ISSN 1725-2466 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
52o anno |
Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
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II Comunicazioni |
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COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione |
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2009/C 053/01 |
Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni ( 1 ) |
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2009/C 053/02 |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione |
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2009/C 053/03 |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI |
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2009/C 053/04 |
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2009/C 053/05 |
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V Avvisi |
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PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI |
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Consiglio |
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2009/C 053/06 |
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PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA |
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Commissione |
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2009/C 053/07 |
Aiuto di Stato — Polonia — Aiuto di Stato C 49/08 (ex N 402/08) — Aiuti alla ristrutturazione a favore di PZL Dębica — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 ) |
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2009/C 053/08 |
Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.5486 — Vodafone/Hutchison Whampoa/JV) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
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2009/C 053/09 |
Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.5152 — Posten AB/Post Danmark A/S) ( 1 ) |
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ALTRI ATTI |
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Commissione |
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2009/C 053/10 |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
IT |
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II Comunicazioni
COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/1 |
Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE
Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2009/C 53/01)
Data di adozione della decisione |
13.1.2009 |
Numero dell'aiuto |
N 325/07 |
Stato membro |
Slovenia |
Regione |
— |
Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Uvedba sistema davka na tonažo v korist pomorskemu prometu |
Base giuridica |
Zakon od davku na tonažo z dne 22. junija 2007 |
Tipo di misura |
Misura fiscale |
Obiettivo |
Promuovere il trasporto marittimo e sostenere la reiscrizione in Europa |
Forma di sostegno |
Sostituzione della tassa sulle società con una somma forfettaria |
Stanziamento |
— |
Intensità |
— |
Durata |
10 anni |
Settore economico |
Trasporto marittimo |
Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
— |
Altre informazioni |
— |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
12.11.2008 |
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Numero dell'aiuto |
N 388/08 |
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Stato membro |
Italia |
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Regione |
Veneto |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Alpi Eagles SpA — Aiuti per il salvataggio |
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Base giuridica |
Nuova disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, a norma dell'articolo 1 della legge del 30 luglio 1998, n. 274 |
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Tipo di misura |
Aiuto individuale |
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Obiettivo |
Non applicabile |
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Forma di sostegno |
Garanzia di prestito |
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Stanziamento |
17 Mio EUR |
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Intensità |
100 % |
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Durata |
6 mesi |
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Settore economico |
Trasporto aereo |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
— |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
13.1.2009 |
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Numero dell'aiuto |
N 415/08 |
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Stato membro |
Austria |
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Regione |
— |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Innovationsförderprogramm Kombinierter Güterverkehr |
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Base giuridica |
Allgemeine Richtlinien für die Gewährung von Förderungen aus Bundesmitteln, 51. Verordnung des Bundesministers für Finanzen, Jahrgang 2004 and Innovationsförderprogramm Kombinierter Güterverkehr |
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Tipo di misura |
Regime di aiuti |
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Obiettivo |
Sviluppare trasporti combinati per realizzare un trasferimento dal trasporto su strada ad altri modi di trasporto |
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Forma di sostegno |
Sovvenzioni non rimborsabili |
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Stanziamento |
Max. 24 Mio EUR (4 Mio EUR all'anno) |
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Intensità |
Intensità massima del 30 % dei costi ammissibili rispettivamente per tecnologie innovative e attrezzatura e intensità massima del 50 % dei costi ammissibili per studi di fattibilità |
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Durata |
1.1.2009-31.12.2014 |
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Settore economico |
Settore dei trasporti |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
Data di adozione della decisione |
28.1.2009 |
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Numero dell'aiuto |
469/08 |
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Stato membro |
Repubblica ceca |
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Regione |
— |
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Titolo (e/o nome del beneficiario) |
Interoperabilita v železniční dopravě |
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Base giuridica |
Zákon č. 266/1994 Sb., o dráhách, ve znění pozdějších předpisů; zákon č. 218/2000 Sb., o rozpočtových pravidlech a o změně některých souvisejících zákonů (rozpočtová pravidla), ve znění pozdějších předpisů; zákon č. 215/2004 Sb., o úpravě některých vztahů v oblasti veřejné podpory a o změně zákona o podpoře výzkumu a vývoje; nařízení vlády č. 133/2005 Sb., o technických požadavcích na provozní a technickou propojenost evropského železničního systému, ve znění pozdějších předpisů; vyhláška č. 352/2004 Sb., o provozní a technické propojenosti evropského železničního systému, ve znění pozdějších předpisů; vyhláška č. 560/2006 Sb., o účasti státního rozpočtu na financování programů reprodukce majetku; sdělení Ministerstva dopravy č. 111/2004 Sb., o výčtu železničních drah zařazených do evropského železničního systému |
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Tipo di misura |
— |
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Obiettivo |
Garantire gradualmente l'interconnessione tecnica e operativa del sistema ferroviario nella Repubblica ceca e i sistemi ferroviari vicini (interoperabilità) e anche relativamente ai diversi enti attivi nel trasporto ferroviario |
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Forma di sostegno |
Sovvenzione diretta |
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Stanziamento |
1 Mrd CZK (40 Mio EUR) |
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Intensità |
50 % |
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Durata |
2009-2013 |
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Settore economico |
Trasporto ferroviario |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
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Altre informazioni |
— |
Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/4 |
Nota esplicativa concernente la definizione di «vettore associato» di cui al regolamento (CE) n. 80/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al codice di condotta per i sistemi telematici di prenotazione e che abroga il regolamento (CEE) n. 2299/89 del Consiglio
(2009/C 53/02)
Introduzione
1. |
Il regolamento (CE) n. 80/2009, del 14 gennaio 2009, ha abrogato e sostituito il regolamento (CEE) n. 2299/89 relativo al codice di condotta per i sistemi telematici di prenotazione (nel prosieguo «CRS»). Una delle novità rispetto al regolamento (CEE) n. 2299/89 è la definizione di «vettore associato» a un CRS. La presente nota intende chiarire il significato della nuova definizione e spiegare come i servizi della Commissione stabiliranno quale sia lo status di un determinato vettore aereo o operatore di trasporto ferroviario in relazione a questa definizione. |
2. |
La presente nota esplicativa lascia del tutto impregiudicata l'applicazione degli articoli 81 e 82 del trattato. |
3. |
La presente nota esplicativa lascia impregiudicata la definizione di «vettore associato» che potrebbe essere data dalla Corte di giustizia. |
1. DEFINIZIONE DI «VETTORE ASSOCIATO»
4. |
L'articolo 2 del regolamento (CE) n. 80/2009 definisce il vettore associato nei termini sotto riportati. Le definizioni di «partecipazione al capitale» e di «controllo» aggiungono ulteriore chiarezza a questa definizione:
|
5. |
Le citate definizioni si riferiscono ai diversi mezzi che offrono la possibilità di esercitare un'influenza determinante sulla gestione degli affari del venditore del sistema CRS, con particolare riguardo alla partecipazione al capitale. E invero, la definizione di «controllo» comprende situazioni nelle quali la proprietà conferisce la possibilità di esercitare un'influenza determinante sul venditore del sistema. Tuttavia, nella definizione «vettore associato», il codice di condotta aggiunge un riferimento esplicito alla partecipazione al capitale di un venditore di sistema, ai diritti collegati o alla rappresentanza in un organo direttivo e all'influenza determinante che la partecipazione può conferire al vettore aereo o all'operatore ferroviario sulla gestione delle attività del venditore di sistema. |
2. ACCERTAMENTO DELLO STATUS DI «VETTORE ASSOCIATO»
6. |
I concetti di «controllo» e «influenza determinante» sono capitali per poter stabilire cosa si intenda per «vettore associato». La definizione di «controllo» contenuta nell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 80/2009, è identica alla definizione di controllo che figura all'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 139/2004, del 20 gennaio 2004, relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese («il regolamento sulle fusioni») (1). Ne consegue che i concetti di «controllo» e «influenze determinanti» devono essere interpretati nello stesso modo indicato nella comunicazione consolidata della Commissione sui criteri di competenza giurisdizionale pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea C 95 del 16 aprile 2008, ed in particolare nei capitoli II.2 e II.3. Il testo che segue delinea le nozioni fondamentali che acquistano rilievo ai fini dell'applicazione del regolamento (CE) n. 80/2009. |
2.1. Mezzi che consentono di acquisire un'influenza determinante
7. |
Si definisce «controllo» la possibilità di esercitare un'influenza determinante su una determinata impresa. Non è necessario che l'influenza determinante sia effettivamente esercitata nel presente o possa esserlo nel futuro. La possibilità di esercitare un'influenza determinante può essere acquisita in vari modi, tra i quali:
|
2.2. Il caso di un unico «vettore associato»
8. |
