ISSN 1725-2466

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 292

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

47o anno
30 novembre 2004


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Comunicazioni

 

Commissione

2004/C 292/1

Tassi di cambio dell'euro

1

2004/C 292/2

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso n. COMP/M.3646 — MABSA/Belgian State/BIAC/JV) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

2

2004/C 292/3

Aiuto di Stato — Repubblica ceca — Aiuto C 27/04 (ex CZ 49/03) — Agrobanka Praha, a.s./GE Capital Bank, a.s. — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE ( 1 )

3

2004/C 292/4

Pubblicazione dei conti definitivi dell'esercizio 2003 delle agenzie e degli organismi dell'Unione europea

20

 

Banca centrale europea

2004/C 292/5

Raccomandazione della Banca centrale europea, del 16 luglio 2004, sugli obblighi di segnalazione statistica alla Banca centrale europea nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull'estero e schema delle riserve internazionali (BCE/2004/16)

21

 

III   Informazioni

 

Commissione

2004/C 292/6

Invito a presentare proposte VP/2004/017 — Linea di bilancio 04.02.10 — Azioni innovative finanziate a titolo dell'articolo 6 del regolamento relativo al Fondo sociale europeo: Trasferimento e diffusione dell'innovazione da progetti di cui all'articolo 6 del regolamento FSE

63

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Comunicazioni

Commissione

30.11.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 292/1


Tassi di cambio dell'euro (1)

29 novembre 2004

(2004/C 292/01)

1 euro=

 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,3247

JPY

yen giapponesi

136,24

DKK

corone danesi

7,4287

GBP

sterline inglesi

0,70100

SEK

corone svedesi

8,9210

CHF

franchi svizzeri

1,5170

ISK

corone islandesi

86,47

NOK

corone norvegesi

8,0700

BGN

lev bulgari

1,9559

CYP

sterline cipriote

0,5796

CZK

corone ceche

31,020

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

246,54

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,6858

MTL

lire maltesi

0,4328

PLN

zloty polacchi

4,2122

ROL

leu rumeni

38 922

SIT

tolar sloveni

239,79

SKK

corone slovacche

39,275

TRL

lire turche

1 896 900

AUD

dollari australiani

1,6890

CAD

dollari canadesi

1,5675

HKD

dollari di Hong Kong

10,3010

NZD

dollari neozelandesi

1,8502

SGD

dollari di Singapore

2,1690

KRW

won sudcoreani

1 387,09

ZAR

rand sudafricani

7,7180


(1)  

Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


30.11.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 292/2


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso n. COMP/M.3646 — MABSA/Belgian State/BIAC/JV)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(2004/C 292/02)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

1.

In data 18/11/2004 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l'impresa Macquarie Airports Brussels S.A. («MABSA», Lussemburgo) appartenente al gruppo Macquarie Group (Australia), acquisisce ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio, insieme allo Stato belga, il controllo in comune dell'impresa International Airport Company N.V./S.A. («BIAC», Belgium) mediante acquisto di azioni o quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

per MABSA: società intermediaria usata per l'acquisto di altre società,

per Macquarie Group: attività bancarie, soprattutto in Australia,

per BIAC: proprietario e gestore dell'aereoporto nazionale di Bruxelles, situato in Zaventem.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la transazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento (CE) n. 139/2004. Tuttavia si riserva la decisione finale al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare le loro eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni debbono pervenire alla Commissione non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (fax n. +32/2/2964301 o 2967244) o per posta, indicando il riferimento COMP/M.3646 — MABSA/Belgian State/BIAC/JV, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

B–1049 Bruxelles/Brussel


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.

(2)  Disponibile al pubblico sul sito della DG Concorrenza:

http://europa.eu.int/comm/competition/mergers/legislation/consultation/simplified_tru.pdf.


30.11.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 292/3


AIUTO DI STATO — REPUBBLICA CECA

Aiuto C 27/04 (ex CZ 49/03) — Agrobanka Praha, a.s./GE Capital Bank, a.s.

Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE

(2004/C 292/03)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

Con la lettera del 14.7.2004 — riprodotta nella lingua facente fede dopo la presente sintesi — la Commissione ha comunicato alla Repubblica ceca la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione ad una parte dell'aiuto/della misura in oggetto.

La Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni in merito a taluni altri aiuti/misure di cui alla lettera che segue la presente sintesi.

La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito alla misura riguardo alla quale viene avviato il procedimento entro un mese dalla data della presente pubblicazione, inviandole al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale Concorrenza

Direzione H2

Rue de Spa 3

B-1049 Bruxelles

Fax: (32-2) 296 12 42

Dette osservazioni saranno comunicate alla Repubblica ceca. Su richiesta scritta e motivata degli autori delle osservazioni, la loro identità non sarà rivelata.

SINTESI

Procedimento

Con lettera del 18 dicembre 2003, registrata il 23 dicembre 2003, alla Commissione è pervenuta la notificazione di misure a favore di Agrobanka, Praha a.s. («AGB») e GE Capital Bank, a.s. («GECB»), nel quadro della procedura prevista dal «meccanismo provvisorio» di cui all'allegato IV.3 dell'Atto di adesione, che costituisce parte del Trattato di adesione all'Unione europea. Dopo aver esaminato la documentazione fornita la Commissione ha chiesto ulteriori informazioni il 12 febbraio 2004. Le risposte alla richiesta di informazioni sono pervenute il 9 marzo 2004. Una serie di riunioni con le autorità ceche ed i beneficiari si è svolta nei mesi di marzo e aprile. Con lettera ricevuta dalla Commissione il 30 aprile 2004, le autorità ceche hanno ritirato la notificazione; lo stesso giorno, hanno presentato una nuova notificazione.

La Commissione ha ricevuto numerose denunce concernenti gli aiuti di Stato concessi dalle autorità ceche a tutte le banche ceche, comprese AGB e GECB.

Descrizione delle misure

AGB operava come banca privata commerciale universale nella Repubblica ceca. Il 17 settembre 1996 AGB è stata posta in amministrazione controllata a causa di difficoltà finanziarie. Successivamente sono state create all'interno di AGB due entità, AGB1 e AGB2. AGB1 comprendeva le attività bancarie di AGB. A seguito di una gara AGB1 è stata venduta a GECB nel giugno 1998.

Dal 1996 in poi AGB e — dopo la vendita di AGB1 — il gruppo GE ha ricevuto un'assistenza finanziaria dalle autorità ceche per la ristrutturazione delle attività bancarie di AGB. Di queste misure, la Repubblica ceca ha notificato alla Commissione per approvazione nel quadro della procedura del meccanismo provvisorio di cui all'allegato IV.3 dell'Atto di adesione le misure seguenti:

«Garanzia a favore dei depositanti»: dopo la messa in amministrazione controllata di AGB il 17 settembre 1996, la Banca nazionale ceca (BNC) ha emesso una garanzia a favore di tutti i creditori e depositanti di AGB per arrestare una fuga dalla banca.

«Messa a disposizione di liquidità»: la BNC ha fornito assistenza finanziaria ad AGB nella forma di una linea di credito. La linea di credito iniziale messa a disposizione il 18 settembre 1996 ammontava a 6 000 milioni di CZK. Il 15 gennaio 1998 la linea di credito ha raggiunto un massimo di 22 500 milioni di CZK. L'importo massimo prelevato si è registrato nel febbraio 1998 con 22 100 milioni di CZK. La messa a disposizione di liquidità ha avuto termine alla fine dell'amministrazione controllata e con la revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria il 17 settembre 1998.

«Tentativo fallito di aumento del capitale di AGB»: la BNC ha dato istruzioni alla sua controllata Česká finanční s.r.o. («Česká finanční») di partecipare all'aumento di capitale di AGB attraverso la sottoscrizione di una nuova emissione di azioni AGB. Il 2 aprile 1998 Česká finanční ha sottoscritto le nuove azioni per un controvalore di 9 000 milioni di CZK. L'importo è stato versato ad AGB il 6 aprile 1998.

Tuttavia l'aumento di capitale è stato contestato da un azionista di minoranza di AGB e un tribunale ceco ha interrotto il processo di aumento del capitale nel maggio 1998. La BNC ha tentato di recuperare i 9 000 milioni di CZK. Tuttavia, nel marzo 2004, la BNC si è ritirata dall'azione intrapresa contro AGB per recuperare tale importo.

«Prezzo di acquisto»: il prezzo di acquisto inizialmente offerto da GECB era di 2 000 milioni di CZK in contanti contro un valore netto dell'attivo rettificato di AGB1 di 4 000 milioni di CZK. Poiché il valore netto dell'attivo di AGB1 era in realtà inferiore, è stato necessario incrementare il valore netto dell'attivo per raggiungere il livello del prezzo d'acquisto. È stato deciso dalle parti che ciò sarebbe stato realizzato con un aumento del capitale azionario di GECB, pagato dalla BNC, dopo l'acquisto di AGB1.

A seguito di trattative tra la BNC e GECB il prezzo di acquisto e il valore netto rettificato dell'attivo sono stati entrambi ridotti. Il prezzo d'acquisto pagato in definitiva è stato di 304 154 000 CZK.

«Aumento del capitale di GECB»: questa misura va vista alla luce del fatto che il prezzo di acquisto di AGB1 dipendeva dal raggiungimento dell'obiettivo di un valore netto rettificato dell'attivo di AGB1 di 2 500 milioni di CZK perché le autorità ceche avevano accettato di compensare GECB per l'assunzione di obbligazioni di valore superiore a quello dell'attivo acquisito con l'acquisto di AGB1.

Poiché il valore netto dell'attivo di AGB1 al 21 giugno 1998 era negativo, il valore netto dell'attivo di AGB1 fissato come obiettivo è stato raggiunto con un'iniezione di capitale da parte della BNC. L'iniezione di capitale è stata realizzata con un aumento del capitale di GECB di 19 717,5 milioni di CZK.

«Garanzie e indennizzi»: nel corso della vendita di AGB1 a GECB, AGB in quanto venditore ha acconsentito a prestare una serie di Garanzie e indennizzi che sono stipulate in un «Atto di garanzia» firmato il 21 giugno 1998. La BNC non era parte di questo accordo; tuttavia, gli impegni assunti da AGB in tale «Atto di garanzia» sono stati avallati dalla BNC in un «accordo di indennizzo» firmato il 22 giugno 1998. Questo «accordo di indennizzo» è stato modificato il 25 aprile 2004 con la «Modifica Numero 1 dell'accordo di indennizzo». Gli accordi contengono diverse garanzie a favore del gruppo GE. Le garanzie sono descritte in termini astratti.

Valutazione delle misure

La Commissione considera che la «Garanzia a favore dei depositanti», la «Messa a disposizione di liquidità, il “Tentativo fallito di aumento del capitale di AGB”, il “Prezzo di acquisto”, l' “Aumento del capitale di GECB” e la parte delle “Garanzie e indennizzi” già scaduta prima dell'adesione della Repubblica ceca all'Unione europea non si applicano dopo l'adesione».

Per contro, le «Garanzie e indennizzi» che non sono scadute prima dell'adesione sono da considerare ancora in atto dopo l'adesione in quanto l'esposizione della Repubblica ceca può aumentare dopo l'adesione.

La Commissione ritiene che le «Garanzie e indennizzi» che non sono scadute prima dell'adesione costituiscono aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE.

La Commissione ha esaminato l'aiuto alla luce degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (1) («orientamenti del 1994»). Questo esame ha ispirato alla Commissione i seguenti seri dubbi sulla compatibilità dell'aiuto con il mercato comune:

La Commissione nutre seri dubbi sul fatto che GECB e le altre società del gruppo GE Capital che beneficiano delle «Garanzie e indennizzi» siano imprese ammissibili ai sensi degli orientamenti del 1994 poiché le imprese non erano in difficoltà.

La Commissione nutre seri dubbi sul fatto che le «Garanzie e indennizzi» rientrino in un piano coerente di ristrutturazione di AGB. Il piano di ristrutturazione presentato con la notificazione è datato dicembre 2003. Non sembra che prima di questa data esistesse un piano complessivo di ristrutturazione.

La Commissione nutre seri dubbi sul fatto che l'assistenza finanziaria sia stata limitata al minimo strettamente necessario per consentire la ristrutturazione delle attività bancarie di AGB e che comportasse misure per controbilanciare le conseguenze negative per i concorrenti. Gli sforzi compiuti da AGB e dal gruppo GE per compensare gli aiuti concessi dalle autorità ceche non sembrano essere superiori a quanto era indispensabile per ristrutturare le attività bancarie di AGB.

La Commissione nutre seri dubbi sul fatto che gli aiuti fossero limitati al minimo strettamente necessario per consentire la ristrutturazione delle attività bancarie di AGB. La Commissione ritiene che i contributi degli investitori siano stati apportati nel normale corso degli affari per ottimizzare la redditività dell'impresa. Inoltre, l'elevato coefficiente di adeguatezza patrimoniale di GECB indica che l'aiuto non è stato limitato al minimo necessario.

La Commissione nutre inoltre seri dubbi sul fatto che l'articolo 46, paragrafo 2, dell'accordo europeo si applichi nel presente contesto. Tale disposizione figura nel capitolo «Stabilimento» dell'accordo europeo e la Commissione ritiene quindi che essa non si applichi nel caso degli aiuti di Stato. Inoltre la Commissione ritiene che le condizioni di cui all'articolo 46, paragrafo 2, dell'accordo europeo non sussistano in quanto le «Garanzie e indennizzi» sono una misura individuale che non è stata adottata da un'autorità di vigilanza sugli enti finanziari.

Tenuto conto delle considerazioni che precedono, la Commissione conclude che, in questa fase, sussistono seri dubbi sul fatto che la ristrutturazione della attività bancarie di AGB risponda ai criteri stabiliti negli orientamenti del 1994 e che la misura possa essere considerata compatibile con il mercato comune. La Commissione ha perciò deciso di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE.

Conformemente all'articolo 14 del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, ogni aiuto illegale può essere recuperato dal beneficiario.

TESTO DELLA LETTERA

«Komise chce informovat Českou republiku, že po prozkoumání informací poskytnutých vašimi orgány k výše citovaným oznámeným opatřením dospěla k rozhodnutí, že řada z nich není použitelná po přistoupení. V případě určitých záručních opatření se Komise rozhodla zahájit postup předepsaný v článku 88(2) Smlouvy o založení ES.

I.   POSTUP

1.

Dopisem s datem 18. prosince 2003, zaevidovaným 23. prosince 2003, dostala Komise oznámení o opatřeních ve prospěch Agrobanky, Praha a.s. (“AGB”) a GE Capital Bank, a.s. (“GECB”), a to v rámci procedury “prozatímního mechanismu” stanoveného v Příloze IV.3 Aktu o přistoupení, který tvoří součást Smlouvy o přistoupení k Evropské unii. Po přezkoumání dokumentace požádala Komise 12. února 2004 o další informace. Odpověď na žádost o tyto informace došla 9. března 2004. V měsících březen a duben se pak uskutečnila řada porad s českými orgány a příjemci. Dopisem, který Komise obdržela 30. dubna 2004, české orgány oznámení stáhly; téhož dne předložily nové oznámení.

2.

Komise obdržela několik stížností na státní podporu, kterou české orgány poskytly všem českým bankám, včetně AGB a GECB.

II.   OBJASNĚNÍ SITUACE

1.   Příjemci podpory

3.

AGB, která byla založena v roce 1990, působila v České republice vesměs jako univerzální obchodní banka. V roce 1995 byla pátou největší bankou a vůbec největší soukromou bankou. S ohledem na její finanční potíže jí byla v září 1998 zrušena bankovní licence a v současnosti se nachází v procesu likvidace.

4.

K zakládajícím akcionářům AGB patřila Československá obchodní banka, a.s. (“ČSOB”), Ministerstvo zemědělství České republiky, Agropol, a.s., Agrodat, státní podnik a Stavoinvest Banská Bystrica. V roce 1995 získala kontrolu v AGB skupina Motoinvest.

5.

Po vyhlášení nucené správy dne 17. září 1996 byly v AGB vytvořeny dva samostatné subjekty, AGB1 a AGB2. AGB1 zdědila základní bankovní aktivity. V červnu 1998 byla AGB1 prodána GECB. Zbývající části AGB jsou stále v procesu likvidace.

6.

GECB byla založena v roce 1998 kvůli akvizici AGB1. Nyní působí jako univerzální banka v České republice. GECB je zcela vlastněna společností GE Capital International Holdings Corporation, U.S.A. (“GECIH”).

2.   Finanční situace AGB

7.

Podle informací v citovaném oznámení začaly potíže AGB už v roce 1993/1994. V polovině devadesátých let procházel celý český bankovní sektor vážnou ekonomickou krizí. České orgány konstatují, že tato krize zasáhla také AGB. Navíc pak prudká expanze AGB, spolu s nedostatky v řízení rizik a nedostatečnými interními kontrolami vedly k postupnému zhoršování kvality půjčkového portfolia AGB.

8.

České orgány informovaly Komisi, že v roce 1993 vykazovala AGB ztráty ve výši CZK 2.000 milionů a že hodnota jejího vlastního jmění byla záporná (CZK -515 milionů).

9.

V roce 1993 Česká národní banka (“ČNB”) AGB nařídila, aby vypracovala a realizovala “konsolidační program”, který by měl obnovit její kapitálovou přiměřenost. České orgány tvrdí, že “konsolidační program” neměl zahrnovat opatření, poskytovaná nebo udělovaná státem. Měl spíše zavést důkladnější dohled nad AGB.

10.

České orgány konstatují, že v roce 1996 přestala AGB dodržovat podmínky “konsolidačního programu”, pustila se do vysoce rizikových operací, setkávala se s problémy s likviditou a snižováním kvality svých aktiv. Krize likvidity a neochota akcionářů činit odpovídající nápravné kroky vedly nakonec 17. září 1996 k vyhlášení nucené správy nad AGB.

11.

K finanční situaci AGB české orgány uvádějí, že audit provedený po vyhlášení nucené správy (rozvaha s datem 16. září 1996) odhalil ztrátu ve výši CZK -8.487 milionů a zůstatek vlastního jmění CZK -5.476 milionů. Pravidelný výroční audit rozvahy s datem 31. prosince 1996 zaznamenal ztrátu ve výši CZK -10.097 milionů a zůstatek vlastního jmění CZK -6.328 milionů.

12.

České orgány konstatují, že se záměrem zabránit negativním důsledkům pro celý český bankovní sektor zahájily realizaci opatření, jejichž cílem bylo zajistit záchranu a restrukturalizaci AGB. Protože ale výše zmíněné audity, které byly provedeny po vyhlášení nucené správy, odhalily ztráty převyšující kapitál banky, dospěly české orgány k závěru, že nejlepším způsobem, jak zajistit dlouhodobou životaschopnost AGB, bude vytvoření samostatné organizační jednotky, AGB1, určené pro provádění základních bankovních činností AGB. Následně byla AGB1 prodána strategickému investorovi, a to cestou otevřeného, bezpodmínečného a transparentního nabídkového řízení.

3.   Veřejná soutěž

13.

Nucený správce vyhlásil veřejnou soutěž na prodej AGB1 v dubnu 1997. Při následujícím nabídkovém řízení, které bylo – podle českých orgánů- otevřené, transparentní a bezpodmínečné, zůstala nakonec GE Capital Corporation jedinou stranou se zájmem o koupi AGB1. Dne 22. června 1998 byla pak AGB1 prodána GECB za zhruba CZK 304 milionů.

14.

Po odprodeji AGB1 ve prospěch GECG přešel zbytek AGB, včetně AGB2, do likvidace. V probíhajícím likvidačním procesu je jediným věřitelem AGB ČNB.

4.   Současná finanční situace GECB

15.

Od doby, kdy GECB převzala bankovní aktivity AGB, se její výsledky podstatně zlepšily. Její čistý příjem se zvýšil z asi CZK -16.500 milionů v roce 1998, kdy byla GECB založena a koupila AGB1, na asi CZK 980 milionů v roce 1999, na asi CZK 720 milionů v roce 2000, na asi CZK 840 milionů v roce 2001 a na asi CZK 910 milionů v roce 2002. Kapitálová přiměřenost GECB činila v roce 1999 74 %, v roce 2000 48 %, v roce 2001 41 % a v roce 2002 30 %.

5.   Úsilí vynakládané ze strany AGB, GECB a GECIH

16.

České orgány tvrdí, že AGB, GECIH a GECB přijaly opatření na zmírnění státní účasti na restrukturalizaci AGB.

17.

Kompenzační kroky AGB sestávaly z úkonů směřujících k dosažení likvidity vlastních aktiv AGB a zejména z odprodeje některých dceřiných společností AGB bance Raiffeisen Bank. Tím se také měl snížit tržní podíl AGB, měřený podílem AGB na celkových bankovních aktivech nebo aktivech určitých tříd. Vedle toho měla AGB snížit početní stav svých zaměstnanců ze zhruba 3.500 v roce 1996 na asi 2.500 zaměstnanců v roce 1998.

18.

GECB a GECIH měly přispět k restrukturalizaci zaplacením kupní ceny, prostřednictvím záruk v “Listině záruk” a protizáruky ve “Smlouvě o odškodnění”, na jejímž základě GECIH převzala na sebe závazek ČNB (“Záruka pro vkladatele”) vůči věřitelům AGB. Skupina GE měla navíc přispět cestou “opce s právem prodeje”, která je podrobněji popisována dále, a nakonec také svou vynikající pověstí.

III.   POPIS OPATŘENÍ

19.

České orgány poskytly informace o následujících opatřeních:

20.

“Záruka pro vkladatele”: Při vyhlášení nucené správy nad AGB dne 17. září 1996 vydala ČNB záruky všem věřitelům a vkladatelům AGB, aby tak zamezila útoku na vklady banky.

21.

Záruka pokrývala především všechny závazky AGB, včetně z nich splatného úroku, zaznamenané v účetní evidenci ABG k 17. září 1996. Všechny dluhy se splatností k pevnému datu byly zaručeny až ke dni splatnosti. Dluhy bez pevného data splatnosti byly zaručeny na dobu dvanácti měsíců od ukončení nucené správy nad AGB. Navíc veškeré záruky vydané v AGB po 17. září 1996 byly zajištěny k datu jejich splatnosti nebo na dobu dvanácti měsíců po skončení nucené správy, podle toho, co by nastalo dříve. Výše citovaná záruka neurčovaly žádný horní limit pro zajišťované závazky vůči věřitelům AGB. České orgány nás informovaly, že jediným potenciálním nárokem, který na základě Záruky pro vkladatele zbývá, je vklad CZK […] (2). Tento vklad má splatnost v roce 2005.

22.

“Podpora na posílení likvidity”: ČNB poskytla AGB finanční podporu ve formě úvěrového limitu. První úvěrový limit, který byl poskytnut 18. září 1996, činil CZK 6.000 milionů. Dne 15. ledna 1998 dosáhl úvěrový limit maximální hodnoty CZK 22.5000 milionů. K maximálnímu čerpání došlo v únoru 1998, ve výši CZK 22.100 milionů. Podpora na posílení likvidity skončila s ukončením nucené správy a zrušením bankovní licence dne 17. září 1998.

23.

Dne 17. září 1998 se ČNB a AGB dohodly, že AGB musí svůj dluh vůči ČNB splatit z výnosů likvidačního procesu do 31. prosince 2004. ČNB ovšem může dobu splácení prodloužit. Závazek splatit částky čerpané v rámci úvěrového limitu zůstal po prodeji AGB1 v AGB.

24.

“Neúspěšný pokus navýšit kapitál AGB”: ČNB uložila své dceřiné společnosti Česká finanční s.r.o. (“Česká finanční”), aby se podílela na navýšení kapitálu v AGB cestou upsání nové emise akcií AGB. Dne 2. dubna 1998 upsala Česká finanční nové akcie za protihodnotu CZK 9.000 milionů. Tato úhrada byla ve prospěch AGB zaplacena 6. dubna 1998.

