ISSN 1725-2466

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 226

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Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

47o anno
10 settembre 2004


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Comunicazioni

 

Commissione

2004/C 226/1

Tassi di cambio dell'euro

1

2004/C 226/2

Comunicazione della Commissione agli Stati membri del 2 settembre 2004 che stabilisce gli orientamenti dell'iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea volta a incentivare uno sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio europeo — INTERREG III

2

IT

 


I Comunicazioni

Commissione

10.9.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 226/1


Tassi di cambio dell'euro (1)

9 settembe 2004

(2004/C 226/01)

1 euro=

 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,2191

JPY

yen giapponesi

133,71

DKK

corone danesi

7,4359

GBP

sterline inglesi

0,6828

SEK

corone svedesi

9,1171

CHF

franchi svizzeri

1,5384

ISK

corone islandesi

87,99

NOK

corone norvegesi

8,3055

BGN

lev bulgari

1,9559

CYP

sterline cipriote

0,577

CZK

corone ceche

31,705

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

249,59

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,6599

MTL

lire maltesi

0,4279

PLN

zloty polacchi

4,388

ROL

leu rumeni

41 196

SIT

tolar sloveni

240,01

SKK

corone slovacche

40,13

TRL

lire turche

1 816 700

AUD

dollari australiani

1,7607

CAD

dollari canadesi

1,5705

HKD

dollari di Hong Kong

9,5081

NZD

dollari neozelandesi

1,8616

SGD

dollari di Singapore

2,0704

KRW

won sudcoreani

1 395,93

ZAR

rand sudafricani

8,1219


(1)  

Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


10.9.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 226/2


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AGLI STATI MEMBRI

del 2 settembre 2004

che stabilisce gli orientamenti dell'iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea volta a incentivare uno sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio europeo

INTERREG III

(2004/C 226/02)

1.

Il 28 aprile 2000 la Commissione delle Comunità europee ha deciso di istituire un'iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea (in appresso «Interreg III») di cui all'articolo 20 del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali (1), in appresso denominato «regolamento generale». Il metodo di attuazione delle attività di cooperazione nell'ambito della sezione interregionale è stato delineato nella comunicazione della Commissione agli Stati membri del 7 maggio 2001«Cooperazione interregionale» Sezione C dell'iniziativa comunitaria Interreg III (2001/C 141/02) (2) (in appresso «comunicazione sulla cooperazione interregionale»). Gli orientamenti sono stati modificati dalla comunicazione della Commissione del 23 agosto 2001 (3). Gli attuali orientamenti consolidati sostituiscono quelli decisi il 28 aprile 2000 e modificati dalla comunicazione del 23 agosto 2001. L'allegato A della presente comunicazione sostituisce l'allegato A della comunicazione sulla cooperazione interregionale.

2.

Nell'ambito di Interreg III, può essere concesso un sostegno comunitario a favore di misure e di regioni che rispettino gli orientamenti stabiliti nella presente comunicazione e che formino oggetto di programmi di iniziativa comunitaria presentati dalle autorità designate dagli Stati membri e approvati dalla Commissione.

I.   PRINCIPI E OBIETTIVI GENERALI

3.

L'obiettivo generale dell'iniziativa Interreg rimane, come in passato, quello di evitare che i confini nazionali ostacolino lo sviluppo equilibrato e l'integrazione del territorio europeo. L'isolamento delle zone frontaliere ha un duplice effetto: da un lato, i confini rappresentano per le comunità di tali zone una barriera economica, sociale e culturale ed impediscono di gestire coerentemente gli ecosistemi; dall'altro, le zone frontaliere vengono spesso trascurate dalle politiche nazionali e di conseguenza le loro economie hanno tendenza a diventare periferiche nell'ambito dello Stato di cui fanno parte. Il mercato unico e l'unione economica e monetaria costituiscono potenti catalizzatori ai fini di un cambiamento; rimane comunque un ampio margine d'azione per rafforzare la cooperazione a beneficio delle zone frontaliere di tutta la Comunità. La sfida diventa ancora più impegnativa nella prospettiva dell'allargamento della Comunità, che determina un aumento delle frontiere interne e uno spostamento progressivo verso est delle frontiere esterne.

4.

Nel periodo di programmazione 1994-1999 Interreg II ha proseguito e ampliato l'azione di Interreg e REGEN del periodo precedente ed è stata attuata secondo tre filoni distinti: cooperazione transfrontaliera (2 600 milioni di EUR); reti energetiche transnazionali (550 milioni di EUR); azione comune per affrontare i problemi delle inondazioni e della siccità e favorire l'assetto territoriale di ampi insiemi spaziali della Comunità, dell'Europa centrale e orientale e del Mediterraneo (413 milioni di EUR). Inoltre, è stata sostenuta la cooperazione interregionale nella Comunità su questioni inerenti allo sviluppo regionale nell'ambito delle misure innovative a titolo dell'articolo 10 del regolamento (CEE) n. 4254/88 del Consiglio, del 19 dicembre 1988, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CEE) n. 2052/88 per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale (4) (200 milioni di EUR nel periodo 1994-1999).

Nell'ambito di Interreg è stata finanziata principalmente la definizione di risposte comuni in materia di sviluppo delle PMI, istruzione, formazione e scambi culturali, questioni sanitarie nelle regioni frontaliere, tutela e miglioramento dell'ambiente, RST, reti energetiche, trasporti e telecomunicazioni (che sono gli interventi principali nelle regioni dell'obiettivo 1) nonché di sistemi comuni di gestione e la costituzione di organismi transfrontalieri e transnazionali.

5.

L'esperienza dimostra che in molti casi sono stati compiuti passi significativi verso la pianificazione e la gestione congiunte di programmi transfrontalieri. Tuttavia, l'intensa cooperazione che si riscontra, ad esempio, nelle «euroregioni» rappresenta tuttora l'eccezione piuttosto che la regola. Le zone frontaliere hanno certamente tratto beneficio dall'intensa attività di sviluppo che vi si è svolta, ma in generale è risultato molto più difficile costituire congiuntamente vere e proprie attività transfrontaliere. In alcuni casi si sono riscontrati effetti perversi quali la coesistenza da un lato e dall'altro del confine di progetti paralleli e comunque le zone frontaliere e gli Stati membri non sono riusciti a beneficiare appieno della cooperazione.

Interreg II C ha consentito di acquisire una certa esperienza in materia di cooperazione su territori transnazionali più ampi, con la partecipazione di autorità locali, regionali e nazionali, ai fini di una maggiore integrazione dei territori in questione. Il grado di cooperazione è stato tuttavia variabile.

Per quanto riguarda le frontiere esterne e la cooperazione con paesi terzi sono emersi ulteriori problemi, connessi in particolare alle carenti strutture amministrative di tali paesi e alle difficoltà inerenti al coordinamento degli strumenti di politica esterna della Comunità — PHARE, TACIS, CARDS e MEDA — con i programmi Interreg a causa delle diverse norme finanziarie ed operative.

Infine, è stata sviluppata la cooperazione interregionale in diversi campi, ma il regime di finanziamento a norma dell'articolo 10 del regolamento (CEE) n. 4254/88 presentava l'inconveniente di centralizzare presso la Commissione la gestione di un numero troppo elevato di progetti e di dissociare tale impegno dalle attività transfrontaliere e transnazionali nell'ambito di Interreg.

6.

In tale contesto, la nuova fase di Interreg si è proposta di rafforzare la coesione economica e sociale nella Comunità promuovendo la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e lo sviluppo equilibrato del territorio comunitario. L'iniziativa si impernia quindi sugli interventi concernenti le frontiere e le zone frontaliere tra gli Stati membri e tra la Comunità e i paesi terzi. Viene riservata la dovuta attenzione ai seguenti aspetti:

frontiere esterne della Comunità, in particolare tenendo conto dell'allargamento,

cooperazione concernente le regioni ultraperiferiche della Comunità,

cooperazione a favore del processo di stabilizzazione e associazione nei Balcani occidentali,

cooperazione concernente le regioni insulari.

Fondandosi sull'esperienza acquisita con le precedenti iniziative Interreg, la nuova fase si articola in tre sezioni:

a)

promozione dello sviluppo regionale integrato tra regioni frontaliere contigue, comprese le frontiere esterne (programmi di prossimità) e talune frontiere marittime (sezione A); a questa sezione è destinata la quota preponderante delle risorse finanziarie;

b)

contributo all'integrazione territoriale armoniosa nella Comunità (sezione B);

c)

miglioramento delle tecniche e delle politiche di coesione e sviluppo regionale mediante la cooperazione transnazionale/interregionale (sezione C); si tratta della sezione con minore incidenza finanziaria.

La sfida principale della nuova fase di Interreg consiste quindi nel mettere a frutto le esperienze positive di vera cooperazione nell'ambito dei programmi attuali per sviluppare progressivamente forme analoghe di cooperazione tra regioni della Comunità e con i paesi limitrofi.

7.

A tal fine, la cooperazione nell'ambito dell'iniziativa Interreg III è definita conformemente ai seguenti principi:

Strategia transfrontaliera/transnazionale e programma di sviluppo congiunti

L'elaborazione di una strategia e di un programma congiunti che stabiliscono le priorità comuni costituisce il presupposto ai fini dell'accettazione delle proposte per le quali si chiede il contributo comunitario. Tutte le misure e gli interventi nelle regioni o nei territori in questione devono fondarsi su tale programmazione congiunta e dimostrarne il valore aggiunto.

Anche gli interventi prescelti per attuare la programmazione devono avere un chiaro carattere transfrontaliero/transnazionale. Pertanto, sono sovvenzionabili soltanto gli interventi prescelti e attuati congiuntamente, da due o più Stati membri o paesi terzi, oppure da un unico Stato membro, qualora si dimostri che l'intervento ha un impatto significativo su altri Stati membri o paesi terzi.

La programmazione deve tener conto degli orientamenti generali dei Fondi strutturali e della legislazione e delle politiche comunitarie. Pertanto, verrà data precedenza in particolare agli interventi che contribuiscono a creare posti di lavoro, migliorare la competitività delle zone interessate, definire e attuare politiche di sviluppo sostenibile e promuovere le pari opportunità. Tutti gli interventi devono essere conformi alle regole comunitarie in materia di concorrenza, in particolare alla disciplina sugli aiuti di Stato.

Partenariato e impostazione «dal basso»

È necessario mettere a punto un ampio partenariato, che non coinvolga soltanto i partner «istituzionali» facenti capo alle autorità locali, regionali e nazionali, ma che comprenda le parti sociali e altri organismi competenti (organizzazioni non governative, rappresentanti del mondo accademico, ecc.), conformemente all'articolo 8 del regolamento generale. La Commissione attribuisce particolare rilevanza alla costituzione di tale partenariato sin dagli inizi, ossia dalla fase di elaborazione della strategia congiunta, fino all'attuazione degli interventi. Gli interventi devono essere preceduti da una fase di pubblicità trasparente e garantire la massima partecipazione possibile da parte di operatori pubblici e privati.

Complementarità rispetto ai programmi generali dei Fondi strutturali

La programmazione deve essere complementare rispetto alle misure incentivate a titolo degli obiettivi 1, 2 e 3 dei Fondi strutturali, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture, e delle altre iniziative comunitarie. Inoltre, gli interventi devono rientrare nel campo di applicazione dei Fondi strutturali ed essere conformi alle norme in materia di ammissibilità della spesa.

