ISSN 1725-2466 |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 226 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
47o anno |
Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
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I Comunicazioni |
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Commissione |
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2004/C 226/1 |
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2004/C 226/2 |
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IT |
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I Comunicazioni
Commissione
10.9.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 226/1 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
9 settembe 2004
(2004/C 226/01)
1 euro=
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Moneta |
Tasso di cambio |
USD |
dollari USA |
1,2191 |
JPY |
yen giapponesi |
133,71 |
DKK |
corone danesi |
7,4359 |
GBP |
sterline inglesi |
0,6828 |
SEK |
corone svedesi |
9,1171 |
CHF |
franchi svizzeri |
1,5384 |
ISK |
corone islandesi |
87,99 |
NOK |
corone norvegesi |
8,3055 |
BGN |
lev bulgari |
1,9559 |
CYP |
sterline cipriote |
0,577 |
CZK |
corone ceche |
31,705 |
EEK |
corone estoni |
15,6466 |
HUF |
fiorini ungheresi |
249,59 |
LTL |
litas lituani |
3,4528 |
LVL |
lats lettoni |
0,6599 |
MTL |
lire maltesi |
0,4279 |
PLN |
zloty polacchi |
4,388 |
ROL |
leu rumeni |
41 196 |
SIT |
tolar sloveni |
240,01 |
SKK |
corone slovacche |
40,13 |
TRL |
lire turche |
1 816 700 |
AUD |
dollari australiani |
1,7607 |
CAD |
dollari canadesi |
1,5705 |
HKD |
dollari di Hong Kong |
9,5081 |
NZD |
dollari neozelandesi |
1,8616 |
SGD |
dollari di Singapore |
2,0704 |
KRW |
won sudcoreani |
1 395,93 |
ZAR |
rand sudafricani |
8,1219 |
Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
10.9.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 226/2 |
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AGLI STATI MEMBRI
del 2 settembre 2004
che stabilisce gli orientamenti dell'iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea volta a incentivare uno sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio europeo
INTERREG III
(2004/C 226/02)
1. |
Il 28 aprile 2000 la Commissione delle Comunità europee ha deciso di istituire un'iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea (in appresso «Interreg III») di cui all'articolo 20 del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali (1), in appresso denominato «regolamento generale». Il metodo di attuazione delle attività di cooperazione nell'ambito della sezione interregionale è stato delineato nella comunicazione della Commissione agli Stati membri del 7 maggio 2001«Cooperazione interregionale» Sezione C dell'iniziativa comunitaria Interreg III (2001/C 141/02) (2) (in appresso «comunicazione sulla cooperazione interregionale»). Gli orientamenti sono stati modificati dalla comunicazione della Commissione del 23 agosto 2001 (3). Gli attuali orientamenti consolidati sostituiscono quelli decisi il 28 aprile 2000 e modificati dalla comunicazione del 23 agosto 2001. L'allegato A della presente comunicazione sostituisce l'allegato A della comunicazione sulla cooperazione interregionale. |
2. |
Nell'ambito di Interreg III, può essere concesso un sostegno comunitario a favore di misure e di regioni che rispettino gli orientamenti stabiliti nella presente comunicazione e che formino oggetto di programmi di iniziativa comunitaria presentati dalle autorità designate dagli Stati membri e approvati dalla Commissione. |
I. PRINCIPI E OBIETTIVI GENERALI
3. |
L'obiettivo generale dell'iniziativa Interreg rimane, come in passato, quello di evitare che i confini nazionali ostacolino lo sviluppo equilibrato e l'integrazione del territorio europeo. L'isolamento delle zone frontaliere ha un duplice effetto: da un lato, i confini rappresentano per le comunità di tali zone una barriera economica, sociale e culturale ed impediscono di gestire coerentemente gli ecosistemi; dall'altro, le zone frontaliere vengono spesso trascurate dalle politiche nazionali e di conseguenza le loro economie hanno tendenza a diventare periferiche nell'ambito dello Stato di cui fanno parte. Il mercato unico e l'unione economica e monetaria costituiscono potenti catalizzatori ai fini di un cambiamento; rimane comunque un ampio margine d'azione per rafforzare la cooperazione a beneficio delle zone frontaliere di tutta la Comunità. La sfida diventa ancora più impegnativa nella prospettiva dell'allargamento della Comunità, che determina un aumento delle frontiere interne e uno spostamento progressivo verso est delle frontiere esterne. |
4. |
Nel periodo di programmazione 1994-1999 Interreg II ha proseguito e ampliato l'azione di Interreg e REGEN del periodo precedente ed è stata attuata secondo tre filoni distinti: cooperazione transfrontaliera (2 600 milioni di EUR); reti energetiche transnazionali (550 milioni di EUR); azione comune per affrontare i problemi delle inondazioni e della siccità e favorire l'assetto territoriale di ampi insiemi spaziali della Comunità, dell'Europa centrale e orientale e del Mediterraneo (413 milioni di EUR). Inoltre, è stata sostenuta la cooperazione interregionale nella Comunità su questioni inerenti allo sviluppo regionale nell'ambito delle misure innovative a titolo dell'articolo 10 del regolamento (CEE) n. 4254/88 del Consiglio, del 19 dicembre 1988, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CEE) n. 2052/88 per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale (4) (200 milioni di EUR nel periodo 1994-1999). Nell'ambito di Interreg è stata finanziata principalmente la definizione di risposte comuni in materia di sviluppo delle PMI, istruzione, formazione e scambi culturali, questioni sanitarie nelle regioni frontaliere, tutela e miglioramento dell'ambiente, RST, reti energetiche, trasporti e telecomunicazioni (che sono gli interventi principali nelle regioni dell'obiettivo 1) nonché di sistemi comuni di gestione e la costituzione di organismi transfrontalieri e transnazionali. |
5. |
L'esperienza dimostra che in molti casi sono stati compiuti passi significativi verso la pianificazione e la gestione congiunte di programmi transfrontalieri. Tuttavia, l'intensa cooperazione che si riscontra, ad esempio, nelle «euroregioni» rappresenta tuttora l'eccezione piuttosto che la regola. Le zone frontaliere hanno certamente tratto beneficio dall'intensa attività di sviluppo che vi si è svolta, ma in generale è risultato molto più difficile costituire congiuntamente vere e proprie attività transfrontaliere. In alcuni casi si sono riscontrati effetti perversi quali la coesistenza da un lato e dall'altro del confine di progetti paralleli e comunque le zone frontaliere e gli Stati membri non sono riusciti a beneficiare appieno della cooperazione. Interreg II C ha consentito di acquisire una certa esperienza in materia di cooperazione su territori transnazionali più ampi, con la partecipazione di autorità locali, regionali e nazionali, ai fini di una maggiore integrazione dei territori in questione. Il grado di cooperazione è stato tuttavia variabile. Per quanto riguarda le frontiere esterne e la cooperazione con paesi terzi sono emersi ulteriori problemi, connessi in particolare alle carenti strutture amministrative di tali paesi e alle difficoltà inerenti al coordinamento degli strumenti di politica esterna della Comunità — PHARE, TACIS, CARDS e MEDA — con i programmi Interreg a causa delle diverse norme finanziarie ed operative. Infine, è stata sviluppata la cooperazione interregionale in diversi campi, ma il regime di finanziamento a norma dell'articolo 10 del regolamento (CEE) n. 4254/88 presentava l'inconveniente di centralizzare presso la Commissione la gestione di un numero troppo elevato di progetti e di dissociare tale impegno dalle attività transfrontaliere e transnazionali nell'ambito di Interreg. |
6. |
In tale contesto, la nuova fase di Interreg si è proposta di rafforzare la coesione economica e sociale nella Comunità promuovendo la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e lo sviluppo equilibrato del territorio comunitario. L'iniziativa si impernia quindi sugli interventi concernenti le frontiere e le zone frontaliere tra gli Stati membri e tra la Comunità e i paesi terzi. Viene riservata la dovuta attenzione ai seguenti aspetti:
Fondandosi sull'esperienza acquisita con le precedenti iniziative Interreg, la nuova fase si articola in tre sezioni:
La sfida principale della nuova fase di Interreg consiste quindi nel mettere a frutto le esperienze positive di vera cooperazione nell'ambito dei programmi attuali per sviluppare progressivamente forme analoghe di cooperazione tra regioni della Comunità e con i paesi limitrofi. |
7. |
A tal fine, la cooperazione nell'ambito dell'iniziativa Interreg III è definita conformemente ai seguenti principi:
|
8. |
L'attuazione della cooperazione sulla base dei summenzionati principi richiede strutture effettivamente congiunte che elaborino i programmi, coinvolgano le parti interessate, selezionino gli interventi, garantiscano la gestione generale, coordinino e sorveglino l'attuazione dei programmi e, se del caso, i meccanismi comuni di gestione delle misure e degli interventi. Interreg III e l'approccio riguardante i programmi di prossimità comunque determineranno progressi significativi rispetto alla situazione del periodo di programmazione 1994-1999. I partner devono precisare le condizioni, le disposizioni e le risorse per l'istituzione e la gestione delle strutture di cui i programmi possono finanziare i costi operativi. In questo contesto, le autorità competenti possono esaminare la possibilità di istituire gruppi europei d'interesse economico (GEIE) (8). |
II. COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA (SEZIONE A)
9. |
Finalità: Cooperazione transfrontaliera tra autorità di zone limitrofe ai fini della creazione di poli socioeconomici transfrontalieri mediante strategie congiunte di sviluppo territoriale sostenibile. |
10. |
Zone ammissibili: Ai fini della cooperazione transfrontaliera sono ammissibili:
In casi eccezionali possono essere finanziati interventi in zone NUTS III adiacenti alle summenzionate zone di livello NUTS III o in zone circondate da tali zone, purché tali interventi non rappresentino più del 20 % della spesa totale del programma interessato. Le zone per le quali si farà ricorso a tale possibilità devono essere indicate nel pertinente programma d'iniziativa comunitaria. |
11. |
Tematiche prioritarie: Questa sezione riguarda in particolare le seguenti tematiche:
L'elenco non è esaustivo. L'allegato II riporta le tematiche a titolo orientativo. Tuttavia, le risorse finanziarie devono essere concentrate su un numero ristretto di tematiche e misure; in particolare, gli investimenti nel campo delle infrastrutture devono essere concentrati per quanto possibile in unità amministrative al di sotto del livello NUTS III, adiacenti ai confini. Tuttavia, conformemente al punto 10, qualora nelle regioni scarsamente popolate si riscontri che lo sviluppo è ostacolato dalla mancanza di infrastrutture, si possono prendere in considerazione finanziamenti per infrastrutture in zone non rigorosamente conformi alla definizione di livello NUTS III, purché le infrastrutture in questione abbiano finalità connesse allo sviluppo delle zone NUTS III di cui all'allegato I. |
III. COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE (SEZIONE B)
12. |
Finalità: Cooperazione transnazionale tra autorità nazionali, regionali e locali ai fini della promozione di una maggiore integrazione territoriale tra ampi raggruppamenti di regioni europee, per realizzare uno sviluppo sostenibile, armonioso ed equilibrato nella Comunità e una migliore integrazione territoriale con i paesi candidati e altri paesi terzi limitrofi. |
13. |
Zone ammissibili: Ai fini della cooperazione transnazionale, vengono proposti come zone ammissibili i raggruppamenti di regioni di cui all'allegato III. Tali raggruppamenti si ispirano alle zone già interessate dai programmi di Interreg II C e delle azioni pilota ai sensi dell'articolo 10 del regolamento FESR in materia di assetto del territorio, modificati in base all'esperienza acquisita. Su tale base gli Stati membri e le rispettive regioni possono proporre alla Commissione domande debitamente giustificate di modifica dei raggruppamenti in questione. Assumeranno particolare rilievo le frontiere esterne della Comunità, in particolare tenendo conto dell'allargamento, la cooperazione concernente le regioni ultraperiferiche della Comunità, il potenziamento della cooperazione nella regione adriatica e in quella del Baltico meridionale nonché la cooperazione concernente le regioni insulari. Pertanto, le modifiche proposte dovrebbero essere finalizzate a potenziare la cooperazione tra le regioni adriatiche e balcaniche dell'Unione europea, da un lato, e le regioni balcaniche esterne dall'altro. Particolare attenzione sarà prestata alle quattro regioni transnazionali che attuano la dimensione di prossimità. |
14. |
Tematiche prioritarie: Le proposte in materia di cooperazione transnazionale devono fondarsi sull'esperienza di Interreg II C e tener conto degli assi prioritari della politica comunitaria, quali le reti transeuropee (TEN), e delle raccomandazioni in materia di assetto territoriale dello Schema di sviluppo dello spazio europeo (SSSE). Date le risorse finanziarie limitate e l'estensione dei territori interessati, occorre allo stesso tempo concentrare l'impegno, evitando di disperdere le risorse. Possono essere richiesti contributi ai seguenti fini:
Le misure selezionate devono consolidare un'impostazione integrata dell'assetto territoriale, che risponda ai problemi e alle potenzialità comuni e che determini un effettivo beneficio per la zona transnazionale. Si promuove, in particolare, la cooperazione tra regioni insulari e marittime, nonché la cooperazione tra quelle caratterizzate dallo stesso tipo di svantaggi, quali le regioni montane. Devono inoltre essere individuate le zone chiave per investimenti nel campo delle infrastrutture; tra queste, potranno essere prese in considerazione soltanto le infrastrutture aventi un impatto transnazionale. Sono quindi esclusi investimenti per autostrade e strade principali. Gli interventi prescelti devono inoltre dare risultati concreti, visibili e innovativi. In caso di problemi di gestione delle risorse idriche causati da inondazioni o siccità, si può fare ricorso a finanziamenti Interreg III per investimenti nel campo delle infrastrutture. |
15. |
Per quanto riguarda le regioni ultraperiferiche (dipartimenti francesi d'oltremare, isole Canarie, Azzorre e Madeira) i programmi di cooperazione si propongono di:
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16. |
Il presente elenco di tematiche prioritarie riporta le azioni principali oggetto di cofinanziamento. Le azioni figurano in dettaglio nell'allegato IV. |
IV. COOPERAZIONE INTERREGIONALE (SEZIONE C)
17. |
Finalità: La cooperazione interregionale è destinata a migliorare l'efficacia delle politiche e degli strumenti di sviluppo regionale e di coesione mediante la creazione di reti, in particolare nelle regioni in ritardo di sviluppo o in fase di riconversione. |
18. |
Zone ammissibili: l'intero territorio della Comunità. |
19. |
Tematiche prioritarie: Questa sezione riguarda:
Assume particolare rilevanza la partecipazione alle varie reti da parte delle regioni insulari ed ultraperiferiche nonché dei paesi candidati all'adesione. Verrà promossa la cooperazione, anche a livello bilaterale, tra regioni marittime. |
V. PREPARAZIONE, PRESENTAZIONE E APPROVAZIONE DEGLI INTERVENTI
20. |
In base agli stanziamenti indicativi per Stato membro fissati dalla Commissione con margini di flessibilità tra le sezioni (cfr. il capitolo VIII), gli Stati membri procedono alla pertinente ripartizione per sezione, confine e regione, ricercando un idoneo equilibrio tra i contributi da un lato e dall'altro del confine, in funzione delle risorse disponibili. |
21. |
Le proposte vengono elaborate da comitati transfrontalieri o transnazionali congiunti, ovvero altri organismi costituiti dalle competenti autorità nazionali e regionali/locali nonché, se del caso, dai competenti partner non governativi. Possono essere presentate proposte distinte per ciascuna sezione; tuttavia, se i partner lo ritengono opportuno, i programmi possono riguardare le tre sezioni (A, B e C) ma devono specificare le priorità, le misure e le strutture comuni in relazione a ciascuna sezione. |
22. |
I programmi concernenti la cooperazione transfrontaliera (sezione A) sono elaborati conformemente ai principi, alle priorità e alle procedure di cui ai punti da 6 a 11 dalle autorità locali o regionali delle zone sovvenzionabili, nell'ambito di un partenariato con le autorità nazionali, in funzione dell'ordinamento di ciascuno Stato membro. In generale, ciascun programma elaborato riguarda un confine e si articola in sottoprogrammi distinti per ciascuna regione transfrontaliera. In casi debitamente giustificati (ad esempio confini molto estesi, punti in cui convergono diversi confini, esistenza di forme di cooperazione strutturata) può essere elaborato un programma concernente una regione transfrontaliera che interessi uno o più confini. |
23. |
I programmi relativi alla cooperazione transnazionale (sezione B) sono elaborati conformemente ai principi, alle priorità e alle procedure di cui ai punti 6, 7 e 8 e da 12 a 16 dalle autorità nazionali (o altre autorità designate dagli Stati membri) in stretta collaborazione con le autorità regionali o locali della zona geografica in cui si attuerà la cooperazione transnazionale. Data la loro esperienza, gli organismi e i gruppi di lavoro istituiti nell'ambito di Interreg II C partecipano alla fase preparatoria su invito delle autorità competenti. Per ciascuna zona di cooperazione di cui al punto 13 è stato elaborato un programma unico. |
24. |
Le condizioni relative all'attuazione dei programmi della sezione C figurano nella comunicazione sulla cooperazione interregionale. |
25. |
I programmi devono avere contenuto analogo a quello del documento unico di programmazione di cui all'articolo 19, paragrafo 3, del regolamento generale, adeguato alle esigenze e alle condizioni della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e comprendere in particolare i seguenti elementi:
|
26. |
I programmi elaborati secondo le summenzionate modalità vengono presentati alla Commissione dalle autorità designate dagli Stati membri in questione e d'intesa con essi. Per ciascun programma approvato la Commissione concede un contributo unico a titolo del FESR senza indicare la ripartizione per Stato membro. La Commissione può inoltre decidere, d'intesa con gli Stati membri interessati, di concedere una sovvenzione globale per l'intero programma o per una sua parte. |
