ISSN 1725-2466

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 135

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

50o anno
19 giugno 2007


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2007/C 135/01

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso n. COMP/M.4648 — Peter Döhle Schiffahrts-KG/GE Transportation Finance Inc./JV) ( 1 )

1

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Parlamento europeo

2007/C 135/02

Bando di assunzione PE/106/S

2

 

Commissione

2007/C 135/03

Tassi di cambio dell'euro

3

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2007/C 135/04

Elenco degli organi riconosciuti in base alla direttiva 94/57/CE del Consiglio relativa alle disposizioni ed alle norme comuni per gli organi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi e per le pertinenti attività delle amministrazioni marittime

4

 

V   Pareri

 

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

 

Commissione

2007/C 135/05

Inviti a presentare proposte nell'ambito dei programmi di lavoro del 7o programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione

5

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione

2007/C 135/06

Aiuto di Stato — Danimarca — Aiuto di Stato n. C 5/07 (ex N 469/05) — Attenuazione dell'obbligo di informazione imposto alle compagnie di navigazione marittima soggette al regime danese di tassazione sul tonnellaggio — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 )

6

2007/C 135/07

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso n. COMP/M.4646 — AXA/Monte dei Paschi/JV) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

20

2007/C 135/08

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso n. COMP/M.4721 — AIG Capital Partners/Bulgarian Telecommunications Company) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

21

 

ALTRI ATTI

 

Commissione

2007/C 135/09

Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

22

2007/C 135/10

Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

25

2007/C 135/11

Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

27

2007/C 135/12

Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

29

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/1


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso n. COMP/M.4648 — Peter Döhle Schiffahrts-KG/GE Transportation Finance Inc./JV)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 135/01)

Il 7.6.2007 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento n.32007M4648. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario. (http://eur-lex.europa.eu)


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Parlamento europeo

19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/2


Bando di assunzione PE/106/S

(2007/C 135/02)

Il Parlamento europeo organizza la procedura di selezione:

PE/106/S — Agente temporaneo — Amministratore (AD 5) specialista in studi nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC).

Tale procedura di selezione richiede un livello di formazione equivalente a un ciclo completo di studi universitari di almeno tre anni sancito da un diploma, corrispondente alla natura delle funzioni.

Non è richiesta alcuna esperienza professionale.

Il presente bando di assunzione è pubblicato unicamente in inglese e francese. Il testo integrale si trova nella Gazzetta ufficiale C 135 A in dette lingue.


Commissione

19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/3


Tassi di cambio dell'euro (1)

18 giugno 2007

(2007/C 135/03)

1 euro=

 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,3404

JPY

yen giapponesi

165,46

DKK

corone danesi

7,4440

GBP

sterline inglesi

0,67630

SEK

corone svedesi

9,4345

CHF

franchi svizzeri

1,6620

ISK

corone islandesi

83,41

NOK

corone norvegesi

8,0750

BGN

lev bulgari

1,9558

CYP

sterline cipriote

0,5836

CZK

corone ceche

28,599

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

250,20

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,6963

MTL

lire maltesi

0,4293

PLN

zloty polacchi

3,8011

RON

leu rumeni

3,2140

SKK

corone slovacche

33,892

TRY

lire turche

1,7478

AUD

dollari australiani

1,5931

CAD

dollari canadesi

1,4373

HKD

dollari di Hong Kong

10,4793

NZD

dollari neozelandesi

1,7768

SGD

dollari di Singapore

2,0605

KRW

won sudcoreani

1 244,43

ZAR

rand sudafricani

9,5350

CNY

renminbi Yuan cinese

10,2290

HRK

kuna croata

7,3417

IDR

rupia indonesiana

11 929,56

MYR

ringgit malese

4,5875

PHP

peso filippino

61,484

RUB

rublo russo

34,7820

THB

baht thailandese

43,620


(1)  

Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

19.6.2007   

IT

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C 135/4


Elenco degli organi riconosciuti in base alla direttiva 94/57/CE del Consiglio relativa alle disposizioni ed alle norme comuni per gli organi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi e per le pertinenti attività delle amministrazioni marittime

(2007/C 135/04)

American Bureau of Shipping (ABS)

Bureau Veritas (BV)

China Classification Society (CCS)

Det Norske Veritas (DNV)

Germanischer Lloyd (GL)

Korean Register of Shipping (KR)

Lloyd's Register of Shipping (LR)

Nippon Kaiji Kyokai (NK)

Registro Italiano Navale (RINA)

Russian Maritime Register of Shipping (RS)

Hellenic Register of Shipping (HRS) (1)  (2)

Registro Internacional Naval, SA (RINAVE) (3)

Polish Register of Shipping (PRS) (4)


(1)  Decisione 2005/623/CE della Commissione (GU L 219 del 24.8.2005, pag. 43). Riconoscimento comunitario applicabile alla Grecia e Cipro, valido per un periodo di tre anni a decorrere dalla data di adozione della decisione.

(2)  Decisione 2006/382/CE della Commissione (GU L 151 del 6.6.2006, pag. 31). Riconoscimento comunitario applicabile a Malta, valido fino al 3 agosto 2008.

(3)  Decisione 2005/311/CE della Commissione (GU L 99 del 19.4.2005, pag. 15). Riconoscimento comunitario applicabile al Portogallo, valido per un periodo di tre anni a decorrere dalla data di adozione della decisione.

(4)  Decisione 2006/660/CE della Commissione (GU L 272 del 3.10.2006, pag. 17). Riconoscimento comunitario applicabile alla Repubblica ceca, a Cipro, alla Lituania a Malta e alla Repubblica slovacca, valido per un periodo di tre anni a decorrere dalla data di adozione della decisione.


V Pareri

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Commissione

19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/5


Inviti a presentare proposte nell'ambito dei programmi di lavoro del 7o programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione

(2007/C 135/05)

Si comunica il lancio di un invito a presentare proposte nell'ambito dei programmi di lavoro «Cooperazione» e «Capacità» del 7o programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013).

Si sollecitano proposte per gli inviti elencati di seguito. Per le informazioni sulle scadenze e le dotazioni finanziarie degli inviti, si rimanda al sito web CORDIS.

Programma specifico «Cooperazione»:

Area tematica: Salute.

Codice identificativo dell'invito: FP7-HEALTH-2007-B

Programma specifico «Capacità»:

Parte: Infrastrutture di ricerca

Codice identificativo dell'invito: FP7-INFRASTRUCTURES-2007-2

Questi inviti a presentare proposte riguardano il programma di lavoro adottato dalla Commissione con decisioni C(2007)2460 dell'11 giugno 2007 e C(2007)2464 del 13 giugno 2007.

Per le informazioni sugli inviti, il programma di lavoro e le indicazioni destinate ai proponenti sulle modalità per la presentazione delle proposte, consultare il sito web CORDIS:

http://cordis.europa.eu/fp7/calls/


PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione

19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/6


AIUTO DI STATO — DANIMARCA

Aiuto di Stato n. C 5/07 (ex N 469/05) — Attenuazione dell'obbligo di informazione imposto alle compagnie di navigazione marittima soggette al regime danese di tassazione sul tonnellaggio

Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 135/06)

Con lettera del 7 febbraio 2007, riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi, la Commissione ha comunicato al Regno di Danimarca la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione all'aiuto in oggetto.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito entro un mese dalla data della presente pubblicazione, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale dell'Energia e dei trasporti

Direzione A — Unità 4

B-1049 Bruxelles

Fax: (32-2) 296 41 04

Dette osservazioni saranno comunicate al Regno di Danimarca. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

SINTESI

1.   PROCEDIMENTO

1.

Con lettera del 13 settembre 2005 (1) la Danimarca ha notificato alla Commissione una modifica al regime danese di tassazione sul tonnellaggio. Tale regime era stato inizialmente autorizzato con decisione del 12 marzo 2002 (2) (caso N 563/2001).

2.

La modifica è stata registrata come aiuto notificato con il numero N 469/2005. Tale modifica è stata introdotta dalla legge n. 408 del 1o giugno 2005.

3.

Con lettere del 28 ottobre 2005, 19 maggio e 29 agosto 2006 (3) la Commissione ha chiesto alle autorità danesi l'invio di complementi di informazione, che sono stati trasmessi con le risposte del 22 novembre 2005 e del 30 giugno 2006 (4).

2.   DESCRIZIONE DELLA MISURA

2.1.   Titolo

4.

Attenuazione dell'obbligo di informazione imposto alle compagnie di navigazione marittima soggette al regime danese di tassazione sul tonnellaggio

2.2.   Descrizione delle misure notificate

5.

La legge n. 408 del 1o giugno 2005 esonera le compagnie di navigazione danesi che beneficiano della tassa danese sul tonnellaggio (5) dall'obbligo di fornire alle autorità fiscali tutte le informazioni necessarie concernenti le transazioni finanziarie che esse effettuano con società straniere appartenenti allo stesso gruppo.

6.

In questo caso la verifica delle transazioni commerciali fra due imprese appartenenti allo stesso gruppo è effettuata secondo il principio di piena concorrenza (principio dell'arm's length), che consiste nel verificare che i prezzi delle transazioni fra affiliate appartenenti allo stesso gruppo di imprese siano coerenti con i prezzi di mercato. Tale verifica è dovuta a norma:

delle discipline sui prezzi di trasferimento che i paesi dell'OCSE sono invitati ad applicare per evitare l'evasione fiscale tramite le transazioni commerciali effettuate fra le affiliate di uno stesso gruppo tassate in due paesi diversi (6);

di una delle misure di separazione (ring-fencing) (7) prevista dal regime. La misura in questione, specificata nella sezione 2.11.1 della summenzionata decisione del 12 marzo 2002 con il titolo «principio di piena concorrenza», consiste nel controllare le transazioni commerciali fra un'impresa soggetta alla tassa sul tonnellaggio e le sue affiliate.

7.

L'obbligo di informazione di cui al punto 4, e dal quale le compagnie di navigazione marittima danesi che versano la tassa sul tonnellaggio nel loro paese sarebbero esentate in caso di attuazione delle misure notificate, non interessa unicamente le imprese soggette a tale regime. Esso mira nell'ambito di un sistema fiscale a consentire alle autorità fiscali di verificare che, qualora le due imprese appartengano allo stesso gruppo, ma siano soggette a due diversi regimi d'imposta sulle società, una di esse non possa manipolare i prezzi di trasferimento al fine di trasferire il grosso dei propri profitti all'altra impresa, che beneficia del regime più vantaggioso. Si tratta pertanto di informazioni essenziali per controllare i prezzi di trasferimento entro un gruppo di imprese sia secondo le discipline dei prezzi di trasferimento (ove le transazioni siano transfrontaliere) sia in base all'obbligo di separazione (a prescindere dal carattere transfrontaliero delle transazioni), che è specifico del regime di tassazione sul tonnellaggio.

8.

Secondo le autorità danesi, se una delle due imprese è una compagnia di trasporti marittimi danese che ha scelto il regime danese di tassazione sul tonnellaggio e se l'altra impresa è un'affiliata con sede all'estero (consociata, controllata o impresa madre), l'impresa danese non ha alcun interesse ad esportare i propri profitti verso le affiliate straniere manipolando i prezzi di trasferimento. Le autorità danesi ritengono pertanto che, quando una delle due imprese affiliate versa la tassa sul tonnellaggio in Danimarca e l'altra è tassata in un altro paese, la verifica da parte delle autorità danesi di possibili abusi effettuati tramite i prezzi di trasferimento non sia nell'interesse del Tesoro danese. Tali controlli sono, a loro parere, esclusivamente nell'interesse degli altri Stati membri e dei paesi terzi.