Maggiore integrazione nell'ambito dell'attuazione delle iniziative comunitarie

Il FESR, a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1783/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 1999, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale (5), di seguito denominato «regolamento FESR», può attuare l'iniziativa Interreg III finanziando misure di sviluppo rurale sovvenzionabili dal FEAOG, di sviluppo delle risorse umane sovvenzionabili dall'FSE e di adeguamento delle strutture della pesca sovvenzionabili dallo SFOP. Questa opportunità va sfruttata per migliorare il coordinamento e l'integrazione delle misure e degli interventi che beneficiano di un contributo comunitario.

Coordinamento efficace tra Interreg III e gli strumenti comunitari di politica esterna, segnatamente tenendo conto dell'allargamento

L'attuazione di Interreg III deve garantire la coerenza e la sincronia rispetto agli strumenti finanziari interessati. Gli interventi all'interno della Comunità sono finanziati dal FESR, mentre quelli al di fuori della Comunità sono finanziati da altri strumenti quali PHARE, ISPA, TACIS, MEDA, CARDS, FES o eventualmente altri programmi comunitari con una valenza di politica esterna.

La comunicazione della Commissione «Preparare il terreno per un nuovo strumento di prossimità» (6) del 1o luglio 2003 (in appresso «comunicazione sulla prossimità») intende, introducendo i programmi di prossimità per il periodo 2004-2006, migliorare il coordinamento tra Interreg III e gli strumenti comunitari di politica esterna. Costituisce il seguito della comunicazione «Europa ampliata — Prossimità: Un nuovo contesto per le relazioni con i nostri vicini orientali e meridionali» (7).

8.

L'attuazione della cooperazione sulla base dei summenzionati principi richiede strutture effettivamente congiunte che elaborino i programmi, coinvolgano le parti interessate, selezionino gli interventi, garantiscano la gestione generale, coordinino e sorveglino l'attuazione dei programmi e, se del caso, i meccanismi comuni di gestione delle misure e degli interventi. Interreg III e l'approccio riguardante i programmi di prossimità comunque determineranno progressi significativi rispetto alla situazione del periodo di programmazione 1994-1999. I partner devono precisare le condizioni, le disposizioni e le risorse per l'istituzione e la gestione delle strutture di cui i programmi possono finanziare i costi operativi.

In questo contesto, le autorità competenti possono esaminare la possibilità di istituire gruppi europei d'interesse economico (GEIE) (8).

II.   COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA (SEZIONE A)

9.

Finalità: Cooperazione transfrontaliera tra autorità di zone limitrofe ai fini della creazione di poli socioeconomici transfrontalieri mediante strategie congiunte di sviluppo territoriale sostenibile.

10.

Zone ammissibili: Ai fini della cooperazione transfrontaliera sono ammissibili:

tutte le zone situate lungo i confini terrestri interni ed esterni della Comunità, definite al livello amministrativo III della nomenclatura delle unità statistiche territoriali (NUTS III), come indicato nell'allegato I,

alcune regioni marittime, definite al livello amministrativo III della nomenclatura delle unità statistiche territoriali (NUTS III), come indicato nell'allegato I.

In casi eccezionali possono essere finanziati interventi in zone NUTS III adiacenti alle summenzionate zone di livello NUTS III o in zone circondate da tali zone, purché tali interventi non rappresentino più del 20 % della spesa totale del programma interessato. Le zone per le quali si farà ricorso a tale possibilità devono essere indicate nel pertinente programma d'iniziativa comunitaria.

11.

Tematiche prioritarie: Questa sezione riguarda in particolare le seguenti tematiche:

promozione dello sviluppo urbano, rurale e costiero,

incentivi all'imprenditorialità e allo sviluppo di piccole imprese (anche nel settore del turismo) e iniziative per l'occupazione locale,

promozione dell'integrazione nel mercato del lavoro e dell'integrazione sociale,

condivisione di risorse umane e di strutture in materia di ricerca, sviluppo tecnologico, istruzione, cultura, comunicazioni e sanità, al fine di aumentare la produttività e contribuire a creare posti di lavoro duraturi,

incentivi alla tutela dell'ambiente (locale, globale), risparmio energetico e promozione di fonti di energia rinnovabili,

miglioramento di reti e servizi nel campo dei trasporti (in particolare dei trasporti ecocompatibili), dell'informazione e della comunicazione, nonché dei sistemi di approvvigionamento idrico ed energetico,

cooperazione in ambito giuridico e amministrativo ai fini dello sviluppo economico e della coesione sociale,

aumento delle potenzialità di cooperazione transfrontaliera umana e istituzionale ai fini dello sviluppo economico e della coesione sociale.

L'elenco non è esaustivo. L'allegato II riporta le tematiche a titolo orientativo. Tuttavia, le risorse finanziarie devono essere concentrate su un numero ristretto di tematiche e misure; in particolare, gli investimenti nel campo delle infrastrutture devono essere concentrati per quanto possibile in unità amministrative al di sotto del livello NUTS III, adiacenti ai confini. Tuttavia, conformemente al punto 10, qualora nelle regioni scarsamente popolate si riscontri che lo sviluppo è ostacolato dalla mancanza di infrastrutture, si possono prendere in considerazione finanziamenti per infrastrutture in zone non rigorosamente conformi alla definizione di livello NUTS III, purché le infrastrutture in questione abbiano finalità connesse allo sviluppo delle zone NUTS III di cui all'allegato I.

III.   COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE (SEZIONE B)

12.

Finalità: Cooperazione transnazionale tra autorità nazionali, regionali e locali ai fini della promozione di una maggiore integrazione territoriale tra ampi raggruppamenti di regioni europee, per realizzare uno sviluppo sostenibile, armonioso ed equilibrato nella Comunità e una migliore integrazione territoriale con i paesi candidati e altri paesi terzi limitrofi.

13.

Zone ammissibili: Ai fini della cooperazione transnazionale, vengono proposti come zone ammissibili i raggruppamenti di regioni di cui all'allegato III.

Tali raggruppamenti si ispirano alle zone già interessate dai programmi di Interreg II C e delle azioni pilota ai sensi dell'articolo 10 del regolamento FESR in materia di assetto del territorio, modificati in base all'esperienza acquisita. Su tale base gli Stati membri e le rispettive regioni possono proporre alla Commissione domande debitamente giustificate di modifica dei raggruppamenti in questione. Assumeranno particolare rilievo le frontiere esterne della Comunità, in particolare tenendo conto dell'allargamento, la cooperazione concernente le regioni ultraperiferiche della Comunità, il potenziamento della cooperazione nella regione adriatica e in quella del Baltico meridionale nonché la cooperazione concernente le regioni insulari. Pertanto, le modifiche proposte dovrebbero essere finalizzate a potenziare la cooperazione tra le regioni adriatiche e balcaniche dell'Unione europea, da un lato, e le regioni balcaniche esterne dall'altro. Particolare attenzione sarà prestata alle quattro regioni transnazionali che attuano la dimensione di prossimità.

14.

Tematiche prioritarie: Le proposte in materia di cooperazione transnazionale devono fondarsi sull'esperienza di Interreg II C e tener conto degli assi prioritari della politica comunitaria, quali le reti transeuropee (TEN), e delle raccomandazioni in materia di assetto territoriale dello Schema di sviluppo dello spazio europeo (SSSE). Date le risorse finanziarie limitate e l'estensione dei territori interessati, occorre allo stesso tempo concentrare l'impegno, evitando di disperdere le risorse. Possono essere richiesti contributi ai seguenti fini:

elaborare strategie operative di sviluppo territoriale a livello transnazionale, compresa la cooperazione tra città e tra zone urbane e rurali, al fine di promuovere uno sviluppo policentrico sostenibile,

promuovere sistemi di trasporto efficienti e sostenibili e migliorare l'accesso alla società dell'informazione,

promuovere l'ambiente e la sana gestione del patrimonio culturale e delle risorse naturali, in particolare di quelle idriche,

promuovere l'integrazione tra regioni marittime e delle regioni insulari attribuendo ad ognuna una priorità specifica e un'adeguata dotazione finanziaria. La promozione di tale integrazione può comprendere attività di cooperazione bilaterale,

promuovere la cooperazione integrata delle regioni ultraperiferiche.

Le misure selezionate devono consolidare un'impostazione integrata dell'assetto territoriale, che risponda ai problemi e alle potenzialità comuni e che determini un effettivo beneficio per la zona transnazionale. Si promuove, in particolare, la cooperazione tra regioni insulari e marittime, nonché la cooperazione tra quelle caratterizzate dallo stesso tipo di svantaggi, quali le regioni montane. Devono inoltre essere individuate le zone chiave per investimenti nel campo delle infrastrutture; tra queste, potranno essere prese in considerazione soltanto le infrastrutture aventi un impatto transnazionale. Sono quindi esclusi investimenti per autostrade e strade principali. Gli interventi prescelti devono inoltre dare risultati concreti, visibili e innovativi. In caso di problemi di gestione delle risorse idriche causati da inondazioni o siccità, si può fare ricorso a finanziamenti Interreg III per investimenti nel campo delle infrastrutture.

15.

Per quanto riguarda le regioni ultraperiferiche (dipartimenti francesi d'oltremare, isole Canarie, Azzorre e Madeira) i programmi di cooperazione si propongono di:

promuovere l'integrazione economica e la cooperazione tra le regioni in questione e tra queste e altri Stati membri,

promuovere i collegamenti e la cooperazione con paesi terzi vicini (Caraibi, America latina, Oceano Atlantico, Africa nordoccidentale, Oceano Indiano).

16.

Il presente elenco di tematiche prioritarie riporta le azioni principali oggetto di cofinanziamento. Le azioni figurano in dettaglio nell'allegato IV.

IV.   COOPERAZIONE INTERREGIONALE (SEZIONE C)

17.

Finalità: La cooperazione interregionale è destinata a migliorare l'efficacia delle politiche e degli strumenti di sviluppo regionale e di coesione mediante la creazione di reti, in particolare nelle regioni in ritardo di sviluppo o in fase di riconversione.

18.

Zone ammissibili: l'intero territorio della Comunità.

19.

Tematiche prioritarie: Questa sezione riguarda:

attività di cooperazione connesse a tematiche specifiche definite dalla Commissione nella comunicazione sulla cooperazione interregionale, quali ricerca, sviluppo tecnologico e PMI; società dell'informazione; turismo, cultura e occupazione; imprenditorialità e ambiente, ecc.

Assume particolare rilevanza la partecipazione alle varie reti da parte delle regioni insulari ed ultraperiferiche nonché dei paesi candidati all'adesione. Verrà promossa la cooperazione, anche a livello bilaterale, tra regioni marittime.

V.   PREPARAZIONE, PRESENTAZIONE E APPROVAZIONE DEGLI INTERVENTI

20.

In base agli stanziamenti indicativi per Stato membro fissati dalla Commissione con margini di flessibilità tra le sezioni (cfr. il capitolo VIII), gli Stati membri procedono alla pertinente ripartizione per sezione, confine e regione, ricercando un idoneo equilibrio tra i contributi da un lato e dall'altro del confine, in funzione delle risorse disponibili.

21.

Le proposte vengono elaborate da comitati transfrontalieri o transnazionali congiunti, ovvero altri organismi costituiti dalle competenti autorità nazionali e regionali/locali nonché, se del caso, dai competenti partner non governativi.

Possono essere presentate proposte distinte per ciascuna sezione; tuttavia, se i partner lo ritengono opportuno, i programmi possono riguardare le tre sezioni (A, B e C) ma devono specificare le priorità, le misure e le strutture comuni in relazione a ciascuna sezione.

