|
ISSN 1725-2466 |
||
|
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 295 |
|
|
||
|
Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
47o anno |
|
Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
|
|
I Comunicazioni |
|
|
|
Corte dei conti |
|
|
2004/C 295/1 |
||
|
IT |
|
I Comunicazioni
Corte dei conti
|
30.11.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 295/1 |
RELAZIONE SPECIALE N. 2/2004
relativa all'assistenza di preadesione
SAPARD È STATO GESTITO IN MODO ADEGUATO?
corredata delle risposte della Commissione
(presentata in virtù dell'articolo 248, paragrafo 4, secondo comma, del trattato CE)
(2004/C 295/01)
INDICE
|
I-XI |
SINTESI |
|
1-10 |
INTRODUZIONE |
|
1-7 |
Sapard? |
|
8-10 |
L'audit di Sapard? |
|
11-25 |
FASI DI APPLICAZIONE DI SAPARD |
|
11-12 |
Mancata utilizzazione di gran parte dei fondi disponibili |
|
13-15 |
Tempi necessari all'attuazione del programma |
|
16-21 |
Ritardi nell'applicazione da parte dei paesi Sapard |
|
22-23 |
Mancata analisi delle fasi principali al fine di trarne degli insegnamenti |
|
24-25 |
Dotazioni sistematicamente sottoutilizzate |
|
26-35 |
APPLICAZIONE DECENTRATA |
|
26-27 |
Una scelta della Commissione |
|
28-30 |
Decentramento problematico per la mancanza di preparazione della Commissione e per il poco tempo a disposizione |
|
31-35 |
La gestione della Commissione non sempre si è adattata ai bisogni dei paesi Sapard |
|
36-57 |
PRINCIPALI RISULTATI DI SAPARD |
|
36-37 |
Impatto limitato in 8 paesi su 10 |
|
38-40 |
L'IVA contabilizzata come spesa ammissibile non contribuisce agli obiettivi di Sapard |
|
41-47 |
Contributo scarso al raggiungimento degli «standard dell'UE» |
|
48-49 |
Obiettivi non sempre chiari |
|
50-51 |
Le relazioni della Commissione sugli obiettivi e sulle priorità non sono conformi ai requisiti |
|
52-57 |
Il potenziamento delle istituzioni è stato indubbio, tranne per la misura agro-ambientale |
|
58-80 |
VALUTAZIONE DEI SISTEMI POSTI IN ESSERE NEI PAESI SAPARD |
|
58-60 |
L'approvazione preventiva dei sistemi ha consentito di introdurre sistemi rigorosi di controllo finanziario |
|
61-65 |
In genere i sistemi funzionano |
|
66-67 |
Mancanza di documenti giustificativi nei fascicoli |
|
68-76 |
I sistemi Sapard facevano affidamento su altri sistemi meno affidabili |
|
77-80 |
Conflitto tra le disposizioni nazionali sugli interessi e le norme Sapard |
|
81-97 |
PROBLEMI DI APPLICAZIONE NEI PAESI SAPARD |
|
81-90 |
Potenziali beneficiari hanno risorse proprie insufficienti e difficoltà di accesso al credito |
|
91-95 |
Procedure amministrative gravose |
|
96-97 |
Solo i beneficiari con una posizione finanziaria più solida hanno ricevuto assistenza |
|
98-109 |
OCCORRE UN INTERVENTO DELLA COMMISSIONE |
|
98-103 |
Norme e controlli insufficienti hanno comportato un insoddisfacente utilizzo dei fondi destinati al finanziamento delle spesa generali |
|
104-109 |
Non esistono garanzie sul fatto che i fondi siano spesi conformemente alle norme sugli appalti privati |
|
110-121 |
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI |
Allegato 1 Contributo UE 2000-2003 per paese e per tipo principale di beneficiario e di misura
Allegato 2 Elenco dei progetti esaminati
Risposte della Commissione
SINTESI
|
I. |
Il programma speciale di adesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (Sapard) è il primo programma di assistenza esterna applicato in maniera decentrata. Il programma persegue i seguenti obiettivi: contribuire all'attuazione dell'acquis comunitario e risolvere i problemi di adeguamento del settore agricolo e delle zone rurali nei dieci paesi che beneficiano del sostegno Sapard (1). Questi dieci paesi saranno denominati, in appresso, paesi Sapard. A causa del notevole aumento della dotazione di preadesione, che per Sapard doveva essere gestita mediante strutture create ex novo sulla base di norme stabilite ex novo, la Corte ha svolto un audit allo scopo di rispondere alla seguente domanda: «Sapard è stato gestito in modo adeguato?» (cfr. paragrafi 1-10). |
|
II. |
La risposta è che la gestione è stata di qualità variabile. Anche se vi sono stati notevoli ritardi nell'avviare Sapard, ulteriori rallentamenti sono stati generati dalla Commissione che non è riuscita ad attuare una tempestiva pianificazione. Successivamente, l'applicazione di Sapard è accelerata, ma gli obiettivi principali non sono stati raggiunti entro la fine del 2003. Vi sono stati ritardi nell'applicazione nella maggior parte dei paesi Sapard, dovuti in parte alla mancanza di orientamenti e di consulenza da parte della Commissione ed in parte alle difficoltà di apprendimento riscontrate nei paesi, ed alcune misure non sono state attivate. |
|
III. |
Quote consistenti dei fondi disponibili sono rimaste inutilizzate e le dotazioni sono state sistematicamente sovrastimate a causa dei tempi lunghi necessari per l'avvio e l'applicazione di Sapard. I principi e le norme di applicazione dettagliati non erano pronti quando il Consiglio ha adottato il regolamento Sapard nel giugno 1999. Nei paesi Sapard la costituzione dei sistemi necessari talvolta ha richiesto tempi lunghi, e la Commissione non ha analizzato le ragioni di tali ritardi. Nei paesi interessati, procedure amministrative onerose, più rigide rispetto a quanto richiesto dalle disposizioni Sapard, hanno ostacolato un'applicazione tempestiva ed efficace del programma dopo il suo avvio (cfr. paragrafi 11-25). |
|
IV. |
La scelta dell'attuazione decentrata da parte della Commissione era giusta dato il probabile numero elevato di progetti da finanziare, ma essa ha sottovalutato il tempo che ciò avrebbe richiesto. Benché la Commissione avesse organizzato seminari e stabilito altri contatti con i paesi Sapard, la gestione decentrata non consente la sistematica ed attiva individuazione dei problemi legati all'applicazione e il loro monitoraggio. Per questa ragione, le pratiche migliori non sono state applicate in tutti i paesi Sapard (cfr. paragrafi 26-35). |
|
V. |
Nei primi quattro anni di applicazione, solo 323 milioni di euro (14,8 %) della dotazione complessiva disponibile, pari a 2 183 milioni di euro, sono stati corrisposti ai beneficiari finali. A causa del basso livello di spesa nel periodo precedente all'adesione, che per otto dei dieci paesi beneficiari va dal 1o gennaio 2000 al 1o maggio 2004, il contributo fornito al conseguimento degli obiettivi definiti per Sapard è stato limitato. Per Bulgaria e Romania, per i quali il periodo di pre-adesione dovrebbe durare fino al 1o gennaio 2007, è possibile attendersi un impatto di gran lunga maggiore. In Polonia, Sapard verserà al bilancio dello stato almeno 17,7 milioni di euro sotto forma di IVA senza che ciò contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di Sapard (cfr. paragrafi 36-40). |
|
VI. |
I primi risultati dei progetti ultimati mostrano che i fondi destinati alla trasformazione agricola sono stati spesi generalmente per progetti che accrescono la quantità della produzione agricola anziché per progetti volti a migliorarne la qualità (per soddisfare gli standard qualitativi e sanitari e quelli relativi alla tutela dell'ambiente) (cfr. paragrafi 41-47). |
|
VII. |
La Commissione non ha riferito riguardo all'attuazione o meno degli obiettivi Sapard; si è concentrata piuttosto sul potenziamento delle istituzioni, che ne è stato un effetto indubbio, dato che Sapard ha potuto fornire alle amministrazioni nazionali la propria esperienza concreta nella gestione dei fondi dell'UE dopo l'adesione. Tuttavia, per una delle misure più importanti dopo l'adesione, la misura agro-ambientale, l'effetto è stato limitato (cfr. paragrafi 48-57). |
|
VIII. |
Tra i requisiti di Sapard era previsto che la Commissione svolgesse degli audit e approvasse preventivamente i sistemi costituiti dai paesi interessati. È stato così possibile porre in essere sistemi ben definiti, con controlli chiave, prima dell'erogazione dei fondi. Si tratta di una differenza fondamentale rispetto ai programmi comparabili negli Stati membri, che possono essere attuati senza che i sistemi siano soggetti a tali audit o all'approvazione preliminare della Commissione (cfr. paragrafi 58-60). |
|
IX. |
Per quanto riguarda i sistemi Sapard, la Corte ha constatato che erano state incluse nozioni chiave, che le procedure erano state adeguatamente documentate, che i sistemi descritti sulla carta in genere funzionavano nella pratica e che per la maggior parte dei fascicoli esaminati erano state seguite le procedure di controllo. Sono emersi problemi posti dalla diversa qualità degli altri sistemi collegati che hanno alimentato i sistemi di Sapard senza essere preventivamente approvati dalla Commissione. In particolare, sono risultati carenti i controlli nazionali volti a verificare il rispetto degli standard qualitativi, sanitari e ambientali (cfr. paragrafi 61-80). |
|
X. |
I problemi principali di applicazione sono stati incontrati dai beneficiari potenziali privi di risorse proprie sufficienti, con difficoltà di accedere al credito e confrontati a gravose procedure amministrative. Sapard ha finito per favorire i beneficiari più forti dal punto di vista finanziario e meglio organizzati, con capitale sufficiente o con accesso al credito. Per le aziende agricole e le ditte più piccole, che devono compiere i maggiori sforzi per soddisfare gli standard, modernizzarsi e diventare più efficienti, si è trattato di un grave svantaggio (cfr. paragrafi 81-97). |
|
XI. |
Le norme e i controlli relativi agli appalti privati e ai costi generali sono stati insufficienti. Non sono stati svolti controlli efficaci per evitare che venissero accettate e pagate fatture gonfiate (cfr. paragrafi 98-109). |
INTRODUZIONE
Sapard?
|
1. |
Il Consiglio europeo di Lussemburgo del dicembre 1997 ha adottato alcune decisioni per avviare il processo di allargamento con l'obiettivo di preparare i paesi candidati all'adesione all'Unione. Ciò includeva una strategia di preadesione potenziata, volta a consentire ai paesi dell'Europa centrale ed orientale di diventare infine membri dell'Unione europea e, a tale scopo, di allinearsi per quanto possibile all'acquis comunitario (2). Come parte della strategia di preadesione, è stato deciso di accrescere in misura consistente l'assistenza di preadesione: al programma Phare (3) già esistente, a partire dall'esercizio 2000 si è aggiunto uno strumento strutturale ed un sostegno all'agricoltura. |
|
2. |
Il 1o gennaio 2000 è stato così lanciato il programma speciale di adesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (Sapard). A norma del regolamento Sapard (4), il programma persegue i seguenti obiettivi:
|
|
3. |
Il programma è stato gestito nel quadro del capitolo 1, titolo B7-0 (strategia di preadesione) del bilancio (5). Gli importi resi disponibili per i 10 paesi Sapard per gli esercizi 2000-2003 sono ammontati a 2 183 milioni di euro (6). Nell'allegato 1 viene fornita una scomposizione per paese dell'importo in questione. |
|
4. |
Sapard fornisce un sostegno, finanziato fino al 50 % da fondi dell'UE e da fondi nazionali, ai produttori agricoli (principalmente per investimenti per aziende agricole in macchinari agricoli) e alle industrie trasformatrici (prevalentemente per investimenti in impianti); la parte restante (50 % o più) viene finanziata dal beneficiario (7). Nel caso di comunità locali (per infrastrutture relative allo sviluppo rurale, quali strade locali e impianti fognari), l'assistenza Sapard può raggiungere il 100 %. In tutti i casi (se il sostegno pubblico è pari al 50 % o al 100 %), l'UE finanzia il 75 % del contributo versato, mentre il restante 25 % proviene dal cofinanziamento nazionale. |
|
5. |
Sapard è unico nel suo genere, in quanto è il primo programma di assistenza esterna applicato in maniera decentrata. Quest'ultimo aspetto significa che non esiste alcuna approvazione ex ante da parte della Commissione per la selezione dei progetti, le relative gare d'appalto e aggiudicazioni dei contratti (8). La gestione decentrata nei paesi Sapard riproduce da vicino i sistemi attuati negli Stati membri dell'UE, compresa l'approvazione da parte della Commissione di un «Programma per l'agricoltura e lo sviluppo agricolo» per ciascun paese Sapard. Il regolamento Sapard stabilisce che i programmi debbano basarsi su piani redatti dai paesi interessati, facendo riferimento alle 15 misure definite nel regolamento. |
|
6. |
Le risorse sono state concentrate sulle misure focalizzate sugli investimenti nella trasformazione agricola (miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli ed investimenti nelle aziende agricole) e su quelle finalizzate allo sviluppo delle zone rurali (sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali). I paesi Sapard hanno attribuito a queste misure maggiore priorità rispetto ad altre possibili misure, come quelle relative al settore agroambientale, forestale e all'imboschimento, a cui hanno assegnato solo il 4 % delle risorse complessive. Nell'allegato 1 viene fornita una scomposizione della dotazione per paese, per tipo principale di misura e di beneficiario. |
|
7. |
L'applicazione e le funzioni di pagamento nei paesi Sapard sono affidate all'Agenzia Sapard. I beneficiari potenziali trasmettono le domande agli uffici locali di questa agenzia. Un organismo distinto all'interno del ministero delle Finanze, denominato Fondo nazionale, richiede e riceve i pagamenti dalla Commissione e mette i fondi a disposizione dell'Agenzia Sapard. |
L'audit di Sapard?
|
8. |
Dato il notevole aumento del bilancio di preadesione in generale, che è di fatto raddoppiato dal 1999 al 2000 e che, per Sapard, doveva essere gestito da strutture create ex novo sulla base di norme create ex novo, la Corte ha deciso di svolgere un audit allo scopo di rispondere alla seguente domanda: «Sapard è stato gestito in modo adeguato?». Sono stati definiti tre obiettivi dell'audit, al fine di esaminare:
|
Tali obiettivi hanno consentito alla Corte di analizzare se i sistemi di gestione e di controllo fossero stati efficaci e applicati in modo adeguato o se avessero una copertura sufficientemente ampia.
