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ISSN 1725-2466 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
50o anno |
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Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
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II Comunicazioni |
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COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Commissione |
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2007/C 249/01 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4737 — Sabic/GE Plastics) ( 1 ) |
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2007/C 249/02 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4744 — Ineos/Borealis) ( 1 ) |
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2007/C 249/03 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4623 — Vinci Construction/Solétanche) ( 1 ) |
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2007/C 249/04 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4798 — BP/Associated British Foods/JV) ( 1 ) |
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2007/C 249/05 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.4785 — Russian Machines/Magna) ( 1 ) |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA |
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Consiglio |
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2007/C 249/06 |
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2007/C 249/07 |
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Commissione |
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2007/C 249/08 |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI |
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2007/C 249/09 |
Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese ( 1 ) |
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2007/C 249/10 |
Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese ( 1 ) |
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V Avvisi |
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PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA |
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Commissione |
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2007/C 249/11 |
Aiuto di Stato — Francia — Aiuto di Stato C 38/07 (ex NN 45/07) — Aiuto a favore di Arbel Fauvet Rail — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 ) |
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2007/C 249/12 |
Aiuto di Stato — Romania — Aiuto di Stato C 41/07 (ex NN 49/07) — Privatizzazione di Tractorul — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 ) |
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ALTRI ATTI |
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Commissione |
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2007/C 249/13 |
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2007/C 249/14 |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
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IT |
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II Comunicazioni
COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/1 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso COMP/M.4737 — Sabic/GE Plastics)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/01)
Il 2 agosto 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
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— |
sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore, |
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— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4737. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu). |
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/1 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso COMP/M.4744 — Ineos/Borealis)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/02)
Il 24 agosto 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
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— |
sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore, |
|
— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4744. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu). |
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/2 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso COMP/M.4623 — Vinci Construction/Solétanche)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/03)
Il 24 luglio 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua francese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
|
— |
sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore, |
|
— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4623. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu). |
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/2 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso COMP/M.4798 — BP/Associated British Foods/JV)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/04)
Il 30 agosto 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
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— |
sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore, |
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— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4798. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu). |
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/3 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso COMP/M.4785 — Russian Machines/Magna)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/05)
Il 30 agosto 2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
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— |
sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore, |
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— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32007M4785. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu). |
IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
Consiglio
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/4 |
Estratto delle nomine effettuate dal Consiglio
(mesi di luglio, agosto e settembre 2007) (settore sociale)
(2007/C 249/06)
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Comitato |
Scadenza del mandato |
Pubblicazione nella GU |
Persona sostituita |
Dimissioni/ Nomine |
Membro/ Titolare/ Supplente |
Categoria |
Paese |
Persona nominata |
Appartenenza |
Data della decisione del Consiglio |
|
Comitato consultivo per la libera circolazione dei lavoratori |
13.9.2008 |
Sig. J.J. VERBOOM |
Dimissioni |
Titolare |
Governo |
Paesi Bassi |
Sig.ra C.W. Olde OLTHOF |
Ministerie van Sociale Zaken en Werkgelegenheid |
13.7.2007 |
|
|
Comitato consultivo per la libera circolazione dei lavoratori |
13.9.2008 |
Sig.ra Anna HUDZIECZEK |
Dimissioni |
Titolare |
Governo |
Regno Unito |
Sig. Peter BODE |
Department for Work and Pensions |
26.9.2007 |
|
|
Comitato consultivo per la sicurezza sociale dei lavoratori migranti |
21.3.2009 |
Sig.ra Inge RASMUSSEN |
Dimissioni |
Titolare |
Governo |
Danimarca |
Sig.ra Eva PEDERSEN |
Ministry of Social Affairs |
18.9.2007 |
|
|
Comitato consultivo per la sicurezza sociale dei lavoratori migranti |
21.3.2009 |
Sig.ra Eva PEDERSEN |
Dimissioni |
Supplente |
Governo |
Danimarca |
Sig. Michael HARBO PAULSEN |
Ministry of Social Affairs |
18.9.2007 |
|
|
Comitato consultivo per la sicurezza sociale dei lavoratori migranti |
21.3.2009 |
Sig. Károly G. TÓTH DEN BERG |
Dimissioni |
Titolare |
Datori di lavoro |
Ungheria |
Sig.ra Eszter ALMÁSSY |
National Association of Strategic and Public Utility Companies |
26.9.2007 |
|
|
Comitato consultivo per la sicurezza sociale dei lavoratori migranti |
21.3.2009 |
Sig. C.J. VAN DEN BERG |
Dimissioni |
Titolare |
Governo |
Paesi Bassi |
Sig.ra H. ZUNDERMAN |
Ministerie van Sociale Zaken en Werkgelegenheid |
26.9.2007 |
|
|
Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro |
28.2.2010 |
Sig. Eric JANNERFELDT |
Dimissioni |
Titolare |
Datori di lavoro |
Svezia |
Sig.ra Bodil MELLBLOM |
Metallgruppen |
26.9.2007 |
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/6 |
DECISIONE DEL CONSIGLIO
del 15 ottobre 2007
recante nomina dei membri titolari e supplenti italiani del Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro
(2007/C 249/07)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 202,
vista la decisione del Consiglio, del 22 luglio 2003, che istituisce un Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro (1), segnatamente l'articolo 3,
visto l'elenco di candidature presentate al Consiglio dai governi degli Stati membri,
considerando quanto segue:
|
(1) |
Con decisione del 27 febbraio 2007 (2) il Consiglio ha nominato i membri titolari e supplenti del Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro per il periodo che va dal 1o marzo 2007 al 28 febbraio 2010, tranne i membri titolari e supplenti italiani. |
|
(2) |
Il governo italiano ha presentato le candidature per i seggi da attribuire, |
DECIDE:
Articolo unico
Sono nominati membri titolari e supplenti del Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro per il periodo che scade il 28 febbraio 2010:
I. RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO
|
Titolare |
Supplenti |
|
Sig.ra Lea BATTISTONI |
Sig. Lorenzo FANTINI Sig. Mario ALVINO |
II. RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI
|
Titolare |
Supplenti |
|
Sig. Diego ALHAIQUE |
Sig.ra Cinzia FRASCHERI Sig.ra Gabriella GALLI |
III. RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI DATORI DI LAVORO
|
Titolare |
Supplenti |
|
Sig. Luigi CASANO |
Sig. Walter REGIS Sig. Giorgio RUSSOMANNO |
Fatto a Lussemburgo, addì 15 ottobre 2007.
Per il Consiglio
Il presidente
L. AMADO
(1) GU C 218 del 13.9.2003, pag. 1.
(2) GU L 64 del 2.3.2007, pag. 30.
Commissione
|
24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/7 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
23 ottobre 2007
(2007/C 249/08)
1 euro=
|
|
Moneta |
Tasso di cambio |
|
USD |
dollari USA |
1,4254 |
|
JPY |
yen giapponesi |
163,50 |
|
DKK |
corone danesi |
7,4548 |
|
GBP |
sterline inglesi |
0,69575 |
|
SEK |
corone svedesi |
9,1900 |
|
CHF |
franchi svizzeri |
1,6707 |
|
ISK |
corone islandesi |
86,20 |
|
NOK |
corone norvegesi |
7,6900 |
|
BGN |
lev bulgari |
1,9558 |
|
CYP |
sterline cipriote |
0,5842 |
|
CZK |
corone ceche |
27,182 |
|
EEK |
corone estoni |
15,6466 |
|
HUF |
fiorini ungheresi |
251,66 |
|
LTL |
litas lituani |
3,4528 |
|
LVL |
lats lettoni |
0,7018 |
|
MTL |
lire maltesi |
0,4293 |
|
PLN |
zloty polacchi |
3,6568 |
|
RON |
leu rumeni |
3,3698 |
|
SKK |
corone slovacche |
33,553 |
|
TRY |
lire turche |
1,7279 |
|
AUD |
dollari australiani |
1,5948 |
|
CAD |
dollari canadesi |
1,3734 |
|
HKD |
dollari di Hong Kong |
11,0482 |
|
NZD |
dollari neozelandesi |
1,8909 |
|
SGD |
dollari di Singapore |
2,0886 |
|
KRW |
won sudcoreani |
1 308,94 |
|
ZAR |
rand sudafricani |
9,6110 |
|
CNY |
renminbi Yuan cinese |
10,6972 |
|
HRK |
kuna croata |
7,3399 |
|
IDR |
rupia indonesiana |
13 028,16 |
|
MYR |
ringgit malese |
4,8079 |
|
PHP |
peso filippino |
62,860 |
|
RUB |
rublo russo |
35,4450 |
|
THB |
baht thailandese |
44,880 |
Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI
|
24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/8 |
Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/09)
|
Numero dell'aiuto |
XS 194/07 |
||||
|
Stato membro |
Spagna |
||||
|
Regione |
Galicia |
||||
|
Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve un aiuto singolo |
IN016: Ayudas financieras a la inversión de las pymes |
||||
|
Base giuridica |
Resolución de 21 de mayo de 2007 (DOG no 101, de 28 de mayo de 2007) por la que se da publicidad al convenio de apoyo financiero a las inversiones de las pequeñas y medianas empresas de Galicia financiadas por el Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape), el Instituto de Crédito Oficial (ICO) y las entidades financieras |
||||
|
Spesa annua prevista per il regime o importo complessivo dell'aiuto singolo concesso all'impresa |
Regime di aiuti |
Importo totale annuo |
|||
|
2007 |
696 000 EUR |
||||
|
2008 |
1 137 000 EUR |
||||
|
Credito garantito |
— |
||||
|
Aiuti singoli |
Importo complessivo dell'aiuto |
— |
|||
|
Credito garantito |
— |
||||
|
Intensità massima di aiuto |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
Sì |
|||
|
Data di applicazione |
29.5.2007 |
||||
|
Durata del regime o dell'aiuto singolo concesso |
Fino al 31.12.2013 |
||||
|
Obiettivo dell'aiuto |
Aiuto alle PMI |
Sì |
|||
|
Settori economici interessati |
Tutti i settori ammissibili ad aiuti alle PMI |
Sì (internazionalizzazione e imprenditori) |
|||
|
Aiuti limitati a settori specifici |
Sì (ICO-PMI e crescita) |
||||
|
Altri settori industriali |
Sì |
||||
|
Altri servizi |
Sì |
||||
|
Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo è competente il direttore generale dell'Igape |
||||
|
|||||
|
Concessione di aiuti singoli di importo elevato |
Conformemente all'articolo 6 del regolamento |
Sì |
|||
|
Numero dell'aiuto |
XS 195/07 |
||||
|
Stato membro |
Spagna |
||||
|
Regione |
Galicia |
||||
|
Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve un aiuto singolo |
IG103: Proyectos de inversión tecnológica de las pymes entre 100 000 y 600 000 EUR de gastos subvencionables |
||||
|
Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda. Resolución de 28 de mayo de 2007 (DOG no 107, de 5 de junio) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
||||
|
Spesa annua prevista per il regime o importo complessivo dell'aiuto singolo concesso all'impresa |
Regime di aiuti |
Importo totale annuo |
|||
|
2007 |
1 500 000 EUR |
||||
|
2008 |
3 000 000 EUR |
||||
|
2009 |
800 000 EUR |
||||
|
Credito garantito |
— |
||||
|
Aiuti singoli |
Importo complessivo dell'aiuto |
— |
|||
|
Credito garantito |
— |
||||
|
Intensità massima di aiuto |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
Sì |
|||
|
Data di applicazione |
3.9.2007 |
||||
|
Durata del regime o dell'aiuto singolo concesso |
Fino al 31.12.2013 |
||||
|
Obiettivo dell'aiuto |
Aiuto alle PMI |
Sì |
|||
|
Settori economici interessati |
Aiuto limitato a settori specifici |
Sì |
|||
|
Altri settori industriali |
Sì |
||||
|
Trasporti |
Sì |
||||
|
Altri servizi |
Sì |
||||
|
Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
||||
|
|||||
|
Concessione di aiuti singoli di importo elevato |
Conformemente all'articolo 6 del regolamento |
Sì |
|||
|
Numero dell'aiuto |
XS 196/07 |
||||
|
Stato membro |
Spagna |
||||
|
Regione |
Galicia |
||||
|
Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve un aiuto singolo |
IG104: Proyectos dirigidos a mejorar la organización de las pymes mediante la consultoría de proceso e implantación de herramientas de gestión y cuadros de mando con un gasto subvencionable superior a 30 000 EUR y hasta 200 000 EUR |
||||
|
Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda. Resolución de 28 de mayo de 2007 (DOG no 107, de 5 de junio) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
||||
|
Spesa annua prevista per il regime o importo complessivo dell'aiuto singolo concesso all'impresa |
Regime di aiuti |
Importo annuo complessivo |
|||
|
2007 |
1 000 000 EUR |
||||
|
2008 |
1 500 000 EUR |
||||
|
Credito garantito |
— |
||||
|
Aiuti singoli |
Importo complessivo dell'aiuto |
— |
|||
|
Credito garantito |
— |
||||
|
Intensità massima di aiuto |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
Sì |
|||
|
Data di applicazione |
3.9.2007 |
||||
|
Durata del regime o dell'aiuto singolo concesso |
Fino al 31.12.2013 |
||||
|
Obiettivo dell'aiuto |
Aiuto alle PMI |
Sì |
|||
|
Settori economici interessati |
Tutti i settori in cui è ammissibile l'aiuto alle PMI |
Sì (salvo la coltivazione, l'estrazione o il commercio all'ingrosso di prodotti agricoli, allevamento e pesca) |
|||
|
Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
||||
|
|||||
|
Concessione di aiuti singoli di importo elevato |
Conformemente all'articolo 6 del regolamento |
Sì |
|||
|
Numero dell'aiuto |
XS 198/07 |
||||
|
Stato membro |
Spagna |
||||
|
Regione |
Galicia |
||||
|
Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve un aiuto singolo |
IG108: Ayudas a proyectos de diagnosis, elaboración de estudios e implantación de medidas |
||||
|
Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda. Resolución de 10 de abril de 2007 (DOG no 74, de 17 de abril) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
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Spesa annua prevista per il regime o importo complessivo dell'aiuto singolo concesso all'impresa |
Regime di aiuti |
Importo annuo complessivo |
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2007 |
200 000 EUR |
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Credito garantito |
— |
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Aiuti singoli |
Importo complessivo dell'aiuto |
— |
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Credito garantito |
— |
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Intensità massima di aiuto |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
Sì |
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Data di applicazione |
1.6.2007 |
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Durata del regime o dell'aiuto singolo concesso |
Fino al 31.12.2013 |
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Obiettivo dell'aiuto |
Aiuto alle PMI |
Sì |
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Settori economici interessati |
Tutti i settori in cui è ammissibile l'aiuto alle PMI |
Sì (eccetto la produzione, trasformazione o commercializzazione dei prodotti dell'allegato I del trattato CE) |
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Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
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Concessione di aiuti singoli di importo elevato |
Conformemente all'articolo 6 del regolamento |
Sì |
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Numero dell'aiuto |
XS 199/07 |
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Stato membro |
Spagna |
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Regione |
Galicia |
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Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve aiuti singoli |
IG109: Proyectos de diseño |
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Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda. Resolución de 10 de abril de 2007 (DOG no 74, de 17 de abril) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
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Tipo di misura |
Regime |
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Dotazione di bilancio |
Spesa annua prevista: 0,2 Mio EUR; importo totale dell'aiuto previsto: — |
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Intensità massima di aiuti |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
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Data di applicazione |
1.6.2007 |
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Durata |
31.12.2013 |
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|
Obiettivo |
PMI |
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Settore economico |
Tutti i settori in cui è ammissibile l'aiuto alle PMI (eccetto la produzione, trasformazione o commercializzazione dei prodotti dell'allegato I del trattato CE) |
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Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/13 |
Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/10)
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Numero dell'aiuto |
XS 200/07 |
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|
Stato membro |
Spagna |
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Regione |
Galicia |
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Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve aiuti singoli |
IG113: Proyectos tractores de empresas desarrolladoras de software en código abierto |
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Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda Resolución de 10 de abril de 2007 (DOG no 74, de 17 de abril) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
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|
Tipo di misura |
Regime |
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Dotazione di bilancio |
Spesa annua prevista: 0,5 Mio EUR; importo totale dell'aiuto previsto: — |
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Intensità massima di aiuti |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
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|
Data di applicazione |
1.6.2007 |
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|
Durata |
31.12.2013 |
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|
Obiettivo |
PMI |
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Settore economico |
Tutti i settori in cui è ammissibile l'aiuto alle PMI (eccetto la produzione, trasformazione o commercializzazione dei prodotti dell'allegato 1 del trattato CE) |
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|
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
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Numero dell'aiuto |
XS 201/07 |
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|
Stato membro |
Spagna |
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|
Regione |
Galicia |
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Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve aiuti singoli |
IG115: Proyectos de servicios mancomunados |
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Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda Resolución de 10 de abril de 2007 (DOG no 74, de 17 de abril) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
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|
Tipo di misura |
Regime |
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Dotazione di bilancio |
Spesa annua prevista: 0,5 Mio EUR; importo totale dell'aiuto previsto: — |
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Intensità massima di aiuti |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
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Data di applicazione |
1.8.2007 |
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Durata |
31.12.2013 |
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Obiettivo |
PMI |
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Settore economico |
Tutti i settori in cui è ammissibile l'aiuto alle PMI |
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|
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
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Numero dell'aiuto |
XS 202/07 |
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|
Stato membro |
Spagna |
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|
Regione |
Galicia |
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Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve aiuti singoli |
IG116: Proyectos de benchmarking empresarial |
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Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda Resolución de 10 de abril de 2007 (DOG no 74, de 17 de abril) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
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Tipo di misura |
Regime |
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Dotazione di bilancio |
Spesa annua prevista: 0,7 Mio EUR; importo totale dell'aiuto previsto: — |
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Intensità massima di aiuti |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
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Data di applicazione |
1.6.2007 |
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|
Durata |
31.12.2013 |
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Obiettivo |
PMI |
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Settore economico |
Tutti i settori in cui è ammissibile l'aiuto alle PMI |
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Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
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Numero dell'aiuto |
XS 203/07 |
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Stato membro |
Spagna |
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Regione |
Galicia |
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Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve aiuti singoli |
IG117: Proyectos de especialización profesional |
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Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda Resolución de 10 de abril de 2007 (DOG no 74, de 17 de abril) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
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Tipo di misura |
Regime |
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Dotazione di bilancio |
Spesa annua prevista: 0,7 Mio EUR; importo totale dell'aiuto previsto: — |
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Intensità massima di aiuti |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
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Data di applicazione |
1.6.2007 |
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Durata |
31.12.2013 |
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Obiettivo |
PMI |
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Settore economico |
Tutti i settori in cui è ammissibile l'aiuto alle PMI |
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Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
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Numero dell'aiuto |
XS 204/07 |
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Stato membro |
Spagna |
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Regione |
Galicia |
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Titolo del regime di aiuti o nome dell'impresa che riceve aiuti singoli |
IG118: Proyectos tutelados de intercambio de experiencia para la generación de proyectos de innovación cooperativos |
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Base giuridica |
Resolución de 9 de marzo de 2007 (DOG no 59, de 23 de marzo) por la que se da publicidad al acuerdo del Consejo de Dirección del Instituto Gallego de Promoción Económica (Igape) que aprueba las bases reguladoras de los incentivos económicos del Igape y se procede a la convocatoria de determinadas líneas de ayuda Resolución de 10 de abril de 2007 (DOG no 74, de 17 de abril) por la que se procede a la convocatoria de esta línea de ayudas |
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|
Tipo di misura |
Regime |
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Dotazione di bilancio |
Spesa annua prevista: 0,3 Mio EUR; importo totale dell'aiuto previsto: — |
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|
Intensità massima di aiuti |
Conformemente all'articolo 4, paragrafi da 2 a 6, e all'articolo 5 del regolamento |
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|
Data di applicazione |
1.6.2007 |
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|
Durata |
31.12.2013 |
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|
Obiettivo |
PMI |
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Settore economico |
Tutti i settori in cui è ammissibile l'aiuto alle PMI |
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|
Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto |
Per la concessione di sovvenzioni di importo pari o inferiore a 3 000 000 EUR è competente il direttore generale dell'Igape e per le sovvenzioni superiori a 3 000 000 EUR il presidente dell'Igape |
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|
V Avvisi
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Commissione
|
24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/17 |
AIUTO DI STATO — FRANCIA
Aiuto di Stato C 38/07 (ex NN 45/07) — Aiuto a favore di Arbel Fauvet Rail
Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/11)
Con lettera del 12 settembre 2007, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Francia la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione alla misura sopra citata.
La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito alla misura riguardo alla quale viene avviato il procedimento entro un mese dalla data della presente pubblicazione, inviandole al seguente indirizzo:
|
Commissione europea |
|
Direzione generale della Concorrenza |
|
Protocollo Aiuti di Stato |
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B-1049 Bruxelles/Brussel |
|
Fax (32-2) 296 12 42 |
Dette osservazioni saranno comunicate alla Francia. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.
TESTO DELLA SINTESI
Il presente procedimento riguarda un aiuto di Stato non notificato cui la Francia ha dato esecuzione a favore di Arbel Fauvet Rail («AFR»), un costruttore di materiale rotabile ferroviario situato a Douai (Francia). AFR versa da parecchi anni in una difficile situazione finanziaria.
Il 4 luglio 2005 la regione Nord-Pas-de-Calais e la Communauté d'agglomération du Douaisis hanno concesso congiuntamente all'AFR un anticipo rimborsabile di 2 Mio EUR, a un tasso di interesse annuo del 4,08 % e rimborsabile in tre anni in rate semestrali a partire dal 1o gennaio 2006. La società non ha fornito nessuna garanzia per il rimborso di questi anticipi.
La Commissione ritiene che, al momento della concessione degli anticipi, AFR fosse un'impresa in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà. Ritiene altresì che AFR non sarebbe stata in grado di procurarsi dei finanziamenti a condizioni altrettanto favorevoli sul mercato del credito privato e che, di conseguenza, gli anticipi rimborsabili concessi all'azienda costituiscano aiuti di Stato.
