ISSN 1725-2466

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 63

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

52o anno
18 marzo 2009


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

 

PARERI

 

Consiglio

2009/C 063/01

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di convergenza aggiornato della Danimarca, 2008-2015

1

2009/C 063/02

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di convergenza aggiornato dell'Estonia, 2008-2012

6

 

Commissione

2009/C 063/03

Comunicazione riguardante l'adeguamento all'inflazione di taluni importi previsti dalla direttiva relativa alla riassicurazione

11

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2009/C 063/04

Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

12

2009/C 063/05

Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 )

14

2009/C 063/06

Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 )

16

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2009/C 063/07

Tassi di cambio dell'euro

18

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

 

Commissione

2009/C 063/08

Inviti a presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro Persone 2009 del 7o programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione

19

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA COMMERCIALE COMUNE

 

Commissione

2009/C 063/09

Avviso di apertura di un procedimento antidumping relativo alle importazioni di determinati sistemi di scansione dei container originari della Repubblica popolare cinese

20

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione

2009/C 063/10

Comunicazione del ministro degli Affari economici del Regno dei Paesi Bassi a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva 94/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi

23

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

PARERI

Consiglio

18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/1


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di convergenza aggiornato della Danimarca, 2008-2015

(2009/C 63/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce le Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza aggiornato della Danimarca, relativo al periodo 2008-2015.

(2)

Dopo una fase prolungata di ripresa, nel 2008 la recessione economica in Danimarca è stata rapida e pronunciata, trainata principalmente dal raffreddamento del mercato immobiliare e dalle crescenti turbolenze sui mercati finanziari. In prospettiva, l'indebolimento della domanda interna ed esterna acuirà la situazione di crisi. Di fronte al peggioramento delle condizioni esterne, sarà particolarmente difficile garantire la stabilità finanziaria e una correzione ordinata del mercato immobiliare. Nel breve e medio periodo, la crisi e l'evoluzione attesa dei prezzi delle attività e dell'energia avranno ripercussioni negative importanti sulle finanze pubbliche.

In particolare, si prevede un allentamento della pressione sulle entrate derivanti dall'imposta sul rendimento dei fondi pensione e dalle imposte sulle società; a ciò si aggiungerà una riduzione dell'estrazione di petrolio e di gas nel Mare del Nord. Il bilancio approvato per il 2009, sostenuto da una situazione di partenza solida sotto il profilo del bilancio, prevede un'espansione discrezionale del bilancio pari a circa 1 punto percentuale del PIL, compresi i tagli permanenti alle imposte sui redditi pari a 0,5 % del PIL. La pressione subita dalla corona danese e la diminuzione delle riserve di cambio hanno costretto la banca centrale danese ad aumentare i tassi d'interesse nell'ottobre 2008. Insieme alla riduzione dei tassi d'interesse da parte della BCE, ciò ha comportato un aumento del differenziale del tasso d'interesse di riferimento rispetto all'euro. La banca centrale danese ha nuovamente abbassato i tassi d'interesse di riferimento alla fine del 2008 e all'inizio del 2009, dopo il taglio operato dalla BCE, e ha proceduto ad altre riduzioni, che hanno diminuito gradualmente il differenziale, che tuttavia rimane elevato (1 punto percentuale rispetto a 0,35 punti prima della crisi).

(3)

Sulla base dello scenario macroeconomico di partenza, si prevede che la crescita del PIL reale dovrebbe ridursi, passando dallo 0,2 % del 2008 a – 0,2 % nel 2009, per poi risalire allo 0,7 % nel 2010 e raggiungere una media dell'1,7 % negli anni rimanenti del periodo di riferimento. La ripresa prevista per il 2011-2012 si basa sull'ipotesi tecnica che il divario tra prodotto effettivo e potenziale e il divario occupazionale si colmino nel 2012, come hanno calcolato le autorità danesi in base alle metodologie nazionali. L'ipotesi di partenza è che l'utilizzo delle capacità andrà gradualmente aumentando fino a raggiungere livelli normali, in particolare grazie ad un inizio di ripresa all'estero e ai tassi d'interesse bassi. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili (2), questo scenario sembra basarsi su ipotesi di crescita ottimistiche. Per il 2009 il rallentamento della domanda interna sembra essere sottovalutato se si considerano gli ultimi sviluppi. A partire dal 2011 i dati sulla crescita sembrano ottimistici alla luce dell'aumento della produttività osservato in passato e della crescita potenziale stimata. Si prevede che l'inflazione scenda notevolmente nel 2009 attestandosi sull'1,3 % e che nel rimanente periodo di riferimento sia fluttuante, appena al di sotto del 2 %. I motivi di tali fluttuazioni non sono chiari, ma l'evoluzione prevista del deflattore del PIL sembra realistica.

(4)

Per il 2008, nelle previsioni dei servizi della Commissione di gennaio 2009, l'avanzo delle amministrazioni pubbliche è stimato al 3,1 % del PIL, cioè vicino all'obiettivo del 3,0 % del PIL indicato nel precedente aggiornamento del programma di convergenza. Poiché il mercato del lavoro ha reagito in ritardo alla crisi economica, la crescita dell'occupazione e l'aumento dei salari sono rimasti sostenuti per la maggior parte dell'anno; di conseguenza, il gettito delle imposte sul reddito è stato superiore al previsto e la spesa sociale inferiore alle attese. Nel frattempo, la crisi finanziaria ha ridotto notevolmente le entrate derivanti dalle imposte sui rendimenti dei fondi pensionistici e dalle imposte sulle società. A sua volta la spesa ha superato le proiezioni, perché è aumentata la spesa per i consumi intermedi e c'è stato un trasferimento una tantum di capitali alle famiglie nell'ambito della riforma dell'imposta sul rendimento dei fondi pensione del 2007.

(5)

Per il 2009 il programma prevede un bilancio delle amministrazioni pubbliche in pareggio rispetto alla proiezione contenuta nelle previsioni intermedie dei servizi della Commissione di un disavanzo dello 0,3 % del PIL, pari a un'oscillazione negativa di 3 punti percentuali del PIL. Gli stabilizzatori automatici rappresentano circa 1 punto percentuale del calo complessivo. Oltre all'espansione discrezionale del bilancio di circa 1 punto percentuale del PIL, compresi i tagli delle imposte sul reddito di 0,5 punti percentuali del PIL, si prevede che il calo dei prezzi dell'energia e delle attività ridurranno le entrate particolarmente volatili di circa 1,5 punti percentuali del PIL rispetto ai livelli tendenziali. Pur prevedendo un avanzo strutturale, il cambiamento nel saldo strutturale, basato sul saldo corretto per il ciclo ricalcolato dai servizi della Commissione secondo la metodologia concordata e sulla definizione fornita dai servizi della Commissione di «misure una tantum» e di «altre misure temporanee» e stimato a circa 2,5 punti percentuali del PIL, conferma un orientamento di bilancio fortemente espansionistico (3), ancorché fortemente colpito da una riduzione delle entrate volatili.

