato economico.
Le passività finanziarie classificate al valore equo rilevato a conto del risultato economico includono i derivati quando il loro valore equo è negativo. Ad esse si applica il medesimo trattamento contabile riservato alle attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto del risultato economico, cfr. nota 1.5.4.
1.5.12. Debiti
Una parte considerevole dei debiti comunitari non è relativa all’acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso spese presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti delle Comunità e non evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l’importo richiesto al ricevimento della dichiarazione di spesa e, in seguito a verifica, alla sua accettazione in quanto ammissibile da parte dei funzionari competenti. In questa fase, sono valutate all’importo accettato e dichiarato ammissibile.
I debiti derivanti dall’acquisizione di beni e servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l’importo originario, mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell’accettazione delle forniture o dei servizi da parte delle Comunità europee.
1.5.13. Ratei e risconti attivi e passivi
Uno degli elementi cruciali della contabilità per competenza è garantire che le operazioni siano imputate all’esercizio contabile al quale si riferiscono. Tale attività viene denominata attività di separazione. In particolare, è necessario effettuare una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi comunitari ma non ancora comunicate alle Comunità (ratei passivi). Si utilizzano metodi diversi in base al tipo di attività e alle informazioni disponibili in modo da effettuare la migliore stima di tali importi. Per contro, alcuni pagamenti effettuati nell’esercizio corrente si riferiscono a periodi successivi (risconti passivi) e devono quindi essere identificati ed imputati all'esercizio successivo pertinente.
In base alle norme contabili delle Comunità europee, le operazioni e gli eventi sono rilevati nel bilancio nel periodo al quale si riferiscono. Alla fine dell’esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all’importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei passivi viene effettuato in conformità alle linee guida pratiche e operative dettagliate emesse dalla Commissione miranti a garantire che il bilancio fornisca un quadro fedele.
Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla chiusura dell'esercizio, qualora non sia ancora stata emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dalle Comunità ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in riferimento a un trattato), viene rilevato in bilancio un rateo attivo.
Inoltre, al termine dell’esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano ancora state consegnate, l’entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell’esercizio successivo.
1.6. CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO
1.6.1. Entrate
Entrate non derivanti da transazioni commerciali
Questa voce comprende la maggior parte delle entrate comunitarie e include principalmente le imposte dirette e indirette e gli importi relativi alle risorse proprie. Oltre alle imposte, le Comunità europee possono altresì ricevere pagamenti da altre fonti, quali dazi, ammende e donazioni.
Risorse basate sull’RNL e risorse IVA
I crediti e le relative entrate sono rilevati per il periodo per il quale le Comunità europee inviano una richiesta di fondi agli Stati membri domandando il loro contributo. Essi sono quantificati in base al rispettivo «importo richiesto». Poiché le risorse IVA e RNL sono basate su stime dei dati relativi all’esercizio contabile in oggetto, esse sono soggette a revisione per tenere conto delle variazioni intervenute fino alla data in cui gli Stati membri comunicano i dati definitivi. L’effetto di una variazione delle stime è contabilizzato quando si determina l’avanzo o il disavanzo netto relativo al periodo in cui detta variazione è intervenuta.
Risorse proprie tradizionali
I crediti e le relative entrate sono rilevati al momento dell’invio da parte degli Stati membri delle relative relazioni mensili A (comprendenti i diritti riscossi e gli importi dovuti che sono garantiti e non contestati). Alla data di riferimento del bilancio, le entrate riscosse dagli Stati membri relativamente al periodo in questione ma non ancora versate alle Comunità europee sono stimate e rilevate come ratei attivi. Gli estratti trimestrali B, trasmessi dagli Stati membri (comprendenti i diritti né riscossi né garantiti, nonché gli importi garantiti che sono stati contestati dal debitore), sono rilevati come entrate dopo aver detratto i costi di riscossione (25 %). Inoltre, nel conto del risultato economico è rilevata una riduzione di valore pari all’importo del mancato recupero stimato.
Ammende
I crediti e le relative entrate sono rilevati quando le Comunità adottano la decisione di comminare un’ammenda e questa è ufficialmente notificata al destinatario. In caso di dubbi riguardo alla solvibilità di un’impresa, viene rilevata una riduzione di valore sul diritto. Dopo la decisione di comminare un’ammenda, il debitore dispone di un termine di due mesi dalla notifica per:
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o accettare la decisione e quindi pagare l’importo dell’ammenda nei termini prescritti; l’importo è incassato dalle Comunità in via definitiva, |
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o non accettare la decisione e presentare un ricorso dinanzi alla giurisdizione comunitaria. |
Tuttavia, l’importo in capitale dell’ammenda deve essere pagato entro i tre mesi prescritti poiché il ricorso non ha effetto sospensivo (articolo 242 del trattato CE). Il debitore deve versare a titolo provvisorio l’importo dell’ammenda, tuttavia, a talune condizioni e previo consenso del contabile della Commissione, può presentare una garanzia bancaria per l’importo.
Se l’impresa presenta un ricorso contro la decisione e ha già provveduto a pagare in via provvisoria l’ammenda, l’importo dell’ammenda è registrato come passività potenziale. Tuttavia, dato che il ricorso nei confronti di una decisione delle Comunità da parte del destinatario dell’ammenda non ha effetto sospensivo, la liquidità ricevuta viene utilizzata per estinguere il credito. Quando è fornita una garanzia in sostituzione del pagamento, l’ammenda resta contabilizzata come credito.
Qualora appaia probabile che il Tribunale di primo grado emetta una sentenza sfavorevole nei confronti delle Comunità, viene rilevato un accantonamento per far fronte a detto rischio. Laddove invece sia stata presentata una garanzia, l’importo del credito viene svalutato nella misura necessaria. Gli interessi accumulati, percepiti dalle Comunità europee sui conti bancari in cui confluiscono i pagamenti, vengono contabilizzati come entrate, e le passività potenziali subiscono un incremento proporzionale.
Recupero spese
Per le operazioni che danno luogo al rimborso di spese in precedenza pagate dal bilancio comunitario a beneficiari finali, paesi terzi o Stati membri, sono stati istituiti e contabilizzati ordini di riscossione e detrazioni dai pagamenti successivi come segue:
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recupero spese: per questi tipi di recupero, le norme contabili prevedono che, se l’ordine di pagamento viene emesso lo stesso anno del pagamento originario, si dovrebbe determinare un credito da parte del beneficiario, con corrispondente riduzione delle spese dell’esercizio in questione. Nel caso in cui invece l’ordine di riscossione venga emesso in un altro esercizio, si determina un credito che viene registrato tra i proventi del conto del risultato economico (alla voce «recupero spese»); oppure |
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recupero di prefinanziamenti: in questo caso l’importo viene incluso nella rubrica prefinanziamenti. |
Entrate derivanti da transazioni commerciali
Le entrate derivanti dalla vendita di beni vengono rilevate quando i rischi e i vantaggi significativi inerenti la proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente. Il rilevamento delle entrate relative ad un’operazione riguardante la fornitura di servizi avviene in funzione dello stadio di realizzazione dell’operazione alla data di riferimento del bilancio.
Interessi attivi e passivi
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto del risultato economico in base al metodo del tasso d’interesse effettivo. Questo metodo permette di calcolare il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria e di distribuire gli interessi attivi e passivi nel periodo pertinente. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i futuri flussi di cassa stimati in entrata o in uscita attesi lungo la durata di vita prevista dello strumento finanziario (o, all’occorrenza, un periodo più breve) in modo da ottenere il valore contabile netto dell’attività o passività finanziaria. Nel calcolare il tasso di interesse effettivo, le Comunità europee stimano i flussi di cassa prendendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio le possibilità di pagamento anticipato) senza considerare tuttavia le future perdite di credito. Il computo comprende tutte le ammende e i punti versati o riscossi tra le parti contraenti, che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, così come i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, il metodo del tasso di interesse effettivo non può essere applicato separatamente ai prestiti assunti ed ai prestiti erogati, per ragioni di importanza relativa. I costi di transazione sostenuti dalle Comunità europee e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto del risultato economico.
Laddove un’attività finanziaria, o un gruppo di attività finanziarie simili, è stata svalutata in seguito a una perdita per riduzione di valore, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse applicato per attualizzare i flussi di cassa futuri al fine di quantificare la perdita per riduzione di valore.
Entrate da dividendi
Le entrate da dividendi sono rilevate quando è stabilito il diritto di ricevere il pagamento.
1.6.2. Spese
Le spese relative all’acquisto di beni e servizi sono rilevate quando le forniture sono consegnate e accettate dalle Comunità europee. Esse sono valutate al costo originario della fattura.
Le spese non relative a scambi commerciali sono specifiche alle Comunità europee e rappresentano la percentuale maggiore delle loro spese. Si riferiscono a trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti; trasferimenti nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni.
I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo in cui gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento si sono verificati, a condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento (regolamento finanziario, statuto del personale, o altro regolamento) o che sia stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento, che il beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima ragionevole dell’importo.
Quando si ricevono richieste di pagamento o dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è rilevato come spesa per l’importo ammissibile. Alla chiusura dell’esercizio, le spese ammissibili sostenute dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate sono stimate e contabilizzate come ratei passivi.
1.7. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI
Attività potenziali
Un’attività potenziale è una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui le Comunità europee non esercitano un controllo completo. Un’attività potenziale è oggetto di informativa quando è probabile l’afflusso di vantaggi economici o possibili servizi.
Le attività potenziali vengono valutate alla data di chiusura di ciascun bilancio per far sì che eventuali sviluppi siano indicati in maniera appropriata nel bilancio. Laddove è quasi certo che si verificherà un afflusso di vantaggi economici o possibili servizi e il valore delle attività può essere quantificato in maniera attendibile, l’attività e le relative entrate sono rilevate a bilancio nel periodo in cui è avvenuta la variazione.
Passività potenziali
Una passività potenziale è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su cui le Comunità europee non esercitano un controllo completo; può altresì trattarsi di un’obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessaria un’uscita di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l’obbligazione, oppure, in circostanze rare, l’ammontare dell’obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile.
Una passività potenziale è oggetto di informativa a meno che la possibilità di un’uscita di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi sia remota. Sebbene la CE sia esposta a determinati rischi per via della natura delle sue attività quotidiane (come l’attuazione delle leggi e delle norme dell’UE) e, come per numerosi organismi pubblici, alcuni di questi rischi siano auto-assicurati, le passività potenziali non vengono comunicate fintanto che non si è verificato un evento specifico, poiché fino a quel momento la possibilità di un’uscita di risorse è remota.
Le passività potenziali vengono valutate alla data di chiusura di ciascun bilancio per determinare se sia diventata probabile un’uscita di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi. Se diventa probabile che per un elemento trattato come una passività potenziale sarà necessaria un’uscita di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi, viene rilevato un accantonamento nel bilancio del periodo in cui interviene il cambiamento di probabilità.
Impegni per finanziamenti futuri
Un impegno per finanziamenti futuri rappresenta un impegno giuridico o implicito, solitamente contrattuale, stipulato dalle Comunità e che può richiedere in futuro un’uscita di risorse.
Garanzie
Le garanzie sono attività o obbligazioni possibili derivanti da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata dal verificarsi o meno dell’oggetto della garanzia. Le garanzie possono pertanto essere considerate come attività o passività potenziali. Una garanzia si estingue quando l’oggetto della garanzia non esiste più. Viene rilevata quando le condizioni per richiedere un pagamento al garante risultano soddisfatte.
2. NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITÀ NON CORRENTI
2.1. ATTIVITÀ IMMATERIALI
|
milioni di euro |
|
|
|
Importo |
|
Valore contabile lordo al 31 dicembre 2007 |
105 |
|
Acquisizioni |
30 |
|
Cessioni |
(3) |
|
Trasferimenti fra rubriche |
0 |
|
Altre modifiche |
2 |
|
Valore contabile lordo al 31 dicembre 2008 |
134 |
|
Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2007 |
61 |
|
Spese di ammortamento per l’esercizio |
19 |
|
Cessioni |
(2) |
|
Trasferimenti fra rubriche |
0 |
|
Altre modifiche |
0 |
|
Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2008 |
78 |
|
VALORE CONTABILE NETTO AL 31 DICEMBRE 2008 |
56 |
|
Valore contabile netto al 31 dicembre 2007 |
44 |
Gli importi si riferiscono essenzialmente a software informatici.
2.2. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
In alcuni paesi è impossibile distinguere il valore del terreno dal valore dell’immobile in quanto entrambi sono stati acquistati come un’entità unica. Il valore del terreno, che non è soggetto ad ammortamento, non verrà valutato separatamente a meno che ciò non si renda necessario, ossia per spese successive quali la costruzione di un nuovo immobile o una vendita parziale.
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
|
milioni di euro |
||||||||
|
|
Terreni e immobili |
Impianti e macchinari |
Mobilio e mezzi di trasporto |
Materiale informatico |
Altre attività materiali |
Leasing |
Immobilizzazioni in corso |
Totale |
|
Valore contabile lordo al 31 dicembre 2007 |
3 860 |
350 |
194 |
446 |
115 |
1 943 |
332 |
7 240 |
|
Acquisizioni |
38 |
24 |
16 |
59 |
23 |
368 |
115 |
643 |
|
Cessioni |
(16) |
(30) |
(14) |
(54) |
(9) |
0 |
0 |
(123) |
|
Trasferimenti fra rubriche |
3 |
3 |
1 |
0 |
13 |
310 |
(330) |
0 |
|
Altre modifiche |
17 |
21 |
8 |
15 |
9 |
0 |
5 |
75 |
|
Valore contabile lordo al 31 dicembre 2008 |
3 902 |
368 |
205 |
466 |
151 |
2 621 |
122 |
7 835 |
|
Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2007 |
1 506 |
281 |
142 |
333 |
81 |
374 |
|
2 717 |
|
Spese di ammortamento per l’esercizio |
122 |
29 |
16 |
62 |
13 |
77 |
|
319 |
|
Reinserimenti relativi all’ammortamento |
(15) |
0 |
(1) |
(1) |
0 |
0 |
|
(17) |
|
Cessioni |
(5) |
(30) |
(10) |
(50) |
(9) |
0 |
|
(104) |
|
Trasferimenti fra rubriche |
89 |
(1) |
0 |
0 |
0 |
(88) |
|
0 |
|
Altre modifiche |
(81) |
21 |
2 |
5 |
7 |
85 |
|
39 |
|
Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2008 |
1 616 |
300 |
149 |
349 |
92 |
448 |
|
2 954 |
|
VALORE CONTABILE NETTO AL 31 DICEMBRE 2008 |
2 286 |
68 |
56 |
117 |
59 |
2 173 |
122 |
4 881 |
|
Valore contabile netto al 31 dicembre 2007 |
2 354 |
69 |
52 |
113 |
34 |
1 569 |
332 |
4 523 |
I canoni ancora da pagare relativamente ai leasing finanziari e diritti analoghi figurano in bilancio tra i debiti a lungo e breve termine (cfr. anche note 2.15 e 2.18.1). Si ripartiscono come segue:
LEASING FINANZIARIO
|
milioni di euro |
||||||||||
|
Denominazione |
Oneri cumulativi (A) |
Importi futuri da pagare |
Valore totale |
Spesa successiva in attività |
Valore attivo |
Deprezzamento |
Valore contabile netto |
|||
|
< 1 anno |
> 1 anno |
> 5 anni |
Passivo totale (B) |
A + B |
(C) |
A + B + C |
(E) |
A + B + C + E |
||
|
Terreni e immobili |
732 |
47 |
239 |
1 520 |
1 806 |
2 538 |
61 |
2 599 |
(442) |
2 157 |
|
Altre attività materiali |
6 |
5 |
11 |
0 |
16 |
22 |
0 |
22 |
(6) |
16 |
|
Totale al 31.12.2008 |
738 |
52 |
250 |
1 520 |
1 822 |
2 560 |
61 |
2 621 |
(448) |
2 173 |
|
Totale al 31.12.2007 |
331 |
32 |
170 |
1 349 |
1 551 |
1 882 |
61 |
1 943 |
(374) |
1 569 |
2.3. INVESTIMENTI A LUNGO TERMINE
|
milioni di euro |
|||
|
|
Note |
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Investimenti in associate |
2.3.1 |
278 |
246 |
|
Interessi in imprese comuni |
2.3.2 |
145 |
32 |
|
Fondo di garanzia |
2.3.3 |
1 091 |
1 149 |
|
Attività disponibili per la vendita |
2.3.4 |
564 |
533 |
|
Attività detenute per la negoziazione |
2.3.4 |
0 |
13 |
|
Totale investimenti |
|
2 078 |
1 973 |
Questa rubrica comprende gli investimenti realizzati allo scopo di creare legami permanenti e fornire un supporto alle attività delle Comunità europee. Essa comprende anche l’attivo netto del Fondo di garanzia.
2.3.1. Investimenti in associate: Fondo europeo per gli investimenti (FEI)
|
milioni d euro |
|
|
|
Importo |
|
Totale al 31 dicembre 2007 |
246 |
|
Acquisizioni |
33 |
|
Percentuale utili netti/(perdite) |
10 |
|
Altri movimenti di capitale (dividendo) |
(11) |
|
Totale al 31 dicembre 2008 |
278 |
Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) è l’istituzione finanziaria dell’Unione europea specializzata nel capitale di rischio e nelle garanzie alle PMI. Ai sensi della decisione del Consiglio del 6 giugno 1994 le Comunità europee, rappresentate dalla Commissione, partecipavano originariamente al capitale del FEI per un importo totale di 600 milioni di ecu, vale a dire 600 azioni pari al 30 % del capitale del FEI. A seguito di un aumento di capitale, nel corso del 2007 la Commissione ha sottoscritto altre azioni e pertanto al 31 dicembre 2008 ha sottoscritto un importo totale di 786 milioni di euro (su 2 865 milioni di euro) del capitale azionario del FEI. Tale importo costituisce il 27,43 % del capitale azionario del FEI. La Commissione ha versato il 20 %, con un saldo non richiamato pari a 629 milioni di euro – cfr. anche nota 5.13.2.
In base ad un accordo tra la Commissione e la Banca europea per gli investimenti (BEI) siglato nel 2005, la Commissione ha il diritto di vendere le proprie azioni alla BEI in qualunque momento, al prezzo corrispondente alla valutazione FEI diviso per il numero totale di azioni emesse. Il valore dell’opzione put è prossimo a zero, perché la formula impiegata per determinare il prezzo di vendita delle azioni è simile a quella usata per stabilire il capitale netto del FEI.
Gli investimenti delle Comunità nel FEI sono contabilizzati con il metodo dell’equivalenza patrimoniale, in conformità alle norme contabili CE. L’importo della partecipazione è quindi valutato al 27,43 % dell’attivo netto del FEI, che al 31 dicembre 2008 ammontava a 278 milioni di euro (2007: 246 milioni di euro), di cui 10 milioni di euro interessano il risultato del 2008. Nel 2008 è stato percepito un dividendo di 6 milioni di euro in relazione all’esercizio 2007.
2.3.2. Interessi in imprese comuni
|
milioni di euro |
||||
|
|
Galileo |
SESAR |
ITER Int |
Totale |
|
Totale al 31 dicembre 2007 |
0 |
10 |
22 |
32 |
|
Acquisizioni |
0 |
100 |
69 |
169 |
|
Percentuale utili netti/(perdite) |
0 |
(7) |
(49) |
(56) |
|
Totale al 31 dicembre 2008 |
0 |
103 |
42 |
145 |
Programma Galileo
Per l’attuazione della fase IOV (In Orbit Validation, validazione in orbita) del programma Galileo, è stata creata, con regolamento (CE) n. 876/2002 del Consiglio, un’impresa comune ai sensi dell’articolo 171 del trattato, per un periodo di 4 anni (2002-2006). Obiettivo di tale entità giuridica era garantire l’unità dell’amministrazione e il controllo finanziario del programma Galileo per il suo sviluppo, e a questo scopo mobilitare i fondi assegnati al programma. I membri fondatori sono le Comunità europee, rappresentate dalla Commissione, e l’Agenzia spaziale europea (ESA). La Commissione, mediante sovvenzioni concesse a titolo della dotazione per le reti transeuropee (TEN), ha messo a disposizione dell’impresa comune Galileo (GJU) i fondi per cofinanziare le attività della fase IOV.
L’impresa comune Galileo è stata posta in liquidazione alla fine del 2006 e il processo è ancora in corso. L’attivo netto della GJU in fase di liquidazione al termine dell’esercizio ammontava a 0 euro. La GJU è contabilizzata con il metodo dell’equivalenza patrimoniale. Poiché nel 2008 tale entità era inattiva e ancora in fase di liquidazione, non si sono registrate entrate o spese. Il valore dell’investimento al 31 dicembre 2008 era pertanto pari a 0 euro, vale a dire un investimento di 585 milioni di euro meno la quota accumulata delle perdite, pari a 585 milioni di euro.
L’Autorità di vigilanza Galileo (GSA), un’agenzia comunitaria creata nel 2004 e consolidata nel bilancio delle Comunità, ha ufficialmente rilevato la responsabilità dall’impresa comune Galileo il 1o gennaio 2007, essendo quest’ultima stata posta in liquidazione. Sebbene questo nuovo organismo fosse inizialmente destinato a gestire il partenariato pubblico-privato, a seguito di una decisione del Consiglio del novembre 2007 è stato stabilito che il programma Galileo dovesse essere interamente finanziato dal bilancio dell’UE. Inoltre, in base al regolamento (CE) n. 638/2008 del 25 luglio 2008, il programma è attualmente gestito dalla Commissione per conto della CE. Nel 2009 è prevista la conclusione di un accordo tra la Commissione e l’ESA che chiarirà alcuni degli aspetti pratici, fra cui il trasferimento delle attività create alla Commissione al termine della fase IOV (previsto alla fine del 2010).
Va sottolineato che la Commissione, fino alla fine del 2008 e includendo l’investimento nell’Impresa comune Galileo menzionato in precedenza, ha versato 795 milioni di euro per la fase IOV del programma Galileo. Poiché il programma è tuttora nella fase di ricerca, in base alle norme contabili CE il denaro speso è stato rilevato e non sono state registrate attività immateriali. Sarà possibile capitalizzare tale spesa soltanto quando il progetto passerà alla fase di sviluppo. Il contributo totale (indicativo) della Commissione previsto per la prossima fase del programma Galileo (dal 2008 al 2013) è pari a 2 645 milioni di euro.
SESAR
L’obiettivo di questa impresa comune è assicurare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo europeo e la rapida attuazione del piano direttivo per la gestione del traffico aereo, coordinando e concentrando tutti gli sforzi di ricerca e sviluppo all’interno delle Comunità. L’impresa comune SESAR ha iniziato le proprie attività a metà del 2007 e cesserà di esistere otto anni dopo l’approvazione da parte del Consiglio del piano direttivo per la gestione del traffico aereo europeo. Le Comunità europee, rappresentate dalla Commissione, e l’Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea (Eurocontrol), rappresentata dalla sua agenzia, sono i membri fondatori dell’impresa comune SESAR. I membri dispongono di un numero di voti proporzionale al loro contributo, tuttavia entrambi i membri fondatori hanno un diritto di voto minimo del 25 %. Al 31 dicembre 2008, la Commissione ha fornito il 91,73 % del contributo totale di tutti i partecipanti all’impresa comune SESAR. Il contributo (indicativo) totale della Commissione previsto per SESAR (dal 2007 al 2016) è pari a 700 milioni di euro. Gli investimenti azionari delle Comunità europee in questa impresa comune sono basati sul bilancio di SESAR per il periodo dal 10 agosto 2007 (avvio delle sue attività) al 31 dicembre 2008, a norma dell’articolo 5 del regolamento finanziario di SESAR.
Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER (ITER)
ITER comprende le Comunità europee e altri sei partecipanti al controllo provenienti da Cina, India, Russia, Corea, Giappone e Stati Uniti. ITER è stata creata per gestire gli impianti ITER, incoraggiare l’utilizzo degli impianti ITER da parte di laboratori, altre istituzioni e personale impegnato nei programmi di ricerca e sviluppo nel campo dell’energia da fusione dei membri, promuovere la comprensione e l’accettazione da parte dell'opinione pubblica dell’energia da fusione e intraprendere qualsiasi altra attività necessaria per il conseguimento della sua finalità. I membri dispongono di diritti di voto proporzionali al rispettivo contributo, tuttavia in generale tutte le decisione vengono prese all’unanimità. Al 31 dicembre 2008 la Commissione ha fornito il 48,46 % degli investimenti totali in ITER. Il contributo (indicativo) totale della Commissione previsto per ITER (dal 2007 al 2041) è pari a 7 649 milioni di euro.
2.3.3. Fondo di garanzia
Attivo netto del Fondo di garanzia (4)
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Attività disponibili per la vendita |
887 |
901 |
|
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria |
205 |
249 |
|
Totale attivo |
1 092 |
1 150 |
|
Totale passivo |
(1) |
(1) |
|
Attivo netto |
1 091 |
1 149 |
Il Fondo di garanzia per le azioni esterne copre i prestiti garantiti dalle Comunità su decisione del Consiglio, in particolare le operazioni di prestito della Banca europea per gli investimenti (BEI) fuori dell’Unione europea, i prestiti d’assistenza macrofinanziaria (prestiti AMF) e i prestiti dell’Euratom fuori dell’Unione europea. Si tratta di uno strumento a lungo termine per coprire eventuali prestiti in stato di inadempienza garantiti dalla Commissione e pertanto può essere considerato un investimento a lungo termine, come dimostra il fatto che quasi l’88 % delle attività disponibili per la vendita hanno una scadenza compresa tra 1 e 10 anni (cfr. anche nota 7.9). Il Fondo è alimentato da pagamenti a carico del bilancio generale delle Comunità pari al 9 % dell'importo in capitale delle operazioni, dagli interessi dei collocamenti finanziari delle attività del Fondo e dagli importi recuperati presso i debitori insolventi allorché il Fondo è intervenuto in garanzia. Qualsiasi eccedenza annuale viene accreditata a una linea specifica dello stato delle entrate nel bilancio generale delle Comunità europee.
Le Comunità europee sono tenute a iscrivere una riserva di garanzia dei prestiti a paesi terzi. Questa riserva è destinata a far fronte alle esigenze di alimentazione del Fondo di garanzia e, se necessario, alle richieste di garanzia che eccedono l’importo disponibile del Fondo, per consentirne l’imputazione a bilancio. Questa riserva, pari a 1 276 milioni di euro, corrisponde all’importo obiettivo del 9 % dell’esposizione al 31 dicembre 2008. L’attivo netto del Fondo al 31 dicembre 2008 ammontava complessivamente a 1 091 milioni di euro. La differenza tra l’importo dell’attivo netto e l’importo della riserva corrisponde all’importo da versare nel Fondo a titolo del bilancio dell’UE, ossia 185 milioni di euro. Nel 2008 le variazioni del valore equo del portafoglio dei titoli di credito disponibili per la vendita sono state registrate nel capitale per un importo totale di 15 milioni di euro (2007: 19 milioni di euro).
Le politiche di gestione del rischio finanziario del Fondo di garanzia sono descritte nella nota 7.
2.3.4. Altri investimenti
2.3.4.1. Attività disponibili per la vendita
Figurano in questa rubrica gli investimenti e le partecipazioni aventi lo scopo di aiutare i beneficiari a sviluppare le loro attività imprenditoriali.
ATTIVITÀ A LUNGO TERMINE DISPONIBILI PER LA VENDITA
|
milioni di euro |
||||||
|
|
BERS |
RCO |
Sportello MET per l’avviamento |
EFSE |
Altri |
Totale |
|
Importi al 31.12.2007 |
157 |
218 |
98 |
55 |
5 |
533 |
|
Acquisizioni |
0 |
17 |
51 |
7 |
1 |
76 |
|
Cessioni e dismissioni |
0 |
(27) |
(4) |
0 |
(2) |
(33) |
|
Trasferimento eccedenza/(disavanzo) di rivalutazione nel capitale |
0 |
1 |
(6) |
5 |
(1) |
(1) |
|
Perdita per riduzione di valore |
0 |
(5) |
(6) |
0 |
0 |
(11) |
|
Importi al 31.12.2008 |
157 |
204 |
133 |
67 |
3 |
564 |
Investimento relativo alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS)
La Commissione ha sottoscritto il 3 % del capitale totale della BERS di 20 miliardi di euro. Alla data del bilancio, l’importo richiamato ammontava a 157 milioni di euro, di cui 156 milioni di euro sono stati versati. I versamenti ancora da effettuare sul capitale richiamato (1 milione di euro) sono registrati nei debiti a lungo termine e contabilizzati al costo ammortizzato. I versamenti ancora da effettuare sulla parte non liberata del capitale ammontano a 443 milioni di euro e sono inclusi come passività potenziali tra le voci fuori bilancio. Poiché la BERS non è quotata in alcuna borsa valori e tenuto conto delle limitazioni contrattuali disposte dal suo statuto, che prevedono, tra l’altro, che la vendita di partecipazioni, il cui tetto massimo è stabilito al costo di acquisto, è consentita unicamente agli azionisti correnti, la percentuale di partecipazione della Commissione è valutata al costo al netto dell’eventuale riduzione di valore.
Operazioni su capitali di rischio
Nell’ambito delle operazioni su capitali di rischio vengono concessi importi a intermediari finanziari per finanziare investimenti azionari. Sebbene tali contratti finanziari presentino le caratteristiche del prestito, dato che la maggior parte dei contratti finanziari non presentano gli elementi costitutivi di base del prestito (poiché non prevedono scadenze fisse di rimborso né tassi d’interesse concordati per la remunerazione del capitale), l’intero portafoglio viene considerato come investimenti azionari indiretti. Sono detenuti al costo storico, detratti gli accantonamenti per la riduzione di valore, poiché non esistono prezzi di mercato quotati disponibili in un mercato attivo e il loro valore equo non può attualmente essere calcolato in maniera affidabile.
Altri investimenti
Gli importi più significativi riguardano il programma Crescita e occupazione, il programma MAP e il programma per la competitività e l’innovazione, in gestione fiduciaria al FEI, che sostengono la creazione e il finanziamento di PMI in fase d'avviamento investendo in fondi di capitali di rischio specializzati e appropriati (133 milioni di euro). Tale rubrica comprende inoltre 67 milioni di euro relativi al Fondo europeo per l’Europa sudorientale, una società d’investimenti con un capitale variabile (SICAV). L’obiettivo generale dell’EFSE è promuovere lo sviluppo economico e la prosperità nell’Europa sudorientale fornendo a titolo continuativo finanziamenti supplementari per lo sviluppo attraverso intermediari finanziari locali. Gli attuali diritti di voto delle Comunità ammontano al 14,7 %.
2.3.4.2. Attività detenute per la negoziazione
Cfr. 2.8.2, questi importi si riferiscono attualmente al breve termine.
2.4. PRESTITI
Sono inclusi in questa rubrica i crediti delle Comunità a più di un anno.
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Prestiti concessi a carico del bilancio delle CE e della CECA |
179 |
189 |
|
Prestiti erogati su fondi provenienti da prestiti |
3 386 |
1 617 |
|
Attivo netto |
3 565 |
1 806 |
2.4.1. Prestiti concessi a carico del bilancio delle Comunità europee e della CECA in liquidazione
|
milioni di euro |
|||
|
|
Prestiti a condizioni speciali |
CECA in liquidazione |
Totale |
|
Totale al 31.12.2007 |
155 |
34 |
189 |
|
Rimborsi |
(17) |
(8) |
(25) |
|
Variazioni del valore contabile |
12 |
3 |
15 |
|
Totale al 31.12.2008 |
150 |
29 |
179 |
Prestiti a condizioni speciali
Questa voce riguarda i prestiti a condizioni speciali accordati a tassi preferenziali nell’ambito della cooperazione con paesi terzi. Tutti gli importi hanno una scadenza superiore a 12 mesi dal termine dell’esercizio. I tassi d’interesse effettivi su questi prestiti oscillano tra il 7,39 % e il 12,36 %.
Prestiti ipotecari della CECA in liquidazione (CECA)
I prestiti ipotecari sono prestiti accordati dalla CECA sui fondi propri, conformemente agli articoli 54 e 54, paragrafo 2, del trattato CECA. Detti prestiti sono concessi a un tasso fisso dell’1 % e sono pertanto considerati come prestiti a tassi preferenziali. I tassi d’interesse effettivi su questi prestiti oscillano tra il 2,806 % e il 22,643 %. Nel caso di questi prestiti, il prezzo dell’operazione viene utilizzato come valore equo all’inizio indipendentemente da qualsiasi tasso di interesse preferenziale concesso, per ragioni pratiche e di importanza relativa.
2.4.2. Prestiti erogati su fondi provenienti da prestiti
|
milioni di euro |
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|
|
Prestiti AMF |
Prestiti Euratom |
BdP |
CECA in liquidazione |
Totale |
|
Totale al 31.12.2007 |
795 |
482 |
0 |
478 |
1 755 |
|
Nuovi prestiti |
0 |
15 |
2 000 |
0 |
2 015 |
|
Rimborsi |
(132) |
(5) |
0 |
(67) |
(204) |
|
Differenze di cambio |
0 |
1 |
0 |
(61) |
(60) |
|
Variazioni del valore contabile |
0 |
1 |
4 |
(12) |
(7) |
|
Totale al 31.12.2008 |
663 |
494 |
2 004 |
338 |
3 499 |
|
Importo dovuto < 1 anno |
25 |
0 |
0 |
88 |
113 |
|
Importo dovuto > 1 anno |
638 |
494 |
2 004 |
250 |
3 386 |
Prestiti nell’ambito dell’assistenza macrofinanziaria (AMF)
L’AMF è uno strumento finanziario strategico di sostegno generale e non vincolato alla bilancia dei pagamenti e/o al bilancio, a beneficio di paesi terzi partner geograficamente vicini all’Unione europea. Essa viene erogata sotto forma di prestiti o sovvenzioni a medio o lungo termine, ovvero di una adeguata combinazione di entrambi e generalmente integra i finanziamenti previsti nel quadro di un programma di riforma e adeguamento che beneficia del supporto dell’FMI.
Si noti che la Commissione non ha ricevuto garanzie da terzi per questi prestiti, tuttavia è opportuno rilevare che essi sono garantiti dal Fondo di garanzia (cfr. nota 2.3.3).
Prestiti Euratom
L’Euratom è una delle entità giuridiche delle Comunità europee ed è rappresentata dalla Commissione europea. Obiettivo di questa entità è concedere prestiti a Stati membri e paesi terzi, secondo le seguenti modalità:
|
— |
i prestiti Euratom sono concessi agli Stati membri allo scopo di finanziare progetti di investimento al loro interno relativi alla produzione industriale di elettricità in centrali nucleari e agli impianti industriali del ciclo del combustibile nucleare; |
|
— |
i prestiti Euratom sono accordati a paesi terzi per migliorare il livello di sicurezza ed efficienza delle centrali elettronucleari e degli impianti con ciclo a combustibile nucleare, in servizio o in costruzione. |
La Commissione ha ricevuto garanzie da terzi per un importo di 486 milioni di euro (2007: 474 milioni di euro) per questi prestiti.
Prestiti a sostegno della bilancia dei pagamenti (BdP)
La BdP è uno strumento finanziario strategico riattivato per fornire assistenza finanziaria agli Stati membri dell’Unione europea durante l’attuale crisi economica. Fornisce assistenza finanziaria a medio termine che consente di concedere prestiti a uno o più Stati membri in caso di difficoltà correnti, o di grave minaccia di difficoltà, nella bilancia dei pagamenti o nei movimenti di capitale. Di questo strumento comunitario possono usufruire unicamente gli Stati membri che non hanno adottato l’euro. Questi prestiti sono garantiti dal bilancio generale dell’Unione europea.
Sono stati messi a disposizione 6,5 miliardi di euro per l’Ungheria, di cui 2 miliardi di euro (sopra) sono stati erogati nel 2008, con data di scadenza nel dicembre 2011. Nei primi sette mesi del 2009 è stato erogato un ulteriore importo di 3,5 miliardi di euro (date di scadenza: novembre 2014 e aprile 2016). Sono stati messi a disposizione 3,1 miliardi di euro per la Lettonia, di cui è stato erogato 1 miliardo di euro, sempre nel primo trimestre del 2009, con data di scadenza nell’aprile 2014. Nel secondo trimestre del 2009 sono stati anche messi a disposizione 5 miliardi di euro per la Romania.
Per i prestiti menzionati in precedenza (AMF, Euratom e BdP), il metodo del tasso di interesse effettivo non viene applicato separatamente ai prestiti concessi e a quelli assunti per il motivo che hanno le caratteristiche di operazioni «back-to-back». Le differenze tra le condizioni e gli importi dei prestiti concessi e di quelli assunti non sono significative. Sono pertanto disponibili tutte le informazioni pertinenti la cui mancanza potrebbe influire sulla comprensione delle operazioni sottostanti da parte del lettore. I costi di operazione sono direttamente registrati come spese nel conto del risultato economico.
Prestiti della CECA in liquidazione
Questa voce comprende principalmente i prestiti concessi dalla CECA in liquidazione su fondi presi a prestito, conformemente agli articoli 54 e 56 del trattato CECA, nonché tre titoli di credito non quotati emessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) in sostituzione di un debitore insolvente. Detti titoli di credito saranno detenuti fino a scadenza (2017 e 2019) per coprire il servizio delle relative assunzioni di prestito. Le variazioni del valore contabile corrispondono alla variazione intervenuta negli interessi maturati più l’importo relativo all’ammortamento per l’esercizio dei premi versati e dei costi di operazione sostenuti all’inizio, calcolati in base al metodo del tasso d’interesse effettivo.
I tassi d’interesse effettivi (espressi come gamma di tassi d’interesse) sono i seguenti:
|
Prestiti |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Assistenza macrofinanziaria (AMF) |
3,022 %-5,29 % |
3,82 %-4,822 % |
|
Euratom |
3,428 %-5,76 % |
4,446 %-5,76 % |
|
BdP |
3,25 % |
— |
|
CECA in liquidazione |
3,072 %-5,8103 % (5) |
4,375 %-12,077 % (5) |
2.5. PREFINANZIAMENTI A LUNGO TERMINE
|
milioni di euro |
||
|
Tipo di gestione |
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Gestione centralizzata diretta |
1 351 |
434 |
|
Gestione centralizzata indiretta |
275 |
318 |
|
Gestione decentrata |
90 |
64 |
|
Gestione concorrente |
26 764 |
12 875 |
|
Gestione congiunta |
543 |
324 |
|
Totale prefinanziamenti a lungo termine |
29 023 |
14 015 |
Gli importi più cospicui dei prefinanziamenti a lungo termine riguardano le azioni strutturali, il Fondo di sviluppo regionale, il Fondo sociale, il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale, il Fondo di coesione e il Fondo per la pesca. Poiché molti di questi progetti sono a lungo termine, è necessario che i relativi anticipi siano disponibili per più di un anno. Pertanto, gli importi dei prefinanziamenti figurano tra i crediti a lungo termine. L’importo di tali prefinanziamenti a lungo termine per il quale le Comunità europee hanno il diritto di ricevere interessi dai beneficiari è pari a 1 587 milioni di euro.
L’aumento nel 2008 dipende principalmente da un secondo anticipo (13 888 milioni di euro) versato agli Stati membri per finanziare i programmi di tali fondi per il periodo 2007-2013. Gli anticipi versati nell’ambito del Settimo programma quadro di ricerca spiegano inoltre un aumento di circa 780 milioni di euro (dell’aumento totale di 917 milioni di euro) dei prefinanziamenti a lungo termine direttamente gestiti dalla Commissione.
Alcuni importi di prefinanziamento versati nell’ambito del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7°PQ) sono effettivamente coperti da un Fondo di garanzia per i partecipanti. Si tratta di uno strumento di vantaggio reciproco istituito per coprire i rischi finanziari sostenuti dalle Comunità e dai partecipanti durante la fase di attuazione delle azioni indirette del 7°PQ, di cui il suo capitale e i suoi interessi costituiscono una cauzione di buona esecuzione. Tutti i partecipanti ad azioni indirette sotto forma di sovvenzione (e quindi di prefinanziamento nella contabilità della Commissione) contribuiscono in una misura pari al 5 % del prefinanziamento che ricevono al capitale del Fondo di garanzia per i partecipanti per tutta la durata dell’azione. Essi sono pertanto i proprietari del Fondo di garanzia per i partecipanti, mentre la Commissione rappresenta le Comunità in veste di agente esecutivo. Al termine di un’azione indiretta, i partecipanti dovrebbero recuperare interamente il loro contributo al capitale del fondo, tranne nel caso in cui quest’ultimo subisca delle perdite a causa di beneficiari insolventi – in tal caso i partecipanti recupereranno minimo l’80 % del loro contributo. Il Fondo di garanzia per i partecipanti garantisce pertanto gli interessi finanziari sia delle Comunità che dei partecipanti. Al 31 dicembre 2008, il fondo aveva ricevuto un importo totale di 283 milioni di euro di contributi da parte dei partecipanti (2007: 38 milioni di euro).