|
9. |
Gli audit sono stati svolti presso la Commissione (direzione generale Agricoltura) e in quattro paesi Sapard (Bulgaria, Lituania, Polonia e Romania). Sono stati eseguiti controlli documentali su un campione di 76 progetti, di cui 42 sono stati oggetto di visite in loco tra il novembre 2002 e il settembre 2003. I progetti del campione riguardavano le misure principali attuate al momento dell'audit, che rappresentavano complessivamente circa il 95 % di tutti i contratti conclusi e dei pagamenti eseguiti in questi quattro paesi (9). Sono stati esaminati inoltre gli elementi principali dei sistemi posti in essere nei paesi Sapard. Il personale delle Istituzioni superiori di controllo dei paesi visitati ha collaborato e accompagnato i controllori della Corte. |
|
10. |
L'audit di Sapard ha tenuto conto dei risultati degli audit precedenti, concentrati sull'avvio del programma nonché sull'analisi e sul monitoraggio dei sistemi di Sapard svolti dalla Commissione, pubblicati nelle relazioni annuali della Corte (10). Le conclusioni principali indicavano che l'avvio dello strumento Sapard aveva richiesto tempi lunghi, in particolare per definire chiaramente ed attuare i dettagli della complessa base giuridica, e che le verifiche previste dai sistemi di gestione e controllo erano insufficienti nei settori a rischio, quali la gestione del personale, la prevenzione del doppio finanziamento, la sana gestione finanziaria, gli interessi bancari ed il rispetto degli standard minimi in materia ambientale, di igiene e di benessere degli animali. |
FASI DI APPLICAZIONE DI SAPARD
Mancata utilizzazione di gran parte dei fondi disponibili
|
11. |
La figura mostra le fasi di applicazione del programma Sapard, dalla prima proposta legislativa al 31 dicembre 2003. I riquadri indicano quando sono state ultimate le fasi principali. Gli importi riportati nella sezione «A» indicano lo scarto tra il contributo finanziario comunitario totale riportato nel bilancio generale (11) e l'importo totale dei contratti conclusi con i beneficiari. La differenza rappresenta pertanto l'importo disponibile in bilancio che non è stato utilizzato dai paesi Sapard a causa del tempo necessario per l'approvazione dei sistemi e, successivamente, dei ritardi accumulati da quei paesi per difficoltà nell'applicazione. I due problemi principali per quanto riguarda l'applicazione sono descritti nei paragrafi 81-95. |
|
12. |
La sezione «B» riporta il numero dei contratti conclusi con i beneficiari finali, ma non ancora pagati. Questo dato riflette non solo il tempo necessario all'attuazione dei progetti che, come avviene ad esempio per i progetti di costruzione, può richiedere generalmente oltre un anno, ma anche i tempi amministrativi (cfr. paragrafo 16 et seq.). La sezione «C» mostra il flusso effettivo dei fondi a favore dei beneficiari. |
Tempi necessari per l'attuazione del programma
|
13. |
Nel giugno 1999, il Consiglio ha adottato la proposta di regolamento della Commissione su Sapard. È stato così costituito un nuovo quadro giuridico complesso, che richiedeva di essere ulteriormente precisato. La Commissione ha impiegato sette mesi per stabilire i principi di applicazione; successivamente, sei mesi per redigere ed adottare le norme dettagliate e altri sei mesi per redigere, negoziare e adottare gli accordi con i paesi Sapard. La base giuridica è stata pertanto ultimata il 29 novembre 2000 (12). Alla fine di marzo 2001, tutti i paesi Sapard avevano firmato gli accordi. |
|
14. |
La Commissione non ha sfruttato il tempo disponibile tra il marzo 1998, quando ha proposto il regolamento Sapard (13), e il giugno 1999, quando il regolamento è stato adottato dal Consiglio, per prepararsi meglio all'applicazione. Questi 15 mesi avrebbero potuto essere utilizzati per elaborare principi e norme dettagliati volti a chiarire la politica ed accelerarne l'applicazione. |
|
15. |
Dopo il completamento del quadro giuridico nel novembre 2000, l'avvio di Sapard è dipeso dal tempo necessario ai paesi beneficiari per porre in essere i sistemi. Alcuni paesi sono stati rapidi: la Commissione ha approvato i sistemi per alcune misure in Bulgaria nel maggio 2001. Altri hanno impiegato più tempo: ad esempio, l'Ungheria ha iniziato ad applicare le misure Sapard solo il 27 novembre 2002. |
Ritardi nell'applicazione da parte dei paesi Sapard
|
16. |
Dopo l'avvio di Sapard nei paesi interessati, procedure amministrative macchinose, più rigorose rispetto a quanto richiesto dalle disposizioni Sapard, hanno ostacolato un'applicazione efficace del programma. Vengono riportati qui di seguito alcuni esempi relativi ai problemi di applicazione riscontrati dalla Corte (cfr. anche paragrafo 91 et seq.). |
|
17. |
La Romania è stato il penultimo paese Sapard ad ottenere l'approvazione di alcune componenti dei sistemi, ma non era veramente pronto ad applicare il programma nell'agosto 2002. Tra la ricezione dell'atto di candidatura e la sua approvazione sono trascorsi sette mesi e mezzo. Dall'aprile 2003, la situazione è migliorata perché le autorità rumene hanno modificato alcune procedure e aumentato il personale incaricato di esaminare tali domande. Nonostante questi ritardi, l'elevato numero di domande ha consentito alle autorità rumene di utilizzare tutti i fondi previsti per le infrastrutture rurali per l'intero periodo di 7 anni (2000-2006). |
|
18. |
Anche la Polonia ha ricevuto un numero elevato di domande per questo tipo di progetto. Tuttavia, per ragioni amministrative non derivanti dalle disposizioni Sapard, oltre 250 milioni di euro disponibili sono rimasti inutilizzati per più di un anno (14). Questo ha impedito un'applicazione efficace di Sapard. |
|
19. |
In Lituania, il tempo medio tra l'invio della domanda relativa al progetto e la firma del contratto è di 4,5 mesi. Uno dei motivi principali dei ritardi nell'approvazione delle domande è la carenza di personale nell'unità principale, ossia quella che valuta tutte le domande relative al progetto. |
|
20. |
In Bulgaria, tutte le verifiche svolte a livello locale vengono ripetute dall'Agenzia Sapard a livello centrale. Questo ha ritardato di circa un mese l'approvazione di ciascun progetto (ritardandone pertanto l'applicazione) e di circa un mese ogni fase della procedura di approvazione del pagamento. Questi doppi controlli sono necessari non appena i sistemi sono costituiti, ma la loro necessità andrebbe periodicamente valutata. |
|
21. |
Come si vedrà al paragrafo 35, la Commissione non ha seguito attivamente dei problemi riguardanti l'applicazione come quelli descritti nei paragrafi precedenti. Sebbene in alcuni casi la Commissione abbia adottato provvedimenti e discusso la questione con il paese interessato, ciò non è avvenuto sistematicamente. |
Mancata analisi delle fasi principali al fine di trarne degli insegnamenti
|
22. |
La Commissione non ha analizzato le fasi fondamentali che hanno ritardato la costituzione di sistemi da parte dei paesi Sapard. Questa sarebbe stata una buona pratica di gestione. Tale analisi avrebbe dovuto riguardare il ruolo stesso della Commissione e avrebbe consentito ai paesi Sapard di considerare, al momento di costituire i sistemi per la gestione dei fondi dell'UE, quali sono i fattori determinanti ai fini della riuscita. |
|
23. |
In seguito, la Commissione non ha neppure incluso tale analisi nella valutazione intermedia del programma in ciascun paese Sapard. Ciò avrebbe invece consentito di individuare i fattori di riuscita e i vincoli connessi alla costituzione di sistemi e facilitare così simili attività nel futuro. Non è stata organizzata alcuna valutazione esterna per far sì che l'esperienza acquisita da Sapard potesse essere utilizzata in futuro. |
Dotazioni sistematicamente sottoutilizzate
|
24. |
La Commissione non è stata in grado di stimare con precisione gli importi per i pagamenti inclusi nei bilanci dei primi tre anni. Fino al termine del 2002, essa ha reso disponibili per pagamenti fino a 850,8 milioni di euro, di cui solo 154,4 milioni di euro (18 %) sono stati utilizzati, mentre la parte restante è stata annullata (15). La Commissione ha osservato che le stime dei pagamenti erano imprecise perché dipendenti da fattori che sfuggivano al suo controllo e che non esisteva alcuna esperienza precedente di gestione decentrata degli aiuti esterni. Pertanto, non era possibile basare gli importi su una documentazione e calcoli sufficientemente dettagliati. |
|
25. |
Per giustificare gli importi sono state invece fornite altre argomentazioni, come la necessità di dare un segnale positivo che attestasse la fiducia della Commissione nella capacità dei paesi interessati di applicare Sapard. Occorre separare la volontà politica e la realtà economica ma, ponendo un'enfasi ingiustificata sulla prima, la Commissione ha sistematicamente sovrastimato gli importi per i pagamenti nel bilancio. |
APPLICAZIONE DECENTRATA
Una scelta della Commissione
|
26. |
Fino al giugno 1999, per la selezione dei progetti, le relative gare d'appalto e le aggiudicazioni dei contratti nel settore dell'assistenza esterna erano necessarie autorizzazioni ex ante della Commissione. La base giuridica di Sapard ha reso possibile, per la prima volta, l'abolizione di tali autorizzazioni ex ante per l'assistenza esterna. Il ricorso a questo sistema di gestione decentrata non è stato deciso dal Consiglio, ma si è trattata di una scelta della Commissione; una scelta giusta, dato il probabile numero elevato di progetti da finanziare. |
|
27. |
Poiché la Commissione non aveva stabilito i metodi per gestire il programma nella proposta per il regolamento Sapard nel marzo 1998, né nel periodo successivo, ha dovuto provvedervi dopo l'adozione del regolamento da parte del Consiglio, nel giugno 1999. Nel gennaio 2000, la Commissione ha adottato una comunicazione in cui indicava che Sapard doveva essere gestito in maniera decentrata. Le ragioni addotte dalla Commissione per motivare tale decisione erano le seguenti:
|
Decentramento problematico per la mancanza di preparazione della Commissione e per il poco tempo a disposizione
|
28. |
Il Consiglio europeo di Berlino del marzo 1999 si era basato sul presupposto che l'adesione di sei nuovi Stati membri, cinque dei quali erano ammissibili a Sapard (16), sarebbe potuta avvenire dal 2002 in poi. Poiché in tal caso Sapard sarebbe stato operativo in quei cinque paesi solo per due anni, era necessario iniziare il programma Sapard al più presto per ottenere risultati. |
|
29. |
Optando però per un'applicazione decentrata, la Commissione doveva definire un quadro giuridico che consentisse l'applicazione delle norme Sapard in quei paesi. I paesi Sapard dovevano inoltre porre in essere sistemi di cui non avevano alcuna esperienza precedente. Data la complessità dei compiti, la Commissione ha sottovalutato i tempi necessari all'attuazione. |
|
30. |
Su cinque paesi, solo in Estonia (nel giugno 2001) e in Slovenia (nel novembre 2001) i sistemi sono stati approvati dalla Commissione prima del 2002. Nonostante l'allungamento dei tempi, il periodo di applicazione di Sapard non è risultato ridotto giacché il Consiglio europeo di Göteborg del giugno 2001 ha spostato la data di adesione al maggio 2004, a causa del protrarsi dei negoziati per l'allargamento. |
La gestione della Commissione non sempre si è adattata ai bisogni dei paesi Sapard
|
31. |
In linea con i principi dei programmi dell'UE negli Stati membri, i paesi Sapard hanno piena responsabilità della gestione di Sapard. Gli accordi internazionali, firmati tra loro e la Commissione, attribuiscono ai paesi Sapard la responsabilità della gestione quotidiana, in particolare per quanto riguarda l'individuazione e la risoluzione di problemi legati all'applicazione. |
|
32. |
Secondo la Commissione, nell'ambito di un sistema di gestione decentrata, essa ha il compito di monitorare l'applicazione di Sapard, avvalendosi di strumenti formali quali i negoziati dei programmi, l'analisi delle relazioni annuali sull'applicazione presentate dai paesi Sapard e la partecipazione, con ruolo consultivo, a ciascun comitato di controllo nazionale convocato due volte all'anno (17). |
|
33. |
La Commissione ha assegnato a tale compito personale insufficiente. In media, alla gestione del programma di un paese Sapard è stato concesso meno di un tempo/uomo (18). Per esempio, un solo funzionario era responsabile della supervisione dell'attuazione dei programmi rumeni e bulgari che ammontavano a 1 442 milioni di euro di assistenza comunitaria. |
|
34. |
Per la gestione del programma, la Commissione ha adottato il seguente approccio. Come parte della procedura di discarico del 2001, il Parlamento europeo ha criticato la Commissione per la sottoesecuzione del bilancio Sapard, in quanto i pagamenti a favore dei beneficiari finali erano molto ridotti. La Commissione ha risposto che la spesa dipendeva essenzialmente dalla rapidità di spesa dei beneficiari, aspetto su cui la Commissione non aveva alcun controllo. La Commissione si è impegnata ad accelerare l'attuazione e, come prima azione, ha inviato lettere ai paesi beneficiari con la richiesta di segnalare in che modo la Commissione potesse intervenire utilmente (19). |
|
35. |
L'audit della Corte ha individuato più settori in cui i paesi Sapard adottano pratiche differenti, alcune ottengono buoni risultati mentre altre si rivelano controproducenti (cfr. paragrafi 21, 39, 80, 90, 95, 103 e 109). La Commissione ha aiutato i paesi Sapard mediante l'organizzazione di seminari e con contatti quotidiani, ma questo non consente di individuare in modo sistematico ed attivo problemi nell'attuazione, né di adottare provvedimenti che consentano di applicare le pratiche migliori in tutti i dieci paesi (cfr. anche paragrafi 85-86). |
PRINCIPALI RISULTATI DI SAPARD
Impatto limitato in 8 paesi su 10
|
36. |
Il regolamento Sapard ha costituito il quadro di riferimento per il sostegno comunitario nel periodo precedente l'adesione. Per otto dei dieci paesi beneficiari, si tratta del periodo compreso tra il 1o gennaio 2000 e il 1o maggio 2004. La spesa versata ai beneficiari finali al 31 dicembre 2003 ammontava a 323 milioni di euro (14,8 % della dotazione disponibile, pari a 2 183 milioni di euro), di cui più della metà è stata pagata durante l'ultimo trimestre del 2003. A causa del basso livello di spesa nel periodo precedente l'adesione in questi paesi (cfr. paragrafi 11-20), il contributo fornito per il raggiungimento degli obiettivi definiti nel regolamento prima dell'adesione è stato minimo. |
|
37. |
Per Bulgaria e Romania, il Consiglio europeo ha fissato la data per l'adesione al 1o gennaio 2007, a condizione che questi paesi soddisfino i requisiti necessari. Per questi paesi ci si può attendere un impatto ben maggiore. |
L'IVA contabilizzata come spesa ammissibile non contribuisce agli obiettivi di Sapard
|
38. |
In virtù degli accordi internazionali conclusi tra la Commissione e ciascun paese Sapard, l'IVA fatturata sulle apparecchiature o sui servizi non può essere addebitata come spesa ammissibile al rimborso:
|
|
39. |
I beneficiari della misura «sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali» sono gli enti locali e le fatture per i progetti finanziati dalla misura in questione comprendono l'IVA. In Polonia l'IVA non è rimborsabile, per cui viene addebitata al progetto come spesa ammissibile. Ciò non avviene negli altri paesi Sapard controllati. |
|
40. |
Sulla base degli stanziamenti per il periodo 2000-2003 alla Polonia per la misura di cui trattasi (270 milioni di euro), e con i tassi dell'IVA che variano tra il 7 % ed il 22 % a seconda della fornitura in questione, la Corte ha stimato che l'IVA ammonterà ad almeno 17,7 milioni di euro. Tale importo IVA verrà versato da Sapard al bilancio dello stato, senza contribuire al raggiungimento degli obiettivi del programma. In prospettiva, esso equivale al contributo medio comunitario in Polonia per circa 400 progetti di ammodernamento stradale o a 2 000 progetti per il miglioramento di aziende agricole. Includere l'IVA tra le spese ammissibili al finanziamento in Polonia, ma non in altri paesi Sapard, comporta non solo l'avvio di un numero minore di progetti, ma anche la riduzione consistente del livello effettivo di cofinanziamento nazionale. Pertanto, l'impatto di Sapard in quel paese è fortemente ridotto. Questo genera una sproporzione; pertanto la spesa non è ammissibile secondo i termini della condizione c) summenzionata. Non esiste alcuna prova che la Commissione sia intervenuta; essa dovrebbe valutare tutti gli elementi per stabilire se la Polonia debba rimborsare o meno l'IVA al programma. |
Contributo scarso al raggiungimento degli «standard dell'UE»
|
41. |
A norma del regolamento Sapard, articolo 4, paragrafo 3, i paesi interessati devono far sì che venga data priorità alle misure volte a migliorare l'efficienza del mercato, la qualità e le condizioni sanitarie, nonché a quelle destinate a creare nuove possibilità di occupazione nelle zone rurali, conformemente alle disposizioni relative alla tutela dell'ambiente. L'audit della Corte ha riscontrato che 44 progetti esaminati su 46 per le due misure «investimenti in aziende agricole» e «miglioramento della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli» hanno incrementato o ammodernato la produzione (20). |
|
42. |
Tuttavia, sono stati attuati solo due progetti il cui obiettivo principale era migliorare gli standard delle aziende. Se da un lato è vero che le attrezzature nuove e moderne soddisfano di per sé gli standard dell'UE, vi sono scarse prove che, per i 24 progetti Sapard relativi agli investimenti nelle aziende agricole, tali attrezzature abbiano prodotto un qualche effetto sugli standard qualitativi, sanitari o ambientali delle aziende agricole nel loro complesso. Lo stesso vale per i 20 progetti concernenti le industrie di trasformazione esaminate: benché le nuove attrezzature abbiano avuto un effetto sugli impianti nel loro insieme, non hanno contribuito a rendere conformi agli standard dell'UE gli interi stabilimenti. |
|
43. |
L'importanza di tale aspetto viene sottolineata nella recente relazione di valutazione globale della Commissione sul livello di preparazione all'adesione all'UE (21). In questa relazione, la Commissione ha rilevato che l'attuale ritmo di ammodernamento degli stabilimenti agro-alimentari nella Repubblica ceca, in Ungheria, Polonia e Slovacchia desta serie preoccupazioni. Per la Polonia, le conclusioni indicano la necessità di compiere urgentemente progressi nel settore della sanità pubblica e di intraprendere azioni immediate per attuare l'acquis entro la data di adesione. |
|
44. |
Il settore agro-alimentare, a cui viene assegnato il 27 % dei fondi Sapard, riceve anche consistenti investimenti diretti esteri. In Polonia, il settore attrae annualmente circa 575 milioni di euro di tali investimenti, pari a dieci volte la dotazione annuale Sapard (22). Si tratta di uno dei settori più dinamici dell'industria polacca. In tale contesto, il finanziamento degli investimenti commerciali dovrebbe essere lasciato al settore privato. I fondi Sapard dovrebbero essere concentrati sul raggiungimento degli standard dell'UE. |
|
45. |
I progetti per la misura «investimenti nelle aziende agricole» che riguardavano generalmente l'acquisto di attrezzature agricole più grandi, più moderne e più potenti, hanno avuto l'effetto di incrementare la produzione dell'azienda beneficiaria. In alcuni paesi, questi investimenti erano concentrati prevalentemente nel settore cerealicolo. Gli investimenti nel settore lattiero-caseario e delle carni, dove la necessità di soddisfare gli standard dell'UE è molto maggiore, erano modesti. Anche dopo l'analisi delle relazioni annuali dei paesi Sapard inviate nel giugno 2003, la Commissione ha rilevato uno squilibrio. |
|
46. |
Benché Sapard riguardasse principalmente l'acquisto di attrezzature, avrebbe tuttavia potuto contribuire anche ad un progresso verso il raggiungimento degli standard dell'UE se le procedure fossero state applicate rigorosamente. Ciò non è però avvenuto: i requisiti e i controlli per gli standard minimi sono definiti nella normativa nazionale e sono uguali per tutti i produttori agricoli e le industrie di trasformazione, indipendentemente dal fatto che partecipino o meno ad un progetto Sapard. L'audit della Corte ha riscontrato che i controlli igienici e ambientali svolti dalle autorità nazionali erano insufficienti. Maggiori dettagli sono forniti ai paragrafi 70-76. |