(6)

Per il 2010 è previsto un ulteriore deterioramento del saldo nominale, dovuto in parte agli stabilizzatori automatici, ma soprattutto ad un altro trasferimento una tantum di capitali alle famiglie, sempre nell'ambito della riforma del 2007 dell'imposta sul rendimento dei fondi pensione. Il programma continua a puntare a conseguire l'obiettivo di medio termine (OMT) di un avanzo strutturale, cioè corretto per il ciclo, al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee, compreso tra 0,75 e 1,75 % del PIL fino al 2010. Dopo il 2010 la Danimarca sta rivedendo al ribasso l'OMT e prevede, come minimo, di arrivare ad un saldo strutturale che punta a conseguire entro il 2015. L'OMT rispetta il parametro di riferimento minimo di un disavanzo pari a circa 0,5 % del PIL e rispecchia adeguatamente il rapporto debito/PIL e la crescita potenziale media sul lungo periodo. Di conseguenza, il nuovo obiettivo può essere considerato adeguato e in linea con il patto di stabilità e crescita. Il programma prevede che il saldo delle amministrazioni pubbliche presenti nuovamente un leggero avanzo nel 2011, sulla base dell'ipotesi tecnica che il divario tra prodotto effettivo e potenziale e il divario occupazionale si colmino nel 2012, con il conseguente aumento congiunturale delle entrate. Lo scenario sul quale si basano gli obiettivi prevede che misure di riforma strutturale non specificate migliorino in via permanente il saldo delle amministrazioni pubbliche dello 0,7 % del PIL verso il 2015 per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche definita secondo la metodologia nazionale. Nel periodo di riferimento, l'avanzo strutturale calcolato secondo la metodologia concordata dovrebbe diminuire di circa 3,5 punti percentuali del PIL, pur rimanendo positivo. Oltre alle misure a favore della stabilità finanziaria adottate nell'autunno del 2008 e delineate nell'aggiornamento, il pacchetto sul credito del 18 gennaio 2009 comporta iniezioni temporanee di capitale ibrido per un massimo di 100 Mrd DKK (5,5 % del PIL) a partire da metà 2009; tali misure avranno un impatto immediato sul debito previsto nell'aggiornamento e un impatto potenziale sul saldo delle amministrazioni pubbliche in tutto il periodo di riferimento.

(7)

I dati di bilancio previsti nel programma possono essere soggetti a vari rischi. Il rischio di sovrastima dovuto a ipotesi di crescita troppo favorevoli e all'incertezza sulle misure per portare a termine le riforme strutturali necessarie non è compensato, nonostante i precedenti di bilancio positivi, dal rischio di aver sottostimato le entrate potenzialmente più elevate in caso di un aumento dei prezzi dell'energia e di riduzione dei tassi d'interesse. Inoltre, le misure avviate ai fini della stabilità finanziaria comportano un notevole aumento dell'esposizione al rischio.

(8)

L'impatto di bilancio a lungo termine dell'invecchiamento della popolazione è inferiore alla media dell'UE, in particolare grazie alla recente riforma delle pensioni. Inoltre, la posizione di bilancio del 2008 prevista nel programma, con un forte avanzo strutturale, contribuisce alla riduzione del debito lordo. Il mantenimento di avanzi primari elevati nel medio periodo contribuirebbe a contenere i rischi che pesano sulla sostenibilità delle finanze pubbliche, attualmente molto bassi.

(9)

Come testimoniato dai bilanci precedenti, la Danimarca ha beneficiato di un quadro di bilancio relativamente solido, soprattutto per la sua vasta copertura e la trasparenza e visibilità delle norme di bilancio. La spesa per i consumi pubblici tende, invece, a superare gli obiettivi. Iniziative recenti, che prevedono l'applicazione di sanzioni economiche, potrebbero rappresentare un ulteriore incentivo per le amministrazioni locali a rispettare gli obiettivi concordati. Sono state inoltre avviate azioni per attirare maggiormente l'attenzione sull'aspetto dell'efficacia dei costi della spesa pubblica. Saranno tuttavia necessari altri interventi per limitare l'aumento della spesa nel rispetto degli obiettivi del governo.

(10)

Per sostenere la stabilità finanziaria, le autorità danesi hanno adottato varie misure, ad esempio la modifica del quadro normativo del settore pensionistico e delle assicurazioni sulla vita, la legge sulla stabilità finanziaria dell'ottobre 2008 e il pacchetto sul credito già citato. La legge sulla stabilità finanziaria prevede una garanzia governativa illimitata per i creditori che non dispongono di una garanzia fino al 30 settembre 2010, nell'ambito della quale le banche partecipanti intervengono fino a 35 Mrd DKK (2 % del PIL) e lo Stato copre il resto. A partire dal 1o ottobre 2010 è previsto un massimale di 750 000 DKK per la garanzia dei depositi. Il pacchetto sul credito affronta il problema delle pressioni sempre più forti sulla solvibilità delle banche e degli istituti di credito ipotecario e mira a normalizzare la politica dei prestiti.

(11)

In linea con il piano europeo di ripresa economica approvato dal Consiglio europeo nel dicembre scorso, con l'adozione del bilancio 2009 la Danimarca ha attuato una politica di bilancio espansionistica discrezionale di circa 1 punto percentuale del PIL, tenuto conto anche delle misure permanenti di incentivo all'occupazione (riduzione dell'imposta sul reddito) e di incremento del potenziale di crescita (investimenti in R&S). Parte di tale espansione è imputabile al notevole aumento delle retribuzioni del settore pubblico. Un piano per infrastrutture di trasporto ecologiche, adottato il 29 gennaio 2009, dovrebbe rappresentare un altro stimolo di bilancio, calcolabile in 5 Mrd DKK (0,25 % del PIL) ripartiti fra 2009 e 2010. Le misure si rifanno al programma di riforme a medio termine di Lisbona riesaminate dalla Commissione il 28 gennaio 2009.

(12)

In base alle informazioni contenute nell'aggiornamento del programma, si prevede un peggioramento del saldo strutturale pari a 2,5 punti percentuali nel 2009 e a un altro punto percentuale nei rimanenti anni del periodo di riferimento. Il calo rispecchia, in parte, la riduzione delle entrate da fonti particolarmente volatili e transitorie. Considerato il punto di partenza solido e i forti stabilizzatori automatici in atto, l'orientamento di bilancio espansionistico previsto sembra essere una risposta adeguata alla crisi economica. Per tutto il periodo di riferimento, le proiezioni di bilancio indicano che la posizione di bilancio della Danimarca è perfettamente in linea con i criteri del patto di stabilità e crescita.

(13)

L'aggiornamento del programma fornisce tutti i dati richiesti e la maggior parte dei dati facoltativi (4).

La conclusione globale è che, nell'attuale congiuntura economica e vista la buona posizione di bilancio, l'orientamento di bilancio complessivo è ritenuto adeguato alla luce dell'espansione discrezionale di circa 1 punto percentuale del PIL prevista per il 2009 e in presenza di stabilizzatori automatici relativamente forti. Il programma prevede un calo dell'avanzo delle amministrazioni pubbliche di circa 3 punti percentuali del PIL nel 2009 e di altri 1,25 punti percentuali circa nel 2010. Le ipotesi di crescita presentate nel programma sono favorevoli. La politica di bilancio continua a puntare a realizzare l'OMT in linea con l'obiettivo di sostenibilità a lungo termine in tutto il periodo di riferimento, mantenendo pertanto un margine di sicurezza sufficiente rispetto al valore di riferimento. Dopo un periodo di elevati avanzi di bilancio dovuti anche ad un quadro relativamente solido, il debito lordo delle amministrazioni pubbliche si è ridotto a livelli bassi.

Sulla base della valutazione che precede, la Danimarca è invitata ad:

i)

attuare i programmi di bilancio per il 2009, comprese le misure di stimolo in linea con il piano europeo di ripresa economica e nel quadro del patto di stabilità e crescita;

ii)

individuare le necessarie misure di riforma strutturale, segnatamente puntando a rafforzare l'offerta di lavoro, per conseguire gli obiettivi di bilancio negli anni successivi.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2015

PIL reale

(variazione in %)

PC dic. 2008

1,6

0,2

– 0,2

0,7

1,9

1,7

1,6

COM gen. 2009

1,6

– 0,6

– 1,0

0,6

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

2,0

1,3

1,1

0,5

n.d.

n.d.

n.d.

Inflazione IAPC

(%)

PC dic. 2008

1,7

3,6

1,3

2,1

1,4

1,8

1,8

COM gen. 2009

1,7

3,6

1,6

1,9

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

1,7

2,4

1,6

1,9

n.d.

n.d.

n.d.