2.3.   Descrizione del regime vigente

9.

Il regime di tassazione sul tonnellaggio è descritto nella summenzionata decisione della Commissione del 12 marzo 2002 relativa al caso N 563/2001. Le sue principali caratteristiche sono richiamate di seguito.

10.

Le entrate derivanti da tutte le operazioni ammissibili e imponibili nell'ambito del regime di tassazione sul tonnellaggio sono pari ad un importo forfettario corrispondente alla somma degli importi fissi determinati per ciascuna nave in funzione del suo tonnellaggio, a prescindere dal profitto effettivo realizzato dalla compagnia marittima, nel modo seguente:

fino a 1 000 t nette

DKK 7 (~ EUR 0,90) per 100 t nette al giorno

1 001 — 10 000 t nette

DKK 5 (~ EUR 0,70) per 100 t nette al giorno

10 001 — 25 000 t nette

DKK 3 (~ EUR 0,40) per 100 t nette al giorno

>25 000 t nette

DKK 2 (~ EUR 0,30) per 100 t nette al giorno.

11.

Le entrate così calcolate sono tassate all'aliquota ordinaria dell'imposta sulle società. Per ogni nave soggetta alla tassa sul tonnellaggio il reddito imponibile è determinato in funzione del tonnellaggio netto secondo i valori sopra indicati, per ogni 100 tonnellate e per periodo di 24 ore iniziato, a prescindere dal fatto che la nave sia in attività.

12.

In vigore dal 1o gennaio 2002, questo regime interessa le imprese soggette all'imposta sul reddito in Danimarca (quelle che hanno una base operativa fissa in Danimarca) e che prestano servizi di trasporto marittimo. Il regime è aperto anche alle imprese straniere che si registrano in Danimarca trasferendovi la propria sede amministrativa. Solo le entrate risultanti da operazioni di trasporto marittimo sono interessate dal regime.

13.

Le compagnie di navigazione sono libere di adottare o meno il regime. La scelta deve essere effettuata al più tardi all'atto dell'invio della dichiarazione dei redditi per l'anno in cui la tassazione sul tonnellaggio va applicata per la prima volta. La decisione relativa alla scelta del regime è vincolante per un periodo di 10 anni. In Danimarca le compagnie di navigazione appartenenti ad uno stesso gruppo devono effettuare la stessa scelta con riguardo al regime di tassa sul tonnellaggio. Quando una compagnia di navigazione opta per questo regime fiscale, tutte le sue navi e tutte le operazioni che soddisfano le condizioni sono soggette a tale regime.

2.4.   Durata

14.

Con lettera del 5 aprile 2006 le autorità danesi si sono impegnate a rinotificare entro dieci anni la misura relativa all'attenuazione dell'obbligo di informazione per le compagnie di navigazione che beneficiano del regime danese di tassa sul tonnellaggio. La misura notificata scadrà pertanto alla fine del 2015.

2.5.   Stanziamento

15.

La modifica non ha incidenza finanziaria sul regime vigente. Gli aiuti individuali non saranno interessati dalla modifica prevista.

2.6.   Altri regimi di aiuti di Stato applicabili al settore del trasporto marittimo in Danimarca

16.

Secondo quanto risulta alla Commissione, attualmente la Danimarca applica solo un altro regime a favore degli operatori dei trasporti marittimi, oltre a quello di tassazione sul tonnellaggio: si tratta dell'esonero per i proprietari delle navi dal pagamento dell'imposta sul reddito e degli oneri sociali per i marittimi che lavorano a bordo delle navi ammissibili (8).

2.7.   Posizione delle autorità danesi

17.

Le autorità danesi ritengono che, se una società multinazionale fosse tentata di evadere l'imposta sulle società tramite le transazioni commerciali effettuate fra un'affiliata danese soggetta alla tassa sul tonnellaggio e una delle sue affiliate non danesi, l'evasione fiscale che ne risulterebbe non andrebbe a danno della Danimarca, ma dell'altro paese interessato.

18.

Le autorità fiscali danesi non hanno pertanto alcun interesse a mantenere una sorveglianza sistematica delle transazioni effettuate fra le imprese soggette al regime danese di tassazione sul tonnellaggio e le loro eventuali affiliate straniere, in quanto tale sorveglianza non porterebbe ad alcun gettito supplementare per il Tesoro danese. Per questo motivo esse hanno proposto di alleviare le imprese soggette a tale regime da oneri amministrativi che esse ritengono inutili.

19.

Alla luce di quanto precede, sembra che le autorità danesi siano implicitamente del parere che il compito di controllare l'eventuale evasione fiscale di un'impresa stabilita in un paese straniero verso un'impresa stabilita in Danimarca e soggetta al regime danese di tassazione sul tonnellaggio spetti alle autorità fiscali di tale paese. Ciò implica che le autorità fiscali del paese straniero, sia esso uno Stato membro o un paese terzo, dispongano nella loro legislazione tributaria di norme in materia di prezzi di trasferimento e che le applichino in modo efficace, in particolare alle transazioni con le imprese che beneficiano della tassa sul tonnellaggio in Danimarca.

3.   VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA SUSSISTENZA DI UN AIUTO

20.

Non avrebbe senso determinare se le misure notificate costituiscono da sole un aiuto di Stato a norma dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE, in quanto queste ultime devono essere esaminate congiuntamente al regime di tassazione sul tonnellaggio nel suo complesso. La Commissione deve pertanto analizzare tale regime globalmente nella forma che assumerebbe se le misure notificate venissero attuate.

21.

In questa fase dell'esame la Commissione ritiene che le misure notificate non mutino il carattere di aiuto del regime di tassazione sul tonnellaggio.

22.

Si tratta quindi di determinare se le misure previste modificherebbero la valutazione espressa nella decisione della Commissione del 12 marzo 2002 sulla compatibilità generale del regime con il mercato comune.

4.   DUBBI SULLA COMPATIBILITÀ DELLA MISURA CON IL MERCATO COMUNE

4.1.   Misura di separazione interessata dalle misure notificate

23.

Una delle condizioni principali della compatibilità dei regimi di tassazione sul tonnellaggio con il mercato comune è costituita dall'esistenza di una serie di misure di separazione intese a garantire che nessun altra attività al di fuori del trasporto marittimo, nello Stato membro interessato, in un altro Stato membro o in un paese terzo, possa beneficiare indirettamente del regime. Gli orientamenti comunitari sui trasporti marittimi (9) prevedono esplicitamente la possibilità di accordare un regime di tassazione sul tonnellaggio ad alcune attività marittime; tali orientamenti si applicano infatti esclusivamente ai trasporti marittimi. Se il regime, in seguito alla modifica, offre la possibilità di beneficiare della tassa per attività non marittime, la compatibilità del regime viene rimessa in questione, come spiegato più in dettaglio di seguito.

24.

Le misure di separazione previste dal regime danese di tassazione sul tonnellaggio sono descritte nella sezione 2.11 della già citata decisione della Commissione del 12 marzo 2002.

25.

Una delle principali misure di separazione consiste nel verificare, sulla base del principio di piena concorrenza, le transazioni commerciali fra imprese soggette alla tassa sul tonnellaggio e le loro eventuali affiliate (o la parte delle imprese in questione soggetta alla normale imposta sulle società), che possono essere imprese nazionali o straniere. Vale notato che esistono altri tipi di misure di separazione relative alla sovracapitalizzazione («thick capitalization») (10), ossia la ripartizione di costi e profitti in cui una parte delle attività dell'impresa è tassata secondo il regime di imposta sul tonnellaggio e la parte rimanente è soggetta alla normale imposta sulle società.

26.

Tutti i regimi di tassazione sul tonnellaggio approvati dalla Commissione nel corso degli ultimi cinque anni (11) prevedono misure di separazione, compresa quella interessata dalle misure notificate, ossia la verifica delle transazioni fra le imprese che pagano la tassa sul tonnellaggio e le altre.

27.

I regimi di tassazione sul tonnellaggio devono essere accompagnati da misure di separazione per evitare effetti di ricaduta su attività economiche non inerenti ai trasporti marittimi. A tal fine la Commissione esige generalmente dagli Stati membri l'applicazione di una serie di misure di separazione, quali:

la verifica delle transazioni commerciali interessate dalla separazione sulla base del principio di piena concorrenza;

norme sull'equa ripartizione delle spese in conto capitale fra le attività ammissibili e quelle non ammissibili;

norme sull'equa assegnazione dei profitti fra le attività ammissibili e quelle non ammissibili;

il principio del «tutto o niente» («all-or-nothing») per i gruppi marittimi («tutte le società ammissibili del gruppo optano per il regime di tassazione sul tonnellaggio quando almeno una di esse sceglie tale regime»).

28.

Tali misure sono fra l'altro destinate a prevenire l'evasione fiscale a favore di attività non inerenti al trasporto marittimo. L'attuazione di queste misure è importante per valutare la compatibilità di un regime di tassazione sul tonnellaggio con il mercato comune in quanto esse contribuiscono ad assicurare che attività non interessate dagli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi non beneficino indebitamente del regime. Le misure di separazione sono pertanto da considerare una parte integrante del regime di tassazione sul tonnellaggio.

29.

In particolare, la misura di separazione basata sul principio di piena concorrenza è contemplata nelle decisioni della Commissione che approvano i regimi di tassazione sul tonnellaggio (cfr. punto 26), compresa quello all'esame, e garantisce che solo le attività di trasporto marittimo svolte da imprese soggette all'imposta sul reddito in Danimarca possano beneficiare del regime danese di tassazione sul tonnellaggio.

4.2.   Perdita di efficacia della misura di separazione interessata

30.

Va ricordato che le misure di separazione sono essenziali per garantire l'ermeticità dei regimi di tassazione sul tonnellaggio. La Commissione ha chiesto l'applicazione di tali misure in tutti i regimi approvati negli ultimi cinque anni.

31.

In particolare, se la misura di separazione riguardante le transazioni commerciali non è applicata efficacemente, settori diversi dal trasporto marittimo, nello Stato membro in questione o in altri paesi, possono usufruire della possibilità di evadere l'imposta sulle società effettuando transazioni commerciali con un'affiliata soggetta al regime di tassazione sul tonnellaggio dello Stato membro interessato.

32.

Alla Commissione risulta che le autorità danesi, in applicazione della misura di separazione basata sul principio di piena concorrenza, intendono continuare a verificare le transazioni fra due imprese affiliate, quando una di esse beneficia della tassa sul tonnellaggio, come hanno fatto finora, ma solo se entrambe le imprese sono soggette all'imposta sul reddito in Danimarca.

33.

Di conseguenza, mentre la verifica delle transazioni infranazionali con un'impresa soggetta alla tassazione sul tonnellaggio rimarrebbe sotto il controllo e la responsabilità delle autorità fiscali danesi, la verifica delle transazioni transfrontaliere fra un'impresa che beneficia della tassa sul tonnellaggio in Danimarca e un'affiliata straniera sarebbe compito del paese straniero interessato.

34.

A questo stadio dell'esame, tuttavia, la Commissione nutre dubbi sul fatto che il regime iniziale di tassazione sul tonnellaggio, una volta modificato dalle misure notificate, resterebbe compatibile con il mercato comune, dal momento che le misure notificate possono pregiudicare la misura di separazione menzionata. Quest'ultima è essenziale per la compatibilità del regime (12).

35.

