ISSN 1725-2466

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 66

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

52o anno
20 marzo 2009


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

 

PARERI

 

Consiglio

2009/C 066/01

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di stabilità aggiornato della Germania, 2008-2012

1

2009/C 066/02

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di convergenza aggiornato dell'Ungheria, 2008-2011

6

2009/C 066/03

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di stabilità aggiornato di Malta, 2008-2011

12

2009/C 066/04

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di convergenza aggiornato della Polonia, 2008-2011

17

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2009/C 066/05

Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 )

22

2009/C 066/06

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.5408 — Fortress/Unicredit/Torre) ( 1 )

23

2009/C 066/07

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.5451 — CNP Assurances/CNP Unicredit Life) ( 1 )

23

2009/C 066/08

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.5253 — Sanofi-Aventis/Zentiva) ( 1 )

24

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2009/C 066/09

Tassi di cambio dell'euro

25

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2009/C 066/10

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

26

2009/C 066/11

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

30

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione

2009/C 066/12

Comunicato del governo francese concernente la direttiva 94/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi (Avviso relativo alla richiesta di concessione per la ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi detta Concession de Nesles)  ( 1 )

33

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

PARERI

Consiglio

20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/1


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di stabilità aggiornato della Germania, 2008-2012

(2009/C 66/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce le Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato della Germania, relativo al periodo 2008-2012.

(2)

Essendo un'economia fortemente orientata alle esportazioni e specializzata in beni di investimento, la Germania è gravemente colpita dalla recessione mondiale. La crescita reale del PIL è rallentata bruscamente nel 2008 a causa di una crescita più lenta delle esportazioni. Alcuni istituti finanziari, comprese le Landesbanken, sono incorsi in perdite consistenti a causa della crisi finanziaria. L'impatto diretto della crisi finanziaria sull'economia è stato tuttavia limitato grazie a bilanci societari complessivamente sani, ad una forte competitività di prezzo e al fatto che il mercato degli alloggi in Germania non sta subendo variazioni. Le principali sfide a breve termine sono ripristinare la fiducia nel settore finanziario, garantire alle imprese l'accesso ai finanziamenti, facilitare gli aggiustamenti nel mercato del lavoro per fronteggiare la disoccupazione crescente e rafforzare la domanda interna. Grazie al risanamento finanziario realizzato, il bilancio delle amministrazioni pubbliche è stato prossimo al pareggio nel 2007 e nel 2008. In questo contesto la Germania ha adottato due pacchetti di stimolo fiscale nell'autunno 2008 e nel gennaio 2009 volti a sostenere il consumo privato, a promuovere gli investimenti pubblici e privati, a garantire l'accesso ai finanziamenti, ad evitare licenziamenti e a migliorare l'accesso alla formazione, e che includono misure di sostegno dell'industria automobilistica. I cali delle entrate e gli incrementi di spesa determinati da tali misure e dagli stabilizzatori automatici porteranno ad un disavanzo pubblico. Le passività potenziali derivanti da salvataggi di banche su larga scala comportano inoltre rischi aggiuntivi per il bilancio. Un quadro di bilancio efficace contribuirà a sostenere il risanamento finanziario una volta passata la crisi.

(3)

Lo scenario macroeconomico sotteso all'addendum di gennaio prevede che la crescita reale del PIL scenda dall'1,25 % nel 2008 a – 2,25 % nel 2009 prima di risalire all'1,25 % a partire dal 2010. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili (2), questo scenario sembra basarsi su ipotesi di crescita plausibili fino al 2009 e su ipotesi piuttosto ottimistiche a partire dal 2010. In particolare, la prevista ripresa dei consumi privati nel 2010 potrebbe risultare più modesta qualora la crisi economica provocasse una contrazione più drastica dell'occupazione. Le proiezioni macroeconomiche tengono conto delle misure di stimolo adottate, ma non ne quantificano l'impatto economico previsto. Le proiezioni del programma per quanto riguarda l'inflazione sembrano realistiche.

(4)

Le previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 stimano il disavanzo pubblico allo 0,1 % del PIL nel 2008, a fronte di un obiettivo di 0,5 % del PIL stabilito nell'aggiornamento del programma del dicembre 2007. Questo risultato migliore del previsto è stato determinato da consistenti entrate inattese registrate nonostante la riforma delle imposte societarie e un taglio delle aliquote dei contributi previdenziali. Il gettito più elevato delle imposte dirette riflette una crescita più forte dei salari e dell'occupazione con i connessi effetti di fiscal drag. Una parte delle entrate aggiuntive è stata utilizzata per finanziare la riduzione delle aliquote dei contributi previdenziali e spese supplementari. La spesa è stata di 0,75 % del PIL superiore al previsto soprattutto a causa di misure una tantum in rapporto con operazioni di salvataggio di banche e spese più elevate per le prestazioni pensionistiche a seguito di variazioni ad hoc della formula di aggiustamento delle pensioni.

(5)

L'obiettivo per il saldo delle amministrazioni pubbliche nel 2009 è un disavanzo del 3 % del PIL, che è in linea con le previsioni intermedie dei servizi della Commissione. L'ampliamento del disavanzo riflette perdite di gettito fiscale e spese più elevate a causa degli stabilizzatori automatici (circa 1,5 % del PIL) e misure di stimolo adottate in risposta alla crisi (circa 1,5 % del PIL). Il rapporto spesa/PIL dovrebbe crescere di 2,5 punti percentuali, mentre il rapporto entrate/PIL scenderebbe di 0,5 punti percentuali. Il disavanzo strutturale (ricalcolato dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni fornite nel programma) dovrebbe crescere di circa 1,5 punti percentuali.

(6)

L'obiettivo di bilancio a medio termine (OMT) consiste nel mantenere un bilancio delle amministrazioni pubbliche prossimo al pareggio in termini strutturali (corretto per il ciclo al netto di misure una tantum e di altre misure temporanee). In base al programma ciò implica un disavanzo strutturale di 0-0,5 % del PIL. L'OMT non dovrebbe essere raggiunto nell'ambito del periodo di riferimento del programma. Il risanamento finanziario riprende tuttavia dopo che il disavanzo ha raggiunto un picco del 4 % del PIL, al di sopra del valore di riferimento del trattato, nel 2010, per poi scendere al 3 % del PIL nel 2011 e al 2,5 % nel 2012. Le proiezioni contenute nell'addendum di gennaio sono basate su uno scenario di politiche invariate ed implicano un risanamento basato soprattutto sulla spesa dopo il 2010. Il rapporto entrate/PIL dovrebbe diminuire di 1,5 punti percentuali nel periodo 2008-2010 scendendo al 42,5 %, restare a tale livello nel 2011 e risalire nel 2012 di 0,5 punti percentuali. Il rapporto spesa/PIL salirà di 2,5 punti percentuali tra il 2008 e il 2010 per poi diminuire successivamente di 1 punto percentuale.

L'andamento delle entrate e delle spese nel 2010 è influenzato soprattutto dalle misure di stimolo fiscale adottate in risposta alla crisi. Le misure su cui si baserà il processo di risanamento dopo il 2010 non sono specificate. La scadenza di talune misure di stimolo e il fondo di rimborso del debito potrebbero sostenere gli sforzi di risanamento. I disavanzi in crescita, una crescita nominale del PIL inferiore e gli aggiustamenti stock/flussi nel 2008, che riflettono soprattutto operazioni di salvataggio di banche, contribuiscono ad un incremento del rapporto debito/PIL di 7 punti percentuali nel periodo di riferimento del programma fino al 72,5 % del PIL.

(7)

I risultati di bilancio sono soggetti al rischio che i dati reali si rivelino peggiori delle previsioni, in particolare a partire dal 2010. In primo luogo le ipotesi macroeconomiche sottese sono soggette ad incertezza per quanto riguarda la durata, la portata e l'impatto della crisi finanziaria. Esse appaiono piuttosto favorevoli soprattutto per il 2010 e gli anni successivi, quando una rapida ripresa dovrebbe riportare la crescita reale del PIL al suo livello potenziale. In secondo luogo, un rischio gravante sulla proiezione è la potenziale mancanza di impegno sufficiente ad esercitare una disciplina di spesa a tutti i livelli di governo. In terzo luogo, rischi considerevoli derivano dalla mancanza di informazioni sulle misure per sostenere il previsto risanamento dopo il 2010, in particolare data la natura permanente di una parte consistente delle misure di stimolo fiscale. Considerati i rischi negativi gravanti sugli obiettivi in materia di disavanzo, anche l'andamento del rapporto debito/PIL può risultare meno favorevole del previsto. Rischi aggiuntivi per i conti pubblici riguardano le implicazioni dirette della crisi finanziaria, in particolare eventuali ulteriori iniezioni di capitale e potenziali nazionalizzazioni di banche (con un impatto sul debito, sebbene un qualche effetto sul disavanzo non possa essere escluso) o concessioni di garanzie a favore di banche (che influenzerebbero il disavanzo e il debito solo se e quando attivate).

(8)

L'impatto a lungo termine dell'invecchiamento sul bilancio è prossimo alla media UE, anche se l'aumento della spesa pensionistica appare leggermente inferiore rispetto a quello di numerosi altri paesi a seguito delle riforme delle pensioni già introdotte. Sebbene la posizione di bilancio nel 2008 stimata nell'addendum contribuirebbe a compensare parzialmente l'impatto a lungo termine dell'invecchiamento della popolazione sul bilancio, si verificherebbe il contrario se si avverassero le proiezioni di bilancio. Inoltre, il rapporto debito lordo/PIL è attualmente al di sopra del valore di riferimento indicato dal trattato. Il conseguimento di avanzi primari elevati a medio termine contribuirebbe a contenere i rischi medi che pesano sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. I suddetti rischi derivanti dai regimi di stabilizzazione del settore finanziario (ad esempio ricapitalizzazione, garanzie) posti in atto dalla Germania potrebbero avere un impatto negativo sulla sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine, soprattutto a causa del loro impatto sul debito pubblico, sebbene una parte del costo del sostegno pubblico potrebbe essere recuperata in futuro.

(9)

Nonostante la complessiva solidità delle finanze pubbliche e delle regole di bilancio, vi sono tuttora spazi per migliorare il quadro istituzionale di bilancio della Germania. Il Consiglio approva i progressi compiuti ai fini dell'istituzione di una nuova regola di bilancio che prevede un limite dello 0,35 % del PIL per il disavanzo strutturale federale in tempi normali e bilanci dei Länder strutturalmente in equilibrio. La regola deve essere inserita nella costituzione tedesca durante l'attuale legislatura e diventare operativa entro il 2011, con periodi transitori fino al 2015 per il governo federale e fino al 2019 per i Länder. Il governo prevede inoltre un riesame approfondito del sistema di contabilità del bilancio federale, con un maggiore accento sulla valutazione delle entrate e delle spese in funzione dei risultati.

(10)

Per stabilizzare il settore finanziario, le autorità tedesche hanno istituito un Fondo di stabilizzazione del mercato finanziario operativo fino alla fine del 2009, la cui funzione consiste nel fornire capitale (80 Mrd EUR, circa il 3 % del PIL) e garanzie di credito (400 Mrd EUR, circa il 16 % del PIL). Già nel 2007 e nel 2008 il governo tedesco a livello federale e regionale è stato coinvolto in operazioni di salvataggio di banche su larga scala, fornendo capitale e garanzie. Inoltre, nel 2008 il governo tedesco ha offerto una garanzia illimitata per tutti i depositi bancari privati. Sono in discussione ulteriori iniziative per liberare i bilanci delle banche da attività tossiche. Le passività potenziali derivanti da queste misure di salvataggio suscitano rischi aggiuntivi per il bilancio.

(11)

In linea con il piano europeo di ripresa economica concordato in dicembre dal Consiglio europeo, la Germania ha deciso un consistente stimolo fiscale per il biennio 2009-2010 (circa 3,5 % del PIL in due anni) che viene giudicato una risposta adeguata alla recessione economica. Le misure mirano soprattutto a sostenere i redditi e gli investimenti privati e pubblici, ad evitare i licenziamenti e a migliorare la formazione, a favorire l'afflusso di crediti alle società e a sostenere l'industria automobilistica. Esse sono grosso modo in linea con il piano europeo di ripresa economica, essendo mirate e tempestive, anche se lo stimolo è piuttosto concentrato nella seconda parte del programma. Mentre alcune delle misure sono di natura temporanea, una parte sostanziale è peraltro permanente. Non è pertanto garantita la piena reversibilità delle misure adottate in risposta alla crisi. Tuttavia, il previsto piano di rimborso del debito e la nuova regola di bilancio favorirà il necessario processo di risanamento finanziario una volta passata la crisi. La ripresa sarà supportata da misure strutturali quali il supporto all'innovazione per il settore privato, il miglioramento dei servizi di collocamento e dell'accesso alla banda larga nel quadro della prevista strategia della banda larga. Queste misure sono connesse al calendario di riforme a medio temine e alle raccomandazioni specifiche per paese proposte dalla Commissione il 28 gennaio 2009 nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione. Modifiche temporanee alle procedure di appalti pubblici mirano ad accelerare gli investimenti in infrastrutture.

(12)

Per fronteggiare la recessione economica, la politica di bilancio globale nel 2009 e nel 2010 è espansionista. Nel secondo anno il disavanzo dovrebbe superare il valore di riferimento. Il programma mira ad un miglioramento strutturale sostanziale (di 1 punto percentuale) per il 2011 e ad un ulteriore passo avanti, per quanto più contenuto, per il 2012. Mentre il ritmo di riduzione del disavanzo è ampiamente in linea con il patto di stabilità e crescita, nel periodo di riferimento del programma non verrebbe raggiunto un margine di sicurezza sufficiente ad impedire il superamento del limite del 3 % del PIL per il disavanzo ed il percorso di risanamento definito è soggetto a rischi considerevoli. Infine, il rapporto debito/PIL è in crescita lungo il periodo di riferimento del programma, in conseguenza della politica espansionista del 2009 e del 2010 e delle operazioni finanziarie relative ai salvataggi di banche.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma presenta delle lacune per quanto riguarda i dati obbligatori e facoltativi (3).

