ISSN 1725-2466

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 300

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

50o anno
12 dicembre 2007


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

 

RISOLUZIONI

 

Consiglio

2007/C 300/01

Risoluzione del Consiglio, del 15 novembre 2007, sull'istruzione e la formazione quali propulsori fondamentali della strategia di Lisbona

1

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2007/C 300/02

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4817 — Aviva Italia Holding SpA/Banco Popolare Soc. Coop./Novara Assicura SpA) ( 1 )

3

2007/C 300/03

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4946 — Goldman Sachs/Sintonia SpA/Sintonia) ( 1 )

3

2007/C 300/04

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4947 — Vodafone/Tele2 Italy/Tele2 Spain) ( 1 )

4

2007/C 300/05

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4581 — Imperial Tobacco/Altadis) ( 1 )

4

2007/C 300/06

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4122 — Burda/Hachette/JV) ( 1 )

5

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Consiglio

2007/C 300/07

Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 15 novembre 2007, sul miglioramento della qualità della formazione degli insegnanti

6

 

Commissione

2007/C 300/08

Tassi di cambio dell'euro

10

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2007/C 300/09

Informazioni sintetiche trasmesse dagli Stati membri sugli aiuti di Stato erogati ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli che modifica il regolamento (CE) n. 70/2001

11

2007/C 300/10

Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 marzo 1994, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva ( 1 )

14

2007/C 300/11

Informazioni sintetiche trasmesse dagli Stati membri sugli aiuti di Stato erogati ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli che modifica il regolamento (CE) n. 70/2001

16

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

 

Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO)

2007/C 300/12

Bandi di concorsi generali OHIM/AD/01-02/07 e OHIM/AST/01-02/07

21

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione

2007/C 300/13

Aiuto di Stato — Polonia — AIuto di Stato C 34/07 (ex N 93/06) — Introduzione di un regime di tassazione sul tonnellaggio a favore dei trasporti marittimi — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 )

22

2007/C 300/14

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.4974 — Gores Group/Sagem Communications) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

37

 

ALTRI ATTI

 

Commissione

2007/C 300/15

Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

38

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

RISOLUZIONI

Consiglio

12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/1


RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO

del 15 novembre 2007

sull'istruzione e la formazione quali propulsori fondamentali della strategia di Lisbona

(2007/C 300/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

VISTI:

1.

l'obiettivo strategico prefissato per l'Unione europea dal Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 (1) di «diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale» nonché il mandato specifico «di avviare una riflessione generale sui futuri obiettivi concreti dei sistemi d'istruzione, incentrata sulle preoccupazioni e priorità comuni nel rispetto delle diversità nazionali» conferito dal Consiglio europeo ai ministri dell'istruzione;

2.

gli obiettivi comuni fissati nel programma di lavoro dettagliato, adottato dal Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002 (2), sul follow-up degli obiettivi dei sistemi di istruzione e formazione in Europa (programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010»), nonché lo sviluppo del metodo di coordinamento aperto, che ha aperto prospettive di ulteriore cooperazione all'interno dell'Unione nell'ambito dell'istruzione e della formazione;

3.

la risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull'apprendimento permanente (3), che invita gli Stati membri a promuovere l'apprendimento permanente per tutti sviluppando e attuando strategie globali e coerenti finalizzate al conseguimento di tale obiettivo;

4.

la revisione intermedia della strategia di Lisbona effettuata dal Consiglio europeo di primavera del 2005 e in particolare gli orientamenti integrati per il periodo 2005-2008 in seguito adottati, che invitavano a potenziare gli investimenti in capitale umano e ad adattare i sistemi di istruzione e formazione ai nuovi bisogni in termini di competenze (4);

5.

le conclusioni del Consiglio e dei Rappresentanti del Governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 14 novembre 2006, su efficienza ed equità nell'istruzione e formazione, che sottolineano che lo sviluppo di sistemi di istruzione e formazione efficienti ed equi di elevata qualità contribuisce considerevolmente a ridurre i rischi della disoccupazione, dell'esclusione sociale e dello spreco del potenziale umano in un'economia moderna basata sulla conoscenza (5);

6.

le conclusioni del Consiglio europeo di primavera del 2007 (6), in cui si sottolinea che l'istruzione e la formazione sono presupposti essenziali per il buon funzionamento del triangolo della conoscenza (istruzione-ricerca-innovazione) e svolgono un ruolo fondamentale per stimolare la crescita e l'occupazione.

PRENDENDO ATTO della recente comunicazione (7) della Commissione che valuta i primi tre anni della Strategia di Lisbona riveduta, intesa ad aumentare crescita, competitività e innovazione e che illustra alcune sfide fondamentali per il futuro.

AL FINE di assicurare che istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita siano pienamente riconosciute per il ruolo indispensabile che svolgono nel quadro della strategia di Lisbona e di contribuire alle prossime proposte sul ciclo successivo della strategia di Lisbona, nonché istituire legami reciproci più saldi tra il nuovo ciclo e il relativo programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010».

AL FINE ULTERIORE di mettere in luce il contributo addizionale dell'istruzione e della formazione non solo in relazione agli obiettivi di Lisbona in materia di crescita e di occupazione, ma anche nel raccogliere le altre sfide cui devono far fronte le società europee, quali la globalizzazione crescente, l'evoluzione delle tendenze demografiche e la migrazione, il progresso tecnologico, i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile.

SOTTOLINEA che:

1.

L'istruzione e la formazione costituiscono una delle punte del triangolo della conoscenza e sono cruciali nel fornire alla ricerca e all'innovazione l'ampia base di competenze e creatività che esse richiedono. Costituiscono la pietra angolare dalla quale dipendono la crescita futura dell'Europa nonché il benessere dei suoi cittadini.

2.

L'attuazione di strategie complete e coerenti in materia di apprendimento lungo tutto l'arco della vita dovrebbe perseguire gli obiettivi dell'efficienza e dell'equità, promovendo nel contempo l'eccellenza, l'innovazione e la creatività. I sistemi di istruzione e di formazione dovrebbero non solo fornire le fondamenta per una maggiore competitività economica e occupabilità individuale, ma anche garantire una più forte coesione sociale, lo sviluppo sostenibile, la realizzazione personale e una più intensa partecipazione dei cittadini nella società.

3.

Il fatto di migliorare l'istruzione per la prima infanzia, incoraggiare l'acquisizione di competenze chiave, aumentare l'attrattiva dell'istruzione e formazione professionale, sviluppare l'orientamento lungo tutto l'arco della vita, estendere l'accesso all'istruzione postscolastica e superiore e aumentarne l'eccellenza, ampliare l'apprendimento in età adulta nonché migliorare la qualità della formazione degli insegnanti, fornisce mezzi efficaci per garantire che tutti i cittadini siano meglio qualificati e quindi maggiormente in grado di partecipare attivamente allo sviluppo economico e sociale.

4.

Di fronte alla crescente diversità dei precedenti personali degli studenti, l'istruzione e la formazione rappresentano un mezzo essenziale di integrazione nelle economie e società europee e di promozione del dialogo interculturale.

5.

Le condizioni che costituiscono il quadro per l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita potrebbero essere rafforzate incoraggiando lo sviluppo di organizzazioni e partenariati per l'apprendimento, con la partecipazione dei soggetti interessati e dei datori di lavoro, e sviluppando infrastrutture per l'apprendimento elettronico, l'individuazione del fabbisogno in materia di competenze, la convalida dei risultati dell'apprendimento e l'orientamento lungo tutto l'arco della vita, nonché esplorando eventuali nuove modalità di finanziamento.

DI CONSEGUENZA INVITA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE, nell'ambito delle rispettive competenze, a:

1.

porre l'accento sul significato dell'istruzione e della formazione nella strategia globale di Lisbona, in particolare mettendo in luce, nella parte «Competitività» degli orientamenti integrati per la crescita e l'occupazione, il ruolo fondamentale svolto dalle stesse nell'ambito del triangolo della conoscenza, accanto alla ricerca e all'innovazione e sottolineando, nella parte «occupazione» degli orientamenti, che l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita è fondamentale per permettere ai cittadini europei di riuscire a partecipare pienamente all'economia della conoscenza nonché assicurare che tutti i gruppi, compresi quelli a rischio di esclusione, possano sviluppare le conoscenze, le capacità e le competenze necessarie a tal fine;

2.

rilevare il contributo dell'istruzione e della formazione non solo alla promozione dell'occupazione, della competitività e dell'innovazione, ma anche all'incentivazione della coesione sociale, della cittadinanza attiva e della realizzazione personale, e alla risposta alle altre sfide che le società europee devono attualmente affrontare;

3.

assicurare che la complementarità delle politiche in materia di istruzione e formazione con politiche in altri campi, quali ricerca, impresa e innovazione, società dell'informazione, occupazione, affari sociali, gioventù, cultura, sanità, migrazione e relazioni esterne, intensifichi la cooperazione tra il Consiglio «Istruzione» e altre formazioni del Consiglio e valuti modalità per tener maggiormente conto dei punti di vista dei soggetti interessati;

4.

rafforzare il ruolo strategico del Consiglio «Istruzione» nel metodo di coordinamento aperto in materia di istruzione e formazione, in particolare facendo sì che i risultati sfocino in processi di definizione delle politiche a livello sia europeo che nazionale e sviluppando una solida base di conoscenze per la politica dell'istruzione e della formazione;

5.

garantire chiari legami tra il programma di lavoro «Istruzione e formazione» e gli orientamenti integrati di Lisbona per la crescita e l'occupazione, migliorando nel contempo l'organizzazione della collaborazione tra gli Stati membri e la Commissione in questo settore, e — in relazione al programma di lavoro dopo il 2010 — continuare il processo di riflessione sulle principali priorità del programma e sulle modalità per elaborare un approccio più integrato all'istruzione e alla formazione in una prospettiva di apprendimento lungo tutto l'arco della vita.


(1)  SN 100/1/00 REV 1.

(2)  GU C 142 del 14.6.2002, pag. 1.

(3)  GU C 163 del 9.7.2002, pag. 1.

(4)  Raccomandazione 2005/601/CE del Consiglio relativa agli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e della Comunità (per il periodo 2005-2008) e decisione 2005/600/CE del Consiglio sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione.

(5)  GU C 298 dell'8.12.2006, pag. 3.

(6)  Doc. 7224/07, punto 15.

(7)  COM(2007) 581 definitivo — Comunicazione della Commissione intitolata «L'interesse europeo: riuscire nell'epoca della globalizzazione».


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/3


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.4817 — Aviva Italia Holding SpA/Banco Popolare Soc. Coop./Novara Assicura SpA)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 300/02)

Il 6 dicembre 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4817. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/3


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.4946 — Goldman Sachs/Sintonia SpA/Sintonia)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 300/03)

Il 5 dicembre 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4946. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/4


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.4947 — Vodafone/Tele2 Italy/Tele2 Spain)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 300/04)

Il 27 novembre 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4947. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/4


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.4581 — Imperial Tobacco/Altadis)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 300/05)

Il 18 ottobre 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4581. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/5


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.4122 — Burda/Hachette/JV)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 300/06)

Il 26 aprile 2006 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32006M4122. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Consiglio

12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/6


Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 15 novembre 2007, sul miglioramento della qualità della formazione degli insegnanti (1)

(2007/C 300/07)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,

VISTO QUANTO SEGUE:

1.

le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 che sottolineavano che investire nelle persone è essenziale per la posizione dell'Europa nell'economia della conoscenza e in cui si chiedeva agli Stati membri di adottare «provvedimenti per rimuovere gli ostacoli alla mobilità dei docenti e attirare docenti di alto livello» (2);

2.

la relazione del Consiglio «Istruzione» al Consiglio europeo, del febbraio 2001, sugli obiettivi futuri e concreti dei sistemi di istruzione e di formazione, che sottolineava il ruolo in evoluzione degli insegnanti: pur continuando a impartire l'insegnamento, «il loro ruolo è anche quello di un “tutor” che guida gli allievi nel loro percorso individuale verso la conoscenza» (3);

3.

l'obiettivo 1.1 del programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010» — Migliorare l'istruzione e la formazione per insegnanti e formatori, che sottolinea l'importanza di attirare e mantenere personale adeguatamente qualificato e motivato nel corpo insegnante, di individuare le competenze che gli insegnanti devono possedere vista la trasformazione delle esigenze della società, di creare le condizioni per sostenere gli insegnanti attraverso la loro formazione iniziale e continua e di attirare nuovi insegnanti e formatori che abbiano esperienza professionale in altri campi (4);

4.

la risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull'apprendimento permanente in cui il Consiglio invitava gli Stati membri a migliorare l'istruzione e la formazione dei docenti coinvolti nell'apprendimento permanente, cosicché acquisiscano le necessarie competenze per la società della conoscenza (5);

5.

la relazione intermedia comune del Consiglio e della Commissione del 26 febbraio 2004 sull'attuazione del programma di lavoro per conseguire gli obiettivi di Lisbona in materia di istruzione e formazione (6) in cui è stato privilegiato lo sviluppo di principi comuni su scala europea riguardanti le competenze e qualifiche necessarie agli insegnanti per svolgere i loro ruoli in evoluzione nella società della conoscenza (7);

6.

la relazione intermedia comune del Consiglio e della Commissione del 23 febbraio 2006 sui progressi compiuti nell'ambito del programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010» in cui si sottolineava che «gli investimenti nella formazione di insegnanti e formatori e il rafforzamento della leadership degli istituti di istruzione e formazione sono cruciali per migliorare l'efficienza dei sistemi di istruzione e formazione» (8);

7.

le conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 14 novembre 2006, su efficienza ed equità nell'istruzione e formazione in cui si affermava che «la motivazione, le conoscenze e competenze di insegnanti, formatori, altro personale docente e servizi per l'orientamento e il benessere degli studenti, nonché la qualità della leadership scolastica sono fattori chiave per raggiungere risultati di apprendimento di alta qualità» e che «gli sforzi del corpo insegnante dovrebbero essere sostenuti dal continuo sviluppo professionale»;

8.

le conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 14 novembre 2006, sulle priorità future di una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale, che sottolineavano la necessità di insegnanti altamente qualificati impegnati nello sviluppo professionale continuo (9);

9.

la decisione n. 1720/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, che istituisce un programma d'azione nel campo dell'apprendimento permanente, finalizzata in particolare, nell'ambito del programma Comenius, a migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli insegnanti (10);

10.

la raccomandazione 2006/961/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (11), che delinea le conoscenze, le abilità e le attitudini minime che tutti gli allievi debbono aver acquisito al completamento dell'istruzione e formazione iniziale per partecipare alla società della conoscenza e che, data la loro trasversalità, presuppongono un maggior livello di collaborazione e di lavoro di squadra tra insegnanti, e un approccio nei confronti dell'insegnamento al di là dei tradizionali ambiti disciplinari.

ACCOLGONO CON FAVORE la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 23 agosto 2007, «Migliorare la qualità della formazione degli insegnanti» (12) che identifica la qualità dell'insegnamento e la formazione degli insegnanti quali fattori chiave per innalzare il livello di istruzione e raggiungere gli obiettivi di Lisbona e a tal fine presenta proposte destinate a mantenere e migliorare il livello già raggiunto in materia.

CONFERMANO che, se l'organizzazione e i contenuti dei sistemi di istruzione e di formazione e la realizzazione dell'obiettivo 1.1 del programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010» sono di competenza dei singoli Stati membri e se le scuole beneficiano in numerosi Stati membri di un notevole grado di autonomia, la cooperazione europea può svolgere un utile ruolo assistendo gli Stati membri a far fronte alle sfide comuni, in particolare ricorrendo al metodo di coordinamento aperto che prevede l'elaborazione di principi e di obiettivi comuni, nonché tramite iniziative comuni quali le attività di apprendimento tra pari, lo scambio di esperienze e di buone pratiche e una sorveglianza reciproca.

RITENGONO quanto segue:

1.

Un insegnamento di alta qualità è una condizione preliminare per un'istruzione e una formazione di alta qualità che a loro volta contribuiscono in maniera significativa a determinare la competitività a lungo termine dell'Europa e la sua capacità di creare più posti di lavoro e produrre crescita in linea con gli obiettivi di Lisbona e in collegamento con altri settori d'intervento interessati quali la politica economica, la politica sociale e la ricerca.

2.

Un altro aspetto altrettanto importante è che l'insegnamento fornisce un servizio di notevole rilevanza sociale: gli insegnanti svolgono un ruolo cruciale consentendo ai discenti di riconoscere e sviluppare pienamente le proprie capacità e potenzialità per la crescita e il benessere personali nonché aiutandoli ad acquisire tutta la complessa gamma di conoscenze, abilità e competenze chiave di cui avranno bisogno, in quanto cittadini, nell'arco della loro vita personale, sociale e professionale.

3.

La capacità degli insegnanti di affrontare le sfide rappresentate dall'aumento della diversità sociale e culturale nella scuola è di importanza cruciale per lo sviluppo di sistemi scolastici più equi e per compiere progressi nell'ambito delle pari opportunità per tutti.

4.

L'istruzione e la formazione degli insegnanti costituiscono un elemento fondamentale della modernizzazione dei sistemi di istruzione e di formazione europei e i futuri aumenti del livello di istruzione generale e il ritmo dei progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi comuni del programma di lavoro «Istruzione e Formazione 2010» saranno agevolati dall'esistenza di efficaci sistemi di formazione degli insegnanti.

5.

Tenuto conto delle suddette considerazioni, gli Stati membri dovrebbero dare alta priorità al sostegno e al miglioramento della qualità della formazione degli insegnanti lungo tutto l'arco della carriera.

RILEVANO che:

1.

Numerosi mutamenti sociali, culturali, economici e tecnologici nell'ambito della società comportano per gli insegnanti la necessità di rispondere a nuove esigenze e rendono urgente la necessità di sviluppare approcci all'insegnamento maggiormente incentrati sulle competenze, ponendo ancor più l'accento sui risultati dell'apprendimento.

Nell'acquisizione di competenze fondamentali per tutta la vita ci si attende sempre più dagli alunni che sviluppino una maggiore autonomia nell'apprendimento e si assumano la responsabilità del proprio apprendimento.

Inoltre, i discenti in ciascuna classe possono provenire da una gamma sempre più ampia di contesti e possono disporre di una gamma assai vasta di capacità.

Per far sì che gli insegnanti siano in grado di adeguare i loro metodi di insegnamento alle mutevoli esigenze dei discenti, occorre che aggiornino periodicamente le loro competenze e/o ne sviluppino di nuove.

2.

Le nuove esigenze a cui devono far fronte gli insegnanti non solo richiedono lo sviluppo di contesti di apprendimento e approcci all'insegnamento nuovi, bensì anche un elevato grado di professionalità.

Man mano che le scuole diventano contesti di apprendimento più autonomi e aperti, gli insegnanti si assumono una responsabilità sempre maggiore per quanto riguarda il contenuto, l'organizzazione e il controllo del processo di apprendimento nonché per il loro personale sviluppo professionale nell'arco di tutta la carriera.

3.

Ciò pone a sua volta gli istituti di formazione per insegnanti, i formatori degli insegnanti e le scuole dinanzi a nuove sfide all'atto di elaborare o applicare i programmi sia per i futuri docenti che per gli insegnanti in servizio. Per far sì che i sistemi di formazione destinati agli insegnanti siano atti ad affrontare queste sfide è necessario un migliore coordinamento tra i vari elementi della formazione degli insegnanti — dalla formazione iniziale a un sostegno supplementare a inizio carriera [«avvio alla professione» (13)] sino allo sviluppo professionale continuo.

Sono inoltre necessari maggiori incentivi per gli insegnanti affinché continuino ad aggiornare le loro competenze nell'arco di tutta la carriera professionale, oltre alla necessità di adoperarsi affinché la formazione continua risponda alle esigenze dell'insegnamento in termini qualitativi e quantitativi.

4.

In molti Stati membri è necessario non solo attirare nuovi candidati — comprese persone adeguatamente qualificate con esperienza in altre professioni — verso la professione di insegnante, ma anche persuadere gli insegnanti con esperienza a rimanere nella professione, invece di optare per un pensionamento anticipato o passare ad altre professioni.

Migliorare la qualità della formazione degli insegnanti può costituire uno strumento per rendere la professione di insegnamento una carriera attraente.