27. |
Ciascun programma è integrato dal complemento di programmazione definito all'articolo 9, lettera m), e descritto all'articolo 18, paragrafo 3, del regolamento generale. Il complemento di programmazione viene trasmesso alla Commissione entro tre mesi dalla decisione di approvazione del programma e viene preparato nel rispetto delle stesse norme in materia di cooperazione e partenariato vigenti per il programma. |
VI. SORVEGLIANZA, ATTUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI
28. |
Il programma è seguito dal comitato di sorveglianza competente, conformemente all'articolo 35 del regolamento generale. Il comitato si riunisce almeno una volta l'anno ed è incaricato, in particolare, di:
Del comitato di sorveglianza fanno parte rappresentanti delle autorità locali e regionali nonché delle autorità nazionali, se queste lo desiderano. È auspicabile la partecipazione dei partner socioeconomici e delle organizzazioni non governative, conformemente alle disposizioni dell'articolo 8 del regolamento generale. La Commissione e, se del caso, la BEI possono partecipare ai lavori del comitato con funzioni consultive. |
29. |
La selezione congiunta degli interventi e la sorveglianza coordinata sulla loro attuazione spettano a uno o eventualmente più comitati di gestione responsabili degli interventi nell'ambito di ciascun sottoprogramma. Tale comitato è costituito secondo gli stessi principi di cooperazione e partenariato vigenti per il comitato di sorveglianza. La Commissione può partecipare ai lavori in veste di osservatore. In alternativa, i compiti del comitato di gestione possono essere svolti dal comitato di sorveglianza in qualità anche di comitato di gestione. |
30. |
Per lo svolgimento dei suoi compiti, l'autorità di gestione è coadiuvata dal segretariato tecnico congiunto qualora non assuma essa stessa le mansioni del segretariato. Oltre alle competenze di cui all'articolo 34 del regolamento generale, spetta all'autorità di gestione (cfr. punto 25) preparare le decisioni che verranno adottate dal comitato di sorveglianza e dal comitato di gestione; in particolare riceve, esamina e valuta preliminarmente gli interventi per i quali si chiede un contributo o coordina tali mansioni. L'autorità di gestione coordina inoltre le attività delle autorità od organismi preposti all'attuazione dei sottoprogrammi e delle misure. |
31. |
Il contributo FESR viene versato su un conto bancario intestato all'autorità di pagamento o all'autorità di gestione (qualora sia anche autorità di pagamento). A sua volta l'autorità di pagamento versa il contributo FESR, conformemente alle decisioni relative alla selezione dei progetti prese dal comitato di gestione o dal comitato di sorveglianza in qualità di comitato di gestione, e a norma dell'articolo 32, paragrafo 1, ultimo comma, del regolamento generale, alle autorità od organismi proposti all'attuazione dei sottoprogrammi e delle misure. In tal caso le autorità in questione provvedono al versamento ai beneficiari finali. Per gli interventi riguardanti partner di più Stati membri, il beneficiario finale è il partner responsabile dell'intervento, il quale provvede alla gestione finanziaria e al coordinamento dei partecipanti. Tale partner responsabile stabilirà insieme agli altri partner, eventualmente nell'ambito di un accordo, la ripartizione delle responsabilità reciproche. |
32. |
Ai programmi si applicano le disposizioni del capitolo III del regolamento generale (partecipazione e gestione finanziaria dei Fondi) e le disposizioni in materia di sorveglianza, valutazione e controllo finanziario, escluso l'articolo 44. Conformemente all'articolo 21, paragrafo 4, del regolamento generale, a seguito della valutazione intermedia di cui all'articolo 42, i programmi possono essere riesaminati su iniziativa degli Stati membri o della Commissione d'intesa con gli Stati membri interessati. |
33. |
[soppresso] |
VII. COORDINAMENTO TRA FESR, PHARE, TACIS, MEDA, CARDS, FES, SAPARD E ISPA
34. |
Ai fini dell'articolo 20, paragrafo 2, primo comma, del regolamento generale, il coordinamento tra gli interventi a titolo del FESR e degli altri strumenti finanziari che partecipano all'iniziativa Interreg III riguarda l'ammissibilità geografica, la programmazione pluriennale, la sovvenzionabilità degli interventi e i meccanismi di attuazione, sorveglianza, valutazione e controllo. Per i programmi di cooperazione illustrati nel presente capitolo, il potenziamento significativo delle strutture comuni rispetto alla situazione del periodo di programmazione precedente cui si fa riferimento al punto 8 verrà realizzato proporzionalmente ai progressi compiuti per quanto riguarda il coordinamento tra il FESR e gli altri strumenti finanziari. La Commissione si impegna a presentare annualmente al comitato consultivo di cui all'articolo 48, paragrafo 3, lettera d), del regolamento generale una relazione sui progressi compiuti per quanto riguarda il coordinamento tra il FESR e gli altri strumenti finanziari. |
34.a |
Nella comunicazione sulla prossimità la Commissione ha introdotto l'approccio per il programma di prossimità 2004-2006. I programmi di prossimità sosterranno la cooperazione transfrontaliera e transnazionale lungo la frontiera esterna dell'Unione con paesi non candidati e si baseranno sui programmi e sulle strutture Interreg esistenti o previsti. Con la messa a punto dei programmi di prossimità sarà possibile delineare i nuovi sistemi per consentire procedure congiunte per la preparazione, la presentazione e la selezione dei progetti, aumentando così il livello di partecipazione e contributo dei beneficiari sul lato esterno della frontiera. Il 23 ottobre 2003 la Commissione ha presentato la nota d'orientamento (9) sulla preparazione dei programmi di prossimità, che descrive le fasi necessarie per creare un programma di prossimità e che consiglia come modificare i documenti, le strutture e i metodi di lavoro esistenti. |
Cooperazione transfrontaliera (sezione A)
35. |
Ai fini della cooperazione transfrontaliera alle frontiere esterne della Comunità, le zone frontaliere di paesi limitrofi sono comprese nelle proposte di programma presentate alla Commissione dalle autorità designate dagli Stati membri d'intesa con i paesi limitrofi interessati. Tali zone devono essere definite conformemente ai criteri adottati per Interreg III. Per quanto riguarda una zona NUTS III figurante nell'allegato I che partecipa a vari programmi di cooperazione transfrontaliera a cui prendono parte paesi che beneficiano di PHARE-CBC, o la partecipazione a tali programmi di zone NUTS III di cui al punto 10, paragrafo 2, i particolari della partecipazione saranno concordati tra la Commissione e le autorità designate degli Stati membri, insieme ai paesi confinanti interessati. |
36. |
Il programma Interreg III di cooperazione transfrontaliera (sezione A) di cui ai punti 21, 22, 25 e 26 è il documento congiunto di programmazione transfrontaliera di cui all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 2760/98 della Commissione, del 18 dicembre 1998, relativo al programma PHARE-CBC (10), di seguito denominato «regolamento PHARE-CBC». Per i finanziamenti a carico del FESR la Commissione decide in merito al contributo di tale fondo al momento dell'approvazione del programma. La partecipazione finanziaria a titolo di PHARE-CBC, TACIS, MEDA, CARDS, Sapard o ISPA è conforme ai principi e alle norme di tali strumenti; gli importi figuranti nel piano finanziario sono indicativi. Va prestata particolare attenzione all'idoneo equilibrio tra i contributi da una parte e dall'altra dei confini in questione, tenendo conto delle risorse disponibili, dei diversi gradi di sviluppo economico e delle diverse capacità di utilizzazione. |
37. |
Nel caso di ISPA, l'articolo 2, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (CE) n. 1267/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, che istituisce uno strumento per le politiche strutturali di preadesione (11) prevede la possibilità di deroga al requisito dell'importo minimo (5 milioni di EUR) per le misure a titolo del summenzionato strumento, in considerazione delle circostanze specifiche stabilite dalla Commissione sulla scorta di particolari raccomandazioni formulate dal comitato di sorveglianza. |
38. |
Al comitato di sorveglianza, al comitato o ai comitati di gestione, al segretariato tecnico congiunto ed, eventualmente, all'autorità di gestione (cfr. punto 25) partecipano rappresentanti dei paesi terzi interessati dal programma. Qualora non sia possibile istituire un'autorità di gestione comune, i rappresentanti dei paesi terzi partecipano alle attività dell'autorità di gestione entro i limiti delle rispettive competenze. |
39. |