Nel complesso si può concludere che sfruttando il risanamento precedente e il raggiungimento di un saldo prossimo al pareggio nel 2008, la Germania ha potuto introdurre uno stimolo fiscale consistente. Questo intervento è valutato positivamente in quanto è commisurato alla portata della recessione economica. Dato il forte deterioramento del quadro economico mondiale e le tensioni cui è esposto il settore finanziario, la strategia di bilancio è soggetta a rischi negativi. Tuttavia non è attualmente garantita la piena reversibilità delle misure a breve termine adottate in risposta alla crisi. Pertanto, l'attuazione di un quadro di bilancio a medio termine rafforzato come previsto attualmente e il forte impegno a tutti i livelli di governo per aderirvi sarà cruciale per ritornare al risanamento delle finanze una volta attenuatasi la crisi. Dato il livello crescente del debito pubblico, le modifiche ad hoc della formula di aggiustamento delle pensioni e l'incertezza circa l'impatto della riforma sanitaria, è fondamentale preservare i risultati raggiunti in materia di miglioramento della sostenibilità a lungo termine.

In considerazione della valutazione di cui sopra la Germania è invitata:

i)

ad attuare la politica di bilancio 2009 e 2010 come previsto, comprese le misure di stimolo, in linea con il piano europeo di ripresa economica e nel quadro del patto di stabilità e crescita, e neutralizzare gli stimoli finanziari al fine di sostenere un significativo risanamento del bilancio in direzione del conseguimento dell'obiettivo a medio termine, con inizio al 2011 al più tardi;

ii)

a tal fine, a rafforzare il quadro di bilancio istituzionale attuando la nuova regola di bilancio prevista attualmente per sostenere il percorso di risanamento necessario dopo il 2010;

iii)

a riservare rinnovata attenzione alle misure che rafforzano la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche e a garantire che la deviazione dalla formula di aggiustamento delle pensioni nel 2008 sia corretta come previsto.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

2012

PIL reale

(variazione in %)

PS dic. 2008

2,5

1,3

– 2,25

1,25

1,25

1,25

COM gen. 2009

2,5

1,3

– 2,3

0,7

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

2,4

2,0

1,5

1,5

1,5

n.d.

Inflazione IAPC

(%)

PS dic. 2008

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

COM gen. 2009

2,3

2,8

0,8

1,4

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (4)

(in % del PIL potenziale)

PS dic. 2008

2,0

2,2

– 0,9

– 0,7

– 0,7

– 1,0

COM gen. 2009 (5)

2,2

2,3

– 1,0

– 1,2

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

0,7

1,1

0,8

0,5

– 0,1

n.d.

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PS dic. 2008

7,6

7,1

7,0

7

7

7

COM gen. 2009

7,6

7,1

5,2

5,4

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

6,1

6,1

6,3

6,3

6,3

n.d.

Entrate delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PS dic. 2008

44,0

44

43,5

42,5

42,5

43

COM gen. 2009

43,9

43,7

43,5

42,3

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

44

43

43

42,5

42

n.d.

Spesa delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PS dic. 2008

44,2

44

46,5

46,5

45,5

45,5

COM gen. 2009

44,1

43,8

46,4

46,4

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

44

43,5

43

42

41,5

n.d.

Saldo delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PS dic. 2008

– 0,2

– 0

– 3

– 4

– 3

– 2,5

COM gen. 2009

– 0,2

– 0,1

– 2,9

– 4,2

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

0

– 0,5

0

0,5

0,5

n.d.

Saldo primario

(in % del PIL)

PS dic. 2008

2,6

2,5

0

– 1

0

,5

COM gen. 2009

2,6

2,6

– 0,1

– 1,3

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

3

2,5

2,5

3

3,5

n.d.

Saldo corretto per il ciclo (4)

(in % del PIL)

PS dic. 2008

– 1,2

– 1,2

– 2,4

– 3,5

– 2,4

– 2,1

COM gen. 2009

– 1,3

– 1,3

– 2,4

– 3,6

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

– 0,3

– 0,8

– 0,4

0,0

0,7

n.d.

Saldo strutturale (6)

(in % del PIL)

PS dic. 2008

– 0,9

– 0.8

– 2,5

– 3,4

– 2,4

– 2,1

COM gen. 2009

– 1,0

– 0,9

– 2,4

– 3,4

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

– 0,3

– 0,7

– 0,3

0

0,7

n.d.

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PS dic. 2008

65,1

65,5

68,5

70,5

71,5

72,5

COM gen. 2009

65,1

65,6

69,6

72,3

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

65

63

– 61,5

– 59,5

– 57,5

n.d.

Programma di stabilità (PS); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti citati nel presente testo sono disponibili all'indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  La valutazione tiene segnatamente conto delle previsioni dei servizi della Commissione del gennaio 2009, ma anche di altre informazioni successivamente disponibili.

(3)  In particolare mancano nel programma i dati sull'inflazione IAPC, sulla suddivisione delle entrate fiscali e sulla scomposizione della spesa pubblica in consumi intermedi, trasferimenti sociali in natura e retribuzioni dei dipendenti, e non sono definite tutte le ipotesi di base sottese allo scenario macroeconomico.

(4)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(5)  Sulla base di una crescita potenziale stimata dell'1,1 %, 1,2 %, 0,9 % e 1,0 % rispettivamente negli anni del periodo 2007-2010.

(6)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Misure una tantum ed altre misure temporanee costituiscono lo 0,3 % del PIL nel 2007 e 0,5 % del PIL nel 2008, tutte ad incremento del disavanzo in base al programma più recente, e lo 0,3 % del PIL nel 2007, lo 0,3 % del PIL nel 2008 e lo 0,1 % del PIL nel 2010, tutte ad incremento del disavanzo in base alle previsioni intermedie di gennaio dei servizi della Commissione.

Fonti:

Programma di stabilità (PS); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


20.3.2009   

IT

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C 66/6


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di convergenza aggiornato dell'Ungheria, 2008-2011

(2009/C 66/02)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce le Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza aggiornato dell'Ungheria relativo al periodo 2008-2011.

(2)

Dopo una limitata ripresa nel primo semestre del 2008, il PIL è diminuito leggermente nel terzo trimestre e in modo più marcato nel quarto trimestre. Nonostante il miglioramento dei due disavanzi negli ultimi anni, l'Ungheria presenta ancora una certa vulnerabilità a causa dei livelli elevati di debito pubblico e di debito estero. Pertanto, la crisi finanziaria ha colpito l'Ungheria con particolare durezza e ha provocato una forte svalutazione della moneta e disfunzioni in numerosi comparti dei mercati finanziari. Di conseguenza, ristabilire la fiducia degli investitori e migliorare il funzionamento dei mercati finanziari sono le sfide più urgenti in materia di politica economica. A tal fine, la banca centrale ha introdotto nuovi strumenti ed è stato adottato un nuovo programma economico che prevede ulteriori adeguamenti di bilancio e obiettivi più rigorosi in materia di disavanzo nonché un piano di salvataggio delle banche e una migliore regolamentazione del settore finanziario. Per sostenere queste iniziative, l'UE, l'FMI e la Banca mondiale hanno concesso all'Ungheria un significativo (20 Mrd EUR) contributo finanziario internazionale (2), subordinato al conseguimento di progressi a livello di risanamento delle finanze pubbliche e riforma della governance di bilancio, regolamentazione e vigilanza del settore finanziario nonché riforme strutturali (3). Il programma economico connesso al prestito è inserito tanto nel bilancio 2009 quanto nell'aggiornamento del programma di convergenza. La banca nazionale dell'Ungheria ha attuato una politica monetaria più restrittiva procedendo a un aumento del tasso primario nell'ottobre 2008 dall'8,50 % all'11,50 % per poi diminuire i tassi negli ultimi due mesi del 2008 (in tre fino al 10 % nel dicembre 2008). Nel corso del 2008 il fiorino ungherese ha subito una svalutazione del 2,6 % in termini nominali effettivi.

(3)

Per le proiezioni macroeconomiche e di bilancio, il programma prospetta due diversi scenari: uno scenario «di base» e uno scenario «alternativo». Lo scenario «di base» è considerato quello di riferimento per valutare le proiezioni di bilancio, poiché soltanto tale ipotesi include calcoli dettagliati relativi alla ripartizione degli aggregati di bilancio e macroeconomici. Vi si ipotizza che, dopo una crescita contenuta dell'1 % circa negli ultimi due anni, la crescita del PIL in termini reali scenderà dello 0,9 % nel 2009 prima di risalire all'1,6 % e al 2,5 %, rispettivamente nel 2010 e nel 2011. Da una valutazione effettuata alla luce delle informazioni attualmente disponibili (4), lo scenario di base sembra sviluppato su ipotesi di crescita assai ottimistiche per l'intera durata del programma, anche perché nei paesi che sono partner commerciali il deterioramento delle prospettive di crescita sarà probabilmente più pronunciato di quanto preveda lo scenario del programma. Partendo dall'ipotesi di un peggioramento negli scambi con l'estero e di un maggior declino degli investimenti, le previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 indicano nelle proiezioni un PIL in calo dell'1,6 % nel 2009 e poi in aumento (1 %) nel 2010. Tuttavia, alla luce delle recenti informazioni, tra cui il marcato calo della produzione industriale in dicembre e la forte frenata del credito alle imprese e alle famiglie alla fine del 2008, i risultati potrebbero essere assai peggiori (– 3,25 % circa nel 2009). Anche la proiezione relativa al tasso di inflazione, che secondo il programma dovrebbe situarsi al 4,5 % nel 2009, sembra alquanto ottimistica. Tra le previsioni un po' ottimistiche vi è il forte saldo netto delle esportazioni e il connesso miglioramento della capacità netta di finanziamento del settore privato nel periodo di attuazione del programma.

(4)

Le previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 stimano il disavanzo pubblico al 3,3 % del PIL nel 2008, a fronte di un obiettivo stabilito al 4 % del PIL nel precedente aggiornamento del programma di convergenza. Il superamento di tale obiettivo in un contesto di crescita debole è dovuto segnatamente a un favorevole effetto base tanto per le entrate quanto per le spese a partire dal 2007 (quando il disavanzo ha raggiunto il 5 % del PIL).

(5)

L'aggiornamento stabilisce l'obiettivo del disavanzo di bilancio per il 2009 al 2,6 % del PIL, a fronte di una previsione del 3,2 % nel precedente aggiornamento e di una proiezione del 2,8 % del PIL nelle previsioni intermedie dei servizi della Commissione. Nell'ambito della risposta governativa alla crisi finanziaria e nella prospettiva di uno scenario macroeconomico assai peggiore, l'obiettivo è stato reso più rigoroso. In un contesto di crisi finanziaria nonché di elevati disavanzo e debito pubblico, il governo non ha adottato stimoli fiscali. Più di recente tuttavia, poiché la gravità della recessione economica è apparsa superiore al previsto e dovrebbe comportare un calo delle entrate di circa l'1 % del PIL, il governo ha adottato il 15 febbraio un ulteriore pacchetto di misure correttive pari allo 0,7 % del PIL ed ha ristabilito al 2,7-2,9 % del PIL il proprio obiettivo di bilancio per il 2009 nell'ambito della prima revisione del nuovo programma economico. Per il saldo strutturale (ossia il saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee) in base alle informazioni trasmesse nell'aggiornamento e ai nuovi calcoli effettuati dai servizi della Commissione, è previsto un miglioramento di circa 1,75 punti percentuali del PIL e ciò indica una tendenza a una politica di bilancio assai restrittiva.

(6)

Nell'aggiornamento, il principale obiettivo della strategia di bilancio a medio termine è di portare il disavanzo nominale dal 3,4 % nel 2008 al 2,6 % del PIL nel 2009, cui dovrebbe seguire un leggero calo al 2,5 % nel 2010 e quindi al 2,2 % del PIL nel 2011. Poiché si prevede che nel 2009 la spesa per interessi aumenterà di mezzo punto percentuale del PIL, il saldo primario presenta nello stesso anno un miglioramento più consistente (superiore a 1 punto percentuale.) e quindi un miglioramento dello 0,3 % fino al 2011, per raggiungere un avanzo del 2,2 % del PIL. In base alle previsioni, l'Ungheria non dovrebbe raggiungere l'obiettivo di medio termine (OMT) per la posizione di bilancio (un disavanzo dello 0,5 % del PIL in termini strutturali, cioè corretto per il ciclo e al netto delle misure una tantum e temporanee) nel periodo di riferimento. Il risanamento complessivo del bilancio, pari a 1,2 punti percentuali del PIL, dovrebbe essere equamente distribuito tra entrate e spese. Il programma non illustra nei dettagli le misure su cui è basata la prevista riduzione del disavanzo per il periodo successivo al 2009. Dalle stime dell'aggiornamento, il rapporto debito pubblico/PIL risulta notevolmente aumentato nel 2008, a poco più del 71 %, segnatamente per il fatto che la prima rata del sostegno finanziario ricevuto dall'UE e dal FMI è stata destinata in gran parte al rafforzamento delle riserve. Nel 2009, secondo le proiezioni tale rapporto dovrebbe ulteriormente salire al 72,5 %, ma in seguito dovrebbe iniziare a calare sempre più velocemente (fino al 69 %), anche grazie a una graduale ripresa della crescita.