|
47. |
Pertanto, considerando l'obiettivo generale di Sapard relativo all'attuazione dell'acquis in materia di politica agricola comune e di politiche collegate, si può trarre la seguente conclusione: fino alla fine del 2003, i finanziamenti sono stati spesi generalmente per progetti che aumentano la quantità della produzione agricola anziché per progetti che ne migliorano la qualità (per soddisfare standard qualitativi e sanitari e di tutela dell'ambiente). |
Obiettivi non sempre chiari
|
48. |
Gli audit in loco della Corte relativi alla priorità «creazione di nuovi posti di lavoro nelle zone rurali» hanno rilevato diversi casi in cui l'ammodernamento delle attrezzature realizzato grazie a investimenti Sapard aveva ridotto il fabbisogno di manodopera. Nel monitorare Sapard, tuttavia, non erano stati rilevati effetti negativi sull'occupazione nelle zone rurali a seguito degli investimenti nel settore agro-alimentare. Riguardo ai pochi progetti per i quali è stato quantificato il numero di posti da creare, è emerso che i calcoli erano basati su intenzioni generali, che dipendevano dagli sviluppi di mercato attesi anziché dall'effetto diretto del progetto Sapard. |
|
49. |
Gli investimenti nelle infrastrutture per lo sviluppo rurale sono ammissibili solo se hanno luogo nelle zone rurali. La Commissione non ha tuttavia verificato che i progetti fossero effettivamente attuati nelle zone rurali. Di solito, la densità della popolazione costituisce un parametro per definire le zone rurali; ciononostante, in taluni paesi tali dati non erano disponibili e la Commissione ha approvato l'uso di altri criteri. Questo ha fatto sì che Sapard cofinanziasse investimenti il cui carattere «rurale» era molto dubbio. In molti casi, l'area beneficiaria del progetto è risultata essere in realtà la periferia di una città più grande. Non è stato accertato se i comuni avessero realmente carattere «rurale», benché il divario tra le infrastrutture delle zone urbane e quelle delle zone rurali nei paesi Sapard sia generalmente maggiore di quello esistente tra le zone urbane e rurali negli attuali Stati membri. |
Le relazioni della Commissione sugli obiettivi e sulle priorità non sono conformi ai requisiti
|
50. |
A norma dell'articolo 13 del regolamento Sapard, la Commissione presenta una relazione annuale sul sostegno comunitario concesso, in cui sottolinea, in particolare, i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi stabiliti. A tale scopo, sarebbe stato necessario illustrare nelle relazioni annuali criteri oggettivi per misurare i progressi nel conseguimento degli obiettivi o delle priorità del regolamento Sapard, ad esempio una sintesi degli indicatori principali stabiliti nei programmi Sapard. Ciò non è avvenuto. |
|
51. |
Le relazioni annuali 2000, 2001 e 2002 della Commissione forniscono descrizioni dettagliate e tecniche delle azioni intraprese dalla Commissione, riferendo anche i progressi realizzati per quanto riguarda la costituzione dei sistemi e in materia di pagamenti (23). Ma queste sono solo lo strumento necessario per raggiungere gli obiettivi. A quattro anni dall'avvio del programma, la Commissione non ha stabilito o comunicato in che misura sono stati conseguiti gli obiettivi fissati per il programma. |
Il potenziamento delle istituzioni è stato indubbio, tranne per la misura agro-ambientale
|
52. |
Nonostante gli obiettivi e le aree prioritarie definiti nel regolamento del Consiglio, la Commissione considera Sapard soprattutto un mezzo per rafforzare le istituzioni al fine di facilitare l'adozione delle pratiche comunitarie dopo l'adesione. Di conseguenza, la Commissione ha sottolineato in varie occasioni, compresa la sua relazione annuale, che il vero contributo di Sapard è facilitare l'introduzione delle pratiche gestionali necessarie dopo l'adesione. |
|
53. |
Tuttavia, Sapard va giudicato innanzitutto per il contributo fornito in vista del conseguimento degli obiettivi stabiliti alla sua istituzione. Inoltre, occorre ricordare che il potenziamento delle istituzioni è uno degli obiettivi del programma Phare ed i programmi volti a facilitare l'adozione delle pratiche comunitarie sono stati attuati attraverso le procedure gestionali di Phare e pagati con la dotazione Phare (24). In ciascun paese visitato, circa 6 milioni di euro del programma Phare sono stati spesi per consulenti per la preadesione, esperti di programmazione, di introduzione e di revisione dei sistemi, progetti pilota e apparecchiature informatiche destinate al personale e alla loro formazione negli organismi che applicavano Sapard. |
|
54. |
L'effetto di Sapard, in termini di potenziamento delle istituzioni, è stato indubbio. Phare ha sovvenzionato e gestito il potenziamento delle istituzioni, mentre Sapard ha dato l'opportunità di «apprendere sul campo». Sapard è riuscito a fornire alle amministrazioni nazionali esperienza pratica nella gestione dei fondi dell'UE, in quanto molte procedure sono simili (programmazione, procedure di introduzione, controllo). I risultati combinati di Phare e Sapard sono stati un successo, perché strutture e sistemi praticamente inesistenti solo fino a pochi anni prima sono stati posti in essere e risultano operativi e generalmente efficaci. I paragrafi 61-65 offrono maggiori dettagli su tali sistemi. |
|
55. |
Tuttavia, il potenziamento delle istituzioni e l'apprendimento sul campo non hanno funzionato per la misura agro-ambientale. Questa importante misura per lo sviluppo rurale è l'unica obbligatoria per gli Stati membri ed è anche la più grande, poiché rappresenta il 41 % dei fondi disponibili per lo sviluppo rurale nell'ambito del FEAOG-Garanzia. La riforma della politica agricola comune (PAC) attribuisce maggiore importanza all'ambiente agricolo. |
|
56. |
Data la complessità della misura agro-ambientale in genere, e visto che è stata concepita come misura pilota di Sapard, la Commissione aveva trasmesso i dettagli ai paesi Sapard solo il 21 dicembre 2001. Tali dettagli richiedevano modifiche ai programmi Sapard approvati per ciascun paese e la creazione e l'approvazione dei relativi sistemi. Questo significava che la misura non avrebbe potuto essere attuata prima della fine del 2002. Nel dicembre 2003, solo la Repubblica ceca e la Slovacchia vi sono riuscite. L'Ungheria ha addirittura eliminato l'intera misura da Sapard. La Polonia aveva manifestato l'intenzione di fare altrettanto, ma è stata convinta dalla Commissione dell'importanza di mantenerla. Permangono tuttavia ritardi nell'elaborare norme d'applicazione dettagliate e la misura non è stata attuata in Polonia prima dell'adesione all'UE. |
|
57. |
Secondo la Commissione, le azioni della misura agro-ambientale dovrebbero consentire di acquisire un'esperienza pratica nell'attuazione di misure nel settore agro-ambientale, sia a livello amministrativo che aziendale. Tale finalità non è stata raggiunta, in quanto nel dicembre 2003, sei degli otto paesi beneficiari che hanno aderito all'UE nel maggio 2004 avevano acquisito un'esperienza solo modesta nell'attuazione di tale misura di Sapard. |
VALUTAZIONE DEI SISTEMI POSTI IN ESSERE NEI PAESI SAPARD
L'approvazione preventiva dei sistemi ha consentito di introdurre sistemi rigorosi di controllo finanziario
|
58. |
La base giuridica di Sapard richiedeva che la Commissione decidesse in merito alla gestione decentrata sulla base di un'analisi dei sistemi di gestione e di controllo del paese interessato (noto come mandato di gestione). Al dicembre 2003, erano state adottate 17 decisioni della Commissione per alcune componenti del sistema approvato in un paese, ciascuna delle quali conferiva un mandato di gestione dell'assistenza su base provvisoria. Il pieno mandato, previsto dopo ulteriori verifiche da parte della Commissione e l'attuazione delle sue raccomandazioni, non è stato conferito. La Commissione non si è assunta la responsabilità di decentrare completamente la gestione. Anzi, la Commissione non ha definito i requisiti necessari per poter ricevere un pieno mandato di gestione. |
|
59. |
La base giuridica stabiliva altresì i criteri e le condizioni minimi per la gestione decentrata, come un sistema ben definito per gestire i fondi, un controllo interno efficace e la presenza di personale qualificato. Le analisi della Commissione, sotto forma di audit dei sistemi, hanno consentito di porre in essere un sistema ben definito, con controlli chiave, prima che eventuali fondi potessero essere spesi (25). |
|
60. |
Di conseguenza, i paesi Sapard hanno iniziato l'applicazione (la conclusione dei contratti) dopo l'adozione, da parte della Commissione, della decisione riguardante l'approvazione dei sistemi, una volta che tutte le procedure, liste di controllo e i formulari erano stati approvati. La situazione è diversa negli Stati membri, in cui la spesa dei Fondi strutturali per il periodo 2000-2006 era ammissibile dal 1o gennaio 2000 o, in talune circostanze, subito dopo la trasmissione alla Commissione del primo progetto del documento di programmazione, senza preventiva approvazione dei sistemi. |
In genere i sistemi funzionano
|
61. |
La gestione di Sapard e i sistemi di controllo presentano alcuni elementi chiave in comune con i programmi dell'UE. Le procedure del Fondo strutturale sono applicate per la programmazione, il controllo e la valutazione. Le procedure del fondo FEAOG-Garanzia vengono utilizzate per la gestione finanziaria, compresa la procedura relativa alla liquidazione dei conti (26) e il ricorso ad organismi pagatori. |
|
62. |
L'attività di programmazione, completamente nuova per i paesi Sapard, richiedeva loro, inter alia, di descrivere la strategia, selezionare le priorità, illustrare le misure ed indicare le risorse finanziarie da utilizzare. Nondimeno, tutti i programmi Sapard per l'agricoltura e lo sviluppo rurale erano pronti e approvati dalla Commissione nell'autunno del 2000. La definizione e l'approvazione dei programmi Sapard non ha richiesto più tempo di quello impiegato dagli Stati membri per approvare i programmi relativi al Fondo strutturale. Anche le strutture di controllo sono state create in tempi accettabili. |
|
63. |
Gli organismi pagatori istituiti nei paesi Sapard per l'applicazione di Sapard saranno, nella maggior parte dei casi, gli organismi pagatori chiamati a gestire i fondi dell'UE dopo l'adesione. In Lituania ed in Polonia, gli organismi gestiranno entrambe le sezioni del FEAOG, «Garanzia» e «Orientamento». |
|
64. |
Come negli Stati membri, in tutti gli organismi pagatori erano operative unità di audit interno e la certificazione dei conti e le relazioni sui sistemi di gestione e di controllo sono state eseguite da organismi di certificazione indipendenti dal punto di vista operativo. La Corte ha riscontrato che gli audit sono stati svolti in maniera professionale. |
|
65. |
La Corte ha esaminato le descrizioni delle procedure e le liste di controllo ed ha analizzato 33 fascicoli per verificare che i sistemi funzionassero come illustrato dalla documentazione. Malgrado le lacune indicate nei paragrafi successivi della presente relazione, la Corte ha riscontrato che i sistemi Sapard includevano le funzioni essenziali, che le procedure erano ben documentate, che i sistemi esistenti sulla carta in genere funzionavano nella pratica. Per la maggior parte dei fascicoli, inoltre, erano state seguite le procedure di controllo. |
Mancanza di documenti giustificativi nei fascicoli
|
66. |
Un problema comune ai fascicoli esaminati nei quattro paesi visitati riguardava la mancanza di documentazione sui controlli. Le liste di controllo sono state completate, ma i fascicoli non contenevano generalmente alcuna motivazione o spiegazione a sostegno delle conclusioni tratte dai revisori. In particolare, mancavano note, documenti indicanti il lavoro svolto come i calcoli, i documenti esaminati in loco, le persone incontrate sul posto, ecc… In assenza di tali documenti, il secondo revisore ha potuto solo verificare che sulla lista di controllo fossero state barrate tutte le caselle, anziché svolgere un controllo utile. Poiché non sempre esistevano orientamenti che stabilissero le modalità di esecuzione dei controlli, i revisori della Corte non hanno praticamente potuto verificare quale lavoro era stato svolto e accertare su quale base le caselle della lista di controllo erano state barrate per indicare una valutazione soddisfacente. |
|
67. |
Un esempio di ciò è stata la mancanza di documentazione riguardante le analisi dei piani d'impresa in Lituania che i candidati devono trasmettere a sostegno del loro progetto. Tali piani illustrano la validità economica dell'attività, nonché gli investimenti. La procedura in Lituania richiede che il valutatore analizzi i piani di attività. Tuttavia, nel campione esaminato dalla Corte vi sono scarse prove che tale analisi documentale sia stata eseguita. Si tratta di un lavoro molto tecnico e richiede più di quanto venga svolto attualmente: una crocetta nella casella «Sì», ad esempio, per indicare che «gli indici e i rapporti finanziari dell'attività dell'azienda agricola corrispondono ai valori critici stabiliti dal ministero dell'Agricoltura». |
I sistemi Sapard facevano affidamento su altri sistemi meno affidabili
|
68. |
I sistemi Sapard necessitano dell'approvazione preventiva della Commissione sulla base di audit. La stessa procedura non si applica però a quei sistemi direttamente collegati ai sistemi Sapard e che li alimentano. Ad esempio, le procedure di assunzione del personale e i controlli per esaminare gli standard minimi in materia di igiene, ambiente e benessere degli animali. Tali sistemi e procedure non sono soggetti agli audit e all'approvazione preventiva dei sistemi da parte della Commissione. |
|
69. |
La base giuridica di Sapard richiede la disponibilità di personale idoneo, con un'esperienza adeguata, a cui assegnare un compito (27). Dall'esame delle procedure di assunzione in Bulgaria, Lituania e Polonia è emerso che la recente assunzione di personale non era avvenuta secondo procedure trasparenti e che i fascicoli personali non contenevano alcuna informazione sulla procedura seguita o documentazione sulla selezione del personale in questione. In Lituania, è stato riscontrato in molti casi che solo un candidato aveva presentato la domanda per i posti disponibili nell'Agenzia Sapard e che i test di selezione venivano abitualmente distrutti al termine della stessa. Non esiste pertanto alcuna procedura trasparente che garantisca la selezione di personale qualificato e che i sistemi siano della qualità approvata dalla Commissione. |
|
70. |
I candidati a partecipare ai progetti sono tenuti a soddisfare standard sanitari e ambientali, sia prima che dopo l'attuazione del progetto. Nelle decisioni sul decentramento della gestione dell'assistenza, la Commissione ha accettato che i controlli nazionali verificassero il rispetto degli standard qualitativi, sanitari e ambientali senza una successiva verifica da parte sua sugli autori, sulle modalità e sul periodo di tali controlli. La Commissione non ha chiesto ai paesi Sapard di fornire tali informazioni come parte delle procedure Sapard. L'unico controllo richiesto dalla Commissione, ed effettivamente eseguito dalle Agenzie Sapard, è stata la presenza di certificati rilasciati dall'organismo pubblico responsabile. |
|
71. |
In Romania, i certificati di conformità agli standard sono stati rilasciati dall'agenzia per l'ambiente e dall'agenzia responsabile dei controlli igienico-sanitari. Né le autorità rumene, né la Commissione, avevano valutato su che basi tali certificati erano stati rilasciati. Quando la Corte li ha esaminati, ha riscontrato l'assenza di documentazione sull'oggetto e sulle modalità del controllo. Le relazioni sul controllo dei progetti Sapard non erano sempre disponibili e, quando lo erano, non fornivano alcun dettaglio sui controlli svolti. |
|
72. |
In Bulgaria, le autorità nazionali verificano che l'azienda agricola ed il progetto soddisfino gli standard ambientali nazionali in base alla presenza di una decisione del comitato comunale. Tale decisione si fonda unicamente sulle informazioni fornite dal beneficiario e non vengono svolti controlli in locoper appurarne l'attendibilità. |
|
73. |
La Commissione o le autorità nazionali non hanno fornito informazioni sulla portata dei controlli ambientali svolti nei paesi Sapard. Al fine di valutare se l'ambito e le modalità dei controlli erano adeguati, la Corte ha richiesto di incontrare i rappresentanti degli organismi che hanno svolto le ispezioni. In Polonia, tali dettagli non sono stati forniti e pertanto la Corte non è in grado di pronunciarsi sul modo in cui la Polonia verifica la conformità alle disposizioni in materia di tutela ambientale, come richiesto dal regolamento Sapard. |
|
74. |
In Lituania e in Bulgaria i controlli sugli standard per la misura «investimenti nelle aziende agricole» venivano eseguiti dall'agenzia competente solamente prima dell'approvazione del progetto, ma non dopo che questo era stato ultimato. È importante che vengano svolti tali controlli successivi al completamento e che vengano emessi certificati, ove giustificato, per garantire che gli standard nazionali e dell'UE siano stati raggiunti effettivamente prima della fine del progetto. |
|
75. |
Ad esempio, per uno dei progetti oggetto di controlli in loco in Lituania, la Corte ha constatato che il concime era conservato in maniera inappropriata, con un conseguente rischio di dispersione di nitrati e di inosservanza delle norme dell'UE. Era stato svolto un controllo in loco nella fase di pre-approvazione, ma in seguito il numero di bovini era aumentato notevolmente. I controlli precedenti il pagamento volti ad accertare il rispetto delle norme ambientali non sono stati eseguiti secondo le disposizioni dei programmi Sapard. |
|
76. |
Sono stati riscontrati problemi anche per quanto riguarda il rispetto degli standard igienico-sanitari in Polonia. Per uno dei progetti controllati dalla Corte, relativo all'acquisto di nuove apparecchiature per un'industria di trasformazione del latte, la relazione sui progressi realizzati per soddisfare gli standard dell'UE preparata dalle autorità veterinarie indica una conformità del 74 %. Tale relazione non è stata presa in considerazione. Né sono stati svolti altri controlli quando il progetto è stato completato e sono stati eseguiti i pagamenti, anche se palesemente non sussisteva il requisito previsto dal programma polacco secondo cui l'intera impresa doveva soddisfare gli standard dell'UE. |
Conflitto tra le disposizioni nazionali sugli interessi e le norme Sapard
|
77. |
Subito dopo l'approvazione dei sistemi, la Commissione ha versato ai paesi Sapard anticipi che potevano essere utilizzati come capitale di esercizio. A causa del tempo necessario per eseguire i pagamenti a favore dei beneficiari (cfr. paragrafo 16), tali anticipi sono rimasti in gran parte inutilizzati durante il primo anno di applicazione di Sapard. La Commissione ha richiesto di applicare a tali importi le normali condizioni commerciali che garantissero un livello soddisfacente di sicurezza. La Corte ha constatato che questo non è avvenuto poiché sono state applicate le norme nazionali; in tre dei quattro paesi controllati si sarebbero potuti ottenere tassi d'interesse più elevati con lo stesso livello di sicurezza. |
|
78. |
In Bulgaria, è stato chiesto a diverse banche commerciali di presentare un'offerta con le condizioni praticate, al fine di selezionare la banca a cui affidare i conti Sapard. Dopo che la Commissione ha versato l'anticipo, le autorità bulgare hanno trasferito i fondi inutilizzati su depositi vincolati. Questa pratica migliore non è stata applicata in Lituania, Polonia e Romania, dove la normativa nazionale imponeva alle autorità di usare la banca centrale. Queste ultime praticavano tassi d'interesse più bassi rispetto alle banche commerciali e non è stato possibile versare i fondi su depositi vincolati. |