Per quanto riguarda i programmi finanziati a titolo del FESR e di PHARE-CBC, il comitato di sorveglianza del programma di cui al punto 28 e il comitato misto di cooperazione di cui all'articolo 7 del regolamento PHARE-CBC costituiscono un comitato unico, di seguito denominato «comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC». Il comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC decide le norme procedurali interne, tenendo conto dell'ordinamento istituzionale, giuridico e finanziario dei paesi interessati. Tali norme comprendono eventualmente disposizioni dettagliate sull'applicazione del punto 28 e dell'articolo 7 del regolamento PHARE-CBC. Al comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC partecipano rappresentanti delle autorità competenti degli Stati membri, dei paesi terzi interessati, della Commissione ed eventualmente della BEI. Il/i rappresentante/i della Commissione ed eventualmente della BEI partecipano alle attività del comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC in veste consultiva per gli interventi cofinanziati dal FESR. Il comitato è competente per la conferma del complemento di programmazione di cui all'articolo 15 del regolamento generale o per l'approvazione delle relative modifiche. |
40. |
Gli interventi e i progetti sono selezionati in base alla loro sovvenzionabilità nel quadro di Interreg III dal comitato o dai comitati di gestione ovvero dal comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC in qualità di comitato di gestione (cfr. punto 29). |
41. |
L'approvazione degli interventi o dei progetti cofinanziati nell'ambito del programma è soggetta alle norme specifiche del FESR e di eventuali altri strumenti finanziari che forniscono un contributo al programma. |
42. |
L'approvazione dei progetti cofinanziati a titolo di PHARE-CBC è soggetta alla procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 3, e all'articolo 8 del regolamento PHARE-CBC. L'articolo 5, paragrafo 2, del summenzionato regolamento prevede che una percentuale limitata degli stanziamenti per i programmi sia destinata a piccoli progetti condotti da soggetti locali. I piccoli progetti d'importo non superiore a 50 000 EUR (contributo comunitario) e oggetto di finanziamento a titolo di PHARE-CBC sono approvati dal comitato misto di cooperazione o dal comitato di gestione responsabile di tali piccoli progetti. I regimi di sovvenzione in materia di coesione economica e sociale possono finanziare progetti di importo variabile fra 50 000 EUR e 2 milioni di EUR (contributo comunitario). I singoli progetti nell'ambito dei regimi di sovvenzione sono identificati mediante un invito a presentare proposte e approvati dal comitato misto di cooperazione. Per i progetti che non rientrano negli schemi di sovvenzione, le deroghe all'importo minimo necessario (2 milioni di EUR) sono consentite soltanto in seguito a una valutazione caso per caso e qualora sussista una vera cooperazione transfrontaliera nell'ambito delle priorità indicate nei documenti congiunti di programmazione transfrontaliera. Il comitato di sorveglianza Interreg/PHARE-CBC (cfr. punto 39) formula raccomandazioni specifiche sulle deroghe al requisito dell'importo minimo ai fini delle procedure di cui al primo paragrafo del presente punto. Sulla scorta di un'analisi caso per caso, nelle zone frontaliere che soddisfano le condizioni dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1266/99 del Consiglio, del 21 giugno 1999, sul coordinamento dell'assistenza ai paesi candidati nel quadro della strategia di preadesione (12), per quanto riguarda il coordinamento degli strumenti di preadesione, il controllo ex ante esercitato dalla Commissione può essere sostituito dal «sistema di attuazione decentrato esteso» con controllo ex post della Commissione. |
Cooperazione transnazionale (sezione B)
43. |
I paesi terzi possono partecipare alla cooperazione transnazionale definita al capitolo III dei presenti orientamenti, sulla base di proposte di programma presentate alla Commissione dalle autorità designate degli Stati membri d'intesa con i paesi terzi interessati. Nei paesi che beneficiano di PHARE i progetti connessi alla cooperazione transnazionale nel quadro di Interreg III possono essere finanziati mediante i programmi PHARE nazionali. Per i contributi a titolo del FESR, la Commissione decide al momento dell'approvazione di ciascun programma. Per quanto riguarda PHARE, TACIS, MEDA, CARDS, FES, Sapard e ISPA, i progetti da finanziare vengono approvati secondo le procedure stabilite dai rispettivi regolamenti e norme operative, comprese, se del caso, le procedure descritte nella comunicazione sulla prossimità. Il punto 37 può eventualmente essere applicato anche alla cooperazione transnazionale. |
44. |
La Commissione garantisce l'applicazione alla cooperazione transnazionale dei punti da 38 a 42. |
Cooperazione interregionale (sezione C)
45. |
Il coordinamento tra il FESR e gli strumenti di assistenza esterna riguardanti la sezione C viene trattato nella comunicazione sulla cooperazione interregionale. |
46. |
[soppresso]. |
VIII. FINANZIAMENTO
47. |
L'iniziativa comunitaria Interreg III è finanziata congiuntamente dagli Stati membri e dalla Comunità. |
48. |
Conformemente all'articolo 20, paragrafo 2, del regolamento generale, per il periodo 2000-2006 è assegnato a Interreg III uno stanziamento complessivo del FESR pari a 4 875 milioni di EUR, a prezzi 1999. Conformemente all'articolo 7, paragrafo 7, dello stesso regolamento, la partecipazione FESR è stata indicizzata in ragione del 2 % annuo fino al 2003 ed è stata fissata a prezzi 2003 per il periodo 2004-2006. La Commissione ha inoltre stabilito l'indicizzazione applicabile per il periodo 2004-2006. Fatte salve le deroghe di cui all'articolo 29, paragrafo 3, lettera a), del regolamento, il massimale del contributo del FESR è del 75 % del costo totale nelle regioni dell'obiettivo 1 e del 50 % nelle altre regioni. Conformemente alle conclusioni dei negoziati di adesione, il contributo totale del FESR ai nuovi Stati membri a Interreg III nel periodo 2004-2006 è fissato a 425 milioni di EUR, a prezzi 1999. La Commissione adotta gli stanziamenti indicativi per ciascuno Stato membro. All'atto della ripartizione di tale importo, gli Stati membri provvedono affinché una quota indicativa di almeno il 50 % dello stanziamento loro assegnato per Interreg III sia destinata alla cooperazione transfrontaliera di cui alla sezione A. La Commissione e gli Stati membri garantiscono inoltre un equo trattamento di tutti i confini. Almeno il 14 % dello stanziamento indicativo di ciascuno Stato membro è assegnato alla sezione B e almeno il 6 % alla sezione C. |
49. |
Per quanto riguarda i paesi terzi partecipanti all'iniziativa Interreg III, la cooperazione viene sovvenzionata da PHARE-CBC nonché dai programmi nazionali ISPA, Sapard e PHARE. Per quanto riguarda TACIS, MEDA, CARDS e il FES, gli stanziamenti per le attività coordinate sono stabiliti conformemente alle norme operative vigenti e se del caso conformemente alla comunicazione sulla prossimità, nella prospettiva della massima cooperazione transfrontaliera e transnazionale alle frontiere esterne della Comunità. Sono inoltre possibili prestiti BEI. |
50. |
Conformemente all'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento FESR, ai fini dell'attuazione dell'iniziativa Interreg III il FESR finanzia misure di sviluppo rurale sovvenzionabili dal FEAOG, di sviluppo delle risorse umane sovvenzionabili dall'FSE e di adeguamento delle strutture della pesca sovvenzionabili dallo SFOP. |
51. |
Le iniziative comunitarie possono fornire assistenza tecnica per l'elaborazione, il finanziamento e l'attuazione dei programmi a norma dell'articolo 20 del regolamento generale. |
52. |
Nell'ambito dei programmi possono essere previste misure specifiche di assistenza tecnica, in particolare in vista della creazione e dello sviluppo di strutture comuni. Al riguardo, ogniqualvolta l'assistenza tecnica viene prestata su richiesta di uno Stato membro si applicano i tassi normali di partecipazione di cui all'articolo 29 del regolamento generale. In casi eccezionali, qualora la misura di assistenza tecnica sia decisa su iniziativa della Commissione in quanto vantaggiosa per più di uno Stato membro, essa può essere finanziata fino al 100 %. |
53. |
Alla promozione di scambi di esperienze e di buone pratiche, in particolare mediante azioni di costituzione di reti connesse all'esperienza acquisita nell'ambito delle sezioni A, B e C di Interreg III, è destinato un importo massimo di 47 milioni di EUR. Qualora tali misure siano richieste dagli Stati membri si applicano i tassi normali di partecipazione. Se tuttavia le azioni sono avviate su iniziativa della Commissione, possono essere finanziate fino al 100 %. La Commissione ha approvato il programma di sostegno INTERACT per la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, il quale avrà le seguenti mansioni:
|
54. |
Il finanziamento al 100 % deciso su iniziativa della Commissione e conforme alla definizione delle due categorie di assistenza tecnica di cui al punto 52 (secondo paragrafo) e al punto 53 (terzo paragrafo) non può superare il 2 % dello stanziamento complessivo del FESR di cui al punto 48. |
IX. CORRISPONDENZA
55. |
La Commissione invita gli Stati membri e le autorità regionali designate, se del caso d'intesa con i paesi terzi interessati, a presentare proposte particolareggiate di programmi d'iniziativa comunitaria a titolo dell'iniziativa Interreg III. |
56. |
Tutta la corrispondenza relativa alla presente comunicazione deve essere inviata al seguente indirizzo:
|
(1) GU L 161 del 26.6.1999, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dall'Atto di adesione 2003 (GU L 236 del 23.9.2003, pag. 33).
(2) GU C 141 del 15.5.2001, pag. 2.