La Commissione teme inoltre che le misure notificate faciliterebbero l'evasione fiscale in altri Stati membri da parte di imprese soggette all'imposta sul reddito in tali Stati; le autorità fiscali danesi avrebbero infatti meno probabilità di individuare le transazioni fraudolente fra queste imprese e un'affiliata soggetta alla tassa sul tonnellaggio in Danimarca, se non fossero più sistematicamente informate delle transazioni commerciali avvenute fra le imprese che beneficiano della tassa sul tonnellaggio danese e le loro affiliate straniere.

36.

Ove le misure di separazione risultino inefficaci o abbiano probabilità di diventarlo, la Commissione ritiene che il regime di tassazione sul tonnellaggio, beneficiando attività non di trasporto marittimo, possa alterare le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse; in questo caso il regime è pertanto incompatibile con il mercato comune.

37.

Nel caso in esame la Commissione teme che la modifica della misura di separazione oggetto della notifica condurrà a una situazione in cui le attività imponibili in altri paesi, e quindi non coperte dal regime di tassazione sul tonnellaggio in Danimarca, beneficeranno indebitamente di quest'ultimo effettuando transazioni a prezzi non equi con affiliate stabilite in Danimarca che hanno adottato tale regime.

38.

In relazione, e in aggiunta, a quanto precede la Commissione desidera ricevere i pareri dei terzi di tutti gli Stati membri sui punti esposti di seguito.

39.

In primo luogo occorre determinare come la Danimarca potrebbe garantire che, dopo l'attuazione delle misure notificate, le sue autorità fiscali sarebbero ancora in grado di individuare i tentativi di evasione fiscale da parte delle affiliate straniere delle compagnie di navigazione soggette al regime danese di tassazione sul tonnellaggio e di informarne il paese straniero interessato. In caso contrario la Commissione si chiede se i paesi stranieri, compresi gli Stati membri ad eccezione della Danimarca, dovrebbero assumersi l'onere di verificare tutte le transazioni transfrontaliere con le imprese soggette alla tassa danese sul tonnellaggio (la maggior parte delle quali sono molto probabilmente imprese stabilite in Danimarca).

40.

In secondo luogo la Commissione si domanda se la disparità di trattamento, per quanto riguarda l'obbligo di informazione, operato fra le imprese beneficiarie che hanno solo affiliate nazionali non ammissibili alla tassa sul tonnellaggio e quelle che hanno solo affiliate straniere sia legittima. Alla luce della giurisprudenza della causa Matra (13), tale disparità di trattamento potrebbe incidere negativamente sulla compatibilità del regime.

41.

In terzo luogo la Commissione si chiede se meccanismi di cooperazione fra gli Stati membri, quali quelli descritti di seguito, sarebbero appropriati per meglio separare i regimi vigenti di tassazione sul tonnellaggio:

un obbligo di assistenza reciproca, basato sull'articolo 10 del trattato CE (14) e che vada oltre le condizioni di un eventuale accordo bilaterale fra Stati sulla cooperazione fiscale e le raccomandazioni dell'OCSE, per quanto riguarda le transazioni transfrontaliere con un'impresa che beneficia della tassa sul tonnellaggio al fine di evitare effetti di ricaduta, su scala comunitaria, dei regimi di tassazione sul tonnellaggio su attività non ammissibili;

l'obbligo per le autorità fiscali di uno Stato membro che ha istituito un regime di tassazione sul tonnellaggio di avvisare sistematicamente la loro controparte in un altro Stato membro qualora sospettino l'esistenza di transazioni irregolari a svantaggio del gettito fiscale di tale Stato membro e a beneficio dell'impresa con sede sul loro territorio e soggetta al loro regime di tassazione sul tonnellaggio.

42.

La Commissione vorrebbe invitare i terzi di tutti gli Stati membri ad esprimere il loro parere sui punti summenzionati.

43.

Per questo un procedimento d'indagine ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 4, del regolamento relativo al procedimento in materia di aiuti di Stato (15) deve consentire alla Commissione di chiarire questi aspetti e la loro possibile ripercussione sulla compatibilità del regime prima di adottare una posizione finale sulla compatibilità delle misure notificate con il mercato comune.

TESTO DELLA LETTERA

«1.   SAGSFORLØB

1.

Ved brev af 13. september 2005 (16) anmeldte Danmark over for Kommissionen en ændring af den danske tonnageskatteordning, der oprindeligt blev godkendt ved beslutning af 12. marts 2002 (17) (sag nr. N 563/01).

2.

Denne ændring blev registreret som anmeldt støtte under nr. N 469/05. Den anmeldte ændring blev indført ved lov nr. 408 af 1. juni 2005.

3.

Ved breve af 28. oktober 2005, 19. maj og 29. august 2006 (18) anmodede Kommissionen de danske myndigheder om flere oplysninger, som de fremsendte i deres svar af 22. november 2005 og 30. juni 2006 (19).

2.   BESKRIVELSE AF FORANSTALTNINGEN

2.1.   Betegnelse

4.

Lempelse af oplysningspligten for rederier, der er omfattet af tonnageskatteordningen.

2.2.   Beskrivelse af den anmeldte ændring af foranstaltningerne

5.

Lov nr. 408 af 1. juni 2005 fritager danske rederier, der beskattes efter den danske tonnageskatteordning (20), fra deres pligt til at forsyne skattemyndighederne med alle nødvendige oplysninger om deres finansielle transaktioner med koncernforbundne udenlandske virksomheder.

6.

I sådanne tilfælde foretages kontrollen af kommercielle transaktioner mellem to koncernforbundne virksomheder på basis af armslængdeprincippet. Dette princip består i at kontrollere, at de priser, der benyttes i forbindelse med transaktioner mellem koncernforbundne virksomheder, er i overensstemmelse med markedspriserne. Denne kontrol er påkrævet i henhold til både:

de regler for interne afregningspriser, som OECD-landene opfordres til anvende for at forhindre skatteunddragelse via kommercielle transaktioner mellem koncernforbundne virksomheder, der beskattes i to forskellige lande (21), og

en af de ring-fencing-foranstaltninger (22), der er knyttet til ordningen. Den pågældende foranstaltning er beskrevet i punkt 2.11.1 i førnævnte beslutning af 12. marts 2002 under overskriften »armslængdeprincippet« og består i kontrollere kommercielle transaktioner mellem et tonnagebeskattet selskab og dets koncernforbundne selskaber.

7.

Den oplysningspligt, der er nævnt i punkt 4 ovenfor, og som danske tonnagebeskattede rederier vil blive fritaget for, hvis den anmeldte foranstaltning gennemføres, er ikke kun specifik for selskaber, der er omfattet af tonnageskatteordningen. I et skattesystem tjener den til at give skattemyndighederne mulighed for at tjekke, at et af to selskaber, der tilhører samme koncern, men som henhører under to forskellige selskabsskatteordninger, ikke benytter de interne afregningspriser til at overføre hovedparten af sit overskud til det andet selskab, der beskattes efter den mest fordelagtige ordning. Disse oplysninger er derfor meget vigtige for kontrollen med de interne afregningspriser i en koncern af virksomheder under såvel reglerne for interne afregningspriser (når transaktionerne er grænseoverskridende) som ring-fencing-forpligtelsen (hvad enten transaktionerne er grænseoverskridende eller ej), som er specifik for tonnageskatteordningen.

8.

De danske myndigheder mener, at når et af disse to selskaber er et dansk tonnagebeskattet rederi, og det andet selskab er et i udlandet baseret koncernforbundet selskab (søster-, datter- eller moderselskab), har dette danske selskab ingen interesse i at eksportere sit overskud til sine koncernforbundne selskaber i udlandet ved at manipulere med de interne afregningspriser. Når et af de to koncernforbundne selskaber beskattes efter den danske tonnageskatteordning, og det andet beskattes i et andet land, tjener de danske skattemyndigheders undersøgelse af eventuelle misbrug via de interne afregningspriser derfor ikke, ifølge de danske myndigheder, statskassens sag. Denne kontrol er efter de danske myndigheders opfattelse kun i andre medlemsstaters og i tredjelandes interesse.

2.3.   Beskrivelse af den eksisterende ordning

9.

Tonnageskatteordningen er beskrevet i førnævnte beslutning vedtaget af Kommissionen den 12. marts 2002 i sag nr. N 563/01. Her følger en kort beskrivelse af ordningens hovedtræk.

10.

Den skattepligtige indkomst af virksomhed omfattet af tonnageskatteordningen fastsættes for hvert skib som et fast beløb i forhold til skibets tonnage uanset rederiets faktiske driftsresultat. Den beregnes således:

Til og med 1 000 NT

7 DKK (ca. 0,90 EUR) pr. 100 NT pr. døgn

1 001-10 000 NT

5 DKK (ca. 0,70 EUR) pr. 100 NT pr. døgn

10 001-25 000 NT

3 DKK (ca. 0,40 EUR) pr. 100 NT pr. døgn

Over 25 000 NT

2 DKK (ca. 0,30 EUR) pr. 100 NT pr. døgn

11.

Den således beregnede skattepligtige indkomst beskattes efter den almindelige selskabsskattesats. For hvert skib, der tonnagebeskattes, beregnes den skattepligtige indkomst i forhold til skibets nettotonnage, pr. 100 nettoton (NT) og pr. påbegyndt døgn, uanset om skibet er i drift eller ej.

12.

Ordningen, der har været anvendt siden 1. januar 2002, er åben for selskaber, der er skattepligtige i Danmark (dvs. som har fast driftssted i Danmark), og som leverer søtransportydelser. Ordningen kan også anvendes af udenlandske selskaber, som bliver hjemmehørende i Danmark ved flytning af ledelsens sæde til landet. Kun indkomst fra rederivirksomhed kan omfattes af ordningen.

13.

Deltagelse i ordningen er frivillig. Valget skal træffes senest ved rettidig indgivelse af selvangivelse for det indkomstår, hvor tonnagebeskatning første gang vil kunne vælges. Valg eller fravalg af tonnagebeskatning er bindende for rederiet i en periode på ti år. Inden for Danmarks grænser skal koncernforbundne rederier træffe samme valg, for så vidt angår anvendelse af tonnageskatteordningen. Når tonnageskatteordningen vælges, skal samtlige skibe og andre aktiviteter, som opfylder betingelserne for tonnagebeskatning, indgå i tonnageskatteordningen.

2.4.   Varighed

14.

Ved brev af 5. april 2006 forpligtede de danske myndigheder sig til at genanmelde foranstaltningen vedrørende lempelse af oplysningspligten for rederier omfattet af den danske tonnageskatteordning inden for ti år. Den anmeldte foranstaltning anses derfor at udløbe ved udgangen af 2015.

2.5.   Budget

15.

Denne ændring af ordningen får ingen budgetmæssige følger for den eksisterende ordning. Individuelle støtteforanstaltninger vil ikke blive påvirket af den påtænkte ændring.

2.6.   Andre statsstøtteordninger inden for søtransportsektoren i Danmark

16.

Ud over tonnageskatteordningen anvender Danmark, så vidt Kommissionen ved, på nuværende tidspunkt kun én anden ordning til fordel for virksomheder inden for søtransportsektoren, nemlig den, der fritager rederierne for betaling af skat og socialsikringsafgifter for søfolk, der arbejder om bord på skibe, der opfylder de relevante regler (23).

2.7.   De danske myndigheders holdning

17.

De danske myndigheder har den opfattelse, at hvis et multinationalt selskab skulle fristes til at unddrage sig selskabsskat via kommercielle transaktioner mellem et koncernforbundet dansk selskab, der er omfattet af tonnageskatteordningen, og et koncernforbundet udenlandsk selskab, vil en sådan skatteunddragelse være til skade for det andet land og ikke for Danmark.