(7)

C'è il rischio di dover rivedere al ribasso i risultati di bilancio, in particolare per gli ultimi anni del programma. I rischi che le prospettive macroeconomiche proiettano sull'andamento del disavanzo sono considerevoli durante l'intero periodo di riferimento. Una recessione più grave e prolungata comporterà una significativa riduzione generale delle entrate e leggeri aumenti delle spese. Tuttavia recentemente si sono verificati alcuni elementi positivi a livello delle spese. Il controllo di bilancio è notevolmente migliorato a partire dal 2006 e le iniziative attuate in materia di riforma sembrano avere posto un limite strutturale alla passata tendenza agli slittamenti di bilancio in alcuni settori importanti (come i prezzi sovvenzionati).

Inoltre il governo ha deciso per il 2009 ulteriori tagli di spesa, pari allo 0,7 % del PIL, in risposta al recente grave deterioramento delle prospettive economiche Tuttavia il rischio di sfondamenti della spesa non può essere escluso, soprattutto dopo il 2009. In particolare, il previsto contenimento della spesa potrebbe non essere sostenuto da successive iniziative di riforma della pubblica amministrazione nonché dei sistemi dell'istruzione e della sanità e inoltre non sembra che siano state interamente decise e attuate le ulteriori misure di bilancio necessarie. D'altra parte, l'attuazione degli interventi di riforma previsti nei regimi pensionistici, delle prestazioni sociali e dell'aiuto alle famiglie dovrebbe contribuire a contenere la spesa a medio termine. Nonostante il notevole rafforzamento della governance di bilancio, non si può escludere il rischio di un allentamento della politica finanziaria rispetto al programma, come mostrano le esperienze del passato, anche in considerazione del fatto che il nuovo quadro di bilancio non è stato ancora messo alla prova. I rischi per gli obiettivi di bilancio concernono anche il rapporto debito/PIL; di conseguenza è possibile che la sua evoluzione a partire dal 2009 sia meno favorevole di quella prevista dal programma.

(8)

Recentemente è stata attuata una serie di misure per la riforma delle pensioni, che dovrebbe limitare in una certa misura gli aumenti delle future spese per tale regime, ma occorre fare di più. Nel 2008, secondo le stime del programma, vi è stato un miglioramento della posizione di bilancio rispetto alla posizione iniziale valutata nel programma precedente, ma l'impatto finanziario dell'invecchiamento della popolazione rimane elevato. L'attuale livello del debito lordo è ancora superiore al valore di riferimento del trattato. La garanzia di avanzi primari più elevati nel medio periodo, già previsti dal programma, e ulteriori iniziative di riforma delle pensioni, recentemente annunciate dal governo, contribuirebbero a ridurre i rischi che pesano a medio termine sulla sostenibilità delle finanze pubbliche.

(9)

Fino al 2006, quando il disavanzo ha raggiunto il 9,3 % del PIL, il quadro di bilancio ungherese è risultato assai esposto agli scostamenti e periodicamente in balia di scadenze elettorali. Dopo un graduale miglioramento nella trasparenza e nella pianificazione del bilancio a partire dal 2006, nel novembre 2008 è stata approvata una legge di riforma della governance di bilancio che prevede regole numeriche pluriennali e l'istituzione di un Consiglio di bilancio. Il nuovo ente effettuerà previsioni indipendenti a livello macroeconomico e di bilancio nonché valutazioni d'impatto sul bilancio e esaminerà la situazione e proposte in materia di bilancio. Il nuovo sistema, se realizzato con determinazione, dovrebbe portare a miglioramenti nella trasparenza e nella sostenibilità delle finanze pubbliche. Restano tuttavia irrisolte alcune questioni importanti, come l'indicazione di dispositivi di attuazione efficaci e l'applicabilità a livello subnazionale.

(10)

In risposta alla crisi finanziaria, oltre a rendere più rigorosi gli obiettivi di bilancio nell'ottobre 2008, al fine di ridurre le esigenze di finanziamento esterno dell'economia nell'ambito del nuovo programma economico, le autorità ungheresi hanno adottato una serie di misure per garantire la stabilità del settore finanziario. La copertura del regime di garanzia dei depositi è stata portata da 6 a 13 Mio HUF. Inoltre le autorità hanno adottato un regime di sostegno del settore bancario che prevede la fornitura di garanzie interbancarie e un fondo di ricapitalizzazione. Inoltre, la banca centrale ha adottato una serie di misure per migliorare la liquidità del mercato, finanziate anche tramite l'accordo relativo a contratti di pronti contro termine concluso con la Banca centrale europea. Sono previste altre misure intese a rafforzare la regolamentazione e la vigilanza del mercato finanziario, in linea con il programma economico connesso al contributo finanziario internazionale.

(11)

In risposta alla crisi economica, le autorità ungheresi hanno approvato un pacchetto di misure senza effetti sul bilancio intese a stimolare l'economia, tra cui provvedimenti di riforma strutturale. Alla luce della necessità di correggere i significativi squilibri esterni e interni del loro paese, e in linea con il piano europeo di ripresa economica adottato in dicembre dal Consiglio europeo, le autorità ungheresi non hanno messo in atto stimoli fiscali. Al fine di sostenere nel 2009 e nel 2010 la domanda aggregata e l'occupazione, le misure adottate prevedono segnatamente un più rapido assorbimento dei fondi strutturali dell'UE e la loro ridistribuzione nonché un migliore accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese. Le riforme strutturali sono un elemento importante del piano europeo di ripresa economica e costituiscono segnatamente un settore importante di azione politica in Ungheria, in considerazione del limitato margine per stimoli fiscali e della necessità di migliorare la competitività esterna. Una minore enfasi è stata posta sul rafforzamento della competitività. Inoltre in dicembre il Parlamento ha adottato un programma per l'occupazione, inteso a creare incentivi e a migliorare le possibilità di inserimento professionale dei disoccupati con scarse qualifiche e di lunga durata anche attraverso il parziale riorientamento di mezzi passivi del Fondo per il mercato del lavoro verso politiche attive in tale settore. Il programma include un notevole aumento dei progetti di opere pubbliche e programmi di formazione oltre a prevedere incentivi per una migliore collaborazione tra le persone interessate e gli uffici di collocamento. Inoltre, il governo ha proseguito la graduale riforma dei sistemi dell'istruzione e della sanità nonché della pubblica amministrazione. Queste misure sono connesse al calendario di riforme a medio temine e alle raccomandazioni specifiche per paese proposte dalla Commissione il 28 gennaio 2009 nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione. Il 16 febbraio il governo ha annunciato ulteriori riforme strutturali nel settore delle pensioni, delle prestazioni sociali e delle amministrazioni locali.

(12)

Dati i rischi macrofinanziari, la politica di bilancio deve essere restrittiva. Dopo due anni di politica restrittiva, in un contesto di grave recessione l'orientamento in materia di politica di bilancio per il 2009 dovrebbe essere ancora restrittivo, per poi diventare sostanzialmente neutro negli ultimi anni del programma. L'aggiornamento conferma il percorso di adeguamento a medio termine stabilito nel nuovo programma di politica economica delle autorità competenti ed è pertanto coerente con gli impegni assunti nell'ambito del sostegno finanziario a medio termine dell'UE.

Tuttavia le previsioni intermedie dei servizi della Commissione, le cui proiezioni danno il disavanzo in aumento nel 2009 (al 2,8 % del PIL) e segnalano rischi a livello macroeconomico, indicano che potrebbero essere necessarie ulteriori misure di risanamento. In effetti il governo ha adottato un nuovo pacchetto di misure correttive pari allo 0,7 % del PIL e ha rivisto leggermente al rialzo il proprio obiettivo di disavanzo per il 2009. La riforma della governance di bilancio recentemente adottata dovrebbe contribuire a migliorare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche grazie alla riduzione programmata del rapporto debito/PIL. Alla luce della valutazione dei rischi, l'orientamento di bilancio delineato nel programma sembra sostanzialmente compatibile con il percorso di adeguamento raccomandato dal Consiglio al fine di correggere il disavanzo eccessivo, a condizione che sia pienamente attuata la strategia di bilancio annunciata nel programma e anche recentemente e che siano efficacemente corrette eventuali deviazioni verificatesi nel corso dell'anno. Per gli anni successivi alla correzione del disavanzo eccessivo, il programma prevede una riduzione del disavanzo limitata e senza sufficienti misure di sostegno. Infine, tenuto conto dei rischi in precedenza indicati per quanto riguarda le proiezioni del debito, nel periodo di riferimento il rapporto debito/PIL non si avvicina a sufficienza al valore di riferimento.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma presenta delle lacune per quanto riguarda i dati obbligatori e facoltativi (5).

In conclusione, nonostante chiari miglioramenti dei suoi elevati squilibri, tra cui la riduzione del disavanzo di bilancio dal 9,3 % del PIL nel 2006 a meno del 3,5 % del PIL nel 2008, l'Ungheria è stata notevolmente colpita dalla crisi finanziaria e pertanto durante la recessione economica ha dovuto limitare il fabbisogno di finanziamenti del governo anziché stimolare l'economia. In questo contesto, essa ha adottato una politica che prevede ulteriori adeguamenti di bilancio e obiettivi più rigorosi in materia di disavanzo per ripristinare la fiducia degli investitori. Questa strategia ha ricevuto il sostegno dell'assistenza finanziaria internazionale, concessa dall'UE, dal FMI e dalla Banca mondiale. Il programma prevede una prosecuzione della strategia di risanamento della prima parte del programma, con un ulteriore importante adeguamento al 2,6 % del PIL nel 2009, e quindi un percorso di adeguamento più moderato che porterà il disavanzo al 2,2 % del PIL entro il 2011. Tuttavia questo percorso di riduzione del disavanzo presenta alcuni rischi, soprattutto perché nel frattempo le ipotesi macroeconomiche alla base del programma sono diventate assai ottimistiche. Le misure correttive adottate e le iniziative strutturali recentemente annunciate dal governo, unitamente alla revisione dell'obiettivo di bilancio per il 2009 leggermente al rialzo (2,7-2,9 % del PIL), ridurrebbero notevolmente tali rischi. Inoltre l'adozione della legge sulla responsabilità finanziaria rappresenta un passo importante verso l'instaurazione di una politica prudente in materia e, se attuata con determinazione, dovrebbe contribuire alla sostenibilità del risanamento di bilancio. Tuttavia, la sostenibilità delle finanze pubbliche è basata anche sulla prosecuzione delle riforme strutturali, poiché queste aumentano la crescita a lungo termine, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di bilancio e riducono le vulnerabilità del paese.

In considerazione della valutazione di cui sopra e degli impegni assunti nel contesto del sostegno finanziario internazione, nonché alla luce della raccomandazione del 10 ottobre 2006 a norma dell'articolo 104, paragrafo 7, e tenuto conto della necessità di garantire una convergenza sostenibile, l'Ungheria è invitata a:

i)

alla luce dei rischi esistenti, mantenere margini adeguati e adottare le misure necessarie per portare il disavanzo sotto la soglia del 3 % del PIL nel 2009, e garantire in seguito la realizzazione dei necessari progressi di risanamento del bilancio verso l'obiettivo di medio termine, in modo da dare al rapporto debito pubblico/PIL un andamento decrescente che lo porti al 60 % del PIL;

ii)

assicurare la completa attuazione della legge sulla responsabilità finanziaria, mantenere contenuto il livello della spesa grazie a ulteriori riforme della pubblica amministrazione, dei sistemi della sanità e dell'istruzione, come annunciato, nonché regolamentare e controllare in modo più rigoroso il mercato finanziario;

iii)

in considerazione del livello del debito e dell'aumento delle spese correlate all'invecchiamento demografico, migliorare ulteriormente la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche; proseguire la riforma del sistema pensionistico dopo le iniziative adottate nel periodo 2006-2008.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

PIL reale

(variazione in %)

PC dic. 2008

1,1

1,3

– 0,9

1,6

2,5

COM gen. 2009

1,1

0,9

– 1,6

1,0

n.d.

PC nov. 2007

1,7

2,8

4,0

4,1

4,2

Inflazione IAPC

(%)

PC dic. 2008

7,9

6,2

4,5

3,2

3,0

COM gen. 2009

7,9

6,1

2,8

2,2

n.d.

PC nov. 2007

7,9

4,8

3,0

2,9

2,8

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (6)

(in % del PIL potenziale)

PC dic. 2008

1,9

1,1

– 1,7

– 1,9

– 1,1

COM gen. 2009 (7)

2,7

2,3

– 0,1

0,4

n.d.

PC nov. 2007

– 0,9

– 1,8

– 1,5

– 0,9

– 0,5

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 5,3

– 5,1

– 3,7

– 2,5

– 1,6

COM gen. 2009

– 5,3

– 6,0

– 4,0

– 3,5

n.d.

PC nov. 2007

– 4,1

– 2,3

– 1,7

– 1,3

– 0,8

Entrate delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PC dic. 2008

44,9

45,2

45,8

46,0

45,8

COM gen. 2009

44,9

45,5

46,1

46,4

n.d.

PC nov. 2007

44,1

44,2

43,3

42,4

42,0

Spesa delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PC dic. 2008

49,8

48,6

48,4

48,5

48,0

COM gen. 2009

49,8

48,8

48,9

49,5

n.d.

PC nov. 2007

50,3

48,2

46,5

45,1

44,2

Saldo delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 5,0

– 3,4

– 2,6

– 2,5

– 2,2

COM gen. 2009

– 5,0

– 3,3

– 2,8

– 3,0

n.d.

PC nov. 2007

– 6,2

– 4,0

– 3,2

– 2,7

– 2,2

Saldo primario

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 0,9

0,6

1,9

2,0

2,2

COM gen. 2009

– 0,9

0,8

1,6

1,5

n.d.