22.

I programmi concernenti la cooperazione transfrontaliera (sezione A) sono elaborati conformemente ai principi, alle priorità e alle procedure di cui ai punti da 6 a 11 dalle autorità locali o regionali delle zone sovvenzionabili, nell'ambito di un partenariato con le autorità nazionali, in funzione dell'ordinamento di ciascuno Stato membro.

In generale, ciascun programma elaborato riguarda un confine e si articola in sottoprogrammi distinti per ciascuna regione transfrontaliera. In casi debitamente giustificati (ad esempio confini molto estesi, punti in cui convergono diversi confini, esistenza di forme di cooperazione strutturata) può essere elaborato un programma concernente una regione transfrontaliera che interessi uno o più confini.

23.

I programmi relativi alla cooperazione transnazionale (sezione B) sono elaborati conformemente ai principi, alle priorità e alle procedure di cui ai punti 6, 7 e 8 e da 12 a 16 dalle autorità nazionali (o altre autorità designate dagli Stati membri) in stretta collaborazione con le autorità regionali o locali della zona geografica in cui si attuerà la cooperazione transnazionale. Data la loro esperienza, gli organismi e i gruppi di lavoro istituiti nell'ambito di Interreg II C partecipano alla fase preparatoria su invito delle autorità competenti.

Per ciascuna zona di cooperazione di cui al punto 13 è stato elaborato un programma unico.

24.

Le condizioni relative all'attuazione dei programmi della sezione C figurano nella comunicazione sulla cooperazione interregionale.

25.

I programmi devono avere contenuto analogo a quello del documento unico di programmazione di cui all'articolo 19, paragrafo 3, del regolamento generale, adeguato alle esigenze e alle condizioni della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e comprendere in particolare i seguenti elementi:

la valutazione ex ante di cui all'articolo 41, paragrafo 2, del regolamento generale, con particolare riguardo ai punti di forza e di debolezza della zona considerata nonché all'impatto atteso, segnatamente per quanto concerne l'ambiente (locale, globale), eventualmente le pari opportunità per uomini e donne, nonché i miglioramenti apportati alle strutture di cooperazione,

una descrizione della procedura di programmazione congiunta (ad esempio, comitato congiunto di programmazione), comprese le disposizioni di consultazione delle parti,

una descrizione della strategia e delle linee prioritarie fissate congiuntamente per lo sviluppo dell'area oggetto del programma, eventualmente distinta per sottoprogramma, tra cui: le priorità, gli obiettivi specifici quantificati nella misura in cui la loro natura lo consente, e l'indicazione di come tale strategia e tali linee prioritarie hanno tenuto conto degli orientamenti indicativi di cui all'articolo 10, paragrafo 3, del regolamento generale,

una descrizione sintetica, se necessario per ciascun sottoprogramma della sezione A, delle misure previste per realizzare gli interventi prioritari, comprese le informazioni necessarie per verificare la conformità ai regimi di aiuti ai sensi dell'articolo 87 del trattato, nonché la natura delle misure necessarie per la preparazione, la sorveglianza e la valutazione del programma,

un piano finanziario indicativo che precisi per ciascuna linea prioritaria e per ciascun anno, conformemente agli articoli 28 e 29 del regolamento generale, l'importo della dotazione finanziaria prevista per la partecipazione del FESR e, ove opportuno, di PHARE, TACIS, MEDA, CARDS, Fondo di coesione, ISPA e BEI, nonché l'importo totale dei finanziamenti ammissibili pubblici o assimilabili e la stima di quelli privati corrispondenti a tale partecipazione. Il contributo totale dell'assistenza finanziaria del FESR prevista annualmente deve essere compatibile con le pertinenti prospettive finanziarie,

le disposizioni di attuazione del programma, tra cui:

La designazione, da parte delle autorità competenti partecipanti al programma, delle strutture comuni di cooperazione, istituite sulla base di accordi specifici conformi alla legislazione nazionale e responsabili dei seguenti servizi:

l'autorità di gestione ai sensi dell'articolo 9, lettera n), e dell'articolo 34 del regolamento generale,

l'autorità di pagamento ai sensi dell'articolo 9, lettera o), e dell'articolo 32 del regolamento generale a livello di programma e, se necessario, autorità di pagamento ausiliarie,

il segretariato tecnico congiunto per la gestione operativa del programma, in particolare per i compiti illustrati al punto 30, fatta salva la responsabilità generale delle autorità di gestione di cui all'articolo 34 del regolamento generale.

Le tre mansioni (autorità di gestione, autorità di pagamento, segretariato tecnico congiunto) sono assolte dai summenzionati organismi separatamente o insieme, in funzione delle condizioni specifiche di attuazione di Interreg III,

il comitato di sorveglianza dell'intero programma conformemente all'articolo 35 del regolamento generale (cfr. punto 28); un comitato o, se necessario, una serie di comitati di gestione (cfr. punto 29),

la descrizione delle modalità di gestione del programma, comprese quelle relative ad una fase di pubblicità trasparente che consenta la massima partecipazione possibile da parte degli operatori pubblici e privati; le disposizioni relative agli inviti a presentare proposte e alla selezione congiunta degli interventi, nonché il ruolo del comitato di gestione (cfr. punto 29) e le diverse competenze in ambito finanziario e di controllo finanziario, conformemente agli articoli 38 e 39 del regolamento generale; se del caso, va pure descritto il ricorso alla sovvenzione globale di cui al punto 26,

la descrizione dei sistemi di sorveglianza e di valutazione congiunte, compreso il ruolo del comitato di sorveglianza (cfr. punto 28); come stabilito all'articolo 36, paragrafo 1, del regolamento generale, le autorità competenti tengono conto della metodologia nell'ambito della definizione degli indicatori per la sorveglianza ai fini della raccolta dei relativi dati e dell'elaborazione delle valutazioni,

la definizione dei meccanismi finanziari di trasferimento a titolo del FESR (e preferibilmente anche delle rispettive disposizioni nazionali di cofinanziamento) su un conto unico per ciascun programma e di trasferimento rapido e trasparente delle risorse ai beneficiari finali; a tal fine può essere prevista la firma di un accordo tra le diverse autorità dei paesi partecipanti al programma; inoltre può essere imposta ai partner, a livello di progetto, la firma di un accordo in merito alle rispettive competenze finanziarie e giuridiche,

la descrizione delle modalità e procedure specifiche di controllo del programma, con indicazione delle competenze in materia finanziaria e di controllo finanziario, conformemente agli articoli 38 e 39 del regolamento generale,

indicazioni sulle risorse necessarie per preparare, sorvegliare e valutare l'assistenza.

26.

I programmi elaborati secondo le summenzionate modalità vengono presentati alla Commissione dalle autorità designate dagli Stati membri in questione e d'intesa con essi.

Per ciascun programma approvato la Commissione concede un contributo unico a titolo del FESR senza indicare la ripartizione per Stato membro. La Commissione può inoltre decidere, d'intesa con gli Stati membri interessati, di concedere una sovvenzione globale per l'intero programma o per una sua parte.

27.

Ciascun programma è integrato dal complemento di programmazione definito all'articolo 9, lettera m), e descritto all'articolo 18, paragrafo 3, del regolamento generale.

Il complemento di programmazione viene trasmesso alla Commissione entro tre mesi dalla decisione di approvazione del programma e viene preparato nel rispetto delle stesse norme in materia di cooperazione e partenariato vigenti per il programma.

VI.   SORVEGLIANZA, ATTUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI

28.

Il programma è seguito dal comitato di sorveglianza competente, conformemente all'articolo 35 del regolamento generale. Il comitato si riunisce almeno una volta l'anno ed è incaricato, in particolare, di:

confermare o approvare il complemento di programmazione,

conformemente all'articolo 15 del regolamento generale, stabilire i criteri da utilizzare per la selezione degli interventi al fine di accertarne l'interesse o il carattere transnazionale o transfrontaliero,

apportare modifiche al programma o al complemento di programmazione,

sorvegliare e valutare il programma nel suo insieme nonché approvare il disciplinare per gli inviti a presentare proposte.

Del comitato di sorveglianza fanno parte rappresentanti delle autorità locali e regionali nonché delle autorità nazionali, se queste lo desiderano. È auspicabile la partecipazione dei partner socioeconomici e delle organizzazioni non governative, conformemente alle disposizioni dell'articolo 8 del regolamento generale. La Commissione e, se del caso, la BEI possono partecipare ai lavori del comitato con funzioni consultive.

29.

La selezione congiunta degli interventi e la sorveglianza coordinata sulla loro attuazione spettano a uno o eventualmente più comitati di gestione responsabili degli interventi nell'ambito di ciascun sottoprogramma. Tale comitato è costituito secondo gli stessi principi di cooperazione e partenariato vigenti per il comitato di sorveglianza. La Commissione può partecipare ai lavori in veste di osservatore.

In alternativa, i compiti del comitato di gestione possono essere svolti dal comitato di sorveglianza in qualità anche di comitato di gestione.

30.

Per lo svolgimento dei suoi compiti, l'autorità di gestione è coadiuvata dal segretariato tecnico congiunto qualora non assuma essa stessa le mansioni del segretariato.

Oltre alle competenze di cui all'articolo 34 del regolamento generale, spetta all'autorità di gestione (cfr. punto 25) preparare le decisioni che verranno adottate dal comitato di sorveglianza e dal comitato di gestione; in particolare riceve, esamina e valuta preliminarmente gli interventi per i quali si chiede un contributo o coordina tali mansioni. L'autorità di gestione coordina inoltre le attività delle autorità od organismi preposti all'attuazione dei sottoprogrammi e delle misure.

31.

Il contributo FESR viene versato su un conto bancario intestato all'autorità di pagamento o all'autorità di gestione (qualora sia anche autorità di pagamento). A sua volta l'autorità di pagamento versa il contributo FESR, conformemente alle decisioni relative alla selezione dei progetti prese dal comitato di gestione o dal comitato di sorveglianza in qualità di comitato di gestione, e a norma dell'articolo 32, paragrafo 1, ultimo comma, del regolamento generale, alle autorità od organismi proposti all'attuazione dei sottoprogrammi e delle misure. In tal caso le autorità in questione provvedono al versamento ai beneficiari finali. Per gli interventi riguardanti partner di più Stati membri, il beneficiario finale è il partner responsabile dell'intervento, il quale provvede alla gestione finanziaria e al coordinamento dei partecipanti. Tale partner responsabile stabilirà insieme agli altri partner, eventualmente nell'ambito di un accordo, la ripartizione delle responsabilità reciproche.

32.

Ai programmi si applicano le disposizioni del capitolo III del regolamento generale (partecipazione e gestione finanziaria dei Fondi) e le disposizioni in materia di sorveglianza, valutazione e controllo finanziario, escluso l'articolo 44. Conformemente all'articolo 21, paragrafo 4, del regolamento generale, a seguito della valutazione intermedia di cui all'articolo 42, i programmi possono essere riesaminati su iniziativa degli Stati membri o della Commissione d'intesa con gli Stati membri interessati.

33.

[soppresso]

VII.   COORDINAMENTO TRA FESR, PHARE, TACIS, MEDA, CARDS, FES, SAPARD E ISPA

34.

Ai fini dell'articolo 20, paragrafo 2, primo comma, del regolamento generale, il coordinamento tra gli interventi a titolo del FESR e degli altri strumenti finanziari che partecipano all'iniziativa Interreg III riguarda l'ammissibilità geografica, la programmazione pluriennale, la sovvenzionabilità degli interventi e i meccanismi di attuazione, sorveglianza, valutazione e controllo.