Un solo vettore associato o un solo operatore ferroviario possono esercitare un'influenza determinante sul venditore di sistema. Si possono distinguere due situazioni nelle quali un'impresa eserciti — da sola — tale controllo (controllo esclusivo). Nel primo caso, l'impresa che esercita il controllo esclusivo ha il potere di determinare le decisioni strategiche commerciali dell'altra impresa. Questo potere si consegue, tipicamente, attraverso l'acquisizione della maggioranza dei diritti di voto. A questo riguardo l'espressione «influenza determinante» significa il potere di prendere decisioni in merito alla linea di stratega commerciale dell'impresa. In secondo luogo, si verifica una situazione di controllo esclusivo quando un unico azionista è in grado di opporre il suo veto a decisioni strategiche in seno ad una determinata impresa ma, da solo, non ha il potere di imporre che tali decisioni vengano prese (è, questo, il cosiddetto controllo esclusivo negativo). In queste circostanze «l'influenza determinante» significa il potere di bloccare l'adozione delle decisioni strategiche societarie. |
9. |
Il controllo unico può essere acquisito in via di fatto e/o in via di diritto. |
10. |
Il controllo esclusivo, cioè quello esercitato da un'unica impresa, viene di norma acquisito de jure quando un'impresa controlla la maggioranza dei diritti di voto di una società. Perfino nel caso di controllo di minoranza può verificarsi un controllo esclusivo de jure quando una partecipazione di minoranza sia corredata da particolari diritti (ad esempio, dal potere di nominare più della metà dei membri del consiglio di vigilanza o del consiglio d'amministrazione). |
11. |
Si può parimenti presumere che un azionista minoritario eserciti un controllo esclusivo di fatto quando, ad esempio a motivo della sua partecipazione, del profilo storico dei comportamenti di voto all'assemblea generale e della posizione degli altri azionisti è probabile che ottenga una maggioranza stabile nell'assemblea degli azionisti. Tutto ciò dipenderà da fattori come la dispersione delle altre azioni (quelle non in suo possesso), dai legami strutturali ed economici fra gli azionisti e dagli interessi strategici degli altri azionisti all'interno di quella determinata società. Questi criteri dovranno essere valutati caso per caso prendendo in considerazione i prevedibili cambiamenti della presenza degli azionisti che potrebbero verificarsi in futuro in conseguenza di un cambiamento della struttura proprietaria e di controllo del venditore di sistemi. |
2.3. Il caso di una pluralità di «vettori associati»
12. |
Vari vettori aerei e/o operatori ferroviari possono esercitare congiuntamente un'influenza decisiva su un venditore di sistemi. |
13. |
La forma più evidente di un controllo di questo tipo si verifica quando esistono soltanto due imprese madri che si sono equamente ripartite i diritti di voto nella società del venditore di sistemi. Tuttavia, può esistere un controllo congiunto anche quando non vi sia parità tra le due imprese madri in relazione ai voti o alla rappresentanza negli organi decisionali oppure quando le imprese madri siano più di due. Questa ipotesi si verifica quando gli azionisti di minoranza fruiscono di diritti supplementari attraverso i quali possono bloccare decisioni determinanti ai fini della strategia dell'impresa comune. Questi diritti di veto possono scaturire dallo statuto o dall'atto costitutivo dell'impresa comune (joint venture) oppure derivare da un accordo stipulato fra le imprese madri (ad esempio un patto parasociale). |
14. |
Questi diritti di veto devono riguardare le decisioni strategiche che investono la politica commerciale della società e devono andare al di là dei diritti di veto ordinariamente riconosciuti agli azionisti di minoranza per tutelare i propri interessi finanziari nell'impresa comune. La normale tutela dei diritti degli azionisti di minoranza riguarda le decisioni che investono l'esistenza stessa dell'impresa comune, come le modifiche dello statuto, gli aumenti o le riduzioni di capitale, la messa in liquidazione, eccetera. |
15. |
Per contro, i diritti di veto che conferiscono poteri di controllo sulla società riguardano in genere decisioni relative a aspetti come il bilancio, il piano industriale (nella misura in cui questo specifica dettagli che non siano generiche dichiarazioni sugli obiettivi dell'impresa), i grandi investimenti (nella misura in cui la loro entità non sia così elevata da configurare il diritto di veto piuttosto come protezione normale degli interessi degli azionisti di minoranza) o la nomina degli amministratori. |
16. |
Anche in assenza di specifici diritti di veto, due o più imprese che detengano una partecipazione di minoranza in un venditore di sistemi possono comunque assumerne il controllo congiunto. L'ipotesi si verifica quando gli azionisti di minoranza possiedano, globalmente considerati, la maggioranza dei diritti di voto e agiscono di comune intesa in sede di votazione. Questa azione comune può derivare o da un accordo giuridicamente vincolante o, eccezionalmente, può verificarsi semplicemente de facto quando esista una forte comunanza di interessi fra gli azionisti di minoranza interessati. |
17. |
Per quanto attiene alle partecipazioni di minoranza, occorre notare che il codice di condotta intende istituire una precisa distinzione tra la partecipazione puramente finanziaria al capitale del venditore di sistemi e il ruolo, più attivo, del vettore aereo nella gestione degli affari del venditore di sistemi. Attraverso una forte presenza nei processi decisionali del venditore del sistema il vettore aereo o l'operatore ferroviario può essere indotto a influire sulle decisioni commerciali del venditore del sistema in una direzione che potrebbe falsare la concorrenza nel settore aereo o ferroviario. Con riguardo alla distribuzione dei suoi prodotti, il vettore associato potrebbe anche essere tentato di favorire il proprio CRS discriminando gli altri. |
18. |
Questa distinzione è importante quando i vettori aerei o gli operatori ferroviari sono azionisti di minoranza di un venditore di sistemi. Quando un partecipazione del genere conferisce al vettore o all'operatore ferroviario in questione diritti più ampi di quelli normalmente attribuiti agli azionisti di minoranza per tutelare i propri interessi finanziari, oppure quando il vettore aereo o l'operatore ferroviario è in grado, da solo o insieme ad altri azionisti, di orientare le decisioni commerciali del venditore di sistemi rispetto ad altri vettori partecipanti, il vettore aereo o l'operatore ferroviario deve allora essere considerato come vettore associato. |
3. ASPETTI PROCEDURALI
19. |
La Commissione, reagendo a esposti o denuncie o agendo di propria iniziativa, può procedere ad indagini sulle presunte infrazioni al codice di condotta. Le indagini devono svolgersi secondo il principio di buona amministrazione. Per quanto riguarda le presunte violazioni degli obblighi del vettore associato ad un venditore di sistemi, le verifiche della Commissione consisteranno in primo luogo a determinare se il vettore aereo o l'operatore ferroviario debbano considerarsi come vettori associati al venditore del sistema. |
20. |
L'articolo 14 del codice di condotta conferisce alla Commissione tutti i necessari poteri di accertamento per procurarsi le informazioni necessarie per una valutazione. Infatti, la Commissione può chiedere alle imprese o alle associazioni di imprese di fornirle tutte le informazioni necessarie, compresa la presentazione di audit specifici, anche sugli aspetti disciplinati dall'articolo 10, che contiene norme specifiche o obblighi per i vettori associati. |
21. |
Inoltre, l'articolo 12 impone a ogni venditore di sistemi di presentare, ogni quattro anni, una relazione certificata in maniera indipendente che descriva nei dettagli la sua struttura proprietaria e il suo modello di gestione. La Commissione ha facoltà di chiedere un siffatto rapporto in qualsiasi momento. Gli articoli 12 e 14 consentono quindi alla Commissione di raccogliere tutte le informazioni pertinenti per determinare quale sia lo status del vettore aereo o dell'operatore ferroviario in relazione alla definizione di vettore associato. |
22. |
Questa valutazione avverrà in genere in base ad un'analisi della documentazione che descrive in dettaglio la struttura di controllo e la struttura proprietaria del venditore del sistema, come ad esempio il suo statuto o atto costitutivo e gli accordi tra azionisti. Può anche valutare altri documenti di rilievo come i verbali delle riunioni del Consiglio d'amministrazione o di altri organi direttivi. |
23. |
Se il vettore aereo o l'operatore ferroviario viene effettivamente riconosciuto «vettore associato» la Commissione avvierà un'indagine su eventuali presunte violazioni del codice di condotta da parte di tale vettore. L'articolo 16 del codice di condotta, che conferisce alla Commissione maggiori poteri ai fini della raccolta dei dati necessari, definisce le procedure da seguire e sancisce l'obbligo di non rivelare segreti commerciali. |
24. |
Se dovesse constatare l'effettiva sussistenza di tali violazioni, la Commissione ha facoltà di adottare le decisioni opportune per porre fine alla violazione. La Commissione può anche infliggere un'ammenda all'impresa che ha violato il codice di condotta. |
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.
IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/7 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
5 marzo 2009
(2009/C 53/03)
1 euro=
|
Moneta |
Tasso di cambio |
USD |
dollari USA |
1,2555 |
JPY |
yen giapponesi |
124,71 |
DKK |
corone danesi |
7,4506 |
GBP |
sterline inglesi |
0,89030 |
SEK |
corone svedesi |
11,4825 |
CHF |
franchi svizzeri |
1,4765 |
ISK |
corone islandesi |
|
NOK |
corone norvegesi |
8,9060 |
BGN |
lev bulgari |
1,9558 |
CZK |
corone ceche |
27,744 |
EEK |
corone estoni |
15,6466 |
HUF |
fiorini ungheresi |
311,63 |
LTL |
litas lituani |
3,4528 |
LVL |
lats lettoni |
0,7071 |
PLN |
zloty polacchi |
4,7225 |
RON |
leu rumeni |
4,2793 |
TRY |
lire turche |
2,2080 |
AUD |
dollari australiani |
1,9573 |
CAD |
dollari canadesi |
1,6139 |
HKD |
dollari di Hong Kong |
9,7405 |
NZD |
dollari neozelandesi |
2,5065 |
SGD |
dollari di Singapore |
1,9531 |
KRW |
won sudcoreani |
1 963,60 |
ZAR |
rand sudafricani |
13,2079 |
CNY |
renminbi Yuan cinese |
8,5885 |
HRK |
kuna croata |
7,4211 |
IDR |
rupia indonesiana |
15 222,94 |
MYR |
ringgit malese |
4,6799 |
PHP |
peso filippino |
60,920 |
RUB |
rublo russo |
45,0615 |
THB |
baht thailandese |
45,468 |
BRL |
real brasiliano |
2,9954 |
MXN |
peso messicano |
19,1903 |
INR |
rupia indiana |
64,9970 |
Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/8 |
Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001
(2009/C 53/04)
Numero dell'aiuto: XA 221/08
Stato membro: Paesi Bassi
Regione: Provincie Limburg
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Wijnen Paprika's BV (Advieskosten Geothermisch onderzoek)
Base giuridica: Artikel 4:21 lid 3 onder c Algemene wet bestuursrecht
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 33 000 EUR
Intensità massima dell'aiuto: 100 %
Data di applicazione: Dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esenzione nel sito web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea
Durata del regime o dell'aiuto individuale:
o
Obiettivo dell'aiuto: L'aiuto è concesso in applicazione dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006
Settore economico: Agricoltura — produzione primaria (peperoni)
Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:
Provincie Limburg |
Limburglaan 10 |
6229 GA Maastricht |
Nederland |
Sito web: http://www.limburg.nl/nl/html/algemeen/beleid/Europa/KennisgevingenStaatssteun/KennisgevingenStaatssteun.asp#aU4J64XT47201JA40Q11W
Altre informazioni: Aiuto per la realizzazione di uno studio sulle possibilità di utilizzo di energia geotermica per il riscaldamento delle serre dell'impresa Wijnen Paprika's. Le spese sovvenzionabili sono quelle attinenti alla consulenza tecnica.