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (5)

(in % del PIL potenziale)

PC dic. 2008

1,4

0,0

– 1,4

– 1,8

– 1,2

– 0,8

– 0,5

COM gen. 2009 (6)

1,8

– 0,1

– 2,1

– 2,4

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

1,0

0,3

– 0,4

– 1,5

n.d.

n.d.

n.d.

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PC dic. 2008

0,7

1,7

1,8

2,3

2,6

2,6

1,8

COM gen. 2009

0,7

1,7

1,5

1,5

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

1,7

1,3

1,9

2,2

n.d.

n.d.

n.d.

Entrate delle amministrazioni pubbliche (8)  (10)

(in % del PIL)

PC dic. 2008

54,5

53,2

51,2

51,5

52,1

51,8

51,5

COM gen. 2009

55,4

54,8

52,8

53,4

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

53,4

52,9

52,0

51,7

n.d.

n.d.

n.d.

Spesa delle amministrazioni pubbliche (8)  (10)

(in % del PIL)

PC dic. 2008

49,9

50,2

51,2

52,8

51,8

51,7

51,6

COM gen. 2009

50,9

51,6

53,1

54,9

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

49,6

49,8

50,0

50,5

n.d.

n.d.

n.d.

Saldo delle amministrazioni pubbliche (10)

(in % del PIL)

PC dic. 2008

4,5

3,0

0,0

– 1,2

0,3

0,1

– 0,1

COM gen. 2009

4,5

3,1

– 0,3

– 1,5

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

3,8

3,0

2,0

1,2

n.d.

n.d.

n.d.

Saldo primario

(in % del PIL)

PC dic. 2008

6,1

4,2

1,5

0,2

1,6

1,3

0,7

COM gen. 2009

6,1

4,5

1,2

0,0

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

5,2

4,2

3,0

2,1

n.d.

n.d.

n.d.

Saldo corretto per il ciclo (5)

(in % del PIL)

CP dic. 2008

3,6

3,0

0,9

0,0

1,1

0,6

0,2

COM gen. 2009

3,3

3,2

1,0

0,1

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

3,1

2,8

2,3

2,2

n.d.

n.d.

n.d.

Saldo strutturale (7)  (9)

(in % del PIL)

PC dic. 2008

3,7

4,0

2,6

1,7

1,3

0,6

0,2

COM gen. 2009

3,3

3,8

1,1

0,9

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

3,5

3,4

2,5

2,5

n.d.

n.d.

n.d.

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PC dic. 2008

26,3

30,3

27,9

26,3

25,4

24,6

22,6

COM gen. 2009

26,3

30,3

28,4

27,0

n.d.

n.d.

n.d.

PC dic. 2007

25,6

21,6

19,2

18,6

n.d.

n.d.

n.d.

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti menzionati nel presente testo sono disponibili su Internet al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  La valutazione tiene conto in particolare delle previsioni di gennaio 2009 dei servizi della Commissione, ma anche di altre informazioni resesi disponibili successivamente.

(3)  Le differenze esistenti nella definizione di misure una tantum e temporanee fa sì che le stime relative al saldo strutturale non siano immediatamente comparabili con le proiezioni dei servizi della Commissione del gennaio 2009.

(4)  Tuttavia, i dati relativi al totale delle entrate e al totale delle spese e alcuni componenti parziali non corrispondono alle definizioni armonizzate e questo complica la valutazione. In particolare, fra i dati facoltativi mancano le specifiche relative all'aggiustamento stock-flussi.

(5)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(6)  Sulla base di una crescita potenziale stimata dell'1,8 %, 1,4 %, 1,0 % e 0,9 % rispettivamente negli anni del periodo 2007-2010.

(7)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Le misure una tantum e le altre misure temporanee corrispondono a – 1,0 % del PIL nel 2008, a – 1,7 % nel 2009 e nel 2010 e a – 0,2 % nel 2011, e sono tutte a riduzione del disavanzo/aumento dell'avanzo, secondo il programma più recente, e a – 0,5 % del PIL nel 2008, a – 0,2 % nel 2009 e a – 0,8 % nel 2010, tutte a riduzione del disavanzo/aumento dell'avanzo, secondo le previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009.

(8)  I dati contenuti nel programma riguardanti le entrate e le spese differiscono da quelli trasmessi da Eurostat, secondo la metodologia armonizzata (cfr. il regolamento (CE) n. 1500/2000 della Commissione), sui quali si sono basate le previsioni dei servizi della Commissione. La divergenza riguarda principalmente il trattamento delle vendite pubbliche di beni e servizi e il consumo di capitale fisso. Non ci sono invece divergenze per quanto riguarda il saldo.

(9)  Utilizzando il saldo corretto per il ciclo ricalcolato, sulla base delle informazioni contenute nel programma, e la definizione di misure una tantum e di altre misure temporanee applicata dai servizi della Commissione, il saldo strutturale sarebbe 3,6 % del PIL nel 2008, 1,1 % nel 2009 e 0,9 % nel 2010.

(10)  Per il 2007 le cifre divergono da quelle comunicate a Eurostat nell'ottobre del 2008 nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi. Le cifre utilizzate si basano su dati più recenti e aggiornati pubblicati dall'Ufficio statistico della Danimarca e non ancora convalidati da Eurostat.

Fonte:

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/6


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di convergenza aggiornato dell'Estonia, 2008-2012

(2009/C 63/02)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce le Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL PRESENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza aggiornato dell'Estonia, relativo al periodo 2008-2012.

(2)

L'economia estone sta attualmente attraversando una grave crisi. Nel 2008, diversi fattori esterni, in particolare l'aggravarsi della crisi finanziaria mondiale e la diminuzione della domanda estera, pur contenendo gli squilibri esterni e interni, hanno intensificato l'attuale aggiustamento della domanda interna e accelerato la contrazione dell'economia. La crescita salariale, ivi compreso nel settore pubblico, di gran lunga superiore a quella della produttività, ha contribuito alla perdita di competitività in termini di costi raggiunta durante gli anni precedenti di crescita sostenuta, e l'aggiustamento del mercato del lavoro in relazione alla crisi è stato ritardato. Cionondimeno la moderazione salariale sembra essere divenuta una realtà dalla fine del 2008. Nell'ambito del sistema di currency board, le condizioni monetarie e creditizie si sono irrigidite nel 2008 a fronte di percezioni del rischio paese più elevate e di un continuo apprezzamento del reale tasso di cambio effettivo. Dopo sei anni di avanzi nominali, le finanze pubbliche hanno subito un notevole peggioramento, con un disavanzo previsto di circa il 2 % del PIL nel 2008 e un ulteriore deterioramento previsto nel 2009 e 2010. Vista la necessità di aggiustamenti insorta in seguito agli squilibri del paese, le autorità prevedono di avviare un processo di risanamento delle finanze pubbliche che ne limiti il deterioramento, faciliti tali aggiustamenti ed aiuti a mantenere la fiducia del mercato.

(3)

Secondo lo scenario macroeconomico che sottende il programma, il PIL reale sarebbe diminuito del 2,2 % nel 2008 e dovrebbe ulteriormente contrarsi del 3,5 % nel 2009, per poi tornare a crescere del 2,6 % nel 2010 e registrare una crescita annuale media del 4,9 % nel 2011 e 2012. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili (2), lo scenario è basato su ipotesi di crescita favorevoli per il 2009 e il 2010, e mette in luce una valutazione ottimistica della crescita del mercato delle esportazioni, mentre non tiene pienamente conto di informazioni più recenti indicanti un ulteriore deterioramento degli indicatori economici e degli indici di fiducia. Le proiezioni del programma relative all'inflazione appaiono realistiche e il calo della domanda interna nonché l'evoluzione del mercato mondiale potrebbero esercitare un'ulteriore pressione al ribasso sui prezzi. A causa di previsioni circa la domanda interna più favorevoli e a diverse previsioni dei prezzi esterni, il programma prevede che il saldo con l'estero migliorerà a un tasso alquanto inferiore a quello indicato nelle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009.