La Commissione dubita che questi aiuti siano compatibili con il mercato comune, alla luce tra l'altro degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione. La Commissione osserva, in particolare, che la Francia non ha presentato un piano di ristrutturazione e che la società AFR non sembra aver preso alcuna misura compensativa destinata ad attenuare gli effetti degli aiuti. Dal momento che gli anticipi sono stati concessi per un periodo superiore a sei mesi, non sono compatibili neppure a titolo di aiuti al salvataggio.
Conformemente all'articolo 14 del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, gli aiuti di Stato concessi illegalmente possono formare oggetto di recupero presso il beneficiario.
TESTO DELLA LETTERA
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«(1) |
Par la présente, la Commission a l'honneur d'informer la France qu'après avoir examiné les informations fournies par vos autorités sur la mesure citée en objet, elle a décidé d'ouvrir la procédure prévue à l'article 88, paragraphe 2, du traité CE. |
1. PROCÉDURE
|
(2) |
Comme suite à une plainte, la Commission a sollicité des informations sur la mesure citée en objet par des courriers en date des 3 mars 2006, 8 juin 2006, 27 novembre 2006 et 4 mai 2007. Les autorités françaises y ont répondu par communications en date respectivement des 28 janvier 2006, 25 octobre 2006, 30 janvier 2007 et 6 juin 2007. |
2. LE BÉNÉFICIAIRE
|
(3) |
La société Arbel Fauvet Rail (“AFR”) est un constructeur ferroviaire spécialisé dans les wagons de marchandises et les conteneurs-citernes. AFR est un des producteurs les plus importants sur le marché européen du matériel roulant ferroviaire. La société est implantée à Douai (Nord) et emploie actuellement environ 265 personnes. |
|
(4) |
En 2005, AFR était détenue à 100 % par la société Arbel SA (1). AFR employait alors environ 330 personnes. |
|
(5) |
L'exploitation de AFR a été déficitaire pendant plusieurs années. Les difficultés économiques de la société se sont accentuées à partir de 2001. Cette tendance n'a fait que se renforcer entre 2002 et 2005. Le tableau suivant reprend quelques indicateurs-clef de la performance d'AFR dans la période qui précédait l'octroi de l'aide en objet:
|
3. LA MESURE DE SOUTIEN À AFR
|
(6) |
Le 4 juillet 2005, la Région Nord-Pas-de-Calais et la Communauté d'agglomération du Douaisis ont accordé à AFR une avance remboursable conjointe de 1 million EUR chacune, soit au total 2 million EUR. |
|
(7) |
Selon les informations fournies par les autorités françaises, les termes des avances étaient les suivants:
|
4. APPRÉCIATION DE LA MESURE DE SOUTIEN AU REGARD DE L'ARTICLE 87 DU TRAITÉ CE
4.1. Existence d'aide d'État
|
(8) |
L'article 87, paragraphe 1, du traité CE dispose que, sauf dérogations prévues par le même traité, sont incompatibles avec le marché commun, dans la mesure où elles affectent les échanges entre États membres, les aides accordées par les États ou au moyen de ressources d'État qui faussent ou qui menacent de fausser la concurrence en favorisant certaines entreprises ou certaines productions. |
|
(9) |
En ce qui concerne les avances remboursables en cause, la Commission relève ce qui suit: |
|
(10) |
L'article 87 du traité CE ne vise pas uniquement les aides apportées par les gouvernements nationaux des États membres mais aussi les aides émanant de collectivités territoriales, telles que la Région Nord-Pas-de-Calais ou les communes de la Communauté d'agglomération du Douaisis. Les fonds de ces collectivités constituent des ressources d'État et leurs décisions d'accorder les avances en cause à AFR sont imputables à l'État. |
|
(11) |
Les avances ont été octroyées alors que AFR se trouvait dans une situation financière précaire. La Commission relève que les avances ont été accordées sans aucune sûreté garantissant leur remboursement, alors que les taux d'intérêt appliqués sont réputés correspondre au taux applicable à des emprunts “assortis de sûretés normales” (2). Il apparaît exclu que AFR aurait été en mesure d'obtenir des fonds à des conditions aussi avantageuses sur le marché du crédit, compte tenu de sa situation financière. Les avances en cause lui ont donc apporté un avantage certain. |
|
(12) |
Les avances favorisent AFR par rapport à d'autres entreprises en situation comparable dans la mesure où elles lui sont spécialement et exclusivement destinées. |
|
(13) |
Le secteur de la construction de matériel ferroviaire roulant est caractérisé par la présence de plusieurs opérateurs européens et d'échanges intra-communautaires. L'avantage accordé à AFR est donc susceptible de fausser la concurrence et les échanges. |
|
(14) |
Au vu de ce qui précède, la Commission estime que les avances remboursables accordées à AFR constituent des aides d'État au sens de l'article 87, paragraphe 1, du traité CE. |
|
(15) |
La Commission estime que dans le cas d'aides octroyées sous la forme de crédits à des entreprises en difficultés, l'élément d'aide est constitué par la différence entre l'intérêt effectivement appliqué et l'intérêt auquel l'entreprise bénéficiaire aurait pu obtenir le même crédit sur le marché privé, cet élément pouvant représenter jusqu'à 100 % du montant du crédit (3). |
4.2. Compatibilité de l'aide avec le marché commun
|
(16) |
Au vu de la situation économique de AFR au moment de l'octroi de l'aide telle qu'elle ressort du point 5 ci-dessus (exploitation déficitaire sur une série d'années, capital propre négatif, chiffre d'affaire en baisse), la Commission estime à ce stade que, au moment de l'octroi des avances remboursables, AFR était une entreprise en difficulté au sens de lignes directrices communautaires concernant les aides d'État au sauvetage et à la restructuration d'entreprises en difficulté (“les lignes directrices”) (4). |
|
(17) |
Il est vrai que AFR, en 2005, faisait partie d'un groupe contrôlé par le holding Arbel SA. Outre son pôle ferroviaire (composé d'AFR et de Lormafer), le groupe comprenait un pôle “bâtiment” regroupant des entreprises spécialisées dans la construction de fenêtres pour l'industrie du bâtiment. Il est apparaît néanmoins des informations fournies par les autorités françaises que les difficultés rencontrées par AFR lui étaient spécifiques au sein du groupe, son activité n'ayant aucun lien avec le pôle “bâtiment”. De plus, la Commission relève que les difficultés d'AFR semblent avoir été trop importantes pour être résolues par le groupe, vu les résultats médiocres de ce dernier. A ce stade, il semble donc à la Commission que les dispositions du point 13 des lignes directrices ne fassent pas obstacle à ce qu'AFR soit considérée comme éligible aux aides au sauvetage ou à la restructuration, malgré son appartenance à un groupe. La compatibilité des avances doit donc être appréciée par rapport aux dispositions des lignes directrices. |
|
(18) |
A ce stade, la Commission doute que les conditions de compatibilité d'une aide à la restructuration prévues par les lignes directrices soient remplies. Ainsi, la Commission relève les points suivants:
|
|
(19) |
L'aide ne semble pas davantage remplir les conditions de compatibilité au titre d'aide au sauvetage au sens des lignes directrices étant donné que les avances remboursables ont été accordées pour une période dépassant six mois (voir point 25 des lignes directrices). |
|
(20) |
Pour les raisons qui précédent, la Commission doute que l'aide en cause soit compatible avec le marché commun. |
5. CONCLUSION
|
(21) |
Compte tenu des considérations qui précédent, la Commission invite la France, dans le cadre de la procédure de l'article 88, paragraphe 2, du traité CE, à présenter ses observations et à fournir toute information utile pour l'évaluation de la mesure dans un délai d'un mois à compter de la date de réception de la présente. Elle invite vos autorités à transmettre immédiatement une copie de cette lettre au bénéficiaire potentiel de l'aide. |
|
(22) |
La Commission rappelle à la France l'effet suspensif de l'article 88, paragraphe 3, du traité CE et se réfère à l'article 14 du règlement (CE) no 659/1999 du Conseil qui prévoit que toute aide illégale pourra faire l'objet d'une récupération auprès de son bénéficiaire. |
|
(23) |
Par la présente, la Commission avise la France qu'elle informera les intéressés par la publication de la présente lettre et d'un résumé de celle-ci au Journal officiel de l'Union européenne. Elle informera également l'autorité de surveillance de l'AELE en lui envoyant une copie de la présente. Tous les intéressés susmentionnés seront invités à présenter leurs observations dans un délai d'un mois à compter de la date de cette publication.» |
(1) Le 29 juin 2007, AFR a été reprise par la société IGF Industries et a changé sa raison sociale en “IGF Industries — Arbel Fauvet Rail”.
(2) Voir la communication de la Commission concernant la méthode de fixation des taux de référence et d'actualisation (JO C 273 du 9.9.1997, p. 3).
(3) Voir la décision de la Commission 2 mars 2005 dans le cas “Chemische Werke Piesteritz” (JO L 296 du 12.11.2005, p. 19, aux points 107-108) et la décision de la Commission du 24 janvier 2007 dans le cas C 38/2005 “Biria ” (JO L 183 du 13.7.2007, pts 27; 83 et suivants).
(4) JO C 242 du 1.10.2004, p. 2.
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/21 |
AIUTO DI STATO — ROMANIA
Aiuto di Stato C 41/07 (ex NN 49/07) — Privatizzazione di Tractorul
Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/C 249/12)
Con la lettera del 25 settembre 2007, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato alla Romania la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione alle misura di aiuto succitata.
La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito alla misura di aiuto riguardo alla quale viene avviato il procedimento entro un mese dalla data della presente pubblicazione, inviandole al seguente indirizzo:
|
Commissione europea |
|
Direzione generale della Concorrenza |
|
Protocollo Aiuti di Stato |
|
B-1049 Bruxelles/Brussel |
|
Fax: (32-2) 296 12 42 |
Dette osservazioni saranno comunicate alla Romania. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.
TESTO DELLA SINTESI
PROCEDIMENTO
Con lettera del 17 gennaio 2007 la Commissione ha chiesto informazioni alle autorità rumene in merito ad alcune imprese in via di privatizzazione, compresa Tractorul. Dopo uno scambio di missive successivo a questa prima lettera, la Commissione con lettere del 5 luglio 2007 e del 30 luglio 2007 ha esortato le autorità rumene a sopprimere le condizioni specifiche previste nel contratto di privatizzazione di Tractorul, precisando nel contempo che la mancata sospensione di aiuti illegali potrebbe indurla ad adottare una decisione a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE e dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE (ingiunzione di sospensione).
DESCRIZIONE
Tractorul è un'azienda di grandi dimensioni attiva nella produzione di trattori e altri mezzi o apparecchiature destinati ai lavori agricoli. Per via delle perdite ingenti e dell'elevato indebitamento registrati negli ultimi anni, l'agenzia rumena per le privatizzazioni AVAS (Autoritatea pentru Valorificarea Activelor Statului — «Autorità per il recupero delle attività di Stato») ha posto la società in liquidazione volontaria. Un'attività redditizia (azienda bene avviata) è stata identificata e posta in vendita mediante procedura di gara d'appalto pubblica in data 5 luglio 2007. Diverse aziende hanno annunciato la loro partecipazione alla gara, ma soltanto tre hanno accettato il prezzo di partenza fissato a 77 Mio EUR. La gara d'appalto è stata vinta dalla società Flavus Investments SRL; poco tempo dopo sono stati firmati il contratto quadro di vendita e il contratto di vendita.