18.

Det er derfor ikke i de danske skattemyndigheders interesse at foretage en systematisk overvågning af transaktioner mellem selskaber, der er omfattet af den danske tonnageskatteordning, og deres koncernforbundne udenlandske selskaber, eftersom en sådan overvågning ikke vil resultere i ekstraindtægter for den danske statskasse. Det er grunden til, at Danmark foreslog at befri virksomheder, der er omfattet af tonnageskatteordningen, fra administrative byrder, som de set ud fra deres eget perspektiv finder unødvendige.

19.

De danske myndigheder synes således implicit at mene, at ansvaret for at kontrollere en mulig skatteflugt fra et selskab, der er etableret i et andet land, til et selskab i Danmark, der er omfattet af den danske tonnageskatteordning, påhviler skattemyndighederne i det andet land. Denne formodning implicerer, at det andet land, uanset om det er en medlemsstat eller et tredjeland, har regler om interne afregningspriser i sin skattelovgivning, og at skattemyndighederne i det andet land anvender reglerne på en effektiv måde, navnlig på transaktioner med selskaber, der er omfattet af tonnageskatteordningen i Danmark. Ved brev af 13. september 2005 (24) anmeldte Danmark over for Kommissionen en ændring af den danske tonnageskatteordning. Ordningen blev oprindeligt blev godkendt ved beslutning af 12. marts 2002 (25) (sag nr. N 563/01).

20.

Denne ændring blev registreret som anmeldt støtte under nr. N 469/05. Den anmeldte ændring blev indført ved lov nr. 408 af 1. juni 2005.

21.

Ved breve af 28. oktober 2005, 19. maj og 29. august 2006 (26) anmodede Kommissionen de danske myndigheder om flere oplysninger, som de fremsendte i deres svar af 22. november 2005, 30. juni 2006 og 13. september 2006 (27).

3.   FORELØBIG VURDERING AF, OM DER OPTRÆDER STØTTE

22.

I henhold til EF-traktatens artikel 87, stk. 1, er »statsstøtte eller støtte, som ydes ved hjælp af statsmidler under enhver tænkelig form, og som fordrejer eller truer med at fordreje konkurrencevilkårene ved at begunstige visse virksomheder eller visse produktioner, uforenelig med fællesmarkedet i det omfang, den påvirker samhandelen mellem medlemsstaterne«.

23.

Det giver ingen mening at undersøge, om de anmeldte foranstaltninger i sig selv udgør statsstøtte i henhold til EF-traktatens artikel 87, stk. 1, eftersom de er en del af den eksisterende tonnageskatteordning og derfor ikke kan betragtes isoleret, men må undersøges i sammenhæng med hele den tonnageskatteordning, som de medfører en ændring af. Kommissionen bør derfor undersøge hele tonnageskatteordningen i den form, den ville have haft, hvis de anmeldte foranstaltninger allerede var blevet gennemført.

24.

På nuværende stadium af undersøgelsen mener Kommissionen, at den anmeldte foranstaltning ikke ændrer ved det forhold, at tonnageskatteordningen har karakter af støtte.

25.

Det vigtigste spørgsmål drejer sig således om at afgøre, om de påtænkte foranstaltninger vil ændre vurderingen i Kommissionens beslutning af 12. marts 2002 med hensyn til den samlede ordnings forenelighed med fællesmarkedet.

4.   TVIVL MED HENSYN TIL FORANSTALTNINGENS FORENELIGHED MED FÆLLESMARKEDET

4.1.   Ring-fencing-foranstaltning berørt af de anmeldte foranstaltninger

26.

En af hovedbetingelserne knyttet til erklæringen om, at tonnageskatteordningen er forenelig med fællesmarkedet, er, at der skal træffes en række ring-fencing-foranstaltninger for at sikre, at ingen andre aktiviteter end søtransport — det være sig i den pågældende medlemsstat eller i en anden medlemsstat eller et tredjeland — kan blive indirekte tilgodeset af ordningen. Retningslinjerne for statsstøtte til søtransportsektoren giver rent faktisk mulighed for at indføre en tonnageafgift (28), men disse retningslinjer gælder kun for søtransport. Hvis tonnageskatteordningen i sin ændrede form kan resultere i, at ikke-maritime aktiviteter bliver tilgodeset af tonnageafgiften, kan der opstå tvivl med hensyn til ordningens forenelighed med fællesmarkedet, jf. beskrivelsen nedenfor.

27.

Ring-fencing-foranstaltningerne knyttet til den danske tonnageskatteordning er beskrevet i punkt 2.11 i Kommissionens beslutning af 12. marts 2002.

28.

En af disse foranstaltninger består i, at der på basis af armslængdeprincippet skal føres kontrol med kommercielle transaktioner mellem tonnagebeskattede selskaber og deres eventuelle koncernforbundne selskaber (eller de af de pågældende selskaber, der selskabsbeskattes efter de normale regler), det være sig indenlandske eller udenlandske selskaber. Det er værd at erindre om, at der findes andre ring-fencing-foranstaltninger mod »thick capitalization« (29) eller en fordeling af omkostninger og udgifter, hvor en del af rederiets virksomhed beskattes efter tonnageskatteordningen, mens resten beskattes efter de almindelige selskabsskatteregler.

29.

Alle de tonnageskatteordninger, som Kommissionen har godkendt de sidste fem år (30), herunder den her omhandlede, omfatter ring-fencing-foranstaltninger, der indebærer kontrol med transaktioner mellem tonnagebeskattede virksomheder og virksomheder, der beskattes efter de almindelige regler.

30.

Tonnageskatteordninger skal være afskærmede for at undgå, at deres virkninger smitter af på økonomiske aktiviteter, der ikke har med søtransport at gøre. Til dette formål anmoder Kommissionen normalt medlemsstaterne om at træffe en række ring fencing-foranstaltninger, f.eks.:

kontrollere kommercielle transaktioner på tværs af afskærmningen på basis af på armslængde-princippet,

indføre regler om fair fordeling af kapitaludgifter mellem tonnagebeskattede aktiviteter og almindeligt beskattede aktiviteter,

indføre regler om fair fordeling af indtægter mellem tonnagebeskattede aktiviteter og almindeligt beskattede aktiviteter,

benytte alt-eller-intet-løsningen for rederikoncerner (alle dele af koncernen, der opfylder betingelserne for tonnagebeskatning, skal vælge denne ordning, når mindst en af dem opfylder betingelserne).

31.

Sådanne foranstaltninger tjener til bl.a. at forhindre skatteunddragelse til fordel for aktiviteter, der ikke har forbindelse til søtransport. Gennemførelsen af disse foranstaltninger er vigtig for vurderingen af, om tonnageskatteordningen er forenelig med fællesmarkedet, da de bidrager til at sikre, at aktiviteter, der ikke er omfattet af retningslinjerne for statsstøtte til søtransportsektoren, ikke får uretmæssig fordel af ordningen. Ring-fencing-foranstaltninger skal betragtes som en integrerende del af en tonnageskatteordning.

32.

Ring-fencing-foranstaltningen baseret på armslængdeprincippet indgår i Kommissionens beslutninger om godkendelse af tonnageskatteordninger (se punkt 26), inkl. den her omhandlede, og sikrer, at kun søtransportydelser, der leveres af selskaber, der er skattepligtige i Danmark, kan henføres under den danske tonnageskatteordning.

4.2.   Ændret virkning af den pågældende ring-fencing-foranstaltning

33.

Der erindres om, at ring-fencing-foranstaltninger er meget vigtige for at sikre, at tonnageskatteordninger er vandtætte. Kommissionen har i forbindelse med godkendelsen af alle tonnageskatteordninger de sidste fem år stillet krav om sådanne ring-fencing-foranstaltninger.

34.

Uden en effektiv gennemførelse af ring-fencing-foranstaltningen vedrørende kommercielle transaktioner kan andre former for virksomhed end søtransport — det være sig i den pågældende medlemsstat selv eller i andre lande — nemlig får mulighed for at unddrage sig selskabsskat gennem kommercielle transaktioner med et koncernforbundet selskab, der beskattes efter tonnageskatteordningen i den pågældende medlemsstat.

35.

Kommissionen har forstået det således, at de danske myndigheder fortsat agter at verificere transaktioner mellem to koncernforbundne selskaber med udgangspunkt i ring-fencing-foranstaltningen baseret på armslængdeprincippet, når et af dem beskattes efter tonnageskatteordningen, men kun når de begge er skattepligtige i Danmark.

36.

Det betyder, at verifikationen af indenlandske transaktioner med et selskab, der beskattes efter tonnageskatteordningen, vil forblive under de danske myndigheders tilsyn og ansvar, mens det andet land vil være ansvarlig for kontrollen med grænseoverskridende transaktioner mellem et tonnagebeskattet selskab i Danmark og et udenlandsk koncernforbundet selskab.

37.

Imidlertid nærer Kommissionen på nuværende stadium af undersøgelsen tvivl med hensyn til, om den oprindelige tonnageskatteordning som ændret ved de anmeldte foranstaltninger fortsat vil være forenelig med fællesmarkedet, eftersom de anmeldte foranstaltninger kan svække førnævnte ring-fencing-foranstaltning. Sidstnævnte er afgørende for ordningens forenelighed med fællesmarkedet (31).

38.

Kommissionen frygter også, at de anmeldte foranstaltninger kan gøre det lettere for selskaber, der er skattepligtige i andre medlemsstater, at unddrage sig beskatning i de pågældende medlemsstater, eftersom det vil være vanskeligere for de danske skattemyndigheder at afsløre svigagtige transaktioner mellem disse selskaber og et tonnagebeskattet koncernforbundet selskab i Danmark, hvis de danske myndigheder ikke længere får regelmæssige oplysninger om transaktioner mellem danske tonnagebeskattede og deres udenlandske koncernforbundne selskaber.

39.

Når ring-fencing-foranstaltninger viser sig at være virkningsløse eller kan forventes at være virkningsløse, finder Kommissionen, at tonnageskatteordningen — ved at tilgodese anden virksomhed end søtransportvirksomhed — kan fordreje konkurrencevilkårene i et omfang, der strider mod den fælles interesse, og at en sådan ordning under de omstændigheder er uforenelig med fællesmarkedet.

40.

I denne sag frygter Kommissionen, at ændringen af den ring-fencing-foranstaltning, som anmeldelsen vedrører, vil føre til en situation, hvor virksomhed, der er skattepligtig i andre lande og således ikke omfattet at tonnageskatteordningen i Danmark, vil blive uretmæssigt tilgodeset af ordningen via en urimelig prissætning af transaktioner med koncernforbundne selskaber i Danmark, der beskattes efter den danske tonnageskatteordning.

41.

Hvad dette angår, ønsker Kommissionen at modtage samtlige medlemsstaters kommentarer til følgende punkter.

42.

For det første er det nødvendigt at få fastslået, hvordan Danmark efter gennemførelsen af de anmeldte foranstaltninger fortsat vil kunne sikre, at landets skattemyndigheder vil være i stand til at afsløre eventuelle forsøg på skatteunddragelse begået af udenlandske selskaber, der er koncernforbundne med rederier, der beskattes efter den danske tonnageskatteordning, og underrette det berørte land om dette forsøg. Hvis det ikke er tilfældet, spørger Kommissionen sig selv, om andre medlemsstater og tredjelande bør bebyrdes med at kontrollere alle grænseoverskridende transaktioner med selskaber, der beskattes efter den danske tonnageskatteordning (hvoraf de fleste sandsynligvis er selskaber registreret i Danmark).