Il regime non prevede pagamenti diretti al beneficiario; l'aiuto sarà erogato sotto forma di servizi di consulenza sovvenzionati. Non sono previsti aiuti per servizi a carattere permanente o periodico, né per le normali spese di funzionamento dell'azienda. L'aiuto è concesso a norma del Subsidieverordening Inrichting Landelijk Gebied van de provincie Limburg (regolamento sulle sovvenzioni agricole della provincia di Limburgo) ed è quindi usufruibile da tutte le imprese che rispondono ai requisiti ivi menzionati
Numero dell'aiuto: XA 374/08
Stato membro: Francia
Regione: Bourgogne
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Aides au traitement des animaux malades de la FCO dans élevages bovins, ovins et caprins
Base giuridica:
— |
Code général des collectivités territoriales, articles L 1511-2-3-5, |
— |
arrêtés du ministre de l'agriculture et de la pêche des 19, 24 septembre et 9 octobre 2008 modifiant l'arrêté du 1er avril 2008 définissant les zones réglementées relatives à la fièvre catarrhale ovine, |
— |
decisione 90/424/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, relativa a talune spese nel settore veterinario, |
— |
délibération du Conseil régional de Bourgogne |
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 90 000 EUR
Intensità massima dell'aiuto: L'importo dell'aiuto concesso dalla Région Bourgogne è di 45 EUR per bovino e di 7,5 EUR per ovino/caprino colpito dalla febbre catarrale degli ovini a cui sono state prestate le cure.
L'aliquota massima degli aiuti pubblici è del 100 %. Quando si verifica il rispetto del tasso d'intensità dell'aiuto, si tiene conto degli importi percepiti nell'ambito dei regimi assicurativi.
L'aiuto è versato alle associazioni dipartimentali per la tutela sanitaria, dietro presentazione di un elenco ricapitolativo degli imprenditori agricoli che rispettano le seguenti condizioni:
dichiarazione di focolai nel 2007 o nel 2008,
versamento di contributi alla CSSA (Caisse nationale de solidarité sanitaire animale) aperta a tutti gli allevatori
Data di applicazione: A decorrere dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esenzione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e dal voto della delibera del Conseil régional de Bourgogne
Durata del regime: 2008-2009
Obiettivo dell'aiuto: Questi aiuti eccezionali permettono di assumere in parte l'onere dei costi connessi a un servizio disponibile per tutti gli allevatori che fruiscono di un regime mutualistico complementare alla Caisse nationale de solidarité sanitaire animale (CSSA), creata dalle associazioni dipartimentali per la tutela sanitaria (Groupements départementaux de défense sanitaire — GDS).
Grazie a tali aiuti sarà possibile coprire parte delle spese sostenute dagli allevatori di bovini, ovini e caprini per curare i capi colpiti dalla febbre catarrale degli ovini, in conformità delle disposizioni dell'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006
Settore economico: Settori dell'allevamento bovino, ovino e caprino
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:
Conseil régional de Bourgogne |
Direction de l'agriculture et du développement rural |
17, boulevard de la Trémouille |
BP 1602 |
F-21035 Dijon cedex |
Sito web: http://www.cr-bourgogne.fr/doc/gda/2008-10/Rapport_modif_FCO_ind_ovins_SP_20_10_08.doc
Numero dell'aiuto: XA 375/08
Stato membro: Francia
Regione: Bourgogne
Titolo del regime di aiuto: Aides aux pertes entraînées de la FCO dans élevages ovins et caprins
Base giuridica:
— |
Code général des collectivités territoriales, articles L 1511-2-3-5, |
— |
arrêtés du ministre de l'agriculture et de la pêche des 19, 24 septembre et 9 octobre 2008 modifiant l'arrêté du 1er avril 2008 définissant les zones réglementées relatives à la fièvre catarrhale ovine, |
— |
decisione 90/424/CE del Consiglio, del 26 giugno 1990, relativa a talune spese nel settore veterinario, |
— |
délibération du Conseil régional de Bourgogne |
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 450 000 EUR
Intensità massima dell'aiuto: L'importo dell'aiuto della regione Borgogna è di 50 EUR per gli animali che rientrano nelle categorie seguenti:
maschi o femmine, riproduttori, piccoli ruminanti di oltre 6 mesi, morti,
maschi o becchi, riproduttori, di oltre 6 mesi che hanno perduto la loro capacità di produzione.
L'intensità massima degli aiuti pubblici è pari al 100 %. Nella verifica del rispetto del tasso d'intensità dell'aiuto si terrà conto degli importi percepiti nell'ambito dei regimi di assicurazione.
Tale aiuto sarà versato alle aziende agricole che rispettano tutte le seguenti condizioni:
focolai individuati nel 2007 o nel 2008,
che beneficino del premio pecora/capra,
che abbiano ottenuto l'indennizzo sanitario dello Stato francese per gli animali morti o che abbiano avuto risultati positivi dell'analisi virologica per i maschi,
che si impegnino a sostituire il loro bestiame.
Nella verifica del rispetto del tasso d'intensità dell'aiuto si terrà conto degli importi percepiti nell'ambito dei regimi di assicurazione
Data di applicazione: A partire dalla pubblicazione del numero di registrazione della domanda d'esenzione (Gazzetta ufficiale dell'Unione europea) e del voto di approvazione del Conseil régional di Borgogna
Durata del regime o dell'aiuto individuale: Dal 2008 al 2009
Obiettivo dell'aiuto: Tali aiuti devono permettere di risarcire gli allevatori di ovini e caprini dalla perdita di futuri riproduttori, facilitando l'acquisto o il rinnovo dei capi di bestiame per ristabilire la popolazione di riproduttori che esisteva prima che si manifestasse la malattia, ai sensi dell'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006
Settore economico: Settore ovino e settore caprino
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:
Conseil régional de Bourgogne |
Direction de l'agriculture et du développement rural |
17, boulevard de la Trémouille |
BP 1602 |
F-21035 Dijon cedex |
Sito web: http://www.cr-bourgogne.fr/doc/gda/2008-10/Rapport_modif_FCO_ind_ovins_SP_20_10_08.doc
Numero dell'aiuto: XA 377/08
Stato membro: Spagna
Regione: Comunidad Valenciana
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Ayudas por arranque y destrucción de palmaceas afectadas por el Rhynchophorus ferrugineus (Oliver 1790)
Base giuridica:
— |
Proyecto de Orden de la Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación por la que se modifica la Orden de 24 de febrero de 2004, de la Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación, por la cual se declara la existencia oficial de la Plaga Rhynchophorus ferrugineus (Oliver 1790) en la comunidad Valenciana, se califica de utilidad pública la lucha contra el género Rhynchophorus spp y se establecen las medidas obligatorias para su erradicación y control, |
— |
ley no 43/2002, de 20 de noviembre, de Sanidad Vegetal |
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: L'importo degli aiuti previsti dal decreto sarà imputato alla voce di bilancio 12.02.01.542.20, linee T6130 e T2349 del bilancio di spesa della Generalitat (Governo regionale); è previsto un costo annuale di 300 000 EUR.
Per l'intero periodo si prevede una spesa di 1 800 000 EUR
Intensità massima dell'aiuto: Gli indennizzi dipenderanno dalla varietà e dall'altezza del tronco:
BUTIA CAPITATA, BUTIA YATAI
Esemplari: per metro lineare di tronco: totale 50 EUR.
TRITHRINAX CAMPESTRIS
Esemplari: per metro lineare di tronco: totale 50 EUR.
La specie Trithrinax campestris ha diverse ramificazioni in una stessa pianta.
Data di applicazione: A partire dalla data di pubblicazione del numero di registro della richiesta di esenzione sulla pagina web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione
Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fino al 31 dicembre 2013
Obiettivo dell'aiuto: Indennizzare agricoltori e privati per le perdite causate dall'insetto Rhynchophorus ferrugenius (Olivier, 1790).
Gli aiuti beneficiano dell'esenzione prevista all'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001 (pubblicato nella GU del 16.12.2006)
Settore economico:
0129 |
Coltivazione di altre colture perenni |
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:
Consellería de Agricultura Pesca y Alimentación |
C/ Amadeo de Saboya no 2 |
E-46010 Valencia |
Sito web: http://www.agricultura.gva.es/especiales/ayudas_agrarias/pdf/ORDEN%20MODIFICACION%202008%20%20RHYNCHOPHORUS%20V.pdf
Altre informazioni: —
Valencia, 22 ottobre 2008.