25.

Minoritní akcionář AGB ale navýšení kapitálu napadl a český soud v květnu 1998 proces navyšování kapitálu zastavil. Po skončení nucené správy pak valná hromada akcionářů zrušila rozhodnutí navýšit kapitál AGB a proto se nakonec Česká finanční nestala akcionářem AGB. Kdyby bylo navýšení a upsání akcií ze strany České finanční úspěšné, Česká finanční by získala v AGB vlastnický podíl ve výši 68 %.

26.

Česká finanční se snažila vymoci zpět částku CZK 9.000 milionů u soudu s poukazem na neoprávněný majetkový prospěch. ČNB, která v roce 2002 převzala pohledávku od České finanční, se také pokusila vymoci částku zpět. Nicméně v březnu 2004 ČNB odstoupila od soudního sporu proti AGB, protože považovala za obchodně rozumnější ve sporu nepokračovat.

27.

“Kupní cena”: ze strany GECB původně nabídnutá kupní cena činila CZK 2.000 milionů v hotovosti za upravenou hodnotu čistých aktiv AGB1 ve výši CZK 4.000 miliony. Protože hodnota čistých aktiv AGB1 byla ve skutečnosti menší, musela být hodnota čistých aktiv zvýšena, aby dosáhla kupní ceny. Smluvní strany rozhodly, že se tak stane formou navýšení akciového kapitálu v GECB, za které po koupi AGB1 zaplatí ČNB.

28.

V průběhu následujících jednání mezi ČNB a GECB byla kupní cena i upravená hodnota čistých aktiv snížena o stejnou částku, s cílem vyhnout se zbytečným hotovostním výměnám. Především tedy byla kupní cena snížena na CZK 500 milionů – za úpravu hodnoty čistých aktiv AGB na CZK 2.500 milionů. Kupní cena se ve světle výpočtu upravené hodnoty čistých aktiv ke dni transakce stala předmětem další úpravy. Nakonec zaplacená kupní cena činila CZK 304,154 milionů.

29.

“Zvýšení kapitálu v GECB”: Toto opatření je třeba posuzovat s ohledem na to, že kupní cena za AGB1 byl závislá na dosažení cílové upravené hodnoty čistých aktiv AGB1 ve výši CZK 2.500 milionů, protože české orgány se zavázaly kompenzovat GECB za převzetí závazků převyšujících hodnotu aktiv nabytých při koupi AGB1.

30.

Protože čistá aktiva AGB1 měla k 21. červnu 1998 zápornou hodnotu, bylo cílové hodnoty čistých aktiv AGB1 dosaženo kapitálovou injekcí ze strany ČNB. Tato kapitálová injekce byla provedena cestou zvýšení kapitálu v GECB.

31.

Podle “Rámcové smlouvy” mezi CNB, GECB a GECIH, uzavřené 22. června 1998, se ČNB zavázala vložit do vlastního jmění GECB kapitálový vklad ve výši CZK 19.717,5 milionů a zvýšit tak upravenou hodnotu čistých aktiv AGB1 na požadovanou výši CZK 2.500 milionů. Bylo to provedeno tak, že ČNB upsala deset akciových podílů v GECB za celkovou cenu 19.717,5 milionů. Po určitých potížích s registrací kapitálového navýšení byla takto transakce nakonec zaregistrována dne 25. března 2003 v Pražském obchodním rejstříku. Následně pak v roce 2003 ČNB prodala těchto 10 akcií GECIH, za celkovou úhradu CZK 1.000.

32.

“Záruky a odškodnění”: Při prodeji AGB1 ve prospěch GECB se AGB jako prodávající AGB1 dohodla na řadě záručních úmluv, které jsou uvedeny v “Listině záruk”, podepsané 21. června 1998. ČNB nebyla smluvní stranou této dohody. Nicméně závazky učiněné AGB formou “Listiny záruk” ČNB podpořila cestou “Smlouvy o odškodnění”, podepsané 22. června 1998. “Smlouva o odškodnění” byla 25. dubna 2004 pozměněna “změnou Smlouvy o odškodnění číslo 1” (3). České orgány poskytly seznam záručních úmluv v Příloze 23 k Plánu záchrany a restrukturalizace (“Příloha 23”), který je součástí oznámení. Uvádí se nicméně, že tento seznam není kompletní.

33.

Podle informací poskytnutých českými orgány platnost mnoha záruk uvedených v “Listině záruk” a ve “Smlouvě o odškodnění” vypršela 22. června 2001. Týká se to následujících záručních úprav z “Listiny záruk”, jak jsou sumarizovány pod položkami č. A.1-A.18 Přílohy 23:

Článek 2.2. (Organizace)

Článek 2.3 (Integrované investice a AVE Leasing)

Článek 2.5 (Souhlasy)

Článek 2.5 (Bez porušování)

Článek 2.6. (Finanční výkazy)

Článek 2.9. (Půjčky)

Článek 2.10 (Nemovitý majetek)

Článek 2.11 (Hmotná aktiva)

Článek 2.12 (Smlouvy)

Článek 2.13 (Dodržování předpisů)

Článek 2.15 (Úmluvy o oddělení práv)

Článek 2.16 (Zaměstnanci, programy zaměstnaneckých výhod)

Článek 2.17 (Pojištění)

Článek 2.18 (Soudní spory)

Článek 2.19 (Práva k duševnímu vlastnictví)

Článek 2.21 (Vytvoření Nové Agrobanky a Staré Agrobanky)

Článek 2.23 (Makléř a zprostředkovatelé)

Článek 2.7 (Žádná neohlášená pasiva)

34.

Na základě informací, které poskytly české orgány, jsou záruční úmluvy, jejichž platnost nevypršela před přistoupením České republiky k Evropské unii, sumarizovány následujícím způsobem:

“Záruky a odškodnění”, jejichž platnost vyprší 22. června 2008:

Obsah

Limitování částky

Odškodnění za případný soudní spor, který negativně poznamená bankovní činnost: AGB se zavázala odškodnit GECIH, GECG a další odškodňované osoby kupujícího (kupující) za případné ztráty vyplynuvší z nároků uplatněných proti kupujícímu v důsledku záležitosti, ke které došlo před datem uzavření a která negativně poznamená bankovní činnost. Článek 5.1(a)(1) (4)

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

Odškodnění za porušení zákona: AGB se zavázala odškodnit kupujícího za případné ztráty vyplynuvší z porušení nějakého platného zákona nebo předpisu, kterého se prodávající dopustil před datem uzavření a které negativně poznamenává bankovní činnost. Článek 5.1(a)(ii)

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

Odškodnění za pracovněprávní spor: AGB se zavázala odškodnit kupujícího za případné ztráty vyplynuvší z nároků uplatněných proti GECB některým zaměstnancem v souvislosti s nějakým skutečným nebo údajným úkonem nebo opomenutím ze strany prodávajícího před datem uzavření. Článek 5.1(a)(v)

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

Odškodnění za pracovněprávní spor: AGB se zavázala odškodnit kupujícího za případné ztráty vyplynuvší z nároků týkajících se nějaké smluvní povinnosti nebo povinnosti zaměstnání v případě zaměstnance, který byl ponechán, nebo v případě dřívějšího, stávajícího či budoucího zaměstnance prodávajícího, který je zaměstnancem ve vztahu k AGB2. Článek 5.1(a)(vi)

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

Žaloba na prohlášení smlouvy týkající se prodeje AGB1 ve prospěch GECB za neplatnou, podaná 27. července 1998 u Krajského obchodního soudu v Praze Václavem Sládkem proti AGB v likvidaci a kupujícímu; a ve spojení s minoritními akcionáři AGB jako vedlejšími žalujícími stranami. (Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Žaloba na prohlášení smlouvy týkající se prodeje AGB1 ve prospěch GECB za neplatnou, podaná 22. června 2001 u Krajského obchodního soudu v Praze Petrem Maurem, Františkem Vysloužilem, Pavlem Tykačem, Karlem Tománkem, Pavlem Šimkem a Tomášem Fohlerem proti AGB v likvidaci a kupujícímu a Jiřímu Klumparovi; a ve spojení s minoritními akcionáři AGB jako vedlejšími žalujícími stranami (Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Žaloba na prohlášení smlouvy o prodeji AGB1 za neplatnou, podaná 18. června 2002 u Městského soudu v Praze HZ Praha, spol. s.r.o. proti AGB v likvidaci, kupujícímu a Jiřímu Klumparovi. (Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Žádost o registraci prodeje AGB1 v Obchodním rejstříku, podaná 18. října 1999, u které je žadatelem současná AGB v likvidaci a ke které se pražský Městský úřad státního zástupce připojil jako strana řízení. (Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Případný nárok na odškodnění týkající se platnosti či legitimnosti prodeje AGB1 ve prospěch kupujícího, uplatněný:

Prodávajícím, ČNB nebo akcionářem, likvidátorem, konkursním správcem, auditorem nebo nuceným správcem prodávajícího

Členem podnikového orgánu prodávajícího nebo kupujícího

Zaměstnancem, vypůjčovatelem, klientem, půjčovatelem nebo věřitelem prodávajícího nebo kupujícího

Dědicem, právním nástupcem nebo nabyvatelem, likvidátorem, konkursním správcem, správcem k převzetí majetku, svěřeneckým správcem nebo nuceným správcem (respektive osobou, která má podobné pravomoci), nebo sdružením jednoho nebo více výše uváděných jednotlivých funkcí nebo subjektů, nebo

Českým státním zástupcem, českým kriminálním orgánem nebo českým daňovým orgánem, který má nad prodávajícím nebo kupujícím pravomoc.

(Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

“Záruky a odškodnění”, jejichž platnost vyprší 22. června 2010

Obsah

Limitování částky

Daně: AGB ujišťuje, že (i) splnila příslušné požadavky na daň vybíranou srážkou, předepsanou na základě všech platných zákonů, (ii) že oznámila kupujícímu existenci všech daní, které jsou podle nároků daňového orgánu splatné a dlužné ze strany AGB, (iii) že není v běhu žádný daňový audit, nebo že podle vědomostí AGB nehrozí v souvislosti s nějakými daněmi, splatnými ze strany AGB, (iv) že se nedopustila ani nedopouští porušování nějakého použitelného daňového zákona, což by navodilo vznik závazku pro kupujícího a (v) že kupujícímu nebude uložena v souvislosti s uskutečněním předpokládaných transakcí žádná daň. Článek 2.14(c) a (d)

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

Ekologické záležitosti: AGB ujišťuje, že nakolik si je vědoma, nejsou v  prostorech AGB1 uloženy žádné nebezpečné látky v koncentracích překračujících úroveň povolenou platným zákonem. Článek 2.20.

Souhrnný limit CZK 5 000 milionů

Daně v souvislosti s transakcí: AGB ujišťuje, že kupujícímu nebudou předepsány v důsledku uskutečnění prodeje žádné daně. Článek 2.14(e)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Neobchodní aktiva a pasiva: AGB se zavázala odškodnit kupujícího za případné ztráty vyplynuvší z nároků týkajících se neobchodních aktiv nebo neobchodních pasiv. Článek 5.1(a)(iv)

Souhrnný limit CZK 5 000 milionů

Celní dluhy a dluhy na spotřební dani: AGB se zavázala odškodnit kupujícího za ztráty vyplynuvší z nároků uplatněných proti němu ze strany českých celních a pro spotřební daň příslušných orgánů v souvislosti s AGB celní zárukou. Článek 5.1(a)(iv)

Souhrnný limit CZK 5 000 milionů

“Záruky a odškodnění”, jejichž platnost vyprší 22. června 2013

Obsah

Limitování částky

Operace AGB1: AGB ujišťuje, že s výjimkou toho, co je uvedeno v přehledu oznamovacích povinností za dokumenty o transakci, nejsou součástí AGB1 žádná další aktiva či pasiva. Článek 2.22.

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

Oprávnění: AGB ujišťuje o své plné pravomoci a oprávnění podepsat smluvní dokumentaci a uskutečnit transakci. AGB dále ujišťuje, že smlouvy jsou pro ni závazné a na ní vymahatelné. Článek 2.4.

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

Platnost prodeje: AGB se zavázala odškodnit kupujícího za případnou ztrátu vyplynuvší z nároku týkajícího se platnosti nebo ústavní legitimnosti prodeje AGB1. Článek 5.1.(a)(iii)

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

“Záruky a odškodnění”, jejichž platnost vyprší 15 let po uzavření

Obsah

Limitování částky

Ekologické ztráty: AGB se zavazuje odškodnit kupujícího za případnou ekologicko ztrátu, kterou kupující může utrpět v souvislosti s nějakými provozními prostory AGB1 a která bude způsobena stavem existujícím před uzavřením. Článek 5.1.(b)

Souhrnný limit CZK 2 000 milionů

35.

“Opce s právem prodeje”: Dne 22. června 1998 uzavřely ČNB a GECIH “Smlouvu o opci s právem prodeje”, která stanovuje, že za určitých okolností je GECIH oprávněná požadovat, aby ČNB odkoupila od GECIH všechny její akcie v GECB.

36.

České orgány uvedly, že v současnosti zbývají jen dvě možné události, které by GECIH umožnily využít opci s právem prodeje. Šlo by o 1) o rozhodnutí nebo rozsudek nařizující nebo prohlašující transakce podle Kupní smlouvy za nulové nebo neplatné, respektive že budou reverzovány, nebo že se nějaká část aktiv AGB1 vrací, nebo by šlo 2) o rozhodnutí ČNB neprovést náhradu škody podle “Smlouvy o odškodnění” v částce překračující CZK 2.000 milionů respektive o opomenutí ČNB tyto platby provést.

37.

ČNB má právo napravit událost, která by vedla k využití opce s právem prodeje, tím, že by GECB a GECIH uvedla do stejné situace, v níž by byly, kdyby k takové události nedošlo. Uvádí se, že by to mohlo znamenat platby nebo převod aktiv do GECB. Platnost opce s právem prodeje vyprší 22. června 2008.

Cena při uplatnění opce s právem prodeje

38.

Cena, za kterou musí ČNB odkoupit všechny akcie v GECB, se liší podle data, k němuž bude opce s právem prodeje využita. Od června 2003 do dne, kdy platnost opce s právem prodeje vyprší, se bude tato cena rovnat nejvyšší z následujících položek:

upravené reverzní částce,

hodnotě čistých aktiv GECB ke dni, kdy je cena při uplatnění opce stanovena,

poctivé tržní hodnotě GECB ke dni, kdy je cena při uplatnění opce stanovena. Když je tedy kupní cena určována podle poctivé tržní hodnota, nebudou události, které spustily proces uplatnění opce s právem prodeje, brány v potaz.

IV.   ŽÁDOST O POSOUZENÍ

39.

Ve svém oznámení požádaly české orgány Komisi o rozhodnutí na základě prozatímního mechanismu z Přílohy IV.3 Aktu o přistoupení, tj. ve věci “Záruky pro vkladatele”, “Podpory na posílení likvidity”, “Neúspěšného pokusu navýšit kapitál AGB”, “Kupní ceny”,“Zvýšení kapitálu v GECB”, jakož i některých “Záruk a odškodnění”. Tyto “Záruky a odškodnění” jsou uvedeny v Příloze 4 k oznámení a obsahují následující položky:

Záruky a odškodnění, jejichž platnost vyprší 22. června 2008

Obsah

Limitování částky

Žaloba na prohlášení smlouvy týkající se prodeje AGB1 ve prospěch GECG za neplatnou, podaná 27. července 1998 u Krajského obchodního soudu v Praze Václavem Sládkem proti AGB v likvidaci a kupujícímu; a ve spojení s minoritními akcionáři AGB jako vedlejšími žalujícími stranami. (Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Žaloba na prohlášení smlouvy týkající se prodeje AGB1 ve prospěch GECB za neplatnou, podaná 22. června 2001 u Krajského obchodního soudu v Praze Petrem Maurem, Františkem Vysloužilem, Pavlem Tykačem, Karlem Tománkem, Pavlem Šimkem a Tomášem Fohlerem proti AGB v likvidaci, kupujícímu a Jiřímu Klumparovi; a ve spojení s minoritními akcionáři AGB jako vedlejšími žalujícími stranami. (Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Žaloba na prohlášení smlouvy o prodeji AGB1 za neplatnou, podaná 18. června 2002 u Městského soudu v Praze HZ Praha, spol. s.r.o. proti AGB v likvidaci, kupujícímu a Jiřímu Klumparovi. (Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Žádost o registraci prodeje AGB1 v Obchodním rejstříku, podaná 18. října 1999, u které je žadatelem současná AGB v likvidaci a ke které se pražský Městský úřad státního zástupce připojil jako strana řízení. (Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Případný nárok na odškodnění týkající se platnosti či legitimnosti prodeje AGB1 ve prospěch kupujícího, uplatněný:

Prodávajícím, ČNB nebo akcionářem, likvidátorem, konkursním správcem, auditorem nebo nuceným správcem prodávajícího

Členem podnikového orgánu prodávajícího nebo kupujícího

Zaměstnancem, vypůjčovatelem, klientem, půjčovatelem nebo věřitelem prodávajícího nebo kupujícího

Dědicem, právním nástupcem nebo nabyvatelem, likvidátorem, konkursním správcem, správcem k převzetí majetku, svěřeneckým správcem nebo nuceným správcem (respektive osobou, která má podobné pravomoci), nebo sdružením jednoho nebo více výše uváděných jednotlivých funkcí nebo subjektů, nebo

Českým státním zástupcem, českým kriminálním orgánem nebo českým daňovým orgánem, který má nad prodávajícím nebo kupujícím pravomoc.

(Odškodnění je založeno na článku 4.1 Smlouvy o odškodnění)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

Záruky a odškodnění, jejichž platnost vyprší 22. června 2010

Obsah

Limitování částky

Daně: AGB ujišťuje, že (i) splnila příslušné požadavky na daň vybíranou srážkou, předepsanou na základě všech platných zákonů, (ii) že oznámila kupujícímu existenci všech daní, které jsou podle nároků daňového orgánu splatné a dlužné ze strany AGB, (iii) že není v běhu žádný daňový audit, nebo že podle vědomostí AGB nehrozí v souvislosti s nějakými daněmi, splatnými ze strany AGB, (iv) že se nedopustila ani nedopouští porušování nějakého použitelného daňového zákona, což by navodilo vznik závazku pro kupujícího a (v) že kupujícímu nebude uložena v souvislosti s uskutečněním předpokládaných transakcí žádná daň. Článek 2.14(c) a (d)

Souhrnný limit CZK 2 000 miliony

Daně v souvislosti s transakcí: AGB ujišťuje, že v důsledku uskutečnění prodeje nebudou kupujícímu předepsány žádné daně. Článek 2.14(e)

Souhrnný limit CZK 15 000 milionů

40.

Tato limitovaná žádost o posouzení tedy nepostihuje ostatní záruční úmluvy podle “Záruk a odškodnění”, jakož i “opci s právem prodeje”.

41.

Především je třeba konstatovat, že podle prozatímního mechanismu z Přílohy IV.3 Aktu o přistoupení neplatí pro přistupující země povinnost oznamovat opatření. Vzhledem k jejich potenciálnímu zařazení na seznam existujících podpor ve smyslu článku 88(1) Smlouvy o založení ES se přistupující země mohou samy rozhodnout, která opatření budou chtít oznámit.

42.

Komise nicméně soudí, že záruční úmluvy oznámené na účelem rozhodnutí Komise jsou neoddělitelně svázány s ostatními “Zárukami a odškodněními”, které české orgány vyřadily z působnosti své žádosti o posouzení. Všechna práva a povinnosti, která jsou vymahatelná podle záručních úmluv, ať už spadají či nespadají do žádosti o posouzení, vyplývají ze stejných smluv: z “Listiny záruk” a “Smlouvy o odškodnění”. Proto je neleze uměle oddělovat. V důsledku toho bude Komise posuzovat veškeré “Záruky a odškodnění” v jejich úplnosti.

43.

Oproti tomu “opce s právem prodeje” tvoří odlišnou úmluvu, uzavřenou příslušnými stranami zvlášť. Proto Komise považuje toto opatření za samostatné, které je možné oddělit od ostatních opatření. Protože se Česká republika rozhodla toto opatření neoznámit, nebude tedy “opce s právem prodeje” při stávajícím posuzování projednávána a nebude k ní přijímáno rozhodnutí.

V.   POSOUZENÍ

1.   Použitelnost po přistoupení

1.1.   Právní rámec – Procedura “prozatímního mechanismu”

44.

Příloha IV.3 Aktu o přistoupení stanovuje proceduru “prozatímního mechanismu”. Ta představuje právní rámec pro posuzování režimů podpor a individuálních podpůrných opatření, které nabyly účinnosti v novém členském státě přede dnem přistoupení a jsou po přistoupení nadále použitelné; tento postup platí pro ty režimy a opatření, které ještě nebyly zahrnuty do seznamu 'existujících podpůrných' opatření, připojeném k Příloze IV a které nabyly účinnost od 10. prosince 1994 dále. Opatření, která jsou použitelná po přistoupení a která nabyla účinnosti před 10. prosincem, jsou považována při přistoupení za existující podporu ve smyslu článku 88(1) Smlouvy o založení ES. V této souvislosti je relevantním kritériem právně závazný akt, kterým se kompetentní vnitrostátní orgány zavázaly poskytnout podporu (5).

45.

V rámci prozatímního mechanismu se slučitelnost podpůrných opatření, použitelných po přistoupení, se společným trhem musí nejdříve posuzovat na úrovni vnitrostátního orgánu, odpovědného za dohled nad státní podporou (v České republice to je Úřad pro ochranu hospodářské soutěže (“OPC”)).

46.

“Státní orgán pro dohled” může hledat právní jistotu tak, že předmětná opatření oznámí Evropské komisi. Na základě tohoto oznámení bude pak Komise posuzovat slučitelnost oznámených opatření se společným trhem.

47.

Když bude mít Komise vážné pochybnosti o slučitelnosti oznámených opatření s acquis communautaire, může do třech měsíců ode dne, kdy obdržela kompletní oznámení, vznést své námitky.

48.

Jestliže naopak Komise do této lhůty své námitky nevznese, bude se mít za to, že oznámená opatření představují existující podporu ode dne přistoupení.

Podpůrná opatření, která nejsou použitelná po přistoupení

49.

Podpůrná opatření, která nejsou použitelná po přistoupení, nemůže Komise na základě postupů předepsaných v článku 88 přezkoumávat. Protože cestou prozatímního mechanismu se pouze zjišťuje, zda dané opatření znamená existující podporu z hlediska postupů při poskytování státních podpor po přistoupení, nevyžaduje na Komisi, ani ji nezmocňuje k přezkoumávání podpůrných opatření, která nejsou po přistoupení použitelná.

50.

Na základě nastíněného právního rámce má tedy zásadní význam první posouzení, zda jsou oznámená opatření použitelná po přistoupení.

51.

Jen ta opatření, která mohou i po přistoupení vést k poskytnutí další podpory nebo ke zvýšení částky už poskytnuté podpory, se mohou na základě prozatímního mechanismu kvalifikovat pro statut existující pomoci – pokud přitom splňují příslušné podmínky a mohou se tudíž stát předmětem tohoto mechanismu. Na druhé straně platí, že prozatímní mechanismus nemá žádný smysl v případě podpůrných opatření, která už byla s konečnou platností a bezpodmínečně poskytnuta ve stanovené částce ještě před přistoupením. Pro rozhodnutí, zda tomu tak opravdu je, je i zde relevantním kritériem právně závazný akt, kterým se příslušné vnitrostátní orgány zavázaly podporu poskytnout.

52.