PC nov. 2007

– 2,2

0,1

0,6

0,8

1,1

Saldo corretto per il ciclo (6)

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 5,8

– 3,9

– 1,8

– 1,6

– 1,7

COM gen. 2009

– 6,2

– 4,3

– 2,8

– 3,2

n.d.

PC nov. 2007

– 6,0

– 3,5

– 2,8

– 2,5

– 2,1

Saldo strutturale (8)

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 4,9

– 3,5

– 1,8

– 1,6

– 1,7

COM gen. 2009

– 5,3

– 4,0

– 2,8

– 3,2

n.d.

PC nov. 2007

– 4,9

– 3,7

– 2,9

– 2,5

– 2,1

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PC dic. 2008

65,8

71,1

72,5

72,2

69,0

COM gen. 2009

65,8

71,9

73,8

74,0

n.d.

PC nov. 2007

65,4

65,8

64,4

63,3

61,8

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti citati nel presente testo sono disponibili all'indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  Cfr. decisione 2009/102/CE del Consiglio relativa a un sostegno finanziario comunitario a medio termine all'Ungheria (GU L 37 del 6.2.2009, pag. 5).

(3)  Per maggiori dettagli in merito al sostegno finanziario a medio termine all'Ungheria, cfr. il seguente sito Internet tematico:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/edp_list_en.htm

(4)  La valutazione tiene segnatamente conto delle previsioni dei servizi della Commissione del gennaio 2009, ma anche di altre informazioni successivamente disponibili.

(5)  In particolare mancano il livello delle misure una tantum nel 2007, la ripartizione dell'adeguamento stock-flussi e alcuni dati sulla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche.

(6)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(7)  Sulla base di una crescita potenziale stimata dell'1,7 %, dell'1,3 %, dello 0,9 % e dello 0,5 % rispettivamente negli anni del periodo 2007-2010.

(8)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Saldi corretti per il ciclo secondo i programmi, ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi. Le misure una tantum e le altre misure temporanee incrementano il disavanzo dello 0,9 % del PIL nel 2007 e dello 0,4 % nel 2008 secondo il programma più recente, mentre lo incrementano dello 0,9 % del PIL nel 2007 e dello 0,3 % nel 2008 secondo le previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009.

Fonti:

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/12


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di stabilità aggiornato di Malta, 2008-2011

(2009/C 66/03)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il Comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato di Malta, relativo al periodo 2008-2011.

(2)

Se finora la crisi finanziaria ha avuto ripercussioni modeste su Malta, si prevede che l'attività economica, soprattutto il settore esterno, risentirà del rallentamento globale intervenuto. La considerevole riduzione del disavanzo delle amministrazioni pubbliche verificatasi nel periodo 2004-2007 si è temporaneamente arrestata nel 2008, quando si stima che il disavanzo sia salito al 3,5 % del PIL a seguito di specifiche decisioni che hanno comportato un aumento della spesa. La strategia di bilancio è finalizzata alla ripresa del risanamento finanziario dal 2009. Nell'ambito della strategia generale sono state adottate talune misure per rispondere al rallentamento economico aumentando gli investimenti pubblici (in parte finanziati da fondi UE), sostenendo il potere d'acquisto e fornendo un aiuto diretto ai settori dell'industria manifatturiera, del turismo e delle PMI. Riprendere la via del risanamento di bilancio continuando nel contempo a diversificare la base economica e a sostenere il settore delle esportazioni rafforzando la competitività sono le sfide principali che attendono Malta. Mentre Malta persegue una strategia di promozione della competitività non legata ai prezzi facilitando il passaggio ad attività a più forte valore aggiunto, la competitività legata ai costi rimane essenziale per una crescita alimentata dalle esportazioni.

(3)

Lo scenario macroeconomico che sottende il programma prevede una decelerazione della crescita del PIL reale dal 2,8 % nel 2008 al 2,2 % nel 2009 prima di giungere a un assestamento su un tasso medio del 2,7 % nel restante periodo di riferimento. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili (2), questo scenario è fondato su ipotesi di crescita nettamente favorevoli dipendenti da una ripresa prevista delle esportazioni relativamente forte. Le proiezioni relative all'inflazione contenute nel programma appaiono ottimiste per il 2009, ma sono plausibili per gli anni successivi. La possibilità che le retribuzioni globali aumentino in maniera nettamente superiore agli incrementi di produttività, potrebbe comportare un'evoluzione della competitività di Malta meno favorevole di quanto previsto dal programma di stabilità aggiornato.

(4)

Per il 2008 il disavanzo delle pubbliche amministrazioni è stimato pari al 3,5 % del PIL nelle previsioni intermedie di gennaio 2009 dei servizi della Commissione, a fronte di un obiettivo di disavanzo pari all'1,2 % del PIL fissato nel programma precedente (3). La differenza è dovuta principalmente a una crescita della spesa superiore alle previsioni, causata essenzialmente da: i) i costi una tantum, non iscritti in bilancio, relativi alla concessione di regimi di prepensionamento a favore dei lavoratori dei cantieri navali (1 % del PIL); ii) le spese aggiuntive inerenti alle sovvenzioni nel settore dell'energia (0,8 % del PIL); e iii) l'aumento superiore al previsto dei costi salariali dovuto ad assunzioni supplementari e a un aumento dei salari, in particolare nel settore sanitario (0,5 % del PIL).

(5)

Secondo il programma, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche dovrebbe scendere all'1,5 % del PIL nel 2009 (operazioni una tantum per la riduzione del disavanzo sotto forma di vendite di terreni dovrebbero consentire di raggiungere lo 0,3 % del PIL). Nel 2009 il disavanzo strutturale sta diminuendo. L'incidenza finanziaria delle misure a sostegno dell'economia (prevedibilmente pari all'1,5 % del PIL) è più che compensata dall'effetto di riduzione del disavanzo derivante dalla riduzione delle sovvenzioni nel settore dell'energia e in altri settori, la mancanza dei costi una tantum inerenti ai regimi di prepensionamento a favore dei lavoratori dei cantieri navali e un incremento delle accise insieme a un aumento delle entrate fiscali (provenienti dalle società internazionali) pari a circa il 2,25 % del PIL.

(6)

La strategia di bilancio a medio termine esposta nell'aggiornamento mira a proseguire il risanamento finanziario nel periodo di riferimento del programma, con l'obiettivo prioritario di realizzare l'obiettivo di medio termine (OMT) di un bilancio in equilibrio strutturale (ovvero in termini corretti per il ciclo, al netto di misure una tantum e di altre misure temporanee) entro il 2011, ossia un anno più tardi rispetto alle previsioni contenute nel programma di stabilità del 2007. Il disavanzo nominale dovrebbe registrare un'ulteriore flessione e raggiungere lo 0,3 % del PIL nel 2010 prima di produrre un avanzo dell'1,2 % del PIL nel 2011, anche se il programma non contiene indicazioni sulle misure che consentirebbero di raggiungere tale risultato. Il risanamento previsto nell'arco di durata del programma sarà conseguito principalmente grazie al contenimento della spesa, con una diminuzione del rapporto spesa/PIL di 3,2 punti percentuali del PIL a fronte di un aumento previsto delle entrate di 1,2 punti percentuali. Il contenimento della spesa è reso possibile da una riduzione delle sovvenzioni e delle prestazioni sociali (entrambe le misure applicate a partire dal 2009) nonché dei consumi pubblici (per gli anni 2010-2011). La gran parte dell'aumento delle entrate nell'arco di durata del programma è dovuta ai rendimenti superiori attesi dalle imposte dirette, che il programma attribuisce a un numero maggiore di operatori internazionali registrati a Malta. Il debito pubblico lordo, stimato al 62,8 % del PIL nel 2008, dovrebbe registrare una flessione di 3 punti percentuali entro il 2010 e di altri 3,5 punti percentuali nel 2011, principalmente a seguito dell'aumento dell'avanzo primario a partire dal 2009.

(7)

I risultati di bilancio sono soggetti a rischi per tutto il periodo di riferimento del programma. Tali rischi sono principalmente legati allo scenario macroeconomico favorevole, alla dipendenza da voci di entrata volatili (un aumento incerto delle imposte dirette provenienti dalle società internazionali) e alla possibilità di eccedenze di spesa rispetto alla diminuzione dei consumi pubblici prevista per la seconda parte del periodo di riferimento. Per il 2010 e il 2011 un fattore aggiuntivo di rischio è costituito dalla mancanza di informazioni sulle misure che sottendono il processo di risanamento, in particolare per quanto riguarda il previsto mantenimento della moderazione salariale nel settore pubblico. I rischi relativi alle proiezioni del disavanzo fanno sì che il rapporto debito/PIL potrebbe risultare più elevato rispetto a quanto previsto dal programma. Inoltre, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, la liquidazione dei cantieri navali di Malta nel corso del 2009 potrebbe comportare un aumento del livello del debito.

(8)

L'impatto a lungo termine dell'invecchiamento della popolazione sul bilancio a Malta è nettamente inferiore rispetto alla media UE; secondo le previsioni effettuate nel 2005, infatti, la spesa pensionistica in percentuale del PIL diminuisce a lungo termine. Tuttavia la riforma pensionistica del 2006, che mira a migliorare il livello delle pensioni incrementando al tempo stesso l'età pensionistica, dovrebbe probabilmente implicare una spesa più elevata a lungo termine. Il livello del debito lordo, per di più, è attualmente al di sopra del valore di riferimento indicato dal trattato. La posizione di bilancio nel 2008 quale stimata nel programma, meno favorevole della posizione iniziale del precedente programma, aggrava l'impatto finanziario dell'invecchiamento della popolazione sul divario di sostenibilità. Il miglioramento della posizione di bilancio contribuirebbe pertanto a ridurre i rischi medi per la sostenibilità delle finanze pubbliche.

(9)

Se le spese effettive del periodo 2004-2007 erano inferiori agli importi iscritti in bilancio, nel 2008 l'esperienza ha dimostrato che la spesa pubblica è ancora oggetto di decisioni discrezionali nella fase di esecuzione del bilancio e che quest'ultimo manca di una chiara strategia a medio termine. Il programma non prevede miglioramenti in questo settore. Inoltre l'efficienza e l'efficacia della spesa nei settori dell'istruzione e della sanità sembrano modeste.

(10)

Nell'ottobre 2008 il governo maltese ha annunciato un aumento da 20 000 a 100 000 EUR della garanzia sui depositi bancari. Finora non si è rivelata necessaria nessun'altra misura per stabilizzare il sistema finanziario.

(11)

Nel 2009 la politica fiscale è volta al risanamento generale del bilancio, conformemente al piano europeo di ripresa economica convenuto dal Consiglio europeo nel dicembre 2008, alla luce del livello elevato del disavanzo e del debito e della sfida rappresentata dalla competitività. Comunque, in linea con il piano europeo di ripresa economica, Malta ha adottato una serie di misure per sostenere l'economia nel 2009. Gran parte di queste misure sono prese al momento opportuno e mirate e sono rivolte ai settori che si prevede saranno colpiti più duramente dal rallentamento economico, quali il turismo e l'industria manifatturiera. Ad eccezione degli investimenti pubblici, che si ridurranno in percentuale del PIL nel 2011, le misure sembrano presentare carattere permanente. Alcune misure strutturali, che rientrano in un programma di riforma politica a lungo termine, dovrebbero fornire sostegno in prospettiva delle sfide poste dalla crisi rafforzando il potenziale di crescita. In particolare, la programmata liberalizzazione del trasporto pubblico renderà il settore più efficiente e competitivo, mentre l'attuazione della tabella di marcia della flessicurezza contribuirà ad assicurare un'offerta adeguata di competenze nei settori emergenti ad elevato livello di qualificazione. Il programma prevede inoltre di aumentare le spese per le infrastrutture e i progetti ambientali. Le misure fanno riferimento al programma di riforma a medio termine e alle raccomandazioni specifiche proposte dalla Commissione il 28 gennaio 2009 nell'ambito della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione.

(12)

Secondo il programma il saldo strutturale, ricalcolato dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nel programma, dovrebbe continuare a migliorare di una media annuale di 1

Formula

punti percentuali del PIL nel 2010-2011. Tenuto conto dei rischi notevoli per gli obiettivi di bilancio, la posizione delineata nel programma non offrirebbe un margine di sicurezza sufficiente ad evitare il superamento della soglia di disavanzo del 3 % del PIL entro la fine del periodo di riferimento del programma. Il risanamento previsto per la seconda parte del periodo dovrebbe essere sostenuto da misure. Tenuto conto dei rischi per le proiezioni del debito, il rapporto debito/PIL sembra registrare una flessione sufficiente verso il valore di riferimento in una prospettiva a medio termine, sebbene in leggero aumento nel breve termine secondo la previsione della Commissione, considerata la riduzione significativa del rapporto nel periodo 2004-2007.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma fornisce tutti i dati obbligatori e gran parte di quelli facoltativi (4).

La conclusione globale è che, sullo sfondo di una crescita economica rallentata e del superamento del valore di riferimento del 3 % del PIL per il disavanzo nel 2008, il programma prevede un ritorno al risanamento finanziario a partire dal 2009 grazie al contenimento della spesa e, in misura minore, a un aumento delle entrate. Ciò è coerente con il piano europeo di ripresa economica e possono essere considerate adeguate considerati il livello elevato del disavanzo e del debito e la sfida rappresentata dalla competitività. Il conseguimento degli obiettivi di bilancio e di debito nel periodo di riferimento del programma presenta tuttavia rischi, legati allo scenario macroeconomico favorevole, alla dipendenza da entrate volatili, alla possibilità di eccedenze di spesa e alla mancanza di informazioni sulle misure di risanamento per la seconda parte del periodo. Il rapporto debito/PIL, che dovrebbe diminuire gradualmente nel corso del periodo di riferimento fino a scendere al di sotto del valore di riferimento del 60 % del PIL, ma che è soggetto ai rischi sopramenzionati, sembra registrare una flessione sufficiente verso il valore di riferimento in una prospettiva a medio termine, sebbene in leggero aumento nel breve termine secondo la previsione della Commissione, considerata la riduzione significativa del rapporto nel periodo 2004-2007. Nonostante il miglioramento degli ultimi anni, la mancanza di diversificazione della base economica aumenta la vulnerabilità di Malta agli shock esterni, soprattutto nell'attuale contesto di crisi economica. La competitività rimane inoltre fragile, specialmente se i salari in generale saranno eccessivi rispetto alla produttività.