El Director General de Investigación y Tecnología Agroalimentaria
Manuel LAINEZ ANDRÉS
Numero dell'aiuto: XA 385/08
Stato membro: Regno Unito
Regione: England-Cornwall
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: The Heath Project
Base giuridica: The Natural Environment and Rural Communities Act 2006
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: La spesa annua totale nel quadro del regime di aiuto ammonta a 110 000 GBP per il biennio 2008-2009
Intensità massima dell'aiuto: L'intensità dell'aiuto sarà pari al 100 %, a norma dell'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1857/2006
Data di applicazione: Il regime ha inizio il 17 novembre 2008 o, se posteriore, una volta trascorsi 10 giorni lavorativi dal ricevimento della scheda sintetica da parte della Commissione dell'Unione europea
Durata del regime o dell'aiuto individuale: Il regime inizia a decorrere dal 17 novembre 2008. La data dell'ultimo pagamento è il 31 dicembre 2008 e la data di chiusura del regime è il 31 dicembre 2008
Obiettivo dell'aiuto: L'obiettivo del regime è ricostituire e reintegrare alla brughiera gli elementi del paesaggio tradizionali non produttivi quali siepi e approvvigionamenti idrici. Tali elementi contribuiranno allo sviluppo di un modello di gestione sostenibile della brughiera che potenzierà le qualità eccezionali del paesaggio e la biodiversità in Cornovaglia. A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione europea, il regime finanzierà un certo numero di investimenti di capitale per conservare gli elementi agricoli non produttivi
Settore economico: Questo progetto si applica alle piccole e medie imprese (PMI) attive nella produzione agricola
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:
The Heath Project |
Natural England |
Pydar House, Pydar Street |
Truro |
Cornwall TR1 1XU |
United Kingdom |
Sito web: http://www.theheathproject.org.uk/news.html
Altre informazioni: —
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/12 |
Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001
(2009/C 53/05)
Numero dell'aiuto: XA 380/08
Stato membro: Spagna
Regione: Comunitat Valenciana
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Asociación Vinos de la Tierra de Castellón
Base giuridica: Ayuda individual nominativa: Presupuestos de la Generalitat 2008, programa 714.60, Línea T2761000-«Impulso de la marca CV»
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 50 000 EUR
Intensità massima dell'aiuto: 100 %
Data di applicazione: A decorrere dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esonero sul sito web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione
Durata del regime o dell'aiuto individuale: Novembre 2008
Obiettivo dell'aiuto: Partecipazione a mostre e a fiere: attività di promozione della qualità dei prodotti tutelati dal marchio di qualità «CV», intese a proteggere le caratteristiche intrinseche distintive dei prodotti nonchè a migliorare la capacità professionale degli operatori associati. Fra queste attività figurano le azioni il cui obiettivo è aumentare la notorietà dei prodotti tutelati dal marchio «CV» presso i consumatori. Realizzazione di varie attività informative e promozionali legate alle celebrazioni della Magdalena; per la prima volta un'équipe specializata nel settore della comunicazione sarà incaricata di elaborare una strategia per migliorare il posizionamento dei vini della tierra de Castellón; il regolamento sarà adeguato al decreto 222/2007, del 9 novembre, e verrà elaborato un manuale di qualità. Attività previste agli articoli 14 e 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006
Settore economico: PMI del settore agroalimentare della Comunità Valenciana
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:
Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación |
C/ Amadeo de Saboya, no 2 |
E-46010 Valencia |
Sito web: http://www.agricultura.gva.es/especiales/ayudas_agrarias/pdf/Asociaci%F3n%20vinos%20de%20la%20tierra%20de%20Castell%F3n.pdf
Altre informazioni: —
La Directora General de Comercialización
Marta VALSANGIACOMO GIL
Numero dell'aiuto: XA 381/08
Stato membro: Spagna
Regione: Comunitat Valenciana
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Asociación Prof. de Flores, Plantas y Tecnología Hortícola de la C.V.
Base giuridica: Ayuda individual nominativa: Presupuestos de la Generalitat 2008, programa 714.60, Línea T2761.000-«Impulso de la Marca CV»
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 60 000 EUR
Intensità massima dell'aiuto: 100 %
Data di applicazione: A partire dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esonero sul sito web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione
Durata del regime o dell'aiuto individuale: Novembre 2008
Obiettivo dell'aiuto: Fiere campionarie: partecipazione. Iberflora (Valencia), IPM (Essen — Germania), Salón vegetal (Angers — Francia), Four Oaks Trade Show (Manchester — Regno Unito) e Garden+Landscaping (Dubai — Emirati arabi uniti). Servizio di consulenza: Incremento delle specie protette dalla norma. Attività previste nel regolamento (CE) n. 1857/2006
Settore economico: PMI del settore agroalimentare della Comunità Valenciana
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:
Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación |
C/ Amadeo de Saboya, no 2 |
E-46010 Valencia |
Sito web: http://www.agricultura.gva.es/especiales/ayudas_agrarias/pdf/Asociacion%20profesional%20de%20Flores%20y%20Plantas.pdf
Altre informazioni: —
La Directora General de Comercialización
Marta VALSANGIACOMO GIL
Numero dell'aiuto: XA 382/08
Stato membro: Spagna
Regione: Comunitat Valenciana
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Asociación Pimiento Sol del Pilar
Base giuridica: Ayuda individual nominativa: Presupuestos de la Generalitat 2008, programa 714.60, Línea T2761000-«Impulso de la marca CV»
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 40 000 EUR
Intensità massima dell'aiuto: 100 %
Data di applicazione: A decorrere dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esonero sul sito web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione
Durata del regime o dell'aiuto individuale: Novembre 2008
Obiettivo dell'aiuto: Mostre (organizzazione e partecipazione). Informazione fattuale relativa ai prodotti generici, ai suoi benefici nutrizionali ed alle raccomandazioni di utilizzo per i medesimi, come pubblicazioni, cataloghi o siti web che offrono informazioni su un determinato prodotto; il tutto si inserisce nell'ambito di attività di promozione dei prodotti tutelati dal marchio di qualità «CV»; tali attività sono finalizzate a proteggere le caratteristiche intrinseche dei prodotti con l'obiettivo di accrescerne la notorietà fra i consumatori, e a mettere a punto un video di divulgazione ed un libro di ricette. Attività previste all'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006
Settore economico: PMI del settore agroalimentare della Comunità Valenciana
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:
Consellería de Agricultura, Pesca y Alimentación |
C/ Amadeo de Saboya, no 2 |
E-46010 Valencia |
Sito web: http://www.agricultura.gva.es/especiales/ayudas_agrarias/pdf/Asociacion%20pimiento%20sol%20del%20pilar.pdf
Altre informazioni: —
La Directora General de Comercialización
Marta VALSANGIACOMO GIL
Numero dell'aiuto: XA 388/08
Stato membro: Repubblica federale di Germania
Regione: Land Brandenburg
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Förderung von Leistungsprüfungen und weiteren Maßnahmen in der Tierzucht
Base giuridica: Articolo 16, paragrafo 1, lettere a), b) e c), del regolamento (CE) n. 1857/2006.
Richtlinie des Ministeriums für Ländliche Entwicklung, Umwelt und Verbraucherschutz des Landes Brandenburg über die Gewährung von Prämien für die Förderung von Leistungsprüfungen und weiteren Maßnahmen in der Tierzucht vom 14. Februar 2007
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 0,63 Mio EUR l'anno
Intensità massima dell'aiuto:
— |
70 % per la copertura dei costi amministrativi inerenti all'istituzione e al mantenimento dei libri genetici, |
— |
70 % per test di determinazione della qualità genetica o della resa del bestiame, |
— |
25 % per la copertura dei costi per l'introduzione a livello di azienda di metodi o tecniche innovative in materia di riproduzione animale |
Data di applicazione: 1o gennaio 2009-31 dicembre 2011
Durata del regime o dell'aiuto individuale: 1o gennaio 2009-31 dicembre 2011
Obiettivo dell'aiuto: Per sostenere il settore zootecnico il Land concede sussidi per la promozione dei test di rendimento e di ulteriori misure negli allevamenti.
Sono ammissibili all'aiuto:
spese per i test di determinazione della qualità genetica o della resa del bestiame,
spese per l'introduzione di metodi o tecniche innovative in materia di riproduzione animale tranne le spese per l'introduzione o la realizzazione dell'inseminazione artificiale,
spese per l'istituzione e il mantenimento dei libri genetici.
I beneficiari dell'aiuto sono le associazioni di allevatori riconosciute (ai sensi della legge sulla protezione degli animali — Tierzuchtgesetz) le installazioni di analisi dei rendimenti o le associazioni che realizzano test di rendimento per conto del Land Brandeburgo conformemente alla legge sulla protezione degli animali. Il beneficiario dell'aiuto è soggetto al controllo delle autorità responsabili ai sensi della legislazione del Land.
Non si effettuano pagamenti diretti alle imprese di allevamento.
La realizzazione dei test di rendimento è a ciclo continuo. Il pagamento dell'aiuto si effettua per anno di calendario ed è adattato in funzione delle rispettive misure negli allevamenti.
Il premio è concesso sotto forma di importo forfettario, in funzione dell'interesse pubblico della misura e delle disponibilità di bilancio.
Ai sensi degli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013 del 27 dicembre 2006, capo IV, lettera L), le intensità dell'aiuto non superano i limiti previsti nel settore dell'allevamento
Settore economico: Agricoltura (produzione animale)
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:
Landesamt für Verbraucherschutz, Landwirtschaft und Flurneuordnung |
Ringstraße 1010 |
D-15236 Frankfurt/Oder |
Sito web: http://www.mluv.brandenburg.de/cms/media.php/2317/e_tiere.pdf
Altre informazioni:
Ministerium für ländliche Entwicklung, Umwelt und Verbraucherschutz des Landes Brandenburg |
Referat 23 |
Herr Aust |
Numero dell'aiuto: XA 389/08
Stato membro: Spagna
Regione: Galicia
Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Prórroga de régimen de Ayudas a Agrupaciones de Defensa Sanitaria (ADSG) registrada con no XA 54/08
Base giuridica: Orden … de … de … de …, por la que se establecen las bases reguladoras de las ayudas a las entidades reconocidas como Agrupaciones de Defensa Sanitaria (ADSG) de Galicia y se convocan para el año 2009
Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 3 591 332 EUR
Intensità massima dell'aiuto: 50 % delle spese complessive del programma dell'ADSG
Data di applicazione: A decorere dalla data di pubblicazione del numero di registrazione della domanda di esonero sul sito web della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione. A decorrere dal 1o gennaio 2009
Durata del regime o dell'aiuto individuale:
Obiettivo dell'aiuto: La finalità di questi aiuti è migliorare le condizioni sanitarie nelle aziende zootecniche della Galizia mediante l'attuazione di programmi sanitari comuni per la prevenzione ed il controllo delle epizoozie.
Sono sovvenzionabili le spese di assunzione di tecnici veterinari e le spese per l'acquisto di materiale.