Tento výklad je v souladu s cílem, účelem a logikou prozatímního mechanismu a kontroly nad státní podporou obecně. Kromě toho s ohledem na zjišťování bezprostředního ekonomického dopadu takových státních intervencí platí, že nové opatření musí být posuzováno v okamžiku, kdy je podpora poskytována. Právní závazek státu je tím hlavním, co souvisí s poskytnutím podpory, nikoli její pouhé vyplacení. Jakákoli platba, současná či budoucí, prováděná na základě právního závazku, představuje akt prosté realizace a nelze ji vykládat jako novou či další podporu. Proto podle Komise musí být k tomu, aby bylo opatření posouzeno jako použitelné po přistoupení, prokázáno, že je schopno přinést další výhodu, která nebyla známa, nebo která nebyla přesně známa, když byla podpora poskytnuta.

53.

Na základě tohoto kritéria Komise považuje za použitelná po přistoupení následující podpůrná opatření:

Jakékoli podpůrné režimy, které nabyly účinnosti přede dnem přistoupení a na jejichž základě a bez potřeby dalších prováděcích opatření mohou být poskytovány po přistoupení individuální podpory podnikům definovaným v rámci aktu obecným a abstraktním způsobem;

Podpora, která není svázána s konkrétním projektem a která je poskytnuta před přistoupením jednomu nebo několika podnikům na dobu neurčitou a/nebo v nedefinované částce;

Individuální podpůrná opatření, u nichž není ke dni poskytnutí podpory známo přesné vystavení státu ekonomickým závazkům (to bylo blíže vysvětleno v dopise Komise českým orgánům z 19. března 2004).

54.

Ve svém dopise ze 4. srpna 2003, zaslaném Misi České republiky u EU, informovaly složky Komise Českou republiku, jak chápou pojem “použitelné po přistoupení” v souvislosti s individuálními podpůrnými opatřeními:

55.

“Individuální podpůrná opatření, jak jsou definována v článku 1 (e) procedurálního nařízení, jsou považována za “použitelná po přistoupení”, jestliže pravděpodobně zvýší závazky státu po dni přistoupení. GŘ pro hospodářskou soutěž soudí, že tato podmínka by měla jmenovitě platit v případě osvobození od nebo snížení povinných poplatků (např. osvobození nebo snížení daní, povinných příspěvků na sociální zabezpečení), pokud tyto výhody platí nadále po přistoupení, dále v případě záruk nebo finančních nástrojů, jako jsou úvěrové linky a “čerpací práva”, jejichž platnost pokračuje po dni přistoupení. Ve všech takových případech mohou být předmětná opatření považována za nadále použitelná po přistoupení; přestože bylo opatření oficiálně přijato, v době poskytnutí podpory není celkový závazek plynoucí z toho pro stát znám.”

56.

Komise považuje individuální opatření za použitelná po přistoupení ve smyslu Přílohy IV.3 Aktu o přistoupení, jestliže ke dni poskytnutí pomoci není přesně známa hrozba ekonomických závazků pro stát a ke dni přistoupení je stále neznáma.

57.

V případě záruk musí být splněny následující podmínky, aby bylo dané opatření považováno za nepoužitelné po přistoupení.

Rizika jsou přesně definována a zahrnuta do kompletního seznamu, který byl uzavřen ke dni přistoupení.

Existuje celkový strop pro splatné částky.

Spor se týká událostí, které se udály přede dnem poskytnutí náhrady škod a nikoli nějakých budoucích událostí.

1.2.   Individuální opatření

58.

“Záruka pro vkladatele”: Záruka pro vkladatele, kterou ČNB ručila za závazky všem ručitelům AGB, převzala po prodeji AGB1 ve prospěch GECB právě GECB. Jestliže ale GECIH využije na základě “Smlouvy o opci s právem prodeje” tuto svou opci, může být ČNB opět podle Záruky vkladatelům odpovědná. Nicméně podle Záruky pro vkladatele zůstává jen jeden nárok, který je jasně definovaný. Komise proto považuje potenciální hrozbu z toho plynoucí za jasně definovanou před přistoupením a předmětné opatření za nepoužitelné po přistoupení.

59.

“Podpora na posílení likvidity”: ČNB poskytla AGB úvěrový limit v konečné výši CZK 22.500 milionů. Tato podpora na posílení likvidity skončila v září 1998. Předpokládalo se, že tento závazek by měla AGB splatit z výnosů likvidačního procesu do 31. prosince 2004. Protože podpora na posílení likvidity byla ukončena v září 1998, nevede už k žádnému dalšímu ohrožení České republiky. Splátky z výnosů likvidačního procesu hrozbu pro Českou republiku jen zmírní. Proto není toto opatření považováno za použitelné po přistoupení.

60.

“Neúspěšný pokus o navýšení kapitálu AGB”: V roce 1998 se dceřiná společnost ČNB, Česká finanční, pokusila zúčastnit na navýšení kapitálu v AGB zakoupením nových akcií za protihodnotu CZK 9.000 milionů. Částka CZK 9.000 milionů byla ve prospěch AGB zaplacena 6. dubna 1998. po soudním řízení a konečném rozhodnutí valné hromady akcionářů AGB kapitál nenavyšovat se ČNB pokusila vyplacené prostředky vymoci zpět. Pokusu o zpětné vymožení prostředků se ale v březnu 2004 vzdala.

61.

Pokus o navýšení kapitálu AGB byl jednorázovým opatřením, které bylo uskutečněno před přistoupením a které už nezvýší hrozbu závazků pro Českou republiku. Rovněž pokus o zpětné vymáhání částky byl zastaven před přistoupením České republiky k Evropské unii. V tomto ohledu tedy platí, že hrozba závazků pro Českou republiku se nemůže po přistoupení dále zvýšit. V důsledku toho není neúspěšný pokus o navýšení kapitálu AGB, včetně pokusu o zpětné vymožení vyplacené částky považován za opatření použitelné po přistoupení.

62.

“Kupní cena”: Konečná kupní cena za koupi AGB1, kterou zaplatila GECG/GECIH, byla stanovena na CZK 304,154 milionů. Toto opatření nevede k žádnému dalšímu ohrožení České republiky. V důsledku toho není považováno za použitelné po přistoupení.

63.

“Zvýšení kapitálu v GECB”: V červenci 1998 upsala ČNB deset nových akcií GECB a zaplatila za ně CZK 19.717,5 milionů. Šlo o jednorázové opatření, které nepovede k nějakému dalšímu ohrožení České republiky. Proto je považováno za nepoužitelné po přistoupení.

64.

“Záruky a odškodnění”: Ve “Smlouvě o odškodnění” přijala ČNB zpět závazky učiněné AGB jako podávajícím AGB1 v “Listině záruk”. Obě smlouvy obsahují různé záruční úmluvy ve prospěch GECB a GECIH.

65.

Následující záruční úmluvy “Listiny záruk”, jak jsou sumarizovány v položkách č. A.1-A.18 v Příloze 23, tj.: článek 2.2 (Organizace), článek 2.3 (Integrované investice a AVE Leasing), článek 2.4 (Souhlasy), článek 2.5 (Bez porušování), článek 2.6 (Finanční výkazy), článek 2.9 (Půjčky), článek 2.10 (Nemovitý majetek), článek 2.11 (Hmotná aktiva), článek 2.12 (Smlouvy), článek 2.13 (Dodržování předpisů), článek 2.15 (Úmluvy o oddělení práv), článek 2.16 (Zaměstnanci, programy zaměstnaneckých výhod), článek 2.17 (Pojištění), článek 2.18 (Soudní spory), článek 2.19 (Práva k duševnímu vlastnictví), článek 2.21 (Vytvoření Nové Agrobanky a Staré Agrobanky), článek 2.23 (Makléř a zprostředkovatelé), článek 2.7 (Žádná neohlášená pasiva) už přestaly platit k 22. červnu 2001. Po přistoupení České republiky k Evropské unii se proto prostřednictvím těchto záruk nezvýší hrozba závazků pro Českou republiku. Komise proto považuje tyto specifické záruky za nepoužitelné po přistoupení.

Nekompletní seznam

66.

V případě záručních úmluv, jejichž platnost nevypršela před přistoupením, musí být splněny podmínky předepsané výše v článku V.1.1, aby mohlo být záruky považovány za nepoužitelné po přistoupení. Jmenovitě musí být přesně definován rozsah působnosti záruk, a to prostřednictvím kompletního seznamu nároků.

67.

České orgány předložily seznam nároků v Příloze 23. České orgány ale přitom výslovně konstatovaly, že seznam není kompletní. V důsledku toho má Komise vážné pochybnosti, zda je toto kritérium splněno.

Nedostatečně přesná definice rizik

68.

Jiným kritériem pro označení záruky za nepoužitelnou po přistoupení je to, že příslušná rizika pro přistupující zemi jsou přesně definována. Komise soudí, že České republice hrozící rizika nejsou prostřednictvím “Záruk a odškodnění”, jejichž platnost neskončila před přistoupením, dostatečně definována.

69.

Například v případě odškodnění za soudní spor, který negativně poznamenal bankovní činnost podle článku 5.1(a)(i), se může hrozba závazků pro Českou republiku zvýšit, protože nelze předvídat, kolik nároků může vzniknout na základě abstraktních podmínek ustanovení. Komise se proto domnívá, že rizika ohrožující Českou republiku nejsou přesně definována a dané opatření je použitelné po přistoupení. Stejné argumenty platí pro všechna ostatní opatření, uváděná českými orgány v Příloze 23, včetně těch záručních úmluv, na které se české orgány pokoušejí omezit svou žádost o rozhodnutí cestou procedury prozatímního mechanismu.

70.

V případě daňových nároků v článku 2.14(c), (d) a článku 2.14(e) “Listiny záruk” se může hrozba závazků pro Českou republiku po přistoupení zvýšit. Ustanovení týkající se daňových záruk nespecifikují individuální událostí, které by mohly spustit proces odškodnění. Výsledkem je navíc to, že potenciální hrozbu pro Českou republiku, plynoucí z těchto událostí, není možné vyčíslit.

71.

Také v případě článku 4.1 “Smlouvy o odškodnění” není riziko hrozící České republice dostatečně definováno. České orgány uvádějí v rámci tohoto ustanovení pět “nároků”. Čtyři z nich se týkají konkrétních soudních řízení stran článku 4.1 “Smlouvy o odškodnění”. Pátý nárok popisuje abstraktním způsobem procedury, které mohou podle článku 4.1 vzniknout a které mohou přinést další nároky. Nelze proto určit, kolik nároků může celkem vzniknout na základě článku 4.1 “Smlouvy o odškodnění”. V důsledku toho Komise soudí, že rizika hrozící České republice nejsou přesně definována.

Nedostatečně stanovený strop pro splatné částky

72.

Záruky uváděné českými orgány jsou předmětem různých stropů, které limitují maximální hrozbu závazku pro Českou republiku podle jednotlivých záruk. Ovšem GECIH může využít “opci s právem prodeje”, pokud ČNB odmítne nějakou platbu překračující částku CZK 2.000 milionů. “Opce s právem prodeje” by tedy mohla zrušit platnost stropů příslušných pro “Záruky a odškodnění”.

73.

Vcelku podle záručních úmluv, jejichž platnost nevypršela před přistoupením, není hrozba závazku pro Českou republiku přesně definována, do kompletního seznamu, uzavřeného ke dni přistoupení, nejsou zahrnuty všechny potenciální nároky a nároky postrádají dostatečně jistý strop.

74.

“Opce s právem prodeje”: V případě, že koupě AGB1 je prohlášena za nulovou nebo je shledána neplatnou nebo reverzovanou, GECIH může uplatnit opci s právem prodeje s tím, že ČNB bude povinna koupit všechny akcie GECB. Totéž platí, pokud se ČNB rozhodne neprovést platby týkající se “záruk a odškodnění” překračující částku CZK 2 000 milionů. V tomto případě bude muset být určena kupní cena akcií v GECB a může se jednat buď o reverzní částku, hodnotu čistých aktiv, nebo poctivou tržní hodnotu GECB, aniž by byl brán zřetel na událost, která spustila právo uplatnit “opci s právem prodeje”.

75.

Komise soudí, že potencionální hrozba pro Českou republiku není dostatečně definována. Jmenovitě pak to, že cena, kterou ČNB musí zaplatit, se liší v závislosti na faktorech, které jsou nepředvídatelné, včetně toho, že událost, která spouští právo uplatnit opci s právem prodeje, není není při výpočtu ceny brána v úvahu. Komise tedy soudí, že hrozba pro Českou republiku není před přistoupením jasně definována a že opce s právem prodeje je použitelná po přistoupení.

1.3.   Závěry

76.

Komise proto soudí, že:

a)

následující opatření nejsou použitelná po přistoupení:

“Záruka pro vkladatele”,

“Podpora na posílení likvidity”,

“Neúspěšný pokus o navýšení kapitálu AGB”,

“Kupní cena”,

“Zvýšení kapitálu v GECB”

“Záruky a odškodnění”, jak jsou sumarizovány v položkách č. A.1-A.18 v Příloze 23 k Plánu záchrany a restrukturalizace, tj.: článek 2.2 (Organizace), článek 2.3 (Integrované investice a AVE Leasing), článek 2.4 (Souhlasy), článek 2.5 (Bez porušování), článek 2.6 (Finanční výkazy), článek 2.9 (Půjčky), článek 2.10 (Nemovitý majetek), článek 2.11 (Hmotná aktiva), článek 2.12 (Smlouvy), článek 2.13 (Dodržování předpisů), článek 2.15 (Úmluvy o oddělení práv), článek 2.16 (Zaměstnanci, programy zaměstnaneckých výhod), článek 2.17 (Pojištění), článek 2.18 (Soudní spory), článek 2.19 (Práva k duševnímu vlastnictví), článek 2.21 (Vytvoření Nové Agrobanky a Staré Agrobanky), článek 2.23 (Makléř a zprostředkovatelé), článek 2.7 (Žádná neohlášená pasiva).

b)

Ostatní “Záruky a odškodnění” jsou opatření, která jsou použitelná po přistoupení.

2.   Státní podpora ve smyslu článku 87(1) Smlouvy o založení ES

77.

Podle článku 87(1) Smlouvy o založení ES se jedná o státní podporu, jestliže podporu poskytl členský stát nebo byla poskytnuta prostřednictvím státních prostředků jakýmkoli způsobem, který narušuje nebo hrozí narušením hospodářské soutěže zvýhodněním určitých podniků nebo výroby určitého zboží a který nepříznivě ovlivňuje obchod mezi členskými státy.

78.

Prostřednictvím “Smlouvy o odškodnění” ČNB jako veřejný subjekt ručí za závazky AGB vůči GECB a GECIH. Z toho vyplývá, že záruční úmluvy vyžadují zapojení státních prostředků.

79.

Komise soudí, že záruční úmluvy podle “Záruk a odškodnění” zvýhodňují GECB a GECIH. České orgány zasáhly s cílem usnadnit prodej soukromé banky jinému soukromému podniku. České orgány nebyly vlastníky banky a kupní cena za AGB1 byla zaplacena ve prospěch AGB. Kupní cena proto žádným způsobem nekompenzuje platby provedené českými orgány. České orgány a jmenovitě ČNB nebyly povinovány podpořit závazky přijaté ze strany AGB. V rozporu s názorem českých orgánů není možné takové jednání považovat za jednání v souladu s principem tržního investora.

80.

Před vyhlášením nucené správy byla AGB pátou největší bankou a vůbec největší soukromou bankou v České republice. Po prodeji AGB1 je GECT nadále aktivní po celé České republice a patří do skupiny GE, která je globálním aktérem. České orgány samy uvádějí, že banky z EU podrobně sledovaly český trh kvůli investičním účelům v prvý čas. Kdyby byla AGB likvidována, pravděpodobně by mohly být jiné evropské banky s to, získat pro sebe činnost, kterou si zachovala GECB. S ohledem na všechny tyto skutečnosti Komise soudí, že záruční úmluvy narušují hospodářskou soutěž a nepříznivě ovlivňují obchod mezi členskými státy.

81.

Záruční úmluvy, jejichž platnost nevypršela před přistoupením a které uzavřela ČNB ve prospěch AGB, GECB a GECIH, jsou proto považovány za státní podporu ve smyslu článku 87(1) Smlouvy o založení ES.

3.   Odchylky podle článku 87(2) a (3) Smlouvy o založení ES

82.

Protože ty “Záruky a odškodnění”, jejichž platnost nevypršela před přistoupením, jsou považovány za použitelné po přistoupení a představují státní podporu ve smyslu článku 87(1) Smlouvy o založení ES, nebylo v jejich případě prováděno posouzení slučitelnosti podle článku 87(2) a (3) Smlouvy o založení ES.

83.

Výjimky v článku 87(2) Smlouvy o přistoupení se nezdají být použitelné na daný případ, protože předmětná podpůrná opatření nemají sociální povahu, jsou poskytována ve prospěch individuálních spotřebitelů, nesměřují k odstranění škod způsobených přírodními pohromami nebo mimořádnými událostmi, ani nepředstavují podporu poskytnutou ve prospěch ekonomiky určitých oblastí Spolkové republiky Německo, postižených jejím rozdělením.

84.

Další výjimky jsou stanoveny v článku 87(3)(a), (b) a (c) Smlouvy o založení ES.

85.

Protože primárním cílem podpory je obnova dlouhodobé životaschopnosti podniku, který má potíže, přichází v úvahu jen výjimka podle článku 87(3)(c) Smlouvy o založení ES, kterou se povoluje státní podpora poskytnutá na rozvoj určitých hospodářských sektorů, pokud tato podpora nepříznivě neovlivní podmínky obchodu způsobem, který by byl v rozporu se společným zájmem.

3.2   1994 pokyny k RR (záchrana a restrukturalizace)

86.

Stávající komunitární pokyny ke státní podoře na záchranu a restrukturalizaci firem, které mají potíže (6) (Pokyny 1999), nabyly účinnosti 9. října 1999. Pro opatření vyhlášená před 9. říjnem 1999 předepisují komunitární pokyny ke státní podpoře na záchranu a restrukturalizaci firem v potížích (7) (“Pokyny 1994 ”) podmínky, za nichž bude taková podpora považována za slučitelnou. Úmluvy o “Zárukách a odškodnění” byly podepsány 21. a 22. června 1998 (8). Komise proto soudí, že v daném kontextu platí Pokyny 1994.

87.

Jak bylo výše vysvětleno, má Komise pravomoc přezkoumávat jen ta podpůrná opatření, která jsou považována za použitelná po přistoupení. České orgány nicméně oznámily opatření typu podpory na restrukturalizaci. Aby bylo možné posuzovat slučitelnost restrukturalizační podpory, bude nezbytné podívat se na pojetí restrukturalizace, jak je orgány schválily. Takto chápaná restrukturalizace, sestávající z různých opatření, byla financována nejasným způsobem celým souborem intervencí, schvalovaných orgány v rámci prodeje, bez ohledu na to, zda byly nebo nebyly použitelné. V důsledku toho je to právě celý komplet restrukturalizačních podpůrných opatření, který je třeba posuzovat podle kritérií slučitelnosti, předepsaných v Pokynech 1994, jako je obnova životaschopnosti, úměrnost podpory a zabránění zbytečnému narušení hospodářské soutěže.

3.3   Způsobilost firmy

88.

Pokyny 1994 považují firmu za firmu v potížích, není-li schopna zotavit se pomocí vlastních prostředků nebo získáním prostředků, které potřebuje, od akcionářů nebo výpůjčkou.

89.

V září 1996 vykazovala AGB ztráty ve výši CZK -8.487 milionů a zůstatek vlastního jmění CZK -5.476 milionů. Na základě těchto informací se zdá, že AGB nebyla schopna se zachránit bez státní intervence.

90.

Kromě AGB je příjemcem “Záruk a odškodnění” také GECB a její mateřská společnost GECIH. To navozuje otázku, zda GECB a GECIH mohou být považovány za firmy, které mají potíže.

91.

GECB je společnost, která byla založena v roce 1998 pro účely akvizice AGB1. Jako nově vzniklý podnik by se GECB neměla kvalifikovat jako společnost, která je podle Pokynů 1994 oprávněná k podpoře. Navíc GECB patří ke GECIH a skupině GE, která potíže neměla. Komise má proto vážné pochybnosti, zda GECB a GECIH mohou být podle Pokynů 1994 považovány za firmy v potížích.

3.4   Podpora na záchranu a restrukturalizaci

92.

Pokyny 1994 popisují podporu na záchranu jako opatření, která dočasně udržují postavení firmy, jež čelí výraznému zhoršování své finanční pozice. Taková opatření by zpravidla neměla pokračovat v platnosti po dobu delší jak šest měsíců. “Záruky a odškodnění” ale dobu šesti měsíců překračují. Komise proto soudí, že tato podpora nesplňuje podmínky Pokynů 1994 pro podporu na záchranu.

3.5   Podpora na restrukturalizaci, plán restrukturalizace

93.

Pokyny 1994 popisují podporu na restrukturalizaci jako podporu, která je součástí reálného, propracovaného a dalekosáhlého plánu na obnovu dlouhodobé životaschopnosti firmy.

94.

Restrukturalizační plán, předaný jako součást oznámení, nese datum prosinec 2003. V roce 1996, kdy české orgány zahájily uskutečňování intervencí zaměřených na AGB, komplexní plán restrukturalizace AGB neexistoval. České orgány přijaly řadu ad-hoc opatření a musely se přizpůsobit skutečnosti, že ztráty AGB byly větší, než očekávaly. Komise má proto vážné pochybnosti, zda “Záruky a odškodnění” patří do jednotného, propracovaného plánu na restrukturalizaci AGB.

Obnovení životaschopnosti

95.

Aby mohlo být opatření podle Pokynů 1994 považováno za slučitelné, je nutné, aby plán restrukturalizace definoval nástroje, jejichž prostřednictvím bude v přiměřeném časovém rozpětí obnovena dlouhodobá životaschopnost a zdraví firmy. Musí to být provedeno na základě realistických předpokladů, co do budoucích provozních podmínek.

96.

V daném případě jde o opatření, která byly přijata v minulosti. V principu by Komise měla situaci hodnotit v okamžiku, kdy byla podpora poskytnuta a zvažovat, zda byl přesně v tomto časovém okamžiku plán proveditelný. Protože ale tehdy žádný plán vyhlášen nebyl, může Komise provést jen faktické posouzení ve světle stávající situace firmy.

97.

Na základě informací, které Komise obdržela, dospěla k předběžnému názoru, že bankovní činnost AGB byla úspěšně obnovena.

Vyhnout se zbytečnému narušení hospodářské soutěže

98.

Pole Pokynů 1994 je další podmínkou, aby se příslušná opatření vyhnula, nakolik to je možné, nepříznivému ovlivnění hospodářské soutěže.

99.

České orgány uvedly, že nápravné kroky AGB sestávaly ze snahy dosáhnout likvidity vlastních aktiv AGB, aby bylo možné v maximální možné míře pokrýt únik vkladů v průběhu nucené správy. Tato snaha měla zahrnovat prodej některých dceřiných společností AGB ve prospěch Raiffaisen Bank. Vedlo by to ke snížení tržního podílu AGB a také ke snížení stavu pracovníků AGB.

100.

V případě GECB a GECIH zmiňují české orgány mezi nápravnými kroky kupní cenu zaplacenou za AGB1 a záruky jimi poskytnuté v “Listině záruk”. Jmenovitě pak to, že GECIH měla na sebe převzít závazky ČNB podle “Záruky pro vkladatele”.

101.

Kromě toho je hodnota GECB v případě využití “opce s právem prodeje” zmiňována jako příspěvek investora. Nakonec je tu také zvláštní příspěvek skupiny GE Capital Group ve formě zpět získané reputace. Skutečnost, že se GE Capital Group stala investorem bankovní činnosti AGB, měla sama o sobě obnovit mezi věřiteli AGB1 vysokou úroveň důvěryhodnosti.

102.

Hodnota různých snah, které vyvíjela AGB a nabyvatel, není vyčíslena a navíc má Komise vážné pochybnosti v tom smyslu, že tato opatření jdou za hranice toho, co bylo nezbytné pro restrukturalizaci bankovní činnosti AGB a zahrnují kompenzační opatření pro konkurenty.