2.6. CREDITI A LUNGO TERMINE
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Dovuto dagli Stati membri |
24 |
93 |
|
Prestiti personale CECA |
13 |
15 |
|
Altri |
2 |
13 |
|
Cauzioni e garanzie |
6 |
6 |
|
Totale |
45 |
127 |
Gli importi da riscuotere dagli Stati membri si riferiscono agli importi dovuti alla CECA in liquidazione dagli ex paesi candidati.
ATTIVITÀ CORRENTI
2.7. SCORTE
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Materiale scientifico: |
||
|
Materiale scientifico |
8 |
9 |
|
Materiale fissile e acqua pesante |
20 |
19 |
|
Materiale scientifico per la rivendita |
45 |
45 |
|
Vaccinazioni |
6 |
8 |
|
Materiali di produzione |
1 |
7 |
|
Pubblicazioni e beni per la rivendita |
5 |
0 |
|
Totale |
85 |
88 |
La scorta delle apparecchiature scientifiche è detenuta e gestita dal CCR. La scorta è costituita in gran parte da materiali di riferimento, nucleari e non nucleari, situati a Geel. Tale scorta ha un carattere strategico e ha lo scopo di consentire di far fronte a future necessità impreviste in situazioni di crisi. È valutata al valore netto di realizzo al termine dell'esercizio, applicando una riduzione di valore al prezzo di vendita; la riduzione di valore tiene conto dei costi di immagazzinaggio e di altro tipo sostenuti al momento della vendita della scorta (costo di distribuzione, costi di certificazione e così via) ed è pari a 43 milioni di euro. I beni di consumo del CCR, che al 31 dicembre 2007 erano pari a 7 milioni di euro e sono stati dichiarati alla voce «Materiali di produzione», non sono più trattati come scorta.
La scorta di pubblicazioni detenuta e/o gestita dall’Ufficio delle pubblicazioni per la divulgazione è valutata al minore tra il costo e il valore netto di realizzo, che è quasi pari a zero. Inoltre, le pubblicazioni distribuite gratuitamente sono state interamente svalutate poiché il loro valore netto di realizzo è pari a zero. Tali svalutazioni ammontano in totale a 16 milioni di euro e determinano l’importo contabile per le pubblicazioni di cui sopra.
2.8. INVESTIMENTI A BREVE TERMINE
Gli investimenti a breve termine comprendono le attività finanziarie disponibili per la vendita, acquistate per l’utile o il rendimento che generano, ovvero detenute per realizzare una particolare struttura dell’attività o una fonte secondaria di liquidità, che possono quindi essere vendute per far fronte a bisogni di liquidità o a variazioni nei tassi di interesse.
2.8.1. Attività a breve termine disponibili per la vendita
|
milioni di euro |
|||
|
|
CECA in liquidazione |
Altri |
Totale |
|
Importi al 31.12.2007 |
1 417 |
3 |
1 420 |
|
Acquisizioni |
304 |
79 |
383 |
|
Cessioni e dismissioni |
(275) |
— |
(275) |
|
Adeguamento al costo ammortizzato |
2 |
— |
2 |
|
Variazione dell’importo contabile |
(8) |
— |
(8) |
|
Trasferimento eccedenza/(disavanzo) di rivalutazione nel capitale |
24 |
— |
24 |
|
Importi al 31.12.2008 |
1 464 |
82 |
1 546 |
Per quanto riguarda gli importi della CECA in liquidazione, tutti gli investimenti sono titoli di credito espressi in euro e quotati in un mercato attivo. I dettagli del portafoglio investimenti per categoria di emittente e per classificazione sono descritti nella nota 7. Al 31 dicembre 2008 i titoli di credito (espressi al valore equo) che giungono a scadenza nel corso del 2009 ammontano a 126 milioni di euro (2007: 146 milioni di euro).
2.8.2. Attività a breve termine detenute a fini di negoziazione
La CECA in liquidazione (CECA) ha sottoscritto un accordo di swap su tassi d’interesse ed un accordo che combina swap su tassi d’interesse e swap su tassi d’interesse a valute incrociate. Il valore equo di questi swap su tassi d’interesse è stato ottenuto mediante attualizzazione dei flussi di cassa netti fissi utilizzando i tassi di swap a cedola zero alla data di chiusura dell’esercizio. Il valore equo degli swap con scadenza inferiore a tre mesi dalla data del bilancio, inclusi gli interessi maturati, è pari a 7 milioni di euro (2007: 13 milioni di euro, lungo termine).
2.9. PREFINANZIAMENTI A BREVE TERMINE
I tempi della recuperabilità o dell’utilizzo dei prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attivo di prefinanziamento corrente o a lungo termine. L’utilizzo è definito dall’accordo alla base del progetto. Tutti i rimborsi o l’utilizzo con scadenza inferiore a dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come prefinanziamenti a breve termine e pertanto come attivo corrente. Per maggiori chiarimenti riguardanti i prefinanziamenti a lungo termine, cfr. anche nota 2.5.
I ratei passivi rappresentano l’importo delle spese ammissibili che si calcolava che sarebbero state sostenute dai beneficiari dei prefinanziamenti entro il termine dell’esercizio, ma che non erano ancora state dichiarate alle Comunità. Detti importi sono anche registrati come spese nel conto del risultato economico del periodo di riferimento.
La notevole riduzione dei prefinanziamenti a breve termine è dovuta al fatto che, per le azioni strutturali nell’ambito della gestione concorrente, alcuni progetti finanziati sono in fase di graduale cessazione (programmi relativi al periodo 2000-2006), mentre per i nuovi progetti (programmi relativi al periodo 2007-2013) nel 2008 è stata versata una rata di prefinanziamento, che è stata tuttavia classificata nei crediti a lungo termine, come spiegato nella nota 2.5. L’importo dei prefinanziamenti a breve termine per il quale le Comunità europee hanno diritto a ricevere interessi dai beneficiari è pari a 3 798 milioni di euro, tenendo conto di una stima dell’utilizzo dei fondi non ancora dichiarato alle Comunità.
Si tenga inoltre presente che la ripartizione degli importi in sospeso tra i diversi tipi di gestione è disponibile per i prefinanziamenti effettuati dal 2005 in poi. Poiché all’epoca non erano disponibili informazioni relative alla ripartizione per tipo di gestione di bilancio, gli importi non assegnati dei prefinanziamenti sono quelli inclusi per la prima volta nel bilancio di apertura del 2005 e sono riportati a parte in un’unica linea nelle cifre comparative del 2007. Gli importi non assegnati nel 2007 riguardano principalmente la gestione concorrente. Per la prima volta nel 2008, gli importi non assegnati restanti al 31 dicembre 2008 sono stati analizzati e riclassificati in base al tipo di gestione del bilancio adeguato.
PREFINANZIAMENTI A BREVE TERMINE
|
milioni di euro |
|||
|
Tipo di gestione |
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
|
Gestione centralizzata diretta |
|
13 554 |
11 567 |
|
|
Sovvenzioni per azioni |
11 439 |
9 715 |
|
|
Sovvenzioni di funzionamento |
129 |
142 |
|
|
Appalti (operativi) |
713 |
638 |
|
|
Operativa |
933 |
457 |
|
|
Stanziamenti amministrativi |
340 |
615 |
|
meno |
Ratei passivi |
(10 499) |
|
|
|
Gestione centralizzata diretta — netto |
3 055 |
|
|
Gestione centralizzata indiretta |
|
4 563 |
2 265 |
|
|
Agenzie nazionali |
2 880 |
1 736 |
|
|
Sovvenzioni per azioni |
1 608 |
485 |
|
|
Appalti (operativi) e altri |
49 |
29 |
|
|
Altri |
26 |
15 |
|
meno |
Ratei passivi |
(3 633) |
|
|
|
Gestione centralizzata indiretta — netto |
930 |
|
|
Gestione decentrata |
Importo lordo |
1 565 |
1 280 |
|
meno |
Ratei passivi |
(1 239) |
|
|
|
Gestione decentrata — netto |
326 |
|
|
Gestione concorrente |
Importo lordo |
22 979 |
3 229 |
|
meno |
Ratei passivi |
(17 675) |
|
|
|
Gestione concorrente — netto |
5 304 |
|
|
Gestione congiunta |
Importo lordo |
2 005 |
1 135 |
|
meno |
Ratei passivi |
(1 397) |
|
|
|
Gestione congiunta — netto |
608 |
|
|
Effettuata da istituzioni e agenzie |
Importo lordo |
65 |
204 |
|
|
Ratei passivi |
(26) |
|
|
|
Istituzioni e agenzie — netto |
39 |
|
|
Saldi prefinanziamenti non assegnati |
|
21 404 |
|
|
Totale importi prefinanziamenti lordi |
|
41 084 |
|
|
meno |
Ratei passivi |
|
(20 501) |
|
Totale prefinanziamenti a breve termine |
10 262 |
20 583 |
|
Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti
Si tratta di garanzie che in alcuni casi le Comunità europee richiedono ai beneficiari quando vengono effettuati pagamenti anticipati (prefinanziamenti). Vi sono due valori da indicare per questo tipo di garanzie: il valore «nominale» e il valore «in corso». Per il valore «nominale», il fatto generatore è collegato all’esistenza di una garanzia. Per il valore «in corso», il fatto generatore della garanzia è costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive liquidazioni.
Al 31 dicembre 2008, il valore «nominale» delle garanzie riscosse dalla Commissione in relazione a prefinanziamenti ammonta a 968 milioni di euro. Il valore «in corso» di tali garanzie è pari a 769 milioni di euro. Al 31 dicembre 2007 questi valori erano pari a 1 007 milioni di euro e 772 milioni di euro rispettivamente. La differenza ha la funzione effettiva di copertura dei prefinanziamenti liquidati e imputati alle spese, ma che potrebbero dover essere recuperati in futuro.
2.10. CREDITI A BREVE TERMINE
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Parte corrente di crediti a lungo termine |
114 |
160 |
|
Crediti correnti |
6 128 |
5 441 |
|
Crediti vari |
23 |
27 |
|
Ratei e risconti attivi |
5 655 |
6 423 |
|
Totale |
11 920 |
12 051 |
2.10.1. Parte corrente di crediti a lungo termine
Detti importi riguardano principalmente i prestiti con scadenza residua entro i 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio (113 milioni di euro, per maggiori informazioni cfr. nota 2.4).
2.10.2. Crediti correnti
|
milioni di euro |
||||||
|
Gruppo conto |
Al 31.12.2008 |
Al 31.12.2007 |
||||
|
Importo lordo |
Svalutazione |
Valore netto |
Importo lordo |
Svalutazione |
Valore netto |
|
|
Clienti |
4 833 |
(175) |
4 658 |
3 897 |
(171) |
3 726 |
|
Stati membri |
2 576 |
(1 204) |
1 372 |
2 873 |
(1 256) |
1 617 |
|
Altri |
111 |
(13) |
98 |
111 |
(13) |
98 |
|
Totale |
7 520 |
(1 392) |
6 128 |
6 881 |
(1 440) |
5 441 |
2.10.2.1. Clienti
Si tratta degli ordini di riscossione contabilizzati al 31 dicembre 2008 come diritti accertati ancora da recuperare che non sono già inclusi in altre rubriche dell’attivo del bilancio. La parte più cospicua di tale saldo corrisponde alle ammende comminate dalla Commissione, il cui importo lordo è pari a 4 590 milioni di euro. Al 31 dicembre 2008 erano state ricevute garanzie per un totale di 2 403 milioni di euro (2007: 2 563 milioni di euro) in relazione a tali crediti, e ciò sta a indicare che il destinatario dell’ammenda intende fare ricorso. Dal termine dell’esercizio sono stati riscossi pagamenti per un ulteriore importo di 1 304 milioni di euro in relazione a questo credito e sono state ricevute ulteriori garanzie per un importo di 744 milioni di euro.
2.10.2.2. Crediti nei confronti degli Stati membri
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Crediti del FEAGA |
||
|
Crediti del FEAGA |
684 |
902 |
|
Diminuzione di valore |
(392) |
(483) |
|
Totale |
292 |
419 |
|
IVA pagata e da recuperare presso gli Stati membri |
36 |
24 |
|
Risorse proprie |
||
|
Riportate nella contabilità A, in attesa di riscossione |
97 |
75 |
|
Riportate nella contabilità separata, in attesa di riscossione |
1 260 |
1 333 |
|
Diminuzione di valore |
(812) |
(773) |
|
Altri |
16 |
38 |
|
Totale |
561 |
673 |
|
Altri crediti nei confronti degli Stati membri |
483 |
501 |
|
Totale |
1 372 |
1 617 |
Crediti del FEAGA-Garanzia
Tale voce copre gli importi dovuti dai beneficiari del FEAGA al 31 dicembre 2008, così come dichiarati e certificati dagli Stati membri al 15 ottobre 2008, detratto il 20 % dell’importo che gli Stati membri sono autorizzati a trattenere a copertura delle spese amministrative. Si effettua una stima per i crediti a seguito di tale dichiarazione e fino al 31 dicembre 2008. La Commissione valuta inoltre una svalutazione degli importi dovuti dai beneficiari che si ha scarsa probabilità di recuperare. Il fatto che questa diminuzione di valore venga effettuata non implica una rinuncia da parte della Commissione al futuro recupero di detti importi.
Risorse proprie
Va notato che gli Stati membri sono autorizzati a trattenere, a titolo di spese di riscossione, il 25 % delle risorse proprie tradizionali, per cui gli importi di cui sopra sono riportati al netto di tale detrazione. Sulla base delle stime inviate dagli Stati membri, una riduzione di valore di 812 milioni di euro è stata iscritta in diminuzione dei crediti nei confronti degli Stati membri. Ciò non implica una rinuncia della Commissione al recupero degli importi interessati da siffatta correzione di valore.
Altri crediti nei confronti degli Stati membri
Tra gli altri crediti nei confronti degli Stati membri figurano 120 milioni di euro di recupero delle spese e anticipi FEAGA per 244 milioni di euro.
2.10.3. Ratei e risconti attivi
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Ratei attivi |
5 402 |
6 129 |
|
Riscontri attivi |
223 |
243 |
|
Altri |
30 |
51 |
|
Totale |
5 655 |
6 423 |
L’importo principale di questa rubrica è rappresentato da ratei attivi per 5 402 milioni di euro.
|
milioni di euro |
||
|
Ratei attivi |
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Risorse proprie |
2 576 |
2 730 |
|
Entrate agricole con destinazione specifica per novembre e dicembre |
1 261 |
1 310 |
|
Ristrutturazione del settore dello zucchero |
911 |
1 516 |
|
FEAGA: decisioni di rettifica di conformità non eseguite |
368 |
350 |
|
Fondo di coesione e fondi di sviluppo regionale: rettifiche finanziarie |
146 |
— |
|
Fondo per la pesca |
32 |
82 |
|
Altri ratei attivi |
108 |
141 |
|
Totale ratei attivi |
5 402 |
6 129 |
Tale rubrica comprende anche riscontri attivi per un totale di 223 milioni di euro, di cui gli importi principali sono costituiti da anticipi di 34 milioni di euro per la locazione di uffici, 25 milioni di euro per la trasformazione di uffici, 16 milioni di euro di interessi per locazioni di beni immobili, 37 milioni di euro per la scuola europea e 59 milioni di euro erogati nel quadro di accordi di pesca bilaterali con paesi terzi.
Tra gli altri ratei attivi figurano principalmente le entrate da interessi di mora, gli interessi bancari maturati e gli interessi maturati sugli importi dei prefinanziamenti.
2.11. TESORERIA E EQUIVALENTI DI TESORERIA
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Contante disponibile: |
||
|
Conti presso tesorerie e banche centrali |
15 039 |
11 313 |
|
Conti delle operazioni correnti |
1 415 |
956 |
|
Casse di anticipi |
35 |
81 |
|
Trasferimenti (fondi in transito) |
26 |
2 |
|
Depositi a breve termine e altre attività equivalenti |
1 456 |
1 367 |
|
Totale |
17 971 |
13 719 |
|
Contanti vincolati |
5 753 |
5 037 |
|
Totale |
23 724 |
18 756 |
La rubrica tesoreria ed equivalenti di tesoreria include, ai fini del prospetto dei flussi di cassa, quanto segue:
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria |
23 724 |
18 756 |
|
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria — Fondo di garanzia (cfr. nota 2.3.3) |
205 |
249 |
|
Totale |
23 929 |
19 005 |
2.11.1. Contante disponibile
La voce «contante disponibile» comprende l’insieme delle disponibilità finanziarie detenute dalle Comunità in conti aperti presso gli Stati membri e i paesi dell’EFTA (tesoro o banca centrale), conti correnti, casse di anticipi, depositi bancari a breve e fondi di piccola cassa.
Il saldo relativamente alto presso le tesorerie e le banche centrali è dovuto al fatto che, in seguito al bilancio rettificativo a fine esercizio, è stato necessario rimborsare 6 627 milioni di euro agli Stati membri, agli inizi del 2009. La relativa passività figura tra le passività correnti — cfr. anche nota 2.18.2. Sul saldo di cassa al termine dell’esercizio hanno influito anche il contante proveniente da entrate con destinazione specifica non ancora utilizzato (5,2 miliardi di euro) che non può essere rimborsato agli Stati membri e 2,1, miliardi di euro trattenuti per coprire stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio 2009. Agli Stati membri va restituito anche il risultato dell’esecuzione del bilancio pari a 1,8 miliardi di euro mediante deduzione delle somme dovute per l’esercizio 2009.
2.11.2. Contanti vincolati
La voce «contanti vincolati» comprende gli importi percepiti in riferimento ad ammende comminate dalla Commissione per le quali non è stata ancora pronunciata una sentenza definitiva. Detti importi sono versati in conti di deposito speciali che non vengono utilizzati per altre attività.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
2.12. PRESTAZIONI A FAVORE DEL PERSONALE
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Pensioni — personale |
32 867 |
30 212 |
|
Pensioni — Altro |
696 |
481 |
|
Regime comune di assicurazione malattia |
3 993 |
2 787 |
|
Totale |
37 556 |
33 480 |
2.12.1. Pensioni — personale
Al 31 dicembre 2008 le norme relative al regime pensionistico dei funzionari delle Comunità europee sono stabilite nell’ultima versione dello statuto dei funzionari delle Comunità europee (in vigore dal 1o maggio 2004). Le norme relative alle pensioni del personale sono direttamente applicabili in tutti gli Stati membri. Il regime comprende vari tipi di pensioni e indennità (anzianità, invalidità, reversibilità). Ai sensi dell’articolo 83 dello statuto, il pagamento delle prestazioni previste dal regime delle pensioni è a carico del bilancio delle Comunità. L’accantonamento per questi oneri non viene finanziato, tuttavia gli Stati membri garantiscono collettivamente il pagamento di tali benefici in base al criterio di ripartizione fissato per il finanziamento di queste spese. Inoltre, i funzionari contribuiscono per un terzo al finanziamento a lungo termine di questo regime mediante un contributo obbligatorio. L’importo di questo contributo viene rivisto ogni anno e aggiornato secondo le necessità per garantire che i contributi (pari attualmente al 10,9 % dello stipendio base) siano sufficienti per finanziare ogni anno un terzo dei diritti acquisiti durante l’esercizio.
Le passività del regime pensionistico sono state valutate sulla base del numero di membri del personale in attività e in pensione al 31 dicembre 2008 e delle disposizioni dello statuto dei funzionari applicabili a tale data. Questa valutazione tiene conto delle prestazioni legate all’anzianità, all’invalidità e alla reversibilità (vari tipi di pensione e indennità di invalidità). È stata effettuata in conformità alla metodologia dell’IPSAS 25. Questa norma contabile internazionale stabilisce che il datore di lavoro deve determinare il suo impegno attuariale, tenendo conto sia delle prestazioni contrattuali per la durata di vita attiva stimata dei dipendenti, che dei prevedibili aumenti salariali.
Il metodo di valutazione attuariale utilizzato per calcolare detto impegno è il metodo della proiezione dell’unità di credito. I principali presupposti attuariali disponibili alla data della valutazione e in essa impiegati sono i seguenti:
|
(1) |
il tasso di sconto nominale si basava sulle obbligazioni di Stato della zona euro nel dicembre 2008 per un periodo equivalente (19 anni), come stima della curva di rendimento euro zero-coupon — nel dicembre 2008 per la stessa durata, vale a dire il 3,9 %. In base all’IPSAS 25, il tasso d’inflazione deve corrispondere al tasso d’inflazione previsto per tutta la durata del regime: si è quindi basato sui valori di previsione espressi da obbligazioni indicizzate nei mercati finanziari europei. Il tasso d'inflazione previsto a lungo termine era del 1,8 % e quindi il tasso di sconto reale impiegato è stato del 2,1 %; |
|
(2) |
nel calcolo è stata utilizzata l’ICSLT (International Civil Servants Life Table – Tavola di mortalità dei funzionari internazionali). Questa nuova tavola è stata creata nel 2008 in collaborazione con la JPAS (Joint Pensions Administrative Section — Sezione amministrativa comune pensioni) ed è stata utilizzata per la prima volta nel calcolo dell’aliquota contributiva per la pensione in vigore dal 1o luglio 2008. La nuova tavola sostituisce la tavola di mortalità UE 2004 usata nelle precedenti valutazioni delle passività; |
|
(3) |
il tasso di incremento generale delle retribuzioni (GSG), uguale al tasso di rivalutazione generale delle pensioni, era basato sulla media mobile di 12 anni delle statistiche di rivalutazione delle retribuzioni e delle pensioni del periodo 1997-2008, pari allo 0,3 %. Le singole progressioni della massa salariale oltre il tasso di rivalutazione generale sono state aggiornate per tener conto delle promozioni 2008. Tale tabella indica il tasso di progressione salariale per grado e scatto e l'anno previsto di pensionamento dal 2009 al 2053; |
|
(4) |
i coefficienti matrimoniali per i funzionari in servizio al momento del pensionamento erano basati sulle statistiche dei funzionari ed erano pari all’84 % per gli uomini e al 38 % per le donne – per gli ex funzionari (in pensione e in invalidità) si è considerata la situazione matrimoniale effettiva; |
|
(5) |
si è ipotizzato che il pensionamento avvenga alla data in cui il funzionario ha maturato i diritti massimi, tenendo conto della riduzione per il prepensionamento e dell’incentivo di Barcellona per il pensionamento tardivo, non oltre i 65 anni; |
|
(6) |
i calcoli delle pensioni lorde e degli assegni familiari si basano sullo Statuto. |
Le passività riguardano i diritti precedentemente definiti per i seguenti beneficiari:
|
(1) |
il personale in attività al 31 dicembre 2008 presso tutte le istituzioni e agenzie che rientrano nel regime pensionistico; |
|
(2) |
il personale con situazione pensionistica sospesa, vale a dire che ha temporaneamente o definitivamente lasciato le istituzioni, mantenendo i propri diritti pensionistici nell’ambito del regime pensionistico (esclusivamente coloro che hanno accumulato almeno 10 anni di servizio); |
|
(3) |
ex funzionari e altri agenti che percepiscono una pensione di anzianità; |
|
(4) |
ex funzionari e altri agenti che percepiscono una pensione di invalidità; |
|
(5) |
ex funzionari e altri agenti che percepiscono un’indennità di invalidità; |
|
(6) |
i beneficiari di una pensione di reversibilità (vedove o vedovi, orfani, persone a carico). |
I risultati ottenuti nel quadro di questa valutazione sono stati raffrontati con le stime basate sulla precedente valutazione attuariale al 31 dicembre 2007.
|
milioni di euro |
|
|
Variazione delle passività pensionistiche del personale |
Importo |
|
Passività pensionistiche lorde al 31 dicembre 2007 |
33 222 |
|
Costi previdenziali |
1 161 |
|
Interessi passivi |
1 593 |
|
Prestazioni pagate |
(978) |
|
Perdite attuariali |
1 237 |
|
Variazioni dovute a nuovi assunti |
260 |
|
Passività pensionistiche lorde al 31 dicembre 2008 |
36 495 |
Gli elementi principali da notare sono:
|
— |
Gli impegni attuariali lordi sono stati stimati in 36 495 milioni di euro al 31 dicembre 2008 (2007: 33 222 milioni di euro). A ciò si aggiunge un effetto del coefficiente correttore di 1 277 milioni di euro (2007: 1 345 milioni di euro). Le imposte versate dai beneficiari sono detratte dalle passività lorde totali per calcolare le passività nette da includere nello stato patrimoniale (essendo le imposte detratte dal pagamento delle pensioni e accreditate tra le entrate delle Comunità nell'esercizio in cui avviene il pagamento). Questa passività netta (passività lorda al netto delle imposte) al 31 dicembre 2008 è stata pertanto stimata in 32 867 milioni di euro. |
|
— |
Il tasso di sconto reale è passato dal 2,4 % nel 2007 al 2,1 % nel 2008; se si considera anche l’incremento generale delle retribuzioni (0,4 % nel 2007 e 0,3 % nel 2008), il tasso di sconto netto è passato dal 2,0 % nel 2007 all’1,8 % nel 2008. Si tratta di uno dei motivi principali dell’aumento delle passività totali. |
|
— |
La principale perdita attuariale è dovuta alla diminuzione del tasso di sconto (1 867 milioni di euro) in parte compensata dagli utili dovuti ad altre stime attuariali (410 milioni di euro). |
|
— |
I funzionari che rientrano nel regime pensionistico sono aumentati di 2 919 unità. |
|
— |
La variazione completa delle passività viene riportata nel conto del risultato economico. |
2.12.2. Pensioni — Altro
Si tratta dell’impegno relativo agli obblighi pensionistici nei confronti dei membri ed ex membri della Commissione, della Corte di giustizia (e del Tribunale di primo grado), della Corte dei conti, dei segretari generali del Consiglio, del Mediatore europeo, del Garante europeo della protezione dei dati e del Tribunale della funzione pubblica dell’Unione europea. Questa rubrica comprende anche una passività relativa alle pensioni di alcuni membri del Parlamento.
2.12.3. Regime comune di assicurazione malattia
Viene altresì effettuata una valutazione dell’impegno della Commissione per quanto riguarda i suoi contributi al regime comune di assicurazione malattia per il personale in pensione. È stato calcolato che questo impegno è pari a un valore di 4 248 milioni di euro. Le attività a servizio del regime sono dedotte da tale impegno lordo e sono state pari a 255 milioni di euro (2007: 260 milioni di euro). I calcoli tengono conto dei funzionari attivi e in pensione delle varie istituzioni e agenzie dell’Unione europea, e dei loro familiari, e dei membri attivi e in pensione di Commissione, Corte dei conti, Corte di giustizia, Consiglio, Garante europeo della protezione dei dati e Mediatore europeo. Il tasso di sconto e l’incremento generale delle retribuzioni utilizzati nel calcolo sono gli stessi cui si fa ricorso nella valutazione delle pensioni del personale (cfr. sopra). Le perdite attuariali dovute a variazioni delle stime attuariali (ad esempio, il tasso di sconto) oltre all’aumento dei costi sanitari medi sono i principali motivi del considerevole aumento delle passività.
|
milioni di euro |
|
|
Variazione delle passività del regime comune di assicurazione malattia |
Importo |
|
Passività lorde al 31 dicembre 2007 |
3 047 |
|
Costo normale |
133 |
|
Interessi passivi |
146 |
|
Prestazioni pagate |
(92) |
|
Perdite attuariali |
1 014 |
|
Passività lorde al 31 dicembre 2008 |
4 248 |
|
Meno le attività a servizio del regime |
(255) |
|
Passività nette al 31 dicembre 2008 |
3 993 |
2.13. ACCANTONAMENTI A LUNGO TERMINE
|
milioni di euro |
|||||||
|
|
Totale al 31.12.2007 |
Accantonamenti supplementari |
Importi inutilizzati |
Importi utilizzati |
Trasferimento a breve termine |
Attualizzazione valore corrente |
Totale al 31.12.2008 |
|
Cause legali |
297 |
169 |
(39) |
(6) |
0 |
0 |
421 |
|
Smantellamento siti nucleari |
744 |
0 |
0 |
0 |
(34) |
109 |
819 |
|
Esercizio |
14 |
8 |
0 |
0 |
(11) |
1 |
12 |
|
Altri |
24 |
86 |
(16) |
(2) |
(3) |
0 |
89 |
|
Totale |
1 079 |
263 |
(55) |
(8) |
(48) |
110 |
1 341 |
Cause legali
Si tratta di una stima degli importi che probabilmente dovranno essere corrisposti dopo il 2009 in relazione a una serie di cause legali in corso. L’importo più ingente, pari a 403 milioni di euro, riguarda le cause legali in attesa di giudizio al 31 dicembre 2008 relative alle rettifiche finanziarie per le spese del FEAGA-Garanzia e altre cause legali relative alla spesa agricola.
Smantellamento siti nucleari
Nel 2002 un consorzio di esperti indipendenti ha realizzato uno studio sulla stima dei costi del programma di smantellamento nucleare del CCR e della gestione dei rifiuti. La stima di 1 145 milioni di euro (che comprende un importo di 76 milioni di euro pari alla stima dei costi dell'opzione «green field», ossia l’abbattimento completo di tutti gli immobili) è assunta come base per l’accantonamento da iscrivere in bilancio. In conformità alle norme contabili comunitarie, tale accantonamento è indicizzato per tenere conto dell'inflazione (a un tasso del 2,5 %) e quindi attualizzato al suo valore netto attuale (in base alla curva swap euro zero — coupon). Al 31 dicembre 2008, il valore dell’accantonamento era pari a 1 072 milioni di euro, meno i costi sostenuti fino ad oggi, pari a 164 milioni di euro, ossia 908 milioni di euro ripartiti in importi da utilizzare nel 2009 (89 milioni di euro) e negli anni successivi (819 milioni di euro).
Considerando la durata prevista di circa 30 anni del programma, è necessario sottolineare l’incertezza di questa stima e il fatto che i costi finali potrebbero discostarsi sensibilmente dagli importi attualmente previsti.
Accantonamenti finanziari
Nell’ambito del meccanismo di garanzia per le PMI del 1998, del meccanismo di garanzia per le PMI del 2001 e del meccanismo di garanzia per le PMI del 2007 nel quadro del programma per la competitività e l’innovazione, il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) ha il potere di emettere garanzie a suo nome, ma per conto e a rischio della Commissione. Il rischio finanziario associato alle garanzie emesse e a quelle non emesse è tuttavia limitato. Alla data di riferimento del bilancio, gli accantonamenti finanziari corrispondono per entrambi i meccanismi agli obblighi di pagamento nei confronti degli intermediari finanziari, detratte le richieste di pagamento nette presentate fino a quella data. Gli accantonamenti finanziari a lungo termine sono attualizzati al loro valore netto attuale (in base alla curva swap euro zero -coupon).
Altri accantonamenti
L’importo principale in questo caso si riferisce alle stime dei contributi comunitari a vari Stati membri nel quadro del fondo di emergenza per il settore veterinario per alcune epidemie di malattie animali, per un totale di 101 milioni di euro (2007: 42 milioni di euro) suddivisi tra importi che si prevede di versare nel 2009 (14 milioni di euro) e importi che si prevede di versare successivamente (87 milioni di euro).
2.14. PASSIVITÀ FINANZIARIE A LUNGO TERMINE
2.14.1. Prestiti assunti
|
milioni di euro |
||||||
|
Nome |
Saldo al 31.12.2007 |
Nuovi prestiti assunti |
Rimborsi |
Differenza di cambio |
Variazione dell’importo contabile |
Saldo al 31.12.2008 |
|
AMF |
792 |
0 |
(129) |
0 |
0 |
663 |
|
BdP |
0 |
2 000 |
0 |
0 |
4 |
2 004 |
|
EURATOM |
482 |
15 |
(5) |
1 |
1 |
494 |
|
CECA in liquidazione |
424 |
0 |
(66) |
(73) |
(3) |
282 |
|
Totale |
1 698 |
2 015 |
(200) |
(72) |
2 |
3 443 |
Ripartizione dei prestiti assunti tra prestiti a lungo termine e a breve termine
|
milioni di euro |
|||
|
Prestiti assunti |
Scadenza < 1 anno |
Scadenza > 1 anno |
Totale al 31.12.2008 |
|
AMF |
25 |
638 |
663 |
|
BdP |
0 |
2 004 |
2 004 |
|
EURATOM |
0 |
494 |
494 |
|
CECA in liquidazione |
69 |
213 |
282 |
|
Totale |
94 |
3 349 |
3 443 |
Questa rubrica include i prestiti assunti dalle Comunità europee con scadenza superiore a un anno (vi è da notare che le cifre dell’esercizio precedente per l’AMF sono al netto degli importi detenuti dal Fondo di garanzia). I prestiti assunti includono i debiti certificati che ammontano a 3 131 milioni di euro (2007: 1 344 milioni di euro). Le variazioni nell’importo contabile corrispondono alla variazione intervenuta negli interessi maturati più, nel caso delle assunzioni di prestiti della CECA in liquidazione, l’importo relativo all’ammortamento d’esercizio dei costi di operazione materiali sostenuti in fase iniziale, calcolati in base al metodo del tasso di interesse effettivo. I tassi d’interesse effettivi (espressi come gamma di tassi d’interesse) sono i seguenti:
|
Prestiti assunti |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Assistenza macrofinanziaria (AMF) |
3,022 % — 5,29 % |
3,816 % — 4,822 % |
|
Euratom |
3,348 % — 5,6775 % |
4,366 % — 5,6775 % |
|
BdP |
3,25 % |
— |
|
CECA in liquidazione |
4,939 % — 11,875 % (6) |
4,375 % — 11,875 % (6) |
2.14.2. Passività detenute per la negoziazione
|
milioni di euro |
||
|
Swap CECA in liquidazione |
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
A lungo termine |
0 |
7 |
|
A breve termine |
25 |
4 |
|
Totale |
25 |
11 |
Per maggiori dettagli si rimanda alle attività detenute per la negoziazione di cui alle note 2.3.4.2 e 2.8.2.
2.15. ALTRE PASSIVITÀ A LUNGO TERMINE
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Debiti relativi a leasing finanziario |
1 770 |
1 519 |
|
Edifici pagati a rate |
403 |
427 |
|
Altri |
53 |
43 |
|
Totale |
2 226 |
1 989 |
Questa rubrica comprende principalmente le passività per leasing con scadenza superiore a un anno (cfr. nota 2.2). Comprende inoltre gli importi relativi a determinati edifici acquistati dalla Commissione il cui prezzo di acquisto verrà saldato mediante rate – in questo caso non si tratta di contratti di leasing in quanto il diritto di proprietà è passato immediatamente in capo alla Commissione.
PASSIVO CIRCOLANTE
2.16. ACCANTONAMENTI A BREVE TERMINE
|
milioni di euro |
|||||||
|
|
Totale al 31.12.2007 |
Accantonamenti supplementari |
Importi inutilizzati |
Importi utilizzati |
Trasferimento da/a altre rubriche |
Attualizzazione valore corrente |
Totale al 31.12.2008 |
|
Cause legali |
28 |
7 |
(3) |
(16) |
0 |
0 |
16 |
|
Smantellamento siti nucleari |
78 |
0 |
0 |
(25) |
34 |
2 |
89 |
|
Esercizio |
233 |
1 |
0 |
(44) |
11 |
1 |
202 |
|
Altri |
30 |
28 |
(10) |
(10) |
3 |
0 |
41 |
|
Totale |
369 |
36 |
(13) |
(95) |
48 |
3 |
348 |
È inclusa in questa rubrica la parte di accantonamenti con scadenza inferiore a un anno.
2.17. DEBITI A BREVE TERMINE
In questa rubrica figurano le assunzioni di prestito di 94 milioni di euro con scadenza nei 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio (cfr. nota 2.14.1) e 25 milioni di euro relativi a passività detenute per la negoziazione (cfr. nota 2.14.2).
2.18. DEBITI
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Parte corrente di passività a lungo termine |
64 |
65 |
|
Passività correnti |
12 026 |
13 939 |
|
Passività varie |
115 |
189 |
|
Ratei e risconti passivi |
77 472 |
81 187 |
|
Totale |
89 677 |
95 380 |
2.18.1. Parte corrente di passività a lungo termine
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Debiti relativi a leasing finanziari |
52 |
32 |
|
Altri |
12 |
33 |
|
Totale |
64 |
65 |
2.18.2. Passività correnti
|
milioni di euro |
||
|
Tipo |
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Stati membri |
11 386 |
12 328 |
|
Fornitori e altri |
1 175 |
2 244 |
|
Ammissibilità da verificare |
(535) |
(633) |
|
Totale |
12 026 |
13 939 |
Le passività correnti includono le dichiarazioni di spesa ricevute dalle Comunità nel quadro delle attività di sovvenzionamento. Sono accreditate per l’importo richiesto al ricevimento della domanda. Se la controparte è uno Stato membro, sono classificate come tali. Si applica la medesima procedura nel caso di fatture e note di accredito ricevute nell’ambito di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio (cfr. nota 2.18.3). In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come ratei passivi, mentre gli elementi non ammissibili rimangono in sospeso alla linea «ammissibilità da verificare». Al fine di non operare una sopravvalutazione dell’attivo e del passivo, è stata presa la decisione di iscrivere l’importo netto da liquidare tra le passività correnti.
Stati membri
Gli importi principali riportati sotto questa voce riguardano 4 660 milioni di euro (2007: 6 287 milioni di euro) di dichiarazioni di spesa non pagate per azioni nel quadro dei Fondi strutturali nonché 6 627 milioni di euro da restituire agli Stati membri in seguito alla stesura del bilancio rettificativo alla fine del 2008 (2007: 5 889 milioni di euro) – questo importo è stato versato agli Stati membri nel febbraio 2009.
Fornitori e altri
Sono inclusi in questa voce gli importi dovuti a seguito di attività di sovvenzionamento e di appalto, nonché gli importi dovuti nei confronti di organismi pubblici e di entità non consolidate, (ad esempio, il FES).
Ammissibilità da verificare
|
milioni di euro |
||
|
Tipo |
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
DG EMPL |
249 |
194 |
|
DG REGIO |
161 |
229 |
|
DG MARE |
36 |
21 |
|
DG AGRI |
7 |
109 |
|
DG ENV |
7 |
20 |
|
Altri |
75 |
60 |
|
Totale |
535 |
633 |
2.18.3. Ratei e risconti passivi
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Ratei passivi |
77 260 |
80 937 |
|
Risconti passivi |
50 |
47 |
|
Altri |
162 |
203 |
|
Totale |
77 472 |
81 187 |
La ripartizione dei ratei passivi è la seguente:
RATEI PASSIVI
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Ratei passivi FEAGA: |
||
|
Spese dal 16/10/2008 al 31/12/2008 |
30 415 |
28 642 |
|
Aiuti diretti |
12 682 |
13 786 |
|
Ristrutturazione del settore dello zucchero |
3 787 |
3 108 |
|
Altri |
(13) |
(101) |
|
Totale FEAGA |
46 871 |
45 435 |
|
Ratei passivi azioni strutturali: |
||
|
FEASR |
7 004 |
6 723 |
|
FESR e azioni innovative |
10 687 |
15 244 |
|
Fondo di coesione |
2 810 |
1 593 |
|
ISPA |
4 |
0 |
|
FSE |
4 596 |
7 744 |
|
Totale Fondi strutturali |
25 101 |
31 304 |
|
Altri ratei passivi: |
||
|
R&S |
1 978 |
1 315 |
|
Altri |
3 310 |
2 883 |
|
Totale altri |
5 288 |
4 198 |
|
Totale ratei passivi |
77 260 |
80 937 |
ATTIVO NETTO
2.19. RISERVE
|
milioni di euro |
||
|
|
Saldo al 31.12.2008 |
Saldo al 31.12.2007 |
|
Riserva intestata al valore equo |
41 |
7 |
|
Altre riserve: |
||
|
Fondo di garanzia |
1 276 |
1 118 |
|
Riserva di rivalutazione |
57 |
57 |
|
Assunzione ed erogazione di prestiti |
1 528 |
1 525 |
|
Altri |
213 |
99 |
|
Totale |
3 074 |
2 799 |
|
Totale |
3 115 |
2 806 |
2.19.1. Riserva intestata al valore equo
Nel rispetto delle norme contabili, l’adeguamento al valore equo delle attività disponibili per la vendita è contabilizzato nella riserva per il valore equo.
2.19.2. Altre riserve
Fondo di garanzia
Si rinvia altresì alla nota 2.3.3 relativa al funzionamento del Fondo di garanzia. Questa riserva corrisponde all’importo obiettivo pari al 9 % degli importi garantiti dal Fondo, da tenere come attività.
Riserva di rivalutazione
La riserva di rivalutazione comprende le rivalutazioni di immobili, impianti e macchinari. Il saldo a fine esercizio, del valore di 57 milioni di euro, riguarda una rivalutazione operata su terreni e immobili della Commissione, già avvenuta prima del passaggio alle nuove norme contabili.
Riserva delle attività di assunzione ed erogazione di prestiti
Questi importi si riferiscono alle riserve relative alle attività di assunzione ed erogazione di prestiti delle Comunità. Il principale importo interessa essenzialmente le riserve della CECA in liquidazione, tra le quali la riserva maggiore è quella relativa alle attività del Fondo di ricerca carbone e acciaio. Tale riserva è stata creata nel contesto della liquidazione della CECA e ammonta in totale a 1 526 milioni al 31 dicembre 2008.