(3) Comunicazione della Commissione che modifica gli orientamenti dell'iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea volta a incentivare uno sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio europeo — Interreg III (2001/C 239/03) (GU C 239 del 25.8.2001, pag. 4).
(4) GU L 374 del 31.12.1988, pag. 15.
(5) GU L 213 del 13.8.1999, pag. 1.
(6) http://europa.eu.int/comm/regional_policy/sources/docoffic/official/communic/wider/wider_en.pdf
(7) Comunicazione della Commissione COM(2003) 104 dell'11 marzo 2003.
(8) Comunicazione della Commissione 97/C 285/10 sulla partecipazione dei gruppi europei d'interesse economico (GEIE) agli appalti pubblici e a programmi finanziati con fondi pubblici. GU C 285 del 20.9.1997 pag. 17.
(9) http://europa.eu.int/comm/regional_policy/interreg3/doc/pdf/neighbour_guidance.pdf
(10) GU L 345 del 19.12.1998, pag. 49. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1822/2003 della Commissione, del 16 ottobre 2003 (GU L 267 del 17.10. 2003, pag. 9).
(11) GU L 161 del 26.6.1999, pag. 73.
(12) GU L 161 del 26.6.1999, pag. 68.
ALLEGATO I
SEZIONE A: ZONE AMMISSIBILI
BELGIË/BELGIQUE
|
Antwerpen (Arr) |
|
Arlon |
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Ath |
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Bastogne |
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Brugge |
|
Dinant |
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Eeklo |
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Gent (Arr) |
|
Ieper |
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Kortrijk |
|
Liège (Arr) |
|
Maaseik |
|
Mons |
|
Mouscron |
|
Neufchâteau |
|
Philippeville |
|
Sint-Niklaas |
|
Thuin |
|
Tongeren |
|
Tournai |
|
Turnhout |
|
Verviers |
|
Veurne |
|
Virton |
ČESKÁ REPUBLIKA
|
Jihočeský |
|
Plzeňsky |
|
Karlovarský |
|
Ústecký |
|
Liberecký |
|
Královehradecký |
|
Pardubický |
|
Vysočina |
|
Jihomoravský |
|
Olomoucký |
|
Zlínský |
|
Moravskoslezský |
DANMARK
|
Bornholms Amtskommune |
|
Frederiksborg Amtskommune |
|
Fyns Amtskommune |
|
København og Frederiksberg Kommuner |
|
Københavns Amtskommune |
|
Roskilde Amtskommune |
|
Sønderjyllands Amtskommune |
|
Storstrøms Amtskommune |
BR DEUTSCHLAND
|
Aachen, Kreisfreie Stadt |
|
Aachen, Landkreis |
|
Altötting |
|
Annaberg |
|
Aue-Schwarzenberg |
|
Aurich |
|
Bad Tölz-Wolfratshausen |
|
Baden-Baden, Stadtkreis |
|
Barnim |
|
Bautzen |
|
Berchtesgadener Land |
|
Bitburg-Prüm |
|
Bodenseekreis |
|
Borken |
|
Breisgau-Hochschwarzwald |
|
Cham |
|
Cottbus, Kreisfreie Stadt |
|
Daun |
|
Düren |
|
Emden, Kreisfreie Stadt |
|
Emmendingen |
|
Emsland |
|
Euskirchen |
|
Flensburg, Kreisfreie Stadt |
|
Frankfurt (Oder), Kreisfreie Stadt |
|
Freiberg |
|
Freiburg im Breisgau, Stadtkreis |
|
Freyung-Grafenau |
|
Garmisch-Partenkirchen |
|
Germersheim |
|
Görlitz, Kreisfreie Stadt |
|
Grafschaft Bentheim |
|
Greifswald, Kreisfreie Stadt |
|
Heinsberg |
|
Hof, Kreisfreie Stadt |
|
Hof, Landkreis |
|
Karlsruhe, Landkreis |
|
Karlsruhe, Stadtkreis |
|
Kaufbeuren, Kreisfreie Stadt |
|
Kempten (Allgäu), Kreisfreie Stadt |
|
Kiel, Kreisfreie Stadt |
|
Kleve |
|
Konstanz |
|
Landau in der Pfalz |
|
Leer |
|
Lindau-Bodensee |
|
Löbau-Zittau |
|
Lörrach |
|
Lübeck, Kreisfreie Stadt |
|
Märkisch-Oderland |
|
Merzig-Wadern |
|
Miesbach |
|
Mittlerer Erzgebirgskreis |
|
Mönchengladbach, Kreisfreie Stadt |
|
Neustadt an der Waldnaab |
|
Niederschlesischer Oberlausitzkreis |
|
Nordfriesland |
|
Oberallgäu |
|
Oder-Spree |
|
Ortenaukreis |
|
Ostallgäu |
|
Ostholstein |
|
Ostvorpommern |
|
Passau, Kreisfreie Stadt |
|
Passau, Landkreis |
|
Pirmasens, Kreisfreie Stadt |
|
Plauen, Kreisfreie Stadt |
|
Plön |
|
Rastatt |
|
Regen |
|
Rendsburg-Eckernförde |
|
Rosenheim, Kreisfreie Stadt |
|
Rosenheim, Landkreis |
|
Rottal-Inn |
|
Saarbrücken, Stadtverband |
|
Saarlouis |
|
Saar-Pfalz-Kreis |
|
Sächsische Schweiz |
|
Schleswig-Flensburg |
|
Schwandorf |
|
Schwarzwald-Baar-Kreis |
|
Spree-Neiße |
|
Steinfurt |
|
Südliche Weinstraße |
|
Südwestpfalz |
|
Tirschenreuth |
|
Traunstein |
|
Trier, Kreisfreie Stadt |
|
Trier-Saarburg |
|
Uckermark |
|
Ücker-Randow |
|
Viersen |
|
Vogtlandkreis |
|
Waldshut |
|
Weiden in der Opf, Kreisfreie Stadt |
|
Weißeritzkreis |
|
Wesel |
|
Wunsiedel im Fichtelgebirge |
|
Zweibrücken, Kreisfreie Stadt |
ELLAS
|
Achaia |
|
Aitoloakarnania |
|
Chania |
|
Chios |
|
Dodekanisos |
|
Drama |
|
Evros |
|
Florina |
|
Ioannina |
|
Irakleio |
|
Kastoria |
|
Kavala |
|
Kefallinia |
|
Kerkyra |
|
Kilkis |
|
Lasithi |
|
Lefkada |
|
Lesvos |
|
Pella |
|
Preveza |
|
Rethymni |
|
Rodopi |
|
Samos |
|
Serres |
|
Thesprotia |
|
Thessaloniki |
|
Xanthi |
|
Zakinthos |
ESPAÑA
|
Badajoz |
|
Cáceres |
|
Cádiz |
|
Ceuta |
|
Girona |
|
Guipúzcoa |
|
Huelva |
|
Huesca |
|
Lleida |
|
Málaga |
|
Melilla |
|
Navarra |
|
Ourense |
|
Pontevedra |
|
Salamanca |
|
Zamora |
EESTI
|
Kirde-Eesti |
|
Kesk-Eesti |
|
Lääne-Eesti |
|
Lõuna-Eesti |
|
Põhja-Eesti |
FRANCE
|
Ain |
|
Aisne |
|
Alpes-de-Haute-Provence |
|
Alpes-Maritimes |
|
Ardennes |
|
Ariège |
|
Bas-Rhin |
|
Corse du Sud |
|
Doubs |
|
Haut-Rhin |
|
Haute Corse |
|
Haute-Garonne |
|
Haute-Pyrénées |
|
Haute-Savoie |
|
Hautes-Alpes |
|
Jura |
|
Meurthe-et-Moselle |
|
Meuse |
|
Moselle |
|
Nord |
|
Pas-de-Calais |
|
Pyrénées-Atlantiques |
|
Pyrénées-Orientales |
|
Savoie |
|
Seine Maritime |
|
Somme |
|
Territoire de Belfort |
MAGYARORSZAG
|
Bács-Kiskun |
|
Békés |
|
Baranya |
|
Budapest |
|
Borsod-Abaúj-Zemplén Csongrád |
|
Győr-Moson-Sopron |
|
Hajdú-Bihar |
|
Heves |
|
Komárom-Esztergom |
|
Pest |
|
Nógrád |
|
Somogy |
|
Szabolcs-Szatmár-Bereg |
|
Vas |
|
Zala |
IRELAND
|
Border |
|
Dublin |
|
Mid-East |
|
South-East |
ITALIA
|
Agrigento |
|
Ancona |
|
Ascoli Piceno |
|
Bari |
|
Belluno |
|
Biella |
|
Bolzano-Bozen |
|
Brindisi |
|
Campobasso |
|
Caltanissetta |
|
Chieti |
|
Como |
|
Cuneo |
|
Ferrara |
|
Foggia |
|
Forlì — Cesena |
|
Gorizia |
|
Imperia |
|
Lecce |
|
Lecco |
|
Livorno |
|
Macerata |
|
Novara |
|
Pesaro e Urbino |
|
Pescara |
|
Ravenna |
|
Ragusa |
|
Rimini |
|
Rovigo |
|
Sassari |
|
Siracusa |
|
Sondrio |
|
Teramo |
|
Torino |
|
Trieste |
|
Trapani |
|
Udine |
|
Valle d'Aosta |
|
Varese |
|
Venezia |
|
Verbano-Cusio-Ossola |
|
Vercelli |
LUXEMBOURG (G.D.)
Luxembourg (Grand-Duché)
LATVIJA
|
Kurzeme |
|
Latgale |
|
Rīga |
|
Vidzeme |
|
Zemgale |
LIETUVA
|
Alytaus |
|
Klaipédos |
|
Marijampolės |
|
Panevéžio |
|
Šiaulių |
|
Tauragés |
|
Telšių |
|
Utenos |
|
Vilniaus |
KYPROS
Kypros
MALTA
|
Malta |
|
Gozo - Comino |
NEDERLAND
|
Achterhoek |
|
Arnhem-Nijmegen |
|
Delfzijl en omgeving |
|
Midden-Limburg |
|
Midden-Noord-Brabant |
|
Noord-Limburg |
|
Noord-Overijssel |
|
Oost-Groningen |
|
Overig Groningen |
|
Overig Zeeland |
|
Twente |
|
West-Noord-Brabant |
|
Zeeuwsch-Vlaanderen |
|
Zuid-Limburg |
|
Zuidoost-Drenthe |
|
Zuidoost-Noord-Brabant |
ÖSTERREICH
|
Außerfern |
|
Bludenz-Bregenzer Wald |
|
Innsbruck |
|
Innviertel |
|
Klagenfurt-Villach |
|
Mittelburgenland |
|
Mühlviertel |
|
Nordburgenland |
|
Oberkärnten |
|
Oststeiermark |
|
Osttirol |
|
Pinzgau-Pongau |
|
Rheintal-Bodenseegebiet |
|
Salzburg und Umgebung |
|
Südburgenland |
|
Tiroler Oberland |
|
Tiroler Unterland |
|
Unterkärnten |
|
Waldviertel |
|
Weinviertel |
|
West- und Südsteiermark |
|
Wien (cooperazione con la Repubblica ceca, la Slovacchia e l'Ungheria) |
|
Wiener Umland/Nordteil (cooperazione con la Repubblica ceca e la Slovacchia) |
|
Wiener Umland/Südteil (cooperazione con la Slovacchia e l'Ungheria) |
POLSKA
|
Jeleniogórsko-wałbrzyski |
|
Bialskopodlaski |
|
Chełmsko-zamojski Gorzowski |
|
Zielonogórski |
|
Nowosądecki |
|
Ostrolecko-siedlecki |
|
Opolski |
|
Krośnieńsko-przemyski |
|
Białostocko-suwalski |
|
Łomżyński |
|
Gdański |
|
Gdańsk-Gdynia-Sopot |
|
Bielsko-bialski |
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Rybnicko – Jastrzębski |
|
Elbląski |
|
Olsztyński |
|
Ełcki |
|
Szczeciński |
PORTUGAL
|
Alentejo Central |
|
Algarve |
|
Alto Alentejo |
|
Alto Tras-Os-Montes |
|
Baixo Alentejo |
|
Beira Interior Norte |
|
Beira Interior Sud |
|
Cavado |
|
Douro |
|
Minho-Lima |
SLOVENIJA
|
Pomurska |
|
Podravska |
|
Koroška |
|
Savinjska |
|
Spodnjeposavska |
|
Gorenjska |
|
Notranjsko-kraška Goriška |
|
Obalno- kraška |
|
Jugovzhodna Slovenija |
|
Osrednjeslovenska |
SLOVENSKÁ
|
Bratislavský kraj |
|
Trnavský kraj |
|
Trenčanský kraj |
|
Nitrianský kraj |
|
Žilinský kraj |
|
Banskobystrický kraj |
|
Prešovský kraj |
|
Košický kraj |
SUOMI/FINLAND
|
Åland |
|
Etelä-Karjala |
|
Etelä-Savo |
|
Itä-Uusimaa |
|
Kainuu |
|
Keski-Pohjanmaa |
|
Kymenlaakso |
|
Lappi |
|
Pohjanmaa |
|
Pohjois-Karjala |
|
Pohjois-Pohjanmaa |
|
Uusimaa |
|
Varsinais-Suomi |
SVERIGE
|
Dalarnas Län |
|
Jämtlands Län |
|
Norrbottens Län |
|
Skåne Län |
|
Stockholms Län |
|
Värmlands Län |
|
Västerbottens Län |
|
Västra Götalands Län |
UNITED KINGDOM
|
Brighton & Hove |
|
Conwy & Denbighshire - (soltanto la parte ammissibile a Interreg IIA) |
|
East of Northern Ireland |
|
East Sussex CC |
|
Gibraltar |
|
Gwynedd |
|
Isle of Anglesey |
|
Kent CC |
|
Medway Towns |
|
North of Northern Ireland |
|
South West Wales |
|
West and South of Northern Ireland |
ALLEGATO II
SEZIONE A:
ELENCO INDICATIVO DI TEMATICHE PRIORITARIE E DI MISURE SOVVENZIONABILI
A norma del regolamento generale tutti gli interventi cofinanziati dal FESR devono rientrare nel campo d'applicazione dei Fondi strutturali ed essere conformi alle norme in materia di ammissibilità delle spese, nonché alla legislazione e alle politiche comunitarie, comprese le regole di concorrenza.