Nel contratto di privatizzazione l'AVAS ha stabilito condizioni specifiche, tra cui le più rilevanti sotto il profilo della disciplina sugli aiuti di Stato sono il mantenimento dell'attuale attività dell'azienda per un periodo di 10 anni e la (ri)assunzione in via prioritaria degli ex dipendenti di Tractorul.
VALUTAZIONE
La privatizzazione di Tractorul mediante una gara d'appalto che prevedeva determinate condizioni ha comportato con ogni probabilità un prezzo di vendita inferiore rispetto a quello di una gara senza condizioni e, di conseguenza, la concessione di un aiuto di Stato. I beneficiari dell'aiuto in questione sono l'attività economica oggetto della privatizzazione e, potenzialmente, l'acquirente. Porre come condizione il mantenimento della produzione per i prossimi 10 anni garantisce che il nuovo proprietario preserverà un certo livello di attività economica e, quindi, conferisce senz'altro un vantaggio all'azienda privatizzata. Non solo, ma se il prezzo di vendita di tale azienda è inferiore al suo valore di mercato, anche il nuovo proprietario ne ricaverebbe un vantaggio. In entrambi i casi, a questi vantaggi corrisponde la rinuncia a introiti da parte dello Stato nella transazione di vendita.
La Commissione ritiene che la misura di aiuto non notificata inerente alle condizioni previste dal contratto di privatizzazione costituisca un aiuto di Stato, poiché utilizza risorse statali, concede un vantaggio ai beneficiari, è selettiva e incide sugli scambi.
Il contratto di privatizzazione, contenente le specifiche condizioni previste, non è stato notificato alla Commissione. A quanto sembra, all'aiuto è stata data esecuzione in violazione dell'articolo 88, paragrafo 3, del trattato CE. Di conseguenza, la misura sembra costituire un aiuto illegale.
La Commissione ha deciso di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE per valutare la compatibilità dell'aiuto con il mercato comune, nonché di emettere un'ingiunzione di sospensione con cui, in conformità dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 659/1999, ordina alla Romania di sospendere l'erogazione di ogni aiuto concesso illegalmente fino a che non abbia deciso in merito alla compatibilità dell'aiuto.
TESTO DELLA LETTERA
«Comisia dorește să informeze România că, în urma examinării informațiilor furnizate de autoritățile dumneavoastră privind ajutorul menționat mai sus, a decis să inițieze procedura stipulată la articolul 88(2) din Tratatul CE și să ceară României, în conformitate cu articolul 11(1) din Regulamentul (CE) nr. 659/99 al Consiliului, să suspende orice ajutor ilegal până când Comisia va lua o decizie cu privire la compatibilitatea acestui ajutor cu piața comună.
I. PROCEDURĂ
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La 17 ianuarie 2007, Comisia a solicitat informații generale cu privire la mai multe întreprinderi, printre care și Tractorul UTB S.A. (denumită în continuare «Tractorul»), în contextul procesului național de privatizare. România a furnizat informații prin scrisoarea datată 15 februarie 2007. Comisia a solicitat informații suplimentare la 8 martie 2007 și 22 mai 2007, informații furnizate de România prin scrisorile datate 21 martie 2007, 25 mai 2007 și 31 mai 2007. La 3 mai 2007 a avut loc o reuniune cu autoritățile române. |
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Prin scrisorile din 5 iulie 2007 și 30 iulie 2007, Comisia a solicitat autorităților române să anuleze condițiile specifice anexate contractului de privatizare a societății Tractorul, menționând în același timp că faptul de a nu suspenda un ajutor ilegal ar putea să conducă la adoptarea de către Comisie a unei decizii pe baza articolului 88 alineatul (2) din Tratatul CE și a articolului 11 alineatul (1) din Regulamentul (CE) nr. 659/1999 al Consiliului de stabilire a normelor de aplicare a articolului 93 din Tratatul CE (ordin de suspendare). |
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(3) |
Autoritățile române au transmis informații suplimentare prin scrisorile datate 8 august 2007 și 10 august 2007. |
II. DESCRIERE
2.1. Întreprinderea implicată
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Tractorul este o întreprindere de stat cu sediul la Brașov, o regiune care poate beneficia de ajutoare regionale, în conformitate cu articolul 87 alineatul (3) litera (a) din Tratatul CE. Până la sfârșitul anului 2006, societatea a fost un producător important de tractoare și utilaje agricole, cu un efectiv de aproximativ 2 000 de angajați. În prezent, societatea este în proprietatea Autorității pentru Valorificarea Activelor Statului (denumită în continuare «AVAS»), care deține 80 % din acțiuni. 17 % sunt deținute de fondul regional de investiții SIF Transilvania, iar restul de aproximativ 2,6 % de către diferite persoane fizice și juridice. La 31 decembrie 2006, capitalul social al societății Tractorul era de aproximativ 30 milioane EUR. |
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În urma dificultăților cu care s-a confruntat în ultimii ani, întreprinderea a acumulat până la 31 decembrie 2006 datorii totalizând 250 milioane EUR, din care 193 milioane către bugetul de stat. În 2006, întreprinderea a înregistrat pierderi de aproximativ 42 milioane EUR. |
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După mai multe încercări nereușite de a privatiza întreprinderea, eșuate din cauza nivelului înalt de îndatorare, Tractorul și-a încetat activitatea și a intrat în lichidare voluntară în conformitate cu Ordonanța de urgență nr. 3/2007 a guvernului (denumită în continuare «OUG nr. 3/2007»). Spre deosebire de lichidarea judiciară, lichidarea voluntară a unei societăți este decisă de către acționarii acesteia, care numesc și lichidatorul. În conformitate cu OUG nr. 3/2007, lichidarea întreprinderii a fost amânată cu șase luni, perioadă în care AVAS ar fi trebuit fie să reușească să privatizeze societatea, fie să o lichideze. |
2.2. Privatizarea
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(7) |
La 23 februarie 2007, adunarea generală a acționarilor a hotărât lichidarea voluntară a societății. În acest scop, Tractorul și-a încetat activitatea și 1 923 de salariați au fost concediați. La puțin timp după aceea a fost organizată o licitație pentru numirea unui lichidator. Documentația pentru licitația publică prevedea că a fost identificată o «activitate viabilă» — producția de tractoare — care ar fi privatizată separat de vânzarea celorlalte active individuale ale societății. Încă din această etapă, AVAS și-a anunțat intenția de a anexa condiții specifice contractului de privatizare a fluxului viabil, și anume păstrarea activității actuale timp de zece ani și (re)angajarea cu prioritate a foștilor salariați ai Tractorului. În ceea ce privește această ultimă condiție, Comisia nu are, în acest moment, nici o informație privind numărul de salariați care ar trebui reangajați. |
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«Activitatea viabilă» a fost scoasă la licitație la 5 iulie 2007. Aceasta cuprinde un teren cu o suprafață de 1,26 milioane de metri pătrați (126 ha), precum și spații de producție, birouri și apartamente, utilaje aparținând societății, dar și drepturi de proprietate intelectuală și mărci înregistrate. Lichidatorul a stabilit în prealabil raportul care a fixat prețurile de pornire a licitației, conforme cu valoarea de piață a activelor: 55 milioane EUR pentru teren, 17 milioane EUR pentru imobile și 6,6 milioane EUR pentru bunurile mobile. |
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Mai multe întreprinderi și-au anunțat participarea, însă doar trei au acceptat prețul de pornire de 77 milioane EUR. Două dintre acestea au format un consorțiu și au înaintat o ofertă comună. Deoarece Flavus Investments SRL (denumit în continuare «Flavus») a fost prima întreprindere care a înaintat și a înregistrat oferta sa, iar ceilalți concurenți nu au propus un preț mai mare, această societate a câștigat licitația. Contractul cadru de vânzare și contractul de vânzare au fost semnate la puțin timp după aceea. |
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Licitația publică precum și contractul de vânzare conțin diferite condiții specifice legate de această privatizare, cele mai relevante din punctul de vedere al ajutoarelor de stat fiind menținerea activității actuale timp de 10 ani și (re)angajarea foștilor salariați. |
III. EVALUARE
3.1. Existența unui ajutor în conformitate cu articolul 87 alineatul (1) din Tratatul CE
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(11) |
Articolul 87 alineatul (1) din Tratat prevede că, exceptând cazurile în care în Tratat există dispoziții contrare, sunt incompatibile cu piața comună ajutoarele acordate de un stat membru sau prin intermediul resurselor de stat, sub orice formă, care denaturează sau amenință să denatureze concurența prin favorizarea anumitor întreprinderi sau sectoare de producție, în măsura în care acestea afectează schimburile comerciale dintre statele membre. |
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(12) |
În momentul de față, Comisia se întreabă în ce măsură contractul de privatizare a Tractorului nu implică un ajutor de stat în sensul articolului 87 alineatul (1) din Tratatul CE, ajutor care nu a fost notificat de către autoritățile române și care ar constitui, prin urmare, un ajutor ilegal. |
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(13) |
În conformitate cu informațiile de care dispune, Comisia consideră că din condițiile anexate contractului de vânzare rezultă acordarea unui ajutor de stat. Conform principiului vânzătorului în cadrul economiei de piață și principiilor de privatizare ale Comisiei (1), statul în calitate de proprietar trebuie să vândă societăți, respectiv acțiuni, în cadrul unei licitații deschise, transparente și nediscriminatorii, ofertantului care prezintă oferta maximă. În plus, nu pot fi impuse condiții care ar putea reduce prețul de vânzare și care nu ar fi acceptabile pentru un agent economic în cadrul economiei de piață. Respectarea acestor cerințe ar garanta că statul acționează în calitate de acționar și obține prețul maxim, și anume prețul pieței, pentru acțiunile sale, precum și faptul că nu a fost acordat niciun ajutor de stat. |
Acordarea unui avantaj
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(14) |
Este posibil ca prin anexarea la contractul de vânzare a unor condiții care diminuează prețul de vânzare, autoritățile române să fi acordat un avantaj. În ceea ce privește prețul de vânzare, autoritățile române susțin că prețul obținut reflectă valoarea de piață a activității viabile, fiind determinat de către lichidator în avans și într-un mod obiectiv. Cu toate acestea, se pare că, impunând cumpărătorului societății Tractorul obligația de a păstra activitatea actuală timp de zece ani, statul a diminuat prețul de vânzare potențial și a renunțat astfel la unele venituri suplimentare. Autoritățile române nu au furnizat informații cu privire la modul în care a fost calculat prețul de vânzare și în care au fost evaluate activele. Mai mult, nu a fost furnizată nici o evaluare a viabilității fluxului viabil și nici un studiu de piață. Prețul obținut pentru «activitatea viabilă» pare scăzut, în special prețul terenului: conform contractului de vânzare, un metru pătrat costă doar 41 EUR în timp ce, conform informațiilor din presă, prețurile pentru terenuri comparabile (în ceea ce privește amplasarea și calitatea) sunt mult mai mari. Prin urmare, prețul obținut din vânzarea «activității viabile» nu acoperă decât 30 % din datoriile totale. |
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(15) |
În plus, autoritățile române au explicat că, în cadrul procedurii de lichidare voluntară, pentru a obține prețul cel mai bun pentru întreprindere și a reduce deci cât mai mult posibil datoriile, AVAS va privatiza «activitatea viabilă» ca unitate funcțională și va vinde celelalte active în mod individual. Autoritățile române au inclus în «activitatea viabilă» terenurile, clădirile, apartamentele, utilajele funcționale, aparatele, drepturile de proprietate intelectuală, mărcile înregistrate etc. care aveau valoare și le-au pus în vânzare ca un întreg. În aceste condiții, Comisia se întreabă ce alte active mai rămân, pentru a fi vândute în mod individual. Mai mult, este discutabil dacă un agent economic în cadrul economiei de piață ar fi combinat în același pachet terenuri și clădiri care nu par să fie necesare efectuării «activității viabile» (în mod special apartamente situate în orașul Brașov), în loc să le vândă în mod individual și să obțină poate în acest fel un preț mai mare. În momentul de față, Comisia consideră că prin această combinare a unor active diferite, statul nu obține cel mai bun preț pentru aceste active. |