Sulla base della valutazione che precede, Malta è invitata a:

i)

riprendere il processo di risanamento finanziario come previsto dal programma così da tornare, come previsto, ad un rapporto deficit/PIL inferiore al 3 % nel 2009 e assicurare una corrispondente riduzione del rapporto debito/PIL precisando le misure che sottendono il risanamento previsto nella seconda parte del periodo per avvicinarsi all'OMT;

ii)

rafforzare il quadro di bilancio a medio termine e potenziare l'efficienza e l'efficacia della spesa pubblica, anche accelerando la preparazione e l'attuazione di un'ampia riforma sanitaria.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

PIL reale

(variazione in %)

PS dic. 2008

3,7

2,8

2,2

2,5

2,8

COM nov. 2009

3,9

2,1

0,7

1,3

n.d.

PC nov. 2007

3,5

3,1

3,2

3,4

n.d.

Inflazione IAPC

(%)

PS dic. 2008

0,7

4,5

2,7

2,3

2,0

COM gen. 2009

0,7

4,6

1,9

2,2

n.d.

PC nov. 2007

0,9

2,5

2,3

2,1

n.d.

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (5)

(in % del PIL potenziale)

PS dic. 2008

0,0

0,1

– 0,3

– 0,5

0,5

COM gen. 2009 (6)

1,1

1,2

0,0

– 0,6

n.d.

PC nov. 2007

– 0,8

– 0,1

0,5

1,9

n.d.

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PS dic. 2008

– 5,5

– 5,1

– 3,1

– 2,7

0,7

COM gen. 2009

– 4,6

– 5,5

– 5,5

– 5,3

n.d.

PC nov. 2007

– 0,5

0,2

3,2

5,5

n.d.

Entrate delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PS dic. 2008

40,6

40,6

41,7

41,8

41,9

COM gen. 2009

40,4

40,7

41,1

41,2

n.d.

PC nov. 2007

41,0

40,9

39,9

39,5

n.d.

Spesa delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PS dic. 2008

42,4

43,9

43,2

42,1

40,7

COM gen. 2009

42,2

44,2

43,7

43,8

n.d.

PC nov. 2007

42,7

42,2

40,0

38,5

n.d.

Saldo delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PS dic. 2008

– 1,8

– 3,3

– 1,5

– 0,3

1,2

COM gen. 2009

– 1,8

– 3,5

– 2,6

– 2,5

n.d.

PC nov. 2007

– 1,6

– 1,2

– 0,1

0,9

n.d.

Saldo primario

(in % del PIL)

PS dic. 2008

1,6

0,0

1,9

3,0

4,3

COM gen. 2009

1,6

– 0,2

0,8

0,8

n.d.

PC nov. 2007

1,7

2,0

2,9

3,8

n.d.

Saldo corretto per il ciclo (5)

(in % del PIL)

PS dic. 2008

– 1,8

– 3,4

– 1,4

– 0,1

1,0

COM gen. 2009

– 2,2

– 4,0

– 2,6

– 2,3

n.d.

PC nov. 2007

– 1,3

– 1,2

– 0,3

0,3

n.d.

Saldo strutturale (7)

(in % del PIL)

PS dic. 2008

– 2,4

– 3,7

– 1,7

– 0,2

0,9

COM gen. 2009

– 2,8

– 3,3

– 2,9

– 2,3

n.d.

PC nov. 2007

– 2,1

– 1,4

– 0,5

0,1

n.d.

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PS dic. 2008

62,2

62,8

61,9

59,8

56,3

COM gen. 2009

61,9

63,3

64,0

64,2

n.d.

PC nov. 2007

62,9

60,0

57,2

53,3

n.d.

Programma di stabilità (PS); previsioni intermedie di gennaio 2009 dei servizi della Commissione (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti menzionati nel presente testo sono disponibili su Internet al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  La valutazione tiene conto in particolare delle previsioni del gennaio 2009 dei servizi della Commissione, ma anche di altre informazioni divenute disponibili successivamente.

(3)  Il programma stima il tasso del disavanzo 2008 al 3,3 % del PIL, confermando il valore riportato nella notifica dell'ottobre 2008 nell'ambito della PDE. In considerazione del superamento annunciato del valore di riferimento indicato nel trattato, il 18 febbraio 2009 la Commissione ha preparato una relazione a norma dell'articolo 104, paragrafo 3, del trattato.

(4)  In particolare non sono forniti per il periodo 2007-2011 i dati relativi all'evoluzione del debito pubblico, specificamente i dati sull'aggiustamento stock-flussi con riguardo alle differenze fra contabilità di cassa e contabilità di competenza, l'accumulo netto di attivi finanziari, i proventi delle privatizzazioni, gli effetti di valutazione e altro, gli attivi finanziari liquidi e il debito finanziario netto.

(5)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo secondo il programma, come ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(6)  Sulla base di una crescita potenziale stimata rispettivamente al 2,3 %, al 2 %, all'1,9 % e all'1,9 % nel periodo 2007-2010.

(7)  Saldo corretto per il ciclo al netto di misure una tantum e di altre misure temporanee. Le misure una tantum e le altre misure temporanee sono lo 0,6 % del PIL nel 2007, lo 0,3 % nel 2008, lo 0,3 % nel 2009 e lo 0,1 % del PIL nel 2010, tutte a riduzione del disavanzo secondo il programma di stabilità del 2008, e lo 0,6 % del PIL nel 2007, il – 0,6 % del PIL nel 2008 e lo 0,3 % del PIL nel 2009 nelle previsioni intermedie del gennaio 2009 dei servizi della Commissione.

Fonte:

Programma di stabilità (PS); previsioni intermedie di gennaio 2009 dei servizi della Commissione (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/17


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di convergenza aggiornato della Polonia, 2008-2011

(2009/C 66/04)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza aggiornato della Polonia, relativo al periodo 2008-2011.

(2)

Nelle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 si prevede un calo del PIL dal 5 % nel 2008 al 2 % circa nel 2009, essenzialmente per effetto della crisi finanziaria mondiale. Il peggioramento dei flussi del commercio mondiale incide sui settori orientati alle esportazioni dell'economia polacca, mentre la crisi finanziaria ostacola gli investimenti diretti esteri e limita la disponibilità di finanziamenti esteri al settore finanziario e agli altri settori. La quota relativamente elevata di prestiti ipotecari denominati in valuta estera costituisce un ulteriore freno ai consumi privati in un periodo di marcata svalutazione monetaria, mentre il settore polacco della costruzione risente del calo dei prezzi e della domanda sul mercato dell'edilizia abitativa. Dopo aver alzato i tassi di interesse nel primo semestre del 2008 (portandoli dal 5,25 % nel gennaio 2008 al 6 % nel giugno 2008), la Banca nazionale polacca ha allentato la politica monetaria riducendo i tassi di interesse al 5 % negli ultimi due mesi del 2008. Nel corso del 2008 il tasso di cambio effettivo nominale dello zloty polacco si è svalutato dell'11,2 %. Tenendo conto del rallentamento dell'economia, il governo ha adottato una serie di misure espansionistiche (essenzialmente sgravi fiscali e un forte aumento degli investimenti pubblici) sia prima della crisi che dopo il manifestarsi dei suoi effetti. Le misure fiscali pianificate incentiveranno la domanda aggregata a breve termine e rafforzeranno il lato dell'offerta dell'economia polacca nel lungo periodo. Le previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 prevedono per il 2009 un peggioramento del disavanzo pubblico di circa 1 punto percentuale al 3,5 % del PIL. In assenza di misure correttive, il disavanzo diminuirà solo in misura marginale nel 2010.

(3)

Lo scenario macroeconomico alla base del programma prevede che la crescita del PIL reale rallenterà, passando dal 5,1 % nel 2008 al 3,7 % nel 2009, per poi riprendersi e attestarsi in media al 4,2 % nella parte restante del periodo di riferimento del programma. Valutato sulla base delle informazioni attualmente disponibili (2), questo scenario sembra basato su previsioni di crescita particolarmente favorevoli per il 2009 e per il periodo successivo, in quanto si fonda su una valutazione ottimistica della crescita del mercato delle esportazioni e non tiene pienamente conto delle informazioni più recenti, che indicano un ulteriore peggioramento della situazione economica. In particolare, è riservata scarsa attenzione ai prestiti denominati in valuta estera e all'andamento del mercato immobiliare, mentre il programma sembra minimizzare l'effetto di un calo della crescita del credito sugli investimenti privati. Le proiezioni del programma in materia di inflazione sono realistiche.

(4)

Per il 2008 le previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 stimano il disavanzo pubblico al 2,5 % del PIL, come previsto nel precedente aggiornamento del programma di convergenza. Questo è fondamentalmente il risultato di una crescita inferiore delle entrate nel 2008 (coerente con le stime di crescita inferiore del PIL), compensata da una spesa meno dinamica.

(5)

Secondo il programma di convergenza del 2008 il disavanzo pubblico dovrebbe migliorare raggiungendo il 2,5 % del PIL nel 2009, a fronte di un peggioramento fino al 3,5 % previsto dalle previsioni intermedie dei servizi della Commissione, basate su uno scenario macroeconomico meno favorevole. L'effetto espansionistico netto stimato delle misure discrezionali sul bilancio supera il punto percentuale, includendo le misure specifiche adottate in risposta al rallentamento dell'economia («piano per la stabilità e lo sviluppo» annunciato il 30 novembre 2008). A causa del cambiamento della composizione delle entrate fiscali in Polonia, ciò non si riflette in un deterioramento corrispondente del bilancio strutturale, che è stimato a circa 1/3 di punto percentuale.

(6)

L'obiettivo a medio termine del programma di convergenza del dicembre 2008 è mantenere i saldi delle pubbliche amministrazioni al di sotto del 3 % del PIL in modo duraturo, riducendoli gradualmente nel periodo di riferimento del programma, con un obiettivo per il saldo nominale di – 1,9 % nel 2011. Visto il grave peggioramento dello scenario macroeconomico, il conseguimento dell'obiettivo di bilancio a medio termine coerente con gli obiettivi di disavanzo nominale, ossia un saldo pubblico strutturale (saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee) pari a – 1 % del PIL, è posticipato a dopo il 2011, il termine stabilito nell'aggiornamento precedente. Il percorso di avvicinamento è basato su massicce riduzioni di spesa, pari all'1,5 % del PIL, mentre il rapporto entrate/PIL sta diminuendo di un 1 punto percentuale. Tuttavia, il programma non specifica le misure di riduzione della spesa. Il programma prevede una riduzione del rapporto debito/PIL da quasi il 46 % del PIL nel 2008 a meno del 45 % nel 2011 (con una diminuzione dello 0,7 % nell'ultimo anno del programma). Questo dato è in contrasto con le previsioni intermedie dei servizi della Commissione che prevedono un forte aumento del rapporto debito lordo/PIL dal 45,5 % nel 2008 a poco meno del 50 % nel 2010. Le differenze sono essenzialmente dovute a previsioni diverse per l'evoluzione del disavanzo primario.

(7)

I dati di bilancio prospettati dal programma rischiano di essere meno buoni di quanto previsto. Le ipotesi ottimiste sulla crescita del PIL conducono a una stima ottimistica della crescita delle entrate per l'intero periodo di riferimento del programma. In particolare, nel 2009 le previsioni relative alle entrate provenienti dalle imposte dirette, alle entrate diverse dalle imposte, i contributi sociali o i redditi da proprietà sono ottimistiche. Lo scenario macroeconomico del programma sembra basarsi sull'ipotesi che le misure di stimolo fiscale nel 2009 (riduzione dell'imposta sui redditi delle persone fisiche e un forte aumento degli investimenti pubblici) saranno molto efficaci nel favorire la crescita. Questo può non verificarsi pienamente in quanto le famiglie a reddito elevato con una propensione proporzionalmente elevata al risparmio traggono i maggiori benefici dalla riforma fiscale ed è possibile che gli investimenti siano utilizzati in misura insufficiente, come negli anni precedenti. Inoltre, nel 2009 determinate spese, come i trasferimenti sociali e i sussidi, potrebbero crescere più del previsto. Per gli ultimi anni del programma i limiti di spesa previsti sono soggetti a rischi in considerazione del i) ciclo elettorale; e ii) della mancanza di informazioni sulle misure concrete della riforma.

(8)

Benché la posizione di bilancio nel 2008 presenti un piccolo disavanzo primario strutturale secondo il programma di convergenza, in base alle proiezioni del 2005 basate sulla metodologia comune l'impatto a lungo termine dell'invecchiamento della popolazione sul bilancio è tra i più deboli dell'UE. Tuttavia, le riforme recenti tendono a far aumentare la spesa nel lungo termine. Il mantenimento di avanzi primari elevati nel medio termine contribuirebbe a contenere i rischi che pesano sulla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, attualmente attestati a un livello basso.