2.20. IMPORTI DA RICHIEDERE AGLI STATI MEMBRI
|
milioni di euro |
|
|
|
Importo |
|
Importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2007 |
61 426 |
|
Restituzione agli Stati membri dell'avanzo di bilancio 2007 |
1 529 |
|
Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia |
158 |
|
Altri movimenti della riserva |
108 |
|
CECA in liquidazione: Assegnazione del risultato 2007 |
4 |
|
Risultato economico (eccedenza) dell'esercizio |
(12 686) |
|
Totale importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2008 |
50 539 |
|
Suddivisi tra: |
|
|
Prestazioni per i dipendenti |
37 556 |
|
Importi vari |
12 983 |
Questo importo rappresenta quella parte delle spese già sostenute dalle Comunità al 31 dicembre 2008 che deve essere finanziata dai bilanci futuri. Conformemente alle nuove norme contabili per competenza, numerose spese vengono rilevate nell’anno N, quantunque esse possano essere effettivamente pagate nell’anno N+1 e finanziate sulla base del bilancio dell’anno N+1. L’inserimento nei conti di queste passività, insieme al fatto che i relativi importi verranno finanziati dai bilanci futuri, fa sì che alla fine dell’esercizio le passività eccedano di gran lunga le attività. Gli importi più importanti da evidenziare sono quelli relativi alle attività del FEAGA. L’importo dei pagamenti dovuti agli Stati membri, relativamente al periodo compreso tra il 16 ottobre e il 31 dicembre 2008, era di 30,4 miliardi di euro. La maggioranza degli importi da richiamare è infatti corrisposta dagli Stati membri entro 12 mesi dalla fine dell’esercizio finanziario in questione, come parte del bilancio dell’anno successivo.
Gli altri importi da richiedere agli Stati membri hanno subito una considerevole riduzione rispetto all’anno scorso, ossia 13 miliardi di euro rispetto a 27,9 miliardi di euro nel 2007. I motivi principali di tale diminuzione sono la riduzione di 5,7 miliardi di euro dei conti passivi (cfr. nota 2.18), l’aumento di 4,7 miliardi di euro dei prefinanziamenti (note 2.5 e 2.9) e l’aumento di 5 miliardi di euro di tesoreria (nota 2.11).
In pratica, soltanto l’importo dei benefici ai dipendenti delle Comunità nei confronti del proprio personale viene erogato per un periodo più lungo e il suo finanziamento mediante i bilanci annuali è garantito dagli Stati membri. A titolo puramente informativo, di seguito viene fornita una ripartizione dei pagamenti futuri dei benefici ai dipendenti:
|
milioni di ero |
|
|
|
Importo |
|
A breve termine: importi da pagare nel 2009 |
1 160 |
|
A lungo termine: importi da pagare dopo il 2009 |
36 396 |
|
Totale passività derivanti dai benefici per i dipendenti al 31.12.2008 |
37 556 |
Occorre ugualmente notare che quanto detto in precedenza non influisce sul risultato di bilancio. Le entrate di bilancio devono essere sempre pari o superiori alle spese di bilancio e le eventuali eccedenze vengono restituite agli Stati membri.
3. NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE
3.1. RISORSE PROPRIE E CONTRIBUTI
|
milioni di euro |
|||
|
|
Note |
2008 |
2007 |
|
Proventi da risorse proprie: |
3.1.1 |
|
|
|
Risorse RNL |
|
74 479 |
73 922 |
|
Risorse IVA |
|
19 008 |
19 442 |
|
Risorse proprie tradizionali: |
|||
|
Diritti agricoli |
|
1 184 |
1 429 |
|
Dazi doganali |
|
15 196 |
15 288 |
|
Contributi zucchero |
|
702 |
(36) |
|
Totale risorse proprie tradizionali |
|
17 082 |
16 681 |
|
Adeguamenti di bilancio |
3.1.2 |
1 930 |
1 892 |
|
Contributi dei paesi terzi (inclusi i paesi EFTA) |
|
214 |
147 |
|
Totale |
|
112 713 |
112 084 |
I proventi da risorse proprie costituiscono l’elemento primario delle entrate di esercizio delle Comunità europee. Pertanto la maggior parte delle spese è finanziata dalle risorse proprie, in quanto le altre entrate rappresentano soltanto una piccola parte del finanziamento totale.
3.1.1. Proventi da risorse proprie
Esistono tre categorie di risorse proprie: le risorse proprie tradizionali, la risorsa basata sull’IVA e la risorsa basata sull’RNL. Le risorse proprie tradizionali comprendono, a loro volta, i diritti agricoli, i contributi zucchero e i dazi doganali. Un meccanismo di correzione degli squilibri di bilancio (riduzione concessa al Regno Unito) è anch’esso parte integrante del sistema delle risorse proprie. Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso spese di riscossione, il 25 % delle risorse proprie tradizionali, per cui gli importi di cui sopra sono riportati al netto di tale detrazione.
Le risorse proprie basate sull’IVA derivano dall’applicazione di un’aliquota uniforme per tutti gli Stati membri alla base imponibile armonizzata dell’IVA, che è livellata al 50 % dell'RNL per tutti gli Stati membri. La risorsa basata sull’RNL è una risorsa variabile destinata a fornire, per uno specifico esercizio, le entrate necessarie alla copertura delle spese che eccedono l’importo riscosso ottenuto dalle risorse proprie tradizionali, dalle risorse basate sull’IVA e dalle entrate varie. Le entrate risultano dall'applicazione di un tasso uniforme alla somma dell'RNL di tutti gli Stati membri.
Il livello delle risorse proprie tra il 2007 e il 2008 è alquanto simile. L’aumento di 524 milioni di euro è in gran parte legato all’aumento dei prelievi zucchero a seguito di una variazione della normativa relativa al settore dello zucchero riguardante l’organizzazione comune del mercato.
3.1.2. Adeguamenti di bilancio
Gli adeguamenti di bilancio comprendono l’eccedenza di bilancio del 2007 (1 529 milioni di euro) che viene rimborsata indirettamente agli Stati membri deducendo gli importi di risorse proprie che essi devono accreditare alla Comunità nell’anno successivo, e di fatto costituiscono entrate per il 2008. A norma della decisione 2000/597/CE del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee, al Regno Unito viene accordata una correzione degli squilibri di bilancio. Poiché tale importo è finanziato dagli altri Stati membri, di norma non vi è alcun effetto netto sul risultato economico o sul risultato di bilancio. Tuttavia, sotto questa voce è stato registrato un importo di 400 milioni di euro costituito dalle differenze tra i tassi dell'euro utilizzati ai fini del bilancio [cfr. articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000] e i tassi in vigore alla data in cui gli Stati membri che non aderiscono allo SME hanno effettivamente effettuato i loro pagamenti.
3.2. ALTRE ENTRATE DI ESERCIZIO
|
milioni di euro |
|||
|
|
Note |
2008 |
2007 |
|
Ammende |
3.2.1 |
3 171 |
3 339 |
|
Prelievi agricoli |
3.2.2 |
2 299 |
2 634 |
|
Recupero spese: |
3.2.3 |
|
|
|
Gestione centralizzata diretta |
|
61 |
93 |
|
Gestione centralizzata indiretta |
|
4 |
10 |
|
Gestione decentrata |
|
90 |
133 |
|
Gestione concorrente |
|
1 349 |
577 |
|
Gestione congiunta |
|
0 |
1 |
|
Totale |
|
1 504 |
814 |
|
Entrate da operazioni amministrative: |
3.2.4 |
|
|
|
Personale |
|
974 |
908 |
|
Entrate associate a immobili, impianti e macchinari |
|
25 |
26 |
|
Altre entrate amministrative |
|
149 |
181 |
|
Totale |
|
1 148 |
1 115 |
|
Entrate di esercizio varie: |
3.2.5 |
|
|
|
Adeguamenti/accantonamenti |
|
71 |
23 |
|
Utili su cambi |
|
269 |
276 |
|
Altri |
|
1 269 |
879 |
|
Totale |
|
1 609 |
1 178 |
|
Totale |
|
9 731 |
9 080 |
3.2.1. Ammende
Dette entrate si riferiscono ad ammende comminate dalla Commissione per violazione delle norme sulla concorrenza. I crediti e le relative entrate sono rilevati quando la Commissione adotta la decisione di comminare un’ammenda e questa è ufficialmente notificata al destinatario. In tale voce non sono incluse le ammende per pratiche anticoncorrenziali notificate dalla Commissione europea nel maggio 2009 a un produttore di chip per computer per un importo di 1,06 miliardi di euro e nel luglio 2009 a due produttori di energia per un importo totale di 1,106 miliardi di euro.
3.2.2. Prelievi agricoli
Tali importi concernono prelievi latte per 338 milioni di euro (2007: 232 milioni di euro) e prelievi zucchero per 1 961 milioni di euro (2007: 2 402 milioni di euro). I prelievi latte costituiscono uno strumento di gestione del mercato mirante a penalizzare i produttori di latte che superano le rispettive quantità di riferimento. Poiché non sono legati a pagamenti precedenti da parte della Commissione, sono in pratica considerati come entrate con destinazione specifica. I prelievi zucchero riguardano il fondo per la ristrutturazione del settore dello zucchero, in cui la riforma del settore dello zucchero ha diminuito il prezzo interno dello zucchero al fine di ridurre il divario tra il prezzo UE e il prezzo internazionale. Per incoraggiare i produttori di zucchero meno competitivi ad abbandonare il mercato, è stato creato un fondo di ristrutturazione autofinanziato, finanziato mediante le entrate derivanti da un’imposta temporanea applicata ai produttori di zucchero considerate come entrate con destinazione specifica. La durata prevista di tale regime è di quattro anni.
3.2.3. Recupero spese
Questa rubrica comprende gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione e la deduzione dai pagamenti successivi registrati nella contabilità della Commissione allo scopo di recuperare spese precedentemente pagate dal bilancio generale, sulla base di controlli, audit conclusi o valutazioni di ammissibilità, insieme agli ordini di riscossione emessi dagli Stati membri ai beneficiari delle spese del FEAGA. Essa comprende altresì la variazione dei ratei attivi stimati al termine dell’esercizio precedente rispetto a quello corrente. Essa non illustra tuttavia la totalità dei recuperi delle spese CE, in particolare per i settori di spesa significativi come le azioni strutturali, in cui esistono specifici meccanismi atti a garantire il recupero di importi non ammissibili, la maggior parte dei quali non comporta l’emissione di un ordine di riscossione. Anche i recuperi dei prefinanziamenti non sono inclusi come entrate, in conformità alle norme contabili comunitarie. Per maggiori informazioni sul recupero dell’indebito, cfr. nota 6.
Recupero spese: gestione concorrente
Il totale di 1 349 milioni di euro registrato in questa sottorubrica è costituito da 1 000 milioni di euro relativi al Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e 349 milioni di euro per le azioni strutturali.
(a) Agricoltura, FEAGA
Nel quadro dell’agricoltura, gli importi iscritti come entrate dell’esercizio sotto questa rubrica ammontano a 1 000 milioni di euro, così ripartiti:
|
— |
rettifiche di conformità decise durante l’esercizio, 859 milioni di euro; |
|
— |
frodi e irregolarità, 141 milioni di euro; rimborsi dichiarati dagli Stati membri e recuperati durante l’esercizio, 360 milioni di euro, al netto della diminuzione del saldo stimato dichiarato dagli Stati membri da recuperare a fine esercizio in relazione a frodi e irregolarità, 219 milioni di euro (684 milioni di euro a fine esercizio 2008 rispetto a 902 milioni di euro a fine esercizio 2007) – cfr. altresì nota 2.10.2.2. |
Al 31 dicembre 2008, gli importi del FEAGA soggetti a future correzioni a seguito di audit all’epoca non ancora conclusi ammontavano complessivamente a 1,7 miliardi di euro. Tale importo figura come attività condizionata fuori bilancio (cfr. nota 5.3.)
(b) Azioni strutturali
Il recupero spese relativo alle spese strutturali comprese in questa rubrica ammontava a 349 milioni di euro. Gli importi equivalenti per il 2007 sono stati pari a 77 milioni di euro.
Questa sottorubrica comprende gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione per recuperare spese dell’indebito effettuate negli esercizi precedenti per 267 milioni di euro, nonché la variazione (aumento) dei ratei attivi a fine esercizio (82 milioni di euro). Gli ordini di riscossione vengono emessi unicamente nei casi seguenti:
|
— |
decisioni formali di rettifica finanziaria da parte della Commissione in seguito all’individuazione di spese irregolari nella contabilità dichiarata dagli Stati membri; |
|
— |
adeguamenti alla chiusura di un programma che hanno determinato una riduzione del contributo UE qualora uno Stato membro non abbia dichiarato spese ammissibili sufficienti a giustificare i prefinanziamenti e i pagamenti intermedi già effettuati; tali operazioni possono essere effettuate senza una decisione formale della Commissione se sono accettate dallo Stato membro; |
|
— |
il rimborso di importi recuperati dopo la chiusura a seguito della conclusione di procedimenti giudiziari ancora pendenti al momento della chiusura. |
Gli ordini di riscossione emessi nel 2008 per il recupero spese, ammontanti complessivamente a 267 milioni di euro, possono essere suddivisi come segue: 200 milioni di euro per rettifiche finanziarie decise nel 2008, 34 milioni di euro per rettifiche finanziarie decise prima del 2008, 31 milioni di euro per il recupero di importi indebitamente pagati a causa di errori o irregolarità e 2 milioni di euro per altri ordini di riscossione. Altri ordini di riscossione emessi nel quadro di azioni strutturali riguardano il recupero di prefinanziamenti. Tali importi non figurano come entrate, bensì sono accreditati alla rubrica prefinanziamenti dello stato patrimoniale.
Un importo di 2,6 miliardi di euro relativo a potenziali rettifiche finanziarie in fase di decisione è registrato come attività potenziale (cfr. nota 5.3.).
Recupero spese: altri tipi di gestione
Questa sottorubrica è pari a 155 milioni di euro e comprende gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione per recuperare pagamenti effettuati negli esercizi precedenti per 48 milioni di euro di pagamenti indebiti, altri ordini di riscossione per 135 milioni di euro, nonché la variazione dei ratei attivi al termine dell’esercizio (22 milioni di euro) e le eliminazioni tra le varie entità (6 milioni di euro). Altri recuperi compresi nella rubrica «altri tipi di gestione» riguardano il recupero di prefinanziamenti e sono pari a 24 milioni di euro. Tali importi non figurano come entrate, bensì sono accreditati alla rubrica prefinanziamenti dello stato patrimoniale.
3.2.4. Entrate derivanti da operazioni amministrative
Queste entrate derivano soprattutto dalle trattenute sugli stipendi del personale e sono costituite principalmente da due voci: i contributi previdenziali e le imposte sul reddito.
3.2.5. Altre entrate di esercizio
Un importo di 321 milioni di euro (2007: 296 milioni di euro) si riferisce alle somme ricevute dai paesi candidati all’adesione. Uno dei motivi principali dell’aumento delle altre entrate di esercizio rispetto all’esercizio scorso è che l’esercizio attuale comprende un’entrata di 109 milioni di euro relativa alla riduzione di valore dei crediti FEAGA (2007: 11 milioni di euro). Inoltre, l’esercizio in corso comprende anche un importo di 241 milioni di euro (2007: 33 milioni di euro) relativo a prefinanziamenti inclusi per la prima volta nello stato patrimoniale, la cui contropartita è registrata sotto questa voce; l’importo principale, 231 milioni di euro, si riferisce a somme erogate nel quadro dello Strumento Schengen.
Sono inseriti in questa rubrica anche gli utili di cambio, ad eccezione delle attività finanziarie trattate nella successiva nota 3.5. Provengono da attività quotidiane e dalle relative operazioni condotte in valute diverse dall'euro, così come dalla rivalutazione di fine esercizio necessaria a redigere i conti. Essi contengono guadagni sia realizzati che non realizzati.
3.3. SPESE AMMINISTRATIVE
|
milioni di euro |
||
|
|
2008 |
2007 |
|
Spese per il personale |
4 563 |
4 289 |
|
Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
330 |
343 |
|
Altre spese amministrative |
2 827 |
2 488 |
|
Totale |
7 720 |
7 120 |
Si tratta di spese amministrative sostenute nell’ambito delle attività della Commissione e comprendono i costi per il personale e i costi relativi ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari (come l’ammortamento, i costi di manutenzione, ecc.).
3.4. SPESE D'ESERCIZIO
|
milioni di euro |
|||
|
|
Note |
2008 |
2007 |
|
Spese d’esercizio principali: |
3.4.1 |
|
|
|
Gestione centralizzata diretta |
|
7 998 |
9 504 |
|
Gestione centralizzata indiretta |
|
3 077 |
1 185 |
|
Gestione decentrata |
|
1 278 |
1 978 |
|
Gestione concorrente |
|
81 839 |
89 778 |
|
Gestione congiunta |
|
1 188 |
949 |
|
Totale |
|
95 380 |
103 394 |
|
Altre spese di esercizio: |
3.4.2 |
|
|
|
Adeguamenti/accantonamenti |
|
278 |
260 |
|
Perdite dovute a operazioni di cambio |
|
773 |
399 |
|
Altri |
|
783 |
629 |
|
Totale |
|
1 834 |
1 288 |
|
Totale |
|
97 214 |
104 682 |
3.4.1. Spese d’esercizio principali
I costi di esercizio delle Comunità europee coprono le varie rubriche delle prospettive finanziarie e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro. La parte più cospicua delle spese, ossia l'86 %, rientra nella rubrica Gestione concorrente, che presuppone la delega di alcuni compiti agli Stati membri ed è riferita ad alcuni settori quali la spesa FEAGA e le iniziative finanziate tramite le varie azioni strutturali (il Fondo di sviluppo regionale, il Fondo sociale, il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale, il Fondo di coesione e il Fondo per la pesca).
La riduzione delle spese di esercizio nel 2008 è dovuta in gran parte alle iniziative finanziate tramite le varie azioni strutturali nell’ambito della gestione concorrente. Tali iniziative sono programmate e avviate per periodi di 5 o 6 anni. Al 31 dicembre 2008, esistono due periodi di programmazione per i quali le azioni si svolgono in parallelo, i programmi per il periodo 2000-2006 e quelli per il periodo 2007-2013. La riduzione di 7,9 miliardi di euro per le azioni strutturali può essere attribuita al fatto che, sin dal 2006, alcuni progetti finanziati erano in fase di graduale cessazione (programmi relativi al periodo 2000-2006), mentre altri (programmi relativi al periodo 2007-2013) si trovano ad uno stato di avanzamento inferiore rispetto al previsto nel 2007. Per i nuovi progetti, nel 2008 è stata versata una seconda rata di prefinanziamento, come spiegato nella nota 2.5, tuttavia è stato registrato un ritardo nell’attuazione dei programmi da parte degli Stati membri dovuto in parte al requisito dell’approvazione da parte della Commissione dei sistemi di controllo e di gestione degli Stati membri.
L’aumento di 1,9 miliardi di euro delle spese per la gestione centralizzata indiretta è parzialmente compensato da una riduzione di 1,3 miliardi di euro delle spese per la gestione centralizzata diretta. In effetti, quest’anno è stata effettuata una riclassificazione dei progetti, appartenenti per la maggior parte ad agenzie esecutive, dalla spesa per la gestione centralizzata diretta a quella indiretta.
3.4.2. Altre spese d’esercizio
Le perdite di cambio, tranne che sulle attività finanziarie di cui alla nota 3.6, riguardano le attività quotidiane e le relative operazioni effettuate in valute diverse dall’euro, nonché la rivalutazione di fine esercizio necessaria alla stesura dei conti; esse possono essere realizzate o non realizzate.
Se si considera la posizione netta, si è verificata una considerevole perdita su cambi netta per l’esercizio. A incidere maggiormente su tale perdita è soprattutto la Commissione. A questo proposito, l’importo delle perdite su cambi non realizzate nette per l’esercizio in corso dipende dalla rivalutazione a fine esercizio dei saldi in valute estere non regolarizzati. La perdita riguarda in gran parte (242 milioni di euro su 305 milioni di euro) GBP e SEK. Queste due valute si sono deprezzate di più del 20 % rispetto all’euro negli ultimi quattro mesi del 2008. A fine esercizio la Commissione detiene sui suoi conti bancari delle risorse proprie cospicui saldi in valute estere per coprire i propri bisogni di tesoreria derivanti dall’esecuzione del bilancio.
La Commissione ha inoltre subito considerevoli perdite su cambi realizzate nette, di cui la maggior parte (circa 150 milioni di euro su 192 milioni di euro) è dovuta a operazioni contabili relative agli importi di risorse proprie versati in valute nazionali diverse dall’euro da Stati membri non facenti parte della zona dell’euro. Le perdite dipendono dalla differenza tra il tasso di cambio contabile al quale tali importi sono contabilizzati dalla Commissione al momento della riscossione e il tasso di cambio di mercato al quale sono convertiti in euro prima di essere utilizzati per coprire i pagamenti della Commissione. Come indicato in precedenza, nel corso degli ultimi quattro mesi del 2008 varie valute europee, tra cui in particolare GBP, PLN e SEK, hanno subito un considerevole e costante deprezzamento rispetto all’euro. I tassi di cambio di mercato applicati in questo periodo per la conversione delle risorse proprie della Commissione in tali valute sono stati pertanto regolarmente inferiori ai tassi contabili ai quali sono stati contabilizzati. La parte restante della differenza è relativa ad altre operazioni contabili, fra cui pagamenti eseguiti dalla Commissione in altre valute.
La sottorubrica «altro» comprende principalmente rettifiche dei prefinanziamenti e importi svalutati/persi sugli introiti relativi ai debitori della Commissione. Sono inclusi anche un importo di 144 milioni di euro riguardante l'attuazione del programma CARDS in Kosovo, Serbia e Montenegro, e un importo di 143 milioni di euro in relazione ad altri due programmi gestiti da un’agenzia consolidata.
3.5. ENTRATE FINANZIARIE
|
milioni di euro |
||
|
|
2008 |
2007 |
|
Entrate da dividendi (da fondi di capitale di rischio) |
22 |
6 |
|
Entrate da interessi: |
||
|
Prefinanziamenti |
50 |
33 |
|
Pagamenti in ritardo |
26 |
81 |
|
Swap |
13 |
19 |
|
Attività disponibili per la vendita |
102 |
97 |
|
Prestiti |
105 |
106 |
|
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria |
349 |
263 |
|
Altri |
3 |
12 |
|
Totale |
648 |
611 |
|
Altre entrate finanziarie: |
||
|
Entrate da vendita di attività finanziarie |
4 |
6 |
|
Annullamento delle perdite di valore relative ad attività finanziarie |
0 |
1 |
|
Altri |
11 |
23 |
|
Totale |
15 |
30 |
|
Adeguamenti al valore corrente |
3 |
24 |
|
Utili su cambi |
10 |
3 |
|
Totale |
698 |
674 |
3.6. SPESE FINANZIARIE
|
milioni di euro |
||
|
|
2008 |
2007 |
|
Spese per interessi: |
||
|
Leasing |
91 |
101 |
|
Swap |
10 |
17 |
|
Prestiti |
90 |
91 |
|
Altri |
9 |
5 |
|
Totale |
200 |
214 |
|
Altre spese finanziarie: |
||
|
Adeguamenti alle disposizioni finanziarie |
12 |
11 |
|
Oneri finanziari sugli strumenti di bilancio |
50 |
57 |
|
Perdite realizzate sulla vendita di attività finanziarie |
8 |
9 |
|
Perdite dovute alla riduzione del valore delle attività finanziarie |
11 |
15 |
|
Altri |
56 |
35 |
|
Totale |
137 |
127 |
|
Adeguamenti al valore corrente |
118 |
7 |
|
Perdite dovute a operazioni di cambio |
12 |
6 |
|
Totale |
467 |
354 |
Oltre alle perdite sulla vendita e la riduzione del valore delle attività finanziarie, le altre spese finanziarie includono anche gli adeguamenti apportati agli accantonamenti finanziari e le commissioni di gestione pagate ai fiduciari.
3.7. QUOTA RELATIVA ALL’AVANZO/(DISAVANZO) NETTO DI ASSOCIATE E IMPRESE COMUNI
Secondo la contabilizzazione con il metodo del criterio del patrimonio netto, le Comunità includono nel conto del risultato economico la loro quota dell’avanzo netto dell’associata FEI e delle imprese comuni (cfr. anche note 2.3.1 e 2.3.2).
3.8. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ
Questa relazione presenta una rendicontazione separata delle entrate e delle spese di esercizio per settore, sulla base di una struttura di bilancio in base alle attività, all’interno della Commissione. Detti settori di attività sono raggruppati a fini di presentazione dei rendiconti finanziari sotto tre grandi voci: «attività interne all’Unione europea», «attività esterne all’Unione europea» e «servizi e altro».
La rubrica «attività interne all’Unione europea» è la più vasta, in quanto copre i vari settori di attività dell’Unione europea. La rubrica «attività esterne all’Unione europea» riguarda le politiche intraprese all’esterno dell'Unione, tra cui il commercio e gli aiuti. La voce «servizi e altro» riunisce invece le attività interne e orizzontali necessarie al funzionamento delle istituzioni e degli organi delle Comunità.
Le agenzie consolidate sono integrate nei vari settori di attività. Altre istituzioni, eccetto la Commissione, sono raggruppate in uno specifico settore di attività. I vari settori di attività rappresentano le cifre al lordo prima delle eliminazioni di consolidamento, che vengono riportate in una sola colonna.
Occorre rilevare che le risorse proprie e i contributi non sono ripartiti tra le varie attività, in quanto calcolati, riscossi e amministrati dai servizi centrali della Commissione. Vengono riportati in questa sede unicamente per permettere di raffrontare i risultati netti con il conto del risultato economico.
INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ — SINTESI
|
milioni di euro |
|||||||
|
|
Attività interne all'UE |
Attività esterne all'UE |
Servizi e altro |
CECA in liquidazione |
Altre istituzioni |
Eliminazioni dovute al consolidamento |
Totale |
|
Entrate d’esercizio: |
|||||||
|
Ammende |
3 171 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
3 171 |
|
Prelievi agricoli |
2 299 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
2 299 |
|
Recupero spese |
1 384 |
120 |
6 |
0 |
0 |
(6) |
1 504 |
|
Entrate derivanti da operazioni amministrative |
69 |
35 |
832 |
0 |
352 |
(140) |
1 148 |
|
Altre entrate di esercizio |
1 756 |
266 |
586 |
2 |
2 |
(1 003) |
1 609 |
|
TOTALE ENTRATE DI ESERCIZIO |
8 679 |
421 |
1 424 |
2 |
354 |
(1 149) |
9 731 |
|
Spese amministrative: |
|||||||
|
Spese per il personale |
(1 610) |
(714) |
(1 018) |
0 |
(1 229) |
8 |
(4 563) |
|
Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
(58) |
(18) |
(115) |
0 |
(139) |
0 |
(330) |
|
Altre spese amministrative |
(645) |
(279) |
(848) |
0 |
(1 239) |
184 |
(2 827) |
|
|
(2 313) |
(1 011) |
(1 981) |
0 |
(2 607) |
192 |
(7 720) |
|
Spese d’esercizio: |
|||||||
|
Gestione centralizzata diretta |
(4 807) |
(3 604) |
(226) |
0 |
0 |
639 |
(7 998) |
|
Gestione centralizzata indiretta |
(3 094) |
(195) |
(3) |
0 |
0 |
215 |
(3 077) |
|
Gestione decentrata |
(21) |
(1 257) |
0 |
0 |
0 |
0 |
(1 278) |
|
Gestione concorrente |
(81 748) |
(17) |
(74) |
0 |
0 |
0 |
(81 839) |
|
Gestione congiunta |
(115) |
(1 074) |
0 |
0 |
0 |
1 |
(1 188) |
|
Altre spese d’esercizio |
(879) |
(182) |
(820) |
(54) |
(1) |
102 |
(1 834) |
|
|
(90 664) |
(6 329) |
(1 123) |
(54) |
(1) |
957 |
(97 214) |
|
TOTALE SPESE D’ESERCIZIO |
(92 977) |
(7 340) |
(3 104) |
(54) |
(2 608) |
1 149 |
(104 934) |
|
SPESE NETTE D’ESERCIZIO |
(84 298) |
(6 919) |
(1 680) |
(52) |
(2 254) |
0 |
(95 203) |
|
Entrate derivanti da risorse proprie e contributi |
112 713 |
||||||
|
Eccedenze da attività operative |
17 510 |
||||||
|
Risultato finanziario netto |
231 |
||||||
|
Movimenti nelle passività derivanti dai benefici per i dipendenti |
(5 009) |
||||||
|
Quota relativa ai risultati di associate e imprese comuni |
(46) |
||||||
|
Risultato economico dell’esercizio |
12 686 |
||||||
INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – ATTIVITÀ INTERNE ALL’UE
|
milioni di euro |
|||||||||
|
|
Affari economici e finanziari |
Imprese e industria |
Concorrenza |
Occupazione |
Agricoltura |
Energia e trasporti |
Ambiente |
Ricerca |
Società dell’informazione |
|
Entrate d’esercizio: |
|||||||||
|
Ammende |
0 |
0 |
3 168 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Prelievi agricoli |
0 |
0 |
0 |
0 |
2 299 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Recupero spese |
1 |
1 |
0 |
58 |
1 005 |
7 |
1 |
3 |
10 |
|
Entrate derivanti da operazioni amministrative |
0 |
11 |
0 |
0 |
0 |
12 |
0 |
1 |
7 |
|
Altre entrate di esercizio |
0 |
218 |
3 |
32 |
145 |
297 |
39 |
370 |
6 |
|
TOTALE ENTRATE DI ESERCIZIO |
1 |
230 |
3 171 |
90 |
3 449 |
316 |
40 |
374 |
23 |
|
Spese amministrative: |
(51) |
(225) |
(68) |
(99) |
(108) |
(218) |
(93) |
(265) |
(131) |
|
Spese per il personale |
(45) |
(149) |
(62) |
(74) |
(89) |
(161) |
(70) |
(151) |
(94) |
|
Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
0 |
(11) |
0 |
(1) |
0 |
(4) |
(1) |
0 |
0 |
|
Altre spese amministrative |
(6) |
(65) |
(6) |
(24) |
(19) |
(53) |
(22) |
(114) |
(37) |
|
Spese d’esercizio: |
(52) |
(336) |
(54) |
(8 175) |
(54 290) |
(1 326) |
(186) |
(2 672) |
(1 377) |
|
Gestione centralizzata diretta |
(52) |
(250) |
0 |
(186) |
(46) |
819 |
(162) |
(2 630) |
(1 266) |
|
Gestione centralizzata indiretta |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
(1 818) |
(8) |
0 |
(92) |
|
Gestione decentrata |
0 |
0 |
0 |
0 |
(3) |
(11) |
0 |
0 |
0 |
|
Gestione concorrente |
0 |
0 |
0 |
(7 976) |
(54 049) |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Gestione congiunta |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
(100) |
0 |
0 |
0 |
|
Altre spese d’esercizio |
0 |
(86) |
(54) |
(13) |
(192) |
(216) |
(16) |
(42) |
(19) |
|
TOTALE SPESE D’ESERCIZIO |
(103) |
(561) |
(122) |
(8 274) |
(54 398) |
(1 544) |
(279) |
(2 937) |
(1 508) |
|
SPESE NETTE D’ESERCIZIO |
(102) |
(331) |
3 049 |
(8 184) |
(50 949) |
(1 228) |
(239) |
(2 563) |
(1 485) |
|
milioni di euro |
|||||||||
|
|
Centro comune di ricerca |
Pesca |
Mercato interno |
Politica regionale |
Fiscalità e dogane |
Istruzione e cultura |
Salute e tutela dei consumatori |
Giustizia, libertà e sicurezza |
Totale attività interne all’UE |
|
Entrate d’esercizio: |
|||||||||
|
Ammende |
0 |
0 |
3 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
3 171 |
|
Prelievi agricoli |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
2 299 |
|
Recupero spese |
0 |
(41) |
0 |
329 |
0 |
4 |
5 |
1 |
1 384 |
|
Entrate derivanti da operazioni amministrative |
38 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
69 |
|
Altre entrate di esercizio |
52 |
8 |
198 |
(1) |
1 |
151 |
135 |
102 |
1 756 |
|
TOTALE ENTRATE DI ESERCIZIO |
90 |
(33) |
201 |
328 |
1 |
155 |
140 |
103 |
8 679 |
|
Spese amministrative: |
(334) |
(39) |
(146) |
(66) |
(46) |
(160) |
(165) |
(99) |
(2 313) |
|
Spese per il personale |
(222) |
(32) |
(100) |
(55) |
(38) |
(85) |
(110) |
(73) |
(1 610) |
|
Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
(29) |
0 |
(4) |
0 |
(1) |
(1) |
(4) |
(2) |
(58) |
|
Altre spese amministrative |
(83) |
(7) |
(42) |
(11) |
(7) |
(74) |
(51) |
(24) |
(645) |
|
Spese d’esercizio: |
(84) |
(883) |
(41) |
(19 058) |
(56) |
(1 284) |
(509) |
(281) |
(90 664) |
|
Gestione centralizzata diretta |
(81) |
(235) |
(5) |
(29) |
(56) |
(142) |
(358) |
(128) |
(4 807) |
|
Gestione centralizzata indiretta |
0 |
0 |
0 |
(21) |
0 |
(1 126) |
(30) |
1 |
(3 094) |
|
Gestione decentrata |
0 |
0 |
0 |
(7) |
0 |
0 |
0 |
0 |
(21) |
|
Gestione concorrente |
0 |
(644) |
0 |
(18 986) |
0 |
0 |
0 |
(93) |
(81 748) |
|
Gestione congiunta |
0 |
0 |
0 |
(15) |
0 |
0 |
0 |
0 |
(115) |
|
Altre spese d’esercizio |
(3) |
(4) |
(36) |
0 |
0 |
(16) |
(121) |
(61) |
(879) |
|
TOTALE SPESE D’ESERCIZIO |
(418) |
(922) |
(187) |
(19 124) |
(102) |
(1 444) |
(674) |
(380) |
(92 977) |
|
SPESE NETTE D’ESERCIZIO |
(328) |
(955) |
14 |
(18 796) |
(101) |
(1 289) |
(534) |
(277) |
(84 298) |
INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – ATTIVITÀ ESTERNE ALL’UE
|
milioni di euro |
||||||
|
|
Relazioni estere |
Commercio |
Sviluppo |
Allargamento |
Aiuti umanitari |
Totale attività esterne all’UE |
|
Entrate d’esercizio: |
||||||
|
Recupero spese |
19 |
0 |
4 |
92 |
5 |
120 |
|
Entrate derivanti da operazioni amministrative |
35 |
0 |
0 |
0 |
0 |
35 |
|
Altre entrate di esercizio |
67 |
0 |
(1) |
199 |
1 |
266 |
|
TOTALE ENTRATE DI ESERCIZIO |
121 |
0 |
3 |
291 |
6 |
421 |
|
Spese amministrative: |
(740) |
(51) |
(135) |
(62) |
(23) |
(1 011) |
|
Spese per il personale |
(477) |
(45) |
(127) |
(50) |
(15) |
(714) |
|
Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
(17) |
0 |
0 |
(1) |
0 |
(18) |
|
Altre spese amministrative |
(246) |
(6) |
(8) |
(11) |
(8) |
(279) |
|
Spese d'esercizio: |
(2 988) |
(10) |
(876) |
(1 586) |
(869) |
(6 329) |
|
Gestione centralizzata diretta |
(2 163) |
(7) |
(530) |
(503) |
(401) |
(3 604) |
|
Gestione centralizzata indiretta |
(42) |
0 |
3 |
(156) |
0 |
(195) |
|
Gestione decentrata |
(352) |
0 |
(154) |
(751) |
0 |
(1 257) |
|
Gestione concorrente |
0 |
0 |
(17) |
0 |
0 |
(17) |
|
Gestione congiunta |
(413) |
(3) |
(170) |
(21) |
(467) |
(1 074) |
|
Altre spese d’esercizio |
(18) |
0 |
(8) |
(155) |
(1) |
(182) |
|
TOTALE SPESE D’ESERCIZIO |
(3 728) |
(61) |
(1 011) |
(1 648) |
(892) |
(7 340) |
|
SPESE NETTE D’ESERCIZIO |
(3 607) |
(61) |
(1 008) |
(1 357) |
(886) |
(6 919) |
INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – SERVIZI E ALTRO
|
milioni di euro |
||||||||||
|
|
Stampa e Comunicazione |
Ufficio per la lotta antifrode |
Coordinamento |
Personale e amministrazione |
Eurostat |
Bilancio |
Audit |
Lingue |
Altri |
Totale Servizi e altro |
|
Entrate d’esercizio: |
||||||||||
|
Recupero spese |
0 |
0 |
0 |
3 |
3 |
0 |
0 |
0 |
0 |
6 |
|
Entrate derivanti da operazioni amministrative |
1 |
5 |
0 |
682 |
0 |
46 |
0 |
98 |
0 |
832 |
|
Altre entrate di esercizio |
(2) |
(1) |
8 |
38 |
0 |
235 |
0 |
42 |
266 |
586 |
|
TOTALE ENTRATE DI ESERCIZIO |
(1) |
4 |
8 |
723 |
3 |
281 |
0 |
140 |
266 |
1 424 |
|
Spese amministrative: |
(94) |
(49) |
(151) |
(1 200) |
(66) |
(50) |
(9) |
(390) |
28 |
(1 981) |
|
Spese per il personale |
(59) |
(34) |
(127) |
(436) |
(60) |
(38) |
(8) |
(284) |
28 |
(1 018) |
|
Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
(2) |
0 |
0 |
(113) |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
(115) |
|
Altre spese amministrative |
(33) |
(15) |
(24) |
(651) |
(6) |
(12) |
(1) |
(106) |
0 |
(848) |
|
Spese d’esercizio: |
(80) |
(15) |
(8) |
(45) |
(22) |
(217) |
0 |
(1) |
(735) |
(1 123) |
|
Gestione centralizzata diretta |
(77) |
(15) |
(1) |
(29) |
(21) |
(104) |
0 |
(1) |
22 |
(226) |
|
Gestione centralizzata indiretta |
(3) |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
(3) |
|
Gestione concorrente |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
(74) |
0 |
0 |
0 |
(74) |
|
Altre spese d’esercizio |
0 |
0 |
(7) |
(16) |
(1) |
(39) |
0 |
0 |
(757) |
(820) |
|
TOTALE SPESE D’ESERCIZIO |
(174) |
(64) |
(159) |
(1 245) |
(88) |
(267) |
(9) |
(391) |
(707) |
(3 104) |
|
SPESE NETTE D’ESERCIZIO |
(175) |
(60) |
(151) |
(522) |
(85) |
14 |
(9) |
(251) |
(441) |
(1 680) |
4. NOTE ALLA TABELLA DEI FLUSSI DI CASSA
4.1. OBIETTIVO E PREPARAZIONE DELLA TABELLA DEI FLUSSI DI CASSA
Le informazioni relative ai flussi di cassa costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità delle Comunità di generare liquidità e attività equivalenti e le sue necessità in merito all'utilizzo di detti flussi.
La tabella dei flussi di cassa viene preparata utilizzando il metodo indiretto, vale a dire che l’avanzo (o il disavanzo) netto dell’esercizio finanziario viene adeguato a seguito degli effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti, nonché di eventuali voci di entrata o di spesa associate ai flussi di cassa inerenti agli investimenti.
I flussi di cassa derivanti da operazioni in valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento delle Comunità europee (euro), applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio tra l’euro e detta valuta estera in vigore alla data della transazione.
La tabella dei flussi di cassa riporta i flussi finanziari relativi al periodo, classificandoli in attività operative e d’investimento (le Comunità non hanno attività di finanziamento).
4.2. ATTIVITÀ OPERATIVE
Le attività operative sono le attività delle Comunità diverse dalle attività di investimento. Si tratta della maggior parte delle attività svolte. I prestiti erogati ai beneficiari (e le relative assunzioni di prestito, se del caso) non sono considerati attività di investimento (o di finanziamento), in quanto rientrano negli obiettivi generali, e pertanto nelle operazioni quotidiane delle Comunità. Le attività operative comprendono anche investimenti quali FEI, BERS e i fondi di capitali di rischio. L’obiettivo di tali attività è infatti contribuire al conseguimento dei risultati prefissati nell’ambito della politica economica.
4.3. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Le attività di investimento riguardano l’acquisizione e la liquidazione di attività immateriali, immobili, impianti e macchinari e altri investimenti che non sono compresi nella tesoreria ed equivalenti di tesoreria. Tra le attività di investimento non figurano i prestiti concessi ai beneficiari. L’obiettivo è illustrare gli investimenti effettivi effettuati dalle Comunità.
Si fa rilevare che 5 753 milioni di euro di saldi di tesoreria e equivalenti di tesoreria detenuti dalle Comunità non possono essere utilizzati. Si tratta di liquidi ottenuti a titolo di pagamento di ammende comminate, in cui la controparte ricorre contro l’imposizione dell'ammenda. Tali importi sono chiaramente indicati come «liquidità vincolate» nella nota 2.11.