(4)

Nelle previsioni intermedie del gennaio 2009 dei servizi della Commissione, il disavanzo delle pubbliche amministrazioni per il 2008 è stimato al 2,0 % del PIL, a fronte di un obiettivo di avanzo pari all'1,3 % del PIL nel precedente aggiornamento del programma di convergenza. Tale deterioramento riflette in particolare un deciso calo delle entrate rispetto alle stime iniziali, e ciò a causa di un consistente peggioramento della situazione macroeconomica rispetto alle previsioni contenute nel precedente aggiornamento del programma di convergenza. A seguito dell'adozione a metà 2008 di un bilancio suppletivo restrittivo che prevedeva tagli di spesa su larga scala, il calo delle entrate era stato in certa misura controbilanciato da una spesa più contenuta rispetto all'obiettivo precedente.

(5)

Obiettivo delle amministrazioni pubbliche è raggiungere nel 2009 un disavanzo pari all'1,7 % del PIL, a fronte di una proiezione del 3,2 % del PIL contenuta nelle previsioni intermedie di gennaio dei servizi della Commissione. Poiché le autorità mirano ad adottare l'euro, la politica di bilancio a breve termine è indirizzata a restaurare la fiducia del mercato e a limitare una divergenza dal valore di riferimento del trattato. Il bilancio 2009 iniziale prevedeva un aumento della spesa oltre la crescita del PIL nominale, a causa soprattutto di un incremento della spesa pensionistica quale risultato del sistema di indicizzazione in vigore. L'adozione di un bilancio suppletivo restrittivo nel febbraio 2009 mira a portare l'aumento della spesa ampiamente in linea con la crescita economica nominale programmata. La strategia di bilancio per il 2009 comprende altresì misure destinate ad incrementare le entrate e il rinvio al 2010 dei tagli fiscali previsti in precedenza. Valutata in base ai cambiamenti nel saldo strutturale (ovvero il saldo corretto per il ciclo al netto di misure una tantum e altre misure temporanee), la politica di bilancio per il 2009 dovrebbe essere nel complesso restrittiva, compreso il bilancio suppletivo adottato nel febbraio 2009 che prevede una stretta di bilancio superiore al 3 % del PIL conformemente alle stime delle autorità nazionali.

(6)

Scopo della strategia di bilancio a medio termine del programma è raggiungere un avanzo strutturale, superando così l'attuale obiettivo a medio termine (OMT), ovvero un pareggio di bilancio in termini strutturali (3). Il disavanzo nominale delle amministrazioni pubbliche dovrebbe avvicinarsi all'1,0 % del PIL nel 2010, per poi convertirsi in un avanzo dello 0,1 % del PIL nel 2011 e dello 0,2 % del PIL nel 2012. Si prevede che l'aggiustamento sarà basato sulla spesa che, sostenuta da misure non precisate, dovrebbe crescere dal 2010 in poi al disotto della crescita del PIL nominale. Tenuto conto dei tagli fiscali previsti dall'attuale legislazione per il periodo 2010-2012, le entrate dovrebbero in parte riprendere a crescere a seguito dell'inversione di tendenza dell'economia.

(7)

Dal momento che lo scenario macroeconomico è basato su previsioni di crescita favorevoli, i risultati di bilancio sono soggetti al rischio che i dati reali si rivelino peggiori delle previsioni, soprattutto per il 2009 e il 2010. Tuttavia i rischi sono attenuati dalla recente adozione di un bilancio suppletivo restrittivo. Anche il programmato rientro del disavanzo delle pubbliche amministrazioni verso una posizione di bilancio in attivo dal 2011 in poi può risultare ambizioso, tenuto conto del fatto che il programma non fornisce informazioni circa le misure a sostegno del risanamento finanziario basato sulla spesa.

(8)

L'impatto a lungo termine dell'invecchiamento demografico sul bilancio è fra i meno elevati dell'Unione europea e secondo il programma dovrebbe restare tale, anche tenuto conto dell'effetto della recente modifica del meccanismo di indicizzazione delle pensioni. Attualmente, in Estonia, il livello del debito pubblico lordo è molto basso e il mantenimento di finanze sane, come previsto dal programma, contribuirà a limitare i rischi — al momento contenuti — che gravano sulla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche.

(9)

Il quadro di bilancio è basato sulla regola del saldo nominale misurato ex ante, o avanzo delle pubbliche amministrazioni. Sebbene tale regola sia priva di fondamento giuridico, negli anni precedenti l'attuale crisi economica è stata in genere rispettata. Negli ultimi anni, il governo ha adattato l'applicazione della regola tenendo meglio conto delle condizioni cicliche dell'economia, dato che nel punto più alto del ciclo congiunturale alcuni bilanci sono stati adottati con avanzi ex ante. Il quadro della pianificazione di spesa rimane comunque debole, dal momento che gli obiettivi di spesa iniziali sono stati sistematicamente aumentati nei bilanci suppletivi, favoriti, durante i periodi di congiuntura economica favorevole, da entrate migliori del previsto. Nel contesto dell'attuale crisi economica, diventa dunque particolarmente importante rafforzare il quadro della spesa a medio termine e migliorare l'efficienza della spesa, la qual cosa contribuirebbe ad attutire l'impatto sulle finanze pubbliche di entrate meno elevate. Al fine di rafforzare il processo di bilancio a medio termine il governo, stando al programma di convergenza, intende andare verso una programmazione di bilancio basata sul metodo della competenza e sul rendimento, inizialmente sotto forma di progetti pilota.

(10)

A decorrere dal 9 ottobre 2008 e allo scopo di stabilizzare il settore finanziario, le autorità estoni hanno innalzato la copertura di garanzia dei depositi dall'equivalente, in corone, di 20 000 EUR a 50 000 EUR e hanno ampliato al 100 % il rapporto deposito/garanzia. Inoltre, al fine di rendere la gestione della crisi più flessibile, nel dicembre 2008 è stato presentato al Parlamento un pacchetto di proposte legislative comprendente l'introduzione di una procedura accelerata in caso di intervento statale.

(11)

In linea con il piano europeo di ripresa economica approvato dal Consiglio europeo nel dicembre 2008, l'Estonia, paese che deve far fronte a notevoli squilibri esterni ed interni, ha indirizzato la propria politica di bilancio verso la correzione di tali squilibri. Tenuto conto dei rischi che gravano sui risultati di bilancio e della difficoltà, causa l'avversione al rischio sui mercati, di assicurarsi nuovi finanziamenti a condizioni ragionevoli, la politica di bilancio programmata per il 2009 e il 2010, nel complesso restrittiva, costituisce dunque una risposta adeguata. Nel quadro del programma nazionale di riforma, le autorità estoni hanno approvato una serie di riforme strutturali a impatto zero sul bilancio, o comunque limitato nel breve termine, in particolare misure a sostegno del mercato occupazionale e degli investimenti, mentre si è posto meno l'accento su misure a sostegno dei comparti industriali e del potere d'acquisto delle famiglie. Tra le misure a sostegno del mercato occupazionale rientrano l'adozione del rimodernato diritto del lavoro e la riforma in atto della legislazione sul pubblico impiego affinché il mercato acquisti maggiore flessibilità, aumentando al tempo stesso i sussidi di disoccupazione e allargando la cerchia degli aventi diritto al fine di accrescere la sicurezza. Queste misure sono legate all'agenda di riforme a medio termine e alle raccomandazioni per ciascun paese avanzate dalla Commissione il 28 gennaio 2009 nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione.