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În concluzie, conform jurisprudenței (2), trebuie evaluat dacă statul s-a comportat ca un acționar al întreprinderii, adică în condiții care ar fi acceptabile și pentru un agent economic în cadrul economiei de piață, sau ca o autoritate publică. Acceptând faptul că nu va obține cel mai bun preț pentru activele aflate în proprietatea sa, statul nu a acționat ca un agent economic în cadrul economiei de piață, ci a ales în schimb să vândă întreprinderea la un preț global mai mic. Un vânzător în cadrul economiei de piață nu ar avea un interes economic să anexeze astfel de condiții contractului de vânzare, ci ar vinde societatea ofertantului care prezintă oferta cea mai avantajoasă din punct de vedere financiar. Mai mult, din informațiile de care dispune, Comisia se întreabă dacă tranzacția efectuată de AVAS nu poate fi considerată ca o vânzare deghizată de bunuri imobiliare, cărora autoritățile române le-au atașat unitatea funcțională a Tractorului. Cu alte cuvinte, s-ar putea ca o activitate deficitară să fie vândută într-un pachet conținând și active valoroase, permițând astfel un preț de vânzare global pozitiv și salvarea activității deficitare. |
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(17) |
În plus, autoritățile române nu au furnizat nici o informație care să demonstreze că lichidarea voluntară implicând privatizarea «activității viabile» ar fi rezultatul cel mai convenabil pentru stat ca acționar și pentru creditori în comparație cu lichidarea judiciară. Pentru aceasta, prețul obținut de către stat în cazul privatizării trebuie comparat cu prețul care ar fi putut fi obținut de către stat în cazul lichidării. |
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În ceea ce privește potențialii beneficiari, se pare că autoritățile române ar fi putut avantaja două întreprinderi: Tractorul și cumpărătorul acestuia, Flavus. Statul român a asigurat, ca rezultat direct al condițiilor anexate contractului de privatizare a Tractorului, menținerea producției de tractoare în următorii zece ani. Tractorul va produce în acest fel bunuri la un nivel pe care s-ar putea să nu fie în măsură să îl atingă altfel. Trebuie amintit că activitatea productivă a Tractorului a fost deficitară timp de mai mulți ani. Prin urmare, Comisia consideră în prezent că Tractorul a obținut un avantaj. |
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(19) |
Mai mult, nu se poate exclude faptul că de avantajele acordate de stat nu va beneficia și cumpărătorul, ca nou proprietar al întreprinderii vândute. Prin urmare, Comisia nu poate exclude un ajutor de stat acordat cumpărătorului, Flavus. Condițiile impuse, de a menține activitatea timp de 10 ani și de a reangaja foști salariați, au putut reduce numărul cumpărătorilor interesați. Ca urmare a condițiilor anexate contractului, unii cumpărători interesați au putut decide să nu participe deloc la licitație și astfel un număr mai mic de ofertanți a generat un preț de licitație mai mic, care poate să nu mai reprezinte prețul de piață. Deși inițial au fost prezentate șapte oferte, după examinarea documentelor doi ofertanți și-au retras ofertele. Doar doi ofertanți au acceptat prețul de pornire: Flavus și un consorțiu format din două societăți care operează pe piața imobiliară. În final, Comisia nu poate concluziona în acest moment că prețul plătit reprezintă prețul de piață. |
Alte condiții enumerate la articolul 87 (1) din Tratatul CE
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(20) |
În al doilea rând, măsura este selectivă, deoarece avantajează numai Tractorul și noul cumpărător, Flavus. |
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(21) |
În al treilea rând, condițiile anexate contractului de privatizare au fost stabilite de agenția română de privatizare, AVAS. Menținerea activității economice și prețul de vânzare mai scăzut sunt plătite prin veniturile pierdute de către stat. Prin urmare, ajutorul provine din resurse de stat și poate fi imputat statului. |
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(22) |
În al patrulea rând, Tractorul este un producător de tractoare și alte utilaje agricole, produse comercializate în mod curent în cadrul Uniunii Europene. Prin urmare, măsura amenință să denatureze concurența și afectează schimburile comerciale dintre statele membre. Deoarece contractul cadru și contractul de vânzare, inclusiv condițiile anexate, au fost deja semnate, Comisia consideră că ajutorul a fost deja acordat. |
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(23) |
În momentul de față, Comisia concluzionează că aceste condiții anexate la privatizarea Tractorului par să constituie un ajutor și că compatibilitatea măsurilor trebuie să fie evaluat în consecință. |
3.2. Ajutor de stat ilegal
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(24) |
Prin scrisoarea datată 17 ianuarie 2007, Comisia a informat autoritățile române că orice măsuri luate de către stat în favoarea Tractorului, inclusiv condiții specifice care reduc prețul de vânzare, trebuie să fie notificate Comisiei și aprobate de către aceasta. Prin scrisorile datate 5 iulie 2007 și 30 iulie 2007, Comisia a solicitat autorităților române să suspende neîntârziat aceste măsuri. În caz contrar, Comisia va fi obligată să adopte o decizie de inițiere a procedurii formale de investigare în conformitate cu articolul 88 alineatul (2) din Tratatul CE și să emită un ordin de suspendare, în conformitate cu articolul 11 alineatul (1) din Regulamentul (CE) nr. 659/1999 al Consiliului (3). |
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(25) |
Deoarece autoritățile române nu au notificat contractul de privatizare și nu au suspendat încheierea acestui contract, se pare că măsura de ajutor a fost luată prin încălcarea articolului 88 alineatul (3) din Tratatul CE. Prin urmare, măsura pare să constituie un ajutor ilegal. |
3.3. Derogări în conformitate cu articolele 87 alineatul (2) și 87 alineatul (3) din Tratatul CE
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(26) |
Întrucât s-a stabilit că schema implică un ajutor de stat în sensul articolului 87 alineatul (1) din Tratatul CE, este necesar să se verifice dacă măsura ar putea fi compatibilă cu piața comună. |
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(27) |
Excepțiile prevăzute la articolul 87 alineatul (2) din Tratatul CE nu sunt aplicabile în cazul de față. În ceea ce privește excepțiile prevăzute la articolul 87 alineatul (3) din Tratatul CE, poate fi aplicată doar excepția prevăzută la articolul 87 alineatul (3) litera (c) din Tratatul CE, care permite ajutoarele de stat destinate să favorizeze dezvoltarea anumitor activități, în cazul în care acestea nu schimbă condițiile schimburilor comerciale într-o măsură care contravine interesului comun. În ceea ce privește ajutorul al cărui beneficiar a fost Tractorul, se pare că măsura ar fi putut conduce la redresarea viabilității pe termen lung a unei întreprinderi în dificultate. În ceea ce privește ajutorul potențial acordat cumpărătorului, Comisia nu vede în momentul de față niciun motiv care ar permite considerarea acest ajutor ca fiind compatibil cu piața comună. |
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(28) |
Prin urmare, ajutorul acordat Tractorului ar putea fi considerat compatibil pe baza articolului 87 alineatul (3) litera (c) din Tratatul CE doar dacă sunt respectate condițiile prevăzute de Liniile directoare privind ajutorul de stat pentru salvarea și restructurarea întreprinderilor aflate în dificultate (4) (denumite în continuare «Liniile directoare»). |
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(29) |
În primul rând, în conformitate cu Liniile directoare, o întreprindere este în dificultate dacă nu este în măsură să revină la echilibru prin resurse proprii sau prin colectarea fondurilor de care are nevoie de la acționarii săi sau prin împrumuturi și care, în lipsa intervenției autorităților publice, ar ajunge foarte probabil în stare de faliment. În ultimii ani, Tractorul a fost deficitar și a acumulat datorii care totalizează 250 milioane EUR. Întreprinderea nu mai poate obține credite pe termen lung pe piață ca să-și ramburseze datoriile și să finanțeze o posibilă restructurare. |
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(30) |
În al doilea rând, autoritățile române nu au furnizat un plan de restructurare care să fi avut drept obiectiv redresarea viabilității pe termen lung a activității economice. |
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(31) |
În al treilea rând, în conformitate cu Liniile directoare, ajutorul trebuie limitat la minimul necesar și este preconizat ca beneficiarul să contribuie în mod substanțial la restructurare, prin fonduri proprii sau prin finanțare externă cu caracter comercial. Liniile directoare precizează în mod clar că o parte importantă din finanțarea restructurării trebuie să provină din resurse proprii, inclusiv din vânzarea unor active neesențiale pentru supraviețuirea întreprinderii și din finanțări externe în condiții de piață. În momentul de față, Comisia nu dispune de nici o dovadă că ajutorul este limitat la minimul necesar. Mai mult, Comisia nu dispune de nici o informație cu privire la o contribuție proprie a beneficiarului. |
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(32) |
În al patrulea rând, ajutorul nu trebuie să denatureze în mod nejustificat regulile de concurență. Aceasta implică de obicei o limitare a prezenței de care poate beneficia societatea pe piețele sale la sfârșitul perioadei de restructurare. Limitarea sau reducerea obligatorie a prezenței societății pe piața de referință reprezintă un element de compensare în favoarea concurenților acesteia. Această limitare sau reducere ar trebui să fie proporțională cu nivelul de denaturare a pieței produs de ajutor și cu importanța relativă a întreprinderii pe piața sau piețele sale. Autoritățile române nu au propus nici o măsură compensatorie; dimpotrivă, impunând cumpărătorului obligația de a menține activitatea productivă timp de 10 ani, statul s-a asigurat că Tractorul își va păstra poziția actuală pe piață. |
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(33) |
În concluzie, din moment ce măsura de ajutor nu pare să fie eligibilă pentru niciuna dintre excepțiile prevăzute în Tratat, Comisia are îndoieli serioase cu privire la compatibilitatea acesteia cu piața comună. |
IV. ORDIN DE SUSPENDARE
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(34) |
În ciuda scrisorilor repetate prin care România era îndemnată să suspende neîntârziat procedura de privatizare și să notifice contractul de privatizare, autoritățile române au desfășurat la data de 5 iulie 2007 licitația publică pentru «activitatea viabilă» și la scurt timp au încheiat contractul de vânzare cu câștigătorul licitației. Astfel, prin scrisorile datate 5 iulie 2007 și 30 iulie 2007, Comisia a propus autorităților române să suspende din proprie inițiativă acordarea ajutorului ilegal și le-a invitat să transmită observații, în caz contrar Comisia ar emite un ordin de suspendare pe baza articolului 11 alineatul (1) din Regulamentul (CE) nr. 659/1999 al Consiliului. Autoritățile române au transmis observații, dar acestea au fost insuficiente și neconvingătoare, astfel încât nu au putut risipi îndoielile Comisiei. |
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(35) |
Dacă Comisia ar ajunge la concluzia că ajutorul ilegal acordat de către autoritățile române este incompatibil cu piața comună, ar decide să emită un ordin de recuperare cuprins într-o decizie negativă finală. Aceasta ar însemna că autoritățile române ar fi obligate să recupereze ajutorul incompatibil, iar posibil să anuleze contractul de vânzare și să organizeze o a doua licitație lipsită de elemente de ajutor de stat. Deoarece contractul de vânzare a «activității viabile» este deja încheiat, orice măsuri viitoare în procesul de vânzare ar putea duce la o situație greu reversibilă sau ar putea cauza prejudicii suplimentare statului român, noului proprietar sau oricărei părți terțe. De aceea, Comisia consideră că este decisivă suspendarea imediată a oricărei acțiuni viitoare care ar putea întări situația actuală și ar putea produce efecte juridice suplimentare (de exemplu înregistrarea proprietății, vânzarea de active individuale, începerea activității comerciale, încheierea de contracte de muncă etc.). |
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(36) |
În consecință, Comisia a hotărât că este necesar să emită un ordin de suspendare pe baza articolului 11 alineatul (1) din Regulamentul (CE) nr. 659/1999. |
V. DECIZIA
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(37) |
În momentul de față, Comisia concluzionează că aceste condiții anexate la privatizarea Tractorului implică un ajutor de stat și are îndoieli cu privire la compatibilitatea măsurilor cu piața comună. Mai mult, din moment ce ajutorul nu a fost notificat Comisiei, acesta constituie un ajutor ilegal. |
Având în vedere considerațiile anterioare, Comisia, acționând conform procedurii prevăzute la articolul 88 alineatul (2) din Tratatul CE, solicită României să-și prezinte observațiile și să furnizeze toate informațiile necesare pentru evaluarea ajutorului în termen de o lună de la data primirii acestei scrisori. Comisia solicită autorităților dumneavoastră să transmită neîntârziat o copie a acestei scrisori beneficiarilor potențiali ai ajutorului.