5. VOCI FUORI BILANCIO
ATTIVITÀ POTENZIALI
|
milioni di euro |
|||
|
|
Note |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Garanzie ottenute |
5.1 |
260 |
237 |
|
Attività potenziali relative a casi di frodi e irregolarità |
5.2 |
2 010 |
1 701 |
|
Rettifiche finanziarie in corso |
5.3 |
4 390 |
4 436 |
|
Altre attività potenziali |
5.4 |
43 |
19 |
|
Totale attività potenziali |
|
6 703 |
6 393 |
PASSIVITÀ POTENZIALI E IMPEGNI PER FINANZIAMENTI FUTURI
Nei prossimi esercizi tutte le passività potenziali e tutti gli impegni saranno finanziati, se scaduti, con risorse attinte dal bilancio comunitario. Il bilancio comunitario è finanziato dagli Stati membri.
|
milioni di euro |
|||
|
Passività potenziali |
Note |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Garanzie fornite |
5.5 |
17 510 |
15 863 |
|
Ammende – ricorsi dinanzi alla Corte di giustizia |
5.6 |
10 198 |
8 682 |
|
FEAGA – decisioni giudiziarie pendenti |
5.7 |
1 609 |
1 095 |
|
Importi connessi ad azioni legali e altri contenziosi |
5.8 |
281 |
2 043 |
|
Altre passività potenziali |
5.9 |
18 |
19 |
|
Totale attività potenziali |
|
29 616 |
27 702 |
|
Impegni per finanziamenti futuri |
Note |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Impegni non utilizzati |
5.10 |
4 885 |
239 |
|
Impegni relativi agli stanziamenti non ancora utilizzati |
5.11 |
120 023 |
95 992 |
|
Impegni giuridici riguardanti azioni pluriennali |
5.12 |
333 659 |
386 209 |
|
Partecipazioni a organismi collegati |
5.13 |
1 072 |
996 |
|
Impegni di leasing operativo |
5.14 |
2 349 |
2 003 |
|
Impegni contrattuali |
5.15 |
983 |
806 |
|
Totale impegni per finanziamenti futuri |
|
462 971 |
486 245 |
ATTIVITÀ POTENZIALI
5.1. GARANZIE RISCOSSE
|
milioni di euro |
||
|
|
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Garanzie di buon fine |
239 |
217 |
|
Altri |
21 |
20 |
|
Totale |
260 |
237 |
Talvolta si richiedono garanzie di buon fine per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti comunitari onorino gli obblighi assunti nell’ambito di contratti stipulati con le Comunità.
Va sottolineato che la Commissione ha ricevuto anche garanzie da terzi per prestiti accordati (486 milioni di euro, cfr. nota 2.4.2), pagamenti di prefinanziamento effettuati (968 milioni di euro, cfr. nota 2.9) e ammende comminate (2 403 milioni di euro, cfr. nota 2.10.2.1). Tali garanzie sono tuttavia diverse da quelle indicate in precedenza in quanto riguardano attività già incluse nel bilancio.
5.2. FRODI E IRREGOLARITÀ
La tabella seguente mostra l’importo potenziale dei recuperi che possono essere effettuati dagli Stati membri in seguito all’individuazione di domande irregolari rispetto ai fondi strutturali. La tabella è basata sulle comunicazioni formali presentate dagli Stati membri conformemente al regolamento (CE) n. 1681/94 della Commissione; gli importi sono ripartiti per Stato membro.
Attività potenziali: casi di frode e irregolarità
|
milioni di euro |
||
|
Stato membro |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Austria |
13 |
15 |
|
Belgio |
16 |
16 |
|
Repubblica ceca |
13 |
1 |
|
Danimarca |
10 |
10 |
|
Estonia |
2 |
1 |
|
Finlandia |
3 |
3 |
|
Francia |
12 |
12 |
|
Germania |
581 |
592 |
|
Grecia |
62 |
69 |
|
Ungheria |
5 |
1 |
|
Irlanda |
1 |
1 |
|
Italia |
441 |
434 |
|
Lettonia |
4 |
1 |
|
Lituania |
2 |
0 |
|
Malta |
1 |
0 |
|
Paesi Bassi |
14 |
12 |
|
Polonia |
13 |
11 |
|
Portogallo |
114 |
83 |
|
Slovacchia |
9 |
1 |
|
Slovenia |
1 |
0 |
|
Spagna |
279 |
249 |
|
Svezia |
2 |
2 |
|
Regno Unito |
257 |
178 |
|
Totale |
1 855 |
1 692 |
Occorre sottolineare che gli importi indicati rappresentano un massimo teorico e non le somme che saranno messe a disposizione del bilancio comunitario, e questo per i seguenti motivi:
|
— |
gli Stati membri non sempre comunicano i risultati delle loro azioni di recupero; |
|
— |
Sebbene gli Stati membri siano obbligati ad informare la Commissione sulle possibilità di recupero, è impossibile determinare con precisione in quale proporzione gli importi ancora dovuti saranno realmente recuperati. A volte il diritto nazionale applicabile prevede termini di prescrizione di 30 anni, e pertanto l’amministrazione nazionale spesso esita a rinunciare formalmente ad un recupero anche quando le possibilità sono solo teoriche. Attualmente, nel settore delle azioni strutturali gli Stati membri sono tenuti a presentare annualmente alla Commissione una dichiarazione degli importi in attesa di recupero [articolo 8 del regolamento (CE) n. 438/2001 della Commissione], che consentirà di fornire una configurazione più accurata della situazione reale; |
|
— |
Anche se lo Stato membro interessato ha avviato la procedura di recupero entro i termini previsti, l’esito positivo non è garantito. Questo vale in particolare per gli ordini di riscossione che sono oggetto di ricorso dinanzi ai tribunali. |
|
— |
Il cofinanziamento dei progetti individuali è realizzato nel quadro di programmi pluriennali. Fino a quando un programma pluriennale non è concluso, gli importi da recuperare non possono essere determinati con precisione perché i finanziamenti utilizzati per i pagamenti irregolari possono, a talune condizioni, essere riassegnati ad altri progetti e perché i pagamenti rateali successivi, e in particolare i pagamenti finali, in taluni casi permettono di regolarizzare le spese irregolari precedenti. È da sottolineare che le cifre di queste tabelle sono cifre provvisorie, stabilite sulla base delle comunicazioni ricevute ed elaborate fino alla fine di febbraio 2008. Non è dunque escluso che tali cifre debbano essere modificate sulla base di comunicazioni complementari tardive. |
Pertanto, le informazioni comunicate dagli Stati membri non permettono ancora di valutare con sufficiente precisione le prospettive di recupero nei singoli casi.
I movimenti principali dal 2007 riguardano aumenti relativi a: casi del Fondo sociale europeo (18 milioni di euro per il Regno Unito e 4 milioni di euro per il Portogallo); casi del Fondo europeo di sviluppo regionale (58 milioni di euro per Regno Unito, 12 milioni di euro per la Repubblica ceca, 20 milioni di euro per la Spagna e 6 milioni di euro per il Portogallo); casi del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (21 milioni di euro per il Portogallo); casi del Fondo di coesione (8 milioni di euro per la Spagna).
Sono inclusi in questa voce anche 153 milioni di euro in relazione al FEAGA: gli Stati membri hanno comunicato alla Commissione gli importi registrati nel rispettivo «libro mastro dei debitori» e gli importi ancora in una fase preliminare di controllo. In questa rubrica sono indicati tali importi preliminari. In precedenza tali informazioni non erano richieste agli Stati membri.
5.3. RETTIFICHE FINANZIARIE IN CORSO
Per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, la spesa agricola dichiarata dagli Stati membri rimane provvisoria sino alla liquidazione dei conti annuali degli organismi pagatori per l’esercizio finanziario N. Ciò viene effettuato normalmente entro il 30 aprile N+1. La liquidazione finanziaria è decisa dalla Commissione sulla base del lavoro di certificazione degli organismi competenti e un esame della Commissione. Dopo l’accettazione da parte della Commissione dei conti degli organismi pagatori accreditati, la spesa corrispondente diventa definitiva. La Commissione può inoltre applicare rettifiche finanziarie tramite le cosiddette decisioni di conformità, ma soltanto per quanto riguarda le spese sostenute nei 24 mesi prima della notifica scritta da parte della Commissione dei risultati delle sue ispezioni agli Stati membri. È stato quindi incluso come attività potenziale un importo di 1,7 miliardi di euro corrispondente agli importi stimati da riscuotere nel quadro di future decisioni di conformità per gli audit relativi a determinate spese dichiarate nel periodo 2001-2008 (cfr. nota 6.4.1.1). Trattandosi di importi non definitivi, essi non sono stati iscritti nello stato patrimoniale.
Per la politica di coesione è stato incluso in questa voce anche un importo di 2,6 miliardi di euro quale attività potenziale in relazione a possibili rettifiche finanziarie in fase di decisione (cfr. nota 6.4.1.2). Tale importo si basa sulle risultanze degli audit della Commissione e della Corte dei conti, che vengono tutte controllate dalle DG competenti. Si tratta della stima migliore, tenendo conto della situazione del seguito dato agli audit e dell’emissione delle lettere di presa di posizione finali (o equivalente) al 31 dicembre 2008. Questo importo potrebbe cambiare a seguito della procedura relativa alle sospensioni e alle rettifiche finanziarie, in virtù della quale gli Stati membri possono presentare, nel corso di un’udienza, nuove prove a sostegno della propria posizione.
Per maggiori informazioni sul recupero delle spese cfr. nota 6.
5.4. ALTRE ATTIVITÀ POTENZIALI
Questa rubrica comprende altri importi potenziali più ridotti non classificabili nelle rubriche indicate in precedenza.
PASSIVITÀ POTENZIALI
5.5. GARANZIE FORNITE
5.5.1. Su prestiti accordati dalla BEI a titolo delle sue risorse proprie
|
milioni di euro |
|||||
|
|
«Risk Sharing»31.12.2008 |
«Non-risk Sharing»31.12.2008 |
In sospeso 31.12.2008 Totale |
In sospeso 31.12.2007 |
|
|
Autorità pubblica |
Società privata |
||||
|
Garanzia al 65 % |
2 333 |
8 642 |
1 454 |
12 429 |
10 138 |
|
Garanzia al 70 % |
145 |
2 604 |
159 |
2 908 |
3 225 |
|
Garanzia al 75 % |
|
941 |
108 |
1 049 |
1 245 |
|
Garanzia al 100 % |
|
770 |
238 |
1 008 |
1 179 |
|
Totale Totale |
2 478 |
12 957 |
1 959 |
17 394 |
15 787 |
Il bilancio comunitario garantisce prestiti sottoscritti e garantiti dalla BEI a titolo delle sue risorse proprie a favore di paesi terzi al 31 dicembre 2008 (sono inclusi i prestiti versati agli Stati membri prima dell’adesione). La garanzia delle Comunità è tuttavia limitata ad una percentuale del massimale delle linee di credito autorizzate: 65 %, 70 %, 75 % o 100 %. Quando il massimale non è raggiunto, è la totalità dell’esposizione che beneficia della garanzia comunitaria. Al 31 dicembre 2008 l’importo in sospeso ammontava a 17 394 milioni di euro e questo è quindi l’esposizione massima per le Comunità.
Per i prestiti che beneficiano della garanzia del bilancio comunitario, la BEI ottiene anche garanzie da terzi (Stati, istituzioni finanziarie pubbliche o private); la Commissione è in questo caso un garante secondario La garanzia del bilancio comunitario copre solo il rischio politico delle garanzie fornite sotto il titolo «risk sharing». Gli altri rischi sono coperti dalla BEI qualora il primo garante non onori gli impegni. Per le garanzie fornite sotto il titolo «non-risk sharing», tutti i rischi sono coperti dal bilancio comunitario qualora il primo garante non onori gli impegni. Se il primo garante è un organismo pubblico, questi rischi sono normalmente limitati al rischio politico, ma quando le garanzie sono fornite da un’istituzione o da una società privata, il bilancio comunitario potrebbe dover coprire anche il rischio commerciale.
5.5.2. Altre garanzie fornite
|
milioni di euro |
||
|
|
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility — RSFF) |
48 |
34 |
|
MEDA: garanzie del Marocco |
66 |
41 |
|
Strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE |
1 |
0 |
|
Altri |
1 |
1 |
|
Totale |
116 |
76 |
Nell’ambito dell'RSFF, il contributo della Commissione viene utilizzato per coprire i rischi finanziari relativi ai prestiti e alle garanzie forniti dalla BEI ai progetti di ricerca ammissibili. Complessivamente, per il periodo 2007-2013 è previsto un bilancio della Commissione fino a 1 miliardo di euro, di cui fino a 800 milioni di euro derivano dal programma specifico «Cooperazione» e fino a 200 milioni di euro derivano dal programma specifico «Capacità». La BEI si è impegnata a fornire lo stesso importo. La Commissione ha bloccato un importo di 48 milioni di euro a titolo di «allocazione di capitali». Tale allocazione di capitali copre le perdite impreviste relative ai prestiti e alle garanzie forniti dalla BEI nel quadro dell’RSFF. Si tratta della perdita massima che la Commissione potrebbe subire in caso di inadempimenti relativi ai prestiti o alle garanzie forniti. Essa rappresenta il massimale della garanzia fornita dalla Commissione relativamente all’RSFF e viene quindi considerata dalle Comunità europee come una passività potenziale.
Quale parte del programma MEDA, la Commissione ha creato un meccanismo di garanzia attraverso un fondo specifico a favore di due organizzazioni marocchine, ovvero la Caisse Centrale de Garantie e la Fonds Dar Ad-Damane. Al 31 dicembre 2008, il volume complessivo dei crediti ammontava a 1 659 milioni di MAD, di cui 743 milioni di MAD (66 milioni di euro) rientrano nella garanzia della Commissione.
Lo strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (2007-2013) ha lo scopo di emettere garanzie per attenuare i rischi in termini di entrate nei primi anni dei progetti per la rete transeuropea dei trasporti. Più precisamente, la garanzia coprirebbe interamente le linee di credito «stand-by», alle quali si ricorrerebbe soltanto nel caso che il flusso di cassa fosse insufficiente per assicurare il servizio del debito di primo grado, il cosiddetto debito «senior». Lo strumento sarà un prodotto finanziario congiunto della Commissione e della BEI e sarà stanziato un importo di 500 milioni di euro a titolo del bilancio comunitario. La BEI stanzierà altri 500 milioni di euro e quindi l’importo totale disponibile sarà pari a 1 miliardo di euro. L’importo incluso, 1 miliardo di euro, rappresenta il contributo alla dotazione per le perdite impreviste in relazione alle operazioni dello strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE.
5.6. AMMENDE
Detti importi riguardano ammende comminate dalla Commissione per violazione delle norme sulla concorrenza che sono state pagate in via provvisoria e per le quali o è stato presentato ricorso o potrebbe essere presentato un ricorso. La passività potenziale continuerà ad essere contabilizzata fino alla decisione definitiva sul caso da parte della Corte di giustizia. Gli interessi maturati sui pagamenti provvisori (434 milioni di euro) figurano nel risultato economico dell’esercizio nonché come passività potenziale per tenere conto del carattere incerto della titolarità della Commissione su detti importi.
5.7. FEAGA – DECISIONI GIUDIZIARIE PENDENTI
Si tratta delle passività potenziali nei confronti degli Stati membri correlate alle decisioni di conformità del FEAGA, in attesa della sentenza della Corte di giustizia. La determinazione dell’importo definitivo degli oneri e l’imputazione in bilancio dei ricorsi accolti dipendono dalla durata della procedura dinanzi alla Corte di giustizia. Una stima degli importi probabili da versare (364 milioni di euro) è stata inserita come accantonamenti a lungo termine nello stato patrimoniale (cfr. nota 2.13).
5.8. IMPORTI CONNESSI AD AZIONI LEGALI E ALTRI CONTENZIOSI
Questa voce comprende le cause per risarcimento danni dirette contro le Comunità, altri contenziosi legali, nonché le spese legali stimate.
La considerevole riduzione rispetto al 2007 è legata a due importanti cause per risarcimento danni contro la Commissione in cui le passività potenziali sono state incluse nel bilancio al 31 dicembre 2007 per un importo totale di 2 014 milioni di euro. Per il primo caso, il ricorso è stato dichiarato irricevibile nel settembre 2008 e quindi la relativa passività potenziale di 350 milioni di euro non è più indicata. Per il secondo caso, il Tribunale di primo grado ha emesso una sentenza nel luglio 2007 con la quale la Commissione viene condannata al pagamento di danni. La Commissione ha tuttavia presentato ricorso contro la sentenza del Tribunale di primo grado e nel luglio 2009 la Corte di giustizia si è pronunciata a favore della Commissione su quasi tutti gli aspetti. La Commissione deve ancora versare una compensazione per coprire taluni costi sostenuti dall’altra parte, tuttavia questo importo non è ancora stato definito e sarà irrilevante rispetto alla richiesta originaria di 1 664 milioni di euro e ai conti nel complesso. Pertanto, questa passività potenziale non è più indicata.
Altre somme si riferiscono a contenziosi che riguardano fornitori, appaltatori ed ex personale dipendente. Si noti che in un'azione per risarcimento danni ai sensi dell’articolo 288 CE, il ricorrente deve dimostrare una violazione sufficientemente grave, da parte dell’istituzione, di una norma di legge volta a conferire un diritto individuale, un reale danno subito dal ricorrente e un nesso causale diretto fra l’atto illegittimo e il danno.
5.9. ALTRE PASSIVITÀ POTENZIALI
L’importo principale compreso in questa voce è la passività potenziale stimata in 11 milioni di euro riguardante alcune spese per l’eradicazione di malattie che potrebbero essere a carico del bilancio della Commissione.
IMPEGNI PER FINANZIAMENTI FUTURI
5.10. IMPEGNI NON UTILIZZATI
Si tratta di accordi relativi a investimenti in conto capitale ed erogazione di prestiti stipulati dalla Commissione e dalla CECA in liquidazione (non coperti dai RAL), ma non ancora utilizzati dall’altra parte entro la fine dell’esercizio. Il considerevole aumento rispetto al 2007 è dovuto a un accordo relativo alla concessione di un prestito per il sostegno alla bilancia dei pagamenti concluso con l’Ungheria nel dicembre 2008 (4,5 miliardi di euro), tuttavia gli importi non sono stati erogati prima del termine dell’esercizio.
5.11. IMPEGNI A FRONTE DI STANZIAMENTI NON ANCORA UTILIZZATI
I RAL («Reste à Liquider») del bilancio costituiscono un importo che rappresenta gli impegni in sospeso per i quali non sono ancora stati effettuati pagamenti e/o disimpegni. Sono la normale conseguenza dell’esistenza di programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2008 l’importo dei RAL del bilancio ammontava a 155 034 milioni di euro. L’importo indicato come un impegno futuro da finanziare è costituito dai RAL del bilancio meno i relativi importi inseriti a titolo di spesa nel conto del risultato economico 2008, per un totale di 120 023 milioni di euro.
5.12. IMPEGNI GIURIDICI RIGUARDANTI AZIONI PLURIENNALI
|
milioni di euro |
||
|
|
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Azioni strutturali |
332 995 |
385 722 |
|
Protocollo con paesi mediterranei |
263 |
262 |
|
Accordi di pesca |
401 |
225 |
|
Totale |
333 659 |
386 209 |
Questi impegni hanno origine dagli impegni giuridici a lungo termine assunti dalla Commissione che non erano coperti da stanziamenti di impegno iscritti in bilancio. Non tutti i programmi pluriennali comportano impegni che devono figurare in questa rubrica, giacché le spese da imputare su esercizi successivi sono subordinate alle decisioni annuali dell’autorità di bilancio o all’evoluzione della normativa pertinente.
5.12.1. Azioni strutturali
La tabella seguente presenta un raffronto tra gli impegni giuridici per i quali non sono ancora stati fatti impegni di bilancio e gli impegni massimi rispetto agli importi previsti dal quadro finanziario (prospettive) 2007-2013:
|
milioni di euro |
|||||
|
|
Importi prospettive finanziarie 2007-2013 (A) |
Impegni giuridici conclusi (B) |
Impegni di bilancio 2007-2008 (C) |
Impegni giuridici detratti gli impegni di bilancio (= B – C) |
Impegno massimo (= A – C) |
|
Fondi politica di coesione |
346 543 |
346 087 |
92 012 |
254 075 |
254 531 |
|
Risorse naturali |
95 288 |
95 288 |
25 184 |
70 104 |
70 104 |
|
Strumento di assistenza preadesione |
11 088 |
4 055 |
2 728 |
1 327 |
8 360 |
|
Totale |
452 919 |
445 430 |
119 924 |
325 506 |
332 995 |
Le azioni strutturali rappresentano gli aiuti previsti per il periodo 2007-2013. Il formato e gli obiettivi del quadro finanziario iniziato nel 2007 sono diversi da quelli del quadro precedente.
5.12.2. Protocolli con paesi mediterranei
Questi impegni sono pari a un totale di 263 milioni di euro e riguardano i protocolli finanziari conclusi con i paesi terzi mediterranei. L’importo registrato rappresenta la differenza tra la somma totale dei protocolli firmati e l’importo degli impegni di bilancio contabilizzati. Questi protocolli sono trattati internazionali che non possono essere conclusi senza l’accordo di entrambe le parti, anche se il processo di elaborazione è in corso.
5.12.3. Accordi di pesca
Si tratta di impegni per un totale di 401 milioni di euro assunti con paesi terzi per operazioni nell’ambito degli accordi di pesca internazionali.
5.13. PARTECIPAZIONI A ORGANISMI COLLEGATI
Questo importo rappresenta i versamenti ancora da effettuare sulla parte non liberata del capitale sottoscritto dalla Commissione.
5.13.1. Capitale non richiamato: BERS
|
milioni di euro |
||
|
BERS |
Totale capitale BERS |
Partecipazione Commissione |
|
Capitale |
19 794 |
600 |
|
Versato |
(5 198) |
(157) |
|
Non richiamato |
14 596 |
443 |
5.13.2. Capitale non richiamato: FEI
|
milioni di euro |
||
|
FEI |
Totale capitale FEI |
Partecipazione Commissione |
|
Capitale |
2 865 |
786 |
|
Versato |
(573) |
(157) |
|
Non richiamato |
2 292 |
629 |
Nel corso dell’assemblea generale degli azionisti del FEI tenutasi il 7 maggio 2007 è stato deciso di emettere 1 000 nuove azioni identiche alle 2 000 già esistenti (valore nominale pari a 1 milione di euro ciascuna, pagato in quote del 20 %). Gli azionisti del Fondo hanno la facoltà di sottoscrivere tali nuove azioni pro-rata, a propria discrezione, nell’arco del periodo di quattro anni compreso tra il 2007 e il 2010. Entro il 30 giugno 2010, la BEI sottoscriverà tutte le azioni non ancora sottoscritte dagli altri azionisti.
Nel corso del 2008 la Commissione ha sottoscritto 95 azioni con un importo nominale di 1 milione di euro per azione, di cui nel 2008 sono stati pagati il 20 % del valore nominale e il premio. La partecipazione della Commissione è limitata a 900 azioni (900 milioni di euro). Cfr. anche nota 2.3.1.
5.14. IMPEGNI DI LEASING OPERATIVO
|
milioni di euro |
||||
|
Denominazione |
Importi futuri da pagare |
|||
|
< 1 anno |
1 — 5 anni |
> 5 anni |
Totale |
|
|
Immobili |
290 |
1 114 |
918 |
2 322 |
|
Materiale informatico e altre attrezzature |
7 |
12 |
8 |
27 |
|
Totale |
297 |
1 126 |
926 |
2 349 |
Questa rubrica riguarda immobili e altre attrezzature oggetto di contratti di leasing operativo che non soddisfano le condizioni di iscrizione nell’attivo del bilancio. Gli importi indicati corrispondono agli impegni ancora da pagare durante il periodo di durata dei contratti.
Nel 2008, sono stati rilevati come spese nel conto del risultato economico 284 milioni di euro relativi a leasing operativo.
5.15. IMPEGNI CONTRATTUALI
Questa rubrica comprende gli importi che le Comunità europee dovranno pagare in futuro ai sensi dei contratti in essere alla data di riferimento del bilancio. Detti contratti riguardano principalmente contratti pluriennali relativi alla fornitura di servizi, quali sicurezza, pulizie, ecc., ma anche impegni contrattuali riguardanti progetti specifici, quali lavori edili. Gli importi indicati corrispondono agli importi da pagarsi nel corso del periodo di durata dei contratti.
Questa rubrica comprende altresì un obbligo contrattuale non adempiuto di 243 milioni di euro riguardante contratti edili del Consiglio, nonché un obbligo contrattuale non adempiuto di 445 milioni di euro riguardante contratti edili del Parlamento. L’altro importo significativo inserito ammonta a 28 milioni di euro e riguarda l’ampliamento di un edificio della Corte di giustizia a Lussemburgo. Nell’esercizio in corso risulta incluso in tale rubrica anche un importo di 155 milioni di euro relativo a procedure di aggiudicazione di appalti stabilite tra l’Agenzia «Fusion for Energy» (Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione) e l’organizzazione internazionale ITER.
6. RIPETIZIONE DELL’INDEBITO
6.1. INTRODUZIONE
La ripetizione dell’indebito rappresenta l’ultima fase dei sistemi di controllo e la valutazione di queste ripetizioni è essenziale per dimostrare una sana gestione finanziaria. In genere, gli importi recuperati riguardano spese iscritte in esercizi precedenti, a causa del tempo che intercorre tra la data di un pagamento e quella di un audit ex post, nonché del tempo necessario per le procedure contraddittorie e per stabilire l’importo finale dovuto. Nel settore dell’agricoltura, tale tempo risulta ulteriormente prolungato qualora lo Stato membro in questione richieda una procedura di conciliazione.
Nel controllare un progetto finanziato dall’UE, i revisori cercano di verificare la corretta applicazione delle norme contrattuali e finanziarie, che a volte possono risultare complicate. Benché errori, irregolarità e frodi si possano verificare in una qualsiasi fase di un progetto o contratto UE, è più probabile che vengano scoperti nella fase finale, ovvero quando il beneficiario invia la propria richiesta di pagamento finale.
L’obiettivo di questo capitolo è fornire una panoramica della procedura esistente per la ripetizione dell’indebito, nonché presentare la stima migliore dell’importo complessivo. Esistono vari modi, illustrati qui di seguito, con cui la Commissione europea recupera l’indebito qualora vi sia un caso evidente di errore o irregolarità finanziaria. Per le azioni strutturali, quando gli anticipi versati sono superiori al costo finale del progetto, i prefinanziamenti inutilizzati devono essere recuperati. Poiché tali recuperi non vengono considerati come recuperi di errori o irregolarità, sono stati esclusi dall’analisi riportata qui di seguito.
Al fine di migliorare la rendicontazione sugli importi recuperati per quanto riguarda errori e irregolarità, la Commissione ha rafforzato il proprio sistema contabile introducendo una nuova funzione. L’obiettivo principale è indicare tali errori e irregolarità recuperati dai servizi della Commissione detraendoli dai pagamenti successivi o tramite gli ordini di riscossione.
6.2. RIPETIZIONE DELL’INDEBITO NEL QUADRO DELLA GESTIONE CONCORRENTE
Circa l’80 % del bilancio è gestito congiuntamente dalla Commissione europea e dagli Stati membri. Questa spesa mediante gestione concorrente comprende principalmente la spesa per agricoltura, azioni strutturali e pesca. Quando la Commissione europea esegue il bilancio nell’ambito della gestione concorrente, i compiti e le responsabilità riguardanti l’esecuzione, compresa la rettifica delle spese inammissibili, sono delegati agli Stati membri, che hanno quindi in primo luogo la responsabilità di correggere le irregolarità commesse dai beneficiari. La Commissione europea svolge un ruolo di sorveglianza generale, verificando la sufficienza della gestione finanziaria degli Stati membri e imponendo rettifiche qualora scopra che uno Stato membro non ha adeguatamente protetto il bilancio comunitario dalle irregolarità. Tali rettifiche possono derivare anche da audit e controlli eseguiti dalla Corte dei conti o da indagini svolte dall’OLAF.
La catena dei controlli non sarebbe tuttavia completa senza un meccanismo che assicuri che gli Stati membri svolgano il loro compito in maniera appropriata e che, qualora non lo facciano, faccia valere nei loro confronti le dovute conseguenze finanziarie.
La Commissione ha il potere di applicare rettifiche estrapolate o forfettarie in alcuni casi in cui non è possibile o fattibile quantificare con esattezza l’importo delle spese irregolari o qualora sarebbe sproporzionato cancellare interamente le spese in questione. L’estrapolazione viene utilizzata in presenza di prove di un’irregolarità sistemica basate su un campione rappresentativo di atti. Le rettifiche forfettarie vengono applicate nel caso di singole violazioni o irregolarità sistemiche in cui l’impatto finanziario non è quantificabile con precisione in quanto soggetto a troppe variabili o avente degli effetti diffusi.
6.2.1. Recupero di spese imputate all’agricoltura e allo sviluppo rurale
Nell’ambito del FEAGA e del FEASR, che hanno sostituito la sezione FEAOG-Garanzia, il meccanismo di recupero consiste nella liquidazione dei conti e nel recupero delle irregolarità.
Procedura di liquidazione dei conti
La procedura di liquidazione dei conti viene effettuata dalla Commissione e comprende una liquidazione finanziaria dei conti annuali di ogni organismo pagatore e una verifica di conformità pluriennale riguardante la conformità delle spese dichiarate da uno Stato membro rispetto alle regole comunitarie. Nel caso del FEAGA, tutti gli importi in questione sono iscritti tra le entrate del conto del risultato economico della Commissione. Nel caso del FEASR, gli importi recuperati dagli Stati membri stessi, nonché quelli derivanti dalla liquidazione finanziaria dei conti annuali sono di norma riutilizzabili per il programma.
Liquidazione contabile: la Commissione adotta una decisione annuale di liquidazione dei conti mediante la quale accetta formalmente i conti annuali degli organismi pagatori sulla base di verifiche di gestione e dei certificati e delle relazioni degli organismi di certificazione.
La verifica di conformità mira a escludere dal finanziamento dell’UE le spese che non sono state pagate in conformità alle norme comunitarie, escludendo così dal bilancio comunitario spese che non dovrebbero essere attribuite allo stesso. La verifica di conformità non è pertanto un meccanismo mediante il quale i pagamenti irregolari vengono recuperati direttamente dai beneficiari finali. Tuttavia, le rettifiche finanziarie rappresentano un forte incentivo per gli Stati membri a migliorare i loro sistemi di gestione e di controllo, evitando o individuando e recuperando così i pagamenti irregolari ai beneficiari finali. Inoltre, una rettifica di conformità non solleva uno Stato membro dalla sua responsabilità di perseguire le irregolarità individuate, in quanto altrimenti potrebbe essere avviata una procedura di violazione. Mentre la liquidazione contabile viene effettuata annualmente, la verifica di conformità non segue il ciclo annuo. Essa comprende spese sostenute in più di un esercizio, ad eccezione delle spese effettuate più di 24 mesi prima della notifica ufficiale da parte della Commissione dei risultati dei suoi audit allo Stato membro. Le rettifiche di conformità sono considerate come entrate con destinazione specifica.
Liquidazione finanziaria di pagamenti eseguiti che non rispettano le scadenze regolamentari: per i regimi di sostegno più importanti nell’ambito del FEAGA, i regolamenti prevedono che gli Stati membri debbano effettuare i pagamenti ai beneficiari entro determinate scadenze. Il rispetto delle scadenze stabilite viene verificato sistematicamente tre volte l’anno in conformità all’articolo 9 del regolamento (CE) n. 883/2006 della Commissione. In caso di mancato rispetto delle scadenze, la Commissione procede a riduzioni, soggette a determinate indennità per casi speciali e circostanze eccezionali, in base ad un principio di proporzionalità. Le riduzioni vengono effettuate nell’ambito dei pagamenti mensili agli Stati membri e della liquidazione finanziaria dei conti annuali. Le rettifiche finanziarie per il mancato rispetto delle scadenze di pagamento vengono considerate «pagamenti negativi» e iscritte nel conto del risultato economico come riduzione di spese.
Recupero di irregolarità dichiarate dagli Stati membri
Gli Stati membri sono tenuti a recuperare le somme perse a seguito di irregolarità nel rispetto delle loro norme e procedure nazionali. Per le azioni finanziate dal FEAGA, qualora riescano a recuperare tali somme dai beneficiari, accreditano le somme recuperate alla Commissione, che vengono quindi iscritte tra le entrate del conto del risultato economico. Per il FEASR, i recuperi sono detratti dalla richiesta di pagamento successiva e pertanto l’importo del FEASR interessato può essere riutilizzato per il programma. Tuttavia, non è sempre facile recuperare le somme spese in maniera irregolare. Qualora uno Stato membro necessiti di più di quattro anni per il recupero, o otto anni nel caso di un’azione legale nazionale nei confronti del beneficiario, la Commissione addebita allo Stato membro in questione il 50 % della somma da liquidare, tutelando così gli interessi finanziari dell’UE (la cosiddetta «regola del 50/50»). Ciò viene effettuato attraverso la procedura di liquidazione finanziaria sopra descritta. Lo Stato membro in questione rimane tuttavia tenuto a proseguire le sue azioni di recupero anche dopo detta operazione contabile. Il 50 % delle somme così recuperate deve essere iscritto nel bilancio comunitario. Occorre notare che gli importi del FEAGA recuperati possono essere trasferiti alla Commissione previa detrazione del 20 % da parte degli Stati membri per coprire i loro costi. In ogni caso, la Commissione monitora le azioni di recupero degli Stati membri. Qualora uno Stato membro non persegua il recupero o non attui le proprie azioni diligentemente, la Commissione potrebbe decidere di intervenire mediante la procedura di verifica di conformità ed imporre una rettifica finanziaria allo Stato membro in questione.
6.2.2. Recupero di spese nel quadro di azioni strutturali
In questo ambito, il meccanismo di recupero di errori, irregolarità e frodi è costituito principalmente da rettifiche finanziarie.
Rettifiche finanziarie: le spese che non soddisfano le condizioni di finanziamento a causa di irregolarità devono essere escluse dal cofinanziamento mediante il bilancio comunitario. Tale esclusione viene chiamata «rettifica finanziaria». L’obiettivo di dette rettifiche è quello di ripristinare una situazione in cui il 100 % delle spese dichiarate per il cofinanziamento dalle azioni strutturali è in linea con le norme e i regolamenti comunitari e nazionali applicabili.
Le rettifiche finanziarie possono derivare da controlli e audit a qualsiasi livello del sistema di controllo in vigore negli Stati membri o da audit effettuati dalla Commissione o dalla Corte dei conti o da indagini svolte dall’OLAF. Gli Stati membri sono i principali responsabili dell’applicazione di rettifiche finanziarie in relazione a irregolarità commesse dai beneficiari. Nel caso in cui uno Stato membro convenga di effettuare una rettifica a seguito di controlli e audit eseguiti dallo Stato membro stesso o dalle Comunità europee, esso può ritirare le spese irregolari e riutilizzare il finanziamento comunitario liberato per altre spese nell’ambito del programma in questione, purché tali spese non riguardino l’operazione o le operazioni oggetto di rettifica. La Commissione europea può adottare una decisione formale di applicazione di rettifiche finanziarie ad uno Stato membro qualora lo Stato membro in questione non abbia effettuato le rettifiche richieste o qualora esistano gravi insufficienze nei sistemi di gestione e di controllo che potrebbero condurre ad irregolarità sistemiche. Una rettifica finanziaria effettuata per decisione della Commissione comporta una riduzione del finanziamento comunitario al programma in questione. Le rettifiche effettuate dagli Stati membri a seguito di audit eseguiti dagli Stati membri stessi o dalle Comunità europee non vengono registrate nel sistema contabile della Commissione e le informazioni in merito vengono riportate dagli Stati membri una volta l’anno. Solo le rettifiche finanziarie effettuate mediante un ordine di riscossione o mediante una riduzione del pagamento finale sono incluse nei conti comunitari.
6.3. RIPETIZIONE DELL’INDEBITO – ALTRI TIPI DI GESTIONE
I meccanismi previsti sono costituiti da ordini di riscossione o riduzioni del pagamento successivo. Molti progetti UE si protraggono per diversi anni e le rettifiche vengono di norma applicate, mediante un adeguamento delle richieste successive e/o dei pagamenti finali, a seguito di controlli periodici o dell’esame dei certificati di audit indipendenti. Le informazioni relative a tutti i recuperi effettuati mediante detrazione dal pagamento successivo, e quindi senza emissione di alcun ordine di riscossione, sono individuabili all’interno del sistema contabile della Commissione.
Al momento della chiusura di un progetto o successivamente, la Commissione europea può inoltre applicare ulteriori rettifiche sulla base di audit in loco effettuati dalla Commissione stessa o dalla Corte dei conti. Tali rettifiche possono essere effettuate in esercizi successivi con l’emissione di un ordine di riscossione.
6.4. ANALISI DELLA RIPETIZIONE DELL’INDEBITO DECISA NEL 2008
Le cifre riportate qui di seguito sono state determinate, se possibile, in base al principio di competenza secondo cui il recupero viene attribuito all’esercizio nel quale:
|
— |
è stato emesso l’ordine di riscossione o è stato effettuato un pagamento in misura ridotta; |
|
— |
una rettifica è stata decisa dalla Commissione o convenuta dagli Stati membri; |
|
— |
nell’ambito del FEAGA e del FEASR, l’importo delle irregolarità viene recuperato e dichiarato dagli Stati membri. |
6.4.1. Gestione concorrente
6.4.1.1. Recupero di spese imputate all’agricoltura e allo sviluppo rurale: FEAGA e FEASR
Nel corso dell’anno civile 2008, in relazione al FEAGA, la Commissione ha deciso di recuperare dagli Stati membri 917 milioni di euro a seguito di rettifiche finanziarie. Inoltre, nel corso dello stesso anno, gli Stati membri hanno rimborsato alla Commissione 360 milioni di euro di spese irregolari che avevano recuperato dai beneficiari. Per quanto riguarda il FEASR, nel 2008 non è stata effettuata alcuna ripetizione dell’indebito. Tutti questi recuperi vengono registrati nel sistema contabile della Commissione e iscritti nel conto del risultato economico.
|
milioni di euro |
||
|
|
2008 |
2007 |
|
Rettifiche finanziarie decise: |
||
|
Verifica di conformità |
859 |
532 |
|
Liquidazione finanziaria e scadenze di pagamento non rispettate |
58 |
75 |
|
Totale |
917 |
607 |
|
Irregolarità dichiarate dagli Stati membri |
360 |
247 |
|
Totale |
1 277 |
854 |
La Commissione può applicare rettifiche finanziarie nel quadro di «decisioni di conformità» solo per spese dichiarate in un periodo limitato a 24 mesi prima di un audit su uno specifico settore di spese dichiarate da un determinato Stato membro. Gli importi da riscuotere nel quadro delle decisioni sulle rettifiche finanziarie di conformità ancora da adottare in seguito agli audit della Commissione sono stimati a 1,7 miliardi di euro. Si tratta di alcune spese dichiarate nel periodo 2001-2008 e i relativi importi figurano come attività potenziali nella nota 5.3 ai rendiconti finanziari.
6.4.1.2. Recupero di spese nel quadro di azioni strutturali
A. Rettifiche finanziarie
La tabella seguente presenta le rettifiche finanziarie totali apportate ai programmi, a seguito di controlli svolti dalla Commissione e dalla Corte dei conti, nonché i particolari della procedura di chiusura per i due periodi del programma:
TOTALE RETTIFICHE FINANZIARIE PROGRAMMI/PROGETTI 2000-2006
|
milioni di euro |
||||
|
|
Totale rettifiche finanziarie al 31.12.2007 |
Rett. finanziarie 2008 senza decisione della Commissione |
Rett. finanziarie 2008 per decisione della Commissione |
Totale rettifiche finanziarie al 31.12.2008 |
|
Fondo di coesione |
103 |
19 |
35 |
157 |
|
FESR |
1 561 |
594 |
25 |
2 180 |
|
FSE |
475 |
496 |
|
971 |
|
SFOP |
0 |
2 |
|
2 |
|
FEAOG orientamento |
1 |
|
2 |
3 |
|
Totale |
2 140 |
1 111 |
62 |
3 313 |
TOTALE RETTIFICHE FINANZIARIE PROGRAMMI/PROGETTI 1994-1999
|
milioni di euro |
||||
|
|
Totale rettifiche finanziarie al 31.12.2007 |
Rett. finanziarie 2008 senza decisione della Commissione |
Rett. finanziarie 2008 per decisione della Commissione |
Totale rettifiche finanziarie al 31.12.2008 |
|
Fondo di coesione |
225 |
7 |
31 |
263 |
|
FESR |
858 |
11 |
319 |
1 188 |
|
FSE |
345 |
|
26 |
371 |
|
SFOP |
39 |
2 |
15 |
56 |
|
FEAOG orientamento |
114 |
3 |
|
117 |
|
Totale |
1 581 |
23 |
391 |
1 995 |
Lo stato dell’attuazione delle rettifiche finanziarie per le azioni strutturali nel 2008, pari a un importo totale di 1 587 milioni di euro, è il seguente:
|
milioni di euro |
||||||
|
|
FESR |
Fondo di coesione |
FSE |
SFOP |
FEAOG orient. |
Totale |
|
Rettifiche finanziarie periodo 1994-1999: |
||||||
|
con ordine di riscossione |
105 |
29 |
20 |
9 |
3 |
166 |
|
Disimpegni/detrazioni alla chiusura |
96 |
1 |
6 |
2 |
|
105 |
|
Non ancora attuate |
129 |
8 |
|
6 |
|
143 |
|
Subtotale periodo 1994-1999 |
330 |
38 |
26 |
17 |
3 |
414 |
|
Rettifiche finanziarie periodo 2000-2006: |
||||||
|
con ordine di riscossione |
25 |
7 |
|
|
2 |
34 |
|
Detrazioni da parte degli Stati membri |
201 |
4 |
492 |
|
|
697 |
|
Disimpegni/detrazioni alla chiusura |
|
11 |
|
|
|
11 |
|
Non ancora attuate |
393 |
32 |
4 |
2 |
|
431 |
|
Subtotale periodo 2000-2006 |
619 |
54 |
496 |
2 |
2 |
1 173 |
|
Totale rettifiche finanziarie |
949 |
92 |
522 |
19 |
5 |
1 587 |
La tabella che precede non comprende i risultati dei controlli delle spese a titolo dei Fondi strutturali effettuati dagli Stati membri. Esistono inoltre possibili rettifiche finanziarie in corso di decisione per un importo pari a 2,6 miliardi di euro. Tale importo si basa sulle risultanze degli audit della Commissione e della Corte dei conti, che vengono tutte controllate dalle DG. Si tratta della stima migliore al momento della chiusura dei conti 2008, tenendo conto della situazione del controllo degli audit e in particolare delle lettere di presa di posizione finali (o equivalente) emesse. Figura come attività potenziale (cfr. nota 5.3).