1. Promozione dello sviluppo urbano, rurale e costiero
Analisi della zona transfrontaliera.
Elaborazione di orientamenti e di un piano comune di gestione della zona, considerando le zone transfrontaliere un'unità geografica integrata (compresa la prevenzione di catastrofi naturali e tecnologiche).
Promozione di quadri plurisettoriali di occupazione del suolo.
Pianificazione e tutela delle zone transfrontaliere, in particolare i siti d'importanza comunitaria della rete «Natura 2000».
— Sviluppo urbano
Preparazione di orientamenti comuni in materia di pianificazione e gestione di zone comprese tra i centri abitati adiacenti ai confini, tenendo presente in particolare i principi e gli orientamenti del «Quadro d'azione per uno sviluppo urbano sostenibile nell'Unione europea» [COM(98) 605 def.].
Cooperazione tra zone rurali e urbane ai fini dello sviluppo sostenibile.
Recupero e valorizzazione dei centri storici urbani mediante una strategia comune transfrontaliera (esclusa l'edilizia abitativa).
Pianificazione delle zone industriali transfrontaliere.
— Sviluppo rurale
Pianificazione transfrontaliera dei terreni agricoli e altri miglioramenti transfrontalieri della conduzione di terre agricole.
Diversificazione delle attività per promuovere nuove possibilità occupazionali o generare redditi aggiuntivi per la popolazione rurale.
Sviluppo rurale transfrontaliero, innanzi tutto tramite la commercializzazione e la promozione di prodotti di qualità, l'incentivazione di attività turistiche ed artigianali, il miglioramento delle condizioni di vita nonché il recupero e la valorizzazione dei villaggi e la conservazione del patrimonio rurale; sviluppo e conservazione di particolari zone transfrontaliere protette.
Miglioramento, sviluppo sostenibile e conservazione delle risorse forestali transfrontaliere ed estensione delle zone boschive transfrontaliere, nel rispetto del capitolo VIII del regolamento FEAOG sullo sviluppo rurale (compresa la prevenzione delle catastrofi naturali nelle zone montane).
— Sviluppo costiero
Preparazione di orientamenti comuni per la pianificazione e la gestione delle zone costiere.
Protezione dell'ambiente costiero mediante la prevenzione, il controllo e il recupero di zone di degrado ambientale, la raccolta dei rifiuti e la creazione e/o l'utilizzazione congiunta di risorse e infrastrutture (comprese quelle per il trattamento delle acque reflue).
Salvaguardia della qualità delle risorse idriche terrestri e marittime nelle zone costiere.
2. Sviluppo dello spirito imprenditoriale e delle piccole e medie imprese (PMI), turismo e iniziative locali di sviluppo e occupazione (ILSO)
— Spirito imprenditoriale e PMI
Reti di contatti economici transfrontalieri tra PMI ai fini della creazione o dell'ampliamento di organismi di sviluppo commerciale, professionale o transfrontaliero destinati a migliorare la cooperazione, l'informazione, il trasferimento di capacità di gestione e di tecnologia nonché studi e ricerche di mercato.
Sostegno allo sviluppo di PMI mediante aiuti agli investimenti.
Miglioramento dell'accesso transfrontaliero a servizi finanziari, creditizi e alle imprese.
Messa a punto di adeguati strumenti finanziari transfrontalieri.
Le spese di esercizio degli organismi summenzionati possono essere cofinanziate soltanto durante la fase iniziale di durata non superiore al triennio e in misura decrescente.
— Turismo
Sviluppo di attività turistiche di qualità compatibili con l'ambiente (compreso l'agriturismo) mediante progetti di investimenti, concezione e offerta di nuovi prodotti turistici (turismo culturale, turismo ambientale) che creino posti di lavoro duraturi.
Misure promozionali, studi di mercato e istituzione di sistemi di prenotazione comuni.
— Iniziative locali di sviluppo e occupazione (ILSO)
Costituzione di reti di servizi di prossimità o di servizi in altri campi nell'ambito delle ILSO (1).
3. Integrazione del mercato del lavoro e promozione dell'integrazione sociale
Creazione e/o perfezionamento di un mercato del lavoro integrato su entrambi i lati della frontiera conformemente ai compiti dell'FSE (articolo 1 del regolamento FSE), tenendo debito conto dell'obbligo di contribuire a promuovere la parità tra uomini e donne, e coinvolgendo le parti sociali.
Nelle zone in cui è istituito un partenariato transfrontaliero EURES assumerà particolare rilevanza l'attuazione di interventi complementari o ausiliari a tale partenariato che contribuiscono a migliorare il funzionamento del mercato del lavoro transfrontaliero. Tali interventi saranno definiti d'intesa con i partner locali EURES.
Promozione della cooperazione in materia di formazione professionale, reciproco riconoscimento dei titoli di studio e regimi di trasferimento dei diritti a pensione.
Definizione di patti territoriali transfrontalieri per l'occupazione.
Integrazione sociale transfrontaliera.
4. Cooperazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico, istruzione, cultura, comunicazioni, sanità e protezione civile
Promozione della cooperazione tra centri di RST, nel campo dell'istruzione (scuole, università e istituti professionali), della cultura (compresi i mezzi di comunicazione di massa e lo sport), delle comunicazioni, della sanità e della protezione civile mediante la creazione e/o l'utilizzazione congiunta di risorse, enti e strutture al fine di promuovere l'occupazione e accrescere la competitività nelle zone transfrontaliere.
Migliore accesso per la popolazione locale alle strutture transfrontaliere nei settori in questione.
Investimenti nel campo dell'istruzione e della sanità aventi dimensione locale e che siano generatori di occupazione.
Le manifestazioni culturali (mostre, festival) sono sovvenzionabili soltanto se danno luogo a cooperazione e occupazione durature. Di norma, pertanto, non possono essere finanziate manifestazioni una tantum. Le manifestazioni periodiche possono essere sovvenzionate soltanto nella fase iniziale e principalmente per gli aspetti organizzativi piuttosto che per quelli artistici (produzione, acquisto di opere, compensi agli artisti).
I progetti che beneficiano di contributi a titolo di altri strumenti finanziari della Comunità nei summenzionati campi, quali i programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, Cultura 2000, Media II, Socrate, Leonardo da Vinci, Tempus, ecc., non sono sovvenzionabili a titolo della presente iniziativa.
5. Tutela dell'ambiente, efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili
Tutela dell'ambiente mediante la prevenzione (anche delle catastrofi naturali e tecnologiche), sorveglianza, recupero dell'ambiente degradato, impiego razionale dell'energia, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti nonché creazione e/o utilizzazione congiunta di risorse e infrastrutture (anche per il trattamento delle acque reflue).
Gestione energetica efficiente, fonti d'energia alternative e rinnovabili.
Gestione del turismo nei siti naturali a cavallo di un confine, in particolare quelli d'interesse comunitario.
6. Infrastruttura di base di rilevanza transfrontaliera
— Miglioramento dei trasporti
Eliminazione degli ostacoli ai trasporti pubblici, in particolare tra centri in prossimità dei confini.
Promozione dei mezzi di trasporto ecocompatibili, in particolare i trasporti alternativi (bicicletta, marcia) e le rispettive infrastrutture.
Decongestionamento del traffico (anche in mare).
Collegamenti alle reti transeuropee; il completamento delle reti è di per sé sovvenzionabile soltanto in casi debitamente giustificati, e comunque esclusivamente alle frontiere esterne.
— Miglioramento di altre infrastrutture
Sviluppo e miglioramento di infrastrutture transfrontaliere.
Creazione di strutture transfrontaliere nel campo delle telecomunicazioni e dell'approvvigionamento idrico ed energetico.
Miglioramento delle reti e dei servizi di comunicazione e informazione.
Sono escluse le spese di esercizio per le azioni di cui al presente punto 6.
7. Cooperazione in campo giuridico ed amministrativo
Attività preparatoria (progetti pilota, studi) per limitare i problemi rappresentati dagli ostacoli che ancora si frappongono al mercato unico nell'ambito del «piano d'azione per il mercato unico» (ad esempio, tutela dei diritti dei consumatori, servizi finanziari, appalti pubblici, aiuti regionali) o dall'esistenza di ordinamenti diversi in campo giuridico (ad esempio, sicurezza sociale, fiscalità) ed amministrativo (ad esempio, traffici illeciti, immigrazione e asilo, protezione civile, creazione di zone industriali transfrontaliere).
Aumento della sicurezza alle frontiere esterne mediante la formazione congiunta degli addetti e il miglioramento dei meccanismi di informazione reciproca.
I progetti ammessi a beneficiare di altri strumenti finanziari comunitari negli stessi campi quali Falcone, Grotius, Odysseus, Oisin, STOP, la misura Robert Schuman e il piano d'azione del Consiglio adottato il 3 dicembre 1998 non sono sovvenzionabili nell'ambito della presente iniziativa.
Sono escluse le spese amministrative correnti degli enti pubblici interessati.
8. Cooperazione tra cittadini e istituzioni
Maggiore comunicazione e cooperazione tra cittadini, organizzazioni private o di volontariato e gli enti e le istituzioni al fine di sviluppare i contatti e la base istituzionale su cui fondare l'integrazione transfrontaliera nelle zone di confine, nonché offerta di corsi di lingua generali e specifici per promuovere l'occupazione.
Creazione di fondi con risorse limitate (Fondo microprogetti) per l'attuazione di piccoli progetti d'integrazione transfrontaliera tra comunità locali, gestiti direttamente dalle istanze di cooperazione transfrontaliera (ad esempio Euroregioni).
I fondi summenzionati non possono sovvenzionare manifestazioni una tantum, a meno che non rientrino in una strategia comune di sviluppo o miglioramento dell'integrazione transfrontaliera.
8.a. Tematiche prioritarie dei programmi di prossimità
Promuovere lo sviluppo economico e sociale sostenibile delle zone di frontiera;
Contribuire alla collaborazione per affrontare sfide comuni, in campi quali l'ambiente, la salute pubblica, la prevenzione del crimine organizzato e la lotta contro di esso;
Garantire l'efficienza e la sicurezza delle frontiere;
Promuovere contatti interpersonali a livello locale.