Per i programmi di cooperazione illustrati nel presente capitolo, il potenziamento significativo delle strutture comuni rispetto alla situazione del periodo di programmazione precedente cui si fa riferimento al punto 8 verrà realizzato proporzionalmente ai progressi compiuti per quanto riguarda il coordinamento tra il FESR e gli altri strumenti finanziari.

La Commissione si impegna a presentare annualmente al comitato consultivo di cui all'articolo 48, paragrafo 3, lettera d), del regolamento generale una relazione sui progressi compiuti per quanto riguarda il coordinamento tra il FESR e gli altri strumenti finanziari.

34.a

Nella comunicazione sulla prossimità la Commissione ha introdotto l'approccio per il programma di prossimità 2004-2006. I programmi di prossimità sosterranno la cooperazione transfrontaliera e transnazionale lungo la frontiera esterna dell'Unione con paesi non candidati e si baseranno sui programmi e sulle strutture Interreg esistenti o previsti. Con la messa a punto dei programmi di prossimità sarà possibile delineare i nuovi sistemi per consentire procedure congiunte per la preparazione, la presentazione e la selezione dei progetti, aumentando così il livello di partecipazione e contributo dei beneficiari sul lato esterno della frontiera. Il 23 ottobre 2003 la Commissione ha presentato la nota d'orientamento (9) sulla preparazione dei programmi di prossimità, che descrive le fasi necessarie per creare un programma di prossimità e che consiglia come modificare i documenti, le strutture e i metodi di lavoro esistenti.

Cooperazione transfrontaliera (sezione A)

35.

Ai fini della cooperazione transfrontaliera alle frontiere esterne della Comunità, le zone frontaliere di paesi limitrofi sono comprese nelle proposte di programma presentate alla Commissione dalle autorità designate dagli Stati membri d'intesa con i paesi limitrofi interessati. Tali zone devono essere definite conformemente ai criteri adottati per Interreg III. Per quanto riguarda una zona NUTS III figurante nell'allegato I che partecipa a vari programmi di cooperazione transfrontaliera a cui prendono parte paesi che beneficiano di PHARE-CBC, o la partecipazione a tali programmi di zone NUTS III di cui al punto 10, paragrafo 2, i particolari della partecipazione saranno concordati tra la Commissione e le autorità designate degli Stati membri, insieme ai paesi confinanti interessati.

36.

Il programma Interreg III di cooperazione transfrontaliera (sezione A) di cui ai punti 21, 22, 25 e 26 è il documento congiunto di programmazione transfrontaliera di cui all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 2760/98 della Commissione, del 18 dicembre 1998, relativo al programma PHARE-CBC (10), di seguito denominato «regolamento PHARE-CBC». Per i finanziamenti a carico del FESR la Commissione decide in merito al contributo di tale fondo al momento dell'approvazione del programma. La partecipazione finanziaria a titolo di PHARE-CBC, TACIS, MEDA, CARDS, Sapard o ISPA è conforme ai principi e alle norme di tali strumenti; gli importi figuranti nel piano finanziario sono indicativi. Va prestata particolare attenzione all'idoneo equilibrio tra i contributi da una parte e dall'altra dei confini in questione, tenendo conto delle risorse disponibili, dei diversi gradi di sviluppo economico e delle diverse capacità di utilizzazione.

37.

Nel caso di ISPA, l'articolo 2, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (CE) n. 1267/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, che istituisce uno strumento per le politiche strutturali di preadesione (11) prevede la possibilità di deroga al requisito dell'importo minimo (5 milioni di EUR) per le misure a titolo del summenzionato strumento, in considerazione delle circostanze specifiche stabilite dalla Commissione sulla scorta di particolari raccomandazioni formulate dal comitato di sorveglianza.

38.

Al comitato di sorveglianza, al comitato o ai comitati di gestione, al segretariato tecnico congiunto ed, eventualmente, all'autorità di gestione (cfr. punto 25) partecipano rappresentanti dei paesi terzi interessati dal programma.

Qualora non sia possibile istituire un'autorità di gestione comune, i rappresentanti dei paesi terzi partecipano alle attività dell'autorità di gestione entro i limiti delle rispettive competenze.

39.

Per quanto riguarda i programmi finanziati a titolo del FESR e di PHARE-CBC, il comitato di sorveglianza del programma di cui al punto 28 e il comitato misto di cooperazione di cui all'articolo 7 del regolamento PHARE-CBC costituiscono un comitato unico, di seguito denominato «comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC».

Il comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC decide le norme procedurali interne, tenendo conto dell'ordinamento istituzionale, giuridico e finanziario dei paesi interessati. Tali norme comprendono eventualmente disposizioni dettagliate sull'applicazione del punto 28 e dell'articolo 7 del regolamento PHARE-CBC.

Al comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC partecipano rappresentanti delle autorità competenti degli Stati membri, dei paesi terzi interessati, della Commissione ed eventualmente della BEI. Il/i rappresentante/i della Commissione ed eventualmente della BEI partecipano alle attività del comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC in veste consultiva per gli interventi cofinanziati dal FESR. Il comitato è competente per la conferma del complemento di programmazione di cui all'articolo 15 del regolamento generale o per l'approvazione delle relative modifiche.

40.

Gli interventi e i progetti sono selezionati in base alla loro sovvenzionabilità nel quadro di Interreg III dal comitato o dai comitati di gestione ovvero dal comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC in qualità di comitato di gestione (cfr. punto 29).

41.

L'approvazione degli interventi o dei progetti cofinanziati nell'ambito del programma è soggetta alle norme specifiche del FESR e di eventuali altri strumenti finanziari che forniscono un contributo al programma.

42.

L'approvazione dei progetti cofinanziati a titolo di PHARE-CBC è soggetta alla procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 3, e all'articolo 8 del regolamento PHARE-CBC.

L'articolo 5, paragrafo 2, del summenzionato regolamento prevede che una percentuale limitata degli stanziamenti per i programmi sia destinata a piccoli progetti condotti da soggetti locali. I piccoli progetti d'importo non superiore a 50 000 EUR (contributo comunitario) e oggetto di finanziamento a titolo di PHARE-CBC sono approvati dal comitato misto di cooperazione o dal comitato di gestione responsabile di tali piccoli progetti.

I regimi di sovvenzione in materia di coesione economica e sociale possono finanziare progetti di importo variabile fra 50 000 EUR e 2 milioni di EUR (contributo comunitario). I singoli progetti nell'ambito dei regimi di sovvenzione sono identificati mediante un invito a presentare proposte e approvati dal comitato misto di cooperazione.

Per i progetti che non rientrano negli schemi di sovvenzione, le deroghe all'importo minimo necessario (2 milioni di EUR) sono consentite soltanto in seguito a una valutazione caso per caso e qualora sussista una vera cooperazione transfrontaliera nell'ambito delle priorità indicate nei documenti congiunti di programmazione transfrontaliera. Il comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC (cfr. punto 39) formula raccomandazioni specifiche sulle deroghe al requisito dell'importo minimo ai fini delle procedure di cui al primo paragrafo del presente punto. Sulla scorta di un'analisi caso per caso, nelle zone frontaliere che soddisfano le condizioni dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1266/99 del Consiglio, del 21 giugno 1999, sul coordinamento dell'assistenza ai paesi candidati nel quadro della strategia di preadesione (12), per quanto riguarda il coordinamento degli strumenti di preadesione, il controllo ex ante esercitato dalla Commissione può essere sostituito dal «sistema di attuazione decentrato esteso» con controllo ex post della Commissione.

Cooperazione transnazionale (sezione B)

43.

I paesi terzi possono partecipare alla cooperazione transnazionale definita al capitolo III dei presenti orientamenti, sulla base di proposte di programma presentate alla Commissione dalle autorità designate degli Stati membri d'intesa con i paesi terzi interessati.

Nei paesi che beneficiano di PHARE i progetti connessi alla cooperazione transnazionale nel quadro di Interreg III possono essere finanziati mediante i programmi PHARE nazionali.

Per i contributi a titolo del FESR, la Commissione decide al momento dell'approvazione di ciascun programma. Per quanto riguarda PHARE, TACIS, MEDA, CARDS, FES, Sapard e ISPA, i progetti da finanziare vengono approvati secondo le procedure stabilite dai rispettivi regolamenti e norme operative, comprese, se del caso, le procedure descritte nella comunicazione sulla prossimità.

Il punto 37 può eventualmente essere applicato anche alla cooperazione transnazionale.

44.

La Commissione garantisce l'applicazione alla cooperazione transnazionale dei punti da 38 a 42.

Cooperazione interregionale (sezione C)

45.

Il coordinamento tra il FESR e gli strumenti di assistenza esterna riguardanti la sezione C viene trattato nella comunicazione sulla cooperazione interregionale.

46.

[soppresso].

VIII.   FINANZIAMENTO

47.

L'iniziativa comunitaria Interreg III è finanziata congiuntamente dagli Stati membri e dalla Comunità.

48.

Conformemente all'articolo 20, paragrafo 2, del regolamento generale, per il periodo 2000-2006 è assegnato a Interreg III uno stanziamento complessivo del FESR pari a 4 875 milioni di EUR, a prezzi 1999. Conformemente all'articolo 7, paragrafo 7, dello stesso regolamento, la partecipazione FESR è stata indicizzata in ragione del 2 % annuo fino al 2003 ed è stata fissata a prezzi 2003 per il periodo 2004-2006. La Commissione ha inoltre stabilito l'indicizzazione applicabile per il periodo 2004-2006. Fatte salve le deroghe di cui all'articolo 29, paragrafo 3, lettera a), del regolamento, il massimale del contributo del FESR è del 75 % del costo totale nelle regioni dell'obiettivo 1 e del 50 % nelle altre regioni.

Conformemente alle conclusioni dei negoziati di adesione, il contributo totale del FESR ai nuovi Stati membri a Interreg III nel periodo 2004-2006 è fissato a 425 milioni di EUR, a prezzi 1999.

La Commissione adotta gli stanziamenti indicativi per ciascuno Stato membro. All'atto della ripartizione di tale importo, gli Stati membri provvedono affinché una quota indicativa di almeno il 50 % dello stanziamento loro assegnato per Interreg III sia destinata alla cooperazione transfrontaliera di cui alla sezione A. La Commissione e gli Stati membri garantiscono inoltre un equo trattamento di tutti i confini. Almeno il 14 % dello stanziamento indicativo di ciascuno Stato membro è assegnato alla sezione B e almeno il 6 % alla sezione C.

49.

Per quanto riguarda i paesi terzi partecipanti all'iniziativa Interreg III, la cooperazione viene sovvenzionata da PHARE-CBC nonché dai programmi nazionali ISPA, Sapard e PHARE. Per quanto riguarda TACIS, MEDA, CARDS e il FES, gli stanziamenti per le attività coordinate sono stabiliti conformemente alle norme operative vigenti e se del caso conformemente alla comunicazione sulla prossimità, nella prospettiva della massima cooperazione transfrontaliera e transnazionale alle frontiere esterne della Comunità.

Sono inoltre possibili prestiti BEI.

50.

Conformemente all'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento FESR, ai fini dell'attuazione dell'iniziativa Interreg III il FESR finanzia misure di sviluppo rurale sovvenzionabili dal FEAOG, di sviluppo delle risorse umane sovvenzionabili dall'FSE e di adeguamento delle strutture della pesca sovvenzionabili dallo SFOP.