|
79. |
La differenza più rilevante è stata riscontrata in Romania dove, se ai fondi comunitari fossero stati applicati i tassi più elevati disponibili, gli interessi maturati alla fine del 2003 avrebbero potuto essere superiori a quelli percepiti di ben 650 000 euro. Sono emersi problemi anche in altri paesi, per esempio in Polonia, dove gli interessi sono confluiti su un conto secondario infruttifero. |
|
80. |
Sono state riscontrate pratiche diverse in tutti i paesi Sapard e la Commissione non ha provveduto affinché in tutti i paesi Sapard fossero applicate le pratiche migliori. |
PROBLEMI DI APPLICAZIONE NEI PAESI SAPARD
Potenziali beneficiari hanno risorse proprie insufficienti e difficoltà di accesso al credito
|
81. |
Per i progetti che non generano entrate notevoli nette (come strade locali), il tasso di assistenza raggiunge il 100 %, dal momento che le infrastrutture sono una condizione basilare per lo sviluppo nelle zone rurali. Per tali progetti è pervenuto un elevato numero di domande e l'alto tasso di finanziamento dell'assistenza è una delle principali ragioni spesso indicate per tale successo. Per tutti gli altri progetti, dato che il tasso di assistenza è limitato al 50 %, i beneficiari devono finanziare almeno il 50 % dei costi del progetto attingendo a propri fondi o mediante prestiti. |
|
82. |
I pagamenti Sapard ai beneficiari devono basarsi su dichiarazioni relative alle spese sostenute. Questo significa che essi devono prefinanziare la spesa, spesso per un periodo di diversi mesi, ossia per il tempo necessario all'Agenzia Sapard per gestire la domanda di pagamento ed eseguire tale pagamento. Le rigide procedure amministrative hanno prolungato questo periodo (cfr. paragrafo 93). |
|
83. |
Un'indagine svolta dall'Agenzia Sapard tra gli agricoltori e i consulenti agricoli in Polonia ha analizzato i principali ostacoli incontrati nel presentare la domanda per l'assistenza Sapard (28). L'indagine ha mostrato che le tre principali difficoltà erano l'elevato costo del credito bancario, l'obbligo del prefinanziamento e la mancanza di risorse proprie sufficienti per l'investimento. Il potenziale di Sapard è comunque elevato, come dimostra il successo del regime d'assistenza nazionale polacco, con il quale lo Stato concede prestiti agli agricoltori fino all'80 % del progetto. Nel 2002, più di 24 000 agricoltori hanno ricevuto un sostegno nell'ambito di questo regime, ossia un numero dieci volte superiore a quello delle imprese assistite dal programma Sapard (29). |
|
84. |
I candidati hanno notevoli difficoltà ad ottenere un finanziamento anticipato e fondi complementari. Ciò è dovuto principalmente alla mancanza di capitale di esercizio e di capitale d'investimento, a cui va aggiunta una politica restrittiva in materia di credito da parte delle banche, esacerbata dall'arretratezza del mercato immobiliare e del sistema bancario. Si tratta di un problema comune a tutti i paesi Sapard ed è stato uno degli ostacoli all'applicazione di Sapard nonché una delle ragioni principali per cui i progetti sono stati attuati in misura inferiore al previsto. Il programma Sapard non prevede di per sé la possibilità di porre rimedio a questo problema e i paesi Sapard hanno cercato di risolvere la questione autonomamente, in modi diversi. |
|
85. |
Le autorità bulgare erano del parere che un regime di crediti agevolati avrebbe contribuito a risolvere questi problemi, facilitando così l'applicazione di Sapard. Di conseguenza, è stato approvato un regime per la concessione di crediti ai beneficiari Sapard a cui sono stati assegnati 60 milioni di euro nel bilancio nazionale 2003. Tale regime è stato notificato dal Ministro dell'Agricoltura bulgaro alla Commissione, nel giugno 2003. Nella risposta del luglio 2003, la Commissione dichiarava che, a suo avviso, era possibile ravvisare taluni elementi di aiuti di Stato e che in tal caso occorrevano alcune modifiche per rispettare le norme sulla concorrenza (30). Oltre a richiedere dettagli finanziari sul regime bulgaro mediante lettera, la Commissione non ha fornito alcuna assistenza o consulenza urgente e, infine, la Bulgaria ha ritirato la proposta. Per questo, i 60 milioni di euro disponibili per affrontare un fondamentale problema relativo all'attuazione non sono stati utilizzati perché la Commissione non ha seguito attivamente la questione. |
|
86. |
Altri paesi hanno già applicato simili regimi, ma non erano stati esaminati dalla Commissione. Le autorità lituane, per esempio, hanno costituito un fondo di garanzia che fornisce ai beneficiari potenziali Sapard (e non-Sapard) garanzie sui prestiti. Anche gli elementi di questo regime andrebbero considerati aiuti di Stato. |
|
87. |
I comuni rumeni hanno affrontato enormi difficoltà nell'eseguire i pagamenti ai contraenti, in quanto gli importi in questione erano spesso superiori al loro bilancio annuale complessivo. Le norme vietavano all'Agenzia Sapard di pagare direttamente le fatture dei contraenti. In una situazione simile, l'Agenzia Sapard lituana ha eseguito tali pagamenti direttamente ai comuni, violando così le norme Sapard per circa 1 milione di euro (31). |
|
88. |
Al fine di ridurre l'onere finanziario del prefinanziamento per il beneficiario, Lituania e Romania hanno eseguito pagamenti provvisori ai beneficiari man mano che i progetti avanzavano. Tale pratica non è stata applicata in tutti i paesi in quanto si è ritenuto che aumentasse il carico di lavoro amministrativo. |
|
89. |
Un altro problema presente in Romania è l'impegno assunto dai comuni di sostenere i costi di manutenzione dopo il completamento del progetto, che rappresenta una condizione di ammissibilità per la misura in questione. La maggior parte dei progetti riguardava le strade e l'entità effettiva di tale impegno futuro per la manutenzione non è stata calcolata adeguatamente dai comuni né è stata chiesta dall'Agenzia Sapard. Non erano note neanche le cifre provvisorie e quando sono stati interrogati dai revisori della Corte, i comuni non sono stati in grado di fornire stime ragionevoli o di indicare come tali costi avrebbero potuto essere coperti realisticamente dai loro bilanci esigui. La maggior parte dei comuni ha ritenuto che la questione della manutenzione fosse di importanza secondaria e che fosse più importante che il progetto fosse approvato. Attualmente in Romania il sistema non garantisce la sostenibilità degli investimenti e ciò rappresenta una lacuna notevole. |
|
90. |
La Commissione non ha individuato questi problemi legati all'applicazione e non è stata pertanto in grado di risolverli in maniera coerente. Poiché il programma Sapard non dispone, di per sé, dei mezzi per risolverli, sono state trovate soluzioni ad hoc, con il risultato che i paesi Sapard hanno adottato pratiche diverse, alcune delle quali sono buone, mentre altre costituiscono una violazione delle norme. |
Procedure amministrative gravose
|
91. |
Dopo i primi nove mesi di applicazione di Sapard in Polonia, erano pervenute 977 domande, di cui 472 (48 %) sono state respinte. Un'analisi di queste cifre ha mostrato che la ragione principale di tali rifiuti era l'inadeguata preparazione della domanda. I problemi riguardano principalmente la grande quantità di documenti da fornire e le difficoltà nell'ottenerli. Lo stesso inconveniente si è riscontrato in Bulgaria, come mostra uno dei progetti esaminati dalla Corte. Per questo progetto relativamente semplice finalizzato all'acquisto di una mietitrebbiatrice e di un aratro, il fascicolo della domanda era di 2 477 pagine e il fascicolo con la richiesta di pagamento di 601 pagine. Non è sempre chiara l'importanza di alcuni di questi documenti ed è necessario semplificare le procedure ed alleviare tale onere per i beneficiari; ciò, a sua volta, accelererà i tempi di applicazione. |
|
92. |
Un altro esempio si pone quando le Agenzie Sapard scoprono che una domanda è incompleta. Ai beneficiari viene data l'opportunità di fornire i documenti mancanti, ma il tempo a loro disposizione è spesso insufficiente. Di conseguenza, la domanda viene respinta. Per esempio, nella domanda per un progetto relativo all'ammodernamento di una strada locale in Polonia mancava solo un documento. Il documento in questione, il bilancio per l'esercizio successivo, richiedeva una riunione del consiglio comunale che non si è potuta tenere entro i termini stabiliti. Il progetto è stato respinto. |
|
93. |
Spesso, la durata del trattamento delle domande scoraggia anche potenziali beneficiari. I tempi per il trattamento delle richieste di pagamento allungano ulteriormente il periodo di prefinanziamento e dissuadono eventuali beneficiari. |
|
94. |
L'intervallo tra la richiesta di pagamento ed il giorno effettivo di pagamento è di due o tre mesi per i paesi visitati. Oltre al tempo per la valutazione della richiesta di pagamento, la durata totale include anche i tempi di attesa dopo la preparazione dell'ordine di pagamento. In Polonia, un agricoltore ha dovuto attendere quasi sei mesi prima di essere rimborsato perché ha completato il progetto prima della data di ultimazione prevista riportata nella sua domanda. I funzionari polacchi hanno dichiarato di non poter accettare una richiesta di pagamento prima della data prevista. |
|
95. |
In tutti i casi in cui la Corte ha riscontrato difficoltà nell'applicazione dovute alle procedure, i paesi Sapard avevano applicato procedure più rigide di quelle richieste dalla Commissione. La gestione nazionale non risultava in grado di risolvere i problemi, spesso dovuti ad una burocrazia rigida ed inutile, anche se questi ostacolavano un'applicazione efficace di Sapard. Inoltre, non sono state applicate le pratiche migliori, il che ha impedito un'applicazione più rapida di Sapard. |
Solo i beneficiari con una posizione finanziaria più solida hanno ricevuto assistenza
|
96. |
A causa dell'obbligo di prefinanziare i progetti e delle procedure amministrative gravose previste per i beneficiari, il sistema Sapard favorisce i beneficiari più forti dal punto di vista finanziario e meglio organizzati, con capitale sufficiente o accesso al credito. Per le aziende agricole e le ditte più piccole che devono compiere notevoli sforzi per soddisfare i criteri, per ammodernarsi e migliorare l'efficienza, si tratta di un grande svantaggio. |
|
97. |
In occasione delle visite in loco presso 13 aziende agricole nei quattro paesi, i revisori della Corte hanno rilevato che gli agricoltori prefinanziavano generalmente il progetto e finanziavano il loro contributo con risorse proprie, mentre altri agricoltori più poveri non erano in grado di farlo. Ciò avveniva soprattutto in Lituania, dove questo ha rappresentato un elemento chiave che ha portato gli agricoltori beneficiari visitati a ricevere aiuti per più di un progetto. |
OCCORRE UN INTERVENTO DELLA COMMISSIONE
Norme e controlli insufficienti hanno comportato un insoddisfacente utilizzo dei fondi destinati al finanziamento delle spese generali
|
98. |
Le norme di Sapard consentono di addebitare al progetto i costi generali fino al 12 % dei costi ammissibili (32). Tali costi possono riguardare spese per gli onorari di architetti, ingegneri e consulenti, spese legali, studi di fattibilità e l'acquisizione di brevetti e di licenze per la preparazione e l'attuazione del progetto. Fino ad oggi, i costi generali addebitati riguardavano in gran parte la preparazione dei piani di attività del beneficiario. Gli importi più elevati sono stati osservati in Bulgaria e Lituania, dove la Corte ha stimato che l'importo corrispondente versato dall'UE alla fine del 2003 per i piani di attività ammontava a 700 000 euro. In altri paesi sono stati addebitati importi modesti. Le differenze tra gli importi addebitati dai paesi in questione avrebbero dovuto, di per sé, indurre la Commissione ad esaminare la questione. |
|
99. |
Il rischio legato a tali costi è elevato, in particolare per quelli relativi a consulenze per la preparazione di piani di attività, poiché non esiste alcun nesso diretto tra il costo del progetto (attrezzature, ecc…) e la preparazione di un piano di attività, indipendentemente dal fatto che riguardi piccoli o grandi investimenti. Basare il rimborso su una percentuale del costo del progetto non garantisce l'economicità. Il rischio è ulteriormente aggravato dal fatto che le norme consentono il rimborso di tale spesa in contanti. L'audit della Corte ha rilevato che, nonostante tale rischio, i controlli su questi costi sono stati insufficienti. In genere, non veniva fornita alcuna giustificazione o spiegazione per gli importi addebitati né sono stati svolti controlli per verificare se i costi fossero in relazione con i servizi forniti o addirittura se i servizi fossero stati effettivamente prestati. Sono stati unicamente verificati il rispetto dei massimali stabiliti e la presenza di un'adeguata documentazione giustificativa (fatture, prove di pagamento). |
|
100. |
Pertanto, l'Agenzia Sapard bulgara ha riferito al comitato di controllo nel 2003 che «in alcuni casi i beneficiari hanno presentato fatture dei contraenti contraffate, soprattutto per servizi di consulenza». La Corte ritiene che il massimale del 12 % sia troppo generoso in assenza di un'ulteriore spiegazione da parte del beneficiario, che andrebbe stabilito un massimale fisso per un piano di attività e che i beneficiari dovrebbero essere attivamente incoraggiati ad avvalersi di servizi gratuiti o più economici forniti dai centri di consulenza nel settore agricolo nei propri paesi, sviluppati grazie ai fondi Phare. |
|
101. |
La Corte ha individuato problemi in molti dei progetti esaminati. Per esempio, in alcuni casi i beneficiari si sono candidati per un secondo progetto, includendo nuovamente i costi di un piano di attività, nonostante il secondo piano fosse quasi identico al primo. Ci sono stati addirittura casi in cui il secondo progetto era una semplice estensione del progetto originario e i costi del piano di attività superavano quelli addebitati per il primo progetto. In tutti i casi, l'importo fatturato è stato pagato senza alcuna analisi da parte dell'Agenzia Sapard. |
|
102. |
In un caso, i costi generali per la preparazione di un piano di attività (15 400 euro) sono stati pagati ad una società di consulenza la cui titolare era la moglie del direttore della società che aveva ricevuto l'assistenza Sapard. La signora era anche una rappresentante di quest'ultima società e poteva pertanto firmare per conto della società per accettare il piano di attività fornito dalla propria società di consulenza. L'ordine di pagamento era firmato dal marito. Quando la Corte ha svolto il controllo in loco, il beneficiario non è stato in grado di dimostrare che l'importo pagato fosse giustificato dai servizi forniti. Inoltre, non sono state seguite le norme applicabili in materia di appalti (cfr. paragrafo 108). I costi erano stati accettati e pagati interamente dall'Agenzia Sapard bulgara. |
|
103. |
Nonostante i casi individuati dalla Corte, la Commissione non ha ritenuto necessario modificare le norme. Non ha preso in considerazione tale aspetto negli audit ex ante né negli audit di follow-up e le carenze individuate non sono state rilevate da tutti gli audit svolti dalla Bulgaria o dalla Commissione (33). Gli esempi dimostrano che le norme ed i controlli Sapard non impediscono che vengano accettate e pagate fatture gonfiate. |
Non esistono garanzie sul fatto che i fondi siano spesi conformemente alle norme sugli appalti privati
|
104. |
Circa il 60 % dei fondi Sapard sono utilizzati seguendo la procedura per gli appalti privati. Oltre alla norma generale sul rispetto dei principi di sana gestione finanziaria, le norme applicabili sono semplici. Esse dispongono che un beneficiario debba ottenere almeno tre offerte per qualsiasi servizio, fornitura e lavoro di importo superiore a 100 000 euro. Le stesse norme si applicano anche a progetti più grandi, che possono arrivare fino a 5 milioni di euro nel caso di investimenti nelle industrie di trasformazione. |
|
105. |
La Corte ha constatato che, malgrado gli elevati importi in causa, i controlli sono stati insufficienti. Non è stato verificato se le offerte fossero confrontabili e se fosse stata selezionata l'offerta migliore. Eccetto che in Bulgaria nelle fasi iniziali, non vi è stato alcun confronto con i prezzi di riferimento, che avrebbe potuto consentire di ridurre l'assistenza Sapard in caso di dichiarazione di costi ingiustificati. Gli audit della Commissione non hanno posto rimedio a tale questione. La necessità di tali controlli è dimostrata dai risultati degli audit esposti qui di seguito. |
|
106. |
L'analisi della Corte sulle offerte presentate per 34 progetti ha mostrato che nella maggior parte dei casi le tre offerte non erano confrontabili e pertanto di valore limitato o nullo (34). Ai beneficiari non era richiesto di specificare per iscritto i dettagli dell'investimento pianificato. Di conseguenza, pervenivano generalmente offerte per specifiche di attrezzature diverse o addirittura prive di tali specifiche e con notevoli differenze di prezzo. Inoltre, le offerte non contenevano sempre informazioni sui principali fattori che inducevano il beneficiario a scegliere un'offerta. Nei casi in cui le offerte erano confrontabili, non sempre è stata scelta l'offerta più economica e ciò senza che venisse fornita alcuna spiegazione o giustificazione. Nella maggior parte dei casi è stato impossibile analizzare se fosse stata accettata l'offerta migliore e garantire così una sana gestione finanziaria, in particolare riguardo all'economia e all'efficacia dei costi. |
|
107. |
Circa metà dei beneficiari incontrati dalla Corte ha confermato che la procedura delle tre offerte era inutile perché essi sapevano in anticipo quale attrezzatura intendevano acquistare. Le altre due offerte venivano richieste unicamente per soddisfare il requisito. Ad esempio, per un progetto Sapard relativo all'acquisto di un trattore in Polonia, il beneficiario aveva già deciso quale trattore comprare e da chi. Al fine di soddisfare il requisito delle tre offerte, ha presentato altre due offerte identiche (35) facendo credere che provenissero da diversi punti vendita di un'altra società. Il beneficiario non aveva comunque ritenuto di acquistarli da quest'ultima, anche se di poco più economici, in quanto la stessa non avrebbe potuto fornire un servizio di assistenza alla clientela in futuro. |
|
108. |
A volte, le tre offerte non sono state presentate. In Bulgaria, tale procedura non è stata applicata per i costi generali, contrariamente ad altri paesi. In Polonia, sono stati osservati diversi casi in cui un investimento è stato suddiviso in più elementi, ciascuno di importo inferiore a 10 000 euro, evitando così la procedura. In altri casi, più elementi differenti, ciascuno di importo superiore ai 10 000 euro, sono stati combinati in un'unica offerta. |
|
109. |
Le lacune individuate dalla Corte non sono state rilevate dagli audit della Commissione né dal suo sistema informativo gestionale. Di conseguenza, la Commissione non ha preso in esame le pratiche diverse riscontrate nei vari paesi. Gli esempi dimostrano che le norme ed i controlli Sapard non hanno impedito che venissero accettate e pagate fatture gonfiate. Occorrono norme e controlli migliori, sopratutto per i progetti più grandi, sia da parte del paese Sapard sia da parte della Commissione. |
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
|
110. |
La Commissione non ha utilizzato il tempo a disposizione prima dell'adozione del regolamento Sapard da parte del Consiglio per preparare i principi e le norme dettagliate per l'attuazione. Dopo l'adozione del Consiglio, è servito più tempo del necessario per provvedere in tal senso. |
|
111. |
Dopo l'adozione delle norme attuative nel novembre 2000, l'avvio di Sapard è dipeso dal tempo necessario ai paesi per porre in essere i sistemi. La Commissione e i paesi Sapard non hanno analizzato perché alcuni paesi sono stati più rapidi di altri. |
|
112. |
Procedure amministrative gravose nei paesi interessati, più rigide di quanto richiesto dalle disposizioni di Sapard, hanno ostacolato l'attuazione efficiente ed efficace del programma.