CONVENGONO, nell'ambito delle proprie competenze, di:

1.

impegnarsi per assicurare che gli insegnanti:

detengano una qualifica rilasciata da un istituto d'istruzione superiore (14) che garantisca un adeguato equilibrio tra studi basati sulla ricerca e pratica didattica,

posseggano una conoscenza specialistica delle materie insegnate, nonché le competenze pedagogiche necessarie,

abbiano accesso a efficaci programmi di sostegno a inizio carriera quando intraprendono la professione di insegnante,

abbiano accesso a un sostegno adeguato prestato da un tutore nel corso di tutto lo svolgimento della carriera,

siano esortati e sostenuti nell'arco della loro carriera a riesaminare le loro esigenze di apprendimento e ad acquisire nuove conoscenze, capacità e competenze tramite l'apprendimento formale, informale e non formale, compresi scambi e distacchi all'estero;

2.

impegnarsi a provvedere affinché gli insegnanti con funzioni direttive, oltre a possedere competenze ed esperienza nel campo dell'insegnamento, abbiano accesso a una formazione di alta qualità nel campo della gestione e direzione scolastica;

3.

mirare a garantire che l'istruzione iniziale, il sostegno a inizio carriera, il perfezionamento e l'ulteriore sviluppo professionale degli insegnanti siano coordinati, coerenti, dotati di risorse sufficienti nonché di qualità assicurata;

4.

prendere in considerazione l'adozione di misure intese ad accrescere il livello delle qualifiche e il grado di esperienza pratica richiesto per lavorare come insegnante;

5.

incoraggiare migliori collegamenti e partenariati tra le scuole — che dovrebbero diventare «comunità dell'apprendimento» — e gli istituti di formazione degli insegnanti, assicurando nello stesso tempo che tali istituti forniscano programmi di formazione degli insegnanti coerenti, di elevata qualità e pertinenti, effettivamente rispondenti alle esigenze in mutamento delle scuole, degli insegnanti e della società in generale;

6.

promuovere, durante la formazione iniziale degli insegnanti, un sostegno a inizio carriera e, tramite un continuo sviluppo professionale, l'acquisizione di competenze che consentano ai docenti di:

insegnare competenze trasversali, come quelle illustrate nella raccomandazione relativa a competenze chiave (15),

creare un ambiente scolastico sicuro ed invitante basato sul rispetto e la cooperazione reciproci,

insegnare efficacemente in classi eterogenee di alunni provenienti da contesti socioculturali diversi e aventi un'ampia gamma di capacità ed esigenze, compresi bisogni educativi specifici,

lavorare in stretta collaborazione con i colleghi, i genitori e la comunità in senso lato,

partecipare allo sviluppo della scuola o del centro di formazione in cui svolgono la loro attività,

acquisire nuove conoscenze ed essere innovativi mediante la partecipazione alla riflessione e alla ricerca,

utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione […] nello svolgimento dei loro vari compiti, nonché nel proprio sviluppo professionale continuo,

acquisire autonomia nell'apprendimento nel corso del proprio sviluppo professionale in tutto l'arco della carriera;

7.

fornire un sostegno appropriato agli istituti di formazione degli insegnanti e ai formatori degli insegnanti in modo da elaborare risposte innovative alle nuove domande in materia di formazione degli insegnanti;

8.

sostenere programmi di mobilità per gli insegnanti, i futuri docenti e i formatori degli insegnanti destinati ad avere un impatto significativo sul loro sviluppo professionale, nonché a favorire una migliore comprensione delle differenze culturali e una presa di coscienza della dimensione europea dell'insegnamento;

9.

compiere gli interventi appropriati per rendere la professione di insegnante una carriera più attraente.

INVITANO GLI STATI MEMBRI, CON IL SOSTEGNO DELLA COMMISSIONE a

1.

collaborare per intensificare la cooperazione europea nell'ambito del metodo aperto di coordinamento, in consultazione con i soggetti interessati e quale obiettivo politico trasversale del programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010» e di quello destinato a succedergli, al fine di promuovere l'attuazione delle priorità politiche relative alla formazione degli insegnanti illustrate nelle presenti conclusioni;

2.

utilizzare tutti gli strumenti disponibili, quali quelli che rientrano nel metodo di coordinamento aperto, il programma per l'apprendimento permanente, il settimo programma quadro di ricerca e di sviluppo tecnologico e il Fondo sociale europeo al fine di promuovere — avvalendosi di un approccio integrato — conoscenze basate su dati comprovati, di pertinenza per le politiche in materia di formazione degli insegnanti, ulteriori iniziative in materia di apprendimento reciproco, progetti innovativi di formazione degli insegnanti e la mobilità di insegnanti, formatori degli insegnanti e futuri docenti.


(1)  Le presenti conclusioni si riferiscono agli insegnanti nell'istruzione generale e nella formazione professionale iniziale; in questo contesto per insegnante si intende una persona che possiede la qualifica riconosciuta di docente (o una qualifica equivalente) conformemente alla legislazione e alla prassi di uno Stato membro. Sono esclusi coloro che esercitano la professione al di fuori dei sistemi ufficiali di istruzione e formazione a causa della diversa natura dei compiti loro affidati e del diverso contesto in cui li svolgono.

(2)  SN 100/1/00 REV 1.

(3)  5980/01.

(4)  GU C 142 del 14.6.2002, pag. 1.

(5)  GU C 163 del 9.7.2002, pag. 1.

(6)  6905/04.

(7)  Allegati I e II del doc. 12414/07 ADD 1.

(8)  GU C 79 del 1.4.2006, pag. 1.

(9)  GU C 298 dell'8.12.2006, pag. 8.

(10)  GU L 327 del 24.11.2006, pag. 45.

(11)  GU L 394 del 30.12.2006, pag. 5.

(12)  12414/07 + ADD 1 + ADD 2.

(13)  «Avvio alla professione» si riferisce al processo esistente in alcuni Stati membri per cui gli insegnanti di prima nomina ricevono, nei primi anni di insegnamento il sostegno supplementare necessario (per es. tramite mentoring, formazione, consulenza) per assumere il nuovo ruolo all'interno della scuola e della professione; ciò costituisce un ponte tra la formazione iniziale come insegnante e la pratica professionale concreta.

(14)  O, nel caso di coloro che lavorano nel campo della formazione professionale iniziale, siano altamente qualificati nel loro settore professionale e possiedano adeguate qualifiche in ambito pedagogico.

(15)  Cfr. nota 11.


Commissione

12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/10


Tassi di cambio dell'euro (1)

11 dicembre 2007

(2007/C 300/08)

1 euro=

 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,4672

JPY

yen giapponesi

164,24

DKK

corone danesi

7,4607

GBP

sterline inglesi

0,716

SEK

corone svedesi

9,405

CHF

franchi svizzeri

1,665

ISK

corone islandesi

89,87

NOK

corone norvegesi

7,9975

BGN

lev bulgari

1,9558

CYP

sterline cipriote

0,585274

CZK

corone ceche

26,04

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

251,62

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,6976

MTL

lire maltesi

0,4293

PLN

zloty polacchi

3,5744

RON

leu rumeni

3,5196

SKK

corone slovacche

33,098

TRY

lire turche

1,7175

AUD

dollari australiani

1,6575

CAD

dollari canadesi

1,482

HKD

dollari di Hong Kong

11,4415

NZD

dollari neozelandesi

1,8709

SGD

dollari di Singapore

2,1161

KRW

won sudcoreani

1 356,13

ZAR

rand sudafricani

9,8583

CNY

renminbi Yuan cinese

10,8287

HRK

kuna croata

7,3195

IDR

rupia indonesiana

13 608,28

MYR

ringgit malese

4,863

PHP

peso filippino

60,683

RUB

rublo russo

35,894

THB

baht thailandese

44,419


(1)  

Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/11


Informazioni sintetiche trasmesse dagli Stati membri sugli aiuti di Stato erogati ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli che modifica il regolamento (CE) n. 70/2001

(2007/C 300/09)

Numero dell'aiuto: XA 13/07

Stato membro: Paesi Bassi

Regione: Provincie Limburg

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Universiteit Wageningen (WUR) en indirect steun in natura (adviestraject) ten gunste van 40 ondernemingen in de primaire landbouwsector

Fondamento giuridico: Algemene Wet Bestuursrecht titel 4.2 Subsidies, Algemene Subsidieverordening 2004 (van de Provincie Limburg) en de Nadere subsidieregels voor de bevordering van de economische ontwikkeling (van de Provincie Limburg)

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Contributo una tantum di 100 000 EUR (16,89 % del costo totale di 592 000 EUR) per la WUR

Intensità massima dell'aiuto: 100 %

Data di applicazione: 20 giorni dopo l'adozione della decisione da parte dell'esecutivo provinciale (Gedeputeerde Staten) del Limburgo, in data 30 gennaio 2007

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Il progetto decorre fino al 1o febbraio 2008. Fissazione delle sovvenzioni non oltre 6 mesi dalla conclusione del progetto, ossia entro il 1o agosto 2008

Obiettivo dell'aiuto: Rafforzamento della posizione delle imprese nel settore primario dell'agricoltura che offrono forme di apprendimento pratico, con conseguente obiettivo l'introduzione di un apprendimento imperniato sulle competenze. Il contributo di cui beneficia la WUR viene utilizzato per l'aiuto specialistico alle imprese in questione sotto forma di un corso di dieci giorni e di un sostegno all'elaborazione di un piano aziendale e alla realizzazione di una valutazione.

Settore economico: Settore primario dell'agricoltura, in particolare le aziende di allevamento zootecnico intensivo e le aziende orticole

Si tratta dell'applicazione dell'articolo 15 del regolamento di esenzione (Vrijstellingsverordening).

Le spese ammissibili ammontano a 592 000 EUR.

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Provincie Limburg

Limburglaan 10

6229 GA Maastricht

Nederland

Sito web: www.limburg.nl; cliccare su «zoek in limburg», scrivere «bevordering van de economische ontwikkeling»

Altre informazioni: Senza oggetto

Numero dell'aiuto: XA 194/07

Stato membro: Lituania

Regione: —

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Valstybės parama gyvulininkystės sektoriui (Schemos Nr. XA 64/07)

Base giuridica: Lietuvos Respublikos žemės ūkio ministro 2007 m. balandžio 13 d. įsakymas Nr. 3D-162 „Dėl paramos teikimo už šalutinių gyvūninių produktų, neskirtų vartoti žmonėms, pašalinimą ir sunaikinimą taisyklių patvirtinimo ir žemės ūkio ministro 2006 m. gegužės 26 d. įsakymo Nr. 3D-217 bei žemės ūkio ministro 2006 m. spalio 3 d. įsakymo Nr. 3D-385 pripažinimo netekusiais galios“

Lietuvos Respublikos žemės ūkio ministro 2007 m. balandžio 13 d. įsakymas Nr. 3D-346 „Dėl paramos teikimo už šalutinių gyvūninių produktų, neskirtų vartoti žmonėms, pašalinimą ir sunaikinimą taisyklių patvirtinimo ir žemės ūkio ministro 2006 m. gegužės 26 d. įsakymo Nr. 3D-217 bei žemės ūkio ministro 2006 m. spalio 3 d. įsakymo Nr. 3D-385 pripažinimo netekusiais galios“

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: 10 000 000 LTL, pari a 2 898 550 EUR al tasso di cambio ufficiale

Intensità massima dell'aiuto: Fino al 100 % dei costi per la rimozione e la distruzione dei capi morti, quando esiste l'obbligo di effettuare i test TSE su detti capi.

Fino al 100 % dei costi per la rimozione dei capi morti.

Fino al 75 % dei costi per la distruzione dei capi morti rimossi.

Data di applicazione:

o

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fino al 31 dicembre 2013

Obiettivo dell'aiuto: Aiuto alle PMI

Concedere aiuti alle aziende e agli agricoltori che operano nel settore zootecnico, affinché possa essere applicato un programma coerente di monitoraggio e di garanzia dello smaltimento sicuro di tutti i capi morti.

In applicazione dell'articolo 16 del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione.

Soddisfano i criteri di attribuzione dell'aiuto le spese seguenti:

1)

le spese per la rimozione e la distruzione dei capi morti, quando esiste l'obbligo di effettuare i test TSE su detti capi;

2)

le spese per la rimozione e la distruzione dei capi morti, quando ai capi in questione non si applica l'obbligo di effettuare i test TSE.

Settore economico: Produzione primaria di prodotti agricoli

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Lietuvos Respublikos žemės ūkio ministerija

Gedimino pr. 19 (Lelevelio g. 6)

LT-01103 Vilnius

Sito web: http://www.zum.lt/min/Isakymai/dsp_isakymas.cfm?IsakymasID=3409&langparam=LT

http://www.zum.lt/min/Isakymai/dsp_isakymas.cfm?IsakymasID=3409&langparam=LT

Altre informazioni: Essendo entrate in vigore il 1o maggio 2007 nuove regole sugli aiuti di Stato per la rimozione e la distruzione dei sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano, è risultato che occorre apportarvi alcune modifiche e integrazioni, la principale delle quali riguarda il versamento di un anticipo per il mese corrente all'impresa che tratta i sottoprodotti di origine animale.

Con il nuovo regime di aiuti si sono notevolmente dilatati i tempi della verifica dei dati presentati dall'impresa che tratta i sottoprodotti di origine animale, per cui l'importo delle sovvenzioni statali per il rimborso delle spese per i prodotti di origine animale rimossi e distrutti viene versato ai beneficiari mediante bonifico dopo 40-45 giorni di calendario dal momento in cui tali spese sono state sostenute.

Poiché le imprese si trovano in difficoltà finanziarie dal momento che devono nel frattempo sopportare esse stesse il costo della rimozione e distruzione dei sottoprodotti di origine animale, le regole prevedono ora di versare un anticipo per il mese corrente alle imprese che trattano tali sottoprodotti.

Numero dell'aiuto: XA 195/07

Stato membro: Repubblica di Slovenia

Regione: Območje Mestne občine Ptuj

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Dodeljevanje državnih in drugih pomoči, ter ukrepov za programe razvoja podeželja mestne občine Ptuj 2007-2013

Base giuridica: Pravilnik o dodeljevanju državnih in drugih pomoči, ter ukrepov za programe razvoja podeželja v mestni občini Ptuj

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa:

 

2007: 26 357 EUR

 

2008: 26 910 EUR

 

2009: 27 475 EUR

 

2010: 28 053 EUR

 

2011: 28 642 EUR

 

2012: 29 243 EUR

 

2013: 29 857 EUR

Intensità massima dell'aiuto:

1)

Investimenti nelle aziende agricole per la produzione primaria:

fino al 50 % dei costi ammissibili nelle zone svantaggiate,

fino al 40 % dei costi ammissibili nelle altre zone,

fino al 60 % dei costi ammissibili nelle zone svantaggiate o al 50 % nelle altre zone, se l'investimento è realizzato da giovani agricoltori entro cinque anni dall'insediamento.

Gli aiuti sono destinati ad investimenti per il rinnovo di elementi dell'azienda, all'acquisto di attrezzature da utilizzare per la produzione agricola, ad investimenti nelle colture permanenti e al miglioramento dei terreni agricoli e dei pascoli.

2)

Conservazione di paesaggi e fabbricati tradizionali:

fino al 60 % dei costi effettivamente sostenuti, o fino al 75 % nelle zone svantaggiate, per investimenti intesi alla conservazione di elementi produttivi del patrimonio culturale (fabbricati agricoli), purché l'investimento non comporti un aumento della capacità produttiva dell'azienda,

fino al 100 % dei costi ammissibili per investimenti destinati alla conservazione di elementi non produttivi situati in aziende agricole (siti di interesse archeologico o storico),

aiuti supplementari, a un tasso massimo del 100 %, a copertura delle spese aggiuntive dovute all'utilizzo di materiali tradizionali necessari per preservare le caratteristiche architettoniche dell'edificio.

3)

Aiuti per il pagamento di premi assicurativi:

l'aiuto comunale, in linea con il decreto sul cofinanziamento dei premi assicurativi, copre fino al 50 % dei costi ammissibili per la copertura assicurativa dei raccolti e dei prodotti frutticoli e per la copertura assicurativa del bestiame contro le malattie.

4)

Aiuti per la ricomposizione fondiaria:

fino al 100 % delle spese ammissibili a copertura dei costi legali e amministrativi, compresi i costi per la realizzazione di indagini.

5)

Aiuti intesi a promuovere la produzione di prodotti agricoli di qualità:

gli aiuti sono concessi fino al 100 % dei costi, sotto forma di servizi agevolati, e non devono comportare pagamenti diretti in denaro ai produttori.

6)

Prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo:

gli aiuti sono concessi fino al 100 % dei costi concernenti l'istruzione e la formazione degli agricoltori, i servizi di consulenza e di sostituzione durante l'assenza dell'agricoltore, in caso di malattia o nei periodi di ferie, l'organizzazione di forum, concorsi, mostre e fiere e le pubblicazioni, quali cataloghi e siti web. Gli aiuti sono erogati sotto forma di servizi agevolati e non devono comportare pagamenti diretti in denaro ai produttori.

7)

Trasferimento di fabbricati agricoli nell'interesse pubblico:

fino al 100 % delle spese effettivamente sostenute, se il trasferimento consiste semplicemente nello smantellamento, nella rimozione e nella ricostruzione delle strutture esistenti,

se il trasferimento nell'interesse pubblico comporta vantaggi per l'agricoltore, che potrà fruire di strutture più moderne, il contributo di quest'ultimo equivale almeno al 60 %, o al 50 % nelle zone svantaggiate, dell'aumento di valore delle strutture interessate successivamente al trasferimento; se il beneficiario è un giovane agricoltore, il contributo è almeno del 55 % (45 % nelle zone svantaggiate),

se il trasferimento comporta un aumento della capacità produttiva, il contributo del beneficiario deve essere almeno pari al 60 %, o al 50 % nelle zone svantaggiate, delle spese relative a tale aumento. se il beneficiario è un giovane agricoltore, il contributo è almeno del 55 % (45 % nelle zone svantaggiate).

Data di applicazione: Agosto 2007 (o alla data in cui entra in vigore il regolamento comunale)

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fino al 31 dicembre 2013

Obiettivo dell'aiuto: Sostenere le PMI

Riferimenti agli articoli del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione e costi ammissibili: Il capo II della proposta di regolamento sulla concessione di aiuti di Stato e di altri aiuti e misure diretti a sostenere i programmi di sviluppo rurale nel comune di Ptuj prevede misure che costituiscono un aiuto di Stato ai sensi dei seguenti articoli del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001 (GU L 358 del 16.12.2006, pag. 3):

articolo 4: Investimenti nelle aziende agricole,

articolo 5: Conservazione di paesaggi e fabbricati tradizionali,

articolo 6: Trasferimento di fabbricati agricoli nell'interesse pubblico,

articolo 12: Aiuti per il pagamento di premi assicurativi,

articolo 13: Aiuti per la ricomposizione fondiaria,

articolo 14: Aiuti intesi a promuovere la produzione di prodotti agricoli di qualità,

articolo 15: Prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo.

Settore economico: Agricoltura: seminativi e allevamento del bestiame

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Sito web: Indicare il sito web in cui è possibile reperire il testo integrale del regime o i criteri e le condizioni che disciplinano la concessione di un aiuto individuale al di fuori di un regime di aiuti.

http://www.lex-localis.info/KatalogInformacij/VsebinaDokumenta.aspx?SectionID=44ac4dc2-c7bb-440b-a127-f75db8c4cc65

Altre informazioni: La misura per il pagamento di premi assicurativi per la copertura assicurativa di raccolti e prodotti comprende le seguenti avversità atmosferiche, assimilabili alle calamità naturali: gelate primaverili, grandine, fulmini, incendi provocati da fulmini, tempeste e alluvioni.

Il regolamento comunale soddisfa i criteri stabiliti dal regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione per quanto concerne le misure che devono essere attuate dal comune e le disposizioni comuni (fasi preliminari alla concessione degli aiuti, cumulo, trasparenza e controllo).

Firma del responsabile:

Klavdija PETEK

Assessore per gli affari economici


12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/14


Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 marzo 1994, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(Pubblicazione di titoli e riferimenti delle nuove norme armonizzate ai sensi della direttiva)

(2007/C 300/10)

OEN  (1)

Riferimento e titolo della norma armonizzata

(e documento di riferimento)

Riferimento della norma sostituita

Data di cessazione della presunzione di conformità della norma sostituita

(Nota 1)

CEN

EN 14492-2:2006

Apparecchi di sollevamento — Argani e paranchi motorizzati — Parte 1: Paranchi motorizzati

 

CEN

EN 14591-2:2007

Prevenzione dell'esplosione e protezione contro l'esplosione in miniere sotterranee — Sistemi di protezione — Parte 2: Barriere passive di contenitori d'acqua

 

CEN

EN 14591-4:2007

Prevenzione dell'esplosione e protezione contro l'esplosione in miniere sotterranee — Sistemi di protezione — Parte 4: Sistemi automatici di estinzione per frese

 

CEN

EN 14756:2006

Determinazione della concentrazione limite di ossigeno (CLO) per gas e vapori infiammabili

 

CEN

EN 14797:2006

Dispositivi di sfogo dell'esplosione

 

CEN

EN 14973:2006/AC:2007

Nastri trasportatori per uso in installazioni sotterranee — Requisiti di sicurezza e protezione contro l'infiammabilità — Corrigendum

 

CEN

EN 14983:2007

Prevenzione e protezione dall'esplosione nelle miniere sotterranee — Apparecchi e sistemi di protezione per il drenaggio del grisou

 

CEN

EN 14986:2007

Progettazione di ventilatori che operano in atmosfere potenzialmente esplosive

 

CEN

EN 14994:2007

Sistemi di protezione mediante sfogo dell'esplosione

 

CEN

EN 15188:2007

Individuazione del comportamento di accensione spontanea per accumuli di polvere

 

CEN

EN 15198:2007

Metodologia per la valutazione del rischio di apparecchi e componenti non elettrici destinati a essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive

 

CEN

EN 15233:2007

Metodologia per la valutazione della sicurezza funzionale di sistemi di protezione per atmosfere potenzialmente esplosive

 

Nota 1

In genere la data di cessazione della presunzione di conformità coincide con la data di ritiro («dow»), fissata dall'organismo europeo di normalizzazione, ma è bene richiamare l'attenzione di coloro che utilizzano queste norme sul fatto che in alcuni casi eccezionali può avvenire diversamente.