51.

Le iniziative comunitarie possono fornire assistenza tecnica per l'elaborazione, il finanziamento e l'attuazione dei programmi a norma dell'articolo 20 del regolamento generale.

52.

Nell'ambito dei programmi possono essere previste misure specifiche di assistenza tecnica, in particolare in vista della creazione e dello sviluppo di strutture comuni. Al riguardo, ogniqualvolta l'assistenza tecnica viene prestata su richiesta di uno Stato membro si applicano i tassi normali di partecipazione di cui all'articolo 29 del regolamento generale.

In casi eccezionali, qualora la misura di assistenza tecnica sia decisa su iniziativa della Commissione in quanto vantaggiosa per più di uno Stato membro, essa può essere finanziata fino al 100 %.

53.

Alla promozione di scambi di esperienze e di buone pratiche, in particolare mediante azioni di costituzione di reti connesse all'esperienza acquisita nell'ambito delle sezioni A, B e C di Interreg III, è destinato un importo massimo di 47 milioni di EUR.

Qualora tali misure siano richieste dagli Stati membri si applicano i tassi normali di partecipazione.

Se tuttavia le azioni sono avviate su iniziativa della Commissione, possono essere finanziate fino al 100 %.

La Commissione ha approvato il programma di sostegno INTERACT per la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, il quale avrà le seguenti mansioni:

coordinamento e scambi di esperienza e buone pratiche a livello comunitario concernenti le azioni avviate mediante Interreg III,

assistenza tecnica e promozione della creazione e del consolidamento di strutture comuni di programmazione, sorveglianza e gestione,

coordinamento della cooperazione interregionale; raccolta di informazioni sui progetti approvati (onde evitare il doppio finanziamento di progetti e promuovere le sinergie) e sulla loro attuazione,

pubblicazioni, banche dati e siti web.

54.

Il finanziamento al 100 % deciso su iniziativa della Commissione e conforme alla definizione delle due categorie di assistenza tecnica di cui al punto 52 (secondo paragrafo) e al punto 53 (terzo paragrafo) non può superare il 2 % dello stanziamento complessivo del FESR di cui al punto 48.

IX.   CORRISPONDENZA

55.

La Commissione invita gli Stati membri e le autorità regionali designate, se del caso d'intesa con i paesi terzi interessati, a presentare proposte particolareggiate di programmi d'iniziativa comunitaria a titolo dell'iniziativa Interreg III.

56.

Tutta la corrispondenza relativa alla presente comunicazione deve essere inviata al seguente indirizzo:

Direzione generale Politica regionale

Commissione delle Comunità europee

B-1049 Bruxelles


(1)  GU L 161 del 26.6.1999, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dall'Atto di adesione 2003 (GU L 236 del 23.9.2003, pag. 33).

(2)  GU C 141 del 15.5.2001, pag. 2.

(3)  Comunicazione della Commissione che modifica gli orientamenti dell'iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea volta a incentivare uno sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio europeo — Interreg III (2001/C 239/03) (GU C 239 del 25.8.2001, pag. 4).

(4)  GU L 374 del 31.12.1988, pag. 15.

(5)  GU L 213 del 13.8.1999, pag. 1.

(6)  http://europa.eu.int/comm/regional_policy/sources/docoffic/official/communic/wider/wider_en.pdf

(7)  Comunicazione della Commissione COM(2003) 104 dell'11 marzo 2003.

(8)  Comunicazione della Commissione 97/C 285/10 sulla partecipazione dei gruppi europei d'interesse economico (GEIE) agli appalti pubblici e a programmi finanziati con fondi pubblici. GU C 285 del 20.9.1997 pag. 17.

(9)  http://europa.eu.int/comm/regional_policy/interreg3/doc/pdf/neighbour_guidance.pdf

(10)  GU L 345 del 19.12.1998, pag. 49. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1822/2003 della Commissione, del 16 ottobre 2003 (GU L 267 del 17.10. 2003, pag. 9).

(11)  GU L 161 del 26.6.1999, pag. 73.

(12)  GU L 161 del 26.6.1999, pag. 68.


ALLEGATO I

SEZIONE A: ZONE AMMISSIBILI

BELGIË/BELGIQUE

 

Antwerpen (Arr)

 

Arlon

 

Ath

 

Bastogne

 

Brugge

 

Dinant

 

Eeklo

 

Gent (Arr)

 

Ieper

 

Kortrijk

 

Liège (Arr)

 

Maaseik

 

Mons

 

Mouscron

 

Neufchâteau

 

Philippeville

 

Sint-Niklaas

 

Thuin

 

Tongeren

 

Tournai

 

Turnhout

 

Verviers

 

Veurne

 

Virton

ČESKÁ REPUBLIKA

 

Jihočeský

 

Plzeňsky

 

Karlovarský

 

Ústecký

 

Liberecký

 

Královehradecký

 

Pardubický

 

Vysočina

 

Jihomoravský

 

Olomoucký

 

Zlínský

 

Moravskoslezský

DANMARK

 

Bornholms Amtskommune

 

Frederiksborg Amtskommune

 

Fyns Amtskommune

 

København og Frederiksberg Kommuner

 

Københavns Amtskommune

 

Roskilde Amtskommune

 

Sønderjyllands Amtskommune

 

Storstrøms Amtskommune

BR DEUTSCHLAND

 

Aachen, Kreisfreie Stadt

 

Aachen, Landkreis

 

Altötting

 

Annaberg

 

Aue-Schwarzenberg

 

Aurich

 

Bad Tölz-Wolfratshausen

 

Baden-Baden, Stadtkreis

 

Barnim

 

Bautzen

 

Berchtesgadener Land

 

Bitburg-Prüm

 

Bodenseekreis

 

Borken

 

Breisgau-Hochschwarzwald

 

Cham

 

Cottbus, Kreisfreie Stadt

 

Daun

 

Düren

 

Emden, Kreisfreie Stadt

 

Emmendingen

 

Emsland

 

Euskirchen

 

Flensburg, Kreisfreie Stadt

 

Frankfurt (Oder), Kreisfreie Stadt

 

Freiberg

 

Freiburg im Breisgau, Stadtkreis

 

Freyung-Grafenau

 

Garmisch-Partenkirchen

 

Germersheim

 

Görlitz, Kreisfreie Stadt

 

Grafschaft Bentheim

 

Greifswald, Kreisfreie Stadt

 

Heinsberg

 

Hof, Kreisfreie Stadt

 

Hof, Landkreis

 

Karlsruhe, Landkreis

 

Karlsruhe, Stadtkreis

 

Kaufbeuren, Kreisfreie Stadt

 

Kempten (Allgäu), Kreisfreie Stadt

 

Kiel, Kreisfreie Stadt

 

Kleve

 

Konstanz

 

Landau in der Pfalz

 

Leer

 

Lindau-Bodensee

 

Löbau-Zittau

 

Lörrach

 

Lübeck, Kreisfreie Stadt

 

Märkisch-Oderland

 

Merzig-Wadern

 

Miesbach

 

Mittlerer Erzgebirgskreis

 

Mönchengladbach, Kreisfreie Stadt

 

Neustadt an der Waldnaab

 

Niederschlesischer Oberlausitzkreis

 

Nordfriesland

 

Oberallgäu

 

Oder-Spree

 

Ortenaukreis

 

Ostallgäu

 

Ostholstein

 

Ostvorpommern

 

Passau, Kreisfreie Stadt

 

Passau, Landkreis

 

Pirmasens, Kreisfreie Stadt

 

Plauen, Kreisfreie Stadt

 

Plön

 

Rastatt

 

Regen

 

Rendsburg-Eckernförde

 

Rosenheim, Kreisfreie Stadt

 

Rosenheim, Landkreis

 

Rottal-Inn

 

Saarbrücken, Stadtverband

 

Saarlouis

 

Saar-Pfalz-Kreis

 

Sächsische Schweiz

 

Schleswig-Flensburg

 

Schwandorf

 

Schwarzwald-Baar-Kreis

 

Spree-Neiße

 

Steinfurt

 

Südliche Weinstraße

 

Südwestpfalz

 

Tirschenreuth

 

Traunstein

 

Trier, Kreisfreie Stadt

 

Trier-Saarburg

 

Uckermark

 

Ücker-Randow

 

Viersen

 

Vogtlandkreis

 

Waldshut

 

Weiden in der Opf, Kreisfreie Stadt

 

Weißeritzkreis

 

Wesel

 

Wunsiedel im Fichtelgebirge

 

Zweibrücken, Kreisfreie Stadt

ELLAS

 

Achaia

 

Aitoloakarnania

 

Chania

 

Chios

 

Dodekanisos

 

Drama

 

Evros

 

Florina

 

Ioannina

 

Irakleio

 

Kastoria

 

Kavala

 

Kefallinia

 

Kerkyra

 

Kilkis

 

Lasithi

 

Lefkada

 

Lesvos

 

Pella

 

Preveza

 

Rethymni

 

Rodopi

 

Samos

 

Serres

 

Thesprotia

 

Thessaloniki

 

Xanthi

 

Zakinthos

ESPAÑA

 

Badajoz

 

Cáceres

 

Cádiz

 

Ceuta

 

Girona

 

Guipúzcoa

 

Huelva

 

Huesca

 

Lleida

 

Málaga

 

Melilla

 

Navarra

 

Ourense

 

Pontevedra

 

Salamanca

 

Zamora

EESTI

 

Kirde-Eesti

 

Kesk-Eesti

 

Lääne-Eesti

 

Lõuna-Eesti

 

Põhja-Eesti

FRANCE

 

Ain

 

Aisne

 

Alpes-de-Haute-Provence

 

Alpes-Maritimes

 

Ardennes

 

Ariège

 

Bas-Rhin

 

Corse du Sud

 

Doubs

 

Haut-Rhin

 

Haute Corse

 

Haute-Garonne

 

Haute-Pyrénées

 

Haute-Savoie

 

Hautes-Alpes

 

Jura

 

Meurthe-et-Moselle

 

Meuse

 

Moselle

 

Nord

 

Pas-de-Calais

 

Pyrénées-Atlantiques

 

Pyrénées-Orientales

 

Savoie

 

Seine Maritime

 

Somme

 

Territoire de Belfort

MAGYARORSZAG

 

Bács-Kiskun

 

Békés

 

Baranya

 

Budapest

 

Borsod-Abaúj-Zemplén Csongrád

 

Győr-Moson-Sopron

 

Hajdú-Bihar

 

Heves

 

Komárom-Esztergom

 

Pest

 

Nógrád

 

Somogy

 

Szabolcs-Szatmár-Bereg

 

Vas

 

Zala

IRELAND

 

Border

 

Dublin

 

Mid-East

 

South-East

ITALIA

 

Agrigento

 

Ancona

 

Ascoli Piceno

 

Bari

 

Belluno

 

Biella

 

Bolzano-Bozen

 

Brindisi

 

Campobasso

 

Caltanissetta

 

Chieti

 

Como

 

Cuneo

 

Ferrara

 

Foggia

 

Forlì — Cesena

 

Gorizia

 

Imperia

 

Lecce

 

Lecco

 

Livorno

 

Macerata

 

Novara

 

Pesaro e Urbino

 

Pescara

 

Ravenna

 

Ragusa

 

Rimini

 

Rovigo

 

Sassari

 

Siracusa

 

Sondrio

 

Teramo

 

Torino

 

Trieste

 

Trapani

 

Udine

 

Valle d'Aosta

 

Varese

 

Venezia

 

Verbano-Cusio-Ossola

 

Vercelli

LUXEMBOURG (G.D.)