Conformemente al disposto dell'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006 secondo cui gli aiuti destinati a compensare gli agricoltori dei costi di prevenzione di epizoozie sono compatibili con il mercato comune
Settore economico: Allevamento
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto: Xunta de Galicia
Consellería de Medio Rural
Dirección General de Producción, Industrias y Calidad Agroalimentaria
Sito web: http://mediorural.xunta.es/externos/proxecto_orde_axudas_adsg_2009.pdf
Altre informazioni: Indirizzo di posta elettronica ai fini della comunicazione:
dxpica.mediorural@xunta.es
Maria.soledad.castro.diaz@xunta.es
V Avvisi
PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Consiglio
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/15 |
Pubblico appello per la presentazione di candidature al fine della nomina di un giudice presso il Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea
(2009/C 53/06)
1. |
Il Consiglio ha deciso, con decisione 2004/752/CE, Euratom (1) di istituire il Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea. Il Tribunale, che si affianca al Tribunale di primo grado delle Comunità europee e ha sede presso quest'ultimo, è competente a pronunciarsi in primo grado in merito alle controversie tra le Comunità e i suoi agenti, ai sensi dell'articolo 236 del trattato CE e dell'articolo 152 del trattato CEEA, comprese le controversie tra gli organi o tra gli organismi e il loro personale, per le quali la competenza è attribuita alla Corte di giustizia. |
2. |
Il Tribunale della funzione pubblica è composto di sette giudici, tra cui viene scelto il presidente. Il loro mandato dura sei anni ed è rinnovabile. I giudici sono nominati dal Consiglio, che delibera all'unanimità, previa consultazione di un comitato composto di sette personalità scelte tra ex giudici della Corte di giustizia e del Tribunale di primo grado e tra giuristi di notoria competenza. Il comitato fornisce un parere sull'idoneità dei candidati all'esercizio delle funzioni di giudice del Tribunale della funzione pubblica. Esso integra il parere con un elenco di candidati che possiedono un'esperienza di alto livello adeguata alla funzione. Tale elenco dovrà comprendere un numero di candidati corrispondente almeno al doppio del numero dei giudici che dovranno essere nominati. |
3. |
Lo status e le condizioni generali di esercizio delle funzioni di giudice sono stabiliti dall'allegato I, articolo 5, del protocollo sullo statuto della Corte di giustizia, come modificato dalla decisione 2004/752/CE, Euratom. Le retribuzioni, pensioni e indennità degli stessi sono fissati dal regolamento (CE, Euratom) n. 202/2005 del Consiglio, del 18 gennaio 2005, che modifica il regolamento n. 422/67/CEE, n. 5/67/Euratom relativo alla fissazione del trattamento economico del presidente e dei membri della Commissione, del presidente, dei giudici, degli avvocati generali e del cancelliere della Corte di giustizia, nonché del presidente, dei membri e del cancelliere del Tribunale di primo grado (2). |
4. |
Viste le dimissioni presentata da uno dei giudici del Tribunale della funzione pubblica è lanciato un appello per la presentazione di candidature in vista della nomina di un giudice per il periodo dal 1o settembre 2009 al 31 agosto 2015. |
5. |
Dal combinato disposto dell'articolo 225 A del trattato CE e dell'articolo 140 B del trattato CEEA e dall'allegato I, articolo 3, del protocollo sullo statuto della Corte di giustizia, come modificato dalla decisione 2004/752/CE, Euratom, risulta che i candidati alle funzioni di giudice devono soddisfare i seguenti requisiti:
È specificato ai candidati che, oltre ai requisiti minimi, il detto comitato dovrà prendere in considerazione in particolare la capacità dei candidati di lavorare all'interno di una struttura collegiale in un ambiente internazionale e multilingue nonché la natura, l'importanza e la durata della loro esperienza inerente alle funzioni che essi dovranno esercitare. |
6. |
I candidati integreranno la loro candidatura con un curriculum vitae e con una lettera di motivazione nonché con fotocopie dei documenti giustificativi. Le candidature devono essere trasmesse al seguente indirizzo:
Le candidature devono essere spedite esclusivamente con lettera raccomandata, entro il 3 aprile 2009 (fa fede il timbro postale). Per agevolare l'esame delle candidature, i candidati sono invitati a trasmettere il loro curriculum vitae e la lettera di motivazione anche per posta elettronica, preferibilmente in Word (non utilizzare il formato PDF) al seguente indirizzo: cdstfp@consilium.europa.eu Tale trasmissione non sostituisce la spedizione con lettera raccomandata né incide sull'ammissibilità delle candidature. |
(1) GU L 333 del 9.11.2004, pag. 7.
(2) GU L 33 del 5.2.2005, pag. 1.
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Commissione
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/17 |
AIUTO DI STATO — POLONIA
Aiuto di Stato C 49/08 (ex N 402/08) — Aiuti alla ristrutturazione a favore di PZL Dębica
Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2009/C 53/07)
Con lettera del 19 dicembre 2008 — riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi — la Commissione ha comunicato alla Polonia la decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione all'aiuto in oggetto.
La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito all'aiuto riguardo al quale viene avviato il procedimento entro un mese dalla data della presente pubblicazione, inviandole al seguente indirizzo:
Commissione europea |
Direzione generale della Concorrenza |
Protocollo Aiuti di Stato |
Rue de la Loi/Wetstraat 200 |
B-1049 Bruxelles |
Fax (32-2) 296 12 42 |
Dette osservazioni saranno comunicate alla Polonia. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.
TESTO DELLA SINTESI
PROCEDIMENTO
Con lettera del 13 agosto 2008, la Polonia ha notificato alla Commissione un progetto di aiuti alla ristrutturazione a favore di PZL Dębica S.A. (in appresso «PZL Dębica») sotto forma di apporti di capitale, di differimento del rimborso di un debito pubblico e di un prestito agevolato.
DESCRIZIONE DEL BENEFICIARIO E DELLA RISTRUTTURAZIONE
PZL Dębica è una grande impresa, che appartiene a singoli investitori privati, attiva nella produzione di impianti frigoriferi come compressori e refrigeratori per il mercato agricolo, militare e della costruzione navale. La società è ubicata in una regione ammissibile agli aiuti regionali ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato CE.
Le misure di aiuto notificate, per un valore nominale di circa 13,5 Mio PLN (3,5 Mio EUR), contemplano apporti di capitale, un prestito agevolato tramite un'agenzia di proprietà statale e un differimento del rimborso di un debito pubblico. Inoltre, la Polonia ha comunicato che l'impresa ha beneficiato di altri aiuti per un valore nominale di 8,1 Mio PLN (2,1 Mio EUR). La Commissione ritiene che, di questo importo, 3,4 Mio PLN siano stati concessi prima dell'adesione della Polonia e non siano quindi oggetto della presente indagine mentre l'aiuto di 4,7 Mio PLN, che è stato concesso dopo l'adesione all'UE, costituisce un nuovo aiuto.
Secondo le autorità polacche, PZL Dębica ha iniziato ad incontrare difficoltà già nel 2002 quando è stato adottato il primo piano di ristrutturazione per gli anni 2002-2007. Le misure notificate devono essere concesse nell'ambito di un secondo piano di ristrutturazione che sarà attuato fino al 2013. Le misure di ristrutturazione in tutto il periodo consistono principalmente nella ristrutturazione finanziaria. Inoltre, PZL Dębica ha già realizzato alcuni investimenti e venduto o liquidato gli attivi inutili e ha ancora in programma altre operazioni di questo tipo.
VALUTAZIONE
La Commissione ritiene che gli aiuti notificati per un importo di 13,5 Mio PLN nonché gli aiuti concessi all'impresa dopo l'adesione della Polonia all'UE per un importo di 4,7 Mio PLN costituiscano un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE e debbano essere valutati per verificarne la conformità con le norme in materia di aiuti di Stato.
La Commissione ha esaminato l'aiuto alla luce degli orientamenti del 2004 sugli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione di imprese in difficoltà.
La Commissione ha deciso di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE, in quanto dubita che siano soddisfatte tutte le condizioni necessarie per approvare gli aiuti alla ristrutturazione e in particolare:
— |
che PZL Dębica sia ammissibile ad aiuti alla ristrutturazione, in particolare tenuto conto del precedente intervento pubblico a favore dell'impresa, e che sia stato rispettato il principio «una tantum», |
— |
che il piano di ristrutturazione consenta di ripristinare la redditività del beneficiario dal momento che esso prevede soprattutto una ristrutturazione finanziaria e non sembra contemplare una profonda ristrutturazione industriale, |
— |
che l'aiuto alla ristrutturazione si limiti al minimo necessario. Il contributo proprio non sembra essere sufficiente né reale ed effettivo. Inoltre, il piano commerciale non prevede il ricorso a risorse esterne per finanziare la ristrutturazione, mentre un tale ricorso permetterebbe di dimostrare la fiducia dei mercati nella futura redditività dell'impresa, |
— |
che sia evitata una distorsione ingiustificata della concorrenza, dal momento che almeno una parte delle misure compensative sostenute sembra necessaria per garantire una redditività nel lungo periodo. |
In merito ai suddetti punti, è stato chiesto alla Polonia di fornire ulteriori informazioni.
TESTO DELLA LETTERA
«Komisja pragnie poinformować władze polskie, że po przeanalizowaniu dostarczonych przez nie informacji na temat środków zgłoszonych dnia 13 sierpnia 2008 r., podjęła decyzję o wszczęciu postępowania określonego w art. 88 ust. 2 Traktatu WE.