Attività di rettifica finanziaria (dismissioni, recuperi e recuperi pendenti) svolte dagli Stati membri per le azioni strutturali nel 2008
Gli Stati membri hanno l’obbligo di fornire alla Commissione informazioni aggiornate riguardo alle dismissioni, ai recuperi e ai recuperi in corso relativi ai Fondi strutturali per il 2008 e, cumulativamente, per l’intero periodo di programmazione 2000-2006, e per tutti i quattro fondi (FESR, FSE, FEAOG e SFOP).
Sulla base dei dati comunicati dagli Stati membri in ottemperanza dell’obbligo previsto dai regolamenti (CE) n. 438/2001 e n. 448/2001, nel 2008 le dismissioni e i recuperi ammontano a 558 milioni di euro e 463 milioni di euro rispettivamente, per un totale di 1 021 milioni di euro. Tali cifre tengono conto dei risultati della prima analisi della Commissione che ha comportato le rettifiche di taluni dati. Gli audit in loco dei dati degli Stati membri effettuati dalla Commissione nel 2008 in dieci Stati membri hanno posto in evidenza che i sistemi per la registrazione e la comunicazione dei dati non sono ancora completamente attendibili in tutti gli Stati membri, sebbene risulti un miglioramento della qualità e siano stati compiuti alcuni passi avanti rispetto agli anni precedenti.
Nei conti annuali del 2007 la Commissione ha registrato la cifra relativa alle dismissioni e ai recuperi dei contributi dei Fondi strutturali per i programmi del periodo 2000-2006 effettuati dagli Stati membri nel 2007, per un importo di 540 milioni di euro. Sulla base dei dati riveduti ricevuti, la cifra rettificata ammonta attualmente a 901 milioni di euro (565 milioni di euro per le dismissioni e 336 milioni di euro per i recuperi). La differenza è dovuta principalmente alla comunicazione di importi in precedenza mancanti da parte di alcuni degli Stati membri più grandi.
Esiste un rischio di sovrapposizione tra le cifre dichiarate per le rettifiche finanziarie derivanti dall’attività di organismi comunitari (audit della Commissione e della Corte dei conti e indagini dell’OLAF) e quelle dichiarate dagli Stati membri. Ciò si spiega con il fatto che una parte cospicua delle rettifiche finanziarie derivanti dall’attività di tali organismi è accettata dagli Stati membri e da essi attuata senza una decisione formale della Commissione ritirando le spese interessate dalle proprie dichiarazioni di spesa. Poiché gli Stati membri non sono tenuti a distinguere le rettifiche derivanti dall’attività di organismi comunitari da quelle dovute ai propri controlli e audit, non è possibile quantificare con precisione la portata di tale sovrapposizione. Tuttavia, confrontando per ogni singolo Stato membro le cifre degli Stati membri per il 2008 e gli importi delle rettifiche derivanti dall’attività di organismi comunitari e accettati dagli Stati membri, emerge che l’importo della sovrapposizione non dovrebbe essere superiore a 600 milioni di euro. Per il 2007 la sovrapposizione non può essere superiore a 220 milioni di euro, ossia l’importo totale delle rettifiche derivanti dall’attività di organismi comunitari accettato dagli Stati membri nello stesso esercizio.
Nel periodo di programmazione 2007-2013, la Commissione ha integrato la stesura della relazione annuale nel proprio sistema informatico. Ne consegue che riceverà dati direttamente dagli Stati membri che individueranno separatamente le rettifiche derivanti dall’attività comunitaria, rendendo la sovrapposizione quantificabile.
B. Altri recuperi
Gli ordini di riscossione non riguardanti rettifiche finanziarie, ma emessi per recuperare importi derivanti da errori e irregolarità sono pari a un importo totale di 31 milioni di euro.
6.4.2. Recupero di spese nel quadro di altri tipi di gestione
Per gli altri tipi di gestione, l’importo totale per il 2008 è pari a 72 milioni di euro, di cui 48 milioni di euro riguardano il recupero di spese e 24 milioni di euro il recupero di prefinanziamenti.
|
milioni di euro |
||
|
Ordini di riscossione per pagamenti indebiti emessi nel 2008 |
2008 |
2007 |
|
Azioni esterne |
32 |
178 |
|
Politiche interne |
40 |
81 |
|
Totale |
72 |
259 |
6.5. SINTESI DELLA RIPETIZIONE DELL’INDEBITO 2008
La tabella seguente riporta la migliore stima dell’importo totale da recuperare deciso nel 2008. Come spiegato in precedenza, questa tabella non comprende i risultati dei controlli delle spese a titolo delle azioni strutturali effettuati dagli Stati membri.
Sintesi della ripetizione dell’indebito
|
milioni di euro |
||||
|
|
2008 |
2007 |
||
|
FEAOG |
||||
|
917 |
607 |
||
|
360 |
247 |
||
|
Fondi strutturali e di coesione (programmi 1994-1999 e 2000-2006) |
||||
|
1 587 |
396 |
||
|
31 |
|
||
|
Ordini di riscossione per pagamenti indebiti: |
||||
|
32 |
178 |
||
|
40 |
81 |
||
|
Totale |
2 967 |
1 509 |
||
7. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
OPERAZIONI DI TESORERIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Le seguenti informazioni si riferiscono alle operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione europea al fine di dare esecuzione al proprio bilancio. Le norme e i principi di gestione delle operazioni di tesoreria della Commissione per l’esecuzione del bilancio sono riportate nel regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 [modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 2028/2004] e nel regolamento finanziario [regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002, modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 1995/2006] e relative modalità di esecuzione [regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 478/2007].
A seguito dei regolamenti di cui sopra, si applicano i seguenti principi fondamentali:
|
— |
le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri in conti aperti a tale scopo, a nome della Commissione, presso il Tesoro di ogni Stato membro o l’organismo designato da ogni Stato membro. La Commissione può effettuare sui conti di cui sopra prelievi destinati a coprire unicamente i propri bisogni di tesoreria; |
|
— |
le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri nella loro moneta nazionale, mentre i pagamenti della Commissione sono espressi principalmente in euro; |
|
— |
non sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti a nome della Commissione; |
|
— |
i saldi dei conti detenuti in valute diverse dall’euro vengono utilizzati per i pagamenti in quelle stesse valute oppure convertiti periodicamente in euro [in conformità al regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 per ciò che riguarda i fondi detenuti sui conti delle risorse proprie]. |
Oltre ai conti delle risorse proprie, la Commissione ha aperto altri conti bancari presso le banche centrali e le banche commerciali al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio. Tutti questi conti (ad eccezione dei conti destinati alle entrate) vengono alimentati quotidianamente in base ai pagamenti da effettuarsi da essi. Su tutti i conti vengono mantenuti dei saldi di cassa minimi al fine di consentire l’effettuazione di pagamenti urgenti qualora dovesse eccezionalmente verificarsi qualche ritardo nel loro finanziamento. I saldi dei conti destinati alle entrate vengono regolarmente trasferiti sui conti delle risorse proprie o su altri conti, a seconda dei fabbisogni di tesoreria.
Tutte le banche commerciali in cui la Commissione detiene dei conti bancari vengono selezionate mediante gara d’appalto. Le casse di anticipi vengono aperte in conformità all’articolo 63 del regolamento finanziario e i conti bancari vengono aperti per i relativi fabbisogni presso banche selezionate mediante procedura di gara semplificata.
7.1. RISCHI OPERATIVI
Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni, vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario, alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit. La gestione delle operazioni di pagamento e di tesoreria è regolata da una serie scritta di linee guida e procedure al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono tutte le varie aree operative e il loro rispetto viene verificato regolarmente. Esse comprendono in particolare:
|
— |
Apertura e chiusura di conti bancari |
|
— |
Parametrizzazione dei sistemi finanziari |
|
— |
Pianificazione e previsioni di tesoreria |
|
— |
Effettuazione di pagamenti e gestione di cassa |
|
— |
Operazioni sui cambi |
|
— |
Selezione di banche |
|
— |
Controllo delle operazioni e riconciliazione bancaria |
|
— |
Tenuta e controllo dello schedario terzi |
7.2. RISCHI FINANZIARI
Rischio valutario:
Le risorse proprie versate dagli Stati membri in valute diverse dall’euro sono tenute sui conti delle risorse proprie. Esse vengono convertite in euro quando sono necessarie per coprire l’effettuazione di pagamenti in euro oppure, in un numero limitato di casi, vengono utilizzate direttamente per pagamenti da effettuarsi in quelle stesse valute.
La Commissione detiene una serie di conti in valute dell’UE diverse dall’euro e in USD presso alcune banche commerciali ai fini dell’effettuazione di pagamenti denominati in tali valute. Detti conti vengono alimentati a seconda dell’importo dei pagamenti da effettuarsi. Di conseguenza, i loro saldi overnight (a un solo giorno) vengono tenuti molto bassi e rappresentano solo un’esposizione limitata alle fluttuazioni dei tassi di cambio.
Al momento della riscossione di entrate varie (diverse dalle risorse proprie) in valute diverse dall’euro, dette entrate vengono trasferite su altri conti denominati in quelle stesse valute qualora siano necessarie per coprire l’effettuazione di pagamenti oppure vengono convertite in euro e trasferite su altri conti in euro a seconda dei fabbisogni di tesoreria. Le casse di anticipi detenute in valute diverse dall’euro vengono alimentate a seconda dei pagamenti locali stimati da effettuarsi a breve termine in quelle valute. I saldi di questi conti vengono tenuti nel rispetto dei rispettivi massimali.
Rischio di credito:
La maggior parte delle risorse di tesoreria della Commissione sono detenute, in conformità al regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio, sui conti aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi (risorse proprie). Tutti questi conti sono tenuti presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli Stati membri. Dette istituzioni non presentano di fatto alcun rischio di credito/controparte per la Commissione.
Una piccola parte delle risorse di tesoreria della Commissione sono detenute presso banche commerciali al fine di coprire l’effettuazione di pagamenti o altre operazioni bancarie. È prassi consueta alimentare i conti presso le banche commerciali in base al principio del «just in time». Di conseguenza, gli importi detenuti alla giornata su questi conti sono sempre molto bassi (in media, tra 50 e 150 milioni di euro distribuiti su oltre 30 conti), per cui l’esposizione della Commissione a rischi risulta limitata. Inoltre, per la selezione delle banche commerciali vengono applicate delle linee guida specifiche al fine di ridurre ulteriormente al minimo il rischio di credito.
Tutte le banche commerciali vengono selezionate mediante gara d’appalto. Il credit rating a breve termine minimo richiesto per l’ammissione alle procedure di gara è Moody’s P-1 o un rating equivalente (S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze può essere richiesto un livello inferiore. Tutti i contratti prevedono la possibilità di risoluzione immediata da parte della Commissione nel caso in cui il rating della controparte venga rivisto e scenda al di sotto del livello minimo richiesto.
Le casse di anticipi vengono detenute presso banche locali selezionate mediante la procedura di gara semplificata. I livelli di rating richiesti dipendono dalla situazione locale e possono variare notevolmente da uno stato all’altro. Al fine di limitare l’esposizione al rischio di credito, i saldi di questi conti vengono tenuti ai livelli più bassi possibili (tenuto conto dei fabbisogni operativi) e alimentati regolarmente con una revisione annuale dei massimali applicati.
Nel contesto delle difficili condizioni economiche e finanziarie della seconda metà del 2008, la tesoreria della Commissione ha adottato specifiche misure rafforzate per controllare la propria esposizione a rischi. Nel contempo, l’importo medio complessivo dei fondi detenuti sui conti presso banche commerciali utilizzati per l'esecuzione dei pagamenti della Commissione è stato ulteriormente ridotto allo scopo di limitare al minimo l’esposizione a rischi. La tesoreria della Commissione continuerà a mantenere in vigore tali misure aggiuntive nel 2009 e finché persisterà la situazione di instabilità finanziaria.
Rischio di tasso di interesse:
I conti aperti presso il Tesoro o la banca centrale nazionale degli Stati membri in conformità all’articolo 9 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio sono infruttiferi e senza spese. Per quanto riguarda tutti gli altri conti detenuti presso le banche centrali nazionali, i compensi dipendono dalle condizioni specifiche offerte dalle singole banche. I tassi di interesse applicati sono variabili e vengono adeguati alle fluttuazioni di mercato.
Per quanto riguarda la maggior parte dei conti detenuti presso banche commerciali, gli interessi vengono calcolati su una base variabile legata al tasso marginale della BCE per le sue operazioni di rifinanziamento principali e adeguati per rispecchiare le eventuali fluttuazioni di tale tasso. Di conseguenza, la Commissione non è esposta ad alcun rischio di tasso di interesse.
7.3. GESTIONE DELLE AMMENDE INCASSATE IN VIA PROVVISORIA
Le seguenti informazioni si riferiscono alle operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione europea per la gestione delle ammende incassate in via provvisoria (contanti vincolati).
Rischio valutario:
Poiché le ammende vengono comminate e pagate in euro, la Commissione non è esposta ad alcun rischio di fluttuazione dei tassi di cambio.
Rischio di credito:
Per la selezione delle banche in cui sono detenuti i fondi vengono applicate le relative linee guida con un’esposizione limitata rispetto alle singole controparti. Tutti i fondi sono detenuti in conti correnti e possono essere ritirati in qualsiasi momento senza preavviso. Le banche vengono selezionate mediante gara d’appalto. Il rating a lungo termine minimo per i depositi bancari richiesto per l’ammissione alle procedure di gara è Moody's Aa o un rating equivalente (ovvero, S&P AA — o Fitch AA-).
L’esposizione rispetto alle singole controparti è limitata al 5 % del suo «capitale + riserve + prestiti subordinati», così come risultanti dai suoi conti consolidati certificati. Detto limite viene rivisto almeno con cadenza annuale. Tutti i contratti prevedono la possibilità di risoluzione immediata da parte della Commissione nel caso in cui il rating della controparte venga rivisto e scenda al di sotto del livello minimo richiesto.
Come indicato in precedenza, nel contesto delle difficili condizioni economiche e finanziaria della seconda metà del 2008, la tesoreria della Commissione ha adottato specifiche misure rafforzate per controllare la propria esposizione a rischi. È stata rivolta attenzione anche al livello dei rating a breve termine delle controparti con le quali la Commissione detiene fondi legati ad ammende incassate in via provvisoria. Tutte le misure di controllo dei rischi aggiuntive, adottate dalla tesoreria della Commissione nell'attuale contesto, resteranno in vigore nel 2009 e finché persisterà la situazione di instabilità finanziaria.
Rischio di tasso di interesse:
Gli interessi di tutti i conti vengono calcolati su una base variabile legata al tasso minimo della BCE per le sue operazioni di rifinanziamento principali e adeguati per rispecchiare le eventuali fluttuazioni di tale tasso. Di conseguenza, la Commissione non è esposta ad alcun rischio di tasso di interesse.
ASSUNZIONE ED EROGAZIONE DI PRESTITI E FONDO DI GARANZIA
Le seguenti informazioni si riferiscono alle attività di assunzione ed erogazione di prestiti operate dalla Commissione europea nel quadro dell’assistenza macrofinanziaria (AMF), della bilancia dei pagamenti (BdP) e dell’Euratom nonché del Fondo di garanzia.
7.4. POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO E OPERAZIONI DI COPERTURA
AMF, BdP e Euratom:
Le operazioni di concessione e assunzione di prestiti, e la relativa gestione della tesoreria, vengono effettuate dalle Comunità conformemente alle rispettive decisioni Euratom del Consiglio, ove applicabili, e delle linee guida interne. Sono stati redatti alcuni manuali di procedura scritta relativi ad argomenti specifici, quali le assunzioni di prestiti, i prestiti e la gestione di tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle linee guida e procedure interne viene verificato regolarmente. Di norma non vengono effettuate attività di copertura allorché le operazioni di prestito sono finanziate mediante operazioni «back to back» e non vi sono posizioni aperte in divisa.
Fondo di garanzia:
Le norme e i principi per la gestione dell’attivo del Fondo di garanzia (cfr. nota 2.3.3) sono contenuti nella convenzione del 25 novembre 1994 tra la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI), modificata il 17-23 settembre 1996, l’8 maggio 2002 e il 25 febbraio 2008.
I principi fondamentali, estrapolati direttamente dalla convenzione, sono i seguenti:
|
— |
Il Fondo di garanzia utilizzerà un’unica valuta, ossia l’euro. Per evitare l’esposizione al rischio di cambio, esso investirà unicamente in detta valuta. |
|
— |
La gestione dell’attivo si conformerà alle tradizionali norme di prudenza applicate alle attività finanziarie. Sarà necessario prestare particolare attenzione alla riduzione dei rischi e garantire che le attività gestite presentino un grado sufficiente di liquidità e trasferibilità, tenuto conto degli impegni che il Fondo di garanzia sarà chiamato ad affrontare. |
7.5. RISCHIO VALUTARIO
Poiché la maggior parte delle attività e passività finanziarie sono espresse in euro, le Comunità non espongono agli effetti della fluttuazione dei tassi di cambio delle valute estere la propria posizione finanziaria e i propri flussi monetari.
Tuttavia, le Comunità dispongono di prestiti, attraverso lo strumento finanziario Euratom, espressi in valuta estera (USD) finanziati tramite l’assunzione di prestiti con un importo equivalente in USD (operazione «back-to-back»). Alla data di riferimento del bilancio, le Comunità non hanno assunto un’esposizione netta sugli effetti delle fluttuazioni dei tassi di cambio delle valute estere sulla sua posizione finanziaria e i flussi di cassa in Euratom.
7.6. RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE
Data la natura delle sue attività di erogazione e assunzione di prestiti, le Comunità hanno attività e passività che generano interessi significativi.
AMF e Euratom:
I prestiti emessi a tassi variabili espongono le Comunità al rischio di tasso d’interesse relativo ai flussi di cassa e rappresentano circa il 93 % del volume complessivo dei prestiti. Tuttavia, i rischi inerenti al tasso di interesse derivanti dai prestiti sono compensati da prestiti equivalenti per termini e per condizioni (operazioni «back to back»). Alla data di riferimento del bilancio, le Comunità registrano prestiti a tassi variabili (espressi in importi nominali) per 1,05 miliardi di euro (2007: 1,18 miliardi di euro), con una rideterminazione dei prezzi semestrale. Nel 2008 le Comunità hanno anche prestiti a tassi fissi (espressi in importi nominali) per 85 milioni di euro (2007: 85 milioni di euro), la cui ultima scadenza è fissata a cinque anni.
BdP
Nel 2008 le Comunità hanno un prestito a tasso fisso (espresso in importi nominali) nell’ambito dello strumento finanziario BdP per 2 miliardi di euro (2007: 0 euro). La data di scadenza finale è inferiore a cinque anni.
Fondo di garanzia:
La Commissione e la BEI hanno ritenuto di non essere attualmente esposte a rischi significativi, per cui non sono state effettuate operazioni di copertura. Inoltre, dato che le transazioni e le operazioni sono esclusivamente espresse in euro, non si rendono necessarie altre attività di copertura. La ripartizione delle partecipazioni del Fondo di garanzia al 31 dicembre 2008 e 2007 (valore di mercato esclusi gli interessi maturati) è specificata nella tabella seguente:
|
milioni di euro |
||||||||||
|
Settori |
Investimenti a tasso fisso |
Titoli a tasso variabile |
Totale |
|||||||
|
< 3 mesi |
da 3 mesi a 1 anno |
da 1 a 10 anni |
||||||||
|
2008 |
2007 |
2008 |
2007 |
2008 |
2007 |
2008 |
2007 |
2008 |
2007 |
|
|
Conti delle operazioni correnti |
1 |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
|
Depositi a breve termine e attività equivalenti |
203 |
247 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
203 |
247 |
|
Attività disponibili per la vendita |
15 |
25 |
59 |
84 |
746 |
703 |
48 |
71 |
868 |
883 |
|
Totale |
219 |
273 |
59 |
84 |
746 |
703 |
48 |
71 |
1 072 |
1 131 |
|
Percentuale |
20 % |
24 % |
6 % |
7 % |
70 % |
63 % |
4 % |
6 % |
100 % |
100 % |
Al 31 dicembre 2008, per la tesoreria e gli equivalenti di tesoreria (depositi a scadenze fisse), il tasso d’interesse effettivo oscilla tra il 3,10 % e il 5,15 %. Per il portafoglio titoli disponibili per la vendita, il tasso d’interesse effettivo si aggira tra il 2,94 % e il 5,52 %.
7.7. RISCHIO DI CREDITO
Le Comunità si espongono al rischio di credito, ovvero il rischio che una controparte non sia in grado di pagare gli importi per intero quando dovuti. L’esposizione al rischio di credito è gestita innanzitutto ottenendo le garanzie dei paesi nel caso di Euratom, e successivamente attraverso il Fondo di Garanzia. Il Fondo di garanzia per le azioni esterne è stato istituito nel 1994 al fine di coprire i rischi di inadempienza correlati ai prestiti assunti nel quadro dell'erogazione di prestiti a favore di paesi esterni all’Unione europea. In ogni caso l'esposizione al rischio di credito è gestita dalla possibilità di fare ricorso al bilancio comunitario qualora un debitore non sia in grado di rimborsare per intero gli importi dovuti. A tale scopo le Comunità hanno il diritto di chiedere a tutti gli Stati membri di garantire la conformità agli obblighi giuridici comunitari nei confronti dei propri prestatori.
AMF e Euratom:
Le maggiori concentrazioni di rischio di credito delle Comunità si hanno nei confronti della Romania, della Serbia e della Bulgaria. Questi Stati assorbono rispettivamente circa il 28 %, 24 % e 22 % del volume totale dei prestiti. Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, è necessario applicare le linee guida sulla scelta delle controparti. Di conseguenza, l’unità operativa potrà stipulare accordi solo con banche dichiarate ammissibili facenti parte di una lista di banche autorizzate alla contrattazione e aventi sufficienti limiti di controparte.
Bilancia dei pagamenti (BdP):
Al 31 dicembre 2008 l’esposizione al rischio di credito della Comunità nell’ambito dello strumento BdP è interamente nei confronti della Repubblica di Ungheria.
Fondo di garanzia:
Fondo di garanzia — Depositi a scadenza fissa: profilo delle contropartite
Conformemente all’accordo concluso tra la Comunità e la BEI relativo alla gestione del Fondo di garanzia, tutti gli investimenti interbancari devono avere un emittente con rating a breve termine minimo Moody’s P-1 o rating equivalente. Al 31 dicembre 2008 tutti gli investimenti (183 milioni di euro) sono stati effettuati con controparti aventi un rating minimo Moody’s P-1 o rating equivalente (lo stesso vale per il 2007, 248 milioni di euro).
Altri equivalenti di tesoreria – profilo delle controparti
Al 31 dicembre 2008 il fondo investito in un titolo a sconto a breve termine e tutti gli investimenti (20 milioni di euro) sono stati effettuati con controparti aventi un rating minimo Moody’s P-1 o rating equivalente.
Portafoglio titoli disponibili per la vendita del Fondo di garanzia: profilo degli emittenti
Al 31 dicembre 2008, il profilo degli emittenti e il valore di mercato, esclusi gli interessi maturati, erano i seguenti:
|
milioni di euro |
||||
|
Emittente |
31.12.2008 |
31.12.2007 |
||
|
Altri emittenti Aaa |
217 |
25 % |
310 |
35 % |
|
Org. sovran. Aaa |
0 |
0 % |
5 |
1 % |
|
Gov./Agenzie Aaa |
339 |
39 % |
196 |
22 % |
|
Gov./Agenzie Aa1 |
53 |
6 % |
72 |
8 % |
|
Gov./Agenzie Aa2 |
136 |
16 % |
0 |
0 % |
|
Gov./Agenzie Aa3 |
0 |
0 % |
81 |
9 % |
|
Gov./Agenzie A1 |
82 |
9 % |
73 |
8 % |
|
Gov./Agenzie A2 |
32 |
4 % |
132 |
15 % |
|
Gov./Agenzie A3 |
9 |
1 % |
4 |
1 % |
|
Gov./Agenzie Baa1 |
0 |
0 % |
10 |
1 % |
|
Gov./Agenzie NR |
0 |
0 % |
0 |
0 % |
|
Totale |
868 |
100 % |
883 |
100 % |
Tutti i titoli detenuti nel portafoglio sono in linea con le linee guida di gestione rivedute e soddisfano i seguenti criteri:
|
— |
Titoli emessi dagli Stati membri: rating minimo Baa3 |
|
— |
Titoli emessi da organismi sovranazionali, altri Stati o imprese pubbliche: rating minimo Aa2 |
|
— |
Obbligazioni garantite: rating Aaa |
|
— |
Titoli emessi da banche e imprese: rating minimo Aa2 |
7.8. VALORE EQUO
Il valore equo stimato dei prestiti MFA, BdP e Euratom erogati e assunti viene determinato utilizzando un modello di flusso di cassa attualizzato. In base a questo modello, i futuri flussi di cassa previsti vengono attualizzati applicando curve di rendimento AAA adeguate alla durata residua. Il valore equo stimato dei prestiti a tassi variabili viene assunto per approssimare il valore contabile, dal momento che la rideterminazione dei prezzi ai tassi di interesse di mercato avviene ogni 6 mesi.
Alla data di riferimento del bilancio il valore equo stimato dei prestiti fruttiferi a tasso fisso erogati e assunti ammontava a 2 118 milioni di euro (2007: 90 milioni di euro) e di 2 118 milioni di euro (2007: 89 milioni di euro) rispettivamente, a fronte del corrispettivo valore contabile di 2 091 milioni di euro (2007: 87 milioni di euro) e di 2 091 milioni di euro (2007: 87 milioni di euro) rispettivamente.
7.9. POSIZIONE DI LIQUIDITÀ
La tabella seguente fornisce un’analisi dell’attivo e del passivo del Fondo di garanzia, suddivisi in raggruppamenti per data di scadenza, e in base alla durata residua calcolata dalla data di riferimento del bilancio alla scadenza contrattuale. Essa è stata redatta in base alla stima più prudente delle scadenze. Per le passività è stata riportata la data di restituzione più prossima, mentre per le attività è indicata la data di restituzione più lontana. Le attività e le passività senza scadenza contrattuale sono raggruppate nella categoria «scadenza non definita».
|
milioni di euro |
|||||
|
Scadenza |
< 3 mesi |
da 3 mesi a 1 anno |
da 1 a 10 anni |
Scadenza non definita |
Totale |
|
Attivo in euro: |
|||||
|
Conti delle operazioni correnti |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
|
Depositi a breve termine |
203 |
0 |
0 |
0 |
203 |
|
di cui interessi maturati |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
|
Attività disponibili per la vendita |
21 |
82 |
784 |
0 |
887 |
|
di cui interessi maturati |
6 |
13 |
0 |
0 |
19 |
|
Totale |
225 |
82 |
784 |
0 |
1 091 |
|
Passivo in euro: |
|||||
|
Capitale |
0 |
0 |
0 |
1 090 |
1 090 |
|
Debiti |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
|
Totale |
1 |
0 |
0 |
1 090 |
1 091 |
|
Posizione di liquidità netta al 31.12.2008 |
224 |
82 |
784 |
(1 090) |
0 |
|
Posizione di liquidità cumulativa al 31.12.2008 |
224 |
306 |
1 090 |
0 |
|
COMUNITÀ EUROPEA DEL CARBONE E DELL’ACCIAIO (IN LIQUIDAZIONE)
I seguenti dati si riferiscono alle attività di erogazione e assunzione di prestiti, nonché alle attività di tesoreria svolte dalle Comunità europee attraverso la Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio (in liquidazione). Maggiori informazioni sono disponibili nei conti della CECA in liquidazione.
7.10. POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO E OPERAZIONI DI COPERTURA
La Commissione europea gestisce la liquidazione delle passività della CECA e non sono previsti nuovi prestiti né finanziamenti corrispondenti per la CECA in liquidazione. Le nuove assunzioni di prestiti della CECA si limitano al rifinanziamento, allo scopo di ridurre il costo dei fondi. Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, si applicano i principi della gestione prudente, al fine di limitare i rischi operativi, di controparte e di mercato.
7.11. RISCHIO DI MERCATO
La CECA in liquidazione è esposta al rischio di cambio derivante dalle esposizioni valutarie nei confronti della sterlina britannica. La posizione delle attività e passività in GBP è principalmente composta da titoli di credito non quotati pari a 157 milioni in equivalente euro, emessi dalla Banca europea per gli investimenti in sostituzione di un debitore insolvente (cfr. nota 2.4.2). La CECA in liquidazione è esposta al rischio di prezzo dei titoli di credito per via degli investimenti classificati in bilancio come disponibili per la vendita.
7.12. RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE
Data la natura delle sue attività, la CECA in liquidazione si espone agli effetti delle fluttuazioni nei livelli prevalenti dei tassi di interesse di mercato per il rischio sia sul valore equo che sui flussi di cassa. I rischi relativi al tasso di interesse derivanti da assunzioni di prestito vengono generalmente compensati da prestiti equivalenti per termini e condizioni (operazioni «back to back»). Le obbligazioni emesse a tasso variabile espongono la CECA in liquidazione al rischio di tasso di interesse dei flussi di cassa, mentre le obbligazioni a tasso fisso la espongono al rischio di tasso di interesse del valore equo. Le obbligazioni a tasso fisso rappresentano circa il 97 % del portafoglio investimenti alla data di riferimento del bilancio (2007: 94 %).
7.13. RISCHIO DI CREDITO
La CECA in liquidazione è esposta al rischio che una controparte possa non essere in grado di pagare gli importi per intero alla scadenza prevista. L’unità operativa può soltanto stipulare accordi con banche dichiarate ammissibili facenti parte di una lista di banche autorizzate alla contrattazione e aventi sufficienti limiti di controparte. L’esposizione al rischio di credito è gestita attraverso un'analisi periodica della capacità dei mutuatari di adempiere agli obblighi di restituzione degli interessi e del capitale. L’esposizione al rischio di credito è gestita inoltre ottenendo garanzie collaterali, nonché garanzie societarie, personali e del paese. Il 73 % dell’importo complessivo da recuperare è oggetto di garanzie di uno Stato membro o di organismi equivalenti (enti pubblici o gruppi industriali del settore pubblico presenti negli Stati membri). Il 20 % dei prestiti insoluti è stato concesso a banche o garantito da banche.
7.14. RISCHIO DI LIQUIDITÀ
Il rischio di liquidità derivante dalle assunzioni di prestiti è generalmente compensato da prestiti equivalenti per termini e condizioni (operazioni «back to back»).
Per la gestione patrimoniale e delle passività della CECA in liquidazione, la Commissione gestisce i vincoli di liquidità sulla base di previsioni di esborso su un orizzonte di 11 anni, ottenuta mediante le consultazioni con i servizi della Commissione responsabili.
7.15. VALORE EQUO
Il valore equo stimato per i prestiti erogati e assunti viene determinato utilizzando un modello dei flussi di cassa. I titoli disponibili per la vendita sono presentati al valore equo, vale a dire a prezzo di mercato maggiorato degli interessi maturati. Non esistono strumenti finanziari misurati al valore equo utilizzando una tecnica di valutazione che non sia supportata da prezzi e tassi di mercato osservabili. Il valore nominale meno l’accantonamento per il deterioramento dei crediti commerciali e il valore nominale dei debiti commerciali sono assunti per approssimare i loro valori equi. Il valore equo della tesoreria e degli equivalenti di tesoreria, compresi i conti correnti e i depositi a breve termine (inferiori a tre mesi), costituisce il loro valore contabile.
8. INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Per presentare le informazioni riguardanti le funzioni direttive delle Comunità europee, tali soggetti sono di seguito raggruppati in cinque categorie:
|
categoria 1 |
: |
il presidente della Commissione e il presidente della Corte di giustizia |
|
categoria 2 |
: |
il segretario generale del Consiglio e i vicepresidenti della Commissione |
|
categoria 3 |
: |
i membri della Commissione, i giudici e gli avvocati generali della Corte di giustizia, il presidente e i membri del Tribunale di primo grado, il presidente e i membri del Tribunale della funzione pubblica europea, il Mediatore europeo e il Garante europeo della protezione dei dati |
|
categoria 4 |
: |
il presidente e i membri della Corte dei conti |
|
categoria 5 |
: |
i funzionari di più alto grado delle istituzioni e delle agenzie |
DIRITTI PECUNIARI DELLE FUNZIONI DIRETTIVE
|
In euro |
|||||
|
Diritto (per dipendente) |
Categoria 1 |
Categoria 2 |
Categoria 3 |
Categoria 4 |
Categoria 5 |
|
Stipendio base (mensile) |
24 422,79 |
22 122,10 |
17 697,68 – 19 909,88 |
19 113,50 – 20 352,33 |
11 253,14 – 17 697,68 |
|
Indennità di abitazione/dislocazione |
15 % |
15 % |
15 % |
15 % |
16 % |
|
Prestazioni familiari: |
|||||
|
Capofamiglia (% stipendio) |
2 % + 164,27 |
2 % + 164,27 |
2 % + 164,27 |
2 % + 164,27 |
2 % + 164,27 |
|
Figlio a carico |
358,96 |
358,96 |
358,96 |
358,96 |
358,96 |
|
Indennità prescolastica |
87,69 |
87,69 |
87,69 |
87,69 |
87,69 |
|
Indennità scolastica, o |
243,55 |
243,55 |
243,55 |
243,55 |
243,55 |
|
Indennità per figlio che frequenta un istituto scolastico di un paese diverso dalla sede di servizio |
487,10 |
487,10 |
487,10 |
487,10 |
487,10 |
|
Indennità di presidenza per i giudici |
N/A |
N/A |
500 — 810,74 |
N/A |
N/A |
|
Indennità di rappresentanza |
1 418,07 |
0 — 911,38 |
500 — 607,71 |
N/A |
N/A |
|
Spese di viaggio annuali |
N/A |
N/A |
N/A |
N/A |
Presente |
|
Trasferimenti verso uno Stato membro: |
|||||
|
Indennità scolastica (7) |
Presente |
Presente |
Presente |
Presente |
Presente |
|
% dello stipendio (7) |
5 % |
5 % |
5 % |
5 % |
5 % |
|
% dello stipendio senza cc |
max 25 % |
max 25 % |
max 25 % |
max 25 % |
max 25 % |
|
Spese di rappresentanza |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
N/A |
N/A |
|
Entrata in servizio: |
|||||
|
Spese di insediamento |
48 845,58 |
44 244,20 |
35 395,36 – 39 819,76 |
38 227,00 – 40 704,66 |
rimborsate |
|
Spese di viaggio della famiglia |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
|
Spese di trasloco |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
|
Cessazione dal servizio: |
|||||
|
Spese di reinsediamento |
24 422,79 |
22 122,10 |
17 697,68 – 19 909,88 |
19 113,50 – 20 352,33 |
rimborsate |
|
Spese di viaggio della famiglia |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
|
Spese di trasloco |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
rimborsate |
|
Transizione (% stipendio) (8) |
40 % – 65 % |
40 % – 65 % |
40 % – 65 % |
40 % – 65 % |
N/A |
|
Copertura dei rischi di malattia |
coperte |
coperte |
coperte |
coperte |
facoltativo |
|
Pensione (% stipendio lordo) |
Max 70 % |
Max 70 % |
Max 70 % |
Max 70 % |
Max 70 % |
|
Trattenute: |
|||||
|
Imposta comunitaria |
8 % – 45 % |
8 % – 45 % |
8 % – 45 % |
8 % – 45 % |
8 % – 45 % |
|
Assicurazione malattia (% stipendio) |
1,8 % |
1,8 % |
1,8 % |
1,8 % |
1,8 % |
|
Prelievo speciale sullo stipendio |
4,21 % |
4,21 % |
4,21 % |
4,21 % |
4,21 % |
|
Detrazione pensione |
N/A |
N/A |
N/A |
N/A |
10,9 % |
|
Numero di persone al 31.12.2008 |
2 |
6 |
92 |
27 |
81 |
9. FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Alla data di approvazione dei conti, il contabile della Commissione non aveva constatato o riferito alcuna questione rilevante tale da essere riportata in questo paragrafo. I conti annuali e le note esplicative corrispondenti sono stati redatti ricorrendo alle informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate sopra.
10. ENTITÀ CONSOLIDATE
A. ENTITÀ CONTROLLATE
1. Istituzioni e organismi consultivi
Comitato delle regioni
Consiglio dell’Unione europea
Corte di giustizia dell’Unione europea
Commissione europea
Corte dei conti
Autorità europea di controllo della tutela dei dati personali
Comitato economico e sociale europeo
Mediatore europeo
Parlamento europeo
2. Agenzie comunitarie
Agenzia europea per la ricostruzione (9)
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
Agenzia europea per la sicurezza aerea
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale
Agenzia europea dell’ambiente
Autorità europea per la sicurezza alimentare
Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro
Agenzia europea per la sicurezza marittima
Agenzia europea per i medicinali
Agenzia europea per le sostanze chimiche (10)
«Fusion for Energy» (Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione) (10)
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze
Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali
Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione
Fondazione europea per la formazione
Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’UE
Centro di traduzione degli organi dell’Unione europea
Agenzia europea per la sicurezza alimentare
Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli)
Agenzia ferroviaria europea
Ufficio comunitario delle varietà vegetali
Agenzia comunitaria di controllo della pesca
3. Agenzie esecutive
Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione
Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura
Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori
Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto (10)
4. Altre entità controllate
Comunità europea del carbone e dell’acciaio (in liquidazione)
Eurojust (11)
Accademia europea di polizia (CEPOL) (11)
B. IMPRESE COMUNI
Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER (partecipazione/diritti di voto: 48,5 %)
Impresa comune SESAR (partecipazione 97,73 %/diritti di voto: 65 %)
Impresa comune Galileo in liquidazione (partecipazione/diritti di voto: 91,6 %/49,3 %)
C. ASSOCIATE
Fondo europeo per gli investimenti (partecipazione/diritti di voto: 27,43 %)
11. ENTITÀ NON CONSOLIDATE
Benché le Comunità gestiscano il patrimonio delle entità di seguito menzionate, queste non soddisfano i requisiti per essere consolidate e pertanto non sono inserite nei conti comunitari.
11.1. FONDO EUROPEO DI SVILUPPO (FES)
Il Fondo europeo di sviluppo (FES) è il principale strumento di aiuto comunitario per la cooperazione allo sviluppo dei paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dei paesi e territori d’oltremare (PTOM). Il Trattato di Roma del 1957 ne ha previsto la creazione allo scopo di offrire assistenza tecnica e finanziaria, inizialmente ai paesi africani che all’epoca erano ancora colonizzati e con i quali alcuni Stati membri avevano legami storici.
Ogni FES è approvato per un periodo di circa cinque anni dalla conclusione del primo partenariato. Il nono FES è giunto al termine all’entrata in vigore del decimo FES il 1o luglio 2008.
Il FES non è finanziato dal bilancio comunitario bensì dai contributi diretti degli Stati membri, concordati nei negoziati. L’importo versato da uno Stato membro si basa, tra l’altro, in parte sul PNL e in parte sui legami storici con i paesi ACP e i PTOM interessati. La Commissione e la BEI gestiscono le risorse del FES.