(12)

La politica di bilancio per il periodo 2009-2011 dovrebbe essere restrittiva, per poi divenire leggermente espansionistica nel 2012. Quantunque il margine di sicurezza da opporsi alle normali fluttuazioni cicliche venga rispettato ogni anno a decorrere dal 2009, esso potrebbe non essere più sufficiente, data la grave crisi, a evitare lo sforamento della soglia del 3 % nel 2009 e 2010. Tuttavia i rischi per i risultati di bilancio sono attenuati dall'adozione, nel febbraio 2009, del bilancio suppletivo restrittivo. Tenuto conto dei rischi, anche il programmato rientro a una posizione di bilancio con un saldo in attivo potrebbe non essere conseguito nel 2011 come previsto nel programma. Inoltre, dovrebbero essere adottate misure a sostegno dell'aggiustamento. Nell'ambito della partecipazione dell'Estonia all'ERM II e della necessità di migliorare la competitività dell'economia in termini di costi, si dovrà provvedere a garantire la correzione della crescita dei salari, in precedenza sostenuta.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma presenta delle lacune riguardo ai dati obbligatori e facoltativi (4).

Si può sostanzialmente concludere che l'Estonia, pur trovandosi dinanzi a una grave crisi economica dopo anni di crescita economica superiore al potenziale, sta programmando una politica di bilancio restrittiva per il periodo 2009-2011 che costituisce una risposta adeguata alla luce degli squilibri esistenti. La crisi economica è ampliata dalla crisi finanziaria mondiale e dalla moderata domanda estera. Anche il calo di competitività in termini di costi, a causa soprattutto del prolungato periodo di crescita salariale superiore alla crescita della produttività, ostacola il ritorno a un percorso di crescita sostenibile. Dopo sei anni di eccedenze, il bilancio delle amministrazioni pubbliche ha subito nel 2008 un considerevole peggioramento, finendo in negativo. Il programma prevede per le pubbliche amministrazioni un disavanzo anche nel 2009 e 2010, con un disavanzo progressivamente in diminuzione. Tenuto conto dei rischi macroeconomici e della mancanza di informazioni circa il risanamento per il 2010 basato sulla spesa, i risultati di bilancio sono soggetti al rischio che i dati reali si rivelino peggiori delle previsioni, con un disavanzo nominale che potrebbe posizionarsi, nel 2009 e 2010, al disopra della soglia del 3 %. Tuttavia i rischi per i risultati di bilancio sono attenuati dall'adozione, nel febbraio 2009, del bilancio suppletivo restrittivo.

In considerazione della valutazione che precede e tenuto conto della necessità di garantire una convergenza sostenibile e una partecipazione armoniosa all'ERM II, l'Estonia è invitata a:

i)

attuare il risanamento delle finanze pubbliche a breve termine, garantire di mantenere il deficit pubblico al disotto del 3 % del PIL e prendere le misure necessarie a sostegno del risanamento a medio termine;

ii)

attuare, a sostegno dell'aggiustamento economico e a rafforzamento della competitività, politiche retributive per il pubblico impiego prudenti;

iii)

rafforzare il quadro di bilancio a medio termine, migliorando la pianificazione e l'efficienza della spesa.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

2012

PIL reale

(variazione in %)

PC nov. 2008

6,3

– 2,2

– 3,5

2,6

4,8

5,0

COM gen. 2009

6,3

– 2,4

– 4,7

1,2

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

7,4

5,2

6,1

6,7

7,0

n.d.

Inflazione IAPC

(%)

PC nov. 2008

6,7

10,6

4,2

2,8

3,0

3,2

COM gen. 2009

6,7

10,6

3,2

2,7

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

6,6

8,6

5,6

3,6

3,5

n.d.

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (5)

(in % del PIL potenziale)

PC nov. 2008

8,0

0,9

– 5,7

– 5,9

– 3,9

– 1,7

COM gen. 2009 (6)

9,0

2,1

– 5,4

– 6,4

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

2,7

0,1

– 1,2

– 1,5

– 1,3

n.d.

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PC nov. 2008

– 16,9

– 10,5

– 5,1

– 5,0

– 4,7

– 4,7

COM gen. 2009

– 17,1

– 8,8

– 4,2

– 2,6

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

– 14,0

– 9,9

– 8,2

– 7,8

– 7,4

n.d.

Entrate delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PC nov. 2008

38,2

36,2

38,9

37,8

36,5

35,2

COM gen. 2009

38,2

36,5

38,2

38,4

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

37,2

38,2

38,2

37,4

36,3

n.d.

Spesa delle amministrazioni pubbliche

(% del PIL)

PC nov. 2008

35,5

38,2

40,6

38,8

36,4

35,0

COM gen. 2009

35,5

38,5

41,4

41,6

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

34,6

36,9

37,2

36,5

35,5

n.d.

Saldo delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PC nov. 2008

2,7

– 1,9

– 1,7

– 1,0

0,1

0,2

COM gen. 2009

2,7

– 2,0

– 3,2

– 3,2

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

2,6

1,3

1,0

0,9

0,8

n.d.

Saldo primario

(in % del PIL)

PC nov. 2008

2,9

– 1,8

– 1,5

– 0,8

0,3

0,4

COM gen. 2009

2,9

– 1,8

– 3,0

– 2,9

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

2,7

1,4

1,1

1,0

0,8

n.d.

Saldo corretto per il ciclo (5)

(in % del PIL)

PC nov. 2008

0,3

– 2,2

0,0

0,8

1,3

0,7

COM gen. 2009

– 0,1

– 2,6

– 1,6

– 1,3

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

1,8

1,3

1,4

1,3

1,2

n.d.

Saldo strutturale (7)

(in % del PIL)

PC nov. 2008

– 0,1

– 2,4

– 0,1

0,4

1,2

0,7

COM gen. 2009

– 0,4

– 2,8

– 1,6

– 1,3

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

1,2

0,8

1,4

1,3

1,2

n.d.

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PC nov. 2008

3,5

3,7

3,7

3,5

3,0

2,8

COM gen. 2009

3,5

4,3

6,1

7,6

n.d.

n.d.

PC nov. 2007

2,7

2,3

2,0

1,8

1,6

n.d.

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti menzionati nel presente testo sono disponibili su Internet al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  La valutazione tiene conto in particolare delle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009, ma anche di altre informazioni rese disponibili successivamente.

(3)  Il governo ha annunciato che riesaminerà e specificherà gli OMT che comportano un avanzo in termini strutturali.

(4)  In particolare, mancano ipotesi sul tasso di cambio effettivo nominale. In secondo luogo, si utilizzano ipotesi per i tassi di interesse dell'area dell'euro, anche se ciò può essere giustificato dalla mancanza di indicatori sufficientemente rappresentativi dei tassi di interesse della corona estone in Estonia.

(5)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(6)  Sulla base di una crescita potenziale stimata, rispettivamente, del 4,6 %, del 4,1 %, del 3,7 % e del 3,5 % negli anni del periodo 2007-2010.

(7)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Le misure una tantum e le altre misure temporanee costituiscono lo 0,4 % del PIL nel 2007, lo 0,2 % nel 2008, lo 0,1 % nel 2009, lo 0,4 % nel 2010 e lo 0,1 % nel 2011e sono tutte a riduzione del disavanzo stando al programma più recente. Nelle previsioni intermedie dei servizi della Commissione di gennaio, le misure una tantum per il periodo 2009-2011 non sono considerate tali.