I. PROCEDURA
(1) |
Pismem z dnia 13 sierpnia 2008 r. władze polskie poinformowały Komisję o planowanych środkach, które mają być przyznane na wsparcie restrukturyzacji przedsiębiorstwa PZL Dębica S.A. (zwanego dalej »PZL Dębica«). |
(2) |
Pismem z dnia 3 października 2008 r. Komisja zwróciła się do władz polskich o dostarczenie niektórych brakujących dokumentów. Zostały one przekazane w dniu 20 października 2008 r. |
II. OPIS BENEFICJENTA I PROCESU RESTRUKTURYZACJI
Beneficjent
(3) |
PZL Dębica jest dużym, całkowicie sprywatyzowanym przedsiębiorstwem będącym własnością prywatnych inwestorów indywidualnych, produkującym urządzenia chłodnicze, takie jak: sprężarki, chillery (agregaty do schładzania cieczy i wytwarzania wody lodowej) dla sektora rolniczego, przemysłu okrętowego i obronnego. Przedsiębiorstwo ma siedzibę na terenie województwa podkarpackiego, tzn. w regionie objętym zakresem art. 87 ust. 3 lit. a) Traktatu WE. Powstało ono w 1938 r., a od 1995 r. jest spółką akcyjną. Nie wchodzi w skład żadnej grupy przedsiębiorstw. W ciągu ostatnich 5 lat w PZL Dębica zmniejszono stan zatrudnienia o 73 osób, osiągając liczbę 424 pracowników w 2006 r. |
(4) |
W 2006 r. przedsiębiorstwo osiągnęło obrót w wysokości 15,9 mln PLN, a jego udział w polskim rynku wynosił 0,64 %. |
Restrukturyzacja i działania restrukturyzacyjne
(5) |
Zgodnie z informacjami przekazanymi przez polskie władze, przedsiębiorstwo znajduje się w trudnej sytuacji finansowej od roku 2002, w którym został przyjęty pierwszy plan restrukturyzacji na lata 2002–2007. |
(6) |
W ramach pierwszego planu restrukturyzacji przedsiębiorstwo skorzystało z wielu środków pomocy państwa, mających w głównej mierze formę odroczenia terminów płatności lub umorzenia należności publicznoprawnych w wysokości 6 866 501,83 PLN. Polskie władze twierdzą, że dokonano umorzenia należności publicznoprawnych jedynie w wysokości 3 422 479,68 PLN, natomiast w sprawie pozostałej kwoty należności publicznoprawnych, wynoszącej 3 444 022,15 PLN, nie podjęto jeszcze ostatecznej decyzji. Komisja przyjmuje więc, że ta kwota należności w dalszym ciągu nie została uregulowana (zob. część 1 i 2 tabeli 1 poniżej) i w związku z tym uważa, że PZL Dębica korzysta ze wsparcia ze strony państwa polegającego na trwałym nieegzekwowaniu zobowiązań publicznoprawnych. |
(7) |
Ponadto przedsiębiorstwo w dalszym ciągu korzysta ze środka pomocy, który według polskich władz stanowi pomoc de minimis o wartości nominalnej 1,2 mln PLN (zob. część 3 tabeli 1 poniżej). |
(8) |
Polskie władze twierdzą, że restrukturyzacja finansowa jest zasadniczym elementem całego procesu restrukturyzacji, ponieważ przedsiębiorstwo, mając nieuregulowane należności publicznoprawne, nie może brać udziału w zamówieniach publicznych ani korzystać ze środków finansowych pochodzących z banków prywatnych. |
(9) |
Polskie władze za najważniejszy powód trudności PZL Dębica uznają niewielki wzrost PKB przed 2005 r. i konieczność dostosowania przez przedsiębiorstwo jego produktów do wymagań ustanowionych w dyrektywach UE, po przystąpieniu Polski do UE. |
(10) |
Jako jedną z podstawowych słabych stron przedsiębiorstwa polskie władze wskazują również przestarzałe urządzenia nabyte w latach 1951–1989. |
(11) |
Przedsiębiorstwo, częściowo w efekcie dotychczasowej modernizacji i obniżenia kosztów, wykazało zysk netto w wysokości 0,13 mln PLN w 2006 r. i 0,27 mln PLN w pierwszej połowie 2007 r. Polskie władze przyznają jednak, że osiągnięcie tych dodatnich wyników końcowych było możliwe przede wszystkim dzięki przychodom ze sprzedaży aktywów, która miała miejsce w ciągu ostatnich lat. |
Drugi plan restrukturyzacji
(12) |
Polska zgłosiła teraz pomoc na restrukturyzację w ramach drugiego planu restrukturyzacji, który ma być realizowany do 2013 r. Z informacji przekazanych przez władze polskie wynika, że lata 2002–2013 należy traktować jako jeden okres restrukturyzacji i że ostatnio opracowany plan restrukturyzacji jest jedynie przedłużeniem pierwszego. |
(13) |
Pomoc państwa w wysokości 13,5 mln PLN, przewidziana na przyszłość w zgłoszonym planie restrukturyzacji (zob. tabela 2 poniżej), polega na:
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(14) |
W całkowitych kosztach restrukturyzacji, wynoszących 34,5 mln PLN (1) (dla całego okresu 2002–2013) 72 % stanowią koszty restrukturyzacji finansowej zaległych zobowiązań. Pozostała kwota została przeznaczona przede wszystkim na inwestycje i modernizację przestarzałych urządzeń. |
(15) |
Polskie władze twierdzą, że niektóre działania restrukturyzacyjne zostały już podjęte: przedsiębiorstwo zbyło zbędne aktywa, dokonało częściowej modernizacji posiadanych urządzeń i zmniejszyło stan zatrudnienia o 71 pracowników. |
(16) |
Zgodnie z planem, zamierzone działania będą w głównej mierze polegały na restrukturyzacji finansowej, która powinna w największym stopniu przyczynić się do poprawy zdolności kredytowej przedsiębiorstwa. Ma ono ponadto zamiar skoncentrować się na działalności podstawowej i w związku z tym sprzedać zbędne aktywa i niepotrzebne urządzenia. Oczekuje się, że efektem tych działań będzie ograniczenie kosztów stałych, uzyskanie funduszy na restrukturyzację i lepsze funkcjonowanie przedsiębiorstwa. |
(17) |
Jako możliwe źródło finansowania restrukturyzacji Polska wskazuje przychód ze sprzedaży aktywów, którego część w wysokości 7,5 mln PLN już uzyskano w ramach pierwszego planu restrukturyzacji, oraz przychód w wysokości 7,6 mln PLN ze sprzedaży planowanej w latach 2008–2013 (2). |
(18) |
Władze polskie twierdzą, że zbyto dwie spółki zależne: zakład narzędziowy i ocynkownię, które były przedsiębiorstwami przynoszącymi zysk. Władze polskie argumentują, że oprócz tego zostały zastosowane również inne środki wyrównawcze, takie jak rezygnacja z produkcji gumowych uszczelek i pewnego typu urządzeń chłodniczych oraz zmniejszenie zdolności produkcyjnych w sferze produkcji sprężarek i agregatów. |
Opis wszystkich środków restrukturyzacyjnych w okresie 2002–2013
(19) |
Organami udzielającymi pomocy są organy podatkowe, władze miejskie, Zakład Ubezpieczeń Społecznych (ZUS), Państwowy Fundusz Rehabilitacji Osób Niepełnosprawnych (PFRON), urzędy skarbowe oraz Agencja Rozwoju Przemysłu S.A. (ARP). |
(20) |
Polskie władze przedłożyły wykaz różnorodnych środków (z podaniem ich wartości nominalnej i kwoty pomocy), które przedstawiono poniżej. Komisja ma wątpliwości co do metody zastosowanej w celu ilościowego ujęcia kwoty pomocy, ponieważ zgodnie z ustaloną praktyką Komisji, może ona osiągnąć do 100 % wartości nominalnej. Tabela 1 Pomoc państwa w ramach pierwszego planu restrukturyzacji
Tabela 2 Pomoc państwa w ramach drugiego planu restrukturyzacji — zgłoszone środki pomocy
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III. OCENA
1. Stosowana procedura
(21) |
Środki pomocy udzielonej przed dniem przystąpienia i niemające zastosowania po przystąpieniu nie mogą być badane przez Komisję ani w ramach procedur określonych w art. 88. Traktatu WE, ani w ramach procedury mechanizmu przejściowego. Mechanizm ten nie upoważnia Komisji ani nie wymaga od niej dokonywania przeglądu środków pomocy, które nie mają zastosowania po dniu przystąpienia. |
(22) |
Pomoc uznaje się za udzieloną przed dniem przystąpienia, jeżeli właściwy organ przyjął przed dniem 1 maja 2004 r. prawnie wiążący akt, na mocy którego zobowiązał się do udzielenia pomocy. Pomoc indywidualna nie ma zastosowania po dniu przystąpienia, jeżeli dokładne zaangażowanie ekonomiczne państwa jest znane momencie przyznawania pomocy. |
(23) |
Jeżeli natomiast środki zostały przyznane po dniu przystąpienia, wówczas stanowią one nową pomoc, której zgodność ze wspólnym rynkiem Komisja ocenia zgodnie z procedurą ustanowioną w art. 88 Traktatu WE. |
(24) |
Właściwym kryterium w celu ustalenia, czy środki pomocy zostały ostatecznie i bezwarunkowo przyznane w danej wysokości przed dniem przystąpienia jest prawnie wiążący akt, na mocy którego właściwe organy krajowe zobowiązują się do udzielenia pomocy. Jeżeli taki akt nie istnieje, uznaje się, że środek nie został przyznany przed przystąpieniem i stanowi on nową pomoc, której zgodność ze wspólnym rynkiem Komisja ocenia na podstawie art. 87 i 88 Traktatu WE. |
(25) |
Informacje przekazane przez władze polskie pozwoliły Komisji ustalić, które środki zostały przyznane przez dniem przystąpienia i nie mają zastosowania po przystąpieniu. Zostały one przedstawione w części 1 tabeli 1, a ich wartość wynosi 3 422 479,68 PLN. W odniesieniu do środków wykazanych w części 2 tabeli 1 nie został przedstawiony Komisji żaden prawnie wiążący akt, na mocy którego właściwe organy krajowe zobowiązują się do udzielenia pomocy, dlatego też Komisja nie może uznać tych środków za przyznane przed dniem przystąpienia (4). Jeżeli taki akt nie istnieje, oznacza to, że środek nie został przyznany przed dniem przystąpienia i stanowi on nową pomoc, której zgodność ze wspólnym rynkiem ocenia Komisja. |
(26) |
Komisja ma ponadto wątpliwości, czy środki wykazane w części 3 tabeli 1 są na poziomie de minimis i wobec tego nie zawierają elementu pomocy oraz czy ekwiwalent dotacji w ich przypadku został wyliczony prawidłowo. Nominalna wartość tych środków odpowiada kwocie 1 247 368 PLN (0,32 mln EUR (5)), która jest wyższa od progu de minimis ustalonego na poziomie 200 000 EUR na okres trzech lat. W związku z tym, że przedsiębiorstwo znajdowało się w trudnej sytuacji w czasie podejmowania środków, Komisja ma wątpliwości, czy wyliczenie elementu pomocy jest faktycznie prawidłowe. |
(27) |