9. Assistenza tecnica
Studi e assistenza tecnica per la preparazione delle strategie transfrontaliere.
Assistenza tecnica per costituire partenariati transfrontalieri mediante la creazione o lo sviluppo di strutture congiunte per l'attuazione del programma di cooperazione transfrontaliera.
Il contributo all'assistenza tecnica a titolo del FESR può raggiungere il 100 % ed è ridotto in proporzione ai contributi già concessi nell'ambito di Interreg I e II.
(1) Una strategia europea per incoraggiare le iniziative locali di sviluppo e occupazione; comunicazione della Commissione COM(95) 273 (GU C 265 del 12.10.1995).
ALLEGATO III
SEZIONE B: ZONE AMMISSIBILI
Programma |
Stato membro |
Zone ammissibili — (non tutte necessariamente di livello NUTS II) |
MEDITERRANEO OCCIDENTALE |
Italia |
Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna, Basilicata, Calabria, Sicilia, Valle d'Aosta, Emilia-Romagna |
Spagna |
Andalucía, Murcia, C. Valenciana, Cataluña, Baleares, Aragón, Ceuta, Melilla |
|
Francia |
Languedoc-Roussillon, PACA, Rhône-Alpes, Corse |
|
Portogallo |
Algarve, Alentejo |
|
Regno Unito |
Gibraltar |
|
Malta |
L'intero paese |
|
Grecia |
L'intero paese |
|
SPAZIO ALPINO |
Austria |
L'intero paese |
Germania |
Oberbayern and Schwaben (in Baviera), Tübingen and Freiburg im Breisgau (nel Baden-Württemberg) |
|
Francia |
Rhône-Alpes, PACA, Franche-Comté, Alsace |
|
Slovenia |
L'intero paese |
|
Italia |
Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria |
|
ATLANTICO |
Irlanda |
L'intero paese |
Regno Unito |
Cumbria, Lancashire, Greater Manchester, Cheshire, Merseyside, Worcestershire and Warwickshire, Avon, Gloucestershire and Wiltshire, Dorset and Somerset, Cornwall and Devon, Staffordshire, Herefordshire, Shropshire, West Midlands, Clwyd, Dyfed, Gwynedd and Powys, Gwent, Mid-Glamorgan, South Glamorgan and West Glamorgan, Northern Ireland, Highlands and Islands, South Western Scotland |
|
Francia |
Aquitaine, Poitou-Charentes, Pays-de-la Loire, Bretagne, Basse-Normandie, Haute-Normandie, Limousin, Centre, Midi-Pyrénées |
|
Spagna |
Galicia, Asturias, Cadiz, Canarias, Cantabria, Navarra, País Vasco, Sevilla, La Rioja, Castilla-León, Huelva |
|
Portogallo |
L'intero paese |
|
EUROPA SUDOCCIDENTALE |
Portogallo |
L'intero paese |
Spagna |
L'intero paese |
|
Francia |
Midi-Pyrénées, Limousin, Auvergne, Aquitaine, Languedoc-Roussillon, Poitou-Charentes |
|
Regno Unito |
Gibraltar |
|
EUROPA NORDOCCIDENTALE |
Francia |
Nord-Pas de Calais, Picardie, Haute-Normandie, Île de France, Basse-Normandie, Centre, Champagne-Ardennes, Lorraine, Bourgogne, Alsace, Franche-Comté, Bretagne, Pays de la Loire |
Belgio |
L'intero paese |
|
Paesi Bassi |
Overijssel, Gelderland, Flevoland, Utrecht, Noord-Holland, Zuid-Holland, Zeeland, Noord-Brabant, Limburg |
|
Lussemburgo |
L'intero paese |
|
Germania |
Nordrhein-Westfalen, Hessen, Rheinland-Pfalz, Saarland, Baden-Württemberg, Schwaben, Unter-, Mittel- and Oberfranken (in Baviera) |
|
Regno Unito |
L'intero paese |
|
Irlanda |
L'intero paese |
|
MARE DEL NORD |
Regno Unito |
North-Eastern Scotland, Eastern Scotland, Highlands & Islands (except Comhairle Nan Eilean and Lochaber, Skye & Lochalsh and Argyll), Tees Valley & Durham, Northumberland and Tyne & Wear, Humberside, North Yorkshire, South Yorkshire, West Yorkshire, Derbyshire & Nottinghamshire, Lincolnshire, Leicestershire, Rutland & Northamptonshire, East Anglia, Essex |
Paesi Bassi |
Friesland, Groningen, Drenthe, Overijssel, Flevoland, Noord-Holland, Zuid-Holland, Zeeland |
|
Belgio |
Antwerpen, Oost-Vlaanderen, West-Vlaanderen |
|
Germania |
Niedersachsen, Schleswig-Holstein, Hamburg, Bremen |
|
Danimarca |
L'intero paese |
|
Svezia |
Västra Götalands, Hallands, Värmlands, Kronobergs län, Skåne län |
|
MAR BALTICO |
Danimarca |
L'intero paese |
Svezia |
L'intero paese |
|
Lettonia |
L'intero paese |
|
Lituania |
L'intero paese |
|
Estonia |
L'intero paese |
|
Finlandia |
L'intero paese |
|
Polonia |
L'intero paese |
|
Germania |
Schleswig-Holstein, Mecklenburg-Vorpommern, Berlin, Brandenburg, Bremen, Hamburg, Regierungsbezirk Lüneburg (in Niedersachsen) |
|
CADSES |
Austria |
L'intero paese |
Germania |
Baden-Württemberg, Bayern, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Berlin, Brandenburg, Thüringen, Mecklenburg-Vorpommern |
|
Italia |
Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Umbria |
|
Repubblica ceca |
L'intero paese |
|
Ungheria |
L'intero paese |
|
Polonia |
L'intero paese |
|
Slovacchia |
L'intero paese |
|
Slovenia |
L'intero paese |
|
Grecia |
L'intero paese |
|
REGIONI PERIFERICHE SETTENTRIONALI |
Finlandia |
Tutte le regioni dell'obiettivo 1 e le zone limitrofe di Pohjois-Pohjanmaa, Keski — Suomi e Keski-Pohjanmaa |
Svezia |
Tutte le regioni dell'obiettivo 1, le zone costiere limitrofe e Gävleborgs län |
|
Regno Unito |
Scotland, con particolre riguardo alle Highlands and Islands |
|
ARCHIMED |
Grecia |
L'intero paese |
Italia |
Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania |
|
Cipro |
L'intero paese |
|
Malta |
L'intero paese |
|
CARAIBI |
Francia |
Guyane, Guadeloupe, Martinique |
AZZORRE-MADEIRA-CANARIE |
Portogallo |
Açores, Madeira |
Spagna |
Canarias |
|
OCEANO INDIANO |
Francia |
Réunion |
ALLEGATO IV
SEZIONE B: PRIORITÀ E MISURE
A norma del regolamento generale, tutti gli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali devono essere conformi alle altre normative e politiche comunitarie, comprese le regole di concorrenza.
Nell'ambito della promozione di uno sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo, le misure della presente sezione contribuiscono all'integrazione socioeconomica e allo sviluppo dei settori di cooperazione interessati.
1. Strategie di assetto territoriale, compresa la cooperazione tra città e tra zone urbane e rurali al fine di promuovere uno sviluppo policentrico sostenibile
— |
Elaborazione di prospettive di assetto territoriale a livello transnazionale. |
— |
Valutazione dell'impatto territoriale delle politiche e dei progetti che incidono sul territorio transnazionale. |
— |
Sviluppo della cooperazione tra aree metropolitane e «città-porte» per costituire zone più ampie di integrazione economica globale, in particolare alla periferia della Comunità. |
— |
Costituzione di alleanze strategiche e reti tra centri urbani di piccole e medie dimensioni, comprese misure intese a rafforzare il ruolo dei piccoli centri ai fini dello sviluppo delle regioni rurali. |
— |
Cooperazione in materia di ricerca e sviluppo e di accesso all'innovazione, con particolare riguardo alle reti cittadine. |
— |
Sensibilizzazione sulle prospettive di assetto territoriale a lungo termine e sostegno alla costituzione di reti tra istituti operanti nel settore della ricerca e dell'assetto territoriale per definire modalità comuni di sorveglianza. |
2. Sviluppo di sistemi di trasporto efficienti e sostenibili e migliore accesso alla società dell'informazione
— |
Miglioramento dell'accesso alle reti e ai centri nevralgici dei trasporti transnazionali e nazionali, in particolare mediante collegamento delle reti secondarie; è esclusa la costruzione di autostrade e strade principali. |
— |
Promozione dei trasporti intermodali e conversione verso modi di trasporto più compatibili con l'ambiente, in particolare i trasporti marittimi e sulle vie di navigazione interna, il trasporto ferroviario e i trasporti non motorizzati. |
— |
Promozione delle tecnologie di comunicazione e informazione per costituire reti e poli «virtuali», a sostegno soprattutto di strategie congiunte di attività economica e di commercializzazione e al fine di fornire alle PMI un migliore accesso all'innovazione, in particolare quella tecnologica. |
— |
Promozione del ricorso alle tecnologie nel campo delle comunicazioni e dell'informazione ai fini del miglioramento dei servizi pubblici, compresi il trasferimento di know-how e di tecnologia tra enti locali e lo sviluppo di applicazioni d'interesse pubblico (istruzione e formazione, servizi sanitari, ecc.). |
— |
Sviluppo di applicazioni e servizi telematici sfruttando le opportunità offerte dalla società dell'informazione di ridurre le distanze e promuovere l'accesso alla conoscenza e all'innovazione, in particolare in settori quali il commercio elettronico, la formazione, la ricerca e il telelavoro. |
3. Promozione dell'ambiente e corretta gestione del patrimonio culturale e delle risorse naturali, in particolare di quelle idriche
— |
Contributo all'ulteriore sviluppo di una rete ecologica europea (Natura 2000), che colleghi zone protette di rilevanza regionale, nazionale, transnazionale o comunitaria. |
— |
Riassetto creativo di paesaggi culturali degradati dalle attività umane, comprese le zone minacciate o degradate dall'abbandono dell'attività agricola, nel quadro di strategie integrate di assetto territoriale. |
— |
Promozione innovativa delle risorse naturali e culturali nelle regioni rurali, quali potenziali di sviluppo di un turismo sostenibile, in particolare nelle zone scarsamente popolate. |
— |
Promozione della cooperazione ai fini della tutela e dello sviluppo creativo del patrimonio culturale. |
— |
Elaborazione e messa in atto di strategie e azioni comuni di gestione dei rischi in zone a rischio di catastrofe naturale. |
— |
Elaborazione e attuazione di strategie e interventi integrati per la prevenzione delle inondazioni nei bacini idrografici transnazionali. |
— |
Elaborazione e attuazione di strategie e interventi integrati connessi alla cooperazione territoriale transnazionale per la prevenzione della siccità. |
— |
Gestione concertata delle acque costiere. |
— |
Promozione delle energie rinnovabili. |
4. Priorità specifiche
— |
Promozione della cooperazione integrata delle regioni marittime e delle regioni insulari. Possono essere comprese attività di cooperazione bilaterale. |
— |
Promozione della cooperazione integrata delle regioni ultraperiferiche. |
— |
Tematiche prioritarie dei programmi di prossimità:
|
5. Assistenza tecnica
Assistenza tecnica per la costituzione di partenariati transnazionali mediante la creazione o lo sviluppo di strutture comuni per l'attuazione del programma di cooperazione transnazionale.