Nota 3

In caso di modifiche, la Norma cui si fa riferimento è la EN CCCCC:YYYY, comprensiva delle sue precedenti eventuali modifiche, e la nuova modifica citata. La norma sostituita (colonna 3) perciò consiste nella EN CCCCC:YYYY e nelle sue precedenti eventuali modifiche, ma senza la nuova modifica citata. Alla data stabilita, la norma sostituita cessa di fornire la presunzione di conformità ai requisiti essenziali della direttiva.

Avviso:

Ogni informazione relativa alla disponibilità delle norme può essere ottenuta o presso gli organismi europei di normalizzazione o presso gli organismi nazionali di normalizzazione il cui l'elenco figura in annesso alla direttiva 98/34/CE (2) del Parlamento europeo e del Consiglio modificata dalla direttiva 98/48/CE (3).

La pubblicazione dei riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea non implica che le norme siano disponibili in tutte le lingue della Comunità.

Precedente lista pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea C 306 del 15 dicembre 2006.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito Europa, al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/standardization/harmstds


(1)  OEN: Organismo Europeo di Normalizzazione:

CEN: rue de Stassart 36, B-1050 Bruxelles, tel. (32-2) 550 08 11, fax (32-2) 550 08 19 (http://www.cen.eu)

CENELEC: rue de Stassart 35, B-1050 Bruxelles, tel. (32-2) 519 68 71, fax (32-2) 519 69 19 (http://www.cenelec.org)

ETSI: 650, route des Lucioles, F-06921 Sophia Antipolis, tel. (33) 492 94 42 00, fax (33) 493 65 47 16 (http://www.etsi.org)

(2)  GU L 204 del 21.7.1998, pag. 37.

(3)  GU L 217 del 5.8.1998, pag. 18.


12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/16


Informazioni sintetiche trasmesse dagli Stati membri sugli aiuti di Stato erogati ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli che modifica il regolamento (CE) n. 70/2001

(2007/C 300/11)

Numero dell'aiuto: XA 152/07

Stato membro: Repubblica di Slovenia

Regione: Območje občine Bovec

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Finančne intervencije za ohranjanje in razvoj kmetijstva in podeželja v občini Bovec

Base giuridica: Pravilnik o finančnih intervencijah za ohranjanje in razvoj kmetijstva in podeželja v občini Bovec po Uredbi za skupinske izjeme

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa:

 

2007: 6 260 EUR

 

2008: 7 000 EUR

 

2009: 7 500 EUR

 

2010: 8 000 EUR

 

2011: 8 500 EUR

 

2012: 9 000 EUR

 

2013: 9 500 EUR

Intensità massima dell'aiuto: Indicare l'intensità massima dell'aiuto o l'importo massimo dell'aiuto per voce ammissibile:

fino al 50 % dei costi ammissibili nelle zone svantaggiate e fino al 40 % nelle altre zone per gli investimenti nella produzione agricola e nell'allevamento.

il contributo finanziario del comune copre soltanto i costi supplementari derivanti dall'impiego di materiali tradizionali necessari per preservare elementi del patrimonio edilizio. I costi supplementari derivanti dall'impiego di materiali tradizionali sono cofinanziati fino al 100 %.

fino al 100 % dei costi ammissibili per l'istruzione e la formazione degli agricoltori e dei loro collaboratori, per servizi di sostituzione, per servizi di consulenza, nonché per l'organizzazione e la partecipazione a forum per lo scambio di conoscenze tra agricoltori, concorsi, mostre e fiere e per la pubblicazione (cataloghi, siti web). L'aiuto deve essere concesso sotto forma di servizi agevolati e non deve comportare pagamenti diretti in denaro ai produttori.

Data di applicazione:

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fino al 31 dicembre 2013

Obiettivo dell'aiuto: Sostegno alle PMI

Riferimento agli articoli del regolamento (CE) 1857/2006 della Commissione e costi ammissibili: Le disposizioni sull'aiuto alla conservazione, all'agricoltura e allo sviluppo rurale nel comune di Bovec, in conformità con il regolamento di esenzione di categoria prevedono misure che costituiscono aiuto di Stato a norma dei seguenti articoli del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001 (GU L 358 del 16.12.2006, pag. 3)

articolo 4: Investimenti nelle aziende agricole,

articolo 5: Conservazione di paesaggi e fabbricati tradizionali,

articolo 15: Prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo.

Settore economico: Agricoltura: produzione agricola e allevamento

Non vi sono disposizioni specifiche per i sottosettori

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Občina Bovec

Trg golobarskih žrtev 8

SLO-5230 Bovec

Sito web: http://www.uradni-list.si/1/ulonline.jsp?urlid=200752&dhid=89919

Altre informazioni: La misura favore della conservazione di paesaggi e fabbricati tradizionali costituisce un aiuto conforme all'articolo 5, paragrafo 3, secondo comma, del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione. Il contributo finanziario comunale per gli investimenti copre soltanto i costi supplementari derivanti dall'impiego di materiali tradizionali fino al 100 %.

Le disposizioni comunali soddisfano i requisiti del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione per quanto riguarda le misure che devono essere adottate dai comuni e le disposizioni d'attuazione generali (procedura per la concessione dell'aiuto, cumulo, trasparenza dell'aiuto e controllo dell'aiuto).

Firma del responsabile:

Danijel Krivec

Sindaco

Numero dell'aiuto: XA 153/07

Stato membro: Repubblica di Slovenia

Regione: Območje občine Dobrova – Polhov Gradec

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Programi razvoja podeželja v občini Dobrova – Polhov Gradec 2007-2013

Base giuridica: Pravilnik o ukrepih za razvoj podeželja na območju Občine Dobrova — Polhov Gradec od leta 2007 do leta 2013 (2. Poglavje) Uradni list 53/07, 15.6.2007

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: L'importo annuale medio di finanziamento per il periodo 2007-2013 è 64 000 EUR.

L'importo complessivo dell'aiuto concesso per il periodo 2007-2013 ammonta in media a 450 000 EUR.

Intensità massima dell'aiuto: L'intensità delle misure individuali di seguito esposte è conforme alle disposizioni del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione. Anche le disposizioni relative al massimale degli aiuti concessi (investimenti nelle aziende agricole) sono rispettate:

fino al 40 % dei costi ammissibili nelle zone svantaggiate e fino al 30 % dei costi ammissibili per gli investimenti nelle altre zone,

fino al 50 % dei costi ammissibili per gli investimenti nella produzione primaria nelle zone svantaggiate o fino al 40 % nelle altre zone nei casi in cui il beneficiario sia un giovane agricoltore, a condizione che l'investimento sia realizzato entro cinque anni dall'insediamento,

l'aiuto è inteso a finanziare gli investimenti per il restauro di elementi delle aziende agricole, per l'acquisto di attrezzature da usare per la produzione agricola, per gli investimenti in colture permanenti e pascoli e nel miglioramento dei terreni agricoli e delle infrastrutture private delle aziende agricole.

per gli investimenti in elementi non produttivi, fino al 50 % dei costi ammissibili nelle zone svantaggiate o fino al 40 % nelle altre zone,

fino al 60 % dei costi ammissibili per gli investimenti destinati alla conservazione degli elementi del patrimonio edilizio, ad esempio i fabbricati di produzione, a condizione che gli investimenti non comportino un aumento del potenziale produttivo,

può essere concesso un ulteriore finanziamento per coprire i costi supplementari derivanti dall'impiego di materiali tradizionali necessari non superiore, nelle zone svantaggiate, al 60 % dei costi ammissibili (per preservare elementi del patrimonio edilizio senza finalità produttive).

fino al 100 % dei costi ammissibili per l'istruzione generale e la formazione degli agricoltori, per i servizi di consulenza nonché per l'organizzazione e la partecipazione a forum, concorsi, mostre e fiere, per pubblicazioni, sotto forma di servizi agevolati. L'aiuto non deve comportare pagamenti diretti di denaro ai produttori.

Data di applicazione: Luglio 2007 (oppure la data in cui entrano in vigore tali disposizioni)

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fino al 31 dicembre 2013

Obiettivo dell'aiuto: Sostegno alle PMI

Riferimento agli articoli del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione e costi ammissibili: Il capitolo II delle disposizioni relative alla concessione degli aiuti a favore dei programmi di sviluppo rurale nel comune di Dobrova — Polhov Gradec per il periodo 2007-2013 prevede misure che costituiscono un aiuto di Stato a norma dei seguenti articoli del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001 (GU L 358 del 16.12.2006, pag. 3):

articolo 4: Investimenti nelle aziende agricole,

articolo 5: Conservazione di paesaggi e di fabbricati tradizionali,

articolo 15: Prestazioni di assistenza tecnica e attore agricolo.

Settore economico: Agricoltura: produzione vegetale e allevamento

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Občina Dobrova – Polhov Gradec

Ulica Vladimirja Dolničarja 2

SLO-1356 Dobrova

Sito web: http://www.uradni-list.si/1/ulonline.jsp?urlid=200753&dhid=89975

Altre informazioni: Per quanto attiene alla misura relativa alla conservazione del paesaggio e dei fabbricati tradizionali, il comune prevede la possibilità di concedere un aiuto supplementare per l'utilizzo di materiali tradizionali necessari agli investimenti nel patrimonio senza finalità produttive (il 10 % nelle zone svantaggiate e il 20 % nelle altre zone), tale scelta è conforme alle disposizioni dell'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1857/2006.

Le disposizioni comunali soddisfano i requisiti del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione per quanto riguarda le misure che devono essere adottate dai comuni e le disposizioni di attuazione generali (procedura per la concessione dell'aiuto, cumulo, trasparenza e controllo dell'aiuto).

Firma del responsabile:

Mateja Tavčar

Segretario comunale

Numero dell'aiuto: XA 154/07

Stato membro: Germania

Regione: Niedersachsen

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa che riceve un aiuto individuale: Förderung nicht investiver Projekte im Bereich von landwirtschaftlichen Qualitätserzeugnissen aus ökologischem Landbau (VO (EWG) Nr. 2092/91). Durchführung durch das Kompetenzzentrum Ökolandbau Niedersachsen (KÖN)

Base giuridica: Erlass des ML zur Förderung nicht investiver Projekte im Bereich von landwirtschaftlichen Qualitätserzeugnissen aus ökologischem Landbau (VO (EWG) Nr. 2092/91). Durchführung durch das Kompetenzzentrum Ökolandbau Niedersachsen (KÖN); Landeshaushaltsordnung Niedersachsen

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Circa otto progetti l'anno. Il costo complessivo previsto per tali progetti ammonta a 400 000-500 000 EUR con un massimo di 100 000 EUR l'anno per progetto o per beneficiario.

Intensità massima dell'aiuto: Fino al 100 % dei costi ammissibili

Data di applicazione: L'aiuto ha inizio come continuazione di quello concesso a norma del regolamento (CE) n. 1257/1999, attuazione partire dal 2007

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fine del regime ed ultimo versamento nel mese di dicembre 2010

Obiettivo dell'aiuto: Sostegno senza investimenti di prodotti di qualità conformemente al regolamento (CEE) n. 2092/91 (agricoltura biologica). L'attuazione è affidata al KÖN. I beneficiari degli aiuti sono piccole e medie imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli provenienti dall'agricoltura biologica o piccole e medie imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli che intendono riconvertirsi verso metodi di agricoltura biologica.

I progetti includono:

Osservazione generale dell'evoluzione del mercato nell'agricoltura biologica [articolo 14, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (CE) n. 1857/2006]

Introduzione di sistemi di assicurazione della qualità [articolo 14, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (CE) n. 1857/2006]

Istruzione generale e formazione degli agricoltori nonché servizi di consulenza nel settore dell'agricoltura biologica ovvero in previsione di una riconversione verso l' agricoltura biologica che non rivestono carattere continuativo o periodico [articolo 15, paragrafo 2, lettere a) e c), del regolamento (CE) n. 1857/2006]

Forum per lo scambio di conoscenze tra imprese, mostre e fiere [articolo15, paragrafo 2, lettera d), del regolamento (CE) n. 1857/2006]

Diffusione di conoscenze scientifiche e informazioni sui sistemi di qualità [articolo 15, paragrafo 2, lettera e), del regolamento (CE) n. 1857/2006]

Pubblicazioni [articolo 15, paragrafo 2, lettera f), del regolamento (CE) n. 1857/2006]

Settore o settori interessati: I progetti debbono essere multisettoriali e prendere in considerazione, nella misura del possibile, tutti gli operatori economici attivi nella produzione agricola primaria.

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto:

Niedersächsisches Ministerium für den ländlichen Raum, Ernährung, Landwirtschaft und Verbraucherschutz

Calenberger Str. 2

D-30169 Hannover, Referat 107.2

Sito web: http://www.ml.niedersachsen.de/master/C659683_N8970_L20_D0_I655.html

(alla voce «nicht investive Projekte»)

Altre informazioni:

Niedersächsisches Ministerium für den ländlichen Raum, Ernährung, Landwirtschaft und Verbraucherschutz

Calenberger Str. 2

D-30169 Hannover

Dr. Schrörs

Capo unità

Numero dell'aiuto: XA 155/07

Stato membro: Repubblica di Slovenia

Regione: Območje občine Radeče

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Finančne pomoči v kmetijstvu iz proračuna občine Radeče

Base giuridica: Pravilnik o dodeljevanju državnih pomoči za ohranjanje in razvoj kmetijstva in podeželja v občini Radeče

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa beneficiaria:

 

2007: 17 944 EUR

 

2008: 19 195 EUR

 

2009: 19 300 EUR

 

2010: 19 600 EUR

 

2011: 20 000 EUR

 

2012: 20 300 EUR

 

2013: 20 500 EUR

Intensità massima dell'aiuto:

1.   Investimenti nelle aziende agricole attive nel settore della produzione primaria:

fino al 50 % dei costi ammissibili per le zone svantaggiate,

fino al 40 % dei costi ammissibili per le altre zone.

L'aiuto è inteso a finanziare gli investimenti per il restauro di elementi delle aziende agricole, l'acquisto di attrezzature da usare per la produzione agricola, gli investimenti in colture permanenti e nel miglioramento dei terreni agricoli e dei pascoli e dell'accesso alle aziende.

2.   Conservazione di paesaggi e fabbricati tradizionali:

per gli elementi non produttivi, fino al 100 % delle spese effettivamente sostenute,

per investimenti nei mezzi di produzione agricola fino al 75 % dei costi effettivi nelle zone svantaggiate o al 60 % nelle altre zone, a condizione che ciò non comporti un aumento del potenziale di produzione,

aiuti supplementari fino al 100 % possono essere autorizzati a copertura delle spese aggiuntive dovute all'utilizzo di materiali tradizionali necessari per preservare le caratteristiche architettoniche degli edifici.

3.   Trasferimento di fabbricati nell'interesse pubblico:

fino al 100 % delle spese effettivamente sostenute, a condizione che il trasferimento consista semplicemente nello smantellamento, nella rimozione e nella successiva ricostruzione degli edifici esistenti,

quando il trasferimento comporta vantaggi per l'agricoltore, che potrà fruire di strutture più moderne, il contributo di quest'ultimo equivale almeno al 60 %, o al 50 % nelle zone svantaggiate, dell'aumento di valore delle strutture interessate successivamente al trasferimento. Se il beneficiario è un giovane agricoltore, il contributo di cui sopra è almeno del 55 % (45 % nelle zone svantaggiate),

quando il trasferimento comporta un aumento della capacità produttiva, il contributo del beneficiario equivale almeno al 60 %, o al 50 % nelle zone svantaggiate, delle spese relative a tale aumento. Se il beneficiario è un giovane agricoltore, il contributo di cui sopra è almeno del 55 % (45 % nelle zone svantaggiate).

4.   Aiuto per il pagamento di premi assicurativi

l'importo del cofinanziamento comunale copre la differenza fra l'importo del cofinanziamento dei premi assicurativi da parte del bilancio nazionale e i costi ammissibili di detti premi, con un massimale del 50 %, intesi ad assicurare i raccolti e la produzione contro le condizioni climatiche avverse che possono essere classificate come calamità naturali, nonché il bestiame contro il rischio di perdita dovuta a malattia.

5.   Aiuto per la ricomposizione fondiaria

fino al 100 % delle spese effettivamente sostenute per le procedure legali ed amministrative.

6.   Aiuto inteso a promuovere la produzione di prodotti agricoli di qualità

fino al 100 % delle spese effettivamente sostenute; l'aiuto è concesso sotto forma di servizi agevolati e non deve comportare pagamenti diretti in denaro ai produttori.

7.   Assistenza tecnica nel settore agricolo

è concesso un aiuto fino al 100 % dei costi ammissibili per l'istruzione e la formazione degli agricoltori, per servizi di consulenza forniti da terzi, nonché per l'organizzazione di forum per lo scambio di conoscenze tra imprese, di concorsi, mostre e fiere e per la diffusione di conoscenze e di pubblicazioni scientifiche. Tali aiuti non comportano pagamenti diretti in denaro ai produttori.

Data di applicazione: Luglio 2007 (o alla data in cui tali norme entrano in vigore)

Durata del regime o dell'aiuto individuale: Fino al 31 dicembre 2013

Obiettivo dell'aiuto: Sostegno alle PMI

Riferimento agli articoli del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione e costi ammissibili: Il capitolo II del regolamento municipale «Pravilnik o dodeljevanju državnih pomoči za ohranjanje in razvoj kmetijstva in podeželja v občini Radeče» prevede misure che costituiscono un aiuto di Stato a norma dei seguenti articoli del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001 (GU L 358 del 16.12.2006, pag. 3):

articolo 4: Investimenti nelle aziende agricole per la produzione primaria,

articolo 5: Conservazione di paesaggi e fabbricati tradizionali,

articolo 6: Trasferimento di fabbricati agricoli nell'interesse pubblico,

articolo 12: Aiuti per il pagamento di premi assicurativi,

articolo 13: Aiuti per la ricomposizione fondiaria,

articolo 14: Aiuti intesi a promuovere la produzione di prodotti agricoli di qualità,

articolo 15: Prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo.

Settore economico: Agricoltura

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Občina Radeče

Milana Majcna 1

SLO-1433 Radeče

Sito web: http://www.uradni-list.si/1/ulonline.jsp?urlid=200760&dhid=90457

Altre informazioni: La misura relativa al pagamento di premi assicurativi a copertura di raccolti e prodotti comprende le seguenti condizioni climatiche avverse, che possono essere classificate come calamità naturali: gelate primaverili, grandine, fulmini, incendi provocati da fulmini, uragani e inondazioni.

Il regolamento comunale soddisfa i criteri stabiliti dal regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione per quanto concerne le misure che devono essere adottate dai comuni e alle disposizioni generali da attuare (procedure per la concessione dell'aiuto, cumulo, trasparenza dell'aiuto e controllo degli aiuti).

Numero dell'aiuto: XA 156/07

Stato membro: Repubblica di Slovenia

Regione: Območje Mestne občine Nova Gorica

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Podpore programom razvoja kmetijstva v Mestni občini Nova Gorica 2007-2013

Base giuridica: Pravilnik o dodeljevanju finančnih pomoči za programe in investicije v kmetijstvu v Mestni občini Nova Gorica

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa beneficiaria: L'importo annuo medio delle spese per il periodo 2007-2013 è di 55 188 EUR.

Intensità massima dell'aiuto:

1.   Investimenti nelle aziende agricole per la produzione primaria:

fino al 50 % dei costi ammissibili per gli investimenti in zone svantaggiate, e fino al 40 % dei costi ammissibili per gli investimenti in altre zone.

L'aiuto è destinato agli investimenti per la pianificazione dei terreni, degli accessi alle aziende e ai pascoli, e agli investimenti nelle attrezzature destinate alla produzione agricola.

2.   Aiuti per il pagamento di premi assicurativi:

l'importo dell'aiuto comunale copre la differenza tra l'importo del cofinanziamento dei premi assicurativi da parte del bilancio nazionale e i costi ammissibili di detti premi, con un massimale del 50 %, per assicurare raccolti e prodotti contro condizioni climatiche avverse, che possono essere classificate come calamità naturali e per assicurare il bestiame contro i rischi di mortalità dovuta a malattie.

3.   Aiuti per la ricomposizione fondiaria:

fino al 100 % dei costi effettivi sostenuti per procedure legali e amministrative.

4.   Aiuti intesi a promuovere la produzione di prodotti agricoli di qualità:

fino al 100 % dei costi ammissibili, sotto forma di servizi agevolati.