Fonte:

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


Commissione

18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/11


Comunicazione riguardante l'adeguamento all'inflazione di taluni importi previsti dalla direttiva relativa alla riassicurazione

(2009/C 63/03)

Conformemente all'articolo 41 della direttiva 2005/68/CE (1) relativa alla riassicurazione e recante modifica delle direttive 73/239/CEE e 92/49/CEE del Consiglio nonché delle direttive 98/78/CE e 2002/83/CE, gli importi in euro stabiliti all'articolo 40, paragrafo 2, sono stati riesaminati nel 2008 per tenere conto delle variazioni dell'indice europeo dei prezzi al consumo per l'insieme degli Stati membri pubblicato da Eurostat. A seguito del riesame, l'importo in euro è aumentato da 3 000 000 EUR a 3 200 000 EUR e da 1 000 000 EUR a 1 100 000 EUR. I servizi della Commissione hanno informato il Parlamento europeo e il Consiglio del riesame e dei nuovi importi fissati.


(1)  GU L 323 del 9.12.2005, pag. 1.


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/12


Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE

Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

(2009/C 63/04)

Data di adozione della decisione

28.1.2009

Numero dell'aiuto

NN 72/07 (ex N 871/06)

Stato membro

Francia

Regione

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Aide à la restructuration de l'entreprise SA Tilly-Sabco

Base giuridica

Circulaire du ministre de l'agriculture et de la pêche DPEI/SDEPA/C2006-4019 SG/DAFL/SDFA/C2006-1503 du 15 mars 2006 (point 4)

Tipo di misura

Aiuti individuali

Obiettivo

Aiuto a favore della ristrutturazione

Forma di sostegno

Sovvenzione diretta mediante trasformazione degli anticipi rimborsabili versati a titolo di aiuto al salvataggio N 273/06

Stanziamento

3,6 Mio EUR

Intensità

Durata

Sovvenzione una tantum

Settore economico

Agricoltura

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Office national interprofessionnel de l'élevage et de ses productions

80, avenue des Terroirs de France

75607 Paris Cedex 12

FRANCE

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/

Data di adozione della decisione

11.12.2008

Numero dell'aiuto

NN 10/08

Stato membro

Repubblica federale di Germania

Regione

Mecklenburg-Vorpommern

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Tierseuchenkasse

Base giuridica

Satzung der Tierseuchenkasse Mecklenburg-Vorpommern v. 12.1.2007

Tipo di misura

Regime di aiuti

Obiettivo

Prevenire, evitare e rilevare le epizoozie

Forma di sostegno

Sovvenzione

Stanziamento

Circa 3 256 900 EUR l'anno

Intensità

Al massimo 100 %

Durata

1.1.2007-31.12.2013

Settore economico

Agricoltura

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto

Tierseuchenkasse Mecklenburg-Vorpommern

17033 Neubrandenburg

DEUTSCHLAND

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/


18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/14


Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE

Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 63/05)

Data di adozione della decisione

22.12.2008

Numero dell'aiuto

N 639/08

Stato membro

Germania

Regione

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Garantiemaßnahme für IKB

Base giuridica

Finanzmarktstabilisierungsfondsgesetz

Tipo di misura

Regime

Obiettivo

Rimedio a un grave turbamento dell'economia

Forma dell'aiuto

Garanzia

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto: 5 000 Mio EUR

Intensità

Durata

22.12.2008-22.6.2009

Settore economico

Intermediazione finanziaria

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Sonderfonds Finanzmarktstabilisierung (SoFFin)

Finanzmarkstabilisierungsanstalt

Taunusanlage 6

60329 Frankfurt am Main

DEUTSCHLAND

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/

Data di adozione della decisione

27.2.2009

Numero dell'aiuto

N 71/09

Stato membro

Regno Unito

Regione

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Temporary aid in the form of loan guarantees

Base giuridica

The Industrial Development Act 1982

Regional Development Agencies Act 1998

Science and Technology Act 1965

Energy Act 2004

Environmental Protection Act 1990

Employment and Training Act 1973

Civil Aviation Act 1982

Local Government Act 2000

Government of Wales Act 2006, Section 60

Welsh Development Agency Act 1975, Section 1

The Industrial Development (Northern Ireland) Order 1982

The Industrial Development (Northern Ireland) Act 2002

Article 3 of the Energy Efficiency (Northern Ireland) Order 1999

Enterprise and New Towns (Scotland) Act 1990, as amended on 1 April 2001, by Scottish Statutory Instrument 2001 No 126

Local Government in Scotland Act 2003, section 20

Tipo di misura

Aiuto individuale

Obiettivo

Rimedio a un grave turbamento dell'economia

Forma dell'aiuto

Garanzia

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto: 8 000 Mio GBP

Intensità

Durata

1.3.2009-31.12.2010

Settore economico

Tutti i settori

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

All eligible guarantee granting authorities in UK

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/


18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/16


Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE

Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 63/06)

Data di adozione della decisione

11.2.2009

Numero dell'aiuto

N 538/08

Stato membro

Germania

Regione

Thüringen

Titolo (e/o nome del beneficiario)

ersol Thin Film GmbH

Base giuridica

Investitionszulagengesetz 2007 in der Fassung der Bekanntmachung vom 23. Februar 2007 (Bundesgesetzblatt I S. 282); Investitionszulagengesetz 2010 in der Fassung der Bekanntmachung vom 7. Dezember 2008 (Bundesgesetzblatt I Nr. 56 vom 10. Dezember 2008, S. 2350)

Tipo di misura

Aiuto individuale

Obiettivo

Sviluppo regionale

Forma dell'aiuto

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto: 39,72 Mio EUR

Intensità

10,32 %

Durata

2008-2011

Settore economico

Industria manifatturiera

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Finanzamt Gotha

Reuterstraße 2A

99867 Gotha

DEUTSCHLAND

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/

Data di adozione della decisione

22.12.2008

Numero dell'aiuto

N 655/08

Stato membro

Germania

Regione

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Nord LB

Base giuridica

Tipo di misura

Regime

Obiettivo

Rimedio a un grave turbamento dell'economia

Forma dell'aiuto

Garanzia

Dotazione di bilancio

Importo totale dell'aiuto previsto: 10 000 Mio EUR

Intensità

Durata

22.12.2008-22.6.2009

Settore economico

Intermediazione finanziaria

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Länder Niedersachsen und Sachsen-Anhalt

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/18


Tassi di cambio dell'euro (1)

17 marzo 2009

(2009/C 63/07)

1 euro=

 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,2942

JPY

yen giapponesi

128,10

DKK

corone danesi

7,4544

GBP

sterline inglesi

0,92650

SEK

corone svedesi

11,0265

CHF

franchi svizzeri

1,5327

ISK

corone islandesi

 

NOK

corone norvegesi

8,8315

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

26,513

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

299,68

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,7075

PLN

zloty polacchi

4,4900

RON

leu rumeni

4,2968

TRY

lire turche

2,2111

AUD

dollari australiani

1,9624

CAD

dollari canadesi

1,6495

HKD

dollari di Hong Kong

10,0327

NZD

dollari neozelandesi

2,4410

SGD

dollari di Singapore

1,9839

KRW

won sudcoreani

1 835,14

ZAR

rand sudafricani

12,9218

CNY

renminbi Yuan cinese

8,8487

HRK

kuna croata

7,4543

IDR

rupia indonesiana

15 530,40

MYR

ringgit malese

4,7562

PHP

peso filippino

62,410

RUB

rublo russo

44,7465

THB

baht thailandese

46,365

BRL

real brasiliano

2,9523

MXN

peso messicano

18,3950

INR

rupia indiana

66,5350


(1)  

Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


V Avvisi

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Commissione

18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/19


Inviti a presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro «Persone» 2009 del 7o programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione

(2009/C 63/08)

Si avvertono gli interessati della pubblicazione di inviti a presentare proposte, nell'ambito del programma di lavoro «Persone» 2009 del 7o programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013).

Si sollecita la presentazione di proposte per i seguenti inviti. I termini ultimi per l'invio delle proposte e lo stanziamento di bilancio sono riportati nel testo del bando, che è pubblicato sul sito web CORDIS.