(9)

I risultati complessivi del quadro di bilancio sono buoni per quanto riguarda il rispetto degli obiettivi di bilancio. Tuttavia, questo è dovuto in larga misura alla forte crescita e alle consistenti entrate impreviste negli ultimi anni, così come all'esecuzione parziale dei piani di spesa (investimenti, essenzialmente). Il programma di convergenza fa riferimento a un progetto di modifica della legge sulle finanze pubbliche che comprende una riduzione della quantità di fondi pubblici autonomi non direttamente controllati dalle autorità centrali o locali, l'obbligo di definire piani di bilancio pluriennali per il bilancio del governo centrale e delle autorità locali e la modifica delle norme fiscali. Il programma conferma inoltre il progetto di attuazione di bilanci basati sui risultati con una copertura istituzionale gradualmente crescente. Si tratta di misure che vanno nella giusta direzione, anche se l'impatto previsto è limitato.

(10)

Per rispondere alla crisi finanziaria, il governo polacco ha adottato una serie di misure per assicurare la stabilità del settore finanziario. Le garanzie per i depositi bancari sono aumentate in misura significativa ed è stata applicata una nuova soglia di 50 000 EUR. La misura principale, vale a dire l'aumento del massimale per le garanzie sui prestiti interbancari e sui prestiti alle imprese (di quasi il 2 % del PIL), è prevista solo per il 2009 ed è quindi temporanea. Inoltre, il governo prevede un'iniezione di capitali (lo 0,15 % circa del PIL) a favore della banca BGK di proprietà dello Stato per favorire i prestiti alle piccole e medie imprese.

(11)

In sintonia con il piano europeo di ripresa economica concordato a dicembre dal Consiglio europeo, le misure di stimolo fiscale previste dal governo polacco per favorire la domanda aggregata aumentando gli investimenti pubblici nelle infrastrutture dovrebbero offrire vantaggi anche per le potenzialità di crescita a lungo termine e quindi anche per le finanze pubbliche. Il taglio dell'imposta sul reddito riduce la pressione fiscale, sebbene essenzialmente per i contribuenti con reddito elevato. Queste misure di incentivazione non sono temporanee. Come indicato dalle previsioni intermedie dei servizi della Commissione, visto il rischio di un disavanzo fiscale elevato, ma considerando la crescita ancora relativamente resistente, lo stimolo fiscale per il 2009 adottato dalla Polonia è una risposta adeguata al rallentamento dell'economia. Le misure pianificate devono tuttavia essere adottate in tempo utile dal governo e dal parlamento e poi attuate. Per quanto riguarda le misure strutturali, la sostenibilità delle finanze pubbliche sarà migliorata sostituendo i prepensionamenti con «pensioni ponte», meno costose. La Polonia ha inoltre adottato misure per migliorare la qualità delle finanze pubbliche (nuova legge sulle finanze pubbliche che rafforza le norme di bilancio e il controllo sui fondi autonomi e ulteriore attuazione del bilancio basato sui risultati). Queste misure sono collegate all'agenda di riforme a medio termine e alle raccomandazioni per ciascun paese avanzate dalla Commissione il 28 gennaio 2009 nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione.

(12)

L'orientamento fiscale previsto è espansionista per il 2009 e restrittivo per il 2010. Un disavanzo più elevato nel 2009 potrebbe tradursi in una spesa per interessi più elevata a causa dell'avversione al rischio nei confronti dei mercati emergenti. Le misure previste possono non essere sufficienti per assicurare la realizzazione dell'adeguamento auspicato dopo il 2009. Inoltre, la strategia di bilancio dovrebbe essere sostenuta con misure specifiche di riduzione del disavanzo nel 2010 e nel 2011.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma fornisce tutti i dati obbligatori e gran parte di quelli facoltativi (3).

La conclusione generale è che la Polonia prevede misure di stimolo fiscale adeguate, alcune delle quali non sono temporanee. Le misure pianificate incentiveranno la domanda aggregata a breve termine e rafforzeranno il lato dell'offerta dell'economia polacca nel lungo periodo. Viste le previsioni ottimistiche di crescita del PIL, i risultati di bilancio proiettati nel programma rischiano di essere inferiori alle aspettative, secondo le previsioni della Commissione, per l'intero periodo di riferimento del presente aggiornamento. Inoltre, per gli ultimi anni del periodo i limiti di spesa previsti dovranno essere supportati da misure specifiche, ove opportuno.

In considerazione della valutazione che precede e tenuto conto della necessità di garantire una convergenza sostenibile, la Polonia è invitata a:

i)

attuare i programmi di bilancio 2009, comprese le misure di stimolo adottate conformemente al piano europeo di ripresa economica, e nel quadro del patto di stabilità e crescita, evitando di superare il valore di riferimento, secondo gli obiettivi definiti dal governo;

ii)

sostenere la strategia di risanamento per il 2010 e il 2011 con misure specifiche di riduzione del disavanzo;

iii)

rafforzare il quadro di bilancio controllando meglio la spesa, tra l'altro attuando rapidamente la legge sulle finanze pubbliche modificata e il bilancio fondato sui risultati.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

PIL reale

(variazione in %)

PC dic. 2008

6,7

5,1

3,7

4,0

4,5

COM gen. 2009

6,7

5,0

2,0

2,4

n.d.

PC mar. 2008

6,5

5,3

5,0

5,0

n.d.

Inflazione IAPC

(%)

PC dic. 2008

2,6

4,2

2,9

2,5

2,5

COM gen. 2009

2,6

4,2

2,9

2,5

n.d.

PC mar. 2008

2,6

3,5

2,9

2,5

n.d.

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (4)

(in % del PIL potenziale)

PC dic. 2008

1,3

1,0

– 0,1

– 0,6

– 0,5

COM gen. 2009 (5)

2,2

2,2

0,1

– 1,1

n.d.

PC mar. 2008

1,1

0,7

– 0,2

– 0,9

n.d.

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 3,6

– 4,0

– 1,8

– 1,3

1,5

COM gen. 2009

– 3,6

– 4,1

– 3,5

– 2,9

n.d.

PC mar. 2008

– 2,6

– 3,5

– 4,2

– 4,6

n.d.

Entrate delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PC dic. 2008

40,0

39,8

40,7

40,0

39,7

COM gen. 2009

40,0

39,6

40,2

40,3

n.d.

PC mar. 2008

40,0

40,0

39,2

38,7

n.d.

Spesa delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PC dic. 2008

42,0

42,6

43,2

42,4

41,7

COM gen. 2009

42,0

42,1

43,8

43,7

n.d.

PC mar. 2008

42,0

42,5

41,2

40,1

n.d.

Saldo delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 2,0

– 2,7

– 2,5

– 2,3

– 1,9

COM gen. 2009

– 2,0

– 2,5

– 3,6

– 3,5

n.d.

PC mar. 2008

– 2,0

– 2,5

– 2,0

– 1,5

n.d.

Saldo primario

(in % del PIL)

PC dic. 2008

0,5

– 0,3

0,1

0,2

0,5

COM gen. 2009

0,5

– 0,2

– 1,2

– 1,3

n.d.

PC mar. 2008

0,2

– 0,2

0,3

0,8

n.d.

Saldo corretto per il ciclo (4)

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 2,5

– 3,1

– 2,5

– 2,1

– 1,7

COM gen. 2009

– 2,8

– 3,4

– 3,7

– 3,0

n.d.

PC mar. 2008

0,6

0,5

0,1

– 0,1

n.d.

Saldo strutturale (6)

(in % del PIL)

PC dic. 2008

– 2,5

– 3,1

– 2,5

– 1,9

– 1,7

COM gen. 2009

– 2,8

– 3,4

– 3,7

– 2,9

n.d.

PC mar. 2008

– 2,2

– 2,7

– 2,1

– 1,4

n.d.

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PC dic. 2008

44,9

45,9

45,8

45,5

44,8

COM gen. 2009

44,9

45,5

47,7

49,7

n.d.

PC mar. 2008

44,9

44,2

43,3

42,3

n.d.

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti menzionati nel presente testo sono disponibili su Internet al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  La valutazione tiene conto in particolare delle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009, ma anche di altre informazioni di cui i servizi sono entrati in possesso successivamente.

(3)  Il programma fornisce altri dati facoltativi da controllare a fini di coerenza.

(4)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(5)  Sulla base di una crescita potenziale stimata del 5,2 %, 4,9 %, 4,2 % e 3,7 % rispettivamente negli anni del periodo 2007-2010.

(6)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Le misure una tantum ed altre misure temporanee sono pari allo 0,2 % del PIL nel 2010, a incremento del disavanzo, e allo zero per altri anni, secondo il programma più recente e le previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009.

Fonti:

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/22


Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE

Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 66/05)

Data di adozione della decisione

26.11.2008

Numero dell'aiuto

N 293/08

Stato membro

Ungheria

Regione

Közép-Dunántúl, Nyugat-Dunántúl, Dél-Dunántúl, Észak-Magyarország, Észak-Alföld, Dél-Alföld

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Magyarország 6 konvergencia régiójában térségi központi szerepet ellátó nagyvárosok önkormányzatai, az 1997. évi CXL törvényben foglalt közművelődési, múzeumi, könyvtári intézmények, ezek tulajdonosai, fenntartói

Base giuridica

27/2007 (X.10) a Társadalmi Infrastruktúra Operatív Program előirányzatából nyújtott, az Európai Közösséget Létrehozó Szerződés 87. Cikk (1) bekezdés hatálya alá tartozó támogatások felhasználásáról szóló ÖTM rendelet

Tipo di misura

Regime

Obiettivo

Cultura

Forma dell'aiuto

Sovvenzione a fondo perduto

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto: 35 863 Mio HUF

Intensità

100 %

Durata

1.9.2008-31.12.2013

Settore economico

Attività ricreative, culturali e sportive

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Nemzeti Fejlesztési Ügynökség

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/


20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/23


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.5408 — Fortress/Unicredit/Torre)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 66/06)

Il 12 marzo 2009 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32009M5408. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/23


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.5451 — CNP Assurances/CNP Unicredit Life)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 66/07)

Il 12 marzo 2009 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32009M5451. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/24


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.5253 — Sanofi-Aventis/Zentiva)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 66/08)

Il 4 febbraio 2009 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, in combinato disposto con l'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex con il numero di riferimento 32009M5253. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/25


Tassi di cambio dell'euro (1)

19 marzo 2009

(2009/C 66/09)

1 euro=

 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,3671

JPY

yen giapponesi

129,67

DKK

corone danesi

7,4514

GBP

sterline inglesi

0,94050

SEK

corone svedesi

10,8663

CHF

franchi svizzeri

1,5385

ISK

corone islandesi

 

NOK

corone norvegesi

8,6450

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

26,779

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

298,50

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,7080

PLN

zloty polacchi

4,5410

RON

leu rumeni

4,3003

TRY

lire turche

2,3047

AUD

dollari australiani

1,9771

CAD

dollari canadesi

1,6732

HKD

dollari di Hong Kong

10,5972

NZD

dollari neozelandesi

2,4601

SGD

dollari di Singapore

2,0589

KRW

won sudcoreani

1 897,94

ZAR

rand sudafricani

13,0797

CNY

renminbi Yuan cinese

9,3352

HRK

kuna croata

7,4555

IDR

rupia indonesiana

16 357,35

MYR

ringgit malese

4,9933

PHP

peso filippino

65,830

RUB

rublo russo

45,6515

THB

baht thailandese

48,430

BRL

real brasiliano

3,0624

MXN

peso messicano

18,8722

INR

rupia indiana

68,7790


(1)  

Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/26


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

(2009/C 66/10)

Numero dell'aiuto: XA 406/08

Stato membro: Austria

Regione: Bundesland Wien

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Richtlinie für die Gewährung eines Zuschusses zu den Versicherungsprämien für versicherbare Risiken in der Landwirtschaft

Base giuridica: Gesetz über die Förderung der Landwirtschaft in Wien (Wiener Landwirtschaftsgesetz), LGBl. für Wien Nr. 15/2000, in der geltenden Fassung

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 0,13 Mio EUR

Intensità massima dell'aiuto: È concessa una sovvenzione pari al massimo al 50 % dei costi dei premi

Data di applicazione: Dal 1o gennaio 2009

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Dal 1o gennaio 2009 al 31 dicembre 2013

Obiettivo dell'aiuto: Nel Bundesland di Vienna sono presenti circa 700 aziende agricole che si dedicano essenzialmente all'orticoltura e alla coltura in pieno campo. Le aziende sono esclusivamente piccole e medie imprese (PMI). Oltre all'approvvigionamento della popolazione cittadina con prodotti agricoli freschi e di alta qualità, queste imprese familiari contribuiscono in modo sostanziale alla formazione e alla conservazione dei terreni agricoli nell'agglomerato urbano della città di Vienna mediante la gestione e la manutenzione delle zone di produzione. A tal fine la loro sicurezza a lungo termine rappresenta un obiettivo importante della politica della città di Vienna.

Uno strumento importante per la sicurezza economica di queste imprese è la realizzazione di politiche di assicurazione contro i danni alla produzione agricola causati da avversità atmosferiche assimilabili a catastrofi naturali. Considerando le fluttuazioni climatiche in aumento negli ultimi anni, è sempre più importante che le imprese agricole sappiano porre in essere una buona gestione del rischio.

Ai sensi dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1857/2006 gli aiuti per il pagamento di premi assicurativi sono compatibili con il mercato comune.

Dal 2001 il Bundesland di Vienna concede una sovvenzione annua fino al 50 % del costo dei premi assicurativi alle aziende agricole viennesi per la sottoscrizione di un'assicurazione contro i danni causati dalle intemperie alle serre.

Questa misura di sostegno autorizzata dalla Commissione europea (aiuto di Stato N 845/2000/Austria/Vienna) si è dimostrata fondata e ha condotto alla copertura assicurativa di oltre il 90 % delle serre di Vienna contro i danni causati dalle intemperie. Per garantire la continuazione dell'aiuto, è necessario continuare ad offrirlo alle aziende nel quadro della nuova direttiva.