43.

For det andet spørger Kommissionen sig selv, om den uensartede behandling (med hensyn til oplysningspligt) af henholdsvis tonnagebeskattede selskaber, hvis koncernforbundne selskaber udelukkende er indenlandske selskaber, der ikke kan omfattes af tonnageskatteordningen, og tonnagebeskattede selskaber, hvis koncernforbundne selskaber udelukkende er udenlandske selskaber, kan betragtes som rimelig. Når henses til dommen i Matra-sagen (32), kan en sådan uensartet behandling meget vel få indflydelse på ordningens forenelighed med fællesmarkedet.

44.

For det tredje spørger Kommissionen sig selv, om f.eks. følgende samarbejdsmekanismer aftalt mellem medlemsstater vil være bedre egnet som ring-fencing-foranstaltning i forbindelse med eksisterende tonnageskatteordninger:

en forpligtelse til, i lyset af EF-traktatens artikel 10 (33), at yde gensidig bistand, der går videre end kravene i en eventuel bilateral skattesamarbejdsaftale og videre end henstillingerne i OECD-retningslinjerne, i forbindelse med grænseoverskridende transaktioner med et tonnagebeskattet selskab med henblik på at forhindre en spillover-effekt på Fællesskabsplan fra tonnageskatteordninger til aktiviteter, der ikke kan henføres under en sådan ordning,

en forpligtelse for skattemyndighederne i en medlemsstat, der har indført en tonnageskatteordning, til systematisk at underrette deres kolleger i en anden medlemsstat, hvis de får mistanke om uregelmæssige transaktioner, der er til skade for den anden medlemsstats skatteindtægter og til fordel for et tonnagebeskattet selskab i de to medlemsstater.

5.   KONKLUSION

45.

Der er med henvisning til ovenstående behov for at indlede en undersøgelsesprocedure i henhold til artikel 4, stk. 4, i procedureforordningen vedrørende statsstøtte (34), således at Kommissionen kan få afklaret disse punkter og deres mulige indflydelse på den ændrede ordnings forenelighed med fællesmarkedet, før den tager endelig stilling til, om de anmeldte foranstaltninger er forenelige med fællesmarkedet.

46.

På basis af vurderingen i det foregående beslutter Kommissionen hermed at indlede den formelle undersøgelsesprocedure i henhold til artikel 4, stk. 4 (35), i ovennævnte forordning med hensyn til den foreslåede ændring.

47.

I lyset af betragtningerne ovenfor anmoder Kommissionen, i overensstemmelse med artikel 6, stk. 1 (36), i ovennævnte forordning Danmark om at fremsætte bemærkninger til ovenstående punkter og til at indsende alle sådanne oplysninger, der kan bidrage til vurderingen af de påtænkte støtteforanstaltninger senest en måned efter modtagelsen af dette brev. Den anmoder de danske myndigheder om straks at fremsende en kopi af dette brev til alle potentielle støttemodtagere.

48.

Kommissionen ønsker at erindre de danske myndigheder om, at EF-traktatens artikel 88, stk. 3, har opsættende virkning. Den henleder også de danske myndigheders opmærksomhed på artikel 14 i førnævnte forordning, der foreskriver, at al ulovlig støtte kan kræves tilbagebetalt fra støttemodtagerne.

49.

Kommissionen gør Danmark opmærksom på, at den vil underrette interesserede parter ved at offentliggøre dette brev og et resumé heraf i Den Europæiske Unions Tidende. Den vil også underrette interesserede parter i de EFTA-lande, der har undertegnet EØS-aftalen, ved at indrykke en meddelelse i EØS-tillægget i Den Europæiske Unions Tidende og underrette EFTA-Tilsynsmyndigheden ved at fremsende en kopi af dette brev. Alle interesserede parter vil blive opfordret til at fremsætte deres bemærkninger senest en måned efter offentliggørelsen af dette brev.»


(1)  Registrata con il riferimento TREN(2005) A/23228.

(2)  Il testo della decisione è disponibile nella lingua ufficiale al seguente indirizzo Internet:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/transports-2001/n563-01.pdf.

La Commissione ha approvato con decisione del 1o dicembre 2004 (caso n 171/2004) l'ampliamento dell'elenco dei tipi di attività connesse ammissibili (quelle strettamente e direttamente correlate alla fornitura di servizi di trasporto) per la locazione di locali commerciali a bordo, quali negozi o chioschi, sia per società terze che per una parte indipendente della compagnia marittima e per attività ammissibili o non ammissibili svolte in tali chioschi. Il testo di questa seconda decisione è disponibile nella lingua ufficiale al seguente indirizzo Internet:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/transports-2004/n171-04.pdf.

(3)  Riferimenti TREN (2005) D/122520, TREN (2006) D/209990 e D/ 217824.

(4)  Registrate con il riferimento TREN (2005) A/29975.

(5)  Descritta nella sezione 2.3.

(6)  Le norme in materia di prezzi di trasferimento sono generalmente previste nel regime d'imposta sulle società di tutti i paesi sviluppati. Gli orientamenti dell'OCSE in materia di prezzi di trasferimento per le imprese multinazionali e per l'amministrazione tributaria invita i paesi dell'OCSE a controllare le transazioni commerciali di imprese appartenenti a società multinazionali con le loro affiliate straniere. Tali norme possono derivare anche dall'applicazione di accordi bilaterali in materia di cooperazione fiscale. Le norme sui prezzi di trasferimento consistono nel verificare la coerenza dei prezzi delle transazioni fra due imprese associate ai sensi dei suddetti orientamenti OCSE. Le autorità fiscali hanno la possibilità di fissare tali prezzi a livelli più consoni ai prezzi di mercato, se sospettano un'evasione fiscale, e di ricalcolare di conseguenza gli utili della società interessata.

(7)  La Commissione ha richiesto tali misure di separazione in tutti i regimi approvati negli ultimi cinque anni.

(8)  Caso NN 116/98, approvato con decisione della Commissione del 13 novembre 2002. Il testo della decisione nella lingua ufficiale è consultabile al seguente indirizzo Internet:

http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/state_aids/transports-1998/nn116-98.pdf .

(9)  Comunicazione C(2004) 43 della Commissione — Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, GU C 130 del 17.1.2004, pag. 3, v. punto 3.1. Si vedano inoltre i precedenti orientamenti in materia, GU C 205 del 5.7.1997, pag. 5.

(10)  La strategia della sovracapitalizzazione («thick capitalisation») consiste nell'attribuire la maggior parte del capitale netto a quella parte dell'impresa soggetta alla tassazione sul tonnellaggio e la maggior parte dei debiti all'altra parte dell'impresa, soggetta alla normale imposta sulle società, aumentando così le spese in conto capitale per ottenere un vantaggio fiscale.

(11)  Si vedano in particolare le seguenti decisioni della Commissione:

1)

il regime britannico, approvato il 2 agosto 2000 (caso N 790/1999);

2)

il regime spagnolo, approvato il 27 febbraio 2002 (caso N 736/2001);

3)

il regime danese, approvato il 12 marzo 2002 (caso N 563/2001);

4)

il regime finlandese, approvato il 16 ottobre 2002 (caso N 195/2002);

5)

il regime irlandese, approvato l'11 dicembre 2002 (caso N 504/2002);

6)

il regime spagnolo applicabile alla provincia di Biscaglia, approvato il 5 febbraio 2003 (caso N 572/2002);

7)

il regime francese, approvato il 13 maggio 2003 (caso N 737/2002);

8)

il regime belga, approvato il 19 marzo 2003 (caso N 20/2003 e caso N 433/2002):

9)

il regime italiano, approvato il 20 ottobre 2004 (caso N 114/2004).

(12)  Cfr. il paragrafo della sezione 3.3.5 della decisione della Commissione del 12 marzo 2002: «Further, the “arm's length principle”, the “rules on financial income/expenditure”, the “rules on thick capitalisation”, the rules concerning activities crossing the Ring-Fence and the rules governing transactions within a group of companies provide clear references as regards which activities can/cannot be considered to fall under the Tonnage Tax and thus provide clear reference for transparent accounting as required by the “guidelines”.» (Inoltre, il principio di piena concorrenza, le norme sulla ripartizione delle entrate e degli oneri finanziari, le norme sulla sovracapitalizzazione, le norme sulle attività non limitate dalla separazione e le norme che disciplinano le transazioni entro un gruppo di società forniscono riferimenti chiari su quali attività possono o non possono essere considerate ammissibili alla tassa sul tonnellaggio, e quindi riferimenti chiari per una contabilità trasparente, come richiesto negli orientamenti.)

(13)  Cfr. la sentenza della Corte di giustizia del 15 giugno 1993 nella causa Matra, causa C-225/91 Matra contro Commissione, in particolare il punto 41: «41 Al riguardo, si deve ricordare che, anche se la procedura di cui agli artt. 92 e 93 lascia alla Commissione, e, in determinati casi, al Consiglio, un ampio margine discrezionale per sindacare la compatibilità di un regime di aiuti statali con le esigenze del mercato comune, dall' economia generale del Trattato si ricava che tale procedura non deve mai pervenire ad un risultato contrario a norme specifiche del Trattato (sentenza 21 maggio 1980, causa 73/79, Commissione/Italia, Racc. pag. 1533, punto 11 della motivazione). La Corte ha anche rilevato che le modalità di un aiuto contrastanti con norme specifiche del Trattato diverse dagli artt. 92 e 93 possono essere così indissolubilmente connesse con l' oggetto dell' aiuto da far sì che sia impossibile valutarle isolatamente (sentenza 22 marzo 1977, causa 74/76, Iannelli, Racc. pag. 557).»

(14)  

Articolo 10

Gli Stati membri adottano tutte le misure di carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dal presente trattato ovvero determinati dagli atti delle istituzioni della Comunità. Essi facilitano quest'ultima nell'adempimento dei propri compiti.

Essi si astengono da qualsiasi misura che rischi di compromettere la realizzazione degli scopi del presente trattato.

(15)  Regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999, recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE, GU L 83/1 del 22.3.1999.

(16)  Registeret under ref. TREN(2005) A/23228.

(17)  Beslutningen findes på det officielle sprog på følgende internetadresse:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/transports-2001/n563-01.pdf

Kommissionen godkendte ved beslutning af 1. december 2004 (sag nr. 171/2004) en udvidelse af listen over de former for virksomhed, der kan beskattes efter tonnageskatteordningen (dvs. dem, der foregår i nær tilknytning til eller er direkte forbundet med levering af transportydelser), til at omfatte udlejning af lokaler om bord, f.eks. forretninger og kiosker, uanset om de drives af tredjemand eller af en uafhængig part i rederiet, og uanset om de pågældende aktiviteter kan være undergivet tonnagebeskatning eller ej. Denne beslutning findes på det officielle sprog på følgende internetadresse:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/transports-2004/n171-04.pdf

(18)  Ref. TREN (2005) D/122520, TREN (2006) D/209990 og D/ 217824.

(19)  Registeret under ref. TREN (2005) A/29975.

(20)  Beskrevet i afsnit 2.3 nedenfor.