Podpora úměrná nákladům na restrukturalizaci a jejím přínosům

103.

Výše a míra podpory se musí omezovat na striktní minimum, potřebné k tomu, aby byla možná restrukturalizace firmy. Proto se očekává, že příjemci podpory sami významně přispějí na restrukturalizaci z vlastních prostředků nebo cestou externího komerčního financování.

104.

České orgány tvrdí, že GECB uskutečnila několik investic a praktických restrukturalizačních kroků. Jmenovitě měla GECB zaplatit CZK 206 milionů, určených hlavně na úhradu redundantních nákladů. Navíc v období 1998 až 2002 prováděla další přímé investice v celkové výši CZK 2.040 milionů. Tyto investice se měly týkat implementace určitých nových a rozvoje starších informačních a bankovních systémů a byly zaměřeny na krytí potřebných nákladů na hardware, jakož i na rozvoj sítě pokladních automatů a poboček. GECB měla údajně rovněž investovat do optimalizace sítě poboček, školení personálu, podpory managementu a transferu know-how.

105.

Komise má vážné pochybnosti, zda je možné tyto investice chápat jako příspěvek investora k restrukturalizaci AGB. Komise považuje tyto investice spíše za výdaje v rámci normálního chodu činnosti GECB s cílem optimalizovat přínosy.

106.

Navíc má Komise na základě informací poskytnutých českými orgány vážné pochybnosti, zda se podpora striktně omezila na výši, nezbytnou pro restrukturalizaci AGB. Díky podpoře poskytnuté českými orgány dosáhla GECB velmi vysoké kapitálové přiměřenosti (74 % v roce 1999, 48 % v roce 2000, 41 % v roce 2001 a 30 % v roce 2002), což vyvolává vážné pochybnosti o úměrnosti podpory nákladům a přínosům restrukturalizace.

VI.   ČLÁNEK 46(2) EVROPSKÉ DOHODY

107.

Článek 46(2) Evropské dohody stanovuje, že:

“V případě finančních služeb, popisovaných v Příloze XVIa, není tato dohoda na újmu práva smluvních stran přijímat opatření, nezbytná pro uskutečňování monetární politiky smluvní strany, nebo z důvodů opatrnosti s cílem zaručit tak ochranu investorů, vkladatelů, držitelů dluhopisů nebo osob, vůči kterým platí fiduciární povinnost, respektive s cílem zajistit integritu a stabilitu finančního systému. Tato opatření se nebudou dopouštět národnostní diskriminace společností a občanů druhé smluvní strany v porovnání s vlastními společnostmi a občany”.

108.

České orgány uvádějí, že oznámená opatření měla řešit bankovní krizi v České republice a jsou přesvědčeny, že na daný případ by měl být použit článek 46(2) Evropské dohody, aby tak byla ospravedlněna opatření zavedená ve prospěch AGB/GECB.

109.

Komise má ale vážné pochybnosti, zda může být v tomto kontextu použit článek 46(2) Evropské dohody.

110.

Především má Komise vážné pochybnosti, zda se článek 46(2) Evropské dohody vůbec na opatření státní podpory vztahuje, protože je součástí “ustavující kapitoly” Evropské dohody, zatímco ustanovení týkající se státních podpor jsou uváděna v článku 64 a následujících článcích Evropské dohody.

111.

Kromě toho má Komise vážné pochybnosti, zda jsou splněny samotné podmínky článku 46(2) Evropské dohody. Článek 46(2) Evropské dohody povoluje opatření týkající se monetární politiky nebo institutu důvody opatrnosti. Komise soudí, že kvůli tomu se přípustná opatření omezují na opatření s obecným rozsahem použití, která byla přijata orgánem pro finanční dohled.

112.

Komise je přesvědčena, že záruční úmluvy představují individuální opatření ve prospěch AGB/GECB a GECIH, která není možno považovat za nástroje k řešení bankovní krize v České republice. I když celý balík opatření mohl být zamýšlen jako prostředek proti útoku na vklady v bance a proti všeobecné krizi českého bankovního systému, má Komise vážné pochybnosti, zda “Záruky a odškodnění” byly navíc ke všem ostatním zavedeným opatřením pro dosažení tohoto cíle nezbytné.

VII.   ZÁVĚR

Na základě toho rozhodla Komise takto:

následující opatření ve prospěch Agrobanky Praha, a.s./ GE Capital Bank, a.s., jak byla oznámena Českou republikou v rámci prozatímního mechanismu podle Přílohy IV.3 Aktu o přistoupení, nejsou použitelná po přistoupení: “Záruka pro vkladatele”, “Podpora na posílení likvidity”, “Neúspěšný pokus navýšit kapitál AGB”, “Zvýšení kapitálu v GECB”, jakož i “Záruky a odškodnění”, která jsou sumarizována formou položek č. A.1-A.18 Přílohy 23 k Plánu záchrany a restrukturalizace, tj. článku 2.2 (Organizace), článku 2.3 (Integrované investice a AVE Leasing), článku 2.4 (Souhlasy), článku 2.5 (Bez porušování), článku 2.6 (Finanční výkazy), článku 2.9 (Půjčky), článku 2.10 (Nemovitý majetek), článku 2.11 (Hmotná aktiva), článku 2.12 (Smlouvy), článku 2.13 (Dodržování předpisů), článku 2.15 (Úmluvy o oddělení práv), článku 2.16 (Zaměstnanci, programy zaměstnaneckých výhod), článku 2.17 (Pojištění), článku 2.18 (Soudní spory), článku 2.19 (Práva k duševnímu vlastnictví), článku 2.21 (Vytvoření Nové Agrobanky a Staré Agrobanky), článku 2.23 (Makléř a zprostředkovatelé), článku 2.7 (Žádná neohlášená pasiva)

ve světle předchozích skutečností Komise na základě postupu stanoveného v článku 88(2) Smlouvy o založení ES žádá Českou republiku o sdělení údajů, které by mohly napomoci k posouzení zbývajících “Záruk a odškodnění”), a to do jednoho měsíce ode dne přijetí tohoto dopisu.

Žádá vaše orgány, aby ihned zaslaly kopii tohoto dopisu potenciálním příjemcům podpory.»


(1)  GU C 368 del 23.12.1994, pag. 12.

(2)  Tajné informace.

(3)  Pokud není uvedeno jinak, vztahují se všechny odkazy na “Smlouvu o odškodnění” na Smlouvu o odškodnění ve znění “změny Smlouvy o odškodnění číslo 1” z 25. dubna 2004.

(4)  Pokud není uvedeno jinak, jsou všechny odkazy na články odkazy na články ‚Listiny záruk‘.

(5)  Rozhodnutí Soudu první instance ze 14. ledna 2004 v případě T-109/01 Fleuren Compost v Komise nyr, odstavec74.

(6)  Úř. věst. 288, 9.10.1999, s.2.

(7)  Úř. věst. 355, 31.12.1995, s.1.

(8)  Také všechna ostatní oznámená opatření byla přijata před 9.10.1999.


30.11.2004   

IT

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C 292/20


Pubblicazione dei conti definitivi dell'esercizio 2003 delle agenzie e degli organismi dell'Unione europea

(2004/C 292/04)

La pubblicazione completa è pubblicata agli indirizzi seguenti:

EUMC

http://eumc.eu.int

AESA

www.easa.eu.int

EFIL

www.eurofound/eu.int/about/publicaccess/categories/finance/finance2004/index.htm

EMSA

www.emsa.eu.int

EFSA

http://www.efsa.eu.int/about_efsa/efsa_funding/accounts/catindex_en.html

AESS

http://agency.osha.eu.int/

EMEA

www.emea.eu.int

EAR

www.ear.eu.int

ETF

http://www.etf.eu.int/WebSite.nsf/Pages/Annual+report?OpenDocument

CDT

www.cdt.eu.int

CEDEFOP

www.cedefop.eu.int

EEA

www.eea.eu.int

OCVV

http://www.cpvo.eu.int/default.php?res=1&w=1016&h=571&lang=en&page=ocvv/financement.html

OEDT

http://www.emcdda.eu.int/index.cfm?fuseaction=public.Content&nNodeID=380&sLanguageISO=EN

OHMI

http://oami.eu.int/en/office/marque/finan.htm


Banca centrale europea

30.11.2004   

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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

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RACCOMANDAZIONE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

del 16 luglio 2004

sugli obblighi di segnalazione statistica alla Banca centrale europea nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull'estero e schema delle riserve internazionali

(BCE/2004/16)

(2004/C 292/05)

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,

visto lo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea e, in particolare, l'articolo 5.1 e il terzo trattino dell'articolo 34.1,

considerando quanto segue:

(1)

Per l'espletamento dei propri compiti, il Sistema europeo di banche centrali (SEBC) richiede statistiche complete e attendibili relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull'estero e schema delle riserve internazionali che indichino le voci principali che incidono sulla situazione monetaria e sui mercati valutari nell'area dell'euro. Gli obblighi di segnalazione statistica alla Banca centrale europea (BCE) in questo settore sono formulati nell'Indirizzo BCE/2004/15 del 16 luglio 2004 sugli obblighi di segnalazione statistica alla Banca centrale europea nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull'estero e schema delle riserve internazionali (1).

(2)

L'articolo 5.1, prima frase, dello statuto dispone che, al fine di assolvere i compiti del SEBC, la BCE, assistita dalle banche centrali nazionali (BCN), raccolga le necessarie informazioni statistiche dalle competenti autorità nazionali, diverse delle BCN, o direttamente dagli operatori economici. L'articolo 5.1, seconda frase, prevede che, a questo fine, essa cooperi con le istituzioni o gli organi comunitari e con le competenti autorità degli Stati membri o dei paesi terzi e con le organizzazioni internazionali.

(3)

Le informazioni necessarie a soddisfare gli obblighi imposti dalla BCE nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull'estero possono essere raccolte e/o compilate dalle autorità competenti diverse dalle BCN. Di conseguenza, alcuni dei compiti da assolvere per adempiere tali obblighi necessitano della cooperazione tra la BCE o le BCN e tali autorità competenti, in linea con l'articolo 5.1 dello statuto. L'articolo 4 del regolamento (CE) del Consiglio n. 2533/98 del 23 novembre 1998 sulla raccolta di informazioni statistiche da parte della Banca centrale europea (2), dispone che gli Stati membri organizzano i propri compiti nell'ambito statistico e cooperano pienamente con il SEBC al fine di garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'articolo 5 dello statuto.

(4)

Qualora i soggetti segnalanti, in conformità della normativa nazionale e della prassi consolidata, forniscano i dati ad autorità competenti diverse dalle BCN, tali autorità e le rispettive BCN cooperano tra loro affinché siano assolti gli obblighi di segnalazione statistica imposti dalla BCE. In Irlanda il Central Statistics Office (CSO) e in Italia l'Ufficio Italiano dei Cambi (UIC) raccolgono e compilano le informazioni necessarie nel settore delle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero. Al fine di adempiere ai citati obblighi di segnalazione statistica, la Central Bank & Financial Services Authority of Ireland e il CSO nonché la Banca d'Italia e l'UIC, cooperano tra loro. Una tale cooperazione dovrebbe prevedere altresì l'istituzione di una struttura permanente di trasmissione dei dati, salvo che lo stesso risultato sia già raggiunto sulla base della legislazione nazionale. L'UIC, ai sensi del Decreto legislativo n. 319 del 26 agosto 1998 (3), è un ente strumentale della Banca d'Italia.

(5)

Come disposto dall'articolo 4, paragrafo 3, dell'Indirizzo BCE/2004/15, laddove le autorità competenti diverse dalle BCN sono la fonte di informazioni statistiche contrassegnate come confidenziali, tali informazioni sono usate dalla BCE esclusivamente per l'esercizio dei compiti statistici connessi al SEBC, a meno che l'operatore soggetto all'obbligo di segnalazione ovvero un'altra persona fisica o giuridica, ente o filiale, fornitore di informazioni, assumendo che sussista la possibilità di identificarlo, abbia esplicitamente fornito il suo consenso per l'uso di tali informazioni per altri propositi.

(6)

I dati relativi alle statistiche mensili e trimestrali sulla bilancia dei pagamenti e alle statistiche trimestrali e annuali sulla posizione patrimoniale sull'estero indicanti le voci principali che incidono sulla situazione monetaria e sui mercati valutari dell'area dell'euro dovrebbero essere resi disponibili tempestivamente alla Central Bank & Financial Services Authority of Ireland e alla Banca d'Italia. A tal fine, le informazioni statistiche richieste dovrebbero essere trasmesse conformemente alle modalità concordate con la rispettiva BCN o, in assenza delle stesse, entro e non oltre il trentesimo giorno lavorativo successivo al mese cui i dati si riferiscono, relativamente ai dati mensili della bilancia dei pagamenti, nell'arco di tempo di tre mesi dalla fine del trimestre cui i dati si riferiscono, per i dati trimestrali per la bilancia dei pagamenti ed entro nove mesi a decorrere dalla data cui i dati si riferiscono, per la posizione patrimoniale sull'estero.

(7)

Alle BCN sarà messo a disposizione il Centralised Security Database (CSDB, Archivio centralizzato sui titoli) che, in futuro, verrà utilizzato per numerosi e svariati scopi statistici (compilazione e produzione) e non (analisi economica, di stabilità finanziaria o delle operazioni). Salva ogni limitazione legale, il contenuto dei dati sarà comunicato alle autorità competenti diverse dalle BCN. Ciò sarà ad esse di estremo ausilio per la produzione dei dati necessari alla compilazione delle statistiche relative a operazioni e posizioni dell'area dell'euro concernenti gli investimenti di portafoglio. In particolare, combinando le informazioni del CSDB con i dati raccolti titolo per titolo, dovrebbe essere possibile compilare accuratamente le operazioni e posizioni degli investimenti di portafoglio in titoli emessi dai residenti dell'area dell'euro e detenuti dai residenti di altri paesi facenti parte dell'area dell'euro. Ciò consentirà in conclusione la compilazione di una disaggregazione per settore dei dati relativi alle passività da investimenti di portafoglio dell'area dell'euro.

(8)

È necessario stabilire una procedura per apportare in maniera efficace modifiche di natura tecnica agli allegati alla presente raccomandazione, purché la portata di tali modifiche non sia tale da alterarne l'impianto concettuale sottostante né da incidere sull'onere di segnalazione dei soggetti segnalanti negli Stati membri. Nell'applicazione di tale procedura si terrà conto dei pareri del comitato per le statistiche del SEBC (di seguito «CST»). Le BCN e le altre competenti autorità nazionali hanno la facoltà di proporre modifiche di natura tecnica agli allegati alla presente raccomandazione attraverso il comitato per le statistiche e i suoi gruppi di lavoro pertinenti.

(9)

Dal momento dell'adozione della raccomandazione BCE/2003/8 del 2 maggio 2003 sugli obblighi di segnalazione statistica della banca centrale europea nel settore delle statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull'estero e schema delle riserve internazionali (4), si sono avuti progressi tangibili in relazione ai nuovi obblighi e metodi di raccolta e compilazione di dati all'interno dell'area dell'euro. È, pertanto, opportuno sostituire la raccomandazione BCE/2003/8 con la presente raccomandazione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE RACCOMANDAZIONE:

Articolo 1

Definizioni

Ai fini della presente raccomandazione:

per «Stati membri partecipanti», si intendono tutti gli Stati membri che hanno adottato la moneta unica in conformità del trattato,

il termine «residente» ha il significato stabilito nell'articolo 1 del regolamento (CE) n. 2533/98,

per «area dell'euro» si intende il territorio economico degli Stati membri partecipanti e la BCE. I territori appartenenti a, o i paesi associati con, gli Stati membri dell'area dell'euro, sono delineati nell'allegato III, tavola 10,

per «Eurosistema» si intendono le BCN degli Stati membri partecipanti e la BCE,

per «operazione con l'estero», si intende una transazione che pone in essere o estingue, in tutto o in parte, crediti o debiti, o che comporta il trasferimento di un diritto su un bene fra i residenti e i non residenti dell'area dell'euro,

per «posizione sull'estero» si intende la consistenza delle attività e passività finanziarie nei confronti di non residenti dell'area dell'euro. Le posizioni sull'estero comprendono anche i) terreni, altre attività materiali non prodotte e altri beni immobili situati fisicamente al di fuori dell'area dell'euro e di proprietà di residenti dell'area dell'euro e/o situati all'interno dell'area dell'euro e di proprietà di non residenti dell'area dell'euro e ii) l'oro e i diritti speciali di prelievo (DSP) di proprietà di residenti dell'area dell'euro.

Tuttavia, nella misura necessaria per la compilazione del conto degli investimenti di portafoglio e del conto dei redditi da investimenti di portafoglio nell'ambito delle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti, nonché per la compilazione del conto degli investimenti di portafoglio nell'ambito delle statistiche relative alla posizione patrimoniale sull'estero per l'area dell'euro, i termini «posizioni sull'estero» e «operazioni con l'estero» comprendono parimenti le posizioni e le operazioni aventi per oggetto attività e/o passività di residenti dell'area dell'euro nei confronti di residenti di altri Stati membri dell'area dell'euro,

per «riserve ufficiali», si intendono i crediti altamente liquidi, negoziabili e con elevato merito di credito detenuti dall'Eurosistema nei confronti di non residenti dell'area dell'euro e denominati in valute diverse dall'euro, nonché l'oro, le posizioni di riserva nel Fondo monetario internazionale (FMI) e le disponibilità in DSP,

per «altre attività in valuta estera», si intendono i) crediti detenuti dall'Eurosistema nei confronti di residenti dell'area dell'euro e denominati in valute diverse dall'euro e ii) crediti detenuti dall'Eurosistema nei confronti di non residenti dell'area dell'euro e denominati in valute diverse dall'euro che non soddisfano i criteri di liquidità, negoziabilità e qualità creditizia prescritti per le riserve ufficiali,

per «passività inerenti alle riserve» si intendono gli esborsi netti a breve termine predeterminati ed eventuali a carico dell'Eurosistema, analoghi alle riserve ufficiali e alle altre attività in valuta estera detenute dall'Eurosistema,

per «bilancia dei pagamenti» si intende il documento statistico che riporta, nella disaggregazione appropriata, le operazioni con l'estero effettuate nel periodo considerato,

per «schema delle riserve internazionali» si intende il documento statistico che riporta, nella disaggregazione appropriata, le consistenze delle riserve ufficiali, delle altre attività in valuta estera e delle passività inerenti alle riserve dell'Eurosistema ad una certa data di riferimento,

per «posizione patrimoniale sull'estero» si intende il rendiconto che riporta, nella disaggregazione appropriata, la consistenza delle attività e delle passività finanziarie sull'estero ad una certa data di riferimento,

per raccolta di dati «titolo per titolo» si intende la raccolta di informazioni disaggregate per singoli titoli.

Articolo 2

Informazioni statistiche alle BCN

1.   Nella misura in cui la raccolta delle informazioni statistiche relative alle operazioni e alle posizioni con l'estero è affidata ai destinatari della presente raccomandazione, ciascuno di essi assicura che le informazioni stesse siano messe a disposizione della rispettiva BCN in modo tempestivo. A tal fine, salvo diverso accordo con la suddetta BCN, le informazioni statistiche richieste sono trasmesse entro e non oltre il trentesimo giorno lavorativo successivo al mese cui i dati si riferiscono, relativamente ai dati mensili della bilancia dei pagamenti, entro tre mesi dalla fine del trimestre cui i dati si riferiscono, per i dati trimestrali della bilancia dei pagamenti ed entro nove mesi a decorrere dalla data cui i dati si riferiscono, per i dati trimestrali della posizione patrimoniale sull'estero.

2.   Le informazioni sono trasmesse in conformità delle norme minime e degli obblighi statistici della BCE concernenti le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero, stabilite negli allegati I, II, III, IV, V e VII della presente raccomandazione. Fatte salve le funzioni di monitoraggio della BCE indicate nell'allegato VI della presente raccomandazione, i destinatari della raccomandazione verificano la qualità e l'attendibilità delle informazioni statistiche da essi trasmesse alla rispettiva BCN.

Articolo 3

Cooperazione permanente

I destinatari della presente raccomandazione definiscono con la rispettiva BCN, in forma scritta, le modalità appropriate di cooperazione al fine di assicurare una struttura permanente di trasmissione dei dati che soddisfi le norme minime e gli obblighi statistici della BCE, a meno che tale risultato non sia già ottenuto in virtù della legislazione nazionale.

Articolo 4

Procedura semplificata di modifica

Tenuto conto del parere del CST, il Comitato esecutivo della BCE ha la facoltà di apportare modifiche di natura tecnica agli allegati alla presente raccomandazione, purché la portata di tali modifiche non sia tale da alterarne l'impianto concettuale sottostante né da incidere sugli oneri di segnalazione dei soggetti segnalanti negli Stati membri.

Articolo 5

Disposizioni finali

1.   La presente raccomandazione sostituisce la raccomandazione BCE/2003/8.

2.   Il CSO in Irlanda e l'UIC in Italia sono destinatari della presente raccomandazione.

Fatto a Francoforte sul Meno, il 16 luglio 2004.

Il presidente della BCE

Jean-Claude TRICHET


(1)  GU L 354 del 30.11.2004.

(2)  GU L 318 del 27.11.1998, pag. 8.

(3)  Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 206 del 4.9.1998.

(4)  GU C 126 del 28.5.2003, pag. 7.


ALLEGATO I

OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE STATISTICA ALLA BANCA CENTRALE EUROPEA

1.   Obblighi statistici delle banche centrali nazionali (BCN)

1.1

Le BCN comunicano alla Banca centrale europea (BCE) i dati concernenti le operazioni con l'estero, le consistenze delle riserve ufficiali, le altre attività in valuta estera, le passività inerenti alle riserve e le posizioni sull'estero necessarie affinché la BCE possa compilare a livello aggregato le statistiche relative a bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull'estero e schema delle riserve internazionali dell'area dell'euro. I dati sono comunicati secondo le scadenze contenute nella tavola 13 dell'allegato III.

1.2

I dati sono accompagnati dalle informazioni prontamente disponibili relative a eventi specifici di rilievo e alle motivazioni delle revisioni, quando la dimensione della variazione dei dati dovuta a tali eventi specifici di rilievo e alle revisioni sia significativa, ovvero qualora la BCE lo richieda.

1.3

I dati richiesti per le operazioni mensili e trimestrali e per le posizioni trimestrali e annuali, sono comunicati alla BCE secondo le modalità stabilite negli allegati II, III e IV, conformi agli standard internazionali vigenti, segnatamente alla quinta edizione del Manuale di bilancia dei pagamenti del Fondo monetario internazionale. In particolare, i dati richiesti relativi alle operazioni e alle posizioni concernenti le attività da investimenti di portafoglio in titoli dell'area dell'euro, disaggregati per settore dell'emittente residente nell'area dell'euro sono comunicati come previsto nell'allegato II, paragrafo 1.1, 1.2 e 3 e nell'allegato III, tavole 1, 2, 4 e 5.

1.4

I dati richiesti concernenti la bilancia dei pagamenti sono comunicati con cadenza mensile e trimestrale. I dati trimestrali di bilancia dei pagamenti includono una disaggregazione geografica per le controparti, come indicata nella tavola 9 dell'allegato III. I dati richiesti concernenti lo schema delle riserve internazionali sono comunicati con riferimento alla fine del mese cui i dati si riferiscono. I dati richiesti concernenti la bilancia dei pagamenti sono comunicati con cadenza trimestrale e annuale. I dati richiesti sulla posizione patrimoniale sull'estero sono comunicati con cadenza trimestrale e annuale. I dati annuali sulla posizione patrimoniale sull'estero includono una disaggregazione geografica per le controparti, come indicata nella tavola 9 dell'allegato III.

1.5

Ai fini dell'analisi del ruolo internazionale dell'euro quale valuta di investimento, i dati richiesti disaggregati per valuta sono comunicati con cadenza semestrale, come stabilito nella tavola 6 dell'allegato III.