DICHIARAZIONI GENERALI
Di cui alla comunicazione del 28 aprile 2000 (qui inclusa a fini di completezza)
Dichiarazione della Commissione concernente le regioni italiane e quelle dei paesi terzi dell'Adriatico
Allorché vi saranno i presupposti politici per promuovere la cooperazione a titolo di Interreg III tra le regioni italiane e quelle dei paesi terzi dell'Adriatico, la Commissione esaminerà i modi più opportuni per promuovere tale cooperazione con gli altri strumenti di cooperazione.
Dichiarazione della Commissione concernente l'impegno specifico assunto dal Consiglio europeo di Berlino
La Commissione conferma che tutti gli impegni specifici assunti dal Consiglio europeo di Berlino in relazione alle iniziative comunitarie a favore dell'Austria e dei Paesi Bassi verranno rispettati, in particolare nel quadro di Interreg III.
Dichiarazione della Commissione concernente la cooperazione tra Interreg III e i Balcani
Allorché vi saranno i presupposti politici per promuovere la cooperazione a titolo di Interreg III tra gli Stati membri più interessati, in particolare Austria, Grecia e Italia, e i paesi terzi dei Balcani, la Commissione esaminerà i modi più opportuni per promuovere tale cooperazione con gli altri strumenti di cooperazione.
DICHIARAZIONI RELATIVE ALLA SEZIONE A
Dichiarazione della Commissione relativa a Belfast
La Commissione si compiace dei risultati positivi conseguiti con il programma speciale per la pace e la riconciliazione nell'Irlanda del Nord e nelle contee irlandesi limitrofe nonché nel quadro del programma Interreg II A Irlanda del Nord-Irlanda.
Affinché il successo dei due programmi si confermi in futuro, la Commissione ritiene che Belfast (Outer Belfast e Belfast al livello Nuts III) debba partecipare al nuovo programma Interreg III sezione A per il periodo 2000-2006 nel quadro della flessibilità del 20 % per le zone limitrofe (punto 10 degli orientamenti Interreg III).
Dichiarazione della Commissione relativa all'applicazione di Interreg III sezione A al Belgio
Per garantire il successo dei programmi transfrontalieri con i Paesi Bassi, la Repubblica federale di Germania, il Granducato del Lussemburgo e la Francia, la Commissione ritiene che i distretti di Hasselt, Huy, Waremme e Marche-en-Famenne debbano partecipare in via prioritaria al nuovo programma Interreg III sezione A per il periodo 2000-2006 nel quadro della flessibilità del 20 % per le zone adiacenti (punto 10 degli orientamenti Interreg III), in considerazione, in particolare, della necessaria coerenza dei progetti presentati nell'ambito dei programmi in questione.
DICHIARAZIONI RELATIVE ALLA SEZIONE B
Dichiarazione della Commissione sulla cooperazione nel Mar di Barents
Nel quadro del futuro programma di cooperazione transnazionale Interreg III B per il Mar Baltico, la Commissione prende atto della richiesta della Svezia e della Finlandia di poter elaborare una priorità concernente la promozione della cooperazione dei due Stati membri in questione con i paesi limitrofi (Norvegia e Russia) nel Mar di Barents.
Dichiarazione della Commissione sulla cooperazione nel Baltico meridionale
La Commissione ritiene che la cooperazione nell'ambito del progetto SWEBALTCOP in corso a norma dell'articolo 10 debba proseguire nell'ambito della nuova iniziativa Interreg. Date le caratteristiche della cooperazione in questione, le attività future andrebbero organizzate nell'ambito del programma Mar Baltico della sezione B. Qualora dovessero sorgere problemi in ordine al coordinamento tra Interreg III e PHARE, la Commissione è disposta ad esaminare altre modalità per promuovere la cooperazione in parola.
DICHIARAZIONI SUL CAPITOLO VII
Dichiarazione della Commissione concernente l'attuazione del capitolo VII
I termini per il disimpegno automatico di cui all'articolo 31, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento generale potrebbero essere estesi, previo esame caso per caso, per tener conto dei ritardi conseguenti alle procedure decisionali degli strumenti finanziari esterni.
Dichiarazione della Commissione su Interreg III e TACIS
Consapevole della rilevanza della Dimensione settentrionale e delle attuali difficoltà inerenti alla sua considerazione nel quadro della cooperazione tra l'iniziativa comunitaria Interreg III e lo strumento TACIS, la Commissione dichiara di essere pronta a favorire il coordinamento efficace e la coerenza tra i programmi Interreg III e gli interventi TACIS, tra l'altro mediante orientamenti operativi, al fine di migliorare le condizioni di tale cooperazione, fatti i presupposti politici eventualmente connessi all'attuazione di TACIS.
Dichiarazione della Commissione su Interreg III e MEDA
Consapevole della rilevanza della dimensione mediterranea e delle attuali difficoltà inerenti alla sua considerazione nel quadro della cooperazione tra l'iniziativa comunitaria Interreg III e lo strumento MEDA, la Commissione dichiara di essere pronta a ricercare il coordinamento efficace e la coerenza tra i programmi Interreg III e l'intervento MEDA, tra l'altro mediante orientamenti operativi, al fine di migliorare i presupposti di tale cooperazione.
Dichiarazione della Commissione su ORATE
Se i 15 Stati membri sono disposti a presentare una proposta congiunta relativa ad un Osservatorio in rete sull'assetto del territorio europeo (ORATE), compreso un meccanismo finanziario, nell'ambito dell'osservazione e dell'analisi delle tendenze in materia di assetto territoriale in Europa, la Commissione è disposta a cofinanziare tale cooperazione mediante la linea di bilancio «reti» di cui al punto 53 del progetto di orientamenti Interreg III.
IL PRESENTE ALLEGATO SOSTITUISCE L'ALLEGATO A DELLA COMUNICAZIONE SULLA COOPERAZIONE INTERREGIONALE
ALLEGATO A
ZONE DI PROGRAMMAZIONE
Programma |
Stato membro |
Zone ammissibili |
ZONA MERIDIONALE |
Italia |
Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna, Basilicata, Calabria, Sicilia, Valle d'Aosta |
Grecia |
Dytiki Ellada, Peloponnisos,Voreio Aigaio, Notio Aigaio, Kriti, Ionia Nisia, Sterea Ellada, Attiki |
|
Portogallo |
L'intero paese |
|
Spagna |
L'intero paese |
|
Francia |
Midi-Pyrénées, Limousin, Auvergne, Aquitaine, Languedoc-Roussillon, Poitou-Charentes, PACA, Rhône-Alpes, Corse, Guyane, Guadeloupe, Martinique, Réunion |
|
Regno Unito |
Gibraltar |
|
Cipro |
L'intero paese |
|
Malta |
L'intero paese |
|
ZONA OCCIDENTALE |
Francia |
Nord-Pas de Calais, Picardie, Haute-Normandie, Île de France, Basse-Normandie, Centre, Champagne-Ardennes, Lorraine, Bourgogne, Alsace, Franche-Comté, Bretagne, Pays de la Loire |
Belgio |
L'intero paese |
|
Paesi Bassi |
L'intero paese |
|
Lussemburgo |
L'intero paese |
|
Germania |
Nordrhein-Westfalen, Hessen, Rheinland-Pfalz, Saarland, Baden-Württemberg |
|
Regno Unito |
L'intero paese (tranne Gibraltar) |
|
Irlanda |
L'intero paese |
|
ZONA SETTENTRIONALE |
Danimarca |
L'intero paese |
Germania |
Niedersachsen, Schleswig-Holstein, Hamburg, Bremen, Mecklenburg-Vorpommern |
|
Svezia |
L'intero paese |
|
Finlandia |
L'intero paese |
|
Estonia |
L'intero paese |
|
Lettonia |
L'intero paese |
|
Lituania |
L'intero paese |
|
Polonia |
Zachodniopomorskie, Pomorskie, Warminsko-Mazurskie, Podlaskie, Kujawo-Pomorskie |
|
ZONA ORIENTALE |
Austria |
L'intero paese |
Germania |
Bayern, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Berlin, Brandenburg, Thüringen, |
|
Italia |
Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Puglia, Molise, Abruzzo, Marche |
|
Grecia |
Anatoliki Maekdonia, Thraki, Kentriki Makedonia, Dytiki Makedonia, Thessalia, Ipeiros |
|
Repubblica ceca |
L'intero paese |
|
Ungheria |
L'intero paese |
|
Slovacchia |
L'intero paese |
|
Slovenia |
L'intero paese |
|
Polonia |
Dolnośląskie, Lubelskie, Lubuskie, Lodzkie, Małopolskie, Mazowieckie, Opolskie, Podkarpackie, Slaskie, Świętokrzyskie, Wielkopolskie |