Il FES è disciplinato dal proprio regolamento finanziario (GU L 78 del 19.3.2008, pag. 1) che prevede la presentazione dei propri rendiconti finanziari, separati da quelli delle Comunità. I FES sono soggetti al controllo esterno della Corte dei conti e del Parlamento. A titolo informativo, lo stato patrimoniale e il conto del risultato economico dell’ottavo, nono e decimo FES sono così composti:
Stato patrimoniale – ottavo, nono e decimo FES
|
milioni di euro |
||
|
|
31.12.2008 |
31.12.2007 |
|
Attività correnti: |
||
|
Crediti |
17 |
8 |
|
Prefinanziamenti netti |
918 |
957 |
|
Altro attivo circolante |
(6) |
(3) |
|
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
290 |
388 |
|
Totale attivo |
1 219 |
1 350 |
|
Passività correnti: |
||
|
Debiti |
(702) |
(704) |
|
Totale passivo |
(702) |
(704) |
|
Attivo netto |
517 |
646 |
|
Fondi e riserve |
||
|
Capitale richiamato |
17 079 |
25 019 |
|
Risultato economico dell’esercizio |
(3 030) |
(3 256) |
|
Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti |
(15 784) |
(22 411) |
|
Altre riserve |
2 252 |
1 294 |
|
Attivo netto |
517 |
646 |
Conto del risultato economico – ottavo, nono e decimo FES
|
milioni di euro |
||
|
|
2008 |
2007 |
|
Entrate totali |
23 |
0 |
|
Spese d'esercizio |
||
|
Spese d’esercizio |
||
|
Aiuti programmabili |
416 |
638 |
|
Assistenza macroeconomica |
344 |
427 |
|
Politica settoriale |
1 387 |
1 149 |
|
Progetti intra ACP |
517 |
382 |
|
Abbuoni di interessi |
2 |
1 |
|
Aiuti d’urgenza |
188 |
155 |
|
Aiuti ai profughi |
6 |
(6) |
|
Capitale di rischio |
17 |
58 |
|
STABEX |
25 |
98 |
|
Sysmin |
5 |
32 |
|
Altri programmi di aiuto relativi a FES precedenti |
19 |
5 |
|
Adeguamenti strutturali |
0 |
(6) |
|
Riduzione del debito |
(1) |
180 |
|
Compensazione proventi esportazioni |
42 |
84 |
|
Sostegno istituzionale |
35 |
30 |
|
Fondo speciale per il Congo |
2 |
17 |
|
Totale spese d’esercizio |
3 004 |
3 244 |
|
Spese amministrative e finanziarie |
58 |
31 |
|
Avanzo/(disavanzo) da attività operative |
(3 039) |
(3 275) |
|
Attività non operative |
||
|
Utile finanziario |
13 |
19 |
|
Perdite di valore relative a crediti |
(4) |
0 |
|
Avanzo/(disavanzo) da attività non operative |
9 |
19 |
|
Risultato economico dell'esercizio |
(3 030) |
(3 256) |
11.2. REGIME DI ASSICURAZIONE MALATTIA
Il regime di assicurazione malattia fornisce l’assicurazione medica al personale dei vari organismi comunitari. I fondi del regime sono di sua proprietà e non sono controllati dalle Comunità europee, anche se le attività finanziarie sono gestite dalla Commissione. Il regime è finanziato con i contributi dei membri (personale) e dei datori di lavoro (le istituzioni/le agenzie/gli organismi). Eventuali eccedenze restano al regime.
Il regime ha quattro entità separate – di cui la principale copre il personale delle istituzioni e delle agenzie delle Comunità europee, mentre i tre regimi minori coprono il personale dell’Università europea di Firenze, delle Scuole europee e del personale che lavora al di fuori delle CE, come il personale delle delegazioni UE. Al 31 dicembre 2008 gli attivi ammontavano, complessivamente, a 288 milioni di euro (2007: 287 milioni di euro).
PARTE II
RELAZIONI CONSOLIDATE SULL’ESECUZIONE DEL BILANCIO DELLE COMUNITÀ EUROPEE E NOTE ESPLICATIVE
INDICE
|
A. |
Relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio |
|
1. |
Risultato dell’esecuzione del bilancio |
|
2. |
Rendiconto del confronto del bilancio e degli importi effettivi |
Entrate:
|
3. |
Sintesi consolidata dell’esecuzione delle entrate di bilancio |
Spese:
|
4. |
Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per rubrica del quadro finanziario |
|
5. |
Esecuzione degli stanziamenti di impegno per rubrica del quadro finanziario |
|
6. |
Esecuzione degli stanziamenti di pagamento per rubrica del quadro finanziario |
|
7. |
Movimenti negli impegni ancora da liquidare per rubrica del quadro finanziario |
|
8. |
Ripartizione degli impegni ancora da liquidare per anno d’origine per rubrica del quadro finanziario |
|
9. |
Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per settore |
|
10. |
Esecuzione degli stanziamenti di impegno per settore |
|
11. |
Esecuzione degli stanziamenti di pagamento per settore |
|
12. |
Movimenti negli impegni ancora da liquidare per settore |
|
13. |
Ripartizione degli impegni ancora da liquidare per anno d’origine per settore |
Istituzioni:
|
14. |
Sintesi consolidata dell'esecuzione delle entrate di bilancio per istituzione |
|
15. |
Esecuzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per istituzione |
Agenzie:
|
16. |
Entrate delle agenzie: previsioni di bilancio, diritti e importi ricevuti |
|
17. |
Stanziamenti d’impegno e di pagamento per agenzia |
|
18. |
Risultato dell’esecuzione del bilancio, incluse le agenzie |
|
B. |
Note esplicative alle relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio |
|
1. |
Principi, strutture e stanziamenti di bilancio |
|
2. |
Spiegazione delle relazioni sull’esecuzione del bilancio |
SEZIONE A: RELAZIONI CONSOLIDATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO (12)
RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO
1. RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO 2008
|
milioni di euro |
||||
|
|
EFTA-SEE |
Comunità Europee |
Totale 2008 |
Totale 2007 |
|
Entrate dell’esercizio |
199 |
121 385 |
121 584 |
117 563 |
|
Pagamenti imputati a stanziamenti dell’esercizio in corso |
(184) |
(115 366) |
(115 550) |
(113 028) |
|
Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio N+1 |
0 |
(3 912) |
(3 912) |
(3 114) |
|
Stanziamenti EFTA riportati dall’esercizio N-1 |
(2) |
0 |
(2) |
(2) |
|
Annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati riportati dall’esercizio N-1 |
1 |
187 |
188 |
246 |
|
Differenze di cambio dell’esercizio |
0 |
(498) |
(498) |
(123) |
|
Risultato dell’esecuzione del bilancio |
14 |
1 796 |
1 810 |
1 542 |
L’eccedenza di bilancio delle Comunità europee viene restituita agli Stati membri nel corso dell’esercizio successivo, previa deduzione degli importi da essi dovuti per l’anno in questione.
2. RENDICONTO DEL CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI
ENTRATE
|
milioni di euro |
||||||||
|
Titolo: |
Bilancio originario |
Bilancio definitivo |
Diritti accertati |
Entrate |
Differenza definitivo-effettivo |
% entrate riscosse |
In sospeso |
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2-4 |
6=4/2 |
7=3-4 |
||
|
1. |
Risorse proprie |
118 922 |
108 323 |
110 008 |
108 649 |
– 326 |
100,30 % |
1 358 |
|
3. |
Eccedenze, saldi e adeguamenti |
126 |
4 160 |
4 174 |
4 174 |
–14 |
100,34 % |
0 |
|
4. |
Entrate provenienti dalle persone facenti parte delle istituzioni e degli altri organismi comunitari |
1 029 |
1 029 |
984 |
977 |
52 |
94,96 % |
7 |
|
5. |
Entrate provenienti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni |
81 |
81 |
443 |
353 |
– 272 |
435,29 % |
90 |
|
6. |
Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi comunitari |
10 |
356 |
5 967 |
5 564 |
–5 208 |
1 562,84 % |
403 |
|
7. |
Interessi di mora e ammende |
123 |
1 766 |
11 733 |
1 794 |
–28 |
101,61 % |
9 938 |
|
8. |
Assunzione ed erogazione di prestiti |
26 |
26 |
61 |
34 |
–8 |
130,07 % |
27 |
|
9. |
Entrate varie |
30 |
30 |
71 |
39 |
–9 |
129,19 % |
32 |
|
Totale |
120 347 |
115 771 |
133 441 |
121 584 |
–5 813 |
105,02 % |
11 856 |
|
SPESA – PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO
|
milioni di euro |
||||||||
|
Rubrica del quadro finanziario |
Bilancio originario |
Bilancio definitivo (13) |
Pagamenti effettuati |
Differenza definitivo-effettivo |
% |
Stanziamenti riportati 2009 |
Stanziamenti annullati |
|
|
1 |
2 |
3 |
4=2-3 |
5=3/2 |
6 |
7=2-3-6 |
||
|
1. |
Crescita sostenibile |
50 324 |
47 743 |
45 611 |
2 132 |
95,53 % |
1 431 |
701 |
|
2. |
Conservazione e gestione delle risorse naturali |
53 177 |
59 431 |
54 813 |
4 619 |
92,23 % |
4 361 |
258 |
|
3. |
Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia |
1 241 |
1 533 |
1 311 |
223 |
85,48 % |
91 |
131 |
|
4. |
L’UE come attore globale |
8 113 |
8 252 |
7 311 |
941 |
88,60 % |
527 |
414 |
|
5. |
Amministrazione |
7 284 |
8 494 |
7 292 |
1 201 |
85,86 % |
922 |
279 |
|
6. |
Compensazioni |
207 |
207 |
207 |
0 |
100,00 % |
0 |
0 |
|
Totale |
120 347 |
125 660 |
116 545 |
9 115 |
92,75 % |
7 333 |
1 782 |
|
SPESA – PER SETTORE
|
milioni di euro |
||||||||
|
Settore |
Bilancio originario |
Bilancio definitivo (14) |
Pagamenti effettuati |
Differenza definitivo-effettivo |
% |
Stanziamenti riportati |
Stanziamenti annullati |
|
|
1 |
2 |
3 |
4=2-3 |
5=3/2 |
6 |
7=2-3-6 |
||
|
01 |
Affari economici e finanziari |
414 |
358 |
286 |
72 |
79;85 % |
18 |
55 |
|
02 |
Imprese |
533 |
603 |
477 |
126 |
79,14 % |
64 |
61 |
|
03 |
Concorrenza |
79 |
104 |
87 |
16 |
84,45 % |
14 |
2 |
|
04 |
Occupazione e affari sociali |
11 137 |
9 415 |
9 092 |
323 |
96,57 % |
26 |
297 |
|
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
52 459 |
58 508 |
53 803 |
4 705 |
91,96 % |
4 500 |
205 |
|
06 |
Energia e trasporti |
1 910 |
2 169 |
1 785 |
384 |
82,29 % |
127 |
257 |
|
07 |
Ambiente |
298 |
319 |
264 |
55 |
82,67 % |
26 |
30 |
|
08 |
Ricerca |
4 112 |
5 146 |
4 439 |
708 |
86,24 % |
686 |
22 |
|
09 |
Società dell’informazione e media |
1 549 |
1 890 |
1 708 |
181 |
90,41 % |
171 |
11 |
|
10 |
Ricerca diretta |
372 |
672 |
389 |
282 |
57,98 % |
269 |
13 |
|
11 |
Pesca e affari marittimi |
846 |
932 |
879 |
53 |
94,35 % |
8 |
44 |
|
12 |
Mercato interno |
61 |
69 |
58 |
11 |
84,35 % |
8 |
3 |
|
13 |
Politica regionale |
30 655 |
27 891 |
27 674 |
217 |
99,22 % |
195 |
22 |
|
14 |
Fiscalità e unione doganale |
108 |
121 |
105 |
16 |
87,01 % |
10 |
5 |
|
15 |
Istruzione e cultura |
1 345 |
1 555 |
1 378 |
177 |
88,62 % |
147 |
30 |
|
16 |
Comunicazione |
197 |
224 |
186 |
38 |
83,23 % |
18 |
19 |
|
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
501 |
604 |
515 |
89 |
85,32 % |
38 |
50 |
|
18 |
Spazio di libertà, sicurezza e giustizia |
589 |
550 |
445 |
105 |
80,88 % |
20 |
85 |
|
19 |
Relazioni esterne |
3 338 |
3 604 |
3 449 |
155 |
95,71 % |
72 |
83 |
|
20 |
Commercio |
77 |
85 |
75 |
10 |
88,35 % |
7 |
3 |
|
21 |
Sviluppo e relazioni coi paesi ACP |
1 179 |
1 401 |
1 229 |
172 |
87,74 % |
119 |
53 |
|
22 |
Allargamento |
1 832 |
1 642 |
1 555 |
88 |
94,65 % |
58 |
30 |
|
23 |
Aiuti umanitari |
773 |
904 |
895 |
9 |
99,06 % |
7 |
2 |
|
24 |
Lotta contro la frode |
70 |
76 |
63 |
13 |
82,42 % |
6 |
8 |
|
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
178 |
201 |
177 |
24 |
88,05 % |
21 |
3 |
|
26 |
Amministrazione della Commissione |
972 |
1 182 |
971 |
211 |
82,17 % |
171 |
40 |
|
27 |
Bilancio |
275 |
284 |
263 |
20 |
92,84 % |
12 |
9 |
|
28 |
Audit |
10 |
12 |
10 |
1 |
89,25 % |
1 |
0 |
|
29 |
Statistiche |
107 |
130 |
110 |
21 |
84,07 % |
15 |
6 |
|
30 |
Pensioni |
1 087 |
1 081 |
1 049 |
31 |
97,13 % |
0 |
31 |
|
31 |
Servizi linguistici |
368 |
462 |
410 |
52 |
88,75 % |
47 |
5 |
|
40 |
Riserve |
239 |
171 |
0 |
171 |
0,00 % |
0 |
171 |
|
90 |
Altre istituzioni |
2 674 |
3 298 |
2 717 |
581 |
82,38 % |
453 |
128 |
|
Totale |
120 347 |
125 660 |
116 545 |
9 115 |
92,75 % |
7 333 |
1 782 |
|
3. SINTESI DELL’ESECUZIONE DELLE ENTRATE DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2008
|
milioni di euro |
|||||||||||
|
Titolo: |
Entrate iscritte in bilancio |
Diritti accertati |
Entrate |
% entrate riscosse |
In sospeso |
||||||
|
Iniziali |
Definitive |
Esercizio in corso |
Riporti |
Totale |
Sui diritti dell'esercizio in corso |
Sui diritti riportati |
Totale |
||||
|
1. |
Risorse proprie |
118 922 |
108 323 |
108 593 |
1 415 |
110 008 |
107 313 |
1 336 |
108 649 |
100,30 % |
1 358 |
|
3. |
Eccedenze, saldi e adeguamenti |
126 |
4 160 |
4 175 |
0 |
4 174 |
4 174 |
0 |
4 174 |
100,34 % |
0 |
|
4. |
Entrate provenienti dalle persone facenti parte delle istituzioni e degli altri organismi comunitari |
1 029 |
1 029 |
975 |
9 |
984 |
970 |
7 |
977 |
94,96 % |
7 |
|
5. |
Entrate derivanti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni |
81 |
81 |
359 |
83 |
443 |
330 |
23 |
353 |
435,29 % |
90 |
|
6. |
Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi comunitari |
10 |
356 |
5 760 |
207 |
5 967 |
5 467 |
96 |
5 564 |
1 562,84 % |
403 |
|
7. |
Interessi di mora e ammende |
123 |
1 766 |
3 284 |
8 449 |
11 733 |
146 |
1 648 |
1 794 |
101,61 % |
9 938 |
|
8. |
Assunzione ed erogazione di prestiti |
26 |
26 |
61 |
0 |
61 |
34 |
0 |
34 |
130,07 % |
27 |
|
9. |
Entrate varie |
30 |
30 |
30 |
41 |
71 |
26 |
13 |
39 |
129,19 % |
32 |
|
Totale |
120 347 |
115 771 |
123 236 |
10 205 |
133 441 |
118 461 |
3 124 |
121 584 |
105,02 % |
11 856 |
|
Dettaglio Titolo 1: Risorse proprie
|
Capitolo |
Entrate iscritte in bilancio |
Diritti accertati |
Entrate |
% entrate riscosse |
In sospeso |
||||||
|
Iniziali |
Definitive |
Esercizio in corso |
Riporti |
Totale |
Sui diritti dell’esercizio in corso |
Sui diritti riportati |
Totale |
||||
|
10. |
Diritti agricoli |
1 683 |
1 283 |
1 237 |
390 |
1 628 |
887 |
390 |
1 278 |
99,59 % |
350 |
|
11. |
Contributi zucchero |
633 |
708 |
708 |
28 |
736 |
680 |
28 |
708 |
100,01 % |
28 |
|
12. |
Dazi doganali |
16 432 |
14 946 |
15 289 |
989 |
16 278 |
14 380 |
918 |
15 297 |
102,35 % |
980 |
|
13. |
IVA |
19 096 |
18 097 |
17 964 |
2 |
17 966 |
17 966 |
0 |
17 966 |
99,28 % |
0 |
|
14. |
RNL |
81 078 |
73 290 |
73 008 |
7 |
73 015 |
73 015 |
0 |
73 015 |
99,62 % |
0 |
|
15. |
Correzione di squilibri di bilancio |
0 |
0 |
387 |
–2 |
385 |
385 |
0 |
385 |
|
0 |
|
Totale |
118 922 |
108 323 |
108 593 |
1 415 |
110 008 |
107 313 |
1 336 |
108 649 |
100,30 % |
1 358 |
|
Dettaglio Titolo 3: Eccedenze disponibili
|
Capitolo |
Entrate iscritte in bilancio |
Diritti accertati |
Entrate |
% entrate riscosse |
In sospeso |
||||||
|
Iniziali |
Definitive |
Esercizio in corso |
Riporti |
Totale |
Sui diritti dell’esercizio in corso |
Su diritti riportati |
Totale |
||||
|
30. |
Eccedenza dell’esercizio precedente |
126 |
1 655 |
1 655 |
0 |
1 655 |
1 655 |
0 |
1 655 |
100,00 % |
0 |
|
31. |
Eccedenza di IVA |
0 |
1 043 |
1 042 |
0 |
1 041 |
1 041 |
0 |
1 041 |
99,88 % |
0 |
|
32. |
Eccedenza di RNL |
0 |
1 463 |
1 462 |
0 |
1 462 |
1 462 |
0 |
1 462 |
99,97 % |
0 |
|
34. |
Adeguamento per non partecipazione GAI |
0 |
0 |
1 |
0 |
1 |
1 |
0 |
1 |
|
0 |
|
35. |
Correzione a favore del Regno Unito |
0 |
0 |
15 |
0 |
15 |
15 |
0 |
15 |
|
0 |
|
Totale |
126 |
4 160 |
4 175 |
0 |
4 174 |
4 174 |
0 |
4 174 |
100,34 % |
0 |
|
4. RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO
|
milioni di euro |
|||||||||||||
|
Rubrica del quadro finanziario |
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
|||||||||||
|
Stanziamenti approvati |
Modifiche (storni e BR) Stanziamenti riportati |
Riportato |
Entrate con destinazione specifica |
Totale addizionali |
Stanziamenti approvati |
Stanziamenti approvati |
Modifiche (storni e BR) Stanziamenti riportati |
Riportato |
Entrate con destinazione specifica |
Totale addizionali |
Stanziamenti approvati |
||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=3+4 |
6=1+2+5 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11=9+10 |
12=7+8+11 |
||
|
1 |
Crescita sostenibile |
57 964 |
378 |
133 |
1 405 |
1 537 |
59 879 |
50 324 |
–4 571 |
183 |
1 807 |
1 990 |
47 743 |
|
2 |
Conservazione e gestione delle risorse naturali |
55 041 |
524 |
1 363 |
6 110 |
7 473 |
63 038 |
53 177 |
130 |
47 |
6 077 |
6 124 |
59 431 |
|
3 |
Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia |
1 343 |
283 |
2 |
95 |
96 |
1 722 |
1 241 |
81 |
93 |
118 |
211 |
1 533 |
|
4 |
L’UE come attore globale |
7 311 |
240 |
102 |
320 |
422 |
7 973 |
8 113 |
– 212 |
83 |
268 |
351 |
8 252 |
|
5 |
Amministrazione |
7 284 |
–5 |
119 |
397 |
516 |
7 795 |
7 284 |
–3 |
786 |
426 |
1 212 |
8 494 |
|
6 |
Compensazioni |
207 |
0 |
0 |
0 |
0 |
207 |
207 |
0 |
0 |
0 |
0 |
207 |
|
Totale |
129 150 |
1 420 |
1 719 |
8 326 |
10 045 |
140 615 |
120 347 |
–4 575 |
1 193 |
8 696 |
9 889 |
125 660 |
|
5. ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO
|
milioni di euro |
||||||||||||||||
|
Rubrica del quadro finanziario |
Stanziamenti di impegno autorizzati |
Impegni eseguiti |
Stanziamenti riportati all'esercizio 2009 |
Stanziamenti annullati |
||||||||||||
|
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Entrate con destinazione specifica |
Riporti su decisione |
Totale |
% |
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
|||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9=7+8 |
10=9/1 |
11 |
12 |
13 |
14=11+12+13 |
15=14/1 |
||
|
1 |
Crescita sostenibile |
59 879 |
57 779 |
133 |
603 |
58 514 |
97,72 % |
801 |
19 |
820 |
1,37 % |
544 |
0 |
1 |
545 |
0,91 % |
|
2 |
Conservazione e gestione delle risorse naturali |
63 038 |
55 405 |
1 363 |
2 539 |
59 307 |
94,08 % |
3 571 |
0 |
3 571 |
5,67 % |
160 |
0 |
0 |
160 |
0,25 % |
|
3 |
Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia |
1 722 |
1 520 |
2 |
44 |
1 565 |
90,90 % |
51 |
83 |
133 |
7,74 % |
23 |
0 |
0 |
23 |
1,36 % |
|
4 |
L’UE come attore globale |
7 973 |
7 255 |
102 |
155 |
7 513 |
94,23 % |
165 |
271 |
435 |
5,46 % |
25 |
0 |
0 |
25 |
0,32 % |
|
5 |
Amministrazione |
7 795 |
7 096 |
119 |
212 |
7 427 |
95,27 % |
183 |
8 |
191 |
2,45 % |
175 |
0 |
3 |
177 |
2,28 % |
|
6 |
Compensazioni |
207 |
207 |
0 |
0 |
207 |
100,00 % |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
0 |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
|
Totale |
140 615 |
129 261 |
1 719 |
3 552 |
134 533 |
95,67 % |
4 770 |
381 |
5 151 |
3,66 % |
927 |
0 |
3 |
931 |
0,66 % |
|
6. ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO
|
milioni di euro |
|||||||||||||||||
|
Rubrica del quadro finanziario |
Stanziamenti di pagamento autorizzati |
Pagamenti effettuati |
Stanziamenti riportati all'esercizio 2009 |
Stanziamenti annullati |
|||||||||||||
|
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Riporti automatici |
Riporti su decisione |
Entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
|||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9 |
10=7+8+9 |
11=10/1 |
12 |
13 |
14 |
15=12+ 13+14 |
16=15/1 |
||
|
1 |
Crescita sostenibile |
47 743 |
44 912 |
147 |
553 |
45 611 |
95,53 % |
148 |
33 |
1 250 |
1 431 |
3,00 % |
661 |
36 |
4 |
701 |
1,47 % |
|
2 |
Conservazione e gestione delle risorse naturali |
59 431 |
52 230 |
37 |
2 546 |
54 813 |
92,23 % |
45 |
784 |
3 532 |
4 361 |
7,34 % |
248 |
10 |
0 |
258 |
0,43 % |
|
3 |
Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia |
1 533 |
1 203 |
59 |
49 |
1 311 |
85,48 % |
9 |
13 |
69 |
91 |
5,96 % |
97 |
34 |
1 |
131 |
8,56 % |
|
4 |
L’UE come attore globale |
8 252 |
7 125 |
65 |
120 |
7 311 |
88,60 % |
55 |
325 |
147 |
527 |
6,39 % |
396 |
18 |
0 |
414 |
5,01 % |
|
5 |
Amministrazione |
8 494 |
6 399 |
686 |
207 |
7 292 |
85,86 % |
694 |
12 |
217 |
922 |
10,86 % |
176 |
100 |
3 |
279 |
3,28 % |
|
6 |
Compensazioni |
207 |
207 |
0 |
0 |
207 |
100,00 % |
0 |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
0 |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
|
Totale |
125 660 |
112 075 |
995 |
3 475 |
116 545 |
92,75 % |
951 |
1 168 |
5 214 |
7 333 |
5,84 % |
1 577 |
198 |
7 |
1 782 |
1,42 % |
|
7. MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO
|
milioni di euro |
||||||||||
|
|
Impegni ancora da liquidare al termine dell’esercizio precedente |
Impegni dell’esercizio |
|
|||||||
|
Rubrica del quadro finanziario |
Impegni riportati dagli esercizi precedenti |
Disimpegni/rivalutazioni/annullamenti |
Pagamenti |
Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
Impegni eseguiti durante l’esercizio |
Pagamenti |
Annullamento di impegni non riportabili |
Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
|
|
1 |
Crescita sostenibile |
107 519 |
– 614 |
–41 378 |
65 526 |
58 514 |
–4 233 |
–6 |
54 275 |
119 802 |
|
2 |
Conservazione e gestione delle risorse naturali |
9 905 |
– 274 |
–5 650 |
3 982 |
59 307 |
–49 163 |
0 |
10 144 |
14 125 |
|
3 |
Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia |
1 353 |
–77 |
– 477 |
800 |
1 565 |
– 834 |
0 |
732 |
1 531 |
|
4 |
L’UE come attore globale |
19 250 |
– 610 |
–5 636 |
13 003 |
7 513 |
–1 675 |
–2 |
5 836 |
18 840 |
|
5 |
Amministrazione |
713 |
–99 |
– 583 |
31 |
7 427 |
–6 709 |
–1 |
717 |
747 |
|
6 |
Compensazioni |
0 |
0 |
0 |
0 |
207 |
– 207 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale |
138 740 |
–1 674 |
–53 724 |
83 342 |
134 533 |
–62 820 |
–9 |
71 704 |
155 045 |
|
8. RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE PER ANNO DI ORIGINE PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO
|
milioni di euro |
||||||||||
|
Rubrica del quadro finanziario |
<2002 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
Totale |
|
|
1 |
Crescita sostenibile |
666 |
527 |
1 045 |
2 113 |
5 461 |
25 078 |
30 637 |
54 275 |
119 802 |
|
2 |
Conservazione e gestione delle risorse naturali |
95 |
36 |
41 |
65 |
205 |
2 545 |
995 |
10 144 |
14 125 |
|
3 |
Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia |
10 |
12 |
23 |
61 |
92 |
167 |
435 |
732 |
1 531 |
|
4 |
L’UE come attore globale |
933 |
579 |
735 |
1 148 |
2 022 |
4 033 |
3 553 |
5 836 |
18 840 |
|
5 |
Amministrazione |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
30 |
717 |
748 |
|
Totale |
1 705 |
1 155 |
1 843 |
3 386 |
7 780 |
31 823 |
35 650 |
71 704 |
155 045 |
|
9. RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER SETTOR
|
Milioni d euro |
|||||||||||||
|
Settore |
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
|||||||||||
|
Stanziam. approvati |
Modifiche (storni/BR) |
Riportato |
Entrate con destinazione specifica |
Totale addizionali |
Totale autorizzati |
Stanziam. approvati |
Modifiche (storni/BR) |
Riportato |
Entrate con destinazione specifica |
Totale addizionali |
Totale autorizzati |
||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=3+4 |
6=1+2+5 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11=9+10 |
12=7+8+11 |
||
|
01 |
Affari economici e finanziari |
396 |
– 127 |
0 |
15 |
15 |
284 |
414 |
–77 |
5 |
15 |
20 |
358 |
|
02 |
Imprese |
599 |
–3 |
0 |
63 |
63 |
659 |
533 |
–22 |
19 |
72 |
91 |
603 |
|
03 |
Concorrenza |
78 |
14 |
0 |
3 |
3 |
96 |
79 |
14 |
7 |
3 |
11 |
104 |
|
04 |
Occupazione e affari sociali |
11 485 |
– 452 |
15 |
13 |
28 |
11 062 |
11 137 |
–1 753 |
19 |
12 |
31 |
9 415 |
|
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
53 703 |
369 |
1 409 |
6 089 |
7 498 |
61 570 |
52 459 |
–75 |
61 |
6 062 |
6 123 |
58 508 |
|
06 |
Energia e trasporti |
2 806 |
0 |
0 |
88 |
88 |
2 894 |
1 910 |
56 |
67 |
135 |
202 |
2 169 |
|
07 |
Ambiente |
403 |
0 |
0 |
23 |
23 |
426 |
298 |
–13 |
16 |
18 |
34 |
319 |
|
08 |
Ricerca |
4 045 |
3 |
0 |
599 |
599 |
4 647 |
4 112 |
104 |
43 |
887 |
930 |
5 146 |
|
09 |
Società dell’informazione e media |
1 494 |
–1 |
0 |
142 |
142 |
1 635 |
1 549 |
63 |
14 |
263 |
277 |
1 890 |
|
10 |
Ricerca diretta |
361 |
0 |
0 |
347 |
347 |
708 |
372 |
–10 |
34 |
275 |
309 |
672 |
|
11 |
Pesca e affari marittimi |
991 |
23 |
2 |
4 |
6 |
1 021 |
846 |
71 |
9 |
5 |
15 |
932 |
|
12 |
Mercato interno |
61 |
0 |
0 |
2 |
2 |
64 |
61 |
0 |
6 |
2 |
8 |
69 |
|
13 |
Politica regionale |
35 987 |
1 204 |
134 |
10 |
144 |
37 335 |
30 655 |
–2 780 |
13 |
3 |
16 |
27 891 |
|
14 |
Fiscalità e unione doganale |
125 |
0 |
0 |
3 |
3 |
128 |
108 |
3 |
6 |
3 |
10 |
121 |
|
15 |
Istruzione e cultura |
1 335 |
0 |
0 |
213 |
213 |
1 548 |
1 345 |
–49 |
17 |
241 |
259 |
1 555 |
|
16 |
Comunicazione |
207 |
1 |
0 |
4 |
4 |
211 |
197 |
3 |
19 |
4 |
23 |
224 |
|
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
554 |
130 |
0 |
20 |
20 |
703 |
501 |
50 |
26 |
27 |
53 |
604 |
|
18 |
Spazio di libertà, sicurezza e giustizia |
784 |
2 |
2 |
17 |
19 |
805 |
589 |
– 146 |
90 |
16 |
106 |
550 |
|
19 |
Relazioni esterne |
3 974 |
100 |
2 |
75 |
76 |
4 151 |
3 338 |
161 |
45 |
60 |
105 |
3 604 |
|
20 |
Commercio |
78 |
–1 |
0 |
2 |
2 |
80 |
77 |
0 |
5 |
2 |
8 |
85 |
|
21 |
Sviluppo e relazioni coi paesi ACP |
1 317 |
259 |
22 |
161 |
183 |
1 759 |
1 179 |
39 |
31 |
152 |
183 |
1 401 |
|
22 |
Allargamento |
1 093 |
28 |
14 |
82 |
96 |
1 217 |
1 832 |
– 255 |
11 |
54 |
65 |
1 642 |
|
23 |
Aiuti umanitari |
770 |
180 |
0 |
8 |
8 |
958 |
773 |
116 |
6 |
8 |
14 |
904 |
|
24 |
Lotta contro la frode |
75 |
0 |
0 |
0 |
0 |
74 |
70 |
1 |
6 |
0 |
6 |
76 |
|
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
178 |
1 |
0 |
7 |
7 |
186 |
178 |
1 |
15 |
7 |
22 |
201 |
|
26 |
Amministrazione della Commissione |
969 |
–8 |
0 |
89 |
89 |
1 051 |
972 |
–2 |
120 |
91 |
211 |
1 182 |
|
27 |
Bilancio |
275 |
–5 |
0 |
5 |
5 |
275 |
275 |
–5 |
9 |
5 |
14 |
284 |
|
28 |
Audit |
10 |
0 |
0 |
0 |
0 |
11 |
10 |
0 |
1 |
0 |
1 |
12 |
|
29 |
Statistiche |
127 |
–1 |
0 |
9 |
9 |
135 |
107 |
3 |
7 |
13 |
20 |
130 |
|
30 |
Pensioni |
1 087 |
–6 |
0 |
0 |
0 |
1 081 |
1 087 |
–6 |
0 |
0 |
0 |
1 081 |
|
31 |
Servizi linguistici |
368 |
–2 |
0 |
68 |
68 |
435 |
368 |
–2 |
28 |
68 |
96 |
462 |
|
40 |
Riserve |
739 |
– 288 |
0 |
0 |
0 |
452 |
239 |
–68 |
0 |
0 |
0 |
171 |
|
90 |
Altre istituzioni |
2 674 |
0 |
119 |
162 |
281 |
2 955 |
2 674 |
0 |
434 |
190 |
624 |
3 298 |
|
Totale |
129 150 |
1 420 |
1 719 |
8 326 |
10 045 |
140 615 |
120 347 |
–4 575 |
1 193 |
8 696 |
9 889 |
125 660 |
|
10. ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO PER SETTORE
|
Milioni d euro |
||||||||||||||||
|
Settore |
Stanziamento d’impegno di pagamento autorizzati |
Impegni eseguiti |
Stanziamenti riportati all'esercizio 2009 |
Stanziamenti annullati |
||||||||||||
|
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Entrate con destinazione specifica |
Riporti su decisione |
Totale |
% |
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
|||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9=7+8 |
10=9/1 |
11 |
12 |
13 |
14=11+12+13 |
15=14/1 |
||
|
01 |
Affari economici e finanziari |
284 |
265 |
0 |
14 |
279 |
98,05 % |
1 |
0 |
1 |
0,46 % |
4 |
0 |
0 |
4 |
1,49 % |
|
02 |
Imprese |
659 |
588 |
0 |
32 |
620 |
94,08 % |
31 |
0 |
31 |
4,72 % |
8 |
0 |
0 |
8 |
1,20 % |
|
03 |
Concorrenza |
96 |
92 |
0 |
2 |
94 |
97,78 % |
2 |
0 |
2 |
1,60 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
0,62 % |
|
04 |
Occupazione e affari sociali |
11 062 |
11 009 |
15 |
5 |
11 030 |
99,71 % |
7 |
2 |
9 |
0,08 % |
22 |
0 |
0 |
23 |
0,21 % |
|
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
61 570 |
53 962 |
1 409 |
2 534 |
57 905 |
94,05 % |
3 555 |
0 |
3 555 |
5,77 % |
109 |
0 |
0 |
109 |
0,18 % |
|
06 |
Energia e trasporti |
2 894 |
2 796 |
0 |
34 |
2 830 |
97,79 % |
54 |
1 |
55 |
1,89 % |
9 |
0 |
0 |
9 |
0,32 % |
|
07 |
Ambiente |
426 |
389 |
0 |
5 |
394 |
92,58 % |
17 |
0 |
17 |
4,10 % |
14 |
0 |
0 |
14 |
3,32 % |
|
08 |
Ricerca |
4 647 |
4 043 |
0 |
313 |
4 355 |
93,73 % |
287 |
0 |
287 |
6,17 % |
5 |
0 |
0 |
5 |
0,10 % |
|
09 |
Società dell’informazione e media |
1 635 |
1 489 |
0 |
80 |
1 569 |
95,96 % |
62 |
0 |
62 |
3,82 % |
3 |
0 |
0 |
4 |
0,22 % |
|
10 |
Ricerca diretta |
708 |
355 |
0 |
48 |
403 |
56,94 % |
299 |
0 |
299 |
42,18 % |
6 |
0 |
0 |
6 |
0,88 % |
|
11 |
Pesca e affari marittimi |
1 021 |
971 |
2 |
1 |
975 |
95,46 % |
3 |
0 |
4 |
0,35 % |
43 |
0 |
0 |
43 |
4,19 % |
|
12 |
Mercato interno |
64 |
61 |
0 |
1 |
63 |
98,08 % |
1 |
0 |
1 |
1,51 % |
0 |
0 |
0 |
0 |
0,41 % |
|
13 |
Politica regionale |
37 335 |
37 148 |
134 |
9 |
37 291 |
99,88 % |
1 |
24 |
25 |
0,07 % |
19 |
0 |
0 |
19 |
0,05 % |
|
14 |
Fiscalità e unione doganale |
128 |
118 |
0 |
2 |
119 |
93,07 % |
2 |
0 |
2 |
1,37 % |
7 |
0 |
0 |
7 |
5,56 % |
|
15 |
Istruzione e cultura |
1 548 |
1 328 |
0 |
104 |
1 432 |
92,52 % |
109 |
0 |
109 |
7,04 % |
6 |
0 |
1 |
7 |
0,44 % |
|
16 |
Comunicazione |
211 |
204 |
0 |
2 |
207 |
97,97 % |
1 |
0 |
1 |
0,61 % |
3 |
0 |
0 |
3 |
1,42 % |
|
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
703 |
678 |
0 |
12 |
690 |
98,15 % |
8 |
0 |
8 |
1,13 % |
5 |
0 |
0 |
5 |
0,72 % |
|
18 |
Spazio di libertà, sicurezza e giustizia |
805 |
695 |
2 |
8 |
704 |
87,51 % |
9 |
75 |
84 |
10,47 % |
16 |
0 |
0 |
16 |
2,02 % |
|
19 |
Relazioni esterne |
4 151 |
4 043 |
2 |
45 |
4 090 |
98,54 % |
29 |
0 |
29 |
0,71 % |
31 |
0 |
0 |
31 |
0,75 % |
|
20 |
Commercio |
80 |
75 |
0 |
1 |
76 |
94,91 % |
1 |
0 |
1 |
1,37 % |
3 |
0 |
0 |
3 |
3,72 % |
|
21 |
Sviluppo e relazioni coi paesi ACP |
1 759 |
1 308 |
22 |
73 |
1 403 |
79,75 % |
88 |
265 |
353 |
20,04 % |
4 |
0 |
0 |
4 |
0,21 % |
|
22 |
Allargamento |
1 217 |
1 114 |
14 |
37 |
1 164 |
95,66 % |
45 |
6 |
51 |
4,19 % |
2 |
0 |
0 |
2 |
0,16 % |
|
23 |
Aiuti umanitari |
958 |
950 |
0 |
6 |
956 |
99,72 % |
2 |
0 |
2 |
0,22 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
0,07 % |
|
24 |
Lotta contro la frode |
74 |
72 |
0 |
0 |
73 |
97,41 % |
0 |
0 |
0 |
0,04 % |
2 |
0 |
0 |
2 |
2,55 % |
|
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
186 |
176 |
0 |
4 |
180 |
97,12 % |
3 |
0 |
3 |
1,76 % |
2 |
0 |
0 |
2 |
1,11 % |
|
26 |
Amministrazione della Commissione |
1 051 |
942 |
0 |
46 |
988 |
93,96 % |
42 |
0 |
42 |
4,04 % |
20 |
0 |
1 |
21 |
2,00 % |
|
27 |
Bilancio |
275 |
262 |
0 |
3 |
266 |
96,65 % |
1 |
0 |
1 |
0,50 % |
8 |
0 |
0 |
8 |
2,86 % |
|
28 |
Audit |
11 |
10 |
0 |
0 |
10 |
95,39 % |
0 |
0 |
0 |
2,60 % |
0 |
0 |
0 |
0 |
2,01 % |
|
29 |
Statistiche |
135 |
119 |
0 |
6 |
125 |
92,47 % |
3 |
0 |
3 |
1,92 % |
7 |
0 |
0 |
8 |
5,62 % |
|
30 |
Pensioni |
1 081 |
1 049 |
0 |
0 |
1 049 |
97,13 % |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
31 |
0 |
0 |
31 |
2,87 % |
|
31 |
Servizi linguistici |
435 |
364 |
0 |
45 |
408 |
93,92 % |
24 |
0 |
24 |
5,45 % |
3 |
0 |
0 |
3 |
0,62 % |
|
40 |
Riserve |
452 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
452 |
0 |
0 |
452 |
100,0 % |
|
90 |
Altre istituzioni |
2 955 |
2 584 |
119 |
81 |
2 784 |
94,24 % |
81 |
8 |
89 |
3,02 % |
81 |
0 |
0 |
81 |
2,74 % |
|
Totale |
140 615 |
129 261 |
1 719 |
3 552 |
134 533 |
95,67 % |
4 770 |
381 |
5 151 |
3,66 % |
927 |
0 |
3 |
931 |
0,66 % |
|
11. ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO PER SETTORE
|
milioni di euro |
|||||||||||||||||
|
Settore |
Stanziamenti di pagamento autorizzati |
Pagamenti effettuati |
Stanziamenti riportati all’esercizio 2009 |
Stanziamenti annullati |
|||||||||||||
|
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Riporti automatici |
Riporti su decisione |
Entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
|||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9 |
10=7+8+9 |
11=10/1 |
12 |
13 |
14 |
15=12+ 13+14 |
16=15/1 |
||
|
01 |
Affari economici e finanziari |
358 |
268 |
5 |
13 |
286 |
79,85 % |
6 |
10 |
2 |
18 |
4,89 % |
54 |
0 |
0 |
55 |
15,26 % |
|
02 |
Imprese |
603 |
438 |
13 |
27 |
477 |
79,14 % |
20 |
0 |
45 |
64 |
10,69 % |
54 |
6 |
1 |
61 |
10,17 % |
|
03 |
Concorrenza |
104 |
80 |
7 |
1 |
87 |
84,45 % |
9 |
4 |
2 |
14 |
13,92 % |
1 |
1 |
0 |
2 |
1,63 % |
|
04 |
Occupazione e affari sociali |
9 415 |
9 074 |
13 |
4 |
9 092 |
96,57 % |
18 |
0 |
7 |
26 |
0,27 % |
291 |
6 |
0 |
297 |
3,16 % |
|
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
58 508 |
51 215 |
55 |
2 533 |
53 803 |
91,96 % |
25 |
946 |
3 529 |
4 500 |
7,69 % |
199 |
6 |
0 |
205 |
0,35 % |
|
06 |
Energia e trasporti |
2 169 |
1 695 |
60 |
29 |
1 785 |
82,29 % |
22 |
1 |
103 |
127 |
5,84 % |
247 |
8 |
2 |
257 |
11,87 % |
|
07 |
Ambiente |
319 |
238 |
15 |
11 |
264 |
82,67 % |
17 |
3 |
6 |
26 |
8,08 % |
28 |
2 |
0 |
30 |
9,25 % |
|
08 |
Ricerca |
5 146 |
4 161 |
29 |
248 |
4 439 |
86,24 % |
47 |
0 |
639 |
686 |
13,33 % |
8 |
14 |
0 |
22 |
0,42 % |
|
09 |
Società dell’informazione e media |
1 890 |
1 589 |
12 |
108 |
1 708 |
90,41 % |
16 |
0 |
155 |
171 |
9,03 % |
8 |
3 |
0 |
11 |
0,56 % |
|
10 |
Ricerca diretta |
672 |
316 |
31 |
43 |
389 |
57,98 % |
36 |
1 |
232 |
269 |
40,06 % |
10 |
3 |
0 |
13 |
1,97 % |
|
11 |
Pesca e affari marittimi |
932 |
874 |
4 |
1 |
879 |
94,35 % |
3 |
1 |
4 |
8 |
0,89 % |
39 |
6 |
0 |
44 |
4,76 % |
|
12 |
Mercato interno |
69 |
53 |
5 |
1 |
58 |
84,35 % |
7 |
0 |
1 |
8 |
11,66 % |
2 |
1 |
0 |
3 |
3,99 % |
|
13 |
Politica regionale |
27 891 |
27 664 |
9 |
1 |
27 674 |
99,22 % |