Luxembourg (Grand-Duché)

LATVIJA

 

Kurzeme

 

Latgale

 

Rīga

 

Vidzeme

 

Zemgale

LIETUVA

 

Alytaus

 

Klaipédos

 

Marijampolės

 

Panevéžio

 

Šiaulių

 

Tauragés

 

Telšių

 

Utenos

 

Vilniaus

KYPROS

Kypros

MALTA

 

Malta

 

Gozo - Comino

NEDERLAND

 

Achterhoek

 

Arnhem-Nijmegen

 

Delfzijl en omgeving

 

Midden-Limburg

 

Midden-Noord-Brabant

 

Noord-Limburg

 

Noord-Overijssel

 

Oost-Groningen

 

Overig Groningen

 

Overig Zeeland

 

Twente

 

West-Noord-Brabant

 

Zeeuwsch-Vlaanderen

 

Zuid-Limburg

 

Zuidoost-Drenthe

 

Zuidoost-Noord-Brabant

ÖSTERREICH

 

Außerfern

 

Bludenz-Bregenzer Wald

 

Innsbruck

 

Innviertel

 

Klagenfurt-Villach

 

Mittelburgenland

 

Mühlviertel

 

Nordburgenland

 

Oberkärnten

 

Oststeiermark

 

Osttirol

 

Pinzgau-Pongau

 

Rheintal-Bodenseegebiet

 

Salzburg und Umgebung

 

Südburgenland

 

Tiroler Oberland

 

Tiroler Unterland

 

Unterkärnten

 

Waldviertel

 

Weinviertel

 

West- und Südsteiermark

 

Wien (cooperazione con la Repubblica ceca, la Slovacchia e l'Ungheria)

 

Wiener Umland/Nordteil (cooperazione con la Repubblica ceca e la Slovacchia)

 

Wiener Umland/Südteil (cooperazione con la Slovacchia e l'Ungheria)

POLSKA

 

Jeleniogórsko-wałbrzyski

 

Bialskopodlaski

 

Chełmsko-zamojski Gorzowski

 

Zielonogórski

 

Nowosądecki

 

Ostrolecko-siedlecki

 

Opolski

 

Krośnieńsko-przemyski

 

Białostocko-suwalski

 

Łomżyński

 

Gdański

 

Gdańsk-Gdynia-Sopot

 

Bielsko-bialski

 

Rybnicko – Jastrzębski

 

Elbląski

 

Olsztyński

 

Ełcki

 

Szczeciński

PORTUGAL

 

Alentejo Central

 

Algarve

 

Alto Alentejo

 

Alto Tras-Os-Montes

 

Baixo Alentejo

 

Beira Interior Norte

 

Beira Interior Sud

 

Cavado

 

Douro

 

Minho-Lima

SLOVENIJA

 

Pomurska

 

Podravska

 

Koroška

 

Savinjska

 

Spodnjeposavska

 

Gorenjska

 

Notranjsko-kraška Goriška

 

Obalno- kraška

 

Jugovzhodna Slovenija

 

Osrednjeslovenska

SLOVENSKÁ

 

Bratislavský kraj

 

Trnavský kraj

 

Trenčanský kraj

 

Nitrianský kraj

 

Žilinský kraj

 

Banskobystrický kraj

 

Prešovský kraj

 

Košický kraj

SUOMI/FINLAND

 

Åland

 

Etelä-Karjala

 

Etelä-Savo

 

Itä-Uusimaa

 

Kainuu

 

Keski-Pohjanmaa

 

Kymenlaakso

 

Lappi

 

Pohjanmaa

 

Pohjois-Karjala

 

Pohjois-Pohjanmaa

 

Uusimaa

 

Varsinais-Suomi

SVERIGE

 

Dalarnas Län

 

Jämtlands Län

 

Norrbottens Län

 

Skåne Län

 

Stockholms Län

 

Värmlands Län

 

Västerbottens Län

 

Västra Götalands Län

UNITED KINGDOM

 

Brighton & Hove

 

Conwy & Denbighshire

- (soltanto la parte ammissibile a Interreg IIA)

 

East of Northern Ireland

 

East Sussex CC

 

Gibraltar

 

Gwynedd

 

Isle of Anglesey

 

Kent CC

 

Medway Towns

 

North of Northern Ireland

 

South West Wales

 

West and South of Northern Ireland


ALLEGATO II

SEZIONE A:

ELENCO INDICATIVO DI TEMATICHE PRIORITARIE E DI MISURE SOVVENZIONABILI

A norma del regolamento generale tutti gli interventi cofinanziati dal FESR devono rientrare nel campo d'applicazione dei Fondi strutturali ed essere conformi alle norme in materia di ammissibilità delle spese, nonché alla legislazione e alle politiche comunitarie, comprese le regole di concorrenza.

1.   Promozione dello sviluppo urbano, rurale e costiero

Analisi della zona transfrontaliera.

Elaborazione di orientamenti e di un piano comune di gestione della zona, considerando le zone transfrontaliere un'unità geografica integrata (compresa la prevenzione di catastrofi naturali e tecnologiche).

Promozione di quadri plurisettoriali di occupazione del suolo.

Pianificazione e tutela delle zone transfrontaliere, in particolare i siti d'importanza comunitaria della rete «Natura 2000».

—   Sviluppo urbano

Preparazione di orientamenti comuni in materia di pianificazione e gestione di zone comprese tra i centri abitati adiacenti ai confini, tenendo presente in particolare i principi e gli orientamenti del «Quadro d'azione per uno sviluppo urbano sostenibile nell'Unione europea» [COM(98) 605 def.].

Cooperazione tra zone rurali e urbane ai fini dello sviluppo sostenibile.

Recupero e valorizzazione dei centri storici urbani mediante una strategia comune transfrontaliera (esclusa l'edilizia abitativa).

Pianificazione delle zone industriali transfrontaliere.

—   Sviluppo rurale

Pianificazione transfrontaliera dei terreni agricoli e altri miglioramenti transfrontalieri della conduzione di terre agricole.

Diversificazione delle attività per promuovere nuove possibilità occupazionali o generare redditi aggiuntivi per la popolazione rurale.

Sviluppo rurale transfrontaliero, innanzi tutto tramite la commercializzazione e la promozione di prodotti di qualità, l'incentivazione di attività turistiche ed artigianali, il miglioramento delle condizioni di vita nonché il recupero e la valorizzazione dei villaggi e la conservazione del patrimonio rurale; sviluppo e conservazione di particolari zone transfrontaliere protette.

Miglioramento, sviluppo sostenibile e conservazione delle risorse forestali transfrontaliere ed estensione delle zone boschive transfrontaliere, nel rispetto del capitolo VIII del regolamento FEAOG sullo sviluppo rurale (compresa la prevenzione delle catastrofi naturali nelle zone montane).

—   Sviluppo costiero

Preparazione di orientamenti comuni per la pianificazione e la gestione delle zone costiere.

Protezione dell'ambiente costiero mediante la prevenzione, il controllo e il recupero di zone di degrado ambientale, la raccolta dei rifiuti e la creazione e/o l'utilizzazione congiunta di risorse e infrastrutture (comprese quelle per il trattamento delle acque reflue).

Salvaguardia della qualità delle risorse idriche terrestri e marittime nelle zone costiere.

2.   Sviluppo dello spirito imprenditoriale e delle piccole e medie imprese (PMI), turismo e iniziative locali di sviluppo e occupazione (ILSO)

—   Spirito imprenditoriale e PMI

Reti di contatti economici transfrontalieri tra PMI ai fini della creazione o dell'ampliamento di organismi di sviluppo commerciale, professionale o transfrontaliero destinati a migliorare la cooperazione, l'informazione, il trasferimento di capacità di gestione e di tecnologia nonché studi e ricerche di mercato.

Sostegno allo sviluppo di PMI mediante aiuti agli investimenti.

Miglioramento dell'accesso transfrontaliero a servizi finanziari, creditizi e alle imprese.

Messa a punto di adeguati strumenti finanziari transfrontalieri.

Le spese di esercizio degli organismi summenzionati possono essere cofinanziate soltanto durante la fase iniziale di durata non superiore al triennio e in misura decrescente.

—   Turismo

Sviluppo di attività turistiche di qualità compatibili con l'ambiente (compreso l'agriturismo) mediante progetti di investimenti, concezione e offerta di nuovi prodotti turistici (turismo culturale, turismo ambientale) che creino posti di lavoro duraturi.

Misure promozionali, studi di mercato e istituzione di sistemi di prenotazione comuni.

—   Iniziative locali di sviluppo e occupazione (ILSO)

Costituzione di reti di servizi di prossimità o di servizi in altri campi nell'ambito delle ILSO (1).

3.   Integrazione del mercato del lavoro e promozione dell'integrazione sociale

Creazione e/o perfezionamento di un mercato del lavoro integrato su entrambi i lati della frontiera conformemente ai compiti dell'FSE (articolo 1 del regolamento FSE), tenendo debito conto dell'obbligo di contribuire a promuovere la parità tra uomini e donne, e coinvolgendo le parti sociali.

Nelle zone in cui è istituito un partenariato transfrontaliero EURES assumerà particolare rilevanza l'attuazione di interventi complementari o ausiliari a tale partenariato che contribuiscono a migliorare il funzionamento del mercato del lavoro transfrontaliero. Tali interventi saranno definiti d'intesa con i partner locali EURES.

Promozione della cooperazione in materia di formazione professionale, reciproco riconoscimento dei titoli di studio e regimi di trasferimento dei diritti a pensione.

Definizione di patti territoriali transfrontalieri per l'occupazione.

Integrazione sociale transfrontaliera.

4.   Cooperazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico, istruzione, cultura, comunicazioni, sanità e protezione civile

Promozione della cooperazione tra centri di RST, nel campo dell'istruzione (scuole, università e istituti professionali), della cultura (compresi i mezzi di comunicazione di massa e lo sport), delle comunicazioni, della sanità e della protezione civile mediante la creazione e/o l'utilizzazione congiunta di risorse, enti e strutture al fine di promuovere l'occupazione e accrescere la competitività nelle zone transfrontaliere.

Migliore accesso per la popolazione locale alle strutture transfrontaliere nei settori in questione.

Investimenti nel campo dell'istruzione e della sanità aventi dimensione locale e che siano generatori di occupazione.

Le manifestazioni culturali (mostre, festival) sono sovvenzionabili soltanto se danno luogo a cooperazione e occupazione durature. Di norma, pertanto, non possono essere finanziate manifestazioni una tantum. Le manifestazioni periodiche possono essere sovvenzionate soltanto nella fase iniziale e principalmente per gli aspetti organizzativi piuttosto che per quelli artistici (produzione, acquisto di opere, compensi agli artisti).

I progetti che beneficiano di contributi a titolo di altri strumenti finanziari della Comunità nei summenzionati campi, quali i programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, Cultura 2000, Media II, Socrate, Leonardo da Vinci, Tempus, ecc., non sono sovvenzionabili a titolo della presente iniziativa.

5.   Tutela dell'ambiente, efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili

Tutela dell'ambiente mediante la prevenzione (anche delle catastrofi naturali e tecnologiche), sorveglianza, recupero dell'ambiente degradato, impiego razionale dell'energia, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti nonché creazione e/o utilizzazione congiunta di risorse e infrastrutture (anche per il trattamento delle acque reflue).