1.6

A decorrere dal marzo 2008 (a partire dai dati corrispondenti alle operazioni relative a gennaio 2008 e alle posizioni relative alla fine 2007) i sistemi di raccolta degli investimenti di portafoglio dell'area dell'euro si conformano a uno dei modelli stabiliti nella tavola contenuta nell'allegato VII.

2.   Tempestività

2.1

I dati richiesti per compilazione della bilancia dei pagamenti mensile dell'area dell'euro sono comunicati alla BCE entro la fine del trentesimo giorno lavorativo successivo alla fine del mese cui i dati i riferiscono.

2.2

I dati richiesti per la compilazione della bilancia dei pagamenti trimestrale dell'area dell'euro sono comunicati alla BCE entro tre mesi dalla fine del trimestre cui i dati si riferiscono.

2.3

I dati richiesti per la compilazione dello schema delle riserve internazionali dell'Eurosistema sono comunicati alla BCE entro tre settimane dalla fine del mese cui i dati si riferiscono.

2.4

A decorrere dal 1o gennaio 2005, i dati richiesti per la compilazione della posizione patrimoniale sull'estero trimestrale dell'area dell'euro sono comunicati alla BCE entro tre mesi dalla fine del trimestre cui i dati si riferiscono.

2.5

I dati richiesti per la compilazione della posizione patrimoniale sull'estero annuale dell'area dell'euro sono comunicati alla BCE entro nove mesi dalla fine dell'anno cui i dati si riferiscono.

2.6

Le operazioni e le posizioni in titoli di debito disaggregate per valuta dell'emissione e per settore dell'emittente sono comunicate alla BCE entro sei mesi dalla fine del periodo cui i dati si riferiscono.

2.7

Le revisioni relative a bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull'estero dell'area dell'euro sono comunicate alla BCE conformemente alla tempistica delineata nell'allegato V.

2.8

La raccolta nazionale dei predetti dati è organizzata in funzione del rispetto di tali scadenze.

3.   Norme minime di trasmissione

Le informazioni statistiche richieste sono comunicate alla BCE in un formato che soddisfi gli obblighi di cui all'allegato V della presente raccomandazione.

4.   Qualità delle informazioni statistiche

4.1

Fatte salve le funzioni di monitoraggio della BCE di cui all'allegato VI, le BCN assicurano, laddove necessario in cooperazione con le autorità competenti diverse dalle BCN, la verifica e valutazione della qualità delle informazioni statistiche da esse comunicate alla BCE. La BCE valuta in maniera analoga i dati relativi alle statistiche su bilancia dei pagamenti, posizione patrimoniale sull'estero e riserve internazionali dell'area dell'euro. Tale valutazione è effettuata con tempestività. Il Comitato esecutivo della BCE riferisce al Consiglio direttivo sulla qualità dei dati con cadenza annuale.

4.2

La valutazione della qualità dei dati sulle operazioni e posizioni concernenti gli investimenti di portafoglio, così come dei dati sul relativo reddito, è soggetta a una sufficiente copertura informativa sui titoli nel CSDB. La BCE, in qualità di amministratore del CSDB, controlla se, a partire da giugno 2006, la copertura delle informazioni sui titoli sia sufficiente a consentire alle BCN o le altre autorità competenti, se pertinenti, di rispettare pienamente le norme minime di qualità specificate nell'allegato VII, nonché gli altri criteri di qualità stabiliti nella presente raccomandazione.

4.3

Per quanto riguarda la fornitura di dati sulle operazioni e sulle posizioni relative alle attività da investimenti di portafoglio in titoli dell'area dell'euro, disaggregate per settore dell'emittente residente nell'area dell'euro, come stabilito nell'allegato II, sezioni 1.1, 1.2 e 3 e nell'allegato III, tavole 1, 2, 4 e 5, l'uso delle stime è consentito solo fino al momento in cui i sistemi di raccolta degli investimenti di portafoglio titolo per titolo divengano obbligatori.

4.4

Per quanto riguarda la fornitura di dati sulla valuta di emissione con riguardo ai dati di investimenti di portafoglio, come stabilito nell'allegato III, tavola 6, l'uso delle stime è consentito solo fino al momento in cui i sistemi di raccolta degli investimenti di portafoglio titolo per titolo divengano obbligatori.

4.5

Il monitoraggio da parte della BCE della qualità delle informazioni statistiche può includere un'analisi delle revisioni apportate a tali dati: in primo luogo, al fine di includere le ultime valutazioni delle informazioni statistiche, in tal modo migliorandone la qualità; in secondo luogo, al fine di assicurare, per quanto possibile, coerenza tra le voci della bilancia dei pagamenti corrispondenti a ciascuna delle differenti cadenze.


ALLEGATO II

REQUISITI STATISTICI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

1.   Statistiche relative alla bilancia dei pagamenti

La Banca centrale europea (BCE) richiede statistiche relative alla bilancia dei pagamenti con due tipi di cadenza: mensile e trimestrale per quanto concerne i corrispondenti periodi di riferimento. I dati annuali sono compilati sommando i dati trimestrali comunicati dagli Stati membri per l'anno corrispondente. Per quanto possibile, le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti dovrebbero risultare coerenti con le altre statistiche fornite per la conduzione della politica monetaria.

1.1.   Statistiche mensili attinenti alla bilancia dei pagamenti

Obiettivo

L'obiettivo della bilancia dei pagamenti mensile dell'area dell'euro è di mostrare le voci principali che influiscono sulla situazione monetaria e sui mercati valutari (cfr. allegato III, tavola 1).

Obblighi

È essenziale che i dati forniti siano idonei alla compilazione della bilancia dei pagamenti dell'area dell'euro.

Vista la scadenza ravvicinata per la comunicazione dei dati mensili principali, la loro natura fortemente aggregata e il loro utilizzo a fini di politica monetaria e per le operazioni in valuta estera, la BCE consente, ove inevitabile, di discostarsi in una certa misura dagli standard internazionali in materia (articolo 2, paragrafo 3, del indirizzo BCE/2004/15). Non è richiesto che la registrazione avvenga necessariamente secondo il principio di competenza o di esecuzione delle operazioni. D'intesa con la BCE, le banche centrali nazionali (BCN) possono fornire i dati relativi al conto corrente e al conto finanziario sulla base dei regolamenti effettuati. Saranno accettati anche dati preliminari o stimati qualora ciò risulti necessario al fine di rispettare le scadenze.

Per ciascuna delle categorie generali di operazioni, occorre distinguere tra attività e passività (ovvero fra partite a credito e a debito per le voci del conto corrente). In linea di massima, le BCN devono distinguere, riguardo alle operazioni con l'estero, fra operazioni condotte con residenti di altri Stati membri dell'area dell'euro e operazioni effettuate al di fuori dell'area dell'euro. Le BCN devono seguire questo criterio con coerenza.

Allorché vi è un cambiamento nella partecipazione all'area dell'euro, le BCN devono modificare conformemente la definizione della composizione per paesi dell'area dell'euro dalla data in cui ha effetto il suddetto cambiamento. Le BCN dell'area dell'euro nella sua precedente composizione e quella del nuovo Stato membro (dei nuovi Stati membri) sono tenute a fornire stime quanto più possibile accurate delle serie storiche relative all'area dell'euro allargata.

Per consentire un'aggregazione significativa dei dati mensili relativi agli investimenti di portafoglio per l'area dell'euro occorre operare una distinzione tra le operazioni in titoli emessi dai residenti dell'area dell'euro e le operazioni in titoli emessi dai non residenti dell'area dell'euro. Le statistiche sulle operazioni nette in investimenti di portafoglio attivi dell'area dell'euro sono compilate aggregando i dati segnalati sulle transazioni nette in titoli emessi dai non residenti dell'area dell'euro. Le statistiche sulle transazioni nette in investimenti di portafoglio passivi dell'area dell'euro sono compilate consolidando le transazioni nette in passività nazionali e le transazioni nette in titoli emessi e acquistati dai residenti dell'area dell'euro.

Un analogo obbligo di segnalazione e un analogo metodo di compilazione per i dati aggregati si applicano ai redditi da investimenti di portafoglio.

Al fine di compilare la presentazione monetaria della bilancia dei pagamenti, le BCN sono tenute a comunicare i dati disaggregati per settore istituzionale. Per quanto attiene alla bilancia dei pagamenti mensile, la disaggregazione settoriale è la seguente:

per gli investimenti diretti: i) IFM (escluse le banche centrali); e ii) altri settori,

per le attività da investimenti di portafogli: i) autorità monetarie; ii) IFM (escluse le banche centrali); e iii) istituzioni diverse dalle IFM,

per altri investimenti: i) autorità monetarie; ii) IFM (escluse le banche centrali); e iii) pubblica amministrazione; iv) altri settori.

Al fine di compilare una disaggregazione settoriale della bilancia dei pagamenti, permettendo in tal modo la definizione di una presentazione monetaria, le BCN saranno tenute a presentare, dalla data prevista nella tavola 13 dell'allegato III della presente raccomandazione, dati sulle transazioni nette in investimenti di portafoglio in titoli emessi da residenti dell'area dell'euro disaggregati per settore istituzionale a cui l'emittente appartiene. Inoltre, le passività da investimenti di portafoglio includeranno una disaggregazione per settore istituzionale dell'emittente nazionale.

Le statistiche sulle operazioni nette in investimenti di portafoglio passivi dell'area dell'euro disaggregate per settore sono quindi compilate aggregando le passività nazionali totali del rispettivo settore e le corrispondenti transazioni nette in titoli emessi e acquistati dai residenti dell'area dell'euro.

A decorrere da marzo 2008, per le operazioni relative a gennaio 2008, le BCN (e le altre autorità competenti nazionali, se del caso), raccolgono dati relativi agli investimenti di portafoglio conformemente a uno dei modelli descritti nella tavola contenuta nell'allegato VII.

1.2.   Bilancia dei pagamenti trimestrale

Obiettivo

L'obiettivo della bilancia dei pagamenti trimestrale dell'area dell'euro è di fornire informazioni più dettagliate al fine di consentire un'analisi più approfondita delle operazioni con l'estero. Tali statistiche contribuiranno in particolare alla compilazione dei conti finanziari e settoriali dell'area dell'euro e alla pubblicazione congiunta della bilancia dei pagamenti dell'Unione europea/area dell'euro, in cooperazione con la Commissione delle Comunità europee (Eurostat).

Obblighi

Le statistiche trimestrali relative alla bilancia dei pagamenti si conformano per quanto possibile agli standard internazionali (cfr. articolo 2, paragrafo 3, dell'indirizzo BCE/2004/15). La disaggregazione richiesta delle statistiche trimestrali della bilancia dei pagamenti è illustrata nell'allegato III, tavola 2. I concetti e le definizioni armonizzati per il conto del capitale e il conto finanziario sono enunciati nell'allegato IV.

La disaggregazione del conto corrente trimestrale è analoga a quella prescritta per i dati mensili. Tuttavia, per il reddito è necessaria una disaggregazione più dettagliata a cadenza trimestrale.

Nel conto finanziario, la BCE segue gli obblighi previsti dalla quinta edizione del Manuale di bilancia dei pagamenti (di seguito «BPM5») del Fondo monetario internazionale (FMI) per la voce «altri investimenti». Vi è una differenza nella descrizione della disaggregazione (vale a dire attribuendo priorità ai settori). Questa disaggregazione settoriale è compatibile, tuttavia, ma non coincidente, con quella del BPM5, dove la priorità è assegnata agli strumenti. Come nella presentazione BPM5, valuta e depositi sono distinti da prestiti e altri investimenti.

Nelle statistiche di bilancia dei pagamenti trimestrale le BCN sono tenute a distinguere tra le operazioni effettuate con altri Stati membri partecipanti e tutte le altre operazioni con l'estero. Per quanto concerne gli investimenti di portafoglio, così come per i dati mensili, anche per quelli trimestrali deve essere operata una distinzione fra le operazioni in titoli emessi da residenti dell'area dell'euro e le operazioni in titoli emessi da non residenti dell'area dell'euro. Le statistiche sulle transazioni nette in attività da investimenti di portafoglio dell'area dell'euro sono compilate aggregando i dati segnalati sulle transazioni nette in titoli emessi dai non residenti dell'area dell'euro. Le transazioni nette in investimenti di portafoglio passivi dell'area dell'euro sono compilate aggregando le transazioni nette in passività totali nazionali e le transazioni nette in titoli emessi e acquistati dai residenti dell'area dell'euro.

Un analogo obbligo di segnalazione e un analogo metodo di compilazione per i dati aggregati si applicano ai redditi da investimenti di portafoglio.

Per gli investimenti diretti le BCN devono presentare su base trimestrale una disaggregazione per settore delle IFM (escluse le banche centrali) e delle istituzioni diverse dalle IFM. Per le «attività da investimenti di portafoglio» e per gli «altri investimenti» la disaggregazione delle segnalazioni sulla base dei settori istituzionali segue le componenti standard del FMI comprendenti i) autorità monetarie; ii) IFM (escluse le banche centrali); iii) pubbliche amministrazioni; e iv) altri settori.

Per la compilazione delle statistiche relative alle transazioni nette dell'area dell'euro relative a passività da investimenti di portafoglio suddivise per settore dell'emittente residente nell'area dell'euro, gli obblighi per i dati trimestrali sono analoghi a quelli per la bilancia dei pagamenti mensile.

Per la bilancia dei pagamenti dell'area dell'euro, l'applicazione del principio di competenza ai redditi da capitale è richiesta unicamente su base trimestrale. In linea con il Sistema dei conti nazionali, il BPM5 raccomanda di registrare l'interesse secondo il principio di competenza. Tale obbligo ha ripercussioni sia sul conto corrente (redditi da capitale) che sul conto finanziario.

2.   Schema delle riserve internazionali

Obiettivo

Lo schema delle riserve internazionali è un rendiconto mensile delle riserve ufficiali, delle altre attività in valuta estera e delle passività inerenti alle riserve detenute dalle BCN e dalla BCE, sulla falsariga dello «Schema delle riserve internazionali e della liquidità in valuta estera» elaborato congiuntamente dal FMI/Banca dei regolamenti internazionali (BRI). Tali informazioni integrano i dati sulle riserve ufficiali compresi nelle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero dell'area dell'euro.

Obblighi

Le riserve ufficiali dell'area dell'euro sono attività altamente liquide, negoziabili e con elevato merito di credito detenute dalla BCE («riserve in comune») e dalle BCN («riserve non in comune») nei confronti di non residenti nell'area dell'euro e denominate in valuta estera (ossia, in valute diverse dall'euro), oro, posizioni di riserva nel FMI e le disponibilità in DSP. Esse possono comprendere posizioni in strumenti finanziari derivati. I dati sulle riserve ufficiali sono compilati su base lorda, ossia senza compensazione di eventuali passività inerenti alle riserve. La disaggregazione dei dati richiesta alle BCN è riportata nell'allegato III, tavola 3, sezione I.A.

Le attività dell'Eurosistema denominate in valuta estera che non corrispondono a questa definizione, ossia i) i crediti verso i residenti dell'area dell'euro; ii) i crediti verso i non residenti dell'area dell'euro che non soddisfano i criteri di liquidità, negoziabilità e qualità creditizia, sono comprese nella voce «altre attività in valuta estera» dello schema delle riserve internazionali (allegato III, tavola 3, sezione I.B).

I crediti denominati in euro nei confronti dei non residenti e i saldi in valuta estera detenuti dai governi degli Stati membri partecipanti non sono considerati riserve ufficiali; tali posizioni sono rilevate come «altri investimenti» ove rappresentino crediti nei confronti dei non residenti nell'area dell'euro.

Inoltre, i dati sugli esborsi netti a breve termine predeterminati ed eventuali dell'Eurosistema a valere sulle riserve ufficiali e sulle altre attività in valuta estera dell'Eurosistema, ossia le «passività inerenti alle riserve», devono essere riportati nell'allegato III, tavola 3, sezioni II-IV.

3.   Statistiche relative alla posizione patrimoniale sull'estero

Obiettivo

La posizione patrimoniale sull'estero è un rendiconto delle attività e passività sull'estero dell'area dell'euro considerata nel suo insieme ai fini dell'analisi di politica monetaria e di mercato valutario. In particolare, essa contribuisce alla valutazione della vulnerabilità esterna degli Stati membri e al controllo degli sviluppi delle disponibilità di attività liquide all'estero da parte del settore detentore di moneta. Tali informazioni statistiche sono fondamentali per la compilazione del conto del resto del monto nei conti trimestrali finanziari dell'area dell'euro e possono anche essere utili nella compilazione dei flussi di bilancia dei pagamenti.

Obblighi

La BCE necessita di statistiche sulla posizione internazionale sull'estero con cadenza trimestrale e annuale nei confronti di livelli delle consistenze di fine periodo.

I dati sulla posizione patrimoniale sull'estero sono conformi per quanto possibile agli standard internazionali (cfr. articolo 2, paragrafo 3, dell'indirizzo BCE/2004/15). La BCE compila la posizione patrimoniale sull'estero per l'area dell'euro nel suo insieme. La disaggregazione della posizione patrimoniale sull'estero dell'area dell'euro è presentata nell'allegato III, tavola 4.

La posizione patrimoniale sull'estero mostra le consistenze finanziarie in essere al termine del periodo di riferimento, calcolate a prezzi di fine periodo. Cambiamenti di valore delle consistenze potrebbero essere dovuti ai fattori di seguito elencati. Innanzitutto, parte delle variazioni di valore durante il periodo considerato sono dovute a operazioni finanziarie effettuate e iscritte nella bilancia dei pagamenti. In secondo luogo, parte delle variazioni nelle posizioni all'inizio e alla fine di un dato periodo sono dovute a movimenti di prezzo delle attività e passività finanziarie rilevate. In terzo luogo, nel caso in cui tali consistenze siano denominate in valute diverse dall'unità di conto in cui è espressa la posizione patrimoniale sull'estero, movimenti dei tassi di cambio nei confronti di altre valute ne influenzeranno altresì i valori. Infine, le variazioni delle consistenze che non siano riconducibili ai fattori sopra indicati vanno considerate come «altri aggiustamenti».

Per una corretta riconciliazione tra flussi e consistenze finanziarie dell'area dell'euro, le variazioni di valore dovute al prezzo, ai movimenti dei tassi di cambio e ad altri aggiustamenti devono essere evidenziate separatamente.

I dati da fornire per la posizione patrimoniale sull'estero sono quanto più possibile in linea con quelli relativi ai flussi della bilancia dei pagamenti trimestrale. I concetti, le definizioni e le disaggregazioni sono in linea con quelli relativi ai flussi della bilancia dei pagamenti trimestrale. Per quanto possibile, i dati relativi alla posizione patrimoniale sull'estero devono essere coerenti con le altre statistiche, quali quelle relative agli aggregati monetari e bancari, ai conti finanziari e ai conti nazionali.

Come per la bilancia dei pagamenti mensile e trimestrale, le BCN devono distinguere nelle loro statistiche relative alla posizione patrimoniale sull'estero le consistenze nei confronti degli Stati membri partecipanti da tutte le altre posizioni sull'estero. Nel conto degli investimenti di portafoglio occorre operare una distinzione tra le consistenze in titoli emessi dai residenti dell'area dell'euro e quelle in titoli emessi da non residenti dell'area dell'euro. Le statistiche relative alle attività nette da investimenti di portafoglio dell'area dell'euro sono compilate aggregando i dati segnalati sulle transazioni nette in titoli emessi dai non residenti dell'area dell'euro. Le statistiche relative alle passività nette da investimenti di portafoglio dell'area dell'euro sono compilate aggregando le passività nette totali nazionali e le consistenze nette in titoli emessi e acquistati dai residenti dell'area dell'euro.

Le BCN sono tenute a presentare le consistenze trimestrali e annuali conformemente alla stessa disaggregazione per settore per gli «investimenti diretti», le «attività da investimenti di portafoglio» e gli «altri investimenti» così come per i flussi della bilancia dei pagamenti trimestrale.

Per la compilazione da parte della BCE delle passività nette negli investimenti di portafoglio dell'area dell'euro disaggregate per settore, gli obblighi imposti alle BCN relativamente ai dati sulla posizione patrimoniale sull'estero sono gli stessi previsti per i flussi della bilancia dei pagamenti, salvo quanto disposto dall'articolo 2, paragrafo 6, dell'indirizzo BCE/2004/15.

Le attività e le passività da investimenti di portafoglio nell'ambito della posizione patrimoniale sull'estero sono compilati con i soli dati derivanti dalle consistenze.

A partire dalla fine di marzo 2008, le BCN (e le altre autorità statistiche nazionali competenti, se del caso) raccolgono, quanto meno, consistenze di attività e passività da investimenti di portafoglio trimestrali basate su dati titolo per titolo, conformemente a uno dei modelli descritti nella tavola contenuta nell'allegato VII.


ALLEGATO III

DISAGGREGAZIONI RICHIESTE

Tavola 1

Contributi nazionali mensili alla bilancia dei pagamenti dell'area dell'euro (1)

 

Crediti

Debiti

Saldo netto

I.   Conto corrente

Beni

extra

extra

extra

Servizi

extra

extra

extra

Redditi

 

 

 

Redditi da lavoro dipendente

extra

extra

extra

Redditi da capitale

 

 

 

investimenti diretti

extra

extra

extra

investimenti di portafoglio

extra

 

nazionale

altri investimenti

extra

extra

extra

Trasferimenti correnti

extra

extra

extra

II.

Conto capitale

extra

extra

extra

 

Attività nette

Passività nette

Saldo netto

III.   Conto finanziario

Investimenti diretti

 

 

extra

All'estero

 

 

extra

Azioni e altre partecipazioni

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Utili reinvestiti

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Altri capitali

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Nell'economia segnalante

 

 

extra

Azioni e altre partecipazioni

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Utili reinvestiti

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Altri capitali

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Investimenti di portafoglio (2)

extra/intra

nazionale

 

Azioni e altre partecipazioni

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iii)

Istituzioni diverse dalle IFM

extra/intra

nazionale

 

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iii)

Istituzioni diverse dalle IFM

extra/intra

nazionale

 

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

-

 

ii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iii)

Istituzioni diverse dalle IFM

extra/intra

nazionale

 

Strumenti finanziari derivati

 

 

nazionale

Altri investimenti

extra

extra

extra

Autorità monetarie

extra

extra

 

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

 

di cui:

 

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

 

A lungo termine

extra

extra

 

A breve termine

extra

extra

 

Altri settori

extra

extra

 

di cui:

 

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Riserve ufficiali

extra

 

 


Tavola 2

Contributi nazionali trimestrali alla bilancia dei pagamenti dell'area dell'euro (3)

 

Crediti

Debiti

Saldo netto

I.   Conto corrente

Beni

extra

extra

extra

Servizi

extra

extra

extra

Redditi

 

 

 

Redditi da lavoro dipendente

extra

extra

extra

Redditi da capitale

 

 

 

Investimenti diretti

extra

extra

extra

Redditi da azioni e partecipazioni

extra

extra

extra

Interessi

extra

extra

extra

Investimenti di portafoglio

extra

 

nazionale

Dividendi

extra

 

nazionale

Interessi

extra

 

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra

 

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra

 

nazionale

Altri investimenti

extra

extra

extra

Trasferimenti correnti

extra

extra

extra

II.