5.   Assistenza tecnica nel settore agricolo

fino al 100 % dei costi sostenuti per l'istruzione e la formazione degli agricoltori, i servizi di consulenza, l'organizzazione di forum, concorsi, mostre, fiere, pubblicazioni, cataloghi, siti web, nonché la diffusione delle conoscenze scientifiche. L'aiuto deve essere concesso sotto forma di servizi agevolati e non deve comportare pagamenti diretti ai produttori

Data di attuazione: Luglio 2007 (o alla data in cui tali norme entrano in vigore)

Durata del regime o dell'aiuto individuale:

Obiettivo dell'aiuto: Sostegno alle PMI

Settore economico: Agricolo

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Mestna občina Nova Gorica

Trg E. Kardelja 1

SLO-5000 Nova Gorica

Sito web: http://www.uradni-list.si/1/ulonline.jsp?urlid=200760&dhid=90451

Altre informazioni: La misura relativa al pagamento dei premi assicurativi a copertura di raccolti e prodotti comprende le seguenti condizioni climatiche avverse, che possono essere classificate come calamità naturali: gelate primaverili, grandine, fulmini, incendi provocati da fulmini, uragani e inondazioni.

Il regolamento comunale soddisfa i criteri stabiliti dal regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione con riguardo alle misure che devono essere adottate dai comuni ed alle disposizioni generali da attuare (procedure per la concessione dell'aiuto, cumulo, trasparenza dell'aiuto e controllo degli aiuti).

Tatjana Gregorčič

Responsabile del servizio e incaricata del settore economico


V Avvisi

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO)

12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/21


BANDI DI CONCORSI GENERALI OHIM/AD/01-02/07 E OHIM/AST/01-02/07

(2007/C 300/12)

L'Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) organizza, per conto dell'Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli) — qui di seguito OHMI — i seguenti concorsi generali:

OHIM/AD/01/07 — Amministratori (AD6) di cittadinanza bulgara, ceca, cipriota, estone, lettone, lituana, maltese, polacca, rumena, slovacca, slovena o ungherese nel settore della proprietà industriale.

OHIM/AD/02/07 — Amministratori (AD6) nel settore della proprietà industriale.

OHIM/AST/01/07 — Assistenti (AST3) di cittadinanza bulgara, ceca, cipriota, estone, lettone, lituana, maltese, polacca, rumena, slovacca, slovena o ungherese nel settore della proprietà industriale.

OHIM/AST/02/07 — Assistenti (AST3) nel settore della proprietà industriale.

I bandi di concorso sono pubblicati esclusivamente in francese, inglese e tedesco nella Gazzetta ufficiale C 300 A del 12 dicembre 2007.

Per informazioni complete si rimanda al sito EPSO http://europa.eu/epso


PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione

12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/22


AIUTO DI STATO — POLONIA

AIuto di Stato C 34/07 (ex N 93/06) — Introduzione di un regime di tassazione sul tonnellaggio a favore dei trasporti marittimi

Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 300/13)

Con lettera del 12 settembre 2007 — riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi — la Commissione ha comunicato alla Repubblica di Polonia la decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione all'aiuto in oggetto.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito entro un mese dalla data di pubblicazione della presente sintesi, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale dell'Energia e dei trasporti

Direzione A — Unità 4

B-1049 Bruxelles

Fax (32-2) 296 12 42

Dette osservazioni saranno comunicate alla Repubblica di Polonia. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

TESTO DELLA SINTESI

1.   DESCRIZIONE DELLA MISURA

1.1.   Titolo

Imposta sul tonnellaggio

1.2.   Descrizione della misura notificata

L'imposta sul tonnellaggio è destinata a sostituire con un importo forfettario calcolato sulla base del tonnellaggio della flotta impiegata l'imposta sulle società o l'imposta sul reddito delle persone fisiche per gli armatori che effettuano trasporti marittimi internazionali. La base imponibile sarà determinata applicando al tonnellaggio di ciascuna nave della flotta un coefficiente decrescente da 0,50 EUR a 0,10 EUR per 100 tonnellate di stazza netta.

Le attività ammissibili sono il trasporto marittimo internazionale, le operazioni di soccorso in mare, le operazioni di rimorchio, a condizione che le entrate dei rimorchiatori provengano, per più del 50 %, da servizi di rimorchio che non siano rimorchio da, verso o attraverso un porto, e le attività di dragaggio, a condizione che le entrate delle draghe provengano, per più del 50 %, dal trasporto in mare dei materiali estratti.

Rientrano nel campo di applicazione dell'imposta sul tonnellaggio anche un certo numero di attività accessorie, inclusi i costi per la gestione delle navi e degli equipaggi e i ricavi provenienti dal noleggio delle navi.

Inoltre, gli armatori soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche possono detrarre i contributi per l'assicurazione sanitaria e i contributi per la previdenza sociale rispettivamente dall'importo e dalla base imponibile dell'imposta sul tonnellaggio.

2.   VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA SUSSISTENZA DI UN AIUTO

Il regime notificato costituisce chiaramente un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE.

3.   DUBBI SULLA COMPATIBILITÀ DELLA MISURA CON IL MERCATO COMUNE

La Commissione nutre dubbi sulla compatibilità con il mercato comune dei seguenti aspetti del regime notificato e, quindi, ha deciso di avviare il procedimento d'indagine formale previsto dall'articolo 4, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 659/1999 (1):

l'applicazione dell'imposta sul tonnellaggio alle persone fisiche, o giuridiche, soggette all'imposta sul reddito delle persone fisiche,

la possibilità per tali soggetti, se l'imposta sul tonnellaggio si dimostra essere sostitutiva anche dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, di detrarre i contributi per la previdenza sociale e i contributi per l'assicurazione sanitaria rispettivamente dall'ammontare dell'imposta e dalla base imponibile,

il vincolo per le imprese soggette all'imposta sul tonnellaggio di avvalersi del regime per un periodo minimo di soli cinque anni,

la possibilità per un'impresa soggetta all'imposta sul tonnellaggio di assoggettare a tale imposta le navi per le quali l'impresa non garantisce cumulativamente, per proprio conto o per conto di terzi, la gestione commerciale, la gestione tecnica e la gestione degli equipaggi, al di là di un tonnellaggio superiore al quadruplo del tonnellaggio delle navi per le quali queste tre funzioni sono garantite,

la possibilità di far rientrare, all'interno dell'imposta sul tonnellaggio, rimorchiatori e/o draghe, se questi forniscono servizi che costituiscono trasporto marittimo per meno della metà del loro tempo di servizio nel corso di un anno fiscale,

gli obblighi relativi alla gestione strategica e commerciale in base ai quali le decisioni chiave devono essere prese in Polonia e il personale dirigente, le sedi principali, il consiglio d'amministrazione e quello esecutivo devono essere stabiliti in Polonia, potrebbero sollevare problemi di discriminazione sulla base della nazionalità e potrebbero comportare limiti alla libertà di stabilimento per armatori stabiliti in un altro Stato membro che vogliano beneficiare della misura mediante uno stabilimento secondario in Polonia.

TESTO DELLA LETTERA

«1.   PROCEDURA

(1)

Pismem z dnia 1 lutego 2006 r. (2) Polska zgłosiła Komisji zamiar wprowadzenia systemu podatku tonażowego. Sprawa została zarejestrowana pod numerem N 93/06.

(2)

W pismach z dnia 9 marca, 7 września i 14 listopada 2006 r. oraz 11 kwietnia 2007 r. (3) służby Komisji zwróciły się z prośbą o udzielenie dodatkowych wyjaśnień. W odpowiedziach z dnia 13 kwietnia, 9 i 16 maja 2006 r., 5 stycznia oraz 6 czerwca 2007 r. (4) władze polskie przekazały informacje, o które zostały poproszone. Dodatkowo dnia 19 stycznia 2007 r. miało miejsce spotkanie na szczeblu technicznym.

2.   SZCZEGÓŁOWY OPIS ŚRODKÓW POMOCY

2.1.   Tytuł

(3)

Podatek tonażowy

2.2.   Streszczenie

(4)

Podatek tonażowy to nowy podatek, który obejmuje armatorów prowadzących działalność w międzynarodowej żegludze morskiej. Armatorzy spełniający pewne kryteria (patrz ppkt 2.7 — Kryteria kwalifikacji) mogą w przeciągu następnych trzech lat dokonać wyboru opodatkowania podatkiem tonażowym. W odniesieniu do armatora, który złożył wniosek o objęcie go podatkiem tonażowym i któremu organy podatkowe przyznały prawo do tej formy opodatkowania (zwanego dalej »armatorem opodatkowanym podatkiem tonażowym«), roczne opodatkowanie przychodu z udziału w międzynarodowym transporcie morskim statków objętych podatkiem tonażowym będzie obliczane na zasadzie ryczałtu liczonego na podstawie pojemności netto posiadanej przez niego floty.

2.3.   System podatku tonażowego

(5)

Polski system opodatkowania podatkiem tonażowym został wprowadzony przez Ustawę o podatku tonażowym z dnia 24 sierpnia 2006 r. (5) Powinien on wejść w życie z mocą wsteczną od dnia 1 stycznia 2007 r., gdy tylko zostanie zatwierdzony przez Komisję.

(6)

Według władz polskich zgłoszona Ustawa o podatku tonażowym została przygotowana na podstawie analizy istniejących systemów podatku tonażowego obowiązujących w Niemczech, Zjednoczonym Królestwie, Belgii i Niderlandach oraz po konsultacjach z armatorami.

(7)

Ustawa o podatku tonażowym pozwala armatorom opodatkowanym podatkiem tonażowym na zwolnienie z obowiązku dokonywania wpłat z zysku, o których mowa w Ustawie z dnia 31 stycznia 1989 r. o gospodarce finansowej przedsiębiorstw państwowych (6) oraz w Ustawie z dnia 1 grudnia 1995 r. o wpłatach z zysku przez jednoosobowe spółki Skarbu Państwa (7), w zakresie przychodów z działalności opodatkowanej tym podatkiem.

(8)

Zgodnie z art. 5 Ustawy o podatku tonażowym, w odniesieniu do każdego statku objętego podatkiem tonażowym dobową stawkę w odniesieniu do przychodów z działalności kwalifikującej się do objęcia opodatkowaniem ustala się na zasadzie zryczałtowanej stawki w zależności od pojemności netto statku od każdych 100 NT i na każdy rozpoczęty dzień, niezależnie od tego czy statek jest w eksploatacji, czy nie:

Pojemność netto statku

Stawki do obliczenia dochodu

Do 1 000 NT

Równowartość 0,5 euro za każde 100 NT

Od 1001 do 10 000 NT

Równowartość 0,35 euro za każde 100 NT

Od 10 001 do 25 000 NT

Równowartość 0,20 euro za każde 100 NT

Od 25 001 NT

Równowartość 0,10 euro za każde 100 NT

(9)

Dla celów obliczeniowych pojemność netto statku zaokrągla się w następujący sposób: pojemność mniejszą niż 50 NT pomija się, a pojemność 50 i więcej podwyższa się do pełnych 100 NT.

(10)

Należną kwotę podatku tonażowego oblicza się od podstawy opodatkowania, którą stanowi wysokość dochodu obliczanego jak wskazano powyżej i która podlega opodatkowaniu normalną 19 % stawką podatku dochodowego od osób prawnych aktualnie obowiązującego w Polsce lub podatku dochodowego od osób fizycznych, zależnie od tego, czy armator opodatkowany podatkiem tonażowym normalnie podlega opodatkowaniu podatkiem od osób prawnych, czy podatkiem dochodowym od osób fizycznych.

(11)

Kwota podatku tonażowego będzie obliczana w EUR, a płacona w PLN po przeliczeniu według średniego kursu EUR ogłaszanego przez Narodowy Bank Polski z ostatniego miesiąca, za który jest obliczany podatek tonażowy. Należną kwotę podatku tonażowego oblicza się bez pomniejszania dochodu o koszty jego uzyskania.

(12)

Zgodnie z art. 8 Ustawy o podatku tonażowym przychody uzyskane przez armatora będącego podatnikiem podatku tonażowego ze sprzedaży statku, w części niewykorzystanej na nabycie własności, remont, modernizację lub przebudowę innego statku, w okresie 3 lat od dnia sprzedaży, nie będą podlegać opodatkowaniu podatkiem tonażowym, lecz stawką ryczałtową w wysokości 15 %.

(13)

Osoby fizyczne lub osoby będące wspólnikami spółki osobowej podlegające opodatkowaniu podatkiem dochodowym od osób fizycznych korzystają ze specjalnych dodatkowych środków. Przysługuje im prawo do odliczenia:

od kwoty podatku tonażowego, kwoty składki na ubezpieczenie zdrowotne określonej w Ustawie z dnia 27 sierpnia 2004 r. o świadczeniach opieki zdrowotnej finansowanych ze środków publicznych (8), zapłaconej przez nich bezpośrednio w odnośnym roku podatkowym (art. 6 Ustawy o podatku tonażowym); oraz

od podstawy opodatkowania podatkiem tonażowym, kwoty składek na ubezpieczenia społeczne określonych w Ustawie z dnia 13 października 1998 r. o systemie ubezpieczeń społecznych (9), zapłaconych przez nich bezpośrednio w odnośnym roku podatkowym (art. 4 ust. 3 Ustawy o podatku tonażowym).

(14)

Kwota składek na ubezpieczenia społeczne podlegająca odliczeniu nie może przekroczyć podstawy opodatkowania (art. 4 ust. 3 oraz art. 4 ust. 4 Ustawy o podatku tonażowym). Kwota składki na ubezpieczenie zdrowotne, o którą zmniejsza się podatek tonażowy, nie może przekroczyć 7,75 % podstawy wymiaru tej składki. W związku z powyższym odliczenie kwoty składki na ubezpieczenie zdrowotne może anulować należną kwotę podatku tonażowego, nie może jednak sprawić, że będzie ona ujemna.

(15)

Armator opodatkowany podatkiem tonażowym musi dostarczyć odpowiednie dokumenty stwierdzające faktyczne poniesienie przez niego wydatków na cele ubezpieczenia zdrowotnego oraz ubezpieczeń społecznych.

(16)

Władze polskie wyjaśniają, że odliczenia składek na ubezpieczenia emerytalne, rentowe, chorobowe oraz wypadkowe zgodnie z art. 4 ust. 3 oraz art. 6 przysługują jedynie armatorom będącym osobami fizycznymi i tym samym nie obejmują armatorów będących osobami prawnymi. Władze polskie twierdzą, że taki system odliczeń wynika ze specyfiki funkcjonowania systemu ubezpieczeń społecznych i zdrowotnych w Polsce. Wskazały one, że system ten nie przewiduje obowiązku uiszczania składek na ubezpieczenia społeczne oraz na ubezpieczenie zdrowotne przez osoby prawne w związku z prowadzoną przez nie działalnością.

(17)

W tym zakresie, z polskiego systemu podatkowego, w szczególności z Ustawy o podatku dochodowym od osób fizycznych oraz Ustawy z dnia 20 listopada 1998 r. o zryczałtowanym podatku dochodowym od niektórych przychodów osiąganych przez osoby fizyczne (10), wynika, że w zakresie podatku dochodowego od osób fizycznych możliwe jest odliczenie składek na ubezpieczenia społeczne od podstawy opodatkowania oraz składek na ubezpieczenie zdrowotne od wysokości podatku. Zdaniem władz polskich zasadą jest kompensowanie poprzez system podatku dochodowego składek na ubezpieczenia społeczne oraz ubezpieczenie zdrowotne płaconych przez podatników (osoby fizyczne). To właśnie dlatego, według władz polskich, wprowadzona została możliwość odliczenia tego rodzaju składek od podstawy opodatkowania podatkiem tonażowym, względnie od podatku tonażowego.

(18)

Władze polskie utrzymują również, że wyłączenie możliwości kompensaty tych składek poprzez podatek tonażowy w odniesieniu do armatorów będących osobami fizycznymi stawiałoby ich w gorszej sytuacji niż innych płatników podatku dochodowego od osób fizycznych. W konsekwencji stanowiłoby to niczym nieuzasadnione zróżnicowanie sytuacji prawnej podatników w odniesieniu do możliwości odliczania składek na ubezpieczenia społeczne i zdrowotne, w zależności od formy opodatkowania. Kompensata tych składek nie jest zatem związana jedynie z podatkiem tonażowym.

(19)

Władze polskie podkreślają, że odpowiednie przepisy Ustawy o podatku tonażowym nie pozwalają na odliczenie od podatku tonażowego składek zapłaconych przez członków załogi zatrudnionych na pokładzie statków lub innych pracowników armatorów.

2.4.   Cel programu

(20)

Program opiera się na wprowadzeniu środków podatkowych na rzecz sektora gospodarki morskiej związanego z międzynarodowym transportem morskim. Ma on na celu zachęcenie do powrotu do — aktualnie prawie pustego — polskiego rejestru statków handlowych przewidywanej ilości ok. 96 statków, zwiększenie zatrudnienia wspólnotowych marynarzy oraz zatrudnienia w sektorze morskim na lądzie.

(21)

Według władz polskich, Ustawa o podatku tonażowym ma na celu zmniejszenie negatywnych skutków »przeflagowania« statków polskich armatorów pod obce bandery, takich jak:

spadek zatrudnienia w gospodarce morskiej;

utrata przez Polskę morskiego »know-how«;

dodatkowe koszty ponoszone przez kontrolę państwa portu (Port State Control) państw Unii Europejskiej przy kontroli statków polskich pływających pod »wygodnymi banderami«;

bojkotowanie polskich statków pływających pod »wygodnymi banderami« przez Międzynarodowy Związek Transportowców;

brak możliwości korzystania przez polskich armatorów z instrumentów polityki żeglugowej Unii Europejskiej, skierowanych wyłącznie do statków podnoszących bandery państw członkowskich Unii Europejskiej.

(22)

Z analiz i symulacji przeprowadzonych przez władze polskie wynika, że wprowadzenie podatku tonażowego spowoduje stopniowy powrót statków polskich pod banderę narodową, a także przyczyni się do zwiększenia wpływów do budżetu państwa z tytułu eksploatacji statków morskich przez armatorów krajowych. Zarówno każde powiększenie Polskiego Rejestru Statków, jak i każde nowe działanie w ramach żeglugi na terenie Polski przeprowadzone w celu skorzystania z proponowanego podatku, doprowadzi do zwiększenia zatrudnienia.

2.5.   Budżet

(23)

Polski system podatku tonażowego będzie finansowany przez redukcję wpływów do budżetu państwa. Niemniej jednak władze polskie nie są w stanie ocenić wysokości dochodów fiskalnych, które zostaną utracone. Szacowany dochód z podatku tonażowego wyniesie ok. 0,175 mln EUR rocznie.

2.6.   Czas trwania programu

(24)

Pismem z dnia 13 kwietnia 2006 r. władze polskie zobowiązały się do ograniczenia czasu stosowania podatku tonażowego do okresu 10 lat oraz do ponownego zgłoszenia programu po upływie tego 10-letniego okresu. W związku z tym analizowany tu program po jego zatwierdzeniu wejdzie w życie na lata 2007-2016.

2.7.   Kryteria kwalifikacji

2.7.1.   Kwalifikujące się statki

(25)

Statkiem kwalifikującym się do objęcia podatkiem jest statek morski o polskiej przynależności wykorzystywany w międzynarodowym transporcie morskim i spełniający wszystkie warunki dopuszczenia do żeglugi na morzu. Uznanie statku za statek morski wymaga uzyskania świadectwa zgodnie z Międzynarodową konwencją w sprawie linii ładunkowych lub Międzynarodową konwencją o bezpieczeństwie życia na morzu (SOLAS).

2.7.2.   Kwalifikująca się działalność

(26)

Podatek tonażowy obejmie wyłącznie armatorów prowadzących działalność polegającą na świadczeniu usług w morskiej żegludze międzynarodowej z wykorzystaniem statków o pojemności powyżej 100 GT. Działalnością kwalifikującą się do objęcia podatkiem tonażowym jest:

(i)

transport ładunków i/lub pasażerów,

(ii)

ratownictwo pełnomorskie (statki ratownicze oraz używane do transportu osób na morzu),

(iii)

holowanie pełnomorskie, pod warunkiem że co najmniej 50 % przychodów z działalności faktycznie wykonywanej w ciągu roku podatkowego przez holownik stanowią przychody uzyskane z usługi transportu morskiego innego niż holowanie do portu i z portu,

(iv)

pogłębianie, pod warunkiem, że 50 % przychodów z całości działalności faktycznie wykonywanej w ciągu roku przez pogłębiarkę stanowią przychody z transportu wydobytych materiałów na pełnym morzu.

(27)

W Ustawie o podatku tonażowym pod pojęciem żeglugi międzynarodowej należy rozumieć żeglugę morską wykonywaną między portami polskimi a portami zagranicznymi, żeglugę morską między portami zagranicznymi lub żeglugę morską między portami polskimi, pod warunkiem, że podróż ta stanowi odcinek dalszej podróży morskiej do portu zagranicznego. W związku z tym, żegluga jedynie w granicach Polski (kabotaż) nie może zostać objęta podatkiem tonażowym na podstawie obecnej Ustawy o podatku tonażowym.