Programma specifico «Persone»:

Titolo dell'invito

Codice identificativo dell'invito

Borse di studio intraeuropee

FP7-PEOPLE-2009-IEF

Borse di studio internazionali per ricercatori provenienti dall'estero

FP7-PEOPLE-2009-IIF

Borse di studio internazionali per ricercatori che si recano all'estero

FP7-PEOPLE-2009-IOF

Questi inviti a presentare proposte riguardano il programma di lavoro 2009 adottato dalla Commissione con decisione C(2008) 4483, del 22 agosto 2008.

Le informazioni sul bando ed il programma di lavoro nonché le indicazioni destinate ai proponenti sulle modalità per la presentazione delle proposte sono disponibili sul sito web CORDIS: http://cordis.europa.eu/fp7/calls/


PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA COMMERCIALE COMUNE

Commissione

18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/20


Avviso di apertura di un procedimento antidumping relativo alle importazioni di determinati sistemi di scansione dei container originari della Repubblica popolare cinese

(2009/C 63/09)

La Commissione ha ricevuto una denuncia a norma dell'articolo 5 del regolamento (CE) n. 384/96 del Consiglio, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea («il regolamento di base») (1), secondo la quale le importazioni di determinati sistemi di scansione dei container originarie della Repubblica popolare cinese («il paese interessato») sarebbero oggetto di pratiche di dumping e arrecherebbero pertanto un pregiudizio notevole all'industria comunitaria.

1.   Denuncia

La denuncia è stata presentata il 2 febbraio 2009 da Smiths Detection Group Limited («denunziante»), che rappresenta una quota rilevante, in questo caso oltre l'80 %, della produzione comunitaria complessiva di determinati sistemi di scansione dei container.

2.   Prodotto

Il prodotto che secondo la denuncia sarebbe oggetto di dumping è costituito da sistemi di scansione dei container, basati su tecnologie neutroniche, sull'uso di raggi X con una sorgente a raggi X da 250 KeV o più, oppure sull'utilizzo di radiazioni alfa, beta o gamma rientranti nei codici NC ex 9022 19 00, ex 9022 29 00, ex 9027 80 17 e ex 9030 10 00, nonché da veicoli a motore dotati di tali sistemi e classificati nel codice NC ex 8705 90 90, originari della Repubblica popolare cinese («il prodotto in esame»). Questi codici NC sono forniti a titolo puramente informativo.

3.   Denuncia di dumping

A norma dell'articolo 2, paragrafo 7, del regolamento di base, il denunziante ha determinato il valore normale per la Repubblica popolare cinese in base prezzo e al valore normale costruito in un paese ad economia di mercato, indicato al paragrafo 5, punto 1, lettera c). La denuncia di dumping si basa sul confronto tra il valore normale, così calcolato, e i prezzi all'esportazione del prodotto in esame nella Comunità.

Su tale base, il margine di dumping calcolato risulta significativo.

4.   Denuncia di pregiudizio

Il denunziante ha presentato elementi di prova del fatto che le importazioni del prodotto in esame provenienti dalla Repubblica popolare cinese sono complessivamente aumentate in termini di quota di mercato.

Si asserisce che i volumi e i prezzi del prodotto importato hanno avuto, tra l'altro, incidenze negative sulla quota di mercato detenuta, sui quantitativi venduti e sul livello dei prezzi praticati dall'industria comunitaria, che si sono ripercosse sui risultati generali e, in particolare, sulla redditività dell'industria comunitaria.

5.   Procedura

Dopo aver stabilito, previa consultazione del comitato consultivo, che la denuncia è stata presentata da o per conto dell'industria comunitaria e che esistono elementi di prova sufficienti per giustificare l'apertura di un procedimento, la Commissione avvia un'inchiesta a norma dell'articolo 5 del regolamento di base.

5.1.   Procedura per la determinazione del dumping e del pregiudizio

L'inchiesta dovrà stabilire se il prodotto in esame originario della Repubblica popolare cinese sia oggetto di dumping e se tale dumping abbia arrecato un pregiudizio.

a)   Questionari

Al fine di raccogliere le informazioni che ritiene necessarie per la sua inchiesta, la Commissione invierà questionari all'industria comunitaria e alle altre parti note quali gli altri produttori comunitari, i produttori esportatori della Repubblica popolare cinese, gli importatori utilizzatori, nonché alle autorità del paese esportatore interessato.

b)   Raccolta di informazioni e audizioni

Tutte le parti interessate sono invitate a comunicare le loro osservazioni, a presentare eventuali informazioni non contenute nelle risposte al questionario e a fornire i relativi elementi di prova. Tali informazioni ed elementi di prova devono pervenire alla Commissione entro il termine fissato al punto 6, lettera a), ii), del presente avviso.

La Commissione può inoltre procedere all'audizione delle parti interessate, a condizione che ne facciano richiesta e che dimostrino di avere particolari motivi per essere sentite. Tale richiesta va presentata entro il termine fissato al punto 6, lettera a), iii).

c)   Selezione del paese ad economia di mercato

In conformità dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera a), del regolamento di base, gli Stati Uniti d'America verranno scelti come il paese a economia di mercato appropriato per determinare il valore normale nei confronti della Repubblica popolare cinese. Si invitano le parti interessate a presentare le loro osservazioni in merito all'opportunità di detta scelta entro il termine specifico fissato al successivo punto 6, lettera b).

d)   Domande per ottenere il trattamento riservato alle imprese operanti in condizioni di economia di mercato o di trattamento individuale

Per i produttori esportatori della Repubblica popolare cinese che dichiarano, presentando elementi di prova sufficienti, di operare in condizioni di economia di mercato, ossia di soddisfare i criteri di cui all'articolo 2, paragrafo 7, lettera c), del regolamento di base, il valore normale sarà determinato in conformità dell'articolo 2, paragrafo 7, lettera b), di tale regolamento. I produttori esportatori che intendano presentare richieste debitamente motivate devono farlo entro il termine specifico di cui al punto 6, lettera c), del presente avviso. La Commissione invierà moduli di richiesta a tutti i produttori esportatori della Repubblica popolare cinese citati nella denuncia e alle autorità della Repubblica popolare cinese. Il richiedente può inoltre compilare tale modulo di richiesta per chiedere un trattamento individuale e dimostrare di soddisfare i criteri di cui all'articolo 9, paragrafo 5, del regolamento di base.

5.2.   Procedura di valutazione dell'interesse della Comunità

Qualora fosse constatata l'esistenza del dumping menzionato nella denuncia e del conseguente pregiudizio, conformemente all'articolo 21 del regolamento di base si deciderà se l'adozione di misure antidumping non sia contraria all'interesse della Comunità. Per tale motivo la Commissione potrà inviare questionari agli esponenti noti dell'industria comunitaria, alle loro associazioni di rappresentanza, alle associazioni di rappresentanza dei consumatori e degli utilizzatori. Queste parti e quelle ignote alla Commissione che comprovino tuttavia l'esistenza di legami obiettivi tra la loro attività e il prodotto in esame, possono manifestarsi e fornire informazioni alla Commissione entro il termine fissato al punto 6, lettera a), ii), del presente avviso. Le parti che abbiano proceduto in tal modo possono chiedere un'audizione, indicando i particolari motivi per i quali chiedono di essere sentite, entro il termine fissato al punto 6, lettera a), iii), del presente avviso. Si noti che le informazioni comunicate a norma dell'articolo 21 del regolamento di base sono prese in considerazione unicamente se suffragate da validi elementi di prova all'atto della presentazione.