Considerando l'elevata efficacia del regime e sulla base dei rischi elevati di fenomeni atmosferici avversi dovuti al cambiamento climatico, che possono causare rilevanti danni alla produzione agricola e in particolare alle colture in pieno campo, la misura in parola deve essere estesa anche alle aziende agricole viennesi di colture a pieno campo a partire dal 2009. Una politica di assicurazioni multirischio per le colture in pieno campo permetterà alle aziende di essere coperte contro la grandine e le gelate e anche contro altri fenomeni climatici avversi come la siccità, le inondazioni, i materiali trasportati dall'aria, le tempeste ecc. Per incoraggiare gli agricoltori viennesi a sottoscrivere un'assicurazione di questo tipo le aziende devono ricevere una sovvenzione annuale fino al 50 % del costo dei premi. Questa misura deve accelerare la massima protezione possibile dei terreni arabili contro i rischi summenzionati e contribuire in tal modo alla protezione contro i rischi e alla stabilità economica delle aziende agricole del Bundesland di Vienna

Settore economico: Aziende agricole (orticoltura e coltivazione in pieno campo) a Vienna

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Amt der Wiener Landesregierung

Magistratsabteilung 58

Volksgartenstraße 3

1082 Wien

ÖSTERREICH

Sito web: http://www.wien.gv.at/umwelt/wasserrecht/foerderrichtlinie.html

Altre informazioni: L'entrata in vigore della presente direttiva revoca il regime di aiuto autorizzato «Richtlinie für die Gewährung eines Zuschusses zu den Versicherungsprämien zum Schutz vor Sturmschäden an Gewächshäusern in der Landwirtschaf» (aiuto di Stato N 845/2000/Austria/Vienna).

Il regime è relativo all'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1857/2006 ed è ad esso assolutamente conforme. In particolare l'aiuto in oggetto non ostacola il funzionamento del mercato interno dei servizi assicurativi. Le autorità responsabili garantiscono che l'aiuto non è limitato a un'unica compagnia di assicurazioni o a un unico gruppo assicurativo comprendente diverse compagnie né è subordinato alla stipula di un contratto assicurativo con un'impresa stabilita in Austria

Numero dell'aiuto: XA 409/08

Stato membro: Francia

Regione: Champagne-Ardenne

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Aide à la reconstitution du cheptel ovin de la région Champagne-Ardenne à la suite de la crise de la fièvre catarrhale ovine (F.C.O.)

Base giuridica:

Article L 1511-2 du Code Général des Collectivités Territoriales.

Articolo 10, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1857/2006.

Règlement «Aide à la reconstitution des troupes ovines» adopté par la Commission permanente du Conseil Régional de Champagne-Ardenne du 7 juillet 2008

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 800 000 EUR per il programma che termina nel gennaio 2010

Intensità massima dell'aiuto: La regione offrirà un sostegno pari ad un massimo dell'80 % della perdita non indennizzata (nel limite di 200 EUR per pecora reintrodotta, di 20 EUR per agnello o di 320 EUR per montone registrato reintrodotto).

L'aiuto sarà limitato al numero di decessi dichiarati al Gruppo di Difesa Sanitaria (GDS) tra la data di dichiarazione del focolaio FCO e la data di richiesta dell'aiuto

Data di applicazione: A decorrere dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esenzione sul sito della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fino al 31 gennaio 2010

Obiettivo dell'aiuto: Il sostegno è inteso a risarcire gli allevatori della perdita economica subita per la morte degli animali a causa della crisi sanitaria dovuta alla febbre catarrale degli ovini.

Secondo le stime, nella regione Champagne-Ardenne è stato dichiarato il decesso per FCO di 6 639 ovini (di cui 1 660 adulti) appartenenti a 237 allevamenti, nell'ambito delle pratiche di aiuti alla mortalità indennizzati dallo Stato. Inoltre, nel 2008, gli allevatori hanno dichiarato 2 882 premi per pecora o per capra in meno rispetto al 2007 (ogni premio corrisponde a una pecora che ha partorito almeno una volta o di età superiore a 12 mesi dichiarata presente nell'allevamento tra il 1o febbraio e il 10 maggio dello stesso anno). La crisi è sopraggiunta in un periodo di espansione — ininterrotta dal 2003 — del gregge ovino nella regione (+ 10 000 pecore negli ultimi quattro anni). Il dinamismo regionale della filiera è quindi messo seriamente a repentaglio.

Per questo motivo, la regione Champagne-Ardenne intende sostenere finanziariamente gli allevatori di ovini vittime della crisi della FCO, che sono alle prese con gravissime difficoltà economiche e sanitarie dal settembre 2006.

L'aiuto regionale è destinato a sostenere gli allevamenti professionali con un gregge equivalente ad almeno 100 premi.

L'allevatore beneficiario dell'aiuto regionale si impegna a mantenere per cinque anni lo stesso livello di produzione; verrà effettuato un controllo della dichiarazione annuale del numero di premi

Settore economico: Qualsiasi allevatore di ovini la cui azienda è situata nella regione Champagne-Ardenne per almeno l'80 % della superficie agricola utilizzata, il quale eserciti l'attività agricola a titolo principale e non superi i 60 anni di età (o le società aventi statuto di impresa agricola, il cui capitale sociale è detenuto per almeno il 50 % da persone fisiche di non più di 60 anni affiliate all'AMEXA in qualità di agricoltori a titolo principale)

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Région Champagne-Ardenne

Hôtel de Région

5, rue de Jéricho

51037 Chalons en Champagne cedex

FRANCE

Sito web: http://www.cr-champagne-ardenne.fr/?SID=731

http://www.cr-champagne-ardenne.fr/getFile.aspx?FILEID=2808

Numero dell'aiuto: XA 414/08

Stato membro: Repubblica federale di Germania

Regione: Land Baden-Württemberg

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Landwirtschaft — Wachstum

Base giuridica: Rechtsgrundlage ist das Gesetz über die Landeskreditbank Baden-Württemberg — Förderbank vom 11.11.1998 (Gesetzblatt für Baden-Württemberg (GBl.) vom 18.11.1998, S. 581), zuletzt geändert durch Gesetz vom 11.12.2007 (GBl. vom 14.12.2007, S. 581) in Verbindung mit dem Programmmerkblatt Landwirtschaft — Wachstum

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Sono concessi prestiti a tasso ridotto. L'importo dell'aiuto è stimato fra 500 e 600 EUR. Questo contributo finanziario è messo a disposizione dalla Landwirtschaftliche Rentenbank; non si dispone di alcun finanziamento da parte della L-Bank

Intensità massima dell'aiuto: Fino ad un massimo del 20 % dei costi ammissibili. L'importo globale degli aiuti concessi a una singola impresa non può superare 400 000 EUR erogati su un qualsiasi periodo di tre esercizi. In caso di cumulo con altri aiuti pubblici relativi agli stessi costi ammissibili, le soglie previste dal regolamento (CE) n. 1857/2006 sono rispettate. Possono essere concessi aiuti per l'acquisto di terreni diversi da quelli destinati all'edilizia con un costo non superiore al 10 % delle spese ammissibili dell'investimento

Data di applicazione: Conformemente alla scadenza prevista all'articolo 20, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1857/2006 ma al più tardi il 2 gennaio 2009

Durata del regime o dell'aiuto individuale:

Obiettivo dell'aiuto: Sostegno alle PMI attive nella produzione primaria di prodotti agricoli a norma dell'allegato I del trattato CE (tranne la pesca e l'acquacoltura) mediante la concessione di aiuti agli investimenti nella produzione primaria di prodotti agricoli [articolo 4 del regolamento (CE) n. 1857/2006]. I costi ammissibili sono i seguenti: a) la costruzione, l'acquisizione o il miglioramento di beni immobili; b) l'acquisto o il leasing con patto di acquisto di macchine e attrezzature, compresi i programmi informatici, fino a un massimo del loro valore di mercato; c) le spese generali, collegate alle spese di cui alle lettere a) e b), come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, nonché studi di fattibilità. Nel far ciò, si garantisce che gli aiuti non sono concessi in violazione di un qualsivoglia divieto o restrizione previsti dai regolamenti del Consiglio che istituiscono organizzazioni comuni di mercato, anche se tali divieti e restrizioni non riguardano il sostegno comunitario

Settore economico: Agricoltura, viticoltura, orticoltura

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Landeskreditbank Baden-Württemberg — Förderbank

Postfach 10 29 43

70025 Stuttgart

DEUTSCHLAND

Sito web: www.l-bank.de/landwirtschaft-wachstum

Altre informazioni: —

Numero dell'aiuto: XA 417/08

Stato membro: Repubblica federale di Germania

Regione: Freistaat Bayern

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Bezuschussung der aufgrund gesetzlicher Testpflicht durchgeführten BSE/TSE-Schnelltests bei Schlachtrindern über 30 Monaten entstandenen Kosten, durch Verrechnung der Finanzhilfe der Gemeinschaft für diese BSE-Pflichttests

Base giuridica:

articolo 6, paragrafo 1, in combinato disposto con l'allegato III, capitolo A II, punto 2, del regolamento (CE) n. 999/2001,

Gesetz zum Vollzug des Tierseuchenrechts und der Verordnung über die Benutzungsgebühren der Gesundheitsverwaltung

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Circa 2,3 Mio EUR per sovvenzionare la realizzazione di test rapidi per l'individuazione della BSE nei bovini da macello di età superiore ai 30 mesi; il livello delle sovvenzioni dipende dall'aiuto finanziario comunitario stabilito annualmente nonché dal numero di test necessari

Intensità massima dell'aiuto: Fino al 100 %

Data di applicazione: Autorizzazioni annue

Durata del regime o dell'aiuto individuale:

Obiettivo dell'aiuto: Sovvenzione statale delle spese che derivano dall'obbligo giuridico di eseguire test per l'individuazione delle TSE e della BSE.

Base giuridica dell'aiuto: articolo 16, paragrafo 1, lettera g), del regolamento (CE) n. 1857/2006.

È confermato che l'aiuto concesso ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1857/2006 non comporta pagamenti diretti al produttore

Settore economico: I macelli e gli stabilimenti di eliminazione delle carcasse della Baviera nonché le piccole e medie imprese agricole. Per quanto riguarda i macelli e gli stabilimenti di eliminazione delle carcasse della Baviera, i requisiti dell'articolo 16, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1857/2006 sono soddisfatti

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Bayerisches Staatsministerium für Umwelt und Gesundheit

Rosenkavalierplatz 2

Postfach 810140

81901 München

DEUTSCHLAND

Per ulteriori quesiti rivolgersi a:

Bayerisches Staatsministerium für

Landwirtschaft und Forsten

Referat C/6

Ludwigstr. 2

80539 München

DEUTSCHLAND

Tel. +49 892182-2222

Sito web: http://www.stmugv.bayern.de/tiergesundheit/krankheiten/bsediagnostik.htm

Altre informazioni: —

Numero dell'aiuto: XA 429/08

Stato membro: Irlanda

Regione: Stato membro

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Cattle Breeding Infrastructure Program

Base giuridica: National Development Plan 2007-2013

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Un massimo di 1,5 Mio EUR annui

Intensità massima dell'aiuto: Fino al 70 % dei costi ammissibili

Data di applicazione:

o

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 1o gennaio 2009-31 dicembre 2013

Obiettivo dell'aiuto: Il Cattle Breeding Infrastructure Program 2008 sarà gestito dalla Irish Cattle Breeding Federation (ICBF). Obiettivo del programma è incoraggiare gli allevatori di bovini da carne e da latte ad applicare principi scientifici moderni per l'allevamento del bestiame, il che permetterà loro di migliorare la redditività a lungo termine. Il suddetto programma comprende una serie di moduli relativi alla sperimentazione, alla valutazione genetica, alla raccolta di dati e alla diffusione delle informazioni.

Il modulo relativo alla valutazione genetica prevede ricerche, analisi e perfezionamento dei sistemi di valutazione genetica dei bovini da carne e da latte attualmente utilizzati in Irlanda, includendo, se del caso, dati sui genomi, la diffusione di nuove valutazioni delle carni bovine, anche tramite la pubblicità, la pubblicazione di materiale informativo, la spedizione capillare di comunicazioni per posta agli allevatori e attraverso incontri con gli operatori del settore e gli allevatori per aiutarli a familiarizzarsi con i nuovi indici.

La parte del programma relativa alla raccolta di dati e alla diffusione delle informazioni è finalizzata a sviluppare sistemi informatici, organizzare attività di formazione e sostenere la diffusione degli indici relativi ai bovini da carne e da latte.

L'aiuto viene erogato in conformità con le disposizioni dell'articolo 15, paragrafo 2, lettere d) ed e), e dell'articolo 16, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1857/2006 — prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo e sostegno al settore zootecnico

Settore economico: Bovino

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Department of Agriculture, Fisheries and Food

Agriculture House

Kildare Street

Dublin 2

IRELAND

Sito web: http://www.agriculture.gov.ie/schemes/NDP_State_Aid/CattleBreedingInfrastructure2009_13.doc


20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/30


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

(2009/C 66/11)

Numero dell'aiuto: XA 425/08

Stato membro: Spagna

Regione: Comunitat Valenciana

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Ayudas a los programas de mejora de calidad de la leche cruda de vaca, oveja y cabra

Base giuridica: Orden de 23 de septiembre de 2008 de la Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación por la que se modifican determinados aspectos de la Orden de 28 de diciembre de 2005, por la que se aprueban las bases reguladoras para la financiación de programas de mejora de calidad de la leche cruda de vaca, oveja y cabra y de la Orden de 24 de mayo de 2006, por la que se establecen las bases reguladoras de ayudas al programa de genotipado, se convocan las ayudas para la mejora de la calidad de la leche, en la Comunidad Valenciana y se fijan los importes globales de la ayuda al programa de genotipado en la Comunidad Valenciana (DOCV no 5875 de 21.10.2008).