Reasumując, Komisja traktuje niezgłoszoną pomoc, ujętą w części 1 tabeli 1, jako udzieloną przed dniem przystąpienia i niemającą zastosowania po przystąpieniu. Komisja ma wątpliwości, czy środki pomocy, przedstawione w części 2 tabeli 1, mogą być traktowane jako pomoc udzielona przed dniem przystąpienia i wobec tego uznaje je za nową pomoc. I wreszcie Komisja ma wątpliwości, czy pomoc wykazana w części 3 może być uznana za pomoc de minimis i wobec tego będzie ją traktować jako pomoc na restrukturyzację, a jej kwotę doda do całkowitych kosztów restrukturyzacji finansowej. |
(28) |
Środki pomocy zgłoszone przez władze polskie w ramach drugiego planu restrukturyzacyjnego przedstawiono w tabeli 2. |
2. Pomoc państwa w rozumieniu art. 87 ust 1 Traktatu WE
(29) |
W art. 87 ust. 1 Traktatu WE stwierdza się, że wszelka pomoc przyznawana przez państwo członkowskie lub przy użyciu zasobów państwowych w jakiejkolwiek formie, która zakłóca lub grozi zakłóceniem konkurencji, poprzez sprzyjanie niektórym przedsiębiorstwom lub produkcji niektórych towarów, i wpływa na wymianę handlową między państwami członkowskimi, jest niezgodna ze wspólnym rynkiem. |
(30) |
Pożyczka, wniesienie dodatkowego kapitału, umorzenie zobowiązań, odroczenie terminu zapłaty i ustalenia dotyczące rozłożenia na raty płatności zobowiązań wobec podmiotów publicznych stanowią pomoc z zasobów państwowych. Oprócz tego przynoszą one korzyść przedsiębiorstwu w formie obniżenia jego kosztów. PZL Dębica, jako przedsiębiorstwo znajdujące się w trudnej sytuacji, nie uzyskałoby na rynku tego rodzaju finansowania na takich warunkach. Taka korzyść zakłóca konkurencję. Władze polskie zgłosiły wniesienie dodatkowego kapitału jako pomoc na restrukturyzację i nie kwestionowały tego, że inne środki stanowią pomoc państwa. Komisja nie zgadza się ze stwierdzeniem władz polskich dotyczącym uznania niektórych środków za pomoc de minimis (zob. pkt 26 powyżej). Ponadto, art. 1 lit h) rozporządzenia nr 1998/2006 (6) dotyczącego pomocy de minimis stanowi: »(…) Niniejsze rozporządzenie stosuje się do pomocy przyznawanej podmiotom gospodarczym we wszystkich sektorach, z wyjątkiem: (…) h) pomocy przyznawanej podmiotom gospodarczym znajdującym się w trudnej sytuacji«. Co więcej, zgodnie z pkt 16 wytycznych: »od momentu, w którym plan restrukturyzacji lub likwidacji, dla którego wnioskowano o pomoc, został ustanowiony i jest wdrażany, każda kolejna pomoc jest uznawana za pomoc w celu restrukturyzacji«. W związku z tym Komisja zastanawia się, czy nie powinna uznać tej pomocy za niezgłoszoną pomoc przeznaczoną na restrukturyzację. |
(31) |
Beneficjent działa na rynku urządzeń chłodniczych i wywozu do innych państw członkowskich UE. Kryterium wpływu na wymianę handlową we Wspólnocie ma tu pełne zastosowanie. |
(32) |
W związku z powyższym środki, które nie zostały przyznane przed przystąpieniem i stanowią nową pomoc, uznaje się za pomoc państwa w rozumieniu art. 87 ust. 1 Traktatu WE. Nie zostało to zakwestionowane przez polskie władze. |
3. Zwolnienie na mocy art. 87 ust. 3 Traktatu WE
(33) |
W niniejszym przypadku nie mają zastosowania odstępstwa, o których mowa w art. 87 ust. 2 Traktatu WE. Z uwagi na to, że podstawowym celem pomocy jest przywrócenie długoterminowej rentowności przedsiębiorstwu znajdującemu się w trudnej sytuacji, spośród odstępstw przewidzianych w art. 87 ust. 3 Traktatu WE można zastosować jedynie odstępstwo określone w art. 87 ust. 3 lit. c) Traktatu WE, które zezwala na pomoc państwa przeznaczoną na ułatwianie rozwoju niektórych działań gospodarczych, jeżeli nie ma ona wpływu na zmianę warunków wymiany handlowej w zakresie sprzecznym ze wspólnym interesem. Dlatego też pomoc ta może być uznana za zgodną na mocy art. 87 ust. 3 lit. c) Traktatu WE tylko wtedy, gdy spełnione są warunki określone w Wytycznych wspólnotowych dotyczących pomocy państwa w celu ratowania i restrukturyzacji zagrożonych przedsiębiorstw (7) (zwanych dalej »wytycznymi«). |
(34) |
Warto zaznaczyć, że w celu oceny zgodności środków nowej pomocy na restrukturyzację, należy przeanalizować cały plan restrukturyzacji zatwierdzony przez władze i wszystkie środki pomocy, by można było stwierdzić, czy w wyniku realizacji planu i przy ograniczeniu pomocy do niezbędnej kwoty rentowność przedsiębiorstwa zostanie przywrócona. W związku z tym w ocenie zgodności nowej pomocy na podstawie kryteriów określonych w wytycznych pod uwagę należy wziąć wszystkie środki pomocy na restrukturyzację, a nie tylko środki nowej pomocy. |
4. Przywrócenie rentowności
(35) |
Aby środek został uznany za zgodny na podstawie pkt 34–37 wytycznych, w planie restrukturyzacji muszą być określone metody przywracania długoterminowej rentowności i dobrej kondycji przedsiębiorstwa w rozsądnych ramach czasowych. Taki plan należy przygotować w oparciu o realistyczne założenia dotyczące przyszłych warunków działania. |
(36) |
Komisja nie jest przekonana co do tego, czy w oparciu o przedstawiony plan przedsiębiorstwo zdoła przywrócić długoterminową rentowność. |
(37) |
Po pierwsze wydaje się, że proces restrukturyzacji jest ukierunkowany przede wszystkim na aspekty finansowe i nie uwzględniono w nim środków restrukturyzacji przemysłowej. |
(38) |
Ponadto Komisja na tym etapie ma wątpliwości, czy ocena problemów przedsiębiorstwa została dokonana w stopniu wystarczającym i czy w związku z tym wybór instrumentów, które mają doprowadzić do rozwiązania jego problemów jest właściwy. W planie restrukturyzacji w zasadzie nie określono prawidłowo powodów trudności przedsiębiorstwa. Jest w nim przede wszystkim mowa o aspektach zewnętrznych, a nie porusza się kwestii problemów o charakterze strukturalnym. |
(39) |
I wreszcie, ponieważ została opracowana druga wersja planu restrukturyzacji, wydaje się, że plan w poprzedniej wersji nie przyczynił się w wystarczającym stopniu do przezwyciężenia trudności beneficjenta, a to budzi wątpliwości dotyczące wiarygodności całego procesu restrukturyzacji i nasuwa przypuszczenie, że przedsiębiorstwo będzie potrzebowało w przyszłości kolejnej pomocy. Co więcej ze względu na to, że poprzednia wersja planu restrukturyzacji jest niedostępna, Komisja nie może ocenić szans powodzenia całego procesu restrukturyzacji (8). |
5. Zasada »pierwszy i ostatni raz«
(40) |
Zgodnie z pkt 3.3. wytycznych, pomoc na restrukturyzację powinna być przyznawana tylko jeden raz. Jeżeli dane przedsiębiorstwo w przeszłości otrzymało już pomoc na restrukturyzację i jeżeli upłynęło mniej niż 10 lat od momentu, w którym nastąpił koniec okresu restrukturyzacji, Komisja w normalnych warunkach zezwoli na udzielenie dalszej pomocy na restrukturyzację tylko w wyjątkowych i niedających się przewidzieć okolicznościach. |
(41) |
Przedsiębiorstwo korzystało już z pomocy państwa w 2001 r. (zob. środek 2 w tabeli 1) i Komisja ma wątpliwości, czy zasada »pierwszego i ostatniego razu« jest spełniona. Komisja przypuszcza, że przedsiębiorstwo w rzeczywistości znajduje się w trudnej sytuacji od 2001 r. i stąd nie jest przekonana, czy w istocie może rozpatrywać lata 2001–2013 jako jeden okres restrukturyzacji. Ten okres jest tak długi nie dlatego, że od początku przewidywano, że proces restrukturyzacji potrwa 12 lat, lecz ponieważ poprzedni plan nie doprowadził do przywrócenia długoterminowej rentowności przedsiębiorstwa. Jeśli przyjąć ten okres za jeden okres restrukturyzacji, czas trwania tego procesu wydaje się o wiele za długi. Punkt 35 wytycznych zawiera wyraźne stwierdzenie, że czas trwania planu restrukturyzacji musi być możliwie najkrótszy. W związku z tym wydaje się, że okres 13 lat nie może zostać przez Komisję zaakceptowany. |
(42) |
Nawet jeśli Komisja nie może oceniać zgodności części pomocy przyznanej przedsiębiorstwu PZL Dębica (jako że została ona udzielona przed przystąpieniem), nie przeszkadza jej to w dokonaniu oceny stanu faktycznego w związku z interpretacją zasady »pierwszy i ostatni raz«. Komisja jest zdania, że wspomniana zasada powinna znaleźć zastosowanie w niniejszej sprawie, mimo że pomoc na cele restrukturyzacji została przyznana przed przystąpieniem Polski do Unii Europejskiej. Dzieje się tak dlatego, że przy ocenie konieczności zastosowania tej zasady Komisja uwzględni jedynie stan faktyczny, tj. dokona rozpoznania, czy przedsiębiorstwo znajdowało się w trudnej sytuacji w ciągu ostatnich 10 lat i czy miało możliwość przezwyciężenia tych trudności. W związku z tym, jeśli władze polskie w omawianej sprawie nie przedstawią dowodów na istnienie wyjątkowych okoliczności, takich jak np. nieistnienie w 2001 r. efektywnej gospodarki rynkowej, Komisja będzie mieć wątpliwości, czy obecna pomoc restrukturyzacyjna nie jest niezgodna z zasadą »pierwszego i ostatniego razu«. |
6. Ograniczenie pomocy do minimum
(43) |
Zgodnie z pkt 43–45 wytycznych pomoc musi być ograniczona do ścisłego minimum, niezbędnego do umożliwienia restrukturyzacji przedsiębiorstwa. Pomoc nie może być udzielona w formie stanowiącej dla przedsiębiorstwa nadwyżkę środków pieniężnych, którą mogłoby ono wykorzystać do agresywnych działań zakłócających rynek, niezwiązanych z procesem restrukturyzacji. |
(44) |
W szczególności od beneficjenta pomocy oczekuje się wniesienia znaczącego wkładu w proces restrukturyzacji z środków własnych lub uzyskanych na warunkach rynkowych z zewnętrznych źródeł finansowania. W wytycznych podkreśla się, że znaczna część środków finansowych na restrukturyzację musi pochodzić z zasobów własnych, między innymi ze sprzedaży aktywów, które nie są niezbędne do dalszego istnienia przedsiębiorstwa, i uzyskanych na warunkach rynkowych z zewnętrznych źródeł finansowania. |
(45) |