|
|
113. |
L'applicazione da parte della Commissione di un sistema di gestione decentrata non le ha consentito di individuare attivamente i problemi legati all'applicazione, fornire una consulenza su come affrontarli o controllare i risultati. In aggiunta, ha assegnato a tale compito personale limitato. Per questo motivo, non sono state applicate le pratiche migliori in tutti i paesi e non si sono evitate pratiche controproducenti, che hanno tutte ostacolato un'applicazione più rapida, ma pur sempre sicura, di Sapard.
|
|
114. |
Le proposte presentate dalla Commissione all'autorità di bilancio non erano basate su previsioni di bilancio attendibili e fattibili per l'attuazione.
|
|
115. |
Sapard ha avuto come effetto indubbio l'introduzione e l'avvio nei paesi Sapard di strutture e di sistemi inesistenti fino a qualche anno prima. Elementi chiave di questi sistemi saranno usati per la gestione dei fondi dell'UE dopo l'adesione. |
|
116. |
L'approvazione preventiva dei sistemi fondata sugli audit svolti dai paesi Sapard e dalla Commissione ha fatto sì che esistessero, almeno sulla carta, sistemi ben definiti con controlli chiave prima che i fondi potessero essere spesi. Questa è una buona pratica. Gli Stati membri possono invece applicare una nuova normativa senza questi audit ex ante dei sistemi.
|
|
117. |
A causa del basso livello di spesa durante il periodo precedente l'adesione, in 8 dei 10 paesi beneficiari il contributo al conseguimento degli obiettivi definiti dal regolamento Sapard è stato minimo. |
|
118. |
I primi risultati dei progetti ultimati mostrano che il denaro è stato speso generalmente per progetti che aumentano la quantità della produzione agricola anziché per progetti che ne migliorano la qualità (soddisfacendo i criteri qualitativi e sanitari e quelli relativi alla tutela dell'ambiente).
|
|
119. |
La Corte ha constatato che le norme e i controlli sugli appalti privati e sui costi generali erano insufficienti. Non sono stati svolti controlli efficaci per evitare che venissero accettate e pagate fatture gonfiate. I controlli sono stati insufficienti anche per quanto riguarda il rispetto degli standard igienici e ambientali.
|
|
120. |
Un problema fondamentale relativo all'applicazione è stato il fatto che i beneficiari potenziali non disponevano di risorse proprie sufficienti ed avevano difficoltà ad ottenere credito. Anche se il programma Sapard offre una notevole quantità di misure, nessuna consente di ovviare a tale problema.
|
|
121. |
In conclusione: «Sapard è stato gestito in modo adeguato?» La risposta è che la gestione è stata di qualità variabile. Da un lato, Sapard ha consentito ai paesi di acquisire un'esperienza «pratica» nel funzionamento di un sistema di assistenza dell'UE, di cui la Commissione è stata la forza trainante. Dall'altro, questa non era una finalità primaria di Sapard e i principali obiettivi stabiliti non sono stati raggiunti, come l'assistenza per quanto riguarda l'applicazione dell'acquis comunitario, in particolare delle norme relative agli standard ambientali e sanitari. Ciò è dovuto a ritardi evitabili nell'applicazione e, di conseguenza, i paesi che hanno aderito nel 2004 non hanno beneficiato di aiuti per le misure approvate per i circa quattro anni e mezzo previsti dall'autorità legislativa (dall'inizio del 2000 al maggio 2004). Inoltre, entro l'inizio del 2004 non erano state applicate tutte le misure programmate (compresa la misura agro-ambientale) a causa dei ritardi accumulati nel costituire i sistemi. La Commissione ha sottovalutato i problemi che i beneficiari hanno dovuto affrontare per finanziare i loro progetti. Tale problema avrebbe dovuto essere individuato in una fase iniziale e risolto, per far sì che l'assistenza disponibile producesse il massimo impatto su tutti i beneficiari interessati. |
La presente relazione è stata adottata dalla Corte dei conti a Lussemburgo nelle riunioni del 26 maggio 2004.
Per la Corte dei conti
Juan Manuel FABRA VALLÉS
Presidente
(1) I dieci paesi Sapard sono: Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Romania.
(2) Corpus normativo dell'UE in cui sono enunciati i diritti e i doveri comuni agli Stati membri dell'Unione europea.
(3) Il programma Phare è il primo strumento di preadesione ed è stato istituito dal regolamento (CEE) n. 3906/1989 del Consiglio, del 18 dicembre 1989 (GU L 375 del 23.12.1989).
(4) Regolamento (CE) n. 1268/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, relativo al sostegno comunitario per misure di preadesione a favore dell'agricoltura e dello sviluppo rurale da attuare nei paesi candidati dell'Europa centrale e orientale nel periodo precedente all'adesione. (GU L 161 del 26.6.1999).
(5) Bilancio generale dell'Unione europea. Dal 2004, il Sapard è gestito nell'ambito del capitolo 05, titolo 05 (Agricoltura e sviluppo rurale) del bilancio ed include solo nuove dotazioni per la Bulgaria e la Romania.
(6) Stanziamenti per impegni.
(7) Il livello degli aiuti pubblici dipende dal tipo di misura o di progetto. Per gli investimenti generatori di entrate, generalmente il livello massimo di aiuti è pari al 50 % del costo ammissibile complessivo.
(8) Come definito nell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1266/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999 sul coordinamento dell'assistenza ai paesi Sapard nel quadro della strategia di preadesione (GU L 161 del 26.6.1999).
(9) Le principali misure riguardano: investimenti in aziende agricole, miglioramento della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e della pesca e sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali. Ciò rappresenta circa l'80 % degli impegni contratti in tutti i paesi candidati.
(10) Relazioni annuali sull'esercizio finanziario 2000 (GU C 359 del 15.12.2001, 6.41-6.53), 2001 (GU C 295 del 28.11.2002, 6.8-6.32), e 2002 (GU C 286 del 28.11.2003, 8.23-8.31).
(11) Stanziamenti cumulativi per impegni.
(12) Maggiori dettagli sono forniti nella relazione annuale sull'esercizio finanziario 2000, paragrafi 6.41-6.43.
(13) Proposta di regolamento del Consiglio [COM(98) 153 def. del 19 marzo 1998] della Commissione.
(14) La ragione dei ritardi è la seguente: la Polonia divide le dotazioni annuali in misure specifiche e, per le misure più grandi, per regioni specifiche. È stata diffusa una serie di inviti a presentare domande per l'assegnazione di stanziamenti regionali specifici annuali. Questa pratica di collegare i progetti a stanziamenti regionali specifici annuali ha bloccato l'utilizzo di altre dotazioni disponibili. Per le infrastrutture dello sviluppo rurale, lo stanziamento alle regioni necessita di una decisione del ministero dell'Agricoltura, che per gran parte dei fondi è avvenuta solo dopo il 22 settembre 2003.
(15) L'importo di 154,4 milioni di euro non può essere confrontato con la Figura 1 in quanto include 139,7 milioni di euro di anticipi versati dalla Commissione ai paesi Sapard e 0,1 milioni di euro per seminari. Questi importi non sono indicati nella Figura 1 perché non vengono corrisposti ai beneficiari finali. I 154,4 milioni di euro comprendono anche 14,6 milioni di euro di pagamenti ai beneficiari eseguiti dalle agenzie Sapard, con i fondi degli anticipi. Questi ultimi pagamenti (aggiustati dalla Corte per via dello sfasamento temporale dovuto al fatto che la Commissione registra i pagamenti sulla base di una contabilità di cassa) sono indicati nella sezione «C» della Figura 1.
(16) Inizialmente, l'adesione era prevista per sei paesi: Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Polonia, Slovenia (Sapard) e Cipro (non Sapard).
(17) Le altre fonti ufficiali di informazione raggiungono la Commissione più tardi: i risultati della valutazione intermedia (entro il 31 dicembre 2003) e la valutazione finale (entro il 31 dicembre 2006).
(18) Il personale della Commissione coinvolto negli audit non è considerato personale di gestione in senso stretto. Tale questione viene affrontata al paragrafo 59.
(19) La Commissione non è riuscita a controllare il tasso di impegni e di pagamenti perché non ha voluto modificare il quadro della gestione totalmente decentrata di Sapard e non ha proposto cambiamenti quali misure supplementari per crediti o garanzie.
(20) In totale, sono stati esaminati 48 progetti per le due misure; tuttavia, in 2 casi il progetto non era avanzato in maniera sufficiente per trarre conclusioni circa il raggiungimento dell'obiettivo principale.
(21) Relazione di valutazione globale della Commissione europea in merito al livello di preparazione all'adesione all'UE della Repubblica ceca, di Cipro, dell'Estonia, dell'Ungheria, della Lettonia, della Lituania, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia (5 novembre 2003).
(22) La dotazione dell'UE rivista per il periodo 2003-2004 è pari in media a 57 milioni di euro all'anno.
(23) Relazioni annuali Sapard (Relazioni della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni), COM(2001) 241 def. del 3 luglio 2001, COM(2002) 434 def. del 30 luglio 2002, COM(2003) 582 def. del 7 ottobre 2003.
(24) Nel marzo 1997, la Commissione ha deciso di concentrare completamente lo strumento di preadesione Phare sulla preparazione dei paesi candidati all'adesione all'UE. La dotazione Phare annuale di circa 1 500 milioni di euro all'anno è stata destinata per circa il 30 % al potenziamento delle istituzioni, in particolare all'introduzione degli obiettivi e delle procedure dei Fondi strutturali.
(25) Ad eccezione di alcuni elementi. Cfr. paragrafo 10.
(26) Procedura secondo la quale la Commissione decide se la spesa effettuata mediante gli organismi pagatori della PAC debba essere addebitata al bilancio dell'UE.
(27) Regolamento (CE) n. 1266/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, sul coordinamento dell'assistenza ai paesi candidati nel quadro della strategia di preadesione (GU L 161 del 26.6.1999); allegato 1 (iii).
(28) «Pareri sul programma relativo alla misura 2 di Sapard espressi dai Centri di consulenzaagricola e dai beneficiari potenziali del programma», Varsavia, 30 novembre 2002.
(29) 2 377 contratti sono stati firmati con gli agricoltori nel periodo settembre 2002-novembre 2003.
(30) Gli aiuti pubblici provenienti da tutte le fonti sono limitati al 50 %. Poiché la Bulgaria ha applicato un tasso di sussidio del 50 %, qualsiasi sovvenzione concessa nell'ambito del regime di aiuto supererebbe tale massimale.
(31) Al 31 marzo 2003.
(32) La Bulgaria ha ridotto del 5 % i costi generali per la preparazione dei piani d'impresa e la Romania in taluni casi (per progetti che non includevano la costruzione e soltanto per due misure) del 3 % e del 5 %, a seconda della misura.
(33) La spesa è stata pagata nel 2002 poiché la Commissione aveva già svolto l'audit per la liquidazione dei conti.
(34) Nel campione dei progetti esaminati dalla Corte, le norme sugli appalti privati sono state applicate per 34 progetti: in 23 casi le offerte non erano confrontabili.
(35) Con la stessa calligrafia e utilizzando una penna rossa.
ALLEGATO 1
Contributo UE 2000-2003 per paese e per tipo principale di beneficiario e di misura
|
(milioni di euro) |
||||||
|
Paese |
Contributo UE per il periodo 2000-2003 (1) |
Analisi per tipo principale di beneficiario e di misura |
||||
|
Comunità locali misura: sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali |
Industrie di trasformazione misura: miglioramento e commercializzazione dei prodotti agricoli e della pesca |
Agricoltori misura: investimenti nelle aziende agricole |
Varie misure: agro-ambiente, settore forestale, imboschimento |
Varie misure: sviluppo e diversificazione delle attività economiche, assistenza tecnica, formazione e altro |
||
|
Bulgaria |
218,8 |
10,8 |
75,8 |
62,1 |
13,9 |
56,3 |
|
Repubblica ceca |
92,6 |
6,6 |
17,5 |
17,6 |
0,6 |
50,3 |
|
Estonia |
50,9 |
6,4 |
9,7 |
21,7 |
0,4 |
12,7 |
|
Ungheria |
159,8 |
38,9 |
52,0 |
58,8 |
0,0 |
10,1 |
|
Lettonia |
91,7 |
5,5 |
25,2 |
32,0 |
5,3 |
23,7 |
|
Lituania |
125,2 |
18,2 |
39,1 |
51,2 |
3,2 |
13,5 |
|
Polonia |
708,2 |
270,0 |
227,7 |
126,2 |
9,2 |
75,1 |
|
Romania |
632,4 |
280,5 |
111,0 |
74,6 |
57,5 |
108,9 |
|
Slovacchia |
76,8 |
13,2 |
25,5 |
21,0 |
2,3 |
14,8 |
|
Slovenia |
26,6 |
3,1 |
10,5 |
9,2 |
0,0 |
3,8 |
|
Totale |
2 183,0 |
653,3 |
593,9 |
474,4 |
92,4 |
369,1 |
|
% |
100 % |
30 % |
27 % |
22 % |
4 % |
17 % |
|
Fonte:Corte dei conti europea, dicembre 2003. |
||||||
(1) Stanziamenti cumulativi per impegni.
Fonte:Corte dei conti europea, dicembre 2003.