Orden de 28 de diciembre de 2005, de la CAPA, por la que se aprueban las bases reguladoras para la financiación de programas de mejora de calidad de la leche cruda de vaca, oveja y cabra (DOGV no 5175)

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 90 000 EUR

Intensità massima dell'aiuto: 50 % delle spese

Data di applicazione: A decorrere dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esonero sul sito web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 2008-2013

Obiettivo dell'aiuto: Sostegno tecnico al settore produttore del latte mediante programmi di controllo e miglioramento del latte crudo vaccino, ovino e caprino, con il fine di migliorare la qualità del latte nelle aziende mediante l'adeguamento delle condizioni di produzione, immagazzinaggio e trasporto del latte crudo in modo da realizzare progressi nei seguenti settori:

Il regime è conforme al disposto dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006

Settore economico: Proprietari di allevamenti di ruminanti ad orientamento produttivo da latte della Comunidad Valenciana

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Amadeo de Saboya, 2

46010 Valencia

ESPAÑA

Altre informazioni: —

Sito web: http://www.agricultura.gva.es/especiales/ayudas_agrarias/pdf/Ordenes%20modif%20leche%20genotipado_14agosto_2008.pdf

Numero dell'aiuto: XA 426/08

Stato membro: Spagna

Regione: Comunitat Valenciana

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Ayudas para los consejos reguladores u órganos de gestión de las figuras de calidad de la Comunitat Valenciana y entidades asociativas gestoras de la autorización del uso de la marca «CV»

Base giuridica: Orden de la Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación por la que se establecen las ayudas para los Consejos Reguladores u Órganos de Gestión de las figuras de calidad de la Comunitat Valenciana y entidades asociativas gestoras de la autorización del uso de la marca «CV»

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 4 193 400 EUR

Intensità massima dell'aiuto:

I.   Per le attività svolte dai Consejos Reguladores o dagli Órganos de Gestión:

gli aiuti per incentivare la produzione di prodotti agricoli di qualità potranno raggiungere l'80 %,

gli aiuti iniziali per la costituzione potranno raggiungere il 100 %.

In nessun caso gli aiuti concessi a ognuno dei Consejos Reguladores e Órganos de Gestión delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine e al Comitato di agricoltura biologica potranno eccedere 550 000 EUR l'anno.

II.   Per le attività svolte da enti associativi gestori dell'autorizzazione dell'uso del marchio «CV»:

aiuti fino al 70 %.

In nessun caso gli aiuti concessi a ogni ente potranno essere superiori a 50 000 EUR l'anno.

III.   Per le attività svolte da associazioni di Consejos Reguladores, federazioni e confederazioni degli stessi e dalle organizzazioni internazionali relativamente ai marchi di qualità:

aiuti fino al 50 %.

In nessun caso gli aiuti concessi a ogni ente potranno essere superiori a 70 000 EUR l'anno

Data di applicazione: Dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di deroga nel sito web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Dal 2009 al 2013

Obiettivo dell'aiuto: L'obiettivo generale consiste nello stabilire, per il periodo 2009-2013, le basi per lo sviluppo delle attività relative ai prodotti agroalimentari di qualità differenziata della Comunità valenziana.

Gli aiuti beneficiano dell'esenzione prevista nel regolamento (CE) n. 1857/2006, conformemente a quanto previsto nell'articolo 9, paragrafo 3, nell'articolo 14, paragrafo 2, e nell'articolo 15, paragrafo 2

Settore economico: Settore agroalimentare della Comunità valenziana

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación

C/ Amadeo de Saboya, 2

46010 Valencia

ESPAÑA

Sito web: http://www.agricultura.gva.es/especiales/ayudas_agrarias/pdf/AYUDAS%20A%20LOS%20CONSEJO%20REGULADORES,%20ASOCIACIONES%20GESTORAS%20MARCAS%20CV%20Y%20FEDERACIONES%20DE%20LA%20COMUNITAT%20VALENCIANA.pdf

Altre informazioni: —

La Directora General de Comercialización

Marta VALSANGIACOMO GIL

Numero dell'aiuto: XA 427/08

Stato membro: Spagna

Regione: Comunidad Valenciana

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Ayudas al programa de genotipado

Base giuridica: Orden de 23 de septiembre de 2008 de la Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación por la que se modifican determinados aspectos de la Orden de 28 de diciembre de 2005, por la que se aprueban las bases reguladoras para la financiación de programas de mejora de calidad de la leche cruda de vaca, oveja y cabra y de la Orden de 24 de mayo de 2006, por la que se establecen las bases reguladoras de ayudas al programa de genotipado, se convocan las ayudas para la mejora de la calidad de la leche, en la Comunidad Valenciana y se fijan los importes globales de la ayuda al programa de genotipado en la Comunidad Valenciana (DOCV no5 875 de 21.10.2008).

Orden de 24 de mayo de 2006, de la CAPA, por la que se establecen las bases reguladoras de ayudas al programa de genotipado.

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 21 000 EUR

Intensità massima dell'aiuto: 50 % dei costi

Data di applicazione: A decorrere dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esonero nella pagina web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 2008-2013

Obiettivo dell'aiuto: Sviluppo del programma nazionale di selezione genetica per la resistenza alla malattia del trotto o scrapie (encefalopatia spongiforme trasmissibile degli ovini-caprini). Tale sviluppo è conforme al disposto dell'articolo 16 del regolamento (CE) n. 1857/2006

Settore economico: Proprietari di allevamenti di ovini-caprini della Comunidad Valenciana in cui sono presenti esemplari di razza iscritti nel libro genealogico

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación

Amadeo de Saboya, 2

46010 Valencia

ESPAÑA

Sito web: http://www.agricultura.gva.es/especiales/ayudas_agrarias/pdf/Ordenes%20modif%20leche%20genotipado_14agosto_2008.pdf

Numero dell'aiuto: XA 428/08

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: Provincie Limburg

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Wijnen Paprika's BV (Advieskosten Geothermisch onderzoek fase 2)

Base giuridica: Algemene Subsidieverordening 2004 Provincie Limburg en Subsidieverordening Inrichting Landelijk Gebied

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 31 000 EUR

Intensità massima dell'aiuto: 100 %

Data di applicazione:

Durata del regime o dell'aiuto individuale:

o

Obiettivo dell'aiuto: L'aiuto è concesso in applicazione dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006. Saranno rispettate le condizioni di cui all'articolo 15, paragrafi 2, 3 e 4, del regolamento (CE) n. 1857/2006

Settore economico: Agricoltura — produzione primaria (peperoni)

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Provincie Limburg

Limburglaan 10

6229 GA Maastricht

NEDERLAND

Sito web: http://www.limburg.nl/nl/html/algemeen/beleid/Europa/KennisgevingenStaatssteun/KennisgevingenStaatssteun.asp#a1RSN3VF5X0O0EBAKCMO1

Altre informazioni: L'impresa Wijnen Paprika's sta estendendo la superficie delle colture in serra. Questa operazione si svolge in tre fasi. Le serre costruite nelle prime due fasi saranno riscaldate mediante un sistema di cogenerazione di energia termica ed elettrica alimentato a gas. Le serre costruite nella terza fase dovrebbero essere riscaldate con energia geotermica. Per poter realizzare questo progetto occorrono diversi studi.

La prima fase riguarda uno studio inteso a elaborare un modello di profondità e di temperatura del suolo, grazie al quale si potranno selezionare due potenziali serbatoi. Dalla profondità dei due serbatoi dipende il fatto che l'acqua di formazione sia sufficientemente calda da poter riscaldare le serre. Non è noto, tuttavia, se da questi serbatoi si possa attingere una quantità d'acqua sufficiente. Occorre pertanto determinare la quantità d'acqua presente nei serbatoi, nonché la porosità e la permeabilità della roccia. È questo l'obiettivo della seconda fase, cui è destinato l'aiuto in oggetto. L'aiuto ammonta a 31 000 EUR, a copertura dei costi dello studio.

L'aiuto è concesso in applicazione dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006. Il regime non prevede pagamenti diretti al beneficiario; l'aiuto sarà erogato sotto forma di servizi di consulenza sovvenzionati. Non sono previsti aiuti per servizi a carattere permanente o periodico, né per le normali spese di funzionamento dell'azienda. L'aiuto è concesso a norma del Subsidieverordening Inrichting Landelijk Gebied van de provincie Limburg (regolamento sulle sovvenzioni agricole della provincia di Limburgo) ed è quindi usufruibile da tutte le imprese che rispondono ai requisiti ivi menzionati

Numero dell'aiuto: XA 431/08

Stato membro: Repubblica federale di Germania

Regione: Thüringen (DEG0)

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Satzung über Beihilfen der Thüringer Tierseuchenkasse (Beihilfesatzung)

Base giuridica:

§ 7 Abs. 2 und § 20 Thüringer Ausführungsgesetz zum Tierseuchengesetz (Thüringer Tierseuchengesetz -ThürTierSG-)

Satzung über Beihilfen der Thüringer Tierseuchenkasse (Beihilfesatzung)

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo complessivo di circa 2,47 Mio EUR

Intensità massima dell'aiuto: Fino al 100 %

Data di applicazione: Dalla data di pubblicazione del regime di aiuti da parte della Commissione

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fino al 31 dicembre 2013

Obiettivo dell'aiuto:

compensazione delle spese degli agricoltori per controlli sanitari, test e altre misure di individuazione preventiva con acquisto e utilizzazione di vaccini o di medicinali in relazione alla prevenzione ed eradicazione delle epizoozie ai sensi dell'articolo 10, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 1857/2006.

articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1857/2006,

compensazione per le perdite sofferte dagli agricoltori causate da epizoozie, ai sensi dell'articolo 10, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 1857/2006,

articolo 10, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1857/2006.

Spese ammissibili: si veda l'allegato 1 dello statuto sugli aiuti del fondo di assicurazione per gli animali della Turingia (statuto sugli aiuti)

Settore economico: Allevamento bovino, suino, ovino, caprino equino e apicoltura

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Thüringer Tierseuchenkasse

Anstalt des öffentlichen Rechts

Victor Goerttler Straße 4

07745 Jena

DEUTSCHLAND

E-mail: direkt@thueringertierseuchenkasse.de

Sito web: Satzung über Beihilfen der Thüringer Tierseuchenkasse (Beihilfesatzung):

http://www.thueringertierseuchenkasse.de

Altre informazioni: —


V Avvisi

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione

20.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 66/33


Comunicato del governo francese concernente la direttiva 94/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi (1)

(Avviso relativo alla richiesta di concessione per la ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi detta «Concession de Nesles»)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 66/12)

Con domanda presentata il 18 settembre 2008, la società Geopetrol S.A., con sede sociale in 9 rue Nicolas Copernic, BP 20, F-93151 Le Blanc-Mesnil Cedex ha fatto richiesta, per una durata di dieci anni, di una concessione per la ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi; la richiesta, detta «Concessione de Nesle», riguarda una superficie di circa 11,27 chilometri quadrati, situata nel dipartimento di Seine-et-Marne.

Il perimetro della concessione è delimitato dagli archi di meridiano e parallelo che collegano i vertici qui di seguito definiti dalle rispettive coordinate geografiche in gradi. Il meridiano assunto come riferimento è quello di Parigi:

Vertice

Longitudine

(grado est)

Latitudine

(grado nord)

A

0,70

54,15

B

0,72

54,15

C

0,72

54,09

D

0,69

54,09

E

0,69

54,14

F

0,70

54,14

Presentazione delle domande e criteri di assegnazione del titolo

I primi richiedenti e i richiedenti in concorrenza devono dimostrare di soddisfare le condizioni di cui agli articoli 4 e 5 del decreto n. 2006-648, del 2 giugno 2006, relativo ai titoli minerari e ai titoli di deposito sotterraneo (Journal officiel de la République française del 3 giugno 2006).

Le imprese interessate possono presentare domande in concorrenza entro un termine di 90 giorni a decorrere dalla pubblicazione del presente avviso, seguendo la procedura indicata nell'«Avviso relativo al rilascio di titoli minerari per idrocarburi in Francia» pubblicato nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee C 374 del 30 dicembre 1994, pag. 11, e sancita dal decreto n. 2006-648 relativo ai titoli minerari e ai titoli di deposito sotterraneo. Le domande devono essere indirizzate al ministro competente per gli affari minerari, all'indirizzo sotto indicato.

Le decisioni sulla domanda iniziale e sulle domande in concorrenza applicheranno i criteri per l'assegnazione di un titolo minerario definiti all'articolo 6 del suddetto decreto e saranno adottate entro il 23 settembre 2011.

Condizioni e requisiti concernenti l'esercizio e la cessazione dell'attività

I richiedenti sono invitati a fare riferimento agli articoli 79 e 79.1 del codice minerario e al decreto n. 2006-649, del 2 giugno 2006, relativo ai lavori minerari, ai lavori di deposito sotterraneo e alla polizia delle miniere e dei depositi sotterranei (Journal officiel de la République française del 3 giugno 2006).

Ulteriori informazioni possono essere richieste al seguente indirizzo: Ministère de l'écologie, de l'énergie, du développement durable et de l'aménagementi du territoire, (Direction générale de l'énergie et climat, Direction de l'énergie, Sous-direction de la Sécurité d'Approvisionnement et des nouveaux produits énergétiques, bureau exploration production des hydrocarbures), 41, boulevard Vincent Auriol, Parigi Cedex 13 [tel. (33) 153 94 14 81, fax (33) 153 94 14 40].

Le disposizioni legislative e regolamentari summenzionate sono reperibili nel sito Légifrance: http://www.legifrance.gouv.fr


(1)  GU L 164 del 30.6.1994, pag. 3.