Gestione energetica efficiente, fonti d'energia alternative e rinnovabili.

Gestione del turismo nei siti naturali a cavallo di un confine, in particolare quelli d'interesse comunitario.

6.   Infrastruttura di base di rilevanza transfrontaliera

—   Miglioramento dei trasporti

Eliminazione degli ostacoli ai trasporti pubblici, in particolare tra centri in prossimità dei confini.

Promozione dei mezzi di trasporto ecocompatibili, in particolare i trasporti alternativi (bicicletta, marcia) e le rispettive infrastrutture.

Decongestionamento del traffico (anche in mare).

Collegamenti alle reti transeuropee; il completamento delle reti è di per sé sovvenzionabile soltanto in casi debitamente giustificati, e comunque esclusivamente alle frontiere esterne.

—   Miglioramento di altre infrastrutture

Sviluppo e miglioramento di infrastrutture transfrontaliere.

Creazione di strutture transfrontaliere nel campo delle telecomunicazioni e dell'approvvigionamento idrico ed energetico.

Miglioramento delle reti e dei servizi di comunicazione e informazione.

Sono escluse le spese di esercizio per le azioni di cui al presente punto 6.

7.   Cooperazione in campo giuridico ed amministrativo

Attività preparatoria (progetti pilota, studi) per limitare i problemi rappresentati dagli ostacoli che ancora si frappongono al mercato unico nell'ambito del «piano d'azione per il mercato unico» (ad esempio, tutela dei diritti dei consumatori, servizi finanziari, appalti pubblici, aiuti regionali) o dall'esistenza di ordinamenti diversi in campo giuridico (ad esempio, sicurezza sociale, fiscalità) ed amministrativo (ad esempio, traffici illeciti, immigrazione e asilo, protezione civile, creazione di zone industriali transfrontaliere).

Aumento della sicurezza alle frontiere esterne mediante la formazione congiunta degli addetti e il miglioramento dei meccanismi di informazione reciproca.

I progetti ammessi a beneficiare di altri strumenti finanziari comunitari negli stessi campi quali Falcone, Grotius, Odysseus, Oisin, STOP, la misura Robert Schuman e il piano d'azione del Consiglio adottato il 3 dicembre 1998 non sono sovvenzionabili nell'ambito della presente iniziativa.

Sono escluse le spese amministrative correnti degli enti pubblici interessati.

8.   Cooperazione tra cittadini e istituzioni

Maggiore comunicazione e cooperazione tra cittadini, organizzazioni private o di volontariato e gli enti e le istituzioni al fine di sviluppare i contatti e la base istituzionale su cui fondare l'integrazione transfrontaliera nelle zone di confine, nonché offerta di corsi di lingua generali e specifici per promuovere l'occupazione.

Creazione di fondi con risorse limitate (Fondo microprogetti) per l'attuazione di piccoli progetti d'integrazione transfrontaliera tra comunità locali, gestiti direttamente dalle istanze di cooperazione transfrontaliera (ad esempio Euroregioni).

I fondi summenzionati non possono sovvenzionare manifestazioni una tantum, a meno che non rientrino in una strategia comune di sviluppo o miglioramento dell'integrazione transfrontaliera.

8.a.   Tematiche prioritarie dei programmi di prossimità

Promuovere lo sviluppo economico e sociale sostenibile delle zone di frontiera;

Contribuire alla collaborazione per affrontare sfide comuni, in campi quali l'ambiente, la salute pubblica, la prevenzione del crimine organizzato e la lotta contro di esso;

Garantire l'efficienza e la sicurezza delle frontiere;

Promuovere contatti interpersonali a livello locale.

9.   Assistenza tecnica

Studi e assistenza tecnica per la preparazione delle strategie transfrontaliere.

Assistenza tecnica per costituire partenariati transfrontalieri mediante la creazione o lo sviluppo di strutture congiunte per l'attuazione del programma di cooperazione transfrontaliera.

Il contributo all'assistenza tecnica a titolo del FESR può raggiungere il 100 % ed è ridotto in proporzione ai contributi già concessi nell'ambito di Interreg I e II.


(1)  Una strategia europea per incoraggiare le iniziative locali di sviluppo e occupazione; comunicazione della Commissione COM(95) 273 (GU C 265 del 12.10.1995).


ALLEGATO III

SEZIONE B: ZONE AMMISSIBILI

Programma

Stato membro

Zone ammissibili — (non tutte necessariamente di livello NUTS II)

MEDITERRANEO OCCIDENTALE

Italia

Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna, Basilicata, Calabria, Sicilia, Valle d'Aosta, Emilia-Romagna

Spagna

Andalucía, Murcia, C. Valenciana, Cataluña, Baleares, Aragón, Ceuta, Melilla

Francia

Languedoc-Roussillon, PACA, Rhône-Alpes, Corse

Portogallo

Algarve, Alentejo

Regno Unito

Gibraltar

Malta

L'intero paese

Grecia

L'intero paese

SPAZIO ALPINO

Austria

L'intero paese

Germania

Oberbayern and Schwaben (in Baviera), Tübingen and Freiburg im Breisgau (nel Baden-Württemberg)

Francia

Rhône-Alpes, PACA, Franche-Comté, Alsace

Slovenia

L'intero paese

Italia

Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria

ATLANTICO

Irlanda

L'intero paese

Regno Unito

Cumbria, Lancashire, Greater Manchester, Cheshire, Merseyside, Worcestershire and Warwickshire, Avon, Gloucestershire and Wiltshire, Dorset and Somerset, Cornwall and Devon, Staffordshire, Herefordshire, Shropshire, West Midlands, Clwyd, Dyfed, Gwynedd and Powys, Gwent, Mid-Glamorgan, South Glamorgan and West Glamorgan, Northern Ireland, Highlands and Islands, South Western Scotland

Francia

Aquitaine, Poitou-Charentes, Pays-de-la Loire, Bretagne, Basse-Normandie, Haute-Normandie, Limousin, Centre, Midi-Pyrénées

Spagna

Galicia, Asturias, Cadiz, Canarias, Cantabria, Navarra, País Vasco, Sevilla, La Rioja, Castilla-León, Huelva

Portogallo

L'intero paese

EUROPA SUDOCCIDENTALE

Portogallo

L'intero paese

Spagna

L'intero paese

Francia

Midi-Pyrénées, Limousin, Auvergne, Aquitaine, Languedoc-Roussillon, Poitou-Charentes

Regno Unito

Gibraltar

EUROPA NORDOCCIDENTALE

Francia

Nord-Pas de Calais, Picardie, Haute-Normandie, Île de France, Basse-Normandie, Centre, Champagne-Ardennes, Lorraine, Bourgogne, Alsace, Franche-Comté, Bretagne, Pays de la Loire

Belgio

L'intero paese

Paesi Bassi

Overijssel, Gelderland, Flevoland, Utrecht, Noord-Holland, Zuid-Holland, Zeeland, Noord-Brabant, Limburg

Lussemburgo

L'intero paese

Germania

Nordrhein-Westfalen, Hessen, Rheinland-Pfalz, Saarland, Baden-Württemberg, Schwaben, Unter-, Mittel- and Oberfranken (in Baviera)

Regno Unito

L'intero paese

Irlanda

L'intero paese

MARE DEL NORD

Regno Unito

North-Eastern Scotland, Eastern Scotland, Highlands & Islands (except Comhairle Nan Eilean and Lochaber, Skye & Lochalsh and Argyll), Tees Valley & Durham, Northumberland and Tyne & Wear, Humberside, North Yorkshire, South Yorkshire, West Yorkshire, Derbyshire & Nottinghamshire, Lincolnshire, Leicestershire, Rutland & Northamptonshire, East Anglia, Essex

Paesi Bassi

Friesland, Groningen, Drenthe, Overijssel, Flevoland, Noord-Holland, Zuid-Holland, Zeeland

Belgio

Antwerpen, Oost-Vlaanderen, West-Vlaanderen

Germania

Niedersachsen, Schleswig-Holstein, Hamburg, Bremen

Danimarca

L'intero paese

Svezia

Västra Götalands, Hallands, Värmlands, Kronobergs län, Skåne län

MAR BALTICO

Danimarca

L'intero paese

Svezia

L'intero paese

Lettonia

L'intero paese

Lituania

L'intero paese

Estonia

L'intero paese

Finlandia

L'intero paese

Polonia

L'intero paese

Germania

Schleswig-Holstein, Mecklenburg-Vorpommern, Berlin, Brandenburg, Bremen, Hamburg, Regierungsbezirk Lüneburg (in Niedersachsen)

CADSES

Austria

L'intero paese

Germania

Baden-Württemberg, Bayern, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Berlin, Brandenburg, Thüringen, Mecklenburg-Vorpommern

Italia

Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Umbria

Repubblica ceca

L'intero paese

Ungheria

L'intero paese

Polonia

L'intero paese

Slovacchia

L'intero paese

Slovenia

L'intero paese

Grecia

L'intero paese

REGIONI PERIFERICHE SETTENTRIONALI

Finlandia

Tutte le regioni dell'obiettivo 1 e le zone limitrofe di Pohjois-Pohjanmaa, Keski — Suomi e Keski-Pohjanmaa

Svezia

Tutte le regioni dell'obiettivo 1, le zone costiere limitrofe e Gävleborgs län

Regno Unito

Scotland, con particolre riguardo alle Highlands and Islands

ARCHIMED

Grecia

L'intero paese

Italia

Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania

Cipro

L'intero paese

Malta

L'intero paese

CARAIBI

Francia

Guyane, Guadeloupe, Martinique

AZZORRE-MADEIRA-CANARIE

Portogallo

Açores, Madeira

Spagna

Canarias

OCEANO INDIANO

Francia

Réunion


ALLEGATO IV

SEZIONE B: PRIORITÀ E MISURE

A norma del regolamento generale, tutti gli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali devono essere conformi alle altre normative e politiche comunitarie, comprese le regole di concorrenza.

Nell'ambito della promozione di uno sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo, le misure della presente sezione contribuiscono all'integrazione socioeconomica e allo sviluppo dei settori di cooperazione interessati.

1.   Strategie di assetto territoriale, compresa la cooperazione tra città e tra zone urbane e rurali al fine di promuovere uno sviluppo policentrico sostenibile

Elaborazione di prospettive di assetto territoriale a livello transnazionale.

Valutazione dell'impatto territoriale delle politiche e dei progetti che incidono sul territorio transnazionale.

Sviluppo della cooperazione tra aree metropolitane e «città-porte» per costituire zone più ampie di integrazione economica globale, in particolare alla periferia della Comunità.

Costituzione di alleanze strategiche e reti tra centri urbani di piccole e medie dimensioni, comprese misure intese a rafforzare il ruolo dei piccoli centri ai fini dello sviluppo delle regioni rurali.

Cooperazione in materia di ricerca e sviluppo e di accesso all'innovazione, con particolare riguardo alle reti cittadine.

Sensibilizzazione sulle prospettive di assetto territoriale a lungo termine e sostegno alla costituzione di reti tra istituti operanti nel settore della ricerca e dell'assetto territoriale per definire modalità comuni di sorveglianza.

2.   Sviluppo di sistemi di trasporto efficienti e sostenibili e migliore accesso alla società dell'informazione

Miglioramento dell'accesso alle reti e ai centri nevralgici dei trasporti transnazionali e nazionali, in particolare mediante collegamento delle reti secondarie; è esclusa la costruzione di autostrade e strade principali.