14 |
180 |
2 |
195 |
0,70 % |
18 |
4 |
0 |
22 |
0,08 % |
|
14 |
Fiscalità e unione doganale |
121 |
98 |
5 |
2 |
105 |
87,01 % |
7 |
2 |
2 |
10 |
8,49 % |
5 |
1 |
0 |
5 |
4,50 % |
|
15 |
Istruzione e cultura |
1 555 |
1 253 |
15 |
110 |
1 378 |
88,62 % |
16 |
0 |
131 |
147 |
9,47 % |
26 |
3 |
1 |
30 |
1,91 % |
|
16 |
Comunicazione |
224 |
169 |
15 |
2 |
186 |
83,23 % |
17 |
0 |
1 |
18 |
8,25 % |
14 |
5 |
0 |
19 |
8,51 % |
|
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
604 |
472 |
24 |
19 |
515 |
85,32 % |
30 |
0 |
8 |
38 |
6,32 % |
48 |
2 |
0 |
50 |
8,36 % |
|
18 |
Spazio di libertà, sicurezza e giustizia |
550 |
377 |
57 |
11 |
445 |
80,88 % |
8 |
6 |
6 |
20 |
3,62 % |
52 |
33 |
0 |
85 |
15,50 % |
|
19 |
Relazioni esterne |
3 604 |
3 378 |
33 |
38 |
3 449 |
95,71 % |
48 |
2 |
22 |
72 |
1,99 % |
70 |
13 |
0 |
83 |
2,30 % |
|
20 |
Commercio |
85 |
69 |
5 |
1 |
75 |
88,35 % |
6 |
0 |
1 |
7 |
8,42 % |
2 |
1 |
0 |
3 |
3,23 % |
|
21 |
Sviluppo e relazioni coi paesi ACP |
1 401 |
1 141 |
22 |
66 |
1 229 |
87,74 % |
32 |
0 |
86 |
119 |
8,46 % |
44 |
9 |
0 |
53 |
3,80 % |
|
22 |
Allargamento |
1 642 |
1 534 |
8 |
13 |
1 555 |
94,65 % |
17 |
0 |
40 |
58 |
3,50 % |
27 |
4 |
0 |
30 |
1,85 % |
|
23 |
Aiuti umanitari |
904 |
883 |
5 |
7 |
895 |
99,06 % |
6 |
0 |
1 |
7 |
0,75 % |
1 |
1 |
0 |
2 |
0,19 % |
|
24 |
Lotta contro la frode |
76 |
59 |
4 |
0 |
63 |
82,42 % |
6 |
0 |
0 |
6 |
7,73 % |
6 |
2 |
0 |
8 |
9,85 % |
|
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
201 |
159 |
14 |
3 |
177 |
88,05 % |
17 |
0 |
4 |
21 |
10,44 % |
2 |
1 |
0 |
3 |
1,51 % |
|
26 |
Amministrazione della Commissione |
1 182 |
830 |
105 |
36 |
971 |
82,17 % |
113 |
4 |
54 |
171 |
14,48 % |
24 |
15 |
1 |
40 |
3,35 % |
|
27 |
Bilancio |
284 |
253 |
8 |
2 |
263 |
92,84 % |
9 |
0 |
2 |
12 |
4,11 % |
8 |
1 |
0 |
9 |
3,05 % |
|
28 |
Audit |
12 |
9 |
1 |
0 |
10 |
89,25 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
7,97 % |
0 |
0 |
0 |
0 |
2,77 % |
|
29 |
Statistiche |
130 |
99 |
6 |
4 |
110 |
84,07 % |
7 |
0 |
8 |
15 |
11,16 % |
5 |
1 |
0 |
6 |
4,77 % |
|
30 |
Pensioni |
1 081 |
1 049 |
0 |
0 |
1 049 |
97,13 % |
0 |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
31 |
0 |
0 |
31 |
2,87 % |
|
31 |
Servizi linguistici |
462 |
343 |
26 |
41 |
410 |
88,75 % |
20 |
0 |
27 |
47 |
10,25 % |
3 |
2 |
0 |
5 |
1,01 % |
|
40 |
Riserve |
171 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
0 |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
171 |
0 |
0 |
171 |
100,00 % |
|
90 |
Altre istituzioni |
3 298 |
2 231 |
387 |
98 |
2 717 |
82,38 % |
353 |
8 |
92 |
453 |
13,74 % |
81 |
47 |
0 |
128 |
3,88 % |
|
Totale |
125 660 |
112 075 |
995 |
3 475 |
116 545 |
92,75 % |
951 |
1 168 |
5 214 |
7 333 |
5,84 % |
1 577 |
198 |
7 |
1 782 |
1,42 % |
|
12. MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE PER SETTORE
|
milioni di euro |
||||||||||
|
Settore |
Impegni ancora da liquidare al termine dell'esercizio precedente |
Impegni dell’esercizio |
Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
|||||||
|
Impegni riportati dagli esercizi precedenti |
Disimpegni/rivalutazioni/annullamenti |
Pagamenti |
Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
Impegni eseguiti durante l'esercizio |
Pagamenti |
Annullamento di impegni non riportabili |
Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
|||
|
01 |
Affari economici e finanziari |
344 |
–8 |
–63 |
272 |
279 |
– 223 |
0 |
56 |
329 |
|
02 |
Imprese |
537 |
–27 |
– 214 |
297 |
620 |
– 264 |
0 |
357 |
653 |
|
03 |
Concorrenza |
8 |
–1 |
–7 |
0 |
94 |
–81 |
0 |
13 |
13 |
|
04 |
Occupazione e affari sociali |
22 299 |
– 154 |
–8 861 |
13 285 |
11 030 |
– 231 |
0 |
10 798 |
24 082 |
|
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
8 491 |
– 185 |
–4 962 |
3 344 |
57 905 |
–48 841 |
0 |
9 064 |
12 408 |
|
06 |
Energia e trasporti |
3 303 |
–48 |
–1 098 |
2 157 |
2 830 |
– 686 |
0 |
2 144 |
4 301 |
|
07 |
Ambiente |
580 |
–28 |
– 149 |
404 |
394 |
– 115 |
0 |
279 |
683 |
|
08 |
Ricerca |
8 443 |
– 107 |
–3 553 |
4 783 |
4 355 |
– 885 |
–2 |
3 468 |
8 251 |
|
09 |
Società dell’informazione e media |
2 440 |
–45 |
–1 081 |
1 314 |
1 569 |
– 627 |
0 |
941 |
2 255 |
|
10 |
Ricerca diretta |
140 |
–8 |
–89 |
43 |
403 |
– 301 |
0 |
102 |
146 |
|
11 |
Pesca e affari marittimi |
1 324 |
–73 |
– 531 |
721 |
975 |
– 348 |
0 |
626 |
1 347 |
|
12 |
Mercato interno |
15 |
–3 |
–10 |
3 |
63 |
–49 |
0 |
14 |
17 |
|
13 |
Politica regionale |
72 250 |
– 192 |
–26 817 |
45 242 |
37 291 |
– 857 |
–2 |
36 432 |
81 673 |
|
14 |
Fiscalità e unione doganale |
80 |
–4 |
–41 |
34 |
119 |
–64 |
0 |
55 |
90 |
|
15 |
Istruzione e cultura |
571 |
–60 |
– 252 |
259 |
1 432 |
–1 126 |
0 |
306 |
565 |
|
16 |
Comunicazione |
79 |
–11 |
–57 |
11 |
207 |
– 130 |
0 |
77 |
88 |
|
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
444 |
–4 |
– 245 |
194 |
690 |
– 270 |
0 |
421 |
614 |
|
18 |
Spazio di libertà, sicurezza e giustizia |
629 |
–24 |
– 216 |
389 |
704 |
– 229 |
0 |
476 |
865 |
|
19 |
Relazioni esterne |
8 358 |
– 213 |
–2 491 |
5 653 |
4 090 |
– 958 |
–1 |
3 132 |
8 785 |
|
20 |
Commercio |
22 |
–2 |
–14 |
6 |
76 |
–61 |
0 |
15 |
21 |
|
21 |
Sviluppo/relazioni con i paesi ACP |
2 718 |
–75 |
– 762 |
1 882 |
1 403 |
– 467 |
0 |
936 |
2 818 |
|
22 |
Allargamento |
4 604 |
– 308 |
–1 462 |
2 834 |
1 164 |
–92 |
–2 |
1 071 |
3 905 |
|
23 |
Aiuti umanitari |
383 |
–21 |
– 248 |
113 |
956 |
– 647 |
0 |
309 |
422 |
|
24 |
Lotta contro la frode |
24 |
–5 |
–11 |
8 |
73 |
–51 |
0 |
21 |
29 |
|
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
19 |
–1 |
–17 |
1 |
180 |
– 160 |
0 |
20 |
21 |
|
26 |
Amministrazione della Commissione |
172 |
–16 |
– 134 |
22 |
988 |
– 837 |
–1 |
150 |
172 |
|
27 |
Bilancio |
9 |
–1 |
–8 |
0 |
266 |
– 255 |
0 |
10 |
10 |
|
28 |
Audit |
1 |
0 |
–1 |
0 |
10 |
–10 |
0 |
1 |
1 |
|
29 |
Statistiche |
81 |
–4 |
–34 |
43 |
125 |
–75 |
0 |
50 |
92 |
|
30 |
Pensioni |
0 |
0 |
0 |
0 |
1 049 |
–1 049 |
0 |
0 |
0 |
|
31 |
Servizi linguistici |
27 |
–2 |
–26 |
0 |
408 |
– 385 |
0 |
24 |
24 |
|
90 |
Altre istituzioni |
343 |
–45 |
– 270 |
28 |
2 784 |
–2 446 |
0 |
338 |
366 |
|
Totale |
138 740 |
–1 674 |
–53 724 |
83 342 |
134 533 |
–62 820 |
–9 |
71 704 |
155 045 |
|
13. RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE PER ANNO DI ORIGINE PER SETTORE
|
milioni di euro |
||||||||||
|
|
Settore |
<2002 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
Totale |
|
01 |
Affari economici e finanziari |
1 |
0 |
0 |
23 |
41 |
122 |
85 |
56 |
329 |
|
02 |
Imprese |
10 |
6 |
15 |
13 |
36 |
68 |
148 |
357 |
653 |
|
03 |
Concorrenza |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
13 |
13 |
|
04 |
Occupazione e affari sociali |
176 |
55 |
89 |
71 |
651 |
5 510 |
6 732 |
10 798 |
24 082 |
|
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
51 |
1 |
0 |
30 |
260 |
2 343 |
658 |
9 064 |
12 408 |
|
06 |
Energia e trasporti |
87 |
47 |
58 |
159 |
346 |
503 |
958 |
2 144 |
4 301 |
|
07 |
Ambiente |
3 |
4 |
18 |
41 |
62 |
92 |
183 |
279 |
683 |
|
08 |
Ricerca |
70 |
80 |
337 |
433 |
875 |
1 479 |
1 510 |
3 468 |
8 251 |
|
09 |
Società dell’informazione e media |
2 |
3 |
29 |
60 |
230 |
365 |
625 |
941 |
2 255 |
|
10 |
Ricerca diretta |
1 |
1 |
2 |
0 |
6 |
12 |
22 |
102 |
146 |
|
11 |
Pesca e affari marittimi |
42 |
34 |
28 |
25 |
84 |
413 |
95 |
626 |
1 347 |
|
12 |
Mercato interno |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
3 |
14 |
17 |
|
13 |
Politica regionale |
429 |
445 |
841 |
1 663 |
3 609 |
17 561 |
20 693 |
36 432 |
81 673 |
|
14 |
Fiscalità e unione doganale |
0 |
0 |
1 |
0 |
2 |
10 |
21 |
55 |
90 |
|
15 |
Istruzione e cultura |
14 |
4 |
11 |
14 |
41 |
67 |
108 |
306 |
565 |
|
16 |
Comunicazione |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
2 |
9 |
77 |
88 |
|
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
1 |
3 |
9 |
18 |
8 |
53 |
102 |
421 |
614 |
|
18 |
Spazio di libertà, sicurezza e giustizia |
1 |
5 |
6 |
15 |
50 |
59 |
253 |
476 |
865 |
|
19 |
Relazioni esterne |
463 |
319 |
224 |
508 |
730 |
1 457 |
1 952 |
3 132 |
8 785 |
|
20 |
Commercio |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
1 |
5 |
15 |
21 |
|
21 |
Sviluppo e relazioni coi paesi ACP |
127 |
78 |
87 |
156 |
337 |
496 |
602 |
936 |
2 818 |
|
22 |
Allargamento |
226 |
68 |
88 |
155 |
401 |
1 182 |
715 |
1 071 |
3 905 |
|
23 |
Aiuti umanitari |
2 |
0 |
0 |
0 |
4 |
13 |
95 |
309 |
422 |
|
24 |
Lotta contro la frode |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
1 |
7 |
21 |
29 |
|
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
20 |
21 |
|
26 |
Amministrazione della Commissione |
0 |
0 |
0 |
0 |
1 |
2 |
19 |
150 |
172 |
|
27 |
Bilancio |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
10 |
10 |
|
28 |
Audi |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
|
29 |
Statisticht |
0 |
1 |
0 |
2 |
6 |
11 |
23 |
50 |
92 |
|
30 |
Pensioni |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
31 |
Servizi linguistici |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
24 |
24 |
|
90 |
Altre istituzioni |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
28 |
338 |
366 |
|
Totale |
1 705 |
1 155 |
1 843 |
3 386 |
7 780 |
31 823 |
35 650 |
71 704 |
155 045 |
|
14. SINTESI DELL’ESECUZIONE DELLE ENTRATE DEL BILANCIO PER ISTITUZIONE
|
milioni di euro |
||||||||||
|
Istituzione |
Entrate iscritte in bilancio |
Diritti accertati |
Entrate |
% entrate riscosse |
In sospeso |
|||||
|
Iniziali |
Definitive |
Esercizio in corso |
Riporti |
Totale |
Su diritti dell’esercizio in corso |
Su diritti riportati |
Totale |
|||
|
Parlamento europeo |
103 |
103 |
164 |
74 |
237 |
146 |
5 |
151 |
147,14 % |
86 |
|
Consiglio |
50 |
50 |
103 |
5 |
108 |
92 |
4 |
96 |
190,63 % |
12 |
|
Commissione |
120 123 |
115 547 |
122 869 |
10 125 |
132 993 |
118 122 |
3 114 |
121 236 |
104,92 % |
11 758 |
|
Corte di giustizia |
37 |
37 |
39 |
0 |
39 |
39 |
0 |
39 |
106,81 % |
0 |
|
Corte dei conti |
18 |
18 |
18 |
1 |
18 |
17 |
0 |
18 |
99,93 % |
1 |
|
Comitato economico e sociale europeo |
10 |
10 |
14 |
0 |
14 |
14 |
0 |
14 |
149,16 % |
0 |
|
Comitato delle regioni |
5 |
5 |
29 |
0 |
29 |
29 |
0 |
29 |
528,98 % |
0 |
|
Mediatore europeo |
1 |
1 |
1 |
0 |
1 |
1 |
0 |
1 |
94,96 % |
0 |
|
Autorità europea di controllo della tutela dei dati personali |
1 |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
76,94 % |
0 |
|
Totale |
120 347 |
115 771 |
123 236 |
10 205 |
133 441 |
118 461 |
3 124 |
121 584 |
105,02 % |
11 856 |
15. ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER ISTITUZIONE
Stanziamenti di impegno
|
milioni di euro |
|||||||||||||||
|
Istituzione |
Stanziamenti di impegno autorizzati |
Impegni eseguiti |
Stanziamenti riportati all’esercizio 2009 |
Stanziamenti annullati |
|||||||||||
|
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Da entrate con destinazione specifica |
Riporti su decisione |
Totale |
% |
Su stanziamenti dell’esercizio |
Stanziamenti riportati |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9=7+8 |
10=9/1 |
11 |
12 |
13 |
14=11+12+13 |
15=14/1 |
|
|
Parlamento europeo |
1 556 |
1 402 |
44 |
26 |
1 472 |
94,60 % |
34 |
8 |
42 |
2,69 % |
42 |
0 |
0 |
42 |
2,71 % |
|
Consiglio |
743 |
580 |
75 |
39 |
694 |
93,34 % |
35 |
0 |
35 |
4,65 % |
15 |
0 |
0 |
15 |
2,01 % |
|
Commissione |
137 660 |
126 677 |
1 600 |
3 471 |
131 748 |
95,71 % |
4 689 |
373 |
5 062 |
3,68 % |
846 |
0 |
3 |
850 |
0,62 % |
|
Corte di giustizia |
297 |
290 |
0 |
1 |
291 |
98,20 % |
2 |
0 |
2 |
0,56 % |
4 |
0 |
0 |
4 |
1,24 % |
|
Corte dei conti |
133 |
121 |
0 |
0 |
121 |
90,66 % |
0 |
0 |
0 |
0,23 % |
12 |
0 |
0 |
12 |
9,10 % |
|
Comitato economico e sociale europeo |
118 |
110 |
0 |
4 |
113 |
95,64 % |
0 |
0 |
0 |
0,23 % |
5 |
0 |
0 |
5 |
4,13 % |
|
Comitato delle regioni |
93 |
70 |
0 |
11 |
81 |
86,87 % |
11 |
0 |
11 |
11,54 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
1,59 % |
|
Mediatore europeo |
9 |
8 |
0 |
0 |
8 |
91,51 % |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
8,49 % |
|
Autorità europea di controllo della tutela dei dati personali |
5 |
5 |
0 |
0 |
5 |
86,14 % |
0 |
0 |
0 |
0,00 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
13,86 % |
|
Totale |
140 615 |
129 261 |
1 719 |
3 552 |
134 533 |
95,67 % |
4 770 |
381 |
5 151 |
3,66 % |
927 |
0 |
3 |
931 |
0,66 % |
Stanziamenti di pagamento
|
milioni di euro |
||||||||||||||||
|
Istituzione |
Stanziamenti di pagamento autorizzati |
Pagamenti effettuati |
Stanziamenti riportati all’esercizio 2009 |
Stanziamenti annullati |
||||||||||||
|
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Riporti automatici |
Riporti su decisione |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Su stanziamenti dell’esercizio |
Su stanziamenti riportati |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9 |
10=7+8+9 |
11=10/1 |
12 |
13 |
14 |
15=12+13+14 |
16=15/1 |
|
|
Parlamento europeo |
1 807 |
1 206 |
237 |
46 |
1 489 |
82,37 % |
196 |
8 |
40 |
245 |
13,53 % |
42 |
32 |
0 |
74 |
4,10 % |
|
Consiglio |
798 |
463 |
120 |
35 |
618 |
77,41 % |
117 |
0 |
38 |
155 |
19,38 % |
15 |
11 |
0 |
26 |
3,22 % |
|
Commissione |
122 362 |
109 844 |
607 |
3 377 |
113 828 |
93,03 % |
598 |
1 159 |
5 122 |
6 880 |
5,62 % |
1 496 |
151 |
7 |
1 654 |
1,35 % |
|
Corte di giustizia |
310 |
276 |
12 |
1 |
288 |
93,19 % |
15 |
0 |
2 |
16 |
5,25 % |
4 |
1 |
0 |
5 |
1,55 % |
|
Corte dei conti |
142 |
108 |
8 |
0 |
116 |
81,94 % |
12 |
0 |
0 |
13 |
8,89 % |
12 |
1 |
0 |
13 |
9,16 % |
|
Comitato economico e sociale europeo |
126 |
104 |
5 |
4 |
114 |
90,74 % |
5 |
0 |
1 |
6 |
4,70 % |
5 |
1 |
0 |
6 |
4,56 % |
|
Comitato delle regioni |
99 |
63 |
4 |
11 |
79 |
79,38 % |
7 |
0 |
11 |
18 |
17,72 % |
1 |
1 |
0 |
3 |
2,90 % |
|
Mediatore europeo |
9 |
7 |
0 |
0 |
8 |
84,62 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
6,66 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
8,72 % |
|
Autorità europea di controllo della tutela dei dati personali |
6 |
4 |
1 |
0 |
4 |
68,12 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
14,32 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
17,56 % |
|
Totale |
125 660 |
112 075 |
995 |
3 475 |
116 545 |
92,75 % |
951 |
1 168 |
5 214 |
7 333 |
5,84 % |
1 577 |
198 |
7 |
1 782 |
1,42 % |
16. ENTRATE DELLE AGENZIE: PREVISIONI DI BILANCIO, DIRITTI E IMPORTI RICEVUTI
|
milioni di euro |
|||||
|
Agenzia |
Bilancio delle entrate previsto |
Diritti accertati |
Entrate |
In sospeso |
Settore di finanziamento della Commissione |
|
Agenzia europea per la sicurezza aerea |
102 |
110 |
101 |
9 |
06 |
|
Frontex |
71 |
47 |
46 |
0 |
18 |
|
Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale |
18 |
18 |
18 |
0 |
15 |
|
Accademia europea di polizia |
10 |
5 |
5 |
0 |
18 |
|
Agenzia europea per le sostanze chimiche |
66 |
63 |
63 |
0 |
02 |
|
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie |
41 |
37 |
37 |
0 |
17 |
|
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze |
15 |
15 |
15 |
0 |
18 |
|
Agenzia europea dell’ambiente |
37 |
37 |
36 |
1 |
07 |
|
Agenzia comunitaria di controllo della pesca |
9 |
9 |
9 |
0 |
11 |
|
Autorità europea per la sicurezza alimentare |
66 |
66 |
66 |
0 |
17 |
|
Autorità di vigilanza europea GNSS |
125 |
114 |
114 |
0 |
06 |
|
«Fusion for Energy» |
192 |
150 |
150 |
0 |
08 |
|
Eurojust |
25 |
25 |
25 |
0 |
18 |
|
Agenzia europea per la sicurezza marittima |
50 |
38 |
38 |
0 |
06 |
|
Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno |
318 |
217 |
217 |
0 |
12 |
|
Agenzia europea per i medicinali |
183 |
198 |
188 |
10 |
02 |
|
Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione |
8 |
8 |
8 |
0 |
09 |
|
Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali |
15 |
15 |
15 |
0 |
18 |
|
Agenzia ferroviaria europea |
18 |
17 |
17 |
0 |
06 |
|
Agenzia europea per la ricostruzione |
236 |
135 |
135 |
0 |
22 |
|
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro |
15 |
14 |
14 |
0 |
04 |
|
Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea |
60 |
54 |
47 |
7 |
31 |
|
Fondazione europea per la formazione |
19 |
19 |
19 |
0 |
15 |
|
Ufficio comunitario delle varietà vegetali |
10 |
11 |
11 |
0 |
17 |
|
Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro |
21 |
20 |
20 |
0 |
04 |
|
Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura |
38 |
38 |
38 |
0 |
15 |
|
Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione |
11 |
11 |
11 |
0 |
06 |
|
Agenzia esecutiva per il programma di sanità pubblica |
4 |
4 |
4 |
0 |
17 |
|
Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto |
5 |
5 |
5 |
0 |
06 |
|
Totale |
1 791 |
1 502 |
1 474 |
29 |
|
|
milioni di euro |
||||
|
Tipo di entrata |
Bilancio delle entrate previsto |
Diritti accertati |
Entrate |
In sospeso |
|
Sovvenzioni della Commissione |
1 117 |
934 |
934 |
1 |
|
Commissioni percepite |
373 |
421 |
405 |
16 |
|
Altre entrate |
301 |
147 |
135 |
12 |
|
Totale |
1 791 |
1 502 |
1 474 |
29 |
17. AGENZIE: STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER AGENZIA
|
milioni di euro |
||||||||
|
Agenzia |
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
||||||
|
Stanziamenti |
Impegni eseguiti |
Riportati al 2009 |
Stanziamenti annullati |
Stanziamenti |
Pagamenti eseguiti |
Riportati al 2009 |
Stanziamenti annullati |
|
|
Agenzia europea per la sicurezza aerea |
118 |
87 |
30 |
1 |
138 |
78 |
57 |
4 |
|
Frontex |
72 |
65 |
1 |
5 |
94 |
50 |
30 |
13 |
|
Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale |
20 |
18 |
1 |
0 |
21 |
16 |
4 |
0 |
|
Accademia europea di polizia |
15 |
10 |
3 |
2 |
14 |
8 |
5 |
2 |
|
Agenzia europea per le sostanze chimiche |
70 |
55 |
0 |
15 |
70 |
40 |
13 |
17 |
|
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie |
41 |
39 |
0 |
1 |
52 |
33 |
16 |
3 |
|
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze |
16 |
15 |
1 |
0 |
17 |
15 |
2 |
0 |
|
Agenzia europea dell'ambiente |
41 |
41 |
0 |
0 |
46 |
38 |
7 |
1 |
|
Agenzia comunitaria di controllo della pesca |
11 |
9 |
0 |
2 |
12 |
8 |
1 |
2 |
|
Autorità europea per la sicurezza alimentare |
66 |
64 |
0 |
2 |
75 |
55 |
16 |
4 |
|
Autorità di vigilanza europea GNSS |
221 |
158 |
63 |
1 |
200 |
144 |
54 |
2 |
|
«Fusion for Energy» |
193 |
187 |
1 |
5 |
150 |
92 |
32 |
26 |
|
Eurojust |
26 |
25 |
0 |
1 |
30 |
25 |
3 |
2 |
|
Agenzia europea per la sicurezza marittima |
50 |
47 |
0 |
4 |
52 |
39 |
3 |
10 |
|
Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno |
318 |
143 |
0 |
175 |
347 |
140 |
29 |
179 |
|
Agenzia europea per i medicinali |
183 |
173 |
0 |
10 |
215 |
168 |
36 |
11 |
|
Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione |
8 |
8 |
0 |
0 |
10 |
8 |
2 |
1 |
|
Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali |
15 |
15 |
0 |
1 |
23 |
15 |
7 |
1 |
|
Agenzia ferroviaria europea |
18 |
17 |
0 |
1 |
21 |
15 |
4 |
1 |
|
Agenzia europea per la ricostruzione |
475 |
128 |
345 |
2 |
476 |
158 |
298 |
20 |
|
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro |
15 |
14 |
0 |
1 |
18 |
13 |
4 |
1 |
|
Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea |
42 |
33 |
0 |
8 |
37 |
34 |
4 |
0 |
|
Fondazione europea per la formazione |
21 |
19 |
1 |
0 |
24 |
20 |
3 |
1 |
|
Ufficio comunitario delle varietà vegetali |
13 |
12 |
0 |
1 |
14 |
12 |
1 |
1 |
|
Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro |
21 |
20 |
0 |
1 |
26 |
19 |
6 |
1 |
|
Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura |
38 |
38 |
0 |
1 |
45 |
38 |
6 |
1 |
|
Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione |
11 |
11 |
0 |
0 |
14 |
11 |
1 |
1 |
|
Agenzia esecutiva per il programma di sanità pubblica |
4 |
4 |
0 |
0 |
6 |
4 |
1 |
1 |
|
Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto |
5 |
5 |
0 |
1 |
5 |
3 |
1 |
1 |
|
Totale |
2 150 |
1 459 |
449 |
242 |
2 251 |
1 298 |
646 |
308 |
|
milioni di euro |
||||||||
|
Tipo di spesa |
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
||||||
|
Stanziamenti |
Impegni eseguiti |
Riportati al 2009 |
Stanziamenti annullati |
Stanziamenti |
Pagamenti effettuati |
Riportati al 2009 |
Stanziamenti annullati |
|
|
Spese amministrative |
229 |
209 |
2 |
19 |
285 |
182 |
80 |
23 |
|
Spese d’esercizio |
1 440 |
807 |
447 |
186 |
1 481 |
684 |
550 |
247 |
|
Personale |
480 |
443 |
0 |
37 |
485 |
432 |
15 |
38 |
|
Totale |
2 150 |
1 459 |
449 |
242 |
2 251 |
1 298 |
646 |
308 |
18. RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO, INCLUSE LE AGENZIE
|
milioni di euro |
||||
|
|
Comunità europee |
Agenzie |
Eliminazione delle sovvenzioni alle agenzie |
Totale |
|
Entrate dell’esercizio |
121 584 |
1 474 |
(934) |
122 125 |
|
Pagamenti imputati a stanziamenti dell’esercizio in corso |
(115 550) |
(1 146) |
934 |
(115 762) |
|
Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio N+1 |
(3 912) |
(646) |
0 |
(4 558) |
|
Stanziamenti EFTA riportati dall’esercizio N-1 |
(2) |
0 |
0 |
(2) |
|
Annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati riportati dall’esercizio N-1 |
188 |
445 |
0 |
632 |
|
Differenze di cambio dell’esercizio |
(498) |
(2) |
0 |
(500) |
|
Risultato dell'esecuzione del bilancio |
1 810 |
125 |
0 |
1 935 |
SEZIONE B: NOTE ESPLICATIVE ALLE RELAZIONI CONSOLIDATE SULL’ESECUZIONE DEL BILANCIO
1. PRINCIPI, STRUTTURE E STANZIAMENTI DI BILANCIO
1.1. BASE GIURIDICA E REGOLAMENTO FINANZIARIO
La contabilità di bilancio è tenuta conformemente alle disposizioni del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002, del 25 giugno 2002, (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 1995/2006 del Consiglio, del 13 dicembre 2006, (GU L 390 del 30.12.2006), che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee, e del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d’esecuzione del suddetto regolamento finanziario, modificato da ultimo il 28 marzo 2007. Il bilancio generale, principale strumento della politica finanziaria delle Comunità, è l’atto che prevede e autorizza, ogni anno, le entrate e le spese delle Comunità.
L’articolo 272 del trattato CE disciplina lo svolgimento della procedura di bilancio, definendo il concatenamento automatico delle varie fasi entro termini fissi che l’autorità di bilancio (AB), costituita dal Parlamento europeo e dal Consiglio, deve imperativamente rispettare. Ogni anno la Commissione procede alla stima per l’esercizio successivo delle entrate e delle spese dell’insieme delle istituzioni europee e stabilisce un progetto preliminare di bilancio che trasmette all’AB. Sulla base del progetto preliminare di bilancio, il Consiglio elabora un progetto di bilancio che sarà oggetto di negoziati tra i due rami dell’AB. Il presidente del Parlamento dichiara che il bilancio è stato adottato in via definitiva, e in tal modo lo rende esecutivo. L’esecuzione del bilancio incombe soprattutto alla Commissione.
1.2. PRINCIPI DI BILANCIO
Il bilancio generale delle Comunità è basato su alcuni principi fondamentali:
|
— |
L’unità e la verità del bilancio: tutte le entrate e le spese delle Comunità devono essere riunite nell’ambito di un unico documento di bilancio, iscritte in una linea di bilancio, e le spese non possono eccedere gli stanziamenti autorizzati; |
|
— |
L’universalità: questo principio riunisce due norme:
|
|
— |
l’annualità: gli stanziamenti iscritti sono autorizzati per la durata di un solo esercizio e devono dunque essere utilizzati nel corso dell’esercizio stesso; |
|
— |
il pareggio: il bilancio è in pareggio entrate e spese (le previsioni di entrate coprono gli stanziamenti di pagamento); |
|
— |
la specializzazione: ogni stanziamento deve avere una destinazione determinata ed essere assegnato a tale scopo specifico; |
|
— |
l’unità di conto: il bilancio è formato, è eseguito ed è oggetto di rendiconto in euro; |
|
— |
la sana gestione finanziaria: gli stanziamenti del bilancio sono utilizzati secondo il principio di una sana gestione finanziaria, vale a dire secondo i principi di economia, efficienza ed efficacia; |
|
— |
la trasparenza: il bilancio è formato, è eseguito ed è oggetto di rendiconto nel rispetto del principio della trasparenza – il bilancio e i bilanci rettificativi sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. |
1.3. STRUTTURA DEL BILANCIO
Il bilancio è costituito da:
|
(a) |
uno stato generale delle entrate; |
|
(b) |
sezioni divise in stati delle entrate e delle spese di ciascuna istituzione: Sezione I: Parlamento; Sezione II: Consiglio; Sezione III: Commissione; Sezione IV: Corte di giustizia; Sezione V: Corte dei conti; Sezione VI: Comitato economico e sociale; Sezione VII: Comitato delle regioni; Sezione VIII: Mediatore europeo; Sezione IX: Garante europeo della protezione dei dati. |
Le entrate e le spese di ogni istituzione sono classificate in titoli, capitoli, articoli e voci secondo la loro natura o la loro destinazione.
Una parte dei fondi della CECA in liquidazione sono stati messi a disposizione del bilancio operativo della CECA in liquidazione. Tale bilancio operativo veniva adottato annualmente dalla Commissione, previa consultazione con il Consiglio e il Parlamento europeo. L’ultimo bilancio è stato stabilito per il periodo compreso tra il 1o gennaio e il 23 luglio 2002. A partire dal 24 luglio 2002 le entrate e gli oneri connessi con il bilancio operativo sono inclusi nel conto di gestione della CECA in liquidazione. Gli altri impegni da realizzare figurano al passivo del bilancio finanziario.
1.4. STRUTTURA DEI CONTI DEL BILANCIO
1.4.1. Quadro generale
Solo il bilancio della Commissione comporta stanziamenti amministrativi e stanziamenti operativi. Le altre istituzioni dispongono infatti soltanto di stanziamenti amministrativi.
Il bilancio distingue due tipi di stanziamenti: gli stanziamenti non dissociati (SND) e gli stanziamenti dissociati (SD). Gli stanziamenti non dissociati sono destinati alla copertura finanziaria delle operazioni a carattere annuale (che rispondono al principio dell’annualità del bilancio). Gli stanziamenti dissociati sono stati introdotti per conciliare il principio dell'annualità del bilancio con la necessità di finanziare azioni pluriennali da eseguire su più esercizi.
|
a) |
Gli stanziamenti non dissociati coprono:
Per gli stanziamenti non dissociati, l’importo degli stanziamenti di impegno è identico a quello degli stanziamenti di pagamento. |
|
b) |
Gli stanziamenti dissociati sono destinati a coprire azioni pluriennali e comprendono tutti gli altri stanziamenti in tutti i capitoli eccetto il capitolo 1 della Sezione Commissione. Tali stanziamenti dissociati si scompongono in stanziamenti d’impegno (SI) e stanziamenti di pagamento (SP):
|
1.4.2. Origine degli stanziamenti
La fonte principale degli stanziamenti è il bilancio comunitario dell’esercizio in corso. Tuttavia, esistono altri tipi di stanziamenti che derivano da disposizioni del regolamento finanziario. Essi provengono da esercizi precedenti o da fonti esterne.
1.4.2.1. Stanziamenti definitivi del bilancio comprendenti:
|
— |
Stanziamenti di bilancio iniziali adottati. |
|
— |
Storni: gli stanziamenti possono essere oggetto di storni tra voci secondo le norme precisate agli articoli da 22 a 24 del regolamento finanziario (n. 1605/2002 del 25 giugno 2002). |
|
— |
Bilanci rettificativi: il bilancio approvato può essere modificato o rafforzato mediante un bilancio rettificativo. Le norme pertinenti sono stabilite agli articoli 37 e 38 del regolamento finanziario. |
1.4.2.2. Stanziamenti riportati dall’esercizio precedente o ricostituiti
|
— |
Stanziamenti riportati di diritto: si tratta degli stanziamenti di pagamento non dissociati che beneficiano di un riporto automatico al solo esercizio successivo (non ci sono limiti per la CECA in liquidazione) ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 4, del regolamento finanziario. |
|
— |
Stanziamenti riportati per decisione delle istituzioni: un’istituzione può decidere di riportare stanziamenti iscritti nel bilancio precedente qualora si applichi una delle due alternative seguenti: completamento delle fasi preparatorie (regolamento finanziario, articolo 9, paragrafo 2, lettera a) o adozione tardiva della base giuridica (articolo 9, paragrafo 2, lettera b). Il riporto può riguardare stanziamenti d’impegno e di pagamento (articolo 9, paragrafo 3). |
|
— |
Ricostituzione degli stanziamenti in seguito a disimpegni: si tratta della reiscrizione di stanziamenti d’impegno relativi ai fondi strutturali che sono stati oggetto di disimpegno. Gli importi possono essere reinscritti, in via eccezionale, in caso di errore della Commissione ovvero se indispensabili per il completamento del programma (RF, articolo 157). |
1.4.2.3. Entrate con destinazione specifica
|
— |
Restituzioni: questi stanziamenti provengono dalla restituzione di somme indebitamente pagate, da utili derivanti dalla fornitura di beni/servizi ad altri organismi comunitari, indennità di assicurazione riscosse ed entrate da fitti e vendita di pubblicazioni - gli importi vengono assegnati alla linea cui era imputata la spesa iniziale [RF, articolo 10 e articolo 18, paragrafo 1, lettere e), f), g), h), i) e j)] e beneficiano di un riporto illimitato. |
|
— |
Stanziamenti EFTA: l’accordo sullo Spazio economico europeo prevede una partecipazione finanziaria dei suoi membri ad alcune attività del bilancio comunitario. Le voci di bilancio interessate e gli importi previsti sono pubblicati nell’allegato III del bilancio comunitario. Le linee interessate sono rafforzate dalla partecipazione EFTA. Gli stanziamenti non utilizzati alla fine dell’esercizio sono annullati e restituiti ai paesi SEE. |
|
— |
Entrate da terzi: analogamente a quanto detto in relazione agli stanziamenti EFTA, altri paesi hanno concluso accordi con le Comunità europee che prevedono una partecipazione finanziaria alle attività comunitarie. Gli importi ricevuti sono considerati come entrate provenienti da terzi, assegnati alle pertinenti linee di bilancio (spesso nel quadro della ricerca) e beneficiano di un riporto illimitato [RF, articolo 10 e articolo 18, paragrafo 1, lettere a) e d)]. |
|
— |
Lavori per conto terzi: nel quadro delle loro attività di ricerca, i centri di ricerca comunitari possono effettuare lavori per organismi esterni (RF, art. 161, par. 2). Come le entrate da terzi, i lavori per conto terzi sono destinati ad alcune specifiche voci di bilancio e beneficiano di un riporto illimitato [RF, articolo 10 e articolo 18, paragrafo 1, lettera d)]. |
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— |
Stanziamenti ricostituiti a seguito del riversamento di acconti: si tratta di fondi comunitari rimborsati dai beneficiari. I riversamenti di acconti sono contabilizzati nelle entrate con destinazione specifica (RF, articolo 10 e articolo 18, paragrafo 2), e beneficiano di un riporto illimitato. Nel settore dei fondi strutturali, la reiscrizione è subordinata a una decisione della Commissione (RF, articolo 18, paragrafo 2 e ME, articolo 228). |
1.4.3. Composizione degli stanziamenti autorizzati
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— |
Stanziamenti definitivi del bilancio = stanziamenti di bilancio iniziali adottati + stanziamenti del bilancio rettificativo + storni; |
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— |
Stanziamenti addizionali = entrate con destinazione specifica (cfr. sopra) + stanziamenti riportati dall’esercizio precedente o ricostituiti in seguito a disimpegno; |
|
— |
Totale degli stanziamenti autorizzati = stanziamenti definitivi del bilancio + stanziamenti addizionali; |
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— |
Stanziamenti dell’esercizio (utilizzati per calcolare il risultato di bilancio) = stanziamenti di bilancio definitivi + entrate con destinazione specifica. |
1.5. ESECUZIONE DEL BILANCIO
L’esecuzione del bilancio è disciplinata dal regolamento finanziario, il cui articolo 48, paragrafo 1 stabilisce quanto segue: «La Commissione cura l’esecuzione del bilancio conformemente al presente regolamento finanziario, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti assegnati». L’articolo 50 precisa che la Commissione riconosce alle altre istituzioni i poteri necessari all’esecuzione delle sezioni del bilancio ad esse relative.