Conto capitale

extra

extra

extra

 

Attività nette

Passività nette

Saldo netto

III.   Conto finanziario

Investimenti diretti

 

 

extra

All'estero

 

 

extra

Azioni e altre partecipazioni

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Utili reinvestiti

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Altri capitali

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Nell'economia segnalante

 

 

extra

Azioni e altre partecipazioni

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Utili reinvestiti

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Altri capitali

 

 

extra

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

extra

ii)

Altri settori

 

 

extra

Investimenti di portafoglio (4)

extra/intra

nazionale

 

Azioni e altre partecipazioni

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Strumenti finanziari derivati

 

 

nazionale

i)

Autorità monetarie

 

 

nazionale

ii)

Amministrazioni pubbliche

 

 

nazionale

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

 

 

nazionale

iv)

Altri settori

 

 

nazionale

Altri investimenti

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iv)

Altri settori

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

Riserve ufficiali

extra

 

 

Oro

extra

 

 

DSP

extra

 

 

Posizione di riserva nel Fondo monetario internazionale (FMI)

extra

 

 

Valuta estera

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Presso autorità monetarie

extra

 

 

Presso IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

Titoli

extra

 

 

Azioni e altre partecipazioni

extra

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra

 

 

Strumenti di mercato monetario

extra

 

 

Strumenti finanziari derivati

extra

 

 

Altre attività

extra

 

 

Tavola 3

Schema mensile delle riserve internazionali dell'Eurosistema; passività inerenti alle riserve dell'area dell'euro

I.   Riserve ufficiali e altre attività in valuta estera (approssimate al valore di mercato)

A.   Riserve ufficiali

1)

Riserve in valuta estera (in valute convertibili)

a)

Titoli, di cui:

di emittenti con sede legale nell'area dell'euro

b)

Totale valuta e depositi presso:

i)

Altre BCN, la Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e l'FMI

ii)

Banche operanti all'estero con sede legale nell'area dell'euro

iii)

Banche operanti e aventi sede legale al di fuori dell'area dell'euro

2)

Posizione di riserva nell'FMI

3)

DSP

4)

Oro (compresi i depositi in oro e i contratti di swap su oro)

5)

Altre riserve ufficiali

a)

Strumenti finanziari derivati

b)

Prestiti a operatori non bancari non residenti

c)

Altri

B.   Altre attività in valuta estera

a)

Titoli non compresi nelle riserve ufficiali

b)

Depositi non compresi nelle riserve ufficiali

c)

Prestiti non compresi nelle riserve ufficiali

d)

Strumenti finanziari derivati non compresi nelle riserve ufficiali

e)

Oro non incluso nelle riserve ufficiali

f)

Altri

II.   Esborsi netti a breve termine predeterminati a valere sulle attività in valuta estera (valori nominali)

 

Disaggregazione per scadenza (ove possibile, vita residua)

 

Totale

Fino a 1 mese

Oltre 1 mese e fino a 3 mesi

Oltre 3 mesi e fino a 1 anno

1.   Prestiti, titoli e depositi in valuta estera

Uscite (-)

Capitale

 

 

 

 

Interesse

 

 

 

 

Entrate (+)

Capitale

 

 

 

 

Interesse

 

 

 

 

2.   Posizioni in forward e future in valuta estera contro valuta nazionale (inclusi forward currency swap)

a)

Posizioni corte (-)

 

 

 

 

b)

Posizioni lunghe (+)

 

 

 

 

3.   Altro (specificare)

Deflussi collegati a operazioni pronti contro termine passive (-)

 

 

 

 

Afflussi collegati a operazioni pronti contro termine attive (+)

 

 

 

 

Crediti commerciali (-)

 

 

 

 

Crediti commerciali (+)

 

 

 

 

Altri saldi da pagare (-)

 

 

 

 

Altri saldi da incassare (+)

 

 

 

 

III.   Esborsi netti a breve termine eventuali a valere sulle attività in valuta estera (valore nominale)

 

Disaggregazione per scadenza (ove possibile, vita residua)

 

Totale

Fino a 1 mese

Oltre 1 mese e fino a 3 mesi

Oltre 3 mesi e fino a 1 anno

1.   

Passività potenziali in valuta estera

a)

Garanzie collaterali su di debiti con scadenza fino a 1 anno

 

 

 

 

b)

Altre passività potenziali

 

 

 

 

2.

Titoli in valuta estera con opzioni incorporate (obbligazioni con opzione di richiesta di rimborso anticipato)

 

 

 

 

3.1.   

Scoperti su linee di credito incondizionate, concesse da:

a)

altre autorità monetarie nazionali, BRI, FMI e altre organizzazioni internazionali

 

 

 

 

altre autorità monetarie nazionali (+)

 

 

 

 

BRI (+)

 

 

 

 

FMI (+)

 

 

 

 

b)

banche e altre istituzioni finanziarie con sede legale nel paese segnalante (+)

 

 

 

 

c)

banche e altre istituzioni finanziarie con sede legale al di fuori del paese segnalante (+)

 

 

 

 

3.2.   

Scoperti su linee di credito incondizionate, concesse a:

a)

altre autorità monetarie nazionali, BRI, FMI e altre organizzazioni internazionali

 

 

 

 

altre autorità monetarie nazionali (–)

 

 

 

 

BRI (–)

 

 

 

 

FMI (–)

 

 

 

 

b)

banche e altre istituzioni finanziarie con sede legale nel paese segnalante (–)

 

 

 

 

c)

banche e altre istituzioni finanziarie con sede legale al di fuori del paese segnalante (–)

 

 

 

 

4.   

Posizioni aggregate corte e lunghe in opzioni in valute estera contro la valuta nazionale

a)

Posizioni corte

 

 

 

 

i)

opzioni put acquistate

 

 

 

 

ii)

opzioni call sottoscritte

 

 

 

 

b)

Posizioni lunghe

 

 

 

 

i)

opzioni call acquistate

 

 

 

 

ii)

opzioni put sottoscritte

 

 

 

 

PER MEMORIA: Opzioni a valore intrinseco positivo

1)

ai tassi di cambio correnti

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

2)

+ 5 % (deprezzamento del 5 %)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

3)

- 5 % (apprezzamento del 5 %)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

4)

+ 10 % (deprezzamento del 10 %)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

5)

- 10 % (apprezzamento del 10 %)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

6)

Altro (specificare)

 

 

 

 

a)

posizione corta

 

 

 

 

b)

posizione lunga

 

 

 

 

IV.   Voci per memoria

1)

Da segnalare con frequenza standard ed entro date prestabilite:

a)

passività a breve in valuta nazionale indicizzate ai tassi di cambio;

b)

strumenti finanziari denominati in valuta estera e con regolamento in altri strumenti (ad esempio, in valuta nazionale):

contratti forward non consegnabili:

i)

posizioni corte;

ii)

posizioni lunghe,

altri strumenti;

c)

attività costituite in garanzia:

incluse nelle riserve ufficiali,

incluse in altre attività in valuta estera;

d)

titoli concessi in prestito e utilizzati in operazioni pronti contro termine:

concessi in prestito o ceduti in operazioni pronti contro termine e compresi nella sezione I,

concessi in prestito o ceduti in operazioni pronti contro termine, ma non compresi nella sezione I,

presi in prestito o acquistati in operazioni pronti contro termine e compresi nella sezione I,

presi in prestito o acquistati in operazioni pronti contro termine, non compresi nella sezione I;

e)

attività in strumenti finanziari derivati (valore netto, al prezzo corrente di mercato):

forwards,

futures,

swaps,

opzioni,

altri;

f)

strumenti finanziari derivati (contratti forward, future o di opzione) con vita residua superiore ad un anno, soggetti a chiamata di margine:

posizioni aggregate corte e lunghe in contratti forward e future in valuta estera aventi come contropartita la valuta nazionale (compresa la componente forward dei contratti di swap su valute):

i)

posizioni corte;

ii)

posizioni lunghe,

posizioni aggregate corte e lunghe in opzioni in valuta estera aventi come contropartita la valuta nazionale:

i)

posizioni corte:

opzioni put acquistate,

opzioni call sottoscritte;

ii)

posizioni lunghe:

opzioni call acquistate,

opzioni put sottoscritte.

2)

Dati da segnalare con minore frequenza (ad esempio, con periodicità annuale):

a)

composizione per valuta delle riserve (per gruppi di valute):

valute comprese nel paniere dei DSP,

valute non comprese nel paniere dei DSP.

Tavola 4

Contributi nazionali trimestrali alla posizione patrimoniale dell'area dell'euro (5)

 

Attivo

Passivo

Saldo netto

I.

Investimenti diretti

 

 

extra

All'estero

extra

 

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

extra

 

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

ii)

Altri settori

extra

 

 

Altri capitali

extra

 

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

ii)

Altri settori

extra

 

 

Nell'economia segnalante

 

extra

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

 

extra

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

extra

 

ii)

Altri settori

 

extra

 

Altri capitali

 

extra

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

extra

 

ii)

Altri settori

 

extra

 

II.   Investimenti di portafoglio (6)

Azioni e altre partecipazioni

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

III.

Strumenti finanziari derivati

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

extra

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

extra

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

extra

iv)

Altri settori

extra

extra

extra

IV.

Altri investimenti

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iv)

Altri settori

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

V.

Riserve ufficiali

extra

 

 

Oro

extra

 

 

DSP

extra

 

 

Posizione di riserva nel FMI

extra

 

 

Valuta estera

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Presso autorità monetarie

extra

 

 

Presso IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

Titoli

extra

 

 

Azioni e altre partecipazioni

extra

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra

 

 

Strumenti di mercato monetario

extra

 

 

Strumenti finanziari derivati

extra

 

 

Altre attività

extra

 

 


Tavola 5

Contributi nazionali annuali alla posizione patrimoniale dell'area dell'euro (7)

 

Attivo

Passivo

Saldo netto

I.

Investimenti diretti

 

 

extra

All'estero

extra

 

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

extra

 

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

ii)

Altri settori

extra

 

 

di cui:

 

 

 

Titoli in società estere quotate (valore di mercato)

extra

 

 

Titoli in società estere non quotate (valore contabile)

extra

 

 

Voce per memoria:

 

 

 

Titoli in società estere quotate (valore contabile)

extra

 

 

Altri capitali

extra

 

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

ii)

Altri settori

extra

 

 

Nell'economia segnalante

 

extra

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

 

extra

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

extra

 

ii)

Altri settori

 

extra

 

di cui:

 

 

 

Titoli in società quotate dell'area dell'euro (valore di mercato)

 

extra

 

Titoli in società non quotate dell'area dell'euro (valore contabile)

 

extra

 

Voce per memoria:

 

 

 

Titoli in società quotate dell'area dell'euro (valore contabile)

 

extra

 

Altri capitali

 

extra

 

i)

IFM (escluse le banche centrali)

 

extra

 

ii)

Altri settori

 

extra

 

II.   Investimenti di portafoglio (8)

Azioni e altre partecipazioni

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

 

i)

Autorità monetarie

extra/intra

nazionale

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra/intra

nazionale

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra/intra

nazionale

 

iv)

Altri settori

extra/intra

nazionale

 

III.

Strumenti finanziari derivati

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

extra

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

extra

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

extra

iv)

Altri settori

extra

extra

extra

IV.

Altri investimenti

extra

extra

extra

i)

Autorità monetarie

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

iv)

Altri settori

extra

extra

 

Crediti commerciali

extra

extra

 

Prestiti/banconote e depositi

extra

extra

 

Crediti

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Altre attività/passività

extra

extra

 

V.

Riserve ufficiali

extra

 

 

Oro

extra

 

 

DSP

extra

 

 

Posizione di riserva nel FMI

extra

 

 

Valuta estera

extra

 

 

Biglietti, monete e depositi

extra

 

 

Presso autorità monetarie

extra

 

 

Presso IFM (escluse le banche centrali)

extra

 

 

Titoli

extra

 

 

Azioni e altre partecipazioni

extra

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra

 

 

Strumenti di mercato monetario

extra

 

 

Strumenti finanziari derivati

extra

 

 

Altre attività

extra

 

 


Tavola 6

Statistiche sui titoli di debito ai fini dell'analisi del ruolo internazionale dell'euro quale valuta di investimento (9)

Euro

Operazioni nei primi/ultimi sei mesi dell'anno

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

Posizioni di fine giugno/fine dicembre

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

Dollaro statunitense

Operazioni nei primi/ultimi sei mesi dell'anno

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

Posizioni di fine giugno/fine dicembre

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

Altre valute

Operazioni nei primi/ultimi sei mesi dell'anno

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale

Posizioni di fine giugno/fine dicembre

 

Attivo

Passivo

Titoli di debito

extra/intra

nazionale

Obbligazioni e altri titoli di debito

extra/intra

nazionale

Strumenti di mercato monetario

extra/intra

nazionale


Tavola 7

Contributi nazionali trimestrali alla bilancia dei pagamenti dell'area dell'euro disaggregati geograficamente (10)

 

Crediti

Debiti

Saldo netto

I.   Conto corrente

Beni

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Servizi

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Redditi

 

 

 

Redditi da lavoro dipendente

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Redditi da capitale

 

 

 

Investimenti diretti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Investimenti di portafoglio

Stadio 3

 

 

Altri investimenti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

Trasferimenti correnti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

II.

Conto capitale

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

 

Attività nette

Passività nette

Saldo netto

III.   Conto finanziario

Investimenti diretti

 

 

Stadio 3

All'estero

 

 

Stadio 3

Azioni e altre partecipazioni

 

 

Stadio 3

Utili reinvestiti

 

 

Stadio 3

Altri capitali

 

 

Stadio 3

Nell'economia segnalante

 

 

Stadio 3

Azioni e altre partecipazioni

 

 

Stadio 3

Utili reinvestiti

 

 

Stadio 3

Altri capitali

 

 

Stadio 3

Investimenti di portafoglio

Stadio 3

 

 

Azioni e altre partecipazioni

Stadio 3

 

 

Titoli di debito

Stadio 3

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

Stadio 3

 

 

Strumenti di mercato monetario

Stadio 3

 

 

Strumenti finanziari derivati

 

 

 

Altri investimenti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

i)

Autorità monetarie

Stadio 3

Stadio 3

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti commerciali

Stadio 3

Stadio 3

 

Prestiti/banconote e depositi

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti

Stadio 3

 

 

Biglietti, monete e depositi

Stadio 3

 

 

Altre attività/passività

Stadio 3

Stadio 3

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

Stadio 3

Stadio 3

 

iv)

Altri settori

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti commerciali

Stadio 3

Stadio 3

 

Prestiti/banconote e depositi

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti

Stadio 3

 

 

Biglietti, monete e depositi

Stadio 3

 

 

Altre attività/passività

Stadio 3

Stadio 3

 

Riserve ufficiali

 

 

 


Tavola 8

Contributi nazionali annuali alla posizione patrimoniale dell'area dell'euro disaggregati geograficamente (11)

 

Attivo

Passivo

Saldo netto

I.   Investimenti diretti

All'estero

Stadio 3

 

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

Stadio 3

 

 

Altri capitali

Stadio 3

 

 

Nell'economia segnalante

 

Stadio 3

 

Azioni, partecipazioni e utili reinvestiti

 

Stadio 3

 

Altri capitali

 

Stadio 3

 

II.   Investimenti di portafoglio

Azioni e altre partecipazioni

Stadio 3

 

 

Titoli di debito

Stadio 3

 

 

Obbligazioni e altri titoli di debito

Stadio 3

 

 

Strumenti di mercato monetario

Stadio 3

 

 

III.

Strumenti finanziari derivati

 

 

 

IV.

Altri investimenti

Stadio 3

Stadio 3

Stadio 3

i)

Autorità monetarie

Stadio 3

Stadio 3

 

ii)

Amministrazioni pubbliche

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti commerciali

Stadio 3

 

 

Prestiti/banconote e depositi

Stadio 3

 

 

Prestiti

Stadio 3

 

 

Biglietti, monete e depositi

Stadio 3

 

 

Altre attività/passività

Stadio 3

Stadio 3

 

iii)

IFM (escluse le banche centrali)

Stadio 3

Stadio 3

 

iv)

Altri settori

Stadio 3

Stadio 3

 

Crediti commerciali

Stadio 3

 

 

Prestiti/banconote e depositi

Stadio 3

 

 

Prestiti

Stadio 3

 

 

Biglietti, monete e depositi

Stadio 3

 

 

Altre attività/passività

Stadio 3

 

 

V.

Riserve ufficiali

 

 

 

Tavola 9

Disaggregazione geografica della BCE per i flussi trimestrali della bilancia dei pagamenti e le consistenze annuali della posizione patrimoniale sull'estero

Danimarca

Svezia

Regno Unito

Istituzioni dell'Unione europea (12)

Altri Stati membri dell'Unione europea (ossia Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia) (13)

Svizzera

Canada

Stati Uniti

Giappone

Centri off-shore (14)

Organizzazioni internazionali, escluse le istituzioni dell'Unione europea (15)

Residuo (16)

Tavola 10

Territori appartenenti a, o paesi associati con gli Stati membri dell'area dell'euro

Territori appartenenti all'area dell'euro:

Helgoland: Germania,

Isole Baleari, Isole Canarie, Ceuta e Melilla: Spagna,

Monaco, Guyana, Guadalupa, Martinica, Riunione, Saint Pierre e Miquelon, Mayotte: Francia,

Madeira, Le Azzorre: Portogallo,

Le isole Åland: Finlandia.

Territori associati con Stati membri dell'area dell'euro da includere nella categoria «Resto del mondo» (Rest of the World, RoW):

Büsingen (non Germania),

Andorra (né Spagna né Francia),

Antille Olandesi e Aruba (non Paesi Bassi),

Polinesia Francese, Nova Caledonia e Isole Wallis e Futuna (non Francia),

San Marino e Città del Vaticano (non Italia).

Tavola 11

Elenco dei centri off-shore per la disaggregazione geografica della BCE relativa ai flussi trimestrali della bilancia dei pagamenti e alle consistenze annuali della posizione patrimoniale sull'estero

Codici ISO

Eurostat + OCSE

Centri finanziari off-shore

AD

Andorra

AG

Antigua e Barbuda

AI

Isola d'Anguilla

AN

Antille Olandesi

BB

Barbados

BH

Bahrein

BM

Bermuda

BS

Bahamas

BZ

Belize

CK

Isole Cook

DM

Dominica

GD

Grenada

GG

Guernsey

GI

Gibilterra

HK

Hong Kong

IM

Isola di Man

JE

Jersey

JM

Jamaica

KN

Saint Christopher e Nevis

KY

Isole Cayman

LB

Libano

LC

Saint Lucia

LI

Liechtenstein

LR

Liberia

MH

Isole Marshall

MS

Monserrato

MV

Maldive

NR

Nauru

NU

Niue

PA

Panama

PH

Filippine

SG

Singapore

TC

Isole Turks e Caicos

VC

Saint Vincent e Grenadine

VG

Isole Vergini Britanniche

VI

Isole Vergini Americane

VU

Vanatau

WS

Samoa

Tavola 12

Elenco delle organizzazioni internazionali (17) per la disaggregazione geografica della BCE relativa ai flussi trimestrali della bilancia dei pagamenti e alle consistenze annuali della posizione patrimoniale sull'estero

1.   Istituzioni dell'Unione europea

1.1.   Principali istituzioni dell'Unione europea, organi e organismi (esclusa la BCE)

BEI (Banca europea degli investimenti)

CE (Commissione europea)

EDF (European Development Fund, Fondo per lo sviluppo europeo)

FEI (Fondo europeo degli investimenti)

1.2.   Altri istituzioni, organi, e organismi dell'Unione europea coperti dal bilancio generale

Parlamento europeo

Consiglio dell'Unione europea

Corte di giustizia

Corte dei conti

Comitato economico sociale europeo

Comitato delle regioni

Altre istituzioni dell'Unione europea, organi e organismi

2.   Organizzazioni internazionali

2.1.   Organizzazioni internazionali monetarie

FMI (Fondo monetario internazionale)

BRI (Banca dei regolamenti internazionali)

2.2.   Organizzazioni internazionali non monetarie

2.2.1.   Principali organizzazioni delle Nazioni Unite

OMC (Organizzazione mondiale del commercio)

BERS (Banca europea di ricostruzione e sviluppo)

IDA (International Development Association, Associazione internazionale di sviluppo)

2.2.2.   Altre organizzazioni delle Nazioni Unite

UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation, Organizzazione delle Nazioni unite per l'educazione la scienza e la cultura)

FAO (Food and Agriculture Organisation, Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura)

OMS (Organizzazione mondiale della sanità)

FISA (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo)

IFC (International Finance Corporation, Società finanziaria internazionale)

MIGA (Multilateral Investment Guarantee Agency, Agenzia multilaterale di garanzie sugli investimenti)

UNICEF (United Nations Children's Fund, Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia)

UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees, Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati)

UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine, Agenzia delle Nazioni Unite per l'assistenza e la ricostruzione a favore dei rifugiati di Palestina nel Vicino Oriente)

IAEA (International Atomic Energy Agency, Agenzia internazionale per l'energia atomica)

OIL (Organizzazione internazionale del lavoro)

ITU (International Telecommunication Union, Unione internazionale per le telecomunicazioni)

2.2.3.   Altri principali istituzioni, organi e organismi dell'Unione europea, (esclusa la BCE)

OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici)

BIS/BID (Banca interamericana di sviluppo, Banque interaméricaine de développement)

AfDB (African Development Bank, Banca africana di sviluppo)

AsDB (Asian Development Bank, Banca asiatica di sviluppo)

BERS (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo)

IIC (Inter-American Investment Corporation)

NIB (Nordic Investment Bank, Banca d'investimento nordico)

BICE (Banca internazionale per la cooperazione economica)

BII (Banca internazionale di investimenti)

CDB (Caribbean Development Bank, Banca di sviluppo dei Caraibi)

FMA (Fondo monetario arabo)

ABEDA (Banca araba per lo sviluppo economico in Africa)

CASDB (Central African States Development Bank, Banca di sviluppo degli stati centroafricani)

Fondo africano di sviluppo

Fondo asiatico di sviluppo

Fondo speciale unificato di sviluppo

BCIE (Banca Centroamericana di integrazione economica)

ADC (Andean Development Corporation, Corporazione andina di promozione)

2.2.4.   Altre organizzazioni internazionali

NATO (North Atlantic Treaty Organisation, Organizzazione del trattato atlantico del nord)

Consiglio d'Europa

CICR (Comitato internazionale della croce rossa)

ASE (Agenzia spaziale europea)

UEB (Ufficio europeo dei brevetti)

EUROCONTROL (Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea)

EUTELSAT (Organizzazione europea per le comunicazioni via satellite)

INTELSAT (Organizzazione internazionale per le comunicazioni via satellite)

UER (Unione europea di radiodiffusione)

EUMETSAT (Organizzazione europea per l'esercizio dei satelliti meteorologici)

ESO (Organizzazione europea per le ricerche astronomiche nell'emisfero australe)

CEPM (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a breve termine

EMBL (Laboratorio europeo di biologia molecolare)

CERN (Organizzazione europea per la ricerca nucleare)

OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni)

Tavola 13

Riepilogo degli obblighi e delle scadenze

Voce

Primo periodo (primi periodi) di riferimento

Prima segnalazione/scadenza

Disposizione pertinente (disposizioni pertinenti) della presente raccomandazione e dell'indirizzo BCE/2004/15

Disaggregazione geografica (esclusi gli strumenti di altri investimenti)

 

 

IND articolo 2, paragrafo 4, RAC allegato IV, sezione 2

BdP trimestrale

da T1 2003 a T1 2004

Fine giugno 2004

RAC allegato III, tavola 7

P.p.e. annuale

2002 e 2003

Fine settembre 2004

RAC allegato III, tavola 8

Disaggregazione geografica per gli strumenti di altri investimenti

 

 

IND articolo 2, paragrafo 4, RAC allegato IV, sezione 2

BdP trimestrale

da T1 2004 a T2 2005

Fine settembre 2005

RAC allegato III, tavola 7

P.p.e. annuale

2003 e 2004

Fine settembre 2005

RAC allegato III, tavola 8

P.p.e. trimestrale

da T4 2003 a T3 2004

Fine dicembre 2004

IND articolo 3, paragrafo 4

Investimenti di portafoglio s-b-s

 

 

 

P.p.e. trimestrale

Posizione al T4 2007

Fine marzo 2008

IND articolo 2, paragrafo 6

P.p.e. annuale

2007

Fine settembre 2008

IND articolo 2, paragrafo 6

Attività (intra) da investimenti di portafoglio disaggregate per settore dell'emittente

 

 

IND articolo 2, paragrafo 3

BdP mensile

Da gennaio a aprile 2006

Giugno 2006

RAC allegato III, tavola 1

BdP trimestrale

T1 2006

Fine giugno 2006

RAC allegato III, tavola 2

P.p.e. trimestrale

T4 2005 e T1 2006

Fine giugno 2006

RAC allegato III, tavole 4-5

P.p.e. annuale

2005

Fine settembre 2006

RAC allegato III, tavole 4-5

Ulteriore disaggregazione IDE per tipo di valutazione dei titoli azionari

 

 

RAC allegato IV, sezione 1.3

P.p.e. annuale

2004 e 2005

Fine settembre 2006

RAC allegato III, tavola 5 e allegato IV, tavola 1

Separazione dei prestiti dai depositi

 

 

 

BdP mensile

Gennaio e febbraio 2004

Aprile 2004

RAC allegato III, tavola 1

BdP trimestrale

T1 2004

Fine giugno 2004

RAC allegato III, tavola 2

P.p.e. trimestrale

da T4 2003 a T3 2004

Fine dicembre 2004

RAC allegato III, tavola 4

P.p.e. annuale

2003

Fine settembre 2004

RAC allegato III, tavola 5

Disaggregazione per valuta dei titoli di debito (euro/non euro)

 

 

IND articolo 3, paragrafo 6

Flussi semestrali

Luglio – dicembre 2004

Fine giugno 2005

RAC allegato III, tavola 6

Posizioni a fine giugno/fine dicembre

2004

Fine giugno 2005

RAC allegato III, tavola 6

Disaggregazione per valuta sui titoli di debito (euro/dollari statunitensi/altre valute)

 

 

IND articolo 3, paragrafo 6

Flussi semestrali

Luglio – dicembre 2007

Fine giugno 2008

RAC allegato III, tavola 6

Posizioni a fine giugno/fine dicembre

2007

Fine giugno 2008

RAC allegato III, tavola 6


(1)  

«extra»— significa operazioni con non residenti nell'area dell'euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell'emittente)

«intra»— significa operazioni tra differenti Stati membri dell'area dell'euro

«nazionale»— significa tutte le operazioni sull'estero dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto degli strumenti finanziari derivati).