6.   Termini

a)   Termini generali

i)   Termine entro il quale le parti devono richiedere i questionari o altri moduli

Tutte le parti interessate devono richiedere il questionario o altri tipi di moduli al più presto e comunque entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

ii)   Termine entro il quale le parti devono manifestarsi, rispondere al questionario e fornire ogni altra informazione

Salvo altrimenti disposto, tutte le parti interessate devono prendere contatto con la Commissione, comunicare le loro osservazioni, presentare le risposte al questionario e fornire ogni altra informazione entro 40 giorni dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, affinché tali osservazioni ed informazioni possano essere prese in considerazione nel corso dell'inchiesta. Si noti che l'esercizio della maggior parte dei diritti procedurali stabiliti nel regolamento di base è subordinato al rispetto di tale termine.

iii)   Audizioni

Tutte le parti interessate possono inoltre chiedere un'audizione alla Commissione entro lo stesso termine di 40 giorni.

b)   Termine specifico per la selezione del paese ad economia di mercato

Le parti interessate all'inchiesta possono presentare osservazioni in merito all'opportunità di scegliere gli Stati Uniti d'America come paese a economia di mercato di cui al punto 5.1, lettera c), ai fini della determinazione del valore normale rispetto alla Repubblica popolare cinese. Tali osservazioni devono pervenire alla Commissione entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

c)   Termine per la presentazione della domanda per ottenere il trattamento riservato alle imprese operanti in condizioni di economia di mercato e/o di trattamento individuale

Le richieste, debitamente motivate, per ottenere il trattamento riservato alle imprese operanti in condizioni di economia di mercato di cui al punto 5.1, lettera d), e/o il trattamento individuale, a norma dell'articolo 9, paragrafo 5, del regolamento di base, devono pervenire alla Commissione entro 15 giorni dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

7.   Comunicazioni scritte, risposte al questionario e corrispondenza

Tutte le comunicazioni e le richieste delle parti interessate devono essere formulate per iscritto (non in formato elettronico, salvo disposizione contraria, complete di nome, indirizzo, indirizzo e-mail e numeri di telefono e di fax della parte interessata). Tutte le comunicazioni scritte, comprese le informazioni richieste nel presente avviso, le risposte ai questionari e la corrispondenza fornite dalle parti interessate su base riservata devono essere contrassegnate dalla dicitura «Diffusione limitata» (2) e, conformemente all'articolo 19, paragrafo 2, del regolamento di base, devono essere corredate di una versione non riservata, contrassegnata dalla dicitura «Consultabile da tutte le parti interessate».

Indirizzo della Commissione per la corrispondenza:

Commissione europea

Direzione generale del Commercio

Direzione H

Ufficio: N-105 04/092

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Fax +32 22956505

8.   Omessa collaborazione

Se una parte interessata rifiuta l'accesso a informazioni necessarie, non le comunica entro i termini stabiliti oppure ostacola gravemente lo svolgimento dell'inchiesta, possono essere elaborate conclusioni provvisorie o definitive, positive o negative, in base ai dati disponibili, in conformità dell'articolo 18 del regolamento di base.

Se si accerta che una parte interessata ha fornito informazioni false o fuorvianti, non si terrà conto di tali informazioni e si potranno usare i dati disponibili. Se una parte interessata non collabora o collabora soltanto parzialmente e le conclusioni si basano pertanto sui dati disponibili, in conformità dell'articolo 18 del regolamento di base, l'esito dell'inchiesta per tale parte può essere meno favorevole di quanto non sarebbe stato se essa avesse collaborato.

9.   Calendario dell'inchiesta

A norma dell'articolo 6, paragrafo 9, del regolamento di base, l'inchiesta verrà conclusa entro 15 mesi dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. A norma dell'articolo 7, paragrafo 1, del regolamento di base, si possono istituire misure provvisorie entro e non oltre 9 mesi dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

10.   Trattamento dei dati personali

Si fa presente che i dati personali raccolti nel corso della presente inchiesta saranno trattati in conformità del regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati (3).

11.   Consigliere-auditore

Si ricorda che le parti interessate che ritengano di incontrare difficoltà nell'esercizio dei loro diritti di difesa possono chiedere l'intervento del consigliere-auditore della DG Commercio. Il consigliere-auditore costituisce l'interfaccia tra le parti interessate e i servizi della Commissione e, se necessario, funge da mediatore su questioni procedurali attinenti alla tutela degli interessi delle parti nel presente procedimento, in particolare su temi relativi all'accesso al fascicolo, alla riservatezza, alla proroga dei termini e al trattamento delle osservazioni presentate in forma scritta e/o orale. Per ulteriori informazioni e modalità di contatto, consultare le pagine web dedicate al consigliere-auditore sul sito Internet della DG Commercio (http://ec.europa.eu/trade).


(1)  GU L 56 del 6.3.1996, pag. 1.

(2)  La dicitura significa che il documento è destinato unicamente a uso interno. Esso è protetto conformemente all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione (GU L 145 del 31.5.2001, pag. 43). Si tratta di un documento riservato a norma dell'articolo 19 del regolamento di base e dell'articolo 6 dell'accordo dell'OMC sull'applicazione dell'articolo VI del GATT 1994 (accordo antidumping).

(3)  GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1.


PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione

18.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 63/23


Comunicazione del ministro degli Affari economici del Regno dei Paesi Bassi a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva 94/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi

(2009/C 63/10)

Il ministro degli Affari economici del Regno dei Paesi Bassi rende noto che è pervenuta una domanda di autorizzazione alla prospezione di idrocarburi per un'area che si trova nelle province di Flevoland, Friesland e Overijssel in cui il segmento B-C coincide con il confine del permesso di estrazione «Gorredijk», il segmento C-D-E-F-G coincide con il confine del permesso di estrazione «Steenwijk» e il segmento G-H-I coincide con il confine del permesso di estrazione «Schoonebeek».

Le coordinate dell'area in questione sono le seguenti:

X

Y

 

169310,00

540380,00

A

172746,50

545447,70

B

191011,06

542944,63

C

191014,60

536077,60

D

194993,70

536115,50

E

195000,90

535125,60

F

197154,31

535082,00

G

196904,99

521474,81

H

204982,97

512000,00

I

185485,00

512000,00

J

185485,00

513404,00

K

173675,00

513404,00

L

168787,74

519217,28

M

168859,85

530854,87

N

173400,00

538260,00

O

177000,00

538700,00

P

176816,91

539788,00

Q

173200,00

539600,00

R

172400,00

541400,00

S

170500,00

540400,00

T

Le coordinate corrispondono al sistema usato dal Rijksdriehoeksmeting (sistema nazionale di triangolazione).

L'area in questione ha una superficie di 818,6 km2.

Vista la direttiva summenzionata e considerato l'articolo 15 della Mijnbouwwet (legge sulle attività estrattive, Stb. 2002, 542), il ministro degli Affari economici indice un invito a presentare candidature in concorrenza per un'autorizzazione alla prospezione di idrocarburi per l'area in questione.

L'autorità competente per la concessione dell'autorizzazione è il ministro degli Affari economici. I criteri, le condizioni e i requisiti, di cui all'articolo 5, paragrafi 1 e 2, e all'articolo 6, paragrafo 2, della direttiva summenzionata, sono stabiliti nella legge sulle attività estrattive (Mijnbouwwet) (Stb. 2002, 542).

Il termine per la presentazione delle domande è di 13 settimane dalla pubblicazione del presente invito nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Le domande devono essere inviate all'indirizzo seguente:

De Minister van Economische Zaken

ter attentie van J.C. De Groot, directeur Energiemarkt

ALP/562

Postbus 20101

2500 EC Den Haag

NEDERLAND

Le domande presentate successivamente a tale data non saranno prese in considerazione.

La decisione in merito alle domande sarà presa entro 12 mesi dalla data di cui sopra.

Per ulteriori informazioni telefonare al numero seguente: +31 703797382 (persona di contatto: P.C. de Regt).