Komisja ma wątpliwości, czy własny wkład beneficjenta jest znaczny, pozwala na ograniczenie pomocy do niezbędnego minimum i czy osiąga minimalny poziom 50 % całkowitych kosztów restrukturyzacji. |
(46) |
Na podstawie informacji przedstawionych przez polskie władze można przyjąć, że poziom udziału własnego w całkowitych kosztach restrukturyzacji nie mógł przekraczać 43 %. Ta wartość w dalszym ciągu budzi zastrzeżenia, ponieważ Komisja nie jest w pełni przekonana co do powodzenia sprzedaży aktywów przewidywanej w przyszłości. |
7. Unikanie nadmiernego zakłócania konkurencji
(47) |
Zgodnie z pkt 38–42 wytycznych należy przyjąć środki w możliwie największym stopniu łagodzące potencjalne negatywne skutki pomocy dla konkurentów. Pomoc nie może nadmiernie zakłócać konkurencji. Wiąże się to zazwyczaj z ograniczeniem obecności przedsiębiorstwa na rynku po zakończeniu restrukturyzacji. Obowiązkowe ograniczenie lub zmniejszenie obecności firmy na danym rynku jest czynnikiem kompensującym na korzyść jego konkurentów. Ograniczenie takie powinno być proporcjonalne do zakłócenia, które wywołała pomoc na rynku oraz do względnego znaczenia firmy na rynku lub rynkach. |
(48) |
Zgodnie z pkt 56 wytycznych warunki przyznania pomocy są mniej restrykcyjne w przypadku wdrożenia środków wyrównawczych na obszarach wspieranych. Analizując wpływ pomocy na restrukturyzację na rynek i konkurencję, Komisja weźmie pod uwagę to, że przedsiębiorstwo PZL Dębica jest zlokalizowane na obszarze wspieranym w rozumieniu art. 87 ust. 3 lit. a) Traktatu WE. |
(49) |
Komisja nie jest przekonana co do tego, czy proponowane środki mają charakter rzeczywiście wyrównawczy i nie są konieczne jedynie w celu przywrócenia długoterminowej rentowności przedsiębiorstwa, ponieważ gdyby było inaczej, nie kwalifikowałyby się jako środki wyrównawcze w rozumieniu wytycznych. Wątpliwość dotyczy w szczególności tych środków, w przypadku których Polska nie wykazała, że zaniechane formy działalności lub sprzedane spółki zależne nie przynosiły strat. |
(50) |
Ponadto wydaje się, że pozostałe środki mają na celu optymalizację zdolności produkcyjnych, obecnie częściowo niewykorzystanych, a zatem są przypuszczalnie również niezbędne do przywrócenia rentowności i jako takie, zgodnie z wytycznymi, nie mogą być uznane za środki wyrównawcze. |
(51) |
Pozostałe proponowane działania podejmowano już w przeszłości i nie wydaje się, by mogły one stanowić środki wyrównawcze w przypadku planowej pomocy, która ma być przyznana w przyszłości. |
IV. DECYZJA
(52) |
W związku z powyższym Komisja:
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(53) |
W świetle niniejszych rozważań Komisja, działając na mocy procedury określonej w art. 88 ust. 2 Traktatu WE, zwraca się do władz polskich o przedłożenie uwag i dostarczenie wszelkich informacji, które mogą być pomocne w ocenie przedmiotowej pomocy, w terminie jednego miesiąca od otrzymania niniejszego pisma. Między innymi należy przedłożyć:
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(54) |
Komisja zwraca się do polskich władz z prośbą o niezwłoczne przekazanie kopii niniejszego pisma odbiorcy pomocy. |
(55) |
Komisja pragnie przypomnieć władzom polskim, że art. 88 ust. 3 Traktatu WE ma skutek zawieszający i zwraca uwagę na art. 14 rozporządzenia Rady (WE) nr 659/1999, który stanowi, że wszelka pomoc niezgodna z prawem może zostać odzyskana od beneficjenta. |
(56) |
Komisja uprzedza władze polskie, że udostępni zainteresowanym stronom informacje poprzez opublikowanie niniejszego pisma wraz z jego streszczeniem w Dzienniku Urzędowym Unii Europejskiej. Poinformuje również zainteresowane strony w krajach EFTA, będących sygnatariuszami porozumienia EOG, publikując zawiadomienie w Suplemencie EOG do Dziennika Urzędowego Unii Europejskiej oraz poinformuje Urząd Nadzoru EFTA, przesyłając kopię niniejszego pisma. Wszystkie zainteresowane strony zostaną wezwane do przedstawienia uwag w ciągu jednego miesiąca od dnia publikacji.» |
(1) Zdaniem Komisji całkowite koszty restrukturyzacji są nieco wyższe od podanych przez polskie władze (30,3 mln PLN). W istocie Polska podaje koszty restrukturyzacji zaległych zobowiązań z odroczonym terminem spłaty jako kwotę pomocy przyznanej na ten cel. Zgodnie z ustaloną praktyką Komisja uważa, że do wyliczenia kosztów restrukturyzacji należy przyjąć nominalną kwotę zaległych zobowiązań z odroczonym terminem spłaty.
(2) Polska ostatnio poinformowała Komisję, że zrealizowano już sprzedaż aktywów o wartości 1 537 700 PLN.
(3) Władze polskie twierdzą, że ten środek został przyznany w dniu 20.10.2003 r. Nie przedstawiono jednak Komisji żadnego prawnie wiążącego aktu, w którym władze krajowe zobowiązują się do udzielenia pomocy, dlatego też Komisja nie może uznać tego środka za przyznany w tym dniu. Polska potwierdza również, że naliczane są odsetki i że do czasu podjęcia formalnej decyzji o umorzeniu zadłużenia kwota zobowiązania będzie rosła.
(4) Władze polskie wspominają jedynie o przyrzeczeniu administracyjnym, nie wydano jednak żadnego aktu prawnie wiążącego. Zobowiązania nie zostały jeszcze uregulowane i ich kwota rośnie w związku z naliczanymi odsetkami.
(5) Wszystkie kwoty podane przez polskie władze w złotych polskich (PLN) zostały przeliczone na euro (EUR) przy zastosowaniu kursu wymiany z dnia 18 listopada 2008 r. wynoszącego 1 EUR = 3,86 PLN.
(6) Rozporządzenie Komisji (WE) nr 1998/2006 z dnia 15 grudnia 2006 r. w sprawie stosowania art. 87 i 88 Traktatu do pomocy de minimis, Dz.U. L 379 z 28.12.2006, s. 5–10.
(7) Dz.U. C 244 z 1.10.2004, s. 2.
(8) Sprawozdania finansowe za 2007 r., takie jak bilans, rachunek zysków i strat oraz rachunek przepływów pieniężnych również nie zostały udostępnione Komisji.
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/25 |
Notifica preventiva di una concentrazione
(Caso COMP/M.5486 — Vodafone/Hutchison Whampoa/JV)
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2009/C 53/08)
1. |
In data 26 febbraio 2009 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa Vodafone Australia Limited («VAL», Australia), appartenente al gruppo Vodafone Group plc («Vodafone», Regno Unito), procede a una fusione, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), del suddetto regolamento, con l'impresa Hutchison 3G Australia Limited («H3GA», Australia), appartenente al gruppo Hutchison Whampoa Limited («HWL», Hong Kong). La nuova entità («JV», Australia) sarà controllata congiuntamente da Vodafone e HWL |
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
|
3. |
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa. |
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [(32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.5486 — Vodafone/Hutchison Whampoa/JV, al seguente indirizzo:
|
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.
(2) GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32.
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/26 |
Notifica preventiva di una concentrazione
(Caso COMP/M.5152 — Posten AB/Post Danmark A/S)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2009/C 53/09)
1. |
In data 26 febbraio 2009 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa Posten AB («Posten», Svezia), controllata dal Regno di Svezia, procede ad una fusione totale ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), del succitato regolamento con l'impresa Post Danmark A/S («Post Danmark», Danimarca), controllata dal Regno di Danimarca, mediante scambio di quote. |
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:
|
3. |
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. |
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [(32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.5152 — Posten AB/Post Danmark A/S, al seguente indirizzo:
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(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.
ALTRI ATTI
Commissione
6.3.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 53/27 |
Avviso relativo a una domanda ai sensi dell'articolo 30 della direttiva 2004/17/CE
Domanda proveniente da un ente aggiudicatore
(2009/C 53/10)
Il 26 febbraio 2009 la Commissione ha ricevuto una domanda ai sensi dell'articolo 30, paragrafo 5, della direttiva 2004/17/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia, degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali (1). Il primo giorno lavorativo successivo al ricevimento della domanda è il 27 febbraio 2009.
Questa domanda proveniente dalla Nederlandse Aardolie Maatschappij B.V., riguarda l'esplorazione e l'estrazione di petrolio e di gas nei Paesi Bassi. Il precitato articolo 30 della direttiva 2004/17/CE prevede che la direttiva non si applichi alle attività direttamente esposte alla concorrenza su mercati liberamente accessibili. La valutazione di tali condizioni è effettuata esclusivamente ai sensi della direttiva 2004/17/CE e lascia impregiudicata l'applicazione delle regole di concorrenza.
Per l'adozione di una decisione relativa a tale domanda la Commissione dispone di un termine di tre mesi a decorrere dal giorno lavorativo sopra menzionato. Il termine scade quindi il 27 maggio 2009.
Detto termine potrà eventualmente essere prorogato di tre mesi. Tale proroga sarà nel caso oggetto di pubblicazione.
Ai sensi dell'articolo 30, paragrafo 6, secondo comma, nuove domande relative all'esplorazione di petrolio e di gas nei Paesi Bassi, pervenute prima della scadenza del termine previsto per la presente domanda non sono considerate nuove procedure e verranno esaminate nell'ambito della presente domanda.
(1) GU L 134 del 30.4.2004, pag. 1.