(21)  Skattelovgivningen i alle udviklede lande indeholder normalt regler om interne afregningspriser. I OECD's »Transfer Pricing Guidelines for Multinational Enterprises and for Tax Administrations« opfordres OECD-landene til at føre kontrol med kommercielle transaktioner mellem virksomheder tilhørende multinationale selskaber og deres udenlandske koncernbundne virksomheder. Sådanne regler kan også være påkrævet i bilaterale skattesamarbejdsaftaler. Ifølge reglerne om interne afregningspriser skal det kontrolleres, om der benyttes en korrekt prissætning ved transaktioner mellem to virksomheder, der er koncernforbundne som omhandlet i OECD-retningslinjerne. Skattemyndighederne har mulighed for at fastsætte priserne på et niveau, der er mere på linje med markedspriserne, hvis de nærer mistanke om skatteunddragelse, og de kan derefter genberegne den pågældende virksomheds overskud.

(22)  Kommissionen har i forbindelse med godkendelsen af alle tonnageskatteordninger de sidste fem år stillet krav om sådanne ring-fencing-foranstaltninger.

(23)  Sag nr. NN 116/98, godkendt ved Kommissionens beslutning af 13. november 2002. Beslutningen findes på det officielle sprog på følgende internetadresse:

http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/state_aids/transports-1998/nn116-98.pdf

(24)  Registeret under ref. TREN(2005) A/23228.

(25)  Beslutningen findes på det officielle sprog på følgende internetadresse:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/transports-2001/n563-01.pdf

Kommissionen godkendte ved beslutning af 1. december 2004 (sag nr. 171/2004) en udvidelse af listen over de former for virksomhed, der kan beskattes efter tonnageskatteordningen (dvs. dem, der foregår i nær tilknytning til eller er direkte forbundet med levering af transportydelser), til at omfatte udlejning af lokaler om bord, f.eks. forretninger og kiosker, uanset om de drives af tredjemand eller af en uafhængig part i rederiet, og uanset om de pågældende aktiviteter kan være undergivet tonnagebeskatning eller ej. Denne beslutning findes på det officielle sprog på følgende internetadresse:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/transports-2004/n171-04.pdf

(26)  Ref. TREN (2005) D/122520, TREN (2006) D/209990 og D/217824.

(27)  Ref. TREN(2005) A/29975 og TREN(2006) A/33708.

(28)  Meddelelse C(2004) 43 fra Kommissionen — EU-retningslinjer for statsstøtte til søtransportsektoren (EUT C 13 af 17.1.2004, s. 3), punkt 3.1. Se også de forrige retningslinjer herfor (EFT C 205 af 5.7.1997, s. 5).

(29)  Strategien med »thick capitalization« består i at placere det meste af egenkapitalen i den tonnagebeskattede del af selskabet og det meste af gælden i den del af selskabet, der beskattes efter de normale regler, hvorved de fradragsberettigede renteudgifter forøges.

(30)  Se navnlig Kommissionens beslutninger vedrørende:

1.

den britiske ordning, der blev godkendt den 2. august 2000 (sag nr. N 790/99)

2.

den spanske ordning, der blev godkendt den 27. februar 2002 (sag nr. N 736/01)

3.

den danske ordning, der blev godkendt den 12. marts 2002 (sag nr. N 563/01)

4.

den finske ordning, der blev godkendt den 16. oktober 2002 (sag nr. N 195/02)

5.

den irske ordning, der blev godkendt den 11. december 2002 (sag nr. N 504/02)

6.

den spanske ordning gældende for Biscayen-området, der blev godkendt den 5. februar 2003 (sag nr. N 572/02)

7.

den franske ordning, der blev godkendt den 13. maj 2003 (sag nr. N 737/02)

8.

den belgiske ordning, der blev godkendt den 19. marts 2003 (sag nr. N 433/02)

9.

den italienske ordning, der blev godkendt den 20. oktober 2004 (sag nr. N 114/04).

(31)  Se især afsnit 3.3.5 i Kommissionens beslutning af 12. marts 2002: »Desuden fremgår det klart af arms længde -princippet, bestemmelserne om finansielle indtægter og udgifter, bestemmelserne om værn mod overkapitalisering, bestemmelserne om aktiviteter, der går på tværs af afgrænsningen, og bestemmelserne om transaktioner, der udføres af koncernforbundne selskaber, hvilke aktiviteter der kan blive omfattet af tonnageskatteordningen, og ordningen indeholder dermed en klar reference til kravene i retningslinjerne til dokumentation og bogføring«.

(32)  Se Domstolens dom af 15. juni 1993, sag 225/91, Matra mod Kommissionen, særlig præmis 41: »I denne henseende bemærkes, at selv om den i artikel 92 og 93 fastsatte procedure overlader et betydeligt skøn til Kommissionen og under visse betingelser til Rådet med henblik på vurderingen af, om en statsstøtteordning kan forenes med fællesmarkedets krav, følger det dog af traktatens almindelige opbygning, at denne procedure aldrig må føre til resultater, der er i strid med traktatens særlige bestemmelser (dom af 21.5.1980, sag 73/79, Kommissionen mod Italien, Sml. s. 1533, præmis 11). Domstolen har desuden fastslået, at gennemførelsesforanstaltninger til en støtte, som er i strid med andre særlige traktatbestemmelser end artikel 92 og 93, kan være så uløseligt forbundet med støttens formål, at det ikke er muligt at bedømme dem isoleret (dom af 22.3.1977, sag 74/76, Iannelli, Sml. s. 557).«

(33)  

Artikel 10

Medlemsstaterne træffer alle almindelige eller særlige foranstaltninger, som er egnede til at sikre opfyldelsen af de forpligtelser, der følger af denne traktat, eller af retsakter foretaget af Fællesskabets institutioner. De letter Fællesskabets gennemførelse af dets opgaver. De afholder sig fra at træffe foranstaltninger, der er egnede til at bringe virkeliggørelsen af denne traktats målsætning i fare.

(34)  Rådets forordning (EF) nr. 659/1999 af 22. marts 1999 om fastlæggelse af regler for anvendelsen af EF-traktatens artikel 93 (EFT L 83 af 27.3.1999, s. 1).

(35)  Konstaterer Kommissionen efter en foreløbig undersøgelse, at en anmeldt foranstaltning giver anledning til tvivl om, hvorvidt den er forenelig med fællesmarkedet, beslutter den at indlede proceduren efter traktatens artikel 93, stk. 2, i det følgende benævnt »beslutning om at indlede den formelle undersøgelsesprocedure«.

(36)  Beslutningen om at indlede den formelle undersøgelsesprocedure skal sammenfatte de relevante faktiske og retlige spørgsmål, indeholde en foreløbig vurdering fra Kommissionens side med hensyn til støttekarakteren af den påtænkte foranstaltning og anføre, om der er tvivl om, hvorvidt den er forenelig med fællesmarkedet. I beslutningen skal den pågældende medlemsstat og andre interesserede parter opfordres til at fremsætte bemærkninger inden for en nærmere fastsat frist, der normalt ikke må overstige en måned. I behørigt begrundede tilfælde kan Kommissionen forlænge denne frist.


19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/20


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso n. COMP/M.4646 — AXA/Monte dei Paschi/JV)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 135/07)

1.

In data 11.6.2007 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa AXA S.A. («AXA», Francia ), acquisisce ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b) e dell.articolo 3, paragrafo 4 del regolamento del Consiglio il controllo in comune delle imprese Monte Paschi Vita S.p.A. («MPS Vita», Italia), e Monte Paschi Assicurazioni Danni S.p.A. («MPS Danni», Italia), mediante acquisto di azioni o quote. MPS Vita e MPS Danni sono al momento controllate da Banca Monte Paschi di Siena S.p.A. («BMPS», Italia). BMPS mantiene il controllo congiunto di MPS Vita and MPS Danni, insieme ad AXA.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per AXA:servizi di assicurazione e servizi finanziari correlati,

per BMPS: servizi bancari e servizi finanziari correlati,

per MPS Vita: servizi di assicurazione vita e servizi finanziari correlati,

per MPS Danni:servizi di assicurazione danni e servizi finanziari correlati.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la transazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia si riserva la decisione finale al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 (2) del Consiglio, il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [fax n. (32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.4646 — AXA/Monte dei Paschi/JV al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

B-1049 Bruxelles/Brussel


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32.


19.6.2007   

IT

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C 135/21


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso n. COMP/M.4721 — AIG Capital Partners/Bulgarian Telecommunications Company)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/C 135/08)

1.

In data 12.6.2007 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa AIG Capital Partners Inc. («AIG», USA) acquisisce ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio il controllo dell'insieme dell'impresa Bulgarian Telecommunications Company («BTC», Bulgaria) mediante acquisto di azioni.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per AIG: consulenza agli investimenti e servizi di gestione di patrimoni,

per BTC: fornitura di servizi di telefonia fissa e mobile in Bulgaria.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la transazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia si riserva la decisione finale al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 (2) del Consiglio, il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax [fax n. (32-2) 296 43 01 o 296 72 44] o per posta, indicando il riferimento COMP/M.4721 — AIG Capital Partners/Bulgarian Telecommunications Company, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

B-1049 Bruxelles/Brussel


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32.


ALTRI ATTI

Commissione

19.6.2007   

IT

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C 135/22


Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

(2007/C 135/09)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

SCHEDA RIEPILOGATIVA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«SALATE VON DER INSEL REICHENAU»

CE N. DE/PGI/005/0317/27.10.2003

DOP ( ) IGP ( X )

Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

1.   Servizio competente dello Stato membro:

Nome:

Bundesministerium der Justiz

Indirizzo:

D-11015 Berlin

Tel.:

(49-30) 20 25 70

Fax:

(49-30) 20 25 95 25

E-Mail:

poststelle@bmj.bund.de

2.   Associazione:

Nome:

Reichenau-Gemüse eG

Indirizzo:

Marktstraße 1

D-78479 Insel Reichenau

Tel.:

(49-7534) 920 00

Fax:

(49-7534) 92 0020

E-Mail:

info@reichenaugemuese.de

Composizione:

Produttori/trasformatori ( X ) altro: ( )

3.   Tipo di prodotto:

Classe 1.6: prodotti ortofrutticoli e cereali, tal quali o trasformati.

4.   Disciplinare

(riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006)

4.1   Nome: «Salate von der Insel Reichenau»

4.2   Descrizione: Le lattughe dell'isola di Reichenau sono lattughe originarie di quest'isola del lago di Costanza. Esse possono essere delle seguenti varietà: lactuca sativa (L.) var. capitata (lattuga a cappuccio, batavia, del tipo iceberg, novita) e lactuca sativa (L.) var. Crispa (Lollo rosso, Lollo bionda, foglia di quercia). Le lattughe sono coltivate esclusivamente secondo i metodi tradizionali dell'isola. Le loro caratteristiche sono la conseguenza di una situazione geografica specifica, ma anche di un apporto umano

4.3   Zona geografica: Isola di Reichenau, lago di Costanza (Germania)

4.4   Prova dell'origine: Tutte le unità d'imballaggio comportano un numero di lotto rilasciato dall'impresa di certificazione IFS — Zertifizierung für die Reichenau Gemüse e.G. Questo numero consente di identificare l'azienda di produzione. Tutte le aziende hanno la loro sede nell'isola di Reichenau e gestiscono esclusivamente parcelle situate sul territorio dell'isola. La gestione delle parcelle è documentata nel fascicolo di irrigazione. Questo sistema di tracciabilità consente di verificare con assoluta certezza il collegamento esistente tra il prodotto e la zona geografica.