(28)

Dodatkowo pewna działalność pomocnicza związana z usługami w zakresie transportu towarów lub pasażerów lub mająca na celu wspomaganie działalności głównej może również podlegać opodatkowaniu podatkiem tonażowym. Artykuł 3 ust. 2 Ustawy o podatku tonażowym wymienia działania pomocnicze, które również mogą zostać objęte podatkiem tonażowym, pod warunkiem, że mają związek ze świadczeniem kwalifikujących się usług wymienionych powyżej. Działalność pomocnicza, to działalność w zakresie:

(i)

dzierżawy i użytkowania kontenerów,

(ii)

prowadzenia działalności załadunkowej, rozładunkowej i naprawczej,

(iii)

prowadzenia terminali pasażerskich,

(iv)

sprzedaży towarów i usług na pokładzie statków pasażerskich i pasażersko-towarowych w celu ich konsumpcji na pokładzie statku,

(v)

prowadzenia działalności kantorowej na pokładzie statków pasażerskich i pasażersko-towarowych skierowanej jedynie do pasażerów statku, pod warunkiem, że taka działalność pozostaje w związku z działalnością główną,

(vi)

dowozu lądowego i morskiego ładunków i pasażerów,

(vii)

przewozu ładunków i pasażerów w transporcie multimodalnym,

(viii)

zarządu nad statkami,

(ix)

świadczenia usług agentów i maklerów morskich, usług brokerskich i usług agencji zatrudniania, związanych z załogą statku,

(x)

działalności polegającej na wynajmie, dzierżawie lub wyczarterowaniu statku.

(29)

Artykuł 3 ust. 3 Ustawy o podatku tonażowym zawiera wykaz działalności, która nie może podlegać opodatkowaniu podatkiem tonażowym:

(i)

poszukiwania, badania geologiczne oraz wydobycie zasobów mineralnych z dna morskiego,

(ii)

rybołówstwo lub przetwórstwo rybne,

(iii)

budowa portów morskich, budowa i remont infrastruktury portowej lub urządzeń portowych,

(iv)

budowa elektrowni wiatrowych,

(v)

budowa rurociągów przesyłowych na dnie morza,

(vi)

budowa dróg wodnych lub pogłębianie dna dróg i zbiorników wodnych,

(vii)

prace podwodne,

(viii)

świadczenie usług pilotowych w granicach portów morskich,

(ix)

żegluga pasażerska w granicach portów i przystani morskich,

(x)

edukacja, badania naukowe, sport lub transport rekreacyjny,

(xi)

eksploatacja statków stale zakotwiczonych lub zacumowanych, które nie posiadają zdolności żeglugowej,

(xii)

holowanie, chyba że co najmniej 50 % przychodów z działalności faktycznie wykonywanej w ciągu roku przez holownik stanowią przychody uzyskane z usługi holowania innego niż holowania do i z portu oraz w granicach portu,

(xiii)

pogłębianie, chyba że 50 % przychodów z całości działalności faktycznie wykonywanej w ciągu roku przez pogłębiarkę stanowią przychody z transportu wydobytych materiałów na pełnym morzu.

2.7.3.   Kwalifikujące się podmioty

(30)

Przedsiębiorstwami kwalifikującymi się do objęcia pomocą są przedsiębiorstwa armatorskie spełniające określone kryteria.

(31)

Zgodnie z art. 2 ust. 3 Ustawy o podatku tonażowym armator to osoba fizyczna lub osoba prawna, spółka z nieograniczoną odpowiedzialnością, spółka cywilna, spółka jawna, spółka partnerska, spółka komandytowa, spółka komandytowo-akcyjna lub spółka kapitałowa w organizacji, mająca odpowiednio miejsce zamieszkania, siedzibę lub zarząd w Polsce i posiadająca ważny Dokument Zgodności wydany zgodnie z Międzynarodową konwencją o bezpieczeństwie życia na morzu (11). Armator taki musi spełniać przynajmniej jeden z warunków:

we własnym imieniu uprawiać żeglugę statkiem morskim własnym lub cudzym,

być właścicielem statku, nie uprawiając jednocześnie we własnym imieniu żeglugi statkiem własnym lub cudzym, lub

zarządzać cudzym statkiem, w cudzym imieniu i na cudzą rzecz na podstawie umowy.

(32)

Władze polskie dokładniej określają (12), że przedsiębiorstwa kwalifikujące się do objęcia podatkiem mogą być:

osobami fizycznymi, spółkami cywilnymi osób fizycznych, spółkami jawnymi osób fizycznych oraz spółkami komandytowo-akcyjnymi, jeżeli ich przychody netto ze sprzedaży towarów, usług i operacji finansowych za poprzedni rok obrotowy wyniosły co najmniej równowartość w walucie polskiej 800 000 EUR,

spółkami handlowymi (osobowymi i kapitałowymi, w tym również w organizacji), a także innymi osobami prawnymi,

zagranicznymi osobami prawnymi, zagranicznymi jednostkami nie posiadającymi osobowości prawnej oraz zagranicznymi osobami fizycznymi, prowadzącymi na terytorium Rzeczypospolitej Polskiej działalność osobiście, przez osobę upoważnioną lub przy pomocy pracowników — w odniesieniu do działalności prowadzonej na terytorium Rzeczypospolitej Polskiej, bez względu na wielkość przychodów,

innymi jednostkami nie wymienionymi powyżej, jeżeli otrzymują one na realizację zadań zleconych dotacje lub subwencje z budżetu państwa, budżetów jednostek samorządu terytorialnego lub funduszów celowych — od początku roku obrotowego, w którym dotacje lub subwencje zostały im przyznane.

(33)

W związku z zarządzaniem strategicznym, przedsiębiorstwo objęte podatkiem tonażowym musi podejmować decyzje w kwestii znacznych wydatków kapitałowych oraz obniżenia kapitału z terytorium Polski. Przy ocenie powyższych kwestii, władze polskie wezmą pod uwagę stopień, w jakim zagraniczni pracownicy pracują pod kierunkiem pracowników polskich. lub w jakim odpowiadają przed pracownikami polskimi. W ocenie czy strategiczna działalność przeprowadzana jest z terytorium Polski ważne również będzie umiejscowienie głównej siedziby, włączając w to miejsce pracy kadry zarządzającej szczebla wyższego oraz miejsce, z którego podejmowane są decyzje zarówno rady nadzorczej, jak i zarządu.

(34)

W przypadku zarządzania komercyjnego, organy podatkowe sprawdzą, czy działalność w zakresie planowania tras, przyjmowania rezerwacji dla pasażerów lub załadunku, zaopatrzenia statku, zarządzania i szkolenia pracowników, technicznego zarządzania statkami, włącznie z podejmowaniem decyzji w sprawie napraw i przeglądu statków, ma miejsce w Polsce. Znaczenie ma także zachowanie takich miejsc, jak centra szkoleń, terminale, itp. w Polsce oraz zakres w jakim zagraniczne biura lub oddziały pracują pod kierownictwem personelu umiejscowionego w Polsce. Fakt, że statek pływa pod polską banderą, jest zarejestrowany, ubezpieczony lub finansowany w Polsce może działać jako dodatkowy argument na poparcie elementów wskazanych powyżej. W każdym razie przedsiębiorstwo musi przejść obie części oceny: badanie zarządzania strategicznego oraz zarządzania komercyjnego, z wynikiem pozytywnym.

(35)

Podsumowując, przedsiębiorstwo kwalifikujące się do objęcia pomocą musi spełniać trzy kryteria:

podlegać opodatkowaniu polskim podatkiem dochodowym od osób prawnych lub podatkiem dochodowym od osób fizycznych;

wykorzystywać w swej działalności kwalifikujące się statki, pływające pod polską banderą;

oraz wykonywać nad nimi zarząd strategiczny i komercyjny z terytorium Polski.

2.7.4.   Środki zabezpieczające

(36)

System pomocy przewiduje pewne środki zabezpieczające uniemożliwiające niekontrolowane przysparzanie korzyści z działań w Polsce lub w innych krajach, które nie spełniają kryteriów kwalifikacji.

(37)

Po pierwsze należy przypomnieć, że podatek tonażowy będzie funkcjonował w ramach polskiego systemu podatkowego. System ten opiera się głównie na:

Ustawie o podatku dochodowym od osób prawnych z dnia 15 lutego 1992 r. (13); oraz

Ustawie o podatku dochodowym od osób fizycznych z dnia 26 lipca 1991 r. (14).

2.7.5.   Weryfikacja transakcji w ramach grupy spółek na zasadzie ceny rynkowej

(38)

Przepisy dwóch wyżej wspomnianych obecnie obowiązujących ustaw podatkowych zawierają uregulowania uniemożliwiające »przerzucanie« dochodu ze spółki stowarzyszonej nieopodatkowanej podatkiem tonażowym do spółki opodatkowanej tym podatkiem. Artykuł 11 Ustawy o podatku dochodowym od osób prawnych (15) (i odpowiednio art. 25 Ustawy o podatku dochodowym od osób fizycznych (16)) stanowi, że jeśli podatnicy powiązani są ze sobą w sposób ustalony lub narzucony przez te przepisy, i jeżeli w wyniku takich powiązań zostaną ustalone lub narzucone warunki różniące się od warunków, które ustaliłyby między sobą niezależne podmioty i w wyniku tego podmiot nie wykazuje dochodów albo wykazuje dochody niższe od tych, jakich należałoby oczekiwać, gdyby wymienione powiązania nie istniały — dochody danego podmiotu oraz należny podatek określa się bez uwzględnienia warunków wynikających z tych powiązań. Władze polskie są zdania, że zasada ta odnosi się również mutatis mutandis do transakcji między spółkami stowarzyszonymi opodatkowanymi podatkiem tonażowym a spółkami stowarzyszonymi nieopodatkowanymi tym podatkiem. W tym celu dochody takich podatników określa się w drodze oszacowania przy zastosowaniu metod wskazanych w odpowiedniej ustawie podatkowej (tj. w Ustawie o podatku dochodowym od osób prawnych lub Ustawie o podatku dochodowym od osób fizycznych).

(39)

Dodatkowo, zgodnie z art. 9 Ustawy o podatku dochodowym od osób prawnych oraz art. 25a Ustawy o podatku dochodowym od osób fizycznych, podatnicy, którzy zawierają transakcje z podmiotami powiązanymi mają obowiązek sporządzania szczególnej dokumentacji podatkowej. Istnieje obowiązek przedłożenia takiej dokumentacji na żądanie organów podatkowych lub organów kontroli skarbowej. Dokumentacja ta musi stanowić dowód na to, że przeprowadzone transakcje nie różnią się od transakcji zawieranych przez podmioty niezależne, a jeśli odbiegają od transakcji rynkowych, należy udokumentować, że jest to uzasadnione racjonalnymi przesłankami. Przepisy obu ustaw o podatku dochodowym przewidują szczególną stawkę podatku w wysokości 50 %, która ma zastosowanie do oszacowanego dochodu podatników podlegających opodatkowaniu w Polsce, jeśli podatnicy ci nie przedstawią organom podatkowym wymaganej przez przepisy dokumentacji w zakresie transakcji z powiązanymi z nimi spółkami.

(40)

Przepisy te będą stosowane również w odniesieniu do podatników opodatkowanych podatkiem tonażowym będących jednocześnie płatnikami podatku dochodowego w odniesieniu do działalności, która nie kwalifikuje się do objęcia podatkiem tonażowym. Obowiązujące przepisy prawne umożliwiają dokonywanie weryfikacji osiągniętego zysku poprzez sprawdzenie kosztów uzyskania przychodów i kosztów podatkowych. Natomiast w przypadku podatku tonażowego opodatkowaniu podlega inna kategoria dochodu niezwiązana z przychodami i kosztami w rozumieniu ustaw o podatku dochodowym. Jest ona uzależniona jedynie od tonażu posiadanych statków i okresu ich eksploatacji.

(41)

W związku z powyższym Polska uważa, że ustawodawstwo podatkowe zawiera już środki zabezpieczające uniemożliwiające niekontrolowane przysparzanie korzyści oparte na zasadzie ceny rynkowej, które są wystarczające do wykrycia i skorygowania transakcji między podmiotami powiązanymi, zawieranych po cenie innej niż cena rynkowa.

2.7.6.   Odrębna księgowość

(42)

Zgodnie z art. 7 ust. 1 Ustawy o podatku tonażowym działalność armatora objętą podatkiem tonażowym należy oddzielić od innych rodzajów prowadzonej przez niego działalności.

(43)

Armatorzy podlegający Ustawie o rachunkowości z dnia 29 września 1994 r. (17), tj. ci, którzy zarejestrowali swą działalność lub główne miejsce zarządzania w Polsce, zobowiązani są w prowadzonej ewidencji księgowej do oddzielenie aktywów i pasywów, przychodów i związanych z nimi kosztów w odniesieniu do poszczególnych rodzajów działalności podlegającej opodatkowaniu podatkiem tonażowym oraz tych, które nie podlegają opodatkowaniu podatkiem tonażowym. Ponadto armatorzy opodatkowani podatkiem tonażowym są zobowiązani prowadzić w okresie opodatkowania podatkiem tonażowym odrębny wykaz środków trwałych oraz wartości niematerialnych i prawnych związanych z działalnością objętą tym podatkiem.

(44)

Polskie ustawodawstwo podatkowe (18) zezwala organom podatkowym na dokonanie, jeśli to konieczne, określenia zysków z różnego rodzaju działalności prowadzonej przez podatników w drodze oszacowania. Podatnicy są zobowiązani do prowadzenia ewidencji rachunkowej (lub księgi przychodów i rozchodów w przypadku podatku dochodowego od osób fizycznych) w sposób zapewniający możliwość określenia wysokości dochodu (straty), podstawy opodatkowania i wysokości należnego podatku za dany rok podatkowy. W przedstawianych przez siebie dokumentach armatorzy objęci podatkiem tonażowym muszą uwzględnić środki trwałe oraz wartości niematerialne i prawne oraz wszelkie informacje niezbędne do obliczenia wysokości odpisów amortyzacyjnych.

(45)

W sytuacji gdy armator objęty podatkiem tonażowym prowadzi działalność objętą podatkiem tonażowym oraz inną działalność objętą podatkiem dochodowym, wówczas jest on zobowiązany w ewidencji księgowej wyodrębnić przychody i związane z nimi koszty, pochodzące z obu rodzajów działalności. W ten sposób obowiązujące przepisy podatkowe uniemożliwiają transfer dochodów lub zysku z działalności nieopodatkowanej podatkiem tonażowym do działalności nim opodatkowanej.

(46)

W konsekwencji władze polskie są zdania, że obecne ustawodawstwo podatkowe w wystarczający sposób określa zasady podziału nie tylko przychodów i kosztów, lecz także zadłużenia i kapitalizacji w odniesieniu do podatku tonażowego w zakresie działalności objętej oraz nieobjętej tym podatkiem.

2.7.7.   Minimalny udział we własności floty

(47)

Ustawa o podatku tonażowym nie ustanawia wymogu minimalnego udziału armatorów opodatkowanych podatkiem tonażowym we własności floty. W szczególności dochody z czarterowania statków na zasadzie czarteru na czas, czarteru na podróż lub umowy o zafrachtowanie lub z komercyjnego zarządzania cudzymi statkami mogą najwyraźniej bez żadnych ograniczeń zostać objęte podatkiem tonażowym.

2.7.8.   Zasady dotyczące nakładów finansowych

(48)

Żadne ulgi podatkowe, takie jak amortyzacja majątku, nie przysługują w odniesieniu do części nakładów finansowych netto związanej z działalnością objętą podatkiem tonażowym. Aktywa brane pod uwagę w odniesieniu do działalności objętej podatkiem tonażowym to kwalifikujące się statki, aktywa trwałe częściowo lub w całości wykorzystywane do wykonywania tej działalności oraz aktywa łatwo zbywalne i powiązane. Jedynie ta część kosztów odsetek oraz strat kursowych, która związana jest z działalnością nieobjętą podatkiem tonażowym, będzie podlegać odliczeniu od dochodu pochodzącego z działalności opodatkowanej podatkiem dochodowym od osób prawnych.

2.7.9.   Opcja »wszystko albo nic«

(49)

Artykuły 3 oraz 4 Ustawy o podatku tonażowym stanowią, że armator opodatkowany podatkiem tonażowym rozlicza w ten sposób całą działalność kwalifikującą się do objęcia tym podatkiem wykonywaną z wykorzystaniem wszystkich posiadanych statków kwalifikujących się do objęcia tym podatkiem. Nie jest możliwe wybiórcze korzystanie z systemu podatku tonażowego.

(50)

Zasadę tą stosuje się także w odniesieniu do grup przedsiębiorstw. Wszystkie przedsiębiorstwa z danej grupy przedsiębiorstw kwalifikujące się do objęcia podatkiem tonażowym podlegające opodatkowaniu w Polsce muszą przyjąć sposób opodatkowania podatkiem tonażowym w odniesieniu do wszystkich rodzajów działalności kwalifikujących się do objęcia podatkiem tonażowym, w momencie gdy jedno z nich wybierze ten sposób opodatkowania.

(51)

Zasada ta ma celu uniknięcie sytuacji, w której armatorzy opodatkowani podatkiem tonażowym wybieraliby opodatkowanie podatkiem tonażowym w odniesieniu do statków przynoszących dochody, zachowując opodatkowanie zwyczajnym podatkiem dochodowym tej części floty, która przynosi straty. W Ustawie o podatku tonażowym brak jest szczegółowych przepisów dotyczących grup przedsiębiorstw, gdyż znajdują się one w Ustawie o podatku dochodowym od osób fizycznych.

(52)

Jako grupę przedsiębiorstw należy rozumieć wszystkie przedsiębiorstwa kontrolowane przez jedną osobę fizyczną, lub w przypadku, gdy przedsiębiorstwo nie jest kontrolowane w ten sposób, to przedsiębiorstwo oraz inne przedsiębiorstwa przez nie kontrolowane. Zgodnie z tymi przepisami osoba kontroluje przedsiębiorstwo, jeśli jest zdolna do kontrolowania lub nabycia kontroli, w sposób bezpośredni lub pośredni, działalności tego przedsiębiorstwa.

(53)

Zgodnie z art. 11 Ustawy o podatku tonażowym, w przypadku połączenia się armatorów, z których przynajmniej jeden opodatkowany jest podatkiem tonażowym lub w przypadku, gdy armator opodatkowany podatkiem tonażowym przejmuje innego armatora, nowo utworzone przedsiębiorstwo będzie podlegało opodatkowaniu podatkiem tonażowym w odniesieniu do całości posiadanej kwalifikującej się floty.

(54)

Kierując się tą samą logiką, w celu uniemożliwienia wybiórczego korzystania przez armatorów z tego systemu, tj. uniemożliwienia stosowania strategii polegającej na jednoczesnym wyborze najkorzystniejszych aspektów podatku dochodowego i podatku tonażowego w odniesieniu do kwalifikujących się rodzajów działalności, armatorzy objęci podatkiem tonażowym nie mogą przez określony czas zrezygnować z tej formy opodatkowania. Okres ten, nazwany “okresem opodatkowania podatkiem tonażowym« wprowadzony został do ustawy w celu uniemożliwienia armatorom dowolnej zmiany formy opodatkowania z podatku tonażowego na podatek dochodowy zależnie od posiadanych aktualnie długów lub dochodów. Okres opodatkowania podatkiem tonażowym określony w Ustawie o podatku tonażowym wynosi 5 lat.

2.8.   Bandera

(55)

Zgłoszony przez Polskę system podatku tonażowego ściśle związany jest z podnoszoną banderą, tzn. ze spełnieniem przez kwalifikujące się statki warunku zarejestrowania w polskim rejestrze okrętowym.

2.9.   Inne programy pomocy

(56)

Na gruncie posiadanych przez Komisję informacji, nie istnieje obecnie żaden system pomocy na rzecz transportu morskiego w Polsce.

2.10.   Zobowiązania strony polskiej

(57)

Władze polskie zobowiązały się w swoim zgłoszeniu do:

przedkładania Komisji rocznych sprawozdań dotyczących zmian stanu zarejestrowanej w Polsce floty oraz zatrudnienia marynarzy, wskazujących liczbę armatorów lub grup armatorów objętych podatkiem tonażowym; oraz

ponownego zgłoszenia systemu podatku tonażowego po upływie okresu 10 lat (19).

3.   OCENA POMOCY

3.1.   Istnienie pomocy zgodnie z art. 87 ust. 1 Traktatu WE

(58)

Zgodnie z art. 87 ust. 1 Traktatu WE, wszelka pomoc przyznawana przez państwo członkowskie lub przy użyciu zasobów państwowych w jakiejkolwiek formie, która zakłóca lub grozi zakłóceniem konkurencji poprzez sprzyjanie niektórym przedsiębiorstwom lub produkcji niektórych towarów, jest niezgodna ze wspólnym rynkiem w zakresie, w jakim wpływa na wymianę handlową między państwami członkowskimi.

(59)

Dzięki systemowi podatku tonażowego, władze polskie przewidują przyznanie pomocy poprzez obniżenie podatków, które w innym wypadku musiałyby ponosić przedsiębiorstwa w tym sektorze, przy użyciu zasobów państwowych, faworyzując przez to pewien rodzaj działalności, w związku z faktem, że środek ten odnosi się do sektora międzynarodowego transportu morskiego. Tego rodzaju pomoc grozi zakłóceniem konkurencji i może wpływać na handel miedzy państwami członkowskimi, ponieważ działalność w zakresie transportu morskiego prowadzona jest głównie na poziomie międzynarodowym. W związku z tym, Komisja uznaje, że środek dotyczy pomocy państwa w rozumieniu art. 87 ust. 1 Traktatu WE. Władze polskie nie próbowały zakwestionować tej oceny. Niniejsza opinia Komisji zgodna jest z poprzednią praktyką Komisji w tym zakresie (20).