ALLEGATO 2
Elenco dei progetti esaminati
|
M 1 |
— |
Investimenti in aziende agricole |
|
M 2 |
— |
Miglioramento della trasformazione e delle commercializzazione dei prodotti agricoli e della pesca |
|
M 3 |
— |
Sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali |
BULGARIA
|
Campione |
Misura |
Descrizione del progetto |
Visita in loco (1) |
Test di convalida (2) |
Test di conformità (3) |
||
|
M 1 |
M 2 |
M 3 (4) |
|||||
|
1 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature, tra cui un trattore, per un'azienda cerealicola |
v |
v |
v |
|
2 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature, tra cui una mietitrebbiatrice, per un'azienda cerealicola |
v |
v |
v |
|
3 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature, tra cui una mietitrebbiatrice, per un'azienda cerealicola |
v |
v |
v |
|
4 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione delle carni |
v |
v |
v |
|
5 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione del latte |
v |
v |
v |
|
6 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione delle carni |
v |
v |
v |
|
7 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per una cantina di elaborazione |
v |
v |
|
|
8 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature, tra cui una mietitrebbiatrice per un'azienda cerealicola |
v |
v |
|
|
9 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature, tra cui una mietitrebbiatrice per un'azienda cerealicola |
|
v |
|
|
10 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature, tra cui una mietitrebbiatrice per un'azienda cerealicola |
|
v |
|
|
11 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione delle carni |
|
v |
|
|
12 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione di prodotti ortofrutticoli |
|
v |
|
|
13 |
v |
|
|
Costruzione di magazzini e acquisto di un silo per un'azienda cerealicola |
|
v |
|
|
14 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature, tra cui una mietitrebbiatrice per un'azienda cerealicola |
|
v |
|
LITUANIA
|
Campione |
Misura |
Descrizione del progetto |
Visita in loco (5) |
Test di convalida (6) |
Test di conformità (7) |
||
|
M 1 |
M 2 |
M 3 |
|||||
|
1 |
v |
|
|
Lavori di ammodernamento e acquisto di nuove attrezzature per un'azienda casearia |
v |
v |
v |
|
2 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda cerealicola |
v |
v |
|
|
3 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda cerealicola |
v |
v |
v |
|
4 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un allevamento di suini |
|
v |
|
|
5 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda casearia |
v |
v |
v |
|
6 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda casearia |
|
v |
v |
|
7 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione delle carni |
v |
v |
v |
|
8 |
|
v |
|
Lavori di ricostruzione e acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione delle carni |
|
v |
v |
|
9 |
|
|
v |
Costruzione di acquedotti e di impianti fognari |
|
v |
v |
|
10 |
|
|
v |
Ricostruzione di impianti fognari |
|
v |
v |
|
11 |
|
|
v |
Costruzione di impianti fognari |
v |
v |
|
|
12 |
|
v |
|
Costruzione di un impianto di macellazione |
v |
|
|
POLONIA
|
Campione |
Misura |
Descrizione del progetto |
Visita in loco (8) |
Test di convalida (9) |
Test di conformità (10) |
||
|
M 1 |
M 2 |
M 3 |
|||||
|
1 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione del latte |
v |
v |
v |
|
2 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione del latte |
v |
v |
v |
|
3 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione della frutta e dei funghi |
v |
v |
v |
|
4 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione del latte |
v |
v |
|
|
5 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione del latte |
v |
v |
|
|
6 |
|
v |
|
La vori di costruzione ed acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione di pollame |
v |
v |
v |
|
7 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione delle carni |
|
v |
|
|
8 |
|
v |
|
Installazione di un sistema di ventilazione in un'industria di trasformazione del latte |
|
v |
|
|
9 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione della frutta |
|
v |
|
|
10 |
|
v |
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'industria di trasformazione delle carni |
|
v |
|
|
11 |
v |
|
|
Lavori di costruzione presso un'azienda produttrice di funghi |
|
v |
|
|
12 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda orticola |
v |
v |
v |
|
13 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda frutticola |
v |
v |
|
|
14 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda orticola |
|
v |
|
|
15 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda casearia |
v |
v |
v |
|
16 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda frutticola |
|
v |
|
|
17 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda orticola |
|
v |
|
|
18 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda frutticola |
v |
v |
v |
|
19 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda frutticola |
v |
v |
v |
|
20 |
v |
|
|
Acquisto di nuove attrezzature per un'azienda frutticola |
|
v |
|
|
21 |
|
|
v |
Costruzione del sistema fognario |
|
v |
|
|
22 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
v |
v |
v |
|
23 |
|
|
v |
Costruzione del sistema fognario |
v |
v |
|
|
24 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
|
v |
|
|
25 |
|
|
v |
Costruzione del sistema fognario |
v |
v |
|
|
26 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
v |
v |
v |
|
27 |
|
|
v |
Costruzione del sistema fognario |
v |
v |
v |
|
28 |
|
|
v |
Ammodernamento di un impianto fognario locale |
|
v |
|
|
29 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
|
v |
|
|
30 |
|
|
v |
Costruzione del sistema fognario |
|
v |
|
ROMANIA
|
Campione |
Misura |
Descrizione del progetto |
Visita in loco (11) |
Test di convalida (12) |
Test di conformità (13) |
||
|
M 1 (14) |
M 2 |
M 3 |
|||||
|
1 |
|
v |
|
Lavori di ricostruzione presso un'azienda di trasformazione delle carni |
v |
v |
v |
|
2 |
|
v |
|
Lavori di ricostruzione presso un'azienda di trasformazione delle carni |
|
v |
|
|
3 |
|
v |
|
Lavori di ricostruzione presso un'azienda di trasformazione delle carni |
v |
v |
|
|
4 |
|
v |
|
Lavori di ricostruzione e acquisto di nuove attrezzature per un'azienda di trasformazione delle carni |
v |
v |
v |
|
5 |
|
v |
|
Lavori di ricostruzione e acquisto di nuove attrezzature per una cantina di elaborazione |
|
v |
|
|
6 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
|
v |
|
|
7 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
|
v |
|
|
8 |
|
|
v |
Installazione di un acquedotto |
v |
v |
|
|
9 |
|
|
v |
Costruzione di un impianto fognario e di trattamento delle acque reflue |
v |
v |
v |
|
10 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
v |
v |
v |
|
11 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
|
v |
|
|
12 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
|
v |
|
|
13 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
v |
v |
v |
|
14 |
|
|
v |
Installazione di un acquedotto |
|
v |
|
|
15 |
|
|
v |
Installazione di un acquedotto |
v |
v |
v |
|
16 |
|
|
v |
Costruzione di un acquedotto |
|
v |
|
|
17 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
v |
v |
v |
|
18 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
|
v |
|
|
19 |
|
|
v |
Ammodernamento strada locale |
v |
v |
|
|
20 |
|
|
v |
Costruzione di un acquedotto esteso |
v |
v |
v |
TOTALE
|
76 |
24 |
24 |
28 |
|
42 |
75 |
33 |
(1) Visita in loco insieme ai beneficiari finali ed ispezione del progetto.
(2) Esame del fascicolo per controllare i costi generali, le norme chiave sugli appalti, l'obiettivo e altre questioni fondamentali relative al progetto.
(3) Esame del fascicolo per controllare il funzionamento pratico dei sistemi di supervisione e di controllo.
(4) I sistemi per questa misura non erano stati approvati al momento dell'audit.
(5) Visita in locoinsieme ai beneficiari finali ed ispezione del progetto.
(6) Esame del fascicolo per controllare i costi generali, le norme chiave sugli appalti, l'obiettivo e altre questioni fondamentali relative al progetto.
(7) Esame del fascicolo per controllare il funzionamento pratico dei sistemi di supervisione e di controllo.
(8) Visita in locoinsieme ai beneficiari finali ed ispezione del progetto.
(9) Esame del fascicolo per controllare i costi generali, le norme chiave sugli appalti, l'obiettivo e altre questioni fondamentali relative al progetto.
(10) Esame del fascicolo per controllare il funzionamento pratico dei sistemi di supervisione e di controllo.
(11) Visita in locoinsieme ai beneficiari finali ed ispezione del progetto.
(12) Esame del fascicolo per controllare i costi generali, le norme chiave sugli appalti, l'obiettivo e altre questioni fondamentali relative al progetto.
(13) Esame del fascicolo per controllare il funzionamento pratico dei sistemi di supervisione e di controllo.
(14) I sistemi per questa misura non erano stati approvati al momento dell'audit.
RISPOSTE DELLA COMMISSIONE
SINTESI
|
I–II. |
La Commissione accoglie con soddisfazione l'audit sull'attuazione di Sapard. Essa ritiene tuttavia che un’analisi definitiva degli effetti del programma possa essere realizzata solo dopo che esso è stato pienamente attuato. Per quanto gli elementi principali della proposta di regolamento relativa a Sapard (n. 1268/1999) non siano poi stati modificati, il testo della proposta è stato oggetto di discussioni (punti controversi erano ad esempio quali linee di bilancio dovessero finanziare gli strumenti di preadesione e i dispositivi finanziari di applicazione) fino alla fase finale di adozione del regolamento Sapard. Pertanto, finché è persistita l’incertezza giuridica, la Commissione non ha potuto redigere le disposizioni giuridiche finali relative alle modalità di applicazione. Tali disposizioni sono state infine adottate dalla Commissione il 26 gennaio 2000. L’impostazione scelta è nuova ed è la prima volta che gli aiuti esterni sono gestiti in maniera pienamente decentrata. Uno degli obiettivi principali di Sapard è contribuire all’attuazione dell’acquis comunitario. A tal fine è essenziale assicurare le capacità amministrative necessarie per assolvere il difficile compito di attuare la politica di sviluppo rurale sulla base dei principi di una sana gestione finanziaria. In questo modo si soddisfa anche la richiesta espressa dal Parlamento europeo nella risoluzione che accompagnava lo scarico 1999 di considerare la protezione effettiva degli interessi finanziari della Comunità nei paesi di prossima adesione come una priorità assoluta per i prossimi anni. La Commissione ritiene di avere fornito sufficienti orientamenti e consulenza ai paesi Sapard e di avere collaborato con loro per preparare la creazione delle istituzioni e delle procedure necessarie. Ciò è stato possibile sia grazie all'ampia assistenza fornita dagli Stati membri tramite gli accordi di gemellaggio Phare, sia grazie al continuo scambio di informazioni nel quadro di seminari e di missioni d’informazione. Per ulteriori informazioni si rinvia alla relazione annuale 2000 della Commissione su Sapard. |
|
III. |
I bilanci Sapard per il 2000-2004 sono stati stilati sulla base delle informazioni più affidabili disponibili all'epoca. A causa delle notevoli sfide derivanti dalla necessità di istituire un sistema completamente nuovo e dalla mancanza di esperienza dei paesi Sapard in questo settore, l’applicazione ha richiesto del tempo, ma nella maggior parte dei casi non molto più di quanto fosse ragionevole attendersi date le esperienze fatte in precedenza dalla Commissione in esercizi analoghi. La Commissione è consapevole delle ragioni per cui in alcuni paesi ci sia voluto più tempo per creare il sistema amministrativo per l’applicazione di Sapard. Quando la Commissione è venuta a conoscenza dell’esistenza di «procedure amministrative onerose», ha raccomandato miglioramenti ai paesi interessati o per corrispondenza o nell’ambito delle riunioni bilaterali e del comitato di controllo. Tuttavia la scelta della procedura spetta al paese in questione. La Commissione non può impedire ai singoli paesi di applicare il loro sistema amministrativo interno qualora siano rispettate le regole di Sapard. |
|
IV. |
In un sistema di gestione decentrata la Commissione ha la responsabilità di sorvegliare l’applicazione di Sapard. Come dimostrato dalla situazione attuale, il denaro sta affluendo in quasi tutti i paesi Sapard ad un ritmo regolare sulla base di un sistema affidabile che può essere utilizzato per i programmi di cui tali paesi beneficeranno una volta diventati Stati membri. |
|
V. |
I pagamenti ai beneficiari finali, solo nel 2003, sono ammontati a 288 milioni di EUR. Al 31 dicembre 2003, a fronte della dotazione 2000-2003 di 2 183 milioni di EUR, l’impegno totale nei confronti dei beneficiari finali ammontava a 1 214 milioni (56 %) mentre i pagamenti effettivi ai beneficiari totalizzavano 323 milioni di EUR (15 % della dotazione). Sulla base delle informazioni ricevute dai paesi Sapard, almeno sette degli otto paesi di prossima adesione all’Unione europea assicurano che verranno conclusi contratti con i beneficiari finali fino ad esaurimento dei fondi disponibili per il periodo 2000-2003. La regola sull’ammissibilità dell’IVA al cofinanziamento UE per i paesi Sapard è la stessa che vige per gli Stati membri che ricevono l’assistenza dei fondi strutturali. Si applicano le regole della convenzione di finanziamento pluriennale (MAFA). |
|
VI. |
La Commissione ritiene che l’incremento della capacità di produzione a livello di progetto sia compatibile con il miglioramento degli standard e la ristrutturazione a fini di rafforzamento dell’efficienza sul mercato. |
|
VII. |
La Commissione considera il potenziamento delle istituzioni come uno degli elementi fondamentali dell’acquis e come una condizione preliminare per garantire un uso responsabile dei fondi comunitari. La misura agro-ambientale era uno strumento che doveva consentire ai paesi Sapard di acquisire esperienze amministrative tramite azioni pilota e non rientrava tra le misure principali necessarie per ristrutturare il settore agricolo e preparare l’adesione. |
|
IX. |
La Commissione prende atto con soddisfazione che la Corte riconosce che i sistemi Sapard descritti sulla carta in generale funzionano nella pratica. La Commissione riconosce che vi sono state carenze nei controlli volti a verificare il rispetto degli standard minimi e ha raccomandato ai paesi di apportare dei miglioramenti. Sulla base degli audit svolti fino al marzo 2004 la Commissione ritiene che la situazione sia migliorata dopo l’audit della Corte. |
|
X. |
La Commissione è consapevole del problema della mancanza di risorse proprie e della difficoltà di accedere al credito. Per porvi rimedio, la Commissione sta finanziando con i fondi Phare un progetto inteso a migliorare l’accesso al credito per le PMI nei paesi Sapard, che dovrebbe contribuire ad allargare l’accesso a Sapard. Tale progetto è stato di recente ampliato con uno sportello speciale riservato agli enti creditizi che finanziano gli agricoltori e le piccole imprese rurali. La Commissione incoraggia altresì i paesi candidati ad utilizzare i sistemi nazionali di concessione di crediti purché rispettino le regole comunitarie della concorrenza e le intensità di aiuto della regolamentazione Sapard. Per agevolare l’applicazione dei sistemi nazionali di concessione di crediti, nella sua recente proposta di modifica del regolamento (CE) n. 1268/1999 la Commissione ha incluso una disposizione specifica in tal senso (cfr. anche la risposta al punto 97). |
|
XI. |
Pur avendo riscontrato anch’essa talune carenze in alcuni casi ed avendo raccomandato dei miglioramenti, la Commissione ritiene che la situazione sia migliorata dopo l’audit della Corte. Se necessario, a tali raccomandazioni verrà dato un seguito nel quadro delle procedure di liquidazione dei conti. |
INTRODUZIONE
|
9. |
Alla fine del 2003, quasi 13 000 progetti erano in fase di attuazione nei dieci paesi Sapard. |
|
10. |
La base giuridica è stata definita in modo tale che i paesi Sapard operino secondo modalità simili a quelle utilizzate dagli Stati membri. Si rinvia altresì alla risposta data ai punti 13 e 14. I sistemi di gestione e di controllo posti in atto dalle autorità competenti dei paesi Sapard sono oggetto di audit sia ex-ante, prima della delega della gestione dei fondi, sia ex-post, tramite la liquidazione dei conti e gli audit di conformità. Questi tre tipi di audit, richiesti dalla convenzione di finanziamento pluriennale (MAFA), costituiscono la base del sistema posto in atto per dare garanzie ragionevoli quanto alla legalità e alla regolarità delle spese a carico del bilancio comunitario. In queste condizioni, la Commissione è del parere che i principali rischi abbiano adeguata copertura. |
FASI DI APPLICAZIONE DI SAPARD
|
11. |
I bilanci Sapard per il 2000-2004 sono stati stilati sulla base delle informazioni più affidabili disponibili all'epoca. A causa delle notevoli sfide derivanti dalla necessità di istituire un sistema completamente nuovo e dalla mancanza di esperienza dei paesi Sapard in questo settore, l’applicazione ha richiesto del tempo, ma nella maggior parte dei casi non molto più di quanto fosse ragionevole attendersi. A differenza dei fondi strutturali Sapard non poteva basarsi su uno stock di progetti già in via di elaborazione al 1o gennaio 2000. Per ragioni di sana gestione finanziaria e di protezione degli interessi finanziari della Comunità, i progetti Sapard sono ammissibili alla selezione solo dopo l’adozione della decisione sul conferimento dei compiti gestionali. |
|
13-14. |
Gli elementi principali della proposta della Commissione relativa al regolamento Sapard n. 1268/1999 non sono stati modificati, ma il testo della proposta è stato oggetto di discussioni (anche sulle linee di bilancio) fino alla fase finale di adozione del regolamento Sapard. Finché è persistita l’incertezza giuridica, la Commissione non ha potuto redigere le disposizioni giuridiche finali relative alle modalità di applicazione. Dopo l’adozione del regolamento, un gruppo di lavoro ha preparato in alcuni mesi le disposizioni fondamentali per la gestione finanziaria di Sapard. Tali disposizioni sono state infine adottate dalla Commissione il 26 gennaio 2000. La ragione di questa strategia risiedeva nella novità dell’approccio e nel fatto che era la prima volta che gli aiuti esterni erano gestiti in maniera pienamente decentrata. I passi e i tempi richiesti per elaborare e concordare le disposizioni finanziarie di applicazione sono descritti nella relazione annuale Sapard della Commissione. Questi passi comprendevano l’adozione del regolamento di esecuzione (18 aprile 2000), l’elaborazione e l’adozione della convenzione di finanziamento pluriennale (MAFA) e della convenzione di finanziamento annuale del 2000 (AFA) da parte della Commissione (29 novembre 2000) e la negoziazione di convenzioni bilaterali (MAFA e AFA) con ciascuno dei dieci paesi Sapard (tutte le convenzioni sono state firmate tra il 18 dicembre 2000 e la fine del marzo 2001). |
|
16. |
La Commissione ha consigliato in varie occasioni ai paesi Sapard, a seconda dei casi tramite seminari, riunioni o lettere, di evitare procedure amministrative superflue non richieste dalla MAFA. I sistemi Sapard sono concepiti dalle autorità nazionali non soltanto sulla base dei criteri di accreditamento ma anche tenendo conto della legislazione nazionale e della loro conoscenza dei settori maggiormente a rischio dei loro paesi. In alcune situazioni sono necessarie regole più severe per proteggere gli interessi finanziari della Comunità (cfr. punto n. 20 sui doppi controlli). |
|
17. |