(2)  Disaggregazione per settori basata su i) detentori dell'area dell'euro per investimenti di portafoglio in attività extra area dell'euro; e ii) emittenti dell'area dell'euro per investimenti di portafoglio da attività intra area dell'euro e per investimenti di portafoglio da passività.

(3)  

«extra» significa operazioni con non residenti nell'area dell'euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell'emittente)

«intra» significa operazioni tra differenti Stati membri dell'area dell'euro

«nazionale» significa tutte le operazioni sull'estero dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto degli strumenti finanziari derivati).

(4)  Disaggregazione per settori basata su i) detentori dell'area dell'euro per investimenti di portafoglio in attività esterne (extra) all'area dell'euro; e ii) emittenti dell'area dell'euro per investimenti di portafoglio da attività interne (intra) all'area dell'euro e per investimenti di portafoglio da passività.

(5)  

«extra» posizioni con non residenti nell'area dell'euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell'emittente)

«intra» posizioni tra differenti Stati membri dell'area dell'euro

«nazionale» tutte le posizioni sull'estero dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto del conto degli strumenti finanziari derivati).

(6)  Disaggregazione per settori basata su i) detentori dell'area dell'euro per investimenti di portafoglio in attività esterne (extra) all'area dell'euro; e ii) emittenti dell'area dell'euro per investimenti di portafoglio da attività interne (intra) all'area dell'euro e per investimenti di portafoglio da passività.

(7)  

«extra» significa posizioni con non residenti nell'area dell'euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell'emittente)

«intra» significa posizioni tra differenti Stati membri dell'area dell'euro

«nazionale» significa tutte le posizioni sull'estero dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto del conto degli strumenti finanziari derivati).

(8)  Disaggregazione per settori basata su i) detentori dell'area dell'euro per investimenti di portafoglio in attività esterne (extra) all'area dell'euro; e ii) emittenti dell'area dell'euro per investimenti di portafoglio da attività interne (intra) all'area dell'euro e per investimenti di portafoglio da passività.

(9)  

«extra» significa operazioni/posizioni con non residenti nell'area dell'euro (per le attività da investimenti di portafoglio e i redditi connessi ci si riferisce alla residenza dell'emittente)

«intra» significa operazioni/posizioni tra differenti Stati membri dell'area dell'euro

«nazionale» significa tutte le operazioni/posizioni sull'estero effettuate dai/dei residenti di uno Stato membro (utilizzate solo in relazione alle passività nel conto degli investimenti di portafoglio e al saldo netto degli strumenti finanziari derivati).

(10)  Lo stadio 3 fa riferimento alla disaggregazione geografica, come indicata in dettaglio nella tavola 9.

(11)  Lo stadio 3 fa riferimento alla disaggregazione geografica, come indicata in dettaglio nella tavola 9.

(12)  Cfr. la tavola 12. Non è necessario effettuare una disaggregazione per singole istituzioni.

(13)  Non è necessario effettuare una disaggregazione per singoli paesi.

(14)  Obbligatorio solo per il conto finanziario della bilancia dei pagamenti, per i conti dei redditi connessi e per la posizione patrimoniale sull'estero. I flussi del conto corrente (escluso il reddito) nei confronti dei centri off-shore possono essere segnalati o separatamente o in maniera indistinta sotto la categoria residuale. Si veda la tavola 11. Non è necessario effettuare una disaggregazione individuale.

(15)  Cfr. la tavola 12. Non è necessario effettuare una disaggregazione per singola organizzazione internazionale.

(16)  Calcolato come residuo (differenza tra il contributo totale nazionale alla bilancia dei pagamenti/posizione patrimoniale sull'estero e il valore corrispondente alla somma delle controparti sopra menzionate).

(17)  Basato sul vademecum BdP della Commissione europea (Eurostat).


ALLEGATO IV

CONCETTI E DEFINIZIONI DA UTILIZZARE PER LE STATISTICHE RELATIVE A BILANCIA DEI PAGAMENTI E POSIZIONE PATRIMONIALE SULL'ESTERO, E PER LO SCHEMA DELLE RISERVE INTERNAZIONALI

Al fine di compilare statistiche esterne aggregate significative per l'area dell'euro, sono stati messi a punto concetti e definizioni in materia di statistiche relative alla bilancia dei pagamenti (conto corrente, conto capitale e conto finanziario), posizione patrimoniale sull'estero e schema delle riserve internazionali. Tali concetti e definizioni sono stati determinati sulla base del cosiddetto «schema di attuazione» (luglio 1996) e di ulteriori documenti approvati dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE). Nel formulare tali concetti e definizioni si è fatto riferimento agli standard internazionali vigenti, quali la quinta edizione del manuale di bilancia dei pagamenti (di seguito «BPM5») del Fondo monetario internazionale (FMI) e lo schema delle riserve internazionali e della liquidità in valuta estera del FMI/Banca dei regolamenti internazionali. Le proposte di armonizzazione di maggior rilievo sono esposte di seguito conformemente alle note metodologiche della BCE riportate nel documento «Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull'estero (comprese le riserve)» pubblicato sul sito web: http://www.ecb.int. Ulteriori orientamenti possono essere tratti dai capitoli 2 e 3 della pubblicazione della BCE «European Union balance of payments/international investment position statistical methods» (di seguito «manuale di BdP») che è rivisto annualmente ed è disponibile sia sul sito web che in formato cartaceo.

1.   Concetti e definizioni di voci selezionate

1.1.   Redditi da capitale (cfr. anche il manuale di BdP, sezione 3, paragrafo 4)

I redditi da capitale includono redditi derivanti dalla proprietà, da parte di un soggetto residente dell'area dell'euro, di attività finanziarie al di fuori dell'area dell'euro (crediti) e, simmetricamente, i redditi derivanti dalla proprietà, da parte di un soggetto non residente nell'area dell'euro, di attività finanziarie all'interno dell'area dell'euro (debiti). Laddove separatamente identificabili, gli utili e le perdite in conto capitale non sono classificati come redditi da investimenti, ma come variazioni nel valore degli investimenti dovuti a modifiche dei prezzi di mercato.

I redditi da capitale comprendono i redditi derivanti dagli investimenti diretti, investimenti di portafoglio e altri investimenti nonché dalle altre riserve ufficiali dell'Eurosistema. In ogni caso, i flussi netti associati a strumenti derivati sui tassi di interesse sono registrati alla voce «strumenti finanziari derivati» del conto finanziario. Gli utili reinvestiti sono registrati alla voce «redditi da investimenti diretti». Tali redditi sono definiti come la quota di competenza degli investitori diretti dei profitti totali aggregati guadagnati dall'impresa di investimento diretto in quel determinato periodo preso quale punto di riferimento (considerate le imposte, gli interessi e il deprezzamento) al netto dei dividendi maturati nel periodo preso a riferimento, anche se tali dividendi si riferiscono ai profitti guadagnati nei periodi precedenti.

I dati da segnalare per la bilancia dei pagamenti mensile e trimestrale sono pressoché identici alle componenti standard (Standard Components) del FMI, così come definite nel BPM5. La differenza principale consiste nel fatto che la BCE non richiede una distinzione dei redditi da investimenti diretti in azioni fra utili distribuiti e utili non distribuiti.

I redditi da interessi sono registrati in base al criterio di competenza (cosa non richiesta per i dati mensili). I dividendi sono registrati alla data in cui diventano esigibili. Gli utili reinvestiti devono essere registrati nel periodo in cui sono guadagnati.

1.2.   Conto capitale (cfr. anche il manuale di BdP, sezione 3, paragrafo 6)

Il conto capitale contempla i trasferimenti in conto capitale e l'acquisizione/dismissione di attività non finanziarie non prodotte. I trasferimenti correnti sono da registrare nel conto corrente. I trasferimenti di capitale consistono in i) trasferimenti di proprietà delle immobilizzazioni; ii) trasferimenti di fondi collegati o condizionati all'acquisizione o alla cessione delle immobilizzazioni; e iii) cancellazione dei debiti, da parte dei creditori, senza percezione di alcuna prestazione corrispettiva. I trasferimenti di capitale possono essere in denaro o in natura (quale, ad esempio, la liberazione da un debito). La distinzione fra trasferimenti correnti e trasferimenti in conto capitale, in pratica, si coglie nell'uso del trasferimento da parte del paese destinatario. L'acquisizione/cessione di attività non finanziarie non prodotte contempla principalmente immobilizzazioni immateriali quali brevetti, contratti di leasing o altri contratti trasferibili. La registrazione nella presente voce del conto capitale deve concernere solo la vendita o l'acquisto di tali attività, ma non il loro uso.

Mentre le componenti standard delle IFM del conto capitale consistono in una disaggregazione per settore nelle voci «pubblica amministrazione» e «altri settori» (con un'ulteriore disaggregazione in seguito), la BCE compila un unico conto capitale, senza alcuna disaggregazione.

1.3.   Investimenti diretti (cfr. altresì il manuale BdP articolo 3, paragrafo 7)

Gli investimenti diretti sono una categoria di investimenti internazionali che riflette l'obiettivo di un soggetto residente in un'economia di ottenere un interesse durevole in un'impresa residente in un'altra economia. Conformemente agli standard internazionali (FMI), si applica il criterio del 10 % («10 % ownership criterion») per dedurre l'esistenza di una relazione di investimento diretto, ossia di un interesse durevole relativo alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero dell'area dell'euro. Sulla base di tale criterio, può sussistere un rapporto di investimento diretto fra varie imprese collegate, a prescindere che il collegamento si realizzi lungo una o più catene. Esso può estendersi alle società controllate da un'impresa investitrice, alle società controllate dalla controllata, nonché a quelle collegate all'impresa investitrice. Una volta stabilito l'investimento diretto, tutti i successivi flussi finanziari o le successive consistenze finanziarie tra o nei confronti dei relativi soggetti sono registrati come operazioni o posizioni su investimenti diretti (1).

In conformità degli standard internazionali del FMI e agli indirizzi Eurostat/OCSE, i rapporti di investimento diretto nell'area dell'euro sono registrati secondo il principio direzionale, cosa che implica che le operazioni finanziarie tra gli investitori diretti residenti nell'area dell'euro e le imprese oggetto di investimento diretto non residenti nell'area dell'euro sono classificati come «investimenti diretti all'estero». Simmetricamente, le operazioni finanziarie tra le imprese oggetto di investimento diretto residenti e gli investitori diretti esterni all'area dell'euro sono classificati alla voce «investimenti diretti nell'economia segnalante» della bilancia dei pagamenti dell'area dell'euro.

Le componenti degli investimenti diretti sono il capitale azionario, gli utili reinvestiti e gli «altri capitali» associati a diverse operazioni di debito interaziendali. Il capitale azionario include partecipazioni in filiali così come tutte le partecipazioni nelle società controllate e collegate. Gli utili reinvestiti includono la contropartita della quota di utili, appartenente agli investitori diretti, che non sono stati distribuiti come dividendi da società controllate o consociate, nonché utili di filiali non rimessi all'investitore diretto e registrati alla voce «redditi da capitale». La voce «altri capitali» include tutte le operazioni finanziarie tra società affiliate (operazioni di credito di fondi attive e passive), comprese obbligazioni e crediti di forniture (ossia i crediti commerciali), tra gli investitori diretti e le società controllate, le filiali e le consociate.

Per quanto riguarda la valutazione delle consistenze degli investimenti diretti, l'approccio raccomandato a livello internazionale è quello dell'utilizzo dei prezzi di mercato. Tale approccio è adottato per la valutazione delle consistenze nel caso delle imprese di investimento diretto quotate in borsa. Al contrario, nel caso delle imprese di investimento diretto non quotate, le consistenze sono valutate sulla base del valore contabile, utilizzando una definizione comune che comprende i seguenti elementi:

i)

capitale versato (escluse le azioni proprie ma compreso il conto premio di emissione);

ii)

tutti i tipi di riserve (compresi i contributi agli investimenti qualora le direttive contabili li considerino riserve societarie); e

iii)

profitti non distribuiti al netto delle perdite (compresi i risultati relativi all'anno in corso).

Come voci per memoria, si richiede anche ai valori contabili dei titoli delle imprese di investimento diretto di utilizzare la stessa definizione comune.

L'attività della Task Force congiunta BCE/Commissione (Eurostat) sugli investimenti esteri diretti (Task Force on Foreign Direct Investment) ha condotto a formulare alcune raccomandazioni sull'armonizzazione della metologia e delle pratiche fra tutti gli Stati membri. La tavola 1 contiene un sunto delle raccomandazioni principali.

1.4.   Investimenti di portafoglio (cfr. anche il manuale BdP, sezione 3, paragrafo 8)

Il conto degli investimenti di portafoglio dell'area dell'euro comprende i) titoli azionari, e ii) titoli di debito sotto forma di obbligazioni e notes nonché strumenti di mercato monetario non classificati come investimenti diretti o riserve ufficiali. Gli strumenti finanziari derivati, così come le operazioni pronti contro termine e di prestito titoli, sono esclusi dagli investimenti di portafoglio.

La voce «titoli azionari» comprende tutti gli strumenti rappresentativi di una ragione di credito sul valore residuo di una società di capitali dopo il soddisfacimento delle pretese vantate da ciascun creditore. Le azioni ordinarie, le azioni privilegiate, le partecipazioni azionarie, o documenti analoghi, sono indicativi della proprietà di quote di capitale. Nella stessa voce sono parimenti incluse le operazioni/disponibilità di quote di organismi di investimento collettivo, quali i fondi comuni di investimento.

Obbligazioni e notes sono titoli emessi con una scadenza originaria superiore a un anno che attribuiscono solitamente al detentore i) il diritto incondizionato a ricevere un reddito monetario fisso, ovvero un reddito monetario variabile determinato contrattualmente (essendo il pagamento degli interessi indipendente dagli utili del debitore), nonché ii) il diritto incondizionato a ricevere una somma fissa a titolo di rimborso del capitale a una o più date prestabilite.

A differenza di obbligazioni e notes, gli strumenti di mercato monetario sono titoli emessi con una scadenza originaria pari o inferiore a un anno. Essi attribuiscono generalmente al detentore il diritto incondizionato di ricevere una determinata somma di denaro a una data prestabilita. Tali strumenti sono solitamente negoziati, a sconto, su mercati organizzati; l'entità dello sconto è in funzione del tasso di interesse e della vita residua dello strumento.

Il rapporto della Task Force sui sistemi di raccolta dei dati relativi agli investimenti di portafoglio è stato seguito da studi di fattibilità nazionali sulla possibilità di raccogliere dati titolo per titolo a livello di area dell'euro. Detti studi sono stati condotti dagli allora 15 Stati membri dell'Unione europea e conclusi con l'accordo di raccogliere, quanto meno, consistenze da investimenti di portafoglio trimestrali nell'area dell'euro titolo per titolo. Tale accordo ha stabilito quattro validi modelli per la compilazione delle statistiche sugli investimenti di portafoglio, come indicato nella tavola contenuta nell'allegato VII.

Per la disaggregazione per settore delle passività nette negli investimenti di portafoglio dell'area dell'euro, gli obblighi relativi ai dati sulla posizione patrimoniale sull'estero sono i medesimi previsti per i flussi della bilancia dei pagamenti.

La registrazione delle transazioni in investimenti di portafoglio nella bilancia dei pagamenti dell'area dell'euro avviene nel momento in cui i creditori o i debitori dell'area dell'euro iscrivono l'attività o la passività nei propri registri. Le transazioni sono registrate al prezzo effettivo ricevuto o pagato, al netto delle commissioni e degli oneri. Pertanto, sono compresi, nel caso di titoli con cedola, gli interessi maturati dall'ultimo pagamento degli interessi, mentre nel caso dei titoli emessi a sconto, gli interessi accumulati dalla data di emissione. È necessario includere gli interessi maturati per quanto attiene al conto finanziario di bilancia dei pagamenti trimestrale e posizione patrimoniale sull'estero; l'uso di questo sistema è incentivato anche per la bilancia dei pagamenti mensile; queste registrazioni nel conto finanziario trimestrale (e mensile) devono essere compensate nel conto dei redditi.

1.5   Strumenti finanziari derivati (cfr. anche il manuale di BdP, sezione 3, paragrafo 9)

Gli strumenti finanziari derivati sono strumenti finanziari collegati a uno specifico strumento finanziario, una materia prima o un indicatore, per mezzo dei quali è possibile negoziare direttamente specifici rischi sui mercati finanziari. Le operazioni in strumenti finanziari derivati sono trattate come operazioni separate piuttosto che quali parti integranti del valore di operazioni sottostanti cui possono essere collegate.

Nella bilancia dei pagamenti, nello schema delle riserve internazionali e nella posizione patrimoniale sull'estero sono registrate le operazioni e le posizioni in opzioni, futures, swaps, contratti forward in cambi, derivati creditizi e derivati incorporati in strumenti finanziari. Per ragioni di ordine pratico, i derivati incorporati in strumenti finanziari non sono distinti dallo strumento finanziario sottostante a cui sono legati.

I flussi netti associati a derivati su tassi di interesse sono registrati come derivati finanziari, non come redditi di capitale, in linea con i recenti accordi internazionali. La classificazione dei vari derivati su strumenti di credito è da decidere caso per caso.

I pagamenti di margini iniziali sono considerati come variazioni dei depositi e vanno registrati, se identificabili, alla voce «altri investimenti». Il trattamento dei pagamenti del margine di variazione dipende dal tipo di margine: quelli del genere «opzione» sono considerati, in linea di principio, come variazioni dei depositi e sono da registrare, se identificabili, alla voce «altri investimenti». Quelli del genere «future» sono considerati, in linea di principio, come operazioni su derivati e vanno registrati alla voce «strumenti finanziari derivati».

Nel caso delle opzioni, è registrato l'intero premio (ossia il prezzo di acquisto/vendita dell'opzione e gli oneri di servizio impliciti).

La valutazione dei derivati finanziari è effettuata al prezzo corrente di mercato.

La registrazione delle operazioni in strumenti finanziari derivati avviene nel momento in cui i creditori e i debitori dell'area dell'euro iscrivono l'attività o la passività nei propri registri. A causa dei problemi pratici che comporta per taluni strumenti derivati una distinzione dei flussi attivi da quelli passivi, tutte le operazioni su derivati finanziari sono registrate nella bilancia dei pagamenti dell'area dell'euro su base netta. Ai fini delle statistiche relative alla posizione patrimoniale sull'estero, le posizioni attive e passive in strumenti finanziari derivati sono registrate al lordo, fatta eccezione per quelle inerenti strumenti finanziari derivati compresi nella categoria «riserve ufficiali» registrate invece su base netta.

1.6.   Altri investimenti (cfr. anche il manuale di B.d.P., sezione 3, paragrafo 10)

Quella degli «altri investimenti» è una categoria residuale, che include tutte le operazioni finanziarie non comprese nelle seguenti categorie: «investimenti diretti», «investimenti di portafoglio», «strumenti finanziari derivati» o «riserve ufficiali».

La voce «altri investimenti» raccoglie le sotto-voci «crediti commerciali», «prestiti/banconote e depositi» e «altre attività/passività». Tale voce comprende inoltre le voci di compensazione per redditi accumulati su strumenti classificati sotto la voce «altri investimenti».

La voce «crediti commerciali» comprende attività o passività derivanti da una diretta estensione di credito da parte di fornitori e acquirenti rispettivamente per operazioni di beni e servizi nonché pagamenti anticipati per attività in corso (o attività da intraprendere) associate a tali operazioni.

La voce «prestiti/banconote e depositi» comprende operazioni/disponibilità sui seguenti strumenti finanziari: prestiti, ossia attività finanziarie create per mezzo di finanziamenti diretti di fondi da parte di un creditore (mutuante) a un debitore (mutuatario) con un accordo per cui il mutuante o non riceve alcun titolo ovvero riceve un documento o strumento non negoziabile, operazioni del tipo pronti contro termine, banconote e depositi. Di tale voce fanno parte, inter alia, prestiti per finanziare attività commerciali, altri prestiti e anticipazioni (compresi i prestiti ipotecari) e leasing finanziari. La distinzione tra «prestiti» e «banconote e depositi» si basa sulla natura del prenditore. Ciò significa che, nel lato dell'attivo, le somme concesse dal settore detentore di moneta dell'area dell'euro a banche non appartenenti all'area dell'euro, è da classificarsi come «deposito» e le somme concesse dal settore detentore di moneta dell'area dell'euro a operatori non bancari non appartenenti all'area dell'euro (vale a dire unità istituzionali diverse dalle banche) è da classificarsi come «prestito». Nel lato del passivo, le somme ricevute da operatori non bancari dell'area dell'euro (vale a dire non IMF) è sempre da classificarsi come «prestito». Infine, tale distinzione implica che tutte le transazioni che interessano IMF dell'area dell'euro e banche straniere sono da classificarsi come «depositi».

Nella bilancia dei pagamenti e nella posizione patrimoniale sull'estero dell'area dell'euro, tutte le operazioni del tipo pronti contro termine, operazioni di vendita con patto di riacquisto e di prestito titoli (con scambio di garanzie in contante) sono considerate come prestiti garantiti e non come operazioni definitive di acquisto o vendita di titoli, e sono registrate alla voce «altri investimenti» nell'ambito del settore del residente dell'area dell'euro che conduce l'operazione. Questo trattamento, conforme anche alla prassi contabile seguita dalle banche e da altre società finanziarie, è volto a meglio riflettere le motivazioni economiche su cui poggiano tali strumenti finanziari.

La voce «altre attività/passività» include tutte le voci diverse da crediti commerciali, prestiti e banconote nonché depositi.