Comisia dorește să reamintească României că articolul 88 alineatul (3) din Tratatul CE are efect suspensiv și vă atrage atenția asupra articolului 14 din Regulamentul (CE) nr. 659/1999 al Consiliului, care prevede că orice ajutor ilegal poate fi recuperat de la beneficiar.
În conformitate cu articolul 11(1) din Regulamentul Consiliului menționat mai sus, Comisia cere României să suspende orice ajutor ilegal până când Comisia va lua o decizie cu privire la compatibilitatea acestui ajutor cu piața comună (ordin de suspendare). Comisia solicită României să înceteze neîntârziat orice acțiune care ar continua punerea în aplicare a contractului de privatizare.
Comisia informează România că va informa părțile interesate prin publicarea acestei scrisori, precum și a unui rezumat pertinent al ei în Jurnalul Oficial al Uniunii Europene. Comisia va informa, de asemenea, Autoritatea de Supraveghere a AELS prin trimiterea unei copii a acestei scrisori. Toate părțile interesate vor fi invitate să-și prezinte observațiile în termen de o lună de la data acestei publicări.»
(1) Al XXIII-lea Raport privind politica în domeniul concurenței, 1993, p. 255.
(2) Vezi de exemplu Cauza C-344/99 Germania v. Comisia (Gröditzer Stahlwerke), hotărârea Curții din 28 ianuarie 2003; Cauza conexă C-278/92, C-279/92 și C-280/92 Spania v. Comisia (Hytasa), hotărârea Curții din 14 septembrie 1994.
(4) JO C 244, 1.10.2004, p. 2.
ALTRI ATTI
Commissione
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/26 |
Pubblicazione di una domanda di registrazione a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari
(2007/C 249/13)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.
SCHEDA RIEPILOGATIVA
REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO
«SLOVENSKÁ PARENICA»
CE N.: SK/PGI/005/0485/19.07.2005
DOP ( ) IGP (X)
La presente scheda riepilogativa presenta a fini informativi gli elementi principali del disciplinare.
1. Servizio competente dello Stato membro:
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Nome: |
Úrad priemyselného vlastníctva Slovenskej republiky |
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Indirizzo: |
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Tel. |
(421) 48 430 02 53 |
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Fax |
(421) 48 430 04 03 |
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E-mail: |
joravcova@indprop.gov.sk |
2. Associazione:
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Nome: |
Cech bryndziarov |
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Indirizzo: |
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Tel. |
(421) 33 647 29 74 |
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Fax |
(421) 33 647 29 74 |
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E-mail: |
peter.lajda@pobox.sk, biocentrum@vup.sk |
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Composizione: |
Produttori/trasformatori ( X ) altro ( ) |
3. Tipo di prodotto:
Classe 1.3: Formaggi
4. Disciplinare:
[sintesi dei requisiti di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]
4.1. Nome: «Slovenská parenica»
4.2. Descrizione: La «Slovenská parenica» è un formaggio sottoposto a stufatura, leggermente affumicato, la cui pasta è arrotolata a formare due tomine cilindriche del diametro di 6-8 cm e di 5-8 cm di altezza, unite tra loro in forma di «S». I rotoli di formaggio sono trattenuti da una stringa o una catenella modellata nella pasta del formaggio. Prima di essere arrotolato, la striscia di formaggio è larga 5-8 cm, lunga 4-6 m ed ha uno spessore di 2-3 mm. La «Slovenská parenica» ha un sapore delicato e l'aroma tipico del latte di pecora e dell'affumicatura. Caratteristica è la struttura fibrosa molto pronunciata della sua pasta. Il tasso minimo di materia secca è del 53 % e il tasso minimo di grasso della materia secca è del 50 %.
La materia prima utilizzata per la produzione del formaggio è un latte ovino fresco, crudo e non trattato proveniente da pecore che pascolano libere, delle razze Valaška, Zošl'achtená valaška, Cigája e Východofrízska ovca o un misto di latte ovino e vaccino crudo fresco e non trattato, con un contenuto minimo di latte di pecora del 50 %.
Sui mercati, il formaggio è venduto in confezioni singole del peso di 450-500 g. È imballato in pellicola o cellofan alimentare trasparente o all'interno di due assicelle di legno piuttosto spesse e di forma ovale.
Caratteristiche:
Forma: La «Slovenská parenica» si presenta sotto forma di un nastro di formaggio arrotolato in due tomine cilindriche, collegate tra loro, di altezza compresa tra 5 e 8 cm e di diametro tra 6 e 8 cm. Tradizionalmente, i due rotolini di formaggio sono uniti mediante una stringa fatta con lo stesso formaggio.
Odore: La «Slovenská parenica» ha un odore caratteristico di latte di pecora e di fumo, dovuto all'utilizzo di legno duro per l'affumicatura.
Sapore: Sapore delicato del formaggio prodotto con latte ovino, piacevolmente salato.
Consistenza della pasta: Elastica, con struttura fibrosa e formazione di filamenti quando si spezza.
Colore: Il colore della crosta varia tra il giallo e il marrone dopo l'affumicatura, quello della pasta tra il bianco e il giallo-burro.
Composizione: Tasso minimo di materia secca: 53 %; tasso minimo di grasso della materia secca: 50 %; tasso massimo di sale: 3 %.
Condizioni microbiologiche: Contiene microrganismi naturali del latte appartenenti alle specie Lactobacillus, Enterecoccus, Lactococcus e Streptococcus. Non deve contenere microrganismi patogeni (Listeria monocytogenes e Salmonella). La stufatura a 60-70 °C comporta una parziale pastorizzazione, che riduce il tasso di microflora naturale da 105 a 102.
4.3. Zona geografica: Secondo fonti storiche, la produzione di «Parenica» è iniziata nella zona di Zvolen e Brezno all'inizio del XIX secolo. Gradualmente, la sua produzione si è estesa a quasi tutto il territorio slovacco. Dopo la seconda guerra mondiale, la produzione di «Slovenská parenica» è stata limitata alla parte montuosa della Slovacchia a una quota di oltre 200 m. All'inizio della primavera (marzo-aprile), le pecore pascolano nelle zone più basse della zona delimitata. In maggio e durante tutta l'estate, si spostano nei pascoli in quota.
Il confine occidentale è formato dai versanti occidentali delle seguenti catene montuose: Biele Karpaty (Carpazi bianchi), Považský Inovec, Tríbeč, Vtáčnik, Štiavnické vrchy e Krupinská vrchovina.
A Sud il confine è marcato dal versante meridionali delle seguenti catene montuose: Krupinská vrchovina, Cerová vrchovina, Stolické vrchy, Slovenský kras, Volovské vrchy e Slanské vrchy.
Ad Est la zona è delimitata dalle pendici delle seguenti catene montuose: Vihorlatská vrchovina, Popriečiny, Beskydské predhorie e Bukovské vrchy — alla frontiera con l'Ucraina.
Il confine settentrionale è formato dalla frontiera con la Polonia e dalle pendici delle catene montuose: Laborecká vrchovina — Ondavská vrchovina — Ľubovnianska vrchovina — Pieniny — Spišská Magura — Tatry — Skorušinské vrchy — Podbeskydská vrchovina — Oravské Beskydy — Kysucké Beskydy — frontiera con la Repubblica ceca — pendici della Turzovská vrchovina — Javorníky — Biele Karpaty –valico di frontiera di Skalica.
La denominazione oggetto della domanda comporta il riferimento all'intero territorio nazionale («slovacco») poiché l'area geografica delimitata copre più dell'80 % del territorio slovacco. La Repubblica slovacca ha una superficie di 49 035 km2; è uno dei più piccoli paesi dell'UE e la sua superficie è comparabile a quella di alcune regioni di altri Stati membri dell'UE.
La Slovacchia faceva parte della Repubblica cecoslovacca, che si è divisa in due Stati indipendenti — la Repubblica ceca e la Repubblica slovacca — il 1o gennaio 1993.
Questa è l'origine del nome di «Slovenská parenica»: «slovenská» («slovacco») non designava uno Stato bensì soltanto la parte del territorio nazionale che, a seguito di eventi storici, è diventato indipendente il 1o gennaio 1993. Atteso che a quella epoca la denominazione era già utilizzata correntemente, protetto a livello internazionale e ampiamente conosciuto dai consumatori, la Repubblica slovacca chiede che la denominazione di origine oggetto della presente domanda continui a godere della protezione anche a livello comunitario.