3.2.   Podstawa prawna oceny

(60)

W rozumieniu art. 87 ust. 3 lit. c) Traktatu WE pomoc przeznaczona na wsparcie rozwoju niektórych rodzajów działalności gospodarczej lub niektórych sektorów gospodarki może być traktowana jako zgodna ze wspólnym rynkiem w przypadku, gdy nie zakłóca, w sposób sprzeczny ze wspólnym interesem, warunków wymiany handlowej i stanowić podstawę do wyłączenia jej spod ogólnego zakazu pomocy państwa. Komisja uznaje, że art. 87 ust. 3 lit. c) traktatu WE stanowi zatem stosowną podstawę prawną do analizy niniejszego programu pomocy.

(61)

W tym konkretnym przypadku pomoc dla sektora morskiego musi być zbadana w świetle Wytycznych Wspólnoty w sprawie pomocy państwa dla transportu morskiego (21) z 2004 r. (dalej zwanych »Wytycznymi«). Wytyczne te określają warunki, na jakich zezwala się państwom członkowskim na tworzenie niektórych programów pomocy państwa w celu wsparcia przemysłu transportu morskiego, jeśli służą one realizacji ogólnych celów takich, jak:

udoskonalenie bezpiecznego, wydajnego i przyjaznego dla środowiska transportu morskiego,

zachęcanie do rejestrowania statków pod banderami państw członkowskich lub ich powrotu pod te bandery,

wspieranie konsolidacji konglomeratu morskiego posiadającego siedziby w państwach członkowskich, przy jednoczesnym utrzymaniu wszechstronnie konkurencyjnej floty na rynkach światowych,

utrzymanie i udoskonalenie morskiego know-how oraz ochronę i promowanie zatrudnienia marynarzy z państw członkowskich UE i państw EFTA, a także

wspieranie promocji nowych usług w dziedzinie transportu morskiego bliskiego zasięgu zgodnie z białą księgą poświęconą polityce transportowej Wspólnoty.

3.3.   Poprzednie decyzje dotyczące podobnych programów pomocy w państwach członkowskich

(62)

W przeciągu ostatnich 11 lat Komisja zatwierdziła na wyżej wspomnianej podstawie prawnej wiele programów pomocowych na rzecz sektora transportu morskiego opartych na podatku tonażowym, w których zawarte były podobne przepisy (22).

niderlandzki system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 738/95, zatwierdzona dnia 20 marca 1996 r.);

niemiecki system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 396/98, zatwierdzona dnia 25 listopada 1998 r.);

angielski system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 790/99, zatwierdzona dnia 2 sierpnia 2000 r.);

hiszpański system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 736/01, zatwierdzona dnia 27 lutego 2002 r.);

duński system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 563/01, zatwierdzona dnia 12 marca 2002 r.);

fiński system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 195/02, zatwierdzona dnia 16 października 2002 r.);

irlandzki system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 504/02, zatwierdzona dnia 11 grudnia 2002 r.);

belgijski system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 433/02, zatwierdzona dnia 19 marca 2003 r.);

francuski system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 737/02, zatwierdzona dnia 13 maja 2003 r.);

system opodatkowania podatkiem tonażowym w hiszpańskim Kraju Basków (pomoc N 572/02, zatwierdzona dnia 5 lutego 2003 r.)

włoski system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 114/04, zatwierdzona dnia 20 października 2004 r.);

litewski system opodatkowania podatkiem tonażowym (pomoc N 330/05, zatwierdzona dnia 19 lipca 2006 r.).

3.4.   Ocena zgodności

(63)

Rozdział 3.1 Wytycznych wyraźnie wskazuje na system opodatkowania przedsiębiorstw podatkiem tonażowym jako przykład środków podatkowych, które »zabezpieczają wysokojakościowe zatrudnienie w sektorze morskim na lądzie« i w związku z tym mogą być uznane za zgodne ze wspólnym rynkiem (23).

(64)

Wytyczne wyznaczają jednakże pewne kryteria, które system taki musi spełnić, aby mógł zostać uznany za zgodny ze wspólnym rynkiem. Ponadto w dotychczas przyjętych decyzjach w sprawie systemów opodatkowania podatkiem tonażowym Komisja rozwinęła przywołaną powyżej w pkt 62 ugruntowaną praktykę w sposobie oceny, czy dane zgłoszenie spełnia wspomniane kryteria, w celu zapobieżenia zakłóceniom konkurencji we Wspólnocie.

(65)

W dalszej części niniejszego dokumentu Komisja dokona oceny zgłoszonego programu pomocy pod względem spełnienia przez niego kryteriów zawartych w Wytycznych. Ocena ta wymaga zbadania programu pod względem działalności, statków oraz przedsiębiorstw kwalifikujących się do objęcia programem, zbadania środków zabezpieczających uniemożliwiających niekontrolowane przysparzanie korzyści z działań, które nie spełniają kryteriów kwalifikacji, zbadania czy spełnione są warunki odnoszące się do pułapu określonego w rozdziale 11 Wytycznych oraz do obowiązku przedkładania sprawozdań ustanowionego w rozdziale 12 Wytycznych.

3.4.1.   Badanie zakresu programu

3.4.1.1.   Kwalifikująca się działalność

Podstawowa kwalifikująca się działalność

(66)

Komisja nie ma zastrzeżeń co do zgodnej z Wytycznymi możliwości objęcia podatkiem tonażowym międzynarodowego transportu morskiego ładunków i/lub pasażerów. Komisja przypomina, że w wielu spośród wyżej wspomnianych decyzji nie wprowadzano żadnego rozróżnienia pomiędzy transportem międzynarodowym a kabotażem i w związku z tym można stwierdzić, że Komisja zaaprobowała objęcie kabotażu morskiego podatkiem tonażowym. Praktyka Komisji nie stoi więc na przeszkodzie temu, aby Polska rozszerzyła system opodatkowania podatkiem tonażowym również na usługi kabotażu.

(67)

W odniesieniu do holowania, Wytyczne stanowią, że »holowanie« jest objęte zakresem ich stosowania, tylko jeżeli ponad 50 % działań holowniczych faktycznie wykonanych w danym roku przez holownik stanowi »transport morski«. Czas oczekiwania można proporcjonalnie włączyć do tej części działań wykonanych przez holownik, która stanowi »transport morski«.

(68)

W odniesieniu do pogłębiania Wytyczne zawierają podobne przepisy: »Niemniej rozwiązania fiskalne przewidziane dla przedsiębiorstw (takie jak podatek tonażowy) można także stosować do tych jednostek pogłębiających, których działalność polega na ‘transporcie morskim’tj. transporcie dalekomorskim wydobytego materiałuprzez ponad 50 % rocznego czasu pracy oraz wyłącznie w odniesieniu do takich właśnie działań transportowych«.

(69)

Komisja jest zdania, że zarówno w przypadku holowania, jak i pogłębiania, odpowiednim kryterium do zmierzenia czy osiągnięto próg 50 % jest czas pracy danego holownika lub pogłębiarki w roku podatkowym, a nie, jak stanowi Ustawa o podatku tonażowym, wysokość wypracowanego dochodu. Mimo tego, że obliczenia oparte na wysokości dochodu mogą w niektórych przypadkach prowadzić do uzyskania takiego samego wyniku, jak obliczenia oparte na czasie pracy, na obecnym etapie Komisja uważa, że Polska musi wprowadzić zmiany lub dodatkowe wyjaśnienia do Ustawy o podatku tonażowym w tej kwestii.

(70)

Komisja pragnie zwrócić uwagę Polski na fakt, że wspomniany próg może jedynie być obliczany w odniesieniu do działalności, która dokładnie odpowiada definicji transportu morskiego w rozumieniu prawa Unii Europejskiej, w świetle rozporządzeń Rady (EWG) nr 4055/86 (24) oraz (EWG) nr 3577/92 (25), do których Wytyczne bezpośrednio się odwołują. Na tej podstawie transport morski może być zdefiniowany jako »przewóz pasażerów lub towarów na rzecz klienta drogą morską między portami lub portami a urządzeniami oddalonymi od brzegu«. Dlatego też definicja oparta na zasadzie wyłączenia, jak np. na podstawie listy zawartej w art. 3 ust. 3 Ustawy o podatku tonażowym nie może być sama w sobie wystarczająca. Podobnie sam fakt, że wspomniany artykuł wyklucza holowanie z portu oraz w obrębie portu może być niewystarczający.

(71)

Należy wspomnieć, że Trybunał Sprawiedliwości wyjaśnił pojęcie transportu morskiego w swoim niedawnym wyroku z dnia 11 stycznia 2007 r. w sprawie C-251/04, Komisja przeciwko Grecji, w odniesieniu do kwestii czy działalność holownicza może stanowić transport morski: »[…] charakter i cechy holowania są inne niż kabotażu, zdefiniowanego w art. 2 ust. 1 rozporządzenia (EWG) nr 3577/92. Choć holowanie jest usługą z reguły świadczoną za wynagrodzeniem, nie polega ono zasadniczo na bezpośrednim przewozie pasażerów lub towarów drogą morską. Polega ono raczej na pomocy w przemieszczeniu statku, wiertnicy, platformy lub boi. Holownik, który wspomaga statek przy manewrowaniu, dostarcza mu dodatkowy napęd, lub zastępuje jego silniki w razie awarii, udziela pomocy temu statkowi przewożącemu pasażerów lub towary, lecz nie jest sam statkiem transportującym«. Trybunał stwierdził również, że rozporządzenie (EWG) nr 3577/92 nie obejmuje »usług powiązanych, akcesoryjnych lub pomocniczych w stosunku do świadczenia usług transportu morskiego« (26).

(72)

W świetle cytowanego wyroku, pojęcie transportu morskiego dla celów wytycznych w zakresie pomocy państwa musi być interpretowane wąsko, jako obejmujące jedynie bezpośredni przewóz pasażerów lub towarów drogą morską między dwoma portami lub portem a urządzeniami oddalonymi od brzegu. W tym kontekście Komisja wyraża wątpliwość czy ewentualne objęcie podatkiem tonażowym holowania i/lub pogłębiania, w sposób przedstawiony w zgłoszeniu, pozostaje w zgodzie z tymi zasadami.

Działalność pomocnicza w transporcie morskim

(73)

Nie naruszając treści poprzednich akapitów oraz pozostając w zgodzie z kierunkami wyznaczonymi przez praktykę (27), Komisja nie sprzeciwia się objęciu przez polski system opodatkowania podatkiem tonażowym następujących rodzajów działalności pomocniczej, które pozostają w ścisłym związku ze świadczeniem usług w transporcie morskim:

a)

dzierżawy i użytkowania kontenerów,

b)

prowadzenia działalności załadunkowej, rozładunkowej i naprawczej,

c)

prowadzenia terminali pasażerskich,

d)

sprzedaży towarów i usług na pokładzie statków pasażerskich i pasażersko-towarowych w celu ich konsumpcji na pokładzie statku,

e)

prowadzenia działalności kantorowej na pokładzie statków pasażerskich i pasażersko-towarowych skierowanej jedynie do pasażerów statku, pod warunkiem, że taka działalność pozostaje w związku z działalnością główną,

f)

dowozu lądowego i morskiego ładunków i pasażerów,

g)

przewozu ładunków i pasażerów w transporcie multimodalnym.

(74)

Komisja jest zdania, że wyżej wymienione rodzaje działalności są integralna częścią transportu morskiego i muszą zostać włączone w zakres podatku tonażowego. Wymienione rodzaje działalności podlegają objęciu podatkiem tonażowym, jeśli wykonywane są bezpośrednio przez armatora opodatkowanego podatkiem tonażowym.

(75)

Komisja uważa, że usługi transportu morskiego w zakresie pozostałych rodzajów działalności spełniających kryteria kwalifikacji, powinny zostać podzielone na trzy główne grupy:

komercyjne zarządzanie statkami;

techniczne zarządzanie statkami (tankowanie paliwa, zaopatrzenie w żywność, ubezpieczenie, wydawanie świadectw zgodności statków, konserwacja, itd.); oraz

zarządzanie załogą (umowy o pracę, odnowienie załogi, itd.).

(76)

W odniesieniu do zarządzania statkami Wytyczne stanowią, że “przedsiębiorstwa armatorskie mogą się ubiegać o pomoc wyłącznie dla tych statków, w przypadku których powierzono im pełne zarządzanie techniczne i zarządzanie załogą«.

(77)

Sytuację, w której statek czarterowany jest bez załogi (czarter samej łodzi) (28), zazwyczaj traktuje się jako przybliżoną do sytuacji korzystania z własnego statku. Mimo, że osoba czarterująca statek nie posiada prawnego tytułu do statku, ponosi większą część, jeśli nie całość odpowiedzialności za zarządzanie statkiem i/lub załogą. Statek może również być czarterowany wraz z załogą (czarter na czas) (29). W takiej sytuacji osoba czarterująca nie jest zazwyczaj odpowiedzialna za wszystkie aspekty związane z zarządzaniem. Tego rodzaju statki mogą zostać opodatkowane podatkiem tonażowym, ale z pewnymi ograniczeniami. Kwestia zarządzania staje się ważna w celu określenia czy statki spełniają warunki konieczne do objęcia podatkiem tonażowym. Komisja jest zdania, że w takich przypadkach do zachowania prawa do korzystania z podatku tonażowego nie wystarczy, aby armatorzy objęci podatkiem tonażowym prowadzili działalność jedynie w zakresie części z trzech wymienionych grup — konieczne jest łączne wypełnianie trzech wymienionych funkcji.

(78)

Można dodatkowo zacytować Wytyczne, które stanowią, że “przedsiębiorstwa armatorskie mogą się ubiegać o pomoc wyłącznie dla tych statków, w przypadku których powierzono im pełne zarządzanie techniczne i zarządzanie załogą. Aby stać się uprawnionymi, armatorzy muszą w szczególności przyjąć od właściciela pełną odpowiedzialność za eksploatację statków, jak również przejąć od właściciela wszelkie prawa i obowiązki, które nakłada Kodeks ISM«. W praktyce oznacza to, że jeśli armator zarządzający statkiem nie zapewnia zarządzania komercyjnego, musi wypełniać jednocześnie przynajmniej dwie pozostałe funkcje.

(79)

Inaczej mówiąc, armatorzy mogą osiągać dochody poprzez wypełnianie jednej lub dwóch z wyżej wymienionych funkcji w odniesieniu do cudzych statków. Dzieje się tak na przykład, gdy przedsiębiorstwo armatorskie zapewnia odpłatnie zarządzanie komercyjne konsorcjum przewoźników.

(80)

Pod tym względem władze polskie zmieniły treść zgłoszenia pismem z dnia 6 czerwca 2007 r. stwierdzając, że zarządzający statkiem mogą zostać objęci podatkiem tonażowym jedynie pod warunkiem, że jednocześnie będą zapewniać zarówno zarządzanie załogą, jak i techniczne zarządzanie statkami. Warunek ten odnosi się zarówno do przedsiębiorstw jedynie zarządzających statkami, jak i do armatorów, który świadczą na rzecz stron trzecich usługi w zakresie technicznego zarządzania statkami i/lub ich załogą w odniesieniu do floty objętej umową dotyczącą zarządzania. Przedsiębiorstwa te, jeśli spełnią powyższy warunek, zostaną opodatkowane podatkiem tonażowym obliczanym na podstawie pojemności zarządzanej przez nie floty, tak jakby były przedsiębiorstwami świadczącymi usługi w transporcie morskim.

(81)

W szczególności w odniesieniu do zarządzania statkami władze polskie przypomniały, że na podstawie art. 2 ust. 3 Ustawy o podatku tonażowym armator, który zarządza cudzym statkiem, w cudzym imieniu i na cudzą rzecz może zostać opodatkowany podatkiem tonażowym pod warunkiem, że posiada ważny Dokument Zgodności, stwierdzający, że zarządzający statkiem przejmuje od armatora wszystkie prawa i obowiązki nałożone przez Międzynarodowy Kodeks Zarządzania Bezpieczeństwem.

(82)

W odróżnieniu od zarządzania statkiem, zarządzanie komercyjne polega na wypełnianiu wszystkich obowiązków handlowych oraz wzięciu odpowiedzialności za stosunki z klientami w imieniu armatora lub osoby czarterującej statek. Dzieje się tak np. w sytuacji, kiedy przedsiębiorstwu armatorskiemu powierza się sprawowanie zarządzania konsorcjum przewoźników, do którego samo należy. Komisja rozumie, że opłaty pochodzące z takiego zarządzania komercyjnego objęte są opodatkowaniem jako “opłaty brokerskie«, o których mowa w art. 3 ust. 2 pkt 9 Ustawy o podatku tonażowym z dnia 24 sierpnia 2006 r.

(83)

W każdym z tych przypadków Komisja jest zdania, że można zaakceptować opodatkowanie tego typu dochodów podatkiem tonażowym z powodu konieczności zachowania pewnej elastyczności, jednakże możliwość objęcia tym podatkiem musi być ograniczona w sposób, który sprawi, że przedsiębiorstwa opodatkowane podatkiem tonażowym nie stracą cech przedsiębiorstw świadczących usługi w transporcie morskim.

(84)

W związku z tym Komisja uważa, że dochody płynące z zarządzania statkami we własnym lub w cudzym imieniu mogą zostać objęte podatkiem tonażowym, jeśli armator opodatkowany podatkiem tonażowym zapewnia:

albo jednoczesne zarządzanie załogą i techniczne zarządzanie danymi statkami,

albo ich zarządzanie komercyjne,

pod warunkiem, że tonaż tych statków nie przekracza czterokrotności tonażu statków, w odniesieniu do których armator opodatkowany podatkiem tonażowym zapewnia jednocześnie zarządzanie załogą, zarządzanie techniczne i komercyjne (30).

(85)

Komisja przypomina, że tonaż statków, w odniesieniu do których armator spełnia niektóre funkcje w cudzym imieniu musi również być brany pod uwagę przy obliczaniu podstawy opodatkowania.

(86)

Kończąc należy powiedzieć, że Komisja nie jest przeciwna włączeniu do podatku tonażowego dochodów pochodzących z następującej działalności (art. 3 ust. 2 pkt 8, 9 i 10 Ustawy o podatku tonażowym): “zarząd statkami«; “świadczenie usług agentów i maklerów morskich, usług brokerskich i usług agencji zatrudniania, związanych z załogą statku«; “działalności polegającej na wynajmie, dzierżawie lub wyczarterowaniu statku« pod warunkiem, że całkowity tonaż statków, w odniesieniu do których armator opodatkowany podatkiem tonażowym nie wykonuje samodzielnie jednoczesnego zarządzania technicznego, komercyjnego i zarządzania załogą, nie przekracza czterokrotności tonażu statków, w odniesieniu do których wykonuje takie zarządzanie. Zasada ta ma służyć zapewnieniu, aby program pozostawał w zgodzie z praktyką Komisji, z której wynika, że system opodatkowania podatkiem tonażowym dotyczy właścicieli statków.

(87)

Na obecnym etapie oceny zgłoszenia Komisja ma wątpliwości czy powyższy warunek został w nim spełniony. W ocenie Komisji władze polskie nie dostarczyły jak dotąd wystarczających wyjaśnień w tej kwestii. W związku z tym Komisja wyraża wątpliwości w odniesieniu do zgodności zgłoszonego środka pod wspomnianym względem.

3.4.1.2.   Kwalifikujące się statki

(88)

Ustawa o podatku tonażowym zawiera warunek powiązania z banderą. Pozostaje to w zgodności z założeniami polityki Komisji, przyczyniając się do dążenia do powrotu pod bandery europejskie statków kontrolowanych przez interesy Wspólnoty. W związku z tym warunek powiązania z banderą ustanowiony w rozdziale 3.1 akapit 8 Wytycznych automatycznie uważa się za spełniony.

(89)

W odniesieniu do charakteru powiązania między armatorem opodatkowanym podatkiem tonażowym a statkami wykorzystywanymi przez niego do prowadzenia działalności, Komisja nie widzi przeszkód w objęciu podatkiem tonażowym zysków pochodzących z działalności wykonywanej na pokładzie kwalifikujących się statków posiadanych przez armatora lub czarterowanych przez niego na zasadzie czarteru samej łodzi.

(90)

Niemniej jednak włączenie do podatku tonażowego statków, w odniesieniu do których armator opodatkowany podatkiem tonażowym nie wykonuje zarządzania załogą, ani nie zapewnia obsługi technicznej tych statków, jest (jak wskazano powyżej) zależne od spełnienia pewnych warunków. Statki te są zazwyczaj czarterowane na zasadzie czarteru na czas, czarteru na podróż lub umowy o zafrachtowanie. W odniesieniu do tej kwestii praktyka ustalona przez Komisję wymaga, aby flota objęta podatkiem tonażowym czarterowana na zasadzie czarteru na czas, czarteru na podróż lub umowy o zafrachtowanie nie przekraczała czterokrotności tonażu posiadanej floty lub floty czarterowanej na zasadzie czarteru samej łodzi. (31). Nałożenie takiego warunku ma na celu uniknięcie przyznawania prawa do korzystania z podatku tonażowego podatnikom niebędącym właścicielami statków.