La voce «Eurosistema» del settore relativo all'area dell'euro inclusa nella voce «altri investimenti» comprende le posizioni nette dell'Eurosistema con le banche centrali nazionali (BCN) degli Stati membri non partecipanti relativamente al funzionamento del sistema TARGET. Tali saldi/conti interni al Sistema europeo di banche centrali (SEBC), denominati in euro, sono analoghi ai movimenti dei conti nostro/vostro delle istituzioni finanziarie monetarie (IFM), pertanto sono segnalati alla BCE su base netta nelle «passività».

I principi di «trasferimento di proprietà», «data di regolamento» e «data di pagamento» sono tutti conformi agli standard del FMI.

Rispetto ai componenti standard BPM5 vi è una differenza nella descrizione della disaggregazione (vale a dire priorità ai settori). Questa disaggregazione settoriale è compatibile, tuttavia, ma non coincidente, con quella del BPM5, dove la priorità è assegnata agli strumenti. Per i dati mensili sulla bilancia dei pagamenti, è richiesta una scomposizione tra flussi a breve e flussi a lungo termine del settore delle IFM. Come nella presentazione BPM5, valuta e depositi sono distinti da prestiti e altri investimenti.

1.7.   Riserve ufficiali (cfr. anche il manuale di BdP, sezione 3, paragrafo 11)

Il settore «riserve ufficiali» dell'area dell'euro comprende le riserve ufficiali dell'Eurosistema, ossia le riserve ufficiali della BCE e delle BCN.

Le riserve ufficiali devono essere i) sotto il controllo effettivo dell'autorità monetaria competente dell'Eurosistema o di una BCN e ii) crediti altamente liquidi, negoziabili e con elevato merito di credito detenuti dall'Eurosistema nei confronti di non residenti nell'area dell'euro e denominati in valute diverse dall'euro, nonché averi in oro, posizioni di riserva nel FMI o diritti speciali di prelievo (DSP).

Questa definizione impedisce espressamente che i crediti in valuta estera nei confronti dei residenti nell'area dell'euro e i crediti in euro nei confronti dei non residenti nell'area dell'euro siano considerati come riserve ufficiali a livello nazionale o a livello dell'area dell'euro. Analogamente, le posizioni in valuta estera delle amministrazioni pubbliche e/o del Tesoro non sono contemplate nella definizione di riserve ufficiali per l'area dell'euro in conformità degli accordi istituzionali previsti dal trattato che istituisce la Comunità europea.

Le riserve ufficiali della BCE sono quelle riserve messe in comune in conformità dell'articolo 30 dello statuto del SEBC, e che sono pertanto considerate sotto il controllo diretto ed effettivo della BCE. Fintantoché non si verificano ulteriori trasferimenti di proprietà, le riserve ufficiali conservate dalle BCN sono sotto il loro controllo diretto ed effettivo e sono considerate come riserve ufficiali di ciascuna BCN.

La presentazione delle operazioni sulle riserve internazionali dell'Eurosistema mostra una cifra complessiva per le operazioni mensili. Su base trimestrale sono disponibili ulteriori dettagli relativi alle operazioni dell'Eurosistema in oro, valuta estera, disponibilità in DSP e posizione di riserva nel FMI conformemente alle componenti standard del BPM5. Gli strumenti finanziari derivati sono esposti in una categoria distinta, in linea con la recente raccomandazione del FMI in tale ambito.

I dati sulle riserve dell'Eurosistema sono compilati su base lorda senza compensazione di passività inerenti alle riserve (ad eccezione delle riserve ufficiali comprese nella sottocategoria degli strumenti finanziari derivati, registrati su base netta).

La valutazione si basa sui prezzi di mercato utilizzando i) per le transazioni, i prezzi di mercato prevalenti nel momento in cui avvengono le singole operazioni e ii) per le consistenze patrimoniali, i prezzi di mercato mediani in chiusura rilevati al termine del periodo considerato. Per convertire in euro le transazioni e posizioni su attività denominate in valuta straniera si utilizzano, rispettivamente, i tassi di cambio di mercato prevalenti al momento in cui l'operazione ha luogo e i prezzi medi di mercato in chiusura rilevati al termine del periodo considerato.

I redditi derivanti dalle riserve ufficiali, ivi compresi gli interessi attivi sui titoli di debito inclusi fra le riserve, sono registrati in modo indistinto alla voce «altri investimenti» nel conto dei redditi da capitale, su una base di competenza e con frequenza almeno trimestrale.

Il concetto di riserve utilizzabili ha assunto una rilevanza crescente in quanto indicatore più significativo della capacità di un paese di onorare le proprie obligazioni in valuta estera, rispetto alle riserve lorde che appaiono nelle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero. Tale criterio è stato infatti adottato nello Special Data Dissemination Standard del FMI. Per determinare le riserve utilizzabili è necessario integrare i dati sulle riserve lorde con informazioni su altre attività in valuta estera e sulle passività inerenti alle riserve. Conseguentemente, le statistiche mensili sulle riserve ufficiali (lorde) dell'Eurosistema sono integrate con i dati sulle altre attività in valuta estera e sugli esborsi netti a breve termine predeterminati ed eventuali a valere sulle riserve ufficiali lorde, classificati in base alla vita residua. È inoltre prevista con sfasamento trimestrale una disaggregazione fra le riserve ufficiali lorde denominate nelle valute presenti nel paniere dei DSP (in termini di totale) e quelle denominate nelle altre valute (in termini di totale).

Per quanto concerne le voci specifiche, le disponibilità in oro monetario restano invariate nel caso di tutte le operazioni reversibili (swaps, pronti contro termine, prestiti e depositi in oro). Le operazioni pronti contro termine in titoli denominati in valuta estera comportano un aumento del totale delle riserve ufficiali della BCN che riceve il contante, in quanto i titoli ceduti rimangono iscritti in bilancio; nel caso di pronti contro termine attivi, l'autorità monetaria che eroga il contante non registra alcuna variazione nel totale delle riserve ufficiali se la controparte non residente è un'altra autorità monetaria o un'istituzione finanziaria, in quanto il credito nei confronti di quest'ultima rientra nelle riserve ufficiali.

2.   Metodi di attuazione per la distribuzione geografica

Per la compilazione delle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero disaggregato geograficamente è stato seguito un metodo a più stadi. Tale metodo prevede tre stadi, che comportano obblighi di segnalazione progressivamente più stringenti:

Stadio 1:

:

Metodo di compilazione a livello dell'area dell'euro:

:

somma delle transazioni/posizioni nette totali nazionali.

Stadio 2:

:

Metodo di compilazione a livello dell'area dell'euro:

:

somma distinta delle transazioni/posizioni con non residenti per i crediti e debiti ovvero per le attività e passività nette (bilancia dei pagamenti)/attività e passività (posizione patrimoniale sull'estero).

Dati richiesti a livello di BCN: identificazione separata delle transazioni/posizioni tra residenti e non residenti nell'area dell'euro, come stabilito nell'allegato III (tavole 1, 2, 4 e 5).

Stadio 3:

:

Metodo di compilazione a livello dell'area dell'euro e dati richiesti a livello di BCN:

:

analogo a quello dello stadio 2, con l'aggiunta di una disaggregazione geografica per le transazioni/posizioni al di fuori dell'area dell'euro. Lo stadio 3 è necessario soltanto per le statistiche trimestrali relative alla bilancia dei pagamenti e per le statistiche annuali relative alla posizione patrimoniale sull'estero, come stabilito nell'allegato III (tavole 7 e 8).

Dati richiesti a livello di BCN: indicazione distinta delle transazioni/posizioni fra residenti nell'area dell'euro e residenti dei paesi inclusi nell'elenco approvato di contropartite suddivise per paesi e aree riportato nell'allegato III (tavole da 9 a 12).

3.   Classificazione per settore istituzionale negli aggregati dell'area dell'euro (cfr. anche manuale di BdP, articolo 3, paragrafo 1.6)

La disaggregazione settoriale degli aggregati dell'area dell'euro si articola in: autorità monetarie, amministrazioni pubbliche, IFM e altri settori dell'area dell'euro.

Autorità monetarie

Il settore «autorità monetarie» delle statistiche relative all'area dell'euro è costituito dall'Eurosistema.

Amministrazioni pubbliche

Il settore «amministrazioni pubbliche» delle statistiche relative all'area dell'euro è coerente con la definizione del medesimo settore riportata nel SNA 93 e nel SEC 95 e comprende le seguenti unità:

amministrazioni centrali,

amministrazioni di stati federati/regionali,

amministrazioni locali,

enti di previdenza e assistenza sociale.

IFM escluse le autorità monetarie

Questo settore «IFM escluse le autorità monetarie» coincide con il settore delle IFM ai fini delle statistiche monetarie e bancarie (escluse le autorità monetarie). Esso comprende:

i)

gli enti creditizi, così come definiti dalla normativa comunitaria, ossia le imprese la cui attività consiste nel ricevere dal pubblico depositi o altri fondi rimborsabili (inclusi i proventi derivanti dalla vendita di obbligazioni bancarie al pubblico) e nel concedere crediti per conto proprio; e

ii)

tutte le altre istituzioni finanziarie residenti la cui attività consiste nell'accettare depositi e/o strumenti ad essi strettamente assimilabili da organismi diversi dalle IFM e nell'erogare crediti e/o nell'effettuare investimenti in titoli per conto proprio (quanto meno in termini economici).

Altri settori

La categoria «altri settori» delle statistiche relative all'area dell'euro comprende varie unità istituzionali, e principalmente:

i)

le altre istituzioni finanziarie non comprese nella definizione di IFM, come gli organismi di investimento collettivo non considerati come fondi comuni monetari, le società di investimento immobiliare, le società di intermediazione mobiliare, gli istituti di credito ipotecario, le imprese di assicurazione, i fondi pensione e gli ausiliari finanziari; e

ii)

le istituzioni non finanziarie, come le imprese non finanziarie private e pubbliche, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le famiglie stesse.

Istituzioni diverse dalle IFM

La categoria dei «settori delle istituzioni diverse dalle IFM» delle statistiche relative all'area dell'euro consta dei settori i) «pubbliche amministrazioni»; e ii) «altri settori».

Tavola 1

Raccomandazioni concernenti transazioni e posizioni in investimenti diretti all'estero e relativo reddito (2) 

Priorità

Misure

A breve termine

Elevata

Tutte le relazioni indirette IDE (3)  dovrebbero essere concettualmente trattate in conformità dell'interpretazione degli standard statistici internazionali descritti nel capitolo 1 del rapporto della Task Force su IDE

Tutte le transazioni/posizioni (indirette) IDE dovrebbero essere geograficamente attribuite alla società affiliata o alla società madre più immediata (3)  (4)

Tutti gli Stati membri dovrebbero iniziare a compilare dati sulle consistenze e sugli utili reinvestiti negli IDE sulla base dei risultati delle indagini IDE (da effettuarsi almeno una volta all'anno) (5)  (6)

I titoli azionari IDE dovrebbero essere raccolti separatamente per le società quotate (a entrambi i valori contabile e di mercato) e non quotate

Bassa

I versamenti a copertura delle perdite di imprese di investimento diretto dovrebbero essere registrate nel conto finanziario

A medio termine

Elevata

Per la registrazione degli utili reinvestiti, tutti gli Stati membri dovrebbero utilizzare il Current Operating Performance Concepì (7)

Altri componenti del capitale dovrebbero essere classificati in conformità delle raccomandazioni contenute nel rapporto della Task Force su IDE

A medio termine

Media

Il pagamento dei dividendi derivanti da eccezionali plusvalenze dovrebbe essere registrato nel conto finanziario (non entrando così nel calcolo degli utili reinvestiti)

A lungo termine

Elevata

Le relazioni indirette degli IDE dovrebbero coprire (quanto meno) i) i legami indiretti di proprietà oltre il 50 % o ii) i legami diretti e indiretti di proprietà oltre il 50 %, calcolati come il prodotto dei legami consecutivi di proprietà lungo una catena


(1)  Le eccezioni sono relative alle operazioni/posizioni in derivati finanziari tra affiliati nei confronti dei quali è stata concordata a livello dell'area dell'euro la registrazione sotto la categoria «derivati finanziari» piuttosto che «investimenti diretti o altro capitale».

(2)  Aggiornate alla fine del 2003.

(3)  Questa raccomandazione non fa riferimento alla necessità di coprire relazioni indirette, quanto piuttosto alla metodologia da applicare. Si veda anche l'azione a lungo termine concernente il trattamento delle relazioni indirette IDE nella pratica.

(4)  Questa raccomandazione è applicabile solo agli utili reinvestiti (flussi) e alle consistenze IDE. Per comprendere meglio le distorsioni che verrebbero causate da qualunque altro criterio, si veda il capitolo 2 del rapporto della Task Force su IDE.

(5)  Eccezioni sono la prima valutazione della p.p.e. (da fornirsi a T+9) e gli investimenti in immobili. Le seguenti procedure, considerate non accettabili, dovrebbero essere abbandonate: i) lasciare la scelta del criterio di valutazione ai soggetti segnalanti (valore di mercato o contabile); e ii) l'applicazione di un metodo di accumulazione dei flussi BdP per la compilazione delle consistenze.

(6)  Per un periodo transitorio da definirsi bilateralmente, saranno accettate le stime per i nuovi obblighi, entro le scadenze concordate.

(7)  Nel distinguere fra profitti e perdite ordinari e straordinari, gli Stati membri possono concentrarsi su un numero ridotto di società (le più grandi o le società madri).


ALLEGATO V

TRASMISSIONE DEI DATI ALLA BANCA CENTRALE EUROPEA

Per la trasmissione elettronica delle informazioni statistiche richieste dalla Banca centrale europea (BCE), le banche centrali nazionali (BCN) utilizzano lo strumento fornito dal Sistema europeo di banche centrali (SEBC) basato sulla rete di telecomunicazioni «ESCB-Net». Tutti gli scambi di dati all'interno del SEBC impiegano lo stesso modello concettuale. Il formato del messaggio messo a punto per questo scambio elettronico d'informazioni statistiche è il «GESMES/TB». Questo requisito non preclude l'impiego di altri mezzi di trasmissione delle informazioni statistiche alla BCE quale soluzione alternativa concordata.

Le BCN si attengono alle raccomandazioni di seguito elencate al fine di garantire il buon funzionamento della trasmissione dei dati.

Completezza: le BCN segnalano i dati relativi a tutta la serie di voci principali. Tralasciare alcuni di essi o inserirne altri non elencati equivale a una segnalazione incompleta. Nel caso di un'osservazione mancante, l'omissione viene indicata con il corrispondente segnalatore di stato per le osservazioni. Inoltre, nel caso di revisioni relative a una sola sottosezione delle voci principali, le regole di convalida sono da applicare all'intera bilancia dei pagamenti.

Segni convenzionali: per la trasmissione di dati da parte delle BCN alla BCE, nonché alla Commissione europea (Eurostat) si segue una convenzione di segni uniforme per tutte le statistiche da segnalare. Nel quadro di tale convenzione le partite a credito e a debito nel conto corrente e nel conto capitale devono essere indicate con segno positivo, mentre i saldi netti devono essere calcolati e indicati come accrediti meno addebiti. Nel conto finanziario i decrementi di attività nette e gli incrementi di passività nette devono essere indicati con segno positivo, mentre gli incrementi di attività nette e i decrementi di passività nette devono essere indicati con segno negativo. I saldi netti sono da calcolare e indicare come variazione netta delle attività più variazione netta delle passività.

Per quanto concerne i dati relativi alla posizione patrimoniale sull'estero, le posizioni nette devono essere calcolate e indicate come posizioni creditorie meno posizioni debitorie.

Identità contabili dei dati: prima di trasmettere i dati alla BCE, le BCN devono applicare le regole di convalida a suo tempo distribuite e ottenibili su richiesta.

In caso di revisioni le BCN possono inviare alla BCE un insieme di dati aggiornati. Le revisioni dovrebbero essere trasmesse come segue:

le revisioni dei dati mensili sulla bilancia dei pagamenti sono comunicate insieme alla presentazione di i) dati per il mese seguente; ii) i dati trimestrali corrispondenti; e iii) i dati trimestrali rivisti corrispondenti,

le revisioni dei dati trimestrali sulla bilancia dei pagamenti sono comunicate insieme alla presentazione dei dati per il trimestre seguente,

le revisioni dei dati trimestrali sulla posizione patrimoniale sull'estero sono comunicate insieme alla presentazione dei dati per il trimestre seguente,

le revisioni dei dati sulla posizione patrimoniale sull'estero annuale sono comunicate con la presentazione dei dati per gli anni successivi.

Revisioni dei dati sulla bilancia dei pagamenti mensile e trimestrale che coprono anni interi sono comunicate dalle BCN alla BCE a fine marzo e fine settembre, insieme, in quest'ultima data, alla segnalazione dei dati annuali sulla posizione patrimoniale sull'estero.

Le revisioni dei dati trimestrali sulla posizione patrimoniale sull'estero che coprono anni interi sono comunicate dalle BCN alla BCE a fine settembre insieme alla presentazione dei dati sulla posizione patrimoniale sull'estero annuale. I dati sullo schema delle riserve internazionali possono essere regolarmente rivisti, se opportuno.

Tuttavia, dovrebbe essere garantita coerenza tra le posizioni di fine periodo e le corrispondenti voci nella posizione patrimoniale sull'estero (trimestrale e annuale) dell'area dell'euro.


ALLEGATO VI

MONITORAGGIO DEI METODI DI COMPILAZIONE DELLE STATISTICHE

La Banca centrale europea (BCE) provvede al monitoraggio dei metodi di compilazione utilizzati per la segnalazione delle statistiche in merito alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero, nonché dei concetti e delle definizioni applicati su base regolare dagli Stati membri partecipanti. Il monitoraggio è effettuato in concomitanza con l'aggiornamento della pubblicazione della BCE dal titolo «Metodi statistici per la bilancia dei pagamenti e la posizione patrimoniale sull'estero dell'Unione europea» (di seguito «manuale di BdP»). Oltre alla funzione di monitoraggio, il manuale di BdP ha lo scopo di informare i soggetti che compilano la bilancia dei pagamenti nell'area dell'euro in merito alle evoluzioni in altri Stati membri nell'area dell'euro.

Il manuale di BdP contiene informazioni sulla struttura delle segnalazioni statistiche in merito alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero di tutti gli Stati membri. Vi sono descrizioni particolareggiate dei metodi di compilazione dei dati, dei concetti e delle definizioni applicati, nonché di informazioni circa le difformità presenti negli Stati membri rispetto alle definizioni concordate per le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e alla posizione patrimoniale sull'estero.

Il manuale di BdP è aggiornato annualmente in stretta collaborazione con gli Stati membri.


ALLEGATO VII

RACCOLTA DEI DATI NEL SETTORE DEGLI INVESTIMENTI DI PORTAFOGLIO

Date le difficoltà insite nell'identificare l'esatto investimento di portafoglio, è stato necessario definire principi comuni per la raccolta di tali informazioni all'interno dell'area dell'euro.

Come spiegato nella sezione 1.4 dell'allegato IV, sono stati effettuati studi nazionali di fattibilità sulla possibilità di raccogliere dati titolo per titolo a livello di area dell'euro. Tali studi hanno condotto all'accordo seguente: entro fine marzo 2008, gli Stati membri dell'area dell'euro raccolgono quanto meno consistenze delle attività e passività da investimenti di portafoglio trimestrali titolo per titolo. Fino a quel momento, alcuni Stati membri saranno solo in grado di fornire le stime migliori per alcune specifiche disaggregazioni di investimenti di portafoglio, in particolare per settore dell'emittente o per moneta/paese dell'emissione.

La disponibilità di un Centralised Security Database (CSDB, Archivio centralizzato sui titoli) funzionante è considerata essenziale perché i nuovi sistemi di raccolta divengano operativi. Di conseguenza, se il Project Closure Document (documento di chiusura del progetto) per la fase 1 del progetto CSDB non venisse presentato al Consiglio direttivo attraverso il comitato per le statistiche del Sistema europeo di banche centrali entro fine marzo 2005, tale data di scadenza sarà prorogata del medesimo lasso di tempo corrispondente al ritardo.

La copertura prevista è definita come segue: le consistenze di titoli segnalati al compilatore nazionale su base aggregata, vale a dire non utilizzando codici standard (ISIN o simili), non dovrebbero essere superiori al 15 % delle consistenze di attività e passività da investimenti di portafoglio totali. Tale soglia è da utilizzarsi come guida nel valutare la copertura dei sistemi degli Stati membri. Il CSDB dovrebbe offrire una copertura sufficiente degli investimenti di portafoglio in titoli a livello globale in modo tale da consentire la compilazione di statistiche derivanti dai dati titolo per titolo.

Le consistenze di attività e passività da investimenti di portafoglio nell'ambito della posizione patrimoniale sull'estero sono compilati con i soli dati derivanti dalle consistenze.

A decorrere dal marzo 2008 (cominciando con i dati corrispondenti alle operazioni relative a gennaio 2008 e alle posizioni relative alla fine 2007) i sistemi di raccolta degli investimenti di portafoglio dell'area dell'euro si conformano a uno dei modelli di cui alla tavola seguente:

Modelli validi di raccolta di dati sugli investimenti di portafoglio

Consistenze mensili [s-b-s] + Flussi mensili [s-b-s]

Consistenze trimestrali [s-b-s] + Flussi mensili [s-b-s]

Consistenze mensili [s-b-s] + Flussi mensili derivati[s-b-s]

Consistenze trimestrali [s-b-s] + Flussi mensili [aggregati]

Note:

«s-b-s» = security by security data collection (raccolta dei dati titolo per titolo)

«flussi derivati» = differenza delle consistenze (adeguate in seguito a movimenti nei tassi di cambio, prezzi e altri cambiamenti di volume).


III Informazioni

Commissione

30.11.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 292/63


INVITO A PRESENTARE PROPOSTE VP/2004/017

Linea di bilancio 04.02.10

Azioni innovative finanziate a titolo dell'articolo 6 del regolamento relativo al Fondo sociale europeo: «Trasferimento e diffusione dell'innovazione da progetti di cui all'articolo 6 del regolamento FSE»

(2004/C 292/06)

In base all'articolo 6 del regolamento relativo al Fondo sociale europeo (1) la Commissione sostiene azioni innovative finalizzate alla promozione di nuovi approcci e all'individuazione di buone prassi, che possano successivamente permettere di migliorare la realizzazione delle operazioni finanziate dal FSE.

Il presente invito a presentare proposte riguarda il trasferimento e la diffusione di approcci e di metodi innovativi sviluppati da progetti di cui all'articolo 6 nel periodo di programmazione 2000-2006.

L'invito a presentare proposte ha lo scopo di individuare gli insegnamenti più validi che possono essere tratti da uno o più progetti di cui all'articolo 6 e trasferirli e diffonderli in modo mirato fra un pubblico più ampio.

I termini per la presentazione delle candidature nel quadro dell'invito a presentare proposte sono due:

il termine per la prima tornata di candidature è il 16 febbraio 2005. I progetti possono iniziare tra il 1o settembre e il 30 settembre 2005. La durata massima dei progetti è di 12 mesi,

il termine per la seconda tornata di candidature è il 16 febbraio 2006. I progetti possono iniziare tra il 1o settembre e il 30 settembre 2006. La durata massima dei progetti è di 12 mesi.

Informazioni dettagliate sulle modalità di presentazione della candidatura, sui finanziamenti disponibili, sulle condizioni di ammissione e sulle procedure di selezione e aggiudicazione, con una guida per i candidati, la descrizione del progetto, la previsione di bilancio e altri allegati, possono essere scaricate dal seguente sito Internet:

http://forum.europa.eu.int/Public/irc/empl/vp_2004_017/library

Tutti i documenti e le informazioni di questo sito sono parte integrante e vincolante dell'invito a presentare proposte.


(1)  Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 1999, relativo al Fondo sociale europeo (GU L 213 del 13.8.1999, pag. 66).