1.6. IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE (RAL)
L'introduzione degli stanziamenti dissociati ha dato luogo a un divario tra gli impegni contratti ed i pagamenti effettuati: questa divergenza, che corrisponde agli impegni da liquidare, rappresenta infatti la differenza nel tempo tra il momento in cui gli impegni sono contratti ed il momento in cui i pagamenti corrispondenti sono liquidati.
2. SPIEGAZIONE DELLE RELAZIONI SULL’ESECUZIONE DEL BILANCIO
|
2.1. |
RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO (tabella 1) |
2.1.1. Informazioni generali
Le risorse proprie sono contabilizzate sulla base degli importi accreditati, nel corso dell'esercizio, sui conti aperti a nome della Commissione dalle amministrazioni degli Stati membri. Le entrate comprendono altresì, in caso di un’eccedenza, il risultato dell’esecuzione del bilancio dell’esercizio precedente. Le altre entrate sono iscritte sulla base degli importi effettivamente riscossi nel corso dell’esercizio.
Ai fini del calcolo del risultato dell’esercizio, le spese comprendono i pagamenti su stanziamenti di pagamento dell’esercizio, ai quali si aggiungono gli stanziamenti dello stesso esercizio riportati all’esercizio successivo. I pagamenti effettuati su stanziamenti di pagamento dell’esercizio sono quelli che sono eseguiti dal contabile entro il 31 dicembre dell'esercizio. Per il Fondo europeo agricolo di garanzia, i pagamenti considerati nel risultato di bilancio sono quelli effettuati dagli Stati membri dal 16 ottobre 2007 al 15 ottobre 2008, sempre che l’impegno e l’ordine di pagamento siano pervenuti al contabile al più tardi il 31 gennaio 2009. Le spese del FEAGA possono essere oggetto di una decisione di conformità adottata a seguito di controlli effettuati negli Stati membri.
Il risultato dell’esecuzione del bilancio dell’esercizio comprende due elementi: il saldo delle Comunità europee e il risultato della partecipazione dei paesi dell’EFTA membri del SEE. Ai sensi dell’articolo 15 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 sulle risorse proprie, questo risultato è costituito dalla differenza tra:
|
— |
il totale delle entrate di bilancio riscosse a titolo dell’esercizio |
|
— |
e l’ammontare dei pagamenti effettuati sugli stanziamenti dello stesso esercizio, aumentato dell’importo degli stanziamenti di pagamento dello stesso esercizio riportati all’esercizio successivo. Per i paesi EFTA-SEE, l’importo degli stanziamenti riportati dall’esercizio N all’esercizio N + 1 è noto dopo la chiusura dei conti. Pertanto, nel calcolo del saldo sono inclusi i riporti di stanziamento dall’esercizio N – 1 all’esercizio N. |
Questa differenza è maggiorata o ridotta:
|
— |
del saldo netto risultante dagli annullamenti degli stanziamenti di pagamento riportati dagli esercizi precedenti e dagli eventuali superamenti dell’importo degli stanziamenti non dissociati riportati dall’esercizio precedente dovuti alla variazione dei tassi dell’euro; |
|
— |
e del saldo che risulta dagli utili e dalle perdite di cambio registrati durante l’esercizio. |
Il risultato dell’esecuzione del bilancio viene restituito agli Stati membri nel corso dell’esercizio successivo mediante deduzione delle somme dovute per quell’anno.
Gli stanziamenti riportati dall’esercizio precedente relativi a partecipazioni di terzi e lavori per conto terzi, che per definizione non vengono mai annullati, sono ripresi fra gli stanziamenti aggiuntivi dell’esercizio. Questo spiega la differenza tra gli stanziamenti riportati dall’esercizio precedente ripresi nei rendiconti sull’esecuzione del bilancio 2008 e quelli riportati all’esercizio seguente figuranti nei rendiconti sull’esecuzione del bilancio 2007. Gli stanziamenti di pagamento riutilizzabili e gli stanziamenti ricostituiti a seguito della restituzione di acconti non rientrano nel calcolo del risultato dell’esercizio.
La parte EFTA-SEE degli stanziamenti di pagamento riportati dalle Comunità dal 2008 al 2009 non ha potuto essere inclusa nel saldo dell’esercizio 2008 in quanto il riporto degli stanziamenti corrispondenti è soggetto all’approvazione dell’EFTA, che non verrà data fino a metà 2009.
Gli stanziamenti di pagamento riportati comprendono: riporti automatici e riporti per decisione. È altresì incluso l’incremento di stanziamenti riportati su entrate con destinazione specifica, poiché gli stanziamenti non utilizzati alla fine dell’esercizio sono riportati automaticamente. L’annullamento di stanziamenti di pagamento non utilizzati riportati dall’esercizio precedente attualmente illustra unicamente gli annullamenti concernenti stanziamenti riportati automaticamente e in seguito a decisione.
2.1.2. Riconciliazione tra il risultato dell’esecuzione del bilancio e il risultato economico dell’esercizio 2008
Il risultato economico dell’esercizio presentato a pagina 14 è calcolato in base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato di bilancio si basa tuttavia sulle regole modificate della contabilità di cassa, conformemente al regolamento finanziario. Poiché entrambi sono il risultato delle medesime operazioni sottostanti, si tratta di un controllo utile per verificare la loro corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione, presentando i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra entrate e spese.
RICONCILIAZIONE: RISULTATO ECONOMICO – RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO 2008
|
milioni di euro |
||
|
|
2008 |
2007 |
|
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO |
12 686 |
7 462 |
|
Entrate |
||
|
Diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi |
(4 685) |
(5 036) |
|
Diritti accertati in esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso |
3 485 |
2 543 |
|
Ratei attivi (netti) |
(724) |
(1 068) |
|
Spese |
||
|
Ratei passivi (netti) |
6 353 |
8 814 |
|
Spese dell’esercizio precedente pagate nell’esercizio in corso |
(219) |
(3 635) |
|
Prefinanziamento netto |
(16 446) |
(6 810) |
|
Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio successivo |
(3 914) |
(3 116) |
|
Pagamenti effettuati sugli stanziamenti riportati e annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati |
1 182 |
1 171 |
|
Variazioni negli accantonamenti |
4 316 |
1 395 |
|
Altri |
(88) |
(33) |
|
Risultato economico agenzie + CECA |
(136) |
(145) |
|
RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO |
1 810 |
1 542 |
Elementi di riconciliazione - Entrate
Le entrate effettive di bilancio di un esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso dell’esercizio e gli incassi relativi ai diritti accertati in esercizi precedenti. Pertanto, i diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della riconciliazione.
I ratei attivi netti consistono principalmente in entrate da riscuotere a titolo dei prelievi agricoli, delle risorse proprie e degli interessi e dividendi. Soltanto l’effetto netto, ossia i ratei attivi per l’esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell’esercizio precedente, viene preso in considerazione.
Elementi di riconciliazione - Spese
I ratei passivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi comunitari, ma non ancora comunicate alle Comunità.
Mentre i ratei passivi non sono considerati come spese di bilancio, i pagamenti effettuati nell’esercizio in corso relativamente a fatture registrate in esercizi precedenti fanno parte delle spese di bilancio dell’esercizio in corso.
L’effetto netto dei prefinanziamenti è la combinazione di: 1) nuovi importi di prefinanziamento versati nell’esercizio in corso e contabilizzati come spese di bilancio dell’esercizio; 2) tutti i prefinanziamenti liquidati nel corso dell’esercizio mediante l’accettazione delle spese ammissibili. Questi ultimi rappresentano spese contabili, ma non spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo versamento.
Oltre ai pagamenti effettuati a partire dagli stanziamenti di un esercizio, gli stanziamenti di quell’esercizio riportati all’esercizio seguente devono anch’essi essere inclusi nel calcolo del risultato di bilancio [conformemente all’articolo 15 del regolamento CE, Euratom) n. 1150/2000]. La stesso vale per i pagamenti effettuati nell'esercizio in corso a partire dagli stanziamenti riportati da esercizi precedenti nonché per gli stanziamenti di pagamento inutilizzati e annullati.
Le variazioni negli accantonamenti riguardano stime di fine esercizio registrate nella contabilità di esercizio (principalmente prestazioni per i dipendenti) che non incidono sulla contabilità di bilancio. Gli altri elementi di riconciliazione comprendono diversi elementi quali gli ammortamenti, le acquisizioni di attivi, i pagamenti a titolo di locazioni e le partecipazioni finanziarie, che formano oggetto di un trattamento differente nella contabilità di bilancio e nella contabilità di esercizio.
Infine, il risultato economico delle agenzie e della CECA che sono integrate nel risultato economico consolidato dev’essere escluso, poiché l’esecuzione del bilancio di queste entità non fa parte del risultato di bilancio consolidato.
2.2. CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI DELL’ESERCIZIO 2008 (tabella 2)
Nel bilancio iniziale adottato, firmato dal Presidente del Parlamento europeo il 18 dicembre 2007, l’importo degli stanziamenti di pagamento era fissato a 120 347 milioni di euro, da finanziarsi mediante risorse proprie ammontanti a 118 922 milioni di euro. Occorre notare che le stime delle entrate e delle spese riportate nel bilancio iniziale sono soggette ad adeguamento nel corso nell’esercizio contabile, con la presentazione delle modifiche apportate nei bilanci rettificativi. Gli adeguamenti dei versamenti delle risorse proprie basate sull’RNL degli Stati membri assicurano che le entrate previste siano esattamente pari alle spese previste. In conformità al principio del pareggio, le entrate e le spese di bilancio (stanziamenti di pagamento) devono risultare in pareggio.
Entrate:
Nel corso del 2008 sono stati adottati dieci bilanci rettificativi. Il loro impatto sulle entrate del bilancio 2008 ha prodotto un importo totale finale delle entrate pari a 115 771 milioni di euro, finanziato mediante risorse proprie per un totale di 108 323 milioni di euro (ovvero 10 599 milioni di euro in meno rispetto a quanto inizialmente previsto) e per la restante parte mediante altre entrate. Il minor fabbisogno di risorse proprie è stato determinato da vari fattori, quali l’inclusione di 1 529 milioni di euro relativi all’eccedenza dell’esercizio precedente, nonché le ammende imposte a Microsoft e i relativi interessi bancari pari a un importo totale di 849 milioni di euro. Infine, l’effetto congiunto della riduzione degli stanziamenti di pagamento e dell’aumento delle entrate previste nel bilancio rettificativo n. 9/2008 ha determinato un’ulteriore riduzione delle risorse RNL di 6 936 milioni di euro.
Per quanto riguarda le risorse proprie, occorre notare che la riscossione delle risorse proprie tradizionali ha raggiunto il 102 % degli importi previsti. Ciò è dovuto al fatto che le stime di bilancio sono state modificate al momento della formazione del bilancio rettificativo n. 5/2008 (con una loro riduzione di 212 milioni di euro) e anche al momento della formazione del bilancio rettificativo n. 9/2008 (con una loro riduzione di 1 600 milioni di euro). Tali adeguamenti erano basati, da un lato, sulle nuove previsioni macroeconomiche della primavera 2008, che erano meno ottimistiche di quelle precedenti, e, dall’altro lato, sull’evoluzione dei contributi.
I versamenti IVA e RNL finali degli Stati membri risultavano inoltre molto vicini alla stima di bilancio finale. Le differenze tra gli importi previsti e gli importi effettivamente versati sono dovute alle differenze tra i tassi dell’euro utilizzati a fini del bilancio e i tassi in vigore alla data in cui gli Stati membri che non aderiscono allo SME hanno effettivamente effettuato i loro pagamenti.
Spese:
Il bilancio 2008 rifletteva ancora la transizione da un quadro finanziario a quello successivo. Gli stanziamenti di impegno erano in linea con gli orientamenti di spesa concordati per il nuovo periodo di programmazione 2007-2013, mentre le richieste di pagamento riguardavano ancora in larga misura il quadro finanziario 2000-2006. La quota degli esborsi per i nuovi programmi pluriennali più importanti dovrebbe aumentare rapidamente dal 2009 in poi.
Per quanto riguarda gli impegni, il tasso di esecuzione è stato del 99 % rispetto al bilancio definitivo (99,4 % esclusa la riserva inutilizzata per il Fondo di adeguamento alla globalizzazione) e del 100,2 % rispetto al bilancio iniziale. L’esecuzione ha raggiunto il 99 % dopo i riporti anche nel caso dei programmi nel quadro dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia in cui il tasso di esecuzione effettivo è stato il più basso di tutte le rubriche.
L’aumento del bilancio definitivo rispetto a quello iniziale è stato inferiore all’1 %. Il rafforzamento tramite i bilanci rettificativi è stato pari a un totale di 1 421 milioni di euro, costituito principalmente dalla prevista riprogrammazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo per la pesca (FEP) per un importo totale di 771 milioni di euro, mentre sono stati assegnati 280 milioni di euro al Fondo europeo di solidarietà che per sua natura è una spesa imprevedibile e 240 milioni di euro di rafforzamento della riserva per gli aiuti d’urgenza per le esigenze del nuovo strumento alimentare.
I pagamenti effettuati corrispondevano al 93 % del bilancio iniziale – alla fine è stato raggiunto un tasso di esecuzione del 97 % degli stanziamenti disponibili dopo una riduzione degli stanziamenti di pagamento totali del 4 % e alcuni storni significativi tra le rubriche del quadro finanziario.
Le maggiori riduzioni sono state necessarie per i Fondi strutturali e il Fondo di coesione (4 515 milioni di euro o l’11 % degli stanziamenti disponibili), in quanto i pagamenti intermedi erano ancora subordinati all’approvazione da parte della Commissione dei sistemi di gestione e di controllo per i progetti dei Fondi strutturali e alle proposte per i principali progetti nell’ambito del Fondo di coesione che gli Stati membri devono presentare, e per la rubrica 4 (265 milioni di euro o il 3 % degli stanziamenti disponibili suddivisi in tutta la rubrica) ed è stata effettuata anche una diminuzione di 21 milioni di euro dell’attuale riserva per gli accordi di pesca internazionali.
L’analisi dettagliata degli adeguamenti di bilancio, del relativo contesto, della loro giustificazione e del loro effetto è presentata nella parte A, che contiene una sintesi a livello di esecuzione del bilancio, e nella parte B, che descrive ciascuna rubrica del quadro finanziario, della relazione della Commissione sulla gestione di bilancio e finanziaria per l’esercizio 2008.
2.3. ENTRATE (tabella 3)
Le entrate del bilancio generale delle Comunità europee possono essere suddivise in due categorie principali: risorse proprie e altre entrate. Ciò è stabilito all’articolo 269 del trattato che istituisce le Comunità europee, il quale recita: «Il bilancio, fatte salve le altre entrate, è finanziato integralmente tramite risorse proprie». La maggior parte delle spese del bilancio è finanziata dalle risorse proprie. Le altre entrate rappresentano soltanto una piccola parte dell'insieme del finanziamento.
Esistono tre categorie di risorse proprie: le risorse proprie tradizionali, la risorsa IVA e la risorsa RNL. Le risorse proprie tradizionali comprendono, a loro volta, i diritti agricoli, i contributi zucchero e i dazi doganali. Un meccanismo di correzione degli squilibri di bilancio è altresì parte integrante del sistema delle risorse proprie.
L’assegnazione delle risorse proprie viene effettuata in conformità alle disposizioni stabilite dalla decisione n. 2000/597/CE, Euratom del Consiglio del 29 settembre 2000 relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee. Il 1o marzo 2009 è entrata in vigore una nuova decisione sulle risorse proprie (decisione 2007/436/CE, Euratom del 7 giugno 2007). Tale decisione decorre dal 1o gennaio 2007, tuttavia i suoi effetti finanziari si potranno constatare dall’esercizio finanziario 2009 in quanto si terrà conto degli effetti retroattivi soltanto nell’esercizio contabile 2009.
2.3.1. Risorse proprie tradizionali
Risorse proprie tradizionali: tutti gli importi accertati di RPT devono essere iscritti in uno dei libri contabili tenuti dalle autorità competenti:
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nella contabilità ordinaria di cui all’articolo 6, paragrafo 3, lettera a), del regolamento n. 1150/2000: ogni importo recuperato o garantito, |
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— |
nella contabilità separata di cui all’articolo 6, paragrafo 3, lettera b), del regolamento n. 1150/2000: ogni importo non ancora recuperato e/o non garantito; possono essere iscritti in questa contabilità anche gli importi garantiti ma contestati. |
Per la contabilità separata, gli Stati membri trasmettono alla Commissione un estratto trimestrale, che comprende:
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il saldo ancora da recuperare durante il trimestre precedente, |
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gli importi recuperati durante il trimestre in questione, |
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le rettifiche della base imponibile (rettifiche/annullamenti) durante il trimestre in questione, |
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gli importi inesigibili, |
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il saldo che rimane da recuperare alla fine del trimestre in questione. |
Le informazioni trasmesse dagli Stati membri non consentono di assegnare i recuperi effettuati nel corso dell'esercizio all’anno in cui i crediti hanno avuto origine. Di conseguenza, la colonna dei recuperi su diritti accertati, ripresi nella tabella Sintesi dell’esecuzione del bilancio generale delle entrate di bilancio dell'esercizio 2008, comprende gli importi riscossi nel corso dell'anno nonché l’importo dei crediti annullato e sostituito dal nuovo importo dei crediti dichiarato dagli Stati membri al momento della nuova dichiarazione. I crediti su risorse proprie sono oggetto di una riduzione di valore.
Quando gli importi delle risorse proprie tradizionali ripresi nella contabilità separata sono recuperati, devono essere iscritti sul conto della Commissione presso il tesoro o l’organismo designato, al più tardi il primo giorno lavorativo dopo il 19 del secondo mese successivo a quello durante il quale i diritti sono stati recuperati. Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso spese di riscossione, il 25 % delle risorse proprie tradizionali.
2.3.2. Risorse basate sull’IVA e risorse basate sull’RNL
Le risorse proprie basate sull’IVA derivano dall’applicazione di un’aliquota uniforme, valida per tutti gli Stati membri, alla base imponibile armonizzata dell’IVA, determinata secondo le norme dell’articolo 2, paragrafo 1, lettera c), della decisione del Consiglio del 29 settembre 2000. La base IVA è livellata al 50 % dell’RNL per tutti gli Stati membri.
La risorsa basata sull’RNL è una risorsa variabile destinata a fornire, per uno specifico esercizio, le entrate necessarie alla copertura delle spese che eccedono l’importo riscosso ottenuto dalle risorse proprie tradizionali, dalle risorse IVA e dalle entrate varie. Le entrate risultano dall’applicazione di un tasso uniforme alla somma dell’RNL di tutti gli Stati membri.
Le risorse basate sull’IVA e sull’RNL sono determinate in base alle previsioni sulle basi imponibili IVA e RNL formulate al momento dell’elaborazione del progetto preliminare del bilancio. Successivamente tali previsioni sono sottoposte a revisione; l’aggiornamento è effettuato nel corso dell’esercizio in questione mediante bilancio rettificativo.
I dati effettivi relativi alle basi IVA e RNL sono resi disponibili nel corso dell’esercizio che segue l’esercizio in esame. La Commissione calcola le differenze tra gli importi dovuti dagli Stati membri in funzione delle basi imponibili effettive e le somme effettivamente versate in base alle previsioni (riviste). La Commissione esige il versamento dei saldi IVA e RNL, sia positivi sia negativi, da parte degli Stati membri il 1o dicembre dell’esercizio che segue l’esercizio in questione. Durante i quattro esercizi successivi possono ancora essere apportate correzioni alle basi imponibili effettive dell’IVA e dell’RNL, salvo che sia emessa una riserva. I saldi calcolati anteriormente vengono adeguati e la differenza viene richiesta contemporaneamente ai saldi IVA e RNL per l’esercizio precedente.
Nell’ambito dei controlli delle dichiarazioni IVA e dei dati RNL la Commissione può notificare agli Stati membri eventuali riserve in merito a determinati punti che potrebbero avere un’incidenza sui rispettivi contributi in termini di risorse proprie. Tali riserve potrebbero essere dovute, ad esempio, alla mancanza di dati attendibili o alla necessità di sviluppare una metodologia adeguata. Queste riserve devono essere considerate come potenziali crediti esigibili dagli Stati membri per importi incerti, poiché il loro impatto finanziario non può essere stimato accuratamente. Quando è possibile determinare l’importo esatto, si procede ad esigere le corrispondenti risorse basate sull’IVA o sull’RNL nell’ambito dei saldi IVA e RNL o mediante singole richieste di fondi.
2.3.3. Correzione britannica
Questo meccanismo riduce i versamenti di risorse proprie del Regno Unito proporzionalmente al suo «squilibrio di bilancio» ed aumenta i versamenti di risorse proprie degli altri Stati membri nella stessa proporzione. Il meccanismo di correzione degli squilibri di bilancio a favore del Regno Unito è stato istituito dal Consiglio europeo di Fontainebleau (giugno 1984) e con la risultante decisione relativa alle risorse proprie del 7 maggio 1985. Lo scopo di questo meccanismo era di ridurre lo squilibrio di bilancio del Regno Unito tramite una riduzione dei suoi versamenti alle Comunità.
Ulteriori informazioni sull’esecuzione delle entrate sono contenute nella relazione sulla gestione di bilancio e finanziaria per l’esercizio 2008.
2.4. SPESE (tabelle da 4 a 13)
2.4.1. Quadro finanziario 2007-2013
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milioni di euro |
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2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
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1. |
Crescita sostenibile |
53 979 |
57 653 |
59 700 |
61 782 |
63 638 |
66 628 |
69 621 |
|
2. |
Conservazione e gestione delle risorse naturali |
55 143 |
59 193 |
59 639 |
60 113 |
60 338 |
60 810 |
61 289 |
|
3. |
Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia |
1 273 |
1 362 |
1 523 |
1 693 |
1 889 |
2 105 |
2 376 |
|
4. |
L’UE come attore globale |
6 578 |
7 002 |
7 440 |
7 893 |
8 430 |
8 997 |
9 595 |
|
5. |
Amministrazione |
7 039 |
7 380 |
7 699 |
8 008 |
8 334 |
8 670 |
9 095 |
|
6. |
Compensazioni |
445 |
207 |
210 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Stanziamenti d’impegno |
124 457 |
132 797 |
136 211 |
139 489 |
142 629 |
147 210 |
151 976 |
|
|
Stanziamenti di pagamento totali |
122 190 |
129 681 |
123 858 |
133 505 |
133 452 |
140 200 |
142 408 |
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Questa sezione illustra le principali categorie di spesa delle Comunità europee, secondo la classificazione per rubrica del quadro finanziario 2007-2013. L’esercizio 2008 è stato il secondo ad essere compreso nel quadro finanziario 2007-2013. Il massimale complessivo degli stanziamenti d’impegno per il 2008 si stabilisce a 132 797 milioni di euro, pari all’1,06 % dell’RNL. Il corrispondente massimale complessivo degli stanziamenti di pagamento ammonta a 129 681 milioni di euro, ossia all’1,03 % dell’RNL. La tabella di cui sopra presenta il quadro finanziario a prezzi correnti previsto per il 2013.
Rubrica 1 – Crescita sostenibile
Questa rubrica è costituita da due componenti separate ma interconnesse:
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— |
1a. Competitività per la crescita e l’occupazione, comprendente la spesa per la ricerca e l’innovazione, l’istruzione e la formazione, le reti transeuropee, la politica sociale, il mercato interno e le politiche d’accompagnamento. |
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— |
1b. Coesione per la crescita e l’occupazione, mirante ad accrescere la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, integrare la strategia dell’UE per lo sviluppo sostenibile al di fuori delle regioni meno prospere e sostenere la cooperazione interregionale. |
Rubrica 2 – Conservazione e gestione delle risorse naturali
La rubrica 2 comprende la politica agricola comune e la politica comune della pesca, lo sviluppo rurale e le misure ambientali, ed in particolare Natura 2000. L’importo destinato alla politica agricola comune rispecchia l’accordo raggiunto al Consiglio europeo di Bruxelles dell’ottobre 2002.
Rubrica 3 – Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia
La nuova rubrica 3 (Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia) rispecchia la crescente importanza attribuita ad alcuni settori in cui sono stati assegnati all’Unione nuovi compiti – giustizia e affari interni, protezione delle frontiere, politica di asilo e immigrazione, sanità pubblica e protezione dei consumatori, cultura, gioventù, informazione e dialogo con i cittadini. È costituita da due componenti:
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— |
3a. Libertà, sicurezza e giustizia |
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— |
3b. Cittadinanza |
Rubrica 4 – L’UE come attore globale
La rubrica 4 comprende tutte le azioni esterne, inclusi gli strumenti di preadesione. Mentre la Commissione aveva proposto di integrare il Fondo europeo di sviluppo (FES) nel quadro finanziario, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno concordato di lasciarlo fuori.
Rubrica 5 - Amministrazione
Questa rubrica copre le spese amministrative di tutte le istituzioni, le pensioni e le scuole europee. Per le istituzioni diverse dalla Commissione, tali costi costituiscono il totale delle loro spese, mentre le agenzie e gli altri organismi hanno sia spese amministrative che spese operative.
Rubrica 6 – Compensazioni
In conformità all’accordo politico secondo cui i nuovi Stati membri non dovrebbero diventare contribuenti netti al bilancio immediatamente dopo l’adesione, è stata prevista una compensazione a titolo di questa rubrica. Il relativo importo è stato ricostituito sotto forma di trasferimenti ai nuovi Stati membri al fine di equilibrare le rispettive entrate e contributi di bilancio.
2.4.2. Settori
Nel quadro dell’utilizzo del sistema di gestione basato sulle attività (ABM), la Commissione applica un bilancio basato sulle attività (ABB) per i propri processi di gestione e pianificazione. L’ABB comporta una struttura di bilancio in cui i titoli del bilancio corrispondono ai settori, e i capitoli alle attività.
L’ABB ha lo scopo di fornire un quadro chiaro per tradurre gli obiettivi delle politiche della Commissione in azioni mediante strumenti legislativi, finanziari o di altro tipo. Strutturando il lavoro della Commissione in termini di attività si ottiene un quadro chiaro degli impegni della Commissione, definendo nel contempo un quadro comune per l'identificazione delle priorità. Nell’ambito della procedura di stesura del bilancio le risorse vengono assegnate in base alle priorità, utilizzando le attività come elementi fondamentali ai fini del bilancio. Stabilendo un tale collegamento tra le attività e le risorse ad esse destinate, l’ABB ha lo scopo di incrementare l’efficienza e l’efficacia dell’uso delle risorse all’interno della Commissione.
Il settore può essere definito come un raggruppamento omogeneo di attività che costituiscono parte integrante del lavoro della Commissione e sono rilevanti ai fini del processo decisionale. Sono stati individuati complessivamente 31 settori, ciascuno dei quali in generale corrisponde a una DG e comprende mediamente circa 6 o 7 attività specifiche. Tali settori sono principalmente operativi, giacché le loro attività fondamentali sono destinate a un beneficiario terzo, ciascuno all’interno del rispettivo ambito di attività. Il bilancio operativo viene completato con le spese amministrative e il personale necessari per ciascun settore.
Ulteriori informazioni sull’esecuzione delle spese sono contenute nella relazione sulla gestione di bilancio e finanziaria per l’esercizio 2008.
2.5. ISTITUZIONI E AGENZIE (tabelle da 14 a 18)
Le relazioni consolidate sull'esecuzione del bilancio generale delle Comunità europee comprendono, come per gli esercizi precedenti, l’esecuzione del bilancio di tutte le istituzioni, poiché all’interno del bilancio delle Comunità si ha un bilancio separato per ciascuna istituzione.
All’interno del bilancio delle Comunità non è previsto un bilancio separato per le agenzie, in quanto esse sono parzialmente sovvenzionate da finanziamenti del bilancio comunitario. Al fine di fornire tutti i dati contabili pertinenti relativi alle agenzie, la parte contabile dei conti annuali consolidati consta di relazioni separate in merito all’esecuzione dei singoli bilanci delle agenzie tradizionali consolidate. Tali relazioni includono:
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— |
una tabella relativa alle entrate di bilancio, che riporta l’importo stanziato a carico del bilancio della Commissione, |
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— |
due tabelle relative alle spese di bilancio (impegni, pagamenti) con i dati dettagliati per agenzia e la ripartizione fra stanziamenti addizionali e stanziamenti di bilancio, |
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— |
in calce a ciascuna tabella, è stato inserito un totale parziale che fornisce informazioni sulla portata del finanziamento complessivo delle agenzie per tipo di spesa/entrata, |
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— |
una tabella relativa al risultato dell’esecuzione del bilancio, in cui confluisce il risultato di bilancio delle agenzie assieme a quello delle Comunità (eliminando i finanziamenti erogati sulla spesa comunitaria e quelli ricevuti come parte delle entrate delle agenzie). |
(1) Ai sensi dell’articolo 83 dello statuto del personale [regolamento (CEE, Euratom, CECA) n. 259/68 del Consiglio, del 29 febbraio 1968, modificato], gli Stati membri sono responsabili in solido delle pensioni.
(2) Il 18 dicembre 2008 il Parlamento europeo ha adottato il bilancio, che prevede il pagamento delle passività a breve termine delle Comunità con risorse proprie, ottenute dagli Stati membri o ad essi richieste nel 2009.
(3) Include la liquidità del Fondo di garanzia (cfr. nota 2.11)
(4) Dopo l’eliminazione degli importi AMF
(5) Il valore limite superiore si riferisce al prestito a tasso fisso coperto da swap su tasso d’interesse (cfr. nota 2.8.2).
(6) Il valore limite superiore si riferisce al prestito a tasso fisso coperto da swap su tasso d'interesse (cfr. nota 2.8.2).
(7) con applicazione del coefficiente di correzione («cc»)
(8) corrisposto per i primi tre anni dalla partenza
(9) Agenzia posta in liquidazione il 31 dicembre 2008
(10) Consolidata per la prima volta nel 2008
(11) Organismo decentrato dell’Unione europea istituito nell’ambito del pilastro «Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale»
(12) Occorre notare che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, potrebbe sembrare che alcuni dati finanziari contenuti in queste tabelle di bilancio non quadrino.
(13) compresi gli stanziamenti riportati e le entrate con destinazione specifica
(14) compresi gli stanziamenti riportati e le entrate con destinazione specifica
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13.11.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 273/122 |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ DELLA CORTE PRESENTATA AL PARLAMENTO EUROPEO ED AL CONSIGLIO
(2009/C 273/02)
I. Conformemente alle disposizioni dell’articolo 248 del trattato, la Corte ha controllato:
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a) |
i «conti annuali delle Comunità europee», che comprendono i «rendiconti finanziari consolidati» (1) e le «relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio» (2) per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2008; |
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b) |
la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti. |
Responsabilità della direzione
II. A norma degli articoli da 268 a 280 del trattato e del regolamento finanziario, la direzione (3) è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei «conti annuali delle Comunità europee» e della legittimità e regolarità delle operazioni che ne sono alla base.
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a) |
La responsabilità della direzione relativa ai «conti annuali delle Comunità europee» riguarda i seguenti aspetti: la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di criteri contabili appropriati basati sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (4) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. A norma dell'articolo 129 del regolamento finanziario, la Commissione approva i «conti annuali delle Comunità europee» dopo che il contabile della Commissione li ha consolidati, in base alle informazioni fornite dalle altre istituzioni (5) e organismi (6), e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l'altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria delle Comunità europee. |
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b) |
Il modo in cui la direzione esercita la propria responsabilità per quanto riguarda la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti dipende dalle modalità di esecuzione del bilancio. Nel caso della gestione centralizzata diretta, le funzioni di esecuzione sono svolte dai servizi della Commissione. Le funzioni di esecuzione sono delegate agli Stati membri nel quadro della gestione concorrente, ai paesi terzi nell’ambito della gestione decentrata e ad altri organismi nel contesto della gestione centralizzata indiretta. In caso di gestione congiunta, le funzioni di esecuzione sono espletate in parte dalla Commissione e in parte da organizzazioni internazionali (articoli da 53 a 57 del regolamento finanziario). Le funzioni di esecuzione devono rispettare il principio della sana gestione finanziaria, che richiede la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un controllo interno efficace ed efficiente, una supervisione adeguata e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati. Indipendentemente dalla modalità di esecuzione applicata, la Commissione ha la responsabilità finale per quanto riguarda la legittimità e la regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti delle Comunità europee (articolo 274 del trattato). |
Responsabilità dell'organo di controllo
III. È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una dichiarazione, basata sull’audit espletato, concernente l’affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte ha svolto l'audit in base ai principi internazionali di audit e al codice deontologico dell'IFAC e ai principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell'INTOSAI, nella misura in cui risultino applicabili al contesto comunitario. Tali principi richiedono che la Corte pianifichi e svolga l’audit per ottenere la garanzia ragionevole che i «conti annuali delle Comunità europee» sono privi di inesattezze rilevanti e che le relative operazioni sono legittime e regolari.
IV. L’audit prevede che vengano esperite procedure per ottenere elementi comprovanti gli importi e le note esplicative presentate nei conti consolidati, nonché la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure dipende dal giudizio professionale dell’auditor, fra le cui competenze rientra anche la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti dei conti consolidati e di significative inosservanze del quadro giuridico comunitario, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. L’auditor, nell’effettuare tali valutazioni del rischio, esamina l’adeguatezza del controllo interno ai fini delle preparazione e della fedele presentazione dei conti consolidati nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti, al fine di definire procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comprende anche una valutazione dell’idoneità dei criteri contabili utilizzati e della plausibilità delle stime contabili effettuate e una valutazione della presentazione complessiva dei conti consolidati e delle relazioni annuali di attività.
V. Nel quadro delle «Entrate», l’audit della Corte relativo alle risorse proprie basate sull’ «Imposta sul valore aggiunto» (IVA) e sul «Reddito nazionale lordo» (RNL) prende innanzitutto in esame gli aggregati macroeconomici preparati dagli Stati membri e trasmessi alla Commissione e poi valuta i sistemi da essa utilizzati per l’elaborazione dei dati fino al momento in cui questi ultimi vengono inglobati nei conti definitivi e sono stati ricevuti i contributi versati dagli Stati membri. Per le risorse proprie tradizionali, la Corte esamina i conti delle autorità doganali e analizza il flusso di diritti sottoposti alla vigilanza doganale fino al momento in cui gli importi sono registrati nei conti definitivi e ricevuti dalla Commissione.
VI. La Corte ritiene di disporre di elementi probatori sufficienti e adeguati su cui basare la propria dichiarazione di affidabilità.
Parere sull'affidabilità dei conti
VII. A parere della Corte, i «conti annuali delle Comunità europee» presentano un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria delle Comunità europee al 31 dicembre 2008 e dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa delle stesse per l'esercizio concluso a tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.
VIII. Senza rimettere in discussione il giudizio espresso al paragrafo VII, la Corte sottolinea che, in parte a causa di un quadro giuridico e finanziario complesso, le debolezze dei sistemi contabili rischiano ancora di compromettere la qualità delle informazioni finanziarie di talune direzioni generali della Commissione (in particolare per i prefinanziamenti, la relativa separazione degli esercizi e le fatture/dichiarazioni di spesa) e di quelle relative alle immobilizzazioni del Programma europeo di radionavigazione via satellite Galileo.
Parere sulla legittimità e regolarità delle operazioni alla base dei conti
IX. A parere della Corte, le «Entrate», gli impegni per tutti i gruppi di politiche e i pagamenti alla base dei conti per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 per i gruppi di politiche «Istruzione e cittadinanza» e «Spese amministrative e di altra natura» sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittimi e regolari.
X. A parere della Corte,
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a) |
i pagamenti alla base dei conti per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 per il gruppo di politiche «Agricoltura e risorse naturali», ad eccezione dello Sviluppo rurale, sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. Per questo gruppo di politiche, il Sistema integrato di gestione e controllo (SIGC) continua generalmente ad essere efficace. Occorre affrontare alcune questioni in determinati settori, in particolare per quanto riguarda lo Sviluppo rurale, per limitare il rischio di spese irregolari; |
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b) |
i pagamenti alla base dei conti per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 per il gruppo di politiche «Affari economici e finanziari», ad eccezione delle spese relative al Sesto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (6° PQ) in questo gruppo di politiche, sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. Per questo gruppo di politiche, i sistemi di supervisione e controllo per il settore «Impresa», principalmente a causa delle debolezze relative al 6° PQ, sono parzialmente efficaci nel prevenire o individuare e correggere gli errori. |
XI. A parere della Corte, i pagamenti alla base dei conti per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 per i gruppi di politiche «Coesione», «Ricerca, energia e trasporti» e «Aiuti esterni, sviluppo e allargamento» sono inficiati da errori in misura rilevante, anche se a diversi livelli. Per i suddetti gruppi di politiche, eccetto che per il gruppo «Coesione», i sistemi di supervisione e controllo sono parzialmente efficaci nel prevenire o individuare e correggere i rimborsi di spese sovradichiarate o non ammissibili. Per il gruppo di politiche «Coesione», i sistemi degli Stati membri per la rettifica degli errori rilevati dai controlli nazionali sono, nella maggior parte dei casi, almeno parzialmente efficaci.
XII. La Corte ribadisce che obblighi giuridici complicati o poco chiari (come nel caso dei criteri di ammissibilità) incidono in maniera significativa sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti le spese nei gruppi di politiche «Agricoltura e risorse naturali», con particolare riferimento allo Sviluppo rurale, «Coesione», «Ricerca, energia e trasporti» e «Affari economici e finanziari», in particolare la spesa relativa al 6° PQ.
XIII. La Corte constata ulteriori progressi nei sistemi di supervisione e controllo della Commissione, in particolare per quel che riguarda l'impatto delle riserve formulate sulla garanzia fornita nelle dichiarazioni dei direttori generali e, una maggiore coerenza di tali dichiarazioni con le constatazioni della Corte. La Corte rileva tuttavia che la Commissione non ha ancora potuto dimostrare l'efficacia delle sue azioni intese a migliorare i sistemi di supervisione e controllo nel limitare il rischio di errore nei gruppi di politiche e attività menzionate nei paragrafi X e XI.
24 settembre 2009
Vítor Manuel DA SILVA CALDEIRA
Presidente
Corte dei conti europea
12, rue Alcide De Gasperi, L-1615 Lussemburgo
(1) I «rendiconti finanziari consolidati» comprendono lo stato patrimoniale, il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni dell’attivo netto, una sintesi dei criteri contabili significativi e altre note esplicative (compresa l'informativa per settore di attività).
(2) Le «relazioni consolidate sull'esecuzione del bilancio» comprendono le relazioni consolidate sull'esecuzione del bilancio, una sintesi dei principi di bilancio e altre note esplicative.
(3) A livello delle istituzioni e degli organismi europei, il termine «direzione» designa i Membri delle istituzioni, i direttori delle agenzie, gli ordinatori delegati e sottodelegati, i contabili e il personale direttivo delle unità finanziarie, di audit o di controllo. A livello degli Stati membri e beneficiari, la direzione comprende gli ordinatori, i contabili e i dirigenti delle autorità di pagamento, degli organismi di certificazione e degli organismi attuatori.
(4) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione si ispirano ai principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards — IPSAS) definiti dall'International Federation of Accountants (IFAC) o, in loro assenza, ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards — IAS/International Financial Reporting Standards — IFRS) sanciti dall'organismo internazionale di normalizzazione contabile (International Accounting Standards Board — IASB). Conformemente al regolamento finanziario, i «rendiconti finanziari consolidati» per l'esercizio 2008 sono redatti (come è stato il caso a partire dall'esercizio 2005) in base a queste norme contabili, adottate dal contabile della Commissione, che adattano i principi della contabilità per competenza allo specifico contesto comunitario, mentre le «relazioni consolidate sull'esecuzione del bilancio» si basano ancora principalmente sui movimenti di tesoreria.
(5) Prima dell'adozione dei conti annuali da parte delle istituzioni, il contabile di ciascuna istituzione appone la propria firma, attestando in tal modo di avere la ragionevole certezza che i conti forniscono un'immagine fedele della situazione finanziaria dell'istituzione (articolo 61 del regolamento finanziario).
(6) I conti annuali sono redatti dai rispettivi direttori e trasmessi al contabile della Commissione assieme al parere del consiglio di amministrazione interessato. Inoltre, i rispettivi contabili appongono la propria firma, attestando di avere la ragionevole certezza che i conti forniscono un'immagine fedele della situazione finanziaria degli organismi in questione (articolo 61 del regolamento finanziario).