La capacità della Romania di spendere i fondi comunitari è stata oggetto di discussioni e scambi di lettere tra la Commissione e la Romania. Sebbene l’Agenzia Sapard rumena abbia impegnato un importo elevato, la Commissione tiene sotto controllo la situazione (per via della ridotta capacità di assorbimento in termini di pagamenti) e presta consulenza per ridurre strozzature e rischi nelle procedure. |
|
18. |
La Commissione ha affrontato formalmente questa questione con la Polonia in diverse occasioni, sia durante riunioni bilaterali che nel corso di riunioni del comitato di controllo. La Commissione ha sollecitato, ad esempio, le autorità polacche a riesaminare gli elementi della legislazione polacca che potevano rallentare l’attuazione del programma. Tuttavia la decisione finale spetta al paese in questione. La Commissione non può impedire ai paesi Sapard di applicare il loro sistema amministrativo interno qualora siano rispettate le regole del programma. Sebbene le disposizioni nazionali in materia di contratti e pagamenti siano più severe, la Polonia prevede di riuscire ad assegnare ai beneficiari finali tutti i fondi disponibili per il periodo 2000-2003. |
|
19. |
Le autorità lituane sono consapevoli dell’esistenza di questo problema e affermano di aver reclutato personale aggiuntivo per la valutazione dei progetti. |
|
20. |
La Commissione ritiene che questi controlli aggiuntivi siano essenziali per proteggere gli interessi finanziari della Comunità. |
|
21. |
La Commissione rinvia alla propria risposta al punto 35. |
|
22-23. |
Pur non avendo svolto formalmente tale analisi, la Commissione ha monitorato attivamente il processo di applicazione e ha prestato consulenza alle agenzie competenti nei paesi Sapard. La Commissione considererà la possibilità di includere la predetta analisi nella valutazione complessiva prevista per il 2004, che riepilogherà altresì i risultati delle valutazioni intermedie. La Commissione conviene che tale analisi potrebbe essere utile se in futuro verranno organizzate attività simili. |
|
24-25. |
I bilanci dei primi tre anni si sono basati sulle informazioni più affidabili disponibili all’epoca, che tuttavia erano limitate. In questo contesto la Commissione rinvia alle sue osservazioni sul punto 2.39 della relazione annuale 2002 della Corte, nelle quali sono esposte le ragioni della sottoesecuzione dei bilanci. Una delle ragioni è la priorità data alla sana gestione degli stanziamenti. I pagamenti fatti nel 2003 a titolo di Sapard costituiscono il 61 % degli stanziamenti di pagamento disponibili nel bilancio del 2003. Le domande di pagamento ricevute nel quarto trimestre indicano che l’esecuzione dei pagamenti ha raggiunto attualmente un ritmo normale. |
APPLICAZIONE DECENTRATA
|
27. |
Per la Commissione era essenziale che i paesi Sapard potessero far esperienza con il sistema di gestione e di controllo utilizzato nel quadro del sistema FEAOG, in modo da proteggere gli interessi finanziari della Comunità dopo l’adesione (la spesa FEAOG nei nuovi Stati membri dovrebbe ammontare a 4 miliardi di EUR nel 2005 e crescere ulteriormente in seguito). |
|
28-30. |
In origine Sapard era previsto come un programma di sette anni, indipendentemente dai termini fissati per l’adesione a livello politico. Data la possibile adesione di alcuni paesi prima della scadenza di questo periodo di sette anni, l’articolo 15 del regolamento (CE) n. 1268/1999 stabilisce che al momento dell'adesione all'Unione europea i paesi perdono la possibilità di beneficiare del sostegno previsto. |
|
32-33. |
La Commissione ritiene che il personale al quale è stato assegnato il compito di assicurare la supervisione, la gestione finanziaria e il controllo dell'uso dei fondi comunitari nei paesi Sapard, sia nell'unità Sapard che nei servizi responsabili della sorveglianza del processo di accreditamento e dell’esecuzione degli audit, sia sufficiente e qualificato. I desk officer nell’unità Sapard della Commissione sono responsabili, in linea di massima, di un solo programma di un paese Sapard. Soltanto dei funzionari molto esperti e qualificati sono responsabili di due programmi. La Commissione ha assegnato più personale a Sapard che ai programmi degli Stati membri, dove in molti casi i desk officer sono responsabili di più di 2 programmi. Per quanto riguarda i programmi Sapard di Bulgaria e Romania, è stato il funzionario più esperto dell’unità Sapard della Commissione a controllare i programmi fino alla fine del 2003, in collaborazione con il vicecapo unità. |
|
34. |
La Commissione non ha potuto impegnarsi ad accelerare l’attuazione per via delle ragioni correttamente indicate dalla Corte. Tuttavia ha offerto il proprio aiuto ai paesi Sapard in modo tale da creare le condizioni perché essi potessero accelerare l'attuazione, ad esempio adottando rapidamente le modifiche ai programmi, se giustificate, inviando lettere di consulenza e interpretazione, organizzando seminari. Essa ha chiesto altresì ai paesi di indicare le eventuali possibilità per semplificare il sistema di funzionamento di Sapard senza mettere a repentaglio la solidità delle procedure finanziarie. Tutte le proposte di cambiamento praticabili sono state accettate e hanno dato luogo a modifiche della MAFA o dei regolamenti pertinenti. |
|
35. |
Un elemento fondamentale del sistema è che sono i paesi interessati a dover identificare per primi i problemi. Quando ciò è accaduto, la Commissione ha fornito loro consulenza e orientamenti. Le attività di assistenza sono state descritte dettagliatamente nelle relazioni annuali Sapard della Commissione degli anni 2000, 2001 e 2002. |
PRINCIPALI RISULTATI DI SAPARD
|
36. |
Al 31 dicembre 2003, a fronte dello stanziamento 2000-2003 di 2 183 milioni di EUR, gli impegni totali nei confronti dei beneficiari finali ammontavano a 1 214 milioni di EUR (56 % dello stanziamento) mentre i pagamenti effettivi ai beneficiari totalizzavano 323 milioni di EUR (15 % dello stanziamento). Dalle informazioni ricevute dai paesi in questa fase risulta che, in termini di livello degli impegni assunti dalle Agenzie Sapard nei confronti dei beneficiari finali, almeno sette degli otto paesi di prossima adesione all’Unione europea riusciranno ad impegnare tutti i fondi disponibili per il periodo 2000-2003 entro la data di transizione al regime post-adesione. |
|
38-40. |
La regola sull’ammissibilità dell’IVA al cofinanziamento UE è la stessa che si applica agli Stati membri che ricevono l’assistenza dei fondi strutturali. La Commissione esaminerà l’impatto di tale regola dopo che il programma sarà stato completato. La valutazione avverrà nel quadro della procedura di liquidazione dei conti e si trarranno le conclusioni appropriate. |
|
41-43. |
La Commissione è del parere che la ripartizione tra le misure nei singoli programmi sia conforme agli obiettivi di Sapard di cui all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento del Consiglio (CE) n. 1268/1999, già menzionati al punto 2 della relazione, alle disposizioni di cui all’articolo 4, paragrafo 3, che stabilisce che «sia data priorità alle misure volte a migliorare l'efficienza del mercato, la qualità e le condizioni sanitarie, nonché a quelle destinate a creare nuove possibilità di occupazione nelle zone rurali» e agli impegni assunti nell'ambito del partenariato per l'adesione a norma dell’articolo 6 del regolamento (CE) n. 1268/1999. In base alle disposizioni dell’articolo 4, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1268/1999, i programmi Sapard sono imperniati su due grandi assi: il mercato e l’occupazione. Gli obiettivi di Sapard di cui all’articolo 1 del suddetto regolamento consistono nel contribuire all'applicazione dell'acquis comunitario e ad un adeguamento sostenibile del settore agricolo. I programmi approvati dalla Commissione contengono un mix equilibrato di misure che soddisfano queste condizioni. Sia la Commissione che i paesi Sapard ritengono che tali misure debbano essere attuate in via prioritaria per favorire la ristrutturazione del settore agroalimentare e preparare i paesi all’applicazione dell’acquis. È normale ed inevitabile che misure in relazione diretta con l’obiettivo di assicurare un «adeguamento sostenibile del settore agricolo», come ad esempio gli investimenti nelle aziende agricole e nella trasformazione e commercializzazione, modernizzino i metodi di produzione e determinino in taluni casi un incremento della produzione a livello di progetto. D’altro canto, le misure di «diversificazione» dell’attività economica sono volte a creare possibilità di reddito sostenibili al di fuori dell’agricoltura. Per quanto la Corte sostenga che nulla prova che i progetti abbiano prodotto effetti sugli standard qualitativi, sanitari o ambientali, la Commissione ritiene che l’incremento o la modernizzazione della produzione a livello di progetto non sia incompatibile con il miglioramento degli standard. Tutti gli imprenditori dei paesi Sapard sono coscienti che per preservare la redditività debbono rispettare gli standard minimi della UE. Tutte le nuove attrezzature soddisfano tali standard. Un’analisi finale potrà essere fatta solo dopo che il programma sarà stato completato. |
|
44. |
Il raggiungimento degli standard non è incompatibile con gli investimenti commerciali. Normalmente gli investimenti commerciali costituiscono un esempio per il settore privato e pertanto hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo rurale. |
|
45. |
Gli investimenti nel settore lattiero-caseario e delle carni sono stati modesti per via della crisi in cui versavano mercati fondamentali come quello della Russia. Le prime informazioni concrete sull’attuazione di una serie significativa di misure sono state incluse nelle relazioni annuali del 2002 di cinque paesi e nelle attuali relazioni di valutazione intermedie per i 10 programmi. Dopo aver ricevuto le relazioni annuali sull’attuazione, la Commissione ha chiesto informazioni più dettagliate e ha consigliato ai paesi correzioni di rotta, laddove necessario. |
|
46. |
Anche i servizi della Commissione hanno identificato alcuni problemi per quanto riguarda l’osservanza degli standard minimi nei paesi Sapard e hanno raccomandato taluni miglioramenti nei sistemi e nei controlli. |
|
47. |
La Commissione ritiene che, a livello di progetto, l’incremento della capacità di produzione sia compatibile con il miglioramento degli standard e la ristrutturazione ai fini del rafforzamento dell’efficienza sul mercato. Si rinvia altresì alle risposte date ai punti 41-45. |
|
48. |
Cfr. la risposta al punto 41: il problema dell’occupazione nelle aree rurali va inquadrato in un piano complessivo di sviluppo rurale. L’impatto globale sulla creazione di posti di lavoro non può essere valutato calcolando il numero di posti di lavoro dichiarato dai beneficiari nel modulo di domanda; a tal fine saranno necessari studi specifici, che saranno realizzati dopo il completamento del programma. |
|
49. |
Non vi è alcuna definizione comune del termine «aree rurali». Non è possibile utilizzare come unico criterio la «densità della popolazione». Pertanto, analogamente ai programmi degli Stati membri, ciascuno dei programmi Sapard contiene una definizione di «aree rurali» basata sugli standard nazionali del paese interessato. Ad esempio, la Bulgaria prevede nel suo programma che «per aree rurali si intendono i comuni sul cui territorio non esistano città con una popolazione superiore alle 30 000 unità e la cui densità di popolazione sia inferiore a 150 persone per km2. Tutti gli insediamenti nei comuni identificati come aree rurali sono insediamenti appartenenti ad aree rurali.» |
|
50-51. |
La Commissione ritiene di aver riportato tutti gli elementi pertinenti nelle sue relazioni annuali sull’attuazione del programma Sapard. La relazione annuale Sapard della Commissione contiene i contributi preparati dai paesi Sapard accompagnati da un’analisi delle valutazioni ivi contenute. La Commissione studierà comunque come tenere conto delle osservazioni della Corte nella stesura delle relazioni future. |
|
53. |
Phare ha fornito ai paesi Sapard l’assistenza necessaria per istituire le strutture che consentono di attuare l’acquis e quindi anche di applicare il programma Sapard. Tuttavia l’istituzione dei sistemi per il trasferimento dei fondi comunitari è avvenuta nell’ambito della gestione di Sapard, tramite le procedure di conferimento dei compiti gestionali, di approvazione delle misure, ecc. |
|
54. |
I fondi a disposizione nel quadro del FEAOG dopo l’adesione imponevano che i paesi Sapard acquisissero esperienze nella gestione di questo tipo di misura. |
|
55. |
La misura agro-ambientale era uno strumento che doveva consentire ai paesi Sapard di acquisire esperienze amministrative tramite azioni pilota e non rientrava tra le misure principali necessarie per ristrutturare il settore agricolo e preparare l’adesione. |
|
56. |
Ad eccezione della Slovenia, che aveva già attuato un sistema nazionale avanzato, i paesi Sapard non sono stati in grado di presentare misure agroambientali dettagliate come per il resto dei loro programmi, data la complessità della misura agroambientale e la loro mancanza di esperienza. Nel 2000 la Commissione ha iniziato a identificare i principali aspetti ambientali di ciascun paese e gli aspetti rilevanti di ciascun programma e ad elaborare degli orientamenti per sostenere i paesi Sapard. Il documento di orientamento che ne è risultato è stato oggetto di un seminario svoltosi a Bruxelles il 12-13 novembre 2001. La versione finale di questo documento è stata trasmessa ufficialmente a tutti i paesi Sapard il 21 dicembre 2001. Ciò ha consentito l’approvazione delle misure agroambientali per sei paesi nel 2002 e nel 2003 ed il conferimento dei compiti gestionali alla Repubblica ceca e alla Slovacchia. Pur non avendo beneficiato del conferimento dei compiti gestionali, gli altri paesi hanno acquisito esperienze importanti in quanto i regimi approvati possono essere trasposti ai programmi di sviluppo rurale post-adesione. |
|
57. |
Nel caso particolare della misura agroambientale, si è inteso evitare di finanziare grandi progetti agroambientali che avrebbero potuto assorbire completamente le risorse del bilancio Sapard senza raggiungerne gli obiettivi principali. Per questa ragione la Commissione ha deciso che questa misura poteva essere applicata solo a livello pilota per acquisire esperienze in questo settore. Data la complessità della misura (calcolo del costo, reddito perso, premio), la Commissione è del parere che i paesi Sapard abbiano acquisito esperienze utili grazie all’esercizio di programmazione e che la maggior parte dei paesi sono ora nelle condizioni di applicare prontamente queste misure nell’ambito dei nuovi programmi. |
VALUTAZIONE DEI SISTEMI POSTI IN ESSERE NEI PAESI SAPARD
|
58. |
La delega definitiva della gestione non costituisce una priorità né per la Commissione né per i paesi candidati, conformemente alla MAFA, sezione A, articolo 4, paragrafo 4. |
|
60. |
L’approvazione preliminare dei sistemi da parte della Commissione è richiesta dall’articolo 12 del regolamento (CE) n. 1266/99. |
|
63. |
La Commissione ha incoraggiato i paesi Sapard ad utilizzare le esperienze dell’Agenzia Sapard per creare il loro organismo pagatore e apprezza il fatto che intendano farlo. |
|
66. |
Al 31 marzo 2004 la Commissione ha esaminato 107 fascicoli in otto paesi Sapard e ha visitato 36 progetti in loco. In taluni casi anche la Commissione ha rilevato che la documentazione sui controlli doveva essere migliorata e ha formulato raccomandazioni appropriate. Tuttavia è stato per lo più riscontrato che le liste di controllo erano state completate e che le relazioni manoscritte elaborate contenevano informazioni sufficienti sul lavoro svolto. Tali risultati dimostrano che la situazione è migliorata dopo l’audit della Corte. |
|
67. |
Gli audit di conformità svolti dai servizi della Commissione hanno riscontrato diversi esempi di verifica della validità economica. La Commissione è dell’avviso che non si tratti di un problema sistematico per tutti i paesi Sapard, ma terrà sotto controllo la questione. |
|
69. |
Le competenze e le conoscenze dei quadri superiori e di altri membri «chiave» del personale, sia in seno all’Agenzia Sapard che negli uffici regionali, sono state controllate in modo approfondito nel corso di numerosi colloqui svolti prima della concessione della delega di gestione. Pertanto la Commissione ha ottenuto garanzie ragionevoli in ordine alle capacità del personale. A seguito delle osservazioni formulate dalla Corte nella sua relazione annuale 2001 (cfr. punto 6.19), la Commissione ha rafforzato ulteriormente la documentazione relativa a tali verifiche (curriculum vitae, descrizioni di posti, dichiarazioni di indipendenza e di imparzialità, ecc.). La qualità del personale ha consentito che i sistemi approvati funzionassero in generale in modo soddisfacente. Le autorità lituane hanno dichiarato che i risultati di ciascun concorso vengono registrati in protocolli che sono conservati in archivio per tre anni. Tuttavia la Commissione continuerà a tenere sotto controllo gli sviluppi della questione in relazione ai paesi Sapard. |
|
70-76. |
Le verifiche del rispetto degli standard sanitari e ambientali, che sono parte integrante dell’acquis comunitario, spettano alle autorità nazionali competenti per queste materie. I paesi interessati verificano il rispetto degli standard minimi nell’ambito dei loro controlli nazionali, che vengono eseguiti indipendentemente dal fatto che siano stati ricevuti o meno aiuti Sapard. In Lituania la richiesta di pagamento che i candidati presentano deve essere accompagnata dai documenti delle predette autorità che confermano che il progetto attuato rispetta tutti gli standard comunitari. Le autorità polacche hanno affermato che gli investimenti finanziati da Sapard hanno rispettato tutti gli standard comunitari pertinenti. Tuttavia l’azienda agricola nel suo complesso ha rispettato solo il 74 % degli standard. Anche i servizi della Commissione hanno identificato taluni problemi per quanto riguarda il rispetto degli standard minimi nei paesi Sapard e hanno raccomandato di apportare dei miglioramenti ai sistemi e ai controlli. |
|
77-79. |
Secondo la Commissione, è a livello nazionale che può essere valutato nel modo migliore se vengano applicate le normali condizioni commerciali. Per quanto la Corte ritenga che in taluni casi si sarebbero potuti ottenere tassi di interesse più elevati, spetta soprattutto alle autorità nazionali decidere in merito alle disposizioni di applicazione quotidiana. Per i paesi di prossima adesione la sicurezza può essere a volte più importante del maggiore rendimento. |
|
80. |
Come procedura normale nella liquidazione dei conti e in casi come questo, in cui non si mettono in discussione l’integrità, l’accuratezza e la veridicità dei conti, il recepimento delle raccomandazioni della Commissione da parte dell’organismo di certificazione nonché dell’agenzia di pagamento e del fondo nazionale deve essere valutato l’anno successivo. Ciò avverrà nel quadro della liquidazione dei conti Sapard del 2003. |
PROBLEMI DI APPLICAZIONE NEI PAESI SAPARD
|
81. |
In base alle informazioni fornite dai paesi Sapard, in questa fase le agenzie Sapard hanno ricevuto un numero di domande di assistenza (comprese le misure con un tasso di assistenza massimo del 50 %) sufficiente affinché, alla data di transizione al regime post-adesione, tutti i fondi disponibili per il periodo 2000-2003 siano stati impegnati in almeno sette degli otto paesi di prossima adesione. Per quanto riguarda la Bulgaria, dalle informazioni più recenti risulta che presto sarà stato impegnato l’intero importo disponibile per il periodo 2000-2007 per le misure riguardanti gli investimenti nelle aziende agricole e nelle attività di trasformazione e commercializzazione. |
|
82. |