4.5   Metodo di ottenimento:: Le lattughe dell'isola di Reichenau sono conformi alle direttive in materia di orticoltura integrata e controllata, volta ad ottenere la denominazione del Land Baden-Württemberg «Gesicherte Qualität mit Herkunftsangabe» (qualità garantita con designazione di provenienza). Ciò equivale ad un uso minimo di concimi e di prodotti fitosanitari. Il suolo è curato con la massima attenzione per mantenerlo sano. Le piante infestanti sono combattute essenzialmente con mezzi meccanici, mediante sarchiatura, vaporizzazione, bruciatura. Il suolo è analizzato annualmente, onde ottenere un'utilizzazione ottimale del concime. Le serre si servono di organismi ausiliari per lottare contro i parassiti. Conformemente al metodo praticato nell'isola, le lattughe sono raccolte da febbraio a maggio, mediante coltivazioni protette (in serre/tunnel plastica). Una seconda fase di raccolta mediante coltivazioni protette è effettuata in ottobre, novembre e dicembre. Le prime lattughe, coltivate in campo sotto pellicola o telone, sono pronte per la raccolta da aprile/maggio. La stagione termina in autunno con i primi geli notturni (settembre/ottobre). La raccolta è effettuata perlopiù nelle prime ore del mattino. Tutte le operazioni, fino al condizionamento in palette, sono effettuate esclusivamente a mano. Le lattughe, ancora coperte di rugiada, sono in genere vendute non imballate sui mercati all'ingrosso e sono imballate soltanto su richiesta espressa del cliente. Anche questo lavoro è effettuato a mano nei campi. Prima di essere fornite sui mercati all'ingrosso, tutte le lattughe sono lavate.

4.6   Legame con l'area geografica:

Legame naturale: l'isola di Reichenau è per natura predestinata all'orticoltura. La sua situazione insulare sul lago di Costanza la contraddistingue rispetto ad altre regioni di produzione orticola, per le sue condizioni geografiche e climatiche specifiche (umidità, calore, luminosità) e soddisfa in particolare le esigenze naturali di coltivazione delle lattughe che richiedono una temperatura relativamente elevata. Il lago di Costanza, con il suo grande specchio d'acqua, garantisce sempre un'umidità sufficiente. La riflessione della luce sullo specchio d'acqua produce una luminosità intensa ottimale per i prodotti. Il lago funge anche da accumulatore di calore. I tre citati fattori, umidità, calore e riflessione della luce, influiscono pertanto positivamente sul clima, favorendo la crescita delle lattughe. I produttori sfruttano queste condizioni climatiche favorevoli, applicando il loro know-how specifico in materia di coltivazione in serra/tunnel plastica o nei campi, sotto una pellicola di plastica. Si procede unicamente ad una coltura specifica nel terreno, tramite risanamento termico del suolo, senza ricorrere all'uso di prodotti chimici.

Reputazione: le suddette circostanze naturali ed umane hanno un impatto talmente positivo sulla crescita, la raccolta precoce e la qualità naturale del prodotto che queste lattughe godono di una particolare reputazione che va ben al di là dei confini regionali. Da un'inchiesta svolta nel 2000 emerge che i commercianti e i consumatori associano essenzialmente l'isola di Reichenau all'orticoltura (l'isola è denominata anche «l'isola degli ortaggi») e che essi si sono espressi del tutto positivamente sulla freschezza, la presentazione e l'origine dei prodotti. Le lattughe dell'isola di Reichenau sono prodotti dell'orticoltura tradizionale, che risale alla tradizione monastica dell'isola. Descrivendo il suo orto, chiamato «hortulus» nel «De cultura hortorum» redatto nell'840, l'abate Walahfried Strabo documenta la tradizione orticola dell'isola di Reichenau. La prima documentazione scritta della coltivazione di lattughe risale al 1895 (1 ha) (cfr. Glönkler, «Vom Weinbau zum Gemüsebau» (dalla viticoltura all'orticoltura), 1991, pag. 60), ma già nel 1932 essa si era estesa a 20 ha (cfr. Glönkler, op. cit., pag. 70). Attualmente, le colture protette di lattughe coprono circa 30 ha, su circa 50 ha di colture in campo.

4.7   Struttura di controllo:

Nome:

Regierungspräsidium Karlsruhe, Referat 34

Indirizzo:

D-76247 Karlsruhe

Tel.:

(49-721) 926 37 06

Fax:

(49-721) 37 05 46

E-Mail:

abteilung3@rpk.bwl.de

4.8   Etichettatura: Salate von der Insel Reichenau g.g.A.


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.


19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/25


Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

(2007/C 135/10)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

SCHEDA RIEPILOGATIVA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«GURKEN VON DER INSEL REICHENAU»

CE N. DE/PGI/005/0320/27.10.2003

DOP ( ) IGP ( X )

Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

1.   Servizio competente dello Stato membro:

Nome:

Bundesministerium der Justiz

Indirizzo:

D-11015 Berlin

Tel.:

(49-30) 20 25 70

Fax:

(49-30) 20 25 95 25

E-Mail:

poststelle@bmj.bund.de

2.   Associazione:

Nome:

Reichenau-Gemüse eG

Indirizzo:

Marktstraße 1

D-78479 Insel Reichenau

Tel.:

(49-7534) 920 00

Fax:

(49-7534) 92 0020

E-Mail:

info@reichenaugemuese.de

Composizione:

Produttori/trasformatori ( X ) altro: ( )

3.   Tipo di prodotto:

Classe 1.6: prodotti ortofrutticoli e cereali, tal quali o trasformati.

4.   Disciplinare

(riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006)

4.1   Nome: «Gurken von der Insel Reichenau»

4.2   Descrizione: Cetrioli — cucumis sativus; peso compreso tra 300 e 900 grammi; forma allungata e diritta; colore verde scuro e consistenza ferma.

4.3   Zona geografica: Isola di Reichenau, lago di Costanza (Germania)

4.4   Prova dell'origine: Tutte le unità d'imballaggio comportano un numero di lotto rilasciato dall'impresa di certificazione IFS — Zertifizierung für die Reichenau Gemüse e.G. Questo numero consente di identificare l'azienda di produzione. Tutte le aziende hanno la loro sede nell'isola di Reichenau e gestiscono esclusivamente parcelle situate sul territorio dell'isola. La gestione delle parcelle è documentata nel fascicolo di irrigazione. Questo sistema di tracciabilità consente di verificare con assoluta certezza il collegamento esistente tra il prodotto e la zona geografica.

4.5   Metodo di ottenimento: I cetrioli dell'isola di Reichenau sono prodotti esclusivamente su substrato organico, conformemente alle direttive in materia di coltivazione integrata e controllata, volta ad ottenere la denominazione del Land Baden-Württemberg «Gesicherte Qualität mit Herkunftsangabe» (qualità garantita con designazione di provenienza). Le piante infestanti sono combattute essenzialmente con mezzi meccanici, mediante sarchiatura, vaporizzazione, bruciatura. Il suolo è analizzato annualmente, onde ottenere un'ottimizzazione del concime. Le serre si servono di organismi ausiliari per lottare contro i parassiti. Nell'isola di Reichenau, i cetrioli sono raccolti tutto l'anno. La raccolta è effettuata esclusivamente a mano, nelle prime ore del mattino. Immediatamente dopo la raccolta, i cetrioli sono condizionati in cassette e trasportati verso gli impianti di smistamento delle singole aziende. Con questo procedimento, i cetrioli, raccolti di primo mattino e smistati in locali ombreggiati, non sono esposti alle ore calde della giornata e corrispondono esattamente alle esigenze di qualità del prodotto. Prima di essere smistati, i cetrioli sono lavati singolarmente. Lo smistamento è effettuato in funzione al peso: 300–400 g; 400–500 g; 500–600 g; 600–750 g; oltre 750 g. I cetrioli smistati in funzione a queste categorie di peso corrispondono ai criteri della classe 1. Quelli che presentano una curvatura troppo accentuata e che non possono pertanto corrispondere ai criteri della classe 1, sono imballati separatamente come classe 2. Dopo essere stati smistati in funzione del peso, i cetrioli sono condizionati nell'azienda stessa, in cartoni spesso a due compartimenti, recanti etichette contraddistinte da colori differenti. I cetrioli sono imballati ancora umidi in cartoni del tutto ermetici. Questo procedimento permette di mantenere al fresco i cetrioli e di aumentarne ulteriormente la qualità.

4.6   Legame: Legame naturale: l'isola di Reichenau è per natura predestinata all'orticoltura. La sua situazione insulare sul lago di Costanza la contraddistingue rispetto ad altre regioni di produzione orticola, per le sue condizioni geografiche e climatiche specifiche (umidità, calore, luminosità). Le esigenze per la coltivazione dei cetrioli, e cioè temperatura ed igrometria elevate nonché apporto idrico regolare sono soddisfatte grazie alla coltivazione protetta praticata sull'isola di Reichenau. Il lago che circonda l'isola e che funge da accumulatore di luce e di calore, il controllo dell'umidità mediante coltivazione in serra e l'apporto idrico regolato al 100 % in funzione alle esigenze delle piante, garantiscono condizioni di crescita ottimali. A ciò si aggiunge anche il know-how specifico dei produttori in materia di coltivazione in serra/tunnel plastica. I cetrioli sono coltivati esclusivamente su substrato organico.

Reputazione: le suddette circostanze naturali ed umane hanno un impatto talmente positivo sulla qualità dei cetrioli dell'isola di Reichenau che essi godono di una reputazione che va ben oltre i confini della regione. Da un'inchiesta svolta nel 2000 emerge che i commercianti e i consumatori associano essenzialmente l'isola di Reichenau all'orticoltura (l'isola è denominata anche «l'isola degli ortaggi») e che essi si sono espressi del tutto positivamente sulla freschezza, la presentazione e l'origine dei prodotti. I cetrioli dell'isola di Reichenau sono prodotti dell'orticoltura tradizionale, che risale alla tradizione monastica dell'isola. Descrivendo il suo orto, chiamato «hortulus» nel «De cultura hortorum» redatto nell'840, l'abate Walahfried Strabo documenta la tradizione orticola dell'isola di Reichenau. La prima documentazione scritta della coltivazione di cetrioli risale al 1900, ma già nel 1932 essa si era estesa a 300 a (cfr. Glönkler, «Vom Weinbau zum Gemüsebau» (dalla viticoltura all'orticoltura), 1991, pagg. 61 e 70). Attualmente, le colture protette di cetrioli coprono circa 32 ha.

4.7   Organismo di controllo:

Nome:

Regierungspräsidium Karlsruhe, Referat 34

Indirizzo:

D-76247 Karlsruhe

Tel.:

(49-721) 926 37 06

Fax:

(49-721) 37 05 46

E-Mail:

abteilung3@rpk.bwl.de

4.8   Etichettatura: Gurken von der Insel Reichenau g.g.A. (Cetrioli dell'isola di Reichenau IGP).


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.


19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/27


Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

(2007/C 135/11)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

SCHEDA RIEPILOGATIVA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«FELDSALAT VON DER INSEL REICHENAU»

CE N. DE/PGI/005/0318/27.10.2003

DOP ( ) IGP ( X )

Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

1.   Servizio competente dello Stato membro:

Nome:

Bundesministerium der Justiz

Indirizzo:

D-11015 Berlin

Tel.:

(49-30) 20 25 70

Fax:

(49-30) 20 25 95 25

E-Mail:

poststelle@bmj.bund.de

2.   Associazione:

Nome:

Reichenau-Gemüse eG

Indirizzo:

Marktstraße 1

D-78479 Insel Reichenau

Tel.:

(49-7534) 920 00

Fax:

(49-7534) 92 0020

E-Mail:

info@reichenaugemuese.de

Composizione:

Produttori/trasformatori ( X ) Altro: ( )

3.   Tipo di prodotto:

Classe 1.6: ortofrutticoli e cereali freschi e trasformati

4.   Disciplinare

(riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006)

4.1   Nome: «Feldsalat von der Insel Reichenau»

4.2   Descrizione: La valerianella dell'isola di Reichenau è la valerianella che proviene da quest'isola situata nel lago di Costanza.