(91)

Komisja pragnie zauważyć, że Polska nie wprowadziła w zgłoszonym systemie pomocy żadnych zmian w celu włączenia tego typu warunku do systemu opodatkowania podatkiem tonażowym.

(92)

Mimo że głównym celem Wytycznych oraz omawianych w nich środków jest odpowiedź na kwestię konkurencyjności pomiędzy statkami pływającymi pod banderami Wspólnoty a statkami zarejestrowanymi w rejestrach otwartych, Komisja musi być świadoma istnienia ryzyka stworzenia sytuacji nieuczciwej przewagi pomiędzy armatorami wykorzystującymi statki zarejestrowane w różnych państwach członkowskich. Wytyczne bezpośrednio odwołują się do “konkurencji podatkowej między państwami członkowskimi  (32) « oraz “coraz większej zbieżności w podejściu państw członkowskich do pomocy dla żeglugi morskiej«. W związku z tym Komisja musi “utrzymywać bieżącą, sprawiedliwą równowagę  (33).« (akapit 18) i pozostawać “świadoma konieczności utrzymania wysokiego podobieństwa i zbieżności pomiędzy systemami opodatkowania podatkiem tonażowym w obrębie Wspólnoty«.

(93)

W związku z faktem, że władze polskie nie odniosły się do kwestii zawężenia możliwości opodatkowania podatkiem tonażowym statków czarterowanych na zasadzie czarteru na czas poprzez wprowadzenie kryterium czterokrotności tonażu statków będących własnością armatora opodatkowanego podatkiem tonażowym lub czarterowanych przez niego na zasadzie czarteru samej łodzi, Komisja musi na tym etapie wyrazić wątpliwość co do zgodności zgłoszonego programu ze wspólnym rynkiem.

3.4.1.3.   Przedsiębiorstwa spełniające kryteria

(94)

Komisja nie widzi przeszkód, aby Ustawa o podatku tonażowym objęła spółki podlegające opodatkowaniu podatkiem dochodowym od osób prawnych. Taka możliwość jest wyraźnie przewidziana w Wytycznych (34).

(95)

Niemniej jednak polski system opodatkowania podatkiem tonażowym jest szczególny, ponieważ w odróżnieniu od systemów opodatkowania podatkiem tonażowym zatwierdzonych do tej pory przez Komisję, objęte mogą nim zostać osoby fizyczne podlegające opodatkowaniu podatkiem dochodowym od osób fizycznych. Na gruncie posiadanej przez siebie wiedzy Komisja stwierdza, że nie posiada ona jak do tej pory żadnego doświadczenia w odniesieniu do systemów opodatkowania podatkiem tonażowym obejmujących swoim zakresem osoby fizyczne lub osoby prawne podlegające opodatkowaniu podatkiem dochodowym od osób fizycznych. Należy przypomnieć, że sformułowania użyte w Wytycznych wskazują na bezpośrednią zależność między podatkiem tonażowym a podatkiem dochodowym od osób prawnych (35). W związku z tym Komisja zwraca się z prośbą do władz polskich o dostarczenie dodatkowych wyjaśnień w tej kwestii.

(96)

Jeśli chodzi o zarządzanie strategiczne, armatorzy opodatkowani podatkiem tonażowym są zobowiązani do podejmowania strategicznych decyzji dotyczących wydatków kapitałowych oraz obniżenia kapitału z terytorium Polski. Wydaje się, że w przeprowadzaniu oceny tej kwestii władze polskie będą się kierować kryterium fizycznego ulokowania niektórych pracowników, którzy muszą zostać umiejscowieni w Polsce. Znaczenie mieć będzie umiejscowienie siedziby, miejsce pracy kadry zarządzającej szczebla wyższego oraz usytuowanie ciał zarządzających, jak rada zarządzająca i zarząd, które powinny znajdować się w Polsce. W przypadku zarządzania komercyjnego, organy podatkowe dokonają oceny tego, czy takie działania jak planowanie tras, przyjmowanie rezerwacji dla pasażerów lub załadunku, zaopatrzenie statku, zarządzanie i szkolenie pracowników, techniczne zarządzanie statkami, włącznie z podejmowaniem decyzji w sprawie napraw i przeglądu statków, mają miejsce w Polsce. Inne czynniki, jak zachowanie takich miejsc, jak centra szkoleń, terminale etc. w Polsce, zakres w jakim zagraniczne biura lub oddziały pracują pod kierownictwem pracowników umiejscowionych w Polsce oraz fakt, że statek pływa pod polską banderą, jest zarejestrowany, ubezpieczony lub finansowany w Polsce mogą nadać dodatkowego znaczenia elementom wskazanym powyżej.

(97)

Tak restrykcyjne warunki (określone w pkt 33 i 34 powyżej) wydają się zmniejszać możliwość zakładania drugiej siedziby w Polsce przez przedsiębiorstwa armatorskie z innych państw członkowskich oraz korzystania przez nie z omawianego środka, co w konsekwencji może zniechęcać do zakładania drugiej siedziby. W związku z powyższym wydaje się, że tego rodzaju restrykcyjne warunki mogą doprowadzić do zmniejszenia możliwości zakładania filii oraz — na podstawie oceny prima facie, — że mogą przyczynić się do powstania problemów i de facto dyskryminacji i wpłynąć na ograniczenie swobody przedsiębiorczości. W związku z tym Komisja musi na obecnym etapie postępowania, wyrazić wątpliwość co do zgodności tych warunków ze wspólnym rynkiem.

(98)

Ponadto, niezależnie od tego czy rozszerzenie podatku tonażowego na przedsiębiorstwa podlegające opodatkowaniu podatkiem dochodowym od osób fizycznych jest zgodne ze wspólnym rynkiem, Komisja ma poważne wątpliwości co do zgodności możliwości odliczeń składek na ubezpieczenia społeczne oraz ubezpieczenia zdrowotne odpowiednio od kwoty podatku oraz podstawy opodatkowania.

(99)

Po pierwsze, jako że systemy opodatkowania podatkiem tonażowym oparte są na fikcyjnym przychodzie określanym na podstawie tonażu statków, a nie realnych dochodach, armatorzy objęci podatkiem tonażowym nie mają prawa korzystania z tych odliczeń (odpisów amortyzacyjnych i innych przywilejów podatkowych), które stanowią część ogólnego systemu opodatkowania.

(100)

Władze polskie argumentowały, że ponieważ każda osoba fizyczna lub prawna podlegająca opodatkowaniu podatkiem dochodowym od osób fizycznych ma w polskim systemie podatku dochodowego prawo do tego typu odliczeń, podatnicy opodatkowani podatkiem tonażowym również powinni mieć do tego prawo. Mimo wszystko Komisja ma wątpliwości dotyczące tej argumentacji. Systemy opodatkowania podatkiem tonażowym tworzone są w celu zastąpienia, a nie w celu dopełnienia zwykłych systemów opodatkowania armatorów, a więc w konsekwencji armatorzy objęci podatkiem tonażowym nie zachowują prawa do dokonywania odliczeń, z których normalnie mogliby korzystać. To rozumowanie powinno mieć zastosowanie również w przypadku, gdy armator jest osobą fizyczną opodatkowaną podatkiem dochodowym od osób fizycznych.

(101)

Reasumując, Komisja ma wątpliwości co do kwestii czy w sytuacji, gdy istnieje możliwość objęcia przez podatek tonażowym także osób podlegających opodatkowaniu podatkiem dochodowym od osób fizycznych, odliczenia składek na ubezpieczenie zdrowotne oraz na ubezpieczenia społeczne od odpowiednio kwoty podatku i podstawy opodatkowania byłyby zgodne ze wspólnym rynkiem, biorąc pod uwagę ogólną zasadę zabraniającą odliczeń w ramach systemów opodatkowania podatkiem tonażowym.

3.4.2.   Ocena środków zabezpieczających

(102)

Aby system opodatkowania podatkiem tonażowym spełniał warunki określone w Wytycznych, muszą mu towarzyszyć odpowiednie środki zabezpieczające uniemożliwiające niekontrolowane przysparzanie korzyści z działań nie związanych z żeglugą morską, a także uniemożliwiające uchylanie się od opodatkowania (36).

3.4.2.1.   Weryfikacja transakcji w ramach grupy spółek oparta na zasadzie ceny rynkowej

(103)

Komisja uważa, że państwo członkowskie wprowadzające podatek tonażowy ma obowiązek zapewnienia, aby obowiązujący na jego terenie system podatku tonażowego nie prowadził do sytuacji unikania opodatkowania za pomocą cen transferowych na szkodę innego kraju, w którym spółka stowarzyszona podlega opodatkowaniu. Komisja stwierdza, że powyższy warunek został spełniony.

3.4.2.2.   Odrębna księgowość

(104)

Komisja stwierdza, że w związku z faktem, iż Ustawa o podatku tonażowym stawia jasny wymóg prowadzenia przez armatorów opodatkowanych podatkiem tonażowym odrębnej księgowości dla działań objętych i działań nieobjętych tym podatkiem, powyższy wymóg uznaje się za spełniony.

3.4.2.3.   Opcja »wszystko albo nic«

(105)

Ustawa o podatku tonażowym stanowi, że dokonując wyboru opodatkowania podatkiem tonażowym, armator zobowiązany jest objąć nim całą swoją działalność kwalifikującą się do objęcia podatkiem tonażowymi oraz wszystkie swoje statki spełniające kryteria objęcia tym podatkiem. Co więcej, Komisja przyjmuje do wiadomości, że Polska zobowiązuje się do stosowania tej zasady także w odniesieniu do podlegających opodatkowaniu w Polsce grup spółek.

(106)

Komisja pragnie jednakże zauważyć, że okres opodatkowania podatkiem tonażowym, tj. okres, w którym armatorzy, którzy wybrali opodatkowanie podatkiem tonażowym nie mogą zrezygnować z tej formy opodatkowania, ograniczony jest w Polsce do 5 lat. Komisja pragnie zwrócić uwagę na fakt, że minimalna długości tego okresu w innych dotychczas zatwierdzonych systemach opodatkowania podatkiem tonażowym wynosi 10 lat. Jak wskazano w pkt 92, Komisja dąży do zachowania wysokiego stopnia zbieżności pomiędzy zatwierdzonymi systemami opodatkowania podatkiem tonażowym w celu uniknięcia nierównego traktowania statków i armatorów wykonujących działalność pod banderami różnych państw członkowskich.

(107)

Zgoda Komisji na wprowadzenie krótszego okresu opodatkowania podatkiem tonażowym w jednym szczególnym państwie członkowskim spowodowałaby wystąpienie ryzyka naruszenia zasady równego traktowania armatorów z różnych państw członkowskich i doprowadziłaby do zaistnienia szkodliwych rozbieżności pomiędzy systemami opodatkowania podatkiem tonażowym, co z kolei mogłoby doprowadzić do sytuacji, w której polski system opodatkowania podatkiem tonażowym byłby bardziej (lub mniej) atrakcyjny, powodując chęć przerejestrowywania statków pomiędzy państwami członkowskimi przez armatorów pragnących osiągnąć korzyści dzięki istniejącym różnicom w systemach. Komisja musi niniejszym wyrazić wątpliwość w odniesieniu do tego aspektu zgłoszonego środka i poddać go postępowaniu wyjaśniającemu.

3.4.3.   Przestrzeganie pułapu finansowego

(108)

Rozdział 11 Wytycznych stanowi, że »całkowita wielkość pomocy udzielonej w ramach rozdziałów 3 do 6 nie może przekraczać całkowitej sumy podatków i składek socjalnych pobranych z tytułu działalności żeglugowej i od marynarzy«.

(109)

Zgodnie z wiedzą posiadaną przez Komisję, obecnie nie istnieje w Polsce program pomocy, z którego korzyści mogłyby sumować się z korzyściami płynącymi z niniejszego programu. W związku z tym Komisja stwierdza, że warunek dotyczący pułapu określonego w wytycznych został spełniony.

3.4.4.   Sprawozdania

(110)

Komisja stwierdza, że zgodnie z wymogiem ustanowionym w Wytycznych, Polska zobowiązała się do przedkładania Komisji rocznego sprawozdania na temat wprowadzania w życie systemu opodatkowania podatkiem tonażowym oraz jego skutków w odniesieniu do zarejestrowanej we Wspólnocie floty oraz do zatrudnienia wspólnotowych marynarzy.

4.   WNIOSKI

(111)

W świetle powyższych rozważań Komisja, świadoma konieczności unikania rozbieżności (patrz pkt 92 powyżej) pomiędzy systemami opodatkowania podatkiem tonażowym we Wspólnocie, podjęła decyzję o wszczęciu postępowania wyjaśniającego zgodnie z art. 4 ust. 4 (37) rozporządzenia (WE) nr 659/1999, w odniesieniu do następujących kwestii:

możliwości dokonywania odliczeń składek na ubezpieczenia społeczne oraz ubezpieczenia zdrowotne od odpowiednio kwoty podatku i podstawy opodatkowania przez osoby fizyczne lub osoby prawne podlegające opodatkowaniu podatkiem dochodowym od osób fizycznych, które wybrały system opodatkowania podatkiem tonażowym;

możliwości zrezygnowania z opodatkowania podatkiem tonażowym już po upływie 5 lat od momentu wyboru tej formy opodatkowania;

możliwości objęcia podatkiem tonażowym statków, w odniesieniu do których armator nie wypełnia łącznie, we własnym imieniu lub na cudzą rzecz, trzech następujących funkcji: komercyjnego i technicznego zarządzania statkami oraz zarządzania załogą statków wchodzących w skład tonażu przekraczającego czterokrotność tonażu statków, w odniesieniu do których wypełnia te trzy funkcje;

objęcia podatkiem tonażowym holowników i pogłębiarek, które świadczą usługi będące transportem morskim przez mniej niż połowę swojego czasu pracy w danym roku podatkowym;

oceny czy wymóg, aby kluczowe decyzje w zakresie zarządzania strategicznego oraz technicznego były faktycznie podejmowane w Polsce oraz aby kadra zarządzająca szczebla wyższego, główna siedziba, rada nadzorcza i zarząd były umiejscowione w Polsce może prowadzić do dyskryminacji de facto i ograniczenia swobody przedsiębiorczości w odniesieniu do armatorów z innych państw członkowskich.

(112)

W związku z powyższym Komisja, zgodnie z art. 6 ust. 1 (38) rozporządzenia (EWG) nr 659/1999, wzywa Rzeczpospolitą Polską do przedstawienia uwag na temat zgodności ze wspólnym rynkiem wyżej wspomnianych aspektów programu pomocy i do dostarczenia informacji, które mogą pomóc w przeprowadzeniu oceny zamierzonych środków, w ciągu jednego miesiąca od dnia otrzymania niniejszego pisma. Komisja zwraca się do władz polskich o bezzwłoczne przekazanie kopii niniejszego pisma wszystkim potencjalnie zainteresowanym odbiorcom.

(113)

Komisja pragnie przypomnieć władzom polskim o skutku zawieszającym art. 88 ust. 3 Traktatu WE. W tym kontekście, pragnie ona również zwrócić uwagę władz polskich na art. 14 (39) wspomnianego rozporządzenia, który stanowi, że pomoc przyznana bezprawnie podlega windykacji od beneficjentów.

(114)

Komisja informuje Polskę, że udostępni zainteresowanym stronom informacje, publikując niniejsze pismo wraz z jego streszczeniem w Dzienniku Urzędowym Unii Europejskiej. Poinformuje również zainteresowane strony w państwach EFTA będących sygnatariuszami Porozumienia EOG, publikując zawiadomienie w Suplemencie EOG do Dziennika Urzędowego Unii Europejskiej, oraz poinformuje Urząd Nadzoru EFTA, wysyłając na jego adres kopię niniejszego pisma. Wszystkie zainteresowane strony zostaną wezwane do przedstawienia uwag w ciągu jednego miesiąca od dnia publikacji.»


(1)  GU L 83 del 27.3.1999, pag. 1.

Cfr. articolo 4, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 659/1999:

«4.   La Commissione, se dopo un esame preliminare constata che sussistono dubbi in ordine alla compatibilità con il mercato comune della misura notificata, decide di avviare il procedimento ai sensi dell'articolo 93, paragrafo 2, del trattato (in seguito denominata “decisione di avviare il procedimento d'indagine formale”)».

(2)  Zarejestrowanym pod nr ref. TREN(2006) A/12656.

(3)  Nr ref. TREN(2006) D/204393, D/210227, D/223420 i TREN(2007) D/307010.

(4)  Zarejestrowanymi pod nr ref. TREN(2006) A/19774, A/22657 i TREN(2007) A/31073, A/34300.

(5)  Dziennik Ustaw z 2006 r., nr 183, poz. 1353.

(6)  Dziennik Ustaw z 1992 r., nr 6, poz. 27, z późn. zm.

(7)  Dziennik Ustaw z 1995 r., nr 154, poz. 792.

(8)  Dziennik Ustaw z 2004 r., nr 210, poz. 2135, z późn. zm.

(9)  Dziennik Ustawz 2007 r., nr 11, poz. 74, z późn. zm.

(10)  Dziennik Ustaw z 1998 r., nr 144, poz. 930, z późn. zm.

(11)  Dziennik Urzędowy Ministerstwa Infrastruktury (WE) nr 4/2005, poz. 28.

(12)  Ustawa o rachunkowości z dnia 29 września 1994 r., Dziennik Ustaw z 2002 r., nr 76, poz. 694, z późn. zm.

(13)  Dziennik Ustaw z 2000 r., nr 54, poz. 654, z późn. zm.

(14)  Dziennik Ustaw z 2000 r., nr 14, poz. 176, z późn. zm.

(15)  Por. przypis 13.

(16)  Por. przypis 14.

(17)  Dziennik Ustaw z 2000 r., nr 14, poz. 176, z późn. zm.

(18)  Artykuł 9 Ustawy o podatku dochodowym od osób prawnych i art. 24a Ustawy o podatku dochodowym od osób fizycznych.

(19)  Armatorzy, którzy zostaną objęci podatkiem tonażowym przed końcem 2016 roku, zatrzymają prawo do korzystania z przedłożonego do ponownej oceny programu przez okres 10 lat.

(20)  Wytyczne wspólnoty w sprawie pomocy publicznej dla transportu morskiego; Dz.U. C 13 z 17.1.2004, str. 3. W szczególności rozdział 3.1, w którym mowa, że: »system zastępujący zwyczajny podatek dochodowy podatkiem tonażowym jest pomocą państwa.«

(21)  Wytyczne wspólnoty w sprawie pomocy państwa dla transportu morskiego, Dz.U. C 13 z 17.1.2004, str. 3.

(22)  Tekst większości tych decyzji dostępny jest w języku(-ach) oficjalnym(-ych) pod następującym adresem internetowym:

 

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/index.htm.

Nieautentyczne wersje w językach roboczych Komisji dostępne są na stronie:

 

http://ec.europa.eu/dgs/energy_transport/state_aid/decisions/decisions_dg_tren_en.htm.

(23)  Zob. rozdział 3.1, akapit 4 i 5 wytycznych: »Tego rodzaju ulgi podatkowe, stosowane szczególnie do żeglugi morskiej, uważa się za pomoc publiczną. Pomocą publiczną jest także zastępowanie tradycyjnego systemu opodatkowania przedsiębiorstw podatkiem tonażowym. (…) Tego rodzaju środki zabezpieczają wysokojakościowe zatrudnienie w sektorze morskim na lądzie, jak np. w sferze zarządzania bezpośrednio związanego z żeglugą morską lub w zakresie działań towarzyszących (ubezpieczenia, maklerstwo, finanse). (…) Tego rodzaju bodźce podatkowe są generalnie akceptowane«.

(24)  Artykuł 1 ust. 4 rozporządzenia Rady (EWG) nr 4055/86 z dnia 22 grudnia 1986 r.; Dz.U. L 378 z 31.12.1986 , stanowi:

»4.   Do celów niniejszego rozporządzenia przez ‘usługi transportu morskiego między państwami członkowskimi oraz między państwami członkowskimi a państwami trzecimi’, gdzie są one z reguły świadczone za wynagrodzeniem, rozumie się:

a)

wewnątrzwspólnotowe usługi żeglugowe: przewóz pasażerów lub towarów drogą morską między każdym portem w państwie członkowskim a każdym portem lub urządzeniem oddalonym od brzegu w innym państwie członkowskim;

b)

ruch między państwami członkowskimi a państwami trzecimi: przewóz pasażerów lub towarów drogą morską między portami w państwach członkowskich a portami lub urządzeniami oddalonymi od brzegu w państwie trzecim.«

(25)  Dz.U. L 364 z 12.12.1992.

(26)  Zob. pkt 31 i 32 tego wyroku.

(27)  Zob. np. pomoc państwa N 563/01 — Dania — duński system opodatkowania podatkiem tonażowym zatwierdzony przez Komisję dnia 12 marca 2002 r.