Promozione dei trasporti intermodali e conversione verso modi di trasporto più compatibili con l'ambiente, in particolare i trasporti marittimi e sulle vie di navigazione interna, il trasporto ferroviario e i trasporti non motorizzati.

Promozione delle tecnologie di comunicazione e informazione per costituire reti e poli «virtuali», a sostegno soprattutto di strategie congiunte di attività economica e di commercializzazione e al fine di fornire alle PMI un migliore accesso all'innovazione, in particolare quella tecnologica.

Promozione del ricorso alle tecnologie nel campo delle comunicazioni e dell'informazione ai fini del miglioramento dei servizi pubblici, compresi il trasferimento di know-how e di tecnologia tra enti locali e lo sviluppo di applicazioni d'interesse pubblico (istruzione e formazione, servizi sanitari, ecc.).

Sviluppo di applicazioni e servizi telematici sfruttando le opportunità offerte dalla società dell'informazione di ridurre le distanze e promuovere l'accesso alla conoscenza e all'innovazione, in particolare in settori quali il commercio elettronico, la formazione, la ricerca e il telelavoro.

3.   Promozione dell'ambiente e corretta gestione del patrimonio culturale e delle risorse naturali, in particolare di quelle idriche

Contributo all'ulteriore sviluppo di una rete ecologica europea (Natura 2000), che colleghi zone protette di rilevanza regionale, nazionale, transnazionale o comunitaria.

Riassetto creativo di paesaggi culturali degradati dalle attività umane, comprese le zone minacciate o degradate dall'abbandono dell'attività agricola, nel quadro di strategie integrate di assetto territoriale.

Promozione innovativa delle risorse naturali e culturali nelle regioni rurali, quali potenziali di sviluppo di un turismo sostenibile, in particolare nelle zone scarsamente popolate.

Promozione della cooperazione ai fini della tutela e dello sviluppo creativo del patrimonio culturale.

Elaborazione e messa in atto di strategie e azioni comuni di gestione dei rischi in zone a rischio di catastrofe naturale.

Elaborazione e attuazione di strategie e interventi integrati per la prevenzione delle inondazioni nei bacini idrografici transnazionali.

Elaborazione e attuazione di strategie e interventi integrati connessi alla cooperazione territoriale transnazionale per la prevenzione della siccità.

Gestione concertata delle acque costiere.

Promozione delle energie rinnovabili.

4.   Priorità specifiche

Promozione della cooperazione integrata delle regioni marittime e delle regioni insulari. Possono essere comprese attività di cooperazione bilaterale.

Promozione della cooperazione integrata delle regioni ultraperiferiche.

Tematiche prioritarie dei programmi di prossimità:

Promuovere lo sviluppo economico e sociale sostenibile delle zone di frontiera.

Contribuire alla collaborazione per affrontare sfide comuni, in campi quali l'ambiente, la salute pubblica, la prevenzione del crimine organizzato e la lotta contro di esso.

Garantire l'efficienza e la sicurezza delle frontiere.

Promuovere contatti interpersonali a livello locale.

5.   Assistenza tecnica

Assistenza tecnica per la costituzione di partenariati transnazionali mediante la creazione o lo sviluppo di strutture comuni per l'attuazione del programma di cooperazione transnazionale.

DICHIARAZIONI GENERALI

Di cui alla comunicazione del 28 aprile 2000 (qui inclusa a fini di completezza)

Dichiarazione della Commissione concernente le regioni italiane e quelle dei paesi terzi dell'Adriatico

Allorché vi saranno i presupposti politici per promuovere la cooperazione a titolo di Interreg III tra le regioni italiane e quelle dei paesi terzi dell'Adriatico, la Commissione esaminerà i modi più opportuni per promuovere tale cooperazione con gli altri strumenti di cooperazione.

Dichiarazione della Commissione concernente l'impegno specifico assunto dal Consiglio europeo di Berlino

La Commissione conferma che tutti gli impegni specifici assunti dal Consiglio europeo di Berlino in relazione alle iniziative comunitarie a favore dell'Austria e dei Paesi Bassi verranno rispettati, in particolare nel quadro di Interreg III.

Dichiarazione della Commissione concernente la cooperazione tra Interreg III e i Balcani

Allorché vi saranno i presupposti politici per promuovere la cooperazione a titolo di Interreg III tra gli Stati membri più interessati, in particolare Austria, Grecia e Italia, e i paesi terzi dei Balcani, la Commissione esaminerà i modi più opportuni per promuovere tale cooperazione con gli altri strumenti di cooperazione.

DICHIARAZIONI RELATIVE ALLA SEZIONE A

Dichiarazione della Commissione relativa a Belfast

La Commissione si compiace dei risultati positivi conseguiti con il programma speciale per la pace e la riconciliazione nell'Irlanda del Nord e nelle contee irlandesi limitrofe nonché nel quadro del programma Interreg II A Irlanda del Nord-Irlanda.

Affinché il successo dei due programmi si confermi in futuro, la Commissione ritiene che Belfast (Outer Belfast e Belfast al livello Nuts III) debba partecipare al nuovo programma Interreg III sezione A per il periodo 2000-2006 nel quadro della flessibilità del 20 % per le zone limitrofe (punto 10 degli orientamenti Interreg III).

Dichiarazione della Commissione relativa all'applicazione di Interreg III sezione A al Belgio

Per garantire il successo dei programmi transfrontalieri con i Paesi Bassi, la Repubblica federale di Germania, il Granducato del Lussemburgo e la Francia, la Commissione ritiene che i distretti di Hasselt, Huy, Waremme e Marche-en-Famenne debbano partecipare in via prioritaria al nuovo programma Interreg III sezione A per il periodo 2000-2006 nel quadro della flessibilità del 20 % per le zone adiacenti (punto 10 degli orientamenti Interreg III), in considerazione, in particolare, della necessaria coerenza dei progetti presentati nell'ambito dei programmi in questione.

DICHIARAZIONI RELATIVE ALLA SEZIONE B

Dichiarazione della Commissione sulla cooperazione nel Mar di Barents

Nel quadro del futuro programma di cooperazione transnazionale Interreg III B per il Mar Baltico, la Commissione prende atto della richiesta della Svezia e della Finlandia di poter elaborare una priorità concernente la promozione della cooperazione dei due Stati membri in questione con i paesi limitrofi (Norvegia e Russia) nel Mar di Barents.

Dichiarazione della Commissione sulla cooperazione nel Baltico meridionale

La Commissione ritiene che la cooperazione nell'ambito del progetto SWEBALTCOP in corso a norma dell'articolo 10 debba proseguire nell'ambito della nuova iniziativa Interreg. Date le caratteristiche della cooperazione in questione, le attività future andrebbero organizzate nell'ambito del programma Mar Baltico della sezione B. Qualora dovessero sorgere problemi in ordine al coordinamento tra Interreg III e PHARE, la Commissione è disposta ad esaminare altre modalità per promuovere la cooperazione in parola.

DICHIARAZIONI SUL CAPITOLO VII

Dichiarazione della Commissione concernente l'attuazione del capitolo VII

I termini per il disimpegno automatico di cui all'articolo 31, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento generale potrebbero essere estesi, previo esame caso per caso, per tener conto dei ritardi conseguenti alle procedure decisionali degli strumenti finanziari esterni.

Dichiarazione della Commissione su Interreg III e TACIS

Consapevole della rilevanza della Dimensione settentrionale e delle attuali difficoltà inerenti alla sua considerazione nel quadro della cooperazione tra l'iniziativa comunitaria Interreg III e lo strumento TACIS, la Commissione dichiara di essere pronta a favorire il coordinamento efficace e la coerenza tra i programmi Interreg III e gli interventi TACIS, tra l'altro mediante orientamenti operativi, al fine di migliorare le condizioni di tale cooperazione, fatti i presupposti politici eventualmente connessi all'attuazione di TACIS.

Dichiarazione della Commissione su Interreg III e MEDA

Consapevole della rilevanza della dimensione mediterranea e delle attuali difficoltà inerenti alla sua considerazione nel quadro della cooperazione tra l'iniziativa comunitaria Interreg III e lo strumento MEDA, la Commissione dichiara di essere pronta a ricercare il coordinamento efficace e la coerenza tra i programmi Interreg III e l'intervento MEDA, tra l'altro mediante orientamenti operativi, al fine di migliorare i presupposti di tale cooperazione.

Dichiarazione della Commissione su ORATE

Se i 15 Stati membri sono disposti a presentare una proposta congiunta relativa ad un Osservatorio in rete sull'assetto del territorio europeo (ORATE), compreso un meccanismo finanziario, nell'ambito dell'osservazione e dell'analisi delle tendenze in materia di assetto territoriale in Europa, la Commissione è disposta a cofinanziare tale cooperazione mediante la linea di bilancio «reti» di cui al punto 53 del progetto di orientamenti Interreg III.


IL PRESENTE ALLEGATO SOSTITUISCE L'ALLEGATO A DELLA COMUNICAZIONE SULLA COOPERAZIONE INTERREGIONALE

ALLEGATO A

ZONE DI PROGRAMMAZIONE

Programma

Stato membro

Zone ammissibili

ZONA MERIDIONALE

Italia

Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna, Basilicata, Calabria, Sicilia, Valle d'Aosta

Grecia

Dytiki Ellada, Peloponnisos,Voreio Aigaio, Notio Aigaio, Kriti, Ionia Nisia, Sterea Ellada, Attiki

Portogallo

L'intero paese

Spagna

L'intero paese

Francia

Midi-Pyrénées, Limousin, Auvergne, Aquitaine, Languedoc-Roussillon, Poitou-Charentes, PACA, Rhône-Alpes, Corse, Guyane, Guadeloupe, Martinique, Réunion

Regno Unito

Gibraltar

Cipro

L'intero paese

Malta

L'intero paese

ZONA OCCIDENTALE

Francia

Nord-Pas de Calais, Picardie, Haute-Normandie, Île de France, Basse-Normandie, Centre, Champagne-Ardennes, Lorraine, Bourgogne, Alsace, Franche-Comté, Bretagne, Pays de la Loire

Belgio

L'intero paese

Paesi Bassi

L'intero paese

Lussemburgo

L'intero paese

Germania

Nordrhein-Westfalen, Hessen, Rheinland-Pfalz, Saarland, Baden-Württemberg

Regno Unito

L'intero paese (tranne Gibraltar)

Irlanda

L'intero paese

ZONA SETTENTRIONALE

Danimarca

L'intero paese

Germania

Niedersachsen, Schleswig-Holstein, Hamburg, Bremen, Mecklenburg-Vorpommern

Svezia

L'intero paese

Finlandia

L'intero paese

Estonia

L'intero paese

Lettonia

L'intero paese

Lituania

L'intero paese

Polonia

Zachodniopomorskie, Pomorskie, Warminsko-Mazurskie, Podlaskie, Kujawo-Pomorskie

ZONA ORIENTALE

Austria

L'intero paese

Germania

Bayern, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Berlin, Brandenburg, Thüringen,

Italia

Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Puglia, Molise, Abruzzo, Marche

Grecia

Anatoliki Maekdonia, Thraki, Kentriki Makedonia, Dytiki Makedonia, Thessalia, Ipeiros

Repubblica ceca

L'intero paese

Ungheria

L'intero paese

Slovacchia

L'intero paese

Slovenia

L'intero paese

Polonia

Dolnośląskie, Lubelskie, Lubuskie, Lodzkie, Małopolskie, Mazowieckie, Opolskie, Podkarpackie, Slaskie, Świętokrzyskie, Wielkopolskie