«Slovenská parenica» è prodotto in modo identico in tutta la zona delimitata. Le stesse razze ovine — Valaška, Zošl'achtená valaška, Cigája, Východofrízska ovca — pascolano nella superficie delimitata, in pascoli che offrono il medesimo foraggio, in condizioni climatiche simili, il che assicura l'uniformità della qualità della materia prima di base — il latte di pecora.
La produzione della «Slovenská parenica» è storicamente legata al territorio in parola, come comprovato anche dalla letteratura.
4.4. Prova dell'origine: La produzione di latte ovino e vaccino, e della stessa «Slovenská parenica», avviene esclusivamente nella definita zona montuosa della Repubblica slovacca. Il latte crudo è lavorato per ottenere la cagliata e successivamente il formaggio «Parenica» è prodotto direttamente nelle fattorie e negli alpeggi oppure il latte è trasportato in uno stabilimento per la produzione di bryndza («bryndziarní») o in un caseificio per essere trasformato. Tutti i produttori di bryndza acquistano il latte ovino e vaccino crudo nelle regioni adiacenti della superficie delimitata.
Il controllo della produzione e la documentazione avvengono in due fasi se è lo stesso produttore che acquista il latte. Nella prima fase, i fornitori di latte di pecora e/o di mucca sono sottoposti ad un controllo concernente il rispetto del luogo d'allevamento e dell'ubicazione dei pascoli nella zona delimitata, nonché delle razze ovine allevate.
Le aziende, gli allevatori e i fornitori che soddisfanno le condizioni del disciplinare sono iscritti in un registro di fornitori, conservato e aggiornato dall'Associazione dei produttori di bryndza, «Cech bryndziarov».
In un secondo tempo, i controlli sono effettuati presso i produttori di «Slovenská parenica». Questi controlli riguardano gli elementi seguenti:
origine delle materie prime utilizzate, sulla base dei documenti d'acquisto del latte e del loro raffronto con l'elenco dei fornitori autorizzati,
rispetto della percentuale minima di latte ovino nella produzione, sulla base dei documenti relativi al volume delle materie prime acquistate e al volume delle vendite di «Slovenská parenica»,
rispetto del disciplinare per quanto riguarda le condizioni di produzione e i parametri qualitativi del prodotto, sulla base dei dati di produzione e dei risultati delle analisi.
Se i produttori di «Slovenská parenica» utilizzano latte di propria produzione, il controllo si svolge in un'unica fase.
I controlli verificano:
il rispetto del luogo d'allevamento e dell'ubicazione dei pascoli nella zona delimitata,
le razze ovine allevate,
il rispetto della percentuale minima di latte ovino nella produzione, sulla base dei documenti relativi alla produzione di latte e al volume delle vendite di «Slovenská parenica»,
il rispetto del disciplinare per quanto riguarda le condizioni di produzione e i parametri qualitativi del prodotto, sulla base dei dati di produzione e dei risultati delle analisi.
L'identificazione del prodotto è garantita dalla menzione, sull'imballaggio, dell'indicazione «Slovenská parenica», del nome del produttore e dell'indirizzo della impresa di produzione. L'origine del prodotto nella zona geografica protetta è garantita dall'ubicazione dello stabilimento di produzione nell'area geografica ben definita nella quale il formaggio «Slovenská parenica» può essere prodotto.
4.5. Metodo di ottenimento: Originariamente, il formaggio «Parenica» era prodotto nelle cucine degli allevatori di pecore, in cui si creavano le idonee condizioni di temperatura e di spazio necessarie e dove si disponeva di apposite casere per affumicare e conservare il formaggio. Quando i pastori appresero a costruire alloggi più spaziosi e meglio riparati dalle intemperie, cominciarono a fare il formaggio «Parenica» anche negli alpeggi estivi. I metodi di produzione originale che venivano utilizzati negli alpeggi sono stati tramandati fino ad oggi in alcune famiglie. Il latte di pecora fresco o la miscela di latte ovino e vaccino contenente almeno il 50 % di latte di pecora è fatto coagulare ad una temperatura da 29 a 32 °C. Dopo circa mezz'ora dall'aggiunta del caglio, il latte coagula. La cagliata risultante viene sottoposta a spinatura mediante un attrezzo a forma di lira e tagliata con un coltello da caseificio fino ad ottenere granuli da 0,5 ad 1 cm. Si lascia assestare la cagliata sottoposta a rottura e la si lavora a mano formando un piccolo ammasso (hrudka). L'agglomerato di cagliata è estratto dal siero grazie ad un apposito telo e messo a sgrondare. La cagliata è messa a spurgare in uno stampo di legno (fascera) o in un contenitore in acciaio inossidabile a doppio fondo. Una volta rimosso il telo, la forma di latte di pecora pesa da 3 a 5 kg.
Dopo lo sgrondo e il rassodamento (dopo 4-10 ore), la forma è riposta su un ripiano di legno o di acciaio inossidabile, dove avviene la fermentazione. Il processo fermentativo dura circa 24 ore ad una temperatura da 20 a 23 °C, fino a che il pH del formaggio non raggiunge un valore di circa 5,3.
Una volta terminata la fermentazione, la forma di formaggio è ritagliato in pezzi più piccoli del peso di circa 0,5 kg che serviranno alla preparazione della «Parenica». Così pesato, il formaggio è posto in un contenitore di legno riempito d'acqua calda (60-70 °C) e steso lungo la parete interna del contenitore mediante una spatola di legno fino a che si forma uno strato sottile di pasta. La pasta di formaggio così ottenuta è rimossa a mano dal contenitore e il liquido in eccesso è fatto scolare mediante pressatura a mano; successivamente la pasta è stesa e ripiegata molte volte. Queste operazioni di allungamento e di ripiegamento della pasta sono ripetute varie volte. Dalla massa di formaggio così preparata si tira una striscia di pasta che viene lavorata su un tavolo di legno utilizzando il taglio della mano, fino a ottenere un nastro lungo da 4 a 6 m, largo circa 6 cm e spesso 2-3 mm. Il nastro ottenuto è posto in una salamoia fredda preparata in precedenza. Una volta estratta la pasta dall'acqua e tolto l'eccesso di soluzione salina, la pasta è disposta nel centro di un tavolo e viene avvolta, a partire dalle due estremità, in senso opposto fino ad ottenere la forma di «S». Il prodotto è legato mediante una stringa o catenella di formaggio e posto su una tavola di legno. Una volta secco, è fatto affumicare in un apposito locale per circa due ore con fumo di legno duro.
4.6. Legame: Le famiglie di pastori hanno cominciato a produrre «Parenica» per proprio consumo nel corso del XVIII secolo. Nel XIX secolo, era venduto non soltanto nell'attuale territorio slovacco, ma anche a Vienna e in altre città europee.
Le prime menzioni scritte relative alla «Slovenská parenica» risalgono al XIX secolo. Il professore Otakar Laxa, eminente esperto in scienza del latte vissuto a cavallo del XIX e XX secolo, considerava la «Parenica» come la più fulgida stella dell'arte dei formaggi a pasta filata. Nel suo libro «Syrařství», 1a edizione, 1908, l'autore definisce la «Slovenská parenica» un formaggio unico e ne descrive la lavorazione e la formatura singolare. In conclusione del capitolo dedicato alla «Slovenská parenica», scrive:
«Nessun altro formaggio è così tipicamente slovacco come la Parenica che va considerata un prodotto unico nella produzione casearia.»
Battezza la parenica«regina dei formaggi» e osserva che la sua forma singolare ricorda un motivo decorativo ricorrente presso gli antichi Slavi.
Nel Codex Alimentarius Austricus del 1917, III parte, Vienna, si legge, nel capitolo dedicato ai formaggi, a pagina 180: «La parenica è un formaggio a pasta filata, teso in nastri e fili nell'acqua calda, quindi arrotolato e affumicato». Trova chiaramente la sua origine nell'Alta-Ungheria (Oberungarn), l'attuale Slovacchia, e il suo nome in slovacco è «Parenica»
La domanda di registrazione dell'indicazione geografica «Slovenská parenica» trova fondamento tanto nella sua notorietà che nel suo carattere eccezionale, il metodo di produzione originale, la forma particolare, l'abilità dei produttori e la sua tradizione. Il carattere particolare della «Slovenská parenica» deriva dalla qualità del latte delle pecore al pascolo (cfr. 4.2), ma soprattutto dal suo metodo di produzione particolare, che consiste nel tendere e ripiegare la pasta del formaggio a più riprese. Dalla massa così preparata si tira un nastro che viene modellato con il taglio della mano su una tavola in legno, immerso in una soluzione preparata precedentemente e, una volta estratto dal liquido, posto al centro della tavola e arrotolato, a partire dalle due estremità, in senso opposto fino a che assume la forma di «S». La forma è quindi mantenuta con una stringa o una catenella modellata nel formaggio stesso. Questo metodo particolare è sorto ed utilizzato in tutta la zona delimitata. «Slovenská parenica» si distingue non soltanto per il metodo produttivo particolare, ma anche per la sua singolare forma ad «S», insolita per un formaggio. La qualità del prodotto è il risultato dell'abilità e dell'esperienza dei suoi produttori.
La qualità specifica e eccezionale della «Slovenská parenica» è attestata anche dal fatto che la sua denominazione è protetta da accordi bilaterali: la Convenzione conclusa tra il governo della Repubblica socialista cecoslovacca e il governo della Repubblica portoghese del 18 maggio 1987 relativa alla protezione delle indicazioni d'origine, delle denominazioni d'origine e di altre designazioni geografiche e simili e il Trattato concluso tra la Repubblica socialista cecoslovacca e la Repubblica austriaca del 20 gennaio 1981 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche, delle denominazioni d'origine e altre denominazioni di prodotti agricoli e industriali con riferimento alla loro origine.
Le esportazioni di «Slovenská parenica» hanno particolarmente influenzato e favorito il turismo. La specificità della Slovacchia deriva tra l'altro dai suoi prodotti alimentari tipici a base di latte di pecora. Anche il turista straniero più esigente si sottrae alle proposte classiche delle agenzie di viaggio per orientarsi verso prodotti insoliti e caratteristici.
I turisti associano tradizionalmente la Slovacchia a questi prodotti a base di latte di pecore che hanno contribuito alla reputazione del paese; ritornano in Slovacchia e partono alla ricerca degli alpeggi e delle malghe, grazie alla «Slovenská parenica» e alle altre specialità casearie prodotte con latte di pecora.
Nelle città della Slovacchia sono organizzate grandi fiere annuali (jarmok) in cui il formaggio è una presenza costante.
4.7. Organismo di controllo: Il controllo della qualità e del rispetto del disciplinare della «Slovenská parenica» è regolarmente effettuato dalla società BEL/NOVAMANN International s.r.o., organismo di certificazione CERTEX, accreditato conformemente alla norma EN 45 011, autorizzato dal Ministero dell'agricoltura della Repubblica slovacca.