La Commissione ha consigliato ai paesi Sapard di effettuare anche pagamenti intermedi sulle spese sostenute, in funzione dello stato di avanzamento del progetto. Ha altresì incoraggiato le agenzie Sapard ad abbreviare l’intervallo tra la registrazione delle dichiarazioni di spesa e il pagamento dell’aiuto. |
|
83-84. |
Le relazioni di valutazione intermedia dei programmi confermano l’analisi della Corte che la mancanza di crediti di cofinanziamento può essere una delle ragioni dell’iniziale lentezza di assorbimento dei programmi Sapard. In questa fase la Polonia ha informato la Commissione che non intende accettare altre richieste in quanto il numero di progetti registrati già supera gli importi disponibili nell’ambito del programma (cfr. punto 36). La Commissione è consapevole del problema in oggetto e lo ha discusso con le istituzioni finanziarie internazionali ed i paesi candidati durante il processo di programmazione. La Commissione sta finanziando con i fondi Phare un progetto inteso a migliorare l’accesso al credito per le PMI nei paesi Sapard, che dovrebbe contribuire ad ampliare l’accesso a Sapard. Tuttavia, come già sottolineato dalla Commissione nella sua risposta al punto 2.41 della relazione annuale 2002 della Corte, anche quando il credito è accessibile, alcuni beneficiari sono riluttanti ad accendere ipoteche sui beni immobili e dall'altro non vanno trascurate altre questioni connesse a titoli di proprietà non chiari, in particolare in relazione a terreni. |
|
85. |
Nella sua risposta alla notifica del regime in questione la Commissione ha chiesto maggiori informazioni per esprimere un parere in ordine alla sua compatibilità con le regole della concorrenza. Secondo le autorità bulgare l’Agenzia Sapard ha deciso di recente di non attuare il regime per via della difficoltà di calcolare l’importo esatto dell’aiuto di Stato incluso nel regime. Tuttavia, sulla base dei risultati della relazione di valutazione intermedia la Commissione solleciterà la Bulgaria a procedere all’attuazione del regime rendendolo compatibile con le regole comunitarie della concorrenza. Per facilitare l’applicazione dei regimi nazionali di credito, la Commissione ha incluso nella sua recente proposta di modifica del regolamento (CE) n. 1268/1999 la disposizione che «in sede di fissazione del tasso del contributo pubblico (…), non si tiene conto degli aiuti nazionali destinati a facilitare l’accesso a crediti concessi senza il beneficio di alcun contributo comunitario previsto nel quadro del presente strumento». Si rinvia altresì alle osservazioni di cui al punto 82 riguardanti gli impegni in Bulgaria. |
|
86. |
La Commissione incoraggia i paesi Sapard ad utilizzare tali regimi nella misura in cui rispettino le regole comunitarie della concorrenza nonché le intensità di aiuto previste nel regolamento Sapard. |
|
87. |
Nell’interesse di una sana gestione finanziaria la Commissione ha convenuto con i paesi Sapard, nel quadro della MAFA, di non pagare le fatture direttamente ai contraenti bensì di rimborsare le spese sostenute dai beneficiari finali. Alla Romania è stato consigliato di pagare in tranche ed essa ora ha introdotto tale possibilità. Quando la Commissione è venuta a conoscenza di questo problema, ha chiesto maggiori informazioni alle autorità lituane. Secondo le autorità lituane, l’Agenzia ha prontamente raccolto i documenti di conferma (ordini di pagamento e estratti bancari) di tutti i comuni che hanno ricevuto assistenza dal programma Sapard. Il rischio finanziario per la Comunità è stato pertanto contenuto. Attualmente la Lituania ha modificato il suo sistema conformandosi alla MAFA. |
|
88. |
La Commissione deplora che la pratica in questione non sia stata applicata in tutti i paesi. Essa ha caldamente sollecitato tutti i paesi Sapard in varie occasioni ad utilizzare questa possibilità, ma spetta a tali paesi decidere se accogliere o meno tali sollecitazioni. |
|
89. |
La Commissione terrà sotto controllo la questione tramite i soliti canali. |
|
90. |
Ogni volta che problemi di questo tipo sono emersi, la Commissione ha fornito immediatamente i consigli necessari e ha adottato le misure appropriate per assicurare che fossero trovate soluzioni adeguate. La discussione delle relazioni di valutazione intermedie fornisce un'ulteriore opportunità per far fronte a questi problemi. |
|
92. |
La Commissione conviene che il periodo per fornire i documenti mancanti deve essere sufficientemente lungo da consentire l’emissione di nuovi documenti e la ripresentazione di documenti con le necessarie informazioni (supplementari). Spetterà ai paesi Sapard definire quale sia il periodo di tempo adeguato. Le conclusioni della valutazione intermedia potrebbero essere utili per definire tale periodo. |
|
93-94. |
Durante il periodo iniziale di attuazione i paesi Sapard hanno registrato in generale difficoltà tecniche e procedurali che hanno determinato ritardi nel trattamento delle domande e delle richieste di pagamento. Per quanto vi siano ancora taluni problemi in determinati paesi, nel complesso la situazione è notevolmente migliorata. |
|
95. |
Nel quadro del sistema di gestione decentrata, l’influenza della Commissione sulle procedure applicate nei paesi Sapard è limitata. Ogni qualvolta ciò è stato necessario e possibile, la Commissione ha fornito consigli su come semplificare e razionalizzare le procedure nel rispetto delle disposizioni fissate nei regolamenti Sapard e nella MAFA. Tuttavia sono gli stessi paesi a decidere se seguire tali consigli. |
|
96-97. |
Un criterio fondamentale è che tutti i beneficiari devono dimostrare redditività economica. Pertanto il programma non è destinato alle piccole aziende agricole non redditizie. Si tratta di un elemento fondamentale per raggiungere l’obiettivo di favorire la ristrutturazione del settore agricolo. La Commissione è consapevole del problema della mancanza di risorse proprie e della difficoltà di accedere al credito. Ha discusso queste questioni con le istituzioni finanziarie internazionali ed i paesi Sapard durante il processo di programmazione e di attuazione. La Commissione sta finanziando con i fondi Phare un progetto inteso a migliorare l’accesso al credito per le PMI nei paesi Sapard, che dovrebbe contribuire ad ampliare l’accesso a Sapard. Tale progetto è stato di recente ampliato con uno sportello speciale riservato agli enti creditizi che finanziano gli agricoltori e le piccole imprese rurali. Incoraggia altresì i paesi candidati ad utilizzare i sistemi nazionali di concessione di crediti purché rispettino le regole comunitarie della concorrenza e le intensità di aiuto della regolamentazione Sapard. Per agevolare l’applicazione dei sistemi nazionali di concessione di crediti, nella sua recente proposta di modifica del regolamento (CE) n. 1268/1999 la Commissione ha incluso una disposizione specifica in tal senso (cfr. anche la risposta al punto 85). Al 31 marzo 2004, erano quasi 13 000 i progetti che i paesi Sapard dovevano attuare. |
OCCORRE UN INTERVENTO DELLA COMMISSIONE
|
98-103. |
La Commissione ha trovato che il livello della spesa per i costi generali sia contenuto e che i problemi menzionati dalla Corte siano limitati ad alcuni paesi Sapard. A seguito del suo audit di conformità in Bulgaria, e alla luce delle osservazioni della Corte, la Commissione ha raccomandato alle autorità nazionali di applicare un sistema che consenta loro di verificare che gli importi versati per i costi generali restino entro limiti ragionevoli in valore assoluto e proporzionati ai servizi effettivamente prestati, considerati i costi medi di servizi analoghi in Bulgaria. La Commissione fa notare che le stesse autorità bulgare hanno identificato vari problemi e hanno adottato dei provvedimenti per impedire dei pagamenti indebiti. La Commissione conviene che nella maggior parte dei casi il pagamento di costi generali pari al 12 % dell’investimento totale sarebbe troppo elevato. Per quanto riguarda il caso particolare di cui al punto 103, la Commissione si sta occupando di questo e di altri casi identificati dalla Corte per recuperare eventuali somme pagate indebitamente. |
|
104-109. |
La Commissione ha insistito sull’applicazione della regola delle tre offerte per ragioni di sana gestione finanziaria. Tali offerte dovrebbero essere ragionevolmente comparabili. Tuttavia, tale sistema non è in alcun modo simile a quello degli appalti pubblici. Il beneficiario mantiene la libertà di scegliere il fornitore. In talune circostanze può essere difficile ottenere tre offerte completamente comparabili. Ad esempio la scelta di una macchina viene fatta spesso sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche e i prezzi, che possono essere ottenute da fonti diverse (fiere agricole, seminari regionali, contatti diretti con i fornitori). Altre questioni che potrebbero influenzare la scelta sono le esperienze fatte in precedenza con una particolare marca, la distanza dal punto più vicino di riparazione o assistenza, i tempi di reazione, il prezzo dei pezzi di ricambio dopo la scadenza del periodo di garanzia. L'obbligo di presentare tre offerte può consentire di dimostrare che i beneficiari finali si sono procurati quanto meno tre alternative in base alle quali è stata fatta la scelta. L’aspetto «costo» è solo uno degli elementi di cui tenere conto nella valutazione del principio della sana gestione finanziaria. In questa analisi intervengono sia la qualità dei beni acquistati e dei servizi prestati che la possibilità di ottenere effettivamente i risultati attesi visti i costi sopportati. La Commissione è del parere che la messa a disposizione di un servizio post-vendita adeguato, in quanto tale escluso dal cofinanziamento, contribuisca alla durata dell'investimento finanziato e rappresenti una giustificazione accettabile per la scelta del fornitore. Per quanto riguarda i beneficiari privati, la Commissione è del parere che il fatto che debbono sostenere una parte dell’investimento, oltre al sistema delle tre offerte di prezzo, contribuisca al rispetto dei criteri di economicità e del rapporto costo/efficacia. Le constatazioni fatte dalla Corte non riguardano l’ammissibilità di fatture gonfiate, ovvero fatture di importo esagerato rispetto al valore del bene o del servizio fornito. Dagli audit di conformità svolti dalla Commissione è emerso che un raffronto con dei prezzi di riferimento viene fatto, almeno in qualche misura, in Bulgaria, Lettonia, Slovenia e Repubblica ceca. Per quanto riguarda i paesi in cui ciò non avviene, la Commissione ha raccomandato loro di procedere a tali raffronti. Le offerte non devono essere del tutto comparabili in caso di acquisti privati. Ciò non significa che siano di scarsa importanza. Peraltro la Commissione conviene con la Corte che se il beneficiario non sceglie l’offerta più economica dovrebbe sempre fornire una giustificazione, che deve essere oggetto di esame. Nei casi in cui si è ritenuto che questa procedura non venisse applicata in modo completo o efficace sono stati raccomandati dei miglioramenti. Tuttavia la Commissione ha rilevato che, se non veniva scelta l’offerta più economica, nella maggior parte dei casi si fornivano delle giustificazioni e raccomanderà che ciò venga fatto sistematicamente nel quadro di Sapard. Per quanto riguarda la Bulgaria, la Corte ha identificato un caso in cui i costi generali hanno superato i 10 000 EUR senza le tre offerte. Come indicato in precedenza, tale caso sarà oggetto di esame nel quadro della procedura di liquidazione dei conti. Sulla base dell’esame dettagliato dei pagamenti finora effettuati in otto paesi Sapard, la Commissione non ha rilevato disfunzioni diffuse nel sistema di controllo e di gestione di Sapard. |
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
|
110. |
Per quanto gli elementi principali della proposta della Commissione relativa al regolamento (CE) n. 1268/1999 non siano poi stati modificati, ma il testo della proposta è stato oggetto di discussioni (anche sulle linee di bilancio) fino alla fase finale di adozione del regolamento Sapard. Pertanto, finché è persistita l’incertezza giuridica, la Commissione non ha potuto redigere le disposizioni giuridiche finali relative alle modalità di applicazione. Dopo l’adozione del regolamento, un gruppo di lavoro ha preparato in alcuni mesi le disposizioni fondamentali per la gestione finanziaria di Sapard. Tali disposizioni sono state infine adottate dalla Commissione il 26 gennaio 2000. La ragione di questa strategia risiedeva nella novità dell’approccio e nel fatto che era la prima volta che gli aiuti esterni erano gestiti in maniera pienamente decentrata. I passi e i tempi richiesti per elaborare e concordare le disposizioni finanziarie di applicazione sono descritti nella relazione annuale Sapard della Commissione. |
|
111. |
Pur non avendo svolto formalmente tale analisi, la Commissione ha monitorato attivamente il processo di applicazione e ha prestato consulenza alle agenzie competenti nei paesi Sapard. |
|
112. |
La Commissione ha consigliato in varie occasioni ai paesi Sapard, a seconda dei casi tramite seminari, riunioni o lettere, di evitare procedure amministrative superflue non richieste dalla MAFA. I sistemi Sapard sono concepiti dalle autorità nazionali non soltanto sulla base dei criteri di accreditamento ma anche tenendo conto della legislazione nazionale e della loro conoscenza dei settori maggiormente a rischio dei loro paesi. In alcune situazioni sono necessarie regole più severe per proteggere gli interessi finanziari della Comunità (cfr. punto n. 20 sui doppi controlli).
|
|
113. |
Un elemento fondamentale del sistema è che sono i paesi Sapard a dover identificare per primi i problemi. La Commissione ritiene che il personale al quale è stato assegnato il compito di assicurare la supervisione, la gestione finanziaria e il controllo dell'uso dei fondi comunitari nei paesi Sapard, sia nell'unità Sapard che nei servizi responsabili della sorveglianza del processo di accreditamento e dell’esecuzione degli audit, sia sufficiente e qualificato. La Commissione ha fornito orientamenti e consulenza ai paesi Sapard. Tali azioni sono state descritte dettagliatamente nelle relazioni annuali Sapard della Commissione degli anni 2000, 2001 e 2002.
|
|
114. |
I bilanci dei primi tre anni si sono basati sulle informazioni più affidabili disponibili all’epoca, che tuttavia erano limitate. In questo contesto la Commissione rinvia alle sue osservazioni sul punto 2.39 della relazione annuale 2002 della Corte, nelle quali sono esposte le ragioni della sottoesecuzione dei bilanci. Una delle principali ragioni è la priorità data alla sana gestione degli stanziamenti. |
|
116. |
Gli attuali regolamenti riguardanti la sezione garanzia del FEAOG stabiliscono che gli Stati membri sono responsabili dell’accreditamento delle autorità di pagamento. Un accreditamento preliminare da parte della Commissione equivarrebbe ad una sua assunzione di responsabilità per i sistemi stabiliti dagli Stati membri. Ciò sarebbe contrario al principio della gestione comune, nella quale gli Stati membri applicano le politiche comunitarie e la Commissione verifica il rispetto delle regole, con la possibilità di apportare modifiche finanziarie in caso di violazioni. La Commissione è fiduciosa che il sistema attuale resti in vigore. |
|
117. |
Un’analisi finale ed equilibrata per quanto riguarda l’impatto del programma (ed in particolare la realizzazione degli obiettivi) potrà essere fatta solo quando il programma sarà stato completato. |
|
118. |
La Commissione ritiene che, a livello di progetto, l’incremento della capacità di produzione sia compatibile con il miglioramento degli standard e la ristrutturazione ai fini del rafforzamento dell’efficienza sul mercato. La Commissione sta seguendo l’andamento della capacità di assorbimento tramite i dati di monitoraggio e le relazioni annuali sull’attuazione. Essa ha seguito le procedure di cui all’articolo 8, sezione B, della MAFA durante la revisione delle cinque relazioni annuali sull’attuazione presentate a fine giugno 2003, correggendo eventuali squilibri o altri sviluppi laddove è emersa la tendenza ad allontanarsi dagli obiettivi identificati nei programmi. La Commissione seguirà la stessa procedura durante la revisione delle relazioni sull’attuazione che tutti i dieci paesi dovranno presentare entro fine giugno 2004. |
|
119. |
Pur avendo riscontrato anch’essa talune carenze in alcuni casi ed avendo raccomandato dei miglioramenti, sulla base degli audit effettuati fino a marzo 2004, la Commissione ritiene che la situazione sia migliorata dopo l’audit della Corte. Se necessario, a tali raccomandazioni verrà dato un seguito nel quadro delle procedure di liquidazione dei conti. |
|
120. |
La Commissione ha adottato un’iniziativa per contribuire a risolvere questo problema tramite il progetto finanziato da Phare per migliorare l’accesso al credito per gli agricoltori e le piccole imprese agricole e ha proposto modifiche al regolamento (CE) n. 1268/1999 per agevolare l’applicazione dei regimi di credito nazionali.
|
|
121. |
Conformemente a quanto stabilito dal regolamento Sapard, gli obiettivi del programma consistono nel contribuire all'applicazione dell'acquis comunitario per quanto riguarda la politica agricola comune e le politiche connesse, nonché nel risolvere problemi prioritari e specifici ai fini dell'adeguamento sostenibile del settore agricolo e delle zone rurali nei paesi candidati. Per raggiungere il primo obiettivo è essenziale assicurare le capacità amministrative necessarie per assolvere il difficile compito di attuare la politica di sviluppo rurale sulla base dei principi della sana gestione finanziaria. Ciò è in linea con la risoluzione del Parlamento europeo che accompagnava il discarico 1999. A causa delle notevoli sfide derivanti dalla necessità di istituire un sistema completamente nuovo e dalla mancanza di esperienza dei paesi Sapard in questo settore, questo processo ha richiesto del tempo, ma nella maggior parte dei casi non molto più di quanto fosse ragionevole attendersi. La Commissione constata con soddisfazione che la Corte ritiene che la sua decisione di optare per un approccio decentrato sia stata corretta e che i sistemi Sapard in generale funzionino bene in pratica. La Commissione è dell’avviso che il gran numero di progetti finanziati (quasi 13 000 già a fine 2003) contribuirà sostanzialmente al raggiungimento del secondo obiettivo. Tuttavia, un’analisi finale ed equilibrata per quanto riguarda l’impatto del programma (ed in particolare la realizzazione degli obiettivi) potrà essere fatta solo quando il programma sarà stato completato. Per quanto riguarda le misure ancora da approvare, la Commissione condivide il parere dei paesi Sapard che sia prioritario assicurare un’attuazione efficace delle misure già approvate per rafforzare l’assorbimento finanziario, prima di lavorare all’approvazione di misure aggiuntive. La misura agro-ambientale era uno strumento che doveva consentire ai paesi Sapard di acquisire esperienze amministrative tramite azioni pilota e non rientrava tra le misure principali necessarie per ristrutturare il settore agricolo e preparare l’adesione. La Commissione è consapevole del problema che affligge le piccole imprese, ovvero la mancanza di risorse proprie e la difficoltà di accedere al credito. Un criterio fondamentale di Sapard è che tutti i beneficiari debbano dare prova di redditività economica. Pertanto il programma non è destinato alle piccole aziende agricole non redditizie. Si tratta di un elemento fondamentale per raggiungere l’obiettivo di contribuire alla ristrutturazione del settore agricolo. Tuttavia la Commissione sta finanziando con i fondi Phare un progetto inteso a migliorare l’accesso al credito per le PMI nei paesi Sapard, che dovrebbe contribuire ad ampliare l’accesso a Sapard. |