Si tratta di un'insalata a foglia piccola che cresce in piccole rosette, libera da radici e da cotiledoni gialli, resistente al gelo, di colore verde scuro, dal sapore di nocciola, croccante.

4.3   Zona geografica: Isola di Reichenau nel lago di Costanza, Germania.

4.4   Prova dell'origine: Nell'ambito della certificazione IFS della società Reichenau Gemüse e.G., su tutte le unità di imballaggio figura un numero di lotto che consente di identificare l'azienda del produttore. Tutte le aziende hanno la propria sede nell'isola di Reichenau. Le informazioni relative alla gestione delle parcelle sono disponibili presso il Wasserkartei. Grazie a questo sistema di tracciabilità il legame fra il prodotto e la zona geografica è perfettamente documentato.

4.5   Metodo di ottenimento: La valerianella dell'isola di Reichenau è prodotta conformemente agli orientamenti sulla coltura integrata e controllata di ortaggi freschi nel Baden-Württemberg al fine di beneficiare del label di qualità proprio di questa regione «Gesicherte Qualität mit Herkunftsangabe» (Qualità e origine garantite). Inoltre, un substrato organico ricopre l'intera zona di produzione. Il suolo è oggetto di grandi cure e mantenuto sempre in buono stato. La lotta contro le erbacce viene affidata unicamente a strumenti meccanici: disinfezione a vapore e «bruciatura» del suolo; quest'ultimo è analizzato ogni anno in modo da ottimizzare l'apporto di concime. Per combattere gli agenti nocivi nelle serre si fa ricorso alla lotta biologica, con i cosiddetti animali utili. Secondo il metodo colturale dell'isola di Reichenau la valerianella coltivata in serra è raccolta da ottobre a marzo e quella coltivata all'aperto da aprile a giugno. La valerianella viene seminata oppure trapiantata. Sull'isola di Reichenau la valerianella è raccolta esclusivamente a mano, il che costituisce una notevole differenza rispetto ad altre grandi regioni di coltivazione di questo tipo di insalata, in cui la raccolta è invece meccanica. La valerianella viene quindi messa sfusa in imballaggi da 1 kg e lavata. È immessa sul mercato sfusa in fasci da 1 kg.

4.6   Legame:

Legame naturale: l'isola di Reichenau è il luogo ideale per l'orticoltura. La valerianella, originariamente selvatica, resistente al gelo, capace di sopravvivere anche in condizioni di scarsa luminosità, poco esigente dal punto di vista del suolo, delle sostanze nutritive e dell'approvvigionamento d'acqua, è una pianta la cui coltivazione è perfettamente adatta all'isola di Reichenau durante la stagione invernale poco soleggiata e fredda. Le peculiarità biologiche della valerianella ne consentono la coltivazione anche durante i periodi nebbiosi, che in questa regione possono durare anche molte settimane durante l'inverno.

Reputazione: oltre alle condizioni climatiche ed alle caratteristiche podologiche, la qualità del prodotto è il risultato del know-how dei produttori grazie al quale la valerianella ha acquisito una fama che oltrepassa i confini della regione. Da una inchiesta svolta nel 2000 presso i consumatori ed i distributori risulta che l'isola di Reichenau è associata principalmente all'orticoltura (l'isola è denominata anche «l'isola della verdura») e che i prodotti sono valutati positivamente in particolare per quanto riguarda la freschezza, l'aspetto e l'origine. La valerianella dell'isola di Reichenau è un prodotto dell'orticoltura tradizionale che risale alla cultura monastica nell'isola. Fu l'abate Walahfried Strabo a lanciare la tradizione dell'orto nell'isola di Reichenau nell'840 con la descrizione del suo giardino «De cultura hortorum» o, più brevemente, «Hortulus». La coltivazione della valerianella a Reichenau è attestata per la prima volta nel 1901. Nel 1938 essa era già annoverata fra le principali colture di ortaggi dell'isola (cfr. H. Glönker, Von Weinbau zum Gemüsebau, 1991, pagine 61 e 122). La coltivazione della valerianella, che avviene in gran parte in serra, occupa una superficie di circa 30 ettari.

4.7   Struttura di controllo:

Nome:

Regierungspräsidium Karlsruhe, Referat 34

Indirizzo:

D-76247 Karlsruhe

Tel.:

(49-721) 926 37 06

Fax:

(49-721) 37 05 46

E-Mail:

abteilung3@rpk.bwl.de

4.8   Etichettatura: Feldsalat von der Insel Reichenau g.g.A.


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.


19.6.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 135/29


Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

(2007/C 135/12)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

SCHEDA RIEPILOGATIVA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«TOMATEN VON DER INSEL REICHENAU»

CE N. DE/PGI/005/0319/27.10.2003

DOP ( ) IGP ( X )

Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

1.   Servizio competente dello Stato membro

Nome:

Bundesministerium der Justiz

Indirizzo:

D-11015 Berlin

Tel.:

(49-30) 20 25 70

Fax:

(49-30) 20 25 95 25

E-Mail:

poststelle@bmj.bund.de

2.   Associazione

Nome:

Reichenau-Gemüse eG

Indirizzo:

Marktstraße 1

D-78479 Insel Reichenau

Tel.:

(49-7534) 920 00

Fax:

(49-7534) 92 00 20

E-Mail:

info@reichenaugemuese.de

Composizione:

Produttori/trasformatori ( X ) altro: ( )

3.   Tipo di prodotto

Classe 1.6: prodotti ortofrutticoli e cereali, tal quali o trasformati.

4.   Disciplinare

[riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]

4.1   Nome: «Tomaten von der Insel Reichenau»

4.2   Descrizione: I pomodori dell'isola di Reichenau sono pomodori originari di quest'isola del lago di Costanza. I pomodori — lycopersicon lycopersicum sono rotondi, semiduri, di colore rosso medio e gusto caratteristico.

4.3   Zona geografica: Isola di Reichenau, lago di Costanza, Germania

4.4   Prova dell'origine: Tutte le unità d'imballaggio comportano un numero di lotto rilasciato dall'impresa di certificazione IFS — Zertifizierung für die Reichenau Gemüse e.G. Questo numero consente di identificare l'azienda di produzione. Tutte le aziende hanno la loro sede nell'isola di Reichenau e gestiscono esclusivamente parcelle situate sul territorio dell'isola. La gestione delle parcelle è documentata nel fascicolo di irrigazione. Questo sistema di tracciabilità consente di controllare adeguatamente il collegamento esistente tra il prodotto e la zona geografica.

4.5   Metodo di ottenimento: I pomodori dell'isola di Reichenau sono conformi alle direttive in materia di orticoltura integrata e controllata, volta ad ottenere la denominazione del Land Baden-Württemberg «Gesicherte Qualität mit Herkunftsangabe» (qualità garantita con designazione di provenienza) e coltivati, cioè, unicamente su substrato organico. Le piante infestanti sono combattute essenzialmente con mezzi meccanici, mediante sarchiatura, vaporizzazione, bruciatura. Il suolo è analizzato annualmente, onde ottenere un'ottimizzazione del concime. Conformemente al metodo praticato nell'isola, i pomodori sono raccolti da maggio a ottobre, in coltivazioni protette. Essi sono raccolti in campo da fine luglio a settembre. Il raccolto è effettuato a mano nelle ore del mattino. Sotto serra, i pomodori sono raccolti con il calice verde e il peduncolo. La calibrazione e l'imballaggio sono effettuati perlopiù manualmente, poiché, in caso di calibrazione meccanica, la presenza del peduncolo potrebbe danneggiare il prodotto. Soltanto un modesto quantitativo è coltivato e conseguentemente raccolto come pomodori a grappolo. Lo smistamento e il condizionamento dei pomodori coltivati in campo sono di massima effettuati con mezzi meccanici. I pomodori sono smistati come segue: 40/47 mm, 47/57 mm, 57/67 mm, 67/82 mm, 82/105 mm e pomodori a grappolo.

4.6   Legame:

Legame naturale: l'isola di Reichenau è per natura predestinata all'orticoltura. La sua situazione insulare sul lago di Costanza la contraddistingue rispetto ad altre regioni di produzione orticola, per le sue condizioni geografiche e climatiche specifiche (umidità, calore, luminosità) e soddisfa in particolare le esigenze naturali di coltivazione dei pomodori che richiedono una temperatura relativamente elevata. Il lago funge anche da accumulatore di luce e di calore. L'umidità, il calore e la luminosità influiscono positivamente sul clima, favorendo la coltura dei pomodori.

Originario del Sudamerica, il pomodoro, per la sua coltura, richiede temperature elevate, apporto regolare di acqua, e di evitare le acque stagnanti. Il suolo molto grossolanamente morenico dell'isola di Reichenau si presta bene alla coltura del pomodoro, poiché, da un lato, l'apporto di acqua è agevole, mentre, dall'altro, la capacità di ritenzione d'acqua è molto modesta e si evita così il rischio di formazioni stagnanti. Poiché sono presenti le condizioni naturali, come il tipo di suolo, la luminosità e la temperatura elevata, nonché un approvvigionamento idrico ottimale grazie ad un sistema di irrigazione direttamente connesso al lago (oltre 60 000 m di condutture sull'isola), Reichenau conviene idealmente alla coltura dei pomodori. L'uso mirato di concimi e, nel caso di coltivazioni protette in serra, la gestione delle condizioni climatiche, rendono ulteriormente ottimale la coltura dei pomodori. Queste condizioni climatiche favorevoli stimolano i produttori ad applicare il loro know-how specifico in materia di coltivazione protetta in serra o in campo.

Reputazione: le citate circostanze naturali ed umane hanno un impatto talmente positivo sulla coltura di questo prodotto che i pomodori godono di una particolare reputazione che va ben al di là dei confini regionali. Da un'inchiesta svolta nel 2000 emerge che i commercianti e i consumatori associano essenzialmente l'isola di Reichenau all'orticoltura (l'isola è denominata anche «l'isola degli ortaggi») e che essi si sono espressi del tutto positivamente sulla freschezza, la presentazione e l'origine dei prodotti. I pomodori dell'isola di Reichenau sono prodotti dell'orticoltura tradizionale, che risale alla tradizione monastica dell'isola. Descrivendo l'orto, chiamato «hortulus» nel «de cultura hortorum» redatto nell'840, l'abate Walahfried Strabo motiva la tradizione orticola dell'isola di Reichenau. La prima documentazione scritta della coltivazione di pomodori risale al 1900, ma già nel 1932 essa si era estesa a 500 ha (cfr. Glönkler, «Vom Weinbau zum Gemüsebau» (dalla viticoltura all'orticoltura), 1991, pagg. 61 e 70). Attualmente, le colture protette di pomodori coprono circa 5 ha.

4.7   Struttura di controllo:

Nome:

Regierungspräsidium Karlsruhe, Referat 34

Indirizzo:

D-76247 Karlsruhe

Tel.:

(49-721) 926 37 06

Fax:

(49-721) 37 05 46

E-Mail:

abteilung3@rpk.bwl.de

4.8   Etichettatura: Tomaten von der Insel Reichenau g.g.A.


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag .12.