4.8. Etichettatura: I produttori che fabbricano «Slovenská parenica» conformemente al presente disciplinare possono utilizzare il nome di «Slovenská parenica» per l'etichettatura, la pubblicità e la distribuzione del prodotto e citare, ai sensi dell'articolo 8, paragrafo 2, e all'articolo 20, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006, che si tratta di un'indicazione geografica protetta o apporre il simbolo comunitario.
Il nome «Slovenská parenica» deve apparire ben in evidenza sulle etichette del prodotto.
(1) GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.
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24.10.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 249/31 |
Pubblicazione di una domanda di registrazione a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli ed alimentari
(2007/C 249/14)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.
SCHEDA RIEPILOGATIVA
REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO
«JIHOČESKÁ ZLATÁ NIVA»
CE N.: CZ/PGI/005/0406/20.10.2004
DOP ( ) IGP ( X )
Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.
1. Servizio competente dello Stato membro:
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Nome: |
Úřad průmyslového vlastnictví |
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Indirizzo: |
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Tel. |
(420) 220 383 111 |
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Fax |
(420) 224 324 718 |
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E-mail: |
posta@upv.cz |
2. Associazione richiedente:
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Nome: |
MADETA a.s. |
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Indirizzo: |
Rudolfovská 246/83 CZ-370 50 České Budějovice |
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Tel. |
(420) 389 136 111 |
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Fax |
(420) 387 411 944 |
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E-mail: |
info@madeta.cz |
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Production site: |
MADETA a.s., závod Český Krumlov, Česká republika |
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Tel. |
(420) 380 779 111 |
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Fax |
(420) 380 711 485 |
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Composizione: |
Produttori/trasformatori ( X ) altri ( ) |
La presente costituisce una domanda di deroga all'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, in quanto vi è un solo produttore nella regione. I requisiti stabiliti all'articolo 2 del regolamento (CE) n. 1898/2006 della Commissione sono soddisfatti.
3. Tipo di prodotto:
Classe 1.3: Formaggi
4. Disciplinare:
[sintesi delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]
4.1. Nome: «Jihočeská Zlatá Niva»
4.2. Descrizione: La materia prima di base utilizzata nella produzione di questo formaggio naturale con erborinatura, è il latte vaccino trasformato. Il formaggio è prodotto esclusivamente con latte della zona designata.
Aspetto esterno: Il formaggio ha forma di ruota, con un diametro di 180-200 mm, un'altezza di circa 10 cm ed un peso di circa 2,8 kg. I segni prodotti dal lavaggio o dalla raschiatura della scorza, la formazione di un'erborinatura di colore verde-bluastro sull'intero formaggio e una parziale finizione a cera sulla superficie non costituiscono difetti. La superficie del formaggio può avere un colore che varia dal crema al marrone chiaro.
Aspetto interno: all'interno il colore del formaggio varia dal bianco panna al burro, con un'erborinatura regolare di colore verde-bluastro e segni visibili di attraversamento.
Consistenza del formaggio: più dolce del «Jihočeská Niva», con un tenore di grasso nella sostanza secca del 50 %, friabile, omogeneamente stagionato; non è permessa la presenza di coltura estera.
Gusto, aroma: salato, pungente, aromatico, con una nota finale aspra caratteristica della coltura di Penicillium roqueforti.
Forma nella quale il prodotto è commercializzato: il formaggio è immesso in commercio solo nella forma a ruota, del peso di circa 2,8 kg.
Requisiti fisico/chimici:
Tenore della sostanza secca: 52 %
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— |
divergenza negativa ammessa nel tenore della sostanza secca: – 1 |
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— |
divergenze positive nel tenore della sostanza secca non costituiscono difetti |
Tenore di grasso nella sostanza secca: 60 %
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— |
gamma permessa di valori per il tenore di grasso nella sostanza secca: dal 60 % al < 65 % |
Tenore di sale: dal 2,5 al 6 %
Caratteristiche microbiologiche: Il formaggio contiene coltura di Penicillium roqueforti PY o PV, CB o PR1 (fino a PR4). Inoltre, in termini di esigenze microbiologiche, il formaggio soddisfa i criteri stabiliti per la sicurezza dei prodotti alimentari e l'igiene del processo di produzione.
Imballaggio: pulito ed intatto, copre l'intera superficie e reca le opportune indicazioni.
4.3. Zona geografica: La zona geografica è la regione della Boemia meridionale, i cui confini sono delimitati dalla legge n. 36/1960 sulla divisione territoriale dello Stato, quale modificata.
4.4. Prova dell'origine: Oltre alle prove abituali, ogni cisterna di latte è controllata alla consegna anche per verificare che non contenga residui di sostanze inibenti. Le singole partite sono contraddistinte durante l'intero processo di invecchiamento e di imballaggio. Ogni partita è sottoposta a prove di laboratorio durante tutto il processo, dal latte fino a quando il formaggio è pronto per la distribuzione (controlli interoperativi e all'uscita). Tutte le prove effettuate sono adeguatamente registrate.
È tenuto un registro centrale dei fornitori di latte e degli acquirenti di prodotti finiti.
Tutte le materie prime che entrano nel processo di produzione devono corrispondere al disciplinare del produttore di cui trattasi (fornitore) e i disciplinari sono aggiornati. I fornitori di materia prima devono trasmettere al produttore una dichiarazione sull'assenza di organismi geneticamente modificati ed una dichiarazione sugli allergeni contenuti.
L'imballaggio utilizzato deve essere adatto al contatto con i prodotti alimentari.
La produzione del formaggio erborinato «Jihočeská Zlatá Niva» è effettuata secondo le norme HACCP ed è soggetta al sistema di controllo previsto dalle Guide alle buone prassi igieniche e di fabbricazione. Tutte le prove effettuate (prove di laboratorio, documentazione tecnica, sistema elettronico LAB e test) sono registrate.
Il prodotto finale deve soddisfare i regolamenti applicabili in materia d'igiene.
Tutte le attività produttive e il rispetto del disciplinare sono oggetto di una continua verifica da parte dell'autorità di controllo, Krajská veterinární správa (Amministrazione veterinaria regionale) per la regione della Boemia meridionale.
Insieme ad altri dati, sono riportate sulla confezione le informazioni relative al produttore, cioè il nome e l'indirizzo della fabbrica.
4.5. Metodo di ottenimento: Il latte con un tenore di grasso del 5,35 % è inserito nelle apparecchiature per la fabbricazione del formaggio, con l'aggiunta delle colture generalmente utilizzate, che assicurano una buona acidificazione del formaggio nel corso dei processi di produzione e di stagionatura. Il caratteristico gusto è dato al «Jihočeská Zlatá Niva» dalla coltura di Penicillium roqueforti (cfr. punto 4.2), utilizzata da decenni (il ceppo della cultura è generalmente disponibile per l'uso nell'industria alimentare). Dopo l'aggiunta del caglio e la cagliatura del latte, i fiocchi di formaggio ottenuti sono posti nelle forme a ruota. Il siero del latte è eliminato e la microflora si sviluppa ad una temperatura controllata. Il formaggio è salato in due fasi: prima in una soluzione salina ed in seguito sfregando sulla forma sale grosso. In passato, la stagionatura avveniva unicamente in cavità naturali, scavate nelle rocce calcaree. Nel 2005, per l'aumento della produzione di questo formaggio, sono state costruite cantine ad aria condizionata per la stagionatura, fornite di apparecchiature di controllo della temperatura e dell'umidità. Il formaggio invecchia nelle cantine per almeno quattro settimane. La crosta del formaggio stagionato è lavata o raschiata e poi il formaggio è imballato in fogli d'alluminio. L'imballaggio deve essere intatto, pulito e recare le necessarie indicazioni.
Data la natura biotecnologica del prodotto, il formaggio deve essere imballato direttamente nella struttura di produzione. Ciò è necessario anche per mantenere la qualità del prodotto, l'igiene e la pulizia, impedire che il formaggio sia confuso con formaggi di altre regioni e, infine, per permettere una migliore tracciabilità del prodotto.
4.6. Legame: Fin dal 1951, il caseificio di Český Krumlov produce formaggi erborinati utilizzando lo stesso metodo di produzione. I formaggi che hanno un tenore di grassi nella sostanza secca del 60 % hanno iniziato ad essere prodotti a Český Krumlov alcuni anni dopo i formaggi che hanno un tenore di grassi nella sostanza secca del 50 %. Il nome del formaggio deriva da quello dei prati e dei pascoli di Šumava da cui proviene l'ingrediente principale — il latte di vacca consegnato al caseificio di Český Krumlov dalla Boemia meridionale e in particolare dalle colline pedemontane di Šumava. Il latte proviene quindi da una delle regioni meno inquinate. I pascoli sono situati nelle zone protette di Novohradské Hory, Blanský les e Šumava e la flora esclusiva di tale zona ha effetti positivi sul gusto del latte.
Questi pascoli offrono una flora assai varia e specifica della regione. Caratteristiche sono le piante a gambo corto (valeriana, festuca, ecc.) di un'elevata gamma varietale ed alcune varietà rare tipiche della zona. Un pianta endemica particolare è il Phyteuma nigrum. Tra le altre specie caratteristiche si trovano Gentiana pannonica, Ligusticum mutellina, Arnica montana, Gentianella praecox subsp. Bohemica, alcuni tipi di orchidee terrestri, ecc.
Questa zona varia ed irregolare è caratterizzata da un ambiente pulito, in particolare la regione Český Krumlov e le colline pedemontane di Šumava (dichiarate riserva di biosfera dell'UNESCO nel 1990). A prova del fatto che l'ambiente naturale della Boemia meridionale ha un grande valore, un gran numero di paesaggi è stato dichiarato ufficialmente protetto e due di questi sono tutelati dall'UNESCO.
Naturalmente, anche l'esperienza degli abitanti della zona nella produzione di questo formaggio erborinato, trasmessa di generazione in generazione, ha avuto una considerevole influenza sulla qualità e sulle caratteristiche del «Jihočeská Zlatá Niva».
Tale formaggio è molto apprezzato sul mercato ceco, tanto dalla popolazione quanto dagli specialisti del settore lattiero-caseario. Il «Jihočeská Zlatá Niva» è stato inserito nella classifica dei migliori formaggi erborinati a mostre nazionali del settore stilata da un gruppo di specialisti:
2003: 2o posto,
2004: 2o posto,
2006: 2o posto,
2007: 3o posto.
Il «Jihočeská Zlatá Niva» è molto apprezzato anche da chi non ha particolari conoscenze in materia.
I formaggi erborinati sono in genere apprezzati dai consumatori. La produzione e la vendita del «Jihočeská Zlatá Niva» non raggiungono quelle del Jihočeská Niva, ma secondo i registri dei produttori sono progressivamente aumentate fin dal 2004:
2003: 126 680 kg venduti,
2004: 115 703 kg venduti,
2005: 117 314 kg venduti,
2006: 112 400 kg venduti.
4.7. Struttura di controllo:
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Nome: |
Krajská veterinární správa pro Jihočeský kraj |
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Indirizzo: |
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Tel. |
(420) 380 711 333, (420) 380 711 941 |
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Fax |
(420) 380 711 759 |
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E-mail: |
nsp.cesky-krumlov.kvsc@svscr.cz |
4.8. Etichettatura: —
(1) GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.