(28)  Umowy o czarter samej łodzi są zazwyczaj długoterminowe i obejmują czasem nawet całą długość życia statku.

(29)  Kontrakty czarterowe na czas często obejmują krótszy okres i są zazwyczaj zawierane w przypadku, kiedy armator w danym momencie nie posiada wystarczającej pojemności, a inne przedsiębiorstwo armatorskie dysponuje pojemnością przekraczającą własne potrzeby.

(30)  Niniejsza zasada została wypracowana w praktyce przez Komisję w odniesieniu do czarterowanych statków w decyzji N 563/01 — Dania — Podatek tonażowy, zatwierdzonej dnia 12 marca 2002 r.

(31)  Zob. przypis 28 powyżej.

(32)  Zob. rozdział 3.1 akapit 2 Wytycznych.

(33)  Ibidem akapit 18.

(34)  Zob. na przykład rozdział 3.1 akapit 4 Wytycznych: »system zastępujący zwyczajny podatek dochodowy podatkiem tonażowym jest pomocą państwa« (podkreślenie dodano).

(35)  Zob. rozdział 3.1 akapit 4 Wytycznych wspomniany w przypisie 28 powyżej.

(36)  Zob. rozdział 3.1 akapit 19 Wytycznych: »We wszystkich przypadkach korzyści płynące z programów muszą ułatwiać rozwój sektora żeglugi morskiej oraz zatrudnienia w interesie Wspólnoty. W konsekwencji, opisane powyżej korzyści podatkowe muszą się ograniczać do działań związanych z żeglugą morską; skutkiem tego w przypadkach, w których przedsiębiorstwo posiadające statki jest również zaangażowane w inne działania komercyjne, wymagana będzie przejrzysta rachunkowość, zapobiegająca ‘wyciekom’ do działań niezwiązanych z żeglugą. Takie podejście powinno wspierać konkurencyjność żeglugi morskiej Wspólnoty, przy zobowiązaniach podatkowych zbliżonych poziomem do stawek stosowanych gdzie indziej na świecie, utrzymując zarazem w państwie członkowskim normalną wysokość podatków od innych działań, jak również osobiste wynagrodzenia akcjonariuszy i dyrektorów«.

(37)  Artykuł 4 ust. 4 rozporządzenia (WE) nr 659/1999:

4.   W przypadku gdy po przeprowadzeniu wstępnego badania Komisja stwierdza, że zaistniały wątpliwości co do zgodności środka będącego przedmiotem zgłoszenia ze wspólnym rynkiem, Komisja podejmuje decyzję o wszczęciu postępowania zgodnie z art. 93 ust. 2 Traktatu (zwaną dalej »decyzją o wszczęciu formalnej procedury dochodzenia«).

(38)  Artykuł 6 ust. 1 rozporządzenia (WE) nr 659/1999:

1.   Decyzja o wszczęciu formalnej procedury dochodzenia zawiera podsumowanie odpowiednich kwestii faktycznych i prawnych, wstępną ocenę Komisji odnośnie do charakteru pomocowego proponowanego środka i określa wątpliwości co do jego zgodności ze wspólnym rynkiem. Decyzja wzywa zainteresowane państwo członkowskie i inne zainteresowane strony do przedstawienia uwag w wyznaczonym terminie, który zwykle nie przekracza jednego miesiąca. W należycie uzasadnionych przypadkach Komisja może przedłużyć wyznaczony termin.

(39)  Artykuł 14 rozporządzenia (WE) nr 659/1999:

Windykacja pomocy

1.   W przypadku gdy podjęte zostały decyzje negatywne w sprawach pomocy przyznanej bezprawnie, Komisja podejmuje decyzję, że zainteresowane państwo członkowskie podejmie wszelkie konieczne środki w celu windykacji pomocy od beneficjenta (zwaną dalej »decyzją o windykacji«). Komisja nie wymaga windykacji pomocy, jeżeli byłoby to sprzeczne z ogólną zasadą prawa wspólnotowego.

2.   Pomoc podlegająca windykacji na podstawie decyzji o windykacji obejmuje odsetki naliczone według właściwej stopy ustalonej przez Komisję. Odsetki są płatne od dnia, w którym pomoc przyznana bezprawnie została udostępniona beneficjentowi do daty jej windykacji.

3.   Bez uszczerbku dla jakiegokolwiek orzeczenia Trybunału Sprawiedliwości Wspólnot Europejskich wydanego zgodnie z art. 185 Traktatu, windykacja zostaje przeprowadzona bezzwłocznie i zgodnie z procedurami przewidzianymi w prawie krajowym zainteresowanego państwa członkowskiego, pod warunkiem że przewidują one bezzwłoczne i skuteczne wykonanie decyzji Komisji. W tym celu oraz w wypadku postępowania przed sądami krajowymi, zainteresowane państwa członkowskie podejmują wszelkie konieczne kroki, jakie dostępne są w ich odpowiednich systemach prawnych, włącznie ze środkami tymczasowymi, bez uszczerbku dla prawa wspólnotowego.


12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/37


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.4974 — Gores Group/Sagem Communications)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 300/14)

1.

In data 30 novembre 2007, è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa Gores Group LLC («Gores Group», Stati Uniti) acquisisce, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio, il controllo dell'insieme dell'impresa Sagem Communications («Sagem», Francia) mediante acquisto di azioni o quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per il gruppo Gores: investimenti in private equity,

per Sagem: materiali per la comunicazione, con produzione di un'ampia gamma di apparecchiature destinate a utenti finali nel campo della comunicazione mobile (portatile) e a banda larga.

3.

A seguito di un esame preliminare, la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia, si riserva la decisione finale al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [(32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.4974 — Gores Group/Sagem Communications, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

B-1049 Bruxelles


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.

(2)  GU L 56 del 5.3.2005, pag. 32.


ALTRI ATTI

Commissione

12.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 300/38


Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

(2007/C 300/15)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio. Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

SCHEDA RIEPILOGATIVA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«PRESUNTO DO ALENTEJO» o «PALETA DO ALENTEJO»

N. CE: PT/PDO/005/0440/24.11.2004

DOP ( X ) IGP ( )

Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

1.   Servizio competente dello Stato membro:

Nome:

Gabinete de Planeamento e Politicas

Indirizzo:

Rua Padre António Vieira, n.o 1, 8o

P-1099-073 Lisboa

Tel.

(351) 213 81 93 00

Fax

(351) 213 87 66 35

E-mail:

gppaa@gppaa.min-agricultura.pt

2.   Associazione richiedente:

Nome:

ACPA — Associação de Criadores de Porco Alentejano

Indirizzo:

Rua Armação de Pêra, n.o 7

P-7670-259 Ourique

Tel.

(351) 286 51 80 30

Fax

(351) 286 51 80 37

E-mail:

acpaourique@mail.telepac.pt

Composizione:

Produttori/trasformatori ( X ) altro ( )

3.   Tipo di prodotto:

Classe 1.2: Prodotti a base di carne (riscaldati, affumicati, ecc.)

4.   Disciplinare:

[riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]

4.1.   Nome: «Presunto do Alentejo» o «Paleta do Alentejo»

4.2.   Descrizione: «Presuntos» o «paletas», ottenuti rispettivamente a partire dalle cosce e dalle spalle di suini di razza «alentejana» (ad eccezione dei riproduttori), secondo regole di allevamento ben precise, macellati fra i 12 e i 24 mesi di età, iscritti nel Livro Genealógico Português de SuínosSecção Raça Alentejana (registro genealogico portoghese dei suini — sezione razza «alentejana») e che sono sottoposti, secondo modalità particolari e ben definite, ad operazioni di salagione, post-salagione, essiccazione/maturazione, invecchiamento, taglio e condizionamento.

Il «presunto» è costituito dall'arto posteriore sezionato a livello della sinfisi ischio-pubica, la «paleta», invece, dall'arto anteriore del maiale. In questa descrizione delle basi anatomiche e muscolari del «presunto» e della «paleta» occorre tenere conto del fatto che le masse muscolari sono racchiuse in uno strato di grasso. Forma e aspetto esterno: taglio che va dall'allungato all'arrotondato, con cotenna esterna e con mantenimento dell'estremità podale (unghia). Il peso è superiore a 5 kg nel caso del «presunto» e superiore a 3,5 kg nel caso della «paleta». Al taglio, la fetta presenta un colore che va dal rosso-rosato al rosso scuro ed una superficie oleosa, brillante, eterogenea, marmorizzata e con infiltrazioni di grasso muscolare. La consistenza è morbida, poco fibrosa, tenera e succulenta. Il grasso ha un aspetto morbido, fluido e brillante, è di colore bianco perlaceo ed ha un sapore gradevole. Il gusto è dolce, poco salato, persistente, gradevole, a volte con un tocco lievemente piccante. L'aroma, gradevole, dolce, delicato, è di «montanheira».

4.3.   Zona geografica: La zona geografica di nascita, allevamento e ingrasso degli animali, di macellazione, sezionamento e ottenimento di cosce e zampe, di trasformazione in «presuntos» e «paletas», di taglio, affettatura e condizionamento, è naturalmente limitata alle aree di querceti («montado») e dalla presenza di aziende agricole che possono, quindi, praticare l'allevamento denominato «montanheira» e applicare le norme specifiche relative alla macellazione, al sezionamento e all'ottenimento di cosce e spalle di suini di razza «alentejana», nel rispetto delle competenze e conoscenze delle popolazioni che utilizzano metodi locali, leali e costanti di trasformazione, taglio e condizionamento.

La zona geografica comprende i seguenti comuni e località (freguesias): Abrantes, Alandroal, Alcácer do Sal (salvo la freguesia di Santa Maria do Castelo), Alcoutim, Aljezur (freguesias di Odeceixe, Bordeira, Rogil e Aljezur), Aljustrel, Almodôvar, Alter do Chão, Alvito, Arraiolos, Arronches, Avis, Barrancos, Beja, Borba, Campo Maior, Castelo Branco, Castelo de Vide, Castro Marim (freguesias di Odeleite e Azinhal), Castro Verde, Chamusca, Coruche, Crato, Cuba, Elvas (salvo la freguesia di Caia e S. Pedro), Estremoz, Évora, Ferreira do Alentejo, Fronteira, Gavião, Grândola (salvo la freguesia di Melides), Idanha-a-Nova, Lagos (freguesia di Bensafrim), Loulé (freguesias di Ameixial, Salir, Alte, Benafim e Querença), Marvão, Mértola, Monchique (freguesias di Monchique, Marmelete e Alferce), Monforte, Montemor-o-Novo, Mora, Moura, Mourão, Nisa, Odemira (salvo le freguesias di Vila Nova de Mil Fontes e S. Teotónio), Ourique, Penamacor, Ponte de Sôr, Portalegre, Portel, Redondo, Reguengos de Monsaraz, Sabugal, Santiago do Cacém (salvo la freguesia di Santo André), Sardoal, São Brás de Alportel, Serpa, Sines, Silves (freguesias di S. Marcos, S. Bartolomeu de Messines e Silves), Sousel, Tavira, (freguesia di Cachopo), Vendas Novas, Viana do Alentejo, Vidigueira, Vila Velha de Ródão e Vila Viçosa.

4.4.   Prova dell'origine: I suini di razza «alentejana» devono obbligatoriamente essere nati ed essere stati allevati in aziende zootecniche registrate e controllate. Alla nascita gli animali sono iscritti nel corrispondente registro. La macellazione, il sezionamento, la trasformazione, il taglio e il condizionamento possono essere effettuati unicamente in impianti riconosciuti allo scopo dall'ente di gestione, ubicati nelle zone geografiche sopra elencate e soggetti a controlli. L'autorizzazione è conferita soltanto dopo aver verificato le condizioni di produzione e di fabbricazione, segnatamente per quanto riguarda l'origine, il modo di ottenimento e le caratteristiche delle materie prime adoperate nonché le condizioni di trasformazione, taglio, affettatura, condizionamento e le caratteristiche del prodotto finale. Esistono disciplinari e norme di controllo che si applicano all'intera filiera produttiva e a tutti gli operatori che vi prendono parte.

Esiste anche un sistema completo di tracciabilità, messo in atto dagli stessi produttori, che permette di seguire l'intero circuito produttivo, dalla materia prima al prodotto finito (sistema cosiddetto «da Mesa ao Montado» — dalla tavola al querceto) e di risalire, a partire dal numero del marchio di certificazione apposto sui pezzi interi o sulle confezioni degli affettati, fino al numero di identificazione degli animali.

Al termine del processo di produzione, potranno recare il marchio di certificazione, il logotipo e il nome «Presunto do Alentejo — DOP» o «Paleta do Alentejo — DOP» i prodotti che rispondono all'insieme dei requisiti previsti dal disciplinare e che sono stati sottoposti a verifiche appropriate e documentate, ovvero controlli, test di laboratorio ed esame da parte di un panel di assaggiatori.

4.5.   Metodo di ottenimento: I suini di razza «alentejana» sono allevati secondo sistemi di produzione estensivi o semi-estensivi consistenti principalmente in un regime di allevamento all'aria aperta, in zone boschive con un minimo di 40 lecci/querce da sughero per ettaro ed una densità massima di un maiale per ettaro di «montado». L'alimentazione degli animali avviene per lo più in campo aperto, in regime estensivo, e si compone di resti e sottoprodotti di cereali, erbe, leguminose (piselli e vecce, ad esempio) nonché di piccoli mammiferi ma anche di uccelli, uova, rettili, molluschi, lombrichi, ecc., come è tipico degli animali onnivori. In situazioni di penuria alimentare nei campi, e soltanto in questi casi, può essere somministrato agli animali un supplemento proveniente dall'esterno della regione, la cui composizione è adattata e che non può rappresentare più del 30 % del loro regime alimentare. Gli animali passano sempre attraverso la fase di ingrasso. Si tratta di un periodo variabile da 60 a 90 giorni di alimentazione in regime di pascolo (con ghiande ed altri alimenti del «montado»); gli animali devono obbligatoriamente ingrassare di almeno 3 arrobe (45 chili) grazie a questa alimentazione. I maiali sono macellati ad un'età compresa fra i 12 e i 24 mesi e sono accettate soltanto le carcasse il cui peso minimo è di 90 kg. Le cosce e le spalle (fresche) sono contrassegnate individualmente mediante l'apposizione di un cartellino numerato. Questi pezzi debbono pesare come minimo 7,5 kg e 5 kg rispettivamente per i «presuntos» e per le «paletas» e conservare l'estremità podale. In funzione del peso delle cosce e delle spalle, si può autorizzare la riduzione dello strato di grasso subcutaneo. Il processo di trasformazione delle cosce e delle zampe, basato su metodi locali, leali e costanti, fondati sulle conoscenze e competenze delle popolazioni locali, passa attraverso varie tappe chiaramente identificate: taglio, salagione, lavaggio, postsalagione (asciugatura), essiccazione/maturazione e invecchiamento. È durante questo processo che i «presuntos» e le «paletas» acquistano lentamente e progressivamente l'aspetto, il colore, l'aroma e la consistenza che ne fanno dei prodotti davvero speciali e unici.

I «presuntos» e le «paletas do Alentejo» possono essere commercializzati interi, in pezzi o a fette, con o senza osso. Il taglio e/o l'affettatura dei pezzi nonché il disossamento possono essere effettuati soltanto negli impianti ubicati nella zona geografica delimitata di produzione, visto che queste operazioni si fondano su conoscenze e competenze specifiche che tengono conto del formato particolare di ogni singolo pezzo nonché della delicatezza degli aromi e della complessità dei sapori. La selezione di ciascun pezzo per il taglio e l'affettatura è preceduta dalla scelta, effettuata da specialisti della regione, i quali ne determinano il punto ottimale di maturazione, e costituisce l'oggetto di un test organolettico a cura di un assaggiatore esperto e formato in materia. Egli procederà, servendosi di strumenti appropriati, ad un'analisi sensoriale approfondita del prodotto e decide se inviarlo o meno al taglio. Affinché ogni pezzo produca un elevato rendimento economico, il taglio può essere effettuato soltanto da specialisti altamente formati, in grado di procedere a tagli eccellenti, tali da sfruttare integralmente i muscoli dei singoli pezzi in modo da ottenere fette estremamente sottili che consentono di potenziare tutto il valore organolettico del prodotto. Il grasso di questi pezzi — caratterizzato fra le altre cose da un sapore, un aroma, un colore ed una brillantezza del tutto particolari — si deteriora facilmente se è esposto all'aria oppure a temperature elevate. Questa somma di elementi fa sì che le operazioni descritte debbano avere luogo in stabilimenti adeguati, sia dal punto di vista microbiologico sia dal punto di vista della temperatura e dell'umidità, in modo che il prodotto mantenga inalterata la delicatezza del suo sapore e possa essere immediatamente confezionato onde evitare un'eccessiva esposizione all'aria. Occorre aggiungere poi che queste operazioni sono accompagnate da test organolettici effettuati, ancora una volta, da personale appositamente formato.

L'obiettivo di queste misure è garantire la tracciabilità completa del prodotto senza snaturarlo — soprattutto per quanto riguarda le sue peculiarità sensoriali — allo scopo di non ingannare il consumatore bensì di offrirgli un prodotto frutto di metodi genuini e preparato nella sua regione di origine e permettere, al tempo stesso, il controllo dell'intero circuito produttivo.

4.6.   Legame: I «presuntos» e le «paletas do Alentejo» sono prodotti in una regione caratterizzata da suoli poveri e da un clima particolarmente caldo e secco d'estate e freddo e secco d'inverno. L'unica flora che vi resiste e da cui si può trarre un vantaggio economico è il querceto («montado») di sugheri/lecci e la vegetazione del sottobosco. Il maiale di razza «alentejana» è l'animale che meglio si adatta a queste condizioni naturali poiché è possibile allevarlo all'aperto ed alimentarlo principalmente con prodotti naturali del «montado» (segnatamente erbe, ghiande, cereali e leguminose, piccoli animali), nell'ambito di un sistema specifico denominato «montanheira».

Tale tipo di allevamento e di alimentazione conferisce alla carne di questo maiale particolari caratteristiche qualitative sia dal punto di vista dei muscoli che del grasso.

La situazione climatica dianzi descritta ha determinato anche lo sviluppo di conoscenze che permettono un'essiccazione naturale dei pezzi ottenuti in seguito al sezionamento del maiale, senza ricorrere ad affumicatura o ad altri fattori esterni, eccezion fatta per la semplice aggiunta di sale.

Si ottengono così «presuntos» e «paletas» dalla forma tipica e con il mantenimento dell'estremità podale, la cui unghia nera contraddistingue immediatamente il maiale di razza «alentejana». Fra le caratteristiche organolettiche specifiche spiccano il muscolo dall'aspetto marmorizzato, il colore e la morbidezza del grasso, la consistenza, l'aroma e il sapore tipici dei prodotti ottenuti a partire da maiali dell'Alentejo (purché allevati secondo il metodo denominato «montanheira») e dall'essiccazione dei pezzi nelle condizioni naturali esistenti nella regione descritta.

Il legame tra il prodotto e la regione si basa altresì sugli elementi elencati in appresso.

Fattori storici: i primi riferimenti all'esistenza di maiali nell'Alentejo risalgono a vari secoli a.c.; si hanno infatti prove sia dell'esistenza del maiale che dei prodotti da esso derivati durante l'occupazione romana e quella araba. Già Catone raccomandava il prosciutto dell'Alentejo, fabbricato ai confini dell'Occidente, in prossimità del mare. Durante le fasi di riconquista cristiana della penisola, vi sono scritti che testimoniano le liti fra agricoltori relative ai danni provocati dai maiali ai terreni coltivati ed ai benefici che la qualità delle carni e dei prodotti derivati da questi maiali apportava all'alimentazione. Alla fine del secolo XIX e all'inizio del secolo XX l'allevamento suino si impone nell'Alentejo come uno dei settori zootecnici più importanti sul piano economico e permette alla regione e alla sua popolazione di garantire la propria sostenibilità.

Fattori umani: il consumo dei prodotti in questione, che non sono mai cotti, fa parte di tradizioni particolari. Anticamente, i «presuntos» e le «paletas do Alentejo» erano riservati ad occasioni festive o per regali di prestigio.

4.7.   Organismo di controllo:

Nome:

Agricert — Certificação de Produtos Alimentares, Lda

Indirizzo:

Av. de Badajoz, n.o 3

P-7350-903 Elvas

Tel.

(351) 268 62 50 26

Fax

(351) 268 62 65 46

E-mail:

agricert@agricert.pt

L'Agricert è stata riconosciuta conforme ai requisiti della norma 45011:2001.

4.8.   Etichettatura: Sull'etichetta figura obbligatoriamente la dicitura: «Presunto do Alentejo — DOP» o «Paleta do Alentejo — DOP» e il rispettivo logotipo comunitario. Sull'etichetta figura anche il marchio di certificazione che deve obbligatoriamente riportare il nome del prodotto e la rispettiva menzione, il nome dell'organismo di controllo e il n. di serie (codice numerico o alfanumerico che consente la tracciabilità del prodotto). Sulla cotenna del «Presunto do Alentejo» e della «Paleta do Alentejo» è impresso il marchio a fuoco rappresentato in appresso: